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Serie Generale
1992
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELLA SANITA'
Serie Generale n. 18 del 23-1-1992
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-01-23&atto.codiceRedazionale=092A0243&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA SANITA'
COMUNICATO
Approvazione del nuovo statuto della fondazione Centro italiano studi e ricerche per la prevenzione della patologia da lavoro e da sport, in Milano. (GU Serie Generale n.18 del 23-01-1992)
Con decreto ministeriale 12 dicembre 1991 la fondazione Centro italiano studi e ricerche per la prevenzione della patologia da lavoro e da sport, in Milano, è stata autorizzata ad apportare modifiche al proprio statuto sociale ed è stato approvato il nuovo testo di statuto composto di nove articoli munito dell'apposito visto.
Contratti
2011
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 8 del 19-1-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-01-19&atto.codiceRedazionale=T11BFK818
FONDAZIONE PTV "POLICLINICO TOR VERGATA"
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.8 del 19-1-2011)
BANDO DI GARA D'APPALTO - Forniture SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE - I.1)Fondazione PTV "Policlinico Tor Vergata" Indirizzo: Viale Oxford, 81 C.A.P. 00133 Localita': Roma - Italia - Telefono: +39 06 20903902 Telefax +39 06 20900019 Posta elettronica: bandidigara@ptvonline.it. Indirizzo Internet (URL): www.ptvonline.it. Ulteriori informazioni sono disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati.Il capitolato d'oneri e la documentazione complementare (inclusi i documenti per il dialogo competitivo e per il sistema dinamico di acquisizione) sono disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati. Le offerte o le domande di partecipazione vanno inviate a: I punti di contatto sopra indicati. I.2)TIPO DI AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE E PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITA': Fondazione - Salute. L'Amministrazione aggiudicatrice acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrice: No. SEZIONE II:OGGETTO DELL'APPALTO II.1)DESCRIZIONE II.1.1)Procedura aperta per l'affidamento della fornitura di n. 3 ecografi di gamma medio/alta per le necessità della Fondazione PTV "Policlinico Tor Vergata".II.1.2)Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: Forniture Acquisto. Luogo principale di consegna: Fondazione PTV "Policlinico Tor Vergata" Codice NUTS: ITE43 II.1.3)L'avviso riguarda: Un appalto pubblico. II.1.4)Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti: La procedura aperta ha per oggetto la fornitura, installazione, collaudo e assistenza tecnica in garanzia di n. 3 ecografi di gamma medio/alta da destinare al Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radiologia Interventistica e all'U.O.C. di Cardiologia. II.1.5)CPV (vocabolario comune per gli appalti): 33112000 II.1.6)L'appalto rientra nel campo di applicazione dell'accordo sugli appalti pubblici (AAP): no. II.1.7.Divisione in lotti: SI. Le offerte vanno presentate per: uno o più lotti. II.1.8)Ammissibilità di varianti: No. II.2)QUANTITATIVO O ENTITÀ DELL'APPALTO II.2.1)Opzioni: no. INFORMAZIONI SUI LOTTI: LOTTO N.1 TITOLO: n.1 ecografo multidisciplinare di fascia medio/alta.1)BREVE DESCRIZIONE: Sistema ecografico completamente digitale di fascia medio/alta. Monitor da almeno 19", ad elevato potere risolutivo non interfacciato, orientabile. Tastiera ergonomica per una massima flessibilità, regolabile in altezza ed orientabile per rendere gli spostamenti nell'ambiente di lavoro molto più confortevoli. Dotato delle seguenti modalità di funzionamento: B Mode, M Mode, Seconda Armonica di Tessuto, Color Doppler, Power Doppler/Angio, Doppler PW (HPRF). 2)CPV:33112000. LOTTO N.2 TITOLO: n. 1 ecocolordoppler multidisciplinare, completamente digitale, di alta fascia.1)BREVE DESCRIZIONE: Ecocolordoppler multidisciplinare, completamente digitale, con gestione di sonde esclusivamente elettroniche, con le seguenti scansioni: convex, lineare, microconvex e settoriale elettronico phased array. Immagine trapezoidale e sttering del B-Mode su sonde lineari. Sonde larga banda e multi frequenza e disponibilità di trasduttori a matrice.Trasduttori a matrice con particolare ergonomia e realizzati con tecnologia innovativa. Ampio parco sonde a disposizione. Possibilità di sonde dedicate all' interventistica. Possibilità di sonda transrettale biplanare lineare/convex, con ampio campo di vista sulla scansione convex, con range di frequenza da 3 a 9 MHz. 2)CPV:33112000. LOTTO N.3 TITOLO: n. 1 ecocardiografo di fascia medio/alta.1)BREVE DESCRIZIONE: Sistema ecografico di fascia medio/alta con beam-former completamente digitale.Massima flessibilità ed ergonomia contastiera orientabile e modificabile in altezza per facili spostamenti e adattamenti all'ambiente di lavoro.Monitor LCD orientabile, ad altissima risoluzione non interlacciato e da almeno 19".Il sistema dovrà essere dedicato ad un utilizzo per applicazioni cardiologiche, vascolari, transcraniche, ecc..Modalità di lavoro richieste: B mode, M-mode, Doppler PW, Doppler CW, Color Doppler, Power Angio, Power Doppler direzionale; ECG. 2)CPV 33112000. SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO,FINANZIARIO E TECNICO III.1)CONDIZIONI RELATIVE ALL'APPALTO III.1.1)Cauzione provvisoria in originale pari al 2% (art. 75 D.lgs 163/2006) dell' importo fissato a base di gara, costituita in una delle forme previste dalla Legge 348/82, preferibilmente mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa o, altresì, rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell'elenco speciale d cui all'art.107 del Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n. 385 che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie, a ciò autorizzati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. III.1.2)Altre condizioni particolari cui è soggetta la realizzazione dell'appalto:No. IV.1)TIPO DI PROCEDURA - IV.1.1)Aperta. IV.2)CRITERI DI AGGIUDICAZIONE IV.2.1)Offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri indicati di seguito: 1. Qualità dell'immagine ed ergonomia. Ponderazione 20 - 2. Caratteristiche hardware e software. Ponderazione 18 - 3. Qualità sonde. Ponderazione 6 - 4. Caratteristiche del servizio di manutenzione proposto.Ponderazione 3 - 5. Formazione ed addestramento del personale. Ponderazione 1 - 6. Migliorie. Ponderazione 2 - 7. Prezzo. Ponderazione 50 - IV.2.2) no. IV.3)INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO- IV.3.1) Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee n. 2011/S 8-011810 del 13/01/2011. IV.3.2)no. IV.3.3)Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione: 28/03/2011 - Ore:17:00. IV.3.4)Lingue utilizzabili: Italiano. IV.3.5)Periodo in giorni: 180(dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte).IV.3.6) Modalità di apertura delle offerte: Data: 18/04/2011 - Ore:11:00. Luogo: Direzione Generale sita al piano 2. Persone ammesse ad assistere all'apertura delle offerte:sì. Sono ammessi a presenziare alle sedute pubbliche del procedimento di gara i legali rappresentanti delle imprese concorrenti o loro incaricati muniti di delega. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1)No. VI.2)No. VI.3)INFORMAZIONI COMPLEMENTARI: Tutti i documenti di gara verranno pubblicati esclusivamente sul sito www.ptvonline.it, Sez. "Bandi di gara". Ogni richiesta di informazioni e/o chiarimenti relativa alla gara potrà essere inoltrata esclusivamente a mezzo e-mail al seguente indirizzo di posta elettronica:bandidigara@ptvonline.it o a mezzo fax al n. 06/20900019. Si rende, altresì, noto che ogni richiesta di chiarimento potrà essere inviata entro e non oltre 10 giorni prima del termine ultimo previsto per la ricezione delle offerte,al fine di consentire alla Stazione appaltante la redazione delle relative risposte entro sei giorni prima della scadenza del termine stabilito per la ricezione delle offerte, in ottemperanza la disposto dell'art. 71 comma 2 del D.Lgs 163/2006. La Fondazione PTV fornirà risposte sia ad eventuali quesiti posti sia ad eventuali chiarimenti che si rendessero necessari solo esclusivamente sul sito: www.ptvonline.it, sezione "Bandi di gara". Le comunicazioni e le risposte a quesiti di interesse generale pubblicati sul sito www.ptvonline.it, sezione "Bandi di gara" avranno valore di notifica a tutti gli effetti; pertanto, sarà onere delle ditte eventualmente interessate verificare periodicamente la presenza di informazioni o chiarimenti relativi alla presente gara sul sito sino al termine di presentazione delle offerte e durante l'espletamento della gara medesima. VI.4)DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE BANDO: 11/01/2011. Il Direttore Generale Enrico Bollero T11BFK818
Contratti
2011
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 69 del 13-6-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-06-13&atto.codiceRedazionale=T11BFK12309
AZIENDA OSPEDALIERA CARLO POMA DI MANTOVA
Sede Legale : Strada Lago Paiolo, 10 46100 Mantova It Codice Fiscale e/o Partita IVA : 01736140201
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.69 del 13-6-2011)
Fornitura di lenti intraoculari occorrenti alla struttura complessa di oculistica dell'azienda ospedaliera carlo poma di mantova. numero gara 2631460. SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.2) TIPO DI AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE E PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITÀ Organismo di diritto pubblico Salute L'amministrazione aggiudicatrice acquista per conto di altre amministrazioni aggiudicatrici: NO SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1.2) Tipo di appalto: Forniture Acquisto Luogo principale di consegna o esecuzione Presidi Ospedalieri di Mantova, Asola, e Pieve di Coriano. Nuts Code ITC4B II.1.3) L'avviso riguarda: Un appalto pubblico II.1.5) Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti: Fornitura di Lenti intraoculari occorrenti alla Struttura complessa di Oculistica dell'Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova. La Fornitura e suddivisa in n. 2 lotti tutti descritti nel Capitolato Speciale di fornitura. II.1.6) CPV Ogg.principale 33731110 II.1.8) Divisione in lotti: SI Quantitativo dei lotti: 2 Le offerte vanno presentate per: uno o piu lotti II.1.9) Ammissibilita di varianti: NO II.2) QUANTITATIVO O ENTITA DELL'APPALTO II.2.1) Quantitativo o entita totale: L'importo complessivo presunto e stimato in EURO 652.000,00 IVA esclusa di cui 326.000,00 EURO IVA esclusa per il periodo di 36 mesi e 326.000,00 EURO IVA esclusa riferiti all'opzione di rinnovo per il periodo di 36 mesi. L'importo di 326.000,00 EURO IVA esclusa, corrisponde alla somma della base d'asta insuperabile prevista per i singoli lotti. Saranno ammesse esclusivamente offerte al ribasso. Valore stimato IVA esclusa:652 000,00 EUR II.2.2) Opzioni: descrizione:Eventuale rinnovo triennale; facolta di aderire ai contratti da parte di altre aziende ospedaliera/aziende sanitarie locali di Regione Lombardia nei termini di cui all'art. 5 del Capitolato speciale di fornitura. calendario provvisorio ricorso opzioni in mesi:36 Numero Rinnovi:1 II.3) DURATA DELL'APPALTO O TERMINE DI ESECUZIONE Periodo in mesi:36 SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste: Cauzione provvisoria come previsto dal Disciplinare di gar art. 11. per la cauzione definitiva si rinvia al Capitolato Speciale. III.1.2) Principali modalita di finanziamento: Finanziamento della fornitura mediante fondi originari di bilancio. Pagamento fatture secondo modalita e termini previsti dal Capitolato Speciale di fornitura. III.1.3) Forma giuridica: Raggruppamenti temporanei di imprese o di consorzi tra imprese conformemente a quanto previsto dagli artt. 34,35,36 e 37 del D.Lgs 163/2006, secondo quanto previsto dal Disciplinare di gara. III.2) CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE III.2.1) Situazione operatori: Pena l'esclusione dalla gara, ciascun concorrente deve soddisfare , anche ai sensi di quanto stabilito nel Disciplinare di gara, le seguenti condizioni: a) iscrizione alla CCIAA o altro Registro ufficiciale UE; b) assenza di cause di esclusione previste dall'art. 38, comma 1 e ss.mm.ii. del D.Lgs n. 163/2006; c) assenza di partecipazione plurima. III.2.2) Situazione economica: Pena l'esclusione dalla gara, ciascun concorrente deve soddisfare , anche ai sensi di quanto stabilito nel Disciplinare di gara, la seguente condizione: a) presentazione di n. 2 attestazioni bancarie. III.2.3) Situazione tecnica: Secondo quanto previsto dal Disciplinare di gara. III.2.4) Appalti non riservati. SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1.1) Tipo di procedura: APERTA IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: OFFERTA PIU VANTAGGIOSA Criteri indicati in altro documento IV.2.2) Ricorso ad asta elettronica NO IV.3.1) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO Numero di riferimento: 44/2009 Nessun Altra Pubblicazione IV.3.3) Condizioni per ottenere il capitolato d'oneri e la documentazione complementare oppure il documento descrittivo Documento NON a pagamento IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione 14/07/2011 Ore: 12:00 IV.3.6) Lingue utilizzabili: IT IV.3.7) Periodo minimo mantenimento offerta giorni: 270 IV.3.8) Modalita di apertura delle offerte Data: 20/07/2011 Ora: 09:30 Luogo: Presidio Ospedaliero di Mantova - Strada Lago Paiolo, 10 - MN, presso la sala ex CAO. Persone ammesse: Chiunque puo assistere alle operazioni pubbliche di gara. Potranno intervenire attivamente i Rappresentanti legali delle Ditte concorrenti e/o i loro incaricati muniti di idonea procura o delega. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.2) APPALTO CONNESSO AD UN PROGETTO DELL'UE: NO VI.3) INFORMAZIONI COMPLEMENTARI: Ciascuna impresa concorrente ha la facolta di richiedere in forma scritta chiarimenti o informazioni complementari circa la documentazione inerente il presente appalto e/o le modalita di espletamento della gara entro e non oltre il giorno 27/06/2011 (ore 12:00). Entro e non oltre il giorno 06/07/2011 l'Amministrazione aggiudicatrice provvedera a pubblicare sul sito aziendale www.aopoma.it l'elenco delle richieste pervenute con le relative risposte. Ogni eventuale e successiva comunicazione complementare e/o chiarimento/i inerente/i la procedura di gara e/o gli atti a base di gara (Bando, Capitolato Speciale di fornitura, Disciplinare di gara e relativi allegati), verra resa nota mediante pubblicazione sulla pagina web www.aopoma.it. Tale pubblicazione potra essere effettuata entro e non oltre il giorno 06/07/2011. Le imprese interessate sono pertanto invitate a consultare il sito sino al giorno 06/07/2011. I Codici identificativi di gara (CIG) per le contribuzione dovute ai sensi dell'art. 1 commi 65 e 67 della L. n. 266/2005 dagli operatori economici che intendono partecipare alla gara di cui al presente avviso sono indicati nel Disciplinare di Gara. Si procedera all'aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida purche valutata idonea sotto il profilo tecnico e congrua sotto il profilo economico. Per le restanti informazioni si rinvia al Disciplinare di gara ed al Capitolato Speciale di fornitura. Le comunicazioni di cui all'art. 79 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. verranno effettuate per via elettronica (posta elettronica certificata) ovvero mediante fax, se l'utilizzo di quest'ultimo mezzo sia stato espressamente autorizzato dal concorrente. I concorrenti sono tenuti ad indicare in sede di offerta il domicilio eletto per le comunicazioni, l'indirizzo di posta elettronica certificata ovvero il numero di fax, al fine dell'invio delle predette comunicazioni. Il Responsabile Unico del procedimento (RUP) e il Dott. Cesarino Panarelli, Dirigente Responsabile della Struttura Gestione Gare e Contratti dell'Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova tel. +39 0376 464390. Il Referente amministrativo e la Sig.ra Angela Vaona tel. +39 0376 464039 e-mail angela.vaona@aopoma.it. Il direttore di esecuzione del contratto verra nominato in sede di aggiudicazione. VI.5) DATA SPEDIZIONE AVVISO IN GUUE: 01/06/2011 Indirizzo domande partecipazione:Azienda Ospedaliera Carlo Poma Strada Lago Paiolo N. 10 Mantova 46100 IT Ufficio Protocollo Tel: +39 0376 464688 Email :protocollogenerale@aopoma.it Fax: +39 0376 362538 Url: www.aopoma.it Contatto: Struttura Gestione Gare E Contratti Attenzione: Cesarino Panarelli Telefono: 0376/464390 Email: garecontratti@aopoma.it, Fax: 0376/464688 Url amministrazione: www.aopoma.it il direttore generale dott. Luca Filippo Maria Stucchi T11BFK12309
Serie Generale
2012
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Serie Generale n. 33 del 9-2-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-02-09&atto.codiceRedazionale=12A01505&elenco30giorni=false
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
DECRETO 31 gennaio 2012
Accertamento del periodo di mancato funzionamento della segreteria della Commissione tributaria provinciale di Catanzaro. (12A01505) (GU Serie Generale n.33 del 09-02-2012)
IL DIRETTORE GENERALE DELLE FINANZE Visto il decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 545, recante disposizioni in materia di ordinamento degli organi speciali di giurisdizione tributaria ed organizzazione degli uffici di collaborazione; Visto il decreto legislativo 31 dicembre 1992, n. 546, recante disposizioni sul processo tributario; Visto il decreto-legge 21 giugno 1961, n. 498, convertito dalla legge 28 luglio 1961, n. 770, e successive modificazioni, recante norm e per la sistemazione di talune situazioni dipendenti da mancato od irregolare funzionamento degli uffici finanziari; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 gennaio 2008, n. 43, recante il regolamento di riorganizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze, con particolare riguardo all' art. 15 in materia di attribuzioni degli uffici di livello dirigenziale generale del Dipartimento delle finanze; Vista la nota n. 1266 del 20 dicembre 2011, con cui il direttore dell'ufficio di segreteria della Commissione tributaria provinciale di Catanzaro ha comunicato il mancato funzionamento della Commissione stessa, causa l'adesione del personale in servizio allo sciopero proclamato dalle sigle sindacali CIGL, CISL e UIL per l'intera giornata del 19 dicembre 2011; Preso atto dell'impossibilità di assicurare il normale funzionamento dei servizi da parte dell 'Ufficio di Segreteria della Commissione tributaria provinciale di Catanzaro nel giorno 19 dicembre 2011 per la motivazione suesposta; Sentito il Garante del contribuente per la regione Calabria, che con nota n. 746 del 28 Dicembre 2011 ha espresso il proprio parere favorevole all'emanazione del provvedimento di accertamento del mancato funzionamento, ex articolo 10 del decreto legislativo 26 gennaio 2001 n.32; Decreta: Si accerta il mancato funzionamento della Commissione tributaria provinciale di Catanzaro per il giorno 19 dicembre 2011. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Roma, 31 gennaio 2012 Il direttore generale: Lapecorella
Serie Generale
2022
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA'
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 274 del 23-11-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-23&atto.codiceRedazionale=22A06642&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
DETERMINA 14 novembre 2022
Riclassificazione del medicinale per uso umano «Lacosamide Helm», ai sensi dell'art. 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537. (Determina n. 821/2022). (22A06642) (GU Serie Generale n.274 del 23-11-2022)
IL DIRIGENTE del Settore HTA ed economia del farmaco Visto l'art. 48 del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, recante «Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici», convertito, con modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, n. 326, che ha istituito l'Agenzia italiana del farmaco e, in particolare, il comma 33, che dispone la negoziazione del prezzo per i prodotti rimborsati dal Servizio sanitario nazionale tra Agenzia e produttori; Visto il decreto n. 245 del 20 settembre 2004 del Ministro della salute, di concerto con i Ministri della funzione pubblica e dell'economia e delle finanze, recante norme sull'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia italiana del farmaco, emanato a norma dell'art. 48, comma 13, sopra citato, come modificato dal decreto n. 53 del Ministero della salute di concerto con i Ministri per la pubblica amministrazione e la semplificazione e dell'economia e delle finanze del 29 marzo 2012; Visto il regolamento di organizzazione, del funzionamento e dell'ordinamento del personale dell'Agenzia italiana del farmaco, pubblicato sul sito istituzionale dell'Agenzia (comunicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 140 del 17 giugno 2016) (in appresso «regolamento»); Visto il decreto del Ministro della salute del 15 gennaio 2020, con cui il dott. Nicola Magrini è stato nominato direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco con decorrenza dal 2 marzo 2020; Vista la determina del direttore generale n. 643 del 28 maggio 2020 con cui è stato conferito al dott. Trotta Francesco l'incarico di dirigente del Settore HTA ed economia del farmaco; Vista la determina del direttore generale n. 1568 del 21 dicembre 2021 con cui è stata conferita al dott. Trotta Francesco la delega, ai sensi dell'art. 10, comma 2, lettera e), del decreto ministeriale 20 settembre 2004, n. 245, per la firma delle determine di classificazione e prezzo dei medicinali; Vista la legge 24 dicembre 1993, n. 537, concernente «Interventi correttivi di finanza pubblica», con particolare riferimento all'art. 8, comma 10, che prevede la classificazione dei medicinali erogabili a carico del Servizio sanitario nazionale; Vista la legge 14 dicembre 2000, n. 376, recante «Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping»; Visto il regolamento (CE) n. 1901/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativo ai medicinali per uso pediatrico; Visto il regolamento (CE) n. 1394/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 novembre 2007 sui medicinali per terapie avanzate, recante modifica della direttiva 2001/83/CE e del regolamento (CE) n. 726/2004; Visto il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004, che istituisce procedure comunitarie per l'autorizzazione e la vigilanza dei medicinali per uso umano e veterinario e che istituisce l'Agenzia europea per i medicinali; Visto il decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219, recante «Attuazione della direttiva 2001/83/CE (e successive direttive di modifica) relativa ad un codice comunitario concernente i medicinali per uso umano»; Visto il decreto del Ministero della salute del 2 agosto 2019 recante «Criteri e modalità con cui l'Agenzia italiana del farmaco determina, mediante negoziazione, i prezzi dei farmaci rimborsati dal Servizio sanitario nazionale», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 185 del 24 luglio 2020; Visti gli articoli 11 e 12 del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante «Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute», convertito, con modificazioni, nella legge 8 novembre 2012, n. 189, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Ministero della salute del 4 aprile 2013 recante «Criteri di individuazione degli scaglioni per la negoziazione automatica dei generici e dei biosimilari», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 131 del 6 giugno 2013, nonchè il comunicato dell'AIFA del 15 ottobre 2020 relativo alla procedura semplificata di prezzo e rimborso per i farmaci equivalenti/biosimilari; Vista la determina AIFA del 3 luglio 2006, concernente «Elenco dei medicinali di classe a) rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale (SSN) ai sensi dell'art. 48, comma 5, lettera c), del decreto-legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito, con modificazioni, nella legge 24 novembre 2003, n. 326 (Prontuario farmaceutico nazionale 2006)», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 156 del 7 luglio 2006; Vista la determina AIFA del 27 settembre 2006, recante «Manovra per il governo della spesa farmaceutica convenzionata e non convenzionata», pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 227 del 29 settembre 2006; Vista la determina AIFA n. 1633/2018 del 4 ottobre 2018 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - Serie generale - n. 248 del 24 ottobre 2022, con la quale la società Helm AG ha ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale «Lacosamide Helm» (lacosamide) Vista la domanda presentata in data 29 giugno 2022 con la quale la società Helm AG ha chiesto la riclassificazione, ai fini della rimborsabilità del medicinale «Lacosamide Helm» (lacosamide); Vista la delibera n. 41 del 29 settembre 2022 del consiglio di amministrazione dell'AIFA, adottata su proposta del direttore generale, concernente l'approvazione dei medicinali ai fini dell'autorizzazione all'immissione in commercio e rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale; Visti gli atti d'ufficio; Determina: Art. 1 Classificazione ai fini della rimborsabilità Il medicinale LACOSAMIDE HELM (lacosamide) nelle confezioni sotto indicate è classificato come segue: confezione: «100 mg compresse rivestite con film» 56 compresse in blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519055 (in base 10); classe di rimborsabilita': A; prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 29,60; prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 55,52; confezione: «50 mg compresse rivestite con film» 14 compresse in blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519016 (in base 10); classe di rimborsabilita': A; prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 3,70; prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 6,94; confezione: «200 mg compresse rivestite con film» 14 compresse in blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519105 (in base 10); classe di rimborsabilita': A; prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 14,80; prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 27,76; confezione: «200 mg compresse rivestite con film» 56 compresse in blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519117 (in base 10); classe di rimborsabilita': A; prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 59,21; prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 111,05; confezione: «50 mg compresse rivestite con film» 56 compresse in blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519028 (in base 10); classe di rimborsabilita': A; prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 14,80; prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 27,76; confezione: «100 mg compresse rivestite con film» 14 compresse in blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519042 (in base 10); classe di rimborsabilita': A; prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 7,40; prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 13,88; confezione: «150 mg compresse rivestite con film» 14 compresse in blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519079 (in base 10); classe di rimborsabilita': A; prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 11,11; prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 20,83; confezione: «150 mg compresse rivestite con film» 56 compresse in blister PVC/PVDC/AL - A.I.C. n. 045519081 (in base 10); classe di rimborsabilita': A; prezzo ex factory (IVA esclusa): euro 44,41; prezzo al pubblico (IVA inclusa): euro 83,29. Qualora il principio attivo, sia in monocomponente che in associazione, sia sottoposto a copertura brevettuale o al certificato di protezione complementare, la classificazione di cui alla presente determina ha efficacia, ai sensi dell'art. 11, comma 1-bis del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, dal giorno successivo alla data di scadenza del brevetto o del certificato di protezione complementare, pubblicata dal Ministero dello sviluppo economico. Sino alla scadenza del termine di cui al precedente comma, il medicinale «Lacosamide Helm» (lacosamide) è classificato, ai sensi dell'art. 12, comma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, nell'apposita sezione, dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilità, della classe di cui all'art. 8, comma 10, lettera c) della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e successive modificazioni, denominata classe C(nn). Le confezioni di cui all'art. 1, che non siano classificate in fascia di rimborsabilità ai sensi del presente articolo, risultano collocate, in virtù dell'art. 12, comma 5, del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, nell'apposita sezione, dedicata ai farmaci non ancora valutati ai fini della rimborsabilità, della classe di cui all'art. 8, comma 10, lettera c) della legge 24 dicembre 1993, n. 537 e successive modificazioni, denominata classe C (nn). Si intendono negoziate anche le indicazioni terapeutiche, oggetto dell'istanza di rimborsabilità, ivi comprese quelle attualmente coperte da brevetto, alle condizioni indicate nella presente determina. Validità del contratto: ventiquattro mesi. Art. 2 Condizioni e modalità di impiego Prescrizione del medicinale soggetta a diagnosi e piano terapeutico. Art. 3 Classificazione ai fini della fornitura La classificazione ai fini della fornitura del medicinale «Lacosamide Helm» (lacosamide) è la seguente: medicinale soggetto a prescrizione medica (RR). Art. 4 Tutela brevettuale Il titolare dell'A.I.C. del farmaco generico/biosimilare è esclusivo responsabile del pieno rispetto dei diritti di proprietà industriale relativi al medicinale di riferimento e delle vigenti disposizioni normative in materia brevettuale. Il titolare dell'A.I.C. del farmaco generico/biosimilare è, altresì, responsabile del pieno rispetto di quanto disposto dall'art. 14, comma 2, del decreto legislativo n. 219/2006, che impone di non includere negli stampati quelle parti del riassunto delle caratteristiche del prodotto del medicinale di riferimento che si riferiscano a indicazioni o a dosaggi ancora coperti da brevetto al momento dell'immissione in commercio del medicinale. Art. 5 Disposizioni finali La presente determina ha effetto dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà notificata alla società titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale. Roma, 14 novembre 2022 Il dirigente: Trotta
Contratti
2011
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 63 del 30-5-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-30&atto.codiceRedazionale=T11BFM11035
ISTITUTO AUTONOMO CASE POPOLARI BRINDISI
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.63 del 30-5-2011)
Estratto di gara CIG 2556601DDF L'Istituto Autonomo Case Popolari per la Provincia di Brindisi intende procedere all'assegnazione dei lavori di recupero del patrimonio IACP nel Comune di Brindisi (BR) lotti C/1-2-3-4-5-6. L'importo lavori a base di gara è di E.525.994,77 oltre E.12.005,23 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Cat.OG1 cl.III. La scadenza per la presentazione delle offerte è il 01/07/11 ore 12,00 all'indirizzo IACP Brindisi via Casimiro, 21. L'asta pubblica avrà luogo presso lo IACP il 07/07/11 ore 9,00. I lavori saranno affidati mediante procedura aperta, con il criterio del prezzo più basso e con l'esclusione automatica delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia individuata ai sensi art.86, c.5 D.L.vo 163/2006. La durata dei lavori è prevista in gg.365. RUP: ing. Mario Quarta, via Casimiro 21, Brindisi tel.0831225728. Il testo integrale del bando e gli allegati sono disponibili su: www.regione.puglia.it sez. Rete Servizi: Bandi ed avvisi www.iacpbrindisi.it. Gli elaborati progettuali sono consultabili presso l'Uff. Appalti dello IACP, dal Lun. al Ven. dalle 10.00 alle 12.00. Il direttore generale dott. ing. Mario Quarta T11BFM11035
Concorsi
2022
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA ZERO DI PADOVA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 87 del 4-11-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-04&atto.codiceRedazionale=22E13538
AZIENDA ZERO DI PADOVA
CONCORSO (scad. 4 dicembre 2022)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di centotrentasette posti di dirigente medico a tempo indeterminato e con rapporto esclusivo, disciplina di anestesia e rianimazione, area della medicina diagnostica e dei servizi, per varie aziende sanitarie. (GU n.87 del 04-11-2022)
Si rendo noto che è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura, a tempo indeterminato ed a rapporto esclusivo, di centotrentasette posti di dirigente medico, disciplina di anestesia e rianimazione, area della medicina diagnostica e dei servizi - ruolo sanitario - profilo professionale di dirigente medico. Il concorso viene svolto da Azienda Zero unitariamente, ai soli fini procedurali, ma con riferimento alle singole aziende sanitarie interessate, di seguito indicate: Azienda Ulss n. 1 Dolomiti - tre posti; Azienda Ulss n. 2 Marca Trevigiana - sei posti; Azienda Ulss n. 3 Serenissima - quarantuno posti; Azienda Ulss n. 4 Veneto orientale - diciassette posti; Azienda Ulss n. 5 Polesana - diciotto posti; Azienda Ulss n. 6 Euganea - diciassette posti; Azienda Ulss n. 7 Pedemontana - diciassette posti; Azienda Ulss n. 8 Berica - un posto; Azienda Ulss n. 9 Scaligera - sei posti; Azienda ospedaliera universitaria integrata Verona - sette posti; Istituto oncologico Veneto IRCCS - quattro posti. Il termine di presentazione delle domande, che dovranno essere prodotte esclusivamente tramite procedura telematica, scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione al concorso, è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Veneto - sezione concorsi del 14 ottobre 2022. È possibile avere copia del bando consultando il sito www.azero.veneto.it alla sezione «Concorsi e avvisi». Per ulteriori informazioni telefoniche rivolgersi alla U.O.C. gestione risorse umane - ufficio programmazione delle risorse e procedure selettive di Azienda Zero - Tel. 049 - 877.8126 - 8191 - 8312 - 8170 - 8324 - 8439 - 8314 - 8437 - 8231 il lunedì ed il giovedì dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
Concorsi
2020
ENTI LOCALI
COMUNE DI ALATRI
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 43 del 5-6-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-06-05&atto.codiceRedazionale=20E05967
COMUNE DI ALATRI
RETTIFICA
Riapertura dei termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di sei posti di istruttore amministrativo contabile, categoria C, a tempo indeterminato e parziale diciotto ore, di cui tre posti riservati al personale interno. (GU n.43 del 05-06-2020)
Visto il concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato e parziale a diciotto ore di sei posti di istruttore amministrativo - contabile, categoria C, posizione economica C1, con riserva di tre posti al personale interno pubblicato, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 103 del 31 dicembre 2019 indetto con determinazione n. 2281/2019. Richiamata la determinazione n. 359 del 21 febbraio 2020 avente ad oggetto «Riapertura dei termini del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato e parziale a diciotto ore di sei posti di istruttore amministrativo contabile, categoria C1, di cui tre posti riservati al personale interno già indetto con determinazione n. 2281/2019». Richiamato altresì, l'art. 87, comma 5, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 con il quale si dispone che «lo svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso al pubblico impiego, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, sono sospese per sessanta giorni a decorrere dall'entrata in vigore del presente decreto»; Si avvisa della riapertura dei termini per la presentazione delle domande di partecipazione del concorso in oggetto con scadenza fissata al trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Le domande di partecipazione già pervenute telematicamente sono considerate valide a tutti gli effetti, fatta comunque salva la verifica del possesso dei requisiti di ammissione e dei requisiti formali. Pertanto i candidati che hanno già presentato la domanda di partecipazione per detto concorso non dovranno ripresentarla. Per quanto attiene alla disciplina del concorso, ai requisiti di ammissione, alle modalità di presentazione della domanda, alla modulistica da utilizzare e a ogni altra informazione utile, si fa rinvio al bando di cui alla determinazione n. 2281/2019 sopraddetta pubblicato nel sito istituzionale del Comune di Alatri: all'indirizzo www.comune.alatri.fr.it - giusta Prot. n. 41370 del 31 dicembre 2019 - Sezione Amministrazione Trasparente - sottosezione Concorsi.
Contratti
2014
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 132 del 17-11-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-11-17&atto.codiceRedazionale=T14BFM19774
GTT S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.132 del 17-11-2014)
Avviso di gara I.1) Denominazione e indirizzo ufficiale dell'ente aggiudicatore: Gruppo Torinese Trasporti S.p.A. - C.so F. Turati 19/6 - 10128 Torino - Italia. Punti di contatto: Ufficio Contratti e Capitolati tel. (0039) 011/3044.312. Posta elettronica: infogare@gtt.to.it Fax: (0039) 011 - 3044.311 - Indirizzo internet: www.gtt.to.it. II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'ente aggiudicatore: Appalto GTT n. 149/2014 - Fornitura di ricambi MAN originali e/o di primo impianto e/o equivalenti per autobus con servizio di conto deposito - CIG 60007664C1. II.2.1) Quantitativo o entità totale: L'importo dell'appalto ammonta a complessivi Euro 2.232.274,93 IVA esclusa - oneri della sicurezza derivanti da interferenze pari a zero. L'importo comprende: a) Euro 1.049.030,73 per la fornitura in conto deposito dei ricambi "fast moving"; b) Euro 960.016,71 per la fornitura dei ricambi "medium/slow moving" e dei complessivi; c) Euro 223.227,49 (circa il 10%) potrà essere adibito all'acquisto di ricambi saltuari ed in quantità non determinabili in anticipo. Per questi ricambi, per i quali non è prevista scorta di magazzino, GTT farà riferimento ai prezzi del listino ufficiale MAN in vigore alla data di pubblicazione di questo bando sulla GUUE, a cui verrà applicato l'ulteriore ribasso unico offerto da sommare all'elenco sconti fornito da GTT per ciascuna categoria merceologica del listino ufficiale MAN. È previsto l'aumento dei prezzi a decorrere dall'inizio del terzo anno conseguente all'applicazione dell'indice Istat FOI se questo è maggiore di zero. II.3) Durata dell'appalto o termine di esecuzione: 36 mesi dall'aggiudicazione. III.2) Condizioni di partecipazione: vedere disciplinare di gara. IV.1.1) Tipo di procedura: Procedura aperta ex art. 220 del D.Lgs. 163/2006. IV.2.1) Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri indicati nel disciplinare di gara. IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte: 9/01/2015 - ore 12.00. VI.3) Informazioni complementari: bando, disciplinare e capitolato sono pubblicati sul sito www.gtt.to.it. VI.5) Data di spedizione del presente bando alla GUUE: 13/11/2014. Il responsabile del procedimento Flavio Balsi Il presidente e amministratore delegato Walter Ceresa T14BFM19774
Contratti
2021
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 51 del 5-5-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-05&atto.codiceRedazionale=TX21BGA10159
SILEA S.P.A. - SOCIETA' INTERCOMUNALE LECCHESE PER L'ECOLOGIA E L'AMBIENTE PER AZIONI
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.51 del 5-5-2021)
Esito di gara - Procedura aperta - CIG 83150715A8 SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: I.1) Silea S.p.A. - Società Intercomunale Lecchese per L'Ecologia e l'Ambiente per Azioni - Via Leonardo Vassena n. 6 - 23868 Valmadrera (LC) - Tel. 0341/204411. L'esito di gara è disponibile sul sito istituzionale di Silea SpA: www.sileaspa.it - SEZIONE TRASPARENZA - L'appalto è stato gestito interamente con modalità telematica, ai sensi dell'art. 58 del D.Lgs. 50/2016, dalla SUA Lecco. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: II.1.5) Project financing per l'affidamento in concessione dei lavori di riqualificazione dell'impianto di selezione rifiuti riciclabili, ubicato nel Comune di Verderio, della disponibilità dell'impianto riqualificato e della gestione del servizio di valorizzazione e avvio al recupero delle frazioni secche. SEZIONE IV: PROCEDURA: IV.1) TIPO DI PROCEDURA: Procedura di aggiudicazione con previa pubblicazione del bando di concessione - IV.2) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE: la concessione è aggiudicata in base ai criteri indicati di seguito: Qualità e caratteristiche del progetto; qualità dell'offerta gestionale; elementi qualitativi. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO: V.1) DATA DELLA DECISIONE DI AGGIUDICAZIONE: 22.03.2021 - V.3) Aggiudicatario: RTI Seruso SpA - ATI Vauche SA e Pellenc ST SAS. - Importo di aggiudicazione complessivo €. 10.152.800,00 IVA esclusa. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: Esito inviato alla GUUE in data 23.04.2021. Silea S.p.A. - La dirigente area ciclo passivo legale e societario dott.ssa Rota Eleonora TX21BGA10159
Contratti
2008
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 102 del 3-9-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-09-03&atto.codiceRedazionale=T-08BGA7349
AUTOSTRADA DEL BRENNERO S.p.A.
Via Berlino 10, 38100 TRENTO I Tel. 0461/212611 - Fax 0461/212677 sito internet: www.autobrennero.it
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.102 del 3-9-2008)
APPALTO AGGIUDICATO N. 17/2008 Questa Società ha aggiudicato in data 16 luglio 2008 la procedura aperta relativa ai lavori di pavimentazione in conglomerato drenante fonoassorbente speciale sul tratto autostradale Rovereto nord - Affi per l'anno 2008-2009, il cui avviso di gara era stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 28 aprile 2008. Importo dei lavori a base d'asta: euro 2.650.198,56. L'aggiudicazione è stata disposta a misura al prezzo più basso. Aggiudicataria è risultata l'A.T.I. FRANZONI & BERTOLETTI S.r.l../PRATI ANGELO S.n.c. - MARMIROLO (MN) - Strada Soave n. 24, per l'importo di euro 2.038.851,41 pari al ribasso del 18,452% per i lavori programmati, oltre agli oneri di sicurezza per euro 36.739,62, e, con il ribasso del 7,265% sull'elenco prezzi, per i lavori urgenti. Le offerte pervenute sono state n. 2. Trento, lì 27 agosto 2008 Il Presidente Silvano Grisenti T-08BGA7349 (A pagamento).
Serie Generale
1992
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Serie Generale n. 194 del 19-8-1992
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-08-19&atto.codiceRedazionale=092A3899&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
COMUNICATO
Riconoscimento del carattere sostitutivo alle attivita' industriali ad alcune societa' (GU Serie Generale n.194 del 19-08-1992)
Con decreto 31 luglio 1992, del Ministro del lavoro e della previdenza sociale di concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, negli ambiti territoriali di esecuzione delle commesse assegnate alle aziende Alcatel Siette - ERICSSON Sielte - SITE - ITEL - IMET - AET - CIET per lavori precedentemente attribuiti ad altre imprese, è riconosciuto carattere sostitutivo alle attività industriali delle società Alcatel Siette - ERICSSON Sielte - SITE - ITEL - IMET - AET - CIET nei confronti delle attività già esercitate dalle società COMITEL - ACET - EUROICOT.
Contratti
2013
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 35 del 22-3-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-03-22&atto.codiceRedazionale=T13BFF4437
COMUNE DI BARGA (LU)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.35 del 22-3-2013)
Estratto bando procedura aperta CIG 5002209174 Comune di Barga, Via di Mezzo 45, BARGA, Tel. 0583/72471, fax 0583/723745, www.comune.barga.lu.it/bandi/servizi. Affidamento gestione di porzione immobile denominato Villa Gherardi da destinare ad attività ricettiva extra - alberghiera, L.R. n.42/00 e smi. Servizio: anni 9. Criterio: Offerta Economicamente più vantaggiosa. Valore: Canone annuo minimo a base gara E 20.000,00; Intero periodo gestione E 180.000,00. Scadenza presentazione offerte: 18.4.13 h.12. Apertura offerte 19.4.13 h.10. Il responsabile area appalti contratti dott.ssa Mariateresa Di Natale T13BFF4437
Contratti
2013
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 47 del 22-4-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-04-22&atto.codiceRedazionale=T13BGA6404
FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO "SAN MATTEO" ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DI DIRITTO PUBBLICO - PAVIA
Tel. 0382/5011
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.47 del 22-4-2013)
Avviso per estratto del bando di gara CIG 4789718853 Ente appaltante: Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo. Procedura di aggiudicazione: procedura aperta. Data di aggiudicazione: 10 aprile 2013. Breve descrizione dell'appalto: Forniture di materiale da magazzino idrotermosanitario elettrico ferramenta e servizio di gestione magazzino. Prezzo aggiudicazione 315.547,44 (+ I.V.A. oneri sicurezza inclusi), criterio di aggiudicazione: art. 82 del D. Lgs. 163/06 e s.m.i.. Offerte ricevute 1. Ditte aggiudicatarie Cor.El S.r.l. Data di trasmissione dell'avviso integrale alla G.U.C.E.: 10/04/2013. L'avviso integrale è inoltre consultabile sul sito: www.sanmatteo.org. Il responsabile del procedimento e della S.C. acquisizione e gestione risorse dott. Maurizio Panciroli T13BGA6404
Contratti
2012
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 55 del 14-5-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-14&atto.codiceRedazionale=T12BFK8607
FONDAZIONE POLICLINICO TOR VERGATA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.55 del 14-5-2012)
Bando di gara - Fornitura SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE. I.1)Denominazione, indirizzi e punti di contatto: Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata - Viale Oxford, 81 C.A.P. 00133 - Roma - Italia. Telefono: +39 0620900291 Telefax: +39 0620900019 email: bandidigara@ptvonline.it Indirizzo Internet (URL) www.ptvonline.it. Ulteriori informazioni presso: I punti di contatto sopra indicati. Le offerte e le domande delle partecipazione vanno inviate a: I punti di contatto sopra indicati. Il capitolato d'oneri e la documentazione complementare sono disponibili presso: I punti di contatto sopra indicati. I.2)Tipo di amministrazione aggiudicatrice e principali settori di attivita': Fondazione - Salute. L'Amministrazione aggiudicatrice acquista per conto di altre Amministrazioni aggiudicatrici: No. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO. II.1.1)Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Procedura aperta per la fornitura in service, in un unico lotto, di apparecchiature con relativa manutenzione full risk e reagenti necessari alla realizzazione di un percorso diagnostico per diagnosi delle infezioni del torrente circolatorio comprensivo di sistema automatico per emocolture e sistema sistema automatico di identificazione e tipizzazione di microrganismi (batteri, lieviti e funghi) mediante spettrometria di massa maldi-tof comprensivo di software per l'applicazione direttamente da emocoltura, e come di seguito descritto per le esigenze alla Fondazione PTV "Policlinico Tor Vergata" ed in particolare del Dipartimento di Medicina di Laboratorio. II.1.2)Tipo di appalto e luogo di consegna o di esecuzione: fornitura -una combinazione di queste forme. Luogo principale di esecuzione dei lavori, di consegna delle forniture o di prestazioni dei servizi: Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata. Codice NUTS ITE43. II.1.3)Informazioni sugli appalti pubblici, l'accordo quadro o il sistema dinamico di acquisizione (SDA): L'avviso riguarda un appalto pubblico. II.1.5)Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti: La gara ha per oggetto la fornitura in service, in un unico lotto, di apparecchiature con relativa manutenzione full risk e reagenti necessari alla realizzazione di un percorso diagnostico per diagnosi delle infezioni del torrente circolatorio per le esigenze del Dipartimento di Medicina di Laboratorio della Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata". II.1.6)Vocabolario comune per gli appalti: CPV 33190000. II.1.7)Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP): L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: No. II.1.8)Lotti: questo appalto è suddiviso in lotti: No. II.1.9)Informazioni sulle varianti: ammissibilità di varianti: No. II.2.2) Opzioni: No. II.2.3)Informazione sui rinnovi: l'appalto è oggetto di rinnovo: No. II.3)Durata dell'appalto o termine di esecuzione: durata 60 mesi (dall'aggiudicazione dell'appalto). SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO. III.1.1)Cauzioni e garanzie richieste: Vedi capitolato speciale d'appalto. III.1.4)Altre condizioni particolari: La realizzazione dell'appalto è soggetta a condizioni particolari: No. SEZIONE IV: PROCEDURA. IV.1.1)Tipo di procedura: Aperta. IV.2.1)Criteri di aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri indicati nel capitolato d'oneri, nell'invito a presentare offerte o a negoziare oppure nel documento descrittivo. IV.2.2)Informazione sull'asta elettronica: Ricorso ad un'asta elettronica: No. IV.3.2)Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: No. IV.3.3)Condizioni per ottenere il capitolato d'oneri e documenti complementari o documento descrittivo - Termine per il ricevimento delle richieste di documenti o per l'accesso ai documenti 12.07.2012 ore 17.00. Documenti a pagamento: No. IV.3.4)Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione: 13.07.2012 ore 17:00. IV.3.6)Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte di partecipazione: Lingua ufficiale della UE : Italiano. IV.3.7)Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: Periodo in giorni: 180 (dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte). IV.3.8)Modalità di apertura delle offerte: Data: 07.08.2012 ore 10.00. Luogo: Direzione Generale della Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata - Persone ammesse ad assistere all'apertura delle offerte: Si. Legali rappresentanti delle imprese concorrenti o loro incaricati muniti di delega. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. VI.1)Informazioni sulla periodicità - Si tratta di un appalto periodico: No. VI.2)Informazioni su fondi dell'Unione Europea: L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione Europea: No. VI.3)Informazioni complementari - Il numero CIG assegnato alla procedura in oggetto e': 4173368438. Il sopralluogo dei locali in cui dovrà essere installata la strumentazione di cui trattasi potrà effettuarsi nei giorni 07.06.2012 e 14.06.2012 alle ore 10.00, presentandosi al primo piano stanza 2 della sede del Dipartimento Bilancio e Approvvigionamenti della Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata. Data di spedizione alla G.U.U.E: 02.05.2012 Il direttore generale Enrico Bollero T12BFK8607
Serie Generale
2020
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Serie Generale n. 230 del 16-9-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-09-16&atto.codiceRedazionale=20A04839&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 31 luglio 2020
Approvazione del bando di selezione delle domande di finanziamento della progettazione integrata strategica di rilevanza nazionale a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 - Piano operativo agricoltura, sottopiano 2 «Interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza». (20A04839) (GU Serie Generale n.230 del 16-09-2020)
L'AUTORITÀ DI GESTIONE del sotto piano operativo 2 POA 2014-2020 Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) ed in particolare l'art. 1, comma 6, che individua le risorse del Fondo sviluppo e coesione - FSC - per il periodo di programmazione 2014-2020 destinandole a sostenere esclusivamente interventi per lo sviluppo, anche di natura ambientale, secondo la chiave di riparto 80 per cento nelle aree del Mezzogiorno e 20 per cento in quelle del centro-nord; Vista la legge del 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), art. 1, comma 703, che, ferme restando le vigenti disposizioni sull'utilizzo del FSC, detta ulteriori disposizioni per l'utilizzo delle risorse assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020; Vista la delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 25/2016, recante «Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 - aree tematiche nazionali e obiettivi strategici - ripartizione ai sensi dell'art. 1, comma 703, lettere b) e c) della legge n. 190/2014», che, al netto delle pre allocazioni disposte con legge e delle assegnazioni già deliberate dal CIPE, ha destinato, fra l'altro, ad un Piano operativo afferente l'area tematica agricoltura, 400 milioni per il finanziamento delle linee d'azione: contratti di filiera e contratti di distretto - 60 milioni di euro; interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza - 295 milioni di euro; multifunzionalità della foresta e uso sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree rurali - 5 milioni di euro; agricoltura 2.0 - 40 milioni di euro; Vista la delibera CIPE 1° dicembre 2016, n. 53, che ha approvato il Piano operativo agricoltura - POA - FSC 2014-2020 di competenza del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali con una dotazione di 400 milioni di euro posta a valere sulle risorse FSC 2014-2020 destinate all'area tematica «3.b Agricoltura» dalla citata delibera n. 25/2016; Vista la circolare n. 1 del 5 maggio 2017 del Ministro per la coesione territoriale e il mezzogiorno. Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Adempimenti delibere CIPE n. 25 e 26 del 10 agosto 2016. Piani operativi/Piani stralcio e patti per lo sviluppo. Governance, modifiche e riprogrammazioni di risorse, revoche, disposizioni finanziarie; Vista la riprogrammazione approvata dalla Cabina di regia, per la definizione delle modalità di utilizzo del Fondo sviluppo e coesione per il ciclo di programmazione 2014-2020 nella riunione del 16 marzo 2018, che destina ulteriori 50 milioni di euro ai contratti di filiera riducendo di pari quota la parte destinata alle infrastrutture irrigue; Considerato che, delle risorse originariamente assegnate al sotto piano 2 interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza - pari ad euro 295.000.000,00, una parte pari a euro 50.000.000,00 è stata successivamente destinata ai contratti di filiera, un'altra quota, pari ad euro 4.868.979,6 è stata destinata, a seguito dell'approvazione dell'accordo CREA con decreto ministeriale n. 21245/18, all'attività di assistenza tecnica al sotto piano 2 e che, un'ultima quota, pari ad euro 12.006.551,00 è stata riservata alla progettazione integrata strategica del sotto piano 2; Considerato che, a seguito della citata riprogrammazione, al netto delle risorse destinate all'assistenza tecnica e alla progettazione, le risorse impegnabili a carico del Fondo sviluppo e coesione, POA 2014-2020 - sotto piano infrastrutture irrigue, sono risultate ammontanti ad euro 228.124.469,38, di cui l'80%, pari ad euro 182.449.575,50, è in quota sud e il 20% pari a 45.264.893,88 è in quota centro nord; Visto il decreto dell'Autorità di gestione n. 16437 del 9 aprile 2019 «Formalizzazione della decisione del Comitato di sorveglianza del 29 ottobre 2018 con la quale si approva lo scorrimento della graduatoria definitiva delle domande di sostegno presentate a valere sul bando di selezione delle proposte progettuali nell'ambito del PNSR 2014-2020- operazione 4.3.1. Investimenti in infrastrutture irrigue, a valere su parte risorse del FSC - quantificate in euro 147.667.793,00 di cui 43.178.194,00 in quota centro nord e 104.489.599,00 in quota sud; Considerato che a seguito del decreto n. 16437 del 9 aprile 2019 sono stati assunti impegni sul sistema IGRUE per complessivi euro 142.010.430,98, alla luce delle rimodulazioni motivate da stralci di azioni sui progetti idonei; Visto il bando di selezione delle proposte progettuali relative al sotto piano 2 «Interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza» del POA 2014-2020, approvato con decreto ministeriale n. 39228 del 6 dicembre 2019, ammesso alla registrazione alla Corte dei conti il 15 gennaio 2020, n. 18 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie generale - n. 40 del 18 febbraio 2020, con una dotazione finanziaria pari ad euro 86.114.038,40 di cui euro 83.592.038,60 in quota sud ed euro 2.521.999,80 in quota centro nord; Visto il bando di selezione delle domande di finanziamento della progettazione integrata strategica di rilevanza nazionale, corredato da tre allegati che ne costituiscono parte integrante, il quale destina alla progettazione integrata strategica euro 12.006.551,02, di cui l'80%, pari ad euro 9.605.240,8 in quota sud e il 20% pari ad euro 2.401.310,245 in quota centro nord; Ritenuto di approvare detto bando di selezione delle proposte progettuali nell'ambito del sotto piano 2 del Programma operativo agricoltura 2014-2020 «Interventi nel campo delle infrastrutture irrigue, bonifica idraulica, difesa dalle esondazioni, bacini di accumulo e programmi collegati di assistenza tecnica e consulenza»; Decreta: Art. 1 Oggetto 1. È approvato il bando di selezione delle domande di finanziamento della progettazione integrata strategica di rilevanza nazionale, a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, con una dotazione finanziaria pari ad euro 12.006.551,02, di cui l'80%, pari ad euro 9.605.240,8 in quota sud e il 20% pari ad euro 2.401.310,245 in quota centro nord. Art. 2 Controlli e pubblicità 1. Il presente provvedimento sarà trasmesso agli organi di controllo per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, sul sito web istituzionale del Mipaaf (www.politicheagricole.it). Roma, 31 luglio 2020 L'Autorità di gestione: Gatto
Contratti
2008
AVVISI E BANDI DI GARA
MINISTERI - AMMINISTRAZIONI CENTRALI E PERIFERICHE DELLO STATO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 87 del 28-7-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-28&atto.codiceRedazionale=C-0813666
MINISTERO DELLA DIFESA Teledife
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.87 del 28-7-2008)
Bando di gara per fornitura di cartucce di toner e inchiostro Parte di provvedimento in formato grafico C-0813666 (A pagamento).
Contratti
2013
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 97 del 19-8-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-08-19&atto.codiceRedazionale=TC13BFM14082
C.T.T. NORD S.R.L.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.97 del 19-8-2013)
Sistema di qualificazione - Settori speciali Parte di provvedimento in formato grafico TC13BFM14082
Contratti
2008
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 118 del 10-10-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-10-10&atto.codiceRedazionale=T-08BFM8658
ISTITUTO SPERIMENTALE ZOOTECNICO PER LA SICILIA - PALERMO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.118 del 10-10-2008)
Estratto del bando di gara Questo Ente ha indetto una gara a procedura aperta per lavori di sistemazione locale caseificio, sala di mungitura e ricovero animale dell'Az. Giardinello - agro di Godrano (Pa). Importo a base di gara Euro 86.554,73 (iva esclusa) di cui Euro 1.112,11 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso cat. OG 1, class. I. La gara verrà aggiudicata al prezzo più basso ai sensi art 82 dlg 163/06. Le offerte dovranno pervenire entro le 12 del 24.11.08 all'Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia, via Roccazzo n° 85 -90136 Palermo. L'espletamento della gara avverrà alle ore 09,00 del 26.11.08. Il bando e la relativa documentazione è consultabile sul sito internet www.iszsicilia.it Il Presidente: Nascè T-08BFM8658 (A pagamento).
Serie Generale
2007
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Serie Generale n. 132 del 9-6-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-06-09&atto.codiceRedazionale=07A04876&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
DECRETO 18 maggio 2007
Sostituzione di un componente della commissione provinciale per l'integrazione del salario in favore dei lavoratori agricoli di Cremona. (GU Serie Generale n.132 del 09-06-2007)
IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO di Cremona Vista la legge 8 agosto 1972, n. 457, recante: «Miglioramenti ai trattamenti previdenziali ed assistenziali nonchè disposizioni per la integrazione del salario in favore dei lavoratori agricoli»; Visto il proprio decreto n. 166 del 21 novembre 1972 e successive modificazioni, con il quale è stata costituita, presso la sede I.N.P.S. di Cremona, la commissione provinciale per l'integrazione del salario in favore dei lavoratori agricoli prevista dall'art. 14 della legge sopra citata; Atteso che di detto organo collegiale faceva parte il dott. Felice Oricchio come componente supplente in rappresentanza dell'I.N.P.S.; Vista la nota n. 18656 del 10 maggio 2007 con la quale il direttore dell'I.N.P.S. di Cremona comunica che il dott. Felice Oricchio è cessato dal servizio e nel contempo designa il dott. Renato Piseri quale sostituto del predetto componente; Ritenuto di dover provvedere; Decreta: Il sig. Renato Piseri è nominato componente supplente della commissione provinciale per l'integrazione del salario in favore dei lavoratori agricoli, prevista dall'art. 14 della legge n. 457 dell'8 agosto 1972, quale rappresentante dell'I.N.P.S. di Cremona, in sostituzione del dott. Felice Oricchio non più alle dipendenze di detto istituto. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Cremona, 18 maggio 2007 Il direttore provinciale: Catalano
Serie Generale
1996
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Serie Generale n. 105 del 7-5-1996
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-05-07&atto.codiceRedazionale=096A2792&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
COMUNICATO
Ricostituzione della Consulta per i problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie (GU Serie Generale n.105 del 07-05-1996)
Con decreto ministeriale del 26 febbraio 1996 (vistato e registrato dalla ragioneria centrale presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale) è stata ricostituita la Consulta per i problemi dei lavoratori extracomunitari e delle loro famiglie ai sensi dell'art. 2 della legge 30 dicembre 1986, n. 943. Essa è presieduta dal Ministro del lavoro e della previdenza sociale ed è composta da sei rappresentanti delle associazioni di lavoratori extracomunitari; da quattro rappresentanti delle confederazioni sindacali nazionali dei lavoratori; da tre rappresentanti delle organizzazioni sindacali nazionali dei datori di lavoro dei diversi settori economici, da un rappresentante dei Ministeri della pubblica istruzione, dell'interno, degli affari esteri e delle finanze; da due rappresentanti delle regioni; da un rappresentante dell'Associazione nazionale comuni italiani e da uno delle province italiane; da tre rappresentanti delle associazioni che operano nel campo dell'assistenza all'immigrazione. Per ogni membro effettivo della Consulta è stato nominato un supplente. È componente di diritto della Consulta il dirigente del Servizio per i problemi dei lavoratori immigrati extracomunitari di cui all'art. 3 della legge 30 dicembre 1986, n. 943.
Parte Seconda
2019
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 28 del 7-3-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-03-07&atto.codiceRedazionale=TX19ADD2275
EPIFARMA S.R.L.
(GU Parte Seconda n.28 del 7-3-2019)
Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio di medicinale per uso umano. Modifica apportata ai sensi del Regolamento 1234/2008/CE Codice Pratica: C1B/2019/42 N° di Procedura Europea: DCP n. ES/H/0581/001-002/IB/029 Medicinale: EZORAN - AIC 040838 - 20 e 40 mg compresse gastroresistenti Confezioni: 017, 029, 056, 070, 082, 094, 031, 043, 068, 106, 118, 120 Titolare AIC: EPIFARMA S.r.l Tipologia variazione: A.2b) Tipo IB Tipo di Modifica: Modifiche nella denominazione (di fantasia) del medicinale, per i prodotti autorizzati secondo la procedura nazionale Modifica Apportata: Modifica della denominazione della specialità medicinale in Spagna da Esomeprazol Ranbaxy a Esomeprazol Sun Pharma In applicazione della determina AIFA del 25 agosto 2011, relativa all'attuazione del comma 1-bis, articolo 35, del D.Lgs. 24 aprile 2006, n. 219, è autorizzata la modifica richiesta con impatto sugli stampati (paragrafo 6 del Foglio Illustrativo), relativamente alle confezioni sopra elencate, e la responsabilità si ritiene affidata alla Azienda titolare dell'AIC. A partire dalla data di pubblicazione in GURI della variazione il Titolare dell'AIC deve apportare le modifiche autorizzate al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto; entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data, le modifiche devono essere apportate anche al Foglio Illustrativo e all'etichettatura Sia i lotti già prodotti alla data di pubblicazione in GURI della variazione che i lotti prodotti entro sei mesi dalla stessa data di pubblicazione in GURI della variazione, non recanti le modifiche autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta. In ottemperanza all'art. 80 commi 1 e 3 del D.Lgs. 24 aprile 2006, n. 219 e s.m.i. il foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua italiana e limitatamente ai medicinali in commercio nella provincia di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il Titolare dell'AIC che intende avvalersi dell'uso complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del suddetto D.Lgs. L'amministratore unico Giuseppe Irianni TX19ADD2275
Serie Generale
2006
SUPPLEMENTI ORDINARI
MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
Serie Generale n. 102 del 4-5-2006
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-05-04&atto.codiceRedazionale=006G0183&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE
note: Entrata in vigore del provvedimento: 19/5/2006
DECRETO 31 marzo 2006, n. 165
Regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (ENEA), ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. (GU Serie Generale n.102 del 04-05-2006 - Suppl. Ordinario n. 110)
IL MINISTRO DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE Visto il decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, recante «Riordino della disciplina dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente, ENEA, a norma dell'articolo 1, della legge 6 luglio 2002, n. 137»; Visti, in particolare, l'articolo 20, comma 1, concernente l'approvazione del nuovo regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Ente e l'articolo 24, concernente i poteri del commissario straordinario dell'Ente, qualora nominato; Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attività di Governo e Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Udito il parere del Consiglio di Stato espresso nell'adunanza della Sezione consultiva per gli atti normativi del 27 febbraio 2006; Sentiti il Ministro per la funzione pubblica e il Ministro dell'economia e delle finanze; Vista la comunicazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri effettuata con nota n. 4685 del 22 marzo 2006; A d o t t a il seguente regolamento: Art. 1. 1. È approvato, ai sensi dell'articolo 20, comma 1, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, il regolamento di organizzazione e funzionamento dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente, ENEA, che costituisce parte integrante del presente decreto. Il presente decreto, munito del sigillo di Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Roma, 31 marzo 2006 Il Ministro: Scajola Visto, il Guardasigilli: Castelli Registrato alla Corte dei conti il 4 aprile 2006 Ufficio di controllo atti Ministeri delle attività produttive, registro n. 2, foglio n. 9 Allegato REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL'ENTE PER LE NUOVE TECNOLOGIE, L'ENERGIA E L'AMBIENTE, ENEA. Art. 1. Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento, emanato ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, e dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, detta le norme per l'organizzazione ed il funzionamento dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente, ENEA. Art. 2. Funzioni del Presidente e del Consiglio di amministrazione 1. Il Presidente svolge le funzioni di cui all'articolo 5, commi 4 e 5, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, avvalendosi anche degli Organi collegiali di cui agli articoli 7, 8 e 10 dello stesso decreto legislativo. 2. Per lo svolgimento delle sue funzioni il Presidente si avvale di un ufficio di diretta collaborazione, ai sensi degli articoli 4, comma 4, e 14, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, avente esclusive competenze di supporto e di raccordo con l'amministrazione. Tale ufficio, di livello dirigenziale non generale, risponde direttamente al Presidente, dal quale dipende funzionalmente, e svolge la propria attività secondo le direttive da questi impartite. 3. In caso di assenza o di impedimento il Presidente è sostituito dal Vice Presidente, nominato dal Consiglio di amministrazione tra i suoi componenti, cui il Presidente può conferire specifiche deleghe. 4. Il Consiglio di amministrazione svolge le fuzioni di cui all'articolo 6, commi 3, 4 e 5, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, avvalendosi di una struttura di segreteria, di livello dirigenziale non generale, posta alle dirette dipendenze del Direttore generale e composta da personale dell'Ente. 5. Il Consiglio di amministrazione, qualora ne ritenga la necessità e l'opportunità, può altresì conferire specifici incarichi ad uno o più consiglieri nell'ambito delle materie di propria competenza. Art. 3. Riunioni del Consiglio di amministrazione 1. Il Presidente adotta l'ordine del giorno degli argomenti da sottoporre al Consiglio di amministrazione, nel quale tiene conto anche degli argomenti indicati dai singoli Consiglieri. Il Presidente dispone, in base alle risultanze dei dibattiti intervenuti nell'ambito del Consiglio, eventuali supplementi di istruttoria; trasmette al Direttore generale le delibere assunte perchè ne assicuri l'attuazione. Il Direttore generale, entro un mese dalla data della delibera, ove non si sia provveduto nel senso deliberato, comunica al Consiglio i motivi della mancata attuazione per i conseguenti provvedimenti. 2. Il Consiglio di amministrazione viene convocato dal Presidente con le modalità di cui all'articolo 9. 3. Il Presidente può disporre, sentito il Direttore generale, in caso di assoluta necessità ed urgenza che non consenta la convocazione del Consiglio di amministrazione in tempo utile ad evitare un pregiudizio per l'Ente, l'adozione di provvedimenti di competenza del Consiglio di amministrazione, salvo l'obbligo di darne immediata comunicazione agli altri componenti del Consiglio di amministrazione, nonchè di presentarli per la ratifica al Consiglio stesso nella prima seduta. Il Consiglio di amministrazione delibera nella stessa seduta. 4. In caso di assenza o impedimento e nelle ipotesi previste dall'articolo 17, la presidenza delle riunioni viene assunta dal Vice Presidente. Art. 4. Partecipazione di altri soggetti alle riunioni del Consiglio di amministrazione 1. In casi particolari possono essere invitati, su proposta del Presidente, del Direttore generale o di un componente del Consiglio di amministrazione, esperti esterni ai quali sia stato conferito dall'Ente incarico specifico sulle materie da trattare, nel limite massimo complessivo di quindici unità, ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419, e successive modificazioni. 2. I convocati di cui al comma 1 limitano la loro partecipazione al momento esclusivo dell'informativa e, in ogni caso, si allontanano dalla sala delle riunioni prima della votazione. 3. Il Presidente o il Consiglio di amministrazione possono chiedere al Direttore generale che su specifiche questioni all'ordine del giorno siano acquisiti chiarimenti ed informative ulteriori da parte di responsabili delle unità della struttura organizzativa che il Direttore generale stesso individua e convoca. Art. 5. Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo e Collegio dei revisori 1. Il Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo ed i componenti del Collegio dei revisori possono assistere a tutte le riunioni del Consiglio di amministrazione. Art. 6. Assenze dei componenti del Consiglio 1. I componenti del Consiglio di amministrazione, che sono impossibilitati a prendere parte ad una riunione, ne informano preventivamente la segreteria dell'organo almeno ventiquattro ore prima della riunione medesima, salvo casi di forza maggiore, e ne forniscono al Presidente le relative motivazioni giustificative. 2. Il Presidente, all'inizio di ogni seduta, dà comunicazione delle assenze e dei relativi giustificati motivi. 3. Nel caso in cui un consigliere si astenga per tre volte consecutive senza giustificato motivo dal partecipare alle riunioni ordinarie, il Consiglio di amministrazione ne dà comunicazione al Ministro vigilante e designante ai fini dell'eventuale dichiarazione di decadenza. Art. 7. Svolgimento delle riunioni del Consiglio di amministrazione 1. Le riunioni del Consiglio di amministrazione non sono pubbliche. 2. In via eccezionale il Consiglio può stabilire, su richiesta anche di un solo componente o su proposta del Presidente, che la riunione sia pubblica. 3. Il processo verbale della riunione è redatto, letto ed approvato seduta stante. Il verbale è sottratto al diritto di accesso ai sensi dell'articolo 24, comma 2, della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, fermo restando quanto previsto dal comma 7 del medesimo articolo 24, e può essere secretato con esplicita votazione del Consiglio nei casi di cui al comma 1, lettera a), dello stesso articolo 24. In tal caso, il verbale è affidato al Direttore generale che ne cura l'idonea custodia. Art. 8. Luogo di convocazione 1. Il Consiglio di amministrazione si intende convocato, salvo casi eccezionali adeguatamente ed esplicitamente motivati, presso la sede legale dell'ENEA in Roma. Art. 9. Modalità della convocazione 1. Con regolamento interno adottato ai sensi dell'articolo 20, comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, sono disciplinate le modalità di convocazione del Consiglio di amministrazione. Art. 10. Relazioni e documentazione relativa agli argomenti da trattare 1. Con regolamento interno adottato ai sensi dell'articolo 20, comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, sono disciplinate le modalità di approntamento, diramazione ed integrazione della documentazione relativa agli argomenti da trattare. Art. 11. Validità delle riunioni 1. Per la validità delle riunioni occorre la presenza della metà più uno dei componenti in carica del Consiglio di amministrazione. 2. Se nel giorno stabilito per la riunione, all'ora prefissata, non è presente la maggioranza assoluta dei predetti componenti, il Presidente, trascorsi trenta minuti, dichiara il mancato raggiungimento del numero legale e rinvia la riunione ad altro giorno. 3. La verifica del numero legale è fatta all'inizio della seduta dal Presidente, coadiuvato dal segretario, e può essere reiterata nel corso della seduta ad iniziativa del Presidente stesso o su richiesta anche di un solo componente del Consiglio di amministrazione, ovvero di un componente del Collegio dei revisori. 4. Quando la riunione non può avere luogo per mancanza del numero legale, ne è steso verbale, nel quale si indicano i nomi degli intervenuti, quelli degli assenti con gli eventuali relativi giustificati motivi e l'ora in cui è proclamata deserta la riunione. Art. 12. Ordine del giorno, discussione e votazione 1. Con regolamento interno adottato ai sensi dell'articolo 20, comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, sono disciplinate le modalità di approntamento e diramazione dell'ordine del giorno, nonchè lo svolgimento delle discussioni e le votazioni. Art. 13. Validità delle deliberazioni 1. Per l'approvazione delle deliberazioni occorre il voto favorevole della maggioranza dei partecipanti alla riunione. 2. In caso di parità tra i voti favorevoli e i voti contrari prevale il voto del Presidente. Art. 14. Astensione obbligatoria 1. Il Presidente, i componenti del Consiglio di amministrazione ed i componenti del Collegio dei revisori sono tenuti ad allontanarsi dalla sala delle riunioni durante la discussione e la votazione quando si tratti: a) di liti o interessi personali; b) di liti o interessi dei propri parenti fino al quarto grado ed affini fino al terzo grado e del coniuge. 2. Nei casi previsti dal comma 1, gli interessati sono tenuti a darne comunicazione, prima dell'inizio della discussione, con dichiarazione da inserire nel processo verbale. 3. Il segretario, il Direttore generale e gli altri funzionari eventualmente invitati alla riunione sono tenuti ad allontanarsi dalla sala qualora vengano a trovarsi nelle situazioni di cui alle lettere a) e b) del comma 1. Art. 15. Processo verbale 1. Con regolamento interno adottato ai sensi dell'articolo 20, comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, sono disciplinate la formazione, i contenuti, le modalità di approvazione e conservazione del processo verbale. Art. 16. Segreteria del Consiglio 1. La segreteria del Consiglio di amministrazione, di cui all'articolo 2, comma 4, svolge i seguenti compiti: a) assicurare gli adempimenti formali preparatori delle riunioni consiliari; b) assicurare tramite il responsabile o suo sostituto nominato dal Presidente della seduta l'espletamento della funzione di segretario dell'organo collegiale; c) assicurare, per gli atti deliberativi e dispositivi del Presidente, la completezza della documentazione dal punto di vista informativo e la regolarità formale sia dei testi di deliberazione, sia delle disposizioni predisposti; d) curare la raccolta, rubricazione e archiviazione degli originali degli atti e dei verbali e rilasciare copie ed estratti conformi all'originale. Art. 17. Commissioni consiliari 1. Il Consiglio di amministrazione può istituire commissioni consiliari a carattere temporaneo, con il compito di procedere, prima della discussione in sede di organo deliberante, all'esame degli argomenti che sono da sottoporre all'organo stesso, in attuazione di principi di funzionalità e produttività, di semplificazione e snellezza amministrativa. 2. La composizione, la nomina, la durata e le modalità di funzionamento delle commissioni consiliari temporanee sono stabilite di volta in volta dal Consiglio di amministrazione. Le commissioni temporanee attendono, in base a specifici progetti, alle particolari esigenze connesse alla realizzazione di obiettivi con scadenza prefissata e con previsione della scadenza di ultimazione dei lavori. 3. Le commissioni esaminano e trattano le materie di competenza del Consiglio di amministrazione loro attribuite formulando, ove occorra, idonei pareri e proposte da sottoporre all'organo deliberante. Art. 18. Composizione delle commissioni consiliari 1. Ciascuna commissione consiliare è composta da consiglieri di amministrazione in numero non inferiore a tre, alla nomina dei quali provvede il Consiglio stesso a maggioranza assoluta dei presenti, su proposta del Presidente o di ciascun consigliere. 2. Il Consiglio nomina altresì eventuali membri supplenti. 3. Ciascuna commissione elegge il presidente tra i propri componenti. 4. Le commissioni possono avvalersi per il tramite del Direttore generale di specialisti, eventualmente anche esterni, particolarmente esperti nelle materie da trattare, i quali possono partecipare alle sedute delle commissioni stesse con funzioni referenti. 5. Di ciascuna riunione delle commissioni è redatto apposito verbale con le stesse procedure e formalità stabilite per la redazione del verbale del Consiglio di amministrazione. Art. 19. Segreteria delle commissioni consiliari 1. L'attività di segreteria di ciascuna commissione, convocazione, verbali, documentazione e quant'altro necessario, è svolta dalla segreteria del Consiglio di amministrazione di cui all'articolo 2, comma 4. Art. 20. Partecipazione alle riunioni 1. Alle riunioni delle commissioni può partecipare il Direttore generale, con parere consultivo. Art. 21. Conclusioni delle commissioni 1. Il presidente della commissione o altro componente da lui designato relaziona al Consiglio di amministrazione sulle conclusioni concernenti i lavori svolti e sulle motivazioni delle eventuali proposte. 2. Nelle conclusioni dei lavori delle commissioni è dato atto delle eventuali opinioni contrastanti. 3. In ogni caso, qualora si tratti di studi o di approfondimenti su specifiche materie, le relative risultanze sono rimesse alla Direzione generale ai fini della formulazione delle proposte di competenza. Art. 22. Durata in carica 1. I componenti di ciascuna commissione consiliare durano in carica per il tempo stabilito dal Consiglio di amministrazione, ovvero per il tempo necessario all'espletamento dell'incarico. Art. 23. Funzioni del Collegio dei revisori 1. Il Collegio dei revisori, composto da tre membri effettivi e tre membri supplenti, in possesso dei requisiti di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 88, designati per la durata di quattro anni, in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 9, comma 1 e 2, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, provvede al controllo della regolarità amministrativa e contabile dell'Ente, e svolge, in conformità alla disposizione di cui al citato articolo 9, comma 3, del suddetto decreto legislativo, i compiti previsti dall'articolo 2403 del codice civile, in quanto applicabile. Art. 24. Doveri del Collegio dei revisori 1. Il Collegio dei revisori vigila sull'osservanza delle leggi e sulle disposizioni statutarie del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257 - afferente al riordino della disciplina dell'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente - ENEA, nonchè sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dall'Ente e sulla cura del suo concreto funzionamento ed attuazione da parte delle strutture dell'Ente. 2. Il Collegio dei revisori esercita altresì le funzioni di controllo contabile, provvedendo a: a) verificare, nel corso dell'esercizio e con periodicità almeno trimestrale, la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione delle scritture contabili dei fatti di gestione; b) verificare che il bilancio di esercizio corrisponda alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e se siano conformi alle norme che li disciplinano; c) esprimere con apposita relazione il proprio giudizio sul bilancio. 3. Il Collegio dei revisori può chiedere agli amministratori documenti ed ogni notizia utile al controllo. Può, altresì, procedere ad ispezioni, documentando l'attività svolta in apposito libro, tenuto presso la sede dell'Ente. Art. 25. Poteri del Collegio dei revisori 1. In via generale, e con riferimento a tutte le attività di amministrazione e di gestione dell'Ente, i revisori possono procedere in qualsiasi momento, anche individualmente su mandato del Collegio, ad atti di ispezione e di controllo. 2. Il Collegio dei revisori può, altresì, chiedere notizie agli amministratori, anche con riferimento a società partecipate o controllate, sull'andamento delle operazioni volte al perseguimento dei fini istituzionali dell'Ente, nonchè sulle operazioni sociali delle partecipate o controllate, o su determinati affari; ed inoltre, può scambiare informazioni con i corrispondenti organi delle società controllate o partecipate, in merito ai sistemi di amministrazione e controllo ed all'andamento generale dell'attività sociale, documentando l'attività svolta nell'apposito libro di cui al comma 3 dell'articolo 26. Art. 26. Riunioni e deliberazioni del Collegio dei revisori 1. Il Collegio dei revisori si riunisce almeno ogni tre mesi. 2. Il Collegio dei revisori è regolarmente costituito con la presenza alla riunione della maggioranza dei suoi componenti e delibera a maggioranza assoluta dei presenti. Il membro dissenziente ha diritto di far iscrivere a verbale i motivi del proprio dissenso. 3. Delle riunioni del Collegio dei revisori è redatto il verbale, che viene trascritto in apposito libro e sottoscritto dagli intervenuti. Art. 27. Segreteria del Collegio dei revisori 1. Per lo svolgimento delle proprie funzioni il Collegio dei revisori si avvale della struttura di segreteria di cui all'articolo 2, comma 4. Art. 28. Responsabilità del Collegio dei revisori 1. I componenti del Collegio dei revisori adempiono ai loro compiti con la professionalità e la diligenza richieste dalla natura dell'incarico; sono responsabili della verità delle loro attestazioni e sono tenuti ad osservare il segreto sui fatti e sui documenti di cui hanno conoscenza per ragione del loro ufficio. Art. 29. Principi di organizzazione e di funzionamento della struttura 1. L'ENEA, nel definire l'assetto della sua struttura organizzativa, in applicazione dei principi stabiliti dalle norme generali sul funzionamento e organizzazione della Pubblica amministrazione, distingue i compiti di indirizzo e controllo, riservati agli organi di vertice, dalle attività di gestione tecnico-amministrativa, finanziaria e contabile, riservate alla direzione generale ed alla dirigenza che ad essa risponde, dotandosi di opportuni strumenti ai fini del controllo della regolarità amministrativa e contabile, del controllo di gestione, della valutazione della dirigenza e della valutazione e controllo strategico. 2. Il funzionamento delle strutture dell'Ente è ispirato al criterio di favorire l'autonomia professionale dei ricercatori nell'espletamento dell'attività scientifica e di ricerca, anche mediante la formazione post-universitaria, al fine di promuovere lo sviluppo e la crescita dell'occupazione qualificata, facendo, altresì ricorso, compatibilmente con le risorse finanziarie destinate allo scopo in sede di predisposizione del budget, all'attivazione di borse di studio ed assegni di ricerca, nel rispetto della vigente normativa. 3. In attuazione e nei limiti delle disposizioni di cui agli articoli 11, 12, 13, 14 e 20, comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, il Consiglio di amministrazione provvede, su proposta del Direttore generale, ad istituire, modificare o sopprimere le strutture di secondo livello, in adeguamento alla eventuale rimodulazione degli obiettivi programmatici contenuti nei piani di sviluppo. Art. 30. Direzione generale - Dipartimenti - Direzioni centrali 1. Le strutture organizzative di primo livello dell'ENEA si articolano in: a) Direzione generale; b) cinque dipartimenti, rispettivamente denominati: 1) Fusione, tecnologie e presidio nucleari; 2) Ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile; 3) Tecnologie per l'energia, fonti rinnovabili e risparmio energetico; 4) Tecnologie fisiche e nuovi materiali; 5) Biotecnologie, agroindustria e protezione della salute; c) tre direzioni centrali, rispettivamente denominate: 1) Supporto, infrastrutture e centri; 2) Risorse umane; 3) Amministrazione e pianificazione. Art. 31. Funzioni e livelli organizzativi 1. La struttura organizzativa dell'ENEA, al cui vertice è posto il Direttore generale, è articolata in dipartimenti, direzioni centrali, strutture di secondo livello, tra cui le eventuali unità organizzative settoriali o locali che si rendano necessarie al perseguimento dei fini istituzionali. 2. L'articolazione dei dipartimenti risponde al criterio di riferimento a grandi aree di materie omogenee, ovvero di progetti, individuati in relazione alle finalità dell'Ente ed ai settori di intervento. 3. L'articolazione delle direzioni centrali risponde all'esigenza di svolgere le funzioni e le attività di interesse generale comuni all'organizzazione di tutto l'Ente esplicitate all'articolo 14 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, secondo un'aggregazione omogenea di attività che assicuri livelli ottimali di funzionamento, di operatività e di mantenimento di elevati livelli di competenza. 4. Le unità organizzative settoriali o locali di cui al comma 1, rispondono all'esigenza di dare impulso allo sviluppo di capacità propositive ed operative in alcuni settori di punta e di particolare rilevanza strategica per le finalità istituzionali dell'Ente, ovvero allo scopo di evitare l'accentramento dell'organizzazione amministrativo-gestionale, in particolare nell'ambito delle strutture territoriali che sviluppano, per numero di dipendenti e strutture impiantistiche, un significativo volume di attività. 5. I responsabili dei dipartimenti e delle direzioni centrali provvedono all'articolazione delle strutture di secondo livello in conformità a criteri improntati all'efficienza ed all'efficacia organizzativa, onde evitare sovrapposizioni e duplicazioni di competenze. Le unità di secondo livello dei dipartimenti, dedite alla esecuzione di attività tecnico-scientifiche, sono organizzate per progetto e per competenza a seconda degli obiettivi e della missione assegnati alle stesse. 6. L'organizzazione delle direzioni centrali si articola in maniera tale da assicurare alle strutture con diversa collocazione territoriale autonomia di funzionamento per le esigenze proprie e per il supporto ai dipartimenti ivi presenti, in materia di strutture impiantistiche, tecnologiche e servizi in generale. 7. L'organizzazione, le dotazioni ed il funzionamento delle strutture di secondo livello e delle eventuali ulteriori articolazioni settoriali, ovvero locali, inerenti ai dipartimenti od alle direzioni centrali, competono, rispettivamente, ai dipartimenti ed alle direzioni centrali, che provvedono all'indirizzo, al coordinamento ed all'organizzazione delle medesime, allocandone e gestendone le risorse finanziarie ed umane ad esse attribuite, d'intesa con il Direttore generale, nel rispetto del piano triennale e del piano annuale, per il perseguimento degli obiettivi ivi stabiliti. 8. Per esigenze di coordinamento delle attività omogenee e comuni a più strutture il Consiglio di amministrazione, su proposta del Direttore generale, può istituire, ai sensi dell'articolo 11, comma 4, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, ulteriori unità organizzative di secondo livello, denominate «Sezioni». 9. Le strutture di primo livello di cui all'articolo 30 costituiscono centri di responsabilità amministrativa. 10. Le strutture di secondo livello, ivi comprese le unità organizzative settoriali o locali, costituiscono centri di costo. Art. 32. Direttore generale 1. Il Direttore generale è nominato dal Consiglio di amministrazione su proposta del Presidente ed è scelto tra persone in possesso di elevata qualificazione tecnico-professionale e di comprovata esperienza gestionale. 2. Il rapporto di impiego del Direttore generale è regolato con contratto di lavoro di diritto privato stipulato dal Presidente. Il trattamento economico spettante al Direttore generale è determinato dal Consiglio di amministrazione, sulla base della specifica qualificazione professionale, della temporaneità dell'incarico, della complessità dei compiti assegnati e delle condizioni di mercato. 3. L'incarico di Direttore generale ha durata non superiore a quattro anni, non può eccedere la scadenza naturale del mandato del Presidente, e può essere confermato. Art. 33. Compiti del Direttore generale 1. Il Direttore generale è responsabile della struttura e dell'attuazione delle decisioni e dei programmi approvati dagli organi di indirizzo dell'Ente, esercita i poteri ed espleta i compiti di cui all'articolo 12, comma 3, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. A tal fine sovrintende alla gestione tecnica, amministrativa e finanziaria dell'Ente, esercita funzioni di coordinamento e di controllo dei servizi e delle strutture dell'Ente e di dirigenza generale nei confronti degli altri dirigenti, gestisce le risorse umane, formula proposte agli organi di indirizzo dell'Ente, dà attuazione alle deliberazioni ed ai programmi da questi approvati ed assicura gli adempimenti di carattere tecnico-amministrativo di tutte le attività dell'Ente in relazione alle finalità istituzionali. 2. Il Direttore generale partecipa alle riunioni del Consiglio di amministrazione, con facoltà di intervento e proposta, senza diritto di voto. 3. Il Direttore generale nell'assolvimento dei compiti assegnatigli dal Consiglio di amministrazione, adotta ogni deliberazione necessaria ed utile alla definizione delle relative pratiche, ivi compresa la proposizione di azioni, la resistenza in giudizio ed il conferimento del mandato ai difensori, ad eccezione delle deliberazioni espressamente riservate al Consiglio di amministrazione. Fermo restando quanto previsto dal titolo VII, egli stipula, in nome e per conto dell'Ente, convenzioni, accordi e contratti, qualora da tali atti derivino entrate o spese per l'Ente, in attuazione delle linee strategiche tracciate e delle deliberazioni adottate dagli Organi di vertice. 4. Il Direttore generale adotta i provvedimenti in materia di assunzione e gestione del personale, ivi compresi i provvedimenti di selezione, nel rispetto di quanto previsto dal vigente contratto collettivo nazionale di lavoro. 5. Alcune delle funzioni di competenza del Direttore generale, eventualmente con la relativa capacità di spesa, possono essere delegate da questi a dirigenti dell'Ente mediante espressa attribuzione. Per l'espletamento dell'attività negoziale, in particolare, il Direttore generale può conferire deleghe ai dirigenti o ad altri soggetti dipendenti dell'Ente. Se i contratti e le convenzioni da stipulare riguardano attività fatta oggetto di delega ai dirigenti, si intende implicitamente conferita agli stessi anche la capacità di stipula dei relativi atti negoziali, salvo che l'atto di delega non preveda altrimenti. 6. Il Direttore generale, inoltre: a) stipula i contratti relativi agli incarichi dirigenziali; b) emana i regolamenti interni nonchè gli atti organizzativi e di gestione sulla base delle deliberazioni assunte dal Consiglio di amministrazione e degli indirizzi espressi dal Presidente; c) rappresenta l'ENEA nei rapporti con le organizzazioni sindacali; d) fornisce al Comitato di valutazione di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257 la collaborazione per il supporto logistico necessario allo svolgimento dei compiti assegnati; e) sottopone all'approvazione del Consiglio di amministrazione la valutazione delle prestazioni e delle competenze organizzative dei responsabili dei dipartimenti e delle direzioni centrali e dei dirigenti, di cui si è avvalso per funzioni di studi, consulenza o altro; f) fornisce supporto agli organi di indirizzo per la definizione di strategie e programmi di ricerca nazionali ed internazionali; g) coordina l'attività di comunicazione esterna ed interna in riferimento alle finalità ed ai compiti dei dipartimenti e delle direzioni centrali; h) determina per l'effettuazione di prove, analisi, controlli ed altro, le tariffe, canoni ed analoghi oneri a carico di terzi sulla base dei criteri generali fissati dal Consiglio di amministrazione; i) svolge ogni altra funzione che il regolamento ENEA gli attribuisce. 7. Il Direttore generale può avvalersi, per funzioni diverse, dei dirigenti dell'Ente, cui non è stata attribuita la titolarità di un centro di responsabilità ovvero un incarico della struttura organizzativa; nonchè dotarsi di consiglieri od assistenti con specifici incarichi, nel rispetto del limite massimo complessivo di cui all'articolo 4, comma 1. Art. 34. Dipartimenti 1. I dipartimenti di cui all'articolo 30, comma 1, lettera b), assolvono ai compiti definiti all'articolo 13 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, e sono dotati di autonomia scientifica, amministrativa, organizzativa e di gestione nell'utilizzazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, che vengono loro assegnate dal Consiglio di amministrazione all'atto dell'istituzione ed in sede di approvazione dei bilanci. Si realizzeranno le forme di integrazione e collaborazione necessarie a rendere più efficace la loro azione. 2. In sede di prima applicazione, i compiti e le funzioni di ciascuno dei cinque dipartimenti, specificamente individuati con regolamento interno ai sensi dell'articolo 20, comma 3, del decreto legislativo n. 257 del 2003, adottato previe intese con il Ministero delle attività produttive, con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, con il Ministero degli affari esteri, con il Ministero delle politiche agricole, con il Ministero della salute, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, potranno riguardare: a) il dipartimento Fusione, tecnologie e presidio nucleari cura le attività inerenti la ricerca e le tecnologie applicative nei settori: 1. fusione (fisica della fusione, tecnologie della fusione, macchine a confinamento inerziale, macchine a confinamento magnetico, superconduttivita); 2. fissione (presidio nucleare); b) il dipartimento Ambiente, cambiamenti globali e sviluppo sostenibile cura le attività di ricerca, di valutazione e di applicazione attinenti ai settori di intervento inerenti: 1. sviluppo sostenibile (programmazione degli usi del territorio e valutazione ambientale strategica; tecnologie e «best practices» per l'uso ottimale e la riduzione dei consumi delle risorse naturali ed energetiche, con particolare riferimento al ciclo dei rifiuti ed alla gestione delle acque; contabilità ambientale); 2. cambiamenti climatici (ricerca sui cambiamenti climatici e «sportello» italiano dell'Intergovernamental Panel on Climate Change; valutazione degli effetti e misure di adattamento sulla gestione delle coste, desertificazione, agricoltura; innovazione tecnologica nelle produzioni e negli usi finali di energia, per la riduzione delle emissioni di CO2; cooperazione internazionale nell'ambito dei meccanismi del protocollo di Kyoto); c) il dipartimento Tecnologie per l'energia, fonti rinnovabili e risparmio energetico cura le attività inerenti la ricerca e le tecnologie applicative nei settori: 1. fonti rinnovabili (fotovoltaico, solare termodinamico e biomasse); 2. tecnologie energetiche avanzate (idrogeno, celle a combustibile, cicli termici avanzati e gassificazione carbone); 3. risparmio energetico (uso razionale dell'energia, mobilità sostenibile e trasporto innovativo); d) il dipartimento Tecnologie fisiche e nuovi materiali cura le attività inerenti la ricerca e le tecnologie applicative nei settori: 1. tecnologie fisiche (ionizzanti, non ionizzanti, per applicazioni speciali e mediche, robotica e visione artificiale); 2. nuovi materiali (strutturali, funzionali e tecnologie di integrazione; nanofasici e nanostrutturati; qualificazione, caratterizzazione e certificazione di materiali e componenti); e) il Dipartimento biotecnologie, agroindustria e protezione della salute cura le attività inerenti la ricerca e le tecnologie nei settori: 1. protezione della salute; 2. sicurezza alimentare e ambientale; 3. sistema agroindustriale e tutela degli ecosistemi; 4. prodotti e processi a base biologica; 5. radioprotezione e metrologia delle radiazioni ionizzanti. 3. L'articolazione organizzativa del dipartimento e l'individuazione delle eventuali relative Sezioni inerenti ai settori di attività omogenei, riportabili anche ad ulteriori settori di attività ed obiettivi strategici, sono adottate dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Direttore generale, in adeguamento all'evoluzione della programmazione delle attività approvata con il piano triennale e con i piani annuali. Art. 35. Direzioni centrali 1. Le direzioni centrali di cui all'articolo 30, comma 1, lettera c) svolgono le funzioni previste all'articolo 14 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, e provvedono alla gestione delle risorse loro assegnate dal Consiglio di amministrazione all'atto dell'istituzione ed in sede di approvazione dei bilanci, secondo le seguenti specifiche: a) la Direzione centrale supporto, infrastrutture e centri assicura la razionalizzazione della gestione e dell'esecuzione di tutte le attività inerenti al funzionamento delle varie sedi di lavoro dell'Ente, in termini di servizi da rendere al personale, di funzionalità da garantire, di patrimonio logistico e strumentale da conservare e sviluppare e di rapporti con il territorio. I compiti ad essa afferenti riguardano: 1. la gestione unificata delle spese di funzionamento ed in particolare le procedure di acquisizione dei beni e dei servizi più rilevanti di interesse comune a più Centri, al fine di ottenere i necessari risparmi di gestione; 2. la gestione unificata degli investimenti infrastrutturali finalizzata alla conservazione del valore patrimoniale dei Centri e la connessa definizione delle linee guida per le attività degli uffici tecnici degli stessi; 3. la gestione centralizzata delle reti informatiche e di telecomunicazione dei Centri, nonchè dei correlati «services» di assistenza agli utenti; 4. la gestione centralizzata del sistema informativo gestionale; 5. la gestione centralizzata delle politiche di sicurezza dell'Ente, con particolare riferimento agli obblighi di legge; 6. la gestione centralizzata delle risorse fisiche dell'Ente; 7. la gestione unificata dei servizi forniti dai Centri al territorio; 8. la gestione unificata della funzione di «incubatore» per lo start-up di nuove imprese, per le azioni che i Centri svolgono in modo unitario e sinergico; 9. le funzioni previste per l'Ufficio relazioni con il pubblico; b) la Direzione centrale risorse umane assicura la razionalizzazione dei processi connessi con la gestione e lo sviluppo del personale, in raccordo e nel rispetto dell'autonomia assegnata in materia ai dipartimenti e alle altre direzioni centrali. I compiti ad essa afferenti riguardano: 1. lo sviluppo del patrimonio delle risorse umane dell'Ente attraverso la formulazione dei piani di acquisizione di nuove risorse, nonchè della mobilità, dei piani di sviluppo dell'organizzazione e della formazione professionale e manageriale; 2. la formulazione e la gestione dei rapporti contrattuali con il personale dipendente e i connessi aspetti giuridici, amministrativi, retributivi, previdenziali e fiscali; 3. le relazioni sindacali; 4. le relazioni con il pubblico; 5. la fornitura di servizi di gestione del personale alle varie unità organizzative dell'Ente; c) la direzione centrale Amministrazione, pianificazione e supporto legale assicura la razionalizzazione delle materie e dei processi attinenti l'amministrazione, la contabilità e la programmazione e gestione delle risorse finanziarie, l'assistenza ed il supporto legale dell'Ente nonchè la pianificazione delle attività, in raccordo con le funzioni della Direzione generale, dei dipartimenti e delle altre direzioni centrali. I compiti ad essa afferenti riguardano: 1. la formulazione dei piani triennali, annuali ed operativi, in accordo con quanto contemplato dall'articolo 16 del decreto legislativo n. 257 del 2003 sulla base delle proposte formulate dai dipartimenti; 2. la predisposizione dei bilanci e dei documenti di cui ai titoli V e VI del presente regolamento sulla base delle proposte formulate dai dipartimenti; 3. la formulazione di indirizzi e coordinamento delle corrispondenti attività svolte a livello dipartimentale; 4. il coordinamento funzionale delle unità periferiche preposte alla gestione del sistema dei piani operativi, della gestione contabile e degli atti amministrativi connessi alla gestione del ciclo attivo e passivo dell'Ente, al fine dell'unitarietà dell'azione amministrativa dell'Ente; 5. la fornitura di servizi amministrativi alle varie unità organizzative dell'Ente; 6. gli adempimenti contabili e di ragioneria generale; 7. la consulenza legale, l'assistenza al contenzioso e l'aggiornamento normativo in ogni materia di interesse dell'Ente, in riferimento all'evoluzione della specifica legislazione; 8. il raccordo delle attività connesse al ruolo di sostituto d'imposta dell'Ente e degli adempimenti fiscali con la connessa gestione dell'eventuale contenzioso tributario; 9. la gestione del sistema dei rapporti societari, delle interrelazioni programmatiche e amministrative con la società di gestione di cui all'articolo 18 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, e il supporto al Direttore generale per la costituzione di nuove partecipazioni. 2. L'articolazione organizzativa delle direzioni centrali e l'individuazione delle eventuali relative Sezioni inerenti a settori omogenei di attività, riportabili anche a differenti ed ulteriori rappresentazioni di sistemi gestionali, sono adottate di volta in volta dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Direttore generale, in adeguamento all'evoluzione delle tecnologie organizzative dei sistemi gestionali e delle modulazioni dei servizi di direzione centrale inerente le risorse umane. Art. 36. Sistema di valutazione e controllo 1. Al fine di realizzare obiettivi di efficienza e di efficacia ed il migliore utilizzo delle risorse disponibili per il conseguimento dei fini istituzionali e degli obiettivi assegnati, l'Ente si avvale di adeguati strumenti e di procedure di valutazione e controllo, che costituiscono un sistema coerente con i principi fissati dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286. Art. 37. Strumenti per il controllo e la valutazione 1. Al fine di misurare l'efficacia, l'efficienza e l'economicità dell'azione dell'Ente, le procedure di controllo e valutazione presuppongono l'individuazione di indicatori oggettivi, distinti per tipologia di attività, di regola integrati con valutazioni di tipo sintetico e qualitativo, idonei a realizzare la comparabilità delle prestazioni, sia tra centri di responsabilità equivalenti, che in seno allo stesso centro di responsabilità. 2. Per l'attuazione delle suddette attività di controllo e valutazione sono utilizzati sistemi informativi automatizzati relativi alla rendicontazione contabile, alla gestione del personale, al fabbisogno del personale, alla rilevazione delle attività svolte per la realizzazione degli scopi istituzionali e dei relativi effetti, all'analisi delle spese di funzionamento dell'amministrazione, alla contabilità analitica. 3. Per lo svolgimento dell'attività di controllo e valutazione l'Ente può avvalersi, per motivate esigenze, di consulenti esterni esperti in tecniche di valutazione di attività tecnologiche in ambito pubblico e nel controllo di gestione. Art. 38. Valutazione dei dirigenti 1. La valutazione delle attività dei dirigenti ha periodicità annuale. 2. La valutazione dei dirigenti cui è affidata la responsabilità dei dipartimenti e delle direzioni centrali è effettuata, con la partecipazione del valutato, in prima istanza dall'organo collegiale di cui all'articolo 40 ed è successivamente approvata, in seconda istanza, dal Direttore generale. 3. La valutazione degli altri dirigenti è effettuata con la partecipazione del valutato da un organo collegiale nominato dal Direttore generale, presieduto dal responsabile dell'Ufficio di cui all'articolo 39 ed approvata in seconda istanza dal responsabile dell'unità di primo livello interessato. 4. La procedura di valutazione costituisce presupposto per l'applicazione delle misure richiamate dalle disposizioni riguardanti le responsabilità dirigenziali di cui all'articolo 107. Tali misure si applicano allorchè i risultati negativi dell'attività amministrativa e della gestione o il mancato raggiungimento degli obiettivi emergono dalle ordinarie ed annuali procedure di valutazione. Tuttavia, quando si verifica il rischio grave di un risultato negativo prima della scadenza annuale, il procedimento di valutazione può essere anticipatamente concluso. Art. 39. Ufficio per il controllo interno 1. Alle dirette dipendenze del Direttore generale dell'Ente, in posizione di autonomia, è istituito l'Ufficio per il controllo interno, di livello dirigenziale non generale, cui afferiscono i compiti inerenti alle funzioni del controllo interno, sotto la specie dei controlli e della valutazione della gestione tecnico-amministrativa, contabile e finanziaria, nonchè della valutazione del personale dirigenziale di cui al comma 3 dell'articolo 38. 2. Il responsabile dell'Ufficio per il controllo interno è nominato dal Consiglio di amministrazione su proposta del Direttore generale. Art. 40. Sistema di controllo strategico 1. La funzione di controllo strategico di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, e successive modificazioni, è assicurata da un organo collegiale composto da tre esperti, di cui due esterni all'ENEA, nominati dal Consiglio di amministrazione su proposta del Presidente. Uno dei due esperti esterni è designato dal Ministro delle attività produttive. 2. L'organo collegiale di cui al comma 1 opera in autonomia e risponde direttamente al Consiglio di amministrazione, presentando in via riservata relazioni periodiche sull'attività svolta, anche su specifica richiesta del Consiglio di amministrazione; esso si avvale dei risultati delle rilevazioni effettuate dal Comitato di Valutazione, di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, nonchè del supporto amministrativo ed informatico, tramite il Direttore generale, di unità organizzative afferenti alle direzioni centrali ed ai dipartimenti. 3. L'attività di controllo strategico verifica la corrispondenza tra gli atti di gestione e gli atti di indirizzo, curando anche la valutazione del personale diigenziale di cui al comma 2, dell'articolo 38. A tal fine provvede all'analisi, preventiva e successiva, della congruenza e degli eventuali scostamenti tra le missioni affidate, gli obiettivi operativi prescelti e le scelte effettuate, nonchè all'identificazione degli eventuali fattori ostativi e dei possibili rimedi. 4. La valutazione dell'attività del Direttore generale è effettuata annualmente, con la partecipazione del valutato, in prima istanza dall'organo collegiale di cui al comma 1, ed è successivamente approvata, in seconda istanza, dal Consiglio di amministrazione. Si applicano, per quanto compatibili, i principi in materia di valutazione dei dirigenti, nonchè la disciplina in materia di responsabilità. Art. 41. Strumenti 1. Il ricorso agli strumenti di cui all'articolo 17, comma 1, del decreto legislativo n. 257 del 2003, è deliberato dal Consiglio di amministrazione, su proposta del Presidente, di ciascuno dei componenti del Consiglio o del Direttore generale, al quale compete altresì di prestare, anche in collaborazione con i singoli direttori dei dipartimenti o delle direzioni centrali, la necessaria assistenza per la predisposizione della relazione illustrativa di ciascuna proposta. 2. Con la delibera di cui al comma 1, il Consiglio di amministrazione stabilisce i termini e le modalità per la formalizzazione e per la stipula degli atti necessari all'adozione degli strumenti deliberati ai quali viene fatto ricorso. 3. Con riguardo alla natura degli strumenti ed in riferimento alle attività che ne sono oggetto, le modalità di funzionamento e di organizzazione dello strumento adottato, corrispondono alla modulazione organizzativa e di funzionamento propria dello stesso, secondo la descrittiva che ne risulta nella relazione illustrativa della proposta, tenendo in conto che, per aggregazione, gli strumenti funzionano e sono organizzati: quelli di cui all'articolo 17, comma 1, lettere a), c), d) ed e), del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, secondo le modulazioni proprie delle obbligazioni programmatiche, mentre per quelli di cui allo stesso articolo 17, comma 1, lettere b) e f), secondo la modulazione organizzativa e funzionale propria del soggetto - con o senza personalità giuridica - costituito, ovvero partecipato dall'Ente. 4. Le strutture organizzative dell'ENEA, in particolare i dipartimenti, partecipano o collaborano alle attività degli strumenti adottati in conformità agli accordi, ai programmi di ricerca ed alle finalità perseguite con ogni singolo strumento, nonchè in attinenza alle materie di rispettiva competenza. 5. Il Direttore generale provvede all'acquisizione ed all'aggiornamento delle informazioni circa l'evoluzione delle attività svolte e dei risultati conseguiti attraverso gli strumenti di cui al comma 1, al fine di sottoporre agli organi dell'Ente relazioni periodiche atte a consentirne le opportune considerazioni, o deliberandi, in vista delle relazioni sui programmi, sugli obiettivi, sulle attività e sui risultati perseguiti da ciascuno strumento, da inserire nelle apposite Sezioni del piano triennale e del piano annuale dell'Ente, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257; nonchè allo scopo di provvedere alle più opportune decisioni in ordine all'utilizzo dello strumento adottato. Art. 42. Controllo e valutazione degli Strumenti 1. Le azioni volte alla realizzazione dei programmi, al conseguimento degli obiettivi, nonchè le attività ed i risultati perseguiti attraverso gli strumenti di cui all'articolo 41, comma 1, sono sottoposti - compatibilmente con la modulazione delle convenzioni, degli accordi di collaborazione, delle modalità di conduzione dei centri di ricerca, delle attività di ricerca commissionate a terzi, ovvero compatibilmente con la conformazione della figura soggettiva costituita o partecipata dall'Ente - al sistema di valutazione e controllo di cui al titolo III - Sezione III del presente regolamento: sia con riguardo alle valutazioni proprie dei controlli interni, sia per quanto attiene alle valutazioni ed ai controlli propri del controllo strategico di cui all'articolo 40 dello stesso regolamento e del Comitato di valutazione di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. 2. Per quanto attiene al controllo sugli strumenti di cui agli articoli 17 e 18 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, il Consiglio di amministrazione dell'ENEA provvede, oltre ai controlli di cui al comma 1, attraverso la nomina di rappresentanti dell'Ente negli organi deliberanti e negli organi di revisione dei consorzi, delle fondazioni, delle società o dei centri di ricerca internazionali, dal medesimo costituiti o partecipati. I rappresentanti dell'Ente ed i revisori riferiscono ogni sei mesi al Consiglio di amministrazione sull'andamento della gestione consortile, di fondazione, o societaria, nonchè sull'evoluzione delle attività dei centri di ricerca. Art. 43. Società di gestione 1. Qualora le esigenze di valorizzazione di risultati delle attività di ricerca e sviluppo lo rendano conveniente, l'Ente provvede alla costituzione della Società di gestione di cui all'articolo 18 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, cui può essere demandata la gestione dei diritti di sfruttamento dei brevetti. Art. 44. Pianificazione, programmazione e budget 1. Sulla base delle linee strategiche e di indirizzo elaborate dagli organi di governo dell'Ente, i responsabili dei centri di responsabilità sviluppano l'attività di programmazione, secondo i principi di autonomia organizzativa individuati dai documenti di organizzazione. A tal fine comunicano al Direttore generale, entro il mese di settembre, le previsioni dei programmi, dei progetti e delle attività che intendono realizzare nel periodo di riferimento. Tali previsioni sono corredate di tutti gli elementi relativi agli obiettivi da conseguire, ordinati per progetti, anche ai fini della contabilità analitica e del controllo di gestione, nonchè dei fabbisogni finanziari, strumentali e di personale, per la realizzazione degli stessi nell'esercizio di riferimento. I programmi così formulati costituiscono il fondamento analitico dello stato di previsione delle entrate e delle spese di competenza di ogni centro di responsabilità, nonchè, ove previsto, dell'eventuale budget economico. Art. 45. Documenti di pianificazione 1. L'Ente opera sulla base di un piano triennale e un piano annuale formulati in osservanza a quanto disposto dall'articolo 16 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257 e ai principi in materia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. 2. Il piano triennale, comprendente l'esercizio di riferimento, viene approvato dal Consiglio di amministrazione entro il 31 ottobre dell'esercizio precedente. Esso, tra l'altro, descrive in modo quantitativo le scelte strategiche dell'ENEA sia riferite alle attività tecnico-scientifiche, finanziate integralmente o parzialmente dai contratti attivi, sia riguardanti il funzionamento e la gestione dell'Ente ed è articolato sia per i centri di responsabilità, sia per le funzioni obiettivo, definite in coerenza con la legge 3 aprile 1997, n. 94. 3. Il piano triennale è redatto in coerenza con il bilancio di previsione triennale che ne quantifica le risorse necessarie ripartendole per centro di responsabilità. Il bilancio di previsione è sede di riscontro per i provvedimenti di spesa a carattere pluriennale. 4. Il piano annuale individua gli obiettivi e le relative attività per l'esercizio di riferimento, assegnando le risorse necessarie ai centri di responsabilità. Ad esso si conforma il bilancio di previsione. 5. L'approvazione del bilancio di previsione autorizza il Direttore generale e i responsabili dei centri di responsabilità al compimento di tutti gli atti amministrativi necessari per conseguire gli obiettivi, nei limiti delle risorse assegnate dallo stesso bilancio. Art. 46. Piani operativi 1. Qualsiasi attività programmatica che sia oggetto di specifici finanziamenti esterni all'Ente e che sia, altresì, definita sulla base di specifici accordi con i soggetti finanziatori è inclusa nei piani operativi, nei quali sono previste l'entità delle risorse umane e finanziarie da utilizzare, nonchè le relative forme di monitoraggio. Art. 47. Controllo di gestione 1. Al fine di conseguire gli obiettivi programmati, di assicurare la corretta gestione delle risorse e garantire l'imparzialità ed il buon andamento della struttura, l'Ente adotta il sistema di controllo di gestione, previsto dal decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, secondo modalità che saranno definite con specifico atto del Direttore generale. Art. 48. Modalità del controllo di gestione 1. Il controllo di gestione si articola di norma in tre fasi: a) stesura di un piano dettagliato di obiettivi mediante la predisposizione di schede di budget strutturate per centri di responsabilità amministrativa e per centro di costo, a cui collegare le risorse assegnate per la realizzazione degli obiettivi stessi; b) rilevazione periodica dei dati, anche con l'adozione di strumenti che consentano la rilevazione oraria dell'impegno di personale, relativi ai costi ed ai proventi dei singoli centri, nonchè dei risultati raggiunti; c) valutazione dei risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi prefissati al fine di verificare il loro stato di attuazione e di misurare l'efficacia, l'efficienza ed il grado di economicità dell'azione intrapresa. 2. Il controllo di gestione è svolto in riferimento ai singoli centri di responsabilità, rilevando complessivamente e per ciascun centro di imputazione le risorse acquisite, i costi sostenuti nell'uso dei singoli fattori produttivi, i risultati qualitativi e quantitativi conseguiti. Per i servizi a carattere commerciale, sono altresì rilevati le entità dei ricavi conseguiti. Art. 49. Sistema di contabilità analitica 1. L'Ente adotta, quale strumento del controllo di gestione, un sistema di contabilità analitica in grado di consentire l'analisi dei costi, dei ricavi e dei movimenti finanziari relativi per centri di responsabilità e per centri di costo. 2. Al fine di poter valutare l'andamento della gestione dell'Ente e provvedere alle opportune decisioni, i dati forniti dalla contabilità analitica con le indicazioni degli eventuali scostamenti fra i risultati raggiunti e quelli previsti sono periodicamente presentati alla Direzione generale, ai responsabili delle strutture ed all'Organo collegiale di valutazione strategica. 3. Le modalità di svolgimento e la periodicità dei referti di contabilità analitica sono indicati con atto del Direttore generale. Art. 50. Finalità ed ambito di applicazione 1. L'ENEA è dotato di autonomia finanziaria e contabile ai sensi del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257 e provvede allo svolgimento delle funzioni istituzionali con i mezzi di cui all'articolo 19 del citato decreto. 2. L'ENEA adotta i principi fondamentali in materia di ordinamento finanziario pubblico e di contabilità pubblica di cui all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. 3. I centri di responsabilità amministrativa costituiscono il riferimento organizzativo per la gestione patrimoniale, economica, finanziaria e contabile dell'Ente. Art. 51. Assegnazione ed utilizzo delle risorse finanziarie 1. La concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed a Enti pubblici e privati restano subordinate alla predeterminazione ed alla pubblicazione dei criteri e delle modalità, determinati dal Consiglio di amministrazione con apposita deliberazione. 2. L'effettiva osservanza dei criteri e delle modalità di cui al comma 1 risulta dalle singole deliberazioni del Consiglio di amministrazione con cui vengono disposte le concessioni. 3. Il Consiglio di amministrazione provvede altresì con apposita deliberazione a determinare i criteri e le modalità con le quali vengono assegnate ed utilizzate le risorse finanziarie per i diversi obiettivi di ricerca e per la realizzazione dei fini istituzionali dell'Ente. Art. 52. Attività commerciali 1. L'attività commerciale, svolta nel contesto delle funzioni istituzionali dell'Ente, è contabilizzata, ai fini fiscali, in forma separata, secondo i principi dell'ordinamento giuridico. Le relative risultanze sono evidenziate nella nota integrativa di cui all'articolo 83. Art. 53. Esercizio finanziario, bilancio annuale di previsione finanziario 1. L'esercizio finanziario ha la durata di un anno. Esso inizia il 1° gennaio e termina il successivo 31 dicembre. 2. Il progetto di bilancio di previsione è predisposto dal Direttore generale entro il 15 ottobre di ogni anno. 3. Il bilancio di previsione è deliberato dal Consiglio di amministrazione entro il 31 ottobre di ciascun anno e costituisce la base della gestione economica e finanziaria dell'Ente. Art. 54. Criterio di formazione del bilancio di previsione 1. Il progetto di bilancio è redatto in termini di competenza e di cassa. È preceduto da una nota preliminare, nella quale sono indicati i criteri adottati per la sua formulazione. 2. Il bilancio di previsione è composto dai seguenti documenti: a) il preventivo finanziario; b) il quadro generale riassuntivo della gestione finanziaria; c) il preventivo economico. 3. Il preventivo finanziario si distingue in decisionale e gestionale, ed è formulato in termini di competenza e di cassa. 4. Il preventivo finanziario decisionale è ripartito, per l'entrata e per l'uscita, in Unità Previsionale di Base, U.P.B.; le U.P.B. rappresentano l'insieme organico di risorse finanziarie assegnate alla gestione di un unico centro di responsabilità. 5. L'articolazione delle entrate e delle uscite, nel momento in cui si evidenzia come unità elementare di classificazione il capitolo, dà origine al preventivo finanziario gestionale necessario per la gestione dei programmi, progetti ed attività e per la successiva rendicontazione. 6. Per ogni unità previsionale di base sono indicati: a) l'ammontare presunto dei residui attivi e passivi alla chiusura dell'esercizio precedente a quello cui il bilancio si riferisce; b) l'ammontare delle entrate che si prevede di accertare e le spese che si prevede di impegnare nell'anno cui il bilancio si riferisce; c) l'ammontare delle entrate che si prevede di incassare e delle spese che si prevede di pagare nell'anno cui il bilancio si riferisce, senza distinzione fra operazioni in conto competenza ed in conto residui. 7. Le somme comprese in ciascuna unità previsionale di base sono suddivise, relativamente alle entrate e alle spese in titoli a seconda che afferiscono alle gestione corrente ovvero a quella in conto capitale. L'ammontare del fondo di riserva non può essere superiore al 5 per cento del totale delle uscite correnti. Le partite di giro e le contabilità speciali possono essere esposte in una specifica unità previsionale di base non riconducibile ad un centro di responsabilità. 8. Nel bilancio di previsione, sia di competenza che di cassa, è istituito un fondo speciale per i presumibili oneri lordi connessi con i rinnovi del contratto di lavoro del personale dipendente, nei limiti delle quantificazioni risultanti dal documento di programmazione economico-finanziaria. 9. Ai fini della gestione e della rendicontazione, i capitoli sono determinati in relazione al contenuto economico e funzionale dell'entrata e della spesa. 10. Nel bilancio di previsione è iscritto, in apposito capitolo, un fondo di riserva ordinario per le spese impreviste o di carattere eccezionale nonchè per le maggiori spese che si verifichino durante l'esercizio. L'ammontare del fondo di riserva, al netto dell'importo relativo ai residui passivi eliminati dalle scritture finanziarie per perenzione amministrativa nonchè delle somme di cui al comma 11, non può superare il 5% del totale delle spese previste. 11. Nel fondo di riserva di cui al comma 7, sono inoltre accantonate le somme destinate ai rinnovi del contratto di lavoro del personale dipendente limitatamente alla parte concernente l'esercizio di riferimento. 12. Nel bilancio di previsione è, altresì, previsto un ulteriore fondo di riserva per le opere afferenti a progetti che si prevede siano realizzati nel corso dell'esercizio, di importo corrispondente alle entrate che in corrispondenza dei medesimi si prevede siano accertate nel corso del medesimo. 13. Costituiscono allegati al bilancio di previsione: a) il bilancio pluriennale, redatto in conformità all'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97; b) la relazione programmatica; c) la tabella dimostrativa del presunto risultato di amministrazione; d) la relazione del collegio dei revisori dei conti. 14. Gli allegati al progetto di bilancio non formano oggetto di specifica delibera da parte del Consiglio d'amministrazione. Art. 55. Requisiti del bilancio 1. Tutte le entrate sono iscritte in bilancio al lordo delle spese di riscossione o di eventuali altre spese ad esse connesse. 2. Tutte le spese sono iscritte in bilancio integralmente, al lordo delle eventuali correlative entrate. 3. Non sono consentite gestioni fuori bilancio. 4. Nel bilancio di previsione è iscritto, come posta a sè stante dell'entrata o dell'uscita, rispettivamente, l'avanzo o il disavanzo di amministrazione presunto dell'esercizio precedente cui il preventivo si riferisce. 5. Il bilancio di previsione deve risultare in equilibrio, che può essere conseguito anche attraverso l'utilizzo del presunto avanzo di amministrazione, con esclusione dei fondi destinati a particolari finalità. 6. Il bilancio di previsione ha valore autorizzativo, costituendo limite agli impegni di spesa. Art. 56. Bilancio pluriennale 1. Il bilancio pluriennale è redatto solo in termini di competenza per un periodo non inferiore al triennio, in relazione alle strategie ed al piano pluriennale approvato dal Consiglio di amministrazione. Esso descrive, in termini finanziari, le linee strategiche dell'Ente coerentemente evidenziate nella relazione programmatica e poi articolate nelle scelte operative di ogni unità amministrativa. È allegato al bilancio di previsione dell'Ente e non ha valore autorizzativo. 2. Il bilancio pluriennale presenta un'articolazione delle poste coincidente con quella del preventivo finanziario decisionale. 3. Il bilancio pluriennale è annualmente aggiornato in occasione della presentazione del bilancio di previsione e non forma oggetto di approvazione. Le eventuali variazioni apportate al bilancio pluriennale dai bilanci di previsione successivi devono essere motivate in sede di approvazione annuale. Art. 57. Preventivo economico 1. Il preventivo economico racchiude le misurazioni economiche dei costi ovvero dei proventi che, in via anticipata, si prevede di dover realizzare durante la gestione. 2. Il preventivo economico pone a raffronto non solo i proventi ed i costi della gestione d'esercizio, ma anche le poste economiche che non avranno nello stesso esercizio la contemporanea manifestazione finanziaria e le altre poste, sempre economiche, provenienti dalle utilità dei beni patrimoniali da impiegare nella gestione a cui il preventivo economico si riferisce. 3. Il preventivo economico è corredato dal quadro di riclassificazione dei risultati economici previsti. Art. 58. Tabella del presunto risultato di amministrazione 1. Al bilancio di previsione è allegata una tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell'esercizio precedente quello cui il bilancio si riferisce. 2. La tabella deve dare adeguata dimostrazione del processo di stima ed indicare gli eventuali vincoli che gravano sul relativo importo. 3. Del presunto avanzo di amministrazione se ne potrà disporre quando sia dimostrata l'effettiva esistenza e nella misura in cui l'avanzo stesso risulti realizzato. 4. Del presunto disavanzo di amministrazione deve tenersi obbligatoriamente conto all'atto della formulazione del bilancio di previsione al fine del relativo assorbimento ed il Consiglio di amministrazione deve, nella relativa deliberazione, illustrare i criteri adottati per pervenire a tale riassorbimento. 5. Nel caso di peggioramento del risultato di amministrazione rispetto a quello presunto, accertato in sede consuntiva, il Consiglio di amministrazione deve, con sollecitudine, informare il Ministero delle attività produttive e il Ministero dell'economia e delle finanze, deliberando i necessari provvedimenti volti ad eliminare gli effetti di tale scostamento. Art. 59. Esercizio provvisorio 1. In conformità all'articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97, l'esercizio provvisorio di bilancio può essere deliberato dal Consiglio di amministrazione solo per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. 2. Limitatamente al periodo di tempo indicato nel comma 1, il Direttore generale può autorizzare le spese, sulla base del bilancio dell'esercizio precedente, per tanti dodicesimi della spesa prevista da ciascuna categoria quanti sono i mesi dell'esercizio provvisorio, ovvero nei limiti della maggiore spesa necessaria, ove si tratti di spese obbligatorie e non suscettibili di impegni e pagamenti frazionabili in dodicesimi. Art. 60. Assestamento e variazioni di bilancio 1. Il Consiglio di amministrazione delibera gli assestamenti di bilancio conseguenti all'approvazione del conto consuntivo. 2. Qualora nel corso dell'esercizio si verifichino per le singole UPB eventi che comportano maggiori entrate o maggiori spese rispetto al bilancio di previsione, il Consiglio di amministrazione delibera le conseguenti variazioni di bilancio. 3. Le variazioni dei capitoli di bilancio all'interno della singola unità previsionale di base sono disposte, su autorizzazione del Direttore generale, o di un suo delegato, dal responsabile del centro di responsabilità di primo livello. 4. Le variazioni per nuove o maggiori spese possono effettuarsi solo se è assicurata la necessaria copertura finanziaria. Art. 61. Gestione dei residui 1. I residui attivi e passivi di ciascun esercizio sono trasferiti ai corrispondenti capitoli dell'esercizio successivo, separatamente dalla competenza del medesimo. 2. Qualora il capitolo che ha dato origine al residuo sia stato eliminato dal bilancio, per la gestione delle somme residue è istituito, su autorizzazione del Direttore generale, o suo delegato, un capitolo aggiuntivo. 3. In nessun caso si può iscrivere fra i residui degli anni decorsi alcuna somma in entrata o in spesa che non sia stata compresa fra le competenze degli esercizi anteriori. 4. Nelle scritture contabili sono evidenziati gli esercizi da cui provengono i residui attivi e passivi. Art. 62. Accertamento, riscossione e versamento delle entrate 1. L'entrata è accertata sulla base di idonea documentazione probatoria, una volta acquisita l'identità del debitore e la certezza del credito, del titolo, della ragione e dell'entità, nonchè della prevedibile scadenza entro l'esercizio. Essa dà luogo ad annotazione nelle apposite scritture con imputazione alle rispettive categorie, capitoli di bilancio, e unità previsionali di base. 2. Le entrate accertate e non riscosse entro il termine dell'esercizio costituiscono i residui attivi che sono compresi nelle attività dello stato patrimoniale, in conformità all'allegato 13 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. 3. La riscossione delle entrate è effettuata mediante reversali di incasso emesse a favore dell'Istituto di credito cui è affidato, ai sensi dell'articolo 70, il servizio di cassa, oppure con versamento sul conto corrente postale intestato all'Ente. 4. Le entrate acquisite tramite il servizio dei conti correnti postali affluiscono trimestralmente all'Istituto di credito di cui al comma precedente. Il conto corrente postale è azzerato alla fine dell'esercizio. 5. Le somme riscosse direttamente dagli incaricati delle unità operative sono versate all'Istituto di credito cui è affidato il servizio di cassa nei dieci giorni successivi. Per gli incassi di carattere continuativo e di piccolo importo, il versamento può essere effettuato mensilmente. 6. È vietato disporre pagamenti a valere sui fondi dei conti correnti postali. 7. Nella convenzione stipulata con l'Istituto di credito, di cui all'articolo 70, è stabilito che l'Istituto stesso non può rifiutare l'esazione di somme pagate in favore dell'Ente senza la preventiva emissione delle reversali d'incasso; resta salvo, in questo secondo caso, il diritto dell'Istituto a richiedere la conseguente regolarizzazione contabile. 8. Le reversali di incasso non riscosse entro il termine dell'esercizio sono restituite al cassiere dell'Ente per la riscossione in conto residui. 9. Il versamento costituisce l'ultima fase dell'entrata, consistente nel trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell'Ente. Art. 63. Reversali di incasso 1. Le reversali di incasso sono firmate dal funzionario appositamente delegato dal Direttore generale. 2. Le reversali sono registrate cronologicamente nel libro giornale e nel partitario delle entrate all'atto della trasmissione al cassiere. 3. Le reversali contengono le seguenti indicazioni: l'anno finanziario; il numero d'ordine; il titolo, la categoria, il capitolo di bilancio; il nome e la ragione sociale del debitore; la causale della riscossione; l'importo in cifre e lettere; la data di emissione. Art. 64. Impegno della spesa 1. La spesa è impegnata allorchè, sulla base di idonea documentazione probatoria, sia acquisita l'identità del creditore e la certezza del debito, ne sia accertato il titolo, la ragione e l'entità, nonchè il prevedibile pagamento entro l'esercizio, a valere sulle risorse finanziarie assegnate ad ogni centro di responsabilità. L'impegno di spesa, sulla base di detta documentazione, dà luogo ad annotazione nelle apposite scritture con imputazione ai capitoli di bilancio. 2. Con l'approvazione del bilancio e delle successive variazioni, e senza la necessità di ulteriori atti, costituiscono impegno sui relativi stanziamenti le risorse impiegate: a) per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale dipendente e per i relativi oneri riflessi; b) per le rate di ammortamento di mutui e dei prestiti ed ogni ulteriore onere accessorio; c) per le obbligazioni assunte in base a contratti o disposizioni di legge. 3. Gli impegni sono registrati, con l'indicazione degli estremi del provvedimento di spesa, previa verifica della regolarità formale della relativa documentazione e della esatta imputazione al capitolo di pertinenza nel limite delle relative disponibilità. 4. Ogni atto per obbligazioni comportanti assunzione di impegni di spesa evidenzia la accertata disponibilità della relativa copertura finanziaria sia in termini di competenza sia in termini di cassa. 5. La differenza che risulti a fine esercizio tra la somma stanziata nei rispettivi capitoli di spesa e la somma impegnata costituisce economia di spesa che concorre alla determinazione del risultato di competenza. La contabilizzazione degli impegni di spesa viene effettuata mediante il sistema informativo gestionale dell'Ente dalle amministrazioni periferiche previa verifica di regolarità effettuata dal funzionario responsabile dell'unità amministrativa. Le spese impegnate e non pagate entro la chiusura dell'esercizio costituiscono i residui passivi, i quali sono compresi tra le passività dello stato patrimoniale. 6. Chiuso con il 31 dicembre l'esercizio finanziario, nessun impegno può essere assunto a carico del predetto esercizio. Art. 65. Liquidazione della spesa 1. La liquidazione delle spese, consistente nella determinazione dell'esatto importo dovuto e del soggetto creditore, è effettuata a cura dei responsabili delle unità di servizio decentrate previo riscontro della correttezza amministrativa e coerenza giuridica, sulla base dei titoli e dei documenti giustificativi comprovanti il diritto dei creditori. 2. La liquidazione delle competenze del personale dipendente è effettuata dal responsabile della competente unità di servizio centrale mediante ruoli collettivi per i dipendenti in servizio nel mese di riferimento o note di pagamento individuali per i dipendenti cessati o assunti nel corso del mese di riferimento. 3. Il pagamento delle spese è ordinato, entro i limiti delle previsioni di cassa, mediante l'emissione di mandati di pagamento numerati in ordine progressivo tratti sull'Istituto di credito incaricato del servizio di cassa. I mandati di pagamento sono firmati da funzionari delegati dal Direttore generale ad espletare funzioni di ragioneria. 4. Il Direttore generale, emanando la normativa a riguardo, può disporre di aperture di credito a favore di responsabili di unità operative nonchè di progetto, titolari di posizioni ufficialmente previste e distaccate presso le sedi decentrate. 5. L'atto di liquidazione, sottoscritto dal funzionario competente con tutti i relativi documenti giustificativi ed i riferimenti contabili è trasmesso al servizio ragioneria per i conseguenti adempimenti. Art. 66. Mandati di pagamento 1. I mandati di pagamento sono numerati in ordine progressivo e contengono i seguenti elementi: a) esercizio finanziario; b) voce di bilancio al quale è imputata la spesa nonchè l'obiettivo programmatico e il riferimento, anche temporale relativo all'obbligazione giuridica; c) somma netta da pagare, indicata in cifre e in lettere, con l'indicazione del lordo e delle ritenute operate; d) cognome, nome o denominazione, codice fiscale o partita IVA del creditore ed eventualmente delle persone legalmente autorizzate a riscuotere per suo conto ed a rilasciare quietanza; e) modalità di estinzione; f) oggetto della spesa; g) data di emissione. 2. Il cassiere o tesoriere effettua i pagamenti derivanti da obblighi tributari, da somme iscritte a ruolo, da delegazioni di pagamento e da altri obblighi di legge, anche in assenza della preventiva emissione del relativo mandato di pagamento. L'Ente emette comunque il relativo mandato ai fii della regolarizzazione entro dieci giorni e comunque non oltre il termine del mese successivo a quello in corso. 3. I mandati che si riferiscono alla competenza sono tenuti distinti da quelli relativi ai residui. 4. I mandati di pagamento non pagati entro il termine dell'esercizio sono restituiti dal tesoriere o cassiere all'ente per il pagamento in conto residui. 5. Le uscite impegnate e non pagate costituiscono i residui passivi da iscriversi tra le passività della situazione patrimoniale e nel bilancio di previsione dell'esercizio successivo. 6. L'Ente può provvedere ai pagamenti mediante mandati informatici, da effettuarsi nel rispetto delle norme contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e successive modificazioni. Art. 67. Controlli sui mandati di pagamento 1. Il funzionario delegato, prima di apporre la propria firma sul mandato di pagamento, accerta la giusta imputazione agli obiettivi programmatici, alle categorie ed ai capitoli del bilancio di previsione, nonchè la completezza e la regolarità della documentazione. A tal fine ogni mandato di pagamento è corredato: a) dalla copia dell'atto comprovante l'obbligazione giuridica o dall'annotazione degli estremi dell'atto stesso; b) da documenti comprovanti la regolare esecuzione dei lavori, forniture e servizi e da ogni altro documento che giustifichi la spesa, ivi compresa se prevista la dichiarazione di congruità, attestati dall'ordinatore; c) dai verbali di collaudo, ove richiesti, ovvero da dichiarazioni di regolarità e di conformità all'ordine rilasciata dall'ordinatore; d) sia per i materiali inventariabili sia per i materiali non inventariabili, da un documento formale di consegna e dall'attestazione del dipendente che ha materialmente ricevuto la merce; e) dalla copia degli atti di impegno di spesa; f) dalla fattura o da altro titolo di spesa completo delle dichiarazioni di liquidazione. 2. Nel caso di pagamenti parziali, relativi ad un unico atto, la documentazione è inserita nel mandato relativo al primo pagamento; in quelli successivi dovrà essere riportata l'annotazione degli estremi degli atti formali dell'obbligazione giuridica. Ai mandati relativi alle competenze del personale è allegata copia dei fogli collettivi o individuali di cui all'articolo 65, comma 2. 3. Il funzionario delegato annulla i titoli di spesa che siano errati o incompleti. 4. I mandati di pagamento estinti e la relativa documentazione sono conservati agli atti per almeno dieci anni, con decorrenza dalla data di emissione dei mandati stessi. Art. 68. Modalità di estinzione dei mandati di pagamento 1. I mandati di pagamento si estinguono con quietanza ritirata a cura dell'Istituto tesoriere oppure, su richiesta scritta del creditore, nei modi seguenti: a) con accreditamento in conto corrente postale a favore del creditore o mediante assegno postale, nonchè mediante vaglia postale, con spese a carico del richiedente: in tal caso è allegata al titolo la ricevuta di versamento rilasciata dall'ufficio postale; b) con accreditamento su conto corrente bancario a favore del creditore: in tal caso è allegato al titolo l'eseguito dell'Istituto bancario; c) con commutazione in assegno circolare non trasferibile all'ordine del creditore; d) con delega al cassiere dell'Amministrazione Centrale dell'Ente, che ritira regolare quietanza dal creditore da allegare al titolo. 2. Le dichiarazioni di accreditamento o di commutazione, che sostituiscono la quietanza del creditore, risultano dal mandato di pagamento con annotazione recante gli estremi relativi alle operazioni ed il timbro del cassiere. Art. 69. Carte di credito 1. L'ENEA, ai sensi dell'articolo 1, comma 53, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, può avvalersi, in quanto applicabili, delle procedure di pagamento previste dal regolamento di cui al decreto del Ministro del Tesoro 9 dicembre 1996, n. 701, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, serie generale, del 15 febbraio 1997, n. 38. Art. 70. Affidamento del servizio di cassa 1. Il servizio di cassa è affidato ad un Istituto di credito di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, in base ad apposita convenzione stipulata dal Direttore generale. 2. Il servizio è aggiudicato ai sensi degli articoli 7, comma 1, lettera c), e 23, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157, e successive modificazioni, sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa. 3. La convenzione di cui al comma 1 contempla, nel rispetto del codice civile, anche le modalità per l'espletamento del servizio di cassa delle unità di servizio decentrate dell'Ente, nonchè delle attività dell'Ente svolte all'estero. 4. Il tesoriere o cassiere è responsabile di tutti i depositi, comunque costituiti, intestati all'Ente. 5. L'Ente può avvalersi dei conti correnti postali per l'espletamento di particolari servizi. 6. Le modalità per l'espletamento del servizio di cassa sono definite in coerenza con la legge 29 ottobre 1984, n. 720, e successive modificazioni ed integrazioni e relativi decreti attuativi, concernente l'istituzione del servizio di tesoreria unica. Art. 71. Servizio di cassa interno 1. L'Ente può dotarsi di un servizio di cassa interno secondo le disposizioni emanate dal Direttore generale. Art. 72. Patrimonio e classificazione dei beni dell'Ente 1. Il patrimonio dell'Ente è unico ed è costituito di beni mobili ed immobili, compresi gli impianti di ricerca, nonchè da beni immateriali distinti secondo le norme, per quanto applicabili, del codice civile. Art. 73. Valore patrimoniale dei beni 1. I criteri di iscrizione e valutazione degli elementi patrimoniali attivi e passivi, nonchè le aliquote di ammortamento dei beni, sono uniformati rispettivamente all'articolo 54 e all'allegato 14 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. Per i beni di modesto valore si provvede con decisione del Direttore generale. Art. 74. Gestione patrimoniale dei beni 1. La gestione patrimoniale dei beni è attuata mediante la redazione di apposite scritture patrimoniali che individuano nell'inventario, redatto secondo le indicazioni del decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2002, n. 254, la natura del bene ed il suo valore patrimoniale nel tempo. Art. 75. Gestione dei beni 1. La gestione dei beni patrimoiali è affidata ai soggetti consegnatari individuati in conformità all'articolo 7 del decreto del Presidente della Repubblica 4 settembre 2002, n. 254. 2. Le procedure della gestione ed il sistema di rilevazione contabile si uniformano al suddetto decreto e si integrano nel sistema informativo gestionale dell'Ente. 3. I titoli per partecipazione in società, i titoli di credito o altri valori mobiliari sono tenuti in custodia dall'Istituto tesoriere, secondo quanto disposto dalla legge 29 ottobre 1984, n. 720. Art. 76. Radiazione dei beni patrimoniali 1. Il Consiglio di amministrazione dispone la radiazione dal patrimonio del corrispettivo valore per i beni immobili a seguito di alienazione o demolizione in sede di formulazione del bilancio di previsione, delle relative note di variazione o in sede di conto consuntivo. 2. I beni mobili possono essere radiati dal patrimonio dell'Ente allo scadere dell'ultimo anno di ammortamento. Fino alla loro eventuale alienazione, la loro radiazione comporta una specifica annotazione a margine. 3. I beni mobili sono alienati a seguito di richiesta dei consegnatari, che ne motivano l'obsolescenza tecnica, lo stato di fuori reso in quanto beni irreparabili o non convenientemente riparabili. Tali beni potranno essere alienati a titolo gratuito in favore delle istituzioni pubbliche che ne mostrano interesse; o con vendita a trattativa privata da espletarsi con almeno tre concorrenti da aggiudicare al prezzo più alto; smaltiti quali rifiuti con le procedure di legge vigenti in materia. 4. Il Direttore generale provvede, con proprio atto, a definire le modalità circa la radiazione e l'alienazione dei beni mobili. Art. 77. Cessione in conto prezzo 1. In occasione dell'acquisto di beni e di servizi si può dar luogo a cessione in conto prezzo di beni patrimoniali mobili con l'osservanza delle procedure stabilite ai fii delle valutazioni di congruità per le radiazioni patrimoniali nel rispetto delle norme fiscali in materia. Art. 78. Conto consuntivo 1. Il conto consuntivo si compone di: a) il conto del bilancio; b) lo stato patrimoniale; c) il conto economico; d) la nota integrativa. 2. Al conto del bilancio sono inoltre allegati: a) la situazione amministrativa; b) la relazione sulla gestione; c) la relazione del Collegio dei revisori. 3. Lo schema del conto consuntivo è predisposto dal Direttore generale ed è sottoposto all'esame del Collegio dei revisori, almeno quindici giorni prima del termine di cui al comma 4. 4. Il conto consuntivo è deliberato dal Consiglio di amministrazione entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio. Entro dieci giorni dalla delibera di approvazione il conto consuntivo è trasmesso al Ministro delle attività produttive per la relativa approvazione, ai sensi dell'articolo 22, comma 1, lettera b) del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. Art. 79. Il conto del bilancio 1. Il conto del bilancio, in relazione alla classificazione del preventivo finanziario di cui all'articolo 54, comma 2, evidenzia le risultanze della gestione delle entrate e delle uscite secondo l'articolazione prevista al comma 2. 2. Il rendiconto finanziario decisionale si articola in U.P.B., come il preventivo finanziario decisionale; analogamente, il rendiconto finanziario gestionale si articola in capitoli, come il preventivo finanziario gestionale. 3. Il rendiconto finanziario, di cui al comma 2, comprende, altresì, una tabella articolata secondo le diverse funzioni-obiettivo, costruite in conformità al decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97 ed al piano annuale. Art. 80. Riaccertamento dei residui e inesigibilità dei crediti 1. Per il riaccertamento dei residui e per l'inesigibilità dei crediti si applicano le procedure previste dall'articolo 40 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. Art. 81. Stato patrimoniale 1. Lo stato patrimoniale è redatto in conformità all'articolo 42 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. 2. I criteri di iscrizione e di valutazione degli elementi patrimoniali sono conformi a quanto previsto agli articoli 42 e 43 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. Art. 82. Conto economico 1. Il conto economico è redatto in conformità alle disposizioni dell'articolo 41 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. Art. 83. Nota integrativa 1. La nota integrativa è redatta in conformità alle disposizioni dell'articolo 44 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. Art. 84. Situazione amministrativa 1. La situazione amministrativa è redatta secondo le modalità stabilite all'articolo 45 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. Essa certifica le reali consistenze dell'avanzo e disavanzo di amministrazione ai fini delle successive rettifiche contabili. Art. 85. Relazione sulla gestione 1. La relazione sulla gestione illustra i risultati conseguiti nell'esercizio e lo stato di avanzamento delle attività. Art. 86. Relazione del Collegio dei revisori 1. La relazione del Collegio dei revisori è redatta in conformità all'articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97. Art. 87. Programmazione triennale 1. Il Direttore generale, sentiti i Direttori di dipartimento e delle direzioni centrali, anche tenendo conto di quanto previsto dall'articolo 26 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, e successive modificazioni, formula entro il 30 settembre di ogni anno il programma triennale dei lavori e degli acquisti di beni e servizi e lo aggiorna almeno annualmente. 2. Per gli acquisti di beni e servizi l'Ente può utilizzare le convenzioni quadro definite dalla CONSIP S.p.A., secondo quanto previsto dall'articolo 26 della legge 23 dicembre 1999, n. 488, e successive modificazioni, ovvero ne utilizza i parametri di prezzo/qualità come limiti massimi per l'acquisto di beni e servizi comparabili. Art. 88. Norme generali sull'attività contrattuale 1. Agli acquisti di beni e servizi, alle forniture, ai lavori ed in generale all'attività negoziale di cui alla presente sezione si applica la normativa nazionale e la disciplina comunitaria, ivi comprese le direttive comportanti obblighi giuridici ad effetto diretto, di carattere compiuto ed incondizionato, non recepite nell'ordinamento nazionale nei termini previsti. Sono fatte salve le norme speciali previste dal presente regolamentp, anche ai sensi dell'articolo 20, comma 2, lettera e), del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. 2. Il Direttore generale con propri atti di indirizzo può stabilire che, per talune procedure contrattuali di importo inferiore a quello fissato per l'applicazione della disciplina comunitaria, venga comunque applicata tale disciplina. 3. Rientrano nelle attribuzioni dei titolari dei competenti centri di responsabilità amministrativa, la deliberazione di addivenire al contratto, la scelta della forma di contrattazione, la determinazione delle clausole del contratto e la nomina del responsabile del procedimento, ai sensi della legge 7 agosto 1990, n. 241, qualora l'intervento sia previsto nel piano triennale di cui all'articolo 87, comma 1, ovvero qualora il valore complessivo del singolo negozio giuridico, IVA esclusa, sia inferiore ad euro 250.000. In ogni altro caso provvede il Direttore generale. 4. Il responsabile del procedimento sovrintende al corretto svolgimento delle varie fasi della procedura di acquisizione, dalla eventuale pubblicazione del bando di gara alla scelta del contraente, alla conclusione del contratto, all'esecuzione dello stesso, fino al collaudo. 5. Il responsabile del centro di costo provvede all'espletamento della gara per la scelta del contraente. Quando la natura e l'oggetto della spesa lo rendano indispensabile, è costituita dal Direttore generale apposita commissione consultiva, presieduta da un altro dirigente dell'Ente. 6. Per l'uso, la locazione e l'acquisto di bei e servizi relativi a sistemi informativi automatizzati vengono seguite le procedure previste dalla pertinente normativa comunitaria e da quella nazionale. Con provvedimento del Direttore generale sono stabilite le modalità di applicazione del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, se del caso previa delega delle funzioni previste dall'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 agosto 1997, n. 452. 7. Su proposta dei titolari dei centri di responsabilità amministrativa il Direttore generale approva gli schemi di contratto-tipo ed i pertinenti capitolati-tipo. 8. Il bando di gara e la correlata documentazione per l'aggiudicazione di appalti pubblici di forniture sotto soglia comunitaria, nel regolamentare gli aspetti connessi alle «specifiche tecniche» del bene oggetto di fornitura, prevedono una clausola conforme a quanto previsto dall'articolo 8, conima 6, del decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358. 9. Per l'approvvigionamento di beni e servizi, anche di importo inferiore alla soglia di rilievo comunitario, l'ENEA può procedere all'acquisizione degli stessi attraverso procedure telematiche di acquisto ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2002, n. 101. 10. Fatti salvi i casi in cui si renda obbligatorio in base alla vigente normativa, alle imprese affidatarie di contratti da parte dell'ENEA, o di altri soggetti per conto dell'ENEA, può essere sempre richiesto il possesso del nulla osta di sicurezza. Tale decisione è di competenza del titolare del centro di responsabilità amministrativa ovvero del Direttore generale, ai sensi del comma 3. 11. Al fine del contenimento dei costi e per evitare duplicazioni dì strutture, la gestione di talune spese a carattere strumentale, comuni a più centri di responsabilità amministrativa, può essere affidata ad unico ufficio o struttura di servizio, previa deliberazione del Direttore generale. Art. 89. Stipulazione ed approvazione dei contratti 1. Si procede alla stipulazione del contratto in forma pubblica o privata entro i trenta giorni successivi all'aggiudicazione. 2. Provvede alla stipulazione, in rappresentanza dell'ENEA, il titolare del competente centro di costo. 3. Il Direttore generale nomina, per lo svolgimento delle funzioni di ufficiale rogante, uno o più funzionari dell'Ente. 4. L'approvazione dei contratti è di competenza, nell'ambito delle rispettive attribuzioni, del Direttore generale o dei titolari dei centri di responsabilità amministrativa. Art. 90. Collaudi 1. I lavori, le forniture e i servizi sono soggetti a collaudo, anche in corso d'opera, secondo le norme vigenti e le specifiche modalità stabilite dal contratto. 2. Il collaudo di norma è eseguito da un funzionario nominato dal titolare del centro di responsabilità amministrativa. Nei casi di lavori o forniture che comportino una competenza tecnica specifica, può essere nominata, dal Direttore generale su proposta del titolare del centro di responsabilità amministrativa, una commissione di collaudo. 3. Per l'acquisizione dei servizi, il responsabile del collaudo ne verifica la corretta esecuzione, anche periodicamente nel caso di prestazioni continuative, e ne attesta la regolare esecuzione al titolare del centro di costo. 4. È consentito il collaudo parziale dei lavori, delle forniture e dei servizi, secondo le disposizioni di cui ai precedenti commi. In tal caso, i relativi pagamenti sono disposti in misura corrispondente. Art. 91. Garanzie 1. A garanzia dell'esecuzione dei contratti, le imprese debbono prestare idonea cauzione ovvero rendere fideiussione sulla base dell'importo contrattuale, ai sensi delle norme vigenti. 2. Nel contratto debbono essere previste le cause di risoluzione per inadempimento e le penalità per il ritardo nell'esecuzione. Art. 92. Norme generali 1. L'acquisizione di bei e servizi mediante il ricorso alla procedura in economia può essere effettuata, nel rispetto delle norme di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto 2001, n. 384, in amministrazione diretta ovvero a cottimo fiduciario. Per l'esecuzione di lavori in economia si applicano le norme di cui alla legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, nonchè al decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, e successive modificazioni. 2. Le spese effettuate mediante il ricorso alla procedura in economia sono pagate, previa presentazione di regolare fattura, o equivalente documento fiscale per le minute spese, entro trenta giorni dalla data dell'attestazione della regolare esecuzione della commessa, se non diversamente pattuito. 3. L'acquisizione di beni e servizi e l'esecuzione di lavori a trattativa privata avviene nei casi e con le modalità previste dalla vigente normativa statale e comunitaria. 4. Il titolare del centro di responsabilità amministrativa, su parere conforme del Direttore generale, può conferire, previa acquisizione del relativo curriculum, incarichi professionali in materie tecnico-specialistiche ad esperti estranei all'Amministrazione, entro il limite di 50.000 euro esclusa IVA, qualora tra le risorse umane disponibili non sia presente una specifica competenza. Per gli incarichi professionali di importo superiore provvede il Direttore generale. Art. 93. Acquisizione di beni e servizi con la procedura in economia 1. Le spese in economia sono di competenza del titolare del centro di costo. 2. Si possono eseguire in economia, entro il limite di importo di 130.000 euro esclusa IVA, tutti i servizi - ad eccezione di quelli relativi alla progettazione di lavori, per i quali trovano applicazione le norme contenute nella legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, nonchè nel decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, e successive modificazioni - e si possono acquisire tutti i beni occorrenti per il normale funzionamento e per lo svolgimento delle attività istituzionali dell'ENEA. 3. Nessuna acquisizione di beni o servizi può essere artificiosamente frazionata. 4. Le motivazioni che hanno determinato il ricorso alla procedura in economia sono specificate nei relativi provvedimenti di liquidazione e di pagamento. Art. 94. Svolgimento della procedura 1. Per lo svolgimento della procedura a cottimo fiduciario, il titolare del centro di costo richiede, previa indagine di mercato, almeno cinque preventivi redatti secondo le indicazioni contenute nella lettera d'invito. 2. A fronte di almeno cinque inviti e nel caso di un solo preventivo pervenuto, è consentita l'aggiudicazione, purchè motivata, all'unico offerente a condizione che tale clausola sia espressamente menzionata nella lettera d'invito. 3. La lettera d'invito riporta: a) l'oggetto della prestazione, le relative caratteristiche tecniche e il suo importo massimo previsto, con esclusione dell'IVA; b) le eventuali garanzie richieste al contraente; c) il termine di presentazione delle offerte; d) il periodo in giorni di validità delle offerte stesse; e) l'indicazione del termine per l'esecuzione della prestazione; f) gli eventuali criteri per la valutazione dei preventivi, nell'ipotesi di cui al quinto comma; g) l'eventuale clausola relativa all'aggiudicazione anche nel caso di presentazione di un unico preventivo, corredata delle adeguate motivazioni che hanno determinato tale decisione; h) la misura della penale, determinata in conformità alle disposizioni di cui all'articolo 100; i) l'obbligo per il fornitore di dichiarare nel preventivo di assumere a proprio carico tutti gli oneri assicurativi e previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di retribuzione dei lavoratori dipendenti, nonchè di accettare condizioni contrattuali e penalità; l) l'indicazione relativa al termine di pagamento. 4. La scelta del contraente avviene di regola al prezzo più basso, previo accertamento della congruità dei prezzi, ai sensi dell'articolo 95. 5. Rientra nella facoltà del titolare del centro di costo valutare la possibilità di effettuare l'aggiudicazione con il sistema dell'offerta economicamente più vantaggiosa, previa definizione dei criteri. 6. Nel cottimo fiduciario i rapporti tra le parti sono disciplinati da scrittura privata, oppure da lettera con la quale il responsabile delle spese in economia dispone l'ordinazione dei lavori, delle forniture o dei servizi, sottoscritta per accettazione da parte del rappresentante legale dell'impresa contraente. 7. L'ordinazione è immediatamente esecutiva. 8. Si prescinde dalla richiesta di pluralità di preventivi: a) per l'acquisizione di beni e servizi o l'affidamento dei lavori nei soli casi di specialità o urgenza; b) quando il costo del bene da acquisire o del lavoro da eseguire sia fissato in modo univoco dal mercato; c) quando l'importo della spesa non superi 20.000 euro 1VA esclusa; d) per il completamento o integrazione di precedenti acquisizioi di beni o servizi, purchè l'importo complessivo, IVA esclusa, non superi il valore di euro 50.000. Art. 95. Congruità dei prezzi 1. L'accertamento della congruità dei prezzi offerti dalle imprese invitate è effettuato dal titolare del centro di costo, ovvero da funzionari a tal fine da lui incaricati, attraverso elementi obiettivi di riscontro dei prezzi correnti risultanti anche dalle indagini di mercato. 2. Nei casi di acquisizioni di beni e servizi particolarmente complessi, il titolare del centro di costo può nominare, su conforme parere del Direttore generale, una commissione composta anche da esperti di altre Amministrazioni, che accerti la congruità dei prezzi praticati. Art. 96. Definizione 1. Costituiscono contratti relativi alla ricerca ed allo sviluppo, esclusi dalla disciplina generale contenuta nel presente regolamento ed assoggettati alle dispo-sizioni della presente sezione, esclusivamente quelli inferiori alla soglia di rilievo comunitario e relativi all'acquisizione di particolari beni o servizi di carattere prototipale aventi una finalità esclusivamente tecnico-scientifica, e non anche quelli stipulati per acquisire impianti, bei o servizi, già offerti dal mercato, direttamente utilizzati dall'Ente, pur se caratterizzati da un particolare carattere di innovazione. 2. L'individuazione delle caratteristiche tecnico-scientifiche non può essere effettuata allo scopo di eludere le disposizioni generali che disciplinano l'attività contrattuale dell'Ente. Art. 97. Progettazione di impianti prototipali di ricerca ed ideazione di modelli di calcolo 1. La progettazione di impianti prototipali e di ricerca e l'ideazione di modelli di calcolo hanno ad oggetto lo studio di fattibilità e l'individuazione delle possibili opzioni realizzative, sulla base dell'indicazione, da parte dell'Ente, degli obiettivi diretti a conseguire. 2. L'affidamento può avvenire solo previa motivata indicazione degli obiettivi di cui al comma 1, constatata l'impossibilità di utilizzare beni o prestazioni già disponibili sul mercato e tenuto conto del costo orientativo, individuato sulla base di un'adeguata analisi. 3. Nel contratto potranno essere previsti strumenti di verifica del processo ideativo, anche sotto il profilo del rapporto costo-benefici, per monitorare progressivamente la rispondenza dei risultati parziali agli obiettivi prefigurati. 4. Il risultato finale ottenuto dall'Ente nel singolo contratto costituisce oggetto di valutazione in una relazione specifica e separata da quella relativa al progetto in cui si inserisce. Art. 98. Procedura di affidamento 1. In ogni caso la procedura per l'affidamento dei contratti disciplinati nella presente sezione deve conformarsi - ove possibile in relazione all'oggetto del contratto ed alla situazione di mercato - ai principi di trasparenza e di concorsualità, prevedendo un'adeguata indagine del mercato interno ed internazionale, la pubblicazione, con le forme ritenute più opportune, di avvisi, la definizione dei requisiti degli aspiranti affidatari e delle linee guida per la valutazione delle offerte, nel rispetto della par condicio fra gli offerenti e dell'obbligo di congrua motivazione della scelta. 2. Tali principi devono trovare applicazione anche ove controparte dell'Ente sia altro soggetto di diritto pubblico, salva la ricorrenza delle ipotesi che consentano il ricorso alla procedura negoziata. Art. 99. Antimafia 1. Ai rapporti disciplinati dal presente regolamento si applicano le vigenti disposizioni in materia di lotta alla criminalità organizzata. Art. 100. P e n a l i 1. Il titolare del centro di responsabilità amministrativa, nell'ambito delle clausole contrattuali di cui all'articolo 94, comma 3, determina: a) il termine entro il quale si applica la penale per ritardata consegna dell'oggetto contrattuale. Il valore della penale, espresso in percentuale, è proporzionato al valore del contratto ed è calcolato per giorni lavorativi di ritardo. Qualora l'ammontare complessivo della penale ecceda il 10 per cento del valore del contratto, il responsabile può risolvere il contratto e provvedere all'esecuzione in danno; b) il termine oltre il quale il ritardo nell'esecuzione comporta d'ufficio la risoluzione del contratto e l'esecuzione in danno; c) la penale per l'inadempimento parziale della prestazione convenuta, dovuto a vizi, inesattezze ed irregolarità dei beni o servizi acquisiti. 2. È fatto salvo il risarcimento del maggior danno. 3. Ai contratti relativi a lavori si applica la specifica disciplina contenuta nel decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, e successive modificazioni. Art. 101. Principi generali 1. Per quanto non specificamente previsto dal presente regolamento, l'attività negoziale è comunque svolta nel rispetto dei principi generali di contabilità pubblica ed, in particolare, dal decreto del Presidente della Repubblica 27 febbraio 2003, n. 97, e successive modificazioni. Art. 102. Norme generali di riferimento 1. Il presente titolo disciplina la modalità di assunzione e di nomina dei dirigenti dell'Ente, nel rispetto delle norme generali di cui: a) al decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257; b) al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modifiche intervenute; c) alla contrattazione collettiva nazionale di lavoro applicabile al personale dirigente dell'ENEA. Art. 103. Nomina dei dirigenti dell'Ente 1. La nomina e l'assunzione del Direttore generale, vertice dell'intera dirigenza dell'Ente, sono disciplinate dall'articolo 12 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. 2. La nomina dei direttori di dipartimento e di direzione centrale compete al Consiglio di amministrazione, su proposta del Direttore generale. Tali direttori, fatto salvo quanto previsto dall'articolo 111, sono scelti fra i dirigenti dell'Ente con almeno cinque anni di elevata qualificazione tecnico-professionale e di comprovata esperienza gestionale, secondo i profili professionali determinati ai sensi dell'articolo 52, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni. 3. La nomina dei direttori di unità di secondo livello e di ogni altro dirigente dell'Ente compete al Direttore generale, su proposta del direttore di dipartimento ovvero del direttore di direzione centrale competente. Art. 104. Conferimento degli incarichi di funzioni dirigenziali 1. Per il conferimento di ciascun incarico di funzione dirigenziale si tiene conto, in relazione alla natura e alle caratteristiche degli obiettivi prefissati, delle attitudini e delle capacità professionali del singolo dirigente, valutate anche in considerazione dei risultati conseguiti con riferimento agli obiettivi fissati negli atti di indirizzo del Consiglio di amministrazione. L'Ente compie valutazioni diverse a seconda che si tratti di incarichi dirigenziali di ricerca ovvero di incarichi dirigenziali amministrativi. Al conferimento degli incarichi e al passaggio ad incarichi diversi non si applica l'articolo 2103 del codice civile. 2. Con il provvedimento di conferimento dell'incarico sono individuati l'oggetto dell'incarico e gli obiettivi da conseguire, con riferimento alle priorità, ai piani e ai programmi definiti dal Consiglio di amministrazione nei propri atti di indirizzo e alle eventuali modifiche degli stessi che intervengano nel corso del rapporto, nonchè la durata dell'incarico, correlata agli obiettivi prefissati che, fatto salvo quanto previsto al comma 3, non può essere inferiore a tre anni e superiore a cinque anni per tutti gli altri incarichi. Gli incarichi sono rmnnovabili. Al provvedimento di conferimento dell'incarico segue un contratto individuale con cui sono definiti la durata dell'incarico e il corrispondente trattamento economico, nel rispetto dei principi definiti dagli articoli 19 e 24 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonchè dalla contrattazione collettiva nazionale. È sempre ammessa la risoluzione consensuale del rapporto. 3. Ai dirigenti dell'Ente che non risultino affidatari degli incarichi di cui all'articolo 106 il Direttore generale conferisce funzioni ispettive, di consulenza, studio e ricerca o altri incarichi specifici previsti dall'ordinamento interno dell'Ente, ivi compresi, ove compatibile, quelli presso i collegi di revisione delle società partecipate dall'Ente. Art. 105. Accesso alla qualifica di dirigente 1. L'accesso alla qualifica di dirigente dell'Ente avviene mediante concorso pubblico per titoli ed esami, cui possono partecipare soggetti muniti di laurea specialistica riconosciuta dall'ordinamento giuridico nazionale nonchè di almeno uno dei seguenti titoli: documentata esperienza di lavoro almeno decennale presso Enti o Istituti di ricerca, diploma di specializzazione, dottorato di ricerca o altro titolo post-universitario rilasciato da istituti universitari italiani o stranieri ovvero da primarie istituzioni formative pubbliche e private, secondo modalità di riconoscimento di cui alle vigenti disposizioni di legge. Sono altresì ammessi soggetti in possesso della qualifica di dirigente in strutture private, muniti di laurea specialistica riconosciuta dall'ordinamento giuridico nazionale, che hanno svolto per almeno due anni funzioni dirigenziali. 2. Una parte dei posti messi a concorso, fino ad un massimo del 25 per cento, può essere riservata ai dipendenti dell'Ente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, muniti di laurea specialistica, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea, sono altresì ammessi soggetti muniti di laurea specialistica riconosciuta dall'ordinamento giuridico nazionale che hanno ricoperto incarichi dirigenziali nell'Ente, con contratto a termine, per un periodo non inferiore a due anni. 3. Il bando di concorso disciplina i requisiti di partecipazione ed i criteri di valutazione dei titoli tecnico-scientifici e professionali. 4. L'esame verte sulle materie indicate nel bando di concorso e mira ad accertare la preparazione e la professionalità del candidato nonchè l'attitudine all'espletamento delle funzioni dirigenziali, valutando, altresì, le esperienze professionali maturate. 5. Le commissioni di concorso sono nominate dal Consiglio di amministrazione su proposta del Direttore generale. Delle commissioni devono far parte esperti di particolare qualificazione tecnico-professionale, anche interi all'Ente. Art. 106. Incarichi di funzioni dirigenziali attribuiti a personale non dirigente e a personale esterno 1. Gli incarichi di cui all'articolo 103, comma 2, possono essere conferiti, nel limite di cui all'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, anche a persone di elevata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche e private, con esperienza acquisita in funzioni diigenziali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post-uiversitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro, o provenienti dai settori della ricerca e della docenza universitaria. Il trattamento economico può essere integrato da una indennità commisurata alla specifica qualificazione professionale, tenendo conto della temporaneità del rapporto e delle condizioni di mercato relative alle specifiche competenze professionali. 2. Gli incarichi di cui all'articolo 103, comma 3, possono essere conferiti, nel limite di cui all'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, anche a persone di elevata qualificazione professionale, che abbiano svolto attività in organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche e private, con esperienza acquisita in funzioni dirigenziali o che abbiano conseguito una particolare specializzazione professionale, culturale e scientifica desumibile dalla formazione universitaria e post-universitaria, da pubblicazioni scientifiche o da concrete esperienze di lavoro, o provenienti dai settori della ricerca e della docenza universitaria. Gli stessi incarichi possono altresì essere conferiti, con contratto a tempo determinato, a dipendenti dell'Ente di elevata qualificazione professionale, muniti del diploma di laurea specialistica, che abbiano compiuto almeno cinque anni di servizio in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso della laurea. Art. 107. Funzioni e responsabilità dirigenziali 1. I dirigenti sono responsabili del risultato dell'attività svolta dalle unità alle quali sono preposti e della realizzazione dei programmi e dei progetti loro affidati in relazione agli obiettivi fissati nei programmi di gestione. Si applica la disciplina in materia di responsabilità dirigenziale prevista dall'articolo 21 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modifiche intervenute. 2. I dirigenti, per specifiche e comprovate ragioni di servizio, possono delegare per un periodo di tempo determinato, con atto scritto e motivato, alcune delle proprie funzioni a dipendenti che ricoprano le posizioni funzionali più elevate nell'ambito dell'unità ad essi assegnata, informandone il dirigente gerarchicamente sovraordinato. Non si applica in ogni caso l'articolo 2103 del codice civile. 3. Ai dirigenti responsabili di unità spetta la gestione finanziaria, contabile, tecnica ed amministrativa, compresa l'adozione di tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse loro affidate e di controllo nel rispetto delle disposizioni di cui ai titoli V, VI e VII del presente regolamento. Essi sono responsabili della gestione e dei relativi risultati. 4. Essi esercitano, fra gli altri, i seguenti compiti e poteri: a) formulano proposte ed esprimono pareri al dirigente gerarchicamente sovraordinato; b) curano l'attuazione dei progetti e delle gestioni ad essi assegnati, adottando i relativi atti e provvedimenti amministrativi ed esercitando i poteri di spesa e di acquisizione delle entrate, secondo le rispettive competenze; c) svolgono tutti gli altri compiti ad essi delegati; d) dirigono, coordinano e controllano l'attività delle unità dipendenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi, anche con poteri sostitutivi in caso di inerzia; e) provvedono alla gestione del personale e delle risorse finanziarie e strumentali assegnate ai propri uffici; f) individuano, in base alla legge 7 agosto 1990, n. 241, i responsabili dei procedimenti che fanno capo alla loro unità e verificano, anche su richiesta di terzi interessati, il rispetto dei termini e degli altri adempimenti. Art. 108. Modalità di gestione ed amministrazione del personale - Strumenti contrattuali 1. Per l'assolvimento dei propri fini istituzionali, l'ENEA si avvale di personale dipendente il cui rapporto di lavoro è regolato ai sensi del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nonchè del vigente contratto collettivo nazionale di lavoro, facendo ricorso, sentite le organizzazioni sindacali, a tutte le forme contrattuali di assunzione e di impiego del personale previste dal codice civile e dalla normativa vigente in materia di rapporto di lavoro, nell'ambito di un organico complessivo, coerente con il piano triennale ed il piano annuale dell'Ente, determinato, in fase di prima applicazione, con l'approvazione del Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro per la funzione pubblica, in coerenza con i vincoli di finanza pubblica. 2. I compiti inerenti alla gestione ed all'amministrazione del personale afferiscono alla direzione centrale risorse umane, che provvede alle azioni volte allo sviluppo del patrimonio delle risorse umane dell'Ente attraverso la formulazione dei piani di acquisizione di nuove risorse nonchè della mobilità, in coerenza con i piani di sviluppo dell'organizzazione e della formazione professionale manageriale, in conformità ai criteri organizzativi indicati dagli articoli 29, 30, 31, 34 e 35 in armonia con la razionalizzazione dei processi connessi con la gestione e lo sviluppo del personale in raccordo con le funzioni di direzione dei dipartimenti e delle altre direzioni centrali; onde siano favoriti i processi permanenti di formazione e di qualificazione ed il perseguimento dell'autonomia professionale dei ricercatori nell'espletamento delle attività scientifica e di ricerca, anche mediante la formazione post-universitaria, al fine di promuovere lo sviluppo e la crescita dell'occupazione qualificata; facendo a ltresì ricorso, compatibilmente con le risorse finanziarie all'uopo destinate in sede di predisposizione del budget, all'attivazione di borse di studio ed assegni di ricerca. 3. I provvedimenti in materia di assunzione e gestione del personale, ivi compresi i provvedimenti di selezione, sono adottati dal Direttore generale ai sensi dell'articolo 33, comma 1; il quale provvede altresì all'assegnazione delle risorse umane ai dipartimenti ed alle direzioni centrali, in conformità ai piani ed agli obiettivi strategici deliberati dal Consiglio di amministrazione. 4. La direzione centrale risorse umane provvede alla formulazione ed alla gestione dei rapporti contrattuali con il personale dipendente ed i relativi connessi aspetti giuridici, amministrativi, retributivi, previdenziali e fiscali, in applicazione della contrattazione collettiva prevista all'articolo 40 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, la quale definisce il comparto di contratttazione del personale dell'ENEA in deroga alle disposizioni dell'articolo 70, comma 4, del citato decreto. In tale contesto la direzione centrale risorse umane provvede altresì alla gestione delle relazioni sindacali, fatto salvo quanto di competenza della Direzione generale. 5. La disciplina del personale in organico è adeguata alle norme di cui al comma 4 con regolamento adottato ai sensi dell'articolo 20 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257 e previo parere del Ministro per la funzione pubblica. Art. 109. Procedura di assunzione 1. Mediante appositi regolamenti adottati ai sensi dell'articolo 110, comma 1, del presente regolamento, e nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, del vigente contratto collettivo nazionale di lavoro e dei vincoli derivanti dalla vigente legislazione di spesa, sono disciplinate le procedure selettive per l'assunzione del personale a tempo determinato ed a tempo indeterminato, per il reclutamento del personale mediante contratti di formazione e lavoro, per l'attivazione di assegni di ricerca, di borse di studio, nonchè per l'acquisizione di stagisti presso l'Ente e per fornire ospitalità e consentire l'accesso ai laureandi ai centri ENEA. Gli stessi regolamenti disciplinano altresì le procedure attraverso le quali viene disposto il distacco di personale dell'ENEA presso altre amministrazioni od imprese, nonchè l'acquisizione dì personale proveniente da altre pubbliche amministrazioni in posizione di comando. 2. Con apposito e diverso regolamento, adottato ai sensi dell'articolo 110, comma 1, è disciplinata la partecipazione del personale dipendente dell'ENEA alle società di alta tecnologia di cui all'articolo 2, comma 1, lettera e), del decreto legislativo 27 luglio 1999, n. 297. Art. 110. Regolamenti interni ed altri atti di organizzazione 1. Per l'adozione dei regolamenti interni o degli atti di organizzazione e gestione di carattere generale riguardanti le funzioni ed i compiti della Direzione generale, dei dipartimenti e delle direzioni centrali, le loro articolazioni di secondo livello, nonchè le altre strutture organizzative disciplinate dal presente regolamento, il Direttore generale, previa consultazione o su proposta del responsabile della struttura interessata dal relativo regolamento o dall'atto organizzativo gestionale, provvede alla formulazione del testo da sottoporre all'approvazione del Consiglio di amministrazione. 2. Per l'adozione dei regolamenti interi o degli atti organizzativi gestionali inerenti all'organizzazione ed al funzionamento del Consiglio scientifico di cui all'articolo 7 del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, e del Comitato di indirizzo e coordinamento dei progetti di industrializzazione di cui all'articolo 8 dello stesso decreto legislativo, il Direttore generale provvede, su indicazione e d'intesa con il Presidente di ciascuno dei detti Collegi, alla formulazione dei relativi testi da sottoporre all'approvazione del Consiglio di amministrazione. 3. Il Direttore generale provvede, inoltre, alla formulazione del testo relativo al regolamento interno di organizzazione e funzionamento del Comitato di valutazione, da sottoporre all'approvazione del Comitato stesso, d'intesa con il Presidente dell'Ente, in attuazione dell'articolo 10, comma 2, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. Art. 111. Incompatibilità 1. Le cariche di Presidente, di componente del Consiglio di amministrazione, del Consiglio scientifico e del Collegio dei revisori dell'ENEA, sono incompatibili con cariche di governo e con incarichi politici elettivi di parlamentare nazionale ed europeo, di Presidente o Consigliere regionale e provinciale, di Sindaco o di Consigliere comunale e di componente delle relative Giunte; nonchè, per l'intera durata del mandato, con gli incarichi di responsabile delle unità organizzative dell'Ente ovvero di componente di commissioni di concorso per il reclutamento di personale dell'ENEA. 2. Gli incarichi di Direttore generale, di direttore di dipartimento e di direzione centrale, sono incompatibili con cariche di governo e con incarichi politici elettivi di parlamentare nazionale ed europeo, di Presidente o Consigliere regionale e provinciale, di Sindaco o di Consigliere comunale e di componente delle relative Giunte; nonchè con altri rapporti di lavoro dipendente, pubblici e privati, e con lo svolgimento di attività professionali. 3. Il Presidente, i componenti del Consiglio di amministrazione, il Direttore generale ed i direttori di dipartimento non possono rivestire la carica di amministratori od essere dipendenti di società operanti nei settori di intervento dell'ENEA, ad esclusione di quelle partecipate dallo stesso Ente, nè possono avere altri interessi diretti ed indiretti nell'attività svolta da tali società.. 4. Non possono essere nominati Presidente, componente del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori dell'ENEA, i soggetti che si trovano nelle condizioni di cui all'articolo 2382 del codice civile; nonchè coloro che si trovino in situazione di conflitto di interessi non occasionale con l'Ente. Art. 112. Indennità e compensi 1. Le indennità di carica del Presidente e del Vice Presidente, dei componenti del Consiglio di amministrazione, del Presidente e dei componenti del Collegio dei revisori, sono determinate ai sensi dell'articolo 15, comma 4, del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. 2. I compensi dei componenti del Consiglio scientifico e del Comitato di valutazione sono determinati dal Consiglio di amministrazione su proposta del Presidente dell'ENEA, nel rispetto del criterio, in sede di prima applicazione del presente regolamento, che sia assicurata l'invarianza complessiva della spesa rispetto all'esercizio finanziario precedente alla data di entrata in vigore del decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257. Art. 113. Norma di rinvio 1. Per quanto non previsto dal presente regolamento si applicano il decreto legislativo 3 settembre 2003, n. 257, le leggi nazionali e comuitarie di riferimento, ivi compresa la normativa relativa alla contabilità generale dello Stato e degli Enti pubblici, nonchè la normativa di fonte contrattuale. 2. Per tutto quanto concerne il personale in relazione al sistema di relazioni sindacali si applicano il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, il decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, e la normativa di fonte contrattuale. Art. 114. Norma di abrogazione 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento non si applicano i regolamenti emanati ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo 30 gennaio 1999, n. 36, e tutte le disposizioni normative dell'Ente con esso incompatibili. Art. 115. Norma transitoria 1. Fino alla data di entrata in vigore del presente regolamento, le procedure di indizione e di aggiudicazione di gare già avviate alla predetta data restano disciplinate dalle disposizioni per esse dettate nella determinazione a contrarre e negli atti di gara.
Parte Seconda
2011
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 150 del 29-12-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-12-29&atto.codiceRedazionale=T11ADD17963
ARROW APS
Sede Legale: Sankt Peders Stræde 2, 1 4000 Roskilde, Danimarca Codice Fiscale e/o Partita IVA: 31423392
(GU Parte Seconda n.150 del 29-12-2011)
Estratto Comunicazione di notifica regolare Medicinale equivalente: CLOPIDOGREL ARROW, AIC n. 039441/M, in tutte le confezioni autorizzate. Estratto comunicazione di notifica regolare per modifica stampati: AIFA/V & A/P/124862 del 13/12/2011, variazioni SE/H/0874/001/IB/012, SE/H/0874/001/IB/009, SE/H/0874/001/IB/006, tipologie IB foreseen, C.I.2. a), codici pratiche C1B/2011/2112 - C1B/2011/197 - C1B/2010/3114, consistente nell'adeguamento dei paragrafi 4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6, 4.8, 5.1, 5.2, del riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e dei corrispondenti paragrafi del Foglio Illustrativo con informazioni di sicurezza, in linea con quanto approvato per il medicinale di riferimento. I lotti già prodotti non saranno più dispensati al pubblico a decorrere dal 180° giorno successivo a quello della presente pubblicazione. Un procuratore Sante Di Renzo T11ADD17963
Serie Generale
2011
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Serie Generale n. 57 del 10-3-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-03-10&atto.codiceRedazionale=11A03027&elenco30giorni=false
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
COMUNICATO
Rilascio alla Api Raffineria di Ancona S.p.a., dell'autorizzazione integrata ambientale per l'esercizio della centrale a ciclo combinato da 580 MWe localizzata nel sito industriale di Falconara Marittima. (11A03027) (GU Serie Generale n.57 del 10-03-2011)
Si rende noto che, con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare prot. n. DVA/DEC/2011/0000028 del 31 gennaio 2011, è stata rilasciata alla Società Api Raffineria di Ancona S.p.A., con sede legale in Falconara Marittima (AN), via Flaminia n. 685, l'autorizzazione integrata ambientale per l'esercizio della centrale a ciclo combinato da 580 MWe localizzata nel sito industriale di Falconara Marittima (AN), ai sensi del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. Copia del provvedimento è messa a disposizione del pubblico per la consultazione presso la Direzione per le valutazioni ambientali del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, via C. Colombo n. 44, Roma, e attraverso il sito web del Ministero, agli indirizzi www.minambiente.it e http://aia.minambiente.it
Parte Seconda
2021
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 23 del 23-2-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-02-23&atto.codiceRedazionale=TX21ADD1876
PENSA PHARMA S.P.A.
Sede legale: via Ippolito Rosellini, 12 - 20124 Milano Partita IVA: 02652831203
(GU Parte Seconda n.23 del 23-2-2021)
Modifiche secondarie di un'autorizzazione all'immissione in commercio di specialità medicinale per uso umano. Modifiche apportate ai sensi del Regolamento 1234/2008/CE e del Decreto Legislativo 29 dicembre 2007 n. 274 e s.m.i. Medicinale: CEFTRIAXONE PENSA Confezioni e numeri A.I.C.: 035964 - in tutte le confezioni autorizzate Codice pratica: N1A/2021/61 Modifica di Tipo IAIN categoria: C.I.z) - Aggiornamento degli stampati a seguito della raccomandazione del PRAC del 26-29 Ottobre 2020. Medicinale: FEBUXOSTAT PENSA Confezioni e numeri A.I.C.: 045366 - in tutte le confezioni autorizzate IT/H/0738/001-002/IB/005 - Codice pratica: C1B/2020/3122 Modifica di Tipo IB categoria C.I.z): Adeguamento stampato alla linea Guida Eccipienti e aggiornamento Blue Box Requirements. È autorizzata, pertanto, la modifica degli stampati richiesta (RCP, FI ed etichettatura) relativamente alle confezioni sopra elencate e la responsabilità si ritiene affidata alla Azienda titolare dell'AIC. Il Titolare dell'AIC deve apportare le modifiche autorizzate, dalla data di entrata in vigore della presente Comunicazione di notifica regolare, al RCP; entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al FI e all' Etichettatura. Sia i lotti già prodotti alla data di entrata in vigore della presente Comunicazione di notifica regolare che i lotti prodotti nel periodo di cui al precedente paragrafo della presente, non recanti le modifiche autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta. A decorrere dal termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione nella GU della presente comunicazione, i farmacisti sono tenuti a consegnare il FI aggiornato agli utenti, che scelgono la modalità di ritiro in formato cartaceo o analogico o mediante l'utilizzo di metodi digitali alternativi. Il titolare AIC rende accessibile al farmacista il FI aggiornato entro il medesimo termine. Un procuratore dott.ssa Raffaela Lugli TX21ADD1876
Parte Seconda
2023
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Notifiche per pubblici proclami
Parte Seconda n. 24 del 25-2-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-02-25&atto.codiceRedazionale=TX23ABA1836
TRIBUNALE DI LANUSEI
(GU Parte Seconda n.24 del 25-2-2023)
Notifica per pubblici proclami ex art. 150 c.p.c. - Decreto n. cron. 98/2023 del 22.02.2023 Con citazione del 07.02.23, Piras Elisabetta (PRSLBT77L62D859T), nata a Gairo il 22.07.1977, e Melis Pier Paolo (MLSPPL73C14E441S), nato a Lanusei il 14.03.1973, rappresentati dall'avv. Alessio Urru, (CF RRULSS70H01B354I, fax. 0782/75846, pec. avv.alessiourru@pec.it) citano: gli eredi di Deidda Alberico, nato a Gairo il 26.08.1915: Deidda Salvatore, Deidda Franca, Deidda Miranda, Deidda Emma, Deidda Maria, Deidda Letizia, Deidda Elsa, Deidda Lucio, Deidda Sandra, Deidda Fiorenzo, Deidda Mario; gli eredi di Deidda Marietta, nata a Gairo il 04.11.1913: Perra Assunta, Perra Emilio, Perra Ottavio, Perra Alfio, Deiana Angelo, Deiana Daniela, Deiana Alessandro; gli eredi di Deidda Veronica, nata a Gairo il 26.06.1912: Mameli Gino, Mameli Fidalma, Mameli Mario, Mameli Mirella, Mameli Dante, Mameli Marcello, Mameli Gian Paolo; gli eredi di Deidda Rosa, nata a Gairo il 05.01.1906: Loddo Giulia, Piras Aldo, Murino Mauro, Murino Massimo, Deplano Vitalia, Porcu Maria Lucia, Porcu Mauro, Porcu Ornella Maria, Porcu Paoletto, Loddo Dario, Loddo Virgilia, Loddo Carmine, Loddo Elvira, Loddo Antonello, Loddo Franca, Loddo Agostina, Loddo Marina, Deiana Elena; gli eredi di Piras Antonio, nato a Gairo il'11.12.1840: Piras Giuseppe, Piras Antonio, Piras Maria Assunta, Piras Gisella, Piras Piero Luigi, Piras Anna Giulia, Piras Milvio, Piras Gianpaolo, Piras Pina, Piras Silverio, Piras Paoletta, Piras Francesco, Deiana Assunta, Aresu Mario, Aresu Rosetta, Piras Silvana, Piras Sandro, Murino Maria Concetta, Ligas Giovanni, Ligas Mario, Ligas Gino, Iobi Gabriele Angelo, Iobi Antonello, Iobi Simonetta Ignazia, Ligas Isabella, Ligas Margherita, Ligas Adriano, Cucca Paolo, Cucca Claudia, Cucca Sandro, Cucca Roberto, Mascia Rita, Mascia Marco, Mascia Luca, Mascia Mafalda, Mascia Maria Pia, Mascia Patrizia, Piras Virginia, Piras Milvio; Piras Sergio, Mura Maria Cristina, Mura Francesco, Mura Giampiero, Mura Adriano, Piras Nicola, Piras Elisabetta, Piras Michele, Cocco Maria Paola, Ninniri Cristian, Mura Tito, Mura Giovanni, Cannas Alessandro, Boi Rosina, Boi Virgilia, Carta Lidia, Carta Gino, Carta Carmine, Carta Marisa, Carta Fabio, Carta Sara, Carta Francesco, Piras Marisa, Murino Mario, Murino Vincenzina, Murino Gina, Murino Milvio, Murino Silvana, Murino Carmine; gli eredi di Maxia Paolino, nato a Gairo il 22.06.1886: Maxia Colomba, Maxia Maria Giuseppina, Maxia Paolo, Maxia Giovanni Battista, Maxia Luciana, Maxia Giuliana, Maxia Pietro, Maxia Paolo, Maxia Maria Grazia, Maxia Giovanna, Maxia Emilio, Maxia Antonio, Maxia Annarella, Maxia Marco, Melis Francesco, Melis Giuseppe, Lorrai Luigina, Boi Francesco fu Elia, Carta Pietro fu Paolo, Carta Delfino fu Paolo, Carta Carmela fu Paolo, a comparire nanti il Tribunale di Lanusei, all'udienza del giorno 10 ottobre 2023, con invito a costituirsi nel termine di giorni venti prima dell'udienza indicata, ai sensi e nelle forme stabilite dall'art. 166 c.p.c., con l'avvertimento che la costituzione oltre i suddetti termini implica le decadenze di cui agli artt. 38 e 167 c.p.c. e che in mancanza si procederà in loro contumacia, per sentir dichiarare Melis Pier Paolo e Piras Elisabetta comproprietari per intervenuta usucapione degli immobili censiti nel comune di Cardedu: Fabbricato a foglio 32, particella 613; Terreno a foglio 32, particelle: 1411, 1395, 1397, 1389, 1400, 1401; 1/3 pro indiviso del terreno a foglio 32, particelle 1392, 1393, 1408, 1410; ½ pro indiviso del terreno a foglio 32, particelle 1384, 1387, 1398; e dei terreni censiti nel comune di Gairo a foglio 18 particella 1214 ed a foglio 22 particella 302. La presente pubblicazione è stata autorizzata dal Tribunale di Lanusei con decreto n. cron. 98/2023 del 22.02.2023 proc. r.g.v.g. 33/2023. Cardedu, 23.02.2022 avv. Alessio Urru TX23ABA1836
Corte Costituzionale
2007
ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 20 del 23-5-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-23&atto.codiceRedazionale=007C0638
N. 344 ORDINANZA (Atto di promovimento) 27 novembre 2006
Ordinanza emessa il 27 novembre 2006 dal tribunale di Sanremo nel procedimento civile promosso da Bruzzone Mirko contro E.N.P.A.L.S. Previdenza - Pensioni erogate dall'Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS) - Regime transitorio - Calcolo della retribuzione giornaliera pensionabile - Esclusione dal computo della parte eccedente le retribuzioni giornaliere superiori alla penultima classe della Tabella F, allegata al d.P.R. 27 aprile 1968, n. 488, aumentata del 5 per cento - Ingiustificato deteriore trattamento dei pensionati ENPALS rispetto ai pensionati INPS - Incidenza sulla garanzia previdenziale. - D.P.R. 31 dicembre 1971, n. 1420, art. 12, comma settimo, nella formulazione previgente e confermata in via transitoria dall'art. 13, d.lgs. 30 dicembre 1992, n. 503. - Costituzione, artt. 3 e 38. Previdenza - Pensioni erogate dall'Ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS) - Calcolo della retribuzione giornaliera pensionabile - Esclusione dal computo, per la parte eccedente, delle retribuzioni giornaliere superiori a lire 315.000 - Ingiustificato deteriore trattamento dei pensionati ENPALS rispetto ai pensionati INPS - Incidenza sulla garanzia previdenziale. - D.P.R. 31 dicembre 1971, n. 1420, art. 12, comma settimo, come sostituito dal d.lgs. 30 aprile 1997, n. 182, art. 1, comma 10. - Costituzione, artt. 3 e 38. (007C0638) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.20 del 23-5-2007)
IL TRIBUNALE Ha emesso la segunete ordinanza. Letti gli atti di causa; Vista la sentenza n. 120/2006 con la quale la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art. 12, settimo comma, del d.P.R. 31 dicembre 1971, n. 1420, sollevata, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, da questo tribunale; Considerato che la Corte costituzionale, con la citata sentenza, ha motivato la dichiarazione di inammissibilità con la considerazione che «i remittenti, nel prospettare le loro tesi riguardo alla non manifesta infondatezza delle questioni sollevate, non si sono fatti carico di esaminare, interpretare e determinare i criteri applicativi della disposizione di cui all'art. 5 del decreto-legge 18 gennaio 1993, n. 11, convertito, con modificazioni, nella legge 19 marzo 1993, n. 70» per cui «la carente ricostruzione del quadro normativo di riferimento si traduce in una inidonea proposizione delle questioni di legittimità costituzionale sottoposte all'esame di questa Corte, con conseguente inammissibilità delle medesime. Ritenuto che il vizio denunciato può essere, nel caso di specie, emendato con l'integrazione e la precisazione delle ragioni in base alle quali deve affermarsi la rilevanza e non manifesta infondatezza della questione sottoposta al vaglio di costituzionalità, attraverso la completa ricostruzione del quadro normativo di riferimento. O s s e r v a 1. - Con ricorso ritualmente depositato e notificato Mirko Bruzzone conveniva in giudizio, dianzi a questo tribunale, l'Ente nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo (di seguito ENPALS), in persona del legale rappresentante pro tempore, per ivi sentirlo condannare «in via principale.., a ricalcolare la pensione sulla base della retribuzione giornaliera effettiva percepita dal ricorrente e sottoposta a contribuzione piena, rivalutata a norma di legge, con ogni consequenziale pronuncia ivi compresa la condanna... a versare le dfferenze nel frattempo maturate». La domanda formulata in via principale non è, allo stato, accoglibile. Sono circostanze non contestate in giudizio che: 1) il ricorrente, già dipendente a tempo indeterminato del Casinò Municipale di Sanremo (categoria: impiegato; mansioni: Commissario Capo di Chemin de Fer), è stato collocato in pensione in data 31 dicembre 1998 all'età di 64 anni (data di nascita 12 giugno 1934) con un anzianità di servizio di 34 anni (10.620 giornate di contribuzione). 2) Il ricorrente, quale lavoratore dello spettacolo, ha maturato i requisiti prescritti dalla legge per conseguire la pensione, erogata dall'ENPALS con decorrenza 1° gennaio 1999. 3) L'ENPALS si è attenuto nella liquidazione a quanto disposto dall'art. 13, d.lgs. n. 503/1992. In particolare, per quanto riguarda la quota A, ha applicato l'art. 12, commi 2 e 7, del d.P.R. n. 1420/1971 nella versione originaria e, per quanto concerne la quota B, ha applicato l'art. 12, comma 7, del d.P.R. n. 1420/1971 nella versione introdotta con l'art. 1, comma 10, del d.lgs. n. 182/1997; 4) la retribuzione giomaliera considerata dall'ENPALS per il calcolo della quota A della pensione è stata di L. 326.121 (massimale giornaliero di retribuzione pensionabile per l'anno 1999) a fronte di una retribuzione giornaliera effettiva di L. 436.618; mentre per la quota B della pensione la retribuzione giornaliera considerata dall'ENPALS per il relativo calcolo è stata di L. 315.723 a fronte di una retribuzione giornaliera effettiva pari a L. 357.658; 5) i criteri di calcolo applicati dall'ENPALS hanno determinato l'erogazione al ricorrente di una pensione lorda annua inferiore rispetto a quella che sarebbe stata erogata applicando il criterio di calcolo rivendicato in ricorso («... ricalcolare la pensione sulla base della retribuzione giornaliera effettiva percepita dal ricorrente e sottoposta a contribuzione piena, rivalutata a norma di legge»). La perdita subita dal sig. Bruzzone, dovuta alla differenza tra la pensione erogata (L. 64.399.798) e quella maturata in base alla retribuzione effettiva (L. 76.880.367) è quindi pari a L. 14.063.561 lorde annue a partire dall'anno di liquidazione. Di impedimento all'applicazione del criterio di calcolo della pensione rivendicato in ricorso è l'art. 12, comma 7, d.P.R. n. 1420/1971 - «Norme in materia di assicurazione obbligatoria per l'invalidità la vecchiaia ed i superstiti gestita dall'Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza per i lavoratori dello spettacolo». Esso prevedeva, nella formulazione previgente e confermata in via transitoria dall'art. 13, d.lgs. n. 503/1992, come limite massimo delle retribuzioni giornaliere per il calcolo della pensione, quella corrispondente alla penultima classe della tabella «F», allegata al d.P.R. n. 488/1968, aumentata del 5% (ovvero L. 315.000 pari attualmente ad Euro 162.68); mentre nella formulazione vigente espressamente dispone che «Ai fini del calcolo della retribuzione giornaliera pensionabile non si prendono in considerazione, per la parte eccedente, le retribuzioni giornaliere superiori al limite di L. 315.000. A decorrere dal 1° gennaio 1988 il predetto limite è rivalutato annualmente sulla base dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, così come calcolato dall'Istat». Poichè il giudizio in corso è volto ad ottenere la condanna dell'ENPALS al ricalcolo della pensione del ricorrente sulla base della retribuzione giornaliera effettiva da lui percepita, ne consegue la rilevanza della prospettata questione di legittimità costituzionale dell'art. 12, comma 7, d.P.R. n. 1420/1971 sia nella sua formulazione previgente e confermata in via transitoria dall'art. 13, d.lgs. n. 503/1992, sia nella formulazione oggi in vigore, dal momento che sono proprio queste disposizioni ad impedire la soddisfazione delle pretese del ricorrente 2. - La questione di legittimità costituzionale è, altresì, non manifestamente infondata. Decisiva è al riguardo l'evoluzione del quadro normativo di riferimento. Risulta anzitutto rilevante l'art. 5 d.P.R. n. 488/1968 che ha introdotto, per le pensioni a carico dell'assicurazione generale obbligatoria, un massimale retributivo pensionabile inizialmente fissato al «limite massimo della penultima classe della tabella in vigore alla data di decorrenza della pensione, aumentato del 5 per cento», successivamente determinato in L. 18.500.000 dall'art. 19 della legge n. 155/1981 e reso rivalutabile annualmente dall'art. 3, comma 13 della legge n. 297/1982; nell'anno 1999, detto massimale era di L. 65.280.000, corrispondente ad una retribuzione giornaliera di L. 209.231 = (65.280.000:312). Recependo le indicazioni provenienti dalla Corte costituzionale nella nota sentenza n. 173/1986, il legislatore, con una modifica radicale del sistema, ha in un secondo momento superato il principio del massimale di retribuzione pensionabile vincolato ad un importo rigido determinato per legge. L'art. 21, comma 6, della legge n. 67/1988 ha infatti stabilito che, a decorrere dal 1° gennaio 1988, ai fini della determinazione della misura delle pensioni a carico di tutto il sistema dell'assicurazione generale obbligatoria, «la retribuzione imponibile eccedente il limite massimo di retribuzione annua pensionabile previsto per l'assicurazione predetta è computata secondo le aliquote di cui alla allegata tabella. La quota di pensione così calcolata si somma alla pensione determinata in base al limite massimo suddetto e diviene, a tutti gli effetti, parte integrante di essa». In base a tale norma, sia per la determinazione della quota «A» sia per quella della quota «B», rimane in vigore una prima fascia di retribuzione giornaliera pensionabile (nel 1999 pari a L. 209.231) corrispondente al tetto applicabile a tutti i lavoratori dipendenti sia in regime INPS sia in regime ENPALS, sulla quale le quote di pensione vengono calcolate con l'aliquota di rendimento del 2%. Per quanto riguarda invece la quota parte di retribuzione imponibile eccedente il tetto (retribuzione maggiore di L. 209.231), essa viene calcolata sulla base di aliquote di rendimento che si riducono progressivamente al 1,50%, al 1,25% e al 1% per la quota «A» e al 1,60%, al 1,35%, al 1,10% e allo 0,90% per la quota «B», determinando così quote aggiuntive di pensione che si vanno a sommare a quella calcolata in base al «tetto». L'art. 5 del decreto-legge 18 gennaio 1993, n. 11, convertito, con modificazioni, nella legge 19 marzo 1993, n. 70, dettando una norma di interpretazione autentica, ha chiarito che «le disposizioni di cui alla legge 11 marzo 1988, n. 67, articolo 21, comma 6, devono essere interpretate nel senso che si applicano anche all'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia ed i superstiti gestita dall'Ente nazionale di previdenza ed assistenza per i lavoratori dello spettacolo (ENPALS)». Anche per i lavoratori assicurati con l'ENPALS, sembrerebbe dunque valido il principio della tendenziale corrispondenza tra retribuzione giomaliera effettiva e retribuzione pensionabile. Senonchè mentre l'art. 21 sopra citato trova applicazione piena, senza limitazione di sorta, per i lavoratori dipendenti in regime INPS, altrettanto non succede per i lavoratori dipendenti in regime ENPALS, proprio a causa del contestato art. 12, comma 7 del d.P.R. n. 1420/1971. Per i lavoratori ENPALS, infatti, in virtù dell'operatività di questo ulteriore tetto, si verifica che le quote di pensione aggiuntive vengono riconosciute soltanto fino al raggiungimento del massimale di retribuzione pensionabile giornaliera rivalutato in base all'indice ISTAT (per il 1999 L. 326.121), mentre la contribuzione relativa alle fasce di retribuzione eccedenti tale massimale e fino al raggiungimento di lire 1.000.000, versata per intero nella medesima misura che grava sulle prime 315.000 lire giornaliere ai sensi dell' art. 2, comma 3 d.P.R. n. 1420/1971, non essendo considerata pensionabile, si traduce integralmente in contributo di solidarietà; nello stesso modo si trasforma in contributo di solidarietà, e si aggiunge al primo, anche il 5% versato sulla parte di retribuzione eccedente l'importo giornaliero di lire 1.000.000. Di qui il primo profilo di illegittimità costituzionale della disposizione contestata in relazione all'art. 3 Cost., per la disparità di trattamento cui sono soggetti i lavoratori in regime ENPALS appartenenti, come il ricorrente, alla categoria dei lavoratori dipendenti delle Case da gioco, rispetto ai lavoratori dipendenti in regime INPS. Non pare sufficiente a giustificare la suddetta disparità, il riferimento alle peculiarità e diversità dei due sistemi pensionistici, non essendo riscontrabile, con riferimento alla specifica categoria cui appartiene il ricorrente, alcuna specificità professionale tale da giustificare una differenziazione di trattamento. Il ricorrente infatti, come tutti i lavoratori delle Case da gioco, non appartiene ad alcuna delle categorie di lavoratori ENPALS che fruiscono di trattamenti pensionistici particolari e/o privilegiati in quanto: in relazione all'elenco di cui all'art. 3 del d.lgs. n. 708/1947 non risulta inquadrato tra i primi 14 posti che comprendono categorie particolari di lavoratori (artisti, lirici, attori, cantanti, ballerini ecc.), bensì al posto n. 21 che inquadra gli «impiegati e operai dipendenti dalle case da gioco»; in relazione alla più recente classificazione prevista dall'art. 2, comma 1 del d.lgs. n. 182/1997 egli è inquadrato nel gruppo «C» tra coloro che prestano «attività a tempo indeterminato»; Con riferimento poi al d.m. 15 marzo 2005 recante «integrazione e ridefinizione delle categorie dei soggetti assicurati al fondo pensioni per i lavoratori dello spettacolo, istituito presso l'ENPALS» egli è inquadrato nel gruppo «C» tra i «lavoratori dello spettacolo con rapporti di lavoro a tempo indeterminato»; Di qui la considerazione che l'inserimento della categoria professionale cui appartiene il ricorrente nell'ambito del regime ENPALS è conseguenza di una scelta discrezionale del legislatore che non può però comportare una diversificazione di trattamento rispetto ad un qualsiasi iscritto INPS, in virtù della sostanziale omogeneità che contraddistingue le due posizioni. 3. - La disparità testè evidenziata, insorta come detto nel 1988, si è aggravata nel 1992 con l'entrata in vigore della riforma che ha determinato l'innalzamento per i pensionati ENPALS della prestazione contributiva (art. 11, legge n. 412/1991), facendo venir così meno il precedente equilibrio tra retribuzione valida ai fini contributivi (ora fissata in ". 1.000.000 più il 5% di contributo di solidarietà sull'eventuale eccedenza) e retribuzione pensionabile (rimasta fissa a ". 315.000). La presenza di un equilibrio tra retribuzione pensionabile e retribuzione soggetta a prelievo costituisce principio tendenziale di ogni sistema assicurativo-previdenziale, come tale riconosciuto dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 173/1986, in quanto espressione di principi desumibili dagli artt. 36 e 38 della Costituzione. Di qui un secondo profilo di illegittimità costituzionale della normativa in esame, relativo alla irragionevolezza di una disciplina che rende pensionabile soltanto meno di 1/3 della retribuzione assoggettata a contribuzione piena, a fronte di oltre i 2/3 di retribuzione (". 685.000) non riconosciuta a nessun effetto ed i cui contributi pieni sono versati a fondo perduto, oltre al contributo di solidarietà del 5% sulle retribuzioni eccedenti l'importo giornaliero di ". 1.000.000. Nè pare rilevante il generico riferimento, evocato nella memoria dell'Ente, alla discrezionalità del legislatore, poichè essa è pur sempre soggetta al limite della ragionevolezza. Come già affermato dalla Corte costituzionale con la nota sentenza n. 173/1986, in relazione ai profili in esame è ragionevole una disciplina che assicuri il rispetto del principio di proporzionalità tra prestazioni contributive e trattamento pensionistico principio che nel caso di specie sembra violato e che peraltro tende ad aggravarsi ogni anno sempre più per effetto del meccanismo di rivalutazione delle somme sopra indicate previsto dall'art. 1, commi 9 e 10 d.lgs. n. 182/1997. P. Q. M. Dichiara rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 12, comma 7, del d.P.R. n. 1420/1971: A) nella formulazione previgente e confermata in via transitoria dall'art. 13, d.lgs. n. 503/1992, secondo cui «Ai fini del calcolo della retribuzione giornaliera pensionabile non si prendono in considerazione, per la parte eccedente le retribuzioni giornaliere superiori alla penultima classe della tabella F, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 27 Aprile 1968, n. 488, aumentata del 5%»; B) nella formulazione vigente così come sostituita dall'art. 1, comma 10, del d.lgs. n. 182/1997 nella parte in cui dispone che «ai fini del calcolo della retribuzione giornaliera pensionabile non si prendono in considerazione, per la parte eccedente, le retribuzioni giornaliere superiori al limite di lire 315.000..», in riferimento agli artt. 3 e 38 Cost. Dispone la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale. Sospende il giudizio; Dispone che a cura della cancelleria l'ordinanza sia notificata alle parti in causa, nonchè al Presidente del Consiglio dei ministri; Dispone altresì che a cura della cancelleria l'ordinanza venga comunicata ai Presidenti delle due Camere del Parlamento. Sanremo, addì 27 novembre 2006 Il giudice del lavoro: Garberoglio 07C0638
Contratti
2019
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 17 del 8-2-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-02-08&atto.codiceRedazionale=TX19BGA2543
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari Generali ed il Personale Direzione Generale per la Motorizzazione - Divisione 4
Sede: via Giuseppe Caraci n. 36 - 00157 Roma Codice Fiscale: 97532760580
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.17 del 8-2-2019)
Avviso di aggiudicazione appalto - Fornitura Direttiva 2014/24/UE Sezione I: Amministrazione aggiudicatrice Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione, gli Affari Generali ed il Personale - Direzione Generale Motorizzazione - Divisione 4 Via G. Caraci, 36- Roma 00157 Italia Persona di contatto:Piccioni Maurizio Tel. 390641582307-2384 E-mail maurizio.piccioni@mit.gov.it CodiceNUTS ITE43 indirizzo principale:http://trasparenza.mit.gov.it I.4)Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Ministero o qualsiasi altra autorità nazionale o federale, inclusi gli uffici a livello locale o regionale I.5)Principali settori di attivita': Servizi generali delle amministrazioni pubbliche Sezione II: Oggetto II.1.1)Denominazione: fornitura installazione e messa in funzione di: banchi prova freni e banchi prova velocità da destinare agli Uffici Motorizzazione Civile CIG :7361879EB9 II.1.2)Codice CPV principale: 38540000 II.2.5) Criteri di aggiudicazione: Criterio di qualità- offerta tecnica/ponderazione:70; prezzo/ponderazione: 30 Sezione IV: Procedura IV.1.1)Tipo di procedura: Procedura aperta Sezione V: Aggiudicazione di appalto V.2.1) Data di conclusione del contratto di appalto: 6/12/2018 V.2.2) Informazioni sulle offerte: numero di offerte pervenute: 2;numero di offerte ricevute da PMI: 2;numero di offerte ricevute da offerenti provenienti da altri stati membri della UE:0; numero di offerte ricevute da offerenti provenienti da altri stati non membri della UE:0; numero offerte pervenute per via elettronica: 0;l'appalto è stato aggiudicato ad un raggruppamento di operatori economici: NO V.2.3)Nome e indirizzo del contraente Giuliano Industrial SpA-Via Guerrieri 6-42015 Correggio (RE)-Italia-codice NUTS:ITH53-il contraente è una PMI: SI V.2.4) Informazioni sul contratto di appalto IVA esclusa Valore totale inizialmente stimato del contratto di appalto: 404.050,00 EUR Valore totale del contratto di appalto: 283.877,36 EUR Sezione VI: Altre informazioni VI.4)Procedure di ricorso VI.4.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso Tribunale Amministrativo Regionale(T.A.R.) del Lazio Via Flaminia n. 189 Roma 00196ItaliaTel.: +39 06328721E-mail: rm_ricevimento_ricorsi_cpa@pec.ga.cert.it VI.5)Data di spedizione dell' avviso alla GUUE: 13.12.2018 Il dirigente - Direttore della Divisione 4 dott. ing. Sergio Scavone TX19BGA2543
Parte Seconda
2009
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 135 del 21-11-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-11-21&atto.codiceRedazionale=T-09ADD8309
CSO PHARMITALIA CONTRACT SALES ORGANIZATION S.P.A.
Sede Legale: VIA SANTA RITA DA CASCIA, 33 - 20143 MILANO Codice Fiscale e/o Partita IVA: 08709551009
(GU Parte Seconda n.135 del 21-11-2009)
Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio di specialità medicinale per uso umano. Modifica apportata ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 274. Titolare: CSO Pharmitalia Contract Sales Organization S.p.A. Specialità Medicinale: AVEDAR Confezioni e Numeri AIC: "2,5 mg + 12,5 mg compresse" 14 compresse divisibili, AIC 038369017 - "5 mg + 25 mg compresse" 14 compresse divisibili, AIC 038369029. Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) 1084/2003: 42a1. Modifica della validità del prodotto finito come confezionato per la vendita DA: 18 mesi A: 24 mesi. I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta. Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione in G.U. L'Amministratore Delegato: Dott. Giulio Cimini T-09ADD8309
Serie Generale
2007
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELLA SALUTE
Serie Generale n. 292 del 17-12-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-12-17&atto.codiceRedazionale=07A10560&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA SALUTE
COMUNICATO
Revoca della registrazione di alcuni presidi medico chirurgici (GU Serie Generale n.292 del 17-12-2007)
Con il decreto n. DGFDM-VII/648-375-378-2099 del 5 dicembre 2007, è stata revocata, su rinuncia, la registrazione del sottoindicati presidi medico chirurgico. Baygon N liquido - reg. 10.532; Baythion E C - reg. 7.188; Hygienist Puliveloce WC - reg. 13.805; Solfac Esca Mochicida - reg. 18339. Motivo della revoca: rinuncia della società Bayer Cropscience titolare della corrispondente registrazione.
Contratti
2008
AVVISI E BANDI DI GARA
PROVINCE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 83 del 18-7-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-18&atto.codiceRedazionale=T-08BFE5581
PROVINCIA DI LODI
Via Fanfulla, 14 - 26900 Lodi
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.83 del 18-7-2008)
BANDO DI GARA PROCEDURA APERTA PER L'APPALTO DEL SERVIZIO SOSTITUTIVO DI MENSA MEDIANTE TICKET MENSA A FAVORE DEI DIPENDENTI DELLA PROVINCIA DI LODI (CIG 01753829CB) Sezione I: Amministrazione aggiudicatrice I.1) Provincia di Lodi - Servizio Economato, via Fanfulla 14 - 26900 Lodi, tel. 0371442644, fax 0371416027, posta elettronica: giuseppe.sozzi@provincia.lodi.it, indirizzo internet www.provincia.lodi.it Sezione II: Oggetto dell'appalto II.1.1) Servizio sostitutivo di mensa mediante ticket mensa (CIG 01753829CB) II.1.2) Appalto di servizi - Categoria 17 II.1.6) Oggetto principale CPV 55510000 II.2.1) Quantitativo o entità Euro 700.000,00.= IVA esclusa II.3) Durata dell'appalto: dall'01.10.2008/30.09.2010 Sezione III: Informazioni di carattere giuridico, econ., finanz. e tecnico III.1.1): cauzione provvisoria Euro 14.000,00 III.2.1) Situazione personale degli operatori: secondo quanto previsto negli atti di gara III.2.2) Capacità economica e finanziaria: secondo quanto previsto negli atti di gara III.2.3) Capacità tecnica: secondo quanto previsto negli atti di gara; Sezione IV: Procedura IV.1.1) Procedura aperta IV.2) Criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte: 19/08/08 h.12.00 IV.3.6) Lingua utilizzabile: Italiano IV.3.7) Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato:180 giorni IV.3.8) Modalità di apertura delle offerte: seduta pubblica il 21/08/08 ore 10,00 Sezione VI: Altre informazioni VI.5) Data di spedizione del presente avviso: 16/06/2008 SIMAP 2008-062744 Lodi, 16 giugno 2008 Il Responsabile del Procedimento: Dr. Giuseppe Sozzi T-08BFE5581 (A pagamento).
Serie Generale
2015
DECRETI PRESIDENZIALI
Serie Generale n. 114 del 19-5-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-05-19&atto.codiceRedazionale=15A03658&elenco30giorni=false
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 4 maggio 2015
Sostituzione del commissario straordinario per la gestione del comune di Porto Cesareo. (15A03658) (GU Serie Generale n.114 del 19-05-2015)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto, in data 23 febbraio 2015, con il quale, ai sensi dell'art. 141, comma 1, lettera b), n. 4, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, sono stati disposti lo scioglimento del consiglio comunale di Porto Cesareo (Lecce) e la nomina di un commissario straordinario per la provvisoria gestione dell'ente nella persona della dottoressa Monica Perna; Considerato che la dottoressa Monica Perna non può proseguire nell'incarico e che, pertanto, si rende necessario provvedere alla sua sostituzione; Sulla proposta del Ministro dell'interno; Decreta: Il dottor Claudio Sergi è nominato commissario straordinario per la gestione del comune di Porto Cesareo (Lecce) in sostituzione della dottoressa Monica Perna, con gli stessi poteri conferiti a quest'ultima. Dato a Roma, addì 4 maggio 2015 MATTARELLA Alfano, Ministro dell'interno Allegato Al Presidente della Repubblica Con d.P.R. in data 23 febbraio 2015, il consiglio comunale di Porto Cesareo (Lecce) è stato sciolto ai sensi dell'art. 141, comma 1, lettera b), n. 4 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, con la contestuale nomina di un commissario straordinario nella persona della dottoressa Monica Perna. Considerato che la dottoressa Monica Perna, destinata a svolgere le funzioni di Capo di Gabinetto presso la Prefettura di Latina, non può proseguire nell'incarico, si rende necessario provvedere alla sua sostituzione. Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. l'unito schema di decreto con il quale si provvede alla sostituzione, nell'incarico di commissario straordinario presso il comune di Porto Cesareo (Lecce), della dottoressa Monica Perna con il dottor Claudio Sergi. Roma, 27 aprile 2015 Il Ministro dell'interno: Alfano
Parte Seconda
2015
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Proroga termini
Parte Seconda n. 15 del 7-2-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-02-07&atto.codiceRedazionale=TC15ABP1383
PREFETTURA DI PAVIA
(GU Parte Seconda n.15 del 7-2-2015)
Protocollo: n.569/AREL - Proc. n.115/2015 Proroga dei termini legali e convenzionali Il prefetto della Provincia di Pavia, Vista la nota n. 1294157/14 del 30 dicembre 2014 con cui il Direttore della Filiale di Milano della Banca d'Italia ha comunicato che in data 12 dicembre 2014, a causa di sciopero del personale, la filiale della Unipol Banca, con sede a Voghera in corso XXVII Marzo n. 49, non ha potuto funzionare regolarmente; Considerato che, con la stessa nota, è stato chiesto che l'irregolare funzionamento del citato sportello, nelle circostanze riferite, venga riconosciuto come causato da evento eccezionale ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1; Ritenuto che nel caso in esame ricorrono i presupposti di eccezionalità dell'evento; Visto l'art. 2 del decreto legislativo 15 gennaio 1948 n. 1; Decreta: Ai sensi e per gli effetti del decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1, l'irregolare funzionamento, il giorno 12 dicembre 2014, dello sportello bancario citato in premessa, è riconosciuto come causato da evento eccezionale. I termini legali e convenzionali, scaduti nel predetto giorno e nei cinque giorni successivi, sono prorogati, a favore dello sportello bancario indicato in premessa, di quindici giorni a decorrere dal giorno di riapertura degli sportelli al pubblico. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Lì, 9 gennaio 2015 Il prefetto Strano TC15ABP1383 (Gratuito)
Concorsi
2008
ENTI LOCALI
COMUNE DI PREMENO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 8 del 29-1-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-01-29&atto.codiceRedazionale=08E00599
COMUNE DI PREMENO
CONCORSO (scad. 28 febbraio 2008)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assunzione a tempo indeterminato di un istruttore - operatore amministrativo, cat. C - posizione economica C1 - area servizi amministrativi. (GU n.8 del 29-01-2008)
Il comune di Premeno (prov. Verbano Cusio Ossola) ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto a tempo pieno e indeterminato di «istruttore - operatore amministrativo categoria C - posizione economica C1 - area servizi amministrativi (in particolare servizi anagrafe, stato civile, elettorale, leva, archivio, protocollo, ecc.). Titolo di studio richiesto: diploma di scuola media superiore (maturità che consente l'accesso all'universita). Diario e sede delle prove: prova scritta: 12 marzo 2008, ore 9, presso palazzo municipale; prova teorico/pratica: 12 marzo 2008, ore 15, presso palazzo municipale; prova orale: data e luogo da definirsi. Le domande di ammissione, redatte in carta semplice secondo lo schema allegato al bando di concorso, dovranno pervenire ai comune di Premeno, via Roma, n. 9, entro le ore 12 del trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale. Il testo integrale del bando, unitamente allo schema di domanda, sono disponibili presso il comune di Premeno - Telefono 0323/587043.
Contratti
2023
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 54 del 12-5-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-05-12&atto.codiceRedazionale=TX23BGA12822
AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI - ROMA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.54 del 12-5-2023)
Esito di gara - Forniture SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: I.1) Denominazione e indirizzi Denominazione ufficiale: Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini Indirizzo postale: Circonvallazione Gianicolense, 87 Citta': Roma Codice NUTS: ITI43 Codice postale: 00152 Paese: Italia Persona di contatto: Area governo delle risorse strumentali - U.O.C. Acquisizione beni e servizi E-mail: benieservizi@scamilloforlanini.rm.it Tel.: +39 0655555484 Indirizzi Internet: Indirizzo principale: http://www.scamilloforlanini.rm.it/bandi-di-gara I.4) Tipo di amministrazione aggiudicatrice Autorità regionale o locale I.5) Principali settori di attività Salute. SEZIONE II: OGGETTO: II.1.1) Denominazione: Procedura aperta telematica ai sensi dell'art. 60 del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i., per la fornitura di sistemi per la produzione di pool piastrinici, inattivazione dei patogeni e raccolta in aferesi e del relativo materiale di consumo per le necessità della U.O.C. S.I.M.T. dell'Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini, suddivisa in 3 Lotti II.1.2) Codice CPV principale 33190000 II.1.3) Tipo di appalto Forniture II.1.4) Breve descrizione: Fornitura di sistemi per la produzione di pool piastrinici, inattivazione dei patogeni e raccolta in aferesi e del relativo materiale di consumo per le necessità della U.O.C. S.I.M.T. II.1.6) Informazioni relative ai lotti Questo appalto è suddiviso in lotti: sì II.1.7) Valore totale dell'appalto € 1.478.564,00 Iva esclusa. SEZIONE IV: PROCEDURA: IV.1.1) Tipo di procedura: aperta IV.1.8) Informazioni relative all'accordo sugli appalti pubblici (AAP) L'appalto è disciplinato dall'accordo sugli appalti pubblici: no IV.2.1) Pubblicazione precedente relativa alla stessa procedura Numero dell'avviso nella GU S: 2022/S 202-574262. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE: V.2.1) Data di conclusione del contratto d'appalto: 18/01/2023 V.2.3) Aggiudicatari: Lotto 1 Gada Italia S.p.A. € 479.400,00 CIG 9424586666, Lotto 2 P.A.C.O. S.r.l. € 508 844.00 CIG 9424592B58, Lotto 3 Fresenius Kabi Italia S.r.l. € 490.320,00 CIG 94246001F5. Data di spedizione del presente avviso: 02/05/2023. Il direttore generale dott. Narciso Mostarda TX23BGA12822
Contratti
2015
AVVISI E BANDI DI GARA
REGIONI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 69 del 15-6-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-06-15&atto.codiceRedazionale=TC15BFD9693
REGIONE BASILICATA Dipartimento Programmazione e Finanze Ufficio Attuazione Strumenti Statali e Regionali della Politica Regionale
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.69 del 15-6-2015)
Bando di gara a procedura aperta per l'affidamento del servizio di assistenza tecnica ai cicli di programmazione Fas 2000-2006 Fsc 2007-2013 e avvio programmazione 2014-2020. Sezione I: Amministrazione aggiudicatrice Regione Basilicata Dipartimento Programmazione e Finanze - Ufficio Attuazione Strumenti Statali e Regionali della Politica Regionale, via Verrastro n. 4, Potenza 85100, Italia +390971668323 RUP: dott.ssa L. Santoro email: liliana.santoro@regione.basilicata.it -http://www.basilicatanet.it PEC: ufficio.attuazione.strumenti.statali.reg@cert.regione.basilicata.it. Tutti documenti di gara sono consultabili al sito: http://portalebandi.regione.basilicata.it Sezione II: Oggetto dell'appalto Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Procedura Aperta per l'affidamento del Servizio di Assistenza Tecnica ai Cicli di Programmazione Fas 2000-2006 Fsc 2007- 2013 e Avvio Programmazione 2014-2020. Luogo principale: prestazione servizi Regione Basilicata. Principali settori di attivita': Servizi generali delle PP AA. Concessione di un appalto a nome di altre amministrazioni aggiudicatrici: no: - Cat servizi n: 27. Oggetto principale CPV 73220000. Appalto e luogo di consegna o di esecuzione: Servizi - Regione Basilicata. Lotti: no. Quantitativo o entità dell'appalto: EUR 3500000 IVA esclusa. Durata in mesi: 60. Breve descrizione dell'appalto: Servizio Assistenza Tecnica per supporto a Regione nell'espletamento di adempimenti di competenza in raccordo e continuazione alle azioni svolte nel 2010-2015, incluso supporto e realizzazione di strumenti e metodologie atti a garantire un efficace presidio delle funzioni di governance del sistema di monitoraggio lucano e un efficiente sistema di comunicazione dei risultati ottenuti. Sezione III: Informazioni di carattere giuridico; economico; finanziario e tecnico Cauzioni e garanzie richieste: 2% dell'importo a base di gara, mediante cauzione o fideiussione. La cauzione può essere costituita in contanti o in titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato al corso del giorno del deposito, presso una sezione di tesoreria provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno a favore dell'Amministrazione aggiudicatrice. La fideiussione può essere bancaria o assicurativa o rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del decreto legislativo n. 385/1993. Condizioni di partecipazione: sono ammessi a partecipare alla gara i soggetti indicati all'art. 34 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., in possesso dei requisiti previsti e descritti nel Disciplinare di Gara. Sezione IV: Procedura Tipo di procedura: aperta. Criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa in base ai criteri indicati nel capitolato d'oneri. Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione: data: 31 luglio 2015 - Ora: 13. Lingue utilizzabili per la presentazione delle offerte o delle domande: IT. Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: 180 giorni dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte. Sezione VI: Altre informazioni CUP: G41E15000160001 CIG: 62707209D6. Ogni ulteriore informazione potrà essere reperita sul sito dell'AVCP http://www.avcp.it . Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale Basilicata - Potenza Italia (IT). Il dirigente dott.ssa Liliana Santoro TC15BFD9693
Concorsi
2002
UNITA' SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
REGIONE PIEMONTE
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 42 del 28-5-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-05-28&atto.codiceRedazionale=02E04318
REGIONE PIEMONTE
CONCORSO (scad. 27 giugno 2002)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di dieci posti di collaboratore professionale sanitario - infermiere (cat. D), presso l'A.S.L. n. 3 di Torino. (GU n.42 del 28-05-2002)
In esecuzione di provvedimento del direttore generale è indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura dei seguenti posti vacanti: dieci posti di collaboratore sanitario - infermiere (cat. D). Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta semplice e corredate dei documenti prescritti, o di relative autocertificazioni come previsto dalla normativa vigente, scade alle ore 12 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente bando nella Gazzetta Ufficiale. Il testo integrale del bando di concorso è stato pubblicato nel bollettino ufficiale della regione Piemonte n. 19 del 9 maggio 2002, la cui visione è anche possibile nel sito Internet della regione Piemonte (indirizzo http://www.regione.piemonte.it). Per informazioni rivolgersi all'ufficio concorsi dell'azienda sanitaria locale n. 3, sito in via Foligno, 14 - Torino, telefono 011/4395320-321.
Concorsi
2016
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' ALDO MORO DI BARI
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 34 del 29-4-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-04-29&atto.codiceRedazionale=16E01916
UNIVERSITA' ALDO MORO DI BARI
CONCORSO (scad. 30 maggio 2016)
Selezione pubblica per la copertura di un posto di ricercatore universitario a tempo determinato, presso il Dipartimento di chimica, indetta ai sensi dell'articolo 24, comma 3, lettera b), della legge 240/10, con regime di impegno a tempo pieno. (GU n.34 del 29-04-2016)
Si comunica che l'Università degli Studi di Bari Aldo Moro ha indetto, ai sensi dell'art. 24, comma 3, lettera b) della legge n. 240/2010 e vigente «Regolamento di Ateneo per il reclutamento di ricercatori con contratto a tempo determinato», la seguente selezione: Selezione, per titoli e discussione pubblica, per la copertura di n. 1 posto di ricercatore universitario a tempo determinato, mediante stipula di contratto di lavoro subordinato della durata di 36 mesi, non rinnovabile, con regime di impegno a tempo pieno, presso il Dipartimento di Chimica, settore concorsuale 03/C1 - Chimica organica, settore scientifico-disciplinare CHIM/06 - Chimica organica (D.R. n. 1004 del 12 aprile 2016 - codice selezione R1004/2016); Dal giorno successivo alla pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie Speciale - Concorsi ed Esami - decorre il termine di trenta giorni per la presentazione delle domande di partecipazione, dei titoli e delle pubblicazioni, secondo le modalità indicate nel bando. Il testo integrale del bando ed il fac-simile di domanda di partecipazione sono disponibili e consultabili telematicamente al sito web dell'Area Reclutamento dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro all'indirizzo http://reclutamento.ict.uniba.it/settore1 Della pubblicazione del predetto bando sarà data comunicazione anche nei siti web della CRUI, del Ministero dell'Università e della Ricerca e dell'Unione Europea. Responsabile del procedimento: sig.ra Vulpis Chiara (tel. +39 080574063 - e-mail chiara.vulpis@uniba.it) funzionario in servizio presso l'Area Reclutamento dell'Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Concorsi
2014
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
ESTAV NORD-OVEST
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 16 del 25-2-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-02-25&atto.codiceRedazionale=14E00816
ESTAV NORD-OVEST
CONCORSO (scad. 27 marzo 2014)
Avviso pubblico per il conferimento di incarico per la Direzione della struttura complessa UO Chirurgia della mano dell'Azienda ospedaliero-universitaria Pisana ad un dirigente medico disciplina chirurgia plastica e ricostruttiva (conc. 11/2014). (GU n.16 del 25-02-2014)
In esecuzione della determinazione dirigenziale n. 108 del 31 gennaio 2014 è indetto un avviso pubblico per il conferimento di incarico per la Direzione della Struttura Complessa UO Chirurgia della Mano dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana ad un Dirigente Medico disciplina Chirurgia Plastica e Ricostruttiva (conc. 11/2014). L'attribuzione dell'incarico di struttura complessa è effettuata dal Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana sulla base di una terna di candidati fornita da un'apposita commissione. Le domande di partecipazione all'avviso dovranno essere inviate al Direttore Generale dell'Estav Nord Ovest - Via A. Cocchi, 7/9 - 56121 loc. Ospedaletto Pisa (PI) entro il 30° giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Qualora detto giorno sia festivo il termine è prorogato al primo giorno successivo non festivo. Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 6 del 12 febbraio 2014 e sarà consultabile sul sito internet www.estav-nordovest.toscana.it Per ulteriori informazioni rivolgersi al Centro Direzionale dell'Estav Nord Ovest - Via A. Cocchi, 7/9 - 56121 loc. Ospedaletto Pisa (PI), oppure contattare i numeri telefonici 050/8662617/641/685/686/692/691/693 dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10 alle ore 12.
Regioni
2005
REGIONE UMBRIA
3a Serie Speciale - Regioni n. 35 del 3-9-2005
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2005-09-03&atto.codiceRedazionale=005R0289
REGIONE UMBRIA
LEGGE REGIONALE 22 febbraio 2005, n. 14
Norme per l'esercizio e la valorizzazione della pesca professionale e dell'acquacoltura. (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.35 del 03-09-2005)
(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Umbria n. 12 del 16 marzo 2005) IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato LA PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga la seguente legge: Art. 1. Oggetto e finalità 1. Con la presente legge la Regione, in attuazione dell'Art. 117 della Costituzione, nel rispetto dei principi di sostenibilità e responsabilità nei confronti dell'ambiente e dei consumatori e in armonia con gli indirizzi del documento annuale di programmazione (DAP), disciplina le attività di pesca professionale e di acquacoltura al fine di: a) promuovere la tutela e lo sviluppo del settore; b) diversificare le potenzialità produttive del territorio; c) incentivare la multifunzionalità delle imprese del settore; d) incrementare la fauna ittica autoctona; e) valorizzare i prodotti ittici; f) promuovere azioni di riequilibrio e conservazione degli ecosistemi acquatici. 2. La Regione riconosce il valore sociale svolto dalla pesca professionale per lo sviluppo dei sistemi produttivi locali, per la salvaguardia del patrimonio di tradizioni, conoscenze e risorse e per la tutela paesaggistica degli ecosistemi lacustri. 3. Sono soggette alla disciplina della presente legge tutte le acque superficiali ad esclusione di quelle piovane raccolte in invasi o cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici. Art. 2. D e f i n i z i o n i 1. Ai fini della presente legge e dei regolamenti attuativi valgono le seguenti definizioni: a) pesca professionale: attività di cattura e prelievo di specie viventi nelle acque lacustri esercitata a fini economici mediante attrezzi a ciò destinati; b) pesca sportiva: attività di cattura e/o prelievo di specie viventi nelle acque interne esercitata da soggetti autorizzati nel tempo libero senza scopo di lucro; c) acquacoltura: insieme delle pratiche volte alla produzione di proteine animali in ambiente acquatico, mediante il controllo, parziale o totale, diretto o indiretto, del ciclo di sviluppo degli organismi acquatici esercitate a fini economici; d) pesca scientifica: attività di cattura e prelievo esercitata da soggetti autorizzati a fini di studio e di ricerca scientifica applicata; e) novellame: esemplari allo stadio giovanile delle specie animali viventi nelle acque interne, non pervenuti alle dimensioni indicate nel regolamento di cui all'Art. 21, comma 2; f) imprenditore ittico: soggetto che in forma singola, associata o societaria esercita la pesca professionale e/o l'acquacoltura. L'imprenditore ittico, fatte salve più favorevoli disposizioni di legge, è equiparato all'imprenditore agricolo. Art. 3. Competenze della Regione 1. La Regione esercita le seguenti funzioni: a) indirizzo, programmazione e coordinamento delle attività dei settori disciplinati dalla presente legge; b) ricerca e sperimentazione a supporto della programmazione; c) rapporti con le autorità di bacino; d) regolamentazione della pesca-turismo e dell'ittiturismo; e) regolamentazione del monitoraggio di cui all'Art. 5; f) regolamentazione dei programmi di controllo di cui all'Art. 18, comma 2; g) regolamentazione del premio unico di cui all'Art. 11, comma 1, lettera t). Art. 4. Competenze delle province 1. Le province: a) approvano e trasmettono alla Regione i piani annuali provinciali d'intervento nel settore della pesca professionale e dell'acquacoltura in armonia con gli indirizzi impartiti dal programma regionale, nei limiti delle risorse loro rispettivamente destinate dal programma stesso; b) gestiscono i piani provinciali ed esercitano i controlli tecnici ed amministrativi circa il corretto impiego delle risorse per l'attuazione degli interventi previsti dai piani medesimi; c) rilasciano le licenze di pesca professionale; d) rilasciano le autorizzazioni per prelievi a scopo scientifico; e) esprimono ai comuni il parere obbligatorio ma non vincolante per le autorizzazioni degli impianti di acquacoltura; f) rilasciano le concessioni di cui all'Art. 8, comma 2; g) trasmettono alla Regione entro e non oltre il primo trimestre di ogni anno, una relazione tecnica e finanziaria sull'attuazione dei rispettivi piani, riferita all'anno precedente. Art. 5. Competenze dell'ARPA 1. L'agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA) provvede al: a) monitoraggio della qualità delle acque soggette alla disciplina della presente legge; b) monitoraggio dell'impatto ambientale degli impianti di acquacoltura. Art. 6. Commissione consultiva 1. È istituita la commissione consultiva per la pesca professionale e l'acquacoltura, di seguito denominata commissione, così composta: a) il dirigente del servizio qualificazione delle produzioni animali o suo delegato, con funzioni di presidente; b) il dirigente del servizio prevenzione e sanità pubblica o suo delegato; c) il dirigente del servizio programmazione forestale faunistica venatoria ed economia montana o suo delegato; d) un rappresentante designato da ciascuna delle province; e) un rappresentante designato dall'Università degli studi di Perugia; f) un rappresentante designato da ciascuna delle associazioni del settore dell'acquacoltura e della pesca professionale che opera a livello regionale; g) un rappresentante designato dall'ARPA; h) due rappresentanti designati dal consiglio delle autonomie locali, uno espressione dei comuni rivieraschi dei laghi ed uno espressione dei comuni rivieraschi dei fiumi. 2. La commissione è costituita con atto della giunta regionale e resta in carica per la durata della legislatura e continua comunque la propria attività fino al rinnovo degli organi regionali. 3. La commissione esprime pareri e proposte su iniziative, indagini e studi relativi ai settori disciplinati dalla presente legge. 4. Alle riunioni della commissione possono essere invitati anche altri esperti. 5. La commissione adotta un regolamento interno per il proprio funzionamento. 6. Ai componenti della commissione non spetta alcun compenso. Art. 7. Programma regionale per la pesca professionale e l'acquacoltura 1. La giunta regionale, sentita la commissione di cui all'Art. 6, predispone il programma regionale per la pesca professionale e l'acquacoltura, di seguito denominato programma, di durata triennale. 2. Il programma: a) analizza la situazione del settore in ambito regionale; b) fissa gli obbiettivi che si intendono perseguire; c) individua le tipologie di intervento finanziabili tra quelle descritte negli articoli 11 e 15 e ne fissa le relative priorità; d) determina le risorse finanziarie complessive da destinare all'attuazione del programma, ripartendole tra pesca professionale e acquacoltura, e specificando in particolare quelle relative alla sua prima annualità; e) ripartisce le risorse finanziarie fra le province definendone i criteri di riparto e le relative procedure di assegnazione; f) determina, in caso di mancata presentazione di programmi da parte di una o ambedue le province, ovvero di presentazione di programmi che non raggiungano la quota di risorse alle stesse destinate, le modalità di rimodulazione dei finanziamenti a valere per le successive annualità. 3. Il programma indica il quadro finanziario, annualmente aggiornato, in relazione alle dirette risorse regionali rese disponibili ed a quelle aggiuntive di provenienza comunitaria e nazionale. 4. Il programma definisce e sostiene lo studio e il monitoraggio dei dati produttivi dei settori. Art. 8. Attività di pesca professionale 1. L'esercizio della pesca professionale è esercitato esclusivamente da imprenditori ittici in possesso della licenza rilasciata dalla provincia competente. 2. Ai fini di una migliore tutela e di un più razionale sfruttamento del patrimonio ittico, l'esercizio della pesca professionale può essere riservato mediante concessioni a favore di pescatori associati in cooperative o consorzi, i cui soci siano in maggioranza residenti nei comuni rivieraschi. La concessione individua l'estensione della riserva e ha durata non superiore a dieci anni. 3. Nelle acque in concessione è comunque salvo il diritto all'esercizio della pesca sportiva senza oneri aggiuntivi per il pescatore sportivo. Art. 9. Registro dei pescatori professionali 1. Presso le province è costituito il registro degli imprenditori ittici che esercitano la pesca professionale. Art. 10. Pescaturismo e ittiturismo 1. Nelle attività connesse alla pesca professionale sono ricomprese, purchè non prevalenti rispetto a questa: a) il pescaturismo: consistente nell'attività di pesca effettuata da persone con le modalità previste dalle norme regionali in materia di pesca sportiva, anche non in possesso di licenza, o anche con i sistemi, imbarcazioni ed attrezzi autorizzati dalla licenza di pesca dell'imprenditore ittico e comunque con l'assistenza dello stesso; b) l'ittiturismo: consistente nelle attività culturali, didattiche, di ospitalità e somministrazione pasti finalizzate alla valorizzazione dei prodotti ittici locali ed alla conoscenza degli ecosistemi lacustri attraverso l'utilizzo della abitazione, delle strutture e attrezzature nella disponibilità del pescatore professionale. Art. 11. Tipologia degli interventi per la pesca professionale 1. Ai sensi della presente legge possono essere concessi aiuti ai beneficiari individuati all'Art. 12 con riferimento alle seguenti attivita': a) acquisto di reti, attrezzi, natanti da pesca e di apparati motori a basso impatto inquinante; b) interventi di miglioramento delle condizioni di lavoro, igiene e sicurezza nel settore; c) realizzazione e ammodernamento di strutture, ivi compresi i relativi impianti ed attrezzature, per la conservazione del pesce vivo, la trasformazione e la vendita diretta dei prodotti della pesca professionale; d) incentivazione della pesca-turismo e dell'ittiturismo; e) raccolta, trasformazione e commercializzazione della canna e delle erbe palustri ivi compreso l'acquisto delle necessarie macchine ed attrezzature; f) servizi di gestione e manutenzione dell'ecosistema acquatico e rivierasco; g) interventi di miglioramento della qualità, di promozione, di tutela e di valorizzazione dei prodotti della pesca professionale, anche attraverso il ricorso a certificazioni regolamentate o volontarie di prodotto, processo, sistema ambientale, etica, di rintracciabilità ed etichettatura; h) interventi di diffusione di metodi di pesca selettiva, svolti in attuazione di programmi concordati con le province; i) interventi di contenimento di specie infestanti alloctone, svolti in attuazione di programmi concordati con le province; l) realizzazione, ampliamento e ammodernamento di centri ittiogenici, ivi compresi i relativi impianti ed attrezzature, finalizzati ai programmi di cui alla lettera m); m) programmi di produzione e/o di acquisto di novellame di specie oggetto di pesca professionale destinato al ripopolamento nelle acque lacustri; n) studio e monitoraggio degli stock ittici e del pescato; o) interventi per gravi danni a seguito di interruzione straordinaria dell'attività di pesca dovuta a divieti per periodi di riposo biologico o per la ricostituzione del patrimonio ittico, riconosciuti dalla provincia; p) interventi per gravi danni a seguito di epidemie, di calamità naturali o di avversità meteoriche ovvero ecologiche di carattere eccezionale, riconosciuti dalla provincia; q) compensazione del mancato guadagno in caso di malattia e di infortunio sul lavoro r) servizi di divulgazione, formazione e assistenza tecnica specialistica; s) interventi di garanzia diretta e/o controgaranzia alle imprese e alle cooperative operanti nel settore della pesca professionale a valere sulla disponibilità finanziaria del fondo centrale per il credito peschereccio, previsto dalla legge 17 febbraio 1982, n. 41; t) premio unico per l'attività di pesca professionale. 2. La percentuale del contributo, ad esclusione delle lettere o), p), q) ed s), del comma 1, è determinata sino a un massimo del quaranta per cento delle spese ritenute ammissibili. 3. La percentuale del contributo previsto dal comma 2 può essere elevata sino a un massimo del novanta per cento con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettere f), g), h), i), n) ed r). 4. Gli aiuti di cui al comma 1, lettera s) sono concessi entro i limiti previsti dalla normativa comunitaria vigente in materia di concessione di garanzie. Art. 12. B e n e f i c i a r i 1. Possono beneficiare di aiuti di cui all'Art. 11, comma 1: a) imprenditori ittici, singoli, associati e loro cooperative limitatamente alle attività indicate alle lettere a), b), o), p), q) ed s); b) cooperative di imprenditori ittici limitatamente alle attività indicate alle lettere c), d), e), f), g), h), i), s); c) province limitatamente alle attività indicate alle lettere g), l), m) n); d) istituti pubblici di ricerca e sperimentazione limitatamente alle attività indicate alla lettera n); e) associazioni del settore che operano a livello regionale, limitatamente alla lettera r); f) imprenditori ittici singoli di età inferiore ai quaranta anni limitatamente alle attività indicate alla lettera t). Art. 13. Prelievo a fini scientifici e novellame 1. Le province possono autorizzare istituti ed enti di ricerca e sperimentazione ad effettuare la pesca scientifica. 2. La pesca di novellame è autorizzata dalle province esclusivamente a fini di ripopolamento. Art. 14. Impianti di acquacoltura 1. Ai fini della realizzazione o dell'ampliamento di un impianto di acquacoltura con strutture a terra il comune provvede, previo parere favorevole della provincia, al rilascio della concessione edilizia. Gli impianti di acquacoltura a terra devono essere provvisti di accorgimenti tecnici strutturali e gestionali atti al recupero delle sostanze organiche in sospensione ed all'abbattimento del carico inquinante. 2. Per l'esercizio di impianti di acquacoltura costituiti da gabbie galleggianti il comune competente rilascia apposita autorizzazione, previo parere favorevole della provincia, nella quale è indicata anche la durata dell'attività. 3. La provincia, per quanto previsto ai commi 1 e 2, può avvalersi dell'ARPA, anche al fine di eventuali prescrizioni. 4. I requisiti e gli obblighi degli impianti di acquacoltura sono disciplinati dalla provincia competente. 5. Il materiale ittico accidentalmente giunto nella vasca per la decantazione delle sostanze in sospensione deve essere immediatamente rimosso a cura del titolare dell'impianto. 6. La sola detenzione di specie ittiche destinate alla pesca sportiva non costituisce attività di acquacoltura ed è comunque soggetta all'autorizzazione delle province. 7. La sola detenzione di specie ittiche, di anfibi o crostacei destinate al diretto consumo per la ristorazione nel medesimo locale non costituisce attività di acquacoltura ed è comunque soggetta all'autorizzazione sanitaria delle aziende sanitarie locali (ASL). 8. Le province istituiscono l'elenco degli imprenditori ittici che esercitano l'acquacoltura. Art. 15. Tipologia degli interventi per l'acquacoltura 1. Ai sensi della presente legge possono essere concessi aiuti ai beneficiari individuati all'Art. 16 con riferimento alle seguenti attivita': a) interventi di abbattimento di solidi sospesi negli affluenti o altri, comunque finalizzati alla riduzione dell'impatto ambientale; b) interventi di miglioramento delle condizioni di ambiente, di igiene e sicurezza nel settore; c) contributi per premi assicurativi a copertura dei rischi d'impresa del settore per eventi calamitosi o di carattere eccezionale, a valere sulle disponibilità finanziarie del Fondo di solidarietà nazionale della pesca e acquacoltura istituito presso il Ministero delle politiche agricole e forestali con decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154; d) programmi di ricerca, sperimentazione e diffusione di nuove tecniche del settore finalizzate alla riduzione dell'impatto ambientale; e) interventi di miglioramento della qualità, di promozione, di tutela, di valorizzazione e diversificazione delle produzioni dell'acquacoltura, anche attraverso il ricorso a certificazione regolamentata o volontaria di prodotto, di processo, di sistema, ambientale, etica, di rintracciabilità ed etichettatura; f) realizzazione e ammodernamento di strutture, ivi compresi i relativi impianti ed attrezzature, per la vendita diretta dei prodotti dell'acquacoltura; g) servizi di divulgazione e formazione e assistenza tecnica specialistica. 2. La percentuale del contributo è determinata sino a un massimo del quaranta per cento delle spese ritenute ammissibili. 3. La percentuale del contributo previsto dal comma 2 può essere elevata sino a un massimo del novanta per cento con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettere d), e), g) e sino a un massimo dell'ottanta per cento con riferimento alle attività di cui al comma 1, lettera c). Art. 16. Beneficiari 1. I beneficiari degli aiuti previsti dall'Art. 15 comma 1 sono: a) imprenditori ittici che esercitano l'attività di acquacoltura singoli, associati e loro cooperative limitatamente alle attività indicate alle lettere a), b), c), f); b) associazioni o organizzazioni di produttori del settore che operano a livello regionale, limitatamente alle lettere e), g); c) istituti pubblici di ricerca e sperimentazione e province limitatamente alle attività indicate alla lettera d). Art. 17. V i g i l a n z a 1. La vigilanza e il controllo sulla pesca professionale e sull'acquacoltura è esercitata dalle province 2. Gli imprenditori ittici di cui alla presente legge devono consentire, quando lo richiedano i soggetti preposti alla vigilanza, l'ispezione degli impianti, delle attrezzature, dei mezzi di trasporto e dei pesci di cui abbiano l'uso o la detenzione. Art. 18. Controlli sanitari 1. È compito dei servizi veterinari delle ASL, ai sensi della legge regionale 7 aprile 1982, a. 19 e successive modificazioni, organizzare ed attuare il servizio di controllo sanitario dei pesci pescati, prodotti e consumati in Umbria nonchè degli impianti di acquacoltura, fatte salve tutte le norme sanitarie vigenti in materia ed in particolare il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1992, n. 555 e successive modificazioni ed integrazioni. 2. La Regione può attuare, tramite i servizi veterinari della ASL e l'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche, specifici programmi di controllo. 3. I servizi veterinari della ASL trasmettono annualmente, entro il 31 gennaio dell'anno successivo, alla Regione una relazione tecnica relativa all'attività svolta ed alla situazione sanitaria complessiva dei settori dell'acquacoltura e della pesca professionale. Art. 19. Sanzioni amministrative 1. La violazione delle prescrizioni recate dalla presente legge comporta l'applicazione delle seguenti sanzioni amministrative pecuniarie: a) da Euro 2.000,00 a Euro 4.000,00 per chi esercita la pesca professionale senza la prevista licenza di cui all'Art. 8, comma 1; b) da Euro euro 150,00 a Euro 900,00 per chi esercita la pesca professionale con licenza scaduta. La sanzione si applica anche al titolare di licenza che non sia in grado di esibire la stessa al momento del controllo da parte degli organi di vigilanza e che non la presenti entro quindici giorni. Il titolare di licenza valida che non sia in regola con i versamenti dovuti, nel caso non sia stato superato il trentesimo giorno dalla data di scadenza, incorre nella sanzione corrispondente al costo del tributo stesso; c) da Euro 300,00 a Euro 1.800,00 per chi esercita la pesca professionale con attrezzi o mezzi non consentiti o in zone protette; d) da Euro 250,00 a Euro 1.500,00 per chi commercia o detiene per vendere pesce vivo o morto non congelato, pescato sotto misura o in epoca di divieto nelle acque principali regionali; e) da Euro 1.000,00 a Euro 2.000,00 per chi non ottempera agli obblighi o prescrizioni previsti per l'esercizio della pesca turismo ed ittiturismo; f) da Euro 1.000,00 a Euro 3.000,00 per chi non ottempera agli obblighi o prescrizioni previsti per l'esercizio della pesca del novellame; g) da Euro 2.000,00 a Euro 3.000,00 per chi non ottempera agli obblighi o prescrizioni relativamente all'esercizio della pesca a fini scientifici; h) da Euro 100,00 a Euro 500,00 per chi non ottempera agli altri obblighi o prescrizioni previsti dai regolamnti di cui all'Art. 21; i) da Euro 10.000,00 a Euro 30.000,00 per chi esercita l'attività di acquacoltura senza le previste autorizzazioni di cui all'Art. 14; l) da Euro 1.500,00 a Euro 3.000,00 per chi non ottempera a quanto disposto dall'Art. 14, comma 5; m) da Euro 500,00 a Euro 1.000,00 per chi non ottempera a quanto disposto dall'Art. 14, comma 6; n) da Euro 500,00 a Euro 1.000,00 per chi non ottempera agli altri obblighi o prescrizioni previsti dalla disciplina di attuazione della presente legge. 2. L'entità della sanzione pecuniaria comminata tiene conto della gravità e della eventuale reiterazione della violazione. 3. Gli enti competenti all'irrogazione delle sanzioni, alla gestione e all'espletamento dei procedimenti relativi ai verbali di accertamento di violazione della presente legge e all'introito delle somme riscosse sono le province competenti per territorio. 4. Le somme riscosse ai sensi dei commi 1, 2 e 3 sono acquisite al bilancio delle province che le utilizzano per l'esercizio delle funzioni di gestione e manutenzione dell'ecosistema acquatico e rivierasco e per interventi di contenimento di specie ittiche infestanti. Art. 20. Sanzioni amministrative accessorie 1. Per le violazioni delle prescrizioni recate dalla presente legge si applicano, oltre alle sanzioni di cui all'Art. 19, le seguenti sanzioni amministrative accessorie: a) la confisca del pescato o della produzione ittica per le violazioni di cui all'Art. 19, comma 1, lettere a), c), d); b) la confisca degli attrezzi utilizzati o detenuti per commettere la violazione, ad esclusione dell'imbarcazione per le violazioni di cui all'Art. 19, comma 1, lettere a), c); c) la sospensione della validità della licenza di pesca per un periodo non superiore ad un mese, aumentabile fino a sei mesi in caso di recidiva specifica per le violazioni di cui all'Art. 19, comma 1, lettera c); d) l'obbligo di ripristino, entro un termine prestabilito, delle zone in cui siano stati costruiti opere o impianti di acquacoltura non autorizzati per le violazioni di cui all'Art. 19, comma 1, lettera i); e) l'esclusione degli aiuti di cui agli articoli 11 e 15 per una annualità per le violazioni di cui all'Art. 19, comma 1. Art. 21. Norme regolamentari 1. La Regione, entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, sentita la commissione di cui all'Art. 6, adotta norme regolamentari per la disciplina dell'attività di pescaturismo e ittiturismo e per la disciplina del monitoraggio di cui all'Art. 5, comma 1, lettere a) e b) e per la concessione del premio unico di cui all'Art. 11, comma 1, lettera t). 2. Le province, entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge, adottano norme regolamentari per la disciplina: a) del rilascio delle licenze di pesca professionale; b) del registro degli imprenditori ittici che esercitano la pesca professionale; c) dell'attività di pesca professionale; d) del rilascio delle autorizzazioni della pesca a fini scientifici; e) del rilascio delle concessioni di cui all'Art. 8, comma 2; f) del prelievo del novellame; g) dell'attività di acquacoltura; h) dell'elenco degli impianti di acquacoltura. 3. Le province disciplinano i procedimenti amministrativi relativi alla concessione dei contributi per le attività di cui agli articoli 11 e 15. Art. 22. Modificazioni della legge regionale 2 dicembre 1998, n. 44 1. La lettera a) del comma 1 dell'Art. 29, l'Art. 30, l'Art. 33, l'Art. 34 e le lettere b), h), s), t), u), v) e w) del comma 1 dell'Art. 38 della legge regionale 2 dicembre 1998, n. 44, sono abrogati. 2. Alla lettera c) del comma 1 dell'Art. 38 della legge» sono aggiunte le parole «di tipo B e D». 3. Il comma 2 dell'Art. 38 della legge regionale n. 44/1998 è sostituito dal seguente: «2. Oltre alle sanzioni previste dal comma 1, per le violazioni di cui alle lettere a), d), e), f), g), i), l), m), n), r), y) si applicano le seguenti sanzioni amministrative accessorie:». Art. 23. Norme finali e transitorie 1. L'efficacia delle disposizioni di cui agli articoli 8, 9, 10, 11, 13, 14, 15, 17 e 19 della presente legge decorre dalla data di entrata in vigore dei regolamenti di cui all'Art. 21. 2. Per gli impianti di acquacoltura già autorizzati ai sensi di normative precedenti l'adeguamento a quanto previsto dal regolamento di cui all'Art. 21, è consentito fino a sei mesi successivi alla data di entrata in vigore del regolamento medesimo. 3. I procedimenti amministrativi iniziati e non conclusi alla data di entrata in vigore della presente legge sono portati a compimento secondo le norme vigenti al momento in cui gli stessi sono stati avviati. 4. Gli aiuti previsti agli articoli 11 e 15 possono essere concessi solo dopo decisione favorevole da parte della Commissione europea ai sensi degli articoli 87 e 88 del trattato UE. Art. 24. Norma finanziaria 1. Al finanziamento degli interventi previsti dall'Art. 11, comma 1, lettere b), d), f), g), h), i), m), n), o), p), q), r) e t) e dall'Art. 15 comma 1, lettere b), d), e), e g) si fa fronte con gli stanziamenti disponibili allocati nella unità previsionale di base 07.1.011 denominata «Interventi nel settore della pesca professionale» del bilancio pluriennale 2004-2006 annualità 2005 e successive, parte spesa (cap. 4287 di nuova istituzione). 2. Al finanziamento degli interventi previsti dall'Art. 11, comma 1, lettere a), c), e) ed l) e dall'Art. 15, comma 1, lettere a) e f) si fa fronte con gli stanziamenti disponibili allocati nella unità previsionale di base 07.2.009 denominata «Interventi vari nel settore zootecnico» del bilancio pluriennale 2004-2006 annualità 2005 e successive, parte spesa (cap. 8505 di nuova istituzione). 3. La quantificazione del finanziamento di cui ai commi 1 e 2 è determinata annualmente con la legge finanziaria regionale, ai sensi dell'Art. 27, comma 3, lettera c) della vigente legge regionale di contabilità. 4. La giunta regionale è autorizzata ad apportare le conseguenti variazioni di cui ai precedenti commi, sia in termini di competenza che di cassa. La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Umbria. Perugia, 22 febbraio 2005 LORENZETTI
Serie Generale
1992
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Serie Generale n. 96 del 24-4-1992
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-04-24&atto.codiceRedazionale=092A1862&elenco30giorni=false
MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
COMUNICATO
Istituzione di un consolato onorario in Saint Paul (Stati Uniti) (GU Serie Generale n.96 del 24-04-1992)
IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI (Omissis). Decreta: Art. 1. Il vice consolato di seconda categoria in Saint Paul (Stati Uniti) è soppresso. Art. 2. È istituito in Saint Paul (Stati Uniti) un consolato di II categoria, posto alle dipendenze del consolato generale d'Italia in Chicago, con circoscrizione territoriale comprendente lo Stato del Minnesota. Il presente decreto verrà trasmesso alla Corte dei conti per la prescritta registrazione e verrà successivamente pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 20 febbraio 1992 Il Ministro: DE MICHELIS Registrato alla Corte dei conti il 6 marzo 1992 Registro n. 6 Esteri, foglio n. 121
Corte Costituzionale
1997
ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 19 del 7-5-1997
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-05-07&atto.codiceRedazionale=097C0404
N. 230 ORDINANZA (Atto di promovimento) 10 febbraio 1997
N. 230 Ordinanza emessa il 10 febbraio 1997 dal pretore di Macerata sul ricorso proposto da Marinacci Filomena ed altri, eredi di Marabini Giuseppa contro l'INPS Previdenza e assistenza sociale - Pensioni INPS - Previsto pagamento dei rimborsi in sei annualita' e mediante emissioni di titoli di Stato - Estinzione dei giudizi pendenti alla data di entrata in vigore della normativa impugnata - Esclusione degli interessi e della rivalutazione monetaria - Incidenza sul principio di uguaglianza, sul diritto di azione e sulla garanzia previdenziale. (Legge 23 dicembre 1996, n. 662, art. 1, commi 181, 182, 183 e 184). (Cost., artt. 3, 23, 24 e 38). (097C0404) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.19 del 7-5-1997)
IL PRETORE Sciogliendo la riserva osserva: le parti ricorrenti, nella loro qualità di eredi, invocano l'applicazione della sentenza della Corte costituzionale n. 495 del 1993 dubitando della legittimità costituzionale delle norme introdotte dal legislatore con legge 23 dicembre 1996, n. 662, art. 1, commi 181, 182, 183. Le censure, condivise dal pretore, sono rilevanti nel giudizio in esame e non manifestamente infondate, per i motivi di seguito esposti. A) Violazione dell'art. 3 Cost. nella parte in cui la normativa in esame prevede il diritto al pagamento delle somme arretrate per i soli soggeti interessati e i loro superstiti aventi titolo alla pensione di reversibilità alla data del 30 marzo 1996, escludendo ogni altro erede che non sia superstite avente diritto alla pensione di reversibilità. La successione mortis causa nei beni del de cuius riguarda anche i crediti entrati a far parte del patrimonio anteriormente al suo decesso, per cui l'esclusione in danno degli eredi dei titolari di pensione realizza un'evidente disparità di trattamento. Inoltre, il collegamento tra il rimborso delle somme maturate fino al 31 dicembre 1995 e la sussistenza in vita del soggetto interessato, introduce un elemento di assoluta casualità qual'è il momento del decesso dell'originario beneficiario e crea una irrazionale disparità di trattamento con riferimento al medesimo bene patrimoniale. B) Violazione degli artt. 3 e 24 Cost. in quanto l'intera disciplina introdotta dal legislatore, sottrae all'interessato la possibilità di veder accertato, in contraddittorio con l'istituto pubblico di previdenza, nell'an e nel quantum, il trattamento pensionistico in conseguenza delle sentenze della Corte costituzionale n. 495 del 1993 e n. 240 del 1994. Il diritto al rimborso non è affatto incontroverso, prova ne è il tenore delle deduzioni dell'INPS ritualmente introdotte in giudizio - "la domanda è inammissibile per maturata decadenza ex artt. 47 legge n. 639/70, 6 legge n. 166/91 e 4 legge n. 438/92 ... si contesta come infondata la domanda sugli arretrati nei limiti della prescrizione decennale" - con la conseguenza che, pronunciata l'estinzione d'ufficio del giudizio, l'attuazione dell'operazione cosiddetta di rimborso, prevista dal legislatore per fronteggiare innegabili difficoltà di bilancio, sarebbe di esclusiva pertinenza dell'istituto di previdenza al di fuori di qualsivoglia controllo giudiziale. C) Violazione dell'art. 3 Cost, per la disparità di trattamento in danno dei soggetti destinatari del rimborso in esame i quali, in deroga al diritto comune delle obbligazioni (v.artt. 1181 e 1197 c.c.) non possono nè esigere l'immediato adempimento dell'obbligazione, nè esprimere alcun dissenso avverso la speciale forma di adempimento prevista dal legislatore comunque inidonea a ricostituire immediatamente il patrimonio del creditore e soggetta al fluttuante mercato dei titoli di stato; D) Violazione dell'art. 3 Cost. per l'esclusione, dal rimborso, degli interessi legali e della rivalutazione monetaria in relazione agli importi maturati a tutto il dicembre 1995, giacchè producendo i crediti previdenziali, e assistenziali, il cumulo di interessi e rivalutazione sino all'entrata in vigore della legge 30 dicembre 1991, n. 412 e, per il periodo successivo, la rivalutazione solo per la parte eventualmente eccedente la misura degli interessi, nel caso in esame si produrrebbe disparità di trattamento pur in presenza di crediti di uguale natura. Violazione dell'art. 24 Cost. in quanto lo ius superveniens è volto a depauperare il patrimonio degli interessati, attraverso l'esclusione degli accessori del credito vantato, sicchè l'intervento del legislatore nel processo, definendone l'esito ope legis, vulnera il diritto di azione vanificando la tutela giurisdizionale, e supera i limiti di costituzionalità posti dalla giurisprudenza della Corte costituzionale (v., fra le altre, Corte cost. 10 dicembre 1981, n. 185, Corte cost. 10 aprile 1987, n. 123, Corte cost. 31 marzo 1995, n. 103). Inoltre, violazione dell'art. 38 Cost. poichè costituendo l'integrazione al minimo una componente non ancora liquidata dell'ordinaria pensione (Cass, sez. un. 21 giugno 1990, n. 6245 e Corte cost. n. 240 del 1994), la previsione normativa della mancata corresponsione degli interessi legali e della rivalutazione monetaria dei crediti a tale titolo maturati a tutto il mese di dicembre 1995, si pone in contrasto con il precetto costituzionale. E) Violazione degli artt. 23 e 24 Cost. per la previsione della compensazione delle spese di lite, sottraendo al giudice naturale tale componente accessoria della controversia, e violazione dell'art. 36 Cost. per la perdita certa sia delle spese già affrontate, sia del corrispettivo delle prestazioni professionali rese da parte dei difensori che hanno anticipato spese e non riscosso onorari in forza degli accordi con i Patronati che prevedono lo svolgimento gratuito di attività professionale nei confronti degli assistiti. P.Q.M. Visto l'art. 23, legge 11 marzo 1953, n. 87, dichiara rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, commi 181, 182, 183 e 184 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, in riferimento agli art. 3, 23, 24 e 28 della Costituzione nei termini prospettati in parte motiva; Dispone l'immediata trasmissione degli atti alla Corte costituzionale e la sospensione del giudizio in corso; Dispone che la presente ordinanza sia notificata al Presidente del Consiglio dei Ministri e comunicata ai Presidenti delle due Camere del Parlamento; Manda alla cancelleria per gli adempimenti di rito; Si comunichi. Macerata, addì 10 febbraio 1997 Il pretore: Mancino 97C0404
Serie Generale
1991
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
Serie Generale n. 106 del 8-5-1991
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1991-05-08&atto.codiceRedazionale=091A2080&elenco30giorni=false
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
COMUNICATO
Mancata conversione del decreto-legge 8 marzo 1991, n. 72, recante: "Provvedimenti urgenti per limitare l'uso del contante e dei titoli al portatore nelle transazioni e prevenire l'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio". (GU Serie Generale n.106 del 08-05-1991)
Il decreto-legge 8 marzo 1991, n. 72, recante: "Provvedimenti urgenti per limitare l'uso del contante e dei titoli al portatore nelle transazioni e prevenire l'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio" non è stato convertito in legge nel termine di sessanta giorni dalla sua pubblicazione, avvenuta nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 58 del 9 marzo 1991.
Contratti
2022
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 140 del 30-11-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-30&atto.codiceRedazionale=TX22BFM26939
ITALGAS RETI S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.140 del 30-11-2022)
Sistema di qualificazione - Servizi di pubblica utilità SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE: I.1) Italgas Reti SPA Largo Regio Parco 11 - 10153 Torino Persona di contatto: Domenico Zappavigna E-mail: domenico.zappavigna@italgas.it. URL: http://www.italgas.it SEZIONE II: OGGETTO: II.1.1)Denominazione: BB05AG40 - Impianti Power to Gas (P2G), integrato con pannelli fotovoltaici, per produrre idrogeno verde II.1.2) CPV principale 42980000 Generatori di gas II.2.5)Criteri di aggiudicazione Il prezzo non è il solo criterio di aggiudicazione e tutti i criteri sono indicati solo nei documenti di gara. II.2.8)Durata del sistema di qualificazione: Durata indeterminata SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO: III.1.9)Qualificazione per il sistema: Condizioni che gli operatori economici devono soddisfare per la qualificazione: In questa sezione sono riportati i requisiti minimi specifici (Economico-Finanziari, Tecnici, HSEQ) disponibili nell'allegato al sistema di qualifica sul portale Italgas, sezione fornitori (https://www.italgas.it/fornitori/bandi-avvisi/sistema-qualifica/ ) che il candidato fornitore deve possedere per accedere al processo di qualifica per il/iGruppo/i Merce oggetto del presente sistema di qualificazione. Metodi di verifica di ciascuna condizione: L'evidenza del possesso dei requisiti specifici avviene con la compilazione e la conferma ai quesiti del questionario di qualifica.(https://www.italgas.it/fornitori/diventa-fornitore/candida tura/ ) SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: VI.4.1)Organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR Piemonte - Torino. VI.5) Invio alla Guue: 16/11/2022. Italgas S.p.A. - Procurement e material management ing. R. Marcuccio TX22BFM26939
Parte Seconda
2020
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Proroga termini
Parte Seconda n. 142 del 3-12-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-12-03&atto.codiceRedazionale=TX20ABP11767
PREFETTURA DI REGGIO CALABRIA Ufficio Territoriale del Governo
(GU Parte Seconda n.142 del 3-12-2020)
Protocollo: 126439/2020 Proroga dei termini legali e convenzionali Visto il Decreto legislativo 15 gennaio 1948 n. 1, recante "Proroga dei termini legali o convenzionali nell'ipotesi di chiusura delle aziende di credito o singole dipendenze a causa di eventi eccezionali"; esaminata la nota n. 1504823/20 del 13 novembre 2020, con la quale il Capo della Filiale della Banca d'Italia di Catanzaro ha richiesto la proroga, ai sensi dell'art. 2 del citato Decreto legislativo, dei termini legali o convenzionali della Filiale BPER Banca S.p.A., sita in Siderno (RC), via Telesio n. 20/21, che nei giorni di lunedì 9 e martedì 10 novembre 2020 ha osservato delle giornate di chiusura a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19; ritenuta sussistente l'eccezionalità dell'evento che ha determinato la chiusura della Filiale; richiamato l'art. 2 del citato Decreto Legislativo 15 gennaio 1948 n.1; DECRETA per i motivi in premessa indicati, è riconosciuta l'eccezionalità dell'evento che ha determinato la chiusura della citata Filiale BPER Banca S.p.A di Siderno (RC) nei giorni di lunedì 9 e martedì 10 novembre 2020 e, pertanto, i termini legali o convenzionali scadenti nelle suddette date o nei cinque giorni successivi sono prorogati di quindici giorni, a decorrere dal giorno della riapertura degli sportelli al pubblico. Il presente Decreto viene inviato alla Filiale della Banca d'Italia di Catanzaro ed all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il prefetto Massimo Mariani TX20ABP11767 (Gratuito)
Contratti
2019
AVVISI E BANDI DI GARA
AUTORITÀ INDIPENDENTI, ENTI PUBBLICI NAZIONALI E ALTRI ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 51 del 3-5-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-05-03&atto.codiceRedazionale=TX19BFG9228
ISTITUTO NAZIONALE DI GEOFISICA E VULCANOLOGIA INGV
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.51 del 3-5-2019)
Bando di gara - CIG 78655010C3 SEZIONE I: DENOMINAZIONE: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia INGV-via Vigna Murata 605 - 00143 Roma SEZIONE II: OGGETTO Procedura aperta per l'affidamento triennale di servizi assicurativi All Risks Property, - Importo complessivo dell'appalto € 330000,00 SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO Si rimanda alla documentazione di gara SEZIONE IV: PROCEDURA aperta CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: OEPV - Termine per il ricevimento delle offerte: 03/06/2019 - Ora: 15:00. DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 29/04/2019 SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI Per tutto quanto non indicato si rinvia alla documentazione di gara disponibile su https://garetelematiche.ingv.it/ Il R.U.P. Massimiliano Cerrone TX19BFG9228
Serie Generale
2012
SUPPLEMENTI ORDINARI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 291 del 14-12-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-12-14&atto.codiceRedazionale=12A12891&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale «Sinvacor» (12A12891) (GU Serie Generale n.291 del 14-12-2012 - Suppl. Ordinario n. 207)
Estratto determinazione V & A/1824 del 22 novembre 2012 Specialità medicinale: SINVACOR Confezioni: 027209016 - «10 mg compresse rivestite con film» 20 compresse; 027209028 - «20 mg compresse rivestite con film» 10 compresse; 027209105 - «20 mg compresse rivestite con film» 28 compresse; 027209042 - «40 mg compresse rivestite con film» 10 compresse; 027209117 - «40 mg compresse rivestite con film» 28 compresse. Titolare A.I.C.: MSD Italia S.r.l. Tipo di modifica: modifica stampati. Numero procedura mutuo riconoscimento: UK/H/687/002-004/WS/042 - UK/H/687/002-004/WS/038. Modifica apportata: è autorizzata la modifica del riassunto delle caratteristiche del prodotto alle sezioni 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6, 4.8, 5.1 6.1 e 6.5 e corrispondenti paragrafi del foglio illustrativo. Gli stampati corretti ed approvati sono allegati alla determinazione. In ottemperanza all'art. 80, commi 1 e 3 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e successive modifiche ed integrazioni il foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua italiana e limitatamente ai medicinali in commercio nella provincia di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il titolare dell'A.I.C. che intende avvalersi dell'uso complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del suddetto decreto legislativo. I lotti già prodotti, non possono più essere dispensati al pubblico a decorrere dal centoventesimo giorno successivo a quello della pubblicazione della presente determinazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Trascorso il suddetto termine non potranno più essere dispensate al pubblico confezioni che non rechino le modifiche indicate dalla presente determinazione. La presente determinazione entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Serie Generale
1988
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEL TESORO
Serie Generale n. 173 del 25-7-1988
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1988-07-25&atto.codiceRedazionale=088A3081&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL TESORO
DECRETO 18 luglio 1988
Determinazione del tasso d'interesse semestrale dei certificati di credito del Tesoro con godimento 1› febbraio 1984 (settennali), 1› agosto 1984 (settennali), 16 agosto 1985 (quinquennali), 18 febbraio 1986 (quinquennali), 19 agosto 1987 (quinquennali) e 1› febbraio 1988 (quinquennali), relativamente alle cedole con godimento nel mese di agosto 1988 e scadenza nel mese di febbraio 1989. (GU Serie Generale n.173 del 25-07-1988)
IL MINISTRO DEL TESORO Visti i sottoindicati decreti ministeriali, tutti debitamente registrati alla Corte dei conti: n. 205646/66-AU-58 del 19 gennaio 1984, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26 del 26 gennaio 1984, recante un'emissione di CCT settennali con godimento 1› febbraio 1984, fino all'importo di lire 3.000 miliardi, successivamente elevato a lire 6.500 miliardi, e sottoscritti per il medesimo maggiore importo; n. 211801/66-AU-69 del 18 luglio 1984, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 202 del 24 luglio 1984, recante un'emissione di CCT settennali con godimento 1› agosto 1984, fino all'importo di lire 8.500 miliardi, successivamente sottoscritti per il minor importo di lire 6.500 miliardi; n. 316747/6/6-AU-89 del 3 agosto 1985, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 188 del 10 agosto 1985, recante un'emissione di CCT quinquennali con godimento 16 agosto 1985, fino all'importo di lire 2.500 miliardi, successivamente sottoscritti per il minor importo di lire 1.750 miliardi; n. 621164/66-AU-103 del 10 febbraio 1986, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 46 del 25 febbraio 1986, recante un'emissione di CCT quinquennali con godimento 18 febbraio 1986, fino all'importo di lire 2.000 miliardi, successivamente sottoscritti per il minor importo di lire 525 miliardi; n. 428157/66-AU-141 del 10 agosto 1987, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 205 del 3 settembre 1987, recante un'emissione di CCT quinquennali con godimento 19 agosto 1987, sottoscritti per l'importo di lire 250 miliardi; n. 250385/66-AU-152 del 27 gennaio 1988, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12 febbraio 1988, recante un'emissione di CCT quinquennali con godimento 1› febbraio 1988, sottoscritti per l'importo di lire 3.100 miliardi; Visto in particolare, l'art. 2 dei suindicati decreti ministeriali, il quale, tra l'altro, indica, il procedimento da seguirsi per la determinazione del tasso d'interesse semestrale da corrispondersi sui predetti certificati di credito relativamente alle cedole successive alla prima e prevede che il tasso medesimo venga fissato con decreto del Ministro del tesoro, da pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale entro il quindicesimo giorno precedente la data di godimento delle cedole stesse; Ritenuto che occorre determinare il tasso d'interesse semestrale dei succennati certificati di credito relativamente alle cedole con godimento nel mese di agosto 1988 e scadenza nel mese di febbraio 1989; Vista la comunicazione della Banca d'Italia riguardante il tasso d'interesse delle cedole, con godimento nel mese di agosto 1988, relative ai suddetti certificati di credito; Decreta: Ai sensi e per gli effetti dell'art. 2 dei decreti ministeriali n. 205646 del 19 gennaio 1984, n. 211801 del 18 luglio 1984, n. 316747 del 3 agosto 1985, n. 621164 del 10 febbraio 1986, n. 428157 del 10 agosto 1987 e n. 250385 del 27 gennaio 1988, meglio cennati nelle premesse, il tasso d'interesse semestrale da corrispondersi sui certificati di credito del Tesoro di seguito indicati, relativamente alle cedole di scadenza nel mese di febbraio 1989, è determinato nella misura: del 5,55% per i CCT settennali 1› febbraio 1984, emessi per lire 6.500 miliardi, cedola n. 10; del 5,15% per i CCT settennali 1› agosto 1984, emessi per lire 6.500 miliardi, cedola n. 9; del 4,95% per i CCT quinquennali 16 agosto 1985, emessi per lire 1.750 miliardi, cedola n. 7; del 4,95% per i CCT quinquennali 18 febbraio 1986, emessi per lire 525 miliardi, cedola n. 6; del 5,30% per i CCT quinquennali 19 agosto 1987, emessi per lire 250 miliardi, cedola n. 3; del 5,65% per i CCT quinquennali 1› febbraio 1988, emessi per lire 3.100 miliardi, cedola n. 2. La spesa complessiva derivante dal presente decreto è di L. 996.504.125.000, così ripartite: L. 360.750.000.000 per i CCT settennali 1› febbraio 1984; L. 334.750.000.000 per i CCT settennali 1› agosto 1984; L. 86.625.000.000 per i CCT quinquennali 16 agosto 1985; L. 25.987.500.000 per i CCT quinquennali 18 febbraio 1986; L. 13.249.375.000 per i CCT quinquennali 19 agosto 1987; L. 175.142.250.000 per i CCT quinquennali 1› febbraio 1988, e farà carico ad apposito capitolo dello stato di previsione della spesa del Ministero del tesoro per l'anno finanziario 1989. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, addì 18 luglio 1988 Il Ministro: AMATO
Concorsi
2016
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' «LA SAPIENZA» DI ROMA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 8 del 29-1-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-01-29&atto.codiceRedazionale=16E00359
UNIVERSITA' «LA SAPIENZA» DI ROMA
NOMINA
Nomina della commissione giudicatrice della procedura selettiva di chiamata per un posto di ricercatore a tempo determinato - tipologia B, presso il Dipartimento di Matematica - facolta' di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali, settore concorsuale 01/A2 (settore scientifico-disciplinare MAT/03). (GU n.8 del 29-01-2016)
IL RETTORE Visti: la legge 30.12.2010, n. 240, in particolare l'art. 24 comma 3 che disciplinano la chiamata dei professori di I e II fascia e ricercatori e successive modifiche e integrazioni; il D.M. 29.07.2011, n. 336 riguardante la determinazione dei settori concorsuali, raggruppati in macrosettori concorsuali, di cui all'art. 15 della legge 240/2010 e successive modifiche ed integrazioni; lo Statuto dell'Università emanato con D.R. n. 3689 del 29.10.2012; il D.M. 25.05.2011, n. 243 riguardante criteri e parametri per la valutazione preliminare dei candidati di procedure pubbliche di selezione dei destinatari di cui all'art. 24 legge 30.12.2010 n. 240; il D.M. 28.12.2012 con cui il MIUR ha destinato risorse per il piano Straordinario per i professori associati e ricercatori tipologia B 2012-13; Il D.R. n. 3900/2015 del 26/11/2015 con cui è stato emanato il Regolamento per l'assegnazione delle risorse, per la chiamata dei Professori di I e II Fascia e per il reclutamento dei Ricercatori a tempo determinato tipologia «B» che sostituisce il previgente Regolamento; le delibere del Consiglio di Amministrazione n. 74/14 del 18.03.2014, n. 77/14 dell'8.04.2014, n. 144/14 del 10.06.2014, n. 173/14 del 24.06.2014 e n. 203/14 del 15.07.2014 riguardanti la programmazione delle risorse 2013-2015 e la relativa assegnazione alle strutture; le delibere del Senato Accademico n. 202/14 del 25.03.2014, n. 219/14 del 07.04.2014, n. 289/14 del 27.05.2014, n. 312/14 del 17.06.2014 e n. 332/14 del 01.07.2014 riguardanti la programmazione delle risorse 2013-2015 e la relativa assegnazione alle strutture; le note rettorali del 30.07.2014 con cui si è proceduto a comunicare ai Direttori di Dipartimento ed ai Presidi di Facoltà l'attribuzione delle risorse 2013-2015 ai fini della chiamata del personale docente; la delibera del Dipartimento di Matematica del 28.10.2015; la deliberazione n. 403-bis/14 del Senato Accademico del 23.09.2014 con la quale è stato dato mandato al Rettore di autorizzare l'avvio delle procedure concorsuali e di approvare i relativi criteri di valutazione, nei limiti delle risorse del piano straordinario 2012 e delle 24 posizioni di RTD di tipo B immediatamente attivabili; la delibera n. 416/14 del 14.10.2014 con cui si è approvato il nuovo testo contenente la modifica dell'ultimo capoverso dell'art. 8.2 del Regolamento per l'assegnazione delle risorse per la chiamata dei Professori di I e II fascia e per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato tipologia «B», ai sensi della legge 30.12.2010 n. 240; il D.R. n. 2343/15 del 03.08.2015 con il quale è stata indetta una procedura selettiva di chiamata per 2 posti di ricercatore a tempo determinato - tipologia B presso il Dipartimento di Matematica - Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali di cui uno al SC 01/A2 (SSD MAT/03); la deliberazione n. 519/15 del 24.11.2015 con cui il Senato Accademico ha deliberato le terne da cui effettuare i sorteggi per la definizione della Commissione giudicatrice della procedura suindicata; la Disposizione del Direttore Generale n. 3194/2015 del 18/09/2015 con cui vengono stabilite le modalità di effettuazione del sorteggio dei componenti effettivi e supplenti delle commissioni giudicatrici delle procedure selettive per il reclutamento dei ricercatori a tempo determinato di tipologia A e B, delle procedure selettive per la chiamata dei professori di I e II fascia e delle procedure valutative per la chiamata dei professori di I e II fascia; il verbale del 11.12.2015 relativo alle operazioni di sorteggio dei componenti effettivi e dei componenti supplenti della Commissione giudicatrice della procedura de qua; Decreta: Art. 1 È così costituita la Commissione giudicatrice della procedura selettiva di chiamata per 1 posto di ricercatore a tempo determinato - tipologia B presso il Dipartimento di Matematica - Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali SC. 01/A2 (SSD MAT/03); Componenti effettivi: Prof. Pietro Pirola - professore ordinario - Università di Pavia; Prof. Riccardo Salvati Manni - professore ordinario - Sapienza Università di Roma; Prof. Domenico Perrone - professore ordinario - Università del Salento. Componenti supplenti: Prof. Paolo De Bartolomeis - professore ordinario - Università di Firenze; Prof. Paolo Piccinni - professore ordinario - Sapienza Università di Roma; Prof. Marco Andreatta - professore ordinario - Università di Trento. Art. 2 Dalla data di pubblicazione del presente decreto sul sito di questa Università decorre il termine di trenta giorni per la presentazione al Rettore, da parte dei candidati, di eventuali istanze di ricusazione dei Commissari. Decorso tale termine e, comunque, dopo l'insediamento della Commissione, non sono ammesse istanze di ricusazione dei Commissari. Art. 3 Le eventuali cause di incompatibilità e le modifiche dello stato giuridico intervenute successivamente alla nomina non incidono sulla qualità di componente della Commissione giudicatrice. L'originale del presente decreto sarà acquisito alla raccolta interna nell'apposito Registro di questa Amministrazione e sarà pubblicato sul sito web di Sapienza. Roma, 11 gennaio 2016 Il rettore: Gaudio
Serie Generale
1993
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Serie Generale n. 100 del 30-4-1993
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1993-04-30&atto.codiceRedazionale=093A2589&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
COMUNICATO
Determinazione della quota dell'indennita' di trasferta, spettante ai dipendenti da imprese di autotrasporto, esente da contribuzione previdenziale ed assistenziale, per gli anni 1987-91. (GU Serie Generale n.100 del 30-04-1993)
Con decreto ministeriale 29 marzo 1993, assunto di concerto con il Ministro del tesoro, la misura della quota dell'indennità di trasferta spettante ai dipendenti da impresa di autotrasporto - anche se corrisposta con carattere di continuità - esclusa dalla retribuzione imponibile ai fini del calcolo dei contributi di previdenza ed assistenza ai sensi dell'art. 12 della legge 30 aprile 1969, n. 153, per il periodo 1› gennaio 1987-31 dicembre 1991, è fissata in lire sessantamila giornaliere elevate a lire centomila per le trasferte all'estero.
Parte Seconda
2021
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 69 del 12-6-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-12&atto.codiceRedazionale=TV21AAA6551
GIUSEPPE DI VITTORIO Societa' cooperativa edilizia a proprieta' indivisa
Iscrizione all'albo societa' cooperative al n. A107294 - Sezione cooperative a mutualita' prevalente di cui agli artt. 2512, 2513 e 2514 del C.C. Sede legale: via Ettore Perrone n. 3 - 10122 Torino (TO) Registro delle imprese: Torino Partita IVA: 01796560017
(GU Parte Seconda n.69 del 12-6-2021)
Convocazione di assemblea I signori soci sono convocati in assemblea generale ordinaria che si terranno in Torino, via E. Perrone n. 3, in prima convocazione il giorno 28 giugno 2021, alle ore 9,00 ed in caso di diserzione in seconda convocazione in Torino, via E. Perrone n. 3, il giorno 15 luglio 2021 alle ore 18,00 per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno: 1. Approvazione del bilancio di esercizio chiuso il 31 dicembre 2020 corredato dalla relazione sulla gestione, dalla relazione del collegio sindacale e dalla relazione della società di certificazione; relative deliberazioni; 2. Nomina del Consiglio di amministrazione; 3. Nomina del collegio sindacale e del Presidente dello stesso; 4. Compensi al Consiglio di amministrazione per il triennio giugno 2021/maggio 2024; 5. Compensi al collegio sindacale per il triennio giugno 2021/maggio 2024; 6. Ratifica somme versate dai soci ai sensi degli articoli 7 e 47 dello Statuto sociale; 7. Contributo alla «Fondazione Monaco» di una somma massima corrispondente al 2% dell'utile di esercizio; Tenuto conto dell'attuale situazione di emergenza sanitaria determinata dal virus COVID-19 e della normativa emergenziale emanata al fine di evitare la diffusione del contagio che prevede la possibilità dello svolgimento delle assemblee societarie «a porte chiuse», la Cooperativa «G. Di Vittorio» ha deciso di avvalersi della facoltà prevista dall'art. 106, comma sesto, del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18 (decreto «Cura Italia») in seguito modificato dalla legge n. 21 del 26 febbraio 2021, prevedendo che l'intervento in assemblea dei soci aventi diritto al voto avvenga esclusivamente tramite il «Rappresentante designato» dalla società ai sensi dell'art. 135-undecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 («Testo unico della Finanza») senza partecipazione fisica dei soci. Ferma restando la modalità di intervento per i soci aventi diritto di voto, gli altri soggetti legittimati ad essere presenti in assemblea (Presidente, segretario, rappresentante designato, sindaci effettivi) potranno intervenire medianti mezzi di comunicazione a distanza che ne garantiscono l'identificazione, senza che sia necessario che il Presidente e il segretario si trovino nel medesimo luogo. I soci aventi diritto di voto possono intervenire in assemblea esclusivamente conferendo delega ed istruzioni di voto all'avvocato Giovanni Battista Bramard, nato a Cuneo il 1° maggio 1974, C.F.: BRMGNN74E01D205V, con studio in Torino, corso V. Emanuele II n. 92 «Rappresentante designato» nominato dal Consiglio di amministrazione della Cooperativa «G. Di Vittorio» del 27 maggio 2021 ai sensi dell'art. 106, comma sesto, decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 e s.m.i.. La delega al «Rappresentante designato» deve contenere istruzioni di voto su tutte o alcune delle proposto all'ordine del giorno, e deve essere conferita tramite lo specifico modulo di delega presente presso gli uffici della Cooperativa e scaricabile dal sito www.coopdivittorio.it entro il 26 giugno 2021. Il modulo di delega con le istruzioni di voto deve pervenire entro il suddetto termine al Rappresentante designato unitamente a copia di un documento di identità avente validità legale con le seguenti modalità alternative: a) Mediante consegna a mano presso lo studio in Torino, corso V. Emanuele II n. 92, cap. 10121, nei giorni feriali dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle ore 15,00 alle 18,30; b) Mediante corriere o lettera raccomandata a/r presso lo studio legale associato avv.ti Alessandro Sciolla e Sergio Viale all'indirizzo: corso V. Emanuele II n. 92, 10121 Torino; c) Mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: giovannibattistabramard@pec.ordineavvocatitorino.it d) Mediante consegna a mano, in busta chiusa, presso la sede della Cooperativa (che provvederà alla consegna della busta chiusa al Rappresentante designato). La delega e le istruzioni di voto possono essere revocate entro la fine del secondo giorno antecedente al giorno di svolgimento dell'assemblea in prima convocazione. Il conferimento della delega non comporta spese per il socio. I documenti relativi all'ordine del giorno saranno pubblicati sul sito www.coopdivittorio.it e resi disponibili presso la sede sociale nei termini di legge. Al fine di consentire il più ampio diritto di informazione, tenuto conto delle particolari modalità di svolgimento dell'assemblea dovute alla situazione di emergenza sanitaria, i soci aventi diritto di voto possono formulare domande relative ai punti all'ordine del giorno prima dell'assemblea inviando, entro il 23 giugno 2021, una comunicazione mail con i dati anagrafici necessari per l'identificazione (nome e cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale) al seguente indirizzo di posta elettronica: divittorio@coopdivittorio.it Il Consiglio di amministrazione provvederà a fornire risposta il prima possibile e in ogni caso entro il 26 giugno 2021, prendendo in esame le sole domande strettamente pertinenti con gli argomenti all'ordine del giorno e in cui sia possibile l'identificazione del socio richiedente. Il presidente del consiglio di amministrazione Massimo Rizzo TV21AAA6551
Corte Costituzionale
2016
SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 5 del 3-2-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-02-03&atto.codiceRedazionale=T-160013
N. 13 SENTENZA 13 - 29 gennaio 2016
Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Spese di giustizia - Modifiche normative dei criteri di determinazione dei compensi del difensore - Ambito di operativita'. - Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilita' 2014), art. 1, comma 607; decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia − Testo A), art. 106-bis, come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge n. 147 del 2013. - (T-160013) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.5 del 3-2-2016)
LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente:Alessandro CRISCUOLO; Giudici :Giuseppe FRIGO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO, Giuliano AMATO, Silvana SCIARRA, Daria de PRETIS, Nicolò ZANON, Franco MODUGNO, Augusto Antonio BARBERA, Giulio PROSPERETTI, ha pronunciato la seguente SENTENZA nei giudizi di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 607, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilità 2014) e dell'art. 106-bis del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia - Testo A), come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge n. 147 del 2013, promossi dal Tribunale ordinario di Lecce con due ordinanze del 28 maggio 2014, rispettivamente iscritte al n. 258 del registro ordinanze 2014 e al n. 57 del registro ordinanze 2015 e pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 4 e n. 16, prima serie speciale, dell'anno 2015. Visti gli atti di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri; udito nella camera di consiglio del 13 gennaio 2016 il Giudice relatore Nicolò Zanon. Ritenuto in fatto 1.- Con ordinanza del 28 maggio 2014 (r.o. n. 258 del 2014) il Tribunale ordinario di Lecce, in composizione monocratica, ha sollevato - in riferimento agli artt. 3, 35 e 36 della Costituzione - questioni di legittimità costituzionale dell'art. 106-bis del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia - Testo A), introdotto con l'art. 1, comma 606, lettera b), della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilità 2014), nonchè dell'art. 1, comma 607, della stessa legge n. 147 del 2013, quest'ultimo nella parte in cui dispone che la riduzione di un terzo degli importi dovuti al difensore, prescritta dalla prima delle norme censurate, si applichi anche nella liquidazione di onorari per prestazioni già interamente compiute prima della sua entrata in vigore. 1.1.- Il rimettente è chiamato a valutare una domanda di liquidazione degli onorari professionali depositata dal difensore d'ufficio di un imputato, relativamente alla fase dibattimentale del giudizio di primo grado, con riguardo a prestazioni professionali risalenti al 2010. Il professionista ha documentato d'avere inutilmente esperito procedure esecutive nei confronti dell'assistito, di talchè il suo compenso dovrebbe essere liquidato a spese dell'Erario a norma dell'art. 116 del d.P.R. n. 115 del 2002. Il Tribunale, dopo aver ricostruito la successione di norme in materia di compensi professionali per gli avvocati, ritiene che nel caso di specie debbano essere applicate le tariffe regolate dal decreto del Ministro della giustizia 8 aprile 2004, n. 127 (Regolamento recante determinazione degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti agli avvocati per le prestazioni giudiziali, in materia civile, amministrativa, tributaria, penale e stragiudiziali), nonostante l'abrogazione disposta dall'art. 9, comma 1, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita'), convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 24 marzo 2012, n. 27. È vero - osserva il rimettente - che successive disposizioni regolamentari hanno stabilito l'applicabilità dei relativi criteri di quantificazione a tutte le liquidazioni da effettuarsi dopo la rispettiva entrata in vigore: art. 41 del decreto del Ministro della giustizia 20 luglio 2012, n. 140 (Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolarmente vigilate dal Ministero della giustizia, ai sensi dell'articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27), e art. 28 del decreto del Ministro della giustizia 10 marzo 2014, n. 55 (Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense, ai sensi dell'articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247). Tali disposizioni tuttavia - sempre a parere del rimettente - confliggerebbero con l'art. 82 del d.P.R. n. 115 del 2002, ove è disposta l'applicazione delle tariffe professionali vigenti al momento della prestazione, e non potrebbero comunque trovare applicazione riguardo a prestazioni completamente esaurite, come nella specie, prima del mutamento della disciplina tariffaria. Ciò premesso, e previa diffusa considerazione dell'attività professionale da remunerare nel caso concreto, il Tribunale conclude che dovrebbe essere corrisposto al richiedente un onorario pari ad euro 381,00, al netto delle somme dovute in base a disposizioni tributarie e previdenziali, e di una ulteriore somma erogata a titolo di liquidazione forfettaria delle spese. 1.2.- Il giudice a quo afferma, a questo punto, che l'importo indicato dovrebbe essere ridotto di un terzo in applicazione dell'art. 106-bis del citato d.P.R. n. 115 del 2002. A differenza di quanto non sia per le norme regolamentari già citate, che potrebbero essere disapplicate o, più facilmente, interpretate in senso costituzionalmente orientato, il comma 607 dell'art. 1 della legge n. 147 del 2013 vincola l'interprete, secondo il rimettente, ad applicare la riduzione di un terzo per ogni liquidazione sopravvenuta, anche se relativa a prestazioni completamente esaurite in precedenza. Una disciplina siffatta violerebbe il principio di uguaglianza, discriminando senza ragione tra i soggetti che abbiano effettuato identiche prestazioni, ed abbiano presentato in pari data la relativa richiesta di compenso, a seconda che il loro onorario venga liquidato prima o dopo l'entrata in vigore della norma censurata. Secondo il Tribunale, la giurisprudenza costituzionale avrebbe ammesso la legittimità di norme con effetti retroattivi sfavorevoli su diritti sostanziali, ma a condizione della loro ragionevolezza (sono citate le sentenze n. 92 del 2013, n. 166 del 2012 e n. 271 del 2011). Una qualità che mancherebbe, sempre secondo il Tribunale, nella violazione dell'affidamento riposto dalla parte d'un rapporto a natura sostanzialmente negoziale (o comunque fondato su prestazioni corrispettive), che abbia completamente esaurito il compito demandatole, nella piena e corretta esecuzione della prestazione dovuta dall'altra parte. Ciò varrebbe anche per incarichi di natura officiosa, che del resto trovano un presupposto imprescindibile nella libera determinazione del professionista incaricato, espressa almeno con la volontaria iscrizione negli elenchi dei difensori di ufficio o di quelli disponibili per il patrocinio a spese dell'Erario. Andrebbe considerato, nel contempo, che la modifica dei termini "negoziali" (cioè del vantaggio valutato dal professionista nel momento della propria prestazione) è stata deliberata proprio dalla parte non ancora adempiente. Il rimettente non nega che singole prestazioni possano essere richieste ai cittadini in adempimento dei doveri di solidarietà sociale evocati dall'art. 2 Cost., e secondo la riserva di legge evocata dall'art. 23 Cost. Esisterebbero tuttavia limiti di ragionevolezza nell'individuazione delle prestazioni esigibili in nome dell'interesse comune: ciò che sarebbe dimostrato dallo stesso art. 2 Cost. (dignità umana e libertà dallo sfruttamento), dall'art. 36 Cost. (cui si connette anche il riconoscimento del diritto al tempo libero), dall'art. 42 Cost. (la proprietà espropriata impone un equo indennizzo), dall'art. 53 Cost. (la prestazione tributaria deve essere proporzionale). Dunque, il dovere di prestare l'ufficio non potrebbe diventare fonte di irragionevole lesione del diritto all'uguaglianza e di altri diritti fondamentali. Sempre esaminando l'evoluzione dei parametri normativi pertinenti alla retribuzione dei difensori nel processo penale, il giudice a quo afferma che il sistema - considerate anche le esigenze della finanza pubblica e la natura pubblicistica dell'incarico assolto con la difesa d'ufficio od a favore del non abbiente - avrebbe mantenuto un equilibrio accettabile anche dopo l'introduzione dell'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002, posto che il d.m. n. 55 del 2014 ha sensibilmente elevato il livello degli emolumenti previsti per gli avvocati. Lo stesso equilibrio sarebbe rotto, però, quando la diminuzione prescritta nel 2013 venga ad essere applicata su compensi liquidati secondo disposizioni tariffarie antecedenti al citato decreto ministeriale, così da violare l'affidamento riposto in un serio ristoro per l'impegno prestato. 1.3.- Secondo il Tribunale ordinario di Lecce, la disciplina censurata, creando una «classe di operatori economici» assoggettati ad un sistematico sfruttamento - posto in essere per di più da quello Stato che dovrebbe assicurare invece una generalizzata tutela dei diritti del lavoro - implicherebbe altresì una violazione dell'art. 35 Cost. A parere del rimettente, se i criteri di contenimento indicati all'art. 82 del d.P.R. n. 115 del 2002 appaiono compatibili con il quadro costituzionale, a diversa conclusione dovrebbe pervenirsi per la riduzione imposta dal successivo art. 106-bis, in nessun modo calibrata sull'impegno professionale del difensore. 1.4.- Infine, richiamando il contenuto precettivo dell'art. 36 Cost., il giudice a quo denuncia l'asserita incompatibilità delle norme censurate con il relativo parametro costituzionale. La retribuzione proporzionata al lavoro prestato dal difensore dovrebbe identificarsi mediante le tariffe professionali vigenti al momento della prestazione, e d'altra parte - ed ancora - l'applicazione retroattiva della riduzione di un terzo implicherebbe disuguaglianze non giustificate di trattamento riguardo a situazioni in tutto analoghe. 1.5.- In punto di rilevanza il rimettente osserva, infine, che dovrebbe fare applicazione delle norme censurate al fine di provvedere sulla domanda di liquidazione avanzata dal professionista interessato. 2.- È intervenuto nel giudizio, con atto depositato il 17 febbraio 2015, il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, chiedendo che la questione sia dichiarata manifestamente inammissibile o, comunque, infondata. In primo luogo, e pur dando conto dell'orientamento formatosi riguardo al patrocinio per i non abbienti, che attribuisce natura giurisdizionale al procedimento per la liquidazione degli onorari professionali, l'inammissibilità della questione conseguirebbe al fatto che, secondo l'Avvocatura generale, il giudice penale adotterebbe, nei casi di specie, un provvedimento di natura amministrativa. Non si spiegherebbero altrimenti la sindacabilità del medesimo ad opera del giudice civile, secondo l'insegnamento attribuito alle Sezioni unite civili della Corte di cassazione (è citata la sentenza 29 maggio 2012, n. 8516), nè l'assenza di contraddittorio con la parte chiamata a sostenere l'onere della retribuzione, cioè il Ministero della giustizia, nè, infine, l'insuscettibilità del provvedimento di passare in giudicato, non essendo l'opposizione al medesimo subordinata, dopo l'intervenuta modifica dell'art. 170 del d.P.R. n. 115 del 2002, al rispetto di termini perentori. Aggiunge la difesa del Presidente del Consiglio dei ministri che il tema della natura del provvedimento di cui si tratta ha costituito oggetto di un giudizio definito dalla Corte di cassazione all'udienza del 25 settembre 2014, con esito non ancora conosciuto al momento dell'atto d'intervento. In punto di fondatezza delle questioni sollevate, l'Avvocatura generale assume che la riduzione prevista dalla disciplina censurata sarebbe indispensabile alla luce degli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, ed in particolare della spesa sostenuta per la difesa dei non abbienti (e situazioni comparate). L'indicata esigenza di risparmio avrebbe dovuto essere assicurata con urgenza, ciò che - sul piano della ragionevolezza - giustificherebbe l'applicazione della disciplina in questione per tutte le liquidazioni successive alla novella. Aggiunge l'Avvocatura generale che la prescritta riduzione del terzo si porrebbe «sullo stesso piano di altra disposizione limitativa del diritto al compenso [...] vale a dire l'articolo 130, il quale, con riferimento al compenso del difensore di parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato (o equiparata) in un processo civile, amministrativo, contabile o tributario, prevede addirittura la riduzione del compenso nella misura del 50%». In altre parole, la norma censurata avrebbe per il processo penale la stessa funzione assolta, nel processo civile o amministrativo, dalla norma appena richiamata, tanto da doversi considerare addirittura necessaria, per evitare una sperequazione ingiustificata rispetto alla remunerazione delle prestazioni professionali rese nei giudizi non penali. La stessa Avvocatura generale ricorda, per altro, che una previsione per la riduzione "di regola" alla metà degli onorari anche nei procedimenti penali era già disposta dal d.m. n. 140 del 2012, di attuazione del sistema introdotto con il d.l. n. 1 del 2012, come convertito. Il riferimento del giudice a quo all'art. 23 Cost. sarebbe inconferente, poichè la prestazione non fiduciaria del difensore, per quanto consistente in un pubblico ufficio, sarebbe pur sempre fondata su di una base volontaristica, in quanto richiesta a professionisti volontariamente iscritti nell'elenco dei difensori d'ufficio. Sarebbe infine infondata la censura riferita all'art. 36 Cost., posto che il rimettente l'avrebbe giustificata con argomenti privi di pertinenza, e cioè prospettando l'ingiusta discriminazione tra difensori a seconda dell'epoca di presentazione della domanda di liquidazione del compenso. 2.1.- Con memoria depositata in data 17 dicembre 2015, l'Avvocatura generale dello Stato ha dato correttamente atto della decisione assunta dalla Corte di cassazione, sesta sezione civile, con la sentenza 10 aprile 2015, n. 7251, nella quale si è ribadito che il decreto che decide in merito al compenso spettante al difensore riveste natura decisoria e giurisdizionale e non è suscettibile di revoca (o modifica) di ufficio. 3.- Con ordinanza del 28 maggio 2014 (r.o. n. 57 del 2015) il Tribunale ordinario di Lecce, in composizione monocratica, ha sollevato - in riferimento agli artt. 3, 35 e 36 Cost. - questioni di legittimità costituzionale dell'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002, come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge n. 147 del 2013, nonchè dell'art. 1, comma 607, della stessa legge n. 147 del 2013, quest'ultimo nella parte in cui dispone che la riduzione di un terzo degli importi dovuti al difensore, prescritta dalla prima delle norme censurate, si applichi anche nella liquidazione di onorari per prestazioni già interamente compiute prima della sua entrata in vigore. 3.1.- Il rimettente è chiamato a valutare una domanda di liquidazione degli onorari professionali depositata dal difensore di fiducia di un imputato ammesso al patrocinio a spese dello Stato. Il Tribunale afferma che, essendosi la prestazione esaurita all'udienza del 30 agosto 2013, dovrebbero nella specie essere applicate le disposizioni tariffarie di cui al d.m. n. 140 del 2012, non potendosi applicare retroattivamente, per il disposto dell'art. 82 del d.P.R. n. 115 del 2002, quelle più favorevoli previste dal d.m. n. 55 del 2014. Il giudice a quo perviene alla conclusione che, nella specie, dovrebbe essere liquidato un onorario di euro 1.060,00, senza rifusione delle spese. Nel computo è operata, tra l'altro, la riduzione fino alla metà prescritta dall'art. 12 del citato d.m. n. 140 del 2012. In aggiunta, lo stesso rimettente afferma che, in ragione di quanto disposto all'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002, da applicarsi per effetto della norma censurata (e sebbene la prestazione si fosse esaurita ben prima della novella), il compenso per il difensore dovrebbe essere ulteriormente ridotto nella misura di un terzo. L'indicata decurtazione non sarebbe giustificabile in rapporto alla natura pubblicistica dell'incarico, che trova rispondenza già nei criteri dettati dall'art. 82 del testo unico e dall'art. 9 del d.m. n. 140 del 2012. Vi sarebbe dunque violazione dei precetti costituzionali per la stessa prevista riduzione di tariffe già fortemente condizionate, nello stesso senso, dalle disposizioni generali richiamate. Sarebbero violate, in particolare, le disposizioni di tutela del lavoro e dell'adeguatezza delle retribuzioni, in assoluto ed in rapporto alle remunerazioni del mercato libero professionale, rispetto alle quali la sproporzione per difetto sarebbe tale da non risultare giustificabile, appunto, in base alla natura pubblicistica dell'incarico. 3.2.- In ordine al comma 607 dell'art. 1 della legge n. 147 del 2013, il rimettente osserva come la norma introduca una disciplina con effetti retroattivi di natura sostanziale, dovendosi la prevista decurtazione applicare anche riguardo a prestazioni del tutto esaurite prima della novella. Ne deriverebbe una disparità di trattamento tra avvocati che tutti abbiano svolto il proprio mandato e tutti abbiano presentato richiesta di liquidazione degli onorari, in base alla casuale differenza nei tempi di trattazione delle loro richieste da parte delle autorità procedenti. Il rimettente riconosce che la giurisprudenza costituzionale non esclude a priori la legittimità, fuori dalla materia penale, di norme sostanziali retroattive, e tuttavia ricorda che, per evitare la violazione dell'art. 3 Cost., dette norme non devono creare sperequazioni ingiustificate, nè violare l'affidamento riposto dalla parte privata in una determinata regolazione del rapporto privatistico intrattenuto con la pubblica amministrazione (sono citate le sentenze n. 92 del 2013, n. 166 del 2012 e n. 271 del 2011). Nella specie, appunto, si sarebbero determinate difformità di trattamento tra posizioni identiche, e nel contempo si sarebbe elusa la legittima aspettativa dei singoli professionisti ad essere remunerati, dopo avere effettuato l'intera prestazione (su base almeno in parte volontaristica), secondo le tariffe vigenti nel momento della relativa esecuzione. Secondo il Tribunale, gli artt. 2 e 23 Cost. non escludono la ricorrenza di «limiti costituzionali alla pretensibilità di prestazioni patrimoniali o personali», che pure siano richieste in nome dell'utilità collettiva. Tali limiti deriverebbero, oltre che dal principio di ragionevolezza, dallo stesso art. 2 Cost. (dignità umana e libertà dallo sfruttamento), dall'art. 36 Cost. (cui si connette anche il riconoscimento del diritto al tempo libero), dall'art. 42 Cost. (la proprietà espropriata impone un equo indennizzo), dall'art. 53 Cost. (la prestazione tributaria deve essere proporzionale). Se la riduzione imposta dall'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002 potrebbe apparire tollerabile, in rapporto ai livelli di remunerazione regolati dal d.m. n. 55 del 2014, la stessa conclusione non varrebbe per onorari liquidati, come nel caso di specie, in base alla normativa antecedente. Ne conseguirebbe la denunciata illegittimità dell'art. 1, comma 607, della legge n. 147 del 2013. 3.3.- Quanto alla disciplina sostanziale, quella cioè dettata dal citato art. 106-bis, il Tribunale assume che la norma censurata avrebbe creato una «classe di operatori economici» assoggettati ad un sistematico sfruttamento (dannoso anche in quanto limita l'attività libero professionale) - per di più posto in essere da quello Stato che dovrebbe assicurare invece una generalizzata tutela dei diritti del lavoro - in contrasto con l'art. 35 Cost. I compensi previsti dalla legge, che pur riscontrando la natura pubblicistica dell'incarico dovrebbero comunque rapportarsi alle tariffe professionali, sarebbero tanto più inadeguati in forza della prescritta riduzione di un terzo. Gli stessi fattori di squilibrio tra qualità della prestazione richiesta e relativo compenso darebbero luogo, inoltre, alla concomitante violazione dell'art. 36 Cost.: i criteri di liquidazione vigenti all'epoca delle prestazioni professionali di cui si tratta rappresenterebbero il parametro minimo per l'osservanza della norma, che impone di corrispondere retribuzioni adeguate alla qualità e quantità del lavoro prestato e, comunque, tali da assicurare all'interessato un'esistenza libera e dignitosa per sè e per la sua famiglia. Detto parametro sarebbe violato per l'eccessiva diminuzione del compenso imposta, appunto, dall'applicazione dell'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002. 4.- È intervenuto nel giudizio, con atto depositato il 12 maggio 2015, il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, chiedendo che la questione sia dichiarata manifestamente inammissibile o, comunque, infondata. In primo luogo, l'Avvocatura generale reitera l'assunto per il quale la procedura di liquidazione dei compensi agli avvocati non avrebbe natura giurisdizionale, con conseguente inammissibilità delle questioni proposte. In punto di fondatezza, la stessa Avvocatura generale ripete che la riduzione prevista dalla disciplina censurata sarebbe indispensabile alla luce degli obiettivi di contenimento della spesa pubblica, in particolare della spesa sostenuta per la difesa dei non abbienti (e situazioni comparate), e che l'atteso risparmio avrebbe dovuto necessariamente realizzarsi con effetto immediato. Inoltre, la prescritta riduzione del terzo si porrebbe «sullo stesso piano di altra disposizione limitativa del diritto al compenso [...] vale a dire l'articolo 130, il quale, con riferimento al compenso del difensore di parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato (o equiparata) in un processo civile, amministrativo, contabile o tributario, prevede addirittura la riduzione del compenso nella misura del 50%». D'altra parte - si aggiunge ancora - una previsione per la riduzione, "di regola", alla metà degli onorari anche nei procedimenti penali era già disposta dal decreto ministeriale n. 140 del 2012, di attuazione del sistema introdotto con il d.l. n. 1 del 2012, come convertito. Sarebbero inconferenti od infondati, infine, i riferimenti del rimettente agli artt. 23 e 36 Cost. Considerato in diritto 1.- Con due distinte ordinanze, pronunciate entrambe in data 28 maggio 2014, il Tribunale ordinario di Lecce, in composizione monocratica, solleva questioni di legittimità costituzionale - in riferimento agli artt. 3, 35 e 36 della Costituzione - di norme che disciplinano la liquidazione, a carico dell'Erario, degli onorari spettanti ai difensori. 2.- Con l'ordinanza r.o. n. 258 del 2014, chiamato a provvedere su un'istanza di liquidazione degli onorari per prestazioni professionali risalenti al 2010, il Tribunale rimettente dubita della legittimità costituzionale dell'art. 106-bis del d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia - Testo A), introdotto con l'art. 1, comma 606, lettera b), della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilità 2014), nonchè dell'art. 1, comma 607, della stessa legge n. 147 del 2013, quest'ultimo nella parte in cui dispone che la riduzione di un terzo degli importi dovuti al difensore, prescritta dalla prima delle norme censurate, si applichi anche nella liquidazione di onorari per prestazioni già interamente compiute prima della sua entrata in vigore. In particolare, il giudice a quo ritiene che, nel caso di specie, debbano essere applicate le tariffe regolate dal decreto del Ministro della giustizia 8 aprile 2004, n. 127 (Regolamento recante determinazione degli onorari, dei diritti e delle indennità spettanti agli avvocati per le prestazioni giudiziali, in materia civile, amministrativa, tributaria, penale e stragiudiziali), nonostante la loro abrogazione, disposta dall'art. 9, comma 1, del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 (Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita'), convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 24 marzo 2012, n. 27. Il rimettente giunge a tale conclusione previa disapplicazione - per contrasto con l'art. 82 del d.P.R. n. 115 del 2002, fonte primaria che prescrive l'applicazione delle tariffe professionali vigenti al momento della prestazione - delle successive disposizioni, di rango secondario, che, nel dettare nuovi "parametri" per la liquidazione degli onorari, hanno stabilito l'applicabilità dei relativi criteri di quantificazione a tutte le liquidazioni da effettuarsi dopo la rispettiva entrata in vigore. Tali disposizioni regolamentari sono l'art. 41 del decreto del Ministro della giustizia 20 luglio 2012, n. 140 (Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolarmente vigilate dal Ministero della giustizia, ai sensi dell'articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27), e l'art. 28 del decreto del Ministro della giustizia 10 marzo 2014, n. 55 (Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense, ai sensi dell'articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247). Una siffatta disapplicazione, secondo il rimettente, non potrebbe tuttavia riguardare la disposizione di legge, di tenore sostanzialmente analogo, introdotta con il comma 607 dell'art. 1 della legge n. 147 del 2013, che vincolerebbe dunque l'interprete ad applicare la diminuzione disposta dal precedente comma 606 ad ogni liquidazione sopravvenuta, anche se relativa a prestazioni completamente esaurite in precedenza. In sostanza, l'importo calcolato secondo le tariffe regolate dal d.m. n. 127 del 2004 dovrebbe - anche nel caso di specie, pur relativo a prestazioni esauritesi nel 2010 - essere necessariamente ridotto di un terzo, in applicazione dell'art. 106-bis del citato d.P.R. n. 115 del 2002. Di qui la prospettata violazione del principio di uguaglianza, per l'ingiustificata disparità di trattamento tra professionisti che abbiano effettuato identiche prestazioni, ed abbiano presentato in pari data la relativa richiesta di compenso, a seconda che il loro onorario venga liquidato prima o dopo l'entrata in vigore della norma censurata. L'irragionevolezza di tale discriminazione risiederebbe, poi, nella violazione dell'affidamento riposto dalla parte di un rapporto a natura sostanzialmente negoziale (nonostante la natura officiosa dell'incarico), che abbia completamente esaurito il compito demandatole, nella piena e corretta esecuzione della prestazione dovuta dall'altra parte e nella violazione dei limiti posti allo stesso legislatore nell'individuazione delle prestazioni esigibili in nome dell'interesse comune. Secondo il Tribunale rimettente, ancora, la disciplina censurata, in violazione dell'art. 35 Cost., assoggetterebbe una «classe di operatori economici» ad un sistematico sfruttamento e, in violazione dell'art. 36 Cost., finirebbe per attribuire ai medesimi soggetti una retribuzione nient'affatto proporzionata al lavoro prestato. 3.- Con l'ordinanza r.o. n. 57 del 2015, il medesimo Tribunale, dovendo questa volta provvedere su un'istanza di liquidazione degli onorari per prestazioni professionali risalenti al 2013, solleva - sempre in riferimento agli artt. 3, 35 e 36 Cost. - questioni di legittimità costituzionale dell'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002, come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge n. 147 del 2013, oltre che dell'art. 1, comma 607, della stessa legge n. 147 del 2013. Il giudice a quo parte dal presupposto secondo cui, nel caso di specie, dovrebbero essere applicate le disposizioni tariffarie di cui al d.m. n. 140 del 2012, che impone, all'art. 12, la riduzione degli onorari fino alla metà. Lo stesso rimettente, in applicazione dell'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002, ritiene doveroso applicare l'ulteriore riduzione di un terzo prevista da quest'ultima norma. In tal modo sarebbero violate le disposizioni di tutela del lavoro e dell'adeguatezza delle retribuzioni, in assoluto ed in rapporto alle remunerazioni del mercato libero professionale, rispetto alle quali la sproporzione per difetto sarebbe tale da non risultare giustificabile in base alla natura pubblicistica dell'incarico. Quanto al comma 607 dell'art. 1 della legge n. 147 del 2013, il rimettente ritiene che la norma introduca una disciplina con effetti retroattivi, dovendosi la prevista decurtazione applicare anche riguardo a prestazioni del tutto esaurite prima della novella, con conseguente disparità di trattamento tra avvocati - che abbiano tutti svolto il proprio mandato e presentato richiesta di liquidazione degli onorari prima dell'entrata in vigore della norma impugnata - in base alla casuale differenza nei tempi di trattazione delle loro richieste da parte delle autorità procedenti. Il vulnus ai richiamati precetti costituzionali deriverebbe dalla lesione della legittima aspettativa dei singoli professionisti ad essere remunerati, dopo avere effettuato l'intera prestazione, secondo le tariffe vigenti nel momento della relativa esecuzione, nonchè dalla violazione dei limiti imposti dagli artt. 2 e 23 Cost. all'esigibilità di prestazioni patrimoniali o personali, pure se richieste in nome dell'utilità collettiva. Con riferimento alla disciplina sostanziale, dettata dal citato art. 106-bis, il Tribunale assume che la norma censurata avrebbe creato una «classe di operatori economici» assoggettati ad un sistematico sfruttamento, in contrasto con l'art. 35 Cost. Risulterebbe violato anche il parametro di cui all'art. 36 Cost., venendo in rilievo compensi del tutto inadeguati, in conseguenza della prescritta riduzione di un terzo degli onorari calcolati in base ai criteri di liquidazione vigenti all'epoca dell'esaurimento delle prestazioni professionali, i quali, solo se applicati senza ulteriore riduzione, potrebbero integrare la minima misura di osservanza della norma costituzionale. 4.- La comunanza delle norme censurate, nonchè l'identità dei parametri costituzionali invocati, e dei profili e delle argomentazioni utilizzate, comporta che i giudizi vengano riuniti e decisi con unica pronuncia. 5.- Le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Tribunale ordinario di Lecce con le ordinanze indicate in epigrafe non sono fondate, con riferimento a tutti i parametri evocati. 5.1.- Non fondate sono, innanzitutto, le questioni di legittimità costituzionale, sollevate per contrasto con l'art. 3 Cost., in relazione sia all'art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002, come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge n. 147 del 2013, sia all'art. 1, comma 607, della legge 27 dicembre 2013, n. 147. 5.2.- Il rimettente parte dal presupposto per cui, nel caso di successione nel tempo di diverse discipline in merito agli onorari degli avvocati, il giudice della liquidazione erariale debba necessariamente riferirsi, per identificare il regime applicabile, a quello vigente alla data del relativo provvedimento. In tal senso, infatti, andrebbero interpretate le disposizioni di natura temporale che stabiliscono l'applicazione delle norme sostanziali sopravvenute, contenenti tariffe o parametri, «alle liquidazioni successive» all'entrata in vigore delle norme stesse, indipendentemente dal momento in cui la prestazione professionale si è svolta o conclusa, o dal momento in cui è presentata la domanda di liquidazione. Al tempo stesso, nella sua complessa prospettazione, il rimettente afferma che questo risultato interpretativo sarebbe in contrasto con la regola della concomitanza tra epoca della prestazione professionale e tariffe o parametri applicabili, desumibile dall'art. 82 del d.P.R. n. 115 del 2002 in materia di spese di giustizia, laddove si ragiona di «tariffe professionali vigenti». E se tale risultato, in quanto causato da norme di rango regolamentare, potrebbe essere evitato mediante la loro disapplicazione, non vi sarebbe invece alternativa alla sollevazione di questioni di legittimità costituzionale, laddove esso sia provocato da fonti primarie. Ciò che esattamente avverrebbe a causa delle due disposizioni censurate, le quali, a suo avviso, congiurano nel determinare la decurtazione di un terzo del compenso erariale per tutte le prestazioni difensive in ambito penale, in caso di liquidazione successiva al 1° gennaio 2014. Una decurtazione che, nella prospettiva assunta dal rimettente, si aggiungerebbe, per i compensi professionali di cui è causa nell'ordinanza r.o. n. 57 del 2015, alla riduzione della metà già disposta dall'art. 12 del d.m. n. 140 del 2012, aggravando le conseguenze irragionevoli della normativa censurata. Da qui la prospettata violazione all'art. 3 Cost, sotto il duplice profilo che già sopra si è indicato. 5.3.- Il giudice rimettente, in entrambe le ordinanze, ha fornito ampie argomentazioni a sostegno dell'applicabilità delle norme censurate nei giudizi principali, con ciò assolvendo agli obblighi impostigli dalla giurisprudenza di questa Corte in punto di motivazione sulla rilevanza delle questioni sollevate (ex plurimis, tra le più recenti, sentenze n. 120 e n. 71 del 2015). Tuttavia, pur senza risultare manifestamente implausibile, il presupposto interpretativo dal quale egli muove risulta erroneo, in esito ad un esame fondato anche e soprattutto sul diritto vivente, così da indurre ad un giudizio di non fondatezza delle questioni sollevate (sentenze n. 186 e n. 51 del 2015). È vero, infatti, che l'art. 1, comma 607, della legge n. 147 del 2013, può suggerire che la regola non distingua a seconda del tempo delle prestazioni da remunerare. Ciò in dipendenza del suo tenore letterale, ove è stabilito testualmente che la riduzione di un terzo dei compensi spettanti (tra gli altri) ai difensori si applica «alle liquidazioni successive alla data di entrata in vigore della presente legge». Tuttavia, la norma deve essere letta, oltre che alla luce dei principi costituzionali, nel sistema in cui è stata collocata, e dunque in armonia con la fisiologia del procedimento di liquidazione, che esprime una regola di concomitanza fra tariffe professionali ed epoca della prestazione, e presuppone un'analoga concomitanza tra esaurimento della difesa, domanda del compenso e corrispondente provvedimento giudiziale. Un carattere della procedura sottolineato, sia detto per inciso, anche dalla recente introduzione del nuovo comma 3-bis dell'art. 83 del d.P.R. n. 115 del 2002, secondo cui «Il decreto di pagamento è emesso dal giudice contestualmente alla pronuncia del provvedimento che chiude la fase cui si riferisce la relativa richiesta» (comma introdotto con l'art. 1, comma 783, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge di stabilità 2016»). In effetti, come ricorda lo stesso rimettente, la giurisprudenza ha già letto la formula che caratterizza la norma censurata in un senso che, all'esito dell'interpretazione, ne esclude l'applicazione riguardo a prestazioni esaurite prima della sua introduzione. Chiamate a giudicare nella vigenza dell'art. 41 del d.m. n. 140 del 2012, cioè proprio di una di quelle norme temporali che prevedono l'applicazione dei nuovi parametri tariffari «alle liquidazioni successive» alla relativa entrata in vigore, le sezioni unite civili della Corte di cassazione non hanno infatti ragionato in termini di disapplicazione, per preteso contrasto della norma con quanto disposto dall'art. 82 del testo unico sulle spese di giustizia. Hanno, invece, interpretato quanto da essa disposto «in senso coerente con i principi generali cui è ispirato l'ordinamento», giungendo alla conclusione che i nuovi parametri siano bensì da applicare ogni qual volta la liquidazione giudiziale intervenga in un momento successivo alla data di entrata in vigore del decreto ministeriale in parola, ma solo se tale liquidazione «si riferisca al compenso spettante ad un professionista che, a quella data, non abbia ancora completato la propria prestazione professionale, ancorchè tale prestazione abbia avuto inizio e si sia in parte svolta in epoca precedente, quando ancora erano in vigore le tariffe professionali abrogate» (Corte di cassazione, sezioni unite civili, sentenza 12 ottobre 2012, n. 17405; nell'identico senso Corte di cassazione, sezioni unite civili, sentenza 12 ottobre 2012, n. 17406). Nella stessa giurisprudenza di questa Corte si rinvengono affermazioni coerenti con l'approdo ermeneutico descritto. Così, già nella sentenza n. 2 del 1981, la Corte, pronunciandosi a pochi mesi dall'entrata in vigore della legge 8 luglio 1980, n. 319 (Compensi spettanti ai periti, ai consulenti tecnici, interpreti e traduttori per le operazioni eseguite a richiesta dell'autorità giudiziaria), successivamente abrogata, in materia di liquidazione dei compensi agli ausiliari del magistrato, ebbe modo di precisare che quella disciplina sopravvenuta era indifferente per le prestazioni esaurite: «[l]a nuova normativa [...] non può applicarsi retroattivamente, riguardando spese di giustizia, che devono essere liquidate secondo la legge in vigore all'epoca dell'effettivo svolgimento delle prestazioni da parte degli ausiliari del giudice». Dopo le riforme dell'anno 2012, relative, sia ai compensi professionali degli avvocati, sia più in generale allo stesso ordinamento della professione forense (riforme realizzate dapprima con il d.l. n. 1 del 2012, come convertito dalla l. n. 27 del 2012, poi con la legge 31 dicembre 2012, n. 247, recante «Nuova disciplina dell'ordinamento della professione forense», e sviluppate dai successivi decreti ministeriali), questa Corte ha avuto modo di osservare come, anche in caso di variazione dei parametri retributivi, una prestazione unitaria debba essere remunerata secondo un unico criterio. Aggiungendo, con citazione dello stesso precedente di legittimità prima ricordato, che laddove si tratti di liquidare onorari maturati all'esito di cause durante le quali si siano succedute tariffe professionali diverse, è necessario fare riferimento «alla tariffa vigente al momento in cui la prestazione professionale si è esaurita» (ordinanza n. 261 del 2013; nello stesso senso, ordinanza n. 76 del 2014). Anche in epoca successiva alla data delle ordinanze di rimessione qui in esame, questa Corte ha valutato criticamente, sia pure in termini incidentali, la tesi secondo cui la diminuzione di un terzo dei compensi del difensore sarebbe applicabile, per effetto della disciplina intertemporale censurata, sul mero presupposto di una liquidazione deliberata successivamente all'entrata in vigore della relativa previsione. Una valutazione espressa per ragioni meramente processuali, in un primo caso, non avendo il rimettente, in quella circostanza, indicato le ragioni per le quali la disposizione intertemporale in questione avrebbe dovuto applicarsi al giudizio principale (sentenza n. 18 del 2015); per ragioni invece sostanziali in una seconda occasione, osservandosi che la questione della presunta efficacia "retroattiva" della norma di decurtazione dei compensi (art. 106-bis del d.P.R. n. 115 del 2002), provocata in tesi dal comma 607 dell'art. 1 della legge n. 147 del 2013, avrebbe potuto «essere plausibilmente posta» solo a condizione di escludere il principio, invece già enunciato dalla giurisprudenza di legittimità e ripreso da quella costituzionale, di «irrilevanza della norma sopravvenuta per liquidazioni che, pur disposte dopo la norma stessa, riguardino fattispecie completamente esaurite in precedenza» (sentenza n. 192 del 2015). 5.4.- Le considerazioni appena svolte sull'erroneità del presupposto interpretativo dal quale muove il rimettente, con conseguente infondatezza delle censure sollevate per violazione dell'art. 3 Cost., comportano coerentemente l'infondatezza anche degli asseriti profili di lesione prospettati alla luce degli artt. 35 e 36 Cost. E ciò a prescindere dal rilievo, ricavabile dalla costante giurisprudenza di questa Corte, secondo la quale, in particolare, il parametro dell'art. 36 Cost. è sempre male addotto in relazione a compensi per singole prestazioni professionali, che non si prestano «a rientrare in uno schema che involga un necessario e logico confronto tra prestazioni e retribuzione e quindi un qualsiasi giudizio sull'adeguatezza e sufficienza di quest'ultima» (sentenze n. 192 del 2015, n. 41 del 1996 e n. 88 del 1970). per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE riuniti i giudizi, dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 1, comma 607, della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilità 2014), e dell'art. 106-bis del decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia - Testo A), come introdotto dall'art. 1, comma 606, lettera b), della legge n. 147 del 2013, sollevate, in riferimento agli art. 3, 35 e 36 Cost., dal Tribunale ordinario di Lecce, in composizione monocratica, con le ordinanze indicate in epigrafe. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 13 gennaio 2016. F.to: Alessandro CRISCUOLO, Presidente Nicolò ZANON, Redattore Roberto MILANA, Cancelliere Depositata in Cancelleria il 29 gennaio 2016. Il Cancelliere F.to: Roberto MILANA
Serie Generale
2012
SUPPLEMENTI ORDINARI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Serie Generale n. 191 del 17-8-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-08-17&atto.codiceRedazionale=12A08897&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 30 luglio 2012
Designazione della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento quale autorita' pubblica di controllo ai sensi dell'articolo 13 del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61. (12A08897) (GU Serie Generale n.191 del 17-08-2012 - Suppl. Ordinario n. 174)
IL DIRETTORE GENERALE per il riconoscimento degli organismi di controllo e certificazione e tutela del consumatore Visto il Regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007 relativo all'organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM); Visto il Regolamento (CE) n. 491/2009 del Consiglio del 25 maggio 2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1234/2007 relativo all'organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM), in particolare agli articoli 118 sexdecies e 118 septdecies concernenti il sistema di controllo dei vini; Visto il decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, concernente la tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini, in attuazione dell'articolo 15 della legge 7 luglio 2009, n. 88, che ha abrogato la legge 10 febbraio 1992, n. 164; Visto, in particolare, il Capo IV, articolo 13, del predetto decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, concernente il controllo e la vigilanza delle produzioni vitivinicole a DOP e ad IGP; Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali 14 giugno 2012 che, in attuazione dell'articolo 13 del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, approva il sistema di controllo nonchè gli schemi di piano di controllo e di prospetto tariffario delle produzioni vitivinicole DOP e IGP; Visto in particolare l'art. 10 comma 2 del predetto decreto che fissa alla data del 31 luglio 2012 la cessazione dell'efficacia dei decreti di designazione precedentemente emanati; Visto il decreto legislativo 15 febbraio 2010 n. 23 relativo alla riforma dell'ordinamento relativo alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in attuazione dell'articolo 53 della legge 23 luglio 2009, n. 99; Considerato che le Denominazioni inserite nell'allegato 1 al presente decreto ed i relativi disciplinari di produzione hanno ottenuto il riconoscimento come DOP o IGP; Vista l'individuazione effettuata ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trento come autorità pubblica di controllo designata per le denominazioni di origine e indicazioni geografiche di cui all'allegato 1 del presente decreto; Visto i pareri favorevoli espressi dagli Enti territoriali competenti in merito ai piani di controllo e ai prospetti tariffari presentati dalla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trento; Vista la documentazione agli atti del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari inoltrata dalla Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trento; Ritenuto che sussistano i requisiti per procedere all'emanazione del provvedimento di designazione nei confronti della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trento; Decreta: Art. 1 1. La Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trento con sede in Trento, Via Calepina n.13, è designata quale autorità pubblica allo svolgimento dei controlli previsti dall'art. 118 septdecies del Regolamento (CE) n. 1234/07, e successive disposizioni applicative, nei confronti di tutti i soggetti che operano all'interno delle filiere delle denominazione di origine e delle indicazioni geografiche elencate nell'allegato 1 al presente decreto di cui costituisce parte integrante. Art. 2 1. La Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Trento, di seguito denominata "autorità pubblica di controllo designata", deve assicurare che, conformemente alle prescrizioni dei piani di controllo approvati, nonchè a quanto stabilito dal decreto ministeriale 14 giugno 2012, i processi produttivi ed i prodotti certificati rispondano ai requisiti stabiliti nei relativi disciplinari di produzione ed alla normativa nazionale e comunitaria in materia di produzioni a denominazione di origine e ad indicazione geografica. 2. Per assicurare le finalità di cui al comma 1: a) gli enti detentori e gestori competenti mettono a disposizione, a titolo gratuito, dell'autorità pubblica di controllo designata, i dati ed ogni utile documentazione in formato cartaceo e, ove possibile, in formato elettronico, pertinenti le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche di cui all'allegato 1; b) per le IGP i soggetti immessi nel sistema di controllo rilasciano all'autorità pubblica di controllo designata, sotto la propria responsabilità, un'autodichiarazione delle giacenze delle diverse tipologie di vino ad indicazione geografica detenute al momento dell'avvio dell'attività di controllo, così come annotate nella contabilità obbligatoria di cantina contenente, per le produzioni ottenute nelle precedenti campagne vitivinicole ancora in giacenza e per le produzioni in corso al momento dell'emanazione del presente decreto, l'attestazione della conformità ai requisiti previsti dal disciplinare di produzione dei prodotti e dei processi adottati relativamente ai periodi precedenti l'avvio del controllo. Art. 3 1. L'autorità pubblica di controllo designata ha l'obbligo di rispettare le prescrizioni previste dal decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61, dal decreto ministeriale 14 giugno 2012 e dal presente decreto, nonchè le disposizioni complementari che l'Autorità nazionale competente, ove lo ritenga, decida di impartire. Art. 4 1. Le disposizioni del presente decreto si applicano anche ai soggetti utilizzatori di DOP e IGP, eventualmente revocate o modificate e confluite nelle DOP e IGP di cui all'allegato 1, in qualunque fase della produzione, nel rispetto delle previsioni dei singoli decreti di revoca o modifica. 2. Gli utilizzatori delle DOP e IGP di cui al precedente comma comunicano alla autorità pubblica di controllo designata la movimentazione del prodotto e l'avvenuto esaurimento delle scorte di cantina. Art. 5 1. La presente designazione può essere sospesa o revocata anche per una sola delle denominazioni di cui all'allegato 1 con decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, qualora vengano meno i requisiti che ne hanno determinato la concessione. 2. Fermo restando quanto stabilito dall'art. 3, comma 6, del decreto ministeriale 14 giugno 2012, la designazione conferita con il presente decreto ha validità triennale a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto stesso. Il presente decreto entra in vigore il 1° agosto 2012 ed è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 30 luglio 2012 Il direttore generale: La Torre Allegato 1 - ELENCO DOP E IGP CONTROLLATE DOC CASTELLER DOC TEROLDEGO ROTALIANO DOC TRENTINO DOC TRENTO IGP Vallagarina IGP Vigneti delle Dolomiti
Contratti
2015
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 63 del 1-6-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-06-01&atto.codiceRedazionale=T15BGA8840
AUTORITA' PORTUALE DI SALERNO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.63 del 1-6-2015)
Avviso relativo ad appalto aggiudicato I) Amministrazione aggiudicatrice: Autorità Portuale di Salerno Via Andrea Sabatini n. 8 - 84121 Salerno Italia - Tel. 089/2588111 - fax 089/251450 - www.porto.salerno.it II) Oggetto dell'appalto: Individuazione dell'impresa da autorizzare, a norma dell'art.17 - comma 2 - della legge 28 gennaio 1994 n°84, alla fornitura di lavoro temporaneo nel porto commerciale di Salerno come specificato agli articoli 1 e ss. del Capitolato Speciale d'Appalto (C.S.A.)- CIG 6138784CCD - CPV 63110000-3 IV) Tipo di procedura: Aperta; Criterio: Offerta economicamente più vantaggiosa; elementi e punteggi ex art. 9 C.S.A. e art. 3 Disciplinare di Gara V) Data di Aggiudicazione: delibera n. 102 del 23/04/2015; Numero di offerte:1; Numero ammessi:1; Aggiudicatario: Cooperativa Unica Lavoratori del Porto "Flavio Gioia" Molo 3 Gennaio - Porto Commerciale,snc 84121 Salerno P.IVA 00169920659 con un punteggio di 100 e che ha offerto un ribasso pari al 0,00% sui costi e l'utile di gestione VI)Data di pubblicazione GUCE: GUCE n. 061362 del 20.02.2015; Data di pubblicazione GURI: G.U. V Serie Speciale Contratti Pubblici n. 22 del 20/02/2015. Spedizione alla GUCE: 27/05/2015; Spedizione alla GURI: 28/05/2015. Organo competente per Ricorso Giurisdizionale:T.A.R. Campania Sezione di Salerno - 84125 Salerno (SA) - Largo S. Tommaso D'Aquino, 3 Tel. 089 250872. Presentazione del Ricorso Giurisdizionale, Termini: Ricorso Giurisdizionale al T.A.R. Campania - Salerno ai sensi dell'art. 119 e ss. D.lgs. 104/2010 ss.mm.ii. Il presidente avv. Andrea Annunziata T15BGA8840
Parte Seconda
2023
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Proroga termini
Parte Seconda n. 62 del 27-5-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-05-27&atto.codiceRedazionale=TX23ABP5502
PREFETTURA DI RAVENNA Ufficio Territoriale del Governo
(GU Parte Seconda n.62 del 27-5-2023)
Protocollo: Fasc. n. 2798/2023/Gab. Proroga dei termini legali e convenzionali Il prefetto della Provincia di Ravenna, Vista la nota prot. n. 0912062/23 del 22 maggio 2023, con la quale la Banca d'Italia - Filiale di Forlì ha chiesto, conformemente all'istanza datata 18 maggio 2023 del Credit Agricole Italia S.p.A., l'emanazione del provvedimento di cui al decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1, poichè nella giornata del 17 maggio 2023 a causa dell'emergenza alluvionale che sta colpendo le Regioni Emilia Romagna e Marche, gli sportelli del predetto Istituto di Credito non hanno potuto funzionare regolarmente; Rilevato che, a seguito della suddetta emergenza alluvionale, l'operatività degli sportelli del Credit Agricole Italia S.p.A. - filiali di: Faenza (RA) - Ag. 04, Via Canal Grande, 36; Fusignano (RA), P.zza Corelli, 13, ha subito gravi degradi che hanno impedito il regolare svolgimento delle attività nell'intera giornata del 17 maggio 2023; Visto l'art. 1 del citato decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1; decreta l'irregolare funzionamento del Credit Agricole Italia S.p.A. - filiali di Faenza (RA) - Ag. 04, Via Canal Grande, 36 e Fusignano (RA), P.zza Corelli, 13, nell'intera giornata del 17 maggio 2023, è riconosciuto come causato da evento eccezionale, determinato dall'ondata di maltempo che sta colpendo le Regioni Emilia Romagna, Marche e che ha impedito la normale operatività delle suddette filiali. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale (Parte Seconda) e viene inviato alla Filiale di Forlì della Banca d'Italia per il seguito di competenza. Ravenna, 24 maggio 2023 Il prefetto Castrese De Rosa TX23ABP5502 (Gratuito)
Contratti
2021
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 58 del 21-5-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-21&atto.codiceRedazionale=TX21BGA11617
AGENZIA DEL DEMANIO Direzione Roma Capitale
Sede: via Piacenza, n. 3 - 00184 Roma Punti di contatto: Tel. 06/480241 - Faxmail 0650516107 - E-mail: dre.romacapitale@agenziademanio.it - Pec: dr_romacapitale@pce.agenziademanio.it Codice Fiscale: 06340981007
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.58 del 21-5-2021)
Avviso di aggiudicazione di appalto Oggetto dell'appalto: Servizio di bonifica superficiale terrestre e piano delle indagini ed attività propedeutiche per la progettazione delle aree assegnate e consegnate al Min. dell'Interno - Dip. dei Vigili del Fuoco ed alla Presidenza del C.d.M.- Dip. della Protezione Civile, di cui al 1° lotto del prot. di intesa del 07/06/2017, nell'ambito dell'intervento di razionalizzazione del compendio militare denominato "CASERMA 8° CERIMANT", sito in Roma Via Prenestina - Tor Sapienza - SCHEDA RMB1772. CIG 853210649B. Quantità o entità totale: € 679.228,56 (seicentosettantanovemiladuecentoventotto/56), oltre I.V.A., di cui complessivi € 23.653,00 (ventitremilaseicentocinquantratre/00) per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Procedura di gara: procedura aperta, ai sensi dell'art. 60 del D.Lgs. 50/2016. Offerte ricevute: n. 4 Aggiudicatario: B.M. SERVICE S.r.l. Importo di aggiudicazione: € 327.250,05 (euro trecentoventisettemiladuecentocinquanta/05), oltre I.V.A., di cui complessivi € 23.653,00 (ventitremilaseicentocinquantratre/00) per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso. Data di aggiudicazione: 17/03/2021 Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio - Via Flaminia n. 189, 00196 Roma Presentazione del ricorso: 30 gg. da data ricezione comunicazione ex art. 76, comma 5, del D.Lgs. 50/2016 Servizio presso il quale sono disponibili informazioni sulla presentazione di ricorsi: Agenzia del Demanio - Direzione Roma Capitale - Via Piacenza, 3 - 00184 Data di trasmissione avviso di aggiudicazione in GUUE: 14/05/2021 Responsabile del Procedimento: Arch. Fulvio Berretta Il dirigente Leonello Massimi TX21BGA11617
Contratti
2011
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 27 del 4-3-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-03-04&atto.codiceRedazionale=T11BFF4301
UNIONE DEI COMUNI DEL COROS
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.27 del 4-3-2011)
Bando di gara -CIG: 11719378FF I.1) Unione dei Comuni del Coros, Via Marconi n°14 07045 Ossi (SS); www.unionecoros.it; II.1) servizio di medico competente e di R.S.P.P., compresa la redazione/aggiornamento del Documento di Valutazione del Rischio (DVR), così come descritto in dettaglio nel capitolato d'oneri; II.2) Procedura Aperta; II.3) Durata del servizio: 3 anni prorogabili per ulteriori anni 3; II.4) importo a base d'asta (per 3 anni): E.90.000,00, IVA escl. VI) termine, indirizzo di ricezione, modalità di presentazione: h18 del 24.03.11; VII) Aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Il Segretario Dell'Unione Dr. Francesco Sanna T11BFF4301
Concorsi
2017
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DELLA TUSCIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 20 del 14-3-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-03-14&atto.codiceRedazionale=17E01426
UNIVERSITA' DELLA TUSCIA
CONCORSO (scad. 29 marzo 2017)
Procedura di selezione per la copertura di un posto di professore di prima fascia, da coprire mediante chiamata, ai sensi dell'art. 18, comma 1, della legge n. 240/2010. (GU n.20 del 14-03-2017)
Con D.R. n. 123/2017 del 17 febbraio 2017 questo Ateneo ha indetto la procedura di selezione per la copertura del seguente posto di professore ordinario, ai sensi dell'art. 18, comma 1, della legge n. 240/2010: Dipartimento di Scienze agrarie e forestali - DAFNE; numero di posti: 1; settore concorsuale: 07/G1 - Scienze e tecnologie animali; settore scientifico-disciplinare: AGR/18 - Nutrizione e alimentazione animale. Le domande di ammissione alla procedura di selezione ed i relativi titoli vanno presentati a questo Ateneo entro il termine perentorio, a pena di esclusione, del quindicesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». I requisiti di ammissione, le modalità di presentazione delle domande e dei relativi titoli, la composizione della commissione, nonchè le altre modalità di svolgimento della procedura di selezione sono disciplinate nel bando di concorso, al quale i candidati devono attenersi per la presentazione delle domande di partecipazione. Successivamente alla pubblicazione del presente avviso, il bando sarà pubblicato integralmente sul sito internet dell'Ateneo www.unitus.it e ne verrà dato avviso sul sito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e sul sito dell'Unione europea. Inoltre i candidati possono richiedere informazioni anche all'Ufficio personale docente dell'Università degli studi della Tuscia - tel. 0761-357926/5/7.
Contratti
2012
AVVISI E BANDI DI GARA
AUTORITÀ INDIPENDENTI, ENTI PUBBLICI NAZIONALI E ALTRI ORGANISMI DI DIRITTO PUBBLICO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 57 del 18-5-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-05-18&atto.codiceRedazionale=T12BFG8882
AUTORITA' D'AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE ORIENTALE GORIZIANO (AATO)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.57 del 18-5-2012)
Estratto di gara - C.I.G. 418387962B - C.U.P. B86B10000060005 STAZIONE APPALTANTE: Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale "Orientale Goriziano" con sede legale in Via Morelli 39/A, 34170 Gorizia. Responsabile del procedimento: Ing. Dott. Flavio Gabrielcig, www.atogorizia.it, info@atogorizia.it, Tel 0481/538310, Fax 0481/548284. OGGETTO: Procedura aperta per l'affidamento di uno studio su "il piano di manutenzione del fiume Isonzo". Tipo di appalto e luogo di esecuzione: Studio professionale. Fiume Isonzo, Provincia di Gorizia. BREVE DESCRIZIONE DELL'APPALTO: affidamento incarico per lo Studio di un Piano di Manutenzione del fiume Isonzo (esame del letto e dei singoli tratti) necessario al fine di consentire all'AATO di fissare i punti di scarico dei depuratori e degli scaricatori di piena senza che siano interessati da fenomeni eccezionali legati al fiume Isonzo (esondazioni) che ne pregiudichino la funzionalità e la sicurezza delle infrastrutture. Tale Studio, comprensivo di un percorso partecipativo dei Comuni rivieraschi e realtà locali, si intenda fase necessaria e preliminare per addivenire, in un secondo momento, alla stesura finale del Piano di manutenzione del fiume. Tempi di realizzazione: 360 giorni naturali e consecutivi a decorrere dalla stipula del contratto. Importo a b.a.: E 125.000,00 (+ ogni onere previdenziale (se dovuto) e IVA). INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO: cauzioni richieste: cauzione provvisoria pari al 2% ai sensi dell'art.75 del dlvo 163/06 dell'importo a base di gara. PROCEDURA: Criteri di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Termine ricevimento offerte: h. 12 del 25.06.12. Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: 180 gg. ALTRE INFORMAZIONI: La documentazione di gara è completamente scaricabile da www.atogorizia.it. I chiarimenti sulla documentazione di gara potranno essere richiesti a lorena.tobruk@atogorizia.it o al fax 0481/548284 o telefonicamente al n. 0481/538310. Termine presentazione ricorso: 30 gg. Il direttore AATO ing. dott. Flavio Gabrielcig T12BFG8882
Concorsi
2022
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE DI L'AQUILA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 59 del 26-7-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-07-26&atto.codiceRedazionale=22E09250
GRAN SASSO SCIENCE INSTITUTE DI L'AQUILA
CONCORSO (scad. 25 agosto 2022)
Procedura di selezione per la copertura di un posto di ricercatore a tempo determinato e pieno, settore concorsuale 02/C1 - Astronomia, astrofisica, fisica della terra e dei pianeti, per l'area scientifica di fisica. (GU n.59 del 26-07-2022)
Il Gran Sasso Science Institute indice procedura di selezione per il reclutamento di un ricercatore con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, in regime di tempo pieno, ai sensi dell'art. 24, comma 3, lettera b) della legge n. 240/2010, per il settore concorsuale 02/C1 (Astronomia, astrofisica, fisica della terra e dei pianeti), settore scientifico-disciplinare FIS/05 (Astronomia e astrofisica), per l'area scientifica di fisica. La scadenza per la presentazione delle candidature è di trenta giorni decorrenti dal giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Il testo integrale del bando è disponibile sul sito web del GSSI: http://www.gssi.it/albo-ufficiale-online-gssi
Parte Seconda
2016
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Ammortamenti
Parte Seconda n. 88 del 26-7-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-07-26&atto.codiceRedazionale=TX16ABC7183
TRIBUNALE DI NOLA
(GU Parte Seconda n.88 del 26-7-2016)
Ammortamento cambiario Il presidente del Tribunale di Nola con decreto n. 347/2015 VG del 06/06/2016 ha pronunciato l'ammortamento di due cambiali: la prima di importo di € 4.000,00 con scadenza 30/01/2015 emessa il 16/4/2014 da Buildings srl in favore di Giordano Filtri sas; la seconda di importo di € 3.500,00 con scadenza 31/03/2015 emessa il 05/08/2014 da Matri Immobiliari Costruzioni in favore di Giordano Filtri sas. Opposizione legale entro 30 giorni. Marigliano 08/07/2016 avv. Mariaconcetta Della Gala TX16ABC7183
Concorsi
2019
ALTRI ENTI
AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO CENTRALE DI ANCONA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 48 del 18-6-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-06-18&atto.codiceRedazionale=19E06788
AUTORITA' DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO CENTRALE DI ANCONA
CONCORSO (scad. 19 luglio 2019)
Selezione pubblica, per titoli ed esami, finalizzata alla formazione di una graduatoria per la copertura di un posto di impiegato tecnico, ingegnere. (GU n.48 del 18-06-2019)
In esecuzione della deliberazione presidenziale n. 81 del 22 maggio 2019, è indetta una selezione ad evidenza pubblica, per titoli ed esami, di candidati finalizzata alla formazione di una graduatoria per l'assunzione di un impiegato tecnico, addetto alla divisione infrastrutture e gestione energetica presso la Direzione tecnica e programmazione, livello inquadramento 2° del vigente C.C.N.L. dei lavoratori dei porti, con contratto a tempo indeterminato. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il termine perentorio delle ore 13,00 del giorno 19 luglio 2019. Il testo integrale dell'avviso di selezione è pubblicato sul sito internet dell'AdSP: www.porto.ancona.it Per chiarimenti rivolgersi alla Direzione AA.GG. - anticorruzione e trasparenza - personale dell'AdSP - e-mail: bugio@porto.ancona.it
Concorsi
2022
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI PALERMO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 69 del 30-8-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-08-30&atto.codiceRedazionale=22E10667
UNIVERSITA' DI PALERMO
CONCORSO (scad. 29 settembre 2022)
Selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di categoria EP, a tempo pieno ed indeterminato, area amministrativa-gestionale, per l'area ricerca e l'area terza missione. (GU n.69 del 30-08-2022)
Il direttore generale dell'Università degli studi di Palermo, con il decreto n. 3723 dell'8 agosto 2022 indice selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di complessivi due posti di categoria EP - posizione economica EP1, a tempo pieno ed indeterminato, Area amministrativa-gestionale da destinare all'Area ricerca e all'Area terza missione. La domanda di partecipazione al concorso, nonchè i titoli posseduti e i documenti ritenuti utili per la partecipazione allo stesso, devono essere presentati, a pena di esclusione, per via telematica, utilizzando la piattaforma informatica dedicata reperibile alla pagina: https://pica.cineca.it/unipa/ Il candidato potrà registrarsi e accedere all'applicazione utilizzando le credenziali rilasciate direttamente dalla piattaforma. L'applicazione informatica richiederà necessariamente il possesso di un indirizzo di posta elettronica per poter effettuare la registrazione al sistema. Per la partecipazione al concorso non sono ammesse altre forme di invio delle domande o di documentazione utile. Il candidato, per la produzione della domanda, dovrà inserire tutti i dati richiesti ed allegare i documenti in formato elettronico PDF. La partecipazione alla procedura di concorso comporta il versamento di un contributo, non rimborsabile, pari a euro 10,00 da versare tramite bonifico bancario con accredito sul c/c n. 000300004577 intestato all'Università di Palermo - Agenzia A - via Roma, Palermo - UniCredit S.p.a. - codice IBAN IT09A0200804682000300004577 - indicando nella causale: «Contributo Concorso EP1». Per i bonifici dall'estero - Codice Swift/code: UNCRITMMXXX L'invio telematico delle istanze di partecipazione dovrà essere effettuato entro e non oltre le ore 23,59 del trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Tale termine, qualora venga a cadere in giorno festivo, è prorogato al primo giorno feriale utile. Allo scadere del termine il sistema non permetterà più l'invio del modulo elettronico. Il bando, relativo al presente avviso, con indicate all'art. 3 le modalità di presentazione delle domande, sarà affisso all'albo ufficiale dell'Università degli studi di Palermo http://www.unipa.it/albo.html e sarà consultabile, al pari di ogni altra comunicazione relativa alle procedure, sul sito web dell'Ateneo alla pagina http://bit.ly/concorsiTA
Serie Generale
2012
SUPPLEMENTI ORDINARI
Serie Generale n. 213 del 12-9-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-09-12&atto.codiceRedazionale=012G0177&elenco30giorni=false
note: Entrata in vigore del provvedimento: 13/09/2012
DECRETO LEGISLATIVO 7 settembre 2012, n. 155
Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero, a norma dell'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148. (12G0177) (GU Serie Generale n.213 del 12-09-2012 - Suppl. Ordinario n. 185)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visti gli articoli 76 e 87, quinto comma, della Costituzione; Visto l'articolo 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari; Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 6 luglio 2012; Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica; Acquisito il parere del Consiglio superiore della magistratura; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 10 agosto 2012; Sulla proposta del Ministro della giustizia; Emana il seguente decreto legislativo: Art. 1 Riduzione degli uffici giudiziari ordinari 1. Sono soppressi i tribunali ordinari, le sezioni distaccate e le procure della Repubblica di cui alla tabella A allegata al presente decreto. Art. 2 Modifiche al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e disposizioni di coordinamento 1. Al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, sono apportate le seguenti modificazioni: a) la tabella A è sostituita dalla tabella di cui all'allegato 1 del presente decreto; b) le tabelle B e C sono soppresse; c) gli articoli 48-bis, 48-ter, 48-quater, 48-quinquies e 48-sexies sono abrogati. 2. Il tribunale di Giugliano in Campania è rinominato in «tribunale di Napoli nord». Art. 3 Modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354 1. La tabella A allegata alla legge 26 luglio 1975, n. 354, è sostituita dalla tabella di cui all'allegato 2 del presente decreto. Art. 4 Modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1951, n. 757, e disposizioni di coordinamento 1. La tabella N allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1951, n. 757, è sostituita dalla tabella di cui all'allegato 3 del presente decreto. 2. Per la costituzione delle sezioni di Corte d'assise e di Corte d'assise d'appello, nonchè per la variazione del numero dei giudici popolari da comprendere nelle liste generali previste dall'articolo 23 della legge 10 aprile 1951, n. 287, continuano a trovare applicazione le disposizioni di cui agli articoli 2-bis e 6-bis della predetta legge. Art. 5 Magistrati e personale amministrativo in servizio presso gli uffici giudiziari soppressi 1. I magistrati assegnati agli uffici giudiziari soppressi entrano di diritto a far parte dell'organico dei tribunali e delle procure della Repubblica cui sono trasferite le funzioni, anche in soprannumero riassorbibile con le successive vacanze. I magistrati che esercitano le funzioni, anche in via non esclusiva, presso le sezioni distaccate soppresse si intendono assegnati alla sede principale del tribunale. I magistrati già assegnati a posti di organico di giudice del lavoro, nei tribunali divisi in sezioni fanno parte della sezione incaricata della trattazione delle controversie in materia di lavoro e di previdenza e assistenza obbligatorie. 2. L'assegnazione prevista dal comma 1 non costituisce assegnazione ad altro ufficio giudiziario o destinazione ad altra sede ai sensi dell'articolo 2, terzo comma, del regio decreto legislativo 31 maggio 1946, n. 511, nè costituisce trasferimento ad altri effetti e, in particolare, agli effetti previsti dall'articolo 194 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, e dall'articolo 13 della legge 2 aprile 1979, n. 97, come sostituito dall'articolo 6 della legge 19 febbraio 1981, n. 27. Sono tuttavia fatti salvi i diritti attribuiti dalla legge 18 dicembre 1973, n. 836, e dalla legge 26 luglio 1978, n. 417, alle condizioni ivi stabilite, nel caso di fissazione della residenza in una sede di servizio diversa da quella precedente determinata dall'applicazione delle disposizioni del presente decreto. 3. I magistrati trasferiti d'ufficio a norma dell'articolo 1 della legge 4 maggio 1998, n. 133, alle sedi disagiate soppresse possono chiedere di essere riassegnati alla sede di provenienza, con le precedenti funzioni, anche in soprannumero da riassorbire con le successive vacanze e in deroga al termine previsto dall'articolo 5, comma 2, della predetta legge. 4. Con decreto del Ministro della giustizia, sentito il Consiglio superiore della magistratura, da adottarsi entro il 31 dicembre 2012, sono determinate le piante organiche degli uffici giudiziari. 5. I magistrati onorari addetti agli uffici soppressi, sono addetti di diritto ai tribunali ed alle procure della Repubblica presso il tribunale cui sono trasferite le funzioni. Si applica il comma 1, secondo periodo. 6. Il personale amministrativo assegnato agli uffici giudiziari e alle sezioni distaccate soppressi entra di diritto a far parte dell'organico dei tribunali e delle procure della Repubblica presso il tribunale cui sono trasferite le funzioni, anche in soprannumero riassorbibile con le successive vacanze. 7. Al personale amministrativo addetto con qualifica dirigenziale ad un ufficio giudiziario soppresso è attribuito un incarico di funzione dirigenziale di pari livello nei tribunali e nelle procure della Repubblica cui sono trasferite le funzioni. Ove ciò non risulti possibile, si procede al trasferimento del dirigente secondo le disposizioni che regolano i trasferimenti a richiesta dell'amministrazione, salvo che il dirigente chieda di essere adibito ad incarichi dirigenziali di livello inferiore vacanti anche presso altra sede. 8. Con decreto del Ministro della giustizia, da adottarsi entro il 31 dicembre 2012, sono determinate le piante organiche del personale amministrativo assegnato agli uffici giudiziari. Art. 6 Magistrati titolari di funzioni dirigenziali 1. Entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, i magistrati titolari dei posti di presidente di tribunale, presidente di sezione, procuratore della Repubblica e procuratore aggiunto negli uffici destinati alla soppressione possono chiedere, in deroga al disposto dell'articolo 194 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, l'assegnazione a posti vacanti pubblicati. 2. Nel medesimo termine indicato al comma 1, i magistrati titolari dei posti ivi indicati possono chiedere, altresì, eventualmente subordinando gli effetti della domanda al mancato conferimento di un posto richiesto a norma del comma 1, di essere destinati all'esercizio di una delle seguenti funzioni, anche in soprannumero riassorbibile con le successive vacanze: a) consigliere di corte di appello nel distretto da essi scelto; b) giudice di tribunale o sostituto procuratore della Repubblica in una sede da essi scelta; c) funzioni svolte prima del conferimento dell'incarico nell'ufficio in cui prestava precedentemente servizio. 3. Successivamente alla data di efficacia di cui all'articolo 11, comma 2, i magistrati già titolari dei posti indicati al comma 1 che nel termine previsto non hanno richiesto l'assegnazione o la destinazione ai sensi dei commi 1 e 2, sono destinati di ufficio ad esercitare le funzioni di giudice di tribunale o di sostituto procuratore della Repubblica negli uffici cui sono state trasferite le funzioni degli uffici soppressi. La stessa disposizione si applica a coloro che non hanno ottenuto l'assegnazione e che non hanno richiesto la destinazione. 4. Le eventuali nuove destinazioni sono considerate come trasferimenti a domanda a tutti gli effetti e, in particolare, agli effetti previsti dall'articolo 13 della legge 2 aprile 1979, n. 97, come sostituito dall'articolo 6 della legge 19 febbraio 1981, n. 27, salvo quanto previsto dall'articolo 5, comma 2, secondo periodo, del presente decreto. 5. In deroga al disposto dell'articolo 2, terzo comma, del regio decreto legislativo 31 maggio 1946, n. 511, successivamente alla data di efficacia di cui all'articolo 11, comma 2, i magistrati titolari dei posti di presidente di tribunale, presidente di sezione, procuratore della Repubblica e procuratore aggiunto, in attesa di essere destinati ai nuovi incarichi o funzioni a norma dei commi 1 e 2, esercitano le funzioni di presidente di sezione o di procuratore aggiunto presso gli uffici cui sono state trasferite le funzioni degli uffici soppressi. I magistrati titolari dei posti soppressi di presidente di tribunale e di procuratore della Repubblica collaborano con il presidente del tribunale e con il procuratore della Repubblica per la risoluzione, in particolare, dei problemi di organizzazione degli uffici. Art. 7 Personale di polizia giudiziaria 1. Il personale delle sezioni di polizia giudiziaria delle procure della Repubblica presso gli uffici giudiziari soppressi è di diritto assegnato o applicato alle sezioni di polizia giudiziaria delle procure della Repubblica presso i tribunali cui sono trasferite le funzioni degli uffici soppressi. 2. L'assegnazione e l'applicazione previste dal comma 1 non costituiscono nuove assegnazioni o applicazioni ovvero trasferimenti. Art. 8 Edilizia giudiziaria 1. Quando sussistono specifiche ragioni organizzative o funzionali, in deroga all'articolo 2, primo comma, della legge 24 aprile 1941, n. 392, il Ministro della giustizia può disporre che vengano utilizzati a servizio del tribunale, per un periodo non superiore a cinque anni dalla data di efficacia di cui all'articolo 11, comma 2, gli immobili di proprietà dello Stato, ovvero di proprietà comunale interessati da interventi edilizi finanziati ai sensi dell'articolo 19 della legge 30 marzo 1981, n. 119, adibiti a servizio degli uffici giudiziari e delle sezioni distaccate soppressi. 2. Il provvedimento è adottato sentiti il presidente del tribunale, il consiglio giudiziario, il consiglio dell'ordine degli avvocati e le amministrazioni locali interessate. 3. Per il personale che presta servizio presso alcuno degli immobili indicati nel comma 1, si considera sede di servizio il comune nel quale l'immobile stesso è ubicato. 4. Le spese di gestione e manutenzione degli immobili sono a carico del comune ove i medesimi si trovano in base alle disposizioni della legge 24 aprile 1941, n. 392. Art. 9 Disposizioni transitorie 1. Le udienze fissate dinanzi ad uno degli uffici destinati alla soppressione per una data compresa tra l'entrata in vigore del presente decreto e la data di efficacia di cui all'articolo 11, comma 2, sono tenute presso i medesimi uffici. Le udienze fissate per una data successiva sono tenute dinanzi all'ufficio competente a norma dell'articolo 2. 2. Fino alla data di cui all'articolo 11, comma 2, il processo si considera pendente davanti all'ufficio giudiziario destinato alla soppressione. 3. Compatibilmente con l'organico del personale effettivamente in servizio e con la migliore organizzazione del lavoro, i capi degli uffici giudiziari di cui alla tabella A allegata al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12, così come sostituita dall'articolo 2, assicurano che i procedimenti penali in relazione ai quali sia già stata dichiarata l'apertura del dibattimento proseguano dinanzi agli stessi giudici. 4. I capi degli uffici di cui al comma 3 curano che, ove possibile, alla trattazione dei procedimenti civili provvedano il magistrato o uno dei magistrati originariamente designati. Art. 10 Clausola di invarianza 1. Dal presente provvedimento non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. All'attuazione si provvede nell'ambito delle risorse umane strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Art. 11 Entrata in vigore 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 2. Salvo quanto previsto al comma 3, le disposizioni di cui agli articoli 1, 2, 3, 4, 5 e 7 acquistano efficacia decorsi dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 3. Le modifiche delle circoscrizioni giudiziarie dell'Aquila e Chieti, nonchè delle relative sedi distaccate, previste dagli articoli 1 e 2, acquistano efficacia decorsi tre anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Nei confronti dei magistrati titolari di funzioni dirigenziali presso gli uffici giudiziari dell'Aquila e Chieti le disposizioni di cui all'articolo 6 si applicano decorsi due anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addì 7 settembre 2012 NAPOLITANO Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri Severino, Ministro della giustizia Visto, il Guardasigilli: Severino Tabella A (articolo 1, comma 1) ===================================================================== Distretto |Circondario |Ufficio |Località ===============|=================|=================|================= ANCONA |ANCONA |SEZ.T. |FABRIANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ANCONA |ANCONA |SEZ.T. |JESI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ANCONA |ANCONA |SEZ.T. |OSIMO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ANCONA |ANCONA |SEZ.T. |SENIGALLIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |SAN BENEDETTO DEL ANCONA |ASCOLI PICENO |SEZ.T. |TRONTO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ANCONA |CAMERINO |T. |CAMERINO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ANCONA |CAMERINO |P.R. |CAMERINO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |SANT'ELPIDIO A ANCONA |FERMO |SEZ.T. |MARE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ANCONA |MACERATA |SEZ.T. |CIVITANOVA MARCHE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ANCONA |PESARO |SEZ.T. |FANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ANCONA |URBINO |T. |URBINO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ANCONA |URBINO |P.R. |URBINO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |ACQUAVIVA DELLE BARI |BARI |SEZ.T. |FONTI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |BARI |SEZ.T. |ALTAMURA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |BARI |SEZ.T. |BITONTO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |BARI |SEZ.T. |MODUGNO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |BARI |SEZ.T. |MONOPOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |BARI |SEZ.T. |PUTIGNANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |BARI |SEZ.T. |RUTIGLIANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |FOGGIA |SEZ.T. |CERIGNOLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |FOGGIA |SEZ.T. |MANFREDONIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |FOGGIA |SEZ.T. |SAN SEVERO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |FOGGIA |SEZ.T. |TRINITAPOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |LUCERA |T. |LUCERA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |LUCERA |SEZ.T. |APRICENA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |LUCERA |SEZ.T. |RODI GARGANICO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |LUCERA |P.R. |LUCERA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |TRANI |SEZ.T. |ANDRIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |TRANI |SEZ.T. |BARLETTA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |TRANI |SEZ.T. |CANOSA DI PUGLIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |TRANI |SEZ.T. |MOLFETTA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BARI |TRANI |SEZ.T. |RUVO DI PUGLIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLOGNA |BOLOGNA |SEZ.T. |IMOLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLOGNA |BOLOGNA |SEZ.T. |PORRETTA TERME ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLOGNA |FORLÌ |SEZ.T. |CESENA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLOGNA |MODENA |SEZ.T. |CARPI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |PAVULLO NEL BOLOGNA |MODENA |SEZ.T. |FRIGNANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLOGNA |MODENA |SEZ.T. |SASSUOLO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLOGNA |PARMA |SEZ.T. |FIDENZA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLOGNA |RAVENNA |SEZ.T. |FAENZA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLOGNA |RAVENNA |SEZ.T. |LUGO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLOGNA |REGGIO EMILIA |SEZ.T. |GUASTALLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLZANO |BOLZANO |SEZ.T. |BRESSANONE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLZANO |BOLZANO |SEZ.T. |BRUNICO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLZANO |BOLZANO |SEZ.T. |MERANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BOLZANO |BOLZANO |SEZ.T. |SILANDRO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BRESCIA |BERGAMO |SEZ.T. |CLUSONE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |GRUMELLO DEL BRESCIA |BERGAMO |SEZ.T. |MONTE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BRESCIA |BERGAMO |SEZ.T. |TREVIGLIO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BRESCIA |BRESCIA |SEZ.T. |BRENO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BRESCIA |BRESCIA |SEZ.T. |SALÒ ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BRESCIA |CREMA |T. |CREMA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- BRESCIA |CREMA |P.R. |CREMA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |CASTIGLIONE DELLE BRESCIA |MANTOVA |SEZ.T. |STIVIERE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CAGLIARI |CAGLIARI |SEZ.T. |CARBONIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CAGLIARI |CAGLIARI |SEZ.T. |IGLESIAS ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CAGLIARI |CAGLIARI |SEZ.T. |SANLURI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CAGLIARI |ORISTANO |SEZ.T. |MACOMER ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CAGLIARI |ORISTANO |SEZ.T. |SORGONO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CALTANISSETTA |NICOSIA |T. |NICOSIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CALTANISSETTA |NICOSIA |P.R. |NICOSIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CAMPOBASSO |LARINO |SEZ.T. |TERMOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |CALTAGIRONE |SEZ.T. |GRAMMICHELE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |ACIREALE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |ADRANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |BELPASSO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |BRONTE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |GIARRE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |MASCALUCIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |CATANIA |SEZ.T. |PATERNÒ ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |MODICA |T. |MODICA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |MODICA |P.R. |MODICA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |RAGUSA |SEZ.T. |VITTORIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |SIRACUSA |SEZ.T. |AUGUSTA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |SIRACUSA |SEZ.T. |AVOLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANIA |SIRACUSA |SEZ.T. |LENTINI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |CHIARAVALLE CATANZARO |CATANZARO |SEZ.T. |CENTRALE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANZARO |COSENZA |SEZ.T. |ACRI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |SAN MARCO CATANZARO |COSENZA |SEZ.T. |ARGENTANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANZARO |CROTONE |SEZ.T. |STRONGOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANZARO |PAOLA |SEZ.T. |SCALEA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANZARO |ROSSANO |T. |ROSSANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANZARO |ROSSANO |P.R. |ROSSANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- CATANZARO |VIBO VALENTIA |SEZ.T. |TROPEA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |AREZZO |SEZ.T. |MONTEVARCHI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |AREZZO |SEZ.T. |SANSEPOLCRO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |FIRENZE |SEZ.T. |EMPOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |FIRENZE |SEZ.T. |PONTASSIEVE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |GROSSETO |SEZ.T. |ORBETELLO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |LIVORNO |SEZ.T. |CECINA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |LIVORNO |SEZ.T. |PIOMBINO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |LIVORNO |SEZ.T. |PORTOFERRAIO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |LUCCA |SEZ.T. |VIAREGGIO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |MONTEPULCIANO |T. |MONTEPULCIANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |MONTEPULCIANO |P.R. |MONTEPULCIANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |PISA |SEZ.T. |PONTEDERA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |PISTOIA |SEZ.T. |MONSUMMANO TERME ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |PISTOIA |SEZ.T. |PESCIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- FIRENZE |SIENA |SEZ.T. |POGGIBONSI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- GENOVA |CHIAVARI |T. |CHIAVARI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- GENOVA |CHIAVARI |P.R. |CHIAVARI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- GENOVA |LA SPEZIA |SEZ.T. |SARZANA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- GENOVA |MASSA |SEZ.T. |CARRARA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- GENOVA |MASSA |SEZ.T. |PONTREMOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- GENOVA |SANREMO |T. |SANREMO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- GENOVA |SANREMO |SEZ.T. |VENTIMIGLIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- GENOVA |SANREMO |P.R. |SANREMO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- GENOVA |SAVONA |SEZ.T. |ALBENGA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |AVEZZANO |T. |AVEZZANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |AVEZZANO |P.R. |AVEZZANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |CHIETI |SEZ.T. |ORTONA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |LANCIANO |T. |LANCIANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |LANCIANO |SEZ.T. |ATESSA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |LANCIANO |P.R. |LANCIANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |PESCARA |SEZ.T. |PENNE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |SAN VALENTINO IN L'AQUILA |PESCARA |SEZ.T. |ABRUZZO CITERIORE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |SULMONA |T. |SULMONA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |SULMONA |P.R. |SULMONA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |TERAMO |SEZ.T. |ATRI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |TERAMO |SEZ.T. |GIULIANOVA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |VASTO |T. |VASTO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- L'AQUILA |VASTO |P.R. |VASTO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |BRINDISI |SEZ.T. |FASANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |FRANCAVILLA LECCE |BRINDISI |SEZ.T. |FONTANA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |BRINDISI |SEZ.T. |MESAGNE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |BRINDISI |SEZ.T. |OSTUNI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |LECCE |SEZ.T. |CAMPI SALENTINA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |LECCE |SEZ.T. |CASARANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |LECCE |SEZ.T. |GALATINA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |LECCE |SEZ.T. |GALLIPOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |LECCE |SEZ.T. |MAGLIE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |LECCE |SEZ.T. |NARDÒ ---------------|-----------------|-----------------|----------------- LECCE |LECCE |SEZ.T. |TRICASE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |BARCELLONA POZZO | | MESSINA |DI GOTTO |SEZ.T. |LIPARI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |BARCELLONA POZZO | | MESSINA |DI GOTTO |SEZ.T. |MILAZZO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MESSINA |MESSINA |SEZ.T. |TAORMINA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MESSINA |MISTRETTA |T. |MISTRETTA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MESSINA |MISTRETTA |P.R. |MISTRETTA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |SANT'AGATA DI MESSINA |PATTI |SEZ.T. |MILITELLO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |BUSTO ARSIZIO |SEZ.T. |GALLARATE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |BUSTO ARSIZIO |SEZ.T. |SARONNO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |COMO |SEZ.T. |CANTÙ ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |COMO |SEZ.T. |ERBA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |COMO |SEZ.T. |MENAGGIO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |MILANO |SEZ.T. |CASSANO D'ADDA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |MILANO |SEZ.T. |LEGNANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |MILANO |SEZ.T. |RHO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |MONZA |SEZ.T. |DESIO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |SONDRIO |SEZ.T. |MORBEGNO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |VARESE |SEZ.T. |LUINO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |VIGEVANO |T. |VIGEVANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |VIGEVANO |SEZ.T. |ABBIATEGRASSO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |VIGEVANO |P.R. |VIGEVANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |VOGHERA |T. |VOGHERA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- MILANO |VOGHERA |P.R. |VOGHERA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |ARIANO IRPINO |T. |ARIANO IRPINO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |ARIANO IRPINO |P.R. |ARIANO IRPINO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |AVELLINO |SEZ.T. |CERVINARA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |BENEVENTO |SEZ.T. |AIROLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |GUARDIA NAPOLI |BENEVENTO |SEZ.T. |SANFRAMONDI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |AFRAGOLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |CAPRI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |CASORIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |FRATTAMAGGIORE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |ISCHIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |MARANO DI NAPOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |PORTICI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |NAPOLI |SEZ.T. |POZZUOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |SANTA MARIA CAPUA| | NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |AVERSA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |SANTA MARIA CAPUA| | NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |CARINOLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |SANTA MARIA CAPUA| | NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |CASERTA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |SANTA MARIA CAPUA| | NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |MARCIANISE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |SANTA MARIA CAPUA| | NAPOLI |VETERE |SEZ.T. |PIEDIMONTE MATESE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |SANT'ANGELO DEI | |SANT'ANGELO DEI NAPOLI |LOMBARDI |T. |LOMBARDI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |SANT'ANGELO DEI | |SANT'ANGELO DEI NAPOLI |LOMBARDI |P.R. |LOMBARDI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |CASTELLAMMARE DI NAPOLI |TORRE ANNUNZIATA |SEZ.T. |STABIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |TORRE ANNUNZIATA |SEZ.T. |GRAGNANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |TORRE ANNUNZIATA |SEZ.T. |SORRENTO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- NAPOLI |TORRE ANNUNZIATA |SEZ.T. |TORRE DEL GRECO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |AGRIGENTO |SEZ.T. |CANICATTÌ ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |AGRIGENTO |SEZ.T. |LICATA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |MARSALA |SEZ.T. |CASTELVETRANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |MARSALA |SEZ.T. |MAZARA DEL VALLO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |MARSALA |SEZ.T. |PARTANNA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |PALERMO |SEZ.T. |BAGHERIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |PALERMO |SEZ.T. |CARINI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |PALERMO |SEZ.T. |MONREALE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |PALERMO |SEZ.T. |PARTINICO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |TERMINI IMERESE |SEZ.T. |CEFALÙ ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |TERMINI IMERESE |SEZ.T. |CORLEONE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PALERMO |TRAPANI |SEZ.T. |ALCAMO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PERUGIA |ORVIETO |T. |ORVIETO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PERUGIA |ORVIETO |P.R. |ORVIETO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |ASSISI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |CITTÀ DI PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |CASTELLO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |FOLIGNO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |GUBBIO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- PERUGIA |PERUGIA |SEZ.T. |TODI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- POTENZA |MATERA |SEZ.T. |PISTICCI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- POTENZA |MELFI |T. |MELFI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- POTENZA |MELFI |P.R. |MELFI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- REGGIO CALABRIA|LOCRI |SEZ.T. |SIDERNO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- REGGIO CALABRIA|PALMI |SEZ.T. |CINQUEFRONDI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |MELITO DI PORTO REGGIO CALABRIA|REGGIO CALABRIA |SEZ.T. |SALVO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |CASSINO |SEZ.T. |SORA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |CIVITAVECCHIA |SEZ.T. |BRACCIANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |FROSINONE |SEZ.T. |ALATRI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |FROSINONE |SEZ.T. |ANAGNI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |LATINA |SEZ.T. |GAETA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |LATINA |SEZ.T. |TERRACINA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |RIETI |SEZ.T. |POGGIO MIRTETO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |ROMA |SEZ.T. |OSTIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |CASTELNUOVO DI ROMA |TIVOLI |SEZ.T. |PORTO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |TIVOLI |SEZ.T. |PALESTRINA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |VELLETRI |SEZ.T. |ALBANO LAZIALE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |VELLETRI |SEZ.T. |ANZIO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |VELLETRI |SEZ.T. |FRASCATI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |VITERBO |SEZ.T. |CIVITACASTELLANA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- ROMA |VITERBO |SEZ.T. |MONTEFIASCONE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- SALERNO |SALA CONSILINA |T. |SALA CONSILINA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- SALERNO |SALA CONSILINA |SEZ.T. |SAPRI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- SALERNO |SALA CONSILINA |P.R. |SALA CONSILINA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |AMALFI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |CAVA DÈ TIRRENI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |EBOLI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |MERCATO SAN SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |SEVERINO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |MONTECORVINO SALERNO |SALERNO |SEZ.T. |ROVELLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- SASSARI |SASSARI |SEZ.T. |ALGHERO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- SASSARI |TEMPIO PAUSANIA |SEZ.T. |LA MADDALENA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- SASSARI |TEMPIO PAUSANIA |SEZ.T. |OLBIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TARANTO |TARANTO |SEZ.T. |GINOSA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TARANTO |TARANTO |SEZ.T. |GROTTAGLIE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TARANTO |TARANTO |SEZ.T. |MANDURIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TARANTO |TARANTO |SEZ.T. |MARTINA FRANCA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |ACQUI TERME |T. |ACQUI TERME ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |ACQUI TERME |P.R. |ACQUI TERME ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |ALBA |T. |ALBA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |ALBA |SEZ.T. |BRA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |ALBA |P.R. |ALBA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |ALESSANDRIA |SEZ.T. |NOVI LIGURE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |CASALE MONFERRATO|T. |CASALE MONFERRATO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |CASALE MONFERRATO|P.R. |CASALE MONFERRATO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |MONDOVÌ |T. |MONDOVÌ ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |MONDOVÌ |P.R. |MONDOVÌ ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |NOVARA |SEZ.T. |BORGOMANERO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |PINEROLO |T. |PINEROLO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |PINEROLO |P.R. |PINEROLO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |SALUZZO |T. |SALUZZO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |SALUZZO |P.R. |SALUZZO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |TORINO |SEZ.T. |CHIVASSO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |TORINO |SEZ.T. |CIRIÈ ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |TORINO |SEZ.T. |MONCALIERI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |TORINO |SEZ.T. |SUSA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |TORTONA |T. |TORTONA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |TORTONA |P.R. |TORTONA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |VERBANIA |SEZ.T. |DOMODOSSOLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TORINO |VERCELLI |SEZ.T. |VARALLO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TRENTO |TRENTO |SEZ.T. |BORGO VALSUGANA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TRENTO |TRENTO |SEZ.T. |CAVALESE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TRENTO |TRENTO |SEZ.T. |CLES ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TRENTO |TRENTO |SEZ.T. |TIONE DI TRENTO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |SAN VITO AL TRIESTE |PORDENONE |SEZ.T. |TAGLIAMENTO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TRIESTE |TOLMEZZO |T. |TOLMEZZO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TRIESTE |TOLMEZZO |P.R. |TOLMEZZO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |CIVIDALE DEL TRIESTE |UDINE |SEZ.T. |FRIULI ---------------|-----------------|-----------------|----------------- TRIESTE |UDINE |SEZ.T. |PALMANOVA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |BASSANO DEL | |BASSANO DEL VENEZIA |GRAPPA |T. |GRAPPA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- |BASSANO DEL | |BASSANO DEL VENEZIA |GRAPPA |P.R. |GRAPPA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |BELLUNO |SEZ.T. |PIEVE DI CADORE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |PADOVA |SEZ.T. |CITTADELLA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |PADOVA |SEZ.T. |ESTE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |ROVIGO |SEZ.T. |ADRIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |CASTELFRANCO VENEZIA |TREVISO |SEZ.T. |VENETO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |TREVISO |SEZ.T. |CONEGLIANO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |TREVISO |SEZ.T. |MONTEBELLUNA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |VENEZIA |SEZ.T. |CHIOGGIA ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |VENEZIA |SEZ.T. |DOLO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |VENEZIA |SEZ.T. |PORTOGRUARO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- | | |SAN DONÀ DI VENEZIA |VENEZIA |SEZ.T. |PIAVE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |VERONA |SEZ.T. |LEGNAGO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |VERONA |SEZ.T. |SOAVE ---------------|-----------------|-----------------|----------------- VENEZIA |VICENZA |SEZ.T. |SCHIO ---------------|-----------------|-----------------|----------------- Allegato 1 (art. 2, comma 1, lett. a); tabella allegata al regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12) Tabella A CORTE DI APPELLO DI ANCONA TRIBUNALE DI ANCONA Agugliano, Ancona, Arcevia, Barbara, Belvedere Ostrense, Camerano, Camerata Picena, Castel Colonna, Castelbellino, Castelfidardo, Castelleone di Suasa, Castelplanio, Cerreto d'Esi, Chiaravalle, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Falconara Marittima, Filottrano, Genga, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Monte Roberto, Monte San Vito, Montecarotto, Montemarciano, Monterado, Morro d'Alba, Numana, Offagna, Osimo, Ostra, Ostra Vetere, Poggio San Marcello, Polverigi, Ripe, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Sassoferrato, Senigallia, Serra dè Conti, Serra San Quirico, Sirolo, Staffolo. TRIBUNALE DI ASCOLI PICENO Acquasanta Terme, Acquaviva Picena, Amandola, Appignano del Tronto, Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, Carassai, Castel di Lama, Castignano, Castorano, Colli del Tronto, Comunanza, Folignano, Force, Maltignano, Monsampolo del Tronto, Montalto delle Marche, Montedinove, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Monteprandone, Offida, Palmiano, Roccafluvione, Rotella, San Benedetto del Tronto, Spinetoli, Valle Castellana, Venarotta. TRIBUNALE DI FERMO Altidona, Belmonte Piceno, Campofilone, Cossignano, Cupra Marittima, Falerone, Fermo, Francavilla d'Ete, Grottammare, Grottazzolina, Lapedona, Magliano di Tenna, Massa Fermana, Massignano, Monsampietro Morico, Montappone, Monte Giberto, Monte Rinaldo, Monte San Pietrangeli, Monte Urano, Monte Vidon Combatte, Monte Vidon Corrado, Montefalcone Appennino, Montefiore dell'Aso, Montegiorgio, Montegranaro, Monteleone di Fermo, Montelparo, Monterubbiano, Montottone, Moresco, Ortezzano, Pedaso, Petritoli, Ponzano di Fermo, Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio, Rapagnano, Ripatransone, Santa Vittoria in Matenano, Sant'Elpidio a Mare, Servigliano, Smerillo, Torre San Patrizio. TRIBUNALE DI MACERATA Acquacanina, Apiro, Appignano, Belforte del Chienti, Bolognola, Caldarola, Camerino, Camporotondo di Fiastrone, Castelraimondo, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Cingoli, Civitanova Marche, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiastra, Fiordimonte, Fiuminata, Gagliole, Gualdo, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte Cavallo, Monte San Giusto, Monte San Martino, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Montelupone, Morrovalle, Muccia, Penna San Giovanni, Petriolo, Pieve Torina, Pievebovigliana, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati, Ripe San Ginesio, San Ginesio, San Severino Marche, Sant'Angelo in Pontano, Sarnano, Sefro, Serrapetrona, Serravalle di Chienti, Tolentino, Treia, Urbisaglia, Ussita, Visso. TRIBUNALE DI PESARO Acqualagna, Apecchio, Auditore, Barchi, Belforte all'Isauro, Borgo Pace, Cagli, Cantiano, Carpegna, Cartoceto, Colbordolo, Fano, Fermignano, Fossombrone, Fratte Rosa, Frontino, Frontone, Gabicce Mare, Gradara, Isola del Piano, Lunano, Macerata Feltria, Mercatello sul Metauro, Mercatino Conca, Mombaroccio, Mondavio, Mondolfo, Monte Cerignone, Monte Grimano Terme, Monte Porzio, Montecalvo in Foglia, Monteciccardo, Montecopiolo, Montefelcino, Montelabbate, Montemaggiore al Metauro, Orciano di Pesaro, Peglio, Pergola, Pesaro, Petriano, Piagge, Piandimeleto, Pietrarubbia, Piobbico, Saltara, San Costanzo, San Giorgio di Pesaro, San Lorenzo in Campo, Sant'Angelo in Lizzola, Sant'Angelo in Vado, Sant'Ippolito, Sassocorvaro, Sassofeltrio, Serra Sant'Abbondio, Serrungarina, Tavoleto, Tavullia, Urbania, Urbino. CORTE DI APPELLO DI BARI TRIBUNALE DI BARI Acquaviva delle Fonti, Adelfia, Alberobello, Altamura, Bari, Binetto, Bitetto, Bitonto, Bitritto, Capurso, Casamassima, Cassano delle Murge, Castellana Grotte, Cellamare, Conversano, Gioia del Colle, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Locorotondo, Modugno, Mola di Bari, Monopoli, Noci, Noicattaro, Palo del Colle, Poggiorsini, Polignano a Mare, Putignano, Rutigliano, Sammichele di Bari, Sannicandro di Bari, Santeramo in Colle, Toritto, Triggiano, Turi, Valenzano. TRIBUNALE DI FOGGIA Accadia, Alberona, Anzano di Puglia, Apricena, Ascoli Satriano, Biccari, Bovino, Cagnano Varano, Candela, Carapelle, Carlantino, Carpino, Casalnuovo Monterotaro, Casalvecchio di Puglia, Castelluccio dei Sauri, Castelluccio Valmaggiore, Castelnuovo della Daunia, Celenza Valfortore, Celle di San Vito, Cerignola, Chieuti, Deliceto, Faeto, Foggia, Ischitella, Isole Tremiti, Lesina, Lucera, Manfredonia, Margherita di Savoia, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Monteleone di Puglia, Motta Montecorvino, Ordona, Orsara di Puglia, Orta Nova, Panni, Peschici, Pietramontecorvino, Poggio Imperiale, Rignano Garganico, Rocchetta Sant'Antonio, Rodi Garganico, Roseto Valfortore, San Ferdinando di Puglia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Marco la Catola, San Nicandro Garganico, San Paolo di Civitate, San Severo, Sant'Agata di Puglia, Serracapriola, Stornara, Stornarella, Torremaggiore, Trinitapoli, Troia, Vico del Gargano, Vieste, Volturara Appula, Volturino, Zapponeta. TRIBUNALE DI TRANI Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa di Puglia, Corato, Minervino Murge, Molfetta, Ruvo di Puglia, Spinazzola, Terlizzi, Trani. CORTE DI APPELLO DI BOLOGNA TRIBUNALE DI BOLOGNA Anzola dell'Emilia, Argelato, Baricella, Bazzano, Bentivoglio, Bologna, Borgo Tossignano, Budrio, Calderara di Reno, Camugnano, Casalecchio di Reno, Casalfiumanese, Castel d'Aiano, Castel del Rio, Castel di Casio, Castel Guelfo di Bologna, Castel Maggiore, Castel San Pietro Terme, Castello d'Argile, Castello di Serravalle, Castenaso, Castiglione dei Pepoli, Crespellano, Crevalcore, Dozza, Fontanelice, Gaggio Montano, Galliera, Granaglione, Granarolo dell'Emilia, Grizzana Morandi, Imola, Lizzano in Belvedere, Loiano, Malalbergo, Marzabotto, Medicina, Minerbio, Molinella, Monghidoro, Monte San Pietro, Monterenzio, Monteveglio, Monzuno, Mordano, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, Porretta Terme, Sala Bolognese, San Benedetto Val di Sambro, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sant'Agata Bolognese, Sasso Marconi, Savigno, Vergato, Zola Predosa. TRIBUNALE DI FERRARA Argenta, Berra, Bondeno, Cento, Codigoro, Comacchio, Copparo, Ferrara, Formignana, Goro, Jolanda di Savoia, Lagosanto, Masi Torello, Massa Fiscaglia, Mesola, Migliarino, Migliaro, Mirabello, Ostellato, Pieve di Cento, Poggio Renatico, Portomaggiore, Ro, Sant'Agostino, Tresigallo, Vigarano Mainarda, Voghiera. TRIBUNALE DI FORLÌ Bagno di Romagna, Bertinoro, Borghi, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cesena, Cesenatico, Civitella di Romagna, Dovadola, Forlì, Forlimpopoli, Galeata, Gambettola, Gatteo, Longiano, Meldola, Mercato Saraceno, Modigliana, Montiano, Portico e San Benedetto, Predappio, Premilcuore, Rocca San Casciano, Roncofreddo, San Mauro Pascoli, Santa Sofia, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Sogliano al Rubicone, Tredozio, Verghereto. TRIBUNALE DI MODENA Bastiglia, Bomporto, Campogalliano, Camposanto, Carpi, Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Fanano, Finale Emilia, Fiorano Modenese, Fiumalbo, Formigine, Frassinoro, Guiglia, Lama Mocogno, Maranello, Marano sul Panaro, Medolla, Mirandola, Modena, Montecreto, Montefiorino, Montese, Nonantola, Novi di Modena, Palagano, Pavullo nel Frignano, Pievepelago, Polinago, Prignano sulla Secchia, Ravarino, Riolunato, San Cesario sul Panaro, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Sassuolo, Savignano sul Panaro, Serramazzoni, Sestola, Soliera, Spilamberto, Vignola, Zocca. TRIBUNALE DI PARMA Albareto, Bardi, Bedonia, Berceto, Bore, Borgo Val di Taro, Busseto, Calestano, Collecchio, Colorno, Compiano, Corniglio, Felino, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Fornovo di Taro, Langhirano, Lesignano dè Bagni, Medesano, Mezzani, Monchio delle Corti, Montechiarugolo, Neviano degli Arduini, Noceto, Palanzano, Parma, Pellegrino Parmense, Polesine Parmense, Roccabianca, Sala Baganza, Salsomaggiore Terme, San Secondo Parmense, Sissa, Solignano, Soragna, Sorbolo, Terenzo, Tizzano Val Parma, Tornolo, Torrile, Traversetolo, Trecasali, Valmozzola, Varano dè Melegari, Varsi, Zibello. TRIBUNALE DI PIACENZA Agazzano, Alseno, Besenzone, Bettola, Bobbio, Borgonovo Val Tidone, Cadeo, Calendasco, Caminata, Caorso, Carpaneto Piacentino, Castel San Giovanni, Castell'Arquato, Castelvetro Piacentino, Cerignale, Coli, Corte Brugnatella, Cortemaggiore, Farini, Ferriere, Fiorenzuola d'Arda, Gazzola, Gossolengo, Gragnano Trebbiense, Gropparello, Lugagnano Val d'Arda, Monticelli d'Ongina, Morfasso, Nibbiano, Ottone, Pecorara, Piacenza, Pianello Val Tidone, Piozzano, Podenzano, Ponte dell'Olio, Pontenure, Rivergaro, Rottofreno, San Giorgio Piacentino, San Pietro in Cerro, Sarmato, Travo, Vernasca, Vigolzone, Villanova sull'Arda, Zerba, Ziano Piacentino. TRIBUNALE DI RAVENNA Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Cervia, Conselice, Cotignola, Faenza, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda, Ravenna, Riolo Terme, Russi, Sant'Agata sul Santerno, Solarolo. TRIBUNALE DI REGGIO EMILIA Albinea, Bagnolo in Piano, Baiso, Bibbiano, Boretto, Brescello, Busana, Cadelbosco di Sopra, Campagnola Emilia, Campegine, Canossa, Carpineti, Casalgrande, Casina, Castellarano, Castelnovo di Sotto, Castelnovo nè Monti, Cavriago, Collagna, Correggio, Fabbrico, Gattatico, Gualtieri, Guastalla, Ligonchio, Luzzara, Montecchio Emilia, Novellara, Poviglio, Quattro Castella, Ramiseto, Reggio nell'Emilia, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo, Rubiera, San Martino in Rio, San Polo d'Enza, Sant'Ilario d'Enza, Scandiano, Toano, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Viano, Villa Minozzo. TRIBUNALE DI RIMINI Bellaria-Igea Marina, Casteldelci, Cattolica, Coriano, Gemmano, Maiolo, Misano Adriatico, Mondaino, Monte Colombo, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo, Morciano di Romagna, Novafeltria, Pennabilli, Poggio Berni, Riccione, Rimini, Saludecio, San Clemente, San Giovanni in Marignano, San Leo, Sant'Agata Feltria, Santarcangelo di Romagna, Talamello, Torriana, Verucchio. CORTE DI APPELLO DI BRESCIA TRIBUNALE DI BERGAMO Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Albano Sant'Alessandro, Albino, Algua, Almè, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Alzano Lombardo, Ambivere, Antegnate, Arcene, Ardesio, Arzago d'Adda, Averara, Aviatico, Azzano San Paolo, Azzone, Bagnatica, Barbata, Bariano, Barzana, Bedulita, Berbenno, Bergamo, Berzo San Fermo, Bianzano, Blello, Bolgare, Boltiere, Bonate Sopra, Bonate Sotto, Borgo di Terzo, Bossico, Bottanuco, Bracca, Branzi, Brembate, Brembate di Sopra, Brembilla, Brignano Gera d'Adda, Brumano, Brusaporto, Calcinate, Calcio, Calusco d'Adda, Calvenzano, Camerata Cornello, Canonica d'Adda, Capizzone, Capriate San Gervasio, Caprino Bergamasco, Caravaggio, Carobbio degli Angeli, Carona, Carvico, Casazza, Casirate d'Adda, Casnigo, Cassiglio, Castel Rozzone, Castelli Calepio, Castione della Presolana, Castro, Cavernago, Cazzano Sant'Andrea, Cenate Sopra, Cenate Sotto, Cene, Cerete, Chignolo d'Isola, Chiuduno, Cisano Bergamasco, Ciserano, Cividate al Piano, Clusone, Colere, Cologno al Serio, Colzate, Comun Nuovo, Corna Imagna, Cornalba, Cortenuova, Costa di Mezzate, Costa Serina, Costa Valle Imagna, Costa Volpino, Covo, Credaro, Curno, Cusio, Dalmine, Dossena, Endine Gaiano, Entratico, Fara Gera d'Adda, Fara Olivana con Sola, Filago, Fino del Monte, Fiorano al Serio, Fontanella, Fonteno, Foppolo, Foresto Sparso, Fornovo San Giovanni, Fuipiano Valle Imagna, Gandellino, Gandino, Gandosso, Gaverina Terme, Gazzaniga, Gerosa, Ghisalba, Gorlago, Gorle, Gorno, Grassobbio, Gromo, Grone, Grumello del Monte, Isola di Fondra, Isso, Lallio, Leffe, Lenna, Levate, Locatello, Lovere, Lurano, Luzzana, Madone, Mapello, Martinengo, Medolago, Mezzoldo, Misano di Gera d'Adda, Moio dè Calvi, Monasterolo del Castello, Montello, Morengo, Mornico al Serio, Mozzanica, Mozzo, Nembro, Olmo al Brembo, Oltre il Colle, Oltressenda Alta, Oneta, Onore, Orio al Serio, Ornica, Osio Sopra, Osio Sotto, Pagazzano, Paladina, Palazzago, Palosco, Parre, Parzanica, Pedrengo, Peia, Pianico, Piario, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzolo, Pognano, Ponte Nossa, Ponte San Pietro, Ponteranica, Pontida, Pontirolo Nuovo, Pradalunga, Predore, Premolo, Presezzo, Pumenengo, Ranica, Ranzanico, Riva di Solto, Rogno, Romano di Lombardia, Roncobello, Roncola, Rota d'Imagna, Rovetta, San Giovanni Bianco, San Paolo d'Argon, San Pellegrino Terme, Santa Brigida, Sant'Omobono Terme, Sarnico, Scanzorosciate, Schilpario, Sedrina, Selvino, Seriate, Serina, Solto Collina, Solza, Songavazzo, Sorisole, Sotto il Monte Giovanni XXIII, Sovere, Spinone al Lago, Spirano, Stezzano, Strozza, Suisio, Taleggio, Tavernola Bergamasca, Telgate, Terno d'Isola, Torre Boldone, Torre dè Roveri, Torre Pallavicina, Trescore Balneario, Treviglio, Treviolo, Ubiale Clanezzo, Urgnano, Valbondione, Valbrembo, Valgoglio, Valleve, Valnegra, Valsecca, Valtorta, Vedeseta, Verdellino, Verdello, Vertova, Viadanica, Vigano San Martino, Vigolo, Villa d'Adda, Villa d'Almè, Villa di Serio, Villa d'Ogna, Villongo, Vilminore di Scalve, Zandobbio, Zanica, Zogno. TRIBUNALE DI BRESCIA Acquafredda, Adro, Agnosine, Alfianello, Anfo, Angolo Terme, Artogne, Azzano Mella, Bagnolo Mella, Bagolino, Barbariga, Barghe, Bassano Bresciano, Bedizzole, Berlingo, Berzo Demo, Berzo Inferiore, Bienno, Bione, Borgo San Giacomo, Borgosatollo, Borno, Botticino, Bovegno, Bovezzo, Brandico, Braone, Breno, Brescia, Brione, Caino, Calcinato, Calvagese della Riviera, Calvisano, Capo di Ponte, Capovalle, Capriano del Colle, Capriolo, Carpenedolo, Castegnato, Castel Mella, Castelcovati, Castenedolo, Casto, Castrezzato, Cazzago San Martino, Cedegolo, Cellatica, Cerveno, Ceto, Cevo, Chiari, Cigole, Cimbergo, Cividate Camuno, Coccaglio, Collebeato, Collio, Cologne, Comezzano-Cizzago, Concesio, Corte Franca, Corteno Golgi, Corzano, Darfo Boario Terme, Dello, Desenzano del Garda, Edolo, Erbusco, Esine, Fiesse, Flero, Gambara, Gardone Riviera, Gardone Val Trompia, Gargnano, Gavardo, Ghedi, Gianico, Gottolengo, Gussago, Idro, Incudine, Irma, Iseo, Isorella, Lavenone, Leno, Limone sul Garda, Lodrino, Lograto, Lonato del Garda, Longhena, Losine, Lozio, Lumezzane, Maclodio, Mairano, Malegno, Malonno, Manerba del Garda, Manerbio, Marcheno, Marmentino, Marone, Mazzano, Milzano, Moniga del Garda, Monno, Monte Isola, Monticelli Brusati, Montichiari, Montirone, Mura, Muscoline, Nave, Niardo, Nuvolento, Nuvolera, Odolo, Offlaga, Ome, Ono San Pietro, Orzinuovi, Orzivecchi, Ospitaletto, Ossimo, Padenghe sul Garda, Paderno Franciacorta, Paisco Loveno, Paitone, Palazzolo sull'Oglio, Paratico, Paspardo, Passirano, Pavone del Mella, Pertica Alta, Pertica Bassa, Pezzaze, Pian Camuno, Piancogno, Pisogne, Polaveno, Polpenazze del Garda, Pompiano, Poncarale, Ponte di Legno, Pontevico, Pontoglio, Pozzolengo, Pralboino, Preseglie, Prestine, Prevalle, Provaglio d'Iseo, Provaglio Val Sabbia, Puegnago sul Garda, Quinzano d'Oglio, Remedello, Rezzato, Roccafranca, Rodengo Saiano, Roè Volciano, Roncadelle, Rovato, Rudiano, Sabbio Chiese, Sale Marasino, Salò, San Felice del Benaco, San Gervasio Bresciano, San Paolo, San Zeno Naviglio, Sarezzo, Saviore dell'Adamello, Sellero, Seniga, Serle, Sirmione, Soiano del Lago, Sonico, Sulzano, Tavernole sul Mella, Temù, Tignale, Torbole Casaglia, Toscolano-Maderno, Travagliato, Tremosine, Trenzano, Treviso Bresciano, Urago d'Oglio, Vallio Terme, Verolanuova, Verolavecchia, Vestone, Vezza d'Oglio, Villa Carcina, Villachiara, Villanuova sul Clisi, Vione, Visano, Vobarno, Zone. TRIBUNALE DI CREMONA Acquanegra Cremonese, Agnadello, Annicco, Azzanello, Bagnolo Cremasco, Bonemerse, Bordolano, Cà d'Andrea, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Cappella Cantone, Cappella dè Picenardi, Capralba, Casalbuttano ed Uniti, Casale Cremasco-Vidolasco, Casaletto Ceredano, Casaletto di Sopra, Casaletto Vaprio, Casalmaggiore, Casalmorano, Castel Gabbiano, Casteldidone, Castelleone, Castelverde, Castelvisconti, Cella Dati, Chieve, Cicognolo, Cingia dè Botti, Corte dè Cortesi con Cignone, Corte dè Frati, Credera Rubbiano, Crema, Cremona, Cremosano, Crotta d'Adda, Cumignano sul Naviglio, Derovere, Dovera, Drizzona, Fiesco, Formigara, Gabbioneta-Binanuova, Gadesco-Pieve Delmona, Genivolta, Gerre dè Caprioli, Gombito, Grontardo, Grumello Cremonese ed Uniti, Gussola, Isola Dovarese, Izano, Madignano, Malagnino, Martignana di Po, Monte Cremasco, Montodine, Moscazzano, Motta Baluffi, Offanengo, Olmeneta, Ostiano, Paderno Ponchielli, Palazzo Pignano, Pandino, Persico Dosimo, Pescarolo ed Uniti, Pessina Cremonese, Piadena, Pianengo, Pieranica, Pieve d'Olmi, Pieve San Giacomo, Pizzighettone, Pozzaglio ed Uniti, Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Rivarolo del Re ed Uniti, Rivolta d'Adda, Robecco d'Oglio, Romanengo, Salvirola, San Bassano, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Scandolara Ripa d'Oglio, Sergnano, Sesto ed Uniti, Solarolo Rainerio, Soncino, Soresina, Sospiro, Spinadesco, Spino d'Adda, Stagno Lombardo, Ticengo, Torlino Vimercati, Torre dè Picenardi, Torricella del Pizzo, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco, Vailate, Vescovato, Volongo, Voltido. TRIBUNALE DI MANTOVA Acquanegra sul Chiese, Asola, Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgoforte, Borgofranco sul Po, Bozzolo, Calvatone, Canneto sull'Oglio, Carbonara di Po, Casalmoro, Casaloldo, Casalromano, Castel d'Ario, Castel Goffredo, Castelbelforte, Castellucchio, Castiglione delle Stiviere, Cavriana, Ceresara, Commessaggio, Curtatone, Dosolo, Felonica, Gazoldo degli Ippoliti, Gazzuolo, Goito, Gonzaga, Guidizzolo, Magnacavallo, Mantova, Marcaria, Mariana Mantovana, Marmirolo, Medole, Moglia, Monzambano, Motteggiana, Ostiglia, Pegognaga, Pieve di Coriano, Piubega, Poggio Rusco, Pomponesco, Ponti sul Mincio, Porto Mantovano, Quingentole, Quistello, Redondesco, Revere, Rivarolo Mantovano, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, Sabbioneta, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giorgio di Mantova, San Giovanni del Dosso, San Martino dall'Argine, Schivenoglia, Sermide, Serravalle a Po, Solferino, Spineda, Sustinente, Suzzara, Tornata, Viadana, Villa Poma, Villimpenta, Virgilio, Volta Mantovana. CORTE DI APPELLO DI CAGLIARI TRIBUNALE DI CAGLIARI Arbus, Armungia, Assemini, Ballao, Barrali, Barumini, Buggerru, Burcei, Cagliari, Calasetta, Capoterra, Carbonia, Carloforte, Castiadas, Collinas, Decimomannu, Decimoputzu, Dolianova, Domus de Maria, Domusnovas, Donori, Elmas, Escalaplano, Escolca, Fluminimaggiore, Furtei, Genoni, Genuri, Gergei, Gesico, Gesturi, Giba, Goni, Gonnesa, Gonnosfanadiga, Guamaggiore, Guasila, Guspini, Iglesias, Isili, Laconi, Las Plassas, Lunamatrona, Mandas, Maracalagonis, Masainas, Monastir, Monserrato, Muravera, Musei, Narcao, Nuragus, Nurallao, Nuraminis, Nurri, Nuxis, Orroli, Ortacesus, Pabillonis, Pauli Arbarei, Perdaxius, Pimentel, Piscinas, Portoscuso, Pula, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Samassi, Samatzai, San Basilio, San Gavino Monreale, San Giovanni Suergiu, San Nicolò Gerrei, San Sperate, San Vito, Sanluri, Santadi, Sant'Andrea Frius, Sant'Anna Arresi, Sant'Antioco, Sardara, Sarroch, Segariu, Selargius, Selegas, Senorbì, Serdiana, Serramanna, Serrenti, Serri, Sestu, Settimo San Pietro, Setzu, Siddi, Siliqua, Silius, Sinnai, Siurgus Donigala, Soleminis, Suelli, Teulada, Tratalias, Tuili, Turri, Ussana, Ussaramanna, Uta, Vallermosa, Villa San Pietro, Villacidro, Villamar, Villamassargia, Villanova Tulo, Villanovaforru, Villanovafranca, Villaperuccio, Villaputzu, Villasalto, Villasimius, Villasor, Villaspeciosa. TRIBUNALE DI LANUSEI Arzana, Bari Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Esterzili, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Sadali, Seui, Seulo, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Urzulei, Ussassai, Villagrande Strisaili. TRIBUNALE DI ORISTANO Abbasanta, Aidomaggiore, Albagiara, Ales, Allai, Arborea, Ardauli, Aritzo, Assolo, Asuni, Atzara, Austis, Baradili, Baratili San Pietro, Baressa, Bauladu, Belvì, Bidonì, Birori, Bolotana, Bonarcado, Boroneddu, Borore, Bortigali, Bosa, Busachi, Cabras, Cuglieri, Curcuris, Desulo, Dualchi, Flussio, Fordongianus, Gadoni, Ghilarza, Gonnoscodina, Gonnosnò, Gonnostramatza, Lei, Macomer, Magomadas, Marrubiu, Masullas, Meana Sardo, Milis, Modolo, Mogorella, Mogoro, Montresta, Morgongiori, Narbolia, Neoneli, Noragugume, Norbello, Nughedu Santa Vittoria, Nurachi, Nureci, Ollastra, Oristano, Ortueri, Palmas Arborea, Pau, Paulilatino, Pompu, Riola Sardo, Ruinas, Sagama, Samugheo, San Nicolò d'Arcidano, San Vero Milis, Santa Giusta, Santu Lussurgiu, Scano di Montiferro, Sedilo, Seneghe, Senis, Sennariolo, Siamaggiore, Siamanna, Siapiccia, Silanus, Simala, Simaxis, Sindia, Sini, Siris, Soddì, Solarussa, Sorgono, Sorradile, Suni, Tadasuni, Terralba, Teti, Tiana, Tinnura, Tonara, Tramatza, Tresnuraghes, Ulà Tirso, Uras, Usellus, Villa Sant'Antonio, Villa Verde, Villanova Truschedu, Villaurbana, Zeddiani, Zerfaliu. CORTE DI APPELLO DI CAGLIARI SEZIONE DISTACCATA DI SASSARI TRIBUNALE DI NUORO Anela, Benetutti, Bitti, Bono, Bottidda, Budoni, Bultei, Burgos, Dorgali, Esporlatu, Fonni, Galtellì, Gavoi, Illorai, Irgoli, Loculi, Lodè, Lodine, Lula, Mamoiada, Nule, Nuoro, Oliena, Ollolai, Olzai, Onanì, Onifai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orosei, Orotelli, Orune, Osidda, Ottana, Ovodda, Posada, San Teodoro, Sarule, Siniscola, Torpè. TRIBUNALE DI SASSARI Alà dei Sardi, Alghero, Ardara, Banari, Bessude, Bonnanaro, Bonorva, Borutta, Buddusò, Bulzi, Cargeghe, Castelsardo, Cheremule, Chiaramonti, Codrongianos, Cossoine, Florinas, Giave, Ittireddu, Ittiri, Laerru, Mara, Martis, Monteleone Rocca Doria, Mores, Muros, Nughedu San Nicolò, Nulvi, Olmedo, Oschiri, Osilo, Ossi, Ozieri, Padria, Padru, Pattada, Ploaghe, Porto Torres, Pozzomaggiore, Putifigari, Romana, Santa Maria Coghinas, Sassari, Sedini, Semestene, Sennori, Siligo, Sorso, Stintino, Tergu, Thiesi, Tissi, Torralba, Tula, Uri, Usini, Valledoria, Villanova Monteleone. TRIBUNALE DI TEMPIO PAUSANIA Aggius, Aglientu, Arzachena, Badesi, Berchidda, Bortigiadas, Calangianus, Erula, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Luogosanto, Luras, Monti, Olbia, Palau, Perfugas, Santa Teresa Gallura, Sant'Antonio di Gallura, Telti, Tempio Pausania, Trinità d'Agultu e Vignola, Viddalba. CORTE DI APPELLO DI CALTANISSETTA TRIBUNALE DI CALTANISSETTA Acquaviva Platani, Bompensiere, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Marianopoli, Milena, Montedoro, Mussomeli, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino, Sutera, Vallelunga Pratameno, Villalba. TRIBUNALE DI ENNA Agira, Aidone, Assoro, Barrafranca, Calascibetta, Capizzi, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Gagliano Castelferrato, Leonforte, Nicosia, Nissoria, Piazza Armerina, Pietraperzia, Regalbuto, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe, Villarosa. TRIBUNALE DI GELA Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi. CORTE DI APPELLO DI CAMPOBASSO TRIBUNALE DI CAMPOBASSO Baranello, Bojano, Busso, Campobasso, Campochiaro, Campodipietra, Campolieto, Casalciprano, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Castelmauro, Castropignano, Cercemaggiore, Cercepiccola, Civitacampomarano, Colle d'Anchise, Ferrazzano, Fossalto, Gambatesa, Gildone, Guardiaregia, Jelsi, Limosano, Lucito, Lupara, Matrice, Mirabello Sannitico, Molise, Monacilioni, Montagano, Montefalcone nel Sannio, Montemitro, Oratino, Petrella Tifernina, Pietracupa, Riccia, Ripalimosani, Roccavivara, Salcito, San Biase, San Felice del Molise, San Giovanni in Galdo, San Giuliano del Sannio, San Massimo, San Polo Matese, Sant'Angelo Limosano, Sepino, Spinete, Torella del Sannio, Toro, Trivento, Tufara, Vinchiaturo. TRIBUNALE DI ISERNIA Acquaviva d'Isernia, Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Cantalupo nel Sannio, Capracotta, Carovilli, Carpinone, Castel del Giudice, Castel San Vincenzo, Castelpetroso, Castelpizzuto, Castelverrino, Cerro al Volturno, Chiauci, Civitanova del Sannio, Colli a Volturno, Conca Casale, Duronia, Filignano, Forlì del Sannio, Fornelli, Frosolone, Isernia, Longano, Macchia d'Isernia, Macchiagodena, Miranda, Montaquila, Montenero Val Cocchiara, Monteroduni, Pesche, Pescolanciano, Pescopennataro, Pettoranello del Molise, Pietrabbondante, Pizzone, Poggio Sannita, Pozzilli, Rionero Sannitico, Roccamandolfi, Roccasicura, Rocchetta a Volturno, San Pietro Avellana, Santa Maria del Molise, Sant'Agapito, Sant'Angelo del Pesco, Sant'Elena Sannita, Scapoli, Sessano del Molise, Sesto Campano, Vastogirardi, Venafro. TRIBUNALE DI LARINO Acquaviva Collecroce, Bonefro, Campomarino, Casacalenda, Colletorto, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Macchia Valfortore, Mafalda, Montecilfone, Montelongo, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Palata, Petacciato, Pietracatella, Portocannone, Provvidenti, Ripabottoni, Rotello, San Giacomo degli Schiavoni, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Santa Croce di Magliano, Sant'Elia a Pianisi, Tavenna, Termoli, Ururi. CORTE DI APPELLO DI CATANIA TRIBUNALE DI CALTAGIRONE Caltagirone, Castel di Iudica, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Militello in Val di Catania, Mineo, Mirabella Imbaccari, Palagonia, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Scordia, Vizzini. TRIBUNALE DI CATANIA Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant'Antonio, Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Calatabiano, Camporotondo Etneo, Castiglione di Sicilia, Catania, Cesarò, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Gravina di Catania, Linguaglossa, Maletto, Maniace, Mascali, Mascalucia, Milo, Misterbianco, Motta Sant'Anastasia, Nicolosi, Paternò, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Riposto, San Giovanni la Punta, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, San Teodoro, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Sant'Agata li Battiati, Sant'Alfio, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande, Zafferana Etnea. TRIBUNALE DI RAGUSA Acate, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Ispica, Modica, Monterosso Almo, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli, Vittoria. TRIBUNALE DI SIRACUSA Augusta, Avola, Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Carlentini, Cassaro, Ferla, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino. CORTE DI APPELLO DI CATANZARO TRIBUNALE DI CASTROVILLARI Acquaformosa, Albidona, Alessandria del Carretto, Altomonte, Amendolara, Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Canna, Cariati, Cassano all'Ionio, Castroregio, Castrovillari, Cerchiara di Calabria, Civita, Corigliano Calabro, Cropalati, Crosia, Firmo, Francavilla Marittima, Frascineto, Laino Borgo, Laino Castello, Longobucco, Lungro, Mandatoriccio, Montegiordano, Morano Calabro, Mormanno, Mottafollone, Nocara, Oriolo, Paludi, Papasidero, Pietrapaola, Plataci, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Rossano, San Basile, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Donato di Ninea, San Giorgio Albanese, San Lorenzo Bellizzi, San Lorenzo del Vallo, San Sosti, Santa Sofia d'Epiro, Sant'Agata di Esaro, Saracena, Scala Coeli, Spezzano Albanese, Tarsia, Terranova da Sibari, Terravecchia, Trebisacce, Vaccarizzo Albanese, Villapiana. TRIBUNALE DI CATANZARO Albi, Amaroni, Amato, Andali, Argusto, Badolato, Belcastro, Borgia, Botricello, Caraffa di Catanzaro, Cardinale, Catanzaro, Cenadi, Centrache, Cerva, Chiaravalle Centrale, Cropani, Davoli, Fossato Serralta, Gagliato, Gasperina, Gimigliano, Girifalco, Guardavalle, Isca sullo Ionio, Magisano, Marcedusa, Marcellinara, Miglierina, Montauro, Montepaone, Olivadi, Palermiti, Pentone, Petrizzi, San Floro, San Pietro Apostolo, San Sostene, San Vito sullo Ionio, Santa Caterina dello Ionio, Sant'Andrea Apostolo dello Ionio, Satriano, Sellia, Sellia Marina, Sersale, Settingiano, Simeri Crichi, Sorbo San Basile, Soverato, Soveria Simeri, Squillace, Stalettì, Taverna, Tiriolo, Torre di Ruggiero, Vallefiorita, Zagarise. TRIBUNALE DI COSENZA Acri, Altilia, Aprigliano, Belsito, Bianchi, Bisignano, Carolei, Carpanzano, Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Castrolibero, Celico, Cellara, Cerisano, Cervicati, Cerzeto, Colosimi, Cosenza, Dipignano, Domanico, Fagnano Castello, Figline Vegliaturo, Grimaldi, Lappano, Lattarico, Luzzi, Malito, Malvito, Mangone, Marano Marchesato, Marano Principato, Marzi, Mendicino, Mongrassano, Montalto Uffugo, Panettieri, Parenti, Paterno Calabro, Pedace, Pedivigliano, Piane Crati, Pietrafitta, Rende, Roggiano Gravina, Rogliano, Rose, Rota Greca, Rovito, San Benedetto Ullano, San Fili, San Giovanni in Fiore, San Marco Argentano, San Martino di Finita, San Pietro in Guarano, San Vincenzo La Costa, Santa Caterina Albanese, Santo Stefano di Rogliano, Scigliano, Serra Pedace, Spezzano della Sila, Spezzano Piccolo, Torano Castello, Trenta, Zumpano. TRIBUNALE DI CROTONE Belvedere di Spinello, Caccuri, Carfizzi, Casabona, Castelsilano, Cerenzia, Cirò, Cirò Marina, Cotronei, Crotone, Crucoli, Cutro, Isola di Capo Rizzuto, Melissa, Mesoraca, Pallagorio, Petilia Policastro, Petronà, Rocca di Neto, Roccabernarda, San Mauro Marchesato, San Nicola dell'Alto, Santa Severina, Savelli, Scandale, Strongoli, Umbriatico, Verzino. TRIBUNALE DI LAMEZIA TERME Carlopoli, Cicala, Conflenti, Cortale, Curinga, Decollatura, Falerna, Feroleto Antico, Filadelfia, Francavilla Angitola, Gizzeria, Jacurso, Lamezia Terme, Maida, Martirano, Martirano Lombardo, Motta Santa Lucia, Nocera Terinese, Pianopoli, Platania, Polia, San Mango d'Aquino, San Pietro a Maida, Serrastretta, Soveria Mannelli. TRIBUNALE DI PAOLA Acquappesa, Aiello Calabro, Aieta, Amantea, Belmonte Calabro, Belvedere Marittimo, Bonifati, Buonvicino, Cetraro, Cleto, Diamante, Falconara Albanese, Fiumefreddo Bruzio, Fuscaldo, Grisolia, Guardia Piemontese, Lago, Longobardi, Maierà, Orsomarso, Paola, Praia a Mare, San Lucido, San Nicola Arcella, San Pietro in Amantea, Sangineto, Santa Domenica Talao, Santa Maria del Cedro, Scalea, Serra d'Aiello, Tortora, Verbicaro. TRIBUNALE DI VIBO VALENTIA Acquaro, Arena, Briatico, Brognaturo, Capistrano, Cessaniti, Dasà, Dinami, Drapia, Fabrizia, Filandari, Filogaso, Francica, Gerocarne, Ionadi, Joppolo, Limbadi, Maierato, Mileto, Mongiana, Monterosso Calabro, Nardodipace, Nicotera, Parghelia, Pizzo, Pizzoni, Ricadi, Rombiolo, San Calogero, San Costantino Calabro, San Gregorio d'Ippona, San Nicola da Crissa, Sant'Onofrio, Serra San Bruno, Simbario, Sorianello, Soriano Calabro, Spadola, Spilinga, Stefanaconi, Tropea, Vallelonga, Vazzano, Vibo Valentia, Zaccanopoli, Zambrone, Zungri. CORTE DI APPELLO DI FIRENZE TRIBUNALE DI AREZZO Anghiari, Arezzo, Badia Tedalda, Bibbiena, Bucine, Capolona, Caprese Michelangelo, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Castelfranco di Sopra, Castiglion Fibocchi, Castiglion Fiorentino, Cavriglia, Chitignano, Chiusi della Verna, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Laterina, Loro Ciuffenna, Lucignano, Marciano della Chiana, Monte San Savino, Montemignaio, Monterchi, Montevarchi, Ortignano Raggiolo, Pergine Valdarno, Pian di Sco, Pieve Santo Stefano, Poppi, Pratovecchio, San Giovanni Valdarno, Sansepolcro, Sestino, Stia, Subbiano, Talla, Terranuova Bracciolini. TRIBUNALE DI FIRENZE Bagno a Ripoli, Barberino di Mugello, Barberino Val d'Elsa, Borgo San Lorenzo, Campi Bisenzio, Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Dicomano, Empoli, Fiesole, Figline Valdarno, Firenze, Firenzuola, Fucecchio, Gambassi Terme, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa in Val d'Arno, Lastra a Signa, Londa, Marradi, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli, Palazzuolo sul Senio, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull'Arno, Rufina, San Casciano in Val di Pesa, San Godenzo, San Piero a Sieve, Scandicci, Scarperia, Sesto Fiorentino, Signa, Tavarnelle Val di Pesa, Vaglia, Vicchio, Vinci. TRIBUNALE DI GROSSETO Arcidosso, Campagnatico, Capalbio, Castel del Piano, Castell'Azzara, Castiglione della Pescaia, Cinigiano, Civitella Paganico, Follonica, Gavorrano, Grosseto, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano, Massa Marittima, Monte Argentario, Monterotondo Marittimo, Montieri, Orbetello, Pitigliano, Roccalbegna, Roccastrada, Santa Fiora, Scansano, Scarlino, Seggiano, Semproniano, Sorano. TRIBUNALE DI LIVORNO Bibbona, Campiglia Marittima, Campo nell'Elba, Capoliveri, Capraia Isola, Casale Marittimo, Castagneto Carducci, Castellina Marittima, Cecina, Collesalvetti, Guardistallo, Livorno, Marciana, Marciana Marina, Montescudaio, Monteverdi Marittimo, Piombino, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina, Rio nell'Elba, Riparbella, Rosignano Marittimo, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto. TRIBUNALE DI LUCCA Altopascio, Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camaiore, Camporgiano, Capannori, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vallico, Forte dei Marmi, Fosciandora, Gallicano, Giuncugnano, Lucca, Massarosa, Minucciano, Molazzana, Montecarlo, Pescaglia, Piazza al Serchio, Pietrasanta, Pieve Fosciana, Porcari, San Romano in Garfagnana, Seravezza, Sillano, Stazzema, Vagli Sotto, Vergemoli, Viareggio, Villa Basilica, Villa Collemandina. TRIBUNALE DI PISA Bientina, Buti, Calci, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Cascina, Castelfranco di Sotto, Castelnuovo di Val di Cecina, Chianni, Crespina, Fauglia, Lajatico, Lari, Lorenzana, Montecatini Val di Cecina, Montopoli in Val d'Arno, Orciano Pisano, Palaia, Peccioli, Pisa, Pomarance, Ponsacco, Pontedera, San Giuliano Terme, San Miniato, Santa Croce sull'Arno, Santa Luce, Santa Maria a Monte, Terricciola, Vecchiano, Vicopisano, Volterra. TRIBUNALE DI PISTOIA Abetone, Agliana, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Cutigliano, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montale, Montecatini-Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Pistoia, Piteglio, Ponte Buggianese, Quarrata, Sambuca Pistoiese, San Marcello Pistoiese, Serravalle Pistoiese, Uzzano. TRIBUNALE DI PRATO Calenzano, Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Prato, Vaiano, Vernio. TRIBUNALE DI SIENA Abbadia San Salvatore, Asciano, Buonconvento, Casole d'Elsa, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Castiglione d'Orcia, Cetona, Chianciano Terme, Chiusdino, Chiusi, Colle di Val d'Elsa, Gaiole in Chianti, Montalcino, Montepulciano, Monteriggioni, Monteroni d'Arbia, Monticiano, Murlo, Piancastagnaio, Pienza, Poggibonsi, Radda in Chianti, Radicofani, Radicondoli, Rapolano Terme, San Casciano dei Bagni, San Gimignano, San Giovanni d'Asso, San Quirico d'Orcia, Sarteano, Siena, Sinalunga, Sovicille, Torrita di Siena, Trequanda. CORTE DI APPELLO DI GENOVA TRIBUNALE DI GENOVA Arenzano, Avegno, Bargagli, Bogliasco, Borzonasca, Busalla, Camogli, Campo Ligure, Campomorone, Carasco, Carro, Casarza Ligure, Casella, Castiglione Chiavarese, Ceranesi, Chiavari, Cicagna, Cogoleto, Cogorno, Coreglia Ligure, Crocefieschi, Davagna, Fascia, Favale di Malvaro, Fontanigorda, Genova, Gorreto, Isola del Cantone, Lavagna, Leivi, Lorsica, Lumarzo, Maissana, Masone, Mele, Mezzanego, Mignanego, Moconesi, Moneglia, Montebruno, Montoggio, Ne, Neirone, Orero, Pieve Ligure, Portofino, Propata, Rapallo, Recco, Rezzoaglio, Ronco Scrivia, Rondanina, Rossiglione, Rovegno, San Colombano Certenoli, Santa Margherita Ligure, Santo Stefano d'Aveto, Sant'Olcese, Savignone, Serra Riccò, Sestri Levante, Sori, Tiglieto, Torriglia, Tribogna, Uscio, Valbrevenna, Varese Ligure, Vobbia, Zoagli. TRIBUNALE DI IMPERIA Airole, Apricale, Aquila d'Arroscia, Armo, Aurigo, Badalucco, Bajardo, Bordighera, Borghetto d'Arroscia, Borgomaro, Camporosso, Caravonica, Carpasio, Castel Vittorio, Castellaro, Ceriana, Cervo, Cesio, Chiusanico, Chiusavecchia, Cipressa, Civezza, Cosio d'Arroscia, Costarainera, Diano Arentino, Diano Castello, Diano Marina, Diano San Pietro, Dolceacqua, Dolcedo, Imperia, Isolabona, Lucinasco, Mendatica, Molini di Triora, Montalto Ligure, Montegrosso Pian Latte, Olivetta San Michele, Ospedaletti, Perinaldo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Pigna, Pompeiana, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Ranzo, Rezzo, Riva Ligure, Rocchetta Nervina, San Bartolomeo al Mare, San Biagio della Cima, San Lorenzo al Mare, Sanremo, Santo Stefano al Mare, Seborga, Soldano, Taggia, Terzorio, Triora, Vallebona, Vallecrosia, Vasia, Ventimiglia, Vessalico, Villa Faraldi. TRIBUNALE DI LA SPEZIA Ameglia, Arcola, Beverino, Bolano, Bonassola, Borghetto di Vara, Brugnato, Calice al Cornoviglio, Carrodano, Castelnuovo Magra, Deiva Marina, Follo, Framura, La Spezia, Lerici, Levanto, Monterosso al Mare, Ortonovo, Pignone, Portovenere, Riccò del Golfo di Spezia, Riomaggiore, Rocchetta di Vara, Santo Stefano di Magra, Sarzana, Sesta Godano, Vernazza, Vezzano Ligure, Zignago. TRIBUNALE DI MASSA Aulla, Bagnone, Carrara, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Massa, Montignoso, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli, Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri. TRIBUNALE DI SAVONA Alassio, Albenga, Albisola Superiore, Albissola Marina, Altare, Andora, Arnasco, Balestrino, Bardineto, Bergeggi, Boissano, Borghetto Santo Spirito, Borgio Verezzi, Bormida, Cairo Montenotte, Calice Ligure, Calizzano, Carcare, Casanova Lerrone, Castelbianco, Castelvecchio di Rocca Barbena, Celle Ligure, Cengio, Ceriale, Cisano sul Neva, Cosseria, Dego, Erli, Finale Ligure, Garlenda, Giustenice, Giusvalla, Laigueglia, Loano, Magliolo, Mallare, Massimino, Millesimo, Mioglia, Murialdo, Nasino, Noli, Onzo, Orco Feglino, Ortovero, Osiglia, Pallare, Piana Crixia, Pietra Ligure, Plodio, Pontinvrea, Quiliano, Rialto, Roccavignale, Sassello, Savona, Spotorno, Stella, Stellanello, Testico, Toirano, Tovo San Giacomo, Urbe, Vado Ligure, Varazze, Vendone, Vezzi Portio, Villanova d'Albenga, Zuccarello. CORTE DI APPELLO DI L'AQUILA TRIBUNALE DI CHIETI Altino, Archi, Ari, Arielli, Atessa, Bomba, Borrello, Bucchianico, Canosa Sannita, Carpineto Sinello, Carunchio, Casacanditella, Casalanguida, Casalbordino, Casalincontrada, Casoli, Castel Frentano, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Chieti, Civitaluparella, Civitella Messer Raimondo, Colledimacine, Colledimezzo, Crecchio, Cupello, Dogliola, Fallo, Fara Filiorum Petri, Fara San Martino, Filetto, Fossacesia, Fraine, Francavilla al Mare, Fresagrandinaria, Frisa, Furci, Gamberale, Gessopalena, Gissi, Giuliano Teatino, Guardiagrele, Guilmi, Lama dei Peligni, Lanciano, Lentella, Lettopalena, Liscia, Miglianico, Montazzoli, Montebello sul Sangro, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Monteodorisio, Mozzagrogna, Orsogna, Ortona, Paglieta, Palena, Palmoli, Palombaro, Pennadomo, Pennapiedimonte, Perano, Pietraferrazzana, Pizzoferrato, Poggiofiorito, Pollutri, Pretoro, Quadri, Rapino, Ripa Teatina, Rocca San Giovanni, Roccamontepiano, Roccascalegna, Roccaspinalveti, Roio del Sangro, Rosello, San Buono, San Giovanni Lipioni, San Giovanni Teatino, San Martino sulla Marrucina, San Salvo, San Vito Chietino, Santa Maria Imbaro, Sant'Eusanio del Sangro, Scerni, Schiavi di Abruzzo, Taranta Peligna, Tollo, Torino di Sangro, Tornareccio, Torrebruna, Torrevecchia Teatina, Torricella Peligna, Treglio, Tufillo, Vacri, Vasto, Villa Santa Maria, Villalfonsina, Villamagna. TRIBUNALE DI L'AQUILA Acciano, Aielli, Alfedena, Anversa degli Abruzzi, Ateleta, Avezzano, Balsorano, Barete, Barisciano, Barrea, Bisegna, Bugnara, Cagnano Amiterno, Calascio, Campo di Giove, Campotosto, Canistro, Cansano, Capestrano, Capistrello, Capitignano, Caporciano, Cappadocia, Carapelle Calvisio, Carsoli, Castel del Monte, Castel di Ieri, Castel di Sangro, Castellafiume, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Celano, Cerchio, Civita d'Antino, Civitella Alfedena, Civitella Roveto, Cocullo, Collarmele, Collelongo, Collepietro, Corfinio, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Gagliano Aterno, Gioia dei Marsi, Goriano Sicoli, Introdacqua, L'Aquila, Lecce nei Marsi, Luco dei Marsi, Lucoli, Magliano dè Marsi, Massa d'Albe, Molina Aterno, Montereale, Morino, Navelli, Ocre, Ofena, Opi, Oricola, Ortona dei Marsi, Ortucchio, Ovindoli, Pacentro, Pereto, Pescasseroli, Pescina, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata d'Ansidonia, Pratola Peligna, Prezza, Raiano, Rivisondoli, Rocca di Botte, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Rocca Pia, Roccacasale, Roccaraso, San Benedetto dei Marsi, San Benedetto in Perillis, San Demetrio nè Vestini, San Pio delle Camere, San Vincenzo Valle Roveto, Sante Marie, Sant'Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scanno, Scontrone, Scoppito, Scurcola Marsicana, Secinaro, Sulmona, Tagliacozzo, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Trasacco, Villa Santa Lucia degli Abruzzi, Villa Sant'Angelo, Villalago, Villavallelonga, Villetta Barrea, Vittorito. TRIBUNALE DI PESCARA Abbateggio, Alanno, Bolognano, Brittoli, Bussi sul Tirino, Cappelle sul Tavo, Caramanico Terme, Carpineto della Nora, Castiglione a Casauria, Catignano, Cepagatti, Città Sant'Angelo, Civitaquana, Civitella Casanova, Collecorvino, Corvara, Cugnoli, Elice, Farindola, Lettomanoppello, Loreto Aprutino, Manoppello, Montebello di Bertona, Montesilvano, Moscufo, Nocciano, Penne, Pescara, Pescosansonesco, Pianella, Picciano, Pietranico, Popoli, Roccamorice, Rosciano, Salle, San Valentino in Abruzzo Citeriore, Sant'Eufemia a Maiella, Scafa, Serramonacesca, Spoltore, Tocco da Casauria, Torre dè Passeri, Turrivalignani, Vicoli, Villa Celiera. TRIBUNALE DI TERAMO Alba Adriatica, Ancarano, Arsita, Atri, Basciano, Bellante, Bisenti, Campli, Canzano, Castel Castagna, Castellalto, Castelli, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Giulianova, Isola del Gran Sasso d'Italia, Martinsicuro, Montefino, Montorio al Vomano, Morro d'Oro, Mosciano Sant'Angelo, Nereto, Notaresco, Penna Sant'Andrea, Pietracamela, Pineto, Rocca Santa Maria, Roseto degli Abruzzi, Sant'Egidio alla Vibrata, Sant'Omero, Silvi, Teramo, Torano Nuovo, Torricella Sicura, Tortoreto, Tossicia. CORTE DI APPELLO DI LECCE TRIBUNALE DI BRINDISI Brindisi, Carovigno, Ceglie Messapica, Cellino San Marco, Cisternino, Erchie, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Donaci, San Michele Salentino, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Torchiarolo, Torre Santa Susanna, Villa Castelli. TRIBUNALE DI LECCE Acquarica del Capo, Alessano, Alezio, Alliste, Andrano, Aradeo, Arnesano, Bagnolo del Salento, Botrugno, Calimera, Campi Salentina, Cannole, Caprarica di Lecce, Carmiano, Carpignano Salentino, Casarano, Castri di Lecce, Castrignano dè Greci, Castrignano del Capo, Castro, Cavallino, Collepasso, Copertino, Corigliano d'Otranto, Corsano, Cursi, Cutrofiano, Diso, Gagliano del Capo, Galatina, Galatone, Gallipoli, Giuggianello, Giurdignano, Guagnano, Lecce, Lequile, Leverano, Lizzanello, Maglie, Martano, Martignano, Matino, Melendugno, Melissano, Melpignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Monteroni di Lecce, Montesano Salentino, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Nardò, Neviano, Nociglia, Novoli, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Parabita, Patù, Poggiardo, Porto Cesareo, Presicce, Racale, Ruffano, Salice Salentino, Salve, San Cassiano, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama, Sanarica, Sannicola, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Seclì, Sogliano Cavour, Soleto, Specchia, Spongano, Squinzano, Sternatia, Supersano, Surano, Surbo, Taurisano, Taviano, Tiggiano, Trepuzzi, Tricase, Tuglie, Ugento, Uggiano la Chiesa, Veglie, Vernole, Zollino. CORTE DI APPELLO DI LECCE SEZIONE DISTACCATA DI TARANTO TRIBUNALE DI TARANTO Avetrana, Carosino, Castellaneta, Crispiano, Faggiano, Fragagnano, Ginosa, Grottaglie, Laterza, Leporano, Lizzano, Manduria, Martina Franca, Maruggio, Massafra, Monteiasi, Montemesola, Monteparano, Mottola, Palagianello, Palagiano, Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico, San Marzano di San Giuseppe, Sava, Statte, Taranto, Torricella. CORTE DI APPELLO DI MESSINA TRIBUNALE DI BARCELLONA POZZO DI GOTTO Barcellona Pozzo di Gotto, Basicò, Castroreale, Condrò, Fondachelli-Fantina, Furnari, Gualtieri Sicaminò, Leni, Lipari, Malfa, Mazzarrà Sant'Andrea, Merì, Milazzo, Monforte San Giorgio, Montalbano Elicona, Novara di Sicilia, Pace del Mela, Rodì Milici, San Filippo del Mela, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela, Santa Marina Salina, Terme Vigliatore, Tripi. TRIBUNALE DI MESSINA Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Forza d'Agrò, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gaggi, Gallodoro, Giardini-Naxos, Graniti, Itala, Letojanni, Limina, Malvagna, Mandanici, Messina, Moio Alcantara, Mongiuffi Melia, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Roccavaldina, Roccella Valdemone, Rometta, Santa Domenica Vittoria, Santa Teresa di Riva, Sant'Alessio Siculo, Saponara, Savoca, Scaletta Zanclea, Spadafora, Taormina, Torregrotta, Valdina, Venetico, Villafranca Tirrena. TRIBUNALE DI PATTI Acquedolci, Alcara li Fusi, Brolo, Capo d'Orlando, Capri Leone, Caronia, Castel di Lucio, Castell'Umberto, Falcone, Ficarra, Floresta, Frazzanò, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Librizzi, Longi, Militello Rosmarino, Mirto, Mistretta, Montagnareale, Motta d'Affermo, Naso, Oliveri, Patti, Pettineo, Piraino, Raccuja, Reitano, San Fratello, San Marco d'Alunzio, San Piero Patti, San Salvatore di Fitalia, Sant'Agata di Militello, Sant'Angelo di Brolo, Santo Stefano di Camastra, Sinagra, Torrenova, Tortorici, Tusa, Ucria. CORTE DI APPELLO DI MILANO TRIBUNALE DI BUSTO ARSIZIO Albizzate, Arconate, Arese, Arluno, Arsago Seprio, Bareggio, Bernate Ticino, Besnate, Boffalora sopra Ticino, Buscate, Busto Arsizio, Busto Garolfo, Cairate, Canegrate, Cardano al Campo, Caronno Pertusella, Casale Litta, Casorate Sempione, Casorezzo, Cassano Magnago, Castano Primo, Castellanza, Cavaria con Premezzo, Cerro Maggiore, Cislago, Corbetta, Cornaredo, Cuggiono, Dairago, Fagnano Olona, Ferno, Gallarate, Gerenzano, Golasecca, Gorla Maggiore, Gorla Minore, Inarzo, Inveruno, Jerago con Orago, Lainate, Legnano, Lonate Pozzolo, Magenta, Magnago, Marcallo con Casone, Marnate, Mesero, Mornago, Nerviano, Nosate, Oggiona con Santo Stefano, Olgiate Olona, Origgio, Ossona, Parabiago, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rescaldina, Rho, Robecchetto con Induno, Samarate, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Santo Stefano Ticino, Saronno, Sedriano, Sesto Calende, Solbiate Arno, Solbiate Olona, Somma Lombardo, Sumirago, Turbigo, Uboldo, Vanzaghello, Vanzago, Vergiate, Villa Cortese, Vittuone, Vizzola Ticino. TRIBUNALE DI COMO Albavilla, Albese con Cassano, Albiolo, Alserio, Alzate Brianza, Anzano del Parco, Appiano Gentile, Argegno, Arosio, Asso, Barni, Bellagio, Bene Lario, Beregazzo con Figliaro, Binago, Bizzarone, Blessagno, Blevio, Bregnano, Brenna, Brienno, Brunate, Bulgarograsso, Cabiate, Cadorago, Caglio, Cagno, Campione d'Italia, Cantù, Canzo, Capiago Intimiano, Carate Urio, Carbonate, Carimate, Carlazzo, Carugo, Casasco d'Intelvi, Caslino d'Erba, Casnate con Bernate, Cassina Rizzardi, Castelmarte, Castelnuovo Bozzente, Castiglione d'Intelvi, Cavallasca, Cavargna, Cerano d'Intelvi, Cermenate, Cernobbio, Cirimido, Civenna, Claino con Osteno, Colonno, Como, Corrido, Cremia, Cucciago, Cusino, Dizzasco, Domaso, Dongo, Dosso del Liro, Drezzo, Erba, Eupilio, Faggeto Lario, Faloppio, Fenegrò, Figino Serenza, Fino Mornasco, Garzeno, Gera Lario, Gironico, Grandate, Grandola ed Uniti, Gravedona ed Uniti, Griante, Guanzate, Inverigo, Laglio, Laino, Lambrugo, Lanzo d'Intelvi, Lasnigo, Lenno, Lezzeno, Limido Comasco, Lipomo, Livo, Locate Varesino, Lomazzo, Longone al Segrino, Luisago, Lurago d'Erba, Lurago Marinone, Lurate Caccivio, Magreglio, Mariano Comense, Maslianico, Menaggio, Merone, Mezzegra, Moltrasio, Monguzzo, Montano Lucino, Montemezzo, Montorfano, Mozzate, Musso, Nesso, Novedrate, Olgiate Comasco, Oltrona di San Mamette, Orsenigo, Ossuccio, Parè, Peglio, Pellio Intelvi, Pianello del Lario, Pigra, Plesio, Pognana Lario, Ponna, Ponte Lambro, Porlezza, Proserpio, Pusiano, Ramponio Verna, Rezzago, Rodero, Ronago, Rovellasca, Rovello Porro, Sala Comacina, San Bartolomeo Val Cavargna, San Fedele Intelvi, San Fermo della Battaglia, San Nazzaro Val Cavargna, San Siro, Schignano, Senna Comasco, Solbiate, Sorico, Sormano, Stazzona, Tavernerio, Torno, Tremezzo, Trezzone, Turate, Uggiate- Trevano, Val Rezzo, Valbrona, Valmorea, Valsolda, Veleso, Veniano, Vercana, Vertemate con Minoprio, Villa Guardia, Zelbio. TRIBUNALE DI LECCO Abbadia Lariana, Airuno, Annone di Brianza, Ballabio, Barzago, Barzanò, Barzio, Bellano, Bosisio Parini, Brivio, Bulciago, Calco, Calolziocorte, Carenno, Casargo, Casatenovo, Cassago Brianza, Cassina Valsassina, Castello di Brianza, Cernusco Lombardone, Cesana Brianza, Civate, Colico, Colle Brianza, Cortenova, Costa Masnaga, Crandola Valsassina, Cremella, Cremeno, Dervio, Dolzago, Dorio, Ello, Erve, Esino Lario, Galbiate, Garbagnate Monastero, Garlate, Imbersago, Introbio, Introzzo, Lecco, Lierna, Lomagna, Malgrate, Mandello del Lario, Margno, Merate, Missaglia, Moggio, Molteno, Monte Marenzo, Montevecchia, Monticello Brianza, Morterone, Nibionno, Oggiono, Olgiate Molgora, Olginate, Oliveto Lario, Osnago, Paderno d'Adda, Pagnona, Parlasco, Pasturo, Perego, Perledo, Pescate, Premana, Primaluna, Robbiate, Rogeno, Rovagnate, Santa Maria Hoè, Sirone, Sirtori, Sueglio, Suello, Taceno, Torre dè Busi, Tremenico, Valgreghentino, Valmadrera, Varenna, Vendrogno, Vercurago, Verderio Inferiore, Verderio Superiore, Vestreno, Viganò. TRIBUNALE DI LODI Abbadia Cerreto, Basiano, Bellinzago Lombardo, Bertonico, Boffalora d'Adda, Borghetto Lodigiano, Borgo San Giovanni, Brembio, Camairago, Cambiago, Carpiano, Casaletto Lodigiano, Casalmaiocco, Casalpusterlengo, Caselle Landi, Caselle Lurani, Cassano d'Adda, Castelnuovo Bocca d'Adda, Castiglione d'Adda, Castiraga Vidardo, Cavacurta, Cavenago d'Adda, Cerro al Lambro, Cervignano d'Adda, Codogno, Colturano, Comazzo, Cornegliano Laudense, Corno Giovine, Cornovecchio, Corte Palasio, Crespiatica, Dresano, Fombio, Galgagnano, Gessate, Gorgonzola, Graffignana, Grezzago, Guardamiglio, Inzago, Liscate, Livraga, Locate di Triulzi, Lodi, Lodi Vecchio, Maccastorna, Mairago, Maleo, Marudo, Masate, Massalengo, Mediglia, Melegnano, Meleti, Melzo, Merlino, Montanaso Lombardo, Mulazzano, Orio Litta, Ospedaletto Lodigiano, Ossago Lodigiano, Paullo, Pessano con Bornago, Pieve Fissiraga, Pozzo d'Adda, Pozzuolo Martesana, Rodano, Salerano sul Lambro, San Colombano al Lambro, San Fiorano, San Giuliano Milanese, San Martino in Strada, San Rocco al Porto, San Zenone al Lambro, Sant'Angelo Lodigiano, Santo Stefano Lodigiano, Secugnago, Senna Lodigiana, Settala, Somaglia, Sordio, Tavazzano con Villavesco, Terranova dei Passerini, Trezzano Rosa, Trezzo sull'Adda, Tribiano, Truccazzano, Turano Lodigiano, Valera Fratta, Vaprio d'Adda, Vignate, Villanova del Sillaro, Vizzolo Predabissi, Zelo Buon Persico. TRIBUNALE DI MILANO Assago, Baranzate, Basiglio, Bollate, Bresso, Buccinasco, Bussero, Cassina dè Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cesano Boscone, Cesate, Cormano, Corsico, Cusago, Garbagnate Milanese, Limbiate, Milano, Novate Milanese, Opera, Pantigliate, Peschiera Borromeo, Pieve Emanuele, Pioltello, Rozzano, San Donato Milanese, Segrate, Senago, Settimo Milanese, Trezzano sul Naviglio. TRIBUNALE DI MONZA Agrate Brianza, Aicurzio, Albiate, Arcore, Barlassina, Bellusco, Bernareggio, Besana in Brianza, Biassono, Bovisio-Masciago, Briosco, Brugherio, Burago di Molgora, Busnago, Camparada, Caponago, Carate Brianza, Carnate, Carugate, Cavenago di Brianza, Ceriano Laghetto, Cesano Maderno, Cinisello Balsamo, Cogliate, Cologno Monzese, Concorezzo, Cornate d'Adda, Correzzana, Cusano Milanino, Desio, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Lesmo, Lissone, Macherio, Meda, Mezzago, Misinto, Monza, Muggiò, Nova Milanese, Ornago, Paderno Dugnano, Renate, Roncello, Ronco Briantino, Seregno, Sesto San Giovanni, Seveso, Solaro, Sovico, Sulbiate, Triuggio, Usmate Velate, Varedo, Vedano al Lambro, Veduggio con Colzano, Verano Brianza, Villasanta, Vimercate, Vimodrone. TRIBUNALE DI PAVIA Abbiategrasso, Alagna, Albairate, Albaredo Arnaboldi, Albonese, Albuzzano, Arena Po, Badia Pavese, Bagnaria, Barbianello, Bascapè, Bastida dè Dossi, Bastida Pancarana, Battuda, Belgioioso, Bereguardo, Besate, Binasco, Borgarello, Borgo Priolo, Borgo San Siro, Borgoratto Mormorolo, Bornasco, Bosnasco, Brallo di Pregola, Breme, Bressana Bottarone, Broni, Bubbiano, Calvignano, Calvignasco, Campospinoso, Candia Lomellina, Canevino, Canneto Pavese, Carbonara al Ticino, Casanova Lonati, Casarile, Casatisma, Casei Gerola, Casorate Primo, Cassinetta di Lugagnano, Cassolnovo, Castana, Casteggio, Castelletto di Branduzzo, Castello d'Agogna, Castelnovetto, Cava Manara, Cecima, Ceranova, Ceretto Lomellina, Cergnago, Certosa di Pavia, Cervesina, Chignolo Po, Cigognola, Cilavegna, Cisliano, Codevilla, Confienza, Copiano, Corana, Cornale, Corteolona, Corvino San Quirico, Costa dè Nobili, Cozzo, Cura Carpignano, Dorno, Ferrera Erbognone, Filighera, Fortunago, Frascarolo, Gaggiano, Galliavola, Gambarana, Gambolò, Garlasco, Genzone, Gerenzago, Giussago, Godiasco, Golferenzo, Gravellona Lomellina, Gropello Cairoli, Gudo Visconti, Inverno e Monteleone, Lacchiarella, Landriano, Langosco, Lardirago, Linarolo, Lirio, Lomello, Lungavilla, Magherno, Marcignago, Marzano, Mede, Menconico, Mezzana Bigli, Mezzana Rabattone, Mezzanino, Miradolo Terme, Montalto Pavese, Montebello della Battaglia, Montecalvo Versiggia, Montescano, Montesegale, Monticelli Pavese, Montù Beccaria, Morimondo, Mornico Losana, Mortara, Motta Visconti, Nicorvo, Noviglio, Olevano di Lomellina, Oliva Gessi, Ottobiano, Ozzero, Palestro, Pancarana, Parona, Pavia, Pietra dè Giorgi, Pieve Albignola, Pieve del Cairo, Pieve Porto Morone, Pinarolo Po, Pizzale, Ponte Nizza, Portalbera, Rea, Redavalle, Retorbido, Rivanazzano Terme, Robbio, Robecco Pavese, Robecco sul Naviglio, Rocca dè Giorgi, Rocca Susella, Rognano, Romagnese, Roncaro, Rosasco, Rosate, Rovescala, Ruino, San Cipriano Po, San Damiano al Colle, San Genesio ed Uniti, San Giorgio di Lomellina, San Martino Siccomario, San Zenone al Po, Sannazzaro dè Burgondi, Santa Cristina e Bissone, Santa Giuletta, Santa Margherita di Staffora, Santa Maria della Versa, Sant'Alessio con Vialone, Sant'Angelo Lomellina, Sartirana Lomellina, Scaldasole, Semiana, Silvano Pietra, Siziano, Sommo, Spessa, Stradella, Suardi, Torrazza Coste, Torre Beretti e Castellaro, Torre d'Arese, Torre dè Negri, Torre d'Isola, Torrevecchia Pia, Torricella Verzate, Travacò Siccomario, Trivolzio, Tromello, Trovo, Val di Nizza, Valeggio, Valle Lomellina, Valle Salimbene, Valverde, Varzi, Velezzo Lomellina, Vellezzo Bellini, Vermezzo, Vernate, Verretto, Verrua Po, Vidigulfo, Vigevano, Villa Biscossi, Villanova d'Ardenghi, Villanterio, Vistarino, Voghera, Volpara, Zavattarello, Zeccone, Zelo Surrigone, Zeme, Zenevredo, Zerbo, Zerbolò, Zibido San Giacomo, Zinasco. TRIBUNALE DI SONDRIO Albaredo per San Marco, Albosaggia, Andalo Valtellino, Aprica, Ardenno, Bema, Berbenno di Valtellina, Bianzone, Bormio, Buglio in Monte, Caiolo, Campodolcino, Caspoggio, Castello dell'Acqua, Castione Andevenno, Cedrasco, Cercino, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Chiuro, Cino, Civo, Colorina, Cosio Valtellino, Dazio, Delebio, Dubino, Faedo Valtellino, Forcola, Fusine, Gerola Alta, Gordona, Grosio, Grosotto, Lanzada, Livigno, Lovero, Madesimo, Mantello, Mazzo di Valtellina, Mello, Menarola, Mese, Montagna in Valtellina, Morbegno, Novate Mezzola, Pedesina, Piantedo, Piateda, Piuro, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Postalesio, Prata Camportaccio, Rasura, Rogolo, Samolaco, San Giacomo Filippo, Sernio, Sondalo, Sondrio, Spriana, Talamona, Tartano, Teglio, Tirano, Torre di Santa Maria, Tovo di Sant'Agata, Traona, Tresivio, Val Masino, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Verceia, Vervio, Villa di Chiavenna, Villa di Tirano. TRIBUNALE DI VARESE Agra, Angera, Arcisate, Azzate, Azzio, Barasso, Bardello, Bedero Valcuvia, Besano, Besozzo, Biandronno, Bisuschio, Bodio Lomnago, Brebbia, Bregano, Brenta, Brezzo di Bedero, Brinzio, Brissago-Valtravaglia, Brunello, Brusimpiano, Buguggiate, Cadegliano-Viconago, Cadrezzate, Cantello, Caravate, Carnago, Caronno Varesino, Casalzuigno, Casciago, Cassano Valcuvia, Castello Cabiaglio, Castelseprio, Castelveccana, Castiglione Olona, Castronno, Cazzago Brabbia, Cittiglio, Clivio, Cocquio-Trevisago, Comabbio, Comerio, Cremenaga, Crosio della Valle, Cuasso al Monte, Cugliate-Fabiasco, Cunardo, Curiglia con Monteviasco, Cuveglio, Cuvio, Daverio, Dumenza, Duno, Ferrera di Varese, Galliate Lombardo, Gavirate, Gazzada Schianno, Gemonio, Germignaga, Gornate- Olona, Grantola, Induno Olona, Ispra, Lavena Ponte Tresa, Laveno-Mombello, Leggiuno, Lonate Ceppino, Lozza, Luino, Luvinate, Maccagno, Malgesso, Malnate, Marchirolo, Marzio, Masciago Primo, Mercallo, Mesenzana, Montegrino Valtravaglia, Monvalle, Morazzone, Orino, Osmate, Pino sulla Sponda del Lago Maggiore, Porto Ceresio, Porto Valtravaglia, Rancio Valcuvia, Ranco, Saltrio, Sangiano, Taino, Ternate, Tradate, Travedona-Monate, Tronzano Lago Maggiore, Valganna, Varano Borghi, Varese, Vedano Olona, Veddasca, Venegono Inferiore, Venegono Superiore, Viggiù. CORTE DI APPELLO DI NAPOLI TRIBUNALE DI AVELLINO Aiello del Sabato, Altavilla Irpina, Andretta, Aquilonia, Atripalda, Avella, Avellino, Bagnoli Irpino, Baiano, Bisaccia, Cairano, Calabritto, Calitri, Candida, Caposele, Capriglia Irpina, Cassano Irpino, Castelfranci, Castelvetere sul Calore, Cervinara, Cesinali, Chiusano di San Domenico, Contrada, Conza della Campania, Domicella, Forino, Frigento, Gesualdo, Grottolella, Guardia Lombardi, Lacedonia, Lapio, Lauro, Lioni, Manocalzati, Marzano di Nola, Mercogliano, Montefalcione, Monteforte Irpino, Montefredane, Montella, Montemarano, Montemiletto, Monteverde, Montoro Inferiore, Montoro Superiore, Morra De Sanctis, Moschiano, Mugnano del Cardinale, Nusco, Ospedaletto d'Alpinolo, Pago del Vallo di Lauro, Parolise, Pietrastornina, Prata di Principato Ultra, Pratola Serra, Quadrelle, Quindici, Rocca San Felice, Roccabascerana, Rotondi, Salza Irpina, San Mango sul Calore, San Martino Valle Caudina, San Michele di Serino, San Potito Ultra, Santa Lucia di Serino, Santa Paolina, Sant'Andrea di Conza, Sant'Angelo a Scala, Sant'Angelo dei Lombardi, Santo Stefano del Sole, Senerchia, Serino, Sirignano, Solofra, Sorbo Serpico, Sperone, Sturno, Summonte, Taurano, Teora, Torella dei Lombardi, Torre Le Nocelle, Tufo, Villamaina, Volturara Irpina. TRIBUNALE DI BENEVENTO Airola, Amorosi, Apice, Apollosa, Ariano Irpino, Arpaia, Arpaise, Baselice, Benevento, Bonea, Bonito, Bucciano, Buonalbergo, Calvi, Campolattaro, Campoli del Monte Taburno, Carife, Casalbore, Casalduni, Castel Baronia, Castelfranco in Miscano, Castelpagano, Castelpoto, Castelvenere, Castelvetere in Val Fortore, Cautano, Ceppaloni, Cerreto Sannita, Chianche, Circello, Colle Sannita, Cusano Mutri, Dugenta, Durazzano, Faicchio, Flumeri, Foglianise, Foiano di Val Fortore, Fontanarosa, Forchia, Fragneto l'Abate, Fragneto Monforte, Frasso Telesino, Ginestra degli Schiavoni, Greci, Grottaminarda, Guardia Sanframondi, Limatola, Luogosano, Melito Irpino, Melizzano, Mirabella Eclano, Moiano, Molinara, Montaguto, Montecalvo Irpino, Montefalcone di Val Fortore, Montefusco, Montesarchio, Morcone, Paduli, Pago Veiano, Pannarano, Paolisi, Paternopoli, Paupisi, Pesco Sannita, Petruro Irpino, Pietradefusi, Pietraroja, Pietrelcina, Ponte, Pontelandolfo, Puglianello, Reino, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio del Sannio, San Giorgio La Molara, San Leucio del Sannio, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Lupo, San Marco dei Cavoti, San Martino Sannita, San Nazzaro, San Nicola Baronia, San Nicola Manfredi, San Salvatore Telesino, San Sossio Baronia, Santa Croce del Sannio, Sant'Agata dè Goti, Sant'Angelo a Cupolo, Sant'Angelo all'Esca, Sant'Arcangelo Trimonte, Sassinoro, Savignano Irpino, Scampitella, Solopaca, Taurasi, Telese Terme, Tocco Caudio, Torrecuso, Torrioni, Trevico, Vallata, Vallesaccarda, Venticano, Villanova del Battista, Vitulano, Zungoli. TRIBUNALE DI NAPOLI Anacapri, Bacoli, Barano d'Ischia, Capri, Casamicciola Terme, Ercolano, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Monte di Procida, Napoli, Portici, Pozzuoli, Procida, Quarto, San Giorgio a Cremano, Serrara Fontana. TRIBUNALE DI NAPOLI NORD Afragola, Arzano, Aversa, Caivano, Calvizzano, Cardito, Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casandrino, Casapesenna, Casavatore, Casoria, Cesa, Crispano, Frattamaggiore, Frattaminore, Frignano, Giugliano in Campania, Gricignano di Aversa, Grumo Nevano, Lusciano, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano di Napoli, Orta di Atella, Parete, Qualiano, San Cipriano d'Aversa, San Marcellino, Sant'Antimo, Sant'Arpino, Succivo, Teverola, Trentola-Ducenta, Villa di Briano, Villa Literno, Villaricca. TRIBUNALE DI NOLA Acerra, Brusciano, Camposano, Carbonara di Nola, Casalnuovo di Napoli, Casamarciano, Castello di Cisterna, Cercola, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Liveri, Mariglianella, Marigliano, Massa di Somma, Nola, Ottaviano, Palma Campania, Pollena Trocchia, Pomigliano d'Arco, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, San Giuseppe Vesuviano, San Paolo Bel Sito, San Sebastiano al Vesuvio, San Vitaliano, Sant'Anastasia, Saviano, Scisciano, Somma Vesuviana, Terzigno, Tufino, Visciano, Volla. TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE Ailano, Alife, Alvignano, Arienzo, Baia e Latina, Bellona, Caianello, Caiazzo, Calvi Risorta, Camigliano, Cancello ed Arnone, Capodrise, Capriati a Volturno, Capua, Carinola, Casagiove, Casapulla, Caserta, Castel Campagnano, Castel di Sasso, Castel Morrone, Castel Volturno, Castello del Matese, Cellole, Cervino, Ciorlano, Conca della Campania, Curti, Dragoni, Falciano del Massico, Fontegreca, Formicola, Francolise, Gallo Matese, Giano Vetusto, Gioia Sannitica, Grazzanise, Letino, Liberi, Macerata Campania, Maddaloni, Marcianise, Marzano Appio, Mondragone, Pastorano, Piana di Monte Verna, Piedimonte Matese, Pietramelara, Pietravairano, Pignataro Maggiore, Pontelatone, Portico di Caserta, Prata Sannita, Pratella, Raviscanina, Recale, Riardo, Roccamonfina, Roccaromana, Rocchetta e Croce, Ruviano, San Felice a Cancello, San Gregorio Matese, San Marco Evangelista, San Nicola la Strada, San Potito Sannitico, San Prisco, San Tammaro, Santa Maria a Vico, Santa Maria Capua Vetere, Santa Maria la Fossa, Sant'Angelo d'Alife, Sessa Aurunca, Sparanise, Teano, Tora e Piccilli, Vairano Patenora, Valle Agricola, Valle di Maddaloni, Vitulazio. TRIBUNALE DI TORRE ANNUNZIATA Agerola, Boscoreale, Boscotrecase, Casola di Napoli, Castellammare di Stabia, Gragnano, Lettere, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Poggiomarino, Pompei, Santa Maria la Carità, Sant'Agnello, Sant'Antonio Abate, Sorrento, Striano, Torre Annunziata, Torre del Greco, Trecase, Vico Equense. CORTE DI APPELLO DI PALERMO TRIBUNALE DI AGRIGENTO Agrigento, Aragona, Camastra, Cammarata, Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Castrofilippo, Cattolica Eraclea, Comitini, Favara, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Licata, Montallegro, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Realmonte, San Biagio Platani, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Sant'Angelo Muxaro, Siculiana. TRIBUNALE DI MARSALA Campobello di Mazara, Castelvetrano, Marsala, Mazara del Vallo, Pantelleria, Petrosino, Salemi, Vita. TRIBUNALE DI PALERMO Altofonte, Balestrate, Borgetto, Camporeale, Capaci, Carini, Cinisi, Giardinello, Isola delle Femmine, Monreale, Montelepre, Palermo, Partinico, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Terrasini, Torretta, Trappeto, Ustica, Villabate. TRIBUNALE DI SCIACCA Alessandria della Rocca, Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cianciana, Gibellina, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Partanna, Poggioreale, Ribera, Salaparuta, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita di Belice, Santa Ninfa, Santo Stefano Quisquina, Sciacca, Villafranca Sicula. TRIBUNALE DI TERMINI IMERESE Alia, Alimena, Aliminusa, Altavilla Milicia, Bagheria, Baucina, Belmonte Mezzagno, Bisacquino, Blufi, Bolognetta, Bompietro, Caccamo, Caltavuturo, Campofelice di Fitalia, Campofelice di Roccella, Campofiorito, Castelbuono, Casteldaccia, Castellana Sicula, Castronovo di Sicilia, Cefalà Diana, Cefalù, Cerda, Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano, Contessa Entellina, Corleone, Ficarazzi, Gangi, Geraci Siculo, Giuliana, Godrano, Gratteri, Isnello, Lascari, Lercara Friddi, Marineo, Mezzojuso, Misilmeri, Montemaggiore Belsito, Palazzo Adriano, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Piana degli Albanesi, Polizzi Generosa, Pollina, Prizzi, Roccamena, Roccapalumba, San Mauro Castelverde, Santa Cristina Gela, Santa Flavia, Sciara, Scillato, Sclafani Bagni, Termini Imerese, Trabia, Valledolmo, Ventimiglia di Sicilia, Vicari, Villafrati. TRIBUNALE DI TRAPANI Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi-Segesta, Castellammare del Golfo, Custonaci, Erice, Favignana, Paceco, San Vito Lo Capo, Trapani, Valderice. CORTE DI APPELLO DI PERUGIA TRIBUNALE DI PERUGIA Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Castiglione del Lago, Citerna, Città di Castello, Corciano, Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Lisciano Niccone, Magione, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Perugia, Pietralunga, San Giustino, Scheggia e Pascelupo, Sigillo, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Umbertide, Valfabbrica. TRIBUNALE DI SPOLETO Bevagna, Campello sul Clitunno, Cannara, Cascia, Castel Ritaldi, Cerreto di Spoleto, Collazzone, Deruta, Foligno, Fratta Todina, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montefalco, Monteleone di Spoleto, Nocera Umbra, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant'Anatolia di Narco, Scheggino, Sellano, Spello, Spoleto, Todi, Trevi, Vallo di Nera, Valtopina. TRIBUNALE DI TERNI Acquasparta, Allerona, Alviano, Amelia, Arrone, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell'Umbria, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Città della Pieve, Fabro, Ferentillo, Ficulle, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montecchio, Montefranco, Montegabbione, Monteleone d'Orvieto, Narni, Orvieto, Otricoli, Paciano, Parrano, Penna in Teverina, Piegaro, Polino, Porano, San Gemini, San Venanzo, Stroncone, Terni. CORTE DI APPELLO DI POTENZA TRIBUNALE DI LAGONEGRO Atena Lucana, Auletta, Buonabitacolo, Caggiano, Calvera, Carbone, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelsaraceno, Castronuovo di Sant'Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Episcopia, Fardella, Francavilla in Sinni, Gallicchio, Ispani, Lagonegro, Latronico, Lauria, Maratea, Missanello, Moliterno, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Nemoli, Noepoli, Padula, Pertosa, Petina, Polla, Rivello, Roccanova, Rotonda, Sala Consilina, Salvitelle, San Chirico Raparo, San Costantino Albanese, San Martino d'Agri, San Paolo Albanese, San Pietro al Tanagro, San Rufo, San Severino Lucano, Santa Marina, Sant'Arcangelo, Sant'Arsenio, Sanza, Sapri, Sarconi, Sassano, Senise, Spinoso, Teana, Teggiano, Terranova di Pollino, Torraca, Tortorella, Trecchina, Vibonati, Viggianello. TRIBUNALE DI MATERA Accettura, Aliano, Bernalda, Calciano, Cirigliano, Colobraro, Craco, Ferrandina, Garaguso, Gorgoglione, Grassano, Grottole, Irsina, Matera, Miglionico, Montalbano Jonico, Montescaglioso, Nova Siri, Oliveto Lucano, Pisticci, Policoro, Pomarico, Rotondella, Salandra, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Stigliano, Tricarico, Tursi, Valsinni. TRIBUNALE DI POTENZA Abriola, Acerenza, Albano di Lucania, Anzi, Armento, Atella, Avigliano, Balvano, Banzi, Baragiano, Barile, Bella, Brienza, Brindisi Montagna, Calvello, Campomaggiore, Cancellara, Castelgrande, Castelmezzano, Corleto Perticara, Filiano, Forenza, Genzano di Lucania, Ginestra, Grumento Nova, Guardia Perticara, Laurenzana, Lavello, Marsico Nuovo, Marsicovetere, Maschito, Melfi, Montemilone, Montemurro, Muro Lucano, Oppido Lucano, Palazzo San Gervasio, Paterno, Pescopagano, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, Potenza, Rapolla, Rapone, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruoti, Ruvo del Monte, San Chirico Nuovo, San Fele, Sant'Angelo Le Fratte, Sasso di Castalda, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Tito, Tolve, Tramutola, Trivigno, Vaglio Basilicata, Venosa, Vietri di Potenza, Viggiano. CORTE DI APPELLO DI REGGIO CALABRIA TRIBUNALE DI LOCRI Agnana Calabra, Antonimina, Ardore, Benestare, Bianco, Bivongi, Bovalino, Brancaleone, Bruzzano Zeffirio, Camini, Canolo, Caraffa del Bianco, Careri, Casignana, Caulonia, Ciminà, Ferruzzano, Gerace, Gioiosa Ionica, Grotteria, Locri, Mammola, Marina di Gioiosa Ionica, Martone, Monasterace, Palizzi, Pazzano, Placanica, Platì, Portigliola, Riace, Roccella Ionica, Samo, San Giovanni di Gerace, San Luca, Sant'Agata del Bianco, Sant'Ilario dello Ionio, Siderno, Staiti, Stignano, Stilo. TRIBUNALE DI PALMI Anoia, Candidoni, Cinquefrondi, Cittanova, Cosoleto, Delianuova, Feroleto della Chiesa, Galatro, Giffone, Gioia Tauro, Laureana di Borrello, Maropati, Melicuccà, Melicucco, Molochio, Oppido Mamertina, Palmi, Polistena, Rizziconi, Rosarno, San Ferdinando, San Giorgio Morgeto, San Pietro di Caridà, San Procopio, Santa Cristina d'Aspromonte, Sant'Eufemia d'Aspromonte, Scido, Seminara, Serrata, Sinopoli, Taurianova, Terranova Sappo Minulio, Varapodio. TRIBUNALE DI REGGIO CALABRIA Africo, Bagaladi, Bagnara Calabra, Bova, Bova Marina, Calanna, Campo Calabro, Cardeto, Condofuri, Fiumara, Laganadi, Melito di Porto Salvo, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Reggio di Calabria, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo, San Roberto, Sant'Alessio in Aspromonte, Santo Stefano in Aspromonte, Scilla, Villa San Giovanni. CORTE DI APPELLO DI ROMA TRIBUNALE DI CASSINO Acquafondata, Alvito, Aquino, Arce, Arpino, Atina, Ausonia, Belmonte Castello, Broccostella, Campoli Appennino, Casalattico, Casalvieri, Cassino, Castelforte, Castelliri, Castelnuovo Parano, Castrocielo, Cervaro, Colfelice, Colle San Magno, Coreno Ausonio, Esperia, Fontana Liri, Fontechiari, Formia, Gaeta, Gallinaro, Galluccio, Isola del Liri, Itri, Mignano Monte Lungo, Minturno, Pastena, Pescosolido, Picinisco, Pico, Piedimonte San Germano, Pignataro Interamna, Pontecorvo, Ponza, Posta Fibreno, Presenzano, Rocca d'Arce, Rocca d'Evandro, Roccasecca, San Biagio Saracinisco, San Donato Val di Comino, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, San Pietro Infine, San Vittore del Lazio, Sant'Ambrogio sul Garigliano, Sant'Andrea del Garigliano, Sant'Apollinare, Sant'Elia Fiumerapido, Santi Cosma e Damiano, Santopadre, Settefrati, Sora, Spigno Saturnia, Terelle, Vallemaio, Vallerotonda, Ventotene, Vicalvi, Villa Latina, Villa Santa Lucia, Viticuso. TRIBUNALE DI CIVITAVECCHIA Allumiere, Anguillara Sabazia, Bracciano, Canale Monterano, Cerveteri, Civitavecchia, Fiumicino, Ladispoli, Manziana, Montalto di Castro, Santa Marinella, Tarquinia, Tolfa, Trevignano Romano. TRIBUNALE DI FROSINONE Acuto, Alatri, Amaseno, Anagni, Arnara, Boville Ernica, Castro dei Volsci, Ceccano, Ceprano, Collepardo, Falvaterra, Ferentino, Filettino, Fiuggi, Frosinone, Fumone, Giuliano di Roma, Guarcino, Monte San Giovanni Campano, Morolo, Paliano, Patrica, Piglio, Pofi, Ripi, Serrone, Sgurgola, Strangolagalli, Supino, Torre Cajetani, Torrice, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Vallecorsa, Veroli, Vico nel Lazio, Villa Santo Stefano. TRIBUNALE DI LATINA Aprilia, Bassiano, Campodimele, Cisterna di Latina, Cori, Fondi, Latina, Lenola, Maenza, Monte San Biagio, Norma, Pontinia, Priverno, Prossedi, Rocca Massima, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, San Felice Circeo, Sermoneta, Sezze, Sonnino, Sperlonga, Terracina. TRIBUNALE DI RIETI Accumoli, Amatrice, Antrodoco, Ascrea, Belmonte in Sabina, Borbona, Borgo Velino, Borgorose, Cantalice, Cantalupo in Sabina, Casaprota, Casperia, Castel di Tora, Castel Sant'Angelo, Castelnuovo di Farfa, Cittaducale, Cittareale, Collalto Sabino, Colle di Tora, Collegiove, Collevecchio, Colli sul Velino, Concerviano, Configni, Contigliano, Cottanello, Fara in Sabina, Fiamignano, Fiano Romano, Filacciano, Forano, Frasso Sabino, Greccio, Labro, Leonessa, Longone Sabino, Magliano Sabina, Marcetelli, Micigliano, Mompeo, Montasola, Monte San Giovanni in Sabina, Montebuono, Monteleone Sabino, Montenero Sabino, Montopoli di Sabina, Morro Reatino, Nazzano, Orvinio, Paganico Sabino, Pescorocchiano, Petrella Salto, Poggio Bustone, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Poggio Moiano, Poggio Nativo, Poggio San Lorenzo, Ponzano Romano, Posta, Pozzaglia Sabina, Rieti, Rivodutri, Rocca Sinibalda, Roccantica, Salisano, Scandriglia, Selci, Stimigliano, Tarano, Toffia, Torri in Sabina, Torricella in Sabina, Torrita Tiberina, Vacone, Varco Sabino. TRIBUNALE DI ROMA Roma. TRIBUNALE DI TIVOLI Affile, Agosta, Anticoli Corrado, Arcinazzo Romano, Arsoli, Bellegra, Camerata Nuova, Campagnano di Roma, Canterano, Capena, Capranica Prenestina, Casape, Castel Madama, Castel San Pietro Romano, Castelnuovo di Porto, Cave, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Ciciliano, Cineto Romano, Civitella San Paolo, Fonte Nuova, Formello, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Gerano, Guidonia Montecelio, Jenne, Licenza, Magliano Romano, Mandela, Marano Equo, Marcellina, Mazzano Romano, Mentana, Monteflavio, Montelibretti, Monterotondo, Montorio Romano, Moricone, Morlupo, Nerola, Nespolo, Olevano Romano, Palestrina, Palombara Sabina, Percile, Pisoniano, Poli, Riano, Rignano Flaminio, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca di Cave, Rocca Santo Stefano, Roccagiovine, Roiate, Roviano, Sacrofano, Sambuci, San Cesareo, San Gregorio da Sassola, San Polo dei Cavalieri, San Vito Romano, Sant'Angelo Romano, Sant'Oreste, Saracinesco, Subiaco, Tivoli, Turania, Vallepietra, Vallinfreda, Vicovaro, Vivaro Romano, Zagarolo. TRIBUNALE DI VELLETRI Albano Laziale, Anzio, Ardea, Ariccia, Artena, Carpineto Romano, Castel Gandolfo, Ciampino, Colleferro, Colonna, Frascati, Gavignano, Genzano di Roma, Gorga, Grottaferrata, Labico, Lanuvio, Lariano, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Montelanico, Nemi, Nettuno, Pomezia, Rocca di Papa, Rocca Priora, Segni, Valmontone, Velletri. TRIBUNALE DI VITERBO Acquapendente, Arlena di Castro, Bagnoregio, Barbarano Romano, Bassano in Teverina, Bassano Romano, Blera, Bolsena, Bomarzo, Calcata, Canepina, Canino, Capodimonte, Capranica, Caprarola, Carbognano, Castel Sant'Elia, Castiglione in Teverina, Celleno, Cellere, Civita Castellana, Civitella d'Agliano, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Farnese, Gallese, Gradoli, Graffignano, Grotte di Castro, Ischia di Castro, Latera, Lubriano, Marta, Monte Romano, Montefiascone, Monterosi, Nepi, Onano, Oriolo Romano, Orte, Piansano, Proceno, Ronciglione, San Lorenzo Nuovo, Soriano nel Cimino, Sutri, Tessennano, Tuscania, Valentano, Vallerano, Vasanello, Vejano, Vetralla, Vignanello, Villa San Giovanni in Tuscia, Viterbo, Vitorchiano. CORTE DI APPELLO DI SALERNO TRIBUNALE DI NOCERA INFERIORE Angri, Baronissi, Bracigliano, Calvanico, Castel San Giorgio, Cava dè Tirreni, Corbara, Fisciano, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Roccapiemonte, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio, Sant'Egidio del Monte Albino, Sarno, Scafati, Siano. TRIBUNALE DI SALERNO Acerno, Albanella, Altavilla Silentina, Amalfi, Aquara, Atrani, Battipaglia, Bellizzi, Bellosguardo, Buccino, Campagna, Capaccio, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Castelnuovo di Conza, Castiglione del Genovesi, Cetara, Colliano, Conca dei Marini, Controne, Contursi Terme, Corleto Monforte, Eboli, Felitto, Furore, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Giungano, Laviano, Maiori, Minori, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Oliveto Citra, Ottati, Palomonte, Pellezzano, Pontecagnano Faiano, Positano, Postiglione, Praiano, Ravello, Ricigliano, Roccadaspide, Romagnano al Monte, Roscigno, Salerno, San Cipriano Picentino, San Gregorio Magno, San Mango Piemonte, Sant'Angelo a Fasanella, Santomenna, Scala, Serre, Sicignano degli Alburni, Tramonti, Trentinara, Valva, Vietri sul Mare. TRIBUNALE DI VALLO DELLA LUCANIA Agropoli, Alfano, Ascea, Camerota, Campora, Cannalonga, Casal Velino, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cicerale, Cuccaro Vetere, Futani, Gioi, Laureana Cilento, Laurino, Laurito, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Montecorice, Monteforte Cilento, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Omignano, Orria, Perdifumo, Perito, Piaggine, Pisciotta, Pollica, Prignano Cilento, Roccagloriosa, Rofrano, Rutino, Sacco, Salento, San Giovanni a Piro, San Mauro Cilento, San Mauro la Bruca, Serramezzana, Sessa Cilento, Stella Cilento, Stio, Torchiara, Torre Orsaia, Valle dell'Angelo, Vallo della Lucania. CORTE DI APPELLO DI TORINO TRIBUNALE DI ALESSANDRIA Acqui Terme, Albera Ligure, Alessandria, Alice Bel Colle, Alluvioni Cambiò, Alzano Scrivia, Arquata Scrivia, Avolasca, Basaluzzo, Bassignana, Belforte Monferrato, Bergamasco, Berzano di Tortona, Bistagno, Borghetto di Borbera, Borgoratto Alessandrino, Bosco Marengo, Bosio, Brignano- Frascata, Bruno, Bubbio, Cabella Ligure, Calamandrana, Cantalupo Ligure, Capriata d'Orba, Carbonara Scrivia, Carentino, Carezzano, Carpeneto, Carrega Ligure, Carrosio, Cartosio, Casal Cermelli, Casaleggio Boiro, Casalnoceto, Casasco, Cassano Spinola, Cassine, Cassinelle, Castel Boglione, Castel Rocchero, Castellania, Castellar Guidobono, Castellazzo Bormida, Castelletto d'Erro, Castelletto d'Orba, Castelletto Molina, Castelletto Monferrato, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Castelspina, Cavatore, Cerreto Grue, Cessole, Cortiglione, Costa Vescovato, Cremolino, Denice, Dernice, Fabbrica Curone, Felizzano, Fontanile, Fraconalto, Francavilla Bisio, Frascaro, Fresonara, Frugarolo, Gamalero, Garbagna, Gavazzana, Gavi, Gremiasco, Grognardo, Grondona, Guazzora, Incisa Scapaccino, Isola Sant'Antonio, Lerma, Lu, Malvicino, Maranzana, Masio, Melazzo, Merana, Molare, Molino dei Torti, Mombaldone, Mombaruzzo, Momperone, Monastero Bormida, Mongiardino Ligure, Monleale, Montabone, Montacuto, Montaldeo, Montaldo Bormida, Montecastello, Montechiaro d'Acqui, Montegioco, Montemarzino, Morbello, Mornese, Morsasco, Nizza Monferrato, Novi Ligure, Olmo Gentile, Orsara Bormida, Ovada, Oviglio, Paderna, Pareto, Parodi Ligure, Pasturana, Pecetto di Valenza, Pietra Marazzi, Piovera, Pontecurone, Ponti, Ponzone, Pozzol Groppo, Pozzolo Formigaro, Prasco, Predosa, Quaranti, Quargnento, Quattordio, Ricaldone, Rivalta Bormida, Rivarone, Rocca Grimalda, Roccaforte Ligure, Roccaverano, Rocchetta Ligure, Rocchetta Palafea, Sale, San Cristoforo, San Giorgio Scarampi, San Salvatore Monferrato, San Sebastiano Curone, Sant'Agata Fossili, Sardigliano, Sarezzano, Serole, Serravalle Scrivia, Sessame, Sezzadio, Silvano d'Orba, Solero, Spigno Monferrato, Spineto Scrivia, Stazzano, Strevi, Tagliolo Monferrato, Tassarolo, Terzo, Tortona, Trisobbio, Vaglio Serra, Valenza, Vesime, Vignole Borbera, Viguzzolo, Villalvernia, Villaromagnano, Visone, Volpedo, Volpeglino, Voltaggio. TRIBUNALE DI AOSTA Allein, Antey-Saint-Andrè, Aosta, Arnad, Arvier, Avise, Ayas, Aymavilles, Bard, Bionaz, Brissogne, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Challand-Saint-Victor, Chambave, Chamois, Champdepraz, Champorcher, Charvensod, Chatillon, Cogne, Courmayeur, Donnas, Doues, Emarese, Etroubles, Fenis, Fontainemore, Gaby, Gignod, Gressan, Gressoney-La-Trinitè, Gressoney-Saint-Jean, Hone, Introd, Issime, Issogne, Jovencan, La Magdeleine, La Salle, La Thuile, Lillianes, Montjovet, Morgex, Nus, Ollomont, Oyace, Perloz, Pollein, Pontboset, Pontey, Pont-Saint-Martin, Pre-Saint-Didier, Quart, Rhemes-Notre-Dame, Rhemes-Saint-Georges, Roisan, Saint-Christophe, Saint-Denis, Saint-Marcel, Saint-Nicolas, Saint-Oyen, Saint-Pierre, Saint-Rhemy-en-Bosses, Saint-Vincent, Sarre, Torgnon, Valgrisenche, Valpelline, Valsavarenche, Valtournenche, Verrayes, Verres, Villeneuve. TRIBUNALE DI ASTI Agliano Terme, Alba, Albaretto della Torre, Albugnano, Antignano, Aramengo, Arguello, Asti, Azzano d'Asti, Baldichieri d'Asti, Baldissero d'Alba, Barbaresco, Barolo, Belveglio, Benevello, Bergolo, Berzano di San Pietro, Borgomale, Bosia, Bossolasco, Bra, Buttigliera d'Asti, Calosso, Camerano Casasco, Camo, Canale, Canelli, Cantarana, Capriglio, Carmagnola, Casorzo, Cassinasco, Castagnito, Castagnole delle Lanze, Castagnole Monferrato, Castell'Alfero, Castellero, Castelletto Uzzone, Castellinaldo, Castello di Annone, Castelnuovo Calcea, Castelnuovo Don Bosco, Castiglione Falletto, Castiglione Tinella, Castino, Cellarengo, Celle Enomondo, Ceresole Alba, Cerreto d'Asti, Cerretto Langhe, Cerro Tanaro, Cervere, Cherasco, Chiusano d'Asti, Cinaglio, Cissone, Cisterna d'Asti, Coazzolo, Cocconato, Corneliano d'Alba, Corsione, Cortandone, Cortanze, Cortazzone, Cortemilia, Cossano Belbo, Cossombrato, Costigliole d'Asti, Cravanzana, Cunico, Diano d'Alba, Dusino San Michele, Feisoglio, Ferrere, Frinco, Gorzegno, Govone, Grana, Grinzane Cavour, Guarene, Isola d'Asti, Isolabella, La Morra, Lequio Berria, Levice, Loazzolo, Magliano Alfieri, Mango, Maretto, Moasca, Mombercelli, Monale, Moncucco Torinese, Monforte d'Alba, Mongardino, Montà, Montafia, Montaldo Roero, Montaldo Scarampi, Montechiaro d'Asti, Montegrosso d'Asti, Montelupo Albese, Montemagno, Monteu Roero, Monticello d'Alba, Montiglio Monferrato, Moransengo, Narzole, Neive, Neviglie, Niella Belbo, Novello, Passerano Marmorito, Perletto, Pezzolo Valle Uzzone, Piea, Pino d'Asti, Piobesi d'Alba, Piovà Massaia, Pocapaglia, Poirino, Portacomaro, Pralormo, Priocca, Refrancore, Revigliasco d'Asti, Roatto, Robella, Rocca d'Arazzo, Rocchetta Belbo, Rocchetta Tanaro, Roddi, Roddino, Rodello, San Benedetto Belbo, San Damiano d'Asti, San Martino Alfieri, San Marzano Oliveto, San Paolo Solbrito, Sanfrè, Santa Vittoria d'Alba, Santo Stefano Belbo, Santo Stefano Roero, Scurzolengo, Serralunga d'Alba, Serravalle Langhe, Settime, Sinio, Soglio, Sommariva del Bosco, Sommariva Perno, Tigliole, Tonengo, Torre Bormida, Treiso, Trezzo Tinella, Valfenera, Verduno, Vezza d'Alba, Viale, Viarigi, Vigliano d'Asti, Villa San Secondo, Villafranca d'Asti, Villanova d'Asti, Vinchio. TRIBUNALE DI BIELLA Andorno Micca, Benna, Biella, Bioglio, Borriana, Brusnengo, Callabiana, Camandona, Camburzano, Campiglia Cervo, Candelo, Casapinta, Castelletto Cervo, Cavaglià, Cerreto Castello, Cerrione, Coggiola, Cossato, Crosa, Curino, Donato, Dorzano, Gaglianico, Graglia, Lessona, Magnano, Massazza, Masserano, Mezzana Mortigliengo, Miagliano, Mongrando, Mosso, Mottalciata, Muzzano, Netro, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pettinengo, Piatto, Piedicavallo, Pollone, Ponderano, Portula, Pralungo, Pray, Quaregna, Quittengo, Ronco Biellese, Roppolo, Rosazza, Sagliano Micca, Sala Biellese, Salussola, San Paolo Cervo, Sandigliano, Selve Marcone, Soprana, Sordevolo, Strona, Tavigliano, Ternengo, Tollegno, Torrazzo, Trivero, Valdengo, Vallanzengo, Valle Mosso, Valle San Nicolao, Veglio, Verrone, Vigliano Biellese, Villanova Biellese, Viverone, Zimone, Zubiena, Zumaglia. TRIBUNALE DI CUNEO Acceglio, Aisone, Alto, Argentera, Bagnasco, Bagnolo Piemonte, Barge, Bastia Mondovì, Battifollo, Beinette, Bellino, Belvedere Langhe, Bene Vagienna, Bernezzo, Bonvicino, Borgo San Dalmazzo, Boves, Briaglia, Briga Alta, Brondello, Brossasco, Busca, Camerana, Canosio, Caprauna, Caraglio, Caramagna Piemonte, Cardè, Carrù, Cartignano, Casalgrasso, Casteldelfino, Castellar, Castelletto Stura, Castellino Tanaro, Castelmagno, Castelnuovo di Ceva, Cavallerleone, Cavallermaggiore, Celle di Macra, Centallo, Cervasca, Ceva, Chiusa di Pesio, Cigliè, Clavesana, Costigliole Saluzzo, Crissolo, Cuneo, Demonte, Dogliani, Dronero, Elva, Entracque, Envie, Farigliano, Faule, Fossano, Frabosa Soprana, Frabosa Sottana, Frassino, Gaiola, Gambasca, Garessio, Genola, Gottasecca, Igliano, Isasca, Lagnasco, Lequio Tanaro, Lesegno, Limone Piemonte, Lisio, Macra, Magliano Alpi, Manta, Marene, Margarita, Marmora, Marsaglia, Martiniana Po, Melle, Moiola, Mombarcaro, Mombasiglio, Monastero di Vasco, Monasterolo Casotto, Monasterolo di Savigliano, Monchiero, Mondovì, Monesiglio, Montaldo di Mondovì, Montanera, Montemale di Cuneo, Monterosso Grana, Montezemolo, Moretta, Morozzo, Murazzano, Murello, Niella Tanaro, Nucetto, Oncino, Ormea, Ostana, Paesana, Pagno, Pamparato, Paroldo, Perlo, Peveragno, Pianfei, Piasco, Pietraporzio, Piozzo, Polonghera, Pontechianale, Pradleves, Prazzo, Priero, Priola, Prunetto, Racconigi, Revello, Rifreddo, Rittana, Roaschia, Roascio, Robilante, Roburent, Rocca Cigliè, Rocca dè Baldi, Roccabruna, Roccaforte Mondovì, Roccasparvera, Roccavione, Rossana, Ruffia, Sale delle Langhe, Sale San Giovanni, Saliceto, Salmour, Saluzzo, Sambuco, Sampeyre, San Damiano Macra, San Michele Mondovì, Sanfront, Sant'Albano Stura, Savigliano, Scagnello, Scarnafigi, Somano, Stroppo, Tarantasca, Torre Mondovì, Torre San Giorgio, Torresina, Trinità, Valdieri, Valgrana, Valloriate, Valmala, Venasca, Vernante, Verzuolo, Vicoforte, Vignolo, Villafalletto, Villanova Mondovì, Villanova Solaro, Villar San Costanzo, Vinadio, Viola, Vottignasco. TRIBUNALE DI IVREA Agliè, Ala di Stura, Albiano d'Ivrea, Alice Superiore, Alpette, Andrate, Azeglio, Bairo, Balangero, Baldissero Canavese, Balme, Banchette, Barbania, Barone Canavese, Bollengo, Borgaro Torinese, Borgiallo, Borgofranco d'Ivrea, Borgomasino, Bosconero, Brandizzo, Brosso, Brozolo, Brusasco, Burolo, Busano, Cafasse, Caluso, Candia Canavese, Canischio, Cantoira, Caravino, Carema, Casalborgone, Cascinette d'Ivrea, Castagneto Po, Castellamonte, Castelnuovo Nigra, Castiglione Torinese, Cavagnolo, Ceres, Ceresole Reale, Chialamberto, Chiaverano, Chiesanuova, Chivasso, Ciconio, Cintano, Cinzano, Ciriè, Coassolo Torinese, Colleretto Castelnuovo, Colleretto Giacosa, Corio, Cossano Canavese, Cuceglio, Cuorgnè, Favria, Feletto, Fiano, Fiorano Canavese, Foglizzo, Forno Canavese, Frassinetto, Front, Gassino Torinese, Germagnano, Groscavallo, Grosso, Ingria, Issiglio, Ivrea, Lanzo Torinese, Lauriano, Leini, Lemie, Lessolo, Levone, Locana, Lombardore, Loranzè, Lugnacco, Lusigliè, Maglione, Mathi, Mazzè, Mercenasco, Meugliano, Mezzenile, Monastero di Lanzo, Montalenghe, Montalto Dora, Montanaro, Monteu da Po, Noasca, Nole, Nomaglio, Oglianico, Orio Canavese, Ozegna, Palazzo Canavese, Parella, Pavone Canavese, Pecco, Perosa Canavese, Pertusio, Pessinetto, Piverone, Pont-Canavese, Prascorsano, Pratiglione, Quagliuzzo, Quassolo, Quincinetto, Ribordone, Rivalba, Rivara, Rivarolo Canavese, Rivarossa, Robassomero, Rocca Canavese, Romano Canavese, Ronco Canavese, Rondissone, Rueglio, Salassa, Salerano Canavese, Samone, San Benigno Canavese, San Carlo Canavese, San Colombano Belmonte, San Francesco al Campo, San Giorgio Canavese, San Giusto Canavese, San Martino Canavese, San Maurizio Canavese, San Mauro Torinese, San Ponso, San Raffaele Cimena, San Sebastiano da Po, Scarmagno, Sciolze, Settimo Rottaro, Settimo Torinese, Settimo Vittone, Sparone, Strambinello, Strambino, Tavagnasco, Torrazza Piemonte, Torre Canavese, Trausella, Traversella, Traves, Usseglio, Vallo Torinese, Valperga, Valprato Soana, Varisella, Vauda Canavese, Venaria Reale, Verolengo, Verrua Savoia, Vestignè, Vialfrè, Vico Canavese, Vidracco, Villanova Canavese, Villareggia, Vische, Vistrorio, Viù, Volpiano. TRIBUNALE DI NOVARA Agrate Conturbia, Barengo, Bellinzago Novarese, Biandrate, Boca, Bogogno, Bolzano Novarese, Borgo Ticino, Borgolavezzaro, Borgomanero, Briga Novarese, Briona, Caltignaga, Cameri, Carpignano Sesia, Casalbeltrame, Casaleggio Novara, Casalino, Casalvolone, Castellazzo Novarese, Castelletto sopra Ticino, Cavaglietto, Cavaglio d'Agogna, Cavallirio, Cerano, Comignago, Cressa, Cureggio, Divignano, Fara Novarese, Fontaneto d'Agogna, Galliate, Garbagna Novarese, Gargallo, Gattico, Ghemme, Gozzano, Granozzo con Monticello, Grignasco, Landiona, Maggiora, Mandello Vitta, Marano Ticino, Mezzomerico, Momo, Nibbiola, Novara, Oleggio, Pogno, Pombia, Prato Sesia, Recetto, Romagnano Sesia, Romentino, San Maurizio d'Opaglio, San Nazzaro Sesia, San Pietro Mosezzo, Sillavengo, Sizzano, Soriso, Sozzago, Suno, Terdobbiate, Tornaco, Trecate, Vaprio d'Agogna, Varallo Pombia, Veruno, Vespolate, Vicolungo, Vinzaglio. TRIBUNALE DI TORINO Airasca, Almese, Alpignano, Andezeno, Angrogna, Arignano, Avigliana, Baldissero Torinese, Bardonecchia, Beinasco, Bibiana, Bobbio Pellice, Borgone Susa, Bricherasio, Bruino, Bruzolo, Buriasco, Bussoleno, Buttigliera Alta, Cambiano, Campiglione-Fenile, Candiolo, Cantalupa, Caprie, Carignano, Caselette, Caselle Torinese, Castagnole Piemonte, Cavour, Cercenasco, Cesana Torinese, Chianocco, Chieri, Chiomonte, Chiusa di San Michele, Claviere, Coazze, Collegno, Condove, Cumiana, Druento, Exilles, Fenestrelle, Frossasco, Garzigliana, Giaglione, Giaveno, Givoletto, Gravere, Grugliasco, Inverso Pinasca, La Cassa, La Loggia, Lombriasco, Luserna San Giovanni, Lusernetta, Macello, Marentino, Massello, Mattie, Meana di Susa, Mombello di Torino, Mompantero, Moncalieri, Moncenisio, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Nichelino, None, Novalesa, Orbassano, Osasco, Osasio, Oulx, Pancalieri, Pavarolo, Pecetto Torinese, Perosa Argentina, Perrero, Pianezza, Pinasca, Pinerolo, Pino Torinese, Piobesi Torinese, Piossasco, Piscina, Pomaretto, Porte, Pragelato, Prali, Pramollo, Prarostino, Reano, Riva presso Chieri, Rivalta di Torino, Rivoli, Roletto, Rorà, Rosta, Roure, Rubiana, Salbertrand, Salza di Pinerolo, San Didero, San Germano Chisone, San Gillio, San Giorio di Susa, San Pietro Val Lemina, San Secondo di Pinerolo, Sangano, Sant'Ambrogio di Torino, Sant'Antonino di Susa, Santena, Sauze di Cesana, Sauze d'Oulx, Scalenghe, Sestriere, Susa, Torino, Torre Pellice, Trana, Trofarello, Usseaux, Vaie, Val della Torre, Valgioie, Venaus, Vigone, Villafranca Piemonte, Villar Dora, Villar Focchiardo, Villar Pellice, Villar Perosa, Villarbasse, Villastellone, Vinovo, Virle Piemonte, Volvera. TRIBUNALE DI VERBANIA Ameno, Antrona Schieranco, Anzola d'Ossola, Arizzano, Armeno, Arola, Arona, Aurano, Baceno, Bannio Anzino, Baveno, Bee, Belgirate, Beura-Cardezza, Bognanco, Brovello-Carpugnino, Calasca- Castiglione, Cambiasca, Cannero Riviera, Cannobio, Caprezzo, Casale Corte Cerro, Cavaglio- Spoccia, Ceppo Morelli, Cesara, Colazza, Cossogno, Craveggia, Crevoladossola, Crodo, Cursolo- Orasso, Domodossola, Dormelletto, Druogno, Falmenta, Formazza, Germagno, Ghiffa, Gignese, Gravellona Toce, Gurro, Intragna, Invorio, Lesa, Loreglia, Macugnaga, Madonna del Sasso, Malesco, Masera, Massino Visconti, Massiola, Meina, Mergozzo, Miasino, Miazzina, Montecrestese, Montescheno, Nebbiuno, Nonio, Oggebbio, Oleggio Castello, Omegna, Ornavasso, Orta San Giulio, Pallanzeno, Paruzzaro, Pella, Pettenasco, Piedimulera, Pieve Vergonte, Pisano, Premeno, Premia, Premosello-Chiovenda, Quarna Sopra, Quarna Sotto, Re, San Bernardino Verbano, Santa Maria Maggiore, Seppiana, Stresa, Toceno, Trarego Viggiona, Trasquera, Trontano, Valstrona, Vanzone con San Carlo, Varzo, Verbania, Viganella, Vignone, Villadossola, Villette, Vogogna. TRIBUNALE DI VERCELLI Ailoche, Alagna Valsesia, Albano Vercellese, Alfiano Natta, Alice Castello, Altavilla Monferrato, Arborio, Asigliano Vercellese, Balmuccia, Balocco, Balzola, Bianzè, Boccioleto, Borgo d'Ale, Borgo San Martino, Borgo Vercelli, Borgosesia, Bozzole, Breia, Buronzo, Calliano, Camagna Monferrato, Camino, Campertogno, Caprile, Carcoforo, Caresana, Caresanablot, Carisio, Casale Monferrato, Casanova Elvo, Castelletto Merli, Cella Monte, Cellio, Cereseto, Cerrina Monferrato, Cervatto, Cigliano, Civiasco, Collobiano, Coniolo, Conzano, Costanzana, Cravagliana, Crescentino, Crevacuore, Crova, Cuccaro Monferrato, Desana, Fobello, Fontanetto Po, Formigliana, Frassinello Monferrato, Frassineto Po, Fubine, Gabiano, Gattinara, Ghislarengo, Giarole, Gifflenga, Grazzano Badoglio, Greggio, Guardabosone, Lamporo, Lenta, Lignana, Livorno Ferraris, Lozzolo, Mirabello Monferrato, Mollia, Mombello Monferrato, Moncalvo, Moncestino, Moncrivello, Morano sul Po, Motta dè Conti, Murisengo, Occimiano, Odalengo Grande, Odalengo Piccolo, Olcenengo, Oldenico, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Palazzolo Vercellese, Penango, Pertengo, Pezzana, Pila, Piode, Pomaro Monferrato, Pontestura, Ponzano Monferrato, Postua, Prarolo, Quarona, Quinto Vercellese, Rassa, Rima San Giuseppe, Rimasco, Rimella, Riva Valdobbia, Rive, Roasio, Ronsecco, Rosignano Monferrato, Rossa, Rovasenda, Sabbia, Sala Monferrato, Salasco, Sali Vercellese, Saluggia, San Germano Vercellese, San Giacomo Vercellese, San Giorgio Monferrato, Santhià, Scopa, Scopello, Serralunga di Crea, Serravalle Sesia, Solonghello, Sostegno, Stroppiana, Terruggia, Ticineto, Tonco, Treville, Tricerro, Trino, Tronzano Vercellese, Valduggia, Valmacca, Varallo, Vercelli, Vignale Monferrato, Villa del Bosco, Villadeati, Villamiroglio, Villanova Monferrato, Villarboit, Villata, Vocca. CORTE DI APPELLO DI TRENTO TRIBUNALE DI ROVERETO Ala, Arco, Avio, Besenello, Brentonico, Calliano, Drena, Dro, Folgaria, Isera, Ledro, Magasa, Mori, Nago-Torbole, Nogaredo, Nomi, Pomarolo, Riva del Garda, Ronzo-Chienis, Rovereto, Tenno, Terragnolo, Trambileno, Vallarsa, Valvestino, Villa Lagarina, Volano. TRIBUNALE DI TRENTO Albiano, Aldeno, Amblar, Andalo, Baselga di Pinè, Bedollo, Bersone, Bieno, Bleggio Superiore, Bocenago, Bolbeno, Bondo, Bondone, Borgo Valsugana, Bosentino, Breguzzo, Bresimo, Brez, Brione, Caderzone Terme, Cagnò, Calavino, Calceranica al Lago, Caldes, Caldonazzo, Campitello di Fassa, Campodenno, Canal San Bovo, Canazei, Capriana, Carano, Carisolo, Carzano, Castel Condino, Castelfondo, Castello Tesino, Castello-Molina di Fiemme, Castelnuovo, Cavalese, Cavareno, Cavedago, Cavedine, Cavizzana, Cembra, Centa San Nicolò, Cimego, Cimone, Cinte Tesino, Cis, Civezzano, Cles, Cloz, Comano terme, Commezzadura, Condino, Coredo, Croviana, Cunevo, Daiano, Dambel, Daone, Darè, Denno, Dimaro, Don, Dorsino, Faedo, Fai della Paganella, Faver, Fiavè, Fiera di Primiero, Fierozzo, Flavon, Fondo, Fornace, Frassilongo, Garniga Terme, Giovo, Giustino, Grauno, Grigno, Grumes, Imer, Ivano-Fracena, Lardaro, Lasino, Lavarone, Lavis, Levico Terme, Lisignago, Livo, Lona-Lases, Luserna, Malè, Malosco, Massimeno, Mazzin, Mezzana, Mezzano, Mezzocorona, Mezzolombardo, Moena, Molveno, Monclassico, Montagne, Nanno, Nave San Rocco, Novaledo, Ospedaletto, Ossana, Padergnone, Palù del Fersina, Panchià, Peio, Pellizzano, Pelugo, Pergine Valsugana, Pieve di Bono, Pieve Tesino, Pinzolo, Pozza di Fassa, Praso, Predazzo, Preore, Prezzo, Rabbi, Ragoli, Revò, Romallo, Romeno, Roncegno Terme, Ronchi Valsugana, Roncone, Ronzone, Roverè della Luna, Ruffre-Mendola, Rumo, Sagron Mis, Samone, San Lorenzo in Banale, San Michele all'Adige, Sant'Orsola Terme, Sanzeno, Sarnonico, Scurelle, Segonzano, Sfruz, Siror, Smarano, Soraga, Sover, Spera, Spiazzo, Spormaggiore, Sporminore, Stenico, Storo, Strembo, Strigno, Taio, Tassullo, Telve, Telve di Sopra, Tenna, Terlago, Terres, Terzolas, Tesero, Tione di Trento, Ton, Tonadico, Torcegno, Transacqua, Trento, Tres, Tuenno, Valda, Valfloriana, Varena, Vattaro, Vermiglio, Vervò, Vezzano, Vignola-Falesina, Vigo di Fassa, Vigo Rendena, Vigolo Vattaro, Villa Agnedo, Villa Rendena, Zambana, Ziano di Fiemme, Zuclo. CORTE DI APPELLO DI TRENTO SEZIONE DISTACCATA DI BOLZANO/BOZEN TRIBUNALE DI BOLZANO/BOZEN Aldino/Aldein, Andriano/Andrian, Anterivo/Altrei, Appiano sulla strada del vino/Eppan an der Weinstrasse, Avelengo/Hafling, Badia/Abtei, Barbiano/Barbian, Bolzano/Bozen, Braies/Prags, Brennero/Brenner, Bressanone/Brixen, Bronzolo/Branzoll, Brunico/Bruneck, Caines/Kuens, Caldaro sulla strada del vino/Kaltern an der Weinstrasse, Campo di Trens/Freienfeld, Campo Tures/Sand in Taufers, Castelbello-Ciardes/Kastelbell-Tschars, Castelrotto/Kastelruth, Cermes/Tscherms, Chienes/Kiens, Chiusa/Klausen, Cornedo all'Isarco/Karneid, Cortaccia sulla strada del vino/Kurtatsch an der Weinstrasse, Cortina sulla strada del vino/Kurtinig an der Weinstrasse, Corvara in Badia/Corvara, Curon Venosta/Graun im Vinschgau, Dobbiaco/Toblach, Egna/Neumarkt, Falzes/Pfalzen, Fiè allo Sciliar/V÷ls am Schlern, Fortezza/Franzensfeste, Funes/Villnoess, Gais/Gais, Gargazzone/Gargazon, Glorenza/Glurns, La Valle/Wengen, Laces/Latsch, Lagundo/Algund, Laion/Lajen, Laives/Leifers, Lana/Lana, Lasa/Laas, Lauregno/Laurein, Luson/Luesen, Magrè sulla strada del vino/Margreid an der Weinstrasse, Malles Venosta/Mals, Marebbe/Enneberg, Marlengo/Marling, Martello/Martell, Meltina/Moelten, Merano/Meran, Monguelfo-Tesido/Welsberg- Taisten, Montagna/Montan, Moso in Passiria/Moos in Passeier, Nalles/Nals, Naturno/Naturns, Naz- Sciaves/Natz-Schabs, Nova Levante/Welschnofen, Nova Ponente/Deutschnofen, Ora/Auer, Ortisei/St. Ulrich, Parcines/Partschins, Perca/Percha, Plaus/Plaus, Ponte Gardena/Waidbruck, Postal/Burgstall, Prato allo Stelvio/Prad am Stilfser Joch, Predoi/Prettau, Proves/Proveis, Racines/Ratschings, Rasun Anterselva/Rasen-Antholz, Renon/Ritten, Rifiano/Riffian, Rio di Pusteria/Muehlbach, Rodengo/Rodeneck, Salorno/Salurn, San Candido/Innichen, San Genesio Atesino/Jenesien, San Leonardo in Passiria/St. Leonhard in Passeier, San Lorenzo di Sebato/St. Lorenzen, San Martino in Badia/St. Martin in Thurn, San Martino in Passiria/St. Martin in Passeier, San Pancrazio/St. Pankraz, Santa Cristina Valgardena/St. Christina in Groeden, Sarentino/Sarntal, Scena/Schenna, Selva dei Molini/Muehlwald, Selva di Val Gardena/Wolkenstein in Groeden, Senales/Schnals, Senale-San Felice/Unsere Liebe Frau im Walde-St. Felix, Sesto/Sexten, Silandro/Schlanders, Sluderno/Schluderns, Stelvio/Stilfs, Terento/Terenten, Terlano/Terlan, Termeno sulla strada del vino/Tramin an der Weinstrasse, Tesimo/Tisens, Tires/Tiers, Tirolo/Tirol, Trodena nel parco naturale/Truden im Naturpark, Tubre/Taufers im Muenstertal, Ultimo/Ulten, Vadena/Pfatten, Val di Vizze/Pfitsch, Valdaora/Olang, Valle Aurina/Ahrntal, Valle di Casies/Gsies, Vandoies/Vintl, Varna/Vahrn, Velturno/Feldthurns, Verano/Voeran, Villabassa/Niederdorf, Villandro/Villanders, Vipiteno/Sterzing. CORTE DI APPELLO DI TRIESTE TRIBUNALE DI GORIZIA Capriva del Friuli, Cormons, Doberdò del Lago, Dolegna del Collio, Farra d'Isonzo, Fogliano Redipuglia, Gorizia, Gradisca d'Isonzo, Grado, Mariano del Friuli, Medea, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans d'Isonzo, Ronchi dei Legionari, Sagrado, San Canzian d'Isonzo, San Floriano del Collio, San Lorenzo Isontino, San Pier d'Isonzo, Savogna d'Isonzo, Staranzano, Turriaco, Villesse. TRIBUNALE DI PORDENONE Andreis, Annone Veneto, Arba, Arzene, Aviano, Azzano Decimo, Barcis, Brugnera, Budoia, Caneva, Caorle, Casarsa della Delizia, Castelnovo del Friuli, Cavasso Nuovo, Chions, Cimolais, Cinto Caomaggiore, Claut, Clauzetto, Concordia Sagittaria, Cordenons, Cordovado, Fanna, Fiume Veneto, Fontanafredda, Forgaria nel Friuli, Fossalta di Portogruaro, Frisanco, Gruaro, Maniago, Meduno, Montereale Valcellina, Morsano al Tagliamento, Pasiano di Pordenone, Pinzano al Tagliamento, Polcenigo, Porcia, Pordenone, Portogruaro, Pramaggiore, Prata di Pordenone, Pravisdomini, Roveredo in Piano, Sacile, San Giorgio della Richinvelda, San Martino al Tagliamento, San Michele al Tagliamento, San Quirino, San Vito al Tagliamento, Santo Stino di Livenza, Sequals, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Teglio Veneto, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Travesio, Vajont, Valvasone, Vito d'Asio, Vivaro, Zoppola. TRIBUNALE DI TRIESTE Duino-Aurisina, Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle - Dolina, Sgonico, Trieste. TRIBUNALE DI UDINE Aiello del Friuli, Amaro, Ampezzo, Aquileia, Arta Terme, Artegna, Attimis, Bagnaria Arsa, Basiliano, Bertiolo, Bicinicco, Bordano, Buja, Buttrio, Camino al Tagliamento, Campoformido, Campolongo Tapogliano, Carlino, Cassacco, Castions di Strada, Cavazzo Carnico, Cercivento, Cervignano del Friuli, Chiopris-Viscone, Chiusaforte, Cividale del Friuli, Codroipo, Colloredo di Monte Albano, Comeglians, Corno di Rosazzo, Coseano, Dignano, Dogna, Drenchia, Enemonzo, Faedis, Fagagna, Fiumicello, Flaibano, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Forni di Sotto, Gemona del Friuli, Gonars, Grimacco, Latisana, Lauco, Lestizza, Lignano Sabbiadoro, Ligosullo, Lusevera, Magnano in Riviera, Majano, Malborghetto Valbruna, Manzano, Marano Lagunare, Martignacco, Mereto di Tomba, Moggio Udinese, Moimacco, Montenars, Mortegliano, Moruzzo, Muzzana del Turgnano, Nimis, Osoppo, Ovaro, Pagnacco, Palazzolo dello Stella, Palmanova, Paluzza, Pasian di Prato, Paularo, Pavia di Udine, Pocenia, Pontebba, Porpetto, Povoletto, Pozzuolo del Friuli, Pradamano, Prato Carnico, Precenicco, Premariacco, Preone, Prepotto, Pulfero, Ragogna, Ravascletto, Raveo, Reana del Rojale, Remanzacco, Resia, Resiutta, Rigolato, Rive d'Arcano, Rivignano, Ronchis, Ruda, San Daniele del Friuli, San Giorgio di Nogaro, San Giovanni al Natisone, San Leonardo, San Pietro al Natisone, San Vito al Torre, San Vito di Fagagna, Santa Maria la Longa, Sauris, Savogna, Sedegliano, Socchieve, Stregna, Sutrio, Taipana, Talmassons, Tarcento, Tarvisio, Tavagnacco, Teor, Terzo d'Aquileia, Tolmezzo, Torreano, Torviscosa, Trasaghis, Treppo Carnico, Treppo Grande, Tricesimo, Trivignano Udinese, Udine, Varmo, Venzone, Verzegnis, Villa Santina, Villa Vicentina, Visco, Zuglio. CORTE DI APPELLO DI VENEZIA TRIBUNALE DI BELLUNO Agordo, Alano di Piave, Alleghe, Arsiè, Auronzo di Cadore, Belluno, Borca di Cadore, Calalzo di Cadore, Canale d'Agordo, Castellavazzo, Cencenighe Agordino, Cesiomaggiore, Chies d'Alpago, Cibiana di Cadore, Colle Santa Lucia, Comelico Superiore, Cortina d'Ampezzo, Danta di Cadore, Domegge di Cadore, Erto e Casso, Falcade, Farra d'Alpago, Feltre, Fonzaso, Forno di Zoldo, Gosaldo, La Valle Agordina, Lamon, Lentiai, Limana, Livinallongo del Col di Lana, Longarone, Lorenzago di Cadore, Lozzo di Cadore, Mel, Ospitale di Cadore, Pedavena, Perarolo di Cadore, Pieve d'Alpago, Pieve di Cadore, Ponte nelle Alpi, Puos d'Alpago, Quero, Rivamonte Agordino, Rocca Pietore, San Gregorio nelle Alpi, San Nicolò di Comelico, San Pietro di Cadore, San Tomaso Agordino, San Vito di Cadore, Santa Giustina, Santo Stefano di Cadore, Sappada, Sedico, Selva di Cadore, Seren del Grappa, Sospirolo, Soverzene, Sovramonte, Taibon Agordino, Tambre, Trichiana, Vallada Agordina, Valle di Cadore, Vas, Vigo di Cadore, Vodo Cadore, Voltago Agordino, Zoldo Alto, Zoppè di Cadore. TRIBUNALE DI PADOVA Abano Terme, Agna, Albignasego, Anguillara Veneta, Arquà Petrarca, Arre, Arzergrande, Bagnoli di Sopra, Battaglia Terme, Borgoricco, Bovolenta, Brugine, Cadoneghe, Campo San Martino, Campodarsego, Campodoro, Camposampiero, Candiana, Carmignano di Brenta, Cartura, Casalserugo, Cervarese Santa Croce, Cittadella, Codevigo, Conselve, Correzzola, Curtarolo, Due Carrare, Fontaniva, Galliera Veneta, Galzignano Terme, Gazzo, Grantorto, Legnaro, Limena, Loreggia, Maserà di Padova, Massanzago, Mestrino, Monselice, Montegrotto Terme, Noventa Padovana, Padova, Piazzola sul Brenta, Piombino Dese, Piove di Sacco, Polverara, Ponte San Nicolò, Pontelongo, Rovolon, Rubano, Saccolongo, San Giorgio delle Pertiche, San Giorgio in Bosco, San Martino di Lupari, San Pietro in Gu, Santa Giustina in Colle, Sant'Angelo di Piove di Sacco, Saonara, Selvazzano Dentro, Teolo, Terrassa Padovana, Tombolo, Torreglia, Trebaseleghe, Tribano, Veggiano, Vigodarzere, Vigonza, Villa del Conte, Villafranca Padovana, Villanova di Camposampiero. TRIBUNALE DI ROVIGO Adria, Ariano nel Polesine, Arquà Polesine, Badia Polesine, Bagnolo di Po, Baone, Barbona, Bergantino, Boara Pisani, Bosaro, Calto, Canaro, Canda, Carceri, Casale di Scodosia, Castelbaldo, Castelguglielmo, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Ceregnano, Cinto Euganeo, Corbola, Costa di Rovigo, Crespino, Este, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Frassinelle Polesine, Fratta Polesine, Gaiba, Gavello, Giacciano con Baruchella, Granze, Guarda Veneta, Lendinara, Loreo, Lozzo Atestino, Lusia, Masi, Megliadino San Fidenzio, Megliadino San Vitale, Melara, Merlara, Montagnana, Occhiobello, Ospedaletto Euganeo, Papozze, Pernumia, Pettorazza Grimani, Piacenza d'Adige, Pincara, Polesella, Ponso, Pontecchio Polesine, Porto Tolle, Porto Viro, Pozzonovo, Rosolina, Rovigo, Salara, Saletto, San Bellino, San Martino di Venezze, San Pietro Viminario, Santa Margherita d'Adige, Sant'Elena, Sant'Urbano, Solesino, Stanghella, Stienta, Taglio di Po, Trecenta, Urbana, Vescovana, Vighizzolo d'Este, Villa Estense, Villadose, Villamarzana, Villanova del Ghebbo, Villanova Marchesana, Vò. TRIBUNALE DI TREVISO Altivole, Arcade, Asolo, Borso del Grappa, Breda di Piave, Caerano di San Marco, Cappella Maggiore, Carbonera, Casale sul Sile, Casier, Castelcucco, Castelfranco Veneto, Castello di Godego, Cavaso del Tomba, Cessalto, Chiarano, Cimadolmo, Cison di Valmarino, Codognè, Colle Umberto, Conegliano, Cordignano, Cornuda, Crespano del Grappa, Crocetta del Montello, Farra di Soligo, Follina, Fontanelle, Fonte, Fregona, Gaiarine, Giavera del Montello, Godega di Sant'Urbano, Gorgo al Monticano, Istrana, Loria, Mansuè, Mareno di Piave, Maser, Maserada sul Piave, Meduna di Livenza, Miane, Mogliano Veneto, Monastier di Treviso, Monfumo, Montebelluna, Morgano, Moriago della Battaglia, Motta di Livenza, Nervesa della Battaglia, Oderzo, Ormelle, Orsago, Paderno del Grappa, Paese, Pederobba, Pieve di Soligo, Ponte di Piave, Ponzano Veneto, Portobuffolè, Possagno, Povegliano, Preganziol, Quinto di Treviso, Refrontolo, Resana, Revine Lago, Riese Pio X, Roncade, Salgareda, San Biagio di Callalta, San Fior, San Pietro di Feletto, San Polo di Piave, San Vendemiano, San Zenone degli Ezzelini, Santa Lucia di Piave, Sarmede, Segusino, Sernaglia della Battaglia, Silea, Spresiano, Susegana, Tarzo, Trevignano, Treviso, Valdobbiadene, Vazzola, Vedelago, Vidor, Villorba, Vittorio Veneto, Volpago del Montello, Zenson di Piave, Zero Branco. TRIBUNALE DI VENEZIA Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Cavallino-Treporti, Cavarzere, Ceggia, Chioggia, Cona, Dolo, Eraclea, Fiesso d'Artico, Fossalta di Piave, Fossò, Jesolo, Marcon, Martellago, Meolo, Mira, Mirano, Musile di Piave, Noale, Noventa di Piave, Pianiga, Quarto d'Altino, Salzano, San Donà di Piave, Santa Maria di Sala, Scorzè, Spinea, Stra, Torre di Mosto, Venezia, Vigonovo. TRIBUNALE DI VERONA Affi, Albaredo d'Adige, Angiari, Arcole, Badia Calavena, Bardolino, Belfiore, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant'Anna, Bosco Chiesanuova, Bovolone, Brentino Belluno, Brenzone, Bussolengo, Buttapietra, Caldiero, Caprino Veronese, Casaleone, Castagnaro, Castel d'Azzano, Castelnuovo del Garda, Cavaion Veronese, Cazzano di Tramigna, Cerea, Cerro Veronese, Cologna Veneta, Colognola ai Colli, Concamarise, Costermano, Dolcè, Erbè, Erbezzo, Ferrara di Monte Baldo, Fumane, Garda, Gazzo Veronese, Grezzana, Illasi, Isola della Scala, Isola Rizza, Lavagno, Lazise, Legnago, Malcesine, Marano di Valpolicella, Mezzane di Sotto, Minerbe, Montecchia di Crosara, Monteforte d'Alpone, Mozzecane, Negrar, Nogara, Nogarole Rocca, Oppeano, Palù, Pastrengo, Pescantina, Peschiera del Garda, Povegliano Veronese, Pressana, Rivoli Veronese, Roncà, Ronco all'Adige, Roverchiara, Roverè Veronese, Roveredo di Guà, Salizzole, San Bonifacio, San Giovanni Ilarione, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, San Mauro di Saline, San Pietro di Morubio, San Pietro in Cariano, San Zeno di Montagna, Sanguinetto, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Sant'Anna d'Alfaedo, Selva di Progno, Soave, Sommacampagna, Sona, Sorgà, Terrazzo, Torri del Benaco, Tregnago, Trevenzuolo, Valeggio sul Mincio, Velo Veronese, Verona, Veronella, Vestenanova, Vigasio, Villa Bartolomea, Villafranca di Verona, Zevio, Zimella. TRIBUNALE DI VICENZA Agugliaro, Albettone, Alonte, Altavilla Vicentina, Altissimo, Arcugnano, Arsiero, Arzignano, Asiago, Asigliano Veneto, Barbarano Vicentino, Bassano del Grappa, Bolzano Vicentino, Breganze, Brendola, Bressanvido, Brogliano, Caldogno, Caltrano, Calvene, Camisano Vicentino, Campiglia dei Berici, Campolongo sul Brenta, Carrè, Cartigliano, Cassola, Castegnero, Castelgomberto, Chiampo, Chiuppano, Cismon del Grappa, Cogollo del Cengio, Conco, Cornedo Vicentino, Costabissara, Creazzo, Crespadoro, Dueville, Enego, Fara Vicentino, Foza, Gallio, Gambellara, Gambugliano, Grancona, Grisignano di Zocco, Grumolo delle Abbadesse, Isola Vicentina, Laghi, Lastebasse, Longare, Lonigo, Lugo di Vicenza, Lusiana, Malo, Marano Vicentino, Marostica, Mason Vicentino, Molvena, Monte di Malo, Montebello Vicentino, Montecchio Maggiore, Montecchio Precalcino, Montegalda, Montegaldella, Monteviale, Monticello Conte Otto, Montorso Vicentino, Mossano, Mussolente, Nanto, Nogarole Vicentino, Nove, Noventa Vicentina, Orgiano, Pedemonte, Pianezze, Piovene Rocchette, Pojana Maggiore, Posina, Pove del Grappa, Pozzoleone, Quinto Vicentino, Recoaro Terme, Roana, Romano d'Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, Rotzo, Salcedo, San Germano dei Berici, San Nazario, San Pietro Mussolino, San Vito di Leguzzano, Sandrigo, Santorso, Sarcedo, Sarego, Schiavon, Schio, Solagna, Sossano, Sovizzo, Tezze sul Brenta, Thiene, Tonezza del Cimone, Torrebelvicino, Torri di Quartesolo, Trissino, Valdagno, Valdastico, Valli del Pasubio, Valstagna, Velo d'Astico, Vicenza, Villaga, Villaverla, Zanè, Zermeghedo, Zovencedo, Zugliano. Allegato 2 (art. 3, comma 1; tabella allegata alla legge 26 luglio 1975, n. 354) Tabella A ===================================================================== Distretto di |Ufficio di Sorveglianza | Tribunale di ===============|========================|============================= |ANCONA |ANCONA PESARO ANCONA |------------------------|---------------------------- |MACERATA |MACERATA ASCOLI PICENO FERMO ---------------|------------------------|---------------------------- |BARI |BARI TRANI BARI |------------------------|---------------------------- |FOGGIA |FOGGIA ---------------|------------------------|---------------------------- | |BOLOGNA FERRARA FORLÌ |BOLOGNA |RAVENNA RIMINI |------------------------|---------------------------- BOLOGNA |MODENA |MODENA |------------------------|---------------------------- |REGGIO EMILIA |REGGIO EMILIA PARMA PIACENZA ---------------|------------------------|---------------------------- BOLZANO/BOZEN |BOLZANO/BOZEN |BOLZANO/BOZEN ---------------|------------------------|---------------------------- |BRESCIA |BRESCIA BERGAMO BRESCIA |------------------------|---------------------------- |MANTOVA |MANTOVA CREMONA ---------------|------------------------|---------------------------- CAGLIARI |CAGLIARI |CAGLIARI LANUSEI ORISTANO ---------------|------------------------|---------------------------- CALTANISSETTA |CALTANISSETTA |CALTANISSETTA ENNA GELA ---------------|------------------------|---------------------------- CAMPOBASSO |CAMPOBASSO |CAMPOBASSO ISERNIA LARINO ---------------|------------------------|---------------------------- |CATANIA |CATANIA CALTAGIRONE CATANIA |------------------------|---------------------------- |SIRACUSA |SIRACUSA RAGUSA ---------------|------------------------|---------------------------- | |CATANZARO CROTONE CATANZARO |CATANZARO |LAMEZIA TERME VIBO VALENTIA |------------------------|---------------------------- |COSENZA |COSENZA CASTROVILLARI PAOLA ---------------|------------------------|---------------------------- |FIRENZE |FIRENZE AREZZO PRATO PISTOIA |------------------------|---------------------------- |LIVORNO |LIVORNO FIRENZE |------------------------|---------------------------- |PISA |PISA LUCCA |------------------------|---------------------------- |SIENA |SIENA GROSSETO ---------------|------------------------|---------------------------- |GENOVA |GENOVA IMPERIA SAVONA GENOVA |------------------------|---------------------------- |MASSA |MASSA LA SPEZIA ---------------|------------------------|---------------------------- |L'AQUILA |L'AQUILA L'AQUILA |------------------------|---------------------------- |PESCARA |PESCARA CHIETI TERAMO ---------------|------------------------|---------------------------- LECCE |LECCE |LECCE BRINDISI ---------------|------------------------|---------------------------- | |MESSINA MESSINA |MESSINA |BARCELLONA POZZO DI GOTTO | |PATTI ---------------|------------------------|---------------------------- |MILANO |MILANO LODI MONZA |------------------------|---------------------------- MILANO |PAVIA |PAVIA |------------------------|---------------------------- | |VARESE BUSTO ARSIZIO COMO |VARESE |LECCO SONDRIO ---------------|------------------------|---------------------------- |NAPOLI |NAPOLI NOLA TORRE ANNUNZIATA ---------------|------------------------|---------------------------- NAPOLI |AVELLINO |AVELLINO BENEVENTO ---------------|------------------------|---------------------------- |SANTA MARIA CAPUA VETERE|SANTA MARIA CAPUA VETERE ---------------|------------------------|---------------------------- |PALERMO |PALERMO TERMINI IMERESE ---------------|------------------------|---------------------------- PALERMO |AGRIGENTO |AGRIGENTO SCIACCA ---------------|------------------------|---------------------------- |TRAPANI |TRAPANI MARSALA ---------------|------------------------|---------------------------- |PERUGIA |PERUGIA PERUGIA |------------------------|---------------------------- |SPOLETO |SPOLETO TERNI ---------------|------------------------|---------------------------- POTENZA |POTENZA |POTENZA LAGONEGRO MATERA ---------------|------------------------|---------------------------- REGGIO CALABRIA|REGGIO CALABRIA |REGGIO CALABRIA LOCRI PALMI ---------------|------------------------|---------------------------- | |ROMA CIVITAVECCHIA LATINA |ROMA |TIVOLI VELLETRI ROMA |------------------------|---------------------------- |FROSINONE |FROSINONE CASSINO ---------------|------------------------|---------------------------- |VITERBO |VITERBO RIETI ---------------|------------------------|---------------------------- | |SALERNO NOCERA INFERIORE SALERNO |SALERNO |VALLO DELLA LUCANIA ---------------|------------------------|---------------------------- |SASSARI |SASSARI TEMPIO PAUSANIA SASSARI |------------------------|---------------------------- |NUORO |NUORO ---------------|------------------------|---------------------------- TARANTO |TARANTO |TARANTO ---------------|------------------------|---------------------------- |TORINO |TORINO ASTI ---------------|------------------------|---------------------------- |ALESSANDRIA |ALESSANDRIA |------------------------|---------------------------- TORINO |CUNEO |CUNEO ---------------|------------------------|---------------------------- |NOVARA |NOVARA AOSTA VERBANIA ---------------|------------------------|---------------------------- |VERCELLI |VERCELLI BIELLA IVREA ---------------|------------------------|---------------------------- TRENTO |TRENTO |TRENTO ROVERETO ---------------|------------------------|---------------------------- |TRIESTE |TRIESTE TRIESTE |------------------------|---------------------------- |UDINE |UDINE GORIZIA PORDENONE ---------------|------------------------|---------------------------- |VENEZIA |VENEZIA BELLUNO TREVISO |------------------------|---------------------------- VENEZIA |PADOVA |PADOVA ROVIGO |------------------------|---------------------------- |VERONA |VERONA VICENZA --------------------------------------------------------------------- Allegato 3 (art. 4, comma 1; tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 agosto 1951, n. 757) Tabella N Parte di provvedimento in formato grafico
Concorsi
2021
ENTI LOCALI
COMUNE DI MELZO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 48 del 18-6-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-06-18&atto.codiceRedazionale=21E06139
COMUNE DI MELZO
CONCORSO (scad. 3 luglio 2021)
Selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di tre posti di ufficiale direttivo di polizia locale, categoria D, a tempo pieno ed indeterminato, di cui un posto con riserva a favore delle Forze armate. (GU n.48 del 18-06-2021)
È indetta selezione pubblica, per titoli ed esami, per la copertura di tre posti a tempo pieno ed indeterminato, di categoria D, posizione economica 1, profilo professionale ufficiale direttivo di polizia locale, di cui un posto con diritto di riserva a favore delle Forze armate. Scadenza domande: entro e non oltre quindici giorni dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» (art. 247, comma 4 e 249 del decreto-legge n. 34/2020, convertito con legge n. 77/2020). Il bando integrale è disponibile sul sito www.comune.melzo.mi.it - sezione Amministrazione trasparente - Bandi di concorso.
Contratti
2021
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 80 del 14-7-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-07-14&atto.codiceRedazionale=TX21BFK16602
AZIENDA OSPEDALE - UNIVERSITA' PADOVA U.O.C. Provveditorato Economato e Gestione della Logistica
Sede: via Giustiniani n. 1, 35128 Padova (PD), Italia Codice Fiscale: 00349040287 Partita IVA: 00349040287
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.80 del 14-7-2021)
Bando di gara - Procedura aperta per la fornitura di generatori per chirurgia multidisciplinare in noleggio e dispositivi per elettrochirurgia SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE denominazione:Azienda Ospedaliera di Padova, indirizzo: Via Giustiniani, 1 - 35128 PADOVA. Stato Italia. punti di contatto: U.O.C. Provveditorato ed Economato - all'attenzione Ufficio Gare - Viale della Navigazione Interna , 38 - 35129 Padova - Tel. +39 049 8214616-2814-6885 - PEC: protocollo.aopd@pecveneto.it Indirizzo internet: Amministrazione aggiudicatrice (URL): www.aopd.veneto.it. Indirizzo cui inviare le domande di partecipazione o delle offerte: www.arca.regione.lombardia.it . SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO procedura aperta per la fornitura di generatori per chirurgia multidisciplinare in noleggio e dispositivi per elettrochirurgia. Tipo di appalto: fornitura Luogo di esecuzione: Padova Valore totale stimato: L'importo complessivo è pari a € 1.887.100,00 IVA esclusa, n. lotti 1 composto da 3 riferimenti. Offerte in ribasso, pena l'esclusione dalla gara, sull'importo posto a base d'asta. Non sono previsti oneri per la sicurezza legati al DUVRI. Durata dell'appalto: 60 mesi. SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO: si rimanda al bando integrale e agli atti di gara SEZIONE IV: PROCEDURA: aperta. Criteri di aggiudicazione: qualita'/prezzo. Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione: 15/09/2021 ora: 10:00 Modalità di apertura offerte: nella data che sarà comunicata tramite "Comunicazioni Procedura" piattaforma SINTEL. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: La presente procedura viene svolta tramite la piattaforma "SINTEL" come indicato nel Disciplinare di Gara. N. Codice Identificativo Gara 8210103. Gli esiti di gara verranno pubblicati sul sito aziendale: www.aopd.veneto.it e sul sito www.arca.regione.lombardia.it Il bando di gara integrale è stato inviato alla G.U.E.E. il giorno 02/07/2021 mentre tutta la documentazione ufficiale di gara è disponibile in formato elettronico sul profilo del committente www.aopd.veneto.it (sezione bandi e gare) e sulla piattaforma SINTEL www.arca.regione.lombardia.it. Il termine per la presentazione delle richieste di chiarimenti è fissato entro il giorno 01/09/2021. L'amministrazione comunicherà la risposta, ai sensi di legge, almeno sei giorni prima del termine di ricezione delle offerte. Organismo responsabile delle procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto - sezione di Venezia. Il direttore dell'U.O.C. Provveditorato Economato e Gestione della Logistica ing. Francesca Menotto TX21BFK16602
Concorsi
2001
ALTRI ENTI
ISTITUTO DI STUDI E ANALISI ECONOMICA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 86 del 30-10-2001
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-30&atto.codiceRedazionale=01E10084
ISTITUTO DI STUDI E ANALISI ECONOMICA
DIARIO
Diario della prova scritta del concorso pubblico, per titoli ed esami, ad un posto di primo tecnologo, secondo livello professionale, presso l'ISAE. (GU n.86 del 30-10-2001)
La prova scritta del concorso pubblico, per titoli ed esami, ad un posto di primo tecnologo, secondo livello professionale, presso l'ISAE (Bando ISAE n. 6/2001 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale - n. 83 del 19 ottobre 2001), si svolgeranno presso la sede dell'Istituto, in via Goito n. 58/a, 00185 Roma, secondo il seguente calendario: prova scritta: venerdì 30 novembre 2001, ore 10. La durata della prova è stabilita in sei ore.
Contratti
2014
ASTE IMMOBILIARI ED ALTRE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA
ASTE IMMOBILIARI ED ALTRE PROCEDURE AD EVIDENZA PUBBLICA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 113 del 3-10-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-10-03&atto.codiceRedazionale=T14BIA16713
COMUNE DI MANERBIO (BS)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.113 del 3-10-2014)
Bando di gara mediante pubblico incanto per l'alienazione di due unità immobiliari site in Manerbio, piazza C. Battisti Trattasi di un immobile a destinazione commerciale, direzionale, residenziale composto da due U.I. U.I. n.1: Piano Terra: NCT Manerbio, foglio n. 19, mappale 446/10 graffato al 449/5; e relativi spazi comuni, identificati al mappale 446/8 graffato al 449/4; U.I. n.2: Piano Primo: NCT Manerbio, foglio n. 19, mappale 446/11; e relativi spazi comuni, identificati al mappale 446/8 e 449/4; Piano Interrato: NCT Manerbio, foglio n. 19, mappale 446/9; e relativi spazi comuni, identificati al mappale 446/8 e 449/4; Base d'asta:. Piano Terra Euro 314.000,00, Piano Primo più Piano interrato Euro 411.000,00; L'aggiudicazione seguirà a favore del concorrente che presenterà l'offerta migliore; i miglioramenti dei prezzi d'offerta non potranno essere inferiori a Euro 1.000,00 e suoi multipli. Termine di presentazione delle offerte: il giorno 20 Ottobre 2014 alle ore 12.00. La gara si terrà il giorno 20 Ottobre 2014 alle ore 14,30 presso la Residenza Municipale. Il bando integrale è pubblicato all'Albo Pretorio on line del Comune di Manerbio e sul sito internet del Comune di Manerbio (www.comune.manerbio.bs.it). La responsabile dell'area edilizia pubblica arch. Maria Vittoria Tisi T14BIA16713
Serie Generale
2021
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 125 del 27-5-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-27&atto.codiceRedazionale=21A03192&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Autorizzazione all'importazione parallela del medicinale per uso umano «Azalia» (21A03192) (GU Serie Generale n.125 del 27-05-2021)
Estratto determina IP n. 455 del 18 maggio 2021 Descrizione del medicinale da importare e attribuzione del numero di identificazione: è autorizzata l'importazione parallela del medicinale AZALIA 75 microgramas comprimidos revestidos por pelicula 3×28 comprimidos dal Portogallo con numero di autorizzazione 5317508, intestato alla società Gedeon Richter PLC. Gyömröi UT, 19-21 1103 - Budapest Hungary e prodotto da Gedeon Richter PLC. Gyömröi UT, 19-21 1103 - Budapest Hungary, con le specificazioni di seguito indicate a condizione che siano valide ed efficaci al momento dell'entrata in vigore della presente determina. Importatore: Gekofar S.r.l. con sede legale in piazza Duomo n. 16 - 20122 Milano. Confezione: Azalia «75 microgrammi compresse rivestite con film» 1×28 compresse in blister PVC/PVDC/AL. Codice A.I.C.: 049343015 (in base 10) 1H1UK7 (in base 32). Forma farmaceutica: compressa rivestita con film. Composizione: una compressa rivestita con film contiene: principio attivo: 75 microgrammi di desogestrel; eccipienti: lattosio monoidrato, amido di patate, povidone K-30, silice colloidale anidra, acido stearico, a-tocoferolo tutto racemico; rivestimento: polivinilalcol, diossido di titanio E171, macrogol 3000, talco. Descrizione dell'aspetto di «Azalia» e contenuto della confezione: «Azalia» è una compressa rivestita con film, bianca o biancastra, rotonda, biconvessa, di circa 5,5 mm di diametro, con il segno «D» su un lato e «75» sull'altro lato; «Azalia» compresse rivestite con film è confezionato in un blister costituito da PVC/PVDC trasparente, rigido - foglio d'alluminio. Ogni blister è posto in un sacchetto in alluminio laminato. I blister nei sacchetti sono confezionati in una scatola di cartone ripiegato insieme al foglietto illustrativo, un piccolo astuccio per riporre il blister ed una etichetta calendario adesiva da applicare sul blister al momento dell'utilizzo. Officine di confezionamento secondario: XPO Supply Chain Pharma Italy S.p.a. - via Amendola n. 1 - 20049 Caleppio di Settala (MI); De Salute S.r.l. - via Biasini n. 26 - 26015 Soresina (CR); S.C.F. S.r.l. - via Federico Barbarossa n. 7 - Cavenago d'Adda (LO); Columbus Pharma S.r.l. - via dell'Artigianato n. 1 - 20032 Cormano (MI). Classificazione ai fini della rimborsabilità Confezione: Azalia «75 microgrammi compresse rivestite con film» 1×28 compresse in blister PVC/PVDC/AL. Codice A.I.C.: 049343015. Classe di rimborsabilita': C. Classificazione ai fini della fornitura Confezione: Azalia «75 microgrammi compresse rivestite con film» 1×28 compresse in blister PVC/PVDC/AL. Codice A.I.C.: 049343015. RR - medicinale soggetto a prescrizione medica. Stampati Le confezioni del medicinale importato devono essere poste in commercio con etichette e foglio illustrativo conformi al testo in italiano allegato e con le sole modifiche di cui alla presente determina. Il foglio illustrativo dovrà riportare il produttore responsabile del rilascio relativo allo specifico lotto importato, come indicato nel foglio illustrativo originale. L'imballaggio esterno deve indicare in modo inequivocabile l'officina presso la quale il titolare A.I.P. effettua il confezionamento secondario. Sono fatti salvi i diritti di proprietà industriale e commerciale del titolare del marchio e del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio, inclusi eventuali marchi grafici presenti negli stampati, come simboli o emblemi, l'utilizzo improprio del marchio, in tutte le forme previste dalla legge, rimane esclusiva responsabilità dell'importatore parallelo. Farmacovigilanza e gestione delle segnalazioni di sospette reazioni avverse Il titolare dell'A.I.P. è tenuto a comunicare al titolare dell'A.I.C. nel Paese dell'Unione europea/Spazio economico europeo da cui il medicinale viene importato, l'avvenuto rilascio dell'A.I.P. e le eventuali segnalazioni di sospetta reazione avversa di cui è venuto a conoscenza, così da consentire allo stesso di assolvere gli obblighi di farmacovigilanza. Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Contratti
2008
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 42 del 9-4-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-04-09&atto.codiceRedazionale=C-086450
COMUNE DI SANTERAMO IN COLLE (Provincia di Bari) Ufficio Unico PIT n. 4 "Area della Murgia"
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.42 del 9-4-2008)
Esito di gara Parte di provvedimento in formato grafico C-086450 (A pagamento).
Contratti
2022
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 101 del 31-8-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-08-31&atto.codiceRedazionale=TX22BFF18885
COMUNE DI CETRARO (CS)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.101 del 31-8-2022)
Bando di gara - CIG 93625604ED - CUP I32E22000200006 Denominazione: Comune di Cetraro (CS), Via L. De Seta, 87022 Cetraro - tel. 0982.97.82.45. Oggetto: Procedura aperta telematica per concorso di Progettazione in due gradi relativa ai "Lavori di Messa in Sicurezza degli acquedotti comunali e delle reti nelle frazioni Sorgente Linea Sorgente Tasso - Serbatoio castagnola - Sorgente Acquafredda di San Pietro - Serbatoio San Pietro - Serbatoio Bosco". Costo massimo di realizzazione dell'intervento da progettare: € 430.000,00 + IVA. Ricezione offerte: 30.09.2022 ore 10:00. Apertura: 05.10.2022 ore 11:00. Documentazione disponibile su: www.comune.cetraro.cs.it e www.tuttogarecetraro.it. Il responsabile del procedimento ing. Nadia Pugliese TX22BFF18885
Corte Costituzionale
2016
ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 11 del 16-3-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-03-16&atto.codiceRedazionale=16C00064
N. 49 ORDINANZA (Atto di promovimento) 22 settembre 2015
Ordinanza del 22 settembre 2015 emessa dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio sul ricorso proposto da Takeda Italia S.p.a. contro Agenzia italiana del farmaco ed altri . Sanita' pubblica - Misure di governo della spesa e di sviluppo del settore farmaceutico - Regole per il ripiano dello sforamento del fondo aggiuntivo per i farmaci innovativi - Ripartizione della quota di sforamento tra tutte le aziende titolari di AIC in proporzione dei fatturati relativi ai medicinali non innovativi coperti da brevetto. - Decreto-legge 1 ottobre 2007, n. 159 (Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l'equita' sociale), convertito, con modificazioni, nella legge 29 novembre 2007, n. 222, art. 5, comma 3. (16C00064) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.11 del 16-3-2016)
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO (Sezione Terza Quater) Ha pronunciato la presente ordinanza sul ricorso n. 13866 del 2014 proposto da Takeda Italia spa, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti Antonio Lirosi e e Cinzia Guglielmello ed elettivamente domiciliata presso lo studio Gianni, Grippo, Cappelli & Partners in Roma, Via Delle Quattro Fontane n. 20; contro: l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in persona del legale rappresentante pro tempore, il Ministero della Salute, in persona del Ministro pro tempore; rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato presso la cui sede in Roma, Via dei Portoghesi n. 12, sono domiciliatari; la Regione Lazio, la Regione Puglia, la Regione Sicilia, la Regione Sardegna, la Regione Campania, la Regione Abruzzo, la Regione Calabria, la Regione Marche e la Regione Molise, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, non costituite in giudizio; nei confronti di Soc Eg Spa, non costituito in giudizio; per l'annullamento: della determina AIFA del 30 ottobre 2014 (e relativi allegati) pubblicata sulla GURI n. 254 del 31 ottobre 2014 recante «Ripiano dello sfondamento del tetto dell'11,35% della spesa farmaceutica territoriale 2013 ai sensi della legge n. 222/2007 e ss.mm.ii» e degli atti pubblicati sull'area riservata del Front-End dell'AIFA a partire dal 3 novembre 2014, recanti i calcoli e l'importo da ripianare a carico di Takeda con il riparto regionale; del documento «Procedimento di ripiano dello sfondamento del tetto dell'11,35% della spesa farmaceutica territoriale 2013 ai sensi della legge n. 222/2007 e ss.mm.ii.» allegato alla determina pubblicata dall'AIFA sul proprio sito internet in data 1° ottobre 2014 e in data 31 ottobre 2014; della «Metodologia di ripiano dello sfondamento del tetto dell'11,35% della spesa farmaceutica territoriale 2013 ai sensi della legge n. 222/2007» pubblicata dall'AIFA sul proprio sito internet in data 12 settembre 2014»; della delibera del Consiglio di Amministrazione dell'AIFA n. 22 del 24 giugno 2014 e delle note e dei documenti ivi menzionati; del conto consuntivo della spesa farmaceutica regionale del 2013 approvato nella riunione del 29 aprile 2014 dal Consiglio di Amministrazione dell'AIFA e del suo successivo aggiornamento approvato nella riunione del 24 giugno 2014 dal CdA dell'AIFA pubblicato il giorno successivo sul sito internet dell'agenzia; della deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell'AIFA del 29 aprile 2014, non conosciuta dalla ricorrente, con cui sarebbe stato accertato lo sfondamento del tetto dell'11,35% della spesa farmaceutica territoriale 2013, con particolare riferimento del Fondo dei farmaci innovativi; di ogni ulteriore atto connesso, presupposto e/o conseguenziale. Visti il ricorso e i relativi allegati; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Visti gli atti di costituzione in giudizio dell'Agenzia Italiana del Farmaco e del Ministero della salute; Relatore nell'udienza pubblica del giorno 5 maggio 2015 il dott. Giuseppe Sapone e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Con il proposto gravame la società ricorrente, la quale commercializza in Italia una serie di farmaci collocati in classe A e, pertanto rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, ha impugnato i provvedimenti, in epigrafe indicati, in esito ai quali è stata chiamata a ripianare pro-quota, lo sfondamento relativo all'anno 2013 del Fondo destinato all'acquisto dei farmaci innovativi. I contestati provvedimenti sono stati adottati ai sensi dell'art. 5 del decreto-legge n. 159/2007, convertito con modificazioni nelle legge n. 222/2007, con il quale è stata introdotta un'articolata disciplina per il controllo della spesa farmaceutica territoriale. Al riguardo deve essere evidenziato che la menzionata norma: a) prevede che la spesa per l'assistenza farmaceutica territoriale, così come specificata nel comma 1, non può superare a livello nazionale ed in ogni singola regione una certa misura percentuale, pari per il 2013 all'11,35%, del finanziamento complessivo cui concorre ordinariamente lo Stato; b) a tal fine stabilisce: l'attribuzione da parte dell'AIFA a ciascuna azienda titolare di autorizzazioni all'immissione in commercio di farmaci entro il 15 gennaio di ogni anno di un budget annuale... distintamente per i farmaci equivalenti e per i farmaci ancora coperti da brevetto»; (comma 2, lett. a); che la somma dei budget di ciascuna azienda incrementata del fondo aggiuntivo per la spesa dei farmaci innovativi di cui alla lettera a) nonchè dell'ulteriore quota del 20 per cento prevista dalla stessa lettera a) deve risultare uguale all'onere a carico del SSN per l'assistenza farmaceutica a livello nazionale, come determinato al comma 1; c) al comma 3 definisce le regole per il ripiano dello sforamento prevedendo che (lett.a) «l'intero sforamento è ripartito a lordo IVA tra aziende farmaceutiche, grossisti e farmacisti in misura proporzionale alle relative quote di spettanza sui prezzi dei medicinali, con l'eccezione della quota di sforamento imputabile alla spesa per farmaci acquistati presso le aziende farmaceutiche dalle aziende sanitarie locali e da queste distribuiti direttamente ai cittadini, che è posta a carico unicamente delle aziende farmaceutiche stesse in proporzione ai rispettivi fatturati per farmaci ceduti alle strutture pubbliche. L'entità del ripiano è calcolata, per ogni singola azienda, in proporzione al superamento del budget attribuito di cui al comma 2, lettera a). Al fine di favorire lo sviluppo e la disponibilità dei farmaci innovativi la quota dello sforamento imputabile al superamento, da parte di tali farmaci, del fondo aggiuntivo di cui alla citata lettera a) del comma 2 è ripartita, ai fini del ripiano, al lordo IVA, tra tutte le aziende titolari di AIC in proporzione dei rispettivi fatturati relativi ai medicinali non innovativi coperti da brevetto. Se il fatturato derivante dalla commercializzazione di un farmaco innovativo è superiore a 300.000.000 di euro, la quota dello sforamento imputabile al superamento del fondo aggiuntivo di cui al comma 2, lettera a), resta, in misura pari al 20 per cento, a carico dell'azienda titolare di AIC relativa al medesimo farmaco, e il restante 80 per cento è ripartito, ai fini del ripiano, al lordo IVA, tra tutte le aziende titolari di AIC in proporzione dei rispettivi fatturati relativi ai medicinali non innovativi coperti da brevetto». Nella fattispecie in esame la società ricorrente, pur avendo rispettato il budget originariamente assegnatole, è stata tuttavia chiamata a versare la somma contestata, quantificata ai sensi del comma 3 dell'art. 5 del citato decreto-legge n. 159/2007, a seguito dello sforamento del fondo destinato all'acquisto dei farmaci innovativi. Il gravame è affidato ai seguenti motivi di doglianza: 1) Sull'illegittimità derivata dei provvedimenti impugnati per incostituzionalità delle disposizioni di cui all'art. 5, commi 2 lett. a) e comma 3) lett. a) della legge n. 222/2007, anche nel loro combinato disposto, con gli articoli 3 e 97 della Costituzione; 2) Violazione e falsa applicazione dell'art. 5 della legge n. 222/2007 e dell'art. 3 della legge n. 241/1990. Difetto dei presupposti giustificativi. Violazione del principio del legittimo affidamento. Violazione del principio di trasparenza e partecipazione. Si sono costituiti sua il Ministero della salute che l'Agenzia Italiana del Farmaco contestando genericamente la fondatezza delle prospettazioni ricorsuali e concludendo per il rigetto delle stesse. Alla pubblica udienza del 5 maggio 2015 il ricorso è stato assunto in decisione. Oggetto della presente controversia sono i provvedimenti, in epigrafe indicati, in forza dei quali la società ricorrente, ai sensi dell'art. 5, comma 3, della legge n. 222/2007 è stata chiamata a ripianare pro-quota, lo sfondamento relativo all'anno 2013 del Fondo destinato all'acquisto dei farmaci innovativi. Con il primo motivo di doglianza Takeda Italia ha prospettato l'illegittimità derivata dei provvedimenti impugnati per l'incostituzionalità delle citate disposizioni normative in forza delle quali sono stati adottati. Al riguardo la suddetta società, premessa la peculiare natura dei farmaci innovativi, da individuare in quei farmaci che secondo la discrezionale valutazione dell'Agenzia Italiana del Farmaco sono in grado di offrire al paziente notevoli benefici aggiuntivi rispetto alle altre opzioni disponibili, ha prospettato con riferimento all'art. 3 della Costituzione l'irragionevolezza di quella disposizione, art. 5, comma 3, la quale prevede che in caso di sforamento del fondo destinato all'acquisto dei farmaci de quibus, tale sforamento deve essere ripartito tra tutte le aziende titolari di AIC in proporzione dei rispettivi fatturati relativi ai medicinali non innovativi coperti da brevetto. Più precisamente, premesso l'interesse pubblico finalizzato a favorire lo sviluppo e la disponibilità dei farmaci de quibus, così come affermato espressamente dal legislatore, Takeda ha sostenuto l'irrazionalità della scelta legislativa di far gravare sulle singole aziende farmaceutiche, solamente con riferimento al fatturato relativo all'attività di produzione di medicinali non innovativi coperti da brevetto, lo sforamento del citato fondo, il quale, peraltro, è stato sempre quantificato nel corso degli anni in misura del tutto insufficiente per evitare eventuali sforamenti. Secondo la tesi ricorsuale, infatti, la particolare natura dell'interesse pubblico correlato allo sviluppo e alla diffusione dei farmaci innovativi, avrebbe dovuto comportare che il ripiano degli sforamenti doveva essere garantito dalla fiscalità generale, e che in ogni caso non sono individuabili le specifiche ragioni nè le caratteristiche peculiari connesse all'attività di produzione e commercializzazione di farmaci non innovativi coperti da brevetti, in forza delle quali le imprese svolgenti la suddetta attività sono tenute a sostenere tale aggravio economico. In particolare il legislatore avrebbe dovuto tener conto della circostanza che le imprese de quibus, anche se possono godere di un maggior margine di guadagno in relazione ai farmaci prodotti e commercializzati, tuttavia sono chiamate a sostenere rilevanti spese di ricerca in grado di ridimensionare tale margine. Nè può sostenersi, al fine di giustificare la logicità della citata normativa, che le imprese de quibus vengono sostanzialmente a coincidere con le imprese produttrici di farmaci innovativi, per cui alla fine il sacrificio economico verrebbe a gravare sulle medesime imprese che il legislatore ha voluto favorire. Premesso che tale presupposto risulta essere meramente apodittico, atteso che non può essere escluso che ci possono essere imprese produttrici unicamente di farmaci non innovativi coperti da brevetto, tuttavia, anche ad ammetterne l'esistenza, risulta illogica la disciplina della quantificazione dell'entità del ripiano gravante sulle singole imprese, dato che è stato quantificato non con riferimento al fatturato relativo all'attività di produzione di farmaci innovativi, bensì con riferimento al fatturato correlato ad un'altra tipologia di farmaci. In sostanza, secondo la condivisibile prospettazione della società ricorrente, una volta ammesso che il comparto dei farmaci innovativi è diverso da quello dei farmaci non innovativi coperti da brevetto, come è testimoniato dalla circostanza che per l'acquisto dei primi da parte del SSN è stato previsto uno specifico fondo, risulta contraddittoria con tale premessa la disciplina normativa che stabilisce che l'eventuale sforamento del fondo in questione non venga a gravare sulle imprese produttrici di tali farmaci che hanno contribuito allo sforamento o, come ulteriore opzione, sulla fiscalità generale, bensì venga accollato alle imprese che operano in un diverso comparto. Così come disciplinato dalla richiamata normativa il ripiano a carico delle imprese farmaceutiche produttrici di farmaci non innovativi coperti da brevetto dello sfondamento del fondo destinato all'acquisto di farmaci innovativi assume la natura di una prestazione imposta, peraltro non quantificabile ex ante, che prescinde, quindi, da qualsiasi comportamento negligente imputabile alle suddette imprese, ed è posto a carico delle stesse in assenza di una specifica e non individuata situazione che avrebbe potuto razionalmente giustificare tale scelta normativa. La rilevanza e la pregiudizialità della sollevata questione di costituzionalità per la controversia in esame appare del tutto evidente, stante che investe la disciplina normativa in applicazione della quale sono stati adottati i contestati provvedimenti. Per le ragioni suesposte deve essere quindi disposta la remissione degli atti alla Corte costituzionale e la sospensione del giudizio ai sensi dell'art. 134 della Costituzione, dell'art. 1 della legge costituzionale 9 febbraio 1948 n. 1 e dell'art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87. P. Q. M. Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione III quater, dichiara rilevante e non manifestamente infondata, la sollevata questione di legittimità costituzionale di cui in motivazione. Sospende il giudizio e ordina la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale. Dispone che, a cura della Segreteria della Sezione, la presente ordinanza sia notificata al Presidente del Consiglio dei ministri e comunicata ai Presidenti del Senato e della Camera dei Deputati. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 5 maggio 2015 con l'intervento dei magistrati: Giuseppe Sapone, Presidente FF, Estensore; Pierina Biancofiore, Consigliere; Alessandro Tomassetti, Consigliere. Il Presidente, estensore: Sapone
Concorsi
2022
AZIENDE SANITARIE LOCALI ED ALTRE ISTITUZIONI SANITARIE
AZIENDA SOCIO-SANITARIA TERRITORIALE DELLA VALLE OLONA DI BUSTO ARSIZIO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 94 del 29-11-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-29&atto.codiceRedazionale=22E14827
AZIENDA SOCIO-SANITARIA TERRITORIALE DELLA VALLE OLONA DI BUSTO ARSIZIO
CONCORSO (scad. 29 dicembre 2022)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di collaboratore professionale sanitario - educatore professionale, categoria D, a tempo pieno. (GU n.94 del 29-11-2022)
È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di collaboratore professionale sanitario - educatore professionale, categoria D, a tempo pieno. Il termine per la presentazione delle domande, redatte su carta semplice e corredate dei documenti prescritti, scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Il testo integrale del bando, con l'indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione al concorso, sono pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia S.I. del 26 ottobre 2022 e sul sito aziendale www.asst-valleolona.it - sezione «Lavora con noi/procedure aperte». Per ulteriori informazioni gli interessati potranno rivolgersi all'ufficio concorsi tel. 0331/699209: dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30.
Serie Generale
1992
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
REGIONE PUGLIA
Serie Generale n. 83 del 8-4-1992
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-04-08&atto.codiceRedazionale=092A1615&elenco30giorni=false
REGIONE PUGLIA
COMUNICATO
Approvazione del piano regolatore generale del comune di Giovinazzo (GU Serie Generale n.83 del 08-04-1992)
La giunta della regione Puglia con atto n. 7583 del 27 dicembre 1991 esecutivo a norma di legge, ha approvato definitivamente il pi- ano regolatore generale del comune di Giovinazzo (Bari) adottato con delibera del consiglio comunale n. 62/1985 e n. 115/1985 con le prescrizioni e modifiche d'ufficio precisate nello stesso atto regionale.
Corte Costituzionale
1996
ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 37 del 11-9-1996
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-09-11&atto.codiceRedazionale=096C1152
N. 823 ORDINANZA (Atto di promovimento) 24 aprile 1996
N. 823 Ordinanza emessa il 24 aprile 1996 dal pretore di Sondrio sul ricorso proposto da Andreoli Emma contro l'INPS Previdenza e assistenza sociale - Pensioni I.N.P.S. - Rimborsi conseguenti alle sentenze della Corte costituzionale nn. 495/1993 e 240/1994 - Previsione della estinzione dei giudizi pendenti nonche' della perdita di efficacia dei provvedimenti giudiziali non ancora passati in giudicato, alla data di entrata in vigore della normativa impugnata - Incidenza sul diritto di difesa e sulla garanzia previdenziale - Violazione delle attribuzioni del potere giuriusdizionale - Abuso dello strumento del decreto-legge in assenza dei presupposti di necessita' ed urgenza. Previdenza e assistenza sociale - Pensioni I.N.P.S. - Rimborsi conseguenti alle sentenze della Corte costituzionale nn. 495/1993 e 240/1994 - Esclusione dal rimborso degli interessi e della rivalutazione monetaria - Contrasto con la giurisprudenza costituzionale circa la natura di componenti essenziali ed integranti del credito previdenziale di detti accessori (sentenza n. 156/1991) - Disparita' di trattamento di situazioni omogenee con incidenza sulla garanzia previdenziale. Previdenza e assistenza sociale - Pensioni I.N.P.S. - Rimborsi conseguenti alle sentenze della Corte costituzionale nn. 495/1993 e 240/1994 - Attuazione dei rimborsi delle somme maturate fino al 31 dicembre 1995, mediante assegnazione di titoli di Stato in sei annualita' - Violazione del principio di uguaglianza e della garanzia previdenziale. (D.-L. 28 marzo 1996, n. 166, art. 1, primo, secondo e terzo comma; d.-l. 28 marzo 1996, n. 166). (Cost., artt. 3, 38, 24, primo e secondo comma, 25, primo comma, 102, 113, 36 e 77). (096C1152) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.37 del 11-9-1996)
IL PRETORE Ha pronunciato la seguente ordinanza nella controversia in materia di previdenza n. 744/95 fra Andreoli Emma e l'INPS sciogliendo la riserva. Il seguito del testo dell'ordinanza è perfettamente uguale a quello dell'ordinanza pubblicata in precedenza (Reg. ord. n. 822/1996). 96C1152
Serie Generale
2023
DECRETI PRESIDENZIALI
Serie Generale n. 150 del 29-6-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-06-29&atto.codiceRedazionale=23A03678&elenco30giorni=false
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 5 maggio 2023
Concessione di un assegno straordinario vitalizio in favore del sig. Mari Alberto. (23A03678) (GU Serie Generale n.150 del 29-06-2023)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Vista la legge 8 agosto 1985, n. 440, concernente l'istituzione di un assegno vitalizio a favore di cittadini che abbiano illustrato la Patria e che versino in stato di particolare necessità; Vista la legge 12 gennaio 1991, n. 13, recante «Determinazione degli atti amministrativi da adottarsi nella forma del decreto del Presidente della Repubblica»; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 4 febbraio 2010, con il quale sono stati determinati i criteri e le modalità per la concessione dei benefici economici previsti dalla legge 8 agosto 1985, n. 440; Visto il decreto del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri 12 aprile 2022, con il quale è stata istituita la Commissione consultiva per l'attestazione della chiara fama e dei meriti acquisiti a livello nazionale ed internazionale dei candidati che hanno presentato domanda per la concessione dei benefici economici previsti dalla legge n. 440/1985; Vista la documentazione acquisita, gli esiti dell'istruttoria e la valutazione positiva data dalla predetta Commissione nella riunione del 13 giugno 2022; Ritenuto di attribuire un assegno straordinario vitalizio di euro 24.000,00 annui in favore del sig. Mari Alberto; Su conforme deliberazione del Consiglio dei ministri, adottata nella riunione del 6 aprile 2023; Considerato che sono state rese le prescritte comunicazioni al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei deputati; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; Decreta: A decorrere dal 6 aprile 2023 è attribuito un assegno straordinario vitalizio dell'importo annuo di giuro ventiquattromila/00 al sig. Mari Alberto, nato a Milano il 16 febbraio 1937. La relativa spesa farà carico allo stanziamento iscritto al capitolo 230 dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei ministri per l'anno 2023 e ai corrispondenti capitoli per gli anni successivi. Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Dato a Roma, addì 5 maggio 2023 MATTARELLA Meloni, Presidente del Consiglio dei ministri Registrato alla Corte dei conti il 1° giugno 2023 Ufficio di controllo sugli atti della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero della giustizia e del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, reg. n. 1653
Contratti
2009
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 138 del 23-11-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-11-23&atto.codiceRedazionale=T-09BGA20663
ANAS S.p.a. Compartimento della Viabilita' per l'Abruzzo
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.138 del 23-11-2009)
Prot. n. CAQ0028086 dell'11/11/2009 AVVISO RELATIVO AD APPALTO AGGIUDICATO Lavori : SI - Forniture : NO - Servizi : NO. L'appalto rientra nel campo di applicazione dell'accordo sugli appalti pubblici(AAP)?:NO. SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione e indirizzo ufficiale dell'amministrazione aggiudicatrice: ANAS SPA - Compartimento della Viabilità per l'Abruzzo Servizio responsabile: U.O. Gare e Contratti Via Salaria Antica Est,31 C.A.P. 67100 Localita'/Citta': L'Aquila Stato: Italia Telefono: 0862 - 317857 Telefax : 0862 - 317857 c.f.80208450587-p.iva02133681003 www.stradeanas.it I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Organismo di diritto pubblico. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1) Tipo di appalto : Lavori. II.2) Accordo quadro? : NO. II.4)Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Gare d'Appalto n. 01/2009 II.5) Breve descrizione: Lavori di straordinaria manutenzione per il ripristino delle strutture ammalorate del viadotto "Pescara" - I° Fase - lungo la Strada Statale n° 16 Dir/C "del porto di Pescara" nel Comune di Pescara. Progetto n° 135 del 12/12/2008 Disp. Prot. CAQ37505 del 18/12/2008 Disp. Finanziamento Prot. CDG170795 del 23/12/2008. CIG [0261228429] (Cod. SIL AQPE016MS060802). Categoria prevalente OG3 - Importo Euro. 1'568'259,50 - Class. IV° . II.6) Valore totale stimato: Euro. 1'568'259,50 (comprensivi di Euro. 341'019,28 per oneri sicurezza non soggetti a ribasso); SEZIONE IV: PROCEDURE IV.1) Tipo di procedura: aperta. IV.2) Criterio di aggiudicazione: criterio del prezzo più basso, ai sensi degli articoli 81 e 82 del D.Lgs 163/2006 e smi, mediante ribasso sull'elenco prezzi posto a base di gara e valutazione della congruità delle offerte anormalmente basse secondo il procedimento ed i principi ed di cui agli articoli da 86 a 89 del D.Lgs 163/2006 e smi. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO V.1) Aggiudicazione e valore dell'appalto: Ribasso - 49,131% pari ad Euro. 965'304,11 comprensivo di Euro.341'019,28 per oneri sicurezza. V.1.1) Nome e indirizzo del fornitore, imprenditore o prestatore di servizi al quale è stato aggiudicato l'appalto: Gara d'Appalto n. 01/2009 STRADE E AMBIENTE SRL 02189740695 Via Gran Sasso,103/A C.A.P- 66100 Citta': CHIETI (CH) Stato:Italia Telefono: 0871-540160 Telefax : 0871-551146 V.1.2)Informazioni sul prezzo dell'appalto oppure sull'offerta più alta più bassa presa in considerazione: Ribasso 49,131% - Prezzo Euro. 965'304,11. Offerta più bassa: Ribasso 49,131% - Offerta più alta: Ribasso 21,71%.Valuta : Euro. V.2) Subappalto V.2.1) E'' possibile che il contratto venga subappaltato?:SI. Percentuale: 30%. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) Trattasi di avviso non obbligatorio? : NO. VI.2)Numero di riferimento attribuito al dossier dall'amministrazione aggiudicatrice: Gara d'Appalto n. 01/2009. VI.3)Data di aggiudicazione:Prot.CAQ0027409 del 05/11/2009. VI.4)Numero di offerte ricevute:25. VI.5)L'appalto è stato oggetto di un bando pubblicato sulla GUCE?:NO. VI.6)L'appalto è connesso ad un progetto/programma finanziato dai fondi dell'UE? NO. Responsabile del Procedimento: Ing. Gioacchino Del Monaco Dirigente Area Ammnistrativa: Dott. Alessandro Tana T-09BGA20663
Contratti
2012
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 22 del 22-2-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-02-22&atto.codiceRedazionale=T12BGA3284
CITTA' DI NETTUNO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.22 del 22-2-2012)
Avviso relativo agli appalti aggiudicati I.1) CITTÀ DI NETTUNO (Provincia di Roma) Via Giacomo Matteotti, 37 - 00048 NETTUNO (RM) - TEL. 06. 988891 - Sito Internet www.comune.nettuno.roma.it; II.1.1) OGGETTO DELL'APPALTO: Servizio di assistenza specialistica alunni disabili - CIG 05281356C8. IV.1.1) Procedura: aperta. IV.3.2) Bando di gara pubblicato su GURI n° 109 del 29/09/2010. V.1) Data aggiudicazione: 09/01/2012. V.2) Offerte ricevute: 3. V.3) AGGIUDICATARIO: Soc.Coop.Soc. Massimiliano KOLBE, Via Baccarini, 37 - Anzio. V.4) Prezzo di aggiudicazione: Euro 2.097.600,00. VI.4) SPEDIZIONE PRESENTE AVVISO ALL'U.P.U.U.E.: 15.02.2012. Il responsabile del procedimento dott.ssa Rita Dello Cicchi T12BGA3284
Serie Generale
2012
SUPPLEMENTI ORDINARI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 234 del 6-10-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-10-06&atto.codiceRedazionale=12A10375&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale «Laxido» (12A10375) (GU Serie Generale n.234 del 06-10-2012 - Suppl. Ordinario n. 188)
Estratto determinazione n. 573/2012 del 18 settembre 2012 Parte di provvedimento in formato grafico
Contratti
2012
AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA
AVVISI DI ANNULLAMENTO, DIFFERIMENTO E RETTIFICA RELATIVI A BANDI E PROCEDURE DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 30 del 12-3-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-12&atto.codiceRedazionale=T12BHA4624
COMUNE DI ARZIGNANO (VI)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.30 del 12-3-2012)
Avviso di modifica data apertura buste contenenti le proposte e inizio operazioni di gara per l'affidamento in concessione, mediante finanza di progetto, della riqualificazione dell'area di parco dello sport - CUP F39B11000170003 - CIG 342063909A. Prot. n. 7398/08.03.2012 AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Comune di Arzignano, Piazza Libertà, 12 - 36071 Arzignano (VI); Servizio Appalti e Contratti - Settore Lavori Pubblici e Progettazioni; tel.0444/476585- 476589- fax 0444/476588; e-mail: ufficio.contratti@comune.arzignano.vi.it - web: www.comune.arzignano.vi.it . IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, con riferimento al bando di gara per l'affidamento in concessione, mediante finanza di progetto, della riqualificazione dell'area di Parco dello Sport, prot.n.31628 del 17.10.2011, inviato alla GUCE il 19.10.2011, pubblicato sulla GURI il 07.11.2011, n.131 e all'Albo pretorio on line del Comune di Arzignano il 26.10.2011, rep.n.2320, in esecuzione della determinazione dirigenziale 07.03.2012, n.199, RENDE NOTO che: è modificata la data di apertura delle buste contenenti le proposte per la concessione ed inizio delle operazioni della Commissione di gara, fissandola al 20.03.2012 alle ore 14,00. La pubblicazione del presente avviso di modifica avviene ai sensi dell'art.66 del D.Lgs.n.163/2006. Data di spedizione alla GUCE del presente avviso di modifica: 08.03.2012. Il dirigente responsabile del procedimento dott. ing. Paolo Fattori T12BHA4624
Concorsi
2000
AMMINISTRAZIONI CENTRALI
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 22 del 17-3-2000
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-03-17&atto.codiceRedazionale=000E2472
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
AVVISO
Avviso relativo alla pubblicazione della graduatoria di merito e della dichiarazione dei vincitori del concorso, per titoli ed esami, a due posti di consigliere di Stato. (GU n.22 del 17-03-2000)
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 7 del testo unico 10 gennaio 1957, n. 3, si rende noto che il Bollettino ufficiale n. 3 del mese di marzo 2000 della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblica la graduatoria di merito e la dichiarazione dei vincitori del concorso, per titoli ed esami, a due posti di consigliere di Stato bandito con decreto del Presidente del Consiglio di Stato in data 4 gennaio 1999, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale - n. 3 del 12 gennaio 1999.
Concorsi
2017
ENTI LOCALI
COMUNE DI PAVIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 9 del 3-2-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-02-03&atto.codiceRedazionale=17E00574
COMUNE DI PAVIA
CONCORSO (scad. 4 marzo 2017)
Concorso pubblico, per esami, per la copertura di due posti di assistente sociale categoria D1 a tempo indeterminato e a tempo pieno da assegnare al settore servizi di promozione sociale. (GU n.9 del 03-02-2017)
È indetto un concorso pubblico, per esami, per la copertura di due posti di assistente sociale (cat. D1) a tempo indeterminato e a tempo pieno da assegnare al Settore servizi di promozione sociale. La domanda di partecipazione dovrà recare tutti i dati richiesti dal bando e l'indicazione in particolare dei requisiti generali e specifici di ammissione che dovranno essere posseduti dai candidati alla data di scadenza del bando stesso. La domanda e la documentazione ad essa allegata dovranno pervenire al Comune di Pavia - Servizio personale e organizzazione, piazza Municipio n. 2 - 27100 Pavia, entro il termine perentorio di sabato 4 marzo 2017, ore 12,00 pena l'esclusione. L'elenco dei candidati ammessi e degli eventuali esclusi e altre comunicazioni di varia natura saranno pubblicati esclusivamente sul sito Internet del Comune di Pavia (www.comune.pv.it - COMUNE/ PUBBLICAZIONI (Appalti, Avvisi, Concorsi, Delibere, Nomine, Incarichi, Comunicati e altri atti) / CONCORSI / APERTI). Con le stesse modalità verrà data notizia dei risultati delle prove. Tali comunicazioni hanno valore di notifica a tutti gli effetti, pertanto non verrà inviata alcuna comunicazione scritta ai concorrenti. Il calendario delle prove è il seguente: prima prova scritta: lunedì 13 marzo 2017, ore 14,00; seconda prova scritta: martedì 14 marzo 2017, ore 14,00; prova orale: lunedì 20 marzo 2017, ore 14,00. Il testo integrale del bando è disponibile sul sito Internet all'indirizzo anzidetto. Per informazioni: 0382/399271.
Contratti
2014
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 52 del 9-5-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-05-09&atto.codiceRedazionale=T14BGA7390
REGIONE CALABRIA Dipartimento organizzazione e personale
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.52 del 9-5-2014)
Avviso di aggiudicazione gara d'appalto - CIG 5250886035 Stazione appaltante: Regione Calabria - Dipartimento Organizzazione e Personale via Molè - Catanzaro. Oggetto dell'appalto: Gara per l'affidamento del "servizio sostitutivo di mensa per il personale della Giunta Regionale della Calabria mediante l'utilizzo di buoni pasto di tipo elettronico e relativo sistema informatico gestionale di supporto". Procedura di aggiudicazione dell'appalto: Procedura aperta ai sensi dell'art. 54, c. 2, del D.lgs. n. 163/06. Importo a base di gara: E. 4.998.000,00 IVA escl. Data di aggiudicazione dell'appalto: 26.03.14 - D.D.G. SUA n. 3392. Numero offerte ricevute: 4. Impresa aggiudicataria: ditta Sodexo Motivation Solutions Italia s.r.l. con sede in con sede in via Gallarate, 200 - 20151 Milano. Importo di aggiudicazione: valore facciale del buono pari ad E. 5,81 iva incl; valore del rimborso dei buoni agli esercizi convenzionati E. 6,34, iva incl. Il responsabile del procedimento sig.ra Maria Scavello Il dirigente del settore dott. Giuseppe Longo T14BGA7390
Parte Seconda
2016
Annunzi commerciali
Altri annunzi commerciali
Parte Seconda n. 71 del 16-6-2016
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2016-06-16&atto.codiceRedazionale=TV16AAB5643
BANCA DEL MONTE DI LUCCA S.P.A.
Iscritta all'Albo delle banche tenuto dalla Banca d'Italia ai sensi dell'articolo 13 T.U.B. al n. 6915 e appartenente al Gruppo Banca Carige iscritto all'albo dei gruppi bancari ai sensi dell'art. 64 T.U.B. al n. 6175 e soggetta all'attivita' di direzione e coordinamento di Banca Carige Sede legale: piazza S. Martino n. 4, 55100 Lucca (LU), Italia Capitale sociale: Euro 70.841.251,00 Registro delle imprese: Lucca n. 01459540462 Codice Fiscale: 01459540462 Partita IVA: 01459540462
(GU Parte Seconda n.71 del 16-6-2016)
Avviso di retrocessione - Avviso di riacquisto di crediti ceduti pro-soluto ai sensi del combinato disposto degli articoli 4 e 7 bis della legge 30 aprile 1999, n. 130 (la Legge 130) e dell'articolo 58 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 (il T.U. Bancario) Parte di provvedimento in formato grafico TV16AAB5643
Parte Seconda
2007
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Ammortamenti
Parte Seconda n. 10 del 25-1-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-01-25&atto.codiceRedazionale=C-1231
(GU Parte Seconda n.10 del 25-1-2007)
TRIBUNALE DI PRATO Ammortamento assegno Il presidente del Tribunale di Prato, con decreto emesso in data 10 novembre 2006 e depositato in data 13 novembre 2006 ha pronunciato l'ammortamento dell'assegno bancario n. 5143394822, dell'importo di Euro 2.028,96, tratto su Poste Italiane S.p.a., sportello di Napoli, piazza Matteotti n. 2, dal signor Cascone Alessio residente in Napoli, via Monfalcone n. 37, is. 4 sc. 9. L'ammortamento avrà effetto dopo 15 giorni dalla pubblicazione del decreto stesso nella Gazzetta Ufficiale, purchè non venga nel frattempo proposta opposizione dal detentore. Cariprato Cassa di Risparmio di Prato S.p.a. Il vicedirettore generale vicario: Fedi Mario C-1231 (A pagamento).
Parte Seconda
2020
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Notifiche per pubblici proclami
Parte Seconda n. 134 del 14-11-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-11-14&atto.codiceRedazionale=TX20ABA11044
TRIBUNALE DI RIETI
(GU Parte Seconda n.134 del 14-11-2020)
Notifica per pubblici proclami ex art. 150 c.p.c. - Atto di citazione per usucapione Alberto Meloni, nato il 09,12,1944 a Castel di Tora (RI) ed ivi res.te alla Via Turanense 7 C.F. MLNLRT44T09C098K, rappresentato dall'Avv. Rita Franceschelli, domiciliata presso il suo studio in Rieti, alla Via Molino della Salce 78, avendo posseduto uti domini, pubblicamente, pacificamente ed ininterrottamente per oltre vent'anni l'immobile identificato al NCEU del Comune di Castel di Tora F.12, P.lla 220 sub 21, cita per pubblici proclami gli intestatari catastali Lucia Felici, loro eredi e/o aventi causa, dinanzi al Tribunale di Rieti per l'udienza del 30 marzo 2021 con invito a costituirsi almeno venti giorni prima di detta udienza, con avvertimento che la costituzione oltre i detti termini comporterà le decadenze di cui agli art. 38 e 167 c.p.c. per sentir dichiarare l'avvenuta usucapione dei predetti beni in favore dell'attore come specificato. Tribunale di Rieti Decreto di autorizzazione per pubblici proclami ex art. 150 c.p.c. N. 1263 del 2020 con il quale l'istante è stato autorizzato ad effettuare la notificazione dell'atto sopra indicato per pubblici proclami mediante: Gazzetta Ufficiale; affissione albo pretorio del Comune di castel di Tora e pubblicazione su Infomer. Rieti, 03 novembre 2020 avv. Rita Franceschelli TX20ABA11044
Parte Seconda
2012
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 37 del 27-3-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-27&atto.codiceRedazionale=T12AAA4615
CASSINODUE CENTRO COMMERCIALE S.P.A.
Sede Legale: Cassino - Via Verdi 84 Capitale sociale: Euro 969.000 interamente versato. REA (Frosinone) 93655 Codice Fiscale e/o Partita IVA: 01669700609
(GU Parte Seconda n.37 del 27-3-2012)
Convocazione di assemblea I signori azionisti sono convocati in assemblea ordinaria per il giorno 17 Aprile 2012 ore 7,30 in prima convocazione ed occorrendo in seconda convocazione per il giorno 18 Aprile 2012 alle ore 18,30 , presso la sala S.BENEDETTO della BANCA POPOLARE DEL CASSINATE in Cassino a Corso della Repubblica N.193/195 , per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno : 1° Approvazione del bilancio al 31.12.2011 e relative relazioni ; 2° rinnovo cariche sociali : Consiglio di Amministrazione e Collegio sindacale 3° varie ed eventuali. Il vice presidente Mario Felice Musilli T12AAA4615
Parte Seconda
2011
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Notifiche per pubblici proclami
Parte Seconda n. 62 del 31-5-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-05-31&atto.codiceRedazionale=TC11ABA7998
TRIBUNALE DI VERBANIA
(GU Parte Seconda n.62 del 31-5-2011)
Atto di citazione per usucapione La signora Lina Minoggio (codice fiscale: MNGLNI55A59D224T), rappresentata e difesa, dagli avv.ti Camilla Verrua (codice fiscale: VRRCLL75B64H037N) e Matilde Verrua (codice fiscale: VRRMLD79L71L746I) elettivamente domiciliata presso il loro studio in Verbania, via Ruga n. 8 cita Minoletti Anna, Minoletti Francesco, Minoletti Livio, Minoletti Ugo, Bottinelli Ida, Minoggio Franca, Minoggio Pia, Minoggio Attilio, Minoggio Mario, Minoggio Michel, Minoggio Sylvana, Porta Cecile Marie o i rispettivi eredi a comparire avanti all'intestato Tribunale per l'udienza del 19 marzo 2012, ore 9 e segg., con invito a costituirsi 20 giorni prima, ai sensi dell'art. 166 C.P.C., con avvertimento che la costituzione oltre il suddetto termine implicherà le decadenze di cui all'art. 167 C.P.C., per ivi sentire, reiectis contrariis, dichiarare l'attore proprietario per intervenuta usucapione dei beni immobili siti nel Comune di Cursolo Orasso, iscritti al Catasto terreni: foglio 11 particella 24 sub. 1; foglio 11 particella 24 sub. 2; foglio 11 particella 24 sub. 3; foglio 11 particella 25. Verbania, 16 maggio 2011 I richiedenti: avv.ti Camilla Verrua e Matilde Verrua TC11ABA7998
Parte Seconda
2019
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Riconoscimento di proprieta'
Parte Seconda n. 63 del 30-5-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-05-30&atto.codiceRedazionale=TX19ABM6006
TRIBUNALE DI PARMA
(GU Parte Seconda n.63 del 30-5-2019)
Riconoscimento di proprietà - Usucapione speciale Con ricorso al Tribunale di Parma in data 09.04.2019 la sig.ra Costella Olga nata a Bardi il 27.11.1942 e residente in Bardi (PR), loc. Sorba n. 193 ha chiesto il riconoscimento di proprietà per usucapione dei seguenti terreni e fabbricati rurali: siti nel comune di Bardi (PR), censiti al Catasto Terreni e Fabbricati del Comune di Bardi (PR), con i seguenti dati identificativi di classamento: Foglio 175, part. 9, seminativo, cl. 4, a.15, ca.90, R.D. €.,64, R.A. €.4,93; Foglio 175, part. 10, pasc. cespug, cl.1, a.05, ca.20, R.D. €.0,27, R.A. €.0,11; Foglio 175, part. 20, pasc. cespug. cl.1, a.20, ca.10, R.D. €.1,04, R.A. €.0,42; Foglio 175, part. 33, bosco ceduo, cl.4, a.03, ca.50, R.D. €.0,07, R.A. €.0,02; Foglio 175, part. 36, bosco ceduo, cl.3, a.03, ca.80, R.D. €.0,24, R.A. €.0,04; Foglio 175, part. 50, incolt. prod., cl.1, a.43, ca.50, R.D. €.0,90, R.A. €.0,22; Foglio 175, part. 51, bosco ceduo, cl.3, a.31, ca.80, R.D. €.1,97, R.A. €.0,33; Foglio 175, part.52, seminat, cl.3, a.40, ca.00, R.D. €.6,20, R.A. €.14,46; Foglio 175, part. 53, bosco ceduo, cl.3, a.06, ca.90, R.D. €.0,43, R.A. €.0,07; Foglio 175, part. 54, seminativo, cl.4, a.07, ca.60, R.D. €.0,79, R.A. €.2,36; Foglio 175, part. 60 seminativo, cl.3, a.04, ca.70, R.D. €.0,73, R.A. €.1,70; Foglio 175, part. 61, semin. arbor, cl.3, a.07, ca.10, R.D. €.1,10, R.A. €.2,57; Foglio 175, part.63 semin. arbor. cl.3, a.08, ca.90, R.D. €.1,38, R.A. €.3,22; Foglio 175, part. 67, seminativo, cl.3, a.14, ca.40, R.D. €.2,23, R.A. €.5,21; Foglio 175, part. 71, seminativo, cl. 4, a.16, ca.10, R.D. €.1,66, R.A. €.4,99; Foglio 175, part. 101, seminativo, cl.4, a.02, ca.70 R.D. €.0,28, R.A. €.0,84; Foglio 175, part. 105, seminativo cl.3, a.06, ca.40, R.D. €.0,99, R.A. €.2,31; Foglio 175, part. 107, seminativo, cl.3, a.74, ca.60, R.D. €.11,56, R.A. €.26,97; Foglio 175, part. 119, bosco ceduo, cl.3, a.09, ca.20, R.D. €.0,57, R.A. €.0,10; Foglio 175, part. 122, bosco ceduo, cl.3, a.02, ca.70, R.D. €.0,17, R.A. €.0,03; Foglio 176, part. 3 seminativo, cl.4, a.04, ca.10, R.D. €.0,42, R.A. €.1,27; Foglio 176, part.7, seminativo, cl.3, a.05, ca.30, R.D. €.0,82, R.A. €.1,92; Foglio 176 , part. 9 seminativo, cl.3, a.13, ca.10, R.D. €.2,03, R.A. €.4,74; Foglio 176, part. 10, bosco ceduo, cl.4, a.07, ca.00, R.D. €.0,14, R.A. €.0,04; Foglio 176, part. 56 seminativo, cl.4, a.04, ca.90, R.D. €.0,51, R.A. €.1,52; Foglio 176, part. 94, seminativo., cl.4, a.43, ca.40, R.D. €.4,48, R.A. €.13,45; Foglio 176, part.95 bosco ceduo. cl.4, a.06, ca.40, R.D. €.0,13, R.A. €.0,03; Foglio 176, part. 159 seminativo, cl.4, a.03, ca.70, R.D. €.0,38, R.A. €.1,15; Foglio 177, part.1, fabb. rurale a.03 ca.70; Foglio 177, part. 2 seminativo, cl.4, a.34, ca.90, R.D. €.3,60, R.A. €.10,81; Foglio 177, part. 8, pasc. cespug., cl.1, a.09, ca.60, R.D. €.0,50, R.A. €.0,20; Foglio 178, part. 85 cast frutto, cl.3, a.26, ca.60, R.D. €.1,24, R.A. €.0,41; Foglio 178, part. 86, pasc. cespug., cl.2, a.06, ca.60, R.D. €.0,17, R.A. €.0,07; Foglio 179, part.96 cast. Frutto. cl.3, a.38, ca.70, R.D. €.1,80, R.A. €.0,60; Foglio 179, part.98 cast. Frutto. cl.2, a.10, ca.00, R.D. €.0,72, R.A. €.0,21; Foglio 179, part.152 cast. Frutto. cl.2, a.11, ca.80, R.D. €.0,85, R.A. €.0,24; Foglio 175, part. 91, sub.1, Cat.B/5, cl. 1, Consist. 171m, Rendita €.150,13; Foglio 175, part. 83, seminativo, cl.3, a.05, ca.60, R.D. €.0,87, R.A. €.2,02; Foglio 175, part. 84, simin. Arbor., cl.3, a.18, ca.90, R.D. €.2,93, R.A. €.6,83; Foglio, 175 part. 126, sub. 1 -2 -3, cat. Unità collabenti; Foglio 174, part. 281, bosco ceduo, cl.2, a.17, ca.40, R.D. €.1,44, R.A. €.0,27; Foglio 174, part. 282, pasc. Cespu., cl.2, a.00, ca.83, R.D. €.0,02, R.A. €.0,01; Foglio 175, part. 18, pasc. Cespug., cl.1, a.12, ca.40, R.D. €.0,64, R.A. €.0,26; Foglio 175, part. 22, pasc. Cespug. cl.1, a.15, ca.50, R.D. €.0,80, R.A. €.0,32; Foglio 175, part. 34, bosco ceduo, cl.3, a.02, ca.30, R.D. €.0,14, R.A. €.0,02; Foglio 175, part. 37, bosco ceduo, cl.4, a.04, ca.10, R.D. €.0,08, R.A. €.0,02; Foglio 175, part. 46, pasc. Cespug., cl.1, a.07, ca.20, R.D. €.0,37 R.A. €.0,15; Foglio 175, part. 55, vigneto, cl.2, a.16, ca.70, R.D. €.6,04, R.A. €.6,04; Foglio 175, part. 56, seminativo, cl.3, a.18, ca.10, R.D. €.2,80, R.A. €.6,54; Foglio 175, part. 62, seminativo, cl.3, a.28, ca.90, R.D. €.4,48, R.A. €.10,45; Foglio 175, part. 65, bosco ceduo, cl.3, a.00, ca.55, R.D. €.0,03, R.A. €.0,01; Foglio 175, part. 68, seminativo, cl.3, a.20, ca.20, R.D. €.3,13, R.A. €.7,30; Foglio 175, part. 73, seminativo, cl.4, a.05, ca.50, R.D. €.0,57, R.A. €.1,70; Foglio 175, part. 85, semin. Arbor. cl.3, a.17, ca.30, R.D. €.2,68, R.A. €.6,25; Foglio 175, part. 86, seminativo, cl.3, a.40, ca.90, R.D. €.6,34, R.A. €.14,79; Foglio 175, part. 89, seminativo, cl.3, ha.1, a.16, ca.40, R.D. €.18,03, R.A. €.42,08; Foglio 175, part. 90, seminativo, cl.4, a.16, ca.50, R.D. €.1,70, R.A. €.5,11; Foglio 175, part. 91, sub. 2 porz rur fp, a.00, ca.00; Foglio 175, part. 93, seminativo, cl.3, a.02, ca.90, R.D. €.0,45, R.A. €.1,05; Foglio 175, part. 95, seminativo, cl.4, a.09, ca.20, R.D. €.0,95, R.A. €.2,85; Foglio 175, part. 96, pasc. cl.1, a.00, ca.09, R.D. €.0,01, R.A. €.0,01; Foglio 175, part. 110, seminativo, cl.4, a.03, ca.40, R.D. €.0,35, R.A. €.1,05; Foglio 175, part. 120, seminativo, cl.4, a.09, ca.50, R.D. €.0,98, R.A. €.2,94; Foglio 175, part. 121, pasc. Cespug., cl.2, a.03, ca.10, R.D. €.0,08 R.A. €.0,03; Foglio 175, part. 124, fabb. Rurale, a.03, ca.10; Foglio 176, part. 57, seminativo, cl.4, a.04, ca.10, R.D. €.0,42, R.A. €.1,27; Foglio 176, part. 61, seminativo, cl.4, a.07, ca.00, R.D. €.0,72, R.A. €.2,17; Foglio 176, part. 88, seminativo, cl.4, a.14, ca.60, R.D. €.1,51, R.A. €.4,52; Foglio 176, part. 89, pasc. Cespug. cl.1, a.13, ca.90, R.D. €.0,72, R.A. €.0,29; Foglio 176, part. 90, bosco ceduo, cl.3, a.05, ca.50, R.D. €.0,34, R.A. €.0,06; Foglio 176, part. 91, bosco ceduo. cl.3, a.00, ca.76, R.D. €.0,05, R.A. €.0,01; Foglio 176, part. 92, bosco ceduo, cl.3, a.00, ca.97, R.D. €.0,06, R.A. €.0,01; Foglio 176, part. 93, seminativo, cl.4, a.07, ca.10, R.D. €.0,73, R.A. €.2,20; Foglio 176, part. 96, seminativo, cl.3, a.11, ca.80, R.D. €.1,83, R.A. €.4,27; Foglio 176, part. 160, seminativo, cl.4, a.01, ca.00, R.D. €.0,10, R.A. €.0,31; Foglio 177, part. 3, seminativo, cl.4, a.02, ca.00, R.D. €.0,21, R.A. €.0,62; Foglio 177, part. 7, seminativo, cl.4, a.31, ca.70, R.D. €.3,27, R.A. €.9,82; Foglio 177, part. 23, pasc. Cespug. cl.1, a.11, ca.50, R.D. €.0,59, R.A. €.0,24; Foglio 177, part. 61, seminativo, cl.4, a.16, ca.40, R.D. €.1,69, R.A. €.5,08; Foglio 177, part. 68, pascolo, cl.1, a.04, ca.30, R.D. €.0,22, R.A. €.0,11; Foglio 177, part. 69, pascolo, cl.1, a.04, ca.30, R.D. €.0,22, R.A. €.0,11; Foglio 178, part. 82, cast. Frutto, cl.3, a.11, ca.20, R.D. €.0,52, R.A. €.0,17; Foglio 179, part. 32, cast.frutto, cl.3, a.12, ca.00, R.D. €.0,56, R.A. €.0,19; Foglio 179, part. 97, cast.frutto, cl.2, a.44, ca.20, R.D. €.3,20, R.A. €.0,91; Foglio 179, part. 123, pasc. Cespug., cl.1, a.11, ca.50, R.D. €.0,59, R.A. €.0,24; Foglio 179, part. 284, cast.frutto, cl.3, a.18, ca.00, R.D. €.0,84, R.A. €.0,28; Foglio 179, part. 285, cast.frutto, cl.3, a.01, ca.80, R.D. €.0,08, R.A. €.0,03; Foglio 176, part. 72, seminativo, cl.4, a.31, ca.30, R.D. €.3,23, R.A. €.9,70; Foglio 179, part. 364, bosco ceduo, cl.3, ha.1 a.71, ca.60, R.D. €.10,63, R.A. €.1,77; Foglio 166, part. 137, bosco ceduo, cl.3, ha.1 a.24, ca.20, R.D. €.7,70, R.A. €.1,28; Foglio 174, part. 286, pasc. Cespug., cl.1, a.11, ca.30, R.D. €.0,58, R.A. €.0,23; Foglio 174, part. 302, bosco ceduo, cl.2, a.83, ca.40, R.D. €.6,89, R.A. €.1,29; Foglio 164, part. 579, bosco alto, cl.2, ha.2 a.48, ca.80, R.D. €.16,70, R.A. €.5,14; Foglio 164, part. 617, bosco ceduo, cl.2, ha.1,a.04, ca.00, R.D. €.8,59, R.A. €.1,61; Foglio 164, part. 642, pasc. Cespug., cl.1, ha.1, a.55, ca.30, R.D. €.8,02, R.A. €.3,21; Foglio 164, part. 643, pasc. cespug, cl.1, ha.1, a.82, ca.10, R.D. €.9,40, R.A. €.3,76; Foglio 164, part. 645, bosco ceduo, cl.2, a.83, ca.00, R.D. €.,6,86, R.A. €.1,29; Foglio 165, part. 544, bosco ceduo, cl.2, a.19, ca.10, R.D. €.1,58, R.A. €.0,30; Foglio 165, part. 545, bosco ceduo, cl.2, a.24, ca.60, R.D. €.2,03, R.A. €.0,38; Foglio 165, part. 549, bosco ceduo cl.4, ha.1, a.33, ca.80, R.D. €.2,76, R.A. €.0,69; Foglio 165, part.572, bosco ceduo, cl.2, a.47, ca.20, R.D. €.3,90, R.A. €.0,73; Foglio 165, part. 645, bosco ceduo, cl.3, ha.2, a.44, ca.20, R.D. €.15,13, R.A. €.2,52; Foglio 165, part. 664, bosco ceduo, cl.3, ha.1, a.25, ca.70, R.D. €.7,79, R.A. €.1,30; Foglio 165, part. 665, bosco ceduo, cl.3, a.01, ca.00, R.D. €.0,06, R.A. €.0,01; Foglio 165, part. 667, bosco ceduo, cl.3, a.04, ca.40, R.D. €.0,27, R.A. €.0,05; Foglio 165, part. 679, bosco misto, cl.2, a.19, ca.50, R.D. €.1,91, R.A. €.0,40; Foglio 165, part. 683, seminativo, cl.4, a.55, ca.30, R.D. €.5,71, R.A. €.17,14; Foglio 165, part. 704, pasc. Cespug., cl.1, a.05, ca.80, R.D. €.0,30, R.A. €.0,12; Foglio 165, part. 705, cast. Frutto, cl.3, a.24, ca.00, R.D. €.1,12, R.A. €.0,37; Foglio 165, part.719, bosco ceduo, cl.3, ha.2, a.21, ca.00, R.D. €.13,70, R.A. €.2,28; Foglio 166, part.124, bosco ceduo, cl.3, a.37, ca.30, R.D. €.2,31, R.A. €.0,39; Foglio 166, part. 125, bosco ceduo. cl.3, a.91, ca.90, R.D. €.5,70, R.A. €.0,95; Foglio 166, part. 157, bosco ceduo, cl.3, ha. 3, a.49, ca.10, R.D. €.21,64, R.A. €.3,61; Foglio 166, part. 175, bosco ceduo, cl.3, ha.2, a.32, ca.50, R.D. €.14,41, R.A. €.2,40; Foglio 175, part. 7, bosco ceduo, cl.2, a.02, ca.10, R.D. €.0,17, R.A. €.0,03; Foglio 175, part. 8, seminativo, cl.3, ha.2, a.34, ca.90, R.D. €.36,39, R.A. €.84,92; Foglio 175, part. 25, pasc. Cespug. cl.1, a.44, ca.40, R.D. €.2,29, R.A. €.0,92; Foglio 175, part. 28, seminativo, cl.3, a.21, ca.50, R.D. €.3,33, R.A. €.7,77; Foglio 175, part. 29, pasc. Cespug., cl.1, a.10, ca.80, R.D. €.0,56, R.A. €.0,22; Foglio 175, part. 48, pasc. Cespug., cl.1, ha.1 a.03, ca.60, R.D. €.5,35, R.A. €.2,14; Foglio 175, part. 49, pasc. Cespug., cl.2, a.26, ca.50, R.D. €.0,68, R.A. €.0,27; Foglio 175, part. 80, bosco misto, cl.2, a.10, ca.50, R.D. €.1,03, R.A. €.0,22; Foglio 175, part. 97, incolt. Prod., cl.1, a.14, ca.60, R.D. €.0,30, R.A. €.0,08; Foglio 175, part. 98, bosco ceduo, cl.2, a.22, ca.40, R.D. €.1,85, R.A. €.0,35; Foglio 176, part. 21, pascolo, cl.2, a.00, ca.10, R.D. €.0,01, R.A. €.0,01; Foglio 176, part. 28, incolt. Ster., cl.0, a.03, ca.40, R.D. €.0,00, R.A. €.0,00; Foglio 176, part. 35, incolt. Ster., cl.0, a.62, ca.40, R.D. €.0,00, R.A. €.0,00; Foglio 176, part. 36, incolt. Ster., cl.0, ha.1, a.44, ca.90, R.D. €.0,00, R.A. €.0,00; Foglio 176, part. 52, bosco ceduo, cl.3, a.13, ca.40, R.D. €.0,83, R.A. €.0,14; Foglio 176, part. 53, pasc. Cespug. cl.2, a.39, ca.60, R.D. €.1,02, R.A. €.0,41; Foglio 176, part. 64, bosco ceduo, cl.4, a.08, ca.80, R.D. €.0,18, R.A. €.0,05; Foglio 176, part. 68, bosco ceduo, cl.3, a.18, ca.50, R.D. €.1,15, R.A. €.0,19; Foglio 176, part. 69, pasc. Cespug., cl.1, a.11, ca.50, R.D. €.0,59, R.A. €.0,24; Foglio 176, part. 78, pascolo, cl.1, a.05, ca.10, R.D. €.0,26, R.A. €.0,13; Foglio 176, part. 79, bosco ceduo, cl.2, a.19, ca.50, R.D. €.1,61, R.A. €.0,30; Foglio 176, part. 81, pasc. Cespug. cl.1, a.14, ca.20, R.D. €.0,73, R.A. €.0,29; Foglio 176, part. 82, bosco ceduo. cl.3, a.26, ca.20, R.D. €.1,62, R.A. €.0,27; Foglio 176, part. 122, pasc. Cespug., cl.1, a.11, ca.10, R.D. €.0,57, R.A. €.0,23; Foglio 176, part. 146, pasc. Cespug., cl.2, a.17, ca.50, R.D. €.0,45, R.A. €.0,18; Foglio 176, part. 150, bosco ceduo, cl.4, a.17, ca.10, R.D. €.0,35, R.A. €.0,09; Foglio 176, part. 151, pasc. Cespug., cl.1, a.13, ca.30, R.D. €.0,69, R.A. €.0,27; Foglio 176, part. 155, incolt. Ster. cl.0, a.00, ca.20, R.D. €.0,00, R.A. €.0,00; Foglio 179, part.33, cast. Frutto, cl.3, a.12, ca.10, R.D. €.0,56, R.A. €.0,19; Foglio 179, part. 43, pascolo, cl.1, a.19, ca.50, R.D. €.1,01, R.A. €.0,50; Foglio 179, part. 44, bosco ceduo, cl.3, ha.1, a.01, ca.10, R.D. €.6,27, R.A. €.1,04; Foglio 179, part. 80, bosco ceduo, cl.3, a.31, ca.80, R.D. €.1,97, R.A. €.0,33; Foglio 179, part. 140, bosco ceduo, cl.3, a.57, ca.40, R.D. €.3,56, R.A. €.0,59; Foglio 179, part. 348, bosco ceduo, cl.3, a.56, ca.80, R.D. €.3,52, R.A. €.0,59; Foglio 179, part. 353, bosco ceduo, cl.3, a.28, ca.10, R.D. €.1,74, R.A. €.0,29; Foglio 179, part. 355, pasc. Cespug., cl.1, a.20, ca.50, R.D. €.1,06, R.A. €.0,42; Foglio 179, part. 357, bosco ceduo, cl.3, a.59, ca.00, R.D. €.3,66, R.A. €.0,61; Foglio 175 part. 123, ente urbano - corte a servizio dell'immobile adiacente; alcuni terreni siti nel comune di Borgo Val di Taro (PR), censiti al Catasto Terreni e Fabbricati del Comune di Borgo Val di Taro (PR), con i seguenti dati identificativi di classamento: Foglio 3, part. 8, bosco ceduto, cl.3, a.04, ca.10, R.D. €.0,32, R.A. €.0,04; Foglio 3 part. 9, bosco ceduo, cl.3, a.07, ca.80, R.D. €.0,60, R.A. €.0,08; Foglio 3, part. 10, bosco ceduo, cl.3, a.00, ca.66, R.D. €.0,05, R.A. €.0,01; Foglio 3, part. 18, bosco ceduo, cl.3, a.32, ca.10, R.D. €.2,49, R.A. €.0,33; Foglio 3, part. 21, bosco ceduo, cl.3, ha.1, a.16, ca.70, R.D. €.,9,04, R.A. €.1,21; Foglio 3, part. 27, bosco ceduo, cl.3, a.02, ca.30, R.D. €.0,18, R.A. €.0,02; Foglio 3, part. 43, bosco ceduo, cl.3, ha. 1, a.81, ca.60, R.D. €.14,07, R.A. €.1,88; Foglio 3, part. 71, bosco ceduo cl.3, ha.1, a.13, ca.50, R.D. €.8,79, R.A. €.1,17. Il Giudice ha disposto la notificazione del ricorso e del decreto n. 4915/19 del 30.04.19, a tutti gli interessati ed ha ordinato l'affissione degli stessi e per la durata di giorni 90 negli Albi dei Comuni di Bardi, Borgo Val di Taro e del Tribunale di Parma nonchè la pubblicazione per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana con avvertimento che nel termine di 90 giorni dalla scadenza del predetto termine di affissione, gli interessati, possono proporre opposizione. avv. Claudio Pini TX19ABM6006
Concorsi
2019
ENTI PUBBLICI STATALI
ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA - ISTITUTO DI RADIODIASTRONOMIA DI BOLOGNA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 38 del 14-5-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-05-14&atto.codiceRedazionale=19E05243
ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA - ISTITUTO DI RADIODIASTRONOMIA DI BOLOGNA
GRADUATORIA
Approvazione atti e graduatoria finale del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di collaboratore di amministrazione VII livello, a tempo determinato e pieno dodici mesi prorogabili, presso la Stazione radioastronomica di Medicina. (GU n.38 del 14-05-2019)
Si comunica che in data 5 aprile 2019 si è concluso il concorso pubblico nazionale, per titoli ed esami, ad un posto di collaboratore di amministrazione, VII livello, con contratto di lavoro a tempo determinato e pieno, della durata di dodici mesi prorogabili, presso la Stazione radioastronomica di Medicina (BO) dell'INAF Istituto di radioastronomia, il cui avviso è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 89 del 9 novembre 2018. Codice concorso 8/2018/IRA/Art.83. La graduatoria di merito è pubblicata, mediante affissione, all'albo dell'Istituto di radioastronomia INAF sito in via Piero Gobetti, 101, Bologna, sul sito dell'Istituto di radioastronomia http://www.ira.inaf.it e sul sito dell'Istituto nazionale di astrofisica (INAF) http://www.inaf.it Dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - decorre il termine per eventuali impugnative.
Parte Seconda
2007
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 58 del 19-5-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-05-19&atto.codiceRedazionale=C-10119
SARACEN - S.p.a.
Sede in Piraino (ME), via Nazionale n. 150/D Numero d'iscrizione registro imprese di Messina e partita I.V.A. 02561850831
(GU Parte Seconda n.58 del 19-5-2007)
Convocazione assemblea Ai signori azionisti si comunica che è convocata l'assemblea ordinaria della Saracen S.p.a., in prima convocazione, per il giorno 15 giugno 2007 alle 7,30 in Piraino (ME), via Nazionale n. 150/D ed in seconda convocazione il giorno 16 giugno 2007 alle ore 16 stesso luogo, per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno: Parte ordinaria: 1. Approvazione bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2006 e suoi allegati; 2. Ratifica rinuncia compensi ai componenti del Consiglio di amministrazione, tranne il presidente. 3. Ratifica utilizzazione parziale del fondo di riserva di rivalutazione; 4. Ratifica compenso presidente Consiglio di amministrazione per l'anno 2006 e seguenti; 5. Nomina di un sindaco supplente; 6. Varie ed eventuali. I signori azionisti per partecipare all'assemblea debbono depositare i certificati azionari almeno 5 giorni prima dell'assemblea presso la sede della società in Piraino (ME), via Nazionale n. 150/D. Piraino, 10 maggio 2007 Il presidente del Consiglio di amministrazione: Maniaci Giuseppe C-10119 (A pagamento).
Contratti
2012
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 131 del 9-11-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-09&atto.codiceRedazionale=T12BFM20213
ANAS S.P.A. Compartimento della Viabilita' per la Calabria - Catanzaro
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.131 del 9-11-2012)
Bando di gara d'appalto - Procedura aperta ai sensi del D.Lgs. n. 163/06 - DPR 207/2010 CIG.: 46448370C0 - Codice CUP: F47H12000860001 Intervento: Lavori di Manutenzione Straordinaria. Importo a base d'appalto: Euro 3.822.083,48 Codice Gara: CZLAV051-12 - Lotto CZ2012/19 - Codice Lavoro: CZE2A12C301/1 - Oggetto: S.S. N. 018 - Lavori occorrenti per il ripristino del piano viabile in tratti saltuari della SS 18 tra il Km 243+670 ed il Km 353+450 ammalorato a seguito delle intense precipitazioni atmosferiche dell'inverno 2011-2012 (1° stralcio). Provincia di Cosenza. Descrizione Euro Importo soggetto a ribasso 3.746.000,00 Oneri sicurezza 76.083,48 Importo a base d'appalto 3.822.083,48 Categoria prevalente OG3 Class. V 3.668.867,10 Categoria subappaltabile OS10 Class. I 153.216,38 Cauzione provvisoria 2% 76.441,67 SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE I.1) Denominazione, indirizzi e punti di contatto Denominazione ufficiale: ANAS S.p.A.- Compartimento della Viabilità per la Calabria - Via E. De Riso, 2 - 88100 Catanzaro. Punti di contatto: Ufficio Gare e Contratti - Tel.: 0961/531011 - Fax: 0961/725106 - Posta elettronica: CZ-GareContr@postacert.stradeanas.it. Responsabile del procedimento: Ing. Angelo GEMELLI - Tel: 0961/531011 posta elettronica: cz.esercizio@stradeanas.it - Indirizzo internet: www.stradeanas.it. Ulteriori informazioni sono disponibili presso: i punti di contatto sopra indicati. Il capitolato di oneri e la documentazione complementare sono visionabili presso l'Ufficio Gare e Contratti nei giorni martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00. Le offerte vanno inviate a: ANAS S.p.A.- Compartimento della Viabilità per la Calabria - Ufficio Gare e Contratti - Via E. De Riso, 2 - 88100 Catanzaro. I.2) Tipo di amministrazione aggiudicatrice: Organismo di Diritto Pubblico. I.3) Principali settori di attivita': Realizzazione di infrastrutture stradali e manutenzione ordinaria e straordinaria di strade ed autostrade. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO II.1) Descrizione II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'amministrazione aggiudicatrice: Procedura Aperta - Codice Gara n° CZLAV051-12 - Lotto n° CZ2012/19 - Codice Lavoro: CZE2A12C301/1 - Codice CIG: 46448370C0. II.1. 2) Tipo di appalto e luogo di consegna o di esecuzione: Lavori di esecuzione ai sensi dell'art. 53, comma 2 lettera a) del D. Lgs. N. 163/2006. Luogo principale di esecuzione: S.S. N. 18 "Tirrena Inferiore"- Provincia di Cosenza - Codice NUTS: ITF61. II.1.3) Informazioni sugli appalti pubblici, l'accordo quadro o il sistema dinamico di acquisizione (SDA) L'avviso riguarda un appalto pubblico II.1.4) Breve descrizione dell'appalto: : Lavori occorrenti per il ripristino del piano viabile in tratti saltuari della SS 18 tra il Km 243+670 ed il Km 353+450 ammalorato a seguito delle intense precipitazioni atmosferiche dell'inverno 2011-2012 (1° stralcio). II.1.5) Vocabolario comune per gli appalti (CPV): oggetto principale: 45233140-2. II.2) QUANTITATIVO O ENTITÀ DELL'APPALTO II.2.1) Quantitativo o entità totale: Importo a base d'appalto: Euro 3.822.083,48 di cui Euro 76.083,48 per oneri relativi alla sicurezza non soggetti a ribasso. Contratto a misura. II.3) Durata dell'appalto o termine di esecuzione. Tempo contrattuale Tc = giorni 400 comprensivo di Ts = giorni 45 (Andamento stagionale sfavorevole). SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO III.1) Condizioni relative all'appalto III.1.1) Cauzioni e garanzie richieste: L'offerta deve essere corredata da garanzia provvisoria di cui all'art. 75 del D.Lgs. n. 163/06, pari almeno al 2% (due per cento) dell'importo totale a base di gara. Si applicano le disposizioni di cui all'art. 75 co. 7 del D. Lgs. 163/2006. Al fine della stipulazione del contratto, l'aggiudicatario deve prestare: a) cauzione definitiva nella misura e nei modi di cui all'art. 113 del D.Lgs. n. 163/06 e dell'art. 123 del D.P.R. 207/2010, conforme allo schema tipo 1.2 del DM 123/2004, fermo restando quanto prescritto dall'art. 40 co. 7 del D. Lgs. n. 163/2006; b) polizza assicurativa di cui all'art. 129 del D.Lgs. n. 163/06 e art. 125 del D.P.R. n. 207/10 relativa alla copertura dei danni da esecuzione dei lavori CAR) corrispondente all'importo totale a base d'appalto; il massimale per l'assicurazione contro la responsabilità civile verso terzi è stabilito nel 5% dell'assicurazione di cui sopra e con un minimo di Euro 500.000,00 e un massimo di 5.000.000,00. Le garanzie e le polizze devono essere costituite con le modalità di cui al Disciplinare di gara. III.1.2) Principali modalità di finanziamento e di pagamento e/o riferimenti alle disposizioni in materia. L'appalto è finanziato con fondi del bilancio dell'ANAS S.p.A. Sono previsti pagamenti in acconto (art. 15 del capitolato speciale d'appalto). III.1.3) Forma giuridica che deve assumere il raggruppamento di operatori economici, aggiudicatario dell'appalto: Sono ammessi a partecipare alla gara i concorrenti di cui all'art. 34 D.Lgs. n. 163/06, costituiti da imprese singole o imprese riunite o consorziate ovvero da imprese che intendano riunirsi o consorziarsi, con le modalità e le condizioni di cui agli artt. 35, 36 e 37 del D. Lgs. 163/2006 e artt. 92, 93, 94 del D.P.R. 207/10, nonchè concorrenti con sede in altri stati membri dell'Unione Europea. I raggruppamenti temporanei di imprese, i consorzi o i Geie già costituiti - pena l'esclusione - devono produrre il relativo atto costitutivo, statuto o contratto; in caso di raggruppamenti temporanei di imprese o di consorzi non ancora costituiti, gli operatori economici che costituiranno il raggruppamento o il consorzio devono dichiarare, a pena di esclusione, che si impegnano, in caso di aggiudicazione della gara, a conferire mandato collettivo speciale con rappresentanza ad uno di essi, da indicare in sede di offerta e qualificato come mandatario, il quale stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e dei mandanti. È vietata qualsiasi modificazione della composizione di tali associazioni temporanee o consorzi, rispetto a quella risultante dall'impegno presentato in sede di offerta (art. 37 co. 9 D. Lgs. 163/06). È fatto divieto ai concorrenti di partecipare alla gara in più di un raggruppamento temporaneo o consorzio, ovvero partecipare alla gara anche in forma individuale qualora vi partecipi in forma di consorzio o raggruppamento (art. 37 comma 7 D. lgs. 163/2006) ferma restando la partecipazione dei consorzi previsti dell'art.34, co. 1 lett. b (Consorzi tra società cooperative di produzione e lavoro e Consorzi tra Imprese Artigiane. I consorzi stabili e quelli di cui all'art. 34 co. 1, lett. b) del D. Lgs. 163/2006 sono tenuti ad indicare, in sede di offerta, per quali consorziati il consorzio concorra. III.2) Condizioni di partecipazione III.2.1) Situazione personale degli operatori, inclusi i requisiti relativi all'iscrizione nell'albo professionale o nel registro commerciale. I concorrenti, all'atto di partecipazione alla gara, devono dichiarare, con le modalità specificate nel Disciplinare di gara, pena l'esclusione, il possesso di tutti i requisiti prescritti, secondo quanto disposto dall'art. 38 del D.l.gs n. 163/06 e l'iscrizione al registro della C.C.I.A.A.. Nel caso di concorrente stabilito in altro Stato membro dell'Unione Europea, di essere iscritto nei registri professionali e commerciali di cui all'art. 39, comma 2 del D.Lgs. n. 163/06. La Stazione Appaltante si riserva di testarne la veridicità con le forme ritenute più opportune. III.2.2) Capacità economico/finanziaria e tecnica Si richiedono a pena di esclusione: -attestazione di qualificazione in corso di validità rilasciata da una S.O.A. appositamente autorizzata; Si rende noto che, a pena di esclusione: - attestazione di qualificazione in corso di validità rilasciata da una S.O.A. appositamente autorizzata; Si rende noto che, a pena di esclusione: - le dichiarazioni/certificazioni di cui ai punti III.2.1 e III.2.2, rese in conformità alle disposizioni di cui al D.P.R. 445/2000 e accompagnate da una copia del documento di identità del sottoscrittore, devono essere rese/prodotte da ciascun candidato ed in caso di raggruppamenti temporanei di imprese, consorzi o GEIE, sia costituiti che costituendi, da ciascun componente i medesimi soggetti giuridici; - i requisiti di cui al punto III.2.1 dovranno essere posseduti da tutti i soggetti individuali o da tutti i componenti il raggruppamento o il consorzio che presentano offerta; - per i raggruppamenti temporanei di imprese e per i consorzi di tipo orizzontale, ai sensi della normativa vigente, i requisiti economici e tecnici di cui al presente punto III.2.2 devono essere posseduti dalla mandataria o da un'impresa consorziata nella misura minima del 40% (quaranta %); la restante percentuale è posseduta cumulativamente dalla mandante o dalle altre imprese consorziate ciascuna nella misura minima del 10% (dieci %) di quanto richiesto all'intero raggruppamento o consorzio. L'impresa mandataria, in ogni caso, possiede i requisiti in misura maggioritaria, ferma restando l'applicabilità dell'art. 92 co. 5 del D.P.R. 207/10; - per i raggruppamenti temporanei d'imprese e per i consorzi di tipo verticale, ai sensi della vigente normativa, i requisiti economici e tecnici di cui al presente punto III.2.2 devono essere posseduti dalla mandataria per i lavori della categoria prevalente e per il relativo importo; per i lavori scorporati ciascuna mandante deve possedere i requisiti previsti per l'importo della categoria dei lavori che intende assumere e nella misura indicata per il concorrente singolo; - dovranno essere indicate le quote di partecipazione al raggruppamento temporaneo di imprese o al consorzio, relative a ciascun operatore economico, in coerenza con la percentuale di requisiti posseduti di cui al presente punto III.2.2; - per gli operatori economici residenti in altri stati membri U.E. si applica l'art. 47 del D. Lgs. 163/06. SEZIONE IV: PROCEDURA IV.1) Tipo di procedura IV.1.1) Tipo di procedura: Aperta ai sensi degli artt. 54 e 55 D. Lgs. n. 163/06 e della determina a contrarre in data 02.10.2012, prot. CCZ-0035341-I (art. 11 co. 2 - D. Lgs. 163/2006); IV.1.2) Criterio di aggiudicazione Prezzo più basso inferiore a quello posto a base di gara determinato mediante ribasso sull'elenco prezzi posto a base di gara, ai sensi degli art. 81 e 82, comma 2 del D.Lgs. 163/2006, con valutazione dell'anomalia delle offerte ai sensi degli artt. 86, 87, 88 e 89 del D.Lgs. n. 163/06 e s.m.i. L'ANAS si riserva di procedere contemporaneamente alla verifica di anomalia delle migliori offerte, non oltre la quinta, e nel caso di loro esclusione, procederà progressivamente nei confronti delle successive migliori offerte, fino ad individuare la migliore offerta non anomala. Nel caso di due o più offerte uguali, in luogo dell' "offerta in aumento", prevista dall'art. 77 del R.D. n. 827/1924, si procederà direttamente al sorteggio tra i concorrenti che abbiano presentato il medesimo ribasso. IV.3) Informazioni di carattere amministrativo IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dall'amministrazione aggiudicatrice: Codice Appalto CZE2A12C301/1. IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: NO. IV. 3.3) Condizioni per ottenere il Capitolato d'oneri e documenti complementari o il documento descrittivo. Gli atti di gara contenenti Bando, Disciplinare di gara con domanda di partecipazione, Capitolati Speciali di appalto (Norme Generali e Norme Tecniche), Piano di sicurezza e di coordinamento, Computo metrico e Elenco prezzi, sono posti in visione presso l' U.O. Gare e Contratti del Compartimento della Viabilità per la Calabria di ANAS S.p.A. con sede in Via E. De Riso, 2, 88100 Catanzaro, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 dei giorni martedì e giovedì. Inoltre gli atti di gara sopra elencati potranno essere acquistati sino al termine di presentazione delle offerte, presso la copisteria ELIOCOPIA CANTAFIO - Via Indipendenza 88100 Catanzaro TEL. 0961/725819 posta elettronica: rotund08@eliocopia.191.it. È, comunque, fatto obbligo al concorrente verificare, sotto la propria responsabilità, l'esatta corrispondenza della copia acquistata con i documenti di gara posti in visione. IV.3.4) Termine per il ricevimento delle offerte Termine per il ricevimento delle offerte: entro e non oltre le ore 09,00 del giorno 12.12.2012. IV.3.5) Lingua utilizzabile per la presentazione delle offerte e della documentazione: Italiana. IV.3.6) Periodo minimo durante il quale l'offerente è vincolato alla propria offerta: 360 giorni dal termine ultimo per il ricevimento delle offerte, salvo l'esercizio da parte dell'amministrazione aggiudicatrice della facoltà di cui all'art.11 comma 6 del D.Lgs. n. 163/06. IV.3.7) Modalità di apertura delle offerte Apertura documentazione: prima seduta pubblica il giorno 12.12.2012 alle ore 10.00. Apertura delle offerte: in seduta pubblica come sopra. Eventuali ulteriori sedute verranno stabilite volta per volta. Persone ammesse ad assistere all'apertura delle offerte: chiunque può presenziare allo svolgimento della gara, ma soltanto i titolari o i legali rappresentanti dei concorrenti, o persone munite di procura dei medesimi, potranno effettuare dichiarazioni a verbale. SEZIONE V: ALTRE INFORMAZIONI V.1) Informazioni sui fondi dell'Unione Europea L'appalto è connesso ad un progetto e/o programma finanziato da fondi dell'Unione Europea: NO V.2) Informazioni complementari a) Il presente bando viene pubblicato in osservanza della determinazione a contrarre del 02.10.2012 prot. CCZ-0035341-I; b) le modalità di redazione della documentazione richiesta e di presentazione dei plichi contenenti la documentazione stessa e le offerte sono definite nel Disciplinare di gara; c) per essere ammessi alla gara il contributo previsto alla Delibera dell'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici (Deliberazione del 21.12.2011 - Attuazione dell'art. 1, commi 65 e 67,della legge 23 dicembre 2005, n. 266 per l'anno 2012) è pari ad Euro 140,00 (centoquaranta/00); d) non sono ammessi a partecipare alla gara i concorrenti per i quali sussiste/sussistono: 1. le cause di esclusione di cui all'art. 38 comma 1 lett. a), b), c), d), e), f), g), h), i), l), m), m-bis), m-ter) e m-quater) del D. Lgs. n. 163/2006; 2. la contemporanea partecipazione alla gara come concorrente autonomo e come consorziato ai sensi dell'art. 34 comma 1 del D.Lgs. n. 163/06; 3. sentenze definitive di condanne relative a reati che precludono la partecipazione alle gare d'appalto; 4. le cause di esclusione dalle procedure di appalto di cui all'art. 41 del D.lgs n. 198/2006 (Codice delle pari opportunità tra uomo e donna ex art. 6 della Legge n. 246/2005); 5. le cause di esclusione dalle procedure di appalto di cui all'art. 44 del D.lgs n. 286/1998 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero); 6. le cause di esclusione delle procedure di appalto di cui all'art. 36 della Legge n. 300/1970 (Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento); 7. misure cautelari o sanzioni interdittive, ovvero il divieto di stipulare contratti con la pubblica amministrazione di cui al D. lgs. n. 231/2001; 8. l'inosservanza all'interno della propria azienda degli obblighi di sicurezza previsti dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (D.Lgs. 106/2009); 9. l'inosservanza degli obblighi di cui alla Legge n. 383/01 e s.m.i. (piani individuali di emersione del lavoro sommerso); 10.situazioni di incompatibilità ai sensi dell'art. 90 comma 8 del D. lgs. n. 163/2006; 11.divieto di partecipazione delle società a capitale interamente pubblico, o misto pubblico-privato ai sensi della Legge 248/2006; 12.non risulta l'assunzione dell'obbligo di osservanza ai contenuti dei Protocolli di legalità stipulati da questa Stazione Appaltante con le Prefetture territorialmente competenti, come da annesso Disciplinare di gara (punto 2.3, lett. ll); e) non sono ammesse, a pena di esclusione, le offerte condizionate o quelle espresse in modo indeterminato o con riferimento ad offerta relativa ad altro appalto, le offerte in aumento o alla pari, le offerte parziali e/o limitate; non sono altresì ammesse, a pena di esclusione, le offerte che rechino abrasioni o correzioni non espressamente confermate o sottoscritte; f) si procederà all'aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida, sempre che sia ritenuta congrua e conveniente ad insindacabile giudizio della Stazione Appaltante. Nel caso di due o più offerte uguali, in luogo dell' "offerta in aumento", prevista dall'art. 77 del R.D. n. 827/1924, si procederà direttamente al sorteggio tra i concorrenti che abbiano presentato il medesimo ribasso. In caso di discordanza tra l'offerta indicata in cifre e quella indicata in lettere, sarà ritenuta valida quella indicata in lettere; g) ai sensi dell'art. 38 comma 1 lett. m-quater) del D.Lgs. n. 163/2006, i concorrenti che si trovino, rispetto ad un altro partecipante alla medesima procedura di affidamento, in una situazione di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile o in una qualsiasi relazione, anche di fatto, se la situazione di controllo o la relazione comporti che le offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale; h) l'Amministrazione si riserva la facoltà di applicare le disposizione di cui all'art. 140 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.; i) tutti i documenti e l'offerta devono essere redatti in lingua italiana o corredati di traduzione giurata. Gli importi dichiarati da imprese stabilite in stati diversi dall'Italia, qualora espressi in altra valuta, dovranno essere convertiti in euro; j) eventuali richieste di chiarimento in ordine alla procedura aperta dovranno essere inoltrate ai punti di contatto indicati. Tutte le comunicazioni avverranno a mezzo telefax (per le sole Imprese Individuali) ovvero, a mezzo PEC (posta elettronica certificata) (per le Società di Capitali e di Persone - S.p.A., S.r.l., S.n.c., S.a.s., Società Cooperative, Società estere aventi in Italia una o più sedi secondarie); k) i corrispettivi saranno pagati con le modalità previste nel capitolato speciale d'appalto; l) resta salva la facoltà di ricorrere all'istituto dell'avvalimento, come disciplinato dall'art. 49 del D.Lgs. n. 163/06 e dall'art. 88 del DPR 207/2010. La Stazione Appaltante si riserva la facoltà di chiedere idonee garanzie, integrazioni o chiarimenti in merito ai requisiti sia della ditta ausiliaria che della ditta avvalente, anche in relazione al contratto stipulato a tal fine tra le parti; m) gli eventuali subappalti saranno disciplinati dall'art. 118 del D.Lgs. n. 163/2006, a condizione che siano indicati all'atto dell'offerta i lavori o le parti di essi che si intendano subappaltare. I pagamenti relativi alle prestazioni svolte dal subappaltatore o cottimista saranno corrisposti all'aggiudicatario, che è obbligato a trasmettere, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei suoi confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti progressivamente corrisposti al subappaltatore o cottimista, con l'indicazione delle ritenute di garanzia effettuate; n) l'amministrazione aggiudicatrice si riserva il diritto di annullare la gara, di rinviare l'apertura delle offerte dandone avviso mediante la sola affissione nella bacheca compartimentale e nella bacheca delle Sezioni Staccate ANAS di Cosenza e Reggio Calabria, o di non procedere all'aggiudicazione, in qualsiasi momento, senza che i concorrenti possano avanzare pretese di qualsiasi genere. In particolare l'aggiudicazione definitiva dei lavori in oggetto della presente procedura è espressamente subordinata all'effettiva disponibilità delle corrispondenti risorse finanziarie, in mancanza delle quali l'aggiudicatario e/o i concorrenti non avranno nulla a che pretendere dall'ANAS SpA. I concorrenti, per il solo fatto di partecipare alla procedura aperta, accettano esplicitamente ed integralmente tutte le condizioni, i vincoli, gli obblighi e le clausole stabilite dal presente Bando di gara, dal Disciplinare, dai Capitolati speciali di appalto, nessuna esclusa; o) l'avviso sui risultati della procedura aperta (con l'elenco delle imprese partecipanti alla gara, il vincitore e l'importo di aggiudicazione) sarà soggetto alla pubblicazione secondo le norme vigenti, anche sul sito internet www.stradeanas.it. L'accesso agli atti è disciplinato dalla legge n. 241/90 e s.m.i., pertanto, anche in ordine al semplice esito di gara, non saranno evase richieste telefoniche di informazioni; p) il contratto di appalto verrà sottoscritto per atto pubblico notarile, presso il Notaio scelto dall' Amministrazione aggiudicatrice; sono a carico dell'aggiudicatario tutte le spese del contratto e tutti gli oneri connessi alla relativa stipulazione, compresi quelli tributari; q) eventuali ricorsi relativi al bando o alla presente procedura di gara dovranno essere proposti innanzi al TAR CALABRIA, mentre tutte le controversie derivanti dall'esecuzione dell'appalto saranno devolute al Giudice Ordinario; r) ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. n. 196/2003, i dati personali raccolti in sede di gara, saranno trattati esclusivamente nell'ambito delle attività istituzionali dell'ANAS S.p.A.; ciascun partecipante dovrà rilasciare una dichiarazione con la quale autorizza, preventivamente, la Stazione Appaltante al rilascio successivo di copia di tutta la documentazione presentata per la partecipazione alla gara, qualora una concorrente eserciti, ai sensi della legge 241/90, il diritto di accesso agli atti del procedimento concorsuale; s) i documenti presentati non verranno restituiti; la cauzione provvisoria, sarà svincolata ai sensi del comma 9 dell'art. 75 del D. Lgs. 163/2006, ovvero cesserà automaticamente qualora il concorrente non risulti aggiudicatario, estinguendosi comunque, ad ogni effetto, trascorsi trenta giorni dall'aggiudicazione, definitiva ed efficace, della gara ad altra impresa (art. 2 schema allegato al D.M. 123 del 12.03.2004); t) ai fini dell'ammissibilità delle imprese concorrenti alla procedura di gara, la Stazione Appaltante verificherà la sussistenza di eventuali annotazioni sul sito dell'Autorità di Vigilanza e farà riferimento a quelle ivi presenti alla data di scadenza del presente bando di gara, adottando le proprie determinazioni in riferimento alle stesse. Qualora nei confronti delle imprese segnalate siano intervenuti fatti nuovi che, seppur comunicati all'Autorità, non risultano ancora riportati sul casellario informatico citato, sarà cura del concorrente comunicarli, a mezzo fax (0961/725106), entro e non oltre la data fissata per l'apertura dei plichi, mediante la produzione di idonea documentazione attestante la richiesta di aggiornamento dati inviata all'autorità medesima; u) il Compartimento si riserva la facoltà insindacabile di non dar luogo alla gara per cause di forza maggiore ovvero di rinviare motivatamente le previste date di esperimento, rendendolo noto esclusivamente con avviso pubblicato all'albo affissioni della sede compartimentale; v) a seguito degli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari, imposti dall'art. 3, Legge 136 del 2010, pubblicata sulla G.U.R.I. n. 196 del 22.08.2010 ed entrata in vigore il giorno 07.09.2010, il concorrente aggiudicatario ha l'obbligo di registrare tutti i movimenti finanziari derivanti dal rapporto contrattuale su uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso banche o presso la Società Poste Italiane S.p.a., dedicati, anche in via non esclusiva. L'aggiudicatario dovrà comunicare all'ANAS S.p.a. gli estremi identificativi del/dei conto/i corrente/i dedicato/i, entro sette giorni dall'accensione, nonchè le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di esso/i. In caso di transazioni eseguite senza avvalersi di banche o della Società Poste italiane Spa, nonchè di mancata apertura del conto "dedicato", il contratto che conseguirà al presente bando di gara, si intenderà risolto di diritto, ai sensi dell'art. 3, comma 9, Legge 136 del 2010; z) questa Stazione Appaltante ha stipulato con le Prefetture di Catanzaro, Reggio Calabria, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia appositi protocolli di intesa/legalità da cui derivano a carico dei concorrenti oneri ed obblighi sia in tema di partecipazione sia in fase di esecuzione (vedi Disciplinare di gara). VI.3) Procedure di Ricorso VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso Denominazione ufficiale: Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria VI.3.2) Presentazione di ricorsi Informazioni precise sui termini di presentazione di ricorso: entro 60 giorni dalla pubblicazione o dalla notifica o dalla conoscenza dell'atto da impugnare. VII) PUBBLICAZIONI Tipo di Pubblicazione Riferimenti: 1 Albo Pretorio Comune/ Provincia: Comune di Cosenza - Sito Internet: www.comune.cosenza.gov.it - 2 Sito Internet ANAS S.p.A.: www.stradeanas.it - 3 GURI: SI - 4 GUUE: NO - 5 Quotidiani regionali: SI - 6 Quotidiani nazionali: SI - 7 Albo Stazione Appaltante: Sedi: Catanzaro - Cosenza - Reggio Calabria -8 Sito Internet Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti: SI www.serviziocontrattipubblici.it.. Questo Compartimento non assume responsabilità, in ordine a bandi pubblicati su altri siti internet non ufficiali con versioni modificate, manipolate o manomessi da terzi. Il reggente dell'area tecnica esercizio - Responsabile del procedimento ing. Angelo Gemelli Il dirigente dell'area amministrativa avv. Filippo Ventura T12BFM20213
Parte Seconda
2018
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Eredita'
Parte Seconda n. 54 del 10-5-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-05-10&atto.codiceRedazionale=TX18ABH5069
TRIBUNALE DI VICENZA Ufficio Successioni
(GU Parte Seconda n.54 del 10-5-2018)
Nomina curatore eredità giacente - n. 942/2018 R.G. V.G. Il Giudice, con provvedimento in data 17/03/2018, ha dichiarato giacente l'eredità di Nasir Uddin nato a Munshigonj (Bangladesh) il 02/02/1964, residente in vita a Montebello Vicentino (VI) via Borgolecco n. 26 int.2, ed è deceduto il 06/07/2011 in Bangladesh, ed ha nominato curatore l'avv. Alessandro Tessari con studio professionale in Vicenza Contrà San Marco n.43, il quale ha prestato giuramento in data 18/04/2018. Il curatore avv. Alessandro Tessari TX18ABH5069
Parte Seconda
2014
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Piani di riparto e deposito bilanci finali di liquidazione
Parte Seconda n. 58 del 17-5-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-05-17&atto.codiceRedazionale=TC14ABS6216
DORIA VIAGGI SOCIETA' COOPERATIVA
in lca
(GU Parte Seconda n.58 del 17-5-2014)
Avviso di deposito bilancio finale di liquidazione Si comunica che in data 6 maggio 2014 è stato depositato presso la Cancelleria Fallimentare del Tribunale di Sassari del bilancio finale di liquidazione corredato di apposita relazione. Gli interessati, entro venti giorni dalla pubblicazione del presente avviso, possono proporre, con ricorso al Tribunale, le loro contestazioni. Il commissario liquidatore dott. Giovanni Melchiorre Lai TC14ABS6216
Parte Seconda
2012
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Ammortamenti
Parte Seconda n. 7 del 17-1-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-01-17&atto.codiceRedazionale=TC12ABC302
TRIBUNALE DI RIETI
(GU Parte Seconda n.7 del 17-1-2012)
Ammortamento libretto Il presidente del Tribunale di Rieti in data 28 dicembre 2011, dichiara l'inefficacia del libretto al portatore n. 3/0413/150 recante il motto Ciaramelletti Elio emesso dalla Cariri S.p.a. Ag. 2, autorizzando il rilascio del duplicato trascorsi novanta giorni dalla pubblicazione in assenza di opposizione. Sinceri Iolanda TC12ABC302
Serie Generale
1989
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Serie Generale n. 22 del 27-1-1989
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-01-27&atto.codiceRedazionale=089A0309&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
COMUNICATO
Revoca degli amministratori e dei sindaci della societa' cooperativa edilizia Sorriso 78, in Marcianise, e nomina del commissario governativo. (GU Serie Generale n.22 del 27-01-1989)
Con decreto ministeriale 9 dicembre 1988 ai sensi dell'art. 2543 del codice civile sono stati revocati gli amministratori ed i sindaci della società cooperativa edilizia Sorriso 78, con sede in Marcianise (Caserta), costituita il 21 giugno 1978 per rogito notaio Giovanbattista Musto, ed è nominato commissario governativo, per un periodo di dodici mesi l'avv. Antonio Giannelli.
Parte Seconda
2008
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Ammortamenti
Parte Seconda n. 64 del 31-5-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-05-31&atto.codiceRedazionale=C-089825
TRIBUNALE DI PADOVA
(GU Parte Seconda n.64 del 31-5-2008)
Ammortamento libretto di risparmio Il giudice del Tribunale di Padova con decreto del 3 marzo 2008 ha pronunciato l'ammortamento del libretto di deposito a risparmio al portatore n. 630514 con saldo apparente di Euro 1.404,53 emesso dalla B.C.C. di Sant'Elena Soc. coop. Filiale di Monselice. Opposizione legale entro 90 giorni. Monselice, 17 aprile 2008 Stobbia Raffaela C-089825 (A pagamento).
Serie Generale
2000
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLE FINANZE
Serie Generale n. 133 del 9-6-2000
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-06-09&atto.codiceRedazionale=000A7093&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLE FINANZE
DECRETO 23 maggio 2000
Variazione del contenuto di nicotina e condensato di una marca di sigarette. (GU Serie Generale n.133 del 09-06-2000)
IL DIRETTORE GENERALE dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato Vista la legge 17 luglio 1942, n. 907, sul monopolio dei sali e dei tabacchi e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni; Visti i decreti ministeriali in data 31 luglio 1990 e 16 luglio 1991, adottati di concerto con il Ministro della sanità, con i quali sono state dettate specifiche disposizioni tecniche per il condizionamento e l'etichettatura dei prodotti del tabacco conformemente alle prescrizioni della direttiva del Consiglio delle Comunità europee n. 89/622/CEE; Visto il decreto ministeriale del 15 ottobre 1991, concernente il rinnovo dell'inserimento nella tariffa di vendita al pubblico dei generi di monopolio di tutti i prodotti del tabacco commercializzati sul mercato italiano, previa verifica dell'adeguamento alle prescrizioni stabilite dai citati decreti; Visto il decreto legislativo 9 luglio 1998, n. 283, che istituisce l'Ente tabacchi italiani per lo svolgimento delle attività produttive e commerciali già attribuite all'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, con esclusione delle attività inerenti il lotto e le lotterie, e riserva allo Stato le funzioni e le attività di interesse generale già affidate o conferite per effetto di disposizioni di legge alla predetta Amministrazione; Visto il decreto direttoriale del 17 giugno 1999 concernente i contenuti dichiarati di nicotina e condensato delle marche di sigarette commercializzate al 1o gennaio 1999; Vista l'istanza con la quale la ditta Italtabacchi S.r.l., ha chiesto per le sigarette Benson & Hedges American Blend Light, di modificare il contenuto dichiarato di nicotina e condensato indicato nel predetto decreto direttoriale del 17 giugno 1999; Decreta: Art. 1. Il contenuto di nicotina e di condensato per la marca di sigarette indicata è così modificato: mg/sigaretta mg/sigaretta Marca nicotina/condensato nicotina/condensato da a - - - Benson & Hedges American Blend Light 0,6 6,0 0,7 7,0 Art. 2. Ad esaurimento delle scorte, le unità di condizionamento della suindicata sigaretta in carico agli organi dell'ETI, saranno sostituite dai prodotti come sopra modificati. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 23 maggio 2000 Il direttore generale: Cutrupi
Contratti
2012
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 79 del 9-7-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-07-09&atto.codiceRedazionale=TC12BFK12156
AZIENDA ULSS 12 VENEZIANA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.79 del 9-7-2012)
Bando di gara Parte di provvedimento in formato grafico TC12BFK12156