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Focus Features ha pubblicato online il primo trailer di Dark Waters il dramma diretto da Todd Haynes (I’m Not There, Carol, Wonderstruck) basato su una storia realmente accaduta. Quando l’avvocato Rob Bilott (Mark Ruffalo) decide di fare un favore a Wilbur Tennant, un amico di sua nonna, non immagina che avrebbe scoperto il legame tra una serie di morti misteriose e la compagnia DuPont. Si troverà ad accusare la compagnia per aver inquinato l’acqua con acido perfluoroottanoico (PFOA). Quali sono i migliori trailer del 2019? Scopritelo grazie alla nostra infografica dinamica Hit Mania Trailer! La sceneggiatura di Mario Correa è ispirata all’articolo del New York Times: “The Lawyer Who Became DuPont’s Worst Nightmare” scritto da Nathaniel Rich. Fanno parte del cast: Mark Ruffalo, Anne Hathaway, Tim Robbins, Bill Camp, Victor Garber, Bill Pullman, William Jackson Harper e Mare Winningham. La sinossi: Ispirato da una sconvolgente storia vera, un tenace avvocato (Mark Ruffalo) scopre un oscuro segreto che collega un numero crescente di morti inspiegabili a causa di una delle più grandi corporazioni del mondo. Nel processo, rischia tutto – il suo futuro, la sua famiglia e la sua stessa vita – per esporre la verità. Dark Waters verrà distribuito in un numero limitato di sale dal 22 novembre. Anne HathawayBill Campbill pullmanDark WatersMare WinninghamMario CorreaMark RuffaloTim RobbinsTodd HaynesVictor GarberWilliam Jackson Harper Articolo Precedente Knives Out: un super cast nel nuovo trailer del film giallo diretto da Rian Johnson Articolo Succesivo Ad Astra – Un’esperienza cinematografica nella featurette italiana LEGGI ANCHE Babylon: le musiche del film di Damien Chazelle al centro di un nuovo video 9 Dicembre 2022 - 19:45 Con Babylon, prosegue il sodalizio artistico tra il regista Damien Chazelle e il compositore Justin Hurwitz. Oppenheimer: il nuovo film di Christopher Nolan sulle cover di Total Film 9 Dicembre 2022 - 19:02 Le cover del prossimo numero di Total Film, sono dedicate a Oppenheimer, il nuovo film di Christopher Nolan. Emancipation: nuovo trailer, Will Smith regala due mesi di abbonamento ad Apple TV 9 Dicembre 2022 - 18:35 Il film di Antoine Fuqua è arrivato su Apple TV+. Con l'occasione, Will Smith regala due mesi di abbonamento alla piattaforma Berlinale 2023: Kristen Stewart nominata presidente della giuria 9 Dicembre 2022 - 18:15 Kristen Stewart è stata scelta per presiedere la giuria della 73a edizione del Festival di Berlino, in partenza il 16 febbraio Guardiani della Galassia Vol. 3, il trailer spiegato a mia nonna 5 Dicembre 2022 - 15:15 Bowie, nuovi personaggi Marvel e tutto il resto che abbiamo trovato nel trailer di Guardiani della Galassia vol. 3. Transformers: Il Risveglio, il trailer spiegato a mia nonna 5 Dicembre 2022 - 11:42 Chi è quel gorilla e da dove saltano fuori quei Transformers? E come si colloca questo nuovo capitolo rispetto a Bumblebee e ai film di Bay? Black Panther: 15 momenti pazzeschi nella sua storia a fumetti 9 Novembre 2022 - 12:41 Per l'uscita in sala di Wakanda Forever, ricordiamo perché, se vuole, il Black Panther a fumetti è in grado di prendere a calci pure Superman.
Il Reddito di Cittadinanza destinato ad essere stravolto a partire dal 2024. Nel mirino ci sono gli occupabili che costituiscono circa un terzo del totale dei percettori. Dunque ci si avvia verso una stretta del Reddito di Cittadinanza. Allo studio del governo Meloni tutti i percorsi per agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro dei beneficiari occupabili. Corsi di formazione obbligatori per loro e poi l’idea di cancellare la misura in modo chirurgico già dal 1° gennaio 2023. Come potrebbe cambiare il Reddito di Cittadinanza – AnsaFoto Al riguardo si è però anche parlato della previsione di un cuscinetto per inserire gli abili al lavoro nel mercato produttivo a fronte di un risparmio di 1,8 miliardi per le casse dello Stato. Tuttavia l’indicazione che ha prevalso sarebbe stata quella della titolare del Ministero del Lavoro. Marina Calderone avrebbe optato per un cambiamento a partire soltanto dal 31 dicembre 2023. All’orizzonte anche un cambiamento riguardante il Rdc, ovvero sarà erogato ancora per otto mesi a chi è occupabile, poi decadrà. A definire questo cambio di rotta la manovra Francesco Lollobrigida (Fratelli d’Italia). Il ministro dell’Agricoltura ha dichiarato: “Diamo un termine di meno di un anno a tutti coloro che beneficiano del reddito ma possono lavorare”. Reddito di cittadinanza: il governo Meloni riduce la platea dei beneficiari Nei progetti del nuovo esecutivo c’è sicuramente quello di ridurre il numero di percettori. Una priorità è anche quella di rafforzare i controlli, alla luce delle molteplici truffe che sono state certificate. Secondo l’Anpal i percettori che potrebbero perdere il diritto al RdC, dovrebbero aggirarsi intorno alle 660 mila persone. Come potrebbe cambiare il Reddito di Cittadinanza – AnsaFoto Una bella fetta se si considerano anche i 173 mila percettori attualmente al lavoro. Un totale dunque di circa 800 mila persone su 2,5 milioni di beneficiari. Al vaglio la previsione di un termine da imporre alla prestazione assistenziale. Attualmente il Reddito si può ricevere per 18 mesi rinnovabili, mentre con la rivoluzione Meloni, dopo tale periodo, il percettore abile lo perderebbe, salvo per i 6 mesi utili per la formazione. Mentre, il reddito di cittadinanza verrà erogato senza la limitazione degli otto mesi sia ai fragili sia agli anziani per tutto il 2023. Il governo di centrodestra ha poi annunciato la revisione complessiva della misura nel 2024. RdC: la proposta Durigon Tra le proposte di riforma del Reddito di Cittadinanza, si evince quella del sottosegretario Durigon. Una sorta di via di mezzo tra l’abolizione totale e il mantenimento integrale del provvedimento del M5S. Il leghista ha pensato a un décalage: se dopo sei mesi di formazione, l’interessato continuasse ad essere disoccupato, potrebbe adire nuovamente alla misura fino a 12 mesi consecutivi, e con una decurtazione del 25% dell’importo. Dopo altri 6 mesi si avvierebbe la sospensione ma, ancora, in assenza di lavoro la riattivazione per l’ultima volta con un altro meno 25%. Allo stato attuale i percettori possono rifiutare fino a due proposte di lavoro. Nella nuova versione ci si potrà esimere solo una volta. Ciò non varrebbe invece per anziani, minori e disabili, che continuerebbero a ricevere il trattamento. Infine, nelle intenzioni di infittire le maglie dei controlli, anche l’ipotesi di dimostrare di risiedere in Italia, recandosi costantemente presso gli uffici preposti. Una polemica è infatti sorta sulla scia delle vicende che hanno svelato come molti percettori vivessero all’estero. Articolo precedenteNdrangheta, estorsione e traffico di droga: Colpo al clan Bandiera | 49 arresti a Milano
La cartomanzia è un metodo di divinazione basato sulla lettura delle carte: il cartomante riesce a ottenere informazioni dalla lettura delle carte, attingendo a capacità che non tutti possiedono. Si possono utilizzare vari tipi di carte per ottenere queste informazioni, l’importante è che il cartomante sia esperto nella lettura di quel mazzo di carte e dei simboli rappresentati. Le carte divinatorie più conosciute sono i Tarocchi e le Sibille. Ma un bravo cartomante riesce a leggere anche le carte classiche. Come funziona la lettura delle carte? Nella maggior parte dei casi per la lettura delle carte sono utilizzati i tarocchi: ventidue carte, ciascuna delle quali presenta una figura differente e degli elementi simbolici. Quando ci si rivolge ad un cartomante per ricevere delle informazioni sul proprio futuro – ma parte sempre dal passato – il cartomante estrarrà alcune carte e ne interpreterà il seignificato. La lettura delle carte potrebbe apparire semplice, ma non basta imparare il significato della varie carte per poter conoscere il futuro, bisogna anche saperli mettere in relazione tra loro: una stessa carta può avere significati molto diversi a seconda delle carte con cui viene estratta. Se vuoi un consulto rapido tramite la cartomanzia online puoi contattatare il sito cartomantidellaverita.it che dà consulti al telefono ed è sempre accessibile. La cartomanzia online è un comodo servizio telefonico che mette a disposizione cartomanti esperte dotate di grande umanità e capacità di ascolto. Questo tipo di servizio ideato da Cartomanti della Verità è stato una rivoluzione nel mondo dell’arte divinatoria, poiché non c’è più bisogno di recarsi di persona da un esperto per avere un consulto, ma grazie al web ci si mette in contatto con una cartomante esperta. In questo modo comodo ed efficiente chiunque ha la possibilità di effettuare comodamente da casa, un consulto al cellulare o al telefono fisso con una Cartomante Sensitiva. Cos’è la cartomanzia? La cartomanzia è un metodo di divinazione basato sulla lettura delle carte: il cartomante riesce a ottenere informazioni dalla lettura delle carte, attingendo a capacità che non tutti possiedono. Si possono utilizzare vari tipi di carte per ottenere queste informazioni, l’importante è che il cartomante sia esperto nella lettura di quel mazzo…
Ringrazio il Comitato Internazionale 8 Marzo - Donne mondo per avermi dedicato questa pagina come poetessa del mese di Giugno . Il Comitato Internazionale 8 Marzo è un’associazione di donne che pone alla base della propria attività, la realizzazione di un’alleanza tra donne di ogni paese, cultura e religione, stabilendo una relazione solidale tra esse, attraverso: • dibattiti e mostre su temi riguardanti i diritti e le culture delle donne; • un laboratorio delle culture che propone corsi di lingua e cucina italiana, cucito, maglia e ricamo su maglia, pittura su ceramica, danze popolari, ecc. • "Lune di Primavera" manifestazione annuale su un tema guida: mostre, concorso letterario multiculturale: racconti, poesie, diari della memoria, arte e spettacoli, dibattiti, convivialità; • Pubblicazioniricorrenti: Agenda "di Marzo in Marzo" ;DisArmonie, collana dei racconti premiati al concorso letterario.
La parola Massaggio è un termine universalmente noto anche da chi non ha mai sperimentato, provato, vissuto un trattamento perchè il tocco, il contatto, fanno parte delle più ancestrali ed istintuali gestualità dell’Essere umano nate come gesti di accudimento di sè stessi e dei propri simili, gesti di conforto in caso di traumi, dolori, ecc. Per quanto riguarda i benefici sul piano fisiologico anche la scienza ha studiato e confermato che l’azione del trattamento manuale, sollecitando una serie di risposte biochimiche, aumenta i livelli degli ormoni deputati al buonumore e tutto quanto ne consegue, inoltre stimola la circolazione, quindi il trofismo muscolare e cutaneo, rende le articolazioni più fluide ecc. Vediamo ora tutti gli aspetti psicologici del Massaggio che sono altrettanto importanti. Introduciamo il concetto di distanza (fisica e mentale) che, insieme ad altri aspetti non verbali attraverso i quali comunichiamo, viene studiata da una disciplina chiamata Prossemica; la distanza è inversamente proporzionale al grado di confidenza che abbiamo con prossimo. Psicologicamente rappresenta una sorta di spazio personale di sicurezza che solo le persone con le quali abbiamo più feeling possono invadere. Con il Massaggio tale distanza, anche con persone conosciute da poco, magicamente si azzera, le difese psicologiche calano, le corazze e maschere che si indossano svaniscono a tutto vantaggio del lavoro manuale da compiere che ha un obiettivo molto importante: il Benessere. Benessere al quale la Persona ricevente si apre dimenticando la famosa distanza di cui sopra che, a sua volta, l’Operatore rispetterà in modo sacro per offrire il meglio della sua professionalità, la sinergia e confidenza che si crea è unica ed irripetibile, un buon Operatore impara a conoscere e salvaguardare anche questi aspetti sottili e, spesso, inconsci. Quando l’Operatore riesce ad allenare i suoi sensi, fino ad ascoltare l’altro nella sua interezza, avrà maggiori possibilità di comprenderlo nel profondo senza la rigidità degli schemi mentali e verbali, migliore comprensione significa risposte più adatte alle esigenze della Persona che si affida. La Magìa del Contatto Corporeo Anche durante i Corsi di Formazione che realizziamo accade qualcosa di molto significativo: le persone partecipanti che, inizialmente, non si conoscono e a stento si danno la mano per un saluto formale e, poi, dopo alcuni giorni di contatto fisico full immersion, di continuo scambio trattamenti, raggiungono un livello tale di confidenza quasi fossero parenti o si conoscessero da anni. Fanno esperienza diretta di quanto sia importante, al di là della pur importante tecnica che stanno imparando, il contatto fisico che porta al miglioramento percettivo della corporeità propria e del prossimo confermando, o recuperando, fondamentali aspetti della vita propria e sociale troppo spesso delegati e surrogati con apparati tecnologici che, pur essendo ormai parte del quotidiano, rischiano paradossalmente di aumentare a dismisura il concetto di distanza, soprattutto sul piano mentale ed emotivo. Tutti questi aspetti sono legati, inconsciamente, anche alla esigenze delle Persone che chiedono un massaggio per un motivo specifico ma, in fondo in fondo, quel che cercano senza dichiararlo è anche: accudimento, ascolto, essere confortati e rasserenati da mani esperte e sensibili. Lavorare anche su tali aspetti fa la differenza tra un buon Operatore, magari tecnicamente molto preparato, ed un vero Operatore Olistico che impara a conoscere e gestire le molte sfumature, non immediatamente correlate alla dimensione fisica del trattamento, che realizzano un vero, profondo, Benessere. Senza voler invadere il campo clinico della Psicologia è assolutamente evidente come, partendo dalla dimensione puramente corporale, si riesce a “toccare” aspetti della sfera mentale ed emotiva creando quella valenza “olistica”, cuore di ogni trattamento manuale, che rappresenta l’unica e reale via al Benessere completo. Prova ne è, ad esempio, che una delle Tecniche di Massaggio più apprezzate è stata letteralmente “costruita” come strumento complementare di terapie psicologiche: il Massaggio Californiano. Il contatto delle mani arriva, silenzioso ed efficace, laddove non riescono le parole piuttosto che lo sguardo.
Omicidio Luca Sacchi, nuovi sviluppi. Durante una perquisizione una donna, Franca Granata, è stata arrestata questa mattina dai poliziotti del commissariato Primavalle. A quanto si apprende e riporta Il Messaggero, gli agenti hanno trovato otto chili e mezzo di hashish e alcuni documenti falsi, tra cui uno intestato a Marcello De Propris, che si trova in carcere proprio per l’omicidio di Luca Sacchi. Secondo gli inquirenti sarebbe stato lui infatti a dare la pistola ai killer di Sacchi, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino. Dalle indagini sono emersi collegamenti con la criminalità e in particolare con una famiglia di ‘ndrangheta, i Pelle di San Luca. Continua dopo la foto Gli investigatori, a quanto si apprende, invieranno un’informativa in Procura in merito al rinvenimento del documento intestato a De Propris. Da verificare adesso, dunque, eventuali collegamenti tra la donna, il quantitativo di droga che si trovava in casa sua, e l’eventuale “giro” d’affari dello stesso De Propris, e se la novità di oggi potrà servire a togliere un velo di mistero da quanto accaduto quella sera al giovane personal trainer. Continua dopo la foto Valerio Del Grosso, Paolo Pirino e Marcello De Propris, accusati dell’omicidio in concorso di Luca Sacchi, attraverso i legali difensori hanno chiesto di essere processati con giudizio abbreviato. Si tratta nello specifico, di un procedimento alternativo al rito ordinario, che consente all’imputato di beneficiare di una riduzione della pena di un terzo rispetto a quella prevista dalla legge. Tuttavia la richiesta sarà valutata il prossimo 10 marzo dal giudice dell’udienza preliminare, che potrà dichiarare inammissibile la richiesta o portare la questione davanti alla Consulta. Continua dopo la foto {loadposition intext} La legge n.33 del 2019 prevede infatti l’inapplicabilità del giudizio abbreviato in caso di reato di omicidio aggravato, perché delitto che prevede come pena massima l’ergastolo. Nel dettaglio, Del Grosso, Pirino sono accusati anche di rapina, e tutti e tre, inoltre, di detenzione di droga e possesso di arma. Ad avanzare la richiesta di processo con rito abbreviato anche Giovanni Princi e Armando De Propris, padre di Marcello. Nei loro confronti pende l’accusa di spaccio per entrambi, e per il padre di Marcello anche di possesso di arma. Luca Sacchi è stato ucciso da un colpo di pistola sparato alla testa nei pressi del John Cabot Pub nel quartiere Appio di Roma la sera dello scorso 23 ottobre. Ti potrebbe interessare: Sorpresa a Uomini e Donne. Il gesto di Riccardo non lascia dubbi: con Ida Platano è finita
In autunno si ha sempre voglia di cambiare, dal refresh del guardaroba, con l'acquisto di capi morbidi e caldi fino al classico "colpo di testa", ovvero il cambio radicale della chioma, magari con un nuovo taglio ed anche un colore diverso, insomma un vero e proprio cambio completo del look. Per rinnovare completamente le nostre chiome è indispensabile conoscere a fondo le nuove tendenze, ecco quindi i look più in voga proposti da Jean Louis David con la nuova collezione autunno inverno denominata ICONIC. Curiose di scoprire se andranno più di moda i tagli netti o soltanto le classiche spuntatine? Sarà l'anno frangia o del ciuffo? E per quanto riguarda i colori, cosa ci dobbiamo aspettare? Chiome platino o technicolor? Vediamo insieme le novità! #JLDICONIC, nuove proposte autunno inverno 2017/2018 Questa nuova collezione si ispira completamente ai miti del passato con tagli, colori e styling reinterpretati in chiave moderna, assolutamente contemporanei e di grande tendenza. Un omaggio ai miti del mondo dello spettacolo, della moda e della musica reinterpretati per esaltare al meglio la donna del terzo millennio, dinamica, sensuale ed eclettica. TAGLI Questa stagione vede protagoniste assolute le frange ed i tagli corti. Mentre i tagli lunghi sono caratterizzati da versioni scalate e illuminate da una nuova tecnica di colorazione. Nei tagli corti il taglio boule grafico viene esaltato da una frangia che sfiora le sopracciglia, estremamente versatile che si presta sia per look ultra lisci che curly. Il taglio lungo è scalato e ovalizzato, perfetto per wet look, liscio morbido fino all'effetto wavy. Ultima proposta il taglio scalato in degradé e strutturato, sfilato per un effetto di leggerezza sulle punte. La frangia in questo caso è asimmetrica e tagliata in più lunghezze. COLORI Il marchio propone la nuova tecnica esclusiva di colorazione: Contrast Color, una tecnica che lucida le ciocche in punti strategici per esaltarne i riflessi. Il risultato è un colore caldo e armonioso che si fonde alla perfezione per un look naturale e seducente al tempo stesso. Non solo, infatti per la donna che vuole osare con un biondo senza messe misure JLD propone il biondo platino. Le radici sono più scure per dare profondità, le punte sono chiarissime, quasi bianche. Cosa ne pensate? Quale look vi piace di più? E visto che in autunno i nostri capelli sono più fragili che mai, preparatevi perché a breve vi parlerò di ben tre prodotti rivoluzionari per i capelli! Per restare sempre aggiornate con il mondo Jean Louis David vi invito a visitare la pagina Facebook Jean Louis David Italy ed il canale Youtube JeanLouisDavidIT
Il “Pacchetto Sito Web E-commerce” è un sistema innovativo che permette di inserire tramite pannello di controllo i prodotti in vendita, sviluppando in automatico una pagina web fluida e leggera leggibile dai motori di ricerca e facilmente indicizzabile. Il sistema non prevede limitazioni sul numero di prodotti gestibili e messi in vendita: sarà così possibile creare in piena autonomia un catalogo di qualsiasi dimensione. Realizzazione di siti web e-commerce con carrelli di vendita integrati nel sito web e modalità di pagamento online appoggiandoci ai principali canali di pagamento come ad esempio PayPal. I siti di commercio elettronico che sviluppiamo sono completamente gestibili, in autonomia, attraverso un pannello di amministrazione di facile utilizzo ed integrato nel portale web. Non necessita di una conoscenza tecnica approfondita, chiunque può modificare il sito web, inserendo testi, immagini e pubblicare le pagine web senza bisogno di professionisti. Grazie alla sezione sviluppo software è inoltre possibile collegare il sito web di e-commerce direttamente con un eventuale gestionale aziendale per interfacciare magazzino virtuale e digitale così da migliorare la produttività e la forza vendita. Cosa è compreso nel pacchetto professionale Creazione di un layout grafico personalizzato: progetto grafico personalizzato, per rendere il Vostro sito web unico ed esclusivo. Numero infinito di pagine E-commerce: carrello di vendita online ed eventuale integrazione offerte nella homepage del portale web Pagamento online: Sistema di pagamento online dei prodotti attraverso il Servizio sicuro “Pay Pal” Gestione news ed eventi Possibilità di integrazioni esterne: ad esempio verso software gestionali o applicazioni per tablet e smartphone Navigabilità fluida: Studio e progettazione navigabilità del sito web Basi posizionamento: Inserimento di “parole chiave” nei Tag e nei contenuti delle pagine ottimizzando il sito per il posizionamento su Google.it
Matteo Genini è un clarinettista italiano che vive a Zurigo ed è principalmente attivo nell’area musicale della Svizzera tedesca. Dal 2014 è membro della Da Vinci Symphonic Orchestra, collabora frequentemente con diverse orchestre ed ensemble di musica contemporanea come Argovia Philharmonic, Kammerorchester Basel, Collegium Musicum Basel, Orchestra della Svizzera italiana e Music de Lumiere. E’ attivo nel campo della sperimentazione e della musica da camera. Si è esibito in diversi festival in Italia tra i quali: Lingotto Musica, Rassegna Giovani Talenti dell’associazione Ambrosianum, Festival MiTo, Festival Giordano e all’estero: Festival di Lucerna, Murten Classic (Svizzera), Mock-Ba Tansition in Music (Russia), Eureka Springs Music Festival (Stati Uniti d’America), Moritzburg Festival (Germania). Nel ruolo di primo clarinetto, co-solista o piccolista, è stato membro in diverse orchestre ed enti lirici fra cui: Milano Classica, l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, la Memphis Symphony Orchestra, la Neues Orchester Basel, la City Light Symphony Orchestra, l’Ensemble Symphonique de Neuchâtel e l’Ensemble Diagonal. Ha avuto l’onore di lavorare con direttrici e direttori d’orchestra tra i quali: Markus Poschner, Jonathan Nott, Daniel Oren, Umberto Benedetti Michelangeli, Placido Domingo, Julian Kovatchev, Peter Rundel, Rodolfo Fisher, Grant Liewellin, Douglas Bostock, Josep Vicent, Sascha Goetzel, Antonio Ballista, Marco Armialiato, Jürg Henneberger, Tulio Gagliardo Vargas, Christian Knüsel, Ives Senn, Dieter Wagner, Christoph Rehli, C. Myron Flippin, Stefano Gori, Helmut Imig e Manuela Ranno. Durante gli anni di studio, è stato primo clarinetto dell’orchestra giovanile mondiale (The World Orchestra) per due anni, durante i quali ha preso parte a tournée in molteplici teatri di diverse nazioni. Primo premio assoluto “all’International Concerto Competition” nel 2011 in Arkansas che gli ha dato la possibità di debuttare come solista negli Stati Uniti. Negli ultimi anni è risultato vincitore o finalista in diversi concorsi internazionali tra i quali spiccano: il “Murten Classics Competition” nel 2014, il “Rotary Club Viverone Lago” nel 2007, e “Chignolo D’isola” nel 2001. Laureato come dottore delle arti musicali (cum laude) e in pedagogia musicale presso l’Università di Lucerna nella classe del prof. Paolo Beltramini e alla Hochschule für Musik di Basilea nella classe del prof. François Benda. Durante gli anni di ateneo milanesi è stato studente nella classe del Prof. Sergio del Mastro al Conservatorio G. Verdi. Ha iniziato lo studio del clarinetto alla scuola media musicale di Domodossola, la sua città natale, con il prof. Gabriele Oglina. Nel 2013 ha pubblicato una tesi in lingua tedesca che tratta di un nuovo approccio ergonomico allo strumento con riflessioni di filosofia attuale sull’arte (“Psychophysiche Reflexionen und Praktische Tipps für das Klarinettenspiel im Rahmen der allgemeinen künstlerischen Welt”). Borsista De Sono dal 2010 al 2014 e vincitore della prima borsa di studio indetta dalla “Associazione Insieme in Musica” di Domodossola. Allievo effettivo in diverse masterclasses tenute dai maestri : Richard Stoltzman, Milan Rericha, Denis Zanchetta, Sergio Azzolini, Omar Zoboli, Pascal Moragues, Enrico Baroni, Stefano Palli, Karl Leister e Alessandro Carbonare. Suona una coppia artigianale di clarinetti della casa Ripamonti modello “Ripa Gold Plated” di cui è anche endorser. Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Nella cornice accogliente della Biblioteca Nelson Mandela di Roma, Francesca Melandri ha presentato il suo ultimo libro, Sangue Giusto, in occasione della rassegna culturale Scrivere Roma, Scrivere a Roma. Presentata piacevolmente da Giuliana Roncolini, Francesca Melandri si è intrattenuta con il pubblico presente parlando della sua vena creativa da romanziera e la necessità di esplorare eventi storici spesso trascurati. Nel suo libro mette in relazione la nostra esperienza coloniale dell’occupazione in Etiopia, dal 1937 al 1943, con le attuali grandi emigrazioni. I confronti storici sono espressi attraverso la struttura narrativa, in cui la protagonista, Ilaria, si trova coinvolta. Fermata da un giovane di colore sul pianerottolo della sua abitazione all’Esquilino, Ilaria viene a sapere dal documento del ragazzo che è suo nipote. Si trova, così, a ripercorrere la storia del padre, Attilio Profeti – vero protagonista del libro – di cui Ilaria non conosceva abbastanza. Non sarà solo la storia a ritroso del padre a segnare la strada di quel giovane di colore, ma anche il processo migratorio terribile affrontato dal ragazzo e che nel suo caso, si è concluso positivamente in quanto vivo e giunto alla destinazione voluta. L’incontro con lo straniero solleva la diffidenza naturale, è un fatto assolutamente normale e l’istintiva xenofobia viene mediata in seguito dall’approfondimento culturale che Ilaria svolge per conoscere la verità su suo padre. Francesca Melandri, attraverso le sue qualità letterarie, rende disponibile l’esperienza umana di cui si è arricchita, parlando anche con numerosi testimoni viventi. Le sue ricerche storiche approfondite, iniziate presso l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve Santo Stefano, non hanno solamente sostenuto la struttura narrativa, ma hanno anche sollecitato tra i lettori e gli ascoltatori la necessità di ricordare le memorie familiari, spesso assopite o volutamente lasciate nell’oblio.
Nei nostri giorni, ormai molto spesso, si sente la parola “bioetica” legata a varie situazioni definite “limite” che riguardano la vita dell’uomo. Ma cosa si vuole intendere col termine “bioetica”? Il termine nasce ad opera dell’oncologo Van Rensselaer Potter, nel 1970, quando compare per la prima volta il suo articolo “Bioethics. The science of survival”. L’anno successivo questo stesso articolo diventa il primo capitolo di un suo volume, Bioethics. Bridge to the future. Ma la bioetica, nel senso proprio del termine, nasce sì negli Stati Uniti, ma non soltanto ad opera di Potter, che appunto le assegnò il nome ed un determinato significato. Per lui, con questo termine, si doveva formare una nuova disciplina che mettesse insieme sia la conoscenza biologica che la conoscenza dei valori umani. Potter, infatti scriveva, in Bioethics. Bridge to the future, Englewood Cliffs (N. J.) 1971: “Ho scelto la radice bio per rappresentare la conoscenza biologica, la scienza dei sistemi viventi; e ethics per rappresentare la conoscenza del sistema dei valori umani.” Il pericolo intravisto, e che poi si è rivelato reale, era quello di una spaccatura tra il sapere scientifico ed il sapere umanistico, tra i valori etici e i fatti che riguardano la biologia. La bioetica, da Potter, viene vista come una scienza “particolare” e “necessaria”, perché da solo l’istinto di sopravvivenza non era più sufficiente, e quindi era indispensabile una scienza nuova che assicurasse proprio questa “sopravvivenza”. Questa scienza, Potter, la vede proprio nella bioetica. Lo scopo di quest’ultima, doveva essere di fare come da “ponte” tra le conoscenze scientifiche e quelle umanistiche, cercando quindi di tutelare la vita umana e non solo. Il raggio d’azione della bioetica sarebbe dovuto essere l’uomo, ma anche ogni suo intervento sulla vita in generale. Quindi il concetto di bioetica doveva abbracciare un campo molto più ampio, comprensivo pure del mondo in cui l’uomo vive, della natura, dell’atmosfera, ecc… Ecco perché il concetto di bioetica, sarebbe più ampio rispetto a quello dell’etica medica tradizionale. In effetti la concezione di bioetica, per Potter, parte da una situazione allarmistica in quanto, in quel periodo storico, c’è un incremento del processo scientifico riguardo all’ingegneria genetica. Tutto ciò fa prospettare la possibilità non soltanto di costruire nuove armi biologiche, ma anche di poter alterare le varie forme di vita, e non soltanto quella dell’uomo. Nel corso degli anni, la bioetica diventa una disciplina vera e propria che entra a pieno titolo nell’ambito della scienza. Ma non tutte le “bioetiche” sono uguali. Cominciano a sorgere delle differenziazioni in tale ambito che portano ad arrivare non sempre a dei punti comuni. In Italia, per esempio, abbiamo il Comitato nazionale di Bioetica, composto da studiosi di varie ideologie, cristiani e non cristiani. E, sempre in Italia, nasce il Centro di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, dove al centro viene messa la persona umana alla luce della Rivelazione di Cristo, e si basa sulla corrente filosofica del “personalismo”. La bioetica, basandosi su tali concetti che sono fondamentali per il rispetto della dignità della persona umana, dal momento della sua prima comparsa nel grembo materno, fino al suo termine naturale, ha un compito molto importante nell’ambito della nostra società: difendere l’uomo, la sua dignità ed integrità, ogni volta che una pseudo-scienza ne vuol fare un oggetto, anziché considerarlo per ciò che realmente è: la creatura prediletta del Creatore fatta a sua immagine e somiglianza.
Il nostro viaggio in Germania parte dalla Mosella, su una strada sinuosa lunga 242 km che segue le anse del fiume, così arrotondate che sembrano ripiegarsi su se stesse. La valle è racchiusa fra colline erte come muraglie, disegnate dalle linee diritte dei filari del Riesling, il reissende tiere ossia animale selvatico, per via dell’aroma vagamente muschiato. Un giusto incipit è la media valle del fiume, a Treviri, la città più antica della Germania, la Augusta Treverorum fondata nel 16 a.C. dai Romani (ma sono in molti a sostenere che venne fondata dall’Assiro Trebeta 1300 anni prima di Roma) e in seguito residenza imperiale di Costantino. Qui la permanenza romana si fa sentire e le Terme, Il Palazzo imperiale, l’Anfiteatro, parlano di edifici di una maestosità superata solo da quelli della Città Eterna. Il percorso si può simbolicamente iniziare dal centro cittadino, a scelta fra un omaggio al pensiero politico nella casa/museo di Karl Marx o al senso religioso nel Duomo, patrimonio UNESCO, costituito da due chiese appoggiate, una romanica e la Liebfrauenkirche, gotica. Ma è uscendo di città attraverso la Porta Nigra, la grandiosa porta del nord in arenaria del II secolo d.C., che improvvisamente appare il maggiore lascito romano a questa regione: i vigneti di Argitis Minor, da cui pare derivi il Riesling. Il Palatinato, con le valli della Mosella, della Saar e Ruwer, è una delle principali aree vinicole tedesche: 9.000 ettari di cui oltre 5000 a Riesling ne fanno la zona di maggior produzione al mondo di questo vitigno. La vite cresce su quello che nel Devoniano era un fondo marino scistoso, oggi corrugato dall’orogenesi in ripide formazioni collinari, il cui sostrato di ardesia grigia dona mineralità, eleganza e struttura ai vini bianchi, caratterizzandoli rispetto a quelli dei paesi più meridionali. La verticalità è in parte responsabile di un microclima temperato: protegge infatti dal vento del nord e consente una migliore esposizione al sole. Questo è quanto accade nei vigneti di Berthold e Ingrid Oster, così aerei da somigliare a un’Alta Via Alpina. Si trovano nell’Ürziger Wurzgarten, unica area caratterizzata dal rotliegend, una roccia rossa di origine vulcanica. Le pendenze fino al 70% e una sola strada d’accesso limitano l’uso degli antiparassitari alla nebulizzazione dall’elicottero (in deroga ad un preciso divieto, a causa delle condizioni estreme). Da questa viticoltura “eroica” si ricavano 60.000 bottiglie circa, fra cui il Riesling Erdener Treppchen 2011, proveniente da piante di cinquant’anni, le cui lunghe radici hanno assorbito un maggior numero di minerali, che l’anno reso singolarmente secco e con una grande persistenza e complessità aromatica. Scendendo fra i vigneti si arriva a Kröv, piccolo paese in riva alla Mosella, uno dei tanti lungo il fiume con le cantine che offrono visite e degustazioni. Staffelter Hof, donato nell’ 862 da Lotario II all’Abbazia di Stavelot, è la più antica. Gli antenati degli attuali proprietari, la famiglia Klein, erano lavoranti dei monaci e dopo la secolarizzazione dei beni ecclesiastici da parte delle truppe rivoluzionarie francesi, ebbero il possesso della terra. Oggi coltivano biologicamente nove ettari e vendemmiano manualmente un Riesling che a seconda della posizione della vigna utilizzano per vini secchi, demi-sec, dolci, e spumanti. Ma il fascino della Mosella si apprezza non solo in cantina: il modo migliore per godere della natura è sicuramente percorrere almeno in parte le piste ciclabili, che dalle sorgenti in Francia arrivano fino a Coblenza, dove il fiume si getta nel Reno. Sui sentieri sterrati fra la vegetazione verdissima lungo il corso d’acqua, quasi ad ogni curva si è sovrastati da castelli medioevali e si attraversano romantici villaggi e piccole città. Vale una sosta Bernkastel – Kues, con le sue strade lastricate, la piazza del mercato circondata da case secentesche a graticcio di legno e le pergole di vite che fanno da tetto ai vicoli. Dal cosiddetto “angolo tedesco” di Coblenza ci si trova nella valle del Reno, che fino a Magonza è un susseguirsi di colline di quarzite e scisti argillosi e 3.000 ettari a vigneto che dolcemente circondano il grande fiume, percorso come un’autostrada liquida da chiatte lunghe come petroliere. La navigazione in battello offre paesaggi di grande suggestione: imbarcandosi a St. Goar si può scegliere fra le molte fermate fra le due rive. Bacharach ha i vigneti impervi orientati a sud e una cinta muraria del 1356, ancora percorribile e resa attuale dalle molte abitazioni che vi si affacciano. Fra di esse il Rhein Hotel, piccolo albergo con un bel ristorante dove lo chef Andreas Stüber offre prelibati formaggi e salumi di capra, diffusa perché questi animali sono usati tradizionalmente per “ripulire” i prati in pendenza e tenerissime carni di vitello stufate al Riesling, neanche a dirlo. I vini sono quelli del posto, fra cui un vino passito di grande razza, il Riesling “Bacharacher Halm” di Toni Jost del 2011 dai sentori di frutta esotica, fico secco e dattero. La fama del Riesling renano ha suggerito a Stefan Ress quarta generazione della cantina Balthasar Ress a Hattenheim nel Rheingau, fra i maggiori produttori di Riesling al mondo, una “banca” dove ogni cliente può stoccare i suoi vini più preziosi. In una elegante e tecnologica cantina con celle personalizzate, la clientela, prevalentemente aziende, può invitare gli ospiti per una insolita degustazione. Sono garantite temperatura, umidità ottimali e sicurezza. Questo è il cuore nobile del Riesling renano: sulle morbide alture di quarzite, Johannisberg, abbazia benedettina vecchia di 1.200 anni del Principe Abate di Fulda e dopo la secolarizzazione napoleonica della famiglia von Metternich, è fulcro di tutta la viticultura della Rheingau. Qui nel diciottesimo secolo ha avuto i natali la vinificazione di vendemmie tardive con le uve botritizzate e oggi è un luogo d’incanto dove organizzare un evento, pranzare con vista sui vigneti o acquistare i vini del castello. A pochi chilometri, si trova Geisenheim, una delle facoltà di viticoltura ed enologia più quotate al mondo: l’università del vino. Ma non sempre la nuova generazione del vino esce di qui: Kai Schätzel a Nierstein ha trasformato l’antica casa di famiglia in azienda e cantina e vinifica con metodi biodinamici l’uva pigiata con i piedi proveniente da sette ettari, seguendo i suggerimenti del diario del bisnonno. Sta sperimentando alla ricerca di un metodo personale, fra una pressa vecchia di sessant’anni e il raffreddamento con l’azoto, e i suoi vini sono un work in progress, che parla di uno dei futuri possibili di questa zona unica. Da qui, seguendo il grande fiume si arriva a Magonza, la città di Gutemberg, a cui è dedicato un interessante museo. Da visitare, oltre all’imponente Duomo romanico, la chiesa di Santo Stefano illuminata dalle meravigliose vetrate di Marc Chagall, policrome su base azzurra. Di una bellezza assoluta. Elena Bianco Nelle foto: vigneto della famiglia Klein; le reginette del Riesling a Johannisberg. Tutte le foto sono di Elena Bianco TACCUINO DI AGENDAVIAGGI Hotels Blesius Garten Hotel – Piccolo hotel di charme con birreria annessa da degustare nella stube con i piatti tradizionali – Olewiger Str. 135 – 54295 Trier – tel +49 (0)651 36060 Staffelter Hof – camere e appartamenti nell’azienda agricola di un’antica famiglia di viticoltori della Mosella – Robert Schuman Str. 208 – 54536 Kröv – tel +49 (0)6541/3708 Gästehaus Ingrid Oster – camere sopra la cantina, in uno degli angoli più suggestivi della Mosella – Wittlicher Str. 1 – 54539 Ürzig – tel +49 (0)6532-2545 Rhein-Hotels Bacharach – piccolo antico hotel di fascino, sulle mura di cinta della città – Langstr.50 – 55422 Bacharach am Rhein – tel +49 (0)6743-1243 Ristoranti Becker’s – minimal chic per una cena stellata – Olewiger Str. 206 – 54295 Trier – tel +49 (0)651 93808-0§ Oechsle Wein & Fischhaus – Tutti i principali produttori di vino della Mosella, accompagnati da crudité di pesce scelte dal banco-frigo – Palaststr. 5-7 – 54290 Trier – tel +49 (0)651-9917264 Weinhaus Weiler – sulla piazza principale una classica osteria con cucina tradizionale – Marktplaz 4 – 55430 Oberwesel – tel +49 (0)674493050 Stüber’s Restaurant – l’ottima cucina renana di Andreas Stüber, accompagnata dai migliori Riesling del posto – Rhein Hotel – Langstr.50 – 55422 Bacharach am Rhein – tel +49 (0)6743-1243 Baiken restaurant – in cima ad una collina in mezzo ai vigneti della Rheingau, frequentatissimo dai locali – Wiesweg 86 – 65343 Eltville am Rhein – tel +49 (0)6123900345 Civitas Weinstube – piccolo, gradevole ristorantino con buoni piatti tradizionali e buona selezione di vini – Marktplatz 9 – 55283 Nierstein – tel + 49 (0) 6133 / 57 14 995 – Dove comprare i vini Weingut Staffelter Hof – Robert Schuman Str. 208 – 54536 Kröv – tel +49 (0)6541/3708 Weingut Berthold Oster – Wittlicher Str. 1 – 54539 Ürzig – tel +49 (0)6532-2545 Enoteca Phillips-Mühle – Gründelbach 49 – 56329 St. Goar – tel +49 (0)6741 1606 Weingut Bastian – Oberstr 63 – 55422 Bacharach – tel +49 (0)67431208 Weingut Balthasar Ress – Rheinallee 7 – 65347 Hattenheim – tel +49 (0)6723-9195-1 Enoteca Schloss Johannisberg – 65366 Geisenheim – Weingut Schätzel – Obersdorfstr. 34 – 55283 Nierstein – +49 (0)6133 5512 Informazioni: Ente Nazionale Germanico per il Turismo – Via Soperga, 36 – 20127 Milano Tel. +39-02-00 66 77 97 – Fax +39-02-00 66 77 21 Mosellandtouristik – Kordelweg 1 – 54470 Bernkastel-Kues – tel +49 (0)6531/9733-44 – fax +49 (0)6531/9733-33 Share Tweet Whatsapp Coppia Famiglia Single Archivi Archivi Seleziona il mese Dicembre 2022 Novembre 2022 Ottobre 2022 Settembre 2022 Agosto 2022 Luglio 2022 Giugno 2022 Maggio 2022 Aprile 2022 Marzo 2022 Febbraio 2022 Gennaio 2022 Dicembre 2021 Novembre 2021 Ottobre 2021 Settembre 2021 Agosto 2021 Luglio 2021 Giugno 2021 Maggio 2021 Aprile 2021 Marzo 2021 Febbraio 2021 Gennaio 2021 Dicembre 2020 Novembre 2020 Ottobre 2020 Settembre 2020 Agosto 2020 Luglio 2020 Giugno 2020 Maggio 2020 Aprile 2020 Marzo 2020 Febbraio 2020 Gennaio 2020 Dicembre 2019 Novembre 2019 Ottobre 2019 Settembre 2019 Agosto 2019 Luglio 2019 Giugno 2019 Maggio 2019 Aprile 2019 Marzo 2019 Febbraio 2019 Gennaio 2019 Dicembre 2018 Novembre 2018 Ottobre 2018 Settembre 2018 Agosto 2018 Luglio 2018 Giugno 2018 Maggio 2018 Aprile 2018 Marzo 2018 Febbraio 2018 Gennaio 2018 Dicembre 2017 Novembre 2017 Ottobre 2017 Settembre 2017 Agosto 2017 Luglio 2017 Giugno 2017 Maggio 2017 Aprile 2017 Marzo 2017 Febbraio 2017 Gennaio 2017 Dicembre 2016 Novembre 2016 Ottobre 2016 Settembre 2016 Agosto 2016 Luglio 2016 Giugno 2016 Maggio 2016 Aprile 2016 Marzo 2016 Febbraio 2016 Gennaio 2016 Dicembre 2015 Novembre 2015 Ottobre 2015 Settembre 2015 Agosto 2015 Luglio 2015 Giugno 2015 Maggio 2015 Aprile 2015 Marzo 2015 Febbraio 2015 Gennaio 2015 Dicembre 2014 Novembre 2014 Ottobre 2014 Settembre 2014 Agosto 2014 Luglio 2014 Giugno 2014 Maggio 2014 Aprile 2014 Marzo 2014 Febbraio 2014 Gennaio 2014 Dicembre 2013 Novembre 2013 Ottobre 2013 Settembre 2013 Agosto 2013 Luglio 2013 Giugno 2013 Maggio 2013 Aprile 2013 Marzo 2013 Febbraio 2013 Gennaio 2013 Chi siamo TIZIANO ARGAZZI Ferrarese DOC e da tanto tempo appassionato di viaggi. Viaggiare è una passione nata decenni fa che non accenna a diminuire... CHIARA CROCE Marchigiana, innamorata della sua terra, dove non riesce a stare. Per studio si è trasferita a Bologna e poi in Spagna, dove ha scoperto che il paradiso si chiama Tenerife... MYRIAM LAFUENTE SOLER Myriam nace en Alicante, España en 1973. Desde pequeña siente una fuerte inclinación por la escritura... ELENA BIANCO Piemontese, cresciuta a Milano e vissuta a Venezia per un tot di anni, è laureata in Filosofia e diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera... MARGHERITA MANARA Giornalista per passione, curiosa per natura, free lance per vocazione... CARLO INGEGNO Il primo grande viaggio? Quasi 15 ore di aereo per attraversare il mondo, ed arrivare in fondo al Sud America, tappa la bella Buenos Aires... ALESSANDRA CHIANESE Nata e vissuta a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, è da sempre appassionata di arte, di cultura, di moda e del buon cibo italiano... IVAN BURRONI Personaggio dai mille interessi, la maggior parte dei quali ha una vita breve quanto quella di una farfalla Effimera... ISABELLA RADAELLI Giornalista gourmet e viaggiatrice, ha trasformato le passioni per il cibo, il vino e i viaggi in un lavoro... ELENA BORRAVICCHIO Torinese di nascita e monzese di adozione, avendo vissuto, nel mezzo, un pezzo di vita a Milano e uno ad Abu Dhabi, prende la vita con filosofia, come la sua laurea... CLAUDIA DAGRADA Viaggiatrice compulsiva zaino in spalla, ama esplorare il mondo in compagnia di se stessa FRANCA DELL’ARCIPRETE SCOTTI Mille interessi potrebbero portare alla dispersione. Per fortuna non è così... SARA SCATTOLINI Marchigiana doc, nata e cresciuta in una piccola cittadina che affaccia sul mare, elemento indispensabile per la sua crescita, il porto sicuro dove rifugiarsi per ritrovare attimi di serenità.... 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Il weekend di Sepang inizia in salita per Aleix Espargarò. Le speranze di vincere il titolo MotoGP si affievoliscono in casa Aprilia. Aleix Espargaro – Motori.News Aleix Espargarò non inizia nel modo migliore il penultimo round del Mondiale MotoGP in Malesia. 20° crono nella classifica combinata, la pioggia del pomeriggio rovina le speranze di abbassare il suo riferimento e dovrà sperare in una terza sessione di prove libere sull’asciutto. Viceversa, dovrà passare per il Q1 e prendersi il rischio di non passare alla manche successiva delle qualifiche. Dopo i pessimi risultati di Motegi e Phillip Island, due zeri in entrambi i weekend, Aleix Espargarò non è stato molto dolce nei confronti di Aprilia. In Giappone un errore di un ingegnere ha rovinato la sua gara con la partenza dalla pit lane, condannandolo fuori dalla zona punti. In Australia ha incassato un timido nono posto a causa di un problema con le mappe elettroniche che non gli consentivano di accelerare come avrebbe voluto. Il sogno iridato pian piano svanisce. Aleix Espargarò e le critiche alla Casa di Noale Aleix Espargaro – Motori.News Il pilota di Granollers ha rincorso il primo posto in classifica sin dalla vittoria a Termas de Rio Hondo, ma una serie di eventi sfortunati, di errori personali e di sbagli tecnici hanno progressivamente smorzato le speranze. Nel venerdì di Sepang un problema alla frizione lo costringe alla caduta e a rientrare ai box nelle FP1 per prendere la seconda moto, ma un segnale di allarme sul dashboard segnala un problema al motore. “Ho seguito il resto della sessione dal box, poi ha iniziato a piovere. Oggi è difficile dire qualcosa“. Nel debriefing di domenica scorsa Aleix Espargarò ha detto a chiare lettere che la squadra di Noale non è ancora pronta per ambire al titolo MotoGP. “Ad alcuni giornalisti sono sembrato troppo critico, oggi potete osservare le mie prove libere. E’ così com’è“. Nelle ultime tre gare è riuscito a totalizzare solo 12 punti, nella seconda parte del campionato ha intrapreso una fase calante che non riesce a ribaltare, contro una Ducati GP22 in forte progressione. Nel box Aprilia continua a regnare massima collaborazione fra tecnici e pilota, l’obiettivo è ripetere le prestazioni della prima parte del campionato nella stagione 2023. Aleix ha un contratto biennale, altri due anni per riprovare a coronare il grande sogno. “Quando critico è perché voglio mettere più pressione, perché sento che possono fare di meglio. Nelle ultime gare non eravamo agli stessi livelli“.
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"Dame" Daphne Du Maurier per meriti letterari, o Lady Montagu Browning per vincolo coniugale, visse venticinque in Cornovaglia, a Menaby, un castello del Seicento a strapiombo sul mare. La prima moglie, il suo romanzo più famoso, contava perciò su una mappa infallibile, trasfigurata quanto basta dal quotidiano: saloni immensi e scale sontuose, tetre cantine e spalti neri contro la luna, onde che si frangono sulla scogliera. L'atmosfera ideale per un thriller, che Hitchcock puntualmente esaltò nel suo primo film di produzione americana. Rebecca è un film perfetto perchè obbedisce ad una regola d'oro: la paura non nasce dall'ignoranza ma dalla sapienza. Non è l'ombra di una donna morta che spaventa Joan Fontaine ma il senso dei propri limiti, il sentirsi inadeguata all'amore di Laurence Olivier. Anche la Du Maurier ne era convinta e ha scritto pagine avvincenti, che un tempo si etichettavano come letteratura "per signore". Beate le signore, mi sentirei di dire... Sir Alfred ne era ghiotto. Con meno fortuna aveva già portato sullo schermo un altro testo della scrittrice, La taverna della Giamaica e, a sorpresa, nel 1963, prese spunto una short story per uno dei suoi film più intriganti: Gli uccelli. Pare che all'origine ci fosse un fatto vero: uno stormo di volatili "impazziti" che si scagliavano all'improvviso sulle persone. Ma nel passaggio dalle brume della Cornovaglia al sole della California, la prima cosa che scompare è il riferimento alla realtà: Hitchcock non sa che farsene della cronaca. Né pensa, come qualcuno ha osato dire, a un "incubo ecologico". Al maestro non passa nemmeno per la testa la possibilità concreta di una guerra di pennuti contro umani. Anzi, proprio perchè gli uccelli rappresentano il meno sospettabile dei pericoli, diventano cinematograficamente il più efficace e spaventoso. "Non avrei fatto il film - ha detto a Truffaut - se si fosse trattato di avvoltoi o falchi da preda: quello che mi è piaciuto del racconto è che si trattava di uccelli ordinari, di uccelli di tutti i giorni". C'è il suo credo di narratore in questa affermazione. Hitchcock ama mettere in tavola le proprie carte, esce alla luce invece di nascondersi nell'ombra, fa nascere l'inquietudine da ciò che passa inosservato, crea l'incubo dalle cose che stanno a portata di mano. Nel film, tra le tante, è una sequenza magistrale: quando Tippi Hedren aspetta davanti alla staccionata della scuola, col coretto dei bambini sottofondo. Alle sue spalle, come per caso, si vede un uccello che va a posarsi su un'impalcatura di ferro. Poi lei si accende una sigaretta. Stacco: ora sull'impalcatura gli uccelli sono tre e un altro li raggiunge. Primo piano (lungo) dell'attrice che fuma e si guarda intorno nervosa. Segue con gli occhi un piccione che sta volando verso l'impalcatura dove (lo scopriamo insieme a lei) ora di uccelli ce ne sono a centinaia e fra poco si avventeranno sugli scolaretti. Questo si chiama cinema. Gianni Amelio, (Regista) - (Tratto dalla rivista Film-TV n.29 del 23/07/2006) Quello che c’è là fuori Tutto ciò che si può dire a proposito di “Gli uccelli” è che la natura può essere tremenda, se ci si scherza. Guardate quello che ha fatto l’uranio, quando l’uomo l’ha estratto dal terreno, Gli uccelli mostra i pericoli della natura, perché non c’è dubbio che se milioni di uccelli decidessero di attaccare le persone agli occhi, avremmo il Regno dei ciechi del racconto di H.G. Wells. L’uomo è indifeso di fronte ad un flagello. Prenda l’idea della gente che è rinchiusa in una casa, durante gli attacchi degli uccelli, senza sapere cosa fare… lo ha mostrato la finestra che si apre e il giovane che si affretta a richiuderla, per spiegare al pubblico cosa c’era fuori. Altrimenti, avrei richiesto troppo alla sua immaginazione. Perciò, ho dato un piccolo saggio: ombre bianche si avvicinano alla sua mano e la fanno sanguinare: In questo momento sto dicendo: “Spettatori, questo è ciò che c’è fuori” . Soltanto che fuori di uccelli ce ne sono milioni, non soltanto i due che ho mostrato. La gente, in quella sequenza, è indifesa come quella sotto i bombardamenti aerei. L’idea mi è venuta da lì. Ho vissuto l’esperienza dei bombardamenti, a Londra: le bombe cadute, i cannoni della contraerea sparano e tu corri a perdifiato senza sapere dove andare. Dove puoi ripararti? Non puoi andare nei sotterranei. E’ da codardi. Si è intrappolati! In questo film ho affidato un compito particolare a Tippi Hedren. Il suo volto è stato usato per registrare delle impressioni, perché la storia era narrata dal suo punto di vista. In altre parole, quando duemila passeri entrano in casa, la madre ha una crisi: lei non è la donna forte che pensavamo fosse. Allora è la ragazza che la guarda. Le espressioni della ragazza sono importanti. La si vede guardare questa donna e dire: “Penso che sia meglio che mi fermi qui questa notte”. Fino a questo momento non dice una parola, ma sono i suoi sguardi a parlare prima, in termini visivi.
Domenica 31 maggio, presso il Seminario Vescovile, si è svolta la cerimonia di inaugurazione delle nuove sale espositive del “Museo di arte sacra della diocesi Teano – Calvi”. Alla presenza di un folto pubblico il direttore del museo, don Crescenzo Gravante, coadiuvato dagli autorevoli relatori invitati, tra cui la dott.ssa Lucia Bellofatto, direttrice della reggia di Caserta e la prof.ssa Nadia Barrella, docente di museologia della Seconda Università di Napoli, ha ufficialmente aperto i battenti del nuovo spazio museale. Naturale sviluppo e implementazione del primo nucleo del museo, inaugurato nel dicembre del 1999, nella cripta della cattedrale, ideato e realizzato nell'intento di conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico artistico del territorio diocesano a della fabbrica del duomo. E per dare sistemazione scientifica ai tanti frammenti marmorei rinvenuti tra le macerie, dopo la distruzione della cattedrale per i funesti bombardamenti alleati dell'ottobre del 1943, sistemati nei quattro ambienti della cripta dall'allora vescovo Matteo Guido Sperandeo. Le nuove sale, due grandi vani rettangolari, sono dedicate la prima, quella più piccola, all'esposizione delle “macchine del tempo”, orologi campanari recuperati e, in un caso, perfettamente funzionante, e in quella più grande, da tele e tavole, paramenti, legni e argenti, provenienti da Teano e dalle parrocchie del territorio della diocesi. Con alcuni manufatti di grande fascino e valore artistico. Un altro “piccolo” ma estremamente significativo percorso per riordinare, recuperare e salvaguardare un grande patrimonio culturale, storico- artistico, e spirituale, dell'intero territorio che ha subito nel corso del tempo, negli ultimi decenni in particolare, un enorme depauperamento con la perdita per incuria, degrado, e furti e sottrazioni, di tante opere e monumenti. Un altro tassello per un circuito culturale che deve integrare sinergicamente il pubblico e il privato, la Chiesa e gli Enti pubblici amministrativi. In attesa di ulteriori acquisizioni e allestimenti. Per rendere sempre più evidente il legame indissolubile, richiamato dal Vescovo in maniera provocatoria, ma invece preciso e appropriato di “bellezza e verità”. Di ideazione e creazione, in contrapposizione al falso, all'imitazione, alla pura riproduzione.
Tsd (Telesandomenico) è la tv di Arezzo in onda sul canale 85 del digitale terrestre in tutta la Toscana. Notizie, film ed eventi anche in streaming. Protagonisti del palinsesto sono in particolare: le scuole, i gruppi linguistici stranieri, il terzo settore e gli sport “minori”. Tsd trasmette in diretta le principali messe e celebrazioni della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, così come le udienze e i viaggi internazionali di Papa Francesco. Il contributo MISE DPR 146/2017 per l’anno 2020 ricevuto da Tsd è pari a 43.128,28 euro. Il contributo MISE Covid-19 è stato di 29.435,96 euro. Il contributo MISE extra gettito RAI per l’anno 2020 è stato di 77.492,93 euro.
Raffreddatore perI sistemi di raffreddamento in controcorrente GCM-RCC sono macchine utilizzate per raffreddare il prodotto pellettato. Il materiale caldo, mediante una valvola stellare giunge alla camera di raffreddamento costruita in acciaio inox e provvista di apposite feritoie per il passaggio dell’aria. Il materiale che staziona all’interno viene raffreddato per mezzo dell’aria esterna prelevata da un opportuno aspiratore posto su un ciclone per l’abbattimento delle polveri. Sulla camera di raffreddamento risiedono due sensori di livello rotativo che intervengono per il richiamo ed il rilascio del prodotto. Quest’ultimo mediante un estrattore telescopico regolabile manualmente convoglia il materiale ormai raffreddato su un sistema vibrante, che ha il compito di vagliare le polveri. lavorazione “Legno e biomasse” Inviaci la Tua richiesta di Preventivo compilando in ogni sua parte il modulo sottostante. Il nostro team ti risponderà nel più breve tempo possibile. I campi (*) sono obbligatori. Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento UE 679/2016 GDPR ho preso visione dell’informativa. (obbligatorio) Ai sensi degli artt. 6 e 7 del Regolamento UE 679/2016 GDPR acconsento al trattamento dei miei dati personali per ricevere informazioni promozionali e rimanere sempre aggiornato sulle offerte e sulle novità (finalità di cui al punto 3.1.2 dell’informativa). (facoltativo) Δ Categorie: Fertilizzanti, Legno, biomasse e pellet, Mangimi Tag: Biomasse, GCM-RCC, Legno, Legno e biomasse, Macchinario lavorazione biomasse, Macchinario lavorazione legno, Pallettizzatore, Pellet, Raffreddatore
Web Design Digital Strategy L’azienda Pertrans opera nel settore della logistica e autotrasporti per il Fashion. Da oltre 30 anni gestisce tutta la filiera del trasporto: raccolta, deposito e consegna di capi finiti d’abbigliamento o tessuti. I suoi punti di forza sono il controllo qualità e il deposito doganale, due servizi che assicurano un’estrema cura […] ITC Group Web Design Digital Strategy L’azienda ITC Group è un gruppo di aziende del settore autotrasporti in forte crescita. Composto da ITC Verona, ST1 e Orange, il gruppo veronese gestisce spedizioni e logistica in Italia, in Europa e nel mondo. La suddivisione costituisce una scelta strategica, per offrire un servizio integrato in territori diversi mantenendo però […] Nestart Brand Identity Web Design Digital Strategy L’azienda Nestart è una realtà che opera tra l’arte e il design, una piccola impresa viva e creativa con una cifra stilistica precisa: la tarsìa Rolese applicata al metallo. Silvio e Giorgia creano opere di arredamento e finiture d’arredo avvalendosi dell’economia circolare, ridanno vita al metallo di scarto e […]
Complice un breve soggiorno a Berlino, ho riletto da poco un’antologia di racconti di Heinrich Böll, edita da Bompiani negli anni ottanta, intitolata Racconti umoristici e satirici[1]. Non ricordavo questo filone della sua produzione letteraria, forse perché associo più facilmente il suo nome alle protagoniste dei suoi romanzi più celebri, donne che hanno accompagnato i miei anni universitari, come Katharina Blum e il suo onore perduto, Leni Guytren e la sua foto di gruppo, Maria e le opinioni del povero clown e infine, la meravigliosa e silenziosa Käte, protagonista di uno dei romanzi dedicati all’amore coniugale più belli che io abbia mai letto, che prende il titolo da uno spiritual che vi consiglio di ascoltare; si tratta di And he never said a mumbling word[2]. Ma torniamo ai racconti. Nell’introduzione, il curatore della raccolta scrive: «Il racconto breve è una delle armi più affilate dell’arte narrativa di Böll. È proprio nella pratica del racconto breve che Böll ha scoperto la propria capacità di oppositore della società tedesca federale». Böll, a quanto pare, si servì della forma breve come strumento per fare della satira e dello humor finalizzati, da un lato, a smascherare quella felicità posticcia che sembrava permeare la parte occidentale della Germania postbellica – tanto desiderosa di dimenticare il proprio recente passato, quanto di non giudicarlo -, frutto di un frenetico sviluppo consumistico; dall’altro, a criticare quella utopia comunista di stampo sovietico con cui la parte orientale tedesca provò ad auto assolversi dagli orrori del nazismo, al punto tale da identificarsi coi vincitori della seconda guerra mondiale, dimenticando di essere tra i vinti. Questo sdoppiamento culturale, economico, sociale e politico culminò, durante gli anni della Guerra Fredda, nella costruzione del Muro di Berlino, quel muro che nella notte tra il 12 e il 13 agosto del 1961 divise in due la città e il paese, che avrebbe dovuto contenere il vento del capitalismo che soffiava da Ovest verso Est, che avrebbe dovuto difendere meglio l’Est dalle mollezze occidentali. Böll è morto nel 1985, molto tempo prima che il maledetto Muro venisse abbattuto e anche prima che la bellissima Cupola del Reichstag fosse costruita, simbolo della riunificazione e della ritrovata trasparenza tedesca ritratta nella fotografia in apertura, che cattura come una cartolina il cangiante cielo sopra Berlino. Il mondo da lui raccontato non esiste più, ma egli ci ha comunque lasciato un’intera galleria di personaggi bizzarri, esilaranti e carichi di simbolismi che meritano di essere conosciuti e ricordati. L’uomo che ride, ad esempio, è un curioso personaggio che vive del suo riso in quanto commercialmente molto richiesto, non è un clown né un comico, non rallegra l’umanità, ma ne rappresenta solo l’allegria, e siccome la sua risata è molto contagiosa, è richiestissimo perfino dai comici di terzo e quart’ordine durante i loro spettacoli di cabaret, per ravvivare il pubblico in platea. Ma quando la sera torna a casa, da sua moglie, diventa un altro: distende i muscoli e non ride più. Si congederà dal lettore con queste parole: «Con un viso immobile passo attraverso la mia vita […] così, rido in tante maniere, ma il riso mio, non lo conosco». Per un uomo che ride, ce n’è uno «nato per fare la persona colpita da grave lutto», ingaggiato da un’impresa funebre per recitare la parte del parente addolorato del caro estinto, durante la veglia o dietro al carro in processione. È il protagonista di Qualcosa accadrà, il quale candidamente ammetterà che «anche il non fare nulla è un lavoro». L’ironia sottesa è fin troppo evidente. Mestieri fasulli in una società poco autentica. Poi c’è Bodo Bengelmann, poeta, considerato il rinnovatore dell’allitterazione – “Lotte, latente lombrica…” e “Magia modulata maliarda…” erano i versi iniziali di due delle sue poesie più note, versi decisamente poco profondi -, capace di scrivere solo a stomaco pieno, diventato famoso in poco tempo e in modo fortuito, ma che poté godere solo due anni di gloria, dato che morì per un accesso di riso; o l’impiegato dell’ufficio delle tasse sui cani, l’accalappiacani che, in quanto custode della legge, si sente rafforzato nella sua certezza di poterla infrangere in continuazione – come lo erano gli agenti della Stasi che vivevano spiando le vite degli altri, diffondendo la cultura del sospetto ed adattando la legge alle loro esigenze -; oppure, il cittadino modello del racconto Ospiti sconcertanti che si ritrova un ippopotamo nella vasca del bagno, coniglietti, pulcini, tartarughe e cani in giro per casa, perfino un elefante in cantina e un leone sotto il tavolo di cucina, con una moglie che non dice mai di no a chi abbia bisogno di un riparo, tutto ciò a rappresentare la necessità di offrire asilo a chiunque ne avesse bisogno, sacrificando se stessi a costo della vita pur di garantire la libertà. Quelli che preferisco, però, sono La raccolta di silenzi del dottor Murke e Tutti i giorni Natale. Quest’ultimo è tra i più celebri di Böll, e inizia così: «Si cominciano a notare nella nostra parentela dei fenomeni di decadenza che per un certo periodo ci siamo sforzati in silenzio di non vedere; ma ora siamo decisi a guardare in faccia il pericolo. Non vorrei già azzardare la parola crollo, ma gli avvenimenti preoccupanti si moltiplicano in tal maniera da rappresentare un pericolo e mi costringono a raccontare cose che suoneranno certo sorprendenti agli orecchi dei miei contemporanei, ma che nessuno può mettere in dubbio». Sembra incombere la tragedia dato che un avvenimento, di per sé irrilevante, rischia di avere delle conseguenze catastrofiche. La zia Milla, famosa in famiglia perché la cosa che amava fare di più era addobbare l’albero di Natale, viveva tutto l’anno in funzione di quel momento; trascorse gli anni della guerra solo come una continua minaccia allo splendore del suo albero e infatti, nel 1940, durante un attacco nemico, l’albero andò distrutto. Solo dopo sette anni, la zia Milla riuscirà finalmente ad avere un suo nuovo albero di Natale, ricco e decorato, ma quando la sera della Candelora – la festa che tradizionalmente chiude il periodo delle celebrazioni natalizie ed apre il cammino verso la Pasqua – i nipoti si accingono a smontarlo, lei comincerà ad urlare come una pazza, l’albero cadrà, si spezzerà, ma lei non smetterà di urlare un attimo. Fino a quando, dopo più di una settimana di urli e strepiti, un nuovo abete farà ingresso in casa sua, pieno di addobbi e di candele accese, riempiendo finalmente il salotto di casa. A quel punto, la zia Milla smette di urlare, riacquistando il sorriso ma, da quel momento in poi, avrà inizio una finzione, prima familiare e poi collettiva, che porterà la famiglia alla rovina. Leggetelo, così scoprirete da soli come andrà a finire. Infine, La raccolta di silenzi del dottor Murke, un racconto semplice ma geniale. Murke lavora per la Radio nazionale, colleziona silenzi incisi su nastro e sarà protagonista di una beffa ai danni di un artista al servizio del regime. A lui, infatti, verrà affidato il compito di “eliminare Dio” da un discorso registrato del grande Bur-Malottke, improvvisamente pentitosi di una sua frettolosa quanto poco credibile conversione religiosa di qualche tempo prima. I piccoli pezzi di nastro, contenenti la parola Dio, verranno conservati in una scatola e, al momento giusto, riutilizzati sorprendendo perfino il lettore. Chissà come racconterebbe, oggi, la sua Germania il caro Böll; mi piace pensare che riuscirebbe a trovare comunque un modo per far ridere – finalmente – i tedeschi, senza smettere mai i panni del “perturbatore dell’ipocrisia pubblica”, come da qualcuno venne definito.
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In Italia, come del resto in molti altri stati europei, è usanza comune usufruire della facoltà legittima di sospendere per un periodo determinato la polizza assicurativa RC su autovetture o motoveicoli fermi nel proprio garage, magari per poter risparmiare qualche soldino nei periodi di non uso, oppure per il modesto valore del mezzo. Il 4 settembre tuttavia la Corte di giustizia Europea ha depositato una sentenza che potrebbe molto presto drasticamente variare questa pratica. Il caso posto all'analisi dei giudici del Lussemburgo, deriva da un drammatico evento accaduto in Portogallo, ove un uomo ha provocato un incidente utilizzando l'autovettura della madre ferma da molti anni e senza assicurazione, da dove è derivata la morte del conducente e di altri due individui. Le famiglie delle vittime hanno quindi azionato la procedura di risarcimento al Fondo vittime della strada portoghese, il quale si è poi rivalso sulla proprietaria e madre del responsabile. La donna, ritenendo illegittima la procedura, ha quindi proposto ricorso alla Corte di giustizia Europea la quale non solo ha confermato la legittimità della procedura, ma ha inoltre evidenziato la necessità che tutti i veicoli immatricolati regolarmente ed idonei alla circolazione, debbano essere coperti da polizza RC. Si tratta di una pronuncia che non dovrebbe cambiare drasticamente l'intera normativa, tuttavia la Corte europea ha chiesto agli stati membri di adeguarsi a tale decisione. Non sappiamo se è quando l'Italia si adeguerà a tale disciplina, ma la pronuncia non lascia molti dubbi su quella che dovrà essere la strada da seguire per il legislatore italiano, creando non poco malcontento nei proprietari di veicoli. Qualora infatti un qualsiasi mezzo idoneo alla circolazione, nell'ipotesi che venga anche rubato, provochi un incidente stradale il Fondo vittime della strada potrebbe legittimamente rivalersi sul proprietario.
Mariah Carey è la regina del Natale: ecco perché ogni anno non smettiamo di celebrare le feste con le sue canzoni. Quest’anno il Natale di Mariah Carey sarà speciale. E non solo perché sarà in compagnia delle persone più importanti della sua vita. Potrà infatti godere, ancora una volta, del successo straordinario della sua celebre hit All I Want for Christmas is You, la canzone che ha reso il suo nome sinonimo di Natale. Ma per quale motivo la principessa dell’R&B si è conquistato questo successo straordinario? Proviamo a scoprirlo insieme attraverso una semplice analisi. La storia di All I Want for Christmas is You Nel 1994, Mariah Carey ha pubblicato il classico natalizio, All I Want for Christmas is You. Il brano è stato un successo immediato, e presto è diventato uno standard natalizio. Ma qual è la storia dietro questo brano? Secondo quanto raccontato dalla stessa artista, il pezzo è stato scritto in soli dieci minuti. Mariah Carey Ispirata da una canzone d’amore che aveva sentito alla radio, ha deciso di scrivere la propria versione di un brano romantico. Il pezzo è stato originariamente registrato come un demo, ma l’etichetta di Carey ha apprezzato così tanto questa canzone da scegliere di pubblicarlo come singolo. Ben presto All I Want è diventato così uno dei brani preferiti dal pubblico per Natale, coverizzato da tanti artisti nel corso degli anni. È stato anche inserito in diversi film pubblicati in questo periodo di festa, come Love Actually ed Elf. Il brano è ora considerato uno degli standard natalizi più popolari di tutti i tempi, è stato classificato al numero uno su diversi charts della musica natalizia, e ha venduto più di due milioni di copie. Merry Christmas è il miglior album natalizio di sempre? Qual è il miglior album natalizio di tutti i tempi? In cima alle classifiche di molte persone c’è senza dubbio l’album di Natale per eccellenza, Merry Christmas di Mariah Carey. Registrato nel 1994, questo classico disco contiene tutte le canzoni natalizie più famose, come Silent Night, O Holy Night e Joy to the World, oltre a qualche brano originale dell’artista, come All I Want for Christmas is You. Leggi anche -> Tutti quello che devi sapere su All I Want for Christmas is You, il brano natalizio di Mariah Carey Ciò che più i fan amano di questo album è il senso di nostalgia che riporta indietro nel tempo. Un potere che solo gli evergreen hanno, e che lo rende il disco perfetto per entrare nello spirito natalizio.
Recensione green de “Il libro del mare” di Morten A. Strøksnes” Oggi è l’8 giugno, la Giornata Mondiale degli Oceani. Per l’occasione MareVivo, che da anni lavora per la tutela del mare, contro l’inquinamento e la pesca illegale, per lo studio della biodiversità e per la sensibilizzazione su tutti i temi legati al Mare, haContinue reading ““Il vecchio e il mare” in versione green” Posted byLe citazioni della fè June 8, 2020 June 26, 2020 Posted inUncategorizedTags:giornatamondialedeglioceani, green, greenreview, illibrodelmare, libri, recensione, sostenibilità, sustainabilityLeave a comment on “Il vecchio e il mare” in versione green Che cos’è per me la sostenibilità? Non avere paura della perfezione: non la raggiungerai mai Salvator Dalì Sostenibilità Nelle scienze ambientali ed economiche, condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. Così recita la Treccani.Siamo nel 1972 alla prima conferenza ONU sull’ambiente che compareContinue reading “Che cos’è per me la sostenibilità?” Posted byLe citazioni della fè June 6, 2020 June 26, 2020 Posted inUncategorizedTags:ambiente, climatechange, ecologia, federicaalbertin, fridaysforfuture, green, greeneconomy, lecitazionidellafe, lowaste, plasticfree, sostenibilità, sustainability, zerowasteLeave a comment on Che cos’è per me la sostenibilità?
La band di Buenos Aires è tornata in Italia per presentare il nuovo album Para Viajar. Parla Emu, leader e cantante. di Gian Franco Grilli Il viaggio de La Zurda inizia una decina d’anni fa sui binari del rock dell’ambiente underground di Buenos Aires, ma si può dire che il vero decollo della band avviene sulle ali di Falopero, il brano di hip hop andino che vince nel 2000 il concorso “La Resistencia”, un grande evento musicale con ben 2500 band dell’America Latina e della Spagna. Da quel momento si aprono le porte per l’incisione del primo album eponimo La Zurda, che a sua volta permetterà al gruppo argentino di intraprendere un lungo viaggio per cantare alle platee sudamericane, dal Cile al Messico, e a quelle europee, puntando in particolare sull’Italia, e dove spesso ritornano. Motivi? La loro proposta musicale ha incontrato i favori del pubblico italiano, con il quale si è instaurato un grande feeling artistico e si è rafforzato un rapporto affettivo da tempo sospeso. Infatti, esiste una certa ‘famigliarità’ tra i giovani musicisti argentini e il nostro Paese: i loro bisnonni erano tra quegli italiani che all’inizio del Novecento emigrarono in Sudamerica in cerca di lavoro, e ora colgono tutte le occasioni professionali per conoscere le loro origini. Da poche settimane è uscito Para Viajar, il loro secondo album, che è stato presentato al pubblico italiano durante la recentissima tournèe del gruppo nel nostro Paese. Abbiamo approfittato della visita di questi musicisti per farci raccontare la storia della band. Ecco cosa ci ha detto il portavoce Emu (Emanuel Yazurlo), leader, cantante e polistrumentista (charango, chitarre, ronroco, tromba, caja andina, armonica). Quando e dove nascono le prime idee del vostro progetto? Io avevo 17 anni e il cammino iniziò poco più di 10 anni fa nel nostro paese natale di Haedo, una località di campagna che dista 30 chilometri dalla capitale Buenos Aires. E in questo ambiente rurale suonammo per la prima volta in pubblico, composto prevalentemente da amici. Adesso vivo nel quartiere Boedo, nella capitale federale, dove si ascolta tango. Brevemente, puoi descrivermi l’ambiente sociale e culturale dove muove i primi passi La Zurda? Un quartiere di classe media, piccolo borghese, realtà abbastanza pittoresca con architettura di impronta europea. E un panorama culturale variegato. Il nome la Zurda, esattamente cosa vuol dire? Per noi ha diversi significati. Fin da ragazzi abbiamo scelto questo nome perché noi andiamo per altre strade, siamo contromano, controcorrente rispetto al mondo. Ad esempio oggi ci troviamo nell’inverno italiano, l’opposto di quello avviene in Argentina, andiamo contromano. A sinistra, c’è il cuore, il sentimento; ma la politica non c’entra. Il gruppo è formato da quanti musicisti? Il nucleo centrale è di tre componenti, che aumenta durante i tour e nelle registrazioni invitando altri musicisti. I fondatori del gruppo e i partner più stabili provengono da studi musicali accademici? Alcuni sì, hanno studiato presso conservatori, però la maggior parte della nostra esperienza viene dalla calle, dalla strada. Il viaggio ci arricchisce moltissimo, e da lì nascono le nostre melodie. Qual era la filosofia che vi ha spinto a formare la band? Sostanzialmente la condivisione delle nostre diverse influenze. Magari il chitarrista era più sensibile a Carlos Santana, Jimi Hendrix; il batterista un po’ più affascinato dal mondo latino, le percussioni cubane, sampler; io sono più rivolto alla tradizione, suono il charango, el ronroco, che è una chitarra un po’ più grande del charango ma con un timbro diverso, è uno strumento autoctono della nostra regione. E così si è cercato un punto comune. Hai detto che si chiama ronroco. Ma la cassa armonica di questo cordofono è ricavata dalla corazza dell’armadillo come avviene per il charango? No, il mio charango e il mio ronroco hanno la cassa di legno. Non mi piace suonare strumenti dove di mezzo c’è la morte di un animale. Per fortuna la sensibilità ecologica ha modificato molto la situazione e certamente in meglio. Anche se quel tipo di tradizione purtroppo esiste, ma va calando. Come nasce il meltin pop, o la patchanka, de la Zurda? Ascoltando la musica della nostra tradizione, le radici del folklore, Athaualpa Yupanqui e allo stesso tempo artisti della scena rock argentina o internazionale come Led Zeppelin, Santana o band e percussionisti come Tito Puente. Tutto questo ha condizionato la nostra miscela argentina. Fito Paez, Carlos Vives, Juanes, Clash, Fabulosos Cadillacs sono artisti a cui vi siete ispirati oppure no? Si, i nomi che citi sono stati abbastanza importanti per noi. Non direi tanto Fito Paez, perché è un rockero tradizionale, forse aggiungerei i Mano Negra. Quanto è importante viaggiare per un musicista argentino oggi? Dico che è fondamentale viaggiare, perchè ti arricchisce culturalmente e ti apre nuove porte musicali. Importante essere sempre attenti per captare le varie situazioni del viaggio e della vita. E dalle conoscenze dei viaggi deriva un po’ il nostro stile musicale. Noi viaggiamo insieme e da questo provengono anche le influenze, ma un po’ viene anche dal destino. Magari il prossimo disco è l’ispirazione di un altro viaggio, ancora diverso. In attesa di altri viaggi, vuoi parlarci del vostro secondo album ‘Para Viajar’? C’è continuità con il primo cd, La Zurda, oppure il secondo porta delle novità, c’è qualche svolta? La Zurda ha più ritmo latinoamericano. Si sente la mano di Gustavo Santaolalla, a cui dobbiamo moltissimo. E’ un musicista-produttore importantissimo nel sound latino, tra i suoi artisti c’è anche il colombiano Juanes. Para Viajar, invece è un po’ meno latino del primo, anche se abbiamo mantenuto il minimo equilibrio che serve tra tradizione e modernità sia negli stili che nella strumentazione. Tuttavia, estremizzando direi che Para Viajar è più un mix di rock argentino con sonorità europee. La novità più importante dell’album sta però nel taglio culturale. Ovvero nell’interpretazione dei testi: una sorta di viaggio letterario musicato con strumenti autoctoni. Se non ricordo male, mi sembra aver ascoltato alcuni testi di denuncia. Ad esempio il brano Despacito canta le due velocità interdipendenti su sviluppo, giustizia, diritti: ritmo veloce dell’Europa (e di tutto l’Occidente) che ha incatenato quello latinoamericano. C’è critica politica oppure ho frainteso? Si, parliamo un po’ di tutto ciò, con buone maniere, ma non come critica. E’ raccontare fatti storici, non si deve nascondere la realtà. Io accetto e convivo con questa storia, non la critico, però evidenzio situazioni che sappiamo, e la canzone serve per aprire una luce di speranza per migliorare le condizioni di tutti. Non ti sembra che un po’ più di ritmo afrolatino e afroargentino (quello che generò il tango) darebbero più sabor al vostro sound? Forse sì. E’ possibile che nel prossimo disco che stiamo preparando e che uscirà nel 2008 possa starci anche questo. Finora ci siamo limitati a creare in base alle esperienze di viaggi fin qui maturate. Secondo te, in un negozio di dischi sotto quale voce sarebbe giusto collocare o catalogare i vostri due album? Se ci fosse, direi nel settore ‘multiculturale’, perché La Zurda è un prodotto degenerado, nel senso che non suoniamo un solo genere. Oppure tra ‘musiche del mondo’ o contaminazione musicale come dite da queste parti. A parte l’Italia, dove si può dire che siete di casa, c’è un paese a cui mirate come traguardo supremo per la vostra carriera? No, non abbiamo obiettivi o mete particolari. Per noi tutti i luoghi del mondo sono uguali e ogni posto del mondo è importante. Noi stiamo venendo molto in Italia perché c’è una parte della vostra cultura cui ci sentiamo legati. I nostri cognomi Yazurlo, Bruno, Macaluse vengono da qui, le radici italiane sono in noi. Ci interessa allargare le nostre esperienze e conoscere meglio il mondo in generale senza fare piani specifici. Le tue radici e i tuoi parenti in quale parte dell’Italia risiedono? Purtroppo non ho mai fatto ricerche. So solo che sono italiane da parte paterna e da lato materno discendo dagli indiani dell’America del Nord. Quali sono i gruppi o gli artisti italiani che preferisci e quelli che hai conosciuto direttamente? Mi piacciono i gruppi folk che sperimentano con il rock, quelli che mescolano tarantella con modernità. Tra i preferiti certamente Fabrizio De Andrè e Vinicio Capossela. Abbiamo suonato con Giuliano Palma, conosco la Banda Bardò e ho visto i Negrita quando erano in Argentina a registrare un disco, gruppo interessante che abbiamo rivisto con piacere in questi giorni in uno dei nostri concerti. Una cosa che mi fa piacere è l’aver notato molti gruppi italiani che ascoltano molto le band dell’America Latina, è un fatto importante. Esistono differenze sostanziali tra i giovani italiani e quelli argentini che assistono ai vostri concerti? Non captiamo differenze e questo per noi è molto gratificante perché dimostra che il messaggio è giusto. Un po’ ci sorprende ma è bello ricevere le stesse sensazioni positive dal pubblico al di là delle lingue e delle differenze culturali esistenti. Le vostre canzoni sono interpretate solo in spagnolo o… Io parlo un po’ anche di quechua, antica lingua sudamericana preesistente alla colonizzazione e qualche canzone la faccio in quechua; qualche cover la interpreto in inglese e ora qualche frase anche in italiano. Come sai, queste pagine sono rivolte anche al pubblico dei salseri, e allora una domanda è d’obbligo. Nella Buenos Aires di tango e milonga c’è spazio per la salsa? E’ un fenomeno che conosci? Quella della salsa è una realtà ben presente nel mio Paese. Ma direi che più della salsa oggi va per la maggiore un tipo di cumbia mescolata con hip hop. E poi il reggaeton, popolarissimo in tutta l’America Latina. Cambiamo registro. Da 1 a 10, l’Argentina quanto ti piace? Mi piace molto. E pensavo a questo proprio il giorno del nostro volo Argentina-Italia, quando l’aereo si è alzato e mi ha permesso di vedere la bellezza della nostra terra, la vastità del nostro territorio molto sfruttabile. E’ un paese ricco per fare una buona vita, pertanto il mio voto è tra 8 e 9. A parte la situazione politica, che è di tipo ‘mafioso’. I ragazzi sono vicini o distanti dalla politica? Molto distanti, quello che credo succeda anche qui. La politica è una cosa per ‘mafie’. Da noi i cittadini si rendono conto delle cose attraverso la tv, manca molto da fare nonostante alcuni lievi miglioramenti intercorsi negli ultimi tempi. La multiculturalità quanto è presente oggi nelle città argentine? E’ presente soprattutto a Buenos Aires. E’ un multiculturalismo su più fronti, nella musica, nel teatro, nella pittura, arte in generale e poi teniamo presente che ci sono molto immigrati, di culture diverse dell’America Latina, ma non solo. Oltre la musica, che è anche la tua professione, quali sono i tuoi interessi, gli hobbies, come trascorri il tempo libero? Mi piace il calcio e soprattutto amo viaggiare. Io ho una vecchia moto italiana che si chiama Iso (simile alla Vespa), che è quella riprodotta nella copertina del Cd. E quando posso salgo sulla mia Iso e vado in giro. Ti piace leggere e quali sono i tuoi autori preferiti? Adesso sto leggendo l’ultimo libro dell’argentino Ernesto Sábato, un autore molto bravo, come trovo interessanti i lavori dell’uruguaiano Eduardo Galeano.
Intendendo col presente contributo offrire un utile focus solamente sul commercio elettronico “indiretto”, si reputa opportuno iniziare la trattazione dalla distinzione tra commercio elettronico “diretto” e “indiretto”. Il commercio elettronico (“e-commerce”) si distingue infatti in: commercio elettronico “diretto”, quando tutte le fasi della transazione (ordine, pagamento e consegna) avvengono e si perfezionano online. Riguarda le vendite di beni immateriali digitali o servizi elettronici scaricati dall’acquirente sul proprio personal computer o altro device tramite la procedura di c.d. “download”. Nel dettaglio si tratta di corsi on-line, software, immagini, testi, musica, film, ecc.. Ai fini fiscali tali operazioni sono considerate prestazioni di servizi (Cfr. Risoluzione Agenzia delle Entrate n. 274/E/2008) e non cession di beni. commercio elettronico “indiretto”, quando l’ordine ed eventualmente il pagamento avvengono e si perfezionano per via telematica (online), mentre la consegna della merce avviene attraverso i canali tradizionali (mediante vettore o spedizioniere) tramite la spedizione al domicilio dell’acquirente. Ai fini fiscali tali operazioni sono considerate cessioni di beni e, ai fini Iva, se rivolte a consumatori privati, sono trattate (Cfr. Risoluzione Agenzia delle Entrate n. 274 del 5 novembre 2009) come “vendite a distanza” (ovvero per corrispondenza) Considerate le modalità con cui di solito avviene lo scambio, ossia in assenza di trattativa e di contatti diretti tra l’impresa venditrice e l’acquirente, il commercio elettronico indiretto è uno strumento pensato per essere utilizzato prevalentemente dai consumatori privati (B2C – Business to Consumer), sebbene non vi sia alcun divieto normativo che ne precluda l’utilizzo da parte di operatori che agiscano nell’ambito della propria attività d’impresa o professionale (B2B – Business to business) per gli acquisti ad essa relativi. Trattamento Iva dell’e-commerce indiretto Norme “transitorie” in vigore fino al 31 dicembre 2020 Con riferimento al regime iva, nel commercio elettronico indiretto, come nelle vendite per corrispondenza, il requisito territoriale dipende dalla tipologia di operazione realizzata: se viene effettuata nel territorio italiano, sia nel caso di cessioni “B2B” che “B2C”, si applicano le regole ordinarie e la vendita sarà rilevante ai fini IVA in Italia; se si tratta di operazioni extracomunitarie, si applica la tassazione nel Paese di destinazione della merce; in ambito intracomunitario è necessario distinguere tra operazioni: – “B2B”, in cui la cessione sarà rilevante, in linea generale, nel paese di destinazione del bene e l’imposta sarà assolta tramite il meccanismo del reverse charge; – “B2C”con cessioni di beni effettuate da soggetti stabiliti in Italia nei confronti di privati stabiliti in altro Stato membro soggette (ex art. 7-bis del D.P.R. 633/1972) ad imposta nello Stato del cessionario (principio di destinazione), salvo che l’ammontare delle vendite a distanza effettuate dal cedente nello Stato membro di destinazione (nell’anno di riferimento e, distintamente, nell’anno precedente) sia inferiore a una specifica soglia stabilita da detto Stato (fatta salva, in ogni caso, l’opzione da parte del cedente per l’applicazione dell’imposta nel Paese di destinazione). Nelle operazioni di e-commerce indiretto, il momento impositivo avviene all’atto della spedizione o della consegna della merce. La tabella seguente illustra le casistiche più comuni: Paese del venditore (soggetto passivo Iva) Paese di destinazione Status del cliente Tipo di operazione ai fini Iva Riferimenti normativi Italia Italia Soggetto Iva Operazione imponibile Iva Articoli 2 e 7 bis Dpr 633/1972 Italia Privato consumatore Vendita “per corrispondenza” Articoli 2, 7 bis e 22 Dpr 633/1972 Altro Paese Ue Soggetto Iva Cessione intracomunitaria di beni Articolo 41 comma 1, lettera a) Dl 331/1993 Altro Paese Ue Privato consumatore Vendita a distanza Articolo 41 comma 1, lettera b) Dl 331/1993 Paese extra-Ue Soggetto Iva Cessione all’esportazione non imponibile Articolo 8 Dpr 633/1972 Paese extra-Ue Privato consumatore Altro Paese Ue Italia Soggetto Iva Acquisto intracomunitario di beni Articolo 38 Dl 331/1993 Italia Privato consumatore Vendita “a distanza” Articolo 40 comma 3 e comma 4 Dl 331/1993 Paese extra-UE Italia Soggetto Iva Importazione imponibile Iva in Italia (Iva assolta in dogana) Articolo 67 Dpr 633/1972 Italia Privato consumatore Più in dettaglio: Vendite in Italia a privati consumatori Le operazioni di commercio elettronico indiretto verso privati sono assimilabili alle “vendite per corrispondenza” e, pertanto, non sono soggette all’obbligo di emissione della fattura, salvo che non venga espressamente richiesta dal cliente non oltre il “momento di effettuazione dell’operazione”(Articolo 22, comma 1, n. 1 del Dpr 633 del 1972) e non sono soggette all’obbligo di certificazione mediante emissione di scontrino o ricevuta fiscale (Articolo 2 lettera Idel Dpr 696 del 21 dicembre 1996). Quanto al “momento di effettuazione dell’operazione”, vale il disposto dell’art. 6 del Dpr 633/1972, secondo cui le cessioni di beni mobili si considerano effettuate, di regola, nel “momento della consegna o spedizione”. In caso di pagamento anticipato, in tutto o in parte, del corrispettivo o in caso di emissione anticipata della fattura, l’operazione di considera effettuata, limitatamente all’importo pagato o fatturato, alla data di pagamento o dell’emissione della fattura. In altre parole, la cessione si considera avvenuta quando si verifica il primo, in ordine temporale, di uno dei seguenti momenti: spedizione del bene, pagamento del corrispettivo, emissione della fattura. In pratica, considerato che i beni acquistati online vengono generalmente spediti solo previo incasso del prezzo e non è usale l’emissione della fattura in anticipo, questa potrebbe essere richiesta dal cliente al più tardi prima di perfezionare il pagamento (dunque già in fase di compilazione dell’ordine, se questo è immediatamente seguito dal pagamento mediante carta di credito, Paypal o altri mezzi di pagamento “istantanei”). Restano fermi, invece, gli obblighi di annotazione dei corrispettivi delle vendite nel registro dei corrispettivi (Articolo 24 del Dpr 633 del 1972) entro il giorno non festivo successivo a quello di effettuazione dell’operazione e con riferimento al giorno di effettuazione. I corrispettivi giornalieri da considerare, nel calcolo del totale giornaliero annotato nell’apposito registro, sono gli importi dei prezzi di vendita comprensivi dell’Iva. Come di norma avviene per il commercio al dettaglio tradizionale, nella liquidazione periodica occorrerà scorporare l’Iva dai corrispettivi attraverso il c.d. “metodo matematico”, stabilito dall’art. 27, comma 4, del Dpr 633/1972, per quantificare l’importo dell’Iva da versare all’Erario o da riportare al mese successivo. Le vendite avvenute nel contesto del commercio elettronico indiretto sono esonerate dall’obbligo di memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri, divenuta invece obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2020 in relazione alle cessioni di beni e prestazioni di servizi da parte di “commercianti al minuto” e soggetti equiparati, in forza dell’art. 2, comma 1, del Dlgs 5 agosto 2015 n. 127. Le imprese che effettuano contemporaneamente sia vendite al dettaglio “tradizionali” presso negozi – assoggettate all’obbligo di memorizzazione ed invio telematico dei corrispettivi giornalieri – sia vendite online, beneficiano dell’esonero, previsto dall’art. 1, comma 1, lettera a) del Dm 10 maggio 2019, limitatamente alle vendite avvenute online, poiché solo queste transazioni commerciali sono annoverabili tra le operazioni “non soggette all’obbligo di certificazione dei corrispettivi, ai sensi dell’art. 2 del Dpr 696/1996” (cfr. Agenzia delle Entrate con risposta di interpello 198/E/2019). Le fatture eventualmente rilasciate, su richiesta del cliente, devono essere emesse in formato elettronico e trasmesse al Sistema di Interscambio (Sdi) secondo le regole ordinarie, nonché registrate nel registro delle fatture emesse di cui all’art. 23 del Dpr 633/1972. All’acquirente può essere consegnata una “copia di cortesia” della fattura, che tuttavia non ha valenza ai fini fiscali. Gestione dei resi Il diritto di recesso compete al Cliente Consumatore ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 52 e ss. del Codice del Consumo, senza alcuna penalità e senza specificarne il motivo. L’Agenzia delle Entrate, con risoluzione n. 274/E del 5 novembre 2009, in sintesi ha affermato che ai fini Iva, la vendita on line di beni materiali con spedizione della merce tramite vettore o spedizioniere (c.d. commercio elettronico indiretto) è assimilabile alla vendita per corrispondenza con conseguente esonero dall’obbligo di certificazione fiscale, fermo restando l’obbligo di registrazione dei corrispettivi ai sensi dell’art. 24 d.P.R. n. 633 del 1972. La procedura di restituzione della merce prevista per le operazioni certificate con scontrino fiscale puo’ applicarsi anche nell’ipotesi di emissione di documento non fiscale a condizione che dalla documentazione in possesso sia dato individuare gli elementi necessari a correlare la restituzione al medesimo bene risultante dal documento probante l’acquisto originario. Gli elementi sono: le generalità del soggetto acquirente; l’ammontare del prezzo rimborsato; il “codice” dell’articolo oggetto di restituzione; il “codice di reso” (quest’ultimo deve essere riportato su ogni documento emesso per certificare il rimborso). Il venditore è tenuto a conservare sia il documento comprovante l’acquisto originario sia quello relativo alla restituzione del medesimo. È inoltre necessario che le risultanze delle scritture ausiliare di magazzino siano correttamente tenute e dalle stesse sia possibile verificare la movimentazione fisica del bene reinserito nel circuito di vendita Vendite a privati consumatori Ue Il regime Iva delle “vendite a distanza” con semplificazioni per i soggetti “sotto soglia” Sono considerate non imponibili in Italia le “vendite in base a cataloghi, per corrispondenza e simili”, comprese le vendite a domicilio e quelle effettuate nel contesto del commercio elettronico indiretto, di “beni trasportati dal cedente o per suo conto nel territorio di altro Stato membro nei confronti di cessionari ivi non tenuti ad applicare l’imposta sugli acquisti intracomunitari e che non hanno optato per l’applicazione della stessa” (Cfr. Dl 331/1993 art. 41, comma 1, che dà attuazione alle corrispondenti disposizioni sovranazionali di cui agli articoli 33, 34 e 35 della Direttiva 2006/112/Ce.). Di conseguenza, le vendite riconducibili all’e-commerce effettuate da un’impresa italiana rientrano nel regime Iva delle “vendite a distanza”, di cui all’art. 41, comma 1, lettera b) del Dpr 331/1993, alla duplice condizione che: il cliente sia un privato consumatore o altro operatore non ammesso alla detrazione dell’imposta (B2C) fiscalmente residente in un Paese Ue diverso da quello dell’impresa cedente; il trasporto/spedizione della merce venduta verso uno Stato UE diverso dall’Italia sia curato direttamente da cedente o da terzi per suo conto nei confronti del privato. Sussistendo tali requisiti, le vendite perfezionate online, in quanto qualificabili come vendite a distanza, sono ammesse al regime di non imponibilità Iva in Italia e devono essere tassate nel Paese membro di destinazione. L’impresa cedente, per assolvere l’imposta dello Stato membro di destinazione sarà tenuta ad identificarsi ai fini Iva nel Paese dell’acquirente mediante la cd. “identificazione diretta” (richiedendo una “partita Iva” estera assegnata dall’autorità fiscale dello Stato dell’acquirente) ovvero attraverso la nomina di un proprio rappresentante fiscale (ossia un soggetto incaricato di espletare gli obblighi formali e sostanziali Iva dovuti in ossequio alle norme locali per conto dell’impresa cedente stessa). Le “vendite a distanza”, a destinazione di altri Paesi UE, devono essere incluse nel modello Intra-1-bis, agli effetti fiscali e statistici, relativo al periodo nel corso del quale le operazioni risultano registrate o soggette a registrazione (Cm 13-VII-15-464/94, par. B.2.1), poiché sono considerate dall’Amministrazione finanziaria italiana alla stregua di cessioni intracomunitarie. Per lo stesso motivo, tali operazioni, detassate ai fini Iva in Italia, rilevano anche ai fini dell’acquisizione dello status di esportatore abituale e della formazione del plafond per gli acquisti senza applicazione dell’imposta di cui all’art. 8, comma 1, lettera c) del Dpr 633/1972 (Cfr. Circolare Agenzia delle Dogane del 27 febbraio 2003, n. 8, par. 2). Si rileva, per inciso, che il detto Art. 41, comma 1, lettera b) del Dl 331/1993 non è conforme alle corrispondenti norme UE laddove riconduce le operazioni di vendita a distanza alla categoria delle cessioni intracomunitarie di beni non imponibili, anziché considerarle cessioni territorialmente non rilevanti ai fini Iva in Italia perché interne al Paese Ue di destinazione. Con riguardo all’indicazione delle vendite a distanza nei modelli Intrastat, peraltro, va precisato che, per effetto delle semplificazioni intervenute a partire dal 2018, solo la parte fiscale del modello Intra-1-bis deve essere compilata da tutti i soggetti, indipendentemente dalla loro periodicità mensile o trimestrale di presentazione; alla compilazione della parte statistica restano obbligati esclusivamente i soggetti con periodicità di presentazione mensile che realizzano un ammontare complessivo trimestrale di cessioni intracomunitarie di beni superiore a 100.000 euro per almeno uno dei quattro trimestri precedenti. Infine, va segnalato che la disciplina delle “vendite a distanza” non si applica alle cessioni aventi ad oggetto prodotti soggetti ad accisa (prodotti energetici, alcole e bevande alcoliche e tabacchi lavorati) e nemmeno alle compravendite di mezzi di trasporto “nuovi” ed ai beni da installare, montare assiemare da parte del fornitore o per suo conto. La disciplina appena esposta, basata sull’applicazione dell’Iva nello Stato membro di destinazione, non opera fintantoché le “vendite a distanza effettuate nello Stato membro di destinazione non abbiano superato (nell’anno solare precedente) o non superino (nell’anno solare in corso) l’importo complessivo di euro 100.000, ovvero il minor ammontare stabilito al riguardo da tale Stato (art. 34 della Direttiva 2006/112/Ce). La “soglia di protezione”, al superamento della quale scatta la regola di “tassazione a destino”, varia da Stato a Stato, essendo facoltà dei singoli Paesi membri determinarla autonomamente all’interno dell’intervallo che va da un minimo di euro 35.000 fino al massimo di euro 100.000. Pertanto, l’impresa venditrice che non superi il limite fissato dal singolo Stato Ue di destinazione deve assoggettare ad Iva in Italia, all’aliquota Iva vigente, tutte le cessioni effettuate verso quello Stato Ue. La “soglia di protezione”, com’è evidente, persegue la finalità di alleggerire le imprese minori dagli oneri, formali e sostanziali, conseguenti all’imponibilità delle “vendita a distanza” nel Paese UE di destinazione. Peraltro, il fornitore ha sempre la facoltà di optare, distintamente per ciascuno Stato Membro, per la tassazione delle le vendite a distanza nel paese di destinazione, anche al di sotto della soglia stabilita dello specifico Stato. Nella seguente tabella sono elencate le “soglie di protezione” in vigore nei singoli Paesi membri dell’Ue per gli acquisti effettuati dai soggetti residenti nei rispettivi territori. LE SOGLIE DI PROTEZIONE NEI PAESI UE Stato UE Soglia Austria 35.000,00 € Belgio 35.000,00 € Olanda 100.000,00 € Danimarca 280.000,00 DKK Germania 100.000,00 € Grecia 35.000,00 € Spagna 35.000,00 € Francia 35.000,00 € Irlanda 35.000,00 € Italia 35.000,00 € Lussemburgo 100.000,00 € Portogallo 35.000,00 € Gran Bretagna 70.000,00 GBP Romania 118.000 RON Svezia 320.000,00 SEK Finlandia 35.000,00 € Cipro 35.000,00 € Estonia 35.000,00 € Lettonia 35.000,00 € Lituania 125.000,00 LTL Malta 35.000,00 € Polonia 160.000,00 PLN Repubblica Ceca 1.140.000,00 CZK Slovacchia 35.000,00 € Slovenia 35.000,00 € Ungheria 35.000,00 € Bulgaria 70.000,00 BGN Croazia 270.000 HRK Il superamento della soglia in corso d’anno comporta la necessità di passare al regime – più oneroso – della “tassazione a destino”, a partire dalla cessione che ha determinato lo “sforamento” e ha effetto per tutte le cessioni effettuate, nello stesso Stato membro, nell’anno in corso e in quello successivo. In caso di sforamento, in corso d’anno, della “soglia di protezione” non si produce alcun effetto sulle operazioni effettuate in precedenza, nel corso dello stesso anno, e già tassate nel Paese membro del cedente (art. 14 del reg. Ue 282/2011). Ciò a condizione che il cedente non abbia (i) optato volontariamente per l’applicazione dell’Iva nel Paese membro di destinazione e (ii) superato la “soglia di protezione” nel corso dell’anno precedente. Importazione di beni di scarso valore acquistati da internet: franchigie Iva e doganali Le importazioni di beni ordinati dal web e spediti tramite posta costituiscono operazioni soggette ad Iva e scontano l’imposta (e I dazi) nel paese Ue in cui I beni importati si trovano al momento in cui fanno ingresso nell’Unione Europea (cfr. art. 60 della Direttiva 2006/112/Ce). Ai fini della pratica doganale, il destinatario del pacco è considerato il dichiarante nonché il debitore degli oneri doganali dovuti sull’importazione. Godono di franchigia da dazio le spedizioni costituite da merci di “valore intrinseco trascurabile” (non superiore ad euro 150 per spedizione con esclusione del costo di trasporto e di assicurazione), purché spedite direttamente da un Paese extra-Ue ad una persona che si trovi nell’Unione Europea (art. 23, par. 1 e 2 del Regolamento Ce 1186/2009). I prodotti alcolici, i profumi e l’acqua da toletta, i tabacchi e i prodotti del tabacco, anche se di “valore intrinseco trascurabile” sono soggetti a dazio (art. 24 del Regolamento Ce 1186/2009 e art. 6 del Dm 489/1997). La franchigia ai fini dell’Iva, invece, è fissata ad euro 22 (articolo 5 del Dm 489/1997). Pertanto, in caso di superamento delle predette soglie, in linea generale, al momento dell’introduzione in Italia di merce con origine da un Paese extra Ue, il soggetto importatore dovrà provvedere al pagamento: dei dazi – ove previsti – che sono calcolati sul “valore della transazione” (valore comprensivo delle spese di trasporto e assicurazione) e le cui aliquote variano a seconda della merce che si intende importare; dell’Iva, applicata secondo le vigenti aliquote e calcolata sul “valore della transazione” aumentato dell’eventuale aliquota daziaria. La tabella che segue reassume le situazioni di assoggettamento a dazi ed iva: Valore intrinseco beni Dazi doganali Iva Fino a € 22 NO NO Da € 22,01 a € 150,00 NO SI Da € 150,01 SI SI Norme che entreranno in vigore dal 1° luglio 2021 La normativa comunitaria sul commercio elettronico “indiretto” è stata recentemente riformata (Direttiva UE 2455/2017) e sono state introdotte rilevanti novità Iva al fine di facilitare le vendite a distanza di beni nel territorio dell’Unione europea. Con riferimento ai rapporti B2C all’interno dei paesi UE: non si applicherà più la disciplina delle “vendite a distanza” ma si introdurrà il criterio generale secondo cui le operazioni di commercio elettronico indirette saranno territorialmente rilevanti nel Paese UE di destinazione dei beni; saranno eliminate le attuali “soglie di protezione” e verrà introdotta un’unica soglia di Euro 10.000, comune a tutti gli stati membri, al di sotto della quale le operazioni saranno rilevanti ai fini Iva nel Paese del cedente; se la predetta soglia comune sarà superata nel corso dell’anno, si applicherà, a partire da quel momento, il principio generale (ovvero tali operazioni si considereranno territorialmente rilevanti ai fini Iva nel Paese UE di destinazione dei beni) di cui all’articolo 33, lett. a), Direttiva 2006/112/CE; i cedenti, al superamento del limite monetario, potranno optare per la procedura semplificata MOSS quale alternativa all’identificazione, ai fini dell’imposta, nei singoli Paesi in cui sono eseguite le vendite e adottando le regole di fatturazione del proprio Stato membro. Al riguardo si rammenta che il Portale Telematico denominato “Mini one Stop Shop” o “Mini Sportello Unico (“MOSS”)., attraverso il quale possono assolvere gli obblighi in materia di imposta sul valore aggiunto i soggetti passivi (residenti o domiciliati anche fuori dall’Unione europea) che effettuano i servizi elettronici (già soggetti al regime speciale V@ES) o i servizi di telecomunicazione e teleradiodiffusione (TTE) a favore di consumatori finali europei (B2C)I è stato istituito in applicazione della Direttiva 2006/112/CE come modificata dalla Direttiva 2008/8/CE. Ne discende che, a decorrere dal 1° luglio 2021, il regime Iva del commercio elettronico indiretto verrà assimilato a quello del commercio elettronico diretto, in termini di limite per individuare la territorialità dell’imposta e adempimenti nell’ipotesi di superamento di tale limite. Come detto, tali novità entreranno tuttavia in vigore dal 1° luglio 2021 e pertanto fino ad allora troveranno applicazione le attuali norme vigenti (oramai “transitorie”). Cessione di prodotti su piattaforme online, marketplace e portali Norme in vigore fino al 31 dicembre 2020 Secondo quanto stabilito dall’articolo 13, comma 1, D.L. 34/2019, c.d. “decreto Crescita 2019”, convertito con la L. 58/2019, tutti i soggetti passivi, residenti e non residenti nel territorio dello Stato che, tramite l’uso di un’interfaccia elettronica, ovvero un mercato virtuale (marketplace), una piattaforma, un portale o altri mezzi analoghi, “facilitano” la vendita a distanza di beni importati o già presenti all’interno dell’Ue, sono tenuti a trasmettere all’Agenzia delle Entrate, entro il mese successivo a ciascun trimestre, i dati dei fornitori che concludono compravendite avvalendosi di tali portali. Le informazioni da trasmettere sono: la denominazione o i dati anagrafici completi, la residenza o il domicilio, il codice identificativo fiscale ove esistente, l’indirizzo di posta elettronica; il numero totale delle unità vendute in Italia; a scelta del soggetto passivo, per le unità vendute in Italia l’ammontare totale dei prezzi di vendita o il prezzo medio di vendita. Sotto il profilo procedurale e oggettivo, l’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento prot. n. 660061/2019 ha stabilito le regole operative utili all’individuazione delle informazioni da comunicare, nonché la modalità di effettuazione di tali comunicazioni. In ordine ai presupposti soggettivi e oggettivi, di cui al comma 1 dell’articolo 13 D.L. 34/2019, il richiamato provvedimento, stabilisce che: per “interfaccia elettronica”, utilizzata per facilitare le vendite a distanza, s’intendono mercati virtuali (marketplace), piattaforme digitali, portali o mezzi analoghi, residenti o non residenti nel territorio dello Stato; non si considera che l’operatore faciliti la vendita quando lo stesso effettui unicamente il trattamento dei pagamenti in relazione alla cessione di beni, la catalogazione o la pubblicità di beni, il reindirizzamento o il trasferimento di acquirenti verso altre interfacce elettroniche in cui sono posti in vendita beni, senza ulteriori interventi nella cessione. L’eventuale omessa trasmissione dei dati richiesti per le vendite a distanza (o la trasmissione dei dati in maniera incompleta) determinano che i soggetti passivi siano considerati debitori d’imposta per le vendite a distanza per le quali non hanno trasmesso (o hanno trasmesso in modo incompleto) i dati. La piattaforma, quindi, diventa automaticamente responsabile dell’Iva dovuta sulle vendite a distanza non correttamente comunicate all’Amministrazione finanziaria. Alla piattaforma è data la possibilità di sottrarsi dall’obbligo di versamento dell’Iva in questione, dimostrando che l’imposta è stata assolta dal fornitore oppure dimostrando di avere adottato tutte le misure necessarie per la corretta rilevazione e individuazione dei dati presenti sulla piattaforma digitale. Il primo appuntamento con la comunicazione in oggetto – comprensivo anche dei dati sulle operazioni disciplinate dall’articolo 11 bis del decreto Semplificazioni e dunque le cessioni di telefoni cellulari, console da gioco, tablet pc e laptop – è stato previsto per il 31 ottobre 2019. Con la recentissima circolare 13 del 1° giugno 2020, l’Amministrazione finanziaria ha fornito utili chiarimenti in ordine all’obbligo di comunicazione periodica, con particolare riferimento al relativo ambito soggettivo e oggettivo di applicazione. Con l’occasione l’Agenzia delle Entrate ha anche “sanato” eventuali invii integrativi nel frattempo intervenuti, dichiarando che “nel caso in cui, in ragione di problemi tecnici ed operativi inerenti alla trasmissione o alla leggibilità dei dati, sia stato necessario sostituire o integrare le comunicazioni originarie al fine di includere correttamente i dati suddetti, si ritiene non applicabile, fino alla data di emanazione della presente circolare, la disposizione di cui all’articolo 13, comma 3, del decreto Crescita, potendosi ritenere sussistenti le obiettive condizioni di incertezza in merito all’applicazione della normativa in commento, ai sensi dell’art. 10, comma 3, legge 212 del 2000 (c.d. Statuto dei diritti del contribuente)”. La circolare 13 sarà di supporto degli operatori fino al 31 dicembre 2020, quando dovrebbe venir meno la comunicazione in commento, per lasciar spazio, come detto, alle nuove regole basate sulla “presunzione” di doppia cessione di all’art. 14 bis, par. 1, della Direttiva Iva 2006/112/Ce. norme in vigore dal 1° luglio 2021: Articolo 14 bis della Direttiva Iva 2006/112/Ce La norma in vigore dal 1° luglio 2021 (prorogata dal 1° gennaio 2021) stabilisce che «Se un soggetto passivo facilita, tramite l’uso di un’interfaccia elettronica quale un mercato virtuale (marketplace), una piattaforma, un portale o mezzi analoghi, le vendite a distanza di beni importati da territori terzi o paesi terzi con spedizioni di valore intrinseco non superiore a 150 EUR, si considera che lo stesso soggetto passivo in questione abbia ricevuto e ceduto detti beni». Viene così introdotta la “finzione giuridica” di doppia cessione, con la quale un’operazione solitamente considerata come un’unica vendita, dal cedente al cessionario finale, viene scomposta in due distinte vendite ai fini Iva: la prima (B2B) effettuata dal fornitore dei beni nei confronti del soggetto che gestisce la piattaforma elettronica; la seconda (B2C) effettuata dal gestore della piattaforma nei confronti del consumatore finale, destinatario dei beni. Nell’ambito di tale “doppia cessione”, per individuare il luogo di effettuazione dell’operazione ai fini dell’imposta, la Direttiva 2019/1995/UE stabilisce che la partenza della spedizione o il trasporto dei beni sono imputati alla cessione effettuata dal soggetto che gestisce la piattaforma. Inoltre, è stabilito che sia la cessione nei confronti del gestore della piattaforma, sia quella effettuata da quest’ultima verso il privato, si considerano perfezionate ai fini Iva nel momento in cui il pagamento è stato accettato, con la conseguenza che solo a partire da tale momento l’imposta diventa esigibile. Questa disciplina è estesa anche alle cessioni di beni effettuate nel territorio dell’UE ad opera di imprese extra-UE e rivolte a privati consumatori, in forza del disposto del paragrafo 2 dell’art. 14-bis sopracitato. In proposito, la Direttiva 2019/1995/Ue ha previsto una misura volta a contrastare l’evasione dell’Iva dovuta sulle cessioni, effettuate nel territorio comunitario, dal fornitore extra-Ue verso la piattaforma elettronica. Così, per evitare il rischio che il fornitore extra-Ue non versi l’Iva addebitata alla piattaforma, viene introdotto l’art. 136 bis della Direttiva Iva 2006/112/Ce, il quale “esenta” dall’Iva detta cessione, ferma restando la detrazione dell’imposta assolta “a monte” dal fornitore extra-Ue per l’acquisto o l’importazione dei beni ceduti. A tal fine, come puntualizzato nelle considerazioni introduttive della direttiva 2019/1995/Ue, il fornitore non stabilito in UE dovrebbe sempre essere registrato nello Stato membro in cui ha acquistato o importato i beni in questione. Va segnalato che, già prima dell’entrata in vigore del decreto Crescita 2019, l’art. 11 bis, commi da 11 a 15 del c.d. decreto Semplificazioni (Dl 135 del 14 dicembre 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dell’11 febbraio 2019) aveva introdotto nell’ordinamento interno una simile “presunzione” giuridica di acquisto e rivendita da parte delle piattaforme che facilitano le vendite di beni a distanza, seppur limitatamente alle vendite aventi ad oggetto determinati articoli elettronici (telefoni cellulari, console da gioco, tablet, PC e laptop). Tuttavia, il decreto Crescita ne ha rinviato l’efficacia al 1° gennaio 2021, quando, con il recepimento della direttiva 2017/2245/Ue, dovrebbe divenire operativo il citato articolo 14 bis, paragrafo 1, della Direttiva Iva 2006/112/Ce, con riguardo alle vendite a distanza su piattaforme elettroniche di qualsiasi categoria merceologica di beni intermediati. Sempre sul versante degli adempimenti, viene previsto l’esonero dall’obbligo di emissione della fattura per le vendite a distanza. Infine, una rilevante modifica di prossima adozione investe la definizione di “vendita a distanza”. Nella nozione normativa attualmente in vigore, il trasporto o la spedizione dei beni nello Stato membro di destinazione deve essere fatto “in nome o per conto del cedente”. Tale locuzione presta il fianco a facili aggiramenti: quando l’aliquota Iva nello Stato del venditore risulta più bassa di quella applicabile “a destino” nel Paese dell’acquirente, il consumatore che volesse eludere il principio della tassazione a destino per assoggettarsi alla tassazione (più bassa) nel Paese del fornitore, potrebbe banalmente affidare in proprio l’incarico al vettore per il trasporto dei beni, evitando che sia il venditore a conferire detto incarico, di modo da sottrarre l’acquisto alla tassazione a destino prevista per le vendite a distanza, rendendosi applicabile il principio generale della tassazione all’origine delle transazioni intraunionali B2C. Allo scopo di porre fine a questi arbitraggi, con effetto a partire dal 2021, viene integrata la definizione di «vendite a distanza» prevista dalla Direttiva 2455/2017/UE, con l’introduzione del paragrafo 4 nell’art. 14 della Direttiva 2006/112/CE, per ricomprendere tra le “vendite a distanza intracomunitarie di beni” le cessioni in cui, pur essendo il trasporto o spedizione curato da un vettore, il fornitore interviene indirettamente nel trasporto o nella spedizione beni. L’intervento indiretto risulterebbe integrato, ad esempio, quando il fornitore promuova attivamente, suggerendo o consigliando al cessionario, un determinato vettore, nonostante il fornitore non sia il soggetto che, dal punto di vista formale, conclude il contratto di trasporto/spedizione con il vettore e ne sostiene i relativi costi. Chiarimenti L’Agenzia delle Entrate, con la circolare riportata nel seguito, ha ritenuto opportune fornire chiarimenti in merito al raccordo tra le disposizioni del “Decreto Crescita 2019” e quelle del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate prot. N. 660061/2019 CIRCOLARE 1° GIUGNO 2020, N. 13/E Termini e modalità di trasmissione dei dati relativi alle vendite a distanza di beni che avvengono mediante l’uso di una interfaccia elettronica – articolo 13, comma 1, del Dl 30 aprile 2019, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 Premessa Omissis Le nuove disposizioni Omissis 2 Definizioni Omissis 3 Ambito applicativo Con riguardo all’ambito applicativo soggettivo, il Legislatore fa riferimento all’ampio genus dei soggetti passivi, distinguendo tra soggetti passivi stabiliti e non stabiliti. I soggetti passivi stabiliti tenuti all’obbligo di comunicazione dei dati di cui all’articolo 13 del decreto Crescita sono da individuarsi nei soggetti passivi Iva, inclusi quelli che, aderendo o applicando regimi speciali, non sono debitori d’imposta. A titolo di esempio, sono generalmente esclusi dall’ambito di applicazione della disciplina in commento coloro che accedono al regime forfetario, di cui alla legge del 28 dicembre 2015, n. 208 e successive modificazioni. In particolare, questi ultimi, pur rientrando nella nozione di soggetto passivo Iva, non addebitano l’Iva in rivalsa, né esercitano il diritto alla detrazione dell’imposta assolta, dovuta o addebitata sugli acquisti nazionali, comunitari e sulle importazioni (cfr. circolare 10 aprile 2019, n. 9/E). Pertanto, in linea generale i soggetti che rientrano nel regime in commento non sono tenuti all’obbligo di comunicazione dei dati, di cui all’articolo 13 del decreto Crescita, salvo nelle ipotesi in cui effettuino acquisti in reverse charge e risultino per questo debitori di imposta. Al contrario, rientrano nella nozione di soggetto passivo coloro che accedono a regimi Iva che prevedono speciali meccanismi che incidono sulla determinazione della base imponibile o sull’esercizio della detrazione. A titolo di esempio, sono ricompresi i soggetti che applicano il regime speciale previsto per l’agricoltura (cfr. articolo 34 del Dpr 633 del 1972), l’editoria (cfr. art. 74, primo comma, lettera c), del citato decreto), il regime del margine (cfr. Dl 23 febbraio 1995, n 41, convertito con legge 85 del 22 marzo 1985 e successive modificazioni). Invece, la locuzione “soggetti passivi non stabiliti nel territorio dello Stato” ricomprende sia i gestori delle piattaforme che non effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi territorialmente rilevanti nel territorio dello Stato, che i gestori (non stabiliti) che realizzano le predette operazioni. Per questi ultimi (soggetti non stabiliti che svolgono operazioni territorialmente rilevanti), ove privi di stabile organizzazione, al fine di adempiere all’obbligo di comunicazione di cui all’articolo 13 comma 1, del decreto Crescita è necessaria l’identificazione diretta, ai sensi dell’articolo 35 ter del Dpr 633/1972, ovvero la nomina di un rappresentante fiscale ai sensi dell’articolo 17, terzo comma, del Dpr 633/1972. Di contro, per i soggetti passivi non stabiliti che non effettuano operazioni territorialmente rilevanti nel territorio dello Stato, è sufficiente la richiesta all’Agenzia delle entrate di un codice fiscale. Va da sé che nella ipotesi in cui il soggetto non residente si trovi nella condizione di dover versare l’imposta per conto del fornitore, sarà obbligato a chiedere l’apertura della partita Iva per poter assolvere il tributo. Per quanto concerne l’ambito oggettivo, l’obbligo di comunicazione riguarda due tipologie di dati: I dati che afferiscono alle cession aventi oggetto qualsiai bene oggetto di venditga a distanza, di cui all’articolo 13, comma 1, del devreto Crescita; I dati relative alle cession di telefoni cellular, consolle di gioco, tablet PC e laptop indicate dall’articolo 11 bis, commi da 11 a 15, del Dl 14 dicembre 2018, n. 135, convertito con legge 11 febbraio 2019, n. 12. Nell’ambito della vendita a distanza di beni all’interno dell’Unione europea rientrano le cessioni di beni per l’Italia o dall’Italia, rispettivamente regolate dagli artt. 40, commi 3 e 4, lett. b), e 41, comma 1, lett. b), Dl 331 del 1993. Alla luce dell’esigenza di garantire un pronto adempimento degli obblighi di comunicazione delle piattaforme, si ritiene che le stesse possano comunicare i dati delle vendite, prescindendo dal valore della soglia prevista dallo Stato di destinazione del bene. La singola piattaforma, infatti, conosce i dati relativi alle vendite che essa stessa facilita, ma potrebbe non essere a conoscenza del dato complessivo riferibile all’operatore e comprensivo di vendite facilitate da altre piattaforme o effettuate senza l’intervento “facilitatore” di una piattaforma elettronica. Pertanto, le piattaforme potranno comunicare anche i dati delle vendite relative alle operazioni cosiddette “sovra soglia”. Il comma 3 dell’articolo 13 del decreto Crescita prevede che il gestore della piattaforma digitale è considerato debitore dell’Iva relativa alle operazioni dallo stesso facilitate per la mancata o incompleta trasmissione dei dati previsti dal comma 1. Sia la mancata, quanto l’incompleta trasmissione dei dati deve essere verificata con riferimento a ciascun fornitore che si avvale della piattaforma. A tal riguardo, l’incompleta trasmissione dei dati riguarda la non indicazione di alcuni degli elementi previsti dal comma 1, i quali devono, invece, essere tutti trasmessi affinché la piattaforma non ricada nell’obbligo di versare l’Iva dovuta dai fornitori per le vendite a distanza da questi effettuate. In questo caso, l’obbligo di versamento dell’Iva da parte della piattaforma sussiste solo ove quest’ultima non dimostri “che l’imposta è stata assolta dal fornitore”. L’Amministrazione finanziaria potrà comunque effettuare accessi presso il soggetto obbligato al fine di rilevare la correttezza del dato comunicato. Ai fini probatori, si ritiene che il fornitore possa esibire ogni idonea documentazione che attesti il versamento dell’Iva dovuta (modello F24, documentazione bancaria, dichiarazioni fiscali, etc.). L’assenza della predetta documentazione determina l’obbligo di versamento dell’Iva da parte della piattaforma relativamente alle vendite a distanza facilitate. I dati soggetti all’obbligo di trasmissione di cui ai punti 1) e 2) sono solo quelli effettivamente presenti sulla piattaforma e comunicati digitalmente dal fornitore in relazione alle vendite a distanza facilitate dalla piattaforma. La circostanza si desume dal comma 3 dell’articolo 13 del decreto Crescita, in cui è stabilito che il soggetto passivo di cui al comma 1 è considerato debitore d’imposta per le vendite a distanza per le quali non ha trasmesso, o ha trasmesso in modo incompleto, i dati di cui al comma 1, “presenti sulla piattaforma”. Ciò implica l’esistenza di un adeguato sistema interno di due diligence finalizzato al controllo della qualità dei dati e alla prevenzione del rischio. Infatti, il Provvedimento stabilisce che «Nel caso di mancata trasmissione dei dati i soggetti passivi non sono considerati debitori d’imposta se dimostrano che l’imposta è stata assolta dal fornitore. Nel caso, invece, di trasmissione di dati incompleti, i predetti soggetti non sono considerati debitori d’imposta se dimostrano di avere adottato tutte le misure necessarie per la corretta rilevazione e individuazione dei dati presenti sulla piattaforma digitale» (cfr. punto 3.5 del Provvedimento). 4 Trasmissione dei dati Il Provvedimento (punto 3.4 ) stabilisce che i soggetti passivi trasmettano all’Agenzia delle entrate, entro la fine del mese successivo a ciascun trimestre, a partire dal trimestre di entrata in vigore dell’art. 13 del decreto Crescita, i seguenti dati relativi a ciascun fornitore che ha effettuato almeno una vendita nel trimestre di riferimento: La denominazione o I dati anagrafici complete, inclusa la residenza o il domicilio, nonchè l’identificativo univoco utilizato per effettuare le vendite facilitate dall’interfaccia elettronica, il codice identificativo fiscal ove esistente, l’indirizzo di posta elettronica; Il numero totale delle unità vendute in Italia; a scelta del soggetto passive, per le unità vendute in Italia l’ammontare totale dei prezzi di vendita o il prezzo m edio di vendita, espresso in Euro. Posto che, come precisato in precedenza, i dati da trasmettere sono solo quelli esistenti sulle piattaforme e che ciò implica l’esistenza di un adeguato sistema interno di due diligence finalizzato al controllo della qualità dei dati e alla prevenzione del rischio, ove la piattaforma accerti che i dati comunicati non siano corretti ovvero risultino incompleti, la stessa piattaforma, al fine di non essere considerata debitrice dell’Iva, dovrà apportare le opportune modificazioni alle comunicazioni di dati non corretti o incompleti. Al riguardo il citato Provvedimento prevede che «In caso di omissioni o errori nella trasmissione dei dati, i soggetti passivi possono trasmettere una nuova comunicazione che sostituisce integralmente quella precedentemente inviata. La nuova comunicazione è effettuata entro la fine del mese successivo a quello in cui è stata inviata la prima comunicazione e deve contenere l’indicazione del trimestre di riferimento» (cfr. punto 3.7). In quest’ultimo caso, la piattaforma potrà inviare comunicazioni sostitutive della precedente. Qualora la piattaforma non abbia comunicato, ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del decreto Crescita, i dati di cui è in possesso entro il termine previsto dal punto 3.4 del Provvedimento (entro la fine del mese successivo a ciascun trimestre), non potrà inviare una comunicazione sostitutiva entro il termine stabilito dal punto 3.7 del citato Provvedimento. In tal caso, la comunicazione sostitutiva non produce effetti ai fini dell’adempimento dell’obbligo di comunicazione e la piattaforma è considerata debitrice d’imposta, ai sensi dell’articolo 13, comma 3, del decreto Crescita. I prezzi di vendita devono essere espressi in Euro e le interfacce elettroniche sono legittimate a operare la conversione in Euro delle valute estere secondo i loro sistemi interni; sarà pertanto ugualmente accettata la conversione secondo il tasso di cambio della data dell’operazione o quello di fine mese, purché effettuata da ciascuna piattaforma secondo un criterio costante, esplicitato nella documentazione dalla stessa predisposta. Al fine di tutelare le esigenze di semplicità negli adempimenti da parte degli operatori, il dato da comunicare per ciascuna vendita può essere rappresentato dal prezzo della transazione così come visualizzato dell’utente al momento dell’acquisto tramite la piattaforma che facilita la transazione, comprensivo di eventuali servizi accessori (quali ad esempio, la spedizione o il trasporto), anche se questi ultimi sono effettuati da terze parti; in altri termini, va comunicato il totale della transazione conclusa tramite la piattaforma, al lordo dell’Iva. Le vendite c.d. “complesse”, quali le vendite di pacchetti di più beni a fronte di un prezzo unitario, sono considerate transazioni uniche. Al contrario, sono considerate vendite separate quelle aventi ad oggetto accessori (cuffie, custodia etc.) afferenti ad altri beni, quali ad esempio tablet e cellulari. Nel caso di resi di cui la piattaforma sia a conoscenza, gli stessi dovranno essere oggetto di comunicazione sostitutiva. I termini per la presentazione di quest’ultima decorrono dal momento in cui la piattaforma è a conoscenza del reso. In caso di mancato invio della comunicazione sostitutiva, la piattaforma è considerata debitrice dell’Iva dovuta sulle cessioni dei beni dalla stessa facilitate ai sensi dell’articolo 13, comma 3, del decreto Crescita, salvo che venga provato l’assolvimento dell’imposta da parte del fornitore. Viceversa, la piattaforma non sarà considerata debitrice Iva qualora i dati comunicati risultino corretti, non essendo la stessa a conoscenza del valore dei resi. I medesimi principi sono applicabili ai casi in cui, successivamente alla conclusione della transazione online, il pagamento non vada a buon fine (e quindi la vendita non si perfezioni). Infine, non devono essere comunicati, ai sensi dell’articolo 13 del decreto Crescita, i dati relativi alle cessioni di beni effettuate a titolo gratuito e ai campioni omaggio, in quanto non costituiscono cessioni ai fini Iva (cfr. articolo 2, comma 3, lett. d) del Dpr 633 del 1972). 5 Decorrenza dell’obbligo di comunicazione La trasmissione dei dati è effettuata entro la fine del mese successivo a ciascun trimestre, a partire da quello di entrata in vigore dell’articolo 13 in commento. In sede di prima applicazione della normativa, è stato previsto che la prima trasmissione dei dati, così come la trasmissione dei dati relativi alle operazioni disciplinate dall’articolo 11 bis del decreto Semplificazioni, avvenisse entro il 31 ottobre 2019 (punto 3.4 del Provvedimento). Tuttavia, nel caso in cui, in ragione di problemi tecnici ed operativi inerenti alla trasmissione o alla leggibilità dei dati, sia stato necessario sostituire o integrare le comunicazioni originarie al fine di includere correttamente i dati suddetti, si ritiene non applicabile, fino alla data di emanazione della presente circolare, la disposizione di cui all’articolo 13, comma 3, del decreto Crescita, potendosi ritenere sussistenti le obiettive condizioni di incertezza in merito all’applicazione della normativa in commento, ai sensi dell’art. 10, comma 3, legge 212 del 2000 (cd. Statuto dei diritti del contribuente).
Spesso arriviamo alla sera senza aver pensato alle cose spirituali. Probabilmente non siamo sempre consapevoli che noi non possiamo respirare, pensare e muoverci se non fosse il Signore a sorreggerci. Consideriamo la grande umiltà di Dio: Egli continua ad elargire i suoi doni senza che ce lo meritiamo, semplicemente perché ci ama come sue creature. Molti, però, non si pongono nemmeno il problema dell’esistenza di Dio e della grande efficacia dei Sacramenti per la propria anima immortale. Continuano la loro vita dissoluta come se tutto fosse scontato senza credere che abbiamo un’anima immortale e che dobbiamo moltissimo al nostro Creatore, il quale fa piovere sui giusti e gli ingiusti. Se pensassimo a fondo che ogni istante è un suo dono, saremmo più riconoscenti e ciò ci condurrebbe alla vera serenità interiore in vista della felicità eterna con tutti gli angeli ed i santi. Se volete essere aggiornati sui nuovi video che realizzo (più di 2800) iscrivetevi al mio canale youtube “UNIVERSO INTERIORE piaipier”: http://www.youtube.com/user/piaipier XUtilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze e ripetendo le visite. Cliccando su "Accetta", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia è possibile visitare le Impostazioni dei cookie per fornire un consenso controllato. Leggi di piùPreferenze sui cookieACCETTA TUTTI Privacy & Cookies Policy Chiudi Impostazioni dei cookie Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito. Di questi cookie, quelli classificati come necessari vengono memorizzati nel suo browser perché sono essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito web. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e capire come utilizzi questo sito web. 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Il 5 settembre a Stresa sul Lago Maggiore si è tenuto DopoFespa, un evento pensato per approfondire e dibattere i trend emersi nella manifestazione internazionale e per discutere di come prodotti e tecnologie presentate a Londra dai diversi espositori potranno influenzare il mercato dell’industria grafica nazionale. Organizzato da 4IT Group e Siotec, DopoFespa è stata anche un’occasione (praticamente unica) per chi non potendo partecipare a Fespa, ha potuto cogliere, nella efficace relazione di Ron Gilboa (Director of Functional & Industrial Printing division di InfoTrends) le novità presentate alla manifestazione di Londra e gli scenari e le prospettive dell’“after Fespa 2013”. Ad aprire i lavori della giornata, a cui hanno partecipato circa cento tra fornitori e stampatori, Corrado Bizzini, presidente Siotec, che ha ricordato ai partecipanti come l’industria grafica nazionale ha caratteristiche e prerogative che possono essere (nonostante tutto) innovative e vincenti. Il Made in Italy è un elemento distintivo che le aziende devono difendere e valorizzare. Anche partecipando alle iniziative delle Associazioni. Una breve carrellata sugli scenari di mercato nel settore italiano della stampa offset, digitale, serigrafica è stato il punto di partenza della relazione di Enrico Barboglio. Nel suo intervento il presidente di 4IT Group ha evidenziato gli effetti dei cambiamenti delle abitudini degli end-user nel settore della comunicazione stampata. Proprio gli spunti di questa relazione sono stati oggetto di dibattito nella tavola rotonda della parte centrale della mattinata. Vi hanno partecipato manager e titolari di alcune aziende rappresentative della filiera grafica, tra cui: Edgardo Baggini – Comec, Luca Cavazzuti – 1stampa, Daniele De Rosa – Extris, Giovanni Pizzamiglio – Epson, Ronald Rink – Ritrama, Paolo Santi – SAC Serigrafia. Una tavola rotonda che ha messo in evidenza come il settore della stampa ‘che fa effetto’ ha oggi molteplici opportunità di innovazione. Opportunità che derivano da evoluzione dei materiali su cui stampare e della tipologia di mercati che questi nuovi supporti stanno aggredendo. E’ Ronald Rink di Ritrama, ad esempio, a citare il caso del ‘car wrapping’ e di come questa soluzione si sia aperta al mercato dell’utente finale oltre che a quello dei mezzi pubblici su cui aveva fatto i primi passi. Opportunità che derivano dalla integrazione di tecnologie digitali con tecnologie tradizionali. Opportunità che derivano dall’ampliamento dei servizi che uno stampatore oggi può fornire. Il pericolo è determinato a volte – come dice Paolo Santi – dalla mancanza di formazione nelle aziende grafiche. Se di questo poi siano più responsabili le aziende grafiche o più i fornitori è stato arduo determinarlo nel dibattito, arricchito anche da alcuni interventi della platea. La giornata è continuata con la presentazione delle novità di Fespa e del dopo Fespa da parte di Agfa Graphics, Epson e Esanastri. All’intervento in cui Marco Oreste Reggiroli ha invitato gli stampatori a ‘vivere’ il cambiamento in atto, è seguito quello di Epson che ha colto l’occasione per parlare delle grandi novità nell’ambito delle soluzioni per la stampa tessile, incluso l’annuncio in anteprima di una stampante per T-Shirt che sarà lanciata ad ottobre nel mercato italiano. Ultimo intervento della mattinata quello di Roberto Posarelli e Federico Carnasciali di Esanastri. Il breve video in cui si è mostrato il funzionamento di Galileo ha sicuramente riscosso un interesse altissimo, per questa novità di macchina per lo scrapping automatico prodotta e brevettata dall’azienda toscana, e che già a Fespa Londra era stata segnalata come una delle novità più interessanti della manifestazione. Made in Italy dunque in evidenza a fine mattinata. Made in italy e Best Practice italiane alla riapertura dei lavori dopo l’intervento in cui Chris Smith di Fespa International ha sensibilizzato la platea sul tema del green e di come spesso si parla di green, ma si tratta di ‘greenwashing’. Ed è proprio sul tema del green e della sostenibilità aziendale la prima best practice dello SHOWCASE PRINT ITALY. La porta sul palco Giovanni Battista Colombo, direttore generale di Stabilimenti Tipografici Carlo Colombo, azienda selezionata per il Dopo Fespa per rappresentare una delle migliori risposte italiane all’utilizzo di approccio ‘green’ nell’ambito delle arti grafiche. E’ l’occasione per annunciare l’ottenimento di un nuovo riconoscimento in ambito ambientale, essendo STCC la prima azienda italiana con la qualifica (riconosciuta dal Tuv) di azienda ‘Io Stampo Sostenibile’. Proprio sul tema di questo riconoscimento è lo stesso Presidente di Siotec Corrado Bizzini a formulare dal palco di Stresa la richiesta a Giovanni Battista Colombo (questa vosta interpellato nella sua veste di Presidente Assografici) affinchè i criteri di qualificazione come azienda ‘Io Stampo Sostenibile’ possano essere estesi anche ai settori merceologici rappresentati dai soci Siotec. Sotto la conduzione di Mauro Tironi hanno poi presentato soluzioni di stampa specialistica: Roberto Creati – Designo Visual, Paolo Lorusso – P&P Promotion, Claudio Monaco – Serimon, Agostino Musitelli – In.Deco Serigrafia, permettendo di mettere in evidenza come la fantasia e l’innovazione Made in Italy non sia seconda a nessuno. Oltre al panorama nazionale, DopoFespa ha dato l’occasione ai suoi partecipanti di confrontarsi con il mercato estero. In particolare quello dell’est. Ricco di spunti l’intervento di Artem Nadirashvili, Presidente e CEO di Midi Print, arrivato appositamente dalla Russia per parlare della propria esperienza di stampatore tessile. Il ricco programma di DopoFespa si è chiuso con l’analisi di Ron Gilboa già citata ad inizio articolo. Un’esperienza, quella di DopoFespa, secondo gli organizzatori più che positiva e che ha dato modo agli operatori italiani di potersi dotare di qualche strumento in più per poter navigare nel sempre più mosso mare della stampa specialistica e in genere. Soddisfatti del programma e della giornata di approfondimento e confronto anche i partecipanti. Anche se, come ha sottolineato un operatore del settore: “La presenza di serigrafi e stampatori doveva essere di sicuro maggiore. Eventi come questo sono fondamentali, e la non massiccia presenza è la dimostrazione che da buoni italiani sappiamo lamentarci ma non facciamo nulla per risollevarci quasi come se ci piacesse questa situazione! Forse”.
MERCATO INTER DS CORINTHIANS PAULINHO / SAN PAOLO (Brasile) – Continua il pressing dell’Inter su Paulinho. Il centrocampista brasiliano resta un obiettivo dei nerazzurri che, a meno di clamorosi colpi di scena, dovranno trattare esclusivamente con il Corinthians, vicino all’acquisto dell’altra metà del cartellino dall’istituto finanziario Banco BMG. Ad annunciarlo il direttore sportivo del club […] Pubblicato daRedazione 27 Agosto 2012 27 Agosto 2012 Pubblicato inMercatoTag: banco bmg, corinthians, de andrade, inter, mercato, paulinhoLascia un commento su Mercato Inter, Paulinho ribadisce: “Resto fino al Mondiale per club” Mercato Roma, Marquinhos è in città MERCATO ROMA VISITE MEDICHE MARQUINHOS / ROMA – E’ sbarcato all’aeroporto di Fiumicino alle 6.40 il giovane difensore Marquinhos. Il calciatore, proveniente dal Corinthians, prima di apporre la sua firma sul contratto che lo legherà alla Roma, sta svolgendo le visite mediche presso il Policlinico ‘Gemelli’. A.L. Be the first to like. Like Unlike Pubblicato daRedazione 20 Agosto 2012 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, marquinhos, mercato, roma, visite medicheLascia un commento su Mercato Roma, Marquinhos è in città Calciomercato Inter, ESCLUSIVO: Paulinho aspetta i nerazzurri, ma… CALCIOMERCATO INTER ESCLUSIVO PAULINHO/ SAN PAOLO (Brasile) – Molto probabilmente Paulinho sarà eletto miglior giocatore della Coppa Libertadores. Nella notte il centrocampista del Corinthians ha conquistato uno storico traguardo grazie al 2-0 contro il Boca Juniors, laureandosi campione insieme ai propri compagni. Le prestazioni del numero 8 non sono ovviamente passate inosservate in Europa, dove diverse squadre sono sulle tracce del […] Pubblicato daRedazione 5 Luglio 2012 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: calciomercato inter, corinthians, paulinhoLascia un commento su Calciomercato Inter, ESCLUSIVO: Paulinho aspetta i nerazzurri, ma… Mercato Fiorentina, Ralf non passa di moda MERCATO FIORENTINA RALF/ FIRENZE – Oggetto di un sondaggio da parte della Fiorentina nel mese di maggio, il centrocampista del Corinthians Ralf continua a piacere ad Eduardo Macia che, dopo la fine della Coppa Libertadores, sembra orientato a tornare alla carica per il giocatore, accostato anche a Inter e Roma in passato. D.T. Be the first to like. Like Unlike Pubblicato daRedazione 20 Giugno 2012 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: corinthians, mercato fiorentina, ralfLascia un commento su Mercato Fiorentina, Ralf non passa di moda Coppa Libertadores, Corinthians-Santos vale la finale COPPA LIBERTADORES CORINTHIANS SANTOS / SAN PAOLO (Brasile) – Questa notte prima semifinale di ritorno di Coppa Libertadores. Il Corinthians cercherà di raggiungere, per la prima volta nella sua storia, la finale della competizione. I padroni di casa partono dall’1-0 dell’andata ma il Santos di Neymar non si arrenderà facilmente. Domani seconda semifinale tra Universidad […] Pubblicato daRedazione 20 Giugno 2012 Pubblicato inNewsTag: boca juniors, coppa libertadores, corinthians, santosLascia un commento su Coppa Libertadores, Corinthians-Santos vale la finale Calciomercato, SPECIALE Sudamerica: le big monitorano la Libertadores, ecco i nomi CALCIOMERCATO SPECIALE SUDAMERICA/ ROMA – Con due giorni di ritardo rispetto al consueto, torna la rubrica di Calciomercato.it ‘Speciale Sudamerica’. Un ritardo voluto, per aver modo di seguire con attenzione le due semifinali di Coppa Libertadores tra Santos e Corinthians e Boca Juniors e Universidad de Chile. BOMBONERA SPIATA – Partiamo questa volta dal giocatore meno conosciuto, Juan Sanchez Miño, esterno offensivo del […] Pubblicato daRedazione 15 Giugno 2012 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: arouca, boca, calciomercato, corinthians, mouche, paulinho, roncaglia, sanchez, santos, speciale sudamericaLascia un commento su Calciomercato, SPECIALE Sudamerica: le big monitorano la Libertadores, ecco i nomi Calciomercato Juventus, Del Piero nel mirino di Corinthians e Cruzeiro L’ormai ex capitano bianconero tentato dal Sudamerica: Cruzeiro e Corinthians ci provano Pubblicato daRedazione 7 Giugno 2012 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, cruzeiro, del piero, mercato juventusLascia un commento su Calciomercato Juventus, Del Piero nel mirino di Corinthians e Cruzeiro Brasile, stop di sei settimane per Adriano L’ex attaccante dell’inter sottoposto ad un intervento al tendine d’Achille Pubblicato daRedazione 13 Aprile 2012 Pubblicato inNewsTag: adriano, brasile, corinthians, flamengoLascia un commento su Brasile, stop di sei settimane per Adriano Mercato Roma, esclusivo: le ultime su Dodò CALCIOMERCATO ROMA DODO’ PSG/ SAN PAOLO (Brasile) – Nelle ultime ore dalla Francia sono giunte indiscrezioni in merito ad un improvviso blitz del Psg per Dodò. Il terzino sinistro di proprietà del Corinthians piace molto alla Roma e nei giorni scorsi si è parlato di una trattativa già chiusa. La redazione di Calciomercato.it si è subito attivata per […] Pubblicato daRedazione 28 Marzo 2012 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: corinthians, esclusivo dodò, mercato roma, psgLascia un commento su Mercato Roma, esclusivo: le ultime su Dodò Calciomercato Roma, Paulinho nel mirino di Sabatini Il centrocampista del Corinthians sarebbe ad un passo dai giallorossi Pubblicato daRedazione 26 Marzo 2012 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, mercato roma, paulinho roma, sabatiniLascia un commento su Calciomercato Roma, Paulinho nel mirino di Sabatini Mercato Benfica, Cardozo richiesto dal Corinthians Il club brasiliano, che ha da poco perso Adriano, corre ai ripari visto il cattivo stato di forma di Liedson Pubblicato daRedazione 24 Marzo 2012 Pubblicato inMercato esteroTag: cardozo, corinthians, kleber, mercato benfica, mercato brasile, portoLascia un commento su Mercato Benfica, Cardozo richiesto dal Corinthians VIDEO – Mercato Roma, tutto pronto o quasi per la firma di Dodò VIDEO, ROMA E’ FATTA PER DODO’ / ROMA – Si chiama Josè Rodolfo Pires Ribeiro, in arte Dodò, e sarà il prossimo acquisto di mercato della Roma. Il talentuoso brasiliano, sul quale si sono espressi ieri i due esperti di calcio sudamericano Durante e Miele, è di proprietà del Corinthians e i dirigenti giallorossi hanno […] Pubblicato daRedazione 22 Marzo 2012 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, dodò, mercato roma, sabatiniLascia un commento su VIDEO – Mercato Roma, tutto pronto o quasi per la firma di Dodò Corinthians, ritorno al gol per Adriano CALCIO BRASILE CAMPIONATO PAULISTA CORINTHIANS ADRIANO / RIO DE JANEIRO (Brasile)- Un gol che può significare l’uscita da un tunnel. Stiamo parlando di Adriano Leite Ribeiro, 30enne ex centravanti di Inter e Parma che è tornato al gol nel campionato paulista segnando con la maglia del Corinthians la rete decisiva nel match con il Botafogo. L’ ‘Imperatore’ è apparso finalmente […] Pubblicato daRedazione 26 Febbraio 2012 26 Febbraio 2012 Pubblicato inMercato, NewsTag: adriano, botafogo, calcio, campionato paulista, corinthiansLascia un commento su Corinthians, ritorno al gol per Adriano Mercato Brasile, Flamengo vuole Adriano L’ex Imperatore e’ sempre piu’ lontano dalla maglia del Corinthians Pubblicato daRedazione 9 Febbraio 2012 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: adriano, corinthians, flamengo, mercato brasileLascia un commento su Mercato Brasile, Flamengo vuole Adriano Mercato Corinthians, Adriano: rinnovo a rischio per aver saltato un allenamento L’attaccante del Corinthians era andato a festeggiare il compleanno della madre Pubblicato daRedazione 17 Gennaio 2012 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: adriano, brasile, corinthians, de andradeLascia un commento su Mercato Corinthians, Adriano: rinnovo a rischio per aver saltato un allenamento Calciomercato Milan e Inter, anche il Corinthians su Tevez Il club brasiliano prosegue il corteggiamento nei confronti dell’attaccante argentino, in attesa di sviluppi Pubblicato daRedazione 14 Gennaio 2012 Pubblicato inMercato, MilanTag: calciomercato milan, corinthians, inter, manchester city, tevezLascia un commento su Calciomercato Milan e Inter, anche il Corinthians su Tevez Calciomercato Milan, Paulinho ribadisce: “Resto qui!” CALCIOMERCATO MILAN PAULINHO/ SAN PAOLO (Brasile) – Nel Corinthians che ha trionfato nel ‘Brasileirao’, un ruolo fondamentale è stato giocato da Paulinho. Con otto gol all’attivo e un rendimento sempre costante, il centrocampista centrale si è guadagnato le attenzioni di diversi club europei, Roma e, soprattutto, Milan compresi. Ai microfoni di ‘ArenaSporTV’ il giocatore ha tuttavia sentenziato. “Molte persone […] Pubblicato daRedazione 5 Dicembre 2011 Pubblicato inMercato, Mercato estero, MilanTag: calciomercato milan, corinthians, paulinhoLascia un commento su Calciomercato Milan, Paulinho ribadisce: “Resto qui!” Calciomercato Milan, presidente Corinthians: “Paulinho? Nessuna offerta” CALCIOMERCATO MILAN CORINTHIANS PAULINHO/ SAN PAOLO (Brasile) – Uno dei pilastri del Corinthians che si avvia a conquistare il campionato brasiliano è stato sicuramente Paulinho. Il forte centrocampista centrale ha regalato ottime prestazioni e gol, che gli hanno portato in dote anche le attenzioni di diversi club europei. In Italia, il Milan è la società che lo ha […] Pubblicato daRedazione 1 Dicembre 2011 Pubblicato inMercato, Mercato estero, MilanTag: calciomercato milan, corinthians, paulinhoLascia un commento su Calciomercato Milan, presidente Corinthians: “Paulinho? Nessuna offerta” Brasile, Adriano salta allenamento pre finale Brasilerao per mal di pancia L’ormai ex Imperatore ha saltato l’allenamento che precede Corinthians-Palmeiras Pubblicato daRedazione 29 Novembre 2011 Pubblicato inNewsTag: adriano, brasile, corinthians, interLascia un commento su Brasile, Adriano salta allenamento pre finale Brasilerao per mal di pancia Calciomercato Milan, Paulinho: “Sto bene al Corinthians” CALCIOMERCATO MILAN PAULINHO/ SAN PAOLO (Brasile) – Ormai da settimane si fa un gran parlare del possibile approdo al Milan di Paulinho. Nei giorni scorsi alcuni organi d’informazione avevano parlato di trattativa conclusa sulla base del prestito con diritto di riscatto. Il club rossonero avrebbe dovuto versare subito 3 milioni di euro nelle casse di Corinthians, Pao de […] Pubblicato daRedazione 24 Novembre 2011 Pubblicato inMercato, Mercato estero, MilanTag: calciomercato milan, corinthians, milan, paulinhoLascia un commento su Calciomercato Milan, Paulinho: “Sto bene al Corinthians” Mercato Milan, tutto su Paulinho MERCATO MILAN AFFONDO PER PAULINHO / MILANO – Dopo aver assistito alla sfida tra Corinthians e Atletico Mineiro, il dg del Milan Ariedo Braida, è ripartito, con soddisfazione, alla volta dell’Italia. L’alto dirigente rossonero ha infatti portato a buon punto la trattativa con il club Paulista per José Paulo Bezerra Maciel Júnior, più semplicemente noto come Paulinho. Stando a quanto riportato […] Pubblicato daRedazione 21 Novembre 2011 21 Novembre 2011 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, inter, mercato milan, milan paulinho, roma, rossoneriLascia un commento su Mercato Milan, tutto su Paulinho Mercato Milan e Roma, esclusivo ds Corinthians su Paulinho, Leandro Castan e Ralf MERCATO MILAN ROMA ESCLUSIVO DS CORINTHIANS PAULINHO, RALF, LEANDRO CASTAN/ SAN PAOLO (Brasile) – Reduce dal viaggio di ritorno dopo la vittoriosa trasferta contro il Cearà, Edu Gaspar, direttore sportivo del Corinthians, si è concesso in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it per aggiornare il dossier su Paulinho, Ralf e Leandro Castan, giocatori visionati nei giorni scorsi da Milan e Roma. “Sappiamo che Milan […] Pubblicato daRedazione 18 Novembre 2011 Pubblicato inMercato, Mercato estero, MilanTag: corinthians, esclusivo edu, leandro castan, mercato milan, mercato roma, paulinho, ralfLascia un commento su Mercato Milan e Roma, esclusivo ds Corinthians su Paulinho, Leandro Castan e Ralf Mercato Milan, fumata nera per Damiao, grigia per Paulinho MERCATO MILAN FUMATA NERA DAMIAO PAULINHO/ PORTO ALEGRE (Brasile) – Nei giorni scorsi Ariedo Braida ha assistito alla gara tra Internacional de Porto Alegre e Bahia, per vedere ancora una volta all’opera Leandro Damiao. L’agente dell’attaccante ha confermato ai nostri microfoni l’esistenza di contatti con le big italiane, ma dal Brasile non giungono buone notizie. […] Pubblicato daRedazione 18 Novembre 2011 Pubblicato inMercato, Mercato estero, MilanTag: corinthians, internacional, leandro damiao, mercato milan, paulinhoLascia un commento su Mercato Milan, fumata nera per Damiao, grigia per Paulinho Mercato Milan, Juve e Inter: esclusivo Durante su Paulinho, Ralf, Dede’ e Juan MERCATO MILAN JUVE INTER ESCLUSIVO DURANTE PAULINHO RALF DEDE’ JUAN / SAN PAOLO (Brasile) – Il mercato di gennaio si avvicina e le voci continuano a rincorrersi. In particolare, sono molti i dirigenti e gli osservatori dei maggiori club italiani che si trovano in Brasile per osservare da vicino alcuni calciatori. Tra questi i centrocampisti […] Pubblicato daRedazione 14 Novembre 2011 14 Novembre 2011 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, dedè, internacional, juan, mercato inter, mercato juve, mercato milan, paulinho, ralf, sabatino durante, vasco da gamaLascia un commento su Mercato Milan, Juve e Inter: esclusivo Durante su Paulinho, Ralf, Dede’ e Juan Calciomercato Manchester City, Emerson Leao critica Tevez L’ex allenatore del Corinthians non nasconde le sue perplessita’ caratteriali su Carlos Tevez Pubblicato daRedazione 2 Novembre 2011 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: calciomercato manchester city, corinthians, emerson leao, tevezLascia un commento su Calciomercato Manchester City, Emerson Leao critica Tevez Corinthians, Adriano non gioca: troppo grasso CORINTHIANS ADRIANO TROPPO GRASSO / SAN PAOLO (Getty Images) – Ha recuperato dall’infortunio che lo ha tenuto fuori per molti mesi, ma non ha ancora trovato la forma migliore: Adriano dovrà faticare prima di riassaporare il terreno di gioco. Il tecnico del Corinthians, infatti, ha detto che l’attaccante ex Roma e Inter è ancora troppo grasso (si […] Pubblicato daRedazione 30 Ottobre 2011 Pubblicato inNewsTag: adriano grasso, corinthians, infortunio adriano, peso adrianoLascia un commento su Corinthians, Adriano non gioca: troppo grasso Mercato Inter, su Tevez pronto il Corinthians Il club brasiliano avrebbe pronta un’offerta da 20 milioni di euro Pubblicato daRedazione 25 Ottobre 2011 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: argentina, corinthians, inghilterra, inter, manchester city, roma, tevezLascia un commento su Mercato Inter, su Tevez pronto il Corinthians Mercato Milan, esclusivo agente Paulinho su ipotesi rossonera MERCATO MILAN ESCLUSIVO AGENTE PAULINHO/ SAN PAOLO (Brasile) – Ci sarebbe anche il nome di Paulinho sul nutritissimo taccuino di Ariedo Braida, tornato da poco dalla missione in Brasile. Il centrocampista del Corinthians, accostato in estate anche a Fiorentina, Palermo e Roma, ha esordito con la nazionale brasiliana nell’amichevole contro l’Argentina del 14 settembre e ha già realizzato 11 […] Pubblicato daRedazione 20 Ottobre 2011 Pubblicato inMercato, MilanTag: agente paulinho, corinthians, mercato, milanLascia un commento su Mercato Milan, esclusivo agente Paulinho su ipotesi rossonera Calciomercato Benfica, Luisao verso il Brasile MERCATO BENFICA LUISAO CORINTHIANS / LISBONA (Portogallo) – Luisao, centrale difensivo del Benfica, è finito nelle mire del Corinthians per la prossima stagione. Stando a quanto riporta ‘abola.pt’, il club paulista avrebbe preparato un’offerta di 20 milioni di euro per lui, pari alla sua clausola rescissoria. 30 anni, Luisao ha appena rinnovato col Benfica fino […] Pubblicato daRedazione 19 Ottobre 2011 Pubblicato inMercatoTag: benfica, corinthians, luisao, romaLascia un commento su Calciomercato Benfica, Luisao verso il Brasile Calciomercato Palermo e Catania: duello per Montillo CALCIOMERCATO CATANIA E PALERMO SU MONTILLO / BELO HORIZONTE (Brasile) – Derby di mercato in vista tra Catania e Palermo. Secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano brasiliano ‘Lance’ i due club siciliani starebbero seguendo Walter Montillo, 27enne fantasista argentino con passaporto italiano che milita nel Cruzeiro. Il giocatore sembra interessato ad un’avventura europea, ma su […] Pubblicato daMaurizio 16 Ottobre 2011 16 Ottobre 2011 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, cruzeiro, mercato catania, mercato palermo, montilloLascia un commento su Calciomercato Palermo e Catania: duello per Montillo Calciomercato Juventus, Tevez a muso duro con Mancini L’attaccante argentino furioso con il manager italiano dopo i fatti di Monaco di Baviera Pubblicato daRedazione 13 Ottobre 2011 Pubblicato inMercato esteroTag: calciomercato juventus, corinthians, inter, manchester city, mancini, tevezLascia un commento su Calciomercato Juventus, Tevez a muso duro con Mancini Mercato Inter, Juventus e Real Madrid, il Corinthians esce allo scoperto per Tevez MERCATO JUVENTUS E INTER, CORINTHIANS MISSIONE TEVEZ / MANCHESTER (Inghilterra) – Dopo tante voci il Corinthians esce allo scoperto per Carlos Tevez. E’ partita infatti la missione del club brasiliano per portare l’attaccante argentino in terra carioca ed a confermarlo è stato il direttore sportivo Edu ai microfoni dell’emittente inglese ‘Sky Sports’: “Ci sono molte […] Pubblicato daRedazione 10 Ottobre 2011 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: corinthians, Edu, inter, manchester city, mercato juventus, mourinho, real madrid, tevezLascia un commento su Mercato Inter, Juventus e Real Madrid, il Corinthians esce allo scoperto per Tevez Calciomercato Juve e Inter, Edu su Tevez: “Non lo vogliamo” CALCIOMERCATO INTER JUVENTUS CORINTHIANS TEVEZ / MANCHESTER (Inghilterra) – Sebbene il mercato invernale aprirà i battenti soltanto tra tre mesi, c’è già chi è certo di cambiare maglia a gennaio. Si tratta di Carlos Tevez che, dopo il litigio con Mancini in Champions League, verrà ceduto dal Mancheste City. Tanti i club pronti ad accogliere […] Pubblicato daMaurizio 7 Ottobre 2011 7 Ottobre 2011 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, manchester city, mercato inter, mercato juventus, tevezLascia un commento su Calciomercato Juve e Inter, Edu su Tevez: “Non lo vogliamo” VIDEO – Che ci fanno Kaka’ e Neymar al negozio del Corinthians? VIDEO KAKA’ NEYMAR CORINTHIANS / SAN PAOLO (Brasile) – Il Corinthians, nota società di calcio brasiliana, ha ideato uno spot molto particolare per pubblicizzare il proprio merchandizing. Protagonisti del video i sosia di Kakà e Neymar, stelle di Real Madrid e Santos, che entrano nel negozio del club paulista per acquistare capi d’abbigliamento e, riconosciuti […] Pubblicato daRedazione 5 Agosto 2011 Pubblicato inNewsTag: corinthians, kakà, neymar, videoLascia un commento su VIDEO – Che ci fanno Kaka’ e Neymar al negozio del Corinthians? Brasile, Zè Elias finisce in carcere L’ex centrocampista di Inter, Bologna e Genoa non ha pagato gli alimenti per i due figli Pubblicato daRedazione 22 Luglio 2011 Pubblicato inNewsTag: bologna, brasile, corinthians, genoa, inter, zè eliasLascia un commento su Brasile, Zè Elias finisce in carcere Calciomercato Manchester City, l’Inter si butta su Tevez Il Corinthians esce dalla corsa all’attaccante argentino: l’Inter è più vicina Pubblicato daRedazione 21 Luglio 2011 Pubblicato inMercatoTag: calciomercato inter, corinthians, malaga, manchester city, mancini, tevezLascia un commento su Calciomercato Manchester City, l’Inter si butta su Tevez Mercato Manchester City e Inter, il Corinthians rinuncia a Tevez CALCIOMERCATO MANCHESTER CITY, IL CORINTHIANS ESCE UFFICIALMENTE DALLA CORSA PER TEVEZ / SAN PAOLO (Brasile) – Il matrimonio tra Carlos Tevez e il Corinthians è definitivamente sfumato. A darne il triste annuncio è il sito del club brasiliano, con una nota ufficiale in cui dichiara di non essere più in corsa per aggiudicarsi le prestazioni […] Pubblicato daRedazione2 20 Luglio 2011 20 Luglio 2011 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: corinthians, gasperini, inter, manchester city, mourinho, real madrid, tevezLascia un commento su Mercato Manchester City e Inter, il Corinthians rinuncia a Tevez Calciomercato Manchester City, Balotelli: “Non abbiamo bisogno di Tevez” L’attaccante italiano non fa drammi in vista della partenza dell’argentino Pubblicato daRedazione 20 Luglio 2011 Pubblicato inMercato esteroTag: calciomercato inter, corinthians, malaga, manchester city, mancini, tevezLascia un commento su Calciomercato Manchester City, Balotelli: “Non abbiamo bisogno di Tevez” Mercato Roma, torna di moda Paulinho MERCATO ROMA TORNA DI MODA PAULINHO / ROMA – Secondo quanto riportato dal quotidiano brasiliano ‘Lance’, la Roma starebbe puntando il centrocampista del Corinthians Paulinho, obiettivo di mercato anche di Palermo e Fiorentina. N.G. Be the first to like. Like Unlike Pubblicato daRedazione 19 Luglio 2011 Pubblicato inMercatoTag: calciomercato, corinthians, fiorentina, mercato palermo, mercato roma, paulinhoLascia un commento su Mercato Roma, torna di moda Paulinho Mercato Juve, il Borussia Dortmund si muove per Felipe Melo CALCIOMERCATO JUVENTUS, PISTA TEDESCA PER FELIPE MELO / TORINO – La Juventus, molto attiva sul fronte acquisti, non dimentica il calciomercato in uscita. Uno dei partenti è Felipe Melo, da due anni in bianconero e da tre in Italia (la Fiorentina l’aveva pescato nella Liga spagnola). La dirigenza ha provato a piazzarlo come contropartita tecnica […] Pubblicato daRedazione2 19 Luglio 2011 19 Luglio 2011 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: bayer leverkusen, borussia dortmund, bundesliga, corinthians, fiorentina, galatasaray, GErmain, juventus, leonardo, liga, melo, Paris Saint, san paolo, santos, terim, vidalLascia un commento su Mercato Juve, il Borussia Dortmund si muove per Felipe Melo Mercato Manchester City, Inter e Juventus, presidente Corinthians: “Nessun accordo per Tevez” MERCATO MANCHESTER CITY CORINTHIANS SMENTISCE ACCORDO PER TEVEZ / SAN PAOLO (Brasile) – Non c’è nessun accordo tra il Manchester City e il Corinthians per il trasferimento in Brasile di Carlos Tevez: lo comunica attraverso una nota ufficiale il club di San Paolo. Nel comunicato si legge che il City ha respinto la proposta fatta […] Pubblicato daRedazione 18 Luglio 2011 18 Luglio 2011 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, inter, juventus, manchester city, mercato inter, mercato juventus, mercato manchester city, tevezLascia un commento su Mercato Manchester City, Inter e Juventus, presidente Corinthians: “Nessun accordo per Tevez” Mercato Manchester City, Inter e Juventus, Mancini ammette accordo col Corinthians per Tevez MERCATO MANCHESTER CITY JUVENTUS MANCINI CORINTHIANS / MANCHESTER (Inghilterra) – Carlitos Tevez è davvero vicino a vestire, di nuovo, la maglia del Corinthians. Il talento argentino, accostato nei mesi scorsi ad Inter e Juventus, non arriverà dunque in Italia, come ha chiarito ai microfoni di ‘Sky Sports’ inglese il tecnico del Manchester City Roberto Mancini: […] Pubblicato daRedazione 18 Luglio 2011 Pubblicato inMercatoTag: calciomercato, corinthians, juve, manchester city, mancini, mercato inter, mercato juventus, tevezLascia un commento su Mercato Manchester City, Inter e Juventus, Mancini ammette accordo col Corinthians per Tevez Mercato Juventus e Inter, il Corinthians ci riprova per Tevez MERCATO INTER JUVENTUS CORINTHIANS TEVEZ / MANCHESTER (Inghilterra) – Se nei giorni scorsi era rimbalzata la voce di una maxi-offerta del Corinthians per riavere Carlos Tevez, il Manchester City aveva provveduto a metterla a tacere, rifiutando l’affare. Oggi, però, il ‘Daily Mail’ torna alla carica, sostenendo che i brasiliani avrebbero alzato la loro proposta alla […] Pubblicato daRedazione 16 Luglio 2011 Pubblicato inMercatoTag: corinthians, inter, juventus, manchester city, tevezLascia un commento su Mercato Juventus e Inter, il Corinthians ci riprova per Tevez Mercato Juventus e Real Madrid, clamoroso: super offerta bianconera per Tevez MERCATO JUVENTUS REAL MADRID OFFERTA JUVE PER TEVEZ / MANCHESTER (Inghilterra) – Clamorose le voci riportate dalla stampa inglese, in particolare dal ‘Sun’. Secondo il tabloid britannico, la Juventus avrebbe offerto al Manchester City la cifra di 45 milioni di sterline (ben 54 milioni di euro) per arrivare al fenomeno argentino Carlitos Tevez. Nelle ultime […] Pubblicato daRedazione 15 Luglio 2011 Pubblicato inMercatoTag: calciomercato, corinthians, manchester city, mercato juventus, offerta juve tevez, real madrid, tevezLascia un commento su Mercato Juventus e Real Madrid, clamoroso: super offerta bianconera per Tevez Mercato Inter e Juve, agente Tevez: “Quasi fatta con il Corinthians” CALCIOMERCATO INTER E JUVENTUS, AGENTE TEVEZ: “VICINI A CHIUDERE CON IL CORINTHIAS” / MANCHESTER (Inghilterra) – L’offerta di 42 milioni di euro da parte del Corinthians ha spiazzato tutti. A tal punto che in tanti, all’inizio, hanno creduto infondata la notizia. Adesso arriva la conferma ufficiale, per bocca di Kia Joorabchian, portavoce di Tevez, il […] Pubblicato daRedazione2 12 Luglio 2011 12 Luglio 2011 Pubblicato inMercato, Mercato esteroTag: argentina, boca juniors, coppa america, corinthians, ferguson, inter, joorabchian, juventus, Mancester City, manchester united, mancini, premier league, Ruocco, tevezLascia un commento su Mercato Inter e Juve, agente Tevez: “Quasi fatta con il Corinthians” Rassegna Web In primo piano l’offerta brasiliano per Tevez e il successo dell’Argentina Pubblicato daRedazione 12 Luglio 2011 Pubblicato inSenza categoriaTag: aguero, argentina, babbel, bayern monaco, corinthians, di maria, tevezLascia un commento su Rassegna Web Flamengo, i tifosi mettono sotto controllo Ronaldinho Creato un numero di telefono per denunciare gli eccessi dell’ex milanista Pubblicato daRedazione 23 Giugno 2011 Pubblicato inNewsTag: brasile, corinthians, flamengo, milan, ronaldinhoLascia un commento su Flamengo, i tifosi mettono sotto controllo Ronaldinho Mercato Milan, Braida vola da Ganso Il dirigente rossonero sarà in Sud America per la finale di Copa Libertadores del Santos Pubblicato daRedazione 7 Giugno 2011 Pubblicato inMercatoTag: barcellona, corinthians, ganso, inter, mercato milan, santosLascia un commento su Mercato Milan, Braida vola da Ganso
Il consumo di elettricità dei forni costituisce una parte importante del consumo totale europeo di elettricità. Il legislatore in virtù del progresso della tecnologia negli ultimi anni ha considerato necessario l’introduzione di una nuova etichettatura energetica. Difatti il nuovo regolamento delegato (UE) N. 65/2014, va a modificare quanto stabilito nella direttiva 2002/40/CE, che stabilisce le modalità di attuazione della direttiva 92/75/CEE. In buona sostanza l’energy label dei forni elettrici, viene sostituita da una nuova a partire da giorno 1 gennaio 2015. La nuova energy label si applica ai forni, fatta eccezione per quelli di piccole dimensioni, ovvero meno larghi e profondi di 25 cm e con un’altezza inferiore ai 12 cm, quelli portatili, ovvero con un peso inferiore ai 18 kg, quelli a microonde. Per intenderci si applica a tutti i forni che vengono incassati nelle cucine componibili, o che ci sono già inseriti, alle cucine appartenenti alla libera installazione, quindi quelli che sono all’interno di un unico blocco, dove sopra c’è il piano di cottura, sia esso a gas, elettrico o combinato, con o senza porta bombola. Per tutte le pubblicità o vendite a distanza qualora facciano riferimento all’energia o al prezzo, devono necessariamente indicare la classe energetica, per intenderci i volantini promozionali devono espressamente evidenziare la classe. Per i rivenditori che si avvalgono della commercializzazione tramite internet, rimane sempre l’obbligo di rendere disponibile l’energy label attraverso la sua visualizzazione sullo schermo, che deve essere di dimensioni tali da consentirne una lettura senza difficoltà. La visualizzazione può essere annidata ed in questo caso deve essere esposta l’immagine della classe energetica e del colore equivalente. Ci sono poi una serie di aspetti legati al tipologia di dispositivo utilizzato per la visualizzazione, inerente all’impossibilità di visualizzare delle immagini, alle quale si alternano dei link, necessità di ingrandimento dello schermo ed altro, ma comunque in buona sostanza la vendita on line prevede la pubblicazione dei dati dell’energy label. Per la vendita nei negozi il rivenditore ha l’obbligo di mettere in evidenza l’energy label, sotto riportata, nella parte superiore o anteriore o comunque in prossimità del forno, in maniera tale che possa essere identificata ed ad esso associata in modo inequivocabile. L’enregy label del forno è composta da sette classi, che vanno dalla A+++ alla classe D, la tabella con i colori che variano dal verde intenso al rosso intenso, come in quelle di degli altri elettrodomestici, già consolidate, identifica la scala del consumo dal basso all’alto, mentre una freccia con all’interno la classe di appartenenza, di colore bianco, del forno si affianca contrapponendosi alla stessa altezza dell’equivalente classe nella scala arcobaleno. Nella parte più alta in corrispondenza del numero romano I e II vengono indicate la marca del produttore ed il modello del forno. Tutto il resto è formato da dei pittogrammi ovvero: Ci consente di capire che siamo in presenza di un forno alimentato elettricamente. Viene indicato il volume, quindi la capacità espressa in litri della cavità del forno. La cifra viene da regolamento arrotondata alla cifra intera più vicina. Viene indicato il consumo in kWh/ciclo per il funzionamento standard in modalità statico e dove disponibile per quella ventilata. Il consumo è arrotondato alla seconda cifra decimale. L’energy label si applica anche per i forni a gas, in questo caso è esteticamente simile ma si differenzia per alcuni pittogrammi che chiaramente identificano delle condizioni differenti: Come in quella precedente i punti I e II indicano marca e modello; le classi rimangono invariate. I pittogrammi indicano: Ci consente di capire che siamo in presenza di un forno alimentato a gas. Viene indicato il volume, quindi la capacità espressa in litri della cavità del forno. La cifra viene da regolamento arrotondata alla cifra intera più vicina. Viene indicato il consumo espresso in MJ/ciclo e in kW/h ciclo per il funzionamento standard in modalità statico e dove disponibile per quella ventilata. Il consumo è arrotondato alla seconda cifra decimale. Ultima pubblicazione: 20/09/2014 Visualizza (1) commenti Gabriella da Roma giorno 16/09/2020 Devo sostituire il mio vecchio congelatore a incasso con doppia cassetto ma ho difficoltà a trovarne uno che vada bene dentro il mio spazio che misura solo 59 cm di altezza, 54 di larghezza e 60 di profondità. Mi potete indicare un modello che si possa adattare a queste misure, grazie! Buongiorno Gabriella, ho eseguito qualche ricerca e come sospettavo la misura non è più in produzione. Quello che trovo più vicino è un Electrolux modello EUN0600AOW di 60 cm in altezza, 56 di larghezza e di 55 di profondità. Tutti gli articoli su: Frigorifero Congelatore Lavatrice Lavasciuga Lavastoviglie Asciugatrice Cucina Forno a microonde Condizionatore Deumidificatore Riscaldamento elettrico Stufa a gas Aspirazione Regolamenti Ultime discussioni dal forum: Errore F15 lavasciuga Hotpoint aqualtis Lavastoviglie whirlpool si blocca e non termina il lavaggio Non hai trovato cosa cercavi? Suggerisci, commenta o aggiungi qualcosa: compila il modulo. Messaggio: Scrivi qui quello che vuoi aggiungere o chiedere... Accetta: Ho letto ed accetto la privacy policy Articoli correlati: Da cosa è formato un piano cottura ad induzione, il principio del suo funzionamento, ed i vantaggi pratici. I piani cottura in vetroceramica possono essere dotati di diversi sistemi per generare calore, in questo articolo approfondiamo la tecnologia ad induzione. Dalla piastra elettrica alla diffusione della tripla corona e come è formata nel dettaglio. Negli ultimi anni la cucina a libera installazione ed anche i piani di cottura da incasso hanno subito un cambiamento per quanto riguarda la proposta dei fuochi a gas per la cottura. I passaggi necessari per installare velocemente la cappa sottopensile. Abbiamo visto in un articolo precedente come procedere nell’installazione di una cappa filtrante a parete per cucina, ovvero il modello che si aggancia alla parete e nella parte superiore è presente una colonna o tubo puramente estetico. Come procedere praticamente per sostituire la resistenza grill del forno. Un forno elettrico, come base, al suo interno dispone di una resistenza posta sul fondo ed una posta nella parte superiore. Esse a seconda delle impostazioni di cottura possono funzionare contemporaneamente oppure singolarmente. Di norma la cottura tradizionale esige il funzionamento contemporaneo, al fine di avere un calore uniforme, mentre il funzionamento singolo è impiegato per terminare la cottura o per pietanze particolari che necessitano di una cottura differenziata. Caratteristiche generali e le particolarità delle cucine Hotpoint Ariston del catalogo 2012. La gamma di cucine Hotpoint Ariston con il catalogo per l’anno 2012 conta circa 16 modelli, che coprono diverse misure standard e nello specifico cucine con larghezza di 60 cm, 70 cm, 80 cm e 90 cm. Qual è il funzionamento e quali sono le linee di forno in commercio che impiegano la pirolisi. Una tipologia di forno, non particolarmente diffusa in Italia ma, che merita assolutamente una particolare attenzione è quella con funzione pirolitica. Questo tipo di forno a dire il vero è molto diffuso in tutta Europa ed in particolar modo nel territorio francese, dove quasi tutti i forni venduti sono dotati di questa funzione.
Per millenni gli insegnamenti e la profonda cultura del bhakti yoga, o coscienza di Krishna, sono rimasti nascosti all’interno dei confini dell’India. Oggi, milioni di persone in tutto il mondo esprimono la loro gratitudine a Srila Prabhupada per aver diffuso globalmente la saggezza senza tempo della bhakti. Srila Prabhupada nacque come Abhay Charan De il 1° settembre 1896 a Calcutta. Da giovane si unì al movimento di disobbedienza civile di Mahatma Gandhi e nel 1922, un incontro con il grande erudito e maestro spirituale Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati trasformò completamente la sua vita. Srila Bhaktisiddhanta era il leader della comunità Gaudiya Vaishnava e nel corso del loro primo incontro chiese ad Abhay di portare gli insegnamenti di Sri Krishna in lingua inglese nei Paesi occidentali. Profondamente toccato dalla devozione e saggezza del grande maestro, dopo qualche anno Abhay accettò l’iniziazione come discepolo di Srila Bhaktisiddhanta e dal 1933 decise di dedicare la propria vita all’istruzione ricevuta dal suo guru. Abhay, in seguito conosciuto con il titolo onorifico di A.C. Bhaktivedanta Swami, trascorse i successivi 32 anni nella preparazione del suo viaggio verso l’Occidente. Nel 1965, all’età di sessantanove anni, riuscì ad ottenere un biglietto gratuito per New York a bordo di una nave mercantile, la Jaladuta. Il viaggio si rivelò piuttosto insidioso ed egli subì due attacchi di cuore in due giorni. Dopo 35 giorni in mare, Srila Prabhupada giunse in un solitario porto di Brooklyn con l’equivalente di sette dollari in rupie e un baule carico delle sue traduzioni dello Srimad-Bhagavatam in lingua inglese. Giunto a New York, Prabhupada dovette affrontare grandi difficoltà ed iniziò umilmente la sua missione tenendo lezioni sulla Bhagavad-gita nella Bowery e guidando i suoi primi seguaci nei kirtan (canti tradizionali devozionali) a Tompkins Square Park. Il suo messaggio di pace e buona volontà colpì profondamente molti giovani, alcuni tra i quali si fecero avanti per diventare seri studenti della coscienza di Krishna. Con l’aiuto dei primi discepoli, A.C. Bhaktivedanta Swami affittò un piccolo negozietto nel Lower East Side di New York che venne adibito a tempio. Nel luglio del 1966, Bhaktivedanta Swami fondò ufficialmente l’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna (ISKCON) che fin da allora si pone tra i suoi obiettivi quello di compensare lo squilibrio di valori spirituali nella società e raggiungere vera unità e pace nel mondo. Negli undici anni che seguirono, Prabhupada fece 14 volte il giro del mondo al fine di diffondere gli insegnamenti di Sri Krishna. Migliaia di persone provenienti da più svariati percorsi accettarono il suo messaggio e si dedicarono alla sua missione. Con il loro aiuto, egli stabilì templi, comunità rurali, una casa editrice e diverse istituzioni educative in tutto il mondo. Inoltre, egli diede vita all’organizzazione che distribuisce il maggior numero di pasti vegetariani a livello globale: Hare Krishna Food for Life. Desideroso di riportare in auge la coscienza di Krishna anche nella sua terra natia, Srila Prabhupada tornò in India numerose volte contribuendo fortemente al risveglio della tradizione Vaishnava. Il contributo più significativo che egli ha lasciato per le generazioni future è indubbiamente la sua letteratura. Fu autore di oltre 70 volumi sulla tradizione Vaishnava che vengono altamente rispettati dagli studiosi e gli accademici per la loro autenticità, profondità e chiarezza. Molte delle sue opere vengono utilizzate come libri di testo in numerosi corsi universitari. Ad oggi, gli scritti di Srila Prabhupada sono stati tradotti in circa 80 lingue e tra le opere più importanti che ha tradotto e commentato si trovano la Bhagavad-gita così com’è, lo Srimad-Bhagavatam e la Sri Chaitanya-caritamrita. A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada lasciò questo mondo il 14 novembre 1977, nella santa città di Vrindavana, in India, circondato dai suoi amati discepoli che ancora oggi portano avanti la sua missione.
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