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Serie Generale
2002
RETTIFICHE
Serie Generale n. 79 del 4-4-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-04-04&atto.codiceRedazionale=02A03649&elenco30giorni=false
ERRATA-CORRIGE
Comunicato relativo all'avviso del Ministero della giustizia, recante: "Trasferimento di notai" (Avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 63 del 15 marzo 2002) (GU Serie Generale n.79 del 04-04-2002)
Nell'avviso citato in epigrafe, pubblicato nella sopra indicata Gazzetta Ufficiale, dove è scritto: "de Marzio Ettorre", leggasi: "de Marzio Ettore".
Concorsi
2021
ENTI LOCALI
COMUNE DI MILANO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 62 del 6-8-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-08-06&atto.codiceRedazionale=21E08635
COMUNE DI MILANO
CONCORSO (scad. 10 settembre 2021)
Concorso pubblico, per esami, per la copertura di sei posti di istruttore direttivo dei servizi informativi, categoria D, a tempo indeterminato. (GU n.62 del 06-08-2021)
Si rende noto che è indetto concorso pubblico, per esami, per la copertura di sei posti a tempo indeterminato del profilo professionale di istruttore direttivo dei servizi informativi, categoria D, posizione economica 1. Il bando, con l'indicazione dei requisiti necessari per l'ammissione alla selezione e delle modalità di partecipazione, è disponibile sul sito del Comune di Milano: www.comune.milano.it Le domande di partecipazione alla selezione dovranno essere redatte esclusivamente per via telematica secondo le modalità indicate nel relativo bando a far tempo dal giorno 22 luglio 2021 ed entro le ore 12,00 del giorno 10 settembre 2021.
Contratti
2015
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 114 del 28-9-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-09-28&atto.codiceRedazionale=T15BGA16271
REGIONE LAZIO Direzione regionale infrastrutture ambiente e politiche abitative Area genio civile di Roma citta' metropolitana
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.114 del 28-9-2015)
Avviso relativo ad appalto aggiudicato - Allegato IX D.Lgs. 163/2006 - Lavori di Efficientamento Energetico Casa di Riposo per Anziani - Via Ventura n. 60 - RSC1 - SVLAZ-ES-2013-1214 - Cup F84H14002280008 CIG 61813302E2 1- Stazione Appaltante: Regione Lazio - Direzione Regionale Infrastrutture Ambiente e Politiche Abitative - Area Genio Civile di Roma Città Metropolitana. 2- Procedura di aggiudicazione prescelta: Procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara come indicato nella determina a contrarre n. G01291 del 13/02/2015. 3 - Appalti pubblici di lavori: Importo dei lavori a base di gara Euro 744.390,48 di cui a Euro 16.678,66 per oneri della sicurezza. 4 - Data di aggiudicazione dell'appalto: 03/07/2015 Determina n.G08204. 5 - Criteri di aggiudicazione dell'appalto: Offerta economicamente più vantaggiosa. 6 - Numero di operatori economici invitati, e n. operatori che hanno presentato l'offerta: I n. 10 operatori economici invitati, con lettera di invito in data 19/03/2015, sono: 1 Aedes S.R.L.; 2 C.E.V.I.G. S.r.l.; 3 C.M.B. Società Cooperativa; 4 Centro Lavorazione Metalli S.r.l.; 5 COGECO 7 S.r.l.; 6 Grossi Costruzioni S.r.l.; 7 Picalarga S.r.l.; 8 Professionisti del Paesaggio srl; 9 S.M. Edilizia S.r.l.; 10 Tecnology group Credendino S.r.l.; Entro le ore 12:00 della data di scadenza del 08/04/2015, prevista dalla lettera di invito, sono pervenute n. 2 offerte: 1 Professionisti del Paesaggio srl; 2 Centro Lavorazione Metalli S.r.l.; 7 - Nome e indirizzo dell'aggiudicatario: Professionisti Del Paesaggio SRL - 54 - 00128 Roma - P.IVA: 06349511003 C.F. :06349511003. 8 - Valore dell'offerta cui è stato aggiudicato: Euro 573.450,97 (euro cinquecentosettantatremilaquattrocentocinquanta / 97) Tempo di esecuzione offerto: 84 giorni. 9 - Subappaltato: Le categorie di lavori facenti parte del contratto sono subappaltabili secondo la seguente tabella: Categoria OS6 Subappalto < 20%; 10 - Data d'invio del presente avviso: 07/07/2015. 11 - Nome dell'organo competente per le procedure di ricorso: Avverso l'atto di aggiudicazione è ammesso ricorso giurisdizionale al T.A.R. entro sessanta giorni o, in alternativa, ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro centoventi giorni dalla Pubblicazione. Per eventuali informazioni: R.U.P. Ing. Pasquale De Pasca Area Genio Civile di Roma Città Metropolitana - Via Capitan Bavastro 108 - Roma; Pec. areageniocivilediromacittametropolitana@regione.lazio.legalmail.it - fax 06.5168.6280. Il R.U.P. ing. Pasquale De Pasca T15BGA16271
Contratti
2013
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 132 del 11-11-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-11-11&atto.codiceRedazionale=T13BFK19290
AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALE DI CIRCOLO DI VARESE
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.132 del 11-11-2013)
Bando di gara - C.I.G. 5410785109 SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Azienda Ospedaliera Ospedale di Circolo di Varese, V.le Luigi Borri n.57, 21100, Umberto Nocco Tel.0332.278362, umberto.nocco@ospedale.varese.it, Fax 0332263652, www.ospedalivarese.net. Informazioni e documentazione: punti sopra indicati. Offerte: Ufficio Protocollo. SEZIONE II: OGGETTO: Procedura aperta finalizzata alla conclusione di un accordo quadro di durata quadriennale per la fornitura di impianti endossei occorrenti alle Aziende Ospedaliere Ospedale di Circolo di Varese, Ospedale Civile di Legnano, Ospedale Sant'Anna di Como e Ospedale Sant'Antonio Abate di Gallarate. Forniture: Acquisto. L'avviso riguarda l'istituzione di un accordo quadro, con diversi operatori. Durata: anni 4. Valore stimato, IVA esclusa: E 520.520,00. CPV 33132000-4. Lotti: no. II.1.9) Varianti: no. SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO: indicate nel Capitolato Speciale d'Appalto. SEZIONE IV: PROCEDURE: Aperta. Aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa. Termine accesso ai documenti: 10.01.14 h.12. Termine ricevimento offerte: 16.01.14 h.12. IV.3.6) Lingue: IT. Vincolo offerta: gg. 180. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI: Ricorso: T.A.R. Lombardia - Sez. Milano. Spedizione avviso: 06.11.13. Il direttore amministrativo dott.ssa Maria Grazia Colombo Il direttore generale dott. Callisto Bravi T13BFK19290
Parte Seconda
2015
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 116 del 8-10-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-10-08&atto.codiceRedazionale=T15ADD12722
PIERRE FABRE ITALIA S.P.A.
con unico azionista Sede legale: via G.G. Winckelmann, 1 - 20146 Milano Codice Fiscale e/o Partita IVA: 01538130152
(GU Parte Seconda n.116 del 8-10-2015)
Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio di una specialità medicinale per uso umano. Modifica apportata ai sensi del Regolamento 1234/2008/CE e s.m.i. Specialità Medicinale (codice AIC) - dosaggio e forma farmaceutica: ROSICED (A.I.C. n. 036720) - 7,5 mg/g, crema. Confezioni: 036720011, 036720023, 036720035, 036720047. Codice Pratica: C1A/2015/2732. N. di Procedura Europea: UK/H/0611/001/IAin/26. Numero e tipo di variazione: C.I.8.a), IAin: prima introduzione del Summary of Pharmacovigilance System Master File di Pierre Fabre (versione S1-V3.1 - 22 settembre 2014). I lotti già prodotti alla data della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta. Il procuratore speciale dott.ssa Maria Reposi T15ADD12722
Serie Generale
2002
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
Serie Generale n. 135 del 11-6-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-11&atto.codiceRedazionale=02A07489&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI
DECRETO 24 aprile 2002
Riconoscimento del Consorzio per la tutela del formaggio Montasio e attribuzione dell'incarico a svolgere le funzioni di cui all'art. 14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526. (GU Serie Generale n.135 del 11-06-2002)
IL DIRETTORE GENERALE per la qualità dei prodotti agroalimentari e la tutela del consumatore Visto il regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio del 14 luglio 1992 relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli ed alimentari; Viste le premesse sulle quali è fondato il predetto regolamento (CEE) n. 2081/92 e in particolare quelle relative alla opportunità di promuovere prodotti di qualità aventi determinate caratteristiche attribuibili ad un'origine geografica determinata e di curare l'informazione del consumatore idonea a consentirgli l'effettuazione di scelte ottimali; Considerato che i suddetti obiettivi sono perseguiti in maniera efficace dai Consorzi di tutela, in quanto costituiti da soggetti direttamente coinvolti nella filiera produttiva, con un'esperienza specifica ed una conoscenza approfondita delle caratteristiche del prodotto; Vista la legge 21 dicembre 1999, n. 526 recante disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - legge comunitaria 1999; Visto l'art. 14 della citata legge 21 dicembre 1999, n. 526, ed in particolare il comma 15 che individua le funzioni per l'esercizio delle quali i Consorzi di tutela delle D.O.P., delle I.G.P. e delle S.T.G. possono ricevere, mediante provvedimento di riconoscimento, l'incarico corrispondente dal Ministero delle politiche agricole e forestali; Visti i decreti ministeriali 12 aprile 2000, pubblicati nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 97 del 27 aprile 2000, emanati dal Ministero delle politiche agricole e forestali in attuazione dell'art. 14, comma 17 della citata legge n. 526/1999, relativi ai requisiti di rappresentatività per il riconoscimento dei Consorzi di tutela delle D.O.P. e delle I.G.P. ed ai criteri di rappresentanza negli organi sociali dei medesimi Consorzi, determinati in ragione della funzione di rappresentare la collettività dei produttori interessati all'utilizzazione delle denominazioni protette e alla conservazione e alla difesa della loro reputazione, costituenti anche lo scopo sociale del Consorzio istante; Visto l'art. 14, comma 18 della legge 21 dicembre 1999, n. 526 che stabilisce che i Consorzi regolarmente costituiti devono adeguare, ove necessario, i loro statuti alle disposizioni emanate ai sensi del citato art. 14 entro un anno dalla predetta data di pubblicazione dei succitati decreti; Visto l'art. 125, comma 2, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 recante "disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2001)" che ha prorogato di un anno il termine del 27 aprile 2001 fissato per l'adeguamento degli statuti dei Consorzi regolarmente costituiti e riconosciuti alla data di entrata in vigore del più volte citato art. 14; Visto il decreto 12 settembre 2000, n. 410, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 9 del 12 gennaio 2001 con il quale, in attuazione dell'art. 14, comma 16 della legge n. 526/1999, è stato adottato il regolamento concernente la ripartizione dei costi derivanti dalle attività dei Consorzi di tutela delle D.O.P. e delle I.G.P. incaricati dal Ministero; Visto il decreto 12 ottobre 2000 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 272 del 21 novembre 2000 con il quale, conformemente alle previsioni dell'art. 14, comma 15, lettera d) sono state impartite le direttive per la collaborazione dei Consorzi di tutela delle D.O.P. e delle I.G.P. con l'Ispettorato Centrale repressione frodi nell'attività di vigilanza, tutela e salvaguardia delle D.O.P. e delle I.G.P.; Visto il decreto 10 maggio 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 134 del 12 giugno 2001, recante integrazione ai citati decreti del 12 aprile 2000; Visto il regolamento (CE) n. 1107 della Commissione del 12 giugno 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee legge n. 148 del 26 giugno 1996 con il quale è stata registrata la denominazione di origine protetta "Montasio"; Visto il decreto del Ministro per l'agricoltura e per le foreste di concerto con il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato in data 16 marzo 1987 di affidamento al Consorzio per la tutela del formaggio Montasio dell'incarico di vigilanza sulla denominazione di origine "Montasio"; Vista l'istanza presentata dal Consorzio per la tutela del formaggio Montasio con sede in Codroipo (Udine), Strada Napoleonica, intesa ad ottenere il riconoscimento dello stesso ad esercitare le funzioni indicate all'art. 14, comma 15 della citata legge n. 526/1999; Verificata la conformità dello statuto del Consorzio predetto alle prescrizioni indicate all'art. 3 del citato decreto 12 aprile 2000, relativo ai requisiti di rappresentatività dei Consorzi di tutela delle D.O.P. e delle I.G.P. e a quelle riportate nel decreto 12 aprile 2000, di individuazione dei criteri di rappresentanza negli organi sociali dei Consorzi di tutela; Considerato che la condizione richiesta dall'art. 5 del decreto 12 aprile 2000, sopra citato, relativo ai requisiti di rappresentatività dei Consorzi di tutela è soddisfatta in quanto il Ministero ha verificato sulla base delle dichiarazioni presentate dal Consorzio richiedente e delle attestazioni rilasciate dall'organismo autorizzato "C.S.Q.A. - certificazione qualità agroalimentare S.r.l." la partecipazione, nella compagine sociale, dei soggetti appartenenti alla categoria "caseifici" nella filiera "formaggi", individuata all'art. 4 del medesimo decreto, che rappresentano almeno i 2/3 della produzione controllata dal predetto organismo di controllo, nel periodo significativo di riferimento; Considerate le funzioni non surrogabili del Consorzio di tutela di una D.O.P. o di una I.G.P., al quale l'art. 14 della legge 21 dicembre 1999, n. 526 attribuisce in via esclusiva, fatte salve le attività di controllo svolte ai sensi dell'art. 10 del regolamento (CEE) n. 2081/92 di spettanza dell'organismo privato autorizzato sopra indicato, le attività concernenti le proposte di disciplina di produzione, quelle di miglioramento qualitativo della stessa, anche in termini di sicurezza alimentare, nonchè in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole e forestali, le attività di salvaguardia delle D.O.P. e delle I.G.P. da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio delle denominazioni protette nel territorio di produzione e in quello di commercializzazione, anche mediante la stipulazione di convenzioni con i soggetti interessati al confezionamento e all'immissione al consumo del prodotto tutelato, non incidenti sulle caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche, sulla identificazione certa dello stesso e conformi al disciplinare di produzione registrato in ambito europeo; Ritenuto pertanto necessario procedere al riconoscimento del Consorzio per la tutela del formaggio Montasio, al fine di consentirgli l'esercizio delle attività sopra richiamate e specificamente indicate all'art. 14, comma 15 della citata legge n. 526/1999; Decreta: Art. 1. Lo statuto del Consorzio per la tutela del formaggio Montasio con sede in Codroipo (Udine), Strada Napoleonica, è conforme alle prescrizioni di cui all'art. 3 del decreto 12 aprile 2000, recante disposizioni generali relative ai requisiti di rappresentatività dei Consorzi di tutela delle denominazioni di origine protette (D.O.P) e delle indicazioni geografiche protette (I.G.P.). Art. 2. 1. Il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio è riconosciuto ai sensi dell'art. 14, comma 15 della legge 21 dicembre 1999, n. 526 ed è incaricato di svolgere le funzioni previste dal medesimo comma, sulla D.O.P. "Montasio" registrata con regolamento (CE) n. 1107 della Commissione del 12 giugno 1996. 2. Gli atti del Consorzio di tutela di cui al comma precedente, dotati di rilevanza esterna, contengono gli estremi del presente decreto di riconoscimento al fine di distinguerlo da altri enti, anche non consortili, aventi quale scopo sociale la tutela dei propri associati e di rendere evidente che lo stesso è l'unico soggetto incaricato dal Ministero allo svolgimento delle funzioni di cui al comma 1 per la D.O.P. Art. 3. Il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio non può modificare il proprio statuto e gli eventuali regolamenti interni senza il preventivo assenso dell'autorità nazionale competente. Art. 4. Il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio definisce, eventualmente anche mediante stipulazione di convenzione con i soggetti interessati al porzionamento e al confezionamento, le modalità di attuazione delle predette operazioni, purchè non incidenti sulle caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche del prodotto tutelato, ed idonee ad assicurare l'identificazione certa dello stesso e la sua rintracciabilità. Art. 5. Il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio può coadiuvare, nell'ambito dell'incarico conferitogli con l'art. 2 del presente decreto, l'attività di autocontrollo svolta dai propri associati e, ove richiesto, dai soggetti interessati all'utilizzazione della D.O.P. "Montasio" non associati, a condizione che siano immessi nel sistema di controllo dell'organismo autorizzato. Art. 6. 1. I costi conseguenti alle attività per le quali è incaricato il Consorzio per la tutela del formaggio Montasio sono ripartiti in conformità del decreto 12 settembre 2000, n. 410, di adozione del regolamento concernente la ripartizione dei costi derivanti delle attività dei Consorzi di tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche protette incaricati dal Ministero delle politiche agricole e forestali. 2. I soggetti immessi nel sistema di controllo della D.O.P. "Montasio" appartenenti alla categoria "caseifici" nella filiera "formaggi" individuata all'art. 4 lettera a) del decreto 12 aprile 2000, recante disposizioni generali relative ai requisiti di rappresentatività dei Consorzi di tutela delle D.O.P. e delle I.G.P., sono tenuti a sostenere i costi di cui al comma precedente, anche in caso di mancata appartenenza al Consorzio di tutela. Art. 7. 1. L'incarico conferito con il presente decreto ha durata di anni tre a far data dal 28 aprile 2002. 2. Il predetto incarico che comporta l'obbligo delle prescrizioni previste nel presente decreto, può essere sospeso con provvedimento motivato e revocato ai sensi dell'art. 7 del decreto 12 aprile 2000, recante disposizioni generali relative ai requisiti di rappresentatività dei Consorzi di tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche protette. II presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 24 aprile 2002 Il direttore generale: Ambrosio
Concorsi
2019
ENTI LOCALI
COMUNE DI MASSA DI SOMMA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 1 del 4-1-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-04&atto.codiceRedazionale=18E13241
COMUNE DI MASSA DI SOMMA
CONCORSO (scad. 3 febbraio 2019)
Procedura di selezione con accesso dall'esterno, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di istruttore tecnico/urbanistico, categoria C1, a tempo indeterminato e parziale 50% per il 2° settore. (GU n.1 del 04-01-2019)
Questa amministrazione ha indetto una procedura selettiva con accesso dall'esterno, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato e parziale al 50% di un posto di istruttore tecnico/urbanistico, categoria C1 - 2° settore tecnico e governo del territorio. Le domande di partecipazione dovranno pervenire direttamente all'ufficio protocollo del Comune di Massa di Somma, entro le ore 12,00 del trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - del presente avviso. Il bando integrale e schema di domanda sono scaricabili dall'albo pretorio dell'ente nella sezione Bandi di concorso e dal sito istituzionale www.comunedimassadisomma.it - (sulla home page e nella sezione «Amministrazione Trasparente» e sono altresì disponibili presso l'ufficio protocollo e/o personale.
Concorsi
2011
ENTI LOCALI
COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 63 del 9-8-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-08-09&atto.codiceRedazionale=1E004293
COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI
CONCORSO (scad. 14 settembre 2011)
Avviso di mobilita' volontaria per la copertura a tempo pieno e indeterminato di un posto di agente di Polizia Locale categoria C. (GU n.63 del 09-08-2011)
Si avvisa che il Comune di Sesto San Giovanni (MI) ha reso noto un «Avviso di Mobilità volontaria ai sensi dell'art. 30, comma 2-bis del decreto legislativo 165/2001 per l'eventuale copertura a tempo pieno e indeterminato di n. 1 posto di Agente di Polizia Locale - categoria C». Le domande di partecipazione dovranno essere presentate direttamente o fatte pervenire a mezzo di lettera raccomandata all'U.O. Protocollo del Comune di Sesto San Giovanni (farà fede il timbro di ricezione e non quello di spedizione) oppure mediante posta elettronica certificata (PEC), da inviare al seguente indirizzo comune.sestosg@legalmail.it (si precisa che qualora si utilizzi per la spedizione un indirizzo di posta elettronica certificata diverso dal proprio, la sottoscrizione dovrà essere effettuata mediante firma digitale), entro le ore 12 del giorno 14 settembre 2011. L'Avviso di Mobilità è disponibile in versione integrale sul sito www.sestosg.net/concorsi o presso gli uffici del Settore Personale del Comune.
Serie Generale
2010
SUPPLEMENTI ORDINARI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 79 del 6-4-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-04-06&atto.codiceRedazionale=10A03805&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale «Influvit» (10A03805) (GU Serie Generale n.79 del 06-04-2010 - Suppl. Ordinario n. 69)
Parte di provvedimento in formato grafico
Concorsi
2008
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI PAVIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 59 del 29-7-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-29&atto.codiceRedazionale=08E06673
UNIVERSITA' DI PAVIA
AVVISO
Nomina delle commissioni giudicatrici per le procedure di valutazione comparativa per la copertura di quindici posti di Ricercatore universitario - Cofinanziati MUR (GU n.59 del 29-07-2008)
IL RETTORE Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la legge 3 luglio 1998, n. 210 con la quale si è provveduto a trasferire alle università la competenza ad espletare le procedure per la copertura dei posti di ruolo e per la nomina in ruolo dei professori di I e II fascia e dei ricercatori universitari; Vista la legge 19 ottobre 1999, n. 370; Visto il regolamento ministeriale emanato con il decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 2000, n. 117; Visto il decreto rettorale n. 3-2007 del 3 gennaio 2007 con cui è stato emanato il regolamento sulle modalità di espletamento delle procedure per il reclutamento dei Ricercatori universitari; Vista la legge 4 novembre 2005, n. 230; Vista la legge 16 gennaio 2006, n. 18; Visto il decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 164 ed in particolare l'art. 14 - 4° comma; Visto il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223 convertito in legge con modificazioni con legge 4 agosto 2006, n. 248 in particolare l'art. 23; Visto il decreto rettorale n. 360-2008 del 26 febbraio 2008 il cui avviso e stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - n. 19 del 7 marzo 2008 con il quale sono state indette le procedure di valutazione comparativa per la copertura di quindici posti di Ricercatore universitario di ruolo; Viste le delibere con le quali i Consigli di facoltà hanno provveduto a designare i membri interni quali componenti delle commissioni giudicatrici delle predette procedure di valutazione comparativa; Visto il decreto rettorale n. 653-2008 dell'8 aprile 2008 con cui sono state indette le procedure elettorali (II sessione 2007) per la costituzione delle commissioni giudicatrici delle procedure di valutazione comparativa a posti di ricercatore universitario; Visto il risultato delle operazioni di voto per l'elezione dei componenti le commissioni giudicatrici; Ritenuto pertanto, di dover provvedere alla costituzione delle commissioni giudicatrici; Decreta: Art. 1. Sono costituite le commissioni giudicatrici per le procedure di valutazione comparative bandite con il decreto rettorale di cui in premessa, per la copertura di quindici posti di ricercatore universitario: ----> Vedere da pag. 208 a pag. 211 <---- Art. 2. Ai sensi del comma 16 dell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 117/2000, dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del presente decreto rettorale di nomina delle commissioni giudicatrici decorrono i trenta giorni previsti dall'art. 9 del decreto-legge 21 aprile 1995, n. 120 convertito con modificazioni, dalla legge 21 giugno 1995, n. 236, per la presentazione al Rettore da parte dei candidati di eventuali istanze di ricusazione dei commissari. Decorso tale termine e, comunque, dopo l'insediamento della commissione non sono ammesse istanze di ricusazione dei commissari. Al presente decreto viene data pubblicità anche per via telematica al seguente indirizzo: http://www.unipv.it/webdoc/ufficioconcorsi/febbraio2008.htm Pavia, 15 luglio 2008 Il rettore: Stella
Contratti
2012
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 135 del 19-11-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-19&atto.codiceRedazionale=T12BFM20856
AGENZIA REGIONALE CAMPANA DIFESA SUOLO (ARCADIS)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.135 del 19-11-2012)
Estratto bando di gara C.I.G. 4440302D1D CUP I33B11000490001 Oggetto: Progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori sulla base del progetto definitivo "Lavori di consolidamento corticale del costone soprastante Via Mortito". È indetta gara mediante procedura aperta per l'affidamento dell'appalto in oggetto. Luogo esecuzione: Comune di Casamicciola Terme. Importo compl.vo appalto: E.1.398.994,74 oltre IVA. Oggetto appalto: progettazione esecutiva sulla base del progetto definitivo a base di gara ed esecuzione dei lavori ai sensi art. 53, c. 2, lett. b) D.lgs. 163/06, con stipulazione di contratto a corpo ai sensi art. 53, c. 4, D.Lgs. 163/06. Termine redazione progetto esecutivo: 30 gg naturali, successivi e continui (dall'aggiudicazione). Termine esecuzione dei lavori 240 gg naturali, successivi e continui dal verbale di consegna. Gli atti di gara sono visionabili e/o scaricabili gratuitamente dal profilo del punto di contatto www.arcadis.campania.it. Il termine presentazione offerte è il 21.01.13 h 12. Le offerte devono essere inviate a: ARCADIS (Agenzia Regionale Campana Difesa Suolo) via Marchese Campodisola,21-80133 Napoli. Apertura offerte: prima seduta pubblica c/o la sede di cui sopra h 10.00 del 30.01.13. Il bando integrale di gara è consultabile sul BURC, sul SITAR (www.sitar-campania.it) e sul profilo del punto di contatto. www.arcadis.campania.it Il commissario ARCADIS Flavio Cioffi T12BFM20856
Serie Generale
2013
RETTIFICHE
Serie Generale n. 287 del 7-12-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-12-07&atto.codiceRedazionale=13A10000&elenco30giorni=false
ERRATA-CORRIGE
Comunicato relativo all'estratto della determinazione V & A/1745 del 28 ottobre 2013 dell'Agenzia italiana del farmaco, recante: «Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano "Trittico".». (Estratto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 268 del 15 novembre 2013). (13A10000) (GU Serie Generale n.287 del 07-12-2013)
Nell'estratto citato in epigrafe, pubblicato nella sopra indicata Gazzetta Ufficiale, alla pag 22, seconda colonna, lo schema relativo alla «Variazione n. B.I.a.z.) Aggiornamento dell'ASMF del principio attivo trazodone cloridrato», deve intendersi sostituito dal seguente: « --------------------------------------------------------------------- DA | A -------------------------------|------------------------------------- ASMF trazodone cloridrato | ASMF trazodone cloridrato AIN/2009/1814 depositato | AIN/2011/660 depositato in data 27 aprile 2009 | in data 9 marzo 2011 --------------------------------------------------------------------- ».
Serie Generale
1992
LEGGI, DECRETI E ORDINANZE PRESIDENZIALI
Serie Generale n. 76 del 31-3-1992
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1992-03-31&atto.codiceRedazionale=092A1479&elenco30giorni=false
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 marzo 1992
Scioglimento del consiglio comunale di Ono S. Pietro. (GU Serie Generale n.76 del 31-03-1992)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Considerato che nel consiglio comunale di Ono S. Pietro (Brescia), a seguito delle dimissioni del sindaco e di due assessori che hanno comportato la decadenza dell'intera giunta, non ha provveduto, nei termini di legge, a ricostituire gli organi di amministrazione dell'ente, negligendo così un preciso adempimento prescritto dalla legge, di carattere essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione; Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza; Visto l'art. 39, comma 1, lettera b), n. 2, della legge 8 giugno 1990, n. 142; Visto il decreto del prefetto di Brescia n. 392/12.1/Gab. del 10 febbraio 1992, con il quale il consiglio sopracitato è stato sospeso; Sulla proposta del Ministro dell'interno, la cui relazione è allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Decreta: Art. 1. Il consiglio comunale di Ono S. Pietro (Brescia) è sciolto. Art. 2. Il dott. Attilio Monte è nominato commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune suddetto fino all'insediamento degli organi ordinari a norma di legge. Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta municipale ed al sindaco. Dato a Roma, addì 27 marzo 1992 COSSIGA SCOTTI, Ministro dell'interno ALLEGATO Al Presidente della Repubblica Nel consiglio comunale di Ono S. Pietro (Brescia) si è venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate dal sindaco e da due assessori in data 9 dicembre 1991, che hanno comportato la decadenza dell'intera giunta e della coseguente incapacità da parte del consiglio suddetto di provvedere alla ricostituzione dei normali organi di amministrazione dell'ente. Scaduto, infatti, il termine assegnato dalla legge 8 giugno 1990, n. 142, e constatato che non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per la mancata elezione del sindaco e della giunta, il prefetto di Brescia ha proposto lo scioglimento del consiglio stesso, del quale ha disposto, intanto, la sospensione, con la conseguente nomina di un commissario per la provvisoria gestione del comune. Considerata la carenza del suddetto consiglio comunale in ordine ad un tassativo adempimento prescritto dalla legge di carattere essenziale ai fini del funzionamento dell'amministrazione, si ritiene che nella specie ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento. Mi onoro, pertanto, di sottoporre alla firma della S.V. Ill.ma l'unito schema di decreto col quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Ono S. Pietro (Brescia) ed alla nomina di un commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dott. Attilio Monte. Roma, 24 marzo 1992 Il Ministro dell'interno: SCOTTI
Contratti
2020
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 94 del 14-8-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-08-14&atto.codiceRedazionale=TX20BFM17785
CONSORZIO DELLA BONIFICA BURANA
Sede: corso Vittorio Emanuele II, 107 - 41121 Modena Codice Fiscale: 94149560362
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.94 del 14-8-2020)
Variante in corso d'opera Aggiudicataria ELETTROMECCANICA VIOTTO S.R.L. Via Kennedy, 7 30027 San Donà di Piave (VE) C.F./P.IVA 00168990273 - Lavori di riparazione motori sincroni e bonifica degli interruttori all'impianto Pilastresi - Codice NUTS ITH56 - CPV 45240000-1 - Affidati € 133.756,49 I.V.A. esclusa- Maggior costo € 39.800,00 IVA esclusa. Durante i lavori si sono riscontrati ulteriori ammaloramenti in particolare al motore n. 2, non preventivabili in sede di progetto perchè rinvenibili solo in sede di riparazione. Affidamento lavori 12/12/2019 - Modifica contratto 03/07/2020. Tribunale Amministrativo Regionale per l'Emilia Romagna - Sede Bologna - 30 giorni Il presidente Francesco Vincenzi TX20BFM17785
Parte Seconda
2008
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 44 del 12-4-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-04-12&atto.codiceRedazionale=S-083154
A. TONOLLI & C. - S.p.a.
(in liquidazione in concordato preventivo) Sede in Paderno Dugnano, Str. statale dei Giovi n. 5 Capitale sociale Euro 11.114.640,00 Registro imprese di Milano n. 00100030618 R.E.A. di Milano n. 24955 Partita I.V.A. n. 02044100960
(GU Parte Seconda n.44 del 12-4-2008)
Convocazione di assemblea ordinaria I signori azionisti della A. Tonolli & C. S.p.a. in liquidazione e concordato preventivo sono convocati in assemblea ordinaria presso lo studio del dott. Claudio Pastori in Milano corso Sempione n. 32/A, per il giorno 29 aprile 2008 alle ore 10 in prima convocazione e, occorrendo, per il giorno 30 aprile 2008 stesso luogo ed ora, per discutere e deliberare sul seguente Ordine del giorno: 1. Presentazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2007 e delibere relative; 2. Relazione sulla gestione e rapporto del Collegio sindacale; 3. Varie ed eventuali. I depositi delle azioni dovranno avvenire entro i termini di legge. Milano, 19 marzo 2008 Il liquidatore: ing. Franco Fantoni Modena S-083154 (A pagamento).
Contratti
2018
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 3 del 8-1-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-01-08&atto.codiceRedazionale=TX18BFM378
ACQUEDOTTO PUGLIESE S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.3 del 8-1-2018)
Bando di gara - CIG 7330098C37 SEZIONE I: ENTE: Acquedotto Pugliese S.p.A. Via Cognetti n. 36 Bari 70121, Direzione Procurement, Tel. +39 0805723491 Fax +39 0805723018. www.aqp.it. SEZIONE II: OGGETTO: Procedura aperta (art. 60 D.Lgs. 50/2016), in modalità telematica, per l'appalto del servizio di verifica preventiva, ai fini della validazione, della progettazione definitiva ed esecutiva, ex art. 26 D.Lgs. n. 50/2016, relativa agli interventi di collettamento dei reflui delle marine all'impianto depurativo di Manfredonia. Importo complessivo presunto a base di gara E 69.167,50 + IVA, di cui E 0,00 per oneri della sicurezza. Aggiudicazione: L'appalto è aggiudicato con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell'articolo 95, comma 2, D.Lgs. n. 50/2016 sulla base del miglior rapporto qualita'/prezzo. Durata del contratto d'appalto: 60 giorni. SEZIONE III: INFORMAZIONE DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO: Si rinvia alla documentazione di gara disponibile sul sito www.aqp.it, Sezione "Società Trasparente - bandi di gara e contratti". SEZIONE IV: PROCEDURA: Aperta; Ricezione offerte h. 12:00, del 26.02.18; Apertura offerte: 02.03.18 ore 09:30. Il responsabile area acquisti - Il procuratore dott. Francesco Tempesta TX18BFM378
Concorsi
2021
ENTI LOCALI
COMUNE DI NARBOLIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 42 del 28-5-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-05-28&atto.codiceRedazionale=21E06053
COMUNE DI NARBOLIA
ANNULLAMENTO
Annullamento della mobilita' per la copertura di tre posti di agente di polizia municipale, categoria C1, a tempo indeterminato, di cui uno per trenta ore settimanali e due per diciotto ore settimanali, per i Comuni di Bauladu, Narbolia e Zeddiani. (GU n.42 del 28-05-2021)
Il Comune di Narbolia (provincia di Oristano), comunica l'annullamento dell'avviso di selezione pubblica, per la copertura di tre agenti di polizia municipale, categoria C1, a tempo indeterminato, di cui uno per trenta ore settimanali e due per diciotto ore settimanali, per i Comuni di Bauladu, Narbolia e Zeddiani, inserita nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» - n. 39 del 18 maggio 2021, in quanto per mero errore materiale la stessa riportava il riferimento alla procedura di passaggio diretto tra amministrazioni ai sensi dell'art. 30, del decreto legislativo n. 165/2001 e successive modifiche ed integrazioni.
Serie Generale
1995
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEL TESORO
Serie Generale n. 270 del 18-11-1995
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1995-11-18&atto.codiceRedazionale=095A6818&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL TESORO
DECRETO 14 novembre 1995
Trasferimento di un credito di L. 12.497.000 dalla Cassa mutua di malattia per gli artigiani della provincia di L'Aquila alla Federazione delle casse mutue di malattia per gli artigiani in liquidazione. (GU Serie Generale n.270 del 18-11-1995)
IL MINISTRO DEL TESORO Vista la legge 4 dicembre 1956, n. 1404; Visto l'art. 13-bis della citata legge n. 1404/1956, recante disposizioni sul trasferimento dei debiti e crediti da uno ad altro degli enti in liquidazione che sono assoggettati alla disciplina della legge stessa; Vista la legge 29 dicembre 1956, n. 1533, istitutiva della Federazione nazionale e delle casse mutue di malattia per gli artigiani; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29 aprile 1977, con il quale sono stati individuati, ai sensi e per gli effetti dell'art. 12-bis della legge 17 agosto 1974, n. 386, gli enti e le gestioni di assistenza di malattia da sopprimere; Visto il decreto ministeriale 29 luglio 1977, concernente la nomina dei commissari liquidatori delle casse mutue di malattia per gli esercenti attività commerciali per gli artigiani e per i coltivatori diretti; Visto l'art. 1 del decreto-legge 30 aprile 1981, n. 168, convertito con modificazioni nella legge 27 giugno 1981, n. 331, di cessazione delle gestioni commissariali alla data del 30 giugno 1981; Visto l'art. 77 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, in base al quale lo speciale ufficio liquidazioni presso il Ministero del tesoro, di cui alla succitata legge n. 1404/1956 - ora Ispettorato generale per gli affari e la gestione del patrimonio degli enti disciolti, ai sensi dell'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 1988, n. 396 - provvede alla prosecuzione delle liquidazioni delle gestioni non chiuse; Visti i rendiconti predisposti dalla soppressa Cassa mutua di malattia per gli artigiani di L'Aquila, ai sensi dell'art. 8 del decreto-legge 1 luglio 1980, n. 285, convertito con modificazioni nella legge 8 agosto 1980, n. 441; Visto il decreto interministeriale 15 febbraio 1985 che, agli articoli 1 e 2, attribuisce all'IGED, per essere realizzati, i beni mobili di proprietà della ex Cassa mutua artigiani di L'Aquila non destinati a compiti di assistenza sanitaria; Preso atto che i predetti beni sono attualmente in uso della Azienda U.S.L. n. 6 di L'Aquila; Rilevato che l'ufficio tecnico erariale di L'Aquila ha stimato in L. 12.497.000 il valore dei beni stessi; Considerato che, nelle more del realizzo - peraltro indebitamente contestato dalla citata Azienda - è necessario trasferire il credito di cui trattasi ad altro ente in liquidazione, al fine di accelerare le operazioni di chiusura della gestione liquidatoria della più volte citata Cassa mutua artigiani di L'Aquila; Decreta: Il residuo credito della soppressa Cassa mutua di malattia per gli artigiani della provincia di L'Aquila di cui alle premesse ammontante a L. 12.497.000 è trasferito, ai sensi dell'art. 13-bis della legge n. 1404/1956, alla Federazione delle casse mutue di malattia per gli artigiani in liquidazione, la quale verserà il predetto importo alla citata Cassa mutua artigiani di L'Aquila al fine di consentire la conclusione delle operazioni di liquidazione. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 14 novembre 1995 p. Il Ministro: VEGAS
Contratti
2014
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 90 del 8-8-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-08-08&atto.codiceRedazionale=T14BFM13750
BRESCIA TRASPORTI S.P.A.
Sede legale: via S.Donino n.30, Brescia Registro delle imprese: Brescia Codice Fiscale e/o Partita IVA: 03513620173
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.90 del 8-8-2014)
Sistema di qualificazione Settori speciali - Forniture Brescia Trasporti S.p.A. - Tel. 030 3061600 - www.bresciamobilita.it, intende istituire un sistema di qualificazione fornitori relativo alla fornitura di autobus alimentati a metano. Le condizioni per partecipare sono indicate nel documento "Norme di qualificazione" visionabile sul sito internet aziendale all'indirizzo www.bresciamobilita.it - area Fornitori - o facendone richiesta al Servizio Acquisti di Brescia Mobilità S.p.A. - piazza S.Padre Pio da Pietrelcina, 1- 25123 Brescia - tel. 0303061047 - PEC bsmobacquisti@legalmail.it . Il presente sistema di qualificazione avrà una durata di 3 anni dalla data di pubblicazione dell'avviso sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea, nel corso dei quali, in qualsiasi momento, potrà essere inviata a Brescia Trasporti S.p.A. domanda di iscrizione. Si segnala che le prime gare verranno effettuate considerando i fornitori qualificati entro il 08/09/2014. Le domande di qualificazione non vincoleranno in alcun modo Brescia Trasporti S.p.A.. Ai sensi del D. Lgs. 196/2003, si informa che i dati forniti dalle imprese sono da Brescia Trasporti S.p.A. trattati per le finalità connesse alle gare relative alle forniture in oggetto e per l'eventuale successiva stipula e gestione dei contratti. Ulteriori informazioni potranno essere richieste a: Brescia Mobilità S.p.A. - Servizio Acquisti -piazza S.Padre Pio da Pietrelcina, 1 - 25123 Brescia tel. 0303061047 - fax 0303061045. Il direttore generale ing. Marco Medeghini T14BFM13750
Concorsi
2019
ENTI LOCALI
COMUNE DI TOLENTINO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 74 del 17-9-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-09-17&atto.codiceRedazionale=19E10995
COMUNE DI TOLENTINO
CONCORSO (scad. 17 ottobre 2019)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di un posto di istruttore educatore, categoria C, a tempo indeterminato parziale al 50%. (GU n.74 del 17-09-2019)
È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, previa eventuale preselezione, per la copertura a tempo indeterminato parziale al 50% di un posto di istruttore educatore, categoria C, con riserva prioritaria a volontari delle Forze armate congedati. I requisiti richiesti, le modalità di presentazione delle domande e il relativo modulo e le prove previste sono contenute nel bando di concorso, pubblicato integralmente sul sito web del comune www.comune.tolentino.mc.it nella sezione «Bandi e concorsi», sotto-sezione «Bandi di concorso», pagina «Bandi di concorso: attivi» e all'albo pretorio on-line dell'ente. Il termine per la presentazione delle domande di partecipazione è il trentesimo giorno successivo a quello di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» (ove il termine scada in un giorno festivo, deve intendersi prorogato automaticamente al primo giorno seguente non festivo). Le ammissioni dei candidati, l'eventuale svolgimento di prova preselettiva e il diario delle prove saranno comunicate esclusivamente tramite pubblicazione sul sito web del comune www.comune.tolentino.mc.it nella sezione «Bandi e concorsi», sotto-sezione «Bandi di concorso», pagina «Informazioni sulle procedure di concorso». Altre informazioni possono essere chieste l'ufficio personale: tel. 0733901263 o 0733901279, e-mail personale@comune.tolentino.mc.it - pec comune.tolentino.mc@legalmail.it
Serie Generale
2002
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLA SALUTE
Serie Generale n. 44 del 21-2-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-02-21&atto.codiceRedazionale=02A01715&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA SALUTE
DECRETO 25 gennaio 2002
Riconoscimento alla sig.ra Corlade Gabriela di titolo di studio estero quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di infermiere. (GU Serie Generale n.44 del 21-02-2002)
IL DIRETTORE GENERALE del Dipartimento per l'ordinamento sanitario, la ricerca e l'organizzazione del Ministero - Direzione generale delle risorse umane e delle professioni sanitarie Vista la domanda con la quale la sig.ra Corlade Gabriela ha chiesto il riconoscimento del titolo di asistent medical generalist conseguito in Romania ai fini dell'esercizio in Italia della professione di infermiere; Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizioni dello straniero; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, che stabilisce la modalità, le condizioni e i limiti temporali per l'autorizzazione all'esercizio in Italia, da parte dei cittadini non comunitari, delle professioni ed il riconoscimento dei relativi titoli; Visti, in particolare, gli articoli 49 e 50 del predetto decreto n. 394 del 1999, che disciplinano il riconoscimento dei titoli professionali abilitanti all'esercizio di una professione sanitaria, conseguenti in un Paese non comunitario da parte dei cittadini non comunitari; Considerato che, avendo la domanda per oggetto il riconoscimento di un titolo identico ad altri per i quali si è già provveduto nelle precedenti Conferenze dei servizi, possono applicarsi nella fattispecie le disposizioni contenute nel comma 8 dell'art. 12 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, e nel comma 9 dell'art. 14 del decreto legislativo 2 maggio 1994, n. 319; Ritenuto pertanto di accogliere la domanda; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni; Decreta: 1. Il titolo di asistent medical generalist conseguito nell'anno 1994 presso la Scuola postliceale sanitaria di Bucarest (Romania) dalla sig.ra Corlade Gabriela nata a Bacau (Romania) il giorno 4 giugno 1972 è riconosciuto ai fini dell'esercizio in Italia della professione di infermiere. 2. La sig.ra Corlade Gabriela è autorizzata ad esercitare in Italia, come lavoratore dipendente, la professione di infermiere, previa iscrizione al collegio professionale territorialmente competente ed accertamento da parte del collegio stesso della conoscenza della lingua italiana e delle speciali disposizioni che regolano l'esercizio professionale in Italia. 3. L'esercizio professionale in base al titolo riconosciuto con il presente decreto è consentito esclusivamente nell'ambito delle quote stabilite ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1998, n. 286, per il periodo di validità ed alle condizioni previste dal permesso o carta di soggiorno. 4. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 25 gennaio 2002 Il direttore generale: Mastrocola
Serie Generale
2004
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Serie Generale n. 121 del 25-5-2004
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-05-25&atto.codiceRedazionale=04A05324&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
DECRETO 6 maggio 2004
Sostituzione del presidente supplente e di un membro effettivo in seno alla commissione per l'integrazione dei salari degli operai dipendenti da imprese agricole per la provincia di Reggio Calabria. (GU Serie Generale n.121 del 25-05-2004)
IL DIRETTORE PROVINCIALE DEL LAVORO di Reggio Calabria Visto l'art. 14 della legge 8 agosto 1972, n. 457; Visto il proprio decreto n. 2/99 del 10 marzo 1999, di costituzione della commissione per l'integrazione dei salari degli operai dipendenti da imprese agricole della provincia di Reggio Calabria, con cui, fra l'altro, è stato conferito l'incarico di presidente supplente alla dott.ssa Romeo Maria Francesca, direttore amministrativo in servizio presso questa direzione provinciale del lavoro; Visto il proprio decreto n. 17/03 del 24 settembre 2003 con il quale la sig.ra Laganà Alessandra è stata nominata, in rappresentanza dei datori di lavoro, componente effettivo della predetta commissione; Considerato che la dott.ssa Romeo Maria Francesca ha dichiarato la propria indisponibilità ad assolvere alla suddetta funzione e che occorre, pertanto, procedere alla sua sostituzione; Ritenuto che il dott. Pasquale Scopelliti, coordinatore I.L., in servizio presso questa direzione provinciale del lavoro, è in possesso di requisiti culturali e professionali idonei a ricoprire detto incarico; Vista la nota del 22 dicembre 2003 con la quale la sig.ra Laganà Alessandra ha comunicato le proprie dimissioni dall'incarico; Vista la nota prot. n. 433 del 4 maggio 2004, con la quale l'Unione provinciale degli agricoltori di Reggio Calabria ha designato, in sostituzione della sig.ra Laganà Alessandra, il dott. Crea Domenico, quale rappresentante dell'unione, in seno alla suddetta commissione; Decreta di nominare in seno alla commissione per l'integrazione dei salari degli operai dipendenti da imprese agricole della provincia di Reggio Calabria: presidente supplente: il coord. I.L. dott. Pasquale Scopelliti, nato a Lamezia Terme (Catanzaro) il 6 luglio 1949 e residente a Reggio Calabria in via Schiavone Mati n. 34/L; componente effettivo, in rappresentanza dei datori di lavoro: il dott. Domenico Crea, nato a Reggio Calabria il 6 maggio 1945 e residente in Ardore Marina, via Marina n. 60/A, int. 4. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Reggio Calabria, 6 maggio 2004 Il direttore provinciale: Verduci
Concorsi
2005
ENTI LOCALI
COMUNE DI VICO DEL GARGANO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 49 del 21-6-2005
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2005-06-21&atto.codiceRedazionale=05E10600
COMUNE DI VICO DEL GARGANO
CONCORSO (scad. 21 luglio 2005)
Concorsi pubblici, per titoli ed esami, per la copertura di due posti part-time, a tempo indeterminato, di collaboratore professionale ufficio tributi, area economico-finanziaria, categoria «B/1» e un posto part-time, a tempo indeterminato, di collaboratore professionale, operatore CED degli uffici comunali, area economico-finanziaria, categoria «B/1». (GU n.49 del 21-06-2005)
Con determinazioni gestionali del responsabile del servizio personale sono indette le seguenti procedure concorsuali presso il Comune di Vico del Gargano, per la copertura di: due posti part-time, a tempo indeterminato, di collaboratore professionale ufficio tributi, area economico-finanziaria, categoria «B/1»; un posto part-time, a tempo indeterminato, di collaboratore professionale operatore CED degli uffici comunali, area economico-finanziaria, categoria «B/1»; Il termine per la presentazione delle domande scade il trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª serie speciale. Per informazioni rivolgersi all'ufficio di segreteria del Comune di Vico del Gargano, numero telefonico 0884/998328. L'Ufficio provvederà a trasmettere copia del bando, su esplicita richiesta, via fax. Vico del Gargano, 8 giugno 2005 Il sindaco: Amicarelli
Parte Seconda
2010
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Richieste e dichiarazioni di assenza e di morte presunta
Parte Seconda n. 131 del 4-11-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-11-04&atto.codiceRedazionale=TS10ABR10617
TRIBUNALE DI NAPOLI I Sezione Civile
(GU Parte Seconda n.131 del 4-11-2010)
Dichiarazione di assenza Il Tribunale di Napoli, I Sezione civile, con sentenza n. 26/2010 su ricorso n. R.G. 502/2009, Ufficio Volontaria Giurisdizione, rep. n. 467/2010 proposto da Petrucci Ilaria in proprio e nella qualità di genitrice dei figli minori, ha dichiarato l'assenza del di lei coniuge sig. Rosario Lanzetta, nato a Napoli il 26 settembre 1967 (atto 820, parte I, U, P, anno 1967), ivi residente alla via Mario Ruta n. 31, sc. C, Piano V, int. 21, scomparso dopo essersi allontanato il 24 agosto 2006 dalla dimora in località Pescopagano, frazione del Comune di Castelvolturno (CE), viale Marte n. 49. Avv. Edoardo Barbarulo TS10ABR10617
Concorsi
2010
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' «PARTHENOPE» DI NAPOLI
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 48 del 18-6-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-06-18&atto.codiceRedazionale=0E004848
UNIVERSITA' «PARTHENOPE» DI NAPOLI
NOMINA
Nomina della Commissione giudicatrice per la procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di ricercatore universitario, presso la facolta' di ingegneria, per il settore scientifico-disciplinare ICAR/07- (Geotecnica) cod. identificativo del bando (R/01/2009). (GU n.48 del 18-06-2010)
IL RETTORE Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980 n. 382 e sue ss.mm. e ii.; Vista la legge 3 luglio 1998, n. 210; Visto il D.P.R 19 ottobre 1998, n. 390; Visto il D.P.R 23 marzo 2000, n. 117; Vista la legge 4 novembre 2005, n. 230, recante nuove disposizioni concernenti i professori ed i ricercatori universitari e delega al Governo per il riordino del reclutamento dei professori universitari; Visto l'art. 1 del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito con modificazioni dalla Legge 9 gennaio 2009, n. 1, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca; Visto il decreto ministeriale 27 marzo 2009, n. 139; Visto il decreto rettorale n. 773 del 13 Novembre 2009, «cod. identificativo del bando» R/01/2009, il cui avviso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 4ª serie speciale n. 90 del 20 novembre 2009, con il quale è stata indetta, tra le altre, una procedura di valutazione comparativa a un posto di ricercatore universitario a tempo indeterminato per il settore scientifico-disciplinare ICA/07 - Geotecnica presso la Facoltà di ingegneria; Vista la nota del MIUR prot. 736 del 22 febbraio 2010, concernente la indizione della II sessione 2008 delle elezioni delle commissioni giudicatrici per le procedure di valutazione comparativa per posti di professore di I e II fascia e di ricercatore universitario, ai sensi dell'art. 1, del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180 citato in precedenza; Viste le operazioni di scrutinio e di sorteggio relative alla formazione delle commissioni giudicatrici per il reclutamento dei docenti di I e di II fascia e dei ricercatori universitari per le procedure di valutazione comparativa afferenti alla I sessione 2008, il cui esito è visibile nel sito istituzionale predisposto, http://reclutamento.miur.it; Visto il vigente Statuto; Decreta: È costituita la seguente Commissione giudicatrice per la procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di ricercatore universitario, presso la facoltà di ingegneria, per il settore scientifico-disciplinare ICAR/07- (Geotecnica) cod. identificativo del bando (R/01/2009): Membro designato: prof. Stefano Aversa, professore ordinario settore scientifico-disciplinare ICAR/07 - Università degli studi «Parthenope» - Dipartimento delle tecnologie; Componenti estratti: prof. Aldo Evangelista, professore ordinario settore scientifico-disciplinare ICAR/07 - Università degli studi di Napoli «Federico II» - Dipartimento di Ingegneria idraulica geotecnica e ambientale; prof. Claudio Scavia, professore ordinario settore scientifico-disciplinare ICAR/07 - Politecnico di Torino - Dipartimento di Ingegneria strutturale e geotecnica. Le eventuali cause di incompatibilità e le modifiche dello stato giuridico intervenute successivamente alla nomina non incidono sulla qualità di componente della Commissione giudicatrice. La Commissione, all'atto dell'insediamento, procederà all'individuazione, nel proprio seno, del Presidente e del Segretario. Dalla pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana decorrono i termini di cui all'art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 2000, n. 117, per la ricusazione di ciascuno dei Commissari nominati, i termini di cui all'art. 4, comma 11, del suddetto decreto. Napoli, 3 giugno 2010 Il Rettore: Ferrara
Contratti
2019
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 90 del 2-8-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-08-02&atto.codiceRedazionale=TX19BGA17444
ACTV S.P.A.
Codice ausa 0000237510 Sede: isola Nova del Tronchetto n. 32 - 30135 Venezia Punti di contatto: Direzione Appalti ed Acquisti - Area Appalti di Gruppo Telefono: +39 041 2722403 Posta elettronica: gare@avmspa.it Profilo di committente (URL): www.actv.it Informazioni sul sito: https://portalegare.avmspa.it/ alla sezione "Gare e procedure in corso" al n. G13947 R.E.A.: VE-245468 Registro delle imprese: Venezia 80013370277 Codice Fiscale: 80013370277 Partita IVA: 00762090272
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.90 del 2-8-2019)
Esito di gara - Accordo quadro per l'affidamento della fornitura di materiale di ferramenta, oleodinamica, idraulica e vario originale o equivalente, del settore navale Actv Tipo di appalto e luogo di esecuzione, luogo di consegna o di prestazione dei servizi: fornitura Luogo principale di esecuzione: Provincia di Venezia Codice NUTS ITH35 Breve descrizione dell'appalto o degli acquisti: accordo quadro per l'affidamento della fornitura di materiale di ferramenta, oleodinamica, idraulica e vario originale o equivalente, del settore navale Actv CPV (vocabolario comune per gli appalti) - oggetto principale 44316000-8 Valore finale totale degli appalti (compresi tutti gli eventuali lotti e opzioni): Importo complessivo, Iva esclusa: € 299.010,46 Tipo di procedura Aperta Criteri di aggiudicazione: minor prezzo Aggiudicazione dell'appalto: Data di aggiudicazione Lotto 1: 23/07/2019 Data di aggiudicazione Lotto 3: 23/07/2019 Data di aggiudicazione Lotto 5: 23/07/2019 Data di aggiudicazione Lotto 6: 23/07/2019 Informazione sul valore dei lotti: Lotto 1 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di materiale di ferramenta varia CIG 78954879FB: € 125.890,31 + IVA Lotto 2 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di raccorderia e materiale oleodinamico CIG 7895492E1A: deserto Lotto 3 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di lucchetti e sistemi di serraggio CIG 7895493EED: € 75.777,82 Lotto 4 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di materiale di idraulica CIG 7895494FC0: deserto Lotto 5 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di mastici e collanti CIG 789549723E: € 57.198,10 Lotto 6 accordo quadro per l'affidamento della fornitura di punte e materiale per molatura CIG 7895498311: € 40.144,23 Nome e indirizzo degli operatori economici aggiudicatari: Lotto 1, Lotto 3, Lotto 5: Denominazione ufficiale: Ferrutensil Srl Indirizzo postale: Via Castellana 86/b Citta': Martellago (Venezia) Codice Postale: 30030 Paese: Italia Lotto 6: Denominazione ufficiale: Elleci Srl Indirizzo postale: Via Lago di Lugano 11 Citta': Schio (Vicenza) Codice Postale: 36015 Paese: Italia Il direttore generale gruppo Avm ing. Giovanni Seno TX19BGA17444
Concorsi
1999
ENTI PUBBLICI STATALI
ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 66 del 20-8-1999
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-08-20&atto.codiceRedazionale=099E6384
ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA
CONCORSO (scad. 19 settembre 1999)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, a complessivi sei posti di collaboratore tecnico enti di ricerca di quarto livello professionale. (GU n.66 del 20-08-1999)
IL PRESIDENTE Visto il decreto legislativo del 6 settembre 1989, n. 322, istitutivo del Sistema statistico nazionale; Visto il Contratto collettivo nazionale del lavoro del comparto del personale delle istituzioni e degli enti di ricerca, relativo ai livelli IV-X, per il quadriennio 1994/1997 nonchè l'art. 13, comma 3, lettera b) del decreto del Presidente della Repubblica del 12 febbraio 1991, n. 171; Visti il regolamento di organizzazione, il disegno organizzativo e la pianta organica dell'Istat, approvati in data 14 maggio 1992 e le successive modificazioni approvate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7 febbraio 1997; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 9 maggio 1994, n. 487, così come modificato ed integrato dal decreto del Presidente della Repubblica del 30 ottobre 1996, n. 693, recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni; Visti la legge 10 aprile 1991, n. 125, che garantisce la parità uomo-donna al lavoro e sul lavoro e l'art. 61 del decreto legislativo del 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la programmazione del fabbisogno di personale relativo al triennio 1999-2001, definito dal Comitato di direzione in data 10 novembre 1998; Delibera: Art. 1. Numero dei posti messi a concorso È indetto un concorso per titoli ed esami a sei posti di quarto livello professionale per il profilo di collaboratore tecnico enti di ricerca dell'Istituto nazionale di statistica, per l'area uffici regionali, sedi di Venezia, Torino, Milano, Trieste, Palermo, Cagliari. Art. 2. Requisiti per l'ammissione Gli aspiranti devono possedere: a) diploma di maturità classica, scientifica, tecnica commerciale, tecnica industriale e tecnica per geometri; si prescinde dal possesso dei diplomi di maturità sopra indicati qualora sia stato conseguito uno dei seguenti titoli di studio universitari: diploma universitario di ciclo breve o di laurea o di dottorato di ricerca in materie informatiche, statistiche, matematiche, fisiche, ingegneristiche. I dipendenti di ruolo dell'Istituto nazionale di statistica possono partecipare anche se il diploma di istruzione secondaria di secondo grado è diverso da quelli sopra specificati; b) esperienza di almeno due anni in attività di raccolta, elaborazione di dati statistici e di interpretazione degli stessi mediante tabelle, grafici o relazioni presso enti pubblici o privati idoneamente documentata. Tale esperienza si intende acquisita qualora il candidato sia in possesso del diploma biennale in statistica o diploma di laurea in statistica od economia, con esclusione di lauree equipollenti; c) cittadinanza italiana, o appartenenza ad uno degli Stati membri dell'Unione europea; d) godimento dei diritti politici; e) idoneità fisica al servizio continuativo ed incondizionato all'impiego; f) eventuale conoscenza parlata e scritta della lingua inglese; g) per gli appartenenti ad altri Paesi dell'Unione europea è richiesta la conoscenza parlata e scritta della lingua italiana, inoltre devono essere in regola con le norme concernenti gli obblighi militari. Tutti i requisiti devono essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per l'invio delle domande. La valutazione del requisito dell'esperienza di cui alla lettera b), è demandata al giudizio della Commissione esaminatrice. Non possono prendere parte al concorso coloro che siano stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione, ovvero che siano stati dichiarati decaduti da un impiego pubblico per aver conseguito l'impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile. Con provvedimento motivato, saranno esclusi dal concorso gli aspiranti che non abbiano i requisiti prescritti. Art. 3. Presentazione delle domande. Termini e modalità a) Compilazione della domanda: Le domande di ammissione al concorso, redatte sull'apposito modello allegato al bando e indirizzate all'Istituto nazionale di statistica - Direzione centrale della gestione delle risorse - Personale - Via Cesare Balbo, n. 16 - 00184 Roma, devono, a pena di esclusione, essere inviate per posta, a mezzo di raccomandata, con avviso di ricevimento, entro il termine di trenta giorni, decorrenti dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale. A tal fine, fa fede il timbro a data dell'ufficio postale accettante. Il personale dipendente dell'Istat può presentare la domanda di partecipazione al concorso direttamente all'ufficio protocollo dell'Istituto, dalle ore 10 alle ore 12,30 dei giorni lavorativi; di tale presentazione sarà rilasciata regolare ricevuta. Nella domanda di ammissione, da redigere secondo il modello allegato (All. 1), gli aspiranti debbono dichiarare: 1) il cognome e il nome; 2) il luogo e la data di nascita; 3) il possesso della cittadinanza italiana o l'appartenenza ad uno degli Stati membri dell'Unione europea; 4) il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, ovvero i motivi della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; 5) le eventuali condanne penali riportate ed i procedimenti penali eventualmente pendenti; 6) il titolo di studio posseduto, con l'indicazione dell'istituto d'istruzione secondaria che lo ha rilasciato e dell'anno scolastico in cui è stato conseguito, nonchè la votazione riportata; 7) la loro posizione nei riguardi degli obblighi militari; 8) l'eventuale appartenenza al ruolo del personale dell'Istituto nazionale di statistica o di altre amministrazioni pubbliche e la qualifica rivestita; 9) i servizi eventualmente prestati presso strutture pubbliche o private; 10) di non essere stati destituiti o dispensati dall'impiego presso una pubblica amministrazione, ovvero di non essere stati dichiarati decaduti da un impiego pubblico per aver conseguito l'impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile; 11) l'eventuale possesso di titoli di riserva, di precedenza e preferenza ai sensi dell'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica del 9 maggio 1994, n. 487, così come modificato ed integrato dal decreto del Presidente della Repubblica del 30 ottobre 1996, n. 693 e dalla legge del 25 maggio 1997, n. 127, integrata dalla legge del 16 giugno 1998, n. 191; 12) l'eventuale conoscenza parlata e scritta della lingua inglese; 13) l'indirizzo, comprensivo del codice di avviamento postale, al quale chiedono che siano trasmesse le comunicazioni relative al concorso ed il recapito telefonico; 14) per gli appartenenti all'Unione europea, la conoscenza parlata e scritta della lingua italiana. 15) la sede tra quelle indicate per la quale si intende concorrere non essendo consentita la partecipazione per più sedi; l'inosservanza di tale prescrizione o la mancata indicazione della sede comporta l'esclusione dal concorso. Verranno esclusi dal concorso gli aspiranti le cui domande non contengano tutte le indicazioni di cui al modello allegato. I candidati portatori di handicap, ai sensi dell'art. 20, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, avranno cura di indicarlo nella domanda di partecipazione al concorso e dovranno specificare l'ausilio necessario in relazione al proprio handicap, nonchè, l'eventuale necessità di tempi aggiuntivi per lo svolgimento delle prove scritte. L'amministrazione non assume alcuna responsabilità per il caso di dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte dell'aspirante o da mancata oppure tardiva comunicazione del cambiamento dell'indirizzo indicato nella domanda, nè per eventuali disguidi postali e telegrafici non imputabili a colpa dell'amministrazione stessa. b) Documenti da allegare alla domanda: I candidati dovranno allegare alla domanda: 1) un dettagliato curriculum vitae (All. 2); 2) i titoli, le pubblicazioni, i lavori e qualsiasi altro titolo, valutabili ai fini del concorso; 3) l'elenco di tutti i titoli e dei documenti presentati. I titoli di cui al precedente punto 2) non dovranno essere presentati dal personale interno, se siano stati acquisiti al fascicolo personale. c) Modalità di presentazione dei titoli del curriculum e dei lavori e pubblicazioni: I titoli devono essere preferibilmente presentati in originale o anche in fotocopia, purchè, in tale caso, accompagnati da dichiarazione di conformità all'originale (vedi All. 3). Nel caso di presentazione del solo curriculum, lo stesso dovrà essere compilato in modo che la commissione disponga di tutti gli elementi utili per consentire una valutazione congrua; in tal caso, le dichiarazioni rese avranno valore sostitutivo di certificazione, ai sensi della legge del 4 gennaio 1968, n. 15. Pertanto il curriculum dovrà essere sottoscritto e riportare, prima della firma, l'espressa annotazione circa la consapevolezza delle sanzioni penali nelle quali si incorre per dichiarazioni mendaci, ai sensi dell'art. 26 della legge del 4 gennaio 1968, n. 15. A tal fine si allega lo schema del curriculum (All. 2). Eventuali lavori e pubblicazioni, pertinenti alla materia del concorso, devono essere prodotti in originale; se prodotti in fotocopia devono essere accompagnati da una nota con la quale il candidato dichiari, sotto la propria responsabilità, la paternità dell'opera ai sensi dell'art. 4, della legge del 4 gennaio 1968, n. 15, così come modificato dall'art. 3 della legge del 25 maggio 1997, n. 127, dalla legge del 16 giugno 1998, n. 191 e dal decreto del Presidente della Repubblica del 20 ottobre 1998, n. 403. La sottoscrizione dell'autocertificazione dei titoli posseduti e della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, da allegare alle fotocopie delle pubblicazioni, non è soggetta ad autenticazione ove sia apposta presso gli uffici competenti previa presentazione di documento di identità. Qualora la suddetta documentazione sia spedita, ovvero presentata da persone diverse dal candidato, è necessario che sia accompagnata da copia fotostatica, fronte retro, di un documento di identità del sottoscrittore, rilasciato da una pubblica amministrazione; in caso contrario non potrà essere valutata. Per le pubblicazioni e i lavori redatti in collaborazione, ove già non sia indicata l'attribuzione ai singoli autori, il candidato dovrà autodichiarare quali parti siano da riferire esclusivamente a lui. Le pubblicazioni ed i lavori in lingua straniera devono essere accompagnati da traduzione in lingua italiana o almeno da una sintesi dei contenuti in lingua italiana. I candidati non possono far riferimento a titoli presentati all'istituto in occasione di altri concorsi. Eventuali informazioni possono essere chieste all'ufficio concorsi dell'istituto - Via Cesare Balbo, n. 16 - Roma, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 10,30 alle ore 12,30. Art. 4. Trattamento dei dati sensibili Ai sensi dell'art. 10, primo comma, della legge 31 dicembre 1996, n. 675, il trattamento dei dati contenuti nelle domande di concorso è finalizzato unicamente alla gestione della procedura concorsuale e lo stesso avverrà con utilizzo di procedure informatiche e di archiviazione cartacea dei relativi atti. Il conferimento di tali dati è obbligatorio ai fini della valutazione dei requisiti di partecipazione. I candidati, inoltre, godono dei diritti di cui all'art. 13 della citata legge, tra i quali figura il diritto d'accesso ai dati che li riguardino, ed il diritto di rettificare, aggiornare, cancellare i dati erronei, incompleti o raccolti in termini non conformi alla legge, nonchè, il diritto di opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. Art. 5. Commissione esaminatrice La commissione esaminatrice sarà nominata dal presidente dell'Istituto nazionale di statistica e sarà costituita dal presidente, da due membri e da un segretario di livello professionale non inferiore al quarto o appartenente al profilo di funzionario d'amministrazione. Art. 6. Valutazione dei titoli La valutazione dei titoli precederà il colloquio. Per la valutazione dei titoli la commissione esaminatrice disporrà complessivamente di un punteggio pari a 50/100. La commissione esaminatrice determinerà i criteri per la valutazione dei titoli prima di aver preso visione della documentazione relativa ai titoli stessi. Ai titoli valutabili, sono assegnati i seguenti punteggi massimi: a) Formazione: punti 30: titolo di studio richiesto con riferimento alla votazione finale conseguita e all'indirizzo; diploma di statistica e di altri titoli di studio di livello superiore; borse di studio; diplomi ed attestati di qualificazione o formazione professionale; attestati nell'uso di strumenti e procedure informatiche; conoscenza documentata della lingua inglese; b) Esperienza lavorativa: punti 20: attività di raccolta, elaborazione di dati statistici e di interpretazione degli stessi mediante tabelle, grafici o relazioni presso enti pubblici o privati idoneamente documentata. I titoli dovranno essere posseduti alla data di scadenza del termine stabilito per l'inoltro delle domande di ammissione al concorso e dovranno essere idoneamente documentati a cura degli interessati. Art. 7. Prove d'esame ed eventuale preselezione Le prove del concorso consistono in due prove scritte ed in un colloquio. Prove scritte: prima prova: statistica descrittiva ed elementi di statistica inferenziale; seconda prova: statistica demografica, economica, sociale. Colloquio: materie oggetto delle prove scritte, elementi di informatica, nozioni dell'ordinamento statistico nazionale, nonchè prova di conoscenza della lingua inglese, ove dichiarata nella domanda di ammissione. Qualora il numero dei candidati dovesse risultare notevolmente superiore alle previsioni, con conseguente impossibilità di procedere in tempi brevi all'espletamento delle prove, anche per la difficoltà di reperire sedi e strutture adeguate, l'amministrazione potrà ricorrere a criteri di preselezione; in tal caso ne sarà data comunicazione nella Gazzetta Ufficiale - 4 serie speciale, sulla quale si renderanno noti il luogo e la data di svolgimento delle prove. La prova preselettiva sarà intesa ad accertare il possesso di idonea e specifica preparazione professionale. Sulla base dei risultati della prova preselettiva sarà formata una graduatoria preliminare e saranno ammessi alle successive prove i candidati che avranno riportato un punteggio di almeno 70/100. Per lo svolgimento degli esami saranno osservate le norme in materia. Le date ed il luogo di svolgimento delle prove scritte verranno pubblicate nella Gazzetta Ufficiale - 4 serie speciale - del 30 novembre 1999. Ai candidati ammessi al concorso non sarà data alcuna comunicazione. Pertanto, coloro ai quali non sia stata comunicata l'esclusione dal concorso, disposta con deliberazione motivata, sono tenuti a presentarsi per sostenere le prove scritte nei giorni, nell'ora e nella sede comunicati secondo le modalità descritte al precedente comma. L'assenza dagli esami sarà considerata come rinuncia al concorso. Art. 8. Colloquio Saranno ammessi a sostenere il colloquio i candidati che avranno riportato in ciascuna prova scritta un punteggio di almeno 70/100. L'ammissione al colloquio sarà comunicata ai candidati almeno venti giorni prima della data nella quale dovranno sostenere il colloquio stesso; contestualmente, sarà data comunicazione dei voti riportati in ciascuna delle due prove scritte e nella valutazione dei titoli. Il colloquio non si intenderà superato se il candidato non avrà ottenuto la votazione di almeno 70/100. Art. 9. Documenti di riconoscimento Per essere ammessi a sostenere le prove d'esame i candidati dovranno essere muniti di uno dei seguenti documenti di riconoscimento: 1) porto d'armi; 2) patente automobilistica; 3) passaporto; 4) carta d'identità. Art. 10. Titoli di riserva, precedenza e preferenza I candidati che, abbiano superato il colloquio, devono far pervenire all'Istituto nazionale di statistica - Direzione centrale della gestione delle risorse - Personale - Via Cesare Balbo, n. 16 - 00184 Roma, entro il termine perentorio di quindici giorni a decorrere dal giorno successivo a quello nel quale gli stessi abbiano sostenuto il colloquio, i documenti già indicati nella domanda, redatti nelle apposite forme, attestanti gli eventuali titoli che, a norma dell'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica del 9 maggio 1994, n. 487, così come modificato dal decreto del Presidente della Repubblica del 30 ottobre 1996, n. 693 e dall'art. 3 della legge del 25 maggio 1997, n. 127, diano diritto a riserva, precedenza e preferenza nella nomina. Art. 11. Formazione, approvazione e pubblicità della graduatoria La votazione complessiva di ciascun candidato risulterà dalla somma del punteggio riportato nella valutazione dei titoli, dalla media dei voti ottenuti nelle prove scritte, nonchè dal voto del colloquio. La commissione esaminatrice formerà le graduatorie di merito, una per ogni sede, con l'indicazione della votazione complessiva conseguita da ciascun candidato. Le graduatorie di coloro che abbiano superato le prove saranno formate tenendo conto delle riserve di posti, delle precedenze e delle preferenze previste dalle vigenti disposizioni di legge. Il presidente dell'istituto, con propria deliberazione, riconosciuta la regolarità del procedimento, approverà le graduatorie di merito per ogni sede e dichiarerà i vincitori sotto condizione dell'accertamento dei requisiti per l'ammissione all'impiego. Le graduatorie di coloro che abbiano superato le prove saranno affisse all'albo dell'istituto. Di tale affissione verrà data notizia mediante avviso inserito nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Art. 12. Presentazione del documento da parte dei vincitori I vincitori del concorso dovranno far pervenire all'Istituto nazionale di statistica - Direzione centrale della gestione delle risorse - Personale - Via Cesare Balbo, n. 16 - 00184 Roma, entro trenta giorni dall'invito da parte dell'ente, il certificato medico rilasciato da una struttura sanitaria pubblica. Art. 13. Costituzione del rapporto di lavoro I candidati dichiarati vincitori saranno tenuti a prestare un periodo di prova che avrà la durata di sei mesi; durante tale periodo a loro competerà il trattamento economico previsto per il profilo di collaboratore tecnico enti di ricerca di quarto livello professionale. I vincitori del concorso, che avranno compiuto con esito favorevole il periodo di prova, saranno confermati definitivamente in ruolo. Il periodo di prova sarà computato come servizio di ruolo a tutti gli effetti. Nei riguardi dei vincitori che non ottengano un giudizio favorevole al termine del periodo di prova, sarà dichiarata, con provvedimento motivato, la risoluzione del rapporto di impiego ai sensi di quanto previsto dall'art. 4 del Contratto collettivo nazionale del lavoro. L'inizio del rapporto di lavoro del vincitore decorrerà, ad ogni effetto, dal giorno di inizio dell'effettivo servizio, come da contratto. La mancata presentazione in servizio nel giorno di convocazione, senza giustificato motivo, la mancata produzione della documentazione richiesta, l'omessa regolarizzazione della documentazione stessa nei termini prescritti o la produzione di documenti affetti da vizi insanabili o contenenti dichiarazioni mendaci, costituiscono rinuncia alla stipulazione del contratto di lavoro. Le prestazioni di servizio rese fino alla relativa comunicazione saranno comunque retribuite. Il presente bando di concorso sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Art. 14. Ritiro documenti I candidati potranno richiedere la restituzione dei titoli presentati per la partecipazione al concorso, entro nove mesi dalla pubblicazione della graduatoria, con domanda da inoltrare all'Istituto nazionale di statistica - Direzione centrale della gestione delle risorse - Personale - U.O. B - Via Cesare Balbo, n. 16 - 00184 Roma. Per le richieste di invio a mezzo posta le spese saranno a carico del candidato. Trascorso inutilmente tale termine, l'Istituto procederà al macero del materiale, senza alcuna responsabilità, salvo necessità connesse ad eventuali procedure giurisdizionali. Sede, 21 luglio 1999 Il presidente: Zuliani Allegato 1 (Fac-simile della domanda di ammissione da inoltrare, possibilmente dattiloscritta, in carta semplice, a mezzo raccomandata A.R.) Codice concorso: 6R-'99 All'Istituto nazionale di statistica - Direzione centrale della gestione delle risorse - Personale - Via Cesare Balbo, 16 - 00184 Roma ...l... sottoscritt... ..... chiede di essere ammesso a partecipare al concorso, a sei posti, per il profilo di collaboratore tecnico enti di ricerca IV l.p. - area uffici regionali, sede di (1) ..... A tal fine dichiara, sotto la propria responsabilita': di essere nat... in ..... (prov. di ............) il .....................................; di essere residente in ..... (prov. di ...........), c.a.p. .......................... via ..... n. ..............., tel. ........................................; di essere cittadin... italian...; ovvero di appartenere all'Unione europea in quanto di cittadinanza .....; di essere iscritt... nelle liste elettorali del comune di ..... ...................................... (prov. di ..............); ovvero: di non essere iscritt... nelle liste elettorali per .....; di non aver riportato condanne penali; ovvero: di aver riportato le seguenti condanne penali .....; di essere in possesso del diploma di ..... conseguito il ............................ presso ..... con la seguente votazione ........................; di trovarsi nei riguardi degli obblighi militari nella seguente posizione .....; di essere in possesso del seguente titolo di precedenza o preferenza: ..... ..... di essere in possesso dei seguenti titoli attestanti la professionalità richiesta (2) ..... ..... ..... di prestare o aver prestato servizio presso le seguenti strutture pubbliche o private (in caso di risoluzione del rapporto di impiego, indicarne i motivi): .....; di prestare attualmente servizio all'Istituto Nazionale di Statistica, presso l'Ufficio di ....., nel profilo di ....., livello .....; di non essere stato destituito o dispensato dall'impiego presso una pubblica amministrazione, ovvero di non essere stato dichiarato decaduto da un impiego pubblico per aver conseguito l'impiego stesso mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile; di conoscere la lingua inglese (3): .....; che i documenti eventualmente allegati sono conformi agli originali ai sensi dell'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica n. 403 del 1998; di essere portatore di handicap e di avere necessità di ..... .....; Riservato agli appartenenti all'Unione europea: di avere conoscenza parlata e scritta della lingua italiana. Tutte le comunicazioni relative al concorso dovranno essere inoltrate al seguente indirizzo: via ..... n. .......... città ..... (prov. ............) c.a.p. .................. tel. ................................................ Il sottoscritto è consapevole della veridicità delle attestazioni contenute nella presente domanda ed è a conoscenza delle sanzioni penali di cui all'art. 26 della legge 15/1968. Allega alla presente domanda la documentazione di cui all'apposita distinta, oltre al curriculum vitae et studiorum. Data, ..... Firma ..... --------- (1) Indicare l'area per la quale si intende concorrere. (2) Indicare il tipo di titolo, la durata e l'ente presso il quale è stato conseguito. (3) Indicare le ulteriori lingue straniere delle quali si ha conoscenza parlata e scritta. ---------------------------------------- Allegato 2 CURRICULUM VITAE dati personali Codice concorso: 6R-'99 Nome e Cognome: ..... Luogo e data di nascita: ..... Residenza: ..... Tel.: ..... studi Diploma in ..... c/o ..... Anno .....Votazione ........../60 eventuali studi di livello superiore Diploma in ..... c/o ..... Data: ..... Votazione: ........../.......... Titolo della tesi: ..... in ..... Relatore: prof. ..... Laurea in ..... c/o l'Università di ..... Data: ..... Votazione: ........../110 Titolo della tesi: ..... in ..... Relatore: prof. ..... corsi di formazione professionale Tipo di corso: ..... c/o ..... Durata: ..... Titolo eventuale elaborato finale: ..... Titolo conseguito o periodo di frequenza: ..... Giudizio finale eventuale: ..... eventuali pubblicazioni o altri lavori Autori: ..... ..... Titolo:..... ..... esperienze lavorative (partendo dalla più recente) Periodo: ..... ..... Ditta o Ente: ..... ..... Indirizzo: ..... ..... Posizione: ..... ..... Mansioni svolte e risultati conseguiti: ..... ..... lingue straniere Scolastico Buono Ottimo generico Ottimo professionale Inglese ..... ' ' ' ' Francese ..... ' ' ' ' Tedesco ..... ' ' ' ' Altro ..... ' ' ' ' Altro ..... ' ' ' ' conoscenze informatiche Livello: Informatica utente Informatica professionale Strumenti: ..... Tipo (sistema, programma generale, pacchetto applicativo, ecc) titoli vari ..... ..... ..... Il sottoscritto è a conoscenza che, ai sensi dell'art. 26 della legge 15/68, le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l'uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Firma ..... ---------------------------------------- Allegato 3 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL'ATTO DI NOTORIETÀ (Artt. 4 e 20 della legge 4 gennaio 1968, n. 15) Codice concorso: 6R-'99 Io sottoscritt... ..... nat... a ..... il ..... Dichiaro sotto propria responsabilità e consapevole delle conseguenze penali in caso di dichiarazioni mendaci che i sottoelencati documenti in fotocopia, da allegare alla domanda di partecipazione al pubblico concorso, a ..... post... ambito ..... sono copie conformi ai rispettivi originali. A) Titoli di studio ..... ..... ..... ..... B) Servizio prestato presso pubbliche amministrazioni e presso aziende private ..... ..... ..... ..... C) Diplomi o attestati di specializzazione ..... ..... ..... ..... D) Lavori ..... ..... ..... ..... E) Pubblicazioni ..... ..... ..... ..... Il sottoscritto è a conoscenza che la presente è considerata ai sensi dell'art. 26 della legge n. 15/1968, come resa a pubblico ufficiale e che le dichiarazioni mendaci, la falsità negli atti e l'uso di atti falsi sono puniti ai sensi del codice penale e delle leggi speciali. Si allega copia fotostatica, fronte retro, del documento di riconoscimento. Data, ..... Firma .....
Concorsi
1999
ENTI LOCALI
COMUNE DI BAREGGIO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 87 del 2-11-1999
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-11-02&atto.codiceRedazionale=99E13629
COMUNE DI BAREGGIO
CONCORSO (scad. 2 dicembre 1999)
Concorso pubblico, per esami ad un posto di ruolo - educatore d'infanzia (categoria C - ex sesta qualifica funzionale) part-time 18 ore settimanali. (GU n.87 del 02-11-1999)
È indetto concorso pubblico, per esami, per la copertura di un posto di ruolo - educatore d'infanzia (categoria C - ex sesta qualifica funzionale) part-time 18 ore settimanali, ai sensi del procedimento concorsuale stabilito nel bando integrale, depositato presso l'ufficio personale, approvato con determinazione del responsabile servizio personale n. 136/P del 19 ottobre 1999. I requisiti richiesti sono quelli previsti dalla vigente normativa per l'accesso al pubblico impiego e inoltre: titolo di studio: diploma assistente d'infanzia o altro equivalente tra quelli indicati nel bando integrale. Le domande di partecipazione, compilate secondo lo schema allegato al bando integrale e firmate, dovranno essere inviate al comune di Bareggio (Milano), piazza Cavour entro il trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale. Il termine è perentorio. Diario delle prove di esame: prima prova scritta: giorno 16 dicembre 1999, alle ore 14,30; seconda prova scritta: giorno 17 dicembre 1999, alle ore 14,30; prova orale: giorno 22 dicembre 1999, alle ore 9,30. Le prove si terranno presso la scuola elementare, via Matteotti n. 31 - Bareggio (Milano). La pubblicazione del calendario e della sede di svolgimento delle prove suddette nella Gazzetta Ufficiale, contestuale alla pubblicazione del presente estratto, ha valore di notifica a tutti gli effetti, di avviso e di comunicazione ai candidati del diario e della sede delle prove. Pertanto i candidati che non avranno ricevuto alcuna tempestiva comunicazione di esclusione dal concorso, sono tenuti a presentarsi alla prima prova scritta e alla seconda prova scritta a contenuto teorico-pratico senza alcun preavviso, all'indirizzo, nei giorni e nell'ora suindicati. Ai candidati ammessi alla prova orale verrà data comunicazione del voto riportato. Qualora non fosse possibile rispettare il predetto calendario delle prove d'esame si provvederà a comunicare direttamente ai candidati il nuovo calendario a mezzo raccomandata a.r. almeno quindici giorni prima dell'inizio delle prove medesime. Modalità, condizioni, riserve di legge e requisiti per la partecipazione e per lo svolgimento del presente concorso, nonchè il programma delle prove d'esame sono indicati nel relativo bando integrale, in pubblicazione all'albo pretorio del comune, da richiedere all'ufficio personale del comune - Piazza Cavour - tel. 02/902.58.203 o consultabile sul sito Internet: www.tes.mi.it/una finestra sul mondo/reti civiche/rete civica bareggio Bareggio, 20 ottobre 1999 Il responsabile del servizio: Buscemi
Serie Generale
1996
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLA SANITA'
Serie Generale n. 205 del 2-9-1996
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-09-02&atto.codiceRedazionale=096A5588&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA SANITA'
DECRETO 20 agosto 1996
Riconoscimento di titolo di studio estero quale titolo assimilabile in Italia a quello di terapista della riabilitazione. (GU Serie Generale n.205 del 02-09-1996)
IL DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE PROFESSIONI SANITARIE, DELLE RISORSE UMANE E TECNOLOGICHE IN SANITÀ E DELL'ASSISTENZA SANITARIA DI COMPETENZA STATALE Visto il decreto legislativo 2 maggio 1994, n. 319, di attuazione della direttiva n. 92/51/CEE, relativa ad un sistema generale di riconoscimento della formazione professionale che integra la direttiva n. 89/48/CEE; Visto in particolare l'art. 1 che prevede che alle condizioni stabilite dalle disposizioni dello stesso decreto legislativo sono riconosciuti in Italia i titoli rilasciati da un Paese membro della Comunità europea attestanti una formazione professionale al cui possesso la legislazione del medesimo Stato subordina l'esercizio di una professione; Vista l'istanza di riconoscimento del titolo di "Krankengymnast" conseguito in Germania dalla sig.a Annette Kuch, cittadina tedesca; Ritenuto che il predetto titolo possa essere riconosciuto ai sensi dell'art. 1, comma 2 e 3, del richiamato decreto legislativo n. 319/1994, quale titolo assimilabile in Italia a quello di "terapista della riabilitazione"; Udito il parere della conferenza dei servizi di cui all'art. 14 del decreto legislativo n. 319/1994 espresso nella seduta del 15 marzo 1995; Considerato che, ai sensi dell'art. 8, comma 1, dello stesso decreto legislativo n. 319/1994, il riconoscimento è subordinato al superamento di una prova attitudinale; Vista la richiesta della sig.a Annette Kuch di voler sostenere la suddetta prova attitudinale; Visto il decreto dirigenziale 1 aprile 1996, con il quale sono state stabilite le modalità per l'effettuazione della prova attitudinale; Visto il decreto dirigenziale 28 maggio 1996, con il quale è stata costituita la commissione esaminatrice per l'espletamento della prova attitudinale prevista dall'art. 2 del decreto dirigenziale sopra citato; Visto il verbale in data 10 luglio 1996 della commissione esaminatrice; Visto l'art. 13 dello stesso decreto legislativo numero 319/1994, che attribuisce al Ministero della sanità la competenza per il riconoscimento dei titoli abilitanti all'esercizio di una professione sanitaria; Visto l'art. 3, comma 2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29; Decreta: Il titolo di studio di "Krankengymnast" conseguito in Germania in data 1 novembre 1983 dalla sig.a Annette Kuch, nata a Kirchheim unter Teck (Germania) il 9 novembre 1961, è riconosciuto quale titolo assimilabile in Italia a quello di "terapista della riabilitazione". Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 20 agosto 1996 Il dirigente generale: D'ARI
Serie Generale
2002
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLA SALUTE
Serie Generale n. 120 del 24-5-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-05-24&atto.codiceRedazionale=02A05677&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA SALUTE
DECRETO 11 marzo 2002
Riconoscimento al sig. Zitouni Mohamed di titolo di studio estero quale titolo abilitante per l'esercizio in Italia della professione di infermiere. (GU Serie Generale n.120 del 24-05-2002)
IL DIRETTORE GENERALE delle risorse umane e delle professioni sanitarie Vista la domanda con la quale il sig. Zitouni Mohamed ha chiesto il riconoscimento del titolo di infermiere conseguito in Tunisia, ai fini dell'esercizio in Italia della professione di infermiere; Visto il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, recante testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, che stabilisce le modalità, le condizioni e i limiti temporali per l'autorizzazione all'esercizio in Italia, da parte dei cittadini non comunitari, delle professioni ed il riconoscimento dei relativi titoli; Visti, in particolare, gli articoli 49 e 50 del predetto decreto n. 394 del 1999, che disciplinano il riconoscimento dei titoli professionali abilitanti all'esercizio di una professione sanitaria, conseguiti in un Paese non comunitario da parte dei cittadini non comunitari; Considerato che, avendo la domanda per oggetto il riconoscimento di un titolo identico a quello per il quale si è già provveduto nelle precedenti Conferenze dei servizi, possono applicarsi le disposizioni contenute nel comma 8, dell'art. 12 del decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 115, e nel comma 9, dell'art. 14 del decreto legislativo 2 maggio 1994, n. 319; Acquisito l'esito favorevole dell'accertamento della conoscenza della lingua italiana, rilasciato dall'Istituto di cultura italiano di Tunisi; Ritenuto pertanto di accogliere la domanda; Visto il decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, e successive modificazioni; Decreta: 1. Il titolo di infermiere, rilasciato dal Ministero della sanità della Repubblica tunisina, conseguito nell'anno 1996 dal sig. Zitouni Mohamed, nato a Kairouan (Tunisia) il giorno 15 gennaio 1970, è riconosciuto ai fini dell'esercizio in Italia della professione di infermiere. 2. Il sig. Zitouni Mohamed è autorizzato ad esercitare in Italia la professione di infermiere, previa iscrizione al collegio professionale territorialmente competente. 3. L'esercizio professionale in base al titolo riconosciuto con il presente decreto è consentito esclusivamente, per attività di lavoro subordinato, nell'ambito delle quote stabilite ai sensi dell'art. 3, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 25 luglio 1998, n. 286, e al fine di svolgere attività di lavoro subordinato per il periodo di validità ed alle condizioni previste dal permesso o carta di soggiorno. 4. Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 11 marzo 2002 Il direttore generale: Mastrocola
Regioni
2012
REGIONE LIGURIA
3a Serie Speciale - Regioni n. 25 del 30-6-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-06-30&atto.codiceRedazionale=012R0345
REGIONE LIGURIA
LEGGE REGIONALE 5 marzo 2012, n. 7
Iniziative regionali per la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e per la promozione della cultura della legalita'. (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.25 del 30-06-2012)
(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Liguria Parte I n. 3 del 7 marzo 2012) IL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLA LIGURIA Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA Promulga la seguente legge regionale: Art. 1 Oggetto 1. La Regione Liguria, in armonia con la Costituzione, nel rispetto delle competenze dello Stato e in conformità con l'ordinamento comunitario, concorre allo sviluppo dell'ordinata e civile convivenza della comunità regionale attraverso il sostegno ad iniziative di sensibilizzazione della società civile e delle istituzioni pubbliche finalizzate alla promozione dell'educazione alla legalità, alla crescita della coscienza democratica, all'impegno contro la criminalità organizzata e diffusa, i fenomeni di usura ed estorsione e le infiltrazioni e i condizionamenti di stampo mafioso nel territorio regionale, da considerarsi a tutti gli effetti un danno grave per l'intera comunità regionale. 2. Gli interventi di cui alla presente legge sono promossi, progettati e realizzati dalla stessa Regione, anche in collaborazione con altri enti pubblici e privati, oppure progettati e realizzati da tali enti con il sostegno della Regione. Gli interventi sono attuati in coerenza con quanto previsto dalla legge regionale 24 dicembre 2004, n. 28 (Interventi per la promozione di sistemi integrati di sicurezza) e successive modificazioni ed integrazioni. Art. 2 Finalità 1. La Regione sostiene iniziative per realizzare progetti di interesse regionale in materia di educazione alla legalità e di contrasto alle mafie, con l'obiettivo di: a) diffondere la cultura della legalità e della convivenza civile anche attraverso il coinvolgimento del sistema scolastico e formativo e di welfare locale, con particolare attenzione ai fenomeni di stampo mafioso e comunque riconducibili alla criminalità organizzata, ai fenomeni di usura ed estorsione; b) contribuire all'aggiornamento degli operatori nel settore della sicurezza, dell'assistenza sociale, del volontariato e del personale docente nel sistema della formazione; c) ampliare l'informazione, anche ai fini di prevenzione, rivolta agli operatori economici di ogni settore di attività; d) svolgere attività di ricerca, documentazione, informazione e comunicazione; e) favorire la produzione e lo svolgimento di attività di tipo culturale e di spettacolo; f) favorire la valorizzazione delle funzioni sociali ed educative, nell'ambito dell'educazione alla legalità, svolte dalla Chiesa Cattolica, dagli altri enti di culto e dalle organizzazioni del Terzo Settore; g) favorire la valorizzazione della funzione sociale ed educativa delle associazioni di categoria nell'ambito dell'educazione alla legalità; h) favorire la formazione del personale politico e amministrativo in materia di criminalità organizzata e mafiosa e di strumenti per la prevenzione e il contrasto della stessa. Art. 3 Stazione Unica Appaltante 1. La Regione, per prevenire e contrastare i tentativi di condizionamento della criminalità organizzata e mafiosa nelle pubbliche amministrazioni, nonchè favorire un utilizzo ottimale delle risorse pubbliche, svolge le funzioni di Stazione Unica Appaltante, secondo quanto disposto dall'art. 6 della legge regionale 9 maggio 2003, n. 13 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione Liguria - Legge finanziaria 2003) e successive modificazioni ed integrazioni. 2. La Giunta, sentita la Commissione consiliare competente, disciplina le linee guida di cui all'art. 6, comma 1-quater, della legge regionale n. 13/2003 e successive modificazioni ed integrazioni. Art. 4 Protocolli di intesa con organi statali di sicurezza 1. Al fine di garantire efficaci ed efficienti forme di monitoraggio del mercato dei pubblici appalti e di prevenzione dei fenomeni criminali, la Regione promuove la stipulazione e la periodica revisione di protocolli di intesa con la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Genova e le altre Forze dell'Ordine. 2. La Giunta regionale presenta periodicamente alla competente Commissione consiliare una relazione sull'attuazione di tale protocollo di intesa. Art. 5 Accordi con enti pubblici 1. Nel perseguimento delle finalità di cui alla presente legge, la Regione promuove e stipula accordi di programma e di collaborazione con enti pubblici, ivi comprese le amministrazioni statali competenti nelle materie della giustizia e del contrasto alla criminalità anche in campo minorile e dell'istruzione. 2. La Regione, in attuazione degli accordi di cui al comma 1, può concedere contributi per la realizzazione di iniziative e progetti riferiti, in via prioritaria: a) ad aree, categorie o gruppi sociali soggetti a rischio di infiltrazione o radicamento di attività criminose di tipo organizzato e mafioso; b) alla promozione e alla diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile fra i giovani; c) all'attuazione, anche tramite le associazioni di categoria, dei progetti integrati per la sicurezza di cui agli articoli 6 e 7 della legge regionale n. 28/2004 e successive modificazioni ed integrazioni. Art. 6 Politiche di contrasto alla diffusione del gioco come criterio di assegnazione di fondi regionali 1. La Regione può inserire, quale elemento rilevante per l'assegnazione di fondi ai comuni liguri, l'adozione da parte degli stessi di politiche restrittive nei confronti delle sale da gioco e di contrasto alla diffusione dello stesso. 2. La Giunta regionale, con proprio regolamento, disciplina i criteri attraverso i quali emanare bandi pubblici che tengano conto della presente disposizione. Art. 7 Rapporti con il Terzo Settore 1. La Regione promuove e stipula convenzioni con le organizzazioni del Terzo Settore che operano nel campo dell'educazione alla legalità e al contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa, ai fenomeni dell'usura e dell'estorsione e per il sostegno alle vittime dei reati. 2. Le organizzazioni di cui al comma 1 che, in virtù di tali convenzioni, richiedono l'ammissione ai contributi devono: a) documentare almeno due anni consecutivi di attività ed iniziative; b) prevedere nel loro statuto la finalità di svolgimento di attività di educazione alla legalità, recupero della devianza minorile, affermazione dei diritti umani e civili, sostegno alle vittime dei reati, ovvero altri scopi coerenti con le finalità della presente legge; c) avere già svolto su tali tematiche attività documentabili. 3. La Regione sostiene mediante contributi i progetti rientranti nelle finalità della presente legge promossi dai soggetti di cui al comma 1. 4. La Regione promuove altresì la stipula delle convenzioni previste al comma 1 da parte degli enti locali del territorio regionale. Art. 8 Interventi per la prevenzione e il contrasto in materia ambientale 1. Nell'attuazione delle politiche di prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità in materia di tutela dell'ambiente, connessi o derivanti da attività criminose di tipo organizzato e mafioso, la Regione stipula accordi e convenzioni con le autorità statali operanti sul territorio regionale nel settore ambientale, le associazioni di imprese, le organizzazioni sindacali, il Terzo Settore e le associazioni ambientaliste individuate dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ai sensi dell'art. 13 della legge 8 luglio 1986, n. 349 (Istituzione del Ministero dell'Ambiente e norme in materia di danno ambientale) e successive modificazioni ed integrazioni. A tal fine possono essere altresì previste specifiche iniziative di formazione e di scambio di informazioni fra la Regione e i suindicati soggetti. Art. 9 Misure a sostegno delle scuole e dell'Università per l'educazione alla legalità 1. La Regione, per contribuire all'educazione alla legalità, allo sviluppo dei valori costituzionali e civici e alla consapevolezza sui rischi legati alla criminalità organizzata, sostiene iniziative finalizzate alla formazione e all'aggiornamento dei docenti e al coinvolgimento degli studenti di ogni ordine e grado. 2. Le iniziative di cui al comma 1 possono prevedere: a) la realizzazione, con la collaborazione degli istituti scolastici di ogni ordine e grado e dell'Università, di attività didattiche integrative, laboratori, indagini e ricerche sui temi oggetto della legge; b) le attività di ricerca, documentazione, informazione e comunicazione, comprese la raccolta e la messa a disposizione di informazioni di carattere bibliografico, iconografico, audiovisivo, documentale e statistico; c) la promozione di iniziative finalizzate allo sviluppo della coscienza civile, costituzionale e democratica, al rispetto delle diversità, alla lotta contro le mafie; d) interventi per il recupero, eventualmente tramite accordi con l'autorità giudiziaria minorile e le Forze dell'Ordine, delle situazioni di devianza; e) la promozione di corsi di aggiornamento del personale docente, nonchè la creazione di strumenti per fare emergere le situazioni di illegalità, eventualmente presenti negli istituti di ogni ordine e grado della regione, anche attraverso intese o convenzioni con l'Ufficio Scolastico Regionale; f) la valorizzazione delle tesi di laurea e di dottorato e delle ricerche documentali effettuate da laureandi e dottorandi sui temi inerenti la lotta alla criminalità organizzata, la storia delle mafie, i progetti per la diffusione della legalità; g) l'organizzazione di incontri e manifestazioni promossi da enti locali, scuole e dall'Università, da comitati e associazioni volti alla sensibilizzazione della popolazione su tali temi; h) la promozione di gemellaggi tra diverse scuole al fine di favorire l'incontro tra studenti liguri e di altre regioni d'Italia e di incentivare percorsi di legalità, cittadinanza attiva e antimafia sociale. 3. L'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria concorre alle attività della presente legge mediante la concessione di patrocini e altri interventi con finalità divulgative. Art. 10 Attività della polizia locale e interventi formativi 1. La Regione, nel rispetto di quanto previsto dalla legge regionale 1° agosto 2008, n. 31 (Disciplina in materia di polizia locale), valorizza il ruolo della polizia locale nell'attuazione delle politiche di cui alla presente legge. 2. La Regione promuove, avvalendosi della Fondazione «Scuola Interregionale di Polizia locale» di cui agli articoli 24 e 25 della legge regionale n. 31/2008, la formazione degli operatori di polizia locale, anche in maniera congiunta con gli operatori degli enti locali, delle forze dell'ordine, della giustizia minorile nonchè delle organizzazioni del volontariato e delle associazioni che svolgono attività di carattere sociale sui temi oggetto della presente legge. Art. 11 Beni confiscati 1. La Regione contribuisce ad assicurare un proficuo riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa ai sensi dell'art. 24 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonchè nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136), attraverso: a) l'assistenza agli enti locali assegnatari di tali beni; b) la concessione di contributi agli enti locali di cui alla lettera a) per concorrere alla realizzazione di interventi di restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ripristino tipologico nonchè arredo degli stessi al fine del recupero dei beni immobili loro assegnati; c) la concessione di contributi agli enti locali di cui alla lettera a) per favorire il riutilizzo in funzione sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa, mediante la stipula di accordi di programma con i soggetti assegnatari. 2. La Regione può stanziare contributi per favorire e sostenere la continuità lavorativa delle aziende sequestrate e non ancora confiscate, al fine di salvaguardare il patrimonio produttivo e occupazionale esistente. Art. 12 Fondi di rotazione e garanzia 1. Al fine di sostenere i progetti che prevedono il riutilizzo dei beni confiscati, è istituito un fondo regionale di rotazione per l'estinzione delle ipoteche o di altri gravami trascritti sui beni confiscati alle organizzazioni criminali. 2. Al fine di facilitare l'accesso al credito dei soggetti assegnatari dei beni è istituito un fondo regionale di garanzia per l'uso sociale dei beni confiscati alle organizzazioni criminali. 3. La Giunta regionale, sentita la Commissione consiliare competente, definisce le modalità di gestione dei fondi di rotazione di cui ai commi 1 e 2. Art. 13 Politiche a sostegno delle vittime 1. È istituita una voce del fondo di dotazione della «Fondazione regionale per il sostegno alle vittime dei reati» di cui all'art. 10 della legge regionale n. 28/2004 e successive modificazioni ed integrazioni, per il sostegno specifico alle vittime della criminalità mafiosa e organizzata. 2. La Regione interviene a favore delle vittime dei reati del crimine organizzato e mafioso, sulla base dei presupposti, modalità e condizioni previsti dal medesimo articolo e dallo Statuto della Fondazione. 3. La Regione, mediante specifici strumenti nell'ambito delle proprie politiche sociali e sanitarie, nell'esercizio delle proprie competenze di programmazione, regolazione e indirizzo, prevede interventi a favore delle vittime di fenomeni di violenza, di dipendenza, di sfruttamento e di tratta connessi al crimine organizzato e mafioso. Art. 14 Osservatorio indipendente per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza 1. È istituito l'Osservatorio indipendente per il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa e la promozione della trasparenza, di seguito denominato Osservatorio. 2. L'Osservatorio è luogo: a) di analisi e confronto sullo stato della presenza della criminalità organizzata e mafiosa nel territorio regionale e sulle iniziative pubbliche e private intraprese per contrastarla; b) di elaborazione e proposta delle azioni idonee a rafforzare gli interventi di prevenzione e contrasto, con particolare attenzione alle misure per la trasparenza nell'azione amministrativa. 3. L'Osservatorio, in particolare, propone alla Giunta regionale, nei settori economici e amministrativi ritenuti più esposti alle infiltrazioni criminali, individuati nei rapporti delle autorità inquirenti e delle Forze dell'Ordine, interventi volti a favorire la conoscibilità, anche attraverso la rete Internet, dei presidi di trasparenza e legalità adottati in tali settori ed eventualmente ne propone di ulteriori, in coerenza e nel rispetto dell'assetto normativo, anche nazionale, di riferimento di detti settori. 4. L'Osservatorio approva annualmente una relazione, che viene trasmessa alla Giunta regionale e al Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria. 5. L'Osservatorio è composto da cinque personalità di riconosciuta esperienza nel campo del contrasto al crimine organizzato e della promozione di legalità e trasparenza, che assicurino indipendenza di giudizio e azione rispetto alla pubblica amministrazione, alle organizzazioni politiche, sindacali e di categoria. L'Osservatorio dura in carica cinque anni. 6. Il Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria nomina i componenti dell'Osservatorio, ai sensi della legge regionale 14 dicembre 1993, n. 55 (Norme in materia di nomine di competenza della Regione) e successive modificazioni ed integrazioni e nel rispetto dei principi stabiliti dalla presente legge, attraverso un bando pubblico. 7. Alle funzioni amministrative e di segreteria dell'Osservatorio provvede la Giunta regionale, con proprio personale. 8. Fino alla nomina dell'Osservatorio le sue funzioni sono svolte dall'Osservatorio regionale per la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini previsto all'art. 2 della legge regionale n. 28/2004 e successive modificazioni ed integrazioni. Art. 15 Tavolo della Legalità per la Liguria 1. È istituito il «Tavolo della Legalità per la Liguria», di seguito denominato «Tavolo», con funzione di condivisione e confronto fra esponenti della società ligure sui temi del contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa, della sua prevenzione e della promozione della cultura della legalità. 2. Il Tavolo si riunisce almeno una volta all'anno per discutere della relazione annuale dell'Osservatorio di cui all'art. 14, della relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, delle relazioni della Direzione Nazionale Antimafia, della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova, della Direzione Investigativa Antimafia e di ogni altro elemento ritenuto utile ai lavori del Tavolo stesso. 3. Il Tavolo è composto da: a) un rappresentante della Giunta regionale, indicato dal Presidente della Regione, che convoca e presiede la prima riunione; b) tre Consiglieri regionali, di cui almeno uno in rappresentanza della minoranza consiliare; c) un rappresentante dell'Università degli Studi di Genova; d) un rappresentante dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) della Liguria; e) i rappresentanti delle Autorità Portuali liguri; f) un rappresentante della direzione scolastica regionale; g) i rappresentanti delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e della Unione regionale delle Camere di Commercio della Liguria (Unioncamere); h) un rappresentante per ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale; i) un rappresentante per ciascuna delle associazioni di categoria dell'edilizia, dell'industria, del commercio, del turismo, dell'artigianato e dell'agricoltura; j) un rappresentante delle associazioni bancarie italiane; k) un rappresentante dell'associazione «Avviso Pubblico - Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie»; l) un rappresentante delle associazioni dei consumatori; m) un rappresentante del Forum ligure del Terzo Settore; n) un rappresentante delle associazioni impegnate in azioni oggettivamente verificabili e documentate a favore della legalità; o) un rappresentante per il Centro Giustizia Minorile Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. 4. La Giunta regionale può invitare ai lavori del Tavolo altri soggetti non ricompresi nell'elenco di cui al comma 3, la cui azione sia coerente con le finalità del Tavolo. 5. La partecipazione al Tavolo è svolta a titolo gratuito. 6. Alle funzioni amministrative e di segreteria del Tavolo provvede la Giunta regionale, con proprio personale. Art. 16 Istituzione della giornata regionale dell'impegno contro le mafie 1. In memoria delle vittime della criminalità organizzata e mafiosa, la Regione istituisce la «Giornata regionale dell'impegno contro le mafie, in memoria delle loro vittime e per la promozione della cittadinanza responsabile», da celebrarsi ogni anno il 21 marzo al fine di promuovere l'educazione, l'informazione e la sensibilizzazione in materia di legalità su tutto il territorio. 2. La Regione definisce annualmente le proprie iniziative per la celebrazione della giornata. Art. 17 Partecipazione all'associazione «Avviso pubblico Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie» 1. La Regione Liguria aderisce ad «Avviso pubblico - Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie», associazione senza scopo di lucro, liberamente costituita da enti locali e regioni per promuovere azioni di prevenzione e contrasto all'infiltrazione mafiosa nel governo degli enti locali ed iniziative di formazione civile contro le mafie. Art. 18 Monitoraggio sull'attuazione della legge 1. Ogni due anni la Giunta regionale presenta al Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria una dettagliata relazione che fornisce informazioni sui seguenti aspetti: a) il quadro degli interventi e delle iniziative di prevenzione primaria, secondaria e terziaria posti in essere, coordinati e finanziati dalla Regione ai sensi della presente legge; b) l'ammontare delle risorse e la loro ripartizione per il finanziamento delle iniziative e degli interventi previsti dalla legge nonchè le modalità di selezione dei soggetti privati coinvolti; c) i dati raccolti ed elaborati sui fenomeni di illegalità collegati alla criminalità organizzata di tipo mafioso nelle sue diverse articolazioni, rilevati nel territorio regionale. Art. 19 Costituzione di parte civile della Regione nei processi di mafia 1. È fatto obbligo alla Regione di costituirsi parte civile in tutti quei procedimenti penali, relativi a fatti commessi nel territorio della regione, in cui sia stato emesso decreto che dispone il giudizio o decreto di citazione a giudizio contenente imputazioni per il delitto di cui all'art. 416-bis del codice penale o per delitti consumati o tentati commessi avvalendosi delle condizioni di cui all'art. 416-bis del codice penale ovvero al fine di agevolare le attività delle associazioni previste dallo stesso articolo. 2. La Regione, coerentemente alle finalità previste dalla presente legge, ha facoltà di costituirsi parte civile, anche prima dell'emissione del decreto che dispone il giudizio, in tutti quei procedimenti penali, relativi a fatti commessi nel territorio della regione, in cui, nella richiesta di rinvio a giudizio, siano contestate imputazioni per il delitto di cui all'art. 416-bis del codice penale o per delitti consumati o tentati commessi avvalendosi delle condizioni di cui all'art. 416-bis del codice penale ovvero al fine di agevolare le attività delle associazioni previste dallo stesso articolo. Art. 20 Codice di autoregolamentazione del Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria 1. Il Consiglio regionale - Assemblea legislativa della Liguria, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, recepisce, con propria deliberazione, il codice di autoregolamentazione approvato il 18 febbraio 2010 dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Art. 21 Norma finanziaria 1. Agli oneri derivanti dall'applicazione della presente legge si provvede con lo stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale per l'esercizio 2012 all'U.P.B. 1.102 «Spese per l'attività di governo». 2. Agli oneri per gli esercizi successivi si provvede con legge di bilancio. Art. 22 Dichiarazione d'urgenza 1. La presente legge regionale è dichiarata urgente ed entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione Liguria. Genova, 5 marzo 2012 BURLANDO (Omisiss).
Concorsi
2011
ENTI LOCALI
PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 10 del 4-2-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-02-04&atto.codiceRedazionale=1E000763
PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA
CONCORSO (scad. 7 marzo 2011)
Avviso di differimento termini relativo alla scadenza dei concorsi pubblici, per esami, per vari posti in varie qualifiche. (GU n.10 del 04-02-2011)
Si rende noto che, in relazione alla sopravvenuta,necessità di riallineare le date di compiuta pubblicazione sia all'albo pretorio dell'Ente che sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e di unificare la data di scadenza per la presentazione delle istanze, con DDG n.1 del 19 gennaio 2011, il termine di presentazione delle domande per la partecipazione ai seguenti concorsi: Concorso pubblico per esami a due posti di dirigente Area Amministrativa; Concorso pubblico per esami a due posti di dirigente Area Economico Finanziaria; Concorso pubblico per esami a cinque posti di dirigente Area Tecnica; Concorso pubblico per esami a un posto di dirigente Avvocatura, di cui agli avvisi pubblicati nelle GG.UU.RR.II. n. 3 dell'11 gennaio 2011 e n. 4 del 14 gennaio 2011, è differito al trentesimo giorno succesivo alla contestuale pubblicazione del presente avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e dei bandi all'Albo pretorio di questa Provincia Regionale. Si richiama l'attenzione dei candidati sul rinvio effettuato dall'art. 9 dei bandi alla normativa vigente, ivi compresa quella concernente, i requisiti generali da possedere per l'accesso alla dirigenza di cui all'art. 28 del decreto legislativo n. 165/2001 e successive modifiche ed integrazioni, nel testo vigente in Sicilia che, testualmente, recita: «Al concorso per esami possono essere ammessi i dipendenti di ruolo delle pubbliche amministrazioni, muniti di laurea, che abbiano compianto almeno cinque anni di servizio, o, se in possesso del dottorato di ricerca o del diploma di specializzazione conseguito presso le scuole di specializzazione, individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, almeno tre anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possa diploma di laurea. Per i dipendenti delle amministrazioni statali reclutati a seguito di corso-concorso, il periodo di servizio è ridotto a quattro anni. Sono, altresì, ammessi soggetti in possesso della qualifica di dirigente in enti e strutture pubbliche non ricomprese nel campo di applicazione dell'art. 1, comma 2, muniti del diploma di laurea, che hanno svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali. Sono, inoltre, ammessi coloro che hanno ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche per un periodo non inferiore a tre anni, purchè muniti di diploma di laurea. Sono altresì ammessi i cittadini italiani, forniti di idoneo titolo di studio universitario, che hanno maturato, con servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali, esperienze lavorative in posizioni funzionali apicali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea». Sarà cura dei candidati dimostrare il possesso dei predetti requisiti generali con apposita dichiarazione aggiuntiva. Si precisa, infine, che la percentuale di riserva al personale interno (50% con arrotondamento per difetto) opera sui posti rimasti vacanti successivamente al completamento delle già avviate procedure di mobilità ex articoli 30 e 34-bis del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001. Tutta la documentazione sarà messa a disposizione sul sito istituzionale dell'Ente www.provincia.siracusa.it
Concorsi
2008
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI MESSINA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 54 del 11-7-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-11&atto.codiceRedazionale=08E05933
UNIVERSITA' DI MESSINA
CONCORSO (scad. 11 agosto 2008)
Avviso relativo al bando della procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di professore universitario di seconda fascia presso la facolta' di scienze statistiche settore scientifico-disciplinare MAT/05 - Analisi matematica. (GU n.54 del 11-07-2008)
In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 2, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 2000, n. 117, si comunica che è stato pubblicato, mediante affissione all'albo ufficiale dell'Università degli studi di Messina, sito in piazza S. Pugliatti, Messina, il decreto rettorale n. 2593 del 30 giugno 2008 con il quale è stata indetta la procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di professore universitario di seconda fascia presso la facoltà di scienze statistiche settore scientifico-disciplinare MAT/05 - Analisi matematica. Dal giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale decorre il termine di trenta giorni per la presentazione delle domande da parte dei candidati. Il testo integrale del decreto rettorale n. 2593 del 30 giugno 2008 si può trovare all'indirizzo - http://ww2.unime.it/concorsi/ (Sessione prima 2008).
Serie Generale
2005
DECRETI PRESIDENZIALI
Serie Generale n. 46 del 25-2-2005
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2005-02-25&atto.codiceRedazionale=05A01702&elenco30giorni=false
ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 18 febbraio 2005
Primi interventi urgenti di protezione civile, diretti a fronteggiare i danni conseguenti alle eccezionali avversita' atmosferiche, che hanno colpito il territorio della provincia di Matera e della regione Puglia, nei giorni 12, 13 e 14 novembre 2004, e il territorio della regione Calabria nel periodo dal 3 al 13 novembre 2004. (Ordinanza n. 3401). (GU Serie Generale n.46 del 25-02-2005)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 novembre 2004, con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il territorio della regione Calabria nel periodo dal 3 al 13 novembre 2004; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 novembre 2004, con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione alle eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito il territorio della provincia di Matera nei giorni 12, 13 e 14 novembre 2004; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 novembre 2004, con il quale è stato dichiarato lo stato di emergenza in relazione agli eccezionali eventi alluvionali che hanno colpito il territorio della regione Puglia nei giorni 12, 13 e 14 novembre 2004; Considerato che nel periodo ricompreso tra il 3 ed il 14 novembre 2004 le regioni Basilicata, Calabria e Puglia sono state interessate da un'eccezionale ondata di maltempo che ha causato lo straripamento di corsi d'acqua, allagamenti e danni ad infrastrutture pubbliche ed a beni di proprietà pubblica e privata; Considerato che la natura, l'intensità e l'estensione territoriale dell'evento calamitoso ha causato gravi difficoltà al tessuto economico e sociale delle zone interessate; Ritenuto che il complesso delle attività poste in essere dalle amministrazioni interessate in un contesto di competenze ordinarie non consente di superare l'emergenza in atto; Ritenuto necessario attuare tutti gli interventi straordinari per il superamento dell'emergenza ricorrendo nei casi di specie i presupposti di cui all'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Acquisita l'intesa della regione Basilicata con nota del 14 gennaio 2005, della regione Puglia con nota del 19 gennaio 2005 e della regione Calabria con nota del 10 febbraio 2005; Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Dispone: Art. 1. 1. I prefetti delle province delle regioni Calabria, Puglia e della provincia di Matera sono nominati commissari delegati per l'attuazione, negli ambiti territoriali di rispettiva competenza, dei primi interventi urgenti diretti al soccorso della popolazione, alla rimozione delle situazioni di pericolo, nonchè a fronteggiare i danni conseguenti agli eventi meteorologici di cui in premessa. 2. Per l'espletamento delle iniziative finalizzate al superamento dell'emergenza, i commissari delegati possono avvalersi dell'opera di soggetti attuatori all'uopo nominati, cui affidare specifici settori di intervento sulla base di specifiche direttive ed indicazioni impartite dai medesimi commissari, nonchè della collaborazione degli uffici regionali, degli enti locali anche territoriali e delle amministrazioni periferiche dello Stato. 3. I commissari delegati provvedono in particolare: a) alla puntuale ricognizione, entro quindici giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza, dei comuni colpiti, nonchè, entro i successivi quindici giorni, alla stima complessiva dei danni subiti dalle infrastrutture e dai beni pubblici e privati; b) al ripristino, in condizioni di sicurezza e di ottimale fruibilità del territorio, delle infrastrutture pubbliche danneggiate, alla pulizia ed alla manutenzione straordinaria degli alvei dei corsi d'acqua ed alla stabilizzazione dei versanti, nonchè alla realizzazione di adeguati interventi, anche non infrastrutturali, di prevenzione dei rischi idrogeologici ed idraulici; c) all'erogazione dei primi contributi per l'immediata ripresa delle attività produttive e per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita delle popolazioni, anche mediante l'erogazione di provvidenze per il ristoro dei danni ai beni mobili, ai beni mobili registrati ed ai beni immobili, secondo voci di contribuzione, criteri di priorità e modalità attuative che saranno fissate dai commissari delegati medesimi con propri provvedimenti e che potranno costituire anticipazioni su future provvidenze. Art. 2. 1. Per l'attuazione degli interventi di cui all'art. 1, i commissari delegati, ove non sia possibile l'utilizzazione delle strutture pubbliche, possono affidare la progettazione anche a liberi professionisti, avvalendosi, ove occorrenti, delle deroghe di cui all'art. 4. 2. I commissari delegati, anche con l'ausilio dei soggetti attuatori, per gli interventi di competenza, provvedono all'approvazione dei progetti, ricorrendo, ove necessario, alla conferenza di servizi da indire entro sette giorni dalla acquisizione della disponibilità dei progetti. Qualora alla conferenza di servizi il rappresentante di un'amministrazione invitata sia risultato assente, o, comunque, non dotato di adeguato potere di rappresentanza, la conferenza delibera prescindendo dalla sua presenza e dalla adeguatezza dei poteri di rappresentanza dei soggetti intervenuti. Il dissenso manifestato in sede di conferenza di servizi deve essere motivato e recare, a pena di inammissibilità le specifiche indicazioni progettuali necessarie al fine dell'assenso. In caso di motivato dissenso espresso da un'amministrazione preposta alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico o alla tutela della salute dei cittadini, la determinazione è subordinata, in deroga all'art. 14-quater, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241, come sostituito dall'art. 17, comma 3, della legge 15 maggio 1997, n. 127, all'assenso del Ministro competente che si esprime entro sette giorni dalla richiesta. 3. I pareri, visti e nulla-osta relativi agli interventi, che si dovessero rendere necessari, anche successivamente alla conferenza di servizi di cui al comma precedente, in deroga all'art. 17, comma 24, della legge 15 maggio 1997, n. 127, devono essere resi dalle amministrazioni competenti entro sette giorni dalla richiesta e, qualora entro tale termine non siano resi, si intendono inderogabilmente acquisiti con esito positivo. 4. I commissari delegati provvedono, per le occupazioni di urgenza e per le eventuali espropriazioni delle aree occorrenti per l'esecuzione delle opere e degli interventi di cui alla presente ordinanza, una volta emesso il decreto di occupazione d'urgenza, prescindendo da ogni altro adempimento, alla redazione dello stato di consistenza e del verbale di immissione in possesso dei suoli anche con la sola presenza di due testimoni. 5. L'approvazione del parte dei commissari delegati dei progetti definitivi o esecutivi costituisce variante agli strumenti urbanistici vigenti, approvazione del vincolo preordinato all'esproprio e dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità delle relative opere. Art. 3. 1. I commissari delegati, anche avvalendosi dei sindaci, sono autorizzati a assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa, sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, adottati a seguito degli eccezionali eventi meteorologici di cui in premessa, un contributo per l'autonoma sistemazione fino ad un massimo di Euro 400,00 mensili, e, comunque, nel limite di Euro 100,00 per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell'abitazione; ove si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo medesimo è stabilito in Euro 200,00. Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore a 65 anni, portatori di handicap, ovvero disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di Euro 100,00 mensili per ognuno dei soggetti sopra indicati. 2. I commissari delegati, anche avvalendosi dei sindaci, sono autorizzati, laddove non sia stata possibile l'autonoma sistemazione dei nuclei familiari, a disporre per il reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa. 3. I benefici economici di cui al comma 1 sono concessi a decorrere dalla data di sgombero dell'immobile, e sino a che non si siano realizzate le condizioni per il rientro nell'abitazione, ovvero si sia provveduto ad altra sistemazione avente carattere di stabilità. 4. I commissari delegati, anche avvalendosi dei sindaci, sono altresì autorizzati a concedere un contributo in favore dei proprietari degli immobili la cui abitazione principale, abituale e continuativa risulti danneggiata in conseguenza degli eventi alluvionali di cui alla presente ordinanza, nel limite massimo di Euro 10.000,00, per gli interventi di riparazione finalizzati a restituire la necessaria agibilità o funzionalità agli immobili stessi, sulla base di apposita perizia tecnica giurata contenente la descrizione degli interventi da realizzare ed i relativi costi stimati, fatte salve le eventuali ulteriori determinazioni da assumere in sede di ricostruzione in ordine agli aiuti finanziari che potranno essere appositamente previsti, e rispetto ai quali il beneficio di cui al presente comma dovrà essere considerato un'anticipazione. Fino al completamento di detti interventi, in favore dei nuclei familiari dei citati proprietari continuano a trovare applicazione i benefici di cui al presente articolo. Art. 4. 1. Per il compimento delle iniziative previste dalla presente ordinanza i commissari delegati, sono autorizzati, ove ritenuto indispensabile e sulla base di specifica motivazione, a derogare, nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico e della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 ottobre 2004, alle seguenti disposizioni normative: legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni, articoli 4, comma 17 e 6, comma 5, articoli 9, 10, comma 1-quater, articoli 14, 16, 17, 19, 20, 21, 23, 24, 25, 28, 29, 32 e 34, nonchè le disposizioni di cui al decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, per le parti strettamente collegate e, comunque, nel rispetto dell'art. 7, lettera c) della direttiva comunitaria n. 93/37, e le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1999, n. 554, strettamente collegate all'applicazione delle suindicate norme; legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, articoli 7, 8, 14, 14-bis, 14-ter, 14-quater, 16 e 17; regio decreto 18 novembre 1923, n. 2440, e successive modificazioni, articoli 3, 5 e 6, comma 2, articoli 7, 8, 11, 13, 14, 15, 19, 20 e 36; regio decreto 23 maggio 1924, n. 827, articoli 37, 38, 39, 40, 41, 42, 117 e 119; decreto legislativo 12 marzo 1995, n. 157, e successive modifiche ed integrazioni, articoli 6, 7, 8, 9, 22, 23 e 24 e, comunque, nel rispetto dell'art. 11 della direttiva comunitaria n. 92/50; decreto legislativo 24 luglio 1992, n. 358, e successive modifiche ed integrazioni, articoli 5, 7, 8, 9, 10, 14, 16, 17 e, comunque, nel rispetto dell'art. 6 della direttiva comunitaria n. 93/36; decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, articoli 16, 17, comma 2, 18 e 20 e successive modifiche ed integrazioni; decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, art. 10, comma 2. Art. 5. 1. Al fine di assicurare il rispetto dei termini di scadenza dello stato d'emergenza i commissari delegati predispongono entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, i cronoprogrammi delle attività da porre in essere, articolati in relazione alle diverse tipologie d'azione e cadenzati per trimestri successivi. Entro trenta giorni dalla scadenza di ciascun trimestre, i commissari delegati comunicano al Dipartimento della protezione civile lo stato di avanzamento dei programmi, evidenziando e motivando gli eventuali scostamenti e indicando le misure che si intendono adottare per ricondurre la realizzazione degli interventi ai tempi stabiliti dai cronoprogrammi. 2. In relazione alle esigenze derivanti dalle disposizioni di cui al comma 1, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, il capo del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri istituisce un comitato per il rientro nell'ordinario, con il compito di esaminare e valutare i documenti di cui al comma 1 e di proporre le iniziative ritenute utili per il conseguimento degli obiettivi ivi indicati. 3. La composizione e l'organizzazione del comitato di cui al comma 2, sono stabilite dal capo del Dipartimento della protezione civile, utilizzando anche personale in servizio presso il Dipartimento stesso. 4. Agli oneri derivanti dal presente articolo si provvede a carico del Fondo della protezione civile. Art. 6. 1. Per la realizzazione degli interventi di cui alla presente ordinanza, è destinata la somma di 10 milioni di euro, da ripartire tra le regioni interessate con provvedimento del capo Dipartimento della protezione civile sulla base di una proposta congiunta delle medesime regioni che tenga anche conto dell'entità dei danni occorsi nei territori interessati, a carico del Fondo della protezione civile che sarà allo scopo corrispondentemente integrato dal Ministero dell'economia e delle finanze. 2. Le regioni Basilicata, Calabria e Puglia sono autorizzate a trasferire ai commissari delegati risorse finanziarie a carico del proprio bilancio, anche a titolo di anticipazione rispetto all'importo di cui al comma 1, in deroga agli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 28 marzo 2000, n. 76, ed alle relative disposizioni normative regionali. 3. Le amministrazioni statali e gli enti pubblici sono autorizzati a trasferire ai commissari delegati eventuali risorse finanziarie finalizzate al superamento del contesto emergenziale. 4. Le risorse finanziarie di cui al presente articolo sono trasferite su apposite contabilità speciale, all'uopo istituite, intestate ai prefetti - commissari delegati con le modalità previste dall'art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367. 5. A valere sulle risorse di cui al comma 1, l'importo di 500.000,00 euro è destinato al potenziamento dei mezzi e delle attrezzature logistiche e strutturali del Dipartimento della protezione civile a supporto delle attività di previsione e prevenzione nel campo del rischio idrogeologico. Art. 7. 1. Il Dipartimento della protezione civile rimane estraneo ad ogni rapporto contrattuale posto in essere in applicazione della presente ordinanza. La presente ordinanza sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 18 febbraio 2005 Il Presidente: Berlusconi
Concorsi
2011
ENTI PUBBLICI STATALI
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 51 del 28-6-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-06-28&atto.codiceRedazionale=1E003403
CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE
AVVISO
Avviso di nomina del vincitore del concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assunzione con contratto a tempo indeterminato di complessive ottantuno unita' di personale con profilo di ricercatore - III livello professionale presso Istituti/Strutture del CNR dislocati nelle Regioni Abruzzo - Lazio - Umbria: Area Scientifica (P.1) «Scienze Giuridiche» Raggruppamento Omogeneo II - Cod. Rif. RM91/1 (1 posto). (Bando 364. 96). (GU n.51 del 28-06-2011)
Si comunica che è stato pubblicato sul sito del Consiglio nazionale delle ricerche: www.urp.cnr.it il decreto di nomina del vincitore del concorso pubblico, per titoli ed esami, per l'assunzione con contratto a tempo indeterminato di complessive ottantuno unità di personale con profilo di ricercatore - III livello professionale, presso istituti/strutture del CNR dislocati nelle regioni Abruzzo - Lazio - Umbria: Area scientifica (P.1) «Scienze giuridiche» raggruppamento omogeneo II - Cod. rif. RM91/1 (un posto). Bando 364. 96.
Parte Seconda
2018
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 85 del 24-7-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-07-24&atto.codiceRedazionale=TX18ADD7882
KEDRION S.P.A.
Sede: Localita' Ai Conti - 55051 Castelvecchio Pascoli, Lucca Codice Fiscale: 01779530466
(GU Parte Seconda n.85 del 24-7-2018)
Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio di specialità medicinali per uso umano. Modifica apportata ai sensi del Regolamento (CE) 1234/2008 del 24 novembre 2008 e s.m.i. Titolare: Kedrion S.p.A. 55051 Castelvecchio Pascoli - Lucca Codice pratica: N1B/2018/482 Specialità Medicinali: PLASMAGRADE (AIC: 041868011) PLASMASAFE (AIC: 033369012) Tipologia di variazione: tipo IB: B.II.d.2.d Natura della variazione: Modifica della procedura del test per la determinazione del Fattore V sui prodotti finiti Plasmasafe e Plasmagrade. La modifica riguarda l'introduzione di un nuovo strumento STA COMPACT MAX, ID: CQCOA04 e dei reattivi STA-NEOPLASTINE CI PLUS e STA-Deficient V utilizzati per l'esecuzione dell'analisi. I lotti già prodotti alla data della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta. La presente Notifica entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana. Un procuratore dott.ssa Serena Bartoccioni TX18ADD7882
Regioni
1997
REGIONE SICILIA
3a Serie Speciale - Regioni n. 13 del 29-3-1997
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-03-29&atto.codiceRedazionale=096R1099
REGIONE SICILIA
LEGGE REGIONALE 12 novembre 1996, n. 41
Disposizioni in materia di permessi, indennita' ed incarichi negli enti locali. Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali concernenti le elezioni di organi degli enti locali, il Comitato regionale di controllo, il personale dell'amministrazione regionale e degli enti locali. Abrogazione di norme (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.13 del 29-03-1997)
(Pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione Sicilia n. 56 del 16 novembre 1996) L'Assemblea regionale Ha approvato IL PRESIDENTE REGIONALE Promulga la seguente legge: Art. 1. Indennità per i presidenti dei consigli comunali e provinciali 1. Dopo l'articolo 8 della legge regionale 24 giugno 1986, n. 31, è aggiunto il seguente: "Art. 8-bis - 1. Ai presidenti dei consigli provinciali e dei consigli comunali si applicano le norme in materia di aspettative, permessi ed indennità stabilite dalla presente legge per gli assessori delle province e dei comuni delle stesse classi demografiche". Art. 2. Modifiche all'articolo 52 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 26. Interpretazione autentica 1. Il comma 5 dell'articolo 52 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 26, è sostituito dal seguente: "5. Per le province regionali che ricomprendono aree metropolitane, costituite secondo l'articolo 20 della legge regionale 6 marzo 1986, n. 9, le indennità di carica e di presenza previste per gli organi dei comuni o delle province eletti o nominati sono incrementate del 50 per cento". 2. La disposizione dell'articolo 52, comma 7, della legge regionale 1 settembre 1993, n. 26, va interpretata nel senso di ripristino della normativa dettata dall'articolo 4 della legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44, con aggiornamento delle misure dei compensi correlato a quello disciplinato per gli amministratori locali, per ultimo con il precedente comma 4 del richiamato articolo 52. Art. 3. Disposizioni concernenti l'indennità nei comuni 1. I benefici previsti dall'articolo 3 della legge 27 dicembre 1985, n. 816, recepita dalla legge regionale 24 giugno 1986, n. 31 sono estesi agli amministratori locali di comuni con popolazione inferiore ai 10.000 abitanti. Art. 4. Interpretazione autentica in materia di permessi retribuiti 1. Le disposizioni della legge regionale 24 giugno 1986, n. 31 concernenti il diritto ad usufruire di permessi retribuiti sono applicabili a tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati per la partecipazione alle riunioni degli organi degli enti nei quali sono stati eletti, incluse le commissioni consiliari espressamente previste dalla legge e quelle formalmente istituite in forza dell'autonomia dell'ente locale. Art. 5. Norme relative al conferimento di incarichi di consulenza 1. Le disposizioni di cui all'articolo 25 della legge 23 dicembre 1994, n. 724 si applicano anche al personale dell'Amministrazione regionale delle aziende e degli enti pubblici da essa dipendenti e/o comunque vigilati. 2. La comunicazione di cui al comma 3 dell'articolo 25 della legge 23 dicembre 1994, n. 724 va effettuata altresì alla Presidenza della Regione che provvede anche a trasmetterla all'Assemblea regionale siciliana. Art. 6. Norme concernenti il conferimento di incarico di esperto. Divieto di cumulo di incarichi 1. All'articolo 14 della legge regionale 26 agosto 1992, n. 7, così come modificato con l'articolo 41 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 26, è aggiunto il seguente comma: "6. Nessuno può avere conferiti più di due incarichi contemporaneamente". 2. All'articolo 35 della legge regionale 6 marzo 1986, n. 9, così come sostituito dall'articolo 25 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 26, è aggiunto il seguente comma: "8. Si applicano agli esperti del presidente della provinciale limitazioni previste per gli esperti dei sindaci dal comma 6 dell'articolo 14 della legge regionale 26 agosto 1992, n. 7". 3. Il Presidente ed i componenti delle sezioni del CO.RE.CO. non possano assumere incarichi professionali a qualunque titolo dagli enti sottoposti al controllo degli stessi organi. Art. 7. Elezione del Sindaco. Limite ai mandati 1. All'art. 3, comma 3, della legge regionale 26 agosto 1992, n. 7 sono aggiunte le seguenti parole: "Tale limitazione non si applica nel caso in cui per uno dei due mandati si sia verificata la fattispecie di cui all'articolo 16, comma 3 della presente legge". Art. 8. Elezione dei consigli circoscrizionali 1. Per i consigli circoscrizionali non ancora costituiti ai sensi delle norme sul decentramento contenute negli statuti comunali, la prima elezione si svolgerà congiuntamente al rinnovo degli organi comunali. Art. 9. Nomina del difensore civico 1. La competenza a nominare il difensore civico spetta ai consigli comunali e provinciali. Art. 10. Termini per la devoluzione alla sezione centrale del CO.RE.CO. 1. All'articolo 17 della legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44, l'ultimo periodo del comma 3 è sostituito dal seguente: "La devoluzione deve avere luogo entro il termine perentorio di venti giorni dalla data in cui la deliberazione è pervenuta alla sezione provinciale". Art. 11. Modifiche alla legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44 1. All'articolo 2, lettera b), della legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44 sostituire il punto 2 con: "nella misura massima di un terzo dei componenti chi abbia i requisiti indicati alla lettera a), punto 3, dell'articolo 42 della legge 8 giugno 1990, n. 142". 2. (Comma omesso in quanto dichiarato illegittimo dalla Corte costituzionale con sentenza n. 372 del 2 novembre 1996). 3. Il comma 3 dell'articolo 3 della legge regionale 3 dicembre 1991, n. 44 è sostituito dal seguente: "3. La sezione centrale e le sezioni provinciali sono rinnovate integralmente a seguite, di nuova elezione dell'Assemblea regionale siciliana o quando venga meno la maggioranza dei rispettivi componenti". Art. 12. Conferma dei rapporti presso gli enti locali 1. Nelle more della rideterminazione della pianta organica ai sensi dell'articolo 3 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, e successive modificazioni ed integrazioni, i rapporti di lavoro previsti dall'articolo 3 della legge regionale 15 maggio 1991, n. 22 e mantenuti ai sensi dell'articolo 57 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 25, anche se a tempo parziale, possono essere confermati. Art. 13. Mobilità del personale degli enti dissestati 1. Negli enti locali che hanno dichiarato il dissesto e rientrano nelle condizioni di cui al comma 6 dell'articolo 1 della legge 28 dicembre 1995, n. 549, il personale in servizio che risulti in esubero dopo l'applicazione delle leggi vigenti in materia è assegnato con decreto dell'Assessore regionale per gli enti locali ad altri enti locali con priorità nell'ambito della disponibilità degli enti locali limitrofi che abbiano in organico posti vacanti di pari qualifica e/o livello, la cui copertura sia consentita ai sensi della normativa vigente in materia. Art. 14. Determinazione delle piante organiche 1. Nella determinazione dei limiti dei posti vacanti delle piante organiche di cui all'articolo 19 della legge regionale 25 maggio 1995, n. 46, i posti istituiti a seguito della rideterminazione della pianta organica prevista dal comma 16 dell'articolo 22 della legge 28 dicembre 1994, n. 724, già esistenti e vacanti alla data del 31 agosto 1993 e non ricompresi nella provvisoria definizione della pianta organica, come prescritta dall'articolo 3 della legge 24 dicembre 1993, n. 537, di pari qualifica e profilo professionale a quelli per i quali alla stessa data del 31 agosto 1993 erano state definite o risultavano in corso procedure concorsuali, debbono intendersi quali posti preesistenti. 2. In deroga alle disposizioni dell'articolo 219 dell'ordinamento regionale degli enti locali, il conferimento di tali posti agli idonei dei concorsi individuati al comma 1 resta consentito, semprechè le relative graduatorie non risultino approvate da oltre 36 mesi. Art. 15. Proroga del termine delle graduatorie concorsuali 1. Nelle more di un'organica revisione della disciplina concorsuale di cui all'articolo 19 della legge regionale 1 settembre 1993, n. 25, il termine di cui all'articolo 8 della legge regionale 30 aprile 1991, n. 12 è elevato di ulteriori 12 mesi. 2. La presente norma è estesa altresì alle aziende municipalizzate. Art. 16. Istituzione del fondo efficienza servizi degli enti locali 1. L'articolo 7 della legge regionale 15 maggio 1991, n. 21, è così sostituito: 1. Al fine di consentire il miglioramento dell'efficienza dei servizi degli enti locali, anche in relazione alle funzioni decentrate con le leggi regionali 2 gennaio 1979, n. 1, 6 marzo 1986, n. 9, e 9 maggio 1986, n. 22, gli enti locali istituiscono nel proprio bilancio, a decorrere dall'esercizio finanziario 1996, un apposito "Fondo" finalizzato all'ammodernamento ed al miglioramento dei servizi. 2. La dotazione finanziaria del "Fondo" di cui al comma 1 è determinata con l'attribuzione al "Fondo" medesimo di una quota pari al 4 per cento di tutte le risorse economiche impegnate per trasferimento a qualsiasi titolo in favore degli enti locali a carico del bilancio della Regione nel penultimo anno precedente, con eccezione dei fondi relativi al pagamento di salari e stipendi. A tal uopo, gli enti locali provvedono all'assegnazione contestuale della suddetta quota delle risorse trasferite dalla Regione al "Fondo" di cui al comma 1. 3. L'ammodernamento ed il miglioramento dei servizi di cui al comma 1 dovrà essere realizzato attraverso l'adozione da parte degli enti locali di un apposito piano per il quale sia prevista l'effettiva partecipazione del peronale. Il piano è unico, deve comprendere la previsione della spesa e dovrà essere finalizzato alla realizzazione di progetti espressamente mirati ad obiettivi specifici di efficienza, razionalità e trasparenza. 4. Il miglioramento e l'ammodernamento dei servizi, da realizzarsi attraverso il suddetto piano, potrà riguardare altresì la formazione, la qualificazione e l'arricchimento professionale dei dipendenti, con l'individuazione di incentivi direttamente connessi ai risultati conseguiti. 5. Gli enti locali che, a seguito di contrattazione decentrata, abbiano adottato il piano di cui al comma 3 sono autorizzati ad erogare a favore del personale, che partecipa alla realizzazione del suddetto piano, un incentivo economico di importo fino al 60 per cento di quello stabilito dall'articolo 13 della legge regionale 1 agosto 1990, n. 17. Per il personale appartenente alla prima, seconda, terza, quarta qualifica funzionale, l'incentivo sarà commisurato, rispettivamente, al 50 per cento, 70 per cento, 80 per cento, 90 per cento dell'importo base spettante alla quinta qualifica funzionale. 6. Il Presidente della Regione, su proposta dell'Assessore regionale per gli enti locali, fissa, con proprio decreto e con cadenza biennale, le modalità, i criteri ed i parametri per gli adempimenti di cui al comma 4 e che saranno determinati nel rispetto della normativa contrattuale vigente in materia. Art. 17. Disposizioni concernenti il comando presso l'Amministrazione regionale 1. L'articolo 15 della legge regionale 29 ottobre 1985, n. 41 è abrogato. 2. Per il personale dei ruoli dell'Amministrazione regionale si applicano gli articoli 56 e seguenti del Testo unico per gli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, così come sostituito dall'articolo 34 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1970, n. 1077. Art. 18. Modifica dell'art. 18 della legge regionale 25 maggio 1995, n. 46 1. All'articolo 18 della legge regionale 25 maggio 1995, n. 46 l'inciso "semprechè valide al 1 gennaio 1992" è soppresso. Art. 19. Interventi per i dirigenti amministrativi di cui alla legge regionale 30 gennaio 1981, n. 8 1. Quanto disposto dall'articolo 56 della legge regionale 29 ottobre 1985, n. 41, si applica ai dirigenti amministrativi, assunti ai sensi della legge regionale 30 gennaio 1981, n. 8, in possesso dei requisiti richiesti. Le domande dovranno essere presentate entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Art. 20. Durata dei contratti collettivi 1. In aderenza ai principi desumibili dalla normativa posta con legge 23 ottobre 1992, n. 421, la durata dei contratti collettivi per il personale dell'Amministrazione regionale, di cui all'articolo 7 della legge regionale 19 giugno 1991, n. 38, può essere disciplinata mediante contratto collettivo, da definirsi con le procedure previste dalla vigente normativa in materia. Art. 21. Interpretazione autentica della legge regionale 27 dicembre 1985, n. 53 1. Il personale comunque in servizio presso l'Opera universitaria di Palermo, compreso quello in posizione di comando alla data di entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 1985, n. 246, e della legge regionale 27 dicembre 1985, n. 53, rientra fra i destinatari della stessa normativa con le medesime decorrenze e modalità. Art. 22. Integrazione del registro generale regionale delle organizzazioni di volontariato 1. L'articolo 6, comma 2, della legge regionale 7 giugno 1994, n. 22, recante "Norme per la valorizzazione delle attività di volontariato", è così integrato: "f) protezione civile". Art. 23. Modifica alla legge regionale 20 marzo 1951, n. 29 1. L'articolo 67 della legge regionale 20 marzo 1951, n. 29 è sostituito dal seguente: "Per le violazioni della presente legge si osservano le disposizioni di cui all'articolo 1, ultimo comma, della legge 17 febbraio 1968, n. 108". Art. 24. Abrogazione di norme 1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge sono abrogate le seguenti disposizioni normative concernenti agevolazioni per viaggi del personale regionale: legge regionale 2 aprile 1955, n. 22; articolo 13 della legge regionale 18 luglio 1961, n. 14; articolo 9, secondo comma, della legge regionale 1 febbraio 1963, n. 11; articolo 85 della legge regionale 29 ottobre 1985, n. 41. Art. 25. 1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana. 2. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione. Palermo, 12 novembre 1996 PROVENZANO Assessore regionale per gli enti locali Burgaretta Aparo
Contratti
2007
BANDI DI GARA
BANDI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 23 del 23-2-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-02-23&atto.codiceRedazionale=C-3382
CITTA' DI TORINO
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.23 del 23-2-2007)
Bando di gara n. 20/2007 - Fornitura di alberi comprensiva di messa a dimora e garanzia biennale Parte di provvedimento in formato grafico C-3382 (A pagamento).
Contratti
2020
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 25 del 2-3-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-03-02&atto.codiceRedazionale=TX20BGA5125
STAZIONE UNICA APPALTANTE DELLA PROVINCIA DI PIACENZA per conto del Comune di Castel San Giovanni
Sede: corso Garibaldi n. 50 - 29121 Piacenza Punti di contatto: Tel. 0523/7951 - Pec: provpc@cert.provincia.pc.it Codice Fiscale: 00233540335
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.25 del 2-3-2020)
Esito di gara - Affidamento in appalto dei servizi di assistenza per l'integrazione scolastica degli alunni diversamente abili e di assistenza pre e post scolastica presso le scuole materna ed elementare del Comune di Castel San Giovanni - Periodo dall'01.01.2020 al 31.12.2021 - CIG principale 807872351E SEZIONE I: AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Stazione Unica Appaltante della Provincia di Piacenza per conto del Comune di Castel San Giovanni. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: appalto con oggetto "Servizi di assistenza per l'integrazione scolastica degli alunni diversamente abili e di assistenza pre e post scolastica presso le scuole materna ed elementare". Durata: dal 01/01/2020 al 31/12/2021. SEZIONE IV: PROCEDURA: aperta. Criterio di aggiudicazione: o.e.p.v. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE Aggiudicatario: "Eurotrend Assistenza scrl", che ha offerto lo sconto del 13,19% sul prezzo posto a base di gara. L'importo offerto per l'esecuzione dell'appalto è pertanto di € € 540.337,20 (oltre IVA ed oneri della sicurezza non soggetti a ribasso pari ad € 00,00) . Punteggio complessivo ottenuto dall'aggiudicatario: 79,49/100. Determina di aggiudicazione: n. 121 del 25/02/2020 del RUP del Comune di Castel San Giovanni. Il responsabile della fase di affidamento dott.ssa Elena Malchiodi TX20BGA5125
Serie Generale
1994
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA'
CONSIGLIO DI STATO
Serie Generale n. 178 del 1-8-1994
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1994-08-01&atto.codiceRedazionale=094A4943&elenco30giorni=false
CONSIGLIO DI STATO
DECRETO 21 luglio 1994
Elezioni del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa. (GU Serie Generale n.178 del 01-08-1994)
IL PRESIDENTE Vista la legge 27 aprile 1982, n. 186, recante ordinamento della giurisdizione amministrativa e del personale di segreteria ed ausiliario del Consiglio di Stato e dei tribunali amministrativi regionali ed, in particolare, gli articoli 7 e 9 relativi alla costituzione del Consiglio di Presidenza ed alla elezione di parte dei componenti di tale organo; Considerato che, in relazione alla scadenza per compiuto triennio dell'attuale Consiglio di presidenza, è necessario provvedere alla elezione dei nuovi componenti elettivi del medesimo; Decreta: L'elezione dei componenti elettivi del Consiglio di presidenza avrà luogo in Roma presso la sede del Consiglio di Stato, piazza Capo di Ferro n. 13, il giorno domenica 27 novembre 1994, con inizio alle ore 9 e temine alle ore 21. Il termine, entro il quale i magistrati che vi abbiano interesse possono comunicare la propria candidatura all'Ufficio elettorale - Consiglio di Stato, Piazza Capo di Ferro n. 13, è fissato al 22 ottobre 1994. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 21 luglio 1994 Il presidente: CRISCI
Parte Seconda
2010
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 113 del 23-9-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-09-23&atto.codiceRedazionale=T10ADD9618
ABC FARMACEUTICI S.P.A.
Sede Legale: in Torino - C.so Vittorio Emanuele II 72
(GU Parte Seconda n.113 del 23-9-2010)
Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio di medicinale per uso umano. Modifica apportata ai sensi del D.Lgs 29 dicembre 2007, n.274. Titolare: ABC Farmaceutici S.p.A - C.so Vittorio Emanuele II, 72 - 10121 Torino. Medicinale KENDO Confezioni e numeri A.I.C: "200 mg/ml gocce orali, soluzione" flacone da 12,5 ml AIC 038061014; "200 mg/ml gocce orali, soluzione" flacone da 20 ml AIC 038061026. Codice pratica N1A/2010/5579. Modifica apportata ai sensi del Regolamento (CE) 1234/2008: Variazione Tipo IA B.II.b.4.a Modifica della dimensione del lotto del prodotto finito fino a 10 volte superiore alla dimensione attuale approvata del lotto: DA 125 l pari a 10000 flaconi da 12,5 ml e 6250 flaconi da 20 ml A 300 l pari a 24000 flaconi da 12,5 ml e 15000 flaconi da 20 ml. I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla scadenza indicata in etichetta. Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione in G.U. Il Legale Rappresentante: Dr Alberto Giraudi T10ADD9618
Contratti
2009
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 86 del 24-7-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-07-24&atto.codiceRedazionale=T-09BFF11228
COMUNE DI CAPOTERRA (CA)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.86 del 24-7-2009)
AVVISO DI GARA - CIG 0344166EC0 I.1) Comune di Capoterra, Ufficio Pubblica Istruzione, Via Cagliari 91, 09012 Capoterra tel.070.7239223, fax 0707239229, www.comune.capoterra.ca.it. II.1.5) Oggetto: affidamento del Servizio ristorazione scolastica per le scuole dell'infanzia statali. II.2.1) Importo a base d'asta Euro 5,00 a costo pasto, stimato per tre anni scolastici IVA escl. Euro 787.500,00. II.3) Durata mesi 27. III.2) Condizioni di partecipazione: indicate nel CSA. IV.1) Procedura Aperta. IV.2.1) Aggiudicazione: Offerta economicamente più vantaggiosa. IV.3.4) Termine ricezione offerte: 14.09.09 ore 13. VI.3) Il testo integrale è disponibile su www.comune.capoterra.ca.it e www.regionesardegna.it. Il Responsabile del Servizio Dr.ssa A. Marongiu T-09BFF11228
Concorsi
2014
DIARI
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 1 DI PERUGIA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 77 del 3-10-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-10-03&atto.codiceRedazionale=14E04441
AZIENDA UNITA' SANITARIA LOCALE UMBRIA N. 1 DI PERUGIA
DIARIO
Diario della prova pratica e convocazione candidati del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di 35 posti vacanti di operatore sociosanitario, di cui 15 posti da assegnare all'Azienda U.S.L. Umbria n. 1 e 20 posti da assegnare all'Azienda ospedaliera di Perugia. (GU n.77 del 03-10-2014)
Si rende noto, ai sensi dell'art. 7, comma 1, deldecreto del Presidente della Repubblica 27 marzo 2001, n. 220, e come previsto al punto 7 del bando, che la prova pratica del concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di trentacinque posti vacanti di operatore socio-sanitario, di cui quindici posti da assegnare all'Azienda U.S.L. Umbria n. 1 e n. 20 posti da assegnare all'Azienda ospedaliera di Perugia - emanato con delibera del Direttore generale n. 420 del 29 maggio 2013, pubblicato nel Bollettino ufficiale della Regione Umbria n. 28 del 18 giugno 2013 e, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, 4ª Serie speciale, n. 52 del 2 luglio 2013, con termine di scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione 1° agosto 2013 - si svolgerà dal 27 ottobre 2014 al 5 marzo 2015, presso il Centro di Formazione del Personale dell'Azienda U.S.L. Umbria n. 1, in via del Giochetto a Perugia, Zona Monteluce, Parco S. Margherita - Padiglione Neri, come dettagliatamente indicato nel diario riportato in fondo. I candidati ammessi dovranno presentarsi per sostenere la prova pratica nel giorno, nell'ora e nella sede indicati, muniti di documento di riconoscimento valido. La mancata presentazione o la presentazione in ritardo, qualunque sia la causa, anche se non dipendente dalla volontà del candidato, comporterà l'esclusione dalla procedura concorsuale. A causa dell'elevato numero di candidati non saranno accolte richieste di espletamento della prova in date diverse da quelle prestabilite per ciascun candidato. L'elenco dei candidati ammessi a partecipare può essere consultato nel sito web istituzionale all'indirizzo www.uslumbria1.gov.it nel link «concorsi e mobilita'» nella pagina dedicata al presente concorso. La prova pratica consisterà nell'esecuzione di tecniche specifiche connesse alla qualificazione professionale richiesta, con riferimento alle principali attività e competenze tecniche previste per l'operatore socio-sanitario. L'esito della prova pratica sarà reso noto ai candidati mediante pubblicazione nel sito web istituzionale all'indirizzo sopra specificato. Per eventuali informazioni rivolgersi all'Ufficio Concorsi ed assunzioni, via Guerra 21, 06127 - Perugia, tel. 075-5412023 - 075-5412078, durante l'orario d'ufficio. Allegato Parte di provvedimento in formato grafico
Parte Seconda
2011
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 126 del 29-10-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-10-29&atto.codiceRedazionale=T11ADD15068
NEOPHARMED GENTILI S.R.L.
Sede Legale: Via San Giuseppe Cottolengo 15, Milano Codice Fiscale n. 06647900965 Capitale Sociale € 100.000,00
(GU Parte Seconda n.126 del 29-10-2011)
Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio di specialità medicinale per uso umano. Modifica apportata ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 274 Specialità medicinale: GENTIPRESS Confezione e numero AIC: 20 mg/6 mg compresse, 14 compresse, AIC n. 033267016 Codice Pratica N1A/2011/1636 Modifica apportata ai sensi del Regolamento (CE) n. 1234/2008: Modifica di Tipo IA, n. B.III.1.a.2): presentazione di un certificato d'idoneità della Farmacopea (R1-CEP 2000-053-REV 02) relativo al principio attivo enalapril maleato, da parte di un produttore già approvato: Azelis Deutschland Pharma GmbH, Weeserweg 23, Germany-47804 Krefeld. Sito produttivo: Zhejiang Huahai Pharmaceutical Co. Ltd., Xunqiao, China-317 024 Linhai, Zhejiang Province. I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta. Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione in G.U. Un procuratore speciale Gianni Ferrari T11ADD15068
Contratti
2020
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 147 del 16-12-2020
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-12-16&atto.codiceRedazionale=TX20BFM27241
AUTOGUIDOVIE S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.147 del 16-12-2020)
Sistema di qualificazione È istituito e gestito da AUTOGUIDOVIE S.p.A., con sede legale in Milano, Via Marco Fabio Quintiliano n. 18, indirizzo p.e.c.: autoguidovie@pec.it, un Sistema di Qualificazione (nel seguito anche "Sistema") degli operatori economici che producono autobus con alimentazioni alternative nuovi di fabbrica, da adibire al trasporto di passeggeri, delle classi definite dalle norme applicabili. Il periodo di efficacia del presente Sistema è di 5 anni a decorrere dalla data di pubblicazione sulla G.U.U.E., salva la facoltà di AUTOGUIDOVIE di proroga di tale durata e di fine anticipata della stessa. Per ulteriori informazioni, si rimanda alla documentazione del Sistema disponibile su: www.autoguidovie.it. Invio alla G.U.U.E.: 11/12/2020. Autoguidovie S.p.A. - Il presidente Camillo Ranza TX20BFM27241
Corte Costituzionale
2018
ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 10 del 7-3-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-03-07&atto.codiceRedazionale=18C00037
N. 9 RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 31 gennaio 2018
Ricorso per questione di legittimita' costituzionale depositato in cancelleria il 31 gennaio 2018 (del Presidente del Consiglio dei ministri). Sanita' - Norme della Regione Basilicata - Riconoscimento delle fibromialgia ed encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare - Previsione che la spesa relativa rientra tra quelle che la Regione gia' sostiene per le malattie rare. - Legge della Regione Basilicata 30 novembre 2017, n. 32 (Fibromialgia ed encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare), artt. 1 e 6, comma 3. (18C00037) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.10 del 7-3-2018)
Ricorso ex art. 127 della Costituzione del Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici è legalmente domiciliato in Roma, via dei Portoghesi n. 12; Contro la Regione Basilicata, in persona del Presidente in carica, con sede a Potenza (85100), viale Vincenzo Verrastro n. 4; Per la declaratoria della illegittimità costituzionale degli articoli 1 e 6, comma 3, della legge della Regione Basilicata 30 novembre 2017, n. 32, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 47 del 30 novembre 2017, giusta deliberazione del Consiglio dei ministri assunta nella seduta del giorno 19 gennaio 2018. Premessa - La legge della Regione Basilicata 30 novembre 2017, n. 32, intitolata «Fibromialgia ed encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare», definisce le malattie di cui al titolo quali «patologie rare» (art. 1) e stabilisce che la spesa relativa ai provvedimenti da adottare per farvi fronte «rientra tra quelle che la Regione già sostiene per le malattie rare» (art. 6, comma 3): tali norme sono costituzionalmente illegittime perchè violano sia l'art. 117, comma 3, della Costituzione - contrastando con il principio fondamentale in materia di tutela della salute che riserva alla potestà legislativa esclusiva dello Stato la individuazione e qualificazione delle patologie rare -sia lo stesso principio di uguaglianza di cui all'art. 3 della Costituzione - introducendo elementi di disparità di trattamento tra cittadini a seconda della regione di residenza. - La legge e, segnatamente, le disposizioni indicate in epigrafe, vengono pertanto impugnate con il presente ricorso ex art. 127 Cost. affinchè ne sia dichiarata la illegittimità costituzionale e ne sia pronunciato il conseguente annullamento per i seguenti Motivi di diritto 1. Com'è noto, l'art. 59, comma 50, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 stabilì che «Al fine di assicurare una maggiore equità del sistema della partecipazione alla spesa sanitaria e delle relative esenzioni, nonchè di evitare l'utilizzazione impropria dei diversi regimi di erogazione delle prestazioni sanitarie», il Governo era delegato ad emanare, entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi di riordino, con decorrenza 1° maggio 1998, della partecipazione alla spesa e delle esenzioni, nel rispetto, tra l'altro, del seguente principio e criterio direttivo: «l'esenzione per patologie prevede la revisione delle forme morbose che danno diritto all'esenzione delle correlate prestazioni di assistenza sanitaria, farmaceutica e specialistica, ivi comprese quelle di alta specializzazione in particolare quando trattasi di condizioni croniche e/ o invalidanti; specifiche forme di tutela sono garantite alle patologie rare e ai farmaci orfani. All'attuazione delle disposizioni del decreto legislativo si provvede con regolamento del Ministro della sanità ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400» (lett. f). In attuazione della delega e del principio di cui alla disposizione testè citata è stato emanato il decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124 il quale, all'art. 5, ha stabilito che con regolamenti del Ministro della sanità, da emanarsi ai sensi dell'art. 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, «sono individuate, rispettivamente: a) le condizioni di malattia croniche o invalidanti; b) le malattie rare. Le condizioni e malattie di cui alle lettere a) e b) danno diritto all'esenzione dalla partecipazione per le prestazioni di assistenza sanitaria indicate dai medesimi regolamenti. Nell'individuare le condizioni di malattia, il Ministro della sanità tiene conto della gravità clinica, del grado di invalidità, nonchè della onerosità della quota di partecipazione derivante dal costo del relativo trattamento» (comma 1). In base a quanto previsto, in parte qua, dal decreto legislativo delegato sono stati poi adottati i decreti ministeriali 28 maggio 1999, n. 329 e il decreti ministeriale 18 maggio 2001, n. 279 i quali individuano, elencandole, rispettivamente, le malattie croniche e invalidanti e quelle rare che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione al costo per le correlate prestazioni sanitarie incluse nei livelli essenziali di assistenza: tra le patologie rare non figura, allo stato, nè la fibromialgia nè l'encefalomielite mialgica benigna. E perciò, del tutto coerentemente, neppure il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 - recante «Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza» - il quale, all'Allegato 7, contiene l'elenco delle malattie rare esentate dalla partecipazione al costo, menziona come tali le patologie sopra indicate. 2. Dal complesso di tali disposizioni risulta dunque evidente che il potere di individuare e qualificare, per quanto qui specificamente interessa, le patologie rare spetta, in via esclusiva, allo Stato e che tale potere viene in concreto esercitato dal Ministro della Sanità - ora dal Ministro della Salute - il quale vi provvede con propri decreti aventi natura regolamentare. La legge statale determina così un principio fondamentale in materia di tutela della salute che, nel riservare allo Stato la potestà di individuazione delle malattie rare, risulta perfettamente ragionevole e comprensibile ove si consideri che la qualificazione di una patologia come rara dipende da valutazioni di ordine epidemiologico demandate ad organismi tecnico-scientifici e rispetto alle quali il profilo regionale/localistico è privo di qualsiasi rilevanza. Più precisamente, vengono a tal fine in considerazione, in primo luogo, la scarsa frequenza della malattia a livello nazionale - frequenza riferita al limite di prevalenza di 5 casi per 10.000 abitanti stabilito in sede europea - e, poi, la gravità clinica della patologia - sulla quale incide anche la difficoltà della diagnosi - nonchè il grado «di invalidità che la malattia comporta anche in ragione dell'assenza di terapie specifiche: condizioni che, al momento, non ricorrono nel caso della fibromialgia e dell'encefalomielite mialgica benigna. Quel che è certo è che se una patologia può essere, alla luce dei criteri sopra indicati, definita come rara, come tale essa dev'essere dichiarata - con d.m. - a livello nazionale: così come, per converso, è altrettanto certo che una patologia non può essere riconosciuta rara, singulatim, dall'una o dall'altra Regione, con tutte le conseguenze che da una siffatta qualificazione derivano. Anzi, a ben vedere, la decisione circa il carattere - diffuso o raro - di una certa malattia si colloca addirittura in un momento logicamente anteriore e preliminare rispetto alla stessa determinazione - di sicura competenza statale (art. 117, comma 2, lett. m) Cost. e art. 1, comma 2, decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502) - dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza sanitaria. E dunque, anche ammettendo che singole Regioni - purchè non sottoposte a piano di rientro dal disavanzo sanitario - possano - con atti ad efficacia limitata al rispettivo territorio - estendere l'esenzione dalla partecipazione al costo delle correlate prestazioni sanitarie a soggetti affetti da malattie non comprese nell'elenco di cui all'Allegato 7 al citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui LEA, intuitive esigenze di coordinamento in materia sanitaria e, ancor prima, di rispetto del principio di eguaglianza, escludono nel modo più assoluto la possibilità di ipotizzare l'esistenza di un potere delle regioni di qualificare come rara l'una o l'altra patologia. La rarità di una malattia può essere infatti unicamente dichiarata dallo Stato - e, per esso, dal Ministero della Salute, quale Dicastero istituzionalmente preposto alla definizione unitaria degli indirizzi in materia di tutela della salute umana e, quindi, di prevenzione, cura e riabilitazione dalle malattie - sulla base dei criteri all'uopo stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, dagli enti e dagli istituti nazionali competenti in materia (in primis, dall'Istituto Superiore di Sanità, al cui interno opera, com'è noto, il Centro Nazionale Malattie Rare) nonchè dalla comunità scientifica. È pertanto assolutamente inconcepibile che l'una o l'altra Regione o Provincia autonoma si surroghino allo Stato nella qualificazione come rara dell'una o dell'altra patologia arrogandosi in tal modo un potere che loro non compete e pervenendo così, nei fatti, al risultato di un inammissibile riconoscimento del carattere di malattia rara ... a macchia di leopardo!. Soprattutto se tale riconoscimento non è fondato su criteri ed evidenze di carattere scientifico-epidemiologico o su specifiche acquisizioni tecnico-scientifiche verificate e validate da parte degli organismi competenti, ma si basa su valutazioni discrezionali di ordine politico-sanitario per loro natura essenzialmente variabili e mutevoli. In assenza di (conformi) determinazioni assunte a livello nazionale, interventi legislativi regionali del genere, asseritamente posti in essere nell'esercizio della competenza legislativa concorrente della quale le Regioni godono in materia di tutela della salute, sono perciò costituzionalmente risolvendosi eo ipso nell'introduzione di una disciplina differenziata (e, di riflesso, discriminatoria) per singole regioni. 3. Non pare perciò fuor di luogo ricordare a questo proposito che codesta Ecc.ma Corte con le sentenze nn. 282 del 2002 e 338 del 2003 ha già avuto modo di affermare che interventi legislativi volti ad incidere su scelte proprie dell'arte medica non sono ammissibili ove nascano da pure valutazioni di discrezionalità politica e non prevedano «l'elaborazione di indirizzi fondati sulla verifica dello stato delle conoscenze scientifiche e delle evidenze sperimentali acquisite, tramite istituzioni e organismi - di norma nazionali o sovranazionali - a ciò deputati» nè costituiscano «il risultato di una siffatta verifica», dato l'essenziale rilievo che, a questi fini, rivestono gli organi tecnico-scientifici. Come evidenziato nell'occasione da codesta Corte, «a indirizzi e indicazioni di tal natura alludono del resto talune norme di legge che configurano in capo a organi statali compiti di "adozione di norme, linee guida e prescrizioni tecniche di natura igienico-sanitaria" (art. 114, comma 1, lettera b, del decreto legislativo n. 112 del 1998; art. 47-ter, comma 1, lettera b, del decreto legislativo n. 300 del 1999), o di "approvazione di manuali e tecniche" (art. 114,. comma 1, lettera d, del decreto legislativo n. 112 del 1998), o di "indirizzi generali e coordinamento in materia di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle malattie umane" (art. 47-ter, comma 1, lettera a), del decreto legislativo n. 300 del 1999): norme che, indipendentemente dall'attualità del riparto di funzioni che esse realizzavano nel quadro dell'assetto costituzionale dei rapporti fra Stato e Regioni precedente alla legge costituzionale n. 3 del 2001, concorrono tuttora a configurare i principi fondamentali della materie» (così la sentenza n. 282/2002). Codesta Ecc.ma Corte ha poi aggiunto che sono proprio tali determinazioni assunte a livello nazionale che, garantendo condizioni di fondamentale uguaglianza su tutto il territorio nazionale, evitano che si introduca una disciplina differenziata, sul punto, per ogni singola regione: la previsione legislativa non può quindi che essere rimessa allo Stato e non alle singole legislazioni regionali e provinciali, le quali, altrimenti, creano una differente regolamentazione all'interno del territorio nazionale (in questi termini la sentenza n. 338/2003). Tali principi - specificamente affermati con riferimento a leggi regionali intese a limitare o vietare il ricorso a determinate pratiche terapeutiche - ad avviso di questo Patrocinio ben si attagliano, anche in considerazione della loro valenza generale, pure alla presente fattispecie nella quale si discute della legittimità di una legge regionale che, in assenza di qualsiasi valido fondamento scientifico ed epidemiologico ma, come si ha motivo di supporre, unicamente sulla base di una scelta di carattere politico, pretende di qualificare come rara una determinata patologia. 4. Completezza di esposizione impone peraltro di evidenziare che il Consiglio Superiore di Sanità, nella seduta del 14 settembre 2015, con specifico riferimento all'eventuale inclusione della fibromialgia tra le malattie croniche e invalidanti - e non, si badi bene, tra quelle rare - soggette a tutela ai sensi del decreto legislativo n. 124/1998, ha ritenuto necessario «attendere che siano definiti i cut-off - vale a dire le soglie: n.d.r. - attraverso studi idonei». Lo stesso organo ha poi istituito un gruppo di lavoro, denominato «Progetto Fibromialgia», il quale ha elaborato una «Proposta progettuale per la definizione dei cut-off della fibromialgia» attualmente all'esame del Ministro della salute: non è pertanto escluso che, in prospettiva, sulla base delle risultanze anche di tale Progetto, possa addivenirsi all'inclusione della fibromialgia nell'elenco nazionale delle malattie croniche e invalidanti. Tant'è vero che con una recente risoluzione approvata dalla XII^ Commissione della Camera dei deputati il 15 novembre 2017 si è impegnato il Governo ad assumere iniziative per includere le malattie di cui trattasi tra quelle croniche rientranti tra i nuovi LEA. 5. Per queste ragioni la legge regionale all'esame, riconoscendo, nel titolo nonchè nella rubrica e nell'art. 1, comma 1, la fibromialgia e l'encefalomielite mialgica benigna quali patologie rare, eccede palesemente dalle competenze regionali e viola frontalmente il principio fondamentale stabilito dalle leggi statali citate secondo cui, come s'è detto, il potere di individuare e qualificare le patologie rare spetta in via esclusiva allo Stato e, per esso, al Ministro della Salute il quale, sino ad ora, non ha ritenuto che quelle malattie presentino le caratteristiche per essere definite rare. L'art. 1 citato - nonchè l'art. 6, comma 3, che, come s'è detto, in base alla qualificazione operata stabilisce che la spesa relativa ai provvedimenti da adottare per fare fronte alle suddette patologie rientra tra quelle che la Regione già sostiene per le malattie rare - violano dunque, e ad un tempo, l'art. 117, comma 3, della Costituzione, contrastando con principi fondamentali in materia di tutela della salute stabiliti da leggi dello Stato, e l'art. 3 della Carta fondamentale, riservando, anche a prescindere dall'esenzione dal ticket, una «condizione sanitaria» differenziata ai soggetti affetti da fibromialgia ovvero da encefalomielite mialgica benigna residenti nella regione Basilicata rispetto a tutti gli altri cittadini affetti dalle stesse malattie ma residenti in altre regioni, i quali ne risultano, di riflesso e per converso, discriminati. P.Q.M. Chiede che codesta Ecc.ma Corte voglia dichiarare costituzionalmente illegittimi, e conseguentemente annullare, per i motivi sopra rispettivamente indicati ed illustrati, gli articoli 1 e 6, comma 3, della legge della Regione Basilicata 30 novembre 2017, n. 32, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 47 del 30 novembre 2017, giusta deliberazione del Consiglio dei ministri assunta nella seduta del giorno 19 gennaio 2018. Con l'originale notificato del ricorso si depositeranno i seguenti atti e documenti: 1. attestazione relativa alla approvazione, da parte del Consiglio dei ministri nella riunione del giorno 19 gennaio 2018, della determinazione di impugnare gli articoli 1 e 6, comma 3, della legge della Regione Basilicata 30 novembre 2017, n. 32, pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 47 del 30 novembre 2017, giusta deliberazione del Consiglio dei ministri assunta nella seduta del giorno 19 gennaio 2018; 2. copia della legge regionale impugnata pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata n. 47 del 30 novembre 2017. Con riserva di illustrare e sviluppare in prosieguo i motivi di ricorso anche alla luce delle difese avversarie. Roma, 29 gennaio 2018 Il vice Avvocato generale dello Stato: Mariani
Serie Generale
1998
LEGGI, DECRETI E ORDINANZE PRESIDENZIALI
Serie Generale n. 125 del 1-6-1998
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1998-06-01&atto.codiceRedazionale=098G0219&elenco30giorni=false
note: Entrata in vigore della legge: 16-6-1998
LEGGE 26 maggio 1998, n. 167
Partecipazione dell'Italia alla V ricostituzione delle risorse del Fondo asiatico di sviluppo. (GU Serie Generale n.125 del 01-06-1998)
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Art. 1. 1. È autorizzata la corresponsione della somma di L. 109.456.000.000 a saldo del contributo dovuto dall'Italia alla quinta ricostituzione delle risorse del Fondo asiatico di sviluppo nonchè alla ricostituzione delle risorse del Fondo assistenza tecnica della Banca asiatica di sviluppo. Art. 2. 1. La somma di cui all'articolo 1 è versata su un apposito conto corrente infruttifero, istituito presso la Tesoreria centrale, intestato alla Direzione generale del tesoro e denominato "Partecipazione italiana a banche, fondi ed organismi internazionali", dal quale sono effettuati i versamenti per provvedere all'erogazione dei contributi autorizzati dalla presente legge. Art. 3. 1. All'onere derivante dalla presente legge, pari a L. 109.456.000.000 per l'anno 1997, si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto ai fini del bilancio triennale 1997-1999 al capitolo 9001 dello stato di previsione del Ministero del tesoro per il 1997, parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero del tesoro. 2. Il Ministro del tesoro è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Data a Roma, addì 26 maggio 1998 SCALFARO Prodi, Presidente del Consiglio dei Ministri Ciampi, Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica Visto, il Guardasigilli: Flick
Contratti
2011
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 10 del 24-1-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-01-24&atto.codiceRedazionale=T11BFK1248
AZIENDA OSPEDALIERA "OSPEDALE TREVIGLIO-CARAVAGGIO"
Sede Legale : Treviglio, P.le Ospedale n. 1
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.10 del 24-1-2011)
Fornitura di sistemi analitici completi per esecuzione del complesso TORCH e di altri dosaggi immunometrici occorrenti all'Azienda Ospedaliera. I.1) A.O. "OSPEDALE TREVIGLIO-CARAVAGGIO, P.le Ospedale n.1, 24047 Treviglio, tel. 0363.424602 Fax 0363.424404, ufficiogare@ospedale.treviglio.bg.it, www.ospedale.treviglio.bg.it. Informazioni e documentazione: p.ti sopra indicati. I.2) Organismo di diritto pubblico, salute, no. II.1.1) Fornitura di sistemi analitici completi per esecuzione del complesso TORCH e di altri dosaggi immunometrici occorrenti all'Azienda Ospedaliera II.1.2) Forniture. Luogo: Ospedale di Treviglio. Cod. NUTS ITC46 II.1.3) Appalto pubblico. II.1.5) Fornitura di sistemi per esecuzione del complesso TORCH e di altri dosaggi immunometrici occorrenti all'Ospedale di Treviglio II.1.6) CPV 33124110 II.1.8) SI Uno o più lotti II.1.9) NO. II.2.1) Importo complessivo presunto a base d'asta: lotto 1 Euro. 495.000,00 (IVA esclusa); lotto 2 Euro. 225.000,00 (IVA esclusa). Adesione successiva per Aziende Consorzio AIPEL fino al raggiungimento del 300% dell'importo complessivo aggiudicato. Oneri della sicurezza da interferenze non soggetti a ribasso d'asta Euro. 2.250,00 (+ IVA) per ogni lotto. II.2.2) SI Eventuale prolungamento del contratto per ulteriori 36 mesi. II.3) mesi: 36. III.1.1) Cauzioni e garanzie ai sensi art. 75 e 113 D.Lgs. 163/2006 s.m.e.i. III.1.2) Finanziamento con mezzi propri di bilancio. Modalità di pagamento: indicate nel capitolato speciale di gara. III.1.3) Ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs. 163/2006 s.m.e.i. III.2) Condizioni di Partecipazione: III.2.1) III.2.2) III.2.3) Cfr. disciplinare di gara. III.2.4) NO. III.3.1) NO IV) Procedura: IV.1.1) Aperta. IV.2.1) Offerta economicamente più vantaggiosa, criteri indicati nel Disciplinare di Gara. IV.2.2) NO. IV.3.2) SI Avviso di preinformazione 2011/S 002 - 002789 del 05.01.2011 Documenti a pagamento: NO. IV.3.4) 04/03/2011 h.12.00 IV.3.6) IT. IV.3.7) 180 gg. IV.3.8) Apertura: 04/03/2011 h.14.00 Luogo: Ospedale di Treviglio. Persone ammesse: SI. Chiunque interessato potrà presenziare alla seduta di gara; solamente il Legale Rappresentante o suo sostituto munito di delega/procura potrà produrre dichiarazioni a verbale. VI.1) VI.2): NO VI.3) Provvedimento indizione gara: deliberazione n. 17 del 07.01.2011. CIG lotto 1: 07998855FA CIG lotto 2: 0799918137. Ammissione alla gara subordinata al versamento di Euro. 35,00 (lotto 1) e di Euro. 20,00 (lotto 2) all'AVCP. Sono parte integrante del bando di gara il Disciplinare, il Capitolato Speciale e relativi allegati, scaricabili dal sito www.ospedale.treviglio.bg.it - link gare d'appalto. Il modulo "Ritiro atti di gara" dovrà essere compilato e trasmesso a mezzo fax (0363/424404). Informazioni necessarie per partecipazione e formulazione dell'offerta sono contenute negli atti di gara. L'A.O. si riserva di revocare la procedura per comprovate ragioni dandone comunicazione ai concorrenti, senza che gli stessi possano accampare pretese al riguardo. L'A.O. si riserva di aggiudicare anche in presenza di una sola offerta valida. Le richieste di chiarimento dovranno pervenire entro il 23.02.2011. Eventuali chiarimenti saranno pubblicati sul sito web aziendale e, una volta pubblicati, sono da intendersi conosciuti da tutti i concorrenti. Responsabile del procedimento: Dott. Paolo Grazioli. Bando trasmesso alla G.U.C.E. in data 21.01.2011. Il Direttore Generale (Dott. Cesare Ercole) T11BFK1248
Serie Generale
2007
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEI TRASPORTI
Serie Generale n. 202 del 31-8-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-08-31&atto.codiceRedazionale=07A07685&elenco30giorni=false
MINISTERO DEI TRASPORTI
DECRETO 2 agosto 2007
Autorizzazione all'organismo CSI S.p.a. all'espletamento dei compiti di cui all'articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134. (GU Serie Generale n.202 del 31-08-2007)
IL COMANDANTE GENERALE del Corpo delle capitanerie di porto Vista la legge 5 giugno 1962, n. 616, sulla sicurezza della navigazione e della vita umana in mare; Vista la legge 23 maggio 1980, n. 313, relativa alla ratifica ed esecuzione della convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare, adottata a Londra il 1° novembre 1974 e successive modificazioni (Solas 1974/78); Vista legge 28 gennaio 1994, n. 84, e successive modificazioni, recante riordino della legislazione in materia portuale, ed in particolare l'art. 3 che attribuisce la competenza in materia di sicurezza della navigazione al Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche ed in particolare l'art. 4 relativo alle attribuzioni dei dirigenti; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 2 luglio 2004, n. 184, recante riorganizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare l'art. 8 relativo alle attribuzioni del Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto; Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233, recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri. Delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni in materia di funzioni e organizzazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134, concernente regolamento recante disciplina per le navi mercantili dei requisiti per l'imbarco, il trasporto e lo sbarco di merci pericolose, ed in particolare l'art. 30 relativo all'approvazione di imballaggi, grandi imballaggi e contenitori intermedi utilizzati per il trasporto marittimo di merci pericolose; Vista l'istanza in data 18 gennaio 2007 e successiva documentazione integrativa presentata da CSI S.p.A. con sede in Bollate (Milano), viale Lombardia n. 20, intesa ad ottenere l'autorizzazione all'espletamento dei compiti di cui all'art. 30 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134; Visto l'art. 31 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134, relativo alle modalità di rilascio della succitata autorizzazione. Decreta: Art. 1. 1. L'organismo CSI S.p.a. con sede in Bollate (Milano), viale Lombardia n. 20, è autorizzato ad espletare i compiti previsti dall'art. 30 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134, per l'approvazione degli imballaggi, dei contenitori intermedi, escluse le ispezioni, e dei grandi imballaggi di cui, rispettivamente, ai capitoli 6.1, 6.5 e 6.6 del codice IMDG. 2. Il succitato organismo dovrà apporre sugli imballaggi la seguente sigla di identificazione: CSI. Art. 2. 1. La presente autorizzazione è valida 10 anni dalla data del rilascio ed è soggetta alle disposizioni di cui al Capo V del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2005, n. 134. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 2 agosto 2007 Il Comandante generale: Pollastrini
Parte Seconda
2019
Annunzi commerciali
Altri annunzi commerciali
Parte Seconda n. 8 del 19-1-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-01-19&atto.codiceRedazionale=TX19AAB530
QUARZO S.R.L.
Sede legale: Galleria del Corso, 2 - 20122 Milano
(GU Parte Seconda n.8 del 19-1-2019)
Avviso di cessione di crediti ai sensi degli artt. 1 e 4 della L. 30 aprile 1999, n. 130 (la "legge 130/99") e dell'articolo 58 del Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n. 385 (il "TUB") e informativa ai sensi dell'articolo 13 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 Quarzo S.r.l., società costituita ai sensi dell'art. 3 della legge 130/99, con sede legale in Galleria del Corso 2, 20122 Milano, Codice Fiscale e iscrizione al Registro delle Imprese di Milano n.03312560968, Partita IVA n.10536040966, soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. (di seguito, la "Societa'"), comunica che, in forza di un contratto di cessione di crediti stipulato in data 01 Marzo 2017 con Compass Banca S.p.A., con sede legale in Milano, Via Caldera 21, numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Milano 00864530159, Partita IVA n. 10536040966, Banca iscritta all'Albo delle Banche, appartenente al Gruppo Bancario Mediobanca iscritto all'Albo dei Gruppi Bancari e soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. (di seguito, "Compass" o il "Cedente"), ha acquistato pro soluto ed in blocco, ai sensi e per gli effetti degli artt. 1 e 4 della legge 130/99 e dell'articolo 58 TUB, tutti i crediti (per capitale, interessi, anche di mora, spese, danni, indennizzi e quant'altro) (di seguito, i "Crediti") derivanti dai contratti di credito al consumo stipulati da Compass con i propri clienti (di seguito, i "Contratti di Credito") che alla data del 03 gennaio 2019 (la "Data di Valutazione") avevano le seguenti caratteristiche: 1) siano classificati come crediti in bonis in base ai criteri adottati da Compass Banca S.p.A. in conformità alla normativa emanata dalla Banca d'Italia e che quindi non siano mai stati classificati incagliati o in sofferenza in base ai criteri adottati da Compass Banca S.p.A. in conformità alla normativa emanata dalla Banca d'Italia; 2) contratti di credito al consumo i cui prestiti siano stati erogati originariamente da Compass Banca S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.); 3) contratti di credito al consumo stipulati con persone fisiche (in qualità sia di beneficiari, sia di garanti, sia di obbligati a qualunque titolo) residenti in Italia; 4) contratti di credito al consumo denominati in euro; 5) contratti di credito al consumo che prevedano il pagamento delle rate con cadenza mensile, tramite addebito diretto ("SDD") oppure bollettino postale oppure tramite addebito diretto su carta di credito; 6) contratti di credito al consumo il cui pagamento rateale preveda, per ciascuna rata, sia il pagamento di interessi (qualora il Tasso Nominale Annuo (T.A.N.) sia maggiore di zero) sia il rimborso del capitale; 7) contratti di credito al consumo le cui rate scadute siano state integralmente pagate; 8) contratti di credito al consumo con almeno una rata scaduta; 9) contratti di credito al consumo il cui piano di ammortamento non preveda più di 120 rate; 10) contratti di credito al consumo stipulati da Compass Banca S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.) tra il 20 giugno 2017 e il 30 novembre 2018; 11) contratti di credito al consumo stipulati per l'acquisto di veicoli registrati al Pubblico Registro Automobilistico, la cui data di prima immatricolazione risale a non oltre ventiquattro mesi dalla rispettiva data di stipulazione, e tale scopo è indicato nel relativo contratto, il cui ammontare di capitale ancora dovuto è compreso tra euro 18.532,51 e 29.496,00 ed il cui codice contratto abbia le ultime due cifre comprese tra 31 e 40 (compresi); oppure contratti di credito al consumo stipulati per l'acquisto di veicoli registrati al Pubblico Registro Automobilistico, la cui data di prima immatricolazione risale a oltre ventiquattro mesi dalla rispettiva data di stipulazione, e tale scopo è indicato nel relativo contratto, il cui ammontare di capitale ancora dovuto è compreso tra euro 6.509,40 e 29.030,89 ed il cui codice contratto abbia le ultime due cifre comprese tra 31 e 40 (compresi); oppure contratti di credito al consumo originati da Compass Banca S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.) recanti la dicitura "prestito personale" (la quale dicitura indica la classificazione dei contratti di credito al consumo in questione effettuata da Compass Banca S.p.A. come "prestiti personali") il cui ammontare di capitale ancora dovuto è compreso tra euro 5.679,09 e 29.496,63 ed il cui codice contratto abbia le ultime due cifre comprese tra 31 e 40 (compresi); oppure contratti di credito al consumo stipulati per l'acquisto del bene di consumo indicato nel relativo contratto (e comunque diverso dai veicoli), il cui ammontare di capitale ancora dovuto è compreso tra euro 2.219,27 e 29.400,72 ed il cui codice contratto abbia le ultime due cifre comprese tra 31 e 40 (compresi) . 12) contratti di credito al consumo il cui piano di ammortamento originariamente concordato non sia stato mai modificato, anche a seguito della novazione da parte di Compass Banca S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.) di precedenti contratti di credito dalla stessa concessi, ovvero sia stato modificato solo al fine di consentire al relativo debitore di differire il pagamento di una o più rate al termine del relativo piano di ammortamento (c.d. "accodamento" delle rate), mediante richiesta fatta dal relativo debitore anteriormente al periodo di 12 mesi precedenti la relativa Data di Valutazione. Risultano tuttavia esclusi dalla cessione i crediti derivanti da contratti di finanziamento che, ancorchè rispondenti ai criteri di cui sopra, alla relativa Data di Valutazione presentino alcuna delle seguenti caratteristiche: 1) in relazione ai quali almeno una rata sia stata pagata con 30 o più giorni di ritardo, considerando le rate in scadenza nei 12 mesi precedenti la relativa Data di Valutazione (inclusa); 2) in relazione ai quali, avuto riguardo all'intera durata della pratica, almeno una rata sia stata pagata con 60 o più giorni di ritardo; 3) i cui beneficiari siano stati finanziati ad altro titolo da Compass Banca S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.) e in relazione a tali ulteriori rapporti contrattuali almeno una rata sia stata pagata con 30 o più giorni di ritardo, considerando le rate in scadenza nei 12 mesi precedenti la relativa Data di Valutazione Iniziale (inclusa); 4) i cui beneficiari siano stati finanziati ad altro titolo da Compass Banca S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.) e in relazione a tali ulteriori rapporti contrattuali, avuto riguardo all'intera durata della pratica, almeno una rata sia stata pagata con 60 o più giorni di ritardo; 5) siano stati erogati da Compass Banca S.p.A. (anche nella sua precedente denominazione sociale di Compass S.p.A.) a persone fisiche (in qualità sia di beneficiari, sia di garanti, sia di obbligati a qualunque titolo) per un ammontare complessivo in linea capitale superiore ad Euro 75.000,00; 6) siano stati erogati a favore di soggetti dipendenti di Compass o di altre società da questa controllate o a questa collegate o di altre società facenti parte del gruppo bancario Mediobanca; 7) il cui piano di ammortamento preveda una maxi rata finale di ammontare superiore alle altre rate del relativo piano di ammortamento; 8) siano stati erogati in virtù di agevolazioni o contributi concessi da parte di soggetti terzi ai sensi di legge; 9) i cui debitori sono persone fisiche che hanno un saldo di pagamento superiore a Euro 100.000,00 su conti di pagamento aperti presso Compass Banca S.p.A. 10) garantiti dalla (o che comunque prevedano la) cessione del quinto dello stipendio ovvero che prevedano una delegazione per il pagamento di parte dello stipendio del debitore in favore di Compass. I diritti che assistono e garantiscono il pagamento dei Crediti o altrimenti ad essi inerenti (ivi inclusa, a titolo esemplificativo, qualsiasi garanzia, reale o personale, trasferibile per effetto della cessione dei Crediti e le garanzie derivanti da qualsiasi negozio con causa di garanzia, rilasciate o comunque formatesi in capo a Compass in relazione ai Contratti di Credito) sono trasferiti alla Società ai sensi dell'articolo 1263 del codice civile e senza bisogno di alcuna formalità o annotazione, come previsto dal comma 3 dell'articolo 58 del TUB (così come successivamente modificato e integrato) richiamato dall'articolo 4 della Legge 130/99. La Società ha conferito incarico a Compass ai sensi della legge 130/99 affinchè in suo nome e per suo conto, in qualità di soggetto incaricato della riscossione dei crediti ceduti, proceda all'incasso e al recupero delle somme dovute. In forza di tale incarico, i debitori ceduti continueranno a pagare a Compass ogni somma dovuta in relazione ai Crediti nelle forme previste dai relativi Contratti di Credito o in forza di legge e dalle eventuali ulteriori informazioni che potranno essere comunicate ai debitori ceduti dalla Società e/o da Compass. La cessione dei Crediti ha comportato necessariamente il trasferimento anche dei dati personali - anagrafici, patrimoniali e reddituali - contenuti nei documenti e nelle evidenze informatiche connessi ai Crediti e relativi ai debitori ceduti ed ai rispettivi garanti (i "Dati Personali"). Ciò premesso, la Società, in qualità di titolare del trattamento (il "Titolare"), è tenuta a fornire ai debitori ceduti, ai rispettivi garanti, ai loro successori ed aventi causa (gli "Interessati") l'informativa di cui all'art. 13 del d.lgs. 196/2003, Codice in materia di Protezione dei Dati Personali ("Codice privacy") ed assolve tale obbligo mediante la presente pubblicazione in forza del provvedimento dell' Autorità Garante per la protezione dei dati personali del 18 gennaio 2007 (il "Provvedimento"), recante disposizioni circa le modalità con cui rendere l'informativa in forma semplificata in caso di cessione in blocco di crediti. Pertanto, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 13 del Codice Privacy e del citato Provvedimento, la Società - in nome e per conto proprio nonchè di Compass e degli altri soggetti di seguito individuati - informa che i Dati Personali degli Interessati contenuti nei documenti relativi a ciascun Credito ceduto saranno trattati esclusivamente nell'ambito della ordinaria attività del Titolare e secondo le finalità legate al perseguimento dell'oggetto sociale del Titolare stesso, e quindi: - per l'adempimento ad obblighi previsti da leggi, regolamenti e normativa comunitaria ovvero a disposizioni impartite da Autorità a ciò legittimate da legge o da organi di vigilanza e controllo; e - per finalità strettamente connesse e strumentali alla gestione del rapporto con i debitori/garanti ceduti (es. gestione incassi, esecuzione di operazioni derivanti da obblighi contrattuali, verifiche e valutazione sulle risultanze e sull'andamento dei rapporti, nonchè sui rischi connessi e sulla tutela del credito) nonchè all'emissione di titoli da parte della Società. Il trattamento dei Dati Personali avverrà mediante elaborazioni manuali o strumenti elettronici o comunque automatizzati, informatici e telematici, con logiche strettamente correlate alle finalità sopra menzionate, e comunque, in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza dei Dati Personali stessi. I Dati Personali potranno, altresì, essere comunicati - in ogni momento - a soggetti volti a realizzare le finalità sopra elencate e le indicate ulteriori finalita': 1) riscossione e recupero dei crediti ceduti (anche da parte dei legali preposti a seguire le procedure giudiziali per l'espletamento dei relativi servizi); 2) espletamento dei servizi di cassa e di pagamento; 3) emissione di titoli da parte della Società e collocamento dei medesimi; 4) consulenza prestata in merito alla gestione della Società da revisori contabili e altri consulenti legali, fiscali ed amministrativi; 5) assolvimento di obblighi connessi a normative di vigilanza della Società e/o fiscali; 6) effettuazione di analisi relative al portafoglio di crediti ceduto e/o di attribuzione del merito di credito ai titoli che verranno emessi dalla Società; 7) tutela degli interessi dei portatori di tali titoli. I soggetti appartenenti alle categorie ai quali i dati potranno essere comunicati utilizzeranno i dati in qualità di autonomi titolari del trattamento, in piena autonomia e nel rispetto delle disposizioni del Codice Privacy. In particolare, Compass, operando in qualità di servicer per la gestione dei Crediti e del relativo incasso, tratterà i dati in qualità di Responsabile del trattamento. Possono altresì venire a conoscenza dei Dati Personali in qualità di incaricati del trattamento - nei limiti dello svolgimento delle mansioni assegnate - persone fisiche appartenenti alle categorie dei consulenti e/o dei dipendenti del Titolare stesso. L'elenco completo ed aggiornato dei soggetti ai quali i Dati Personali possono essere comunicati e di quelli che ne possono venire a conoscenza possono essere consultati in ogni momento inoltrando apposita richiesta al Titolare o al Responsabile del trattamento. I Dati Personali potranno anche essere comunicati all'estero per dette finalità ma solo a soggetti che operino in Paesi appartenenti all'Unione Europea. I Dati Personali non saranno oggetto di diffusione. Quarzo S.r.l. informa, infine, che la legge attribuisce a ciascuno degli Interessati gli specifici diritti di cui all'articolo 7 del Codice in materia di Protezione dei Dati Personali; a mero titolo esemplificativo e non esaustivo, il diritto di chiedere e ottenere la conferma dell'esistenza o meno dei propri dati personali, di conoscere l'origine degli stessi, le finalità e modalità del trattamento, l'aggiornamento, la rettificazione nonchè, qualora vi abbiano interesse, l'integrazione dei Dati Personali medesimi. I diritti di cui sopra possono essere esercitati rivolgendosi a Compass, con sede legale in Via Caldera 21, Milano, nella sua qualità di Responsabile del trattamento dei Dati Personali. Per ogni informazione relativa al presente avviso e ai Crediti ceduti è altresì possibile rivolgersi a Quarzo S.r.l. presso la sede sociale. Milano, 07 gennaio 2019 p. Quarzo S.r.l. - Il consigliere Marco Marzotto TX19AAB530
Concorsi
2000
ENTI LOCALI
COMUNE DI SANT'ANTIMO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 78 del 6-10-2000
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2000-10-06&atto.codiceRedazionale=00E13394
COMUNE DI SANT'ANTIMO
CONCORSO (scad. 5 novembre 2000)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di due posti di geometra categoria C1 (ex sesta qualifica funzionale). (GU n.78 del 06-10-2000)
È indetto concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura di due posti di geometra categoria C1 (ex sesta qualifica funzionale); Titolo di studio richiesto: diploma di geometra o perito edile; Termine di presentazione domanda: trenta giorni dalla pubblicazione. Il testo integrale del bando e lo schema di domanda di ammissione sono disponibili presso il servizio 'Gestione del personalè del comune di Sant'Antimo (Napoli) tel. 081/8329306-303. La responsabile del servizio: Meles
Contratti
2023
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 132 del 15-11-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-11-15&atto.codiceRedazionale=TX23BFM31275
VALLE CAMONICA SERVIZI S.R.L.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.132 del 15-11-2023)
Bando di gara - CIG A0298A9F81 SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE. Valle Camonica Servizi S.r.l. Via M. Rigamonti 65, 25047 Darfo Boario Terme, pec: appalti@pec.vallecamonicaservizi.it, www.vcsweb.it. SEZIONE II: OGGETTO. Servizio coperture assicurative Responsabilità Civile RCT/RCO dalle ore 24.00 del 31/12/2023 alle ore 24.00 del 31/12/2028 - CPV 66510000-8. Importo appalto: € 135.000,00 comprensivo di rinnovo e proroga. Durata del contratto: 5 anni. SEZIONE III: INFORMAZIONI DI CARATTERE GIURIDICO, ECONOMICO, FINANZIARIO E TECNICO. Indicati nel disciplinare di gara reperibile su www.vcsweb.it e sulla piattaforma telematica Sintel. Modalità di finanziamento: fondi propri di bilancio SEZIONE IV: PROCEDURA. Aperta. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Termine ricezione offerte: 18/12/2023 ore 12.00 mediante piattaforma telematica Sintel. Apertura offerte: 18/12/2023 ore 15.00 presso la sede della Valle Camonica Servizi srl. Persone autorizzate a presenziare all'apertura delle offerte: i legali rappresentanti o procuratori degli operatori economici partecipanti. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI. Per ulteriori informazioni si veda il disciplinare di gara. Invio GUUE: 10/11/2023. Il R.U.P. Ing. Giorgio Bertoia TX23BFM31275
Serie Generale
1999
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Serie Generale n. 243 del 15-10-1999
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1999-10-15&atto.codiceRedazionale=099A8659&elenco30giorni=false
MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
DECRETO 27 settembre 1999
Annullamento del decreto di scioglimento della societa' cooperativa "Casa Felice - Societa' cooperativa edilizia a responsabilita' limitata", in Cava dei Tirreni. (GU Serie Generale n.243 del 15-10-1999)
IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE Vista la delega in data 2 dicembre 1998 per le materie di competenza della Direzione generale della cooperazione ivi compresi i provvedimenti di scioglimento d'ufficio ex art. 2544 del codice civile degli enti cooperativi e di nomina dei commissari liquidatori; Visto il decreto ministeriale 15 giugno 1999 con il quale la società cooperativa "Casa Felice - Società cooperativa edilizia a responsabilità limitata", con sede in Cava dei Tirreni (SA) è stata sciolta ai sensi dell'art. 2544 del codice civile e dell'art. 18 della legge n. 59/1992 e la dott.ssa Raffaella Liguoro ne è stata nominata commissario liquidatore; Preso atto del ricorso pervenuto in data 12 luglio 1999 con il quale il presidente del sodalizio ha chiesto la sospensione dello scioglimento d'ufficio, producendo i bilanci d'esercizio relativi agli anni 1997 e 1998, depositati presso l'ufficio del registro delle imprese di Salerno in data 31 maggio 1999; Ritenuto che sono venuti a cadere i presupposti che hanno dato luogo all'adozione del provvedimento dello scioglimento d'ufficio; Ravvisata la necessità di provvedere all'annullamento del citato decreto ministeriale 15 giugno 1999; Decreta: Art. 1. Il decreto ministeriale 15 giugno 1999, con il quale è stata sciolta d'ufficio ai sensi degli articoli 2544 del codice civile e 18 della legge n. 59/1992, la società cooperativa "Casa Felice - Società cooperativa edilizia a responsabilità limitata", con sede in Cava dei Tirreni (Salerno), costituita con atto a rogito notaio avv. Renato Tafuri di Cava dei Tirreni (Salerno), in data 23 maggio 1977, omologato dal tribunale di Salerno con decreto del 7 giugno 1977, è annullato. Art. 2. La dott.ssa Raffaella Liguoro, con studio in Salerno, via Sichelmanno n. 8, nominata commissario liquidatore della predetta società cooperativa, è revocata dall'incarico. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 27 settembre 1999 p. Il Ministro: Caron
Serie Generale
2011
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELLA SALUTE
Serie Generale n. 248 del 24-10-2011
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2011-10-24&atto.codiceRedazionale=11A13722&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA SALUTE
COMUNICATO
Modificazione dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso veterinario «Alamycin LA 300» soluzione iniettabile. (11A13722) (GU Serie Generale n.248 del 24-10-2011)
Estratto provvedimento n. 185 del 21 settembre 2011 Specialità medicinale per uso veterinario ALAMYCIN LA 300 soluzione iniettabile Confezioni: Flacone da 100 ml - A.I.C. n. 102807017 Flacone da 250 ml - A.I.C. n. 102807029 TITOLARE A.I.C: NORBROOK LABORATORIES LIMITED - STATION WORKS CAMLOUGH ROAD - NEWRY CO. DOWN BT 35 6JP - NORTHERN IRELAND Oggetto: Adeguamento tempi di attesa per latte bovino da 7 a 8 giorni. È autorizzata per la specialità medicinale indicata in oggetto la modifica, dei tempi di attesa per il latte bovino. Pertanto i tempi di attesa ora autorizzati sono: Per le carni Dose standard (1 ml/15 Kg p.v.) Bovini, ovini: 28 giorni Suini: 14 giorni Dose elevata (1ml/10 Kg p.v.) Bovini: 35 giorni Suini, ovini: 28 giorni Per il latte bovino: entrambe le dosi: 8 giorni Per il latte ovino: entrambe le dosi: 8 giorni L'adeguamento degli stampati delle confezioni già in commercio deve essere effettuato entro 60 giorni. Decorrenza di efficacia del provvedimento: dal giorno della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Contratti
2017
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 99 del 28-8-2017
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2017-08-28&atto.codiceRedazionale=TX17BFF15003
CITTA' DI LIGNANO SABBIADORO (UD)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.99 del 28-8-2017)
Bando di gara - CIG 717984645A SEZIONE I: ENTE: Città di Lignano Sabbiadoro, V.le Europa 26, Tel.0431409111, stazione.appaltante@lignano.org, comune.lignanosabbiadoro@certgov.fvg.it. SEZIONE II: OGGETTO: Servizio gestione del Nido d'Infanzia "Stella del Mare". Periodo 01/01/18-31/12/21. Importo E 708.400,00 oneri sicurezza E 0,00. SEZIONE III: CONDIZIONI PARTECIPAZIONE: Documentazione su www.lignano.org. SEZIONE IV: PROCEDURA: Aperta all'offerta economicamente più vantaggiosa. Termine ricezione offerte: 06.10.17 ore 13. Apertura: 11.10.17 ore 10.30. SEZIONE VI: INFORMAZIONI: Tel.0431.409134/217. Ricorso: TAR FVG, Trieste. Il responsabile del procedimento di gara dott. Francesco Lenardi TX17BFF15003
Serie Generale
2012
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Serie Generale n. 75 del 29-3-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-03-29&atto.codiceRedazionale=12A03338&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
DECRETO 14 marzo 2012
Rettifica ai decreti del 21 febbraio 2012 relativi all'«Iscrizione dell'Organismo denominato IS.ME.CERT s.r.l., nell'elenco delle strutture di controllo che soddisfano i requisiti di cui ai commi 2 e 3 dell'articolo 13 del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61.», nonche' all'«Iscrizione dell'Organismo denominato IS.ME.CERT. srl, nell'elenco degli organismi privati per il controllo sulle produzioni ad indicazione geografica e sulle specialita' tradizionali garantite, ai sensi dell'articolo 14, comma 7 della legge 21 dicembre 1999, n. 526.». (12A03338) (GU Serie Generale n.75 del 29-03-2012)
IL DIRETTORE GENERALE della vigilanza per la qualità e la tutela del consumatore Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, ed in particolare l'art. 16 lettera d); Visto il decreto ministeriale 21 febbraio 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana (serie generale) n. 51 del 1º marzo 2012, relativo all'«Iscrizione dell'Organismo denominato IS.ME.CERT s.r.l. nell'elenco delle strutture di controllo che soddisfano i requisiti di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 13 del decreto legislativo 8 aprile 2010, n. 61». Considerato che all'art 3 del citato decreto è stato erroneamente riportato «7 produzioni vitivinicole» anzichè «19 produzioni vitivinicole»; Visto il decreto ministeriale 21 febbraio 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana (Serie generale) n. 51 del 01 marzo 2012, relativo all'«Iscrizione dell'Organismo denominato IS.ME.CERT. srl nell'elenco degli organismi privati per il controllo sulle produzioni ad indicazione geografica e sulle specialità tradizionali garantite ai sensi dell'art. 14, comma 7 della legge 21 dicembre 1999, n. 526». Considerato che all'art 3 del citato decreto è stato erroneamente riportato «28 produzioni DOP/IGP/STG» anzichè «26 produzioni DOP/IGP/STG»; Ritenuta pertanto la necessità di apportare la dovuta correzione ai decreti 21 febbraio 2012 sopra citati; Decreta: Art. 1 L'art 3 del decreto 21 febbraio 2012 relativo all'«Iscrizione dell'Organismo denominato "IS.ME.CERT s.r.l." nell'elenco delle strutture di controllo che soddisfano i requisiti di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 13 del decreto legislativo 8 aprile 2010 n. 61», è sostituito dal seguente: «All'Organismo "IS.ME.CERT.s.r.l." è attribuito il controllo sulle 19 produzioni vitivinicole per le quali "IS.ME.CERT. Associazione" era stata autorizzata con formali provvedimenti di autorizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, applicando i piani di controllo ed i tariffari già approvati per "IS.ME.CERT Associazione"». Art. 2 L'art. 3 del decreto 21 febbraio 2012 relativo all'«Iscrizione dell'Organismo denominato "IS.ME.CERT s.r.l." nell'elenco degli organismi privati per il controllo sulle produzioni ad indicazione geografica e sulle specialità tradizionali garantite ai sensi dell'art. 14, comma 7 della legge 21 dicembre 1999, n. 526.», è sostituito dal seguente: «All'Organismo "IS.ME.CERT. s.r.l." è attribuito il controllo sulle 26 produzioni DOP/IGP/STG per le quali "IS.ME.CERT Associazione" era stata autorizzata con formali provvedimenti di autorizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, applicando i piani di controllo e i tariffari già approvati per "IS.ME.CERT Associazione"». Il presente decreto è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 14 marzo 2012 Il direttore generale: La Torre
Concorsi
2005
ENTI PUBBLICI STATALI
INAF ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 55 del 12-7-2005
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2005-07-12&atto.codiceRedazionale=05E03763
INAF ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA
CONCORSO (scad. 11 agosto 2005)
Avviso del bando relativo alla pubblica selezione ad una unita' di personale diplomato (GU n.55 del 12-07-2005)
Istituto di fisica dello spazio interplanetario di Roma; Si avvisa che l'Istituto di fisica dello spazio interplanetario dell'Istituto nazionale di astrofisica ha indetto una pubblica selezione ad una unità di personale, in possesso del diploma di perito industriale capo tecnico in elettronica, a tempo determinato ai sensi dell'art. 15, comma 4, lettera a), del CCNL 1994-97, con oneri a carico dei fondi esterni da usufruirsi presso l'IFSI, via del Fosso del Cavaliere n. 100 - Roma. (Bando n. IFSI/15/2005/001). La domanda di partecipazione alla suddetta selezione, redatta in carta semplice secondo lo schema di cui all'allegato A del bando n. IFSI/15/2005/001 e indirizzata all'INAF - Istituto di fisica dello spazio interplanetario, via del Fosso del Cavaliere n. 100 - 00133 Roma, dovrà essere presentata entro il termine perentorio di trenta giorni dalla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana secondo quanto previsto dall'art. 3 del bando stesso. Il bando è affisso all'albo ufficiale dell'Istituto di fisica dello spazio interplanetario, via del Fosso del Cavaliere n. 100 - Roma, ed è altresì disponibile sul sito Internet dell'INAF all'indirizzo www.inaf.it (vedere sezione concorsi).
Contratti
2021
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 8 del 22-1-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-01-22&atto.codiceRedazionale=TX21BGA1467
COMUNE DI SEZZE
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.8 del 22-1-2021)
Esito di gara - CIG 823173529E SEZIONE I STAZIONE APPALTANTE: COMUNE DI SEZZE. SEZIONE II OGGETTO: servizio del trasporto pubblico locale del Comune di Sezze. SEZIONE IV PROCEDURA: Negoziata pubblicata sulla GURI 5a serie speciale n.29 dell'11/03/2020. SEZIONE V AGGIUDICAZIONE: Data: determina n. 607 del 31/10/2020. Aggiudicatario: Baratta Enrico srl, Via Casali IV, Tratto snc, Sezze. Importo di aggiudicazione: € 1.302.429,00 oltre IVA. SEZIONE VI ALTRE INFORMAZIONI: Invio alla GUUE: 18.01.2021. Il R.U.P. Vincenzo Borrelli TX21BGA1467
Concorsi
2019
ENTI LOCALI
COMUNE DI ALBA ADRIATICA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 25 del 29-3-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-03-29&atto.codiceRedazionale=19E03307
COMUNE DI ALBA ADRIATICA
CONCORSO (scad. 28 aprile 2019)
Mobilita' volontaria per la copertura di un posto di esecutore operativo specializzato, categoria B, a tempo indeterminato e pieno, da assegnare all'area amministrativa ufficio servizi interni «Segreteria, prevenzione corruzione e trasparenza amministrativa, affari generali, legale e contenzioso, personale, appalti e contratti». (GU n.25 del 29-03-2019)
È indetta una procedura di mobilità volontaria, ai sensi dell'art. 30, del decreto legislativo n. 165/2001, per la copertura di un posto a tempo indeterminato e pieno di esecutore operativo specializzato, categoria B, posizione economica B1, da assegnare all'area amministrativa ufficio servizi interni «Segreteria, prevenzione corruzione e trasparenza amministrativa, affari generali, legale e contenzioso, personale, appalti e contratti» art. 30, decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165. Il termine perentorio di scadenza per la presentazione delle domande: trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». L'avviso di mobilità ed il fac-simile di domanda sono disponibili nella sezione «Amministrazione trasparente - Bandi di concorso» del sito internet del Comune di Alba Adriatica: http://www.comune.alba-adriatica.te.it/_e nella home page del sito stesso.
Contratti
2012
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 18 del 13-2-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-02-13&atto.codiceRedazionale=T12BFF2694
COMUNE DI GRAZZANISE
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.18 del 13-2-2012)
Bando di gara I.1) COMUNE DI GRAZZANISE, AREA TECNICA, P.tta Montevergine - 81046 Grazzanise (CE) Tel. 0823/1760952; Fax 0823/991854- http://www.grazzanise.gov.it; respareatecnica.grazzanise@asmepec.it; II.1.5) Subentro nel servizio professionale per le attività di direzione dei lavori e di coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione per l'intervento di"Realizzazione dell'emissario di Grazzanise"; CUP: C43B09000020002 - CIG: 391534226E; II.2.1) IMPORTO PRESUNTO: Euro 168.919,80, in caso di sviluppo completo dell'intervento, al netto di oneri previdenziali ed IVA, di cui Euro 121.368,65 per direzione lavori, incluso il coordinamento dell'ufficio di D.L. composto almeno da un direttore operativo e da uno ispettore di cantiere, e di Euro 47.551,15 per il coordinamento sicurezza in fase di esecuzione; II.3) DURATA: la durata dei lavori, iniziati il 02/01/2012, è di 550 giorni. III.1.2) MODALITÀ DI FINANZIAMENTO: fondi POR Campania FESR 2007/2013 Obiettivo Operativo 1.3. IV.1.1) PROCEDURA: aperta. IV.2.1) AGGIUDICAZIONE: offerta economicamente più vantaggiosa. IV.3.4) Termine ricezione offerte: 28.02.2012 ore 14.00; IV.3.7) VALIDITÀ OFFERTA: 180 giorni. IV.3.8) Apertura offerte: 01.03.2012 ore 10.00. VI.3) Documentazione integrale disponibile su: www.grazzanise.gov.it; Il responsabile dell'area tecnica arch. Maurizio Francesco Malena T12BFF2694
Serie Generale
1990
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA'
SECONDA UNIVERSITA' DI ROMA
Serie Generale n. 258 del 5-11-1990
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-11-05&atto.codiceRedazionale=090A4687&elenco30giorni=false
SECONDA UNIVERSITA' DI ROMA
DECRETO RETTORALE 9 ottobre 1990
Modificazioni allo statuto dell'Universita'. (GU Serie Generale n.258 del 05-11-1990)
IL RETTORE Visto lo statuto della seconda Università degli studi di Roma, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 1980, n. 1137, e successive modificazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Visto il regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Vista la legge 22 maggio 1978, n. 217; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162; Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168; Vista la delibera del consiglio di facoltà del 29 gennaio 1990; Vista la delibera del consiglio di amministrazione del 1 giugno 1990; Riconosciuta la necessità di approvare le nuove modifiche proposte in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Sentito il parere del Consiglio universitario nazionale; Decreta: Lo statuto della seconda Università degli studi di Roma, approvato e modificato con i decreti sopra indicati, è ulteriormente modificato come appresso: Dopo l'art. 674 e con lo spostamento della numerazione successiva sono inseriti i seguenti nuovi articoli relativi alla istituzione della scuola di specializzazione in medicina fisica e riabilitazione. Scuola di specializzazione in medicina fisica e riabilitazione Art. 675. - È istituita la scuola di specializzazione in medicina fisica e riabilitazione presso la seconda Università degli studi di Roma. La scuola ha lo scopo di fornire le competenze professionali alla terapia fisica, alla cinesiterapia, alla riabilitazione in ortopedia e traumatologia, in neurologia, in medicina clinica e settori affini. La scuola rilascia il titolo di specialista in medicina fisica e riabilitazione. Art. 676. - La scuola ha la durata di quattro anni. Ciascun anno di corso prevede ottocento ore di insegnamento e di attività pratiche guidate. In base alle strutture ed attrezzature disponibili, la scuola è in grado di accettare il numero massimo di iscritti determinato in sei per ciascun anno di corso, per un totale di ventiquattro specializzandi. Art. 677. - Per l'attuazione delle attività didattiche programmate dal consiglio della scuola provvede la facoltà di medicina e chirurgia. Art. 678. - Sono ammessi alle prove per ottenere l'iscrizione i laureati in medicina e chirurgia. Per l'iscrizione alla scuola è richiesto il possesso del diploma di abilitazione all'esercizio della professione. Art. 678. - La scuola comprende otto aree di insegnamento e tirocinio professionale: a) propedeutica; b) meccanica e biomeccanica; c) diagnostica; d) medicina clinica; e) ortopedia e traumatologia; f) neurologia; g) medicina fisica e riabilitazione; h) medicina sociale. Art. 680. - Gli insegnamenti relativi a ciascuna area didattica e formativa professionale sono i seguenti: a) Propedeutica: anatomia funzionale; fisiologia applicata; b) Meccanica e biomeccanica: biomeccanica; informatica biomedica; tutori e protesi. c) Diagnostica: radiologia e diagnostica per immagini; metodologia clinica (diagnostica strumentale); patologia clinica. d) Medicina clinica: medicina interna; chirurgia generale (riabilitazione postchirurgica); reumatologia; fisiopatologia respiratoria; cardiologia. e) Ortopedia e traumatologia: ortopedia; traumatologia; traumatologia speciale. f) Neurologia: neurologia; neuropatologia; neurotraumatologia; g) Medicina fisica e riabilitazione: medicina fisica e riabilitazione; psicologia e psicopatologia; cinesiologia e cinesiterapia; terapia strumentale; massoterapia e terapia manuale; idroclimatoterapia; rieducazione in ortopedia e traumatologia; riabilitazione neurologica; traumatologia e riabilitazione nello sport; riabilitazioni speciali (respiratoria, cardiologica, reumatologica, urogenitale). h) Medicina sociale: medicina legale e delle assicurazioni; medicina del lavoro compresa l'infortunistica. Art. 681. - L'attività didattica comprende ogni anno ottocento ore di didattica formale e di tirocinio professionale guidato. Essa è organizzata in una attività didattica teorico-pratica comune per tutti gli studenti (quattrocento ore come di seguito ripartite) ed in una attività didattica elettiva, prevalentemente di carattere tecnico-applicativo di ulteriori quattrocento ore, rivolta all'approfondimento del curriculum corrispondente ad uno dei settori formativo-professionali (monte ore elettivo). La frequenza nelle diverse aree avviene pertanto come di seguito specificato: 1 Anno: Propedeutica (ore 100): anatomia funzionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 50 fisiologia applicata . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50 Meccanica e biomeccanica (ore 100): biomeccanica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 60 informatica biomedica . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40 Diagnostica (ore 50): patologia clinica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50 Medicina fisica e riabilitazione (ore 40): medicina fisica e riabilitazione . . . . . . . . . . . . " 20 psicologia e psicopatologia . . . . . . . . . . . . . . . " 20 Ortopedia e traumatologia (ore 50): ortopedia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50 Neurologia (60 ore): neurologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 60 Monte ore elettivo: ore 400. 2 Anno: Medicina clinica (ore 120): reumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 30 fisiopatologia respiratoria . . . . . . . . . . . . . . . " 30 chirurgia generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 medicina interna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 Ortopedia e traumatologia (ore 100): ortopedia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50 traumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50 Diagnostica (ore 60): elettromiografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 30 radiologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 Neurologia (ore 60): neurologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40 neurotraumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 20 Medicina sociale (ore 20): medicina del lavoro compresa l'infortunistica . . . . . . " 20 Medicina fisica e riabilitazione (ore 40): cinesiologia e cinesiterapia . . . . . . . . . . . . . . " 40 Monte ore elettivo: ore 400. 3 Anno: Meccanica e biomeccanica (ore 30): tutori e protesi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 30 Diagnostica (ore 30): metodologia clinica (diagnostica strumentale) . . . . . . " 30 Ortopedia e traumatologia (ore 90): ortopedia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 traumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 traumatologia speciale . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 Medicina fisica e riabilitazione (ore 230): medicina fisica e riabilitazione . . . . . . . . . . . . " 50 terapia strumentale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 idroclimatoterapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 20 rieducazione in ortopedia e traumatologia . . . . . . . . " 40 riabilitazione neurologica . . . . . . . . . . . . . . . " 20 traumatologia e riabilitazione nello sport . . . . . . . " 20 riabilitazioni speciali . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40 Medicina sociale (ore 20): medicina legale e delle assicurazioni . . . . . . . . . . " 20 Monte ore elettivo: ore 400. 4 Anno - indirizzo generale: Ortopedia e traumatologia (ore 100): ortopedia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 50 traumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50 Medicina fisica e riabilitazione (ore 200): medicina fisica e riabilitazione . . . . . . . . . . . . " 200 Scienze neurologiche (ore 100): neuropsicologia clinica . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40 neuroriabilitazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 60 Monte ore elettivo: ore 400. 4 Anno - indirizzo riabilitazione neurologica: Ortopedia e traumatologia (ore 30): traumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .ore 30 Medicina fisica e riabilitazione (ore 170): cinesiterapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 40 massoterapia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 rieducazione respiratoria . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 rieducazione cardiopatico . . . . . . . . . . . . . . . . " 35 traumatologia e riabilitazione dello sport . . . . . . . " 35 Scienze neurologiche (ore 200): neurologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 50 neuropsicologia clinica e riabilitativa . . . . . . . . . " 40 neuroriabilitazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 60 neurofisiopatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 30 neurotraumatologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . " 20 Monte ore elettivo: ore 400. Art. 682. - Durante i quattro anni è richiesta la frequenza nei reparti, servizi ambulatoriali, laboratori di medicina fisica e riabilitazione. La frequenza nelle varie aree per complessive ottocento ore annue, compreso il monte ore elettivo di quattrocento ore annue, avviene secondo delibera del consiglio della scuola, tale da assicurare ad ogni specializzando un adeguato periodo di esperienza e di formazione scientifica. Il consiglio della scuola ripartisce annualmente il monte ore elettivo. Il consiglio della scuola predispone apposito libretto di formazione, che consenta allo specializzando ed al consiglio stesso il controllo dell'attività svolta e dell'acquisizione dei progressi compiuti, per sostenere gli esami annuali e finali. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 9 ottobre 1990 Il rettore: GARACI
Concorsi
2008
ENTI LOCALI
COMUNE DI FONTANAFREDDA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 58 del 25-7-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-07-25&atto.codiceRedazionale=08E06374
COMUNE DI FONTANAFREDDA
CONCORSO (scad. 25 agosto 2008)
Concorso pubblico, per esami, per la copertura di un posto a tempo pieno ed indeterminato di agente di polizia locale - categoria PLA.1. (GU n.58 del 25-07-2008)
1) È indetto concorso pubblico, per esami, per la copertura a tempo pieno ed indeterminato di un posto di «Agente di Polizia Locale» - categoria. PLA.1. Titolo di studio richiesto: diploma di licenza di scuola media superiore quinquennale che consenta l'iscrizione ad una facoltà universitaria. 2) Termini per presentazione delle domande trentesimo giorno dalla pubblicazione del presente avviso. 3) Le prove d'esame si svolgeranno nei giorni che saranno stabiliti dalla commissione giudicatrice. I candidati avranno comunicazione in tempo utile, mediante raccomandata a.r., del giorno, dell'ora e del luogo in cui saranno tenute le prove. Informazioni all' Ufficio personale del comune di Fontanafredda (PN) tel. 0434/567655. Il bando integrale e lo schema di domanda sono di disponibili sul sito www.fontanafredda.pn.it
Contratti
2023
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 17 del 10-2-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-02-10&atto.codiceRedazionale=TX23BFM3409
SISTEMA AMBIENTE PROVINCIA DI NAPOLI S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.17 del 10-2-2023)
Bando di gara SEZIONE I. AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE: Sistema Ambiente Provincia di Napoli NA. S.p.A., p.zza Matteotti, 1 - 80146 Napoli, tel. 081 5655005, fax 081 5655091 sapna@pec.it SEZIONE II. OGGETTO: Interventi di manutenzione per la rifunzionalizzazione di una linea di lavorazione presso i TMB di Giugliano e Tufino. "Lin.E.A." Linea ad alta efficienza ed automazione - Lotto 1 CIG 96386490C8 Importo € 3.573.496,96 - Lotto 2 CIG 9638785103 Importo € 3.573.496,96. CUP B61E23000020005. NUTS: ITF33. CPV 45259000-7. Importo complessivo € 7.146.993,92 oltre IVA. Durata: 270 giorni. Documenti prelevabili su https://sapnapoli.acquistitelematici.it/. SEZIONE IV. PROCEDURA: telematica aperta. Aggiudicazione: criterio offerta economicamente più vantaggiosa. Richieste di chiarimenti: 21.02.2023 h 12. Scadenza: 03.03.2023 h 12. Lingua: IT. SEZIONE VI. ALTRE INFORMAZIONI: Invio GUUE 02.02.2023. Il R.U.P. Domenico Ruggiero TX23BFM3409
Serie Generale
2008
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DELLA SALUTE
Serie Generale n. 120 del 23-5-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-05-23&atto.codiceRedazionale=08A03559&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA SALUTE
DECRETO 31 marzo 2008
Elenco dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva captano revocati ai sensi dell'articolo 2, commi 2 e 4, del decreto 26 aprile 2007. (GU Serie Generale n.120 del 23-05-2008)
IL DIRETTORE GENERALE della sicurezza degli alimenti e della nutrizione Visto l'art. 6 della legge 30 aprile 1962, n. 283, modificato dall'art. 4 della legge 26 febbraio 1963, n. 441; Visto il decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, relativo all'attuazione della direttiva 91/414/CEE in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 23 aprile 2001, n. 290, concernente il Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio ed alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti; Visto il decreto ministeriale 26 aprile 2007 di recepimento della direttiva della Commissione 2007/5/CE del 7 febbraio 2007, relativo all'iscrizione di alcune sostanze attive nell'allegato I del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, tra le quali la sostanza attiva captano; Visto l'art. 2, comma 2, del citato decreto ministeriale 26 aprile 2007, secondo il quale i titolari delle autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti captano dovevano presentare al Ministero della salute entro il 30 settembre 2007, in alternativa: a) un fascicolo rispondente ai requisiti di cui all'allegato II del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, b) l'autorizzazione rilasciata da altro titolare per l'accesso al proprio fascicolo, avente comunque i requisiti di cui all'allegato II del sopraccitato decreto; Visto l'art. 2, comma 4, del citato decreto ministeriale 26 aprile 2007, secondo il quale le autorizzazioni all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva captano non aventi i requisiti di cui all'art. 1 e all'art. 2, comma 2, del medesimo decreto si intendono revocate a decorrere dal 1° ottobre 2007; Rilevato che i titolari delle autorizzazioni dei prodotti fitosanitari elencati nell'allegato al presente decreto non hanno ottemperato a quanto previsto dall'art. 2, comma 2, del decreto ministeriale 26 aprile 2007 nei tempi e nelle forme da esso stabiliti; Ritenuto di dover procedere alla pubblicazione dell'elenco dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva captano revocati ai sensi dell'art. 2, comma 4, del citato decreto ministeriale 26 aprile 2007; Visto l'art. 23 del decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 194, relativo alle sanzioni previste per chi immette in commercio e per chi utilizza prodotti fitosanitari non autorizzati e le successive norme in materia di riforma del sistema sanzionatorio; Decreta: Art. 1. 1. In allegato al presente decreto è riportato l'elenco dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva captano la cui autorizzazione all'immissione in commercio è stata revocata a far data dal 1° ottobre 2007, conformemente a quanto disposto dall'art. 2, comma 4, del decreto ministeriale 26 aprile 2007. Art. 2. 1. La commercializzazione e l'utilizzazione delle scorte giacenti in commercio dei prodotti di cui all'art. 1 del presente decreto è consentita fino al 30 settembre 2008, conformemente a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del sopra citato decreto. 2. I titolari delle autorizzazioni di prodotti fitosanitari di cui all'art. 1 sono tenuti ad adottare ogni iniziativa volta ad informare i rivenditori e gli utilizzatori dei prodotti fitosanitari medesimi dell'avvenuta revoca e del rispetto dei tempi fissati per lo smaltimento delle relative scorte. Il presente decreto sarà notificato in via amministrativa alle imprese intressate e sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 31 marzo 2008 Il direttore generale: Borrello Allegato ----> Vedere Allegato a pag. 21 <----
Concorsi
2001
ALTRI ENTI
AUTORITA' DI BACINO DEI FIUMI LIRI-GARIGLIANO E VOLTURNO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 84 del 23-10-2001
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2001-10-23&atto.codiceRedazionale=001E9737
AUTORITA' DI BACINO DEI FIUMI LIRI-GARIGLIANO E VOLTURNO
AVVISO
Avviso relativo alla pubblicazione della graduatoria finale del concorso pubblico, per esami, per il conferimento di due posti di categoria B, posizione economica B3 (ex quinta qualifica funzionale collaboratore amministrativo). (GU n.84 del 23-10-2001)
In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 15, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 e dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica 30 ottobre 1996, n. 693, si comunica che con decreto segretariale n. 443 del 27 settembre 2001 è stata approvata e pubblicata mediante affissione all'albo dell'Autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno sito in via Grande Archivio, n. 8/9, Napoli, la graduatoria definitiva unitamente a quella dei vincitori del concorso pubblico, per esami, ad due posti di categoria B, posizione economica B3 (ex quinta qualifica funzionale collaboratore amministrativo), nei ruoli del personale dell'autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4a serie speciale - n. 91 del 21 novembre 2000. Dal giorno successivo a quello della pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica decorre il termine per eventuali impugnative.
Contratti
2009
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 57 del 18-5-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-05-18&atto.codiceRedazionale=TC-09BFM6047
SASSOLO GESTIONE PATRIMONIALI SRL
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.57 del 18-5-2009)
Bando di gara Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento del Comune di Sassuolo, con sede in Sassuolo (MO), via Fenuzzi n. 5; Estratto bando di gara relativo ad una procedura aperta per l'appalto dei lavori di recupero di una porzione dell'ex macello da destinarsi a sala polivalente in Sassuolo (MO). CIG 0299725CE1. Aggiudicazione con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell'art. 83 del D.lgs. n. 163/2006. Importo complessivo dei lavori Euro 518.433,38 oltre I.V.A., di cui Euro 46.294,82 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso. Categoria prevalente OG1. Categorie diverse - dalla prevalente OG11, OG2 e OS32. Il bando integrale è reperibile sul sito: http://www.comune.sassuolo.mo.it Scadenza presentazione offerte: ore 12 del 23 giugno 2009 L'amministrazione unico SGP s.r.l.: ing. Angelo Villa TC-09BFM6047 (A pagamento).
Contratti
2022
AVVISI E BANDI DI GARA
COMUNI, ENTI LOCALI E CONSORZI DI COMUNI
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 139 del 28-11-2022
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-11-28&atto.codiceRedazionale=TX22BFF26786
COMUNE DI CELLINO SAN MARCO (BR)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.139 del 28-11-2022)
Bando di gara - CIG 949267640C Amministrazione aggiudicatrice: Comune di Cellino San Marco (BR), Via Napoli - 72020. Oggetto: Lavori di recupero e rifunzionalizzazione di beni confiscati alla criminalità organizzata in Regione Puglia - Progetto: "Prima Casa delle Donne" a valere sul progetto proposto dal Comune di Cellino San Marco dal titolo "Prima casa delle donne" nell'ambito del PON "Legalita'" 2014-2020 ASSE 3 - Azione 3.1.1 contributo cofinanziato da FESR ed Unione Europea. Importo a base d'asta € 791 295,73. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Condizioni di partecipazione: Si rinvia alla documentazione di gara su: https://cellinosm.tuttogare.it/index.php. Procedura: Aperta. Termine ricevimento offerte: 20/12/2022 h. 23:59. Apertura offerte: 22.12.2022 h. 10:30. Il responsabile del Servizio LL.PP. e Patrimonio ing. Rosabianca Morleo TX22BFF26786
Corte Costituzionale
2009
SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 3 del 21-1-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-01-21&atto.codiceRedazionale=009C0031
N. 4 ORDINANZA 12 - 16 gennaio 2009
Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Circolazione stradale - Violazione non contestata immediatamente al responsabile di un'infrazione stradale - Notificazione del relativo verbale - Mancata previsione del dovere a carico della Pubblica Amministrazione di notificare il verbale a tutti gli interessati - Lamentata violazione del diritto di difesa e dei principi del giusto processo - Difetto di motivazione dell'ordinanza di rimessione - Manifesta inammissibilita' della questione. - Codice della strada (d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285), art. 201, comma 1. - Costituzione, artt. 24 e 111. (009C0031) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.3 del 21-1-2009)
LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: Giovanni Maria FLICK; Giudici: Francesco AMIRANTE, Ugo DE SIERVO, Paolo MADDALENA, Alfio FINOCCHIARO, Alfonso QUARANTA, Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Maria Rita SAULLE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO; ha pronunciato la seguente Ordinanza nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 201, comma 1, del codice della strada, approvato con il d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, promosso con ordinanza del 15 febbraio 2008 dal Giudice di pace di Cittadella nel procedimento civile vertente tra Gastaldi Andrea e la Polizia locale di Cittadella, iscritta al n. 254 del registro ordinanze 2008 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 36, 1ª serie speciale, dell'anno 2008. Visto l'atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri; Udito nella Camera di consiglio del 3 dicembre 2008 il giudice relatore Paolo Maddalena. Ritenuto che il Giudice di pace di Cittadella, con ordinanza del 15 febbraio 2008 emessa nel corso di un procedimento civile di opposizione a sanzione amministrativa per violazione del codice della strada, ha sollevato, in riferimento agli articoli 24 e 111 della Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell'art. 201, comma 1, del codice della strada, approvato con il d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, in relazione agli artt. 204-bis, comma 1, e 196, comma 1, dello stesso codice e all'art. 22 della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), nella parte in cui dispone che l'autorità amministrativa può, anzichè deve, notificare il verbale di contestazione della violazione a tutti i soggetti interessati; che, in punto di descrizione della fattispecie, il rimettente riferisce che il verbale di contestazione della violazione prevista dall'art. 142, comma 8, del codice della strada, commessa nel Comune di Cittadella il 30 aprile 2007, è stato notificato a mezzo del servizio postale il 18 giugno 2007 alla intestataria e proprietaria del veicolo, condotto nell'occasione dal ricorrente nel giudizio di opposizione; che - rileva ancora il giudice a quo - il ricorrente risulta essere l'effettivo, unico trasgressore, tale circostanza emergendo dal modulo spedito al comando dei vigili urbani del Comune di Cittadella in data 6 agosto 2007, con il quale la proprietaria del veicolo informava che il conducente e autore della violazione era il suddetto ricorrente, sicchè l'autorità amministrativa, essendo stata posta in condizione di identificare il trasgressore, avrebbe potuto procedere alla notifica a questo del verbale; che il giudice di pace premette che la giurisprudenza individua nel solo destinatario del verbale il soggetto legittimato a proporre ricorso, non attribuendo tale facoltà a chi, pur autore della violazione, non abbia ricevuto la notifica dell'atto; che il rimettente afferma peraltro di non condividere il principio per cui l'effettivo trasgressore potrebbe contestare, nei confronti del proprietario che lo convenga in via di regresso, la sussistenza della violazione: difatti, «le ragioni dell'uno [...] non sempre possono coincidere con quelle dell'altro. In buona sostanza sia l'effettivo trasgressore che il soggetto obbligato in solido hanno diritto di essere portati a conoscenza del provvedimento sanzionatorio qualora la P.A. sia stata in grado di procedere alla loro identificazione onde consentire ad entrambi l'esercizio del diritto di difesa»; che nel giudizio dinanzi alla Corte è intervenuto il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato, il quale ha concluso per l'infondatezza della questione; che, secondo la difesa erariale, il diritto di difesa del soggetto autore della violazione, successivamente identificato, al quale non sia stato notificato il verbale, sarebbe pienamente garantito; che, innanzitutto, esso sarebbe assicurato nei rapporti interni, nel caso in cui il proprietario del veicolo o un altro dei coobbligati solidali previsti dall'art. 196 del codice della strada eserciti l'azione di regresso nei confronti dell'effettivo trasgressore per ottenere la ripetizione di quanto pagato, in virtù del vincolo di solidarietà espressamente sancito da tale disposizione; che l'Avvocatura ricorda inoltre che la Corte costituzionale, con l'ordinanza n. 188 del 2006, ha affermato che, ai sensi dell'art. 204 del codice della strada, il soggetto che venga identificato, non immediatamente, quale responsabile della violazione può sempre proporre, dinanzi al giudice di pace, ricorso avverso il verbale di contestazione anche se al solo scopo di escludere che tale atto possa fungere da titolo per la decurtazione del punteggio dalla patente di guida ovvero per un'eventuale azione di regresso esperibile da parte di chi abbia pagato la somma dovuta quale sanzione pecuniaria. Considerato che la questione di legittimità costituzionale investe, in riferimento agli articoli 24 e 111 della Costituzione, l'art. 201, comma 1, del codice della strada, in relazione agli artt. 204-bis, comma 1, e 196, comma 1, dello stesso codice e all'art. 22 della legge 24 novembre 1981, n. 689, nella parte in cui dispone che l'autorità amministrativa può, anzichè deve, notificare il verbale di contestazione della violazione a tutti i soggetti interessati; che il rimettente, investito di un ricorso, proposto dall'effettivo trasgressore, avverso un verbale di accertamento per violazione del codice della strada con il quale la violazione è stata contestata unicamente al proprietario del veicolo, non spiega quale effetto avrebbe nel giudizio a quo la dichiarazione di illegittimità costituzionale della norma censurata; che, inoltre, l'ordinanza di rimessione si limita ad enunciare un preteso contrasto tra la disposizione censurata e gli evocati parametri costituzionali (articoli 24 e 111 Cost.), senza fornire alcuna motivazione in proposito; che, pertanto, la questione deve essere dichiarata manifestamente inammissibile. Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9, comma 2, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale. Per questi motivi LA CORTE COSTITUZIONALE Dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell'art. 201, comma 1, del codice della strada, approvato con il d.lgs. 30 aprile 1992, n. 285, sollevata, in riferimento agli artt. 24 e 111 della Costituzione, dal Giudice di pace di Cittadella con l'ordinanza indicata in epigrafe. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 12 gennaio 2009. Il Presidente: Flick Il redattore: Maddalena Il cancelliere: Di Paola Depositata in cancelleria il 16 gennaio 2009. Il direttore della cancelleria: Di Paola
Serie Generale
1989
SUPPLEMENTI ORDINARI
MINISTERO DELLE FINANZE
Serie Generale n. 248 del 23-10-1989
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1989-10-23&atto.codiceRedazionale=089A4849&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLE FINANZE
DECRETO 16 ottobre 1989
Determinazione, per la provincia di Varese, del numero e la dislocazione degli sportelli per ciascun ambito territoriale nonche' la fissazione della misura dei compensi per le concessioni amministrative del servizio di riscossione dei tributi. (GU Serie Generale n.248 del 23-10-1989 - Suppl. Ordinario n. 81)
IL MINISTRO DELLE FINANZE VISTA la legge delega 4 ottobre 1986, n. 657, e successive modificazioni; VISTO il D P.R. 28 gennaio 1988, n. 43, istitutivo del Servizio di riscossione dei tributi e di altre entrate dello Stato e di altri enti pubblici, emanato ai sensi dell'articolo 1, comma 1, della legge 4 ottobre 1986, n. 657; VISTO l'articolo 1, lettera f), n. 7 della predetta legge n. 657 che ha sancito il principio in base al quale alla determinazione dei compensi spettanti ai concessionari deve provvedersi secondo criteri di trasparenza, di correlazione con l'attività richiesta e di congruità ai costi medi di gestione, al fine di assicurare l'equilibrio economico dell'azienda; VISTO l'articolo 61 del D P.R. 28 gennaio 1988, n. 43, contenente, tra l'altro, disposizioni per la determinazione dei compensi spettanti ai concessionari del servizio di riscossione dei tributi che ha stabilito, al comma 3, che la remunerazione del servizio di riscossione viene determinata in modo da assicurare una percentuale non differenziata di utile per ogni concessionario sulla base dei dati di redditività media e dei costi medi di gestione a livello nazionale, rapportati ad ogni concessione tenendo conto altresì di parametri specifici elencati nell'articolo medesimo; VISTO l'articolo 115, comma 1, dello stesso D P.R. n. 43 riguardante la determinazione del numero e la dislocazione degli sportelli per ciascun ambito territoriale, nonchè la fissazione della misura dei compensi a norma del suddetto articolo 61; VISTO l'articolo 117, comma 3, del citato D P.R. n. 43 il quale prevede che per la determinazione iniziale dei compensi si tiene conto degli elementi di valutazione in possesso dell'amministrazione finanziaria; VISTA la nota n. 13768 del 5 luglio 1989 con la quale l'Intendenza di Finanza di VARESE ha trasmesso i dati richiesti con la circolare n. 6 del 10 maggio 1989 per la determinazione della remunerazione del servizio di riscossione; RILEVATO che i predetti dati mostrano con ogni evidenza come la valutazione dei costi strutturali non può, allo stato, effettuarsi se non tenendo presente la interdipendenza dei vari compensi relativi ai versamenti diretti, alla riscossione spontanea in base ai ruoli ed alla riscossione coattiva; TENUTO conto che i costi generali di struttura e le altre somme a debito, le spese per procedure infruttuose o relative a provvedimenti di sgravio non rimborsate dagli enti impositori, e che gli aspetti legati alle anticipazioni ed alla valuta debbono essere valutati in relazione alla trasformazione del sistema e, in particolare, alle economie conseguibili con la maggiore razionalizzazione conseguente all'ampliamento delle zone territoriali ed al consistente ridimensionamento numerico degli sportelli gestiti, alle spese per le procedure esecutive, alla estensione quantitativa nonchè ai maggiori importi attribuibili alle singole attività di riscossione; CONSIDERATO che quanto sopra ha consentito di derivare i costi medi di riscossione attribuiti ai singoli ambiti collocati nell'identico contesto regionale e le relative remunerazioni idonee a riconoscere una percentuale non differenziata di utile; VISTO il decreto n. 1/1895 del 4 ottobre 1989 riguardante la determinazione degli ambiti per la provincia di VARESE da valere per il primo quinquennio di funzionamento del Servizio centrale della riscossione; VISTO il conforme parere della Commissione Consultiva prevista dall'articolo 1,comma 1, lettera h) della legge n. 657 del 1986, che qui si intende integralmente riportato; DECRETA ART. 1 Per la provincia di VARESE, relativamente agli ambiti territoriali come individuati nel menzionato decreto ministeriale, il numero degli sportelli è così determinato: Ambito "A", n. 9 dislocati nei seguenti comuni: Besozzo, Bisuschio, Castronno, Cittiglio, Comerio, Cuveglio, Lavena-Ponte Stresa, Luino, Varese; Ambito "B", n. 16 dislocati nei seguenti comuni: Biandronno, Busto Arsizio, Cairate, Caronno Pertusella, Cassano Magnago, Castellanza, Daverio, Gallarate, Gorla Minore, Lonate Pozzolo, Malnate, Olgiate Olona, Saronno, Sesto Calende, Summa Lombardo, Tradate. ART. 2 La misura dei relativi compensi, ai sensi dell'art. 61 del D P.R. 28 gennaio 1988, n. 43, è stabilita nel modo seguente: per l'ambito "A": a) commissione per la riscossione dei versamenti diretti: 0,30 per cento delle somme versate, con un minimo di lire 12.000 ed un massimo di lire 120.000; b) compenso per la riscossione degli importi iscritti a ruolo per i pagamenti effettuati prima della notifica dell'avviso di mora: 0,55 per cento delle somme riscosse, con un minimo di lire 2.750 ed un massimo di lire 165.000 per ciascun articolo di ruolo; c) compenso per le somme riscosse coattivamente: 3,65 per cento delle somme riscosse. Qualora il pagamento sia effettuato nei termini previsti dall'avviso di mora, il compenso percentuale ed i limiti minimo e massimo sono determinati in misura pari al doppio di quello stabilito ai sensi della precedente lettera b). Per l'Ambito "B": a) commissione per la riscossione dei versamenti diretti: 0,30 per cento delle somme versate, con un minimo di lire 12.000 ed un massimo di lire 120.000; b) compenso per la riscossione degli importi iscritti a ruolo per i pagamenti effettuati prima della notifica dell'avviso di mora: 0,60 per cento delle somme riscosse, con un minimo di lire 3.000 ed un massimo di lire 180.000 per ciascun articolo di ruolo; c) compenso per le somme riscosse coattivamente: 3,65 per cento delle somme riscosse. Qualora il pagamento sia effettuato nei termini previsti dall'avviso di mora, il compenso percentuale ed i limiti minimo e massimo sono determinati in misura pari al doppio di quello stabilito ai sensi della precedente lettera b). Il presente decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ai sensi dell'art. 115, comma 1, del D P.R. n. 43 del 1988. Roma, addì 16 ottobre 1989 Il Ministro: FORMICA
Serie Generale
2010
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI
Serie Generale n. 185 del 10-8-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-08-10&atto.codiceRedazionale=10A09740&elenco30giorni=false
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI
COMUNICATO
Abilitazione dell'Istituto CNR IVALSA di San Michele d'Adige ai fini dell'attestazione di conformita' dei prodotti da costruzione, limitatamente agli aspetti concernenti il requisito essenziale 1 «Resistenza meccanica e stabilita'». (10A09740) (GU Serie Generale n.185 del 10-08-2010)
Con decreto del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, n. 5724 del 2 luglio 2010, l'istituto CNR IVALSA con sede in Via Biasi n.75, San Michele all'Adige (Trento), è stato abilitato, limitatamente agli aspetti concernenti il requisito essenziale 1 «Resistenza meccanica e stabilita'», all'espletamento dell'attestazione della conformità, ai sensi della Direttiva n. 89/106/CEE relativa ai prodotti da costruzione, del Decreto del Presidente della Repubblica n. 246 del 21 aprile 1993 e del Decreto Ministeriale n. 156 del 9 maggio 2003, per i seguenti prodotti: Organismo di prova (limitatamente alle prove di cui alle EN 408:2004, EN 392:1997 ed EN 385:2003): Legno strutturale (EN 14080:2005). L'abilitazione decorre dalla data del suddetto decreto ed ha validità di sette anni.
Serie Generale
2023
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
Serie Generale n. 45 del 22-2-2023
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2023-02-22&atto.codiceRedazionale=23A01051&elenco30giorni=false
SEGRETARIATO GENERALE DELLA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
COMUNICATO
Revoca dell'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine «Al merito della Repubblica italiana» (23A01051) (GU Serie Generale n.45 del 22-02-2023)
Ai sensi dell'art. 5 della legge 3 marzo 1951, n. 178, e dell'art. 12 del decreto del Presidente della Repubblica 13 maggio 1952, n. 458, si comunica che, con decreto del Presidente della Repubblica, emanato in data 13 gennaio 2023, è stata revocata l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine «Al merito della Repubblica italiana» conferita al sig. Lino Brentan con decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 2008.
Serie Generale
1990
DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
Serie Generale n. 278 del 28-11-1990
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-11-28&atto.codiceRedazionale=090A5038&elenco30giorni=false
MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
DECRETO 16 novembre 1990
Accertamento del periodo di mancato funzionamento degli uffici degli ufficiali giudiziari del distretto della corte di appello di Bologna. (GU Serie Generale n.278 del 28-11-1990)
IL MINISTRO DI GRAZIA E GIUSTIZIA Vista la nota del presidente della corte di appello di Bologna n. 815 in data 27 ottobre 1990 dalla quale risulta che gli uffici degli ufficiali giudiziari del distretto di detta corte indicati nel dispositivo del presente decreto non sono stati in grado di funzionare nei giorni specificati nel dispositivo medesimo, a causa dell'astensione dal lavoro del personale dipendente; Visti gli articoli 1 e 2 del decreto legislativo 9 aprile 1948, n. 437, concernente la proroga dei termini di decadenza in conseguenza del mancato funzionamento degli uffici giudiziari; Decreta: In conseguenza del mancato funzionamento dei seguenti uffici degli ufficiali giudiziari del distretto della corte di appello di Bologna nei giorni a fianco di ciascuno di essi indicati, i termini di decadenza per il compimento di atti presso i detti uffici o a mezzo del personale addettovi, scadenti nei giorni sotto specificati o nei cinque giorni successivi, sono prorogati di quindici giorni a decorrere dalla data di pubblicazione del presente decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica: Ufficio unico degli ufficiali giudiziari presso la corte di appello di Bologna: giorni 22, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990. Ufficio unico degli ufficiali giudiziari addetti alla pretura di Imola: giorni 22, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990. Ufficio unico degli ufficiali giudiziari presso il tribunale di Ferrara: giorni 22, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990. Ufficio unico degli ufficiali giudiziari addetti alla pretura di Cento: giorni 22, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990. Ufficio unico degli ufficiali giudiziari addetti alla pretura di Comacchio: giorni 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990. Ufficio unico degli ufficiali giudiziari presso il tribunale di Piacenza: giorni 22, 23, 24, 26, 27, 28, 29, 30 e 31 marzo 1990. Roma, 16 novembre 1990 Il Ministro: VASSALLI
Contratti
2015
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 108 del 14-9-2015
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2015-09-14&atto.codiceRedazionale=T15BFK15297
AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA CONSORZIALE POLICLINICO - BARI Regione Puglia
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.108 del 14-9-2015)
Bando di gara - Gara n. 6077589 I.1.1) Denominazione: Azienda O.U.C. Policlinico di Bari, P.zza G. Cesare, 11 BARI - Punti di contatto: Area Approvvigionamenti e Patrimonio - U.O. Appalti e Contratti - Telefono: 0805592810 - 031 email: appalti.contratti.policlinico.bari pec.rupar.puglia.it. II.1.1) Descrizione: Procedura aperta per fornitura dispositivi specialistici per U.O. Otorinolaringoiatria - 26 lotti - n. gara 6077589. II.2.1) Quantita': Valore di stima complessivo massimo presunto Euro 889.398,64 (Iva esclusa) Euro. 513.114,60 stima per 36 mesi; Euro. 171.032,20 stima per eventuali 12 mesi di proroga; Euro.205.245,84 stima per eventuale estensione ai sensi art. 28 L.R.Puglia n.1/2004. III.1.1), III.2.1), III.2.2), III.2.3) vedi Disciplinare di gara. IV.1.1) Procedura aperta. IV.2.1) Aggiudicazione: Prezzo più basso. IV.3.3) Documentazione disponibile su www.sanita.puglia.it Sez. Gare e Appalti ed www.empulia.it. Termine richiesta chiarimenti/accesso ai documenti: 01/10/2015. IV.3.4) Termine ricevimento offerte: 16/10/2015 ore 13,00. IV.3.8) Apertura offerte: 19/10/2015 ore 10,00 Sala Padiglione Balestrazzi 3° piano. Aammessi delegati con procura e legali rappresentanti. VI.3) L'Azienda appaltante si riserva il diritto, in qualsiasi momento e per motivate ragioni, di sospendere o revocare la procedura, di non dare corso all'aggiudicazione o di non procedere alla sottoscrizione del contratto e le imprese concorrenti non avranno nulla a pretendere. Eventuali richieste di informazioni complementari e/o chiarimenti sulla documentazione di gara vanno trasmesse attraverso il Portale Empulia (www.empulia.it) utilizzando l'apposita funzione presente all'interno del bando e dovranno pervenire entro e non oltre il termine del 01/10/2015. Tutti i chiarimenti resi e gli avvisi saranno pubblicati sul sito aziendale e sul Portale Empulia. Procedura di gara autorizzata con Deliberazione n. 1111/2015. RUP dr. Roberto Forcella Dirigente U.O.Appalti e Contratti. VI.5) Bando integrale è stato pubblicato sulla GUUE n. 171 del 04/9/2015. Il direttore area approvvigionamenti e patrimonio dott. Giovanni Molinari T15BFK15297
Corte Costituzionale
1990
SENTENZE ED ORDINANZE DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 1 del 3-1-1990
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-01-03&atto.codiceRedazionale=089C1362
N. 580 SENTENZA 13 - 22 dicembre 1989
Giudizio di legittimita' costituzionale in via incidentale. Professionisti - Medici convenzionati con il S.S.N. - Limiti alla pignorabilita' degli emolumenti corrisposti - Mancata previsione - Liberta' del professionista sanitario di svolgere ulteriore attivita' privata - Non fondatezza. (C.P.C., art. 545). (Cost., artt. 3 e 53). (089C1362) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.1 del 3-1-1990)
LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: dott. Francesco SAJA; Giudici: prof. Giovanni CONSO, dott. Aldo CORASANITI, prof. Giuseppe BORZELLINO, prof. Renato DELL'ANDRO, avv. Ugo SPAGNOLI, prof. Francesco Paolo CASAVOLA, prof. Antonio BALDASSARRE, avv. Mauro FERRI, prof. Luigi MENGONI, prof. Enzo CHELI; ha pronunciato la seguente SENTENZA nei giudizi di legittimità costituzionale dell'art. 545 del codice di procedura civile promossi con le seguenti ordinanze: 1) ordinanza emessa l'11 luglio 1988 dal Pretore di Roma nel procedimento civile vertente tra Tomat Milvi e La Cecilia Antonio iscritta al n. 320 del registro ordinanze 1989 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 26 prima serie speciale dell'anno 1989; 2) ordinanza emessa il 4 aprile 1989 dal Pretore di Monza nei procedimenti civili riuniti vertenti tra la Banca Credito Romagnolo S.p.A., Bonaccorsi Michelangelo ed altra, iscritta al n. 359 del registro ordinanze 1989 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 35 prima serie speciale dell'anno 1989; Udito nella camera di consiglio del 29 novembre 1989 il Giudice relatore Mauro Ferri; Ritenuto in fatto 1. - Con ordinanza in data 11 luglio 1988 il Pretore di Roma, in sede di esecuzione per il soddisfacimento di un credito derivante da assegno di mantenimento, ha sollevato, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell'art. 545 del codice di procedura civile nella parte in cui non prevede alcun limite alla pignorabilità degli emolumenti corrisposti ai medici convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, nonostante l'assimilabilità della loro posizione, per il carattere continuativo delle prestazioni, assorbenti la quasi totalità dell'attività lavorativa, a quella dei lavoratori subordinati. 2. - L'intervenuta Avvocatura Generale dello Stato prospetta l'infondatezza della questione rilevando che il lavoro subordinato e quello autonomo integrano situazioni diverse, fra loro non comparabili, e - soprattutto - che la sussistenza dei presupposti sui quali il giudice a quo fonda le proprie osservazioni (vale a dire l'assorbimento pressochè totale dell'attività lavorativa ed il compenso acquisito costituente fonte principale se non esclusiva dell'entrata dei medici convenzionati) è apoditticamente affermata, posto che, come risulta dal regime di incompatibilità contenuto negli accordi collettivi nazionali, i medici convenzionati possono svolgere altre attività e percepire quindi ulteriori emolumenti. 3. - In data 4 aprile 1989 il Pretore di Monza, in sede di esecuzione sui crediti che il dr. Michelangelo Bonaccorsi vanta nei confronti della U.S.L. n. 66, alla quale è legato da un rapporto convenzionato, ha sollevato analoga questione di legittimità dell'art. 545 del codice di procedura civile, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, nella parte in cui non prevede che i limiti di pignorabilità dei crediti ivi menzionati si estendano anche ai crediti derivanti dai rapporti di lavoro non subordinato di cui all'art. 409, n. 3, c.p.c. 4. - In ordine alla non manifesta infondatezza della questione, il Pretore di Monza svolge, in sintesi, le seguenti argomentazioni: dal punto di vista processuale l'attuale legislazione in tema di controversie di lavoro (art. 409 del codice di procedura civile) ha ritenuto di assimilare i rapporti di lavoro "subordinato privato" a quello dei "dipendenti degli enti pubblici economici" e dei "dipendenti degli enti pubblici"; nella medesima disciplina sono stati inseriti (art. 409 n. 3 del codice di procedura civile) anche "i rapporti di agenzia, di rappresentanza commerciale ed altri rapporti di collaborazione che si concretino in una prestazione di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato". Le ragioni di tale scelta normativa sono state autorevolmente indicate nella decisione della Suprema Corte di Cassazione del 25 marzo 1976 n. 1972 che ha individuato la volontà del legislatore con riferimento a tali rapporti "sul presupposto di una sostanziale assimilazione dei nuovi rapporti a quelli di lavoro subordinato"; dal punto di vista sostanziale vi sono numerosissimi indicatori della disciplina, sia della legge, che della contrattazione collettiva prevista dalla legge (con efficacia normativa erga omnes), che possono far ritenere che tale rapporto, "continuativo e coordinato", possa essere considerato, ai fini delle esigenze che sottendono l'art. 545 del codice di procedura civile (tutela delle esigenze di vita del debitore che si procuri da vivere con la propria attività lavorativa personale), analogo a quello del lavoratore "dipendente". 5. - L'intervenuta Avvocatura si limita ad osservare che la circostanza che quel medico possa trovarsi a vivere con i soli proventi della convenzione è evenienza di mero fatto, inidonea a distinguere la sua posizione da quella di qualsiasi altro medico professionista che, non avendo altre entrate, viva soltanto dei proventi del proprio lavoro. Considerato in diritto 1. - Il Pretore di Roma ha sollevato questione di legittimità costituzionale, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, dell'art. 545 del codice di procedura civile, nella parte in cui non prevede alcun limite alla pignorabilità degli emolumenti corrisposti ai medici convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, nonostante debba - a suo avviso - ritenersi che la loro posizione, per il carattere continuativo delle prestazioni assorbenti la quasi totalità dell'attività lavorativa, sia assimilabile a quella dei lavoratori subordinati. Questione sostanzialmente identica è stata sollevata dal Pretore di Monza il quale, in sede di esecuzione sui crediti spettanti ad un sanitario legato da un rapporto a convenzione con una Unità Sanitaria Locale, dubita della legittimità del medesimo art. 545, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, nella parte in cui non prevede che i limiti di pignorabilità ivi indicati si estendano anche ai crediti derivanti dai rapporti di lavoro non subordinato indicati all'art. 409 n. 3 del codice di procedura civile. I relativi giudizi concernono la medesima norma di legge e pongono la medesima questione; possono quindi essere riuniti e decisi con unica sentenza. 2. - La questione non è fondata. Giova premettere che la responsabilità patrimoniale del debitore inadempiente, sancita dall'art. 2740 del codice civile, costituisce una norma di ordine generale, rivolta cioè a tutti, ed è, in linea di principio, illimitata, nel senso che tutti i beni compresi nel patrimonio del debitore costituiscono la garanzia per l'adempimento delle sue obbligazioni e possono quindi essere oggetto di soddisfacimento da parte del creditore. Solo alcuni limiti sono posti dalla legge con riguardo a determinati beni ed a talune situazioni, come nelle ipotesi previste dall'art. 545 del codice di procedura civile, il quale, al fine di non privare il debitore di ciò che è necessario per la sua esistenza, sottrae in parte all'azione esecutiva i crediti dei prestatori di lavoro in rapporto di lavoro privato, con ciò intendendo però stabilire soltanto dei limiti ad un particolare mezzo di esecuzione ma non certo introdurre una deroga al principio della responsabilità patrimoniale, la quale resta pertanto piena ed illimitata. Ora, mentre tale eccezione non appare irragionevole in rapporto alla situazione dei lavoratori dipendenti, i quali, nella generalità, traggono da una unica fonte, facilmente individuabile ed aggredibile in sede esecutiva, i mezzi ordinari di sostentamento per le necessità della vita, del tutto differente, e quindi non comparabile agli effetti di cui all'art. 3 della Costituzione, appare la posizione dei medici convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale. Costoro, al pari di ogni altro lavoratore autonomo, sono sostanzialmente liberi nelle loro prestazioni professionali e possono quindi svolgere, al di fuori del rapporto di convenzione, ulteriore attività privata, come può evincersi dall'esame dell'art. 4 del d.P.R. 8 giugno 1987 n. 289 che reca le norme sull'incompatibilità inserite nell'Accordo Collettivo Nazionale stipulato ai sensi dell'art. 48 della legge 23 dicembre 1978 n. 833. Che poi, in talune ipotesi, le prestazioni dei medici convenzionati possano essere tali da assorbire la quasi totalità della loro attività lavorativa, costituisce una circostanza inidonea a distinguere, se non in punto di mero fatto, la posizione di detti lavoratori da quella di ogni altro lavoratore autonomo che viva con i proventi della propria attività. PER QUESTI MOTIVI LA CORTE COSTITUZIONALE Riuniti i giudizi, dichiara non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell'art. 545 del codice di procedura civile, sollevate, in riferimento all'art. 3 della Costituzione, dal Pretore di Roma e dal Pretore di Monza con le ordinanze in epigrafe indicate. Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 13 dicembre 1989. Il Presidente: SAJA Il redattore: FERRI Il cancelliere: MINELLI Depositata in cancelleria il 22 dicembre 1989. Il direttore della cancelleria: MINELLI 89C1362
Serie Generale
2002
DECRETI PRESIDENZIALI
Serie Generale n. 111 del 14-5-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-05-14&atto.codiceRedazionale=02A05859&elenco30giorni=false
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 aprile 2002
Concessione di un assegno straordinario vitalizio, ai sensi della legge n. 440/1985, a favore del sig. Umberto Emilio Bindi. (GU Serie Generale n.111 del 14-05-2002)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Vista la legge 8 agosto 1985, n. 440, concernente l'istituzione di un assegno vitalizio a favore di cittadini che abbiano illustrato la Patria e che versino in stato di particolare necessità; Vista la legge 12 gennaio 1991, n. 13; Ritenuto di attribuire un assegno straordinario vitalizio al cantautore sig. Umberto Emilio Bindi (in arte Umberto Bindi), che possiede i requisiti previsti dalla predetta legge istitutiva, di euro 15.000,00 annui; Su conforme deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione dell'11 aprile 2002; Considerato che sono state rese le prescritte comunicazioni al Presidente del Senato della Repubblica ed al Presidente della Camera dei deputati; Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri; Decreta: A decorrere dall'11 aprile 2002, è attribuito un assegno straordinario vitalizio dell'importo annuo di euro quindicimila/00 al sig. Umberto Emilio Bindi, nato a Genova il 12 maggio 1932. La relativa spesa farà carico allo stanziamento iscritto al capitolo 230 dello stato di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno 2002 ed ai corrispondenti capitoli per gli anni successivi. Il presente decreto sarà trasmesso alla Corte dei conti per la registrazione e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Dato a Roma, addì 11 aprile 2002 CIAMPI Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Registrato alla Corte dei conti il 19 aprile 2002 Ministeri istituzionali - Presidenza del Consiglio dei Ministri, Registro n. 4, foglio n. 224
Corte Costituzionale
1990
ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 10 del 7-3-1990
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-03-07&atto.codiceRedazionale=090C0230
N. 88 ORDINANZA (Atto di promovimento) 13 ottobre 1989
N. 88 Ordinanza emessa il 13 ottobre 1989 dal tribunale amministrativo regionale Friuli-Venezia Giulia sul ricorso proposto da Bonotto Achille contro la regione Friuli-Venezia Giulia, commissione regionale di controllo ed altra Sanita' pubblica - Stato giuridico del personale delle unita' sanitarie locali - Esercizio delle mansioni inerenti al profilo ed alla posizione funzionale - Non consentita corresponsione della retribuzione corrispondente alle piu' elevate funzioni espletate nei previsti sessanta giorni, o di fatto, anche oltre tale periodo - Violazione del principio di adeguatezza della retribuzione Richiamo alla sentenza della Corte costituzionale n. 57/1989 (di non fondatezza di identica questione) non condivisa dal giudice a quo. (D.P.R. 27 marzo 1969, n. 128, art. 7, quinto comma; d.P.R. 20 dicembre 1979, n. 761, art. 29, secondo e terzo comma). (Cost., art. 36). (090C0230) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.10 del 7-3-1990)
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE Ha pronunciato la seguente ordinanza sul ricorso n. 325/1987 proposto da Bonotto Achille, rappresentato e difeso dall'avv. Giovanni Battista Verbari presso lo studio del quale, in Trieste, viale XX Settembre n. 4, ha eletto domicilio, come da mandato a margine del ricorso, contro la regione Friuli-Venezia Giulia, commissione regionale di controllo, in persona del presidente della giunta regionale in carica, rappresentata e difesa dall'avvocatura distrettuale dello Stato di Trieste, domiciliataria, e nei confronti dell'u.s.l. n. 12 "del Livenza", in persona del presidente in carica, non costituita in giudizio, per l'annullamento del decreto della commissione regionale di controllo dd. 30 aprile 1987, n. 3522, che ha annullato la deliberazione 10 novembre 1986, n. 719, del Comitato di gestione dell'u.s.l. n. 12 "del Livenza" che riconosceva al ricorrente la retribuzione per le funzioni di primario svolte; Visto il ricorso, notificato il 20 e 23 giugno 1987 e depositato presso la segreteria il 7 luglio 1987 con i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio della regione depositato il 30 settembre 1989; Viste le memorie prodotte dalle parti; Visti gli atti tutti della causa; Udita alla pubblica udienza del 13 ottobre 1989 la relazione del presidente f.f. Umberto Zuballi ed uditi, altresì, gli avv.ti Verbari per il ricorrente e Galletto per la regione; Ritenuto e considerato in fatto e in diritto quanto segue; F A T T O Il dott. Achille Bonotto impugna con il presente ricorso, chiedendone l'annullamento, il decreto della commissione regionale di controllo che ha annullato la delibera del comitato di gestione 10 novembre 1986, n. 719, della u.s.l. n. 12 "del Livenza" che gli riconosceva le funzioni di primario. Premette l'istanza di aver svolto le funzioni primariali dal 19 maggio 1984 al 18 luglio 1984 ai sensi dell'art. 29 del d.P.R. n. 716/1979. Con la delibera succitata il comitato di gestione gli riconosceva poi le mansioni superiori di primario dal 19 luglio 1984 al 6 marzo 1986. Peraltro, con il provvedimento qui impugnato la commissione regionale di controllo annullava la delibera in questione nell'erroneo presupposto che il citato art. 29 del d.P.R. n. 761/1979 consente l'assegnazione di funzioni superiori solo per i sessanta giorni ivi previsti. Ad avviso del ricorrente l'atto dell'organo tutorio sarebbe illegittimo per violazione dell'art. 7 del d.P.R. 23 giugno 1969, n. 128, degli artt. 31, terzo comma, del d.P.R. 10 gennaio 1957, n. 3, e 16 del d.P.R. 3 maggio 1957, n. 686, per carenza di motivazione e sua erroneità ed infine per erroneità nei presupposti e contraddittorietà. Non risulterebbe in contestazione lo svolgimento da parte del ricorrente delle mansioni superiori ma la possibilità di un loro riconoscimento. L'art. 29, nel porre un limite alla durata temporale degli incarichi di primario non costituirebbe - secondo il ricorrente - un limite nei confronti di chi svolge l'attività ma solo nei confronti della pubblica amministrazione. In ogni caso non potrebbe operare in particolari circostanze; aderendo invece alla tesi del comitato, ne conseguirebbe che l'interessato non potrebbe essere retribuito per l'attività effettivamente svolta nell'interesse stesso della funzionalità dell'amministrazione, e con un indebito arricchimento della medesima. Inoltre è un principio dell'ordinamento, riconosciuto più volte dalla Corte costituzionale, che le mansioni superiori effettivamente svolte devono essere riconosciute e retribuite. Ad avviso dell'istante sarebbe poi ancora in vigore l'art. 7 del d.P.R. n. 128/1969 che consente la sostituzione del primario da parte dell'aiuto; tale norma non sarebbe stata abrogata dal citato art. 29 del d.P.R. n. 761/1979 concernendo poteri organizzativi. Infine il provvedimento del comitato di gestione non sostanzia affatto l'esercizio di un potere discrezionale ma formalizza un rapporto già venuto in essere. Per tutte le suesposte ragioni il ricorrente insiste per l'annullamento dell'atto impugnato. La regione, costituitasi in giudizio, confuta le argomentazioni del ricorrente concludendo in conformità. D I R I T T O Il thema decidendum riguarda la possibilità per l'unità sanitaria locale interessata di retribuire il ricorrente, aiuto ospedaliero, per le mansioni di primario ospedaliero svolte oltre i sessanta giorni previsti come limite massimo per lo svolgimento delle medesime dall'art. 29 del d.P.R. n. 761/1979. Come noto della questione si è già occupata la Corte costituzionale nella recente sentenza 9-23 febbraio 1989, n. 57, la quale, nel dichiarare infondata la questione di incostituzionalità della norma citata, ha affermato che le mansioni superiori svolte da un pubblico dipendente sarebbero retribuibili, anche in mancanza di un atto formale, sulla base dei principi che regolamentano la prestazione di fatto di cui all'art. 2126 del cod. civile, applicabile anche nell'ambito del pubblico impiego. Detta pronuncia della Corte costituzionale, lascia ad avviso di questo collegio, aperta la questione in quanto non solo omette di considerare l'incongruità di far discendere da un comportamento illegittimo, quale l'effettuazione di mansioni primariali oltre il limite di giorni sessanta, un vantaggio per l'interessato, ma anche in quanto non appare chiaro come si accordi con il principio - immanente all'intero settore dell'impiego pubblico - della necessaria preposizione formale dei dipendenti ad un posto tramite atti autoritativi in stretta correlazione alla qualifica da loro posseduta ed alla vacanza del posto. Va altresì rilevato che il principio enunciato dalla Corte costituzionale parrebbe porsi in insanabile conflitto con l'obbligo di assunzione dei pubblici dipendenti tramite concorso pubblico, con quello di buon andamento della pubblica amministrazione e della riserva di legge relativa all'organizzazione dei pubblici uffici. Della questione si è occupata l'adunanza plenaria del Consiglio di Stato nella recente ordinanza 5 luglio 1989, n. 10, rilevando in primis come l'ambito di applicazione dell'art. 29 del d.P.R. n. 761/1979 sia diverso da quello disciplinato dall'art. 7 del d.P.R. 27 maggio 1969, n. 128; la prima norma invero pone il divieto per il personale delle unità sanitarie locali di essere assegnato a mansioni superiori tranne, in via eccezionale, nell'ipotesi di particolari esigenze di servizio, con il limite temporale di sessanta giorni nell'anno solare e senza diritto ad alcun compenso economico. La norma di cui all'art. 7 del d.P.R. n. 128/1969 prevede invece la sostituzione del primario ospedaliero da parte dell'aiuto in caso di assenza, impedimento e nei casi di urgenza. Ad avviso dell'adunanza plenaria non è contestabile la perdurante vigenza del quinto comma dell'art. 7 del d.P.R. n. 128/1969 che implica un'attribuzione vicaria di funzioni il cui esercizio inerisce alla qualifica rivestita ed è istituzionalmente proprio della medesima; trattasi di norma riproduttiva del principio generale nell'ambito del pubblico impiego enunciato per l'intero personale delle u.s.l. dal terzo comma dell'art. 29 del citato d.P.R. n. 761/1979. Se quindi nel caso di vacanza trova applicazione l'art. 29, terzo comma, quando si verifichi una vera e propria vacanza del posto di primario e l'aiuto assume le funzioni primariali a titolo autonomo si è al di fuori dell'ambito di applicazione dell'art. 7 citato, avendosi l'occupazione ancorchè temporanea del posto e delle attribuzioni del superiore mancante. Sebbene l'amministrazione abbia l'obbligo di provvedere al più presto con la procedura di copertura del posto vacante ovvero tramite trasferimento di altro primario, può accadere che ciò si renda praticamente impossibile; in tal caso soccorre la norma eccezionale di cui al secondo comma dell'art. 29 del d.P.R. n. 761/1979, che consente l'attribuzione all'aiuto delle funzioni primariali entro un limite temporale non valicabile e senza variazioni del trattamento economico. Oltre i sessanta giorni l'Amministrazione deve comunque provvedere in altro modo. Ne consegue che l'esercizio delle mansioni oltre tale termine deve ritenersi illegittimo così come l'eventuale provvedimento che l'amministrazione adottasse in tal senso. Senonchè, secondo la citata sentenza della Corte costituzionale, le mansioni svolte dall'aiuto oltre i sessanta giorni dovrebbero essere retribuite, con la ovvia conseguenza che da un comportamento vietato dalla legge deriverebbe vantaggi anzichè sanzioni per l'interessato. Permane peraltro il dubbio, espresso dall'adunanza plenaria nella ordinanza n. 10/1989 citata e che questo collegio condivide, che la soluzione prospettata sopra possa contrastare con l'art. 36 della Costituzione, secondo cui il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro effettuato. Nella fattispecie in esame è indubbio infatti che l'interessato abbia, con il consenso dell'amministrazione, effettuato una prestazione corrispondente alla qualifica primariale, da cui discende la rilevanza della questione. Ritiene quindi il collegio di rimettere d'ufficio la questione alla Corte costituzionale per la valutazione della questione se l'art. 29 del d.P.R. n. 761/1979 come sopra interpretato, vietando l'esercizio delle mansioni superiori oltre i sessanta giorni ed implicitamente vietando l'attribuzione del trattamento economico superiore nell'ipotesi di un proseguimento dell'attività al di là del termine anzidetto, si trovi in contrasto con l'art. 36 della Costituzione per non essere stato l'interessato retribuito proporzionalmente alla qualità e quantità del suo lavoro. P. Q. M. Dichiara non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale delle norme di cui al combinato disposto dell'art. 7, quinto comma, del d.P.R. 27 marzo 1969, n. 128, e dell'art. 29, secondo e terzo comma, del d.P.R. 20 dicembre 1979, n. 761, in riferimento all'art. 36 della Costituzione, nella parte in cui non prevedono una maggiorazione di retribuzione per l'ipotesi di esercizio, da parte dell'aiuto ospedaliero, delle mansioni proprie del primario oltre il termine di sessanta giorni, in caso di disponibilità o vacanza del posto stesso; Ordina, pertanto, l'immediata trasmissione degli atti alla Corte costituzionale e sospende il giudizio in corso; Ordina, altresì, che, a cura della segreteria, l'ordinanza sia notificata alle parti in causa, al Presidente del Consiglio dei Ministri e comunicata alle due Camere del Parlamento. Così deciso in Trieste, nella camera di consiglio del 13 ottobre 1989. Il presidente estensore: ZUBALLI 90C0230
Corte Costituzionale
2010
ATTI DI PROMOVIMENTO DEL GIUDIZIO DELLA CORTE
1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n. 5 del 3-2-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/corte_costituzionale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-02-03&atto.codiceRedazionale=010C0017
N. 15 RICORSO PER CONFLITTO DI ATTRIBUZIONE 30 novembre 2009
Ricorso per conflitto tra enti depositato in cancelleria il 29 dicembre 2009 (della Regione Calabria). Opere pubbliche - Realizzazione della «variante di Cannitello» - Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) del 31 luglio 2009, n. 77/09 che, in conformita' al DPEF 2010-2013, individua il soggetto aggiudicatore (Stretto di Messina Spa) sul presupposto che «l'intervento e' connesso e complementare al progetto del Ponte sullo Stretto» - Contrasto con il consenso gia' espresso dalla Regione Calabria subordinatamente alla condizione che l'opera non fosse condizione essenziale alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, ma servisse soltanto a migliorare ed implementare il sistema della rete ferroviaria regionale - Lamentata modifica unilaterale da parte del CIPE dell'accordo precedentemente raggiunto - Ricorso per conflitto di attribuzione proposto dalla Regione Calabria - Denunciata lesione delle attribuzioni regionali in materie afferenti la potesta' concorrente della Regione, violazione del principio di leale collaborazione - Richiesta di dichiarare che non spetta allo Stato stabilire che l'infrastruttura «variante di Cannitello» e' connessa e complementare al progetto del Ponte sullo Stretto, e conseguentemente di annullare gli atti impugnati. - Delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) del 31 luglio 2009, n. 77/09; Documento di programmazione economica e finanziaria (DPEF) 2010-2013; risoluzioni parlamentari del 29 luglio 2009 di approvazione del DPEF 2010-2013. - Costituzione, artt. 117, 118 e 136; d.lgs. 12 aprile 2006, n. 163, artt. 161, 165 e 166. (010C0017) (GU 1a Serie Speciale - Corte Costituzionale n.5 del 3-2-2010)
Ricorso della Regione Calabria, in persona del l.r. pro tempore Presidente della giunta regionale on.le Agazio Loiero, rappresentata e difesa, giusta delibera G.R. n. 744/09, e correlato decreto dirigenziale di incarico, nonchè in virtù di procura speciale a margine del presente atto, dall'avvocato Giuseppe Naimo dell'Avvocatura regionale, ed elettivamente domiciliata in Roma, via Ottaviano, 9, presso lo studio dell'avv. Graziano Pungi; Contro Presidenza del Consiglio dei ministri, in persona del Presidente pro tempore; Camera dei deputati, in persona del Presidente pro tempore; Senato della Repubblica, in persona del Presidente pro tempore; Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, in persona del Presidente del Consiglio pro tempore; per conflitto di attribuzione, sorto a seguito della delibera CIPE n. 77/09 del 31 luglio 2009, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 242 del 17 ottobre 2009, nonchè - ove occorra - del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (D.P.E.F.) 2010 - 2013, e delle risoluzioni parlamentari del 29 luglio 2009 di approvazione del D.P.E.F. 2010/2013, derivante dalla violazione degli artt. 117, 118 e 136 (in relazione al giudicato costituzionale di cui alla sentenza n. 303 del 2003) della Costituzione, dell'art. 166 d.lgs. n. 163/2006, nonchè del principio di leale collaborazione tra Stato e regioni. F a t t o Con la delibera CIPE n. 83/06, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (hinc inde, CIPE) - preso espressamente atto della posizione della Regione Calabria, formalmente invitata ad esprimere il suo consenso in merito alla realizzazione della «variante di Cannitello» - approvò il progetto definitivo, ed individuò quale soggetto aggiudicatore RFI S.p.A. Più in dettaglio, la Regione si espresse in favore della realizzazione della variante, subordinatamente alla condizione che l'opera non fosse condizione essenziale alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, ma servisse soltanto a migliorare ed implementare il sistema della rete ferroviaria regionale. Nella delibera n. 83/06, si legge a tal proposito che «il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell'aggiornamento della relazione istruttoria consegnata in seduta, sembra adeguarsi all'impostazione della Regione Calabria, presentando l'opera come intervento finalizzato a migliorare ed implementare il sistema della rete ferroviaria regionale e sottolineando che la variante rappresenta la 1ª fase delle opere atte a consentire la continuità dell'esercizio ferroviario durante la costruzione della galleria che libererà la parte più cospicua del fronte mare»; pertanto, in coerenza con tale impostazione, fu disposta l'individuazione di RFI S.p.A. quale soggetto aggiudicatore, precisando a tal fine che «l'opera, pur mantenendo le caratteristiche tecniche originarie, vada quindi ricondotta ad altra infrastruttura del Programma ed in particolare al citato ''asse ferroviario Salerno-Reggio Calabria-Palermo-Catania'', in quanto apporta indubbi vantaggi sia al trasporto passeggeri a lunga percorrenza che al trasporto ferroviario regionale». Con la delibera oggetto del presente ricorso, oltre tre anni dopo, il CIPE effettua una diversa individuazione del soggetto aggiudicatore (oggi, Stretto di Messina SpA), sul presupposto che «l'intervento è connesso e complementare al progetto del Ponte sullo Stretto, la cui realizzazione è stata affidata al Contraente generale con contratto stipulato in data 27 marzo 2006.». A) Va preliminarmente meglio delineata la ragione dell'indicazione degli atti che la Regione ritiene abbiano generato il lamentato conflitto, in quanto coinvolgente anche il DPEF 2010-2013 e le risoluzioni parlamentari che l'hanno approvato. Tale indicazione deriva dalla formulazione della delibera 77/09: infatti, la forma di tale atto sembra indicare che la determinazione di correlare la variante «Cannitello» al Ponte di Messina, anzichè all'asse ferroviario concordato con la Regione, sia mera attuazione di quanto stabilito dal Governo con il DPEF. In effetti, deve rilevarsi come in più punti dell'Allegato II («Programma Infrastrutture Strategiche») del Documento approvato da Camera e Senato il 29 luglio 2009 - testo conosciuto dalla Regione solo al momento della pubblicazione della Delibera C.I.P.E. 77/09, che ne richiama l'esistenza, e ne riporta parzialmente il contenuto - venga indicata la variante «Cannitello» come correlata alla costruzione del Ponte di Messina (si vedano le pagine 79, 88, 94); nel medesimo allegato, comunque, a p. 385 la scheda tecnica, pur riportando correttamente l'asse ferroviario al quale si era concordato l'opera afferisse, contiene in calce alla scheda medesima l'asserzione che «L'oggetto dell'intervento è la realizzazione delle opere ferroviarie, connesse funzionalmente al Ponte sullo Stretto di Messina sia lato Sicilia, sia in Calabria, inclusa la variante di Cannitello». Ora, questa difesa ritiene che in capo al CIPE non derivasse alcun vincolo sul punto in relazione al contenuto del DPEF, trattandosi di mera indicazione di principio, priva di effetti cogenti, anche per essere la competenza riservata dalla legge esclusivamente, al CIPE (artt. 161, 166, d.lgs. n.163/2006); pertanto, la decisione di modificare l'accordo precedentemente raggiunto in sede CIPE - senza coinvolgere la Regione ricorrente - deve considerarsi determinazione autonoma del Comitato. Ove, invece, venisse ravvisato un vincolo in capo al C.I.P.E. derivante dalle determinazioni contenute nel D.P.E.F. (e, quindi, nei correlati atti di approvazione), o una effettiva concreta determinazione dello stesso documento (e, quindi, dei correlati atti di approvazione) sul punto, atta a ledere le prerogative della Regione ricorrente, non vi è dubbio che anche tali ulteriori atti (DPEF; risoluzioni parlamentari di approvazione) dovranno essere considerati lesivi delle attribuzioni regionali, e quindi generatori del lamentato conflitto. B) Deve, a questi punto, seppur brevemente, argomentarsi in punto di ammissibilità del conflitto sollevato, in relazione al DPEF ed alle correlate risoluzioni (in ordine alla possibilità che le delibere CIPE generino conflitto di attribuzioni non si ritiene sussistano dubbi, alla luce della pacifica giurisprudenza di codesta ecc.ma Corte). Come noto, il Documento di Programmazione Economica e Finanziaria, ai sensi dell'art. 3, legge n. 468/1978, è emanato dal Governo ed approvato dalle Camere: i Regolamenti parlamentari (art. 118-bis Regolamento Camera dei Deputati; art. 125-bis Regolamento Senato della Repubblica) prevedono che lo stesso venga approvato con risoluzione, come in effetti è accaduto in data 29 luglio 2009 da parte di entrambi i rami del Parlamento. Le risoluzioni parlamentari, come è pacifico, non sono provvedimenti legislativi, e quindi sono possibile oggetto di conflitto di attribuzione; se effettivamente lesive delle attribuzioni regionali, unitamente al DPEF approvato, è ovviamente questione di merito. Si vedano, a sostegno della tesi appena espressa, le sentenze di codesta ecc.ma Corte costituzionale 18 gennaio 1996, n. 7, e 13 marzo 2009, n. 69. Esposte le ragioni dell'individuazione degli atti generatori del lamentato conflitto, ed argomentato in ordine all'ammissibilità del conflitto stesso, questa difesa intende sottoporre a codesta ecc.ma Corte costituzionale i parametri in base ai quali ritiene le singole norme sopra indicate non conformi alla Costituzione. Violazione articoli 117, 118, 136 Cost.; articoli 161, 166 d.lgs. n. 163/2006; Violazione del principio di effettiva e leale collaborazione. La lesione delle attribuzioni regionali è assolutamente evidente. Come chiarito nell'esposizione in fatto, l'accordo tra Stato e Regione sulla variante Cannitello venne espressamente subordinato dalla Regione ricorrente ad inequivoca condizione, consistente nella correlazione di tale opera non al Ponte, ma ad altra infrastruttura; tale condizione è stata espressamente accettata dallo Stato, come comprovato dalla delibera CIPE n. 83/06. La diversa determinazione assunta dallo Stato, nella parte in cui modifica unilateralmente la condizione fondante l'accordo raggiunto, è stata assunta senza coinvolgere la Regione ricorrente in alcun modo. Infatti, nè il Governo, in sede di predisposizione del DPEF, o anche successivamente; nè le Camere, prima di approvare il medesimo DPEF, o anche successivamente; nè il CIPE, prima di approvare la delibera n. 77/09, o anche successivamente, hanno mai chiesto alla Regione di esprimersi sul punto della modifica degli accordi raggiunti. Ciò determina la lamentata lesione delle prerogative regionali. L'art. 166, comma 5, del d.lgs. n. 163/2006 (che riproduce fedelmente l'art. 4, comma 5, del d.lgs. n. 190/2002, attuativo, sul punto, della delega conferita con l'art. 1, comma 2, lett. c, legge n. 443/2001, circostanza questa di enorme rilievo), prevede che il progetto definitivo, sia approvato dal CIPE, il quale Comitato decide a maggioranza, con la partecipazione dei Presidenti delle regioni e province autonome interessate, che integrano per l'occasione la composizione del comitato (art. 161, comma 2, d.lgs. n. 163/2006); l'eventuale dissenso della regione può essere superato solo attivando le procedure all'uopo previste dall'art. 165, comma 6, del medesimo decreto. Tale procedura è evidente applicazione degli insegnamenti di codesta ecc.ma Corte: infatti, con la sentenza n. 303 del 2003 di codesta ecc.ma Corte, è stata individuata, come elemento essenziale per il rispetto delle competenze costituzionali delle regioni, in ordine alle infrastrutture di interesse strategico, la previsione di una intesa tra Stato e regioni alla quale sia subordinata l'operatività della disciplina relativa a questo tipo di opere; tale pronuncia è, peraltro, espressamente richiamata, nella premessa della delibera CIPE 83/06. Si legge sempre nella medesima pronuncia come «dal congiunto disposto degli articoli 117 e 118, primo comma, sia desumibile anche il principio dell'intesa consegue alla peculiare funzione attribuita alla sussidiarietà, che si discosta in parte da quella già conosciuta nel nostro diritto di fonte legale. Enunciato nella legge 15 marzo 1997, n. 59 come criterio ispiratore della distribuzione legale delle funzioni amministrative fra lo Stato e gli altri enti territoriali e quindi già operante nella sua dimensione meramente statica, come fondamento di un ordine prestabilito di competenze, quel principio, con la sua incorporazione nel testo della Costituzione, ha visto mutare il proprio significato» ma, soprattutto, si legge che «la disposizione impugnata, nell'attribuire al CIPE, integrato dai presidenti delle regioni e delle province autonome interessate, il compito di approvare i progetti preliminari e definitivi delle opere individuate nel programma di cui al comma 1, non circoscrive affatto il ruolo delle regioni (o delle province autonome) a quello meramente consultivo, giacchè queste, attraverso i propri rappresentanti, sono a pieno titolo componenti dell'organo e partecipano direttamente alla formazione della sua volontà deliberativa potendo quindi far valere efficacemente il proprio punto di vista», nonchè «E che l'operatività della disposizione impugnata (art. 4, comma 5, d.lgs. n. 190/2002 - n.d.r.) presupponga che l'approvazione del progetto definitivo sia effettuata dal CIPE in composizione allargata si ricava dall'art. 1, comma 2, dello stesso decreto legislativo n. 190 (oggi, art. 161, comma 2, d.lgs. n. 163/2006 - n.d.r.), il quale chiarisce che ''l'approvazione dei progetti delle infrastrutture'' (quindi del progetto preliminare come di quello definitivo) ''avviene d'intesa, tra lo Stato e le regioni nell'ambito del CIPE allargato ai presidenti delle regioni e delle province autonome interessate''». Ora, la disciplina in questione insiste su una pluralità di materie, tra loro intrecciate, ascrivibili non solo alla potestà legislativa esclusiva dello Stato (ad esempio la tutela dell'ambiente e dell'ecosistema) ma anche a quella concorrente (ad esempio, governo del territorio, porti e aeroporti civili, grandi reti di trasporto e di navigazione, valorizzazione dei beni ambientali): da qui, la lamentata lesione delle prerogative regionali in materie afferenti la potestà concorrente della regione, e - nel caso di specie - correlata alla modifica di intesa già raggiunta. La modifica della condizione posta dalla Regione, ed accettata dallo Stato, avrebbe dovuto essere caratterizzata dall'effettivo coinvolgimento della Regione, nella forme della convocazione del CIPE integrato dal Presidente della Regione ricorrente, come previsto dall'art. 161, e - in caso di dissenso da parte della Regione stessa - dalla attivazione delle procedure previste dal surrichiamato comma 6 dell'art. 165: nel caso in esame, invece, lo Stato ha sempre proceduto in via del tutto unilaterale, senza mai interpellare la Regione ricorrente e/o consentirle di esporre nelle sedi pertinenti il proprio parere in merito. E ciò in evidente violazione anche dell'art. 161, d.lgs. n. 163/2006, che al comma 2 prevede che «L'approvazione dei progetti delle infrastrutture e insediamenti di cui al comma 1 avviene d'intesa tra lo Stato e le regioni nell'ambito del CIPE allargato ai presidenti delle regioni e province autonome interessate»: non vi è dubbio che identico iter procedurale debba essere seguito anche in ipotesi di modifica dell'intesa raggiunta, il che nel caso di specie non è avvenuto. Quanto al CIPE, non vi è dubbio che quanto viene lamentato è un cattivo uso del potere ad esso concesso dal Codice dei contratti; ove mai si rinvenisse efficacia cogente nelle indicazioni contenute nel DPEF, e nelle correlate risoluzioni parlamentari di approvazione, si dovrebbe immediatamente percepire anche l'incompetenza - e quindi la totale carenza di potere a provvedere in materia - del Governo e delle Camere. Non vi è dubbio, infatti, che il Codice dei contratti non riservi al Governo potere alcuno sul punto; a maggior ragione, nessun potere risultano avere in materia le Camere in sede di approvazione del DPEF. Pertanto, come chiarito da codesta ecc.ma Corte (ex plurimis, Corte costituzionale, 28 aprile 1994, n. 165) sia la deduzione in ordine al cattivo uso del potere da parte dell'Organo competente, sia la deduzione della carenza di potere a provvedere, possono essere evidenziate in questa sede. Nel caso di specie, peraltro, il sollevato conflitto di attribuzioni è l'unico strumento previsto dall'ordinamento per censurare avanti codesta ecc.ma Corte le lesioni alle competenze regionali, operate (in ipotesi) dal Governo e dalle Camere, anche in punto di incompetenza a provvedere: poichè gli atti oggetto del presente ricorso non sono «leggi o atti aventi forza di legge», non sarebbe stato ammissibile, sotto tale profilo, nè proporre un ricorso in via principale, nè sollecitare ad eventuale giudice a quo di sollevare questione incidentale; inoltre, la rilevata incompetenza incide anch'essa sulle prerogative regionali, ledendole con intervento non previsto dall'ordinamento nella materia. Quanto esposto determina la lamentata lesione delle attribuzioni regionali (v. Corte costituzionale, 16 luglio 2004, n. 233), con conseguente necessità - in forza dell'art. 38 della legge 11 marzo 1953, n. 87, applicabile anche al conflitto di attribuzioni tra Stato e Regioni - di annullare gli atti che hanno causato il lamentato conflitto di attribuzioni, eventualmente anche per incompetenza. P. Q. M. Voglia, per le ragioni sopra espresse, dichiarare che non spetta allo Stato, e per esso alla delibera CIPE n. 77/09, al DPEF 2010 - 2013, ed alle risoluzioni parlamentari di approvazione del DPEF, in relazione all'infrastruttura «variante di Cannitello», stabilire che «l'intervento è connesso e complementare al progetto del Ponte sullo Stretto la cui realizzazione è stata affidata al Contraente generale con contratto stipulato in data 27 marzo 2006», e su tale presupposto individuare un diverso soggetto aggiudicatore, in assenza di coinvolgimento, e del consenso, della Regione Calabria, e senza il rispetto delle procedure per il superamento dell'eventuale dissenso regionale; per l'effetto, ex art. 38, legge n. 87/1953, annullare gli atti viziati, se del caso, anche per incompetenza. Salvis juribus. Catanzaro/Roma, addì 30 novembre 2009 Avv. Giuseppe Naimo
Serie Generale
2006
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Serie Generale n. 247 del 23-10-2006
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-10-23&atto.codiceRedazionale=06A09403&elenco30giorni=false
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
COMUNICATO
Approvazione del regolamento di amministrazione, contabilita' e finanza dell'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. (GU Serie Generale n.247 del 23-10-2006)
Con decreto del Ministro della pubblica istruzione del 10 ottobre 2006, è stato approvato e reso esecutivo il regolamento di amministrazione, contabilità e finanza adottato dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, con sede in Frascati (Roma), ai sensi dell'art. 9 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 286.
Parte Seconda
2019
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 32 del 16-3-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-03-16&atto.codiceRedazionale=TX19ADD2590
MEDA PHARMA S.P.A.
Sede legale: via Felice Casati 20, 20124 Milano Codice Fiscale: 00846530152
(GU Parte Seconda n.32 del 16-3-2019)
Avviso di rettifica Nell'avviso TX19ADD2369 sulla G.U. parte II - n. 29 del 09/03/2019 per il medicinale: BETADINE, dove è scritto: "Confezioni: tutte AIC n. 023907, Codice pratica N1B/2018/1948, Var. grouping: tipo IB in Cat B.II.f.1 modifica durata di conservazione del prodotto finito, tipo IB Cat B.II.f.1 modifica delle condizioni di stoccaggio del prodotto finito. I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta. Decorrenza della modifica per le sole variazioni di tipo IB: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione in gazzetta ufficiale". leggasi: Confezioni: AIC n. 023907088, AIC n. 023907076, AIC n. 023907177 AIC n. 023907052. Codice pratica N1B/2018/1948, Var. grouping: tipo IB in Cat B.II.f.1.a riduzione durata di conservazione del prodotto finito da 36 a 24 mesi, tipo IB Cat B.II.f.1.b riduzione delle condizioni di stoccaggio del prodotto finito da non superiore ai 30 °C a non superiore ai 25 °C . A partire dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana della variazione, il Titolare dell'Autorizzazione all'immissione in commercio deve apportare le modifiche autorizzate al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto; entro e non oltre i sei mesi dalla medesima data al Foglio Illustrativo e all'Etichettatura. Sia i lotti già prodotti alla data di pubblicazione della variazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, che i lotti prodotti entro sei mesi dalla stessa data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, non recanti le modifiche autorizzate, possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta. I farmacisti sono tenuti a consegnare il Foglio Illustrativo aggiornato agli utenti, a decorrere dal termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana della variazione. Il Titolare AIC rende accessibile al farmacista il foglio illustrativo aggiornato entro il medesimo termine. Decorrenza della Modifica: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il procuratore Valeria Pascarelli TX19ADD2590
Contratti
2012
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 116 del 5-10-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-10-05&atto.codiceRedazionale=TC12BGA17762
ARPA EMILIA ROMGANA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.116 del 5-10-2012)
Esito di gara La procedura aperta relativa all'affidamento della fornitura dell'upgrade del radar sito a Gattatico (RE), pubblicata nella G.U.U.E. del 28 aprile 2012, CIG 4125346735, si è conclusa con il seguente esito: Aggiudicatario Eldes S.r.l. di Scandicci (FI) importo comprensivo dei moduli obbligatori e opzionali € 579.600,00 (I.V.A. esclusa) oneri per la sicurezza € 0,00. L'avviso di aggiudicazione è stato pubblicato nella G.U.U.E. del 25 settembre 2012 e sul sito della stazione appaltante: www.arpa.emr.it Il direttore del servizio idro-meteo-clima dott. Carlo Cacciamani TC12BGA17762
Parte Seconda
2009
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 12 del 31-1-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-01-31&atto.codiceRedazionale=S-09284
BRACCO - S.p.a.
Sede sociale in Milano, via E. Folli n. 50 Codice fiscale n. 00825120157
(GU Parte Seconda n.12 del 31-1-2009)
Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio di una specialità medicinale per uso umano. (Modifica apportata ai sensi del decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 274). Titolare: Bracco S.p.a., via Egidio Folli n. 50, 20134 Milano. Specialità medicinale: FEMSEVEN. Confezioni e numero di A.I.C.: 50 microgrammi/24 ore, cerotto transdermico: "4 cerotti transdermici 15 cm2" - A.I.C. n. 029966013/M; "12 cerotti transdermici 15 cm2" - A.I.C. n. 029966025/M; 75 microgrammi/24 ore, cerotto transdermico: "4 cerotti transdermici 22,5 cm2" - A.I.C. n. 029966049/M; "12 cerotti transdermici 22,5 cm2" - A.I.C. n. 029966037/M. Modifica apportata ai sensi del regolamento (CE) n. 1084/2003: Concessione di vendita è affidata alla societa': Theramex S.p.a. Provvedimento UPC n. 1/2009. Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Un procuratore: dott.ssa Anna Fasola S-09284 (A pagamento).
Serie Generale
2008
DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA'
AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
Serie Generale n. 1 del 2-1-2008
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AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
PROVVEDIMENTO 27 dicembre 2007
Criteri per la determinazione della contribuzione, ai sensi del comma 7-bis, dell'articolo 10, della legge 10 ottobre 1990, n. 287. Anno 2008. (GU Serie Generale n.1 del 02-01-2008)
L'AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO Nella sua adunanza del 27 dicembre 2007; Vista la legge 10 ottobre 1990, n. 287; Visto, in particolare, il comma 7-bis, dell'art. 10 della legge n. 287/1990, il quale stabilisce che l'Autorità determini annualmente le contribuzioni dovute dalle imprese tenute all'obbligo di comunicazione ai sensi dell'art. 16, comma 1, della legge n. 287/1990, ai fini della copertura dei costi relativi al controllo delle operazioni di concentrazione; Visto l'art. 8, comma 16, del decreto legislativo 2 agosto 2007, n. 145, riguardante gli oneri finanziari derivanti dall'incremento di unità di personale al fine di consentire l'esercizio delle competenze disciplinate da tale decreto; Vista la propria delibera del 28 dicembre 2005, n. 14996, relativa ai criteri per la determinazione della contribuzione sulle operazioni di concentrazione; Viste le «Istruzioni relative alle contribuzioni dovute dalle imprese che notificano operazioni di concentrazioni ai sensi dell'art. 10, comma 7-bis, della legge 10 ottobre 1990, n. 287» deliberate in data 28 dicembre 2005 e modificate con delibere n. 15135 del 1° febbraio 2006, n. 15241 del 15 marzo 2006 e n. 15247 del 16 maggio 2006, pubblicate nel bollettino di cui all'art. 26 della legge n. 287/1990 e sul sito web istituzionale www.agcm.it; Considerata l'opportunità di indicare preventivamente alle imprese tenute all'obbligo della contribuzione i criteri di determinazione della stessa; Ritenuto che il comma 7-bis, dell'art. 10 della legge n. 287/1990 esige, da un lato, di commisurare i criteri di parametrazione dei contributi ai costi complessivi relativi all'attività di controllo delle concentrazioni e, dall'altro, stabilisce il limite dell'1,2 per cento del valore della transazione; Ritenuto che, allo scopo di commisurare i contributi ai costi complessivi relativi all'attività di controllo delle concentrazioni, si debba valutare l'incidenza di tale attività sui costi complessivi dell'Autorità registrati nel periodo 1° gennaio - 31 ottobre 2007 e, assumendo tale rapporto come fisso anche per il 2008, stimare il costo relativo all'attività di controllo delle concentrazioni, sulla base del bilancio di previsione del 2008; Considerato che l'incidenza accertata dei costi relativi al controllo delle operazioni di concentrazione per l'anno 2007 è stata pari al 40% del fabbisogno finanziario complessivo dell'Autorità; Considerati i costi derivanti dall'applicazione dell'art. 8 del decreto legislativo n. 145/2007 stimati per il 2008; Ritenuto, altresì, di dover modificare i criteri di calcolo dei contributi contenuti nelle «Istruzioni relative alle contribuzioni dovute dalle imprese che notificano operazioni di concentrazioni ai sensi dell'art. 10, comma 7-bis, della legge 10 ottobre 1990, n. 287», inserendo un correttore per calcolare il valore della transazione tenendo conto del fatturato realizzato, direttamente o indirettamente, dall'impresa acquisita in Italia; Ritenuto, a tal fine, che sia necessario disporre dei dati di fatturato nazionale e mondiale delle imprese oggetto di concentrazione e di dover modificare in tal senso il formulario per la notifica delle operazioni di concentrazione; Visto il bilancio di previsione per l'anno 2008; Delibera: a) di imporre, per l'anno 2008, l'applicazione di una contribuzione pari all'1,2% del valore della transazione delle operazioni di concentrazione notificate; b) la fissazione di soglie minime e massime per la contribuzione pari rispettivamente a 3.000 e 60.000 euro; c) l'inserimento nelle «Istruzioni relative alle contribuzioni dovute dalle imprese che notificano operazioni di concentrazioni ai sensi dell'art. 10, comma 7-bis, della legge 10 ottobre 1990, n. 287», deliberate in data 28 dicembre 2005, alla sezione C «Determinazione del valore della transazione», prima parte, del seguente sesto paragrafo in sostituzione di quello esistente: «nel caso di operazioni che comportano l'acquisizione di imprese o parti di imprese che operano (o realizzano fatturato) in Paesi diversi dall'Italia, il valore della transazione coincide con il corrispettivo complessivamente pattuito dalle parti per l'insieme delle attività oggetto della transazione, incluse anche quelle che generano fatturato al di fuori del territorio nazionale, corretto tramite l'applicazione del rapporto tra fatturato realizzato a livello nazionale e mondiale dalle imprese oggetto di acquisizione». d) di modificare la «Sezione IV - Contribuzione obbligatoria: autoliquidazione» del «Prospetto B - Operazione di concentrazione» del formulario per la notifica delle operazioni di concentrazione per poter disporre dei dati del fatturato realizzato in Italia e all'estero dalle imprese oggetto di concentrazione, come risultante dal nuovo prospetto riportato nell'allegato al presente provvedimento. Il presente provvedimento sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e nel Bollettino dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Roma, 27 dicembre 2007 p. Il presidente: Guazzaloca Il segretario generale: Fiorentino
Concorsi
2004
AMMINISTRAZIONI CENTRALI
MINISTERO DELLA DIFESA
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 24 del 26-3-2004
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-03-26&atto.codiceRedazionale=04E01405
MINISTERO DELLA DIFESA
AVVISO
Avviso relativo al differimento della data di svolgimento della prova scritta di Italiano del concorso, per esami, per l'ammissione di centosessantotto allievi alla prima classe dei corsi normali dell'accademia navale, per l'anno accademico 2004/2005, indetto con decreto interdirigenziale 22 dicembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - n. 1 del 2 gennaio 2004. (GU n.24 del 26-03-2004)
La prova scritta di italiano del concorso, per esami, per l'ammissione di centosessantotto allievi alla prima classe dei corsi normali dell'Accademia navale per l'anno accademico 2004/2005, di cui all'art. 7 del decreto interdirigenziale 22 dicembre 2003, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - n. 1 del 2 gennaio 2004, avrà luogo presso il Centro Ente Fiera di Ancona - Largo Fiera della Pesca n. 11, il giorno 21 aprile 2004, anzichè il giorno 15 aprile 2004, con inizio non prima delle ore 8,30. Restano confermate le modalità di svlogimento della prova indicate nel citato art. 7 del bando. La pubblicazione del presente avviso ha valore di notifica a tutti gli effetti e nei confronti di tutti i concorrenti.
Concorsi
2004
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI TORINO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 2 del 9-1-2004
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2004-01-09&atto.codiceRedazionale=04E00016
UNIVERSITA' DI TORINO
DIARIO
Diario delle prove di esame della procedura di valutazione comparativa ad un posto di ricercatore universitario - facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali - settore scientifico-disciplinare GEO/03. (GU n.2 del 09-01-2004)
Le prove di esame della procedura di valutazione comparativa a un posto di ricercatore universitario presso l'Università degli studi di Torino - facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali - settore scientifico-disciplinare GEO/03 con avviso pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - 4ª serie speciale - n. 54 dell'11 luglio 2003, si svolgeranno presso il dipartimento di scienze della terra c/o Palazzo Carignano - via Accademia delle Scienze, 5 - Torino, secondo il seguente calendario: prima prova scritta: 25 febbraio 2004, alle ore 9; seconda prova pratica: 25 febbraio 2004, alle ore 15; prova orale: 26 febbraio 2004, alle ore 9.
Concorsi
2002
ENTI LOCALI
COMUNE DI MORIMONDO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 50 del 25-6-2002
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2002-06-25&atto.codiceRedazionale=02E11433
COMUNE DI MORIMONDO
CONCORSO (scad. 25 luglio 2002)
Concorso pubblico, per titoli ed esami, per un posto di operatore specializzato, cat. B, servizi tecnici esterni, autista scuolabus, stradino, operatore ecologico. (GU n.50 del 25-06-2002)
L'amministrazione bandisce concorso pubblico, per titoli ed esami, per un posto di operatore specializzato, cat. B, servizi tecnici esterni, autista scuolabus, stradino, operatore ecologico. Titolo di studio: licenza di scuola media inferiore, patente di guida D-K. Scadenza: trentesimo giorno dalla data di pubblicazione del bando nella Gazzetta Ufficiale. Data di svolgimento delle prove: venerdì 26 luglio 2002, ore 9,30, c/o sede municipale. Il bando può essere richiesto al fax 0294961950 e consultato nel sito www.comune.morimondo.mi.it Il segretario comunale: Papale Il responsabile del procedimento: Rejna
Parte Seconda
2018
Annunzi commerciali
Convocazioni di assemblea
Parte Seconda n. 28 del 8-3-2018
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-03-08&atto.codiceRedazionale=TX18AAA2219
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO SOCIETA' COOPERATIVA
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 5281.10 Iscritta all'Albo delle cooperative a mutualita' prevalente al n. A164435 Aderente al Fondo di garanzia dei depositanti e al Fondo di garanzia degli obbligazionisti del Credito Cooperativo Sede legale: piazza Unita' d'Italia, 1/2 - Cernusco sul Naviglio Registro delle imprese: Milano 11612810157 Codice Fiscale: 11612810157
(GU Parte Seconda n.28 del 8-3-2018)
Convocazione di assemblea straordinaria L'Assemblea Straordinaria dei Soci è convocata per il giorno 5 aprile 2018 alle ore 9.00, presso la sede sociale di piazza Unità d'Italia 1/2 a Cernusco sul Naviglio, in prima convocazione, e, qualora nel suddetto giorno non si raggiungesse il numero legale prescritto per la valida costituzione dell'Assemblea, per il giorno 6 aprile 2018, alle ore 21.00, in seconda convocazione, presso il teatro Agorà di via Marcelline 37 a Cernusco sul Naviglio, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1) Approvazione del "Progetto di fusione per incorporazione della Banca di Credito Cooperativo di Cernusco sul Naviglio Società Cooperativa nella Banca di Credito Cooperativo di Milano Società Cooperativa"; indicazione di n. 3 membri del consiglio di amministrazione e di n. 1 membro supplente del collegio sindacale dell'incorporante; deliberazioni inerenti e conseguenti. Potranno intervenire all'assemblea e prendere parte alle votazioni tutti i soci che, alla data di svolgimento dell'Assemblea, risultino iscritti da almeno novanta giorni nel libro dei soci. Presso la Sede Sociale e le Dipendenze risulta depositata la documentazione prevista dall'art.2501-septies c.c.. L'Assemblea viene convocata e si svolgerà in conformità e nel rispetto del Regolamento assembleare ed elettorale in vigore, che è liberamente consultabile dai soci presso la sede sociale e presso le succursali della Banca. Ciascun socio ha diritto di averne copia gratuita. Cernusco sul Naviglio, 5 marzo 2018 p. Il consiglio di amministrazione - Il presidente Angelo Marasco TX18AAA2219
Contratti
2014
AVVISI E BANDI DI GARA
ENTI DEL SETTORE SANITARIO
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 118 del 15-10-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-10-15&atto.codiceRedazionale=TS14BFK17367
AZIENDA OSPEDALIERA COMPLESSO OSPEDALIERO SAN GIOVANNI ADDOLORATA
Sede: via dell'Amba Aradam n. 9 - 00184 Roma
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.118 del 15-10-2014)
Bando di gara n. 07/2014 - Servizi Procedura aperta, ai sensi del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., per l'affidamento dei servizi integrati per la gestione e la manutenzione preventiva e correttiva, fornitura e sostituzione dei materiali connessi, verifiche di sicurezza, controlli funzionali e servizi accessori di gestione del parco delle apparecchiature elettromedicali dell'Azienda Ospedaliera San Giovanni, Addolorata. CIG: 5734108F99. Tipo di appalto: Misto. Durata appalto: biennale (con formula 2 anni + 1 anno di rinnovo a discrezione della Stazione Appaltante). Criterio di aggiudicazione: a favore dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ai sensi dell'art. 83 del decreto legislativo n. 163 e s.m.i.. Offerta economica-prezzo max punti 25 - offerta economica-listino manodopera max punti 5 - valore tecnico o qualità servizio max punti 70. Importo biennale a base di gara: € 1.800.000,00 (I.V.A. esclusa) di cui € 90.000,00 (I.V.A. esclusa) per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. Coperture assicurative, Cauzioni e garanzie richieste: a) Cauzione provvisoria pari al 2% dell'importo a base di gara costituita come da Disciplinare; b) aggiudicatario: cauzione definitiva ex art. 113 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.; c) polizze assicurative come da Disciplinare di gara. Principali modalità di pagamento: bilancio aziendale. Modalita': come da Capitolato Speciale di Appalto. Forma giuridica che dovrà assumere il raggruppamento operatori economici A.T.I.: ex artt. 34 e 37 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i.. Requisiti minimi: di carattere economico e tecnico l'impresa non deve trovarsi in alcuna delle condizioni ostative alla partecipazione a procedure per l'affidamento di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture di cui all'art. 38 del decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i., Attestazione SOA in corso di validità, Avvalimento ex art. 49 decreto legislativo n. 163/2006 e s.m.i. Capacità tecnica e professionale: richiesti a pena di esclusione principali servizi identici o registrati con indicazione d'uso identica a quella in oggetto di gara, realizzati nel triennio 2011 - 2012 - 2013, con l'indicazione degli importi, delle date e dei destinatari. La somma degli importi sopra indicati, al netto dell'I.V.A. per il triennio 2011 - 2012 - 2013 distinto per anno, deve essere non inferiore in almeno un esercizio, all'ammontare dell'importo annuo di gara. Capacità economica e finanziaria: richieste a pena di esclusione Dichiarazioni di 2 istituti bancari che attestino la capacità economico-finanziaria dell'impresa. Scadenza termine ricevimento delle offerte: 01-12-2014, ore 12,00 italiane, da far pervenire all'indirizzo della S.A. Protocollo Generale - Ufficio Accettazione Posta secondo le modalità riportate nel Disciplinare e del Capitolato Speciale d'Appalto. Lingua: italiana. Qualora intervenga l'aggiudicazione gara centralizzata Regionale, la S.A. si riserva la facoltà di revocare la gara. In applicazione della Legge n. 114 dell'11.08.2014 di conversione del D.L. n. 90 del 24.06.2014, questa Stazione Appaltante ha stabilito la sanzione pecuniaria in € 1.800,00. Sopralluogo: obbligatorio, da richiedere con fax 06/77053625 non oltre il 7° giorno precedente il termine di presentazione delle offerte - Richieste chiarimenti: con fax 06/77053625 non oltre il 6° giorno precedente il termine di presentazione delle offerte. Risposte a chiarimenti sul sito internet aziendale: www.hsangiovanni.roma.it - Informazioni complementari: Responsabile del Procedimento arch. Francesco Pontoriero. Tel.: 06/77053268. - Data di invio pubblicazione G.U.C.E. 08-10-2014. Il direttore generale dott.ssa Ilde Coiro TS14BFK17367
Regioni
1996
REGIONE SARDEGNA
3a Serie Speciale - Regioni n. 35 del 7-9-1996
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1996-09-07&atto.codiceRedazionale=096R0582
REGIONE SARDEGNA
LEGGE REGIONALE 2 febbraio 1996, n. 5
Modifiche alla legge regionale 31 ottobre 1991, n. 35, recante: "Disciplina del settore commerciale" (GU 3a Serie Speciale - Regioni n.35 del 07-09-1996)
(Pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione Sardegna n. 4 del 6 febbraio 1996) IL CONSIGLIO REGIONALE Ha approvato IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga la seguente legge: Art. 1. 1. Il primo capoverso del comma 1 dell'articolo 49 della legge regionale 31 ottobre 1991, n. 35, è sostituito dal seguente: "1. La Regione concede le agevolazioni previste dal presente titolo alle iniziative imprenditoriali nel settore del commercio, attivate esclusivamente dalle seguenti imprese, aventi sede legale o sede secondaria in Sardegna, che svolgano l'intero piano di investimenti agevoiati sul territorio sardo e che realizzino gli interventi nel rispetto degli indici qualitativi e quantitativi stabiliti nel rispettivi piani comunali commerciali.". 2. Il comma 2 dell'articolo 49 della legge regionale n. 35 del 1991 è sostituito dal seguente: "2. Per piccole e medie imprese esercenti il commercio si intendono quelle che hanno un volume d'affari annuo dichiarato nell'ultimo esercizio, ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, o per le aziende non soggette agli obblighi e adempimenti derivanti dal decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, ricavi ai fini del reddito, non superiori a quattro miliardi ovvero le imprese commerciali dl nuova istituzione che abbiano conseguito nel primo trimestre di attività un volume di affari sempre ai fini dell'imposta sul valore aggiunto, non superiore a lire 700 milioni.". Art. 2. 1. L'articolo 52 della legge regionale n. 35 del 1991, è sostituito dal seguente: "Art. 52 - Agevolazioni particolari per incentivare l'attuazione degli indirizzi regionali. 1. L 'Amministrazione regionale è autorizzata ad abbattere gli interessi gravanti sui prestiti concessi dagli enti creditizi, appositamente convenzionati, alle imprese individuate dall'articolo 49. L'abbattimento degli interessi è concesso nella misura del 50 per cento del tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento, nei limiti della spesa ammissibile e secondo le percentuali così determinate: a) per il commercio all'ingrosso: 70 per cento entro il limite di lire 1.500.000.000; b) per il commercio al dettaglio in sede fissa ed ambulante e per i pubblici esercizi: 85 per cento entro il limite di lire 1.500.000.000; c) per le cooperative di consumo: 60 per cento, entro i limiti di lire 750.000 000; d) per le piccole e medie imprese esercenti il commercio al dettaglio in Sardegna che si associano e rinunciano alle autorizzazioni amministrative relative a preesistenti esercizi di vendita: il 90 per cento dell'investimento entro il limite di lire 3.000.000.000 per ogni impresa associata; e) per i consorzi di imprese, gruppi di acquisto, società consortili di cui alla lettera d) del comma 1 dell'articolo 49: fino a dieci volte il capitale sottoscritto e versato dalle imprese associate fino al limite complessivo di lire 5.000.000.000. 2. L'agevolazione di cui al precedente comma viene concessa agli enti creditizi convenzionati mediante provvedimento dell'Assessore regionale competente in materia di commercio nell'ambito delle disponibilità presenti in conto impegni nel fondo di cui all'articolo 59 della legge regionale n. 35 del 1991 e dagli ulteriori stanziamenti autorizzati dal bilancio regionale ed ancora da versare a detto fondo. Per l'erogazione della agevolazione non trova applicazione il comma 2 del su richiamato articolo 59. 3. A valere sul fondo di cui all'articolo 59 della legge regionale n. 35 del 1991 alle iniziative realizzate per il tramite di società di locazione finanziaria, appositamente convenzionate con l'Amministrazione regionale, può essere concesso un abbattimento in conto canoni per la durata del contratto di locazione nella misura pari all'ammontare dell'abbattimento degli interessi concedibile per un investimento dello stesso importo, al sensi della presente legge. L'abbattimento in conto canoni viene versato alla società di locazione finanziaria alle scadenze delle singole rate, con provvedimento dell'Assessore regionale competente in materia di commercio. 4. Le agevolazioni di cui alla presente legge non sono cumulabili per il medesimo oggetto con altre provvidenze creditizie o contributive previste dalla normativa regionale: sono invece cumulabili con agevolazioni statali e comunitarie aventi analoghe finalità, purchè l'ammontare complessivo della contribuzione non sia superiore al massimale C.E. di aiuto calcolato in "equivalente sovvenzione netto". 5. La violazione della disposizione di cui al precedente comma comporta l'obbligo di rifondere le somme percepite a valere sulla presente legge, maggiorate di un tasso di interesse pari al tasso ufficiale di sconto vigente alla data del recupero, incrementato di quattro punti". Art. 3. 1. Il comma 1 dell'articolo 55 della legge regionale n. 35 del 1991 è sostituito dal seguente: "1. I prestiti per il credito d'esercizio, di cui al precedente articolo 52-ter, sono concessi sulla base di accertate esigenze, in misura non superiore al 30 per cento del volume d'affari dichiarato ai sensi del comma 2 dell'articolo 49, nell'anno precedente a quello di presentazione della domanda, anche in aggiunta alle altre agevolazioni previste dalla presente legge e con il limite massimo di 300 milioni.". 2. Il comma 2 dell'articolo 55 della legge regionale n. 35 del 1991 è sostituito dal seguente: "2. Alle imprese commerciali di cui al precedente articolo 49, lettera d), i prestiti per il credito di esercizio possono essere concessi, sulla base di accertate esigenze, sino ad un importo massimo del 30 per cento del volume d'affari dichiarato ai fini dell'IVA nell'anno precedente a quello di presentazione della domanda.". Art. 4. 1. Il comma 2 dell'articolo 61 della legge regionale n. 35 del 1991 è sostituito dal seguente: "2. Il contributo massimo per ciascuna iniziativa, non può essere superiore ai 100.000.000 di lire.". Art. 5. 1. Le spese per l'attuazione della presente legge sono valutate in lire 1.000.000.000 annue a decorrere dal 1996. 2. Nel bilancio pluriennale della Regione per gli anni 1995-1997 sono apportate le seguenti variazioni: (Omissis). 3. Le spese per l'attuazione della presente legge gravano sul capitolo 07055 del bilancio della Regione per l'anno 1996 e sui corrispondenti capitoli dei bilanci per gli anni successivi. La presente legge sarà pubblicata nel Bollettino ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione. Data a Cagliari, addì 2 febbraio 1996 PALOMBA
Concorsi
2021
ENTI LOCALI
COMUNE DI TAVERNERIO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 33 del 27-4-2021
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-04-27&atto.codiceRedazionale=21E03896
COMUNE DI TAVERNERIO
CONCORSO (scad. 27 maggio 2021)
Concorso pubblico, per soli esami, per la copertura di un posto di agente di polizia locale, categoria C, a tempo pieno ed indeterminato. (GU n.33 del 27-04-2021)
È indetto un concorso pubblico, per soli esami, per la copertura di un posto di agente di polizia locale, categoria giuridica C, posizione economica C1, a tempo pieno ed indeterminato. Titolo di studio: diploma di scuola secondaria di secondo grado. Sede lavorativa: Comune di Tavernerio (CO) - via Provinciale per Lecco n. 45 - Corpo di polizia intercomunale. Scadenza presentazione domanda: giorni trenta successivi alla data di pubblicazione del presente avviso nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana - 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami». Date, luogo e modalità delle prove selettive saranno comunicate mediante il sito web dell'ente www.comune.tavernerio.co.it Per informazioni: telefonare al n. 031421223, interno «2».
Parte Seconda
2013
Annunzi giudiziari e della Pubblica amministrazione
Proroga termini
Parte Seconda n. 120 del 12-10-2013
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-10-12&atto.codiceRedazionale=TC13ABP12357
PREFETTURA DI MACERATA
Fasc. 1460/2013-Gab.
(GU Parte Seconda n.120 del 12-10-2013)
Protocollo: n. 0025672 Mancato funzionamento sportelli bancari Il prefetto della Provincia di Macerata, Visto il decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1; Vista la richiesta della Banca d'Italia sede di Ancona n. 0837699/13 del 13 settembre 2013, corredata della nota con la quale l'istituto bancario Banca Marche ha segnalato che nella giornata del 30 agosto 2013 lo sciopero dei dipendenti proclamato dalle OO.SS. ha impedito la regolare operatività degli sportelli di seguito specificati: Banca delle Marche: Filiali di Appignano, Belforte del Chienti, Caldarola, Camerino, Castelraimondo, Cingoli, Civitanova Alta-Frazione di Civitanova Marche, Civitanova Marche-Agenzia di Città n. 2. Civitanova Marche-Agenzia di Città n. 4, Civitanova Marche-Agenzia di Città n. 5, Civitanova Marche-Sede, Corridonia, Gualdo, Loro Piceno, Macerata-Agenzia di Città n. 1, Macerata-Agenzia di Città n. 2, Macerata-Agenzia di Città n. 3, Macerata-Agenzia di Città n. 4, Macerata-Agenzia di Città n. 5, Macerata-Agenzia di Città n. 6, Macerata-Sede, Matelica, Mogliano, Monte San Giusto, Montecassiano, Montecosaro, Montelupone, Morrovalle, Passo di Treia-Frazione di Treia, Pollenza, Porto Potenza Picena-Frazione di Potenza Picena, Porto Recanati, Potenza Picena, Recanati-Agenzia di Città n. 1, Recanati-Agenzia di Città n. 2, San Ginesio, Sarnano, Tolentino, Tolentino-Agenzia di Città n. 1, Trodica-Frazione di Morrovalle, Urbisaglia, Villa Strada-Frazione di Cingoli Decreta: il mancato funzionamento, nel giorno 30 agosto 2013 degli sportelli del sopra citato istituto di credito è riconosciuto causato da eventi eccezionali (sciopero dei dipendenti proclamato dalle OO.SS.) agli effetti di cui all'art. 1 del decreto legislativo 15 gennaio 1948, n. 1. Il presente decreto, del quale sarà data informazione alla Sede di Ancona della Banca d'Italia, ai sensi delle vigenti disposizioni, sarà pubblicato ai sensi dell'art. 31, comma 3, della legge n. 340/2000 nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e, a cura dell'Istituto di Credito interessato, dovrà essere affisso, per estratto, negli uffici dello stesso e nelle filiali interessate. Macerata, 24 settembre 2013 Il prefetto Giardina TC13ABP12357 (Gratuito)
Serie Generale
2019
ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
Serie Generale n. 155 del 4-7-2019
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2019-07-04&atto.codiceRedazionale=19A04345&elenco30giorni=false
AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO
COMUNICATO
Modifica dell'autorizzazione all'immissione in commercio del medicinale per uso umano «Lidocaina Cloridrato Intes». (19A04345) (GU Serie Generale n.155 del 04-07-2019)
Estratto determina AAM/PPA n. 503 del 19 giugno 2019 Si autorizza il seguente grouping di variazioni: tipo II, B.II.e.1a)3: sostituzione del materiale del confezionamento primario, dall'attuale Riblene MR 10 R al Purell PE 1840H; tipo IB, B.II.b.4a): aumento del batch size da 60 litri a 130 litri; relativamente al medicinale LIDOCAINA CLORIDRATO INTES, nella seguente forma e confezione autorizzata all'immissione in commercio in Italia a seguito di procedura nazionale, la cui descrizione viene modificata, per adeguamento agli standard terms, così come di seguito indicato: da: A.I.C. n. 030977058 - «4% collirio, soluzione in contenitore monodose» 100 contenitori monodose da 0,5 ml; a: A.I.C. n. 030977058 - «40 mg/ml collirio, soluzione in contenitore monodose» 100 contenitori in PE da 0,5 ml; tipo IB, B.II.e.5a)2: si autorizza l'immissione in commercio del medicinale «Lidocaina Cloridrato Intes» anche nella forma farmaceutica, dosaggio e confezione di seguito indicata: confezione: «40 mg/ml collirio, soluzione in contenitore monodose» 30 contenitori in PE da 0,5 ml. A.I.C. n. 030977072 (base 10) 0XKC14 (base 32). Forma farmaceutica: collirio, soluzione. Principio attivo: lidocaina cloridrato. Classificazione ai fini della rimborsabilità Per la confezione sopracitata è adottata la seguente classificazione ai fini della rimborsabilita': C(nn) (classe non negoziata). Classificazione ai fini della fornitura Per la confezione sopracitata è adottata la seguente classificazione ai fini della fornitura: USPL (medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, esclusivo uso di specialisti). Titolare A.I.C.: Alfa Intes Industria Terapeutica Splendore S.r.l. (codice fiscale 04918311210). Codice pratica: VN2/2018/147. Stampati Il medicinale deve essere posto in commercio con gli stampati, così come precedentemente autorizzati da questa amministrazione, con le sole modifiche necessarie per l'adeguamento alla presente determina. In ottemperanza all'art. 80 commi 1 e 3 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e successive modificazioni ed integrazioni il foglio illustrativo e le etichette devono essere redatti in lingua italiana e, limitatamente ai medicinali in commercio nella Provincia di Bolzano, anche in lingua tedesca. Il titolare dell'A.I.C. che intende avvalersi dell'uso complementare di lingue estere, deve darne preventiva comunicazione all'AIFA e tenere a disposizione la traduzione giurata dei testi in lingua tedesca e/o in altra lingua estera. In caso di inosservanza delle disposizioni sull'etichettatura e sul foglio illustrativo si applicano le sanzioni di cui all'art. 82 del suddetto decreto legislativo. Tutela brevettuale Il titolare dell'A.I.C. del farmaco generico è esclusivo responsabile del pieno rispetto dei diritti di proprietà industriale relativi al medicinale di riferimento e delle vigenti disposizioni normative in materia brevettuale. Il titolare dell'A.I.C. del farmaco generico è altresì responsabile del pieno rispetto di quanto disposto dall'art. 14, comma 2 del decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219 e successive modificazioni ed integrazioni, in virtù del quale non sono incluse negli stampati quelle parti del riassunto delle caratteristiche del prodotto del medicinale di riferimento che si riferiscono a indicazioni o a dosaggi ancora coperti da brevetto al momento dell'immissione in commercio del medicinale generico. Smaltimento scorte I lotti già prodotti alla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della presente determina possono essere mantenuti in commercio fino alla data di scadenza del medicinale indicata in etichetta, ai sensi dell'art. 1, comma 7 della determina AIFA n. DG/821/2018 del 24 maggio 2018 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 133 dell'11 giugno 2018. Decorrenza di efficacia della determina: dal giorno successivo a quello della sua pubblicazione, per estratto, nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Contratti
2007
BANDI DI GARA
BANDI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 45 del 18-4-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-04-18&atto.codiceRedazionale=C-8057
PROVINCIA DI RAVENNA
Ravenna, piazza dei Caduti per la Liberta' n. 2/4 Tel. 0544/258111 Fax 0544/258111 - 0544/217891 Codice fiscale e partita I.V.A. n. 00356680397
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.45 del 18-4-2007)
Avviso di rettifica al bando e di riapertura dei termini del bando di gara Oggetto: bando di gara a procedura aperta per l'appalto dei lavori di ampliamento della sede del Liceo scientifico "Ricci Curbastro" di Lugo (RA), CUP J63I06000070003, CIG 0016637149. Con riferimento al bando di gara pubblicato nella G.U.R.I. 5ª Serie speciale n. 39 del 2 aprile 2007 si apportano le seguente modificazioni: al rigo 14 anzichè "classifica V fino a Euro 5.164.569,00", leggasi "classifica IV fino a Euro 2.582.284,00"; al rigo 15 anzichè "scadenza presentazione dei plichi contenenti l'offerta e la documentazione: ore 12 del 2 maggio 2007", leggasi "scadenza presentazione dei plichi contenenti l'offerta e la documentazione: ore 12 del 16 maggio 2007"; al rigo 19 anzichè "le operazioni di gara avranno inizio alle ore 9,30 dell'8 maggio 2007 in seduta pubblica", leggasi "le operazioni di gara avranno inizio alle ore 9,30 del 18 maggio 2007 in seduta pubblica". Della rettifica sopra indicata è pure data notizia sul sito http://portale.provincia.ra.it/provincia/pagine/index.php?t=gareappalt o all'interno del quale è anche presente nuova versione del bando che riporta le conseguenti modificazioni. Ravenna, 10 aprile 2007 Il dirigente della segreteria condivisa settore LL.PP: dott. Gualtiero Savioli C-8057 (A pagamento).
Concorsi
2009
UNIVERSITA' ED ALTRI ISTITUTI DI ISTRUZIONE
UNIVERSITA' DI SALERNO
4a Serie Speciale - Concorsi ed Esami n. 72 del 18-9-2009
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/concorsi/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2009-09-18&atto.codiceRedazionale=9E005890
UNIVERSITA' DI SALERNO
CONCORSO (scad. 9 novembre 2009)
Concorso, per esami, a due posti, per l'ammissione al corso di dottorato internazionale di ricerca in fisica della materia ed astrofisica, con sede amministrativa presso l'Universita' degli studi di Salerno, organizzato in comune con l'Universita' di Loughborough (GB), l'Universita' di Portsmouth (GB), l'Universita' di Zurigo (CH), e l'INAF, Osservatorio Astronomico di Capodimonte. (GU n.72 del 18-09-2009)
IL RETTORE Visti gli articoli 22 e 41 dello Statuto dell'Università degli Studi di Salerno; Visto l'art. 7 del Regolamento didattico di Ateneo, emanato con D.R. 1° aprile 2008, Rep. n° 1043, Prot. n° 19161; Visto l'art. 4 della legge 3 luglio 1998, n. 210, che demanda alle Università il compito di disciplinare, con proprio Regolamento, l'istituzione dei Corsi di Dottorato, le modalità di accesso e di conseguimento del titolo, gli obiettivi formativi ed il relativo programma di studi, la durata, il contributo per l'accesso e la frequenza ai corsi, le modalità di conferimento e l'importo delle borse di studio, nonchè la stipula, a tal fine, di convenzioni con soggetti pubblici e privati; Visto l'art. 1, comma 1, lett. a), della legge 3 agosto 1998, n. 315; Visto il D.M. 30 aprile 1999, n. 224, con il quale è stato emanato il Regolamento Ministeriale in materia di Dottorato di Ricerca, che determina i criteri generali ed i requisiti di idoneità delle sedi, conferendo agli Atenei il compito di istituire con decreto rettorale i corsi previa valutazione dei requisiti di idoneità delle sedi, di determinare gli obiettivi formativi e i programmi di studio, di disciplinare le modalità di accesso, la durata dei corsi, le borse di studio e i contributi per l'accesso e la frequenza; Visto l'art. 2 del decreto interministeriale 19 aprile 1990 che fissa il limite del reddito personale complessivo lordo per la fruizione delle borse di studio di cui alla legge 30 novembre 1989, n. 398; Vista la delibera con la quale il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 15 febbraio 2001, ha commisurato il limite reddituale lordo necessario per la fruizione della borsa di studio all'ammontare della stessa; Visto il D.P.C.M. 9 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 26 luglio 2001, n° 172; Visto il D.M. 18 giugno 2008, registrato alla Corte dei Conti in data 1° agosto 2008, registro n. 5, foglio n. 62, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 14 ottobre 2008, n. 241; Visto il D.R. 7 maggio 2007, Rep. n. 1428, Prot. n. 32928, con il quale è stato emanato, in attuazione delle disposizioni normative contenute nell'art. 4 della legge 3 luglio 1998, n. 210, e nel D.M. 30 aprile 1999, n. 224, il Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca; Visti gli artticoli 26-31 del predetto Regolamento di Ateneo relativi all'istituzione di dottorati internazionali e/o all'internazionalizzazione di dottorati esistenti; Vista la deliberazione con la quale il Consiglio del Dipartimento di Fisica «E.R. Caianiello», nella seduta del 27 marzo 2008, ha proposto l'istituzione di un Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca in fisica della materia ed astrofisica, di durata triennale, con sede amministrativa presso l'Università degli Studi di Salerno; Acquisito il parere espresso dal Nucleo di Valutazione, nella seduta del 30 maggio 2008, in ordine alla verifica dei requisiti di idoneità della struttura dipartimentale proponente; Vista la deliberazione con la quale il Senato Accademico, nella seduta del 23 settembre 2008, ha approvato l'istituzione del predetto Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca, con sede amministrativa presso l'Università degli Studi di Salerno; Vista la deliberazione con la quale il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 25 settembre 2008, ha determinato le risorse economico-finanziarie da destinare al predetto Corso, l'importo delle borse di studio e dei contributi per l'accesso e la frequenza; Visto il D.R. 26 novembre 2008, Rep. n. 4163, Prot. n. 68229, con il quale è stato istituito il predetto Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca e, per l'effetto, è stato emanato il relativo bando di concorso; Considerato che alla data di scadenza del termine non risulta pervenuta alcuna domanda di partecipazione al concorso; Vista la nota assunta al protocollo generale di Ateneo del 27 luglio 2009 con numero progressivo 37840 con la quale il Collegio dei Docenti del predetto Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca ha proposto la remissione del bando di concorso; Visti gli Accordi bilaterali di Cooperazione Internazionale sottoscritti tra l'Università degli Studi di Salerno e, rispettivamente, l'Università di Loughborough (GB), l'Università di Portsmouth (GB), l'Università dì Zurigo (CH), e l'INAF, Osservatorio Astronomico di Capodimonte, per l'istituzione del predetto Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca, finalizzato al conseguimento del titolo di Dottorato di Ricerca (PhD) riconosciuto in Italia ed in uno dei Paesi partecipanti; Attesa la necessità di procedere all'emanazione del bando di concorso; Decreta: Art. 1. Istituzione È istituito il Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca in fisica della materia ed astrofisica, di durata triennale, con sede amministrativa presso l'Università degli Studi di Salerno, organizzato in comune con l'Università di Loughborough (GB), l'Università di Portsmouth (GB), l'Università di Zurigo (CH), e l'INAF, Osservatorio Astronomico di Capodimonte, in conformità con gli Accordi bilaterali di Cooperazione Interuniversitaria sottoscritti. È nominato Coordinatore del Corso il prof. Gaetano Scarpetta, professore ordinario per il settore scientifico-disciplinare FIS/02 (Fisica teorica, modelli e metodi matematici) presso il Dipartimento di Fisica «E.R. Caianiello» della Facoltà di scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Ateneo. È indetto un pubblico concorso, per esami, a due posti con borsa di studio, per l'ammissione al summenzionato Corso di Dottorato di Ricerca. I posti previsti potranno essere aumentati a seguito di eventuali cofinanziamenti provenienti dall'Unione Europea, da Enti Pubblici di ricerca o da qualificate strutture produttive private. Art. 2. Ammissione al Corso di Dottorato di Ricerca Internazionale Al concorso pubblico per l'ammissione possono partecipare, senza limitazioni di età e di cittadinanza, coloro che siano in possesso del diploma di laurea (vecchio ordinamento) o del diploma di laurea specialistica in Fisica, conseguito con votazione non inferiore a 106/110, o del Diploma di «Bachelor of Science with a major in Physics» o titolo equipollente, conseguito all'estero con una votazione media non inferiore a 9/10. In particolare, i cittadini italiani, comunitari o extracomunitari in possesso di un titolo accademico conseguito all'estero che non sia già stato dichiarato equipollente ad una laurea italiana devono, ai soli fini dell'ammissione al Corso di Dottorato di Ricerca, richiedere l'equipollenza nella domanda di ammissione al concorso. A tal fine, la domanda deve essere corredata dei documenti utili a consentire al Collegio dei Docenti di cui al successivo art. 6 di pronunziarsi sulla richiesta di equipollenza. Potranno, altresì, partecipare ai concorsi anche coloro i quali conseguiranno il diploma di laurea di cui al comma 1 entro e non oltre la data fissata per il colloquio di ammissione. In tal caso l'ammissione al concorso verrà disposta «con riserva» e il candidato sarà tenuto a presentare ovvero a spedire, a pena di decadenza, entro e non oltre quindici giorni dalla scadenza del predetto termine, la dichiarazione sostitutiva di certificazione, resa ai sensi dell'art. 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, che attesti il conseguimento del diploma di laurea. Art. 3. Termine di presentazione delle domande di ammissione La presentazione della domanda di ammissione ai concorsi è articolata nelle fasi di seguito indicate: PRIMA FASE REGISTRAZIONE Preliminarmente il candidato dovrà registrarsi al sistema informatico di Ateneo, utilizzando esclusivamente il servizio on-line disponibile nel sito internet alla voce: www.unisa.it. In particolare dovra': 1. collegarsi al sito internet di Ateneo: www.unisa.it; selezionare il link: STUDENTI e, successivamente, dall'Area Utente, selezionare il link: accedi ai servizi studenti on line; 2. selezionare dal menu alla sinistra della pagina l'opzione: «Registrazione» e compilare in ogni sua parte il modulo che verrà proposto dal sistema; 3. al termine della registrazione, il candidato riceverà una coppia di codici («nome utente» e «password»), da stampare e/o annotare con cura rispettando i caratteri maiuscoli. Tale coppia di codici consentirà, in seguito, di accedere all'Area Personale. Si precisa che la procedura di registrazione al sistema informatico di Ateneo deve essere effettuata una sola volta e per sempre: conseguentemente, coloro che, per qualsivoglia motivo, fossero già registrati ovvero coloro che siano già stati iscritti o che abbiano conseguito presso l'Università degli Studi di Salerno un titolo accademico non devono effettuare la predetta procedura, bensì devono utilizzare per l'iscrizione al concorso (seconda fase) la coppia di codici in possesso o da richiedere all'Ufficio Formazione Post Laurea. SECONDA FASE ISCRIZIONE AL CONCORSO (DOMANDA DI AMMISSIONE + CONTRIBUTO PER LA PARTECIPAZIONE) Una volta effettuata la procedura di «registrazione», il candidato dovrà iscriversi al concorso, compilando per via telematica la relativa domanda di ammissione e pagando il Contributo per la partecipazione a concorsi pubblici. A tal fine, dovrà collegarsi al sito intemet di Ateneo: www.unisa.it - servizi on line studenti - area utente di ciascuno studente, alla quale si ha accesso utilizzando la coppia di codici («nome utente» e «password») ottenuti con la registrazione. In particolare dovra': 1. collegarsi al sito internet di Ateneo: www.unisa.it; selezionare il link: STUDENTI e, successivamente, dall'Area Utente, selezionare il link: accedi ai servizi studenti on line; 2. selezionare dal menu alla sinistra della pagina l'opzione: "Login": la procedura proporrà una maschera nella quale inserire la predetta coppia di codici; 3. inseriti i codici, alla sinistra della nuova pagina, verrà indicato un elenco completo di tutte le operazioni che è possibile effettuare: selezionare "Test di Ingresso" e compilare l'istanza di preiscrizione seguendo le istruzioni fornite dalla procedura; 4. terminato l'inserimento dei dati richiesti, stampare la ricevuta della domanda di ammissione al concorso compilata on line, nonchè il bollettino di pagamento interbancario "Freccia" relativo al Contributo per la partecipazione a concorsi pubblici per l'ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca, per un importo di € 20,00. Al riguardo, si precisa che la predetta somma deve essere corrisposta per ciascuna istanza di partecipazione presentata. 5. pagare il predetto Contributo, previa esibizione del bollettino di pagamento interbancario "Freccia", presso uno sportello della Banca di Roma o di un qualsiasi altro Istituto Bancario entro il termine perentorio di seguito indicato. Al riguardo, si precisa che non sono consentite altre modalità di pagamento. L'iscrizione al concorso, previa compilazione per via telematica della domanda di ammissione e pagamento del Contributo per la partecipazione a concorsi pubblici per l'ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca, dovrà essere perfezionata entro il termine perentorio del 9 novembre 2009. A tal fine, la procedura informatizzata di cui al presente articolo sarà improrogabilmente chiusa entro il temiine perentorio di cui al presente comma. Qualora il predetto termine coincida con un giorno festivo, esso è prorogato di diritto al primo giorno feriale utile. Si precisa che la ricevuta della domanda di ammissione al concorso di cui al presente articolo non dà diritto a sostenere le prove concorsuali, se non si è provveduto ad effettuare il pagamento del Contributo per la partecipazione a concorsi pubblici per l'ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca entro il termine perentorio previsto dal presente articolo. Inoltre, la ricevuta della domanda di ammissione al concorso e la ricevuta del pagamento del Contributo per la partecipazione a concorsi pubblici per l'ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca non dovranno essere consegnate all'Ufficio Formazione Post-Laurea dell'Ateneo, ma conservate a cura del candidato ed esibite, se richieste, alla Commissione Giudicatrice di cui al seguente art. 6. Si precisa infine che, per la partecipazione ai concorsi, i candidati stranieri non sono tenuti alla registrazione nel sistema informatico di Ateneo nè al pagamento del Contributo per la partecipazione a concorsi pubblici per l'ammissione a Corsi di Dottorato di Ricerca, ma sono tenuti esclusivamente alla presentazione della sola domanda di ammissione al concorso, reperibile nel sito Internet dell'Ateneo alla voce: http://www3.unisa.it/AREAIII/uff_coordinamentoattivitapostlaurea/uff formazionepostlaurea/dottorati internazionali/home entro il termine perentorio del 9 novembre 2009. A tal fine, in caso di consegna a mano, le domande dovranno essere presentate personalmente dai candidati entro il termine indicato presso gli Uffici competenti della predetta Area. La consegna dovrà essere effettuata nella fascia oraria compresa tra le ore 9,00 e le ore 12,00. In caso di invio a mezzo posta, si considerano prodotte in tempo utile le domande spedite a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento entro il predetto temine. A tal fine, farà fede il timbro dell'Ufficio Postale accettante. Art. 4. Requisiti per l'ammissione al concorso e dichiarazioni da formulare nella domanda Per l'ammissione ai Corsi di Dottorato di Ricerca si richiedono: a) il possesso della cittadinanza; b) l'elettorato attivo; c) il possesso della laurea/diploma di laurea o di analogo titolo accademico conseguito all'estero, coerenti con le attività previste. Tutti i requisiti, fatta eccezione per il caso di cui all'art. 2, comma 4, devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di ammissione al concorso. I candidati sono ammessi al concorso con riserva di accertamento dei predetti requisiti. Nella domanda, da compilarsi per via telematica con la procedura informatizzata di cui al precedente art. 3, il candidato dovrà dichiarare, a pena di esclusione e sotto la propria responsabilita': a) il cognome e il nome; b) il luogo e la data di nascita; c) l'esatta denominazione del concorso al quale intende partecipare; d) il titolo di studio posseduto, con l'indicazione dell'Istituzione universitaria che lo ha rilasciato, dell'Anno Accademico in cui è stato conseguito e dell'elenco degli insegnamenti con relativo voto d'esame; e) la propria cittadinanza; f) il Comune nelle cui liste elettorali è iscritto ovvero il motivo della non iscrizione o della cancellazione dalle liste medesime; g) almeno una lettera di presentazione da parte di un docente universitario; h) l'indirizzo di posta elettronica; i) le lingue straniere conosciute; j) di impegnarsi a frequentare a tempo pieno il Corso di Dottorato di Ricerca secondo le modalità che saranno fissate dal Collegio dei Docenti. Il candidato è altresì tenuto ad indicare il recapito presso il quale egli desidera che vengano effettuate eventuali comunicazioni relative al concorso e ad impegnarsi a segnalare tempestivamente le variazioni che dovessero intervenire successivamente. Nella domanda di partecipazione al concorso i candidati portatori di handicap sono tenuti, ai sensi dell'art. 20 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, a richiedere l'ausilio necessario e a indicare gli eventuali tempi aggiuntivi per l'espletamento della prova. L'esclusione dal concorso può essere disposta in qualsiasi momento, per difetto dei requisiti di ammissione, per domanda compilata oltre il termine stabilito o priva della esatta denominazione del concorso, con provvedimento motivato del Rettore. Art. 5. Prova d'esame L'esame di ammissione al Corso consiste in un colloquio che si svolgerà in lingua inglese. I candidati stranieri o italiani residenti all'estero potranno sostenere il colloquio previsto dal presente articolo anche attraverso mezzi telematici, previo utilizzo di postazioni informatiche situate presso strutture idonee, tali da consentire l'accertamento dell'identità personale del candidato e da garantire che il colloquio sia sostenuto dallo stesso senza alcun ausilio e previo consenso della Commissione Giudicatrice. A tal fine, il candidato straniero o italiano residente all'estero dovrà produrre, unitamente alla domanda di ammissione, la richiesta di poter sostenere il colloquio per via telematica. La prova concorsuale è intesa ad accertare la preparazione del candidato, la sua attitudine alla ricerca e la conoscenza della lingua inglese. Il colloquio è fissato per il giorno 24 novembre 2009, con inizio alle ore 10:00, presso il Dipartimento di Fisica "E.R. Caianiello" dell'Università degli Studi di Salerno. La comunicazione della data e della sede della prova concorsuale ha valore legale di notifica a tutti gli effetti di legge. Per sostenere la prova d'esame i candidati devono esibire uno dei seguenti documenti di riconoscimento, in corso di validita': a) fotografia recente applicata su carta legale, con la firma del candidato; b) tessera di riconoscimento personale, se il candidato è pubblico dipendente; c) tessera postale, porto d'armi, passaporto, patente di guida o carta d'identità. Art. 6. Commissione Giudicatrice, valutazione delle prove e graduatorie di merito La Commissione Giudicatrice del concorso di ammissione è nominata con Decreto del Rettore, su proposta del Collegio dei Docenti, ed è composta da tre membri, scelti tra professori e ricercatori delle Università di Loughborough, di Portsmouth, di Salerno e di Zurigo. La Commissione Giudicatrice dispone, per la valutazione di ciascun candidato, di sessanta punti. Il colloquio si intende superato se il candidato ottiene una votazione di almeno 42/60. La Commissione Giudicatrice, alla fine di ogni seduta, forma l'elenco dei candidati esaminati, con l'indicazione dei voti riportati da ciascuno di essi. L'elenco, sottoscritto dal Presidente e dal Segretario della Commissione, è affisso, il medesimo giorno, nell'Albo del Dipartimento presso il quale si è svolta la prova. Espletata la prova del concorso, la Commissione compila la graduatoria generale di merito sulla base della somma del voto riportato da ciascun candidato nella prova concorsuale. Art. 7. Ammissione al Corso di Dottorato di Ricerca I candidati saranno ammessi al Corso di Dottorato Internazionale di Ricerca secondo l'ordine stabilito nella graduatoria finale dì merito, sino alla concorrenza del numero dei posti messi a concorso. In caso di parità di voti, la preferenza tra i candidati viene determinata con riferimento alla loro situazione economica, nel rispetto di quanto previsto dal D.P.C.M. 9 aprile 2001. Art. 8. Iscrizione ai Corsi di Dottorato I candidati che risultino utilmente collocati nella graduatoria finale di merito dovranno presentare domanda di immatricolazione, a pena di .decadenza, entro il termine perentorio di 10 giorni, che decorre dal giorno successivo a quello della ricezione dell'invito, utilizzando esclusivamente la procedura informatizzata, attivata previo accesso al sito internet di Ateneo: www.unisa.it - servizi on line studenti - area utente di ciascuno studente, ed utilizzo della coppia di codici («nome utente» e «password») ottenuti con la registrazione. In particolare, dovranno: 1. collegarsi al sito internet di Ateneo: www.unisa.it; selezionare il link: STUDENTI e, successivamente, dall'Area Utente, selezionare il link: accedi ai servizi studenti on line; 2. selezionare dal menu alla sinistra della pagina l'opzione: "Login": la procedura proporrà una maschera nella quale inserire la predetta coppia di codici; 3. inseriti i codici, alla sinistra della nuova pagina, verrà indicato un elenco completo dì tutte le operazioni che è possibile effettuare: selezionare "Immatricolazione" e compilare la relativa domanda seguendo le istruzioni fornite dalla procedura; 4. terminato l'inserimento dei dati richiesti, stampare la domanda di immatricolazione corredata dai bollettini di versamento della Tassa Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e, se dovuto, del Contributo per l'accesso e la frequenza ai Corsi di Dottorato di Ricerca, personalizzati in base ai dati immessi in precedenza. Il pagamento delle predette tasse universitarie dovrà essere effettuato, a pena di decadenza dall'immatricolazione, entro il termine perentorio di cui al comma 1 del presente articolo. La domanda di immatricolazione dovrà essere presentata personalmente o fatta pervenire all'Amministrazione Universitaria unitamente alla seguente documentazione: 1) fotocopia del documento di riconoscimento debitamente sottoscritta; 2) n. 2 fotografie recenti e di uguale formato (cm 4 x 4,5), firmate a tergo; 3) le ricevute di versamento delle predette tasse universitarie. Gli studenti portatori di handicap con invalidità uguale o superiore al 66% sono tenuti al rispetto della medesima procedura di immatricolazione on line, dichiarando lo stato di studente portatore di handicap. I predetti sono tenuti al solo pagamento della Tassa Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, pari ad € 62,00, il cui bollettino di pagamento interbancario "Freccia" sarà stampato unitamente alla domanda di immatricolazione sulla quale dovrà essere applicata una marca da bollo da € 14,62. Il pagamento dovrà effettuarsi presso uno sportello della Banca di Roma o di un qualsiasi altro Istituto Bancario. Al riguardo, si precisa che non sono consentite altre modalità di pagamento. La domanda di immatricolazione dovrà essere presentata personalmente o fatta pervenire all'Amministrazione Universitaria unitamente alla seguente documentazione: 1. fotocopia del documento di riconoscimento debitamente sottoscritta; 2. n. 2 fotografie recenti e di uguale formato (cm 4 x 4,5), firmate a tergo; 3. la ricevuta di versamento della predetta tassa regionale. Si informa, infine, che sulla domanda di immatricolazione e sul relativo bollettino di versamento è riportato il numero di matricola assegnato a ciascuno studente. I cittadini stranieri, sono tenuti, infine, a presentare dichiarazione sostitutiva di certificazione, ai sensi dell'art. 46 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, che attesti: a) il godimento dei diritti civili e politici anche negli Stati di appartenenza o di provenienza; b) il possesso, ad eccezione della cittadinanza italiana, di tutti gli altri requisiti previsti per i cittadini della Repubblica; c) una adeguata conoscenza della lingua italiana. Coloro che non avranno provveduto a trasmettere la prescritta documentazione entro il summenzionato termine saranno considerati rinunciatari e coloro che avranno rilasciato dichiarazioni mendaci saranno dichiarati decaduti. I posti resisi vacanti saranno assegnati ad altri candidati utilmente collocati nella graduatoria finale di merito. In caso di rinunzia o decadenza degli aventi diritto alla borsa di studio, l'Amministrazione Universitaria provvederà a restituire a coloro che subentrano la prima rata del contributo per l'accesso e la frequenza eventualmente già versata. Art. 9. Borse di studio Le borse di studio vengono assegnate agli aventi diritto secondo l'ordine definito nelle rispettive graduatorie finali di merito. A parità di merito la preferenza viene stabilita con riferimento alla situazione economica dei candidati, determinata ai sensi dell'art. 5, commi 3 e 4, del D.P.C.M. 9 aprile 2001. L'importo annuo di ciascuna borsa di studio ammonta ad € 13.638,47 e deve intendersi al lordo degli oneri previdenziali a carico del dottorando; la sua durata coincide con quella del Corso. Ai sensi dell'art. 6, comma 1, della legge 30 novembre 1989, n. 398, le borse di studio universitarie non possono essere cumulate con altre borse di studio a qualsiasi titolo conferite, tranne che con quelle assegnate da Istituzioni nazionali o straniere utili ad integrare, con soggiorni all'estero, l'attività di formazione o di ricerca dei borsisti. Chi ha già usufruito di una borsa di studio non può usufruirne una seconda volta allo stesso titolo. Le borse sono confermate con il passaggio del dottorando all'anno successivo, salva motivata delibera contraria del Collegio dei Docenti. L'importo delle borse è aumentato, per eventuali periodi di soggiorno all'estero, subordinatamente alla sussistenza della relativa copertura finanziaria, in relazione al costo della vita del Paese in cui sì svolge il soggiorno. In particolare, l'incremento base, calcolato in base al numero dei giorni di permanenza effettiva, è pari al 60% avendo come riferimento Madrid. Il Coordinatore è tenuto a rilasciare apposita dichiarazione che attesti la coerenza dell'attività per la quale si chiede la mobilità del dottorando con il programma di studi e di ricerca del Corso. La corresponsione dell'incremento è subordinata alla presentazione da parte del dottorando di una dettagliata relazione, controfirmata dal Coordinatore del Corso, ed accompagnata da una dichiarazione del Direttore dell'Istituzione estera ospitante che certifichi l'effettiva permanenza del dottorando all'estero. Il pagamento delle borse verrà corrisposto in soluzioni bimestrali posticipate. Al fine di consentire l'erogazione dei relativi ratei, il Coordinatore provvederà a trasmettere al Rettore, all'inizio di ciascun anno di Corso, apposita dichiarazione attestante l'inizio e/o la prosecuzione per l'annualità successiva dell'attività di ricerca da parte del dottorando. Il Coordinatore dovrà, altresì, attestare ogni eventuale interruzione o sospensione della frequenza, al fine di consentire l'interruzione dei pagamenti. In caso di rinunzia alla borsa di studio, il dottorando dovrà darne comunicazione al Rettore ed al Coordinatore del Corso, con almeno 30 giorni di preavviso. In caso di mancata corresponsione di una rata, per ritardo nell'inizio dei corsi o per presentazione dell'attestato di frequenza successivamente alla scadenza del predetto termine, la stessa verrà cumulata con le rate successive. Qualora venissero accertate irregolarità comunque imputabili al borsista, con provvedimento motivato verrà disposta la revoca della borsa di studio con il conseguente recupero delle rate eventualmente già corrisposte. Art. 10. Obbligo di frequenza, differimento ed interruzioni I dottorandi hanno l'obbligo di frequentare i Corsi di Dottorato di Ricerca e di compiere continuativamente attività formative di studio e di ricerca nell'ambito delle strutture a ciò destinate e secondo le modalità fissate dal Collegio dei Docenti. I dottorandi possono compiere periodi di soggiorno all'estero presso Università e/o Istituti di Ricerca; in tal caso l'importo della borsa di studio è aumentato nella misura di cui al precedente art. 9, comma 5. Al termine di ciascun anno di Corso, il Collegio dei Docenti, sulla, base di una dettagliata relazione sull'attività di studio e di ricerca svolta da ciascun dottorando, delibererà l'ammissione all'anno successivo e la conferma della borsa di studio ovvero proporrà al Magnifico Rettore l'esclusione dal Corso. Eventuali differimenti della data di inizio del corso o successive interruzioni sono consentite soltanto ai dottorandi: a) che si trovino nelle condizioni previste dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità; b) che si assentino per malattia grave e prolungata, debitamente comprovata da apposita certificazione medica. Nel caso dì assenza ingiustificata o di inadempimento dei predetti obblighi, il Collegio dei Docenti propone, con propria motivata delibera, l'esclusione del dottorando dal Corso. In tal caso il dottorando è obbligato a restituire, per l'anno di riferimento, tutte le rate eventualmente già riscosse. Art. 11. Copertura assicurativa L'Università degli Studi di Salerno garantisce ai dottorandi, per tutta la durata del Corso di Dottorato di Ricerca, la copertura assicurativa per infortuni e responsabilità civile durante ed in occasione della frequenza di attività didattiche, durante ed in occasione dell'espletamento di attività formative di studio, di ricerca, di tirocinio, anche pratico, connesse al Corso di Dottorato di Ricerca. La copertura assicurativa è, altresì, garantita durante ed in occasione di visite d'istruzione svolte al di fuori dei locali dell'Ateneo nonchè durante ed in occasione di eventuali periodi di soggiorno all'estero, purchè tali attività siano preventivamente autorizzate dal Coordinatore del Corso. Art. 12. Conseguimento del titolo di Dottore di Ricerca La difesa della tesi di Dottorato è sostenuta presso l'Università estera cui afferisce il secondo supervisore assegnato al dottorando dal Collegio dei Docenti, innanzi ad una Commissione Giudicatrice integrata dal supervisore afferente all'Università degli Studi di Salerno. Il giudizio della Commissione Giudicatrice è trasmesso al Rettore dell'Università degli Studi di Salerno. In caso di giudizio positivo, il candidato riceve il Diploma di "Dottore di Ricerca" sia dall'Università degli Studi di Salerno, sia dall'Università presso cui ha difeso la tesi. Art. 13. Incompatibilità con altri Corsi di studio Ai sensi dell'art. 142 del R.D. 31 agosto 1933, n. 1592, l'iscrizione a Corsi di Dottorato di Ricerca è incompatibile con la contemporanea iscrizione ad altra Università o Istituto di istruzione superiore, a diverse Facoltà o Scuole della stessa Università o dello stesso Istituto di istruzione superiore; ed a diversi corsi di laurea o di diploma della stessa Facoltà o Scuola. Art. 14. Pubblicità Il presente bando di concorso ed il fac-simile della domanda di ammissione sono pubblicati nell'Albo Ufficiale di Ateneo e consultabili nel sito Internet dell'Ateneo alla voce: http://www3.unisa.it/AREAIII/uff_coordinamentoattivitapostlaurea/uff formazionepostlaurea/dottorati internazionali/home Art. 15. Trattamento dei dati personali Ai sensi dell'art. 2, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, l'Università degli Studi di Salerno garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonchè della dignità dei candidati, con particolare riferimento alla riservatezza, all'identità personale e al diritto alla protezione dei dati stessi. Al riguardo, secondo quanto previsto dall'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, tutti i dati personali forniti dai candidati saranno trattati, nel rispetto delle modalità di cui all'art. 11 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, esclusivamente per le finalità connesse e strumentali al presente bando di concorso ed all'eventuale gestione del rapporto con l'Ateneo. In particolare, il trattamento sarà effettuato con le seguenti modalita': informatizzato e cartaceo. Il conferimento è obbligatorio per l'espletamento della procedura concorsuale di cui al presente bando di concorso e per l'eventuale gestione della carriera accademica dello studente; conseguentemente, l'eventuale rifiuto a fornire i dati non consentirà lo svolgimento della predetta procedura concorsuale e la gestione della carriera accademica. I dati potranno essere comunicati a soggetti pubblici o privati, anche mediante inserimento nel sito internet di Ateneo, per adempimenti imposti da disposizioni di legge; a tal fine, il trattamento sarà curato da personale dell'Ateneo. Ai sensi dell'art. 18 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, l'Università degli Studi di Salerno raccoglie, utilizza e tratta i dati personali nel rispetto dei seguenti principi: liceità, necessità, pertinenza e non eccedenza. Ai sensi degli articoli 7, 8, 9 e 10 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, i candidati hanno diritto di esercitare in ogni momento i seguenti diritti: ottenere la conferma dell'esistenza o meno di propri dati personali e la loro messa a disposizione in forma intelligibile; avere conoscenza dell'origine dei dati nonchè della logica e delle finalità su cui si basa il trattamento; ottenere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati in violazione del codice nonchè l'aggiornamento, la rettificazione o, se vi è interesse, l'integrazione degli stessi; opporsi per motivi legittimi al loro trattamento. Titolare del trattamento dei dati è l'Università degli Studi di Salerno, in persona del Magnifico Rettore pro-tempore, nella qualità di legale rappresentante dell'Ente. Responsabile amministrativo del procedimento, secondo quanto previsto dagli articoli 4 e ss. della legge 7 agosto 1990, n. 241, e dall'art. 29 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, è il dott. Giovanni Salzano, - Ufficio Formazione Post-Laurea dell'Università degli Studi di Salerno - via Ponte don Melillo, 84084 Fisciano (Salerno) - tel. 089/966242, fax 089/966405, e-mail: gsalzano@unisa.it Art. 16. Norme finali Per tutto quanto non previsto o disciplinato dal presente bando, si richiamano le disposizioni contenute nel D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487, nell'art. 4 della legge 3 luglio 1998, n. 210, nel D.M. 30 aprile 1999, n. 224, nel Regolamento didattico di Ateneo e nel Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca. Fisciano, 31 agosto 2009 p. Il rettore: Fimiani
Contratti
2012
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 137 del 23-11-2012
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2012-11-23&atto.codiceRedazionale=T12BGA21233
AZIENDA ULSS N. 14 CHIOGGIA
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.137 del 23-11-2012)
Affidamento in concessione del servizio di gestione del bar interno al P.O. di Chioggia SEZIONE I: Amministrazione aggiudicatrice: Regione del Veneto - Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria n. 14 - Strada M. Marina n. 500 - 30015 Chioggia (Ve) SEZIONE II: Affidamento in concessione del servizio di gestione del bar interno al P.O. di Chioggia per il periodo di 72 mesi SEZIONE IV: Procedura aperta ai sensi dell'art. 55 del d.Leg.vo n. 163/2006 - Criterio di aggiudicazione. Offerta corrispettivo mensile più elevato SEZIONE V: Deliberazione del D.G. n. 55 del 06/02/2012 - Ditte partecipanti: 2 - Aggiudicatario: Stile Caffè Snc - Via del Santo 138 - Limena (Pd) - Importo complessivo di aggiudicazione: E 557.424,00 (IVA esclusa) Rup rag. Gianfranco Guerra T12BGA21233
Parte Seconda
2014
Altri annunzi
Specialita' medicinali, presidi sanitari e medico chirurgici
Parte Seconda n. 137 del 20-11-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/parte_seconda/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-11-20&atto.codiceRedazionale=TS14ADD13477
BAYER S.P.A.
(GU Parte Seconda n.137 del 20-11-2014)
Modifica secondaria di un'autorizzazione all'immissione in commercio di una specialità medicinale per uso umano. Modifica apportata ai sensi del regolamento CE n. 712/2012 Titolare: Bayer S.p.A., con sede e domicilio legale in Viale Certosa 130, 20156 (Milano) Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. 05849130157. Specialità medicinale: ULTRAPROCT Unguento rettale - tubo da 30 g AIC 021122080 Modifica apportata ai sensi del regolamento CE n. 712/2012. Pratica n.ro N1A/2014/2166 Grouping of Variations Tipo: IA IA B.II.e.3.a: Modifica minore ad una procedura di analisi per il materiale di confezionamento primario per la cannula. IA B.II.e.3.a: Modifica minore ad una procedura di analisi per il materiale di confezionamento primario per il cappuccio protettivo. I lotti già prodotti sono mantenuti in commercio fino alla data di scadenza indicata in etichetta. Decorrenza della modifica: dal giorno successivo alla data della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Un procuratore dirigente dott.ssa Patrizia Sigillo TS14ADD13477
Contratti
2007
BANDI DI GARA
BANDI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 43 del 13-4-2007
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2007-04-13&atto.codiceRedazionale=C-7762
CSI - PIEMONTE S. Gare
Torino, corso Unione Sovietica n. 216
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.43 del 13-4-2007)
Bando di gara d'appalto - Gara europea per il servizio di noleggio auto senza autista (n. 05/07) Parte di provvedimento in formato grafico C-7762 (A pagamento).
Serie Generale
1997
ERRATA-CORRIGE
Serie Generale n. 144 del 23-6-1997
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1997-06-23&atto.codiceRedazionale=097A4947&elenco30giorni=false
ERRATA-CORRIGE
Comunicato relativo al decreto del Ministro dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica 16 dicembre 1996 concernente: "Equipollenza della laurea in ingegneria idraulica alla laurea in ingegneria civile indirizzo idraulica ai fini dell'ammissione ai pubblici concorsi". (Decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 118 del 23 maggio 1997). (GU Serie Generale n.144 del 23-06-1997)
Nel decreto citato in epigrafe, riportato nella suindicata Gazzetta Ufficiale, a pag. 7, seconda colonna, al secondo comma delle premesse, dove è scritto: "Visto il decreto del Prresidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 168;", leggasi: "Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382;"; inoltre, dopo il suddetto secondo comma deve intendersi inserito quanto segue: "Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;".
Contratti
2014
AVVISI ESITI DI GARA
AVVISI ESITI DI GARA
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 137 del 28-11-2014
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2014-11-28&atto.codiceRedazionale=T14BGA20566
ITALFERR S.P.A.
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.137 del 28-11-2014)
Avviso relativo agli appalti aggiudicati SEZIONE I: ENTE AGGIUDICATORE: I.1) DENOMINAZIONE, INDIRIZZI E PUNTI DI CONTATTO: Italferr S.p.A. - Società con socio unico, soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. - in nome e per conto di Trenitalia S.p.A. - Appalti - Via Vito Giuseppe Galati, 71 - 00155 Roma - Martina Salerno - Tel 06/49.75.21.78 Fax 06/49.75.24.45; posta elettronica certificata: gareappalti.italferr.it@legalmail.it; Indirizzo Internet: http://www.gare.italferr.it. I.2) PRINCIPALI SETTORI DI ATTIVITÀ DELL'ENTE AGGIUDICATORE: servizi ferroviari. SEZIONE II: OGGETTO DELL'APPALTO: II.1) DESCRIZIONE II.1.1) Denominazione conferita all'appalto dall'Ente Aggiudicatore: TR-002. II.1.2) Tipo di appalto e luogo di esecuzione: - Lavori: progettazione ed esecuzione. - Luogo di esecuzione: Comune di Torino. II.1.3) - II.1.4) Breve descrizione dell'Appalto: progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori per l'apparato centrale a calcolatore (ACC) del nuovo IMC di Torino smistamento di Trenitalia S.p.A., completo degli impianti di telecomunicazione e SCMT. CIG: 5768814FE5 - CUP: D11H13000970005 II.1.5) CPV (vocabolario comune per gli appalti): 45234100-7. II.1.6) - II.2) VALORE FINALE TOTALE DEGLI APPALTI II.2.1) Valore finale totale dell' appalto: euro 12.495.998,04 SEZIONE IV: PROCEDURE IV.1) TIPO DI PROCEDURA: procedura aperta. IV.2) CRITERI DI AGGIUDICAZIONE: IV.2.1) Criteri di aggiudicazione: prezzo più basso (offerta a prezzi unitari con esclusione di offerte alla pari o in aumento). IV.2.2) Ricorso ad un'asta elettronica: no. IV.3) INFORMAZIONI DI CARATTERE AMMINISTRATIVO IV.3.1) Numero di riferimento attribuito al dossier dall'Ente Aggiudicatore: TR-002. IV.3.2) Pubblicazioni precedenti relative allo stesso appalto: bando di gara - numero dell'avviso della GURI: Va serie speciale n. 62 del 04/06/2014 - Cod. T-14BFM8993. SEZIONE V: AGGIUDICAZIONE DELL'APPALTO V.1) AGGIUDICAZIONE E VALORE DELL'APPALTO APPALTO N.: 1. V.1.1) Data di aggiudicazione: 30/10/2014. V.1.2) Numero di offerte ricevute: 3. V.1.3) Nome e indirizzo dell'operatore economico aggiudicatario: Ansaldo STS S.p.A. Indirizzo postale: Via P. Mantovani, 3-5 16151 Genova. V.1.4) Informazione sul valore dell'appalto: valore totale inizialmente stimato dell'appalto: euro 13.004.644,56 - valore finale totale dell'appalto: euro 12.495.998,04. V.1.5) È possibile che il contratto venga subappaltato : si - Valore stimato esclusa IVA: euro 7.918.958,54. SEZIONE VI: ALTRE INFORMAZIONI VI.1) - VI.2) - VI.3) - VI.4) DATA DI SPEDIZIONE DEL PRESENTE AVVISO: 14/11/2014. Direttore approvvigionamenti e sistemi ing. Fabrizio Ranucci T14BGA20566
Contratti
2008
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 107 del 15-9-2008
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-09-15&atto.codiceRedazionale=T-08BFM7634
Eni'a S.p.A.
Strada S.Margherita 6/a - 43100 Parma P.I. 02346610344
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.107 del 15-9-2008)
Avviso istituzione Sistema di Qualificazione - Settori Speciali Sezione I-Ente aggiudicatore - I.1) Denominazione: Eni'a S.p.a, Strada S.Margherita 6/a - Parma; Punto di contatto: Eni'a S.p.a.-Sede territoriale di Reggio Emilia- Funzione acquisti e appalti - Via Nubi di Magellano n.30 - 42100 Reggio Emilia - Att.ne Beltrami Massimiliano - tel.0522297785 -fax.0522297587- posta elettronica: massimiliano.beltrami@eniaspa.it - indirizzo internet e profilo di committente: www.eniaspa.it. - Sezione II-Oggetto del sistema di qualificazione - II.1) Denominazione: Sistema di qualificazione d'imprese idonee ad effettuare forniture ed installazioni di sistemi di filtrazione a tela o tessuto multidisco per impianti di depurazione acque reflue - Rif. n.1577 - II.2) Tipo di appalto: forniture - II.3) Descrizione delle forniture da appaltare mediante il sistema di qualificazione: Fornitura, montaggio e messa in esercizio di filtri a tela o tessuto multidisco, di tipo rotativo ad asse orizzontale, idonei alla rimozione di solidi sospesi da trattamento terziario con processo di post-precipitazione chimica del fosforo (P), nonchè delle apparecchiature ed impiantistica complementare necessaria al loro funzionamento, in grado di trattare una portata utile complessiva > =300 mc/h, da installare presso gli impianti di depurazione gestiti da Eni'a S.p.a. o da società del gruppo - II.4) CPV: 29566000-29566500 - Sezione III-Informazioni di carattere giuridico, economico, finanziario e tecnico: III.1) Condizioni di partecipazione e metodi di verifica delle stesse: si rimanda all'avviso integrale, trasmesso per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea in data 09/09/2008 e disponibile sul sito Eni'a all'indirizzo: www.eniaspa.it - sezione Acquisti e Appalti > Qualificazione > Qualificazione per appalti sopra soglia comunitaria. - Sezione IV-Procedura: IV.2.2) Durata del sistema di qualificazione: dal 10/09/2008 al 10/09/2011. Sezione VI: Altre informazioni: VI.2) Informazioni complementari: al fine di poter partecipare alla prima procedura di selezione del contraente che la stazione appaltante espleterà nell'ambito del sistema, gli operatori economici interessati dovranno far pervenire la richiesta di qualificazione entro il giorno 10/10/2008 alle ore 12.00 all'indirizzo indicato nell'avviso integrale, al quale si rimanda per le ulteriori informazioni complementari. VI.3.1) Organismo responsabile delle procedure di ricorso: TAR Emilia Romagna, Sez. di Parma, Piazzale Santafiora, 7.-Parma. L'Amministratore Delegato Dr. Andrea Viero T-08BFM7634 (A pagamento).
Contratti
2010
AVVISI E BANDI DI GARA
ALTRE FIGURE SOGGETTIVE PUBBLICHE E PRIVATE
5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n. 23 del 26-2-2010
https://www.gazzettaufficiale.it/atto/contratti/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2010-02-26&atto.codiceRedazionale=T10BFM3942
ACEA SPA (IN NOME E PER CONTO DI SAO SPA - GRUPPO ACEA SPA)
(GU 5a Serie Speciale - Contratti Pubblici n.23 del 26-2-2010)
BANDO DI GARA - SETTORI ORDINARI PROCEDURA APERTA N. 6/SAO 1. AMMINISTRAZIONE AGGIUDICATRICE:ACEA SPA,in nome e per conto di SAO SPA - GRUPPO ACEA SPA, P.le Ostiense, 2 - Roma - Tel. 06/57991 - fax 06/57994146. 2. FORMA DELL'APPALTO: a corpo. 3. LUOGO DI ESECUZIONE: Comune di Orvieto (TR). 4. TIPO DI APPALTO: lavori. 5. NATURA E CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA: la realizzazione del "gradone 8" e relative infrastrutture 2° Stralcio Funzionale della discarica di Orvieto. L'appalto comprende essenzialmente le seguenti opere: - Capping Frontale; - Strada sul Fronte. 5.1 Lavorazioni di cui si compone l'intervento: Categoria prevalente OG12 -classifica II - CPV 45222110-3 5.2 Importo dell'appalto:Euro 997.208,57, di cui Euro 26.630,91 per oneri della sicurezza, non soggetti a ribasso. 5.3 Suddivisione in lotti: no. 6. DURATA DELL'APPALTO: 180 giorni naturali e consecutivi d.c.l.. 7. AMMISSIBILITÀ DI VARIANTI: no. 8. CONDIZIONI PARTICOLARI CUI È SOGGETTA LA REALIZZAZIONE DELL'APPALTO: la messa a disposizione delle aree interessate dalla realizzazione delle opere è subordinata alla piena disponibilità delle stesse da parte della SAO S.p.A. 9. DOCUMENTAZIONE DI GARA: il bando di gara, il disciplinare di gara, la modulistica predisposta da Acea S.p.A., il Capitolato Speciale, il Piano di Sicurezza e Coordinamento, il Piano operativo di sicurezza, il Cronoprogramma, il Computo Metrico e le planimetrie principali sono disponibili al sito internet www.acea.it, sezione Fornitori, area Gare in corso, Pagina Lavori Elettrici, link Gara 6/SAO. 10. RICEZIONE ED APERTURA DELLE OFFERTE: le offerte economiche dovranno pervenire entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 29 marzo 2010 presso Acea S.p.A. - Funzione Personale e Servizi - Unità Approvvigionamenti - Area Energia Viale Marco Polo n. 31, 00154 Roma. Le offerte pervenute oltre tale termine,ancorchè sostitutive o migliorative, non saranno ammesse a concorso. L'apertura dei plichi, pervenuti nei termini e con le modalità stabilite, avverrà in seduta pubblica ed in presenza di notaio, alle ore 10.00 del giorno 1 aprile 2010 presso la Sala Verde di Acea S.p.A. Viale Marco Polo n. 31, 00154 - Roma. 11.GARANZIA A CORREDO DELL'OFFERTA pari ad Euro 19.944,17, da presentarsi secondo le modalità indicate nel disciplinare di gara. 12. MODALITÀ DI FINANZIAMENTO: disponibilità di bilancio. 13.MODALITÀ DI PAGAMENTO: ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 comma 1 del Capitolato Speciale di Appalto relativo ai lavori in oggetto. 14.REQUISITI MINIMI DI PARTECIPAZIONE 14.1 Requisiti di ordine generale: - Possesso dei requisiti di cui agli artt. 38 e 39, D.Lgs. n. 163/2006. - Assenza delle situazioni interdittive di cui all'art.38 lett. m)quater,D.Lgs.n. 163/2006. - Assenza della causa di esclusione di cui all'art. 1-bis, comma 16, L. 383/2001. - Accettazione incondizionata delle prescrizioni contenute nel "Codice Etico degli appalti Acea" e nel "Codice Etico" adottato dal Gruppo Acea. 14.2 Requisiti di carattere tecnico ed economico: possesso di attestazione di qualificazione adeguata per categoria e classifica ai valori della presente gara e rilasciata da un organismo di attestazione S.O.A. appositamente autorizzato, completa dell'indicazione - ove obbligatoria ai sensi della normativa vigente - relativa al possesso del requisito di cui all'art. 2, co. 1, lett. q) o r), D.P.R. n. 34/2000. Per i raggruppamenti temporanei e i consorzi ordinari di concorrenti trova applicazione l'art.37,comma 7, fatto salvo quanto disposto dall'art. 36, comma 5 del D.Lgs. 163/2006.In caso di partecipazione di imprese riunite temporaneamente, o consorziate occasionalmente, o da riunirsi o da consorziarsi, o GEIE, per quanto attiene i requisiti per la partecipazione alla gara, si applica quanto previsto agli articoli 37 e 253 comma 9 del predetto decreto. Per i raggruppamenti temporanei orizzontali di concorrenti, la somma dei requisiti di qualificazione sarà calcolata con riguardo all'importo dei lavori. Le modalità di presentazione della documentazione necessaria per la partecipazione alla gara, nonchè gli ulteriori documenti dovuti dai soggetti di cui all'art. 34, comma 1, lett. b) c), d), e) ed f) sono indicate nel disciplinare di gara. 15.TERMINE DI VALIDITÀ DELL'OFFERTA: 180 giorni dalla data di apertura delle offerte. 16.CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE: prezzo più basso determinato mediante massimo ribasso percentuale sull'importo dei lavori posto a base di gara, ai sensi dell'art. 82, comma 2, lett. b), D. Lgs. 163/2006, con esclusione delle offerte in aumento ed individuazione delle offerte anormalmente basse, ai sensi dell'art. 86, comma 1, del citato decreto. Si procederà all'esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentino una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia così individuata, ai sensi dell'art. 122, comma 9, D. Lgs. 163/2006. 17.ALTRE INFORMAZIONI 17.1 Modalità di presentazione delle offerte:l'offerta economica, redatta in lingua italiana in conformità al modello reso disponibile dalla stazione appaltante al sito internet www.acea.it, sezione Fornitori, area Gare in corso, Pagina Lavori Elettrici, link Gara 6/SAO, sarà racchiusa in busta sigillata ed a sua volta inserita, assieme alla "documentazione a corredo dell'offerta" di cui al seguente punto 17.2, all'interno di un ulteriore plico.Le modalità di presentazione e di spedizione dei plichi sono contenute nel disciplinare di gara. 17.2 Documentazione a corredo dell'offerta, da presentarsi a pena di esclusione dalla gara: a) domanda di ammissione redatta, in lingua italiana,compilando in ogni sua parte il modulo predisposto e reso disponibile da Acea S.p.A. all'indirizzo internet di cui al punto 9 del presente bando, attestante il possesso del requisito di cui al punto 14.2 del presente bando, l'accettazione incondizionata della documentazione di gara nonchè la sottoscrizione del consenso al trattamento dei dati giudiziari dell'interessato da fornire a pena di esclusione; b) dichiarazione sostitutiva attestante il possesso dei requisiti di ordine generale di cui al punto 14.1 del presente bando, resa in conformità al D.P.R. n. 445/2000 e redatta compilando in ogni sua parte il modulo predisposto e reso disponibile da Acea S.p.A. all'indirizzo internet di cui al punto 9 del presente bando; c) modulo recante i dati relativi alle posizioni contributive dell'impresa, redatto utilizzando lo schema predisposto e reso disponibile da Acea S.p.A. all'indirizzo internet di cui al punto 8 del presente bando; d) documento attestante l'avvenuto pagamento di Euro 40,00 CIG 04355177FD, quale contribuzione a favore dell'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, da effettuarsi secondo le istruzioni operative rinvenibili all'indirizzo www.avcp.it; e) garanzia a corredo dell'offerta di cui al punto 11 del bando; f) attestato di avvenuto sopralluogo, rilasciato dalla SAO S.p.A; g) in caso di avvalimento, documentazione di cui all'art. 49, comma 2 del D.Lgs.163/2006, nonchè i documenti di cui alle precedenti lettere b) e c) relativi anche all'impresa ausiliaria. 17.3 Modalità di presentazione della documentazione dei soggetti riuniti: le modalità di presentazione della documentazione indicata e gli ulteriori documenti dovuti dai soggetti di cui alle lettere b), c), d) ed e), art. 34, D.Lgs. n. 163/2006, sono indicati nel disciplinare di gara. 17.4 Verifica dei requisiti: qualora,a seguito di verifiche condotte sul possesso dei requisiti di partecipazione alla gara,questi ultimi non siano rispondenti a quanto dichiarato dall'impresa nell'ambito della procedura di affidamento, la stessa verrà esclusa dalla gara, la cauzione provvisoria verrà incamerata e si procederà alla segnalazione del fatto all'Autorità per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture; in ogni caso, le suddette verifiche saranno effettuate nei confronti dell'aggiudicataria e del concorrente che segue in graduatoria. 17.5 Subappalto: in sede di offerta il concorrente dovrà indicare i lavori o le parti di opere che intenderà subappaltare o concedere in cottimo, evidenziando la categoria di appartenenza degli stessi. In caso di subappalto, è fatto obbligo all'aggiudicatario di trasmettere, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei propri confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti corrisposti da esso al subappaltatore o cottimista, indicando le eventuali ritenute di garanzie effettuate. 17.6 Verifica della regolarità contributiva: Acea S.p.A. rende noto che richiederà direttamente allo Sportello Unico Previdenziale il documento unico di regolarità contributiva (DURC). 17.7 Piani di sicurezza: si applicheranno le norme vigenti al momento dell'esperimento della gara; l'impresa, pertanto, nel formulare l'offerta, dovrà tenere conto degli oneri derivanti dall'applicazione di tutte le norme vigenti in materia di sicurezza. 17.8 Prescrizioni ulteriori: La gara sarà disciplinata oltre che dal presente avviso di gara,dal disciplinare di gara e dal Capitolato Speciale d'Appalto - SAO S.p.A. - Doc 0309R14, - ed. Marzo 2009 e dai suoi allegati. L'accettazione incondizionata del citato capitolato e dei suoi allegati è condizione di ammissibilità alla gara. Eventuali riferimenti alla previgente normativa sui lavori pubblici contenuti nei documenti di gara sono da considerarsi effettuati con riferimento a quanto disposto dal D. Lgs. 163/2006. ACEA SPA intende avvalersi del disposto di cui all'art. 140 D.Lgs. n. 163/2006. Le offerte potranno essere formulate solo a seguito di una visita dei luoghi, da effettuarsi previo appuntamento con l'Ing. Massimo Lardani, tel. 0763 300000, e - mail massimo.lardani@aceaspa.it. Il documento attestante il sopralluogo, rilasciato da SAO S.p.A., dovrà essere inserito, a pena di esclusione, tra la documentazione a corredo dell'offerta di cui al precedente punto 17.2.Per informazioni e delucidazioni di carattere tecnico rivolgersi a SAO S.p.A., nella persona dell'Ing. Massimo Lardani . Per gli adempimenti amministrativi potranno essere richiesti chiarimenti all'Unità Approvvigionamenti - Acea S.p.A. - tramite fax allo 06/5799-3369, o per e-mail all'indirizzo gare.contratti@aceaspa.it. Per ogni controversia si stabilisce la competenza del Foro di Roma. 17.9 Trattamento dei dati: Ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. 196/2003 ("Codice Privacy"), si informa che il trattamento dei dati personali raccolti dalla stazione appaltante è finalizzato unicamente all'espletamento della presente procedura, nonchè alle attività ad essa correlate e conseguenti. In relazione alle descritte finalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti manuali,informatici e telematici, con logiche strettamente correlate alle finalità predette e, comunque, in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati stessi.I dati potranno essere trattati anche in base a criteri qualitativi, quantitativi e temporali di volta in volta individuati.Il conferimento dei dati è necessario per valutare il possesso dei requisiti e delle qualità richiesti per la partecipazione alla procedura nel cui ambito i dati stessi sono acquisiti; pertanto, la loro mancata indicazione può precludere l'effettuazione della relativa istruttoria. Il trattamento dei dati giudiziari è effettuato esclusivamente per valutare il possesso dei requisiti e delle qualità previsti dalla vigente normativa in materia di appalti ed avviene sulla base dell'autorizzazione al trattamento dei dati a carattere giudiziario da parte di privati, di enti pubblici economici e di soggetti pubblici, rilasciata dal Garante per la protezione dei dati personali. Potranno venire a conoscenza dei suddetti dati personali e/o giudiziari i collaboratori ovvero gli operatori della stazione appaltante designati/individuati, di volta in volta, quali responsabili ovvero incaricati del trattamento. I dati raccolti potranno altresì essere conosciuti da: Soggetti terzi fornitori di servizi per la stazione appaltante, o comunque ad essa legati da rapporto contrattuale, unicamente per le finalità sopra descritte, previa designazione in qualità di responsabili del trattamento e comunque garantendo il medesimo livello di protezione; Altre amministrazioni pubbliche, cui i dati potranno essere comunicati per adempimenti procedimentali; Altri concorrenti che facciano richiesta di accesso ai documenti di gara, secondo le modalità e nei limiti di quanto previsto dalla vigente normativa in materia; Legali incaricati per la tutela della stazione appaltante in sede giudiziaria. I diritti dell'interessato sono disciplinati dall'art. 7 del Codice Privacy. In particolare, l'interessato ha il diritto di ottenere la conferma dell'esistenza o meno dei propri dati e di conoscerne il contenuto e l'origine, di verificarne l'esattezza o chiederne l'integrazione o l'aggiornamento, oppure la rettificazione; ha altresì il diritto di chiedere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, nonchè di opporsi in ogni caso, per motivi legittimi, al loro trattamento. La relativa richiesta va rivolta alla stazione appaltante.L'informativa analitica comprensiva del consenso è reperibile sul sito della stazione appaltante (www.aceaspa.it) oltre ad essere parte integrante del modello allegato al presente Bando di Gara. Il Responsabile Funzione Personale e Servizi (Stefano Tempesta) T10BFM3942