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@Scribis @Italiano. Raccontami la trama di un film di avventura o di un film storico.
### Titolo: La grande guerra. ### Introduzione: La grande guerra è una commedia drammatica del 1959 diretta da Mario Monicelli, prodotta da Dino De Laurentiis e interpretata da Alberto Sordi e Vittorio Gassman. È considerato uno dei migliori film sulla guerra italiani e uno dei capolavori della storia del cinema. Vincitore del Leone d'oro al Festival del Cinema di Venezia ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini e candidato all'Oscar quale miglior pellicola straniera, si aggiudicò inoltre tre David di Donatello e due Nastri d'argento. Ottenne un enorme successo anche all'estero, soprattutto in Francia. Nel settembre 2009 il film è stato scelto per la pre-apertura della 66ª edizione del Festival del Cinema di Venezia. Nel gennaio 2011, come omaggio a Monicelli scomparso da poco, la Cineteca di Bologna organizzò una retrospettiva in suo ricordo, proiettando nel cinema Lumière La grande guerra e altri lavori del regista. È stato successivamente inserito nella lista dei 100 film italiani da salvare, "100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978". ### Trama. 1916. Il romano Oreste Jacovacci e il milanese Giovanni Busacca si incontrano presso un distretto militare durante la chiamata alle armi. Il primo promette con l'inganno di far riformare l'altro in cambio di denaro. I due si incontrano nuovamente su una tradotta per il fronte: dopo l'ira iniziale di Giovanni, finiscono per simpatizzare e divenire amici. Seppure di carattere completamente diverso sono uniti dalla mancanza di qualsiasi ideale e dalla volontà di evitare ogni pericolo pur di uscire indenni dalla guerra. Finiti in un paesino delle retrovie, aspettano di giorno in giorno di essere inviati al fronte. Giovanni si concede qualche distrazione con Costantina, la prostituta del villaggio, ma alla fine si ritrova con il portafoglio alleggerito. Attraversate numerose peripezie durante l'addestramento, i combattimenti e i rari momenti di congedo, in seguito alla disfatta di Caporetto, i due vengono comandati come staffette portaordini, mansione molto pericolosa, che viene loro affidata perché considerati come i "meno efficienti". Un giorno vengono inviati al magazzino del paese per prendere del filo spinato; Giovanni ne approfitta per incontrare Costantina. I due dovrebbero rientrare al campo prima di sera ma dei bagliori provenienti dalla prima linea li fanno desistere: si salvano così da un tragico assalto degli austro-ungarici che costerà la vita, tra gli altri, al tenente Gallina e a Bordin. Inviati a riposo per 10 giorni nelle retrovie, una sera incontrano proprio la moglie di Bordin che gli chiede di portare degli indumenti di ricambio al marito. Incapaci di dire alla donna la verità, venuti a sapere delle ristrettezze in cui deve dibattersi gli danno invece dei soldi che avevano raccolto tramite una falsa colletta e che avevano intenzione di spendere a Udine. Ritornati al fronte, ciò che resta del loro battaglione viene inviato a presidiare un caposaldo sulle rive del Piave, comandato dal capitano Castelli. Dopo aver ricevuto dalle avanguardie segnali di avanzamento degli austriaci il capitano ordina di inviare due soldati presso le batterie di artiglieria per informarle chiedendo di scegliere "i due più inefficienti", scelta che ricade appunto su Giovanni e Oreste. Raggiunte le postazioni di artiglieria e comunicato il messaggio i due, dato il maltempo incessante, decidono di coricarsi nella stalla dell'avamposto ma una repentina avanzata degli austriaci li fa svegliare in territorio nemico. Sorpresi ad indossare cappotti dell'esercito austro-ungarico nel tentativo di fuga, vengono catturati, accusati di spionaggio e minacciati di fucilazione. Sopraffatti dalla paura, ammettono di essere in possesso di informazioni cruciali sul contrattacco italiano sul Piave, e pur di salvarsi decidono di passarle al nemico. L'arroganza dell'ufficiale austriaco ed una battuta di disprezzo verso gli italiani ("fegato? questi conoscono solo quello alla veneziana con le cipolle") ridà però forza alla loro dignità, portandoli a mantenere il segreto fino all'esecuzione capitale, l'uno insultando spavaldamente il capitano nemico e l'altro che, dopo la fucilazione del compagno, finge di non essere a conoscenza delle informazioni e viene così fucilato poco dopo l'amico. La battaglia si conclude poco tempo dopo, con la vittoria dell'esercito italiano e la riconquista della postazione caduta in mano agli Austriaci, ignorando il sacrificio nobile di Busacca e Jacovacci, ritenuti fuggiaschi, i quali hanno optato per la fucilazione pur di non tradire i propri connazionali.
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### Titolo: Lawrence d'Arabia (film). ### Introduzione: Lawrence d'Arabia (Lawrence of Arabia) è un film del 1962 diretto da David Lean. La pellicola è un colossal storico biografico che ha vinto sette premi Oscar, tra cui quelli per il miglior film e la miglior regia. ### Trama. 1935. Un uomo in moto, percorre una strada di campagna inglese, accelerando. All'improvviso si trova di fronte alcuni ciclisti che procedono in senso contrario; cercando di evitarli, esce di strada e la caduta è fatale. Una folla composta da importanti personalità militari, politiche e della stampa, insieme a gente comune, partecipa commossa ai suoi funerali nella cattedrale di San Paolo, a Londra: l'uomo perito nell'incidente è Thomas Edward Lawrence e un giovane giornalista chiede ai presenti notizie su di lui. Tutti gli intervistati concordano sulla straordinarietà del personaggio, ma nessuno si sbilancia. La storia torna indietro di vent'anni, al Cairo, in Egitto, dove, durante la prima guerra mondiale, il tenente Lawrence ricopre l'incarico di cartografo e corrispondente nello stato maggiore del generale Archibald Murray, a capo dell'Ufficio Arabo (Arab Bureau). Lawrence è interessato ai movimenti delle tribù arabe, tanto da riportare sulla rivista dell'Esercito il loro tentativo di attacco alla città di Medina, presidiata dai Turchi, che è passato quasi inosservato al comando britannico. Egli ha conseguito un dottorato di ricerca in Archeologia e possiede, pertanto, una solida preparazione umanistica,conosce l'arabo e la cultura islamica, tanto da ritenere che le tribù, se indirizzate verso un obiettivo comune, possano costituire un prezioso alleato nella guerra contro l'Impero ottomano. L'occasione arriva nel momento in cui, su richiesta di Mr. Dryden, consulente politico e diplomatico, Lawrence è convocato dal generale Murray il quale, con un certo scetticismo, gli affida l'incarico di raggiungere il colonnello Harry Brighton, che sta svolgendo l'incarico di consigliere dell'Emiro arabo Fayṣal, per capire e valutare le sue intenzioni sul ruolo degli Arabi nella guerra e nel quadro politico che potrebbe delinearsi in futuro. Dryden, al pari di Lawrence, ha ricevuto le stesse impressioni dal loro tentativo di attacco a Medina, e intende scoprire se, e come, essi possano essere utilizzati contro i Turchi. Lawrence, intraprende il viaggio nel deserto, accompagnato da un beduino che funge da guida, e insieme attraversano le terre delle varie tribù, che sembrano vivere ancora secondo le loro consuetudini secolari. Durante la traversata stringono amicizia, ma durante la sosta presso un pozzo d'acqua il nomade viene ucciso dallo Sharīf ʿAlī ibn al-Kharīsh, per aver attinto acqua senza permesso da un pozzo di proprietà della sua tribù. Il duro scambio di opinioni che segue tra Lawrence e Alī, fa capire al tenente quanto vivi siano ancora gli usi e gli attriti tribali in Arabia e lo induce a proseguire da solo. Per sua fortuna l'accampamento di Faysal è ormai vicino. La sera stessa ʿAlī raggiunge Lawrence, il colonnello britannico e Fayṣal nella tenda di questi e tutti espongono le loro valutazioni sulle possibilità degli Arabi di condurre una guerra contro un esercito moderno: il colonnello insiste perché l'armata araba ripieghi a Yanbuʿ, al riparo dalle incursioni turche, mentre Lawrence suggerisce la creazione di unità mobili che possano colpire velocemente nel deserto, utilizzando la tattica che i beduini da sempre conoscono, rendendo possibile la conquista di Damasco, antica capitale omayyade, argomento suggestivo per un discendente di Maometto come l'Emiro. Il principe rimane favorevolmente impressionato sia dalle parole del giovane ufficiale sia dal suo atteggiamento apertamente filo-arabo, nonché dalla sua conoscenza del Corano, ma prudentemente accoglie il consiglio del colonnello. Dopo un breve ritiro solitario nel deserto, Lawrence capisce che bisogna prendere Aqaba, la piazzaforte costiera turca, imprendibile dal mare a causa dei cannoni da 305 mm messi a sua difesa. Essi sono però in postazioni fisse, non orientabili per respingere un attacco dall'entroterra. Comunica il suo piano ad ʿAlī, ma questi sa bene che per raggiungerla via terra l'unica strada è il deserto del Nefud e gli fa presente che l'impresa sarebbe in ogni caso impossibile con i soli 50 uomini che il principe è disposto a concedere al tenente. Questo tuttavia non scoraggia Lawrence, che è disponibile a rischiare contando sul fatto che, al di là del deserto, si estende il territorio degli Howeytat, una tribù che spesso ricorre a razzie per sopravvivere, composta da guerrieri di grande valore, che certamente si uniranno a loro per la conquista della città. L'attraversamento del Nefud, dopo grandi difficoltà, è un successo e Lawrence, divenuto un mito agli occhi dei compagni, con il nome di El Orens o semplicemente Orens, trova in Awda Abu Tayi, condottiero degli Howeytat, il combattente ideale e Aqaba viene conquistata con un attacco a sorpresa da terra. Per portare la notizia della conquista di Aqaba a conoscenza del comando britannico al Cairo, Lawrence fa velocemente ritorno nella capitale egiziana, attraversando il deserto del Sinai, in modo da dare ai superiori il tempo di studiare una nuova strategia e di corrispondere ad Awda il premio che gli era stato promesso per la conquista di Aqaba. Quando, stremato e ormai senza forze, Lawrence arriva al Canale di Suez, raggiunge il Quartier Generale britannico e viene ricevuto dal nuovo comandante dell'Ufficio arabo, il generale Allenby, che si mostra entusiasta per la sua impresa, lo promuove al grado di maggiore e acconsente a fornirgli tutto l'equipaggiamento necessario per formare un'armata araba che affiancherà le forze inglesi nella guerra per la conquista della Palestina. A insaputa di Lawrence, però, il generale è al corrente che il governo di Londra ha già deciso che i possedimenti turchi diverranno protettorato britannico. Tornato tra gli Arabi, Lawrence, ormai figura carismatica, intraprende la lotta con i metodi che aveva in precedenza suggerito all'Emiro, dimostrandosi particolarmente efficace nel colpire la ferrovia costruita dalla Germania, che collega Medina a Damasco, fondamentale per il trasporto dei rifornimenti turchi. Lawrence è sempre più conquistato dallo spirito di indipendenza arabo e dal fascino di quella terra. Le tribù arabe sono unite saldamente a lui nel nome dell'Emiro Faysal e combattono sempre più tenacemente per la propria indipendenza, tanto che le sue gesta attirano l'attenzione della stampa mondiale, affascinata dall'idea di un eroe romantico alla guida di un popolo che sta risorgendo. È da questo momento che Lawrence viene seguito dal giornalista del Chicago Tribune Jackson Bentley, il quale è in cerca di un personaggio suggestivo, capace di convincere gli Stati Uniti, finora neutrali, a scendere in guerra. Le azioni proseguono con successo, ma l'armata lentamente inizia a dissolversi poiché le tribù, terminata la loro "stagione di caccia", rientrano una dopo l'altra ai loro campi invernali. Lawrence, rimasto con una ventina di uomini, punta verso Dar'a, anche se i pochi rimasti sono scettici sulla possibilità di conquistarla. In compagnia di ʿAlī, vi si reca con l'intenzione di suscitare una rivolta tra gli abitanti, ma viene fermato da una pattuglia di soldati turchi e condotto al comando locale. Non viene riconosciuto ma, tentando di ribellarsi alle molestie sessuali del comandante, viene dapprima frustato e successivamente subisce comunque lo stupro. Rilasciato durante la notte Lawrence è ora un uomo distrutto e umiliato e abbandona ʿAlī e i suoi seguaci per fare ritorno al Cairo, sperando di ricevere un altro incarico, lontano dall'attenzione dei suoi superiori e dell'opinione pubblica. In Egitto, apprende che il governo britannico e quello francese, hanno stipulato l'Accordo Sykes-Picot per spartirsi l'Impero ottomano e che l'Arabia è compresa in quell'accordo. Sdegnato da queste rivelazioni, e ancora sconvolto per quanto gli è successo durante la breve prigionia, chiede il trasferimento, ma il generale Allenby, dopo averlo persuaso ad aprirsi su quanto gli è accaduto, lo convince a rimanere perché è prevista a breve l'offensiva contro Damasco e un'armata araba che tenga impegnati i turchi è assolutamente necessaria per la riuscita del piano, tanto da essere disponibile a fornire a Lawrence qualsiasi somma di denaro occorra per riunire tutte le tribù per realizzare l'impresa. Lawrence, tornato tra gli Arabi, riesce nel tentativo di radunarli, promettendo loro Damasco, ma il suo atteggiamento è ora differente: si crea una guardia del corpo, composta da fuorilegge e assassini, suscitando le perplessità di ʿAlī e degli altri capi. La sua offensiva è tanto brutale quanto veloce, tanto da suscitare la preoccupazione nel comando britannico che l'armata araba possa arrivare a Damasco prima dell'esercito inglese. Allenby, per cercare di rallentarlo, gli fornisce informazioni su una brigata turca in ritirata e, nonostante le suppliche di ʿAlī per proseguire verso Damasco, Lawrence attacca le truppe turche, senza fare prigionieri. Nonostante il ritardo, riesce comunque ad arrivare a Damasco per primo. Allenby e Dryden raggiungono dopo pochi giorni la città, dove nel frattempo Lawrence, insieme ai capi tribù, ha costituito un Consiglio Arabo per governare in nome di Faysal, in attesa della sua incoronazione; la politica tuttavia è cosa sconosciuta ai beduini e gli antichi odi tribali, mai sopiti, hanno la meglio, tanto che, impossibilitati a gestire una città in preda al caos dopo la fine della battaglia, la abbandonano, gettando Lawrence nello sconforto. Il colpo di grazia avviene nella riunione tra Allenby, Dryden e l'Emiro Faysal, nel frattempo sopraggiunto. L'azione di Lawrence, promosso al grado di tenente-colonnello, viene sacrificata alla politica ed egli stesso viene abbandonato anche dall'Emiro, che sospetta una doppiezza nei suoi confronti e un allineamento agli intenti britannici. Faysal sembra ritenerlo un personaggio ormai scomodo per le future trattative, suscitando la reazione del colonnello Brighton. Questi, abbandonata la riunione, cerca di raggiungere Lawrence, ma egli si è già allontanato e, percorrendo a ritroso la strada che lo aveva visto dirigersi verso la vittoria, con sguardo assente osserva per l'ultima volta il deserto.
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### Titolo: Topaz. ### Introduzione: Topaz è un film del 1969 diretto da Alfred Hitchcock. ### Trama. Grande parata militare nella piazza Rossa di Mosca. 1962. Il vice-direttore del KGB Boris Kusenov, la moglie e la figlia Tamara varcano i cancelli dell'ambasciata russa della città di Copenaghen, dove si trovano in vacanza. Sono spiati e pedinati da agenti in borghese. Si intrufolano in mezzo ad un gruppo di turisti in visita ad un laboratorio di ceramiche tradizionali danesi. La giovane rompe volontariamente una statuetta: è il pretesto per ottenere di telefonare all'ambasciata americana e mettersi in contatto con Michael Nordstrom, un funzionario della CIA che ha predisposto un piano per la loro fuga. Washington. I Kusenov sono alloggiati in una residenza fuori città. All'ambasciata francese, René D'Arcy convoca un suo consigliere, André Devereaux, da diversi anni negli Stati Uniti, perché scopra il luogo dove è nascosto Kusenov. La richiesta insospettisce Devereaux, che teme esista fra i francesi qualcuno che informa i russi. Contatta Nordstrom, suo amico, che lo conferma nei suoi sospetti: pare si tratti di una organizzazione chiamata “Topaz”. Sua moglie Nicole si augura che l'imminente viaggio a New York lo distragga da quell'affare delicato e pericoloso: giungono infatti, da Parigi, la figlia Michèle e il marito François, inviato come osservatore alle Nazioni Unite dal suo giornale. New York. La riunione familiare viene interrotta da Nordstrom. Kusenov ha rivelato l'esistenza di un patto commerciale-militare fra Cuba e Urss ma non ne conosce i dettagli. Tuttavia sa che Rico Parra, importante membro del governo cubano, è a New York per guidare la delegazione castrista all'ONU, e ha con sé una copia di tale patto. Gli americani potrebbero entrarne in possesso corrompendo Luis Uribe, il segretario di Parra. L'uomo, il cui figlio è stato ucciso alla Baia dei Porci, deve essere contattato da qualcuno che non sia un odiato americano. André è la persona giusta e non può rifiutare. André si appoggia ad un collaboratore, Philippe Dubois, di origine martinicana, che come copertura gestisce un negozio da fioraio. Costui si finge giornalista e si introduce nel "Theresa Hotel" di Harlem, dove ha sede l'ambasciata cubana. Avvicina Uribe che, dopo una debole esitazione, accetta la busta di denaro e si impegna a mostrare i documenti. Dubois scatta delle foto a Parra che saluta la folla, mentre Uribe preleva la cartella in cuoio rosso che contiene la copia del patto segreto. Parra si accorge della scomparsa della cartella, irrompe nell'ufficio dove Dubois sta fotografando i documenti. Uribe resta in trappola; Dubois prontamente fugge dalla finestra. Inseguito dagli spari, si confonde fra la folla, raggiunge Devereaux, gli consegna la macchina fotografica e riesce mettersi in salvo nel suo negozio. André a questo punto deve completare la missione, recandosi personalmente a Cuba per raccogliere le prove della presenza di missili russi a testata nucleare. Nicole è gelosa di Juanita de Cordoba, che André frequenta nei suoi viaggi nell'isola. Mentendo, lui la rassicura che quel rapporto è puramente professionale: lei dirige un'associazione anticastrista. Cuba. André atterra a L'Avana e raggiunge Juanita. Vedova di un eroe della rivoluzione, vive in una casa sotto la protezione di Parra, che la stima e la ama ed è geloso dello straniero. La cuoca Dolores e il cameriere Thomas nascondono, in panini imbottiti al prosciutto, una macchina fotografica e un teleobiettivo per il finto picnic di Carlotta e Pablo Mendoza sulla collina sovrastante il porto militare,una posizione ideale da cui osservare i movimenti di tecnici e militari russi. Parra e Juanita presenziano sul palco alla parata presidenziale; André segue la cerimonia mescolato fra la folla ma è riconosciuto dall'uomo di fiducia di Parra. Mentre Carlotta e Pablo fotografano le postazioni militari sovietiche, il volo di gabbiani, reggenti nel becco le metà dei panini, quelli che incautamente i due hanno abbandonato sull'erba, insospettisce una guardia. La donna è ferita ed arrestata insieme al marito, ma la macchina con la pellicola impressionata, riposta nel tubo cavo di un gard-rail, è recuperata da un insospettabile contadino che viaggia con il suo mulo. Occultata nel ventre di un grasso pollastro, ricompare sul tavolo da cucina di Dolores. Il pollo sarà cucinato per la cena romantica di Juanita e André. Purtroppo una visita non annunciata di Parra guasta la cena. André è stato riconosciuto come spia: per riguardo a Juanita, che altrimenti risulterebbe compromessa, Parra gli intima di andarsene da Cuba la mattina successiva. Il giorno dopo mentre Junita sta finendo di fare colazione e Andrè si sta preparando a partire arriva il cameriere di Juanita, Thomas che mostra ad Andrè come sono stati nascosti nel nastro e in un tasto della macchina da scrivere i dati sulle installazioni russe a Cuba, inoltre consegna ad Andrè una finta custodia per lamette che contiene i microfilm con registrate le installazioni russe. Nella prigione, torturati e ridotti in fin di vita, i Mendoza rivelano l'identità del loro capo. Inevitabile è l'irruzione dei militari nella casa di Juanita, dove viene individuato il laboratorio fotografico nascosto dietro la parete della dispensa. Parra, raggelato dalla prova del doppio tradimento della donna che ama, conoscendo le torture che l'attendono in carcere, in un estremo atto di pietà, la uccide con la sua pistola. Sull'aereo che lo riporta negli USA, André è informato della morte di Juanita. Commosso sfoglia il taccuino che lei gli ha donato prima di partire, legge la dedica, accarezza le pagine. Le dita avvertono delle sporgenze: incollate sotto la copertina ci sono le pellicole. Sottraendole dal caricatore delle lamette, primo nascondiglio convenuto e individuato dalla polizia cubana nella perquisizione del laboratorio, Juanita gli ha salvato la vita. Washington. La casa di André è vuota: Nicole se ne è andata a Parigi. Lo attende Nordstrom e una visita sgradevole, quella di René d'Arcy: a causa delle proteste del governo cubano, è richiamato in patria e sottoposto al giudizio di una Commissione d'Inchiesta. Prima che parta, Mike lo mette in contatto con Kusenov. Emergono nuovi dettagli sull'attività dell'organizzazione francese filosovietica "Topaz": è composta di alti funzionari della Nato; il loro capo è chiamato "Colombine", l'economista Henri Jarre è il referente dei russi. Parigi. Aeroporto. André viene prelevato da Michèle e François. Michèle lo accompagna a un party offerto da Jacques Granville. Michèle vuole riconciliare i suoi genitori. Jacques racconta all'amico Claude Martin che un tempo era innamorato di Nicole, ma Nicole aveva scelto André. Ristorante “Chez Pierre”. André invita a pranzo alcuni amici dei servizi segreti francesi, col motivo dichiarato di farsi dare consigli prima di affrontare il Direttore Generale e la Commissione d'Inchiesta, in realtà con la speranza di cogliere qualche indizio che lo aiuti a riconoscere chi è "Colombine". Sono presenti Jarre e Jacques Granville, partigiano insieme a lui durante la Resistenza. Jarre tenta un bluff, affermando che quel Kusenov è un impostore perché quello vero è morto da un anno. Casa di Grandville. Preoccupato per le possibili conseguenze del suo errore, Jarre si reca a casa di Granville che, visibilmente indispettito, lo congeda in fretta: attende la visita di una signora. Jarre incrocia un taxi da cui scende Nicole. Casa di Jarre. André ha in serbo un'altra mossa: incarica suo genero François di intervistare Jarre per il suo giornale, per carpirgli altre informazioni. Il giovane ottiene l'appuntamento ma dopo l'incontro non fa ritorno a casa. Alla ricerca di François, André e Michèle raggiungono l'abitazione di Jarre. Davanti all'ingresso è ancora parcheggiata l'automobile di François. Salgono di corsa le rampe di scale. La porta dell'appartamento è socchiusa, lo studio è vuoto. Affacciandosi dalla finestra aperta, Michèle vede un cadavere sul tetto di un'automobile parcheggiata nel vicolo; è convinta che si tratti di suo marito. Ridiscendono di corsa la spirale di scale: il cadavere è quello di Jarre. Sconvolti ritornano da Nicole. Abitazione di Nicole. Inaspettatamente compare François, ferito di striscio ad un braccio. Racconta di essere stato stordito con un colpo alla testa da due uomini, gli stessi che hanno scaraventato Jarre dalla finestra, inscenando un suicidio. È riuscito fortunosamente a scappare ed è allora che l'hanno ferito. Li ha uditi pronunciare un indirizzo: Babylon 8583. Non è necessario cercare sulla guida telefonica. Nicole conosce quell'indirizzo: "Colombine" è Jacques Granville, il suo amante. Ambasciata francese. Al vertice Nato indetto nella capitale francese, Granville è presente, ma gli americani, informati da André della sua identità, pretendono che sia allontanato.
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### Titolo: Tutti a casa. ### Introduzione: Tutti a casa è un film del 1960 diretto da Luigi Comencini, sceneggiato dal regista stesso insieme a Marcello Fondato e alla coppia Age & Scarpelli. Considerato tra i capolavori di Comencini e uno dei più importanti e rappresentativi film del cinema italiano, si aggiudicò il premio della giuria al Festival di Mosca e due David di Donatello, assegnati ad Alberto Sordi e al produttore Dino De Laurentiis. Tutti a casa è stato in seguito inserito, come opera simbolica, nella lista dei 100 film italiani da salvare. ### Trama. Coste del Veneto, 8 settembre 1943. Nella cucina di una caserma del Regio Esercito italiano, la radio diffonde il famoso comunicato con cui si annuncia l'armistizio chiesto dal maresciallo d'Italia Pietro Badoglio. L'entusiasmo scoppia rapidamente e sulle bocche dei militari risuona l'urlo "La guerra è finita, tutti a casa!". Ma la realtà, ben presto, si rivelerà drammaticamente diversa. Gli alleati tedeschi sono diventati all'improvviso nemici, il Re e Badoglio sono fuggiti, le truppe senza ordini precisi sono allo sbando. Il sottotenente del Regio Esercito italiano Alberto Innocenzi e i suoi artiglieri, che si trovavano in servizio fuori sede, apprendono tardi la notizia dell'armistizio e finiscono così sotto il fuoco dei tedeschi, con Innocenzi che pensa che "i tedeschi si sono alleati con gli americani.". Il sottotenente, ligio al dovere, attende ordini e cerca un comando cui presentarsi. Il reggimento si sfalda, e molti, stanchi della guerra, tornano a casa, alle proprie famiglie. Con il geniere Ceccarelli, il sergente Fornaciari e l'artigliere Codegato, anche il sottotenente Innocenzi comincia il difficile ritorno a casa, abbandonando a poco a poco il linguaggio ed il piglio militaresco per adattarsi al tragico momento. Indossati gli abiti borghesi e piantati in asso dai loro camerati, Innocenzi e Ceccarelli continuano il loro viaggio, sfuggendo dapprima alla cattura da parte dei tedeschi, nascondendosi al passaggio di uno dei primi "treni della morte" con soldati prigionieri italiani e alleati destinati ai campi di prigionia in Germania; dopo il passaggio del treno una bambina raccoglie i "bigliettini" dei deportati. Ricongiuntisi coi compagni, incontrano un gruppo di partigiani, ma non vi si uniscono, assistendo, senza nulla fare, alla cattura di una ragazza ebrea da parte dei tedeschi; in sua difesa interviene il solo Codegato, che muore difendendola. I tre superstiti raggiungono la casa di Fornaciari, fraternizzando con un soldato americano nascosto in soffitta. Durante la notte però il soldato americano e Fornaciari vengono portati via dai fascisti. In compagnia ormai del solo Ceccarelli, Innocenzi finalmente giunge a casa, a Littoria (l'attuale Latina). Qui trova la propria abitazione ridotta ad una camera, con il padre che si lamenta di cuocere con delle palle di carta la minestra di cicoria e che vuol mandarlo via di casa subito: per denaro, infatti, vorrebbe farlo arruolare nell'esercito della neonata Repubblica Sociale. A questo punto Innocenzi preferisce lasciare la casa, uscendo dalla finestra e seguendo Ceccarelli verso sud. Nei pressi di Napoli i due sbandati tentano di comprare la propria libertà con un pacco che conteneva tartufi e salumi, ma Ceccarelli non sa che gli altri militari hanno divorato tutto e hanno sostituito il contenuto con stracci e sassi; catturati dai fascisti che li consegnano ai tedeschi, vengono messi a lavorare tra le macerie di Napoli per l'Organizzazione Todt. I due cercano di fuggire, ma Ceccarelli è colpito a pochi metri dalla sua casa, che ha rivisto da lontano sulla via dei lavori forzati. Attorno a loro scoppia la rivolta popolare, sono le quattro giornate di Napoli. I lavoratori forzati scappano in cima a un campanile, mentre Ceccarelli muore. La sua morte scuote Innocenzi, che comprende di non poter più stare a guardare. Reagisce e si unisce alla lotta per la liberazione della città. È il 28 settembre 1943, Napoli sta per essere raggiunta dagli Alleati. Il film finisce con Innocenzi che, ritrovata la sua dignità di uomo ed ufficiale, dopo averla rimessa in sesto, spara con una mitragliatrice contro i tedeschi.
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### Titolo: 1492 - La conquista del paradiso. ### Introduzione: 1492 - La conquista del paradiso (1492: Conquest of Paradise) è un film del 1992 diretto e prodotto da Ridley Scott. Il film propone una versione cinematografica dei viaggi di Cristoforo Colombo verso il Nuovo Mondo e delle conseguenze che queste ebbero sulla gente nativa americana. ### Trama. Cristoforo Colombo è un ambizioso marinaio italiano in Spagna che, conscio che la Terra è tonda, ha il progetto di raggiungere le ricche Indie descritte da Marco Polo viaggiando verso occidente. Il suo progetto è tuttavia osteggiato dai teologi e accademici dell'Università di Salamanca, i quali sostengono che le teorie del navigatorie entrino in contrasto con la visione del mondo ormai accettata di Aristotele e Tolomeo. Colombo, senza una nave ed una ciurma, è perciò impossibilitato di inseguire il suo sogno. Ben presto viene avvicinato da Martín Pinzón, il quale è proprietario di alcune navi a Palos e che lo mette in contatto con il banchiere Luis de Santángel, con cui la Regina Isabella di Castiglia ha un debito da pagare. Viene perciò organizzato un incontro tra Colombo e la Regina Isabella in cui il navigatore riesce a fare approvare a quest'ultima il suo progetto. Colombo inganna gli armatori e molti membri dell'equipaggio dicendo loro che il viaggio durerà solo sette settimane. Così, il 3 agosto 1492, le tre caravelle salpano da Palos alla volta delle Indie. Il viaggio, in realtà, si rivela molto più lungo del previsto e le caravelle trascorrono nove settimane in mare senza alcun segno di terra. L'equipaggio diventa sempre più irrequieto e Colombo teme un ammutinamento da un giorno all'altro. Fortunatamente, il 12 ottobre, viene avvistata terra e gli spagnoli sbarcano sull'Isola di Guanahani, dove stringono amicizia con i nativi locali, riuscendo anche ad insegnare lo spagnolo ad uno di loro, in modo che funga da interprete. Insoddisfatto per non aver trovato l'oro che sperava, Colombo lascia Guanahani e prosegue il suo viaggio verso ovest, sbarcando sull'isola di Haiti, dove gli abitanti gli consegnano in dono alcuni preziosi oggetti d'oro. Colombo salpa per fare ritorno in Spagna lasciando sull'isola un gruppo di trentanove uomini. Tornato in Spagna, Colombo viene accolto con grandi onori e celebrazioni, venendo invitato ad un banchetto reale in presenza della Regina Isabella e la sua corte. Qui la regina e i suoi consiglieri manifestano una certa delusione per la scarsità di oro trovato da Colombo. Poco tempo dopo riparte per un'ulteriore spedizione, questa volta con un seguito di 17 navi e più di 1000 uomini tra soldati, artigiani e clericali. Tuttavia, una volta sbarcato ad Haiti, Colombo scopre che gli uomini da lui lasciati nel primo viaggio sono stati uccisi. I nativi gli dicono che gli spagnoli sono stati massacrati da un'altra tribù e mentre Colombo decide di credergli, il comandante delle forze armate Adrián de Moxica non è convinto, consigliando a Colombo di punire i nativi sterminandoli, trovando però la netta opposizione del navigatore. Gli spagnoli costruiscono l'insediamento di La Isabela, in cui convivono in maniera pacifica con i nativi, insegnando loro la civiltà e iniziando a convertirli. Quattro anni dopo, i nativi vengono impiegati dagli spagnoli per raccogliere l'oro. Moxica si rivela sempre più un comandante spietato e privo di scrupoli nel trattare con violenza i nativi, tagliando in un'occasione la mano ad uno di essi che non aveva trovato nessun pezzo d'oro. La voce di questo atto di violenza si diffonde tra le tribù indigene e tutte scompaiono nella foresta. Colombo inizia a preoccuparsi di una potenziale guerra con i nativi, i quali sono molto più numerosi di loro. Colombo trova la sua casa incendiata da Moxica e dai suoi seguaci, confermando la sua impopolarità tra una certa fazione dei coloni. Presto le tribù arrivano per combattere gli spagnoli e l'isola viene devastata dalla guerra. Per non essere catturato da Colombo, Moxica si suicida buttandosi da un burrone e i sostenitori della sua rivolta vengono giustiziati. Nonostante ciò, le notizie del fallimento di Colombo come governatore del Nuovo Mondo arrivano in Spagna, motivo per cui viene inviato Francisco de Bobadilla a destituire Colombo dal titolo di governatore e a ordinargli di tornare in Spagna. Seppur affranto, Colombo è comunque speranzoso di potersi ora dedicare al progetto di trovare il continente, suo piano originale. Ma anche qui riceve un'altra delusione, in quanto de Bobadilla gli dice che il continente è già stato trovato da poche settimane da un altro italiano, Amerigo Vespucci. Colombo torna in Spagna non più considerato un eroe e viene recluso in carcere. Dopo qualche tempo riesce, grazie ai suoi figli, ad avere udienza dalla Regina, la quale consente a Colombo di ripartire, avvertendolo però di stare lontano dalle colonie. Tempo dopo, in Spagna, Colombo è ormai dimenticato da tutti e la scoperta del Nuovo Mondo è attribuita unicamente a Vespucci. Il figlio di Colombo, Ferdinando, chiede al padre di raccontargli la sua storia in modo che possa trascriverla.
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### Titolo: Il furfante. ### Introduzione: Il furfante (The Blackguard nel Regno Unito, Die Prinzessin und der Geiger in Germania) è un film del 1925 diretto da Graham Cutts. ### Trama. Sullo sfondo della rivoluzione russa, un violinista salva una giovane aristocratica dalla morte.
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### Titolo: Mission (film). ### Introduzione: Mission (The Mission) è un film del 1986 diretto da Roland Joffé, vincitore della Palma d'oro al 39º Festival di Cannes. ### Trama. Sudamerica, 1750. Nella piccola foresta pluviale sopra le Cascate dell'Iguazú, al confine tra Argentina, Brasile e Paraguay, Padre Gabriel è un missionario gesuita che, dopo una faticosa scalata delle cascate in solitaria, raggiunge una tribù di Guaraní ancora allo stato selvaggio, e riesce ad avvicinarli grazie alla musica del suo oboe. Essi in passato avevano già ucciso un gesuita che aveva tentato di convertirli alla fede cristiano-cattolica, crocifiggendolo e gettandolo vivo nel fiume Iguazú fino alle cascate. Nel frattempo, in una piccola cittadina nella provincia di Misiones in Argentina, il cacciatore di schiavi Rodrigo Mendoza uccide per gelosia in un duello pubblico suo fratello Felipe dopo aver scoperto la sua relazione con Carlotta, donna amata da entrambi. Travolto dal rimorso, Mendoza decide di lasciarsi morire in cella, ma Padre Gabriel, venuto a sapere dell'accaduto, lo convince a trasformare il suo rifiuto della vita in una penitenza con la quale possa espiare le proprie colpe facendogli scalare le cascate come segno del Purgatorio. Durante il viaggio Rodrigo si ostina a trascinarsi dietro un pesante fardello contenente la sua spada e armatura; il tutto nonostante i suoi compagni di viaggio cerchino di farlo desistere e la necessità di passare attraverso cascate e dirupi molto scoscesi, rischiando addirittura la vita. Il fardello, portato con fatica fino alla missione e simbolo del suo passato, sarà buttato nel fiume dagli indios. Ultimato il viaggio, Rodrigo decide di mettersi al servizio dei missionari e degli indios scegliendo di prendere i voti per diventare anche lui un missionario gesuita. I missionari con il tempo hanno realizzato varie missioni tra gli indios costruendo un vero e proprio villaggio situato nel Rio Grande do Sul e offrendo protezione agli indios ed evitando loro di essere ridotti in schiavitù a lavorare nelle piantagioni, ma proprio questo esempio allarma i rappresentanti dei coloni spagnoli e portoghesi che vedono queste missioni come scomode e potenziali minacce per i loro affari economici. Dopo il Trattato di Madrid i coloni accolgono un inviato pontificio, il cardinale Luis Altamirano, che ordina ai religiosi ed ai nativi di abbandonare le loro terre in favore dei latifondisti europei, pur rimanendo impressionato dalla grande bontà delle missioni gesuite. Il cardinale è messo in guardia da Don Cabeza e Don Hontar, rappresentanti dei re di Spagna e Portogallo, che arrivano a minacciare perfino l'esistenza stessa dell'ordine dei Gesuiti nell'intero mondo cattolico. Uno sguardo nella città di Asunción mostra come sia pronto un esercito di soldati spagnoli e portoghesi, affiancati anche da alcuni guaranì. Gli indios rifiutano l'ordine di lasciare le terre di São Miguel das Missões e decidono di combattere per difenderle, guidati dal redento padre Rodrigo divenuto amico di un bambino del villaggio; quest'ultimo riuscirà a trovare in riva alle cascate la spada di Rodrigo, buttata dagli indios col fardello che aveva portato con sé. Tutti i gesuiti rimangono con gli indios che li hanno accolti e con i quali nel tempo si è stretto un forte legame di fratellanza; padre Gabriel, contrario ad ogni forma di violenza, auspica una resistenza pacifica, mentre gli altri missionari come Fielding e il giovane Ralph scelgono di combattere accanto ai Guaraní con Rodrigo. Nella notte prima della battaglia, Rodrigo e Fielding si recano di nascosto nell’avamposto improvvisato dell’esercito e, dopo aver ucciso una sentinella, rubano armi e polvere da sparo, la quale verrà usata per caricare rudimentali cannoni costruiti con tronchi di legno. Il giorno della battaglia arriva e la comunità si divide: il gruppo di Rodrigo e Ralph attaccherà gli spagnoli nella foresta; il gruppo di Fielding affronterà i portoghesi lungo il fiume. Gabriel, rimasto nella missione, decide di celebrare una messa con le donne e i bambini della tribù. Grazie all’effetto a sorpresa e alle trappole create, i Guaraní ottengono un vantaggio iniziale riuscendo ad eliminare un gran numero di soldati nemici, ma restano presto sopraffatti dalla potenza superiore dell’esercito. Nello scontro sul fiume, il plotone dei portoghesi e il manipolo di Guaraní si distruggono a vicenda mentre Fielding sacrifica la propria vita per uccidere il capo dell'esercito portoghese sulle cascate attirandovi il suo kayak. Ralph viene ucciso poco dopo da un colpo di mortaio mentre tenta di bloccare l’avanzata degli spagnoli verso la missione. Rodrigo si adopera per far saltare il solo ponte di collegamento del villaggio, ma si distrae per aiutare un bambino ferito e nel frattempo i nemici disinnescano la trappola. Davanti alla sua impotenza, i soldati ridono di lui (in un'occasione precedente, un identico comportamento aveva suscitato la sua reazione violenta) e immediatamente gli sparano. Ormai a terra, il suo ultimo sguardo è rivolto verso padre Gabriel in processione con in mano l'ostensorio: esala l'ultimo respiro quando anche il suo redentore, che avanzava apparentemente intoccabile in mezzo a spari ed esplosioni, viene colpito a morte. Il film si conclude con la distruzione del villaggio e la sconfitta dei coloni Guaranì rimasti, barbaramente uccisi o fatti diventare schiavi. Solo un gruppo di bambini della tribù riesce a salvarsi dal massacro e abbandona il villaggio ormai distrutto, deserto e ridotto in cenere. I giovani ritrovano un violino e qualche oggetto usato nella guerra, e con questi fuggono con una canoa nella foresta.
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### Titolo: Giù la testa. ### Introduzione: Giù la testa è un film del 1971 diretto da Sergio Leone e interpretato da Rod Steiger, James Coburn e Romolo Valli. È il secondo film della cosiddetta trilogia del tempo, preceduto da C'era una volta il West (1968) e seguito da C'era una volta in America (1984). Il film è ambientato nel Messico del 1913, durante la rivoluzione, e vi vengono citati Francisco Indalecio Madero, Pancho Villa, Emiliano Zapata e Victoriano Huerta. Le vicende sono da collocare nel periodo seguente l'assassinio di Madero da parte di Huerta, nel corso del tentativo della guerriglia, guidata da Villa e Zapata, di uccidere il nuovo dittatore. Il film presenta un'inesattezza storica: John Mallory sarebbe stato un rivoluzionario dell'IRA, ma questa sarebbe stata creata nel 1916, ben tre anni dopo le vicende storiche del film, Inoltre nella scena del Ponte Sean adopera una mitragliatrice [[MG_42]] che sarebbe stata prodotta circa 30 anni dopo l'ambientazione del film. ### Trama. 1913, nelle vicinanze di Mesa Verde (un'immaginaria città messicana), Juan Miranda, un peone messicano che è a capo di un gruppo di banditi composto dall'anziano padre, dai suoi sei figli e da altri membri della famiglia, si trova su una diligenza da lui appena rubata, quando il gruppo viene sorpreso dal fragore di alcune esplosioni: dai fumi e dalle polveri appare un motociclista, John Mallory (in realtà Séan, in irlandese, da cui il leitmotiv ricorrente nella colonna sonora), esperto dinamitardo ed ex rivoluzionario dell'IRA. Miranda vede subito in lui e nelle sue abilità nell'utilizzo degli esplosivi il mezzo perfetto per penetrare nei sotterranei della ricchissima Banca di Mesa Verde, suo sogno fin da quando era bambino. Juan gli propone quindi di lavorare insieme per colpire la banca, ma John rifiuta, perché è venuto a lavorare per Aschenbach, il proprietario di una miniera nelle vicinanze. Per convincere John a unirsi a lui, Juan escogita un trabocchetto e riesce a far sì che John uccida accidentalmente Aschenbach e un capitano dell'esercito a lui vicino mentre i due sono all'interno di una chiesa che viene fatta esplodere. A questo punto John sembra aver ceduto alle richieste di Juan e si incammina insieme a lui, ma alla prima occasione utile si dilegua. Juan e i suoi figli si recano a Mesa Verde. Sul treno incontrano uno strano personaggio che stranamente aiuta il bandito a eliminare due poliziotti che lo avevano riconosciuto: si tratta del dottor Villega, a capo della piccola banda di rivoluzionari di Mesa Verde. Arrivato al paese, Juan osserva i primi segni del profondo cambiamento che esso ha subìto: la famosa banca non risplende d'oro e in ogni luogo ci sono piccoli manipoli di soldati che marciano o fucilano i rivoluzionari; su tutti i muri si possono leggere i manifesti del governatore Jaime: “El Sr. Gobernador ama al pueblo. El pueblo ama al Sr. Gobernador” (Il sig. Governatore ama il popolo. Il popolo ama il sig. Governatore). Al bar di fronte alla banca, Juan ritrova John che lo stava aspettando per portarlo a una riunione dei rivoluzionari, in cui Villega spiega agli uomini l'obiettivo della successiva missione: sferrare vari attacchi in tutto il paese per permettere a Pancho Villa ed Emiliano Zapata di attuare il loro piano. John sceglie di occuparsi della banca e vuole Juan come aiutante. Juan, entusiasta, partecipa attivamente, per poi scoprire che i sotterranei della banca non ospitano più tesori, ma sono adibiti a prigione temporanea ricolma di contadini e di qualche politico. Dopo averli, seppur accidentalmente, liberati, il bandito diventa un eroe della rivoluzione e viene acclamato dalla folla. Juan si sposta con tutti i rivoluzionari in un campo lontano dalla città dove le forze ribelli si stanno preparando per combattere le truppe del dittatore Victoriano Huerta. Nonostante l'ordine fosse di ritirarsi nelle grotte lì vicino, John decide di accamparsi su un'altura in vista di un ponte per sterminare le truppe del colonnello Günther Reza, che sarebbero passate di là. Con lui rimane solo Juan, il quale pensa che quella di John fosse una scusa per scappare, ma appena scopre che le sue intenzioni sono serie, decide per orgoglio di restare insieme a lui. I due posizionano due mitragliatrici pesanti in cima a una collina e riescono a sferrare un pesantissimo attacco in contropiede alle truppe del colonnello; attacco che sbaraglia completamente la truppa nemica grazie all'esplosione del ponte causata da John. Ciò nonostante, tornati alle grotte, scoprono che tutti i loro compagni sono morti in un'imboscata e Juan, vedendo i cadaveri dei propri figli, non sente più ragioni e decide di affrontare i soldati di Huerta a viso aperto, finendo catturato. Dopo aver salvato Juan dall'esecuzione e scoperto che il dottor Villega aveva tradito i suoi compagni (a seguito di varie torture), John decide finalmente di lasciarsi tutto alle spalle e si rifugia con Miranda in un vagone di bestiame diretto verso gli Stati Uniti. Ma la rivoluzione sembra seguirli ovunque e a seguito di alcuni scontri armati nella stazione, nel loro vagone si rifugia proprio il governatore Jaime, presente anch'egli sul treno. Il governatore tenta di convincere i due a lasciarlo passare in cambio di una borsa colma di denaro e ricchezze, mentre John lancia la pistola a Juan: sarà lui a decidere se ucciderlo. Miranda, accecato dal desiderio di vendetta, colpisce a morte il governatore e uscendo dal treno viene osannato di nuovo dalla folla. Nel treno, ora in mano ai rivoluzionari, Juan e John incontrano alcuni capi e Villega; con loro pensano al da farsi, visto che mille soldati e Günther Reza stanno venendo loro incontro sullo stesso binario. John si offre di preparare un contrattacco: staccando la locomotiva dal resto dei vagoni e imbottendola di esplosivo, la farà schiantare contro il treno di Reza, causando così ingenti danni alle forze nemiche. Per attuare il piano chiede specificamente la collaborazione di Villega, al quale fa capire di essere a conoscenza del suo tradimento. A questo punto, attraverso una serie di flashback, viene mostrato come John, quando faceva ancora parte dell'IRA, avesse un amico fraterno di nome Nolan con cui fece la rivoluzione e con cui condivideva persino la stessa donna, ma che venne catturato e sotto tortura tradì John, aiutando i soldati a riconoscerlo. John riesce a uccidere i soldati prima di essere preso, ma travolto dall'odio uccide Nolan, unico caso in cui, dice a Villega, ha giudicato un altro uomo, ragion per cui non lo farà di nuovo. A ogni modo, nell'imminenza del salto per salvarsi la vita dall'impatto, Villega si pente di aver tradito i suoi compagni e decide di rimanere sulla locomotiva, morendo. Ricongiuntosi con i rivoluzionari, durante lo scontro a fuoco con i soldati superstiti, John viene colpito dal colonnello Günther Reza, che viene a sua volta ucciso da un furioso Juan con una mitragliatrice. Juan assiste l'amico morente e decide di cercare aiuto ma, poco dopo essersi allontanato, si rende conto che John si è fatto accendere una sigaretta non per fumare ma con l'intento di innescare la dinamite che porta sempre addosso. Juan fa appena in tempo a voltarsi e a urlare il nome dell'amico che questo viene polverizzato dall'esplosione. Nell'ultima scena prima dei titoli di coda, Juan guarda davanti a sé e dice: "e adesso io?".
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### Titolo: Il settimo sigillo. ### Introduzione: Il settimo sigillo (Det sjunde inseglet) è un film svedese del 1957 scritto e diretto da Ingmar Bergman. È la trasposizione cinematografica della pièce teatrale Pittura su legno (Trämålning) che lo stesso Bergman aveva scritto nel 1955 per la sua compagnia di attori teatrali. Presentato in concorso al 10º Festival di Cannes, il film vinse il Premio Speciale della Giuria, ex aequo con I dannati di Varsavia di Andrzej Wajda. ### Trama. In un Nord Europa dove imperversano peste e disperazione tornano dalle crociate in Terra Santa il nobile cavaliere Antonius Block e il suo scudiero nichilista Jöns. Sulla spiaggia, al suo arrivo, il cavaliere trova ad attenderlo la Morte, che ha scelto quel momento per portarlo via. Block decide di sfidarla a scacchi, per rimandare la sua dipartita, e la Morte acconsente al rinvio. Durante il rinvio concessogli dalla Morte, Antonius e il suo scudiero Jöns incontrano parecchie persone. Molti, presi dalla paura della morte, si sottopongono a violente pratiche per l'espiazione dei propri peccati, mentre altri inseguono gli ultimi piaceri prima della fine. Jöns salva anche una donna da Raval, un uomo che dieci anni prima aveva convinto il cavaliere a intraprendere la crociata. I due assistono anche ad uno spettacolo teatrale messo in scena da dei saltimbanchi guidati dall'attore-impresario Skat, che durante la rappresentazione fuggirà con la moglie di un fabbro. Il cavaliere s'imbatte poi proprio nella famiglia di saltimbanchi abbandonata da Skat: Jof, Mia e il loro piccolino Mikael. La famiglia non sembra accorgersi della tragedia che li circonda, unita solo dall'amore reciproco e da un sincero rispetto. Questo incontro aiuterà Antonius a mettere da parte la sua angosciosa ricerca di Dio e ad accettare di conseguenza il suo destino, ma non prima di un ultimo gesto significativo: salvare la famigliola dalla Morte. Dopo aver quindi distratto la Morte per permettere a Jof, Mia e Mikael la fuga, il cavaliere raggiunge il suo castello, dove si ricongiunge con la moglie Karin e dove gusta un ultimo banchetto con i suoi compagni di viaggio: il fido scudiero, la donna che questi ha salvato, il fabbro e sua moglie, prima che la Morte venga a prenderli. Nel finale il saltimbanco Jof ha una visione: su una collina distante vede il cavaliere, lo scudiero, il fabbro e la moglie, Raval e Skat, guidati dalla Morte in una danza macabra.
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### Titolo: Wargames - Giochi di guerra. ### Introduzione: Wargames - Giochi di guerra (WarGames) è un film del 1983 diretto da John Badham con Matthew Broderick. Presentato fuori concorso al 36º Festival di Cannes, il film propone temi e argomenti tipici dei primi anni ottanta caratterizzati dalla corsa agli armamenti, dallo stallo degli accordi SALT e dal dispiegamento degli euromissili secondo una prospettiva progressista e pacifista. La morale del film si basa sul concetto di distruzione mutua assicurata. ### Trama. A Seattle il giovane David Lightman, appassionato di informatica, è un abile e promettente hacker che vuole introdursi nel computer di una nota casa di videogiochi, la Protovision, con sede a Sunnyvale, nella Silicon Valley, che sta per lanciare una collana di nuovi prodotti. Effettuando un wardialing su tutti i telefoni della stessa regione in cui ha sede l'azienda, il ragazzo riesce a raggiungere diversi dispositivi, tra cui una connessione secondaria del supercomputer del NORAD studiato per sviluppare strategie atte a rispondere a un attacco sovietico: il WOPR (War Operation Plan Response). Questo calcolatore, ubicato nella base fortezza di comando NORAD, valuta azioni e contromosse a un eventuale attacco sovietico basandosi sull'esecuzione di numerosi giochi strategici e simulazioni militari e, tramite una rudimentale intelligenza artificiale, riesce ad imparare dai propri errori. Una volta letto l'elenco di tali giochi, David si convince di aver raggiunto la Protovision, ma non riesce ad avere accesso al calcolatore. Aiutato dalla compagna di classe Jennifer, chiede consiglio a dei tecnici suoi amici, che sospettano l'origine militare della lista dei giochi e gli consigliano di cercare eventuali backdoor lasciate dal creatore del sistema per poterli provare. Partendo dal primo gioco della lista ("Il labirinto di Falken") David riesce a risalire al programmatore originario, Stephen Falken, uno scienziato ufficialmente deceduto che lavorava per il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America. Cercando informazioni su Falken riesce ad entrare nel sistema usando come password il nome del figlio deceduto in un incidente, "Joshua", ed incomincia una partita a Guerra Termonucleare Globale contro lo WOPR, partita nella quale assume il ruolo dei sovietici. Dopo pochi minuti David deve abbandonare la connessione, ma il supercomputer ha già allarmato gli stati maggiori dell'esercito segnalando un attacco nucleare imminente, che portano lo stato della difesa (DEFCON) degli Stati Uniti d'America sempre più verso la guerra. Se per il ragazzo si tratta solamente di un gioco, così non è per il calcolatore che, non discriminando fra realtà virtuale e realtà effettiva, continua a segnalare le operazioni di attacco inizialmente scelte da David, che vengono scambiate dai militari come reali azioni dei sovietici. Le contromosse degli statunitensi attirano l'attenzione dei sovietici, che le considereranno come vere e proprie provocazioni, e incominciano a loro volta a prepararsi al peggio, in un crescendo di tensioni che potrebbe realmente portare allo scoppio di una guerra nucleare. Il ragazzo viene presto localizzato e interrogato ma, al racconto dell'accaduto, nessuno gli crede; a peggiorare le cose, lo WOPR si ostina a cercarlo per continuare la partita e, all'ennesima mossa del programma, David, creduto responsabile, viene arrestato per spionaggio. Riesce a fuggire, ma deve mettersi in contatto col professor Stephen Falken, che ha scoperto essere ancora in vita, per cercare di fermare lo WOPR. Falken da molti anni ormai si è ritirato a vita privata su di un'isola, dedicandosi alla paleontologia e allo studio dei dinosauri. Raggiunto da Jennifer e David, che riescono a parlargli, si rivela però ormai cinico e disilluso, a causa della constatazione che i suoi sforzi nel campo della cibernetica e dell'intelligenza artificiale sono stati messi al servizio della classe dirigente militare. Falken fa il parallelo con i dinosauri, una volta dominatori della terra poi totalmente estinti, e ritiene che possa essere naturale che l'uomo segua la stessa strada. Quando tutto sembra perduto David riesce a toccare l'animo dello scienziato: ricordando come la password di accesso alla backdoor dello WOPR fosse "Joshua", nome del figlioletto morto con la madre in un incidente. Il giovane chiede a Falken se permetterebbe la distruzione del mondo anche nel caso in cui suo figlio fosse ancora vivo. Lo scienziato, seppur inizialmente titubante, si convince infine ad aiutare David e insieme con lui torna al NORAD, penetrando nella sala di guerra prima che l'enorme porta blindata la sigilli dal mondo esterno. David e Falken convincono il generale Beringer, capo di stato maggiore delle forze armate, ad attendere i primi impatti prima di ordinare ritorsioni, certi che i tracciati missilistici e di bombardieri sovietici che gli schermi del NORAD mostrano in avvicinamento siano in realtà frutto della partita giocata da David. Nonostante l'immenso rischio che ciò comporta, il generale Beringer acconsente e, mentre gli schermi della sala riportano la distruzione totale di numerose basi e installazioni militari, il contatto radio diretto con gli obiettivi accerta che essi sono del tutto integri. La situazione sembra risolta, ma la stessa esclusione del fattore umano, caldeggiata dagli ingegneri informatici, sembra rivoltarsi contro i suoi ideatori: lo WOPR prepara comunque la contromossa e, grazie al collegamento diretto coi silos missilistici, non ha bisogno altro che di usare un algoritmo di ricerca esaustiva della soluzione: incomincia a inviarvi tutti i codici di lancio possibili, dato che uno di essi è sicuramente quello giusto. A pochi istanti dal lancio dei missili tuttavia è David a salvare la situazione, ordinando al sistema di giocare a tris contro sé stesso: le partite si arrestano l'una dopo l'altra in situazione di stallo e a quel punto Joshua avvia una simulazione di guerra dopo l'altra, tralasciando così la prosecuzione delle operazioni di lancio, con i codici che aveva già trovato. Dopo aver ottenuto anche qui una sequenza di risultati identici: "Vincitore: Nessuno", apprende finalmente che in certe situazioni "l'unica mossa vincente è non giocare". Joshua interrompe così la partita e, riconosciuto il suo creatore, lo invita a giocare una partita a scacchi.
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### Titolo: Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba. ### Introduzione: Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb), noto più semplicemente anche come Il dottor Stranamore, è un film del 1964 diretto da Stanley Kubrick. La Commedia nera è basata liberamente sul romanzo Il dottor Stranamore. Il film tratta di un imminente attacco nucleare all'Unione Sovietica voluto da un generale americano in preda alla pazzia, seguendo in contemporanea la base da cui è partito l'ordine, l'aereo in missione per il bombardamento e i vertici statunitensi che cercano di fermarlo. Gli aspetti comici si concentrano sull'incompetenza degli uomini in comando e la satira sui complessi sistemi politici e militari vulnerabili alle debolezze di chi li controlla.Considerato uno dei migliori film satirici di sempre, fu tra le prime pellicole selezionate per la conservazione nella Biblioteca del Congresso nel 1989. Nel 1998 l'American Film Institute ha classificato il film al 26º posto nell'elenco dei 100 migliori lungometraggi di sempre, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, è sceso alla 39ª posizione. La pellicola è stata anche inserita, al terzo posto, nella AFI's 100 Years...100 Laughs. ### Trama. Il generale Jack D. Ripper, comandante di una base aerea statunitense, trasmette al suo stormo di bombardieri strategici B-52 in volo l'ordine esecutivo del piano "R", piano di attacco contro l'Unione Sovietica, lasciando intendere che avrebbe decapitato il potere del presidente degli Stati Uniti. Gli equipaggi dei bombardieri, in particolare quello comandato dal maggiore T.J. "King" Kong, accolgono increduli la direttiva ma, ricevuta conferma dalla base, eseguono gli ordini e si dirigono verso i rispettivi obiettivi. L'offensiva sovietica, in realtà, non si è mai verificata. Il colonnello Mandrake, un ufficiale britannico della Royal Air Force, coadiutore del generale Ripper, lo scopre casualmente intercettando un programma musicale alla radio e ne chiede ragione al generale. A tali domande, Ripper risponde barricandosi con lui nel suo ufficio dove, armatosi di pistola, rifiuta di richiamare gli aerei, spiegando al colonnello che l'ordine è una sua iniziativa personale per abbattere la "minaccia comunista", da un mondo che il generale disprezza visceralmente. Ripper pronuncia, poi, un discorso di incoraggiamento agli uomini della sua base: utilizzando come scusa la sicurezza assoluta dell'operazione, ordina di fare fuoco a qualunque mezzo, anche all'apparenza alleato, che si avvicini alla base, barricandosi così al suo interno, dopo aver tagliato ogni mezzo di comunicazione con l'esterno. Nello stesso momento, il Pentagono e la Casa Bianca vengono informati dell'ordine e il generale Turgidson s'incarica di mettere al corrente il presidente Merkin Muffley di quanto sta accadendo. Il Comando aereo strategico non può richiamare gli aerei perché l'ordine esecutivo del piano "R" prevede per ragioni di sicurezza assoluta che tutte le trasmissioni debbano essere precedute da un codice di cui solo il generale Ripper è a conoscenza e questi, prima di dare il via al piano, ha dato comunicazione che tale manovra debba essere seguita dall'attacco con tutte le forze di cui gli Stati Uniti dispongono, per evitare la rappresaglia dei sovietici. Il presidente, vista l'impossibilità di comunicare con il generale, ordina a una divisione di fanteria di irrompere nella base e di metterlo in contatto con lui. Il generale Turgidson, visto il poco tempo a disposizione, consiglia comunque di proseguire con il piano di Ripper e di lanciare i missili contro l'Unione Sovietica, rimproverando al presidente il suo atteggiamento "pacifista", ma viene da questi zittito, per poi trasecolare nel momento in cui Muffley convoca nella War Room l'ambasciatore sovietico Alexei De Sadeski, per mettersi in comunicazione con il Premier Dmitrij Kisov. Mentre inizia l'attacco alla base i due capi di Stato iniziano la conferenza e, dopo che Muffley mette al corrente dell'accaduto l'omologo sovietico, scopre che uno dei bombardieri è diretto alla base missilistica di Laputa. Quello è solo uno dei tanti inneschi per l'asso nella manica dell'Unione Sovietica, nato per creare un'opposizione alla superpotenza statunitense troppo superiore in ambito nucleare, il cosiddetto ordigno della fine di mondo: un dispositivo che, in caso di attacco, è progettato per far esplodere senza possibilità di disinnesco una serie di ordigni nucleari rivestiti da "Cobalto Torio G", causando una pioggia radioattiva che cancellerebbe la vita sulla Terra per circa 93 anni. Il generale Ripper, mentre la sua base è sotto assedio, tenta di spiegare a Mandrake il motivo del suo gesto e il colonnello, sempre più convinto dell'instabilità mentale del suo superiore, scopre che l'attacco è dovuto in particolare al suo desiderio di reagire alla "fluorizzazione dell'acqua". Il ruolo nelle teorie della fluorocontaminazione": un ipotetico folle sabotaggio ordito dai sovietici, secondo cui costoro contaminerebbero l'acqua potabile. Tale teoria altro non è che una vaneggiante giustificazione della sua impotenza sessuale. Nel frattempo, al Pentagono, il dottor Stranamore, uno scienziato ex nazista naturalizzato americano e direttore per lo sviluppo delle armi nucleari, spiega al presidente il funzionamento dell'ordigno, aggiungendo che l'effetto deterrente viene meno nel momento in cui il nemico non ne è a conoscenza, domandando quindi a De Sadeski come mai non abbiano dichiarato ufficialmente e globalmente l'esistenza di tale arma. L'ambasciatore risponde che l'annuncio sarebbe stato dato durante il congresso del PCUS che si sarebbe tenuto la settimana successiva poiché «...al presidente piacciono le sorprese». La base di Burpelson viene conquistata; il generale Ripper, ritenendo che dopo la cattura sarà torturato per ottenere il codice per fermare i bombardieri, decide di suicidarsi per non essere costretto a rivelarlo. Mandrake, osservando i suoi appunti, scopre le lettere che compongono il famoso codice. Il colonnello Bat Guano, un ottuso militare totalmente fuori dai giochi e quindi ignaro di tutto, intende arrestarlo, ma Mandrake riesce faticosamente a convincerlo a sparare contro un distributore di bibite per trovare gli spiccioli necessari a chiamare il SAC (Comando aereo strategico) da un telefono pubblico e permettere il richiamo dei bombardieri. La telefonata viene effettuata e gli aerei vengono richiamati. Uno dei bombardieri però, quello comandato dal maggiore Kong, che si dirigeva verso Laputa, non risulta né abbattuto, né tra quelli che hanno ricevuto l'ordine di ritorno alla base. Il presidente insiste con il collega sovietico affinché l'aereo venga abbattuto, ma questo, seppure danneggiato, continua a volare rasoterra risultando invisibile ai radar; inoltre la base non può comunicargli il codice per la ritirata dato che la radio è inutilizzabile dopo che un missile è esploso nelle sue vicinanze. Il generale Turgidson spiega che il maggiore "King" Kong ha abbastanza esperienza da raggiungere l'obiettivo malgrado le difficoltà e, nonostante tutti i tentativi dei sovietici di abbatterlo, il maggiore, che a causa del danneggiamento ha perso molto carburante ed è stato costretto a modificare il suo bersaglio, riesce comunque ad arrivare nei pressi di una base russa; mentre sta per sganciare le bombe un'avaria blocca il portello e "King" Kong per portare a termine la missione ad ogni costo è costretto a scendere a riparare personalmente il guasto: riesce a disincagliare il portello appena in tempo, rimanendo a cavalcioni della bomba e cadendo sul bersaglio urlando di gioia, agitando il suo cappello da cowboy come se fosse a cavallo di uno stallone ad un rodeo. L'esplosione innesca l'olocausto nucleare e il dottor Stranamore propone al presidente di mantenere in vita la nazione, approntando le miniere più profonde come luoghi di riproduzione, in attesa che l'effetto delle radiazioni cessi e permetta il ritorno in superficie, avvisandolo che probabilmente anche i russi agiranno allo stesso modo, e che quindi è opportuno iniziare già da ora a organizzarsi per preparare la guerra futura. Dopo che l'ambasciatore sovietico si allontana scattando le ultime foto della War Room, le gigantesche esplosioni illuminano il cielo sulle note di We'll Meet Again di Vera Lynn, canzone della seconda guerra mondiale ottimistica e sentimentale, ma dotata anche di una vena di tristezza.
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### Titolo: Medea (film 1988). ### Introduzione: Medea è un film per la televisione danese del 1988 diretto da Lars von Trier, basato su una sceneggiatura che Carl Theodor Dreyer, maestro spirituale del regista, aveva preparato ma mai girato, ispirato dall'omonima tragedia di Euripide. ### Trama. Medea, il marito Giasone ed i loro due figli vivono felicemente la propria vita a Corinto, finché Creonte, re della città, non decide di dare sua figlia Glauce in sposa a Giasone. Avendo così la possibilità di successione al trono, quest'ultimo accetta ed abbandona sua moglie Medea. Vista l'indifferenza di Giasone verso la propria disperazione, Medea medita una tremenda vendetta. Fingendosi rassegnata, manda in dono una corona alla giovane Glauce, la quale, non sapendo che le punte della corona sono ricoperte di veleno, l'afferra e si punge, morendo così fra dolori strazianti. Il padre Creonte, corso in aiuto, si punge anch'egli, morendone. Ma la vendetta di Medea non finisce qui. Per assicurarsi che Giasone non abbia discendenza, uccide i figli avuti con lui, impiccandoli ad un albero.
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### Titolo: Zatōichi (film 2003). ### Introduzione: Zatōichi (座頭市?, Zatōichi) è un film del 2003 diretto da Takeshi Kitano. Si tratta di uno jidai-geki, ovvero un film storico in costume tipico della cinematografia giapponese. ### Trama. XIX secolo, Giappone. Ichi è un massaggiatore cieco che vaga di paese in paese, cercando impiego saltuariamente (nel Giappone feudale i massaggiatori ed i suonatori non vedenti erano molto comuni) per mantenersi il vitto e l'alloggio. Fin dalle prime scene, però, in cui l'uomo subisce un agguato, da cui esce indenne, è chiaro che egli non è esattamente chi dice di essere: costui infatti è Zatoichi, un Ronin con la fama di essere invincibile, la cui abilità con la katana non ha eguali malgrado il suo handicap; la sua spada dalla lama dritta a doppio taglio (differentemente dalle altre katane) è sapientemente celata in un bastone. Giunto in un piccolo paese, viene ospitato dall'anziana contadina O-Ume, che gli racconta i problemi che affliggono il piccolo villaggio: due bande criminali si contendono il possesso del paese, ed entrambe le fazioni costringono i poveri contadini a pagare la protezione, pena percosse ed atti vandalici. Una delle due bande possiede anche una casa da gioco: è lì che lo sciagurato nipote di O-Ume, Shinkichi, passa le giornate, perdendo il poco che ha. Nel paese giungono anche O-Sei e O-Kinu, due misteriose geishe assassine dal passato misterioso, ed Hattori Gennosuke, un abile samurai, disonorato in passato in un duello e divenuto quindi un Ronin; costui, in cerca di lavoro, ha al seguito la propria moglie O-Shino, gravemente ammalata. Tutte le storie di questi personaggi, così diversi tra loro, si incroceranno con quella di Ichi, che cercherà di aiutare ognuno di loro come meglio può.
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### Titolo: Il resto di niente (film). ### Introduzione: Il resto di niente è un film del 2004 diretto da Antonietta De Lillo. Prodotto nel 2004 da Mariella Li Sacchi e Amedeo Letizia, è stato presentato fuori concorso alla 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Enzo Striano, e racconta la vita della nobildonna Eleonora Pimentel Fonseca sullo sfondo della rivoluzione napoletana del 1799. ### Trama. Eleonora Pimentel Fonseca è portoghese di nascita e di nobili origini. Nata a Roma si trasferisce con la famiglia a Napoli. Qui trascorre i primi anni della sua vita tra la cultura e la poesia. Si sposa con il conte Pasquale Tria de Salis, dal quale ben presto si separa a causa dei numerosi tradimenti e della violenza del marito. Eleonora si getta, allora, a capofitto nella poesia, che anche scrive, e frequenta gli ambienti culturali e letterari dell'epoca dove si stanno diffondendo le teorie liberiste francesi. Si batte per gli ideali di uguaglianza, libertà e fraternità e diventa un'esponente di primo piano dei giacobini napoletani. Per queste sue idee, viene incarcerata nel 1798 e liberata dopo l'arrivo delle truppe francesi. Viene impiccata nel 1799 per ordine del re Ferdinando IV di Borbone.Il sogno di restaurazione di Eleonora e dei giovani aristocratici napoletani si rompe e non resta che niente.
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### Titolo: Tepepa. ### Introduzione: Tepepa è un film del 1969, diretto da Giulio Petroni. ### Trama. Il governo del "compagno" Madero non soddisfa il peone Tepepa, che continua la sua battaglia contro le truppe del governo insieme ad un gruppo di fedeli combattenti, sentendosi preso in giro dall'ex-rivoluzionario ora capo dello stato. Tepepa si trova più volte a fronteggiare il temibile colonnello Cascorro e viene costantemente perseguitato da un dottore inglese, Henry Price, desideroso di vendicare una ragazza appartenente ad una ricca famiglia, di cui il medico era innamorato e che Tepepa aveva violentato inducendola al suicidio. Durante l'ultima battaglia Cascorro riesce finalmente a ferire Tepepa, più volte sfuggitogli, ma nello scontro decisivo viene ucciso dal rivoluzionario. Nel frattempo il medico, che nonostante l'odio per Tepepa era rimasto al fianco dei rivoluzionari, riesce a vendicarsi del peone, uccidendolo con un bisturi subito dopo avergli estratto la pallottola dalla ferita. La morte di Tepepa, però, non segna la fine della rivoluzione, ed altri continueranno la battaglia al suo posto.
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### Titolo: La fontana della vergine. ### Introduzione: La fontana della vergine (Jungfrukällan) è un film del 1960 diretto da Ingmar Bergman, tratto da una leggenda svedese del XIV secolo, Töre's dotter i wänge. Nel 1961 il film vinse l'Oscar al miglior film straniero e il Golden Globe per il miglior film straniero. ### Trama. Nella Svezia medievale, il proprietario terriero Töre insiste perché la sua giovane figlia Karin consegni di persona dei ceri alla Madonna in un giorno di festa, in accordo alla tradizione che vuole che a farlo sia una ragazza vergine. La giovane è accompagnata da Ingeri, serva disonorata e pagana. Durante il viaggio però, dei briganti violentano e uccidono la giovane Karin, senza che Ingeri possa aiutarla, ma senza nemmeno che tenti di farlo, bloccata dall'invidia provata per la ragazza. Nella fuga, gli assassini cercano riparo per la notte proprio dal padre di Karin, a loro insaputa. Dopo essersi rifocillati, essi commettono un inconsapevole e fatale errore: quello di offrire in vendita alla madre della ragazza la veste della figlia uccisa, veste che la donna prende dalle mani di uno dei briganti dicendo però che sull'acquisto solo il padrone di casa può decidere. Ai genitori non occorre molto per intuire quale sorte sia toccata alla loro Karin, specie dopo il racconto di Ingeri, che nel frattempo è tornata alla casa del padrone, benché inizialmente si sia nascosta in preda ai rimorsi. Töre metterà in pratica la sua vendetta uccidendo i briganti, tra i quali anche un bambino innocente. Più tardi, Ingeri accompagna la famiglia nel luogo in cui si trova il cadavere di Karin e, mentre cercano di spostarlo per dare sepoltura alla sfortunata ragazza, dal punto in cui era poggiata la testa prende a sgorgare una sorgente d'acqua.
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### Titolo: Capitan Conan. ### Introduzione: Capitan Conan (Capitaine Conan) è un film del 1996 diretto da Bertrand Tavernier. Il soggetto è tratto dall'omonimo romanzo di Roger Vercel. ### Trama. 1918, fronte Balcanico nella prima guerra mondiale. Il contingente francese di stanza nei Balcani fronteggia l'esercito bulgaro, ormai in rotta e sconfitto. La scena si apre sul Mont Sokol, che i francesi devono prender per costringere alla resa i bulgari. L'esercito francese ottiene una decisiva vittoria e la resa della Bulgaria. A distinguersi tra le file francesi è Conan, irriducibile e violento capitano che si autodefinisce un "lupo" e un "guerriero" che ha fatto della guerra il suo scopo di vita. Costui guida una truppa scelta di spietati guastatori d'assalto ex carcerati, incaricati di aprire la strada a tutti gli altri, con furiosi assalti alle trincee nemiche all'arma bianca e la follia di chi non ha niente da perdere. Amico di Conan è l'ufficiale Norbert, istruito e diplomatico. Firmato l'armistizio, l'esercito francese smobilita e se ne va di stanza a Bucarest. Gli uomini di Conan, resi crudeli e abbruttiti dalla guerra, si abbandonano a violenze e saccheggi con efferato sadismo. Viene inviato ad indagare sull'accaduto proprio il tenente Norbert. L'amicizia fra i due viene messa a dura prova dai risultati dell'indagine, che riconosce la colpevolezza dei soldati di Conan, che vengono condannati a lievi pene, anche grazie all'intervento di Conan, che li difende fino all'ultimo. Nonostante la Grande Guerra sia finita, la squadra di Conan continua a dover sottostare alla rigida disciplina dell'esercito, comandato da ufficiali inetti e attenti solo alle divise da indossare nelle occasioni ufficiali, sempre pronti a mandare alla corte marziale i loro uomini stanchi di combattere e traumatizzati dalla guerra. L'armata francese continua a vagare in andirivieni continuo da un posto all'altro. Infine viene inviata lungo il confine con la Russia, dilaniata dalla guerra civile russa. I francesi in un ultimo sanguinoso combattimento respingono truppe dell'Armata Rossa sconfinate in Romania. Norbert osserva disgustato Conan, che con occhi folli e brandendo un pugnale, infierisce sui cadaveri dei nemici e incita i suoi a inseguire i bolscevichi ormai in fuga. Il film si chiude in Francia, dopo la fine delle ostilità, con Norbert, ormai affermato professore di liceo, che va a trovare Conan. Egli è ormai malato mortalmente di cirrosi e ridotto a una larva umana, avvilito e senza più alcun segno di volontà. Conan gli confessa di pensare che i migliori sono coloro che sono morti in battaglia, mentre coloro che sono ancora vivi sono ridotti in condizioni pietose come lui. Infatti tutti i superstiti come lui, abituati per anni a uccidere e sperimentare sulla propria pelle le atrocità della guerra, ora non hanno più alcun amore verso la vita civile e sono rimasti segnati indelebilmente da tutte le cose orribili che hanno visto e sperimentato.
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### Titolo: Barry Lyndon. ### Introduzione: Barry Lyndon è un film del 1975 scritto, diretto e prodotto da Stanley Kubrick. Si tratta di un film storico che trae il proprio soggetto dal romanzo Le memorie di Barry Lyndon di William Makepeace Thackeray. Nonostante all'uscita nelle sale non abbia prodotto incassi cospicui, Barry Lyndon è oggi considerato uno dei migliori film di Kubrick e una delle più grandi opere cinematografiche mai realizzate. Per creare un'opera il più possibile realistica, Kubrick trasse ispirazione dai più famosi paesaggisti del XVIII secolo per scegliere le ambientazioni dei set. Le riprese vennero effettuate in Inghilterra, Irlanda e Germania. Le scene e i costumi vennero ricavati da quadri, stampe e disegni d'epoca; grazie a questa attenzione ai dettagli, il film ottenne i premi Oscar alla migliore fotografia (John Alcott), alla migliore scenografia (Ken Adam) e ai migliori costumi (Milena Canonero e Ulla-Britt Soderlund) nel 1976. Le riprese vennero invece eseguite con l'ausilio della sola luce naturale o, tutt'al più, delle candele e delle lampade a olio per le riprese notturne. Questa scelta implicò l'utilizzo di lenti rivoluzionarie, studiate dalla Zeiss per la NASA (come lo Zeiss Planar 50mm f/0.7, uno degli obiettivi più luminosi mai realizzati nella storia della fotografia), e di nuove macchine da presa messe a punto dalla Panavision.Nel Regno Unito e negli Stati Uniti, il film uscì il 18 dicembre 1975, mentre in Italia il 1º gennaio 1976. ### Trama. Il film si divide in:. Parte I: Con quali mezzi Redmond Barry acquisì lo stile e il titolo di Barry Lyndon. Parte II: Resoconto delle sventure e dei disastri che accaddero a Barry LyndonTra le due parti è presente un breve intervallo, con 40 secondi di schermo nero.
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### Titolo: Spartacus. ### Introduzione: Spartacus è un film del 1960 diretto da Stanley Kubrick. Scritto da Dalton Trumbo sulla base dell'omonimo romanzo di Howard Fast, è ispirato alla storia della vita di Spartaco (interpretato da Kirk Douglas), il leader di una rivolta di schiavi che sfociò nella terza guerra servile. Il resto del cast principale include Laurence Olivier nel ruolo del generale e politico romano Marco Licinio Crasso, Peter Ustinov (premiato con un Oscar al miglior attore non protagonista) nei panni del commerciante di schiavi Lentulo Batiato, John Gavin in quelli di Giulio Cesare, Jean Simmons nel ruolo di Varinia, Charles Laughton nel ruolo di Gracco e Tony Curtis in quello di Antonino. Douglas, la cui compagnia Bryna Productions stava producendo il film, licenziò il regista originale Anthony Mann dopo la prima settimana di riprese. Kubrick, con il quale Douglas aveva già lavorato, fu assunto per sostituirlo. Fu l'unico film diretto da Kubrick di cui il regista non ebbe il completo controllo artistico. Lo sceneggiatore Dalton Trumbo era all'epoca nella lista nera come uno dei "dieci di Hollywood". Douglas annunciò pubblicamente che Trumbo era lo sceneggiatore di Spartacus, e John F. Kennedy attraversò i picchetti dell'American Legion per vedere il film, contribuendo a porre fine alla lista nera; anche Howard Fast era nella lista, e inizialmente dovette auto-pubblicare il romanzo. Distribuito negli Stati Uniti il 6 ottobre 1960 dalla Universal Pictures, il film vinse quattro premi Oscar e generò il miglior guadagno nella storia della Universal, fino a quando non fu superato da Airport (1970). Nel 2017 fu selezionato per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso in quanto "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo". ### Trama. Nel I secolo a.C., la Repubblica romana è scivolata nella corruzione, e i lavori umili sono svolti da eserciti di schiavi. Uno di questi, un orgoglioso e dotato trace di nome Spartaco, è così poco collaborativo nella sua posizione in una fossa mineraria che viene condannato a morte per fame. Per caso, viene mostrato allo scaltro uomo d'affari romano Lentulo Batiato, che – colpito dalla sua ferocia – acquista Spartaco per la sua scuola di gladiatori, dove ordina all'allenatore Marcello di non esagerare con lui perché pensa che "abbia delle qualità". Tra un maltrattamento e l'altro, Spartacus stringe un rapporto silenzioso con una donna di servizio di nome Varinia, che rifiuta di violentare quando viene mandata a "intrattenerlo" nella sua cella. Spartaco e Varinia sono successivamente costretti a sopportare numerose umiliazioni per aver sfidato le condizioni della servitù. Batiato riceve una visita dal ricco senatore romano Marco Licinio Crasso, che mira a diventare dittatore della stagnante repubblica. Crasso acquista Varinia per capriccio, e per il divertimento dei suoi compagni fa combattere a morte due coppie di gladiatori, tra i quali vi è Spartaco. Quando quest'ultimo viene disarmato, il suo avversario, un africano di nome Draba, risparmia la sua vita in un'esplosione di sfida e attacca il pubblico romano, ma viene ucciso da Crasso. Il giorno successivo, con l'atmosfera ancora tesa su questo episodio, Batiato porta Varinia a casa di Crasso a Roma. Spartaco uccide Marcello, che lo stava provocando a tal proposito, e la loro lotta si intensifica in una rivolta. I gladiatori sopraffanno le loro guardie e scappano nella campagna italiana. Spartaco viene eletto capo dei fuggitivi e decide di condurli fuori dall'Italia e tornare alle loro case. Saccheggiano le tenute di campagna romane lungo il cammino, raccogliendo abbastanza soldi per acquistare il trasporto marittimo dai nemici di Roma, i pirati della Cilicia. Innumerevoli altri schiavi si uniscono al gruppo, rendendolo grande come un esercito. Uno dei nuovi arrivati è Varinia, che era fuggita prima di essere consegnata a Crasso. Un altro è uno schiavo intrattenitore di nome Antonino, anch'egli fuggito dal servizio di Crasso. In privato, Spartaco si sente mentalmente inadeguato a causa della sua mancanza di istruzione durante gli anni di servitù. Tuttavia, si dimostra un leader eccellente e organizza i suoi diversi seguaci in una comunità forte e autosufficiente. Inoltre concepisce un figlio con Varinia, ora sua moglie informale, e arriva anche a considerare lo spiritoso Antonino come una sorta di figlio. Il Senato romano è sempre più allarmato mentre Spartaco sconfigge i molteplici eserciti che gli manda contro. L'avversario populista di Crasso, Gracco, sa che il suo rivale cercherà di usare la crisi come giustificazione per prendere il controllo dell'esercito romano. Per cercare di impedirlo, Gracco canalizza quanta più potenza militare possibile nelle mani del proprio protetto, un giovane senatore di nome Giulio Cesare. Sebbene Cesare manchi del disprezzo di Crasso per le classi inferiori di Roma, scambia la rigidità di questi per nobiltà. Quindi, quando Gracco rivela di aver corrotto i ciliciani per far uscire Spartaco dall'Italia e liberare Roma dall'esercito di schiavi, Cesare considera tali tattiche come inferiori a lui e passa dalla parte di Crasso. Crasso paga i pirati perché abbandonino Spartaco, e fa sì che l'esercito romano costringa segretamente i ribelli ad allontanarsi dalla costa, avvicinandoli a Roma. Temendo che Spartaco intenda saccheggiare la città, il Senato conferisce a Crasso il potere assoluto. Circondato dai romani, Spartaco convince i suoi uomini a morire combattendo, poiché solo ribellandosi e dimostrandosi umani hanno sferrato un colpo contro la schiavitù. Nella battaglia che ne segue, dopo aver inizialmente rotto le righe delle legioni di Crasso, l'esercito di schiavi finisce intrappolato tra Crasso e altre due forze che avanzano da dietro, e la maggior parte di loro viene massacrata. In seguito, i romani provano a individuare il leader ribelle per una punizione esemplare offrendo il perdono (e il ritorno alla schiavitù) se gli uomini identificheranno Spartaco, vivo o morto. Ogni uomo sopravvissuto risponde gridando "Io sono Spartaco!". Di conseguenza, Crasso li condanna tutti a morte per crocifissione lungo la via Appia tra Roma e Capua, dove era iniziata la rivolta. Crasso trova Varinia e il figlio neonato di Spartaco e li fa prigionieri. È turbato dall'idea che Spartaco possa ottenere più amore e lealtà di quanto non riesca lui, e spera di compensare rendendo Varinia devota a lui come lo era al suo ex marito. Quando lei lo rifiuta, Crasso cerca furiosamente Spartaco (che riconosce avendolo visto nella scuola di Batiato) e lo costringe a combattere contro Antonino fino alla morte. Il sopravvissuto verrà crocifisso, insieme a tutti gli altri uomini catturati dopo la grande battaglia. Spartaco uccide Antonino per risparmiargli questo terribile destino. L'incidente lascia Crasso preoccupato per il potenziale di Spartaco di vivere nella leggenda come un martire. Inoltre è preoccupato per Cesare, che secondo lui un giorno lo eclisserà. Gracco, avendo visto Roma cadere nella tirannia, si suicida, ma non prima di aver fatto in modo che Batiato salvi la famiglia di Spartaco da Crasso e li porti via in libertà. Uscendo da Roma, il gruppo passa sotto la croce di Spartaco. Varinia riesce a confortarlo nei suoi ultimi istanti di vita mostrandogli il suo figlioletto, che crescerà libero e sapendo chi era suo padre.
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### Titolo: Orizzonti di gloria. ### Introduzione: Orizzonti di gloria (Paths of Glory) è un film del 1957 co-sceneggiato e diretto da Stanley Kubrick. Tratto dall'omonimo romanzo di Humphrey Cobb, il film è ambientato durante la prima guerra mondiale e vede Kirk Douglas nei panni del colonnello Dax, un ufficiale comandante di soldati francesi che si rifiutano di continuare un attacco suicida, dopo il quale Dax tenta di difenderli contro un'accusa di codardia in una corte marziale. Proiettato in anteprima a Monaco di Baviera il 1º novembre 1957 e distribuito negli Stati Uniti a Natale dalla United Artists, il film fu lodato dalla critica. Nel 1992 fu scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso in quanto "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo.Il titolo originale Paths of Glory ("Sentieri di gloria") è tratto da un verso dell'Elegia scritta in un cimitero campestre del poeta settecentesco Thomas Gray: «Paths of glory lead not but the grave» ("i sentieri di gloria non conducono che alla tomba"). ### Trama. Nel 1916, in uno château francese, il generale Georges Broulard, un membro dello stato maggiore francese, chiede al suo subordinato, l'ambizioso generale Paul Mireau, di inviare la sua divisione in una missione suicida per conquistare una posizione tedesca ben difesa chiamata "Formicaio". Mireau inizialmente rifiuta, adducendo l'impossibilità del successo, ma quando Broulard menziona una potenziale promozione, Mireau si convince rapidamente che l'attacco avrà successo. Mireau procede attraverso le trincee, chiedendo a diversi soldati se sono pronti a uccidere altri tedeschi e cacciando dal reggimento uno che mostra segni di shell shock. Mireau lascia la pianificazione dettagliata dell'attacco al colonnello Dax del 701º reggimento, nonostante Dax obietti che l'unico risultato dell'attacco sarà quello di indebolire l'esercito francese con pesanti perdite senza alcun beneficio. Prima dell'attacco un tenente ubriaco, di nome Roget, che conduceva una missione di ricognizione notturna, manda avanti uno dei suoi due uomini. Sopraffatto dalla paura in attesa del ritorno dell'uomo, Roget lancia una granata e si ritira. Il caporale Paris, l'altro soldato in missione, trova il corpo del ricognitore, che è stato ucciso dalla granata, e affronta Roget, il quale nega qualsiasi illecito e falsifica il suo rapporto al colonnello Dax. La mattina dopo, l'attacco al Formicaio è un fallimento. Dax guida la prima ondata di soldati nella terra di nessuno sotto un fuoco pesante. Nessuno degli uomini raggiunge le trincee tedesche e la Compagnia B rifiuta di lasciare la propria trincea dopo aver subito pesanti perdite. Mireau, infuriato, ordina alla sua artiglieria di aprire il fuoco su di loro per costringerli sul campo di battaglia. Il comandante di artiglieria rifiuta di sparare ai propri uomini senza conferma scritta dell'ordine. Nel frattempo, Dax ritorna alle trincee e cerca di radunare la Compagnia B perché si unisca alla battaglia, ma mentre si arrampica fuori dalla trincea, il corpo di un soldato francese morto lo investe. Per deviare la colpa del fallimento, Mireau decide di far processare dalla corte marziale 100 soldati per codardia. Broulard lo convince a ridurre il numero a tre, uno per ogni compagnia. Il caporale Paris viene scelto perché il suo ufficiale comandante, Roget, desidera impedirgli di testimoniare sulle sue azioni nella missione di ricognizione. Il soldato Ferol viene scelto dal suo ufficiale comandante perché "socialmente indesiderabile". L'ultimo uomo, il soldato Arnaud, è stato scelto tramite estrazione a sorte nonostante avesse ricevuto due menzioni per eroismo in precedenza. Dax, che nella vita civile era un avvocato penalista, si offre volontario per difendere gli uomini. Il processo tuttavia è una farsa. Non vi è alcuna accusa scritta formale, non è presente uno stenografo e la corte si rifiuta di ammettere prove a sostegno dell'assoluzione. Nella sua dichiarazione conclusiva, Dax denuncia il processo: "Signori della corte, dichiarandoli colpevoli commettereste un delitto che vi ossessionerebbe fino alla fine dei vostri giorni". Tuttavia, i tre uomini sono condannati a morte. La notte prima dell'esecuzione programmata, Dax si confronta con Broulard a un ballo mostrandogli dichiarazioni giurate di testimoni che attestano l'ordine di Mireau di sparare alle proprie trincee, nel tentativo di ricattare lo stato maggiore per risparmiare i tre uomini. Broulard accetta le dichiarazioni ma congeda bruscamente Dax. La mattina dopo, i tre uomini vengono portati fuori per essere fucilati. Dax, sapendo perché Roget abbia scelto Paris, lo costringe a guidare l'esecuzione. Mentre un singhiozzante Ferol viene bendato, Paris rifiuta la benda di Roget e reagisce ambiguamente alle miti scuse del superiore. Arnaud, nel frattempo, è incosciente a causa di un pugno ricevuto da Paris in prigione e deve essere portato in barella per poi essere legato ad un palo. Tutti e tre gli uomini vengono quindi giustiziati. A seguito delle esecuzioni, Broulard fa colazione con il gongolante Mireau, al quale rivela di aver invitato Dax a partecipare. Broulard dice poi a Mireau che verrà indagato per aver dato l'ordine di sparare ai propri uomini. Mireau si precipita fuori, protestando per essere diventato un capro espiatorio. Broulard offre quindi allegramente il comando di Mireau a Dax, supponendo che i tentativi di Dax di fermare le esecuzioni fossero uno stratagemma per ottenere il lavoro di Mireau. Scoprendo che Dax era in realtà sincero, Broulard lo rimprovera per il suo idealismo, mentre il disgustato Dax definisce Broulard un "vecchio sadico e degenerato". Dopo l'esecuzione, alcuni soldati di Dax fanno festa in una locanda. Il loro umore cambia mentre ascoltano una giovane prigioniera tedesca cantare "Der treue Husar". Dax, che sta ascoltando dall'esterno, viene informato che dovranno trasferirsi al fronte immediatamente, ma lascia che gli uomini si godano qualche minuto in più.
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### Titolo: I sette samurai. ### Introduzione: I sette samurai (七人の侍?, Shichinin no samurai) è un film del 1954 montato, co-scritto e diretto da Akira Kurosawa. La pellicola, ambientata nell'Era Sengoku, narra la storia di un villaggio di contadini che, attraverso suoi rappresentanti, assume dei Rōnin per difendersi dai ciclici saccheggi di un gruppo di briganti. Considerata l'opera magna di Kurosawa, è ancora oggi uno dei film più importanti e citati della storia del cinema. Il film rientra nel ciclo dei drammi storici (jidai-geki), senza tuttavia allontanarsi dal genere dell'intrattenimento. ### Trama. Il film, ambientato nel Giappone della fine del XVI secolo (più precisamente nel periodo a cavallo tra il 1587 e l'anno successivo), racconta la storia di un pugno di disperati contadini di un villaggio in cerca di una difesa contro la prossima incursione da parte di un gruppo di predoni affamati. L'anziano del villaggio suggerisce ai contadini di cercare aiuto tra i samurai senza padrone (Rōnin). Vengono quindi inviati dei contadini, guidati dal giovane Rikichi e dallo zimbello del villaggio, Yohei, per assoldare i guerrieri. La ricerca si presenta subito come un'ardua impresa: nessun guerriero offrirebbe aiuto a dei poveri contadini incapaci di ricompensare le loro gesta con gloria e denaro. Un giorno però il gruppo assiste all'ultima impresa di Kambei Shimada, un ronin esperto e astuto, e la disperazione dei contadini lo convince ad aiutarli. Kambei ritiene però sia necessario assoldare altri sei samurai per la difesa del villaggio, in quanto l'impresa sarebbe impossibile per un solo uomo. Vengono presto assoldati cinque samurai: Shichirōji, vecchio braccio destro di Kambei ritiratosi dopo la loro ultima battaglia; Gorobei, abile arciere e stratega; Kyūzō, silenzioso ma letale guerriero; Heihachi, amico di Gorobei scarso ma simpatico; e infine il giovane aspirante samurai Katsushirō, che aveva chiesto a Kambei di poter diventare suo discepolo. Nel gruppo prova inoltre a entrare Kikuchiyo, un uomo rozzo che finge di essere un potente guerriero, ma che viene presto smascherato e deriso; invidioso, deciderà comunque di seguirli. Arrivati al villaggio, Kambei convince i contadini ad allenarsi per aiutarli a fronteggiare la minaccia dei predoni. Inizialmente difficile, il periodo di convivenza e allenamento fra contadini e samurai diventa presto pacifico: lo stesso Kikuchiyo, inizialmente scontroso, finirà presto per essere accettato nel gruppo e a farsi amare dai contadini. Spiccano in particolare alcuni rapporti, come quello autoritario fra Kikuchiyo e il pauroso Yohei, l'amicizia fra Heihaci e Rikichi e la tormentata storia romantica fra Katsushirō e la bella Shino, osteggiati dal padre di lei Manzo; questi, prima dell'arrivo al villaggio dei samurai, le aveva tagliato i capelli costringendola a fingersi uomo, per timore che potesse interessare ai nuovi arrivati. Kambei ordina agli abitanti del villaggio di abbandonare le poche case oltre il fiume, poiché indifendibili: tra queste vi è tuttavia la casa dell'anziano del villaggio, che rifiuta di abbandonare la dimora, costringendo i famigliari a restare con lui. Scoperti i cavalli di tre predoni giunti a fare un sopralluogo, i samurai uccidono due di loro e catturano il terzo, interrogandolo prima che venga anch'egli ucciso dagli abitanti del villaggio. Grazie alle informazioni ottenute, Kikuchiyo, Kyūzō e Heihachi decidono di andare a colpire direttamente il covo dei predoni, facendosi guidare da Rikichi. Arrivati, i guerrieri rubano uno dei fucili, liberano le donne prigioniere e danno fuoco al dormitorio dei banditi. Mentre si preparano alla fuga, Rikichi nota una donna che, dopo avergli sorriso, si butta nelle fiamme. Rikichi si butta a terra piangente: la donna era infatti sua moglie, rapita in precedenza dai predoni. Heihachi lo incita ad andare via, ma in quel momento viene inaspettatamente colpito a morte da un colpo di fucile, sotto gli occhi stupefatti degli amici. Riportato il corpo al villaggio, il guerriero viene seppellito nella collina destinata ai morti in battaglia, sotto le lacrime dell'intero villaggio, di Rikichi e dei compagni. Improvvisamente Kikuchiyo, preso dalla rabbia, va nella tenda dei samurai e, presa la bandiera che lo stesso Heihachi aveva creato, la pianta sulla collina giurando vendetta contro i predoni. Giungono i briganti, che danno fuoco alle abitazioni oltre il fiume. Della famiglia dell'anziano capovillaggio sopravvive solo un suo nipote neonato, portato in salvo da Kikuchiyo, che in questo modo rivede le sue tristi origini, quando la famiglia fu uccisa. Il giorno dopo ha inizio la battaglia: difendendosi strenuamente e valorosamente, i contadini e i samurai riescono a scacciare i predoni, che si accampano poco oltre il villaggio. La sera, Kambei capisce come sia ormai indispensabile prendere almeno un altro dei fucili, armi troppo potenti; ad andare è Kyūzō, che grazie alle sue abilità riesce presto a tornare con una delle armi (e dichiarando di aver ucciso due dei predoni), ricevendo la stima di Katsushirō. Il secondo giorno, Kambei opta per una nuova strategia: un gruppo attaccherà alle spalle i predoni, costringendoli a entrare in gruppi di due nel villaggio, dove saranno trucidati da un secondo gruppo. La strategia riesce, ma a costo di molte perdite, tra cui quella di Yohei, morto fra le braccia di Kikuchiyo mentre adempiva al suo dovere, e quella di Gorobei, morto nella ritirata dei predoni. Quella notte, mentre si piangono i morti, Kambei confida agli altri che probabilmente il giorno successivo sarà quello decisivo. Nel piovoso giorno seguente, i contadini e i cinque samurai rimasti riescono presto ad avere la meglio sui predoni. Non viene però trovato da nessuna parte il loro capo, possessore dell'ultimo dei fucili. Mentre lo cercano nel centro del villaggio, Kyūzō viene ucciso da un colpo di fucile, sparato dalla capanna delle donne. Furente per la morte del valoroso guerriero, Kikuchiyo entra nella capanna, ma viene subito colpito da un altro colpo sparato dal capo dei briganti. Deciso a non mollare, il coraggioso guerriero trafigge a morte il bandito, per poi crollare a terra, morto ma consapevole di aver riscattato una vita iniqua con una dipartita valorosa. Nei giorni successivi, il villaggio torna presto alla vita quotidiana, potendo vivere finalmente in pace. I tre superstiti fra i samurai, Kambei, Katsushirō, e Shichirōji, assistono ai festeggiamenti degli abitanti del villaggio con l'animo rattristato per la perdita dei compagni. Si recano poi presso le tombe dei loro quattro compagni e Katsushirō incrocia Shino; dopo che i due i scambiano uno sguardo, la donna raggiunge le altre contadine nei campi. Poi, Kambei, rivolgendosi a Shichirōji, esprime con tristezza il fatto che i vincitori siano i contadini e non i samurai; dopo queste parole, i due si voltano un'ultima volta verso le sepolture per rendere omaggio ai compagni morti in battaglia.
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### Titolo: Salvate il soldato Ryan. ### Introduzione: Salvate il soldato Ryan (Saving Private Ryan) è un film di guerra del 1998, diretto da Steven Spielberg, che con questo film vinse il suo secondo premio Oscar per la miglior regia. Il film è ispirato alla vera storia dei Fratelli Niland.La storia è ambientata durante la seconda guerra mondiale, in particolare nei giorni del D-Day. Acclamato dalla critica, che ne lodò in particolar modo il realismo e la crudezza, il film ottenne undici candidature ai Premi Oscar del 1999, tra cui quella per il miglior film, aggiudicandosi cinque statuette: miglior regia, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro. ### Trama. Normandia, 1998. Un ottantenne statunitense arriva in Francia per visitare una tomba di un cimitero americano. Di fronte a essa, dopo un breve mancamento, ha un flashback che lo riporta a più di cinquant'anni prima, nel giugno del 1944, il giorno dello sbarco in Normandia. Quel giorno John Miller, capitano della Compagnia C del 2º Battaglione Ranger, partecipa al sanguinoso assalto anfibio di "Omaha Beach", nella Normandia occupata dai tedeschi, sopravvivendo al terribile mitragliamento e bombardamento tedesco delle spiagge con parte dei suoi uomini, che - una volta sbarcati - guida nell'espugnazione di un bunker e alcune trincee. Il giorno seguente, a Washington, il capo di stato maggiore dell'esercito, generale George Marshall, apprende la notizia della morte di tre dei quattro fratelli della famiglia Ryan e che il quarto e ultimo fratello, il paracadutista ventiseienne James Francis Ryan, è disperso dopo i lanci avvenuti poche ore prima dello sbarco. Il generale, dopo aver letto ad alcuni sottoposti una commovente lettera risalente al periodo della guerra di secessione americana, decide quindi di organizzare un'operazione di salvataggio per riportare il soldato Ryan a casa. La missione è affidata proprio al capitano Miller, che seleziona alcuni dei commilitoni più fidati prima di partire per setacciare la Normandia. La squadra è composta dal sergente Michael Horvarth, dall'impacciato interprete tecnico di quinto grado Timothy Upham, dai soldati scelti Richard Reiben e Adrian Caparzo, dal medico Irwin Wade e dai soldati semplici Stanley Mellish e Daniel Jackson. Il gruppo avanza in solitudine nell'entroterra e arriva al devastato borgo di Neuville, diviso tra truppe tedesche e paracadutisti della 101st Airborne Division. Gli otto uomini raggiungono una palazzina diroccata dove incontrano una famiglia francese che vuole affidare loro la figlia più piccola: mentre Miller tenta di dissuaderli, un cecchino tedesco colpisce il soldato Caparzo; il tiratore scelto Jackson elimina il tedesco, ma Caparzo muore. Miller incontra il capitano Hamill e gli chiede se James Ryan sia tra i suoi uomini. Viene quindi condotto di fronte a Miller il soldato in questione che, tuttavia, non è l'uomo che stanno cercando, ma solo un omonimo. Il giorno seguente il plotone giunge in un improvvisato ospedale da campo, vicino al relitto di un aliante da trasporto, dove viene loro riferito da un soldato che Ryan si trova in una cittadina di nome Ramelle. Durante l'avvicinamento al villaggio, il gruppo s'imbatte casualmente in una centrale radar danneggiata ma presidiata dai tedeschi: Miller, senza motivo apparente, opta per eliminarli, ma nel corso del breve scontro l'infermiere Wade è mortalmente ferito alla schiena e poco dopo muore tra le braccia dei commilitoni. L'unico tedesco superstite si arrende. Jackson, Reiben e gli altri soldati (eccetto Upham, che esorta gli altri a non uccidere un prigioniero) picchiano il tedesco e si accingono a giustiziarlo sommariamente quando Miller interviene, li ferma, benda il prigioniero e gli dice di camminare per mille passi prima di togliersi la benda, poi lo lascia andare. La decisione del capitano genera una frattura nel gruppo, al punto che Reiben annuncia di voler tornare indietro, scatenando le ire del sergente Horvarth; a questo punto Miller medesimo rivela – per stemperare la tensione – la sua professione prima della guerra (oggetto di scommesse nella compagnia), ossia quella di insegnante di letteratura. Ripresa la marcia, la squadra incrocia un semicingolato tedesco che viene però distrutto in un'imboscata da alcuni paracadutisti, tra i quali si trova James Francis Ryan. I ranger sono così condotti a Ramelle, dove un pugno di paracadutisti, guidati dal Tenente Colonnello Walter Henderson, hanno difeso, e continuano a presidiare, un ponte di notevole valore tattico (è uno dei pochi ancora integro e, pertanto, obiettivo dei tedeschi per un contrattacco alle spiagge). Il capitano spiega come mai si trovi lì, annuncia a Ryan la morte dei suoi fratelli e anche l'ordine di rimpatrio. Ryan si rifiuta, non volendo abbandonare i suoi compagni; Miller, dopo uno scambio di opinioni con il sergente e amico Horvarth, decide di rimanere con i paracadutisti e così fa il resto del gruppo. Il capitano si dedica dunque a consolidare le difese con il poco materiale disponibile, ben sapendo che i tedeschi faranno uso di mezzi corazzati. La battaglia a Ramelle sembra inizialmente favorevole agli statunitensi, che colgono di sorpresa la prima colonna tedesca guidata da un carro armato Tiger; tuttavia la superiorità numerica e di fuoco tedesca ha presto la meglio sui soldati americani, che vengono decimati. Muore Mellish, accoltellato in un corpo a corpo con un tedesco, quindi anche Jackson che, appostato in cima al campanile di una chiesa, viene abbattuto da un colpo di un cacciacarri Marder III. Ormai circondati e sottoposti a un fuoco intenso, i pochi superstiti si ritirano al di là del ponte con l'intenzione di farlo saltare in aria. Horvarth viene però colpito, spirando in pochi momenti, e Miller rimane frastornato da un'esplosione poco prima di attivare il detonatore; non appena ripresosi è raggiunto al torace da un proiettile, sparato dal medesimo tedesco che aveva lasciato andare. Improvvisamente l'avanzata tedesca è stroncata dal sopraggiungere di cacciabombardieri P-51 Mustang statunitensi, che seminano il caos. Upham, sopravvissuto ai feroci scontri, ferma alcuni tedeschi e uccide il militare che ha ferito a morte Miller nonostante si fosse già arreso. Mentre fanteria e carri armati dalla costa fanno il loro ingresso a Ramelle, Miller prima di morire ha un ultimo scambio di parole con Ryan al quale raccomanda, affinché egli e i suoi compagni non siano morti invano, di meritarsi di essere sopravvissuto. Il flashback termina, riportando al 1998 l'uomo ottantenne, che si rivela essere quindi il soldato Ryan. Egli, commosso, insieme alla moglie con i figli e il piccolo nipote, rende onore proprio alla tomba del capitano Miller e si chiede se si sia meritato di essere stato salvato e se abbia vissuto una buona vita.
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### Titolo: Bastardi senza gloria. ### Introduzione: Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds) è un film del 2009 scritto e diretto da Quentin Tarantino. Film di guerra ucronico, il titolo è un omaggio al lungometraggio del 1977 di Enzo G. Castellari Quel maledetto treno blindato, uscito negli Stati Uniti con il titolo The Inglorious Bastards che Tarantino ha modificato in lingua originale in modo omofonico in Inglourious Basterds.È il primo film della trilogia del revisionismo storico del regista, che proseguirà con Django Unchained e C'era una volta a... Hollywood, omaggiando Sergio Leone e la sua trilogia del tempo, rivisitando sotto la sua chiave d'autore vari periodi della storia contemporanea. ### Trama. 1941. Nella Francia occupata dai nazisti, la giovane ebrea Shosanna Dreyfus assiste al massacro di tutta la propria famiglia per mano del colonnello tedesco Hans Landa, soprannominato "cacciatore di ebrei" per la sua abilità nel fiutare i loro nascondigli. La ragazza riesce a sfuggire miracolosamente alla morte e si rifugia a Parigi. 1944. Il tenente Aldo Raine recluta una squadra speciale di otto soldati ebrei soprannominati i "Bastardi", appartenenti a diverse unità delle forze armate statunitensi. I soldati verranno paracadutati in Europa poco prima dello sbarco in Normandia, con la missione di seminare il terrore fra i nazisti, uccidendo ogni soldato tedesco che incontrano per prendere loro lo scalpo. Il soprannome Bastardi è stato dato loro dai soldati tedeschi per i continui massacri che Raine e il suo gruppo facevano, in particolare per le cruente uccisioni compiute dal sergente Donnie Donowitz (soprannominato L'Orso Ebreo) con una mazza da baseball. Al gruppo si è aggiunto da poco un nuovo membro: l'ex soldato tedesco Hugo Stiglitz, divenuto famoso nell'esercito tedesco per avere ucciso 13 ufficiali della Gestapo. Intanto a Parigi, la bella Shosanna ha assunto la nuova identità di Emmanuelle Mimieux e ha ereditato dagli zii una sala cinematografica. Qui ha attirato le attenzioni di Friedrich Zoller, eroe della nazione tedesca per esser riuscito a sopravvivere da solo su una torre campanaria uccidendo 300 nemici. Il soldato è ormai una stella per i nazisti, a tal punto che gli viene dedicato un film, da lui stesso interpretato, intitolato Orgoglio della nazione. Alla prima del film sono invitati tutti i maggiori gerarchi del Terzo Reich, tra cui Hermann Göring, Martin Bormann e lo stesso Hitler. Per far colpo sulla ragazza, Zoller convince le autorità naziste a celebrare la prima nel cinema di Shosanna. La ragazza apprende la notizia durante un pranzo cui è costretta a partecipare con Zoller e in cui interviene proprio il colonnello Hans Landa, il carnefice della sua famiglia: nonostante il dubbio di essere stata riconosciuta come Shosanna, la ragazza vuole approfittare della presenza delle più alte cariche politiche naziste (Hitler compreso) riunite nel suo cinema per ucciderle tutte, ponendo di fatto poi fine al conflitto mondiale. La squadra di Raine è intanto divenuta nota allo stesso Adolf Hitler per le numerose uccisioni perpetrate ai danni delle file delle SS e per i marchi a forma di svastica con cui sfigurano la fronte dei soldati tedeschi. I Bastardi si ritrovano ora a collaborare con la famosa attrice tedesca Bridget Von Hammersmark, spia sotto copertura per gli Alleati impegnata in un'operazione segreta che ha l'intento di colpire i leader del Terzo Reich proprio alla première del film Orgoglio della nazione. La Hammersmark concorda il primo rendez-vouz con i Bastardi presso il bar-scantinato La Louisiane. Le cose non vanno per il verso giusto, dal momento che il luogo si ritrova a essere casualmente pieno di militari tedeschi a riposo: uno degli ultimi arrivati tra i Bastardi, di nazionalità inglese, viene smascherato da un maggiore della Gestapo quando indica al cameriere il numero tre con la mano nell'uso anglosassone (sollevando indice, medio e anulare) anziché tedesco (pollice, indice e medio). La situazione degenera in una sparatoria, uno stallo alla messicana nel quale l'unica a salvarsi è Bridget, recuperata da Raine e gli altri che avevano atteso all'esterno. Il colonnello Landa, giunto sul luogo per indagare sulla sparatoria, rinviene una scarpa dell'attrice e un suo autografo su un fazzoletto, non trovando però il corpo della donna, e trae le dovute conclusioni. I Bastardi riescono a giungere in tempo al cinema di Shosanna. Sotto copertura di attori siciliani, il tenente Aldo Raine (veterano dello sbarco in Sicilia del 1943) accompagna la von Hammersmark ferita con altri tre dei suoi. Anche Hans Landa è presente nel cinema e, grazie alla sua inaspettata conoscenza della lingua italiana smaschera la copertura dei Bastardi non prima di aver domandato all'attrice (cinicamente) come si sia ferita e in quali circostanze facendole intendere di averla scoperta, per poi parlare in disparte con la donna: il colonnello le fa calzare la scarpa trovata e la uccide strangolandola a mani nude, poi fa catturare Aldo Raine e il soldato Utivich, ma non gli altri due seduti con il pubblico in sala e l'esplosivo legato alle caviglie. Sorprendentemente, Landa propone infatti a Raine un accordo: egli non darà l'allarme, permettendo che gli uomini del tenente concludano la loro missione eliminando tutti i gerarchi nazisti presenti allo spettacolo. In cambio, gli saranno attribuiti i dovuti meriti dell'operazione e gli onori per aver collaborato segretamente alla conclusione anticipata della guerra, oltre alla concessione di una pensione che trascorrerà sull'isola di Nantucket. Landa ottiene dunque di mettersi in contatto coi superiori di Raine via radio e si assicura un salvacondotto a condizione di arrendersi appena entrato nelle linee americane. Contemporaneamente, nel cinema, Shosanna e il suo fidanzato e aiutante Marcel attuano il loro piano: Marcel sbarra la sala e dà fuoco a centinaia di metri di nastri e bobine altamente infiammabili. Zoller si reca da Shosanna in sala proiezione: la ragazza è costretta a sparargli alle spalle e, impietosita, gli si avvicina e viene a sua volta colpita da un paio di colpi mortali sparati a bruciapelo dal ragazzo in fin di vita. La vendetta è comunque servita: il film viene interrotto da una sequenza pre-registrata in cui i nazisti sono avvisati di guardare bene in faccia il volto dell'ebrea che li sta per arrostire. L'intero cinema è divorato dalle fiamme mentre i due Bastardi sparano forsennatamente con i mitra da uno dei palchi accanendosi sui corpi di Hitler, Goebbels e la sua amante Francesca Mondino, dopodiché, gli ordigni esplodono radendo al suolo il cinema, tutte le persone all'interno dell'edificio muoiono. Nel contempo Landa si consegna come da accordo al tenente Raine, ma questi non gli risparmia comunque il suo trattamento di favore e, dopo aver eliminato l'ufficiale tedesco al suo fianco, gli incide una svastica sulla fronte, affinché a guerra terminata non possa mai nascondere del tutto il suo passato di criminale nazista. Conclude dunque esclamando sui titoli di coda "Questo potrebbe essere il mio capolavoro!".
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### Titolo: Hero (film 2002). ### Introduzione: Hero (英雄S, YīngxióngP) è un film del 2002 diretto da Zhang Yimou. Il film, di genere wuxia, è basato sul tentativo di assassinio di Qin Shi Huang, primo imperatore della Cina, avvenuto nel 227 a.C. nella residenza di Jing Ke. Gli interpreti principali sono Jet Li, Tony Leung Chiu-Wai e Maggie Cheung. ### Trama. Nel 201 a.C., durante il Periodo dei regni combattenti, la Cina è divisa in 7 regni, violentemente in guerra l'uno con l'altro. Uno di questi, quello di Qin, è il più agguerrito e vuole ottenere il dominio su tutta la Cina. Il suo re, però, è oggetto di continui attentati, tanto da vivere ormai da tre anni in completa solitudine nel suo palazzo: nessuno può avvicinarsi a lui a più di 100 passi. Un giorno, uno sconosciuto senza nome si presenta a lui con le prove di aver ucciso tutti quelli che tramavano contro la sua persona: Cielo (Zhangkong, 長空), assassino dall'imbattibile lancia; Neve Che Vola (Feixue, 飛雪), abile spadaccina a cui il re ha sterminato la famiglia, e il suo amante Spada Spezzata (Canjian, 殘劍), eccezionale maestro dell'arte della spada e di calligrafia. Accolto dall'esercito di Qin con grandi onori, lo straniero ottiene il privilegio di parlare con il re e, come ricompensa per aver ucciso uno dei più pericolosi assassini del regno (Cielo), gli viene permesso di sedere a 20 passi da lui. Il re desidera sapere come lo sconosciuto sia riuscito a compiere l'impresa di cui si vanta; in risposta, egli racconta di essere orfano e di essere stato addestrato all'arte della spada fin da giovanissimo, dopodiché descrive il suo primo combattimento, avvenuto davanti a dei testimoni in una casa da gioco. Come ricompensa aggiuntiva per aver ucciso anche i due assassini che tre anni prima violarono il palazzo del re e cercarono di ucciderlo, a Senza Nome (Wuming, 無名) viene permesso di sedere a 10 passi dal re. Il giovane racconta dunque di come abbia raggiunto i due assassini in una remota scuola di calligrafia, fingendo di richiedere a Spada Spezzata la calligrafia della parola spada, e di come sia riuscito a spezzare il legame tra Neve Che Vola e Spada Spezzata, sfruttando la loro gelosia per sconfiggerli entrambi. Improvvisamente, però, qualcosa mette sull'avviso il re, che si fa sospettoso e accusa Senza Nome di averlo ingannato e di voler lui stesso attentare alla sua vita: avendo notato l'energia violenta dello sconosciuto, il re si è reso conto che egli vuole ucciderlo. Inoltre, il re aveva potuto constatare di persona, durante l'attentato di Neve Che Vola e Spada Spezzata, di come questi due fossero delle persone tutt'altro che meschine, come voleva fargli credere invece Senza Nome, e ipotizza dunque che i suoi attentatori abbiano deciso di morire per aiutarlo ad arrivare a 10 passi da lui, per poterlo finalmente uccidere. Vistosi scoperto, ma senza scomporsi, Senza Nome rivela di essere un uomo del Regno di Zhao e che la sua famiglia era stata sterminata dall'esercito invasore di Qin. Ammette quindi i suoi intenti omicidi e svela la tecnica che ha messo a punto per uccidere il re (La Morte A 10 Passi o Shibu Yisha, 十步一殺), ma corregge il suo racconto; nessuno dei tre assassini è morto: Cielo e Neve Che Vola si sono effettivamente alleati con lui fingendo di morire davanti a testimoni e donandogli le loro armi per dargli la possibilità di attentare alla vita del re, altrimenti irraggiungibile. Durante il precedente attentato, tuttavia, Spada Spezzata si è reso conto che non avrebbe dovuto uccidere il re, perché soltanto il re avrebbe potuto unificare i sette regni combattenti della Cina e porre fine alle lunghe guerre. Per questo motivo, Spada Spezzata ha tentato di dissuadere Senza Nome dal suo intento, ma senza successo, e Senza Nome si reca comunque al palazzo. A questo punto del racconto, il re capisce che l'unica persona ad aver compreso il suo pensiero e il suo progetto politico è proprio il suo peggior nemico, Spada Spezzata. Il re capisce anche, attraverso la calligrafia, il pensiero di Spada Spezzata: il vero guerriero è colui che non ha più bisogno della spada, perché ha dentro di sé la forza e non ha bisogno di uccidere. Il re lancia a Senza Nome la propria spada; questi, pur avendo la possibilità di ucciderlo, si convince delle parole di Spada Spezzata e decide di risparmiare la vita del sovrano nel nome di un bene più grande: la pace "sotto un unico cielo". Con questa frase si traduce il complesso concetto cinese di tiānxià (天下), che indica sia il mondo civilizzato sia il mandato celeste dell'imperatore. Disarmato e con molta calma, Senza Nome esce dal palazzo del re circondato dall'esercito in assetto da guerra (anche se nessuno osa attaccarlo, conoscendo la sua potenza), ma arrivato alle porte del palazzo si ferma, si volta, e attende. Il re, spronato dai consiglieri e comprendendo lo stato d'animo dell'avversario, dà ordine a malincuore di ucciderlo; Senza Nome, perfettamente in grado di fermare ogni freccia scagliata contro di lui, decide di non difendersi. Nonostante abbia attentato alla vita del re, gli verrà tributato un funerale da eroe con tutti gli onori. Furibonda per il fallimento dell'attentato, Neve Che Vola sfida in combattimento Spada Spezzata, ritenendolo colpevole di aver convinto Senza nome a graziare il re, sebbene sappia di non avere possibilità contro di lui. Egli però rinuncia a difendersi per dimostrarle il proprio amore e viene trafitto mortalmente. Disperata, Neve Che Vola si unisce a lui nella morte. Pochi anni dopo, i sette regni diverranno un unico paese governato dal re di Qin: la Cina.
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### Titolo: Amistad (film). ### Introduzione: Amistad è un film statunitense del 1997, è il primo film DreamWorks diretto da Steven Spielberg. Ispirato al romanzo di Barbara Chase-Riboud La rivolta della Amistad, ripercorre il caso giudiziario seguito all'ammutinamento, realmente avvenuto nel 1839, dei prigionieri africani stivati da commercianti schiavisti a bordo della nave Amistad. Ricevette quattro candidature agli Oscar del 1998 per: miglior attore non protagonista (Anthony Hopkins), miglior fotografia, migliori costumi e miglior colonna sonora drammatica. ### Trama. In una notte di tempesta, a bordo di una nave, la Amistad, un prigioniero africano riesce a liberarsi dalle catene e scioglie i suoi compagni. Armatisi di spade e di coltelli, attaccano i membri dell'equipaggio: l'artefice della sommossa, Joseph Cinqué, uccide il capitano della nave trapassandolo con la spada. Gli ammutinati costringono i due spagnoli superstiti a virare verso l'Africa. Sei settimane dopo avvistano un'isoletta e con una lancia raggiungono la terraferma per rifornirsi d'acqua. Nel frattempo sopraggiunge una nave statunitense, la USRC Washington, e i due spagnoli riescono ad attirare l'attenzione dell'equipaggio con le loro grida. Gli insorti subiscono un arrembaggio e sono costretti di nuovo in catene. Giunti sulla terraferma, gli schiavi sono portati davanti al giudice per appurarne la proprietà, contesa tra la Spagna, la cui regina Isabella II sta esercitando pressioni sul presidente Martin Van Buren e due loschi figuri, che presentano in tribunale un contratto d'acquisto firmato a L'Avana. Rivendicano la proprietà degli schiavi anche i due spagnoli sopravvissuti dell'equipaggio della Amistad e gli ufficiali della nave USRC Washington. La querelle diventa di dominio pubblico. Un giovane avvocato motivato e ambizioso, Roger Baldwin, offre la sua assistenza legale a due attivisti abolizionisti, Theodore Joadson (personaggio fittizio) e Lewis Tappan (personaggio reale, ricco finanziatore della causa), che si battono per assicurare la libertà agli africani, ma essi si mostrano scettici di fronte all'eventualità di affidare a Baldwin una questione così delicata. I due si rivolgono invece all'ex presidente degli Stati Uniti John Quincy Adams, anch'esso di convinzioni abolizioniste, che però, ormai anziano, sembra non voler farsi coinvolgere. Joadson e Tappan ricontattano Baldwin, che in tribunale solleva la questione se gli schiavi siano nati liberi, oppure siano nati in schiavitù: nel primo caso non possono essere considerati schiavi e dunque merce. L'avvocato cerca anche di comunicare coi prigionieri tramite un traduttore, che però si rivela incompetente. Durante il processo si rivolge loro in spagnolo, al fine di dimostrare che, se fossero nati in schiavitù in una colonia della Spagna, ne avrebbero compreso la lingua, ma secondo il giudice il fatto che gli africani non capiscano lo spagnolo non è un elemento sufficiente a dirimere la questione. Baldwin si presenta a Joseph Cinque, cercando di fargli capire che è il suo avvocato; poi insieme a Joadson sale a bordo della Amistad in cerca di prove. Vi trova una carta nautica e alcuni documenti di bordo, mentre Joadson, sconvolto dalle catene con cui venivano avvinti i prigionieri, rinviene un dente di leone nascosto fra le assi dell'imbarcazione. Le carte sono presentate in tribunale e si accerta che appartengono a una nave portoghese, la Teçora, nota come nave negriera per il trasporto di schiavi. La situazione sembra volgere a favore dei prigionieri, ma l'accusa, per evitare la probabile sconfitta, si rivolge al segretario del presidente Van Buren per indurre il giudice a una sentenza favorevole. Joadson torna da John Quincy Adams, che gli consiglia di indagare sulla vera storia degli schiavi. Joadson e Baldwin cercano di imparare alcuni vocaboli della lingua mende parlata dai prigionieri e, mentre si aggirano nel porto di New York scandendo ad alta voce alcuni numeri, trovano in un marinaio inglese un traduttore affidabile. Riuscendo finalmente a comunicare con Cinque, gli mostrano il dente di leone rinvenuto da Joadson, inducendolo a ripercorrere le sue vicissitudini dalla cattura fino all'arrivo negli Stati Uniti. Cinque ripete il suo racconto in tribunale, senza omettere il ricordo dei cinquanta schiavi gettati in mare dagli spagnoli, legati a una sola catena, per far fronte alla scarsità di viveri. Infine inizia a gridare «Fate noi liberi» (Liberateci), seguito dai suoi compagni. Il nuovo giudice sentenzia che essi sono uomini nati liberi in Africa, ordina di arrestare i due spagnoli che li avevano a bordo e ingiunge di ricondurre i prigionieri nella loro terra a spese del governo degli Stati Uniti. Di nuovo, pressato dalle istanze dell'ambasciatore spagnolo, dalla minaccia di una guerra civile e dall'ambizione di ottenere un secondo mandato alla Casa Bianca, per il quale non deve inimicarsi gli Stati del sud, il presidente Van Buren appoggia l'appello dell'accusa contro la sentenza di fronte alla Corte Suprema. Baldwin scrive a Quincy Adams, che accetta di offrire il suo aiuto. Grazie alla sua arringa, la Corte Suprema emette una sentenza a favore degli schiavi più estensiva in merito alla loro condizione di libertà. Cinque regala il suo dente a Joadson come auspicio di protezione, ringrazia Baldwin e l'ex presidente Adams. La Fortezza degli schiavi a Lomboko nella Sierra Leone sarà infine scoperta e distrutta a cannonate, e William Henry Harrison sarà eletto nono Presidente degli Stati Uniti sconfiggendo Martin Van Buren, le problematiche legate allo schiavismo esploderanno con la Guerra di secessione; Cinque e i suoi compagni ritorneranno in Africa, dove non ritroveranno né il loro villaggio né le loro famiglie, probabilmente catturate e ridotte in schiavitù.
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### Titolo: Il gladiatore. ### Introduzione: Il gladiatore (Gladiator) è un film del 2000 diretto da Ridley Scott e interpretato da Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, Richard Harris e Oliver Reed. È un colossal di genere storico ispirato al romanzo Those about to die di Daniel Mannix del 1958. La sceneggiatura, inizialmente scritta da David Franzoni, è stata acquisita dalla DreamWorks Pictures nel 1998 e Ridley Scott è stato scelto per dirigere la pellicola; le riprese si sono svolte tra gennaio e maggio del 1999 in Inghilterra, Malta, Italia (Val d'Orcia in Toscana) e Marocco. Il gladiatore è stato presentato al pubblico per la prima volta a Los Angeles nel maggio del 2000, e ha ricevuto recensioni favorevoli da parte della critica specializzata, soprattutto per le interpretazioni di Russell Crowe e Joaquin Phoenix, ma anche per la regia, la fotografia, le sequenze d'azione, la colonna sonora e il valore della produzione. Il film ha vinto numerosi premi, tra cui cinque premi Oscar su dodici candidature alla 73ª edizione, in particolare quello per il miglior film e per il miglior attore protagonista, assegnato a Russell Crowe; ha anche ricevuto quattro BAFTA alla 54ª edizione. È stato un grande successo di pubblico, incassando 457 milioni di dollari in tutto il mondo e posizionandosi al secondo posto nella classifica dei film più redditizi dell'anno, alle spalle di Mission: Impossible 2. ### Trama. Nell'anno 180, il generale Massimo Decimo Meridio guida l'esercito romano alla vittoria durante la guerra contro i Marcomanni in Germania, guadagnandosi la stima dell'anziano imperatore Marco Aurelio. Questi, gravemente malato, designa Massimo come proprio successore al posto del figlio naturale Commodo, vedendo nel generale una guida più affidabile e sicura; Marco Aurelio intende affidare a Massimo il compito di ripristinare la Repubblica restituendo il potere al Senato, ovvero al popolo romano, come avveniva prima dell'avvento dell'età imperiale. Inizialmente riluttante, Massimo chiede tempo per decidere. Così si ritira nella sua tenda a pregare gli dei, affinché lo aiutino a decidere e proteggano la sua famiglia, composta da una moglie e da un figlio che non vede da quasi tre anni, e il cui ricordo è rappresentato da due statuette che porta sempre con sé. Nel frattempo Marco Aurelio comunica la propria decisione al figlio, che era giunto da Roma insieme alla sorella Lucilla, la quale, vedova con un figlio, è innamorata di Massimo. Deluso e afflitto per la scelta del padre, Commodo lo uccide soffocandolo, non volendo che renda pubblica la propria decisione. Massimo capisce subito che l'imperatore è morto non per cause naturali, ma per mano del proprio figlio, quindi rifiuta di sottomettersi a Commodo; questi ordina dunque a Quinto, prima amico e ufficiale nell'esercito di Massimo e poi capo della Guardia Pretoria di Commodo di giustiziare Massimo e la sua famiglia. Mentre Commodo viene incoronato imperatore, Massimo viene immobilizzato e condotto in mezzo alla foresta per essere giustiziato, ma sul più bello, fingendo di accettare il suo destino, afferra la spada al boia e uccide uno dopo l'altro tutti i pretoriani. Gravemente ferito a un braccio, si impossessa di due cavalli e inizia il lungo viaggio verso casa per salvare la famiglia, ma arriva troppo tardi: alcuni suoi amici sono morti e la moglie e il figlio sono già stati uccisi e crocifissi tra le rovine fumanti della loro abitazione. Massimo piange disperato i suoi cari defunti e poi si accascia, straziato dal dolore e sfinito dalla stanchezza. Catturato da un mercante di schiavi, viene venduto a Proximo, un ex gladiatore divenuto lanista, che Marco Aurelio aveva liberato dalla schiavitù insignendolo del rudis, la spada di legno. Portato in Africa, Massimo viene obbligato a combattere nell'arena, dando presto prova delle sue eccellenti qualità di guerriero e ottenendo popolarità tra gli spettatori e rispetto da parte degli altri combattenti; etichettato con il soprannome di Ispanico ed entrato a far parte della familia gladiatoria, stringe amicizia con il cacciatore numida Juba, portato via prigioniero dalla sua famiglia, e con il germano Hagen, che fino alla comparsa di Massimo era il più valoroso dei gladiatori di Proximo. Durante le pause degli spettacoli, parlando delle rispettive famiglie e della vita che conducevano prima di divenire schiavi, Juba e Massimo si fanno coraggio a vicenda pensando, di fronte alla prospettiva della morte in combattimento, alla speranza di incontrare nuovamente i loro familiari nell'aldilà. Intanto, per conquistarsi l'approvazione del popolo, Commodo ordina che si tengano a Roma dei giochi gladiatori della durata di 150 giorni in memoria del padre, proprio colui che cinque anni prima ne aveva disposto l'interruzione, giochi per i quali vengono richiesti anche i gladiatori di Proximo. Prima di partire, il lanista spiega a Massimo che a Roma potrebbe riuscire ad ottenere la libertà tramite il dono del rudis, conferito dallo stesso imperatore. Fiducioso di poter sfruttare la possibilità di essere così vicino a Commodo per potersi vendicare, Massimo decide di combattere ascoltando i consigli del vecchio gladiatore, fino ad allora ignorati, su come attirarsi il favore della folla, fattore essenziale nello spettacolo. A Roma, ai gladiatori di Proximo viene fatta rievocare la battaglia di Zama della seconda guerra punica, rappresentando le truppe di Annibale, l'orda barbarica, schierate contro le legioni di Scipione l'Africano. Indossando una maschera che ne cela le sembianze, Massimo assume la guida del gruppo e, disponendolo a testuggine al centro dell'arena del Colosseo, riesce a farlo trionfare in uno scontro in cui nella realtà storica era avvenuta una sconfitta. Seppur perplesso, Commodo raggiunge comunque i gladiatori di Proximo per congratularsi e chiede al misterioso gladiatore di rivelare la sua identità: dopo molte insistenze, Massimo si toglie l'elmo e rivela la sua vera identità, con una sequenza divenuta celebre:. Nel mentre, la folla chiede incessantemente la grazia per Massimo, urlando a gran voce il suo nome: l'amareggiato Commodo non può fare altro che sollevare la mano e protendere il pollice verso l'alto. Dopo aver visto che Massimo è ancora vivo, Lucilla si incontra segretamente con lui in una delle celle in cui si trovano i gladiatori. Durante il loro colloquio, Massimo accusa con rabbia la donna di aver partecipato agli omicidi del padre e della sua famiglia; lei lo nega decisamente, dicendo di essere invece anche lei terrorizzata da Commodo, e confidando a Massimo di disporre di potenti alleati in Senato che vogliono anche loro ribaltare il regime di Commodo, lo invita ad allearsi con loro, ma Massimo rifiuta e le chiede di dimenticarlo, terminando bruscamente l'incontro. Il giorno dopo, Massimo deve fronteggiare Tigris delle Gallie, l'unico gladiatore rimasto sempre imbattuto, che è ritornato a combattere cinque anni dopo il suo ritiro. Nel combattimento s'intromettono delle tigri incatenate comparse da alcune botole nell'arena balzano e che si avventano contro Massimo, ma nonostante le difficoltà, Massimo le sgomina e mette in ginocchio Tigris, che cade a terra sconfitto; Commodo lo condanna a morte con il pollice verso, ma Massimo sfida deliberatamente l'ordine rifiutandosi di ucciderlo, quindi la folla lo acclama come "Massimo il misericordioso". Commodo allora raggiunge Massimo nell'arena e insulta la memoria dei suoi cari, cercando di farlo arrabbiare per combattere contro di lui, ma Massimo mantiene la calma e si allontana in silenzio, sottolineando ancora una volta la sua volontà di non riconoscere Commodo come imperatore. Mentre viene riaccompagnato alla scuola dei gladiatori, Massimo incontra il suo fedele servitore Cicero, che lo informa che il suo esercito, accampato ad Ostia, gli è rimasto fedele; in seguito riesce a incontrarsi nelle celle dei gladiatori con Lucilla e con il senatore Pertinace Gracco, al quale chiede di farlo uscire da Roma e ricongiungere col suo esercito, con il quale intende entrare a Roma per rovesciare Commodo, e infine bacia Lucilla. Sospettando il tradimento della sorella, Commodo minaccia di fare del male al figlio di lei, Lucio, costringendola a rivelare il complotto, quindi la obbliga ad unirsi a lui carnalmente, dicendo di volere un figlio "puro" e degno di succedergli al trono. I pretoriani arrestano immediatamente Gracco e prendono d'assalto la caserma, combattendo contro i gladiatori di Proximo, mentre Massimo scappa. Hagen e Proximo vengono uccisi durante l'assedio, mentre Juba e i superstiti vengono imprigionati. Massimo fugge attraverso un tunnel dalle mura della città, ma assiste impotente alla morte di Cicero, trafitto dalle frecce dei pretoriani, e viene catturato da alcune guardie pretoriane. Incatenato nei sotterranei, Massimo riceve la visita di Commodo, che lo sfida a duello nell'arena; per essere certo della vittoria, gli infligge a tradimento una pugnalata sotto l'ascella con uno stiletto e ordina a Quinto di nascondere la ferita. Condotto nell'arena insieme a Commodo, Massimo raccoglie la spada da terra e incomincia il duello, con i pretoriani disposti a cerchio attorno ai due combattenti. Dopo alcuni scambi di colpi, pur indebolito dalla ferita, Massimo riesce a disarmare Commodo, ma lascia cadere la propria spada, a sua volta prostrato dallo sforzo. Commodo chiede un'altra spada dapprima a Quinto, che però non acconsente capendo finalmente la natura malvagia di Commodo, e poi ai pretoriani, che però, su ordine di Quinto, non intervengono. Commodo estrae allora lo stiletto nascosto nella manica e si getta su Massimo, che contrattacca colpendolo con forti pugni. I due lottano avvinghiati per alcuni secondi, finché Massimo riesce a spingere indietro la mano di Commodo e ad affondargli lo stiletto nella gola. Commodo cade morto, in un Colosseo avvolto dal silenzio. Al morente Massimo appaiono la sua casa e la sua famiglia, ma viene riportato momentaneamente alla realtà dalla voce di Quinto, che gli chiede indicazioni. Massimo chiede a Quinto di liberare Juba e gli altri gladiatori di Proximo sopravvissuti e di restituire alle sue mansioni il senatore Gracco, al quale chiede di restaurare il governo repubblicano, proprio come voleva Marco Aurelio. Dopo aver avuto l'assenso di Quinto, Massimo muore tra le braccia di Lucilla, inginocchiatasi accanto a lui, e il suo spirito si riunisce a quelli dei suoi cari che lo stanno aspettando nell'aldilà. Dopo avergli chiuso gli occhi, Lucilla ricorda a tutti che Massimo era un uomo buono e un soldato di Roma e che la sua memoria va onorata. Il corpo di Massimo viene sollevato e portato fuori dal Colosseo per una sepoltura onorevole, seguito da tutto il popolo, mentre il cadavere di Commodo resta abbandonato nell'arena. Quella sera stessa, Juba ritorna libero nel Colosseo vuoto e seppellisce, nella sabbia intrisa di sangue dov'era caduto Massimo, le statuine della moglie e del figlio di quest'ultimo, pronunciando la frase:.
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### Titolo: La foresta dei pugnali volanti. ### Introduzione: La foresta dei pugnali volanti (十面埋伏S, Shí miàn mái fúP, lett. "Imboscata da dieci fronti") è un film del 2004 diretto da Zhang Yimou. ### Trama. Cina, anno 859. Durante la dinastia Tang si forma un'organizzazione di ribelli, conosciuta come l'alleanza dei Pugnali Volanti ("Feidaomen", 飛刀門): la setta è formata da rivoluzionari, abili guerrieri ed assassini, che si oppongono all'imperatore, ritenuto per la sua inettitudine colpevole della decadenza e della corruzione che attanaglia il paese, e ottengono sempre più il favore da parte del popolo mentre rubano ai ricchi per dare ai poveri. Si sospetta che Xiao Mei (una danzatrice cieca da poco giunta in una casa di piacere detta Padiglione delle Peonie e straordinariamente esperta nelle arti marziali) sia la figlia scomparsa del capo di tale setta; costei viene quindi arrestata e imprigionata dai soldati dell'imperatore. Tutto ciò fa però parte di un piano: l'ufficiale Jin, capitano della milizia e soprannominato Vento, è incaricato dal suo superiore Liu di far fuggire Mei e in questo modo, conquistandone la fiducia, di ingannarla e usarla per scoprire l'identità del capo dei rivoluzionari. Jin deve quindi accompagnare e proteggere Mei durante la loro la fuga attraverso campi e foreste, fino a un covo dell'alleanza, mentre Liu li sorveglierà seguendoli di nascosto da lontano. Questo tragitto pieno di insidie porta però in serbo molte sorprese. Una volta giunti ad uno dei principali covi dei Pugnali Volanti, situato nel mezzo di una foresta di alti bambù e dove Jin e Liu vengono catturati e presi prigionieri, si scopre che in realtà Mei non è cieca e non è nemmeno la figlia scomparsa del capo della setta, ma è solo una delle tante adepte; viene fuori che la figlia del vecchio capo era effettivamente cieca, ma non aveva mai praticato le arti marziali, e Mei ne ha preso il posto per fare da esca per i soldati imperiali, contro i quali l'alleanza intende scontrarsi. Viene anche rivelato che il precedente vecchio capo è stato ucciso e che ora il suo posto è stato preso da una donna; inizialmente essa si fa credere che costei non sia altri che la tenutaria della casa di piacere, anch'essa affiliata ai Pugnali Volanti, ma in realtà lei ne fa soltanto momentaneamente le veci. Lo stesso Liu milita nell'alleanza segreta e tre anni prima si è arruolato nell'esercito imperiale in qualità di infiltrato. In passato Liu e Mei furono amanti, ma mentre lui è tuttora innamorato di Mei, quest'ultima ora ama Jin: è questo uno dei motivi che spingono Liu a cercare di possedere Mei con la violenza, per poi essere colpito alla schiena dal pugnale del capo dell'alleanza. Il capo si rivela essere una donna, la quale allontana Liu e ordina Mei di uccidere Jin, ormai diventato un pericoloso testimone, anche per dimostrare il suo valore e la sua fedeltà alle rigide regole della setta. Dopo averlo legato, bendato e portato in un prato per giustiziarlo, Mei lo libera e giace con lui, in quanto Jin è a sua volta assai innamorato di Mei; sapendo però di militare nella parte a lei avversa, e comprendendo ciò che rischia Mei con il suo grave atto di disobbedienza agli ordini ricevuti, Jin decide di andarsene dopo aver tentato invano di convincerla a lasciare ogni cosa e a viaggiare con lui. Dopo un breve indugio, Mei cambia idea e decide di seguirlo, ma nel tragitto viene raggiunta e trafitta da un pugnale lanciato da Liu, che non vuole permetterle di fuggire con il suo amato. Presagendo l'accaduto, Jin torna indietro e trova Mei ferita a morte. Furioso, assale Liu in un combattimento all'ultimo sangue che termina con i due guerrieri sanguinanti. A fine duello Mei rinviene, estrae il pugnale dal suo petto e lo lancia nel tentativo di fermare il pugnale di Liu, un pugnale che lui finge soltanto di lanciare. Questo estremo atto d'amore e sacrificio costa la vita a Mei, che muore dissanguata a causa della profonda ferita ora aperta che ha nel petto. In lacrime, Jin abbraccia il corpo senza vita di Mei, sussurrandole la canzone che lei stessa gli aveva cantato nel Padiglione delle Peonie dove si erano incontrati per la prima volta, mentre Liu si allontana traballante e disperato nella neve.
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### Titolo: Pagine dal libro di Satana. ### Introduzione: Pagine dal libro di Satana (Blade af Satans Bog) è un film del 1920 diretto da Carl Theodor Dreyer. Il film è tratto dal racconto Satans Sorger di Marie Corelli, riadattato per lo schermo da Edgar Høyer e dal regista stesso. Invece secondo Casper Tybjerg, storico del cinema e studioso dell'opera di Dreyer, "si tratta di un’opera originale e non deve nulla al bestseller di Marie Corelli The Sorrows of Satan (1895), portato sullo schermo da D.W. Griffith nel 1926" . ### Trama. Dio maledice Satana: dovrà vivere con gli uomini e tentarli ad infrangere i Suoi insegnamenti. Per ogni anima dannata, la pena di Satana verrà allungata; verrà diminuita, invece, per ogni anima che resiste alle tentazioni. Vengono narrati quattro eventi storici in cui Satana ha agito:. 30 d.C., a Gerusalemme durante gli ultimi giorni della vita di Cristo. XVII secolo, a Siviglia durante la Grande Inquisizione. 1793, a Parigi poco dopo la rivoluzione francese. 1918, in Finlandia durante la rivoluzione russa.
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### Titolo: Casablanca (film). ### Introduzione: Casablanca è un film del 1942 diretto da Michael Curtiz e interpretato da Humphrey Bogart, Ingrid Bergman e Paul Henreid. Basato sull'opera teatrale Everybody Comes to Rick's di Murray Burnett e Joan Alison, è girato e ambientato durante la seconda guerra mondiale. Il film narra la storia di un ex contrabbandiere statunitense (Bogart) espatriato a Casablanca e costretto a scegliere tra l'amore per una vecchia fiamma (Bergman) e il sacrificio della propria felicità, aiutandola a mettersi in salvo assieme al marito (Henreid), eroe della resistenza antinazista. È considerato il film più popolare dell'età d'oro di Hollywood, uno dei più celebri e citati della storia del cinema, con battute entrate nell'immaginario collettivo e personaggi divenuti iconici, e fonte d'ispirazione per numerose altre opere.Ricevette otto candidature ai premi Oscar ottenendo quelli per il miglior film, miglior regista e migliore sceneggiatura. Nel 1989 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, in quanto giudicato «di rilevante significato estetico, culturale e storico», e nel 1997 è stato introdotto nella Hall of Fame della Online Film & Television Association. Nel 1998 è risultato 2º nella lista dei 100 migliori film statunitensi di sempre dell'American Film Institute (preceduto da Quarto potere) mentre nell'edizione aggiornata del 2007 è sceso al 3º posto. Nel 2006 la Writers Guild of America, West ha giudicato quella di Casablanca la migliore sceneggiatura di tutti i tempi. ### Trama. Casablanca, Marocco francese, seconda guerra mondiale. L'espatriato statunitense Rick Blaine gestisce il Rick's Café Américain nella città controllata dal regime filonazista del Governo di Vichy. Blaine ha un passato di contrabbandiere d'armi in favore degli etiopi durante l'invasione italiana del 1935 e di combattente repubblicano durante la guerra civile spagnola del 1936, ma sembra essere diventato un uomo cinico e dichiaratamente neutrale riguardo alle vicende politiche e belliche che stanno accadendo. Una sera arriva nel suo locale Guillermo Ugarte, un malvivente molto conosciuto nella zona che ha con sé due lettere di transito rubate, reato aggravato dalla morte di due soldati tedeschi che le trasportavano. Le lettere di transito sono documenti che consentono di lasciare Casablanca sull'aereo che conduce a Lisbona permettendo, una volta arrivati, di potersi recare negli Stati Uniti grazie alla condizione di neutralità del Portogallo. Ugarte ha intenzione di venderle al miglior offerente e per questo ha organizzato un incontro con un compratore nel locale di Rick. Tuttavia, dopo aver consegnato le lettere a quest'ultimo affinché le custodisca, viene arrestato dai poliziotti del capitano Louis Renault, un funzionario francese della Repubblica di Vichy che intende dimostrare in questo modo la propria efficienza al maggiore Heinrich Strasser, ufficiale tedesco giunto in città per controllare l'efficacia delle misure contro ricercati e dissidenti. Il giorno successivo giunge a Casablanca la profuga norvegese Ilsa Lund insieme al marito Victor Laszlo, uno stimato leader della resistenza cecoslovacca ricercato dalla Gestapo dopo essere fuggito da un campo di concentramento. L'arrivo della donna getta nello sconforto Rick, che è ancora innamorato di lei dopo una storia d'amore vissuta a Parigi nei giorni dell'occupazione della città, ma che non riesce a perdonarle di averlo abbandonato al momento della sua partenza dopo l'arrivo dei tedeschi. Ilsa giustifica il suo comportamento con la convinzione che il marito fosse morto ma, dopo aver scoperto che era ancora vivo, aveva deciso di riunirsi a lui senza fornire spiegazioni all'innamorato. La situazione di pericolo a cui è esposto a Casablanca induce Laszlo a tentare di procurarsi due lettere di transito per fuggire con Ilsa in America e proseguire la lotta al nazismo. Per questo, i due si rivolgono a Ferrac, un faccendiere che comanda il mercato nero di Casablanca e che tuttavia si rifiuta di aiutarli per evitare il pericolo che rappresenterebbe fiancheggiare l'esule, informandoli però che Rick è in possesso delle due lettere consegnategli da Ugarte. Rick non vorrebbe consegnare le lettere a nessun prezzo, da un lato per vendicarsi con Ilsa della sofferenza subita e dall'altro perché l'incontro con la donna ha ridato più che mai forza al suo amore per lei. Vorrebbe trattenerla con sé, ma il suo comportamento cambia quando, parlando con Laszlo, questi insiste perché Rick e Ilsa partano insieme, dimostrandosi disposto a perdere la propria donna pur di saperla al sicuro all'estero. Colpito dallo spirito di sacrificio e dall'amore di Laszlo, e ricordando al contempo il proprio passato patriottico, Rick elabora un piano: facendo il doppio gioco, promette a Renault di consegnargli Laszlo quando gli farà avere le lettere nel proprio locale, ma al momento dello scambio minaccia Renault e lo costringe a fare una telefonata per garantirsi libero il passaggio e accompagnare lui, Laszlo e Ilsa all'aeroporto. Il francese però finge di telefonare all'aeroporto e avvisa invece Strasser, che si precipita per raggiungerli allo scopo di bloccarli. Durante l'attesa per la partenza, Ilsa è tentata di rimanere con Rick in nome dell'amore che prova ancora per lui, ma questi la convince a partire insieme al marito. Mentre il velivolo con a bordo Victor e Ilsa inizia a rullare verso la pista di decollo, Strasser giunge trafelato e tenta di contattare la torre di controllo per bloccare i fuggitivi, ma viene ucciso da Rick. L'aereo parte indisturbato e, all'arrivo dei gendarmi, Renault rivela la sua natura di patriota ordinando ai colleghi di «fermare i soliti sospetti» e proponendo a Rick di fuggire insieme a Brazzaville, nell'Africa Equatoriale Francese controllata dalle forze della Francia libera, inaugurando tra loro quella che Rick definisce «una bella amicizia».
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### Titolo: La ragazza di Bube (film). ### Introduzione: La ragazza di Bube è un film del 1963 diretto da Luigi Comencini, tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Cassola. L'atmosfera del film differisce da quella del romanzo, in quanto i due protagonisti del romanzo, Mara e Bube, sono degli adolescenti, mentre il film viene interpretato da attori giovani, ma in piena età adulta. Per il resto la trama del romanzo viene rispettata più o meno fedelmente. ### Trama. Nella campagna toscana del secondo dopoguerra, la contadina Mara s'innamora ricambiata del partigiano Bube. Coinvolto in un duplice omicidio Bube è costretto però alla clandestinità e alla fuga dall'Italia. La ragazza, decisa ad aspettare il suo amato, si trasferisce in città dove conosce Stefano: con lui nasce una complicità capace di farle ritrovare il sorriso pur senza mai dimenticare Bube, del quale non ha più notizie per molti mesi. Il sentimento di Stefano per Mara è sincero e lei è ormai sul punto di ricambiarlo quando il padre la informa che Bube è stato arrestato alla frontiera, invitandola ad andare a trovarlo in carcere. Per lui, disilluso e provato dalla latitanza e da una condanna ormai prossima, Mara prova ancora un amore capace di darle il coraggio di rimanergli a fianco fino alla fine. Dopo la condanna a 14 anni di reclusione, lei lo aspetterà rinunciando suo malgrado a un futuro con Stefano dal quale si commiata nell'ultima drammatica sequenza del film.
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### Titolo: Nel bel mezzo di un gelido inverno. ### Introduzione: Nel bel mezzo di un gelido inverno (In the Bleak Midwinter) è un film del 1995 diretto da Kenneth Branagh. Fu presentato in concorso alla 52ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. ### Trama. Joe Harper è un attore disoccupato, e per superare un momento di crisi artistica decide di mettere su una rappresentazione teatrale dell'Amleto di Shakespeare. Dopo una burrascosa audizione, la compagnia è formata e cominciano le prove, le quali porteranno più guai del previsto. Uno dei problemi è che il testo shakespeariano è più reale di quello che si pensi, ed i drammi personali dei vari attori verranno messi a nudo dal testo che dovranno recitare.
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### Titolo: Biancaneve e i sette nani (film 1937). ### Introduzione: Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven Dwarfs) è un film d'animazione del 1937, prodotto da Walt Disney Productions e distribuito da RKO Radio Pictures. Basato sull'omonima fiaba dei fratelli Grimm, è il primo lungometraggio d'animazione tradizionale e il primo Classico Disney. La produzione è stata supervisionata da David Hand e le sequenze del film sono state dirette da Perce Pearce, William Cottrell, Larry Morey, Wilfred Jackson e Ben Sharpsteen. La prima proiezione si tenne al Carthay Circle Theatre di Los Angeles, California, il 21 dicembre 1937. Nonostante i dubbi iniziali dell'industria cinematografica, il film fu un successo di critica e commerciale e, con un incasso internazionale di oltre 8 milioni di dollari durante la sua prima uscita (a fronte di un budget di 1,5 milioni di dollari), detenne per breve tempo il record di film sonoro di maggior incasso dell'epoca. La popolarità del film ha fatto sì che venisse riproposto più volte nelle sale, fino all'uscita in home video negli anni Novanta. Rettificato per l'inflazione, è uno dei dieci film più venduti al botteghino nordamericano e il film d'animazione che ha incassato di più. A livello mondiale, i suoi guadagni aggiustati per l'inflazione sono in cima alla lista dei film d'animazione. Il film fu candidato alla migliore colonna sonora agli Oscar del 1938 e l'anno successivo il produttore Walt Disney ricevette un Oscar onorario per il film. Questo premio era unico nel suo genere e consisteva in una statuetta dell'Oscar di dimensioni normali e sette in miniatura. Le statuette furono consegnate a Disney da Shirley Temple. Nel 1989, la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti ha ritenuto il film "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo" e lo ha selezionato come uno dei primi 25 film da conservare nel National Film Registry. L'American Film Institute lo ha classificato tra i 100 più grandi film americani e nel 2008 lo ha anche nominato come il più grande film d'animazione americano di tutti i tempi. La rivisitazione della fiaba da parte della Disney ha avuto un significativo impatto culturale, dando vita a popolari attrazioni per parchi a tema, a un videogioco, a un musical e a un film in live-action di prossima uscita. ### Trama. Avendo perso entrambi i genitori in giovane età, la principessa Biancaneve vive con la sua malvagia e spietata matrigna, la regina Grimilde. Temendo che la bellezza della figliastra possa eclissare la sua, la donna la costringe a lavorare come sguattera e ogni giorno chiede al suo Specchio Magico "chi è la più bella del reame". Per anni lo specchio risponde sempre che la più bella è lei, accontentandola, finché un giorno informa la regina che Biancaneve è ora la più bella del reame. Nello stesso giorno, la principessa incontra e si innamora di un principe che la sente cantare. La regina vede tutto dalla finestra e, furiosa, ordina al suo cacciatore di portare Biancaneve nella foresta, ucciderla e portarle il suo cuore in uno scrigno. L'uomo però si rifiuta di giustiziare la ragazza e le rivela il complotto della matrigna, esortandola a fuggire nel bosco e non tornare mai più. Persa e spaventata, Biancaneve fa amicizia con gli animali del bosco che la conducono in un cottage. Trovando sette piccole sedie nella sala da pranzo, la principessa presume che il cottage sia la casa disordinata di sette bambini orfani. Con l'aiuto degli animali, procede a pulire il posto e cucinare un pasto. Biancaneve scopre presto che il cottage è in realtà la casa di sette nani di nome Dotto, Brontolo, Gongolo, Pisolo, Mammolo, Eolo e Cucciolo, i quali lavorano in una miniera dall'altra parte della foresta, e decide pertanto di addormentarsi sui loro letti in attesa che ritornino. Quando i nani tornano dal lavoro, trovano il loro cottage pulito e sospettano che un intruso abbia invaso la loro casa. Poi salgono nella camera da letto e trovano Biancaneve distesa sui loro letti. La principessa, dopo essersi presentata e scusata per l'intromissione, si offre di pulire e cucinare per loro. Tutti i nani accettano volentieri la sua presenza, tranne inizialmente Brontolo il quale teme che la regina scopra che Biancaneve è in casa loro e quindi si vendichi. Quest'ultima tiene in ordine la casa per i nani mentre essi estraggono i gioielli durante il giorno; di notte tutti cantano, suonano e ballano. La vita per Biancaneve procede tranquilla, finché un giorno lo Specchio Magico rivela alla regina che il cacciatore le ha portato il cuore di un cinghiale e la figliastra è ancora viva e abita dai nani. La donna, dopo essersi promessa di prendere provvedimenti contro l'uomo in seguito, scende nel suo laboratorio e, dopo aver bevuto una pozione che la trasforma in una vecchia deforme, crea una mela avvelenata che farà cadere chiunque ne mangi in un sonno simile alla morte. Legge poi che la maledizione può essere spezzata dal "primo bacio d'amore", ma è certa che Biancaneve sarà sepolta viva prima che ciò possa accadere. I nani vanno in miniera, avvertendo prima la ragazza di non aprire la porta a nessuno. La strega intanto arriva al cottage e inganna la principessa dicendo che se morderà una mela rossa che lei le offre, tutti i suoi desideri diventeranno realtà. Gli animali si accorgono del trucco, ma non sono in grado di fermare la regina e quindi si precipitano ad avvertire i nani. Dopo molte insistenze, la strega riesce infine a far mordere a Biancaneve la mela avvelenata: la ragazza cade al suolo esanime. Scoppia un temporale e i nani tornano con gli animali mentre la regina sta fuggendo dal cottage e la inseguono, intrappolandola sul ciglio di un burrone. La vecchia cerca di far rotolare un masso su di loro, ma un fulmine colpisce il dirupo prima che possa farlo, facendola cadere nel burrone insieme al masso. Tornati al loro cottage, i nani trovano Biancaneve addormentata dal veleno. Non volendo seppellirla, la mettono invece in una bara di vetro nella foresta, e insieme agli animali vegliano su di lei. Qualche tempo dopo, il principe viene a sapere del sonno eterno di Biancaneve e visita la bara. Rattristato dalla sua apparente morte, la bacia, il che rompe l'incantesimo e la risveglia. I nani e gli animali si rallegrano, mentre il principe porta la ragazza al suo castello.
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### Titolo: Piazza delle Cinque Lune. ### Introduzione: Piazza delle Cinque Lune è un film del 2003 scritto e diretto da Renzo Martinelli. È ispirato al rapimento e omicidio dello statista italiano Aldo Moro da parte del gruppo terroristico delle Brigate Rosse, di cui il film propone una possibile ricostruzione all'interno di una vicenda di fantasia. ### Trama. Al giudice Rosario Saracini, procuratore capo di Siena che sta per andare in pensione, viene recapitata una vecchia pellicola in formato Super 8, girata diversi anni prima. Sono le immagini del rapimento di Aldo Moro avvenuto in via Fani, a Roma, nel 1978. Il giudice rivela il suo segreto alla collega Fernanda e alla sua guardia del corpo Branco. I tre, appassionatamente, ricostruiscono le fasi del rapimento. Branco nota nel filmato della strage un signore che indossa un impermeabile. A Milano il giudice fa ingrandire le immagini e così si riesce a vederne il viso. Nell'immagine si riconosce Camillo Guglielmi, un colonnello del SISMI, che apparteneva alla struttura clandestina militare Gladio. Vengono svolte nuove indagini da Fernanda sul covo delle Brigate Rosse di via Gradoli. Emergono altre anomalie: i tre comitati costituiti da Cossiga, con i membri tutti affiliati alla P2 e il collegamento con i servizi segreti americani. Durante le indagini i figli di Fernanda scompaiono, ma Branco li riporta a casa. Altri strani eventi accadono. Sempre Fernanda perde il marito in un incidente in cui sono coinvolti anche i figli. Il giudice, dopo il funerale, è in auto con Branco e un velivolo sparge sull'automobile un gas tossico. I due scampano all'attentato. Il giudice, dopo una telefonata del procuratore capo della Repubblica, va a Roma per un appuntamento in Piazza delle Cinque Lune. Sale le scale e arriva davanti a una porta dove c'è scritto: Immobiliare Domino. Nella stanza Rosario trova Branco con altre persone. Capisce come la guardia del corpo sia un traditore, il cui compito era quello di spiare le indagini e impossessarsi di tutti i documenti del "Memoriale Moro". Il film si conclude con una ripresa, che partendo da Piazza delle Cinque Lune allarga dall'alto fino a inquadrare tutta Roma. Il dedalo di strade e vicoli della capitale viene evidenziato in bianco, come a formare una grande ragnatela. Al centro: l'edificio di partenza. Compare sovrimpresso un famoso aforisma di Solone: "La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi". I titoli di coda sono accompagnati dall'immagine di Luca Moro. Il nipote di Aldo Moro suona alla chitarra la canzone: Maledetti Voi (Signori del Potere). Sullo sfondo corrono le immagini del nonno Aldo mentre giocava con Luca, all'epoca ancora bambino.
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### Titolo: Ben-Hur (film 1959). ### Introduzione: Ben-Hur è un film del 1959 diretto da William Wyler con protagonista Charlton Heston. È un colossal a tema storico e drammatico e uno dei più grandi e premiati successi della storia del cinema. È ispirato all'omonimo romanzo del generale Lew Wallace, da cui erano già stati tratti due film, uno del 1907 e l'altro del 1925, divenuti punti di riferimento del cinema muto. Narra la storia del principe ebreo Giuda Ben-Hur, tradito dal suo vecchio amico d'infanzia, il tribuno romano Messala Severus. Ben-Hur troverà la sua vendetta in occasione della grandiosa corsa delle quadrighe al Circo di Gerusalemme, considerata una delle più spettacolari scene d'azione della storia del cinema. Il sottotitolo del film, A Tale of the Christ ovvero "Un racconto del Cristo", è dovuto al fatto che tutta la vicenda si svolge al tempo e nei luoghi in cui si consuma la storia di Gesù Cristo, che, interpretato da Claude Heater, compare tre volte senza mai essere mostrato in volto. Presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1960, è considerato uno dei migliori film mai realizzati e uno dei capolavori della storia del cinema; venne premiato con il maggior numero di Oscar, ben 11, e ha mantenuto tale record in solitaria per 38 anni, fino all'uscita di Titanic nel 1997, e nuovamente eguagliato nel 2003 da Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re. Nel 2004 fu scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l'American Film Institute lo inserì al settantaduesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, scese al centesimo posto; lo stesso istituto lo inserì al secondo posto nella categoria epico. ### Trama. Gerusalemme, I secolo d.C. Il film prende il via quando i magi giungono alla grotta di Betlemme per adorare il neonato Gesù. La narrazione ha quindi un salto temporale in avanti di ventisei anni, quando in Giudea, per ordine dell'imperatore Tiberio, giunge il nuovo governatore romano Valerio Grato e, con lui, il nuovo comandante della guarnigione, Messala Severus, inviato per reprimere le rivolte dei Giudei. Tra questi c'è il principe e mercante Giuda Ben-Hur, l'uomo più ricco di Gerusalemme, che per difendere il suo popolo entra in contrasto con Messala, suo vecchio e migliore amico d'infanzia. Durante la parata di benvenuto, dalla terrazza della casa di Ben-Hur, da cui è affacciata la sorella minore Tirzah, cadono accidentalmente delle tegole proprio sul governatore. Accusati di aver attentato alla vita del governatore, pur sapendo della loro innocenza, Messala fa imprigionare Tirzah e sua madre Miriam, e condanna Ben-Hur alla schiavitù come rematore sulle galee, vendicandosi così del torto subito dall'amico. Mentre Ben-Hur è in cammino verso il suo destino con gli altri schiavi, il gruppo si ferma a Nazareth, nei pressi di un pozzo. I sorveglianti concedono ai prigionieri di dissetarsi, ma non a Ben-Hur, a cui Messala non fa lesinare trattamenti "speciali". Egli è però soccorso dal Messia, che si mostra misericordioso e porge dell'acqua allo sfortunato ex principe. Dopo tre anni di lavori forzati, la nave su cui Ben-Hur è costretto ai remi in catene viene coinvolta in una battaglia navale, durante la quale egli riesce a salvare la vita al console romano Quinto Arrio, caduto in mare. La battaglia è vinta dai Romani e così Arrio, riconoscente, libera Ben-Hur e lo conduce con sé a Roma, adottandolo come figlio. A Roma, Ben-Hur diventa campione delle corse con le quadrighe, ma il pensiero per la sorte della madre e della sorella continua a non dargli pace, cosicché decide di tornare nella sua terra natia. Durante il tragitto verso Gerusalemme, Ben-Hur incontra Baldassarre, uno dei Magi, il quale si sta recando in Giudea per vedere il Messia, cioè Gesù, che già aveva adorato alla nascita e che accidentalmente aveva confuso con lo stesso Ben-Hur durante il loro primo precedente incontro. Il vecchio mago fa conoscere a Ben-Hur lo sceicco Ilderim, il quale, apprezzatane la competenza e la perizia, gli propone di correre per lui nella grande corsa delle quadrighe in programma a breve a Gerusalemme. Il principe, tuttavia, nonostante scopra che alla corsa parteciperà anche Messala, rifiuta perché desidera raggiungere casa sua il prima possibile. Ritornato nella sua vecchia dimora di famiglia, andata ormai in rovina, Ben-Hur vi ritrova l'anziano e fedele amico Simonide e la di lui figlia Ester, da sempre innamorata di Ben-Hur e da anni in attesa del suo ritorno. Ester tace a Ben-Hur la triste sorte della madre e della sorella, che sono ancora vive, ma che durante la prigionia hanno contratto la lebbra. Gli racconta, invece, che Miriam e Tirzah sono morte da tempo in carcere, bugia che Ester escogita per risparmiare ulteriore dolore a Ben-Hur e per proteggere le due donne. Distrutto dal dolore, Ben-Hur giura vendetta contro Messala e decide di accettare la proposta di Ilderim, perciò affronta eroicamente la corsa delle quadrighe nell'arena di Gerusalemme, uscendone vincitore nonostante il comportamento scorretto del tribuno, che tenta più volte di sopraffarlo solo per rimanere mortalmente ferito dopo essere stato calpestato dai cavalli di un altro carro. Negli ultimi istanti di vita, tra terribili sofferenze, Messala rivela a Ben-Hur la verità su Miriam e Tirzah, vive, ma confinate nella valle dei lebbrosi poco fuori dalla città. Nonostante la ferma opposizione di Ester e incurante del pericolo di contagio, Ben-Hur si reca più volte da loro e, disperato, le conduce a vedere il passaggio di Gesù Cristo, che proprio in quei momenti sta compiendo la sua dolorosa Via Crucis. Alla morte di Cristo, Miriam e Tirzah scoprono di essere miracolosamente guarite dalla lebbra e riabbracciano Ben-Hur ed Ester. Avendo finalmente capito grazie a Cristo l'assurdità della vendetta, Ben-Hur abbandona per sempre la lotta. Il film si conclude con un pastore che pascola il proprio gregge, con sullo sfondo il Golgota e le tre croci vuote al tramonto.
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### Titolo: Sword in the Moon - La spada nella Luna. ### Introduzione: Sword in the Moon - La spada nella Luna è un film sudcoreano del 2003 diretto da Kim Eui-seok. ### Trama. Verso la fine della Dinastia Joseon, viene creata un'unità militare d'élite per garantire la pace e la sicurezza del regno. Al suo interno, i due migliori guerrieri, Ji-hwan e Kyu-yup, sono anche amici inseparabili. Ma un complotto politico costringe Gyu-yup ad uccidere non solo il suo stesso maestro, ma anche Ji-hawn. Cinque anni dopo, Gyu-yup, divenuto un soldato freddo e crudele, indaga su una serie di omicidi politici mirati ai partecipanti al complotto. La scoperta di una spada recante il simbolo della vecchia unità d'élite di Gyu-yup conferma il sospetto che dietro agli omicidi vi sia la mano di Ji-hwan.
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### Titolo: La corazzata Potëmkin. ### Introduzione: La corazzata Potëmkin (Бронено́сец «Потёмкин») è un film del 1925 diretto da Sergej Michajlovič Ėjzenštejn. La pellicola narra la vicenda realmente accaduta dell'ammutinamento della ciurma della nave da guerra russa Potëmkin avvenuto nel 1905. Si tratta di una delle più note e influenti opere della storia del cinema, e per i suoi valori tecnici ed estetici è generalmente ritenuto fra i migliori film del novecento nonché una delle più compiute espressioni cinematografiche. Prodotto dal primo stabilimento del Goskino a Mosca, fu presentato il 21 dicembre 1925 al teatro Bol'šoj. La prima proiezione aperta al pubblico avvenne il 21 gennaio 1926. ### Trama. Il film, ambientato a giugno del 1905, ha come protagonisti i membri dell'equipaggio della corazzata russa che dà titolo all'opera. I fatti narrati nel film sono in parte veri e in parte fittizi: in sostanza si può parlare di una rielaborazione a fini narrativi dei fatti storici realmente accaduti e che portarono all'inizio della rivoluzione russa del 1905. Infatti – per esempio – il massacro di Odessa non avvenne sulla celeberrima scalinata, bensì in vie e stradine secondarie, e non avvenne di giorno ma di notte. Lo stesso regista ha suddiviso la trama dell'opera in cinque atti, ognuno con un proprio titolo:. Uomini e vermi. Dramma sul ponte. Il morto chiama. La scalinata di Odessa. Una contro tutte.
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### Titolo: Salò o le 120 giornate di Sodoma. ### Introduzione: Salò o le 120 giornate di Sodoma è un film del 1975 diretto da Pier Paolo Pasolini. Avrebbe dovuto essere il primo lungometraggio di una seconda trilogia di film considerata idealmente come la Trilogia della morte, successiva alla Trilogia della vita. L'idea di base s'ispira al libro del marchese Donatien Alphonse François de Sade Le 120 giornate di Sodoma; il film inoltre presenta riferimenti incrociati con l'extratesto dell'Inferno di Dante, tra l'altro presenti nello stesso de Sade. Il film, presentato postumo in anteprima al Festival cinematografico di Parigi il 22 novembre 1975, tre settimane dopo l'uccisione del regista, viene spesso considerato sbrigativamente il disperato testamento poetico di Pier Paolo Pasolini. Arrivò nelle sale italiane il 10 gennaio 1976 e scatenò proteste vigorose e lunghe persecuzioni giudiziarie: il produttore Alberto Grimaldi subì processi per oscenità e corruzione di minori e nel 1976 fu decretato il sequestro della pellicola, che scomparve dagli schermi prima di essere rimessa in circolazione nel 1978. Alla 72ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il lungometraggio restaurato dalla Cineteca di Bologna e dal Centro sperimentale di cinematografia, in collaborazione con Alberto Grimaldi, ricevette il premio per il miglior film restaurato. ### Trama. Il film è suddiviso in quattro parti, i cui titoli si rifanno in parte alla geografia dantesca dell'Inferno: Antinferno, Girone delle Manie, Girone della Merda e Girone del Sangue. I tre "Gironi" in particolare richiamano l'analoga tripartizione dantesca del Cerchio dei Violenti. Quattro Signori, rappresentanti dei poteri della Repubblica Sociale Italiana, il Duca (potere di casta), il Vescovo (potere ecclesiastico), il Presidente della Corte d'Appello (potere giudiziario), e il Presidente della Banca Centrale (potere economico), incaricano le SS e i soldati repubblichini di rapire un gruppo di ragazzi e ragazze di famiglia antifascista; dopo una severa selezione, si chiudono con loro in una villa di campagna, arredata con opere d'arte moderna e presidiata da un manipolo di soldati nazifascisti. Con l'aiuto di Quattro Megere ex meretrici di bordello, instaurano per centoventi giornate una dittatura sessuale regolamentata da un rigido Codice, che impone ai ragazzi assoluta e cieca obbedienza, pena svariate punizioni. Le Megere (tre narratrici e una pianista) guideranno le giornate raccontando le proprie specialità sessuali nella Sala delle Orge. Nell'Antinferno i Signori sottoscrivono le norme del Codice con un patto di sangue, sposando ciascuno la figlia di un altro, quindi suddividono le giovani "prede" in quattro gruppi: vittime, soldati, collaborazionisti, servitù. Nel Girone delle Manie, i Signori, eccitati dai racconti feticisti della Signora Vaccari, seviziano ripetutamente i ragazzi, fino a farli stare nudi a quattro zampe, latranti come cani, dando loro in pasto polenta riempita di chiodi. Nel Girone della Merda, affidato alle perversioni anali della Signora Maggi, le vittime apprendono l'arte di farsi sodomizzare con gratitudine e partecipano a un pantagruelico pranzo la cui portata principale è costituita dalle proprie feci. Nel Girone del Sangue, instillando un meccanismo di mutua delazione tra i ragazzi, i Signori designano le vittime dello strazio finale. In una sequenza di efferatezze e riti profani, tra torture, sevizie, amputazioni e uccisioni perpetrate sulla base di una sorta di dantesca pena del contrappasso, Signori e collaborazionisti si cimentano in balletti isterici e atti di sesso necrofilo. Mentre la carneficina è in corso, due giovani guardie, sulle note d'una canzonetta trasmessa dalla radio, accennano timidamente qualche passo di valzer.
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### Titolo: L'armata Brancaleone. ### Introduzione: L'armata Brancaleone è un film del 1966 diretto da Mario Monicelli. Tra i film più noti della commedia italiana e tra i capolavori del regista. Vincitore di tre Nastri d'argento, fu presentato in concorso al 19º Festival di Cannes. ### Trama. XI secolo. Durante l'incursione di un esercito di barbari teutonici in un villaggio dell'Italia centrale, un ragazzino di nome Taccone, lo scudiero Mangoldo ed il robusto Pecoro entrano in possesso di una pergamena, scritta da Ottone I il Grande, rubandola a un cavaliere da loro stessi ferito e poi gettato nel torrente ritenendolo morto. L'anziano notaio ebreo Zefirino Abacuc, che trascina sempre con sé un baule, dà lettura del documento, il quale decreta, al suo legittimo possessore, la signoria sul feudo di Aurocastro in Puglia ed il giuramento di liberare tale feudo dal "nero periglio che viene da lo mare". I quattro si mettono alla ricerca di un cavaliere che li possa guidare nell'impresa e incontrano Brancaleone da Norcia, sedicente nobile cavaliere che, inizialmente riluttante perché impegnato in un torneo dal quale uscirà miseramente sconfitto per colpa del proprio svogliato cavallo Aquilante, accetta di capeggiare la spedizione. Così quel piccolo manipolo di miserabili si mette in marcia. Durante il viaggio per la penisola, la sgangherata armata viene coinvolta in diverse avventure: l'incontro con un principe bizantino diseredato, tale Teofilatto, che, dopo un estenuante ed infruttuoso duello con Brancaleone, si aggrega al gruppo; l'ingresso in una città apparentemente deserta che invita al saccheggio, salvo scoprirsi poi infestata dalla peste; l'arrivo del monaco Zenone (ispirato a Pietro l'eremita), diretto con dei pellegrini a Gerusalemme, al quale l'armata si unisce con la promessa di impegnarsi nell'impresa di più alto valore: liberare il Santo Sepolcro. L'attraversamento di un «cavalcone» (ponte) pericolante causa la caduta e la perdita di Pecoro, sicché Zenone pensa ad una maledizione. Scoprendo che Abacuc è di religione ebraica, il monaco gli impone il battesimo sotto una piccola cascata gelata. Tutto questo non impedisce che lo stesso monaco precipiti durante l'attraversamento di un successivo cavalcone. Rimasti privi della guida, Brancaleone e i suoi si separano dai pellegrini e si rivolgono di nuovo alla loro mèta. Proseguendo il cammino, il gruppo si inoltra in un bosco dove il cavaliere salva una giovane promessa sposa, Matelda, dalle grinfie di avidi barbari che hanno massacrato le guardie di scorta che accompagnavano la ragazza. Brancaleone uccide il capo dei manigoldi e, in seguito, lei gli presenta il proprio tutore, ferito mortalmente dai barbari, che in punto di morte fa promettere a Brancaleone di portarla in sposa al nobile Guccione. Lei però non vuole sposare Guccione e vorrebbe invece Brancaleone, ma il cavaliere - fedele ai propri ideali cavallereschi - rifiuta; la donna allora si concede - di nascosto da Brancaleone - nottetempo a Teofilatto. Dopo altri giorni di viaggio la comitiva giunge alla roccaforte di Guccione. Durante i festeggiamenti per il matrimonio di Matelda con Guccione, il nobile scopre che Matelda non è più vergine e fa di conseguenza rinchiudere Brancaleone, da lei accusato, in una gabbia. Gli amici dell'armata lo liberano, con l'aiuto di un fabbro, Mastro Zito. Questi, aggregandosi al gruppo, rivela a Brancaleone che Matelda si è fatta monaca. Il cavaliere raggiunge in fretta il monastero e, dopo aver ucciso diverse guardie di Guccione, arriva alla sua stanza, dove lei gli rivela di aver preso i voti per espiare la colpa di averlo accusato ingiustamente e di non voler rinunciare alla propria scelta. Brancaleone, sorpreso e amareggiato per la perdita del suo amore, parte quindi con i suoi amici. Teofilatto, vedendo che sono arrivati vicino alla sua dimora, convince l'armata ad estorcere denaro alla famiglia dei Leonzi, fingendosi in ostaggio. Arrivati al castello, il gruppo viene accolto dalla famiglia dei Leonzi al completo, a detta dello stesso Teofilatto avvezza ad intrighi e raggiri. Manca solo il capofamiglia, ma, durante l'attesa del suo arrivo, Teodora, zia di Teofilatto e amante del nano e deforme Cippa, seduce Brancaleone che, prima di seguirla nelle sue stanze, affida ad Abacuc le trattative per il riscatto. Mentre il cavaliere subisce le passioni sadomasochiste della zia, Abacuc chiede al padre di Teofilatto il denaro per il riscatto del figlio; costui però rifiuta, disprezzando e disconoscendo quel figlio concepito con una serva e nato fuori dal matrimonio, e intima loro di andarsene in fretta, pena l'essere trafitti da frecce avvelenate. Il gruppo fugge di gran carriera assieme a Brancaleone che, ancora mezzo nudo, invece di una ricca ricompensa si trova a dover sfuggire a morte certa. Dopo altri giorni di viaggio, Taccone e Teofilatto rincontrano Pecoro nella tana di una femmina d'orso, che lo ha salvato dopo la caduta nel precipizio, curandolo e adottandolo come proprio compagno. Dopo essere sfuggiti all'orsa, portano l'amico a ricongiungersi con la comitiva. Nella fuga Abacuc cade però in acqua e si ammala. Passano alcuni giorni e, quando ormai i sei sono in vista del feudo di Aurocastro, Abacuc muore e viene seppellito racchiuso nella cassa che lo ha sempre accompagnato. La comitiva raggiunge quindi la roccaforte di Aurocastro e gli abitanti del luogo si affrettano a consegnare agli eroi le chiavi del castello prima di rifugiarvisi, lasciando l'armata sola a fronteggiare l'attacco da parte dei pirati saraceni. Una volta avvistate le nere vele dei pirati, i sei si spiegano le parole della pergamena: Ottone aveva consegnato la cittadina a un feudatario che doveva salvarla dalle numerose incursioni dei pirati. Brancaleone e il suo piccolo esercito, dopo aver maldestramente tentato di tendere una trappola agli invasori, sono fatti ben presto prigionieri e condannati alla pena di morte per impalamento. I sei vengono però liberati da un misterioso cavaliere che uccide tutti i saraceni e si rivela poi essere il cavaliere Arnolfo Mano-di-ferro, quello che Taccone e Mangoldo credevano di aver ucciso. Quale legittimo proprietario della pergamena, condanna Brancaleone e i suoi armigeri al rogo, in quanto ladri e usurpatori. Di fronte agli ultimi istanti di vita, Teofilatto rivela a Brancaleone di essere stato lui ad abusare di Matelda. Quando ormai le fiamme stanno per aggredire i malcapitati, ricompare il monaco Zenone, sopravvissuto alla caduta nel fiume, il quale convince il cavaliere a liberare Brancaleone ed i suoi, in quanto ancora legati alla promessa di seguirlo in Terra santa per liberare il Santo Sepolcro.
@Scribis @Italiano. Raccontami la trama di un film di avventura o di un film storico.
### Titolo: Il texano dagli occhi di ghiaccio. ### Introduzione: Il texano dagli occhi di ghiaccio (The Outlaw Josey Wales) è un film del 1976 diretto da Clint Eastwood. Nel 1996 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. ### Trama. Josey Wales è un uomo dedito al pesante lavoro nei campi della sua piccola proprietà, che attornia la sua casa nel Missouri, insieme alla moglie e al figlio. Nonostante egli sia riuscito a rimanere fuori dalla guerra di secessione, ne rimane vittima: un gruppo di razziatori a cavallo, schierati con le truppe dell'esercito dell'Unione e al comando del capitano Terrill, arriva in zona per una scorreria in territorio nemico, stermina la sua famiglia e distrugge la sua casa; egli accorre ma viene tramortito e risparmiato solo perché creduto morto. Senza più nulla di suo, si unisce alle bande sudiste per combattere gli assassini della sua famiglia.
@Scribis @Italiano. Esponi l'intreccio di un film di avventura o di un film storico.
### Titolo: Brancaleone alle crociate. ### Introduzione: Brancaleone alle crociate è un film del 1970 diretto da Mario Monicelli. Film commedia italiano, seguito delle avventure narrate nel precedente L'armata Brancaleone (1966), sempre diretto da Monicelli. ### Trama. Brancaleone da Norcia è di nuovo in viaggio, ma senza la sua banda di straccioni; questa volta, infatti, è diretto in Terra Santa, alla conquista del Santo Sepolcro, tra le file della milizia di volontari "santa" del monaco Zenone. Improvvisamente Brancaleone e i suoi, fedeli a Papa Gregorio VII, vengono attaccati dai soldati del Vescovo Spadone, seguace quest'ultimo dell'antipapa Clemente III: tutti vengono passati per le armi e sepolti a testa in giù quali eretici. Si salvano solo quattro dei suoi fedeli, fingendosi morti e lui, intrappolato e nascosto sotto una barca rovesciata, disonorato per non essere morto in battaglia, invoca l'Angelo della Morte che gli si palesa. Brancaleone, spaventato dall'apparizione, ottiene comunque una proroga di sette lune per avere il tempo di morire di una gloriosa morte. La proroga gli viene eccezionalmente concessa, anzi la Morte suggerisce come trovare l'agognata fine: a poca distanza starebbe per commettersi un crimine contro un innocente. Brancaleone con il fido cavallo Aquilante si precipita sul luogo e, dopo un combattimento rocambolesco con il subdolo sicario Thorz, salva la vita al neonato. Scopre così dal soldato tedesco sconfitto che il bambino è il figlio di Boemondo I d'Antiochia, re normanno di Sicilia partito per le Crociate, e che è stato il fratello del re, il principe Turone di Squillace, a ordinare di ucciderlo. Cavallerescamente si impegna a riconsegnarlo al padre, anche per riceverne ricca ricompensa. Raggiunto nel frattempo dai quattro superstiti decide di riprendere con questa nuova armata (a cui si aggiunge l'infido Thorz) il suo cammino verso Gerusalemme. Lungo la strada la squinternata compagnia incontra un penitente da sé nominatosi "Pattume", colpevole di un peccato tanto ripugnante che non può essere rivelato a orecchie umane; strappa dal rogo Tiburzia, una vera strega e la accoglie nel suo gruppo di sbandati, assieme a un nano e, successivamente, un lebbroso; visita "lo Santo Romito Pantaleo", un anacoreta esperto in peccati, per far assolvere il penitente che, rivelandogli il peccato, provoca l'apertura di una voragine infernale che li inghiotte entrambi. Proseguendo, si presenta una scena raccapricciante: varie persone sono impiccate a un albero morto e si apprende da loro, grazie alla strega, che sono state giustiziate per peccati veniali al culmine di una purga nel loro villaggio. Il principe Turone e i suoi soldati li incalzano fino a che il cavaliere si offre come scorta di Papa Gregorio in visita allo stilita Colombino. Risolta con una ordalia la contesa fra Papa Gregorio e il sopraggiunto antipapa Clemente, Brancaleone scopre la vera identità del lebbroso, la bellissima principessa Berta d'Avignone, travestitasi per sfuggire alle continue violenze sessuali e se ne invaghisce, suscitando così la gelosia di Tiburzia a propria volta innamorata di lui. Finalmente l'armata arriva nel campo cristiano sotto le mura di Gerusalemme. Brancaleone riconsegna il bimbo al padre, che però non riconosce il bambino come proprio, in quanto non trova la voglia sul sedere tipica di tutti i membri della stirpe. La strega deve quindi rivelarsi per ciò che è, dicendo che è stata lei a togliere la voglia, una delle sue prerogative. Convinto della cosa il Re Boemondo accoglie il bambino e l'armata presso di sé, a patto che Tiburzia sia allontanata dal campo. Il giorno successivo l'esercito crociato, falcidiato dalle malattie, si appresta a dare l'ultimo assalto alle mura della Città Santa ma, proprio nel momento dell'attacco, un'ambasceria del Califfo propone al Re di risolvere la questione con una disfida tra cinque nobili cristiani e altrettanti nobili saraceni, proposta che viene accettata dal Re Boemondo. Il vincitore potrà disporre della vita dei vinti. Al momento della scelta Brancaleone si offre di partecipare e viene accolto tra i cinque sfidanti, ma sorge una disputa sulla sua nobiltà, che non viene riconosciuta dall'esperto Finogamo, e ne viene anzi accertata la provenienza plebea, provocando così la sua esclusione dalla tenzone e le ire delle Principessa Berta, che, apostrofandolo come "norcino", si allontana sdegnata dal sedicente cavaliere. Al torneo parteciperanno così quattro cavalieri. Parte così la disfida ma le cose si mettono subito male per i quattro cristiani, che vengono man mano uccisi dai nemici, tra i quali si è schierato anche Turone di Squillace convertitosi all'Islam in aperta ostilità contro il fratello Boemondo. Sconfitto l'ultimo cristiano, la disfida sembra perduta per tutti i crociati ma all'improvviso irrompe sul campo Brancaleone che si offre come quinto cavaliere. Il Re, vistosi perduto, si affida dunque al nuovo arrivato e lo nomina barone sul campo, permettendogli così di partecipare al duello e anzi promettendogli Berta in sposa. L'eroico cavaliere riesce a uccidere i quattro saraceni e affronta così Turone, ultimo rimasto. Ma proprio mentre sta per menare il fendente decisivo, Brancaleone è tramortito da una noce di cocco che gli cade sul capo scoperto per opera di Tiburzia che, innamorata e gelosa, non può accettare che Berta diventi moglie del vincitore. Brancaleone si risveglia dal colpo nel deserto e resosi conto di quanto successo, si convince di quanto inutile sia stato il suo peregrinare, ma quando si presenta la strega e gli spiega cosa ha fatto, si riprende e la rincorre per ucciderla; ma ecco che si ripresenta l'Angelo della Morte, che al termine delle sette lune è venuto a reclamare il suo credito: con tono soddisfatto dice di avere ucciso tutti i cristiani tranne la principessa Berta d'Avignone, reclamata come concubina da un vecchissimo nobile saraceno, il soldato Thorz, convertitosi all'Islam per opportunismo e il re Boemondo, salvato dal suo titolo regale: manca quindi solo un'anima per pareggiare il conto. Brancaleone prende la spada in pugno e affronta l'angelo della morte in duello, riuscendo perfino a sferrargli un colpo fatale. L'angelo è invincibile e Brancaleone si rassegna a essere ucciso, ma proprio nell'istante del colpo fatale la giovane strega si butta su Brancaleone e viene uccisa dalla falce della Morte, che comunque è paga: cercava un'anima e l'ha avuta. Brancaleone riparte e poco dopo incontra una gazza, che riconosce essere la giovane strega ritornata in una delle sue vecchie sembianze.
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### Titolo: Good Bye, Lenin!. ### Introduzione: Good Bye, Lenin! è un film del 2003 di Wolfgang Becker, interpretato da Daniel Brühl e Katrin Sass. La pellicola, divenuta uno dei maggiori successi di sempre del cinema tedesco, è ispirata al fenomeno post-riunificazione dell'Ostalgie. ### Trama. Berlino Est, 1978. Dopo essere stata interrogata da alcuni agenti della Stasi a proposito del marito scappato all'Ovest, Christiane, una tranquilla madre di famiglia sempre rimasta lontana dalla politica, cade in depressione, lasciando i suoi due bambini Alex e Ariane nello sconforto. Dopo qualche mese in ospedale, la donna si riprende e, per uscire da questa difficile situazione, inizia a dedicarsi anima e corpo alla causa e agli ideali della Repubblica Democratica Tedesca, diventandone una fervente sostenitrice. Undici anni dopo, la sera del 7 ottobre 1989, Christiane è tra gli invitati al ricevimento ufficiale per il quarantesimo anniversario della DDR. Nello stesso momento centinaia di persone, tra cui anche suo figlio Alex, scendono in strada durante una delle sempre più frequenti manifestazioni di protesta del popolo, oramai insofferente verso il logoro regime socialista che tiene le redini del Paese. Nei tumulti che seguono, la donna scorge proprio Alex pestato e arrestato dalla polizia: a quella vista, Christiane viene colpita da un infarto ed entra in coma. La donna si risveglia dopo otto mesi, non immaginando che in questo breve lasso di tempo il mondo attorno a lei è profondamente cambiato: il Muro è caduto spazzando via quarant'anni di socialismo, e le due Germanie si stanno avviando a passo spedito verso la riunificazione. I suoi figli si sono subito adattati alla nuova realtà: Alex, dopo la chiusura della cooperativa di riparatori TV dove lavorava, è rimasto nel settore diventando installatore di parabole satellitari, iniziando al contempo una relazione con Lara, una bella infermiera russa conosciuta per caso la sera del suo pestaggio, poi reincontrata in ospedale mentre assisteva sua madre; invece Ariane, giovane ragazza madre, ha lasciato l'università per andare a lavorare in un fast food dove ha conosciuto il collega occidentale Rainer, il quale è presto diventato il suo compagno dandole un nuovo figlio. Per evitarle il contraccolpo psicologico, ritenuto fatale dai medici, Alex — confidando nel fatto che la madre deve restare a riposo per molto tempo, e aiutato dalla riluttante sorella e da Denis, nuovo amico trovato all'Ovest e aspirante regista — "preserva" la normalità della DDR all'interno di una stanza del proprio appartamento: recupera cimeli, prodotti e giornali della Germania Est, realizza improbabili ma credibili telegiornali della televisione orientale per tenere aggiornata la madre, fino a coinvolgere sempre più amici e vicini nella lunga pantomima, sperando che la donna non scopra mai la verità. Tutto sembra precipitare quando un giorno Christiane, non controllata dai figli, si alza dal letto ed esce di casa. Percorrendo pochi metri, vede intorno a sé un mondo completamente diverso da come l'aveva lasciato: vestiti alla moda, arredamenti creativi, automobili di lusso, immagini sante e simboli neonazisti, pubblicità occidentali e non ultimo un elicottero che sta portando via una grande statua di Lenin. Ancora una volta Alex riesce a cavarsela con uno stratagemma, inventando una fuga di cittadini da Berlino Ovest alla zona Est, dettata dalla crisi del capitalismo occidentale, e sembra convincere la madre che nulla è cambiato. In seguito, Christiane sente per la prima volta il bisogno di raccontare ai due figli la verità riguardo al padre, il quale riparò anni prima al di là del Muro: lei aveva sempre raccontato loro che il genitore era fuggito con un'altra donna; in realtà, la coppia aveva progettato di comune accordo la fuga da un sistema socialista che stava sempre più opprimendo lui, ma all'ultimo lei non se l'era sentita di raggiungerlo per la paura di perdere i figli. Appresa la verità, Alex corre a rintracciare l'uomo, anche perché la madre, dopo la confessione, ha avuto un nuovo infarto e le resta ormai poco da vivere: il suo ultimo desiderio è quello di rivedere il marito. Mentre Alex è in cerca del genitore, che nel frattempo si è ricostruito una nuova famiglia, Lara, preda di sensi di colpa per la lunga serie di bugie, decide di rivelare a Christiane la verità sulla nuova situazione del Paese; tuttavia la donna finge di continuare a credere al gioco del figlio, anche quando, poco prima di morire, Alex ritrova il padre che può così rivedere l'ex moglie un'ultima volta, preparando poi una decorosa uscita di scena della Germania Est: mettendo fine alla sua "creatura", il giovane riscrive la caduta del Muro consegnando la vittoria a un socialismo cui pure le popolazioni dell'Occidente cercherebbero ardentemente di approdare. Christiane sopravvive così alla sua amata DDR, spegnendosi pochi giorni dopo la nascita della nuova Germania unita.
@Scribis @Italiano. Raccontami la trama di un film di avventura o di un film storico.
### Titolo: Charlot soldato. ### Introduzione: Charlot soldato (Shoulder Arms), è un cortometraggio interpretato, diretto e prodotto da Charlie Chaplin; fu proiettato la prima volta il 20 ottobre 1918. Uno dei più grandi successi di Chaplin, che rischiò di non essere mai proiettato allorché la depressione che lo affliggeva nel periodo lo portò a pensare di distruggerlo non ritenendolo soddisfacente; in realtà andò distrutto un intero mese di lavoro il cui girato non venne mai inserito nel film, non ritenendolo idoneo; il perfezionismo di Chaplin gli imponeva scelte anche antieconomiche che nello specifico, come da contratto partecipando solo agli utili, ricadevano interamente sulle sue tasche di produttore. Le polemiche sulla presunta codardia di Chaplin, che parte della stampa avrebbe voluto al fronte con i connazionali impegnati nella prima guerra mondiale, non lo disturbarono particolarmente: il popolo, i combattenti al fronte, il suo pubblico, trassero più conforto dal suo lavoro di cineasta che non da altro. Aborriva la guerra e sapeva bene che la fratellanza tra le genti era sentimento più naturale di quanto non lo fosse l'odio degli eserciti e dei governi. ### Trama. Recluta nel campo d'addestramento, massacrato dal sergente istruttore, Charlot si concede, al rompete le righe, un sonno ristoratore sulla sua branda. Al fronte, in Europa, in territorio Francese, in prima linea nella trincea scavata a difesa dal nemico, giungono le nuove reclute. Charlot tra questi armato di tutto punto, compresa trappola per topi e grattugia contro cui sfregarsi quando i pidocchi danno fastidio. Preso possesso della propria branda nel rifugio antiaereo scavato nella trincea è immediatamente spedito al turno di guardia. Fra l'umidità e la nebbia affiora la nostalgia di casa, subito scacciata dai colpi del nemico appostato a poca distanza. La pioggia e il fango sono testimoni della desolazione che impregna i cuori dei giovani combattenti, il cui unico conforto sono le lettere e i pacchi che le famiglie inviano loro. E quando non c'è una famiglia che scrive, come per Charlot, lo sconforto è maggiore. Lo si vede allora, appostato alle spalle di un commilitone intento a leggere la lettera ricevuta da casa, partecipare egli stesso ai sentimenti dell'altro e rispecchiare sul proprio volto le emozioni del compagno. Ma un pensiero c'è anche per lui e un pacco inviatogli da qualche associazione di sostegno gli viene consegnato: incredulo ma felice lo apre per scoprirvi contenere del formaggio gorgonzola che richiederà di indossare la maschera antigas per poter essere consumato. Gettatolo oltre la propria postazione e finito nella trincea nemica si rivelerà arma di stordimento inaspettata. La pioggia si accanisce sui poveri ragazzi allagando il ricovero fino all'altezza delle brande, ma non disturberà il loro riposo. Non sarà l'umidità ad interromperne il sonno, ma il comando dell'apprestarsi all'assalto quotidiano. Balzando fuori della trincea i soldati si gettano sul nemico. A dispetto del numero di matricola assegnatogli, il 13, e nonostante gli si sia accidentalmente rotto lo specchietto che custodiva nella tasca, Charlot tornerà vivo dall'incursione e con ben 13 prigionieri tedeschi, compreso il comandante che non esiterà a sculacciare tra gli applausi degli stessi nemici catturati. Alla richiesta dei suoi compagni su come abbia fatto a catturarli da solo risponderà dicendo "di averli circondati". Il suo eroismo lo indica essere l'uomo adatto alla solitaria e rischiosissima missione, che potrebbe essere anche senza ritorno, in campo nemico. Camuffato da albero si spinge tra le file avversarie per carpirne i segreti militari, ma smascherato sarà costretto alla fuga e a rifugiarsi in una casa diroccata e cadente dove una giovane francese lo soccorre medicandogli le escoriazioni riportate. Una pattuglia lo rintraccia nell'abitazione senza riuscire a catturarlo, cosa che invece avviene per la ragazza, trasportata al quartier generale del nemico e consegnata allo squallido comandante dell'avamposto che le fa chiaramente capire il destino che l'attende. L'intervento improvviso di Charlot la salva dalla triste situazione e mette fuori gioco il comandante della stazione. In visita all'avamposto tedesco giunge il Kaiser in persona, accompagnato dal Principe e da alti ufficiali. Con sangue freddo Charlot indossa la divisa del comandante della stazione, riuscendo ad ingannare gli interlocutori e ad impossessarsi dell'automobile del Kaiser. Sostituitosi agli autisti trasporterà questi e i due alti esponenti del comando tedesco fino al campo amico, dove verranno fatti prigionieri tra le acclamazioni dei commilitoni di Charlot, complimentato per l'eroismo dimostrato e portato in trionfo. Gli scossoni del trionfo lo desteranno dal sonno interrompendo il suo sogno di gloria e riportandolo alla realtà del campo d'addestramento dal quale non mai si è allontanato.

Collection of plots of historical films and adventure films from Italian Wikipedia (April 2024)

Raccolta di trame di film storici e film di avventura da Wikipedia italiana (Aprile 2024)

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