Search is not available for this dataset
text
stringlengths 444
83.8M
| language
stringclasses 2
values | celex
stringlengths 10
23
|
---|---|---|
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.9.2021   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 340/255</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE, EURATOM) 2021/1587 DEL PARLAMENTO EUROPEO
del 28 aprile 2021
sulla chiusura dei conti dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) (prima del 12 dicembre 2019: Eurojust) per l'esercizio 2019
IL PARLAMENTO EUROPEO,
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti i conti annuali definitivi dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) relativi all'esercizio 2019,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019, corredata delle risposte delle agenzie <a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni <a>(<span>2</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2019 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio del 1<span>o</span> marzo 2021 sullo scarico da dare all'Agenzia sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2019 (05793/2021 – C9-0055/2021),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 <a>(<span>3</span>)</a>, in particolare l'articolo 70,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la decisione 2002/187/GAI del Consiglio, del 28 febbraio 2002, che istituisce l'Eurojust per rafforzare la lotta contro le forme gravi di criminalità <a>(<span>4</span>)</a>, in particolare l'articolo 36,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (UE) 2018/1727 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) e che sostituisce e abroga la decisione 2002/187/GAI del Consiglio <a>(<span>5</span>)</a>, in particolare l'articolo 63,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18 dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virtù del TFUE e del trattato Euratom, di cui all'articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>6</span>)</a>, in particolare l'articolo 105,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti gli articoli 32 e 47 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>7</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0101/2021),</p></td></tr></tbody></table>
1. approva la chiusura dei conti dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) relativi all'esercizio 2019;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al direttore amministrativo dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust), al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
Il presidente
David Maria SASSOLI
Il segretario generale
Klaus WELLE
<note>
( 1 ) GU C 351 del 21.10.2020, pag. 7 . Relazione annuale della Corte sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/AGENCIES_2019/agencies_2019_IT.pdf.
( 2 ) GU C 351 del 21.10.2020, pag. 7 . Relazione annuale della Corte sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/AGENCIES_2019/agencies_2019_IT.pdf.
( 3 ) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 .
( 4 ) GU L 63 del 6.3.2002, pag. 1 .
( 5 ) GU L 295 del 21.11.2018, pag. 138 .
( 6 ) GU L 122 del 10.5.2019, pag. 1 .
( 7 ) GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42 .
</note> | ITA | 32021B1587 |
02005D0270 — IT — 25.06.2018 — 001.001
Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento
<table><col/><col/><tr><td><p><a>►B</a></p></td><td><p>DECISIONE DELLA COMMISSIONE</p><p>del 22 marzo 2005</p><p>che stabilisce le tabelle relative al sistema di basi dati ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio</p><p>[notificata con il numero C(2005) 854]</p><p>(Testo rilevante ai fini del SEE)</p><p><a>(2005/270/CE)</a></p><p>(GU L 086 dell'5.4.2005, pag. 6)</p></td></tr></table>
Modificata da:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>  n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>►M1</a></p></td><td><p><a>DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2018/896 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 19 giugno 2018</a></p></td><td><p>  L 160</p></td><td><p>6</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr></table>
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 22 marzo 2005
che stabilisce le tabelle relative al sistema di basi dati ai sensi della direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio
[notificata con il numero C(2005) 854]
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2005/270/CE)
Articolo 1
La presente decisione stabilisce le tabelle da utilizzare per il sistema di basi dati sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio previste dall’articolo 12 della direttiva 94/62/CE.
Articolo 2
1. Oltre alle pertinenti definizioni di cui all’articolo 3 della direttiva 94/62/CE, ai fini della presente decisione si applicano le seguenti definizioni:
a) per «imballaggio composto» si intende l’imballaggio costituito da materiali diversi che non è possibile separare manualmente, ognuno dei quali non superi una determinata percentuale del peso dell’imballaggio;
b) per «rifiuti di imballaggio prodotti» si intende la quantità di imballaggi che diventano rifiuti, ai sensi dell’articolo 1 della direttiva 75/442/CEE del Consiglio ( 1 ), nel territorio di uno Stato membro, dopo essere stati utilizzati per contenere, proteggere, manipolare, consegnare e presentare le merci;
c) per «rifiuti di imballaggio recuperati» si intende la quantità di rifiuti di imballaggio prodotti in uno Stato membro e successivamente recuperati, indipendentemente dal fatto che i rifiuti di imballaggio siano recuperati nello Stato membro, in un altro Stato membro o al di fuori della Comunità;
d) per «rifiuti di imballaggio recuperati o inceneriti presso impianti di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia» si intende la quantità di rifiuti di imballaggio prodotti in uno Stato membro e successivamente recuperati o inceneriti presso impianti di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia, indipendentemente dal fatto che i rifiuti di imballaggio siano recuperati o inceneriti presso impianti di incenerimento dei rifiuti nello Stato membro, in un altro Stato membro o al di fuori della Comunità;
e) per «rifiuti di imballaggio riciclati» si intende la quantità di rifiuti di imballaggio prodotti in uno Stato membro e successivamente riciclati, indipendentemente dal fatto che i rifiuti di imballaggio siano riciclati nello Stato membro, in un altro Stato membro o al di fuori della Comunità;
f) per «percentuale di recupero o di incenerimento presso impianti di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia» ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 94/62/CE si intende la quantità totale di rifiuti di imballaggio recuperati o inceneriti presso impianti di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia, divisa per la quantità totale di rifiuti di imballaggio prodotti;
g) per «percentuale di riciclaggio» ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 94/62/CE si intende la quantità totale di rifiuti di imballaggio riciclati, divisa per la quantità totale di rifiuti di imballaggio prodotti.
2. Dalla nozione di rifiuti di imballaggio prodotti ai sensi del paragrafo 1, lettera b), è esclusa ogni forma di residuo generato dalla produzione di imballaggi o materiali di imballaggio, o generato da qualsiasi altro processo di produzione.
Ai fini della presente decisione, la quantità di rifiuti di imballaggio prodotti in uno Stato membro può essere considerata equivalente alla quantità di imballaggi immessi sul mercato nel corso dello stesso anno in tale Stato membro.
Articolo 3
1. I dati relativi al totale degli imballaggi comprendono tutti gli imballaggi definiti all’articolo 2, paragrafo 1, e all’articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 94/62/CE.
In particolare per i materiali presenti in più piccole quantità e per i materiali non citati nella presente decisione, è possibile ricorrere a stime. Tali stime si basano sulle migliori informazioni disponibili e sono descritte secondo le modalità dell’articolo 7.
2. Gli imballaggi riutilizzabili sono considerati immessi sul mercato quando vengono messi a disposizione per la prima volta insieme alle merci che sono adibiti a contenere, proteggere, manipolare, consegnare e presentare.
Gli imballaggi riutilizzabili non sono considerati rifiuti di imballaggio quando vengono restituiti per essere riutilizzati. Gli imballaggi riutilizzabili non sono considerati imballaggi immessi sul mercato quando vengono riutilizzati con una merce e rimessi a disposizione.
Gli imballaggi riutilizzabili di cui il detentore si disfa al termine della loro vita utile sono considerati rifiuti di imballaggio.
Ai fini della presente decisione, si considera che la quantità di rifiuti di imballaggio prodotti in uno Stato membro da imballaggi riutilizzabili equivale alla quantità di imballaggi riutilizzabili immessi sul mercato nel corso dello stesso anno in tale Stato membro.
3. Le informazioni relative agli imballaggi composti sono fornite nella categoria del materiale predominante in peso.
Possono inoltre essere fornite a titolo complementare e facoltativo informazioni distinte sul recupero e il riciclaggio dei materiali composti.
4. Il peso dei rifiuti di imballaggio recuperati o riciclati si riferisce alla quantità (input) di rifiuti di imballaggio immessi in un processo efficace di recupero o riciclaggio. Se il prodotto (output) di un impianto di selezione dei rifiuti è sottoposto a processi efficaci di recupero o riciclaggio senza perdite significative, è ammesso considerare che tale prodotto equivalga al peso dei rifiuti di imballaggio recuperati o riciclati.
Articolo 4
1. I rifiuti di imballaggio esportati al di fuori della Comunità sono contabilizzati come rifiuti recuperati o riciclati soltanto in presenza di prove attendibili che il recupero e/o riciclaggio ha avuto luogo in condizioni complessivamente equivalenti a quelle stabilite dalla pertinente legislazione comunitaria.
2. I movimenti transfrontalieri di rifiuti di imballaggio devono essere conformi alle disposizioni del regolamento (CEE) n. 259/93 del Consiglio ( 2 ), del regolamento (CE) n. 1420/1999 del Consiglio ( 3 ), e del regolamento (CE) n. 1547/1999 della Commissione ( 4 ).
3. I rifiuti di imballaggio prodotti in altri Stati membri o al di fuori della Comunità che vengono inviati in uno Stato membro per fini di recupero o riciclaggio non sono contabilizzati come rifiuti recuperati o riciclati nello Stato membro nel quale sono stati inviati.
Articolo 5
1. Il peso dei rifiuti di imballaggio recuperati o riciclati è misurato sulla base di un tasso di umidità naturale dei rifiuti di imballaggio paragonabile a quello degli imballaggi equivalenti immessi sul mercato.
I dati misurati relativi al peso dei rifiuti di imballaggio recuperati o riciclati devono essere corretti se il tasso di umidità dei rifiuti di imballaggio differisce regolarmente e significativamente da quello degli imballaggi immessi sul mercato e se ciò rischia di condurre ad una sostanziale sovrastima o sottostima delle percentuali di recupero o riciclaggio degli imballaggi.
Le suddette correzioni si effettuano solo in casi eccezionali, dovuti a particolari condizioni climatiche o di altro tipo.
Le correzioni significative sono segnalate nelle descrizioni relative alle modalità di compilazione dei dati di cui all’articolo 7.
2. Dal calcolo del peso dei rifiuti di imballaggio recuperati o riciclati sono esclusi, nella misura di quanto praticamente possibile, i materiali non facenti parte degli imballaggi che vengono raccolti insieme ai rifiuti di imballaggio.
I dati relativi al peso dei rifiuti di imballaggio recuperati o riciclati devono essere corretti se i materiali non facenti parte degli imballaggi presenti nei rifiuti immessi in un processo efficace di recupero o riciclaggio rischiano di condurre ad una sostanziale sovrastima o sottostima delle percentuali di recupero o riciclaggio degli imballaggi.
Non è necessario correggere i dati relativi alle piccole quantità di materiali non facenti parte degli imballaggi o di materiali contaminati regolarmente riscontrabili nei rifiuti di imballaggio.
Le correzioni significative sono segnalate nelle descrizioni relative alle modalità di compilazione dei dati di cui all’articolo 7.
Articolo 6
Le disposizioni relative al recupero di cui agli articoli 3, 4 e 5 si applicano, mutatis mutandis, anche ai rifiuti di imballaggio inceneriti presso impianti di incenerimento con recupero di energia.
Articolo 7
Gli Stati membri compilano ogni anno le tabelle che figurano nell’allegato e le trasmettono alla Commissione per via elettronica.
Tali tabelle coprono l’intero anno civile e sono trasmesse alla Commissione, fatto salvo il regolamento (CE) n. 2150/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 5 ), entro 18 mesi dalla fine dell’anno a cui si riferiscono.
La Commissione pubblica tali dati su un sito web accessibile al pubblico.
Oltre alle tabelle compilate, gli Stati membri trasmettono un’adeguata descrizione delle modalità adottate per la compilazione dei dati. La descrizione contiene anche la spiegazione di eventuali stime utilizzate.
Articolo 8
Gli Stati membri possono facoltativamente trasmettere altri dati disponibili in merito agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio. Ad esempio:
a) dati relativi alla produzione, alle esportazioni e alle importazioni di imballaggi vuoti;
b) dati relativi agli imballaggi riutilizzabili;
c) dati relativi a particolari sottofrazioni di imballaggi quali gli imballaggi composti;
d) dati relativi ai livelli di concentrazione di metalli pesanti presenti negli imballaggi, ai sensi dell’articolo 11 della direttiva 94/62/CE e alla presenza di metalli nocivi e di altre sostanze e materiali pericolosi ai sensi dell’allegato II, punto 1, terzo trattino, della direttiva 94/62/CE;
e) dati relativi ai rifiuti di imballaggio considerati pericolosi perché contaminati dal prodotto contenuto, ai sensi della direttiva 91/689/CEE del Consiglio ( 6 ) e della decisione 2000/532/CE della Commissione ( 7 ).
Articolo 9
1. Gli Stati membri forniscono i dati sulla produzione, importazione, esportazione e trattamento dei rifiuti di imballaggio per mezzo delle tabelle 1, 2 e 3 di cui all'allegato.
2. Gli Stati membri forniscono i dati sull'utilizzo di borse di plastica in materiale leggero per mezzo delle tabelle 4 o 5, secondo il caso, di cui all'allegato per comunicare i dati sotto forma di numero, e delle tabelle 6 o 7, secondo il caso, per comunicare i dati sotto forma di peso.
Articolo 10
La decisione 97/138/CE è abrogata.
Articolo 11
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
ALLEGATO
TABELLA 1
Quantità di rifiuti di imballaggio prodotti nello Stato membro e recuperati o inceneriti presso impianti di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia all’interno o all’esterno dello Stato membro
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in tonnellate)</p></td></tr><tr><td><p>Materiale</p></td><td><p>Rifiuti di imballaggio prodotti</p></td><td><p>Rifiuti recuperati o inceneriti presso impianti di incenerimento con recupero di energia per</p></td></tr><tr><td><p>Riciclaggio dei materiali</p></td><td><p>Altre forme di riciclaggio</p></td><td><p>Riciclaggio totale</p></td><td><p>Recupero di energia</p></td><td><p>Altre forme di recupero</p></td><td><p>Incenerimento presso impianti di incenerimento con recupero di energia</p></td><td><p>Recupero totale e incenerimento presso impianti di incenerimento con recupero di energia</p></td></tr><tr><td><p> </p><div/></td><td><p>(a)</p></td><td><p>(b)</p></td><td><p>(c)</p></td><td><p>(d)</p></td><td><p>(e)</p></td><td><p>(f)</p></td><td><p>(g)</p></td><td><p>(h)</p></td></tr><tr><td><p>Vetro</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Plastica</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Carta e cartone</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Metallo</p></td><td><p>Alluminio</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Acciaio</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Legno</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Altro</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Note:</p><p>1.  Caselle bianche: dati obbligatori. Possono essere utilizzate stime ma queste devono basarsi su dati empirici ed essere spiegate nella descrizione dell’approccio metodologico.</p><p>2.  Caselle grigio chiaro: dati obbligatori, ma sono ammesse stime approssimative. Tali stime devono essere spiegate nella descrizione dell’approccio metodologico.</p><p>3.  Caselle grigio scuro: dati facoltativi.</p><p>4.  Ai fini della presente decisione, i dati relativi al riciclaggio dei materiali per le materie plastiche comprendono l’insieme dei materiali nuovamente riciclati in materie plastiche.</p><p>5.  La colonna (c) comprende tutte le forme di riciclaggio, compreso quello organico, ma non il riciclaggio dei materiali.</p><p>6.  La colonna (d) deve riportare la somma delle colonne (b) e (c).</p><p>7.  La colonna (f) comprende tutte le forme di recupero, esclusi il riciclaggio e il recupero di energia.</p><p>8.  La colonna (h) deve riportare la somma delle colonne (d), (e), (f) e (g).</p><p>9.  Colonna (h)/colonna (a): percentuale di recupero o di incenerimento presso impianti di incenerimento con recupero di energia ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 94/62/CE.</p><p>10.  Colonna (d)/colonna (a): percentuale di riciclaggio ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 1, della direttiva 94/62/CE.</p><p>11.  I dati relativi al legno non devono essere utilizzati ai fini della valutazione dell’obiettivo minimo del 15 % in peso per ciascun materiale di imballaggio, stabilito dall’articolo 6, paragrafo 1, lettera c), della direttiva 94/62/CE, come modificata dalla direttiva 2004/12/CE.</p></td></tr></tbody></table>
TABELLA 2
Quantità di rifiuti di imballaggio inviati in altri Stati membri o esportati al di fuori della Comunità per fini di recupero o incenerimento presso impianti di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in tonnellate)</p></td></tr><tr><td><p>Materiale</p></td><td><p>Rifiuti di imballaggio inviati in altri Stati membri o esportati al di fuori della Comunità per</p></td></tr><tr><td><p>Riciclaggio dei materiali</p></td><td><p>Altre forme di riciclaggio</p></td><td><p>Recupero di energia</p></td><td><p>Altre forme di recupero</p></td><td><p>Incenerimento presso impianti di incenerimento con recupero di energia</p></td></tr><tr><td><p>Vetro</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Plastica</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Carta e cartone</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Metallo</p></td><td><p>Alluminio</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Acciaio</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Legno</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Altro</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Note:</p><p>1.  I dati di questa tabella si riferiscono esclusivamente alle quantità di rifiuti che si presuppone vengano contabilizzate a norma della direttiva 94/62/CE. Si tratta di un sottoinsieme dei dati già forniti nella tabella 1. La presente tabella ha scopo unicamente informativo.</p><p>2.  Caselle grigio chiaro: dati obbligatori, ma sono ammesse stime approssimative. Tali stime devono essere spiegate nella descrizione dell’approccio metodologico.</p><p>3.  Caselle grigio scuro: dati facoltativi.</p><p>4.  Ai fini della presente decisione, i dati relativi al riciclaggio dei materiali per le materie plastiche comprendono l’insieme dei materiali nuovamente riciclati in materie plastiche.</p></td></tr></tbody></table>
TABELLA 3
Quantità di rifiuti di imballaggio prodotti in altri Stati membri o importati da paesi terzi e inviati allo Stato membro per fini di recupero o incenerimento presso impianti di incenerimento dei rifiuti con recupero di energia
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in tonnellate)</p></td></tr><tr><td><p>Materiali</p></td><td><p>Rifiuti di imballaggio prodotti in altri Stati membri o importati da fuori della Comunità e inviati allo Stato membro per</p></td></tr><tr><td><p>Riciclaggio dei materiali</p></td><td><p>Altre forme di riciclaggio</p></td><td><p>Recupero di energia</p></td><td><p>Altre forme di recupero</p></td><td><p>Incenerimento presso impianti di incenerimento con recupero di energia</p></td></tr><tr><td><p>Vetro</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Plastica</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Carta e cartone</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Metallo</p></td><td><p>Alluminio</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Acciaio</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Legno</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Altro</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Note:</p><p>1.  I dati riportati nella presente tabella hanno scopo unicamente informativo. Essi non sono compresi nella tabella 1 né possono essere contabilizzati per misurare la realizzazione degli obiettivi dello Stato membro interessato.</p><p>2.  Caselle grigio scuro: dati facoltativi.</p><p>3.  Ai fini della presente decisione, i dati relativi al riciclaggio dei materiali per le materie plastiche comprendono l’insieme dei materiali nuovamente riciclati in materie plastiche.</p></td></tr></tbody></table>
TABELLA 4
Utilizzo annuale di borse di plastica in materiale leggero calcolato in conformità della metodologia di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), della decisione di esecuzione (UE) 2018/896 della Commissione ( 1 )
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di borse di plastica in materiale leggero immesse nel mercato</p></td></tr><tr><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Delle quali, borse di spessore</p></td></tr><tr><td><p>< 15 micron</p></td><td><p>15 < 50 micron</p></td></tr><tr><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)   </a>Decisione di esecuzione (UE) 2018/896 della Commissione, del 19 giugno 2018, che stabilisce la metodologia di calcolo dell'utilizzo annuale di borse di plastica in materiale leggero e che modifica la decisione 2005/270/CE (GU L 160, 25.6.2018, pag. 6).</p></td></tr></tbody></table>
Note 1. Caselle bianche: dati obbligatori
2. Caselle grigie: dati facoltativi
TABELLA 5
Utilizzo annuale di borse di plastica in materiale leggero calcolato in conformità della metodologia di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera b), della decisione di esecuzione (UE) 2018/896
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di borse di plastica in materiale leggero calcolato in base al gettito di imposte, tributi o oneri obbligatori</p></td></tr><tr><td><p>Numero di borse di plastica in materiale leggero calcolato in base al gettito delle imposte, dei tributi o degli oneri obbligatori dichiarati o comunicati dagli operatori economici</p></td><td><p>Numero di borse di plastica in materiale leggero esenti da imposte, tributi o oneri obbligatori comunicato dagli operatori economici</p></td></tr><tr><td><p>a)</p></td><td><p>b)</p></td></tr><tr><td><p>a) + b)</p></td></tr><tr><td><p>Delle quali, borse di spessore</p></td></tr><tr><td><p>< 15 micron</p></td><td><p>15 < 50 micron</p></td><td><p>< 15 micron</p></td><td><p>15 < 50 micron</p></td></tr><tr><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr></tbody></table>
Note 1. Caselle bianche: dati obbligatori
2. Caselle grigie: dati facoltativi
3. Se non vige alcuna esenzione, b) è pari a 0.
TABELLA 6
Utilizzo annuale di borse di plastica in materiale leggero calcolato in conformità della metodologia di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), della decisione di esecuzione (UE) 2018/896
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Peso delle borse di plastica in materiale leggero immesse nel mercato</p></td></tr><tr><td><p>Peso delle borse di plastica in materiale leggero immesse nel mercato</p></td><td><p>Peso medio ponderato di una borsa di plastica in materiale leggero comunicato dagli operatori economici</p></td></tr><tr><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>Delle quali, borse di spessore</p></td><td><p>Borse di spessore</p></td></tr><tr><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>< 15 micron</p></td><td><p>15 < 50 micron</p></td><td><p>< 15 micron</p></td><td><p>15 < 50 micron</p></td></tr><tr><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr></tbody></table>
Note 1. Caselle bianche: dati obbligatori
2. Caselle grigie: dati facoltativi
TABELLA 7
Utilizzo annuale di borse di plastica in materiale leggero calcolato in conformità della metodologia di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), della decisione di esecuzione (UE) 2018/896
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Peso delle borse di plastica in materiale leggero calcolato in base al gettito di imposte, tributi o oneri obbligatori</p></td></tr><tr><td><p>Peso delle borse di plastica in materiale leggero calcolato in base al gettito delle imposte, dei tributi o degli oneri obbligatori dichiarati o comunicati dagli operatori economici</p></td><td><p>Peso delle borse di plastica in materiale leggero esenti da imposte, tributi o oneri obbligatori comunicato dagli operatori economici</p></td><td><p>Peso medio di una borsa di plastica in materiale leggero comunicato dagli operatori economici</p></td></tr><tr><td><p>a)</p></td><td><p>b)</p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p>a) + b)</p></td></tr><tr><td><p>Delle quali, borse di spessore</p></td></tr><tr><td><p>< 15 micron</p></td><td><p>15 < 50 micron</p></td><td><p>< 15 micron</p></td><td><p>15 < 50 micron</p></td><td><p>a)</p><p>15 < 50 micron</p></td><td><p>b)</p><p>15 < 50 micron</p></td></tr><tr><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td><td><p> </p><div/></td></tr></tbody></table>
Note 1. Caselle bianche: dati obbligatori
2. Caselle grigie: dati facoltativi
3. Se non vige alcuna esenzione, b) è pari a 0
<note>
( 1 ) GU L 194 del 25.7.1975, pag. 39.
( 2 ) GU L 30 del 6.2.1993, pag. 1.
( 3 ) GU L 166 dell’1.7.1999, pag. 6.
( 4 ) GU L 185 del 17.7.1999, pag. 1.
( 5 ) GU L 332 del 9.12.2002, pag. 1.
( 6 ) GU L 377 del 31.12.1991, pag. 20.
( 7 ) GU L 226 del 6.9.2000, pag. 3.
</note> | ITA | 02005D0270-20180625 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.7.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 176/26</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2022/1094 DELLA COMMISSIONE
del 29 giugno 2022
che autorizza l’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati da granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603 e da granturco geneticamente modificato che combina due o tre dei singoli eventi DP4114, MON 810, MIR604 e NK603 in conformità al regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio
[notificata con il numero C(2022) 4333]
(Il testo in lingua neerlandese è il solo facente fede)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati ( 1 ) , in particolare l’articolo 7, paragrafo 3, e l’articolo 19, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 2 maggio 2018 Pioneer Overseas Corporation, con sede in Belgio, ha presentato all’autorità nazionale competente dei Paesi Bassi, per conto di Pioneer Hi-Bred International, Inc., con sede negli Stati Uniti, e conformemente agli articoli 5 e 17 del regolamento (CE) n. 1829/2003, una domanda relativa all’immissione in commercio di alimenti, ingredienti alimentari e mangimi contenenti, costituiti o derivati da granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603 («la domanda»). La domanda riguardava anche l’immissione in commercio di prodotti contenenti o costituiti dal granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603 per usi diversi dagli alimenti e dai mangimi, ad eccezione della coltivazione. La domanda riguardava inoltre l’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati da dieci sottocombinazioni dei singoli eventi di trasformazione che costituiscono il granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603. La sottocombinazione MON 810 × NK603 è già stata autorizzata con decisione di esecuzione (UE) 2018/2045 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La presente decisione riguarda il granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603 e le nove restanti sottocombinazioni oggetto della domanda: MIR604 × NK603 × DP4114, MON 810 × NK603 × DP4114, MON 810 × MIR604 × DP4114, MON 810 × MIR604 × NK603, NK603 × DP4114, MIR604 × DP4114, MIR604 × NK603, MON 810 × DP4114 e MON 810 × MIR604.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Conformemente all’articolo 5, paragrafo 5, e all’articolo 17, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1829/2003 la domanda comprendeva le informazioni e conclusioni sulla valutazione del rischio effettuata conformemente ai principi di cui all’allegato II della direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>. Essa comprendeva inoltre le informazioni richieste negli allegati III e IV di tale direttiva nonché un piano di monitoraggio degli effetti ambientali conformemente all’allegato VII della medesima direttiva.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Con lettera del 24 gennaio 2022 Pioneer Hi-Bred International, Inc. ha chiesto alla Commissione di trasferire a Corteva Agriscience LLC i diritti e gli obblighi di Pioneer Hi-Bred International, Inc. riguardanti tutte le domande pendenti per i prodotti geneticamente modificati. Corteva Agriscience LLC ha confermato il proprio accordo sulla modifica del titolare dell’autorizzazione proposta da Pioneer Hi-Bred International, Inc. e ha informato la Commissione che il suo rappresentante nell’Unione è Corteva Agriscience Belgium B.V.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il 7 marzo 2022 l’Autorità europea per la sicurezza alimentare («l’Autorità») ha espresso un parere favorevole <a>(<span>4</span>)</a> conformemente agli articoli 6 e 18 del regolamento (CE) n. 1829/2003. L’Autorità ha concluso che il granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603, come descritto nella domanda, è tanto sicuro quanto il comparatore non geneticamente modificato e le varietà di riferimento non geneticamente modificate sottoposte a test per quanto riguarda i potenziali effetti sulla salute umana e animale e sull’ambiente. L’Autorità ha concluso che il consumo di granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603 non costituisce una preoccupazione sul piano nutrizionale. Non sono stati individuati nuovi problemi di sicurezza per la sottocombinazione precedentemente valutata e di conseguenza le precedenti conclusioni sul granturco geneticamente modificato MON 810 × NK603 restano valide. L’Autorità ha concluso che ci si può attendere che le nove restanti sottocombinazioni siano tanto sicure quanto i singoli eventi di trasformazione DP4114, MON 810, MIR604 e NK603, quanto la sottocombinazione precedentemente valutata e quanto il granturco contenente quattro eventi combinati DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603, e che siano ad essi equivalenti sotto il profilo nutrizionale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nel suo parere l’Autorità ha preso in considerazione tutte le domande e le preoccupazioni sollevate dagli Stati membri nell’ambito della consultazione delle autorità nazionali competenti, come previsto all’articolo 6, paragrafo 4, e all’articolo 18, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1829/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L’Autorità ha inoltre concluso che il piano di monitoraggio degli effetti ambientali presentato dal richiedente, consistente in un piano generale di sorveglianza, è conforme agli usi cui i prodotti sono destinati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Tenendo conto di tali conclusioni, è opportuno autorizzare l’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati dal granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603 e dalle sottocombinazioni di cui sopra, per gli usi elencati nella domanda.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>A ciascun organismo geneticamente modificato oggetto della presente decisione dovrebbe essere assegnato un identificatore unico conformemente al regolamento (CE) n. 65/2004 della Commissione <a>(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Per i prodotti oggetto della presente decisione non risultano necessari requisiti specifici in materia di etichettatura diversi da quelli stabiliti all’articolo 13, paragrafo 1, e all’articolo 25, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1829/2003 nonché all’articolo 4, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1830/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>6</span>)</a>. Tuttavia, al fine di garantire che l’uso di tali prodotti rimanga entro i limiti dell’autorizzazione rilasciata con la presente decisione, sull’etichettatura di tali prodotti, ad eccezione dei prodotti alimentari, dovrebbe figurare una dicitura che indichi chiaramente che essi non sono destinati alla coltivazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il titolare dell’autorizzazione dovrebbe presentare relazioni annuali sull’attuazione e sui risultati delle attività previste dal piano di monitoraggio degli effetti ambientali. Tali risultati dovrebbero essere presentati conformemente ai requisiti stabiliti dalla decisione 2009/770/CE della Commissione <a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Il parere dell’Autorità non giustifica l’imposizione di condizioni specifiche o di restrizioni all’immissione in commercio, all’uso e alla manipolazione, compresi i requisiti relativi al monitoraggio successivo all’immissione in commercio per quanto riguarda il consumo degli alimenti e dei mangimi contenenti, costituiti o derivati dal granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603 e delle relative sottocombinazioni di cui sopra o per la tutela di particolari ecosistemi/ambienti o aree geografiche, secondo quanto disposto dall’articolo 6, paragrafo 5, lettera e), e dall’articolo 18, paragrafo 5, lettera e), del regolamento (CE) n. 1829/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Tutte le informazioni pertinenti relative all’autorizzazione dei prodotti oggetto della presente decisione dovrebbero essere iscritte nel registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati di cui all’articolo 28, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1829/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>La presente decisione deve essere notificata attraverso il centro di scambio di informazioni sulla biosicurezza (<span>Biosafety Clearing-House</span>) alle parti del protocollo di Cartagena sulla biosicurezza della Convenzione sulla diversità biologica, in conformità all’articolo 9, paragrafo 1, e all’articolo 15, paragrafo 2, lettera c), del regolamento (CE) n. 1946/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Il comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi non ha espresso alcun parere entro il termine fissato dal suo presidente. Il presente atto di esecuzione è stato ritenuto necessario e il presidente lo ha sottoposto al comitato di appello per una nuova delibera. Il comitato di appello non ha espresso alcun parere,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Organismi geneticamente modificati e identificatori unici
Al granturco geneticamente modificato ( Zea mays L.) di cui all’allegato, lettera b), della presente decisione, sono assegnati i seguenti identificatori unici conformemente al regolamento (CE) n. 65/2004:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l’identificatore unico DP-ØØ4114-3 × MON-ØØ81Ø-6 × SYN-IR6Ø4-5 × MON-ØØ6Ø3-6 per il granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l’identificatore unico SYN-IR6Ø4-5 × MON-ØØ6Ø3-6 × DP-ØØ4114-3 per il granturco geneticamente modificato MIR604 × NK603 × DP4114;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l’identificatore unico MON-ØØ81Ø-6 × MON-ØØ6Ø3-6 × DP-ØØ4114-3 per il granturco geneticamente modificato MON 810 × NK603 × DP4114;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>l’identificatore unico MON-ØØ81Ø-6 × SYN-IR6Ø4-5 × DP-ØØ4114-3 per il granturco geneticamente modificato MON 810 × MIR604 × DP4114;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>l’identificatore unico MON-ØØ81Ø-6 × SYN-IR6Ø4-5 × MON-ØØ6Ø3-6 per il granturco geneticamente modificato MON 810 × MIR604 × NK603;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>l’identificatore unico MON-ØØ6Ø3-6 × DP-ØØ4114-3 per il granturco geneticamente modificato NK603 × DP4114;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>l’identificatore unico SYN-IR6Ø4-5 × DP-ØØ4114-3 per il granturco geneticamente modificato MIR604 × DP4114;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>l’identificatore unico SYN-IR6Ø4-5 × MON-ØØ6Ø3-6 per il granturco geneticamente modificato MIR604 × NK603;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>l’identificatore unico MON-ØØ81Ø-6 × DP-ØØ4114-3 per il granturco geneticamente modificato MON 810 × DP4114;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>l’identificatore unico MON-ØØ81Ø-6 × SYN-IR6Ø4-5 per il granturco geneticamente modificato MON 810 × MIR604.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Autorizzazione
I seguenti prodotti sono autorizzati ai fini dell’articolo 4, paragrafo 2, e dell’articolo 16, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1829/2003, conformemente alle condizioni stabilite nella presente decisione:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>alimenti e ingredienti alimentari contenenti, costituiti o derivati dal granturco geneticamente modificato di cui all’articolo 1;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>mangimi contenenti, costituiti o derivati dal granturco geneticamente modificato di cui all’articolo 1;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>prodotti contenenti o costituiti dal granturco geneticamente modificato di cui all’articolo 1 per usi diversi da quelli indicati alle lettere a) e b), ad eccezione della coltivazione.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 3
Etichettatura
1. Ai fini dei requisiti in materia di etichettatura stabiliti all’articolo 13, paragrafo 1, e all’articolo 25, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1829/2003 nonché all’articolo 4, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1830/2003, il «nome dell’organismo» è «granturco».
2. La dicitura «non destinato alla coltivazione» figura sull’etichetta dei prodotti contenenti o costituiti dal granturco geneticamente modificato di cui all’articolo 1, ad eccezione dei prodotti di cui all’articolo 2, lettera a), e nei documenti che li accompagnano.
Articolo 4
Metodo di rilevamento
Per il rilevamento del granturco geneticamente modificato di cui all’articolo 1 si applica il metodo indicato alla lettera d) dell’allegato.
Articolo 5
Monitoraggio degli effetti ambientali
1. Il titolare dell’autorizzazione provvede affinché sia avviato e attuato il piano di monitoraggio degli effetti ambientali di cui alla lettera h) dell’allegato.
2. Il titolare dell’autorizzazione presenta alla Commissione relazioni annuali sull’attuazione e sui risultati delle attività previste dal piano di monitoraggio, conformemente al formulario riportato nella decisione 2009/770/CE.
Articolo 6
Registro comunitario
Le informazioni indicate nell’allegato sono inserite nel registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati di cui all’articolo 28, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1829/2003.
Articolo 7
Titolare dell’autorizzazione
Il titolare dell’autorizzazione è Corteva Agriscience LLC, rappresentata nell’Unione da Corteva Agriscience Belgium B.V.
Articolo 8
Validità
La presente decisione si applica per un periodo di dieci anni a decorrere dalla data di notifica.
Articolo 9
Destinatario
Corteva Agriscience LLC, 9330 Zionsville Road Indianapolis, Indiana 46268-1054, Stati Uniti, rappresentata nell’Unione da Corteva Agriscience Belgium B.V., Bedrijvenlaan 9, 2800 Mechelen, Belgio, è destinataria della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 29 giugno 2022
Per la Commissione
Stella KYRIAKIDES
Membro della Commissione
( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 1 .
( 2 ) Decisione di esecuzione (UE) 2018/2045 della Commissione, del 19 dicembre 2018, che rinnova l’autorizzazione all’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati da granturco geneticamente modificato NK603 × MON 810 (MON-ØØ6Ø3-6 × MON-ØØ81Ø-6) a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 327 del 21.12.2018, pag. 65 ).
( 3 ) Direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 marzo 2001, sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati e che abroga la direttiva 90/220/CEE del Consiglio ( GU L 106 del 17.4.2001, pag. 1 ).
( 4 ) Gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sugli organismi geneticamente modificati (OGM), 2022. Parere scientifico sulla valutazione del granturco geneticamente modificato DP4114 × MON 810 × MIR604 × NK603 e sottocombinazioni, a fini di alimentazione umana e animale, a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003) (domanda EFSA-GMO-NL-2018-150). EFSA Journal 2022; 20(3):7134, https://doi.org/10.2903/j.efsa.2022.7134.
( 5 ) Regolamento (CE) n. 65/2004 della Commissione, del 14 gennaio 2004, che stabilisce un sistema per la determinazione e l’assegnazione di identificatori unici per gli organismi geneticamente modificati ( GU L 10 del 16.1.2004, pag. 5 ).
( 6 ) Regolamento (CE) n. 1830/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, concernente la tracciabilità e l’etichettatura di organismi geneticamente modificati e la tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati, nonché recante modifica della direttiva 2001/18/CE EC ( GU L 268 del 18.10.2003, pag. 24 ).
( 7 ) Decisione 2009/770/CE della Commissione, del 13 ottobre 2009, che istituisce formulari standard per la comunicazione dei risultati del monitoraggio dell’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati, come prodotti o all’interno di prodotti, ai fini della loro immissione sul mercato, ai sensi della direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 275 del 21.10.2009, pag. 9 ).
( 8 ) Regolamento (CE) n. 1946/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2003, sui movimenti transfrontalieri degli organismi geneticamente modificati ( GU L 287 del 5.11.2003, pag. 1 ).
ALLEGATO
a) Richiedente e titolare dell’autorizzazione
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome</p></td><td><p>:</p></td><td><p>Corteva Agriscience LLC</p></td></tr><tr><td><p>Indirizzo</p></td><td><p>:</p></td><td><p>9330 Zionsville Road, Indianapolis, IN 46268-1054, Stati Uniti</p></td></tr></tbody></table>
rappresentata nell’Unione da Corteva Agriscience Belgium B.V., Bedrijvenlaan 9, 2800 Mechelen, Belgio.
b) Designazione e specifica dei prodotti
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>Alimenti e ingredienti alimentari contenenti, costituiti o derivati dal granturco geneticamente modificato (<span>Zea mays</span> L.) di cui alla lettera e);</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>mangimi contenenti, costituiti o derivati dal granturco geneticamente modificato (<span>Zea mays</span> L.) di cui alla lettera e);</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>prodotti contenenti o costituiti dal granturco geneticamente modificato (<span>Zea mays</span> L.) di cui alla lettera e) per usi diversi da quelli indicati ai punti 1) e 2), a eccezione della coltivazione.</p></td></tr></tbody></table>
Il granturco geneticamente modificato DP-ØØ4114-3 esprime il gene pat , che conferisce tolleranza agli erbicidi a base di ammonio glufosinato e i geni cry1F , cry34Ab1 e cry35Ab1 , che conferiscono resistenza a determinati lepidotteri e coleotteri nocivi.
Il granturco geneticamente modificato MON-ØØ81Ø-6 esprime il gene cry1Ab , che conferisce resistenza a determinati lepidotteri nocivi.
Il granturco geneticamente modificato SYN-IR6Ø4-5 esprime il gene mcry3 A , che conferisce resistenza a determinati coleotteri nocivi. Come marcatore di selezione nel processo di modificazione genetica è stato inoltre utilizzato il gene pmi , che codifica la proteina PMI.
Il granturco geneticamente modificato MON-ØØ6Ø3-6 esprime i geni CP4 epsps e CP4 epsps L214P, che conferiscono tolleranza agli erbicidi a base di glifosato.
c) Etichettatura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>Ai fini dei requisiti in materia di etichettatura stabiliti all’articolo 13, paragrafo 1, e all’articolo 25, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1829/2003, nonché all’articolo 4, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1830/2003, il «nome dell’organismo» è «granturco»;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>la dicitura «non destinato alla coltivazione» figura sull’etichetta dei prodotti contenenti o costituiti dal granturco geneticamente modificato di cui alla lettera e), a eccezione dei prodotti di cui alla lettera b), punto 1), e nei documenti che li accompagnano.</p></td></tr></tbody></table>
d) Metodo di rilevamento
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>I metodi quantitativi di rilevamento evento-specifici basati su PCR sono quelli convalidati individualmente per gli eventi del granturco geneticamente modificato DP-ØØ4114-3, MON-ØØ81Ø-6, SYN-IR6Ø4-5 e MON-ØØ6Ø3-6 e ulteriormente verificati nel granturco DP-ØØ4114-3 × MON-ØØ81Ø-6 × SYN-IR6Ø4-5 × MON-ØØ6Ø3-6;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>convalidati dal laboratorio di riferimento dell’UE istituito con regolamento (CE) n. 1829/2003, pubblicati all’indirizzo: http://gmo-crl.jrc.ec.europa.eu/statusofdossiers.aspx;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>materiale di riferimento: AOCS 0607 (per SYN-IR6Ø4-5) accessibile tramite la<span>American Oil Chemists Society</span> all’indirizzo https://www.aocs.org/crm#maize, ERM<span>®</span>-BF439 (per DP-ØØ4114-3), ERM<span>®</span>-BF413 (per MON-ØØ81Ø-6) ed ERM<span>®</span>-BF415 (per MON-ØØ6Ø3-6) accessibili tramite il Centro comune di ricerca (JRC) della Commissione europea all’indirizzo https://crm.jrc.ec.europa.eu/.</p></td></tr></tbody></table>
e) Identificatori unici
DP-ØØ4114-3 × MON-ØØ81Ø-6 × SYN-IR6Ø4-5 × MON-ØØ6Ø3-6;
SYN-IR6Ø4-5 × MON-ØØ6Ø3-6 × DP-ØØ4114-3;
MON-ØØ81Ø-6 × MON-ØØ6Ø3-6 × DP-ØØ4114-3;
MON-ØØ81Ø-6 × SYN-IR6Ø4-5 × DP-ØØ4114-3;
MON-ØØ81Ø-6 × SYN-IR6Ø4-5 × MON-ØØ6Ø3-6;
MON-ØØ6Ø3-6 × DP-ØØ4114-3;
SYN-IR6Ø4-5 × DP-ØØ4114-3;
SYN-IR6Ø4-5 × MON-ØØ6Ø3-6;
MON-ØØ81Ø-6 × DP-ØØ4114-3;
MON-ØØ81Ø-6 × SYN-IR6Ø4-5.
f) Informazioni richieste a norma dell’allegato II del protocollo di Cartagena sulla biosicurezza della Convenzione sulla diversità biologica
Centro di scambio di informazioni sulla biosicurezza ( Biosafety Clearing-House ), numero di registro: [ pubblicato alla notifica nel registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati ].
g) Condizioni o restrizioni per l’immissione in commercio, l’utilizzo o la manipolazione dei prodotti
Non applicabile.
h) Piano di monitoraggio degli effetti ambientali
Piano di monitoraggio degli effetti ambientali conformemente all’allegato VII della direttiva 2001/18/CE. [È già stato menzionato al considerando 3].
[Link: piano pubblicato nel registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati ]
i) Requisiti relativi al monitoraggio successivo all’immissione in commercio dell’utilizzo degli alimenti destinati al consumo umano
Non applicabile.
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Nota:</span></p></td><td><span><span>in futuro potrà essere necessario modificare i link ai documenti pertinenti. Tali modifiche saranno rese pubbliche mediante aggiornamento del registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati.</span></span></td></tr></tbody></table> | ITA | 32022D1094 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.2.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 34/6</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/183 DELLA COMMISSIONE
del 7 febbraio 2018
relativo al diniego di autorizzazione della formaldeide come additivo per mangimi appartenente ai gruppi funzionali dei conservanti e dei potenziatori delle condizioni d'igiene
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all'alimentazione animale ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 1831/2003 disciplina l'autorizzazione degli additivi destinati all'alimentazione animale e definisce i motivi e le procedure per il rilascio o il diniego di tale autorizzazione. L'articolo 10 di detto regolamento prevede la rivalutazione degli additivi autorizzati a norma della direttiva 70/524/CEE del Consiglio<a> (<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In conformità alla direttiva 70/524/CEE, la formaldeide è stata autorizzata per un periodo illimitato dalla direttiva 83/466/CEE della Commissione<a> (<span>3</span>)</a> come additivo per mangimi, appartenente al gruppo dei conservanti, da utilizzare nel latte scremato per suini fino a sei mesi di età. Tale sostanza è stata iscritta successivamente nel registro degli additivi per mangimi come prodotto esistente, in conformità all'articolo 10, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La formaldeide (n. CE 200-001-8, n. CAS 50-00-0) è stata inserita nell'elenco, stabilito dal regolamento (CE) n. 1451/2007 della Commissione<a> (<span>4</span>)</a>, dei principi attivi da valutare ai fini della loro eventuale iscrizione nell'allegato I, I A o I B della direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>5</span>)</a>. Il regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>6</span>)</a>, che ha sostituito la direttiva 98/8/CE, non disciplina tuttavia i prodotti usati per la conservazione dei mangimi mediante il controllo del deterioramento causato da organismi nocivi, in particolare per ridurre la contaminazione dei mangimi con<span>Salmonella</span>, poiché tali prodotti rientrano nell'ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 1831/2003. In conformità alla decisione 2013/204/UE della Commissione<a> (<span>7</span>)</a> i biocidi destinati a essere utilizzati come preservanti dei mangimi e contenenti formaldeide non possono più essere immessi sul mercato dal 1<span>o</span> luglio 2015. Questa data era stata fissata al fine di concedere il tempo necessario per consentire la transizione dal regime normativo sui biocidi a quello degli additivi per mangimi di cui al regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In conformità all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1831/2003 sono state presentate due domande di autorizzazione di un preparato di formaldeide come additivo per mangimi destinato a tutte le specie animali, con la richiesta che l'additivo sia classificato nella categoria «additivi tecnologici» e nel gruppo funzionale «conservanti». Entrambe le domande comprendono l'uso nel latte scremato per suini fino a sei mesi di età, come prodotto esistente, in conformità all'articolo 10, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1831/2003. Le domande erano corredate delle informazioni dettagliate e dei documenti prescritti all'articolo 7, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Inoltre, in conformità all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1831/2003, è stata presentata una domanda di autorizzazione di un preparato di formaldeide come additivo per mangimi destinato a suini e pollame, con la richiesta che l'additivo sia classificato nella categoria «additivi tecnologici» e nel gruppo funzionale «potenziatori delle condizioni d'igiene». La domanda era corredata delle informazioni dettagliate e dei documenti prescritti all'articolo 7, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nei due pareri del 28 gennaio 2014<a> (<span>8</span>)</a> e nel parere del 1<span>o</span> luglio 2014<a> (<span>9</span>)</a>, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare («l'Autorità») ha concluso che, per quanto riguarda le specie di destinazione, il preparato di formaldeide sarebbe sicuro a specifici livelli di concentrazione per i polli da ingrasso, le galline ovaiole, le quaglie giapponesi e i suinetti (svezzati), ma che non era possibile individuare un livello sicuro per tutte le specie e categorie di animali, compresi tutti i suini e tutto il pollame. Dagli studi disponibili non poteva inoltre essere desunto un livello di concentrazione della formaldeide sicuro per la riproduzione per le specie di destinazione. L'Autorità ha anche concluso che il preparato di formaldeide poteva essere efficace come conservante e per ridurre, come potenziatore delle condizioni d'igiene, la crescita microbica nei mangimi contaminati da salmonella. In questi tre pareri l'Autorità ha inoltre concluso che la formaldeide presentava rischi per la sicurezza degli utilizzatori. La formaldeide è una sostanza tossica, un forte irritante, un potente sensibilizzante della pelle e delle vie respiratorie (compreso l'asma professionale) e provoca lesioni oculari. Nei suoi pareri l'Autorità ha sostenuto che mentre l'irritazione locale può fortemente favorire la cancerogenesi, è risaputo che concentrazioni locali più basse di formaldeide formano addotti del DNA e quindi essa ha ritenuto prudente che l'esposizione a una concentrazione non irritante non fosse considerata totalmente priva di rischi. L'Autorità ha inoltre concluso che, sulla base delle attuali conoscenze, non poteva essere esclusa l'esistenza di un nesso causale tra l'esposizione alla formaldeide e la leucemia. Essa ha concluso che, per quanto concerne la richiesta di utilizzo del preparato di formaldeide nei mangimi, non poteva essere individuato alcun livello sicuro di esposizione cutanea, oculare o del sistema respiratorio alla formaldeide. L'Autorità ha pertanto raccomandato di adottare misure per garantire che le vie respiratorie, la pelle e gli occhi delle persone che manipolano il prodotto non siano esposti a polveri, nebbie o vapori generati dall'uso della formaldeide. L'Autorità ha inoltre raccomandato di verificare se le rigorose misure di protezione, una volta istituite, proteggano effettivamente gli utilizzatori. Essa ha verificato anche la relazione sul metodo di analisi dell'additivo per mangimi negli alimenti per animali presentata dal laboratorio di riferimento istituito dal regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La formaldeide è classificata come cancerogena (categoria 1B) se inalata e come mutagena sulle cellule germinali (categoria 2) a norma del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>10</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Nel quadro della normativa dell'Unione in materia di salute e sicurezza sul lavoro sono in corso i lavori per la determinazione dei limiti di esposizione professionale per la formaldeide. Nella raccomandazione del 30 giugno 2016<a> (<span>11</span>)</a>, il comitato scientifico per i limiti dell'esposizione professionale, istituito dalla decisione n. 2014/113/UE della Commissione<a> (<span>12</span>)</a>, si è pronunciato su un valore limite per la formaldeide basato su una valutazione del modo di azione, che è stato poi esaminato dal comitato consultivo tripartito per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro<a> (<span>13</span>)</a> in conformità alle procedure per la determinazione dei limiti di esposizione professionale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>In conformità all'articolo 9 del regolamento (CE) n. 1831/2003, la misura concernente l'autorizzazione di un additivo tiene conto dei requisiti di cui all'articolo 5, paragrafi 2 e 3, dello stesso regolamento, del diritto comunitario e di altri fattori legittimi pertinenti alla questione in esame. La decisione di gestione del rischio concernente l'autorizzazione della formaldeide come additivo per mangimi deve pertanto essere basata su tutte le informazioni disponibili sui rischi derivanti, da un lato, dalla manipolazione della formaldeide per gli utilizzatori e in particolare i lavoratori e, dall'altro, per gli animali o i consumatori di prodotti di origine animale in questione a causa del mancato utilizzo della formaldeide come additivo per mangimi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>In conformità alla normativa dell'Unione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, in particolare all'articolo 4 della direttiva n. 2004/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>14</span>)</a>, il datore di lavoro è tenuto a ridurre l'utilizzazione di un agente cancerogeno o mutageno sul luogo di lavoro, in particolare sostituendolo, sempre che ciò sia tecnicamente possibile, con una sostanza, una miscela o un procedimento che, nelle condizioni in cui viene utilizzato, non sia o sia meno nocivo alla salute o alla sicurezza dei lavoratori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>A causa dei gravi rischi per gli utilizzatori derivanti dalla manipolazione della formaldeide, tale approccio basato sulla sostituzione è appropriato anche per questo additivo, tenendo conto dell'obiettivo di garantire un elevato livello di protezione della salute umana e degli interessi degli utenti, perseguito dal regolamento (CE) n. 1831/2003, e del principio di precauzione, di cui al regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>15</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i possibili prodotti alternativi alla formaldeide come additivo appartenente al gruppo funzionale dei conservanti, nell'Unione sono attualmente autorizzati diversi additivi nell'ambito dello stesso gruppo funzionale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i possibili prodotti alternativi alla formaldeide come additivo appartenente al gruppo funzionale dei potenziatori delle condizioni d'igiene<a> (<span>16</span>)</a>, sono attualmente in corso ricerche per elaborare additivi che potrebbero essere sia sicuri che efficaci per ridurre la contaminazione microbiologica nei mangimi. Nell'ambito di questo gruppo funzionale è già stato autorizzato un additivo<a> (<span>17</span>)</a> che è quindi considerato un'alternativa, pur con un diverso meccanismo d'azione, per ridurre il numero di batteri patogeni, tra cui la<span>Salmonella</span> spp., nei mangimi, senza i rischi per la sicurezza degli utilizzatori derivanti dall'impiego della formaldeide. Sono state presentate varie domande di autorizzazione di altri additivi appartenenti a tale gruppo funzionale e attualmente vengono esaminate in conformità al regolamento (CE) n. 1831/2003. Altri additivi autorizzati possono inoltre migliorare, come additivi zootecnici, la qualità dei prodotti di origine animale tramite una riduzione della contaminazione di enteropatogeni quali la<span>Salmonella</span> spp.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Oltre alla possibilità di utilizzare prodotti alternativi alla formaldeide nei mangimi per le finalità previste, l'applicazione delle prescrizioni di igiene e delle buone pratiche nella filiera dei mangimi, come previsto dal regolamento (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>18</span>)</a>, contribuisce alla sicurezza e alla qualità dei mangimi con un approccio preventivo. In particolare, in tale quadro sono previste misure di igiene specifiche per il controllo, la prevenzione e il trattamento del mangime contaminato da salmonella.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Da quanto precede consegue che, vista l'incidenza negativa della formaldeide sulla salute degli utilizzatori che manipolano la sostanza, e la necessità di applicare il principio di precauzione per la protezione della salute dei lavoratori nonché il fatto che sono disponibili alcuni prodotti e misure, che non presentano gli stessi rischi per la sicurezza delle persone, come alternative agli usi previsti della formaldeide nei mangimi, i vantaggi della formaldeide non compensano i rischi per la salute. Le condizioni di autorizzazione stabilite all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1831/2003 non sono pertanto soddisfatte e, di conseguenza, l'autorizzazione della formaldeide come additivo per mangimi da utilizzare come conservante e potenziatore delle condizioni d'igiene dovrebbe essere negata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Dato che un ulteriore impiego della formaldeide può comportare un rischio per la salute umana, l'additivo per mangimi appartenente al gruppo funzionale «conservanti», da utilizzare nel latte scremato per suini fino a sei mesi di età, e le premiscele che lo contengono, dovrebbero essere ritirati dal mercato quanto prima possibile. Per motivi pratici è tuttavia opportuno prevedere un periodo limitato per il ritiro dal mercato delle scorte esistenti di tali prodotti, al fine di consentire agli operatori di ottemperare in modo adeguato all'obbligo di ritiro. Di conseguenza, dovrebbe essere concesso un periodo limitato anche per il ritiro dal mercato del latte scremato contenente l'additivo o le premiscele e dei mangimi composti contenenti tale latte scremato, per tenere conto dell'uso di tali prodotti nella filiera dei mangimi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Diniego dell'autorizzazione
L'autorizzazione della formaldeide come additivo nell'alimentazione animale, appartenente alla categoria «additivi tecnologici» e ai gruppi funzionali «conservanti» e «potenziatori delle condizioni d'igiene», è negata.
Articolo 2
Ritiro dal mercato
1. Le scorte esistenti di formaldeide come additivo appartenente alla categoria «additivi tecnologici» e al gruppo funzionale «conservanti» da utilizzare nel latte scremato per suini fino a sei mesi di età, e di premiscele contenenti tale additivo, sono ritirate dal mercato il prima possibile e comunque entro il 28 maggio 2018.
2. Il latte scremato contenente l'additivo o il latte scremato contenente le premiscele di cui al paragrafo 1, e i mangimi composti contenenti tale latte scremato, prodotti prima del 28 maggio 2018 sono ritirati dal mercato il prima possibile e comunque entro il 28 agosto 2018.
Articolo 3
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 7 febbraio 2018
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
<note>
( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29 .
( 2 ) Direttiva 70/524/CEE del Consiglio, del 23 novembre 1970, relativa agli additivi nell'alimentazione degli animali ( GU L 270 del 14.12.1970, pag. 1 ).
( 3 ) Quarantatreesima direttiva 83/466/CEE della Commissione, del 28 luglio 1983, che modifica gli allegati della direttiva 70/524/CEE del Consiglio relativa agli additivi nell'alimentazione degli animali ( GU L 255 del 15.9.1983, pag. 28 ). La descrizione chimica dell'additivo è stata resa più precisa dalla direttiva 85/429/CEE della Commissione, dell'8 luglio 1985, che modifica gli allegati della direttiva 70/524/CEE, relativa agli additivi nell'alimentazione degli animali ( GU L 245 del 12.9.1985, pag. 1 ).
( 4 ) Regolamento (CE) n. 1451/2007 della Commissione, del 4 dicembre 2007, concernente la seconda fase del programma di lavoro decennale di cui all'articolo 16, paragrafo 2, della direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'immissione sul mercato dei biocidi ( GU L 325 dell'11.12.2007, pag. 3 ).
( 5 ) Direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 1998, relativa all'immissione sul mercato dei biocidi ( GU L 123 del 24.4.1998, pag. 1 ).
( 6 ) Regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi ( GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1 ).
( 7 ) Decisione 2013/204/UE della Commissione, del 25 aprile 2013, concernente la non iscrizione della formaldeide per il tipo di prodotto 20 nell'allegato I, I A o I B della direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'immissione sul mercato dei biocidi ( GU L 117 del 27.4.2013, pag. 18 ).
( 8 ) EFSA Journal 2014;12(2):3561 e EFSA Journal 2014;12(2)3562.
( 9 ) EFSA Journal 2014;12(7):3790.
( 10 ) Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006 ( GU L 353 del 31.12.2008, pag. 1 ).
( 11 ) SCOEL/REC/125. Disponibile al seguente indirizzo: https://publications.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/7a7ae0c9-c03d-11e6-a6db-01aa75ed71a1 ( GU L 62 del 4.3.2014, pag. 18 )
( 12 ) Decisione 2014/113/UE della Commissione, del 3 marzo 2014, che istituisce un comitato scientifico per i limiti dell'esposizione professionale agli agenti chimici e che abroga la decisione 95/320/CE ( GU L 62 del 4.3.2014, pag. 18 ).
( 13 ) Il comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul lavoro è stato istituito dalla decisione 2003/C 218/01 del Consiglio, del 22 luglio 2003, che istituisce un comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro ( GU C 218 del 13.9.2003, pag. 1 ).
( 14 ) Direttiva 2004/37/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sulla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro (sesta direttiva particolare ai sensi dell'articolo 16, paragrafo 1, della direttiva 89/391/CEE del Consiglio) ( GU L 158 del 30.4.2004, pag. 50 ).
( 15 ) Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare ( GU L 31 dell'1.2.2002, pag. 1 ).
( 16 ) Questo gruppo funzionale è stato fissato a seguito dei progressi tecnologici e scientifici dal regolamento (UE) 2015/2294 della Commissione, del 9 dicembre 2015, che modifica il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la fissazione di un nuovo gruppo funzionale di additivi per mangimi ( GU L 324 del 10.12.2015, pag. 3 ).
( 17 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/940 della Commissione, del 1 o giugno 2017, relativo all'autorizzazione dell'acido formico come additivo per mangimi destinati a tutte le specie animali ( GU L 142 del 2.6.2017, pag. 40 ).
( 18 ) Regolamento (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 gennaio 2005, che stabilisce requisiti per l'igiene dei mangimi ( GU L 35 dell'8.2.2005, pag. 1 ).
</note> | ITA | 32018R0183 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.4.2021   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 125/52</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2021/592 DEL CONSIGLIO
del 7 aprile 2021
relativa alla presentazione, a nome dell’Unione europea, di una proposta di inclusione del clorpirifos nell’allegato A della convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 192, paragrafo 1, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 14 ottobre 2004 la Comunità europea ha approvato la convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti («convenzione») con decisione la 2006/507/CE del Consiglio <a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L’Unione, in quanto parte della convenzione, può presentare proposte di modifica degli allegati della stessa. L’allegato A della convenzione enumera le sostanze chimiche da eliminare.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili e delle relazioni di esame, e tenendo debitamente conto dei criteri di screening di cui all’allegato D della convenzione, il clorpirifos presenta le caratteristiche di un inquinante organico persistente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il clorpirifos non è approvato come sostanza attiva a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>2</span>)</a>, e, pertanto, non può essere immesso sul mercato o utilizzato nell’Unione nei prodotti fitosanitari. Il clorpirifos non è approvato come sostanza attiva neanche a norma del regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a> e, pertanto, non può essere immesso sul mercato o utilizzato nell’Unione nei biocidi. Inoltre, il clorpirifos non è registrato per nessun altro impiego a norma del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>4</span>)</a>, e di conseguenza non può essere fabbricato o immesso sul mercato nell’Unione in quantitativi pari o superiori a 1 tonnellata all’anno per fabbricante o importatore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Sebbene il clorpirifos sia stato progressivamente eliminato nell’Unione, sembra che sia ancora utilizzato come pesticida e disperso nell’ambiente al di fuori dell’Unione. Date le proprietà di propagazione ambientale a lunga distanza del clorpirifos, le misure adottate a livello nazionale o dell’Unione non sono sufficienti a garantire un grado elevato di tutela dell’ambiente e della salute umana. È pertanto necessaria un’azione internazionale su più vasta scala.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L’Unione dovrebbe pertanto presentare al segretariato della convenzione una proposta di inclusione del clorpirifos nell’allegato A della convenzione,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L’Unione presenta una proposta di inclusione del clorpirifos (n. CAS: 2921-88-2, n. CE 220-864-4) nell’allegato A della convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti.
La Commissione, a nome dell’Unione, comunica la proposta di cui al primo comma al segretariato della convenzione corredandola di tutte le informazioni richieste a norma dell’allegato D della convenzione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Fatto a Bruxelles, il 7 aprile 2021
Per il Consiglio
Il presidente
A. P. ZACARIAS
<note>
( 1 ) Decisione 2006/507/CE del Consiglio, del 14 ottobre 2004, relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, della convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti ( GU L 209 del 31.7.2006, pag. 1 ).
( 2 ) Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 ).
( 3 ) Regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi ( GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1 ).
( 4 ) Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un’Agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE ( GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1 ).
</note> | ITA | 32021D0592 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.4.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 92/100</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2017/652 DELLA COMMISSIONE
del 29 marzo 2017
sulla proposta di iniziativa dei cittadini intitolata «Minority SafePack — un milione di firme per la diversità in Europa»
[notificata con il numero C(2017) 2200]
(Il testo in lingua inglese è il solo facente fede)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 211/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, riguardante l'iniziativa dei cittadini ( 1 ) , in particolare l'articolo 4,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Con decisione C(2013)5969 della Commissione del 13 settembre 2013 è stata respinta la registrazione dell'iniziativa dei cittadini intitolata «Minority SafePack — un milione di firme per la diversità in Europa». Con sentenza del 3 febbraio 2017 (causa T-646/13) il Tribunale dell'Unione europea ha annullato tale decisione, con la motivazione che la Commissione è venuta meno al suo obbligo di motivazione per non aver indicato quali misure, tra quelle menzionate nell'allegato della proposta di ICE, esulassero dalle sue competenze, né i motivi a sostegno di tale conclusione. Al fine di prendere i provvedimenti necessari per conformarsi alla sentenza del Tribunale, la Commissione deve adottare una nuova decisione sulla domanda di registrazione della predetta proposta di iniziativa dei cittadini.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La proposta di iniziativa dei cittadini intitolata «Minority SafePack — un milione di firme per la diversità in Europa» ha il seguente oggetto: «Chiediamo all'UE di migliorare la protezione delle persone appartenenti a minoranze nazionali e linguistiche e di rafforzare la diversità culturale e linguistica nell'Unione».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Questa proposta di iniziativa dei cittadini si prefigge i seguenti obiettivi: «Chiediamo all'UE di adottare una serie di atti legislativi volti a migliorare la protezione delle persone appartenenti a minoranze nazionali e linguistiche e a rafforzare la diversità culturale e linguistica nell'Unione. Tra tali atti rientrano misure politiche negli ambiti delle lingue regionali e delle minoranze, dell'istruzione e della cultura, della politica regionale, della partecipazione, dell'uguaglianza, dei contenuti audiovisivi e di altri media, nonché del sostegno regionale (statale)».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'allegato della proposta di iniziativa dei cittadini menziona specificamente 11 atti legislativi dell'Unione per i quali la proposta di iniziativa dei cittadini chiede, in sostanza, l'adozione di proposte da parte della Commissione, vale a dire:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>una raccomandazione del Consiglio «sulla protezione e sulla promozione della diversità culturale e linguistica nell'Unione» sulla base dell'articolo 167, paragrafo 5, secondo trattino, del TFUE, e dell'articolo 165, paragrafo 4, secondo trattino, del TFUE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>una decisione o un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla base dell'articolo 167, paragrafo 5, primo trattino, del TFUE e dell'articolo 165, paragrafo 4, primo trattino, del TFUE, avente la finalità di adeguare «i programmi di finanziamento rendendoli accessibili per le piccole comunità linguistiche regionali e minoritarie»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>una decisione o un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla base dell'articolo 167, paragrafo 5, primo trattino, del TFUE e dell'articolo 165, paragrafo 4, primo trattino, del TFUE, avente la finalità di creare un centro per la diversità linguistica che rafforzerà la consapevolezza dell'importanza delle lingue regionali e minoritarie e promuoverà la diversità a tutti i livelli, finanziato principalmente dall'Unione europea;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla base degli articoli 177 e 178 del TFUE avente la finalità di adeguare le disposizioni comuni relative ai fondi regionali dell'UE includendo la protezione delle minoranze e la promozione della diversità culturale e linguistica tra gli obiettivi tematici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla base dell'articolo 173, paragrafo 3, del TFUE e dell'articolo 182, paragrafo 1, del TFUE, avente la finalità di modificare il regolamento relativo al programma «Orizzonte 2020» ai fini del miglioramento della ricerca sul valore aggiunto che le minoranze nazionali e la diversità culturale e linguistica possono apportare allo sviluppo sociale ed economico delle regioni dell'UE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>una direttiva, un regolamento o una decisione del Consiglio sulla base dell'articolo 20, paragrafo 2, del TFUE e dell'articolo 25 del TFUE avente la finalità di rafforzare nell'UE la posizione dei cittadini appartenenti a una minoranza nazionale, con l'obiettivo di garantire che le loro preoccupazioni legittime siano prese in considerazione nell'elezione dei membri del Parlamento europeo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>misure efficaci per combattere la discriminazione e promuovere la parità di trattamento, anche per le minoranze nazionali, in particolare mediante la revisione delle vigenti direttive del Consiglio in materia di parità di trattamento, sulla base dell'articolo 19, paragrafo 1, del TFUE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>la modifica della legislazione dell'UE al fine di garantire grosso modo parità di trattamento per gli apolidi e i cittadini dell'Unione, sulla base dell'articolo 79, paragrafo 2, del TFUE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla base dell'articolo 118 del TFUE, avente la finalità di introdurre un diritto d'autore unitario in modo che tutta l'UE possa essere considerata un mercato interno nel settore dei diritti d'autore;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>una modifica della direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>2</span>)</a> al fine di garantire la libera prestazione dei servizi e la ricezione di contenuti audiovisivi in regioni in cui risiedono le minoranze nazionali, sulla base dell'articolo 53, paragrafo 1, del TFUE e dell'articolo 63 del TFUE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>un regolamento o una decisione del Consiglio avente la finalità di concedere un'esenzione per categoria per i progetti che promuovono le minoranze nazionali e la loro cultura, sulla base dell'articolo 109 del TFUE, dell'articolo 108, paragrafo 4, del TFUE, o dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera e), del TFUE.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Possono essere adottati atti legislativi dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati nei seguenti settori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>miglioramento della conoscenza e della diffusione della cultura e della storia dei popoli europei; conservazione e salvaguardia del patrimonio culturale di importanza europea; scambi culturali non commerciali; creazione artistica e letteraria, anche nel settore audiovisivo,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sviluppo della dimensione europea dell'istruzione, segnatamente con l'apprendimento e la diffusione delle lingue degli Stati membri,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>definizione dei compiti, degli obiettivi prioritari e dell'organizzazione dei Fondi strutturali, a condizione che le azioni da finanziare portino al rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>misure specifiche destinate a sostenere le azioni svolte negli Stati membri al fine di realizzare gli obiettivi di accelerare l'adattamento dell'industria alle trasformazioni strutturali, promuovere un ambiente favorevole all'iniziativa e allo sviluppo delle imprese di tutta l'Unione, segnatamente delle piccole e medie imprese, promuovere un ambiente favorevole alla cooperazione tra imprese, favorire un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche d'innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>ricerca e sviluppo tecnologico, sotto forma di un programma quadro pluriennale che stabilisce gli obiettivi scientifici e tecnologici da realizzare mediante le attività dell'Unione e fissa le priorità pertinenti, precisando le grandi linee di dette attività e fissando l'importo globale massimo e le modalità dettagliate della partecipazione finanziaria dell'Unione al programma quadro, nonché le quote rispettive in ciascuna delle attività previste,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>definizione dei diritti dei cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti in uno Stato membro, comprese le condizioni che disciplinano la libertà di circolazione e di soggiorno negli altri Stati membri dell'UE,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>creazione di diritti di proprietà intellettuale europei al fine di garantire una protezione uniforme in tutta l'Unione e istituzione di un sistema centralizzato di autorizzazione, coordinamento e vigilanza a livello dell'Unione,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative all'accesso alle attività professionali autonome e al loro esercizio,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>determinazione delle categorie di aiuti concessi dagli Stati esentati dalla procedura di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del TFUE.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Per tali motivi la proposta di iniziativa dei cittadini, nella misura in cui mira all'adozione da parte della Commissione delle proposte di atti legislativi dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati di cui al considerando 4, lettere da a) ad e) e da h) a k), non esula manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta di atto legislativo dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati, in conformità con l'articolo 4, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 211/2011.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>D'altro canto, non può essere adottato un atto legislativo dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati avente la finalità di rafforzare nell'UE la posizione dei cittadini appartenenti ad una minoranza nazionale, con l'obiettivo di garantire che le loro preoccupazioni legittime siano prese in considerazione nell'elezione dei membri del Parlamento europeo. L'articolo 20, paragrafo 2, del TFUE stabilisce i diritti dei cittadini dell'Unione. Tali diritti includono il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo nello Stato membro in cui risiedono, alle stesse condizioni dei cittadini di detto Stato. L'articolo 25 del TFUE stabilisce che, sulla base di una relazione della Commissione, il Consiglio, deliberando all'unanimità secondo una procedura legislativa speciale e previa approvazione del Parlamento europeo, può adottare disposizioni intese a completare i diritti elencati all'articolo 20, paragrafo 2, del TFUE. Tuttavia, i diritti completati da tali disposizioni devono essere opponibili nei confronti di Stati membri diversi da quello di cui il cittadino dell'Unione interessato ha la cittadinanza, o nei confronti delle istituzioni dell'Unione. Per contro, l'atto legislativo previsto dalla proposta di iniziativa dei cittadini intitolata «Minority SafePack — un milione di firme per la diversità in Europa» non presenta simili caratteristiche, e creerebbe di conseguenza diritti opponibili anche nei confronti dello Stato membro di cui il cittadino dell'Unione ha la cittadinanza. L'articolo 25 e l'articolo 20, paragrafo 2, del TFUE non possono pertanto costituire basi giuridiche per l'adozione di un atto legislativo dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati «avente la finalità di rafforzare nell'UE la posizione dei cittadini appartenenti ad una minoranza nazionale, con l'obiettivo di garantire che le loro preoccupazioni legittime siano prese in considerazione nell'elezione dei membri del Parlamento europeo». Nella misura in cui l'atto legislativo previsto dalla proposta di iniziativa dei cittadini intitolata «Minority SafePack — un milione di firme per la diversità in Europa» riguarda in sostanza le disposizioni necessarie per l'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto, è quest'ultima istituzione che, conformemente all'articolo 223 del TFUE, deve redigere una proposta per stabilire tali disposizioni, secondo una procedura uniforme in tutti gli Stati membri o secondo principi comuni a tutti gli Stati membri. La Commissione non è pertanto abilitata dai trattati a presentare una proposta per un siffatto atto legislativo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Un atto legislativo dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati non può essere adottato neppure per l'introduzione di misure efficaci per combattere la discriminazione e promuovere la parità di trattamento, anche per le minoranze nazionali, in particolare mediante la revisione delle vigenti direttive del Consiglio in materia di parità di trattamento. Fermo restando che, indipendentemente dal loro ambito di competenza, le istituzioni dell'Unione sono tenute a rispettare la «diversità culturale e linguistica» conformemente all'articolo 3, paragrafo 3, del TUE e ad astenersi da qualsiasi discriminazione sulla base dell'appartenenza ad una minoranza nazionale a norma dell'articolo 21, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, nessuna delle predette disposizioni costituisce una base giuridica per qualunque intervento da parte delle istituzioni. L'articolo 19 del TFUE stabilisce che, fatte salve le altre disposizioni dei trattati e nell'ambito delle competenze da essi conferite all'Unione, il Consiglio, deliberando all'unanimità secondo una procedura legislativa speciale e previa approvazione del Parlamento europeo, può prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale. Questo elenco esaustivo dei motivi di discriminazione non comprende tuttavia l'appartenenza a una minoranza nazionale. L'articolo 19 del TFUE non può pertanto costituire la base giuridica per l'adozione di un atto legislativo dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati che preveda «misure efficaci per combattere la discriminazione e promuovere la parità di trattamento, anche per le minoranze nazionali».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Per tali motivi la proposta di iniziativa dei cittadini, nella misura in cui mira all'adozione da parte della Commissione delle proposte di atti legislativi dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati di cui al considerando 4, lettere f) e g), esula manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta di atto legislativo dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati, in conformità con l'articolo 4, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 211/2011.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Il trattato sull'Unione europea (TUE) rafforza la cittadinanza dell'Unione e potenzia ulteriormente il funzionamento democratico dell'Unione, stabilendo, tra l'altro, che ogni cittadino ha il diritto di partecipare alla vita democratica dell'Unione mediante un'iniziativa dei cittadini europei.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>A tal fine, le procedure e le condizioni necessarie per l'iniziativa dei cittadini dovrebbero essere chiare, semplici, di facile applicazione e proporzionate alla natura dell'iniziativa dei cittadini, in modo da incoraggiarne la partecipazione e rendere l'Unione più accessibile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La proposta di iniziativa dei cittadini intitolata «Minority SafePack — un milione di firme per la diversità in Europa» dovrebbe pertanto essere registrata. Le dichiarazioni di sostegno che dovrebbero essere raccolte per questa proposta di iniziativa dei cittadini hanno per oggetto le proposte della Commissione di atti legislativi dell'Unione ai fini dell'applicazione dei trattati di cui al considerando 4, lettere da a) ad e) e da h) a k),</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
1. È registrata la proposta di iniziativa dei cittadini intitolata «Minority SafePack — un milione di firme per la diversità in Europa».
2. Possono essere raccolte le dichiarazioni di sostegno per questa proposta di iniziativa dei cittadini, fermo restando che essa mira a proposte della Commissione concernenti:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>una raccomandazione del Consiglio «sulla protezione e sulla promozione della diversità culturale e linguistica nell'Unione»,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>una decisione o un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio avente la finalità di adeguare «i programmi di finanziamento rendendoli accessibili per le piccole comunità linguistiche regionali e minoritarie»,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>una decisione o un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio avente la finalità di creare un centro per la diversità linguistica che rafforzerà la consapevolezza dell'importanza delle lingue regionali e minoritarie e promuoverà la diversità a tutti i livelli, finanziato principalmente dall'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>un regolamento che modifica le disposizioni generali applicabili ai compiti, agli obiettivi prioritari e all'organizzazione dei Fondi strutturali, in modo da tener conto della protezione delle minoranze e della promozione della diversità culturale e linguistica, a condizione che le azioni da finanziare portino al rafforzamento della coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio avente la finalità di modificare il regolamento relativo al programma «Orizzonte 2020» ai fini del miglioramento della ricerca sul valore aggiunto che le minoranze nazionali e la diversità culturale e linguistica possono apportare allo sviluppo sociale ed economico delle regioni dell'UE,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la modifica della legislazione dell'UE al fine di garantire grosso modo parità di trattamento per gli apolidi e i cittadini dell'Unione,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio avente la finalità di introdurre un diritto d'autore unitario in modo che tutta l'UE possa essere considerata un mercato interno nel settore dei diritti d'autore,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>una modifica della direttiva 2010/13/UE al fine di garantire la libera prestazione dei servizi e la ricezione di contenuti audiovisivi in regioni in cui risiedono le minoranze nazionali,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>un regolamento o una decisione del Consiglio avente la finalità di concedere un'esenzione per categoria dalla procedura di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del TFUE, per i progetti che promuovono le minoranze nazionali e la loro cultura.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il 3 aprile 2017.
Articolo 3
Destinatari della presente decisione sono gli organizzatori (membri del comitato di cittadini) della proposta di iniziativa dei cittadini intitolata «Minority SafePack — un milione di firme per la diversità in Europa», rappresentati dal signor Hans Heinrich HANSEN e dal signor Hunor KELEMEN, in veste di referenti.
Fatto a Bruxelles, il 29 marzo 2017
Per la Commissione
Frans TIMMERMANS
Primo vicepresidente
<note>
( 1 ) GU L 65 dell'11.3.2011, pag. 1 .
( 2 ) Direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi) ( GU L 95 del 15.4.2010, pag. 1 ).
</note> | ITA | 32017D0652 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.12.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 310/12</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2022/2341 DEL CONSIGLIO
del 21 novembre 2022
che modifica la decisione (UE) 2021/1345 per quanto riguarda l’autorizzazione all’avvio di negoziati con la Colombia e il Messico per la conclusione di accordi relativi al commercio di prodotti biologici
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 207, paragrafo 4, primo comma, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafi 3 e 4,
vista la raccomandazione della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>1</span>)</a> stabilisce la possibilità di dare accesso al mercato dell’Unione ai prodotti biologici provenienti da paesi terzi che, nell’ambito di un accordo commerciale, sono stati riconosciuti come aventi un sistema di produzione che soddisfa obiettivi e principi uguali a quelli dell’Unione applicando norme che assicurano lo stesso livello di garanzia di conformità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Con decisione (UE) 2021/1345 del Consiglio <a>(<span>2</span>)</a>, il Consiglio ha autorizzato l’avvio di negoziati tra l’Unione e l’Argentina, l’Australia, il Canada, la Costa Rica, l’India, Israele, il Giappone, la Nuova Zelanda, la Corea del Sud, la Tunisia e gli Stati Uniti per la conclusione di accordi relativi al commercio di prodotti biologici.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Commissione aveva avviato negoziati con la Colombia e il Messico conformemente alla decisione del Consiglio del 16 giugno 2014 <a>(<span>3</span>)</a>. Tale decisione fissava un termine alla durata dei negoziati; non era stato tuttavia possibile concludere gli stessi entro la scadenza di tale termine.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È pertanto opportuno avviare negoziati per la conclusione di accordi relativi al commercio di prodotti biologici con la Colombia e il Messico. Tali negoziati dovrebbero essere condotti sulla base delle direttive di negoziato che figurano nell’addendum della decisione (UE) 2021/1345.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare la decisione (UE) 2021/1345 al fine di includere la Colombia e il Messico nel suo ambito di applicazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le direttive di negoziato che figurano nell’addendum della decisione (UE) 2021/1345 dovrebbero essere modificate al fine di includervi riferimenti alla Colombia e al Messico.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione (UE) 2021/1345,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione (UE) 2021/1345 è così modificata:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il titolo è sostituito dal seguente:</p><p>«Decisione (UE) 2021/1345 del Consiglio, del 28 giugno 2021, che autorizza l’avvio di negoziati con l’Argentina, l’Australia, il Canada, la Colombia, la Costa Rica, l’India, Israele, il Giappone, il Messico, la Nuova Zelanda, la Corea del Sud, la Tunisia e gli Stati Uniti per la conclusione di accordi relativi al commercio di prodotti biologici»</p>;</td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>all’articolo 1, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«1.   La Commissione è autorizzata ad avviare negoziati con l’Argentina, l’Australia, il Canada, la Colombia, la Costa Rica, l’India, Israele, il Giappone, il Messico, la Nuova Zelanda, la Corea del Sud, la Tunisia e gli Stati Uniti in vista della conclusione di accordi relativi al commercio di prodotti biologici.»</p></div>;</td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>l’addendum è sostituito dal testo che figura nell’addendum della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
La Commissione è destinataria della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 21 novembre 2022
Per il Consiglio
Il presidente
Z. NEKULA
<note>
( 1 ) Regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio ( GU L 150 del 14.6.2018, pag. 1 ).
( 2 ) Decisione (UE) 2021/1345 del Consiglio, del 28 giugno 2021, che autorizza l’avvio di negoziati con l’Argentina, l’Australia, il Canada, la Costa Rica, l’India, Israele, il Giappone, la Nuova Zelanda, la Corea del Sud, la Tunisia e gli Stati Uniti per la conclusione di accordi relativi al commercio di prodotti biologici ( GU L 306 del 31.8.2021, pag. 2 ).
( 3 ) Decisione del Consiglio, del 16 giugno 2014, che autorizza l’apertura di negoziati relativi ad accordi tra l’Unione europea e paesi terzi sul commercio di prodotti biologici (cfr. documento ST 10474/14 all’indirizzo http://register.consilium.europa.eu).
</note> | ITA | 32022D2341 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.9.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 296/2</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE
del 28 agosto 2017
relativa alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del documento unico di cui all’articolo 94, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio e del riferimento alla pubblicazione del disciplinare di produzione relativo a una denominazione nel settore vitivinicolo
[Mergelland (DOP)]
(2017/C 296/02)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , in particolare l’articolo 97, paragrafo 3.
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>I Paesi Bassi hanno presentato una domanda di protezione della denominazione «Mergelland» in conformità alla parte II, titolo II, capo I, sezione 2, del regolamento (UE) n. 1308/2013.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 97, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1308/2013, la Commissione ha esaminato la domanda e ha concluso che sono soddisfatte le condizioni di cui agli articoli da 93 a 96, all’articolo 97, paragrafo 1, e agli articoli 100, 101 e 102 del regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Per consentire la presentazione delle dichiarazioni di opposizione a norma dell’articolo 98 del regolamento (UE) n. 1308/2013, il documento unico di cui all’articolo 94, paragrafo 1, lettera d), del suddetto regolamento e il riferimento della pubblicazione del disciplinare di produzione effettuata nel corso della procedura nazionale preliminare per l’esame della domanda di protezione della denominazione «Mergelland» dovrebbero essere pubblicati nella<span>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table>
DECIDE:
Articolo unico
Il documento unico redatto conformemente all’articolo 94, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 1308/2013 e il riferimento della pubblicazione del disciplinare di produzione della denominazione «Mergelland» (DOP) figurano nell’allegato della presente decisione.
Conformemente all’articolo 98 del regolamento (UE) n. 1308/2013, la pubblicazione della presente decisione conferisce il diritto di opporsi alla protezione della denominazione di cui al primo comma del presente articolo entro due mesi dalla data della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 28 agosto 2017
Per la Commissione
Phil HOGAN
Membro della Commissione
( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 .
ALLEGATO
DOCUMENTO UNICO
«MERGELLAND»
PDO-NL-02114
Data della domanda: 26.1.2016
1. Nome (nomi) da registrare
Mergelland
2. Tipo di indicazione geografica
DOP — Denominazione d’origine protetta
3. Categorie di prodotti vitivinicoli
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><p>Vino</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.</p></td><td><p>Vino spumante di qualità</p></td></tr></tbody></table>
4. Descrizione del vino/dei vini
Categoria di vini 1 Vino: Auxerrois bianco
Varietà di uve da vino: Auxerrois
Maturazione precoce, bassa acidità, mosto a bassa densità
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: mele gialle mature, pere, lieve acidità, leggero, fruttato
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 1 Vino: Chardonnay bianco
Uva: Chardonnay
Maturazione tardiva, acidità elevata, mosto a elevata densità
Caratteristiche organolettiche
Colore: da giallo citrino a giallo dorato
Gusto: limone, burro, tostato, vaniglia, corpo medio
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 1 Vino: Dornfelder rosso
Uva: Dornfelder
Maturazione media, bassa acidità, mosto a densità media
Caratteristiche organolettiche
Colore: da rubino intenso a porpora
Gusto: ciliegie, more, bacche di sambuco
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 1 Vino: Gewürztraminer bianco
Uva: Gewürztraminer
Maturazione media, bassa acidità, mosto a densità elevata
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: frutti esotici (per esempio litchi), fiori, agrumi, spezie
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 1 Vino: Rivaner/Müller-Thurgau bianco
Uva: Rivaner/Müller-Thurgau
Maturazione molto precoce, bassa acidità, mosto a bassa densità
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: mele, drupacee, moscato
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol.
Categoria di vini 1 Vino: Pinot Blanc bianco
Uva: Pinot Blanc
Maturazione medio-tardiva, acidità media, mosto a densità elevata, resa media
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: frutti gialli, pere, melone, tiglio
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol.
Categoria di vini 1 Vino: Pinot Gris bianco
Uva: Pinot Gris
Maturazione medio-tardiva, acidità media, mosto a densità elevata
Caratteristiche organolettiche
Colore: da giallo citrino a giallo dorato
Gusto: pera, miele, noci
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 1 Vino: Pinot Noir rosso
Uva: Pinot Noir
Maturazione medio-tardiva, acidità media, mosto a densità elevata
Caratteristiche organolettiche
Colore: da granato alquanto chiaro a rosso rubino
Gusto: frutti rossi, lamponi, fragole, vaniglia e altri toni legnosi, di colore chiaro
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 1 Vino: Pinot Noir rosato
Uva: Pinot Noir
Maturazione medio-tardiva, acidità media, mosto a densità elevata
Caratteristiche organolettiche
Colore: rosa salmone
Gusto: lamponi, fragole, talvolta pomodori maturi, di colore chiaro
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol.
Categoria di vini 1 Vino: Pinot Noir bianco
Uva: Pinot Noir
Maturazione medio-tardiva, acidità media, mosto a densità elevata
Caratteristiche organolettiche
Colore: da giallo citrino a giallo dorato
Gusto: pere, frutti gialli, talvolta una nota di fragole e lamponi
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 1 Vino: Riesling bianco
Uva: Riesling
Maturazione tardiva, acidità elevata, mosto a densità da bassa a media
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: drupacee bianche (pesche), mele, pere
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 1 Vino: Dornfelder rosato
Uva: Dornfelder
Maturazione media, bassa acidità, mosto a densità media
Caratteristiche organolettiche
Colore: rosa profondo
Gusto: ciliegie, more, lamponi
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Auxerrois bianco
Varietà di uve da vino: Auxerrois
Maturazione precoce, bassa acidità, mosto a bassa densità
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: mele gialle mature, pere, lieve acidità, leggero, fruttato
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Chardonnay bianco
Uva: Chardonnay
Maturazione tardiva, acidità elevata, mosto a elevata densità
Caratteristiche organolettiche
Colore: da giallo citrino a giallo dorato
Gusto: limone, burro, tostato, vaniglia, corpo medio
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol.
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Gewürztraminer bianco
Uva: Gewürztraminer
Maturazione media, bassa acidità, mosto a densità elevata
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: frutti esotici (per esempio litchi), fiori, agrumi, spezie
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Rivaner/Müller-Thurgau bianco
Uva: Rivaner/Müller-Thurgau
Maturazione molto precoce, bassa acidità, mosto a bassa densità
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: mele, drupacee, moscato
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Pinot Blanc bianco
Uva: Pinot Blanc
Maturazione medio-tardiva, acidità media, mosto a densità elevata, resa media
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: frutti gialli, pere, melone, tiglio
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Pinot Gris bianco
Uva: Pinot Gris
Maturazione medio-tardiva, acidità media, mosto a densità elevata
Caratteristiche organolettiche
Colore: da giallo citrino a giallo dorato
Gusto: pera, miele, noci
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol.
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Pinot Noir rosato
Uva: Pinot Noir
Maturazione medio-tardiva, acidità media, mosto a densità elevata
Caratteristiche organolettiche
Colore: rosa salmone
Gusto: lamponi, fragole, talvolta pomodori maturi, di colore chiaro
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Pinot Noir bianco
Uva: Pinot Noir
Maturazione medio-tardiva, acidità media, mosto a densità elevata
Caratteristiche organolettiche
Colore: da giallo citrino a giallo dorato
Gusto: pere, frutti gialli, talvolta una nota di fragole e lamponi
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Riesling bianco
Uva: Riesling
Maturazione tardiva, acidità elevata, mosto a densità da bassa a media
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo citrino intenso
Gusto: drupacee bianche (pesche), mele, pere
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol..
Categoria di vini 5 Vino spumante di qualità: Dornfelder rosato
Uva: Dornfelder
Maturazione media, bassa acidità, mosto a densità media
Caratteristiche organolettiche
Colore: rosa profondo
Gusto: ciliegie, more, lamponi
Caratteristiche analitiche: le seguenti caratteristiche sono descritte a norma delle definizioni contenute nei regolamenti dell’UE e/o nelle ordinanze ministeriali olandesi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>titolo alcolometrico totale massimo (in % vol)</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>acidità volatile massima</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>tenore massimo di anidride solforosa totale</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>concentrazione, disacidificazione e, subordinatamente ad approvazione, acidificazione massime.</p></td></tr></tbody></table>
La densità minima del mosto è pari a 1 070 g/l (70 °Oechsle), corrispondente a un tenore naturale di alcoli totali del 9 % vol.
5. Pratiche vinicole
a. Pratiche enologiche essenziali
Auxerrois bianco
Pratica enologica specifica
Aroma ottenuto mediante fermentazione a freddo in acciaio
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
Chardonnay bianco
Pratica enologica specifica
Aromi secondari spesso ottenuti con la fermentazione malolattica e l’invecchiamento in fusti di legno
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
Dornfelder rosso
Pratica enologica specifica
Talvolta invecchiato in fusti di legno
Gewürztraminer bianco
Pratica enologica specifica
Aroma ottenuto mediante fermentazione a freddo in acciaio
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
Rivaner/Müller-Thurgau bianco
Pratica enologica specifica
Aroma ottenuto mediante fermentazione a freddo in acciaio
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
Pinot Blanc bianco
Pratica enologica specifica
Aroma ottenuto mediante fermentazione a freddo in acciaio
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
Pinot Gris bianco
Pratica enologica specifica
Aroma ottenuto mediante fermentazione a freddo in acciaio; talvolta invecchiato in fusti di legno
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
Pinot Noir rosso
Pratica enologica specifica
Per mantenere il carattere fruttato, la fermentazione non è eccessivamente calda ed è spesso prolungata in fusti di legno.
Pinot Noir rosato
Pratica enologica specifica
Aroma ottenuto mediante fermentazione a freddo in acciaio
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
Pinot Noir bianco
Pratica enologica specifica
Aroma ottenuto mediante fermentazione a freddo in acciaio
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
Riesling bianco
Pratica enologica specifica
Aroma ottenuto mediante fermentazione a freddo in acciaio
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
Dornfelder rosato
Pratica enologica specifica
Aroma ottenuto mediante fermentazione a freddo in acciaio
Per il vino spumante di qualità:
fermentazione secondaria e maturazione a norma della legislazione sui vini spumanti di qualità ottenuti con il metodo tradizionale.
b. Rese massime:
Auxerrois bianco
80 ettolitri per ettaro
Chardonnay bianco
80 ettolitri per ettaro
Dornfelder rosso
85 ettolitri per ettaro
Gewürztraminer bianco
80 ettolitri per ettaro
Rivaner/Müller-Thurgau bianco
85 ettolitri per ettaro
Pinot Blanc bianco
80 ettolitri per ettaro
Pinot Gris bianco
80 ettolitri per ettaro
Pinot Noir rosso
60 ettolitri per ettaro
Pinot Noir rosato
75 ettolitri per ettaro
Pinot Noir bianco
75 ettolitri per ettaro
Riesling bianco
80 ettolitri per ettaro
Dornfelder rosato
85 ettolitri per ettaro
6. Zona delimitata
Il territorio dei comuni olandesi di Maastricht, Meerssen, Nuth, Simpelveld, Voerendaal, Vaals, Gulpen-Wittem, Eijsden-Margraten e Valkenburg aan de Geul.
La superficie totale del territorio, esclusi i terreni argillosi, è di circa 250 km 2 .
La superficie vitata conforme ai requisiti è di 70 ha.
La zona definita comprende solo vigneti situati su suoli consistenti in terreni arabili di tipo «loess».
7. Uve da vino principali
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Riesling B</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pinot noir N</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pinot gris G</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pinot blanc B</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Müller-Thurgau B</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Gewürztraminer Rs</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Dornfelder N</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Chardonnay B</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Auxerrois B</p></td></tr></tbody></table>
8. Descrizione del legame/dei legami
Definizioni della zona geografica
La composizione dei suoli, la geografia e il clima, unici nei Paesi Bassi, fanno del Mergelland una zona particolarmente idonea alla vitivinicoltura. In effetti in questa zona la vitivinicoltura su larga scala risale al basso Medioevo e la più antica testimonianza locale risale all’anno 968. La vitivinicoltura è proseguita anche durante la piccola era glaciale (secoli XV-XIX), grazie alle condizioni favorevoli. Durante il dominio francese di epoca napoleonica la coltura fu interrotta per motivi politici. Nel 1970 la coltura nella regione è ripresa e il Mergelland è considerato la culla della moderna vitivinicoltura neerlandese. Tipica della zona e distinta dal resto dei Paesi Bassi è la predominanza di varietà di uve classiche provenienti dal nord della Francia (Pinot Noir, Gris e Blanc, Chardonnay e Auxerrois) e dalla Germania (Riesling, Rivaner/Müller-Thurgau, Gewürztraminer e Dornfelder).
Composizione dei suoli
Il suolo è composto da uno strato di terreno arabile di tipo «loess», sovrastante una marna (formazioni di Maastricht e Gulpen) nonché occorrenze locali di formazioni pleistoceniche e terziarie, quali le antiche ghiaie di Maas e le formazioni di Rupel, Tongeren, Holset e Hoogcruts.
Le caratteristiche analitiche e organolettiche del vino sono dominate dal loess e, in misura minore, dalla marna e dalla ghiaia. Il loess è un terreno leggero: la frazione limosa è generalmente compresa fra il 50 % e il 60 %; la frazione sabbiosa fra il 20 % e il 30 % e la frazione argillosa è inferiore al 20 %. La struttura aerata fa sì che il loess si riscaldi rapidamente e quindi si raffreddi altrettanto rapidamente, il che amplifica le escursioni termiche diurne, che nel Mergelland già sono superiori a causa dell’ubicazione continentale, tutti elementi che contribuiscono a sviluppare il fruttato.
Legame causale
Il loess è essenzialmente ricco di calcare e la marna sottostante della zona definita è quasi gesso puro. I suoli ricchi di gesso conservano l’acidità fresca dei vini e spesso conferiscono al vino anche un lieve riflesso. Le ricerche mostrano che, dei nove tipi di suoli analizzati, la combinazione di loess e gesso segna chiaramente il punteggio più elevato relativamente al carattere fruttato.
Il loess e la marna sottostante trattengono bene l’acqua e resistono bene all’aridità, per cui sono rare le eventuali perdite di fruttato e di acidità dovute a questi elementi.
La pendenza e la ghiaia garantiscono un drenaggio adeguato. Congiuntamente a una potenziale penuria media di precipitazioni di 100 mm durante la stagione vegetativa, questa struttura del suolo garantisce una lieve penuria complessiva di acqua. Diversi studi hanno dimostrato che si tratta di una caratteristica ottimale per la qualità del vino.
Clima e topologia
Nonostante l’ubicazione settentrionale, il Mergelland è abbastanza caldo affinché le uve possano maturare bene, grazie alla geografia e ai suoli. Il clima relativamente fresco è alquanto favorevole. Le uve del Mergelland possono raggiungere la piena maturazione fisiologica senza l’aumento del tenore di zuccheri eccessivamente repentino che causa una vendemmia precoce. Un eccessivo tenore alcoolico, un problema sempre più frequente nelle regioni vitivinicole meridionali, non rappresenta un problema. Il lungo periodo di maturazione (dall’invaiatura alla vendemmia) consente alle uve di disporre di un tempo adeguato per sviluppare aromi, minerali ed estratti.
Affinché le uve maturino a tempo debito, è necessario disporre di tepore e soleggiamento adeguati durante le ore diurne, mentre le notti fresche sono molto importanti per il profilo gustativo del vino. Se le notti sono calde, il metabolismo è accelerato. Se manca il soleggiamento, le uve impiegano l’acido malico come fonte di energia. Se le notti sono fresche, l’acido malico è bruciato più lentamente, in modo che il vino abbia un’acidità sufficiente alla maturazione. L’acidità aggiunge freschezza al vino e svolge un ruolo importante nella formazione degli aromi (esteri) durante la fermentazione.
In sintesi: i vini del Mergelland si caratterizzano per una combinazione tipica di fruttato, eleganza fresca e mineralità, derivati dall’interazione fra le varietà di uve selezionate, il suolo, la geografia e il clima, un’interazione unica per i Paesi Bassi.
9. Ulteriori condizioni essenziali
— Link al disciplinare del prodotto
https://www.rvo.nl/sites/default/files/Productdossier%20Mergelland.pdf | ITA | 32017D0907(01) |
02021D0512 — IT — 27.12.2023 — 001.001
Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento
<table><col/><col/><tr><td><p><a>►B</a></p></td><td><p> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2021/512 DEL CONSIGLIO</p><p>del 22 marzo 2021</p><p><a>che autorizza il Regno Unito ad applicare nei confronti dell’Irlanda del Nord una misura speciale di deroga agli articoli 16 e 168 della direttiva 2006/112/CE, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto</a></p><p>(GU L 103 del 24.3.2021, pag. 4)</p></td></tr></table>
Modificata da:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>  n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>►M1</a></p></td><td><p><a> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/2907 DEL CONSIGLIO  del 21 dicembre 2023</a></p></td><td><p>  L </p></td><td><p>1</p></td><td><p>27.12.2023</p></td></tr></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2021/512 DEL CONSIGLIO
del 22 marzo 2021
che autorizza il Regno Unito ad applicare nei confronti dell’Irlanda del Nord una misura speciale di deroga agli articoli 16 e 168 della direttiva 2006/112/CE, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto
Articolo 1
In deroga agli articoli 16 e 168 della direttiva 2006/112/CE, il Regno Unito è autorizzato dal 1 o gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2026 a fissare, nei confronti dell'Irlanda del Nord, su base forfettaria la proporzione dell'IVA relativa alla spesa per il carburante destinato agli autoveicoli aziendali utilizzati per fini privati.
L'eventuale domanda di proroga della misura disposta dalla presente decisione è presentata alla Commissione entro il 31 marzo 2026, corredata di una relazione attestante l'efficacia della misura speciale e il conseguimento dei suoi obiettivi. La relazione valuta inoltre se la proporzione dell'IVA rifletta ancora correttamente la spesa per il carburante per gli autoveicoli aziendali utilizzati a fini privati.
Articolo 2
La proporzione dell’IVA di cui all’articolo 1 è espressa in importi fissi, determinati sulla base del livello di emissioni di diossido di carbonio del tipo di veicolo, che corrisponde al consumo di carburante. Il Regno Unito, nei confronti dell’Irlanda del Nord, indicizza annualmente tali importi fissi al fine di riflettere le variazioni del costo medio del carburante.
Articolo 3
Il sistema istituito sulla base della presente decisione è facoltativo per i soggetti passivi.
Articolo 4
Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, nei confronti dell’Irlanda del Nord, è destinatario della presente decisione. | ITA | 02021D0512-20231227 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.9.2015   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 252/24</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/1729 DELLA COMMISSIONE
del 28 settembre 2015
che approva il sorbato di potassio come principio attivo esistente destinato a essere utilizzato nei biocidi del tipo di prodotto 8
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi ( 1 ) , in particolare l'articolo 89, paragrafo 1, terzo comma,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento delegato (UE) n. 1062/2014 della Commissione<a> (<span>2</span>)</a> stabilisce un elenco di principi attivi esistenti da valutare ai fini dell'eventuale approvazione per l'uso nei biocidi. In tale elenco figura il sorbato di potassio.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il sorbato di potassio è stato oggetto di una valutazione a norma dell'articolo 16, paragrafo 2, della direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>3</span>)</a> ai fini del suo utilizzo nel tipo di prodotto 8 «preservanti del legno», quale definito nell'allegato V di detta direttiva, che corrisponde al tipo di prodotto 8 quale definito nell'allegato V del regolamento (UE) n. 528/2012.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 10 ottobre 2010 la Germania, che era stata designata autorità di valutazione competente, ha presentato alla Commissione la relazione di valutazione corredata di raccomandazioni, in conformità dell'articolo 14, paragrafi 4 e 6, del regolamento (CE) n. 1451/2007 della Commissione<a> (<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Conformemente all'articolo 7, paragrafo 1, lettera b), del regolamento delegato (UE) n. 1062/2014, il 4 dicembre 2014 il comitato sui biocidi ha formulato il parere dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche, tenendo conto delle conclusioni dell'autorità di valutazione competente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In base a tale parere è lecito supporre che i biocidi utilizzati per il tipo di prodotto 8 e contenenti sorbato di potassio soddisfino i requisiti di cui all'articolo 5 della direttiva 98/8/CE purché siano rispettate determinate condizioni relative al loro uso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>È pertanto opportuno approvare il sorbato di potassio destinato a essere utilizzato nei biocidi del tipo di prodotto 8 subordinatamente al rispetto di talune specifiche e condizioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>È opportuno prevedere un periodo ragionevole prima dell'approvazione di un principio attivo, al fine di consentire alle parti interessate di adottare le misure preparatorie necessarie a soddisfare i nuovi requisiti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente sui biocidi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Il sorbato di potassio è approvato come principio attivo destinato a essere utilizzato nei biocidi del tipo di prodotto 8, fatte salve le specifiche e le condizioni di cui all'allegato.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 28 settembre 2015
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
( 1 ) GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento delegato (UE) n. 1062/2014 della Commissione, del 4 agosto 2014, relativo al programma di lavoro per l'esame sistematico di tutti i principi attivi contenuti nei biocidi di cui al regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 294 del 10.10.2014, pag. 1 ).
( 3 ) Direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 1998, relativa all'immissione sul mercato dei biocidi ( GU L 123 del 24.4.1998, pag. 1 ).
( 4 ) Regolamento (CE) n. 1451/2007 della Commissione, del 4 dicembre 2007, concernente la seconda fase del programma di lavoro decennale di cui all'articolo 16, paragrafo 2, della direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'immissione sul mercato dei biocidi ( GU L 325 dell'11.12.2007, pag. 3 ).
ALLEGATO
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome comune</p></td><td><p>Denominazione IUPAC</p><p>Numeri di identificazione</p></td><td><p>Grado minimo di purezza del principio attivo<a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Data di approvazione</p></td><td><p>Scadenza dell'approvazione</p></td><td><p>Tipo di prodotto</p></td><td><p>Condizioni specifiche</p></td></tr><tr><td><p>Sorbato di potassio</p></td><td><p>Denominazione IUPAC:</p><p>sale di potassio dell'acido 2,4-esadienoico (1:1), (2E, 4E)</p><p>N. CE: 246-376-1</p><p>N. CAS: 24634-61-5</p></td><td><p>990 g/kg</p></td><td><p>1<span>o</span> dicembre 2016</p></td><td><p>30 novembre 2026</p></td><td><p>8</p></td><td><p>La valutazione del prodotto deve prestare particolare attenzione alle esposizioni, ai rischi e all'efficacia attribuiti a usi contemplati dalla domanda di autorizzazione ma non presi in considerazione nella valutazione del rischio, a livello dell'Unione, del principio attivo.</p><p>Le autorizzazioni di biocidi sono soggette alle seguenti condizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>per gli utilizzatori industriali o professionali devono essere definite procedure operative sicure e misure organizzative adeguate. Qualora l'esposizione non possa essere ridotta a livelli accettabili con altri mezzi, i prodotti sono usati indossando gli opportuni dispositivi di protezione individuale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>si devono adottare adeguate misure di attenuazione dei rischi per proteggere le acque sotterranee, In particolare le etichette e, se del caso, le schede di dati di sicurezza relative ai prodotti devono specificare che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>l'applicazione in ambito industriale deve avvenire all'interno di un'area isolata o su sostegni rigidi impermeabili con bunding;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>subito dopo il trattamento il legno deve essere conservato in un luogo riparato e/o su sostegni rigidi impermeabili per evitare lo scolo diretto di residui nel suolo o nelle acque;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>eventuali residui risultanti dall'applicazione del prodotto devono essere raccolti al fine del loro riutilizzo o smaltimento.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) La purezza indicata in questa colonna è il grado minimo di purezza del principio attivo utilizzato per la valutazione in conformità dell'articolo 16, paragrafo 2, della direttiva 98/8/CE. Il principio attivo nel prodotto immesso sul mercato può essere di pari o diversa purezza se ne è stata provata l'equivalenza tecnica con il principio attivo valutato.
</note> | ITA | 32015R1729 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.7.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 194/152</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (PESC) 2018/1087 DEL CONSIGLIO
del 30 luglio 2018
che modifica la decisione (PESC) 2016/849 relativa a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 27 maggio 2016 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2016/849 <a>(<span>1</span>)</a> relativa a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In conformità della decisione (PESC) 2016/849, articolo 36, paragrafo 2, il Consiglio ha riesaminato l'elenco delle persone e delle entità designate di cui agli allegati II, III, V e VI di tale decisione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il Consiglio ha concluso che è opportuno aggiornare talune voci riguardanti le persone e le entità figuranti negli allegati II e III di tale decisione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2016/849,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione (PESC) 2016/849 è così modificata:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all'articolo 23, i paragrafi 1 e 2 sono sostituiti dai seguenti:</p><div><p>«Articolo 23</p><div><p>1.   Gli Stati membri adottano le misure necessarie per impedire l'ingresso o il transito nel loro territorio:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>alle persone designate dal comitato delle sanzioni o dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite come responsabili, anche mediante il sostegno o la promozione, delle politiche della RPDC in relazione ai suoi programmi legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa, nonché ai familiari di tali persone o alle persone che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, elencati nell'allegato I;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>alle persone che non figurano nell'allegato I, elencate nell'allegato II, che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>sono responsabili, anche mediante il sostegno o la promozione, dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa, o alle persone che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>prestano servizi finanziari o il trasferimento verso, attraverso o dal territorio degli Stati membri, o con il coinvolgimento di cittadini degli Stati membri o di entità disciplinate dal loro diritto interno, o di persone o istituti finanziari ubicati nel loro territorio, di attività o risorse finanziarie o di altro tipo che possano contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>sono coinvolte nella fornitura, anche tramite prestazione di servizi finanziari, alla RPDC o dalla RPDC di armi e materiale correlato di tutti i tipi, o nella fornitura alla RPDC di prodotti, materiali, attrezzature, beni e tecnologie che potrebbero contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>alle persone che non figurano negli allegati I o II che lavorano per conto o sotto la direzione di persone o entità elencate negli allegati I o II o che aiutano ad aggirare le sanzioni o violano le disposizioni delle UNSCR 1718 (2006), 1874 (2009), 2087 (2013), 2094 (2013), 2270 (2016), 2321 (2016), 2356 (2017), 2371 (2017), 2375 (2017) o 2397(2017) o della presente decisione, come elencate nell'allegato III della presente decisione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>alle persone che agiscono per conto o sotto la direzione di entità del governo della RPDC o del Partito dei Lavoratori della Corea che il Consiglio accerta che sono associate a programmi della RDPC connessi al nucleare o ai missili balistici o ad altre attività vietate dalle UNSCR 1718 (2006), 1874 (2009), 2087 (2013), 2094 (2013), 2270 (2016), 2321 (2016), 2356 (2017), 2371 (2017), 2375 (2017) o 2397 (2017), non figuranti negli allegati I, II o III, come elencate nell'allegato V della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.   Il paragrafo 1, lettera a), non si applica se, in una valutazione caso per caso, il comitato delle sanzioni stabilisce che il viaggio è giustificato da motivi umanitari, inclusi gli obblighi religiosi, o se giunge alla conclusione che una deroga contribuisca altrimenti al conseguimento degli obiettivi delle UNSCR 1718 (2006), 1874 (2009), 2087 (2013), 2094 (2013), 2270 (2016), 2321 (2016), 2356 (2017), 2371 (2017), 2375 (2017) o 2397(2017).»;</p></div></div></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>all'articolo 27, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«1.   Sono congelati tutti i fondi e le risorse economiche appartenenti, posseduti, detenuti o controllati direttamente o indirettamente dalle persone ed entità seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>persone ed entità designate dal comitato delle sanzioni o dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite come persone o entità che partecipano o danno il loro sostegno, anche con mezzi illeciti, a programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa, o persone o entità che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, ovvero entità da esse possedute o controllate, anche con mezzi illeciti, elencate nell'allegato I;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>persone ed entità che non figurano nell'allegato I, elencate nell'allegato II, che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>sono responsabili, anche mediante il sostegno o la promozione, dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa, o persone o entità che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, ovvero entità da esse possedute o controllate, anche con mezzi illeciti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>prestano servizi finanziari o il trasferimento verso, attraverso o dal territorio degli Stati membri, o con il coinvolgimento di cittadini degli Stati membri o di entità disciplinate dal loro diritto interno, o di persone o istituti finanziari ubicati nel loro territorio, di attività o risorse finanziarie o di altro tipo che possano contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa, o persone o entità che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, ovvero entità da esse possedute o controllate;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>sono coinvolte nella fornitura, anche tramite prestazione di servizi finanziari, alla RPDC o dalla RPDC di armi e materiale correlato di tutti i tipi, o nella fornitura alla RPDC di prodotti, materiali, attrezzature, beni e tecnologie che potrebbero contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>persone ed entità che non figurano negli allegati I o II che lavorano per conto o sotto la direzione di persone o entità elencate negli allegati I o II o persone che aiutano ad aggirare le sanzioni o violano le disposizioni delle UNSCR 1718 (2006), 1874 (2009), 2087 (2013), 2094 (2013), 2270 (2016), 2321 (2016), 2356 (2017), 2371 (2017), 2375 (2017) o 2397(2017) o della presente decisione, come elencate nell'allegato III della presente decisione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>entità del governo della RPDC o del Partito dei Lavoratori della Corea, o persone o entità che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, oppure entità da essi possedute o controllate, che il Consiglio accerta che sono associate a programmi della RDPC connessi al nucleare o ai missili balistici o ad altre attività vietate dalle UNSCR 1718 (2006), 1874 (2009), 2087 (2013), 2094 (2013), 2270 (2016), 2321 (2016), 2356 (2017), 2371 (2017), 2375 (2017) o 2397(2017), e non figuranti negli allegati I, II o III, come elencate nell'allegato V della presente decisione.»;</p></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>all'articolo 34, il paragrafo 2 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«2.   Qualora il Consiglio decida di applicare a una persona o entità le misure di cui all'articolo 18 <span>ter</span>, paragrafi 4 o 5, all'articolo 23, paragrafo 1, lettere b), c) o d), o all'articolo 27, paragrafo 1, lettere b), c) o d), modifica di conseguenza gli allegati II, III, V o VI.»;</p></div></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>l'articolo 35 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«Articolo 35</p><div><p>1.   Gli allegati I, II, III, IV, V e VI riportano i motivi dell'inserimento in elenco delle persone, entità e navi forniti dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o dal comitato delle sanzioni riguardo agli allegati I e IV.</p></div><div><p>2.   Gli allegati I, II, III, IV, V e VI riportano inoltre, ove disponibili, le informazioni necessarie per identificare le persone, entità o navi interessate, fornite dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o dal comitato delle sanzioni riguardo agli allegati I e IV. Con riguardo alle persone, tali informazioni possono includere i nomi, compresi gli pseudonimi, la data e il luogo di nascita, la cittadinanza, i numeri del passaporto e della carta d'identità, il sesso, l'indirizzo, se noto, e la funzione o professione. Con riguardo alle entità, tali informazioni possono includere i nomi, la data e il luogo di registrazione, il numero di registrazione e la sede di attività. L'allegato I riporta inoltre la data della designazione da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite o del comitato delle sanzioni.»;</p></div></div></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>l'articolo 36, il paragrafo 2 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«2.   Le misure di cui all'articolo 18 <span>ter</span>, paragrafo 4 e 5, all'articolo 23, paragrafo 1, lettere b), c) e d) e all'articolo 27, paragrafo 1, lettere b), c) e d), sono riesaminate a intervalli regolari e almeno ogni dodici mesi. Esse cessano di applicarsi nei confronti delle persone e delle entità interessate se il Consiglio stabilisce, secondo la procedura di cui all'articolo 33, paragrafo 2, che le condizioni per la loro applicazione non sono più soddisfatte.»;</p></div></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>gli allegati II e III della decisione (PESC) 2016/849 sono modificati come indicato nell'allegato della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 30 luglio 2018
Per il Consiglio
Il presidente
G. BLÜMEL
( 1 ) Decisione (PESC) 2016/849 del Consiglio, del 27 maggio 2016, relativa a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea e che abroga la decisione 2013/183/PESC ( GU L 141 del 28.5.2016, pag. 79 ).
ALLEGATO
1. Nell'allegato II della decisione (PESC) 2016/849, sezione «I. Persone ed entità responsabili dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa, o persone o entità che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, ovvero entità da esse possedute o controllate», la sottosezione «A. Persone» è modificata come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le voci esistenti sono rinumerate da 1 a 30;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le voci seguenti sono sostituite come segue:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Pseudonimi</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>«3.</p></td><td><p>HYON Chol-hae</p></td><td><p>HYON Chol Hae</p></td><td><p>Data di nascita: 1934</p><p>Luogo di nascita: Manciuria, Cina.</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Maresciallo dell'esercito popolare coreano dall'aprile 2016. Ex vicedirettore del dipartimento di politica generale dell'esercito popolare coreano (consigliere militare del defunto Kim Jong-Il). Eletto membro del comitato centrale del partito dei lavoratori della Corea nel maggio 2016 al 7<span>o</span> congresso del partito dei lavoratori della Corea, in cui quest'ultimo ha adottato la decisione di proseguire il programma nucleare della RPDC.</p></td></tr><tr><td><p>6.</p></td><td><p>PAK Jae-gyong</p></td><td><p>Chae-Kyong</p><p>PAK Jae Gyong</p></td><td><p>Data di nascita: 1933</p><p>N. di passaporto: 554410661</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Ex vicedirettore del dipartimento di politica generale delle forze armate popolari ed ex vicedirettore dell'ufficio logistica delle forze armate popolari (consigliere militare del defunto Kim Jong-Il). Presente all'ispezione del comando delle forze missilistiche strategiche da parte di KIM Jong Un. Membro del comitato centrale del partito dei lavoratori della Corea.</p></td></tr><tr><td><p>16.</p></td><td><p>KIM Jong-gak</p></td><td><p>KIM Jong Gak</p></td><td><p>Data di nascita: 20.7.1941</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang, RPDC</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Ex direttore del dipartimento di politica generale dell'esercito popolare coreano. Vice maresciallo dell'esercito popolare coreano, rettore dell'università militare «Kim Il-Sung», ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, che è un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>18.</p></td><td><p>KIM Won-hong</p></td><td><p>KIM Won Hong</p></td><td><p>Data di nascita: 7.1.1945</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang, RPDC</p><p>N. di passaporto: 745310010</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Generale. Primo vicedirettore del dipartimento di politica generale dell'esercito popolare coreano. Ex direttore del dipartimento per la sicurezza dello Stato. Ex ministro della sicurezza dello Stato. Membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea e della commissione nazionale di difesa, che era un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC prima di divenire la commissione degli affari di Stato (SAC), tutti organismi centrali per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>21.</p></td><td><p>SON Chol-ju</p></td><td><p>SON Chol Ju</p></td><td><p> </p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Colonnello generale dell'esercito popolare coreano. Vicedirettore responsabile dell'organizzazione dell'esercito popolare coreano ed ex direttore politico delle forze aeree e antiaeree, che dirige lo sviluppo dei moderni razzi antiaerei. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
2. Nell'allegato II della decisione (PESC) 2016/849, sezione «I. Persone ed entità responsabili dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa, o persone o entità che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, ovvero entità da esse possedute o controllate», la sottosezione «B. Entità», le voci esistenti sono rinumerate da 1 a 5.
3. L'allegato II della decisione (PESC) 2016/849, sezione «II. Persone ed entità che forniscono servizi finanziari o effettuano trasferimenti di attività e risorse che potrebbero contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa»; la sottosezione «A. Persone», è sostituito come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le voci seguenti sono sostituite come segue:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Pseudonimi</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>«10.</p></td><td><p>DJANG Tcheul Hy</p></td><td><p>JANG Tcheul-hy, JANG Cheul-hy, JANG Chol-hy, DJANG Cheul-hy, DJANG Chol-hy, DJANG Tchou-lhy, KIM Tcheul-hy</p></td><td><p>Data di nascita: 11.5.1950</p><p>Luogo di nascita: Kangwon</p></td><td><p>20.4.2018</p></td><td><p>DJANG Tcheul Hy è stata coinvolta assieme al marito KIM Yong Nam, al figlio KIM Su Gwang e alla nuora KIM Kyong Hui in un insieme di pratiche finanziarie fraudolente che potrebbero contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. È stata titolare nell'Unione di diversi conti bancari aperti a suo nome dal figlio KIM Su Gwang. È stata inoltre coinvolta in diversi trasferimenti bancari da conti della nuora KIM Kyong Hui verso conti bancari al di fuori dell'Unione.</p></td></tr><tr><td><p>11.</p></td><td><p>KIM Su Gwang</p></td><td><p>KIM Sou-Kwang, KIM Sou-Gwang, KIM Son-Kwang, KIM Su-Kwang, KIM Soukwang, KIM Su-gwang, KIM Son-gwang</p></td><td><p>Data di nascita: 18.8.1976</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang, RPDC</p><p>Diplomatico dell'Ambasciata della RPDC in Bielorussia</p></td><td><p>20.4.2018</p></td><td><p>KIM Su Gwang è stato identificato dal gruppo di esperti come agente del Reconnaissance General Bureau, entità designata dalle Nazioni Unite. KIM Su Gwang e suo padre KIM Yon Nam sono stati identificati dal gruppo di esperti come persone coinvolte in un insieme di pratiche finanziarie fraudolente che potrebbero contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. KIM Su Gwang ha aperto molteplici conti bancari in vari Stati membri dell'Unione, anche a nome dei suoi familiari. È stato coinvolto in diversi ingenti trasferimenti verso conti bancari nell'Unione o verso conti bancari al di fuori dell'Unione mentre lavorava come diplomatico, incluso verso conti di titolarità della moglie KIM Kyong Hui.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la voci sono rinumerate da 1 a 6.</p></td></tr></tbody></table>
4. Nell'allegato III della decisione 2016/849 (PESC), sezione «Elenco delle persone fisiche di cui all'articolo 23, paragrafo 1, lettera c) e di cui all'articolo 27, paragrafo 1, lettera c)», sottosezione «A. Persone», le voci seguenti sono sostituite come segue:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>«4.</p></td><td><p>JON Chol Young</p><p>alias: JON Chol Yong</p></td><td><p>Passaporto numero: 563410192</p><p>Diplomatico dell'Ambasciata nordcoreana in Angola</p><p>Data di nascita: 30.4.1975</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Rappresentante in Angola della Green Pine Associated Corporation e diplomatico nordcoreano accreditato in Angola.</p><p>La Green Pine è stata designata dall'ONU per attività varie tra cui la violazione dell'embargo sulle armi imposto dall'ONU. La Green Pine ha inoltre negoziato contratti per l'ammodernamento di navi da guerra dell'Angola in violazione dei divieti imposti da risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.»</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32018D1087 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.5.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 160/1</p></td></tr></tbody></table>
Stato delle entrate e delle spese dell'Agenzia europea per i medicinali per l'esercizio 2019 — Bilancio rettificativo n. 1
(2019/C 160/01)
ENTRATE
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Bilancio 2019</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 1</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>ENTRATE DA SERVIZI FORNITI</span></p></td></tr><tr><td><p>1 0</p></td><td><p>ENTRATE DA SERVIZI FORNITI</p></td><td><p>297 174 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>297 174 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 1 — Totale</span></p></td><td><p><span>297 174 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>297 174 000</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>CONTRIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA E DEL SEE</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>CONTRIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA E DEL SEE</p></td><td><p>21 029 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>21 029 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 2 — Totale</span></p></td><td><p><span>21 029 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>21 029 000</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>PARTECIPAZIONE DI PAESI TERZI ALLE ATTIVITÀ DELL’EMA</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>PARTECIPAZIONE DI PAESI TERZI ALLE ATTIVITÀ DELL’EMA</p></td><td><p>—</p></td><td><p> </p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 3 — Totale</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>5</span></p></td><td><p><span>ENTRATE PROVENIENTI DAL FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO</span></p></td></tr><tr><td><p>5 2</p></td><td><p>PROVENTI DI OPERAZIONI AMMINISTRATIVE</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p> </p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 5 — Totale</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td></tr><tr><td><p><span>6</span></p></td><td><p><span>ENTRATA CON DESTINAZIONE SPECIFICA ESTERNA PER PROGETTI E PROGRAMMI</span></p></td></tr><tr><td><p>6 0</p></td><td><p>ENTRATA CON DESTINAZIONE SPECIFICA ESTERNA PER PROGETTI E PROGRAMMI</p></td><td><p>38 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>38 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 6 — Totale</span></p></td><td><p><span>38 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>38 000</span></p></td></tr><tr><td><p><span>7</span></p></td><td><p><span>CORREZIONE DEGLI SQUILIBRI DI BILANCIO</span></p></td></tr><tr><td><p>7 0</p></td><td><p>CORREZIONE DEGLI SQUILIBRI DI BILANCIO</p></td><td><p>14 468 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>14 468 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 7 — Totale</span></p></td><td><p><span>14 468 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>14 468 000</span></p></td></tr><tr><td><p><span>9</span></p></td><td><p><span>ENTRATE VARIE</span></p></td></tr><tr><td><p>9 0</p></td><td><p>ENTRATE VARIE</p></td><td><p>250 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>250 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 9 — Totale</span></p></td><td><p><span>250 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>250 000</span></p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>332 959 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>332 959 000</span></p></td></tr></tbody></table>
SPESE
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Stanziamenti 2019</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 1</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>SPESE RELATIVE AL PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>STIPENDI E INDENNITÀ</p></td><td><p>113 030 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>113 030 000</p></td></tr><tr><td><p>1 2</p></td><td><p>SPESE RELATIVE ALL’ASSUNZIONE DI PERSONALE</p></td><td><p>500 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>500 000</p></td></tr><tr><td><p>1 3</p></td><td><p>TRASFERTE</p></td><td><p>1 000 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>1 000 000</p></td></tr><tr><td><p>1 4</p></td><td><p>INFRASTRUTTURE DI CARATTERE MEDICO-SOCIALE</p></td><td><p>3 529 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>3 529 000</p></td></tr><tr><td><p>1 5</p></td><td><p>FORMAZIONE</p></td><td><p>782 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>782 000</p></td></tr><tr><td><p>1 6</p></td><td><p>SERVIZI ESTERNI</p></td><td><p>6 691 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>6 691 000</p></td></tr><tr><td><p>1 7</p></td><td><p>RICEVIMENTI E ALTRI EVENTI</p></td><td><p>106 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>106 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 1 — Totale</span></p></td><td><p><span>125 638 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>125 638 000</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>SPESE PER INFRASTRUTTURE E DI FUNZIONAMENTO</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>INVESTIMENTI IMMOBILIARI, AFFITTO D'IMMOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>8 941 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>8 941 000</p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE</p></td><td><p>26 189 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>26 189 000</p></td></tr><tr><td><p>2 2</p></td><td><p>BENI MOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>548 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>548 000</p></td></tr><tr><td><p>2 3</p></td><td><p>SPESE DI FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO CORRENTE</p></td><td><p>6 509 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>6 509 000</p></td></tr><tr><td><p>2 4</p></td><td><p>AFFRANCATURA</p></td><td><p>62 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>62 000</p></td></tr><tr><td><p>2 5</p></td><td><p>ALTRE RIUNIONI</p></td><td><p>335 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>335 000</p></td></tr><tr><td><p>2 6</p></td><td><p>RISTORAZIONE E CATERING</p></td><td><p>1 050 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>1 050 000</p></td></tr><tr><td><p>2 7</p></td><td><p>INFORMAZIONE E PUBBLICAZIONE</p></td><td><p>1 000 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>1 000 000</p></td></tr><tr><td><p>2 8</p></td><td><p>SERVIZI DI CONSULENZA E AUDIT</p></td><td><p>1 600 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>1 600 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 2 — Totale</span></p></td><td><p><span>46 234 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>46 234 000</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>SPESE OPERATIVE</p></td><td><p>136 513 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>136 513 000</p></td></tr><tr><td><p>3 1</p></td><td><p>SPESE PER ATTIVITÀ CORRELATE A PROGETTI DI TI</p></td><td><p>10 150 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>10 150 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 3 — Totale</span></p></td><td><p><span>146 663 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>146 663 000</span></p></td></tr><tr><td><p><span>9</span></p></td><td><p><span>ALTRE SPESE</span></p></td></tr><tr><td><p>9 0</p></td><td><p>STANZIAMENTI ACCANTONATI</p></td><td><p>14 424 000</p></td><td><p> </p></td><td><p>14 424 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 9 — Totale</span></p></td><td><p><span>14 424 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>14 424 000</span></p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>332 959 000</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>332 959 000</span></p></td></tr></tbody></table>
Tabella dell'organico
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Gruppo di funzioni e grado</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td></tr><tr><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td></tr><tr><td><p>AD 16</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AD 15</p></td><td><p>3</p></td><td><p>3</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AD 14</p></td><td><p>6</p></td><td><p>7</p></td><td><p>7</p></td></tr><tr><td><p>AD 13</p></td><td><p>11</p></td><td><p>11</p></td><td><p>11</p></td></tr><tr><td><p>AD 12</p></td><td><p>35</p></td><td><p>43</p></td><td><p>43</p></td></tr><tr><td><p>AD 11</p></td><td><p>40</p></td><td><p>43</p></td><td><p>43</p></td></tr><tr><td><p>AD 10</p></td><td><p>43</p></td><td><p>41</p></td><td><p>43</p></td></tr><tr><td><p>AD 9</p></td><td><p>42</p></td><td><p>45</p></td><td><p>43</p></td></tr><tr><td><p>AD 8</p></td><td><p>53</p></td><td><p>59</p></td><td><p>59</p></td></tr><tr><td><p>AD 7</p></td><td><p>61</p></td><td><p>65</p></td><td><p>65</p></td></tr><tr><td><p>AD 6</p></td><td><p>37</p></td><td><p>23</p></td><td><p>37</p></td></tr><tr><td><p>AD 5</p></td><td><p>3</p></td><td><p>0</p></td><td><p>11</p></td></tr><tr><td><p>Totale AD</p></td><td><p>334</p></td><td><p>340</p></td><td><p>365</p></td></tr><tr><td><p>AST 11</p></td><td><p>2</p></td><td><p>2</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AST 10</p></td><td><p>6</p></td><td><p>7</p></td><td><p>7</p></td></tr><tr><td><p>AST 9</p></td><td><p>7</p></td><td><p>6</p></td><td><p>7</p></td></tr><tr><td><p>AST 8</p></td><td><p>16</p></td><td><p>16</p></td><td><p>16</p></td></tr><tr><td><p>AST 7</p></td><td><p>18</p></td><td><p>22</p></td><td><p>22</p></td></tr><tr><td><p>AST 6</p></td><td><p>43</p></td><td><p>42</p></td><td><p>27</p></td></tr><tr><td><p>AST 5</p></td><td><p>39</p></td><td><p>46</p></td><td><p>35</p></td></tr><tr><td><p>AST 4</p></td><td><p>52</p></td><td><p>57</p></td><td><p>57</p></td></tr><tr><td><p>AST 3</p></td><td><p>44</p></td><td><p>46</p></td><td><p>46</p></td></tr><tr><td><p>AST 2</p></td><td><p>22</p></td><td><p>7</p></td><td><p>7</p></td></tr><tr><td><p>AST 1</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>Totale AST</p></td><td><p>249</p></td><td><p>251</p></td><td><p>226</p></td></tr><tr><td><p><span>Totale generale</span></p></td><td><p><span>583</span></p></td><td><p><span>591</span></p></td><td><p><span>591</span></p></td></tr></tbody></table>
Stima del numero di agenti contrattuali (espressa in equivalenti a tempo pieno) ed esperti nazionali distaccati
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Posti da agente contrattuale</p></td><td><p>31.12.2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td></tr><tr><td><p>FG IV</p></td><td><p>57</p></td><td><p>85</p></td><td><p>52</p></td></tr><tr><td><p>FG III</p></td><td><p>16</p></td><td><p>25</p></td><td><p>131</p></td></tr><tr><td><p>FG II</p></td><td><p>72</p></td><td><p>70</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>FG I</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>Ulteriori AC<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>37</p></td></tr><tr><td><p>Totale FG</p></td><td><p>145</p></td><td><p>180</p></td><td><p>230</p></td></tr><tr><td><p>Posti da esperto nazionale distaccato</p></td><td><p>36</p></td><td><p>39</p></td><td><p>33</p></td></tr><tr><td><p><span>Totale</span></p></td><td><p><span>181</span></p></td><td><p><span>219</span></p></td><td><p><span>263</span></p></td></tr></tbody></table>
<note>
( *1 ) Richiesto nel contesto della Brexit.
</note> | ITA | 32019B0510(01) |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.12.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 415/33</p></td></tr></tbody></table>
Stato delle entrate e delle spese dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO) per l’esercizio 2017 — Bilancio rettificativo n. 2
(2017/C 415/09)
ENTRATE
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Bilancio 2017</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 2</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>ENTRATE</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>CONTRIBUTI DELL’UE</p></td><td><p>69 206 000</p></td><td><p>6 170 000</p></td><td><p>75 376 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 2 — Totale</span></p></td><td><p><span>69 206 000</span></p></td><td><p><span>6 170 000</span></p></td><td><p><span>75 376 000</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>CONTRIBUTI FINANZIARI DA PAESI TERZI</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>CONTRIBUTI FINANZIARI DA PAESI TERZI</p></td><td><p>3 805 492,17</p></td><td><p> </p></td><td><p>3 805 492,17</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 3 — Totale</span></p></td><td><p><span>3 805 492,17</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>3 805 492,17</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>ALTRI CONTRIBUTI</span></p></td></tr><tr><td><p>4 0</p></td><td><p>ALTRI CONTRIBUTI</p></td><td><p>—</p></td><td><p> </p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 4 — Totale</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>5</span></p></td><td><p><span>ENTRATE PROVENIENTI DAL FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO DELLE ISTITUZIONI</span></p></td></tr><tr><td><p>5 0</p></td><td><p>ENTRATE PROVENIENTI DAL FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO DELLE ISTITUZIONI</p></td><td><p>3 990</p></td><td><p> </p></td><td><p>3 990</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 5 — Totale</span></p></td><td><p><span>3 990</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>3 990</span></p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>73 015 482,17</span></p></td><td><p><span>6 170 000</span></p></td><td><p><span>79 185 482,17</span></p></td></tr></tbody></table>
SPESE
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Stanziamenti 2017</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 2</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p>Impegni</p></td><td><p>Pagamenti</p></td><td><p>Impegni</p></td><td><p>Pagamenti</p></td><td><p>Impegni</p></td><td><p>Pagamenti</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>SPESE PER IL PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>STIPENDI E INDENNITÀ</p></td><td><p>13 187 131,44</p></td><td><p>13 187 131,44</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>13 187 131,44</p></td><td><p>13 187 131,44</p></td></tr><tr><td><p>1 2</p></td><td><p>SPESE RELTIVE ALL’ASSUNZIONE DI PERSONALE</p></td><td><p>465 000</p></td><td><p>465 000</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>465 000</p></td><td><p>465 000</p></td></tr><tr><td><p>1 3</p></td><td><p>SPESE DI MISSIONE</p></td><td><p>260 000</p></td><td><p>260 000</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>260 000</p></td><td><p>260 000</p></td></tr><tr><td><p>1 4</p></td><td><p>INFRASTRUTTURA MEDICO-SOCIALE</p></td><td><p>780 760,96</p></td><td><p>780 760,96</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>780 760,96</p></td><td><p>780 760,96</p></td></tr><tr><td><p>1 5</p></td><td><p>FORMAZIONI E CORSI PER IL PERSONALE</p></td><td><p>115 000</p></td><td><p>115 000</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>115 000</p></td><td><p>115 000</p></td></tr><tr><td><p>1 6</p></td><td><p>SERVIZI ESTERNI</p></td><td><p>1 708 121,73</p></td><td><p>1 708 121,73</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>1 708 121,73</p></td><td><p>1 708 121,73</p></td></tr><tr><td><p>1 7</p></td><td><p>SPESE DI RAPPRESENTANZA</p></td><td><p>5 000</p></td><td><p>5 000</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>5 000</p></td><td><p>5 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 1 — Totale</span></p></td><td><p><span>16 521 014,13</span></p></td><td><p><span>16 521 014,13</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p><span>16 521 014,13</span></p></td><td><p><span>16 521 014,13</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>INFRASTRUTTURA E SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>AFFITTO DI IMMOBILI E COSTI ASSOCIATI</p></td><td><p>4 414 989,52</p></td><td><p>4 414 989,52</p></td><td><p>– 200 000</p></td><td><p>– 200 000</p></td><td><p>4 214 989,52</p></td><td><p>4 214 989,52</p></td></tr><tr><td><p>2 2</p></td><td><p>TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIOEN E DELLA COMUNICAZIONE</p></td><td><p>3 583 568,15</p></td><td><p>3 583 568,15</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>3 583 568,15</p></td><td><p>3 583 568,15</p></td></tr><tr><td><p>2 3</p></td><td><p>SPESE AMMINISTRATIVE DI ESERCIZIO</p></td><td><p>2 340 999,87</p></td><td><p>2 340 999,87</p></td><td><p>– 350 000</p></td><td><p>– 350 000</p></td><td><p>1 990 999,87</p></td><td><p>1 990 999,87</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 2 — Totale</span></p></td><td><p><span>10 339 557,54</span></p></td><td><p><span>10 339 557,54</span></p></td><td><p><span>– 550 000</span></p></td><td><p><span>– 550 000</span></p></td><td><p><span>9 789 557,54</span></p></td><td><p><span>9 789 557,54</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 1</p></td><td><p>INFORMAZIONI, ANALISI E SVILUPPO DELLA CONOSCENZA</p></td><td><p>2 110 000</p></td><td><p>2 110 000</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>2 110 000</p></td><td><p>2 110 000</p></td></tr><tr><td><p>3 2</p></td><td><p>SUPPORTO PER LA COOPERAZIONE PRATICA TRA STATI MEMBRI</p></td><td><p>5 503 174,02</p></td><td><p>5 503 174,02</p></td><td><p>348 329</p></td><td><p> </p></td><td><p>5 851 503,02</p></td><td><p>5 503 174,02</p></td></tr><tr><td><p>3 3</p></td><td><p>SUPPORTO OPERATIVO</p></td><td><p>38 211 736</p></td><td><p>38 211 736</p></td><td><p>13 854 583</p></td><td><p>6 720 000</p></td><td><p>52 066 319</p></td><td><p>44 931 736</p></td></tr><tr><td><p>3 4</p></td><td><p>COOPERAZIONE CON LA SOCIETÀ CIVILE E LE PARTI INTERESSATE</p></td><td><p>330 000</p></td><td><p>330 000</p></td><td><p>127 088</p></td><td><p> </p></td><td><p>457 088</p></td><td><p>330 000</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 3 — Totale</span></p></td><td><p><span>46 154 910,02</span></p></td><td><p><span>46 154 910,02</span></p></td><td><p><span>14 330 000</span></p></td><td><p><span>6 720 000</span></p></td><td><p><span>60 484 910,02</span></p></td><td><p><span>52 874 910,02</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>ALTRI PROGETTI ESTERNI</span></p></td></tr><tr><td><p>4 1</p></td><td><p>ALTRI PROGETTI ESTERNI</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 4 — Totale</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>73 015 482,00</span></p></td><td><p><span>73 015 482,00</span></p></td><td><p><span>13 780 000</span></p></td><td><p><span>6 170 000</span></p></td><td><p><span>86 795 482,00</span></p></td><td><p><span>79 185 482,00</span></p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32017B1205(09) |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.9.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 244/15</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (PESC) 2022/1625 DEL CONSIGLIO
del 20 settembre 2022
relativa alle conseguenze della decisione dell’alto rappresentante sulla riorganizzazione delle strutture di gestione civile delle crisi nell’ambito del servizio europeo per l’azione esterna per quanto riguarda la funzione di comandante dell’operazione civile nelle missioni di gestione civile delle crisi
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 42, paragrafo 4, e l’articolo 43, paragrafo 2,
vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Con decisione ADMIN(2022)50 del 3 agosto 2022, l’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («alto rappresentante») ha deciso di riorganizzare l’amministrazione centrale del servizio europeo per l’azione esterna (SEAE), in particolare per quanto riguarda la gestione della capacità civile di pianificazione e condotta (CPCC) di cui all’articolo 4, paragrafo 3, lettera a), terzo trattino, della decisione 2010/427/UE del Consiglio <a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In particolare, l’alto rappresentante ha deciso che a decorrere dal 16 settembre 2022 la CPCC sarà posta sotto l’autorità di un direttore operativo e non più sotto l’autorità di un direttore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il direttore operativo della CPCC eserciterà inoltre la funzione di comandante dell’operazione civile, sulla base e in conformità di ciascuna delle decisioni del Consiglio che istituiscono una missione di gestione civile delle crisi a norma dell’articolo 42, paragrafo 4, e dell’articolo 43, paragrafo 2, del trattato dell’Unione europea.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Di conseguenza, e al fine di garantire la certezza del diritto, tutti i riferimenti al direttore della CPCC contenuti nelle attuali decisioni del Consiglio che istituiscono una missione di gestione civile delle crisi dovrebbero essere intesi, a decorrere dal 16 settembre 2022, come riferimenti al direttore operativo della CPCC. Le future decisioni del Consiglio intese a istituire una missione di gestione civile delle crisi dovrebbero prevedere che il direttore operativo della CPCC eserciti la funzione di comandante dell’operazione civile,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
A seguito della decisione dell’alto rappresentante di porre la capacità civile di pianificazione e condotta (CPCC) nell’ambito del SEAE sotto l’autorità di un direttore operativo, le pertinenti disposizioni delle vigenti decisioni del Consiglio intese a istituire una missione di gestione civile delle crisi, secondo le quali il direttore della CPCC è il comandante dell’operazione civile, si applicano al direttore operativo della CPCC.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Essa si applica a decorrere dal 16 settembre 2022.
Fatto a Bruxelles, il 20 settembre 2022
Per il Consiglio
Il presidente
M. BEK
<note>
( 1 ) Decisione 2010/427/UE del Consiglio, del 26 luglio 2010, che fissa l’organizzazione e il funzionamento del servizio europeo per l’azione esterna ( GU L 201 del 3.8.2010, pag. 30 ).
</note> | ITA | 32022D1625 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.3.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 77/74</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2019/448 DEL CONSIGLIO
del 18 marzo 2019
relativa alla presentazione, a nome dell'Unione europea, di una proposta di inclusione del metossicloro nell'allegato A della convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 192, paragrafo 1, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 14 ottobre 2004 la Comunità europea ha concluso la convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti («convenzione»), con la decisione 2006/507/CE del Consiglio <a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'Unione, in quanto parte della convenzione, può presentare proposte di modifica degli allegati della stessa. L'allegato A della convenzione enumera le sostanze chimiche da eliminare, l'allegato B elenca le sostanze chimiche da sottoporre a limitazione e l'allegato C elenca le sostanze chimiche di cui devono essere ridotte o eliminate le emissioni provenienti dalla produzione non intenzionale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili e delle relazioni di esame, e tenendo debitamente conto dei criteri di screening di cui all'allegato D della convenzione, il metossicloro presenta le caratteristiche di un inquinante organico persistente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il metossicloro non è approvato come una sostanza attiva a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>2</span>)</a>, e, pertanto, non può essere immesso sul mercato o utilizzato nell'Unione nei prodotti fitosanitari. Il metossicloro non è approvato come una sostanza attiva neanche a norma del regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>, e, pertanto, non può essere immesso sul mercato o utilizzato nell'Unione nei biocidi. Inoltre, il metossicloro non è registrato a norma del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>4</span>)</a> e, di conseguenza, non può essere fabbricato o immesso sul mercato nell'Unione in quantitativi pari o superiori a 1 tonnellata all'anno per fabbricante o importatore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Sebbene il metossicloro sia stato gradualmente eliminato nell'Unione molti anni fa, è possibile che sia ancora utilizzato come prodotto fitosanitario e disperso nell'ambiente al di fuori dell'Unione, ragione questa che potrebbe spiegarne il rinvenimento nell'ambiente. Date le proprietà di propagazione ambientale a lunga distanza del metossicloro, le misure adottate a livello nazionale o dell'Unione non sono sufficienti a garantire un grado elevato di tutela dell'ambiente e della salute umana, ed è pertanto necessaria un'azione internazionale su più vasta scala.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L'Unione dovrebbe pertanto presentare al segretariato della convenzione una proposta di inclusione del metossicloro nell'allegato A della convenzione,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'Unione presenta una proposta di inclusione del metossicloro (n. CAS 72-43-5, n. CE 200-779-9) nell'allegato A della convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti («convenzione»).
La Commissione comunica, a nome dell'Unione, la proposta di cui al primo comma al segretariato della convenzione corredandola di tutte le informazioni richieste a norma dell'allegato D della convenzione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a Bruxelles, il 18 marzo 2019
Per il Consiglio
Il presidente
P. DAEA
<note>
( 1 ) Decisione 2006/507/CE del Consiglio, del 14 ottobre 2004, relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, della convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti ( GU L 209 del 31.7.2006, pag. 1 ).
( 2 ) Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 ).
( 3 ) Regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi ( GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1 ).
( 4 ) Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un'agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE ( GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1 ).
</note> | ITA | 32019D0448 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.7.2016   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 177/1</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2016/1062 DEL CONSIGLIO
del 24 maggio 2016
relativa alla conclusione a nome dell'Unione europea dell'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e la Repubblica di Liberia e del relativo protocollo di attuazione
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 43, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), e l'articolo 218, paragrafo 7,
vista la proposta della Commissione europea,
vista l'approvazione del Parlamento europeo ( 1 ) ,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'Unione e la Repubblica di Liberia hanno negoziato un accordo di partenariato per una pesca sostenibile («accordo») e il relativo protocollo di attuazione («protocollo»), che assegna alle navi dell'Unione possibilità di pesca nelle acque soggette alla sovranità o alla giurisdizione della Repubblica di Liberia in materia di pesca.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'accordo e il protocollo sono stati firmati in conformità alla decisione (UE) 2015/2312<a> (<span>2</span>)</a> e si applicano in via provvisoria a decorrere dal 9 dicembre 2015.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'accordo istituisce una commissione mista incaricata di controllarne l'esecuzione, l'interpretazione e l'applicazione. Al fine di agevolare l'approvazione di tali modifiche, è opportuno abilitare la Commissione, a determinate condizioni, ad approvarle seguendo una procedura semplificata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno approvare l'accordo e il protocollo,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e la Repubblica di Liberia e il relativo protocollo di attuazione sono approvati a nome dell'Unione.
Articolo 2
Il presidente del Consiglio procede, a nome dell'Unione, alle notifiche previste dall'articolo 16 dell'accordo e all'articolo 13 del protocollo. ( 3 )
Articolo 3
Nel rispetto delle disposizioni e delle condizioni stabilite nell'allegato della presente decisione, la Commissione è abilitata ad approvare, a nome dell'Unione, le modifiche del protocollo in sede di commissione mista.
Articolo 4
La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 24 maggio 2016
Per il Consiglio
Il presidente
A.G. KOENDERS
( 1 ) Approvazione del 10 maggio 2016 (non ancora pubblicata nel Gazzetta ufficiale).
( 2 ) Decisione (UE) 2015/2132 del Consiglio, del 30 novembre 2015, relativa alla firma, a nome dell'Unione europea, dell'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e la Repubblica di Liberia e del relativo protocollo di attuazione ( GU L 328 del 12.12.2015, pag. 1 ).
( 3 ) La data di entrata in vigore dell'accordo e del protocollo, saranno pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea dal segretariato generale del Consiglio.
ALLEGATO
Portata dei poteri conferiti e procedura per la definizione della posizione dell'Unione nella commissione mista
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1)</p></td><td><p>La Commissione è autorizzata a negoziare con la Repubblica di Liberia e, se del caso e fatto salvo il rispetto del punto 3 del presente allegato, ad approvare modifiche del protocollo riguardo alle seguenti questioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>revisione delle possibilità di pesca e, di conseguenza, del contributo finanziario pertinente, e della decisione sulla pesca sperimentale conformemente agli articoli 6 e 7 del protocollo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>decisione sulle modalità del sostegno settoriale conformemente all'articolo 4 del protocollo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>decisione sulle misure intese a garantire una gestione sostenibile delle risorse alieutiche conformemente all'articolo 5, paragrafo 5, del protocollo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>decsisione sulle disposizioni tecniche del protocollo e del relativo allegato conformemente all'articolo 6, paragrafo 2, del protocollo.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2)</p></td><td><p>Nell'ambito della commissione, l'Unione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>agisce conformemente agli obiettivi da essa perseguiti nel quadro della politica comune della pesca;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>si conforma alle conclusioni del Consiglio del 19 marzo 2012 concernenti la comunicazione sulla dimensione esterna della politica comune della pesca;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>promuove posizioni coerenti con le pertinenti norme adottate dalle organizzazioni regionali di gestione della pesca e nel quadro della gestione congiunta da parte degli Stati costieri.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3)</p></td><td><p>Quando in una riunione della commissione mista è prevista l'adozione di una decisione che modifica il protocollo come previsto al punto 1, si intraprendono le azioni necessarie affinché la posizione che deve essere adottata a nome dell'Unione tenga conto delle più recenti informazioni statistiche e biologiche nonché delle altre informazioni pertinenti trasmesse alla Commissione.</p><p>A tal fine e sulla base di tali informazioni, i servizi della Commissione trasmettono al Consiglio o ai suoi organi preparatori, con sufficiente anticipo prima della pertinente riunione della commissione mista, un documento contenente i dettagli della posizione proposta da esprimere a nome dell'Unione, affinché sia esaminato e approvato.</p><p>Con riguardo alle questioni di cui al punto 1, lettera a), la posizione da esprimere a nome dell'Unione è approvata dal Consiglio a maggioranza qualificata. Negli altri casi, la posizione dell'Unione proposta nel documento preparatorio si considera approvata, a meno che un numero di Stati membri equivalente alla minoranza di blocco non vi si opponga durante una riunione dell'organo preparatorio del Consiglio, ovvero entro venti giorni dal ricevimento del documento preparatorio, se tale scadenza è più ravvicinata. In caso di opposizione, la questione è sottoposta al Consiglio.</p><p>Qualora, nel corso di ulteriori riunioni, anche sul posto, sia impossibile raggiungere un accordo che permetta di tenere conto di nuovi elementi nella posizione dell'Unione, la questione è sottoposta al Consiglio o ai suoi organi preparatori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4)</p></td><td><p>La Commissione è invitata ad adottare in tempo utile le disposizioni necessarie a garantire che sia dato seguito alla decisione della commissione mista, comprese, se del caso, la pubblicazione della decisione in questione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span> e la presentazione di eventuali proposte necessarie all'attuazione di tale decisione.</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32016D1062 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.9.2023   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 242/300</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2023/1883 DEL PARLAMENTO EUROPEO
del 10 maggio 2023
sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE) per l'esercizio 2021
IL PARLAMENTO EUROPEO,
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti i conti annuali definitivi dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere relativi all'esercizio 2021,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle agenzie dell'UE per l'esercizio 2021, corredata delle risposte delle agenzie <a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni <a>(<span>2</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2021 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio del 28 febbraio 2023 sul discarico da dare all'Istituto per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2021 (06248/2023 — C9-0087/2023),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 <a>(<span>3</span>)</a>, in particolare l’articolo 70,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Istituto europeo per l'uguaglianza di genere <a>(<span>4</span>)</a>, in particolare l'articolo 15,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18 dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virtù del TFUE e del trattato Euratom, di cui all'articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>5</span>)</a>, in particolare l'articolo 105,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il parere della commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0121/2023),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><span>Concede il discarico alla direttrice dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere per l'esecuzione del bilancio dell'Istituto per l'esercizio 2021;</span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><span>Esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;</span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><span>Incarica la sua Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante alla direttrice dell'Istituto europeo per l'uguaglianza di genere, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span> (serie L).</span></td></tr></tbody></table>
La presidente
Roberta METSOLA
Il segretario generale
Alessandro CHIOCCHETTI
<note>
( 1 ) GU C 412 del 27.10.2022, pag. 12 .
( 2 ) GU C 399 del 17.10.2022, pag. 240 .
( 3 ) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 .
( 4 ) GU L 403 del 30.12.2006, pag. 9 .
( 5 ) GU L 122 del 10.5.2019, pag. 1 .
</note> | ITA | 32023B1883 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.12.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 313/5</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2018/1925 DEL CONSIGLIO
del 18 settembre 2018
relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Consiglio di associazione istituito dall'accordo euro-mediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica tunisina, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità strategiche UE-Tunisia per il periodo 2018-2020
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 217, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9,
vista la proposta congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'accordo euro-mediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica tunisina, dall'altra <a>(<span>1</span>)</a> («accordo euro-mediterraneo»), è stato firmato il 17 luglio 1995 ed è entrato in vigore il 1<span>o</span> marzo 1998.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'articolo 80 dell'accordo euro-mediterraneo conferisce al Consiglio di associazione, istituito dall'accordo euro-mediterraneo, il potere di adottare decisioni idonee ai fini della realizzazione degli obiettivi di tale accordo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 90 dell'accordo euro-mediterraneo, le parti adottano qualsiasi misura generale o particolare necessaria per l'adempimento degli obblighi che incombono loro ai sensi dell'accordo euro-mediterraneo e si adoperano per la realizzazione degli obiettivi da esso prefissati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La comunicazione congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea del 18 novembre 2015 sul riesame della politica europea di vicinato è stata accolta con favore nelle conclusioni del Consiglio del 14 dicembre 2015. Il Consiglio, in particolare, ha confermato l'intenzione di avviare nel 2016 una nuova fase di dialogo con i partner che, se del caso, potrebbe condurre alla definizione di nuove priorità del partenariato incentrate su priorità e interessi concordati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La comunicazione congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea del 29 settembre 2016 sull'intensificazione del sostegno dell'UE alla Tunisia è stata accolta con favore nelle conclusioni del Consiglio del 17 ottobre 2016. Ribadendo l'impegno a sostenere la transizione in Tunisia, il Consiglio sottolinea il carattere eccezionale della situazione tunisina e l'interesse strategico dell'UE a sostenere la nascita di una Tunisia democratica, forte e stabile nel suo vicinato, come pure la necessità di accompagnare i progressi politici con progressi economici della stessa portata, e raccomanda sia di mobilitare a tal fine tutti gli strumenti disponibili dell'UE che di rafforzare l'impegno dell'UE e degli Stati membri in stretta collaborazione con le autorità tunisine.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L'Unione e la Repubblica tunisina dovrebbero collaborare per realizzare l'obiettivo comune definito nell'ambito di priorità strategiche. Lo sviluppo di una democrazia prospera e stabile in Tunisia riveste un interesse strategico per entrambe le parti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Pur affrontando i problemi più urgenti, l'Unione e la Repubblica tunisina dovrebbero continuare a perseguire i principali obiettivi del loro partenariato a lungo termine e ad adoperarsi, in particolare, per offrire prospettive ai giovani, accelerare le riforme socioeconomiche e far progredire, rafforzandolo, il processo di transizione democratica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La posizione dell'Unione in sede di Consiglio di associazione in merito all'adozione delle priorità strategiche UE-Tunisia per il periodo 2018-2020 dovrebbe basarsi sul progetto di decisione accluso,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Consiglio di associazione istituito dall'accordo euro-mediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica tunisina, dall'altra, in merito all'adozione delle priorità strategiche UE -Tunisia per il periodo 2018-2020 si basa sul progetto di decisione del Consiglio di associazione accluso alla presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a Bruxelles, il 18 settembre 2018
Per il Consiglio
Il presidente
G. BLÜMEL
( 1 ) GU L 97 del 30.3.1998, pag. 2 .
PROGETTO
DECISIONE N. 1/2018 DEL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-TUNISIA
del …
relativa all'adozione delle priorità strategiche UE-Tunisia per il periodo 2018-2020
IL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-TUNISIA,
visto l'accordo euro-mediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica tunisina, dall'altra ( 1 ) ,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'accordo euro-mediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica tunisina, dall'altra («accordo euro-mediterraneo»), è stato firmato il 17 luglio 1995 ed è entrato in vigore il 1<span>o</span> marzo 1998.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'articolo 80 dell'accordo euro-mediterraneo conferisce al Consiglio di associazione il potere di adottare decisioni idonee ai fini della realizzazione degli obiettivi stabiliti dall'accordo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 90 dell'accordo euro-mediterraneo, le parti adottano qualsiasi misura generale o particolare necessaria per l'adempimento degli obblighi che incombono loro ai sensi dell'accordo e si adoperano per la realizzazione degli obiettivi da esso fissati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il riesame della politica europea di vicinato nel 2016 ha proposto una nuova fase di dialogo con i partner, consentendo di rafforzare il senso di titolarità per entrambe le parti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L'Unione europea e la Repubblica tunisina hanno deciso di consolidare il loro partenariato privilegiato approvando un insieme di priorità strategiche per il periodo 2018-2020 al fine di sostenere e rafforzare la resilienza e la stabilità della Repubblica tunisina.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le parti dell'accordo euro-mediterraneo dovrebbero accordarsi sul testo delle priorità strategiche che traducono sul piano concreto il partenariato privilegiato UE-Tunisia per il periodo 2018-2020. Tali priorità dovrebbero sostenere l'attuazione dell'accordo euro-mediterraneo, incentrando la cooperazione su interessi comuni definiti congiuntamente,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Il Consiglio di associazione adotta le priorità strategiche UE-Tunisia per il periodo 2018-2020 enunciate nel documento «Consolidare il partenariato privilegiato UE-Tunisia: elementi delle priorità strategiche per il periodo 2018-2020» che figura nell'allegato e raccomanda alle parti di attuarle.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a, il
Per il Consiglio di associazione UE-Tunisia
Il presidente
( 1 ) GU L 97 del 30.3.1998, pag. 2 .
ALLEGATO
Consolidare il partenariato privilegiato UE-Tunisia: elementi delle priorità strategiche per il periodo 2018-2020
1. Introduzione
L'ancoraggio allo spazio europeo è una scelta strategica della Tunisia e lo sviluppo di una democrazia tunisina prospera e stabile nel vicinato dell'Unione europea rappresenta un interesse strategico comune.
Il partenariato privilegiato tra l'UE e la Tunisia rispecchia la specificità e il dinamismo delle relazioni bilaterali così come l'ambizione comune di farle progredire verso un collegamento più stretto della Tunisia allo spazio europeo. L'obiettivo a lungo termine consiste nello sviluppare un modello ambizioso per il futuro delle relazioni post-2020, sulla base dei progressi compiuti e sfruttando appieno le opportunità di ravvicinamento offerte dalla politica europea di vicinato nel periodo 2018-2020.
Nell'ambito del partenariato privilegiato, la Tunisia si è pienamente impegnata ad attuare le riforme necessarie allo sviluppo socioeconomico sostenibile del paese e a garantire il perdurare dei progressi realizzati nella transizione democratica. Consapevole della portata della sfida e delle difficoltà che attraversa la Tunisia, l'Unione europea ribadisce il proprio impegno a sostenere l'attuazione più rapida possibile di tali riforme.
Le priorità strategiche definite nel presente documento danno attuazione concreta al partenariato privilegiato per gli anni 2018-2020. La creazione di prospettive per i giovani sarà al centro dell'azione di entrambe le parti. Verrà posto l'accento sull'accelerazione delle riforme socioeconomiche, anche attraverso il miglioramento del contesto imprenditoriale e la conclusione di un accordo di libero scambio globale e approfondito (ALS globale e approfondito). Anche il consolidamento democratico, e in particolare l'effettiva applicazione della Costituzione del 2014 e il buon governo, si confermeranno elementi essenziali. Le due parti rafforzeranno la cooperazione in materia di sicurezza e di lotta al terrorismo, nonché di migrazione e di mobilità, con la conclusione dei negoziati sulla facilitazione del rilascio dei visti e sulla riammissione e la partecipazione sempre più attiva della Tunisia ai programmi europei. Il rafforzamento del dialogo politico ad alto livello e del dialogo con la società civile, nonché della visibilità del partenariato, accompagnerà tali sforzi.
Queste priorità si basano sul piano di sviluppo quinquennale 2016-2020 della Tunisia ( 1 ) e sulla comunicazione congiunta intitolata «Intensificare il sostegno dell'UE alla Tunisia» ( 2 ) .
2. Priorità strategiche del partenariato privilegiato UE-Tunisia per il periodo 2018-2020
Partenariato per la gioventù
L'UE e la Tunisia considerano le prospettive future per i giovani un obiettivo fondamentale, come dimostra il partenariato UE-Tunisia per la gioventù varato dal presidente tunisino e dall'Alto rappresentante/vicepresidente il 1 o dicembre 2016. Per rispondere meglio alle esigenze dei giovani tunisini bisognerà rendere più coerenti le varie azioni in corso e future. Sulla base del dialogo instaurato per l'attuazione di tale partenariato, l'UE e la Tunisia si sono impegnate a consolidare le misure volte a promuovere l'occupazione e l'occupabilità dei giovani, la mobilità e una maggiore partecipazione dei giovani alla vita pubblica e politica, in particolare alle iniziative locali. L'occupabilità richiederà la riforma dell'istruzione e della formazione professionale e l'instaurazione di un più stretto legame tra il settore privato e i sistemi di istruzione e di formazione, nonché la promozione di iniziative innovatrici avviate dai giovani e il sostegno a tali attività, in particolare negli ambiti delle nuove tecnologie e della cultura. Il contributo allo sviluppo di una strategia nazionale tunisina per i giovani, così come il rafforzamento delle istituzioni e delle organizzazioni dedicate alla gioventù, saranno elementi chiave del partenariato.
A complemento dell'impegno per la gioventù, le due parti perseguiranno le seguenti priorità strategiche.
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.1.</p></td><td><p>Sviluppo socioeconomico inclusivo e sostenibile</p><p>Per essere duraturi, i progressi politici devono essere accompagnati da progressi economici di pari portata. Tenuto conto della fragile situazione socioeconomica della Tunisia, che registra un elevato tasso di disoccupazione giovanile (in particolare tra i laureati) e forti disparità regionali e sociali, uno degli obiettivi principali sarà contribuire a risanare l'economia del paese, a renderla più competitiva e diversificata e a trasformarla in modo inclusivo e sostenibile, nel rispetto degli impegni internazionali in materia di ambiente e di cambiamenti climatici. L'UE continuerà a sostenere e incoraggiare le riforme strutturali.</p><p>In particolare, le azioni nel settore dello sviluppo socioeconomico verranno organizzate attorno ai seguenti impegni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>migliorare il contesto imprenditoriale e sostenere lo sviluppo del settore privato e degli investimenti privati, in particolare attraverso: i) la semplificazione e la razionalizzazione delle procedure amministrative per le imprese, ii) un migliore accesso ai finanziamenti e iii) il rilancio degli investimenti pubblici e privati (in particolare l'effettiva applicazione della legge sugli investimenti del 2016 e della legge sulla riforma del meccanismo di agevolazioni fiscali del 2017, tenendo conto dei regimi dannosi in termini di agevolazioni fiscali da eliminare);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>l'attenzione rivolta alla promozione attiva dell'imprenditoria e dello sviluppo delle PMI/microimprese;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la definizione e l'attuazione di strategie settoriali mancanti come quella per il turismo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il miglioramento della tutela ambientale e della gestione delle risorse naturali (compresa l'acqua), in particolare attraverso l'attuazione della strategia nazionale di economia verde, e l'attuazione degli impegni internazionali della Tunisia in materia di cambiamenti climatici (contributo nazionale determinato), di economia blu e di risorse alieutiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il miglioramento della competitività dei settori tradizionali e dei settori in espansione in ambito industriale e agricolo, in particolare grazie al sostegno all'innovazionee assicurando una gestione sostenibile delle risorse, nonché la diversificazione dei mercati delle esportazioni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>lo sviluppo del settore energetico, anche attraverso le interconnessioni elettriche tra l'UE e la Tunisia, e la promozione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>lo sviluppo di un sistema dei trasporti sicuro, affidabile, sostenibile ed efficiente mediante norme di trasporto armonizzate e una rete multimodale integrata per agevolare i collegamenti sud-sud e nord-sud;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il consolidamento del sistema di gestione delle finanze pubbliche mediante l'adozione e l'attuazione di una nuova legge organica di bilancio, la riforma del sistema di revisione dei conti pubblici e il miglioramento del governo societario delle imprese pubbliche. L'attuazione della riforma fiscale (semplificazione del sistema fiscale, equità fiscale, decentramento, ammodernamento dell'amministrazione, lotta contro l'evasione fiscale e attuazione degli impegni internazionali pertinenti) rappresenta un passo decisivo verso uno sviluppo più inclusivo del paese. Sono importanti anche il sostegno alle riforme del settore bancario in corso, nonché la strategia nazionale di inclusione finanziaria 2017-2021 concernente l'accesso, l'utilizzo e la qualità dei servizi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>l'attuazione del processo di decentramento al fine di sviluppare servizi pubblici e infrastrutture sociali (in particolare in materia di istruzione, cultura, sanità, acqua e strutture igienico-sanitarie) in grado di soddisfare le esigenze delle comunità locali; l'accelerazione del processo di sviluppo delle regioni dell'interno, che rappresenta un impegno comune alle due parti per ridurre progressivamente le disparità socioeconomiche.</p></td></tr></tbody></table><p>Per favorire il progresso sociale, le parti si impegnano a continuare a promuovere:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>l'occupazione, in particolare attraverso il proseguimento delle riforme volte a garantire un accesso equo a un'istruzione e a una formazione professionale di qualità, in linea con le esigenze del mercato del lavoro, nel quadro di una politica attiva di inserimento nel mercato del lavoro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>una politica tunisina integrata ed efficace in materia di inclusione sociale e un'efficace previdenza sociale, in particolare attraverso il rafforzamento delle capacità degli organismi pubblici competenti, a sostegno delle riforme avviate dalla Tunisia nel campo della coesione sociale, nonché l'attuazione dell'articolo 67 dell'accordo di associazione UE-Tunisia relativo al coordinamento dei regimi di previdenza sociale e la garanzia dell'applicazione dei principi di parità di trattamento in materia di legislazione sociale; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>un dialogo sociale inclusivo per potenziare le capacità di ovviare agli squilibri socioeconomici, ridurre le tensioni sociali e promuovere un'effettiva pace sociale, migliorando così l'attrattiva del paese per gli investitori esteri.</p></td></tr></tbody></table><p>Entrambe le parti confermano il proprio fermo impegno nei confronti del processo di negoziato di un ALS globale e approfondito e hanno convenuto un piano d'azione concreto per il 2018, che consente di compiere progressi al fine di accelerare i negoziati allo scopo di giungere al più presto alla loro conclusione. L'UE e la Tunisia continueranno a promuovere la modernizzazione dell'economia tunisina a vantaggio di tutti, comprese le regioni e le comunità più svantaggiate, e a rilanciare l'occupazione, in particolare quella giovanile. Le due parti si impegnano a rafforzare l'integrazione economica della Tunisia nel mercato europeo, nonché nella regione del Maghreb.</p><p>Al fine di potenziare il ruolo dell'innovazione e della ricerca nello sviluppo economico, sociale e regionale, l'UE e la Tunisia si adopereranno per integrare la Tunisia nello Spazio della ricerca europeo, in particolare attraverso la promozione dell'istruzione superiore e il rafforzamento della governanza, dei meccanismi di valorizzazione della ricerca pubblica e dei trasferimenti di tecnologie tra il mondo accademico e l'industria.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.2.</p></td><td><p>Democrazia, buon governo e diritti umani</p><p>L'UE e la Tunisia continueranno ad annettere particolare importanza al processo di riforma democratica e alla promozione del buon governo e dello Stato di diritto, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, nonché al rafforzamento del ruolo e della partecipazione della società civile. Entrambe le parti continueranno a promuovere il processo di riforme politiche attraverso l'effettiva attuazione della Costituzione e degli impegni assunti dalla Tunisia a livello internazionale.</p><p>Gli aspetti prioritari in materia di buon governo e rispetto dello Stato di diritto comprenderanno in particolare:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il rafforzamento dell'istituzione parlamentare e la creazione e l'introduzione effettiva di organi indipendenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>l'istituzione della Corte costituzionale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il consolidamento di un processo elettorale democratico, trasparente e indipendente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la lotta contro la corruzione e la frode, anche attraverso il sostegno all'agenzia nazionale anticorruzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la riforma del sistema giudiziario, compreso il ravvicinamento alle norme internazionali, tra cui quelle del Consiglio d'Europa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>l'attuazione di una strategia di riforma e di modernizzazione della pubblica amministrazione, compresi il miglioramento delle prestazioni dei servizi a livello centrale e locale, l'introduzione di un processo decisionale basato su elementi concreti, la semplificazione delle procedure amministrative e lo sviluppo dell'amministrazione digitale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il sostegno al processo di decentramento, compresi il rafforzamento delle capacità e l'incremento dei bilanci delle amministrazioni locali, in particolare nel quadro delle elezioni comunali del maggio 2018; il potenziamento delle organizzazioni della società civile, del loro ruolo e del loro contributo al processo decisionale, nonché una maggiore partecipazione dei cittadini, in particolare dei giovani, alla vita politica e al processo decisionale.</p></td></tr></tbody></table><p>Gli impegni prioritari nei confronti del rispetto e della promozione dei diritti umani comprenderanno:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il completamento del processo di armonizzazione della legislazione con la Costituzione e le norme internazionali, la cooperazione della Tunisia nei consessi multilaterali e l'attuazione degli impegni assunti nel quadro del riesame periodico universale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il sostegno alle iniziative volte a combattere tutte le forme di discriminazione e la tortura (compresa l'attuazione degli impegni assunti nel quadro del Comitato contro la tortura) e per a tutelare le persone in situazioni vulnerabili e promuovere i diritti delle donne, dei bambini e dei migranti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il sostegno all'azione pionieristica della Tunisia per lottare contro la violenza nei confronti delle donne, garantire la completa parità tra uomini e donne e promuovere il ruolo della donna in tutti i settori, in particolare in ambito economico e politico;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la tutela della libertà di espressione e della libertà di associazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il diritto alla protezione dei dati personali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il rispetto dei diritti umani nel settore della sicurezza.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.3.</p></td><td><p>Ravvicinamento tra i popoli, mobilità e migrazione</p><p>Il ravvicinamento tra la società tunisina e quella europea attraverso l'intensificazione degli scambi tra popoli, società e culture costituisce un pilastro fondamentale del partenariato privilegiato. Questo aspetto di mobilità riveste particolare importanza nell'attuazione del partenariato per la gioventù. L'effettiva attuazione dell'associazione della Tunisia al programma Orizzonte 2020 e la partecipazione del paese a Europa creativa ed Erasmus+ saranno il fondamento di tale impegno.</p><p>La gestione coordinata della migrazione è una priorità politica tanto per la Tunisia quanto per l'UE. Le due parti si impegnano a intensificare il dialogo e la cooperazione, in particolare attraverso l'attuazione del partenariato per la mobilità, il rafforzamento dell'azione contro le cause all'origine della migrazione irregolare, nonché la volontà europea di sostenere l'istituzione di un sistema di asilo tunisino. La cooperazione, che terrà conto anche della dimensione regionale di tali questioni, comprenderà:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>l'attuazione della strategia nazionale tunisina in materia di migrazione, che contempla altresì l'asilo e la protezione internazionale, compresa l'attuazione di un adeguato quadro legislativo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la conclusione dei negoziati sugli accordi di riammissione e di facilitazione del rilascio dei visti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la buona gestione della migrazione legale mediante un migliore coordinamento con gli Stati membri dell'UE nel rispetto delle loro competenze, anche attraverso l'attuazione di programmi pilota di mobilità e una migliore integrazione dei migranti nei paesi di accoglienza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il sostegno alla mobilitazione dei cittadini tunisini all'estero affinché investano in settori innovativi in Tunisia;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il sostegno alla prevenzione della migrazione irregolare, in particolare attraverso una migliore integrazione delle questioni migratorie nelle strategie di sviluppo; ciò comporta altresì una gestione rafforzata delle frontiere e campagne di sensibilizzazione ai rischi della migrazione irregolare;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il sostegno alle attività di prevenzione e di lotta contro il traffico di migranti e la tratta di esseri umani, anche attraverso l'individuazione e il perseguimento delle reti criminali; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il consolidamento della cooperazione in materia di rimpatrio e riammissione anche attraverso il sostegno al reinserimento sostenibile dei cittadini che fanno ritorno in Tunisia.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.4.</p></td><td><p>Sicurezza e lotta contro il terrorismo</p><p>L'UE e la Tunisia si trovano ad affrontare sfide comuni in materia di sicurezza, che richiedono azioni concertate delle due parti, e devono procedere nel rispetto dei valori condivisi della democrazia e dei diritti umani.</p><p>La Tunisia intende attuare la propria strategia globale e multisettoriale di lotta contro il terrorismo e l'estremismo violento. I settori prioritari della cooperazione comprenderanno:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>l'attuazione della strategia nazionale di lotta contro il terrorismo, in particolare attraverso il rafforzamento e la modernizzazione della legislazione e delle istituzioni giudiziarie e di sicurezza nel rispetto dei valori democratici sanciti dalla Costituzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>una più rapida attuazione del programma di sostegno alla riforma e alla modernizzazione del settore della sicurezza, compresa la responsabilità delle forze di sicurezza, e l'approfondimento della cooperazione in tale ambito sulla base dei progressi compiuti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento della criminalità organizzata e del terrorismo, compresa l'effettiva attuazione del piano di azione concordato con il Gruppo di azione finanziaria internazionale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>lo sviluppo di una politica globale per la prevenzione della radicalizzazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il ritorno dei combattenti stranieri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la formulazione di una politica di assistenza e protezione alle vittime del terrorismo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la lotta contro la criminalità organizzata, in particolare il traffico di armi da fuoco e di droga;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il sostegno all'attuazione della strategia nazionale per la sicurezza delle frontiere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>il rafforzamento della cooperazione con le agenzie competenti dell'Unione europea;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la cooperazione in materia di gestione e prevenzione dei rischi di catastrofi.</p></td></tr></tbody></table><p>L'Unione europea continuerà altresì a partecipare a pieno titolo al gruppo G7+6 che garantisce il coordinamento tra i principali partner della Tunisia.</p><p>Potrebbero inoltre venire sviluppati altri settori del partenariato in materia di sicurezza/difesa.</p></td></tr></tbody></table>
3. Le prospettive del consolidamento del partenariato privilegiato UE-Tunisia
L'importanza annessa da entrambe le parti alle relazioni che le legano continuerà a tradursi in intensi contatti politici e visite regolari, nell'ambito di un dialogo politico di più ampio respiro su tutte le questioni di interesse reciproco, comprese le questioni regionali e internazionali. Si dovrebbe consolidare la dimensione regionale di tali discussioni. Le parti ribadiscono a questo proposito l'importanza della loro cooperazione nell'ambito dell'Unione per il Mediterraneo. Oltre ai dialoghi esistenti, entrambe le parti collaboreranno per organizzare riunioni ad alto livello tra l'UE e la Tunisia e favorire la partecipazione dei ministri tunisini a riunioni tematiche informali con i membri del Consiglio dell'Unione europea. Le parti incoraggiano la cooperazione parlamentare tra il Parlamento europeo e l'Assemblea dei rappresentanti del popolo.
Gli organi previsti dall'accordo di associazione (Consiglio di associazione, Comitato di associazione e sottocomitati tecnici) si confermano le sedi privilegiate per l'effettiva attuazione del partenariato. L'UE e la Tunisia si impegnano a potenziare l'efficacia e il valore aggiunto dei loro lavori e, ove possibile, a raggruppare tali lavori secondo temi prioritari in linea con le priorità strategiche.
Per rendere più tangibili le suddette priorità, la Tunisia propone una tabella di marcia convenuta con l'UE. Tale documento pubblico illustra le misure (legislative, strategiche e operative) più urgenti necessarie al rilancio socioeconomico del paese. La tabella di marcia è un meccanismo flessibile e operativo di monitoraggio su base semestrale.
Nel quadro della comunicazione congiunta, l'UE si è impegnata a incrementare in maniera significativa la sua assistenza finanziaria alla Tunisia tramite lo strumento di vicinato. L'UE e la Tunisia si adopereranno per sfruttare appieno le opportunità finanziarie esistenti, compresi nuovi strumenti quali il piano per gli investimenti esterni dell'UE, ponendo l'accento sulla complementarità e sull'effetto leva tra le sovvenzioni dell'UE e i prestiti concessi dalle istituzioni finanziarie. Le due parti si impegnano a rafforzare la sinergia tra i dialoghi politici e settoriali e l'attuazione della cooperazione finanziaria. Esse si adopereranno inoltre per potenziare i meccanismi di coordinamento e di dialogo con i partner finanziari e con i donatori internazionali sotto la responsabilità della parte tunisina, per quanto riguarda sia la definizione delle priorità che la loro attuazione.
Infine, le due parti si impegnano a dare maggiore visibilità alla relazione strategica UE - Tunisia, nonché a sensibilizzare i cittadini delle due sponde del Mediterraneo ai vantaggi della cooperazione.
<note>
( 1 ) Il piano, che raccomanda un nuovo modello di sviluppo per una crescita sostenibile e inclusiva, si articola attorno a cinque priorità: i) buon governo, riforma della pubblica amministrazione e lotta alla corruzione, ii) transizione da economia a basso costo a polo economico, iii) sviluppo umano e inclusione sociale, iv) concretizzazione delle ambizioni regionali e, infine, v) economia verde, pilastro dello sviluppo sostenibile.
( 2 ) Questa comunicazione congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea al Parlamento europeo e al Consiglio [JOIN (2016) 47 final del 29 settembre 2016] si articola attorno a cinque assi: i) promuovere il buon governo e la riforma della pubblica amministrazione; ii) rafforzare il ruolo della società civile; iii) investire nel futuro: creare posti di lavoro e promuovere uno sviluppo economico sostenibile; iv) ridurre le disparità nella società; v) sostenere la risposta alle sfide in materia di sicurezza; vi) unire gli sforzi per gestire meglio la migrazione e la mobilità.
</note> | ITA | 32018D1925 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.3.2016   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 59/87</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2016/288 DELLA COMMISSIONE
del 27 marzo 2015
relativa al regime di aiuti SA.34775 (13/C) (ex 12/NN) cui il Regno Unito ha dato esecuzione — Tassa sugli aggregati
[notificata con il numero C(2015) 2141]
(Il testo in lingua inglese è il solo facente fede)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 108, paragrafo 2, primo comma,
visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a),
dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni conformemente alle suddette disposizioni ( 1 ) , e viste le osservazioni trasmesse,
considerando quanto segue:
1. PROCEDIMENTO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Con lettera datata 20 dicembre 2001 (protocollata il 28 dicembre 2001), le autorità del Regno Unito (in prosieguo «le autorità britanniche») hanno notificato alla Commissione un regime di aiuti denominato «Introduzione per fasi della tassa sugli aggregati in Irlanda del Nord»<span>(Phased introduction of the aggregates levy in Northern Ireland)</span>. Nella notifica, le autorità britanniche informavano la Commissione circa l'intenzione di introdurre, con effetto dal 1<span>o</span> aprile 2002, una tassa sugli aggregati. La tassa sarebbe stata introdotta dal Finance Act 2001 (legge finanziaria per il 2001), parte 2, sezioni da 16 a 49 e allegati da 4 a 10. Nella descrizione, il regime di aiuti in sé consisteva nell'introduzione della tassa in diverse fasi in Irlanda del Nord, in modo da preservare la competitività internazionale delle società nell'Irlanda del Nord che producono prodotti lavorati, quali cemento e asfalto, derivati dagli aggregati. L'introduzione graduale della tassa per l'Irlanda del Nord sarebbe stata introdotta dal Finance Act 2002.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Oltre alla notifica, la Commissione ha ricevuto, in data 27 settembre 2001, una denuncia da parte di due società attive nell'estrazione e lavorazione degli aggregati e il 15 aprile 2002 un'ulteriore denuncia trasmessa dalla British Aggregates Association (in prosieguo la «BAA»). A detta dei denuncianti, il Finance Act 2001 comportava un aiuto di Stato per i prodotti e i processi di fabbricazione esentati dal pagamento della tassa sugli aggregati (in prosieguo l'«AGL»); essi ritenevano inoltre che le deroghe concernenti l'Irlanda del Nord costituissero un aiuto incompatibile con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Sulla base dei complementi di informazione comunicati il 21 febbraio 2002, la Commissione ha adottato, il 24 aprile 2002, la decisione di non sollevare obiezioni contro l'AGL<a> (<span>2</span>)</a>, ritenendo che le esenzioni previste Finance Act 2001 fossero giustificate dalla logica del sistema fiscale e che il Finance Act 2001 non comportasse aiuti di Stato. Peraltro la Commissione ha ritenuto che l'introduzione per fasi dell'AGL in Irlanda del Nord costituisse un aiuto compatibile con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 12 luglio 2002, la BAA ha proposto un ricorso inteso a far annullare la decisione della Commissione del 24 aprile 2002, registrato col numero T-210/02. Il 13 settembre 2006, il Tribunale ha respinto il ricorso in toto. Il 27 novembre 2006, la BAA ha proposto un'impugnazione dinanzi alla Corte intesa a far annullare la sentenza del Tribunale. Con la sentenza del 22 dicembre 2008 nella causa C-487/06 P, la Corte ha annullato la sentenza impugnata e ha rinviato la causa dinanzi al Tribunale stesso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In data 7 marzo 2012, con la sentenza nella causa T-210/02 RENV, il Tribunale ha annullato la decisione della Commissione di cui al considerando 3 di cui sopra. Il Tribunale ha ritenuto che la Commissione non fosse riuscita a dimostrare sufficientemente che la differenziazione fiscale associata all'esenzione fosse giustificata in forza del principio di tassazione normale sotteso all'AGL o sulla base dell'obiettivo ambientale dell'AGL. Il Tribunale ha ritenuto nello specifico che la Commissione avesse omesso di tener conto di tale principio di tassazione normale per determinare il carattere selettivo di eventuali vantaggi generati dall'AGL. Al riguardo, il Tribunale ha rilevato le incoerenze nella terminologia utilizzata dalla Commissione nella sua decisione, e segnatamente per quanto concerne i termini di aggregati «vergini», «primari» e «secondari», che non corrispondono ai termini utilizzati nel Finance Act 2001 e successive modifiche. La Commissione ha altresì omesso di illustrare nella decisione le ragioni per le quali taluni materiali esentati (utilizzati come aggregati, come gli aggregati di argilla) non fossero in situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali tassati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>A seguito dell'annullamento della decisione della Commissione del 24 aprile 2002, la Commissione è stata invitata a rivalutare se le esenzioni, le esclusioni e gli sgravi fiscali previsti dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007 costituissero aiuti di Stato. La Commissione ha registrato il fascicolo con il numero di riferimento NN, poiché l'AGL è in vigore dal 1<span>o</span> aprile 2002. La questione della compatibilità dell'introduzione per fasi dell'AGL in Irlanda del Nord è stata oggetto di un'altra procedura [cfr. il caso SA.18859 (11/C) — Regno Unito — Esenzione da un prelievo sui granulati in Irlanda del Nord].</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Oltre alle osservazioni e alla documentazione trasmessa nel corso del procedimento dinnanzi alle giurisdizioni dell'Unione, i denuncianti hanno presentato ulteriori osservazioni e informazioni alla Commissione in data 13 giugno 2012 e 26 ottobre 2012. Tali osservazioni sono state trasmesse al Regno Unito il 15 maggio 2013. In data 27 settembre 2012 e 27 maggio 2013, le autorità britanniche hanno fornito ulteriori informazioni sull'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Con lettera datata 31 luglio 2013, la Commissione ha comunicato al Regno Unito la sua decisione di avviare la procedura di cui all'articolo 108, paragrafo 2 del trattato riguardo alle esenzioni, esclusioni e agli sgravi fiscali stabiliti nelle sezioni 17(3)(e), 17(3)(f)(i) e (ii), nella sezione 17(4)(a) (nella misura in cui il materiale esentato consista interamente di carbone, lignite, scisto, ardesia utilizzati come aggregati o consista principalmente di carbone, lignite, scisto e ardesia), nella sezione 17(4)(c)(i) e (ii) (qualora consista interamente di scarti), nella sezione 17(4)(f) (per quanto riguarda l'argilla), nella sezione 18(2)(b) (nella misura in cui concerne un processo di fabbricazione esente relativo a materiali utilizzati come aggregati) e nella sezione 30(1)(b) (nella misura in cui il processo sia esente ai sensi della sezione 18(2)(b) relativa a materiali utilizzati come aggregati) del Finance Act 2001, modificato dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007. La Commissione non ha sollevato obiezioni in merito alle esenzioni, esclusioni e agli sgravi fiscali di cui alle sezioni 17(2)(b), (17(2)(c), (17)(2)(d), 17(3)(b), 17(3)(c), 17(3)(d) e 17(3)(da), 17(4)(d) e 17(4)(e), alla sezione 17(4)(a) (nella misura in cui il materiale esentato consista interamente di carbone, lignite, scisto, ardesia e non sia utilizzato come aggregato), alla sezione 17(4)(c) (qualora consista interamente di scarti), alla sezione 17(4)(f) (eccetto l'argilla), alla sezione 18(2)(a), 18(2)(b) (nella misura in cui il materiale non sia utilizzato come aggregato), alla sezione 18(2)(c), alla sezione 30(1)(a), alla sezione 30(1)(b) (nella misura in cui il processo di fabbricazione sia esente ai sensi della sezione 18(2)(a) e (c)], alla sezione 30(1)(b) [(nella misura in cui il processo sia esente ai sensi della sezione 18(2)(b), relativa a materiali non utilizzati come aggregati) e alla sezione 30(1)(c) del Finance Act 2001, modificato dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007, in quanto non costituiscono aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La decisione della Commissione di avviare il procedimento è stata pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span><a> (<span>3</span>)</a> (in prosieguo «la decisione di avvio»). La Commissione ha invitato gli interessati a presentare osservazioni in merito all'aiuto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Fra il 20 dicembre 2013 e il 17 gennaio 2014, sono pervenute alla Commissione ampie osservazioni da parte di sedici parti interessate, informazioni supplementari da parte di un membro della British Aggregates Association in data 10 febbraio 2014 e dalla British Aggregates Association il 5 marzo 2014, che sono state trasmesse al Regno Unito in data 27 maggio 2014 e 13 giugno 2014 affinché potesse replicare. Il Regno Unito ha presentato le proprie controdeduzioni con lettera datata 30 giugno 2014, presentando altresì le proprie osservazioni sulla decisione di avvio in data 1<span>o</span> ottobre 2013, 31 ottobre 2013 e 28 febbraio 2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La Commissione ha chiesto ulteriori informazioni alle autorità britanniche il 14 luglio 2014, il 1<span>o</span> settembre 2014, l'8 settembre 2014 e il 28 novembre 2014. Il Regno Unito ha trasmesso le informazioni richieste in data 29 agosto 2014, 9 settembre 2014, 18 settembre 2014 e l'8 e 9 dicembre 2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>A seguito di un incontro tripartito tenutosi il 15 luglio 2014, in data 18 luglio 2014 la Commissione ha invitato il Regno Unito e la BAA a presentare congiuntamente ulteriori informazioni. Tali informazioni sono state trasmesse alla Commissione in data 8 settembre 2014. La BAA ha presentato ulteriori informazioni in risposta alle domande formulate dalla Commissione il 15 settembre 2014. Le informazioni presentate sono state quindi trasmesse alle autorità britanniche il 17 ottobre 2014, che hanno replicato il 12 novembre 2014, il 14 novembre 2014 e il 17 novembre 2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La Commissione ha chiesto ulteriori informazioni alla BAA il 10 luglio 2014 e il 16 ottobre 2014. La BAA ha trasmesso dette informazioni in data 6 novembre 2014 e 21 novembre 2014. Le informazioni sono state inviate alle autorità britanniche il 2 dicembre 2014, le quali hanno replicato il 18 dicembre 2014.</p></td></tr></tbody></table>
2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA MISURA
2.1. NOZIONE DI AGGREGATI
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Gli aggregati sono impiegati nel settore dell'edilizia e dei lavori pubblici. Sono materiali generalmente<a> (<span>4</span>)</a> granulari o particellari che, essendo fisicamente e chimicamente inerti, si prestano a essere utilizzati (soli o mescolati a cemento, calce o bitume) come calcestruzzo<a> (<span>5</span>)</a>, pietrame stradale, asfalto o strati drenanti<a> (<span>6</span>)</a>, o come materiali da riporto o per massicciate<a> (<span>7</span>)</a>. Gli aggregati possono essere naturali, artificiali o riciclati<a> (<span>8</span>)</a>. La decisione di avvio descrive nel dettaglio la nozione di aggregati e di uso degli aggregati nei considerando da 8 a 13.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La definizione di aggregati è intrinsecamente connessa ai possibili usi, in campo edile, di alcuni materiali di cava granulari o particellari, come indicato in precedenza al considerando 14, poiché è questo ciò che distingue principalmente la nozione di aggregati da quella di minerali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Gli aggregati naturali sono aggregati presenti in natura che possono essere utilizzati senza essere sottoposti a trattamento industriale, come sabbie, ghiaie e pietrisco<a> (<span>9</span>)</a> estratti da cave, cave di ghiaia o derivanti dal dragaggio dei fondali marini.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Gli aggregati riciclati sono ottenuti dal ritrattamento di materiali precedentemente impiegati nel settore delle costruzioni, comprese le macerie derivanti da opere di costruzione e demolizione<a> (<span>10</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Gli aggregati artificiali sono generalmente aggregati leggeri e ad alta densità prodotti per scopi speciali. Essi sono prodotti mediante trattamento industriale (generalmente un trattamento termico), come ad esempio nel caso degli aggregati di scorie di altoforno, di argilla espansa, di perlite espansa e il polistirene espanso in perle<a> (<span>11</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>I materiali idonei ad essere impiegati come aggregati possono anche essere utilizzati per la fabbricazione di altri prodotti. In tal senso, in ambito industriale si opera una distinzione fra l'uso come aggregati di sabbie, ghiaie e inerti frantumati, e il loro impiego per usi diversi<a> (<span>12</span>)</a>. Ad esempio, per usi diversi si intende l'impiego di rocce, sabbie e ghiaie per la fabbricazione di cemento, vetro e per altri utilizzi industriali<a> (<span>13</span>)</a> o agricoli<a> (<span>14</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
2.2. FATTI ALL'ORIGINE DELL'AGL E SUO OBIETTIVO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Gli aggregati sono una risorsa naturale limitata in riferimento ai siti dai quali possono essere ragionevolmente estratti<a> (<span>15</span>)</a>. La coltivazione di aggregati comporta l'occupazione del suolo nel medio-lungo periodo ed è causa di danni ambientali e inquinamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>A seguito di una serie di azioni volte ad affrontare le preoccupazioni di carattere ambientale derivanti dalla coltivazione di aggregati descritte nei considerando da 15 a 18 della decisione di avvio, nell'aprile del 2002 è stata introdotta l'AGL, al fine di incoraggiare un più efficiente utilizzo degli aggregati nel settore delle costruzioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>integrando nel prezzo degli aggregati alcuni dei costi ambientali generati dall'attività estrattiva, come immissioni sonore, polveri, alterazioni del paesaggio e perdita di biodiversità. In tal senso, l'AGL dovrebbe incoraggiare un'efficiente estrazione degli aggregati e un loro utilizzo oculato, nonché la riduzione di materiali di scarto in cantiere,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>promuovendo un dirottamento della domanda dagli aggregati estratti verso sostituti quali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>gli aggregati riciclati,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>gli scarti o i sottoprodotti di altri processi di fabbricazione, compresa l'estrazione di altri minerali (scarti risultanti dall'estrazione di argilla e carbone, o dalla fabbricazione di vetro e pneumatici)<a> (<span>16</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>A tal riguardo, in occasione della decisione di avvio le autorità britanniche avevano spiegato che gli aggregati impiegati nel settore delle costruzioni sono prodotti di valore relativamente basso, specialmente se paragonati con i costi totali dei progetti di costruzione per i quali tali aggregati sono impiegati come materie prime. Gli aggregati possono essere estratti dal terreno in modo relativamente semplice. Pertanto, senza ulteriori segnali a livello di prezzi, come quello dato dall'AGL, non vi è alcun incentivo particolare a utilizzare gli aggregati in modo efficiente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Inoltre, in assenza dei suddetti ulteriori segnali a livello di prezzi, riciclare aggregati non sarebbe economicamente vantaggioso. Le autorità britanniche hanno ritenuto che incentivare l'utilizzo di aggregati riciclati, seppure non privo di costi ambientali legati al consumo di energia e alla produzione di immissioni sonore, sia un aspetto importante della riduzione dei costi ambientali associati all'attività estrattiva (come l'impatto a lungo termine sulla biodiversità). Infatti, l'uso di materiali riciclati non implica lo sfruttamento di nuovi terreni o dei fondali marini.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Oltre ad incoraggiare l'uso di aggregati riciclati come sostituti del materiale di nuova estrazione, la struttura dell'AGL mira anche a ridurre l'attività estrattiva specifica per l'impiego di sabbia, ghiaia e roccia come aggregati, incentivando l'uso di altri materiali che altrimenti sarebbero scartati. Generalmente, si ritiene che i sottoprodotti, il materiale di sterro e gli scarti derivanti da altri procedimenti di estrazione o industriali siano di qualità inferiore, e con minori specifiche tecniche rispetto ai materiali appositamente estratti per essere usati come aggregati. Essi possono avere impieghi e applicazioni leggermente diversi. Per esempio, a causa della minor densità o della forma irregolare, potrebbe non essere sicuro utilizzarli per la costruzione di determinate coperture stradali, o in altri casi in cui gli aggregati siano sottoposti a elevata sollecitazione e usura. Tuttavia, in molte situazioni i sottoprodotti, il materiale di sterro e gli scarti possono ancora rappresentare un valido sostituto degli aggregati di qualità più elevata. I sottoprodotti, il materiale di sterro e gli scarti oggetto del Finance Act 2001, in assenza dell'AGL sarebbero inviati in discarica. Poiché essi costituiscono un sottoprodotto inevitabile di numerosi processi che forniscono importanti materiali per il settore edile (come le tegole ottenute dall'ardesia), o per altri settori industriali (come il feldspato per l'industria vetraria), tuttavia, le autorità britanniche hanno ritenuto più efficace, dal punto di vista ambientale, incoraggiarne l'utilizzo come aggregati, anziché trattarli come rifiuti da inviare in discarica. In questo modo, utilizzando un prodotto già estratto che diversamente verrebbe scartato e inviato in discarica, si evitano ulteriori danni ambientali, a fronte dell'eventuale (ulteriore) estrazione di altri aggregati e ulteriori costi supplementari a carico dell'ambiente, non necessari, causati dal pregiudizio arrecato ad altri terreni. Inoltre, ciò permetterebbe anche di ripristinare i terreni già deturpati da grandi cumuli di scarti e di materiale di sterro. Le autorità britanniche hanno aggiunto che l'applicazione dell'AGL a tali materiali potrebbe avere l'effetto indesiderato di scoraggiare il già ridotto utilizzo che si fa di detti materiali, col risultato di far aumentare, invece che ridurre, l'accumulo dei materiali di scarto. Il considerando 23 della decisione di avvio presenta un resoconto dettagliato delle stime sui possibili materiali sostituti disponibili.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Stando alle proiezioni iniziali, l'AGL ridurrebbe mediamente la domanda di aggregati vergini di 20 milioni di tonnellate l'anno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno indicato che poiché l'obiettivo è promuovere l'estrazione e l'utilizzo più efficiente degli aggregati vergini, «<span>la tassa grava su coloro che svolgono l'attività estrattiva allo scopo di sfruttare per fini commerciali gli aggregati</span>»<a> (<span>17</span>)</a>. In tal senso, le autorità britanniche hanno precisato che seppure l'estrazione di materiali ad alte prestazioni destinati all'uso nel settore dell'edilizia produca anche materiali di qualità inferiore e quindi di prezzo inferiore, in pratica non è possibile esentare questi ultimi come avviene per i sottoprodotti di processi industriali o di altre attività estrattive. In primo luogo, la proporzione fra aggregati di elevata qualità e aggregati di scarsa qualità varia da una cava all'altra, a causa dei fattori geologici. Tuttavia detta proporzione non è un valore immutabile per una determinata cava, poiché attività di cava più efficienti possono contribuire a ridurre la parte di aggregati di scarsa qualità. Inoltre, il termine aggregato di scarsa qualità è, in una certa misura, un termine soggettivo. Ciò che un gestore di cava considererebbe materiale di scarsa qualità potrebbe far parte della gamma di materiali di elevata qualità di un altro gestore. Esentare gli aggregati di scarsa qualità potrebbe portare quindi a una disparità di trattamento degli operatori e indurre l'elusione o l'evasione fiscale. La vasta consultazione pubblica tenuta con i rappresentanti del settore, condotta all'epoca dell'introduzione dell'AGL, non ha consentito di giungere a una definizione valida per distinguere fra materiali di elevata qualità — che sarebbero soggetti alla tassazione — e i sottoprodotti di scarsa qualità derivanti dall'estrazione di aggregati di pregio. Le autorità britanniche hanno altresì osservato che tassare gli aggregati di scarsa qualità riflette anche il desiderio di considerare i costi ambientali prodotti dalla coltivazione degli aggregati, indipendentemente dal fatto che il prodotto estratto sia considerato di maggiore o minore qualità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Infine, le autorità britanniche hanno rilevato che l'AGL non è da intendersi come una tassa generica sull'estrazione mineraria, ma come tassa sull'estrazione di rocce, sabbie e ghiaie utilizzate come aggregati nel settore dell'edilizia e dei lavori pubblici e soggette a sfruttamento commerciale nel Regno Unito. Le autorità britanniche hanno precisato che per quanto l'estrazione di altri materiali possa avere un simile impatto ambientale, non per tutti esistono valide alternative praticabili per ridurre l'intensità di estrazione mediante l'impiego di materiali di sostituzione, come i materiali riciclati e gli scarti. Inoltre, l'estrazione di aggregati ha rappresentato la più importante attività di estrazione mineraria del Regno Unito (nel 2002, essa costituiva circa il 70 % del totale dell'attività mineraria in termini di tonnellate estratte) e pertanto ha rappresentato la fonte principale dei danni ambientali causati dall'attività estrattiva nel Regno Unito nel suo complesso. L'ambito di applicazione della tassa è stato definito per conseguire il maggior beneficio ambientale sotto forma di riduzione dell'estrazione di aggregati e in termini di conservazione delle risorse strategiche, evitando al contempo di far gravare un onere fiscale secco su materiali per i quali non sussiste alternativa.</p></td></tr></tbody></table>
2.3. IL FINANCE ACT 2001, ENTRATA IN VIGORE, MODIFICHE E DURATA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>La legislazione primaria che disciplina l'AGL è contenuta nel Finance Act 2001, sezioni da 16 a 49 e allegati da 4 a 10. Il Finance Act 2001è stato adottato l'11 maggio 2001 e ha subito svariate modifiche, come indicato nei considerando 28 e 29 della decisione di avvio, che fanno riferimento alle successive modifiche del Finance Act 2001. L'AGL è entrata in vigore il 1<span>o</span> aprile 2002 ed è ancora d'applicazione. La legge non prevede un limite temporale all'applicazione dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>A seguito della decisione di avvio, le autorità britanniche hanno modificato il Finance Act 2001 sospendendo le esenzioni per i materiali per i quali la Commissione aveva espresso perplessità il 1<span>o</span> aprile 2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno spiegato che nel predisporre la necessaria legislazione per la sospensione, sulla base delle osservazioni pervenute dal settore interessato, sono arrivate alla conclusione che sarebbe stato piuttosto difficile determinare se certi materiali fossero stati «estratti per l'uso come aggregati». Di conseguenza, hanno elaborato un nuovo criterio, «per scopi di costruzione», in conformità con le definizioni utilizzate dalla legislazione vigente. Tuttavia, al fine di ottenere, con l'applicazione dell'ultimo criterio, gli stessi obiettivi auspicati dalla decisione di avvio, la legislazione sospensiva prevede altresì che: i) l'argilla (comprese l'argilla plastica, il caolino e l'argilla refrattaria) e lo scisto utilizzati per la produzione di prodotti ceramici per l'edilizia; e ii) il gesso impiegato per la produzione di intonaco e cartongesso sono da considerarsi processi di fabbricazione esentati, in quanto possono essere annoverati fra i materiali estratti «per scopi di costruzione» pur non essendo destinati all'utilizzo come aggregati dei rispettivi materiali.</p></td></tr></tbody></table>
2.4. STRUTTURA DELL'AGL ED EVENTI CHE HANNO PORTATO ALL'IMPOSIZIONE DELLA TASSA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Ai sensi della sezione 16(1) del Finance Act 2001 «<span>una tassa, denominata tassa sugli aggregati, sarà applicata ai sensi della presente parte sugli aggregati soggetti a sfruttamento commerciale</span>». La sezione 16(2) recita come segue: «l'assoggettamento alla tassa avrà inizio non appena un quantitativo di aggregati soggetti a tassazione siano soggetti a sfruttamento commerciale nel Regno Unito, a partire dalla data di entrata in vigore della legge».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Ai sensi della sezione 17(1), per «aggregati<span>si intende (fatto salvo quanto disposto alla sezione 18 di seguito) la roccia, la ghiaia o la sabbia, nonché tutti i materiali che vi sono provvisoriamente incorporati o naturalmente mescolati</span>».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>La sezione 18(1) dispone che: «<span>Nella presente parte i riferimenti agli aggregati: a) includono i riferimenti a materiali di sterro, scarti, residui di lavorazione e altri sottoprodotti derivanti dall'applicazione di qualsivoglia processo di fabbricazione esentato a qualsivoglia aggregato; b) ma non comprendono i riferimenti a quant'altro derivi dall'applicazione di qualsivoglia processo di lavorazione di qualsivoglia altro aggregato</span>».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Conformemente alla sezione 18(2), sono processi di fabbricazione esentati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«a)</p></td><td><p>il taglio di qualsiasi roccia per la produzione di materiale lapideo con una o più superfici piane;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>qualsiasi processo mediante il quale una determinata sostanza è estratta o altrimenti separata da un qualsivoglia aggregato (come parte del processo di estrazione dal terreno o di altri processi);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>qualsiasi processo per la produzione di calce o cemento dal calcare, o dal calcare e qualsivoglia altro materiale.»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>La sezione 18(3) stila l'elenco delle sostanze pertinenti, segnatamente (a) anidride; (b) argilla plastica; (c) barite; (e) caolino; (f) feldspato; (g) argilla refrattaria; (i) fluorite; (j) argilla smectica; (k) gemme e pietre semipreziose; (l) gesso; (m) qualsiasi metallo o il minerale grezzo di qualsiasi metallo; (n) muscovite; (o) perlite; (p) potassio; (q) pomice; (r) fosfato naturale; (s) cloruro di sodio; (t) talco; (u) vermiculite. Le sottosezioni (3)(d) e (h) della sezione 18 sono state omesse con effetto retroattivo in data 1<span>o</span> aprile 2002 a seguito delle modifiche introdotte dal Finance Act 2002.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>La sezione 16(2) del Finance Act 2001 in combinato disposto con la sezione 19(1) e (2) dispone che l'imposizione dell'AGL sia attivata al primo attuarsi di uno dei seguenti quattro casi di sfruttamento commerciale all'interno del Regno Unito:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>quando il materiale è rimosso dal suo luogo di origine, o da qualsiasi luogo registrato a nome di una persona che è il gestore del sito di origine<a> (<span>18</span>)</a>, ovvero qualunque altro sito in cui sia stata rimossa una certa quantità di aggregato da destinare a un processo di fabbricazione esentato in detto sito, ma a cui tale processo non è stato applicato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>esso è oggetto di accordi di fornitura a terzi<a> (<span>19</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>qualora sia destinato all'uso per scopi di costruzione<a> (<span>20</span>)</a>; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>è miscelato, al di fuori dei casi consentiti<a> (<span>21</span>)</a>, con qualsiasi altro materiale diverso dall'acqua.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Ai fini dell'AGL, il Finance Act 2001 distingue essenzialmente tre tipi di luoghi di origine:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il porto o gli altri luoghi di sbarco nei quali gli aggregati ottenuti dai fondali marini britannici vengono sbarcati per la prima volta [sezione 20(1)(a)];</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il sito in cui ha avuto luogo un processo di fabbricazione esentato [sezione 20(1)(b)]. Quanto sopra si riferisce ai casi in cui sia stato applicato un processo di fabbricazione esentato, la sostanza esentata sia stata estratta e siano rimasti ancora degli aggregati oggetto di sfruttamento. Il sito in cui è stata estratta la sostanza esentata diventa il luogo di origine degli aggregati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il sito in cui gli aggregati sono ottenuti dal terreno [sezione 20(1)(d)].</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>In conseguenza del concetto di sfruttamento commerciale, l'AGL è applicata sia agli aggregati estratti nel Regno Unito sia a quelli importati. Gli aggregati importati non sono soggetti all'AGL al loro sbarco nel Regno Unito<a> (<span>22</span>)</a> ma quando questi diventano oggetto di contratto (e gli aggregati si trovano già nel Regno Unito), o sono da utilizzarsi nelle costruzioni (nel Regno Unito), o sono miscelati (nel Regno Unito) con qualunque altro materiale o sostanza diversa dall'acqua, salvo nei casi consentiti<a> (<span>23</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>La sezione 19(3) del Finance Act 2001 contiene ulteriori dettagli circa il concetto di sfruttamento commerciale. Alla lettera (e) indica che non sussiste sfruttamento commerciale qualora — senza che siano sottoposti ad alcun processo che implica la miscelazione con qualunque sostanza o materiale (salvo acqua) — gli aggregati diventino nuovamente parte del terreno dal quale erano stati estratti<a> (<span>24</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Le sezioni 21 e 22 stabiliscono chi è il gestore di un sito e se sia il gestore del sito, o un'altra persona, il responsabile dello sfruttamento (e quindi soggetto d'imposta tenuto al pagamento dell'AGL) in una determinata situazione.</p></td></tr></tbody></table>
2.5. NOZIONE DI AGGREGATI TASSABILI — ESENZIONI DALL'AGL E CREDITI D'IMPOSTA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>Ai sensi della sezione 17(2) del Finance Act 2001, un aggregato non è tassabile nei quattro casi indicati di seguito:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>se ne è espressamente esentato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>se è stato precedentemente destinato all'uso per scopi di costruzione (precedentemente o successivamente alla data di entrata in vigore della legge);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>se è già stato assoggettato a una tassa sugli aggregati, o se deriva da un aggregato già tassato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>se è stato rimosso dal suo luogo di origine prima dell'entrata in vigore della legge.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>Si ritiene che un aggregato sia utilizzato per scopi di costruzione quando viene usato come materia prima o supporto nella costruzione, o per il miglioramento, di qualsiasi struttura (comprese strade, sentieri, tracciati attuali o futuri di strade ferrate, terrapieni, edifici e ponti) ovvero quando viene mescolato ad altre sostanze come parte del processo di produzione di malte, calcestruzzi, asfalti, conglomerati bituminosi o qualunque altro materiale da costruzione analogo<a> (<span>25</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>La sezione 17(3), specifica che un aggregato è esentato dall'AGL, qualora:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«b)</p></td><td><p>consista interamente di aggregati ottenuti mediante rimozione dal terreno sul sito di qualsivoglia edificio esistente o previsto, nel corso di scavi eseguiti legalmente: i) in relazione alla modifica o alla costruzione di un edificio; e ii) esclusivamente con lo scopo di gettare le fondamenta o posare tubi o cavi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>consista interamente di aggregati ottenuti: i) da rimozione dal letto di qualsiasi fiume, canale o corso d'acqua (naturale o artificiale) o da un qualsiasi canale di accesso a porti o strutture portuali (naturali o artificiali); e ii) durante l'esecuzione di qualsiasi opera di dragaggio intrapresa unicamente allo scopo di creare, ripristinare, migliorare o conservare detto fiume, canale, corso d'acqua, canale o via d'accesso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>consista interamente di aggregati ottenuti mediante rimozione dal terreno dove si trova un'autostrada, o ne è prevista la costruzione, durante l'esecuzione di scavi effettuati: i) al fine di migliorare o effettuare opere di manutenzione dell'autostrada o costruire l'autostrada proposta; e ii) non allo scopo di estrarre detto aggregato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(da)</p></td><td><p>consista interamente di aggregati ottenuti mediante rimozione di terreno sul tracciato, attuale o futuro, di una linea ferroviaria, di una linea tranviaria o di una monorotaia, durante l'esecuzione di scavi effettuati: i) al fine di migliorare o effettuare opere di manutenzione della linea ferroviaria, della linea tranviaria o della monorotaia, o per la costruzione della linea ferroviaria, della linea tranviaria o della monorotaia proposta; e ii) non allo scopo di estrarre detto aggregato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>consista interamente di materiali di sterro, prodotti di scarto o altri sottoprodotti, escluso il materiale di copertura derivante dall'estrazione, o da altri processi di separazione, da un certo quantitativo di aggregati di caolino o argilla plastica; ovvero</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>consista interamente di scarti derivanti dal un qualsivoglia processo mediante il quale: i) carbone, lignite, ardesia o scisto; o ii) una delle sostanze elencate di seguito nella sezione 18(3), sono stati separati da altre rocce dopo l'estrazione o sono stati estratti insieme alle suddette rocce.»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>La sottosezione (3)(da) della sezione 17 inserita ai sensi della sezione 22(3) del Finance Act 2007 è in vigore dal 1<span>o</span> agosto 2007.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>Inoltre, la sottosezione (4) della sezione 17 prevede l'esenzione degli aggregati che consistono interamente o principalmente di uno o più dei seguenti materiali, o sono parte di qualsivoglia materiale così costituito, e segnatamente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«a)</p></td><td><p>carbone, lignite, ardesia o scisto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il materiale di sterro, i prodotti di scarto o altri sottoprodotti di: i) qualsivoglia processo di combustione industriale, o: ii) della fusione e raffinazione dei metalli;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>i detriti di perforazione risultanti da attività svolte conformemente a una concessione rilasciata in virtù del Petroleum Act 1998 [ovvero il Petroleum (Production) Act (Northern Ireland) 1964];</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>tutto ciò che risulta dalle opere eseguite nell'esercizio dei poteri che occorre esercitare in conformità con le disposizioni del New Roads and Street Works Act del 1991, il Roads (Northern Ireland) Order 1993 o lo Street Works (Northern Ireland) Order 1995;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>argilla, materia organica del suolo, vegetale o di diversa origine.»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>Secondo la comunicazione AGL 1, per «interamente» si intende che il 100 % del materiale in questione è uno dei materiali esentati. Per «principalmente» si intende che più del 50 % del materiale è uno dei materiali esentati. Le miscele di aggregati ottenute artificialmente e contenenti una quantità maggiore di materiale esentato non saranno considerate miscele esentate, ma si intenderà che l'AGL è dovuta sull'aggregato al momento della miscelazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>La sezione 30(1) del Finance Act 2001 definisce le norme che stabiliscono il diritto di un soggetto a beneficiare di un credito d'imposta qualora:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'aggregato che è stato soggetto all'AGL sia esportato dal Regno Unito sotto forma di aggregato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'aggregato che è stato soggetto all'AGL subisca un processo di lavorazione esentato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'aggregato che è stato soggetto all'AGL sia utilizzato in un processo di fabbricazione industriale o agricolo previsto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>l'aggregato che è stato soggetto all'AGL sia smaltito in modo tale da non potersi usare per scopi di costruzione, come potrebbe essere previsto<a> (<span>26</span>)</a>; ovvero</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la totalità o parte di un debito dovuto a una persona responsabile dell'utilizzo dell'aggregato ai fini dello sfruttamento commerciale sia cancellata dai registri contabili dello stesso in quanto posizione debitoria inesigibile.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>La sezione 30(1)(b) del Finance Act 2001 prevede uno sgravio fiscale qualora un processo esente ai sensi di quanto disposto dalla sezione 18(2)(a), (b) e (c) del Financial Act 2001 sia stato applicato al materiale quando il materiale è già stato assoggettato all'AGL, rispecchiando in tal senso le esenzioni di cui alla sezione 18(2).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>I processi di fabbricazione industriale e agricola che possono beneficiare dello sgravio fiscale ai sensi della sezione 30(1)(c) sono elencati nell'allegato<span>Industrial and Agricultural Processes</span> (processi industriali e agricoli) della norma 13 delle<span>Aggregates Levy (General) Regulations</span> 2002. La comunicazione AGL 2<a> (<span>27</span>)</a> descrive con maggior dettaglio il tipo di processi di cui trattasi, fra cui:</p><p><span>Processi industriali:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 001: Produzione e fusione di ferro, acciaio e metalli non ferrosi, compresi processi di fonderia, microfusione, impianti di sinterizzazione e trafilatura</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 002: Leghe — Alligazione</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 003: Riduzione delle emissioni disperse in atmosfera, nel suolo e nelle acque</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 004: Filtraggio e depurazione di acqua potabile, aria e olio</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 005: Trattamento delle acque reflue</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 006: Produzione di energia</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 007: Processi ceramici</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 008: Processi refrattari</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 009: Produzione di vetro e prodotti di vetro</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 010: Produzione di fibra di vetro</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 011: Fibre sintetiche o artificiali</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 012: Produzione e trasformazione di alimenti e bevande</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 013: Produzione di plastica, gomma e PVC</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 014: Produzione di sostanze chimiche quali, ad esempio, carbonato di sodio, magnesia marina, allumina, silice</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 015: Produzione di carbonato di calcio precipitato</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 016: Produzione di prodotti farmaceutici, candeggine, prodotti detergenti e per l'igiene personale</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 017: Processi di aerazione</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 018: Produzione di filler per rivestimenti, sigillanti, adesivi, pitture, malte da iniezione, mastici, stucchi e altri materiali leganti o modificatori</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 019: Produzione di pigmenti, vernici e inchiostri</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 020: Produzione di substrati di coltivazione e materiali per la tracciatura di campi e altri impianti sportivi</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 021: Incenerimento</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 022: Produzione di essiccanti</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 023: Produzione di rivestimenti, fondi e schiume per tappeti</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 024: Lavorazione di resine</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 025: Produzione di additivi per lubrificanti</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 026: Concia del cuoio</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 027: Produzione di carta</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 028: Realizzazione di materiali artistici</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 029: Produzione di sabbia da gioco, ad esempio nelle aree per bambini</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 030: Produzione di materiali per il tiro al piattello</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 031: Trattamenti abrasivi: sabbiatura specializzata, macinazione in assenza di ferro (mulini a biglie) e fabbricazione di carta abrasiva</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 032: Uso come agenti di sostegno nella prospezione (o produzione) petrolifera, per esempio, sabbie di fratturazione e fluidi per la perforazione</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 033: Desolforazione e depurazione dei gas di combustione</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 034: Produzione di soppressori di miniera</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 035: Produzione di estintori</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 036: Produzione di materiali usati per l'ignifugazione</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 037: Neutralizzazione degli acidi</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 038: Produzione di materiali sottoposti a usura, per esempio, pezzi di ricambio per automobili</p></td></tr></tbody></table><p><span>Processi agricoli</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 039: Produzione di additivi per il terreno</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 040: Produzione di mangimi per animali</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 041: Produzione di materiali per lettiere</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 042: Produzione di fertilizzanti</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 043: Produzione di pesticidi ed erbicidi</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 044: Produzione di substrati di coltivazione, compreso il compost, unicamente per uso agricolo e in orticoltura</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Codice 045: Trattamento del suolo, compresa l'aggiunta di minerali e la riduzione dell'acidità</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
2.6. ENTITÀ DELLA TASSA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>Originariamente l'AGL era applicata nella misura di 1,60 GBP per tonnellata. La tassa è stata portata a 1,95 GBP per ogni tonnellata di aggregati oggetto di sfruttamento commerciale a far data dal 1<span>o</span> aprile 2008. L'importo attualmente applicato è di 2 GBP per tonnellata (dal 1<span>o</span> aprile 2009).</p></td></tr></tbody></table>
2.7. MOTIVI CHE HANNO INDOTTO ALL'AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI INDAGINE FORMALE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>Come illustrato nel considerando 170 della decisione di avvio, la Commissione ha espresso dei dubbi sul fatto che le esenzioni e le esclusioni citate nel considerando 139 della decisione di avvio<a> (<span>28</span>)</a> (in prosieguo le «esenzioni oggetto di indagine») fossero giustificate dai principi generali e dalla logica dell'AGL. Le esenzioni e le esclusioni di cui trattasi sembrava sollevassero i beneficiari dall'obbligo di assolvere una tassa che normalmente essi avrebbero dovuto versare e costituissero aiuti al funzionamento. Non disponendo di elementi sufficienti per determinare se la misura soddisfacesse le condizioni previste dalla disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente<a> (<span>29</span>)</a> (in prosieguo l'«EAG 2001») e dalla disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente del 2008<a> (<span>30</span>)</a> (in prosieguo «l'EAG 2008»), la Commissione nutriva dubbi in merito alla compatibilità con il mercato interno delle esenzioni ed esclusioni oggetto di indagine.</p></td></tr></tbody></table>
3. OSSERVAZIONI DELLE PARTI INTERESSATE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>Come già menzionato nel considerando 10, la Commissione ha ricevuto osservazioni circostanziate dalle parti interessate in seguito alla pubblicazione della decisione di avvio.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>Le osservazioni delle parti interessate riguardavano: i) la decisione di avvio stessa; ii) la logica dell'AGL; iii) le esenzioni che già nella decisione di avvio si era ritenuto non costituissero aiuti di Stato; e iv) le esenzioni oggetto di indagine.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>Per comodità di esposizione, questa sezione illustrerà le osservazioni ricevute in merito alla decisione di avvio. Le restanti tipologie di osservazioni ricevute sono riportate nelle sezioni di pertinenza della suddetta decisione.</p></td></tr></tbody></table>
3.1. OSSERVAZIONI CONCERNENTI IL CONTENUTO DELLA DECISIONE DI AVVIO
a) Osservazioni ricevute da Richard Bird della BAA, il 20 e 23 dicembre 2013
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>Il sig. Bird ha fornito alla Commissione il suo contributo alla consultazione pubblica promossa dalle autorità britanniche in merito all'intenzione di sospendere le esenzioni dall'AGL, rispetto a cui la Commissione aveva espresso dubbi nella decisione di avvio.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>Il sig. Bird sostiene altresì che nella decisione di avvio vi siano numerose inesattezze, ad esempio:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>sono stati identificati diversi siti di estrazione per dimostrare che non vi è alcun rischio che le riserve di aggregati del Regno Unito si esauriscano;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>gli aggregati derivati da scorie, gli aggregati di ardesia frantumata e la sabbia silicea risultante dalla produzione di caolino sono sempre stati una fonte importante di aggregati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli aggregati esentati e quelli riciclati non possono sostituire gli aggregati di buona qualità richiesti in edilizia e ingegneria civile, che vengono estratti insieme con quelli di qualità inferiore (una tonnellata di aggregati di buona qualità per tonnellata di aggregati di qualità inferiore). A causa di questi materiali si sono creati nuovi cumuli di scarti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>si stanno verificando una serie di abusi relativamente all'AGL;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>cfr sono state avviate attività di cava semplicemente per produrre aggregati esentati<a> (<span>31</span>)</a>. Il sig. Bird sostiene che vi siano cave che producono unicamente roccia di ardesia, ma non ardesia per manti di copertura. A titolo di esempio il sig. Bird fornisce il nome di due cave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>le cave di aggregati di scisto producono e vendono aggregati non tassati. È stato impiegato un milione di tonnellate di scisto per la costruzione di una strada nelle vicinanze di Edimburgo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vii)</p></td><td><p>la decisione di avvio ignorerebbe cosa siano gli aggregati: rocce di piccole dimensioni, frantumate o meno, incluse le sabbie e le ghiaie naturali. Il pietrame per scogliere utilizzato per le opere di difesa costiera, le pietre utilizzate per la protezione dei tratti fluviali, le pietre da costruzione, i rivestimenti per camini, le pietre per canalizzazioni, i ciottoli per opere stradali e le pietre di riempimento per frangiflutti sono tutti tassati come aggregati, se per loro caratteristiche geologiche non sono definiti ardesia o scisto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>viii)</p></td><td><p>l'AGL è priva di senso in quanto le pietre selezionate per le opere murarie non sono tassate;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ix)</p></td><td><p>solo l'ardesia proveniente dal Galles del nord può essere utilizzata come manto di copertura. L'ardesia proveniente da altri distretti dell'ardesia del Regno Unito non è utilizzata come manto di copertura, ma come pietra per opere murarie o per pavimentazioni. La pietra arenaria e le pietre per opere murarie e pavimentazioni sono tassate. Lo scisto non è impiegato come manto di copertura. Sono state aperte cave di ardesia e scisto perché detti materiali sono esentati dal pagamento della tassa<a> (<span>32</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>x)</p></td><td><p>l'AGL ha asseritamente e di fatto avuto un impatto ambientale negativo poiché le attività di riciclo degli aggregati sono altrettanto dannose per l'ambiente, a causa delle maggiori distanze percorse per il trasporto dei materiali esenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xi)</p></td><td><p>la sabbia silicea derivante dalla lavorazione del caolino è sempre stata una fonte di aggregati. In Cornovaglia la sabbia è presente in scarse quantità, pertanto la sabbia proveniente dalle cave di caolino non causa una minor estrazione di sabbie naturali, essendo in realtà una fonte importante di sabbia in quest'area. Questa sabbia falsa il mercato degli inerti a granulometria fine che sono un sottoprodotto delle cave dove si estraggono aggregati di roccia dura, il cui obiettivo principale è la produzione di pietrisco per calcestruzzo, asfalto e opere di costruzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xii)</p></td><td><p>i sottoprodotti del caolino sono esentati dal pagamento della tassa, mentre i sottoprodotti del calcare sono tassati anche nel caso in cui il calcare sia usato per processi agricoli o industriali. Essi producono il 20 % di sottoprodotti di scarto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xiii)</p></td><td><p>stando a quanto affermato, una serie di vecchie cave di caolino dismesse sarebbero state riaperte unicamente per lo sfruttamento degli aggregati esentati, in quanto l'attività di cava del caolino è già esaurita. D'altro canto, se qualcuno volesse sfruttare una vecchia discarica di granito dovrebbe pagare la tassa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xiv)</p></td><td><p>i sottoprodotti derivanti dalla raffinazione e fusione di metalli non sono, in effetti, considerati come aggregati naturali, ma non sono mai stati ritenuti scarti e hanno un ottimo mercato. Il sig. Bird sostiene che l'AGL dovrebbe applicarsi ai sottoprodotti che non sono scarti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xv)</p></td><td><p>il sig. Bird ritiene che sia impossibile sostituire gli aggregati di qualità con aggregati provenienti dalla maggior parte delle attività di lavorazione dell'ardesia, dello scisto e del caolino.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>In data 10 febbraio 2014 il sig. Bird ha integrato queste informazioni con documentazione inerente l'uso di aggregati derivati dalle scorie come sottoprodotto dell'industria siderurgica. La documentazione mira a dimostrare che le scorie non sono uno scarto di lavorazione, ma un aggregato di prim'ordine che può essere impiegato come materiale di sostituzione del cemento.</p></td></tr></tbody></table>
b) Osservazioni ricevute dalla BAA il 10 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>La BAA ritiene che il concetto di aggregato non debba essere usato per determinare se l'AGL si configuri o no come aiuto di Stato, poiché non esiste una definizione chiara di aggregato che corrisponda all'ambito di applicazione della tassa. Nella decisione di avvio, la Commissione definisce aggregati le«rocce, ghiaie e sabbie estratte allo scopo di fornire massa volumetrica alle opere di costruzione», per quanto molti materiali soggetti a tassazione dell'AGL sarebbero invece utilizzati per scopi diversi dall'«apportare massa volumetrica alle opere di costruzione», come è il caso della pietra da costruzione non tagliata impiegata per le murature, il pietrame per scogliere, le massicciate ferroviarie, la pietra ad elevato coefficiente di levigabilità accelerata («CLA») per asfalto anti slittamento, e via di seguito. La BAA riferisce che l'autorità britannica garante della concorrenza ha esaminato il mercato degli aggregati in numerose occasioni e, in generale, è giunta alla conclusione che materiali speciali come le massicciate delle strade ferrate e la pietra CLA siano scambiati su mercati diversi tra loro, così come è diverso il mercato degli «aggregati per l'edilizia» in quanto vengono destinati a utilizzi diversi e non vi è intercambiabilità, né dal lato della domanda, né dal lato dell'offerta<a> (<span>33</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>La BAA ritiene che tre delle esenzioni per le quali la Commissione ha concluso positivamente l'esame nella decisione di avvio siano selettive, e segnatamente: l'esenzione degli scarti di costruzione riciclati; degli aggregati derivanti dagli scavi eseguiti per la costruzione di strade, linee ferroviarie, edifici ecc., e degli scarti/sottoprodotti industriali. La BAA afferma che per quanto riguarda l'obiettivo di «dirottare la domanda» queste tre categorie di materiali esentati si trovano in posizione analoga, fra gli altri, degli scarti/sottoprodotti del caolino, dell'ardesia e del carbone, riguardo ai quali la Commissione ha espresso i propri dubbi nella decisione di avvio.</p></td></tr></tbody></table>
c) Osservazioni ricevute da Lantoom Quarry il 16 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>Lantoom Quarry sostiene che la decisione di avvio ha creato incertezza e ha avuto un impatto sugli investimenti e l'occupazione.</p></td></tr></tbody></table>
4. OSSERVAZIONI PERVENUTE DAL REGNO UNITO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno fornito osservazioni circostanziate in merito ai dubbi sollevati nella decisione di avvio e informazioni supplementari, nonché motivi di compatibilità per le esenzioni oggetto di indagine.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>Non è pervenuta alcuna osservazione da parte delle autorità britanniche in merito al contenuto della decisione di avvio in sé. Per comodità di esposizione, le osservazioni e le informazioni ricevute sono riportate nelle sezioni di pertinenza della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
5. VALUTAZIONE DELLA MISURA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>La Commissione ha già deciso con l'adozione della decisione di avvio di non sollevare alcuna obiezione in merito alle esenzioni, alle esclusioni e agli sgravi fiscali stabiliti nelle sezioni 17(2)(b), 17(2)(c), 17(2)(d), 17(3)(b), 17(3)(c), 17(3)(d) e 17(3)(da), 17(4)(d) e 17(4)(e), nella sezione 17(4)(a) (nella misura in cui il materiale esentato consista interamente di carbone, lignite, scisto o ardesia e non sia utilizzato come aggregato), nella sezione 17(4)(c) (qualora consista interamente di scarti), nella sezione 17(4)(f) (eccetto l'argilla), nella sezione 18(2)(a), nella sezione 18(2)(b) (nella misura in cui il materiale non sia utilizzato come aggregato), nella sezione 18(2)(c), nella sezione 30(1)(a), nella sezione 30(1)(b) (nella misura in cui il processo sia esente ai sensi della sezione 18(2)(b) relativa a materiali non utilizzati come aggregati) e nella sezione 30(1)(c) del Finance Act 2001, modificato dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007, in riferimento all'AGL, poiché la Commissione ha ritenuto che essi non configurano aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato. Pertanto, la Commissione non valuterà detti esenzioni, esclusioni e sgravi fiscali previsti dal Finance Act 2001, modificato dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007, in riferimento all'AGL, e limiterà la sua valutazione alle esenzioni oggetto d'indagine.</p></td></tr></tbody></table>
5.1. VALUTAZIONE DELLE OSSERVAZIONI RICEVUTE IN MERITO AL CONTENUTO DELLA DECISIONE DI AVVIO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>Come sopra riportato nel considerando 59, la BAA è dell'avviso che l'esenzione degli scarti di costruzione riciclati, degli aggregati derivanti dagli scavi eseguiti per la costruzione di strade, linee ferroviarie, edifici ecc., e degli scarti/sottoprodotti industriali non rientri nella logica dell'AGL, se si considera l'obiettivo di «dirottare la domanda».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio, la Commissione è giunta alla conclusione che gli aggregati riciclati e gli aggregati di recente estrazione non si trovano in una situazione analoga alla luce dell'obiettivo dell'AGL, e la distinzione operata fra aggregati riciclati e aggregati di recente estrazione deriva dalla natura e dalla logica dell'AGL. È chiaro che l'uso di aggregati riciclati, quand'anche il processo di riciclo fosse meno rispettoso dell'ambiente a fronte dell'estrazione di nuovi aggregati, evita che sia estratta la medesima quantità di nuovi aggregati. Inoltre, incentivare l'uso di materiali di risulta di alcune attività che in ogni caso verrebbero effettuate contribuisce chiaramente a ridurre l'accumulo di scarti ed evita che venga estratta la medesima quantità di nuovi aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>Pertanto, i tre casi di esenzione di cui sopra, contribuiscono a ottenere un maggiore beneficio per l'ambiente evitando ulteriori attività di estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>Varie parti interessate hanno osservato a questo proposito che ci sono stati casi di intensificazione dell'attività estrattiva al solo fine di ottenere aggregati da destinare alla vendita. Tuttavia, questi sono chiari casi di abuso che dovrebbero essere segnalati e disciplinati dal diritto britannico e non rientrano nella fattispecie oggetto della normativa sugli aiuti di Stato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>Le ragioni all'origine dei dubbi espressi dalla Commissione nella decisione di avvio in merito, tra l'altro, agli scarti/sottoprodotti del caolino, dell'ardesia e del carbone, non influiscono sulla valutazione delle suddette tre esenzioni. Essenzialmente, i dubbi sollevati dalla Commissione non precludono i risultati finali del procedimento di indagine formale e i materiali oggetto delle esenzioni sono diversi e danno luogo a circostanze diverse.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>Il sig. Bird evidenzia come alcuni materiali esentati dall'AGL siano utilizzati come aggregati, il che prova che le esenzioni da detta tassa aiutano a perseguire la sua finalità di tutela ambientale, dal momento che essi sostituiscono efficacemente gli aggregati di recente estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>I dati forniti dalle autorità britanniche, di seguito esposti al considerando (143) mostrano che il numero delle cave che producono materiali esenti non è aumentato in seguito all'introduzione dell'AGL, ma è di fatto diminuito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Una delle cave elencate dal sig. Bird fra quelle che avrebbero prodotto soltanto roccia di ardesia e non ardesia per manti di copertura, in effetti, e stando a quanto indicato dal suo stesso sito web, sarebbe un produttore di ardesia per manti di copertura. Per quanto concerne l'altra cava, le autorità britanniche si sono impegnate a indagare sul materiale realmente prodotto e, in base all'esito dell'indagine, procederanno all'applicazione della normativa nazionale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>Le autorità britanniche e la BAA hanno affermato di non avere informazioni sulla riapertura di vecchie cave di caolino dismesse. Le autorità britanniche non sono a conoscenza di alcun permesso concesso in tal senso, e ai due produttori di caolino e argilla plastica non risultano le suddette riaperture.</p></td></tr></tbody></table>
5.2. AIUTI DI STATO AI SENSI DELL'ARTICOLO 107, PARAGRAFO 1, DEL TRATTATO (EX ARTICOLO 87, PARAGRAFO 1, DEL TRATTATO CE)
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>Ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE, una misura costituisce aiuto di Stato se risultano soddisfatte quattro condizioni: la misura conferisce un vantaggio ai beneficiari, favorisce talune imprese o talune produzioni (selettività), è finanziata dallo Stato ovvero mediante risorse statali, rischia di incidere sugli scambi tra Stati membri e di falsare la concorrenza nel mercato interno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(74)</p></td><td><p>Secondo una costante giurisprudenza, il concetto di aiuto è più ampio di quello di sovvenzione. Esso vale a designare non soltanto prestazioni positive, ma anche interventi i quali, in varie forme, alleviano gli oneri che normalmente gravano sul bilancio di un'impresa e che di conseguenza, senza essere sovvenzioni in senso stretto, ne hanno la stessa natura e producono identici effetti<a> (<span>34</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(75)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il criterio della selettività del vantaggio, si deve esaminare se, nell'ambito di un dato regime giuridico, un provvedimento statale sia idoneo a favorire talune imprese o talune produzioni ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE rispetto ad altre imprese che si trovano in una situazione di fatto e di diritto analoga alla luce dell'obiettivo perseguito dal provvedimento di cui trattasi<a> (<span>35</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(76)</p></td><td><p>Tuttavia, non soddisfa tale condizione di selettività un provvedimento che, sebbene costitutivo di un vantaggio per il suo beneficiario, sia giustificato dalla natura o dalla struttura generale del sistema nel quale si inserisce<a> (<span>36</span>)</a>. Uno Stato membro può quindi dimostrare che tale misura discende direttamente dai principi informatori o basilari del suo sistema tributario.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(77)</p></td><td><p>Per valutare il carattere selettivo del vantaggio concesso dal provvedimento di cui trattasi, è importante determinare il contesto di riferimento, dal momento che l'esistenza stessa di un vantaggio può essere accertata solo rispetto a detto contesto di riferimento<a> (<span>37</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(78)</p></td><td><p>In sintesi, la selettività può essere valutata seguendo un approccio in tre fasi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>determinare il sistema di riferimento (o sistema di tassazione normale) nel quale si identificano il principio di tassazione normale dell'AGL e il suo obiettivo (ambientale);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>stabilire se la differenziazione fiscale costituisca una deroga al regime normale di tassazione in quanto introduce differenziazioni tra gestori che si trovano in una situazione di fatto e di diritto analoga; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>in caso di situazione di fatto e di diritto analoga, la differenziazione fiscale non costituisce deroga se può essere giustificata dall'obiettivo del regime fiscale. In assenza di tale giustificazione la misura dovrebbe essere ritenuta, di fatto, selettiva. Nel giustificare la differenziazione fiscale si può invocare unicamente il meccanismo intrinseco al regime fiscale necessario al raggiungimento dell'obiettivo perseguito. A questo proposito, non possono essere presi in considerazione obiettivi estranei al regime fiscale.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(79)</p></td><td><p>Come confermato dal Tribunale<a> (<span>38</span>)</a>, il quadro di riferimento, alla luce del quale debbono essere determinate la tassazione normale e l'esistenza di eventuali vantaggi selettivi, è costituito dall'AGL in quanto tale, la quale ha istituito un regime fiscale specifico applicabile al settore degli aggregati nel Regno Unito. È quindi in rapporto a tale regime di tassazione normale e al principio dell'AGL che si deve valutare se le differenziazioni fiscali sono giustificate.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(80)</p></td><td><p>La Commissione ha esaminato il Finance Act 2001, modificato con effetto retroattivo dal Finance Act 2002. Poiché l'AGL è una tassa con carattere permanente, la Commissione ha anche preso in esame l'esenzione prevista nella sezione 17(3)(da), introdotta dal Finance Act 2007.</p></td></tr></tbody></table>
5.3. TASSAZIONE NORMALE AI SENSI DELL'AGL E SUO OBIETTIVO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(81)</p></td><td><p>L'AGL è una tassa sugli aggregati. La sezione 16, sottosezioni (1) e (2), del Finance Act 2001 istituisce una tassa sugli aggregati tassabili che siano oggetto di sfruttamento commerciale nel Regno Unito, a partire dalla data di entrata in vigore della legge.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(82)</p></td><td><p>L'AGL è entrata in vigore il 1<span>o</span> aprile 2002. La sezione 19 definisce cosa costituisce sfruttamento commerciale. Sono previsti quattro tipi di sfruttamento commerciale: a) la rimozione dell'aggregato dal suo luogo di origine; b) la stipula di un contratto di fornitura; c) l'uso per scopi di costruzione; o d) la miscelazione con qualsivoglia materiale o sostanza diversi dall'acqua.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(83)</p></td><td><p>Per quanto attiene la nozione di aggregati, le autorità britanniche hanno confermato in numerose occasioni che l'AGL non è concepita come una tassa su tutti i minerali o persino su tutte le rocce, ghiaie e sabbie estratte, ma soltanto sulle rocce, ghiaie e sabbie estratte allo scopo di dare massa volumetrica alle opere in costruzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(84)</p></td><td><p>Ciò è ulteriormente confermato dai lavori preparatori dell'AGL<a> (<span>39</span>)</a>. Detti lavori confermano che sin dal principio, l'AGL intendeva essere una tassa sugli aggregati e non su qualsiasi minerale estratto. Questo è stato anche riconosciuto dal Tribunale<a> (<span>40</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(85)</p></td><td><p>Come sopra indicato al considerando 14, gli aggregati sono materiali generalmente granulari o particellari che, essendo fisicamente e chimicamente inerti, si prestano a essere utilizzati — soli o mescolati a cemento, calce o bitume, come calcestruzzo, pietrame stradale, asfalto o strati drenanti, o come materiali da riporto o per massicciate. Gli aggregati naturali sono le rocce, le sabbie o le ghiaie, per quanto, i materiali usati come aggregati possano anche servire ad altri scopi. In altri termini, ai fini dell'applicazione dell'AGL il fatto che un determinato materiale sia considerato o no un aggregato dipenderà dall'uso che se ne fa e non dalla sua composizione geologica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(86)</p></td><td><p>Durante la stesura della legislazione sull'AGL, le autorità britanniche si sono rese conto che sarebbe stato difficile definire l'ambito di applicazione della tassa in base all'utilizzo del materiale da tassare, poiché l'uso previsto per il prodotto avrebbe potuto variare dopo la data di esigibilità della tassa<a> (<span>41</span>)</a>. Al fine di risolvere tale difficoltà, le autorità britanniche hanno optato per un'altra tecnica. Piuttosto che adottare una definizione precisa del termine «aggregato» o criteri generali di tassazione, il Finance Act 2001 comincia sottoponendo a tassazione le sabbie, le ghiaie e le rocce, ma poi ne limita l'ambito di applicazione e la portata, prevedendo esclusioni, esenzioni e sgravi fiscali per le rocce, le sabbie e le ghiaie che sono usate per taluni scopi o che sono sottoposte a taluni trattamenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(87)</p></td><td><p>L'obiettivo perseguito dall'AGL è garantire che l'impatto ambientale dell'estrazione degli aggregati (in particolare i danni alla biodiversità e il degrado visivo) si ripercuota sui prezzi in modo da promuovere un'estrazione e un utilizzo più efficiente degli aggregati. L'AGL è anche intesa a incoraggiare un dirottamento della domanda dagli aggregati di prima estrazione verso aggregati di sostituzione, come gli aggregati riciclati e gli aggregati che sono sottoprodotti o prodotti di scarto di certi processi estrattivi o industriali. Il dirottamento della domanda, a sua volta, ridurrebbe il fabbisogno di aggregati di nuova estrazione, limitando in tal modo i danni ambientali associati all'attività estrattiva.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(88)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio, la Commissione ha ritenuto che fosse necessario determinare l'obiettivo perseguito dal regime fiscale dell'AGL senza fare riferimento alla terminologia di aggregati vergini o primari, ma in base al suo contenuto. La terminologia è descritta dettagliatamente nei considerando 64 e 65 della decisione di avvio.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(89)</p></td><td><p>A prescindere dalla terminologia usata, le autorità britanniche operano una distinzione fra gli aggregati (di nuova estrazione) estratti ai fini del loro utilizzo come aggregati, e altri materiali non appositamente estratti come aggregati o che sono il risultato inevitabile di altre attività non finalizzate all'estrazione di aggregati, ma che comunque possono fungere da prodotti di sostituzione all'uso di materiali specificamente estratti a tale scopo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(90)</p></td><td><p>Tenendo conto dei chiarimenti forniti dalle autorità britanniche, nella decisione di avvio la Commissione è giunta alla conclusione che il principio di tassazione normale dell'AGL consiste nel tassare le rocce, le sabbie e le ghiaie (di nuova estrazione) destinate ad essere utilizzate come aggregati e che dal 1<span>o</span> aprile 2002 sono destinate allo sfruttamento commerciale nel Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(91)</p></td><td><p>Per quanto concerne il suo obiettivo, la Commissione ha osservato che l'AGL è intesa a integrare i costi ambientali nel prezzo degli aggregati per rendere il loro utilizzo più efficiente. Inoltre, essa mira a spostare la domanda dagli aggregati di rocce, ghiaie e sabbie estratti per lo sfruttamento nell'industria delle costruzioni, verso aggregati riciclati o aggregati che sono sottoprodotti o prodotti di scarto di taluni processi estrattivi o industriali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(92)</p></td><td><p>La Commissione ha ricevuto osservazioni circostanziate dalle parti interessate in merito al principio di tassazione normale e all'obiettivo dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
5.4. OSSERVAZIONI RICEVUTE SUL PRINCIPIO DI TASSAZIONE NORMALE E SULL'OBIETTIVO DELL'AGL
a) Osservazioni ricevute dalla BAA il 15 settembre 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(93)</p></td><td><p>La BAA ha ribadito le dichiarazioni esposte nelle precedenti comunicazioni in merito all'intrinseca illogicità dell'AGL. La BAA sostiene che non esiste una definizione chiara di aggregati che spieghi l'ambito di applicazione della tassa. La BAA afferma che l'AGL è applicata a svariati materiali che esulano dall'ambito della definizione prevista nella decisione di avvio, ossia materiali utilizzati per scopi diversi dall'«apportare massa volumetrica alle opere in costruzione», o usati come calcestruzzo, pietrame stradale, asfalto o strati drenanti, o come materiali da riporto o per massicciate. La BAA ritiene che il pietrame utilizzato per le opere di difesa costiera, che è soggetto a tassazione, non sia utilizzato per dare massa volumetrica alle opere in costruzione ed è molto più grande e pesante degli aggregati usati per il calcestruzzo o per gli altri usi elencati. Inoltre, la pietra da costruzione non tagliata è tassata dall'AGL pur essendo usata per la costruzione di murature in edifici e muretti a secco tradizionali (ossia muri usati come confine nei campi) anziché per gli altri usi elencati. A detta della BAA, non si può affermare che i suddetti materiali siano «aggregati» e che l'ardesia per manti di copertura, la pietra da costruzione tagliata o l'argilla usata per la fabbricazione di laterizi non lo siano. Tutti questi materiali sono rocce estratte dal suolo, ma utilizzate per scopi diversi e non sono intercambiabili. Inoltre, si presume che non vi sia una motivazione di tipo ambientalistico per definire alcuni di questi materiali come «aggregati» e altri no.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(94)</p></td><td><p>La BAA sostiene che basare le esenzioni sulla composizione geologica dei materiali sia problematico, poiché in termini geologici argilla, ardesia e scisto coprono un'ampia varietà geologica di rocce estratte da cave che non potrebbero produrre tegole in ardesia per manti di copertura o prodotti ceramici. Tuttavia, dal punto di vista geologico questi materiali sono comunque classificati come argilla, ardesia e scisto esenti. La BAA ha trasmesso alcune dichiarazioni della geologa Rachel Hardie, specialista in materia, secondo la quale la scelta dei termini geologici usati per differenziare le rocce è stata inadeguata. Inoltre, le esenzioni previste per i materiali composti principalmente da determinati gruppi geologici aggiungono persino maggiori difficoltà. A questo proposito, la BAA ha presentato una relazione stilata nel 2003 dalla British Geological Society, su richiesta delle autorità fiscali britanniche, al fine di fornire assistenza ai funzionari incaricati di applicare le esenzioni per l'ardesia, lo scisto e l'argilla secondo criteri geologicamente corretti (in prosieguo la «relazione»). La relazione ha lo scopo di fornire una definizione di ardesia, scisto e argilla in base alle loro caratteristiche e all'origine geologica utile per le autorità fiscali del Regno Unito. Tuttavia, in essa si legge che «la scelta originale di detti termini ai fini dell'applicazione della legge si ritiene sia basata sul loro utilizzo come materie prime minerali dal punto di vista economico, piuttosto che come entità geologiche» e che «l'argilla, l'ardesia, l'argillite e lo scisto sono presenti in ampie aree del Regno Unito» e spesso l'ardesia è «intercalata con filoni di arenarie».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(95)</p></td><td><p>La BAA sostiene che le autorità britanniche hanno considerato l'ardesia e l'argillite come sinonimi e che, di conseguenza, l'intera famiglia di rocce sia stata considerata esente. Inoltre, la BAA reputa che le definizioni dei tre materiali identificati dalla relazione siano molto restrittive e che anche altri minerali potrebbero essere classificati come ardesia, scisto o argilla. Ad esempio le rocce di ardesia con il «clivaggio» necessario per la fabbricazione di tegole sono relativamente rare, mentre si possono trovare maggiori quantità di rocce con un clivaggio ardesiaco minore che le rende inadatte allo sfaldamento, per quanto siano comunque classificate come ardesia. La BAA aggiunge, in parte citando la relazione, che l'ardesia viene anche estratta come materiale per decorazioni in architettura, ossia come pietra decorativa, rivestimenti murali, pavimentazioni, davanzali, camini, piani per tavoli e oggetti ornamentali per la casa o il giardino, per i quali il clivaggio ardesiaco conterebbe meno del taglio e della levigatura. La BAA fa l'esempio di una cava di ardesia che estrae un tipo di ardesia diversa da quella destinata ai manti di copertura, per la quale non è chiaro se detto materiale dovrebbe essere classificato come ardesia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(96)</p></td><td><p>La BAA sostiene che, sulla base dell'esperienza acquisita, si ricorre al parere di un geologo specializzato per verificare il tipo di roccia presente in una cava ai fini dell'applicazione dell'AGL e se questa rientri nei casi di esenzione previsti dalla legge.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(97)</p></td><td><p>La BAA dichiara che sebbene non abbia alcuna informazione riguardo all'evoluzione dei cumuli dei residui di ardesia e scisto dopo l'introduzione dell'AGL, i cumuli dei sottoprodotti della lavorazione degli aggregati tassati sono aumentati. La BAA cita l'esempio di tre cave nelle quali si sono formati cumuli di sottoprodotti. Una cava ha dovuto smaltire oltre un milione di tonnellate di sottoprodotti, mentre un'altra ha dovuto investire due milioni di GBP nella costruzione di un nuova struttura per poter procedere alla lavorazione e alla vendita dei propri sottoprodotti.</p></td></tr></tbody></table>
b) Osservazioni ricevute dalla BAA il 17 gennaio2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(98)</p></td><td><p>A detta della BAA, quando le autorità britanniche hanno sospeso le esenzioni dall'AGL, per le quali la Commissione aveva espresso dei dubbi nella decisione di avvio, di fatto hanno introdotto due nuove esenzioni, ossia l'esenzione per l'argilla e l'ardesia utilizzate per la fabbricazione di prodotti ceramici per l'edilizia e quella per il gesso impiegato per intonaci e cartongesso. La BAA ritiene che alla luce della logica ambientalistica dell'AGL, i suddetti materiali non possano essere considerati diversamente da altri materiali oggetto di tassazione. La BAA afferma che i suddetti materiali debbano essere trattati alla stessa stregua delle rocce, sabbie e ghiaie estratte per scopi di costruzione ed è del parere che queste ulteriori esenzioni costituiscano aiuti di Stato che la Commissione non potrebbe considerare compatibili, in quanto non soddisfano le relative condizioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(99)</p></td><td><p>Secondo la BAA, l'estrazione di argilla e ardesia utilizzate per la fabbricazione di prodotti ceramici per l'edilizia potrebbe essere ridotta utilizzando prodotti per la fabbricazione del calcestruzzo ottenuti dagli scarti/sottoprodotti dell'attività estrattiva (che spesso è tassata).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(100)</p></td><td><p>La BAA ritiene che il fatto che l'argilla subisca una trasformazione chimica quando viene utilizzata nella fabbricazione di laterizi e altri prodotti ceramici per l'edilizia sia irrilevante sotto il profilo ambientale.</p></td></tr></tbody></table>
c) Osservazioni ricevute da Cloburn Quarry il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(101)</p></td><td><p>Cloburn Quarry dichiara di estrarre granito e grovacca. Quest'ultima è utilizzata per gli aggregati antislittamento con coefficiente di levigabilità accelerata (CLA) superiore a 70. Poiché non esiste alcuna esenzione per i sottoprodotti di questo materiale, si stanno formando grandi accumuli di polvere di grovacca che in futuro costituiranno un grosso problema.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(102)</p></td><td><p>Cloburn Quarry dichiara che recentemente i volumi delle vendite della cava sono scesi da 1,3 milioni di tonnellate negli anni 2007/2008 a 0,5 milioni di tonnellate. Il calo nelle vendite sarebbe dovuto più alla vendita di materiali esenti da parte delle cave concorrenti che agli effetti della recessione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(103)</p></td><td><p>Secondo Cloburn Quarry, l'AGL riduce la possibilità che i materiali estratti nelle cave possano competere a livello nazionale con gli aggregati d'importazione, dato che i loro sottoprodotti sono venduti altrove senza che siano sottoposti a tassazione, e sui mercati esteri rispetto alle cave che non devono pagare una tassa analoga.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(104)</p></td><td><p>Cloburn Quarry sostiene che l'AGL ha dato origine a un mercato depresso, ossia a prezzi bassi per gli aggregati, e che le cave che beneficiano del regime di esenzione possono trasportare i loro materiali su maggiori distanze.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(105)</p></td><td><p>Secondo Cloburn Quarry, nel 2013 si è verificato un calo delle vendite pari a 50 000 tonnellate di aggregati dovuto all'attività delle cave che operano in regime di esenzione. Esiste un problema specifico riguardo ai giacimenti di ardesia che sono oggetto di sfruttamento in grandi cantieri edili, in particolare lungo il corridoio Glasgow-Edimburgo. Sono state utilizzate circa un milione di tonnellate di ardesia per la costruzione di strade. Ciò ha avuto delle ripercussioni sulla competitività, perché le altre cave non potevano vendere i loro sottoprodotti di basso valore. Inoltre, gli aggregati di colore rosso chiaro della cava sono in concorrenza con l'ardesia decorativa color rosso prugna, che è esente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(106)</p></td><td><p>Il suddetto gestore sostiene di essersi confrontato con la concorrenza e di aver perso delle gare di appalto a vantaggio di cave che sospetta beneficino di un'esenzione dall'AGL. A suo dire, uno degli appalti è stato aggiudicato a una cava che aveva ricevuto la concessione per coltivare un giacimento di ardesia esente per l'estrazione di aggregati. Secondo la stessa cava, vi era la disponibilità di almeno 800 000 tonnellate di ardesia che avrebbero potuto essere vendute a termine all'appaltatore principale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(107)</p></td><td><p>La cava ha inoltre presentato un elenco di osservazioni generali sull'assenza di finalità ambientaliste dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
d) Osservazioni ricevute da Blinkbonny Quarry (Borders) Ltd. (in prosieguo «Blinkbonny Quarry») l'8 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(108)</p></td><td><p>Blinkbonny Quarry riferisce di dover affrontare la concorrenza di una cava che, probabilmente, vende materiale esente aggiunto al calcestruzzo premiscelato e che quindi sarebbe in grado di praticare prezzi inferiori. Essa ritiene che se non fosse stato per l'esenzione, la cava concorrente non avrebbe aperto e non sarebbe stata in grado di competere sul mercato. Blinkbonny Quarry sostiene che l'esenzione consentirebbe ai suoi concorrenti di trasportare il proprio materiale su distanze maggiori con conseguenti danni ambientali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(109)</p></td><td><p>Blinkbonny Quarry ha inoltre fornito una serie di osservazioni in risposta alla decisione di avvio. Essa sostiene che la misura in questione favorisca coloro che beneficiano delle esenzioni, consentendo loro di vendere i propri prodotti sul mercato libero senza dover sostenere gli stessi costi che gravano su chi non beneficia di detto vantaggio.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(110)</p></td><td><p>Blinkbonny Quarry ritiene che l'AGL sia venuta meno al suo obiettivo ambientale poiché ha dato luogo alla creazione di un materiale più economico che viene trasportato su distanze maggiori e che incentiva l'estrazione di aggregati esenti al solo fine di produrre materiali più economici che non sono sottoprodotti o prodotti di scarto. Inoltre, Blinkbonny Quarry sostiene che lo scisto e l'ardesia esenti sono venduti come aggregati per scopi di costruzione e che, a causa dell'esenzione, si stiano estraendo maggiori quantità di scisto e ardesia destinati ad essere utilizzati come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
e) Osservazioni ricevute da Kinegar Quarries Ltd (in prosieguo «Kinegar Quarries») il 15 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(111)</p></td><td><p>Kinegar Quarries sostiene che tutte le cave producono aggregati di scarso valore. A suo avviso, non fa alcuna differenza che il prodotto sia ardesia che viene esportata in tutto il mondo o un aggregato ordinario impiegato nel raggio di 15 miglia dalla cava. Kinegar Quarries afferma che poiché gli aggregati sono prodotti secondari, questi possono essere utilizzati in svariati modi e hanno sempre avuto un prezzo basso. Kinegar Quarries aggiunge altresì che il costo degli aggregati è contenuto perché si tratta dei sottoprodotti di materiali di maggior valore, e che per mantenere l'equilibrio delle scorte il prezzo viene stabilito in funzione della domanda e dell'offerta. Tuttavia, fino al momento dell'introduzione dell'AGL, gli aggregati avevano sempre generato reddito. Successivamente, gli aggregati secondari hanno dovuto competere con gli aggregati che beneficiano dell'esenzione e, in determinate circostanze, non ci sono riusciti. Tuttavia, la produzione di aggregati secondari non è calata perché esiste una richiesta di prodotti di alta qualità. Semplicemente, non possono essere venduti nella stessa misura. Ciò porterebbe all'aumento degli accumuli di aggregati secondari. Kinegar Quarries ritiene anche che non vi siano benefici ambientali a causa del maggior traffico di aggregati trasportati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(112)</p></td><td><p>Kinegar Quarries sostiene che il governo britannico aveva cercato di assicurarsi che i produttori di materiali diversi dagli aggregati potessero vendere i loro sottoprodotti come aggregati esenti, limitando le giacenze di sottoprodotti. Si ritiene che tale obiettivo sia stato raggiunto tramite le esenzioni concesse ai produttori di materiali diversi dagli aggregati (e a un numero crescente di produttori di aggregati) per prodotti che di fatto dovrebbero essere chiamati aggregati, poiché sono venduti per gli stessi scopi dei materiali venduti dai produttori di aggregati. Ad ogni buon conto, ora i sottoprodotti non sono più accumulati dai produttori di materiali diversi dagli aggregati, ma dai produttori di aggregati che sono oggetto di tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(113)</p></td><td><p>Kinegar Quarries menziona il fatto che a seguito dell'introduzione dell'AGL il volume di vendite dei suoi aggregati secondari ha subito un calo, passando da oltre 50 000 tonnellate nel 2007 a 9 000 tonnellate nel 2013, fatto che non può essere attribuito unicamente alla recessione economica. Ritiene di non essere più in grado di competere con gli aggregati esentati perché le sue quotazioni sono superiori di 1,5- 2,0 GBP rispetto a quelle dei concorrenti.</p></td></tr></tbody></table>
f) Osservazioni ricevute da Torrington Stone Ltd. (Beam Quarry & Vyse Quarry) ( in prosieguo «Torrington Stone» ) il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(114)</p></td><td><p>Torrington Stone dichiara che oggi, se le sue due cave non appartenessero allo stesso proprietario, a causa dell'introduzione dell'AGL non potrebbero essere competitive. Ritiene che i clienti basino la scelta dei loro acquisti sulla descrizione dei materiali, ad esempio la qualità e le dimensioni, piuttosto che sulla geologia dei materiali. I clienti non sanno se un materiale è tassato o meno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(115)</p></td><td><p>Una delle cave produce principalmente scisto con sottoprodotti di argillite, mentre l'altra cava produce principalmente arenaria a grossi grani con residui di scisto. Tutti i suddetti materiali sono venduti come aggregati. Il sottoprodotto di argillite non può essere venduto con profitto e quindi viene inviato in discarica.</p></td></tr></tbody></table>
g) Osservazioni ricevute dalla Mineral Products Association Ltd. (in prosieguo la «Mineral Products Association») il 2 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(116)</p></td><td><p>La Mineral Products Association afferma che la capacità di alcuni gestori di estrarre materiali esenti, per esempio scisto e ardesia, allo scopo di approvvigionare il mercato degli aggregati sia contraria ai principi originari dell'AGL. L'associazione sostiene che i materiali estratti per essere utilizzati come aggregati dovrebbero essere soggetti all'AGL e che le esenzioni dovrebbero essere limitate agli aggregati non usati come tali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(117)</p></td><td><p>L'associazione afferma che i materiali derivanti da specifici processi di combustione, o di fusione e raffinazione dei metalli sono autentici sottoprodotti di detti processi e dovrebbero essere esentati perché soddisfano l'obiettivo che sottende all'AGL: incentivare l'uso di materiali riciclati e la gestione razionale delle risorse. Al contrario, le esenzioni concesse allo scisto, all'ardesia e ad altri materiali estratti hanno provocato distorsioni sul mercato locale perché hanno portato alla sostituzione dei materiali tassati con quelli non tassati.</p></td></tr></tbody></table>
h) Osservazioni ricevute dalla BAA il 10 gennaio2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(118)</p></td><td><p>La BAA sostiene che l'obiettivo ambientale dell'AGL sia quello di dirottare la domanda verso gli scarti/sottoprodotti piuttosto che l'applicazione del principio «chi inquina paga», come stabilito dalla Commissione nella decisione di avvio. Questo obiettivo primario, ossia il principio «chi inquina paga», se fosse di fatto applicato, comporterebbe un approccio selettivo ai materiali (al «settore degli aggregati» ma non alle altre attività di estrazione mineraria), che inevitabilmente costituirebbe aiuto di Stato. Di converso, l'obiettivo ambientale dell'AGL intende promuovere il ricorso ad aggregati che costituiscono sottoprodotti o scarti derivanti da taluni processi di fabbricazione, o ad aggregati riciclati per ridurre in tal modo il ricorso agli aggregati di cava (logica del dirottamento della domanda).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(119)</p></td><td><p>La BAA afferma che l'effetto di una pretesa logica del «dirottamento della domanda» significherebbe, in pratica, limitare l'AGL a rocce, sabbie e ghiaie usate per aggiungere massa volumetrica alle opere di costruzione e, che in vista di tale obiettivo, solo i sottoprodotti o i prodotti di scarto in grado di sostituire i materiali di prima estrazione dovrebbero beneficiare dell'esenzione. Tuttavia, la BAA sottolinea che tale limitazione non è il principio guida della tassazione dell'AGL che consente di tassare i materiali che non possono essere sostituiti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(120)</p></td><td><p>La BAA ritiene che anche se venissero eliminate le esenzioni oggetto di indagine, l'ambito di applicazione dell'AGL non sarebbe coerente con la sua logica ambientale, ossia la logica del «dirottamento della domanda». Secondo la BAA, l'eliminazione delle esenzioni per i sottoprodotti/scarti renderebbe l'AGL meno in linea col suo obiettivo ambientale. Al contrario, la BAA sostiene che l'eliminazione delle esenzioni per i materiali estratti per «l'uso come aggregati», come l'ardesia e lo scisto, sarebbe in linea con l'obiettivo ambientale dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(121)</p></td><td><p>La BAA ritiene che a riprova del fatto che l'ambito di applicazione dell'AGL non corrisponda al suo obiettivo ambientale di «dirottamento della domanda», i sottoprodotti/scarti della calce, della pietra da taglio per opere di costruzione e i materiali impiegati per le massicciate delle strade ferrate e la pietra CLA, per i quali non vi sono materiali sostitutivi, sono tassati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(122)</p></td><td><p>La BAA sostiene che l'ambito di applicazione dell'AGL sia troppo distante dalla sua logica ambientale. Questo sarebbe dovuto al fatto che alcuni dei materiali non tassati potrebbero essere sostituiti da sottoprodotti o prodotti di scarto. A titolo di esempio, si cita l'argilla usata per la fabbricazione di laterizi e l'argilla plastica impiegata per la produzione di tegole.</p></td></tr></tbody></table>
i) Osservazioni ricevute dalla BAA il 17 gennaio2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(123)</p></td><td><p>La BAA ha presentato una copia della<span>Cornish Building Stone and Slate Guide 2007</span> (Guida sulle pietre e l'ardesia da costruzione della Cornovaglia 2007) e ha fatto osservare che in questa pubblicazione diverse cave di granito e ardesia pubblicizzano la propria attività di produttori di pietre similari e pietre da costruzione. La BAA sostiene che la guida evidenzia che le esenzioni dall'AGL non sono coerenti con la sua logica, vale a dire ottenere il dirottamento della domanda dai materiali estratti per essere usati come aggregati verso prodotti di scarto utilizzabili in quanto aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(124)</p></td><td><p>La BAA ritiene che vi siano prove del fatto che la disponibilità di esenzioni per i sottoprodotti/scarti delle cave di caolino abbia incoraggiato l'intensificazione dell'estrazione rispetto al materiale richiesto al solo scopo di beneficiare delle esenzioni per i presunti sottoprodotti, ossia granito di alta qualità<a> (<span>42</span>)</a>. La BAA sostiene altresì che vi siano prove del fatto che alcuni gestori di cave di caolino concentrano la loro attività sull'estrazione di questi presunti sottoprodotti, piuttosto che sul caolino originale<a> (<span>43</span>)</a>. La BAA fa riferimento al messaggio di posta elettronica inviatole da un gestore di cava<a> (<span>44</span>)</a> secondo il quale dopo l'entrata in vigore dell'AGL la sua impresa avrebbe affrontato gravi difficoltà nel competere con gli aggregati prodotti dalle cave di caolino, perché gli aggregati provenienti da queste cave sono più economici e hanno conquistato il mercato. Secondo il messaggio di posta elettronica, gli aggregati venduti dalle cave di caolino sono pietre che hanno un valore elevato e non un prodotto secondario o un sottoprodotto. La produzione della cava di proprietà del suddetto gestore si è dimezzata e da nove anni non consegue utili. I materiali di scarto prodotti non hanno mercato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(125)</p></td><td><p>La BAA ritiene che il metodo di applicazione dell'AGL nel contesto dell'estrazione della calce sia problematico. L'estrazione della calce in sé non è tassata, mentre i suoi prodotti di scarto o sottoprodotti lo sono. Inoltre, l'AGL si applica ai materiali a granulometria fine, ai sottoprodotti o ai prodotti di scarto di determinate cave che potrebbero essere utilizzati per la fabbricazione di mattoni in calcestruzzo a blocco forato, utilizzabili in sostituzione dei mattoni prodotti con argilla non tassata.</p></td></tr></tbody></table>
j) Osservazioni ricevute da Quarry Products Association Northern Ireland Limited (in prosieguo «QPANI») l'8 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(126)</p></td><td><p>QPANI dichiara di rappresentare circa il 95 % delle imprese operanti nella fornitura di prodotti di cava al settore delle costruzioni nell'Irlanda del Nord. QPANI sostiene che, sin dal principio, l'AGL ha avuto un impianto difettoso, poiché i materiali avrebbero dovuto essere tassati in base al loro uso, e non in base alla loro natura geologica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(127)</p></td><td><p>QPANI ritiene che non dovrebbe esserci l'esenzione dalla tassa sugli aggregati per lo scisto e l'ardesia impiegati come aggregati. L'ardesia e lo scisto sono usati come aggregati nei mercati delle costruzioni del Regno Unito e possono avere ripercussioni importanti sui mercati locali nei quali vengono commercializzati come aggregati. Ciò vale in particolare per l'Irlanda del Nord. Sebbene l'approvvigionamento di ardesia e scisto utilizzati come aggregati possa essere costituito da materiali che sono, in effetti, i sottoprodotti dell'estrazione di materiali destinati ad utilizzi diversi da quelli come aggregati (ad esempio, l'estrazione di ardesia per la produzione di manti di copertura in ardesia), tali materiali vengono anche estratti, principalmente, per l'approvvigionamento dei mercati degli aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(128)</p></td><td><p>QPANI avanza dubbi anche sull'esenzione di materiali che sono composti «principalmente» da carbone, lignite, ardesia o scisto. Secondo QPANI sarebbe più semplice e coerente se si facesse una semplice distinzione fra materiali usati come aggregati, da un lato, e quelli usati per scopi diversi, dall'altro. I materiali usati come aggregati dovrebbero essere soggetti all'AGL, mentre quelli usati per scopi diversi non dovrebbero essere soggetti a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(129)</p></td><td><p>QPANI ritiene che l'AGL abbia dato luogo a danni ambientali dovuti alla possibilità di trasportare su maggiori distanze i materiali esenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(130)</p></td><td><p>QPANI afferma che in Irlanda del Nord siano state importate centinaia di migliaia di tonnellate di scisto provenienti da Donegal, in Irlanda. Lo scisto proveniente dall'Irlanda viene venduto sui mercati delle costruzioni in tutta l'Irlanda del Nord. In alcuni progetti di costruzione lungo il confine con l'Irlanda sono stati utilizzati aggregati esenti classificati come scisto, provenienti dall'Irlanda.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(131)</p></td><td><p>QPANI inoltre fa riferimento alla pietra che viene definita scisto e che pertanto beneficia indebitamente dell'esenzione.</p></td></tr></tbody></table>
k) Osservazioni delle autorità britanniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(132)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ribadiscono la loro posizione secondo la quale le esenzioni e gli sgravi non costituiscono aiuti di Stato. In particolare, sostengono che le distinzioni fatte dalla tassa sono giustificate dalla natura o dall'impianto generale del sistema fiscale e, quindi, non soddisfano la condizione di selettività.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(133)</p></td><td><p>Le autorità britanniche riconoscono la descrizione di aggregati di cui al considerando 8 della decisione di avvio. Concordano, inoltre, con la logica dell'AGL così come descritta nel considerando 67 della decisione di avvio.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(134)</p></td><td><p>Le autorità britanniche riferiscono che il Tribunale, al punto 55 della sentenza del 7 marzo 2012, afferma che: «il principio di tassazione normale sotteso all'AGL riposa solo sulla nozione dello sfruttamento commerciale nel Regno Unito di un materiale assoggettato in quanto “aggregato”». Le autorità britanniche ribadiscono che poiché l'AGL non mira a tassare le rocce, le sabbie o le ghiaie sfruttate per l'uso in processi industriali o agricoli, qualunque tassa pagata sui materiali usati per scopi diversi dall'uso come aggregati sarà recuperabile come credito d'imposta. Secondo la stessa logica, le rocce, le sabbie o le ghiaie estratte, ma non sfruttate per fini commerciali (conformemente alla legislazione) non rientrano nel campo di applicazione della tassa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(135)</p></td><td><p>Il Regno Unito, citando la sentenza del Tribunale, ha spiegato che l'obiettivo dell'AGL: «[…] consiste essenzialmente nel promuovere, nel settore della costruzione, il ricorso ad aggregati che costituiscono sottoprodotti o scarti derivati da taluni procedimenti (aggregati detti anche “secondari”), o ad aggregati riciclati per ridurre in tal modo il ricorso agli aggregati estratti dalle cave (aggregati detti anche “primari”), risorse naturali non rinnovabili, e, quindi, nel limitare i danni all'ambiente legati a tale processo estrattivo (in prosieguo: “l'obiettivo di dirottamento della domanda” o “l'obiettivo ambientale dell'AGL”).»</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(136)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ribadiscono che, sin dal principio, la logica della tassa era stabilita nella Valutazione dell'impatto normativo: «L'obiettivo principale dell'opzione scelta dal governo sarebbe quello di ridurre i costi ambientali dell'attività estrattiva che ricadono sui singoli e più in generale sulle aziende, e incentivare il riciclo.»</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(137)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che L'AGL intende raggiungere il suo obiettivo ambientale in due modi distinti, ma interconnessi. In primo luogo, l'imposizione della tassa aiuta a integrare il costo di alcuni dei danni causati dall'estrazione e dal trasporto degli aggregati. La tassa porta così alla riduzione della domanda di aggregati di prima estrazione a seguito dell'aumento dei costi. In secondo luogo, le esenzioni e gli sgravi sono concessi per gli scarti e i materiali riciclati al fine di favorire il dirottamento della domanda dagli aggregati di prima estrazione verso i suddetti materiali, senza scoraggiare la produzione di materiali che non siano aggregati. Per conseguire l'obiettivo ambientale dell'AGL, si è inteso garantire che vi fossero alternative economicamente vantaggiose agli aggregati di prima estrazione, sottoposti a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(138)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ribadiscono che, attraverso le esenzioni, l'AGL mira a incentivare l'uso di materiali riciclati o sottoprodotti (risultanti da un processo non finalizzato alla produzione di aggregati), in modo da ridurre la domanda di aggregati vergini e, di conseguenza, i danni ambientali associati alla loro estrazione. Le deroghe all'ambito di applicazione della tassa possono rientrare in due categorie: gli aggregati riciclati e i prodotti di scarto o sottoprodotti la cui produzione sia inevitabile. Questi ultimi possono essere definiti come materiali oggetto di sfruttamento commerciale nel Regno Unito, usati come aggregati nel settore delle costruzioni, che costituiscono, tuttavia, la conseguenza inevitabile di un processo produttivo che non è deliberatamente effettuato per produrre aggregati. A loro volta tali prodotti rientrano in due categorie: a) materiali che inevitabilmente derivano dall'estrazione di un minerale che non sia un aggregato; o b) materiali che inevitabilmente derivano da opere di scavo o dragaggio non finalizzate all'estrazione di alcun materiale che sia oggetto di sfruttamento commerciale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(139)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ribadiscono che i materiali che sono estratti per lo sfruttamento commerciale come aggregati, o che sono sottoprodotti di un processo finalizzato alla produzione di aggregati per lo sfruttamento commerciale, si trovano in una situazione di fatto diversa da quella dei materiali esentati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(140)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che, ai sensi delle deroghe di cui sopra, le esenzioni dalla tassa distinguano fra materiali di scarto che costituiscono il sottoprodotto dell'estrazione di un minerale non considerato aggregato, che sono esenti; e materiali di scarto che sono il sottoprodotto dell'estrazione di aggregati (come ad esempio gli scarti di calcare), che rimangono soggetti a tassazione. Tale distinzione, a loro avviso, trae origine dall'obiettivo di scoraggiare l'estrazione di calcare da impiegare come aggregato, senza scoraggiare la produzione di materiali che non siano aggregati. L'AGL scoraggia l'estrazione di aggregati dalla roccia naturale, incentivando, al contempo, l'uso di fonti alternative di aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(141)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che le esenzioni dalla tassa sono decisive per raggiungere la finalità ambientale dell'AGL, poiché riducono i danni provocati da nuove attività estrattive. Esse sostengono che sia la differenza di prezzo fra materiali esenti e materiali tassati a dirottare la domanda dai prodotti di nuova estrazione verso altre alternative. Le esenzioni sono coerenti con l'obiettivo ambientale dell'AGL nella misura in cui l'uso di materiali esenti riduce ulteriormente la domanda di aggregati di prima estrazione e i danni ambientali che ne derivano.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(142)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ritengono che vi siano numerosi esempi di materiali esentati che sostituiscono gli aggregati di alta qualità. Per esempio, per la costruzione del Parco olimpico nel 2012 sono state necessarie più di un milione di tonnellate di aggregati utilizzati come materiale di riporto. I sottoprodotti del caolino provenienti dalla Cornovaglia sono stati usati insieme con gli aggregati riciclati al posto degli aggregati di alta qualità, come ad esempio la calce o il granito di prima estrazione. Scarti di ardesia provenienti da una cava di ardesia di […]<a> (<span>45</span>)</a> sono stati utilizzati come sottofondo per la posa di tubazioni nel […]. Questa ardesia frantumata è stata usata come alternativa ad altri aggregati di inerti frantumati. I sottoprodotti dell'ardesia provenienti dalla stessa cava sono stati usati anche in opere edili presso […] in alternativa agli aggregati di alta qualità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(143)</p></td><td><p>Le autorità britanniche, mostrano che il numero delle cave che producono materiali esenti non è aumentato in seguito all'introduzione dell'AGL, come illustrato nella seguente tabella che presenta il numero delle cave attive in un determinato momento:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>2001</p></td><td><p>2002</p></td><td><p>2003</p></td><td><p>2004</p></td><td><p>2005</p></td><td><p>2006</p></td></tr><tr><td><p>Argilla plastica</p></td><td><p>20</p></td><td><p>20</p></td><td><p>22</p></td><td><p>18</p></td><td><p>18</p></td><td><p>18</p></td></tr><tr><td><p>Caolino</p></td><td><p>17</p></td><td><p>17</p></td><td><p>17</p></td><td><p>17</p></td><td><p>15</p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p>Calcare</p></td><td><p>348</p></td><td><p>348</p></td><td><p>359</p></td><td><p>336</p></td><td><p>340</p></td><td><p>319</p></td></tr><tr><td><p>Roccia ignea e roccia metamorfica</p></td><td><p>211</p></td><td><p>211</p></td><td><p>210</p></td><td><p>204</p></td><td><p>213</p></td><td><p>199</p></td></tr><tr><td><p>Ardesia</p></td><td><p>43</p></td><td><p>43</p></td><td><p>44</p></td><td><p>43</p></td><td><p>40</p></td><td><p>35</p></td></tr><tr><td><p>Argilla e scisto</p></td><td><p>177</p></td><td><p>177</p></td><td><p>180</p></td><td><p>172</p></td><td><p>169</p></td><td><p>172</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>2007</p></td><td><p>2008</p></td><td><p>2009</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td></tr><tr><td><p>Argilla plastica</p></td><td><p>18</p></td><td><p>18</p></td><td><p>18</p></td><td><p>18</p></td><td><p>18</p></td><td><p>18</p></td></tr><tr><td><p>Caolino</p></td><td><p>13</p></td><td><p>12</p></td><td><p>16</p></td><td><p>17</p></td><td><p>16</p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p>Calcare</p></td><td><p>338</p></td><td><p>335</p></td><td><p>324</p></td><td><p>331</p></td><td><p>317</p></td><td><p>322</p></td></tr><tr><td><p>Roccia ignea e roccia metamorfica</p></td><td><p>208</p></td><td><p>203</p></td><td><p>207</p></td><td><p>195</p></td><td><p>204</p></td><td><p>191</p></td></tr><tr><td><p>Ardesia</p></td><td><p>36</p></td><td><p>37</p></td><td><p>32</p></td><td><p>33</p></td><td><p>33</p></td><td><p>32</p></td></tr><tr><td><p>Argilla e scisto</p></td><td><p>175</p></td><td><p>165</p></td><td><p>156</p></td><td><p>159</p></td><td><p>155</p></td><td><p>155</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(144)</p></td><td><p>Nel 2009, gli inerti frantumati costituivano il 59,4 % delle vendite di aggregati primari nel Regno Unito. La parte restante di dette vendite riguardava sabbia e ghiaia. Il calcare era di gran lunga la fonte più importante di aggregati di inerti frantumati, rappresentando il 66 % del totale, seguito dalle rocce ignee come il granito (24 %) e l'arenaria (9 %). Il calcare, le rocce ignee e l'arenaria sono tutti impiegati per usi diversi, per esempio come pietre da costruzione, o nel caso del calcare, per la produzione di calce industriale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(145)</p></td><td><p>Nel 2012, il prezzo di vendita degli aggregati di calcare poteva variare fra 7,16 e 11,70 GBP per tonnellata. Il prezzo di vendita del granito era compreso fra 6,12 e 12,82 GBP per tonnellata. Il prezzo di vendita degli aggregati di ardesia era compreso fra 2 e 8 GBP per tonnellata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(146)</p></td><td><p>Per quanto riguarda gli aggregati per usi decorativi, le autorità britanniche e la BAA hanno trasmesso congiuntamente informazioni nelle quali ritengono che essi rappresentino un uso atipico degli aggregati. Quelli utilizzati per scopi paesaggistici sono usati in modeste quantità e selezionati in base alle loro caratteristiche estetiche, per esempio il colore e la forma; mentre le caratteristiche tecniche come la resistenza hanno un ruolo secondario, diversamente da quanto avviene per gli altri utilizzi degli aggregati. Date le modeste quantità interessate, gli aggregati per usi decorativi rappresentano una piccola parte della domanda sul mercato degli aggregati nel Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table>
5.5. VALUTAZIONE DELLE OSSERVAZIONI RICEVUTE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(147)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio, la Commissione, era già giunta alla conclusione che il principio di tassazione normale dell'AGL può essere sintetizzato come la tassazione di rocce, sabbie e ghiaie appositamente estratte/di nuova estrazione da impiegarsi come aggregati e che dal 1<span>o</span> aprile 2002 sono destinate allo sfruttamento commerciale nel Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(148)</p></td><td><p>Oltre alle osservazioni di cui sopra formulate dalle autorità britanniche in merito al principio di tassazione sotteso all'AGL, la Commissione osserva quanto segue.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(149)</p></td><td><p>Numerosi terzi interessati hanno osservato che l'AGL non tratta i materiali in modo coerente, in quanto i sottoprodotti di altri materiali esentati (la roccia usata per produrre pietre con una o più superfici piane — in prosieguo «pietra da taglio» -, la calce), la pietra a CLA elevato, il pietrame per scogliere usato per le opere di difesa costiera, le pietre per opere murarie e i sottoprodotti/scarti derivanti dall'estrazione di aggregati primari di alta qualità non sono esentati. Questi si troverebbero in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella in cui si trovano, attualmente, i sottoprodotti esentati dei materiali che non siano aggregati o dei materiali per usi specializzati che non sono tassati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(150)</p></td><td><p>La stessa Commissione, nella decisione di avvio, ha sollevato la questione del perché si ritenga giustificato concedere le esenzioni per i sottoprodotti dell'argilla plastica, del caolino, del carbone, della lignite, dello scisto e dell'ardesia, e non per i sottoprodotti della calce usata in agricoltura e della pietra da taglio.</p></td></tr></tbody></table>
5.5.1. TASSAZIONE DEI SOTTOPRODOTTI DERIVANTI DALL'ESTRAZIONE DELLA PIETRA DA TAGLIO E DELLA CALCE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(151)</p></td><td><p>A seguito dell'ampia informativa ricevuta da soggetti terzi e dalle autorità britanniche, la Commissione evidenzia che i prodotti di scarto o sottoprodotti derivanti dall'estrazione di pietra da taglio e calcare consistono dello stesso tipo di roccia di cui sono composti la pietra da taglio e il calcare stessi: i) gli scarti risultanti dall'estrazione del calcare usato per la produzione di calce, probabilmente, sono costituiti anche da calcare; e ii) gli scarti derivanti dall'estrazione di roccia destinata alla produzione di pietra da taglio è probabile che siano costituiti, principalmente, da pietrisco dello stesso tipo di roccia dalla quale viene tagliata la pietra.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(152)</p></td><td><p>Le esenzioni dall'AGL distinguono fra materiali di scarto che costituiscono il sottoprodotto del materiale estratto da impiegarsi per scopi diversi dagli aggregati (come gli scarti derivanti dall'estrazione di caolino, argilla plastica, carbone, lignite e ardesia), che sono esenti, e materiali di scarto che sono il sottoprodotto di materiali appositamente estratti per essere usati come aggregati (come ad esempio gli scarti di calcare), che rimangono soggetti alla tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(153)</p></td><td><p>Tale distinzione nell'applicazione della tassa trae origine dall'obiettivo di scoraggiare la nuova estrazione di calcare, granito, arenaria ecc. da impiegarsi come aggregati, senza influire negativamente sulla produzione di materiali che non siano aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(154)</p></td><td><p>Come precisato dalle autorità britanniche, il calcare, l'arenaria e il granito sono i materiali più comunemente estratti per essere utilizzati come aggregati. Il riconoscimento di un'esenzione dall'AGL a favore dei sottoprodotti della pietra da taglio e del calcare estratti per la produzione di calce, avrebbe come risultato il mantenimento, se non addirittura l'intensificazione del loro volume di estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(155)</p></td><td><p>Inoltre, ottenere la pietra da taglio e la calce dai materiali principali estratti non comporta costi di trasformazione supplementari. A differenza di quanto accade, ad esempio, per l'estrazione dell'argilla plastica e del caolino per i quali il processo di separazione di questi materiali dagli scarti è molto oneroso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(156)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno spiegato che sia la roccia utilizzata per la pietra da taglio, sia il calcare impiegato per la produzione di calce sono appositamente estratti per essere usati come aggregati. Inoltre, i loro sottoprodotti e i loro prodotti di scarto possono essere venduti separatamente, anche senza il materiale da cui sono originati, in quanto costituiscono essi stessi materiale di buona qualità per l'uso come aggregati. A sostegno di quanto affermato, le autorità britanniche hanno presentato un'informativa sui prezzi che effettivamente mostrava come i prezzi della calce e della pietra da taglio, nella maggior parte dei casi, non sono molto più elevati dei prezzi dei rispettivi sottoprodotti. Il costo del calcare da calce varia da 12,50 a 19,50 GBP per tonnellata, mentre il prezzo dei suoi sottoprodotti è compreso fra 7,16 e 11,70 GBP per tonnellata. La roccia ignea (compreso il granito), anch'essa utilizzata per la produzione di pietra da taglio, ha un costo che varia da 5,51 a 12,91 GBP per tonnellata, mentre i suoi sottoprodotti sono venduti a un prezzo compreso fra 6,12 e 12,82 GBP per tonnellata. Ciò significa che, in assenza di domanda di prodotti specializzati di alta qualità, la cava procederebbe comunque con nuove estrazioni, poiché è economicamente vantaggioso vendere il materiale di prima estrazione e i suoi sottoprodotti come aggregati. Non si può escludere che l'esenzione dei sottoprodotti potrebbe quindi incentivare nuove attività estrattive compromettendo, in tal modo, la logica ambientale dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(157)</p></td><td><p>Inoltre, non esiste un metodo obiettivo per distinguere fra il calcare che è un sottoprodotto della produzione di calce agricola e il calcare appositamente estratto per essere usato come aggregato. Lo stesso dicasi del granito, dell'arenaria e dei sottoprodotti della pietra da taglio. Pertanto, questi materiali di prima estrazione e i loro sottoprodotti sono intercambiabili ed è il gestore della cava a decidere, in base alla domanda, se vendere entrambi per lo stesso «uso come aggregati».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(158)</p></td><td><p>Sulla base delle osservazioni esposte in particolare ai considerando da 151 a 157 supra, la Commissione ritiene che i sottoprodotti dell'estrazione della calce e della pietra da taglio non si trovino in una situazione di fatto e di diritto diversa dai prodotti di nuova estrazione. Inoltre, qualsivoglia possibile esenzione per gli scarti derivanti dall'estrazione di calcare/roccia utilizzati per la produzione di pietra da taglio o per scopi diversi dall'uso come aggregati, servirebbe soltanto a far intensificare l'estrazione di nuove rocce e calcare, e non contribuirebbe al dirottamento della domanda.</p></td></tr></tbody></table>
5.5.2. PIETRA A CLA ELEVATO, PIETRAME PER SCOGLIERE UTILIZZATO NELLE OPERE DI DIFESA COSTIERA, PER OPERE MURARIE, AGGREGATI PRIMARI DI ALTA QUALITÀ E LORO SOTTOPRODOTTI/SCARTI
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(159)</p></td><td><p>I materiali usati per la pietra a CLA elevato, il pietrame per scogliere utilizzato nelle opere di difesa costiera, per opere murarie e gli aggregati primari di alta qualità rappresentano, effettivamente, usi specializzati dei rispettivi materiali, o usi nei quali i medesimi non possono essere sostituiti da aggregati riciclati o dai prodotti di scarto dei materiali non sottoposti a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(160)</p></td><td><p>Tuttavia, tutti i materiali usati per la pietra a CLA elevato, il pietrame per scogliere, per opere murarie e gli aggregati primari di alta qualità e i loro sottoprodotti sono costituiti dello stesso tipo di roccia. Ad esempio, il pietrame per scogliere è prodotto dallo stesso tipo di roccia da cui deriva il pietrisco di aggregati di minori dimensioni che costituiscono il suo sottoprodotto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(161)</p></td><td><p>In genere, queste rocce sono idonee ad essere impiegate come aggregati e il gestore della cava ha la possibilità di scegliere come vendere o sfruttare il prodotto in funzione della domanda.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(162)</p></td><td><p>Per i motivi illustrati ai considerando da 151 a 157 supra, per quanto riguarda i sottoprodotti della pietra da taglio e della calce, la Commissione non può escludere che l'esenzione per la pietra a CLA elevato, il pietrame per scogliere utilizzato nelle opere di difesa costiera, per opere murarie, gli aggregati primari di alta qualità e i loro sottoprodotti/scarti, possa intensificare l'estrazione di detti materiali da impiegare come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(163)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le riserve avanzate dalle parti interessate sulla logica dell'AGL in vista del fatto che la pietra a CLA elevato e il pietrame per scogliere sono tassati, mentre l'argilla impiegata per le opere di difesa contro le inondazioni o i materiali per altri usi specializzati non lo sono, le autorità britanniche e la BAA hanno presentato una informativa indicante che gli aggregati CLA (che è un indice della resistenza di un aggregato alla levigabilità), con un elevato CLA sono utilizzati nelle miscele bituminose posate sulla superficie stradale per garantire un elevato livello di resistenza allo slittamento. Gli aggregati con i CLA più alti sono utilizzati nelle curve e nelle aree di frenata, e sono indicati per il loro CLA e per il valore di resistenza all'abrasione superficiale dell'aggregato (AAV). Queste proprietà sono intrinseche ai giacimenti di roccia e sono rafforzate dal processo di fabbricazione. Tali materiali sono comunque ancora degli aggregati e questo uso è classificato come tale ai sensi dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(164)</p></td><td><p>Il pietrame per scogliere è utilizzato per proteggere le coste britanniche dall'erosione. I requisiti delle specifiche tecniche dipendono dalle particolari condizioni in cui versano gli ambienti marini. Le proprietà indicate includono la densità e la resistenza all'abrasione dell'aggregato. É classificato come uso come aggregato ai sensi dell'AGL poiché è impiegato per conferire resistenza e massa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(165)</p></td><td><p>Inoltre, il fatto che un materiale usato per un determinato scopo sia intercambiabile o meno non influisce sulla logica dell'AGL e sulle esenzioni concesse ad altri materiali. Infatti, la Commissione osserva che l'AGL si applica a una gamma di usi diversi che non sono intercambiabili. Tuttavia, fino a quando detti materiali possono essere, e sono ampiamente usati come aggregati e il loro uso in quanto tali è economicamente vantaggioso l'esenzione di tali materiali, anche solo per taluni utilizzi, comprometterebbe l'obiettivo dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(166)</p></td><td><p>Varie parti interessate hanno evidenziato il fatto che gli aggregati esentati sostituiscono prodotti di aggregati secondari e non i prodotti di maggior valore. La Commissione osserva, in primo luogo, che questa considerazione non mette in dubbio il fatto che l'AGL stia raggiungendo le sue finalità ambientali, poiché i materiali esentati che costituiscono i sottoprodotti inevitabili del materiale estratto per usi diversi dagli aggregati stanno sostituendo gli aggregati di nuova estrazione. Non è rilevante che sostituiscano aggregati di maggiore o minor valore, fintanto che si riducono le nuove estrazioni. Inoltre, la Commissione ritiene che, a volte, i materiali esentati potrebbero persino sostituire gli aggregati di maggior valore come descritto dalle autorità britanniche al considerando 142.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(167)</p></td><td><p>La Commissione riconosce i problemi inerenti l'applicazione dell'AGL e delle sue esenzioni basate sulla natura geologica dei materiali. Tuttavia, la Commissione fa altresì osservare che sarebbe stato più difficile basare le esenzioni sui diversi usi dei materiali, in quanto ciò avrebbe potuto comportare difficoltà nell'applicazione della tassa e avrebbe lasciato più spazio agli abusi. Inoltre, risulta che le autorità britanniche abbiano ottenuto la relazione a sostegno dell'applicazione dell'AGL e che ne seguano le definizioni e le analisi dei materiali in essa stabilite. La stessa BAA riconosce che le autorità britanniche sono ricorse a una geologa specializzata per determinare i materiali prodotti dalle cave.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(168)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l'esclusione dalla sospensione dell'AGL per l'argilla e l'ardesia utilizzate per i prodotti ceramici, la Commissione osserva che si tratta di un procedimento di lavorazione industriale esente che è già stato preso in considerazione nella decisione di avvio e che si è ritenuto non costituire aiuto di Stato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(169)</p></td><td><p>Per quanto attiene al contenuto della<span>Cornish Building Stone and Slate Guide 2007</span>, presentata dalla BAA, la Commissione ritiene che non possa essere fatta valere come fonte accurata di informazioni per il quadro completo di tutti i prodotti di cava. Si tratta di una guida rivolta al settore delle costruzioni, pubblicata a fini promozionali, nella quale le cave pubblicizzano i propri prodotti. La Commissione ritiene pertanto che le cave che compaiono nella<span>Cornish Building Stone and Slate Guide 2007</span> abbiano presentato prodotti in linea con le proprie strategie commerciali nel settore delle costruzioni. Le autorità britanniche affermano che consentono alle cave di pubblicizzare i propri prodotti come desiderano, indipendentemente dalla composizione geologica dei rispettivi materiali e non ritengono che tali descrizioni promozionali siano rilevanti per la classificazione dei materiali ai sensi dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(170)</p></td><td><p>Da ciò consegue che la tassazione della pietra a CLA elevato, del pietrame per scogliere utilizzato nelle opere di difesa costiera, per opere murarie, gli aggregati primari di alta qualità e i loro sottoprodotti/scarti rientra nel principio di tassazione normale dell'AGL ed è giustificata dall'obiettivo perseguito.</p></td></tr></tbody></table>
5.5.3. CONCLUSIONI SULLA TASSAZIONE NORMALE AI SENSI DELL'AGL E SUL SUO OBIETTIVO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(171)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che le osservazioni ricevute da tutte le parti interessate non forniscano motivi per discostarsi dalle conclusioni della decisione di avvio in merito al principio di tassazione normale ai sensi dell'AGL e sulla base del suo obiettivo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(172)</p></td><td><p>Il principio di tassazione normale dell'AGL consiste nel tassare le rocce, le sabbie e le ghiaie definite aggregati ai sensi della sezione 17(1) che dal 1<span>o</span> aprile 2002 sono destinate allo sfruttamento commerciale nel Regno Unito, così come definito nella sezione 19<a> (<span>46</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(173)</p></td><td><p>Conformemente alla descrizione fornita dalle autorità britanniche prima della decisione di avvio e come confermato dai lavori preparatori dell'AGL<a> (<span>47</span>)</a>, la Commissione considera nella decisione di avvio<a> (<span>48</span>)</a> che gli aggregati sono materiali generalmente granulari o particellari che, essendo fisicamente e chimicamente inerti, si prestano a essere utilizzati — soli o mescolati a cemento, calce o bitume — come calcestruzzo, pietrame stradale, asfalto o strati drenanti, o come materiali da riporto o per massicciate («uso come aggregati»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(174)</p></td><td><p>Tutte le parti interessate e le autorità britanniche hanno riconosciuto il termine «uso come aggregati» nelle loro comunicazioni e, su tale base, hanno presentato le proprie osservazioni. La BAA ha in realtà presentato delle osservazioni tese a dimostrare che l'AGL è priva di logica poiché determinati materiali che non soddisfano questa definizione sono tassati. La Commissione ha esaminato in dettaglio queste osservazioni ai considerando da 151 a 158 e da 159 a 165.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(175)</p></td><td><p>Pertanto, in altri termini, il principio di tassazione normale dell'AGL è la tassazione di rocce, sabbie e ghiaie qualora siano estratte per «uso come aggregati»/estratte per lo sfruttamento commerciale come precedentemente descritto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(176)</p></td><td><p>La suddetta descrizione è anche coerente con l'obiettivo dell'AGL di integrare i costi ambientali nel prezzo degli aggregati per rendere il loro utilizzo più efficiente. Come ribadito anche dal Tribunale<a> (<span>49</span>)</a>, l'obiettivo dell'AGL consiste essenzialmente nel promuovere, nel settore della costruzione, il ricorso ad aggregati che costituiscono sottoprodotti o scarti derivati da taluni procedimenti (aggregati detti anche «secondari»), o ad aggregati riciclati per ridurre in tal modo il ricorso agli aggregati estratti dalle cave (aggregati detti anche «primari»), risorse naturali non rinnovabili, e, quindi, nel limitare i danni all'ambiente legati a tale processo estrattivo (l'«obiettivo di dirottamento della domanda»).</p></td></tr></tbody></table>
5.6. DIFFERENZIAZIONI FISCALI
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(177)</p></td><td><p>Inizialmente, il Finance Act 2001 stabilisce un'ampia base di applicazione dell'AGL. Il campo di applicazione è quindi ridotto tramite una serie di esclusioni ed esenzioni. Il Finance Act 2001 prevede inoltre taluni sgravi fiscali. La Commissione valuterà nuovamente se le esclusioni, esenzioni e gli sgravi fiscali sui quali ha formulato alcuni dubbi nella decisione di avvio siano in linea con i principi di tassazione normale, alla luce dell'obiettivo dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(178)</p></td><td><p>Al fine di valutare la differenziazione fiscale prevista dall'AGL, il quadro di riferimento/principio di tassazione normale utilizzato dalla Commissione è quello relativo alla imposizione dell'AGL sui materiali sfruttati commercialmente nel Regno Unito come aggregati<a> (<span>50</span>)</a>. Come descritto in precedenza nel considerando 173, «l'uso come aggregato» è legato intrinsecamente allo sfruttamento commerciale di roccia, ghiaia e sabbia per il settore delle costruzioni, ossia al loro utilizzo come materia prima o supporto nella costruzione o per il miglioramento di qualsiasi struttura (comprese strade, sentieri, tracciati attuali o futuri di strade ferrate, terrapieni) ovvero mescolati ad altre sostanze come parte del processo di produzione di malte, calcestruzzi, asfalti, conglomerati bituminosi o qualunque altro materiale da costruzione analogo<a> (<span>51</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(179)</p></td><td><p>Inoltre, la nozione dell'uso come aggregati, come sopra definita, è data alla sezione 30(1)(d) del Finance Act 2001, che prevede il diritto di qualsiasi soggetto a richiedere un credito d'imposta qualora «l'aggregato soggetto all'AGL sia destinato a un uso tale da non costituire un uso per scopi di costruzione come previsto».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(180)</p></td><td><p>Qualora un materiale esente sia estratto per l'uso come aggregato o sia oggetto di sfruttamento commerciale per scopi di costruzione come summenzionato, esso dovrebbe rientrare nell'ambito di applicazione della normale tassazione ai sensi dell'AGL, in quanto si trova in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali tassati e una sua eventuale esenzione sarebbe giustificata solo alla luce dell'obiettivo perseguito dall'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(181)</p></td><td><p>Per quanto concerne le esenzioni in esame riguardanti i sottoprodotti, il materiale di scarto o i materiali di sterro risultanti da altri materiali o processi, la Commissione adotterà gli stessi criteri di valutazione usati nella decisione di avvio. Nelle sue valutazioni, la Commissione terrà conto del fatto che i rispettivi materiale di scarto, materiali di sterro o sottoprodotti siano il risultato inevitabile di un'attività non correlata con l'estrazione deliberata di materiali da impiegare come aggregati, siano cioè il risultato dell'estrazione di un materiale che non è estratto appositamente per essere usato come aggregato oppure di un processo che non ha relazione alcuna con l'estrazione di aggregati. L'estrazione del materiale principale destinato a un uso diverso da quello degli aggregati offre un'indicazione del fatto che l'esenzione del materiale di scarto, dei materiali di sterro o dei sottoprodotti possa contribuire all'obiettivo che sta alla base dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(182)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i sottoprodotti, il materiale di scarto o i materiali di sterro derivanti dall'estrazione di materiali da impiegarsi come aggregati, la Commissione valuterà se l'eventuale esenzione possa comportare una riduzione delle nuove estrazioni di materiali da impiegarsi come aggregati e quindi contribuire all'obiettivo dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(183)</p></td><td><p>I criteri di valutazione di cui sopra sono conformi con i principi di tassazione normale dell'AGL nel determinare se i materiali esentati si trovino in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali tassati e tengono conto delle considerazioni formulate dalle autorità britanniche, secondo le quali l'AGL non sarebbe d'applicazione per i processi non correlati con l'estrazione ai fini della produzione di aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.1. ESCLUSIONI E SGRAVI FISCALI PER TALUNI MINERALI [SEZIONE 18(2)(b) ( 52 ) E SEZIONE 30(1)(b)] ( 53 ) IN QUANTO RELATIVI A UN PROCESSO ESENTATO CHE RIGUARDA MATERIALI UTILIZZATI COME AGGREGATI
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(184)</p></td><td><p>Nel contesto della documentazione trasmessa prima della decisione di avvio, le autorità britanniche avevano indicato che nessuna delle sostanze esentate ai sensi della sezione 18<a> (<span>54</span>)</a> viene coltivata in miniere a cielo aperto o in cave per essere impiegata come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(185)</p></td><td><p>Fintanto che i minerali in oggetto non sono utilizzati per apportare massa volumetrica nel settore delle costruzioni, la Commissione ha ritenuto che la loro esclusione dall'ambito di applicazione dell'AGL fosse in linea con i principi di tassazione normale<a> (<span>55</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(186)</p></td><td><p>La Commissione ha concluso al considerando 74 della decisione di avvio che fintanto che i minerali in oggetto non sono utilizzati come aggregati, la loro esenzione/esclusione dall'AGL non comporta un vantaggio selettivo ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1 TFUE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(187)</p></td><td><p>Tuttavia, la Commissione ha altresì rilevato che taluni di detti minerali sono talvolta estratti per essere utilizzati come aggregati. Per esempio, la vermiculite e la perlite sono impiegate per la produzione di aggregati artificiali leggeri<a> (<span>56</span>)</a>. L'esclusione di tali minerali, dal momento che vengono estratti per produrre aggregati leggeri e come tali sono utilizzati, è stata considerata non coerente con i principi di tassazione normale dell'AGL. Non è pertanto risultato chiaro alla Commissione il motivo per cui tali minerali si trovino in situazione non analoga a quella di altri aggregati soggetti a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(188)</p></td><td><p>Poiché la Commissione non disponeva delle informazioni pertinenti necessarie alla valutazione, essa ha formulato dei dubbi riguardo al fatto che l'esenzione generica di tali materiali, che non sembra tener conto del loro utilizzo come aggregati, sia in linea con i principi di tassazione normale che sottendono all'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(189)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno presentato un elenco indicante gli utilizzi di ciascuno dei materiali elencati alla sezione 18(3) del Finance Act 2001, specificando se questi siano o possano essere usati come aggregati. Sulla base di tale elenco, gli unici materiali che potrebbero essere utilizzati come aggregati, fra i materiali indicati alla sezione 18(3) sono la perlite, la pomice e la vermiculite.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(190)</p></td><td><p>Poiché il resto dei materiali elencati alla sezione 18(3) del Finance Act 2001 non è utilizzato come aggregato o non è idoneo ad essere utilizzato a tal fine, tali materiali non sono in situazione di fatto e di diritto analoga a quella degli aggregati imponibili.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(191)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, vi sono giacimenti di perlite in Irlanda del Nord, ma la sua estrazione è cessata prima dell'introduzione della tassa sugli aggregati. Questo materiale continua ad essere importato nel Regno Unito ed è utile per le sue proprietà isolanti e la leggerezza dopo la lavorazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(192)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che la perlite possa essere utilizzata nella produzione di materiali da costruzione leggeri (intonaci, malte, materiale isolante, controsoffittature) e come ammendante dei suoli. La perlite si espande notevolmente se sottoposta al calore e non è, di conseguenza, un aggregato naturale. La perlite può essere utilizzata come aggregato leggero, ad esempio nel calcestruzzo o nel cemento Portland. Tuttavia, prima di poter essere impiegata in tal modo, la perlite è sottoposta a processi di trasformazione fisica che vanno al di là della semplice frantumazione e vagliatura. Le sue particolari proprietà precluderebbero inoltre la possibilità che venga sostituita con materiali riciclati o sottoprodotti della produzione di materiali non destinati ad essere utilizzati come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(193)</p></td><td><p>Secondo le autorità britanniche, non si conoscono nel Regno Unito giacimenti naturali di pomice, che viene importata. La sua natura particellare conferisce a questo materiale una bassa densità che le consente di galleggiare sull'acqua. Può essere impiegata come sostanza abrasiva e nella produzione di materiali leggeri da costruzione. Essa è molto più leggera del materiale aggregato sottoposto a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(194)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che vi siano le prove che la pomice è utilizzata Regno Unito come aggregato leggero nel settore delle costruzioni e della produzione di calcestruzzo leggero, preformato e in blocchi. Il suo utilizzo in queste circostanze è dovuto alla densità particolarmente bassa di questo materiale. Come nel caso di perlite e vermiculite, le particolari proprietà e gli usi specifici precluderebbero la possibilità di sostituire la pomice con altri materiali riciclati o sottoprodotti della produzione di materiali non destinati all'uso come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(195)</p></td><td><p>La Commissione ha preso in considerazione l'ipotesi di paragonare la pomice alle rocce ad elevato coefficiente di levigabilità accelerata («CLA») o al pietrame per scogliere, che è egualmente un materiale speciale che non può essere sostituito con un materiale esentato. Tuttavia, sembra che la pomice sia diversa dalle rocce a CLA elevato o dal pietrame per scogliere, perché quando viene impiegata come aggregato, può essere utilizzata soltanto in questo ambito specializzato, come aggregato leggero. D'altra parte, i materiali utilizzati per produrre pietrame a CLA elevato e per scogliere sono e possono essere utilizzati diffusamente come aggregati anche quando non impiegati in circostanze speciali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(196)</p></td><td><p>Secondo le autorità britanniche, la vermiculite è una forma di mica che, come la perlite, possiede l'insolita proprietà di espandersi notevolmente se sottoposta al calore. Nel Regno Unito non vi sono giacimenti di questo materiale, che viene importato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(197)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che la vermiculite, come la perlite, possa essere utilizzata come aggregato leggero negli intonaci e nei calcestruzzi e come ammendante dei suoli. Tuttavia, prima di poter essere impiegata in tal modo, la vermiculite è sottoposta a processi di trasformazione fisica che vanno al di là della semplice frantumazione e vagliatura. Le sue particolari proprietà precluderebbero inoltre la possibilità che venga sostituita con materiali riciclati o sottoprodotti della produzione di materiali non destinati ad essere utilizzati come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(198)</p></td><td><p>Le autorità britanniche riportano di seguito le quantità importate di perlite e vermiculite; i dati statistici sui volumi delle importazioni sono indicati congiuntamente a partire dal 2010:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>2008</p></td><td><p>2009</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td></tr><tr><td><p>Perlite</p><p>(tonnellate)</p></td><td><p>45 064</p></td><td><p>36 315</p></td><td><p>58 456</p></td><td><p>98 437</p></td><td><p>66 298</p></td></tr><tr><td><p>Vermiculite</p><p>(tonnellate)</p></td><td><p>29 200</p></td><td><p>25 515</p></td></tr><tr><td><p>Pomice</p><p>(tonnellate)</p></td><td><p>2 259</p></td><td><p>1 668</p></td><td><p>2 062</p></td><td><p>2 067</p></td><td><p>1 255</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(199)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che la pomice importata avesse un prezzo medio pari a 408 GBP per tonnellata nel 2012 e la vermiculite e perlite un costo medio pari a 128 GBP per tonnellata. I prezzi elevati rispecchiano le applicazioni specialistiche di questi minerali e indicano che essi non sarebbero utilizzati in sostituzione di aggregati estratti nel Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(200)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che la perlite, la pomice e la vermiculite non sono sfruttate commercialmente come aggregati nel Regno Unito e non si trovano in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella degli aggregati sottoposti a tassazione, alla luce dell'obiettivo ambientale perseguito dall'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(201)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che, giacché la perlite e la vermiculite sono sottoposte a trasformazione fisica che va al di là del semplice processo di frantumazione e vagliatura per poterle utilizzare come aggregati, esse non sono paragonabili ai materiali tassabili che non sono soggetti a tali trasformazioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(202)</p></td><td><p>Le proprietà naturali di perlite, pomice e vermiculite le differenziano dal resto degli aggregati. Inoltre, questi tre materiali non sono aggregati naturali, ma fungono da aggregati leggeri speciali che non possono sostituire altri materiali o essere sostituiti da questi. Il prezzo ne rispecchia l'uso specialistico, oltre al fatto che questi materiali non potrebbero sostituire gli aggregati estratti nel Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(203)</p></td><td><p>Di più, nessuno di questi materiali è attualmente soggetto ad estrazione nel Regno Unito, in quanto l'estrazione della perlite è cessata prima dell'introduzione dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(204)</p></td><td><p>La Commissione non ha ricevuto alcuna osservazione su questi materiali da parte di soggetti interessati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(205)</p></td><td><p>La Commissione conclude che la perlite, la pomice e la vermiculite non si trovano in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella degli aggregati tassabili alla luce dell'obiettivo dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(206)</p></td><td><p>La Commissione ritiene dunque che l'esclusione e lo sgravio fiscale di taluni minerali di cui alla sezione 18(2)(b) e alla sezione 30(1)(b) del Finance Act 2001 non comportino un vantaggio selettivo a favore di tali materiali.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.2. ESENZIONE DI MATERIALI CHE CONSISTONO INTERAMENTE O PRINCIPALMENTE, O SONO PARTE DI UN QUALSIASI MATERIALE COMPOSTO DA CARBONE, LIGNITE, ARDESIA O SCISTO [SEZIONE 17(4)(a)] NELLA MISURA IN CUI IL MATERIALE ESENTATO CONSISTE INTERAMENTE DI CARBONE, LIGNITE, ARDESIA, SCISTO UTILIZZATI COME AGGREGATI OVVERO COMPOSTO PRINCIPALMENTE DA CARBONE, LIGNITE, ARDESIA E SCISTO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(207)</p></td><td><p>La Commissione ha osservato che tutti questi materiali sono classificabili come rocce e si configurano pertanto come aggregati ai sensi della sezione 17(1) del Finance Act 2001.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(208)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l'ardesia e lo scisto, questi sono spesso tagliati con una o più superfici piane. In tal caso, potrebbero anche beneficiare di sgravi dall'AGL conformemente a quanto disposto dalla sezione 18(2)(a) (esenzione del processo di fabbricazione della pietra da taglio). Il credito d'imposta per i materiali che beneficiano di un'esenzione è in linea con i principi di tassazione normale che sottendono all'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(209)</p></td><td><p>Nel contesto delle informazioni trasmesse prima della decisione di avvio, le autorità britanniche avevano indicato che l'estrazione di carbone, lignite, ardesia e scisto non avviene principalmente per il loro uso come aggregati. Tradizionalmente, l'ardesia viene estratta e impiegata come materiale da costruzione specialistico (per esempio per manti di copertura o pavimentazioni). In alcune regioni si incentiva il ricorso a questo materiale per preservare il patrimonio culturale. Lo scisto è un minerale fissile ad alto contenuto di argilla. Con l'esaurimento dei giacimenti di argilla, lo scisto è utilizzato sempre di più nella produzione di laterizi e piastrelle e può anche fungere da componente nella produzione del cemento. Il carbone è una roccia sedimentaria composta principalmente da carbonio. La lignite ha un tenore di carbonio molto inferiore rispetto al carbone e un tenore di umidità molto elevato. Entrambi sono utilizzati nel settore dell'energia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(210)</p></td><td><p>La Commissione ha concluso che l'esclusione di tali materiali, quando essi sono utilizzati per fini diversi dagli aggregati, è in linea con il principio di tassazione normale sotteso all'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(211)</p></td><td><p>La Commissione ha osservato<a> (<span>57</span>)</a> che, stando alle prove documentali presentate dalla BAA e allegate alla risposta presentata al Tribunale nella causa T-210/02, l'ardesia e lo scisto sono impiegati come aggregati<a> (<span>58</span>)</a>. Questo non è il caso del carbone e della lignite.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(212)</p></td><td><p>La Commissione ha concluso al considerando 84 della decisione di avvio che un'esenzione generale dell'ardesia e dello scisto, anche quando sono usati come aggregati o per apportare massa volumetrica alle costruzioni, non sembra essere in linea con i principi di tassazione normale che sottendono all'AGL e non sembra discendere dalla natura e dalla logica a fondamento della tassa stessa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(213)</p></td><td><p>La Commissione ha anche ritenuto, al considerando 85 della decisione di avvio che l'argomentazione secondo cui l'ardesia e lo scisto non sarebbero impiegate nella maggior parte dei casi come aggregati, non ne giustifica l'esenzione generale dall'AGL. Proprio perché era difficile determinare ex ante l'uso dei materiali, il Regno Unito ha deciso di concedere un credito d'imposta nel caso in cui alcuni dei materiali soggetti a imposizione fossero utilizzati a fini industriali o agricoli. La Commissione ha considerato che, piuttosto che concedere una esenzione generica, sarebbe stato più appropriato estendere lo sgravio fiscale all'ardesia e allo scisto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(214)</p></td><td><p>La Commissione ha inoltre espresso i suoi dubbi in merito alla giustificazione addotta per estendere l'esenzione ai materiali che sono composti principalmente (ossia oltre il 50 %) da carbone, lignite, scisto o ardesia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(215)</p></td><td><p>La Commissione ha concluso che un'esenzione generica di questi materiali, particolarmente l'ardesia e lo scisto, anche quando sono utilizzati come aggregati, ossia per apportare massa volumetrica per scopi di costruzione, non sarebbe in linea con i principi di tassazione normale che sottendono all'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(216)</p></td><td><p>A seguito della pubblicazione della decisione di avvio, la Commissione ha ricevuto al riguardo numerose osservazioni dalle parti interessate.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.2.1. Ardesia
a) Osservazioni ricevute dalla BAA il 15 settembre 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(217)</p></td><td><p>La BAA concorda con le autorità britanniche riguardo all'uso dei sottoprodotti dell'ardesia come aggregati, compreso il fatto che questi costituiscono un'alternativa agli aggregati di nuova estrazione nella produzione di calcestruzzo e di applicazioni ingegneristiche di media solidità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(218)</p></td><td><p>La BAA sostiene che l'ardesia e lo scisto (e l'argilla), siano sempre stati utilizzati (quindi, anche prima della introduzione dell'AGL) «come aggregati» quando ciò era possibile in base allo scopo specifico e se il materiale era disponibile a un prezzo adeguato. Ad esempio, per costruire la strada A55 Angor Bypass negli anni 1980-1981 e 1990-1991 sono state utilizzate circa 230 000 tonnellate di aggregati di ardesia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(219)</p></td><td><p>Con riferimento alle dichiarazioni della geologa Rachel Hardie, specialista nella materia, la BAA ribadisce che esistono cave a geologia mista, in cui i giacimenti di roccia qualificata come argilla o ardesia sono caratterizzati da strati intermedi di altre tipologie di roccia. Secondo quando dichiarato, vi sarebbero alcune cave in Scozia e altre regioni del Regno Unito dove la maggior parte degli aggregati estratti è soggetta all'AGL, per quanto gli strati rocciosi presentino tipologie di rocce esenti. La produzione di queste cave comprende scorte di rocce di tipologie esenti, in tutto o principalmente, come lo scisto e l'ardesia<a> (<span>59</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(220)</p></td><td><p>La BAA sostiene che in diverse cave di ardesia il materiale non ha un clivaggio ardesiaco sufficiente per la produzione di tegole, per quanto sia comunque classificato come ardesia. La BAA ha fornito un elenco di sette cave di ardesia, tratto dalla pubblicazione della British Geological Survey (in prosieguo «BGS»),<span>Directory of Mines and Quarries 2010</span> (Elenco delle miniere e cave 2010). Tali cave sono indicate esclusivamente come siti di produzione di aggregati, quali gli aggregati da impiegare nelle costruzioni, per i muretti a secco, come pietre da costruzione non tagliate, e cave che producono soltanto quantitativi ridotti di pietre da costruzione da taglio. Stando alla BAA, queste cave non sono affatto diverse dalle cave di granito o arenaria che producono anche pietre da costruzione. Nonostante la produzione di entrambi i tipi di cava sia della stessa natura, le cave di ardesia sono esenti e le altre non lo sono.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(221)</p></td><td><p>Riguardo alla natura delle cave che producono le rocce oggetto di tassazione, la BAA sostiene che le cave di produzione delle pietre vendono quantità variabili di blocchi di pietra non tagliata. Secondo la BAA, se la cava lavora una pietra che si trova in natura sotto forma di blocchi ed è facile da tagliare, la cava probabilmente ne venderà una certa quantità in tale forma, a seconda della domanda del mercato locale (ad esempio, per usi residenziali, o per i centri florovivaistici) e del colore dei blocchi di pietra estratta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(222)</p></td><td><p>La BAA ha trasmesso informazioni in merito alle vendite di ardesia e alla proporzione di vendite di tegole di ardesia rispetto all'impiego del materiale per altri usi, ossia come aggregato. La BAA ha inoltre trasmesso informazioni sulle cave di arenaria, da cui si evince che le vendite di calce agricola sono molto superiori alle vendite dei sottoprodotti da impiegarsi come aggregati. Nel 2013 le due tipologie di vendita avevano un rapporto di 4,2:1. Secondo la BAA, tale rapporto è dato dal fatto che a causa dell'AGL la vendita dei sottoprodotti del calcare non è più competitiva. La BAA ha trasmesso i prezzi di vendita della calce agricola di una cava (il prezzo franco fabbrica per l'esportazione varia dalle 5,02 GBP alle 5,92 GBP per tonnellata) e il prezzo dell'aggregato dei sottoprodotti (dalle 5 GBP alle 8,5 GBP per tonnellata, comprensivo dell'AGL). La BAA ha inoltre fornito i prezzi della polvere di carbonato di calcio ad alto tenore di purezza estratta in un'altra cava (da 25 GBP a 55 GBP per tonnellata franco fabbrica e fino a 1 000 GBP per tonnellata per alcuni prodotti specialistici), per il calcare di elevata qualità utilizzato nell'industria vetraria (23 GBP per tonnellata franco fabbrica), per la calce agricola (11 GBP per tonnellata) e per il materiale di scarto/i sottoprodotti (da 2 GBP a 7,5 GBP per tonnellata senza considerare l'AGL).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(223)</p></td><td><p>Secondo la BAA, i prezzi dell'ardesia inizialmente trasmessi dalle autorità britanniche sono eccessivi e non rispecchiano i valori di mercato. La BAA sostiene che i prezzi dei sottoprodotti hanno subìto un calo da 6 a 3 GBP. Nel 2010, il prezzo dell'ardesia importata per manti di copertura sarebbe stato pari a 390 GBP per tonnellata e quello dell'ardesia esportata per manti di copertura pari a 618 GBP per tonnellata.</p></td></tr></tbody></table>
b) Commenti ricevuti da Welsh Slate Ltd. (in prosieguo «Welsh Slate») il 20 dicembre 2013
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(224)</p></td><td><p>Il Regno Unito produce attualmente meno del 10 % della domanda nazionale di manti di copertura in ardesia naturale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(225)</p></td><td><p>L'attività principale di Welsh Slate consiste nella produzione e vendita di ardesia per manti di copertura. L'azienda afferma che l'ardesia per tetti rappresenta circa il 65 % del fatturato, il 30 % della produzione è costituito dal pietrisco di ardesia, mentre il resto è rappresentato da componenti per l'architettura e altri prodotti. L'estrazione del pietrisco di ardesia è una fase necessaria per accedere al materiale per la produzione di manti di copertura. I sottoprodotti che derivano dall'estrazione dell'ardesia per manti di copertura rappresentano una percentuale significativa della produzione (attualmente il 95 % di tutto il materiale estratto).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(226)</p></td><td><p>Secondo Welsh Slate, il pietrisco di ardesia proviene dalle seguenti fonti: materiale di risulta delle cave (31 %), scarti di separazione (12 %), discariche storiche (31 %) e attività di perforazione e brillamento (27 %). Il costo di produzione degli aggregati di ardesia è maggiore di quello sostenuto da una comune cava per l'estrazione di aggregati. Il costo di produzione dei comuni aggregati, che non comprende i costi aggiuntivi specifici della società di cui trattasi, varia da […] GBP a […] GBP per tonnellata, il che significa che la tassa causerebbe una variazione […] dei costi. Attualmente il prezzo degli aggregati varia da […] GBP a […] GBP per tonnellata. L'ardesia per manti di copertura è venduta ad un prezzo medio pari a […] GBP per tonnellata, mentre il suo valore massimo supera le […] GBP per tonnellata.</p></td></tr></tbody></table>
c) Osservazioni ricevute dalla BAA il 10 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(227)</p></td><td><p>La BAA ha trasmesso la<span>Cornish Building Stone and Slate Guide 2007</span> stilata dal Consiglio della Contea di Cornovaglia, contenente informazioni su una serie di cave che producono materiali da costruzione, comprese le cave di ardesia.</p></td></tr></tbody></table>
d) Osservazioni ricevute dalla Mineral Products Association il 2 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(228)</p></td><td><p>Secondo la Mineral Products Association, nel Regno Unito l'ardesia e lo scisto sono utilizzati come aggregati. Sebbene l'ardesia e lo scisto destinati ad essere impiegati come aggregati possono essere sottoprodotti dell'estrazione di materiale per altri scopi, ad esempio dell'estrazione di ardesia per manti di copertura, tali materiali sono estratti principalmente anche per rifornire i mercati degli aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
e) Osservazioni ricevute da Lantoom Quarry il 16 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(229)</p></td><td><p>Lantoom Quarry afferma che nella contea di Cornovaglia si trovano grandi quantità di aggregati in forma di sottoprodotto proveniente dalle industrie di estrazione dell'ardesia e del caolino. Attualmente si registra una forte eccedenza di tali materiali, nonostante siano esenti dall'AGL. I mercati sono molto sensibili al prezzo e non sarebbe possibile ricaricare eventuali aumenti di prezzo sui consumatori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(230)</p></td><td><p>Secondo tali osservazioni, la tipologia di aggregati per i quali Lantoom Quarry dovrebbe pagare la tassa, qualora l'esenzione si configurasse come aiuto di Stato incompatibile, ha attualmente un prezzo di mercato pari a 2 GBP per tonnellata (il prezzo franco fabbrica varia tra 1,5 GBP e 3 GBP). Ciò significa che la tassa ne raddoppierebbe il prezzo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(231)</p></td><td><p>Lantoom Quarry aggiunge che l'esenzione dall'AGL è stata utile nello stimolare il mercato degli aggregati costituiti dai materiali esentati. Gli scarti, sostiene Lantoom Quarry, possono rappresentare fino al 75 % dei minerali estratti. I sottoprodotti degli aggregati di ardesia estratti in questa cava sono venduti esclusivamente entro un raggio di 30 miglia dalla cava stessa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(232)</p></td><td><p>Secondo Lantoom Quarry, l'ardesia non è un materiale particolarmente adatto all'uso come aggregato perché è più morbida e non può essere utilizzata per la produzione di calcestruzzo o macadam bituminoso.</p></td></tr></tbody></table>
f) Osservazioni ricevute da Burlington Slate Limited (in prosieguo «BSL») il 10 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(233)</p></td><td><p>L'attività principale di BSL è la produzione di elementi in ardesia tagliati su misura quali tegole, rivestimenti, pavimenti, pavimentazioni e prodotti per l'architettura.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(234)</p></td><td><p>BSL ritiene che le esenzioni dell'ardesia non costituiscano un aiuto di Stato, in quanto giustificate e del tutto coerenti con la natura e la logica degli obiettivi ambientali dell'AGL. Tradizionalmente l'ardesia non è estratta per essere impiegata come aggregato, bensì come materiale da costruzione per manti di copertura, rivestimenti, pavimenti e pavimentazioni, oltre ad essere utilizzata spesso per gli interventi conservativi volti a preservare gli edifici storici appartenenti al patrimonio culturale del Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(235)</p></td><td><p>BSL afferma che gli scarti di ardesia si trovano in una situazione di fatto diversa da quella degli aggregati estratti specificamente a tal fine, in quanto gli aggregati che derivano dall'estrazione dell'ardesia sono un sottoprodotto necessario e inevitabile dei processi di fabbricazione degli articoli in ardesia tagliati su misura.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(236)</p></td><td><p>BSL sostiene che le esenzioni incentivino il riciclo dei materiali di scarto delle cave di ardesia come aggregati. Se le cave di ardesia smettessero di riciclare gli scarti impiegandoli come aggregati, quantità ben maggiori di materiale di scarto e di sterro provenienti dall'estrazione di ardesia sarebbero inviate in discarica o andrebbero ad accumularsi come scarti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(237)</p></td><td><p>Secondo BSL, il processo di estrazione dell'ardesia è estremamente costoso, tenuto conto della profondità a cui occorre scavare, degli aspetti controproducenti dati da talune formazioni geologiche che si potrebbero incontrare in questo tipo di coltivazione, nonché degli aspetti geotecnici e ingegneristici della progettazione della cava, necessari per garantire la stabilità del fronte di cava e quindi un ambiente di lavoro sicuro. L'ardesia è estratta dalla cava sotto forma di lastre di dimensioni variabili, che vanno da 1 m × 0,5 m, fino a 3,5 m × 1,5 m, il cui peso generalmente varia da 500 kg a 12 tonnellate per lastra. La lavorazione dipende dalla natura del prodotto finale: tegole, rivestimenti, pavimenti o altri prodotti per l'architettura. Normalmente la pietra è inizialmente tagliata, quindi spaccata, rifinita, per poi subire un ulteriore taglio o assumere la forma definitiva. Circa il 50 % delle vendite di prodotti per l'architettura di BSL è destinato all'esportazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(238)</p></td><td><p>BSL dimostra che, in ogni fase di produzione, le scorie e gli scarti di ardesia sono un sottoprodotto inevitabile. BSL stima che soltanto il 4 % del materiale estratto è lavorato come prodotto finito e tagliato a misura (utilizzato principalmente per produrre tegole, pavimentazioni o rivestimenti per pavimenti), il che sta a indicare che il restante 96 % è materiale di scarto. Il riciclo degli scarti e delle scorie di ardesia come aggregati riduce la quantità di materiale di scarto che BSL sarebbe costretta a inviare in discarica o smaltire in cava. Il riciclo di parte degli scarti e delle scorie di ardesia contribuisce a compensare alcuni dei costi di estrazione dell'ardesia, ma si tratta comunque di vendite meramente accessorie rispetto all'attività primaria di estrazione dell'ardesia per la produzione e la vendita di materiale lapideo su misura.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(239)</p></td><td><p>Stando a BSL, una cava di ardesia non ha alcun incentivo ad estrarre il materiale per produrre esclusivamente aggregati, in quanto il costo dell'estrazione è di gran lunga superiore e ben più complesso (in senso ingegneristico) di quello che caratterizza una comune cava per l'estrazione di aggregati (che è una cava a cielo aperto); dal punto di vista commerciale, non avrebbe alcun senso effettuare l'attività di cava se tutto il materiale estratto fosse destinato ad essere impiegato come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(240)</p></td><td><p>Secondo quanto asserito da BSL, la società ha ottenuto la concessione in quanto estrae materiale lapideo utilizzato come materia prima nelle costruzioni «tipiche» locali. Considerata la vicinanza del sito al Parco nazionale del distretto dei Laghi, sarebbe molto improbabile ottenere una concessione per la sola estrazione degli aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(241)</p></td><td><p>Secondo BSL, l'esenzione concessa per gli aggregati prodotti a seguito dell'estrazione di ardesia non ha causato un incremento dell'attività estrattiva degli aggregati stessi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(242)</p></td><td><p>BSL gestisce anche due cave di calcare. La società afferma che occorre operare una distinzione fra gli scarti derivanti dall'estrazione di ardesia e i materiali derivanti dall'estrazione di calcare per la produzione di calce. A differenza dell'ardesia, infatti, il calcare è estratto principalmente come materia prima per la produzione di aggregati per le costruzioni, e non risulterebbe economico fare altro che non sia coltivare calcare in superficie, mentre l'ardesia è una roccia sedimentaria che comporta un'attività di cava in profondità. L'attività di estrazione del calcare, rispetto all'ardesia, è più similare ai tipi di aggregati non esenti estratti unicamente per essere utilizzati come tali. Secondo BSI, esiste soltanto un numero molto limitato di miniere di calcare in cui la qualità del materiale estratto potrebbe essere tale da risultare economicamente vantaggioso nell'estrazione di «materiale tagliato su misura» (ad esempio, lastre per pavimentazione).</p></td></tr></tbody></table>
g) Osservazioni ricevute da Eunomia Research and Consulting Ltd. (in prosieguo «Eunomia») il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(243)</p></td><td><p>Le osservazioni di Eunomia sono state trasmesse per conto di un consorzio di produttori di aggregati secondari (ardesia, sterili di miniera e ceneri di combustione degli inceneritori) del Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(244)</p></td><td><p>La generazione di materiale utilizzabile soltanto come aggregato è una componente inevitabile del processo di estrazione dell'ardesia destinata alla produzione di manti di copertura o altri materiali pregiati. Il prezzo ottenuto per il materiale sotto forma di aggregato è molto inferiore e non costituisce, di per sé, un incentivo tale da giustificare l'estrazione. Welsh Slate ha indicato che l'ardesia per manti di copertura ha un prezzo medio di vendita pari a […] GBP/tonnellata, con un valore massimo che può raggiungere le […] GBP per tonnellata. Di converso, gli aggregati secondari sono venduti a un prezzo compreso tra […] GBP per tonnellata e […] GBP per tonnellata. Ne consegue che l'esenzione non ha causato nessuna intensificazione delle attività di estrazione primaria, né questa è stata in alcun modo incentivata dall'esistenza dell'esenzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(245)</p></td><td><p>La presenza di discariche di materiale di sterro derivato dall'estrazione di ardesia prima dell'introduzione dell'AGL precluderebbe altresì la necessità di incrementare l'estrazione di ardesia da destinarsi all'uso come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(246)</p></td><td><p>Eunomia ritiene che se venisse cancellata l'esenzione a favore dell'ardesia, l'AGL risulterebbe in un […] dei costi delle fasi di produzione successive all'estrazione degli aggregati di ardesia, che sono compresi tra […] GBP e […] GBP.</p></td></tr></tbody></table>
h) Osservazioni ricevute da Wincilate Ltd (in prosieguo «Wincilate») il 7 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(247)</p></td><td><p>Wincilate è una cava di ardesia che si dichiara a favore dell'esenzione dell'ardesia dall'AGL. In questa cava, si specifica, oltre alle normali attività estrattive vengono frantumati materiali di ardesia provenienti da discariche create più di 100 anni fa. Stando a Wincilate l'esenzione è necessaria, se si vuole ridurre le discariche e sostituire l'estrazione di aggregati primari.</p></td></tr></tbody></table>
i) Osservazioni ricevute da Torrington Stone il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(248)</p></td><td><p>Stando a Torrington Stone, una delle sue cave, in cui si estrae come prodotto primario l'arenaria a grossi grani, offre anche prodotti in pietra naturale come lastre per rivestimenti murali, conci per muretti e pietrame per gabbioni di sostegno. L'arenaria a grossi grani tassata è quindi in diretta concorrenza con le cave di ardesia che offrono esattamente lo stesso prodotto. Poiché le lastre per rivestimenti murali sono selezionate a mano e non sono tagliate, esse non beneficiano dell'esenzione dall'AGL. La pietra viene poi tagliata in situ dallo scalpellino, quando oramai l'AGL è già stata pagata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(249)</p></td><td><p>Torrington Stone sostiene inoltre che l'ardesia, d'altro canto, è per sua natura di forma irregolare e deve essere tagliata (segata) prima di poter essere utilizzata, anche per ottenere lo spessore di un solo strato.</p></td></tr></tbody></table>
j) Osservazioni ricevute da Berwyn Slate il 9 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(250)</p></td><td><p>La cava di Berwyn Slate produce lastre di ardesia finite che generano scarti come sottoprodotto. Storicamente, poiché l'estrazione di ardesia ha avuto inizio dai 200 ai 300 anni fa, gli scarti venivano scaricati vicino alla miniera. Stando a quanto indicato, la cava ha l'intenzione di lavorare tali materiali di scarto per venderli come aggregati. Cancellare l'AGL potrebbe comportare l'accantonamento del progetto.</p></td></tr></tbody></table>
k) Osservazioni ricevute dalla Mineral Products Association Ltd il 2 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(251)</p></td><td><p>L'associazione sostiene che l'esenzione non dovrebbe essere estesa ai materiale costituiti principalmente da carbone, lignite, ardesia e scisto, se tali materiali sono venduti sui mercati degli aggregati o utilizzati per tali scopi.</p></td></tr></tbody></table>
l) Osservazioni da parte delle autorità britanniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(252)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno sottolineato che il Tribunale ha statuito, con la sentenza del 7 marzo 2012 nella causa T-210/02 RENV che i materiali quali l'argilla, l'ardesia e lo scisto soddisfano, in linea di principio, il criterio di tassazione normale della tassa, in quanto costituiscono «aggregati» ai sensi del Finance Act 2001 (sezione 71) e «nella misura in cui sono utilizzati e sfruttati commercialmente in quanto tali», si trovano in una situazione analoga a quella di altri aggregati di sostituzione tassati (sezione 72). Secondo le autorità britanniche, il Tribunale ha chiarito che l'«eventuale» inserimento di detti materiali nell'ambito di applicazione della tassa «dipende solo dal loro sfruttamento effettivo e realizzatosi in quanto aggregati».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(253)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che non ci siano prove certe, neanche fra la documentazione presentata dalla BAA in sede giudiziaria, che dimostrino che ardesia, scisto, carbone o lignite siano estratti deliberatamente per essere impiegati come aggregati nel Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(254)</p></td><td><p>Per quanto concerne l'ardesia, le autorità britanniche comunicano che l'ardesia è una roccia che può essere ridotta in lastre sottili. È utilizzata principalmente per le coperture dei tetti, ma anche come rivestimento decorativo e come pietra monumentale. I siti di produzione si trovano nel Galles settentrionale, nel distretto dei Laghi, in Devon e in Cornovaglia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(255)</p></td><td><p>Secondo le autorità britanniche, l'ardesia è esente dall'AGL perché il materiale di qualità elevata è utilizzato per la produzione di manti di copertura e pavimentazioni e l'ardesia è apprezzata come materiale da decorazione, piuttosto che come aggregato. Fra gli impieghi dell'ardesia vi sono i manti di copertura, gli arredi, i prodotti per l'architettura (davanzali e cornici, piani da lavoro per la cucina e il bagno, banconi, rivestimenti per camini, focolari, rivestimenti murali, insegne, lapidi commemorative e piastrelle per pavimenti) e ornamentali (in prosieguo definiti collettivamente «prodotti specialistici per l'architettura»). Tuttavia, il pietrisco e gli sfridi derivanti dall'attività di estrazione e lavorazione dell'ardesia di qualità possono essere utilizzati come sostituti degli aggregati di recente estrazione. Le esenzioni pertanto incentivano l'utilizzo degli scarti di ardesia e di altri sottoprodotti associati e danno luogo a un chiaro beneficio ambientale, in quanto riducono i danni ambientali che sarebbero stati causati da un'intensificazione delle attività di nuova estrazione degli aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(256)</p></td><td><p>Secondo le autorità britanniche, le cave che offrono aggregati e pietrisco di ardesia da impiegare come aggregati, nelle pubblicità sottolineano l'elevata qualità dei loro prodotti di ardesia, come i manti di copertura, i piani da lavoro, i focolari, le pavimentazioni e le lapidi commemorative, che sono il vero cuore dell'attività estrattiva<a> (<span>60</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(257)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che l'ardesia non sia idonea ad essere impiegata come aggregato perché tende ad assumere forme piatte, «lastroidi» e diseguali, piuttosto che forme cuboidi, preferibili nella maggior parte delle applicazioni degli aggregati. L'ardesia di alta qualità non viene utilizzata come aggregato perché le sue proprietà fisiche e/o chimiche la rendono poco adatta a tali scopi, oltre ad essere venduta per finalità di maggior valore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(258)</p></td><td><p>Le autorità britanniche stimano che ciascuna tonnellata di ardesia estratta produce il 95 % di frammenti rocciosi di scarto e circa il 5 % di ardesia idonea ad essere impiegata per usi di pregio, come le tegole o i rivestimenti murali<a> (<span>61</span>)</a>. Gran parte della roccia contenente ardesia di buona qualità ha un clivaggio meno perfetto, il che la rende poco adatta al taglio in lastre sottili. La produzione di lastre identiche per taglio e spaccatura dal materiale di alta qualità, inoltre, genera un grande volume di scarti. Ne consegue che storicamente, nei siti di lavorazione dell'ardesia, si sono formate vaste discariche di frammenti di ardesia. Le autorità britanniche hanno trasmesso informazioni in merito a ricerche condotte sull'argomento e hanno sottolineato il fatto che la produzione di scarti di ardesia è ancora in eccesso rispetto alla domanda di mercato per il loro impiego come aggregati, tanto che si formano ancora mucchi di scarti di tale materiale. La produzione di ardesia è in calo dal 2000, a causa del declino della produzione di manti di copertura in ardesia. Dalla sospensione dell'AGL nell'aprile 2014, i produttori di ardesia hanno osservato un calo della domanda per gli scarti di ardesia e questo materiale è andato a formare ulteriori cumuli.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(259)</p></td><td><p>Secondo le autorità britanniche, i sottoprodotti dell'ardesia possono essere utilizzati come aggregati di minor qualità, come materiale da riporto o come aggregati decorativi, e dopo un'attenta selezione e frantumazione possono soddisfare i criteri di base per essere impiegati nelle costruzioni stradali<a> (<span>62</span>)</a>. Sebbene gli scarti di ardesia non abbiano le caratteristiche di resistenza di altri aggregati, è stato stabilito che possono garantire prestazioni adeguate per i criteri di base e in quanto tali rappresentano un sostituto degli aggregati di nuova estrazione da impiegare nella produzione di calcestruzzo e applicazioni ingegneristiche di media resistenza. Parte degli scarti di ardesia sono ridotti in polvere e granulato per usi industriali e nella produzione di manti di copertura bitumati per tetti e vernici bituminose. Tramite il meccanismo di esenzione dell'ardesia, la tassa incentiva l'uso degli scarti di ardesia, riducendo di conseguenza il danno prodotto agli habitat naturali e quello visivo causato dai cumuli di scarti, oltre a incentivare la realizzazione di progetti simili a quello della circonvallazione A55 Bangor citato dalla BAA.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(260)</p></td><td><p>Secondo le autorità britanniche, dopo la sospensione di alcune esenzioni nell'aprile 2014, […] ha dovuto a vendere gli scarti di ardesia registrando una perdita del 3 %, il che dimostra che senza l'esenzione non ci sarebbe un mercato degli scarti di ardesia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(261)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ritengono che sebbene soltanto il 5 % del materiale estratto dalle cave di ardesia sia di alta qualità, il relativo valore delle lastre di ardesia di dimensioni adeguate da vendersi sotto forma di manti di copertura o tegole, rivestimenti murari, piastrelle o altri tipi di finiture e decorazioni ne giustifica l'estrazione. L'ardesia di pregio è venduta a un prezzo compreso tra 727 GBP e 1 076 GBP per tonnellata. Le autorità britanniche hanno trasmesso i prezzi forniti da un produttore di ardesia, che sono i seguenti (in GBP/tonnellata):</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Anno</p></td><td><p>2007</p></td><td><p>2008</p></td><td><p>2009</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td></tr><tr><td><p>Manti di copertura […]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td></tr><tr><td><p>Materiale per architettura</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td></tr></tbody></table><p>Le autorità britanniche sostengono che un altro produttore di ardesia ha venduto i manti di copertura prodotti al prezzo di circa 700 GBP per tonnellata. I prezzi dei prodotti in ardesia destinati all'architettura sono indicati di seguito:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Anno</p></td><td><p>2008</p></td><td><p>2009</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td><td><p>2013</p></td></tr><tr><td><p>GBP/m<span>2</span></p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td><td><p>[…]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(262)</p></td><td><p>Secondo le autorità britanniche, il costo di produzione dei sottoprodotti dell'ardesia è compreso tra 5,7 e 6,5 GBP per tonnellata<a> (<span>63</span>)</a>. Tuttavia, nel corso degli anni i prezzi hanno subito variazioni, passando da un massimo di 7,36 GBP per tonnellata ad un prezzo minimo di 4,10 GBP per tonnellata. Un altro produttore di ardesia vendeva aggregati di ardesia per l'edilizia a un prezzo compreso tra 4,40 GBP e 6,42 GBP. Il valore elevato dell'ardesia di buona qualità la rende l'attività principale dei siti in cui si trovano i giacimenti di ardesia. Dal punto di vista economico, sarebbe irrazionale per il gestore estrarre l'ardesia per venderla come aggregato, piuttosto che considerare la produzione degli aggregati come un mezzo per ricavare ardesia di qualità elevata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(263)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno trasmesso i dati estrapolati dalle informazioni finanziarie dei produttori di ardesia, da cui si evince che i proventi derivanti dai prodotti per l'architettura sono la maggiore fonte di reddito di tali società. In termini di reddito, il rapporto tra l'ardesia trasformata in manti di copertura rispetto a quella per aggregati è variato nel corso del tempo tra 2,54 e 3,52.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(264)</p></td><td><p>Riguardo alle informazioni sui prezzi dell'ardesia fornite dalla BAA e basate sui prezzi delle importazioni, le autorità britanniche hanno dimostrato che i prodotti in ardesia per l'architettura importati sono diversi da quelli prodotti nel Regno Unito e concorrono su mercati differenti. Pertanto, i dati relativi ai prezzi delle importazioni non sarebbero accurati per effettuare un confronto dei prezzi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(265)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ritengono che l'ardesia prodotta per scopi decorativi sia un sottoprodotto dell'estrazione di ardesia di qualità elevata. Il suo prezzo si aggira intorno a 15 GBP per tonnellata. Anche se superiore al prezzo di vendita degli aggregati utilizzati come materiale da riporto per le costruzioni, come sopra indicato, questa quotazione è comunque ben al di sotto di quella dell'ardesia per manti di copertura (oltre 200 GBP per tonnellata). Il prezzo dell'ardesia per scopi decorativi è paragonabile a quello di altri aggregati venduti al dettaglio nel Regno Unito e impiegati per gli stessi scopi. La logica ambientale dell'esenzione dell'ardesia non viene meno, in quanto l'ardesia per scopi decorativi è un inevitabile sottoprodotto della produzione di ardesia di qualità elevata, mentre il mercato dei materiali decorativi è il mercato per eccellenza dei produttori di calcare o granito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(266)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ritengono che l'esenzione dell'ardesia e dei sottoprodotti dell'ardesia sia coerente con l'obiettivo ambientale dell'AGL, affinché si creino incentivi all'uso di tali sottoprodotti di scarto come prodotti di sostituzione degli aggregati di nuova estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(267)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che, come avviene nel caso dello scisto, anche l'ardesia sia presente in natura associata a diverse altre tipologie di roccia. Spesso la si ritrova intercalata con arenaria e/o calcare. Con il termine «principalmente» si intende indicare composti formati soprattutto, ma non interamente, dal materiale esente, in quanto questo è lo stato in cui si trovano in natura. Quando i composti consistono principalmente di scisto o ardesia, le loro proprietà fisiche li rendono meno adatti all'uso come aggregato, rispetto al caso di composti formati principalmente da materiali da impiegare come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(268)</p></td><td><p>Secondo le stime del Regno Unito, ogni anno si producevano 6,33 milioni di tonnellate di scarti di ardesia e le scorte storiche accumulate utilizzabili ammontavano a 277 milioni di tonnellate di cui, prima dell'introduzione dell'AGL, erano stati venduti soltanto 0,66 milioni di tonnellate da utilizzarsi come aggregati<a> (<span>64</span>)</a>. Il resto era impiegato come materiale da riporto o lasciato a formare cumuli di scarti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(269)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che l'esenzione concessa ai sottoprodotti dell'ardesia non rappresenta un incentivo a intensificare le attività di estrazione di ardesia, in quanto i gestori delle cave hanno già difficoltà a reperire un mercato per i prodotti di scarto generati dall'attività di cava in atto. Esse affermano altresì che il numero totale di cave/siti di lavorazione dell'ardesia sia rimasto pressoché invariato dopo l'introduzione della tassa sugli aggregati, essendo pari a 50 nel 2000 e a 49 nel 2010.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(270)</p></td><td><p>Il Regno Unito sostiene che sia corretto sottoporre a trattamento gli scarti di ardesia in quanto sottoprodotto inevitabile del processo di estrazione che non ha lo scopo di produrre aggregati, bensì di ricavare ardesia di qualità elevata per la fabbricazione di tegole, lastre di rivestimento e altri prodotti pregiati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(271)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che non sia possibile discernere fra i sottoprodotti derivati dal taglio dell'ardesia da quelli prodotti appositamente per essere impiegati come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(272)</p></td><td><p>Le autorità britanniche contestano quanto asserito dalla BAA in sede di procedimento giudiziale dinnanzi al Tribunale nella causa T-210/02 RENV e nelle osservazioni trasmesse alla Commissione, secondo le quali vi sarebbero cave di ardesia che estraggono il materiale al solo scopo di venderlo come aggregato. Dopo aver condotto delle ricerche su tutte le cave citate dalla BAA nel corso del procedimento, le autorità britanniche hanno ribadito le medesime conclusioni, esprimendo altresì perplessità sulle prove fornite, in quanto per alcune delle cave menzionate si fa riferimento allo sfruttamento sia per la produzione di manti di copertura che per la produzione di aggregati primari.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(273)</p></td><td><p>Per quanto attiene a BGS, le autorità britanniche affermano che i dati si basano sulle descrizioni fornite dalle cave in merito ai materiali e i loro utilizzi finali. Fanno altresì osservare che le cave possono descrivere un materiale in modo diverso rispetto a come sarebbe classificato ai fini dell'AGL e che i materiali prodotti da una cava possono mutare nel tempo. Pertanto, i dati forniscono l'elenco più accurato sulle cave presenti nel Regno Unito e gli utilizzi finali dei materiali, ma non è possibile affermare che si tratti effettivamente di un elenco esaustivo e accurato delle cave presenti nel Regno Unito e degli utilizzi finali dei materiali estratti. Le autorità britanniche dichiarano inoltre che i dati non sono aggiornati, e di essere consapevoli che talune cave presenti in elenco hanno cessato l'attività. Le autorità britanniche affermano inoltre che l'elenco presenta società che possono avere una concessione per lo sfruttamento della cava in corso di validità, eppure di fatto non effettuare o non avere mai effettuato attività estrattive.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(274)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno dimostrato che dell'elenco totale di cave che la BAA ha indicato come produttrici di ardesia, scisto e argilla ai fini del solo sfruttamento come aggregati, è stato riscontrato che otto di tali cave o non hanno mai effettuato lo sfruttamento commerciale degli aggregati, conducendo altre attività non soggette all'AGL, o sono inattive da prima dell'introduzione dell'AGL. Talune di queste cave sono utilizzate come discariche.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(275)</p></td><td><p>Inoltre, le autorità britanniche hanno dimostrato di essersi basate sulle definizioni fornite dalla relazione stilata a tal fine nel 2003 per assistere le autorità fiscali nell'applicazione dell'AGL. Il criterio oggettivo utilizzato dalle autorità britanniche per operare una distinzione fra tipologie di roccia molto simili prevede che il materiale classificato come ardesia «si possa fendere solo con uno scalpello affinché si sfaldi in lame e lastre ben definite». Se il materiale non ha questo clivaggio ardesiaco, non viene trattato alla stregua dell'ardesia ai fini dell'AGL, ossia non viene esentato. I materiali ai quali si riferisce la BAA sarebbero classificati come argillite e soggetti a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(276)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno preso nota delle informazioni trasmesse da diverse parti interessate, in riferimento a eventuali erronee dichiarazioni da parte di una cava particolare sui suoi prodotti, indicati come ardesia. Le autorità britanniche sostengono che se il materiale risponde al criterio utilizzato per determinare la presenza di ardesia, ossia si fende con lo scalpello, sia corretto classificarlo come ardesia ai fini dell'AGL. Tuttavia, le autorità britanniche fanno osservare che nel sito web della stessa cava è indicato che i prodotti normalmente ottenuti dall'ardesia che si sfaldano con lo scalpello sono prodotti d'importazione. La natura geologica del materiale di tale sito non è ancora stata verificata dalle autorità fiscali del Regno Unito (in prosieguo Her Majesty's Revenue and Customs o «HMRC»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(277)</p></td><td><p>Poiché le modalità di ispezione dell'HMRC si basano su un approccio improntato alla valutazione del rischio e sono attivate qualora vi siano informazioni indicanti che una cava potrebbe non conformarsi correttamente al regime di tassazione, le autorità britanniche si sono impegnate a indagare sul caso e su tutti gli altri casi in cui la ricerca finalizzata al reperimento di elementi probatori per la Commissione desti perplessità sull'eventuale possibile erronea classificazione dei materiali. L'HRMC si è impegnata a richiedere o prelevare campioni geologici da tali siti. Se il materiale dovesse rivelarsi diverso dall'ardesia, questo sarà sottoposto a tassazione e si potrebbe configurare anche l'ipotesi di irrogare una sanzione per erronea descrizione del materiale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(278)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno inoltre dimostrato che nelle descrizioni commerciali delle rocce destinate alla vendita le cave possono scegliere di utilizzare una descrizione non corrispondente al criterio oggettivo seguito dall'HRMC ai fini fiscali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(279)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno verificato sia le informazioni riservate di natura fiscale che quelle di pubblico dominio relative a ciascuna delle cave che, a detta della BAA, producevano ardesia solo per l'uso come aggregato o che avrebbero classificato erroneamente i propri prodotti come ardesia allo scopo di beneficiare delle esenzioni fiscali. I risultati dell'indagine sono stati presentati alla Commissione e dimostrano che in effetti, potrebbero esserci stati dei problemi relativi all'attuazione del regime di tassazione nel caso di una cava in particolare. Le autorità britanniche si sono impegnate a verificare quali siano i materiali prodotti dalla cava in questione e se siano classificati correttamente come ardesia. Tuttavia, per quanto riguarda le restanti cave di cui si è rilevata l'attività, attuale o nel recente passato, non vi sono indicazioni che queste estraggano deliberatamente l'ardesia da impiegare come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(280)</p></td><td><p>Va detto che la Commissione, nell'esaminare le informazioni trasmesse dalle autorità britanniche, ha tenuto conto del fatto che i prodotti speciali in ardesia per l'architettura sono tagliati su misura. Pertanto la Commissione ha ritenuto che le cave di ardesia dove la pietra da taglio sembra essere il prodotto principale vendono prodotti speciali per l'architettura (e quindi non aggregati), principalmente perché gli aggregati di ardesia sono il risultato dell'attività di frantumazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(281)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno fornito dati statistici per corroborare quanto asserito, ovvero che l'ardesia non è andata a sostituire nelle vendite gli aggregati secondari, e che mentre la domanda di inerti frantumati, sabbie e ghiaie di qualità elevata ha subito un calo durante il periodo di imposizione della tassa sugli aggregati, le vendite di ardesia, argilla e scisto per la costruzione non sono aumentate dello stesso ordine di grandezza. Evidentemente, la proporzione delle vendite della prima è in linea con il calo della domanda. Le autorità britanniche hanno tratto la conclusione che l'ardesia, l'argilla e lo scisto non hanno sostituito su vasta scala gli inerti frantumati, le sabbie o le ghiaie di qualità elevata.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.2.2. Scisto
a) Osservazioni ricevute da parte della BAA il 15 settembre 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(282)</p></td><td><p>Secondo la BAA, lo scisto può essere utilizzato come aggregato, ovvero impiegato come aggregato di bassa qualità, come indicato nella relazione<a> (<span>65</span>)</a>. Scisto, argilla e argillite possono essere presenti come strato di copertura (<span>overburden</span>) dei giacimenti di roccia da destinare a inerti e possono essere venduti come materiale da riporto di scarsa qualità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(283)</p></td><td><p>Secondo la BAA, lo scisto e l'argilla possono essere utilizzati come aggregati per fini specifici in cui non sono disponibili altre rocce, o non lo sono altrettanto, come ad esempio il rivestimento e la copertura di discariche o il rivestimento di laghetti e canali. La BAA aggiunge inoltre che gli impieghi portati ad esempio sono modi di utilizzare l'argilla e lo scisto come aggregati, proprio come lo sono i materiali utilizzati come strati drenanti o per la costruzione di opere di difesa marittima. La BAA sostiene che mentre lo scisto è estratto come sottoprodotto di argilla e carbone, esistono delle vaste zone del Regno Unito in cui giacimenti di scisto più duro e più maturo sono intercalati da filoni di arenaria.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(284)</p></td><td><p>La BAA sostiene che la varietà di scisto più dura, simile alle roccia dura, è sempre stata usata come aggregato, anche prima dell'introduzione dell'AGL. La BAA ha fornito l'esempio di una cava di scisto in attività dal 1981, che produce pietra da costruzione e per opere murarie, pietre da giardino e lastricati, oltre che materiale di risulta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(285)</p></td><td><p>La BAA ha trasmesso un elenco di 20 cave di scisto e argilla ricavato dalla pubblicazione della British Geological Survey, la<span>Directory of Mines and Quarries 2010</span> (Elenco delle cave e miniere 2010), le quali sfrutterebbero materiale esclusivamente come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(286)</p></td><td><p>La BAA sostiene inoltre che alcune cave classificate come cave di «arenaria» nella<span>Directory of Mines and Quarries 2010</span> pubblicata dalla BGS beneficiano effettivamente di un'esenzione dall'AGL in quanto si tratta delle cave di scisto che fanno parte del bacino scistoso della zona di Caithness in Scozia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(287)</p></td><td><p>La BAA indica la presenza di molte cave a geologia mista, comprendenti lo scisto, che beneficiano dell'esenzione per quei materiali che consistono principalmente di scisto, in quanto lo scisto è frequente nel Regno Unito ed è spesso intercalato da giacimenti di altre rocce. La BAA cita l'esempio di una cava di estrazione di soli aggregati che grazie a ciò può beneficiare dell'esenzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(288)</p></td><td><p>LA BAA sostiene che le autorità britanniche non divulgano i nomi delle cave che beneficiano dell'esenzione dall'AGL, poiché producono principalmente ardesia o scisto. Tuttavia, per ragioni di riservatezza tali informazioni non potevano essere trasmesse alla BAA.</p></td></tr></tbody></table>
b) Osservazioni ricevute da parte di Robert Durward della BAA il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(289)</p></td><td><p>LA BAA ritiene che l'argilla e lo scisto impiegati per prodotti ceramici e gesso non possano essere considerati materiali che si trovano in una situazione diversa da quelli soggetti a tassazione ai sensi dell'AGL alla luce delle sue finalità ambientali. La BAA afferma che tali materiali sono paragonabili a rocce, sabbie o ghiaie estratte per scopi di costruzione, in quanto sono state estratte a tal fine, e l'argilla e lo scisto sono rocce. Grandi quantità di argilla e scisto sarebbero impiegate per la fabbricazione di prodotti ceramici per l'edilizia. Si potrebbe ridurre l'estrazione di argilla usata per produrre laterizi utilizzando il calcestruzzo per l'edilizia prodotto con i sottoprodotti/materiali di scarto delle cave, che sono spesso soggetti a tassazione. Stando alla BAA, non tassare argilla e scisto utilizzati per i prodotti ceramici per l'edilizia intacca le finalità dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
c) Osservazioni ricevute da parte di Torrington Stone il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(290)</p></td><td><p>Secondo Torrington Stone, una delle cave di sua proprietà produce scisto come sottoprodotto dell'arenaria a grossi grani, il quale è di buona qualità e può essere impiegato per apportare massa volumetrica e come materiale di riporto. Una seconda cava estrae scisto come prodotto principale e arenaria come prodotto secondario, soggetto a tassazione. Torrington Stone sembra suggerire che i prodotti venduti (pietrisco, sottofondi, materiale derivante dall'asportazione di strati superficiali o riempimenti) possono essere ottenuti da tutti i materiali che estrae.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(291)</p></td><td><p>Dopo l'introduzione dell'AGL, le forze del mercato hanno provocato un aumento dei prezzi dello scisto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(292)</p></td><td><p>Torrington Stone ha fornito altresì informazioni concernenti la cava di Venn, il cui sottoprodotto è uno scisto perfetto come materiale di riporto per i terrapieni, in concorrenza con un sottoprodotto tassato di una delle cave di Torrington Stone. Il prezzo del suddetto scisto alla consegna era di circa 3,50 GBP, comprensivo del trasporto che si stima pari a 3,00 GBP.</p></td></tr></tbody></table>
d) Osservazioni ricevute da parte di Eunomia il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(293)</p></td><td><p>Le osservazioni ricevute da parte di Eunomia sono state trasmesse per conto di un consorzio di produttori britannici di aggregati secondari (ardesia, sterili di miniera e ceneri di combustione degli inceneritori).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(294)</p></td><td><p>Stando a Eunomia, gli sterili di miniera (di norma costituiti da scisto) da riutilizzare provengono da miniere situate in profondità, ancora attive, oppure da miniere situate in profondità che sono state chiuse/hanno cessato la produzione. Gli sterili di miniera sono prodotti derivati dal carbone estratto con metodi di coltivazione in profondità. Le caratteristiche qualitative degli sterili di miniera variano notevolmente da una miniera all'altra e a seconda delle fasi di estrazione, in base alla geologia degli strati al momento dell'estrazione. Data la non omogeneità delle caratteristiche degli sterili di miniera, il materiale è di bassa qualità e ha uno scarso valore di riutilizzo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(295)</p></td><td><p>Eunomia sostiene che con gli sterili di miniera di norma non si ottiene un prezzo positivo. Tuttavia, poter collocare il materiale consente alla miniera di produzione di operare, preservando il territorio rurale dal degrado delle discariche. Secondo Eunomia, se non vi fosse la possibilità di commercializzare sterili di miniera a costo zero o a un prezzo competitivo, che rispecchia la qualità più scadente del materiale, non sussisterebbero altre opzioni finanziariamente valide per movimentare lo scisto di miniera e facilitare lo sviluppo edilizio. Eunomia indica inoltre che il costo di produzione degli sterili di miniera generati dall'estrazione, ipotizzando che vengano consegnati entro 5 km dal sito di estrazione, è pari a […] GBP per tonnellata per le miniere situate in profondità e ancora in attività, e di […] GBP per tonnellata per le miniere situate in profondità chiuse o che hanno cessato la produzione. Pertanto, l'imposizione dell'AGL pari a 2 GBP per tonnellata […] i costi. Risulterebbe pertanto economicamente più vantaggioso inviare lo scisto di miniera in discarica.</p></td></tr></tbody></table>
e) Osservazioni ricevute dalla autorità britanniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(296)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ritengono che la logica che sottende all'esenzione dello scisto è che gran parte dello scisto non è utilizzata come aggregato. Invero, la maggior parte dello scisto non è generalmente adatta all'uso in quanto aggregato. Lo scisto di miglior qualità è impiegato nella produzione di laterizi, che essendo un processo ceramico, è esente dall'AGL. Qualsiasi sottoprodotto dello scisto estratto per la produzione di laterizi sarebbe dunque il sottoprodotto di un materiale estratto per usi diversi da quello come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(297)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ritengono che lo scisto faccia parte della stessa classe di rocce dell'argilla. Le argilliti possono trovarsi in forme che variano dalla tipologia morbida e plastica a quella dura. Sono le caratteristiche fisico-chimiche e la composizione mineralogica a determinarne l'uso più appropriato. A seconda del grado di fissilità<a> (<span>66</span>)</a>, può essere difficile distinguere tra scisto e argilla, ad un estremo dello spettro, e tra scisto e ardesia, all'estremo opposto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(298)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che lo scisto sia strettamente connesso con l'estrazione dell'argilla e che sia generato anche dall'estrazione del carbone. Come l'argilla, anche lo scisto può essere utilizzato nella produzione di laterizi per facciate a vista, rivestimenti e strutture (il 90 % della domanda di argilla per laterizi concerne la produzione di mattoni da destinare alla realizzazione di facciate a vista del mercato immobiliare nazionale), elementi di copertura per tetti e rivestimenti e per la produzione di canalizzazioni vetrificate per gli scarichi e le fognature. Se ne utilizzano enormi volumi per la produzione di cemento. Altri possibili usi comprendono il rivestimento e la copertura delle discariche, il rivestimento degli alvei di canali e laghetti, l'uso come materiale da riporto per la sistemazione delle aree verdi, nella produzione di aggregati leggeri per la produzione di blocchetti e come materiale di riempimento in generale nel settore edile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(299)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che lo scisto può essere impiegato come aggregato di scarsa qualità, nel caso più comune come materiale di ripiena e per apportare massa volumetrica negli strati di fondazione delle opere stradali. Alcuni tipi di scisto sono adatti anche alla produzione di aggregati leggeri, ma soltanto dopo un processo di lavorazione che prevede che il materiale sia sottoposto ad alte temperature. In alcune circostanze, le condizioni geologiche (la pressione e il calore) hanno dato luogo alla formazione di scisto più duro che, se soggetto a frantumazione, forma dei granuli più squadrati, che possono essere impiegati come aggregato di bassa qualità per talune applicazioni, come ad esempio il materiale di riempimento per costruzioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(300)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, essendo geologicamente simili, nelle statistiche nazionali del Regno Unito lo scisto e l'argilla sono raggruppati in un'unica categoria. Nel 2000, dei 10,838 milioni di tonnellate di argilla e scisto vendute nel Regno Unito, 7,880 milioni di tonnellate sono state utilizzate per la produzione di mattoni, tubature e piastrelle, mentre e 2,958 milioni di tonnellate di argilla e scisto sono state vendute per altri usi. Nel 2012, dei 5,497 milioni di tonnellate di argilla e scisto vendute in Gran Bretagna, 3,569 milioni di tonnellate sono state utilizzate per la produzione di mattoni, tubature e piastrelle. Le autorità britanniche affermano che giacché l'estrazione di argilla e scisto si è dimezzata tra il 2000 e il 2012 e la vendita di argilla e scisto per usi diversi dalla produzione di mattoni, tubature e piastrelle si è ridotta del 35 % nel 2012 rispetto al 2002, è difficile che l'introduzione della tassa abbia provocato un aumento dell'estrazione di scisto da impiegarsi specificamente come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(301)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che lo scisto ottenuto come materiale di scarto dall'estrazione del carbone è un sottoprodotto non voluto e non desiderabile. Di norma, esso è adatto all'impiego come materiale di riempimento per le costruzioni stradali o gli argini di contenimento e per questo è venduto a un prezzo irrisorio. Il prodotto di scarto viene generalmente smaltito in siti consolidati per la discarica oppure impiegato come materiale di ripiena supplementare, qualora sia presente una coltivazione a cielo aperto nelle vicinanze. Mentre lo stesso carbone è venduto approssimativamente a 50 GBP per tonnellata, lo scisto è venduto normalmente ad un prezzo molto basso, in media non più di 1 o 2 GBP per tonnellata, se la domanda proviene da luoghi prossimi al sito di estrazione. Si stima che i costi di produzione si aggirino fra 0,50 GBP e 2 GBP per tonnellata. A volte lo scisto viene ceduto gratuitamente agli acquirenti, purché questi si occupino del trasporto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(302)</p></td><td><p>Analoghe considerazioni valgono per altri sterili di miniera, di norma utilizzati solo come aggregati di scarso valore, qualora la domanda provenga da luoghi prossimi al sito di estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(303)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che parte dello scisto ottenuto come sottoprodotto da altre attività di estrazione sia venduto come aggregato, ma generalmente il suo impiego come aggregato è economicamente vantaggioso solo quando la domanda proviene da luoghi prossimi al sito di estrazione, a causa dei costi di trasporto. Poiché lo scisto non è stato estratto per essere sfruttato commercialmente come aggregato, aggiungono le autorità britanniche, ed esso comprime la domanda di aggregati di nuova estrazione, l'esenzione sarebbe in linea con gli obiettivi ambientali, la natura e la logica stesse dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(304)</p></td><td><p>Le autorità britanniche riferiscono che argilla e scisto sono considerati appartenere a un'unica classe dalla BGS e dall'<span>United Kingdom Minerals Yearbook</span> (Annuario dei minerali del Regno Unito), la raccolta di dati effettuata ogni anno nel Regno Unito. Il prezzo medio di vendita, secondo l'Istituto nazionale di statistica, varia tra 2,52 GBP e 2,88 GBP per tonnellata. Nel 2012 i prezzi oscillavano tra 3,34 e 4,44 GBP per tonnellata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(305)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno fornito informazioni concernenti una cava di produzione di arenaria a grossi grani utilizzata per la produzione di asfalto per manti stradali. La cava produce e vende anche lo scisto che si trova frammisto agli strati di arenaria a grossi grani. La cava ha stimato che il costo di produzione dei prodotti derivati dallo scisto è pari a 6,31 GBP per tonnellata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(306)</p></td><td><p>Per quanto concerne lo scisto utilizzato nei processi ceramici, le autorità britanniche hanno trasmesso le informazioni ricevute dalla British Ceramic Confederation (in prosieguo «BCC»), l'associazione di categoria del settore manifatturiero ceramico del Regno Unito. La BCC fa osservare che esiste una notevole variabilità nei costi di produzione dello scisto, in ragione di una serie di fattori. In generale, si stima che i costi varino tra […] e […] GBP per tonnellata di materiale estratto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(307)</p></td><td><p>La BCC stima che il prezzo di vendita dello scisto da impiegare come aggregato sia compreso tra […] e […] GBP per tonnellata, e precisa inoltre che lo scisto potrebbe essere venduto sottocosto, in quanto la sua estrazione consentirebbe di esporre minerali di qualità elevata, idonei alla produzione di laterizi, ubicati al di sotto del giacimento di scisto in questione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(308)</p></td><td><p>La BCC precisa inoltre che gran parte della produzione di laterizi ha luogo in siti collegati alle cave, e dunque il materiale non è prezzato. Tuttavia, in caso di vendita a terzi, il costo stimato sarebbe compreso tra […] e […] GBP per tonnellata, più i costi di trasporto. La BCC fa osservare che il prezzo di vendita dello scisto sarebbe inferiore a quello delle argille di qualità elevata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(309)</p></td><td><p>Per quanto concerne l'esenzione dei materiali che consistono principalmente di carbone, lignite, ardesia e scisto, le autorità britanniche affermano che tale esenzione è necessaria, dal momento che questi minerali in natura non si presentano puri al 100 %.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(310)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ritengono che lo scisto non sia estratto esclusivamente per essere impiegato come aggregato, precisando di aver indagato questo aspetto a seguito delle prime affermazioni avanzate dalla BAA a tal riguardo in occasione dei procedimenti tenutisi dinnanzi alle giurisdizioni dell'Unione. Le autorità britanniche sostengono di aver rilevato che lo scisto continua ad essere prodotto come sottoprodotto di altre attività estrattive, in particolare argilla, carbone e calcare. Stando alle autorità britanniche, nessuno dei documenti presentati dalla BAA alle istanze giuridiche dell'Unione o alla Commissione, prima dell'adozione della decisione di avvio, avrebbe comprovato l'esistenza di cave che estraggono lo scisto e l'argilla come aggregati primari.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(311)</p></td><td><p>La Commissione ha invitato le autorità britanniche a trasmettere informazioni relative ai prodotti di quattro cave menzionate nelle osservazioni di una parte interessata, le quali si sarebbero aggiudicate diversi contratti unicamente grazie all'esenzione, e che forniscono lo stesso tipo di prodotti che le cave della parte interessata, soggette alla tassa, avrebbero potuto fornire. Una di queste quattro cave avrebbe altresì ottenuto la concessione per lo sfruttamento dello scisto. Le autorità britanniche hanno appurato che tutte le quattro cave erano state registrate ai fini dell'AGL e hanno pagato la tassa fin dal momento della sua introduzione, nel 2002. Tali cave venderebbero<a> (<span>67</span>)</a> pietre, sabbia, ghiaia, aggregati che comprendono prodotti riciclati e prodotti del calcestruzzo, aggregati di roccia dura, aggregati e filler, materiali da costruzione, aggregati decorativi e lastre di arenaria e, rispettivamente, sabbia, ghiaia e altri aggregati. Non è stata riscontrata alcuna indicazione che tali cave abbiano beneficiato di un'esenzione per lo scisto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(312)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno inoltre preso in considerazione le otto cave citate nella banca dati della BGS come esempio di cave che estraggono lo scisto da impiegarsi come aggregato. Esse affermano che almeno alcune di tali cave estraggono altri prodotti oltre allo scisto. Pertanto, sembra che le autorità britanniche non siano state in grado di individuare in via definitiva cave che estraessero scisto da utilizzare esclusivamente come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(313)</p></td><td><p>Le autorità britanniche precisano che lo scisto beneficia dell'esenzione anche quando è un sottoprodotto di aggregati soggetti a tassazione. Lo scisto, ad esempio, può essere ricavato come sottoprodotto inevitabile dell'estrazione di calcare o arenaria a grossi grani. Le autorità britanniche sostengono che lo scisto sia un materiale meno pregiato del calcare, e che non sia idoneo per una vasta gamma di usi come aggregato. Le autorità britanniche ritengono che lo scisto ottenuto come sottoprodotto sia stato esentato, in linea con l'obiettivo ambientale della tassa, per consentire alle cave che lo producono come sottoprodotto di venderlo come sostituto di altri aggregati di nuova estrazione, per quella gamma limitata di applicazioni per cui è idoneo. Se il materiale fosse stato originariamente tassato come il calcare, le cave non avrebbero potuto vendere lo scisto di scarto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(314)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, poiché generalmente lo scisto può essere utilizzato solo per alcune limitate e specifiche applicazioni in quanto aggregato ed è economicamente vantaggioso impiegarlo come tale solo quando la domanda proviene da luoghi vicini al sito di estrazione, è altamente improbabile che nei pressi di una cava che estrae principalmente altri tipi di aggregato (ad esempio, l'arenaria a grossi grani) si crei una domanda di scisto tale da incentivare l'estrazione di un altro aggregato soggetto a tassazione per accedere al sottoprodotto dello scisto non tassato. Le autorità britanniche sostengono di non essere a conoscenza di alcun caso in cui si sia verificata tale circostanza o di siti in cui potrebbe verificarsi in futuro.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(315)</p></td><td><p>Per replicare alle osservazioni trasmesse alla Commissione da una parte interessata, secondo cui i materiali primari estratti nel sito di Vyse Quarry, nel Devon settentrionale (di proprietà di Torrington Stone) sarebbero argillite e scisto da impiegare come aggregati, le autorità britanniche si interrogano sul fatto che lo scisto sia effettivamente il materiale primario di detta cava, in quanto il loro sito web descrive in dettaglio i prodotti di arenaria di qualità elevata, specificando che «Braunton Aggregates è universalmente riconosciuta per la straordinaria qualità e durata della gamma di prodotti di arenaria che fornisce: dai pezzi speciali in pietra lavorata, i conci per muretti, il pietrisco per giardini e pietre per i giardini di roccia, ai materiali fini di vaglio e grossi, da ripiena.» Nell'elenco delle miniere e cave del 2010 pubblicato dalla British Geological Survey, Beam Quarry figura come produttore di «arenaria, formazioni carbonifere di Bude». Le autorità britanniche non concordano sul fatto che Vyse Quarry sia pertanto una prova del fatto che lo scisto sia estratto deliberatamente per essere impiegato come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(316)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, per quanto riguarda lo scisto, l'HMRC segue il criterio descritto nella relazione, secondo cui tale materiale deve «sfaldarsi facilmente (con un temperino) in lamelle di qualche millimetro di spessore». I materiali che si sfaldano in lastre di qualche centimetro (e sono quindi più adatti ad essere impiegati come aggregati) sono classificati come argillite e soggetti a tassazione. LA BAA sostiene nelle proprie osservazioni che diverse cave estraggono esclusivamente del materiale classificato come scisto ai fini fiscali, che poi vendono come aggregato. Le autorità britanniche indicano che qualora vi fossero prove documentali sostanziali di un'erronea descrizione della roccia come scisto ai fini dell'esenzione dall'AGL, l'HMRC avvierebbe delle indagini per un'eventuale frode fiscale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(317)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, tutte le attività di verifica fiscale avviate da HMRC si basano sul rischio, il che sta a indicare che i controlli non sono effettuati per tutte le imprese registrate presso l'HMRC fintanto che non sussistano ragioni per chiedere chiarimenti in merito alle dichiarazioni dei redditi presentate all'HMRC. Le autorità britanniche sono consapevoli del rischio che alcune cave possano trarre beneficio dalle esenzioni dall'AGL descrivendo in modo non corretto i materiali che producono. L'HMRC effettua dei controlli per verificare che l'AGL venga applicata correttamente e conduce delle indagini qualora vi siano prove di una non corretta descrizione dei materiali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(318)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno condotto un esame della documentazione fiscale riservata, e delle informazioni di pubblico dominio relative alle cave che, secondo la BAA produrrebbero argilla e scisto da utilizzare unicamente come aggregati o che avrebbero descritto erroneamente i propri prodotti come scisto per beneficiare dell'esenzione, trasmettendo quindi alla Commissione le risultanze dei controlli effettuati su ognuna delle cave in oggetto. Dai controlli è emerso che per una cava potrebbero effettivamente essersi verificati dei problemi relativi all'attuazione del regime di tassazione e le autorità britanniche si sono impegnate a indagare su questo aspetto. Per quanto riguarda le restanti cave di cui si è rilevata l'attività, attuale o nel recente passato, non vi sono indicazioni che queste estraggano appositamente lo scisto o l'argilla da impiegare come aggregati. Tuttavia, dalle informazioni pervenute alla Commissione emerge che almeno quattro o cinque cave<a> (<span>68</span>)</a> beneficiano dell'esenzione, benché il loro prodotto principale sia la pietra da taglio e lo scisto rappresenti un prodotto di cava supplementare.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.2.3. Carbone
a) Osservazioni ricevute dalle autorità britanniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(319)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, il carbone è una roccia sedimentaria combustibile. Il carbone britannico presenta un elevato tenore di zolfo ed è utilizzato quasi esclusivamente per alimentare le centrali elettriche a carbone dotate di sistemi di desolforazione dei gas di combustione, anche se esiste un limitato consumo interno. Tutto il carbone da coke (impiegato negli altiforni per la produzione di acciaio) è attualmente d'importazione. Il carbone non è adatto all'uso come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(320)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, nelle miniere di carbone a cielo aperto, l'<span>overburden</span><a> (<span>69</span>)</a> e gli strati di materiale presenti fra un filone di carbone e l'altro sono estratti separatamente dalle vene carbonifere e dalle argille refrattarie presenti alla base di alcuni filoni. L'argilla refrattaria, che è un sottoprodotto dell'estrazione del carbone, è ricavata separatamente e venduta a un prezzo pari a circa il 10 % del prezzo del carbone, principalmente come colorante per la fabbricazione di laterizi. In tutti i casi, l'<span>overburden</span>, il materiale di sterro estratto fra una filone e l'altro e gli scarti di lavorazione dei materiali (ad esempio, per abbattere il tenore di ceneri o di altre impurità) vengono ricollocati nel punto di estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(321)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che tutte le miniere sotterranee lavorano il carbone estratto negli impianti di separazione gravimetrica. Gli scarti di lavorazione sono quindi inviati in discarica e consolidati. Le discariche storiche sono in generale oggetto di riqualificazione del paesaggio e ricoperte di vegetazione per ridurre l'impatto visivo. Qualora siano presenti nelle vicinanze coltivazioni a cielo aperto di carbone e/o altri minerali, il materiale di scarto a volte è utilizzato come ulteriore materiale di ripiena dei vuoti lasciati dall'attività estrattiva.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(322)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, parte del materiale di sterro o di scarto della produzione di carbone può essere impiegata come aggregato a basso tenore, ad esempio come materiale di riempimento per apportare massa volumetrica o per la costruzione di argini di contenimento. Gli scarti hanno una granulometria fine che non li rende adatti, dal punto di vista ingegneristico, all'impiego in edilizia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(323)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che non vi siano prove documentali che le cave britanniche estrarrebbero carbone al solo scopo di ottenere degli aggregati. Esse precisano che l'AGL è stata concepita per garantire che il materiale costituito interamente dagli scarti derivanti dall'estrazione del carbone non sia tassato. I filoni di soli aggregati oggetto di coltivazione da parte del gestore per raggiungere il giacimento di carbone producono materiale che è soggetto all'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.2.4. Lignite
a) Osservazioni ricevute dalle autorità britanniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(324)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, la lignite è un materiale intermedio fra la torba e il carbone. L'unico giacimento importante di lignite in Gran Bretagna si trova nel Devon, dove è estratta come sottoprodotto della coltivazione di argilla plastica. Se ne vendono piccole quantità da impiegare in orticoltura. Vi sono importanti giacimenti di lignite nell'Irlanda del Nord, che però non sono oggetto di sfruttamento commerciale a causa di una forte opposizione a livello locale. La lignite non è adatta all'uso come aggregato, soprattutto in ragione dell'alto tenore di umidità e di materiale volatile.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.2.5. Valutazione della Commissione
5.6.2.5.1. Ardesia
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(325)</p></td><td><p>Sebbene l'ardesia sia un aggregato ai sensi della sezione 17(1) del Financial Act 2001, dalle osservazioni delle autorità britanniche e delle parti interessate si evince che l'ardesia è estratta per ottenere prodotti per l'architettura e pezzi tagliati su misura che hanno prezzi molto più alti rispetto al materiale venduto come aggregato. Dal punto di vista economico non avrebbe senso coltivare le cave al solo fine di estrarre ardesia da impiegare come aggregato, poiché questo materiale, in ragione delle sue proprietà, non è adatto nella maggior parte dei casi ad essere impiegato come aggregato di qualità elevata, bensì come aggregato di scarsa qualità. I metodi di estrazione, inoltre, sono molto più onerosi rispetto a quelli normalmente impiegati per l'estrazione degli aggregati, e voler produrre aggregati con una modalità così onerosa sarebbe privo di logica economica. A titolo di esempio, il costo di produzione degli aggregati di ardesia è compreso tra 5,7 GBP e 6,5 GBP per tonnellata, mentre il prezzo di vendita arriva fino a 6,42 GBP per tonnellata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(326)</p></td><td><p>Il materiale utilizzato per produrre ardesia di qualità elevata presenta un fronte di taglio che corrisponde alle modalità di estrazione: le pesanti lastre di ardesia sono ricavate tramite taglio intergranulare a sega per ottenere le dimensioni volute, quindi vengono di norma sfaldate a mano lungo il piano naturale della roccia (con scalpello e mazza). In tal caso, l'ardesia beneficia di una procedura di esenzione ai sensi della sezione 18(2)(a) del Finance Act 2001, nonché di un credito d'imposta ai sensi della sezione 30.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(327)</p></td><td><p>LA BAA e varie altre parti interessate sostengono che i piani per tavoli, le pietre murarie e i conci per muretti sono impieghi degli aggregati e che le cave che producono tali materiali come prodotti principali dovrebbero essere soggette a tassazione. La logica di questa posizione è che la struttura dei prodotti di tali cave non è diversa da quella delle cave di roccia (quali il granito o l'arenaria) che producono egualmente pietre murarie in via prioritaria e quindi gli aggregati secondari di scarso valore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(328)</p></td><td><p>A differenza di altri aggregati, come il calcare, l'ardesia comporterebbe un processo di estrazione in profondità, il che la renderebbe più onerosa rispetto ai costi affrontati da una normale attività di cava. Le autorità britanniche e le parti interessate hanno sottolineato che esiste una differenza significativa tra le normali cave di aggregati (come il granito, l'arenaria e il calcare) e le cave di ardesia e che il diverso regime fiscale è pienamente giustificato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(329)</p></td><td><p>LA BAA e diverse parti interessate sostengono che vi siano cave di ardesia che non producono prodotti speciali per l'architettura ma che sfruttano appositamente l'ardesia per la produzione di aggregati. Esisterebbero inoltre cave che rivendicano l'esenzione in quanto produttrici di ardesia ma che, di fatto estraggono un materiale che non possiede le caratteristiche di clivaggio ardesiaco o è classificato in modo errato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(330)</p></td><td><p>A questo proposito la Commissione fa osservare, in primo luogo, che stando alle autorità britanniche non vi sono indicazioni dell'esistenza di cave che estraggano appositamente l'ardesia da impiegare come aggregato. Invero, salvo chiara prova contraria, non ci si sarebbe potuti aspettare che le autorità britanniche dimostrassero la non sussistenza di un fatto, ossia che non vi sono cave che estraggono appositamente l'ardesia da impiegare come aggregato. Nei casi in cui la Commissione ha ricevuto indicazioni di cave che sfrutterebbero l'ardesia appositamente da impiegare come aggregato, ha chiesto alle autorità britanniche di trasmettere informazioni in merito alle stesse cave. Tali informazioni dimostrano che nessuna delle cave sfrutta appositamente e principalmente l'ardesia per impiegarla come aggregato. Le informazioni hanno unicamente sollevato incertezze in merito alla classificazione dei prodotti che una particolare cava ha indicato come ardesia, su cui le autorità britanniche si sono impegnate a indagare. L'eventuale classificazione erronea dei materiali costituirebbe un abuso rispetto all'AGL e non una questione inerente gli aiuti di Stato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(331)</p></td><td><p>In secondo luogo, come summenzionato al considerando (169), la Commissione ritiene che i messaggi pubblicitari con cui le cave descrivono i propri prodotti per attrarre clientela non siano del tutto pertinenti per la valutazione dell'utilizzo dei materiali ai fini dell'AGL. Le stesse autorità britanniche non tengono conto di tali descrizioni nell'applicazione del regime fiscale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(332)</p></td><td><p>Il criterio adottato dalle autorità britanniche per verificare se il materiale estratto da una particolare cava sia effettivamente ardesia, sulla base di quanto previsto dalla relazione<a> (<span>70</span>)</a>, è la verifica che questo «si possa fendere solo con uno scalpello affinché si sfaldi in lame e lastre ben definite». Di conseguenza, qualora vi fossero cave che sostengono di produrre ardesia e per questo beneficiano dell'esenzione, ma che in realtà producono materiale che non presenta il clivaggio ardesiaco necessario, come asserito dalla BAA, tali cave avrebbero abusivamente omesso di dichiarare la loro assoggettabilità ai fini del pagamento dell'AGL. Ciò costituirebbe un problema rispetto all'attuazione del regime di tassazione sul quale l'HMRC dovrebbe indagare nell'ipotesi di frode. Le autorità britanniche si sono impegnate a indagare sulla cava summenzionata e su tutti gli altri casi in cui la ricerca finalizzata al reperimento di elementi probatori per la Commissione desti perplessità sull'eventuale possibile erronea classificazione dei materiali. Se il materiale dovesse rivelarsi diverso dall'ardesia, questo sarà sottoposto a tassazione e al pagamento di una sanzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(333)</p></td><td><p>In conformità con le risultanze del Tribunale<a> (<span>71</span>)</a>, l'inserimento di taluni materiali nel campo di applicazione della tassa dipende «solo dal loro sfruttamento effettivo e realizzatosi in quanto aggregati». Per quanto riguarda l'ardesia di nuova estrazione, tale principio può essere interpretato nel senso che, se non sussistono prove documentali di cave che estraggono appositamente l'ardesia da impiegare come aggregato, l'ardesia non è paragonabile ai materiali sottoposti a tassazione e quindi l'esenzione relativa all'ardesia rientra nei principi generali dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(334)</p></td><td><p>È stato dimostrato alla Commissione che l'ardesia non viene estratta appositamente per essere impiegata come aggregato, ma per ottenere prodotti decorativi e elementi tagliati su misura.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(335)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che l'ardesia di recente estrazione si trova in una situazione di fatto e di diritto diversa da quella dei materiali tassati e quindi non rientra nell'ambito di applicazione della tassa secondo i principi che sottendono all'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(336)</p></td><td><p>Mentre si evince dalle osservazioni trasmesse che solo una piccola parte (circa il 5 %) del materiale estratto dalle cave di ardesia risponde ai requisiti di qualità per essere utilizzato nella produzione di lastre tagliate su misura destinate all'impiego in architettura e quindi non da utilizzarsi come aggregato, la parte restante di materiale estratto è un sottoprodotto o uno scarto dell'ardesia, che può quindi essere utilizzato come aggregato (l'esenzione dei residui di ardesia è valutata nella sezione 5.6.4 di seguito).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(337)</p></td><td><p>Tuttavia, poiché il sottoprodotto di ardesia derivato dall'estrazione è un fenomeno inevitabile del processo di estrazione dell'ardesia di qualità elevata da utilizzare per la produzione di elementi decorativi e pezzi tagliati su misura per il settore edilizio, che non può essere generato con l'estrazione di altri materiali, la sua esenzione contribuisce al conseguimento dell'obiettivo dell'AGL. Essa può in effetti contribuire a dirottare la domanda di materiali da usare come aggregati dal materiale di recente estrazione verso il sottoprodotto di ardesia. Inoltre, non sussiste il rischio che l'esenzione possa incentivare nuove attività estrattive dell'ardesia, considerati gli alti costi dell'estrazione che possono essere recuperati soltanto qualora l'ardesia venga utilizzata a fini decorativi e per tagli su misura. Ciò è stato confermato anche dalla diminuzione del numero di cave di ardesia in attività dall'introduzione dell'AGL (da 43 a 32), come indicato dalle autorità britanniche<a> (<span>72</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(338)</p></td><td><p>La Commissione fa osservare che potrebbe presentarsi in natura un'ardesia che non sia pura al 100 % e che comunque soddisfi il criterio di fendersi solo con uno scalpello affinché si sfaldi in lame e lastre ben definite. Le autorità britanniche hanno ritenuto l'esenzione dovesse riguardare anche il materiale consistente principalmente di ardesia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(339)</p></td><td><p>La Commissione considera pertanto che dal momento che non sono state fornite prove documentali che tale materiale composto principalmente di ardesia sia estratto appositamente per l'impiego come aggregato, lo stesso ragionamento addotto per i materiali che consistono interamente di ardesia sia d'applicazione anche per i materiali che consistono principalmente di ardesia e che si trovano nella situazione descritta al considerando 338.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(340)</p></td><td><p>Pertanto, l'esenzione di cui alla sezione 17(4)(a) del Finance Act 2001 concessa al materiale che consiste interamente o principalmente di ardesia, o che fa parte di qualsivoglia materiale composto di ardesia, non deroga ai principi di tassazione normale dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.2.5.2. Scisto
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(341)</p></td><td><p>Poiché lo scisto è una roccia e quindi un aggregato ai sensi della sezione 17(1) del Finance Act 2001, la sua esenzione dall'AGL non costituisce una deroga al principio di tassazione normale sotteso all'AGL, qualora lo scisto non sia estratto appositamente per essere impiegato come aggregato. In quest'ultimo caso, l'esenzione sarebbe giustificata solo nel caso in cui esso contribuisse al conseguimento dell'obiettivo ambientale dell'AGL, ossia operare un dirottamento della domanda.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(342)</p></td><td><p>Le osservazioni delle parti interessate e quelle delle autorità britanniche hanno messo in evidenza diverse modalità di utilizzo dello scisto come aggregato, principalmente come aggregato di scarsa qualità da utilizzare come materiale di riempimento o per apportare massa volumetrica alle fondazioni sotto il manto stradale o come materiale da riporto per gli argini.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(343)</p></td><td><p>Inoltre, la Commissione fa osservare che lo scisto è spesso intercalato all'arenaria o altri materiali tassati. In questi casi si può ritenere che lo scisto sia estratto appositamente insieme con i suddetti materiali per essere sfruttato commercialmente come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(344)</p></td><td><p>Le stesse autorità britanniche hanno affermato che i materiali estratti per essere utilizzati come aggregati, o che sono generati come sottoprodotti di un processo che mira alla produzione di aggregati per lo sfruttamento commerciale, si trovano in una situazione di fatto diversa da quella dei materiali esentati. Pertanto, lo scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato si trova in una situazione di fatto diversa da quella dei materiali esentati, così come tutti i materiali di nuova estrazione soggetti a tassazione. Pertanto, non sussisterebbero motivazioni a sostegno dell'esenzione di un dato materiale dall'AGL, qualora questo fosse estratto deliberatamente per essere usato come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(345)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno dimostrato che la maggior parte dello scisto estratto non è usato come aggregato, in quanto in gran parte non è in genere adatto a tale scopo. L'uso di maggior valore dello scisto è quello della fabbricazione di laterizi, che è un processo ceramico.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(346)</p></td><td><p>Sulla base delle informazioni ricevute dalle parti interessate, la Commissione fa rilevare che lo scisto di recente estrazione può essere utilizzato come aggregato, sebbene non diffusamente, e al contrario di quanto accade nell'estrazione di ardesia, non vi sono prodotti speciali di valore elevato derivanti dalla lavorazione dello scisto che potrebbero comportare un'esenzione. Inoltre, lo scisto stesso è un materiale le cui caratteristiche variano notevolmente da un sito di estrazione all'altro.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(347)</p></td><td><p>La Commissione prende atto di quanto asserito dalle autorità britanniche, come riportato al considerando 297, secondo cui lo scisto fa parte della stessa classe di rocce dell'argilla, per quanto la tipologia di scisto più duro possa essere ricondotta alla stessa classe dell'ardesia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(348)</p></td><td><p>Inoltre, a differenza dell'argilla, alcuni tipi di scisto possono essere e sono utilizzati per apportare massa volumetrica nelle opere di costruzione senza subire processi di trasformazione fisica (considerando 299).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(349)</p></td><td><p>In primo luogo, le osservazioni delle parti interessate ricevute dalla Commissione dimostrano che lo scisto può essere ed è estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato. Il prezzo dello scisto può variare fra […] GBP e 4,44 GBP (cfr. i considerando 292, 304 e 307), di cui in taluni casi, 3 GBP costituiscono il costo del solo trasporto dello scisto. La Commissione osserva tuttavia di non aver ricevuto informazioni relativamente alla formazione del prezzo dello scisto estratto come prodotto principale dell'attività di cava, ma soltanto per quello dello scisto estratto come sottoprodotto di altri materiali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(350)</p></td><td><p>Per quanto concerne le attività di nuova estrazione dello scisto, la Commissione ha ricevuto prove documentali concernenti almeno quattro o cinque cave<a> (<span>73</span>)</a> a riprova del fatto che queste estrarrebbero scisto principalmente per l'uso come aggregato. Come indicato al considerando 318, per replicare all'elenco di cave che, secondo la<span>Directory of Mines and Quarries 2010</span> pubblicata dalla BGS e trasmessa dalla BAA, estrarrebbero principalmente lo scisto per lo sfruttamento commerciale di aggregati di scisto, la Commissione ha invitato le autorità britanniche a trasmettere informazioni relative a tali cave sulla base di documentazione fiscale riservata. Ciò ha permesso di rilevare che quattro o cinque<a> (<span>73</span>)</a> cave sono registrate come beneficiarie dell'esenzione dello scisto pur producendo pietre da taglio e scisto da utilizzare come aggregato. Le autorità britanniche hanno spiegato che poiché le cave producono pietre da taglio, lo scisto deve intendersi come sottoprodotto delle pietre da taglio e quindi può correttamente beneficiare dell'esenzione. Tuttavia, la Commissione non può accogliere tale motivazione. Come indicato nei considerando da 151 a 158, i sottoprodotti della pietra da taglio non sono esenti da tassazione ai sensi dell'AGL. Inoltre, tutte le cave di aggregati produrrebbero pietre da taglio se sussistesse la domanda e la roccia consentisse questo tipo di lavorazione. Eppure, ciò non significa che posto che vi fosse la domanda e un senso dal punto di vista economico, le stesse cave non produrrebbero principalmente aggregati nel caso non ci fosse la domanda di pietra da taglio. Pertanto tali cave andranno considerate cave che estraggono appositamente lo scisto da usare come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(351)</p></td><td><p>La Commissione rileva una discrepanza nella documentazione ricevuta. Le osservazioni trasmesse da Torrington Stone si riferiscono alle attività di estrazione e commercializzazione di aggregati di scisto come prodotto primario di una delle cave di sua proprietà (Vyse Quarry). Eppure, secondo le autorità britanniche detta cava non produce affatto scisto, stando a come la stessa presenta i prodotti nel suo sito web. La Commissione fa osservare che lo scisto è menzionato nel sito web di Vyse Quarry, non nella descrizione dei suoi prodotti, ma nelle specifiche tecniche dei diversi prodotti estratti<a> (<span>74</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(352)</p></td><td><p>Inoltre, trattandosi di osservazioni trasmesse dalla stessa cava, la Commissione è tenuta a prenderle in considerazione. Il materiale prodotto dalla cava potrebbe essere stato erroneamente classificato come scisto, ma è la cava stessa a dichiarare di beneficiare dell'esenzione per lo scisto. Le autorità britanniche hanno altresì dichiarato in diverse occasioni di non tener conto, ai fini dell'AGL, del modo in cui una cava presenta i propri prodotti al pubblico. Non si è fatta menzione alcuna di eventuali prove geologiche effettuate presso la cava in questione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(353)</p></td><td><p>Sulla base delle informazioni e delle prove documentali disponibili, la Commissione ritiene che lo scisto di recente estrazione si trovi in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella di altri materiali soggetti a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(354)</p></td><td><p>Le autorità britanniche non hanno dimostrato che l'esenzione dello scisto di recente estrazione da utilizzare come aggregato possa essere giustificata con l'obiettivo del «dirottamento della domanda» dell'AGL. In effetti, l'esenzione consente quanto meno di continuare a estrarre lo scisto da utilizzare come aggregato, e in questo senso va in deroga al principio di tassazione normale dell'AGL e quindi è contraria agli obiettivi della stessa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(355)</p></td><td><p>L'esenzione degli scarti derivanti dall'estrazione di scisto è valutata di seguito nella sezione 5.6.4.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(356)</p></td><td><p>La Commissione fa osservare, tuttavia, che lo scisto generato come sottoprodotto dell'estrazione di carbone beneficia non solo dell'esenzione ai sensi della sezione 17(4)(a), ma anche di un'esenzione ai sensi della sezione 17(3)(f) del Finance Act 2001. Come meglio indicato di seguito al considerando 367 della presente decisione, il carbone non è un aggregato e non può essere utilizzato come tale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(357)</p></td><td><p>Lo scisto generato come sottoprodotto inevitabile dell'estrazione del carbone è adatto all'uso come aggregato e pertanto rientra nell'ambito di applicazione della tassazione normale ai sensi dell'AGL. La sua esenzione può essere però giustificata dall'obiettivo di «dirottare la domanda» dell'AGL. Inoltre, in ragione del suo valore, sembra molto improbabile che lo scisto esentato in quanto sottoprodotto possa provocare un'intensificazione dei volumi di carbone estratti, in quanto ciò non avrebbe alcun senso dal punto di vista economico.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(358)</p></td><td><p>Inoltre, poiché lo scisto, come l'argilla, è utilizzato soprattutto nella produzione di tubature, piastrelle e laterizi, che sono prodotti ceramici, esso ha diritto al credito fiscale riconosciuto ai prodotti ceramici ai sensi della sezione 30(1)(c) del Finance Act 2001. Non trattandosi in questo caso di uso come aggregato e poiché i materiali usati nei processi ceramici subiscono notevoli trasformazioni dal punto di vista fisico, ossia vengono fusi per ottenere un prodotto duro, duraturo e resistente agli agenti atmosferici, lo scisto utilizzato nei processi ceramici dovrebbe beneficiare dell'esenzione dall'AGL. Nella decisione di avvio, la Commissione ha già indicato di ritenere che le esenzioni relative a processi industriali e agricoli (di cui alla sezione 30(1)(c)] sono coerenti con i principi di tassazione normale dell'AGL (considerando 137).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(359)</p></td><td><p>La Commissione rileva che la BAA e altre parti interessate hanno indicato nelle loro osservazioni che i materiali usati per la produzione di laterizi non dovrebbero beneficiare dell'esenzione. Le autorità britanniche, tuttavia, hanno dimostrato che i laterizi e altri prodotti derivanti dai processi ceramici non sono destinati ad essere impiegati come aggregati. I laterizi sono il risultato di un lungo processo di fabbricazione, tramite il quale nei forni lo scisto o l'argilla sono portati a temperature molto elevate (oltre i 1 000 °C) che ne modificano la struttura e consentono di ottenere un manufatto solido e duraturo. Altri prodotti ceramici sono sottoposti ad analogo trattamento termico all'interno di un forno, per ottenere prodotti di forme diverse, ad esempio tubature o piastrelle.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(360)</p></td><td><p>La produzione di laterizi non è finalizzata ad apportare massa volumetrica come avviene con gli inerti frantumati: essi sono prodotti per essere impilati in modo ordinato per la costruzione di una parete.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(361)</p></td><td><p>Sulla base delle considerazioni suesposte, la Commissione conclude che l'uso dello scisto in un processo ceramico può godere di esenzione dall'AGL, in quanto esso non rappresenta un uso dello scisto come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(362)</p></td><td><p>Lo scisto può inoltre sostituire l'argilla, le scorie o altri materiali come fonte di silicati di alluminio nella produzione di cemento. Esso è miscelato con il calcare in un processo esente dall'AGL. L'uso del calcare, o del calcare con altri materiali per la produzione di cemento è esente dalla tassa ai sensi della sezione 18(2)(c) del Finance Act 2001, in quanto le proprietà chimiche del materiale sono rilevanti a tale fine (con il calcare che apporta il silicato di calcio e l'argilla o lo scisto che apportano i silicati di alluminio). Di conseguenza, lo scisto usato nella produzione di cemento insieme al calcare dovrebbe beneficiare dell'esenzione ai sensi di detta sezione del Finance Act 2001. Nella decisione di avvio, la Commissione ha già ritenuto che le esenzioni relative a tale processo fossero in linea con i principi di tassazione normale dell'AGL (considerando 90).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(363)</p></td><td><p>Per richiedere l'esenzione dall'AGL, i produttori di scisto devono dimostrare quali usi avessero i materiali composti interamente o principalmente di scisto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(364)</p></td><td><p>Lo scisto, per esempio, è anche un sottoprodotto inevitabile dell'estrazione dell'argilla. In questo caso, e qualora lo scisto non benefici già di un'altra esenzione o di uno sgravio, si potrebbe valutare se lo scisto generato non possa beneficiare di un'esenzione ai sensi dell'AGL, non essendo stato estratto appositamente per essere impiegato come aggregato. L'esenzione sarebbe in linea con i principi dell'AGL, in quanto si applicherebbe allo scisto generato come sottoprodotto inevitabile di un materiale che non è un aggregato, né è utilizzato come tale, e che potrebbe essere utilizzato per sostituire aggregati di recente estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(365)</p></td><td><p>Per quanto concerne lo scisto generato come sottoprodotto dell'estrazione recente di altri materiali tassati, come ad esempio l'arenaria a grossi grani o il calcare, la Commissione rileva che l'esenzione opera una distinzione fra lo scisto e altri materiali soggetti a tassazione. Va chiarito, tuttavia, se questa differenziazione fiscale possa essere giustificata dall'obiettivo dell'AGL. Per quanto l'esenzione possa comportare un incremento dell'utilizzo dello scisto come sottoprodotto da impiegare come aggregato a scapito di altri sottoprodotti non esentati, la Commissione non ha ricevuto da parte delle autorità britanniche o delle parti interessate alcuna prova documentale a sostegno del fatto che l'esenzione contribuisca al conseguimento dell'obiettivo dell'AGL, volto alla riduzione dell'estrazione di nuovo materiale da utilizzare come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(366)</p></td><td><p>La Commissione ritiene pertanto che i materiali che consistono interamente o principalmente di scisto e che sono appositamente estratti per essere utilizzati come aggregati, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati, si trovino in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella degli altri aggregati soggetti a tassazione alla luce del principio di tassazione normale dell'AGL e del suo obiettivo ambientale. Pertanto, l'esenzione è selettiva<span>de facto</span>.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.2.5.3. Carbone
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(367)</p></td><td><p>La documentazione ricevuta congiuntamente da parte delle autorità britanniche e della BAA, insieme con le informazioni trasmesse in altre occasioni dalle autorità britanniche, confermano che il carbone non è un aggregato, né può essere utilizzato come tale. Il carbone non si trova quindi in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella di altri materiali soggetti all'AGL in linea con gli obiettivi della stessa. Lo stesso dicasi per i materiali composti principalmente da carbone, per quei casi in cui il carbone estratto non presenta una composizione geologica pura.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.2.5.4. Lignite
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(368)</p></td><td><p>La documentazione ricevuta congiuntamente da parte delle autorità britanniche e della BAA, insieme con le informazioni trasmesse in altre occasioni dalle autorità britanniche, confermano che la lignite non è un aggregato, né può essere utilizzata come tale. La lignite non si trova quindi in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella di altri materiali soggetti alla tassa dell'AGL, in linea con gli obiettivi della stessa. Lo stesso dicasi per i materiali composti principalmente da lignite, per quei casi in cui la lignite estratta non presenta una composizione geologica pura.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.3. ESENZIONE DI AGGREGATI CHE CONSISTONO INTERAMENTE DI SCARTI, MATERIALE DI SCARTO O ALTRI SOTTOPRODOTTI, FATTA ECCEZIONE PER L' OVERBURDEN , DERIVATI DALL'ESTRAZIONE, O DA ALTRE FORME DI SEPARAZIONE DA QUALSIVOGLIA QUANTITÀ DI CAOLINO O ARGILLA PLASTICA [SEZIONE 17(3)(e) E SEZIONE 17(3)(f)(ii)].
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(369)</p></td><td><p>Con la documentazione trasmessa alla Commissione prima della decisione di avvio, le autorità britanniche hanno precisato che il caolino (noto anche come<span>china clay</span>)<a> (<span>75</span>)</a> e l'argilla plastica<a> (<span>76</span>)</a> sono minerali pregiati. Essi di norma non sono estratti per essere utilizzati come aggregati. Gli scarti, composti da rocce residue e sabbia, sono un sottoprodotto inevitabile del processo di estrazione. Gli scarti di caolino possono essere utilizzati nella costruzione di argini e come materiale generico da riporto, nella produzione di materiali bituminosi da utilizzare nelle costruzioni stradali e possono fungere da aggregato di sostituzione di altri materiali fini nella produzione del calcestruzzo. Gli scarti di argilla plastica possono essere venduti anche come aggregati per il settore dell'edilizia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(370)</p></td><td><p>Le autorità britanniche avevano posto l'accento sul fatto che essendo gli scarti di argilla plastica e caolino immediatamente disponibili dopo l'estrazione e considerando che tali scarti possono fungere da sostituto di vari materiali quali sabbie, ghiaie e rocce estratte specificamente per essere utilizzate come aggregati, l'esenzione contribuisce a ridurre le quantità di sabbia, ghiaia e roccia estratte specificamente per essere utilizzate come aggregati e, in ultima analisi, a ridurre l'impatto ambientale risultante dall'estrazione di aggregati. Le autorità britanniche hanno trasmesso informazioni concernenti il materiale di scarto generato dall'estrazione di argille plastiche e caolino e i cumuli di materiale di scarto accumulato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(371)</p></td><td><p>Al considerando 106 della decisione di avvio, la Commissione si è posta la questione se tali materiali potessero trovarsi in una situazione analoga a quella degli aggregati non esenti, ma ha rilevato che potrebbero esserci delle differenze tra materiali esentati e materiali non esentati, date dal fatto che i materiali esentati sono costituiti dagli scarti dell'estrazione del caolino e dell'argilla plastica. Si tratta infatti di un sottoprodotto inevitabile di questo tipo di attività estrattiva, il cui fine è in generale la coltivazione di caolino e argilla plastica, non necessariamente la produzione di aggregati. In effetti, tanto il caolino quanto l'argilla plastica possiedono delle proprietà specifiche difficilmente riproducibili.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(372)</p></td><td><p>Al considerando 107 della decisione di avvio, la Commissione si è posta la questione se tale differenza fosse sufficiente a dimostrare che l'esenzione fiscale è giustificata dalla natura e dalla logica dell'AGL, indicando di avere bisogno di ulteriori informazioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(373)</p></td><td><p>A seguito della pubblicazione della decisione di avvio, la Commissione ha ricevuto dalle parti interessate svariati documenti al riguardo.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.3.1. Osservazioni ricevute dalla commissione
a) Osservazioni ricevute da Sibelco Europe il 16 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(374)</p></td><td><p>Stando ai documenti trasmessi, Sibelco è una società attiva nell'estrazione, nella lavorazione e nella commercializzazione di caolino (<span>china clay</span>) e argilla plastica. La maggior parte della produzione di argilla plastica e caolino, dall'80 % al 90 % è oggetto di esportazione. Sibelco afferma che lo scopo primario dello sfruttamento delle sue cave è l'estrazione di argilla plastica e caolino. Gli altri materiali, necessariamente estratti, possono essere considerati materiali secondari che possono essere o no idonei ad essere impiegati come aggregati, a seconda degli elementi che li compongono e dell'eventuale processo di lavorazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(375)</p></td><td><p>Sibelco afferma che il caolino e l'argilla plastica, nonché i prodotti da questi derivati non possano essere utilizzati come aggregati. Si tratta di minerali industriali specifici, che hanno unicamente applicazione e utilizzo finali diversi dagli aggregati. Il caolino e l'argilla plastica si distinguono per le loro caratteristiche fisico-chimiche uniche e per la loro rarità e sono, pertanto, materiali particolarmente pregiati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(376)</p></td><td><p>Stando a Sibelco, gli scarti derivanti dall'estrazione di questi minerali non costituiscono un materiale estratto specificamente per essere utilizzato come aggregato. Il materiale di sterro derivante dall'estrazione di caolino e argilla plastica è una conseguenza necessaria di tale attività. I sottoprodotti generati hanno caratteristiche completamente diverse da quelle dell'argilla plastica e del caolino e i loro impieghi non sono analoghi né in alcun modo intercambiabili. Inoltre, Sibelco sostiene che se non vi fosse l'estrazione dell'argilla plastica e del caolino in queste cave, non sarebbe disponibile il materiale da immettere eventualmente come aggregato sul mercato, in quanto le cave non potrebbero essere mantenute in attività da un punto di vista economicamente vantaggioso se non fosse in ragione dello sfruttamento di argilla plastica e caolino. Il valore di vendita del caolino e dell'argilla plastica è notevolmente più elevato di quello degli aggregati secondari derivati prodotti nel sito. In effetti, il valore di vendita è di circa da […] a […] volte superiore per il caolino e di circa da […] a […] volte superiore per l'argilla plastica. Sibelco afferma che durante l'estrazione del caolino si genera un volume di scarti da 8 a 10 volte superiore a quello del caolino e che insieme con l'argilla plastica vengono prelevati quantitativi di altri materiali in misura doppia rispetto all'argilla plastica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(377)</p></td><td><p>Sibelco ritiene che considerata l'ubicazione e la distribuzione dei siti di estrazione del caolino e dell'argilla plastica, le condizioni geologiche particolari e i notevoli investimenti capitali necessari per avviare un'attività di cava in quelle zone, senza l'estrazione del caolino e dell'argilla non vi sarebbe nessuna attività estrattiva del materiale di sterro in nessuno di tali siti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(378)</p></td><td><p>Secondo Sibelco tutte le vendite di aggregati derivati dai sottoprodotti dell'estrazione del caolino e dell'argilla plastica contribuiscono direttamente a ridurre il volume dei materiali accatastati in cumuli presso il sito d'estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(379)</p></td><td><p>Sulla base delle informazioni fornite da Sibelco, nei giacimenti di caolino, il minerale argilloso (il caolino) si forma a seguito della decomposizione e parziale decomposizione dei minerali di feldspato contenuti nel granito. Questo processo è noto col nome di caolinizzazione; pur variando la proporzione e le caratteristiche del caolino da un giacimento all'altro, la resa complessiva di questo materiale rispetto alla massa rocciosa nel suo complesso è di norma del 10 %. Pur essendo possibile applicare taluni elementi di estrazione selettiva, per la maggior parte è necessario estrarre l'intera massa rocciosa nel suo complesso (<span>interburden</span>) affinché si possa operare la separazione del caolino. Il processo di separazione del caolino, tramite trattamento idrico, per gravità e svariate fasi di vagliatura e classificazione granulometrica, ha come risultato un sottoprodotto composto da granito che ha subito o meno un processo di degradazione,<span>stent</span> (materiale roccioso), quarzo e mica. Questo materiale derivato non è idoneo, nella forma in cui viene estratto, ad essere utilizzato come aggregato. È necessario sottoporlo a lavorazione affinché talune sue parti possano essere adatte all'impiego come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(380)</p></td><td><p>Stando a Sibelco, nei giacimenti di argilla plastica, l'argilla è anche essenzialmente un minerale di caolino, che si è però depositato a seguito di processi geologici sedimentari che hanno prodotto una sovrapposizione spesso ben distinta di strati. La stratificazione interpone strati di argilla plastica, argilla plastica legata con le ligniti e filoni di sabbia. Si rivela necessario pertanto estrarre i filoni che si trovano nell'<span>interburden</span> al fine di poter raggiungere i successivi filoni di argilla plastica. I filoni di argilla plastica e di certo anche i filoni dell'<span>interburden</span> devono essere selezionati con cura, per garantire che l'argilla plastica non sia contaminata da altri materiali, o che i filoni delle varie qualità di argilla plastica non si miscelino inavvertitamente. L'<span>interburden</span> normalmente rappresenta oltre il 50 % del volume estratto. Dopo l'estrazione dal filone, l'argilla plastica è miscelata in precise proporzioni, a seconda dell'uso specifico cui è destinata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(381)</p></td><td><p>Stando a Sibelco, la differenza principale fra le cave di caolino e argilla plastica e quelle di aggregati è che nelle cave di aggregati il materiale di scarto o i sottoprodotti dell'estrazione sono essenzialmente lo stesso materiale. Nelle cave di argilla plastica e caolino i sottoprodotti generati sono materiali prettamente differenti dalle argille oggetto di coltivazione come minerale primario.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(382)</p></td><td><p>Sibelco sostiene che l'attuale esenzione a favore degli aggregati venduti a seguito di idoneo processo di lavorazione del materiale derivato quale inevitabile sottoprodotto dell'estrazione del caolino e dell'argilla plastica non avrà come conseguenza un aumento delle attività di coltivazione di caolino e argilla plastica. Sono la domanda e l'offerta di caolino e argilla plastica a orientare lo sviluppo della cava. Anche se taluni sottoprodotti derivati dall'estrazione di caolino e argilla plastica sono successivamente sottoposti a lavorazioni e resi idonei per l'uso finale come aggregati, la maggior parte dei sottoprodotti generati dall'attività di cava è ancora ammassata in cumuli. Ciò perché pur non esistendo un'ulteriore domanda di aggregati (a prescindere dall'attuale esenzione dalla tassa), l'attività estrattiva nelle cave deve continuare, per produrre il volume richiesto dal mercato di caolino e argilla plastica. Attualmente il volume dei materiali di sterro, degli scarti e dei sottoprodotti gestito nelle cave di caolino e argilla plastica di Sibelco è di circa cinque volte maggiore del volume di aggregati venduti. Ciò dimostra che anche l'attuale esenzione dalla tassa non può incentivare ulteriormente l'estrazione del materiale da utilizzare come aggregati. Inoltre, sembra che le vendite delle argille e quelle degli aggregati seguano un modello completamente diverso. Nella produzione di aggregati, si stipula un contratto di fornitura che concerne un progetto specifico e che dura un periodo di tempo relativamente breve, mentre l'industria di estrazione dell'argilla plastica e del caolino deve rifornire i produttori di ceramiche con una miscela costante di materiale per un periodo di molti anni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(383)</p></td><td><p>Oltre ai documenti presentati, Sibelco ha anche fornito alla Commissione una panoramica della geologia, dell'estrazione e della lavorazione dell'argilla plastica e del caolino.</p></td></tr></tbody></table>
b) Osservazioni ricevute da Imerys Minerals Limited (in prosieguo «IML») il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(384)</p></td><td><p>IML possiede un sito di estrazione di caolino e argilla plastica che si estende su oltre 5 000 ettari di territorio fra Cornovaglia, Devon e Dorset, nell'Inghilterra sudoccidentale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(385)</p></td><td><p>IML afferma che il Regno Unito è fra i maggiori produttori ed esportatori di argilla plastica di alta qualità a livello mondiale con oltre l'80 % della produzione destinata all'esportazione. L'argilla plastica è utilizzata soprattutto come materia prima per la produzione di ceramiche (in particolare, articoli sanitari, rivestimenti ceramici per pavimenti e pareti, stoviglie). Fra gli altri impieghi si annoverano la produzione di smalti e lacche, laterizi, materiali refrattari, filler e sigillanti. Le caratteristiche fisiche dell'argilla plastica non la rendono idonea per l'utilizzo come aggregato, in quanto generalmente è necessario che gli aggregati siano composti da materiali duri e granulari, mentre l'argilla plastica è morbida e fine. Anche il valore relativo dell'argilla plastica ne precluderebbe l'utilizzo come aggregato. Si tratta infatti di un materiale relativamente raro e importante, con un valore franco fabbrica che può raggiungere le […] GBP per tonnellata, a seconda della qualità e del livello della domanda sul mercato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(386)</p></td><td><p>Stando a IML, il Regno Unito è uno dei maggiori produttori ed esportatori di caolino a livello mondiale, con oltre il 90 % della produzione destinata all'esportazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(387)</p></td><td><p>IML sostiene che il valore del caolino discende dalle caratteristiche di bianchezza, granulometria fine e piatta delle particelle, morbidezza e non abrasività della sua struttura, nonché per il fatto di essere chimicamente inerte. Gli utilizzi principali sono nella fabbricazione della carta, come carica, e come pigmento per i rivestimenti, per la produzione di articoli sanitari e di stoviglieria. Fra le applicazioni più specialistiche vi sono quella di filler per le vernici, gli adesivi, le plastiche, la gomma e i sigillanti, oltre che per la produzione di fibra di vetro e prodotti farmaceutici.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(388)</p></td><td><p>Stando a IML, le caratteristiche fisiche del caolino non lo rendono adatto per l'uso come aggregato. Anche il valore relativo del caolino ne precluderebbe l'utilizzo come aggregato. Il caolino è un prodotto particolarmente raro, sia a livello nazionale che internazionale. Data la sua rarità e importanza, e tenuto conto della domanda per l'utilizzo in una serie di industrie, esso ha una quotazione relativamente elevata. Un prodotto di qualità inferiore per un'applicazione di base si venderebbe a circa […] GBP franco fabbrica, mentre un prodotto specifico altamente raffinato da utilizzare in un'applicazione tecnologica potrebbe raggiungere una quotazione superiore a […] GBP per tonnellata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(389)</p></td><td><p>Stando a IML, la società percepisce una modesta royalty, mediamente di circa […] GBP per tonnellata di materiale venduto come aggregati secondari. Stando a IML, l'estrazione di argilla plastica e caolino avrebbe luogo a prescindere da ogni altro fattore, e non si può evitare di generare materiale di scarto. Il suo uso come aggregato produce benefici di gran lunga maggiori per l'ambiente rispetto all'estrazione di aggregati primari. Se non esistesse un mercato stabile per il materiale di scarto, una maggiore quantità di materiale dovrebbe essere inviata in discarica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(390)</p></td><td><p>Stando a IML, degli 8,47 milioni di tonnellate estratte in totale, circa 6,5 milioni rientrano nella categoria di materiale che potrebbe essere utilizzato per la produzione di aggregati. Breccia, inerti frantumati, ghiaia,<span>interburden</span>, roccia e<span>stent</span> possono essere sottoposti a lavorazione e frantumati per produrre vari tipi di aggregati, dai pezzi dello stesso calibro al materiale di sottofondo/di riempimento. Il processo di frantumazione produrrà egualmente ghiaie e sabbie. Queste ultime sono generate anche durante il processo di separazione a benna del caolino. Non da tutti i 6,5 milioni di tonnellate di materiale estratto si possono ottenere tramite lavorazione aggregati secondari commerciabili, e il volume del materiale di scarto varia a seconda della natura della zona di estrazione del caolino. Una società che attualmente lavora i materiali di scarto del caolino calcola che di norma la resa è del 65 %, il che significa che dei 6,5 milioni di tonnellate di sterili di miniera estratti ogni anno, si possono produrre oltre 4 milioni di tonnellate di prodotto vendibile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(391)</p></td><td><p>Stando a IML, in media la sabbia per calcestruzzo prodotta con la «vagliatura a secco» ha una quotazione di […] GBP franco fabbrica e un prodotto frantumato (aggregati) di […] GBP franco fabbrica. Le vendite non sono effettuate da IML direttamente, ma da una società di trasformazione degli scarti del caolino.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(392)</p></td><td><p>IML sostiene che l'esenzione dall'AGL non potrebbe in alcun modo causare una maggiore produzione di argilla plastica/caolino nell'intento di generare una maggiore quantità di materiale esentato dalla tassa. IML manda in discarica già più materiale di scarto di quanto ne fornisca per la lavorazione degli aggregati, il che dimostra che il livello di estrazione dipende completamente dal mercato e dalla domanda di questo per il minerale primario: caolino/argilla plastica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(393)</p></td><td><p>IML sostiene che il processo di estrazione produce già più scarti di quelli che vengono attualmente assorbiti dal mercato e sarebbe illogico estrarre ancor più caolino/argilla plastica per ricavarne il sottoprodotto secondario per la produzione di aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(394)</p></td><td><p>Stando a IML, per la produzione di aggregati commerciabili è necessaria un'ulteriore fase di lavorazione. IML afferma che un impianto di vagliatura a secco per la produzione di sabbia costa circa 0,75 milioni di GBP, un impianto per la frantumazione del minerale costa attorno ai 2 milioni di GBP e un impianto di arricchimento per la produzione di sabbia da malta costerebbe fino a 1,5 milioni di GBP. Utilizzando i prezzi di vendita medi della sabbia, pari a […] GBP per tonnellata e degli aggregati prodotti dalla frantumazione, pari a […] GBP per tonnellata, di norma i costi di produzione sarebbero pari al 35 % per la sabbia e al 50 % per gli aggregati frantumati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(395)</p></td><td><p>Stando a IML, se non ci fosse da ricavare il tenore di caolino contenuto nel materiale estratto, non sarebbe economicamente vantaggioso effettuare un'attività estrattiva nei siti solo per il loro potenziale di produzione degli aggregati. I materiali che potrebbero essere trasformati in aggregati sono disponibili sul mercato unicamente in virtù dell'attività di estrazione del caolino e dell'argilla plastica, in quanto senza di questa le cave non sarebbero economicamente vantaggiose. Dati gli elevati costi di estrazione dei minerali, e la qualità relativamente bassa dei sottoprodotti ricavati dalla lavorazione rispetto agli aggregati primari, i siti non produrrebbero nessun aggregato, se non fosse per il tenore di minerale in questi contenuto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(396)</p></td><td><p>Stando a IML, le esenzioni dall'AGL operano una distinzione fra i materiali di scarto derivanti dai sottoprodotti dell'estrazione di minerali non destinati alla produzione di aggregati (come gli scarti provenienti dall'estrazione di caolino/argilla plastica) che sono esentati, e i materiali di scarto che sono un sottoprodotto dell'estrazione degli aggregati (come gli scarti del calcare), che rimangono assoggettati all'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(397)</p></td><td><p>IML sostiene che i sottoprodotti dell'attività di cava del calcare e della pietra da taglio sono appositamente estratti per la produzione e l'impiego come aggregati, mentre i sottoprodotti dell'estrazione del caolino o dell'argilla plastica sono inevitabili conseguenze dell'estrazione di tali materiali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(398)</p></td><td><p>IML ha anche trasmesso alla Commissione uno studio di un caso pubblicato da «Construction News» in merito all'uso degli aggregati riciclati e secondari derivanti dall'estrazione del caolino nel calcestruzzo in un importante cantiere londinese.</p></td></tr></tbody></table>
c) Osservazioni ricevute da Kaolin and Ball Clay Association il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(399)</p></td><td><p>Secondo la<span>Kaolin and Ball Clay Association</span>, quale parte dello sfruttamento delle cave di caolino e argilla plastica, altri materiali di cui non si può evitare l'estrazione possono essere considerati come materiali «secondari», che possono o no essere idonei per l'utilizzo come aggregati. Le attuali esenzioni dall'AGL a favore di tali materiali secondari sono state introdotte per incentivare il loro utilizzo e ridurre la quantità di tali materiali inviati in discarica. La<span>Kaolin and Ball Clay Association</span>, sostiene che il caolino e l'argilla plastica non possono essere impiegati come aggregati e non sono mai estratti a tal scopo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(400)</p></td><td><p>Stando alla<span>Kaolin and Ball Clay Association</span>, se non fosse praticata l'estrazione del caolino e dell'argilla plastica, i materiali derivati dalla loro coltivazione non sarebbero mai disponibili sul mercato, semplicemente perché il costo del processo di separazione del caolino e dell'argilla plastica dagli aggregati, e il valore degli aggregati stessi renderebbero tale operazione del tutto impraticabile dal punto di vista economico. I prezzi di vendita del caolino e dell'argilla plastica sono notevolmente maggiori di quelli degli aggregati, ragion per cui l'attività estrattiva finalizzata al loro sfruttamento in quanto tale risulta economicamente redditizia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(401)</p></td><td><p>La<span>Kaolin and Ball Clay Association</span> sostiene che un'ulteriore riprova di ciò è il fatto che attualmente, anche con l'esenzione dalla tassa sugli aggregati, solo un terzo circa del materiale che potrebbe essere lavorato e trasformato in aggregati è sottoposto a lavorazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(402)</p></td><td><p>Stando alla<span>Kaolin and Ball Clay Association</span> le vendite di sottoprodotti subiranno certamente un calo se la tassa sarà applicata anche ai minerali attualmente esentati, come è dimostrato stia già avvenendo per i progetti con inizio nell'aprile 2014.</p></td></tr></tbody></table>
d) Osservazioni ricevute dalla BCC il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(403)</p></td><td><p>La BCC sostiene che lo scopo primario dello sviluppo delle cave di caolino e argilla plastica è l'estrazione e la lavorazione di detti materiali, che sono prodotti specifici che si distinguono per rarità e caratteristiche fisico-chimiche uniche. Stando alla BCC, il caolino e l'argilla plastica e i prodotti da questi derivati non possono essere utilizzati come aggregati e non sono mai estratti a tal fine. Altri materiali che non si può far a meno di estrarre possono essere considerati come materiali secondari, eventualmente più o meno idonei ad essere utilizzati come aggregati. Secondo la BCC, non verrebbero estratti in sé per essere utilizzati come aggregati e sono resi disponibili solo tramite l'estrazione di caolino o argilla plastica, altrimenti l'attività di cava non sarebbe economicamente vantaggiosa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(404)</p></td><td><p>La BCC ritiene che l'argilla plastica abbia un prezzo di vendita di almeno da 5 a 6 volte superiore e il caolino di almeno da 10 a 12 volte superiore a quello del sottoprodotto che può essere eventualmente venduto come aggregato secondario. Tanto le ragioni economiche quanto i vincoli del sito di estrazione non permetterebbero che si verifichi una situazione di incremento dell'estrazione di caolino e argilla plastica rispetto alle quantità che sarebbe possibile piazzare sul mercato al solo fine di ottenere sottoprodotti supplementari per la produzione di aggregati. Anche con l'esenzione, la maggior parte (una quantità cinque volte maggiore) dei sottoprodotti del caolino e dell'argilla plastica rimane ancora invenduta e viene ammassata in cumuli nel sito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(405)</p></td><td><p>Stando alla BCC, vi è una notevole differenza fra cave di produzione di materiali esentati e non esentati. Le cave in cui si estraggono aggregati non esentati producono il medesimo materiale, che sia prodotto primario e materiale di scarto o sottoprodotti. Nelle cave di caolino e argilla plastica, invece, il materiale di scarto è differente dai materiali principali: questi cono composti da feldspato, mentre il primo è principalmente a base di sabbie silicee.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(406)</p></td><td><p>La BCC sostiene che le vendite del sottoprodotto delle cave di caolino e argilla plastica subiranno un calo qualora si dovesse estendere anche a loro l'ambito di applicazione della tassa. Per far fronte alla domanda, sarà necessario estrarre nuovi aggregati vergini.</p></td></tr></tbody></table>
e) Osservazioni ricevute dalla BAA il 15 settembre 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(407)</p></td><td><p>La BAA ha trasmesso informazioni giunte dai propri associati in Cornovaglia in merito ai prezzi del caolino, che possono registrare sensibili variazioni e passare da 50 a 5 000 GBP per tonnellata, a seconda del tenore e della qualità del materiale.</p></td></tr></tbody></table>
f) Osservazioni da parte delle autorità britanniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(408)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che non solo le caratteristiche fisiche del caolino e dell'argilla plastica non consentono il loro impiego come aggregati, anche il valore relativo dell'argilla plastica e del caolino ne precluderebbe l'uso. Le autorità britanniche sostengono che, di fatto, l'argilla plastica e il caolino non sono effettivamente sfruttati per la produzione di aggregati. Di conseguenza, la sintesi della Commissione in merito alla differenza fra la posizione del materiale di sterro, gli scarti o i sottoprodotti dell'estrazione di tali materiali è assolutamente del tutto corretta. L'esenzione dei sottoprodotti che inevitabilmente sono generati dai materiali che non possono e non vengono utilizzati come aggregati è del tutto conforme con l'obiettivo ambientale dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(409)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno trasmesso una descrizione dettagliata dell'argilla plastica e del caolino, illustrando la ragione per cui questi materiali non sono impiegati come aggregati, né possono esserlo. Inoltre, entrambi i materiali hanno quotazioni elevate. Stando alle autorità britanniche, l'argilla plastica è un materiale relativamente raro, con un valore che può arrivare a 100 GBP per tonnellata, a seconda del particolare tenore dell'argilla plastica richiesta e del livello della domanda sul mercato. Il caolino è un materiale molto raro che ha quotazioni molto elevate sul mercato, che vanno da 70 a 400 GBP per tonnellata. Stando alle autorità britanniche, i costi di produzione del caolino e dell'argilla plastica sono egualmente molto elevati rispetto a quelli di altri tipi di aggregati. Le autorità britanniche hanno trasmesso informazioni raccolte da società che operano nel settore. Una società ha trasmesso i dati medi pari a […] GBP per tonnellata di caolino, con un ventaglio da […] GBP a […] GBP per i diversi prodotti derivati dal caolino. Un'altra società ha indicato il dato di […] GBP per tonnellata. Per una tonnellata di argilla plastica il costo medio di produzione è di […] GBP nel Dorset e di […] GBP nel Devon. Un'altra società ha indicato il dato di […] GBP per tonnellata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(410)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, attualmente sono due le società che forniscono argilla plastica e caolino nel Regno Unito. Le autorità britanniche hanno trasmesso l'esempio di un contratto di fornitura per i sottoprodotti del caolino e dell'argilla plastica in cui il prezzo per il 2012 era di […] GBP per tonnellata. Nel caso di un altro contratto, il prezzo era pari a […] GBP per tonnellata venduta di materiale di scarto del caolino. Gli scarti di argilla plastica avevano un prezzo di […] GBP. Nessuna delle due società vende direttamente il materiale di sterro, né i sottoprodotti inevitabilmente generati dalle loro attività agli utilizzatori finali di tali aggregati nel settore delle costruzioni. Di converso, entrambe le società hanno stipulato degli accordi con terzi (specializzati nella vendita di aggregati) per fornire fino a un certo quantitativo di aggregati a prezzo fisso, a prescindere dalla quantità effettivamente fornita. Di conseguenza, poiché il prezzo non è determinato direttamente per ciascuna tonnellata di aggregato prodotta, le cave di argilla plastica e caolino non sono incentivate ad aumentare le quantità di materiale di sterro che rimuovono oltre il livello che è stato fissato per contratto. Successivamente, i terzi vendono gli aggregati agli utilizzatori finali. Stando alle autorità britanniche, a causa della crisi economica non è possibile collocare sul mercato nemmeno tutta la quantità di aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(411)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che la produzione di caolino non può essere separata da quella del materiale di scarto dello stesso. La natura del procedimento di estrazione umida è tale che le pompe non possono che separare il caolino desiderato dagli scarti di lavorazione. Tradizionalmente la prima fase dell'estrazione o attività di cava del caolino consisteva nel rimuovere lo strato di copertura (<span>overburden</span>) ed esporre la roccia contenente le argille. La seconda fase del procedimento prevedeva che il gestore della cava sottoponesse l'argilla esposta o il fronte di coltivazione a getti d'acqua ad alta pressione. Stando alle autorità britanniche, questo procedimento rimuoverebbe il caolino, insieme con gli altri prodotti a cui è mischiato (sabbia e mica).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(412)</p></td><td><p>Secondo le autorità britanniche, lo strato di copertura che risulta dall'estrazione è soggetto all'AGL. Il restante materiale che non è evitabile nel processo di estrazione del caolino è coperto dall'esenzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(413)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che l'argilla plastica è estratta completamente con metodi di coltivazione a cielo aperto. L'attività di coltivazione a cielo aperto comporta l'utilizzo di escavatori idraulici e camion a cassone ribaltabile per scavare selettivamente, caricare e consegnare le argille di ogni singola produzione alle strutture di stoccaggio e miscelazione. Il rapporto totale argilla/materiale di scarto per l'industria è di circa 1/1,5.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(414)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, qualora un gestore non fosse in grado di ottenere il prodotto, caolino o argilla plastica di valore elevato, non vi sarebbe alcun incentivo ad estrarre i sottoprodotti in sé, in particolare a causa del loro basso valore economico. La presenza di caolinite o di ogni altro tipo di argilla nella roccia riduce la resistenza del materiale e pertanto ha un effetto negativo sulla sua eventuale prestazione come aggregato. Anche se il gestore non volesse ottenere il materiale di valore elevato, dovrebbe comunque farsi carico degli alti costi necessari per rimuovere e smaltire i materiali fini, come la caolinite, altri tipi di argilla e la mica. Di conseguenza, sarebbe illogico eliminare prodotti di alto valore e smaltirli per ottenere dei sottoprodotti di basso valore da utilizzare come aggregati. Stando alle autorità britanniche, anche con l'esenzione dalla tassa, non sarebbe razionale, da un punto di vista economico, avviare attività estrattive in un sito per ottenere materiale di sterro, a meno che non si estraggano anche il caolino e l'argilla plastica, materiali di valore elevato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(415)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, i sottoprodotti generati inevitabilmente dall'estrazione di argilla plastica e caolino sono idonei all'impiego per alcuni usi come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(416)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno presentato le proprie osservazioni sulla distinzione fra l'estrazione di calcare per la produzione di calce e pietra da taglio e i sottoprodotti generati inevitabilmente dall'estrazione di argilla plastica e caolino. Esse affermano che la pietra da taglio e il calcare sono estratti per essere utilizzati come aggregati, nonché per quegli utilizzi diversi dagli aggregati. La pietra da taglio è derivata dall'arenaria o dal granito — che sono entrambi estratti per l'impiego come aggregati. Il materiale di sterro, gli scarti o i sottoprodotti derivati dalla produzione di pietra da taglio e calcare possono essere utilizzati anche come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(417)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, il fatto che sia il calcare che i suoi sottoprodotti possano essere utilizzati come aggregati è in parte spiegato dalle loro caratteristiche fisiche. Gli scarti derivanti dall'estrazione del calcare, che viene utilizzato nella produzione della calce, saranno probabilmente composti non da un altro materiale di scarto, quanto piuttosto da altro calcare. Le autorità britanniche sostengono che in un numero ridotto di casi, gli «scarti» di calcare che derivano dall'estrazione di calcare per la produzione di calce possono non essere chimicamente adatti alla produzione di calce. Tuttavia, nella maggior parte dei casi il calcare potrebbe benissimo essere utilizzato sia come aggregato che come materia prima per la produzione di calce. L'utilizzo finale del calcare sarà determinato più dalla domanda locale che dalla composizione chimica del materiale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(418)</p></td><td><p>Inoltre, stando a quando affermato dalle autorità britanniche, il materiale di scarto generato dall'estrazione di roccia per la produzione di pietra da taglio probabilmente sarà composto in larga misura dal materiale frantumato della stessa roccia estratta. A differenza dell'argilla plastica e del caolino, non vi sono costi aggiuntivi per separare il materiale a più alto tenore da quello con tenore meno elevato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(419)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano, citando la BGS, che sia il materiale di recente estrazione che i suoi sottoprodotti sono estratti e utilizzati appositamente come aggregati<a> (<span>77</span>)</a>. L'attività di cava del calcare e della roccia per la produzione di pietra da taglio genera aggregati di alta qualità che potrebbero anche essere estratti ai fini della vendita in sé, anche se non vi fosse una domanda locale di calcare o pietra da taglio. Il costo del calcare per la produzione di calce va da circa 12,50 GBP a 19,50 GBP per tonnellata, mentre il prezzo dei suoi sottoprodotti va da 7,16 GBP a 11,70 GBP per tonnellata. Il prezzo di una tonnellata di arenaria e della quarzite utilizzate per la produzione di pietra da taglio oscilla da 45,76 GBP a 82,42 GBP, mentre il costo del suo sottoprodotto aggregato va da circa 6,58 GBP a 10,04 GBP.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(420)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, una cava di granito produrrebbe proporzioni variabili di pietra da taglio per pavimenti, uffici, cucine domestiche ecc. e aggregati. La roccia ignea (incluso il granito) che viene impiegata anche per la produzione di pietra da taglio, ha un costo che si aggira fra 5,51 GBP e 12,91 GBP per tonnellata, mentre i suoi sottoprodotti aggregati si vendono fra 6,12 GBP e 12,82 GBP per tonnellata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(421)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, il fatto che i prezzi di calcare/pietra da taglio e del materiale di sterro (che in ogni caso è lo stesso materiale) siano abbastanza simili rappresenta un incentivo a estrarre entrambi, a seconda della domanda locale. Le autorità britanniche sostengono che la differenza fra gli inevitabili sottoprodotti di caolino e argilla plastica e i sottoprodotti del calcare e della pietra da taglio è giustificabile e qualsiasi altro trattamento fiscale porterebbe ad abusi incontrollabili e sarebbe di difficile applicazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(422)</p></td><td><p>Le autorità britanniche dimostrano peraltro che esso è del tutto coerente con l'obiettivo della tassa: incoraggiare l'uso degli inevitabili sottoprodotti dell'estrazione di caolino e argilla plastica, in quanto possono essere utilizzati come aggregati. Poiché sia calcare/pietra da taglio che i sottoprodotti generati dalla loro estrazione possono essere utilizzati come aggregati, e sono estratti a tal fine, l'esenzione del materiale di sterro derivante dall'estrazione di calcare/roccia utilizzati per la produzione di pietra da taglio non farebbe che incentivare l'estrazione di nuovi aggregati e non consentirebbe di dirottare la domanda dagli aggregati di recente estrazione verso gli aggregati riciclati e i sottoprodotti di scarto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(423)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che il calcare è un aggregato di alta qualità per il quale esiste anche una domanda di mercato. Vi è un mercato del calcare estratto esclusivamente per essere impiegato come aggregato (88 cave nel Regno Unito, come illustrato nella documentazione trasmessa congiuntamente dalla BAA e dalle autorità britanniche), e in quanto tale vi è una logica ambientale nel sostituire questo materiale con i sottoprodotti di altre attività di cava. Non vi sarebbe un modo obiettivo per distinguere fra il calcare prodotto come sottoprodotto della produzione di calce agricola e quello estratto specificamente per essere utilizzato come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(424)</p></td><td><p>Una parte interessata ha menzionato l'esistenza di attività estrattive di caolino e argilla plastica riaperte a seguito dell'introduzione della tassa unicamente per poter estrarre aggregati esentati. Le autorità britanniche hanno ricevuto conferma da parte dei due produttori nazionali di argilla plastica e caolino che non è questo il caso e hanno dichiarato di non essere a conoscenza di autorizzazioni concesse per la riapertura con questi fini.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(425)</p></td><td><p>Per quanto concerne le osservazioni di una parte interessata che la sabbia silicea (un sottoprodotto dell'estrazione del caolino) è sempre stata usata come fonte di aggregati in Cornovaglia e l'esenzione non riduce l'estrazione di nuova sabbia dalle cave, le autorità britanniche hanno verificato e fornito dati parziali sulle vendite di sabbia in Devon e Cornovaglia, da cui si evince che nessuna di queste produzioni potrebbe essere attribuita ai sottoprodotti dell'estrazione di caolino.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.3.2. Valutazione della Commissione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(426)</p></td><td><p>La documentazione presentata dai produttori di argilla plastica e caolino, dalle rispettive associazioni di categoria e dalle autorità britanniche dimostra chiaramente che i sottoprodotti non sono generati intenzionalmente e non possono essere evitati. Il costoso e complicato processo di estrazione dell'argilla plastica e del caolino e il fatto che sono prodotti più scarti che caolino e argilla plastica per i quali i produttori siano capaci di trovare un mercato, dimostra che l'argilla plastica e il caolino non sono estratti intenzionalmente per produrre i sottoprodotti esentati destinati a diventare aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(427)</p></td><td><p>Inoltre, l'attività commerciale delle cave di argilla plastica e caolino è diversa da quella delle cave che producono aggregati per l'industria delle costruzioni, in quanto le prime devono onorare contratti a lungo termine per garantire una produzione constante dei rispettivi prodotti finali. Ciò significa che non possono estrarre né di più né di meno di quanto abbiano necessità di produrre per ottenere la quantità di argilla plastica e caolino stabilita per contratto, pertanto la quantità di sottoprodotti dell'estrazione rimarrebbe la stessa. L'introduzione dell'AGL per i sottoprodotti di argilla plastica e caolino andrebbe a colpire soltanto la situazione finanziaria delle rispettive attività senza ottenere alcun beneficio per l'ambiente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(428)</p></td><td><p>A differenza dei sottoprodotti del calcare e della pietra da taglio, non si estrarrebbero mai sottoprodotti di argilla plastica e caolino in sé, al fine di produrre una quantità maggiore di aggregati esentati. L'esenzione dei sottoprodotti di argilla plastica e caolino non induce a estrarre maggiori quantità di argilla plastica e caolino e il valore di mercato del loro sottoprodotti è molto più basso. I rispettivi prezzi non sono vicini, come nel caso del calcare e della pietra da taglio e di fatto la differenza di prezzo è molto maggiore. Pertanto, non vi sono rischi che l'esenzione possa portare a un deliberato aumento delle attività di cava. L'esenzione dei sottoprodotti derivati dall'estrazione di argilla plastica e caolino incentiva l'impiego in sostituzione dell'estrazione di nuovi aggregati ed è in linea con i principi che stanno alla base dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.4. ESENZIONE DI AGGREGATI COMPOSTI INTERAMENTE DAGLI SCARTI DI QUALSIVOGLIA PROCEDIMENTO TRAMITE CUI CARBONE, LIGNITE, ARDESIA O SCISTO SONO STATI SEPARATI DA ALTRE ROCCE DOPO ESSERE STATI ESTRATTI O RICAVATI CON QUELL'ALTRA ROCCIA O DAGLI SCARTI DI OGNI ALTRO PROCEDIMENTO IN CUI LE SOSTANZE DI CUI ALLA SEZIONE 18(3) DEL FINANCE ACT 2001 SONO STATE SEPARATE DA ALTRA ROCCIA DOPO L'ESTRAZIONE O RICAVATE CON DETTA ALTRA ROCCIA [SEZIONE 17(3)(f)(i) E (ii)]
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(429)</p></td><td><p>Carbone, lignite, ardesia e scisto e le sostanze elencate alla sezione 18(3) del Finance Act 2001 di norma non sono estratti per l'impiego come aggregati, ma per altri scopi. Prima dell'adozione della decisione di avvio, le autorità britanniche avevano spiegato che l'esenzione è intesa a incentivare l'utilizzo piuttosto che lo smaltimento degli scarti. Ciò migliora l'aspetto visivo del paesaggio e riduce l'esigenza di estrarre altro materiale da impiegare come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(430)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio, la Commissione ha osservato in primo luogo che può sussistere una differenza fra il materiale esentato e il materiale non esentato, nel senso che i materiali esentati costituiscono gli scarti dell'estrazione di carbone, lignite, ardesia, scisto e delle sostanze elencate alla sezione 18(3). Si tratta dei sottoprodotti inevitabili dell'attività di estrazione, che generalmente viene effettuata non per ottenere materiale da utilizzare come aggregati, ma per estrarre i materiali e le sostanze di cui trattasi che non sono (generalmente) impiegati come aggregati. Su tale base, gli scarti derivanti dall'estrazione di carbone, lignite, ardesia, scisto e le sostanze di cui alla sezione 18(3) non sembrano trovarsi in una situazione analoga a quella degli aggregati tassati alla luce degli obiettivi dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(431)</p></td><td><p>La Commissione ha espresso i suoi dubbi, tuttavia, sul fatto che tale differenza fosse sufficiente per dimostrare come l'esenzione fiscale sia giustificata dai principi che stanno alla base dell'AGL. Essa ha ritenuto che la differenza rispetto agli aggregati tassati sia giustificata soltanto qualora l'esenzione si limiti agli scarti inevitabili generati dall'estrazione di tali sostanze. La Commissione ha ritenuto che fosse questo il caso, in quanto l'esenzione è limitata al materiale che costituisce la totalità degli scarti del processo di separazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(432)</p></td><td><p>La Commissione ha sollevato dei dubbi sulla diversa situazione in cui si troverebbero i materiali esentati rispetto a quelli non esentati generati sotto forma di scarti del calcare quando questo è estratto per la produzione di calce o rispetto agli scarti dell'estrazione di roccia per la produzione di pietra da taglio con una o più superfici piane. Inoltre, la Commissione si è chiesta se l'esenzione possa essere giustificata alla luce dell'obiettivo assegnato all'AGL qualora, ad esempio, l'ardesia e lo scisto o un'altra delle sostanze elencate alla sezione18(3) venissero estratti per essere utilizzati come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(433)</p></td><td><p>La Commissione ha ricevuto osservazioni circostanziate dalle parti interessate, presentate nelle rispettive sezioni in relazione alle esenzioni per carbone, lignite, ardesia o scisto.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.4.1. Osservazioni ricevute dalla Commissione
a) Osservazioni da parte delle autorità britanniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(434)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che le esenzioni dall'AGL operano una distinzione fra i materiali di scarto derivanti dai sottoprodotti dell'estrazione di minerali non destinati alla produzione di aggregati (come gli scarti provenienti dall'estrazione di caolino/argilla plastica) che sono esentati, e i materiali di scarto che rappresentano un sottoprodotto dell'estrazione degli aggregati (come gli scarti del calcare), che sono ancora sottoposti a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(435)</p></td><td><p>Per quanto concerne il materiale di sterro derivante dall'estrazione del carbone, le autorità britanniche sostengono che il prezzo degli scarti prodotti dall'estrazione dello scisto e degli sterili di miniera, trascurabile, dimostra come vi siano ben pochi incentivi all'estrazione di ulteriore minerale al fine di ottenere maggiori quantità di sottoprodotti, a prescindere dal fatto che tale sottoprodotto sia o no esentato dalla tassa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(436)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, l'esenzione degli scarti derivati dall'estrazione dell'ardesia non causa un aumento dell'attività estrattiva dell'ardesia ai fini di ottenere maggiori quantità di pietrisco, in particolare perché la produzione di ardesia produce già grandi quantità di pietrisco come residuo di lavorazione, di cui solo il 10 % è attualmente utilizzato come aggregato e perché non sarebbe economicamente vantaggioso effettuare un'attività di cava per tali scopi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(437)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che la distinzione fra i rifiuti di ardesia da una parte e quelli della pietra da taglio e del calcare dall'altra sorge dall'obiettivo di disincentivare l'ulteriore nuova estrazione di calcare da utilizzare come aggregato, non disincentivando al contempo la produzione di materiale non destinato all'impiego come aggregato. Anche qualora il calcare sia estratto non per l'utilizzo come aggregato o la roccia sia estratta per la produzione di pietra da taglio, gli scarti prodotti sono al contempo estratti appositamente per essere impiegati come aggregati e sono idonei a tal scopo. L'attività di cava produce aggregati di qualità elevata che potrebbero essere estratti e venduti in sé, anche se non vi fosse una domanda locale di calcare o pietra da taglio. Lo stesso non sembrerebbe potersi affermare per quanto concerne gli scarti di ardesia, scisto, carbone, lignite, argilla e i materiali di cui alla sezione 18(3). Le autorità britanniche asseriscono che non vi siano prove che le cave estraggano ardesia, scisto, carbone, lignite, argilla o le sostanze di cui alla sezione 18(3) appositamente per ottenere scarti da utilizzare come aggregati. Inoltre, stando alle autorità britanniche, l'esenzione non incentiva ulteriori attività di cava al fine di ottenere materiale di sterro da utilizzare come aggregati esentati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(438)</p></td><td><p>Tuttavia, stando alle autorità britanniche, l'esenzione degli scarti dell'estrazione del calcare (che si tratti di materiale da impiegarsi in seguito per fini diversi da quello come aggregati, ad esempio la produzione di calce) e della roccia per la produzione di pietra da taglio potrebbe incentivare l'ulteriore attività di cava per ottenere materiale di sterro da utilizzare come aggregati esentati. Questo perché gli scarti sono composti dalla stessa sostanza del materiale principale di estrazione, hanno un prezzo relativamente vicino a quello del materiale principale e sono idonei ad essere utilizzati come aggregati di alta qualità. Esentare tali materiali dalla tassa probabilmente incentiverebbe l'attività di cava e sarebbe in contrasto con la logica ambientale dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(439)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano di aver ponderato, in un dato momento, l'eventualità di introdurre un'esenzione a favore dei prodotti di scarto derivati dalla produzione di aggregati primari o dalla produzione degli aggregati di qualità più elevata. Tuttavia, dalle consultazioni con le imprese del settore è emerso che ciò non sarebbe fattibile, in quanto la gamma di prodotti di cava varia in modo significativo e ciò che in talune cave è considerato un aggregato ad alto tenore in altre sarebbe invece il prodotto di scarto generato dall'estrazione. Le autorità britanniche ritengono che a parte il notevole rischio dell'elusione fiscale, prevedere un'esenzione per i «prodotti di scarto» derivanti dall'attività di estrazione degli aggregati pertanto potrebbe essere anche contrario alla logica e al primario scopo ambientale dell'AGL. In effetti, potrebbe contribuire a ridurre il prezzo degli aggregati di minor valore, facendone quindi aumentare la domanda e causando un eventuale incremento dell'attività di estrazione degli aggregati (e del danno ambientale ad essa associato) nei siti interessati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(440)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, una cava di ardesia produrrebbe materiali di alta qualità destinati all'impiego in architettura che potrebbero essere venduti a più di 200 GBP per tonnellata. Circa il 5 % dell'ardesia estratta è idonea allo scopo, in ragione della formazione geologica dell'ardesia, e questo contribuisce alla produzione di grandi quantità di scarti di questo materiale. Essi sono adatti e possono essere venduti come aggregati per taluni scopi, e una piccola quantità degli scarti prodotti è venduta fra 2 e 8 GBP per tonnellata, mentre il materiale rimanente viene ammassato in cumuli. Le autorità britanniche sostengono che il costo di produzione per ciascuna tonnellata di prodotto da impiegare come aggregato è maggiore di quello dell'estrazione degli aggregati tramite generalmente perforazione e brillamento, che potrebbe effettuarsi in una cava di calcare o di granito, in quanto l'ardesia è estratta con vari processi di lavorazione e maneggiata molte volte prima di passare alla fase di frantumazione. La strategia commerciale è volta a ottimizzare il valore della risorsa a disposizione, aumentando la resa di un materiale di grande valore.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.4.2. Valutazione della Commissione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(441)</p></td><td><p>La Commissione ha già concluso al considerando 366 di cui sopra che essendo stato dimostrato che lo scisto è stato estratto appositamente per essere utilizzato come aggregato almeno in una cava, la sua esenzione ai sensi della sezione 17(4)(a) del Finance Act 2001 non è giustificata dai principi che sottendono all'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(442)</p></td><td><p>La Commissione ha altresì già stabilito, ai summenzionati considerando 205, 333, 367 e 368 che carbone, lignite, ardesia e le sostanze elencate alla sezione 18(3) non possono essere o non sono oggetto di nuova estrazione per l'uso come aggregati e pertanto non si trovano nella situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali soggetti a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(443)</p></td><td><p>Inoltre, la Commissione ha valutato la differenza fra tali esenzioni e il materiale di sterro derivante dall'estrazione del calcare quando il calcare è estratto per la produzione di calce o quando è messo a confronto con gli scarti dell'estrazione di roccia per la produzione di pietra da taglio con una o più superfici piane nel contesto della definizione dei principi che stanno alla base dell'AGL, come illustrato in dettaglio ai considerando da 149 a 158.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(444)</p></td><td><p>Per quanto concerne gli scarti dell'estrazione di ardesia, che potrebbero essere utilizzati come aggregato e sono composti anche da ardesia, la Commissione osserva che non verrebbe effettuata appositamente una nuova attività di cava per l'estrazione dell'ardesia al fine di ottenere tali prodotti, in ragione del loro basso valore (cfr. considerando 226 e 237-240). Gli scarti dell'estrazione dell'ardesia raggiungono una quotazione che va da […] GBP a […] GBP per tonnellata. I prodotti di ardesia di alta qualità impiegati in architettura partirebbero da un prezzo di 200 GBP per tonnellata che può superare 1 000 GBP per tonnellata. Solo una piccola porzione degli scarti dell'estrazione di ardesia può effettivamente trovare un mercato ed essere venduta, anche con l'esenzione dall'AGL. Inoltre, l'estrazione di ardesia è un processo estremamente costoso, per il quale si debbono sostenere costi supplementari rispetto al caso di una normale attività di cava. Stando alle autorità britanniche, il costo di produzione degli scarti di ardesia oscilla fra 5,7 GBP e 6,5 GBP per tonnellata (considerando 263), il che sta a dimostrare che non ha senso, dal punto di vista economico, estrarre appositamente l'ardesia esclusivamente per beneficiare dell'esenzione prevista su tale materiale. Pertanto, è improbabile che tale esenzione possa essere all'origine di un incremento di nuove estrazioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(445)</p></td><td><p>Sulla base del reddito tipo generato dalle cave di ardesia, i prodotti speciali da utilizzarsi in architettura, pur rappresentando solo il 5 % della produzione apportano all'attività estrattiva redditi che sono fra 2,54 e 3,52 volte superiori a quelli originati dagli scarti di ardesia (cfr. considerando 263).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(446)</p></td><td><p>Dato che gli scarti dell'estrazione di ardesia possono essere e sono utilizzati come aggregati, è possibile considerare che si trovino in una situazione di diritto e di fatto paragonabile a quella di altri materiali soggetti a tassazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(447)</p></td><td><p>La Commissione pertanto conclude che l'esenzione dall'AGL per gli scarti dell'estrazione di ardesia rappresenta, in primo luogo, un'esenzione per gli scarti dell'estrazione di un materiale che non è di nuova estrazione per l'utilizzo come aggregato e, in secondo luogo, non causa ulteriore nuova attività estrattiva, ma può far incrementare l'impiego come aggregato di un prodotto che altrimenti verrebbe scartato o accumulato come materiale di scarto. Pertanto l'esenzione è giustificata dall'obiettivo di «dirottare la domanda» dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(448)</p></td><td><p>Lo stesso dicasi per il materiale di sterro di carbone, lignite e delle sostanze elencate alla sezione 18(3) del Finance Act 2001 che non sono aggregati né sono estratti per essere destinati alla produzione di aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(449)</p></td><td><p>In primo luogo, l'estrazione di lignite produce materiale di sterro. Secondo le informazioni trasmesse dalle autorità britanniche, la stessa lignite è un sottoprodotto dell'attività estrattiva delle cave di argilla in Devon. I giacimenti di lignite dell'Irlanda del Nord non sono sfruttati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(450)</p></td><td><p>In secondo luogo, come indicato dalle parti interessate e dalle autorità britanniche, il materiale di sterro proveniente dall'estrazione del carbone, che può comprendere scisto, o non è adatto ad essere usato come aggregato (come nel caso dell'argilla refrattaria, ad esempio) o è messo a discarica e compattato. Taluni materiali di sterro o di scarto provenienti dall'estrazione del carbone sono adatti all'uso come aggregati e possono pertanto sostituire gli aggregati di nuova estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(451)</p></td><td><p>Le informazioni relative alla formazione del prezzo del carbone (50 GBP) a fronte di quello di vendita del materiale di sterro dello stesso materiale (da 1 a 2 GBP), qualora vi sia la domanda per tali prodotti, dimostra che l'esenzione a favore del materiale di sterro del carbone non può causare un incremento dell'attività estrattiva del carbone solo per ottenere i materiali esentati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(452)</p></td><td><p>L'esenzione dall'AGL per il materiale di sterro dell'estrazione del carbone contribuisce a conseguire la logica ambientale dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(453)</p></td><td><p>In terzo luogo, come indicato alla sezione 5.6.2., le sostanze elencate alla sezione 18(3) del Finance Act 2001 non sono estratte appositamente per essere utilizzate come aggregati, in quanto la maggior parte non sono aggregati o non sono idonei a tal scopo. Le sole sostanze idonee alla formazione di aggregati leggeri sono la perlite, la pomice e la vermiculite, che non sono estratte nel Regno Unito. Inoltre, le autorità britanniche hanno dimostrato che le sostanze di cui alla sezione 18(3) del Finance Act 2001 o non producono scarti da impiegare come aggregati, sono esse stesse gli scarti dell'estrazione di qualche altro materiale, oppure non sono più oggetto di coltivazione. Pertanto, l'esenzione a favore degli scarti delle sostanze elencate alla sezione 18(3) del Finance Act 2001, se del caso, non può causare un incremento dell'attività estrattiva del materiale principale al fine di ottenere gli aggregati oggetto di esenzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(454)</p></td><td><p>Pertanto, la Commissione può ora concludere che l'esenzione di aggregati composti interamente da scarti provenienti da qualsivoglia processo di lavorazione tramite il quale carbone, lignite o ardesia siano stati separati da altre rocce dopo essere stati estratti o ricavati con dette rocce, o da scarti di qualsivoglia processo di lavorazione in cui le sostanze di cui alla sezione18(3) sono state separate da altre rocce dopo l'estrazione o ricavate con dette rocce è una situazione di fatto e di diritto diversa da quella dei materiali tassati ai sensi dell'AGL alla luce dell'obiettivo perseguito dalla tassa stessa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(455)</p></td><td><p>Gli scarti dell'estrazione di scisto, quando questo è estratto appositamente per l'impiego come aggregato, sono paragonabili agli scarti dell'estrazione di qualsiasi altro materiale tassato (ad esempio, calcare, granito e arenaria a grossi grani). La Commissione fa osservare di aver ricevuto scarne informazioni relativamente al costo dell'estrazione dello scisto e sul prezzo che questo materiale può raggiungere quando viene estratto come prodotto primario di cava. Essa ha ricevuto talune informazioni in merito alle quotazioni dello scisto che viene utilizzato per la produzione di laterizi, dello scisto utilizzato come sottoprodotto di un altro materiale, ovvero quando è in combinazione con l'argilla. Tuttavia, il fatto che si verifichi che lo scisto sia estratto appositamente per essere impiegato come aggregato (cfr. considerando 350 e 351) solleva delle perplessità sul conseguimento della finalità ambientale dell'AGL tramite tale esenzione, come constatato anche dal Tribunale<a> (<span>78</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(456)</p></td><td><p>Gli scarti del procedimento di separazione dello scisto da altre rocce possono ancora essere utilizzati come aggregati. La possibilità di vendere gli scarti derivanti dall'estrazione dello scisto come aggregati esenti dall'AGL conferisce un'ulteriore effetto leva ai produttori di scisto e potrebbe portare a un'ulteriore intensificazione dell'estrazione di scisto da impiegare come aggregato primario, come evidenziato dal Tribunale<a> (<span>79</span>)</a>. In quanto prodotto primario, sembra che lo scisto in talune situazioni sia estratto appositamente per essere utilizzato come aggregato. Gli scarti del procedimento di lavorazione dello scisto potrebbero anche eventualmente essere venduti come aggregati. Pertanto, non vi sono garanzie che l'esenzione degli scarti di scisto, estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato non portino a un'ulteriore intensificazione dell'estrazione dello scisto, vanificando pertanto l'obiettivo ambientale dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(457)</p></td><td><p>Gli scarti dell'estrazione di scisto, qualora questo materiale sia estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, rientrano nell'ambito di applicazione della normale regola di tassazione dell'AGL e non si trovano in una situazione di fatto e di diritto diversa da quella dei materiali tassati ai sensi dell'AGL alla luce dell'obiettivo ambientale della tassa stessa. Inoltre, l'esenzione a favore di tali scarti non può essere giustificata in ragione della natura e della logica dell'AGL, come illustrato in precedenza al considerando (456).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(458)</p></td><td><p>Con riferimento agli scarti di scisto prodotti dall'attività di estrazione dello scisto per usi diversi da quelli degli aggregati (ad esempio, la produzione di laterizi) la Commissione ritiene, sulla base delle informazioni disponibili, che per quanto si trovino in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella di altri materiali tassati, non può essere dimostrato che l'esenzione di tali scarti possa comportare un'intensificazione dell'attività di estrazione dello scisto da destinarsi a usi diversi da quelli degli aggregati. Considerato il prezzo relativamente basso a cui è venduto lo scisto sotto forma di sottoprodotto da impiegare come aggregato (da […] GBP a 4,4 GBP per tonnellata inclusi i costi di trasporto), è alquanto improbabile che l'esenzione degli scarti provenienti dall'estrazione dello scisto possa causare un'intensificazione dell'attività di cava per questo materiale. Ad ogni buon conto, l'eventuale intensificazione dell'attività estrattiva dello scisto per utilizzi diversi da quelli degli aggregati non sarebbe contraria all'obiettivo dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(459)</p></td><td><p>I produttori di scisto sono tenuti a dimostrare quali fossero gli usi dello scisto prodotto per poter ottenere di beneficiare dell'esenzione dall'AGL prevista per gli scarti, cioè se questi fossero sfruttati commercialmente come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.5. AGGREGATI COMPOSTI PRINCIPALMENTE, O CHE COSTITUISCONO PARTE DI QUALSIASI ALTRO MATERIALE COMPOSTO PRINCIPALMENTE DA MATERIALE DI STERRO O DI SCARTO, OVVERO I SOTTOPRODOTTI DERIVANTI DA QUALSIVOGLIA PROCESSO DI COMBUSTIONE INDUSTRIALE O DALLA FUSIONE O RAFFINAZIONE DEI METALLI [SEZIONE 17(4)(c)(i) E (ii)]
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(460)</p></td><td><p>Prima dell'adozione della decisione di avvio, le autorità britanniche avevano indicato che lo scopo primario dei processi industriali di cui trattasi (ad esempio, la produzione di energia elettrica con centrali a carbone, le fonderie per la produzione di acciaio) è la produzione di materiali che non sono utilizzati come aggregati. Gli scarti, il materiale di scarto e i sottoprodotti di cui trattasi sono ad esempio le scorie industriali (le scorie degli altiforni, le scorie di acciaio degli altiforni ad ossigeno basico, le scorie di acciaio e le ceneri di combustione dei forni ad arco voltaico).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(461)</p></td><td><p>Lo scopo dell'esenzione è quello di promuovere l'uso piuttosto che l'invio in discarica (dirottamento della domanda). Oltre a migliorare l'aspetto visivo del paesaggio, ciò riduce l'esigenza di estrarre altro materiale vergine da utilizzare come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(462)</p></td><td><p>La Commissione ha espresso le sue perplessità sul fatto che l'applicazione dell'esenzione a materiali che sono principalmente (cioè al 50 %) composti da scarti o materiale di scarto o dai sottoprodotti di qualsivoglia processo di combustione industriale o della fusione o raffinazione dei metalli sarebbero ancora conformi alla natura e alla logica dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(463)</p></td><td><p>A tal riguardo, la Commissione ha ricevuto svariate osservazioni dalle parti interessate.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.5.1. Osservazioni ricevute dalla Commissione
a) Osservazioni ricevute da parte della Mineral Products Association il 2 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(464)</p></td><td><p>La<span>Mineral Products Association</span> suffraga le conclusioni della Commissione nella decisione di avvio, secondo cui tali materiali non si trovano in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali soggetti a tassazione. La motivazione è evidente per i materiali che sono composti interamente da scarti o materiale di scarto. Tuttavia, per i materiali composti principalmente da scarti o materiale di scarto, l'esenzione sarebbe giustificata solamente qualora vi fosse una piccola quantità di residui di altro materiale miscelata con il materiale esentato.</p></td></tr></tbody></table>
b) Osservazioni ricevute da parte di QPANI l'8 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(465)</p></td><td><p>Stando alla QPANI, una parte consistente dei materiali immessi nel mercato degli aggregati deriva dai sottoprodotti dei processi di combustione o di fusione o raffinazione di metalli quali le scorie della fabbricazione di ferro e acciaio e le ceneri di combustione degli inceneritori. L'associazione si esprime a favore della conclusione del considerando 124 secondo cui tali materiali «non si trovano in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali soggetti a tassazione alla luce dell'obiettivo perseguito dall'AGL». Vi è una chiara motivazione per quei materiali che sono «interamente» scarti o materiale di scarto o sottoprodotti di quei processi, tanto che il loro sfruttamento commerciale è esentato dal pagamento dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
c) Osservazioni ricevute da parte della BAA il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(466)</p></td><td><p>La BAA ha trasmesso una lettera da parte di Hart Quarry, una cava che estrae calce agricola, in cui si evidenziano le difficoltà incontrate dalla cava nel far competere i propri prodotti secondari con gli aggregati derivati dalle scorie prodotte dalle acciaierie dei dintorni. Gli aggregati prodotti infatti sono esenti, per quanto l'impatto ambientale delle acciaierie sia ben maggiore rispetto a Hart Quarry. L'AGL avrebbe impedito a questa cava di competere sul mercato degli aggregati. Stando alla BAA, la cava vende tutta la sua produzione di calce e la quantità di aggregati derivanti come sottoprodotto in proporzione alla produzione totale è rimasta costante, in quanto non può né aumentare né diminuire. Pertanto, non sono stati costituiti grossi cumuli di aggregati invenduti durante il periodo d'imposizione dell'AGL. La cava non potrebbe aumentare la sua produzione di calce per far fronte alla domanda all'esportazione a causa dei sottoprodotti invenduti.</p></td></tr></tbody></table>
d) Informazioni supplementari ricevute da parte del sig. Bird della BAA il 10 febbraio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(467)</p></td><td><p>Il sig. Bird sostiene che gli aggregati derivati dalle scorie di lavorazione non sono un prodotto di scarto dell'industria siderurgica, bensì un sottoprodotto che può essere usato come aggregato. Il sig. Bird ha trasmesso informazioni in merito alle scorie contenute nella relazione finale stilata dalla Commissione britannica sulla concorrenza nei mercati degli aggregati e del cemento nel Regno Unito. Stando al sig. Bird, le scorie possono essere ridotte in polvere e fungere da additivo o da prodotto di sostituzione del comune cemento Portland, il che ne fa un materiale importante, in grado di costituire un aggregato di prima classe.</p></td></tr></tbody></table>
e) Osservazioni da parte delle autorità britanniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(468)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che l'esenzione si applica alle sostanze chimiche aggiunte ai materiali prodotti a seguito di qualsivoglia processo di combustione industriale o della fusione o raffinazione del metallo, affinché possano essere utilizzati come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(469)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, per una varietà di ragioni i sottoprodotti dei processi di combustione industriale non sono sempre di qualità idonea o sufficiente, di per sé, a renderli utilizzabili come aggregati. Tuttavia, aggiungendo un altro materiale, è possibile migliorare l'idoneità a tale utilizzo. Ad esempio, il processo di fabbricazione dell'acciaio inossidabile produce silicato di calcio durante la fase di raffreddamento. Questa sostanza trasforma le scorie (denominate scorie AOD)<a> (<span>80</span>)</a> in una polvere che causa problemi di polverosità che non rendono adatto il suo utilizzo come aggregato per il settore delle costruzioni o altro. Tuttavia, se l'impianto siderurgico aggiunge il tetraborato di sodio anidro (Borax) alle scorie fuse dopo la fase di fusione nell'altoforno, il prodotto chimico avrà come effetto la stabilizzazione delle scorie. Addizionando le scorie con questa sostanza si elimina il problema della polverosità e si ottiene la formazione di una materiale stabilizzato, del tipo roccia cristallina, che può quindi subire un processo di recupero del metallo, essere frantumato, vagliato e sottoposto a degradazione ed è quindi utilizzabile per taluni tipi di aggregato, ad esempio nella preparazione dei materiali per la produzione di asfalto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(470)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ribadiscono che l'aggiunta di una sostanza chimica al sottoprodotto del processo di combustione industriale non rende l'esenzione incoerente con l'obiettivo della tassa, poiché il materiale che ne deriva non è un aggregato tassabile.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.5.2. Valutazione della Commissione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(471)</p></td><td><p>La Commissione ha già concluso nel considerando 124 della decisione di avvio che gli aggregati composti interamente o che sono parte di qualsiasi materiale composto principalmente dagli scarti o dal materiale di scarto o dai sottoprodotti di qualsivoglia processo di combustione industriale o della fusione o raffinazione dei metalli (in prosieguo «sottoprodotti dei processi di combustione industriale o della fusione o raffinazione di metalli») non si trovano nella situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali tassati, alla luce dell'obiettivo perseguito dall'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(472)</p></td><td><p>Sia le autorità britanniche che la<span>Mineral Products Association</span> hanno dimostrato che gli aggregati composti principalmente da sottoprodotti dei processi di combustione industriale o della fusione o raffinazione di metalli non si trovano nella situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali tassati, alla luce dell'obiettivo perseguito dall'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(473)</p></td><td><p>Invero, la Commissione ha ricevuto documentazione comprovante che i sottoprodotti dei processi di combustione industriale o della fusione o raffinazione di metalli hanno un valore elevato come aggregati e possono essere impiegati in vario modo. La BAA ha presentato l'esempio di una cava di calcare che produce soprattutto calce agricola, ma che è in concorrenza con i sottoprodotti dei processi di combustione industriale o della fusione o raffinazione di metalli sul mercato dei suoi prodotti secondari, ovvero gli aggregati di calcare. Il documento dimostra che l'esenzione a favore dei sottoprodotti dei processi di combustione industriale o della fusione o raffinazione di metalli è tanto più giustificata, in quanto un sottoprodotto inevitabile come questo sta effettivamente sostituendo altri aggregati di recente estrazione, come gli aggregati di calcare.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(474)</p></td><td><p>La Commissione ha già esaminato la differenza fra i sottoprodotti dell'estrazione del calcare per la produzione di calce agricola e i sottoprodotti esentati dei processi per la produzione di materiali diversi dagli aggregati ai considerando da 151 a 158.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(475)</p></td><td><p>La BAA sostiene che i sottoprodotti dei processi di combustione industriale o della fusione o raffinazione di metalli non dovrebbero beneficiare di un'esenzione dall'AGL, poiché l'impatto ambientale delle acciaierie è ben maggiore di quello dell'estrazione degli aggregati. Ciò può essere vero, ma il processo di produzione di un'acciaieria non ha alcun collegamento con l'AGL. L'esenzione relativa ai sottoprodotti dei processi di combustione industriale o della fusione o raffinazione di metalli concerne meramente la vendita di tali materiali come aggregati, allo scopo di fare in modo che questi possano sostituire gli eventuali aggregati di nuova estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(476)</p></td><td><p>Pertanto, la Commissione ritiene che le osservazioni ricevute non costituiscano una ragione per discostarsi dalla sua valutazione iniziale formulata nella decisione di avvio (considerando 124).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(477)</p></td><td><p>Relativamente all'esenzione che si estende a materiali che sono principalmente, ma non interamente, sottoprodotti dei processi di combustione industriale o della fusione o raffinazione di metalli, le autorità britanniche hanno indicato che le sostanze chimiche aggiunte sono talvolta necessarie per stabilizzare il materiale e renderlo idoneo ad essere utilizzato come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(478)</p></td><td><p>La Commissione fa osservare che la direttiva 2006/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive<a> (<span>81</span>)</a> definisce all'articolo 3, paragrafo 3) «rifiuto inerte» i rifiuti che non subiscono alcuna trasformazione fisica, chimica o biologica significativa e pertanto non comportano rischi di inquinamento. L'esempio portato dalle autorità britanniche (al considerando 469) relativo all'uso del «Borax» potrebbe essere interpretato come relativo a un esempio di aggiunta di una sostanza chimica che potrebbe far aumentare il rischio d'inquinamento, a seconda delle quantità utilizzate, della concentrazione e delle aree eventualmente colpite (suolo, corpi d'acqua ecc.). Ciononostante, l'uso di Borax non rientra nell'ambito di applicazione della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(479)</p></td><td><p>La<span>Mineral Products Association</span> ha proposto di considerare l'assoggettabilità in proporzione alla quantità di materiale tassabile contenuto nella miscela, qualora i materiali siano miscelati con altri materiali soggetti alla tassa. Tale criterio è già ricompreso nella forma stessa dell'AGL. Il materiale aggregato che è stato «miscelato con un altro materiale diverso dall'acqua» si considera come sottoposto a sfruttamento commerciale, e in quanto tale sarebbe già soggetto a tassazione [sezione 19(1)(d)] della legge.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(480)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che l'esenzione di cui alla sezione 17(4)(c)(i) e (ii) del Financial Act rientra nel novero dei principi che stanno alla base dell'AGL e non costituisce un vantaggio selettivo.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.6. ESENZIONE DI MATERIALE COMPOSTO INTERAMENTE O PRINCIPALMENTE DA ARGILLA [SEZIONE 17(4)(f)]
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(481)</p></td><td><p>Per quanto concerne l'argilla, le autorità britanniche hanno precisato, prima dell'adozione della decisione di avvio, che a causa delle sue proprietà plastiche l'argilla non viene di norma considerata una roccia. L'esenzione chiarisce questo punto ed evita la necessità di individuare e applicare l'AGL su qualsivoglia sabbia o pietra che si trova in natura nei composti che contengono l'argilla.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(482)</p></td><td><p>La Commissione ha tuttavia fatto osservare che, in termini geologici, l'argilla è considerata una roccia e può essere utilizzata come aggregato<a> (<span>82</span>)</a>. Nella misura in cui un materiale consistente interamente o principalmente di argilla è stato estratto per essere utilizzato come aggregato, per la Commissione non è chiaro in che modo l'esenzione possa essere giustificata sulla base dei principi di tassazione normale o in che misura si potrebbe ritenere si configuri una situazione diversa da quella dei materiali tassati, alla luce dell'obiettivo dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(483)</p></td><td><p>La Commissione ha ricevuto le seguenti osservazioni da parte della BAA.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.6.1. Osservazioni ricevute dalla Commissione
a) Osservazioni ricevute dalla BAA il 15 settembre 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(484)</p></td><td><p>La BAA sostiene che l'argilla può essere utilizzata come aggregato senza subire alterazioni dal punto di vista chimico o fisico. Essa aggiunge altresì che l'argilla rientra nella definizione di aggregati fornita dalla decisione di avvio. L'argilla può essere impiegata per vari tipi di aggregato, incluso quello di materiale da riporto o per massicciate. La BAA ha trasmesso il capitolo di un libro concernente l'utilizzo dell'argilla in ingegneria civile e in edilizia. Stando alla BAA, l'argilla è utilizzata in grandi quantità anche dall'Ente autostrade britannico (<span>UK Highways Agency</span>) per le opere stradali. La BAA sostiene che questo utilizzo rientra fra gli scopi degli aggregati. L'argilla rientra in una delle categorie di materiali accettabili indicate nelle Specifiche per le opere stradali nel Regno Unito. Può essere utilizzata come materiale da riporto coerente per le opere di costruzione stradale. La BAA ha fornito esempi di cave che estrarrebbero argilla idonea ad essere impiegata nelle opere di costruzione stradale. Inoltre, l'argilla si presta all'uso per taluni impieghi specifici degli aggregati per cui le altre rocce non sono adatte, ad esempio per rivestire e ricoprire i siti delle discariche, o per il rivestimento di laghetti e canali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(485)</p></td><td><p>La BAA ha fornito un elenco di otto cave che estrarrebbero argilla da impiegare in seguito come aggregato. L'elenco è stato tratto dalla pubblicazione della BGS<span>Directory of Mines and Quarries 2010</span>. Inoltre, la BAA ha fornito esempi di due cave che estraggono argilla adatta per la costruzione di dighe marittime, presidi di difesa dalle alluvioni, progetti d'ingegneria, opere di ripiena di discariche, rivestimenti di laghetti, materiale di riempimento e per le opere di bonifica fondiaria che presumibilmente, costituirebbero tutti usi come aggregati. Il materiale estratto rientra altresì nella categoria del materiale coerente adatto per le opere di costruzione stradale. La BAA fornisce altresì un esempio dell'utilizzo dell'argilla proveniente da una delle cave, utilizzata per la costruzione di una strada.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(486)</p></td><td><p>La BAA sostiene pertanto che vi sono numerose cave che producono e vendono argilla da impiegare come aggregato, e non solo per la fabbricazione di prodotti ceramici. Stando alla BAA, vi è anche un certo numero di cave in cui gli strati di argilla sono intercalati da altri materiali da cui il materiale composto principalmente di argilla dovrebbe essere esentato.</p></td></tr></tbody></table>
b) Osservazioni da parte delle autorità britanniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(487)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che l'argilla si distingue immediatamente da altri tipi di roccia sedimentaria a piccolissima granulometria in quanto plastica, agevole da tagliare e da plasmare con un coltello o una cazzuola (definizione tratta dalla relazione<a> (<span>83</span>)</a>). Queste proprietà plastiche dell'argilla la rendono inadatta per la maggior parte degli utilizzi di un aggregato, in quanto trasuda l'acqua incamerata e, una volta asciugata, si spacca.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(488)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, la maggior parte dell'argilla è morbida, non granulare e senza trasformazione chimica o fisica è adatta unicamente ad essere utilizzata come materiale da riporto nelle opere civili, ad esempio per rivestire i siti di discarica e per la costruzione di opere di presidio contro le alluvioni. L'argilla non viene generalmente utilizzata nella preparazione degli strati di fondazione degli edifici essendo poco resistente, soggetta a fenomeni di compressione, ritiro e dilatazione; per questa ragione è altamente probabile che possa far muovere la costruzione oltre i limiti ammessi, causando fratture e cedimenti. Per le fondazioni è preferibile impiegare un aggregato granulare duro, che consenta di ottenere un massetto molto più stabile per l'edificio. Pertanto, le argille non trattate di solito sono considerate non idonee per il «tipico uso come aggregati» (come materiali di fondazione per gli edifici, la fabbricazione di calcestruzzo, o di pietrisco o malte per opere stradali). Questi utilizzi rappresentano la maggioranza degli usi cui è destinata la produzione nel Regno Unito. Il «tipico uso come aggregati» comporta che i materiali soddisfino caratteristiche granulometriche e di durezza — come nel caso delle sabbie, delle ghiaie e/o degli inerti di roccia dura come il calcare, le rocce ignee o l'arenaria, o del materiale granulare riciclato proveniente dalle macerie delle demolizioni o del rifacimento degli assi viari. La sola circostanza in cui l'argilla può essere idonea per «il tipico uso come aggregato» è a seguito di un processo di pellettizzazione in cui l'argilla viene sottoposta a trattamento termico con temperature superiori ai 1 000 °C nel corso di un procedimento industriale volto alla produzione di un pellet duro leggero che può essere utilizzato come aggregato granulare nel calcestruzzo per talune applicazioni particolari ma di minor entità. Le autorità britanniche affermano di non essere state in grado di individuare le cave in cui sarebbe avvenuta un'estrazione specifica di argilla destinata all'uso come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(489)</p></td><td><p>Tuttavia, stando alle autorità britanniche, le proprietà dell'argilla ne fanno un prodotto adatto per applicazioni diverse dagli aggregati, nelle quali l'argilla rimane idratata e la sua impermeabilità all'acqua è un requisito fondamentale. Le autorità britanniche non reputano che il materiale utilizzato per rivestire e colmare i siti destinati a discarica si possa considerare un aggregato — non è infatti l'aspetto volumetrico del materiale che è necessario, ma l'impermeabilità all'acqua e agli agenti di lisciviazione. Fra gli usi particolari dell'argilla si annoverano i rivestimenti per discariche, corsi d'acqua, laghi o laghetti o come presidio contro le alluvioni. L'argilla utilizzata a tali scopi non è considerata un aggregato, in quanto piuttosto che l'aspetto volumetrico di riempimento del materiale, che deve possedere necessarie proprietà di durezza e granulosità, l'argilla, non possedendo tali caratteristiche, viene invece utilizzata per creare una barriera che limita il passaggio dei liquidi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(490)</p></td><td><p>In risposta alle osservazioni della BAA in merito al fatto che l'argilla può essere utilizzata per le opere di costruzione stradale, le autorità britanniche fanno osservare che l'Ente autostrade ha trasmesso informazioni sull'uso dell'argilla alle autorità britanniche. Queste ritengono che l'argilla estratta dal cantiere di un progetto di costruzione stradale possa essere utilizzata, in ragione della sua permeabilità, per l'esecuzione dei lavori di movimento terra, come materiale da riporto per massicciate e terrapieni, che non comportano un trasporto (vale a dire che l'argilla non è estratta specificamente a tal scopo, ma è un sottoprodotto dell'attività di costruzione della strada). L'argilla può essere trattata con la calce o il cemento per migliorare la sua capacità di tenuta del piano stradale. Può essere utilizzata nei canali di drenaggio, come rivestimento (dove la sua permeabilità è importante) oppure come materiale da ripiena per strutture di minore importanza in cui non sono necessarie proprietà di resistenza a carichi elevati. Le autorità britanniche fanno osservare che i residui dell'argilla estratta nel cantieri stradali possono essere inviati a discarica come materiale di risulta e occasionalmente le aziende del settore possono sottoporli a trattamenti termici per produrre aggregati leggeri per le costruzioni stradali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(491)</p></td><td><p>Le autorità britanniche, citando l'Ente autostrade, hanno indicato che i materiali prodotti dal movimento terra si dividono in due categorie: granulari (classe 1) e coerenti (classe 2). La categoria dei granulari comprende gli aggregati — materiali utilizzati per fornire un volume stabile di riempimento. I materiali coerenti non sono aggregati, ma comprendono materiali di granulometria inferiore, che produce un effetto di coerenza, rendendoli aderenti e con una limitata permeabilità all'acqua.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(492)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, l'argilla può essere utilizzata come materiale granulare solo previo trattamento termico e di pellettizzazione. Tuttavia, può essere utilizzata anche come materiale coerente senza trattamento termico. Per tali fini l'argilla non può essere sostituita da materiali aggregati come inerti di granito o di calcare, in quanto si tratta di materiali granulari. L'argilla può essere sostituita con ceneri volanti polverizzate (provenienti, ad esempio, dalle centrali alimentate a carbone), in virtù delle proprietà di coerenza delle stesse.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(493)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, a differenza dell'argilla il pietrame per scogliere per la costruzione di opere di difesa costiera è composto da aggregati. Infatti, i suoli più malleabili sono protetti dall'erosione del mare proprio dalle caratteristiche volumetriche di questa massa stabile costituita da pezzi di roccia dura, non tagliata e irregolare. Le costruzioni di presidio costiero in pietrame per scogliere presentano caratteristiche molto diverse da quelle dell'argilla utilizzata per la costruzione di presidi contro le inondazioni; il pietrame per scogliere resiste all'erosione causata dall'acqua, più che contenere l'acqua in virtù delle sue proprietà impermeabili. I criteri indicati nella specifica tecnica dipendono dalle condizioni dell'ambiente marino, ma la densità e il valore di abrasione dell'aggregato rappresentano proprietà fondamentali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(494)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che non vi siano prove certe, anche nella documentazione reperita dalla Commissione o in quella trasmessa dalla BAA al Tribunale che dimostrino che l'argilla è estratta per essere impiegata come aggregato nel Regno Unito. Quanto statuito dal Tribunale è stato espressamente definito «salvo prova contraria» (cfr. punti 86-91 nella sentenza della causa T-210/02 RENV). Le autorità britanniche hanno esaminato le asserzioni formulate dalla BAA in merito alle cave che estrarrebbero l'argilla unicamente per l'uso come aggregato, e hanno concluso affermando che ciò non si verifica. Le informazioni tratte da documentazione fiscale riservata sono state presentate alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(495)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno contattato una cava che, a detta della BAA, avrebbe utilizzato l'argilla prodotta per costruire una strada. Stando alle autorità britanniche, il gestore della cava avrebbe spiegato che l'argilla è utilizzata nei cantieri stradali come strato stabile non permeabile al fine di innalzare il livello del piano stradale dal terreno alluvionale sul quale sono posati l'aggregato (pietrisco) e l'asfalto. Non è pertanto utilizzata per sostituire tali aggregati, in quanto non adatta allo scopo senza previo trattamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(496)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che in virtù delle caratteristiche fisiche e del pregio di questo materiale, estrarre l'argilla da utilizzare come aggregato risulta per sua stessa natura improbabile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(497)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, l'argilla, il suolo o la materia organica che si incontrano in natura non sono puri al 100 %. Per poter definire i materiali di argilla, suolo, materia organica vegetale o di altra natura esenti dalla tassa sugli aggregati, è stato pertanto necessario inserire anche i materiali che, nella loro composizione, sono costituiti principalmente da tali componenti.</p></td></tr></tbody></table>
5.6.6.2. Valutazione della Commissione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(498)</p></td><td><p>Le parti interessate e le autorità britanniche dissentono sull'utilizzo dell'argilla come aggregato. Solo qualora fosse stabilito tale utilizzo, infatti, l'argilla si troverebbe in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali tassati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(499)</p></td><td><p>L'argilla si distingue dagli altri materiali in quanto plastica, agevole da tagliare e da plasmare con un coltello o una cazzuola e non permeabile, caratteristiche che la rendono inadatta per la maggior parte degli utilizzi di un aggregato, in quanto trasuda l'acqua incamerata e, una volta asciugata, si spacca.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(500)</p></td><td><p>La BAA sosteneva che utilizzare l'argilla per il rivestimento di discariche, opere di presidio contro le inondazioni e come materiale coerente per le opere stradali comporta il suo utilizzo come aggregato. Le autorità britanniche, tuttavia, sostengono che in questi contesti l'argilla non viene utilizzata come aggregato. Dato che tutti questi impieghi si basano sulle qualità specifiche di non permeabilità e plasticità dell'argilla e non sulle capacità del materiale di apportare massa volumetrica alle costruzioni, la Commissione è dell'avviso che le autorità britanniche a buon diritto considerino che l'argilla utilizzata per il rivestimento di discariche, opere di presidio contro le inondazioni e materiale coerente per le opere stradali sia utilizzata per scopi diversi da quelli di un aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(501)</p></td><td><p>La Commissione ha chiesto alle autorità britanniche di avere accesso alla documentazione fiscale riservata delle otto cave di argilla che, stando alla BAA avrebbero estratto l'argilla per utilizzarla come aggregato. Le informazioni trasmesse alla Commissione dalle autorità britanniche dimostrano che nessuna di tali cave sfrutta l'argilla come aggregato. Alcuni dei siti non erano nemmeno cave, bensì discariche.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(502)</p></td><td><p>A seguito delle informazioni ricevute, la Commissione fa rilevare che l'argilla non è estratta per essere utilizzata come aggregato. Non è utilizzata, né potrebbe esserlo come aggregato a meno che non sia sottoposta a processi di trasformazione fisica, cioè di pellettizzazione in cui l'argilla viene sottoposta a trattamento termico con temperature superiori ai 1 000 °C nel corso di un procedimento industriale volto alla produzione di un pellet duro e leggero.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(503)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che l'argilla non può essere utilizzata e non è estratta per essere utilizzata come aggregato e, pertanto, si trova in una situazione di fatto e di diritto differente rispetto ai materiali tassabili in vista dell'applicazione delle normali disposizioni fiscali dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(504)</p></td><td><p>Inoltre, poiché l'argilla non si presenta in natura pura al 100 %, i materiali che sono composti principalmente di argilla si trovano egualmente in una situazione di fatto e di diritto diversa rispetto a quella dei materiali tassabili in vista dell'applicazione delle normali disposizioni fiscali dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
5.7. CONCLUSIONI IN MERITO ALLA SELETTIVITÀ
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(505)</p></td><td><p>Sulla base di quanto sopra, la Commissione conclude che: i) il materiale che consiste interamente o principalmente di scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ottenuto come sottoprodotto dalla nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato si trovano in una situazione di fatto e di diritto analoga a quella degli aggregati tassati in vista delle disposizioni fiscali e dell'obiettivo dell'AGL e le esenzioni di tali materiali non possono essere spiegate dalla natura e dalla logica dell'AGL. Pertanto tali esenzioni sono selettive.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(506)</p></td><td><p>La Commissione conclude altresì che le esenzioni, esclusioni e gli sgravi di cui alle sezioni 17(3)(e), 17(3)(f)(i) e (ii) (eccetto i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato), alla sezione 17(4)(a) (eccetto i materiali che consistono interamente o principalmente di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati), alla sezione17(4)(c)(i) e (ii), 17(4)(f) (per quanto riguarda l'argilla), 18(2)(b) e 30(1)(b) (nella misura in cui il processo sia esente ai sensi della sezione 18(2)(b)] del Finance Act 2001, modificato dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007 concernono materiali che non si trovano nella situazione di fatto e di diritto analoga a quella dei materiali tassabili in vista dell'obiettivo dell'AGL e sono pertanto non selettivi.</p></td></tr></tbody></table>
5.8. VANTAGGIO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(507)</p></td><td><p>Accordando le esenzioni per: i) i materiali che consistono interamente o principalmente di scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, invece di sottoporli a tassazione, il Regno Unito sta rinunciando a delle risorse e sollevando i beneficiari di tali esenzioni dall'onere di una tassa che sarebbero di norma tenuti a versare. Pertanto, la misura comporta un vantaggio selettivo per i beneficiari delle esenzioni per: i) i materiali che consistono interamente o principalmente di scisto che è appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
5.9. RISORSE STATALI E IMPUTABILITÀ
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(508)</p></td><td><p>La misura è finanziata con risorse statali in quanto lo Stato sta rinunciando a delle risorse. La misura è altresì imputabile allo Stato, in quanto è stata stabilita tramite una legislazione.</p></td></tr></tbody></table>
5.10. DISTORSIONE DELLA CONCORRENZA ED EFFETTO SUGLI SCAMBI
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(509)</p></td><td><p>Nel settore degli aggregati si effettuano degli scambi fra gli Stati membri e i produttori degli aggregati esentati sono in concorrenza con altri produttori di aggregati. La Commissione ha inoltre ricevuto documentazione circostanziata sulla distorsione della concorrenza causata dall'esenzione dal pagamento dell'AGL. Inoltre, il Regno Unito ha un confine naturale con l'Irlanda e gli scambi di aggregati attraverso questo confine sono numerosi<a> (<span>84</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(510)</p></td><td><p>Pertanto, le esenzioni dall'AGL per: i) i materiali che consistono interamente o principalmente di scisto che è estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato possono falsare la concorrenza e avere un effetto sugli scambi.</p></td></tr></tbody></table>
5.11. CONCLUSIONI CIRCA LA PRESENZA DI AIUTO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(511)</p></td><td><p>La Commissione conclude che le esenzioni dall'AGL per: i) i materiali che consistono interamente o principalmente di scisto che è estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto dell'a nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato costituiscono aiuti di Stato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(512)</p></td><td><p>La Commissione conclude che le esenzioni, esclusioni e gli sgravi di cui alle sezioni 17(3)(e), 17(3)(f)(i) e (ii) (eccetto i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato), alla sezione 17(4)(a) (eccetto i materiali che consistono interamente o principalmente di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati), alla sezione17(4)(c)(i) e (ii), 17(4)(f) (per quanto riguarda l'argilla), 18(2)(b) e 30(1)(b) (nella misura in cui il processo sia esente ai sensi della sezione 18(2)(b)] del Finance Act 2001, modificato dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007 non costituiscono aiuti di Stato.</p></td></tr></tbody></table>
6. LEGALITÀ DELL'AIUTO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(513)</p></td><td><p>Benché l'AGL sia stata notificata dalle autorità britanniche prima della sua attuazione, il Regno Unito non ha ottemperato alla clausola sospensiva di cui all'articolo 108, paragrafo 3, in quanto l'AGL è entrata in vigore il 1<span>o</span> aprile 2002, prima che la Commissione adottasse la decisione del 24 aprile 2002 con la quale indicava di non sollevare obiezioni. La decisione della Commissione è stata contestata nei tempi e infine annullata dal Tribunale in data 7 marzo 2012 (T-210/02 RENV). Pertanto, tale decisione deve essere considerata nulla e non avvenuta rispetto a tutti gli amministrati a decorrere dalla data della sua adozione. Dato che l'annullamento della decisione della Commissione ha posto fine retroattivamente all'applicazione della presunzione di legittimità, l'attuazione dell'aiuto in questione dal 1<span>o</span> aprile 2002 deve essere considerata illegittima<a> (<span>85</span>)</a>. Secondo la giurisprudenza non avendo alcuna certezza in ordine alla legittimità dell'aiuto prospettato, il beneficiario non può nutrire un legittimo affidamento, poiché la decisione della Commissione di non sollevare obiezioni in merito alla misura è stata contestata per tempo debito dinnanzi al Tribunale<a> (<span>86</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
7. VALUTAZIONE DELLA COMPATIBILITÀ DEGLI AIUTI DI STATO
7.1. BASE GIURIDICA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(514)</p></td><td><p>Posto l'obiettivo ambientale dell'AGL, la Commissione ha esaminato, nella decisione di avvio, la compatibilità con il mercato interno delle esenzioni e degli sgravi dell'AGL alla luce di quanto previsto dall'articolo 107, paragrafo 3, lettera c) TFUE e alla luce della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(515)</p></td><td><p>Come indicato al considerando 513 di cui sopra, a seguito dell'annullamento della decisione della Commissione, l'aiuto deve considerarsi illegittimo. Ai sensi della comunicazione della Commissione relativa alla determinazione delle norme applicabili alla valutazione degli aiuti di Stato illegalmente concessi<a> (<span>87</span>)</a>, il punto 82 dell'EAG 2001 e il punto 205 dell'EAG 2008, la Commissione ha valutato la compatibilità delle esenzioni e degli sgravi fiscali alla luce dell'EAG 2001, nella misura in cui sono stati applicati fra il 1<span>o</span> aprile 2002 e il 31 marzo 2008 e alla luce dell'EAG 2008 nella misura in cui sono stati applicati dal 2 aprile 2008 e fino al 31 marzo 2014, data della sospensione delle esenzioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(516)</p></td><td><p>La Commissione ha ricevuto osservazioni dalla BAA e argomentazioni da parte delle autorità britanniche in merito alla compatibilità delle esenzioni dall'AGL. La Commissione presenterà e tratterà unicamente le osservazioni concernenti le esenzioni dall'AGL per lo scisto e i prodotti composti principalmente da scisto quando questi sono utilizzati come aggregati e i residui di scisto quando questi sono estratti insieme con lo scisto destinato ad essere utilizzato come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(517)</p></td><td><p>È d'uopo altresì menzionare che tanto le osservazioni da parte della BAA quanto le argomentazioni presentate dalle autorità britanniche concernono in larga misura tutte o alcune delle esenzioni che sono state oggetto delle perplessità sollevate dalla Commissione nella decisione di avvio e vi sono pochi argomenti specifici concernenti esclusivamente lo scisto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(518)</p></td><td><p>Inoltre, le informazioni ricevute da parte delle autorità britanniche si basano sull'ipotesi che lo scisto non venga appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato e non presentano alcuna motivazione di compatibilità specifica della situazione in parola in cui la Commissione abbia potuto individuare le circostanze in cui lo scisto è appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
7.1.1. OSSERVAZIONI RICEVUTE DALLA COMMISSIONE
a) Osservazioni ricevute da parte della BAA il 17 gennaio 2014
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(519)</p></td><td><p>La BAA ritiene che le esenzioni, esclusioni e gli sgravi fiscali dell'AGL non possano ritenersi compatibili con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c) TFUE e della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela ambientale. La BAA sostiene che l'applicazione di tali esenzioni compromette l'obiettivo ambientale perseguito dall'AGL, e segnatamente dirottare la domanda verso fonti sostitutive di aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(520)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che nessuna delle esenzioni in esame concerne materiali che sono appositamente estratti per essere utilizzati come aggregati. Esse affermano che le esenzioni nei confronti delle quali la Commissione ha sollevato le proprie perplessità nella decisione di avvio si estendono unicamente a materiali ricavati in modo non intenzionale e inevitabile nel corso dell'estrazione dei materiali diversi dagli aggregati. Come asserito dalle autorità britanniche, non è stato rilevato alcun riscontro che i materiali esentati siano appositamente estratti per essere utilizzati come aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(521)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sono dell'avviso che l'uso di sottoprodotti o scarti generati in modo non intenzionale come aggregati è, dal punto di vista ambientale, preferibile all'intensificazione dell'attività estrattiva. Esse ritengono che le esenzioni non si configurino come aiuti di Stato. Ciascuna esenzione oggetto di esame porta a un miglioramento della tutela ambientale, in almeno uno dei due seguenti modi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>l'esenzione aiuta a dirottare la domanda dall'estrazione di ulteriori quantità di aggregati; e/o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>l'esenzione favorisce la riduzione degli scarti accumulati.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(522)</p></td><td><p>Il Regno Unito sostiene che qualora una qualsivoglia delle esenzioni oggetto d'esame dovesse configurarsi come aiuto di Stato, tale misura sarebbe comunque compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), anche alla luce di quanto disposto dalla disciplina comunitaria del 2001 e del 2008 degli aiuti di Stato per la tutela ambientale e/o sulla base dell'applicazione diretta degli articoli 107, paragrafo 3, lettere b) o c) TFUE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(523)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che le esenzioni dall'AGL non rientrano nello stretto ambito di applicazione della disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela ambientale e che la loro compatibilità andrebbe valutata direttamente ai sensi degli articoli 107, paragrafo 3, lettera b) o c) TFUE. Le autorità britanniche citano altresì il caso N 629/2008 in relazione al regime di impegni a ridurre i livelli di carbonio del Regno Unito. La Commissione ha ritenuto che, poiché il relativo regime e le sue modalità sono stati concepiti con l'intento di tutelare l'ambiente tramite la ridistribuzione delle risorse a favore delle imprese che tutelano maggiormente l'ambiente, la disciplina comunitaria in materia non era d'applicazione ed hanno proceduto direttamente a una valutazione ai sensi di quanto disposto dal trattato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(524)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che l'EAG 2008, al capo concernente le esenzioni fiscali, tratti dei casi in cui un'impresa è esentata dall'ambito di applicazione dell'imposta ambientale in ragione di: a) preoccupazioni sull'impatto dell'imposizione sulla concorrenza di talune imprese; b) altre preoccupazioni economiche; e c) l'incapacità degli Stati membri di imporre la tassa con un'aliquota superiore senza concedere talune esenzioni a talune imprese. Esse sostengono altresì che la disciplina comunitaria è concepita per garantire che le esenzioni dalla fiscalità ambientale contribuiscano, quanto meno indirettamente, allo scopo ambientale della tassa da introdurre e che tali esenzioni non compromettano l'obiettivo ambientale generale perseguito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(525)</p></td><td><p>Le autorità britanniche ritengono che l'obiettivo dell'AGL nel suo complesso sia la tutela dell'ambiente e le esenzioni accordate che esulano dall'ambito di applicazione dell'AGL sono deliberatamente concepite per conseguire il doppio obiettivo di: a) dirottare la domanda dagli aggregati di recente estrazione verso gli scarti e altri sottoprodotti; e b) ridurre l'accumulo degli scarti inviati in discarica. Pertanto, le esenzioni contribuiscono al conseguimento dell'obiettivo dell'AGL e ne garantiscono la riuscita. Sono una delle modalità fondamentali per il conseguimento dell'obiettivo ambientale dell'AGL. Pertanto, le autorità britanniche affermano che questo potrebbe essere il caso in cui né l'EAG 2001 né l'EAG 2008 sono applicabili alla misura.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(526)</p></td><td><p>Rimandando quindi direttamente all'articolo 107, paragrafo 3 TFUE, il Regno Unito afferma che lo scopo di qualsivoglia aiuto derivante dalle esenzioni in esame può essere classificato: i) o come un aiuto destinato a promuovere la realizzazione di un importante progetto di comune interesse europeo, vale a dire la tutela dell'ambiente [articolo 107, paragrafo 3 lettera b) TFUE]; o ii) come un aiuto destinato ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, (il ricorso ad aggregati riciclati o prodotti di scarto come aggregati) sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse [articolo 107, paragrafo 3 lettera c) TFUE].</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(527)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che le esenzioni sono un mezzo necessario e proporzionato per conseguire l'obiettivo ambientale dell'AGL e qualsiasi aiuto derivante dall'esenzione causerebbe una minima distorsione se non addirittura nessuna distorsione della concorrenza. Le esenzioni pertanto non incidono negativamente sulle condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(528)</p></td><td><p>La Commissione valuterà la misura ai sensi dell'EAG 2001, dell'EAG 2008 ed effettuerà una valutazione alternativa direttamente ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3 lettera c) TFUE. Come indicato in precedenza, la Commissione ritiene che l'articolo 107, paragrafo 3, lettera b) TFUE non possa essere applicato alla situazione in esame.</p></td></tr></tbody></table>
7.2. VALUTAZIONE AI SENSI DELL'EAG 2001
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(529)</p></td><td><p>Il punto 47 dell'EAG 2001 dispone che: «<span>Nell'adottare imposte gravanti su determinate attività e giustificate da motivi di tutela ambientale (ecotasse), gli Stati membri possono considerare necessarie deroghe temporanee a favore di talune imprese, in particolare laddove non esista un'armonizzazione a livello europeo o vi siano rischi temporanei di perdita di competitività internazionale per determinate imprese</span>.<span>Siffatte deroghe configurano in genere aiuti al funzionamento ai sensi dell'articolo 87 del trattato CE. Nell'analizzare tali misure occorre accertare se l'imposta tragga origine da una decisione comunitaria o da una decisione autonoma dello Stato</span>.»</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(530)</p></td><td><p>Il punto 48 in seguito dispone che: «<span>Se l'imposta dipende da una decisione autonoma dello Stato, le imprese interessate possono incontrare rilevanti difficoltà nell'adeguarsi rapidamente ai nuovi oneri fiscali. In tal caso può giustificarsi una deroga temporanea per talune imprese, affinché queste possano adeguarsi alla nuova situazione</span>.»</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(531)</p></td><td><p>A tal riguardo, la Commissione ha osservato al considerando (149) della decisione di avvio che l'AGL è una tassa che grava sull'estrazione di aggregati per ragioni di tutela ambientale. La Commissione ha altresì rilevato che l'AGL sarebbe stata applicata a seguito di una decisione autonoma da parte delle autorità britanniche.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(532)</p></td><td><p>I denuncianti avevano<a> (<span>88</span>)</a> sostenuto che alcune delle esenzioni erano state concesse per tutelare la competitività internazionale dei produttori dei materiali esentati. Ciò indicherebbe che talune imprese possono avere delle difficoltà nell'adeguarsi rapidamente al nuovo onere fiscale e, in tal caso, l'esenzione dall'AGL potrebbe ricadere nell'ambito di applicazione dei punti 47 e 48 dell'EAG 2001.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(533)</p></td><td><p>All'epoca della decisione di avvio, le autorità britanniche non avevano fornito alcun fondamento di compatibilità della misura e la Commissione non aveva elementi sufficienti per concludere se sussistessero le condizioni di cui ai punti 47 e 48 dell'EAG 2001, né la Commissione ha sufficienti elementi per concludere se le esenzioni possano essere considerate compatibili con il mercato interno sulla base di altre disposizioni a parte i punti 47 e 48 dell'EAG 2001.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(534)</p></td><td><p>La BAA sostiene che le esenzioni dall'AGL non potrebbero configurarsi come compatibili ai sensi dell'EAG 2001. Stando alla BAA, le esenzioni per lo scisto, l'ardesia e l'argilla non apportano un contributo significativo alla tutela dell'ambiente (punti 50 e 51, paragrafo 2, lettera a)]. Le esenzioni, per loro stessa natura, compromettono gli obiettivi generali perseguiti e non hanno un impatto positivo apprezzabile in termini di tutela ambientale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(535)</p></td><td><p>La BAA ritiene che le esenzioni per lo scisto, l'ardesia e l'argilla non costituiscano esenzioni temporanee giustificabili ai sensi dei punti 47 e 48. Essa sostiene che l'AGL mira a rendere competitivo un materiale come lo scisto estratto per essere utilizzato come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(536)</p></td><td><p>La BAA afferma che le deroghe non costituiscono un aiuto al funzionamento che può essere autorizzato ai sensi del punto 51. Non è stato concluso alcun accordo ai sensi del quale le imprese beneficiarie si impegnano a conseguire gli obiettivi di tutela ambientale durante il periodo di esenzione. Inoltre, stando alla BAA, la condizione alternativa ai sensi del punto 51, paragrafo 1, lettera b) non è stata soddisfatta, in quanto le imprese aventi diritto alla riduzione non hanno pagato una parte significativa dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(537)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che il risultato dell'applicazione dell'AGL ai materiali esentati comporterebbe l'aumento dei costi di produzione per i gestori negli specifici settori di mercato, il cui onere non si ripercuoterebbe sulla clientela. Ciò comporterebbe una diminuzione sul mercato delle quantità di scarti e sottoprodotti in vendita e destinati ad essere utilizzati come aggregati, e a una corrispondente intensificazione dell'attività di estrazione di nuovi aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(538)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che l'effetto dell'applicazione dell'AGL ai materiali esentati potrebbe compromettere l'obiettivo ambientale della legge, in quanto non opererebbe il dirottamente della domanda verso scarti e sottoprodotti inevitabili, generati dall'estrazione di tali materiali.</p></td></tr></tbody></table>
7.2.1. VALUTAZIONE DELLA COMMISSIONE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(539)</p></td><td><p>Le autorità britanniche rimandano unicamente ai punti 47 e 48 dell'EAG 2001 per giustificare la compatibilità delle misure in questione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(540)</p></td><td><p>Sembra che esse sostengano che le cave di estrazione degli aggregati esentati incontreranno serie difficoltà nell'ottemperare agli oneri fiscali, come riassunto al considerando 537 supra.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(541)</p></td><td><p>La Commissione, tuttavia, osserva che l'EAG 2001 permette esclusivamente deroghe temporanee che consentano alle imprese di adattarsi alla nuova situazione, il che non è il caso delle esenzioni previste per l'AGL. Le esenzioni di cui trattasi non sono limitate nel tempo e sono applicate ormai da 12 anni. L'applicazione delle esenzioni è stata temporaneamente sospesa in ragione della procedura d'indagine formale della Commissione, tuttavia la legislazione sospensiva menziona espressamente che tutte le esenzioni saranno reintrodotte, una volta che l'indagine della Commissione sarà terminata e qualora le risultanze fossero favorevoli.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(542)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che i punti 47 e 48 dell'EAG 2001 non potrebbero fungere da base per dichiarare compatibili con il mercato interno le esenzioni dall'AGL dello scisto e dei prodotti composti principalmente da scisto quando utilizzati come aggregati e dei residui di scisto quando estratti insieme con lo scisto da impiegarsi come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(543)</p></td><td><p>La Commissione fa altresì osservare che nessun'altra disposizione dell'EAG 2001 potrebbe fungere da base per la determinazione della compatibilità dell'AGL in quanto i produttori di scisto non pagano una parte significativa dell'imposta [punto 51, paragrafo 1, lettera b)] e non sono stati conclusi accordi fra le autorità britanniche e i produttori di scisto [punto 51, paragrafo 1, lettera a)].</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(544)</p></td><td><p>Sulla scorta di quanto sopra, la Commissione conclude che le esenzioni dall'AGL per: i) materiali che consistono interamente o principalmente di scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) gli scarti di scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato non possono essere ritenuti compatibili con il mercato interno sulla base dell'EAG 2001.</p></td></tr></tbody></table>
7.3. VALUTAZIONE AI SENSI DELL'EAG 2008
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(545)</p></td><td><p>Posto lo scopo ambientale dell'AGL, in occasione della decisione di avvio la Commissione aveva esaminato anche le esenzioni e le esclusioni fiscali di cui al capo 4 dell'EAG 2008, recante disposizioni sugli aiuti al funzionamento sotto forma di sgravi o esenzioni da imposte ambientali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(546)</p></td><td><p>Le imposte ambientali sono definite al punto (70)(14) dell'EAG 2008 come «<span>qualsiasi imposta la cui specifica base imponibile abbia manifesti effetti negativi sull'ambiente o che sia intesa a gravare su determinate attività o determinati beni e servizi in modo tale che il prezzo dei medesimi possa includere i costi ambientali o in modo tale che i produttori e i consumatori si orientino verso attività più rispettose dell'ambiente</span>.»</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(547)</p></td><td><p>La Commissione ha riconosciuto di non contestare il fatto che l'estrazione degli aggregati abbia un impatto negativo sull'ambiente, in particolare sotto forma di danno alla biodiversità, produzione di polveri, immissioni sonore e perdita dell'attrattività. Questo aspetto è ulteriormente corroborato dagli studi commissionati dalle autorità britanniche cui si fa riferimento nel considerando 17 della decisione di avvio. L'AGL pertanto costituisce un'imposta ambientale ai sensi del punto 70(14) dell'EAG 2008 e le esenzioni fiscali potrebbero essere valutate ai sensi del capo 4 dell'EAG 2008 nella misura in cui sono state applicate a far data dal 2 aprile 2008.</p></td></tr></tbody></table>
7.3.1. BENEFICIO AMBIENTALE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(548)</p></td><td><p>In conformità con il punto 151 dell'EAG 2008, gli aiuti sotto forma di sgravi o esenzioni da imposte ambientali sono compatibili con il mercato interno purché contribuiscano, almeno indirettamente, a migliorare il livello di tutela ambientale e a condizione che gli sgravi o le esenzioni fiscali non compromettano gli obiettivi generali perseguiti. Come indicato al punto 57 dell'EAG 2008, gli sgravi e le esenzioni da imposte ambientali riguardanti determinati settori o categorie di imprese sono ammessi ai sensi del capo 4 dell'EAG 2008 se possono consentire l'introduzione di misure fiscali più rigorose per altre imprese, migliorando così il livello generale di internalizzazione dei costi e creando ulteriori incentivi per potenziare la tutela ambientale. La Commissione ha ritenuto che gli aiuti di questo tipo possono rivelarsi necessari per ovviare indirettamente alle esternalità negative, permettendo di introdurre o tenere in vita più agevolmente imposte ambientali nazionali di livello maggiore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(549)</p></td><td><p>La Commissione ha ritenuto che, in questo caso, la possibilità di concedere esenzioni per taluni materiali possa aver permesso al Regno Unito di introdurre l'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(550)</p></td><td><p>La BAA sostiene che le esenzioni non soddisfano i criteri sanciti dall'EAG 2008 e non potrebbero essere ritenute compatibili su questa base.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(551)</p></td><td><p>La BAA afferma che le esenzioni non contribuiscono a migliorare il livello di tutela ambientale e, di fatto, compromettono l'obiettivo generale perseguito (punto 151 dell'EAG 2008).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(552)</p></td><td><p>La BAA fa riferimento alla cava menzionata nella<span>Cornish Building Stone and Slate Guide 2007</span>, indicata come cava di ardesia e scisto che produce pietre per opere murarie, per rilevare che le cave sono esentate proprio in quanto producono scisto e ardesia, compromettendo in tal modo l'obiettivo della tassa, dato che creano una domanda perfino maggiore per tali materiali nel settore edilizio. Dalla documentazione trasmessa, la BAA<a> (<span>89</span>)</a> risulta essere a conoscenza del fatto che in talune circostanze i gestori delle cave hanno avviato attività per l'estrazione di ardesia e scisto semplicemente a seguito dell'introduzione dell'AGL e per poter beneficiare dei vantaggi derivanti dalle esenzioni che la tassa prevede. Inoltre, le cave soggette all'AGL hanno attraversato un periodo di notevole calo delle vendite di prodotti o scarti di basso valore, come i materiali derivanti dall'asportazione degli strati superficiali e i materiali fini di cava. I cumuli di questi materiali hanno subito un aumento superiore al 500 %. Stando alla BAA, ciò dimostra che l'AGL ha completamente mancato l'obiettivo ambientale in quanto taluni cumuli sono stati sostituiti da altri.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(553)</p></td><td><p>La BAA presenta esempi di cave di calce (il cui prodotto primario è una calce agricola esentasse) che hanno accumulato una quantità tale di detriti e sottoprodotti invenduti che la produzione della calce agricola ne risulta ostacolata, seppur a fronte di una domanda crescente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(554)</p></td><td><p>La BAA sostiene che il punto 158, lettere b) e c) dell'EAG 2008 è volto a impedire che un'impresa si trovi in una condizione svantaggiata nei confronti della concorrenza a causa della tassazione cui è soggetta, mentre i suoi diretti concorrenti non lo sono. Tuttavia, stando alla BAA, in tale contesto è chiaro che i concorrenti dei produttori che beneficiano dell'esenzione sono di fatto soggetti a tassazione e non sono in grado di vendere i loro prodotti a causa degli svantaggi causati dalle esenzioni dall'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(555)</p></td><td><p>La BAA sostiene che l'esenzione per lo scisto non è necessaria né proporzionata (punti da 155 a 159). La BAA asserisce che le esenzioni per l'ardesia, l'argilla e lo scisto non sarebbero basate su criteri obiettivi e che il trattamento riservato ai gestori che estraggono il medesimo materiale è molto diverso, a seconda della natura geologica della zona di riferimento. Inoltre, nessuno dei criteri di proporzionalità è soddisfatto e le esenzioni sono concesse per un periodo superiore ai dieci anni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(556)</p></td><td><p>La BAA ha fornito alla Commissione una lettera ricevuta separatamente da una cava in merito agli effetti dell'AGL sulle sue vendite di prodotti a basso valore (aggregati secondari), ossia sottofondi, materiali derivanti dall'asportazione degli strati superficiali, sterili di frantumazione, materiali fini di cava, che hanno subito un calo dei due terzi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(557)</p></td><td><p>La BAA ha trasmesso alla Commissione uno studio relativo agli effetti sulla produzione degli aggregati dall'introduzione dell'AGL nel 2002, redatto da BDS Marketing Research Ltd nel febbraio 2014 su incarico della BAA.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(558)</p></td><td><p>Le risultanze dello studio sono le seguenti:</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(559)</p></td><td><p>Una tassa sugli aggregati pari a 2 GBP per tonnellata può rappresentare per il cliente la metà o un terzo del costo totale degli aggregati di minor valore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(560)</p></td><td><p>La conclusione dello studio è che l'effetto principale dell'AGL è stato un incremento del ricorso agli aggregati esenti (prodotti primari e sottoprodotti) a scapito dei sottoprodotti tassati derivati da materiali tassati di maggior valore. Le società che effettuano attività di cava hanno riscontrato difficoltà — a volte insormontabili — a reperire mercati per questi materiali residui a basso valore. Di conseguenza, le società di estrazione si sono trovate costrette a inviare in discarica i materiali. Si è pertanto prodotto un netto mutamento, in quanto è aumentato l'uso generalizzato di aggregati non tassati (primari e sottoprodotti) a scapito degli aggregati provenienti da sottoprodotti tassati che in precedenza avevano un mercato, ma che attualmente sono materiale di scarto. Un materiale di scarto è stato semplicemente sostituto con un altro materiale di scarto. In talune occasioni ciò ha comportato la sterilizzazione di riserve di buona qualità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(561)</p></td><td><p>La relazione indica che dal 2001 a causa della recessione le vendite di aggregati primari (di qualità elevata) hanno subito un calo del 24,9 %. Dall'introduzione dell'AGL nel 2002, le vendite di aggregati di sottoprodotti tassati sono diminuite del 60 %, equivalente a un totale di 31,5 milioni di tonnellate. Le vendite di sottoprodotti tassati ammontavano nel 2001 a 52 190 e nel 2011 a 20 648 e le vendite di aggregati tassati primari (di valore elevato) sono diminuite da 188 843 nel 2001 a 141 754 nel 2011. Il calo delle vendite è rappresentato anche dal grafico seguente: Proporzione delle vendite di sottoprodotti tassati dal 2001 — Totale</p><p><img/></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(562)</p></td><td><p>Sono inclusi tre grafici dettagliati per quanto concerne l'evoluzione delle vendite di sottoprodotti tassati nelle seguenti categorie: roccia dura, arenaria, calcare, sabbie e ghiaie. Mentre per le sabbie e le ghiaie sembra che le vendite si siano mantenute su un livello costante, registrando recentemente una leggera ripresa, le vendite dei primi tre materiali avrebbero subito un decremento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(563)</p></td><td><p>Dall'introduzione dell'AGL, i volumi di aggregati esenti venduti sarebbero aumentati, passando da meno di 5 milioni di tonnellate a quasi 30 milioni di tonnellate. Questi dati non comprendono le cave che producono solo aggregati esenti, in quanto questi siti non sono tenuti a produrre utili. Pertanto, secondo lo studio l'aumento totale dei volumi esenti sarebbe più che sestuplicato, come suggeriscono le cifre. Lo studio dimostra che ogni anno si è prodotto un costante aumento nel volume delle vendite di aggregati esenti, concludendo che un numero sempre maggiore di cave sta ottenendo esenzioni totali o parziali, cioè delle vendite tassabili sono convertite in vendite esenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(564)</p></td><td><p>La domanda di aggregati riciclati è aumentata solo leggermente dall'introduzione dell'AGL, nel 2002. A seguito dell'introduzione della tassa sulle discariche, nel 1996, si è verificato un aumento nella domanda di aggregati riciclati. Stando a BDS, gli aggregati di scarso valore tassati sono stati sostituiti dagli aggregati di scarso valore che godono dell'esenzione, come illustrato nella tabella che segue: Stime BDS sul mercato degli aggregati di scarso valore, per tipo di aggregato</p><p><span>Stime BDS sul mercato degli aggregati di scarso valore, per tipo di aggregato</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>2001</p></td><td><p>2012</p></td><td><p>Modifica (%)</p></td></tr><tr><td><p>MT</p></td><td><p>%</p></td><td><p>MT</p></td><td><p>%</p></td></tr><tr><td><p>Cave</p><p>(solo materiali di scarso valore tassati)</p></td><td><p>52,2</p></td><td><p>51,1</p></td><td><p>19</p></td><td><p>19,8</p></td><td><p>(63,6)</p></td></tr><tr><td><p>Aggregati riciclati</p></td><td><p>45</p></td><td><p>44,0</p></td><td><p>47</p></td><td><p>49,0</p></td><td><p>4,4</p></td></tr><tr><td><p>Aggregati esenti</p></td><td><p>5</p></td><td><p>4,9</p></td><td><p>30</p></td><td><p>31,2</p></td><td><p>500,0</p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>102,2</p></td><td><p>100,0</p></td><td><p>96</p></td><td><p>100,0</p></td><td><p>(6,1)</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(565)</p></td><td><p>Il Regno Unito sostiene che qualora le esenzioni si configurassero come aiuti di Stato, sarebbero compatibili con l'EAG 2008 in quanto:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>contribuiscono, almeno indirettamente, a un miglioramento del livello di tutela ambientale; e/o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>hanno consentito al Regno Unito di introdurre l'AGL in quanto le esenzioni hanno consentito di introdurre imposte ambientali più rigorose per altre imprese impegnate nella produzione di aggregati, creando ulteriori incentivi per il conseguimento dell'obiettivo ambientale dell'AGL e migliorando il livello generale dell'internalizzazione dei costi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(566)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che tramite le esenzioni, l'AGL intende incentivare l'uso di materiale riciclato o sottoprodotti (generati dai procedimenti non intesi a produrre aggregati), al fine di ridurre la domanda di aggregati vergini e quindi il danno ambientale associato con l'estrazione di aggregati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(567)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che ciascuna esenzione oggetto di esame porta a un miglioramento della tutela ambientale in almeno uno dei seguenti modi: i) favorisce il dirottamento della domanda da un'intensificazione dell'estrazione di aggregati; e/o ii) aiuta a ridurre l'accumulo del materiale di scarto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(568)</p></td><td><p>L'esenzione per lo scisto soddisfa i criteri di cui al capo 4 dell'EAG 2008. Lo scisto è idoneo ad essere utilizzato come aggregato in taluni casi, ma la sua composizione fisica e le forme lastroidi lo rendono inadatto per utilizzi finali più specialistici. Le autorità britanniche sostengono che poiché lo scisto non è noto come prodotto estratto ai fini specifici dello sfruttamento commerciale come aggregato, esso è ottenuto unicamente in quanto sottoprodotto inevitabile. L'uso dello scisto riduce la domanda di aggregati di nuova estrazione e pertanto la sua esenzione dall'AGL riduce il danno ambientale associato con l'estrazione degli aggregati. La sua esenzione dalla tassa aiuta anche a ridurre l'accumulo dei mucchi di scarti di materiale e riduce l'impatto visivo associato a questo fenomeno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(569)</p></td><td><p>Inoltre, per quanto concerne i rifiuti dell'estrazione di scisto, le autorità britanniche sostengono che incentivando l'utilizzo del materiale di sterro prodotto non intenzionalmente e in modo inevitabile, l'esenzione dirotta la domanda dagli aggregati di prima estrazione, riducendo pertanto il danno ambientale prodotto dagli stessi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(570)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, anche se la Commissione dovesse individuare la prova che i materiali estratti lo sono appositamente per l'uso come aggregati, le esenzioni concesse a tali materiali contribuirebbero ancora direttamente al conseguimento dell'obiettivo ambientale dell'AGL. Esse affermano altresì che se sussiste una prova che eventuali materiali esentati siano in effetti appositamente estratti per essere utilizzati come aggregati, al massimo ciò avverrebbe su scala molto ridotta e in un numero molto limitato di cave. Stando alle autorità britanniche, posto che si sia verificata l'estrazione deliberata di una quantità molto limitata di materiali esentati da utilizzare come aggregati, ciò non modificherebbe il fatto che vi sia una giustificazione oggettiva per l'esenzione dei materiali pertinenti e nello specifico che: a) i materiali non sono normalmente estratti per essere utilizzati come aggregati; e b) la coltivazione di tali materiali genera una grande quantità di sottoprodotti e scarti inevitabili che possono essere utilizzati come aggregati quando sono presenti incentivi commerciali adeguati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(571)</p></td><td><p>Le autorità britanniche replicano che anche se un piccolo numero di cave dovesse effettuare deliberatamente l'estrazione di materiale esente da destinare all'uso come aggregati, le esenzioni rimangono giustificate, se possono consentire l'introduzione di misure fiscali più rigorose per altre imprese, migliorando così il livello generale di internalizzazione dei costi e creando ulteriori incentivi al conseguimento dell'obiettivo ambientale dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(572)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno esposto delle argomentazioni in proposito per quanto attiene agli sterili provenienti dall'estrazione dello scisto.</p></td></tr></tbody></table>
7.3.1.1. Valutazione della Commissione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(573)</p></td><td><p>La Commissione ha già stabilito che l'AGL è una tassa che persegue un obiettivo ambientale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(574)</p></td><td><p>Tuttavia, un'esenzione generale per lo scisto pare compromettere l'obiettivo ambientale dell'AGL in quanto ha il potenziale di incentivare l'estrazione di scisto e di residui di scisto, come anche statuito dal Tribunale<a> (<span>90</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(575)</p></td><td><p>Lo scisto è un materiale che può essere utilizzato come aggregato, benché in talune occasioni circoscritte come aggregato di scarsa qualità, e che viene utilizzato come aggregato ed estratto specificamente per essere usato come tale, come dimostrano le informazioni trasmesse dalle parti interessate e le prove ricevute dalla Commissione. Lo scisto estratto specificamente per l'uso come aggregato è, infatti, un materiale di nuova estrazione e un'esenzione incentiva semplicemente l'intensificazione dell'attività estrattiva.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(576)</p></td><td><p>Pertanto, poiché la Commissione ha individuato casi in cui lo scisto è estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, un'esenzione generale per il solo scisto rende la sua estrazione più concorrenziale e incentiva l'intensificazione dell'attività estrattiva.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(577)</p></td><td><p>Inoltre, lo scisto attualmente è esentato qualora sia estratto come sottoprodotto di un materiale tassato (come arenaria a grossi grani, arenaria e calcare). La Commissione ha osservato, al considerando 365, che l'esenzione opera una distinzione fra lo scisto e altri materiali soggetti a tassazione, quali altri sottoprodotti dell'estrazione principale di arenaria a grossi grani, arenaria e calcare. La Commissione ha altresì considerato se tale differenziazione fiscale potesse essere giustificata dall'obiettivo dell'AGL. Tuttavia, la Commissione non ha ricevuto da parte delle autorità britanniche o dalle parti interessate prove a sostegno del fatto che tale esenzione contribuisca al conseguimento dell'obiettivo dell'AGL, che è ridurre la nuova estrazione di materiale da impiegare come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(578)</p></td><td><p>Inoltre, l'esenzione non aiuta a ridurre l'accumulo di scarti in generale, in quanto semplicemente sostituisce l'accumulo di mucchi di scisto con l'accumulo di mucchi di aggregati di bassa qualità tassati che non trovano più un acquirente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(579)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che l'esenzione dello scisto ha consentito l'introduzione di misure fiscali più rigorose per altre imprese; tuttavia non hanno fornito argomentazioni a sostegno di quanto asserito affinché la Commissione potesse tener conto di tale giustificazione nella propria valutazione. La sola argomentazione fornita dalle autorità britanniche a tal fine concerne gli sterili di miniera, per i quali la Commissione aveva già ritenuto che l'esenzione non costituisse aiuti di Stato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(580)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che anche se la Commissione dovesse riscontrare prove a sostegno del fatto che lo scisto è estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, l'esenzione andrebbe ancora a sostegno dell'obiettivo ambientale, in ragione della quantità limitata di materiale estratto a tal fine. Tuttavia, la Commissione ha rilevato che solo le esenzioni dall'AGL concesse a favore di: i) materiali che consistono interamente o principalmente di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato costituiscono aiuti di Stato, e non in generale l'esenzione di scisto e del materiale di sterro proveniente dall'estrazione dello scisto. Pertanto, la valutazione della Commissione differenzia già lo scisto in vista dell'estrazione deliberata per lo sfruttamento commerciale come aggregato e non concerne le grandi quantità di scisto e di inevitabili residui dello stesso materiale quando non è deliberatamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato. Pertanto, la giustificazione delle autorità britanniche basata sullo sfruttamento limitato come aggregato non può fungere da base per una valutazione comune di tutto lo scisto e di tutti i residui di scisto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(581)</p></td><td><p>In linea con le risultanze del Tribunale<a> (<span>91</span>)</a>, laddove vi sono cave che estraggono appositamente scisto per lo sfruttamento come aggregato, non vi è più alcuna garanzia che l'esenzione non porti a una maggiore nuova estrazione del materiale esentato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(582)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che un'esenzione generale per lo scisto e i residui di scisto compromette l'obiettivo ambientale generale perseguito dall'AGL in quanto può incentivare nuova attività estrattiva di tale materiale.</p></td></tr></tbody></table>
7.3.2. PROPORZIONALITÀ
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(583)</p></td><td><p>La tassazione degli aggregati non è stata armonizzata al livello dell'Unione e la Commissione ha pertanto analizzato la proporzionalità della misura proposta alla luce del punto 159 dell'EAG 2008.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(584)</p></td><td><p>Con riferimento alla proporzionalità, ogni beneficiario di una riduzione o esenzione, in osservanza del punto 159 dell'EAG 2008, è tenuto a soddisfare uno dei seguenti criteri:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>corrispondere una parte dell'imposta nazionale complessivamente equivalente alle prestazioni ambientali di ciascun beneficiario paragonate a quelle ottenute con la tecnica più vantaggiosa all'interno del SEE. I beneficiari possono beneficiare di una riduzione pari all'aumento dei costi di produzione indotto dall'imposta utilizzando la tecnica più vantaggiosa e che non è possibile far gravare sul consumatore;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>corrispondere almeno il 20 % dell'imposta nazionale, a meno che non sia giustificata un'aliquota inferiore;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>concludere accordi tra lo Stato membro in forza dei quali il beneficiario si impegna a conseguire obiettivi di tutela ambientale aventi effetti equivalenti a quelli in applicazione delle lettere a) o b) o del livello comunitario minimo di imposizione.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(585)</p></td><td><p>Le autorità britanniche sostengono che mentre le esenzioni non garantiscono che il beneficiario corrisponda almeno il 20 % dell'imposta nazionale, un'esenzione completa può essere giustificata dalla limitata distorsione della concorrenza.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(586)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, anche considerati nel loro insieme, i materiali esenti oggetto d'esame costituiscono solo una fetta molto ridotta del mercato degli aggregati nel Regno Unito. Le autorità britanniche affermano, corroborate dai dati messi a disposizione dall'Istituto nazionale di statistica del Regno Unito (<span>Office for National Statistics</span>) dal<span>Department for Local Communities and Government</span> e dal<span>Department for Business, Innovation and Skills</span>, che dei 205 milioni di tonnellate di aggregati totali vendute in Gran Bretagna ogni anno, solo 6 milioni provengono dai materiali oggetto dell'indagine della Commissione, di cui 3 milioni ricavati dal materiale di sterro del caolino e dell'argilla plastica. Secondo la Mineral Products Association, la principale organizzazione commerciale che riunisce i produttori di aggregati nel Regno Unito, le esenzioni oggetto di indagine non rappresenterebbero più del 3 % del mercato degli aggregati britannico.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(587)</p></td><td><p>Le autorità britanniche affermano che l'impatto dei materiali esenti sulla concorrenza è limitato dai costi del trasporto degli aggregati. Esse sostengono altresì che i costi di trasporto ammontano a 8,55 centesimi di GBP per tonnellata. In media, quindi, l'esenzione dalla tassa di 2 GBP per tonnellata accorderebbe al produttore del materiale esente un vantaggio competitivo soltanto entro un raggio di 23 miglia. Stando alle autorità britanniche, considerando i costi di andata e rientro del mezzo, il materiale esente potrebbe essere trasportato ancora per altre 11,6 miglia. Inoltre, le autorità britanniche sostengono che le quantità fornite sono in generale molto ridotte, in quanto i materiali esenti sono adatti per l'impiego come aggregati di basso valore. Qualora un progetto richiedesse il ricorso ad aggregati più tradizionali, non vi sarebbe alcuna distorsione della concorrenza.</p></td></tr></tbody></table>
7.3.2.1. Valutazione della Commissione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(588)</p></td><td><p>Dalle informazioni ricevute dalla Commissione emerge che l'esenzione dello scisto falsa notevolmente la concorrenza.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(589)</p></td><td><p>Numerose parti interessate hanno dichiarato che lo scisto è utilizzato come aggregato e ha un impatto significativo sui mercati locali, in particolare in Irlanda del Nord, dove parrebbe che centinaia di migliaia di tonnellate di scisto siano state importate dal Donegal, in Irlanda. Lo scisto proveniente dall'Irlanda è venduto sui mercati edili in tutta l'Irlanda del Nord. I progetti di costruzione lungo il confine con l'Irlanda hanno utilizzato gli aggregati esenti provenienti dall'Irlanda e classificati come scisto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(590)</p></td><td><p>Le parti interessate hanno altresì fatto riferimento a un particolare problema con i giacimenti di scisto che sono oggetto di sfruttamento in grandi cantieri edili, in particolare lungo il corridoio Glasgow-Edimburgo. Sono state utilizzate circa un milione di tonnellate di scisto per la costruzione di strade. Ciò ha avuto delle ripercussioni sulla concorrenza fra diverse cave e ha impedito ad altre cave di vendere i propri sottoprodotti di basso valore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(591)</p></td><td><p>Inoltre, la Commissione fa osservare che il mercato degli aggregati di scisto è piuttosto un mercato a livello locale e che il mercato nazionale degli aggregati nel Regno Unito non costituisce una base di valutazione adeguata. In ragione dei bassi prezzi degli aggregati di scisto e dei costi di trasporto elevati, come precisato anche dalle autorità britanniche, il trasporto dei materiali da consegnare alla clientela può avvenire solo su brevi distanze per poter essere competitivi con altri produttori di aggregati di scarso valore. Pertanto, una valutazione di questo tipo sarebbe più pertinente a livello locale. Le informazioni trasmesse alla Commissione dalle parti interessate sottolineano il fatto che beneficiando dell'esenzione lo scisto viene venduto al posto degli aggregati di basso valore tassati con cui è in concorrenza a livello locale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(592)</p></td><td><p>La Commissione pertanto conclude che un'esenzione generale per lo scisto e i residui di scisto falsa la concorrenza sui mercati degli aggregati a livello locale. Le argomentazioni delle autorità britanniche riguardo alla limitata distorsione della concorrenza dell'esenzione dello scisto non possono essere accettate. Pertanto, tali giustificazioni non possono andare a sostegno dell'esclusione del pagamento del 20 % dell'AGL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(593)</p></td><td><p>La misura risulta pertanto non essere proporzionale, come previsto dal punto 159 dell'EAG 2008.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(594)</p></td><td><p>La Commissione conclude, senza considerare di essere tenuta a valutare anche la necessità della misura, che le esenzioni dall'AGL concesse a favore di: i) materiali che consistono interamente o principalmente di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati, e: ii) residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato non sono compatibili con il mercato interno sulla base dell'EAG 2008.</p></td></tr></tbody></table>
7.4. VALUTAZIONE ALTERNATIVA AI SENSI DELL'ARTICOLO 107, PARAGRAFO 3, LETTERA b) TFUE — AIUTO CHE MIRA A PROMUOVERE L'ESECUZIONE DI UN IMPORTANTE PROGETTO DI COMUNE INTERESSE EUROPEO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(595)</p></td><td><p>Come sopra riportato, le autorità britanniche affermano che l'esenzione per i prodotti costituiti interamente o principalmente da scisto e da residui di scisto potrebbe essere compatibile con il mercato interno sulla base dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b) TFUE poiché promuove la tutela ambientale in quanto progetto di comune interesse europeo. Le autorità britanniche non hanno fornito alcuna argomentazione per la valutazione della compatibilità delle misure su tale base.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(596)</p></td><td><p>Al punto 147 dell'EAG 2008 la Commissione ha definito le condizioni in cui potrebbe considerare che l'aiuto sia compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b) TFUE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(597)</p></td><td><p>Si tratta delle seguenti condizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la proposta di aiuti concerne un progetto specifico e chiaramente definito per quanto riguarda i termini di attuazione, compresi partecipanti, obiettivi, effetti e mezzi per la realizzazione. La Commissione può anche considerare che un gruppo di progetti costituisca un unico progetto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>deve trattarsi di un progetto di comune interesse europeo: esso deve fornire un contributo concreto, esemplare e identificabile con la realizzazione degli interessi dell'Unione in materia di tutela ambientale, ad esempio rivestendo una grande centralità ai fini della strategia ambientale dell'Unione europea. I vantaggi insiti negli obiettivi del progetto non devono limitarsi allo Stato membro o agli Stati membri che lo realizzano ma si estendono all'intera Unione. Il progetto deve contribuire in modo sostanziale agli obiettivi dell'Unione. La sua realizzazione ad opera di imprese di diversi Stati membri non costituisce una condizione sufficiente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>gli aiuti devono essere necessari e fungere da incentivo all'esecuzione del progetto, che deve comportare un elevato grado di rischio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il progetto riveste una grande importanza per quanto riguarda il volume: esso deve essere di notevoli dimensioni e produrre effetti ambientali sostanziali.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(598)</p></td><td><p>Inoltre, affinché la Commissione possa procedere a un'adeguata valutazione di questo tipo di progetti, il comune interesse europeo deve essere dimostrato in termini pratici: ad esempio, va dimostrato che il progetto permette di compiere progressi significativi verso la realizzazione di specifici obiettivi ambientali dell'Unione. (punto 148, EAG 2008).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(599)</p></td><td><p>La Commissione osserva che mentre l'AGL è utile a una determinata politica di un dato Stato membro, non sembra essere in relazione con un progetto e<span>a fortiori</span> non un progetto che sarebbe «specifico e chiaramente definito per quanto riguarda i termini di attuazione».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(600)</p></td><td><p>Inoltre, non sembra possibile che la misura si configuri come progetto di interesse comune europeo, in quanto rimane una politica nazionale nella sua portata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(601)</p></td><td><p>Inoltre, poiché le esenzioni dall'AGL concesse a favore di: i) materiali che consistono interamente o principalmente di scisto che è appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) degli scarti di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato non sembrano avere in sé alcun beneficio ambientale, in quanto semplicemente incentivano l'estrazione di tale materiale, non si può definire in che misura tali esenzioni contribuiscano a incrementare la tutela ambientale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(602)</p></td><td><p>Aspetto ancora più importante, come precisato dal Tribunale nelle cause riunite T-254/00, T-270/00 e T-277/00,<span>Hotel Cipriani</span>, «<span>un provvedimento di aiuti può beneficiare della deroga di cui all'articolo [107, paragrafo 3, lettera b) del trattato], solo se non avvantaggia principalmente gli operatori economici di uno Stato membro, bensì rappresenta un vantaggio per la Comunità nel suo complesso</span>»<a> (<span>92</span>)</a>. Tale criterio non è soddisfatto quando il regime di aiuti nazionale ricerca meramente di migliorare la concorrenza delle imprese interessate, nel caso in esame di incentivare l'utilizzo di un tipo di aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(603)</p></td><td><p>Di conseguenza, la Commissione ritiene che le esenzioni dall'AGL concesse a favore di: i) materiali che consistono interamente o principalmente di scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) gli scarti di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato non possono essere ritenuti compatibili con il mercato interno sulla base dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b) TFUE nella promozione della tutela ambientale come progetto di comune interesse europeo.</p></td></tr></tbody></table>
7.5. VALUTAZIONE ALTERNATIVA AI SENSI DELL'ARTICOLO 107, PARAGRAFO 3, LETTERA c) TFUE — SVILUPPO DI TALUNE ATTIVITÀ ECONOMICHE O DI TALUNE REGIONI ECONOMICHE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(604)</p></td><td><p>Ai fini della valutazione della misura di aiuti ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c) del trattato, occorre esaminare se l'aiuto in parola</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>centri un obiettivo di interesse comune ben definito;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sia necessario, appropriato e proporzionato rispetto allo specifico obiettivo perseguito;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>non alteri la concorrenza e gli scambi fra Stati membri in misura contraria all'interesse comune.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(605)</p></td><td><p>Come osservazione preliminare, la Commissione osserva che le misure che comportano aiuti al funzionamento sono, in linea di principio, incompatibili ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(606)</p></td><td><p>L'AGL contribuisce alla tutela ambientale come già stabilito in precedenza al considerando (87) conformemente con le risultanze del Tribunale. La tutela ambientale potrebbe essere considerata un obiettivo di interesse comune europeo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(607)</p></td><td><p>Stando alle autorità britanniche, le esenzioni dall'AGL concesse a favore di prodotti che consistono interamente o principalmente di scisto e residui di scisto perseguono anche l'obiettivo della tutela ambientale tramite il dirottamento della domanda dalla nuova estrazione di aggregati verso lo scisto (interamente o principalmente) e i residui di scisto. Le autorità britanniche sostengono che tali materiali non sono tradizionalmente estratti per essere utilizzati come aggregati e che non hanno indicazioni che questi siano appositamente estratti per essere utilizzati come tali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(608)</p></td><td><p>Le autorità britanniche hanno trasmesso informazioni in merito allo stato del settore degli aggregati prima dell'introduzione dell'AGL e la necessità di introdurre una tassa che potesse ridurre le nuove attività di cava ai fini della produzione di aggregati fornendo al contempo validi sostituti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(609)</p></td><td><p>La Commissione osserva che, in linea di principio, le esenzioni dall'AGL fungono da ulteriore strumento per conseguire la sua finalità ambientale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(610)</p></td><td><p>Vi sono anche indicazioni che l'obiettivo stesso di ridurre l'estrazione di nuovi aggregati non avrebbe potuto essere raggiunto senza l'AGL e le sue esenzioni. A tal riguardo, svariate fra le osservazioni pervenute dalle parti interessate sottolineano il fatto che i materiali esentati dall'AGL hanno sostituito con successo i prodotti appositamente estratti per essere venduti come aggregati. Gli aggregati primari, prodotti di alta qualità, così come in particolare gli aggregati secondari di qualità più scadente sono stati sostituiti dai materiali esentati. Ciò non comprende: i) i materiali che consistono interamente o principalmente di scisto che è appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(611)</p></td><td><p>Sembra che lo scisto abbia svariati utilizzi come aggregato e possa anche essere estratto specificamente per la produzione di aggregati, come indicato nel dettaglio al considerando 341.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(612)</p></td><td><p>Pertanto, un'esenzione per lo scisto e i residui di scisto estratto appositamente rende la sua estrazione solo più concorrenziale e rischia di incoraggiare ulteriori attività di estrazione dello scisto. Come illustrato ai considerando da 575 a 580, lo scisto che è estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato è simile ai materiali tassati di nuova estrazione destinati ad essere impiegati come aggregati. Lo stesso dicasi per lo scisto estratto come sottoprodotto dei materiali tassabili, che è il medesimo di altri sottoprodotti di materiali tassabili, che sono soggetti a tassazione. Le esenzioni rendono soltanto una categoria di materiale di nuova estrazione (scisto) meno costosa degli altri. Ciò può incentivare l'intensificazione dell'estrazione di scisto. Tale conclusione è suffragata dalle risultanze del Tribunale<a> (<span>93</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(613)</p></td><td><p>Lo scisto è una roccia e la sua coltivazione ha effetti ambientali analoghi a quella dell'estrazione di altri minerali. Le autorità britanniche non hanno rilasciato dichiarazioni volte a dimostrare che lo scisto è un sostituto più rispettoso dell'ambiente rispetto ad altre fonti di aggregati, anche se esso è ottenuto specificamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato. Le parti interessate hanno inoltre sostenuto che l'esenzione dall'AGL danneggia l'ambiente anche in misura maggiore del processo di estrazione in sé, in quanto l'esenzione consente di trasportare lo scisto su distanze maggiori ed essere sempre competitivo rispetto ad altri materiali tassati. Il trasporto è effettuato da camion che inquinano l'atmosfera e danneggiano le strade a causa del loro peso. La Commissione fa rilevare che il costo del trasporto rappresenta una parte molto importante del costo di vendita dello scisto (cfr. considerando 292) il che sta a significare che i produttori di scisto usano il margine consentito dall'AGL per trasportare il materiale su distanze maggiori rispetto a quelle percorse abitualmente e poter essere in concorrenza con altre cave su un territorio più esteso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(614)</p></td><td><p>Inoltre, per quanto si possa argomentare in linea di principio che le esenzioni oggetto del presente esame mirino ad aiutare a ridurre l'accumulo di materiale di scarto, le autorità britanniche non hanno dato prova del fatto che le esenzioni considerate aiuti di Stato rispetto allo scisto possano effettivamente contribuire a tale riduzione. La Commissione ritiene che tali esenzioni, piuttosto semplicemente, sostituiscano l'ammasso di cumuli di materiale di sterro proveniente dalla nuova estrazione di scisto destinato ad essere impiegato come aggregato e dello scisto come sottoprodotto dell'estrazione di materiali tassati, con l'ammasso di cumuli di aggregati di bassa qualità tassati che non hanno più un mercato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(615)</p></td><td><p>La Commissione pertanto conclude che anche se la tutela ambientale è un obiettivo di interesse comune, un'esenzione generale per lo scisto e i residui di scisto di nuova estrazione, come attualmente avviene, rischia effettivamente di compromettere questo interesse e non rappresenta uno strumento appropriato per conseguire tale obiettivo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(616)</p></td><td><p>La Commissione osserva altresì, come anche indicato ai considerando 589 e 590, la natura altamente distorsiva dell'aiuto al funzionamento concesso ai produttori di scisto i quali, conformemente con quanto esposto dalle parti interessate, ha spinto fuori dal mercato altri produttori di aggregati, o ha sostituito altri aggregati di scarso valore normalmente in concorrenza con lo scisto, in quanto non più in grado di competere con i prezzi bassi che sono in grado di offrire i produttori di scisto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(617)</p></td><td><p>Poiché la Commissione ha ritenuto che la situazione di fatto e di diritto dei: i) materiali che consistono interamente o principalmente di scisto che sono appositamente estratti per lo sfruttamento commerciale come aggregati, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, è paragonabile a quello degli aggregati tassati dall'AGL, l'esenzione fiscale di tali materiali può essere giustificata solo conformemente agli obiettivi ambientali dell'AGL, qualora fosse dimostrato che gli obiettivi ambientali dell'AGL possono comunque essere perseguiti da tali materiali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(618)</p></td><td><p>Tuttavia, come indicato ai considerando da 611 a 615 supra e in linea con le risultanze del Tribunale<a> (<span>94</span>)</a>, la Commissione ritiene che dal momento che lo scisto è specificamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato e che non vi sono indicazioni che sarebbe più rispettoso dell'ambiente di altri aggregati, gli obiettivi ambientali dell'AGL non possono essere perseguiti dalle esenzioni concesse a favore di: i) materiali che consistono interamente o principalmente di scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(619)</p></td><td><p>La Commissione non ha ricevuto da parte delle autorità britanniche alcuna motivazione a supporto della compatibilità che avrebbe lo scisto o i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato che essa potesse prendere in considerazione nella propria valutazione sulla compatibilità di dette esenzioni dall'AGL con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(620)</p></td><td><p>Sulla scorta di quanto sopra, la Commissione conclude che le esenzioni dall'AGL concesse a favore di: i) materiali che consistono interamente o principalmente di scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato non possono essere ritenuti compatibili con il mercato interno a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c) TFUE.</p></td></tr></tbody></table>
8. CONCLUSIONE E RECUPERO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(621)</p></td><td><p>La Commissione conclude che le esenzioni dall'AGL concesse a favore di: i) materiali che consistono interamente o principalmente di scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e ii) i residui di scisto appositamente estratto per lo sfruttamento commerciale come aggregato, cui è stata data esecuzione illegittimamente, costituiscono aiuti di Stato incompatibili con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(622)</p></td><td><p>Ai sensi del trattato e della giurisprudenza consolidata, la Commissione, qualora abbia accertato l'incompatibilità di un aiuto col mercato comune, è competente a decidere che lo Stato interessato deve abolire o modificare tale aiuto<a> (<span>95</span>)</a>. Secondo costante giurisprudenza della Corte, inoltre, nei casi in cui gli aiuti siano dichiarati dalla Commissione incompatibili con il mercato interno, l'obbligo di abolire l'aiuto, incombente allo Stato membro, ha l'obiettivo di ripristinare la situazione preesistente<a> (<span>96</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(623)</p></td><td><p>In tale contesto, la Corte ha stabilito al riguardo che tale obiettivo è raggiunto quando il beneficiario ha rimborsato gli importi concessi a titolo di aiuti illegittimi, perdendo quindi il vantaggio di cui aveva fruito sul mercato rispetto ai suoi concorrenti, e la situazione esistente prima della corresponsione dell'aiuto è ripristinata<a> (<span>97</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(624)</p></td><td><p>In linea con la giurisprudenza, ai sensi dell'articolo 14, paragrafo 1 del regolamento (CE) n. 659/1999<a> (<span>98</span>)</a>«<span>nel caso di decisioni negative relative a casi di aiuti illegali la Commissione adotta una decisione con la quale impone allo Stato membro interessato di adottare tutte le misure necessarie per recuperare l'aiuto dal beneficiario</span> […]».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(625)</p></td><td><p>Pertanto, poiché è stata data esecuzione alle esenzioni dall'AGL concesse a favore del materiale specificato al considerando 620 della presente decisione in violazione dell'articolo 108 del trattato ed esse si configurano come un aiuto illegittimo e incompatibile, dovranno essere recuperate al fine di ristabilire la situazione esistente sul mercato precedente alla loro concessione. Il recupero deve avere effetto dal momento in cui l'aiuto è stato messo a disposizione del beneficiario (ossia il giorno in cui il beneficiario sarebbe stato tenuto al pagamento dell'AGL qualora le esenzioni illegittime incompatibili non fossero state poste in essere) fino al momento in cui ha cessato di esistere il vantaggio del beneficiario. Gli aiuti da recuperare comprendono gli interessi fino all'effettivo recupero.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(626)</p></td><td><p>Poiché le esenzioni costituiscono dei mancati introiti da parte delle autorità britanniche, il recupero dell'aiuto comporta che i beneficiari delle esenzioni paghino l'AGL, per il periodo della sua applicazione, corredata degli interessi maturati fino al momento dell'effettivo recupero.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(627)</p></td><td><p>La Commissione riconosce che il materiale di scisto che: i) è estratto come sottoprodotto della coltivazione del carbone; ovvero ii) è utilizzato nei processi ceramici; ovvero iii) è utilizzato al posto dell'argilla, dell'ardesia o di altri materiali come fonte di alluminosilicato nella produzione del cemento; o iv) è altrimenti utilizzato in modo dimostrabile per altri scopi diversi da quello come aggregato, non sarà considerato impiegato ai fini dello sfruttamento commerciale come aggregato e pertanto sarà escluso dal recupero.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(628)</p></td><td><p>Non correrà obbligo di recupero dell'aiuto che sia stato accordato nell'ambito del regime che soddisfa tutte le condizioni di cui al regolamento<span>De minimis</span> o del regolamento sulle esenzioni per categoria adottati conformemente agli articoli 1 e 2 del regolamento (CE) n. 994/98 del Consiglio<a> (<span>99</span>)</a> ma applicabile all'epoca in cui è stato concesso l'aiuto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(629)</p></td><td><p>Poiché il cumulo è escluso per le medesime spese ammissibili, qualora l'importo totale dell'aiuto ricevuto da un beneficiario fosse superiore a EUR 200 000, le autorità britanniche sono tenute al recupero nella sua totalità, in quanto non è prevista la possibilità di far intervenire le norme<span>De minimis</span> attuate sulla base dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 994/98 che erano d'applicazione all'epoca in cui l'aiuto è stato concesso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(630)</p></td><td><p>Al fine di definire i beneficiari dell'aiuto illegittimo e incompatibile e i rispettivi importi di aiuto, le autorità britanniche devono in primo luogo individuare tutte le società che hanno prodotto scisto e prodotti composti principalmente da scisto durante il periodo compreso fra il 1<span>o</span> aprile 2002 e la data odierna (in prosieguo i «produttori di scisto»). Quindi, tramite tutte le fonti d'informazione disponibili, incluse le informazioni di pubblico dominio e quelle riservate di natura fiscale, definire gli importi di materiale di scisto specificati al considerando 621 della presente decisione e sfruttate commercialmente da detti produttori di scisto. Qualora non fosse possibile definire tali quantità sulla base delle informazioni disponibili, le autorità britanniche chiederanno ai produttori di scisto di dimostrare in che misura il materiale di scisto da questi prodotto sia (o non sia) il materiale di cui al considerando 621 della presente decisione,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
1. Il regime di aiuti consistente nelle esenzioni dalla tassa sugli aggregati stabilita dalla sezione 17(4)(a) e 17(3)(f)(i) del Finance Act 2001 modificato dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007 concesse a favore di:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>materiali che consistono interamente o principalmente di scisto estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato, ivi compreso lo scisto ricavato come sottoprodotto della nuova estrazione di altri materiali tassati; e</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>aggregati che consistono interamente degli scarti di qualsivoglia processo di fabbricazione tramite il quale lo scisto che è estratto appositamente per lo sfruttamento commerciale come aggregato è stato separato da altre rocce dopo essere stato estratto o ricavato da tale altra roccia;</p></td></tr></tbody></table>
cui il Regno Unito ha dato esecuzione in violazione dell'articolo 108, paragrafo 3 TFUE è incompatibile con il mercato interno.
2. Le esenzioni, esclusioni e gli sgravi stabiliti nelle seguenti disposizioni del Finance Act 2001, modificato dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sezione 17(3)(e), 17(3)(f)(i) e (ii) (eccetto i materiali elencati all'articolo 1, paragrafo 1 della presente decisione);</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sezione 17(4)(a) (eccetto i materiali elencati all'articolo 1, paragrafo 1 della presente decisione), sezione 17(4)(c)(i) e (ii), sezione 17(4)(f) (per quanto riguarda l'argilla);</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sezione 18(2)(b) e</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sezione 30(1)(b) [nella misura in cui il processo sia esente ai sensi della sezione 18(2)(b)]</p></td></tr></tbody></table>
non costituiscono aiuti di Stato.
Articolo 2
Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord deve sopprimere il regime di aiuti nella misura in cui esso concerne i materiali di cui all'articolo 1, paragrafo 1.
Articolo 3
Gli aiuti individuali concessi nel quadro del regime di cui all'articolo 1, paragrafo 1 non costituiscono aiuto se soddisfano le condizioni materiali di cui al regolamento adottato ai sensi dell'articolo 2 del regolamento (CE) n. 994/98 e applicabili al momento della concessione degli aiuti.
Articolo 4
Gli aiuti individuali concessi nel quadro del regime di cui all'articolo 1, paragrafo 1 che soddisfano le condizioni di cui al regolamento adottato ai sensi dell'articolo 1 del regolamento (CE) n. 994/98 e applicabili al momento della concessione degli aiuti o da qualsivoglia altro regime di aiuti approvato sono compatibili con il mercato interno.
Articolo 5
1. Il Regno Unito procede al recupero, presso i beneficiari, dell'aiuto incompatibile erogato nell'ambito del regime di cui all'articolo 1, paragrafo 1.
2. Le somme da recuperare comprendono gli interessi che decorrono dalla data in cui sono state poste a disposizione del beneficiario fino a quella del loro effettivo recupero.
3. Gli interessi sono calcolati secondo il regime dell'interesse composto a norma del capo V del regolamento (CE) n. 794/2004 della Commissione ( 100 ) .
Articolo 6
1. Il recupero dell'aiuto di cui all'articolo 1, paragrafo 1 è immediato ed effettivo.
2. Il Regno Unito attua la decisione entro quattro mesi dalla data di notifica della presente decisione.
Articolo 7
1. Entro due mesi dalla notifica della presente decisione, il Regno Unito trasmetterà le seguenti informazioni alla Commissione:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>un elenco di tutti i soggetti che producono il materiale di cui all'articolo 1, paragrafo 1 fra il 1<span>o</span> aprile 2002 e la data di presentazione dell'elenco;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per ciascuno dei soggetti di cui alla lettera a) di cui sopra:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>le quantità totali di materiale di cui all'articolo 1, paragrafo 1 oggetto di sfruttamento commerciale dal 1<span>o</span> aprile 2002;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>l'importo complessivo (capitale e interessi di recupero) da recuperare presso il beneficiario;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>una descrizione dettagliata delle misure già adottate e previste per conformarsi alla presente decisione;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>i documenti attestanti che al beneficiario è stato ingiunto di rimborsare l'aiuto.</p></td></tr></tbody></table>
2. Il Regno Unito farà ricorso a tutte le possibili fonti di informazione per stilare l'elenco dei produttori di scisto e delle quantità totali di materiale di cui all'articolo 1, paragrafo 1 oggetto di sfruttamento commerciale da parte degli stessi dal 1 o aprile 2002, dalle informazioni di pubblico dominio a quelle riservate di natura fiscale, quali: documenti fiscali, di vendita e di altro genere in possesso delle stesse società, documentazione fiscale comprendente le dichiarazioni dei redditi, i libri contabili delle società, i registri catastali, i dati statistici, le autorizzazioni/concessioni per lo sfruttamento delle cave, i dati in possesso degli enti locali e dei consigli delle contee compresi, ma non solo, i dati registrati dall' Her Majesty's Revenues and Customs ai fini della riscossione della tassa sugli aggregati prima e dopo il 1 o aprile 2014, i dati delle Mineral Planning Authorithies (Enti di pianificazione dell'estrazione mineraria), dell' Annual Minerals Raised Inquiry (Indagine annuale sui minerali), la base di dati BritPits e i dati della British Geological Survey, lo UK Minerals Yearbook (annuario statistico britannico sui minerali) e la Cornish Building Stone and Slate Guide 2007 .
3. Il Regno Unito informa la Commissione dei progressi delle misure nazionali adottate per l'esecuzione della presente decisione fino al completo recupero dell'aiuto di cui all'articolo 1, paragrafo 1. Esso trasmette immediatamente, dietro semplice richiesta della Commissione, le informazioni relative alle misure già adottate e previste per conformarsi alla presente decisione.
Fornisce inoltre informazioni dettagliate riguardo all'importo dell'aiuto e degli interessi già recuperati presso i beneficiari.
Articolo 8
Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord è destinatario della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 27 marzo 2015
Per la Commissione
Margrethe VESTAGER
Membro della Commissione
( 1 ) GU C 348 del 28.11.2013, pag. 162 .
( 2 ) GU C 133 del 5.6.2002, pag. 11 .
( 3 ) Idem 1.
( 4 ) Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Construction_aggregate (29 maggio 2013); FAOterm: http://termportal.fao.org/faoterm/search/pages/termUrl.do?id=204 (29 maggio 2013), European Standard BSEN 12620:2002; James H. Maclean e John S. Scott, Dictionary of Building, Penguin Books, quarta edizione; Christopher Gorse, David Johnston e Martin Pritchard, Oxford Dictionary of Construction, Surveying & Civil Engineering , Oxford University Press 2012; British Standard Institution, Glossary of Building and Civil Engineering Terms , Blackwell Scientific Publications, 1993, 100-4403; http://www.uepg.eu/what-are-aggregates. Cfr. causa T-210/02 RENV del 7 marzo 2012, British Aggregates Association/Commissione , ECLI:EU:T:2012:110, punto 1.
( 5 ) Il calcestruzzo è una miscela di aggregati, cemento e acqua. La funzione degli aggregati all'interno di questa miscela è quella di fungere da struttura di irrigidimento e ridurre lo spazio occupato dalla pasta cementizia.
( 6 ) Gli aggregati sono ampiamente utilizzati nei lavori di drenaggio in virtù della loro elevata conduttività idraulica.
( 7 ) Gli aggregati sono usati come materiali di base e massetti per fondamenta, strade e linee ferroviarie. In questi casi, il loro scopo è quello di aiutare a colmare i vuoti e proteggere le tubazioni (i tubi posati per convogliare le acque di trattamento, o i cavidotti devono essere protetti dagli oggetti acuminati presenti nel terreno e quindi vengono ricoperti con uno strato di aggregati fini, prima di procedere al riempimento degli scavi). Gli aggregati sono utilizzati anche per ottenere superfici rigide, in quanto impediscono l'assestamento irregolare di strade, edifici e linee ferroviarie. Le strade sterrate e le aree di parcheggio sono ricoperte da uno strato superficiale di aggregati che garantisce una superficie più solida per i veicoli, dalle biciclette ai mezzi pesanti, il che impedisce che i veicoli sprofondino nel terreno, specialmente in caso di pioggia. Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/Construction_aggregate (29 maggio 2013); http://sustainableaggregates.com/overview/uses.htm (29 maggio 2013).
( 8 ) Norma europea UNI EN 12620:2002.
( 9 ) UEPG, http://www.uepg.eu/what-are-aggregates, sito consultato il 28/03/2013. Cfr. anche http://www.bgs.ac.uk/planning4minerals/assets/downloads/86210_P4M_A_Guide_On_Aggregates.pdf pag. 6.
( 10 ) http://www.bgs.ac.uk/planning4minerals/Resources_1.htm (29 maggio 2013); http://sustainableaggregates.com/sourcesofaggregates/recycled/rib_introduction.htm (29 maggio 2013); http://www.uepg.eu/what-are-aggregates (29 maggio 2013).
( 11 ) British Standard Institution, Glossary of Building and Civil Engineering Terms , Blackwell Scientific Publications, 1993, 630- 3.
( 12 ) http://sustainableaggregates.com/overview/uses.htm (29 maggio 2013); HM Customs & Excises, Consultation on a Potential Aggregates Tax — Summary of Replies (Consultazione in merito a un'eventuale tassa sugli aggregati — Sintesi delle risposte), aprile 1999, paragrafo 18.
( 13 ) Ad esempio, la sabbia, generalmente la sabbia silicea, è impiegata per fabbricare gli stampi di fonderia. Un altro esempio è il calcare, o carbonato di calcio, che ridotto in polvere sottile è usato come sbiancante o carica nella produzione di carta, adesivi, pitture, plastica, PVC, dentifrici, compresse medicinali e detergenti. Viene altresì utilizzato per fornire un supplemento di calcio negli integratori di minerali e vitamine, nella farina e nei mangimi. La sabbia silicea è inoltre il principale mezzo di filtrazione utilizzato dall'industria del trattamento delle acque per separare la componente solida dalle acque reflue.
( 14 ) La calce è assorbita dalle piante (colture foraggere o adibite a pascolo) e dagli alberi ma si disperde anche nel terreno a seguito del dilavamento causato dall'acqua piovana e dall'uso di fertilizzanti. Questo può causare un aumento dell'acidità, la diminuzione della fertilità e, in taluni casi, può avere un effetto nocivo sulla struttura del suolo. Per ristabilire l'equilibrio, i campi vengono trattati con «calce agricola» per conservare le opportune condizioni di crescita delle colture foraggere o adibite a pascolo. La calce può consistere semplicemente di calcare o dolomite (che contiene anche magnesio) macinati, ovvero di calcare (o dolomite) calcinati, prodotti tramite la cottura del materiale in forni di calcinazione.
( 15 ) MPG6, Guidelines for Aggregates Provision in England 1994 (Orientamenti per la fornitura di aggregati in Inghilterra 1994), paragrafo 6 -123 23.
( 16 ) Budget announcement March 2000 — Prudent for a Purpose: Working for a Stronger and Fairer Britain — Chapter 6: Protecting the environment — Regenerating our cities/protecting our countryside — Waste; Aggregates, paragrafo 6.91; Pre-Budget Report — November 2001 — Chapter 7: Protecting the environment — Protecting Britain's countryside — Aggregates quarrying — The aggregates levy, paragrafo 7.71; Budget announcement — March 2001 — Chapter 6: Protecting the environment, paragrafo 6.91 (Previsione di bilancio marzo 2000 — Cautele mirate: lavorare per un Regno Unito più forte e più equo — capitolo 6: Tutela dell'ambiente — Rigenerare le nostre città/tutelare le nostre campagne — Rifiuti; Aggregati, paragrafo 6.91; Relazione preliminare di bilancio — novembre 2001 — capitolo 7: Tutela dell'ambiente — Tutela del paesaggio rurale britannico — Estrazione di aggregati — La tassa sugli aggregati, paragrafo 7.71; Previsione di bilancio marzo 2001 — capitolo 6: Tutela dell'ambiente, paragrafo 6.91).
( 17 ) Lettera datata 19 febbraio 2002, protocollata il 21 febbraio 2002 col numero A/31371, paragrafo 4.10.
( 18 ) Questa disposizione si applica ai casi in cui gli aggregati vengono trasferiti da un sito a un altro di proprietà dello stesso gestore. Normalmente, il trasferimento da sito a sito non è soggetto all'AGL, cfr. sezione 19(3)(b) del Finance Act 2001.
( 19 ) Le autorità britanniche hanno indicato che gli aggregati sono oggetto di un contratto di fornitura quando viene stipulato il contratto, o quando avviene il trasferimento di proprietà delle merci e viene emesso un documento. La sezione 19(6) del Finance Act 2001 indica che gli aggregati sono oggetto di contratto nel momento in cui sono identificabili separatamente. Inoltre, essa dispone che, ai fini della tassa, il trasferimento della proprietà del suolo sul quale si trovano gli aggregati non equivale automaticamente anche alla fornitura di aggregati.
( 20 ) Cfr. sezione 48(2) del Finance Act 2001: per aggregati «per scopi di costruzione» si intendono gli aggregati utilizzati come materia prima o supporto nella costruzione, o per il miglioramento, di qualsiasi struttura (comprese strade, sentieri, tracciati attuali o futuri di strade ferrate, terrapieni) ovvero mescolati ad altre sostanze come parte del processo di produzione di malte, calcestruzzi, asfalti, conglomerati bituminosi o qualunque altro materiale da costruzione analogo.
( 21 ) Le circostanze consentite sono definite nella sottosezione (7) della sezione 19 e concernono il caso in cui l'aggregato è miscelato con aggregati tassabili che non sono stati precedentemente assoggettati all'AGL, e l'intero processo di miscelazione avviene in un sito che rappresenta il sito di origine, un sito registrato con il medesimo nome del sito di origine o un sito da cui l'aggregato è stato rimosso per essere destinato al procedimento di fabbricazione esentato ma al quale non è stato sottoposto.
( 22 ) Il porto di sbarco degli aggregati corrisponde al sito di origine soltanto nel caso di aggregati estratti dalle acque e dai fondali marini britannici.
( 23 ) Cfr. anche Notice AGL 1 : Aggregates Levy , (Comunicazione AGL 1: tassa sugli aggregati), aprile 2011, punto 8.1.
( 24 ) Quest'ultima disposizione si riferisce al caso in cui l'aggregato venga ricollocato nel suolo dal quale era stato prelevato e sia nelle stesse condizioni in cui era stato estratto. In tal caso non sussiste alcuna fornitura di aggregati assoggettabile a tassazione.
( 25 ) Cfr. Notice AGL 1.
( 26 ) Le Aggregates Levy (General) Regulations (Norme (generali) sulla tassa sugli aggregati) del 2002 (SI 2002/761) disciplinano i casi in cui l'invio in discarica degli aggregati può comportare uno sgravio fiscale. Ai sensi della norma 13, un soggetto ha diritto a un credito d'imposta rispetto all'eventuale AGL dovuta qualora l'aggregato oggetto di tassazione in questione sia smaltito (tramite messa in discarica o altrimenti) con una delle seguenti modalità:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«i)</p></td><td><p><span>sia riportato senza ulteriori lavorazioni al sito d'origine o qualsivoglia sito che non sia quello d'origine ma registrato con lo stesso nome</span>;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p><span>sia inviato in discarica</span>;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p><span>si tratti di ghiaia o sabbia utilizzate per il ripascimento di spiagge in un sito che non sia il sito d'origine</span>.»</p></td></tr></tbody></table>
( 27 ) Notice AGL2 : Industrial and Agricultural Processes Relief (Comunicazione AGL 2: sgravio a favore di processi industriali e agricoli), disponibile sul sito web dell'HM Revenue and Customs — HMRC (Agenzia delle entrate fiscali e doganali britannica).
( 28 ) Le esenzioni e le esclusioni di cui alle sezioni 17(3)(e), 17(3)(f)(i) e (ii), alla sezione 17(4)(a) (nella misura in cui il materiale esentato consista interamente di carbone, lignite, scisto o ardesia utilizzati come aggregati o consista principalmente di carbone, lignite, scisto o ardesia), alla sezione 17(4)(c)(i) e (ii) (qualora consista principalmente di scarti), alla sezione 17(4)(f) (per quanto riguarda l'argilla), alla sezione 18(2)(b) (nella misura in cui l'esenzione riguardi materiali utilizzati come aggregati) e alla sezione 30(1)(b) (nella misura in cui il processo sia esente ai sensi della sezione 18(2)(b) relativa a materiali utilizzati come aggregati) del Finance Act 2001, modificato dal Finance Act 2002 e dal Finance Act 2007.
( 29 ) Disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente ( GU C 37 del 3.2.2001, pag. 3 ).
( 30 ) Disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la tutela dell'ambiente ( GU C 82 dell'1.4.2008, pag. 1 ).
( 31 ) Il sig. Bird non fornisce alcun esempio o prova al riguardo.
( 32 ) Cfr. nota a piè di pagina 31.
( 33 ) Cfr. ad esempio, Competition Commission Aggregates Cement and Ready-mix Concrete Market Investigation, Market Definition (Indagine della commissione per la concorrenza sul mercato degli aggregati per la produzione di cemento e di calcestruzzo premiscelato, definizione di mercato) documento di lavoro del 1 o novembre 2011, paragrafo 19 e Provisional Findings Report (Relazione sulle conclusioni provvisorie) del 21 maggio 2013, paragrafo 5.5(b), 5.6(b) e 5.24; Decisione OFT del 2 novembre 2011, Proposed JV between Anglo American PLC and Lafarge SA (Proposta di joint venture fra Anglo American PLC e Laarge SA) ME/5007/11, paragrafo 72.
( 34 ) Cfr. cause riunite C-328/99 e C-399/00, Italia e SIM 2 Multimedia/Commissione , Racc. 2003, pag. I-4035, punto 35; causa C-222/04, Cassa di Risparmio di Firenze et al ., Racc. 2006, pag. I-289, punto 131; cause riunite C-393/04 e C-41/05, Air Liquide Industries Belgium , Racc. 2006, pag. I-5293, punto 29 e la giurisprudenza citata.
( 35 ) Causa C-143/99, Adria-Wien Pipeline , Racc. 2001, pag. I-8365, punto 41; cfr. anche causa C-172/03, Heiser , Racc. 2005, pag. I-1627, punto 40; cause riunite C-182/03 e C-217/03, Belgio e Forum 187 / Commission e, Racc. 2006, pag. I-5479, punto 119; causa C-88/03, Portogallo/Commissione , Racc. 2006, pag. I-7115, punto 54; e cause riunite da C-428/06 a C-434/06, UGT-Rioja et al. , Racc. 2008, pag. I-6747, punto 46; causa T-210/02 RENV, British Aggregates Association/Commissione , ECLI:EU:T:2012:110, punto 47; causa C-487/06 P, British Aggregates Association/Commissione , Racc. 2008, pag. I-10515, punto 82.
( 36 ) Adria-Wien Pipeline , citata in precedenza alla nota 35, punto 42, e Portogallo / Commission e, citata in precedenza alla nota 35, punto 52; causa C-487/06 P, British Aggregates Association/Commissione , Racc. 2008, pag. I-10515, punto 83.
( 37 ) Portogallo / Commissione , citata alla nota 35, punto 56, e causa T-308/00, Salzgitter/Commissione Racc. 2004, pag. II-1933, punto 81; causa T-210/02 RENV, British Aggregates Association , ECLI:EU:T:2012:110, punto 49.
( 38 ) Causa T-201/02 RENV, British Aggregates Association , ECLI:EU:T:2012:110, punto 51.
( 39 ) Cfr. Economic and Fiscal Strategy Report and Financial Statement and Budget Report 1999 — Chapter 5: Building A Fairer Society — Tackling tax abuse; Protecting the environment (Relazione sulla strategia economica e fiscale e relazione sullo stato finanziario e il bilancio di previsione 1999 — capitolo 5: Costruire una società più equa — Combattere gli abusi fiscali; Tutela dell'ambiente) pag. 27: «Il governo pubblicherà a breve un progetto di legge per una tassa sull'estrazione di rocce, sabbie e ghiaie usate come aggregati». Cfr. anche Budget announcement March 2000 — Prudent for a Purpose: Working for a Stronger and Fairer Britain –- Chapter 6: Protecting the environment — Regenerating our cities/protecting our countryside — Waste; Aggregates, paragrafo 6.91; Pre-Budget Report — November 2001 — Chapter 7: Protecting the environment — Protecting Britain's countryside — Aggregates quarrying — The aggregates levy, paragrafo 7.71; Budget announcement March 2001 — Chapter 6: Protecting the environment, paragrafo 6.91 (Previsione di bilancio marzo 2000 — Cautele mirate: lavorare per un Regno Unito più forte e più equo — capitolo 6: Tutela dell'ambiente — Rigenerare le nostre città/tutelare le nostre campagne — Rifiuti; Aggregati, paragrafo 6.91; Relazione preliminare di bilancio — novembre 2001 — capitolo 7: Tutela dell'ambiente — Tutela del paesaggio rurale britannico — Estrazione di aggregati — La tassa sugli aggregati, paragrafo 7.71; Previsione di bilancio marzo 2001 — capitolo 6: Tutela dell'ambiente, paragrafo 6.91); a dimostrazione del fatto che le autorità britanniche avevano previsto una specifica tassa sui soli aggregati.
( 40 ) Causa T-201/02 P, British Aggregates Association , ECLI:EU:T:2012:110, punto 66.
( 41 ) HM Customs and Excises, Consultation on a Potential Aggregates Tax — Summary of Replies (Consultazione su un'eventuale tassa sugli aggregati — Sintesi delle risposte), aprile 1999, paragrafo 13.
( 42 ) La Commissione non ha ricevuto elementi di prova in tal senso.
( 43 ) Cfr. nota a piè di pagina 42.
( 44 ) La Commissione ha ricevuto la copia del messaggio di posta elettronica.
( 45 ) Segreto aziendale
( 46 ) Il Tribunale nella sentenza T-210/12 RENV ha statuito che «il principio di tassazione normale sotteso all'AGL riposa solo sulla nozione dello sfruttamento commerciale nel Regno Unito di un materiale assoggettato in quanto “aggregato”». La Commissione ritiene che una tale definizione del principio di tassazione normale richiede che venga ulteriormente stabilito quando «il materiale è “tassabile” come aggregato». Poiché la sezione 17(2) del Finance Act 2001 non contiene una vera e propria definizione di «aggregati tassabili», ma li definisce come aggregati che non sono esentati e gli aggregati descritti alle lettere da b) a d), il principio di tassazione normale sotteso all'AGL così come definito dal Tribunale dipende, inevitabilmente, dalla determinazione di quando «un materiale è usato come aggregato».
( 47 ) Cfr. nota a piè di pagina 39.
( 48 ) Considerando 58 e 59 della decisione di avvio.
( 49 ) Cfr. T-210/02 RENV — British Aggregates/Commissione , ECLI:EU:T:2012:110, punto 64.
( 50 ) Cfr. T-210/02 RENV — British Aggregates/Commissione , ECLI:EU:T:2012:110, punto 55.
( 51 ) Cfr. sezione 48(2) del Finance Act 2001.
( 52 ) Sezione 18(2)(b): qualsivoglia processo tramite il quale una sostanza pertinente è estratta o altrimenti separata (sia come parte del processo tramite il quale è ricavata dal terreno o di altro processo) da qualsiasi aggregato. La sezione 18(3) inserisce nell'elenco delle sostanze pertinenti: (a) anidrite; (b) argilla plastica; (c) barite; (e) caolino; (f) feldspato; (g) argilla refrattaria; (i) fluorite; (j) argilla smectica; (k) gemme e pietre semi-preziose; (l) gesso; (m) qualsiasi metallo o minerale metallifero; (n) muscovite; (o) perlite; (p) potassio; (q) pomice; (r) fosfati naturali; (s) cloruro di sodio; (t) talco; (u) vermiculite. Il paragrafo (3)(d) e (h), della sezione 18 è stato omesso retroattivamente dal 1 o aprile 2002 con le modifiche introdotte dal Finance Act 2002.
( 53 ) La sezione 30(1)(b) del Finance Act 2001 prevede sgravi fiscali nel caso in cui un materiale sia sottoposto a un processo esentato ai sensi della sezione 18(2)(a)(b) e (c) del Financial Act 2001, quando lo stesso materiale è stato già soggetto all'AGL. In tal modo l'articolo riprende le esenzioni di cui alla sezione 18(2).
( 54 ) Tali sostanze beneficiano anche di uno sgravio fiscale qualora la tassa sia stata già assolta e il processo di esenzione si sia verificato successivamente [sezione 30(1)(b)]. La valutazione dell'esclusione si applica per analogia allo sgravio fiscale.
( 55 ) Considerando 73 della decisione di avvio.
( 56 ) Cfr. Glossary of Building and Civil Engineering Terms, British Standard Institution, Blackwell Scientific Publications, 1993, 630-3007 e 630-3013.
( 57 ) Considerando 83 della decisione di avvio.
( 58 ) Estratti tratti (in data 30 ottobre 2002) dal sito di Alfred McAlpine.
Pubblicato su: http://www.amslate.com/applications/ima/ima.sbtml; Estratti tratti da Construction Raw Materials Policy and Supply Practices in Northwestern Europe — Facts and Figures — England, Scotland and Wales (Great Britain) (Politiche e pratiche di approvvigionamento dei materiali da costruzione nell'Europa nordoccidentale — Fatti e cifre — Inghilterra, Scozia e Galles — Gran Bretagna), relazione della British Geological Survey CR/02/082N commissionata dall'Istituto di ingegneria idraulica e stradale del ministero dei Lavori pubblici e della gestione delle acque dei Paesi Bassi, pag. 50; documento di Geoff Topham, di Aggregate Industries, sull'attività di cava a Holme Park Quarry, 19 giugno 2002.
<note>
( 59 ) Non sono stati forniti esempi specifici di cava.
( 60 ) Cfr., ad. esempio, http://www.honister.com/; http://www.callywithquarry.co.uk/quarry
( 61 ) Survey of Arisings and Use of Secondary Materials as Aggregates in England and Wales in 2001 (Indagine sulla produzione di scarti e l'uso di materiali secondari come aggregati in Inghilterra e Galles nel 2011) Symonds Group, novembre 2002.
( 62 ) Per la costruzione della circonvallazione A55 Bangor sono stati impiegati aggregati di ardesia invece che aggregati di prima qualità (con 150 000 tonnellate di scarti di ardesia), e gli aggregati di ardesia sono spesso utilizzati nel Galles settentrionale come materiale da riporto e per la costruzione di terrapieni.
( 63 ) […] stima che il costo di produzione degli aggregati di ardesia è pari a 6,50 GBP per tonnellata, di cui circa 5 GBP per tonnellata sono rappresentati dai costi di frantumazione. […] ha stimato che i costi di produzione di una tonnellata di aggregato di ardesia sono pari a 5,69 GBP.
( 64 ) Cfr. nota a piè di pagina 60.
( 65 ) Relazione stilata nel 2003 dalla British Geological Society per le autorità fiscali del Regno Unito al fine di fornire assistenza nell'applicazione delle esenzioni per l'ardesia, lo scisto e l'argilla secondo criteri geologicamente corretti.
( 66 ) Corrispondente alla facilità con cui il materiale può fendersi in lamine parallele e contigue.
( 67 ) Informazioni tratte da fonti di pubblico dominio, come ad esempio Internet.
( 68 ) Dalle informazioni fornite non è chiaro quale materiale produca effettivamente una cava in particolare, benché essa figuri nell'elenco delle cave che producono scisto.
( 69 ) L' overburden è lo strato superficiale che ricopre il minerale oggetto dell'attività di estrazione della cava.
( 70 ) Cfr. nota a piè di pagina 64.
( 71 ) Causa T-210/02 RENV, British Aggregates Association , ECLI:EU:T:2012:110, punto 72.
( 72 ) Cfr. la tabella al considerando 143.
( 73 ) Cfr. nota a piè di pagina 67.
( 74 ) Le informazioni sono reperibili al sito: http://www.brauntonaggregates.co.uk/technical-details.html, visitato in data 11 marzo 2015.
( 75 ) Stando alle informazioni fornite dal Regno Unito, i caolini sono argille sedimentarie a granulometria fine composte da caolinite, utilizzate per la produzione di porcellane, carta lucida, farmaci e cosmetici.
( 76 ) Le argille plastiche sono argille sedimentarie caolinitiche comunemente composte per il 20-80 % da caolinite, per il 10-25 % di mica e per il 6-65 % di quarzo, utilizzate nell'industria dei prodotti ceramici, cui conferiscono plasticità e robustezza senza che sia necessario sottoporli a cottura.
( 77 ) British Geological Survey, Mineral Planning Factsheet, Construction aggregates (Scheda sul piano di estrazione mineraria, aggregati da costruzione), pag. 3.
( 78 ) Causa T-210/02 RENV, British Aggregates Association , ECLI:EU:T:2012:110, punti 89 — 90.
( 79 ) Cfr. nota a piè di pagina 77.
( 80 ) Decarburazione dell'ossigeno di argon.
( 81 ) Direttiva 2006/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2006, relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie estrattive e che modifica la direttiva 2004/35/CE — Dichiarazione del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione ( GU L 102 dell'11.4.2006, pag. 15 ).
( 82 ) Cfr. Glossary of Building and Civil Engineering Terms, British Standard Institution, Blackwell Scientific Publications, 1993, 630-3006; cfr. anche le prove documentali trasmesse dalla British Aggregates Association nelle sue repliche al Tribunale nella causa T-210-02: Construction Raw Materials Policy and Supply Practices in Northwestern Europe — Facts and Figures — England, Scotland and Wales (Politiche e pratiche di approvvigionamento dei materiali da costruzione nell'Europa nordoccidentale — Fatti e cifre — Inghilterra, Scozia e Galles — Gran Bretagna), relazione della British Geological Survey CR/02/082N commissionata dall'Istituto di ingegneria idraulica e stradale del ministero dei Lavori pubblici e della gestione delle acque dei Paesi Bassi, pag. 50.
( 83 ) Cfr. nota a piè di pagina 64.
( 84 ) Cfr. la decisione SA.18859 Esenzione di un prelievo sui granulati in Irlanda del Nord (ex N 2/04), http://ec.europa.eu/competition/state_aid/cases/241379/241379_1594138_163_2.pdf
( 85 ) Cfr. causa C-199/06 CELF Racc. 2008 pag. I-469, punti 61 e 64.
( 86 ) Cfr. causa C-199/06 CELF Racc. 2008 pag. I-469, punti 63 e da 66 a 68.
( 87 ) Comunicazione della Commissione relativa alla determinazione delle norme applicabili alla valutazione degli aiuti di Stato illegalmente concessi ( GU C 119 del 22.5.2002, pag. 22 ).
( 88 ) Considerando 150 della decisione di avvio.
( 89 ) Non è stata fornita alcuna prova di quanto asserito.
( 90 ) Cfr. nota a piè di pagina 77.
( 91 ) Cfr. nota a piè di pagina 77.
( 92 ) Cause riunite T-254/00, T-270/00 e T-277/00, Hotel Cipriani et al. , ECLI:EU:T:2008:537, punto 337.
( 93 ) Causa T-201/02 P, British Aggregates Association , ECLI:EU:T:2012:110, punto 89.
( 94 ) Cfr. nota a piè di pagina 77.
( 95 ) Cfr. causa C-7072, Commissione/Germania , Racc. 1973, pag. 813, punto 13.
( 96 ) Cfr. cause riunite C-278/92, C-279/92 e C-280/92, Spagna/Commissione , Racc. 1994, pag. I-4103, punto 75.
( 97 ) Cfr. causa C-75/97, Belgio/Commission e Racc. 1999, pag. I-3671, punti 64 e 65.
( 98 ) Regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, del 22 marzo 1999 recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE ( GU L 83, del 27.3.1999, pag. 1 ).
( 99 ) Regolamento (CE) n. 994/98 del Consiglio, del 7 maggio 1998, sull'applicazione degli articoli 92 e 93 del trattato che istituisce la Comunità europea a determinate categorie di aiuti di Stato orizzontali ( GU L 142 del 14.5.1998, pag. 1 ).
( 100 ) Regolamento (CE) n. 794/2004 della Commissione, del 21 aprile 2004, recante disposizioni di esecuzione del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio recante modalità di applicazione dell'articolo 93 del trattato CE ( GU L 140 del 30.4.2004, pag. 1 ).
</note> | ITA | 32016D0288 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.11.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 398/6</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/1770 DELLA COMMISSIONE
del 26 novembre 2020
relativo ai tipi e alle specie di piante da impianto non esentati dall’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti delle piante a norma del regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 92/105/CEE della Commissione
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, che modifica i regolamenti (UE) n. 228/2013, (UE) n. 652/2014 e (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga le direttive 69/464/CEE, 74/647/CEE, 93/85/CEE, 98/57/CE, 2000/29/CE, 2006/91/CE e 2007/33/CE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l’articolo 83, paragrafo 3,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2016/2031 stabilisce norme riguardanti il contenuto e il formato del passaporto delle piante richiesto per lo spostamento nel territorio dell’Unione, nonché per l’introduzione e lo spostamento in zone protette di piante, prodotti vegetali e altri oggetti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il passaporto delle piante per lo spostamento nel territorio dell’Unione contiene un codice di tracciabilità che non è richiesto per alcune piante da impianto pronte per la vendita all’utilizzatore finale. La Commissione elabora un elenco di tipi e specie di piante da impianto ai quali non si applica tale eccezione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Determinate piante da impianto sono soggette alle misure dell’Unione contro specifici organismi nocivi adottate a norma dell’articolo 28 o dell’articolo 30 del regolamento (UE) 2016/2031. Alcune di queste piante da impianto, in particolare quelle per le quali è nota la maggiore probabilità di essere infestate o infettate da tali organismi nocivi specifici o che sono state intercettate nel mercato interno perché infestate o infettate da tali organismi nocivi specifici, possono contribuire alla diffusione di tali organismi nocivi all’interno dell’Unione, aumentando così le possibilità che tali organismi nocivi provochino effetti negativi gravi e a lungo termine su tali piante da impianto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Alcune piante da impianto originarie dell’Unione sono soggette a prescrizioni particolari specificate in relazione ad alcuni organismi nocivi da quarantena rilevanti per l’Unione conformemente all’articolo 41, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/2031 e all’articolo 8, paragrafo 2, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a>. Tali piante da impianto possono contribuire alla diffusione di tali organismi nocivi all’interno dell’Unione, aumentando così le possibilità che tali organismi nocivi provochino effetti negativi gravi e a lungo termine su tali piante da impianto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Alcune di queste piante da impianto sono state intercettate mentre venivano spostate all’interno dell’Unione perché ospitavano organismi nocivi da quarantena rilevanti per l’Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>È pertanto opportuno imporre un codice di tracciabilità per tutti i casi di passaporti delle piante rilasciati per tali piante da impianto, al fine di migliorare la tempestiva tracciabilità di queste ultime.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2016/2031, il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2313 della Commissione <a>(<span>3</span>)</a> e il presente regolamento stabiliscono una serie di nuove norme riguardanti l’uso e il contenuto dei passaporti delle piante. Per tale motivo la direttiva 92/105/CEE della Commissione <a>(<span>4</span>)</a> diventa obsoleta e dovrebbe essere abrogata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Affinché gli operatori professionali e le autorità competenti dispongano di tempo sufficiente per adeguarsi a tali prescrizioni, il presente regolamento dovrebbe applicarsi a decorrere dal 31 dicembre 2021.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Tipi e specie di piante da impianto non esentati dall’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti delle piante
L’esenzione dall’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti delle piante per lo spostamento nel territorio dell’Unione di cui all’articolo 83, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (UE) 2016/2031 non si applica ai tipi e alle specie di piante da impianto elencati nell’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Abrogazione della direttiva 92/105/CEE
La direttiva 92/105/CEE è abrogata.
Articolo 3
Entrata in vigore e data di applicazione
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Esso si applica a decorrere dal 31 dicembre 2021.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 26 novembre 2020
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 317 del 23.11.2016, pag. 4 .
( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2072 della Commissione, del 28 novembre 2019, che stabilisce condizioni uniformi per l’attuazione del regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante e che abroga il regolamento (CE) n. 690/2008 della Commissione e modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2018/2019 della Commissione ( GU L 319 del 10.12.2019, pag. 1 ).
( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/2313 della Commissione, del 13 dicembre 2017, che definisce le specifiche di formato del passaporto delle piante per lo spostamento nel territorio dell’Unione e del passaporto delle piante per l’introduzione e lo spostamento in una zona protetta ( GU L 331 del 14.12.2017, pag. 44 ).
( 4 ) Direttiva 92/105/CEE della Commissione, del 3 dicembre 1992, relativa ad una limitata uniformazione dei passaporti delle piante da utilizzare per il trasporto di determinati vegetali, prodotti vegetali od altre voci all’interno della Comunità e che stabilisce le procedure per il rilascio di tali passaporti nonché le condizioni e le procedure per la loro sostituzione ( GU L 4 dell’8.1.1993, pag. 22 ).
ALLEGATO
Tipi e specie di piante da impianto non esentati dall’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti delle piante
Piante da impianto, eccetto le sementi, di:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p><span>Citrus</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p><span>Coffea</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p><span>Lavandula dentata</span> L.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p><span>Nerium oleander</span> L.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p><span>Olea europea</span> L.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p><span>Polygala myrtifolia</span> L.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p><span>Prunus dulcis</span> (Mill.) D.A.Webb</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p><span>Solanum tuberosum</span> L.</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32020R1770 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.10.2014   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 296/28</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DELLA COMMISSIONE
del 13 ottobre 2014
sull'istituzione degli elenchi di priorità annuali per la definizione dei codici di rete e degli orientamenti per il 2015
(Testo rilevante ai fini del SEE)
(2014/713/UE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 714/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativo alle condizioni di accesso alla rete per gli scambi transfrontalieri di energia elettrica e che abroga il regolamento (CE) n. 1228/2003 ( 1 ) («regolamento sull'energia elettrica»), in particolare l'articolo 6, paragrafo 1,
visto il regolamento (CE) n. 715/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativo alle condizioni di accesso alle reti di trasporto del gas naturale e che abroga il regolamento (CE) n. 1775/2005 ( 2 ) («regolamento sul gas»), in particolare l'articolo 6, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La definizione e l'attuazione di codici di rete e orientamenti sono importanti azioni da intraprendere ai fini di una completa integrazione del mercato interno dell'energia. Il terzo pacchetto energia ha creato un assetto istituzionale per la definizione di codici di rete intesi ad armonizzare, se necessario, le norme tecniche e operative e le regole del mercato applicabili alle reti elettriche e del gas. In tale assetto istituzionale rivestono un ruolo centrale l'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia («ACER»), la rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione («ENTSO») e la Commissione europea, chiamati a lavorare in stretta collaborazione con tutte le parti interessate per la definizione dei codici di rete. I settori nei quali è possibile sviluppare codici di rete sono elencati all'articolo 8, paragrafo 6, del regolamento sull'energia elettrica e del regolamento sul gas.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Nonostante la possibilità di definire codici di rete secondo la procedura di cui agli articoli 6 e 8 del regolamento sull'energia elettrica e del regolamento sul gas, la Commissione può elaborare orientamenti autonomamente e in seguito avviare la procedura di adozione per renderli giuridicamente vincolanti. I settori nei quali è possibile elaborare orientamenti sono elencati all'articolo 18, paragrafi 1, 2 e 3, del regolamento sull'energia elettrica e all'articolo 23, paragrafo 1, del regolamento sul gas.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Come primo passo verso la definizione di codici di rete europei vincolanti, è necessario che la Commissione stabilisca, in conformità all'articolo 6, paragrafo 1, del regolamento sull'energia elettrica e del regolamento sul gas, un elenco di priorità annuali in cui siano individuati i settori da includere nell'elaborazione dei codici di rete. Prima di fissare le priorità annuali, la Commissione europea è tenuta a consultare l'ACER, l'ENTSO e le altre parti interessate. La presente decisione stabilisce le priorità secondo quanto deciso dalla Commissione sulla base dell'esito della consultazione pubblica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel 2012 e nel 2013 sono già state adottate norme armonizzate sul<span>gas</span> in materia di procedure di gestione della congestione, allocazione della capacità e bilanciamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Dal 26 febbraio al 9 maggio 2014 si è svolta una consultazione pubblica, a norma dell'articolo 6, paragrafo 1, del regolamento sull'energia elettrica e del regolamento sul gas. Alla Commissione sono pervenute 20 risposte<a> (<span>3</span>)</a>, tra cui quella dell'ENTSO-E. L'ACER e l'ENTSOG non hanno risposto alla consultazione pubblica. La maggioranza delle parti interessate consultate si è dichiarata favorevole a dare la priorità al lavoro già avviato e ha sottolineato l'importanza di un'attuazione corretta e ben coordinata dei codici di rete e degli orientamenti adottati. Inoltre, il 3 giugno 2014 l'ACER, a seguito delle conclusioni tratte dal suo studio esplorativo<a> (<span>4</span>)</a> volto a stabilire se occorrono norme armonizzate per gli scambi commerciali di gas connesse alla fornitura tecnica e operativa di servizi di accesso alla rete e al bilanciamento del sistema (di seguito «norme per gli scambi commerciali»), ha informato la Commissione che tali norme non sono attualmente necessarie.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Tenuto conto delle risposte delle parti interessate e dei vari interventi necessari per garantire la piena integrazione del mercato interno dell'energia, nonché del fatto che l'attuazione dei codici di rete e degli orientamenti richiederà un massiccio dispiegamento di risorse da parte di tutti i soggetti coinvolti, compresi la Commissione, l'ACER e l'ENTSO, la Commissione ha deciso non solo di non aggiungere nuovi settori all'elenco di priorità annuali per il gas per il 2015, bensì di rimuovere le norme proposte per gli scambi commerciali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Infine, la Commissione ha deciso di reintrodurre nell'elenco di priorità annuali per il<span>gas</span> per il 2015 norme armonizzate in materia di interoperabilità e scambio dei dati, dal momento che l'adozione finale di questo codice di rete avrà luogo solo all'inizio del 2015, anziché alla fine del 2014 come previsto inizialmente. Per quanto riguarda l'elenco di priorità annuali per l'<span>energia elettrica</span> per il 2015, la Commissione ha deciso di reintrodurre norme armonizzate in materia di i) sicurezza operativa; ii) pianificazione e programmazione operative; iii) allocazione della capacità e gestione della congestione, inclusa la governance per i mercati del giorno prima e infragiornaliero, compreso il calcolo della capacità; iv) requisiti per la connessione alla rete applicabili ai generatori; e v) connessione della domanda. Sebbene il completamento della loro adozione fosse inizialmente previsto per il 2014, la necessità di ulteriori modifiche riscontrata dall'analisi della Commissione e messa in luce peraltro dalle risposte alla consultazione pubblica rende opportuna l'aggiunta di tali norme all'elenco per il 2015,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Ai fini dell'elaborazione di norme armonizzate per l' energia elettrica , la Commissione stabilisce il seguente elenco di priorità annuali per il 2015:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme di connessione alla rete:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme sui requisiti per la connessione alla rete applicabili ai generatori (fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme sulla connessione della domanda (fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme sulla connessione al sistema di trasmissione della corrente continua ad alta tensione (finalizzazione del codice di rete e avvio della fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme di funzionamento del sistema:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme per la regolazione frequenza/potenza e le riserve (fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme in materia di requisiti e procedure in caso di emergenza (finalizzazione del codice di rete e avvio della fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme sulla sicurezza operativa (fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme in materia di pianificazione e programmazione operative (fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme sull'allocazione della capacità e sulla gestione della congestione per i mercati del giorno prima e infragiornaliero, compreso il calcolo della capacità (fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme di bilanciamento, comprese le norme relative all'energia di riserva legata alla rete (finalizzazione del codice di rete e avvio della fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme per l'allocazione (a termine) della capacità a più lungo termine (fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme riguardanti strutture tariffarie armonizzate per la trasmissione (studio esplorativo dell'ACER al fine di elaborare gli orientamenti quadro<a> (<span>5</span>)</a>).</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Ai fini dell'elaborazione di norme armonizzate per il gas , la Commissione stabilisce il seguente elenco di priorità annuali per il 2015:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme in materia di scambio dei dati e interoperabilità (fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme riguardanti strutture tariffarie armonizzate per il trasporto (finalizzazione del codice di rete e avvio della fase di adozione da parte della Commissione),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>norme relative a un approccio basato sul mercato a livello dell'UE per l'allocazione della capacità di trasporto del gas di nuova realizzazione (finalizzazione della proposta di modifica del codice di rete sui meccanismi di allocazione della capacità e avvio della fase di adozione da parte della Commissione).</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 13 ottobre 2014
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
( 1 ) GU L 211 del 14.8.2009, pag. 15 .
( 2 ) GU L 211 del 14.8.2009, pag. 36 .
( 3 ) Le risposte sono pubblicate sul sito: http://ec.europa.eu/energy/gas_electricity/consultations/20140509_network_code_en.htm
( 4 ) La decisione 2013/442/UE della Commissione sull'elenco di priorità annuali per il 2014 aveva previsto questo studio esplorativo ( GU L 224 del 22.8.2013, pag. 14 ).
( 5 ) Per quanto riguarda le norme sugli incentivi agli investimenti, il regolamento TEN-E, in particolare l'articolo 13, contiene le disposizioni intese a garantire che siano concessi incentivi appropriati ai progetti infrastrutturali di interesse comune in materia di gas ed energia elettrica. In questo contesto, il regolamento TEN-E stabilisce i seguenti compiti:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>ogni autorità nazionale di regolamentazione deve presentare all'ACER la propria metodologia e i criteri utilizzati per valutare gli investimenti e i maggiori rischi affrontati, se disponibili, entro il 31 luglio 2013,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>l'ACER è tenuta ad agevolare lo scambio di buone pratiche e a formulare raccomandazioni entro il 31 dicembre 2013,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>ciascuna autorità nazionale di regolamentazione deve pubblicare la rispettiva metodologia e i criteri utilizzati per valutare gli investimenti e i maggiori rischi affrontati entro il 31 marzo 2014.</p><p>In base alle informazioni raccolte mediante i suddetti compiti, la Commissione europea stabilirà l'eventuale necessità di emettere orientamenti.</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32014D0713 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.10.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 270/65</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2022/1963 DEL CONSIGLIO
del 13 ottobre 2022
relativa alla nomina di un membro del Comitato delle regioni, proposto dalla Repubblica ceca
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 305,
vista la decisione (UE) 2019/852 del Consiglio, del 21 maggio 2019, che determina la composizione del Comitato delle regioni ( 1 ) ,
vista la proposta del governo ceco,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 300, paragrafo 3, del trattato, il Comitato delle regioni è composto da rappresentanti delle collettività regionali e locali che sono titolari di un mandato elettorale nell’ambito di una collettività regionale o locale, o politicamente responsabili dinanzi ad un’assemblea eletta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 10 dicembre 2019 il Consiglio ha adottato la decisione (UE) 2019/2157 <a>(<span>2</span>)</a>, relativa alla nomina dei membri e dei supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26 gennaio 2020 al 25 gennaio 2025.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Un seggio di membro del Comitato delle regioni è divenuto vacante in seguito alle dimissioni del sig. Josef BERNARD.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il governo ceco ha proposto il sig. Rudolf ŠPOTÁK, rappresentante di una collettività regionale che è titolare di un mandato elettorale nell’ambito di una collettività regionale,<span>Zastupitel Plzeňského kraje</span> (membro dell’assemblea regionale della regione Plzeň), quale membro del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2025,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Il sig. Rudolf ŠPOTÁK, rappresentante di una collettività regionale che è titolare di un mandato elettorale, Zastupitel Plzeňského kraje (membro dell’assemblea regionale della regione Plzeň), è nominato membro del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2025.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Fatto a Lussemburgo, il 13 ottobre 2022
Per il Consiglio
Il presidente
P. BLAŽEK
<note>
( 1 ) GU L 139 del 27.5.2019, pag. 13 .
( 2 ) Decisione (UE) 2019/2157 del Consiglio, del 10 dicembre 2019, relativa alla nomina dei membri e dei supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26 gennaio 2020 al 25 gennaio 2025 ( GU L 327 del 17.12.2019, pag. 78 ).
</note> | ITA | 32022D1963 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.9.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 248/69</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2019/1593 DEL CONSIGLIO
del 24 settembre 2019
recante modifica della decisione di esecuzione 2013/676/UE che autorizza la Romania a continuare ad applicare una misura speciale di deroga all'articolo 193 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto ( 1 ) , in particolare l'articolo 395, paragrafo 1,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La decisione di esecuzione 2010/583/UE del Consiglio <a>(<span>2</span>)</a> e, successivamente, la decisione di esecuzione 2013/676/UE del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a> hanno autorizzato la Romania ad applicare una misura speciale che individua quale debitore dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) il soggetto passivo destinatario delle cessioni di prodotti in legno effettuate da soggetti passivi. L'autorizzazione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2019 dalla decisione di esecuzione (UE) 2016/1206 del Consiglio <a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Con lettera protocollata dalla Commissione l'11 marzo 2019 la Romania ha chiesto l'autorizzazione a continuare ad applicare la misura speciale oltre il 31 dicembre 2019. La domanda era corredata di una relazione sull'applicazione di tale misura, come previsto dalla decisione di esecuzione 2013/676/UE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Con lettere del 9 aprile 2019 la Commissione ha informato gli altri Stati membri della richiesta presentata dalla Romania. Con lettera del 10 aprile 2019 la Commissione ha comunicato alla Romania di disporre di tutte le informazioni necessarie per l'esame della richiesta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In base alle informazioni fornite dalla Romania, la situazione di fatto che giustificava l'applicazione della misura speciale non è cambiata. Inoltre, l'analisi condotta dalle autorità rumene indica che la misura si è rivelata efficace nel ridurre l'evasione fiscale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La misura speciale è proporzionata agli obiettivi perseguiti in quanto è limitata a operazioni molto specifiche in un settore che pone notevoli problemi in termini di evasione ed elusione fiscale. Inoltre, la prosecuzione dell'applicazione della misura non avrebbe un impatto negativo sulla prevenzione delle frodi nel commercio al dettaglio, in altri settori o in altri Stati membri.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>È opportuno pertanto che la Romania sia autorizzata a continuare ad applicare la misura speciale per un ulteriore periodo limitato, fino al 31 dicembre 2022.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>In genere le deroghe sono autorizzate per un periodo limitato in modo che si possa valutare se le misure speciali siano idonee ed efficaci. Le deroghe concedono agli Stati membri il tempo necessario per introdurre altre misure convenzionali per affrontare il problema in questione fino alla scadenza delle misure speciali. Solo in casi eccezionali si concedono deroghe, ritenute soluzioni estreme, che consentano il ricorso al meccanismo di inversione contabile per specifici settori in cui si verifica una frode. La Romania dovrebbe quindi adottare altre misure convenzionali per combattere e prevenire ulteriori frodi all'IVA nel settore del legname e, di conseguenza, non vi dovrebbe essere un'ulteriore esigenza di derogare all'articolo 193 della direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda tali cessioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Non è pertanto necessario, in questa fase, includere nella decisione di esecuzione 2013/676/UE disposizioni specifiche per la presentazione di ulteriori richieste di proroga della deroga autorizzata da tale decisione di esecuzione oltre il 31 dicembre 2022.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La misura speciale non ha alcuna incidenza negativa sulle risorse proprie dell'Unione provenienti dall'IVA.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>È quindi opportuno modificare di conseguenza la decisione di esecuzione 2013/676/UE,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione di esecuzione 2013/676/UE del Consiglio è così modificata:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all'articolo 1, la data «31 dicembre 2019» è sostituita dalla data «31 dicembre 2022»;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l'articolo 3 è soppresso.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della notificazione.
Articolo 3
La Romania è destinataria della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 24 settembre 2019
Per il Consiglio
La presidente
K. KULMUNI
<note>
( 1 ) GU L 347 dell'11.12.2006, pag. 1 .
( 2 ) Decisione di esecuzione 2010/583/UE del Consiglio, del 27 settembre 2010, che autorizza la Romania ad introdurre una misura speciale in deroga all'articolo 193 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto ( GU L 256 del 30.9.2010, pag. 27 ).
( 3 ) Decisione di esecuzione 2013/676/UE del Consiglio, del 15 novembre 2013, che autorizza la Romania a continuare ad applicare una misura di deroga all'articolo 193 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto ( GU L 316 del 27.11.2013, pag. 31 ).
( 4 ) Decisione di esecuzione (UE) 2016/1206 del Consiglio, del 18 luglio 2016, recante modifica della decisione di esecuzione 2013/676/UE che autorizza la Romania a prorogare l'applicazione di una misura speciale di deroga all'articolo 193 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto ( GU L 198 del 23.7.2016, pag. 47 ).
</note> | ITA | 32019D1593 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.11.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 290/22</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2017/2008 DEL CONSIGLIO
dell'8 novembre 2017
che attua la decisione (PESC) 2015/1333 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2,
vista la decisione (PESC) 2015/1333 del Consiglio, del 31 luglio 2015, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia e che abroga la decisione 2011/137/PESC ( 1 ) , in particolare l'articolo 12, paragrafo 1,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 31 luglio 2015 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2015/1333.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 31 ottobre 2017 il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite istituito a norma della risoluzione 1970 (2011) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha rinnovato e modificato l'iscrizione nell'elenco di una nave soggetta a misure restrittive.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>È opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato V della decisione (PESC) 2015/1333,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'allegato V della decisione (PESC) 2015/1333 è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, l'8 novembre 2017
Per il Consiglio
Il presidente
M. MAASIKAS
( 1 ) GU L 206 dell'1.8.2015, pag. 34 .
ALLEGATO
Alla sezione B (Entità) dell'allegato V della decisione (PESC) 2015/1333, la voce 2 è sostituita dalla seguente:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.</p></td><td><p>Nome: LYNN S</p><p><span>Alias:</span> n.d. Già: n.d.<span>Indirizzo:</span> n.d.<span>Data d'inserimento nell'elenco:</span>2 agosto 2017</p><p><span>Informazioni aggiuntive</span></p><p>OMI: 8706349. Inserita in elenco a norma dei punti 10 a) e 10 b) della risoluzione 2146 (2014), quale prorogata e modificata dal punto 2 della risoluzione 2362 (2017) (divieto di carico, trasporto o scarico; divieto di ingresso ai porti). A norma del punto 11 della risoluzione 2146, tale designazione è stata rinnovata dal comitato il 31 ottobre 2017 ed è valida fino al 29 gennaio 2018, a meno che il comitato non vi ponga termine anticipatamente a norma del punto 12 della risoluzione 2146. Stato di bandiera: Saint Vincent e Grenadine. Il 6 ottobre 2017 la nave si trovava nelle acque territoriali del Libano, prima di far rotta verso occidente.»</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32017D2008 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.4.2021   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 143/8</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/686 DELLA COMMISSIONE
del 23 aprile 2021
che autorizza un’indicazione sulla salute fornita sui prodotti alimentari, diversa da quelle facenti riferimento alla riduzione dei rischi di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini, e che modifica il regolamento (UE) n. 432/2012
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1924/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari ( 1 ) , in particolare l’articolo 18, paragrafo 4,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma del regolamento (CE) n. 1924/2006 le indicazioni sulla salute fornite sui prodotti alimentari sono vietate, a meno che non siano autorizzate dalla Commissione in conformità a tale regolamento e incluse in un elenco di indicazioni consentite.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In applicazione dell’articolo 13, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1924/2006 è stato adottato il regolamento (UE) n. 432/2012 della Commissione relativo alla compilazione di un elenco di indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari, diverse da quelle facenti riferimento alla riduzione dei rischi di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini <a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 1924/2006 stabilisce inoltre che le domande di autorizzazione delle indicazioni sulla salute possono essere presentate dagli operatori del settore alimentare all’autorità nazionale competente di uno Stato membro. L’autorità nazionale competente è tenuta a trasmettere le domande valide all’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), di seguito «l’Autorità», per una valutazione scientifica, nonché alla Commissione e agli Stati membri per informazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Spetta alla Commissione decidere in merito all’autorizzazione delle indicazioni sulla salute tenendo conto del parere espresso dall’Autorità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Al fine di favorire l’innovazione, le indicazioni sulla salute basate su prove scientifiche recenti e/o che includono una richiesta di protezione di dati riservati sono oggetto di una procedura di autorizzazione accelerata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In seguito a una domanda presentata dalla società Specialised Nutrition Europe («SNE») a norma dell’articolo 13, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1924/2006, è stato richiesto all’Autorità di esprimere un parere in merito a un’indicazione sulla salute riguardante le soluzioni di carboidrati e il contributo al miglioramento delle prestazioni fisiche durante un esercizio fisico intenso e prolungato (domanda EFSA-Q-2017-00621). L’indicazione proposta dal richiedente era così formulata: «L’assunzione di carboidrati glicemici durante un esercizio fisico intenso e prolungato contribuisce al miglioramento delle prestazioni fisiche».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Nel parere scientifico <a>(<span>3</span>)</a> pervenuto alla Commissione e agli Stati membri il 13 marzo 2018 l’Autorità ha concluso che i dati forniti consentivano di stabilire un rapporto di causa-effetto tra il consumo di soluzioni di carboidrati e il miglioramento delle prestazioni fisiche durante un esercizio fisico intenso e prolungato nella popolazione bersaglio costituita di adulti sani e allenati che svolgono un esercizio fisico intenso (almeno il 65 % del VO<span>2</span>max) e prolungato (almeno 60 minuti). Un’indicazione sulla salute che rispecchi tale conclusione dovrebbe pertanto essere considerata conforme ai requisiti del regolamento (CE) n. 1924/2006 ed essere inclusa nell’elenco dell’Unione delle indicazioni sulla salute consentite istituito dal regolamento (UE) n. 432/2012.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 13, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1924/2006, le indicazioni sulla salute consentite devono essere corredate di tutte le condizioni necessarie per il loro impiego, comprese eventuali restrizioni. L’elenco delle indicazioni sulla salute consentite dovrebbe pertanto includere la formulazione delle rispettive indicazioni, le condizioni di impiego specifiche e, se applicabile, le condizioni o restrizioni d’uso e/o una dicitura o avvertenza supplementare, conformemente a quanto disposto dal regolamento (CE) n. 1924/2006 e in linea con i pareri dell’Autorità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Uno degli obiettivi del regolamento (CE) n. 1924/2006 è garantire che le indicazioni sulla salute risultino veritiere, chiare, affidabili e utili ai consumatori e che a tale riguardo siano prese in considerazione la loro formulazione e la loro presentazione. Di conseguenza, se la formulazione di un’indicazione utilizzata dal richiedente ha per i consumatori lo stesso significato di un’indicazione sulla salute autorizzata, in quanto dimostra l’esistenza dello stesso rapporto tra una categoria di alimenti, un alimento o uno dei suoi costituenti e la salute, tale indicazione dovrebbe essere soggetta alle stesse condizioni d’uso di quella indicata nell’allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Conformemente all’articolo 20 del regolamento (CE) n. 1924/2006, il registro delle indicazioni nutrizionali e sulla salute, contenente tutte le indicazioni sulla salute autorizzate, dovrebbe essere aggiornato in modo da tener conto dell’indicazione sulla salute autorizzata dal presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 432/2012.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Gli Stati membri sono stati consultati,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’indicazione sulla salute di cui all’allegato del presente regolamento è inserita nell’elenco di indicazioni consentite dell’Unione di cui all’articolo 13, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1924/2006.
Articolo 2
L’allegato del regolamento (UE) n. 432/2012 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 23 aprile 2021
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 404 del 30.12.2006, pag. 9 .
( 2 ) Regolamento (UE) n. 432/2012 della Commissione, del 16 maggio 2012, relativo alla compilazione di un elenco di indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari, diverse da quelle facenti riferimento alla riduzione dei rischi di malattia e allo sviluppo e alla salute dei bambini ( GU L 136 del 25.5.2012, pag. 1 ).
( 3 ) EFSA Journal 2018;16(3):5191.
ALLEGATO
Nell'allegato del regolamento (UE) n. 432/2012 è inserita la seguente voce in ordine alfabetico:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Sostanza nutritiva, sostanza di altro tipo, alimento o categoria di alimenti</p></td><td><p>Indicazione</p></td><td><p>Condizioni d'uso dell'indicazione</p></td><td><p>Condizioni e/o restrizioni d'uso dell'alimento e/o dicitura o avvertenza supplementare</p></td><td><p>Numero dell'EFSA Journal</p></td><td><p>Numero delle pertinenti voci nell'elenco consolidato sottoposto alla valutazione dell'EFSA</p></td></tr><tr><td><p>«Soluzioni di carboidrati</p></td><td><p>Le soluzioni di carboidrati contribuiscono al miglioramento delle prestazioni fisiche durante un esercizio fisico intenso e prolungato negli adulti allenati.</p></td><td><p>L'indicazione può essere impiegata solo per le soluzioni di carboidrati che, secondo le istruzioni per l'uso, forniscono tra 30 e 90 g di carboidrati all'ora, quando i carboidrati in questione sono glucosio, saccarosio, fruttosio e/o maltodestrine, alle seguenti condizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il fruttosio (derivato da fruttosio e/o da saccarosio) non deve rappresentare più di 1/3 dei carboidrati totali, e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il glucosio (derivato da glucosio, da saccarosio e/o da maltodestrine) non deve superare 60 g/h.</p></td></tr></tbody></table><p>Il consumatore va informato del fatto che solo gli adulti allenati che svolgono un esercizio fisico intenso (almeno il 65 % del VO2max) e prolungato (almeno 60 minuti) ottengono l'effetto benefico.</p></td><td><p>L'indicazione può essere impiegata solo per gli alimenti destinati ad adulti allenati che svolgono un esercizio fisico intenso e prolungato.</p></td><td><p>2018;16(3):5191».</p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32021R0686 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.11.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 308/62</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/1979 DELLA COMMISSIONE
del 26 novembre 2019
che autorizza l’immissione sul mercato della miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio quale nuovo alimento a norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativo ai nuovi alimenti e che modifica il regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1852/2001 della Commissione ( 1 ) , in particolare l’articolo 12,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2015/2283 dispone che solo i nuovi alimenti autorizzati e inseriti nell’elenco dell’Unione possono essere immessi sul mercato dell’Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 8 del regolamento (UE) 2015/2283 è stato adottato il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a>, che istituisce l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 12 del regolamento (UE) 2015/2283 la Commissione è tenuta a prendere una decisione in merito all’autorizzazione e all’immissione sul mercato dell’Unione di un nuovo alimento e all’aggiornamento dell’elenco dell’Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 30 aprile 2018 la società Glycom A/S («il richiedente») ha presentato alla Commissione, ai sensi dell’articolo 10, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283, una domanda di immissione sul mercato dell’Unione quale nuovo alimento della miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio («2’-FL/DFL»), ottenuta dalla fermentazione microbica con un ceppo geneticamente modificato del ceppo di<span>Escherichia coli</span> K12 DH1. Il richiedente ha chiesto di utilizzare la miscela 2’-FL/DFL in prodotti non aromatizzati pastorizzati e non aromatizzati sterilizzati, a base di latte, prodotti aromatizzati e non aromatizzati fermentati, a base di latte, compresi prodotti trattati termicamente, barrette ai cereali, bevande aromatizzate, formule per lattanti e formule di proseguimento, alimenti a base di cereali e altri alimenti per la prima infanzia destinati ai lattanti e ai bambini, alimenti a fini medici speciali e sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso quali definiti nel regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a> e negli integratori alimentari quali definiti nella direttiva 2002/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>4</span>)</a> destinati alla popolazione in generale, esclusi i lattanti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il 30 aprile 2018 il richiedente ha inoltre presentato alla Commissione una richiesta di tutela dei dati di proprietà industriale per una serie di studi forniti a sostegno della domanda, nello specifico le relazioni analitiche protette da proprietà industriale sul confronto della struttura mediante risonanza magnetica nucleare («RMN») del 2’-fucosillattosio e del difucosillattosio ottenuti dalla fermentazione batterica con quella del 2’-fucosillattosio e del difucosillattosio naturalmente presenti nel latte umano <a>(<span>5</span>)</a>, i dati di caratterizzazione dettagliati sui ceppi batterici di produzione e i rispettivi certificati <a>(<span>6</span>)</a><span>,</span> <a>(<span>7</span>)</a>, le specifiche per le materie prime e i coadiuvanti tecnologici <a>(<span>8</span>)</a>, i certificati delle analisi dei diversi lotti di miscela 2’-FL/DFL <a>(<span>9</span>)</a>, i metodi analitici e le relazioni di convalida <a>(<span>10</span>)</a>, le relazioni sulla stabilità della miscela 2’-FL/DFL <a>(<span>11</span>)</a>, i certificati di accreditamento di laboratorio <a>(<span>12</span>)</a>, le relazioni sulla valutazione dell’assunzione della miscela 2’-FL/DFL <a>(<span>13</span>)</a>, la tabella riassuntiva delle osservazioni statisticamente significative negli studi di tossicità <a>(<span>14</span>)</a>, un test di retromutazione batterica con miscela 2’-FL/DFL <a>(<span>15</span>)</a>, un test del micronucleo in vitro con cellule di mammifero con miscela 2’-FL/DFL <a>(<span>16</span>)</a>, uno studio di tossicità orale di 14 giorni nel ratto neonatale con miscela 2’-FL/DFL <a>(<span>17</span>)</a>, uno studio di tossicità orale di 90 giorni nel ratto neonatale con miscela 2’-FL/DFL <a>(<span>18</span>)</a>, un test di retromutazione batterica con 2’-fucosillattosio («2’-FL») <a>(<span>19</span>)</a>, due test del micronucleo in vitro con cellule di mammifero con 2’-FL <a>(<span>20</span>)</a><span>,</span> <a>(<span>21</span>)</a> e uno studio di tossicità orale di 90 giorni nel ratto neonatale con 2’-FL <a>(<span>22</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il 29 giugno 2018 la Commissione ha chiesto all’Autorità europea per la sicurezza alimentare («l’Autorità») di effettuare una valutazione della miscela 2’-FL/DFL quale nuovo alimento a norma dell’articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2015/2283.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il 15 maggio 2019 l’Autorità ha adottato un parere scientifico sulla sicurezza della miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio quale nuovo alimento a norma del regolamento (UE) 2015/2283 <a>(<span>23</span>)</a>. Tale parere scientifico è conforme ai requisiti di cui all’articolo 11 del regolamento (UE) 2015/2283.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Nel suo parere l’Autorità ha concluso che la miscela 2’-FL/DFL è sicura alle condizioni d’uso proposte per la popolazione destinataria proposta. Tale parere scientifico fornisce pertanto motivi sufficienti per stabilire che la miscela 2’-FL/DFL soddisfa i requisiti dell’articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283 se utilizzata in prodotti non aromatizzati pastorizzati e non aromatizzati sterilizzati, a base di latte, prodotti aromatizzati e non aromatizzati fermentati, a base di latte, compresi prodotti trattati termicamente, barrette ai cereali, bevande aromatizzate, formule per lattanti e formule di proseguimento, alimenti a base di cereali e altri alimenti per la prima infanzia destinati ai lattanti e ai bambini, alimenti a fini medici speciali e sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso, nonché negli integratori alimentari destinati alla popolazione in generale, esclusi i lattanti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Nel suo parere l’Autorità ha ritenuto che i dati delle relazioni RMN analitiche sul confronto della struttura del 2’-fucosillattosio e del difucosillattosio ottenuti dalla fermentazione batterica con quella del 2’-fucosillattosio e del difucosillattosio naturalmente presenti nel latte umano, i dati di caratterizzazione dettagliati sui ceppi batterici di produzione, le specifiche per le materie prime e i coadiuvanti tecnologici, i certificati delle analisi dei diversi lotti di miscela 2’-FL/DFL, il test di retromutazione batterica con miscela 2’-FL/DFL, il test del micronucleo in vitro con cellule di mammifero con miscela 2’-FL/DFL, lo studio di tossicità orale di 90 giorni nel ratto neonatale con miscela 2’-FL/DFL e la tabella riassuntiva delle osservazioni statisticamente significative nello studio di tossicità di 90 giorni servissero da base per stabilire la sicurezza del nuovo alimento. Si ritiene pertanto che le conclusioni sulla sicurezza della miscela 2’-FL/DFL non avrebbero potuto essere raggiunte senza i dati contenuti nelle relazioni di tali studi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Dopo aver ricevuto le osservazioni dell’Autorità, la Commissione ha chiesto al richiedente di chiarire ulteriormente la giustificazione fornita riguardo alle relazioni RMN analitiche protette da proprietà industriale sul confronto della struttura del 2’-fucosillattosio e del difucosillattosio ottenuti dalla fermentazione batterica con quella del 2’-fucosillattosio e del difucosillattosio naturalmente presenti nel latte umano, ai dati di caratterizzazione dettagliati sui ceppi batterici di produzione, alle specifiche per le materie prime e i coadiuvanti tecnologici, ai certificati delle analisi dei diversi lotti di miscela 2’-FL/DFL, al test di retromutazione batterica con miscela 2’-FL/DFL, al test del micronucleo in vitro con cellule di mammifero con miscela 2’-FL/DFL, allo studio di tossicità orale di 90 giorni nel ratto neonatale con miscela 2’-FL/DFL e alla tabella riassuntiva delle osservazioni statisticamente significative nello studio di tossicità di 90 giorni, nonché di chiarire la sua rivendicazione di un diritto esclusivo di riferimento a tali relazioni e studi, come previsto all’articolo 26, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) 2015/2283.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il richiedente ha dichiarato che, al momento della presentazione della domanda, deteneva diritti di proprietà industriale e diritti esclusivi di riferimento agli studi in forza del diritto nazionale e che pertanto i terzi non potevano accedere legalmente a detti studi né utilizzarli.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La Commissione ha valutato tutte le informazioni fornite dal richiedente e ritenuto che quest’ultimo abbia sufficientemente dimostrato la conformità ai requisiti di cui all’articolo 26, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2015/2283. Pertanto i dati degli studi contenuti nel fascicolo del richiedente che sono serviti all’Autorità come base per stabilire la sicurezza del nuovo alimento e per trarre le proprie conclusioni sulla sicurezza della miscela 2’-FL/DFL, senza i quali il nuovo alimento non avrebbe potuto essere valutato dall’Autorità, non dovrebbero essere utilizzati da quest’ultima a vantaggio di un richiedente successivo per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento. È pertanto opportuno limitare al richiedente, per il suddetto periodo, l’immissione sul mercato dell’Unione della miscela 2’-FL/DFL.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Il fatto di limitare l’autorizzazione della miscela 2’-FL/DFL e del riferimento agli studi contenuti nel fascicolo del richiedente all’uso esclusivo di quest’ultimo non impedisce tuttavia ad altri richiedenti di presentare una domanda di autorizzazione all’immissione sul mercato dello stesso nuovo alimento, purché la domanda si fondi su informazioni ottenute legalmente a sostegno di tale autorizzazione a norma del regolamento (UE) 2015/2283.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>L’uso della miscela 2’-FL/DFL dovrebbe essere autorizzato fatto salvo il regolamento (UE) n. 609/2013 che stabilisce le prescrizioni relative agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>L’uso della miscela 2’-FL/DFL dovrebbe essere inoltre autorizzato fatta salva la direttiva 2002/46/CE che stabilisce i requisiti relativi agli integratori alimentari.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>L’uso della miscela 2’-FL/DFL dovrebbe essere autorizzato fatto salvo il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>24</span>)</a>, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che stabilisce requisiti per i prodotti agricoli, in particolare per il latte e i prodotti lattiero-caseari.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
1. La miscela 2’-FL/DFL, come specificato nell’allegato del presente regolamento, è inserita nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti autorizzati istituito dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470.
2. Per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, solo il richiedente iniziale:
<table><col/><tbody><tr><td><p>Società: Glycom A/S</p></td></tr><tr><td><p>Indirizzo: Kogle Allé 4, DK-2970 Hørsholm, Danimarca</p></td></tr></tbody></table>
è autorizzato a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo alimento di cui al paragrafo 1, salvo nel caso in cui un richiedente successivo ottenga l’autorizzazione per il nuovo alimento senza riferimento ai dati protetti a norma dell’articolo 2 del presente regolamento o con il consenso di Glycom A/S.
3. La voce figurante nell’elenco dell’Unione di cui al paragrafo 1 comprende le condizioni d’uso e i requisiti in materia di etichettatura indicati nell’allegato del presente regolamento.
4. L’autorizzazione di cui al presente articolo lascia impregiudicate le disposizioni del regolamento (UE) n. 609/2013, della direttiva 2002/46/CE e del regolamento (UE) n. 1308/2013.
Articolo 2
Gli studi e le relazioni contenuti nel fascicolo di domanda in base ai quali l’Autorità ha valutato la miscela 2’-FL/DFL, che secondo il richiedente rispettano i requisiti stabiliti all’articolo 26, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2015/2283, non possono essere utilizzati senza il consenso di Glycom A/S a vantaggio di un richiedente successivo per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente regolamento.
Articolo 3
L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.
Articolo 4
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 26 novembre 2019
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
( 1 ) GU L 327 dell’11.12.2015, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione, del 20 dicembre 2017, che istituisce l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti a norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai nuovi alimenti ( GU L 351 del 30.12.2017, pag. 72 ).
( 3 ) Regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso e che abroga la direttiva 92/52/CEE del Consiglio, le direttive 96/8/CE, 1999/21/CE, 2006/125/CE e 2006/141/CE della Commissione, la direttiva 2009/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 41/2009 e (CE) n. 953/2009 della Commissione ( GU L 181 del 29.6.2013, pag. 35 ).
( 4 ) Direttiva 2002/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 giugno 2002, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli integratori alimentari ( GU L 183 del 12.7.2002, pag. 51 ).
( 5 ) Glycom 2018 (non pubblicato).
( 6 ) Glycom 2018 (non pubblicato).
( 7 ) Glycom/DSMZ 2018 (non pubblicato).
( 8 ) Glycom 2018 (non pubblicato).
( 9 ) Glycom 2018 (non pubblicato).
( 10 ) Glycom 2018 (non pubblicato).
( 11 ) Glycom 2018 (non pubblicato).
( 12 ) Glycom 2018 (non pubblicato).
( 13 ) Glycom 2018 (non pubblicato).
( 14 ) Flaxmer 2018 (non pubblicato) e Philips K. R., N. Baldwin, B. Lynch, J. Flaxmer, A. Šoltésová, M. H. Mikš, C. H. Röhrig. 2018. Safety evaluation of the human-identical milk oligosaccharides 2’-fucosyllactose and difucosyllactose [Valutazione della sicurezza degli oligosaccaridi del latte identici a quelli umani 2’-fucosillattosio e difucosillattosio]. Food and Chemical Toxicology, 120, pagg. 552-565.
( 15 ) Šoltésová, 2017 (non pubblicato) e Philips et al. 2018. Food and Chemical Toxicology, 120, pagg. 552-565.
( 16 ) Gilby 2017 (non pubblicato) e Philips et al. 2018. Food and Chemical Toxicology, 120, pagg. 552-565.
( 17 ) Flaxmer 2017 (non pubblicato) e Philips et al. 2018. Food and Chemical Toxicology, 120, pagg. 552-565.
( 18 ) Flaxmer 2018 (non pubblicato) e Philips et al. 2018. Food and Chemical Toxicology, 120, pagg. 552-565.
( 19 ) Verspeek-Rip 2015 (non pubblicato).
( 20 ) Verbaan 2015a (non pubblicato).
( 21 ) Verbaan 2015b (non pubblicato).
( 22 ) Penard 2015 (non pubblicato).
( 23 ) EFSA Journal 2019;17(6):5717.
( 24 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 .
ALLEGATO
L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è così modificato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nella tabella 1 (Nuovi alimenti autorizzati), è inserita, in ordine alfabetico, la seguente voce:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Nuovo alimento autorizzato</span></p></td><td><p><span>Condizioni alle quali il nuovo alimento può essere utilizzato</span></p></td><td><p><span>Requisiti specifici aggiuntivi in materia di etichettatura</span></p></td><td><p><span>Altri requisiti</span></p></td><td><p><span>Tutela dei dati</span></p></td></tr><tr><td><p>«<span>Miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio (</span>’<span>2’</span><span>-FL/DFL</span>’<span>)</span></p><p><span>(fonte microbica)</span></p></td><td><p><span>Categoria dell’alimento specificato</span></p></td><td><p><span>Livelli massimi</span></p></td><td><p>La denominazione del nuovo alimento figurante sull’etichetta dei prodotti alimentari che lo contengono è “miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio”.</p><p>Le etichette degli integratori alimentari contenenti la miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio recano l’indicazione di non utilizzare gli integratori alimentari nel caso in cui si consumino nello stesso giorno latte materno o altri alimenti contenenti 2’-fucosillattosio e/o difucosillattosio aggiunti.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Autorizzato il 19.12.2019. Questa iscrizione si basa su prove e dati scientifici protetti da proprietà industriale in conformità all’articolo 26 del regolamento (UE) 2015/2283.</p><p>Richiedente: Glycom A/S, Kogle Allé 4, DK-2970 Hørsholm, Danimarca. Durante il periodo di tutela dei dati solo la società Glycom A/S è autorizzata a immettere sul mercato dell’Unione il nuovo alimento miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio, salvo nel caso in cui un richiedente successivo ottenga l’autorizzazione per il nuovo alimento senza riferimento alle prove o ai dati scientifici protetti da proprietà industriale in conformità all’articolo 26 del regolamento (UE) 2015/2283 o con il consenso di Glycom A/S.</p><p>Data finale della tutela dei dati: 19.12.2024.»;</p></td></tr><tr><td><p>Prodotti lattiero-caseari non aromatizzati pastorizzati e non aromatizzati sterilizzati (compreso il trattamento UHT)</p></td><td><p>2,0 g/l</p></td></tr><tr><td><p>Prodotti non aromatizzati fermentati, a base di latte</p></td><td><p>2,0 g/l (per le bevande)</p><p>20 g/kg (per i prodotti diversi dalle bevande)</p></td></tr><tr><td><p>Prodotti aromatizzati fermentati, a base di latte, compresi i prodotti trattati termicamente</p></td><td><p>2,0 g/l (per le bevande)</p><p>20 g/kg (per i prodotti diversi dalle bevande)</p></td></tr><tr><td><p>Bevande (bevande aromatizzate)</p></td><td><p>2,0 g/l</p></td></tr><tr><td><p>Barrette ai cereali</p></td><td><p>20 g/kg</p></td></tr><tr><td><p>Formule per lattanti quali definite nel regolamento (UE) n. 609/2013</p></td><td><p>1,6 g/l nel prodotto finale pronto per il consumo, commercializzato come tale o ricostituito secondo le istruzioni del produttore</p></td></tr><tr><td><p>Formule di proseguimento quali definite nel regolamento (UE) n. 609/2013</p></td><td><p>1,2 g/l nel prodotto finale pronto per il consumo, commercializzato come tale o ricostituito secondo le istruzioni del produttore</p></td></tr><tr><td><p>Alimenti a base di cereali e altri alimenti per la prima infanzia destinati ai lattanti e ai bambini quali definiti nel regolamento (UE) n. 609/2013</p></td><td><p>1,2 g/l (per le bevande) nel prodotto finale pronto per il consumo, commercializzato come tale o ricostituito secondo le istruzioni del produttore</p><p>10 g/kg per i prodotti diversi dalle bevande</p></td></tr><tr><td><p>Sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso quali definiti nel regolamento (UE) n. 609/2013</p></td><td><p>4,0 g/l (per le bevande)</p><p>40 g/kg (per i prodotti diversi dalle bevande)</p></td></tr><tr><td><p>Alimenti a fini medici speciali quali definiti nel regolamento (UE) n. 609/2013</p></td><td><p>Secondo le particolari esigenze nutrizionali delle persone cui sono destinati i prodotti</p></td></tr><tr><td><p>Integratori alimentari quali definiti nella direttiva 2002/46/CE destinati alla popolazione in generale, esclusi i lattanti</p></td><td><p>4,0 g/giorno</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nella tabella 2 (Specifiche), è inserita, in ordine alfabetico, la seguente voce:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Nuovo alimento autorizzato</span></p></td><td><p><span>Specifiche</span></p></td></tr><tr><td><p>«<span>Miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio (</span>’<span>2’</span><span>-FL/DFL</span>’<span>)</span></p><p><span>(fonte microbica)</span></p></td><td><p><span>Descrizione/definizione</span></p><p>La miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio è una polvere amorfa purificata di colore bianco-biancastro ottenuta mediante un procedimento microbico. Dopo la purificazione, la miscela 2’-fucosillattosio/difucosillattosio è isolata mediante essiccazione a spruzzo.</p><p><span><span>Fonte:</span></span> ceppo geneticamente modificato del ceppo di<span>Escherichia coli</span> K-12 DH1.</p><p><span>Caratteristiche/composizione</span></p><p>Aspetto: polvere o agglomerati di colore bianco-biancastro</p><p>Somma di 2’-fucosillattosio, difucosillattosio, lattosio e fucosio (% di sostanza secca): ≥ 92,0 % (p/p)</p><p>Somma di 2’-fucosillattosio e difucosillattosio (% di sostanza secca): ≥ 85,0 % (p/p)</p><p>2’-fucosillattosio (% di sostanza secca): ≥ 75,0 % (p/p)</p><p>Difucosillattosio (% di sostanza secca): ≥ 5,0 % (p/p)</p><p>D-lattosio: ≤ 10,0 % (p/p)</p><p>L-fucosio: ≤ 1,0 % (p/p)</p><p>2’-fucosil-D-lattulosio: ≤ 2,0 % (p/p)</p><p>Somma di altri carboidrati *: ≤ 6,0 % (p/p)</p><p>Umidità: ≤ 6,0 % (p/p)</p><p>Ceneri, solfatate: ≤ 0,8 % (p/p)</p><p>pH (20 °C, soluzione al 5 %): 4,0 - 6,0</p><p>Proteine residue: ≤ 0,01 % (p/p)</p><p><span>Criteri microbiologici</span></p><p>Conteggio in piastra totale dei batteri aerobi mesofili: ≤ 1000 CFU/g</p><p><span>Enterobatteriacee</span>: ≤ 10 CFU/g</p><p><span>Salmonella</span> sp.: negativo/25 g</p><p>Lieviti: ≤ 100 CFU/g</p><p>Muffe: ≤ 100 CFU/g</p><p>Endotossine residue: ≤ 10 EU/mg</p><p>CFU: unità formanti colonie; EU: unità di endotossina</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<note>
( *1 ) 3’-fucosillatosio, 2’-fucosilgalattosio, glucosio, galattosio, mannitolo, sorbitolo, galactitolo, triesoso, allolattosio e altri carboidrati strutturalmente affini.»
</note> | ITA | 32019R1979 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>26.4.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 106/17</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2018/641 DEL CONSIGLIO
del 17 aprile 2018
relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di comitato di associazione UE-Algeria riguardo alla modifica delle condizioni di applicazione delle preferenze tariffarie per i prodotti agricoli e i prodotti agricoli trasformati di cui all'articolo 14 dell'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 207, paragrafo 4, primo comma, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra<a> (<span>1</span>)</a> («accordo di associazione»), è stato firmato il 22 aprile 2002 ed è entrato in vigore il 1<span>o</span> settembre 2005.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A seguito delle difficoltà incontrate dalla Repubblica algerina democratica e popolare («Algeria») all'atto dell'applicazione della soppressione dei dazi doganali per i prodotti agricoli e i prodotti agricoli trasformati, l'Unione e l'Algeria hanno trovato un compromesso sulle modifiche accettabili relative ai diritti di base, ai quantitativi e al calendario per la soppressione dei dazi inizialmente previsti, nel rispetto delle condizioni di cui ai protocolli nn. 2 e 5 dell'accordo di associazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'articolo 16 dell'accordo di associazione prevede, a talune condizioni, un'eventuale modifica unilaterale delle disposizioni tariffarie convenute. Tuttavia, la parte che procede alla modifica deve acconsentire a garantire benefici analoghi per quanto riguarda le importazioni dell'altra parte. L'articolo 16, paragrafo 2, dell'accordo di associazione prevede che il comitato di associazione UE-Algeria («comitato di associazione») si riunisca per tenere conto degli interessi di tale altra parte. A norma dell'articolo 97 dell'accordo di associazione, il comitato di associazione dispone di potere decisionale per quanto riguarda la gestione dell'accordo stesso. È opportuno che il comitato di associazione si pronunci sulle modifiche previste.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell'Unione in sede di comitato di associazione, poiché la decisione del comitato di associazione vincolerà l'Unione a norma dell'articolo 97 dell'accordo di associazione e sarà tale da incidere in modo determinante sul contenuto del diritto dell'Unione, in particolare sui protocolli nn. 2 e 5 dell'accordo di associazione,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell'Unione in sede di comitato di associazione UE-Algeriariguardo alla modifica delle condizioni di applicazione delle preferenze tariffarie per i prodotti agricoli e i prodotti agricoli trasformati di cui all'articolo 14 dell'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra, si basa sul progetto di decisione del comitato di associazione accluso alla presente decisione.
Articolo 2
La decisione del comitato di associazione è pubblicata, dopo l'adozione, nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a Lussemburgo, il 17 aprile 2018
Per il Consiglio
La presidente
E. ZAHARIEVA
( 1 ) GU L 265 del 10.10.2005, pag. 2 .
PROGETTO
DECISIONE …/… DEL COMITATO DI ASSOCIAZIONE UE-ALGERIA
del …
riguardo alla modifica delle condizioni di applicazione delle preferenze tariffarie per i prodotti agricoli e i prodotti agricoli trasformati di cui all'articolo 14 dell'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra
IL COMITATO DI ASSOCIAZIONE UE-ALGERIA,
visto l'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra ( 1 ) ,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A seguito delle difficoltà incontrate dalla Repubblica algerina democratica e popolare («Algeria») all'atto dell'applicazione della soppressione dei dazi doganali per i prodotti agricoli e i prodotti agricoli trasformati, in conformità delle condizioni di cui ai protocolli nn. 2 e 5 dell'accordo euro-mediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra («accordo di associazione»), un gruppo di esperti della Commissione europea e dell'Algeria si è riunito per sei volte tra il settembre 2010 e il luglio 2011.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le consultazioni hanno permesso di trovare un compromesso sulle modifiche accettabili relative ai diritti di base, ai quantitativi e al calendario per la soppressione dei dazi inizialmente previsti, nel rispetto delle condizioni di cui ai protocolli nn. 2 e 5 dell'accordo di associazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'articolo 16 dell'accordo di associazione prevede, a talune condizioni, un'eventuale modifica unilaterale delle disposizioni tariffarie convenute. Tuttavia, la parte che procede alla modifica deve acconsentire a garantire benefici analoghi per quanto riguarda le importazioni dell'altra parte. L'articolo 16, paragrafo 2, dell'accordo di associazione prevede che il comitato di associazione UE-Algeria («comitato di associazione») si riunisca per tenere conto degli interessi di tale parte.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'articolo 97 dell'accordo di associazione prevede che il comitato di associazione UE-Algeria disponga di un potere decisionale per quanto riguarda la gestione dell'accordo stesso. È pertanto necessario che il comitato di associazione adotti una decisione in merito alle modifiche previste,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
I tassi e la durata che sono stati convenuti nel corso delle consultazioni bilaterali e figurano all'allegato della presente decisione modificano le condizioni tariffarie inizialmente previste per i rispettivi prodotti agricoli e prodotti agricoli trasformati di cui ai protocolli nn. 2 e 5 dell'accordo di associazione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a …, il
Per il comitato di associazione UE-Algeria
Il presidente
( 1 ) GU UE L 265 del 10.10.2005, pag. 2 .
ALLEGATO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>A seguito di una domanda ufficiale di revisione del calendario di soppressione dei dazi doganali per i prodotti agricoli e i prodotti agricoli trasformati presentata dalla Repubblica algerina democratica e popolare («Algeria») in sede di 5<span>a</span> sessione del consiglio di associazione, tenutasi il 15 giugno 2010, e al termine di sei riunioni di consultazione, l'11 luglio 2011 le parti hanno convenuto nuove disposizioni che modificano le disposizioni tariffarie previste dai protocolli nn. 2 e 5 dell'accordo euromediterraneo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica algerina democratica e popolare, dall'altra («accordo di associazione»), sulla base di un elenco di 36 sottovoci tariffarie (34 sottovoci di prodotti agricoli e due sottovoci di prodotti agricoli trasformati).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>L'articolo 16 dell'accordo di associazione prevede che la parte che modifica il regime stabilito in tale accordo debba compensare l'altra parte con modalità aventi un effetto equivalente.</p><p>Il memorandum algerino del giugno 2010 prevedeva la soppressione di tariffarie preferenziali per l'Unione per 34 sottovoci tariffarie di prodotti agricoli e due sottovoci di prodotti agricoli trasformati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Dopo sei riunioni (tenutesi tra il settembre 2010 e il luglio 2011) al termine delle quali è stato concluso un accordo in forma di verbale in data 11 luglio 2011, le due parti hanno concordato la soppressione, nel protocollo n. 2 dell'accordo di associazione, di 25 sottovoci preferenziali relative a prodotti agricoli e, nel protocollo n. 5 dell'accordo di asociazione, di due sottovoci relative a prodotti agricoli trasformati in relazione alle esportazioni dall'Unione verso l'Algeria, e la compensazione per l'Unione avente un effetto equivalente in termini di perdita di dazi doganali per gli operatori dell'Unione mediante l'aumento di due sottovoci tariffarie agricole preferenziali: gli animali vivi della specie bovina, riproduttori di razza pura, e il frumento tenero diverso da quello da semina.</p><p>Le modifiche sono illustrate in dettaglio nel presente allegato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Il resto dei prodotti di cui all'articolo 14, paragrafo 2, dell'accordo di associazione resta soggetto all'applicazione delle preferenze tariffarie iniziali previste dai protocolli nn. 2 e 5 di tale accordo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>Le modifiche delle disposizioni tariffarie di cui ai protocolli nn. 2 e 5 dell'accordo di associazione sono state applicate unilateralmente dall'Algeria a decorrere dal 1<span>o</span> gennaio 2011 e sono state successivamente riviste a seguito di consultazioni tra le parti. Le disposizioni seguenti sono applicate dall'Algeria a decorrere dal 1<span>o</span> ottobre 2012.</p><p>I contingenti preferenziali accordati all'Unione nel protocollo n. 2 dell'accordo di associazione relativi ai prodotti agricoli elencati di seguito sono stati abrogati dall'Algeria in data 1<span>o</span> ottobre 2012:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nomenclatura algerina</p></td><td><p>Designazione delle merci</p></td><td><p>Dazi doganali applicati</p><p>(%)</p></td><td><p>Riduzione dei dazi doganali</p><p>(%)</p></td><td><p>Contingenti tariffari preferenziali</p><p>(tonnellate)</p></td><td><p>Codice dell'Unione</p></td></tr><tr><td><p>0105.11.10</p></td><td><p>Pulcini di un giorno «da carne»</p></td><td><p>5</p></td><td><p>100</p></td><td><p>20</p></td><td><p>0105.11</p></td></tr><tr><td><p>0105.11.20</p></td><td><p>Pulcini di un giorno «razza ovaiola»</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>0105.11.30</p></td><td><p>Pulcini di un giorno «da riproduzione - carne»</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>0105.11.40</p></td><td><p>Pulcini di un giorno «da riproduzione - razza ovaiola»</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>0713.10.90</p></td><td><p>Piselli</p></td><td><p>5</p></td><td><p>100</p></td><td><p>3 000</p></td><td><p>0713.10.90</p></td></tr><tr><td><p>0713.20.90</p></td><td><p>Ceci</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0713.20.00</p></td></tr><tr><td><p>0713.31.90</p></td><td><p>Fagioli delle specie mungo hepper radiata</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0713.31.00</p></td></tr><tr><td><p>0713.32.90</p></td><td><p>Fagioli Adzuki</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0713.32.00</p></td></tr><tr><td><p>0713.33.90</p></td><td><p>Fagioli comuni</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0713.33.90</p></td></tr><tr><td><p>0713.39.90</p></td><td><p>Altri fagioli</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0713.39.00</p></td></tr><tr><td><p>0713.40.90</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0713.40.00</p></td></tr><tr><td><p>0713.50.90</p></td><td><p>Fave</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0713.50.00</p></td></tr><tr><td><p>0713.90.90</p></td><td><p>Altri legumi da granella</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0713.90.00</p></td></tr><tr><td><p>0805.10.00</p></td><td><p>Arance</p></td><td><p>30</p></td><td><p>20</p></td><td><p>100</p></td><td><p>0805.10</p></td></tr><tr><td><p>0805.20.00</p></td><td><p>Mandarini (compresi i tangerini e i satsuma); clementine, wilkings e simili ibridi di agrumi</p></td><td><p>30</p></td><td><p>0805.20</p></td></tr><tr><td><p>0805.40.00</p></td><td><p>Pompelmi e pomeli</p></td><td><p>30</p></td><td><p>0805.40</p></td></tr><tr><td><p>0805.50.00</p></td><td><p>Limoni (<span>Citrus limon</span>,<span>Citrus limonum</span>) e limette (<span>Citrus aurantifolia</span>,<span>Citrus latifolia</span>)</p></td><td><p>30</p></td><td><p>0805.50</p></td></tr><tr><td><p>0805.90.00</p></td><td><p>Altri agrumi</p></td><td><p>30</p></td><td><p>0805.90</p></td></tr><tr><td><p>1105.20.00</p></td><td><p>Fiocchi, granuli e agglomerati in forma di pellets, di patate</p></td><td><p>30</p></td><td><p>20</p></td><td><p>100</p></td><td><p>1105.20.00</p></td></tr><tr><td><p>1107.10.00</p></td><td><p>Malto non torrefatto</p></td><td><p>30</p></td><td><p>100</p></td><td><p>1 500</p></td><td><p>1107.10</p></td></tr><tr><td><p>1108.12.00</p></td><td><p>Amido di granturco</p></td><td><p>30</p></td><td><p>20</p></td><td><p>1 000</p></td><td><p>1108.12</p></td></tr><tr><td><p>2005.40.00</p></td><td><p>Piselli (<span>Pisum sativum</span>) preparati o conservati, ma non nell'aceto o nell'acido acetico, non congelati, diversi dai prodotti della voce 20 06 .</p></td><td><p>30</p></td><td><p>100</p></td><td><p>200</p></td><td><p>2005.40</p></td></tr><tr><td><p>2005.60.00</p></td><td><p>Asparagi</p></td><td><p>30</p></td><td><p>100</p></td><td><p>500</p></td><td><p>2005.60</p></td></tr><tr><td><p>2005.90.00</p></td><td><p>Altri ortaggi e miscugli di ortaggi</p></td><td><p>30</p></td><td><p>20</p></td><td><p>200</p></td><td><p>2005.99</p></td></tr><tr><td><p>2007.99.00</p></td><td><p>Preparazioni non omogeneizzate escluse quelle di agrumi</p></td><td><p>30</p></td><td><p>20</p></td><td><p>200</p></td><td><p>2007.99</p></td></tr></tbody></table><p>I contingenti preferenziali accordati all'Unione nel protocollo 5, allegato 2, dell'accordo di associazione relativi ai prodotti agricoli trasformati elencati di seguito sono stati abrogati dall'Algeria in data 1<span>o</span> ottobre 2012:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Voce tariffaria (codice DZ)</p></td><td><p>Designazione delle merci</p></td><td><p>Dazi doganali applicati</p><p>(%)</p></td><td><p>Riduzione dei dazi doganali</p><p>(%)</p></td><td><p>Contingenti tariffari preferenziali</p><p>(tonnellate)</p></td><td><p>Codice dell'Unione</p></td></tr><tr><td><p>2105.00.00</p></td><td><p>Gelati</p></td><td><p>30</p></td><td><p>20</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>3505.10.00</p></td><td><p>Destrina e altri amidi e fecole modificati</p></td><td><p>15</p></td><td><p>100</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table><p>I contingenti preferenziali accordati all'Unione nel protocollo 2 dell'accordo di associazione relativi ai prodotti agricoli elencati di seguito sono sostituiti dall'Algeria in data 1<span>o</span> ottobre 2012 mediante le disposizioni seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nomenclatura algerina</p></td><td><p>Designazione delle merci</p></td><td><p>Dazi doganali applicati</p><p>(%)</p></td><td><p>Riduzione dei dazi doganali</p><p>(%)</p></td><td><p>Contingenti tariffari preferenziali</p><p>(tonnellate)</p></td><td><p>Codice dell'Unione</p></td></tr><tr><td><p>0102.10.00</p></td><td><p>Animali vivi della specie bovina, riproduttori di razza pura</p></td><td><p>5</p></td><td><p>100</p></td><td><p>4 950</p></td><td><p>0102.10.00</p></td></tr><tr><td><p>1001.90.90</p></td><td><p>Altro, escluso il frumento (grano) duro non da semina</p></td><td><p>5</p></td><td><p>100</p></td><td><p>403 000</p></td><td><p>1001.90.99</p></td></tr></tbody></table><p>I contingenti preferenziali accordati all'Unione nel protocollo 2 dell'accordo di associazione relativi ai prodotti agricoli elencati di seguito sono stati reintrodotti integralmente dall'Algeria in data 1<span>o</span> ottobre 2012:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nomenclatura algerina</p></td><td><p>Designazione delle merci</p></td><td><p>Dazi doganali applicati</p><p>(%)</p></td><td><p>Riduzione dei dazi doganali</p><p>(%)</p></td><td><p>Contingenti tariffari preferenziali</p><p>(tonnellate)</p></td><td><p>Codice dell'Unione</p></td></tr><tr><td><p>0102.90.10</p></td><td><p>Vacche da latte</p></td><td><p>5</p></td><td><p>100</p></td><td><p>5 000</p></td><td><p>0102.90</p></td></tr><tr><td><p>0102.90.20</p></td><td><p>Giovenche gravide e vitelle</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>0102.90.90</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p>30</p></td></tr><tr><td><p>0406.90.10</p></td><td><p>Altri formaggi a pasta molle non cotta o pressata, semicotta o cotta</p></td><td><p>30</p></td><td><p>100</p></td><td><p>800</p></td><td><p>0406.90</p><p>(salvo 90.01 )</p></td></tr><tr><td><p>0406.90.90</p></td><td><p>Altri formaggi (di tipo italiano e gouda)</p></td><td><p>30</p></td></tr><tr><td><p>10.03.00.90</p></td><td><p>Orzo, escluso quello da semina</p></td><td><p>15</p></td><td><p>50</p></td><td><p>200 000</p></td><td><p>1003.00.90</p></td></tr><tr><td><p>1517.10.00</p></td><td><p>Margarina, esclusa la margarina liquida</p></td><td><p>30</p></td><td><p>100</p></td><td><p>2 000</p></td><td><p>1517.10</p></td></tr><tr><td><p>1517.90.00</p></td><td><p>Altre</p></td><td><p>30</p></td><td><p>1517.90</p></td></tr><tr><td><p>1701.99.00</p></td><td><p>Zuccheri di canna o di barbabietola e saccarosio chimicamente puri, esclusi quelli greggi, senza aggiunta di aromatizzanti o di coloranti</p></td><td><p>30</p></td><td><p>100</p></td><td><p>150 000</p></td><td><p>1701.99</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> | ITA | 32018D0641 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.7.2014   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 247/83</p></td></tr></tbody></table>
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
dell’8 luglio 2014
sul programma nazionale di riforma 2014 di Malta e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2014 di Malta
2014/C 247/16
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche ( 1 ) , in particolare l’articolo 5, paragrafo 2,
visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici ( 2 ) , in particolare l’articolo 6, paragrafo 1,
vista la raccomandazione della Commissione europea,
viste le risoluzioni del Parlamento europeo,
viste le conclusioni del Consiglio europeo,
visto il parere del comitato per l’occupazione,
visto il parere del comitato economico e finanziario,
visto il parere del comitato per la protezione sociale,
visto il parere del comitato di politica economica,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per la crescita e l’occupazione basata su un maggiore coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita sostenibile e di competitività dell’Europa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 13 luglio 2010 il Consiglio ha adottato, sulla base delle proposte della Commissione, una raccomandazione sugli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione (2010-2014) e, il 21 ottobre 2010, una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione<a> (<span>3</span>)</a>, che insieme formano gli «orientamenti integrati». Gli Stati membri sono stati invitati a tener conto degli orientamenti integrati nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 29 giugno 2012 i capi di Stato o di governo degli Stati membri hanno convenuto un patto per la crescita e l’occupazione che offre un quadro coerente per l’adozione di misure a livello nazionale, dell’UE e della zona euro con il ricorso a tutti gli strumenti, leve e politiche possibili. Essi hanno stabilito le misure da adottare a livello degli Stati membri, in particolare affermando l’impegno pieno verso il conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 e l’attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 9 luglio 2013 il Consiglio ha adottato una raccomandazione<a> (<span>4</span>)</a> sul programma nazionale di riforma 2013 di Malta e ha formulato il suo parere sul programma di stabilità aggiornato di Malta 2012-2016. Il 15 novembre 2013, in linea con il regolamento (UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>5</span>)</a>, la Commissione ha presentato il suo parere sul documento programmatico di bilancio 2014 di Malta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il 13 novembre 2013 la Commissione ha adottato l’analisi annuale della crescita, segnando l’inizio del semestre europeo di coordinamento delle politiche economiche 2014. Il 13 novembre 2013 la Commissione ha altresì adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui Malta è stata annoverata tra gli Stati membri che avrebbero fatto oggetto di esame approfondito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il 20 dicembre 2013 il Consiglio europeo ha approvato le priorità per garantire la stabilità finanziaria, il risanamento di bilancio e le azioni a favore della crescita. Esso ha sottolineato la necessità di portare avanti un risanamento di bilancio differenziato e favorevole alla crescita, di ripristinare normali condizioni per l’erogazione di prestiti all’economia, di promuovere la crescita e la competitività, di contrastare la disoccupazione e le conseguenze sociali della crisi e di modernizzare la pubblica amministrazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il 5 marzo 2014 la Commissione ha pubblicato i risultati dell’esame approfondito per Malta a norma dell’articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011. L’analisi ha portato la Commissione a concludere che Malta non presenta più squilibri macroeconomici intesi ai sensi della procedura per gli squilibri macroeconomici. Sebbene l’indebitamento rimanga elevato, i rischi per la sostenibilità del debito pubblico e privato e per la stabilità del settore finanziario sembrano contenuti, anche se vanno monitorati costantemente. In particolare gli indicatori di stabilità finanziaria rimangono stabili. Alla luce della natura strutturale dei rischi nel settore, è fondamentale proseguire con le attuali pratiche in materia di vigilanza prudente e di assunzione di rischi. Il mercato degli immobili residenziali si è stabilizzato, pertanto anche i rischi derivanti da un’eccessiva esposizione al settore immobiliare sono limitati. Il debito privato è in diminuzione, la riduzione dell’indebitamento delle imprese procede regolarmente e le pressioni sul mercato del credito sono limitate.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 16 aprile 2014 Malta ha presentato il suo programma nazionale di riforma 2014, aggiornato l’8 maggio 2014, e il 30 aprile 2014 il suo programma di stabilità 2014. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La strategia di bilancio delineata dal programma di stabilità 2014 mira a correggere il disavanzo eccessivo in modo duraturo nel 2014 e a progredire gradualmente verso l’obiettivo a medio termine consistente in una posizione di bilancio strutturalmente in pareggio, con obiettivi quindi più rigorosi di quanto richiesto dal patto di stabilità e crescita, anche se la realizzazione dell’obiettivo a medio termine non è prevista nell’arco del periodo coperto dal programma. Nel 2014 il previsto aggiustamento strutturale (ricalcolato) è di poco inferiore allo sforzo raccomandato. Una volta corretto il disavanzo eccessivo come programmato, nel 2015 è previsto un lieve discostamento dal percorso di aggiustamento verso l’obiettivo a medio termine. Successivamente i progressi previsti ogni anno verso l’obiettivo a medio termine sono sostanzialmente in linea con l’obbligo di almeno lo 0,5 % del PIL. Il programma di stabilità prevede l’inizio del percorso in discesa del debito pubblico, che nel 2013 era pari al 73 % del PIL, già nel 2014, in linea con il parametro di riferimento per la riduzione del debito. Nel complesso gli obiettivi del programma risultano essenzialmente in linea con quanto prescritto dal patto di stabilità e crescita. Lo scenario macroeconomico su cui si basano le proiezioni di bilancio del programma di stabilità, convalidato da un ente indipendente (l’ufficio nazionale di revisione contabile), risulta plausibile per il 2014 e il 2015 dato che le proiezioni della crescita economica sono lievemente inferiori alle previsioni di primavera 2014 dei servizi della Commissione per questi esercizi.</p><p>I rischi per gli obiettivi di bilancio pendono però verso il negativo dal momento che l’aumento strutturale delle entrate previsto nel periodo di riferimento del programma non è interamente corroborato da misure, mentre sforamenti della spesa pubblica potrebbero richiedere esborsi superiori a quelli previsti in bilancio. Secondo le previsioni della Commissione nel 2014 Malta dovrebbe poter correggere il disavanzo eccessivo in modo duraturo. Al tempo stesso, stando alle previsioni della Commissione, lo sforzo di bilancio nel periodo 2013-2014 è inferiore dell’1,6 % del PIL in termini di variazione (corretta) del saldo strutturale e dell’1,25 % del PIL in termini di entità delle misure considerate necessarie al momento della raccomandazione nell’ambito della procedura per i disavanzi eccessivi. Mentre il raggiungimento del parametro di riferimento per la riduzione del debito non lascia margine nel 2014, i rischi sul fronte del debito pendono verso il positivo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Nel 2015 si rischia uno scostamento significativo dai progressi necessari verso l’obiettivo a medio termine. Sulla scorta della propria valutazione del programma di stabilità e delle previsioni della Commissione, conformemente al regolamento (CE) n. 1466/97, il Consiglio è del parere che, sebbene il disavanzo nominale e il debito pubblico previsti rispettino le raccomandazioni della procedura per i disavanzi eccessivi, Malta dovrà profondere ulteriori sforzi per allineare l’aggiustamento strutturale con quanto raccomandato nel 2014 e garantire dal 2015 un percorso adeguato verso il raggiungimento dell’obiettivo a medio termine.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il carattere non vincolante del quadro di bilancio del paese e l’orizzonte breve della programmazione di bilancio non favoriscono una sana posizione di bilancio. Ci sono ritardi nell’adozione della normativa per assolvere agli obblighi della direttiva 2011/85/UE del Consiglio<a> (<span>6</span>)</a> e il patto di bilancio, che doveva entrare in vigore entro la fine del 2013. Nel quadro del programma di stabilità, il governo ha però approvato di recente una legge sulla responsabilità di bilancio che verrà sottoposta all’approvazione del Parlamento. Il progetto di legge prevede l’introduzione di una norma sul pareggio di bilancio strutturale, una norma sul debito, un quadro di bilancio su tre anni e la graduale istituzione di un consiglio di bilancio che dovrà convalidare le previsioni ufficiali del governo in materia di bilancio e macroeconomia e monitorare ex ante e ex post il rispetto delle regole di bilancio.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>I servizi del paese preposti alle entrate saranno riuniti un unico ente, il che permetterà di razionalizzare i processi di riscossione tributaria e combattere l’evasione fiscale. Per migliorare il rispetto dell’obbligo tributario e favorire il recupero degli importi esigibili, sono stati rivisti gli interessi sui tributi non versati e le sanzioni della normativa IVA. Sono state inoltre introdotte diverse altre misure destinate a consolidare il sistema fiscale. Queste misure vanno nella giusta direzione ma il loro impatto non è ancora percepibile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Malta è tuttora alle prese con una serie di sfide riguardanti la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche e registra scarsi progressi in termini di riforma del sistema pensionistico e sostenibilità della sanità. Se da un lato è stato creato un gruppo per la strategia pensionistica incaricato di valutare tutte le possibilità di riforma delle pensioni, dall’altro le autorità nazionali si sono impegnate a non aumentare l’età pensionabile ufficiale oltre quanto stabilito dalla riforma delle pensioni del 2006. Malta prevede di porvi rimedio con misure rivolte al mercato del lavoro, in particolare con la strategia per l’invecchiamento attivo adottata di recente, ma è improbabile che basti. Altro aspetto problematico: la sostenibilità del sistema sanitario, considerato il previsto aumento della spesa sanitaria a fronte dell’invecchiamento della popolazione. Il governo ha appena adottato una strategia nazionale per la sanità, ma non è chiaro in che modo verrà attuata e quali benefici apporterà in termini di efficacia dei costi e sostenibilità. Occorre inoltre rafforzare i servizi sanitari di base.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>A fronte di un tasso di abbandono scolastico ancora molto elevato, sono in corso una serie di misure per ridurlo e l’introduzione di un esteso sistema di monitoraggio. L’acquisizione delle competenze di base rimane però limitata e contribuisce alla scarsa alfabetizzazione e all’abbandono scolastico. Una corretta attuazione della strategia nazionale per l’alfabetizzazione, adottata di recente, dovrebbe contribuire a risolvere il problema. Sono inoltre previste altre misure che permetteranno di rendere l’istruzione e la formazione più rispondenti al mercato del lavoro. Tra queste la riforma del quadro per l’apprendistato, che prevede una strategia di apprendimento permanente, l’introduzione di un sistema di istruzione e formazione professionale orientato al lavoro e uno specifico programma finanziato dal Fondo sociale europeo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Malta ha varato una serie di importanti provvedimenti per aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, in particolare servizi gratuiti di accoglienza per la prima infanzia rivolti alle famiglie in cui i genitori lavorano o seguono studi superiori, che sarà fondamentale attuare in modo effettivo. Le autorità sostengono inoltre la fornitura di servizi di doposcuola e la possibilità di portare i bambini a scuola prima dell’orario di apertura, per poter conciliare meglio famiglia e lavoro. Sono inoltre previsti incentivi fiscali per motivare i genitori a usufruire delle strutture di accoglienza per la prima infanzia già attivate nell’ambito di regimi precedenti. Poco però è stato fatto per introdurre e promuovere formule di lavoro flessibili, come telelavoro e orari flessibili, che faciliterebbero il ricollocamento femminile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Per rendersi più competitiva sulla scena internazionale e evitare l’impatto potenzialmente negativo di un disallineamento tra salari e produttività, Malta deve risolvere le carenze infrastrutturali in materia di energia e trasporti che ne riducono le potenzialità, in particolare a causa dell’elevata fattura energetica. Quest’anno sarà completato l’elettrodotto tra Malta e l’Italia, che permetterà un approvvigionamento più sicuro e probabilmente più diversificato e permetterà di introdurre energie rinnovabili prodotte all’esterno. Il terminal GNL di Delimara e l’allacciamento previsto alla rete europea del gas contribuirà anch’esso al mix energetico, riducendo la dipendenza del paese da un’unica fonte di energia e rendendolo più attrattivo quale centro d’affari. A parte un certo successo riscosso dal fotovoltaico, la produzione interna di energia rinnovabile offre potenzialità ancora da sfruttare.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>L’ulteriore sviluppo del clima imprenditoriale del paese è ostacolato da alcune inefficienze della pubblica amministrazione. Le misure prese nel settore degli appalti pubblici vanno nel senso giusto ma le lungaggini tuttora presenti nelle gare d’appalto producono inefficienze della spesa pubblica. Queste misure non prevedono traguardi ed è quindi difficile valutarne l’efficacia. In assenza di alternative al debito, i costi di finanziamento per le imprese rimangono elevati e ne mettono sotto pressione l’attività economica. Questa propensione delle imprese per il debito può indurne inoltre un indebitamento eccessivo e un’allocazione inefficiente del capitale. Vanno quindi individuate fonti di finanziamento alternative al debito. Il sistema giudiziario maltese continua a presentare le inefficienze individuate nelle raccomandazioni specifiche per paese del 2013. A novembre 2013 la Commissione ha avanzato numerose proposte di riforma della giustizia, che dovrebbero essere in parte realizzate entro la fine del 2014, anche se il governo non ha ancora comunicato un calendario preciso e un ordine di priorità. Resta inoltre da vedere come questi interventi permetteranno di assorbire gli arretrati, specie per quanto riguarda le carenze su indicate.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Malta ha rafforzato la sorveglianza normativa per assicurare la stabilità del settore finanziario. La vigilanza macroprudenziale è stata aggiunta alle funzioni della banca centrale nazionale e viene prestata particolare attenzione alle questioni di stabilità finanziaria, mentre di comitato per la stabilità finanziaria è stato istituito per legge. Sono state introdotte misure soddisfacenti, essenzialmente tramite revisione della norma bancaria 9, per aumentare le riserve per le perdite sui crediti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Nell’ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato un’analisi completa della politica economica di Malta e ha valutato il programma nazionale di riforma e il programma di stabilità. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica di Malta, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell’UE, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell’Unione nel suo insieme, offrendo un contributo a livello dell’UE per le future decisioni nazionali. Le sue raccomandazioni nell’ambito del semestre europeo trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 5.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità e il suo parere<a> (<span>7</span>)</a> trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Nell’ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato inoltre un’analisi della politica economica della zona euro nel suo complesso. Su tale base il Consiglio ha formulato raccomandazioni specifiche rivolte agli Stati membri la cui moneta è l’euro<a> (<span>8</span>)</a>. In quanto paese la cui moneta è l’euro, Malta dovrebbe assicurare anche l’attuazione piena e tempestiva di tali raccomandazioni,</p></td></tr></tbody></table>
RACCOMANDA che Malta adotti provvedimenti nel periodo 2014-2015 al fine di:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>correggere nel 2014 il disavanzo eccessivo in modo duraturo. Nel 2015 rafforzare considerevolmente la strategia di bilancio per garantire l’aggiustamento strutturale richiesto dello 0,6 % del PIL verso il raggiungimento dell’obiettivo a medio termine. Dopo di che perseguire un aggiustamento strutturale almeno dello 0,5 % del PIL l’anno o superiore se le condizioni economiche sono favorevoli o se necessario per garantire il rispetto della norma sul debito, in modo da proseguire la riduzione costante del rapporto debito pubblico/PIL. Condurre in porto l’adozione della legge sulla responsabilità di bilancio in modo da introdurre un quadro pluriennale di bilancio vincolante e basato su regole precise e creare un’autorità indipendente preposta al controllo della normativa di bilancio e all’approvazione delle previsioni macroeconomiche che sottendono la programmazione di bilancio. Continuare a migliorare il rispetto dell’obbligo tributario e a combattere l’evasione fiscale, facendo in modo che proseguano l’applicazione e la valutazione delle misure finora adottate, e assicurare ulteriori interventi volti in particolare a promuovere l’uso dei mezzi di pagamento elettronici.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Per assicurare la sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche, proseguire la riforma pensionistica in corso, ad esempio accelerando l’innalzamento già attuato dell’età pensionabile ufficiale e agganciandola, in un secondo tempo, all’evoluzione della speranza di vita. Attuare una riforma globale della sanità pubblica che garantisca un uso sostenibile e efficiente delle risorse disponibili, soprattutto potenziando i servizi sanitari di base.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Proseguire l’impegno programmatico volto a rendere l’istruzione e la formazione più rispondenti al mercato del lavoro intensificando gli sforzi nel quadro della riforma dell’apprendistato. Migliorare ulteriormente l’acquisizione delle competenze di base e ridurre il tasso di abbandono scolastico, in particolare completando e attuando l’annunciata strategia nazionale per l’alfabetizzazione. Continuare a incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, in particolare di quelle che desiderano ricollocarsi, promuovendo forme di lavoro flessibili.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Diversificare il mix energetico nell’economia, anche aumentando la quota delle energie rinnovabili.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>Continuare gli sforzi volti a migliorare l’efficienza e a ridurre i tempi delle gare d’appalto pubbliche; incentivare forme di finanziamento per le imprese alternative al debito agevolando l’accesso ai mercati del capitale e sviluppando fondi di venture capital; migliorare l’efficienza del sistema giudiziario assicurando un’attuazione tempestiva e efficace della prevista riforma del settore.</p></td></tr></tbody></table>
Fatto a Bruxelles, l’8 luglio 2014
Per il Consiglio
Il presidente
P. C. PADOAN
<note>
( 1 ) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1 .
( 2 ) GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25 .
( 3 ) Mantenuta per il 2014 mediante decisione 2014/322/UE del Consiglio, del 6 maggio 2014, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione per il 2014 ( GU L 165 del 4.6.2014, pag. 49 ).
( 4 ) GU C 217 del 30.7.2013, pag. 59 .
( 5 ) Regolamento (UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi negli Stati membri della zona euro ( GU L 140 del 27.5.2013, pag. 11 ).
( 6 ) Direttiva 2011/85/UE del Consiglio, dell’8 novembre 2011, relativa ai requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri ( GU L 306 del 23.11.2011, pag. 41 ).
( 7 ) A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97.
( 8 ) Cfr. pagina 141 della presente Gazzetta ufficiale.
</note> | ITA | 32014H0729(16) |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.1.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 3/3</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2018/7 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 12 dicembre 2017
relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione a seguito di una domanda presentata dalla Finlandia — EGF/2017/005 FI/Retail
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006 ( 1 ) , in particolare l'articolo 15, paragrafo 4,
visto l'accordo interistituzionale, del 2 dicembre 2013, tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria ( 2 ) , in particolare il punto 13,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) mira a fornire sostegno ai lavoratori collocati in esubero e ai lavoratori autonomi la cui attività sia cessata in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione, a causa del persistere della crisi economica e finanziaria globale oppure a causa di una nuova crisi economica e finanziaria globale, e ad assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il FEG non deve superare un importo annuo massimo di 150 milioni di EUR (a prezzi 2011), come disposto all'articolo 12 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio<a> (<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 12 giugno 2017 la Finlandia ha presentato una domanda di mobilitazione del FEG in relazione agli esuberi in tre imprese operanti nel settore del commercio al dettaglio nelle regioni: Länsi Suomi, Helsinki-Uusimaa, Etelä-Suomi e Pohjois- ja Itä-Suomi in Finlandia. Tale domanda è stata integrata con ulteriori informazioni secondo quanto previsto all'articolo 8, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1309/2013. La domanda è conforme alle condizioni per la determinazione del contributo finanziario a valere sul FEG come stabilito dall'articolo 13 del regolamento (UE) n. 1309/2013.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È pertanto opportuno procedere alla mobilitazione del FEG per erogare un contributo finanziario di 2 499 360 EUR in relazione alla domanda presentata dalla Finlandia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Al fine di ridurre al minimo i tempi di mobilitazione del FEG, è opportuno che la presente decisione si applichi a decorrere dalla data della sua adozione,</p></td></tr></tbody></table>
HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Nel quadro del bilancio generale dell'Unione per l'esercizio 2017, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è mobilitato per erogare l'importo di 2 499 360 EUR in stanziamenti di impegno e di pagamento.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Essa si applica a decorrere dal 12 dicembre 2017.
Fatto a Bruxelles, il 12 dicembre 2017
Per il Parlamento europeo
Il presidente
A. TAJANI
Per il Consiglio
Il presidente
K. SIMSON
<note>
( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 855 .
( 2 ) GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1 .
( 3 ) Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 ( GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884 ).
</note> | ITA | 32018D0007 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.7.2023   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 184/8</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/1507 DELLA COMMISSIONE
del 20 luglio 2023
che stabilisce le specifiche tecniche per i requisiti dei dati e le scadenze per la trasmissione delle relazioni sui metadati e sulla qualità per la tematica «uso delle TIC e commercio elettronico» per l’anno di riferimento 2024 a norma del regolamento (UE) 2019/2152 del Parlamento europeo e del Consiglio
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2019/2152 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo alle statistiche europee sulle imprese, che abroga dieci atti giuridici nel settore delle statistiche sulle imprese ( 1 ) , in particolare l’articolo 7, paragrafo 1, e l’articolo 17, paragrafo 6,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La tematica «uso delle TIC e commercio elettronico» fornisce i dati necessari nell’ambito della bussola per il digitale, il modello per il decennio digitale dell’UE, al fine di monitorare gli obiettivi digitali dell’UE per il 2030, quale l’indicatore dell’intensità digitale, che riflette la trasformazione digitale delle imprese. Fornisce inoltre informazioni pertinenti per diverse altre politiche dell’Unione riguardanti le prestazioni digitali dell’Europa e la priorità della Commissione europea «Un’Europa pronta per l’era digitale».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Per poter valutare la qualità dei dati e garantire che i dati sull’uso delle TIC e sul commercio elettronico siano comparabili e armonizzati, è necessario che le relazioni sui metadati e sulla qualità siano trasmesse prima della diffusione dei dati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato del sistema statistico europeo,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Per la tematica «uso delle TIC e commercio elettronico» di cui all’allegato I del regolamento (UE) 2019/2152, gli Stati membri trasmettono alla Commissione (Eurostat) i dati per l’anno di riferimento 2024 conformemente all’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
1. La relazione annuale sui metadati per la tematica «uso delle TIC e commercio elettronico» per l’anno di riferimento 2024 è trasmessa alla Commissione (Eurostat) entro il 31 maggio 2024.
2. La relazione annuale sulla qualità per la tematica «uso delle TIC e commercio elettronico» per l’anno di riferimento 2024 è trasmessa alla Commissione (Eurostat) entro il 5 novembre 2024.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 20 luglio 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 327 del 17.12.2019, pag. 1 .
ALLEGATO
Specifiche tecniche per i requisiti dei dati per la tematica «uso delle TIC e commercio elettronico»
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Variabili obbligatorie o facoltative</p></td><td><p>Campo di osservazione (filtro)</p></td><td><p>Variabile</p></td></tr><tr><td><p>Variabili obbligatorie</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>Per tutte le imprese:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>attività economica principale dell’impresa nell’anno civile precedente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>numero medio di addetti dipendenti e indipendenti nell’anno civile precedente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>valore totale del fatturato (in termini monetari, IVA esclusa) nell’anno civile precedente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>numero di addetti dipendenti e indipendenti o percentuale rispetto al numero totale di addetti dipendenti e indipendenti che hanno accesso a Internet per motivi professionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>impiego di specialisti in TIC;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>organizzazione nell’anno civile precedente di una formazione di qualsiasi tipo per lo sviluppo delle competenze in TIC destinata a specialisti in TIC alle dipendenze dell’impresa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>organizzazione nell’anno civile precedente di una formazione di qualsiasi tipo per lo sviluppo delle competenze in TIC destinata ad altri addetti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>assunzione o tentativo di assunzione nell’anno civile precedente di specialisti in TIC;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>esecuzione nell’anno civile precedente di funzioni nell’ambito delle TIC (quali manutenzione delle infrastrutture TIC, supporto per software per ufficio, sviluppo o supporto di sistemi/software di gestione aziendale e/o di soluzioni web, sicurezza e protezione dei dati) da parte dei propri dipendenti (compreso il personale della società madre o di società affiliate);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>esecuzione nell’anno civile precedente di funzioni nell’ambito delle TIC (quali manutenzione delle infrastrutture TIC, supporto per software per ufficio, sviluppo o supporto di sistemi/software di gestione aziendale e/o di soluzioni web, sicurezza e protezione dei dati) da parte di fornitori esterni;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>per le imprese con addetti dipendenti e indipendenti che hanno accesso a Internet per motivi professionali:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>utilizzo di qualunque tipo di connessione fissa a Internet;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>disponibilità di accesso remoto (tramite computer o dispositivi portatili come smartphone) al sistema di posta elettronica dell’impresa da parte degli addetti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>disponibilità di accesso remoto (tramite computer o dispositivi portatili come smartphone) ai documenti dell’impresa (quali file, fogli di calcolo, presentazioni, grafici, foto) da parte degli addetti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>disponibilità di accesso remoto (tramite computer o dispositivi portatili come smartphone) alle applicazioni aziendali o al software dell’impresa (quali accesso alla contabilità, alle vendite, agli ordini, al CRM (Customer Relationship Management)], escluse le applicazioni utilizzate per la comunicazione interna, da parte degli addetti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>svolgimento di riunioni a distanza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>realizzazione di vendite via web nell’anno civile precedente di prodotti o servizi tramite siti web o app dell’impresa (anche extranet);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>realizzazione di vendite via web nell’anno civile precedente di prodotti o servizi tramite siti web o app per il commercio elettronico utilizzati da più imprese per commercializzare prodotti o servizi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>realizzazione di vendite di tipo EDI (Electronic Data Interchange) (ricevimento di ordinazioni effettuate tramite messaggi di tipo EDI) di prodotti o servizi nell’anno civile precedente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: autenticazione mediante password forte (ad esempio lunghezza minima, uso di numeri e caratteri speciali, modifica periodica);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: autenticazione mediante metodi biometrici utilizzati per accedere al sistema TIC dell’impresa (ad esempio autenticazione basata su impronte digitali, riconoscimento vocale o facciale);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: autenticazione basata su una combinazione di almeno due meccanismi di autenticazione (ad esempio una combinazione di password definita dall’utente, password monouso (OTP), codice generato mediante token o ricevuto tramite smartphone, metodo biometrico (ad esempio basato su impronte digitali, riconoscimento vocale o facciale)];</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: cifratura di dati, documenti o e-mail;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: backup dei dati in sito separato (compreso il backup su cloud);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: controllo dell’accesso alla rete (gestione dei diritti degli utenti nella rete dell’impresa);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: rete privata virtuale (VPN), che estende la rete privata attraverso una rete pubblica in modo da rendere possibile lo scambio di dati in sicurezza attraverso quest’ultima;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: sistema di monitoraggio della sicurezza delle TIC utilizzato per rilevare attività sospette (quali sistemi di rilevamento o prevenzione delle intrusioni che monitorano il comportamento degli utenti o dei dispositivi e il traffico di rete), esclusi il software antivirus e la soluzione firewall predefinita inclusa nel sistema operativo di personal computer e router;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: conservazione dei file di registro (log files) a scopo di analisi in caso di incidenti relativi alla sicurezza delle TIC;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: valutazione del rischio delle TIC, vale a dire valutazione periodica della probabilità e delle conseguenze di incidenti relativi alla sicurezza delle TIC;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>applicazione delle misure di sicurezza delle TIC ai sistemi TIC dell’impresa: prove di sicurezza delle TIC (quali prove anti-intrusione, verifica del sistema di allarme di sicurezza, riesame delle misure di sicurezza, verifica dei sistemi di backup);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>sensibilizzazione degli addetti in merito ai loro obblighi in relazione alle questioni di sicurezza delle TIC tramite formazione volontaria o informazioni disponibili all’interno dell’impresa (quali le informazioni disponibili sull’intranet);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>sensibilizzazione degli addetti in merito ai loro obblighi in relazione alle questioni di sicurezza delle TIC tramite corsi di formazione obbligatori o la visualizzazione di materiali obbligatori;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>sensibilizzazione degli addetti in merito ai loro obblighi in relazione alle questioni di sicurezza delle TIC mediante un contratto (ad esempio il contratto di lavoro);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>disponibilità di documenti relativi a misure, pratiche o procedure in materia di sicurezza delle TIC, quali i documenti relativi alla sicurezza delle TIC e alla riservatezza dei dati riguardanti la formazione degli addetti nell’uso delle TIC, le misure di sicurezza delle TIC, la valutazione delle misure di sicurezza delle TIC, i piani per l’aggiornamento dei documenti di sicurezza delle TIC;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>incidenti di sicurezza relativi alle TIC verificatisi nell’anno civile precedente con le seguenti conseguenze: indisponibilità di servizi TIC a causa di malfunzionamento dell’hardware o del software;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>incidenti di sicurezza relativi alle TIC verificatisi nell’anno civile precedente con le seguenti conseguenze: indisponibilità di servizi TIC a causa di attacchi dall’esterno, come attacchi mediante ransomware, attacchi «Denial of Service»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>incidenti di sicurezza relativi alle TIC verificatisi nell’anno civile precedente con le seguenti conseguenze: distruzione o corruzione di dati a causa di malfunzionamento dell’hardware o del software;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>incidenti di sicurezza relativi alle TIC verificatisi nell’anno civile precedente con le seguenti conseguenze: distruzione o corruzione di dati a causa di infezione da software malevolo (malware) o di intrusione non autorizzata;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>incidenti di sicurezza relativi alle TIC verificatisi nell’anno civile precedente con le seguenti conseguenze: divulgazione di dati riservati a causa di intrusione, pharming, attacco di phishing, azioni intenzionali da parte di addetti dell’impresa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>incidenti di sicurezza relativi alle TIC verificatisi nell’anno civile precedente con le seguenti conseguenze: divulgazione di dati riservati a causa di azioni non intenzionali da parte di addetti dell’impresa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale che eseguono analisi di linguaggio scritto (ad esempio text mining);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale che convertono il linguaggio parlato in un formato leggibile da una macchina (riconoscimento vocale);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale che generano linguaggio scritto o parlato (generazione di linguaggio naturale, sintesi vocale);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale che identificano oggetti o persone sulla base di immagini o video (riconoscimento di immagini, elaborazione di immagini);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>utilizzo dell’apprendimento automatico (ad esempio apprendimento profondo) per l’analisi di dati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale che automatizzano diversi flussi di lavoro o contribuiscono al processo decisionale (ad esempio software di automazione robotica dei processi basato su intelligenza artificiale);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale che consentono il movimento fisico di macchine mediante decisioni autonome basate sull’osservazione dell’ambiente circostante (robot autonomi, veicoli a guida autonoma e droni autonomi);</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>per le imprese che utilizzano qualunque tipo di connessione fissa a Internet:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>velocità massima di download prevista contrattualmente per la connessione fissa a Internet più veloce nelle seguenti bande: (0 Mbit/s, < 30 Mbit/s), (30 Mbit/s, < 100 Mbit/s), (100 Mbit/s, < 500 Mbit/s), (500 Mbit/s, < 1 Gbit/s), (≥ 1 Gbit/s);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>adeguatezza della velocità della connessione o delle connessioni fisse a Internet rispetto alle effettive necessità dell’impresa;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>per le imprese che nell’anno civile precedente hanno effettuato vendite via web di prodotti e servizi tramite siti web o app dell’impresa o tramite siti web o app per il commercio elettronico utilizzati da più imprese per commercializzare prodotti o servizi:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>valore delle vendite via web di prodotti o servizi nell’anno civile precedente, o percentuale del fatturato totale generato dalle vendite via web di prodotti e servizi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>percentuale del valore delle vendite via web nell’anno civile precedente generato dalle vendite via web a consumatori privati (Business to Consumers: B2C);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>percentuale del valore delle vendite via web nell’anno civile precedente generato dalle vendite via web ad altre imprese (Business to Business: B2B) e al settore pubblico (Business to Government: B2G);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>vendite via web nell’anno civile precedente a clienti ubicati nel paese dell’impresa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>vendite via web nell’anno civile precedente a clienti ubicati in altri Stati membri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>vendite via web nell’anno civile precedente a clienti ubicati nel resto del mondo;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>per le imprese che nell’anno civile precedente hanno effettuato vendite via web di prodotti e servizi tramite siti web o app dell’impresa e tramite siti web o app per il commercio elettronico utilizzati da più imprese per commercializzare prodotti o servizi:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>percentuale del valore delle vendite via web di prodotti o servizi generato nell’anno civile precedente da vendite tramite siti web o app dell’impresa (anche extranet);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>percentuale del valore delle vendite via web di prodotti o servizi generato nell’anno civile precedente da vendite tramite siti web o app per il commercio elettronico utilizzati da più imprese per commercializzare prodotti o servizi;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>per le imprese che nell’anno civile precedente hanno effettuato vendite di tipo EDI di prodotti o servizi:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>valore delle vendite di tipo EDI di prodotti o servizi nell’anno civile precedente, o percentuale del fatturato totale generato dalle vendite di tipo EDI di prodotti o servizi;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vii)</p></td><td><p>per le imprese che nell’anno civile precedente hanno assunto o cercato di assumere specialisti in TIC:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>esistenza di posti vacanti per specialisti in TIC difficili da coprire;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>viii)</p></td><td><p>per le imprese che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale, con specifico riferimento alle variabili obbligatorie da 40) a 46):</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>utilizzo di software o sistemi di intelligenza artificiale a fini di commercializzazione o vendita (ad esempio elaborazione del profilo dei clienti, ottimizzazione dei prezzi, offerte di marketing personalizzate, analisi di mercato basata sull’apprendimento automatico, chatbot basati sull’elaborazione del linguaggio naturale per l’assistenza ai clienti, robot autonomi per il trattamento degli ordini);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>utilizzo di software o sistemi di intelligenza artificiale per i processi di produzione o di erogazione di servizi (ad esempio manutenzione predittiva o ottimizzazione dei processi mediante l’apprendimento automatico, strumenti basati sulla visione artificiale per classificare i prodotti o rilevare difetti nei prodotti, droni autonomi per compiti di controllo della produzione, sicurezza o sorveglianza, lavori di montaggio effettuati da robot autonomi);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>utilizzo di software o sistemi di intelligenza artificiale per l’organizzazione della gestione o dei processi amministrativi delle imprese (ad esempio assistenti virtuali delle imprese basati sull’apprendimento automatico e/o sull’elaborazione del linguaggio naturale, ad esempio a fini di redazione di documenti; analisi di dati o processi decisionali strategici basati sull’apprendimento automatico, ad esempio a fini di valutazione del rischio; pianificazione o previsioni commerciali basate sull’apprendimento automatico, gestione delle risorse umane basata sull’apprendimento automatico o sull’elaborazione del linguaggio naturale, ad esempio a fini di analisi di preselezione dei candidati, profilazione dei dipendenti o analisi delle prestazioni);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>utilizzo di software o sistemi di intelligenza artificiale per la logistica (ad esempio robot autonomi per soluzioni di raccolta e imballaggio nei magazzini a fini di spedizione, tracciamento, distribuzione o smistamento dei pacchi, ottimizzazione dei percorsi basata sull’apprendimento automatico);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>utilizzo di software o sistemi di intelligenza artificiale per la sicurezza delle TIC (ad esempio riconoscimento facciale basato sulla visione artificiale per l’autenticazione degli utenti delle TIC, rilevazione e prevenzione degli attacchi informatici sulla base dell’apprendimento automatico);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>utilizzo di software o sistemi di intelligenza artificiale per la contabilità, il controllo o la gestione finanziaria (ad esempio l’apprendimento automatico per l’analisi di dati a sostegno del processo decisionale in ambito finanziario, il trattamento delle fatture basato sull’apprendimento automatico, l’elaborazione del linguaggio naturale o l’apprendimento automatico utilizzati per compiti contabili);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>utilizzo di software o sistemi di intelligenza artificiale per attività di ricerca e sviluppo o di innovazione, esclusa la ricerca sull’intelligenza artificiale (come l’analisi dei dati per svolgere attività di ricerca, risolvere problemi relativi alla ricerca, sviluppare prodotti/servizi nuovi o significativamente migliorati sulla base dell’apprendimento automatico).</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Variabili facoltative</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>per le imprese con addetti dipendenti e indipendenti che hanno accesso a Internet per motivi professionali:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>numero di addetti - o loro percentuale rispetto al numero totale di addetti - che utilizzano per motivi professionali dispositivi portatili, forniti dall’impresa, che consentono la connessione a Internet tramite reti di telefonia mobile;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>spese per pubblicità su Internet (ad esempio pubblicità sui motori di ricerca, sui social media, su altri siti web o app);</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>per le imprese che pagano per inserire annunci pubblicitari su Internet:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>utilizzo di pubblicità mirata basata sulla ricerca di contenuti o di parole chiave da parte degli utenti su Internet;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>utilizzo di pubblicità mirata basata sul rintracciamento delle attività passate degli utenti su Internet o del loro profilo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>utilizzo di pubblicità mirata basata sulla geolocalizzazione degli utenti su Internet;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>utilizzo di qualsiasi altro metodo di pubblicità mirata su Internet diverso da quelli specificati nelle variabili facoltative 3), 4) o 5);</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>per le imprese che nell’anno civile precedente hanno effettuato vendite via web a clienti ubicati in almeno due delle seguenti aree geografiche: proprio paese, altro Stato membro o resto del mondo:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>percentuale del valore delle vendite via web nell’anno civile precedente generato dalle vendite via web a clienti ubicati nel paese dell’impresa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>percentuale del valore delle vendite via web nell’anno civile precedente generato dalle vendite via web a clienti ubicati in altri Stati membri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>percentuale del valore delle vendite via web nell’anno civile precedente generato dalle vendite via web a clienti ubicati nel resto del mondo;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>per le imprese con posti vacanti per specialisti in TIC difficili da coprire, nel tentativo di assumere specialisti in TIC nell’anno civile precedente:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>difficoltà nell’assunzione, nell’anno civile precedente, di specialisti in TIC dovute alla mancanza di candidature;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>difficoltà nell’assunzione, nell’anno civile precedente, di specialisti in TIC dovute alla mancanza di qualifiche di istruzione e/o formazione pertinenti in ambito TIC da parte dei candidati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>difficoltà nell’assunzione, nell’anno civile precedente, di specialisti in TIC dovute alla mancanza di esperienza professionale pertinente da parte dei candidati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>difficoltà nell’assunzione, nell’anno civile precedente, di specialisti in TIC dovute alle aspettative di stipendio troppo elevate da parte dei candidati;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>per le imprese che dispongono di documenti su misure, pratiche o procedure relative alla sicurezza delle TIC:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>momento della definizione o della revisione più recente dei documenti dell’impresa relativi a misure, pratiche o procedure in materia di sicurezza delle TIC: negli ultimi dodici mesi, più di dodici mesi fa e fino a ventiquattro mesi fa, più di ventiquattro mesi fa;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>per le imprese che utilizzano tecnologie di intelligenza artificiale, con specifico riferimento alle variabili obbligatorie da 40) a 46):</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>sviluppo di software e sistemi di intelligenza artificiale realizzato internamente (anche da parte di dipendenti della società madre o di società affiliate);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>modifica di sistemi o software di intelligenza artificiale realizzata internamente (anche da parte di dipendenti della società madre o di società affiliate);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>modifica di sistemi o software di intelligenza artificiale open source realizzata internamente (anche da parte di dipendenti della società madre o di società affiliate);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>acquisto di sistemi o software di intelligenza artificiale commerciali pronti per l’uso (compresi esempi in cui erano già inseriti all’interno di un sistema o elemento acquistato);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>conferimento a fornitori esterni dell’incarico di sviluppare o modificare software e sistemi di intelligenza artificiale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>trattamento di dati (quali sesso, età, razza o origine etnica, disabilità, religione o convinzioni personali, orientamento sessuale, immagini del volto, registrazione degli acquisti, occupazione o indirizzo) relativi a persone fisiche (quali dipendenti, candidati a un impiego o clienti) con l’utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vii)</p></td><td><p>per le imprese che hanno utilizzato tecnologie di intelligenza artificiale per il trattamento di dati relativi a persone fisiche:</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>disponibilità di misure (quali l’analisi dei risultati di vari modelli di apprendimento automatico, l’esame del set di dati utilizzato per addestrare il modello di apprendimento automatico, l’aumento dei dati (data augmentation), ovvero un insieme di tecniche che permettono di generare artificialmente ulteriori punti di dati a partire dai dati esistenti, ossia dati sintetici) volte a verificare i risultati generati dalle tecnologie di intelligenza artificiale per individuare eventuali pregiudizi nei confronti delle persone fondati sul sesso, l’età, la razza o l’origine etnica, la disabilità, la religione o le convinzioni personali, l’orientamento sessuale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>viii)</p></td><td><p>per le imprese che non hanno utilizzato tecnologie di intelligenza artificiale, con specifico riferimento alle variabili obbligatorie da 40) a 46):</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>valutazione della possibilità di utilizzare tecnologie di intelligenza artificiale, con specifico riferimento alle variabili obbligatorie da 40) a 46);</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ix)</p></td><td><p>per le imprese che non hanno utilizzato ma hanno valutato la possibilità di utilizzare tecnologie di intelligenza artificiale, con specifico riferimento alle variabili obbligatorie da 40) a 46):</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>mancato utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale dovuto a costi che appaiono troppo elevati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>mancato utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale dovuto all’insufficienza di competenze pertinenti all’interno dell’impresa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>mancato utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale dovuto a incompatibilità con apparecchiature, software o sistemi esistenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>mancato utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale dovuto a difficoltà per quanto riguarda la disponibilità o la qualità dei dati richiesti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>mancato utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale dovuto a timori di violazione della protezione dei dati e della privacy;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>mancato utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale dovuto a insufficiente chiarezza circa le conseguenze giuridiche (ad esempio responsabilità in caso di danni causati dall’utilizzo di intelligenza artificiale);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>mancato utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale dovuto a considerazioni etiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>mancato utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale in quanto non utili all’impresa.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Unità di misura</p></td><td><p>Dati assoluti, tranne per le caratteristiche relative al fatturato in valuta nazionale (migliaia) o percentuale del fatturato (totale).</p></td></tr><tr><td><p>Popolazione statistica</p></td><td><p><span>Copertura delle attività economiche:</span></p><p>sezioni da C a J e da L a N e gruppo 95.1 della NACE Rev. 2.</p><p><span>Copertura per classe di dimensioni:</span></p><p>imprese con 10 o più addetti dipendenti e indipendenti. L’inclusione delle imprese con meno di 10 addetti dipendenti e indipendenti è facoltativa.</p></td></tr><tr><td><p>Disaggregazioni</p></td><td><p><span>Disaggregazione per attività</span></p><p><span>Per il calcolo degli aggregati nazionali</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>aggregati di sezioni e gruppi della NACE Rev. 2: C+D+E+F+G+H+I+J+L+M+N+95.1, D+E;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sezioni della NACE Rev. 2: C, F, G, H, I, J, L, M, N;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>divisioni della NACE Rev. 2: 47 e 55;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>aggregati di divisioni della NACE Rev. 2: 10 + 11 + 12 + 13 + 14 + 15 + 16 + 17 + 18, 19 + 20 + 21 + 22 + 23, 24 + 25, 26 + 27 + 28 + 29 + 30 + 31 + 32 + 33;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>aggregato di divisioni e gruppi della NACE Rev. 2: 26.1 + 26.2 + 26.3 + 26.4 + 26.8 + 46.5 + 58.2 + 61 + 62 + 63.1 + 95.1.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per il contributo ai soli totali europei</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sezioni della NACE Rev. 2: D ed E;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>divisioni della NACE Rev. 2: 19, 20, 21, 26, 27, 28, 45, 46, 61, 72 e 79;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>gruppo della NACE Rev. 2: 95.1</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>aggregati di divisioni della NACE Rev. 2: 10 + 11 + 12, 13 + 14 + 15, 16 + 17 + 18, 22 + 23, 29 + 30, 31 + 32 + 33, 58 + 59 + 60, 62 + 63, 69 + 70 + 71, 73 + 74 + 75, 77 + 78 + 80 + 81 + 82.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Classi dimensionali per numero di addetti dipendenti e indipendenti:</span> 10+, 10-49, 50-249, 250+; facoltative: 0-9, 0-1, 2-9.</p></td></tr><tr><td><p>Termine per la trasmissione dei dati</p></td><td><p>5 ottobre 2024</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32023R1507 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.8.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 204/80</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/1423 DELLA COMMISSIONE
del 4 agosto 2017
che modifica il regolamento (UE) 2016/44 del Consiglio concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la decisione (PESC) 2015/1333 del Consiglio, del 31 luglio 2015, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia e che abroga la decisione 2011/137/PESC ( 1 ) ,
visto il regolamento (UE) 2016/44 del Consiglio, del 18 gennaio 2016, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Libia e che abroga il regolamento (UE) n. 204/2011 ( 2 ) , in particolare l'articolo 20, lettera b),
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nell'allegato V del regolamento (UE) 2016/44 sono elencate le navi designate dal comitato delle sanzioni delle Nazioni Unite conformemente al punto 11 della risoluzione 2146 (2014) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (UNSCR) alle quali si applica, a norma del regolamento, una serie di divieti relativi al carico, al trasporto o allo scarico di petrolio greggio proveniente dalla Libia e all'accesso ai porti nel territorio dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 21 luglio 2017 il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha aggiunto la nave<span>Capricorn</span> all'elenco delle navi soggette a misure restrittive. Occorre pertanto modificare opportunamente l'allegato V del regolamento (UE) 2016/44.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Per garantire l'efficacia delle misure previste, il presente regolamento dovrebbe entrare in vigore immediatamente,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'allegato V del regolamento (UE) 2016/44 del Consiglio è modificato come indicato nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 4 agosto 2017
Per la Commissione
a nome del presidente
Il capo del Servizio degli strumenti di politica estera
( 1 ) GU L 206 dell'1.8.2015, pag. 34 .
( 2 ) GU L 12 del 19.1.2016, pag. 1 .
ALLEGATO
L'allegato V del regolamento (UE) 2016/44 è sostituito dal seguente:
« ALLEGATO V
ELENCO DELLE NAVI DI CUI ALL'ARTICOLO 1, LETTERA H, E ALL'ARTICOLO 15 E MISURE APPLICABILI COME SPECIFICATO DAL COMITATO DELLE SANZIONI
Nome : CAPRICORN
Inserita nell'elenco a norma dei punti 10 a) e 10 b) della risoluzione 2146 (2014), quale prorogata e modificata dal punto 2 della risoluzione 2362 (2017) (divieto di carico, trasporto o scarico; divieto di ingresso nei porti). A norma del punto 11 della risoluzione 2146, la presente designazione è valida dal 21 luglio al 21 ottobre 2017, a meno che il comitato non vi ponga termine anticipatamente a norma del punto 12 della risoluzione 2146. Stato di bandiera: Tanzania.
Informazioni supplementari
Al 16 luglio 2017 la nave si trovava al largo di Cipro.
» | ITA | 32017R1423 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.9.2021   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 309/1</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2021/1429 DELLA COMMISSIONE
del 31 maggio 2021
che modifica il regolamento (UE) 2018/956 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i dati sui veicoli pesanti nuovi che devono essere monitorati e comunicati dagli Stati membri
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2018/956 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, concernente il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di CO 2 e del consumo di carburante dei veicoli pesanti nuovi ( 1 ) , in particolare l’articolo 11, paragrafo 1, lettera a),
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Al fine di fornire un’analisi approfondita a norma dell’articolo 10 del regolamento (UE) 2018/956, è necessario disporre di dati che consentano di identificare i veicoli pesanti immatricolati come «veicoli per uso speciale» ai sensi dell’allegato I, parte A, punto 2.2, del regolamento (UE) 2018/858 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>2</span>)</a> e di determinare le emissioni specifiche medie di CO<span>2</span> di un costruttore ai fini del regolamento (UE) 2019/1242 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>. Tali dati sono registrati alla voce 51 del certificato di conformità di un veicolo pesante di nuova immatricolazione. Occorre pertanto adeguare le prescrizioni relative ai dati specificati nell’allegato I, parte A, del regolamento (UE) 2018/956 per quanto riguarda i dati che devono essere monitorati e comunicati dagli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) 2018/956,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Modifica del regolamento (UE) 2018/956
All’allegato I, parte A, del regolamento (UE) 2018/956 è aggiunta la lettera o) seguente:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«o)</p></td><td><p>per i veicoli per uso speciale immatricolati fino al 30 giugno 2021 se disponibile e per quelli immatricolati a partire dal 1<span>o</span> luglio 2021 in tutti i casi, la designazione indicata alla voce 51 del certificato di conformità.».</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 31 maggio 2021
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
<note>
( 1 ) GU L 173 del 9.7.2018, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento (UE) 2018/858 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, dei componenti e delle entità tecniche indipendenti destinati a tali veicoli, che modifica i regolamenti (CE) n. 715/2007 e (CE) n. 595/2009 e abroga la direttiva 2007/46/CE ( GU L 151 del 14.6.2018, pag. 1 ).
( 3 ) Regolamento (UE) 2019/1242 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni di CO 2 dei veicoli pesanti nuovi e modifica i regolamenti (CE) n. 595/2009 e (UE) 2018/956 del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 96/53/CE del Consiglio ( GU L 198 del 25.7.2019, pag. 202 ).
</note> | ITA | 32021R1429 |
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2648</p></td><td><p>29.11.2023</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/2648 DELLA COMMISSIONE
del 27 novembre 2023
che non approva la zeolite di argento come principio attivo esistente ai fini del suo uso nei biocidi del tipo di prodotto 4 conformemente al regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi ( 1 ) , in particolare l'articolo 89, paragrafo 1, terzo comma,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento delegato (UE) n. 1062/2014 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a> stabilisce un elenco di principi attivi esistenti da valutare per l'eventuale approvazione ai fini del loro uso nei biocidi. Tale elenco comprende la zeolite di argento (n. CAS: 130328-18-6) per il tipo di prodotto 4.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La Svezia è stata designata Stato membro relatore. La zeolite di argento è stata sottoposta a valutazione dall'autorità competente della Svezia («autorità di valutazione competente») ai fini del suo uso nei biocidi del tipo di prodotto 4, disinfettanti nel settore dell'alimentazione umana e animale, di cui all'allegato V del regolamento (UE) n. 528/2012. Nella domanda di approvazione il richiedente ha presentato un biocida rappresentativo, destinato a due esempi di uso: l'incorporazione in polimeri utilizzati nei materiali a contatto con gli alimenti per ridurre la contaminazione incrociata di agenti patogeni e l'incorporazione in materiali utilizzati nei filtri per l'acqua al fine di controllare la proliferazione di batteri.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 12 giugno 2017 l'autorità di valutazione competente ha presentato all'Agenzia europea per le sostanze chimiche («ECHA») la relazione di valutazione della domanda e le conclusioni della sua valutazione. L'ECHA ha discusso la relazione di valutazione e le conclusioni nel corso di riunioni tecniche.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In conformità all'articolo 75, paragrafo 1, secondo comma, lettera a), del regolamento (UE) n. 528/2012, il comitato sui biocidi prepara il parere dell'ECHA in merito alle domande di approvazione dei principi attivi. In conformità all'articolo 7, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) n. 1062/2014, in combinato disposto con l'articolo 75, paragrafi 1 e 4, del regolamento (UE) n. 528/2012, il 3 marzo 2021 il comitato sui biocidi ha adottato il parere dell'ECHA <a>(<span>3</span>)</a> tenendo conto delle conclusioni dell'autorità di valutazione competente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Dalle conclusioni del parere dell'ECHA risulta che, per quanto riguarda l'incorporazione della zeolite di argento in polimeri utilizzati nei materiali a contatto con gli alimenti, non è stata dimostrata un'efficacia sufficiente. L'ECHA conclude inoltre che sono stati individuati rischi inaccettabili per la salute umana derivanti dal consumo di alimenti che sono stati a contatto con polimeri trattati e che non è stato possibile individuare una misura di mitigazione del rischio adeguata per mitigare tali rischi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l'incorporazione della zeolite di argento in materiali utilizzati nei filtri per l'acqua, l'ECHA ha individuato rischi inaccettabili per i lattanti (di età compresa tra 6 e 12 mesi) che consumano acqua filtrata attraverso materiali trattati con zeolite di argento. Per garantire che i lattanti non siano esposti alla zeolite di argento oltre la soglia accettabile, il richiedente ha proposto una misura di mitigazione del rischio, segnatamente la limitazione dell'uso dei filtri per l'acqua trattati agli edifici commerciali e istituzionali e alle strutture ricettive e il divieto dell'uso domestico, prevedendo inoltre l'obbligo di etichettatura dei filtri. Il comitato sui biocidi ha tuttavia ritenuto tale misura insufficiente, in quanto non si può escludere che i lattanti siano esposti a livelli inaccettabili di zeolite di argento attraverso il consumo di acqua potabile filtrata in ristoranti e bar, in particolare quando sono quotidianamente presenti nei locali adibiti a bar e ristorante. Nessun dato presentato dal richiedente nel suo fascicolo dimostrava che il potenziale di riduzione del rischio di tale misura fosse sufficiente. Mancano i dati relativi al consumo domestico di acqua potabile del pubblico in generale rispetto al consumo all'esterno dell'abitazione (ad esempio in ristoranti e bar), o relativi ai lattanti. Non esiste alcun nesso diretto tra un'avvertenza riportata sull'etichetta, indicante che il filtro per l'acqua impregnato è destinato esclusivamente all'uso in ristoranti e bar, e l'obiettivo della misura (evitare il consumo da parte dei lattanti di acqua potabile passata attraverso un filtro impregnato). La Commissione ha avviato a tale riguardo un'ulteriore consultazione dei rappresentanti degli Stati membri in seno al comitato permanente sui biocidi, che ha ulteriormente discusso il parere dell'ECHA e argomenti aggiuntivi addotti dal richiedente il 3 maggio 2023. I rappresentanti degli Stati membri hanno concordato con il parere dell'ECHA e il comitato permanente sui biocidi ha concluso che non sussistono elementi di prova sufficienti per confermare che la misura di mitigazione del rischio proposta dal richiedente sia sufficiente a garantire un rischio accettabile per i lattanti; al contempo, non è stato possibile individuare altre misure adeguate per mitigare il rischio per i lattanti derivante dall'utilizzo di filtri per l'acqua trattati con zeolite di argento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>In conclusione, per ciascun esempio di uso del biocida rappresentativo presentato nella domanda sono stati individuati rischi inaccettabili per la salute umana e non è stato possibile accertare alcun uso sicuro. Non si prevede pertanto che i biocidi del tipo di prodotto 4 contenenti zeolite di argento soddisfino il criterio di cui all'articolo 19, paragrafo 1, lettera b), punto iii), del regolamento (UE) n. 528/2012.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La zeolite di argento è stata inoltre sottoposta a valutazione a norma del regolamento (CE) n. 1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>4</span>)</a>. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare («EFSA») ha adottato due pareri, il 29 marzo 2005 <a>(<span>5</span>)</a> e il 4 febbraio 2011 <a>(<span>6</span>)</a>, in cui valuta la sicurezza della zeolite di argento A (alluminosilicato di argento, zinco, sodio e ammonio), con un tenore di argento del 2-5 %, ai fini del suo uso nei materiali di materia plastica a contatto con gli alimenti. In tali pareri l'EFSA ha concluso che non sussistono preoccupazioni per la sicurezza dei consumatori se la migrazione di ioni di argento dai materiali di materia plastica a contatto con gli alimenti non supera il limite di migrazione specifica per gruppo pari a 0,05 mg Ag/kg di alimento. Sebbene a livello dell'Unione non sia stata autorizzata ai fini del suo uso nei materiali di materia plastica a contatto con gli alimenti, la zeolite di argento A è stata inserita in un elenco provvisorio di additivi che possono essere utilizzati nei materiali di materia plastica a contatto con gli alimenti nel rispetto della legislazione nazionale, conformemente all'articolo 6, paragrafo 5, del regolamento (UE) n. 10/2011 della Commissione <a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Nel contesto della valutazione dei composti dell'argento a norma del regolamento (UE) n. 528/2012, nel febbraio 2020 l'EFSA e l'ECHA hanno pubblicato un documento congiunto <a>(<span>8</span>)</a> («documento congiunto EFSA-ECHA») in cui concludono che i rispettivi pareri sull'uso di composti dell'argento nei materiali a contatto con gli alimenti sono coerenti, rispettivamente, con il regolamento (CE) n. 1935/2004 e il regolamento (UE) n. 528/2012 e che le differenze nelle conclusioni della valutazione del rischio nei rispettivi pareri sono dovute a obiettivi, serie di dati e metodologie differenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Tenuto conto del parere dell'ECHA e del documento congiunto EFSA-ECHA, è opportuno non approvare la zeolite di argento come principio attivo ai fini del suo uso nei biocidi del tipo di prodotto 4.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente sui biocidi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La zeolite di argento (n. CAS: 130328-18-6) non è approvata come principio attivo ai fini del suo uso nei biocidi del tipo di prodotto 4.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 27 novembre 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento delegato (UE) n. 1062/2014 della Commissione, del 4 agosto 2014, relativo al programma di lavoro per l'esame sistematico di tutti i principi attivi esistenti contenuti nei biocidi di cui al regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 294 del 10.10.2014, pag. 1 ).
( 3 ) Parere del comitato sui biocidi relativo alla domanda di approvazione del principio attivo: zeolite di argento, tipo di prodotto: 4, ECHA/BPC/276/2021, adottato il 3 marzo 2021.
( 4 ) Regolamento (CE) n. 1935/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 ottobre 2004, riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari e che abroga le direttive 80/590/CEE e 89/109/CEE ( GU L 338 del 13.11.2004, pag. 4 ).
( 5 ) Parere del gruppo di esperti scientifici sugli additivi alimentari, gli aromatizzanti, i coadiuvanti tecnologici e i materiali a contatto con gli alimenti (AFC), su richiesta della Commissione, in relazione a un 7 o elenco di sostanze per i materiali a contatto con gli alimenti (domande n. EFSA-Q-2003-076, EFSA-Q-2004-144, EFSA-Q-2004-166, EFSA-Q-2004-082, EFSA-Q-2003-204, EFSA-Q-2003-205, EFSA-Q-2003-206), adottato il 29 marzo 2005 mediante procedura scritta. The EFSA Journal (2005)201, pag. 1.
( 6 ) Gruppo di esperti scientifici dell'EFSA sui materiali a contatto con gli alimenti, gli enzimi, gli aromatizzanti e i coadiuvanti tecnologici; parere scientifico sulla valutazione della sicurezza della sostanza, zeolite di argento A (alluminosilicato di argento, zinco, sodio e ammonio), tenore di argento del 2-5 %, ai fini del suo uso nei materiali a contatto con gli alimenti. The EFSA Journal 2011;9(2):1999. [pagg. 12] doi:10.2903/j.efsa.2011,1999.
( 7 ) Regolamento (UE) n. 10/2011 della Commissione, del 14 gennaio 2011, riguardante i materiali e gli oggetti di materia plastica destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari ( GU L 12 del 15.1.2011, pag. 1 ).
( 8 ) Documento congiunto EFSA-ECHA del febbraio 2020. Confronto tra le valutazioni effettuate dall'EFSA e dall'ECHA sui composti dell'argento utilizzati come principi attivi biocidi nei materiali a contatto con gli alimenti (MCA).
ELI: http://data.europa.eu/eli/dec_impl/2023/2648/oj
ISSN 1977-0707 (electronic edition) | ITA | 32023D2648 |
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2024/382</p></td><td><p>23.1.2024</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2024/382 DELLA COMMISSIONE
del 18 ottobre 2023
che rettifica la versione in lingua svedese del regolamento delegato (UE) n. 231/2013 che integra la direttiva 2011/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda deroghe, condizioni generali di esercizio, depositari, leva finanziaria, trasparenza e sorveglianza
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
vista la direttiva 2011/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2011, sui gestori di fondi di investimento alternativi, che modifica le direttive 2003/41/CE e 2009/65/CE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009 e (UE) n. 1095/2010 ( 1 ) , in particolare l’articolo 14, paragrafo 4, e l’articolo 19, paragrafo 11,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La versione in lingua svedese del regolamento delegato (UE) n. 231/2013 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a> contiene errori all’articolo 7, secondo comma, lettera a), all’articolo 31, paragrafo 1, primo comma, prima frase, e all’articolo 32 che alterano il significato delle disposizioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>È pertanto opportuno rettificare di conseguenza la versione in lingua svedese del regolamento delegato (UE) n. 231/2013. La rettifica non riguarda le altre versioni linguistiche,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
(non riguarda la versione italiana)
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 18 ottobre 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 174 dell’1.7.2011, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento delegato (UE) n. 231/2013 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che integra la direttiva 2011/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda deroghe, condizioni generali di esercizio, depositari, leva finanziaria, trasparenza e sorveglianza ( GU L 83 del 22.3.2013, pag. 1 ).
ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_del/2024/382/oj
ISSN 1977-0707 (electronic edition) | ITA | 32024R0382 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.12.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>LI 318/1</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/2428 DEL CONSIGLIO
del 12 dicembre 2022
che attua il regolamento (UE) n. 359/2011 concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 359/2011 del Consiglio, del 12 aprile 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone, entità e organismi in considerazione della situazione in Iran ( 1 ) , in particolare l'articolo 12, paragrafo 1,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 12 aprile 2011 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 359/2011.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 25 settembre 2022 l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ha rilasciato una dichiarazione a nome dell'Unione in cui deplora il diffuso e sproporzionato ricorso alla forza da parte delle forze di sicurezza iraniane nei confronti di manifestanti non violenti, osservando che ha comportato la perdita di vite umane e un elevato numero di feriti. Nella dichiarazione si afferma inoltre chiaramente che i responsabili dell'uccisione di Mahsa Amini devono essere chiamati a risponderne e si invitano le autorità iraniane a garantire indagini trasparenti e credibili per chiarire il numero di persone decedute e gli arresti, rilasciare tutti i manifestanti non violenti e garantire un giusto processo a tutte le persone detenute. Si sottolinea inoltre che la decisione dell'Iran di limitare drasticamente l'accesso a internet e di bloccare le piattaforme di messaggistica istantanea viola palesemente la libertà di espressione. Infine, si afferma che l'Unione valuterà tutte le opzioni disponibili per affrontare l'uccisione di Mahsa Amini e il modo in cui le forze di sicurezza iraniane hanno risposto alle successive manifestazioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In tale contesto, e in linea con l'impegno dell'Unione di affrontare con l'Iran tutte le questioni che destano preoccupazione, compresa la situazione dei diritti umani, 20 persone e un'entità dovrebbero essere inserite nell'elenco delle persone ed entità oggetto delle misure restrittive di cui all'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 359/2011,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 12 dicembre 2022
Per il Consiglio
Il presidente
J. BORRELL FONTELLES
( 1 ) GU L 100 del 14.4.2011, pag. 1 .
ALLEGATO
Le persone e entità seguenti sono aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi riportato nell'allegato I del regolamento (UE) n. 359/2011:
Persone
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivi</p></td><td><p>Data di inserimento nell'elenco</p></td></tr><tr><td><p>«136.</p></td><td><p>JEBELLI Peyman</p><p>پیمان جبلی</p></td><td><p>Data di nascita: 25.1.1967</p><p>Luogo di nascita: Teheran, Iran</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Funzione: direttore della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB)</p></td><td><p>Peyman Jebelli è il direttore della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB), nota come megafono del regime.</p><p>L'IRIB limita drasticamente e impedisce il libero flusso delle informazioni alla popolazione iraniana. L'IRIB è inoltre attivamente coinvolta nell'organizzazione e nella diffusione di "confessioni" estorte ai critici del regime attraverso intimidazioni e gravi violenze. Si tratta di "confessioni" trasmesse spesso dopo proteste pubbliche o prima di un'esecuzione come strumento per limitare la reazione dell'opinione pubblica. In quanto direttore dell'IRIB, Jebelli è responsabile delle azione dell'IRIB e dei contenuti informativi da essa trasmessi.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>Mentre di recente numerosi membri di alto profilo della Radio Televisione di Stato si sono dimessi e hanno sconfessato la risposta violenta del regime iraniano alle proteste del 2022, Jebelli continua a svolgere le proprie funzioni. La sua nomina a direttore della principale fonte di informazioni ufficiale dell'Iran è stata autorizzata dalla guida suprema Ali Khamenei, a testimonianza della sua vicinanza ideologica al regime.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>137.</p></td><td><p>REZVANI Ali</p><p>رضوانی علی</p></td><td><p>Data di nascita: 1984</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Funzione: reporter e conduttore/presentatore per i temi politici e di sicurezza presso la Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB)</p></td><td><p>Ali Rezvani è un reporter della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB) e conduttore/presentatore del notiziario serale dell'IRIB delle 20.30.</p><p>L'IRIB è un'organizzazione di media iraniana sotto controllo statale incaricata di diffondere informazioni governative. Il notiziario serale trasmesso alle 20.30 sul secondo canale dell'IRIB è il principale programma di informazione del paese ed è considerato la principale piattaforma dell'IRIB per l'attuazione del programma delle forze di sicurezza, compresi il ministero dell'intelligence (MOIS) e il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC). Casi documentati indicano che il notiziario delle 20.30 trasmette confessioni forzate.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>In qualità di reporter dell'IRIB, Ali Rezvani partecipa agli interrogatori che conducono alle confessioni forzate, e in tal modo è direttamente coinvolto — anche come favoreggiatore — in gravi violazioni dei diritti umani. In qualità di conduttore del notiziario delle 20.30, Rezvani promuove il programma delle forze di sicurezza iraniane e giustifica così gravi violazioni dei diritti umani come torture nonché arresti e detenzioni arbitrari. Rezvani diffonde inoltre propaganda contro i critici del regime per intimidirli e giustificare e incoraggiare i maltrattamenti nei loro confronti, violandone così il diritto alla libertà di espressione.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>138.</p></td><td><p>ZABIHPOUR Ameneh Sadat</p><p>ذبیح پور آمنه سادات</p></td><td><p>Data di nascita: 7.8.1984</p><p>Luogo di nascita: Iran</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: femminile</p><p>Funzione: reporter della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB) e capo del gruppo editoriale straniero in lingua persiana presso l'IRIB</p><p>N. di passaporto: 09324611</p></td><td><p>Ameneh Sadat Zabihpour è capo del gruppo editoriale straniero in lingua persiana presso l'IRIB, nota come megafono del regime.</p><p>L'IRIB limita drasticamente e impedisce il libero flusso delle informazioni alla popolazione iraniana. L'IRIB è inoltre attivamente coinvolta nell'organizzazione e nella diffusione di "confessioni" estorte ai critici del regime attraverso intimidazioni e gravi violenze. Si tratta di "confessioni" trasmesse spesso dopo proteste pubbliche o prima di un'esecuzione come strumento per limitare la reazione dell'opinione pubblica.</p><p>Mentre di recente numerosi membri di alto profilo della Radio Televisione di Stato si sono dimessi e hanno sconfessato la risposta violenta del regime iraniano alle proteste del 2022, Zabihpour continua a svolgere le proprie funzioni. Ha interrogato critici del regime e prodotto video di confessioni forzate.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>139.</p></td><td><p>KHATAMI Seyyed Ahmad</p><p>خاتمی سید احمد</p></td><td><p>Data di nascita: 8.5.1960</p><p>Luogo di nascita: Semnan, Iran</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Funzione: imam della preghiera del venerdì e membro dell'Assemblea degli esperti per la guida</p></td><td><p>Seyyed Ahmad Khatami è un religioso intransigente e un influente imam della preghiera del venerdì a Teheran. È anche membro dell'Assemblea degli esperti per la guida, un'entità iraniana che è coinvolta essa stessa in violazioni dei diritti umani per il mancato rispetto delle disposizioni costituzionali.</p><p>In quanto religioso vicino alle autorità statali che gode di un largo seguito, sfrutta la sua posizione per attaccare verbalmente i dimostranti e incitare alla violenza contro di loro. Non solo difende le azioni repressive delle forze di sicurezza iraniane, ma in varie occasioni ha anche invocato un trattamento ancora più duro per i dimostranti e fatto allusione anche alla pena di morte.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>140.</p></td><td><p>MIRAHMADI Seyyed Majid</p><p>مجید سید میراحمدی</p></td><td><p>Luogo di nascita: Iran</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: viceministro dell'Interno dell'Iran</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Seyyed Majid Mirahmadi è il viceministro dell'Interno dell'Iran, responsabile di controllare le forze di sicurezza e di polizia iraniane, coinvolte in gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p><p>Le forze di sicurezza e di polizia iraniane stanno reprimendo violentemente le proteste, sparando direttamente contro manifestanti pacifici e compiendo arresti arbitrari nel pieno disprezzo dei diritti umani.</p><p>Nelle sue dichiarazioni Mirahmadi si riferisce alle proteste come sommosse che devono cessare, e criminalizza e minaccia i partecipanti a manifestazioni pacifiche. Inoltre, è personalmente responsabile di occultare le gravi violazioni dei diritti umani commesse dalle forze sotto la sua autorità, ad esempio, sostenendo che la manifestante sedicenne Nika Shakrami si sia suicidata. Dalle informazioni risulta che molto probabilmente ha trovato la morte per mano delle forze di sicurezza.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>141.</p></td><td><p>MOUSAVI Sayyed Abdolrahim</p><p>موسوی سید عبدالرحیم</p></td><td><p>Data di nascita: 1959/1960</p><p>Luogo di nascita: Qom, Iran</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Maggiore Generale</p><p>Funzione: comandante in capo dell'esercito iraniano</p></td><td><p>Il Maggiore Generale Sayyed Abdolrahim Mousavi è il comandante in capo dell'esercito iraniano. In tale veste è responsabile del coinvolgimento dell'esercito iraniano nella risposta violenta del regime alle proteste del 2022.</p><p>In varie occasioni Mousavi ha descritto le proteste in corso in Iran come sommosse organizzate e pianificate dai nemici dell’Iran, presentandole quindi come una minaccia alla sicurezza nazionale. Ha usato un linguaggio minaccioso nei confronti dei partecipanti al movimento di protesta. Ha inoltre elogiato la risposta violenta delle forze di sicurezza iraniane nei confronti dei manifestanti, descrivendola come un modo efficace per neutralizzare i nemici dell'Iran.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>142.</p></td><td><p>BORMAHANI Mohsen</p><p>محسن برمهانی</p></td><td><p>Data di nascita: 24.5.1979</p><p>Luogo di nascita: Neishabur, Iran</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Passaporto n.: A54062245 (Iran), con scadenza 12.7.2026</p><p>Documento d'identità nazionale n.: 1063893488 (Iran)</p><p>Funzione: vicedirettore della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB)</p></td><td><p>Mohsen Bormahani è il vicedirettore della Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB), che agisce come megafono del regime.</p><p>In tale veste Bormahani è responsabile dei contenuti dell'IRIB. L'IRIB limita drasticamente e impedisce il libero flusso delle informazioni alla popolazione iraniana. L'IRIB è inoltre attivamente coinvolta nell'organizzazione e nella diffusione di "confessioni" estorte ai critici del regime attraverso intimidazioni e gravi violenze. Si tratta di "confessioni" trasmesse spesso dopo proteste pubbliche o prima di un'esecuzione come strumento per limitare la reazione dell'opinione pubblica.</p><p>Mentre di recente numerosi membri di alto profilo della Radio Televisione di Stato si sono dimessi e hanno sconfessato la risposta violenta del regime iraniano alle proteste del 2022 in Iran, Bormahani continua a svolgere le proprie funzioni di vicedirettore e in recenti dichiarazioni ha difeso il regime.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>143.</p></td><td><p>JOKAR Morteza</p><p>جوکار مرتضا</p><p>(alias JOWKAR Morteza)</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Colonnello</p><p>Funzione: vicecapo delle forze dell'ordine iraniane (LEF) nella provincia di Sistan e Baluchistan</p></td><td><p>Il Colonnello Morteza Jokar è il vicecapo delle forze dell'ordine iraniane (LEF) nella provincia di Sistan e Baluchistan.</p><p>In tale veste, è responsabile della repressione violenta dei manifestanti civili nella provincia di Sistan e Baluchistan dopo la morte di Mahsa Amini nel settembre 2022. Le forze sotto il suo comando sono responsabili di avere sparato munizioni attive contro i manifestanti durante i massacri verificatisi il 30 settembre 2022 a Zahedan e il 4 novembre 2022 a Khash, in cui sono state uccise e ferite decine di persone. Sotto il suo controllo, nell'autunno 2022 si sono verificate ulteriori repressioni violente delle proteste in altre città di provincia (Saravan, Chabahar, Iranshahr, Rask, Sarbaz e altre).</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>144.</p></td><td><p>SOURI Majid</p><p>سوری مجید</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Colonnello</p><p>Funzione: vicecomandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia del Lorestan</p></td><td><p>Il Colonnello Majid Souri è il vicecomandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia del Lorestan.</p><p>È responsabile della violenta repressione delle proteste del 2022 da parte delle forze di sicurezza, in particolare nella città di Khorramabad dove le persone si erano riunite per piangere la morte di Nika Shakrami, una teenager iraniana scomparsa poco dopo la morte di Mahsa Amini.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>145.</p></td><td><p>KARIMI Mohsen</p><p>کریمی محصن</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia Markazi</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Mohsen Karimi è il comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia Markazi.</p><p>È responsabile della violenta repressione delle proteste del 2022 da parte delle forze di sicurezza che ha condotto anche alla morte del diciannovenne Mehrshad Shahidi in un centro di detenzione dell'IRGC ad Arak.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>146.</p></td><td><p>HEYDARNIA Alireza</p><p>حیدرنیا علیرضا</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Alborz</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Alireza Heydarnia è il comandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Alborz.</p><p>L'IRGC è responsabile della violenta repressione dei manifestanti, in particolare nella città di Karaj, Alborz, nel 2022. In quella città le forze di sicurezza hanno caricato i manifestanti in occasione dei raduni in onore delle vittime delle proteste nel quarantesimo giorno dalla morte. Il 17 ottobre 2022 le forze di sicurezza di Karaj hanno rapito dall'ospedale dove si trovava e ripetutamente violentato Armita Abbasi, una ragazza di 20 anni.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>147.</p></td><td><p>GARSHASBI Amanollah</p><p>گرشاسبی امانالله</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: vicecomandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Sistan e Baluchistan</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Amanollah Garshasbi è il vicecomandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Sistan e Baluchistan. Il corpo provinciale Salaman è sotto il suo comando.</p><p>La provincia di Sistan e Baluchistan ha visto alcune delle più violente repressioni operate dalle forze di sicurezza iraniane, compreso l'IRGC, nel corso delle proteste del 2022. Il 30 settembre 2022 la capitale della provincia Zahedan ha vissuto un "venerdì di sangue" quando le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco su una protesta nata a Zahedan attorno alla preghiera del venerdì. Secondo le stime sono almeno 70 i manifestanti deceduti in seguito a colpi di arma da fuoco. Da allora le violenze nei confronti dei partecipanti alle proteste sono continuate.</p><p>Garshasbi è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>148.</p></td><td><p>REYHANI Bahman</p><p>بهمن ریحانی</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: vicecomandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nell'Iran occidentale, responsabile della provincia di Kermanshah.</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Bahman Reyhani è il vicecomandante del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nell'Iran occidentale, responsabile della provincia di Kermanshah. Il corpo provinciale Hazrat Nabi Akram è sotto il suo comando.</p><p>La provincia di Kermanshah ha visto violente repressioni da parte delle forze di sicurezza iraniane, compreso l'IRGC, in occasione delle proteste del 2022. Reyhani è pertanto tra i responsabili delle violenze dell'IRGC nei confronti dei manifestanti nella provincia di Kermanshah.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>149.</p></td><td><p>SHAHSAVARI Habib</p><p>شهسواری حبیب</p></td><td><p>Data di nascita: 1963/1964</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: comandante del corpo provinciale Shohada del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia dell'Azerbaigian occidentale</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Habib Shahsavari è il comandante del corpo di truppe di terra Shohada del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia dell'Azerbaigian occidentale.</p><p>Le truppe dell'IRGC sotto il suo comando hanno condotto operazioni contro manifestanti nelle regioni curde dell'Iran. In particolare, a partire dal 15 novembre 2022 tali operazioni sono state condotte contro manifestanti nelle città di Piranshahr, Mahabad e Bukan nell'Azerbaigian occidentale. Nel corso di tali operazioni le truppe dell'IRGC hanno fatto ricorso alla forza in modo sproporzionato. Secondo le stime delle ONG, le operazioni dell'IRGC nelle città di Mahabad e Bukan hanno causato, rispettivamente, la morte di quattro e dodici persone.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>150.</p></td><td><p>ABDOLLAHPOUR Mohammad</p><p>عبدللاهپور محمد</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: comandante del corpo provinciale Quds del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Gilan</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Mohammad Abdollahpour è il comandante del corpo provinciale Quds del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Gilan.</p><p>La provincia di Gilan ha visto violente repressioni da parte delle forze di sicurezza iraniane, comprese le forze dell'IRGC sotto il comando di Abdollahpour, in occasione delle proteste del 2022.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>151.</p></td><td><p>MOSLEMI Siavash</p><p>مسلمی سیاوش</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: comandante del corpo provinciale Karbala del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Mazandaran</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Siavash Moslemi è il comandante del corpo provinciale Karbala del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Mazandaran dal giugno 2020.</p><p>Nel 2022 le truppe dell'IRGC sotto il suo comando hanno condotto operazioni contro manifestanti e nel corso di tali operazioni hanno fatto ricorso alla forza in modo sproporzionato. In qualità di comandante delle truppe coinvolte in tali operazioni, Moslemi è tra i responsabili delle violenze nei confronti dei manifestanti.</p><p>È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>152.</p></td><td><p>ZULQADR Ahmad</p><p>ذوالقدر احمد</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: comandante del corpo provinciale Seyyed al-Shohada del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Teheran</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Ahmad Zulqadr è il comandante del corpo provinciale Seyyed al-Shohada del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia di Teheran dal novembre 2020. È inoltre il vicecomandante del corpo dell'IRGC nella città di Teheran.</p><p>Secondo quanto riportato dai media, Zulqadr è stato scelto per tale incarico in funzione, segnatamente, della sua esperienza nella repressione delle manifestazioni. Nel 2022 la repressione nei confronti dei manifestanti a Teheran è stata particolarmente violenta.</p><p>In qualità di comandante delle truppe dell'IRGC coinvolte in tali atti di violenza nei confronti dei manifestanti, è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>153.</p></td><td><p>KASHKOULI Morteza</p><p>کشکولی مرتضی</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: comandante del corpo provinciale Hazrat Abulfazl del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia del Lorestan</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Morteza Kashkouli è il comandante del corpo provinciale Hazrat Abulfazl del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nella provincia del Lorestan.</p><p>Nel 2022 le truppe dell'IRGC sotto il suo comando hanno condotto operazioni contro manifestanti nelle regioni curde dell'Iran. In particolare, sono state condotte operazioni nelle città di Khorramabad nel Lorestan. Nel corso di tali operazioni le truppe dell'IRGC hanno fatto ricorso alla forza in modo sproporzionato, utilizzando munizioni attive contro i manifestanti.</p><p>In qualità di comandante di tali forze dell'IRGC, Kashkouli è tra i responsabili di tali atti di violenza. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>154.</p></td><td><p>BAYAT Isa</p><p>بیات عیسی</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Colonnello</p><p>Funzione: comandante della 364<span>a</span> brigata (Shahid Nasirzadeh) del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) a Mahabad, nella provincia dell'Azerbaigian occidentale</p></td><td><p>Il Colonnello Isa Bayat è il comandante della 364<span>a</span> brigata (Shahid Nasirzadeh) del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) a Mahabad, nella provincia dell'Azerbaigian occidentale, dal giugno 2022.</p><p>Nel 2022 le truppe dell'IRGC sotto il suo comando hanno condotto operazioni militari contro manifestanti nelle regioni curde dell'Iran. In particolare, a partire dal 15 novembre 2022 tali operazioni sono state condotte contro manifestanti a Mahabad, facendo ricorso alla forza in modo sproporzionato e causando la morte di quattro persone.</p><p>In qualità di comandante dell'unità dell'IRGC che ha condotto tali operazioni, Bayat è responsabile delle violenze nei confronti dei manifestanti. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022</p></td></tr><tr><td><p>155.</p></td><td><p>ASANLOO Mohammad Taghi</p><p>آصانلو محمد تقی</p></td><td><p>Luogo di nascita: provincia di Zanjan, Iran</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Funzione: comandante del quartier generale regionale Hamzeh Seyed Al-Shohada del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nell'Iran nordoccidentale</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Mohammad Taghi Asanloo è il comandante del quartier generale regionale Hamzeh Seyed Al-Shohada del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) nell'Iran nordoccidentale, responsabile delle province del Kordestan e dell'Azerbaigian occidentale.</p><p>Il quartier generale "Hamzeh Seyed Al-Shohada" ha la missione specifica di reprimere i disordini nelle regioni curde dell'Iran nordoccidentale. Nel 2022, sotto il comando di Asanloo, le truppe dell'IRGC in tale area hanno condotto operazioni militari contro manifestanti nella regione curda dell'Iran. In particolare, a partire dal 15 novembre 2022 le truppe dell'IRGC sotto il comando di Asanloo hanno condotto tali operazioni contro manifestanti nelle città di Piranshahr, Mahabad e Bukan.</p><p>Nel corso di tali operazioni le truppe dell'IRGC hanno fatto ricorso alla forza in modo sproporzionato. Secondo le stime delle ONG, dal 15 novembre 2022 le operazioni dell'IRGC contro i manifestanti nelle regioni curde hanno portato all'uccisione di 42 persone.</p><p>In qualità di comandante delle truppe dell'IRGC nella regione, Asanloo è responsabile degli atti di violenza perpetrati dalle sue truppe nei confronti dei manifestanti. È pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022».</p></td></tr></tbody></table>
Entità
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivi</p></td><td><p>Data di inserimento nell'elenco</p></td></tr><tr><td><p>«12.</p></td><td><p>Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB)</p><p>سازمان صدا و سيمای جمهوری اسلامی ايران</p></td><td><p>Indirizzo: Jamejam Street, Valiasr Avenue, 19395-3333 Tehran (Teheran), Iran</p><p>Tipo di entità: emittente di proprietà statale</p><p>Altre entità associate: Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC)</p></td><td><p>La Radio Televisione della Repubblica islamica dell'Iran (IRIB) è un'emittente di proprietà statale tristemente nota come megafono del regime.</p><p>L'IRIB è responsabile della produzione e trasmissione di confessioni estorte a detenuti, fra cui giornalisti, attivisti politici ed esponenti delle minoranze curde e arabe, in violazione quindi dei diritti a un giusto processo e a un equo processo riconosciuti a livello internazionale.</p><p>L'IRIB è pertanto responsabile di gravi violazioni dei diritti umani in Iran.</p></td><td><p>12.12.2022».</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32022R2428 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.12.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 403/8</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2020/1787 DEL CONSIGLIO
del 23 novembre 2020
sulla posizione da adottare, a nome dell’Unione europea, in sede di Comitato degli ambasciatori ACP-UE riguardo alla modifica della decisione n. 3/2019 del Comitato degli ambasciatori ACP-UE relativa all’adozione di misure transitorie a norma dell’articolo 95, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 217, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L’accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall’altro <a>(<span>1</span>)</a> («accordo di partenariato ACP-UE»), è stato firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ed è entrato in vigore il 1<span>o</span> aprile 2003. Conformemente alla decisione n. 3/2019 del Comitato degli ambasciatori ACP-UE <a>(<span>2</span>)</a> («decisione sulle misure transitorie») esso si applica fino al 31 dicembre 2020.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 95, paragrafo 4, primo comma, dell’accordo di partenariato ACP-UE, nel settembre 2018 sono stati avviati negoziati volti a un nuovo accordo di partenariato ACP-UE («nuovo accordo»). Poiché il nuovo accordo non sarà pronto per essere applicato entro il 31 dicembre 2020, data in cui cessa l’attuale quadro giuridico, a causa, fra l’altro, dei ritardi dovuti alla pandemia di COVID-19, è necessario modificare la decisione sulle misure transitorie al fine di prorogare ulteriormente l’applicazione delle disposizioni dell’accordo di partenariato ACP-UE fino al 30 novembre 2021.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L’articolo 95, paragrafo 4, secondo comma, dell’accordo di partenariato ACP-UE, prevede che il Consiglio dei ministri ACP-UE adotti le eventuali misure transitorie necessarie fino all’entrata in vigore del nuovo accordo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 15, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE, il 23 maggio 2019 il Consiglio dei ministri ACP-UE ha delegato al Comitato degli ambasciatori ACP-UE il potere di adottare le misure transitorie <a>(<span>3</span>)</a>. Spetta pertanto al Comitato degli ambasciatori ACP-UE modificare le misure transitorie a norma dell’articolo 95, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>È opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di Comitato degli ambasciatori ACP-UE in quanto l’atto da adottare è vincolante per l’Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le disposizioni dell’accordo di partenariato ACP-UE sarà applicato al fine di mantenere la continuità nelle relazioni tra l’Unione e i suoi Stati membri, da una parte, e gli Stati ACP, dall’altra. Tali misure transitorie modificate non costituiscono di conseguenza modifiche dell’accordo di partenariato ACP-UE come previsto all’articolo 95, paragrafo 3, dell’accordo stesso,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di Comitato degli ambasciatori ACP-UE, a norma dell’articolo 95, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE, è di modificare la decisione n. 3/2019 del Comitato degli Ambasciatori ACP-UE, al fine di prorogare l’applicazione delle disposizioni dell’accordo di partenariato ACP-UE fino al 30 novembre 2021 oppure fino all’entrata in vigore o all’applicazione a titolo provvisorio del nuovo accordo tra l’Unione e gli Stati ACP, se in data anteriore.
Le disposizioni dell’accordo di partenariato ACP-UE si applicano conformemente alla finalità e all’obiettivo dell’articolo 95, paragrafo 4, del medesimo.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Fatto a Bruxelles, il 23 novembre 2020
Per il Consiglio
Il presidente
M. ROTH
<note>
( 1 ) GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3 . L’ accordo di partenariato ACP-UE è stato modificato dall’accordo firmato a Lussemburgo il 25 giugno 2005 ( GU L 209 dell’11.8.2005, pag. 27 ) e dall’accordo firmato a Ouagadougou il 22 giugno 2010 ( GU L 287 del 4.11.2010, pag. 3 ).
( 2 ) Decisione n. 3/2019 del Comitato degli Ambasciatori ACP-UE, del 17 dicembre 2019, relativa all’adozione di misure transitorie a norma dell’articolo 95, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE ( GU L 1 del 3.1.2020, pag. 3 ).
( 3 ) Decisione n. 1/2019 del Consiglio dei ministri ACP-UE, del 23 maggio 2019, relativa alla delega di poteri al Comitato degli ambasciatori ACP-UE per quanto riguarda la decisione di adottare misure transitorie a norma dell’articolo 95, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE ( GU L 146 del 5.6.2019, pag. 114 ).
</note> | ITA | 32020D1787 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.7.2023   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>C 264/35</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DEL CONSIGLIO
del 25 luglio 2023
relativa alla nomina di un supplente del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro per l'Ungheria
(2023/C 264/04)
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
vista la decisione del Consiglio, del 22 luglio 2003, che istituisce un comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro ( 1 ) , in particolare l’articolo 3,
visti gli elenchi dei candidati presentati al Consiglio dai governi degli Stati membri,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Con decisione del 24 febbraio 2022 <a>(<span>2</span>)</a>, il Consiglio ha nominato i membri e i supplenti del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro per il periodo dal 1<span>o</span> marzo 2022 al 28 febbraio 2025.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il governo ungherese ha presentato una candidatura per un seggio resosi vacante,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
È nominata supplente del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro per il periodo che si conclude il 28 febbraio 2025:
RAPPRESENTANTI DELLE ORGANIZZAZIONI DEI LAVORATORI
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Supplente</p></td></tr><tr><td><p>Ungheria</p></td><td><p>sig.ra Sára FELSZEGHI</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Il Consiglio procede in una data successiva alla nomina dei membri e dei supplenti non ancora designati.
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Fatto a Bruxelles, 25 luglio 2023
Per il Consiglio
Il presidente
L. PLANAS PUCHADES
<note>
( 1 ) GU C 218 del 13.9.2003, pag. 1 .
( 2 ) Decisione del Consiglio, del 24 febbraio 2022, relativa alla nomina dei membri e dei supplenti del comitato consultivo per la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro ( GU C 92 del 25.2.2022, pag. 1 ).
</note> | ITA | 32023D0727(01) |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.4.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 126/10</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/684 DELLA COMMISSIONE
del 28 aprile 2022
recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 per quanto riguarda le condizioni d’uso del nuovo alimento galatto-oligosaccaride
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativo ai nuovi alimenti e che modifica il regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1852/2001 della Commissione ( 1 ) , in particolare l’articolo 12,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2015/2283 dispone che solo i nuovi alimenti autorizzati e inseriti nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti possono essere immessi sul mercato dell’Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 8 del regolamento (UE) 2015/2283, il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a> ha istituito l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il galatto-oligosaccaride figura nell’elenco dell’Unione di cui all’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 quale nuovo alimento autorizzato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 5 del regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>, è stata autorizzata l’immissione sul mercato del galatto-oligosaccaride quale nuovo alimento da utilizzare in diversi alimenti, comprese le formule per lattanti e le formule di proseguimento quali definite dal regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2021/900 della Commissione <a>(<span>5</span>)</a> ha autorizzato una modifica delle condizioni d’uso del nuovo alimento galatto-oligosaccaride. In particolare il livello d’uso del nuovo alimento galatto-oligosaccaride negli integratori alimentari, quali definiti nella direttiva 2002/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>6</span>)</a>, destinati alla popolazione in generale, esclusi i lattanti e i bambini nella prima infanzia, è stato aumentato da 0,333 kg di galatto-oligosaccaride/kg di integratore alimentare (33,3 %) a 0,450 kg di galatto-oligosaccaride/kg di integratore alimentare (45,0 %).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il 19 novembre 2019 la società Dairy CREST Ltd, che opera con il nome di Saputo Dairy UK («il richiedente»), ha presentato alla Commissione, a norma dell’articolo 10, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283, una domanda di modifica delle condizioni d’uso del nuovo alimento galatto-oligosaccaride. Il richiedente ha chiesto di estendere l’uso del galatto-oligosaccaride ai dolciumi a base di latte, ai formaggi e ai formaggi fusi, al burro e alle paste da spalmare destinate alla popolazione in generale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Conformemente all’articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2015/2283, il 21 dicembre 2020 la Commissione ha consultato l’Autorità europea per la sicurezza alimentare («l’Autorità») chiedendole di formulare un parere scientifico sulla base di una valutazione della proposta di estensione dell’uso del nuovo alimento galatto-oligosaccaride.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 14 settembre 2021 l’Autorità ha adottato un parere scientifico sulla sicurezza dell’estensione dell’uso del galatto-oligosaccaride quale nuovo alimento a norma del regolamento (UE) 2015/2283 <a>(<span>7</span>)</a> conformemente all’articolo 11 del regolamento (UE) 2015/2283.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Nel suo parere scientifico l’Autorità ha concluso che il nuovo alimento, composto almeno per il 57 % da sostanza secca di galatto-oligosaccaride, lattosio e saccaridi correlati, è sicuro per quanto riguarda la proposta di estensione dell’uso nei dolciumi a base di latte, nei formaggi e nei formaggi fusi, nel burro e nelle paste da spalmare ed è pertanto opportuno modificare le condizioni d’uso del galatto-oligosaccaride.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Le informazioni fornite nella domanda e nel parere dell’Autorità presentano motivazioni sufficienti per stabilire che le modifiche proposte delle condizioni d’uso del nuovo alimento sono conformi all’articolo 9 e all’articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283 e dovrebbero essere approvate.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza l’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 28 aprile 2022
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 327 dell’11.12.2015, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione, del 20 dicembre 2017, che istituisce l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti a norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai nuovi alimenti ( GU L 351 del 30.12.2017, pag. 72 ).
( 3 ) Regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 1997, sui nuovi prodotti e i nuovi ingredienti alimentari ( GU L 43 del 14.2.1997, pag. 1 ).
( 4 ) Regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell’intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso e che abroga la direttiva 92/52/CEE del Consiglio, le direttive 96/8/CE, 1999/21/CE, 2006/125/CE e 2006/141/CE della Commissione, la direttiva 2009/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 41/2009 e (CE) n. 953/2009 della Commissione ( GU L 181 del 29.6.2013, pag. 35 ).
( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/900 della Commissione, del 3 giugno 2021, che autorizza una modifica delle condizioni d’uso del nuovo alimento «galatto-oligosaccaride» a norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione ( GU L 197 del 4.6.2021, pag. 71 ).
( 6 ) Direttiva 2002/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 giugno 2002, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli integratori alimentari ( GU L 183 del 12.7.2002, pag. 51 ).
( 7 ) EFSA Journal 2021;19(10):6844.
ALLEGATO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nella tabella 1 (Nuovi alimenti autorizzati) dell’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470, la voce relativa al «galatto-oligosaccaride» è sostituita dalla seguente:</p><div><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Nuovo alimento autorizzato</p></td><td><p>Condizioni alle quali il nuovo alimento può essere utilizzato</p></td><td><p>Requisiti specifici aggiuntivi in materia di etichettatura</p></td><td><p>Altri requisiti</p></td><td><p>Tutela dei dati</p></td></tr><tr><td><p>Galatto-oligosaccaride</p></td><td><p><span>Categoria dell’alimento specificato</span></p></td><td><p><span>Livelli massimi (espressi come rapporto galatto-oligosaccaride/kg del prodotto alimentare finito)</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>Integratori alimentari quali definiti nella direttiva 2002/46/CE</p></td><td><p>0,333</p></td></tr><tr><td><p>Integratori alimentari quali definiti nella direttiva 2002/46/CE, esclusi i lattanti e i bambini nella prima infanzia</p></td><td><p>0,450 (corrispondenti a 5,4  g di galatto-oligosaccaride/porzione; massimo tre porzioni/giorno fino a un massimo di 16,2  g/giorno)</p></td></tr><tr><td><p>Latte</p></td><td><p>0,020</p></td></tr><tr><td><p>Bevande a base di latte</p></td><td><p>0,030</p></td></tr><tr><td><p>Sostituti di un pasto per il controllo del peso (sotto forma di bevande)</p></td><td><p>0,020</p></td></tr><tr><td><p>Bevande sostitutive delle bevande a base di latte</p></td><td><p>0,020</p></td></tr><tr><td><p>Yogurt</p></td><td><p>0,033</p></td></tr><tr><td><p>Dessert a base di latte</p></td><td><p>0,043</p></td></tr><tr><td><p>Dessert congelati a base di latte</p></td><td><p>0,043</p></td></tr><tr><td><p>Bevande a base di frutta e bevande energetiche</p></td><td><p>0,021</p></td></tr><tr><td><p>Bevande sostitutive di un pasto per lattanti</p></td><td><p>0,012</p></td></tr><tr><td><p>Succhi per lattanti e bambini nella prima infanzia</p></td><td><p>0,025</p></td></tr><tr><td><p>Bevande a base di yogurt per lattanti e bambini nella prima infanzia</p></td><td><p>0,024</p></td></tr><tr><td><p>Dessert per lattanti e bambini nella prima infanzia</p></td><td><p>0,027</p></td></tr><tr><td><p>Spuntini per lattanti e bambini nella prima infanzia</p></td><td><p>0,143</p></td></tr><tr><td><p>Cereali per lattanti e bambini nella prima infanzia</p></td><td><p>0,027</p></td></tr><tr><td><p>Bevande destinate a persone che compiono uno sforzo muscolare intenso, in particolare gli sportivi</p></td><td><p>0,013</p></td></tr><tr><td><p>Succhi</p></td><td><p>0,021</p></td></tr><tr><td><p>Ripieno per torte di frutta</p></td><td><p>0,059</p></td></tr><tr><td><p>Preparazioni a base di frutta</p></td><td><p>0,125</p></td></tr><tr><td><p>Barrette</p></td><td><p>0,125</p></td></tr><tr><td><p>Cereali</p></td><td><p>0,125</p></td></tr><tr><td><p>Formule per lattanti e formule di proseguimento quali definite nel regolamento (UE) n. 609/2013</p></td><td><p>0,008</p></td></tr><tr><td><p>Dolciumi a base di latte</p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>Formaggi e formaggi fusi</p></td><td><p>0,1</p></td></tr><tr><td><p>Burro e grassi da spalmare</p></td><td><p>0,1 ».</p></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table> | ITA | 32022R0684 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.10.2014   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 301/19</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1109/2014 DELLA COMMISSIONE
del 20 ottobre 2014
relativo all'autorizzazione del preparato di Saccharomyces cerevisiae CBS 493.94 come additivo per mangimi destinati ai bovini da ingrasso, alle specie secondarie di ruminanti da ingrasso, alle vacche da latte e alle specie secondarie di ruminanti da latte e recante modifica dei regolamenti (CE) n. 1288/2004 e (CE) n. 1811/2005 (titolare dell'autorizzazione Alltech France)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all'alimentazione animale ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 1831/2003 disciplina l'autorizzazione degli additivi destinati all'alimentazione animale e definisce i presupposti e le procedure per il rilascio di tale autorizzazione. L'articolo 10 di tale regolamento prevede il riesame degli additivi autorizzati a norma della direttiva 70/524/CEE del Consiglio<a> (<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il preparato di<span>Saccharomyces cerevisiae</span> CBS 493.94 è stato autorizzato in conformità alla direttiva 70/524/CEE a tempo indeterminato come additivo per mangimi destinati ai vitelli e ai bovini da ingrasso dal regolamento (CE) n. 1288/2004 della Commissione<a> (<span>3</span>)</a> e alle vacche da latte dal regolamento (CE) n. 1811/2005 della Commissione<a> (<span>4</span>)</a>. Tale preparato è stato iscritto in seguito nel registro degli additivi per mangimi quale prodotto esistente, in conformità all'articolo 10, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 1831/2003. Il preparato è stato autorizzato per i cavalli per un periodo di dieci anni dal regolamento (CE) n. 886/2009 della Commissione<a> (<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Conformemente all'articolo 10, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1831/2003, in combinato disposto con l'articolo 7 dello stesso regolamento, è stata presentata una domanda di riesame del preparato di<span>Saccharomyces cerevisiae</span> CBS 493.94 come additivo per mangimi destinati ai bovini da ingrasso, alle specie secondarie di ruminanti da ingrasso, alle vacche da latte e alle specie secondarie di ruminanti da latte, con la richiesta che l'additivo sia classificato nella categoria «additivi zootecnici». Tale domanda era corredata delle informazioni dettagliate e dei documenti prescritti dall'articolo 7, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel suo parere dell'8 aprile 2014<a> (<span>6</span>)</a> l'Autorità europea per la sicurezza alimentare («l'Autorità») ha concluso che, alle condizioni d'impiego proposte, il preparato di<span>Saccharomyces cerevisiae</span> CBS 493.94 non ha effetti dannosi per la salute degli animali, la salute umana e l'ambiente. Essa ha anche concluso che l'impiego del preparato può aumentare la produzione lattifera delle vacche da latte e che la sua efficacia può essere estrapolata alle specie secondarie di ruminanti da latte. L'Autorità ha concluso inoltre che l'impiego del preparato può aumentare la produzione di bovini allevati per l'ingrasso e che questa efficacia può essere estrapolata alle specie secondarie di ruminanti da ingrasso. L'Autorità ritiene che non siano necessarie prescrizioni specifiche per il monitoraggio successivo alla commercializzazione. Essa ha esaminato anche la relazione sul metodo di analisi dell'additivo per mangimi negli alimenti per animali presentata dal laboratorio di riferimento istituito dal regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Dalla valutazione del preparato di<span>Saccharomyces cerevisiae</span> CBS 493.94 emerge che le condizioni di autorizzazione di cui all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1831/2003 sono soddisfatte. È pertanto opportuno autorizzare l'impiego di tale preparato come specificato nell'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>I regolamenti (CE) n. 1288/2004 e (CE) n. 1811/2005 dovrebbero quindi essere modificati di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Poiché non vi sono motivi di sicurezza che richiedano l'immediata applicazione delle modifiche delle condizioni d'autorizzazione, è opportuno concedere alle parti interessate un periodo di transizione per prepararsi a ottemperare ai nuovi obblighi derivanti dall'autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Autorizzazione
Il preparato di cui all'allegato, appartenente alla categoria «additivi zootecnici» e al gruppo funzionale «stabilizzatori della flora intestinale», è autorizzato come additivo per l'alimentazione animale alle condizioni stabilite in detto allegato.
Articolo 2
Modifica del regolamento (CE) n. 1288/2004
Nell'allegato I del regolamento (CE) n. 1288/2004 è soppressa la voce relativa all'E 1704, Saccharomyces cerevisiae CBS 493.94, che si riferisce ai bovini da ingrasso.
Articolo 3
Modifica del regolamento (CE) n. 1811/2005
Nell'allegato III del regolamento (CE) n. 1811/2005 è soppressa la voce relativa all'E 1704, Saccharomyces cerevisiae CBS 493.94.
Articolo 4
Misure transitorie
Il preparato di cui all'allegato e i mangimi contenenti tale preparato, prodotti ed etichettati prima del 10 maggio 2015 in conformità alle norme applicabili prima del 10 novembre 2014 possono continuare ad essere immessi sul mercato e utilizzati fino ad esaurimento delle scorte esistenti.
Articolo 5
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 20 ottobre 2014
Per la Commissione
Il presidente
José Manuel BARROSO
( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29 .
( 2 ) Direttiva 70/524/CEE del Consiglio, del 23 novembre 1970, relativa agli additivi nell'alimentazione degli animali ( GU L 270 del 14.12.1970, pag. 1 ).
( 3 ) Regolamento (CE) n. 1288/2004 della Commissione, del 14 luglio 2004, relativo all'autorizzazione permanente di taluni additivi e all'autorizzazione temporanea di un nuovo impiego di un additivo già autorizzato nell'alimentazione per animali ( GU L 243 del 15.7.2004, pag. 10 ).
( 4 ) Regolamento (CE) n. 1811/2005 della Commissione, del 4 novembre 2005, relativo alle autorizzazioni provvisorie e permanenti di alcuni additivi nei mangimi nonché all'autorizzazione provvisoria di nuovi impieghi di un additivo già autorizzato nei mangimi ( GU L 291 del 5.11.2005, pag. 12 ).
( 5 ) Regolamento (CE) n. 886/2009 della Commissione, del 25 settembre 2009, relativo all'autorizzazione del preparato di Saccharomyces cerevisiae CBS 493.94 come additivo per mangimi destinati ai cavalli (titolare dell'autorizzazione Alltech France) ( GU L 254 del 26.9.2009, pag. 66 ).
( 6 ) EFSA Journal 2014; 12(5):3666.
ALLEGATO
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di identificazione dell'additivo</p></td><td><p>Nome del titolare dell'autorizzazione</p></td><td><p>Additivo</p></td><td><p>Composizione, formula chimica, descrizione, metodo di analisi</p></td><td><p>Specie o categoria di animali</p></td><td><p>Età massima</p></td><td><p>Tenore minimo</p></td><td><p>Tenore massimo</p></td><td><p>Altre disposizioni</p></td><td><p>Fine del periodo di autorizzazione</p></td></tr><tr><td><p>UFC/kg di alimento per animali completo con un tasso di umidità del 12 %</p></td></tr><tr><td><p><span>Categoria: additivi zootecnici. Gruppo funzionale: stabilizzatori della flora intestinale</span></p></td></tr><tr><td><p>4a1704</p></td><td><p>ALLTECH</p><p>France</p></td><td><p><span>Saccharomyces cerevisiae</span></p><p>CBS 493.94</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo</span></p><p>Preparato di<span>Saccharomyces cerevisiae</span> CBS 493.94 contenente un minimo di:</p><p>1 × 10<span>9</span> CFU/g di additivo in forma solida.</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p><span>Saccharomyces cerevisiae</span> CBS 493.94.</p><p><span>Metodo di analisi</span><a> (<span>1</span>)</a></p><p>Conteggio: semina per inclusione su piastra (<span>pour plate</span>) in agar estratto di lievito glucosio cloramfenicolo.</p><p>Identificazione: reazione a catena della polimerasi (PCR).</p></td><td><p>Vacche da latte e specie secondarie di ruminanti da latte</p></td><td><p>—</p></td><td><p>1 × 10<span>7</span></p></td><td><p>—</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Nelle istruzioni per l'uso dell'additivo e della premiscela, indicare le condizioni di conservazione e la stabilità quando incorporato in pellet.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Per motivi di sicurezza: utilizzare dispositivi di protezione dell'apparato respiratorio durante la manipolazione</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>10 novembre 2024</p></td></tr><tr><td><p>Bovini da ingrasso e specie secondarie di ruminanti da ingrasso</p></td><td><p>1 × 10<span>8</span></p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) Informazioni dettagliate sui metodi di analisi sono disponibili al seguente indirizzo del laboratorio di riferimento dell'Unione europea per gli additivi per mangimi: https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/feed-additives/evaluation-reports
</note> | ITA | 32014R1109 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.5.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 164/1</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO (UE) 2020/703 DELLA COMMISSIONE
del 26 maggio 2020
che modifica l’allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di dimetoato e ometoato nelle o sulle ciliegie
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l’articolo 14, paragrafo 1, lettera a),
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>I livelli massimi di residui (LMR) per il dimetoato e l’ometoato sono stati fissati nell’allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L’approvazione della sostanza attiva dimetoato non è stata rinnovata dal regolamento di esecuzione (UE) 2019/1090 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Tutte le autorizzazioni esistenti per i prodotti fitosanitari contenenti dimetoato sono state revocate in relazione agli utilizzi sulle ciliegie. È quindi opportuno sopprimere gli LMR per le ciliegie fissati per il dimetoato e l’ometoato nell’allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005 conformemente all’articolo 17 di tale regolamento, in combinato disposto con l’articolo 14, paragrafo 1, lettera a).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel contesto del mancato rinnovo dell’approvazione del dimetoato, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare («l’Autorità») ha presentato le conclusioni sulla revisione inter pares della valutazione dei rischi dell’utilizzo di tale sostanza attiva come antiparassitario <a>(<span>3</span>)</a>. In questo contesto l’Autorità non ha potuto escludere l’esistenza di un rischio per i consumatori dovuto all’esposizione a residui di dimetoato, del quale non è stato possibile escludere il potenziale genotossico, e al suo principale metabolita ometoato, che è stato considerato un agente mutageno in vivo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>I partner commerciali dell’Unione sono stati consultati in merito ai nuovi LMR tramite l’Organizzazione mondiale del commercio e le loro osservazioni sono state prese in considerazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Prima dell’applicazione degli LMR modificati dovrebbe essere previsto un periodo di tempo ragionevole al fine di consentire agli Stati membri, ai paesi terzi e agli operatori del settore alimentare di prepararsi a ottemperare alle nuove prescrizioni derivanti dalla modifica degli LMR.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Esso si applica a decorrere dal 16 dicembre 2020.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 26 maggio 2020
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2019/1090 della Commissione, del 26 giugno 2019, concernente il mancato rinnovo dell’approvazione della sostanza attiva dimetoato, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e che modifica l’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione ( GU L 173 del 27.6.2019, pag. 39 ).
( 3 ) EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), 2018, Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance dimethoate (Conclusioni sulla revisione inter pares della valutazione dei rischi dell’utilizzo della sostanza attiva dimetoato come antiparassitario), EFSA Journal 2018;16(10):5454. https://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/5454
ALLEGATO
Nell’allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005, le colonne relative al dimetoato e all’ometoato sono sostituite dalle seguenti:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>«Residui e livelli massimi di residui (mg/kg) di antiparassitari</span></p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di codice</p></td><td><p>Gruppi ed esempi di singoli prodotti ai quali si applicano gli LMR (a)</p></td><td><p>Dimetoato0</p></td><td><p>Ometoato</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>2</p></td><td><p>3</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p>0100000</p></td><td><p><span>FRUTTA FRESCA O CONGELATA; FRUTTA A GUSCIO</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Agrumi</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0.01*</p></td></tr><tr><td><p>0110010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pompelmi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0110020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Arance dolci</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0110030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Limoni</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0110040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Limette/lime</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0110050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Mandarini</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0110990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Frutta a guscio</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0120010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Mandorle dolci</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Noci del Brasile</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Noci di anacardi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Castagne e marroni</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Noci di cocco</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nocciole</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Noci del Queensland</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Noci di pecàn</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120090</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pinoli</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120100</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pistacchi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120110</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Noci comuni</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Pomacee</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0130010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Mele</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pere</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cotogne</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nespole</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nespole del Giappone</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Drupacee</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p><span>0,01*</span></p></td><td><p><span>0,01*</span></p></td></tr><tr><td><p>0140010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Albicocche</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Ciliege (dolci)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pesche</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Prugne</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0150000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Bacche e piccola frutta</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0151000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p><span>Uve</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0151010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Uve da tavola</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0151020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Uve da vino</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0152000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p><span>Fragole</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p><span>Frutti di piante arbustive</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>More di rovo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>More selvatiche</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Lamponi (rossi e gialli)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p><span>Altra piccola frutta e bacche</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Mirtilli</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Mirtilli giganti americani</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Ribes a grappoli (nero, rosso e bianco)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Uva spina/grossularia (verde, rossa e gialla)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rosa canina (cinorrodonti)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>More di gelso (nero e bianco)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Azzeruoli</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Bacche di sambuco</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0160000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Frutta varia con</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p><span>Frutta con buccia commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Datteri</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0161020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fichi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0161030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Olive da tavola</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>3 (+)</p></td><td><p>1,5 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0161040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Kumquat</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0161050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Carambole</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0161060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cachi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0161070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Jambul/jambolan</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0161990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0162000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p><span>Frutti piccoli con buccia non commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0162010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Kiwi (verdi, rossi, gialli)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Litci</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frutti della passione/maracuja</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fichi d’India/fichi di cactus</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Melastelle/cainette</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cachi di Virginia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p><span>Frutti grandi con buccia non commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0163010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Avocado</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Banane</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Manghi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Papaie</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Melograni</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cerimolia/cherimolia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Guaiave/guave</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Ananas</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163090</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frutti dell’albero del pane</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163100</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Durian</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163110</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Anona/graviola/guanabana</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0200000</p></td><td><p><span>ORTAGGI FRESCHI O CONGELATI</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0210000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0211000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p><span>Patate</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0212000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero tropicali</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0212010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Radici di cassava/manioca</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Patate dolci</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Ignami</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Maranta/arrow root</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p><span>Altri ortaggi a radice e tubero, eccetto le barbabietole da zucchero</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Bietole</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01* (+)</p></td><td><p>0,01* (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Carote</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Sedano rapa</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Topinambur</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0213060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pastinaca</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Prezzemolo a grossa radice/ prezzemolo di Amburgo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Ravanelli</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213090</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Salsefrica</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213100</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rutabaga</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213110</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rape</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0213990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0220000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Ortaggi a bulbo</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Aglio</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01* (+)</p></td><td><p>0,01* (+)</p></td></tr><tr><td><p>0220020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cipolle</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01* (+)</p></td><td><p>0,01* (+)</p></td></tr><tr><td><p>0220030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Scalogni</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01* (+)</p></td><td><p>0,01* (+)</p></td></tr><tr><td><p>0220040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>2 (+)</p></td><td><p>0,2 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0220990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0230000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Ortaggi a frutto</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0231000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p><span>Solanacee e malvacee</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pomodori</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0231020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Peperoni</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Melanzane</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0231040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Gombi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p><span>Cucurbitacee con buccia commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cetrioli</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cetriolini</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Zucchine</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p><span>Cucurbitacee con buccia non commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Meloni</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Zucche</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0233030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cocomeri/angurie</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0233990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0234000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p><span>Mais dolce</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0239000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p><span>Altri ortaggi a frutto</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0240000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Cavoli (escluse le radici di brassica e i prodotti baby leaf di brassica)</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0241000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p><span>Cavoli a infiorescenza</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,02</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cavoli broccoli</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0241020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cavolfiori</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0241990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p><span>Cavoli a testa</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cavoletti di Bruxelles</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,1* (+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0242020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cavoli cappucci</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01* (+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0242990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p><span>Cavoli a foglia</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cavoli cinesi/pe-tsai</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cavoli ricci</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0244000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p><span>Cavoli rapa</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0250000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Ortaggi a foglia, erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p><span>Lattughe e insalate</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0251010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Dolcetta/valerianella/gallinella</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Lattughe</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0251030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Scarola/indivia a foglie larghe</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Crescione e altri germogli e gemme</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Barbarea</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rucola</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Senape juncea</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Prodotti baby leaf (comprese le brassicacee)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p><span>Foglie di spinaci e simili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0252010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Spinaci</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Portulaca/porcellana</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Bietole da foglia e da costa</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0253000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p><span>Foglie di vite e foglie di specie simili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0254000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p><span>Crescione acquatico</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0255000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p><span>Cicoria Witloof/cicoria belga</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0256000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p><span>Erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,02*</p></td><td><p>0,02*</p></td></tr><tr><td><p>0256010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cerfoglio</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Erba cipollina</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Foglie di sedano</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Prezzemolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Salvia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rosmarino</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Timo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Basilico e fiori commestibili</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256090</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Foglie di alloro/lauro</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256100</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Dragoncello</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Legumi</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0260010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fagioli (con baccello)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fagioli (senza baccello)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Piselli (con baccello)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Piselli (senza baccello)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Lenticchie</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Ortaggi a stelo</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0270010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Asparagi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0270020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cardi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Sedani</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Finocchi dolci/finocchini/finocchi di Firenze</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Carciofi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Porri</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rabarbaro</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Germogli di bambù</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270090</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cuori di palma</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Funghi, muschi e licheni</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0280010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Funghi coltivati</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Funghi selvatici</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Muschi e licheni</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0290000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Alghe e organismi procarioti</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0300000</p></td><td><p><span>LEGUMI SECCHI</span></p></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0300010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fagioli</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Lenticchie</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Piselli</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>0300040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Lupini/semi di lupini</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0400000</p></td><td><p><span>SEMI E FRUTTI OLEAGINOSI</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Semi oleaginosi</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0401010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di lino</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di arachide</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di papavero</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di sesamo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di girasole</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di colza</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di soia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di senape</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401090</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di cotone</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401100</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di zucca</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401110</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di cartamo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401120</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di borragine</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401130</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di camelina/dorella</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401140</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di canapa</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401150</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di ricino</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Frutti oleaginosi</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Olive da olio</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>3 (+)</p></td><td><p>1,5 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0402020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Semi di palma</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0402030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frutti di palma</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0402040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Capoc</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0402990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0500000</p></td><td><p><span>CEREALI</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Orzo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,02* (+)</p></td><td><p>0,02* (+)</p></td></tr><tr><td><p>0500020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Grano saraceno e altri pseudo-cereali</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0500030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Mais/granturco</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0500040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Miglio</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0500050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Avena</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,02* (+)</p></td><td><p>0,02* (+)</p></td></tr><tr><td><p>0500060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Riso</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0500070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Segale</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,02 (+)</p></td><td><p>0,01* (+)</p></td></tr><tr><td><p>0500080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Sorgo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0500090</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frumento</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05 (+)</p></td><td><p>0,01* (+)</p></td></tr><tr><td><p>0500990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0600000</p></td><td><p><span>TÈ, CAFFÈ, INFUSIONI DI ERBE E CARRUBE</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0610000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Tè</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0620000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Chicchi di caffè</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0630000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Infusioni di erbe da</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p><span>Fiori</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Camomilla</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Ibisco/rosella</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rosa</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,1 (+)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Gelsomino</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Tiglio</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p><span>Foglie ed erbe</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fragola</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rooibos</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Mate</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p><span>Radici</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Valeriana</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Ginseng</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0639000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p><span>Altre parti della pianta</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0640000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Semi di cacao</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0650000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Carrube/pane di san Giovanni</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0700000</p></td><td><p><span>LUPPOLO</span></p></td><td><p>0,05*</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0800000</p></td><td><p><span>SPEZIE</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Semi</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>5</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0810010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Anice verde</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Grano nero/cumino nero</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Sedano</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Coriandolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cumino</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Aneto</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Finocchio</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fieno greco</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810090</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Noce moscata</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Frutta</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0820010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pimenti (della Giamaica)/pepe garofanato</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pepe di Sichuan</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Carvi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cardamomo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Bacche di ginepro</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820060</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Pepe (nero, verde e bianco)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820070</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Vaniglia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820080</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Tamarindo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0830000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Spezie da corteccia</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0830010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Cannella</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0830990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Spezie da radici e rizomi</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Liquirizia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0840020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Zenzero (10)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0840030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Curcuma</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0840040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren (11)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0850000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Spezie da boccioli</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0850010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Chiodi di garofano</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0850020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Capperi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0850990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0860000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Spezie da pistilli di fiori</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0860010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Zafferano</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0860990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0870000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Spezie da arilli</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05*</p></td><td><p>0,05*</p></td></tr><tr><td><p>0870010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Macis</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0870990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900000</p></td><td><p><span>PIANTE DA ZUCCHERO</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Barbabietole da zucchero</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01* (+)</p></td><td><p>0,01* (+)</p></td></tr><tr><td><p>0900020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Canne da zucchero</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>0900030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Radici di cicoria</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,03 (+)</p></td><td><p>0,02 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0900990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01*</p></td><td><p>0,01*</p></td></tr><tr><td><p>1000000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - ANIMALI TERRESTRI</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1010000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Prodotti ottenuti da</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p><span>Suini</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Muscolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Grasso</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fegato</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rene</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p><span>Bovini</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Muscolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Grasso</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fegato</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rene</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p><span>Ovini</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Muscolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Grasso</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fegato</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rene</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p><span>Caprini</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Muscolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Grasso</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fegato</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rene</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p><span>Equidi</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Muscolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Grasso</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fegato</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rene</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p><span>Pollame</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Muscolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Grasso</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fegato</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rene</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p><span>Altri animali terrestri d’allevamento</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Muscolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Grasso</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Fegato</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Rene</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017050</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Latte</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Bovini</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Ovini</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Caprini</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Equini</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Uova di volatili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030010</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Galline</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030020</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Anatre</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030030</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Oche</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030040</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Quaglie</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030990</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Altri (2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1040000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Miele e altri prodotti dell’apicoltura (7)</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1050000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Anfibi e rettili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1060000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Animali invertebrati terrestri</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1070000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Animali vertebrati terrestri selvatici</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1100000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - PESCI, PRODOTTI ITTICI E ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI D’ACQUA MARINA E D’ACQUA DOLCE (8)</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1200000</p></td><td><p><span>PRODOTTI O LORO PARTI DESTINATI ESCLUSIVAMENTE ALLA PRODUZIONE DI MANGIMI (8)</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1300000</p></td><td><p><span>PRODOTTI ALIMENTARI TRASFORMATI (9)</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(*)</p></td><td><p>Limite di determinazione analitica</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(a)</p></td><td><p>Per l'elenco completo dei prodotti di origine vegetale e animale ai quali si applicano gli LMR occorre fare riferimento all'allegato I.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Dimetoato</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110010</p></td><td><p><span>Pompelmi</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110020</p></td><td><p><span>Arance dolci</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110030</p></td><td><p><span>Limoni</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110040</p></td><td><p><span>Limette/lime</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110050</p></td><td><p><span>Mandarini</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0161030</p></td><td><p><span>Olive da tavola</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213010</p></td><td><p><span>Bietole</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213020</p></td><td><p><span>Carote</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali e alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213030</p></td><td><p><span>Sedano rapa</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213040</p></td><td><p><span>Barbaforte/rafano/cren</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213060</p></td><td><p><span>Pastinaca</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213070</p></td><td><p><span>Prezzemolo a grossa radice/prezzemolo di Amburgo</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213080</p></td><td><p><span>Ravanelli</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213090</p></td><td><p><span>Salsefrica</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213100</p></td><td><p><span>Rutabaga</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213110</p></td><td><p><span>Rape</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0220010</p></td><td><p><span>Aglio</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0220020</p></td><td><p><span>Cipolle</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0220030</p></td><td><p><span>Scalogni</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali e alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0220040</p></td><td><p><span>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0231010</p></td><td><p><span>Pomodori</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0231030</p></td><td><p><span>Melanzane</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0233020</p></td><td><p><span>Zucche</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0233030</p></td><td><p><span>Cocomeri/angurie</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0241010</p></td><td><p><span>Cavoli broccoli</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0241020</p></td><td><p><span>Cavolfiori</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0242010</p></td><td><p><span>Cavoletti di Bruxelles</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0242020</p></td><td><p><span>Cavoli cappucci</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali e alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0251020</p></td><td><p><span>Lattughe</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0270010</p></td><td><p><span>Asparagi</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0300030</p></td><td><p>Piselli</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0402010</p></td><td><p><span>Olive da olio</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali e alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0500010</p></td><td><p><span>Orzo</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0500050</p></td><td><p><span>Avena</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0500070</p></td><td><p><span>Segale</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali e alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0500090</p></td><td><p><span>Frumento</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati di monitoraggio. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0631030</p></td><td><p><span>Rosa</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0900010</p></td><td><p><span>Barbabietole da zucchero</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0900030</p></td><td><p><span>Radici di cicoria</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><span>Ometoato</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110010</p></td><td><p><span>Pompelmi</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110020</p></td><td><p><span>Arance dolci</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110030</p></td><td><p><span>Limoni</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110040</p></td><td><p><span>Limette/lime</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0110050</p></td><td><p><span>Mandarini</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0161030</p></td><td><p><span>Olive da tavola</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213010</p></td><td><p><span>Bietole</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213020</p></td><td><p><span>Carote</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali e alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213030</p></td><td><p><span>Sedano rapa</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213040</p></td><td><p><span>Barbaforte/rafano/cren</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213060</p></td><td><p><span>Pastinaca</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213070</p></td><td><p><span>Prezzemolo a grossa radice/prezzemolo di Amburgo</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213080</p></td><td><p><span>Ravanelli</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213090</p></td><td><p><span>Salsefrica</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213100</p></td><td><p><span>Rutabaga</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0213110</p></td><td><p><span>Rape</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0220010</p></td><td><p><span>Aglio</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0220020</p></td><td><p><span>Cipolle</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0220030</p></td><td><p><span>Scalogni</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali e alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0220040</p></td><td><p><span>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0231010</p></td><td><p><span>Pomodori</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0231030</p></td><td><p><span>Melanzane</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0233020</p></td><td><p><span>Zucche</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0233030</p></td><td><p><span>Cocomeri/angurie</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0241010</p></td><td><p><span>Cavoli broccoli</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0241020</p></td><td><p><span>Cavolfiori</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0242010</p></td><td><p><span>Cavoletti di Bruxelles</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0242020</p></td><td><p><span>Cavoli cappucci</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali e alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0251020</p></td><td><p><span>Lattughe</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0270010</p></td><td><p><span>Asparagi</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0300030</p></td><td><p><span>Piselli</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0402010</p></td><td><p><span>Olive da olio</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali e alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0500010</p></td><td><p><span>Orzo</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0500050</p></td><td><p><span>Avena</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative ai dati tossicologici dei metaboliti vegetali. Al momento del riesame dell'LMR la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase se presentate entro il 27 giugno 2019 oppure, se non presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0500070</p></td><td><p><span>Segale</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0500090</p></td><td><p><span>Frumento</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0900010</p></td><td><p><span>Barbabietole da zucchero</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>0900030</p></td><td><p><span>Radici di cicoria»</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> | ITA | 32020R0703 |
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2883</p></td><td><p>22.12.2023</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/2883 DELLA COMMISSIONE
del 15 dicembre 2023
che determina le restrizioni quantitative e assegna le quote di sostanze controllate a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle sostanze che riducono lo strato di ozono, per il periodo compreso fra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024
[notificata con il numero C(2023) 8603]
(I testi in lingua bulgaro, ceco, croato, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, neerlandese, polacco, portoghese, spagnolo, svedese, tedesco e ungherese sono i soli facenti fede)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1005/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, sulle sostanze che riducono lo strato di ozono ( 1 ) , in particolare l’articolo 10, paragrafo 2, e l’articolo 16, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L’immissione in libera pratica nell’Unione di sostanze controllate importate è soggetta a restrizioni quantitative.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La Commissione è tenuta a fissare tali restrizioni e ad assegnare le quote alle imprese.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Spetta inoltre alla Commissione determinare le quantità di sostanze controllate diverse dagli idroclorofluorocarburi utilizzabili per usi essenziali di laboratorio e a fini di analisi, così come le imprese che possono farne uso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La determinazione delle quote assegnate per usi essenziali di laboratorio e a fini di analisi deve assicurare che le restrizioni quantitative di cui all’articolo 10, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1005/2009 siano rispettate, applicando il regolamento (UE) n. 537/2011 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a>. Poiché tali restrizioni quantitative riguardano anche le quantità di idroclorofluorocarburi per usi di laboratorio e a fini di analisi per le quali è stata concessa una licenza, l’assegnazione dovrebbe contemplare anche la produzione e l’importazione di idroclorofluorocarburi per detti usi e fini.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La Commissione ha pubblicato una comunicazione destinata alle imprese che nel 2024 intendono importare nell’Unione europea o esportare dall’Unione europea sostanze controllate che riducono lo strato di ozono e alle imprese che nel 2024 intendono produrre o importare tali sostanze per usi di laboratorio e a fini di analisi <a>(<span>3</span>)</a>, a seguito della quale ha ricevuto le dichiarazioni relative alle importazioni previste per il 2024.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le restrizioni quantitative e le quote dovrebbero essere determinate per il periodo compreso tra il 1<span><span>o</span></span> gennaio e il 31 dicembre 2024, in conformità alle relazioni annuali da presentare in applicazione del protocollo di Montreal relativo a sostanze che riducono lo strato di ozono.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato istituito dall’articolo 25, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1005/2009,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Quantità destinate ad essere immesse in libera pratica
Le quantità di sostanze controllate soggette al regolamento (CE) n. 1005/2009 che possono essere immesse in libera pratica nell’Unione europea nel 2024 a partire da fonti esterne all’Unione sono le seguenti:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Sostanze controllate</p></td><td><p>Quantità in kg ODP (potenziale di riduzione dell’ozono)</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo I (clorofluorocarburi 11, 12, 113, 114 e 115) e gruppo II (altri clorofluorocarburi completamente alogenati)</p></td><td><p>500 550,00</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo III (halon)</p></td><td><p>26 111 900,00</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo IV (tetracloruro di carbonio)</p></td><td><p>2 530 550,00</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo V (1,1,1-tricoloroetano)</p></td><td><p>2 500 000,00</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo VI (bromuro di metile)</p></td><td><p>606 835,20</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo VII (idrobromofluorocarburi)</p></td><td><p>9 834,06</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo VIII (idroclorofluorocarburi)</p></td><td><p>5 165 560,80</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo IX (bromoclorometano)</p></td><td><p>264 024,00</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Assegnazione delle quote destinate ad essere immesse in libera pratica
1. Le quote di clorofluorocarburi 11, 12, 113, 114 e 115 e altri clorofluorocarburi completamente alogenati sono assegnate per i fini e alle imprese indicati nell’allegato I, per il periodo compreso fra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024.
2. Le quote di halon sono assegnate per i fini e alle imprese indicati nell’allegato II, per il periodo compreso fra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024.
3. Le quote di tetracloruro di carbonio sono assegnate per i fini e alle imprese indicati nell’allegato III, per il periodo compreso fra il 1 ° gennaio e il 31 dicembre 2024.
4. Le quote di 1,1,1-tricloroetano sono assegnate per i fini e alle imprese indicati nell’allegato IV, per il periodo compreso fra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024.
5. Le quote di bromuro di metile sono assegnate per i fini e alle imprese indicati nell’allegato V, per il periodo compreso fra il 1 ° gennaio e il 31 dicembre 2024.
6. Le quote di idrobromofluorocarburi sono assegnate per i fini e alle imprese indicati nell’allegato VI, per il periodo compreso fra il 1 ° gennaio e il 31 dicembre 2024.
7. Le quote di idroclorofluorocarburi sono assegnate per i fini e alle imprese indicati nell’allegato VII, per il periodo compreso fra il 1 ° gennaio e il 31 dicembre 2024.
8. Le quote di bromoclorometano sono assegnate per i fini e alle imprese indicati nell’allegato VIII, per il periodo compreso fra il 1 ° gennaio e il 31 dicembre 2024.
9. Le quote assegnate a ciascuna impresa figurano nell’allegato IX.
Articolo 3
Quote per gli usi di laboratorio e a fini di analisi
Le quote per l’importazione e la produzione di sostanze controllate per usi di laboratorio e a fini di analisi per il 2024 sono assegnate alle imprese di cui all’allegato X.
Nell’allegato XI sono indicate le quantità massime destinate a usi di laboratorio e a fini di analisi che possono essere prodotte o importate nel 2024 e che sono assegnate alle suddette imprese.
Articolo 4
Periodo di validità
La presente decisione si applica dal 1 ° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
Articolo 5
Destinatari
La presente decisione è destinata alle seguenti imprese:
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>A-Gas Deutschland GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Bei den Kämpen 22</p></td></tr><tr><td><p>21220 Seevetal</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>2</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>A-Gas Italia s.r.l.</p></td></tr><tr><td><p>Via Cavour 96</p></td></tr><tr><td><p>67051 Avezzano</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Abcr GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Im Schlehert 10</p></td></tr><tr><td><p>76187 Karlsruhe</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>4</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>AGC Pharma Chemicals Europe</p></td></tr><tr><td><p>Cami de la Pomereda 13</p></td></tr><tr><td><p>08380 Malgrat de Mar</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Agilent Technologies Deutschland GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Hewlett-Packard-Str. 8</p></td></tr><tr><td><p>D-76337 Waldbronn</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>6</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Albemarle Europe SPRL</p></td></tr><tr><td><p>Parc Scientifique Einstein, Rue du Bosquet 9</p></td></tr><tr><td><p>B-1348 Louvain-la-Neuve</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Arkema France</p></td></tr><tr><td><p>Rue Estienne d’Orves 420</p></td></tr><tr><td><p>92705 Colombes cedex</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>8</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Ateliers Bigata SASU</p></td></tr><tr><td><p>Rue Jean-Baptiste Perrin 10</p></td></tr><tr><td><p>33320 Eysines</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>BASF Agri-Production S.A.S.</p></td></tr><tr><td><p>Rue de Verdun 32</p></td></tr><tr><td><p>76410 Saint-Aubin Les Elbeuf</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>10</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Bayer AG</p></td></tr><tr><td><p>Alfred-Nobel-Str. 50</p></td></tr><tr><td><p>40789 Monheim</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Biovit d.o.o.</p></td></tr><tr><td><p>Varazdinska ulica - Odvojak II 15</p></td></tr><tr><td><p>HR-42000 Varazdin</p></td></tr><tr><td><p>Croazia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>12</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>BTC B.V.</p></td></tr><tr><td><p>Albert Thijsstraat 65</p></td></tr><tr><td><p>6471WX Eygelshoven</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>13</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Chemours Netherlands B.V.</p></td></tr><tr><td><p>Baanhoekweg 22</p></td></tr><tr><td><p>3313LA Dordrecht</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>14</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Daikin Refrigerants Frankfurt GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Industriepark Hoechst D821</p></td></tr><tr><td><p>65926 Frankfurt</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>15</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Dyneon GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Industrieparkstr. 1</p></td></tr><tr><td><p>84508 Burgkirchen</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>16</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>EAF protect s.r.o.</p></td></tr><tr><td><p>Karlovarská 131/50</p></td></tr><tr><td><p>35002 Cheb 2</p></td></tr><tr><td><p>Repubblica ceca</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>17</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Euroapi France</p></td></tr><tr><td><p>La paterie 4</p></td></tr><tr><td><p>63480 Vertolaye</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>18</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Fermion oy</p></td></tr><tr><td><p>Koivu-Mankkaan tie 6</p></td></tr><tr><td><p>02200 Espoo</p></td></tr><tr><td><p>Finlandia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>19</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>GBA Pharma GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Anna-Sigmund-Straße 7</p></td></tr><tr><td><p>82061 Neuried</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>20</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Gedeon Richter Plc.</p></td></tr><tr><td><p>Gyömrői út 19-21.</p></td></tr><tr><td><p>H-1103 Budapest</p></td></tr><tr><td><p>Ungheria</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>21</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>GHC Gerling, Holz & Co. Handels GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Ruhrstr. 113</p></td></tr><tr><td><p>22761 Hamburg</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>22</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Gielle Industries di Luigi Galantucci</p></td></tr><tr><td><p>Via Ferri Rocco 32</p></td></tr><tr><td><p>70022 Altamura</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>23</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Hovione FarmaCiencia SA</p></td></tr><tr><td><p>Quinta de S. Pedro - Sete Casas</p></td></tr><tr><td><p>2674-506 Loures</p></td></tr><tr><td><p>Portogallo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>24</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Hugen Maintenance for Aircraft B.V.</p></td></tr><tr><td><p>Marketing 43</p></td></tr><tr><td><p>6921 Duiven</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>25</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Hugen Reprocessing Company Dutch Halonbank bv</p></td></tr><tr><td><p>Marketing 43</p></td></tr><tr><td><p>6921 RE Duiven</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>26</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>I2 Analytical Limited sp. z o. o. Oddział w Polsce</p></td></tr><tr><td><p>Pionierów 39</p></td></tr><tr><td><p>41-711 Ruda Śląska</p></td></tr><tr><td><p>Polonia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>27</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>ICL Europe Cooperatief U.A.</p></td></tr><tr><td><p>Koningin Wilhelminaplein 30</p></td></tr><tr><td><p>1062 KR Amsterdam</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>28</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Intergeo LTD</p></td></tr><tr><td><p>Industrial Park of Thermi</p></td></tr><tr><td><p>57001 Thessaloniki</p></td></tr><tr><td><p>Grecia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>29</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Labmix24 GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Kesseldorfer Rott 24</p></td></tr><tr><td><p>46499 Hamminkeln</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>30</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Laboratorios Miret S.A.</p></td></tr><tr><td><p>Geminis 4</p></td></tr><tr><td><p>08228 Terrassa</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>31</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>LGC GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Louis-Pasteur-Str. 30</p></td></tr><tr><td><p>14943 Luckenwalde</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>32</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>LGC Standards GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Mercatorstr. 51</p></td></tr><tr><td><p>46485 Wesel</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>33</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Lufthansa Technik AG</p></td></tr><tr><td><p>Weg beim Jäger 193</p></td></tr><tr><td><p>22335 Hamburg</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>34</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Mebrom NV</p></td></tr><tr><td><p>Suikerkaai 66</p></td></tr><tr><td><p>9060 Zelzate</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>35</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Mebrom Technology NV</p></td></tr><tr><td><p>Antwerpsesteenweg 45</p></td></tr><tr><td><p>2830 Willebroek</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>36</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Neochema GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Uwe-Zeidler-Ring 10</p></td></tr><tr><td><p>55294 Bodenheim</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>37</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Nobian Industrial Chemicals B.V</p></td></tr><tr><td><p>Van Asch van Wijckstraat 53</p></td></tr><tr><td><p>3811 LP Amersfoort</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>38</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Northern Ireland Environment Agency</p></td></tr><tr><td><p>Antrim Road 17</p></td></tr><tr><td><p>BT32 3AL Lisburn</p></td></tr><tr><td><p>Irlanda del Nord</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>39</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Olon S.p.A.</p></td></tr><tr><td><p>Strada Rivoltana KM 6/7</p></td></tr><tr><td><p>20090 Rodano</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>40</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>P.U. Poz-Pliszka Sp. z o.o.</p></td></tr><tr><td><p>Mialki Szlak 52</p></td></tr><tr><td><p>80-717 Gdansk</p></td></tr><tr><td><p>Polonia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>41</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Plane Care Ltd.</p></td></tr><tr><td><p>Mladost 3, bl.355</p></td></tr><tr><td><p>Sofia</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>42</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>R.P. Chem s.r.l.</p></td></tr><tr><td><p>Via San Michele 47</p></td></tr><tr><td><p>31032 Casale sul Sile (TV)</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>43</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Restek France</p></td></tr><tr><td><p>Avenue du General de Gaulle 7</p></td></tr><tr><td><p>91090 Lisses</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>44</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Restek GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Schaberweg 23</p></td></tr><tr><td><p>Bad Homburg</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>45</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Restek S.r.l.</p></td></tr><tr><td><p>Via G. Miglioli 2/A</p></td></tr><tr><td><p>20063 Cernusco sul Naviglio</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>46</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Savi Technologie sp. z o.o.</p></td></tr><tr><td><p>Psary Wolnosci 20</p></td></tr><tr><td><p>51-180 Wroclaw</p></td></tr><tr><td><p>Polonia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>47</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Sigma Aldrich Chimie sarl</p></td></tr><tr><td><p>Rue de Luzais 80</p></td></tr><tr><td><p>38070 Saint Quentin Fallavier</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>48</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Sigma-Aldrich Chemie GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Riedstraße 2</p></td></tr><tr><td><p>89555 Steinheim</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>49</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Societe Air France Industries</p></td></tr><tr><td><p>Aeroport de Paris</p></td></tr><tr><td><p>94290 Villeneuve le Roi</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>50</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Solvay Fluor GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Hans-Boeckler-Allee 20</p></td></tr><tr><td><p>30173 Hannover</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>51</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Solvay France S.A</p></td></tr><tr><td><p>Rue des Cuirassiers, Immeuble Silex 2 Solvay 9</p></td></tr><tr><td><p>69003 Lyon</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>52</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Solvay Specialty Polymers Italy SpA</p></td></tr><tr><td><p>Viale Lombardia 20</p></td></tr><tr><td><p>20021 Bollate</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>53</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Sterling SpA</p></td></tr><tr><td><p>Via della Carboneria 30</p></td></tr><tr><td><p>06073 Solomeo - Corciano (PG)</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>54</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Tazzetti SAU</p></td></tr><tr><td><p>Calle Roma 2</p></td></tr><tr><td><p>28813 Torres de la Alameda</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>55</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Tazzetti SpA</p></td></tr><tr><td><p>Corso Europa 600/A</p></td></tr><tr><td><p>10088 Volpiano</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>56</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Techlab SARL</p></td></tr><tr><td><p>La tannerie 4C</p></td></tr><tr><td><p>57072 Metz cedex 3</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>57</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>TEGA - Technische Gase und Gasetechnik GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Werner-von-Siemens-Str. 18</p></td></tr><tr><td><p>D-97076 Würzburg</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>58</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>ULTRA Scientific Italia srl</p></td></tr><tr><td><p>Via emilia 51/D</p></td></tr><tr><td><p>40011 Anzola emilia</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>59</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>UTM Umwelt-Technik-Metallrecycling GmbH</p></td></tr><tr><td><p>Alt-Herrenwyk 12</p></td></tr><tr><td><p>23569 Lübeck</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>60</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Valliscor Europa Limited</p></td></tr><tr><td><p>City Quay 13-18</p></td></tr><tr><td><p>D02 ED70 Dublin</p></td></tr><tr><td><p>Irlanda</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
Fatto a Bruxelles, il 15 dicembre 2023
Per la Commissione
Wopke HOEKSTRA
Membro della Commissione
( 1 ) GU L 286 del 31.10.2009, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento (UE) n. 537/2011 della Commissione, del 1 o giugno 2011, relativo al meccanismo di attribuzione di quote di sostanze controllate consentite per usi di laboratorio e a fini di analisi nell’Unione a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio sulle sostanze che riducono lo strato di ozono ( GU L 147 del 2.6.2011, pag. 4 ).
( 3 ) GU C 70 del 27.2.2023, pag. 28 .
ALLEGATO I
GRUPPI I e II
Quote di importazione dei clorofluorocarburi 11, 12, 113, 114 e 115 e degli altri clorofluorocarburi completamente alogenati attribuite agli importatori a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 per uso come materia prima e agente di fabbricazione nel periodo compreso tra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024:
<table><col/><tbody><tr><td><p><span>Impresa</span></p><p>Abcr GmbH (DE)</p><p>Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. (IT)</p><p>Tazzetti SAU (ES)</p><p>Tazzetti S.p.A. (IT)</p><p>TEGA - Technische Gase und Gasetechnik GmbH (DE)</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO II
GRUPPO III
Quote di importazione degli halon attribuite agli importatori a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 per uso come materia prima e per usi critici nel periodo compreso tra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024:
<table><col/><tbody><tr><td><p><span>Impresa</span></p><p>A-Gas Deutschland GmbH (DE)</p><p>A-Gas Italia s.r.l. (IT)</p><p>Abcr GmbH (DE)</p><p>Arkema France (FR)</p><p>Ateliers Bigata SASU (FR)</p><p>BASF Agri-Production S.A.S. (FR)</p><p>BTC B.V. (NL)</p><p>EAF protect s.r.o. (CZ)</p><p>Gielle Industries di Luigi Galantucci (IT)</p><p>Hugen Maintenance for Aircraft B.V. (NL)</p><p>Hugen Reprocessing Company Dutch Halonbank bv (NL)</p><p>Intergeo LTD (EL)</p><p>Lufthansa Technik AG (DE)</p><p>P.U. Poz-Pliszka Sp. z o.o. (PL)</p><p>Plane Care Ltd. (BG)</p><p>Savi Technologie sp. z o.o. (PL)</p><p>Societe Air France Industries (FR)</p><p>UTM Umwelt-Technik-Metallrecycling GmbH (DE)</p><p>Valliscor Europa Limited (IE)</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO III
GRUPPO IV
Quote di importazione di tetracloruro di carbonio attribuite agli importatori a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 per uso come materia prima e agente di fabbricazione nel periodo compreso tra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024:
<table><col/><tbody><tr><td><p><span>Impresa</span></p><p>Abcr GmbH (DE)</p><p>Arkema France (FR)</p><p>Nobian Industrial Chemicals B.V (NL)</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO IV
GRUPPO V
Quote di importazione di 1,1,1-tricloroetano attribuite agli importatori a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 per uso come materia prima nel periodo compreso tra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024:
<table><col/><tbody><tr><td><p><span>Impresa</span></p><p>Arkema France (FR)</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO V
GRUPPO VI
Quote di importazione di bromuro di metile attribuite agli importatori a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 per uso come materia prima nel periodo compreso tra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024:
<table><col/><tbody><tr><td><p><span>Impresa</span></p><p>Abcr GmbH (DE)</p><p>Euroapi France (FR)</p><p>GHC Gerling, Holz & Co. Handels GmbH (DE)</p><p>ICL Europe Cooperatief U.A. (NL)</p><p>Mebrom NV (BE)</p><p>Mebrom Technology NV (BE)</p><p>Sigma-Aldrich Chemie GmbH (DE)</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO VI
GRUPPO VII
Quote di importazione degli idrobromofluorocarburi attribuite agli importatori a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 per uso come materia prima nel periodo compreso tra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024:
<table><col/><tbody><tr><td><p><span>Impresa</span></p><p>Abcr GmbH (DE)</p><p>Euroapi France (FR)</p><p>Fermion oy (FI)</p><p>Hovione FarmaCiencia SA (PT)</p><p>R.P. Chem s.r.l. (IT)</p><p>Sterling SpA (IT)</p><p>Valliscor Europa Limited (IE)</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO VII
GRUPPO VIII
Quote di importazione degli idrobromofluorocarburi attribuite agli importatori a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 per uso come materia prima nel periodo compreso tra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024:
<table><col/><tbody><tr><td><p><span>Impresa</span></p><p>Abcr GmbH (DE)</p><p>Arkema france (FR)</p><p>Bayer AG (DE)</p><p>Chemours Netherlands B.V. (NL)</p><p>Dyneon GmbH (DE)</p><p>Olon S.p.A. (IT)</p><p>Solvay Fluor GmbH (DE)</p><p>Solvay France S.A (FR)</p><p>Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. (IT)</p><p>Tazzetti SAU (ES)</p><p>Tazzetti S.p.A. (IT)</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO VIII
GRUPPO IX
Quote di importazione di bromoclorometano assegnate agli importatori a norma del regolamento (CE) n. 1005/2009 per l'uso come materia prima nel periodo compreso tra il 1 o gennaio e il 31 dicembre 2024.
<table><col/><tbody><tr><td><p><span>Impresa</span></p><p>Albemarle Europe SPRL (BE)</p><p>ICL Europe Cooperatief U.A. (NL)</p><p>Laboratorios Miret S.A. (ES)</p><p>Sigma-Aldrich Chemie GmbH (DE)</p><p>Valliscor Europa Limited (IE)</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO IX
(Informazioni commerciali sensibili — riservate — non destinate alla pubblicazione)
ALLEGATO X
Imprese autorizzate a produrre o importare per usi di laboratorio e a fini di analisi nel 2024
Imprese cui sono attribuite quote di sostanze controllate utilizzabili per usi di laboratorio e a fini di analisi:
<table><col/><tbody><tr><td><p><span>Impresa</span></p><p>Abcr GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>AGC Pharma Chemicals Europe (ES)</p></td></tr><tr><td><p>Agilent Technologies Deutschland GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>Arkema France (FR)</p></td></tr><tr><td><p>Biovit d.o.o. (HR)</p></td></tr><tr><td><p>Daikin Refrigerants Frankfurt GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>GBA Pharma GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>Gedeon Richter Plc. (HU)</p></td></tr><tr><td><p>I2 Analytical Limited sp. z o. o. Oddział w Polsce (PL)</p></td></tr><tr><td><p>Labmix24 GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>LGC GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>LGC Standards GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>Neochema GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>Northern Ireland Environment Agency (UK_NI)</p></td></tr><tr><td><p>Restek France (FR)</p></td></tr><tr><td><p>Restek GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>Restek s.r.l. (IT)</p></td></tr><tr><td><p>Sigma Aldrich Chimie sarl (FR)</p></td></tr><tr><td><p>Sigma-Aldrich Chemie GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>Solvay Fluor GmbH (DE)</p></td></tr><tr><td><p>Solvay France S.A (FR)</p></td></tr><tr><td><p>Solvay Specialty Polymers Italy S.p.A. (IT)</p></td></tr><tr><td><p>Techlab sarl (FR)</p></td></tr><tr><td><p>Ultra Scientific Italia srl (IT)</p></td></tr><tr><td><p>Valliscor Europa Limited (IE)</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO XI
(Informazioni commerciali sensibili — riservate — non destinate alla pubblicazione)
ELI: http://data.europa.eu/eli/dec_impl/2023/2883/oj
ISSN 1977-0707 (electronic edition) | ITA | 32023D2883 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.7.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 250/1</p></td></tr></tbody></table>
Dichiarazione comune del Parlamento, del Consiglio e della Commissione relativa al regolamento (UE) 2019/1243 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che adatta agli articoli 290 e 291 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea una serie di atti giuridici che prevedono il ricorso alla procedura di regolamentazione con controllo ( 1 )
(2019/C 250/01)
Al punto 27 dell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» le tre istituzioni hanno riconosciuto la necessità di allineare tutta la legislazione vigente al quadro giuridico introdotto dal trattato di Lisbona e, in particolare, la necessità di dare alta priorità al rapido allineamento di tutti gli atti di base che ancora fanno riferimento alla procedura di regolamentazione con controllo. In seguito alla proposta presentata dalla Commissione a tale scopo, il presente regolamento risponde a tale necessità disponendo l’allineamento della procedura di regolamentazione con controllo in un numero significativo di atti inclusi nella proposta in questione. Le tre istituzioni continueranno a lavorare all’allineamento dei rimanenti atti figuranti nella proposta in questione.
<note>
( 1 ) GU L 198 del 25.7.2019, pag. 241.
</note> | ITA | 32019C0725(01) |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.3.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 76/18</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/494 DELLA COMMISSIONE
del 21 marzo 2017
recante duecentosessantaduesima modifica del regolamento (CE) n. 881/2002 del Consiglio che impone specifiche misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità associate alle organizzazioni dell'ISIL (Da'esh) e di Al-Qaeda
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 881/2002 del Consiglio, del 27 maggio 2002, che impone specifiche misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità associate alle organizzazioni dell'ISIL (Da'esh) e di Al-Qaeda ( 1 ) , in particolare l'articolo 7, paragrafo 1, lettera a), e l'articolo 7 bis, paragrafo 5,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nell'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 figura l'elenco delle persone, dei gruppi e delle entità a cui si applica il congelamento dei fondi e delle risorse economiche a norma del regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 16 marzo 2017 il Comitato per le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di depennare una persona fisica dall'elenco delle persone, dei gruppi e delle entità a cui si applica il congelamento dei capitali e delle risorse economiche. Occorre pertanto modificare opportunamente l'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 21 marzo 2017
Per la Commissione,
a nome del presidente
Capo facente funzioni del Servizio degli strumenti di politica estera
( 1 ) GU L 139 del 29.5.2002, pag. 9 .
ALLEGATO
Nell'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 la voce seguente è cancellata dall'elenco «Persone fisiche»:
«Fahd Muhammad 'Abd Al-'Aziz Al-Khashiban (alias (a) Fahad H. A. Khashayban, (b) Fahad H. A. al-Khashiban, (c) Fahad H. A. Kheshaiban, (d) Fahad H. A. Kheshayban, (e) Fahad H. A. al-Khosiban, (f) Fahad H. A. Khasiban, (g) Fahd Muhammad 'Abd Al-'Aziz al-Khashayban (h) Fahd Muhammad' Abd al-'Aziz al-Khushayban, (i) Fahad al-Khashiban, (j) Fahd Khushaiban, (k) Fahad Muhammad A. al-Khoshiban, (l) Fahad Mohammad A. al-Khoshiban, (m) Fahad Mohammad Abdulaziz Alkhoshiban, (n) Abu Thabit, (o) Shaykh Abu Thabit, (p) Shaykh Thabet, (q) Abu Abdur Rahman, (r) Abdur Abu Rahman). Indirizzo: Arabia Saudita. Data di nascita: 16.10.1966. Luogo di nascita: Oneiza, Arabia Saudita. N. passaporto: G477835 (dell'Arabia Saudita, rilasciato il 26.6.2006, scaduto il 3.5.2011). Nazionalità: saudita. Altre informazioni: coinvolto nella fornitura di finanziamenti e altri tipi di assistenza al gruppo Abu Sayyaf. Data di designazione di cui all'articolo 2 bis, paragrafo 4, lettera b): 9.10.2007.» | ITA | 32017R0494 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.12.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 324/14</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/2248 DELLA COMMISSIONE
del 30 novembre 2017
relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione ( 1 ) , in particolare l'articolo 57, paragrafo 4, e l'articolo 58, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Al fine di garantire l'applicazione uniforme della nomenclatura combinata allegata al regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio<a> (<span>2</span>)</a>, è necessario adottare disposizioni relative alla classificazione delle merci di cui in allegato al presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento (CEE) n. 2658/87 ha fissato le regole generali relative all'interpretazione della nomenclatura combinata. Tali regole si applicano inoltre a qualsiasi nomenclatura che la riprenda, totalmente o in parte, o che aggiunga eventuali suddivisioni e che sia stabilita da specifiche disposizioni dell'Unione per l'applicazione di misure tariffarie o di altra natura nell'ambito degli scambi di merci.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In applicazione di tali regole generali, le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante nell'allegato del presente regolamento dovrebbero essere classificate nel corrispondente codice NC indicato nella colonna 2, in virtù delle motivazioni indicate nella colonna 3.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno disporre che le informazioni tariffarie vincolanti rilasciate per le merci interessate dal presente regolamento che non sono conformi al regolamento stesso possano continuare a essere invocate dal titolare per un determinato periodo, conformemente alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013. Tale periodo dovrebbe essere fissato a tre mesi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato del codice doganale,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante in allegato sono classificate nella nomenclatura combinata nel codice NC indicato nella colonna 2 di detta tabella.
Articolo 2
Le informazioni tariffarie vincolanti che non sono conformi al presente regolamento possono continuare a essere invocate per un periodo di tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, in conformità alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 30 novembre 2017
Per la Commissione,
a nome del presidente
Stephen QUEST
Direttore generale
Direzione generale della Fiscalità e unione doganale
( 1 ) GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune ( GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1 ).
ALLEGATO
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Descrizione delle merci</p></td><td><p>Classificazione</p><p>(codice NC)</p></td><td><p>Motivazioni</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><p>Un articolo (dispositivo di aggancio preformato detto «guy grip dead end» in inglese) costituito da 6 fili metallici, ciascuno di uno spessore di 3,25 mm.</p><p>I fili sono di acciaio al carbonio galvanizzato trafilato a freddo. I fili sono disposti parallelamente l'uno all'altro e ricoperti da un rivestimento di zinco. Essi sono intrecciati non molto strettamente per l'intera lunghezza e piegati per formare una «U».</p><p>Dopo presentazione, l'articolo viene utilizzato come controvento per i pali telegrafici in legno, cioè i cavi vengono intrecciati strettamente per formare un trefolo.</p><p>(Cfr. illustrazioni)<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>7326 20 00</p></td><td><p>La classificazione è determinata dalle regole generali 1 e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata e dal testo dei codici NC 7326 e 7326 20 00 .</p><p>La classificazione alla voce 7312 come «Trefoli, cavi, trecce, brache ed articoli simili» è esclusa perché l'articolo non è ottenuto mediante forte torsione (cfr. anche le note esplicative del sistema armonizzato relative alla voce 7312 , primo paragrafo, e le note esplicative della nomenclatura combinata relative alle sottovoci da 7312 10 61 a 7312 10 69 ). Subisce una forte torsione soltanto quando viene montato sul palo telegrafico.</p><p>L'articolo deve pertanto essere classificato nel codice NC 7326 20 00 come altri lavori di fili di ferro o di acciaio.</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( *1 ) Le illustrazioni sono fornite a scopo puramente informativo.
</note> | ITA | 32017R2248 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.12.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 415/17</p></td></tr></tbody></table>
Stato delle entrate e delle spese dell’Agenzia esecutiva per la ricerca per l’esercizio 2017 — Bilancio rettificativo n. 1
(2017/C 415/05)
ENTRATE
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Bilancio 2017</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 1</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>SOVVENZIONE DELLA COMMISSIONE</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>SOVVENZIONE DELLA COMMISSIONE</p></td><td><p>65 476 350</p></td><td><p>1 378 044,82</p></td><td><p>66 854 394,82</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 2 — Totale</span></p></td><td><p><span>65 476 350</span></p></td><td><p><span>1 378 044,82</span></p></td><td><p><span>66 854 394,82</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>ECCEDENZA DISPONIBILE DELL’ESERCIZIO PRECEDENTE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>ECCEDENZA DISPONIBILE DELL’ESERCIZIO PRECEDENTE</p></td><td><p>—</p></td><td><p> </p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 3 — Totale</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>ENTRATE PROVENIENTI DA ALTRE ISTITUZIONI O ORGANISMI DELL’UNIONE EUROPEA</span></p></td></tr><tr><td><p>4 0</p></td><td><p>ENTRATE PROVENIENTI DALLA FORNITURA DI SERVIZI E DA PAGAMENTI CONNESSI CON INDENNITÀ LOCATIVE PER ALTRE ISTITUZIONI O ORGANISMI DELL’UNIONE EUROPEA</p></td><td><p>—</p></td><td><p> </p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 4 — Totale</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p> </p></td><td><p><span>—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>9</span></p></td><td><p><span>ENTRATE VARIE</span></p></td></tr><tr><td><p>9 0</p></td><td><p>ENTRATE VARIE</p></td><td><p>—</p></td><td><p>42 425,18</p></td><td><p>42 425,18</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 9 — Totale</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p><span>42 425,18</span></p></td><td><p><span>42 425,18</span></p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>65 476 350</span></p></td><td><p><span>1 420 470</span></p></td><td><p><span>66 896 820</span></p></td></tr></tbody></table>
SPESE
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Stanziamenti 2017</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 1</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>RETRIBUZIONI, INDENNITÀ E SPESE</p></td><td><p>45 082 710</p></td><td><p>490 740</p></td><td><p>45 573 450</p></td></tr><tr><td><p>1 2</p></td><td><p>SVILUPPO PROFESSIONALE E SPESE SOCIALI</p></td><td><p>2 405 690</p></td><td><p>323 945</p></td><td><p>2 729 635</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 1 — Totale</span></p></td><td><p><span>47 488 400</span></p></td><td><p><span>814 685</span></p></td><td><p><span>48 303 085</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>INFRASTRUTTURE E SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>SPESE PER GLI IMMOBILI</p></td><td><p>6 321 200</p></td><td><p>–75 955</p></td><td><p>6 245 245</p></td></tr><tr><td><p>2 2</p></td><td><p>SPESE IN TIC</p></td><td><p>2 826 325</p></td><td><p>–57 275</p></td><td><p>2 769 050</p></td></tr><tr><td><p>2 3</p></td><td><p>BENI MOBILI E SPESE DI FUNZIONAMENTO CORRENTE</p></td><td><p>567 855</p></td><td><p>–96 570</p></td><td><p>471 285</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 2 — Totale</span></p></td><td><p><span>9 715 380</span></p></td><td><p><span>– 229 800</span></p></td><td><p><span>9 485 580</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE PER IL SOSTEGNO AL PROGRAMMA</span></p></td></tr><tr><td><p>3 1</p></td><td><p>SPESE PER LA GESTIONE DEL PROGRAMMA</p></td><td><p>1 781 350</p></td><td><p>–94 825</p></td><td><p>1 686 525</p></td></tr><tr><td><p>3 2</p></td><td><p>SPESE PER SERVIZI DI SOSTEGNO COMUNI</p></td><td><p>6 491 220</p></td><td><p>930 410</p></td><td><p>7 421 630</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 3 — Totale</span></p></td><td><p><span>8 272 570</span></p></td><td><p><span>835 585</span></p></td><td><p><span>9 108 155</span></p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>65 476 350</span></p></td><td><p><span>1 420 470</span></p></td><td><p><span>66 896 820</span></p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32017B1205(05) |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.9.2014   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 263/21</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 940/2014 DELLA COMMISSIONE
del 2 settembre 2014
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) ( 1 ) ,
visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione è calcolato ciascun giorno feriale, in conformità dell'articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 2 settembre 2014
Per la Commissione,
a nome del presidente
Jerzy PLEWA
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
( 1 ) GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1 .
( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 .
ALLEGATO
Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100 kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all’importazione</p></td></tr><tr><td><p>0707 00 05</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>109,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>109,3</p></td></tr><tr><td><p>0709 93 10</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>123,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>123,3</p></td></tr><tr><td><p>0805 50 10</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>197,4</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>177,2</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>73,3</p></td></tr><tr><td><p>UY</p></td><td><p>177,3</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>183,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>161,8</p></td></tr><tr><td><p>0806 10 10</p></td><td><p>BR</p></td><td><p>167,6</p></td></tr><tr><td><p>EG</p></td><td><p>207,2</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>119,4</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>164,7</p></td></tr><tr><td><p>0808 10 80</p></td><td><p>BR</p></td><td><p>63,0</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>106,4</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>139,9</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>129,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>109,7</p></td></tr><tr><td><p>0808 30 90</p></td><td><p>CL</p></td><td><p>96,0</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>92,5</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>125,4</p></td></tr><tr><td><p>XS</p></td><td><p>48,0</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>113,4</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>95,1</p></td></tr><tr><td><p>0809 30</p></td><td><p>MK</p></td><td><p>73,4</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>128,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>100,8</p></td></tr><tr><td><p>0809 40 05</p></td><td><p>BA</p></td><td><p>34,7</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>36,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>35,8</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (CE) n. 1833/2006 della Commissione ( GU L 354 del 14.12.2006, pag. 19 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini».
</note> | ITA | 32014R0940 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.12.2014   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 346/19</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1276/2014 DEL CONSIGLIO
del 1 o dicembre 2014
che attua l'articolo 17, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 224/2014 concernente misure restrittive in considerazione della situazione nella Repubblica centrafricana
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 224/2014 del Consiglio, del 10 marzo 2014, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nella Repubblica centrafricana ( 1 ) , in particolare l'articolo 17, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 10 marzo 2014 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n. 224/2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 4 novembre 2014 il Comitato delle sanzioni, istituito a norma della risoluzione 2127 (2013) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite («UNSCR»), ha aggiornato le informazioni relative alle tre persone nell'elenco delle persone e delle entità soggette alle misure stabilite dai punti 30 e 32 dell'UNSCR 2134 (2014).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>È opportuno, pertanto, modificare di conseguenza l'allegato I del regolamento (UE) n. 24/2014,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'allegato I del regolamento (UE) n. 224/2014 è sostituito dall'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 1 o dicembre 2014
Per il Consiglio
Il presidente
B. LORENZIN
( 1 ) GU L 70 dell'11.3.2014, pag. 1 .
ALLEGATO
«ALLEGATO I
ELENCO DELLE PERSONE E DELLE ENTITÀ DI CUI ALL'ARTICOLO 5
A. Persone
1. François Yangouvonda BOZIZÉ ( alias : a) Bozize Yangouvonda )
Data di nascita: 14 ottobre 1946
Luogo di nascita: Mouila, Gabon
Cittadinanza: Repubblica centrafricana
Indirizzo: Uganda
Altre informazioni: Nome della madre: Martine Kofio
Data di designazione dell'ONU: 9 maggio 2014
Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:
Bozizé è stato inserito nell'elenco il 9 maggio 2014 ai sensi del punto 36 della risoluzione 2134 (2014) in quanto persona tra quelle che “intraprendono o sostengono atti che minacciano la pace, la stabilità o la sicurezza della CAR”.
Informazioni supplementari
Bozizé, unitamente ai suoi sostenitori, ha incoraggiato l'attacco del 5 dicembre 2013 a Bangui. Da allora, ha continuato a cercare di avviare operazioni di destabilizzazione al fine di mantenere le tensioni nella capitale della Repubblica centrafricana. Bozizé avrebbe creato il gruppo di miliziani anti-balaka prima di fuggire dalla CAR il 24 marzo 2013. In un comunicato, Bozizé ha chiesto alle sue milizie di perpetrare atrocità contro il regime attuale e gli islamici. Bozizé avrebbe fornito assistenza finanziaria e materiale ai miliziani che operano per destabilizzare la transizione in corso e per riportare Bozizé al potere. La maggior parte degli elementi anti-balaka sono membri delle forze armate centrafricane dispersi nelle campagne in seguito al colpo di Stato e successivamente riorganizzati da Bozizé. Bozizé e i suoi sostenitori controllano oltre la metà delle unità anti-balaka.
Le forze leali a Bozizé, armate con fucili d'assalto, mortai e lanciarazzi, sono state sempre più coinvolte in rappresaglie contro la popolazione musulmana della CAR. La situazione nella Repubblica centrafricana si è rapidamente deteriorata dopo l'attacco perpetrato il 5 dicembre 2013 a Bangui dalle forze anti-balaka, che ha fatto oltre 700 morti.
2. Nourredine ADAM ( alias : a) Nureldine Adam; b) Nourreldine Adam; c) Nourreddine Adam; d) Mahamat Nouradine Adam)
Designazione: a) generale; b) ministro della sicurezza; c) direttore generale del “comitato straordinario per la difesa dei risultati democratici”
Data di nascita: a) 1970 b) 1969 c) 1971 d) 1 o gennaio 1970.
Luogo di nascita: Ndele, Repubblica centrafricana
Cittadinanza: Repubblica centrafricana Numero di passaporto: D00001184
Indirizzo: Birao, Repubblica centrafricana
Data di designazione dell'ONU: 9 maggio 2014
Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:
Nourredine è stato inserito nell'elenco il 9 maggio 2014 ai sensi del punto 36 della risoluzione 2134 (2014) in quanto persona tra quelle che “intraprendono o sostengono atti che minacciano la pace, la stabilità o la sicurezza della CAR”.
Informazioni supplementari
Nourredine è uno dei leader iniziali della coalizione Séléka. È stato identificato sia come generale sia come presidente di uno dei gruppi di ribelli armati della Séléka, il Central PJCC, un gruppo formalmente conosciuto come la Convenzione dei patrioti per la giustizia e la pace e il cui acronimo è anche noto come CPJP. In qualità di ex capo del gruppo scissionista “Fundamental” della Convenzione dei patrioti per la giustizia e la pace (CPJP/F), è stato il coordinatore militare dell'ex-Séléka nel corso delle offensive della precedente ribellione nella Repubblica centrafricana, svoltasi tra inizio dicembre 2012 e marzo 2013. Senza l'assistenza e gli stretti rapporti di Nourredine con le Forze speciali ciadiane, la Séléka non sarebbe probabilmente riuscita a strappare il potere all'ex presidente del paese François Bozizé.
In seguito alla nomina di Catherine Samba-Panza a presidente ad interim il 20 gennaio 2014, è stato uno dei principali artefici del ritiro tattico dell'ex-Séléka a Sibut, avente lo scopo di attuare il suo piano per la creazione di una roccaforte musulmana nel nord del paese. Ha chiaramente esortato le sue forze a resistere agli ordini del governo transitorio e dei leader militari della missione internazionale di sostegno alla Repubblica centrafricana sotto guida africana (MISCA). Nourredine dirige attivamente l'ex-Séléka, le forze dell'ex-Séléka che risulterebbero dissolte da Djotodia nel settembre 2013, guida le operazioni contro le zone cristiane e continua sostenere e dirigere in misura significativa l'ex-Séléka attiva nella Repubblica centrafricana.
Nourredine è stato anche inserito nell'elenco il 9 maggio 2014 ai sensi del punto 37(b) della risoluzione 2134 (2014) in quanto persona tra quelle “implicate nel pianificare, dirigere o compiere atti che violano il diritto internazionale dei diritti umani o il diritto internazionale umanitario applicabili”.
Informazioni supplementari
Dopo che la Séléka ha assunto il controllo di Bangui il 24 marzo 2013, Nourredine Adam è stato nominato ministro della sicurezza e successivamente direttore generale del “comitato straordinario per la difesa dei risultati democratici” (Comité extraordinaire de défense des acquis démocratiques — CEDAD, un servizio di intelligence centrafricano che ora non esiste più). Nourredine Adam ha impiegato il CEDAD come forza di polizia politica personale incaricata di eseguire numerosi arresti arbitrari, atti di tortura ed esecuzioni sommarie. Inoltre, è stato una delle principali figure dietro la sanguinosa operazione di Boy Rabe. Nell'agosto 2013, le forze Séléka hanno attaccato Boy Rabe, una zona della Repubblica centrafricana considerata un bastione dei sostenitori di François Bozizé e del suo gruppo etnico. Con il pretesto di cercare depositi clandestini di armi, le truppe Séléka avrebbero ucciso numerosi civili e quindi saccheggiato con violenza la zona. Quando tali attacchi si sono estesi ad altri quartieri, migliaia di residenti hanno invaso l'aeroporto internazionale, ritenuto un luogo sicuro data la presenza di truppe francesi, occupandone la pista.
Nourredine è stato anche inserito nell'elenco il 9 maggio 2014 ai sensi del punto 37(d) della risoluzione 2134 (2014) in quanto persona tra quelle che “forniscono sostegno a gruppi armati o a reti criminali mediante lo sfruttamento illecito delle risorse naturali”.
Informazioni supplementari
A inizio 2013, Nourredine Adam ha svolto un importante ruolo nell'ambito delle reti di finanziamento dell'ex-Séléka. Si è recato in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati arabi uniti per raccogliere fondi per la precedente ribellione. Ha inoltre svolto la funzione di mediatore per il cartello ciadiano di traffico di diamanti attivo tra la Repubblica centrafricana e il Ciad.
3. Levy YAKETE ( alias : a) Levi Yakite; b) Levy Yakété; c) Levi Yakété)
Data di nascita: a) 14 agosto 1964 b) 1965
Luogo di nascita: Bangui, Repubblica centrafricana
Cittadinanza: Repubblica centrafricana
Indirizzo: Nantes, Francia
Altre informazioni: Nome del padre: Pierre Yakété; nome della madre: Joséphine Yamazon
Data di designazione dell'ONU: 9 maggio 2014
Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:
Yakete è stato inserito nell'elenco il 9 maggio 2014 ai sensi del punto 36 della risoluzione 2134 (2014) in quanto persona tra quelle che “intraprendono o sostengono atti che minacciano la pace, la stabilità o la sicurezza della CAR”.
Informazioni supplementari
Il 17 dicembre 2013, Yakete ha assunto l'incarico di coordinatore politico del nuovo gruppo di ribelli anti-balaka denominato “Movimento di resistenza popolare per la riforma della Repubblica centrafricana”. Ha partecipato direttamente alle decisioni di un gruppo di ribelli coinvolto in atti che hanno minato la pace, la stabilità e la sicurezza del paese, in particolare il 5 dicembre 2013 e in seguito. Questo gruppo è stato inoltre esplicitamente menzionato nelle risoluzioni 2127, 2134 e 2149 per tali atti. Yakete è stato accusato di aver ordinato l'arresto di persone collegate alla Séléka, di aver chiesto l'aggressione di oppositori del presidente Bozizé e di aver reclutato giovani miliziani per attaccare con il machete chi è ostile al regime. Rimasto nell'entourage di François Bozizé dopo il marzo 2013, si è unito al fronte per il ripristino dell'ordine costituzionale nella Repubblica centrafricana ( Front pour le Retour à l'Ordre Constitutionnel en CentrAfrique — FROCCA), mirante a riportare al potere con qualsiasi mezzo il presidente destituito.
A fine estate 2013 si è recato in Camerun e Benin dove ha cercato di reclutare combattenti contro la Séléka. Nel settembre 2013 ha provato a recuperare il controllo delle operazioni condotte dai combattenti pro-Bozizé nelle città e nei villaggi nei pressi di Bossangoa. Yakete è anche sospettato di aver promosso la distribuzione di machete a giovani disoccupati cristiani per facilitare gli attacchi contro i musulmani.
B. Entità» | ITA | 32014R1276 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.1.2016   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 11/6</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/40 DELLA COMMISSIONE
del 15 gennaio 2016
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) ,
visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione è calcolato ciascun giorno feriale, in conformità dell'articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 15 gennaio 2016
Per la Commissione,
a nome del presidente
Jerzy PLEWA
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 .
( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 .
ALLEGATO
Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100 kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702 00 00</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>120,0</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>75,7</p></td></tr><tr><td><p>TN</p></td><td><p>84,8</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>104,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>96,3</p></td></tr><tr><td><p>0707 00 05</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>87,3</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>154,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>121,1</p></td></tr><tr><td><p>0709 93 10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>62,4</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>154,1</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>108,3</p></td></tr><tr><td><p>0805 10 20</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>47,4</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>67,5</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>72,9</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>74,1</p></td></tr><tr><td><p>ZW</p></td><td><p>44,1</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>61,2</p></td></tr><tr><td><p>0805 20 10</p></td><td><p>IL</p></td><td><p>163,3</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>85,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>124,5</p></td></tr><tr><td><p>0805 20 30, 0805 20 50, 0805 20 70, 0805 20 90</p></td><td><p>IL</p></td><td><p>113,0</p></td></tr><tr><td><p>JM</p></td><td><p>147,2</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>79,5</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>98,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>109,5</p></td></tr><tr><td><p>0805 50 10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>92,2</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>93,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>93,1</p></td></tr><tr><td><p>0808 10 80</p></td><td><p>CA</p></td><td><p>156,8</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>83,8</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>159,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>133,5</p></td></tr><tr><td><p>0808 30 90</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>75,5</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>132,0</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>103,8</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini».
</note> | ITA | 32016R0040 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.1.2023   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 23/1</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO (UE) 2023/163 DELLA COMMISSIONE
del 18 gennaio 2023
che modifica gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di DDT e oxathiapiprolin in o su determinati prodotti
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l’articolo 14, paragrafo 1, lettera a), e l’articolo 16,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>I livelli massimi di residui («LMR») per la sostanza oxathiapiprolin sono stati fissati nell’allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005. Gli LMR per la sostanza DDT sono stati fissati nell’allegato II e nell’allegato III, parte B, di tale regolamento a seconda del prodotto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>È stata presentata una domanda di tolleranza all’importazione a norma dell’articolo 6, paragrafi 2 e 4, del regolamento (CE) n. 396/2005 per la sostanza oxathiapiprolin utilizzata negli Stati Uniti sui mirtilli. Il richiedente ha fornito dati che dimostrano che gli usi autorizzati di tale sostanza su questa coltura negli Stati Uniti determinano residui che superano l’LMR fissato nel regolamento (CE) n. 396/2005 e che è necessario un LMR più elevato per evitare ostacoli commerciali all’importazione nell’UE di tale prodotto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 8 del regolamento (CE) n. 396/2005, tale domanda è stata valutata dallo Stato membro interessato e la relazione di valutazione è stata trasmessa alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L’Autorità europea per la sicurezza alimentare («Autorità») ha esaminato la domanda e la relazione di valutazione, con particolare riguardo ai rischi per i consumatori e, se del caso, per gli animali, e ha emesso un parere motivato sull’LMR proposto <a>(<span>2</span>)</a>. L’Autorità ha trasmesso tale parere al richiedente, alla Commissione e agli Stati membri e lo ha reso disponibile al pubblico.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L’Autorità ha concluso che sono state rispettate tutte le prescrizioni relative alla completezza dei dati presentati e che, sulla base di una valutazione dell’esposizione di 27 gruppi specifici di consumatori europei, la modifica richiesta per l’LMR era accettabile dal punto di vista della sicurezza dei consumatori. Per giungere a tale conclusione l’Autorità ha tenuto conto dei dati più recenti sulle proprietà tossicologiche della sostanza. Né l’esposizione a lungo termine a questa sostanza attraverso il consumo di tutti i prodotti alimentari che possono contenerla, né l’esposizione a breve termine dovuta a un elevato consumo del prodotto in questione indicano un rischio di superamento della dose giornaliera ammissibile o della dose acuta di riferimento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In base al parere motivato e alle conclusioni dell’Autorità e tenendo conto dei fattori pertinenti di cui all’articolo 14, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 396/2005, la modifica degli LMR proposta è conforme alle prescrizioni del suddetto articolo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il DDT, tale sostanza attiva è un inquinante organico persistente (POP) e, in quanto tale, l’immissione in commercio e l’uso di prodotti fitosanitari che lo contengono sono stati vietati dalla direttiva 83/131/CEE della Commissione <a>(<span>3</span>)</a>. Nonostante il DDT non sia più utilizzato nell’Unione, esso può tuttavia ancora essere rilevato a livelli molto bassi in alcuni prodotti vegetali e animali a causa della sua persistenza nell’ambiente. Pertanto con il regolamento (CE) n. 149/2008 della Commissione sono stati fissati gli LMR per il DDT in tutti i prodotti di origine vegetale e animale <a>(<span>4</span>)</a>. Tale regolamento ha fissato a 1 mg/kg gli LMR per i prodotti di origine suina (che comprendono i cinghiali di allevamento) e l’LMR per gli animali terrestri selvatici (compresi i cinghiali) a 0,05 mg/kg.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>L’Autorità ha fornito alla Commissione dati di monitoraggio riguardanti il periodo compreso tra il 2016 e il 2020, dai quali risulta che residui di DDT sono presenti nei prodotti a base di cinghiale a livelli superiori all’attuale LMR per gli animali terrestri selvatici, ma nello stesso ordine di grandezza dell’attuale LMR fissato per i suini. Sulla base dei più recenti dati di monitoraggio, che riflettono livelli persistenti nell’ambiente, e al fine di garantire la coerenza delle misure di esecuzione adottate dagli Stati membri, è opportuno allineare l’LMR vigente per il DDT nei cinghiali all’LMR per tale sostanza nei suini.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 sono modificati conformemente all’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 18 gennaio 2023
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1 .
( 2 ) Le relazioni scientifiche dell’EFSA sono consultabili all’indirizzo: http://www.efsa.europa.eu.
«Parere motivato sulla fissazione di una tolleranza all’importazione per l’oxathiapiprolin nei mirtilli», EFSA Journal 2022;20(5):7347.
( 3 ) Direttiva 83/131/CEE della Commissione, del 14 marzo 1983, recante modifica all’allegato della direttiva 79/117/CEE del Consiglio, relativa al divieto di immettere in commercio e impiegare prodotti fitosanitari contenenti determinate sostanze attive ( GU L 91 del 9.4.1983, pag. 35 ).
( 4 ) Regolamento (CE) n. 149/2008 della Commissione, del 29 gennaio 2008, che modifica il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio e definisce gli allegati II, III e IV, che fissano i livelli massimi di residui per i prodotti compresi nell’allegato I del suddetto regolamento ( GU L 58 dell’1.3.2008, pag. 1 ).
ALLEGATO
Gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 sono così modificati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nell’allegato II, le colonne relative alle sostanze DDT e oxathiapiprolin sono sostituite dalle seguenti:</p><p>«<span>Residui e livelli massimi di residui (mg/kg) di antiparassitari</span></p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Numero di codice</span></p></td><td><p><span>Gruppi ed esempi di singoli prodotti ai quali si applicano gli LMR</span><a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p><span>DDT (somma di p,p'-DDT, o,p'-DDT, p-p'-DDE e p,p'-TDE (DDD), espressa in DDT) (F)</span></p></td><td><p><span>Oxathiapiprolin</span></p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td></tr><tr><td><p>0100000</p></td><td><p><span>FRUTTA FRESCA O CONGELATA; FRUTTA A GUSCIO</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110000</p></td><td><p><span>Agrumi</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>0110010</p></td><td><p>Pompelmi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110020</p></td><td><p>Arance dolci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110030</p></td><td><p>Limoni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110040</p></td><td><p>Limette/lime</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110050</p></td><td><p>Mandarini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120000</p></td><td><p><span>Frutta a guscio</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0120010</p></td><td><p>Mandorle dolci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120020</p></td><td><p>Noci del Brasile</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120030</p></td><td><p>Noci di anacardi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120040</p></td><td><p>Castagne e marroni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120050</p></td><td><p>Noci di cocco</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120060</p></td><td><p>Nocciole</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120070</p></td><td><p>Noci del Queensland</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120080</p></td><td><p>Noci di pecàn</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120090</p></td><td><p>Pinoli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120100</p></td><td><p>Pistacchi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120110</p></td><td><p>Noci comuni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130000</p></td><td><p><span>Pomacee</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0130010</p></td><td><p>Mele</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130020</p></td><td><p>Pere</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130030</p></td><td><p>Cotogne</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130040</p></td><td><p>Nespole</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130050</p></td><td><p>Nespole del Giappone</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140000</p></td><td><p><span>Drupacee</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0140010</p></td><td><p>Albicocche</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140020</p></td><td><p>Ciliege (dolci)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140030</p></td><td><p>Pesche</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140040</p></td><td><p>Prugne</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0150000</p></td><td><p><span>Bacche e piccola frutta</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0151000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a)</span></p></td><td><p><span>Uve</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,7</p></td></tr><tr><td><p>0151010</p></td><td><p>Uve da tavola</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0151020</p></td><td><p>Uve da vino</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0152000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b)</span></p></td><td><p><span>Fragole</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0153000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Frutti di piante arbustive</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153010</p></td><td><p>More di rovo</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0153020</p></td><td><p>More selvatiche</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0153030</p></td><td><p>Lamponi (rossi e gialli)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0153990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d)</span></p></td><td><p><span>Altra piccola frutta e bacche</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154010</p></td><td><p>Mirtilli</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,5</span></p></td></tr><tr><td><p>0154020</p></td><td><p>Mirtilli giganti americani</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154030</p></td><td><p>Ribes a grappoli (nero, rosso e bianco)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154040</p></td><td><p>Uva spina/grossularia (verde, rossa e gialla)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154050</p></td><td><p>Rosa canina (cinorrodonti)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154060</p></td><td><p>More di gelso (nero e bianco)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154070</p></td><td><p>Azzeruoli</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154080</p></td><td><p>Bacche di sambuco</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0160000</p></td><td><p><span>Frutta varia con</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0161000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a)</span></p></td><td><p><span>Frutta con buccia commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161010</p></td><td><p>Datteri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161020</p></td><td><p>Fichi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161030</p></td><td><p>Olive da tavola</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161040</p></td><td><p>Kumquat</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161050</p></td><td><p>Carambole</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161060</p></td><td><p>Cachi</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161070</p></td><td><p>Jambul/jambolan</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b)</span></p></td><td><p><span>Frutti piccoli con buccia non commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162010</p></td><td><p>Kiwi (verdi, rossi, gialli)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162020</p></td><td><p>Litci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162030</p></td><td><p>Frutti della passione/maracuja</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162040</p></td><td><p>Fichi d'India/fichi di cactus</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162050</p></td><td><p>Melastelle/cainette</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162060</p></td><td><p>Cachi di Virginia</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Frutti grandi con buccia non commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163010</p></td><td><p>Avocado</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163020</p></td><td><p>Banane</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163030</p></td><td><p>Manghi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163040</p></td><td><p>Papaie</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163050</p></td><td><p>Melograni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163060</p></td><td><p>Cerimolia/cherimolia</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163070</p></td><td><p>Guaiave/guave</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163080</p></td><td><p>Ananas</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163090</p></td><td><p>Frutti dell'albero del pane</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163100</p></td><td><p>Durian</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163110</p></td><td><p>Anona/graviola/guanabana</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0200000</p></td><td><p><span>ORTAGGI FRESCHI O CONGELATI</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0210000</p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0211000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a)</span></p></td><td><p><span>Patate</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b)</span></p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero tropicali</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212010</p></td><td><p>Radici di cassava/manioca</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212020</p></td><td><p>Patate dolci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212030</p></td><td><p>Ignami</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212040</p></td><td><p>Maranta/arrow root</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Altri ortaggi a radice e tubero, eccetto le barbabietole da zucchero</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213010</p></td><td><p>Bietole</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213020</p></td><td><p>Carote</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213030</p></td><td><p>Sedano rapa</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213050</p></td><td><p>Topinambur</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213060</p></td><td><p>Pastinaca</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213070</p></td><td><p>Prezzemolo a grossa radice/prezzemolo di Amburgo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213080</p></td><td><p>Ravanelli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213090</p></td><td><p>Salsefrica</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213100</p></td><td><p>Rutabaga</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213110</p></td><td><p>Rape</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220000</p></td><td><p><span>Ortaggi a bulbo</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220010</p></td><td><p>Aglio</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,04</p></td></tr><tr><td><p>0220020</p></td><td><p>Cipolle</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,04</p></td></tr><tr><td><p>0220030</p></td><td><p>Scalogni</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,04</p></td></tr><tr><td><p>0220040</p></td><td><p>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</p></td><td><p> </p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>0220990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,04</p></td></tr><tr><td><p>0230000</p></td><td><p><span>Ortaggi a frutto</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a)</span></p></td><td><p><span>Solanacee e malvacee</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231010</p></td><td><p>Pomodori</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td><p>0231020</p></td><td><p>Peperoni</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td><p>0231030</p></td><td><p>Melanzane</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td><p>0231040</p></td><td><p>Gombi</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td><p>0231990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td><p>0232000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b)</span></p></td><td><p><span>Cucurbitacee con buccia commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td><p>0232010</p></td><td><p>Cetrioli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232020</p></td><td><p>Cetriolini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232030</p></td><td><p>Zucchine</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Cucurbitacee con buccia non commestibile</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td><p>0233010</p></td><td><p>Meloni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233020</p></td><td><p>Zucche</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233030</p></td><td><p>Cocomeri/angurie</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0234000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d)</span></p></td><td><p><span>Mais dolce</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0239000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e)</span></p></td><td><p><span>Altri ortaggi a frutto</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0240000</p></td><td><p><span>Cavoli (escluse le radici di brassica e i prodotti baby leaf di brassica)</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p><span>Cavoli a infiorescenza</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>1,5</p></td></tr><tr><td><p>0241010</p></td><td><p>Cavoli broccoli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241020</p></td><td><p>Cavolfiori</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b)</span></p></td><td><p><span>Cavoli a testa</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242010</p></td><td><p>Cavoletti di Bruxelles</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0242020</p></td><td><p>Cavoli cappucci</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,7</p></td></tr><tr><td><p>0242990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0243000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Cavoli a foglia</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243010</p></td><td><p>Cavoli cinesi/pe-tsai</p></td><td><p> </p></td><td><p>9</p></td></tr><tr><td><p>0243020</p></td><td><p>Cavoli ricci</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0243990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0244000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d)</span></p></td><td><p><span>Cavoli rapa</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0250000</p></td><td><p><span>Ortaggi a foglia, erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a)</span></p></td><td><p><span>Lattughe e insalate</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>0251010</p></td><td><p>Dolcetta/valerianella/gallinella</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251020</p></td><td><p>Lattughe</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251030</p></td><td><p>Scarola/indivia a foglie larghe</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251040</p></td><td><p>Crescione e altri germogli e gemme</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251050</p></td><td><p>Barbarea</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251060</p></td><td><p>Rucola</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251070</p></td><td><p>Senape juncea</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251080</p></td><td><p>Prodotti baby leaf (comprese le brassicacee)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b)</span></p></td><td><p><span>Foglie di spinaci e simili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p>0252010</p></td><td><p>Spinaci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252020</p></td><td><p>Portulaca/porcellana</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252030</p></td><td><p>Bietole da foglia e da costa</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0253000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Foglie di vite e foglie di specie simili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>40</p></td></tr><tr><td><p>0254000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d)</span></p></td><td><p><span>Crescione acquatico</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0255000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e)</span></p></td><td><p><span>Cicoria Witloof/cicoria belga</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>f)</span></p></td><td><p><span>Erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256010</p></td><td><p>Cerfoglio</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256020</p></td><td><p>Erba cipollina</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256030</p></td><td><p>Foglie di sedano</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256040</p></td><td><p>Prezzemolo</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256050</p></td><td><p>Salvia</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256060</p></td><td><p>Rosmarino</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256070</p></td><td><p>Timo</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256080</p></td><td><p>Basilico e fiori commestibili</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>0256090</p></td><td><p>Foglie di alloro/lauro</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256100</p></td><td><p>Dragoncello</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,02<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0260000</p></td><td><p><span>Legumi</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260010</p></td><td><p>Fagioli (con baccello)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0260020</p></td><td><p>Fagioli (senza baccello)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0260030</p></td><td><p>Piselli (con baccello)</p></td><td><p> </p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0260040</p></td><td><p>Piselli (senza baccello)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0260050</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0260990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270000</p></td><td><p><span>Ortaggi a stelo</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270010</p></td><td><p>Asparagi</p></td><td><p> </p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>0270020</p></td><td><p>Cardi</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270030</p></td><td><p>Sedani</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270040</p></td><td><p>Finocchi dolci/finocchini/finocchi di Firenze</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270050</p></td><td><p>Carciofi</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270060</p></td><td><p>Porri</p></td><td><p> </p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>0270070</p></td><td><p>Rabarbaro</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270080</p></td><td><p>Germogli di bambù</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270090</p></td><td><p>Cuori di palma</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0280000</p></td><td><p><span>Funghi, muschi e licheni</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0280010</p></td><td><p>Funghi coltivati</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280020</p></td><td><p>Funghi selvatici</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280990</p></td><td><p>Muschi e licheni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0290000</p></td><td><p><span>Alghe e organismi procarioti</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0300000</p></td><td><p><span>LEGUMI SECCHI</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0300010</p></td><td><p>Fagioli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300020</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300030</p></td><td><p>Piselli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300040</p></td><td><p>Lupini/semi di lupini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0400000</p></td><td><p><span>SEMI E FRUTTI OLEAGINOSI</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401000</p></td><td><p><span>Semi oleaginosi</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401010</p></td><td><p>Semi di lino</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401020</p></td><td><p>Semi di arachide</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401030</p></td><td><p>Semi di papavero</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401040</p></td><td><p>Semi di sesamo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401050</p></td><td><p>Semi di girasole</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401060</p></td><td><p>Semi di colza</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401070</p></td><td><p>Semi di soia</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401080</p></td><td><p>Semi di senape</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401090</p></td><td><p>Semi di cotone</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401100</p></td><td><p>Semi di zucca</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401110</p></td><td><p>Semi di cartamo</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401120</p></td><td><p>Semi di borragine</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401130</p></td><td><p>Semi di camelina/dorella</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401140</p></td><td><p>Semi di canapa</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401150</p></td><td><p>Semi di ricino</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402000</p></td><td><p><span>Frutti oleaginosi</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402010</p></td><td><p>Olive da olio</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402020</p></td><td><p>Semi di palma</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402030</p></td><td><p>Frutti di palma</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402040</p></td><td><p>Capoc</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500000</p></td><td><p><span>CEREALI</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0500010</p></td><td><p>Orzo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500020</p></td><td><p>Grano saraceno e altri pseudo-cereali</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500030</p></td><td><p>Mais/granturco</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500040</p></td><td><p>Miglio</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500050</p></td><td><p>Avena</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500060</p></td><td><p>Riso</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500070</p></td><td><p>Segale</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500080</p></td><td><p>Sorgo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500090</p></td><td><p>Frumento</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0600000</p></td><td><p><span>TÈ, CAFFÈ, INFUSIONI DI ERBE, CACAO E CARRUBE</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0610000</p></td><td><p><span>Tè</span></p></td><td><p>0,2<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0620000</p></td><td><p><span>Chicchi di caffè</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0630000</p></td><td><p><span>Infusioni di erbe da</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a)</span></p></td><td><p><span>Fiori</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0631010</p></td><td><p>Camomilla</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631020</p></td><td><p>Ibisco/rosella</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631030</p></td><td><p>Rosa</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631040</p></td><td><p>Gelsomino</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631050</p></td><td><p>Tiglio</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p><span>Foglie ed erbe</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0632010</p></td><td><p>Fragola</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632020</p></td><td><p>Rooibos</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632030</p></td><td><p>Mate</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Radici</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633010</p></td><td><p>Valeriana</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0633020</p></td><td><p>Ginseng</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,15</p></td></tr><tr><td><p>0633990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0639000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d)</span></p></td><td><p><span>Altre parti della pianta</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0640000</p></td><td><p><span>Semi di cacao</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0650000</p></td><td><p><span>Carrube/pane di san Giovanni</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0700000</p></td><td><p><span>LUPPOLO</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td><td><p>8</p></td></tr><tr><td><p>0800000</p></td><td><p><span>SPEZIE</span></p></td><td><p><span><a> (<span>(**)</span>)</a></span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810000</p></td><td><p><span>Semi</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0810010</p></td><td><p>Anice verde</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810020</p></td><td><p>Grano nero/cumino nero</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810030</p></td><td><p>Sedano</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810040</p></td><td><p>Coriandolo</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810050</p></td><td><p>Cumino</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810060</p></td><td><p>Aneto</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810070</p></td><td><p>Finocchio</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810080</p></td><td><p>Fieno greco</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810090</p></td><td><p>Noce moscata</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820000</p></td><td><p><span>Frutta</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0820010</p></td><td><p>Pimenti (della Giamaica)/pepe garofanato</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820020</p></td><td><p>Pepe di Sichuan</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820030</p></td><td><p>Carvi</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820040</p></td><td><p>Cardamomo</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820050</p></td><td><p>Bacche di ginepro</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820060</p></td><td><p>Pepe (nero, verde e bianco)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820070</p></td><td><p>Vaniglia</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820080</p></td><td><p>Tamarindo</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0830000</p></td><td><p><span>Spezie da corteccia</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0830010</p></td><td><p>Cannella</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0830990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840000</p></td><td><p><span>Spezie da radici e rizomi</span></p></td><td><p><span><a> (<span>(**)</span>)</a></span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840010</p></td><td><p>Liquirizia</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840020</p></td><td><p>Zenzero (10)</p></td><td><p><span><a> (<span>(**)</span>)</a></span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840030</p></td><td><p>Curcuma</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren (11)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0850000</p></td><td><p><span>Spezie da boccioli</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0850010</p></td><td><p>Chiodi di garofano</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0850020</p></td><td><p>Capperi</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0850990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0860000</p></td><td><p><span>Spezie da pistilli di fiori</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0860010</p></td><td><p>Zafferano</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0860990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0870000</p></td><td><p><span>Spezie da arilli</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0870010</p></td><td><p>Macis</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0870990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900000</p></td><td><p><span>PIANTE DA ZUCCHERO</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900010</p></td><td><p>Barbabietole da zucchero</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900020</p></td><td><p>Canne da zucchero</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900030</p></td><td><p>Radici di cicoria</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1000000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - ANIMALI TERRESTRI</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1010000</p></td><td><p><span>Prodotti ottenuti da</span></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1011000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a)</span></p></td><td><p><span>Suini</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b)</span></p></td><td><p><span>Bovini</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Ovini</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d)</span></p></td><td><p><span>Caprini</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e)</span></p></td><td><p><span>Equidi</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>f)</span></p></td><td><p><span>Pollame</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>g)</span></p></td><td><p><span>Altri animali terrestri d'allevamento</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020000</p></td><td><p><span>Latte</span></p></td><td><p>0,04</p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1020010</p></td><td><p>Bovini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020020</p></td><td><p>Ovini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020030</p></td><td><p>Caprini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020040</p></td><td><p>Equini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030000</p></td><td><p><span>Uova di volatili</span></p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1030010</p></td><td><p>Galline</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030020</p></td><td><p>Anatre</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030030</p></td><td><p>Oche</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030040</p></td><td><p>Quaglie</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1040000</p></td><td><p><span>Miele e altri prodotti dell'apicoltura (7)</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1050000</p></td><td><p><span>Anfibi e rettili</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1060000</p></td><td><p><span>Animali invertebrati terrestri</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1070000</p></td><td><p><span>Animali vertebrati terrestri selvatici</span></p></td><td><p><a> (<span>(**)</span>)</a><span>(+)</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1100000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - PESCI, PRODOTTI ITTICI E ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI D'ACQUA MARINA E D'ACQUA DOLCE (8)</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1200000</p></td><td><p><span>PRODOTTI O LORO PARTI DESTINATI ESCLUSIVAMENTE ALLA PRODUZIONE DI MANGIMI (8)</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1300000</p></td><td><p><span>PRODOTTI ALIMENTARI TRASFORMATI (9)</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p><span>DDT (somma di p,p'-DDT, o,p'-DDT, p-p'-DDE e p,p'-TDE (DDD), espressa in DDT) (F)</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(F)</p></td><td><p>Liposolubile</p></td></tr></tbody></table><p>Per i cinghiali si applica lo stesso LMR applicato ai suini.</p><p><span>1070000 Animali vertebrati terrestri selvatici»;</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nell’allegato III, parte B, la colonna relativa alla sostanza DDT è sostituita dalla seguente:</p><p>«<span>Residui e livelli massimi di residui (mg/kg) di antiparassitari</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Numero di codice</span></p></td><td><p><span>Gruppi ed esempi di singoli prodotti ai quali si applicano gli LMR</span><a> (<span>2</span>)</a></p></td><td><p><span>DDT (somma di p,p'-DDT, o,p'-DDT, p-p'-DDE e p,p'-TDE (DDD), espressa in DDT)(F)</span></p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><p>0130040</p></td><td><p>Nespole</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0130050</p></td><td><p>Nespole del Giappone</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154050</p></td><td><p>Rosa canina (cinorrodonti)</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154060</p></td><td><p>More di gelso (nero e bianco)</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154070</p></td><td><p>Azzeruoli</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154080</p></td><td><p>Bacche di sambuco</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0161050</p></td><td><p>Carambole</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0161060</p></td><td><p>Cachi</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0161070</p></td><td><p>Jambul/jambolan</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0162040</p></td><td><p>Fichi d'India/fichi di cactus</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0162050</p></td><td><p>Melastelle/cainette</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0162060</p></td><td><p>Cachi di Virginia</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163060</p></td><td><p>Cerimolia/cherimolia</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163070</p></td><td><p>Guaiave/guave</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163090</p></td><td><p>Frutti dell'albero del pane</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163100</p></td><td><p>Durian</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163110</p></td><td><p>Anona/graviola/guanabana</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0212040</p></td><td><p>Maranta/arrow root</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0251050</p></td><td><p>Barbarea</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0251070</p></td><td><p>Senape juncea</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0252020</p></td><td><p>Portulaca/porcellana</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0253000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Foglie di vite e foglie di specie simili</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256050</p></td><td><p>Salvia</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256060</p></td><td><p>Rosmarino</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256070</p></td><td><p>Timo</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256080</p></td><td><p>Basilico e fiori commestibili</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256090</p></td><td><p>Foglie di alloro/lauro</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256100</p></td><td><p>Dragoncello</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270080</p></td><td><p>Germogli di bambù</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270090</p></td><td><p>Cuori di palma</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0290000</p></td><td><p><span>Alghe e organismi procarioti</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401110</p></td><td><p>Semi di cartamo</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401120</p></td><td><p>Semi di borragine</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401130</p></td><td><p>Semi di camelina/dorella</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401150</p></td><td><p>Semi di ricino</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0402020</p></td><td><p>Semi di palma</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0402030</p></td><td><p>Frutti di palma</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0402040</p></td><td><p>Capoc</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0620000</p></td><td><p><span>Chicchi di caffè</span></p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0630000</p></td><td><p><span>Infusioni di erbe da</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a)</span></p></td><td><p><span>Fiori</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0631010</p></td><td><p>Camomilla</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0631020</p></td><td><p>Ibisco/rosella</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0631030</p></td><td><p>Rosa</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0631040</p></td><td><p>Gelsomino</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0631050</p></td><td><p>Tiglio</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0631990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0632000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b)</span></p></td><td><p><span>Foglie ed erbe</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0632010</p></td><td><p>Fragola</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0632020</p></td><td><p>Rooibos</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0632030</p></td><td><p>Mate</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0632990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0633000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c)</span></p></td><td><p><span>Radici</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0633010</p></td><td><p>Valeriana</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0633020</p></td><td><p>Ginseng</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0633990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0639000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d)</span></p></td><td><p><span>Altre parti della pianta</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td><p>0640000</p></td><td><p><span>Semi di cacao</span></p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0650000</p></td><td><p><span>Carrube/pane di san Giovanni</span></p></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td><p>0800000</p></td><td><p><span>SPEZIE</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810000</p></td><td><p><span>Semi</span></p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810010</p></td><td><p>Anice verde</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810020</p></td><td><p>Grano nero/cumino nero</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810030</p></td><td><p>Sedano</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810040</p></td><td><p>Coriandolo</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810050</p></td><td><p>Cumino</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810060</p></td><td><p>Aneto</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810070</p></td><td><p>Finocchio</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810080</p></td><td><p>Fieno greco</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810090</p></td><td><p>Noce moscata</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0810990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820000</p></td><td><p><span>Frutta</span></p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820010</p></td><td><p>Pimenti (della Giamaica)/pepe garofanato</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820020</p></td><td><p>Pepe di Sichuan</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820030</p></td><td><p>Carvi</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820040</p></td><td><p>Cardamomo</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820050</p></td><td><p>Bacche di ginepro</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820060</p></td><td><p>Pepe (nero, verde e bianco)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820070</p></td><td><p>Vaniglia</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820080</p></td><td><p>Tamarindo</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0820990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0830000</p></td><td><p><span>Spezie da corteccia</span></p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0830010</p></td><td><p>Cannella</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0830990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0840000</p></td><td><p><span>Spezie da radici e rizomi</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840010</p></td><td><p>Liquirizia</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0840020</p></td><td><p>Zenzero (10)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840030</p></td><td><p>Curcuma</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0840040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren (11)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0850000</p></td><td><p><span>Spezie da boccioli</span></p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0850010</p></td><td><p>Chiodi di garofano</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0850020</p></td><td><p>Capperi</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0850990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0860000</p></td><td><p><span>Spezie da pistilli di fiori</span></p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0860010</p></td><td><p>Zafferano</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0860990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0870000</p></td><td><p><span>Spezie da arilli</span></p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0870010</p></td><td><p>Macis</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0870990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0900000</p></td><td><p><span>PIANTE DA ZUCCHERO</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900010</p></td><td><p>Barbabietole da zucchero</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900020</p></td><td><p>Canne da zucchero</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900030</p></td><td><p>Radici di cicoria</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,05<a> (<span>(*)</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1015000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e)</span></p></td><td><p><span>Equidi</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1015010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1015020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1015030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1015040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1015050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1015990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1017000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>g)</span></p></td><td><p><span>Altri animali terrestri d'allevamento</span></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1017010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1017020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1017030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1017040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1017050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1017990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>1030020</p></td><td><p>Anatre</p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>1030030</p></td><td><p>Oche</p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>1030040</p></td><td><p>Quaglie</p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>1030990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>1040000</p></td><td><p><span>Miele e altri prodotti dell'apicoltura (7)</span></p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>1050000</p></td><td><p><span>Anfibi e rettili</span></p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>1060000</p></td><td><p><span>Animali invertebrati terrestri</span></p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>1070000</p></td><td><p><span>Animali vertebrati terrestri selvatici</span></p></td><td><p>0,05<span>(+)</span></p></td></tr><tr><td><p><span>DDT (somma di p,p'-DDT, o,p'-DDT, p-p'-DDE e p,p'-TDE (DDD), espressa in DDT)(F)</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(F)</p></td><td><p>Liposolubile</p></td></tr></tbody></table><p>Per i cinghiali si applica lo stesso LMR applicato ai suini.</p><p><span>1070000 Animali vertebrati terrestri selvatici».</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
( (*) ) Indica il limite inferiore di determinazione analitica.
( (**) ) Combinazione di antiparassitario e numero di codice al quale si applicano gli LMR di cui all'allegato III, parte B.
( 1 ) Per l'elenco completo dei prodotti di origine vegetale e animale ai quali si applicano gli LMR occorre fare riferimento all'allegato I.
( (*) ) Indica il limite inferiore di determinazione analitica.
<note>
( 2 ) Per l'elenco completo dei prodotti di origine vegetale e animale ai quali si applicano gli LMR occorre fare riferimento all'allegato I.
</note> | ITA | 32023R0163 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.2.2021   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 44/3</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/148 DELLA COMMISSIONE
dell’8 febbraio 2021
che modifica il regolamento (UE) n. 257/2010 della Commissione che istituisce un programma relativo a una nuova valutazione degli additivi alimentari autorizzati conformemente al regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli additivi alimentari
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli additivi alimentari ( 1 ) , in particolare l’articolo 32,
sentita l’Autorità europea per la sicurezza alimentare,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) n. 257/2010 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a> istituisce un programma relativo a una nuova valutazione, da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), della sicurezza degli additivi alimentari autorizzati nell’Unione anteriormente al 20 gennaio 2009.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2019/1381 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a> ha modificato il regolamento (CE) n. 178/2002 <a>(<span>4</span>)</a> e il regolamento (CE) n. 1331/2008 <a>(<span>5</span>)</a>. Tali modifiche sono volte a rafforzare la trasparenza e la sostenibilità dell’analisi del rischio dell’UE in tutti i settori della filiera alimentare per i quali l’EFSA fornisce una valutazione scientifica del rischio.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le modifiche del regolamento (CE) n. 178/2002 hanno introdotto nuove disposizioni riguardanti, tra l’altro: gli orientamenti generali forniti dal personale dell’EFSA su richiesta di un potenziale richiedente prima della presentazione della domanda e l’obbligo di notificare studi commissionati o realizzati dagli operatori economici a sostegno di una domanda o di una notifica, nonché le conseguenze in caso di inosservanza di tale obbligo. Sono inoltre state introdotte disposizioni sulla divulgazione al pubblico, da parte dell’EFSA, di tutti i dati scientifici, degli studi e delle altre informazioni a sostegno delle domande, ad eccezione delle informazioni riservate, nelle prime fasi del processo di valutazione del rischio, cui segue una consultazione di terzi. Le modifiche stabiliscono anche prescrizioni procedurali specifiche per la presentazione di richieste di riservatezza riguardanti informazioni presentate da un richiedente e per la valutazione di tali richieste da parte dell’EFSA, se la Commissione ne richiede il parere.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2019/1381 ha inoltre modificato il regolamento (CE) n. 1331/2008 al fine di includervi disposizioni che garantiscano la coerenza con le modifiche del regolamento (CE) n. 178/2002 e tengano presenti le particolarità settoriali delle informazioni riservate.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2019/1381 non contiene disposizioni relative alla procedura per la nuova valutazione degli additivi alimentari stabilita dal regolamento (UE) n. 257/2010. Infatti, mentre il regolamento (UE) 2019/1381 stabilisce norme relative alle domande e alle notifiche, il regolamento (UE) n. 257/2010 attribuisce un ruolo importante non solo agli operatori d’impresa interessati alla continuità dell’approvazione di un additivo ma anche alle altre parti interessate, quali l’industria o le organizzazioni dei consumatori. Pertanto la nuova valutazione di un additivo alimentare non richiede la presentazione di una domanda da parte di un richiedente designato e tutti gli operatori d’impresa interessati e le altre parti interessate possono presentare dati e informazioni a tal fine.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>È tuttavia opportuno prevedere livelli di trasparenza e riservatezza nell’ambito di questa procedura comparabili a quelli applicabili nel contesto della procedura per l’aggiornamento dell’elenco dell’Unione degli additivi alimentari autorizzati, tenendo conto delle particolarità della procedura per la nuova valutazione. In particolare, è opportuno disporre che determinate norme applicabili alla procedura per l’aggiornamento dell’elenco dell’Unione degli additivi alimentari autorizzati si applichino anche nel quadro della procedura di nuova valutazione, ma riguardino tutti gli operatori d’impresa interessati e le altre parti interessate. Questo vale per la possibilità, di cui all’articolo 32<span>bis</span> del regolamento (CE) n. 178/2002, di chiedere al personale dell’EFSA orientamenti prima della presentazione, ogniqualvolta l’EFSA sia tenuta o invitata a formulare un parere, per l’obbligo di cui all’articolo 32<span>ter</span> del medesimo regolamento di notificare all’EFSA studi pertinenti, e per gli obblighi in merito al formato delle presentazioni di cui all’articolo 39<span>septies</span> del regolamento (CE) n. 178/2002 nonché per le norme di riservatezza di cui all’articolo 39 del regolamento (CE) n. 178/2002 e all’articolo 12 del regolamento (CE) n. 1331/2008.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’obbligo di notifica degli studi pertinenti, è tuttavia necessario un ulteriore adeguamento alla procedura. Le conseguenze procedurali di cui all’articolo 32<span>ter</span> del regolamento (CE) n. 178/2002 in caso di inosservanza delle sue disposizioni comportano ritardi nella valutazione delle domande ripresentate. Tuttavia, dato che i ritardi nella nuova valutazione degli additivi alimentari già approvati fanno sì che essi possano rimanere sul mercato più a lungo di quanto non accadrebbe altrimenti, tali conseguenze procedurali non sono adeguate nel contesto della procedura di nuova valutazione degli additivi e non dovrebbero essere previste.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Inoltre, sebbene l’articolo 38, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 178/2002 preveda già la pubblicazione delle informazioni e dei dati presentati per la nuova valutazione degli additivi alimentari da parte dell’EFSA, allo scopo di aumentare la trasparenza e l’efficacia della procedura di nuova valutazione, è opportuno prevedere una consultazione di terzi, come quella di cui all’articolo 32<span>quater</span> del regolamento (CE) n. 178/2002, al fine di accertare se siano disponibili altri dati o studi scientifici pertinenti sull’additivo alimentare oggetto della nuova valutazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La nuova valutazione degli additivi alimentari dovrebbe consentire all’EFSA di trarre conclusioni in merito alla sicurezza degli additivi alimentari interessati, dei loro usi e livelli d’uso e delle loro specifiche. L’esperienza ha dimostrato che i dati ottenuti dagli inviti a presentare dati lanciati dall’EFSA non sempre sono sufficienti per consentire all’EFSA di confermare la sicurezza degli additivi alimentari specifici, dei loro usi e livelli d’uso e delle loro specifiche, senza che tuttavia ciò comporti l’individuazione di gravi problemi di sicurezza. Dato che l’obiettivo del programma di nuova valutazione è garantire che la sicurezza degli additivi alimentari possa essere di nuovo valutata pienamente prima che venga presa una decisione in merito al loro mantenimento nell’elenco dell’Unione o al loro cancellamento da questo, è opportuno chiarire che ulteriori misure, quali inviti a presentare dati, possono essere adottate per dare seguito a un parere dell’EFSA al fine di completare la nuova valutazione dell’additivo alimentare interessato. Tali ulteriori misure non dovrebbero tuttavia estendere la procedura di nuova valutazione al di là di quanto è opportuno per trarre conclusioni sulla sicurezza degli additivi alimentari interessati, dei loro usi e livelli d’uso e delle loro specifiche. È pertanto opportuno chiarire che, qualora non siano presentate informazioni in risposta a tali misure o qualora tali informazioni siano insufficienti, la Commissione può chiudere la procedura di nuova valutazione e adottare una decisione di gestione dei rischi sulla base del parere esistente dell’EFSA. Poiché tali richieste formulate per dare seguito al primo parere dell’EFSA fanno parte della procedura di nuova valutazione, è opportuno applicare le stesse norme alla procedura e alle relative trasparenza e riservatezza.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Gli obiettivi del regolamento (UE) 2019/1381 non potrebbero essere raggiunti nell’ambito della procedura di nuova valutazione degli additivi alimentari se l’istituzione, da parte del regolamento (UE) n. 257/2010, del programma relativo a una nuova valutazione fosse considerata una richiesta di produzione scientifica, la cui data determina le norme applicabili in materia di trasparenza e riservatezza. Pertanto, al fine di garantire l’efficacia del regolamento (UE) 2019/1381, il presente regolamento dovrebbe applicarsi a decorrere dalla data di applicazione del summenzionato regolamento alle informazioni e ai dati presentati in relazione alle procedure di nuova valutazione effettivamente avviate dall’EFSA dopo tale data e alle misure adottate dopo tale data per dare seguito ai pareri dell’EFSA, quali gli inviti a presentare dati lanciati dopo tale data.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Modifiche del regolamento (UE) n. 257/2010
Il regolamento (UE) n. 257/2010 è così modificato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all’articolo 4, la lettera c) è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«c)</p></td><td><p>esamina i dati presentati dal/dagli operatore/i d’impresa interessato/i e/o da qualsiasi altra parte interessata a norma degli articoli 5, 6 e 7 del presente regolamento;»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>sono inseriti gli articoli da 7<span>bis</span> a 7<span>sexies</span> seguenti:</p><div><p>«Articolo 7 bis</p><p>Seguito ai pareri dell’EFSA</p><div><p>1.   Qualora, sulla base delle informazioni di cui all’articolo 4, l’EFSA non possa confermare la sicurezza di un additivo alimentare, dei suoi usi o livelli d’uso, o raccomandare modifiche delle specifiche, la Commissione può adottare o chiedere all’EFSA di adottare ulteriori misure, compresa l’organizzazione di inviti a presentare dati, al fine di completare la valutazione della sicurezza.</p></div><div><p>2.   Qualora le informazioni e i dati richiesti a norma del paragrafo 1 non siano stati presentati o non consentano di confermare la sicurezza dell’additivo alimentare, dei suoi usi o livelli d’uso o delle sue specifiche, l’additivo alimentare può essere cancellato dall’elenco dell’Unione conformemente alla procedura di cui all’articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1333/2008.</p></div></div><div><p>Articolo 7 ter</p><p>Orientamenti prima della presentazione</p><p>Qualora l’EFSA sia tenuta o invitata a formulare un parere a norma del presente regolamento, il personale dell’EFSA, su richiesta del/degli operatore/i d’impresa interessato/i o di qualsiasi altra parte interessata, fornisce orientamenti sulle norme applicabili e sul contenuto prescritto per la presentazione delle informazioni a norma degli articoli da 4 a 7<span>bis</span>. Tali orientamenti sono forniti conformemente all’articolo 32<span>bis</span> del regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>*1</span>)</a>, che si applica mutatis mutandis.</p></div><div><p>Articolo 7 quater</p><p>Notifica degli studi</p><p>Gli operatori d’impresa interessati e le altre parti interessate notificano senza indugio all’EFSA il titolo e la portata di tutti gli studi da essi commissionati o realizzati a sostegno della nuova valutazione di un additivo alimentare approvato a norma degli articoli da 4 a 7<span>bis</span> del presente regolamento, nonché il laboratorio o la struttura incaricata di effettuare test che eseguono tali studi e le date previste di inizio e fine.</p><p>I laboratori e le altre strutture incaricate di effettuare test situati nell’Unione notificano inoltre senza indugio all’Autorità il titolo e la portata di tutti gli studi commissionati dagli operatori d’impresa e da altre parti interessate, realizzati da tali laboratori o da altre strutture incaricate di effettuare test a sostegno della nuova valutazione di un additivo alimentare approvato a norma degli articoli da 4 a 7<span>bis</span> del presente regolamento, le date previste di inizio e fine, nonché il nome degli operatori d’impresa o delle parti interessate che hanno commissionato tali studi.</p><p>Gli studi notificati a norma del presente articolo sono inseriti dall’EFSA nella banca dati di cui all’articolo 32<span>ter</span>, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 178/2002.</p></div><div><p>Articolo 7 quinquies</p><p>Formato delle presentazioni</p><p>Prima dell’adozione di formati standard di dati a norma dell’articolo 39<span>septies</span> del regolamento (CE) n. 178/2002, i dati presentati conformemente al presente regolamento sono trasmessi in un formato elettronico che consenta di scaricare, stampare e ricercare documenti. Dopo l’adozione di formati standard di dati a norma dell’articolo 39<span>septies</span> del regolamento (CE) n. 178/2002, i dati sono presentati conformemente a tali formati standard di dati.</p></div><div><p>Articolo 7 sexies</p><p>Trasparenza</p><p>Qualora l’EFSA sia tenuta o invitata a formulare un parere a norma del presente regolamento, essa consulta i soggetti interessati e il pubblico sulla base della versione non riservata dei dati presentati ai sensi del presente regolamento, a norma dell’articolo 32<span>quater</span>, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 178/2002, che si applica mutatis mutandis.</p></div><p><a>(<span>*1</span>)</a>  Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare (<a>GU L 31 dell’1.2.2002, pag. 1</a>).»;"</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>l’articolo 8 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«Articolo 8</p><p>Riservatezza</p><p>Al momento della trasmissione dei dati a norma del presente regolamento, l’operatore d’impresa interessato o un’altra parte interessata può chiedere che talune parti delle informazioni o dei dati siano considerate riservate. Tale richiesta è corredata di una giustificazione verificabile. Tali richieste di riservatezza sono valutate a norma dell’articolo 12 del regolamento (CE) n. 1331/2008, che si applica mutatis mutandis.».</p></div></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Entrata in vigore e applicazione
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Esso si applica a decorrere dal 27 marzo 2021 alle informazioni e ai dati presentati all’EFSA o alla Commissione in relazione alle procedure di nuova valutazione avviate e alle misure adottate per darvi seguito a partire da tale data.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, l’8 febbraio 2021
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
<note>
( 1 ) GU L 354 del 31.12.2008, pag. 16 .
( 2 ) Regolamento (UE) n. 257/2010 della Commissione, del 25 marzo 2010, che istituisce un programma relativo a una nuova valutazione degli additivi alimentari autorizzati conformemente al regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo agli additivi alimentari ( GU L 80 del 26.3.2010, pag. 19 ).
( 3 ) Regolamento (UE) 2019/1381 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativo alla trasparenza e alla sostenibilità dell’analisi del rischio dell’Unione nella filiera alimentare, e che modifica i regolamenti (CE) n. 178/2002, (CE) n. 1829/2003, (CE) n. 1831/2003, (CE) n. 2065/2003, (CE) n. 1935/2004, (CE) n. 1331/2008, (CE) n. 1107/2009, (UE) 2015/2283 e la direttiva 2001/18/CE ( GU L 231 del 6.9.2019, pag. 1 ).
( 4 ) Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare ( GU L 31 dell’1.2.2002, pag. 1 ).
( 5 ) Regolamento (CE) n. 1331/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, che istituisce una procedura uniforme di autorizzazione per gli additivi, gli enzimi e gli aromi alimentari ( GU L 354 del 31.12.2008, pag. 1 ).
</note> | ITA | 32021R0148 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.7.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 178/7</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (PESC) 2018/997 DEL CONSIGLIO
del 13 luglio 2018
che modifica la decisione 2012/392/PESC relativa alla missione dell'Unione europea in ambito PSDC in Niger (EUCAP Sahel Niger)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare gli articoli 42, paragrafo 4, e 43, paragrafo 2,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 16 luglio 2012 il Consiglio ha adottato la decisione 2012/392/PESC <a>(<span>1</span>)</a> che istituisce una missione dell'Unione europea in ambito PSDC in Niger per sostenere lo sviluppo di capacità degli operatori della sicurezza nigerini di combattere il terrorismo e la criminalità organizzata (EUCAP SAHEL Niger).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 18 luglio 2016 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2016/1172 <a>(<span>2</span>)</a> che proroga l'EUCAP Sahel Niger fino al 15 luglio 2018. L'11 luglio 2017 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2017/1253 <a>(<span>3</span>)</a> che prevede un importo di riferimento finanziario per l'EUCAP Sahel Niger fino alla medesima data.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'EUCAP Sahel Niger e l'importo di riferimento per essa prevista dovrebbero essere prorogati fino al 30 settembre 2018.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La decisione 2012/392/PESC dovrebbe pertanto essere modificata di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L'EUCAP Sahel Niger sarà condotta nel contesto di una situazione che potrebbe deteriorarsi e compromettere il raggiungimento degli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione fissati nell'articolo 21 del trattato sull'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione 2012/392/PESC è così modificata:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all'articolo 13, paragrafo 1, l'ultimo comma è sostituito dal seguente:</p><p>«L'importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse all'EUCAP Sahel Niger nel periodo dal 16 luglio 2017 al 30 settembre 2018 è pari a 31 000 000 EUR.»;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>all'articolo 16, la seconda frase è sostituita dalla seguente:</p><p>«Essa si applica fino al 30 settembre 2018.»</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Essa si applica a decorrere dal 16 luglio 2018.
Fatto a Bruxelles, il 13 luglio 2018
Per il Consiglio
Il presidente
H. LÖGER
<note>
( 1 ) Decisione 2012/392/PESC del Consiglio, del 16 luglio 2012, relativa alla missione dell'Unione europea in ambito PSDC in Niger (EUCAP Sahel Niger) ( GU L 187 del 17.7.2012, pag. 48 ).
( 2 ) Decisione (PESC) 2016/1172 del Consiglio, del 18 luglio 2016, che modifica la decisione 2012/392/PESC relativa alla missione dell'Unione europea in ambito PSDC in Niger (EUCAP Sahel Niger) ( GU L 193 del 19.7.2016, pag. 106 ).
( 3 ) Decisione (PESC) 2017/1253 del Consiglio, dell'11 luglio 2017, che modifica la decisione 2012/392/PESC relativa alla missione dell'Unione europea in ambito PSDC in Niger (EUCAP Sahel Niger) ( GU L 179 del 12.7.2017, pag. 15 ).
</note> | ITA | 32018D0997 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.3.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 62/24</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2020/286 DEL CONSIGLIO
del 27 febbraio 2020
relativa alla posizione da adottare, a nome dell’Unione europea, in occasione della sessantatreesima sessione della commissione Stupefacenti sull’aggiunta di una sostanza all’elenco di sostanze nella tabella I della convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e di sostanze psicotrope
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 207, paragrafo 4, primo comma, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e sostanze psicotrope del 1988 («convenzione»), è entrata in vigore l’11 novembre 1990 ed è stata conclusa dall’Unione mediante decisione 90/611/CEE del Consiglio <a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Ai sensi dell’articolo 12, paragrafi da 2 a 7, della convenzione, possono essere aggiunte sostanze alle tabelle della convenzione in cui sono elencati i precursori di droghe.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Nel corso della sua sessantatreesima sessione che si terrà a Vienna dal 2 al 6 marzo 2020, la commissione Stupefacenti dovrebbe decidere in merito all’aggiunta di una sostanza alla tabella I della convenzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell’Unione in seno alla commissione Stupefacenti, in quanto la decisione avrà effetti giuridici nell’Unione e sarà tale da incidere in modo determinante sul contenuto del diritto dell’Unione, in particolare il regolamento (CE) n. 111/2005 del Consiglio <a>(<span>2</span>)</a> e il regolamento (CE) n. 273/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Secondo la valutazione dell’INCB, la sostanza metil<span>alfa</span>-fenilacetoacetato (MAPA) è frequentemente usata per la fabbricazione illecita di anfetamine e metanfetamine. Vi sono prove che il volume e la portata della fabbricazione illecita di tali stupefacenti e sostanze psicotrope provochino gravi problemi sociali o di salute pubblica, il che giustifica il collocamento del metil<span>alfa</span>-fenilacetoacetato (MAPA) sotto il controllo internazionale. La fabbricazione illecita di anfetamine e metanfetamine causa significativi problemi di salute pubblica e di ordine sociale nell’Unione. Con frequenza e quantitativi crescenti si registrano incidenti legati al traffico di metil<span>alfa</span>-fenilacetoacetato (MAPA) e i gruppi della criminalità organizzata nell’Unione esportano anfetamine e metanfetamine verso paesi terzi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>È opportuno che la posizione dell’Unione sia espressa congiuntamente dagli Stati membri dell’Unione che sono membri della commissione Stupefacenti,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell’Unione alla sessantatreesima sessione della commissione Stupefacenti è di aggiungere la sostanza metil alfa -fenilacetoacetato (MAPA) nella tabella I della convenzione.
Articolo 2
Gli Stati membri dell’Unione che sono membri della commissione Stupefacenti esprimono congiuntamente la posizione di cui all’articolo 1.
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Fatto a Bruxelles, il 27 febbraio 2020
Per il Consiglio
Il presidente
D. HORVAT
<note>
( 1 ) Decisione 90/611/CEE del Consiglio del 22 ottobre 1990 relativa alla conclusione, a nome della Comunità economica europea, della convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito di stupefacenti e di sostanze psicotrope ( GU L 326 del 24.11.1990, pag. 56 ).
( 2 ) Regolamento (CE) n. 111/2005 del Consiglio, del 22 dicembre 2004, recante norme per il controllo del commercio dei precursori di droghe tra la Comunità e i paesi terzi ( GU L 22 del 26.1.2005, pag. 1 ).
( 3 ) Regolamento (CE) n. 273/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 febbraio 2004, relativo ai precursori di droghe ( GU L 47 del 18.2.2004, pag. 1 ).
</note> | ITA | 32020D0286 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.12.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 318/117</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2019/2107 DEL CONSIGLIO
del 28 novembre 2019
relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione europea in sede di Consiglio dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale per quanto riguarda la revisione dell’allegato 9 (Facilitazioni), capo 9, della convenzione relativa all’aviazione civile internazionale in merito agli standard e alle pratiche raccomandate sui dati del codice di prenotazione
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 16, paragrafo 2, e l’articolo 87, paragrafo 2, lettera a), in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La convenzione relativa all’aviazione civile internazionale («convenzione di Chicago»), che disciplina il trasporto aereo internazionale, è entrata in vigore il 4 aprile 1947. Essa ha istituito l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Gli Stati membri dell’Unione sono parti contraenti della convenzione di Chicago e Stati membri dell’ICAO, mentre l’Unione ha lo status di osservatore in determinati organi dell’ICAO, tra cui l’Assemblea e altri organi tecnici.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Ai sensi dell’articolo 54, lettera l), della convenzione di Chicago, il Consiglio dell’ICAO deve adottare standard internazionali e pratiche raccomandate («SARPs»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (ONU), con risoluzione 2396 (2017) del 21 dicembre 2017 [«UNSCR 2396 (2017)»], ha deciso che gli Stati membri dell’ONU devono sviluppare la capacità di raccogliere, trattare e analizzare, in linea con i SARPs dell’ICAO, i dati del codice di prenotazione (<span>Passenger Name Record</span>, «PNR») e di garantire che tali dati PNR siano usati e condivisi con tutte le autorità nazionali competenti, nel pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, a fini di prevenzione, accertamento e indagine nei confronti dei reati di terrorismo e dei viaggi connessi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L’UNSCR 2396 (2017) ha inoltre esortato l’ICAO a collaborare con gli Stati membri dell’ONU per stabilire uno standard per la raccolta, l’utilizzo, il trattamento e la protezione dei dati PNR.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>I SARPs sui dati PNR figurano nell’allegato 9 (Facilitazioni), capo 9, parti A e D, della convenzione di Chicago. Tali SARPs sono integrati da ulteriori orientamenti, in particolare il documento 9944 dell’ICAO che definisce gli orientamenti sui dati PNR.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Nel marzo 2019 il Comitato del trasporto aereo dell’ICAO ha istituito una task force, composta da esperti di tali Stati membri che partecipano al gruppo Facilitazioni dell’ICAO, per prendere in esame proposte di nuovi SARPs sulla raccolta, l’utilizzo, il trattamento e la protezione dei dati PNR in linea con l’UNSCR 2396 (2017) («task force»). Nella task force sono rappresentati vari Stati membri dell’Unione. La Commissione partecipa alla task force in qualità di osservatore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La 40<span>a</span> sessione dell’assemblea dell’ICAO si è svolta dal 24 settembre al 4 ottobre 2019. I risultati dell’assemblea dell’ICAO definiranno gli orientamenti politici dell’ICAO per gli anni a venire, eventualmente anche per quanto riguarda l’adozione di nuovi SARPs sui dati PNR.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il 16 settembre 2019 il Consiglio ha approvato un documento informativo sulle norme e i principi in materia di raccolta, uso, trattamento e protezione dei dati PNR da presentare alla 40<span>a</span> sessione dell’assemblea dell’ICAO («documento informativo»). Il documento informativo è stato presentato all’assemblea dell’ICAO, dalla Finlandia a nome dell’Unione, dei suoi Stati membri e degli altri Stati membri della conferenza europea dell’aviazione civile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Il documento informativo illustra la posizione dell’Unione in merito all’osservanza dei principi fondamentali, che contribuirebbe a garantire il rispetto dei requisiti costituzionali e normativi in materia di diritti fondamentali alla vita privata e alla protezione dei dati nel trattamento dei dati PNR a fini di lotta al terrorismo e ai reati gravi. L’ICAO è stata invitata a includere tali principi in ogni standard futuro sui dati PNR e negli orientamenti riveduti dell’ICAO sui dati PNR (doc. 9944).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>L’Unione ha adottato norme comuni sui dati PNR sotto forma di direttiva (UE) 2016/681 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>1</span>)</a>, il cui ambito di applicazione coincide in misura significativa con il settore interessato dai previsti nuovi SARPs. La direttiva (UE) 2016/681 comprende, in particolare, una serie completa di norme per salvaguardare i diritti fondamentali alla vita privata e alla protezione dei dati personali nel contesto dei trasferimenti di dati PNR dai vettori aerei agli Stati membri a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Attualmente sono in vigore due accordi internazionali sul trattamento e il trasferimento dei dati PNR tra l’Unione e due paesi terzi, vale a dire Australia <a>(<span>2</span>)</a> e Stati Uniti <a>(<span>3</span>)</a>). Il 26 luglio 2017 la Corte di giustizia dell’Unione europea ha fornito un parere sull’accordo previsto tra l’Unione e il Canada firmato il 25 giugno 2014 <a>(<span>4</span>)</a> («parere 1/15»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>È opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di Consiglio dell’ICAO, poiché qualsiasi SARP futura nel settore dei dati PNR, in particolare qualsiasi emendamento dell’allegato 9 (Facilitazioni), capo 9, della convenzione di Chicago, inciderà in modo determinante sul contenuto del diritto dell’Unione, in particolare sulla direttiva (UE) 2016/681 e sui vigenti accordi internazionali sui dati PNR. In forza del dovere di leale cooperazione, gli Stati membri dell’Unione devono difendere questa posizione nell’ambito di tutti i lavori dell’ICAO per l’elaborazione dei SARPs.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>La posizione dell’Unione, che figura nell’allegato, è stabilita conformemente al quadro giuridico dell’Unione applicabile in materia di protezione dei dati e di dati PNR, vale a dire il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>5</span>)</a>, la direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>6</span>)</a> e la direttiva (UE) 2016/681, nonché al trattato e alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, come interpretati nella pertinente giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, in particolare nel parere 1/15.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La posizione dell’Unione dovrebbe essere espressa congiuntamente dai suoi Stati membri che sono membri del Consiglio dell’ICAO.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il Regno Unito e l’Irlanda sono vincolati dalla direttiva (UE) 2016/681 e partecipano pertanto all’adozione della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo n. 22 sulla posizione della Danimarca, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Danimarca non partecipa all’adozione della presente decisione, non è da essa vincolata né è soggetta alla sua applicazione,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di Consiglio dell’Organizzazione dell’aviazione civile internazionale (ICAO) per quanto riguarda la revisione dell’allegato 9 (Facilitazioni), capo 9, della convenzione sull’aviazione civile internazionale in merito a standard e pratiche raccomandate sui dati del codice di prenotazione figurano nell’allegato della presente decisione.
Articolo 2
Gli Stati membri dell’Unione che sono membri del Consiglio dell’ICAO esprimono congiuntamente la posizione di cui all’articolo 1.
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Fatto a Bruxelles, il 28 novembre 2019
Per il Consiglio
Il presidente
T. HARAKKA
( 1 ) Direttiva (UE) 2016/681 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, sull’uso dei dati del codice di prenotazione (PNR) a fini di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e dei reati gravi ( GU L 119 del 4.5.2016, pag. 132 ).
( 2 ) GU L 186 del 14.7.2012, pag. 4 .
( 3 ) GU L 215 dell’11.8.2012, pag. 5 .
( 4 ) Parere 1/15 della Corte (Grande Sezione) del 26 luglio 2017, ECLI:EU:C:2017:592.
( 5 ) Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) ( GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1 ).
( 6 ) Direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio ( GU L 119 del 4.5.2016, pag. 89 ).
ALLEGATO
POSIZIONE DA ADOTTARE A NOME DELL’UNIONE EUROPEA IN SEDE DI CONSIGLIO DELL’ORGANIZZAZIONE PER L’AVIAZIONE CIVILE INTERNAZIONALE PER QUANTO RIGUARDA LA REVISIONE DELL’ALLEGATO 9 (FACILITAZIONI),CAPO 9, DELLA CONVENZIONE RELATIVA ALL’AVIAZIONE CIVILE INTERNAZIONALE IN MERITO AGLI STANDARD EALLE PRATICHE RACCOMANDATE SUI DATIDEL CODICE DI PRENOTAZIONE
Principi generali
Nell’ambito delle attività dell’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO) in merito alla revisione dell’allegato 9 (Facilitazioni), capo 9, della convenzione relativa all’aviazione civile internazionale per quanto riguarda lo sviluppo di standard e pratiche raccomandate (SARPs) sui dati del codice di prenotazione ( Passenger Name Record , «PNR»), gli Stati membri dell’Unione, agendo congiuntamente nell’interesse dell’Unione:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>agiscono conformemente agli obiettivi perseguiti dall’Unione nell’ambito della politica in materia di PNR, in particolare per garantire la sicurezza, proteggere la vita e l’incolumità delle persone e garantire il pieno rispetto dei diritti fondamentali, in particolare i diritti alla vita privata e alla protezione dei dati personali;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sensibilizzano tutti gli Stati membri dell’ICAO alle norme e ai principi dell’Unione relativi al trasferimento dei dati PNR, derivanti dal pertinente diritto dell’Unione e dalla giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>promuovono lo sviluppo di soluzioni multilaterali conformi ai diritti fondamentali per quanto riguarda il trasferimento dei dati PNR da parte delle compagnie aeree alle autorità di contrasto, al fine di garantire la certezza del diritto e il rispetto dei diritti fondamentali e di razionalizzare gli obblighi imposti ai vettori aerei;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>promuovono lo scambio dei dati PNR e dei risultati del trattamento di tali dati tra gli Stati membri dell’ICAO, ove ciò sia ritenuto necessario a fini di prevenzione, accertamento, indagine o azione penale nei confronti dei reati di terrorismo o di reati gravi, nel pieno rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>continuano a sostenere lo sviluppo da parte dell’ICAO di standard per la raccolta, l’utilizzo, il trattamento e la protezione dei dati PNR, in linea con l’UNSCR 2396 (2017);</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>continuano a sostenere lo sviluppo, in tutti gli Stati membri dell’ICAO, della capacità di raccogliere, trattare e analizzare, in linea con li SARPs dell’ICAO, i dati PNR e di garantire che tali dati siano usati e condivisi con tutte le autorità nazionali competenti degli Stati membri dell’ICAO, nel pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, a fini di prevenzione, accertamento e indagine nei confronti dei reati di terrorismo e dei viaggi connessi, come richiesto dall’UNSCR 2396 (2017);</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>utilizzano come informazioni di base il documento informativo su norme e principi in materia di raccolta, utilizzo, trattamento e protezione dei dati PNR (doc. A40-WP/530), presentato dalla Finlandia, a nome dell’Unione europea e dei suoi Stati membri e degli altri Stati membri della conferenza europea dell’aviazione civile, alla 40<span>a</span> sessione dell’assemblea dell’ICAO;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>promuovono lo sviluppo di un ambiente nel quale i trasporti aerei internazionali possano svilupparsi in un mercato aperto, liberalizzato e mondiale e continuare a crescere senza pregiudicare la sicurezza, assicurando al contempo l’introduzione delle pertinenti forme di salvaguardia.</p></td></tr></tbody></table>
Orientamenti
Gli Stati membri dell’Unione, agendo congiuntamente nell’interesse dell’Unione, sostengono l’inclusione dei seguenti standard e principi in qualsiasi futuro SARP dell’ICAO sui dati PNR:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Riguardo alle modalità di trasmissione dei dati PNR:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>metodo di trasmissione: al fine di proteggere i dati personali contenuti nei sistemi dei vettori aerei e garantire che rimangano sotto il controllo di tali sistemi, i dati dovrebbero essere trasmessi utilizzando esclusivamente il sistema «push»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>protocolli di trasmissione: è opportuno incoraggiare l’uso di protocolli standard adeguati, sicuri e aperti, nell’ambito di protocolli standard accettati a livello internazionale per la trasmissione dei dati PNR, con l’obiettivo di aumentarne gradualmente l’utilizzo e, da ultimo, di sostituire le norme proprietarie;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>frequenza di trasmissione: la frequenza e i tempi di trasmissione dei dati PNR non dovrebbero creare un onere eccessivo per i vettori aerei e dovrebbero essere limitati a quanto strettamente necessario a fini di contrasto e sicurezza delle frontiere per combattere il terrorismo e i reati gravi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>nessun obbligo per i vettori aerei di raccogliere dati supplementari: i vettori aerei non dovrebbero essere tenuti a raccogliere dati PNR supplementari rispetto a quelli che raccolgono già o a raccogliere determinati tipi di dati, ma solo a trasmettere i dati che raccolgono già nell’ambito della loro attività.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Riguardo alle modalità di trattamento dei dati PNR:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>tempi di trasmissione e di trattamento: fatte salve le opportune garanzie a tutela della vita privata degli interessati, i dati PNR possono essere resi disponibili con largo anticipo rispetto all’arrivo o alla partenza di un volo, il che offre più tempo alle autorità per trattare e analizzare i dati e, potenzialmente, prendere provvedimenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>confronto con criteri prestabiliti e banche dati: le autorità dovrebbero trattare i dati PNR utilizzando criteri basati su prove e banche dati pertinenti per la lotta al terrorismo e ai reati gravi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Riguardo alla protezione dei dati personali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>liceità, correttezza e trasparenza del trattamento: deve sussistere una base lecita per il trattamento dei dati personali, affinché gli interessati siano consapevoli dei rischi, delle garanzie e dei diritti connessi al trattamento dei loro dati personali e delle modalità di esercizio dei loro diritti connessi al trattamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>limitazione delle finalità: le finalità per le quali le autorità possono usare i dati PNR dovrebbero essere chiaramente definite e non dovrebbero andare oltre quanto necessario in considerazione degli obiettivi da raggiungere, in particolare per quanto riguarda le finalità di contrasto e di sicurezza delle frontiere per combattere il terrorismo e i reati gravi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>ampiezza dei dati PNR: gli elementi dei dati PNR che devono essere trasmessi dalle compagnie aeree dovrebbero essere chiaramente identificati ed elencati in modo esaustivo. L’elenco dovrebbe essere standardizzato per garantire che tali dati siano ridotti al minimo, impedendo nel contempo il trattamento dei dati sensibili, tra cui i dati che rivelano l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, l’appartenenza sindacale, la salute, la vita sessuale o l’orientamento sessuale dell’interessato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>uso dei dati PNR: l’ulteriore trattamento dei dati PNR dovrebbe essere limitato alle finalità del trasferimento originario, basato su criteri oggettivi e soggetto a condizioni sostanziali e procedurali in linea con i requisiti applicabili ai trasferimenti di dati personali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>trattamento automatizzato dei dati PNR: il trattamento automatizzato dovrebbe essere basato su criteri prestabiliti oggettivi, non discriminatori e affidabili, e non dovrebbe essere usato come base esclusiva per le decisioni che comportano conseguenze giuridiche negative per l’interessato, o lo danneggiano in modo significativo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>conservazione dei dati:il periodo di conservazione dei dati PNR dovrebbe essere limitato e non essere superiore a quanto necessario per l’obiettivo originario perseguito. Dovrebbe essere garantita la cancellazione dei dati conformemente alle prescrizioni giuridiche del paese di origine. Al termine del periodo di conservazione i dati PNR dovrebbero essere cancellati o resi anonimi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>divulgazione dei dati PNR alle autorità autorizzate: l’ulteriore divulgazione, caso per caso, dei dati PNR ad altre autorità pubbliche all’interno dello stesso Stato o ad altri Stati membri dell’ICAO può avvenire solo se l’autorità destinataria esercita funzioni riguardanti la lotta al terrorismo o ai reati gravi di natura transnazionale e garantisce le stesse tutele offerte dall’autorità divulgante;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>sicurezza dei dati: devono essere adottate misure appropriate per tutelare la sicurezza, la riservatezza e l’integrità dei dati PNR;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>trasparenza e informazione: fatte salve le limitazioni necessarie e proporzionate, gli interessati dovrebbero essere informati del trattamento dei loro dati PNR nonché dei diritti e dei mezzi di ricorso che sono loro riconosciuti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>accesso, rettifica e cancellazione: fatte salve le limitazioni necessarie e proporzionate, gli interessati dovrebbero avere il diritto di accedere ai propri dati PNR e di ottenerne la rettifica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>ricorso: gli interessati dovrebbero avere il diritto a un ricorso effettivo in sede amministrativa e giudiziaria qualora ritengano che i loro diritti alla tutela della vita privata e alla protezione dei dati siano stati violati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>l)</p></td><td><p>supervisione e responsabilità: le autorità che utilizzano i dati PNR dovrebbero essere tenute a rispondere e poste sotto il controllo di un’autorità pubblica indipendente dotata di poteri di indagine e di esecuzione efficaci, che dovrebbe essere in grado di svolgere i propri compiti senza subire influenza alcuna, in particolare da parte delle autorità di contrasto.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Riguardo alla condivisione dei dati PNR tra le autorità di contrasto:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>promozione della condivisione dei dati:dovrebbero essere promossi scambi di dati PNR, caso per caso, tra le autorità di contrasto dei diversi Stati membri dell’ICAO, al fine di migliorare la cooperazione internazionale in materia di prevenzione, accertamento, indagine e azione penale nei confronti del terrorismo e dei reati gravi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sicurezza dello scambio delle informazioni: la condivisione delle informazioni dovrebbe avvenire attraverso canali appropriati che garantiscano un’adeguata sicurezza dei dati, ed essere pienamente conforme ai quadri giuridici internazionali e nazionali per la protezione dei dati personali.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> | ITA | 32019D2107 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.5.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 137/12</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2019/828 DELLA COMMISSIONE
del 14 marzo 2019
che modifica il regolamento delegato (UE) 2016/127 per quanto riguarda le prescrizioni relative alla vitamina D per le formule per lattanti e all'acido erucico per le formule per lattanti e le formule di proseguimento
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 giugno 2013, relativo agli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia, agli alimenti a fini medici speciali e ai sostituti dell'intera razione alimentare giornaliera per il controllo del peso e che abroga la direttiva 92/52/CEE del Consiglio, le direttive 96/8/CE, 1999/21/CE, 2006/125/CE e 2006/141/CE della Commissione, la direttiva 2009/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 41/2009 e (CE) n. 953/2009 della Commissione ( 1 ) , in particolare l'articolo 11, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento delegato (UE) 2016/127 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a> stabilisce, tra l'altro, norme in materia di composizione e di etichettatura per le formule per lattanti e le formule di proseguimento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento delegato (UE) 2016/127 prevede espressamente che gli alimenti per lattanti contengano un tenore di vitamina D dell'ordine di 2-3 μg/100 kcal.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Sono stati espressi timori riguardo alla possibilità che un consumo elevato di formule contenenti 3 μg/100 kcal di vitamina D, combinato con l'assunzione aggiuntiva di vitamina D mediante integratori, possa condurre a un consumo, da parte di alcuni lattanti, di quantità di vitamina D che potrebbero comportare rischi legati alla sicurezza. Al fine di garantire il massimo livello di protezione dei lattanti, la Commissione ha chiesto all'Autorità europea per la sicurezza alimentare («l'Autorità») di valutare la sicurezza del consumo da parte dei lattanti di formule contenenti 3 μg/100 kcal di vitamina D.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel parere scientifico del 28 giugno 2018 sull'aggiornamento del livello di assunzione massimo tollerabile di vitamina D per i lattanti <a>(<span>3</span>)</a>, l'Autorità ha concluso che l'utilizzo di formule per lattanti contenenti 3 μg/100 kcal di vitamina D può far sì che alcuni lattanti di età inferiore a 4 mesi consumino quantità di vitamina D superiori al livello di assunzione massimo tollerabile unicamente mediante le formule.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel parere è stato inoltre concluso che l'utilizzo di un tenore massimo di vitamina D di 2,5 μg/100 kcal nelle formule per lattanti non conduce a un'assunzione di vitamina D superiore al livello di assunzione massimo tollerabile unicamente mediante le formule. In base a tale parere, il tenore massimo di vitamina D consentito a norma del regolamento delegato (UE) 2016/127 per le formule per lattanti dovrebbe essere ridotto a 2,5 μg/100 kcal, in conformità all'articolo 6 e all'articolo 9, paragrafi da 1 a 4, del regolamento (UE) n. 609/2013.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>I tenori massimi di acido erucico nelle formule per lattanti e nelle formule di proseguimento sono stati fissati dal regolamento delegato (UE) 2016/127.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'Autorità ha adottato un parere scientifico sulla presenza di acido erucico negli alimenti e nei mangimi <a>(<span>4</span>)</a>. In tale parere è stato concluso che il livello di esposizione alimentare percentile 95 era più elevato nei lattanti e in altri bambini, il che può indicare un rischio per i giovani con un'elevata esposizione all'acido erucico.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Tenendo conto delle conclusioni del parere, è opportuno ridurre i tenori massimi di acido erucico nelle formule per lattanti e nelle formule di proseguimento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Gli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2016/127 dovrebbero pertanto essere modificati di conseguenza,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Gli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2016/127 sono modificati conformemente all'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 14 marzo 2019
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
( 1 ) GU L 181 del 29.6.2013, pag. 35 .
( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2016/127 della Commissione, del 25 settembre 2015, che integra il regolamento (UE) n. 609/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni specifiche di composizione e di informazione per le formule per lattanti e le formule di proseguimento e per quanto riguarda le prescrizioni relative alle informazioni sull'alimentazione del lattante e del bambino nella prima infanzia ( GU L 25 del 2.2.2016, pag. 1 ).
( 3 ) EFSA Journal 2018; 16(8):5365,118 pagg.
( 4 ) EFSA Journal 2016;14(11):4593, 173 pagg.
ALLEGATO
Gli allegati I e II del regolamento delegato (UE) 2016/127 sono così modificati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l'allegato I è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al punto 11, la voce relativa alla vitamina D è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Per 100 kJ</p></td><td><p>Per 100 kcal</p></td></tr><tr><td><p>Minimo</p></td><td><p>Massimo</p></td><td><p>Minimo</p></td><td><p>Massimo</p></td></tr><tr><td><p>«Vitamina D (μg)</p></td><td><p>0,48</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>2</p></td><td><p>2,5»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il punto 5.3 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«5.3.</p></td><td><span>Il tenore di acido erucico non deve superare lo 0,4 % del tenore totale di grassi.»;</span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nell'allegato II, il punto 4.3 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«4.3.</p></td><td><span>Il tenore di acido erucico non deve superare lo 0,4 % del tenore totale di grassi.».</span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> | ITA | 32019R0828 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.10.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 259/35</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2018/1547 DELLA COMMISSIONE
del 15 ottobre 2018
che stabilisce le specifiche per il collegamento dei punti di accesso centrale al sistema di ingressi/uscite (EES) e una soluzione tecnica per agevolare la raccolta da parte degli Stati membri dei dati necessari per l'elaborazione di statistiche sull'accesso ai dati dell'EES a fini di contrasto
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2017/2226 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2017, che istituisce un sistema di ingressi/uscite per la registrazione dei dati di ingresso e di uscita e dei dati relativi al respingimento dei cittadini di paesi terzi che attraversano le frontiere esterne degli Stati membri e che determina le condizioni di accesso al sistema di ingressi/uscite a fini di contrasto e che modifica la Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen e i regolamenti (CE) n. 767/2008 e (UE) n. 1077/2011 ( 1 ) , in particolare l'articolo 36, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2017/2226 ha istituito il sistema di ingressi/uscite (EES) che registra elettronicamente l'ora e il luogo di ingresso e di uscita dei cittadini di paesi terzi ammessi per un soggiorno di breve durata nel territorio degli Stati membri e che calcola la durata del soggiorno autorizzato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Gli obiettivi dell'EES sono il miglioramento della gestione delle frontiere esterne, la prevenzione dell'immigrazione irregolare e la facilitazione della gestione dei flussi migratori. In particolare, l'EES dovrebbe contribuire all'identificazione di qualsiasi persona che non soddisfi o non soddisfi più le condizioni relative alla durata del soggiorno autorizzato nel territorio degli Stati membri. Inoltre, l'EES dovrebbe contribuire alla prevenzione, all'accertamento e all'indagine di reati di terrorismo e altri reati gravi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2017/2226 stabilisce le condizioni di accesso ai dati dell'EES a fini di prevenzione, accertamento o indagine di reati di terrorismo o di altri reati gravi. Tanto gli Stati membri che Europol dovrebbero presentare le richieste di accesso ai dati dell'EES attraverso i cosiddetti punti di accesso centrale, organismi o entità a cui è conferito, in conformità del diritto nazionale, l'incarico di esercitare l'autorità pubblica e che dovrebbero essere in grado di verificare efficacemente, per ciascun caso, se le condizioni per la richiesta di accesso all'EES sono soddisfatte. I punti di accesso centrale dovrebbero trattare le richieste di accesso ai dati dell'EES a fini di prevenzione, accertamento o indagine e trasmettere alle unità operative che ne hanno fatta richiesta i dati dell'EES consultati. Al fine di consentire le operazioni di trattamento dei dati, è opportuno che ciascun Stato membro provveda alla connessione dei rispettivi punti di accesso centrale all'interfaccia uniforme nazionale. Anche Europol dovrebbe provvedere alla connessione del suo punto di accesso centrale all'EES, ed esserne responsabile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Ai sensi del regolamento (UE) 2017/2226, l'agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi d'informazione su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, istituita con regolamento (UE) n. 1077/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>2</span>)</a>, dovrebbe essere responsabile dello sviluppo e della gestione operativa dell'EES.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2017/2226 prevede che, prima dello sviluppo dell'EES, la Commissione adotti le misure necessarie per lo sviluppo e la realizzazione tecnica dell'EES. A tale riguardo, l'articolo 36, lettera l), del regolamento (UE) 2017/2226 si riferisce specificatamente all'adozione di misure per quanto riguarda le specifiche relative alla connessione dei punti di accesso centrale all'EES e ad una soluzione tecnica che agevoli la raccolta da parte degli Stati membri dei dati necessari per l'elaborazione di statistiche sull'accesso ai dati dell'EES a fini di contrasto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Sulla base di tali misure, l'agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi d'informazione su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia dovrebbe quindi essere in grado di definire la progettazione dell'architettura fisica dell'EES, compresa la relativa infrastruttura di comunicazione, nonché le specifiche tecniche del sistema, e sviluppare l'EES.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>In tale contesto, è pertanto necessario adottare misure che stabiliscano le specifiche relative alle soluzioni tecniche da impiegare per collegare i punti di accesso centrale degli Stati membri all'interfaccia uniforme nazionale e per collegare il punto di accesso centrale di Europol all'EES. È inoltre opportuno adottare le specifiche relative ad una soluzione tecnica che agevoli la raccolta da parte degli Stati membri dei dati necessari per l'elaborazione di statistiche sull'accesso ai dati dell'EES a fini di contrasto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La soluzione tecnica prescelta per attuare l'EES dovrebbe tenere in considerazione l'esigenza di disporre di una migliore integrazione degli attuali e dei futuri sistemi di gestione delle frontiere dell'Unione e dell'esigenza di garantire l'interoperabilità di tali sistemi. Tali soluzioni tecniche dovrebbero essere scalabili e suscettibili di evoluzioni ulteriori per essere in grado, se necessario, di integrare funzionalità supplementari, di gestire un maggior numero di operazioni e di conservare maggiori quantità di dati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo n. 22 sulla posizione della Danimarca allegato al trattato sull'Unione europea e al trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la Danimarca non ha partecipato all'adozione del regolamento (UE) 2017/2226, non è da esso vincolata, né è soggetta alla sua applicazione. Tuttavia, poiché il regolamento (UE) 2017/2226 si basa sull'acquis di Schengen, la Danimarca, a norma dell'articolo 4 di detto protocollo, ha notificato, il 30 maggio 2018, la propria decisione di recepire il regolamento (UE) 2017/2226 nel proprio diritto nazionale. La Danimarca è pertanto tenuta ad attuare la presente decisione in virtù del diritto internazionale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen a cui il Regno Unito non partecipa, a norma della decisione 2000/365/CE del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>; il Regno Unito non partecipa pertanto alla sua adozione, non è da essa vincolato né è soggetto alla sua applicazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen a cui l'Irlanda non partecipa, a norma della decisione 2002/192/CE del Consiglio <a>(<span>4</span>)</a>; l'Irlanda non partecipa pertanto alla sua adozione, non è da essa vincolata né è soggetta alla sua applicazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l'Islanda e la Norvegia, la presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen ai sensi dell'accordo concluso dal Consiglio dell'Unione europea, la Repubblica d'Islanda e il Regno di Norvegia relativo all'associazione di questi ultimi all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis <a>(<span>5</span>)</a> di Schengen, che rientrano nel settore di cui all'articolo 1, lettera A, della decisione 1999/437/CE del Consiglio <a>(<span>6</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la Svizzera, la presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen ai sensi dell'accordo tra l'Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l'associazione di quest'ultima all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen <a>(<span>7</span>)</a> che rientrano nel settore di cui all'articolo 1, lettera A, della decisione 1999/437/CE, in combinato disposto con l'articolo 3 della decisione 2008/146/CE del Consiglio <a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il Liechtenstein, la presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen ai sensi del protocollo sottoscritto tra l'Unione europea, la Comunità europea, la Confederazione svizzera e il Principato del Liechtenstein sull'adesione del Principato del Liechtenstein all'accordo tra l'Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l'associazione della Confederazione svizzera all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen <a>(<span>9</span>)</a> che rientrano nel settore di cui all'articolo 1, lettera A, della decisione 1999/437/CE, in combinato disposto con l'articolo 3 della decisione 2011/350/UE del Consiglio <a>(<span>10</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Per quanto riguarda Cipro, Bulgaria, Romania e Croazia, per il funzionamento dell'EES occorre la concessione di un accesso passivo al VIS e l'attuazione di tutte le disposizioni dell'acquis di Schengen relative al SIS conformemente alle pertinenti decisioni del Consiglio. Tali condizioni possono essere soddisfatte soltanto una volta completata con successo la verifica conformemente alla procedura di valutazione Schengen applicabile. Pertanto, l'EES dovrebbe essere operativo solamente in quegli Stati membri che soddisferanno tali condizioni entro l'entrata in funzione dell'EES. Gli Stati membri in cui l'EES non è operativo dall'entrata in funzione iniziale dovrebbero connettersi all'EES conformemente alla procedura di cui al regolamento (UE) 2017/2226 non appena saranno soddisfatte tutte le suddette condizioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il Garante europeo della protezione dei dati ha espresso il suo parere il 23 aprile 2018.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato per le frontiere intelligenti,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Connessione dei punti centrali di accesso di ciascuno Stato membro
Ai fini degli articoli 31 e 32 del regolamento (UE) 2017/2226, i punti di accesso centrale di cui all'articolo 29, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2017/2226 hanno accesso all'EES per trattare le richieste delle unità operative in seno alle autorità designate.
Conformemente all'articolo 38, paragrafo 1, lettere a) e c) del regolamento (UE) 2017/2226, ogni Stato membro provvede alla connessione del suo punto o dei suoi punti di accesso centrale all'interfaccia uniforme nazionale in conformità delle specifiche tecniche di cui all'articolo 37, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/2226.
Articolo 2
Connessione del punto centrale di accesso di Europol
Ai fini dell'articolo 33 del regolamento (UE) 2017/2226, il punto di accesso centrale di Europol di cui all'articolo 30, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2017/2226 ha accesso all'EES per il trattamento delle richieste dell'autorità designata da Europol di cui all'articolo 30, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/2226.
A norma dell'articolo 38, paragrafo 7, del regolamento (UE) 2017/2226, Europol provvede alla connessione del suo punto di accesso centrale a un'apposita interfaccia uniforme in conformità delle specifiche tecniche di cui all'articolo 37, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 2017/2226.
Articolo 3
Raccolta di dati ai fini dell'elaborazione delle statistiche di cui all'articolo 72, paragrafo 8, del regolamento (UE) 2017/2226
Per agevolare la raccolta dei dati necessari per elaborare le statistiche che gli Stati membri ed Europol devono predisporre a norma dell'articolo 72, paragrafo 8, del regolamento (UE) 2017/2226, eu-LISA mette a disposizione del punto o dei i punti di accesso centrale di cui all'articolo 29, paragrafo 3, e all'articolo 30, paragrafo 2, di tale regolamento una soluzione tecnica. L'utilizzo di tale soluzione è facoltativo. In caso di utilizzo, gli Stati membri e Europol sono responsabili della diffusione a livello nazionale e della gestione tecnica e operativa di tale soluzione. Tale soluzione deve consentire la raccolta dei seguenti dati statistici per ogni richiesta di accesso all'EES:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'autorità designata, il punto centrale di accesso e l'unità operativa che avvia la richiesta di cui all'articolo 29, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2017/2226;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un indicatore (<span>flag</span>) che informa se la richiesta ha permesso di ottenere una corrispondenza positiva;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>un indicatore che segnala se la consultazione è stata effettuata per fini di identificazione o per cartelle di ingresso/uscita;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>un indicatore che informa se la consultazione è stata effettuata nel quadro della procedura d'urgenza di cui all'articolo 31, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2017/2226 e all'articolo 32, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (UE) 2017/2226 e un indicatore che informa se la verifica ex post condotta dal punto di accesso centrale non ha confermato la sussistenza dell'urgenza;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>il tipo di reato di terrorismo o altro reato grave definiti ai punti (24) e (25) dell'articolo 3, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/2226 all'origine della consultazione;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>i motivi addotti per avvalorare il sospetto che l'interessato fosse soggetto al regolamento (UE) 2017/2226 utilizzando una tabella di codici che preveda la possibilità di selezionare un'opzione «altro» che dia accesso ad un campo a testo libero;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>i motivi addotti per giustificare il mancato avvio della ricerca nei sistemi automatizzati d'identificazione dattiloscopica di altri Stati membri ai sensi della decisione 2008/615/GAI, conformemente all'articolo 32, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) 2017/2226, utilizzando una tabella di codici che preveda la possibilità di selezionare un'opzione «altro» che dia accesso ad un campo a testo libero.</p></td></tr></tbody></table>
Queste informazioni sono conservate a livello locale dal punto o dai punti di accesso centrale per consentire l'elaborazione delle statistiche di cui all'articolo 72, paragrafo 8, del regolamento (UE) n. 2017/2226.
I dati inseriti nella soluzione tecnica sono utilizzati da ciascuno Stato membro o da Europol per elaborare le statistiche di cui all'articolo 72, paragrafo 8, del regolamento (UE) 2017/2226.
Articolo 4
Entrata in vigore e applicazione
La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 15 ottobre 2018
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
<note>
( 1 ) GU L 327 del 9.12.2017, pag. 20 .
( 2 ) Regolamento (UE) n. 1077/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2011, che istituisce un'agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT su larga scala nello spazio di libertà, sicurezza e giustizia ( GU L 286 dell'1.11.2011, pag. 1 ).
( 3 ) Decisione 2000/365/CE del Consiglio, del 29 maggio 2000, riguardante la richiesta del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord di partecipare ad alcune disposizioni dell'acquis di Schengen ( GU L 131 dell'1.6.2000, pag. 43 ).
( 4 ) Decisione 2002/192/CE del Consiglio, del 28 febbraio 2002, riguardante la richiesta dell'Irlanda di partecipare ad alcune disposizioni dell'acquis di Schengen ( GU L 64 del 7.3.2002, pag. 20 ).
( 5 ) GU L 176 del 10.7.1999, pag. 36 .
( 6 ) Decisione 1999/437/CE del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativa a talune modalità di applicazione dell'accordo concluso dal Consiglio dell'Unione europea con la Repubblica d'Islanda e il Regno di Norvegia sull'associazione di questi due Stati all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen ( GU L 176 del 10.7.1999, pag. 31 ).
( 7 ) GU L 53 del 27.2.2008, pag. 52 .
( 8 ) Decisione 2008/146/CE del Consiglio, del 28 gennaio 2008, relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, dell'accordo tra l'Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera, riguardante l'associazione della Confederazione svizzera all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen ( GU L 53 del 27.2.2008, pag. 1 ).
( 9 ) GU L 160 del 18.6.2011, pag. 21 .
( 10 ) Decisione 2011/350/UE del Consiglio, del 7 marzo 2011, sulla conclusione, a nome dell'Unione europea, del protocollo tra l'Unione europea, la Comunità europea, la Confederazione svizzera e il Principato del Liechtenstein sull'adesione del Principato del Liechtenstein all'accordo tra l'Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l'associazione della Confederazione svizzera all'attuazione, all'applicazione e allo sviluppo dell'acquis di Schengen, con particolare riguardo alla soppressione dei controlli alle frontiere interne e alla circolazione delle persone ( GU L 160 del 18.6.2011, pag. 19 ).
</note> | ITA | 32018D1547 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>26.3.2021   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 106/3</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2021/525 DELLA COMMISSIONE
del 19 ottobre 2020
che modifica gli allegati II e III del regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi ( 1 ) , in particolare l’articolo 85,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Gli allegati II e III del regolamento (UE) n. 528/2012 elencano le prescrizioni in materia di informazione, rispettivamente, per i principi attivi e i biocidi, che devono essere soddisfatte nella domanda di approvazione di un principio attivo e nella domanda di autorizzazione di un biocida.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>È necessario modificare le prescrizioni in materia di informazione relative ai principi attivi e ai biocidi al fine di tenere conto dei nuovi metodi per generare informazioni migliori sulle proprietà tossicologiche (quali irritazione, neurotossicità, genotossicità ecc.), delle nuove strategie di sperimentazione che privilegiano l’uso di test in vitro rispetto ai test in vivo allo scopo di ridurre i test sugli animali vertebrati, come pure di una strategia e di metodi di prova per la determinazione delle proprietà di interferenza con il sistema endocrino delle sostanze conformemente ai criteri di cui al regolamento delegato (UE) 2017/2100 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Un fascicolo dovrebbe essere considerato completo se è conforme ai requisiti di cui all’articolo 6, paragrafo 1, e all’articolo 20, paragrafo 1, e in particolare alle prescrizioni in materia di informazione di cui agli allegati II e III del regolamento (UE) n. 528/2012. Le consultazioni tra il richiedente l’approvazione di un principio attivo o l’autorizzazione di un biocida e l’autorità di valutazione competente, che si svolgono preliminarmente alla presentazione della domanda, contribuiscono alla qualità del fascicolo e all’avanzamento del processo di valutazione. Agli allegati II e III, parti introduttive, punto 2, è opportuno modificare il testo rispettivo del quinto e settimo capoverso al fine di garantire che i richiedenti riportino nella domanda le conclusioni di tali consultazioni per assicurare il corretto funzionamento del processo di valutazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A norma degli allegati II e III del regolamento (UE) n. 528/2012, i test trasmessi, rispettivamente, ai fini dell’approvazione di un principio attivo o dell’autorizzazione di un biocida devono essere svolti conformemente ai metodi descritti nel regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione <a>(<span>3</span>)</a>. Poiché può trascorrere del tempo tra la convalida di un metodo di prova internazionalmente riconosciuto e la sua inclusione nel regolamento (CE) n. 440/2008, è opportuno modificare gli allegati II e III, parti introduttive, punto 5, del regolamento (UE) n. 528/2012 al fine di consentire ai richiedenti di applicare la versione più aggiornata dei metodi di prova.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le norme specifiche per l’adeguamento delle prescrizioni in materia di informazione elencate nella prima colonna delle tabelle di cui agli allegati II e III, titoli 1 e 2, del regolamento (UE) n. 528/2012 sono limitate alle preoccupazioni relative al ricorso a sperimentazioni sui vertebrati. Poiché alcune delle prescrizioni elencate nella prima colonna non includono i test sui vertebrati, la portata degli adeguamenti elencati nella terza colonna delle tabelle di cui agli allegati II e III, titoli 1 e 2, dovrebbe essere estesa ai casi che non comportano alcuna sperimentazione sui vertebrati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L’allegato II, titolo 1, punto 2, elenca le prescrizioni in materia di informazione per l’identificazione del principio attivo. Tali prescrizioni devono essere adeguate per consentire l’identificazione dei principi attivi generati in situ.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Gli allegati II e III, titolo 1, punto 6, elencano le prescrizioni per la valutazione dell’efficacia, rispettivamente, di un principio attivo o di un biocida contro gli organismi bersaglio. Per l’attività di un principio attivo tale efficacia dovrebbe anche essere dimostrata in assenza di altre sostanze che possano influire sulla stessa. Per quanto riguarda gli articoli trattati, dovrebbe essere dimostrata l’efficacia delle proprietà biocide conferite all’articolo. Le attuali disposizioni relative agli effetti collaterali non previsti di cui al punto 6 non specificano inoltre su che tipo di organismi o oggetti dovrebbero essere fornite le informazioni. È pertanto opportuno chiarire che eventuali osservazioni relative agli effetti collaterali non desiderabili o non previsti devono limitarsi agli organismi non bersaglio o agli oggetti e ai materiali da proteggere mediante il principio attivo o il biocida.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 62 del regolamento (UE) n. 528/2012 i test sugli animali vertebrati sono svolti soltanto in caso di assoluta necessità. Nello stabilire i requisiti in materia di dati per l’approvazione dei principi attivi e l’autorizzazione dei biocidi dovrebbe essere data priorità a metodi in vitro affidabili, in sostituzione dei metodi in vivo che richiedono l’uso di animali vertebrati. È pertanto necessario adeguare le strategie di sperimentazione di cui agli allegati II e III del regolamento (UE) n. 528/2012 alle linee guida per i test in vitro recentemente convalidate dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE) e ad altre norme internazionali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Attualmente la prima prescrizione obbligatoria in termini di seguito da dare a un test di mutazione genica in vitro risultato positivo è l’esecuzione di un test in vivo della sintesi non programmata del DNA, che presenta limitazioni intrinseche e scarsa sensibilità. In un parere pubblicato nel novembre 2017, il comitato scientifico dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare <a>(<span>4</span>)</a> ha concluso che l’esito negativo del test della sintesi non programmata del DNA non prova che una sostanza non induce mutazioni geniche. Il riferimento al test della sintesi non programmata del DNA dovrebbe pertanto essere eliminato e sostituito da un riferimento a uno studio appropriato della genotossicità cellulare somatica in vivo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Per esaminare la tossicità per la riproduzione di una sostanza, gli attuali requisiti in materia di dati di cui all’allegato II del regolamento (UE) n. 528/2012 prevedono uno studio di tossicità per la riproduzione su due generazioni (<span>two-generation reproductive toxicity study</span> - TGRTS). Tale allegato stabilisce inoltre che lo studio esteso di tossicità per la riproduzione su una generazione (<span>extended one-generation reproductive toxicity study</span> - EOGRTS) può essere considerato un metodo alternativo allo studio di tossicità per la riproduzione su due generazioni. Il primo studio offre diversi vantaggi rispetto al secondo in quanto valuta, oltre agli effetti sull’apparato riproduttivo maschile e femminile, ulteriori effetti tossicologici legati ai modi d’azione che causano interferenza con il sistema endocrino. Qualora non sia disponibile uno studio di tossicità per la riproduzione su due generazioni, dovrebbe essere pertanto effettuato uno studio esteso di tossicità per la riproduzione su una generazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>L’esposizione a sostanze neurotossiche in utero o nell’infanzia può contribuire a diversi disturbi neurologici e dello sviluppo neurologico, che si manifestano solo con l’avanzare dell’età, e all’insorgenza di malattie neurodegenerative quali il morbo di Parkinson o la malattia di Alzheimer. Per rispondere a tale preoccupazione è opportuno includere nell’allegato II del regolamento (UE) n. 528/2012 linee guida per i test per individuare e caratterizzare adeguatamente i principi attivi potenzialmente tossici per lo sviluppo cerebrale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>L’attuale struttura delle prescrizioni in materia di informazione relative ai dati sanitari e alla terapia medica di cui all’allegato II, titolo 1, punti da 8.12.1. a 8.12.8., del regolamento (UE) n. 528/2012 può comportare la presentazione di informazioni ridonanti per diversi di tali punti. I requisiti in materia di dati dovrebbero pertanto essere razionalizzati in modo da ridurre i costi di conformità e ritardi inutili nella valutazione delle domande.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Si dovrebbe valutare se le sostanze possano causare effetti non previsti sul sistema immunitario. Tuttavia, poiché nelle linee guida dell’OCSE per i test non è disponibile alcuno studio specifico sull’immunotossicità per lo sviluppo, è opportuno richiedere che i dati pertinenti siano forniti come insieme di informazioni supplementari.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>All’allegato II, titolo 1, del regolamento (UE) n. 528/2012, il punto 8.18. costituisce una duplicazione del contenuto del punto 13 del medesimo titolo e dovrebbe pertanto essere soppresso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>All’allegato II, titolo 1, del regolamento (UE) n. 528/2012, il punto 9.1.1. dovrebbe essere modificato per precisare quando debbano essere effettuati i test della tossicità a lungo termine sui pesci. L’elenco dei metodi di prova dell’OCSE di cui al punto 9.1.6.1. dovrebbe essere sostituito per tener conto degli sviluppi in corso per quanto riguarda le prescrizioni in materia di informazione per gli studi sulla tossicità a lungo termine nei pesci.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Diverse prescrizioni in materia di informazione per quanto riguarda i microrganismi stabilite negli allegati II e III, titolo 2, del regolamento (UE) n. 528/2012 si sovrappongono ad altre disposizioni contenute negli allegati o non sono pertinenti per i microorganismi. È pertanto opportuno modificare gli allegati II e III, titolo 2, del regolamento (UE) n. 528/2012 al fine di eliminare tali sovrapposizioni e prescrizioni in materia di informazione non pertinenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>L’allegato III, parte introduttiva, punto 2, quarto capoverso, del regolamento (UE) n. 528/2012 stabilisce che, per le sostanze non attive, i richiedenti devono utilizzare le informazioni fornite loro in applicazione del titolo IV del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>5</span>)</a>. Tale capoverso dovrebbe essere modificato al fine di chiarire che i richiedenti possono essere tenuti a fornire informazioni supplementari sulle sostanze che destano preoccupazione contenute nei biocidi, in particolare per presentare un insieme di informazioni che consenta di identificarne le proprietà di interferenza con il sistema endocrino.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Al fine di evitare di imporre un onere sproporzionato per gli operatori economici, alcuni test prescritti dall’allegato II o dall’allegato III del regolamento (UE) n. 528/2012, già avviati o conclusi prima della data di applicazione del presente regolamento, dovrebbero essere ritenuti idonei a soddisfare le prescrizioni in materia di informazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Prima che i requisiti in materia di dati quali modificati dal presente regolamento delegato diventino applicabili, è opportuno concedere un periodo di tempo ragionevole affinché i richiedenti possano adottare le disposizioni necessarie per soddisfare detti requisiti. Nell’interesse della tutela della salute umana e animale e dell’ambiente, ai richiedenti dovrebbe essere tuttavia consentito di applicare, su base volontaria, le modifiche introdotte dal presente regolamento prima della sua data di applicazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 528/2012,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’allegato II del regolamento (UE) n. 528/2012 è modificato conformemente all’allegato I del presente regolamento.
L’allegato III del regolamento (UE) n. 528/2012 è modificato conformemente all’allegato II del presente regolamento.
Articolo 2
Fatta salva la data di applicazione del presente regolamento di cui all’articolo 3, le domande di approvazione di un principio attivo e le domande di autorizzazione di un biocida presentate prima del 15 aprile 2022 sono valutate sulla base delle prescrizioni in materia di informazione applicabili il giorno di presentazione di tali domande.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Esso si applica a decorrere dal 15 aprile 2022.
A titolo di deroga, i richiedenti possono scegliere di applicare i requisiti in materia di dati di cui agli allegati I e II del presente regolamento a decorrere dal 15 aprile 2021.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 19 ottobre 2020
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2017/2100 della Commissione, del 4 settembre 2017, che stabilisce criteri scientifici per la determinazione delle proprietà di interferenza con il sistema endocrino in applicazione del regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 301 del 17.11.2017, pag. 1 ).
( 3 ) Regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione, del 30 maggio 2008, che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) ( GU L 142 del 31.5.2008, pag. 1 ).
( 4 ) Scientific Opinion on the clarification of some aspects related to genotoxicity assessment (Parere scientifico relativo al chiarimento di alcuni aspetti relativi alla valutazione della genotossicità), EFSA Journal 2017;15(12):5113, 25 pagg.https://doi. org/10.2903/j.efsa.2017.5113.
( 5 ) Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un’Agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE ( GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1 ).
ALLEGATO I
L’allegato II del regolamento (UE) n. 528/2012 è così modificato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>la parte introduttiva è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al punto 2, il quinto capoverso è sostituito dal seguente:</p><p>«Il richiedente avvia una consultazione con il potenziale organismo di valutazione preliminarmente alla presentazione della domanda. Oltre all’obbligo di cui all’articolo 62, paragrafo 2, il richiedente può altresì consultare l’autorità competente che valuterà il fascicolo in relazione alle prescrizioni proposte in materia di informazione e, in particolare, ai test sui vertebrati che il richiedente intende realizzare. Quest’ultimo documenta tali consultazioni avviate preliminarmente alla presentazione della domanda e il relativo esito e allega alla domanda i documenti pertinenti.»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il punto 5 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«5.</p></td><td><p>I test trasmessi ai fini dell’approvazione di un principio attivo sono svolti conformemente ai metodi descritti nel regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione<a> (<span>*1</span>)</a> o alle eventuali versioni rivedute di tali metodi non ancora incluse nel medesimo regolamento.</p><p>Tuttavia, se un metodo è inadeguato o non è descritto nel regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione, sono impiegati altri metodi adeguati a livello scientifico, la cui idoneità deve essere giustificata nella domanda.</p><p>Allorché i metodi di prova sono applicati ai nanomateriali, devono essere illustrati l’idoneità scientifica per i nanomateriali e, se del caso, gli adattamenti o adeguamenti tecnici che sono stati apportati per rispondere alle caratteristiche specifiche dei materiali in questione.</p></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>*1</span>)</a>  Regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione, del 30 maggio 2008, che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) (<a>GU L 142 del 31.5.2008, pag. 1</a>).»;"</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>la tabella di cui al titolo 1 è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il titolo della terza colonna è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>«Colonna 3</p><p>Norme specifiche per l’adeguamento rispetto alla colonna 1»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la riga 2. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.</p></td><td><p>IDENTITÀ DEL PRINCIPIO ATTIVO [E DEL SUO PRECURSORE (DEI SUOI PRECURSORI) SE IL PRINCIPIO ATTIVO È GENERATO IN SITU]</p><p>Per il principio attivo e, ove applicabile, i suoi precursori, le informazioni fornite in questa sezione devono essere sufficienti per permetterne l’identificazione. Se non è tecnicamente possibile o non sembra necessario, dal punto di vista scientifico, fornire informazioni su uno o più dei punti elencati nella presente sezione, occorre indicarne chiaramente le ragioni.»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la riga 2.5. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.5.</p></td><td><p>Formula molecolare e strutturale (compresa la notazione SMILES, se disponibile e appropriata).</p><p>Per il precursore (i precursori) e i principi attivi generati in situ, informazioni su tutte le sostanze chimiche generate (previste e non previste).</p></td><td><p> </p></td><td><p>Qualora non sia possibile definire con esattezza la struttura molecolare del precursore (dei precursori) e/o del principio attivo, non occorre fornire la formula molecolare e strutturale.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la riga 2.8. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.8.</p></td><td><p>Metodo di fabbricazione (vie di sintesi) del principio attivo, incluse informazioni concernenti i materiali di base e i solventi, compresi i fornitori, le specifiche e la disponibilità commerciale.</p><p>Per i principi attivi generati in situ deve essere fornita una descrizione degli schemi di reazione, comprese tutte le reazioni intermedie e le relative sostanze chimiche associate (previste e non previste).»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>è inserita la seguente riga 2.11.1.:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.11.1.</p></td><td><p>Profilo analitico di almeno cinque campioni rappresentativi prelevati dalla sostanza o dalle sostanze generate in situ, fornendo informazioni sul tenore del principio attivo o dei principi attivi e di qualsiasi altro componente superiore a 0,1 % peso/peso, compresi i residui del precursore (dei precursori).»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la riga 6.6. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.6.</p></td><td><p>Dati sull’efficacia per suffragare:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>l’attività intrinseca del principio attivo per l’uso previsto/gli usi previsti, e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>le eventuali indicazioni formulate per gli articoli trattati per quanto riguarda le proprietà biocide conferite all’articolo.</p></td></tr></tbody></table><p>I dati sull’efficacia comprendono gli eventuali protocolli standard disponibili, i test di laboratorio o i test di campo e gli standard di rendimento, ove opportuno, oppure dati analoghi a quelli disponibili per adeguati prodotti di riferimento.»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>la riga 6.7.2. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.7.2.</p></td><td><p>Osservazioni relative agli effetti collaterali non desiderabili o non previsti sugli organismi non bersaglio o sugli oggetti e sui materiali da proteggere.»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>le righe 8.1., 8.2. e 8.3. sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.1.</p></td><td><p>Irritazione o corrosione cutanea</p><p>La valutazione prevede i seguenti livelli:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>valutazione dei dati disponibili relativi all’uomo, agli animali e a sperimentazioni non condotte su animali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>corrosione cutanea, test in vitro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>irritazione cutanea, test in vitro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>corrosione o irritazione cutanea, test in vivo.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre realizzare lo studio o gli studi di cui alla colonna 1:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se le informazioni disponibili indicano che la sostanza soddisfa i criteri per essere classificata per la corrosione o l’irritazione cutanea,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza è un acido forte (pH≤ 2,0) o una base forte (pH≥ 11,5),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza è spontaneamente infiammabile all’aria o a contatto con l’acqua o l’umidità a temperatura ambiente,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza soddisfa i criteri per essere classificata come sostanza che provoca tossicità acuta (categoria 1) per via dermica, oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se uno studio di tossicità acuta per via dermica fornisce prove conclusive per quanto riguarda la corrosione o l’irritazione cutanea, adeguate ai fini della classificazione.</p></td></tr></tbody></table><p>Se i risultati di uno dei due studi di cui alla colonna 1, lettera b) o c), della presente riga permettono già di giungere a una decisione conclusiva circa la classificazione di una sostanza o l’assenza di potenziale di irritazione cutanea, non occorre realizzare il secondo studio.</p><p>Viene presa in considerazione la possibilità di realizzare uno studio in vivo della corrosione o dell’irritazione cutanea solo se gli studi in vitro di cui alla colonna 1, lettere b) e c), della presente riga non sono applicabili, o se i risultati di questi studi non sono adeguati ai fini della classificazione e della valutazione del rischio.</p><p>Gli studi in vivo della corrosione o dell’irritazione cutanea conclusi o avviati prima del 15 aprile 2022 sono considerati idonei a soddisfare la presente prescrizione in materia di informazione.</p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.2.</p></td><td><p>Gravi danni oculari o irritazione oculare</p><p>La valutazione prevede i seguenti livelli:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>valutazione dei dati disponibili relativi all’uomo, agli animali e a sperimentazioni non condotte su animali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>gravi danni oculari o irritazione oculare, test in vitro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>gravi danni oculari o irritazione oculare, test in vivo.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre realizzare lo studio o gli studi di cui alla colonna 1:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se le informazioni disponibili indicano che la sostanza soddisfa i criteri per essere classificata per l’irritazione oculare o come sostanza che provoca gravi danni oculari,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza è un acido forte (pH≤ 2,0) o una base forte (pH≥ 11,5),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza è spontaneamente infiammabile all’aria o a contatto con l’acqua o l’umidità a temperatura ambiente, oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza soddisfa i criteri per essere classificata come sostanza che provoca corrosione cutanea e rientra quindi nella classificazione come sostanza che provoca «gravi danni oculari» (categoria 1).</p></td></tr></tbody></table><p>Se l’esito di un primo studio in vitro non permette di giungere ad una decisione conclusiva circa la classificazione della sostanza o l’assenza di potenziale di irritazione oculare, viene presa in considerazione la possibilità di realizzare un altro studio o altri studi in vitro per questo endpoint.</p><p>Viene presa in considerazione la possibilità di realizzare uno studio in vivo dei gravi danni oculari o dell’irritazione oculare solo se lo studio o gli studi in vitro di cui alla colonna 1, lettera b), della presente riga non sono applicabili, o se i risultati ottenuti da tali studi non sono adeguati ai fini della classificazione e della valutazione del rischio.</p><p>Gli studi in vivo dei gravi danni oculari o dell’irritazione oculare conclusi o avviati prima del 15 aprile 2022 sono considerati idonei a soddisfare la presente prescrizione in materia di informazione.</p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.3.</p></td><td><p>Sensibilizzazione cutanea</p><p>Le informazioni devono consentire di concludere se la sostanza è un sensibilizzante della pelle e se si può presumere che sia in grado di causare una sensibilizzazione significativa nell’uomo (categoria 1 A). Le informazioni dovrebbero essere sufficienti per effettuare, se necessario, una valutazione del rischio.</p><p>La valutazione prevede i seguenti livelli:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>valutazione dei dati disponibili relativi all’uomo, agli animali e a sperimentazioni non condotte su animali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sensibilizzazione cutanea, test in vitro; Informazioni ottenute da uno o più metodi di prova in vitro o in chemico di cui alla parte introduttiva, punto 5, del presente allegato e aventi ad oggetto tutti i seguenti eventi fondamentali di sensibilizzazione cutanea:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>interazione molecolare con proteine della pelle;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>risposta infiammatoria nei cheratinociti; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>attivazione di cellule dendritiche;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sensibilizzazione cutanea, test in vivo. Il saggio LLNA (<span>Local Lymph Node Assay</span>) su topi è il metodo privilegiato per i test in vivo. È possibile utilizzare un altro test di sensibilizzazione cutanea solo in casi eccezionali. Se è utilizzato un altro test di sensibilizzazione cutanea, deve essere fornita una giustificazione.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre realizzare lo studio o gli studi di cui alla colonna 1:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se le informazioni disponibili indicano che la sostanza soddisfa i criteri per essere classificata per la sensibilizzazione cutanea o la corrosione cutanea,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza è un acido forte (pH≤ 2,0) o una base forte (pH≥ 11,5), o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza è spontaneamente infiammabile all’aria o a contatto con l’acqua o l’umidità a temperatura ambiente.</p></td></tr></tbody></table><p>Non occorre realizzare test in vitro:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se è disponibile uno studio in vivo di cui alla colonna 1, lettera c), della presente riga, oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se i metodi di prova in vitro o in chemico disponibili non sono applicabili alla sostanza, o se i risultati ottenuti da tali studi non sono adeguati ai fini della classificazione e della valutazione del rischio.</p></td></tr></tbody></table><p>Se le informazioni ottenute da uno o più metodi di prova aventi ad oggetto uno o due degli eventi fondamentali descritti alla colonna 1, lettera b), della presente riga consentono la classificazione della sostanza e la valutazione del rischio, non è necessario realizzare studi aventi ad oggetto l’altro o gli altri eventi fondamentali.</p><p>Uno studio in vivo della sensibilizzazione cutanea è realizzato solo se i metodi di prova in vitro o in chemico descritti alla colonna 1, lettera b), della presente riga non sono applicabili, o se i risultati ottenuti da tali studi non sono adeguati ai fini della classificazione e della valutazione del rischio.</p><p>Gli studi in vivo della sensibilizzazione cutanea conclusi o avviati prima del 15 aprile 2022 sono considerati idonei a soddisfare la presente prescrizione in materia di informazione.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la riga 8.6. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.6.</p></td><td><p>Studio di genotossicità in vivo</p><p>La valutazione prevede i seguenti livelli:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>se uno degli studi di genotossicità in vitro di cui al punto 8.5. dà un risultato positivo e se non sono disponibili risultati affidabili di uno studio appropriato della genotossicità cellulare somatica in vivo, occorre realizzare uno studio appropriato della genotossicità cellulare somatica in vivo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>può essere necessario realizzare un secondo studio della genotossicità cellulare somatica in vivo in funzione dei risultati in vitro e in vivo, del tipo di effetti, della qualità e della pertinenza di tutti i dati disponibili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>se uno studio disponibile della genotossicità cellulare somatica in vivo dà un risultato positivo, occorre considerare il potenziale di mutagenicità della cellula germinale sulla base di tutti i dati disponibili, compresa l’evidenza tossicocinetica che dimostri se la sostanza è in grado di raggiungere le cellule germinali. Se non si possono raggiungere conclusioni chiare sulla mutagenicità della cellula germinale viene presa in considerazione la possibilità di condurre investigazioni supplementari.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>ADS</p></td><td><p>Non occorre realizzare lo studio o gli studi di cui alla colonna 1:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se i risultati sono negativi per i tre test in vitro di cui al punto 8.5. e non sono stati individuati altri motivi di preoccupazione (ad esempio formazione di metaboliti sospetti nei mammiferi), o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza soddisfa i criteri per essere classificata come agente mutageno di cellule germinali di categoria 1 A o 1B.</p></td></tr></tbody></table><p>Non occorre svolgere il test di genotossicità sulle cellule germinali se la sostanza soddisfa i criteri per essere classificata come cancerogena di categoria 1 A o 1B e come agente mutageno di cellule germinali di categoria 2.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>le righe da 8.10. a 8.10.3. sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.10.</p></td><td><p>Tossicità per la riproduzione</p><p>Per la valutazione della sicurezza dei consumatori in relazione ai principi attivi che possono finire negli alimenti o nei mangimi è necessario condurre studi di tossicità per via orale.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre realizzare gli studi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza soddisfa i criteri per essere classificata come agente cancerogeno genotossico (classificata sia come agente mutageno di cellule germinali di categoria 2, 1 A o 1B, sia come cancerogena di categoria 1 A o 1B) e sono attuate misure idonee di gestione dei rischi, incluse misure relative alla tossicità per la riproduzione,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza soddisfa i criteri per essere classificata come agente mutageno di cellule germinali di categoria 1 A o 1B e sono attuate misure idonee di gestione dei rischi, incluse misure relative alla tossicità per la riproduzione,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza ha una bassa attività tossicologica (nessuno dei test disponibili ha fornito prove di tossicità, a condizione che l’insieme di informazioni sia sufficientemente esauriente e informativo), dati tossicocinetici dimostrano che non si produce un assorbimento sistemico attraverso le vie d’esposizione considerate (ad esempio concentrazioni di plasma o sangue inferiori al limite di rilevamento utilizzando un metodo sensibile e assenza della sostanza e di metaboliti della sostanza nell’urina, nella bile o nell’aria esalata) e il tipo di utilizzo indica che l’esposizione umana o animale è nulla o trascurabile,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza soddisfa i criteri di classificazione nella categoria 1 A o 1B Tossicità per la riproduzione: Può nuocere alla fertilità (H360F), e sono disponibili dati adeguati a sostegno di una valutazione esauriente del rischio, non occorre eseguire ulteriori test sulla funzione sessuale e sulla fertilità. Se non sono effettuate investigazioni sulla tossicità per lo sviluppo deve essere fornita una giustificazione completa e documentata, oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se la sostanza è nota come tossica per lo sviluppo e soddisfa i criteri di classificazione nella categoria 1 A o 1B Tossicità per la riproduzione: Può nuocere al feto (H360D), e sono disponibili dati adeguati a sostegno di una valutazione esauriente del rischio, non occorre eseguire ulteriori test di tossicità per lo sviluppo. Se non sono effettuate investigazioni sulla funzione sessuale e sulla fertilità deve essere fornita una giustificazione completa e documentata.</p></td></tr></tbody></table><p>Fatte salve le disposizioni di questa colonna della presente riga, può essere necessario realizzare studi della tossicità per la riproduzione per ottenere informazioni sulle proprietà di interferenza con il sistema endocrino, come stabilito al punto 8.13.3.1.</p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.10.1.</p></td><td><p>Studio della tossicità per lo sviluppo prenatale (linea guida OCSE n. 414) su due specie: la prima specie preferita è il coniglio (non roditori), la seconda il ratto (roditori); la via di somministrazione orale è la via preferita.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Lo studio sulla seconda specie non deve essere realizzato se lo studio effettuato sulla prima specie o altri dati disponibili indicano che la sostanza è tossica per lo sviluppo e soddisfa i criteri di classificazione come tossica per la riproduzione (categoria 1 A o 1B): Può nuocere al feto (H360D), e sono disponibili dati adeguati a sostegno di una valutazione esauriente del rischio.</p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.10.2.</p></td><td><p>Studio di tossicità per la riproduzione ad una generazione estesa (linea guida OCSE n. 443) con le coorti 1 A e 1B e con l’estensione della coorte 1B per includere la generazione F2 con lo scopo di ottenere 20 nidiate per gruppo per dose, in cui i nati F2 devono essere seguiti fino allo svezzamento e studiati come i nati F1. Il ratto è la specie preferita e la via di somministrazione orale è la via preferita.</p><p>Il livello massimo di dosaggio deve essere basato sulla tossicità e deve essere tale da indurre tossicità per la riproduzione e/o tossicità sistemica di altro tipo.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Uno studio di tossicità per la riproduzione a due generazioni realizzato conformemente alla linea guida OCSE n. 416 (adottata nel 2001 o successivamente) o informazioni equivalenti sono considerati idonei a soddisfare la presente prescrizione in materia di informazione, se tale studio è disponibile ed è stato avviato prima del 15 aprile 2022.</p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.10.3.</p></td><td><p>Neurotossicità per lo sviluppo</p><p>Studio della neurotossicità per lo sviluppo conformemente alla linea guida OCSE n. 426 o a qualsiasi studio (o insieme di studi) pertinente che fornisca informazioni equivalenti, o coorti 2 A e 2B di uno studio di tossicità per la riproduzione ad una generazione estesa (linea guida OCSE n. 443), con investigazioni supplementari sulle funzioni cognitive.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Lo studio non deve essere realizzato se i dati disponibili:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>indicano che la sostanza è tossica per lo sviluppo e soddisfa i criteri per essere classificata come tossica per la riproduzione (categoria 1 A o 1B): Può nuocere al feto (H360D), e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sono adeguati per sostenere una valutazione esauriente del rischio.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>è inserita la seguente riga 8.10.4.:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.10.4.</p></td><td><p>Ulteriori studi</p><p>La decisione sulla necessità di effettuare ulteriori studi, compresi quelli che forniscono informazioni sui meccanismi, dovrebbe basarsi sull’esito degli studi elencati ai punti 8.10.1., 8.10.2. e 8.10.3. e su tutti gli altri dati pertinenti disponibili.</p></td><td><p>ADS»;</p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>l)</p></td><td><p>la riga 8.11.2. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.11.2.</p></td><td><p>Test di cancerogenicità su una seconda specie</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Un secondo studio sulla cancerogenicità dovrebbe essere realizzato utilizzando il topo come specie sperimentale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per la valutazione della sicurezza dei consumatori in relazione ai principi attivi che possono finire negli alimenti o nei mangimi, è necessario condurre studi di tossicità per via orale.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre realizzare il secondo studio sulla cancerogenicità se il richiedente può giustificarne la non necessità in base a criteri scientifici.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>m)</p></td><td><p>le righe da 8.12.1. a 8.12.8. sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.12.1.</p></td><td><p>Informazioni su sintomi di avvelenamento, analisi cliniche, misure di pronto soccorso, antidoti, terapia medica e prognosi a seguito dell’avvelenamento</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.12.2.</p></td><td><p>Studi epidemiologici</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.12.3.</p></td><td><p>Dati relativi ai controlli medici, cartelle cliniche e studi di casi»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>n)</p></td><td><p>le righe 8.13.2. e 8.13.3. sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.13.2.</p></td><td><p>Neurotossicità</p><p>Se il principio attivo è un composto organofosforico o esistono indicazioni, conoscenze riguardanti il meccanismo d’azione o conoscenze derivanti da studi di tossicità acuta (somministrazione unica) o studi di tossicità a dose ripetuta, secondo cui il principio attivo può avere proprietà neurotossiche, si richiederanno ulteriori informazioni o studi specifici (quali linea guida OCSE n. 424, oppure n. 418 o n. 419 o equivalenti).</p><p>Se si rileva attività anticolinesterasica, deve essere considerata la possibilità di effettuare una prova di risposta agli agenti reattivanti.</p><p>Per la valutazione della sicurezza dei consumatori in relazione ai principi attivi che possono finire negli alimenti o nei mangimi è necessario condurre studi di tossicità per via orale.</p></td><td><p>ADS</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.13.3.</p></td><td><p>Interferenza con il sistema endocrino</p><p>La valutazione dell’interferenza con il sistema endocrino prevede i seguenti livelli:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>valutazione delle informazioni disponibili derivanti dai seguenti studi e qualsiasi altra informazione pertinente, compresi metodi in vitro e in silico:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>8.9.1. uno studio della tossicità orale di 28 giorni nei roditori (linea guida OCSE n. 407);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>8.9.2. uno studio della tossicità orale di 90 giorni nei roditori (linea guida OCSE n. 408);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>8.9.4. uno studio della tossicità orale con somministrazione ripetuta di dosi nei non roditori (linea guida OCSE n. 409);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>8.10.1. uno studio sulla tossicità per lo sviluppo prenatale (linea guida OCSE n. 414);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>8.10.2. uno studio di tossicità per la riproduzione ad una generazione estesa (linea guida OCSE n. 443) o uno studio di tossicità per la riproduzione a due generazioni (linea guida OCSE n. 416);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>8.10.3. uno studio della neurotossicità per lo sviluppo (linea guida OCSE n. 426);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vii)</p></td><td><p>8.11.1 uno studio combinato sulla cancerogenicità e di tossicità a dose ripetuta a lungo termine (linea guida OCSE n. 451-3);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>viii)</p></td><td><p>un riesame sistematico della letteratura, compresi gli studi su mammiferi e organismi diversi dai mammiferi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Se vi sono informazioni indicanti che il principio attivo può avere proprietà di interferenza con il sistema endocrino, o se le informazioni sui parametri chiave pertinenti per trarre conclusioni circa l’interferenza con il sistema endocrino sono incomplete, si richiedono ulteriori informazioni o studi specifici per chiarire:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il modo o il meccanismo d’azione; e/o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>effetti nocivi potenzialmente rilevanti sull’uomo o sugli animali.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p>Per la valutazione della sicurezza dei consumatori in relazione ai principi attivi che possono finire negli alimenti o nei mangimi, è necessario prendere in considerazione la via orale e realizzare studi per via orale negli animali.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Quando gli elementi di prova sono sufficienti per trarre conclusioni circa la presenza o l’assenza di un particolare modo d’azione che causa interferenza con il sistema endocrino:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>non sono effettuati ulteriori test su animali vertebrati per tale effetto riguardo a tale modo d’azione,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>possono essere omessi ulteriori test che non utilizzano animali vertebrati riguardo a tale modo d’azione.</p></td></tr></tbody></table><p>In tutti i casi deve essere fornita una documentazione adeguata e attendibile.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>o)</p></td><td><p>è inserita la seguente riga 8.13.3.1.:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.13.3.1.</p></td><td><p>Ulteriori studi specifici per esaminare le potenziali proprietà di interferenza con il sistema endocrino possono comprendere, tra l’altro:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli studi sulla tossicità nei mammiferi elencati al punto 8.13.3., lettera a);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le seguenti prove in vitro:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>saggio di transattivazione del recettore estrogenico (linea guida OCSE n. 455);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>saggio di transattivazione del recettore androgenico (linea guida OCSE n. 458);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>saggio di steroidogenesi su H295R (linea guida OCSE n. 456);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>test dell’inibizione dell’aromatasi (umano ricombinante) (OPPTS 890.1200);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>saggio uterotrofico sui roditori (linea guida OCSE n. 440) e saggio di Hershberger sui ratti (linea guida OCSE n. 441);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>sviluppo puberale e funzione tiroidea nei ratti maschi intatti giovani o in età prepuberale (<span>Pubertal development and Thyroid Function in Intact Juvenile or Peripubertal Male Rats</span> - OPPTS 890.1500).</p></td></tr></tbody></table><p>La decisione di effettuare studi nei mammiferi è presa sulla base di tutte le informazioni disponibili, compreso un riesame sistematico della letteratura (anche per quanto riguarda le informazioni sugli effetti di interferenza con il sistema endocrino negli organismi non bersaglio) e la disponibilità di idonei metodi in silico o in vitro.</p></td><td><p>ADS»;</p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>p)</p></td><td><p>le righe 8.13.4. e 8.13.5. sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.13.4.</p></td><td><p>Immunotossicità e immunotossicità per lo sviluppo</p><p>Se esistono prove risultanti da studi di tossicità a dose ripetuta o di tossicità per la riproduzione secondo cui il principio attivo può avere proprietà di immunotossicità, si richiedono ulteriori informazioni o studi specifici per chiarire:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il modo o il meccanismo d’azione; e/o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>effetti nocivi potenzialmente rilevanti sull’uomo o sugli animali.</p></td></tr></tbody></table><p>Per la valutazione della sicurezza dei consumatori in relazione ai principi attivi che possono finire negli alimenti o nei mangimi, è necessario prendere in considerazione la via orale e realizzare studi per via orale negli animali.</p></td><td><p>ADS</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.13.5.</p></td><td><p>Ulteriori studi meccanicistici</p><p>La decisione sulla necessità di effettuare ulteriori studi dovrebbe basarsi su tutti i dati pertinenti.</p></td><td><p>ADS»;</p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>q)</p></td><td><p>la riga 8.18. è soppressa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>r)</p></td><td><p>la riga 9.1.1. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«9.1.1.</p></td><td><p>Test di tossicità a breve termine sui pesci</p><p>Quando sono richiesti dati relativi alla tossicità a breve termine sui pesci, si dovrebbe applicare l’approccio a soglia (strategia graduale).</p><p>Se la sostanza è scarsamente solubile in acqua, vale a dire meno di 1 mg/L, viene presa in considerazione la possibilità di effettuare un test di tossicità a lungo termine sui pesci conformemente al punto 9.1.6.1.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre realizzare lo studio:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se è disponibile uno studio valido di tossicità acquatica a lungo termine sui pesci,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se per questo requisito in materia di dati sono disponibili elementi di prova sufficienti, compreso l’uso di altri dati quali la tossicità acuta sugli embrioni di pesci (FET, linea guida OCSE n. 236) e/o risultati ottenuti con metodi che non utilizzano la sperimentazione animale.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>s)</p></td><td><p>la riga 9.1.6.1. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«9.1.6.1.</p></td><td><p>Test di tossicità a lungo termine sui pesci</p><p>Le informazioni saranno fornite da test di tossicità a lungo termine sui pesci effettuati su esemplari esposti nelle prime fasi di vita (uova, larve o giovani).</p></td><td><p>ADS»;</p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>t)</p></td><td><p>la riga 9.10. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«9.10.</p></td><td><p>Interferenza con il sistema endocrino</p><p>La valutazione delle proprietà di interferenza con il sistema endocrino prevede i seguenti livelli:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>una valutazione dell’insieme di informazioni relative ai mammiferi conformemente al punto 8.13.3. per valutare se la sostanza ha proprietà di interferenza con il sistema endocrino sulla base delle informazioni relative ai mammiferi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>se, sulla base delle informazioni relative ai mammiferi conformemente al punto 8.13.3. o 9.1.6.1., non è possibile concludere che la sostanza ha proprietà di interferenza con il sistema endocrino, viene presa in considerazione la possibilità di realizzare gli studi di cui al punto 9.10.1. o 9.10.2. tenendo conto di qualsiasi altra informazione pertinente disponibile, compreso un riesame sistematico della letteratura.»;</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>u)</p></td><td><p>sono inserite le seguenti righe 9.10.1., 9.10.2. e 9.10.3.:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«9.10.1.</p></td><td><p>Interferenza con il sistema endocrino nei pesci</p><p>Studi specifici per esaminare le potenziali proprietà di interferenza con il sistema endocrino possono comprendere, tra l’altro, i seguenti requisiti in materia di dati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>prova estesa di riproduzione a una generazione di Medaka (<span>Medaka extended one-generation test</span> - MEOGRT, linea guida OCSE n. 240);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>test di tossicità sul ciclo di vita dei pesci (<span>Fish life cycle toxicity test</span> - FLCTT, OPPTS 850.1500) che comprenda tutti i parametri mediati da estrogeni, androgeni e steroidi (EAS) di cui è prevista la misurazione nell’ambito dello studio MEOGRT.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre realizzare lo studio:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se non vi sono indicazioni di attività endocrina o effetti endocrini desunte da un insieme sufficiente di informazioni relative ai mammiferi conformemente al punto 8.13.3. o da qualsiasi altra informazione pertinente (ad esempio, la letteratura), e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se sono disponibili dati in vivo validi e non sono emerse informazioni indicanti che il principio attivo può provocare un’attività endocrina o effetti potenzialmente correlati all’attività endocrina dal saggio di tossicità a breve termine sulla riproduzione di pesci (<span>Fish short term reproduction assay</span> - FSTRA; linea guida OCSE n. 229), oppure dalla prova sui pesci di 21 giorni (linea guida OCSE n. 230) o dalla prova sullo sviluppo sessuale dei pesci (<span>Fish sexual developmental test</span> - FSDT, linea guida OCSE n. 234).</p></td></tr></tbody></table><p>Se sono disponibili altri dati riguardanti le attività o i parametri estrogenici, androgenici e steroidogenici (EAS) esaminati nella linea guida OCSE n. 229. n. 230 o n. 234, è allora possibile utilizzare tali dati.</p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>9.10.2.</p></td><td><p>Interferenza con il sistema endocrino negli anfibi</p><p>Ulteriori studi specifici per esaminare le potenziali proprietà di interferenza con il sistema endocrino possono comprendere, tra l’altro, la prova sulla crescita e lo sviluppo delle larve di anfibio (<span>Larval amphibian growth and development assay</span> - LAGDA; linea guida OCSE n. 241).</p></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre realizzare lo studio:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se non vi sono indicazioni di attività endocrina o effetti endocrini desunte da un insieme sufficiente di informazioni relative ai mammiferi conformemente al punto 8.13.3. o da qualsiasi altra informazione pertinente (ad esempio, la letteratura), e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se sono disponibili dati in vivo validi e non sono emerse informazioni indicanti che il principio attivo può avere proprietà di interferenza con il sistema endocrino da un saggio sulla metamorfosi degli anfibi (<span>Amphibian metamorphosis assay</span> - AMA; linea guida OCSE n. 231).</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>9.10.3.</p></td><td><p>Se vi sono informazioni indicanti che il principio attivo può avere proprietà di interferenza con il sistema endocrino, o se le informazioni sui parametri chiave pertinenti per trarre conclusioni circa l’interferenza con il sistema endocrino sono incomplete, si richiedono ulteriori informazioni o studi specifici, in funzione della necessità, per chiarire:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il modo o il meccanismo d’azione; e/o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>effetti nocivi potenzialmente rilevanti sull’uomo o sugli animali.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>ADS»;</p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>la tabella di cui al titolo 2 è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il titolo della terza colonna è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>«Colonna 3</p><p>Norme specifiche per l’adeguamento rispetto alla colonna 1»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la riga 2.4. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.4.</p></td><td><p>Specificazione dell’ingrediente attivo per uso tecnico»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sono inserite le seguenti righe 2.4.1., 2.4.2. e 2.4.3.:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.4.1.</p></td><td><p>Tenore del microrganismo attivo e identità e tenore dei metaboliti o delle tossine pertinenti</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>2.4.2.</p></td><td><p>Identità e tenore di impurezze, additivi, microrganismi contaminanti</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>2.4.3.</p></td><td><p>Profilo analitico dei lotti»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la riga 2.5. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.5.</p></td><td><p>Metodo di produzione e controllo della qualità»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>le righe da 2.6. a 2.9. sono soppresse;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la riga 3.5. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«3.5.</p></td><td><p>Informazioni sulla produzione dei metaboliti e delle tossine pertinenti»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>le righe 4.1. e 4.2. sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«4.1.</p></td><td><p>Metodi, procedimenti e criteri per stabilire la presenza e l’identità del microrganismo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>4.2.</p></td><td><p>Metodi analitici per l’analisi del microrganismo così come prodotto»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>è inserita la seguente riga 4.3.:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«4.3.</p></td><td><p>Metodi utilizzati a fini di monitoraggio per determinare e quantificare i residui (vitali o non vitali)».</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
( *1 ) Regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione, del 30 maggio 2008, che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) ( GU L 142 del 31.5.2008, pag. 1 ).»;»
ALLEGATO II
L’allegato III del regolamento (UE) n. 528/2012 è così modificato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>la parte introduttiva è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al punto 2, il quarto capoverso è sostituito dal seguente:</p><p>«Alcune delle prescrizioni in materia di informazione di cui al presente allegato possono essere soddisfatte sulla base delle informazioni disponibili riguardo alle proprietà del principio attivo o dei principi attivi contenuti nel prodotto e della sostanza non attiva o delle sostanze non attive contenute nel prodotto. Per le sostanze non attive, i richiedenti utilizzano le informazioni fornite loro, se del caso, in applicazione del titolo IV del regolamento (CE) n. 1907/2006 e le informazioni fornite dall’Agenzia a norma dell’articolo 77, paragrafo 2, lettera e), del medesimo regolamento. Le informazioni possono tuttavia non essere sufficienti o adeguate per determinare se una sostanza non attiva contenuta in un biocida presenta proprietà pericolose e l’organismo di valutazione può giungere alla conclusione che sono necessarie altre informazioni.»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al punto 2, il settimo capoverso è sostituito dal seguente:</p><p>«Il richiedente avvia una consultazione con il potenziale organismo di valutazione preliminarmente alla presentazione della domanda. Oltre all’obbligo di cui all’articolo 62, paragrafo 2, il richiedente può altresì consultare l’autorità competente che valuterà il fascicolo in relazione alle prescrizioni proposte in materia di informazione e, in particolare, ai test sui vertebrati che il richiedente intende realizzare. Quest’ultimo documenta tali consultazioni avviate preliminarmente alla presentazione della domanda e il relativo esito e allega alla domanda i documenti pertinenti.»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il punto 5 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«5.</p></td><td><p>I test trasmessi ai fini dell’autorizzazione sono svolti conformemente ai metodi descritti nel regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione o alle eventuali versioni rivedute di tali metodi non ancora incluse nel medesimo regolamento.</p><p>Tuttavia, se un metodo è inadeguato o non è descritto nel regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione<a> (<span>*1</span>)</a>, sono impiegati altri metodi adeguati a livello scientifico, la cui idoneità deve essere giustificata nella domanda.</p><p>Allorché i metodi di prova sono applicati ai nanomateriali, devono essere illustrati l’idoneità scientifica per i nanomateriali e, se del caso, gli adattamenti o adeguamenti tecnici che sono stati apportati per rispondere alle caratteristiche specifiche dei materiali in questione.</p></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>*1</span>)</a>  Regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione, del 30 maggio 2008, che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) (<a>GU L 142 del 31.5.2008, pag. 1</a>).»;"</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>la tabella di cui al titolo 1 è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il titolo della terza colonna è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>«Colonna 3</p><p>Norme specifiche per l’adeguamento rispetto alla colonna 1»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la riga 6.6. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.6.</p></td><td><p>Indicazioni proposte per il prodotto e, qualora siano formulate indicazioni, per gli articoli trattati per quanto riguarda le proprietà biocide conferite all’articolo»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la riga 6.8.2. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.8.2.</p></td><td><p>Osservazioni relative agli effetti collaterali non desiderabili o non previsti sugli organismi non bersaglio o sugli oggetti e sui materiali da proteggere»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>le righe 8.1., 8.2. e 8.3. sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.1.</p></td><td><p>Irritazione o corrosione cutanea</p><p>La valutazione prevede i seguenti livelli:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>valutazione dei dati disponibili relativi all’uomo, agli animali e a sperimentazioni non condotte su animali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>corrosione cutanea, test in vitro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>irritazione cutanea, test in vitro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>corrosione o irritazione cutanea, test in vivo.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>Non è necessario effettuare i test sul prodotto o sulla miscela:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se sono disponibili sufficienti dati validi su ciascuno dei componenti del prodotto o della miscela che ne permettono la classificazione conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008, e non si prevedono effetti sinergici tra i componenti,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se il prodotto o la miscela è un acido forte (pH≤ 2,0) o una base forte (pH≥ 11,5),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se il prodotto o la miscela è spontaneamente infiammabile all’aria o a contatto con l’acqua o l’umidità a temperatura ambiente,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se il prodotto o la miscela soddisfa i criteri per essere classificato come sostanza che provoca tossicità acuta (categoria 1) per via dermica, oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se uno studio di tossicità acuta per via dermica fornisce prove conclusive per quanto riguarda la corrosione o l’irritazione cutanea, adeguate ai fini della classificazione.</p></td></tr></tbody></table><p>Se i risultati di uno dei due studi di cui alla colonna 1, lettera b) o c), della presente riga permettono già di giungere a una decisione conclusiva circa la classificazione del prodotto o della miscela o l’assenza di potenziale di irritazione cutanea, non occorre realizzare il secondo studio.</p><p>Viene presa in considerazione la possibilità di realizzare uno studio in vivo sulla corrosione o sull’irritazione cutanea solo se gli studi in vitro di cui alla colonna 1, lettere b) e c), della presente riga non sono applicabili, o se i risultati di questi studi non sono adeguati ai fini della classificazione e della valutazione del rischio e il metodo di calcolo o i principi ponte di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 non sono applicabili.</p><p>Gli studi in vivo sulla corrosione o sull’irritazione cutanea conclusi o avviati prima del 15 aprile 2022 sono considerati idonei a soddisfare la presente prescrizione in materia di informazione.</p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.2.</p></td><td><p>Gravi danni oculari o irritazione oculare</p><p>La valutazione prevede i seguenti livelli:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>valutazione dei dati disponibili relativi all’uomo, agli animali e a sperimentazioni non condotte su animali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>gravi danni oculari o irritazione oculare, test in vitro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>gravi danni oculari o irritazione oculare, test in vivo.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre effettuare test sul prodotto o sulla miscela:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se sono disponibili sufficienti dati validi su ciascuno dei componenti del prodotto o della miscela che ne permettono la classificazione conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008, e non si prevedono effetti sinergici tra i componenti,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se il prodotto o la miscela è un acido forte (pH≤ 2,0) o una base forte (pH≥ 11,5),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se il prodotto o la miscela è spontaneamente infiammabile all’aria o a contatto con l’acqua o l’umidità a temperatura ambiente, oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se il prodotto o la miscela soddisfa i criteri per essere classificato come sostanza che provoca corrosione cutanea e rientra quindi nella classificazione come sostanza che provoca «gravi danni oculari» (categoria 1).</p></td></tr></tbody></table><p>Se l’esito di un primo studio in vitro non permette di giungere ad una decisione conclusiva circa la classificazione del prodotto o della miscela o l’assenza di potenziale di irritazione oculare, viene presa in considerazione la possibilità di realizzare un altro studio o altri studi in vitro per questo endpoint.</p><p>Viene presa in considerazione la possibilità di realizzare uno studio in vivo dei gravi danni oculari o dell’irritazione oculare solo se lo studio o gli studi in vitro di cui alla colonna 1, lettera b), della presente riga non sono applicabili, o se i risultati ottenuti da tali studi non sono adeguati ai fini della classificazione e della valutazione del rischio e il metodo di calcolo o i principi ponte di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 non sono applicabili.</p><p>Gli studi in vivo dei gravi danni oculari o dell’irritazione oculare conclusi o avviati prima del 15 aprile 2022 sono considerati idonei a soddisfare la presente prescrizione in materia di informazione.</p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>8.3.</p></td><td><p>Sensibilizzazione cutanea</p><p>Le informazioni devono consentire di concludere se la sostanza è un sensibilizzante della pelle e se si può presumere che sia in grado di causare una sensibilizzazione significativa nell’uomo (categoria 1 A). Le informazioni dovrebbero essere sufficienti per effettuare, se necessario, una valutazione del rischio.</p><p>La valutazione prevede i seguenti livelli:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>valutazione dei dati disponibili relativi all’uomo, agli animali e a sperimentazioni non condotte su animali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sensibilizzazione cutanea, test in vitro. Informazioni ottenute da uno o più metodi di prova in vitro o in chemico impiegati conformemente alla parte introduttiva, punto 5, del presente allegato e aventi ad oggetto tutti i seguenti eventi fondamentali di sensibilizzazione cutanea:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>interazione molecolare con proteine della pelle;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>risposta infiammatoria nei cheratinociti; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>attivazione di cellule dendritiche;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sensibilizzazione cutanea, test in vivo. Il saggio LLNA (<span>Local Lymph Node Assay</span>) su topi è il metodo privilegiato per i test in vivo. È possibile utilizzare un altro test di sensibilizzazione cutanea solo in circostanze eccezionali. Se è utilizzato un altro test di sensibilizzazione cutanea, deve essere fornita una giustificazione scientifica.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre effettuare test sul prodotto o sulla miscela:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se sono disponibili sufficienti dati validi su ciascuno dei componenti del prodotto o della miscela che ne permettono la classificazione conformemente al regolamento (CE) n. 1272/2008, e non si prevedono effetti sinergici tra i componenti,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se le informazioni disponibili indicano che il prodotto o la miscela deve essere classificato per la sensibilizzazione cutanea o la corrosione cutanea, o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se il prodotto o la miscela è un acido forte (pH≤ 2,0) o una base forte (pH≥ 11,5), oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se il prodotto o la miscela è spontaneamente infiammabile all’aria o a contatto con l’acqua o l’umidità a temperatura ambiente</p></td></tr></tbody></table><p>Non occorre realizzare test in vitro:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se è disponibile uno studio in vivo di cui alla colonna 1, lettera c), della presente riga, oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se i metodi di prova in vitro o in chemico disponibili non sono applicabili al prodotto o alla miscela, o se i risultati ottenuti da tali studi non sono adeguati ai fini della classificazione e della valutazione del rischio</p></td></tr></tbody></table><p>Se le informazioni ottenute da uno o più metodi di prova aventi ad oggetto uno o due degli eventi fondamentali descritti alla colonna 1, lettera b), della presente riga già consentono la classificazione della sostanza e la valutazione del rischio, non è necessario realizzare studi aventi ad oggetto l’altro o gli altri eventi fondamentali.</p><p>Viene presa in considerazione la possibilità di realizzare uno studio in vivo sulla sensibilizzazione cutanea solo se gli studi in vitro o in chemico di cui alla colonna 1, lettera b), della presente riga non sono applicabili, o se i risultati ottenuti da tali studi non sono adeguati ai fini della classificazione e della valutazione del rischio e il metodo di calcolo o i principi ponte di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008 non sono applicabili.</p><p>Gli studi in vivo sulla sensibilizzazione cutanea conclusi o avviati prima del 15 aprile 2022 sono considerati idonei a soddisfare la presente prescrizione in materia di informazione.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la riga 8.7. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«8.7.</p></td><td><p>Dati tossicologici disponibili relativi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a una o più sostanze non attive (ossia una o più sostanze che destano preoccupazione); e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a una miscela di cui sono componenti una o più sostanze che destano preoccupazione.</p></td></tr></tbody></table><p>I test elencati nella sezione 8 della tabella di cui all’allegato II, titolo 1, sono effettuati per una o più sostanze che destano preoccupazione o per una miscela di cui sono componenti una o più sostanze che destano preoccupazione se non sono disponibili dati sufficienti e i dati non possono essere dedotti col metodo a letture incrociate («read-across»), con metodi in silico o con altri metodi non sperimentali accettati.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre effettuare test sul prodotto o sulla miscela se sono soddisfatte tutte le condizioni che seguono:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sono disponibili dati validi su ciascuno dei componenti della miscela che permettono la classificazione della miscela conformemente alle disposizioni del regolamento (CE) n. 1272/2008,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>si può giungere a una conclusione sulla possibilità di considerare il biocida in possesso di proprietà di interferenza con il sistema endocrino,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>non si prevedono effetti sinergici tra i componenti.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la riga 9.1. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«9.1.</p></td><td><p>Dati ecotossicologici disponibili relativi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a una o più sostanze non attive (ossia una o più sostanze che destano preoccupazione);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a una miscela di cui sono componenti una o più sostanze che destano preoccupazione.</p></td></tr></tbody></table><p>I test elencati all’allegato II, titolo 1, sezione 9, sono effettuati per una o più sostanze che destano preoccupazione o per una miscela di cui sono componenti una o più sostanze che destano preoccupazione se non sono disponibili dati sufficienti e i dati non possono essere dedotti col metodo a letture incrociate («read-across»), con metodi in silico o con altri metodi non sperimentali accettati.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Non occorre effettuare test sul prodotto o sulla miscela se sono soddisfatte tutte le condizioni che seguono:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>sono disponibili dati validi su ciascuno dei componenti della miscela che permettono la classificazione della miscela conformemente alle disposizioni del regolamento (CE) n. 1272/2008,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>si può giungere a una conclusione sulla possibilità di considerare il biocida in possesso di proprietà di interferenza con il sistema endocrino,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>non si prevedono effetti sinergici tra i componenti.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>la tabella di cui al titolo 2 è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il titolo della terza colonna è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>«Colonna 3</p><p>Norme specifiche per l’adeguamento rispetto alla colonna 1»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la riga 2.3. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.3.</p></td><td><p>Informazioni quantitative (g/kg,g/l o % peso/peso o volume/volume, cfu/g, cfu/l o IU/mg, oppure qualsiasi altra unità idonea) e qualitative dettagliate sulla costituzione, composizione e funzione del biocida, ad esempio microrganismi, principio attivo o principi attivi e sostanze non attive nonché eventuali altri componenti rilevanti.</p><p>Sono fornite tutte le informazioni pertinenti sui singoli ingredienti e sulla composizione finale del biocida.»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le righe da 3.6.8. a 3.6.12. sono soppresse;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>sono inserite le seguenti righe 3.6.8. e 3.6.9.:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«3.6.8.</p></td><td><p>Tipi di polverizzazione - aerosol</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>3.6.9.</p></td><td><p>Altre caratteristiche tecniche»;</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>le righe da 4. a 4.12.3. sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«4.</p></td><td><p>PERICOLI FISICI E RISPETTIVE CARATTERISTICHE</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.1.</p></td><td><p>Esplosivi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.2.</p></td><td><p>Aerosol infiammabili</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.3.</p></td><td><p>Liquidi infiammabili</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.4.</p></td><td><p>Solidi infiammabili</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.5.</p></td><td><p>Liquidi comburenti</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.6.</p></td><td><p>Solidi comburenti</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.7.</p></td><td><p>Sostanze o miscele corrosive per i metalli</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.8.</p></td><td><p>Altre indicazioni fisiche di pericolo</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.8.1.</p></td><td><p>Temperatura di autoaccensione dei prodotti (liquidi e gas)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.8.2.</p></td><td><p>Temperatura di autoaccensione relativa dei solidi</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.8.3.</p></td><td><p>Pericolo di esplosione di polvere»;</p></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la riga 10.3. è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«10.3.</p></td><td><p>Comportamento alla lisciviazione e/o mobilità</p></td><td><p>ADS».</p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<note>
( *1 ) Regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione, del 30 maggio 2008, che istituisce dei metodi di prova ai sensi del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) ( GU L 142 del 31.5.2008, pag. 1 ).»;»
</note> | ITA | 32021R0525 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.10.2014   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 291/14</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1050/2014 DELLA COMMISSIONE
del 6 ottobre 2014
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) ,
visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione è calcolato ciascun giorno feriale, in conformità dell'articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 6 ottobre 2014
Per la Commissione,
a nome del presidente
Jerzy PLEWA
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 .
( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 .
ALLEGATO
Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100 kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702 00 00</p></td><td><p>AL</p></td><td><p>57,9</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>154,8</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>59,9</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>47,7</p></td></tr><tr><td><p>XS</p></td><td><p>75,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>79,2</p></td></tr><tr><td><p>0707 00 05</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>100,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>100,9</p></td></tr><tr><td><p>0709 93 10</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>110,7</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>110,7</p></td></tr><tr><td><p>0805 50 10</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>124,5</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>123,1</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>102,2</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>111,8</p></td></tr><tr><td><p>UY</p></td><td><p>119,4</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>128,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>118,3</p></td></tr><tr><td><p>0806 10 10</p></td><td><p>BR</p></td><td><p>155,3</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>32,3</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>121,7</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>103,1</p></td></tr><tr><td><p>0808 10 80</p></td><td><p>BA</p></td><td><p>39,5</p></td></tr><tr><td><p>BR</p></td><td><p>53,6</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>90,5</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>143,0</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>137,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>92,8</p></td></tr><tr><td><p>0808 30 90</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>95,2</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>123,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>109,2</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini».
</note> | ITA | 32014R1050 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.11.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 392/9</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/1739 DELLA COMMISSIONE
del 20 novembre 2020
che modifica e rettifica il regolamento di esecuzione (UE) 2020/761 per quanto riguarda i quantitativi disponibili per i contingenti tariffari per taluni prodotti agricoli inclusi nell’elenco dell’OMC riferito all’Unione a seguito del recesso del Regno Unito dall’Unione, un contingente tariffario per le carni di pollame originarie dell’Ucraina e un contingente tariffario per le carni di animali della specie bovina originarie del Canada
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento [(UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e(CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , in particolare l’articolo 187, primo comma, lettera a),
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento delegato (UE) 2020/760 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a> e il regolamento di esecuzione (UE) 2020/761 <a>(<span>3</span>)</a> della Commissione stabiliscono le norme per la gestione di contingenti tariffari di importazione ed esportazione per i prodotti agricoli soggetti a un regime di titoli di importazione e di esportazione, sostituiscono e abrogano un certo numero di atti che hanno aperto tali contingenti e prevedono norme specifiche.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2019/386 della Commissione <a>(<span>4</span>)</a>, che stabilisce norme per l’assegnazione di contingenti tariffari per taluni prodotti agricoli inclusi nell’elenco dell’OMC riferito all’Unione a seguito del recesso del Regno Unito dall’Unione dispone che, a decorrere dal giorno dal quale si applica l’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2019/216 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>5</span>)</a>, i quantitativi dei contingenti tariffari che figurano nei rispettivi regolamenti di apertura sono sostituiti dai nuovi quantitativi derivanti dalla suddivisione, indicati nella terza colonna degli allegati I e II del regolamento di esecuzione (UE) 2019/386. Al fine di garantire che i quantitativi dei contingenti tariffari stabiliti nel regolamento di esecuzione (UE) 2020/761 siano coerenti con i nuovi quantitativi dei contingenti tariffari risultanti dalla suddivisione indicata nella terza colonna dell’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2019/386, è opportuno modificare di conseguenza i quantitativi dei contingenti tariffari stabiliti negli allegati II, III, IV, VI, VIII, IX, X e XII del regolamento di esecuzione (UE) 2020/761.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A seguito delle discussioni tra l’Unione e il Regno Unito, è stato raggiunto un accordo sui nuovi quantitativi per quattro contingenti tariffari nel settore risiero. È pertanto opportuno modificare i quantitativi dei contingenti tariffari recanti i numeri d’ordine 09.4127, 09.4128, 09.4129 e 09.4130 di cui all’allegato III del regolamento di esecuzione (UE) 2020/761.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2020/94 della Commissione <a>(<span>6</span>)</a> modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2015/2078 <a>(<span>7</span>)</a> che dispone l’apertura e la gestione di contingenti tariffari dell’Unione per l’importazione di carni di pollame originarie dell’Ucraina, per tener conto dei quantitativi del contingente tariffario e dei codici NC messi a disposizione a norma dell’accordo in forma di scambio di lettere tra l’Unione europea e l’Ucraina che modifica le preferenze commerciali per le carni di pollame e le preparazioni derivate previste dall’accordo di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e l’Ucraina, dall’altra, approvato con decisione (UE) 2019/2145 del Consiglio <a>(<span>8</span>)</a> («l’accordo»). È pertanto opportuno modificare la quantità e i codici CN del contingente tariffario recante il numero d’ordine 09.4273 di cui all’allegato II del regolamento di esecuzione (UE) 2020/761 per tenere conto dei quantitativi dei contingenti tariffari e dei codici CN messi a disposizione ai sensi dell’accordo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>È necessario rettificare un errore editoriale nell’allegato VIII del regolamento di esecuzione (UE) 2020/761 per quanto riguarda la descrizione del prodotto relativa al contingente tariffario per le carni di animali della specie bovina originarie del Canada.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare e rettificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) 2020/761.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per garantire la certezza del diritto e per applicare i quantitativi riveduti dei contingenti tariffari alle domande di titolo che potrebbero essere presentate per contingenti tariffari il cui periodo contingentale inizia il 1<span>o</span> gennaio 2021, è opportuno che il presente regolamento entri in vigore con urgenza il giorno successivo alla pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</span>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato per l’organizzazione comune dei mercati agricoli,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 2020/761
Il regolamento di esecuzione (UE) 2020/761 è così modificato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>gli allegati II, III, IV, VI, VIII, IX e X sono modificati conformemente all’allegato I del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>l’allegato XII è modificato conformemente all’allegato II del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Rettifica del regolamento di esecuzione (UE) 2020/761
Nell’allegato VIII del regolamento di esecuzione (UE) 2020/761, per il numero d’ordine 09.4281, la descrizione del prodotto «Carni di animali della specie bovina, escluso il bisonte, fresche o refrigerate» è sostituita da «Carni di animali della specie bovina, escluso il bisonte, congelate o altro».
Articolo 3
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 20 novembre 2020
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 .
( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2020/760 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme di gestione dei contingenti tariffari di importazione e di esportazione soggetti a titoli e che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la costituzione di cauzioni nella gestione dei contingenti tariffari ( GU L 185 del 12.6.2020, pag. 1 ).
( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2020/761 della Commissione, del 17 dicembre 2019, recante modalità di applicazione dei regolamenti (UE) n. 1306/2013, (UE) n. 1308/2013 e (UE) n. 510/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema di gestione dei contingenti tariffari con titoli ( GU L 185 del 12.6.2020, pag. 24 ).
( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2019/386 della Commissione, dell’11 marzo 2019, che stabilisce le norme relative alla suddivisione dei contingenti tariffari per taluni prodotti agricoli inclusi nell’elenco dell’OMC riferito all’Unione a seguito del recesso del Regno Unito dall’Unione e ai titoli di importazione rilasciati e ai diritti di importazione assegnati nel quadro di tali contingenti tariffari ( GU L 70 del 12.3.2019, pag. 4 ).
( 5 ) Regolamento (UE) 2019/216 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 gennaio 2019, relativo alla suddivisione dei contingenti tariffari inclusi nell’elenco dell’OMC riferito all’Unione a seguito del recesso del Regno Unito dall’Unione e recante modifica del regolamento (CE) n. 32/2000 del Consiglio ( GU L 38 dell’8.2.2019, pag. 1 ).
( 6 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2020/94 della Commissione, del 22 gennaio 2020, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2015/2078 per quanto riguarda i contingenti tariffari dell’Unione per l’importazione di carni di pollame originarie dell’Ucraina e che deroga a tale regolamento di esecuzione per l’anno contingentale 2020 ( GU L 18 del 23.1.2020, pag. 1 ).
( 7 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2015/2078 della Commissione, del 18 novembre 2015, recante apertura e modalità di gestione di contingenti tariffari dell’Unione per l’importazione di carni di pollame originarie dell’Ucraina ( GU L 302 del 19.11.2015, pag. 63 ).
( 8 ) Decisione (UE) 2019/2145 del Consiglio, del 5 dicembre 2019, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione, dell’accordo in forma di scambio di lettere tra l’Unione europea e l’Ucraina che modifica le preferenze commerciali per le carni di pollame e le preparazioni derivate previste dall’accordo di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e l’Ucraina, dall’altra ( GU L 325 del 16.12.2019, pag. 41 ).
ALLEGATO I
Gli allegati II, III, IV, VI, VIII, IX e X del regolamento di esecuzione (UE) 2020/761 sono così modificati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>nell’allegato II, per i numeri d’ordine elencati nella colonna di sinistra, i quantitativi sono sostituiti dai quantitativi indicati nella colonna di destra:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero d’ordine</p></td><td><p>Nuovo quantitativo</p></td></tr><tr><td><p>09.4123</p></td><td><p>«571 943 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4125</p></td><td><p>«2 285 665 000 kg, suddivisi come segue: 50 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4131</p></td><td><p>«269 214 000 kg, suddivisi come segue: 50 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>nell’allegato III, per i numeri d’ordine elencati nella colonna di sinistra, i quantitativi sono sostituiti dai quantitativi indicati nella colonna di destra:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero d’ordine</p></td><td><p>Nuovo quantitativo</p></td></tr><tr><td><p>09.4112</p></td><td><p>«4 682 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>4 682 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 30 giugno</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> settembre al 31 dicembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4116</p></td><td><p>«990 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>990 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 30 giugno</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> settembre al 31 dicembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4117</p></td><td><p>«1 458 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>1 458 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 30 giugno</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> settembre al 31 dicembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4118</p></td><td><p>«1 370 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>1 370 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 30 giugno</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> settembre al 31 dicembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4119</p></td><td><p>«3 041 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>3 041 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 30 giugno</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> settembre al 31 dicembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4127</p></td><td><p>«17 251 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>4 313 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>8 626 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno</p><p>4 312 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> al 30 settembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4128</p></td><td><p>«17 728 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>8 864 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>4 432 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno</p><p>4 432 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> al 30 settembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4129</p></td><td><p>«220 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>0 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>220 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> al 30 settembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4130</p></td><td><p>«1 532 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>0 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>1 532 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> al 30 settembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4148</p></td><td><p>«1 416 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>1 416 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 30 giugno</p><p>riporto per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>riporto per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4149</p></td><td><p>«48 729 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>34 110 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 30 giugno</p><p>14 619 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 dicembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4150</p></td><td><p>«14 993 000 kg, suddivisi come segue: 50 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4153</p></td><td><p>«8 434 000 kg, suddivisi come segue: 50 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4154</p></td><td><p>«11 245 000 kg, suddivisi come segue: 50 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4166</p></td><td><p>«22 442 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>7 480 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 30 giugno</p><p>14 962 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 31 agosto</p><p>riporto per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> settembre al 31 dicembre»</p></td></tr><tr><td><p>09.4168</p></td><td><p>«26 581 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>26 581 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> al 30 settembre</p><p>riporto dai sottoperiodi precedenti, per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>nell’allegato IV, per i numeri d’ordine elencati nella colonna di sinistra, i quantitativi sono sostituiti dai quantitativi indicati nella colonna di destra:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero d’ordine</p></td><td><p>Nuovo quantitativo</p></td></tr><tr><td><p>09.4317</p></td><td><p>«4 961 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4318</p></td><td><p>«Periodi contingentali fino al 2023/2024: 308 518 000 kg</p><p>Periodi contingentali dal 2024/2025: 380 555 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4320</p></td><td><p>«260 390 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4321</p></td><td><p>«5 841 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4329</p></td><td><p>«Periodi contingentali fino al 2021/2022: 72 037 000 kg</p><p>Periodi contingentali dal 2022/2023: 54 028 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4330</p></td><td><p>«Periodo contingentale 2022/2023: 18 009 000 kg</p><p>Periodi contingentali dal 2023/2024: 54 028 000 kg»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>nell’allegato VI, per i numeri d’ordine elencati nella colonna di sinistra, i quantitativi sono sostituiti dai quantitativi indicati nella colonna di destra:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero d’ordine</p></td><td><p>Nuovo quantitativo</p></td></tr><tr><td><p>09.4285</p></td><td><p>«40 556 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>10 423 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> giugno al 31 agosto</p><p>10 423 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> settembre al 30 novembre</p><p>9 044 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> dicembre al 28/29 febbraio</p><p>10 666 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> marzo al 31 maggio»</p></td></tr><tr><td><p>09.4287</p></td><td><p>«3 711 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>822 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> giugno al 31 agosto</p><p>1 726 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> settembre al 30 novembre</p><p>822 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> dicembre al 28/29 febbraio</p><p>341 000 kg per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> marzo al 31 maggio»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>nell’allegato VIII, per i numeri d’ordine elencati nella colonna di sinistra, i quantitativi sono sostituiti dai quantitativi indicati nella colonna di destra:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero d’ordine</p></td><td><p>Nuovo quantitativo</p></td></tr><tr><td><p>09.4001</p></td><td><p>«1 405 000 kg espressi in peso di carne disossata»</p></td></tr><tr><td><p>09.4002</p></td><td><p>«11 481 000 kg di peso del prodotto, suddivisi come segue:</p><p>il quantitativo disponibile per ogni sottoperiodo corrisponde a un dodicesimo del quantitativo totale»</p></td></tr><tr><td><p>09.4003</p></td><td><p>«43 732 000 kg di carni disossate»</p></td></tr><tr><td><p>09.4450</p></td><td><p>«29 389 000 kg di carni disossate»</p></td></tr><tr><td><p>09.4451</p></td><td><p>«2 481 000 kg di peso del prodotto»</p></td></tr><tr><td><p>09.4452</p></td><td><p>«5 606 000 kg di carni disossate»</p></td></tr><tr><td><p>09.4453</p></td><td><p>«8 951 000 kg di carni disossate»</p></td></tr><tr><td><p>09.4454</p></td><td><p>«846 000 kg di peso del prodotto»</p></td></tr><tr><td><p>09.4455</p></td><td><p>«711 000 kg di carni disossate»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>nell’allegato IX, per i numeri d’ordine elencati nella colonna di sinistra, i quantitativi sono sostituiti dai quantitativi indicati nella colonna di destra:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero d’ordine</p></td><td><p>Nuovo quantitativo</p></td></tr><tr><td><p>09.4182</p></td><td><p>«21 230 000 kg, suddivisi come segue: 50 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4195</p></td><td><p>«25 947 000 kg, suddivisi come segue: 50 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4514</p></td><td><p>«4 361 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4515</p></td><td><p>«1 670 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4595</p></td><td><p>«14 941 000 kg, suddivisi come segue: 50 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>nell’allegato X, per i numeri d’ordine elencati nella colonna di sinistra, i quantitativi sono sostituiti dai quantitativi indicati nella colonna di destra:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero d’ordine</p></td><td><p>Nuovo quantitativo</p></td></tr><tr><td><p>09.4038</p></td><td><p>«12 680 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4170</p></td><td><p>«1 770 000 kg (peso netto), suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4282</p></td><td><p>«Periodo contingentale 2021: 68 048 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo</p><p>Periodo contingentale a partire dal 2022: 80 548 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO II
L’allegato XII del regolamento di esecuzione (UE) 2020/761 è così modificato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>per i numeri d’ordine elencati nella colonna di sinistra, i quantitativi sono sostituiti dai quantitativi indicati nella colonna di destra:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero d’ordine</p></td><td><p>Nuovo quantitativo</p></td></tr><tr><td><p>09.4067</p></td><td><p>«4 054 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4068</p></td><td><p>«8 253 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4069</p></td><td><p>«2 427 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4211</p></td><td><p>«129 930 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4212</p></td><td><p>«68 385 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4213</p></td><td><p>«824 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4214</p></td><td><p>«52 665 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4215</p></td><td><p>«109 441 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4216</p></td><td><p>«8 471 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4217</p></td><td><p>«89 950 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4218</p></td><td><p>«11 301 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4251</p></td><td><p>«10 969 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4252</p></td><td><p>«59 699 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4253</p></td><td><p>«163 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4254</p></td><td><p>«8 019 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4255</p></td><td><p>«1 162 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4256</p></td><td><p>«8 572 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4257</p></td><td><p>«0 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4258</p></td><td><p>«300 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4259</p></td><td><p>«278 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4260</p></td><td><p>«1 669 000 kg, suddivisi come segue:</p><p>30 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>30 %per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>20 % per il sottoperiodo dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno»</p></td></tr><tr><td><p>09.4263</p></td><td><p>«159 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4264</p></td><td><p>«0 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4265</p></td><td><p>«58 000 kg»</p></td></tr><tr><td><p>09.4410</p></td><td><p>«14 479 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4411</p></td><td><p>«4 432 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4412</p></td><td><p>«2 868 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4420</p></td><td><p>«4 227 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr><tr><td><p>09.4422</p></td><td><p>«2 121 000 kg, suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>la riga corrispondente al numero d’ordine 09.4273 è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Numero d’ordine</p></td><td><p><span>09.4273</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Accordo internazionale o altro atto</span></p></td><td><p><span>Decisione (UE) 2017/1247 del Consiglio</span>, dell’11 luglio 2017, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, dell’accordo di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e l’Ucraina, dall’altra, fatta eccezione per le disposizioni concernenti il trattamento dei cittadini dei paesi terzi legalmente assunti come lavoratori subordinati nel territorio dell’altra parte</p><p><span>Decisione (UE) 2019/2145 del Consiglio</span>, del 5 dicembre 2019, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione, dell’accordo in forma di scambio di lettere tra l’Unione europea e l’Ucraina che modifica le preferenze commerciali per le carni di pollame e le preparazioni derivate previste dall’accordo di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e l’Ucraina, dall’altra</p></td></tr><tr><td><p><span>Periodo contingentale</span></p></td><td><p>Dal 1<span>o</span> gennaio al 31 dicembre</p></td></tr><tr><td><p><span>Sottoperiodi contingentali</span></p></td><td><p>Dal 1<span>o</span> gennaio al 31 marzo</p><p>Dal 1<span>o</span> aprile al 30 giugno</p><p>Dal 1<span>o</span> luglio al 30 settembre</p><p>Dal 1<span>o</span> ottobre al 31 dicembre</p></td></tr><tr><td><p><span>Domanda di titoli</span></p></td><td><p>Conformemente agli articoli 6, 7 e 8 del presente regolamento</p></td></tr><tr><td><p><span>Descrizione del prodotto</span></p></td><td><p>Carni e frattaglie commestibili, fresche, refrigerate o congelate, di volatili; altre preparazioni e conserve di carni di tacchino e di galli e galline della specie<span>Gallus domesticus</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Origine</span></p></td><td><p>Ucraina</p></td></tr><tr><td><p><span>Prova dell’origine presentata contestualmente alla domanda di titolo. In caso affermativo, organismo autorizzato al rilascio</span></p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p><span>Prova dell’origine per l’immissione in libera pratica</span></p></td><td><p>Sì Conformemente al titolo V del protocollo n. 1 dell’accordo di associazione tra l’Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l’Ucraina, dall’altra</p></td></tr><tr><td><p><span>Quantitativo in chilogrammi</span></p></td><td><p>Periodo contingentale a partire dal 2021: 70 000 000 kg (peso netto), suddivisi come segue: 25 % per ciascun sottoperiodo</p></td></tr><tr><td><p><span>Codici NC</span></p></td><td><p>0207 11 30</p><p>0207 11 90</p><p>0207 12</p><p>0207 13 10</p><p>0207 13 20</p><p>0207 13 30</p><p>0207 13 50</p><p>0207 13 60</p><p>0207 13 70</p><p>0207 13 99</p><p>0207 14 10</p><p>0207 14 20</p><p>0207 14 30</p><p>0207 14 50</p><p>0207 14 60</p><p>0207 14 70</p><p>0207 14 99</p><p>0207 24</p><p>0207 25</p><p>0207 26 10</p><p>0207 26 20</p><p>0207 26 30</p><p>0207 26 50</p><p>0207 26 60</p><p>0207 26 70</p><p>0207 26 80</p><p>0207 26 99</p><p>0207 27 10</p><p>0207 27 20</p><p>0207 27 30</p><p>0207 27 50</p><p>0207 27 60</p><p>0207 27 70</p><p>0207 27 80</p><p>0207 27 99</p><p>0207 41 30</p><p>0207 41 80</p><p>0207 42</p><p>0207 44 10</p><p>0207 44 21</p><p>0207 44 31</p><p>0207 44 41</p><p>0207 44 51</p><p>0207 44 61</p><p>0207 44 71</p><p>0207 44 81</p><p>0207 44 99</p><p>0207 45 10</p><p>0207 45 21</p><p>0207 45 31</p><p>0207 45 41</p><p>0207 45 51</p><p>0207 45 61</p><p>0207 45 81</p><p>0207 45 99</p><p>0207 51 10</p><p>0207 51 90</p><p>0207 52 90</p><p>0207 54 10</p><p>0207 54 21</p><p>0207 54 31</p><p>0207 54 41</p><p>0207 54 51</p><p>0207 54 61</p><p>0207 54 71</p><p>0207 54 81</p><p>0207 54 99</p><p>0207 55 10</p><p>0207 55 21</p><p>0207 55 31</p><p>0207 55 41</p><p>0207 55 51</p><p>0207 55 61</p><p>0207 55 81</p><p>0207 55 99</p><p>0207 60 05</p><p>0207 60 10</p><p>ex 0207 60 21 (freschi o refrigerati, metà o quarti di faraone)</p><p>0207 60 31</p><p>0207 60 41</p><p>0207 60 51</p><p>0207 60 61</p><p>0207 60 81</p><p>0207 60 99</p><p>0210 99 39</p><p>1602 31</p><p>1602 32</p><p>1602 39 21</p></td></tr><tr><td><p><span>Dazio doganale applicabile al contingente</span></p></td><td><p>0 EUR</p></td></tr><tr><td><p><span>Prova dello svolgimento di un’attività commerciale</span></p></td><td><p>Sì La prova dello svolgimento di un’attività commerciale è richiesta soltanto quando si applica l’articolo 9, paragrafo 9, del regolamento delegato (UE) 2020/760. 25 tonnellate</p></td></tr><tr><td><p><span>Cauzione per i titoli di importazione</span></p></td><td><p>75 EUR per 100 kg</p></td></tr><tr><td><p><span>Diciture specifiche da indicare sulla domanda di titolo e sul titolo stesso</span></p></td><td><p>La sezione 8 della domanda di titolo di importazione e del titolo stesso reca l’indicazione del paese di origine; la casella «sì» della suddetta sezione deve essere barrata</p></td></tr><tr><td><p><span>Durata di validità di un titolo</span></p></td><td><p>Conformemente all’articolo 13 del presente regolamento</p></td></tr><tr><td><p><span>Trasferibilità del titolo</span></p></td><td><p>Sì</p></td></tr><tr><td><p><span>Quantitativo di riferimento</span></p></td><td><p>Sì</p></td></tr><tr><td><p><span>Registrazione dell’operatore nella banca dati LORI</span></p></td><td><p>Sì</p></td></tr><tr><td><p><span>Condizioni specifiche</span></p></td><td><p>No»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> | ITA | 32020R1739 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.8.2016   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 299/36</p></td></tr></tbody></table>
RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO
del 12 luglio 2016
sul programma nazionale di riforma 2016 del Belgio e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2016 del Belgio
(2016/C 299/09)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4,
visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche ( 1 ) , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2,
vista la raccomandazione della Commissione europea,
viste le risoluzioni del Parlamento europeo,
viste le conclusioni del Consiglio europeo,
visto il parere del comitato per l'occupazione,
visto il parere del comitato economico e finanziario,
visto il parere del comitato per la protezione sociale,
visto il parere del comitato di politica economica,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 26 novembre 2015 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2016. Il Consiglio europeo del 17 e 18 marzo 2016 ha approvato le priorità indicate nell'analisi annuale della crescita. Il 26 novembre 2015 la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>2</span>)</a>, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui il Belgio è stato annoverato tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. Lo stesso giorno la Commissione ha adottato anche la raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro, che è stata approvata dal Consiglio europeo del 18 e 19 febbraio 2016 e adottata dal Consiglio l'8 marzo 2016<a> (<span>3</span>)</a>. In quanto paese la cui moneta è l'euro e considerate le strette correlazioni fra le economie nell'Unione economica e monetaria, il Belgio dovrebbe assicurare l'attuazione piena e tempestiva di tale raccomandazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 26 febbraio 2016 è stata pubblicata la relazione per paese relativa al Belgio 2016, nella quale sono valutati i progressi compiuti dal paese nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 14 luglio 2015. La relazione per paese comprende altresì i risultati dell'esame approfondito a norma dell'articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011. L'8 marzo 2016 la Commissione ha presentato i risultati dell'esame approfondito. L'analisi ha portato la Commissione a concludere che il Belgio non presenta squilibri macroeconomici. L'indebolita competitività esterna del paese unitamente a un forte indebitamento pubblico può porre rischi in futuro. Sviluppi recenti indicano tuttavia un miglioramento della competitività. Misure correttive — tra cui la moderazione salariale e la riduzione dei contributi previdenziali — hanno comportato un rallentamento della crescita del costo del lavoro. Il debito pubblico non è in calo, ma i rischi a breve termine sembrano essere contenuti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 29 aprile 2016 il Belgio ha presentato il suo programma nazionale di riforma 2016 e il suo programma di stabilità 2016. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La programmazione dei fondi strutturali e d'investimento europei per il periodo 2014-2020 ha tenuto conto delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. In applicazione dell'articolo 23 del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>4</span>)</a>, ove necessario per sostenere l'attuazione delle raccomandazioni pertinenti del Consiglio la Commissione può chiedere ad uno Stato membro di rivedere e proporre di modificare il suo contratto di partenariato e i programmi rilevanti. La Commissione ha precisato i modi in cui conta di valersi di tale possibilità negli orientamenti sull'applicazione delle misure per collegare l'efficacia dei fondi strutturali e d'investimento europei a una sana gestione economica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il programma di stabilità 2016 indica che l'incidenza sul bilancio dell'eccezionale afflusso di rifugiati nel 2015 e nel 2016 e delle eccezionali misure di sicurezza nel 2016 è stata significativa e fornisce prove adeguate circa la portata e la natura dei costi di bilancio supplementari. Secondo la Commissione, le spese supplementari ammissibili per i rifugiati sono ammontate allo 0,03 % del PIL nel 2015, mentre l'incidenza aggiuntiva nel 2016 è stimata allo 0,17 % del PIL per le spese connesse ai rifugiati e allo 0,12 % del PIL per le misure di sicurezza. Le disposizioni di cui all'articolo 5, paragrafo 1, e all'articolo 6, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97 tengono conto di tali spese supplementari, in quanto l'afflusso dei rifugiati e la gravità della minaccia terroristica sono eventi eccezionali, le loro ripercussioni sulle finanze pubbliche del Belgio sono rilevanti e la sostenibilità non risulterebbe compromessa consentendo una deviazione temporanea dal percorso di avvicinamento all'obiettivo di bilancio a medio termine. L'aggiustamento verso l'obiettivo di bilancio a medio termine richiesto per il 2015 è stato pertanto ridotto per tener conto dei costi supplementari legati ai rifugiati. Per quanto riguarda il 2016, la valutazione finale, anche per gli importi ammissibili, sarà effettuata nella primavera del 2017 sulla base dei rilevamenti di dati forniti dalle autorità belghe.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il Belgio è attualmente sottoposto al braccio preventivo del patto di stabilità e crescita ed è soggetto alla regola del debito transitoria. Il 18 maggio 2016 la Commissione ha pubblicato una relazione a norma dell'articolo 126, paragrafo 3, del TFUE, perché nel 2015 il Belgio non ha compiuto progressi sufficienti verso l'osservanza della regola del debito. L'analisi giungeva alla conclusione che il criterio del debito poteva considerarsi doveva essere considerato soddisfatto. Nel programma di stabilità 2016 il governo prevede un graduale miglioramento del saldo nominale da un disavanzo del 2,6 % del PIL nel 2015 al -0,2 % del PIL nel 2019. L'obiettivo di bilancio a medio termine rivisto, fissato a una posizione di bilancio in pareggio in termini strutturali, dovrebbe essere raggiunto entro il 2018. Tuttavia, il saldo strutturale ricalcolato<a> (<span>5</span>)</a> continua ad indicare un disavanzo strutturale pari allo 0,4 % del PIL nel 2018. Secondo il programma di stabilità, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe raggiungere un picco del 106,2 % del PIL nel 2016 e diminuire al 99,6 % entro il 2019. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano le proiezioni di bilancio è plausibile. benché le misure a sostegno degli obiettivi di disavanzo pianificati a partire dal 2017 non siano state illustrate in modo sufficientemente dettagliato. Sulla base delle previsioni di primavera 2016 della Commissione, se le politiche restano invariate vi è il rischio di una deviazione significativa dall'aggiustamento raccomandato nel 2016, nonché congiuntamente nel 2016 e nel 2017. Escludendo l'incidenza sul bilancio dell'afflusso eccezionale di rifugiati e delle eccezionali misure di sicurezza, la deviazione prevista nel 2016 non è significativa. Non si prevede che il Belgio rispetti la regola del debito transitoria nel 2016 né, alla fine del periodo di transizione, il parametro di riferimento della riduzione del debito nel 2017. In base alla valutazione del programma di stabilità e tenuto conto delle previsioni di primavera 2016 della Commissione, il Consiglio è del parere che il Belgio rischi di non ottemperare alle disposizioni del patto di stabilità e crescita. Nel 2016 e nel 2017 saranno quindi necessari ulteriori interventi per garantire il rispetto di dette disposizioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'elevato debito pubblico si accompagna a deboli prestazioni sul piano delle esportazioni e della competitività. Le prestazioni esterne sono andate deteriorandosi dal 2000, come dimostrano le perdite di quote sul mercato mondiale, una tendenza aggravata da esportazioni orientate principalmente verso mercati meno dinamici. Sebbene la tendenza negativa registrata per le quote di mercato sia stata arrestata negli ultimi anni, le perdite accumulate restano consistenti. Anche la specializzazione in segmenti di mercato più fortemente esposti alla concorrenza sui prezzi compromette la capacità di esportazione del paese. Quest'aspetto è difficilmente conciliabile con l'alto costo del lavoro in Belgio. Fino a poco tempo fa, i costi unitari del lavoro sono aumentati rapidamente a causa della bassa crescita della produttività e, in particolare, della rapida crescita dei salari. Quest'ultima è riconducibile a taluni elementi del sistema di fissazione dei salari. Da un lato, i margini per la crescita dei salari reali sono stati ripetutamente fissati a un livello troppo elevato. D'altro, l'inflazione ha ripetutamente superato sia le aspettative che i tassi registrati nei paesi limitrofi. La differenza strutturale dei tassi di inflazione di base tra il Belgio e i paesi limitrofi è causata principalmente da una maggiore crescita del prezzo dei servizi e dal funzionamento non ottimale del mercato al dettaglio. L'inflazione si è tradotta in una crescita dei salari a causa della prassi generale di indicizzazione automatica dei salari. Presi insieme, questi fattori hanno minato l'efficacia di un sistema di fissazione dei salari fortemente coordinato. Per arrestare il declino della competitività e il suo impatto negativo sull'andamento delle esportazioni e dell'occupazione, negli ultimi anni le autorità belghe sono intervenute nel processo di fissazione dei salari. Sono state imposte misure di moderazione salariale, compresi limiti agli aumenti dei salari reali e la sospensione dei regimi di indicizzazione salariale. Sono inoltre in fase di attuazione delle riduzioni dei contributi previdenziali. Tuttavia, per garantire la sostenibilità di tale correzione, occorre varare riforme strutturali del quadro regolamentare per la fissazione dei salari in linea con le raccomandazioni del Consiglio degli anni passati. Sebbene il governo intenda rivedere la legge del 1996 relativa alla promozione dell'occupazione e alla salvaguardia della competitività (Loi relative à la promotion de l'emploi et à la sauvegarde préventive de la compétitivité), che costituisce la base su cui le parti sociali fissano ogni due anni la «norma salariale», finora sono stati realizzati solo scarsi progressi. Formalizzare il legame tra salari e produttività contribuirebbe a consolidare i miglioramenti recenti e a scongiurare il ripetersi dei problemi incontrati in passato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Sono stati compiuti alcuni progressi riguardo al funzionamento globale del mercato del lavoro. Gli incentivi all'occupazione sono stati rafforzati da misure volte a ridurre il cuneo fiscale e da modifiche del sistema delle indennità di disoccupazione. Le notevoli differenze in termini di occupazione tra gruppi specifici della popolazione restano tuttavia alla base di un impiego cronicamente inefficiente della manodopera, in particolare fra i lavoratori poco qualificati, i giovani, i lavoratori più anziani e le persone provenienti da un contesto migratorio. Inoltre, le aliquote d'imposta marginali per entrare o rientrare nel mercato del lavoro sono all'origine di inattività e salari bassi per coloro che costituiscono la seconda fonte di reddito familiare o per determinati tipi di nucleo familiare, come i single e le famiglie monoparentali. È perciò importante specificare meglio e attuare politiche volte a incoraggiare il passaggio dall'inattività o dalla disoccupazione all'occupazione. Le disuguaglianze nell'istruzione legate al contesto socio-economico sono tra le più profonde nell'Unione e gli scarsi risultati scolastici spiegano in parte i risultati insoddisfacenti sul mercato del lavoro delle persone provenienti da un contesto migratorio. Le riforme dell'istruzione in corso di attuazione intendono contrastare in particolare l'abbandono scolastico e migliorare la disponibilità di assistenza e istruzione rivolte alla prima infanzia. Le autorità competenti cercano di migliorare la qualità e la pertinenza dei sistemi di formazione professionale. Queste riforme potrebbero agevolare la transizione verso un'economia ad alto contenuto di conoscenza e sempre più orientata ai servizi e ridurre gli squilibri tra domanda e offerta di competenze e la carenza persistente di manodopera in alcune professioni. Inoltre, i tassi di attività e di occupazione decisamente bassi dei lavoratori più anziani richiedono politiche atte a promuovere l'invecchiamento attivo e a sostenere la domanda del mercato del lavoro per i lavoratori più anziani. Potrebbero essere infine giustificate misure fiscali supplementari per agevolare l'entrata nel mondo del lavoro.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Vi è ancora un ampio margine per migliorare la dimensione non legata ai costi della competitività esterna. Per salvaguardare e innalzare i livelli di benessere attuali, occorre concentrarsi maggiormente sull'incremento della produttività e sugli investimenti in capitale basato sulla conoscenza. Per far ciò occorre puntare su prodotti e servizi associati che si situano più in alto nella catena del valore, a partire da prestazioni migliori in termini di innovazione e dalla messa a frutto dei risultati di R&S. Nonostante disponga di un sistema pubblico di ricerca di alta qualità, il Belgio ha un numero relativamente limitato di imprese in rapida crescita in settori innovativi. Il contesto imprenditoriale si scontra altresì con oneri amministrativi e normativi che impediscono la creazione e l'espansione delle imprese. Gli obblighi inerenti alla struttura dell'azionariato e le restrizioni al diritto di voto, alla forma giuridica e alle attività multidisciplinari frenano il dinamismo di mercato per i servizi alle imprese. Le restrizioni operative e le restrizioni in merito al luogo in cui i dettaglianti possono aprire l'esercizio producono effetti analoghi nel settore del commercio al dettaglio. Vi sono inoltre carenze per quanto riguarda l'efficienza del sistema giudiziario, con una scarsa diffusione delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Nel loro insieme, questi fattori costituiscono gravi ostacoli agli investimenti privati. Le infrastrutture di qualità scadente e le persistenti strozzature compromettono anche la crescita della produttività e gli investimenti. La rete dei trasporti presenta la carenza di investimenti più importante. La posizione geografica del Belgio, insieme alla presenza di organizzazioni internazionali, ha consentito al paese di attirare un numero elevato di centri di distribuzione, basi logistiche e sedi internazionali di diverse società. Va tuttavia acuendosi il problema della congestione del traffico nelle ore di punta, il che rende il paese meno attraente per gli investitori stranieri e causa notevoli costi economici e ambientali. Si prevede inoltre che il Belgio non sarà conforme al suo obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per il 2020; il paese presenta gravi problemi di inquinamento atmosferico. Data l'elevata concentrazione di attività economiche attorno alla capitale e ai porti, le sfide più urgenti sono il miglioramento delle infrastrutture di base del trasporto ferroviario e stradale e la creazione dei collegamenti mancanti tra i principali centri economici. Allo stesso tempo, è importante affrontare il problema della congestione nelle ore di punta mediante il miglioramento dei servizi di trasporto pubblico, una migliore gestione del traffico nonché l'eliminazione delle distorsioni del mercato e degli incentivi fiscali controproducenti, quali il trattamento favorevole riservato ai veicoli aziendali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Un'altra sfida riguarda l'adeguatezza della produzione interna di energia elettrica e la sicurezza dell'approvvigionamento in generale. Le interruzioni impreviste di vari impianti nucleari hanno suscitato preoccupazioni quanto all'equilibrio da trovare tra domanda e offerta di energia elettrica, mentre la revisione costante del calendario per la graduale eliminazione del parco nucleare ha creato un clima poco propizio all'adozione di decisioni di investimento a lungo termine. Ciò ha comportato un aumento delle importazioni mentre la sicurezza dell'approvvigionamento è sempre più compromessa. Anche se i rischi per l'approvvigionamento a breve termine si sono attenuati, il fabbisogno di investimento a più lungo termine rimane forte. Oltre a nuove importanti capacità di produzione all'interno del paese e un ulteriore aumento delle interconnessioni, occorre mettere a punto reti intelligenti per sviluppare la gestione della domanda. Tenuto conto dei tempi lunghi necessari per realizzare progetti di grande portata nel settore dell'energia e dell'elevato fabbisogno di capacità di sostituzione nel prossimo decennio, sarà necessaria un'azione rapida, in particolare per istituire un quadro giuridico adeguato che promuova l'aumento delle capacità di produzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il Belgio ha realizzato qualche progresso nella riforma del sistema fiscale, in particolare trasferendo l'imposizione fiscale dal lavoro ad altre basi imponibili, il che ridurrà gradualmente il cuneo fiscale che grava sul lavoro. Anche la riduzione dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e dei contributi sociali a carico del datore di lavoro aiuterà a restringere il divario esistente. Tuttavia, il sistema tributario resta complesso, con basi imponibili erose da specifiche esenzioni, detrazioni e riduzioni di aliquota, il che comporta in alcuni casi perdite di entrate, distorsioni economiche e un pesante onere amministrativo. Inoltre, il trasferimento dell'onere fiscale non sembra essere neutro dal punto di vista del bilancio. Vi è ancora un ampio margine per migliorare l'impostazione del sistema fiscale mediante un ulteriore ampliamento della base imponibile, permettendo così di ridurre sia le aliquote previste per legge che le distorsioni. Vi è inoltre un grande potenziale per un trasferimento favorevole all'ambiente del carico fiscale in considerazione, tra l'altro, del trattamento fiscale favorevole riservato ai veicoli aziendali e alle carte carburante, che concorrono all'inquinamento, alla congestione del traffico e alle emissioni di gas a effetto serra.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Negli ultimi anni il Belgio ha compiuto importanti progressi per riformare il sistema pensionistico. La legge del 10 agosto 2015 relativa all'aumento dell'età pensionabile, ai requisiti per il pensionamento anticipato e all'età minima per le pensioni di reversibilità fissa una nuova età minima pensionabile e criteri concernenti la durata della carriera per le pensioni ordinarie. Tuttavia, anche dopo le recenti riforme l'aumento previsto del rapporto spesa pensionistica/PIL resta elevato. Un collegamento automatico all'evoluzione della speranza di vita, come raccomandato in passato, ridurrebbe i rischi per la sostenibilità a medio e lungo termine. A questo proposito, il governo ha annunciato l'intenzione di introdurre un regime pensionistico basato sui crediti, che potrebbe consentire la messa in atto di meccanismi di adeguamento automatico in risposta agli sviluppi demografici. Tali questioni continueranno ad essere monitorate da vicino nel quadro del semestre europeo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Nell'ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica del Belgio, che ha pubblicato nella relazione per paese 2016. Ha altresì valutato il programma di stabilità e il programma nazionale di riforma, nonché il seguito dato alle raccomandazioni rivolte al Belgio negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilità della politica di bilancio e della politica socioeconomica del Belgio, ma anche della loro conformità alle norme e agli orientamenti dell'UE, alla luce della necessità di rafforzare la governance economica dell'UE nel suo insieme offrendo un contributo a livello UE per le future decisioni nazionali. Le raccomandazioni nell'ambito del semestre europeo trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 3.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilità e il suo parere<a> (<span>6</span>)</a> trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1,</p></td></tr></tbody></table>
RACCOMANDA che il Belgio adotti provvedimenti nel 2016 e nel 2017 al fine di:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>pervenire a un aggiustamento annuo di bilancio pari almeno allo 0,6 % del PIL verso l'obiettivo di bilancio a medio termine nel 2016 e nel 2017; sfruttare le entrate impreviste per accelerare la riduzione del rapporto debito pubblico/PIL; convenire una distribuzione degli obiettivi di bilancio tra i vari livelli di governo, con forza esecutiva; semplificare il sistema fiscale ed eliminare le agevolazioni fiscali distorsive;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>effettuare, in consultazione con le parti sociali, la revisione prevista della legge del 1996 sulla promozione dell'occupazione e la salvaguardia della competitività; garantire che i salari possano evolvere in linea con la produttività; garantire l'efficacia delle politiche di attivazione del mercato del lavoro; portare avanti le riforme in materia di istruzione e formazione professionale e fornire sostegno alla formazione per i gruppi svantaggiati, in particolare quella rivolta alle persone provenienti da un contesto migratorio;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>stimolare la capacità di innovare, in particolare promuovendo gli investimenti nel capitale basato sulla conoscenza; accrescere la concorrenza nei settori dei servizi alle imprese e del commercio al dettaglio eliminando le restrizioni ingiustificate a livello operativo e quelle riguardanti il luogo di apertura dell'esercizio; ovviare alle carenze di investimento nelle infrastrutture di trasporto e nella capacità di generazione di energia.</p></td></tr></tbody></table>
Fatto a Bruxelles, il 12 luglio 2016
Per il Consiglio
Il presidente
P. KAŽIMÍR
<note>
( 1 ) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici ( GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25 ).
( 3 ) GU C 96 dell'11.3.2016, pag. 1 .
( 4 ) Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio ( GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320 ).
( 5 ) Saldo strutturale ricalcolato dalla Commissione in base alle informazioni contenute nel programma di stabilità, secondo la metodologia concordata.
( 6 ) A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97.
</note> | ITA | 32016H0818(09) |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.5.2014   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 151/24</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE 2014/294/PESC DEL CONSIGLIO
del 20 maggio 2014
recante modifica alla decisione 2013/233/PESC sulla missione dell'Unione europea di assistenza alla gestione integrata delle frontiere in Libia (EUBAM Libia)
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28, l'articolo 42, paragrafo 4, e l'articolo 43, paragrafo 2,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 22 maggio 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/233/PESC<a> (<span>1</span>)</a> sulla missione dell'Unione europea di assistenza alla gestione integrata delle frontiere in Libia (EUBAM Libia). La decisione 2013/233/PESC cessa di produrre effetti il 21 maggio 2015. L'importo di riferimento finanziario attuale copre il periodo dal 22 maggio 2013 al 21 maggio 2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La decisione 2013/233/PESC dovrebbe essere modificata per estendere il periodo coperto dall'importo di riferimento finanziario fino al 21 maggio 2015.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La missione EUBAM Libia sarà condotta nel contesto di una situazione che potrebbe deteriorarsi e ostacolare il conseguimento degli obiettivi dell'azione esterna dell'Unione enunciati nell'articolo 21 del trattato,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione 2013/233/PESC è così modificata:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all'articolo 11, il paragrafo 5 è sostituito dal seguente:</p><p>«5.   Il capomissione assicura la protezione delle informazioni classificate dell'UE conformemente alla decisione 2013/488/UE del Consiglio, del 23 settembre 2013, sulle norme di sicurezza per la protezione delle informazioni classificate UE<a> (<span>2</span>)</a>.</p><p><a>(<span>2</span>)</a>  <a>GU L 274 del 15.10.2013, pag. 1</a>.»;"</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>all'articolo 13, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente:</p><p>«1.   L'importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse all'EUBAM Libia per il periodo dal 22 maggio 2013 al 21 maggio 2014 è pari a 30 300 000 EUR.</p><p>L'importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse all'EUBAM Libia per il periodo dal 22 maggio 2014 al 21 maggio 2015 è pari a 26 200 000 EUR.»;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>all'articolo 15, paragrafi 1 e 2, i riferimenti alla «decisione 2011/292/UE» sono sostituiti dai riferimenti alla «decisione 2013/488/UE».</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a Bruxelles, il 20 maggio 2014
Per il Consiglio
Il presidente
A. KYRIAZIS
<note>
( 1 ) Decisione 2013/233/PESC del Consiglio, del 22 maggio 2013, sulla missione dell'Unione europea di assistenza alla gestione integrata delle frontiere in Libia (EUBAM Libia) ( GU L 138 del 24.5.2013, pag. 15 ).
</note> | ITA | 32014D0294 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.10.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 264/3</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/1847 DELLA COMMISSIONE
del 12 ottobre 2017
relativo all'approvazione di una modifica del disciplinare di una denominazione di origine protetta o di un'indicazione geografica protetta [Dealurile Crișanei (IGP)]
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , in particolare l'articolo 99,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La Commissione ha esaminato la domanda di approvazione di una modifica del disciplinare dell'indicazione geografica protetta «Dealurile Crișanei», presentata dalla Romania a norma dell'articolo 105 del regolamento (UE) n. 1308/2013.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La Commissione ha pubblicato la domanda di approvazione di una modifica del disciplinare nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>, conformemente all'articolo 97, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1308/2013<a> (<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Alla Commissione non è stata notificata alcuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell'articolo 98 del regolamento (UE) n. 1308/2013.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La modifica del disciplinare dovrebbe pertanto essere approvata a norma dell'articolo 99 del regolamento (UE) n. 1308/2013.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato per l'organizzazione comune dei mercati agricoli,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
È approvata la modifica del disciplinare pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea relativa alla denominazione «Dealurile Crișanei» (IGP).
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 12 ottobre 2017
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
<note>
( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 .
( 2 ) GU C 197 del 21.6.2017, pag. 12 .
</note> | ITA | 32017R1847 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>26.11.2015   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 309/8</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/2180 DELLA COMMISSIONE
del 25 novembre 2015
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) ,
visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione è calcolato ciascun giorno feriale, in conformità dell'articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 25 novembre 2015
Per la Commissione,
a nome del presidente
Jerzy PLEWA
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 .
( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 .
ALLEGATO
Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100 kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702 00 00</p></td><td><p>AL</p></td><td><p>53,3</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>75,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>64,6</p></td></tr><tr><td><p>0707 00 05</p></td><td><p>AL</p></td><td><p>78,9</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>96,4</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>144,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>106,5</p></td></tr><tr><td><p>0709 93 10</p></td><td><p>AL</p></td><td><p>83,5</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>88,6</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>160,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>110,9</p></td></tr><tr><td><p>0805 20 10</p></td><td><p>CL</p></td><td><p>96,2</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>87,3</p></td></tr><tr><td><p>PE</p></td><td><p>78,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>87,4</p></td></tr><tr><td><p>0805 20 30, 0805 20 50, 0805 20 70, 0805 20 90</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>61,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>61,9</p></td></tr><tr><td><p>0805 50 10</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>61,0</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>95,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>78,5</p></td></tr><tr><td><p>0808 10 80</p></td><td><p>AU</p></td><td><p>166,8</p></td></tr><tr><td><p>CA</p></td><td><p>159,7</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>85,5</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>28,7</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>173,1</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>117,9</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>164,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>128,1</p></td></tr><tr><td><p>0808 30 90</p></td><td><p>BA</p></td><td><p>86,2</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>63,9</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>128,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>93,0</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini».
</note> | ITA | 32015R2180 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>17.1.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 12/9</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2018/65 DELLA COMMISSIONE
del 29 settembre 2017
che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio specificando taluni elementi tecnici delle definizioni di cui all'articolo 3, paragrafo 1, del regolamento
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014 ( 1 ) , in particolare l'articolo 3, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma del regolamento (UE) 2016/1011 una cifra, al fine di essere considerata un «indice», deve essere pubblicata o messa a disposizione del pubblico. La definizione di indice costituisce, a sua volta, la base per la definizione di indice di riferimento, di cui al regolamento (UE) 2016/1011.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>È pertanto necessario precisare in quali situazioni una cifra si considera messa a disposizione del pubblico al fine di evitare l'arbitraggio regolamentare tra le giurisdizioni dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'entità del fornitore della cifra non dovrebbe essere considerata come costitutiva del pubblico ai fini del regolamento (UE) 2016/1011, altrimenti non vi sarebbe alcuna differenza tra «messa a disposizione» e «messa a disposizione del pubblico». Per le stesse ragioni, un numero ristretto di destinatari non dovrebbe essere considerato come il pubblico.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Una cifra dovrebbe essere considerata messa a disposizione del pubblico quando è accessibile da parte di un gruppo più ampio di persone, direttamente o indirettamente. L'utilizzo di un indice di riferimento che consente all'utente di accedere alla cifra associata dovrebbe costituire accesso indiretto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La messa a disposizione di una cifra può avvenire in varie forme, contemporaneamente o successivamente, mediante il fornitore della cifra o attraverso il trasferimento della cifra da parte dei destinatari principali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Al fine di garantire che la definizione di «fornitura di un indice di riferimento» sia applicata in modo uniforme, è opportuno precisare che la gestione del regime per la determinazione dell'indice di riferimento, di cui all'articolo 3, paragrafo 1, punto 5, lettera a), riguarda la gestione ordinaria della fornitura dell'indice di riferimento e la definizione, l'adattamento e la costante manutenzione della metodologia,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Messa a disposizione del pubblico
1. Una cifra è considerata messa a disposizione del pubblico ai fini del regolamento (UE) 2016/1011 laddove la cifra è resa accessibile a un numero potenzialmente indefinito di persone fisiche e giuridiche diverse dal fornitore dell'indice o diverse da un numero definito di destinatari collegati o in relazione con il fornitore dell'indice.
2. Una cifra è messa a disposizione del pubblico se tali persone possono accedervi direttamente o indirettamente in conseguenza, tra l'altro, del suo utilizzo da parte di uno o più soggetti vigilati come riferimento per uno strumento finanziario da essi emesso o per determinare l'importo da corrispondere a titolo di uno strumento finanziario o di un contratto finanziario, o per misurare la performance di un fondo di investimento, o per fornire un tasso debitore calcolato come differenziale ovvero mark-up rispetto a tale cifra.
3. L'accesso può avvenire attraverso un'ampia gamma di mezzi di comunicazione e di modalità, definiti dal fornitore o concordati tra il fornitore e i destinatari, a titolo gratuito o a pagamento, tra cui il telefono, il protocollo FTP, Internet, l'accesso aperto, notizie, media, attraverso strumenti finanziari, contratti finanziari o fondi di investimento collegati alla cifra o mediante richiesta agli utenti.
Articolo 2
Gestione del regime per la determinazione dell'indice di riferimento
Ai fini del regolamento (UE) 2016/1011, la gestione del regime per la determinazione dell'indice di riferimento comprende entrambi i seguenti elementi:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la gestione ordinaria delle strutture del fornitore e del suo personale che partecipano al processo di determinazione dell'indice di riferimento;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la definizione, l'adattamento e la costante manutenzione di una metodologia specifica per la determinazione dell'indice di riferimento.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 3
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 29 settembre 2017
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
<note>
( 1 ) GU L 171 del 29.6.2016, pag. 1 .
</note> | ITA | 32018R0065 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.2.2023   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>LI 59/583</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (PESC) 2023/433 DEL CONSIGLIO
del 25 febbraio 2023
che modifica la decisione (PESC) 2020/1999 relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,
vista la decisione (PESC) 2020/1999 del Consiglio, del 7 dicembre 2020, relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani ( 1 ) , in particolare l’articolo 5, paragrafo 1,
vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 7 dicembre 2020 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2020/1999.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L’8 dicembre 2020 nella dichiarazione dell’alto rappresentante a nome dell’Unione europea relativa al regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani, l’Unione e i suoi Stati membri hanno ribadito il loro forte impegno a favore della promozione e protezione dei diritti umani in tutto il mondo. Il regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani sottolinea la determinazione dell’Unione a rafforzare il proprio ruolo nella lotta contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani in tutto il mondo. Far sì che tutti possano godere dei propri diritti umani è un obiettivo strategico dell’Unione. Il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti umani sono valori fondamentali dell’Unione e della sua politica estera e di sicurezza comune.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 13 dicembre 2021 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2021/2197 <a>(<span>2</span>)</a>, con cui sono stati designati il Wagner Group e tre dei suoi membri coinvolti in gravi violazioni dei diritti umani in varie parti del mondo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L’Unione continua a nutrire profonda preoccupazione per le violazioni e gli abusi gravi dei diritti umani, tra cui torture e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, perpetrati dal Wagner Group, un’entità militare privata non registrata con sede in Russia, in diversi paesi, tra cui in particolare l’Ucraina, la Libia, la Repubblica centrafricana (RCA), il Mali e il Sudan.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Tenuto conto della dimensione internazionale e della gravità delle attività del Wagner Group, nonché del suo impatto destabilizzante nei suddetti paesi, l’Unione ritiene che le azioni del Wagner Group compromettano gli obiettivi della politica estera e di sicurezza comune di cui all’articolo 21 del trattato sull’Unione europea, in particolare l’obiettivo di consolidare e sostenere la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti dell’uomo e i principi del diritto internazionale in conformità del paragrafo 2, lettera b), di tale articolo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In tale contesto, otto persone e sette entità dovrebbero essere inserite nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi oggetto di misure restrittive che figura nell’allegato della decisione (PESC) 2020/1999.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2020/1999,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L’allegato della decisione (PESC) 2020/1999 è modificato conformemente all’allegato della presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 25 febbraio 2023
Per il Consiglio
Il presidente
J. ROSWALL
( 1 ) GU L 410 I del 7.12.2020, pag. 13 .
( 2 ) Decisione (PESC) 2021/2197 del Consiglio, del 13 dicembre 2021, che modifica la decisione (PESC) 2020/1999 relativa a misure restrittive contro gravi violazioni e abusi dei diritti umani ( GU L 445 I del 13.12.2021, pag. 17 ).
ALLEGATO
1. Nell’elenco delle persone fisiche che figura nell’allegato della decisione (PESC) 2020/1999, alla sezione A («Persone fisiche») sono aggiunte le seguenti voci:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nomi (traslitterazione in caratteri latini)</p></td><td><p>Nomi</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivi dell’inserimento nell’elenco</p></td><td><p>Data di inserimento nell’elenco</p></td></tr><tr><td><p>«19.</p></td><td><p>Maxim SHUGALEY</p><p>alias</p><p>Maksim SHUGALEI</p></td><td><p>Максим ШУГАЛЕЙ (grafia russa)</p></td><td><p>Carica: presidente della Foundation for the Defence of National Values (FDNV)</p><p>Data di nascita: 24.2.1966</p><p>Luogo di nascita: Leningrado, ex URSS (ora San Pietroburgo, Federazione russa)</p><p>Cittadinanza: russa</p><p>Sesso: maschile</p><p>Numero di passaporto o carta d’identità:</p><p>710508436 (Passaporto russo)</p></td><td><p>Maxim Shugaley è a capo della Foundation for the Defence of National Values (Fondazione per la difesa dei valori nazionali), FDNV, e opera direttamente sotto la supervisione di Yevgeny Prigozhin, capo del Wagner Group. La FDNV opera come ramo delle relazioni pubbliche del Wagner Group e il ruolo di Shugaley nella FDNV consiste nel guidare la propaganda a favore del Wagner Group e le campagne di disinformazione, anche per rafforzare la reputazione del Wagner Group e sostenerne lo schieramento, nonché interferire segretamente per suo conto nei vari paesi in cui opera.</p><p>Il Wagner Group è inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui Libia, Mali e Repubblica centrafricana.</p><p>Shugaley è associato al Wagner Group ed è responsabile di sostenere e incoraggiare gli atti di tale gruppo attraverso la propaganda a suo favore e la disinformazione.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>20.</p></td><td><p>Aleksandr Grigorievitch MALOLETKO</p></td><td><p>Александр Григорьевич МАЛОЛЕТКО</p><p>(grafia russa)</p></td><td><p> </p></td><td><p>Aleksandr Grigorievitch Maloletko è uno stretto collaboratore di Yevgeny Prigozhin. La sua azione come “difensore della madrepatria” e capo della “Veteran’s Interests Defenders League” (lega dei difensori degli interessi dei veterani) è stata lodata pubblicamente da Yevgeny Prigozhin. Ha lavorato come istruttore per il Wagner Group nella Repubblica centrafricana (RCA). È associato al Wagner Group, inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani in diversi paesi tra cui la RCA ed è responsabile di sostenere gli atti di tale gruppo.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>21.</p></td><td><p>Konstantin Alexandrovich PIKALOV</p></td><td><p>Константин Александрович ПИКАЛОВ</p><p>(grafia russa)</p></td><td><p>Carica: uno dei comandanti del PMC Wagner Group in Africa</p><p>Data di nascita: 23.7.1968</p><p>Cittadinanza: russa</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>Konstantin Alexandrovich Pikalov, nome in codice “Mazaï” (Mazay), è uno dei leader del Wagner Group ed è responsabile delle attività operative del gruppo in Africa, in particolare nella Repubblica centrafricana (RCA). È accusato di essere stato l’istigatore dell’omicidio di tre giornalisti russi nel luglio 2018.</p><p>Il Wagner Group è inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui la RCA.</p><p>Nella sua posizione di vertice all’interno del Wagner Group, Pikalov è responsabile delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dal gruppo nella RCA.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>22.</p></td><td><p>Dimitri SYTII</p><p>alias</p><p>Dimitri SYTYI</p></td><td><p>Дмитрий СЫТИЙ</p><p>(grafia russa)</p></td><td><p>Carica: direttore della Casa russa a Bangui</p><p>Data di nascita: 23.3.1989</p><p>Luogo di nascita: Minsk (Bielorussia)</p><p>Cittadinanza: russa</p><p>Sesso: maschile</p><p>Indirizzo: NA-SYTAIA/A1-TANKISTAZ KHRUSTITSKOGO 62 APT25/ZP-198217/CI San Pietroburgo, Federazione russa</p></td><td><p>Dimitri Sytii ha un ruolo di spicco nel Wagner Group nella Repubblica centrafricana (RCA) e intrattiene stretti legami con Yevgeny Prigozhin. È incaricato di condurre la politica di influenza del Wagner Group nella RCA. È il capo della sezione locale della Casa russa, il ramo culturale del ministero degli Esteri russo.</p><p>Il Wagner Group è inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui la RCA.</p><p>Dati la sua posizione influente nella RCA e il suo ruolo di spicco all’interno del Wagner Group, è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani commesse dal Wagner Group nella RCA.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>23.</p></td><td><p>Mikhail Sergeyevich POTEPKIN</p></td><td><p>Михаил Сергеевич ПОТЕПКИН</p><p>(grafia russa)</p></td><td><p>Carica: direttore di Meroe Gold</p><p>Data di nascita: 19.9.1981 o 29.9.1981</p><p>Cittadinanza: russa</p><p>Sesso: maschile</p><p>N. di passaporto: 651697952 (passaporto russo)</p><p>Indirizzo: Sudan</p><p>Società associate:</p><p>Megaline; Concord; IT-Debugger</p></td><td><p>Mikhail Potepkin è direttore di Meroe Gold, un’entità di copertura delle operazioni del Wagner Group in Sudan, ed è coinvolto anche in M-Invest, società madre di Meroe. Ha un ruolo di spicco nel Wagner Group in Sudan e intrattiene stretti legami con Yevgeny Prigozhin. Grazie ai suoi legami con le forze militari sudanesi, il Wagner Group si è assicurato lo sfruttamento e l’esportazione di oro sudanese in Russia. Potepkin è associato al Wagner Group, inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui il Sudan. Attraverso le sue attività, fornisce anche sostegno a tali abusi commessi in Sudan</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>24.</p></td><td><p>Alexander Alexandrovich IVANOV</p></td><td><p>Александр Александрович ИВАНОВ</p><p>(grafia russa)</p></td><td><p>Carica: rappresentante degli istruttori del Wagner Group nella Repubblica centrafricana</p><p>Data di nascita: 14.6.1960</p><p>Cittadinanza: russa</p><p>Sesso: maschile</p><p>Indirizzo: Bangui, Repubblica centrafricana</p></td><td><p>Alexander Ivanov è il portavoce del Wagner Group nella Repubblica centrafricana (RCA). È anche capo dell’“Unione degli ufficiali per la sicurezza internazionale” russa che ha inviato gli istruttori militari russi in servizio nella RCA. Tali istruttori sono mercenari del Wagner Group</p><p>Il Wagner Group è inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie in diversi paesi, tra cui la RCA.</p><p>In qualità di rappresentante ufficiale di istruttori militari russi, è coinvolto nelle gravi violazioni dei diritti umani commesse dal Wagner Group nella RCA.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>25.</p></td><td><p>Vitalii Viktorovitch PERFILEV</p></td><td><p>Виталий Викторович ПЕРФИЛЬЕВ</p><p>(grafia russa)</p></td><td><p>Data di nascita: 11.9.1983</p><p>Luogo di nascita: Novossibirsk, URSS (ora Federazione russa)</p><p>Cittadinanza: russa</p><p>Indirizzo: Bangui (Repubblica centrafricana)</p><p>Sesso: maschile</p><p>N. di passaporto: NR 75 2987491</p><p>Data di emissione: 30.3.2016</p><p>Data di scadenza: 30.3.2026</p></td><td><p>Perfilev è il consigliere per la sicurezza del presidente della Repubblica centrafricana (RCA). Rappresenta una figura chiave all’interno del Wagner Group nella RCA.</p><p>Il Wagner Group è inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie in diversi paesi, tra cui la RCA.</p><p>Dati la sua posizione influente nella RCA e il suo ruolo di spicco all’interno del Wagner Group, è responsabile di gravi violazioni dei diritti umani commesse dal Wagner Group nella RCA.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>26.</p></td><td><p>Andrei Sergeevich MANDEL</p></td><td><p>Андрей Сергеевич МАНДЕЛЬ</p><p>(grafia russa)</p></td><td><p>Data di nascita: 2.3.1990</p><p>Luogo di nascita: Germania</p><p>Sesso: maschile</p><p>N. di passaporto: 753615660</p></td><td><p>Andrei Mandel è a capo di M-Invest, un’entità di copertura delle operazioni del Wagner Group in Sudan, ed è coinvolto anche nella sua controllata Meroe Gold. Ha un ruolo di spicco nel Wagner Group in Sudan e intrattiene stretti legami con Yevgeny Prigozhin. Grazie ai suoi stretti legami con le forze militari sudanesi, il Wagner Group si è assicurato lo sfruttamento e l’esportazione di oro sudanese in Russia. Mandel è associato al Wagner Group, inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui il Sudan. Attraverso le sue attività, fornisce anche sostegno a tali abusi commessi in Sudan.</p></td><td><p>25.2.2023».</p></td></tr></tbody></table>
2. Nell’elenco delle persone giuridiche, delle entità e degli organismi che figura nell’allegato della decisione (PESC) 2020/1999, alla sezione B. («Persone giuridiche, entità e organismi») sono aggiunte le seguenti voci:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nome (traslitterazione in caratteri latini)</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivi dell’inserimento nell’elenco</p></td><td><p>Data di inserimento nell’elenco</p></td></tr><tr><td><p>«6.</p></td><td><p>Lobaye Invest SARLU</p></td><td><p> </p></td><td><p>Luogo di registrazione: Bangui (Repubblica centrafricana)</p><p>Data di registrazione: 24.10.2017</p><p>Numero di registrazione: M 354838 D 0001 (numero “NIF”, codice di identificazione fiscale)</p><p>Sede principale di attività: Repubblica centrafricana</p><p>Altre informazioni: succursale di M-Finans</p></td><td><p>Lobaye Invest SARLU è una società privata registrata nella Repubblica centrafricana (RCA), controllata dalla società russa M-Finans, controllata da Yevgeny Prigozhin. È gestita da Dimitri Sytii, alto dirigente del Wagner Group, e da Yevgeny Khodotov, associato a Yevgeny Prigozhin. Lobaye Invest gestisce miniere di oro e diamanti nella RCA. È stata collegata alle operazioni del Wagner Group nella RCA. Finanzia anche diversi mezzi di informazione, come la stazione radio Lengo Sengo, una stazione radio centroafricana che conduce campagne di disinformazione e promuove la presenza del Wagner Group nella RCA.</p><p>Lobaye Invest è associata al Wagner Group, inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui l’RCA. Attraverso le sue attività, Lobaye Invest fornisce anche sostegno a tali abusi commessi nella RCA.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>7.</p></td><td><p>DIAMVILLE</p></td><td><p> </p></td><td><p>Data di registrazione: 28.3.2019</p><p>Numero di registrazione: CA/BG2019B519</p><p>Sede principale di attività: Repubblica centrafricana</p><p>Altre informazioni: persone ed entità associate: Yevgeny Prigozhin, Wagner Group, Dimitri Sytii, Valery Zakharov, Perfilev, Svetlana Troitskaya, Lobaye Invest</p></td><td><p>Diamville è una società di copertura utilizzata dal Wagner Group presente nella Repubblica centrafricana (RCA) per commerciare illegalmente diamanti È strettamente legata a tutti i principali attori del Wagner Group nella RCA, come Yevgeny Prigozhin e Dimitri Sytii. Diamville è associata al Wagner Group, inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui l’RCA. Attraverso le sue attività, fornisce anche sostegno a tali abusi commessi nella RCA.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td><p>Foundation for the Defence of National Values (FDNV)</p><p>Fund for the Defence of National Values (FDNV)</p><p>Foundation/organization for the Protection of National Values (FPNV)/(FZNC)</p><p>Foundation for National Values Protection</p></td><td><p> </p></td><td><p>Luogo di registrazione: Mosca (64 Zemlyanoy Val str., building 2, office 201, Mosca, Federazione russa)</p><p>Sito web: https://en.fznc.ru/</p></td><td><p>La Foundation for the Defence of National Values (Fondazione per la difesa dei valori nazionali), FDNV, è collegata al capo del Wagner Group, Yevgeny Prigozhin. La FDNV opera come ramo delle relazioni pubbliche del Wagner Group. Guida la propaganda e le campagne di disinformazione a favore di tale gruppo, anche per rafforzarne la reputazione e sostenerne lo schieramento, e si impegna in ingerenze occulte per suo conto nei vari paesi in cui opera.</p><p>Il Wagner Group è inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui Libia, Mali e Repubblica centrafricana.</p><p>La FDNV è associata al Wagner Group ed è responsabile di sostenere e incoraggiare gli atti di tale gruppo attraverso la propaganda a suo favore, l’ingerenza politica e la disinformazione.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>9.</p></td><td><p>Radio Centrafricaine Lengo Sengo</p></td><td><p> </p></td><td><p>Luogo di registrazione: Bangui, Repubblica centrafricana</p><p>Data di registrazione: novembre 2018</p><p>Sede principale di attività: Galabadja</p><p>Bangui, comune di Bangui</p><p>Galabadja, 8eme Arr.</p><p>[GPS]-> 4.4070, 18.5465</p></td><td><p>Radio Lengo Sengo è una stazione radio centrafricana impegnata in operazioni di influenza online per conto del Wagner Group. Il suo obiettivo ultimo è quello di manipolare l’opinione pubblica. La società conduce campagne di disinformazione e promuove la presenza del Wagner Group nella Repubblica centrafricana (RCA). Radio Lengo Sengo è finanziata da Lobaye Invest, una società privata collegata a Yevgeny Prigozhin e al Wagner Group, che funge da copertura per le sue attività nella RCA.</p><p>Il Wagner Group è inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui la RCA.</p><p>Radio Lengo Sengo è responsabile di sostenere e incoraggiare gli atti di tale gruppo nella RCA.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td><p>Meroe Gold Co. Ltd.</p></td><td><p> </p></td><td><p>Luogo di registrazione: Al-jref Gharb Plot 134 Blok 1 h, Khartoum, Sudan</p><p>Altre informazioni: estrazione di altri minerali metalliferi non ferrosi</p><p>Associata a:</p><p>Al Sawlaj for Mining Ltd</p><p>الصولج</p><p>Aswar Multi Activities Co., Ltd</p></td><td><p>Meroe Gold è un’entità di copertura delle operazioni del Wagner Group in Sudan. È strettamente connesso a Yevgeny Prigozhin. Grazie ai suoi legami con le forze militari sudanesi, il Wagner Group si è assicurato lo sfruttamento e l’esportazione di oro sudanese in Russia.</p><p>Meroe Gold è associata al Wagner Group, inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui il Sudan. Attraverso le sue attività, fornisce anche sostegno a tali abusi commessi in Sudan.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>11.</p></td><td><p>M-Invest</p></td><td><p> </p></td><td><p>Luogo di registrazione: d. 76 korp. 4 litera A ofis N620, prospekt Obukhovskoi Oborony San Pietroburgo, Federazione russa</p><p>Numero di registrazione: 1177847044066</p><p>Sede principale di attività: Khartoum, Sudan</p><p>Altre informazioni: Codice di identificazione fiscale: 7811636632, numero della Gazzetta ufficiale: 06513574</p></td><td><p>M-Invest è un’entità di copertura delle operazioni del Wagner Group in Sudan. È strettamente connesso a Yevgeny Prigozhin. Grazie ai suoi stretti legami con le forze militari sudanesi, il Wagner Group si è assicurato lo sfruttamento e l’esportazione di oro sudanese in Russia. M-Invest è associata al Wagner Group, inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui il Sudan. Attraverso le sue attività, M-Invest fornisce anche sostegno a tali abusi commessi in Sudan.</p></td><td><p>25.2.2023</p></td></tr><tr><td><p>12.</p></td><td><p>Sewa Security Services (Servizi di sicurezza Sewa)</p></td><td><p> </p></td><td><p>Luogo di registrazione: Bangui (Repubblica centrafricana)</p><p>Sede principale di attività: Repubblica centrafricana</p><p>Altre informazioni: controllata di Lobaye Invest</p></td><td><p>Sewa Security Services (Servizi di sicurezza Sewa) è una società privata con sede nella Repubblica centrafricana (RCA) che fornisce protezione agli alti funzionari governativi di tale paese. Funge da copertura per le attività del Wagner Group nella RCA. È una controllata di Lobaye Invest, gestita da Dimitri Sytii, alto dirigente del Wagner Group, e da Yevgeny Khodotov, associato a Yevgeny Prigozhin. Sewa Security è stata coinvolta, insieme al Wagner Group, in una serie di attacchi violenti verificatisi nella RCA a seguito delle elezioni presidenziali del dicembre 2020. Sewa Security è associata al Wagner Group, inserito in elenco per gravi violazioni dei diritti umani, che comprendono torture ed esecuzioni e uccisioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, in diversi paesi, tra cui l’RCA. Attraverso le sue attività, Sewa Security Services fornisce anche sostegno a tali abusi commessi nella RCA.</p></td><td><p>25.2.2023».</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32023D0433 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.1.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 7/39</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2018/52 DELLA COMMISSIONE
dell'11 gennaio 2018
che chiude il riesame intermedio parziale relativo alle importazioni di determinati accessori fusi per tubi filettati di ghisa malleabile originari della Repubblica popolare cinese e della Thailandia
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell'Unione europea ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
1. PROCEDURA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 430/2013 del Consiglio<a> (<span>2</span>)</a> ha istituito misure antidumping definitive su determinati accessori fusi per tubi filettati di ghisa malleabile originari della Repubblica popolare cinese («RPC») e della Thailandia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 23 maggio 2017 la Commissione europea («la Commissione») ha avviato un riesame intermedio parziale relativo alle importazioni nell'Unione di determinati accessori fusi per tubi filettati di ghisa malleabile originari della RPC e della Thailandia, sulla base dell'articolo 11, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2016/1036 (il regolamento di base). Ha pubblicato un avviso di apertura nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span><a> (<span>3</span>)</a> («l'avviso di apertura»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Commissione ha avviato il riesame relativo alla RPC in seguito a una domanda presentata il 25 luglio 2016 da Hebei Yulong Casting Co., Ltd («il richiedente»), un produttore esportatore cinese di determinati tipi di accessori fusi per tubi filettati di ghisa malleabile, per quanto riguarda le importazioni dalla RPC. Il richiedente ha chiesto il riesame al fine di stabilire se i componenti di base per raccordi a compressione dotati di filettatura DIN 28601 e gli accessori a croce con due fori passanti centrali non filettati («i prodotti candidati all'esclusione») dovessero essere esclusi dalla definizione del prodotto oggetto del regolamento di esecuzione (UE) n. 430/2013. Dato che le misure si applicano anche alle importazioni originarie della Thailandia, la Commissione ha deciso, di propria iniziativa, di avviare anche un riesame relativo alle importazioni dalla Thailandia. La domanda conteneva elementi di prova sufficienti a giustificare l'apertura del riesame.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nell'avviso di apertura la Commissione ha invitato le parti interessate a manifestarsi per partecipare al riesame. La Commissione ha inoltre informato specificamente il richiedente, i produttori noti dell'Unione, i produttori esportatori noti della RPC e della Thailandia e le autorità cinesi e thailandesi, i fornitori, gli utilizzatori e gli importatori noti, gli operatori commerciali, nonché un'associazione, dell'apertura del riesame e li ha invitati a partecipare.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le parti interessate hanno avuto la possibilità di comunicare le loro osservazioni sull'apertura del riesame e di chiedere un'audizione con la Commissione e/o il consigliere auditore nei procedimenti in materia commerciale.</p></td></tr></tbody></table>
2. RITIRO DELLA DOMANDA DI RIESAME E CHIUSURA DELL'INCHIESTA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L'8 settembre 2017 il richiedente ha ritirato la sua domanda di riesame.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 9, paragrafo 1, e dell'articolo 11, paragrafo 5, del regolamento di base, in caso il richiedente ritiri la domanda il riesame può essere chiuso a meno che la chiusura sia contraria all'interesse dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La Commissione ha ritenuto opportuno chiudere il riesame per quanto riguarda la RPC poiché dall'inchiesta non erano emerse considerazioni tali da dimostrare che la chiusura fosse contraria all'interesse dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la Thailandia, nessuna delle autorità thailandesi o delle società note contattate ha fornito informazioni pertinenti all'inchiesta, per quanto riguarda il prodotto candidato all'esclusione, che consentissero la svolgimento del riesame. Nessuno degli importatori noti contattati ha segnalato importazioni del prodotto candidato all'esclusione dalla Thailandia. Dall'inchiesta non è emersa alcuna altra informazione pertinente che possa costituire la base per lo svolgimento di un riesame della definizione del prodotto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Dal momento che il richiedente ha ritirato la domanda per quanto riguarda la RPC, e poiché non sono disponibili ulteriori informazioni pertinenti relative alla Thailandia, è opportuno chiudere il riesame d'ufficio per quanto riguarda la Thailandia, in conformità dell'articolo 9, paragrafo 2, e dell'articolo 11, paragrafo 5, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le parti interessate sono state informate di conseguenza e hanno avuto modo di presentare le loro osservazioni. Non sono state ricevute osservazioni entro il termine stabilito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che è opportuno chiudere il riesame intermedio parziale relativo alle importazioni di determinati accessori fusi per tubi filettati di ghisa malleabile originari della RPC e della Thailandia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La presente decisione è conforme al parere del comitato di cui all'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento di base,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Il riesame intermedio parziale relativo alle importazioni di determinati accessori fusi per tubi filettati di ghisa malleabile originari della Repubblica popolare cinese e della Thailandia, ad eccezione dei componenti di base per raccordi a compressione dotati di filettatura metrica ISO DIN 13 e delle cassette di giunzione circolari filettate di ghisa malleabile senza coperchio, attualmente classificati con il codice NC ex 7307 19 10 (codice TARIC 7307191010) è chiuso.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, l'11 gennaio 2018
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
<note>
( 1 ) GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21 .
( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 430/2013 del Consiglio, del 13 maggio 2013, che istituisce un dazio antidumping definitivo e dispone la riscossione definitiva del dazio provvisorio istituito sulle importazioni di accessori fusi per tubi filettati di ghisa malleabile originari della Repubblica popolare cinese e della Thailandia e chiude altresì il procedimento nei confronti dell'Indonesia ( GU L 129 del 14.5.2013, pag. 1 ).
( 3 ) Avviso di apertura di un riesame intermedio parziale delle misure antidumping applicabili alle importazioni di accessori fusi per tubi filettati di ghisa malleabile originari della Repubblica popolare cinese e della Thailandia ( GU C 162 del 23.5.2017, pag. 12 ).
</note> | ITA | 32018D0052 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.3.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 89/1</p></td></tr></tbody></table>
DIRETTIVA (UE) 2019/514 DELLA COMMISSIONE
del 14 marzo 2019
che modifica la direttiva 2009/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'elenco dei prodotti per la difesa
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
vista la direttiva 2009/43/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, che semplifica le modalità e le condizioni dei trasferimenti all'interno delle Comunità di prodotti per la difesa ( 1 ) , in particolare l'articolo 13,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La direttiva 2009/43/CE si applica a tutti i prodotti per la difesa specificati nel relativo allegato, che dovrebbe corrispondere all'elenco comune delle attrezzature militari dell'Unione europea, adottato originariamente dal Consiglio il 19 marzo 2007.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 26 febbraio 2018 il Consiglio ha adottato una versione aggiornata dell'elenco comune delle attrezzature militari dell'Unione europea <a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza l'allegato della direttiva 2009/43/CE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Conformemente alla dichiarazione politica comune del 28 settembre 2011 degli Stati membri e della Commissione sui documenti esplicativi <a>(<span>3</span>)</a>, gli Stati membri si sono impegnati ad accompagnare, in casi giustificati, la notifica delle loro misure di recepimento con uno o più documenti che chiariscano il rapporto tra gli elementi costitutivi di una direttiva e le parti corrispondenti degli strumenti nazionali di recepimento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente direttiva sono conformi al parere del comitato per i trasferimenti UE di prodotti per la difesa,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA:
Articolo 1
L'allegato della direttiva 2009/43/CE è sostituito dal testo che figura nell'allegato della presente direttiva.
Articolo 2
1. Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro il 30 giugno 2019 le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni.
Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 5 luglio 2019.
Le disposizioni adottate dagli Stati membri contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di tale riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono stabilite dagli Stati membri.
2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni principali di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva.
Articolo 3
La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Articolo 4
Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva.
Fatto a Bruxelles, il 14 marzo 2019
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
( 1 ) GU L 146 del 10.6.2009, pag. 1 .
( 2 ) GU C 98 del 15.3.2018, pag. 1 .
( 3 ) GU C 369 del 17.12.2011, pag. 14 .
ALLEGATO
Elenco dei prodotti per la difesa
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>I termini tra "virgolette" sono termini definiti. Si rimanda alla sezione "Definizioni dei termini usati nel presente elenco" allegata al presente elenco.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>In taluni casi le sostanze chimiche sono elencate con il nome e il numero CAS. L'elenco si applica alle sostanze chimiche aventi la stessa formula strutturale (compresi gli idrati) indipendentemente dal nome o dal numero CAS. I numeri CAS sono indicati come ausilio per identificare una particolare sostanza chimica o miscela, a prescindere dalla nomenclatura. I numeri CAS non possono essere utilizzati come identificatori unici, poiché alcune forme delle sostanze chimiche elencate hanno vari numeri CAS e le miscele contenenti una di tali sostanze hanno anch'esse numeri CAS diversi.</span></span></td></tr></tbody></table>
ML1 Armi ad anima liscia di calibro inferiore a 20 mm, altre armi e armi automatiche di calibro uguale o inferiore a 12,7 mm (calibro 0,50 pollici) e accessori, come segue, e loro componenti appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML1 non si applica a:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>armi da fuoco appositamente progettate per munizioni a salve e incapaci di scaricare un proiettile;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>armi da fuoco appositamente progettate per il lancio di proiettili filoguidati non ad alta carica esplosiva e senza link di comunicazione, aventi una gittata inferiore o pari a 500 m;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>armi che utilizzano cartucce non a percussione centrale, purché non completamente automatiche;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>"armi da fuoco disattivate";</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>fucili e fucili combinati, armi corte, mitragliatrici, pistole mitragliatrici e armi da fuoco pluricanna;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML1.a. non si applica:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>ai fucili e ai fucili combinati fabbricati prima del 1938;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>alle riproduzioni di fucili e di fucili combinati i cui originali sono stati fabbricati prima del 1890;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>alle armi corte, alle armi da fuoco pluricanna e alle mitragliatrici fabbricate prima del 1890 e relative riproduzioni;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>ai fucili o alle armi corte, appositamente progettati per scaricare un proiettile inerte mediante aria compressa o CO<span>2</span>;</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>armi ad anima liscia come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>armi ad anima liscia appositamente progettate per impiego militare;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>altre armi ad anima liscia, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>armi completamente automatiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>armi semiautomatiche o con ricaricamento a pompa;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML1.b.2. non si applica alle armi appositamente progettate per scaricare un proiettile inerte mediante aria compressa o CO2.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML1.b. non si applica:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>alle armi ad anima liscia fabbricate prima del 1938;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>alle riproduzioni di armi ad anima liscia, i cui originali sono stati fabbricati prima del 1890;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>alle armi ad anima liscia utilizzate per la caccia o a fini sportivi. Tali armi non devono essere appositamente progettate per impiego militare e non devono essere completamente automatiche;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>alle armi ad anima liscia appositamente progettate per uno dei seguenti fini:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>macellazione di animali domestici;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>sedazione di animali;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>3.</span></p></td><td><p><span>test sismici;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>4.</span></p></td><td><p><span>esplosione di proiettili ad uso industriale; o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>5.</span></p></td><td><p><span>inibizione di dispositivi esplosivi improvvisati (IED).</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per gli inibitori cfr. il punto ML4 e la voce 1A006 dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>armi che impiegano munizioni senza bossolo;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>accessori progettati per le armi di cui ai punti ML1.a., ML1.b. or ML1.c. come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>caricatori staccabili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>soppressori o attenuatori di rumore;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>affusti speciali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>soppressori di bagliore;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>congegni di mira ottici con trattamento elettronico dell'immagine;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>congegni di mira ottici appositamente progettati per uso militare.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML2 Armi ad anima liscia di calibro uguale o superiore a 20 mm, altre armi o armamenti di calibro superiore a 12,7 mm (calibro 0,50 pollici), lanciatori e accessori, come segue, e loro componenti appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>bocche da fuoco, obici, cannoni, mortai, armi anticarro, lanciaproiettili, lanciafiamme militari, fucili, cannoni senza rinculo, armi ad anima liscia e loro dispositivi di riduzione di vampa;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML2.a. include iniettori, dispositivi di misura, serbatoi di stoccaggio ed altri componenti appositamente progettati per essere utilizzati con cariche propulsive liquide per qualunque materiale di cui al medesimo punto.</span></span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML2.a. non si applica alle armi come segue:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>fucili, armi ad anima liscia e fucili combinati fabbricati prima del 1938;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>riproduzioni di fucili, armi ad anima liscia e fucili combinati i cui originali sono stati fabbricati prima del 1890;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>bocche da fuoco, obici, cannoni e mortai fabbricati prima del 1890;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>armi ad anima liscia utilizzate per la caccia o a fini sportivi. Tali armi non devono essere appositamente progettate per impiego militare e non devono essere completamente automatiche;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e.</span></p></td><td><p><span>armi ad anima liscia appositamente progettate per uno dei seguenti fini:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>macellazione di animali domestici;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>sedazione di animali;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>3.</span></p></td><td><p><span>test sismici;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>4.</span></p></td><td><p><span>esplosione di proiettili ad uso industriale;<span>o</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>5.</span></p></td><td><p><span>inibizione di dispositivi esplosivi improvvisati (IED);</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per gli inibitori cfr. il punto ML4 e la voce 1A006 dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>f.</span></p></td><td><p><span>lanciatori portatili appositamente progettati per il lancio di proiettili filoguidati non ad alta carica esplosiva e senza link di comunicazione, aventi una gittata inferiore o pari a 500 m.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>lanciatori o generatori di fumo, gas e materiali "pirotecnici", appositamente progettati o modificati per uso militare;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML2.b. non si applica alle pistole da segnalazione.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>congegni di mira e supporti per congegni di mira, aventi tutte le caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>appositamente progettati per uso militare;<span>e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>appositamente progettati per le armi di cui al punto ML2.a.;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>supporti e caricatori staccabili appositamente progettati per le armi di cui al punto ML2.a..</p></td></tr></tbody></table>
ML3 Munizioni e dispositivi di graduazione di spolette, come segue, e loro componenti appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>munizioni per le armi di cui ai punti ML1, ML2 o ML12;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>dispositivi di graduazione di spolette appositamente progettati per le munizioni di cui al punto ML3.a..</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>I componenti appositamente progettati di cui al punto ML3 comprendono:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>prodotti in metallo o in plastica quali inneschi a percussione, nastri per cartucce, caricatori, cinture/corone di forzamento ed elementi metallici di munizioni;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>dispositivi di sicurezza e di armamento, spolette, sensori e dispositivi d'innesco;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>dispositivi di alimentazione ad elevata potenza di uscita funzionanti una sola volta;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>bossoli combustibili per cariche esplosive;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e.</span></p></td><td><p><span>submunizioni, comprese le bombette, mine di ridotte dimensioni e proiettili a guida terminale.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML3.a. non si applica:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>alle munizioni a salve crimpate (con chiusura a stella) prive di proiettile;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>alle munizioni per esercitazione con bossolo forato;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>ad altre munizioni a salve e per esercitazione, che non contengono componenti progettati per munizioni attive;<span>o</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>ai componenti appositamente progettati per munizioni a salve o per esercitazione, di cui alla presente nota, alle lettere a., b. o c.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 3</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML3.a. non si applica alle cartucce appositamente progettate per uno dei seguenti fini:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>segnalazione;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>allontanamento volatili;<span>o</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>accensione di fiaccole a gas nei pozzi petroliferi.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML4 Bombe, siluri, razzi, missili, altri dispositivi esplosivi e cariche, nonché relative apparecchiature e accessori, come segue, e loro componenti appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.1:</span></span></p></td><td><span><span>Per le apparecchiature di guida e navigazione, cfr. punto ML11.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.2:</span></span></p></td><td><span><span>Per i sistemi di protezione degli aeromobili contro i missili, cfr. punto ML4.c..</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>bombe, siluri, granate, contenitori fumogeni, razzi, mine, missili, cariche di profondità, cariche di demolizione, dispositivi e kit di demolizione, dispositivi "pirotecnici", cartucce e simulatori (ossia apparecchiature che simulano le caratteristiche di uno di questi materiali), appositamente progettati per uso militare;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML4.a. comprende:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>granate fumogene, spezzoni incendiari, bombe incendiarie e dispositivi esplosivi;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>ugelli per motori a razzo di missile e ogive dei veicoli di rientro.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>apparecchiature aventi tutte le caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>appositamente progettate per uso militare;<span>e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>appositamente progettate per 'attività' relative a quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>i prodotti di cui al punto ML4.a.;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>dispositivi esplosivi improvvisati (IED).</p></td></tr></tbody></table><p><span><span>Nota tecnica</span></span></p><p><span>Ai fini del punto ML4.b.2. il termine 'attività' si applica al maneggio, al lancio, al posizionamento, al controllo, al disinnesco, alla detonazione, all'accensione, alla motorizzazione per una sola missione operativa, all'inganno, all'interferenza, al dragaggio, alla rilevazione, all'interruzione o all'eliminazione.</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML4.b. comprende:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature mobili per la liquefazione di gas, in grado di produrre 1 000 kg o più al giorno di gas sotto forma liquida;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>cavi elettrici conduttori galleggianti per il dragaggio di mine magnetiche.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML4.b. non si applica ai dispositivi portatili progettati per essere impiegati unicamente per la rilevazione di oggetti metallici e incapaci di distinguere tra mine e altri oggetti metallici.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>sistemi di protezione degli aeromobili contro i missili (Aircraft Missile Protection Systems, AMPS).</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML4.c. non si applica agli AMPS aventi tutte le caratteristiche seguenti:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>sensori antimissile dei tipi seguenti:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>sensori passivi con una risposta di picco compresa tra 100 e 400 nm;<span>o</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>sensori attivi ad impulsi Doppler;</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>sistemi di contromisure;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>fiaccole con segnatura visibile e segnatura infrarossa per ingannare missili terra-aria;<span>e</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>installati su un "aeromobile civile" e aventi tutte le caratteristiche seguenti:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>l'AMPS è utilizzabile solo nello specifico "aeromobile civile" nel quale è installato e per il quale è stato rilasciato:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>un certificato di omologazione di tipo civile, rilasciato dalle autorità per l'aviazione civile di uno o più Stati membri dell'UE o di uno o più Stati partecipanti all'intesa di Wassenaar;<span>o</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>un documento equivalente riconosciuto dall'Organizzazione per l'aviazione civile internazionale (ICAO);</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>l'AMPS comporta mezzi di protezione per impedire l'accesso non autorizzato ai "software";<span>e</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>3.</span></p></td><td><p><span>l'AMPS è dotato di un meccanismo attivo che impedisce al sistema di funzionare in caso di rimozione dall'"aeromobile civile" in cui è installato.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML5 Apparecchiature per la direzione del tiro, e relative apparecchiature d'allarme e di allertamento, e relativi sistemi, apparecchiature di prova, di allineamento e di contromisura, come segue, appositamente progettati per uso militare, e loro componenti e accessori appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>congegni di mira, calcolatori per il bombardamento, apparati di puntamento e sistemi per il controllo delle armi;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>sistemi di acquisizione, designazione, telemetria, sorveglianza o inseguimento del bersaglio; apparecchiature di rilevazione, fusione dati, riconoscimento o identificazione e apparecchiature per l'integrazione dei sensori;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>apparecchiature di contromisura per i materiali di cui ai punti ML5.a. o ML5.b.;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Ai fini del punto ML5.c., le apparecchiature di contromisura comprendono le apparecchiature di individuazione.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>apparecchiature di prova sul campo o di allineamento, appositamente progettate per i materiali di cui ai punti ML5.a., ML5.b. o ML5.c..</p></td></tr></tbody></table>
ML6 Veicoli terrestri e loro componenti, come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per le apparecchiature di guida e navigazione, cfr. punto ML11.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>veicoli terrestri e loro componenti, appositamente progettati o modificati per uso militare;</p><p><span><span>Nota tecnica</span></span></p><p><span>Ai fini del punto ML6.a., l'espressione "veicoli terrestri" comprende anche i rimorchi.</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>altri veicoli terrestri e loro componenti, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>veicoli aventi tutte le caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>fabbricati o equipaggiati con materiali o componenti atti a fornire protezione balistica fino al livello III (NIJ 0108.01, settembre 1985, o norma nazionale comparabile) o superiore;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>trasmissione con trazione simultanea anteriore e posteriore, inclusi veicoli dotati di ruote supplementari a fini di sostegno del carico, con o senza trazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>peso lordo massimo autorizzato (GVWR) superiore a 4 500 kg;<span>e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>progettati o modificati come fuoristrada;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>componenti aventi tutte le caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>appositamente progettati per i veicoli di cui al punto ML6.b.1.;<span>e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>atti a fornire protezione balistica fino al livello III (NIJ 0108.01, settembre 1985, o norma nazionale comparabile) o superiore.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Cfr. anche punto ML13.a..</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML6.a. comprende:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>carri armati ed altri veicoli militari armati e veicoli militari equipaggiati con supporti per armi o equipaggiati per la posa delle mine o per il lancio delle munizioni di cui al punto ML4;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>veicoli corazzati;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>veicoli anfibi e veicoli in grado di guadare acque profonde;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>veicoli di soccorso e veicoli per il rimorchio o il trasporto di munizioni o di sistemi d'arma e relativi macchinari per movimentare carichi.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>La modifica per uso militare di un veicolo terrestre di cui al punto ML6.a. comporta una variante di natura strutturale, elettrica o meccanica che interessa uno o più componenti appositamente progettati per uso militare. Tali componenti comprendono:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>copertoni di pneumatici di tipo appositamente progettato a prova di proiettile;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>protezioni corazzate per parti vitali (ad esempio, per serbatoi di carburante o cabine di guida);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>speciali rinforzi o assemblaggi per armi;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>dispositivi di schermatura dell'illuminazione.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 3</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML6 non si applica ai veicoli civili progettati o modificati per il trasporto di valori.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 4</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML6 non si applica ai veicoli aventi tutte le caratteristiche seguenti:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>sono stati costruiti prima del 1946;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>non posseggono i prodotti di cui all'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE e sono stati costruiti dopo il 1945, ad eccezione delle riproduzioni di componenti o accessori originali per il veicolo in questione;<span>e</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>non incorporano le armi di cui al punto ML1, ML2 o ML4, a meno che le stesse siano inutilizzabili e incapaci di scaricare un proiettile.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML7 Agenti chimici, "agenti biologici", "agenti antisommossa", materiali radioattivi, relative apparecchiature, componenti e materiali, come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>"agenti biologici" o materiali radioattivi, selezionati o modificati per accrescerne l'efficacia nel causare vittime tra la popolazione o gli animali, degradare attrezzature o danneggiare le colture o l'ambiente;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>agenti per la guerra chimica, comprendenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>agenti nervini per guerra chimica:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>O-alchil (uguale o inferiore a C<span>10</span>, incluso il cicloalchil) alchil (metil, etil, n-propil o isopropil) — fosfonofluorurati, quali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Sarin (GB):O-isopropil metilfosfonofluorurato (CAS 107-44-8);<span>e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Soman (GD):O-pinacolil metilfosfonofluorurato (CAS 96-64-0);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>O-alchil (uguale o inferiore a C<span>10</span>, incluso il cicloalchil) N, N-dialchil (metil, etil, n-propil o isopropil) — fosforamidocianurati, quali:</p><p>Tabun (GA):O-etil N, N-dimetilfosforamidocianurati (CAS 77-81-6);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>O-alchil (H o uguale o inferiore a C<span>10</span>, incluso il cicloalchil) S-2-dialchil (metil, etil, n-propil o isopropil)-aminoetil alchil (metil, etil, n-propil o isopropil) fosfonotiolati e loro corrispondenti sali alchilati e protonati, quali:</p><p>VX: O-etil S-2-diisopropilaminoetil metil fosfonotiolato (CAS 50782-69-9);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>agenti vescicanti per guerra chimica:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>ipriti allo zolfo, quali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>solfuro di 2-cloroetile e di clorometile (CAS 2625-76-5);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>solfuro di bis (2-cloroetile) (CAS 505-60-2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>bis (2-cloroetiltio) metano (CAS 63869-13-6);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>1,2-bis (2-cloroetiltio) etano (CAS 3563-36-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>1,3-bis (2-cloroetiltio)-n-propano (CAS 63905-10-2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>1,4-bis (2-cloroetiltio)-n-butano (CAS 142868-93-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>1,5-bis (2-cloroetiltio)-n-pentano (CAS 142868-94-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>bis (2-cloroetiltiometile) etere (CAS 63918-90-1);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>bis (2-cloroetiltioetile) etere (CAS 63918-89-8);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>lewisiti, quali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>2-clorovinildicloroarsina (CAS 541-25-3);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>tris (2-clorovinil) arsina (CAS 40334-70-1);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>bis (2-clorovinil) cloroarsina (CAS 40334-69-8);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>ipriti all'azoto, quali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>HN1: bis (2-cloroetil) etilammina (CAS 538-07-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>HN2: bis (2-cloroetil) metilammina (CAS 51-75-2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>HN3: tris (2-cloroetil) ammina (CAS 555-77-1);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>agenti inabilitanti per guerra chimica, quali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>benzilato di 3-quinuclidinile (BZ) (CAS 6581-06-2);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>agenti defolianti per guerra chimica, quali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>butil 2-cloro-4-fluorofenossiacetato (LNF);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>acido 2,4,5-triclorofenossiacetico (CAS 93-76-5) miscelato con acido 2,4-diclorofenossiacetico (CAS 94-75-7) (agente arancione) (CAS 39277-47-9));</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>precursori binari e precursori chiave per la guerra chimica come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>alchil (metil, etil, n-propil o isopropil) fosforil difluoruri, quali:</p><p>DF: metilfosfonildifluoruro (CAS 676-99-3);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>O-alchil (H o uguale o inferiore a C<span>10</span>, incluso il cicloalchil) O-2-dialchil (metil, etil, n-propil o isopropil)-aminoetil alchil (metil, etil, n-propil o isopropil) fosfonati e loro corrispondenti sali alchilati e protonati, quali:</p><p>QL: O-etil O-2-di-isopropilamminoetil metilfosfonato (CAS 57856-11-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>clorosarin: O-isopropil metilfosfonoclorurato (CAS 1445-76-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>clorosoman: O-pinacolil metilfosfonoclorurato (CAS 7040-57-5);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>"agenti antisommossa", sostanze chimiche attive e relative combinazioni, comprendenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>α-Bromobenzeneacetonitrile, (cianuro di bromobenzile) (CA) (CAS 5798-79-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>[(2-Clorofenil) metilene] propanedinitrile, (o-clorobenzilidenemalononitrile) (CS) (CAS 2698-41-1);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>2-Cloro-1-feniletanone, fenil-acil-cloruoro (ω-cloroacetofenone) (CN) (CAS 532-27-4);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>dibenz-(b, f)-1,4-ossazepina, (CR) (CAS 257-07-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>10-Cloro-5,10-diidrofenarsazina (cloruro di fenarsazina) (adamsite), (DM) (CAS 578-94-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>N-Nonanoilmorfolina (MPA) (CAS 5299-64-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML7.d. non si applica agli "agenti antisommossa" singolarmente confezionati per difesa personale.</span></span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML7.d. non si applica alle sostanze chimiche attive, e relative combinazioni, identificate e confezionate per la produzione alimentare e per scopi sanitari.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>apparecchiature appositamente progettate o modificate per uso militare, progettate o modificate per la disseminazione dei seguenti materiali, e loro componenti appositamente progettati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>materiali o agenti di cui al punto ML7.a., ML7.b. o ML7.d.;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>agenti per guerra chimica costituiti dai precursori di cui al punto ML7.c.;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>equipaggiamenti di protezione e decontaminazione appositamente progettati o modificati per uso militare, componenti e miscele chimiche, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>equipaggiamenti progettati o modificati per difendersi contro i materiali di cui al punto ML7.a., ML7.b. o ML7.d., e loro componenti appositamente progettati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>equipaggiamenti progettati o modificati per la decontaminazione di oggetti contaminati dai materiali di cui al punto ML7.a. o ML7.b. e loro componenti appositamente progettati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>miscele chimiche specificamente sviluppate o formulate per la decontaminazione di oggetti contaminati dai materiali di cui al punto ML7.a. o ML7.b.;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML7.f.1. comprende:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>i condizionatori d'aria appositamente progettati o modificati per il filtraggio nucleare, biologico o chimico;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>gli indumenti protettivi.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.:</span></span></p></td><td><span><span>per le maschere civili antigas e gli equipaggiamenti di protezione e decontaminazione, cfr. anche la voce 1A004 dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g.</p></td><td><p>equipaggiamenti appositamente progettati o modificati per uso militare, progettati o modificati per individuare o identificare i materiali di cui al punto ML7.a., ML7.b. o ML7.d., e loro componenti appositamente progettati;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML7.g. non si applica ai dosimetri personali per il controllo delle radiazioni.</span></span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Cfr. anche voce 1A004 dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h.</p></td><td><p>"biopolimeri" appositamente progettati o trattati per l'individuazione o l'identificazione degli agenti di guerra chimica di cui al punto ML7.b. e colture di cellule specifiche utilizzate per la loro produzione;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i.</p></td><td><p>"biocatalizzatori" per la decontaminazione o la degradazione di agenti per la guerra chimica, e loro sistemi biologici, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>"biocatalizzatori" appositamente progettati per la decontaminazione o la degradazione degli agenti per la guerra chimica di cui al punto ML7.b., e risultanti da una appropriata selezione di laboratorio o da una manipolazione genetica di sistemi biologici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>sistemi biologici contenenti l'informazione genetica specifica per la produzione dei "biocatalizzatori" di cui al punto ML7.i.1., come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>"vettori di espressione";</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>virus;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>colture di cellule.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>I punti ML7.b. e ML7.d. non si applicano alle seguenti sostanze:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>cloruro di cianogeno (CAS 506-77-4). Cfr. voce 1C450.a.5. dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>acido cianidrico (CAS 74-90-8);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>cloro (CAS 7782-50-5);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>cloruro di carbonile (fosgene) (CAS 75-44-5). Cfr. voce 1C450.a.4. dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e.</span></p></td><td><p><span>difosgene (cloroformiato di tricloro-metile) (CAS 503-38-8);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>f.</span></p></td><td><p><span>non utilizzato dal 2004;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>g.</span></p></td><td><p><span>bromuro di xilile, orto-: (CAS 89-92-9), meta-: (CAS 620-13-3), para-: (CAS 104-81-4);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>h.</span></p></td><td><p><span>bromuro di benzile (CAS 100-39-0);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>i.</span></p></td><td><p><span>ioduro di benzile (CAS 620-05-3);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>j.</span></p></td><td><p><span>bromo acetone (CAS 598-31-2);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>k.</span></p></td><td><p><span>bromuro di cianogeno (CAS 506-68-3);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>l.</span></p></td><td><p><span>bromo-metiletilchetone (CAS 816-40-0);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>m.</span></p></td><td><p><span>cloro-acetone (CAS 78-95-5);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>n.</span></p></td><td><p><span>iodoacetato di etile (CAS 623-48-3);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>o.</span></p></td><td><p><span>iodoacetone (CAS 3019-04-3);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>p.</span></p></td><td><p><span>cloropicrina (CAS 76-06-2). Cfr. voce 1C450.a.7. dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Le colture di cellule e i sistemi biologici di cui ai punti ML7.h. e ML7.i.2. sono esclusivi per la guerra chimica e pertanto i medesimi non si applicano alle cellule o ai sistemi biologici destinati ad usi civili (agricoli, farmaceutici, sanitari, veterinari, ambientali, trattamento dei rifiuti o industria alimentare).</span></span></td></tr></tbody></table>
ML8 "Materiali energetici", e relative sostanze, come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.1:</span></span></p></td><td><span><span>Cfr. anche voce 1C011 dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.2:</span></span></p></td><td><span><span>Per le cariche e i dispositivi, cfr. il punto ML4 e la voce 1A008 dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table>
Note tecniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>Ai fini del punto ML8, eccetto il punto ML8.c.11. o ML8.c.12., il termine 'miscela' si riferisce a una composizione di due o più sostanze di cui almeno una è elencata nelle sottovoci del punto ML8.</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>Ogni sostanza elencata nelle sottovoci del punto ML8 è oggetto del presente elenco, anche se utilizzata in un'applicazione diversa da quella indicata (per esempio il TAGN è utilizzato prevalentemente come esplosivo, ma può essere utilizzato anche come combustibile o ossidante).</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>3.</span></p></td><td><p><span>Ai fini del punto ML8, per dimensione delle particelle si intende il diametro medio delle particelle in base al peso o al volume. Per il campionamento e la determinazione delle dimensioni delle particelle saranno utilizzate norme internazionali o nazionali equivalenti.</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>"esplosivi", come segue, e relative 'miscele':</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>ADNBF (ammino dinitrobenzo-furoxano o 7-ammino-4,6-dinitrobenzofurazano-1-ossido) (CAS 97096-78-1);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>BNCP [perclorato di cis-bis (5-nitrotetrazolato) tetra-ammina cobalto (III)] (CAS 117412-28-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>CL-14 (diammino dinitrobenzofuroxano o 5,7-diammino-4,6-dinitrobenzofurazano-1-ossido) (CAS 117907-74-1);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>CL-20 (HNIW o esanitroesaazaisowurtzitano) (CAS 135285-90-4); clatrati di CL-20 (cfr. anche voci ML8.g.3. e g.4. per i relativi "precursori");</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>CP [perclorato di 2-(5-cianotetrazolato) penta-ammina cobalto (III)] (CAS 70247-32-4);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>DADE (1,1-diammino-2,2-dinitroetilene, FOX7) (CAS 145250-81-3);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>DATB (diamminotrinitrobenzene) (CAS 1630-08-6);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>DDFP (1,4-dinitrodifurazanpiperazina);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>DDPO (2,6-diammino-3,5-dinitropirazina-1-ossido, PZO) (CAS 194486-77-6);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.</p></td><td><p>DIPAM (3,3′-diammino-2,2′,4,4′,6,6′-esanitrobifenolo o dipicrammide) (CAS 17215-44-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.</p></td><td><p>DNGU (DINGU o dinitroglicolurile) (CAS 55510-04-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.</p></td><td><p>furazani, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>DAAOF (DAAF, DAAFox o diamminoazossifurazano);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>DAAzF (diamminoazofurazano) (CAS 78644-90-3);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.</p></td><td><p>HMX e derivati (cfr. anche ML8.g.5. per i relativi "precursori"), come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>HMX (ciclotetrametilentetranitroammina, ottaidro-1,3,5,7-tetranitro-1,3,5,7-tetrazina, 1,3,5,7-tetranitro-1,3,5,7-tetraza-ciclottano, octogen o octogene) (CAS 2691-41-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>difluoroamminati analoghi di HMX;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>K-55 (2,4,6,8-tetranitro-2,4,6,8-tetrazabiciclo [3,3,0]-ottanone-3, tetranitrosemiglicourile o cheto-biciclico HMX) (CAS 130256-72-3);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.</p></td><td><p>HNAD (esanitroadamantano) (CAS 143850-71-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>15.</p></td><td><p>HNS (esanitrostilbene) (CAS 20062-22-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.</p></td><td><p>imidazoli, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>BNNII (ottaidro-2,5-bis(nitroimino)imidazo[4,5-d]imidazolo);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>DNI (2,4-dinitroimidazolo) (CAS 5213-49-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>FDIA (1-fluoro-2,4-dinitroimidazolo);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>NTDNIA (N-(2-nitrotriazolo)-2,4-dinitroimidazolo);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>PTIA (1-picril-2,4,5-trinitroimidazolo);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>17.</p></td><td><p>NTNMH (1-(2-nitrotriazolo)-2-dinitrometilene di idrazina);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.</p></td><td><p>NTO (ONTA o 3-nitro-1,2,4-triazol-5-one) (CAS 932-64-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.</p></td><td><p>polinitrocubani con più di 4 gruppi nitro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.</p></td><td><p>PYX (2,6-Bis(picrilammino)-3,5-dinitropiridina) (CAS 38082-89-2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.</p></td><td><p>RDX e derivati, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>RDX (ciclotrimetilenetrinitrammina, ciclonite, T4, esaidro-1,3,5-trinitro-1,3,5-triazina, 1,3,5-trinitro-1,3,5-triazo-cicloesano, hexogen o hexogene) (CAS 121-82-4);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>Keto-RDX (K-6 o 2,4,6-trinitro-2,4,6-triazo-ciclo-esanone) (CAS 115029-35-1);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.</p></td><td><p>TAGN (nitrato di triamminoguanidina) (CAS 4000-16-2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.</p></td><td><p>TATB (triamminotrinitrobenzene) (CAS 3058-38-6) (cfr. anche ML8.g.7. per i relativi "precursori");</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.</p></td><td><p>TEDDZ (3,3,7,7-tetrabis(difluoroammina) ottaidro-1,5-dinitro-1,5-diazocina);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.</p></td><td><p>tetrazoli, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>NTAT (nitrotriazolo amminotetrazolo);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>NTNT (1-N-(2-nitrotriazolo)-4-nitrotetrazolo);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>26.</p></td><td><p>tetrile (trinitrofenilmetilnitrammina) (CAS 479-45-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.</p></td><td><p>TNAD (1,4,5,8-tetranitro-1,4,5,8-tetrazadecalina) (CAS 135877-16-6) (cfr. anche punto ML8.g.6. per i relativi "precursori");</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.</p></td><td><p>TNAZ (1,3,3-trinitroazetidina) (CAS 97645-24-4) (cfr. anche punto ML8.g.2. per i relativi "precursori");</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.</p></td><td><p>TNGU (SORGUYL o tetranitroglicolurile) (CAS 55510-03-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>30.</p></td><td><p>TNP (1,4,5,8-tetranitro-piridazino[4,5-d]piridazina) (CAS 229176-04-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.</p></td><td><p>triazine, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>DNAM (2-ossi-4,6-dinitroammino-s-triazina) (CAS 19899-80-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>NNHT (2-nitroimino-5-nitroesaidro-1,3,5-triazina) (CAS 130400-13-4);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>32.</p></td><td><p>triazoli, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>5-azido-2-nitrotriazolo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>ADHTDN (4-ammino-3,5-diidrazino-1,2,4-triazolo dinitrammide) (CAS 1614-08-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>ADNT (1-ammino-3,5-dinitro-1,2,4-triazolo);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>BDNTA ([bis-dinitrotriazolo]ammina);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>DBT (3,3′-dinitro-5,5-bi-1,2,4-triazolo) (CAS 30003-46-4);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>DNBT (dinitrobistriazolo) (CAS 70890-46-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g.</p></td><td><p>non utilizzato dal 2010;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h.</p></td><td><p>NTDNT (1-N-(2-nitrotriazolo)3,5-dinitrotriazolo);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i.</p></td><td><p>PDNT (1-picril-3,5-dinitrotriazolo);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j.</p></td><td><p>TACOT (tetranitrobenzotriazolobenzotriazolo) (CAS 25243-36-1);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>33.</p></td><td><p>esplosivi non elencati altrove nel punto ML8.a. e aventi una delle caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>una velocità di detonazione superiore a 8 700 m/s a densità massima;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>una pressione di detonazione superiore a 34 GPa (340 Kbar);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>34.</p></td><td><p>non utilizzato dal 2013;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>35.</p></td><td><p>DNAN (2,4-dinitroanisolo) (CAS 119-27-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>36.</p></td><td><p>TEX (4,10-dinitro-2,6,8,12-tetraoxa-4,10-diazaisowurtzitano)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>37.</p></td><td><p>GUDN (guanilurea dinitrammide) FOX-12 (CAS 217464-38-5)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>38.</p></td><td><p>tetrazine, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>BTAT (Bis(2,2,2-trinitroetil)-3,6-diamminotetrazina);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>LAX-112 (3,6-diammino-1,2,4,5-tetrazina-1,4-diossido);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>39.</p></td><td><p>materiali energetici ionici con temperatura di fusione compresa tra 343 K (70°C) e 373 K (100°C) e velocità di detonazione superiore a 6 800 m/s o pressione di detonazione superiore a 18 GPa (180 kbar);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>40.</p></td><td><p>BTNEN (Bis(2,2,2-trinitroetil)-nitroammina] (CAS 19836-28-3);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>41.</p></td><td><p>FTDO (5,6(3′,4′-furazano)-1,2,3,4-tetrazina-1,3-diossido);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>42.</p></td><td><p>EDNA (Etilenedinitrammina) (CAS 505-71-5);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.a. comprende i 'co-cristalli esplosivi'.</span></span><p><span><span>Nota tecnica</span></span></p><p><span>Un 'co-cristallo esplosivo' è un materiale solido costituito da una distribuzione ordinata tridimensionale di due o più molecole esplosive, almeno una delle quali è specificata al punto ML8.a..</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>"propellenti", come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>qualsiasi "propellente" solido avente un impulso teorico specifico (in condizioni standard) maggiore di:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>240 secondi per i "propellenti" non metallizzati non alogenizzati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>250 secondi per i "propellenti" non metallizzati alogenizzati; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>260 secondi per i "propellenti" metallizzati;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>non utilizzato dal 2013;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>"propellenti" dotati di forza costante superiore a 1 200 Kjoule/kg;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>"propellenti" che possono mantenere un tasso lineare di combustione costante superiore a 38 mm/s in condizioni standard di pressione (misurate sotto forma di filamento singolo inibito) di 6,89 Mpa (68,9 bar) e alla temperatura di 294 K (21°C);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>"propellenti" basati su elastomeri modificati su doppia fusione (EMCDB) con allungamento al massimo sforzo superiore al 5 % a 233 K (– 40°C);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>qualsiasi "propellente" che contenga sostanze di cui al punto ML8.a.;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>"propellenti", non contemplati altrove nell'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE, appositamente progettati per uso militare;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>materiali "pirotecnici", combustibili e relative sostanze, come segue, e loro "miscele":</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>combustibili "per aeromobili" appositamente concepiti per uso militare;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.c.1 non si applica ai seguenti combustibili "per aeromobili": JP-4, JP-5 e JP-8.</span></span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>I combustibili per aeromobili di cui al punto ML8.c.1 sono i prodotti finiti e non i loro costituenti.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>alano (ibrido di alluminio (CAS 7784-21-6);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>borani, come segue, e relativi derivati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>carborani;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>omologhi del borano, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>decaborano (14) (CAS 17702-41-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>pentaborano (9) (CAS 19624-22-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>pentaborano (11) (CAS 18433-84-6);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>idrazina e derivati, come segue (cfr. anche punti ML8.d.8. e d.9. per i derivati ossidanti dell'idrazina):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>idrazina (CAS 302-01-2) in concentrazioni uguali o superiori al 70 %;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>monometilidrazina (CAS 60-34-4);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>dimetilidrazina simmetrica (CAS 540-73-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>dimetilidrazina asimmetrica (CAS 57-14-7);</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.c.4.a. non si applica alle 'miscele' di idrazina formulate appositamente per il controllo della corrosione.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>combustibili metallici, 'miscele' di combustibili o 'miscele' "pirotecniche", sotto forma di particelle sferiche, atomizzate, sferoidali, in fiocchi o polverizzate, fabbricati con materiali aventi tenore uguale o superiore al 99 % di uno qualsiasi degli elementi seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>metalli, come segue, e relative 'miscele':</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>berillio (CAS 7440-41-7) con dimensioni delle particelle inferiori a 60 μm;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>polvere di ferro (CAS 7439-89-6) con particelle di dimensioni uguali o inferiori a 3 μm prodotte per riduzione dell'ossido di ferro con l'idrogeno;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>'miscele' contenenti uno degli elementi seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>zirconio (CAS 7440-67-7), magnesio (CAS 7439-95-4) o leghe di questi con dimensioni delle particelle inferiori a 60 μm;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>combustibili al boro (CAS 7440-42-8) o al carburo di boro (CAS 12069-32-8) con purezza uguale o superiore all'85 % e dimensioni delle particelle inferiori a 60 μm;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.c.5. si applica agli "esplosivi" e ai combustibili, indipendentemente dal fatto che i metalli o le leghe siano incapsulati o no in alluminio, magnesio, zirconio o berillio.</span></span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.c.5.b. si applica esclusivamente ai combustibili metallici sotto forma di particelle quando sono miscelati con altre sostanze per formare una 'miscela' formulata per uso militare, quali "propellenti" ad impasto liquido, "propellenti" solidi o 'miscele' "pirotecniche".</span></span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 3</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.c.5.b.2. non si applica al boro e al carburo di boro arricchito con boro-10 (contenuto di boro-10 uguale o superiore al 20 %).</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>materiali militari che contengono gelificanti per carburanti idrocarburici formulati appositamente per l'impiego dei lanciafiamme o delle munizioni incendiarie, come gli stearati metallici (ad es. Octal (CAS 637-12-7)) o i palmitati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>perclorati, clorati e cromati mescolati a polvere di metallo o ad altri componenti di combustibile ad alto contenuto energetico;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>polvere di alluminio (CAS 7429-90-5) di forma sferica o sferoidale con dimensioni delle particelle uguali o inferiori a 60 μm, fabbricata con materiali aventi tenore in alluminio uguale o superiore al 99 %;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>sub-idruri di titanio (TiH<span>n</span>) con stechiometria equivalente a n = 0,65-1,68;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.</p></td><td><p>combustibili liquidi ad alta densità di energia non contemplati al punto ML8.c.1., come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>combustibili misti che incorporano combustibili sia solidi che liquidi (ad es. l'impasto di boro), aventi densità di energia in base alla massa uguale o superiore a 40 MJ/kg;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>altri combustibili e additivi di combustibili ad alta densità di energia (ad es. cubano, soluzioni ioniche, JP-7, JP-10) aventi densità di energia in base al volume uguale o superiore a 37,5 GJ per metro cubo, misurata a 293 K (20°C) e pressione di un'atmosfera (101,325 kPa);</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.c.10.b. non si applica ai combustibili fossili raffinati, ai biocombustibili o ai combustibili per motori omologati per l'uso nell'aviazione civile.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.</p></td><td><p>materiali "pirotecnici" e piroforici, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>materiali "pirotecnici" o piroforici appositamente formulati per migliorare o controllare la produzione di energia irradiata in una qualsiasi parte dello spettro infrarosso (IR);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>miscele di magnesio, politetrafluoroetilene (PTFE) e copolimero di difluoruro-esafluoropropilene di vinilidene (ad es. MTV);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.</p></td><td><p>miscele di combustibili, miscele "pirotecniche" o "materiali energetici", non contemplati altrove al punto ML8, aventi tutte le caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>contenenti più dello 0,5 % di particelle di uno qualunque dei seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>alluminio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>berillio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>boro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>zirconio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>magnesio;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>titanio;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>particelle di cui al punto ML8.c.12.a. con dimensione inferiore a 200 nm in qualunque direzione;<span>e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>particelle di cui al punto ML8.c.12.a. con tenore in metallo pari o superiore al 60 %;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>ossidanti, come segue, e relative 'miscele':</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>ADN (dinitrammide di ammonio o SR12) (CAS 140456-78-6);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>AP (perclorato di ammonio) (CAS 7790-98-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>composti costituiti da fluoro e uno degli elementi seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>altri alogeni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>ossigeno;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>azoto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.d.3. non si applica al trifluoruro di cloro (CAS 7790-91-2).</span></span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.d.3. non si applica al trifluoruro di azoto (CAS 7783-54-2) allo stato gassoso.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>DNAD (1,3-dinitro-1,3-diazetidina) (CAS 78246-06-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>HAN (nitrato di idrossiammonio) (CAS 13465-08-2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>HAP (perclorato di idrossiammonio) (CAS 15588-62-2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>HNF (nitroformiato di idrazinio) (CAS 20773-28-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>nitrato di idrazina (CAS 37836-27-4);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>perclorato di idrazina (CAS 27978-54-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.</p></td><td><p>ossidanti liquidi costituiti da o contenenti acido nitrico fumante rosso inibito (IRFNA) (CAS 8007-58-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8.d.10. non si applica all'acido nitrico fumante non inibito.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>leganti, plastificanti, monomeri e polimeri, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>AMMO (azidometilmetilossetano e suoi polimeri) (CAS 90683-29-7) (cfr. anche punto ML8.g.1. per i relativi "precursori");</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>BAMO (3,3-bis(azidometil)ossetano e suoi polimeri) (CAS 17607-20-4) (cfr. anche punto ML8.g.1. per i relativi "precursori");</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>BDNPA [bis(2,2-dinitropropil) di aldeide acetica] (CAS 5108-69-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>BDNPF [bis(2,2-dinitropropil) di aldeide formica] (CAS 5917-61-3);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>BTTN (trinitrato di butantriolo) (CAS 6659-60-5) (cfr. anche punto ML8.g.8. per i relativi "precursori");</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>monomeri energetici, plastificanti o polimeri, appositamente progettati per uso militare e contenenti uno degli elementi seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>gruppi nitrici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>nitruri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>nitrati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>gruppi nitrazo;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>difluoroammino;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>FAMAO (3-difluoroamminometil-3-azidometilossetano) e suoi polimeri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>FEFO [bis-(2-fluoro-2,2-dinitroetil)formal] (CAS 17003-79-1);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>FPF-1 (poli-2,2,3,3,4,4-esafluoropentano-1,5-diol formal) (CAS 376-90-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.</p></td><td><p>FPF-3 (poli-2,4,4,5,5,6,6-eptafluoro-2-tri-fluorometil-3-ossaeptano-1,7-diol formal);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.</p></td><td><p>GAP (polimero di azoturo di glicidile) (CAS 143178-24-9) e suoi derivati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.</p></td><td><p>HTPB (polibutadiene con radicali ossidrilici terminali), avente funzionalità ossidrilica maggiore o uguale a 2,2 e uguale o inferiore a 2,4, valore ossidrilico inferiore a 0,77 meq/g e viscosità a 30°C inferiore a 47 poise (CAS 69102-90-5);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.</p></td><td><p>alcool funzionalizzati, poli(epicloroidrina) con peso molecolare inferiore a 10 000, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>poli(epicloroidrindiolo);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>poli(epicloroidrintriolo);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.</p></td><td><p>NENA (composti di nitratoetilnitrammina) (CAS 17096-47-8, 85068-73-1, 82486-83-7, 82486-82-6 e 85954-06-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>15.</p></td><td><p>PGN (poli-GLYN, poliglicidilnitrato o poli(nitratometil ossirano)) (CAS 27814-48-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.</p></td><td><p>poli-NIMMO (poli(nitratometilmetilossetano), poli-NMMO o poli(3-nitratometil-3-metilossetano)) (CAS 84051-81-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>17.</p></td><td><p>polinitroortocarbonati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.</p></td><td><p>TVOPA (1,2,3-tris[1,2-bis(difluoroammino)etossi] propano o tris vinossi propano addotto) (CAS 53159-39-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.</p></td><td><p>4,5 diazidometil-2-metil-1,2,3-triazolo (iso- DAMTR);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.</p></td><td><p>PNO (Poli(3-nitrato ossetano));</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.</p></td><td><p>TMETN (Trimetiloletano trinitrato) (CAS 3032-55-1);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>"additivi", come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>salicilato di rame basico (CAS 62320-94-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>BHEGA (bis-(2-idrossietil) glicolammide) (CAS 17409-41-5);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>BNO (nitrileossido di butadiene);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>derivati del ferrocene, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>butacene (CAS 125856-62-4);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>catocene (propano 2,2-bis-etilferrocenile) (CAS 37206-42-l);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>acidi carbossilici del ferrocene e esteri degli acidi carbossilici del ferrocene;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>n-butil-ferrocene (CAS 31904-29-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>altri polimeri addotti derivati dal ferrocene non contemplati altrove al punto ML8.f.4.;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>etil-ferrocene, (CAS 1273-89-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g.</p></td><td><p>propil-ferrocene;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h.</p></td><td><p>pentil-ferrocene (CAS 1274-00-6);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i.</p></td><td><p>diciclopentil-ferrocene;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j.</p></td><td><p>dicicloesil-ferrocene;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k.</p></td><td><p>dietil-ferrocene (CAS 1273-97-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>l.</p></td><td><p>dipropil-ferrocene;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>m.</p></td><td><p>dibutil-ferrocene (CAS 1274-08-4);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>n.</p></td><td><p>diesil-ferrocene (CAS 93894-59-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>o.</p></td><td><p>acetil-ferrocene (CAS 1271-55-2)/1,1′-diacetil-ferrocene (CAS 1273 94-5);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>betaresorcilato di piombo (CAS 20936-32-7) o betaresorcilato di rame (CAS 70983-44-7);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>citrato di piombo (CAS 14450-60-3);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>chelati di piombo e di rame betaresorcilati o salicilati (CAS 68411-07-4);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>maleato di piombo (CAS 19136-34-6);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>salicilato di piombo (CAS 15748-73-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.</p></td><td><p>stannato di piombo (CAS 12036-31-6);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.</p></td><td><p>MAPO (tris-1-(2-metil) aziridinil fosfin ossido) (CAS 57-39-6); BOBBA 8 (ossido di fosfina bis(2-metil aziridinil) 2-(2-idrossipropanossi) propilammino) e altri derivati del MAPO;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.</p></td><td><p>metil BAPO (ossido di fosfina bis(2-metilaziridinil) metilammino) (CAS 85068-72-0);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.</p></td><td><p>N-metil-p-nitroanilina (CAS 100-15-2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.</p></td><td><p>3-nitrazo-1,5 pentano diisocianato (CAS 7406-61-9);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>15.</p></td><td><p>agenti di accoppiamento organometallici, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>neopentil [diallile] ossi, tris [diottile] fosfato titanato (CAS 103850-22-2); chiamato anche titanio IV, 2,2[bis 2-propenolato-metil, butanolato, tris (diottile) fosfato] (CAS 110438-25-0); o LICA 12 (CAS 103850-22-2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>titanio IV, [(2-propenolato-1)-metil, n-propanolatometil] butanolato-1, tris (diottile) pirofosfato o KR3538;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>titanio IV, [(2-propenolato-1)-metil, n-propanolatometil] butanolato-1, tris (diottile) fosfato;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.</p></td><td><p>policianodifluoramminoetilenossido;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>17.</p></td><td><p>agenti leganti come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>1,1R,1S-trimesoil-tris(2-etilaziridina) (HX-868, BITA) (CAS 7722-73-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>ammidi di aziridina polifunzionali con strutture di rinforzo isoftaliche, trimesiche, isocianuriche o trimetiladipiche aventi anche un gruppo di 2-metil o 2-etil aziridina;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML.8.f.17.b. comprende:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>1,1H-Isoftaloile-bis (2-metilaziridina)(HX-752) (CAS 7652-64-4);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>2,4,6-tris(2-etil-1-aziridinil)-1,3,5-triazina (HX-874) (CAS 18924-91-9);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>1,1′-trimetiladipoil-bis(2-etilaziridina) (HX-877) (CAS 71463-62-2).</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.</p></td><td><p>propilenimmina (2-metilaziridina) (CAS 75-55-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.</p></td><td><p>ossido ferrico sopraffino (Fe<span>2</span>O<span>3</span>) (CAS 1317-60-8) avente una superficie specifica superiore a 250 m<span>2</span>/g e una dimensione media di particelle uguale o inferiore a 3,0 nm;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.</p></td><td><p>TEPAN (tetraetilenepentamminaacrilonitrile) (CAS 68412-45-3); poliammine cianoetilate e loro sali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.</p></td><td><p>TEPANOL (tetraetilenepentaminaacrilonitrileglicidile) (CAS 68412-46-4); poliammine cianoetilate addotte con glicidolo e loro sali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.</p></td><td><p>TPB (trifenilbismuto) (CAS 603-33-8);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.</p></td><td><p>TEPB (Tris (etossifenil) bismuto) (CAS 90591-48-3);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g.</p></td><td><p>"precursori", come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Nel punto ML8.g. i riferimenti sono fatti ai "materiali energetici" ivi indicati, fabbricati dalle sostanze seguenti.</span></span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>BCMO (3,3-bis(clorometil)ossetano) (CAS 78-71-7) (cfr. anche punto ML8.e.1. e ML8.e.2.);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>sali di tert-butil-dinitroazotidina (CAS 125735-38-8) (cfr. anche punto ML8.a.28.);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>derivati dell'esaazaisowurtzitano tra cui HBIW (esabenzilesaazaisowurtzitano) (CAS 124782-15-6) (cfr. anche punto ML8.a.4.) e TAIW (tetraacetildibenzilesaazaisowurtzitano) (CAS 182763-60-6) (cfr. anche punto ML8.a.4.);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>non utilizzato dal 2013;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>TAT (1,3,5,7 tetraacetil-1,3,5,7,-tetraaza ciclo-ottano) (CAS 41378-98-7) (cfr. anche punto ML8.a.13.);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>1,4,5,8 tretraazadecalina (CAS 5409-42-7) (cfr. anche punto ML8.a.27.);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>1,3,5-triclorobenzene (CAS 108-70-3) (cfr. anche punto ML8.a.23.);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>1,2,4 triidrossibutano (1,2,4-butantriolo) (CAS 3068-00-6) (cfr. anche punto ML8.e.5.);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>DADN (1,5-diacetil-3,7-dinitro-1, 3, 5, 7-tetraaza-cicloottano) (cfr. anche punto ML8.a.13.).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h.</p></td><td><p>polveri e forme di 'materiale reattivo' come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>polveri di uno qualsiasi dei materiali seguenti, con dimensioni delle particelle inferiori a 250 μm in qualsiasi direzione e non altrove specificate dal punto ML8:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>alluminio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>niobio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>boro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>zirconio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>magnesio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>titanio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g.</p></td><td><p>tantalio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h.</p></td><td><p>tungsteno;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i.</p></td><td><p>molibdeno;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j.</p></td><td><p>afnio;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>forme, non specificate dai punti ML3, ML4, ML12 or ML16, fabbricate da polveri specificate dal punto ML8.h.1.</p></td></tr></tbody></table><p><span><span>Note tecniche</span></span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>I 'materiali reattivi' sono progettati per produrre una reazione esotermica solo con gradienti di scambio elevati e da usare per rivestimento o involucro di testate belliche.</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>Le polveri di 'materiali reattivi' sono ottenute, ad esempio, mediante un processo di macinatura con mulino a sfere ad alta energia.</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>3.</span></p></td><td><p><span>Le forme di 'materiale reattivo' sono prodotte, ad esempio, mediante sinterizzazione laser selettiva.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8 non si applica alle sostanze seguenti, a meno che siano composte o miscelate con i "materiali energetici" di cui al punto ML8.a. o con le polveri di metallo di cui al punto ML8.c.:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>picrato di ammonio (CAS 131-74-8);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>polvere nera;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>esanitrodifenilammina (CAS 131-73-7);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>difluoroammina (CAS 10405-27-3);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e.</span></p></td><td><p><span>nitroamido (CAS9056-38-6);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>f.</span></p></td><td><p><span>nitrato di potassio (CAS 7757-79-1);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>g.</span></p></td><td><p><span>tetranitronaftalina;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>h.</span></p></td><td><p><span>trinitroanisolo;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>i.</span></p></td><td><p><span>trinitronaftalina;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>j.</span></p></td><td><p><span>trinitrossilene;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>k.</span></p></td><td><p><span>N-pirrolidinone; 1-metil-2-pirrolidinone (CAS 872-50-4);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>l.</span></p></td><td><p><span>diottimaleato (CAS 142-16-5);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>m.</span></p></td><td><p><span>etilesilacrilato (CAS 103-11-7);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>n.</span></p></td><td><p><span>trietilalluminio (TEA) (CAS 97-93-8), trimetilalluminio (TMA) (CAS 75-24-1), ed altri alchili piroforici metallici ed arili di litio, sodio, magnesio, zinco e boro;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>o.</span></p></td><td><p><span>nitrocellulosa (CAS 9004-70-0);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>p.</span></p></td><td><p><span>nitroglicerina (o trinitrato di glicerina, trinitroglicerina) (NG) (CAS 55-63-0);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>q.</span></p></td><td><p><span>2,4,6-trinitrotoluene (TNT) (CAS 118-96-7);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>r.</span></p></td><td><p><span>etilendiamminodinitrato (EDDN) (CAS 20829-66-7);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>s.</span></p></td><td><p><span>pentaeritritetetranitrato (PETN) (CAS 78-11-5);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>t.</span></p></td><td><p><span>azoturo di piombo (CAS 13424-46-9), stifnato normale di piombo(CAS 15245-44-0) e stifnato basico di piombo (CAS 12403-82-6) ed esplosivi primari o composizioni di innesco contenenti azoturi o complessi di azoturi;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>u.</span></p></td><td><p><span>trietileneglicoldinitrato (TEGDN) (CAS 111-22-8);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>v.</span></p></td><td><p><span>2,4,6-trinitroresorcina (acido stifnico) (CAS 82-71-3);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>w.</span></p></td><td><p><span>dietildifenilurea (CAS 85-98-3); dimetildifenilurea (CAS 611-92-7); metiletildifenilurea [centraliti];</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>x.</span></p></td><td><p><span>N,N-difenilurea (difenilurea asimmetrica) (CAS 603-54-3);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>y.</span></p></td><td><p><span>metil-N,N-difenilurea (difenilurea asimmetrica di metile); (CAS 13114-72-2);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>z.</span></p></td><td><p><span>etil-N,N-difenilurea (difenilurea asimmetrica di etile); (CAS 64544-71-4);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>aa.</span></p></td><td><p><span>2-nitrodifenilammina (2-NDPA)(CAS 119-75-5);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>bb.</span></p></td><td><p><span>4-nitrodifenilammina (4-NDPA)(CAS 836-30-6);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>cc.</span></p></td><td><p><span>2,2-dinitropropanolo(CAS 918-52-5);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>dd.</span></p></td><td><p><span>nitroguanidina (CAS 556-88-7) (cfr. voce 1C011.d. dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso).</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML8 non si applica a perclorato di ammonio (ML8.d.2.), NTO (ML8.a.18.) o catocene (ML8.f.4.b.), aventi tutte le caratteristiche seguenti:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>appositamente formulati per dispositivi per la generazione di gas per uso civile;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>composti o miscelati con leganti o plastificanti termoindurenti non attivi e aventi massa inferiore a 250 g;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>aventi un massimo dell'80 % di perclorato di ammonio (ML8.d.2.) in termini di massa di materiale attivo;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>aventi un contenuto di NTO (ML8.a.18.) inferiore o uguale a 4 g;<span>e</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e.</span></p></td><td><p><span>aventi un contenuto di catocene (ML8.f.4.b.) inferiore o uguale a 1 g.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML9 Navi da guerra (di superficie o subacquee), attrezzature navali speciali, accessori, componenti e altre navi di superficie, come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per le apparecchiature di guida e navigazione, cfr. punto ML11.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>Navi e componenti, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>navi (di superficie o subacquee) appositamente progettate o modificate per uso militare, qualunque sia il loro stato di riparazione o la loro condizione operativa, e dotate o meno di sistemi d'arma o di corazzature, e loro scafi o parti di scafi, e loro componenti appositamente progettati per uso militare;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>navi di superficie, diverse da quelle di cui al punto ML9.a.1., aventi uno dei seguenti elementi fissi o integrati nella nave:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>armi automatiche di cui al punto ML1 o armi di cui ai punti ML2, ML4, ML12 o ML19, o 'supporti' o rinforzi per armi di calibro uguale o superiore a 12,7 mm;</p><p><span><span>Nota tecnica</span></span></p><p><span>Il termine 'supporti' si riferisce ai supporti per armi o ai rinforzi strutturali al fine di installare armi.</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>sistemi per la direzione del tiro di cui al punto ML5;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>aventi tutte le caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>'protezione di tipo chimico, biologico, radiologico e nucleare (CBRN)';<span>e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>'sistema di prelavaggio o di lavaggio a fondo' progettato a fini di decontaminazione;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><p><span><span>Note tecniche</span></span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>La 'protezione CBRN' è uno spazio interno autonomo con caratteristiche quali sovrapressurizzazione, isolamento dei sistemi di ventilazione, aperture limitate per l'aerazione con filtri CBRN e punti di accesso del personale limitati dotati di serrande per l'aria.</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>Il 'sistema di prelavaggio o di lavaggio a fondo' è un sistema di nebulizzazione di acqua di mare in grado di bagnare simultaneamente la sovrastruttura esterna e i ponti esterni di una nave.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>sistemi attivi di contromisura per armi di cui ai punti ML4.b., ML5.c. o ML11.a. e aventi una delle caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>'protezione CBRN';</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>scafo e sovrastruttura appositamente progettati per ridurre la superficie radar equivalente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>dispositivi di riduzione della segnatura termica, (ad es. un sistema di raffreddamento dei gas di scarico), esclusi quelli appositamente progettati per aumentare l'efficienza complessiva dell'impianto energia/propulsione o ridurre l'impatto ambientale;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>un sistema di compensazione magnetica progettato per ridurre la segnatura magnetica dell'intera nave;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>motori e sistemi di propulsione, come segue, appositamente progettati per uso militare e loro componenti appositamente progettati per uso militare:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>motori diesel appositamente progettati per sottomarini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>motori elettrici appositamente progettati per sottomarini, aventi tutte le caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>potenza sviluppata superiore a 0,75 MW (1 000 hp);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>inversione rapida;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>raffreddati a liquido;<span>e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>totalmente ermetici;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>motori diesel amagnetici aventi tutte le caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>potenza sviluppata superiore o uguale a 37,3 kW (50 hp);<span>e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>contenuto di materiale amagnetico superiore al 75 % della massa totale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>'sistemi di propulsione indipendenti dall'aria' appositamente progettati per sottomarini;</p><p><span><span>Nota tecnica</span></span></p><p><span>La 'propulsione indipendente dall'aria' consente al sottomarino in immersione di far funzionare il sistema di propulsione, senza accesso all'ossigeno atmosferico, per una durata superiore a quella altrimenti consentita dalla batteria. Ai fini del punto ML9.b.4., la propulsione indipendente dall'aria non include l'energia nucleare.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>apparecchiature di scoperta subacquea, appositamente progettate per uso militare, loro sistemi di controllo e loro componenti appositamente progettati per uso militare;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>reti antisommergibile e reti antisiluri appositamente progettate per uso militare;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>non utilizzato dal 2003;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>passaggi a scafo e connettori appositamente progettati per uso militare che permettono l'interazione con apparecchiature esterne alla nave e loro componenti appositamente progettati per uso militare;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML9.f. include i connettori per uso navale a conduttore singolo, multiplo, coassiale o a guida d'onda ed i passaggi a scafo, in grado di rimanere stagni e di mantenere le caratteristiche richieste a profondità superiori a 100 m; ed i connettori a fibre ottiche e i passaggi a scafo di tipo ottico appositamente progettati per la trasmissione di fasci "laser" a qualsiasi profondità. Il punto ML9.f. non si applica ai normali passaggi a scafo per gli assi di propulsione né agli assi di controllo delle superfici idrodinamiche.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g.</p></td><td><p>cuscinetti silenziosi aventi una delle caratteristiche seguenti, loro componenti e apparecchiature che contengono tali cuscinetti, appositamente progettati per uso militare:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>sospensioni a gas o magnetiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>controlli attivi per la soppressione della segnatura;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>controlli per la soppressione delle vibrazioni.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML10 "Aeromobili", "veicoli più leggeri dell'aria", "velivoli senza pilota" ("UAV"), motori aeronautici ed apparecchiature per "aeromobili", relative apparecchiature e componenti, appositamente progettati o modificati per uso militare, come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per le apparecchiature di guida e navigazione, cfr. punto ML11.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>"Aeromobili" e "veicoli più leggeri dell'aria" con equipaggio e loro componenti appositamente progettati;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>non utilizzato dal 2011;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>"aeromobili" senza pilota e "veicoli più leggeri dell'aria" e relative apparecchiature, come segue, e loro componenti appositamente progettati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>"UAV", veicoli con guida a distanza (RPV), veicoli autonomi programmabili e "veicoli più leggeri dell'aria" senza equipaggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>lanciatori, apparecchiature di recupero e apparecchiature e assiemi di supporto a terra;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>attrezzature progettate per il comando o il controllo;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>motori aeronautici a propulsione e loro componenti appositamente progettati;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>attrezzature per il rifornimento in volo, appositamente progettate o modificate per quanto segue, e loro componenti appositamente progettati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>"aeromobili" di cui al punto ML10.a.;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>"aeromobili" senza pilota di cui al punto ML10.c.;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>'apparecchiature a terra' specificamente progettate per gli "aeromobili" di cui al punto ML10.a. o i motori aeronautici di cui al punto ML10.d.;</p><p><span><span>Nota tecnica</span></span></p><p><span>Le 'apparecchiature a terra' comprendono le apparecchiature per il rifornimento sotto pressione e le apparecchiature progettate per facilitare il funzionamento in aree circoscritte.</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g.</p></td><td><p>apparecchiature per la sopravvivenza dell'equipaggio, apparecchiature per la sicurezza dell'equipaggio e altri dispositivi di eiezione di emergenza, non contemplate al punto ML10.a., progettate per gli "aeromobili" di cui al punto ML10.a.;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML10.g. non sottopone ad autorizzazione gli elmetti per l'equipaggio che non incorporano le apparecchiature di cui all'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE, né hanno supporti o accessori ad esse destinati.</span></span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per gli elmetti cfr. anche il punto ML13.c..</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h.</p></td><td><p>paracadute, paracadute frenanti e relative apparecchiature, come segue, e loro componenti appositamente progettati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>paracadute non contemplati altrove nell'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>paracadute frenanti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>apparecchiature appositamente progettate per paracadutisti di alta quota (per esempio tute, caschi speciali, sistemi di respirazione, apparecchi di navigazione);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i.</p></td><td><p>apparecchiature per apertura controllata o sistemi automatici di guida, progettati per carichi paracadutati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML10.a. non si applica agli "aeromobili" e ai "veicoli più leggeri dell'aria" o varianti di tali "aeromobili", appositamente progettati per uso militare e aventi tutte le caratteristiche seguenti:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>non sono "aeromobili" da combattimento;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>non configurati per uso militare e non equipaggiati con apparecchiature o attacchi appositamente progettati o modificati per uso militare;<span>e</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>certificati per uso civile dalle autorità per l'aviazione civile di uno o più Stati membri dell'UE o di uno o più Stati partecipanti all'intesa di Wassenaar.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML10.d non si applica a:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>motori aeronautici progettati o modificati per uso militare certificati per essere utilizzati su "aeromobili civili" dalle autorità per l'aviazione civile di uno o più Stati membri dell'UE o di uno o più Stati partecipanti all'intesa di Wassenaar o loro componenti appositamente progettati;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>motori a pistoni o loro componenti appositamente progettati, eccetto quelli appositamente progettati per "UAV".</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 3</span></span></p></td><td><span><span>Ai fini dei punti ML10.a. e ML10.d., per quanto attiene ai componenti appositamente progettati e alle relative apparecchiature per "aeromobili" o motori aeronautici non militari modificati per uso militare, si applicano solo ai componenti militari e alle relative apparecchiature militari necessari alla modifica per uso militare.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 4</span></span></p></td><td><span><span>Ai fini del punto ML10.a., l'uso militare comprende: combattimento, ricognizione militare, attacco, addestramento militare, supporto logistico, trasporto e lancio di truppe o di equipaggiamenti militari.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 5</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML10.a. non si applica agli "aeromobili" aventi tutte le caratteristiche seguenti:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>sono stati costruiti per la prima volta prima del 1946;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>non incorporano prodotti specificati nell'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE, a meno che i prodotti siano necessari per soddisfare norme di sicurezza o di aeronavigabilità fissate dalle autorità per l'aviazione civile di uno o più Stati membri dell'UE o di uno o più Stati partecipanti all'intesa di Wassenaar; e</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>non incorporano le armi specificate nell'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE, a meno che le stesse siano inutilizzabili e che non possano essere rimesse in funzione.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML11 Apparecchiature elettroniche, "veicoli spaziali" e loro componenti, non indicati in altre voci dell'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE, come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>apparecchiature elettroniche appositamente progettate per uso militare, e loro componenti appositamente progettati;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML11.a. comprende:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>apparati di contromisura elettronica (ECM) e di contro-contromisura elettronica (ECCM) (cioè, apparati progettati per introdurre segnali estranei o erronei nei radar o nei ricevitori di radiocomunicazioni, o per ostacolare in qualsiasi altra maniera la ricezione, il funzionamento o l'efficacia dei ricevitori elettronici avversari, compresi i loro apparati di contromisura), incluse le apparecchiature di disturbo e di controdisturbo;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>tubi ad agilità di frequenza;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>sistemi elettronici o apparecchiature elettroniche progettati per la sorveglianza ed il monitoraggio dello spettro elettromagnetico a fini di intelligence o di sicurezza militare, o per contrastare tale sorveglianza e monitoraggio;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature di contromisura subacquee, compresi ingannatori e disturbatori acustici e magnetici, progettate per introdurre segnali estranei o erronei nei ricevitori sonar;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature di sicurezza per il trattamento dei dati, apparecchiature per la sicurezza dei dati ed apparecchiature di sicurezza per linee di trasmissione e di segnalazione, utilizzanti procedimenti di cifratura;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>f.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature per l'identificazione, l'autenticazione ed il caricamento di chiavi crittografiche ed apparecchiature per la gestione, produzione e distribuzione di chiavi crittografiche;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>g.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature di guida e navigazione;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>h.</span></p></td><td><p><span>apparecchiatura per la trasmissione di comunicazioni radio digitali a diffusione troposferica;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>i.</span></p></td><td><p><span>demodulatori digitali appositamente progettati per messaggi di intelligence;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>j.</span></p></td><td><p><span>"sistemi automatizzati di comando e di controllo".</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per il "software" associato al sistema radio definito dal "software" (SDR), cfr. punto ML21.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>apparecchiature di disturbo dei sistemi globali di navigazione satellitare (GNSS) e loro componenti appositamente progettati;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>"veicoli spaziali" appositamente progettati o modificati per uso militare, e componenti di "veicoli spaziali" appositamente progettati per uso militare.</p></td></tr></tbody></table>
ML12 Sistemi d'arma ad energia cinetica ad alta velocità e relative apparecchiature, come segue, e loro componenti appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>sistemi d'arma ad energia cinetica appositamente progettati per distruggere un bersaglio o far fallire la missione del medesimo;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>impianti di collaudo e valutazione appositamente progettati e modelli di collaudo, inclusi la strumentazione diagnostica e i bersagli, per il collaudo dinamico di proiettili e sistemi ad energia cinetica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per i sistemi d'arma che impiegano munizioni costituite da sottocalibri o che utilizzano solo propulsione chimica, e relativo munizionamento, cfr. punti da ML1 a ML4.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML12 comprende quanto segue se appositamente progettato per sistemi d'arma a energia cinetica:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>sistemi di lancio-propulsione in grado di accelerare masse superiori a 0,1 g a velocità maggiori di 1,6 km/s, a fuoco singolo o rapido;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature di produzione di potenza immediatamente disponibile, di schermatura elettrica, di immagazzinamento di energia (ad es. condensatori con elevata capacità di immagazzinare energia), di gestione del calore, di condizionamento, di commutazione o di manipolazione del combustibile; e interfacce elettriche tra l'alimentazione di potenza, il cannone e le altre funzioni di comando elettrico della torretta;</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Cfr. anche voce 3A001.e.2. dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso per i condensatori con elevata capacità di immagazzinare energia.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>sistemi di acquisizione e di inseguimento del bersaglio, di controllo del tiro e di valutazione del danno;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>sistemi autoguidati di ricerca, di guida o di propulsione deviata (accelerazione laterale) per proiettili.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML12 si applica ai sistemi d'arma che utilizzano uno dei seguenti metodi di propulsione:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>elettromagnetico;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>elettrotermico;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>a plasma;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>a gas leggero;<span>o</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e.</span></p></td><td><p><span>chimico (se usato in combinazione con uno dei suddetti metodi).</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML13 Corazzature o equipaggiamenti di protezione e costruzioni e componenti, come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>piastre corazzate metalliche o non metalliche aventi una delle caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>costruite per ottemperare a uno standard o una specifica militare;<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>impiegabili per uso militare;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.:</span></span></p></td><td><span><span>per le piastre antibalistiche, cfr. il punto ML13.d.2..</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>costruzioni di materiali metallici o non metallici o relative combinazioni appositamente progettate per fornire protezione balistica per sistemi militari, e loro componenti appositamente progettati;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>elmetti fabbricati in accordo a standard o specifiche militari, o a standard nazionali equiparabili, e gusci, cuffie e imbottiture di conforto degli elmetti appositamente progettati;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per altri componenti o accessori di elmetti militari, cfr. il relativo punto dell'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>giubbetti antibalistici o indumenti protettivi, e loro componenti, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>giubbetti antibalistici o indumenti protettivi leggeri, fabbricati in accordo con standard o specifiche militari, o loro equivalenti, e loro componenti appositamente progettati;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Ai fini del punto ML13.d.1., gli standard o le specifiche militari includono almeno le specifiche per la protezione dalla frammentazione.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>piastre per giubbetti antibalistici pesanti che offrono protezione balistica uguale o superiore al livello III (NIJ 0101.06, luglio 2008) o equivalenti nazionali.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML13.b. include materiali appositamente progettati per realizzare blindature reattive all'esplosione o per costruire shelter militari.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML13.c. non si applica agli elmetti di acciaio di tipo convenzionale che non siano equipaggiati, modificati o progettati per ricevere qualsiasi tipo di dispositivo accessorio.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 3</span></span></p></td><td><span><span>I punti ML13.c. e ML13.d. non si applicano agli elmetti, né ai giubbetti antibalistici né agli indumenti protettivi se sono al seguito dell'utente a scopo di protezione personale.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 4</span></span></p></td><td><span><span>Gli unici elmetti appositamente progettati per il personale addetto alla bonifica di ordigni esplosivi ad essere sottoposti ad autorizzazione dal punto ML13 sono quelli appositamente progettati per uso militare.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B. 1</span></span></p></td><td><span><span>Cfr. anche voce 1A005 dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B. 2</span></span></p></td><td><span><span>Per i "materiali fibrosi o filamentosi" utilizzati per la fabbricazione di indumenti antibalistici ed elmetti, cfr. voce 1C010 dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table>
ML14 'Apparecchiature specializzate per l'addestramento militare' o per la simulazione di scenari militari, simulatori appositamente progettati per l'addestramento all'uso delle armi o delle armi da fuoco di cui al punto ML1 o ML2, e loro componenti ed accessori appositamente progettati.
Nota tecnica
Il termine 'apparecchiature specializzate per l'addestramento militare' comprende modelli militari di addestratori d'attacco, di simulatori di volo operativo, di addestratori al bersaglio radar, di generatori di bersagli radar, di apparecchiature di addestramento al tiro, di addestratori per la guerra antisommergibile, di simulatori di volo (comprese le centrifughe previste per l'uomo, destinate alla formazione di piloti ed astronauti), di addestratori radar, di simulatori di volo IFR, di simulatori di navigazione, di simulatori di lancio di missili, di materiali per bersagli, di "aeromobili" teleguidati, di addestratori d'armamento, di addestratori per la guida di "aeromobili" teleguidati, di unità di addestramento mobili e di apparecchiature di addestramento per operazioni militari terrestri.
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML14 comprende i sistemi di generazione di immagine e sistemi interattivi di scenari per simulatori appositamente progettati o modificati per uso militare.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML14 non si applica alle apparecchiature appositamente progettate per l'addestramento all'uso di armi da caccia o armi sportive.</span></span></td></tr></tbody></table>
ML15 Apparecchiature per la visione di immagini o di contromisura, come segue, appositamente progettate per uso militare, e loro componenti ed accessori appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>registratori e apparecchiature per il trattamento delle immagini;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>apparecchi da ripresa, apparecchiature fotografiche e apparecchiature per lo sviluppo di pellicole fotografiche;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>apparecchiature per l'intensificazione delle immagini;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>apparecchiature per la visione all'infrarosso o termica;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>apparecchiature per l'elaborazione di immagini radar;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>apparecchiature di contromisura o di contro-contromisura per le apparecchiature di cui ai punti da ML15.a. a ML15.e..</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML15.f. comprende apparecchiature appositamente progettate per degradare il funzionamento o l'efficacia dei sistemi militari di visione o per ridurre gli effetti di tale degradazione.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML15 non si applica ai "tubi intensificatori di immagine di prima generazione" o alle apparecchiature appositamente progettate per incorporarli.</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Per la classificazione dei congegni di mira incorporanti "tubi intensificatori di immagine di prima generazione", cfr. punti ML1, ML2 e ML5.a..</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Cfr. anche voci 6A002.a.2. e 6A002.b. dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table>
ML16 Forgiati, fusioni ed altri prodotti semilavorati, appositamente progettati per i materiali di cui ai punti da ML1 a ML4, ML6, ML9, ML10, ML12 o ML19.
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML16 si applica ai prodotti semilavorati quando sono identificabili dalla composizione dei materiali, dalla forma o dalla funzione.</span></span></td></tr></tbody></table>
ML17 Apparecchiature varie, materiali e "librerie", come segue, e loro componenti appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>apparecchiature per il nuoto subacqueo, appositamente progettate o modificate per uso militare, come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>autorespiratori subacquei a rigenerazione d'aria (rebreather), a circuito chiuso e semichiuso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>apparecchiature per il nuoto subacqueo appositamente progettate per l'uso con le apparecchiature subacquee di cui al punto ML17.a.1.;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Cfr. anche voce 8A002.q. dell'elenco dell'UE dei prodotti e tecnologie a duplice uso.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>apparecchiature da costruzione appositamente progettate per uso militare;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>accessori, rivestimenti e trattamenti per la soppressione delle segnature, appositamente progettati per uso militare;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>apparecchiature per l'assistenza tecnica sul campo appositamente progettate per essere utilizzate in zona di combattimento;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>"robot", unità di comando di "robot" e "dispositivi di estremità" di "robot", aventi una delle caratteristiche seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>appositamente progettati per uso militare;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>dotati di mezzi di protezione dei collegamenti idraulici contro perforazioni prodotte dall'esterno causate da frammenti balistici (ad esempio sistemi di autosigillatura dei collegamenti idraulici) e progettati per l'uso di fluidi idraulici con punto di infiammabilità superiore a 839 K (566°C);<span>o</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>appositamente progettati o predisposti per funzionare in ambiente sottoposto ad impulsi elettromagnetici (EMP);</p><p><span><span>Nota tecnica</span></span></p><p><span>L'espressione "impulsi elettromagnetici" non si riferisce all'interferenza non intenzionale causata dalle radiazioni elettromagnetiche provenienti da materiale situato nelle vicinanze (ad es. macchine, apparecchiature o materiali elettronici) o da un fulmine.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>"librerie" appositamente progettate o modificate per uso militare con sistemi, apparecchiature o componenti contemplati dall'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g.</p></td><td><p>apparecchiature nucleari per la generazione di energia o apparecchiature per la propulsione, compresi i "reattori nucleari", appositamente progettate per uso militare e loro componenti appositamente progettati o 'modificati' per uso militare;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h.</p></td><td><p>apparecchiature e materiali, rivestiti o trattati per la soppressione della segnatura, appositamente progettati per uso militare, diversi da quelli di cui ad altre voci dell'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i.</p></td><td><p>simulatori appositamente progettati per i "reattori nucleari" militari;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j.</p></td><td><p>officine mobili appositamente progettate o 'modificate' per la manutenzione di apparecchiature militari;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k.</p></td><td><p>generatori da campo appositamente progettati o 'modificati' per uso militare;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>l.</p></td><td><p>container intermodali ISO o carrozzerie amovibili (ossia casse mobili) appositamente progettati o 'modificati' per uso militare;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>m.</p></td><td><p>traghetti non contemplati altrove nell'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE, ponti e pontoni, appositamente progettati per uso militare;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>n.</p></td><td><p>modelli di collaudo appositamente progettati per lo "sviluppo" dei prodotti di cui ai punti ML4, ML6, ML9 o ML10;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>o.</p></td><td><p>apparecchiature di protezione "laser" (ad esempio, protezione degli occhi o dei sensori) appositamente progettate per uso militare;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>p.</p></td><td><p>"celle a combustibile" diverse da quelle di cui ad altre voci dell'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE, appositamente progettate o 'modificate' per uso militare.</p></td></tr></tbody></table>
Note tecniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>Non utilizzato dal 2014.</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>Ai fini del punto ML17, per 'modificato' si intende qualsiasi cambiamento strutturale, elettrico, meccanico o di altro genere che conferisce a un prodotto non militare capacità equivalenti a quelle di un prodotto appositamente progettato per uso militare.</span></p></td></tr></tbody></table>
ML18 Apparecchiature di 'produzione' e relativi componenti, come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>apparecchiature di 'produzione' appositamente progettate o modificate per la 'produzione' dei prodotti di cui all'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE e loro componenti appositamente progettati;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>impianti appositamente progettati per prove ambientali, e loro apparecchiature appositamente progettate, per la certificazione, la qualificazione o il collaudo di prodotti di cui all'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE.</p></td></tr></tbody></table>
Nota tecnica
Ai fini del punto ML18, il termine 'produzione' comprende sviluppo, valutazione, lavorazione, controllo e collaudo.
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>I punti ML18.a. e ML18.b. comprendono le seguenti apparecchiature:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>nitratori di tipo continuo;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>apparati o apparecchiature di collaudo utilizzanti la forza centrifuga, aventi una delle caratteristiche seguenti:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>azionati da uno o più motori di potenza nominale totale superiore a 298 kW (400 hp);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>in grado di sopportare un carico utile uguale o superiore a 113 kg;<span>o</span></span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>3.</span></p></td><td><p><span>in grado di esercitare un'accelerazione centrifuga uguale o superiore a 8 g su un carico utile uguale o superiore a 91 kg;</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>presse per disidratazione;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>estrusori a vite appositamente progettati o modificati per l'estrusione di "esplosivi" militari;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e.</span></p></td><td><p><span>macchine per il taglio a misura di "propellenti" estrusi;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>f.</span></p></td><td><p><span>barilatrici di diametro uguale o superiore a 1,85 m e aventi una capacità di prodotto superiore a 227 kg;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>g.</span></p></td><td><p><span>miscelatori ad azione continua per "propellenti" solidi;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>h.</span></p></td><td><p><span>mole idrauliche per frantumare o macinare gli ingredienti degli "esplosivi" militari;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>i.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature per ottenere sia la sfericità che l'uniformità delle particelle della polvere metallica di cui al punto ML8.c.8.;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>j.</span></p></td><td><p><span>convertitori di corrente di convezione per la conversione delle sostanze di cui al punto ML8.c.3.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML19 Sistemi d'arma ad energia diretta, apparecchiature associate o di contromisura e modelli di collaudo, come segue, e loro componenti appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>sistemi a "laser" appositamente progettati per distruggere un bersaglio o far fallire la missione del medesimo;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>sistemi a fascio di particelle in grado di distruggere un bersaglio o far fallire la missione del medesimo;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>sistemi a radio frequenza ad elevata potenza in grado di distruggere un bersaglio o far fallire la missione del medesimo;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>apparecchiature appositamente progettate per l'individuazione o l'identificazione dei sistemi di cui ai punti da ML19.a. a ML19.c., o per la difesa contro tali sistemi;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>modelli di collaudo fisico per i sistemi, le apparecchiature e i componenti di cui al punto ML19;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>sistemi "laser" appositamente progettati per causare cecità permanente alla visione non corretta, cioè alla visione a occhio nudo o alla visione con dispositivi di correzione visiva.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>I sistemi d'arma ad energia diretta sottoposti ad autorizzazione dal punto ML19 includono i sistemi le cui possibilità derivano dall'applicazione controllata di:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>"laser" di potenza sufficiente per effettuare una distruzione simile a quella ottenuta con munizioni convenzionali;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>acceleratori di particelle che proiettano un fascio di particelle cariche o neutre con potenza distruttiva;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>emettitori a fascio di onde a radiofrequenza di elevata potenza impulsiva o di elevata potenza media, in grado di produrre campi sufficientemente intensi da rendere inutilizzabili i circuiti elettronici di un bersaglio distante.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML19 comprende quanto segue se appositamente progettato per sistemi d'arma a energia diretta:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature di produzione di potenza immediatamente disponibile, di immagazzinamento o di commutazione di energia, di condizionamento di potenza o di manipolazione di combustibile;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>sistemi di acquisizione o di inseguimento del bersaglio;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>sistemi in grado di valutare i danni causati al bersaglio, la distruzione o il fallimento della missione del medesimo;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>d.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature di manipolazione, di propagazione o di puntamento del fascio;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>e.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature a scansione rapida del fascio per le operazioni rapide contro bersagli multipli;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>f.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature ottico-adattive e dispositivi di coniugazione di fase;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>g.</span></p></td><td><p><span>iniettori di corrente per fasci di ioni negativi di idrogeno;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>h.</span></p></td><td><p><span>componenti di acceleratore "qualificati per impiego spaziale";</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>i.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature di focalizzazione di fasci di ioni negativi;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>j.</span></p></td><td><p><span>apparecchiature per il controllo e la scansione di un fascio di ioni ad alta energia;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>k.</span></p></td><td><p><span>nastri "qualificati per impiego spaziale" per la neutralizzazione di fasci di isotopi di idrogeno negativi.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML20 Apparecchiature criogeniche e a "superconduttori", come segue, e loro componenti ed accessori appositamente progettati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>apparecchiature appositamente progettate o configurate per essere installate a bordo di veicoli per applicazioni militari terrestri, navali, aeronautiche o spaziali, in grado di funzionare durante il moto e di produrre o mantenere temperature inferiori a 103 K (– 170°C);</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML20.a. include i sistemi mobili contenenti o utilizzanti accessori o componenti fabbricati con materiali non metallici o non conduttori di elettricità, come le materie plastiche o i materiali impregnati di resine epossidiche.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>apparecchiature elettriche a "superconduttori" (macchine rotanti o trasformatori), appositamente progettate o configurate per essere installate a bordo di veicoli per applicazioni militari terrestri, navali, aeronautiche o spaziali, e in grado di funzionare durante il moto.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML20.b. non si applica ai generatori omopolari ibridi di corrente continua con armature metalliche normali ad un solo polo ruotante in un campo magnetico prodotto dalle bobine superconduttrici, a condizione che queste bobine rappresentino il solo elemento superconduttore del generatore.</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML21 "Software", come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>"software" appositamente progettato o modificato per uno dei seguenti fini:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>"sviluppo", "produzione", funzionamento o manutenzione di apparecchiature contemplate dall'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>"sviluppo" o "produzione" di materiali contemplati dall'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>"sviluppo", "produzione", funzionamento o manutenzione di "software" contemplato dall'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>"software" specifico, diverso da quello di cui al punto ML21.a., come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>"software" appositamente progettato per uso militare e appositamente progettato per modellare, simulare o valutare sistemi d'arma militari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>"software" appositamente progettato per uso militare e appositamente progettato per modellare o simulare scenari operativi militari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>"software" per determinare gli effetti di armi convenzionali, nucleari, chimiche o biologiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>"software" appositamente progettato per uso militare e appositamente progettato per applicazioni di comando, comunicazione, controllo e informazione (C3I) o applicazioni di comando, comunicazione, controllo, computer e informazione (C4I);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>"software" non indicato ai punti ML21.a. o ML21.b. appositamente progettato o modificato per consentire alle apparecchiature non contemplate dall'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE di espletare le funzioni militari delle apparecchiature di cui all'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE.</p></td></tr></tbody></table>
ML22 "Tecnologia", come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>"tecnologia", diversa dalla tecnologia di cui al punto ML22.b., "necessaria" allo "sviluppo", alla "produzione", al funzionamento, all'installazione, alla manutenzione (verifica), alla riparazione, alla revisione o alla rimessa a nuovo dei prodotti di cui all'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>"Tecnologia", come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>"tecnologia" "necessaria" per la progettazione di impianti completi di produzione, per l'assemblaggio di componenti in tali impianti e per il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di detti impianti per i prodotti contemplati dall'elenco comune delle attrezzature militari dell'Unione europea, anche se i componenti medesimi non sono contemplati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>"tecnologia" "necessaria" allo "sviluppo" e alla "produzione" di armi portatili, anche se utilizzata per la riproduzione di armi portatili antiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>non utilizzato dal 2013;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Cfr. il punto ML22.a. per la "tecnologia" in precedenza contemplata al punto ML22.b.3..</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>non utilizzato dal 2013;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>N.B.</span></span></p></td><td><span><span>Cfr. il punto ML22.a. per la "tecnologia" in precedenza contemplata al punto ML22.b.4..</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>"tecnologia" "necessaria" esclusivamente per l'incorporazione dei "biocatalizzatori" di cui al punto ML7.i.1. in sostanze vettori militari o materiali militari.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>La "tecnologia" "necessaria" allo "sviluppo", alla "produzione", al funzionamento, all'installazione, alla manutenzione (verifica), alla riparazione, alla revisione o alla rimessa a nuovo dei prodotti di cui all'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE rimane sottoposta ad autorizzazione anche quando utilizzabile per prodotti non contemplati dall'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Il punto ML22 non si applica:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>a.</span></p></td><td><p><span>alla "tecnologia" minima necessaria per l'installazione, il funzionamento, la manutenzione (verifica) o la riparazione di quei prodotti che non sono sottoposti ad autorizzazione o la cui esportazione sia stata autorizzata;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>b.</span></p></td><td><p><span>alla "tecnologia" di "pubblico dominio", alla "ricerca scientifica di base" e alle informazioni minime necessarie per la richiesta di brevetti;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>c.</span></p></td><td><p><span>alla "tecnologia" per l'induzione magnetica per la propulsione continua di dispositivi di trasporto civile.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
DEFINIZIONI DEI TERMINI USATI NEL PRESENTE ELENCO
Le definizioni dei termini usati nel presente elenco, in ordine alfabetico, sono le seguenti:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 1</span></span></p></td><td><span><span>Le definizioni si applicano in tutto l'elenco. I riferimenti sono puramente indicativi e non hanno effetto sull'applicazione universale dei termini definiti nell'elenco.</span></span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota 2</span></span></p></td><td><span><span>Le espressioni e i termini contenuti nel presente elenco di definizioni assumono il significato definito solo quando sono riportati "tra virgolette doppie". Le definizioni di termini tra 'virgolette singole' saranno riportate in una Nota tecnica che segue la pertinente voce. Negli altri casi le espressioni e i termini hanno il significato comunemente accettato (dizionario).</span></span></td></tr></tbody></table>
ML8 "Additivi"
Sostanze impiegate nella formulazione di un esplosivo per migliorarne la qualità.
ML8, 10, 14 "Aeromobile"
Veicolo aereo ad ala fissa, ala a geometria variabile, ala rotante (elicottero), rotore basculante o ala basculante.
ML10 "Dirigibile"
Veicolo aereo a motore mantenuto in aria da gas più leggeri dell'aria, in genere l'elio ma in precedenza anche l'idrogeno.
ML11 "Sistemi automatizzati di comando e di controllo"
Sistemi elettronici mediante i quali sono introdotte, elaborate e trasmesse informazioni essenziali per il l'efficienza operativa del gruppo, della formazione principale, della formazione tattica, dell'unità, della nave, della sottounità o delle armi soggette al comando. Ciò si realizza tramite l'uso di calcolatori o altro hardware specializzato progettato per sostenere un'organizzazione militare di comando e controllo nelle sue funzioni. Le principali funzioni di un sistema automatizzato di comando e di controllo sono le seguenti: raccolta, accumulazione, memorizzazione ed elaborazione automatizzate efficaci delle informazioni; visualizzazione della situazione e delle circostanze che influiscono sulla preparazione e sulla condotta di operazioni di combattimento; calcoli operativi e tattici per l'assegnazione di risorse tra i gruppi della forza o gli elementi dell'ordine operativo di battaglia o dello spiegamento di battaglia in funzione della missione o della fase dell'operazione; preparazione di dati per la valutazione della situazione e la presa di decisioni in qualsiasi momento dell'operazione o della battaglia; simulazione delle operazioni tramite calcolatore.
ML22 "Ricerca scientifica di base"
Lavori sperimentali o teorici intrapresi essenzialmente per acquisire nuove conoscenze dei principi fondamentali di fenomeni o di fatti osservabili, non principalmente orientati verso obiettivi o scopi specifici pratici.
ML7, 22 "Biocatalizzatori"
'Enzimi' per specifiche reazioni chimiche o biochimiche o altri composti biologici che si legano agli agenti per la guerra chimica e ne accelerano la degradazione.
Nota tecnica
Per 'enzimi' si intendono i "biocatalizzatori" per specifiche reazioni chimiche o biochimiche.
ML7 "Agenti biologici"
Patogeni o tossine, selezionati o modificati (in modo da alterare la purezza, la durata di inutilizzo, la virulenza, le caratteristiche di disseminazione o la resistenza ai raggi UV) al fine di causare vittime tra la popolazione o gli animali, degradare le attrezzature, o danneggiare i raccolti o l'ambiente.
ML7 "Biopolimeri"
Macromolecole biologiche come segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>enzimi per specifiche reazioni chimiche o biochimiche;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>'anticorpi' 'monoclonali', 'policlonali' o 'anti-idiotipici';</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>'recettori' appositamente progettati o trattati.</p></td></tr></tbody></table>
Note tecniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>Per 'anticorpi anti-idiotipici' si intendono gli anticorpi che si fissano agli specifici siti del legame antigene specifico di altri anticorpi.</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>Per 'anticorpi monoclonali' si intendono le proteine che si fissano al sito antigenico e sono prodotte da un singolo clone di cellule.</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>3.</span></p></td><td><p><span>Per 'anticorpi policlonali' si intende un insieme di proteine che si fissa ad un antigene specifico e è prodotto da più di un clone di cellule.</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>4.</span></p></td><td><p><span>Per 'recettori' si intendono le strutture macromolecolari biologiche in grado di unire legamenti il cui collegamento ha effetto sulle funzioni fisiologiche.</span></p></td></tr></tbody></table>
ML4, 10 "Aeromobile civile"
Gli "aeromobili" elencati per designazione nelle liste pubbliche di certificazione di aeronavigabilità stilate dalle autorità per l'aviazione civile di uno o più Stati membri dell'UE o di uno o più Stati partecipanti all'intesa di Wassenaar per rotte commerciali civili nazionali ed internazionali o per legittimo uso civile, privato o di affari.
ML1 "Arma da fuoco disattivata"
Arma da fuoco resa inerte (non in grado di sparare proiettili) mediante processi definiti dalle autorità nazionali degli Stati membri dell'UE o degli Stati partecipanti all'intesa di Wassenaar. Tali processi modificano in modo permanente le parti essenziali dell'arma da fuoco. Ai sensi delle legislazioni e delle regolamentazioni nazionali la disattivazione dell'arma da fuoco può essere attestata da un certificato rilasciato da un'autorità competente e può essere indicata mediante marcatura su una parte essenziale dell'arma.
ML17, 21, 22 "Sviluppo"
È relativo a tutti gli stadi che precedono la produzione di serie, quali: progettazione, ricerca di progetto, analisi di progetto, metodologia di progetto, assemblaggio e collaudo di prototipi, piani di produzione pilota, dati di progettazione, processo di trasformazione dei dati di progetto in un prodotto, progettazione di configurazione, progettazione di integrazione, rappresentazioni grafiche.
ML17 "Dispositivi di estremità"
Pinze, 'unità attive di lavorazione' ed ogni altro attrezzo collegato alla piastra terminale del braccio di manipolazione del "robot".
Nota tecnica
'Unità attiva di lavorazione' :
dispositivo per l'applicazione di potenza motrice, di energia di lavorazione o di sensibilità al pezzo da lavorare.
ML8 "Materiali energetici"
Sostanze o miscele che reagiscono chimicamente producendo l'energia necessaria per l'applicazione prevista. "Esplosivi", "materiali pirotecnici" e "propellenti" sono sottoclassi dei materiali energetici.
ML8, 18 "Esplosivi"
Sostanze o miscele di sostanze solide, liquide o gassose che, utilizzate come cariche di innesco, di booster o cariche principali in teste esplosive, dispositivi di demolizione ed altre applicazioni, servono per la detonazione.
ML7 "Vettori di espressione"
Portatori (cioè plasmidi o virus) utilizzati per introdurre materiale genetico in cellule ospiti.
ML13 "Materiali fibrosi o filamentosi"
Comprendono:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>monofilamenti continui;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>filati e fasci di fibre continui;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>nastri, tessuti e mat irregolari e passamaneria;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>coperture in fibre tagliate, filati e fibre agglomerate;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e.</p></td><td><p>materiali filiformi monocristallini o policristallini di qualsiasi lunghezza;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f.</p></td><td><p>pasta di poliammide aromatica.</p></td></tr></tbody></table>
ML15 "Tubi intensificatori di immagine di prima generazione"
Tubi focalizzati elettrostaticamente, che utilizzano fibre ottiche o piastre vetrificate in ingresso ed uscita, fotocatodi multi-alcalini (S-20 o S-25), ma non con amplificatori di piastra a microcanali.
ML 17 "Cella a combustibile"
Un dispositivo elettrochimico che converte l'energia chimica direttamente in elettricità a corrente continua (c.c.) consumando combustibile da una fonte esterna.
ML22 "Di pubblico dominio"
Si applica al presente elenco e qualifica la "tecnologia" o il "software" disponibile senza restrizioni per un'ulteriore diffusione.
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Nota:</span></p></td><td><span><span>Le restrizioni conseguenti ad un copyright non impediscono ad una "tecnologia" o "software" di essere considerati come "di pubblico dominio".</span></span></td></tr></tbody></table>
ML9, 19 "Laser"
Materiale che produce nel tempo e nello spazio luce coerente mediante l'amplificazione per emissione stimolata di radiazione.
ML 17 "Libreria" (banca dati tecnica parametrica)
Una raccolta di informazioni tecniche, la cui consultazione potrebbe incrementare le prestazioni di sistemi, apparecchiature o componenti pertinenti.
ML10 "Veicoli più leggeri dell'aria"
Palloni e "dirigibili" che, per innalzarsi, utilizzano aria calda o altri gas più leggeri dell'aria, quali l'elio o l'idrogeno.
ML 21 "Microprogramma"
Sequenza di istruzioni elementari, contenuta in una memoria speciale, la cui esecuzione è comandata dall'introduzione della sua istruzione di riferimento in un registro di istruzioni.
ML17 "Reattore nucleare"
Comprende i materiali che si trovano nel contenitore del reattore o a questo direttamente fissati, le apparecchiature di regolazione della potenza del nocciolo ed i componenti che normalmente contengono il fluido refrigerante primario del nocciolo del reattore, che entrano in contatto diretto con questo fluido o ne permettono la regolazione.
ML8 "Precursori"
Specialità chimiche impiegate nella fabbricazione di esplosivi.
ML18, 21, 22 "Produzione"
Comprende tutti gli stadi di produzione quali: ingegneria della produzione, fabbricazione, integrazione, assemblaggio (montaggio), ispezione, collaudo, assicurazione qualità.
ML 21 "Programma"
Sequenza di istruzioni per la messa in atto di un procedimento in forma eseguibile da un calcolatore elettronico o convertibile in tale forma.
ML8 "Propellenti"
Sostanze o miscele che reagiscono chimicamente per produrre ingenti quantità di gas caldi a velocità controllate per effettuare un lavoro meccanico.
ML4, 8 "Pirotecnici"
Miscele di combustibili e di ossidanti solidi o liquidi che, quando innescati, subiscono una reazione chimica a velocità controllata generatrice di energia con l'intento di produrre determinati ritardi pirici o quantità di calore, di rumore, di fumo, di luce visibile o di radiazioni infrarosse. I materiali piroforici sono un sottogruppo di materiali "pirotecnici" che non contengono ossidanti ma che si infiammano spontaneamente al contatto dell'aria.
ML22 "Necessaria"
Nel modo in cui è applicato alla "tecnologia", si riferisce soltanto a quella porzione di "tecnologia" particolarmente responsabile del raggiungimento o del superamento di livelli di prestazione, caratteristiche o funzioni sottoposti ad autorizzazione. Tale "tecnologia" "necessaria" può essere condivisa da prodotti differenti.
ML7 "Agenti antisommossa"
Sostanze che, nelle condizioni d'uso previste per fini antisommossa, provocano rapidamente temporanea irritazione o incapacità fisica che scompare in alcuni minuti dal termine dell'esposizione alle medesime. (I gas lacrimogeni sono un sottogruppo degli "agenti antisommossa").
ML17 "Robot"
Meccanismo di manipolazione del tipo a traiettoria continua o punto a punto che può utilizzare sensori ed avente tutte le caratteristiche seguenti:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>in grado di eseguire più funzioni;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>in grado di posizionare od orientare materiali, pezzi, utensili o dispositivi speciali tramite movimenti variabili nello spazio tridimensionale;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>avente tre o più dispositivi di asservimenti ad anello chiuso od aperto (compresi i motori passo-passo);<span>e</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>dotato di 'programmabilità accessibile all'utente' usando il metodo di apprendimento (impara e ripeti) o mediante calcolatore elettronico che può essere un controllore logico programmabile, ossia senza intervento meccanico.</p><p>Per 'programmabilità accessibile all'utente' si intende la possibilità per l'utente di inserire, modificare o sostituire "programmi" con mezzi diversi da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>una modifica materiale del cablaggio o delle interconnessioni; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>la messa a punto di comandi di funzioni, compresa l'introduzione di parametri.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>La definizione sopra riportata non comprende i dispositivi seguenti:</span></span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>meccanismi di manipolazione a comando esclusivamente manuale o controllabili tramite telecomando;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>meccanismi di manipolazione a sequenza fissa, cioè dispositivi che si muovono in modo automatizzato funzionanti secondo movimenti programmati con limitazione meccanica. I movimenti programmati sono limitati meccanicamente da fermi fissi quali spine o camme. La sequenza dei movimenti e la scelta delle traiettorie o degli angoli non sono variabili o modificabili con mezzi meccanici, elettronici od elettrici;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>3.</span></p></td><td><p><span>meccanismi di manipolazione a sequenza variabile ed a regolazione meccanica, cioè dispositivi mobili automatizzati i cui movimenti sono programmati e delimitati tramite mezzi meccanici. I movimenti programmati sono delimitati meccanicamente da fermi fissi ma regolabili quali spine o camme. La sequenza dei movimenti e la scelta delle traiettorie o degli angoli sono variabili nel quadro della configurazione programmata. Le variazioni o le modifiche della configurazione programmata (ad esempio cambi di spine o scambi di camme) su uno o più assi di movimento sono realizzate esclusivamente con operazioni meccaniche;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>4.</span></p></td><td><p><span>meccanismi di manipolazione a sequenza variabile non servoassistiti, cioè dispositivi che si muovono in modo automatizzato, funzionanti secondo movimenti programmati fissati meccanicamente. Il programma è variabile, ma la sequenza è attivata solo dal segnale binario proveniente dai dispositivi elettrici binari o dai fermi regolabili fissati meccanicamente;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>5.</span></p></td><td><p><span>carrelli gru a piattaforma definiti come sistemi di manipolazione funzionanti a coordinate cartesiane, costruiti come parte integrante di una cortina verticale di scompartimenti di immagazzinamento e progettati per accedere al contenuto degli scompartimenti per immagazzinare o prelevare.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ML21 "Software"
Raccolta di uno o più "programmi" o "microprogrammi" fissati su qualsiasi supporto tangibile di espressione.
ML 11 "Veicoli spaziali"
Satelliti attivi e passivi e sonde spaziali.
ML19 "Qualificato per impiego spaziale"
Progettato, fabbricato o qualificato attraverso prove con esito positivo, per funzionare ad altitudini superiori a 100 km dalla superficie terrestre.
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Nota</span></span></p></td><td><span><span>La determinazione di "qualificato per impiego spaziale" di uno specifico prodotto mediante prove non implica che altri prodotti della stessa serie o dello stesso modello di fabbricazione siano "qualificati per impiego spaziale" se non sono stati sottoposti a prove individuali.</span></span></td></tr></tbody></table>
ML20 "Superconduttori"
Materiali, cioè metalli, leghe o composti che possono perdere tutta la resistenza elettrica (cioè che possono raggiungere una conduttività elettrica infinita e trasportare grandissime correnti elettriche senza produrre calore per effetto Joule).
La "temperatura critica" (a volte denominata temperatura di transizione) di un uno specifico materiale "superconduttore" è la temperatura alla quale il materiale perde ogni resistenza al flusso di una corrente elettrica continua.
Nota tecnica
Lo stato "superconduttore" di un materiale è individualmente caratterizzato da una "temperatura critica", un campo magnetico critico, che è funzione della temperatura, e una densità di corrente critica, che è funzione sia del campo magnetico sia della temperatura.
ML22 "Tecnologia"
Informazioni specifiche necessarie allo "sviluppo", "produzione", al funzionamento, all'installazione, alla manutenzione (verifica), alla riparazione, alla revisione o alla rimessa a nuovo di un prodotto. L'informazione può rivestire la forma sia di 'dati tecnici' che di 'assistenza tecnica'. La "tecnologia" specifica per l'elenco comune delle attrezzature militari dell'UE figura al punto ML22.
Note tecniche
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1.</span></p></td><td><p><span>I 'dati tecnici' possono presentarsi sotto forma di copie cianografiche, piani, diagrammi, modelli, formule, schemi e specifiche di ingegneria, manuali ed istruzioni scritte o registrate su supporti o dispositivi quali dischi, nastri, memorie a sola lettura.</span></p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>2.</span></p></td><td><p><span>La 'assistenza tecnica' può rivestire varie forme quali istruzione, trasferimento di specializzazioni, addestramento, organizzazione del lavoro e servizi di consulenza. La 'assistenza tecnica' può comportare il trasferimento di 'dati tecnici'.</span></p></td></tr></tbody></table>
ML10 "Velivoli senza pilota" ("UAV")
Qualsiasi "aeromobile" capace di alzarsi in volo e di eseguire il volo controllato e la navigazione senza presenza umana a bordo. | ITA | 32019L0514 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.2.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 49/16</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/260 DELLA COMMISSIONE
del 21 febbraio 2018
che chiude l'inchiesta relativa alla possibile elusione delle misure antidumping istituite dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1008/2011 del Consiglio, modificato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 372/2013, sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese mediante importazioni spedite dal Vietnam, a prescindere che siano dichiarate o no originarie del Vietnam
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell'Unione europea ( 1 ) (di seguito «il regolamento di base»), in particolare l'articolo 13, paragrafo 3, e l'articolo 14, paragrafo 5,
considerando quanto segue:
1. PROCEDURA
1.1. Inchieste precedenti e misure in vigore
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nel luglio 2005 il Consiglio ha istituito, con il regolamento (CE) n. 1174/2005<a> (<span>2</span>)</a>, un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali («transpallet manuali») originari della Repubblica popolare cinese («la RPC» o «Cina»). Le misure consistevano in un dazio antidumping<span>ad valorem</span> compreso tra il 7,6 % e il 46,7 % («le misure iniziali»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Nel luglio 2008, in seguito a un riesame intermedio parziale aperto d'ufficio a norma dell'articolo 11, paragrafo 3, del regolamento di base, il Consiglio ha precisato, con il regolamento (CE) n. 684/2008<a> (<span>3</span>)</a>, l'ambito di applicazione delle misure e ha escluso dalle misure antidumping iniziali determinati prodotti (elevatori, carrelli stivatori, elevatori a pantografo e carrelli pesatori), che erano risultati diversi dai transpallet manuali per le loro caratteristiche, funzioni specifiche e utilizzazioni finali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Nel giugno 2009, in seguito a un'inchiesta antielusione a norma dell'articolo 13 del regolamento di base, il Consiglio ha esteso con il regolamento (CE) n. 499/2009<a> (<span>4</span>)</a> il dazio antidumping definitivo applicabile a «tutte le altre società», istituito dal regolamento (CE) n. 1174/2005, alle importazioni di transpallet manuali spediti dalla Thailandia, indipendentemente dal fatto che siano dichiarati o no originari della Thailandia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nell'ottobre 2011, in seguito a un riesame in previsione della scadenza a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base, il Consiglio ha istituito, con il regolamento di esecuzione (UE) n. 1008/2011<a> (<span>5</span>)</a>, un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di transpallet manuali originari della RPC.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nell'aprile 2013, in seguito a un riesame intermedio a norma dell'articolo 11, paragrafo 3, del regolamento di base, il Consiglio ha modificato il regolamento (UE) n. 1008/2011 con il regolamento di esecuzione (UE) n. 372/2013<a> (<span>6</span>)</a> e ha istituito un'aliquota del dazio del 70,8 % applicabile a tutte le importazioni nell'Unione di transpallet manuali originari della RPC.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nel settembre 2014, in seguito a un riesame relativo a un nuovo esportatore a norma dell'articolo 11, paragrafo 4, del regolamento di base, la Commissione europea («la Commissione») ha modificato il regolamento (UE) n. 1008/2011 con il regolamento di esecuzione (UE) n. 946/2014<a> (<span>7</span>)</a>, istituendo un'aliquota del dazio individuale del 54,1 % sulle importazioni di transpallet manuali della società Ningbo Logitrans Handling Equipment Co.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Nell'agosto 2016, in seguito a un'inchiesta antielusione a norma dell'articolo 13 del regolamento di base, la Commissione ha esteso, con il regolamento di esecuzione (UE) 2016/1346<a> (<span>8</span>)</a>, i dazi antidumping definitivi in vigore alle importazioni di transpallet manuali leggermente modificati con l'inserimento di un sistema di indicazione di peso non integrato nel telaio (nelle forche), originari della RPC.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Nel novembre 2017, in seguito a un secondo riesame in previsione della scadenza a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base, la Commissione ha istituito, con il regolamento di esecuzione (UE) n. 2017/2206<a> (<span>9</span>)</a>, un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di transpallet manuali originari della RPC.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le misure attualmente in vigore sono un dazio antidumping definitivo, che consiste in un dazio<span>ad valorem</span> fissato al 70,8 %, sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della RPC.</p></td></tr></tbody></table>
1.2. Domanda
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Alla Commissione è pervenuta una domanda a norma dell'articolo 13, paragrafo 3, e dell'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base, in cui le viene chiesto di aprire un'inchiesta sulla possibile elusione delle misure antidumping, istituite sui transpallet manuali e sui loro componenti essenziali originari della RPC, mediante importazioni spedite dal Vietnam, a prescindere che siano dichiarate o no originarie del Vietnam, e di disporre la registrazione di tali importazioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La domanda è stata presentata il 6 giugno 2017 da due produttori dell'Unione di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali, Toyota Material Handling Manufacturing Sweden AB e PR Industrial S.r.l. («i richiedenti»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La domanda conteneva elementi di prova sufficienti di una modificazione della configurazione degli scambi tra l'Unione, la RPC e il Vietnam, che sembrava derivare da pratiche, processi o lavorazioni per i quali non vi era una sufficiente motivazione o giustificazione economica oltre all'istituzione del dazio, cioè la spedizione del prodotto in esame attraverso il Vietnam all'Unione, dopo essere stato sottoposto a operazioni di assemblaggio in Vietnam. La domanda conteneva elementi di prova sufficienti a dimostrare che tali operazioni di assemblaggio costituivano un'elusione, perché le parti cinesi rappresentavano oltre il 60 % del valore complessivo del prodotto assemblato e il valore aggiunto durante l'operazione di assemblaggio era inferiore al 25 % del costo di produzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La domanda conteneva inoltre elementi di prova sufficienti del fatto che le pratiche sopra descritte indebolivano gli effetti riparatori delle misure antidumping in vigore in termini di quantitativi e di prezzi e che i prezzi del prodotto oggetto dell'inchiesta erano oggetto di dumping in relazione al valore normale determinato precedentemente per il prodotto in esame.</p></td></tr></tbody></table>
1.3. Prodotto in esame e prodotto oggetto dell'inchiesta
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Il prodotto oggetto della presente inchiesta è costituito da transpallet manuali e dai loro componenti essenziali, cioè il telaio e il sistema idraulico, attualmente classificati con i codici NC ex 8427 90 00 ed ex 8431 20 00, originari della Repubblica popolare cinese. Ai fini del presente regolamento, i transpallet manuali sono carrelli su ruote muniti di dispositivi di sollevamento a forca per la movimentazione di pallet, progettati per essere spinti, tirati e guidati manualmente su superfici regolari, piane e dure da un operatore che, a piedi, agisce su una barra articolata. I transpallet manuali sono progettati solo per sollevare un carico, azionando la barra come una pompa, fino a un'altezza sufficiente per il trasporto, e non hanno altre funzioni o impieghi supplementari che permettano, ad esempio: i) di spostare e sollevare carichi per collocarli in una posizione più elevata o consentirne lo stoccaggio (elevatori); ii) impilare i pallet (carrelli stivatori); iii) sollevare il carico fino all'altezza di un piano di lavoro (carrelli a pantografo) o iv) sollevare e pesare i carichi (carrelli di pesatura) («il prodotto in esame»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Il prodotto oggetto dell'inchiesta è lo stesso prodotto descritto sopra, ma è spedito dal Vietnam, a prescindere dal fatto che sia dichiarato o no originario del Vietnam, ed è attualmente classificato con gli stessi codici NC del prodotto in esame («il prodotto oggetto dell'inchiesta»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Dall'inchiesta è emerso che i transpallet manuali e i loro componenti essenziali, come descritti sopra, esportati dalla RPC nell'Unione e quelli spediti dal Vietnam presentano le stesse caratteristiche fisiche e tecniche di base e sono destinati agli stessi impieghi e pertanto vanno considerati prodotti simili ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 4, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table>
1.4. Apertura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Avendo stabilito, dopo aver informato gli Stati membri, che esistevano elementi di prova sufficienti per l'apertura di un'inchiesta a norma dell'articolo 13, paragrafo 3, e dell'articolo 14, paragrafo 5, del regolamento di base, la Commissione ha deciso di aprire un'inchiesta sulla possibile elusione delle misure antidumping istituite sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della Cina e di disporre la registrazione delle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali spediti dal Vietnam, a prescindere che siano o no dichiarati originari del Vietnam.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>L'inchiesta è stata aperta con il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1348 della Commissione<a> (<span>10</span>)</a> («il regolamento di apertura»).</p></td></tr></tbody></table>
1.5. Periodo dell'inchiesta e periodo di riferimento
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Il periodo dell'inchiesta riguarda il periodo dal 1<span>o</span> gennaio 2011 al 30 giugno 2017 («il periodo dell'inchiesta»). Sono stati raccolti dati relativi al periodo dell'inchiesta per esaminare, tra l'altro, la presunta modificazione della configurazione degli scambi in seguito all'istituzione delle misure e all'aumento del dazio antidumping definitivo stabilito dal regolamento di esecuzione (UE) n. 372/2013 nonché l'esistenza di pratiche, processi o lavorazioni per i quali non vi era una sufficiente motivazione o giustificazione economica oltre all'istituzione del dazio. Per il periodo di riferimento, compreso fra il 1<span>o</span> luglio 2016 e il 30 giugno 2017 («il periodo di riferimento»), sono stati raccolti dati più dettagliati al fine di esaminare se le importazioni abbiano indebolito l'effetto riparatore delle misure in vigore in termini di prezzi e/o di quantitativi e se esistano pratiche di dumping.</p></td></tr></tbody></table>
1.6. Inchiesta
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>La Commissione ha informato ufficialmente dell'apertura dell'inchiesta le autorità della RPC e del Vietnam, i produttori esportatori e gli operatori commerciali di tali paesi, gli importatori dell'Unione notoriamente interessati e l'industria dell'Unione. Sono stati inviati questionari ai produttori/esportatori della RPC e del Vietnam noti alla Commissione o che si sono manifestati entro i termini specificati al considerando 15 del regolamento di apertura. Sono stati inviati questionari anche agli importatori dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Le parti interessate hanno avuto la possibilità di comunicare osservazioni per iscritto e di chiedere un'audizione entro il termine fissato nel regolamento di apertura.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Si sono manifestate tre società del Vietnam, una delle quali non aveva iniziato la produzione di transpallet manuali nel periodo dell'inchiesta, e quattro importatori indipendenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Due società vietnamite hanno risposto al questionario e hanno chiesto un'esenzione dall'eventuale estensione delle misure, a norma dell'articolo 13, paragrafo 4, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Quattro importatori indipendenti dell'Unione hanno risposto al questionario.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Sono state effettuate visite di verifica presso le sedi delle seguenti società del Vietnam:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Vietmachine Producing and Trading Co., Ltd, e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>D&D Technologies Co., Ltd.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
2. RISULTATI DELL'INCHIESTA
2.1. Considerazioni generali
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>In conformità all'articolo 13, paragrafo 1, del regolamento di base, per valutare una possibile elusione dovrebbero essere analizzati in successione i seguenti elementi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se vi sia stata una modificazione della configurazione degli scambi tra la RPC e l'Unione,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se tale modificazione derivi da pratiche, processi o lavorazioni per i quali non vi sia una sufficiente motivazione o giustificazione economica oltre all'istituzione delle misure antidumping in vigore,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se vi siano prove che sussiste un pregiudizio o che risultano indeboliti gli effetti riparatori delle misure antidumping in vigore in termini di prezzi e/o di quantitativi del prodotto oggetto dell'inchiesta, e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se vi siano elementi di prova dell'esistenza di un dumping in relazione ai valori normali precedentemente determinati per il prodotto in esame.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Dato che gli elementi di prova forniti dai richiedenti nella domanda dimostravano l'esistenza di operazioni di assemblaggio in Vietnam, nella presente inchiesta la Commissione ha analizzato più specificamente se fossero soddisfatti i criteri fissati all'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento di base, in particolare:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se l'operazione di assemblaggio era iniziata o aumentata sostanzialmente dopo l'apertura dell'inchiesta antidumping o nel periodo immediatamente precedente e se i pezzi in esame provenivano dal paese soggetto a misure, e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>se il valore dei pezzi era uguale o superiore al 60 % del valore complessivo dei pezzi del prodotto assemblato e se il valore aggiunto dei pezzi inseriti, durante l'operazione di assemblaggio o di completamento, era superiore al 25 % dei costi di produzione.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Le informazioni sulle vendite all'esportazione fornite dalle due società vietnamite hanno potuto essere sottoposti a un controllo incrociato con i dati disponibili nella banca dati Comext<a> (<span>11</span>)</a> sulle importazioni del prodotto oggetto dell'inchiesta provenienti dal Vietnam. Tali società sono quindi state considerate gli unici esportatori del prodotto oggetto dell'inchiesta dal Vietnam nell'Unione durante il periodo di riferimento.</p></td></tr></tbody></table>
2.2. Condizione prevista all'articolo 13, paragrafo 2, lettera a): inizio o aumento sostanziale delle operazioni
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Per entrambe le società il volume delle vendite sul mercato dell'Unione è aumentato costantemente tra il 2013, quando il dazio antidumping definitivo è stato aumentato al 70,8 % dal regolamento (UE) n. 372/2013, e il periodo di riferimento. Le due società hanno più che triplicato il volume delle vendite sul mercato dell'Unione durante tale periodo. Prima del 2013 il volume delle esportazioni di queste società nel mercato dell'Unione era trascurabile o inesistente. Parallelamente, le esportazioni cinesi nel mercato dell'Unione del prodotto oggetto dell'inchiesta sono notevolmente calate del 65 %. È stato quindi concluso che c'è stata una modificazione della configurazione degli scambi tra l'Unione e la RPC, da un lato, e l'Unione e il Vietnam, dall'altro, e che pertanto la condizione prevista all'articolo 13, paragrafo 2, lettera a), del regolamento di base era soddisfatta.</p></td></tr></tbody></table>
2.3. Condizioni previste all'articolo 13, paragrafo 2, lettera b): criteri del 60 % e del 25 %
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>In conformità all'articolo 13, paragrafo 2, lettera b), del regolamento di base, per stabilire l'esistenza di un'elusione, la Commissione doveva verificare se il valore dei pezzi usati nell'operazione di assemblaggio provenienti dai paesi oggetto delle misure fosse uguale o superiore al 60 % del valore complessivo dei pezzi del prodotto assemblato e se il valore aggiunto ai pezzi inseriti fosse superiore al 25 % del costo di produzione.</p></td></tr></tbody></table>
i) Primo criterio: il 60 % del valore complessivo dei pezzi che costituiscono il prodotto assemblato
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Per entrambe le società che hanno collaborato è stato constatato che il valore dei pezzi provenienti dal paese soggetto alle misure non era pari o superiore al 60 % del valore complessivo dei pezzi dei prodotti assemblati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Di conseguenza le operazioni di assemblaggio effettuate dalle società vietnamite che hanno collaborato non possono essere considerate un'elusione ai sensi dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table>
ii) Secondo criterio: il 25 % del valore aggiunto ai pezzi inseriti
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Dato che l'inchiesta ha dimostrato che il criterio del 60 % non è stato rispettato e che l'operazione di assemblaggio non può essere considerata un'elusione ai sensi dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento di base, non è stato ritenuto necessario esaminare questo criterio.</p></td></tr></tbody></table>
2.4. Condizioni previste all'articolo 13, paragrafo 2, lettera c): indebolimento degli effetti riparatori del dazio ed elementi di prova dell'esistenza del dumping
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Dato che l'inchiesta ha dimostrato che il criterio del 60 % non era soddisfatto e che l'operazione di assemblaggio non può essere considerata un'elusione ai sensi dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento di base, non è stato ritenuto necessario esaminare questi aspetti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Dato che le due società oggetto dell'inchiesta rappresentano il 100 % delle importazioni vietnamite durante il periodo di riferimento, non è stato possibile stabilire che le misure in vigore nei confronti della Cina siano eluse mediante importazioni spedite dal Vietnam.</p></td></tr></tbody></table>
3. CHIUSURA DELL'INCHIESTA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Alla luce dei risultati riportati nei considerando da 30 a 32, è opportuno chiudere la presente inchiesta antielusione. La registrazione delle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali spediti dal Vietnam, a prescindere dal fatto che siano dichiarati o no originari del Vietnam, disposta dal regolamento di apertura dovrebbe pertanto essere sospesa e tale regolamento dovrebbe essere abrogato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Le parti interessate sono state informate dei fatti e delle considerazioni essenziali in base a cui la Commissione intendeva chiudere l'inchiesta e hanno avuto la possibilità di presentare osservazioni. Le osservazioni pervenute non erano tali da modificare le suddette conclusioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato istituito dall'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/1036,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L'inchiesta aperta con il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1348 al fine di stabilire se le importazioni nell'Unione di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali, ossia il telaio e il sistema idraulico, originari della Repubblica popolare cinese, attualmente classificati con i codici NC ex 8427 90 00 ed ex 8431 20 00 (codici TARIC 8427900013 e 8431200013) e spediti dal Vietnam, a prescindere dal fatto che siano dichiarati o no originari del Vietnam, eludano le misure istituite dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1008/2011, modificato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 372/2013, è chiusa.
Articolo 2
Le autorità doganali sono invitate a sospendere la registrazione delle importazioni disposta dall'articolo 2 del regolamento di esecuzione (UE) 2017/1348.
Articolo 3
Il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1348 è abrogato.
Articolo 4
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 21 febbraio 2018
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
<note>
( 1 ) GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21 .
( 2 ) Regolamento (CE) n. 1174/2005 del Consiglio, del 18 luglio 2005, che istituisce un dazio antidumping definitivo e dispone la riscossione definitiva dei dazi provvisori istituiti nei confronti delle importazioni di transpallet manuali e delle relative componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese ( GU L 189 del 21.7.2005, pag. 1 ).
( 3 ) Regolamento (CE) n. 684/2008 del Consiglio, del 17 luglio 2008, che precisa l'ambito d'applicazione delle misure antidumping istituite dal regolamento (CE) n. 1174/2005 relativo alle importazioni di transpallet manuali e dei relativi componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese ( GU L 192 del 19.7.2008, pag. 1 ).
( 4 ) Regolamento (CE) n. 499/2009 del Consiglio, dell'11 giugno 2009, che estende il dazio antidumping definitivo, istituito dal regolamento (CE) n. 1174/2005 relativo alle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese, alle importazioni dello stesso prodotto spedito dalla Tailandia, indipendentemente dal fatto che sia dichiarato o no originario della Tailandia ( GU L 151 del 16.6.2009, pag. 1 ).
( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 1008/2011 del Consiglio, del 10 ottobre 2011, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese esteso alle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali spediti dalla Thailandia, a prescindere che siano dichiarati o no originari della Thailandia, in seguito ad un riesame in previsione della scadenza a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1225/2009 ( GU L 268 del 13.10.2011, pag. 1 ).
( 6 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 372/2013 del Consiglio, del 22 aprile 2013, recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 1008/2011 che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese, in seguito ad un riesame intermedio parziale a norma dell'articolo 11, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1225/2009 ( GU L 112 del 24.4.2013, pag. 1 ).
( 7 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 946/2014 della Commissione, del 4 settembre 2014, recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 1008/2011 del Consiglio che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese in seguito ad un riesame relativo a un «nuovo esportatore» a norma dell'articolo 11, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1225/2009 ( GU L 265 del 5.9.2014, pag. 7 ).
( 8 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1346 della Commissione, dell'8 agosto 2016, che estende il dazio antidumping definitivo istituito dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1008/2011 del Consiglio, modificato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 372/2013 del Consiglio, sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese alle importazioni di transpallet manuali leggermente modificati originari della Repubblica popolare cinese ( GU L 214 del 9.8.2016, pag. 1 ).
( 9 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/2206 della Commissione, del 29 novembre 2017, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese, in seguito a un riesame in previsione della scadenza a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 314 del 30.11.2017, pag. 12 ).
( 10 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1348 della Commissione, del 19 luglio 2017, relativo all'apertura di un'inchiesta riguardante la possibile elusione delle misure antidumping istituite dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1008/2011 del Consiglio, modificato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 372/2013, sulle importazioni di transpallet manuali e dei loro componenti essenziali originari della Repubblica popolare cinese mediante importazioni spedite dal Vietnam, a prescindere che i prodotti siano dichiarati o no originari del Vietnam, e che dispone la registrazione di tali importazioni ( GU L 188 del 20.7.2017, pag. 1 ).
( 11 ) Comext è una banca dati sulle statistiche del commercio estero gestita da Eurostat.
</note> | ITA | 32018R0260 |
2002R2347 — IT — 01.06.2015 — 002.001
Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
<table><col/><col/><tr><td><p><a>►B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO (CE) N. 2347/2002 DEL CONSIGLIO</p><p>del 16 dicembre 2002</p><p><a>che stabilisce le disposizioni specifiche di accesso e le relative condizioni per la pesca di stock di acque profonde</a></p><p>(GU L 351 dell'28.12.2002, pag. 6)</p></td></tr></table>
Modificato da:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>  No</p></td><td><p>page</p></td><td><p>date</p></td></tr><tr><td><p><a>►M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (CE) N. 2269/2004 DEL CONSIGLIO del 20 dicembre 2004</a></p></td><td><p>  L 396</p></td><td><p>1</p></td><td><p>31.12.2004</p></td></tr><tr><td><p><a>►M2</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (UE) 2015/812 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 20 maggio 2015</a></p></td><td><p>  L 133</p></td><td><p>1</p></td><td><p>29.5.2015</p></td></tr></table>
REGOLAMENTO (CE) N. 2347/2002 DEL CONSIGLIO
del 16 dicembre 2002
che stabilisce le disposizioni specifiche di accesso e le relative condizioni per la pesca di stock di acque profonde
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 37,
vista la proposta della Commissione ( 1 ),
visto il parere del Parlamento europeo ( 2 ),
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma del regolamento (CEE) n. 3760/92 del Consiglio, del 20 dicembre 1992, che istituisce un regime comunitario della pesca e dell'acquacoltura (<a><span>3</span></a>), il Consiglio provvede, sulla scorta dei pareri scientifici disponibili e, in particolare, della relazione redatta dal comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca, ad adottare le misure necessarie per assicurare uno sfruttamento razionale e responsabile delle risorse su base sostenibile e le condizioni di accesso alle risorse.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>I pareri scientifici concernenti alcuni stock di specie di acque profonde indicano che questi stock sono vulnerabili se sottoposti a sfruttamento e che occorre quindi limitare o ridurre le possibilità di pesca per questi stock per garantirne la sopravvivenza.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>I pareri scientifici indicano inoltre che la gestione dello sforzo di pesca costituisce un metodo adeguato per garantire la gestione precauzionale degli stock di acque profonde.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È pertanto opportuno rilasciare un permesso di pesca speciale alle navi che pescano specie di acque profonde e limitare lo sforzo di pesca per questi stock ai livelli recentemente registrati.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Per ottenere pareri scientifici di alta qualità è necessario disporre di informazioni accurate e aggiornate sulle operazioni di pesca, che debbono essere possibilmente raccolte da osservatori scientifici ben formati e indipendenti in collaborazione con l'industria della pesca e con altre parti interessate.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le informazioni appropriate, verificabili e aggiornate necessarie per i pareri scientifici sulla pesca e nell'ambiente marino dovrebbero essere quanto prima messi a disposizione dei competenti organi scientifici e di gestione.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per assicurare una gestione efficace e precauzionale dello sforzo di pesca esercitato sulle specie di acque profonde è necessario identificare i pescherecci che pescano tali specie mediante i permessi di pesca speciali rilasciati a norma del regolamento (CE) n. 1627/94 del Consiglio, del 27 giugno 1994, che stabilisce le disposizioni generali relative ai permessi di pesca speciali (<a><span>4</span></a>) e del regolamento (CE) n. 2943/95 della Commissione, del 20 dicembre 1995, recante modalità d'applicazione del regolamento (CE) n. 1627/94 (<a><span>5</span></a>).</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Per garantire il rispetto delle misure previste dal presente regolamento sono necessarie misure di controllo supplementari, oltre a quelle stabilite dal regolamento (CEE) n. 2847/1993 del Consiglio, del 12 ottobre 1993, che istituisce un regime di controllo applicabile nell'ambito della politica comune della pesca (<a><span>6</span></a>), e dal regolamento (CE) n. 1489/97 della Commissione, del 29 luglio 1997, recante modalità d'applicazione del regolamento (CEE) n. 2847/93 del Consiglio per quanto concerne i sistemi di controllo dei pescherecci via satellite (<a><span>7</span></a>).</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le misure necessarie per l'attuazione del presente regolamento dovrebbero essere adottate in conformità della decisione 1999/468/CEE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione (<a><span>8</span></a>),</p></td></tr></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Campo di applicazione
Il presente regolamento si applica ai pescherecci dell'Unione che esercitano attività di pesca nelle sottozone CIEM da I a XIV compresa, [34.1.2] e nelle acque dell'Unione delle zone Copace 34.1.1; 34.1.2, 34.1.3 e 34.2 durante le quali sono catturate le specie elencate nell'allegato I.
Articolo 2
Definizioni
Ai fini del presente regolamento si intende per:
a) «specie di acque profonde» le specie che figurano nell'elenco dell'allegato I;
b) «permesso di pesca per acque profonde» un permesso di pesca speciale per specie di acque profonde rilasciato a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1627/94;
c) «potenza» la potenza motrice complessiva installata a bordo delle navi espressa in kw e calcolata secondo le disposizioni del regolamento (CEE) n. 2930/86 del Consiglio, del 22 settembre 1986, che definisce le caratteristiche dei pescherecci ( 9 );
d) «volume» la stazza lorda, calcolata secondo le disposizioni del regolamento (CEE) n. 2930/86;
e) «kilowatt-giorni di pesca» il prodotto ottenuto moltiplicando la potenza, quale definita alla lettera c), per il numero di giorni durante i quali un peschereccio ha calato in acqua un attrezzo da pesca;
f) «catture non intenzionali» le catture accidentali di organismi marini che, a norma dell'articolo 15 del regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 10 ), devono essere sbarcate e imputate ai contingenti perché di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la conservazione oppure perché superano i quantitativi consentiti dalle norme sulla composizione delle catture e sulle catture accessorie.
Articolo 3
Permesso di pesca per acque profonde
1. Gli Stati membri provvedono affinché le attività di pesca durante le quali sono catturate e conservate a bordo per ogni anno civile oltre 10 tonnellate di catture di specie di acque profonde da pescherecci battenti la loro bandiera o immatricolati nel loro territorio siano soggette ad un permesso di pesca per acque profonde.
Ai pescherecci che non siano in possesso di un permesso di pesca per acque profonde è vietato pescare, per ogni uscita in mare, quantitativi di specie di acque profonde superiori a 100 kg. I quantitativi di specie di acque profonde eccedenti 100 kg catturati da tali pescherecci non sono conservati a bordo, trasbordati o sbarcati.
Il secondo comma non si applica a catture non intenzionali di specie di acque profonde soggette all'obbligo di sbarco di cui all'articolo 15 del regolamento (UE) n. 1380/2013. Tali catture non intenzionali sono sbarcate e imputate ai contingenti.
2. A richiesta di uno Stato membro possono essere fissate misure specifiche per tener conto delle attività di pesca stagionali o artigianali.
3. Per l'applicazione del paragrafo 2 sono adottate regole dettagliate in conformità della procedura di cui all'articolo 11, paragrafo 2.
Articolo 4
Restrizioni dello sforzo di pesca
1. Gli Stati membri calcolano la potenza e il volume complessivi delle proprie navi che, durante una delle annate 1998, 1999 o 2000, hanno sbarcato oltre 10 tonnellate di catture miste di specie di acque profonde.
Questi dati complessivi sono comunicati alla Commissione.
Su richiesta scritta della Commissione gli Stati membri forniscono, entro trenta giorni, la documentazione relativa alle catture effettuate dalle navi alle quali sono stati concessi permessi di pesca per acque profonde.
2. Ogni Stato membro può rilasciare alle proprie navi permessi di pesca per acque profonde solamente a condizione che:
a) la potenza complessiva di queste navi non superi la potenza complessiva determinata conformemente al paragrafo 1; e/o
b) il volume complessivo di queste navi non superi il volume complessivo determinato conformemente al paragrafo 1.
3. In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri che hanno aderito all’Unione nel 2004 calcolano la potenza e il volume complessivi delle proprie navi che, durante una delle annate 2000, 2001 o 2002, hanno sbarcato oltre 10 tonnellate di catture miste di specie di acque profonde. Questi dati complessivi sono comunicati alla Commissione.
Articolo 5
Indicazione delle caratteristiche degli attrezzi da pesca e delle operazioni di pesca
Oltre agli obblighi di cui all'articolo 6 del regolamento (CEE) n. 2847/93, il comandante di un peschereccio dell'Unione in possesso di un permesso di pesca per acque profonde annota nel giornale di bordo o in un modulo fornito dallo Stato membro di bandiera le informazioni di cui all'allegato III.
Articolo 6
Sistemi di controllo via satellite
1. Senza pregiudizio dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1489/97, in caso di guasto tecnico o di mancato funzionamento dell'impianto di localizzazione via satellite installato a bordo di un peschereccio, il comandante di quest'ultimo comunica la sua posizione allo Stato di bandiera ed agli Stati costieri ogni due ore.
2. Una volta che l'uscita in mare si è conclusa, la nave non può lasciare il porto sino a quando le autorità competenti non hanno constatato che l'impianto di localizzazione via satellite funziona adeguatamente.
3. Le recidive nella mancata ottemperanza agli obblighi di cui ai paragrafi 1 e 2 sono considerate comportamenti che violano gravemente le norme della politica comune della pesca, ai sensi del regolamento (CE) n. 1447/1999 del Consiglio, del 24 giugno 1999, recante l'elenco dei comportamenti che violano gravemente le norme della politica comune della pesca ( 11 ).
4. Le norme particolareggiate per l'applicazione del presente articolo sono stabilite in conformità della procedura di cui all'articolo 11, paragrafo 2.
Articolo 7
Porti designati
1. A decorrere dal 1 o marzo 2003 è vietato sbarcare catture miste di specie di acque profonde superiori a 100 kg al di fuori dei porti designati per lo sbarco di specie di acque profonde.
2. Ogni Stato membro designa i porti nei quali debbono essere sbarcate le catture di specie di acque profonde superiori a 100 kg e determinano le relative procedure d'ispezione e di sorveglianza, comprese le modalità e le condizioni per la registrazione e la dichiarazione dei quantitativi di specie di acque profonde di ogni singolo sbarco.
3. Ogni Stato membro trasmette alla Commissione, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, l'elenco dei porti designati e, entro i trenta giorni successivi, le relative procedure d'ispezione e di sorveglianza di cui al paragrafo 2.
La Commissione trasmette tali informazioni a tutti gli altri Stati membri.
Articolo 8
Osservatori
1. Ogni Stato membro assegna osservatori scientifici ai pescherecci per i quali è stato rilasciato un permesso di pesca per acque profonde in base ad un programma di campionamento, quale previsto al paragrafo 2.
2. Ogni Stato membro predispone un piano di campionamento per l'assegnazione degli osservatori e per il campionamento nel porto che garantisca la raccolta di dati rappresentativi e validi per la valutazione e la gestione degli stock di acque profonde.
Il piano di campionamento è approvato dalla Commissione in base ad una valutazione scientifica e statistica entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente regolamento.
3. Le misure necessarie per l'attuazione dei paragrafi 1 e 2 sono adottate in conformità della procedura dell'articolo 11, paragrafo 2.
4. L'osservatore scientifico:
a) annota indipendentemente in un giornale di bordo le informazioni di cui all'articolo 5;
b) presenta una relazione alle autorità competenti dello Stato membro interessato entro i venti giorni successivi alla conclusione del periodo di osservazione. Una copia di tale relazione è inviata alla Commissione entro trenta giorni dalla ricezione della sua richiesta scritta;
c) svolge eventuali altri compiti previsti dal piano di campionamento.
5. L'osservatore scientifico non può essere:
a) un parente del comandante della nave o un altro ufficiale in servizio sulla nave alla quale è stato assegnato;
b) un dipendente del comandante della nave alla quale è stato assegnato;
c) un dipendente del rappresentante del comandante;
d) un dipendente di una società controllata dal comandante o dal suo rappresentante;
e) un parente del rappresentante del comandante.
Articolo 9
Dati Oltre agli obblighi stabiliti dagli articoli 15 e 19 decies del regolamento (CEE) n. 2847/93 gli Stati membri, in base ai dati registrati nei giornali di bordo con la completa registrazione delle giornate di pesca trascorse fuori dal porto e alle relazioni presentate dagli osservatori scientifici, comunicano alla Commissione, per ogni semestre dell'anno civile e entro i tre mesi successivi alla scadenza di tale semestre, i dati relativi alle catture di specie di acque profonde e allo sforzo di pesca effettuato, espresso in kilowatt-giorni di pesca, ripartiti per trimestre, per tipo di attrezzo, per specie nonché i dati relativi alle specie di cui all'allegato II e i dati per rettangolo statistico CIEM o sottodivisione Copace.
La Commissione trasmette immediatamente questi dati agli organi scientifici competenti.
Articolo 10
Follow-up
La Commissione presenterà al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sul regime generale di gestione delle specie di acque profonde entro il 30 giugno 2005. Sulla scorta di tale relazione la Commissione proporrà al Consiglio le eventuali modifiche da apportare a detto regime.
Articolo 11
Comitato
1. La Commissione è assistita dal Comitato istituito dall'articolo 17 del regolamento (CEE) n. 3760/902.
2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE.
Il periodo di cui all'articolo 4, paragrafo 3, della decisione 1999/468/CE è fissato a tre mesi.
3. Il Comitato adotta il proprio regolamento interno.
Articolo 12
Entrata in vigore
Il presente regolamento entra in vigore il settimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee .
Esso si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2003.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
ALLEGATO I
Elenco delle specie di acque profonde
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome scientifico</p></td><td><p>Nome comune</p></td></tr><tr><td><p><span>Aphanopus carbo</span></p></td><td><p>Pesce sciabola nero</p></td></tr><tr><td><p><span>Apristuris spp</span></p></td><td><p>Gattucci</p></td></tr><tr><td><p><span>Argentina silus</span></p></td><td><p>Argentina</p></td></tr><tr><td><p><span>Beryx spp.</span></p></td><td><p>Berici</p></td></tr><tr><td><p><span>Centrophorus granulosus</span></p></td><td><p>Sagrì</p></td></tr><tr><td><p><span>Centrophorus squamosus</span></p></td><td><p>Sagrì</p></td></tr><tr><td><p><span>Centroscyllium fabricii</span></p></td><td><p>Spinarolo nero</p></td></tr><tr><td><p><span>Centroscymnus coelolepis</span></p></td><td><p>Pailona</p></td></tr><tr><td><p><span>Coryphaenoides rupestris</span></p></td><td><p>Granatiere</p></td></tr><tr><td><p><span>Dalatias licha</span></p></td><td><p>Zigrino</p></td></tr><tr><td><p><span>Deania calceus</span></p></td><td><p>Deania</p></td></tr><tr><td><p><span>Etmopterus princeps</span></p></td><td><p>Pesce diavolo maggiore</p></td></tr><tr><td><p><span>Etmopterus spinax</span></p></td><td><p>Sagrì nero</p></td></tr><tr><td><p><span>Galeus melastomus</span></p></td><td><p>Boccanera</p></td></tr><tr><td><p><span>Galeus murinus</span></p></td><td><p>Gattuccio islandese</p></td></tr><tr><td><p><span>Hoplostethus atlanticus</span></p></td><td><p>Pesce specchio atlantico</p></td></tr><tr><td><p><span>Molva dypterigia</span></p></td><td><p>Molva azzurra</p></td></tr><tr><td><p><span>Phycis blennoides</span></p></td><td><p>Musdea bianca</p></td></tr><tr><td><p><span>Centroscymnus crepidater</span></p></td><td><p>Pailona nasuta</p></td></tr><tr><td><p><span>Scymnodon ringens</span></p></td><td><p>Cagnolo atlantico</p></td></tr><tr><td><p><span>Hexanchus griseus</span></p></td><td><p>Squalo capo piatto</p></td></tr><tr><td><p><span>Chlamydoselachus anguineus</span></p></td><td><p>Squalo serpente</p></td></tr><tr><td><p><span>Oxynotus paradoxus</span></p></td><td><p>Pesce porco atlantico</p></td></tr><tr><td><p><span>Somniosus microcephalus</span></p></td><td><p>Squalo di Groenlandia</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO II
Lista supplementare di specie di acque profonde di cui all'articolo 9
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome scientifico</p></td><td><p>Nome comune</p></td></tr><tr><td><p><span>agellus bogaraveo</span></p></td><td><p>Occhialone</p></td></tr><tr><td><p><span>Chimaera monstrosa</span></p></td><td><p>Chimera</p></td></tr><tr><td><p><span>Marcrourus berglax</span></p></td><td><p>Granatiere</p></td></tr><tr><td><p><span>Mora moro</span></p></td><td><p>Mora</p></td></tr><tr><td><p><span>Antimora rostrata</span></p></td><td><p>Antimora Blu</p></td></tr><tr><td><p><span>Epigonus telescopus</span></p></td><td><p>Re di triglie nero</p></td></tr><tr><td><p><span>Helicolenus dactylopterus</span></p></td><td><p>Scorfano di fondale</p></td></tr><tr><td><p><span>Conger conger</span></p></td><td><p>Grongo</p></td></tr><tr><td><p><span>Lepidopus caudatus</span></p></td><td><p>Pesce sciabola</p></td></tr><tr><td><p><span>Alepocephalus bairdii</span></p></td><td><p>Alepocefalo</p></td></tr><tr><td><p><span>Lycodes esmarkii</span></p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><span>Raja hyperborea</span></p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><span>Sebastes viviparus</span></p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><span>Hoplostethus mediterraneus</span></p></td><td><p>Pesce specchio</p></td></tr><tr><td><p><span>Trachyscorpia cristulata</span></p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><span>Raja nidarosiensus</span></p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><span>Chaecon (Geryon) affinis</span></p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><span>Raja fyllae</span></p></td><td><p>Razza rotonda boreale</p></td></tr><tr><td><p><span>Hydrolagus mirabilis</span></p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><span>Rhinochimaera atlantica</span></p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><span>Alepocephalus rostratus</span></p></td><td><p> </p><div/></td></tr><tr><td><p><span>Polyprion americanus</span></p></td><td><p>Cernia di fondale</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO III
Dati relativi alle caratteristiche degli attrezzi da pesca ed alle operazioni di pesca di cui all'articolo 5
1. Per i pescherecci che utilizzano palangari:
— il numero medio di ami utilizzati sui palangari,
— la durata complessiva di immersione dei palangari in mare in un periodo di ventiquattro ore e il numero di immersioni durante tale periodo,
— le profondità di pesca.
2. Per i pescherecci che utilizzano reti fisse:
— la dimensione delle maglie delle reti,
— la lunghezza media delle reti,
— l'altezza media delle reti,
— la durata totale di immersione delle reti in mare in un periodo di ventiquattro ore e il numero totale di retate durante tale periodo,
— le profondità di pesca.
3. Per i pescherecci che utilizzano attrezzi trainati:
— le dimensioni delle maglie delle reti,
— la durata complessiva di immersione delle reti in mare in un periodo di ventiquattro ore e il numero totale di retate durante tale periodo,
— le profondità di pesca.
<note>
( 1 ) GU C 151 E del 25.6.2002, pag. 184.
( 2 ) Parere reso il 10 ottobre 2002 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).
( 3 ) GU L 389 del 31.12.1992, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1181/98 (GU L 169 del 9.6.1998, pag. 1).
( 4 ) GU L 171 del 6.7.1994, pag. 7.
( 5 ) GU L 308 del 21.12.1995, pag. 15.
( 6 ) GU L 261 del 20.10.1993, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2846/98 (GU L 358 del 31.12.1998, pag. 5).
( 7 ) GU L 202 del 30.7.1997, pag. 18. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2445/99 della Commissione (GU L 298 del 19.11.1999, pag. 5).
( 8 ) GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.
( 9 ) GU L 274 del 25.9.1986, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 3259/94 (GU L 339 del 22.12.1994, pag. 11).
( 10 ) Regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo alla politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonché la decisione 2004/585/CE del Consiglio (GU L 354 del 28.12.2013, pag. 22).
( 11 ) GU L 167 del 2.7.1999, pag. 5.
</note> | ITA | 02002R2347-20150601 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.11.2021   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>LI 410/7</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2021/2016 DEL CONSIGLIO
del 18 novembre 2021
che attua la decisione 2014/932/PESC concernente misure restrittive in considerazione della situazione nello Yemen
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2,
vista la decisione 2014/932/PESC del Consiglio, del 18 dicembre 2014, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nello Yemen ( 1 ) , in particolare l'articolo 3,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 18 dicembre 2014 il Consiglio ha adottato la decisione 2014/932/PESC.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 9 novembre 2021 il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite istituito a norma della risoluzione 2140 (2014) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha aggiunto tre persone all'elenco di persone ed entità soggette a misure restrittive.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>È opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato della decisione 2014/932/PESC,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'allegato della decisione 2014/932/PESC è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Fatto a Bruxelles, il 18 novembre 2021
Per il Consiglio
Il presidente
Z. ČERNAČ
( 1 ) GU L 365 del 19.12.2014, pag. 147 .
ALLEGATO
Le seguenti voci sono aggiunte all'elenco riportato nell'allegato della decisione 2014/932/PESC (Elenco delle persone ed entità di cui all'articolo 1, paragrafo 1, all'articolo 2 bis , paragrafo 1, e all'articolo 2 ter , paragrafi 1 e 2):
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«7.</p></td><td><span><span>Saleh Mesfer Saleh Al Shaer</span> (<span>alias:</span> a) Saleh Mosfer Saleh al Shaer; b) Saleh Musfer Saleh al Shaer; c) Saleh Mesfer al Shaer; d) Saleh al Shae; e) Saleh al Sha'ir; f) Abu Yasser).</span><p>Nome nella grafia originale: الشاعر صالح مسفر صالح</p><p><span>Designazione:</span> Maggiore Generale, “custode giudiziario” di beni e fondi appartenenti a oppositori degli Houthi.<span>Indirizzo:</span> Yemen.<span>Luogo di nascita:</span> Al Safrah, Sàdah Governorate, Yemen.<span>Cittadinanza:</span> yemenita. Passaporto<span>n.:</span> a) 05274639 (passaporto yemenita), rilasciato il 7.10.2013 (data di scadenza: 7.10.2019); b) 00481779 (passaporto yemenita), rilasciato il 9.12.2000 (data di scadenza: 9.12.2006).<span>Numero di identificazione nazionale:</span> a) 1388114 (Yemen); b) 10010057512 (Yemen).<span>Altre informazioni:</span> in qualità di “ministro aggiunto della Difesa per la logistica” degli Houthi, ha assistito gli Houthi nell'acquisizione di armi e armamenti di contrabbando. In qualità di “custode giudiziario”, è direttamente coinvolto nell'appropriazione generalizzata e indebita di risorse ed entità appartenenti a soggetti privati arrestati dagli Houthi o costretti a rifugiarsi al di fuori dello Yemen. Descrizione fisica: colore degli occhi: castani; capelli: grigi; carnagione: media; corporatura: snella; altezza (m/cm): sconosciuta; peso (kg): sconosciuto; e clan: membro della confederazione tribale degli Hashid. Fotografia disponibile per l'inserimento nell'avviso speciale INTERPOL-UNSC. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individuals.<span>Data di designazione da parte dell'ONU:</span>9.11.2021.</p><p><span>Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:</span></p><p>Conformemente alla sezione 5, lettera g), delle sue linee guida, il comitato del Consiglio di sicurezza istituito a norma della risoluzione 2140 rende disponibile una sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco per le persone, i gruppi, le imprese e le entità inclusi nel suo elenco delle sanzioni.</p><p><span>Data in cui la sintesi è stata resa disponibile sul sito web del comitato</span>: 9 novembre 2021</p><p>Saleh Mesfer Saleh Al Shaer è stato iscritto nell'elenco il 9 novembre 2021 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014) e del punto 14 della risoluzione 2216 (2015), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui al punto 17 e al punto 18, lettera c), della risoluzione 2140 (2014).</p><p>Saleh Mesfer Saleh Al Shaer ha perpetrato e sostenuto atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, tra cui la direzione di atti che violano il diritto internazionale umanitario applicabile nello Yemen.</p><p><span>Informazioni supplementari:</span></p><p>In riferimento alla memoria presentata dal gruppo di esperti delle Nazioni Unite il 28 agosto 2019, Saleh Mesfer Saleh Al Shaer ha perpetrato atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, soddisfacendo così i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014). In qualità di “ministro aggiunto della Difesa per la logistica” degli Houthi, Saleh Mesfer Saleh Al Shaer ha assistito gli Houthi nell'acquisizione di armi e armamenti di contrabbando. È inoltre iscritto nell'elenco in relazione al suo coinvolgimento diretto dall'inizio del 2018 nell'appropriazione generalizzata e indebita di risorse ed entità appartenenti a soggetti privati arrestati dagli Houthi o costretti a rifugiarsi al di fuori dello Yemen, in veste di “custode giudiziario” e in violazione del diritto internazionale umanitario. Al Shaer ha sfruttato la sua autorità e una rete con sede a Sanàa comprendente membri della sua famiglia, un tribunale penale speciale, l'Ufficio per la sicurezza nazionale, la Banca centrale, i servizi di segreteria del ministero yemenita del Commercio e dell'industria e alcune banche private al fine di espropriare arbitrariamente determinati soggetti privati ed entità dei loro beni senza alcun procedimento giudiziario o possibilità di ricorso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><span>Muhammad Abd Al-Karim Al-Ghamari [<span>alias</span>: a) Mohammad Al-Ghamari].</span><p>Nome nella grafia originale: الغماري محمد عبدالكریم</p><p><span>Designazione:</span> Maggiore Generale, Capo di Stato maggiore degli Houthi.<span>Indirizzo:</span> Yemen.<span>Data di nascita:</span> a) 1979; b) 1984<span>. Luogo di nascita:</span> Izla Dhaen, Wahha District, Hajjar Governorate, Yemen.<span>Cittadinanza:</span> yemenita.<span>Altre informazioni:</span> Capo di Stato maggiore militare degli Houthi, riveste il ruolo principale nell'organizzazione degli sforzi militari degli Houthi che minacciano direttamente la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, anche a Marib, nonché degli attacchi transfrontalieri contro l'Arabia Saudita. Fotografia disponibile per l'inserimento nell'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individuals.<span>Data di designazione da parte dell'ONU:</span>9.11.2021</p><p><span>Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:</span></p><p>Conformemente alla sezione 5, lettera g), delle sue linee guida, il comitato del Consiglio di sicurezza istituito a norma della risoluzione 2140 rende disponibile una sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco per le persone, i gruppi, le imprese e le entità inclusi nel suo elenco delle sanzioni.</p><p><span>Data in cui la sintesi è stata resa disponibile sul sito web del comitato</span>: 9 novembre 2021</p><p>Muhammad Abd Al-Karim Al-Ghamari è stato iscritto nell'elenco il 9 novembre 2021 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014) e del punto 14 della risoluzione 2216 (2015), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014).</p><p>Muhammad Abd Al-Karim Al-Ghamari ha perpetrato e sostenuto atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen.</p><p><span>Informazioni supplementari:</span></p><p>Al-Ghamari figura nell'elenco per il suo coinvolgimento e il suo ruolo di leader nelle campagne militari degli Houthi che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, soddisfacendo così i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014). Al-Ghamari, in qualità di Capo di Stato maggiore militare degli Houthi, riveste il ruolo principale nell'organizzazione degli sforzi militari degli Houthi che minacciano direttamente la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, nonché degli attacchi transfrontalieri contro l'Arabia Saudita. Recentemente ha assunto la guida dell'offensiva su vasta scala degli Houthi contro il territorio controllato dal governo yemenita nel governatorato di Marib. L'offensiva contro Marib sta aggravando la crisi umanitaria in Yemen, dal momento che espone circa un milione di sfollati interni vulnerabili al rischio di essere nuovamente sfollati, provoca la morte di civili e sta innescando un'escalation più ampia del conflitto.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Profilo su Al Estiklal — “Muhammad Al-Ghamari; The Houthi Leader Who Conveyed The Iranian 'Revolutionary Guards' Experience To Yemen” (Muhammad Al-Ghamari; il leader Houthi che ha portato nello Yemen l'esperienza delle “guardie rivoluzionarie” iraniane) (https://www.alestiklal.net/en/view/8824/muhammad-al-ghamari-the-houthi-leader-who-conveyed-the-iranian-revolutionary-guards-experience-to-yemen)<span>[consultato il 19.10.21]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Al Mashhad al-Yemeni (in arabo) — “Insurgency Leader Al-Huthi Appoints Prominent Commander To Lead Fighting in Al Hudaydah” (Il leader dell'insurrezione Al-Huthi nomina un alto comandante alla guida dei combattimenti ad Al Hudaydah)(https://www.almashhad-alyemeni.com/print~136875)<span>[consultato il 19.10.21]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Al Mashhad al-Yemeni (in arabo) — Reportage in arabo sulla nomina di al-Ghamari a “Comandante in capo” a Marib (https://www.almashhad-alyemeni.com/195498)<span>[consultato il 19.10.21]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Al Manar TV — “Yemeni Chief of Staff: Ready for Long-Term War with Saudi-led Coalition States” (Capo di Stato maggiore yemenita: pronti per una guerra a lungo termine con gli Stati della coalizione a guida saudita) (http://english.manartv.com.lb/842052)<span>[consultato il 19.10.21]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Al Marjie (in arabo) — Profilo di al-Ghamari — https://www.almarjie-paris.com/1479<span>[consultato il 19.10.21]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Al Jazeera — “Houthis say they attacked Aramco, Patriot targets in Saudi Arabia” (Gli Houthi dichiarano di aver attaccato l'Aramco e obiettivi Patriot in Arabia Saudita) (https://www.aljazeera.com/news/2021/4/15/yemens-houthis-say-attacked-aramco-patriot-targets-in-jazan)<span>[consultato il 19.10.21]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Human Rights Watch — “Houthi Landmines Kill Civilians, Block Aid” (Le mine degli Houthi uccidono civili e bloccano gli aiuti) (https://www.hrw.org/news/2019/04/22/yemen-houthi-landmines-kill-civilians-block-aid)<span>[consultato il 19.10.21]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>The Missile War in Yemen (La guerra missilistica nello Yemen): relazione del Centro di studi strategici internazionali (https://www.csis.org/analysis/missile-war-yemen-1)<span>[consultato il 19.10.21]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Mines And IEDs Employed By Houthi Forces On Yemen's West Coast (Mine e IED utilizzati dalle forze Houthi sulla costa occidentale dello Yemen): relazione di Conflict Armament Research (https://www.conflictarm.com/dispatches/mines-and-ieds-employed-by-houthi-forces-on-yemens-west-coast/)<span>[consultato il 19.10.21]</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><span>Yusuf Al-Madani</span><p>Nome nella grafia originale: یوسف المداني</p><p><span>Titolo:</span> Maggiore Generale.<span>Designazione:</span> Comandante della quinta regione militare degli Houthi.<span>Indirizzo:</span> Yemen<span>. Data di nascita:</span> 1977.<span>Luogo di nascita:</span> Muhatta Directorate, Hajjah Province, Yemen.<span>Cittadinanza:</span> yemenita.<span>Altre informazioni:</span> Leader di spicco delle forze Houthi e comandante delle forze a Hudaydah, Hajjah, Al Mahwit, e Raymah (Yemen), che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen. Dal 2021 Al-Madani è stato assegnato all'offensiva contro Marib. Fotografia disponibile per l'inserimento nell'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU. Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individuals.<span>Data di designazione da parte dell'ONU:</span>9.11.2021.</p><p><span>Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal Comitato delle sanzioni:</span></p><p>Conformemente alla sezione 5, lettera g), delle sue linee guida, il comitato del Consiglio di sicurezza istituito a norma della risoluzione 2140 rende disponibile una sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco per le persone, i gruppi, le imprese e le entità inclusi nel suo elenco delle sanzioni.</p><p><span>Data in cui la sintesi è stata resa disponibile sul sito web del comitato</span>: 9 novembre 2021</p><p>Yusuf Al-Madani è stato iscritto nell'elenco il 9 novembre 2021 ai sensi dei punti 11 e 15 della risoluzione 2140 (2014) e del punto 14 della risoluzione 2216 (2015), in quanto soddisfa i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014).</p><p>Yusuf Al-Madani ha perpetrato e sostenuto atti che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen.</p><p><span>Informazioni supplementari:</span></p><p>Al-Madani figura nell'elenco per il suo coinvolgimento e il suo ruolo di leader nelle campagne militari Houthi che minacciano la pace, la sicurezza e la stabilità dello Yemen, soddisfacendo così i criteri di designazione di cui al punto 17 della risoluzione 2140 (2014). Al-Madani è un leader di spicco delle forze Houthi ed è il comandante delle forze a Hudaydah, Hajjah, Al Mahwit, e Raymah (Yemen). Dal 2021 Al-Madani è stato assegnato all'offensiva contro Marib. Il persistente riposizionamento Houthi e altre violazioni delle disposizioni del cessate il fuoco dell'accordo di Hudaydah hanno destabilizzato una città che funge da passaggio cruciale per i beni commerciali essenziali e umanitari. Inoltre, vi sono segnalazioni periodiche di attacchi Houthi ai danni di civili e infrastrutture civili all'interno e nei dintorni di Hudaydah, che aggravano ulteriormente la situazione degli yemeniti, i quali si trovano ad affrontare livelli di bisogni umanitari tra i più elevati nel paese.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Al Masda (in arabo) — “Houthis Appoint Acting Defense, Interior Ministers, Members of Supreme Security Committee” (Gli Houthi nominano i ministri dell'interno e della difesa ad interim membri del Comitato supremo di sicurezza) (https://almasdaronline.com/article/67627)<span>[consultato il 19 ottobre 2021]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Saba (in arabo) — Report Says Head of Al-Huthi Supreme Political Council Visits Navy Missiles Exhibition (Notizia secondo cui il capo del Consiglio politico supremo Al-Huthi si sarebbe recato a un'esposizione di missili della marina (https://www.saba.ye/ar/news478675.htm)<span>[consultato il 19 ottobre 2021]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Aden Al Hadath (in arabo) — “Dissident Figure' Says 'Abd-al-Malik Al-Huthi Has Leukemia, Identifies 'Likely Successor” (Dissidente afferma che Abd-al-Malik Al-Huthi sarebbe malato di leucemia e identifica un probabile successore) (https://aden-alhadath.info/news/35501)<span>[consultato il 19 ottobre 2021]</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Account Twitter di Mohammad Ali al-Houthi — Il 2 febbraio 2018 Al Huthi ha postato una fotografia in cui appare con Yusuf Al-Madani. La traduzione approssimativa del post di Twitter è “ieri, seduto con il martire vivo Abu Hussein” (Abu Hussein è il soprannome di Yusuf Al-Madani).</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Al Jazeera — “Recordings: Houthi leaders planned general's killing” (registrazioni: leader Houthi hanno pianificato l'assassinio del generale) (https://www.aljazeera.com/news/2016/6/29/recordings-houthi-leaders-planned-generals-killing)<span>[consultato il 19 ottobre 2021]</span>"</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> | ITA | 32021D2016 |
2013D0722 — IT — 09.12.2015 — 002.001
Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
<table><col/><col/><tr><td><p><a>►B</a></p></td><td><p>DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE</p><p>del 29 novembre 2013</p><p>recante approvazione dei programmi annuali e pluriennali di eradicazione, lotta e sorveglianza di talune malattie animali e zoonosi presentati dagli Stati membri per il 2014 e gli anni successivi, nonché del contributo finanziario dell’Unione a detti programmi</p><p>[notificata con il numero C(2013) 8417]</p><p><a>(2013/722/UE)</a></p><p>(GU L 328 dell'7.12.2013, pag. 101)</p></td></tr></table>
Modificato da:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>  n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>►M1</a></p></td><td><p><a>DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE 2014/925/UE del 16 dicembre 2014</a></p></td><td><p>  L 363</p></td><td><p>173</p></td><td><p>18.12.2014</p></td></tr><tr><td><p><a>►M2</a></p></td><td><p><a>DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/2291 DELLA COMMISSIONE Testo rilevante ai fini del SEE del 7 dicembre 2015</a></p></td><td><p>  L 323</p></td><td><p>27</p></td><td><p>9.12.2015</p></td></tr></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE
del 29 novembre 2013
recante approvazione dei programmi annuali e pluriennali di eradicazione, lotta e sorveglianza di talune malattie animali e zoonosi presentati dagli Stati membri per il 2014 e gli anni successivi, nonché del contributo finanziario dell’Unione a detti programmi
[notificata con il numero C(2013) 8417]
(2013/722/UE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
vista la decisione 2009/470/CE del Consiglio, del 25 maggio 2009, relativa a talune spese nel settore veterinario ( 1 ), in particolare l’articolo 27, paragrafo 5,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La decisione 2009/470/CE stabilisce le modalità della partecipazione finanziaria dell’Unione a programmi di eradicazione, lotta e sorveglianza di malattie animali e zoonosi.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L’articolo 27, paragrafo 1, della decisione 2009/470/CE dispone inoltre l’introduzione di un’azione finanziaria dell’Unione al fine di rimborsare le spese sostenute dagli Stati membri per finanziare i programmi nazionali di eradicazione, lotta e sorveglianza relativi alle malattie animali e alle zoonosi elencate nell’allegato I di tale decisione.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La decisione 2008/341/CE della Commissione, del 25 aprile 2008, che fissa i criteri comunitari applicabili ai programmi nazionali di eradicazione, di lotta e di sorveglianza relativi a talune malattie degli animali e zoonosi (<a><span>2</span></a>) dispone che, per essere approvati nel quadro dell’azione finanziaria dell’Unione, i programmi presentati dagli Stati membri devono rispettare almeno i criteri fissati nell’allegato di tale decisione.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (<a><span>3</span></a>), dispone l’attuazione, da parte degli Stati membri, di programmi annuali per la sorveglianza delle encefalopatie spongiformi trasmissibili (<span>transmissible spongiform encephalopathies</span> — TSE) nei bovini, negli ovini e nei caprini.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La direttiva 2005/94/CE del Consiglio, del 20 dicembre 2005, relativa a misure comunitarie di lotta contro l’influenza aviaria (<a><span>4</span></a>), prevede altresì che gli Stati membri attuino programmi di sorveglianza del pollame e dei volatili selvatici per contribuire, tra l’altro, in base a una valutazione del rischio regolarmente aggiornata, alla conoscenza del pericolo connesso ai volatili selvatici in rapporto ai virus influenzali aviari nei volatili. Occorre quindi approvare anche tali programmi annuali di sorveglianza e il loro finanziamento.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Alcuni Stati membri hanno presentato alla Commissione programmi annuali e pluriennali di eradicazione, lotta e sorveglianza delle malattie animali, programmi di controllo miranti alla prevenzione di zoonosi e programmi annuali di eradicazione e sorveglianza di talune TSE, per i quali desiderano ricevere un contributo finanziario dell’Unione.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Data l’importanza di tali programmi ai fini del conseguimento degli obiettivi dell’Unione in materia di sanità pubblica e di salute degli animali, è opportuno fissare il contributo finanziario dell’Unione alle spese che gli Stati membri interessati sosterranno per le misure indicate nella presente decisione, sino a un importo massimo stabilito per ciascun programma.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Sebbene la situazione epidemiologica delle TSE nell’Unione sia notevolmente migliorata negli ultimi anni, la sorveglianza rivolta a specifiche sottopopolazioni animali resta di grande rilevanza per offrire informazioni affidabili circa la prevalenza e l’evoluzione delle TSE negli Stati membri e, al tempo stesso, verificare l’efficacia delle misure preventive in essere. È pertanto opportuno fissare il contributo finanziario dell’Unione al 100 % dei costi sostenuti dagli Stati membri per l’espletamento di determinate prove di laboratorio per la sorveglianza delle TSE nell’ambito dei programmi approvati.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>I programmi di eradicazione della rabbia in alcuni Stati membri stanno attualmente per raggiungere l’obiettivo di eradicare questa malattia che rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica, mentre in altri Stati membri svolgono un ruolo chiave nella prevenzione della reintroduzione della malattia nel resto dell’Unione. È opportuno mantenere un livello elevato di contributo finanziario da parte dell’Unione, pari al 75 %, al fine di potenziare gli sforzi degli Stati membri volti a eradicare al più presto tale malattia.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Alcuni Stati membri, che per diversi anni hanno attuato con successo programmi cofinanziati di eradicazione della rabbia, confinano con paesi terzi in cui tale malattia è presente. Per eradicare definitivamente la rabbia occorre attuare programmi di vaccinazione nei territori di tali paesi terzi confinanti con l’Unione. È opportuno fornire pieno sostegno alle attività nelle zone confinanti di tali paesi terzi per mezzo di un contributo finanziario dell’Unione pari al 100 % per le spese di acquisto e la distribuzione di vaccini orali.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Per consentire a tutti gli Stati membri aventi focolai di rabbia di proseguire senza interruzione le attività di vaccinazione orale previste dai rispettivi programmi, occorre prevedere la possibilità, su richiesta dello Stato membro interessato, di erogare anticipi fino al 60 % dell’importo massimo fissato per ciascun programma e nei limiti delle disponibilità di stanziamento.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Dal 2012 la peste suina classica è stata riscontrata nella popolazione di cinghiali in Lettonia, in un’area di confine fra la Federazione russa e la Bielorussia. La decisione di esecuzione 2013/427/UE della Commissione (<a><span>5</span></a>) ha disposto un contributo finanziario di emergenza dell’Unione per la vaccinazione dei cinghiali contro la peste suina classica nei territori della Bielorussia vicini alle zone infette in Lettonia per il 2013, per controllare la diffusione dell’infezione e prevenire la reinfezione del territorio lettone. È opportuno mantenere il sostegno a tali attività in Bielorussia con un contributo finanziario dell’Unione del 100 % per alcuni dei costi in questione.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>In ragione della specifica situazione epidemiologica e dei problemi finanziari, tecnici e amministrativi incontrati nella corretta attuazione del programma di eradicazione della brucellosi ovina e caprina in Grecia, è opportuno fornire un maggiore livello di finanziamento di alcune misure e sostenere la retribuzione di veterinari privati e di personale stagionale al fine di una corretta attuazione di tale programma.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>La presenza di peste suina africana in Sardegna rappresenta una minaccia di diffusione della malattia in altre zone nell’Unione attraverso i movimenti illegali di prodotti o di animali. Per ridurre al minimo tale rischio è opportuno approvare una misura di sostegno finanziario all’Italia per l’attuazione di un rafforzamento dei controlli nei porti e aeroporti della Sardegna.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La Commissione ha esaminato sotto il profilo veterinario e finanziario ciascun programma annuale e pluriennale presentato dagli Stati membri. Tali programmi sono conformi alla legislazione veterinaria dell’Unione e in particolare ai criteri di cui alla decisione 2008/341/CE.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Le misure ammissibili al sostegno finanziario dell’UE sono definite nella presente decisione di esecuzione della Commissione. In casi in cui l’ha ritenuto opportuno, la Commissione ha tuttavia informato per iscritto gli Stati membri sui limiti posti all’ammissibilità di talune misure in termini di numero massimo di attività realizzate o di aree geografiche interessate dai programmi.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Data l’importanza dei programmi annuali e pluriennali per il conseguimento degli obiettivi dell’Unione in materia di sanità pubblica e di salute degli animali e visto il carattere obbligatorio dell’applicazione in tutti gli Stati membri dei programmi sulle TSE e sull’influenza aviaria, è opportuno fissare il livello del contributo finanziario dell’Unione per il rimborso delle spese che gli Stati membri interessati dovranno sostenere per le misure indicate nella presente decisione, sino a un importo massimo stabilito per ciascun programma.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Ai sensi dell’articolo 84 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (<a><span>6</span></a>), e dell’articolo 94 del regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012, recante le modalità di applicazione del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione (<a><span>7</span></a>), l’impegno di spesa a carico del bilancio dell’UE deve essere preceduto da una decisione di finanziamento che stabilisca gli elementi essenziali dell’azione comportante la spesa e adottata dall’istituzione o dalle autorità da essa delegate.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>A fini di semplificazione e di riduzione dell’onere amministrativo concernente la gestione finanziaria dei programmi da parte degli Stati membri e della Commissione, è opportuno applicare un sistema di costi unitari per determinare il contributo dell’Unione alle attività ammissibili per il campionamento e le verifiche nell’ambito dei programmi approvati.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per la catena alimentare e la salute degli animali,</p></td></tr></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
CAPO I
Articolo 1
Definizioni
Ai fini della presente decisione di esecuzione si applicano le seguenti definizioni:
<table><col/><col/><tr><td><p>a)</p></td><td><p>campionamento di animali domestici : la procedura della raccolta di materiale biologico degli animali dell’allevamento, effettuata da o per conto dell’autorità competente a fini di prove e test di laboratorio;</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>b)</p></td><td><p>campionamento degli allevamenti di pollame : la raccolta di campioni dall’ambiente di un allevamento di pollame effettuata da o per conto dell’autorità competente nell’ambito di un programma di controllo di taluni tipi di salmonella zoonotica;</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>c)</p></td><td><p>prova : la procedura eseguita su un campione in un laboratorio per individuare, diagnosticare o valutare la presenza o l’assenza di un agente patogeno, un processo di sviluppo della malattia o la suscettibilità a un determinato agente patogeno;</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>d)</p></td><td><p>tubercolinizzazione : la procedura di esecuzione di un test cutaneo di reazione alla tubercolina quale definito nell’allegato B, punto 2, alla direttiva 64/432/CEE del Consiglio (<a><span>8</span></a>), nel quadro di un programma per la tubercolosi bovina.</p></td></tr></table>
Articolo 2
Brucellosi bovina
1. I programmi di eradicazione della brucellosi bovina presentati da Spagna, Croazia, Italia, Portogallo e Regno Unito sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. Il contributo finanziario dell’Unione:
a) è fissato al 50 % del costo unitario di cui all’allegato I, punto 1, lettera a), e punto 4, lettera a), per:
i) il campionamento di animali domestici;
ii) le prove del rosa bengala;
iii) le prove di fissazione del complemento;
b) è fissato al 50 % delle spese ammissibili sostenute da ciascuno Stato membro di cui al paragrafo 1 per:
i) i test SAT, sino a un importo massimo di 0,25 EUR in media per test;
ii) i test ELISA, sino a un importo massimo di 0,5 EUR in media per test;
iii) gli esami batteriologici/test PCR, sino a un importo massimo di 10 EUR in media per esame;
iv) l’acquisto di vaccini, sino a un importo massimo di 0,50 EUR in media per dose;
v) l’indennizzo versato ai proprietari degli animali abbattuti nell’ambito di tali programmi, sino a un importo massimo di 375 EUR in media per animale;
c) e non supera i seguenti importi:
i) 5 100 000 EUR per la Spagna;
ii) 150 000 EUR per la Croazia;
iii) 2 715 000 EUR per l'Italia;
iv) 805 000 EUR per il Portogallo;
v) 1 560 000 EUR per il Regno Unito.
Articolo 3
Tubercolosi bovina
1. I programmi di eradicazione della tubercolosi bovina presentati da Irlanda, Spagna, Croazia, Italia, Portogallo e Regno Unito sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. Il contributo finanziario dell'Unione agli Stati membri di cui al paragrafo 1:
a) è fissato al 50 % del costo unitario di cui all’allegato I, punto 3 e punto 4, lettera b), per:
i) la tubercolinizzazione;
ii) i test del gamma interferone;
b) è fissato al 50 % delle spese ammissibili sostenute da ciascuno Stato membro di cui al paragrafo 1 per:
i) gli esami batteriologici/test PCR, sino a un importo massimo di 10 EUR in media per esame;
ii) l’indennizzo da versare ai proprietari degli animali abbattuti nell’ambito di tali programmi, sino a un importo massimo di 375 EUR in media per animale;
c) e non supera i seguenti importi:
i) 12 700 000 EUR per l'Irlanda;
ii) 14 000 000 EUR per la Spagna;
iii) 330 000 EUR per la Croazia;
iv) 5 100 000 EUR per l'Italia;
v) 1 035 000 EUR per il Portogallo;
vi) 31 000 000 EUR per il Regno Unito.
3. In deroga all'articolo 3, paragrafo 2, quando i costi della tubercolinizzazione non siano direttamente sostenuti dallo Stato membro, il contributo finanziario dell'Unione è limitato al 50 % dei costi reali sostenuti dallo Stato membro per l'acquisto della tubercolina.
Articolo 4
Brucellosi degli ovini e dei caprini
1. I programmi di eradicazione della brucellosi degli ovini e dei caprini presentati da Grecia, Spagna, Croazia, Italia, Cipro e Portogallo sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. Il contributo finanziario dell’Unione agli Stati membri di cui al paragrafo 1, fatta eccezione per la Grecia:
a) è fissato al 50 % del costo unitario definito all’allegato I, punto 1, lettera b) e punto 4, lettera c), per:
i) il campionamento di animali domestici;
ii) le prove del rosa bengala;
iii) le prove di fissazione del complemento;
b) è fissato al 50 % delle spese ammissibili sostenute da ciascuno Stato membro di cui al paragrafo 1 per:
i) gli esami batteriologici/test PCR, sino a un importo massimo di 10 EUR in media per esame;
ii) l’acquisto di vaccini, sino a un importo massimo di 0,50 EUR in media per dose;
iii) l’indennizzo da versare ai proprietari degli animali abbattuti nell’ambito di tali programmi, sino a un importo massimo di 50 EUR in media per animale;
c) e non supera i seguenti importi:
i) 7 300 000 EUR per la Spagna;
ii) 385 000 EUR per la Croazia;
iii) 3 935 000 EUR per l'Italia;
iv) 160 000 EUR per Cipro;
v) 1 125 000 EUR per il Portogallo.
3. Il contributo finanziario dell’Unione alla Grecia:
a) è fissato al 75 % del costo unitario definito all’allegato I, punto 4, lettera c), per:
i) le prove del rosa bengala;
ii) le prove di fissazione del complemento;
b) è fissato al 75 % delle spese sostenute per:
i) gli esami batteriologici, sino a un importo massimo di 15 EUR in media per test;
ii) l’acquisto di vaccini, sino a un importo massimo di 0,75 EUR in media per dose;
iii) la retribuzione di veterinari privati che effettuano operazioni di vaccinazione e attività di campionamento nel quadro del programma;
iv) gli stipendi del personale stagionale assunto appositamente per la gestione dei dati sull’attuazione delle misure del programma;
c) è fissato al 50 % delle spese ammissibili sostenute per l’indennizzo da versare ai proprietari di animali macellati nell’ambito di tale programma, sino a un importo massimo di 50 EUR in media per animale; e
d) non supera 3 290 000 EUR.
Articolo 5
Febbre catarrale degli ovini in zone endemiche o a rischio elevato
1. I programmi di eradicazione e di sorveglianza della febbre catarrale degli animali domestici presentati da Belgio, Bulgaria, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Finlandia sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. Il contributo finanziario dell’Unione:
a) è fissato al 50 % del costo unitario cui all’allegato I, punto 1, lettera c), e punto 4, lettera d), per:
i) il campionamento di animali domestici;
ii) i test ELISA;
iii) i saggi PCR;
b) è fissato al 50 % delle spese ammissibili sostenute da ciascuno Stato membro di cui al paragrafo 1 per l’acquisto di vaccini, sino a un importo massimo di 0,50 EUR in media per dose;
c) e non supera i seguenti importi:
i) 11 000 EUR per il Belgio;
ii) 100 000 EUR per la Bulgaria;
iii) 72 000 EUR per la Germania;
iv) 3 000 EUR per l'Estonia;
v) 75 000 EUR per la Grecia;
vi) 850 000 EUR per la Spagna;
vii) 170 000 EUR per la Francia;
viii) 2 150 000 EUR per l'Italia;
ix) 6 000 EUR per la Lettonia;
x) 8 000 EUR per la Lituania;
xi) 5 000 EUR per Malta;
xii) 5 000 EUR per l'Austria;
xiii) 25 000 EUR per la Polonia;
xiv) 155 000 EUR per il Portogallo;
xv) 115 000 EUR per la Romania;
xvi) 16 000 EUR per la Slovenia;
xvii) 25 000 EUR per la Slovacchia;
xviii) 5 000 EUR per la Finlandia.
Articolo 6
Salmonella zoonotica
1. I programmi annuali di lotta a taluni tipi di salmonella zoonotica in gruppi da riproduzione, ovaioli e da carne di Gallus gallus e in gruppi di tacchini ( Meleagris gallopavo ) presentati da Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia e Regno Unito sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. Il programma annuale di lotta a taluni tipi di salmonella zoonotica in gruppi di tacchini ( Meleagris gallopavo ) presentati dalla Polonia è approvato per il periodo compreso tra il 1 o gennaio 2014 e il 31 dicembre 2014.
3. Il programma annuale di lotta a taluni tipi di salmonella zoonotica in gruppi da riproduzione di Gallus gallus presentati dalla Repubblica ceca è approvato per il periodo compreso tra il 1 o gennaio 2014 e il 31 dicembre 2014.
4. I programmi pluriennali di lotta a taluni tipi di salmonella zoonotica in gruppi ovaioli e da carne di Gallus gallus e in gruppi di tacchini ( Meleagris gallopavo ) presentati dalla Repubblica ceca sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2016.
5. Il programma pluriennale di lotta a taluni tipi di salmonella zoonotica in gruppi da riproduzione, ovaioli e da carne di Gallus gallus e in gruppi di tacchini ( Meleagris gallopavo ) presentato dalla Spagna è approvato per il periodo compreso tra il 1 o gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016.
6. Il programma pluriennale di lotta a taluni tipi di salmonella zoonotica in gruppi da riproduzione, ovaioli e da carne di Gallus gallus presentato dalla Polonia è approvato per il periodo compreso tra il 1 o gennaio 2014 e il 31 dicembre 2016.
7. Il programma pluriennale di lotta a taluni tipi di salmonella zoonotica in gruppi da riproduzione e ovaioli di Gallus gallus presentato dal Belgio è approvato per il periodo compreso tra il 1 o gennaio 2014 e il 31 dicembre 2019.
8. Il contributo finanziario dell’Unione per l’anno 2014:
a) è fissato al 50 % del costo unitario di cui all’allegato I, punti 2 e 4, lettera e), per:
i) il campionamento degli allevamenti di pollame;
ii) gli esami batteriologici;
iii) gli esami di sierotipizzazione;
iv) i test per verificare l’efficacia delle operazioni di disinfezione;
v) i test per l’individuazione di agenti antimicrobici;
b) è fissato al 50 % delle spese sostenute da ciascuno Stato membro di cui ai paragrafi da 1 a 7 per:
i) l’acquisto del vaccino, sino a un importo massimo di 0,05 EUR in media per dose;
ii) l’indennizzo da versare ai proprietari per:
— l’abbattimento di volatili da riproduzione di Gallus gallus , sino a un importo massimo di 4 EUR in media per volatile;
— l’abbattimento di volatili ovaioli di Gallus gallus , sino a un importo massimo di 2,20 EUR in media per volatile;
— l’abbattimento di volatili da riproduzione di tacchino Meleagris gallopavo sino a un massimo di 12 EUR in media per volatile;
— la distruzione di uova da cova di esemplari da riproduzione di Gallus gallus , sino a un importo massimo di 0,20 EUR in media per uovo;
— la distruzione di uova da tavola di Gallus gallus , sino a un importo massimo di 0,04 EUR in media per uovo;
— la distruzione di uova da cova di esemplari da riproduzione di Meleagris gallopavo , sino a un importo massimo di 0,40 EUR in media per uovo;
c) e non supera i seguenti importi:
i) 1 000 000 EUR per il Belgio;
ii) 70 000 EUR per la Bulgaria;
iii) 175 000 EUR per il programma della Repubblica ceca di cui al paragrafo 3;
iv) 710 000 EUR per il programma della Repubblica ceca di cui al paragrafo 4;
v) 320 000 EUR per la Danimarca;
vi) 980 000 EUR per la Germania;
vii) 10 000 EUR per l'Estonia;
viii) 25 000 EUR per l'Irlanda;
ix) 860 000 EUR per la Grecia;
x) 1 390 000 EUR per la Spagna;
xi) 1 360 000 EUR per la Francia;
xii) 205 000 EUR per la Croazia;
xiii) 1 700 000 EUR per l'Italia;
xiv) 95 000 EUR per Cipro;
xv) 75 000 EUR per la Lettonia;
xvi) 10 000 EUR per il Lussemburgo;
xvii) 1 940 000 EUR per l'Ungheria;
xviii) 20 000 EUR per Malta;
xix) 2 880 000 EUR per i Paesi Bassi;
xx) 1 190 000 EUR per l'Austria;
xxi) 20 000 EUR per il programma della Polonia di cui al paragrafo 2;
xxii) 3 180 000 EUR per il programma della Polonia di cui al paragrafo 6;
xxiii) 35 000 EUR per il Portogallo;
xxiv) 250 000 EUR per la Romania;
xxv) 35 000 EUR per la Slovenia;
xxvi) 2 500 000 EUR per la Slovacchia;
xxvii) 150 000 EUR per il Regno Unito.
Articolo 7
Peste suina classica
1. I programmi di lotta e di sorveglianza della peste suina classica presentati da Bulgaria, Germania, Francia, Croazia, Lettonia, Ungheria, Romania Slovacchia sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. Il contributo finanziario dell’Unione:
a) è fissato al 50 % del costo unitario cui all’allegato I, punto 1, lettera d), e punto 4, lettera f), per:
i) il campionamento di animali domestici;
ii) i test ELISA;
iii) i saggi PCR;
iv) i test virologici;
b) è fissato al 50 % delle spese ammissibili sostenute da ciascuno Stato membro di cui al paragrafo 1 per:
i) la consegna dei cinghiali alle autorità per le prove di laboratorio, sino a un importo massimo di 5 EUR in media per animale;
ii) l’acquisto di vaccini orali, sino a un massimo di 0,50 EUR in media per dose;
c) e non supera i seguenti importi:
i) 150 000 EUR per la Bulgaria;
ii) 710 000 EUR per la Germania;
ii) 35 000 EUR per la Francia;
iv) 145 000 EUR per la Croazia;
v) 170 000 EUR per la Lettonia;
vi) 60 000 EUR per l'Ungheria;
vii) 835 000 EUR per la Romania;
viii) 485 000 EUR per la Slovacchia.
—————
Articolo 8
Malattia vescicolare dei suini
1. Il programma di eradicazione della malattia vescicolare suina presentato dall’Italia è approvato per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. Il contributo finanziario dell’Unione:
a) è fissato al 50 % del costo unitario di cui all’allegato I, punto 1, lettera e), per il campionamento di animali domestici;
b) è fissato al 50 % delle spese ammissibili sostenute dall’Italia per:
i) i test ELISA sino a un importo massimo di 1 EUR n media per test;
ii) i saggi PCR sino a un importo massimo di 5 EUR in media per test;
iii) i test virologici sino a un importo massimo di 10 EUR in media per test;
c) non supera 815 000 EUR per l'Italia.
Articolo 9
Influenza aviaria nel pollame e nei volatili selvatici
1. I programmi annuali di sorveglianza dell’influenza aviaria nel pollame e nei volatili selvatici presentati da Belgio, Bulgaria, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Austria, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia e Regno Unito sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. I programmi pluriennali di sorveglianza dell’influenza aviaria nel pollame e nei volatili selvatici presentati dalla Repubblica ceca e dalla Polonia sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2016.
3. Il programma pluriennale di sorveglianza dell’influenza aviaria nel pollame e nei volatili selvatici presentato dai Paesi Bassi è approvato per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2017.
4. Il contributo finanziario dell’Unione per l’anno 2014:
a) è fissato al 50 % del costo unitario cui all’allegato I, punto 1, lettera f), e punto 4, lettera g), per:
i) il campionamento di volatili domestici;
ii) i test ELISA;
iii) i test di immunodiffusione in gel di agar;
iv) i test HI per H5/H7;
v) le prove di isolamento del virus;
vi) i saggi PCR;
b) è fissato al 50 % dei costi ammissibili di ciascuno Stato membro di cui ai paragrafi da 1 a 3 per la consegna dei volatili selvatici alle autorità per le prove di laboratorio nel quadro della sorveglianza passiva, sino a un importo massimo di 5 EUR in media per volatile;
c) e non supera i seguenti importi:
i) 50 000 EUR per il Belgio;
ii) 15 000 EUR per la Bulgaria;
iii) 15 000 EUR per la Repubblica ceca;
iv) 65 000 EUR per la Germania;
v) 5 000 EUR per l'Estonia;
vi) 70 000 EUR per l'Irlanda;
vii) 15 000 EUR per la Grecia;
viii) 65 000 EUR per la Spagna;
ix) 120 000 EUR per la Francia;
x) 40 000 EUR per la Croazia;
xi) 1 115 000 EUR per l'Italia;
xii) 20 000 EUR per Cipro;
xiii) 20 000 EUR per la Lettonia;
xiv) 10 000 EUR per la Lituania;
xv) 10 000 EUR per il Lussemburgo;
xvi) 165 000 EUR per l'Ungheria;
xvii) 5 000 EUR per Malta;
xviii) 160 000 EUR per i Paesi Bassi;
xix) 25 000 EUR per l'Austria;
xx) 95 000 EUR per la Polonia;
xxi) 25 000 EUR per il Portogallo;
xxii) 165 000 EUR per la Romania;
xxiii) 45 000 EUR per la Slovenia;
xxiv) 25 000 EUR per la Slovacchia;
xxv) 40 000 EUR per la Finlandia;
xxvi) 30 000 EUR per la Svezia;
xxvii) 140 000 EUR per il Regno Unito.
Articolo 10
Encefalopatie spongiformi trasmissibili
1. I programmi di sorveglianza e di eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili presentati da Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. I programmi pluriennali di sorveglianza e di eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili presentati dalla Grecia e dal Lussemburgo sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2015.
3. Il programma pluriennale di sorveglianza e di eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili presentato dal Regno Unito è approvato per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2018.
4. Il contributo finanziario dell’Unione:
a) è fissato al 100 % del costo unitario di cui all’allegato I, punto 4, lettera h), per:
i) i test rapidi su bovini effettuati conformemente alle prescrizioni di cui all’articolo 12, paragrafo 2, e all’allegato III, capitolo A, parte I, punti 2.1 e 3 del regolamento (CE) n. 999/2001;
ii) i test rapidi su bovini effettuati conformemente alle prescrizioni di cui all’allegato III, capitolo A, parte I, punto 2.2 del regolamento (CE) n. 999/2001, nell’ambito dei programmi di Bulgaria, Croazia e Romania o nell’ambito dei programmi di altri Stati membri di cui ai paragrafi da 1 a 3 in bovini provenienti da Stati membri non inclusi nell’allegato della decisione 2009/719/CE della Commissione ( 9 ) o da paesi terzi;
iii) i test rapidi su ovini e caprini:
— conformemente alle prescrizioni di cui all’articolo 12, paragrafo 2, all’allegato III, capitolo A, parte II, punto 5, e all’allegato VII del regolamento (CE) n. 999/2001,
— fino al numero intero necessario a soddisfare le prescrizioni minime di cui all’allegato III, capitolo A, parte II, punti 2 e 3,
iv) i test molecolari iniziali a rilevazione mirata da eseguire conformemente all’allegato X, capitolo C, punto 3.2, lettera c), punto i) del regolamento (CE) n. 999/2001;
b) è fissato al 75 % del costo unitario di cui all’allegato I, punto 4, lettera h), per i test rapidi sui bovini effettuati conformemente alle prescrizioni di cui all’allegato III, capitolo A, parte I, punto 2.2 del regolamento (CE) n. 999/2001, che non rientrano nella lettera (a), punto ii);
c) è fissato al 100 % delle spese ammissibili sostenute da ciascuno Stato membro di cui ai paragrafi da 1 a 3 per:
i) gli esami di verifica, diversi dai test rapidi, di cui all’allegato X, capitolo C, del regolamento (CE) n. 999/2001, sino a un importo massimo di 50 EUR in media per test;
ii) gli esami di genotipizzazione, sino a un importo massimo di 6 EUR in media per test;
d) è fissato al 50 % delle spese sostenute da ciascuno Stato membro per l’indennizzo da versare ai proprietari degli animali in caso di:
— abbattimento e distruzione di bovini sino a un importo massimo di 500 EUR in media per animale;
— abbattimento e distruzione di ovini e caprini sino a un importo massimo di 70 EUR in media per animale;
— macellazione obbligatoria di ovini e caprini a norma dell’allegato VII, capitolo B, punto 2.2.2, lettere b) e c), del regolamento (CE) n. 999/2001, sino a un importo massimo di 50 EUR in media per animale, e
e) e non supera i seguenti importi:
i) 260 000 EUR per il Belgio;
ii) 330 000 EUR per la Bulgaria;
iii) 165 000 EUR per la Repubblica ceca;
iv) 2 390 000 EUR per la Germania;
v) 45 000 EUR per l'Estonia;
vi) 755 000 EUR per l'Irlanda;
vii) 1 355 000 EUR per la Grecia;
viii) 1 525 000 EUR per la Spagna;
ix) 7 700 000 EUR per la Francia;
x) 2 115 000 EUR per l'Italia;
xi) 300 000 EUR per la Croazia;
xii) 815 000 EUR per Cipro;
xiii) 65 000 EUR per la Lettonia;
xiv) 75 000 EUR per la Lituania;
xv) 30 000 EUR per il Lussemburgo;
xvi) 660 000 EUR per l'Ungheria;
xvii) 15 000 EUR per Malta;
xviii) 465 000 EUR per i Paesi Bassi;
xix) 175 000 EUR per l'Austria;
xx) 1 220 000 EUR per la Polonia;
xxi) 475 000 EUR per il Portogallo;
xxii) 1 060 000 EUR per la Romania;
xxiii) 115 000 EUR per la Slovenia;
xxiv) 170 000 EUR per la Slovacchia;
xxv) 100 000 EUR per la Finlandia;
xxvi) 105 000 EUR per la Svezia;
xxvii) 1 475 000 EUR per il Regno Unito.
Articolo 11
Rabbia
1. I programmi annuali di eradicazione della rabbia presentati da Bulgaria, Estonia, Italia, Lituania, Ungheria, Polonia, Romania e Slovacchia sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. Il programma pluriennale di eradicazione della rabbia presentato dalla Grecia è approvato per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2015.
3. I programmi pluriennali di eradicazione della rabbia presentati da Lettonia e Finlandia sono approvati per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2016.
4. Il programma pluriennale di eradicazione della rabbia presentato dalla Croazia è approvato per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2018.
5. Il programma pluriennale di eradicazione della rabbia presentato dalla Slovenia è approvato per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2019.
6. Il contributo finanziario dell’Unione per l’anno 2014:
a) è fissato al 75 % del costo unitario definito all’allegato I, punto 4, lettera i), per:
i) le prove di fluorescenza degli anticorpi (FAT);
ii) gli esami sierologici;
b) è fissato al 75 % delle spese ammissibili sostenute da ciascuno Stato membro di cui al paragrafo 1 per:
i) la consegna di animali selvatici alle autorità per le prove di laboratorio, sino a un importo massimo di 10 EUR in media per animale;
ii) i test di ricerca di biomarcatori, sino a un importo massimo di 7,50 EUR in media per test;
iii) l’isolamento e la caratterizzazione del virus della rabbia, sino a un importo massimo di 30 EUR in media per indagine;
iv) la titolazione del virus contenuto in campione di esche vaccinali, sino a un importo massimo di 75 EUR in media per partita di esche vaccinali esaminate;
v) l’acquisto di esche vaccinali, sino a un importo massimo di 0,60 EUR in media per esca;
vi) la distribuzione di esche vaccinali orali, sino a un massimo di 0,35 EUR in media per dose;
c) e non supera i seguenti importi:
i) 1 665 000 EUR per la Bulgaria;
ii) 1 300 000 EUR per la Grecia;
iii) 460 000 EUR per l'Estonia;
iv) 140 000 EUR per l'Italia;
v) 1 400 000 EUR per la Croazia;
vi) 800 000 EUR per la Lettonia;
vii) 2 350 000 EUR per la Lituania;
viii) 1 970 000 EUR per l'Ungheria;
ix) 6 400 000 EUR per la Polonia;
x) 3 000 000 EUR per la Romania;
xi) 810 000 EUR per la Slovenia;
xii) 285 000 EUR per la Slovacchia;
xii) 250 000 EUR per la Finlandia.
7. Fatto salvo il paragrafo 6, lettere a) e b), per le parti dei programmi estoni, lettoni, lituani, polacchi e finlandesi che saranno attuate al di fuori dei territori di tali Stati membri, il contributo finanziario dell’Unione per l’anno 2014:
a) è concesso esclusivamente per i costi ammissibili per l’acquisto e la distribuzione di esche vaccinali orali;
b) è fissato al 100 %; e
c) non supera:
i) 110 000 EUR per la parte del programma estone attuata nella Federazione russa;
ii) 400 000 EUR per la parte del programma lettone attuata in Bielorussia;
iii) 1 110 000 EUR per la parte del programma lituano attuata in Bielorussia;
iv) 1 500 000 EUR per la parte del programma polacco attuata in Ucraina;
v) 95 000 EUR per la parte del programma finlandese attuata nella Federazione russa.
8. L’importo massimo rimborsabile per le spese di cui al paragrafo 7 non deve superare in media, per l’acquisto e la distribuzione di esche vaccinali orali, 0,95 EUR per dose.
9. Fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 13, paragrafo 2, per i programmi di cui al presente articolo:
a) la Commissione, su richiesta dello Stato membro interessato, può versare un anticipo, non superiore al 60 % dell’importo massimo stabilito, entro 3 mesi dalla data di ricevimento della domanda;
b) le spese ammissibili di cui al paragrafo 7 sono ammissibili se versate dalle autorità del paese terzo nel cui territorio le attività sono state attuate e sono state presentate allo Stato membro interessato una relazione finale e una domanda di pagamento.
Articolo 12
Peste suina africana
1. Un contributo finanziario all’Italia per l’attuazione di misure di controllo rafforzate nei porti e negli aeroporti della Sardegna per prevenire la diffusione della peste suina africana è approvato per il periodo dal 1 o gennaio 2014 al 31 dicembre 2014.
2. Il contributo finanziario dell’Unione:
a) è fissato al 50 % delle spese ammissibili sostenute dall’Italia per l’attuazione delle misure di cui al paragrafo 1;
b) non supera 50 000 EUR.
CAPO II
DISPOSIZIONI GENERALI E FINALI
Articolo 13
1. Il contributo finanziario dell’Unione di cui agli articoli da 2 a 11 è la proporzione specificata in tali articoli:
a) dei costi unitari stabiliti per ciascun programma nell’allegato I;
b) dei costi ammissibili, limitati ai costi di cui all’allegato II.
2. Sono ammissibili al cofinanziamento attraverso un contributo finanziario dell'UE unicamente le spese sostenute per l'esecuzione dei programmi annuali o pluriennali di cui agli articoli da 2 a 12 versate prima della presentazione della relazione finale da parte degli Stati membri, ad eccezione delle spese di cui all'articolo 11, paragrafo 7.
Articolo 14
1. Le spese presentate dagli Stati membri ai fini di un contributo finanziario dell’Unione sono espresse in euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto e di qualsiasi altro tributo.
2. Se le spese di uno Stato membro sono state pagate in una valuta diversa dall’euro, tale Stato membro le converte in euro applicando l’ultimo tasso di cambio fissato dalla Banca centrale europea anteriormente al primo giorno del mese in cui lo Stato membro interessato ha presentato la domanda.
Articolo 15
1. Il contributo finanziario dell’Unione per i programmi annuali e pluriennali di cui agli articoli da 2 a 12 è concesso a condizione che gli Stati membri:
a) attuino le attività e le misure descritte nei programmi approvati;
b) attuino i programmi in conformità alle disposizioni pertinenti della legislazione UE, tra cui le norme sull’immissione in commercio di medicinali veterinari e le norme sulla concorrenza e sull’aggiudicazione degli appalti pubblici;
c) mettano in vigore entro il 1 o gennaio 2014 le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per dare piena ed efficace attuazione ai programmi a partire dal 1 o gennaio 2014;
d) inviino alla Commissione le relazioni tecniche e finanziarie intermedie relative ai programmi in conformità dell’articolo 27, paragrafo 7, lettera a), della decisione 2009/470/CE e dell’articolo 3 della decisione 2008/940/CE della Commissione ( 10 );
e) trasmettano annualmente una relazione dettagliata alla Commissione sui programmi in conformità dell’articolo 27, paragrafo 7, lettera b), della decisione 2009/470/CE e dell’articolo 4 della decisione 2008/940/CE;
f) non presentino all’UE altre richieste di contributo per le misure in questione, né lo abbiano fatto in precedenza.
2. Se lo Stato membro non rispetta le norme di cui al paragrafo 1, la Commissione può ridurre il contributo finanziario UE a seconda della natura e della gravità dell’infrazione, nonché della perdita finanziaria subita dall’Unione.
Articolo 16
La presente decisione costituisce una decisione di finanziamento ai sensi dell’articolo 84 del regolamento finanziario.
Articolo 17
La presente decisione di finanziamento è subordinata alla disponibilità degli stanziamenti previsti nel progetto di bilancio 2014 in seguito all’adozione del bilancio 2014 da parte dell’autorità di bilancio o, se il bilancio non è adottato, in base alle disposizioni del regime dei dodicesimi provvisori.
Articolo 18
La presente decisione si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2014.
Articolo 19
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
ALLEGATO I
COSTI UNITARI
[di cui all’articolo 13, paragrafo 1, lettera a)]
I costi unitari di cui agli articoli da 2 a 11 sono fissati come segue.
1. Campionamento di animali domestici o di volatili:
a) brucellosi bovina:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Croazia</p><p>Portogallo</p></td><td><p>0,76</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p></td><td><p>1,80</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p><p>Regno Unito</p></td><td><p>2,97</p></td></tr></tbody></table>
b) brucellosi ovina e caprina:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Croazia</p><p>Portogallo</p></td><td><p>0,55</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p><p>Cipro</p></td><td><p>1,28</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td><td><p>2,12</p></td></tr></tbody></table>
c) febbre catarrale in zone endemiche e a rischio elevato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p><p>Estonia</p><p>Grecia</p><p>Lettonia</p><p>Lituania</p><p>Polonia</p><p>Portogallo</p><p>Romania</p><p>Slovacchia</p><p>Malta</p></td><td><p>0,55</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p><p>Slovenia</p></td><td><p>1,28</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p><p>Francia</p><p>Italia</p></td><td><p>2,12</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p><p>Austria</p><p>Finlandia</p></td><td><p>2,78</p></td></tr></tbody></table>
d) peste suina classica:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p><p>Croazia</p><p>Ungheria</p><p>Lettonia</p><p>Romania</p><p>Slovacchia</p></td><td><p>0,55</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td><td><p>2,12</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td><td><p>2,78</p></td></tr></tbody></table>
e) malattia vescicolare dei suini:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td><td><p>2,12</p></td></tr></tbody></table>
f) influenza aviaria:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p><p>Repubblica ceca</p><p>Estonia</p><p>Grecia</p><p>Croazia</p><p>Ungheria</p><p>Lettonia</p><p>Lituania</p><p>Polonia</p><p>Portogallo</p><p>Romania</p><p>Slovacchia</p><p>Malta</p></td><td><p>1,19</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p><p>Cipro</p><p>Slovenia</p></td><td><p>2,81</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p><p>Irlanda</p><p>Francia</p><p>Italia</p><p>Regno Unito</p></td><td><p>4,65</p></td></tr><tr><td><p>Danimarca</p><p>Germania</p><p>Lussemburgo</p><p>Austria</p><p>Paesi Bassi</p><p>Finlandia</p><p>Svezia</p></td><td><p>6,09</p></td></tr></tbody></table>
2. Campionamento degli allevamenti di pollame nel quadro dei programmi sulla salmonella zoonotica:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p><p>Repubblica ceca</p><p>Estonia</p><p>Grecia</p><p>Croazia</p><p>Ungheria</p><p>Lettonia</p><p>Polonia</p><p>Portogallo</p><p>Romania</p><p>Slovacchia</p><p>Malta</p></td><td><p>5,97</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p><p>Cipro</p><p>Slovenia</p></td><td><p>14,03</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p><p>Irlanda</p><p>Francia</p><p>Italia</p><p>Regno Unito</p></td><td><p>23,24</p></td></tr><tr><td><p>Danimarca</p><p>Germania</p><p>Lussemburgo</p><p>Austria</p><p>Paesi Bassi</p></td><td><p>30,43</p></td></tr></tbody></table>
3. Tubercolinizzazione (programmi sulla tubercolosi dei bovini):
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(in EUR)</span></p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Croazia</p><p>Portogallo</p></td><td><p>1,12</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p></td><td><p>2,63</p></td></tr><tr><td><p>Irlanda</p><p>Italia</p><p>Regno Unito</p></td><td><p>4,36</p></td></tr></tbody></table>
4. Prove ed esami di laboratorio:
a) brucellosi bovina:
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Test di laboratorio</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Tutti gli Stati membri</p></td><td><p>prova del rosa bengala</p></td><td><p>0,47</p></td></tr><tr><td><p>prova di fissazione del complemento</p></td><td><p>0,49</p></td></tr></tbody></table>
b) tubercolosi bovina:
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Test di laboratorio</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Tutti gli Stati membri</p></td><td><p>test del gamma interferone</p></td><td><p>10,43</p></td></tr></tbody></table>
c) brucellosi ovina e caprina:
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Test di laboratorio</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Tutti gli Stati membri</p></td><td><p>prova del rosa bengala</p></td><td><p>0,24</p></td></tr><tr><td><p>prova di fissazione del complemento</p></td><td><p>0,63</p></td></tr></tbody></table>
d) febbre catarrale:
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Test di laboratorio</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Tutti gli Stati membri</p></td><td><p>saggio PCR</p></td><td><p>25,08</p></td></tr><tr><td><p>test ELISA</p></td><td><p>1,69</p></td></tr></tbody></table>
e) salmonella zoonotica:
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Test di laboratorio</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Tutti gli Stati membri</p></td><td><p>esame batteriologico</p></td><td><p>18,19</p></td></tr><tr><td><p>esame di sierotipizzazione</p></td><td><p>38,38</p></td></tr><tr><td><p>test per verificare l’efficacia delle operazioni di disinfezione</p></td><td><p>16,72</p></td></tr><tr><td><p>test per l’individuazione di agenti antimicrobici</p></td><td><p>3,43</p></td></tr></tbody></table>
f) peste suina classica:
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Test di laboratorio</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Tutti gli Stati membri</p></td><td><p>test ELISA</p></td><td><p>3,38</p></td></tr><tr><td><p>saggio PCR</p></td><td><p>19,01</p></td></tr><tr><td><p>test virologico</p></td><td><p>24,95</p></td></tr></tbody></table>
g) influenza aviaria nel pollame e nei volatili selvatici:
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Test di laboratorio</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Tutti gli Stati membri</p></td><td><p>test ELISA</p></td><td><p>3,26</p></td></tr><tr><td><p>test di immunodiffusione in gel di agar</p></td><td><p>1,80</p></td></tr><tr><td><p>test HI per H5/H7</p></td><td><p>9,64</p></td></tr><tr><td><p>prova di isolamento dei virus</p></td><td><p>37,87</p></td></tr><tr><td><p>saggio PCR</p></td><td><p>19,74</p></td></tr></tbody></table>
h) encefalopatie spongiformi trasmissibili
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Test di laboratorio</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Tutti gli Stati membri</p></td><td><p>test rapido</p></td><td><p>7,40</p></td></tr><tr><td><p>test a rilevazione mirata</p></td><td><p>194</p></td></tr></tbody></table>
i) rabbia:
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Test di laboratorio</p></td><td><p>Costo unitario</p></td></tr><tr><td><p>Tutti gli Stati membri</p></td><td><p>prova di fluorescenza degli anticorpi (FAT)</p></td><td><p>13,09</p></td></tr><tr><td><p>esame sierologico</p></td><td><p>15,24</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO II
COSTI AMMISSIBILI
[di cui all’articolo 13, paragrafo 1, lettera b)]
1. Test:
a) acquisto di kit di analisi, di reagenti e di tutti i materiali specificamente usati per effettuare esami di laboratorio;
b) personale, indipendentemente dallo status, specificamente assegnato, interamente o in parte, all’esecuzione dei test presso il laboratorio; le spese si limitano ai salari effettivi, ai contributi sociali e alle altre spese stabilite per legge come facenti parte della remunerazione, e
c) spese generali pari al 7 % dell’importo totale delle spese di cui alle lettere a) e b) per il coordinamento delle attività e le forniture d’ufficio.
<table><col/><col/><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Indennizzi ai proprietari per gli animali o volatili macellati o abbattuti, le uova distrutte e le uova da cova trattate termicamente non sottoposte a incubazione:</p><div><p>a)<span> </span>gli indennizzi non superano il valore di mercato dell’animale immediatamente prima della macellazione o dell’abbattimento o delle uova immediatamente prima della distruzione o del trattamento termico;</p></div><div><p>b)<span> </span>per gli animali o i volatili abbattuti e per le uova da cova trattate termicamente non sottoposte a incubazione l’eventuale valore di recupero viene detratto dagli indennizzi;</p></div><div><p>c)<span> </span>l’indennizzo da versare ai proprietari per il valore degli animali abbattuti o macellati, dei prodotti distrutti e delle uova da cova trattate termicamente non sottoposte a incubazione viene versato entro 90 giorni dalla data:</p><div><p>i)<span> </span>di macellazione o abbattimento dell’animale;</p></div><div><p>ii)<span> </span>di distruzione o trattamento termico dei prodotti; oppure</p></div><div><p>iii)<span> </span>di presentazione della domanda compilata da parte del proprietario;</p></div></div><div><p>d)<span> </span>l’articolo 9, paragrafi 1, 2 e 3 del regolamento (CE) n. 883/2006 della Commissione (<a><span>11</span></a>) si applica nel caso di indennizzi versati dopo il termine di 90 giorni di cui all'articolo 9, paragrafo 1, del succitato regolamento.</p></div></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Acquisto di vaccini o di esche vaccinali per animali domestici o selvatici:</p><div><p>—<span> </span>il costo di acquisto delle dosi di vaccino o delle esche vaccinali,</p></div><div><p>—<span> </span>il costo di stoccaggio delle dosi di vaccino o delle esche vaccinali.</p></div></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>4.</p></td><td>Distribuzione di esche vaccinali per animali selvatici:<div><p>a)<span> </span>il trasporto delle esche vaccinali;</p></div><div><p>b)<span> </span>le spese sostenute per distribuire per via aerea o manuale vaccini ed esche;</p></div><div><p>c)<span> </span>il personale, indipendentemente dallo status, specificamente assegnato, interamente o in parte, alla distribuzione di esche vaccinali; le spese si limitano ai salari effettivi, ai contributi sociali e alle altre spese stabilite per legge come facenti parte della remunerazione.</p></div></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>5.</p></td><td><p>La retribuzione dei veterinari privati che effettuano la vaccinazione e attività di campionamento nel quadro del programma [di cui all’articolo 4, paragrafo 3, lettera b), punto iii)]:</p><p>è limitata all’importo pagato a veterinari privati specificamente convenzionati per il campionamento o per la vaccinazione degli animali ed è definita per il numero di animali sottoposti a campionamento o a vaccinazione e/o il numero di aziende visitate a tal fine.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>6.</p></td><td><p>Le retribuzioni del personale stagionale appositamente assunto per la gestione dei dati relativi all’attuazione delle misure del programma [di cui all’articolo 4, paragrafo 3, lettera b), punto iv)]:</p><p>sono limitate alle retribuzioni effettive di tale personale stagionale, ivi compresi i contributi sociali e le altre spese stabilite per legge come facenti parte della retribuzione.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>7.</p></td><td><p>La consegna di animali selvatici alle autorità per i test di laboratorio [di cui all’articolo 7, paragrafo 2, lettera b), punto i), e all’articolo 11, paragrafo 6, lettera b), punto i)]:</p><p>è limitata all’importo versato a cacciatori o altre persone o enti per la raccolta delle carcasse di animali selvatici (cinghiali nel caso della peste suina classica e di tutte le specie di mammiferi in caso di rabbia) o la caccia degli animali (cinghiali nel caso della peste suina classica e di mammiferi selvatici sospetti, nonché di volpi e cani procioni sani abbattuti in caso di rabbia) e la loro consegna (animale intero o parte di esso) all’autorità competente per l’esecuzione di test di laboratorio ammissibili nell’ambito del programma.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>8.</p></td><td><p>La consegna di uccelli selvatici alle autorità per i test di laboratorio [di cui all’articolo 9, paragrafo 4, lettera b)]:</p><p>è limitata all’importo versato a cacciatori o altre persone o enti per la consegna di uccelli selvatici sospetti e la loro consegna all’autorità competente per l’esecuzione di test di laboratorio nell’ambito del programma.</p></td></tr></table>
<note>
( 1 ) GU L 155 del 18.6.2009, pag. 30.
( 2 ) GU L 115 del 29.4.2008, pag. 44.
( 3 ) GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1.
( 4 ) GU L 10 del 14.1.2006, pag. 16.
( 5 ) GU L 213 dell'8.8.2013, pag. 22.
( 6 ) GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.
( 7 ) GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1.
( 8 ) GU 121 del 29.7.1964, pag. 1977/64.
( 9 ) GU L 256 del 29.9.2009, pag. 35.
( 10 ) GU L 335 del 13.12.2008, pag. 61.
( 11 ) GU L 171 del 23.6.2006, pag. 1.
</note> | ITA | 02013D0722-20151209 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.1.2023   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 17/1</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/126 DELLA COMMISSIONE
del 21 ottobre 2022
che integra il regolamento (UE) 2019/1700 del Parlamento europeo e del Consiglio specificando il numero e i titoli delle variabili per il dominio dei consumi
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2019/1700 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 ottobre 2019, che istituisce un quadro comune per le statistiche europee sulle persone e sulle famiglie, basate su dati a livello individuale ottenuti su campioni, che modifica i regolamenti (CE) n. 808/2004, (CE) n. 452/2008 e (CE) n. 1338/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, e che abroga il regolamento (CE) n. 1177/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 577/98 del Consiglio ( 1 ) , in particolare l’articolo 6, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Al fine di soddisfare le esigenze individuate nelle pertinenti tematiche dettagliate, la Commissione dovrebbe precisare il numero e i titoli delle variabili per il set di dati del dominio dei consumi (indagine sul bilancio delle famiglie — HBS).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Tale indagine è uno strumento fondamentale per elaborare i pesi per importanti indicatori macroeconomici, quali gli indici dei prezzi al consumo e gli indici armonizzati dei prezzi al consumo che permettono di misurare l’inflazione e sono utilizzati nella contabilità nazionale. Inoltre l’HBS fornisce descrizioni dettagliate della spesa totale per i consumi delle famiglie in base a caratteristiche delle famiglie quali il reddito, l’abitazione e molte caratteristiche demografiche e socioeconomiche, rendendo accessibili in tal modo informazioni sulle condizioni di vita delle famiglie e delle persone negli Stati membri dal punto di vista economico e sociale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Per il dominio dei consumi il numero di variabili da rilevare non dovrebbe superare di oltre il 5 % il numero di variabili indicato nel primo atto delegato adottato per detto dominio. Il presente atto è il primo atto delegato adottato per il dominio dei consumi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Il numero e i titoli delle variabili per il set di dati del dominio dei consumi sono stabiliti nell’allegato.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 21 ottobre 2022
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 261 I del 14.10.2019, pag. 1 .
ALLEGATO
Numero e titolo delle variabili del dominio dei consumi
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Tematica</p></td><td><p>Tematica dettagliata</p></td><td><p>Identificativo della variabile</p></td><td><p>Nome della variabile</p></td></tr><tr><td><p><span>Aspetti di carattere tecnico</span></p></td><td><p><span>Informazioni sulla raccolta dei dati</span></p><p><span>5 variabili tecniche</span></p></td><td><p>HA02</p></td><td><p>Anno/i dell’indagine</p></td></tr><tr><td><p>HC04C</p></td><td><p>Data della prima intervista della famiglia</p></td></tr><tr><td><p>MB03C</p></td><td><p>Data della prima intervista del componente del nucleo familiare</p></td></tr><tr><td><p>HA06</p></td><td><p>Strato</p></td></tr><tr><td><p>HA07</p></td><td><p>Unità primaria di campionamento</p></td></tr><tr><td><p><span>Dati di identificazione</span></p><p><span>4 variabili tecniche</span></p></td><td><p>HA04</p></td><td><p>Numero di identificazione della famiglia (file HH)</p></td></tr><tr><td><p>MA04</p></td><td><p>Numero di identificazione della famiglia (file del componente HH)</p></td></tr><tr><td><p>MA05</p></td><td><p>Numero di identificazione del componente del nucleo familiare (file del componente HH)</p></td></tr><tr><td><p>HA13</p></td><td><p>Numero di identificazione del componente del nucleo familiare che compila il questionario della famiglia</p></td></tr><tr><td><p><span>Pesi</span></p><p><span>1 variabile tecnica</span></p></td><td><p>HA10</p></td><td><p>Peso finale</p></td></tr><tr><td><p><span>Caratteristiche dell’intervista</span></p><p><span>3 variabili tecniche</span></p></td><td><p>HA11</p></td><td><p>Modalità di intervista usata (intervista della famiglia)</p></td></tr><tr><td><p>MA11</p></td><td><p>Modalità di intervista usata (intervista individuale)</p></td></tr><tr><td><p>HA12</p></td><td><p>Modalità di intervista usata (diario)</p></td></tr><tr><td><p><span>Localizzazione</span></p><p><span>3 variabili tecniche</span></p></td><td><p>MB012</p></td><td><p>Paese di residenza</p></td></tr><tr><td><p>HA08</p></td><td><p>Regione di residenza</p></td></tr><tr><td><p>HA09</p></td><td><p>Grado di urbanizzazione</p></td></tr><tr><td><p><span>Caratteristiche della persona e della famiglia</span></p></td><td><p><span>Demografia</span></p><p><span>4 variabili rilevate</span></p><p><span>1 variabile derivata</span></p></td><td><p>MB02</p></td><td><p>Sesso del componente del nucleo familiare</p></td></tr><tr><td><p>MB03</p></td><td><p>Età (in anni compiuti) del componente del nucleo familiare</p></td></tr><tr><td><p>MB03A</p></td><td><p>Anno di nascita</p></td></tr><tr><td><p>MB03B</p></td><td><p>Compleanno già trascorso al momento dell’intervista</p></td></tr><tr><td><p>MB04</p></td><td><p>Stato civile del componente del nucleo familiare</p></td></tr><tr><td><p><span>Cittadinanza e provenienza da un contesto migratorio</span></p><p><span>4 variabili rilevate</span></p></td><td><p>MB01</p></td><td><p>Paese di nascita</p></td></tr><tr><td><p>MB011</p></td><td><p>Paese della cittadinanza principale</p></td></tr><tr><td><p>MB01F</p></td><td><p>Paese di nascita del padre</p></td></tr><tr><td><p>MB01M</p></td><td><p>Paese di nascita della madre</p></td></tr><tr><td><p><span>Composizione della famiglia</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p><p><span>1 variabile derivata</span></p></td><td><p>MBGRIDXX</p></td><td><p>Griglia della famiglia</p></td></tr><tr><td><p>MB042</p></td><td><p>Partner che vivono nella stessa famiglia</p></td></tr><tr><td><p><span>Salute: stato di salute e disabilità, accesso all’assistenza sanitaria nonché disponibilità e uso, determinanti della salute</span></p></td><td><p><span>Disabilità e altri elementi del modulo minimo europeo sulla salute</span></p><p><span>3 variabili rilevate</span></p></td><td><p>MH01</p></td><td><p>Percezione delle proprie condizioni generali di salute</p></td></tr><tr><td><p>MH02</p></td><td><p>Problemi di salute di lunga durata</p></td></tr><tr><td><p>MH03</p></td><td><p>Limitazioni nelle attività a causa di problemi di salute</p></td></tr><tr><td><p><span>Partecipazione al mercato del lavoro</span></p></td><td><p><span>Condizione lavorativa principale (autodefinita)</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p></td><td><p>ME01A</p></td><td><p>Condizione lavorativa principale (autodefinita)</p></td></tr><tr><td><p><span>Caratteristiche principali del lavoro</span></p><p><span>5 variabili rilevate</span></p></td><td><p>ME0908</p></td><td><p>Professione nell’occupazione principale</p></td></tr><tr><td><p>ME04</p></td><td><p>Attività economica dell’unità locale (occupazione principale)</p></td></tr><tr><td><p>ME02</p></td><td><p>Occupazione principale: a tempo pieno o a tempo parziale (autodefinita)</p></td></tr><tr><td><p>ME12</p></td><td><p>Posizione nella professione nell’occupazione principale</p></td></tr><tr><td><p>ME13</p></td><td><p>Settore di occupazione del componente del nucleo familiare</p></td></tr><tr><td><p><span>Percorso formativo e livello di istruzione conseguito</span></p></td><td><p><span>Livello di istruzione conseguito</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p></td><td><p>MC01</p></td><td><p>Livello di istruzione più elevato conseguito</p></td></tr><tr><td><p><span>Caratteristiche della persona e della famiglia</span></p></td><td><p><span>Composizione della famiglia — dettagli specifici aggiuntivi</span></p><p><span>2 variabili derivate</span></p></td><td><p>HB05</p></td><td><p>Dimensione della famiglia</p></td></tr><tr><td><p>HB075</p></td><td><p>Tipo di famiglia</p></td></tr><tr><td><p><span>Condizioni di vita, tra cui deprivazione materiale, alloggio, ambiente di vita e accesso ai servizi</span></p></td><td><p><span>Caratteristiche principali dell’abitazione</span></p><p><span>3 variabili rilevate</span></p></td><td><p>HD01</p></td><td><p>Titolo di godimento della famiglia</p></td></tr><tr><td><p>HD03</p></td><td><p>Tipo di abitazione</p></td></tr><tr><td><p>HD06</p></td><td><p>Numero di stanze a disposizione della famiglia</p></td></tr><tr><td><p><span>Partecipazione all’istruzione e alla formazione</span></p></td><td><p><span>Partecipazione ad attività di istruzione formale (in corso)</span></p><p><span>2 variabili rilevate</span></p></td><td><p>MC02A</p></td><td><p>Partecipazione all’istruzione e alla formazione formale</p></td></tr><tr><td><p>MC02B</p></td><td><p>Livello dell’istruzione formale o attività di formazione in corso/più recente</p></td></tr><tr><td><p><span>Partecipazione al mercato del lavoro</span></p></td><td><p><span>Durata del contratto</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p></td><td><p>ME03A</p></td><td><p>Stabilità dell’occupazione principale</p></td></tr><tr><td><p><span>Redditi, consumi ed elementi relativi al patrimonio, compresi i debiti</span></p></td><td><p><span>Reddito annuo totale a livello di persone e di famiglie</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p><p><span>1 variabile derivata</span></p></td><td><p>MF099</p></td><td><p>Reddito annuo totale netto proveniente da tutte le fonti, incluse le componenti non monetarie, del componente del nucleo familiare</p></td></tr><tr><td><p>HH099</p></td><td><p>Reddito annuo totale netto proveniente da tutte le fonti, incluse le componenti non monetarie</p></td></tr><tr><td><p><span>Componenti principali dei redditi</span></p><p><span>3 variabili rilevate</span></p></td><td><p>HH011</p></td><td><p>Reddito netto corrente totale mensile della famiglia</p></td></tr><tr><td><p>HH095</p></td><td><p>Reddito annuo netto monetario proveniente da tutte le fonti</p></td></tr><tr><td><p>HH012</p></td><td><p>Redditi da lavoro in natura</p></td></tr><tr><td><p><span>Redditi in natura da attività di lavoro autonomo</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p></td><td><p>HH023</p></td><td><p>Redditi in natura da attività di lavoro autonomo</p></td></tr><tr><td><p><span>Affitti figurativi</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p></td><td><p>HH032</p></td><td><p>Affitti figurativi</p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte di reddito principale</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p></td><td><p>HI11</p></td><td><p>Fonte di reddito principale</p></td></tr><tr><td><p><span>Elementi del patrimonio, compresa la proprietà dell’abitazione</span></p><p><span>2 variabili rilevate</span></p></td><td><p>HW10</p></td><td><p>Valore dell’abitazione principale</p></td></tr><tr><td><p>HW20</p></td><td><p>Risparmi (in un mese standard)</p></td></tr><tr><td><p><span>Imposte e tasse</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p></td><td><p>HW30</p></td><td><p>Imposte sul reddito e contributi sociali</p></td></tr><tr><td><p><span>Debiti</span></p><p><span>2 variabili rilevate</span></p></td><td><p>HW40</p></td><td><p>Totale ancora da rimborsare sul mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale</p></td></tr><tr><td><p>HW50</p></td><td><p>Versamento mensile per rimborso del capitale e interessi del mutuo</p></td></tr><tr><td><p><span>Arretrati nei pagamenti</span></p><p><span>1 variabile rilevata</span></p></td><td><p>HW60</p></td><td><p>Arretrati nei pagamenti</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Consumi in base alla classificazione dei consumi individuali secondo lo scopo (COICOP)</span><a> (<span>1</span>)</a></p><p><span>507 variabili rilevate</span></p></td><td><p>HE01A</p></td><td><p>Prodotti alimentari e bevande analcoliche</p></td></tr><tr><td><p>HE02A</p></td><td><p>Bevande alcoliche, tabacchi e sostanze stupefacenti</p></td></tr><tr><td><p>HE03A</p></td><td><p>Abbigliamento e calzature</p></td></tr><tr><td><p>HE04A</p></td><td><p>Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili</p></td></tr><tr><td><p>HE05A</p></td><td><p>Arredamenti, apparecchi per uso domestico e manutenzione corrente dell’abitazione</p></td></tr><tr><td><p>HE06A</p></td><td><p>Salute</p></td></tr><tr><td><p>HE07A</p></td><td><p>Trasporti</p></td></tr><tr><td><p>HE08A</p></td><td><p>Informazione e comunicazione</p></td></tr><tr><td><p>HE09A</p></td><td><p>Ricreazione, sport e cultura</p></td></tr><tr><td><p>HE10A</p></td><td><p>Servizi di istruzione</p></td></tr><tr><td><p>HE11A</p></td><td><p>Servizi di ristorazione e di alloggio</p></td></tr><tr><td><p>HE12A</p></td><td><p>Servizi finanziari e assicurativi</p></td></tr><tr><td><p>HE13A</p></td><td><p>Assistenza alla persona, protezione sociale e beni e servizi vari</p></td></tr><tr><td><p><span>Consumi propri</span></p><p><span>13 variabili rilevate</span></p></td><td><p>HE01B</p></td><td><p>Prodotti alimentari e bevande analcoliche</p></td></tr><tr><td><p>HE02B</p></td><td><p>Bevande alcoliche, tabacchi e sostanze stupefacenti</p></td></tr><tr><td><p>HE03B</p></td><td><p>Abbigliamento e calzature</p></td></tr><tr><td><p>HE04B</p></td><td><p>Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili</p></td></tr><tr><td><p>HE05B</p></td><td><p>Arredamenti, apparecchi per uso domestico e manutenzione corrente dell’abitazione</p></td></tr><tr><td><p>HE06B</p></td><td><p>Salute</p></td></tr><tr><td><p>HE07B</p></td><td><p>Trasporti</p></td></tr><tr><td><p>HE08B</p></td><td><p>Informazione e comunicazione</p></td></tr><tr><td><p>HE09B</p></td><td><p>Ricreazione, sport e cultura</p></td></tr><tr><td><p>HE10B</p></td><td><p>Servizi di istruzione</p></td></tr><tr><td><p>HE11B</p></td><td><p>Servizi di ristorazione e di alloggio</p></td></tr><tr><td><p>HE12B</p></td><td><p>Servizi finanziari e assicurativi</p></td></tr><tr><td><p>HE13B</p></td><td><p>Assistenza alla persona, protezione sociale e beni e servizi vari</p></td></tr><tr><td><p><span>Spese per consumi transfrontalieri in base alla classificazione COICOP</span></p><p><span>13 variabili rilevate</span></p></td><td><p>HJ01</p></td><td><p>Prodotti alimentari e bevande analcoliche</p></td></tr><tr><td><p>HJ02</p></td><td><p>Bevande alcoliche, tabacchi e sostanze stupefacenti</p></td></tr><tr><td><p>HJ03</p></td><td><p>Abbigliamento e calzature</p></td></tr><tr><td><p>HJ04</p></td><td><p>Abitazione, acqua, elettricità, gas e altri combustibili</p></td></tr><tr><td><p>HJ05</p></td><td><p>Arredamenti, apparecchi per uso domestico e manutenzione corrente dell’abitazione</p></td></tr><tr><td><p>HJ06</p></td><td><p>Salute</p></td></tr><tr><td><p>HJ07</p></td><td><p>Trasporti</p></td></tr><tr><td><p>HJ08</p></td><td><p>Informazione e comunicazione</p></td></tr><tr><td><p>HJ09</p></td><td><p>Ricreazione, sport e cultura</p></td></tr><tr><td><p>HJ10</p></td><td><p>Servizi di istruzione</p></td></tr><tr><td><p>HJ11</p></td><td><p>Servizi di ristorazione e di alloggio</p></td></tr><tr><td><p>HJ12</p></td><td><p>Servizi finanziari e assicurativi</p></td></tr><tr><td><p>HJ13</p></td><td><p>Assistenza alla persona, protezione sociale e beni e servizi vari</p></td></tr><tr><td><p><span>Quantitativi</span><a> (<span>2</span>)</a><span>(variabile facoltativa)</span></p><p><span>82 variabili rilevate</span></p></td><td><p>HQ01</p></td><td><p>Prodotti alimentari e bevande analcoliche</p></td></tr><tr><td><p>HQ02</p></td><td><p>Bevande alcoliche, tabacchi e sostanze stupefacenti</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) I consumi in termini monetari in base alla classificazione dei consumi individuali secondo lo scopo sono trasmessi a livello di 5 cifre della classificazione COICOP.
( 2 ) Per i gruppi «prodotti alimentari e bevande analcoliche» e «bevande alcoliche, tabacchi e sostanze stupefacenti» i quantitativi sono trasmessi a livello di 5 cifre della classificazione COICOP.
</note> | ITA | 32023R0126 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.6.2016   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 155/16</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/935 DELLA COMMISSIONE
dell'8 giugno 2016
relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione ( 1 ) , in particolare l'articolo 57, paragrafo 4, e l'articolo 58, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Al fine di garantire l'applicazione uniforme della nomenclatura combinata allegata al regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio<a> (<span>2</span>)</a>, è necessario adottare disposizioni relative alla classificazione delle merci di cui in allegato al presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento (CEE) n. 2658/87 ha fissato le regole generali relative all'interpretazione della nomenclatura combinata. Tali regole si applicano inoltre a qualsiasi nomenclatura che la riprenda, totalmente o in parte, o che aggiunga eventuali suddivisioni e che sia stabilita da specifiche disposizioni dell'Unione per l'applicazione di misure tariffarie o di altra natura nell'ambito degli scambi di merci.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In applicazione di tali regole generali, le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante nell'allegato del presente regolamento dovrebbero essere classificate nel corrispondente codice NC indicato nella colonna 2, in virtù delle motivazioni indicate nella colonna 3.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno disporre che le informazioni tariffarie vincolanti rilasciate per le merci interessate dal presente regolamento che non sono conformi al regolamento stesso possano continuare a essere invocate dal titolare per un determinato periodo, conformemente alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013. Tale periodo dovrebbe essere fissato a tre mesi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato del codice doganale,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante in allegato sono classificate nella nomenclatura combinata nel codice NC indicato nella colonna 2 di detta tabella.
Articolo 2
Le informazioni tariffarie vincolanti che non sono conformi al presente regolamento possono continuare a essere invocate per un periodo di tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, in conformità alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, l'8 giugno 2016
Per la Commissione,
a nome del presidente
Stephen QUEST
Direttore generale della Fiscalità e unione doganale
( 1 ) GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune ( GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1 ).
ALLEGATO
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Descrizione delle merci</p></td><td><p>Classificazione (codice NC)</p></td><td><p>Motivazioni</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><p>Il prodotto è costituito da un foglio di polietilene tereftalato («PET») metallizzato utilizzato come fonte di materie prime per la fabbricazione di un pigmento di alluminio, avente le seguenti caratteristiche:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>almeno otto strati di alluminio di purezza uguale o superiore a 99,8 %;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>la densità ottica massima per strato di alluminio non è superiore a 3,0 D;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>ciascuno strato di alluminio è separato da uno strato di polimero di acrilato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>lo spessore massimo degli strati di alluminio è pari a 30 nanometri (0,03 μm);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>gli strati di alluminio e di polimero di acrilato si trovano su un su un foglio di supporto di PET (polietilene tereftalato) avente uno spessore di 12 μm.</p></td></tr></tbody></table><p>Il prodotto è commercializzato in rotoli di lunghezza massima pari a 50 000 metri.</p></td><td><p>7616 99 90</p></td><td><p>Classificazione a norma delle regole generali 1, 3 (b) e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata e del testo dei codici NC 7616 , 7616 99 e 7616 99 90 .</p><p>La classificazione nella voce 3212 come lamina per impressione a caldo è esclusa, in quanto il prodotto non è costituito da polveri di metalli agglomerate tramite un agente legante, né da metalli oppure pigmenti depositati su fogli di qualsiasi materia, aventi funzione di supporto, e non è del tipo utilizzato per la stampa. Di conseguenza, conformemente alla nota 6 del capitolo 32, il prodotto non è una lamina per impressione a caldo.</p><p>Giacché il foglio di supporto di PET funge da strato di supporto strutturale per gli strati di alluminio e di polimeri di acrilato, collocati su uno dei lati del foglio di supporto di PET, esso non conferisce al prodotto il suo carattere essenziale. Il suo carattere essenziale è conferito dall'alluminio. La classificazione come foglio di poliesteri o di materia plastica ai sensi della voce 3920 o 3921 è pertanto esclusa.</p><p>Conformemente alla nota 1, lettera d), del capitolo 76, i fogli ai sensi della voce 7607 sono costituiti da un unico strato di alluminio che può essere ad esempio fissato su materie plastiche. Il prodotto in questione ha invece una struttura più complessa, essendo composto da diversi strati di alluminio separati da strati di polimeri di acrilato, sostenuti da un foglio di supporto di PET collocato al centro di tale struttura. Di conseguenza è esclusa anche la classificazione nella voce 7607 come foglio di alluminio fissato su materie plastiche.</p><p>Il prodotto va perciò classificato nel codice NC 7616 99 90 fra gli altri lavori di alluminio.</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32016R0935 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.5.2023   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 135/123</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (PESC) 2023/995 DEL CONSIGLIO
del 22 maggio 2023
che modifica e aggiorna la decisione (PESC) 2018/340, che fissa l'elenco dei progetti da sviluppare nell'ambito della PESCO
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 46, paragrafo 6,
vista la decisione (PESC) 2017/2315 del Consiglio, dell'11 dicembre 2017, che istituisce la cooperazione strutturata permanente (PESCO) e fissa l'elenco degli Stati membri partecipanti ( 1 ) ,
vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'11 dicembre 2017 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2017/2315.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'articolo 4, paragrafo 2, lettera e), della decisione (PESC) 2017/2315 prevede che il Consiglio fissi l'elenco dei progetti da sviluppare nell'ambito della cooperazione strutturata permanente (PESCO), tenendo conto sia del sostegno allo sviluppo di capacità sia della fornitura di un sostegno sostanziale, nei limiti dei mezzi e delle capacità, alle operazioni e missioni della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 6 marzo 2018 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/340 <a>(<span>2</span>)</a>, che ha fissato l'elenco dei progetti da sviluppare nell'ambito della PESCO.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 6 marzo 2018 il Consiglio ha inoltre adottato una raccomandazione relativa a una tabella di marcia per l'attuazione della PESCO <a>(<span>3</span>)</a> («raccomandazione»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il punto 9 della raccomandazione precisava che il Consiglio avrebbe dovuto aggiornare l'elenco dei progetti PESCO entro novembre 2018 per includervi l'insieme successivo di progetti secondo la procedura di cui all'articolo 5 della decisione (PESC) 2017/2315, che prevede in particolare che l'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza («alto rappresentante») possa formulare una raccomandazione relativa all'individuazione e alla valutazione dei progetti della PESCO, sulla base delle valutazioni fornite dal segretariato della PESCO, per l'adozione di una decisione da parte del Consiglio, previa consulenza in materia militare del comitato militare dell'Unione europea (EUMC).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il 25 giugno 2018 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/909 <a>(<span>4</span>)</a>, che ha stabilito un insieme di regole di governanza per i progetti PESCO.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il 19 novembre 2018 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2018/1797 <a>(<span>5</span>)</a>, che ha modificato e aggiornato la decisione (PESC) 2018/340.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 16 novembre 2021 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2021/2008 <a>(<span>6</span>)</a>, che ha modificato e aggiornato la decisione (PESC) 2018/340.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il 14 novembre 2022 il Consiglio ha adottato una raccomandazione di valutazione dei progressi compiuti dagli Stati membri partecipanti ai fini della realizzazione degli impegni assunti nell'ambito della PESCO <a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Il 31 marzo 2023 l'alto rappresentante ha formulato una raccomandazione al Consiglio relativa all'individuazione e alla valutazione delle proposte di progetti nell'ambito della PESCO.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il 4 aprile 2023 il segretariato della PESCO ha comunicato al Consiglio che i membri del progetto «Capacità di sostegno di fuoco indiretto (Euroartiglieria)» avevano deciso di chiudere il progetto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Il 24 aprile 2023 il segretariato della PESCO ha comunicato al Consiglio che i membri dei progetti «Centri di valutazione e test dell'UE (EUTEC)» e «Condivisione di basi» avevano deciso di chiudere i progetti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Il 4 maggio 2023 il comitato politico e di sicurezza ha approvato le raccomandazioni contenute nella consulenza militare dell'EUMC sulla raccomandazione dell'alto rappresentante relativa all'individuazione e alla valutazione delle proposte di progetti nell'ambito della PESCO.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>È opportuno pertanto che il Consiglio modifichi e aggiorni la decisione (PESC) 2018/340,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione (PESC) 2018/340 è così modificata:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all'articolo 1 sono aggiunti i progetti seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«62.</p></td><td><p>Trasporto aereo per la difesa europea — Accademia di formazione (EDA-TA);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>63.</p></td><td><p>Sistemi terrestri integrati senza pilota 2 (iUGS 2);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>64.</p></td><td><p>Sensori controbatteria (CoBaS);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>65.</p></td><td><p>Siluro anti-siluro (ATT);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>66.</p></td><td><p>Protezione delle infrastrutture critiche sui fondali marini (CSIP);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>67.</p></td><td><p>Futuro missile aria-aria a corto raggio (FSRM);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>68.</p></td><td><p>Elicottero medio di prossima generazione (NGMH);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>69.</p></td><td><p>Sistema di difesa aerea e missilistica multistrato integrata (IMLAMD);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>70.</p></td><td><p>Sistema di attuatori e sensori per il comando e controllo nell'Artico (ACCESS);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>71.</p></td><td><p>Infrastrutture e reti di comunicazione solide (ROCOMIN);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>72.</p></td><td><p>ROLE 2F.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l'allegato I è modificato conformemente all'allegato I della presente decisione;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>l'allegato II è sostituito conformemente all'allegato II della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a Bruxelles, il 22 maggio 2023
Per il Consiglio
Il presidente
J. BORRELL FONTELLES
( 1 ) GU L 331 del 14.12.2017, pag. 57 .
( 2 ) Decisione (PESC) 2018/340 del Consiglio, del 6 marzo 2018, che fissa l'elenco dei progetti da sviluppare nell'ambito della PESCO ( GU L 65 dell'8.3.2018, pag. 24 ).
( 3 ) Raccomandazione del Consiglio del 6 marzo 2018 relativa a una tabella di marcia per l'attuazione della PESCO ( GU C 88 dell'8.3.2018, pag. 1 ).
( 4 ) Decisione (PESC) 2018/909 del Consiglio, del 25 giugno 2018, che stabilisce un insieme di regole di governanza per i progetti PESCO ( GU L 161 del 26.6.2018, pag. 37 ).
( 5 ) Decisione (PESC) 2018/1797 del Consiglio, del 19 novembre 2018, che modifica e aggiorna la decisione (PESC) 2018/340 che fissa l'elenco dei progetti da sviluppare nell'ambito della PESCO ( GU L 294 del 21.11.2018, pag. 18 ).
( 6 ) Decisione (PESC) 2021/2008 del Consiglio, del 16 novembre 2021, che modifica e aggiorna la decisione (PESC) 2018/340 che fissa l'elenco dei progetti da sviluppare nell'ambito della PESCO ( GU L 407 del 17.11.2021, pag. 37 ).
( 7 ) Raccomandazione del Consiglio del 14 novembre 2022 che valuta i progressi compiuti dagli Stati membri partecipanti ai fini della realizzazione degli impegni assunti nel quadro della cooperazione strutturata permanente (PESCO) (2022/C 433/02) ( GU C 433 del 15.11.2022, pag. 6 ).
ALLEGATO I
Le voci seguenti sono aggiunte all'elenco dei membri di ogni singolo progetto che figura nell'allegato I della decisione (PESC) 2018/340:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Progetto</p></td><td><p>Membri del progetto</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«62.</p></td><td><p>Trasporto aereo per la difesa europea - Accademia di formazione (EDA-TA)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Spagna, Italia, Ungheria, Portogallo</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>63.</p></td><td><p>Sistemi terrestri integrati senza pilota 2 (iUGS 2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Estonia, Germania, Francia, Italia, Lettonia, Ungheria, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>64.</p></td><td><p>Sensori controbatteria (CoBaS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Paesi Bassi</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>65.</p></td><td><p>Siluro anti-siluro (ATT))</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Paesi Bassi</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>66.</p></td><td><p>Protezione delle infrastrutture critiche sui fondali marini (CSIP)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>67.</p></td><td><p>Future Short-Range Air to Air Missile (FSRM)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germany, Spain, Italy, Hungary, Sweden</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>68.</p></td><td><p>Elicottero medio di prossima generazione (NGMH)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Spagna, Italia, Finlandia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>69.</p></td><td><p>Sistema di difesa aerea e missilistica multistrato integrata (IMLAMD)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Francia, Ungheria, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>70.</p></td><td><p>Sistema di attuatori e sensori per il comando e controllo nell'Artico (ACCESS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Finlandia, Estonia, Francia, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>71.</p></td><td><p>Infrastrutture e reti di comunicazione solide (ROCOMIN)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Svezia, Estonia, Francia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>72.</p></td><td><p>ROLE 2F</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Spagna, Bulgaria, Francia, Portogallo, Finlandia, Svezia»</p></td></tr></tbody></table>
ALLEGATO II
L'allegato II della decisione (PESC) 2018/340 è sostituito dall'allegato II in appresso:
«ALLEGATO II
ELENCO AGGIORNATO CONSOLIDATO DEI MEMBRI DI OGNI SINGOLO PROGETTO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Progetto</p></td><td><p>Membri del progetto</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Comando medico europeo (EMC)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Belgio, Cechia, Estonia, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Sistema radio sicuro europeo definito da software (ESSOR</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Germania, Spagna, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Finlandia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Rete di centri logistici in Europa e supporto alle operazioni (NetLogHubs)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Belgio, Bulgaria, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Slovenia, Slovacchia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Mobilità militare</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Paesi Bassi, Belgio, Bulgaria, Cechia, Germania, Estonia, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>Centro europeo di certificazione dell'addestramento per gli eserciti europei</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Grecia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>Funzione operativa energia (EOF)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Belgio, Spagna, Italia, Slovenia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>Pacchetto per il dislocamento della capacità di soccorso militare nelle emergenze (DM-DRCP)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Irlanda, Grecia, Spagna, Croazia, Austria</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>Sistemi marittimi (semi)autonomi per contromisure mine (MAS MCM)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Belgio, Irlanda, Grecia, Francia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>Sorveglianza e protezione marittima e dei porti (HARMSPRO)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Grecia, Polonia, Portogallo</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.</p></td><td><p>Rinforzo della sorveglianza marittima (UMS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Grecia, Bulgaria, Irlanda, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.</p></td><td><p>Piattaforma per la condivisione di informazioni in materia di minaccia informatica e di risposta agli incidenti informatici (CTISP)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Grecia, Irlanda, Italia, Cipro, Ungheria, Portogallo</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.</p></td><td><p>Gruppi di risposta rapida agli incidenti informatici e mutua assistenza in materia di cibersicurezza (CRRT)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Lituania, Belgio, Estonia, Croazia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovenia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.</p></td><td><p>Sistema di comando e controllo (C2) strategici per le operazioni e missioni</p><p>PSDC (EUMILCOM)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Spagna, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo, Portogallo</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.</p></td><td><p>Veicoli corazzati da combattimento per la fanteria/</p><p>veicoli d'assalto anfibio/</p><p>veicoli corazzati leggeri (AIFV/AAV/LAV)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Grecia, Slovacchia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>15.</p></td><td><p>Centro operativo EUFOR di risposta alle crisi (EUFOR CROC)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Paesi Bassi, Austria</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.</p></td><td><p>Addestramento per elicotteri ad alta temperatura e ad alta quota (H3 Training)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Grecia, Italia, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>17.</p></td><td><p>Scuola interforze di intelligence dell'UE (JEIS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Grecia, Cipro</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.</p></td><td><p>Sistema terrestre integrato senza pilota (iUGS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Estonia, Belgio, Cechia, Germania, Spagna, Francia, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Finlandia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.</p></td><td><p>Sistemi missilistici dell'UE per il campo di battaglia terrestre oltre la linea di veduta (BLOS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Belgio, Cipro, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.</p></td><td><p>Pacchetto di capacità di intervento subacqueo modulare schierabile (DIVEPACK)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Bulgaria, Grecia, Francia, Italia, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.</p></td><td><p>Sistemi aerei a pilotaggio remoto a media quota e lunga autonomia europei – MALE RPAS (Eurodrone)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Cechia, Spagna, Francia, Italia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.</p></td><td><p>Elicotteri da attacco europei</p><p>TIGER Mark III</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Germania, Spagna</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.</p></td><td><p>Contrasto al sistema aereo senza pilota (C-UAS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Cechia, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.</p></td><td><p>Piattaforma europea aeronavi in alta atmosfera (EHAAP) — Capacità persistente di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Francia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.</p></td><td><p>Un posto di comando (CP) schierabile per il comando e controllo (C2) tattici delle forze per operazioni speciali (SOF) per operazioni congiunte di piccole dimensioni (SJO) — (SOCC) per SJO</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Grecia, Cipro</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>26.</p></td><td><p>Capacità di guerra elettronica e programma di interoperabilità per la futura cooperazione in materia di intelligence, sorveglianza e ricognizione (JISR)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Cechia, Germania, Lituania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.</p></td><td><p>Sorveglianza chimica, biologica, radiologica e nucleare (CBRN) come servizio (CBRN SaaS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Austria, Francia, Croazia, Ungheria, Slovenia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.</p></td><td><p>Elemento di coordinamento del supporto geometeorologico e oceanografico (GeoMETOC) (GMSCE)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Belgio, Grecia, Francia, Lussemburgo, Austria, Portogallo, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.</p></td><td><p>Soluzione di radionavigazione dell'UE (EURAS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Belgio, Germania, Spagna, Italia, Polonia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>30.</p></td><td><p>Rete di conoscenza della sorveglianza spaziale militare europea (EU-SSA-N)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Germania, Francia, Paesi Bassi</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.</p></td><td><p>Centro europeo comune integrato di addestramento e simulazione (EUROSIM)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Ungheria, Germania, Francia, Polonia, Slovenia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>32.</p></td><td><p>Accademia e polo di innovazione dell'UE nel settore dell'informatica (EU CAIH))</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Portogallo, Spagna, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>33.</p></td><td><p>Centro di formazione medica delle forze per operazioni speciali (SMTC)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Polonia, Ungheria</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>34.</p></td><td><p>Poligono di addestramento per la difesa chimica, biologica, radiologica e nucleare (CBRNDTR)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Romania, France, Italy</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>35.</p></td><td><p>Rete dei centri di immersione dell'Unione europea (EUNDC)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Romania, Bulgaria, Francia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>36.</p></td><td><p>Sistema marittimo antisommergibili senza equipaggio (MUSAS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Portogallo, Spagna, Francia, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>37.</p></td><td><p>Corvetta di pattuglia europea (EPC)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Grecia, Spagna, Francia, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>38.</p></td><td><p>Attacco elettronico aeroportato (AEA)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Spagna, Francia, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>39.</p></td><td><p>Centro di coordinamento nel settore informatico e dell'informazione (CIDCC)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Francia, Ungheria, Paesi Bassi</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>40.</p></td><td><p>Allarme e intercettazione tempestivi con sorveglianza spaziale dei teatri di operazione (TWISTER)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Germania, Spagna, Italia, Paesi Bassi, Finlandia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>41.</p></td><td><p>Materiali e componenti per la competitività tecnologica dell'UE (MAC EU)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>42.</p></td><td><p>Capacità di guerra collaborative dell'UE (ECoWAR)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Belgio, Spagna, Polonia, Romania, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>43.</p></td><td><p>Sistema globale europeo di architettura per l'integrazione di sistemi aerei a pilotaggio remoto (RPAS) (GLORIA)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Francia, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>44.</p></td><td><p>Centro di simulazione e prove per carri armati (MBT-SIMTEC)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Grecia, Francia, Cipro</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>45.</p></td><td><p>Partenariato militare dell'UE (EU MP)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Estonia, Italia, Austria</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>46.</p></td><td><p>Elementi essenziali della scorta navale europea (4E)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Spagna, Italia, Portogallo</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>47.</p></td><td><p>Veicolo semiautonomo di superficie di medie dimensioni (M-SASV)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Estonia, Francia, Lettonia, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>48.</p></td><td><p>Trasporto aereo strategico per carichi fuori misura (SATOC)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Cechia, Francia, Paesi Bassi</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>49.</p></td><td><p>Piccoli RPAS di prossima generazione (NGSR)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Spagna, Germania, Ungheria, Portogallo, Romania, Slovenia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>50.</p></td><td><p>Stazione per droni su aerogiri (RDSD)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Francia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>51.</p></td><td><p>Piccole armi scalabili (SSW)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Francia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>52.</p></td><td><p>Potenza aerea</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Grecia, Croazia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>53.</p></td><td><p>Futuro aeromobile da carico tattico di medie dimensioni (FMTC)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Germania, Spagna, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>54.</p></td><td><p>Poligono virtuale federato (CRF)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Estonia, Bulgaria, Francia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Finlandia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>55.</p></td><td><p>Sistema automatizzato di modellazione, identificazione e valutazione dei danni del terreno urbanizzato (AMIDA-UT)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Portogallo, Spagna, Francia, Austria</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>56.</p></td><td><p>Polo comune per le immagini satellitari dei governi (CoHGI)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Spagna, Francia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>57.</p></td><td><p>Difesa delle risorse spaziali (DoSA)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Germania, Spagna, Italia, Austria, Polonia, Portogallo, Romania</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>58.</p></td><td><p>Trasporto aereo per la difesa europea - Accademia di formazione (EDA-TA)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Spagna, Italia, Ungheria, Portogallo</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>59.</p></td><td><p>Sistemi terrestri integrati senza pilota 2 (iUGS 2)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Estonia, Germania, Francia, Italia, Lettonia, Ungheria, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>60.</p></td><td><p>Sensori controbatteria (CoBaS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Paesi Bassi</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>61.</p></td><td><p>Siluro anti-siluro (ATT)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Paesi Bassi</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>62.</p></td><td><p>Protezione delle infrastrutture critiche sui fondali marini (CSIP)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>63.</p></td><td><p>Futuro missile aria-aria a corto raggio (FSRM)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Germania, Spagna, Italia, Ungheria, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>64.</p></td><td><p>Elicottero medio di prossima generazione (NGMH)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Francia, Spagna, Italia, Finlandia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>65.</p></td><td><p>Sistema di difesa aerea e missilistica multistrato integrata (IMLAMD</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Italia, Francia, Ungheria, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>66.</p></td><td><p>Sistema di attuatori e sensori per il comando e controllo nell'Artico (ACCESS)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Finlandia, Estonia, Francia, Svezia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>67.</p></td><td><p>Infrastrutture e reti di comunicazione solide (ROCOMIN)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Svezia, Estonia, Francia</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>68.</p></td><td><p>ROLE 2F</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Spagna, Bulgaria, Francia, Portogallo, Finlandia, Svezia</p></td></tr></tbody></table>
» | ITA | 32023D0995 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.5.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 128/23</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2017/860 DEL CONSIGLIO
dell'11 maggio 2017
relativa alla posizione da adottare, a nome dell'Unione europea, in sede di Comitato misto SEE con riguardo a una modifica del protocollo 31 dell'accordo SEE, sulla cooperazione in settori specifici al di fuori delle quattro libertà (linea di bilancio 33.02.03.01)
Il CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 114, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9,
visto il regolamento (CE) n. 2894/94 del Consiglio, del 28 novembre 1994, relativo ad alcune modalità di applicazione dell'accordo sullo Spazio economico europeo ( 1 ) , in particolare l'articolo 1, paragrafo 3,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'accordo sullo Spazio economico europeo<a> (<span>2</span>)</a> («accordo SEE») è entrato in vigore il 1<span>o</span> gennaio 1994.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 98 dell'accordo SEE, il Comitato misto SEE può decidere di modificare, tra l'altro, il protocollo 31 dell'accordo SEE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il protocollo 31 dell'accordo SEE contiene disposizioni sulla cooperazione in settori specifici al di fuori delle quattro libertà.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno proseguire la cooperazione tra le parti contraenti dell'accordo SEE per quanto riguarda le azioni dell'Unione finanziate dal bilancio generale dell'Unione europea relative al diritto societario.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>È opportuno pertanto modificare il protocollo 31 dell'accordo SEE per far sì che tale cooperazione estesa possa iniziare dal 1<span>o</span> gennaio 2017.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L'Unione dovrebbe adottare in sede di Comitato misto SEE la posizione di cui al progetto di decisione accluso,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La posizione da adottare, a nome dell'Unione, in sede di Comitato misto SEE in merito alla modifica proposta del protocollo 31 dell'accordo SEE, sulla cooperazione in settori specifici al di fuori delle quattro libertà, è basata sul progetto di decisione del Comitato misto SEE accluso alla presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.
Fatto a Bruxelles, l'11 maggio 2017
Per il Consiglio
Il presidente
R. GALDES
( 1 ) GU L 305 del 30.11.1994, pag. 6 .
( 2 ) GU L 1 del 3.1.1994, pag. 3 .
PROGETTO
DECISIONE DEL COMITATO MISTO SEE N. …/2017
del …
che modifica il protocollo 31 dell'accordo SEE, sulla cooperazione in settori specifici al di fuori delle quattro libertà
IL COMITATO MISTO SEE,
visto l'accordo sullo Spazio economico europeo («accordo SEE»), in particolare gli articoli 86 e 98,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>È opportuno proseguire la cooperazione tra le parti contraenti dell'accordo SEE per quanto riguarda le azioni dell'Unione finanziate dal bilancio generale dell'Unione europea relative al diritto societario.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>È opportuno pertanto modificare il protocollo 31 dell'accordo SEE per far sì che tale cooperazione estesa possa iniziare dal 1<span>o</span> gennaio 2017,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
All'articolo 7, paragrafo 13, del protocollo 31 dell'accordo SEE, le parole «l'esercizio finanziario 2016» sono sostituite dalle parole «gli esercizi finanziari 2016 e 2017».
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno successivo all'ultima notifica a norma dell'articolo 103, paragrafo 1, dell'accordo SEE ( 1 ) .
Essa si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2017.
Articolo 3
La presente decisione è pubblicata nella sezione SEE e nel supplemento SEE della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il
Per il comitato misto SEE
Il presidente
I segretari del comitato misto SEE
<note>
( 1 ) [Non è stata comunicata l'esistenza di obblighi costituzionali.] [Comunicata l'esistenza di obblighi costituzionali.]
</note> | ITA | 32017D0860 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.10.2016   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 286/4</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO (UE) 2016/1866 DELLA COMMISSIONE
del 17 ottobre 2016
che modifica gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di 3-decen-2-one, acibenzolar-s-metile e esaclorobenzene in o su determinati prodotti
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l'articolo 14, paragrafo 1, lettera a), l'articolo 16, paragrafo 1, lettera a), l'articolo 17 e l'articolo 49, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Per l'acibenzolar-s-metile i livelli massimi di residui (LMR) sono stati fissati nell'allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005. Per l'esaclorobenzene gli LMR sono stati fissati nell'allegato II e nell'allegato III, parte B, di detto regolamento. Per il 3-decen-2-one non sono stati fissati LMR specifici ed esso non è stato incluso nell'allegato IV di detto regolamento; si applica pertanto il valore per difetto di 0,01 mg/kg stabilito all'articolo 18, paragrafo 1, lettera b), del medesimo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Nel quadro di una procedura di autorizzazione dell'impiego di un prodotto fitosanitario contenente la sostanza attiva 3-decen-2-one sulle patate, a norma dell'articolo 6, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 396/2005 è stata presentata una domanda di iscrizione di tale sostanza attiva nell'allegato IV del regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In conformità all'articolo 8 del regolamento (CE) n. 396/2005 tale domanda è stata valutata dallo Stato membro interessato e la relazione di valutazione è stata trasmessa alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (di seguito «l'Autorità»), ha esaminato la domanda e la relazione di valutazione, analizzando in particolare i rischi per i consumatori e, se del caso, per gli animali, e ha formulato conclusioni sulla proposta di iscrizione della sostanza attiva nell'allegato IV del regolamento (CE) n. 396/2005<a> (<span>2</span>)</a>. L'Autorità ha trasmesso tali conclusioni alla Commissione e agli Stati membri e le ha rese accessibili al pubblico.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nelle sue conclusioni l'Autorità ha dichiarato che le informazioni disponibili non sono sufficienti per stabilire se l'impiego del 3-decen-2-one come sostanza attiva nei prodotti fitosanitari non produrrà effetti nocivi, immediati o ritardati, sulla salute umana, compresa quella dei gruppi vulnerabili, mediante assunzione con la dieta alimentare. Non è pertanto opportuno iscrivere la sostanza nell'allegato IV del regolamento (CE) n. 396/2005 e gli LMR dovrebbero essere fissati al limite di determinazione (LOD) pertinente. La Commissione ha consultato i laboratori di riferimento dell'Unione europea in merito ai limiti di determinazione appropriati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Per l'acibenzolar-s-metile l'Autorità ha presentato le conclusioni sul riesame inter pares della valutazione del rischio della sostanza attiva come antiparassitario<a> (<span>3</span>)</a>. In tale contesto essa ha raccomandato di aumentare a 0,2 mg/kg l'LMR per il gruppo delle pomacee. In base ai nuovi valori di riferimento tossicologici, l'Autorità ha raccomandato di ridurre a 0,3 mg/kg l'LMR vigente per i pomodori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l'esaclorobenzene, tutte le autorizzazioni esistenti per i prodotti fitosanitari contenenti tale sostanza attiva sono state revocate. A norma dell'articolo 17 del regolamento (CE) n. 396/2005, in combinato disposto con l'articolo 14, paragrafo 1, lettera a), gli LMR fissati per tali sostanze attive negli allegati II e III dovrebbero pertanto essere soppressi. Dati di monitoraggio recenti indicano che sui semi di zucca sono presenti residui a un livello più elevato rispetto al LOD<a> (<span>4</span>)</a>. I residui di esaclorobenzene derivano dalla contaminazione ambientale nel suolo, a causa dell'utilizzo in passato di tale composto persistente. L'LMR vigente di 0,05 mg/kg per i semi di zucca è adeguato per affrontare la presenza di esaclorobenzene in tale prodotto. L'LMR sarà riveduto, tenendo conto delle informazioni disponibili, entro un termine di dieci anni a decorrere dalla pubblicazione del presente regolamento. Per i prodotti di origine animale, i dati di monitoraggio indicano che valori inferiori al LOD dovrebbero essere fissati per muscolo e latte di tutte le specie.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>In base alle conclusioni dell'Autorità e tenendo conto dei fattori pertinenti alla materia in esame, le opportune modifiche degli LMR sono conformi alle prescrizioni dell'articolo 14, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>I partner commerciali dell'Unione sono stati consultati in merito ai nuovi LMR tramite l'Organizzazione mondiale del commercio e le loro osservazioni sono state prese in considerazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>È opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Per consentire condizioni normali di commercializzazione, trasformazione e consumo dei prodotti, è opportuno che il presente regolamento stabilisca disposizioni transitorie per i prodotti ottenuti prima della modifica degli LMR introdotta dal presente regolamento e per i quali le informazioni dimostrano il mantenimento di un livello elevato di protezione dei consumatori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Prima di rendere applicabili gli LMR modificati dovrebbe essere concesso un periodo di tempo ragionevole al fine di consentire agli Stati membri, ai paesi terzi e agli operatori dell'industria alimentare di prepararsi a ottemperare alle nuove prescrizioni derivanti dalla modifica degli LMR.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 396/2005 sono modificati conformemente all'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il regolamento (CE) n. 396/2005 nella versione anteriore alle modifiche stabilite dal presente regolamento rimane applicabile ai prodotti fabbricati prima del 10 maggio 2017, fatta eccezione per l'acibenzolar-s-metile nei pomodori .
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.
Esso si applica a decorrere dal 10 maggio 2017.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 17 ottobre 2016
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
( 1 ) GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1 .
( 2 ) Relazioni scientifiche dell'EFSA disponibili online al seguente indirizzo: http://www.efsa.europa.eu.
Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance (3E)-3-decen-2-one (applied for as 3-decen-2-one). EFSA Journal 2015; 13(1):3932. [43 pagg.].
( 3 ) Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance acibenzolar-S-methyl. EFSA Journal 2014; 12(8):3691. [74 pagg.].
( 4 ) The 2013 European Union report on pesticide residues in food. EFSA Journal 2015;13(3):4038 [169 pagg.]. The 2012 European Union report on pesticide residues in food. EFSA Journal 2014;12(12):3942 [156 pagg.]. The 2011 European Union report on pesticide residues in food. EFSA Journal 2014; 12(5):3694. [511 pagg.]. The 2010 European Union report on pesticide residues in food. EFSA Journal 2013; 11(3):3130. [808 pagg.]. The 2009 European Union report on pesticide residues in food. EFSA Journal 2011; 9(11):2430. [225 pagg.].
ALLEGATO
Gli allegati II, III e V del regolamento (CE) n. 396/2005 sono così modificati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nell'allegato II, le colonne relative alle sostanze acibenzolar-s-metile ed esaclorobenzene sono sostituite dalle seguenti:</p><p><span>«Residui e livelli massimi di residui (mg/kg) di antiparassitari</span></p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di codice</p></td><td><p>Gruppi ed esempi di singoli prodotti ai quali si applicano gli LMR<a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Acibenzolar-s-metile (somma di acibenzolar-s-metile e di acido di acibenzolare (libero e coniugato), espressa come acibenzolar-s-metile)</p></td><td><p>Esaclorobenzene (F)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0100000</p></td><td><p><span>FRUTTA FRESCA o CONGELATA; FRUTTA A GUSCIO</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0110000</p></td><td><p><span>Agrumi</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110010</p></td><td><p>Pompelmi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110020</p></td><td><p>Arance dolci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110030</p></td><td><p>Limoni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110040</p></td><td><p>Limette/lime</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110050</p></td><td><p>Mandarini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0120000</p></td><td><p><span>Frutta a guscio</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120010</p></td><td><p>Mandorle dolci</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120020</p></td><td><p>Noci del Brasile</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120030</p></td><td><p>Noci di anacardi</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120040</p></td><td><p>Castagne e marroni</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120050</p></td><td><p>Noci di cocco</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120060</p></td><td><p>Nocciole</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120070</p></td><td><p>Noci del Queensland</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120080</p></td><td><p>Noci di pecàn</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120090</p></td><td><p>Pinoli</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120100</p></td><td><p>Pistacchi</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120110</p></td><td><p>Noci comuni</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0130000</p></td><td><p><span>Pomacee</span></p></td><td><p><span>0,2</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130010</p></td><td><p>Mele</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130020</p></td><td><p>Pere</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130030</p></td><td><p>Cotogne</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130040</p></td><td><p>Nespole</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130050</p></td><td><p>Nespole del Giappone</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0140000</p></td><td><p><span>Drupacee</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140010</p></td><td><p>Albicocche</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140020</p></td><td><p>Ciliegie (dolci)</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140030</p></td><td><p>Pesche</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140040</p></td><td><p>Prugne</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0150000</p></td><td><p><span>Bacche e piccola frutta</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0151000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Uve</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0151010</p></td><td><p>Uve da tavola</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0151020</p></td><td><p>Uve da vino</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0152000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Fragole</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0153000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Frutti di piante arbustive</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153010</p></td><td><p>More di rovo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153020</p></td><td><p>More selvatiche</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153030</p></td><td><p>Lamponi (rossi e gialli)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0154000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Altra piccola frutta e bacche</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154010</p></td><td><p>Mirtilli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154020</p></td><td><p>Mirtilli giganti americani</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154030</p></td><td><p>Ribes a grappoli (nero, rosso e bianco)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154040</p></td><td><p>Uva spina/grossularia (verde, rossa e gialla)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154050</p></td><td><p>Rosa canina (cinorrodonti)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154060</p></td><td><p>More di gelso (nero e bianco)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154070</p></td><td><p>Azzeruoli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154080</p></td><td><p>Bacche di sambuco</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0160000</p></td><td><p><span>Frutta varia con</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0161000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Frutta con buccia commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161010</p></td><td><p>Datteri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161020</p></td><td><p>Fichi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161030</p></td><td><p>Olive da tavola</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161040</p></td><td><p>Kumquat</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161050</p></td><td><p>Carambole</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161060</p></td><td><p>Cachi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161070</p></td><td><p>Jambul/jambolan</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0162000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Frutti piccoli con buccia non commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162010</p></td><td><p>Kiwi (verdi, rossi, gialli)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162020</p></td><td><p>Litci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162030</p></td><td><p>Frutti della passione/maracuja</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162040</p></td><td><p>Fichi d'India/fichi di cactus</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162050</p></td><td><p>Melastelle/cainette</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162060</p></td><td><p>Cachi di Virginia</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0163000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Frutti grandi con buccia non commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163010</p></td><td><p>Avocado</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163020</p></td><td><p>Banane</p></td><td><p>0,08</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163030</p></td><td><p>Manghi</p></td><td><p>0,6 (+)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163040</p></td><td><p>Papaie</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163050</p></td><td><p>Melograni</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163060</p></td><td><p>Cerimolia/cherimolia</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163070</p></td><td><p>Guaiave/guave</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163080</p></td><td><p>Ananas</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163090</p></td><td><p>Frutti dell'albero del pane</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163100</p></td><td><p>Durian</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163110</p></td><td><p>Anona/graviola/guanabana</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0200000</p></td><td><p><span>ORTAGGI FRESCHI O CONGELATI</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0210000</p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0211000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Patate</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0212000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Ortaggi a radice e tubero tropicali</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212010</p></td><td><p>Radici di cassava/manioca</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212020</p></td><td><p>Patate dolci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212030</p></td><td><p>Ignami</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212040</p></td><td><p>Maranta/arrow root</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0213000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Altri ortaggi a radice e tubero, escluse le barbabietole da zucchero</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213010</p></td><td><p>Bietole</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213020</p></td><td><p>Carote</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213030</p></td><td><p>Sedano rapa</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213050</p></td><td><p>Topinambur</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213060</p></td><td><p>Pastinaca</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213070</p></td><td><p>Prezzemolo a grossa radice/prezzemolo di Amburgo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213080</p></td><td><p>Ravanelli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213090</p></td><td><p>Salsefrica</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213100</p></td><td><p>Rutabaga</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213110</p></td><td><p>Rape</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0220000</p></td><td><p><span>Ortaggi a bulbo</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220010</p></td><td><p>Aglio</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220020</p></td><td><p>Cipolle</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220030</p></td><td><p>Scalogni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220040</p></td><td><p>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0230000</p></td><td><p><span>Ortaggi a frutto</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0231000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Solanacee</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231010</p></td><td><p>Pomodori</p></td><td><p><span>0,3</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231020</p></td><td><p>Peperoni</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231030</p></td><td><p>Melanzane</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231040</p></td><td><p>Gombi</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0232000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Cucurbitacee con buccia commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232010</p></td><td><p>Cetrioli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232020</p></td><td><p>Cetriolini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232030</p></td><td><p>Zucchine</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0233000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Cucurbitacee con buccia non commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233010</p></td><td><p>Meloni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233020</p></td><td><p>Zucche</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233030</p></td><td><p>Cocomeri/angurie</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0234000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Mais dolce</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0239000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><span>Altri ortaggi a frutto</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0240000</p></td><td><p><span>Cavoli (escluse le radici di brassica e i prodotti baby leaf di brassica)</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0241000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Cavoli a infiorescenza</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241010</p></td><td><p>Cavoli broccoli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241020</p></td><td><p>Cavolfiori</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0242000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Cavoli a testa</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242010</p></td><td><p>Cavoletti di Bruxelles</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242020</p></td><td><p>Cavoli cappucci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0243000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Cavoli a foglia</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243010</p></td><td><p>Cavoli cinesi/pe-tsai</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243020</p></td><td><p>Cavoli ricci</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0244000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Cavoli rapa</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0250000</p></td><td><p><span>Ortaggi a foglia, erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0251000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Lattughe e insalate</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,3</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251010</p></td><td><p>Dolcetta/valerianella/gallinella</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251020</p></td><td><p>Lattughe</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251030</p></td><td><p>Scarola/indivia a foglie larghe</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251040</p></td><td><p>Crescione e altri germogli e gemme</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251050</p></td><td><p>Barbarea</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251060</p></td><td><p>Rucola</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251070</p></td><td><p>Senape juncea</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251080</p></td><td><p>Prodotti baby leaf (comprese le brassicacee)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0252000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Foglie di spinaci e simili</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252010</p></td><td><p>Spinaci</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252020</p></td><td><p>Portulaca/porcellana</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252030</p></td><td><p>Foglie di bietole da costa e di barbabietole</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0253000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Foglie di vite e specie simili</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0254000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Crescione acquatico</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0255000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><span>Cicoria Witloof/cicoria belga</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0256000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><span>Erbe fresche e fiori commestibili</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,3</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256010</p></td><td><p>Cerfoglio</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256020</p></td><td><p>Erba cipollina</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256030</p></td><td><p>Foglie di sedano</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256040</p></td><td><p>Prezzemolo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256050</p></td><td><p>Salvia</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256060</p></td><td><p>Rosmarino</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256070</p></td><td><p>Timo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256080</p></td><td><p>Basilico e fiori commestibili</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256090</p></td><td><p>Foglie di alloro/lauro</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256100</p></td><td><p>Dragoncello</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0260000</p></td><td><p><span>Legumi</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260010</p></td><td><p>Fagioli (con baccello)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260020</p></td><td><p>Fagioli (senza baccello)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260030</p></td><td><p>Piselli (con baccello)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260040</p></td><td><p>Piselli (senza baccello)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260050</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0270000</p></td><td><p><span>Ortaggi a stelo</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270010</p></td><td><p>Asparagi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270020</p></td><td><p>Cardi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270030</p></td><td><p>Sedani</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270040</p></td><td><p>Finocchi dolci/finocchini/finocchi di Firenze</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270050</p></td><td><p>Carciofi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270060</p></td><td><p>Porri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270070</p></td><td><p>Rabarbaro</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270080</p></td><td><p>Germogli di bambù</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270090</p></td><td><p>Cuori di palma</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0280000</p></td><td><p><span>Funghi, muschi e licheni</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280010</p></td><td><p>Funghi coltivati</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280020</p></td><td><p>Funghi selvatici</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280990</p></td><td><p>Muschi e licheni</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0290000</p></td><td><p><span>Alghe e organismi procarioti</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0300000</p></td><td><p><span>LEGUMI DA GRANELLA</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0300010</p></td><td><p>Fagioli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300020</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300030</p></td><td><p>Piselli</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300040</p></td><td><p>Lupini/semi di lupini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0400000</p></td><td><p><span>SEMI E FRUTTI OLEAGINOSI</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0401000</p></td><td><p><span>Semi oleaginosi</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401010</p></td><td><p>Semi di lino</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401020</p></td><td><p>Semi di arachide</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401030</p></td><td><p>Semi di papavero</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401040</p></td><td><p>Semi di sesamo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401050</p></td><td><p>Semi di girasole</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401060</p></td><td><p>Semi di colza</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401070</p></td><td><p>Semi di soia</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401080</p></td><td><p>Semi di senape</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401090</p></td><td><p>Semi di cotone</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401100</p></td><td><p>Semi di zucca</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,05 (+)</span></p></td></tr><tr><td><p>0401110</p></td><td><p>Semi di cartamo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401120</p></td><td><p>Semi di borragine</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401130</p></td><td><p>Semi di camelina/dorella</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401140</p></td><td><p>Semi di canapa</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401150</p></td><td><p>Semi di ricino</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0402000</p></td><td><p><span>Frutti oleaginosi</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0402010</p></td><td><p>Olive da olio</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402020</p></td><td><p>Semi di palma</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402030</p></td><td><p>Frutti di palma</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402040</p></td><td><p>Capoc</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0500000</p></td><td><p><span>CEREALI</span></p></td><td><p> </p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0500010</p></td><td><p>Orzo</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500020</p></td><td><p>Grano saraceno e altri pseudo-cereali</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500030</p></td><td><p>Mais/granturco</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500040</p></td><td><p>Miglio</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500050</p></td><td><p>Avena</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500060</p></td><td><p>Riso</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500070</p></td><td><p>Segale</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500080</p></td><td><p>Sorgo</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500090</p></td><td><p>Frumento</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0600000</p></td><td><p><span>TÈ, CAFFÈ, INFUSIONI DI ERBE E CARRUBE</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0610000</p></td><td><p><span>Tè</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0620000</p></td><td><p><span>Chicchi di caffè</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0630000</p></td><td><p><span>Infusioni di erbe da</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0631000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Fiori</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631010</p></td><td><p>Camomilla</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631020</p></td><td><p>Ibisco/rosella</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631030</p></td><td><p>Rosa</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631040</p></td><td><p>Gelsomino</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631050</p></td><td><p>Tiglio</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0632000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Foglie ed erbe</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632010</p></td><td><p>Fragola</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632020</p></td><td><p>Rooibos</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632030</p></td><td><p>Mate</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0633000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Radici</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633010</p></td><td><p>Valeriana</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633020</p></td><td><p>Ginseng</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0639000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Altre parti della pianta</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0640000</p></td><td><p><span>Semi di cacao</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0650000</p></td><td><p><span>Carrube/pane di san Giovanni</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0700000</p></td><td><p><span>LUPPOLO</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0800000</p></td><td><p><span>SPEZIE</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0810000</p></td><td><p><span>Semi</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0810010</p></td><td><p>Anice verde</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810020</p></td><td><p>Grano nero/cumino nero</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810030</p></td><td><p>Sedano</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810040</p></td><td><p>Coriandolo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810050</p></td><td><p>Cumino</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810060</p></td><td><p>Aneto</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810070</p></td><td><p>Finocchio</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810080</p></td><td><p>Fieno greco</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810090</p></td><td><p>Noce moscata</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0820000</p></td><td><p><span>Frutta</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0820010</p></td><td><p>Pimenti (della Giamaica)/pepe garofanato</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820020</p></td><td><p>Pepe di Sichuan</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820030</p></td><td><p>Carvi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820040</p></td><td><p>Cardamomo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820050</p></td><td><p>Bacche di ginepro</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820060</p></td><td><p>Pepe (nero, verde e bianco)</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820070</p></td><td><p>Vaniglia</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820080</p></td><td><p>Tamarindo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0830000</p></td><td><p><span>Spezie da corteccia</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0830010</p></td><td><p>Cannella</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0830990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0840000</p></td><td><p><span>Spezie da radici e rizomi</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840010</p></td><td><p>Liquirizia</p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840020</p></td><td><p>Zenzero</p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840030</p></td><td><p>Curcuma</p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td><td><p>(+)</p></td><td><p><span>(+)</span></p></td></tr><tr><td><p>0840990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0850000</p></td><td><p><span>Spezie da bocci</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0850010</p></td><td><p>Chiodi di garofano</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0850020</p></td><td><p>Capperi</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0850990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0860000</p></td><td><p><span>Spezie da pistilli di fiori</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0860010</p></td><td><p>Zafferano</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0860990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0870000</p></td><td><p><span>Spezie da arilli</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0870010</p></td><td><p>Macis</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0870990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0900000</p></td><td><p><span>PIANTE DA ZUCCHERO</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900010</p></td><td><p>Barbabietole da zucchero</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900020</p></td><td><p>Canne da zucchero</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900030</p></td><td><p>Radici di cicoria</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1000000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE — ANIMALI TERRESTRI</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1010000</p></td><td><p><span>Tessuti provenienti da</span></p></td><td><p>0,02<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1011000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Suini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,005</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1011020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1011030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1011040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1011050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1011990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1012000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Bovini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,005</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1012020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1012030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1012040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1012050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1012990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1013000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Ovini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,005</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1013020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1013030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1013040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1013050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1013990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1014000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Caprini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,005</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1014020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1014030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1014040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1014050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1014990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1015000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><span>Equidi</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,005</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1015020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1015030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1015040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1015050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1015990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1016000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><span>Pollame</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,005</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1016020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1016030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1016040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1016050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1016990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1017000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><span>Altri animali terrestri d'allevamento</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,005</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1017020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1017030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1017040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1017050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1017990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1020000</p></td><td><p><span>Latte</span></p></td><td><p>0,01<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,005</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1020010</p></td><td><p>Bovini</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020020</p></td><td><p>Pecora</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020030</p></td><td><p>Capra</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020040</p></td><td><p>Cavallo</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1030000</p></td><td><p><span>Uova di volatili</span></p></td><td><p>0,02<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1030010</p></td><td><p>Galline</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030020</p></td><td><p>Anatre</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030030</p></td><td><p>Oche</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030040</p></td><td><p>Quaglie</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1040000</p></td><td><p><span>Miele e altri prodotti dell'apicoltura</span></p></td><td><p>0,05<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1050000</p></td><td><p><span>Anfibi e rettili</span></p></td><td><p>0,02<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1060000</p></td><td><p><span>Animali invertebrati terrestri</span></p></td><td><p>0,02<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1070000</p></td><td><p><span>Animali vertebrati terrestri selvatici</span></p></td><td><p>0,02<a> (<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a> (<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td/></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nell'allegato III, parte B, la colonna relativa alla sostanza esaclorobenzene è soppressa;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>nell'allegato V, è aggiunta la colonna relativa alla sostanza 3-decen-2-one.</p><p><span>«Residui e livelli massimi di residui (mg/kg) di antiparassitari</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di codice</p></td><td><p>Gruppi ed esempi di singoli prodotti ai quali si applicano gli LMR<a> (<span>2</span>)</a></p></td><td><p>3-decen-2-one</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0100000</p></td><td><p><span>FRUTTA FRESCA o CONGELATA; FRUTTA A GUSCIO</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0110000</p></td><td><p><span>Agrumi</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110010</p></td><td><p>Pompelmi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110020</p></td><td><p>Arance dolci</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110030</p></td><td><p>Limoni</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110040</p></td><td><p>Limette/lime</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110050</p></td><td><p>Mandarini</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0110990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0120000</p></td><td><p><span>Frutta a guscio</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120010</p></td><td><p>Mandorle dolci</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120020</p></td><td><p>Noci del Brasile</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120030</p></td><td><p>Noci di anacardi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120040</p></td><td><p>Castagne e marroni</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120050</p></td><td><p>Noci di cocco</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120060</p></td><td><p>Nocciole</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120070</p></td><td><p>Noci del Queensland</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120080</p></td><td><p>Noci di pecàn</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120090</p></td><td><p>Pinoli</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120100</p></td><td><p>Pistacchi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120110</p></td><td><p>Noci comuni</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0120990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0130000</p></td><td><p><span>Pomacee</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130010</p></td><td><p>Mele</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130020</p></td><td><p>Pere</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130030</p></td><td><p>Cotogne</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130040</p></td><td><p>Nespole</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130050</p></td><td><p>Nespole del Giappone</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0130990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0140000</p></td><td><p><span>Drupacee</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140010</p></td><td><p>Albicocche</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140020</p></td><td><p>Ciliegie (dolci)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140030</p></td><td><p>Pesche</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140040</p></td><td><p>Prugne</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0140990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0150000</p></td><td><p><span>Bacche e piccola frutta</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0151000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Uve</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0151010</p></td><td><p>Uve da tavola</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0151020</p></td><td><p>Uve da vino</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0152000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Fragole</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0153000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Frutti di piante arbustive</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153010</p></td><td><p>More di rovo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153020</p></td><td><p>More selvatiche</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153030</p></td><td><p>Lamponi (rossi e gialli)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0153990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0154000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Altra piccola frutta e bacche</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154010</p></td><td><p>Mirtilli</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154020</p></td><td><p>Mirtilli giganti americani</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154030</p></td><td><p>Ribes a grappoli (nero, rosso e bianco)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154040</p></td><td><p>Uva spina/grossularia (verde, rossa e gialla)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154050</p></td><td><p>Rosa canina (cinorrodonti)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154060</p></td><td><p>More di gelso (nero e bianco)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154070</p></td><td><p>Azzeruoli</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154080</p></td><td><p>Bacche di sambuco</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0154990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0160000</p></td><td><p><span>Frutta varia con</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0161000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Frutta con buccia commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161010</p></td><td><p>Datteri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161020</p></td><td><p>Fichi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161030</p></td><td><p>Olive da tavola</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161040</p></td><td><p>Kumquat</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161050</p></td><td><p>Carambole</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161060</p></td><td><p>Cachi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161070</p></td><td><p>Jambul/jambolan</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0161990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0162000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Frutti piccoli con buccia non commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162010</p></td><td><p>Kiwi (verdi, rossi, gialli)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162020</p></td><td><p>Litci</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162030</p></td><td><p>Frutti della passione/maracuja</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162040</p></td><td><p>Fichi d'India/fichi di cactus</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162050</p></td><td><p>Melastelle/cainette</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162060</p></td><td><p>Cachi di Virginia</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0162990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0163000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Frutti grandi con buccia non commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163010</p></td><td><p>Avocado</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163020</p></td><td><p>Banane</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163030</p></td><td><p>Manghi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163040</p></td><td><p>Papaie</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163050</p></td><td><p>Melograni</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163060</p></td><td><p>Cerimolia/cherimolia</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163070</p></td><td><p>Guaiave/guave</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163080</p></td><td><p>Ananas</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163090</p></td><td><p>Frutti dell'albero del pane</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163100</p></td><td><p>Durian</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163110</p></td><td><p>Anona/graviola/guanabana</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0163990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0200000</p></td><td><p><span>ORTAGGI FRESCHI O CONGELATI</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0210000</p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0211000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Patate</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0212000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Ortaggi a radice e tubero tropicali</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212010</p></td><td><p>Radici di cassava/manioca</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212020</p></td><td><p>Patate dolci</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212030</p></td><td><p>Ignami</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212040</p></td><td><p>Maranta/arrow root</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0212990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0213000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Altri ortaggi a radice e tubero, escluse le barbabietole da zucchero</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213010</p></td><td><p>Bietole</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213020</p></td><td><p>Carote</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213030</p></td><td><p>Sedano rapa</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213050</p></td><td><p>Topinambur</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213060</p></td><td><p>Pastinaca</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213070</p></td><td><p>Prezzemolo a grossa radice/prezzemolo di Amburgo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213080</p></td><td><p>Ravanelli</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213090</p></td><td><p>Salsefrica</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213100</p></td><td><p>Rutabaga</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213110</p></td><td><p>Rape</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0213990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0220000</p></td><td><p><span>Ortaggi a bulbo</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220010</p></td><td><p>Aglio</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220020</p></td><td><p>Cipolle</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220030</p></td><td><p>Scalogni</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220040</p></td><td><p>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0220990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0230000</p></td><td><p><span>Ortaggi a frutto</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0231000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Solanacee</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231010</p></td><td><p>Pomodori</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231020</p></td><td><p>Peperoni</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231030</p></td><td><p>Melanzane</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231040</p></td><td><p>Gombi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0231990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0232000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Cucurbitacee con buccia commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232010</p></td><td><p>Cetrioli</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232020</p></td><td><p>Cetriolini</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232030</p></td><td><p>Zucchine</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0232990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0233000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Cucurbitacee con buccia non commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233010</p></td><td><p>Meloni</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233020</p></td><td><p>Zucche</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233030</p></td><td><p>Cocomeri/angurie</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0233990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0234000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Mais dolce</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0239000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><span>Altri ortaggi a frutto</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0240000</p></td><td><p><span>Cavoli (escluse le radici di brassica e i prodotti baby leaf di brassica)</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0241000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Cavoli a infiorescenza</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241010</p></td><td><p>Cavoli broccoli</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241020</p></td><td><p>Cavolfiori</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0241990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0242000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Cavoli a testa</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242010</p></td><td><p>Cavoletti di Bruxelles</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242020</p></td><td><p>Cavoli cappucci</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0242990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0243000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Cavoli a foglia</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243010</p></td><td><p>Cavoli cinesi/pe-tsai</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243020</p></td><td><p>Cavoli ricci</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0243990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0244000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Cavoli rapa</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0250000</p></td><td><p><span>Ortaggi a foglia, erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0251000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Lattughe e insalate</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251010</p></td><td><p>Dolcetta/valerianella/gallinella</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251020</p></td><td><p>Lattughe</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251030</p></td><td><p>Scarola/indivia a foglie larghe</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251040</p></td><td><p>Crescione e altri germogli e gemme</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251050</p></td><td><p>Barbarea</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251060</p></td><td><p>Rucola</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251070</p></td><td><p>Senape juncea</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251080</p></td><td><p>Prodotti baby leaf (comprese le brassicacee)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0251990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0252000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Foglie di spinaci e simili</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252010</p></td><td><p>Spinaci</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252020</p></td><td><p>Portulaca/porcellana</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252030</p></td><td><p>Foglie di bietole da costa e di barbabietole</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0252990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0253000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Foglie di vite e specie simili</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0254000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Crescione acquatico</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0255000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><span>Cicoria Witloof/cicoria belga</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0256000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><span>Erbe fresche e fiori commestibili</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256010</p></td><td><p>Cerfoglio</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256020</p></td><td><p>Erba cipollina</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256030</p></td><td><p>Foglie di sedano</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256040</p></td><td><p>Prezzemolo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256050</p></td><td><p>Salvia</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256060</p></td><td><p>Rosmarino</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256070</p></td><td><p>Timo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256080</p></td><td><p>Basilico e fiori commestibili</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256090</p></td><td><p>Foglie di alloro/lauro</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256100</p></td><td><p>Dragoncello</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0256990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0260000</p></td><td><p><span>Legumi</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260010</p></td><td><p>Fagioli (con baccello)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260020</p></td><td><p>Fagioli (senza baccello)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260030</p></td><td><p>Piselli (con baccello)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260040</p></td><td><p>Piselli (senza baccello)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260050</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0260990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0270000</p></td><td><p><span>Ortaggi a stelo</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270010</p></td><td><p>Asparagi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270020</p></td><td><p>Cardi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270030</p></td><td><p>Sedani</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270040</p></td><td><p>Finocchi dolci/finocchini/finocchi di Firenze</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270050</p></td><td><p>Carciofi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270060</p></td><td><p>Porri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270070</p></td><td><p>Rabarbaro</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270080</p></td><td><p>Germogli di bambù</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270090</p></td><td><p>Cuori di palma</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0270990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0280000</p></td><td><p><span>Funghi, muschi e licheni</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280010</p></td><td><p>Funghi coltivati</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280020</p></td><td><p>Funghi selvatici</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0280990</p></td><td><p>Muschi e licheni</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0290000</p></td><td><p><span>Alghe e organismi procarioti</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0300000</p></td><td><p><span>LEGUMI DA GRANELLA</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0300010</p></td><td><p>Fagioli</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300020</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300030</p></td><td><p>Piselli</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300040</p></td><td><p>Lupini/semi di lupini</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0300990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0400000</p></td><td><p><span>SEMI E FRUTTI OLEAGINOSI</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0401000</p></td><td><p><span>Semi oleaginosi</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401010</p></td><td><p>Semi di lino</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401020</p></td><td><p>Semi di arachide</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401030</p></td><td><p>Semi di papavero</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401040</p></td><td><p>Semi di sesamo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401050</p></td><td><p>Semi di girasole</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401060</p></td><td><p>Semi di colza</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401070</p></td><td><p>Semi di soia</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401080</p></td><td><p>Semi di senape</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401090</p></td><td><p>Semi di cotone</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401100</p></td><td><p>Semi di zucca</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401110</p></td><td><p>Semi di cartamo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401120</p></td><td><p>Semi di borragine</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401130</p></td><td><p>Semi di camelina/dorella</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401140</p></td><td><p>Semi di canapa</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401150</p></td><td><p>Semi di ricino</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0401990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0402000</p></td><td><p><span>Frutti oleaginosi</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402010</p></td><td><p>Olive da olio</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402020</p></td><td><p>Semi di palma</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402030</p></td><td><p>Frutti di palma</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402040</p></td><td><p>Capoc</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0402990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0500000</p></td><td><p><span>CEREALI</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0500010</p></td><td><p>Orzo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500020</p></td><td><p>Grano saraceno e altri pseudo-cereali</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500030</p></td><td><p>Mais/granturco</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500040</p></td><td><p>Miglio</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500050</p></td><td><p>Avena</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500060</p></td><td><p>Riso</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500070</p></td><td><p>Segale</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500080</p></td><td><p>Sorgo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500090</p></td><td><p>Frumento</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0500990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0600000</p></td><td><p><span>TÈ, CAFFÈ, INFUSIONI DI ERBE E CARRUBE</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0610000</p></td><td><p><span>Tè</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0620000</p></td><td><p><span>Chicchi di caffè</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0630000</p></td><td><p><span>Infusioni di erbe da</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0631000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Fiori</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631010</p></td><td><p>Camomilla</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631020</p></td><td><p>Ibisco/rosella</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631030</p></td><td><p>Rosa</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631040</p></td><td><p>Gelsomino</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631050</p></td><td><p>Tiglio</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0631990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0632000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Foglie ed erbe</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632010</p></td><td><p>Fragola</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632020</p></td><td><p>Rooibos</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632030</p></td><td><p>Mate</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0632990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0633000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Radici</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633010</p></td><td><p>Valeriana</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633020</p></td><td><p>Ginseng</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0633990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0639000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Altre parti della pianta</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0640000</p></td><td><p><span>Semi di cacao</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0650000</p></td><td><p><span>Carrube/pane di san Giovanni</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0700000</p></td><td><p><span>LUPPOLO</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0800000</p></td><td><p><span>SPEZIE</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0810000</p></td><td><p><span>Semi</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810010</p></td><td><p>Anice verde</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810020</p></td><td><p>Grano nero/cumino nero</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810030</p></td><td><p>Sedano</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810040</p></td><td><p>Coriandolo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810050</p></td><td><p>Cumino</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810060</p></td><td><p>Aneto</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810070</p></td><td><p>Finocchio</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810080</p></td><td><p>Fieno greco</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810090</p></td><td><p>Noce moscata</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0810990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0820000</p></td><td><p><span>Frutta</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820010</p></td><td><p>Pimenti (della Giamaica)/pepe garofanato</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820020</p></td><td><p>Pepe di Sichuan</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820030</p></td><td><p>Carvi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820040</p></td><td><p>Cardamomo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820050</p></td><td><p>Bacche di ginepro</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820060</p></td><td><p>Pepe (nero, verde e bianco)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820070</p></td><td><p>Vaniglia</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820080</p></td><td><p>Tamarindo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0820990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0830000</p></td><td><p><span>Spezie da corteccia</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0830010</p></td><td><p>Cannella</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0830990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0840000</p></td><td><p><span>Spezie da radici e rizomi</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840010</p></td><td><p>Liquirizia</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840020</p></td><td><p>Zenzero</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840030</p></td><td><p>Curcuma</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0840990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0850000</p></td><td><p><span>Spezie da bocci</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0850010</p></td><td><p>Chiodi di garofano</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0850020</p></td><td><p>Capperi</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0850990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0860000</p></td><td><p><span>Spezie da pistilli di fiori</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0860010</p></td><td><p>Zafferano</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0860990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0870000</p></td><td><p><span>Spezie da arilli</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0870010</p></td><td><p>Macis</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0870990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0900000</p></td><td><p><span>PIANTE DA ZUCCHERO</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900010</p></td><td><p>Barbabietole da zucchero</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900020</p></td><td><p>Canne da zucchero</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900030</p></td><td><p>Radici di cicoria</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>0900990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1000000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE — ANIMALI TERRESTRI</span></p></td><td><p><span>0,1</span><a> (<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1010000</p></td><td><p><span>Tessuti provenienti da</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1011000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Suini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1011990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1012000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Bovini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1012990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1013000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Ovini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1013990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1014000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Caprini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1014990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1015000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><span>Equidi</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1015990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1016000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><span>Pollame</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1016990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1017000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><span>Altri animali terrestri d'allevamento</span></td></tr></tbody></table></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017020</p></td><td><p>Tessuto adiposo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1017990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1020000</p></td><td><p><span>Latte</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020010</p></td><td><p>Bovini</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020020</p></td><td><p>Pecora</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020030</p></td><td><p>Capra</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020040</p></td><td><p>Cavallo</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1020990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1030000</p></td><td><p><span>Uova di volatili</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030010</p></td><td><p>Galline</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030020</p></td><td><p>Anatre</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030030</p></td><td><p>Oche</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030040</p></td><td><p>Quaglie</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1030990</p></td><td><p>Altri</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1040000</p></td><td><p><span>Miele e altri prodotti dell'apicoltura</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1050000</p></td><td><p><span>Anfibi e rettili</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1060000</p></td><td><p><span>Animali invertebrati terrestri</span></p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>1070000</p></td><td><p><span>Animali vertebrati terrestri selvatici</span></p></td><td><p> </p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
( *1 ) Indica il limite inferiore di determinazione analitica.
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(**)</p></td><td><p>Combinazione di antiparassitario e codice alla quale si applica l'LMR fissato nell'allegato III, parte B.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(F)</p></td><td><p>=</p></td><td><p>Liposolubile</p></td></tr></tbody></table>
Acibenzolar-s-metile (somma di acibenzolar-s-metile e di acido di acibenzolare (libero e coniugato), espressa come acibenzolar-s-metile)
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR, la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase, se tali informazioni sono state presentate entro il 26 giugno 2016 o, qualora tali informazioni non siano state presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0163030</span></p></td><td><p><span>Manghi</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>Il livello massimo di residui applicabile al barbaforte/rafano/cren (Armoracia rusticana) nel gruppo delle spezie (codice 0840040) è quello fissato per il barbaforte/rafano/cren (Armoracia rusticana) nella categoria degli ortaggi, gruppo degli ortaggi a radice e tubero (codice 0213040), tenendo conto delle variazioni del tenore di residui conseguenti alla trasformazione (essiccatura) a norma dell'articolo 20, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 396/2005.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0840040</span></p></td><td><p><span>Barbaforte/rafano/cren</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
Esaclorobenzene (F)
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>I dati di monitoraggio indicano che i semi zucca subiscono un'inevitabile contaminazione incrociata. Al momento del riesame dell'LMR, la Commissione terrà conto delle informazioni disponibili entro un termine di dieci anni a decorrere dalla data di pubblicazione.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0401100</span></p></td><td><p><span>Semi di zucca</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>Il livello massimo di residui applicabile al barbaforte/rafano/cren (Armoracia rusticana) nel gruppo delle spezie (codice 0840040) è quello fissato per il barbaforte/rafano/cren (Armoracia rusticana) nella categoria degli ortaggi, gruppo degli ortaggi a radice e tubero (codice 0213040), tenendo conto delle variazioni del tenore di residui conseguenti alla trasformazione (essiccatura) a norma dell'articolo 20, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 396/2005.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0840040</span></p></td><td><p><span>Barbaforte/rafano/cren»</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
( 1 ) Per l'elenco completo dei prodotti di origine vegetale e animale ai quali si applicano gli LMR occorre fare riferimento all'allegato I.
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(F)</p></td><td><p>=</p></td><td><p>Liposolubile</p></td></tr></tbody></table>
Acibenzolar-s-metile (somma di acibenzolar-s-metile e di acido di acibenzolare (libero e coniugato), espressa come acibenzolar-s-metile)
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame dell'LMR, la Commissione terrà conto delle informazioni indicate nella prima frase, se tali informazioni sono state presentate entro il 26 giugno 2016 o, qualora tali informazioni non siano state presentate entro tale termine, della loro mancanza.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0163030</span></p></td><td><p><span>Manghi</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>Il livello massimo di residui applicabile al barbaforte/rafano/cren (Armoracia rusticana) nel gruppo delle spezie (codice 0840040) è quello fissato per il barbaforte/rafano/cren (Armoracia rusticana) nella categoria degli ortaggi, gruppo degli ortaggi a radice e tubero (codice 0213040), tenendo conto delle variazioni del tenore di residui conseguenti alla trasformazione (essiccatura) a norma dell'articolo 20, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 396/2005.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0840040</span></p></td><td><p><span>Barbaforte/rafano/cren</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
Esaclorobenzene (F)
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>I dati di monitoraggio indicano che i semi zucca subiscono un'inevitabile contaminazione incrociata. Al momento del riesame dell'LMR, la Commissione terrà conto delle informazioni disponibili entro un termine di dieci anni a decorrere dalla data di pubblicazione.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0401100</span></p></td><td><p><span>Semi di zucca</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>Il livello massimo di residui applicabile al barbaforte/rafano/cren (Armoracia rusticana) nel gruppo delle spezie (codice 0840040) è quello fissato per il barbaforte/rafano/cren (Armoracia rusticana) nella categoria degli ortaggi, gruppo degli ortaggi a radice e tubero (codice 0213040), tenendo conto delle variazioni del tenore di residui conseguenti alla trasformazione (essiccatura) a norma dell'articolo 20, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 396/2005.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0840040</span></p></td><td><p><span>Barbaforte/rafano/cren»</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<note>
( *2 ) Indica il limite inferiore di determinazione analitica.
( 2 ) Per l'elenco completo dei prodotti di origine vegetale e animale ai quali si applicano gli LMR occorre fare riferimento all'allegato I.»
</note> | ITA | 32016R1866 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.10.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>C 330/2</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONEDEL CONSIGLIO
del 30 settembre 2020
recante nomina di un membro del consiglio di amministrazione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche
(2020/C 330/02)
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un’Agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE ( 1 ) , in particolare l’articolo 79,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Ai sensi dell’articolo 79 del regolamento (CE) n. 1907/2006, il Consiglio deve nominare un rappresentante di ciascuno Stato membro a membro del consiglio di amministrazione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche («consiglio di amministrazione»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Con decisione del 17 dicembre 2018, il Consiglio ha nominato un membro del consiglio di amministrazione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche <a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il governo croato ha informato il Consiglio della sua intenzione di sostituire il suo rappresentante nel consiglio di amministrazione e ha presentato la candidatura per un nuovo rappresentante che dovrebbe essere nominato per il periodo dal 1° ottobre 2020 al 1° ottobre 2024,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La sig.ra Dubravka Marija KREKOVIĆ, di nazionalità croata, nata l’11 agosto 1973, è nominata membro del consiglio di amministrazione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche in sostituzione del sig. Mr Bojan VIDOVIĆ per il periodo dal 1 o ottobre 2020 al 1 o ottobre 2024.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Fatto a Bruxelles, il 30 settembre 2020
Per il Consiglio
Il presidente
M. ROTH
<note>
( 1 ) GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1 .
( 2 ) Decisione del Consiglio, del 17 dicembre 2018, relativa alla nomina di un membro del consiglio di amministrazione dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche ( GU C 460 del 21.12.2018, pag. 11 ).
</note> | ITA | 32020D1006(01) |
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2528</p></td><td><p>14.11.2023</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2023/2528 DEL CONSIGLIO
del 9 ottobre 2023
relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 148, paragrafo 2,
vista la proposta della Commissione europea,
visto il parere del Parlamento europeo ( 1 ) ,
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 2 ) ,
previa consultazione del Comitato delle regioni,
visto il parere del comitato per l'occupazione ( 3 )
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Gli Stati membri e l'Unione devono adoperarsi per sviluppare una strategia coordinata a favore dell'occupazione e in particolare a favore della promozione di una forza lavoro qualificata, formata e adattabile nonché di mercati del lavoro orientati al futuro e in grado di rispondere ai mutamenti economici, al fine di realizzare gli obiettivi della piena occupazione e del progresso sociale, di una crescita economica equilibrata, di un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell'ambiente di cui all'articolo 3 del trattato sull'Unione europea («TUE»). Gli Stati membri, tenuto conto delle prassi nazionali in materia di responsabilità delle parti sociali, devono considerare la promozione dell'occupazione una questione di interesse comune e coordinare in sede di Consiglio le loro azioni al riguardo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'Unione deve combattere l'esclusione sociale e le discriminazioni e promuovere la giustizia e la protezione sociali nonché la parità tra donne e uomini, la solidarietà tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore, come stabilito nell'articolo 3 TUE. Nella definizione e nell'attuazione delle sue politiche e azioni, l'Unione deve tenere conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un'adeguata protezione sociale, la lotta contro la povertà e l'esclusione sociale e un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana, quali enunciati all'articolo 9 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Conformemente al TFUE, l'Unione ha creato e attuato strumenti di coordinamento delle politiche economiche e occupazionali. Nell'ambito di tali strumenti, gli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione («orientamenti») quali figurano nell'allegato della decisione (UE) 2022/2296 del Consiglio <a>(<span>4</span>)</a> costituiscono, unitamente agli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell'Unione quali figurano nella raccomandazione (UE) 2015/1184 del Consiglio <a>(<span>5</span>)</a>, gli orientamenti integrati. Gli orientamenti integrati devono guidare l'attuazione delle politiche negli Stati membri e nell'Unione, rispecchiando l'interdipendenza tra gli Stati membri. Lo scopo è ottenere, grazie alla risultante serie coordinata di politiche e riforme a livello europeo e nazionale, una combinazione generale adeguata e sostenibile di politiche economiche, occupazionali e sociali che comporti ricadute positive per i mercati del lavoro e la società in generale e risponda efficacemente alle sfide a medio e lungo termine come pure agli effetti delle crisi, come la pandemia di COVID-19 e, più recentemente, la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina e l'aumento del costo della vita.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Al fine di promuovere il progresso economico e sociale, sostenere le transizioni verde e digitale, rafforzare la base industriale dell'Unione e realizzare mercati del lavoro inclusivi, competitivi e resilienti nell'Unione, gli Stati membri dovrebbero fare fronte alle carenze di manodopera e di competenze e promuovere un'istruzione e una formazione di qualità, un'istruzione e una formazione professionale orientata al futuro, una riqualificazione e un miglioramento del livello delle competenze lungo tutto l'arco della vita, come pure politiche attive del mercato del lavoro efficaci e migliori opportunità di carriera, rafforzando i legami tra il sistema di istruzione e il mercato del lavoro e riconoscendo le abilità, le conoscenze e le competenze acquisite attraverso l'apprendimento non formale e informale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Gli orientamenti sono in linea con il patto di stabilità e crescita, la vigente legislazione dell'Unione e varie iniziative dell'Unione, tra cui le raccomandazioni del Consiglio del 14 giugno 2021 <a>(<span>6</span>)</a>, del 29 novembre 2021 <a>(<span>7</span>)</a>, del 5 aprile 2022 <a>(<span>8</span>)</a>, del 16 giugno 2022 <a>(<span>9</span>)</a>, del 28 novembre 2022 <a>(<span>10</span>)</a>, dell'8 dicembre 2022 <a>(<span>11</span>)</a> e del 30 gennaio 2023 <a>(<span>12</span>)</a>, la raccomandazione (UE) 2021/402 della Commissione <a>(<span>13</span>)</a>, la risoluzione del Consiglio del 26 febbraio 2021 <a>(<span>14</span>)</a>, la comunicazione della Commissione dal titolo «Creare un'economia al servizio delle persone: un piano d'azione per l'economia sociale» <a>(<span>15</span>)</a> e le comunicazioni riguardanti il piano d'azione per l'istruzione digitale 2021-2027 <a>(<span>16</span>)</a> la strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 <a>(<span>17</span>)</a>, il pacchetto sull'occupazione delle persone con disabilità <a>(<span>18</span>)</a>, la strategia europea per l'assistenza <a>(<span>19</span>)</a>, il piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette <a>(<span>20</span>)</a>, il rafforzamento del dialogo sociale nell'Unione europea <a>(<span>21</span>)</a>, il miglioramento della valutazione dell'impatto distributivo delle politiche degli Stati membri <a>(<span>22</span>)</a>, la decisione (UE) 2021/2316 <a>(<span>23</span>)</a> e la decisione (UE) 2023/936 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>24</span>)</a>, le direttive (UE) 2022/2041 <a>(<span>25</span>)</a>, (UE) 2022/2381 <a>(<span>26</span>)</a> e (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>27</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il semestre europeo combina vari strumenti in un quadro generale per la sorveglianza e il coordinamento multilaterali integrati delle politiche economiche e occupazionali all'interno dell'Unione. Perseguendo la sostenibilità ambientale, la produttività, l'equità e la stabilità macroeconomica, il semestre europeo integra i principi del pilastro europeo dei diritti sociali e il suo strumento di monitoraggio, il quadro di valutazione della situazione sociale, e prevede un forte coinvolgimento delle parti sociali, della società civile e delle altre parti interessate. Il semestre europeo sostiene anche il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le politiche economiche e occupazionali dell'Unione e degli Stati membri dovrebbero andare di pari passo con la transizione equa dell'Europa verso un'economia digitale, a impatto climatico zero e sostenibile dal punto di vista ambientale, migliorare la competitività, garantire condizioni di lavoro adeguate, promuovere l'innovazione, la giustizia sociale, le pari opportunità nonché una convergenza socioeconomica verso l'alto, e affrontare le disuguaglianze e le disparità regionali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>I cambiamenti climatici e le altre sfide legate all'ambiente, la necessità di garantire una transizione verde equa, un ulteriore passo avanti verso l'indipendenza energetica, la maggiore competitività delle industrie a zero emissioni nette e la necessità di garantire l'autonomia strategica aperta dell'Europa, come pure lo sviluppo della digitalizzazione, dell'intelligenza artificiale e dell'economia delle piattaforme, l'aumento del telelavoro, e i cambiamenti demografici stanno trasformando profondamente le economie e le società dell'Unione. L'Unione e i suoi Stati membri devono collaborare per affrontare in modo efficace e proattivo tali sviluppi strutturali e adeguare i sistemi esistenti a seconda delle necessità, riconoscendo la stretta interdipendenza tra le economie e i mercati del lavoro degli Stati membri, come pure adeguare le politiche correlate. Ciò richiede un'azione politica coordinata, ambiziosa ed efficace a livello sia di Unione sia nazionale che riconosca nel contempo il ruolo delle parti sociali, conformemente al TFUE e alle disposizioni dell'Unione in materia di governance economica e tenendo conto del pilastro europeo dei diritti sociali. Tale azione politica dovrebbe comprendere un rilancio degli investimenti sostenibili, un rinnovato impegno a favore di riforme strutturali opportunamente cadenzate che migliorino la crescita economica sostenibile e inclusiva, la creazione di posti di lavoro di qualità, la produttività, condizioni di lavoro adeguate, la coesione sociale e territoriale, la convergenza socioeconomica verso l'alto, la resilienza e la responsabilità di bilancio.</p><p>Come indicato nella raccomandazione del Consiglio, del 16 giugno 2022, relativa all'apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile, integrare sistematicamente la dimensione dell'istruzione e della formazione in altre politiche connesse alla transizione verde e allo sviluppo sostenibile in una prospettiva di apprendimento permanente può sostenere l'attuazione di tali politiche. Il sostegno dovrebbe essere fornito a titolo dei programmi di finanziamento dell'Unione esistenti, in particolare il dispositivo per la ripresa e la resilienza istituito dal regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>28</span>)</a> e i fondi della politica di coesione, compresi il Fondo sociale europeo Plus istituito dal regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>29</span>)</a> e il Fondo europeo di sviluppo regionale disciplinato dal regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>30</span>)</a>, come pure il Fondo per una transizione giusta istituito dal regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>31</span>)</a>. L'azione politica dovrebbe combinare misure sul versante dell'offerta e della domanda, tenendo conto degli effetti a livello economico, ambientale, occupazionale e sociale di tali misure.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione nel novembre 2017 <a>(<span>32</span>)</a>, stabilisce venti principi e diritti a sostegno del buon funzionamento e dell'equità dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale, strutturati in tre categorie: pari opportunità e accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e protezione e inclusione sociali. Tali principi e i diritti orientano in modo strategico l'Unione, garantendo che la transizione verso la neutralità climatica, la sostenibilità ambientale, il processo di digitalizzazione e gli effeti del cambiamento demografico siano socialmente equi e giusti e preservino la coesione territoriale. Il pilastro europeo dei diritti sociali costituisce, unitamente al quadro di valutazione della situazione sociale, un quadro di riferimento per monitorare i risultati degli Stati membri in materia di occupazione e prestazioni sociali, per guidare le riforme e gli investimenti a livello nazionale, regionale e locale e per conciliare la dimensione sociale e quella di mercato nell'economia moderna attuale, anche attraverso la promozione dell'economia sociale. Il 4 marzo 2021 la Commissione ha presentato un piano d'azione per l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali («piano d'azione»), che comprende obiettivi principali dell'Unione ambiziosi ma realistici in materia di aumento dell'occupazione, delle competenze e di riduzione della povertà e obiettivi secondari complementari per il 2030, come pure il quadro di valutazione della situazione sociale riveduto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Come riconosciuto dai capi di Stato o di governo in occasione del vertice sociale di Porto dell'8 maggio 2021, l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali rafforzerà lo slancio dell'Unione verso una transizione digitale, verde ed equa e contribuirà a conseguire una convergenza verso l'alto in ambito sociale ed economico e ad affrontare le sfide demografiche. Essi hanno sottolineato che la dimensione sociale, il dialogo sociale e il coinvolgimento attivo delle parti sociali sono al centro di un'economia sociale di mercato altamente competitiva e hanno accolto con favore i nuovi obiettivi principali dell'Unione. Come stabilito nell'agenda strategica 2019-2024 del Consiglio europeo, hanno affermato la loro determinazione a continuare ad approfondire l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali a livello dell'Unione e nazionale, tenendo debitamente conto delle rispettive competenze e dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità. Infine, hanno rilevato l'importanza di seguire da vicino, anche al più alto livello, i progressi compiuti verso l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi principali dell'Unione per il 2030.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Gli obiettivi principali dell'Unione per il 2030 in materia di occupazione (vale a dire che almeno il 78 % della popolazione di età compresa tra i 20 e i 64 anni dovrebbe avere un lavoro), competenze (vale a dire che almeno il 60 % di tutti gli adulti dovrebbe partecipare ogni anno ad attività di formazione) e riduzione della povertà (vale a dire che almeno 15 milioni di persone, tra cui cinque milioni di minori, dovrebbero essere a rischio povertà), accolti con favore dai capi di Stato o di governo in occasione del vertice sociale di Porto l'8 maggio 2021 e dal Consiglio europeo del giugno 2021, contribuiranno, unitamente al quadro di valutazione della situazione sociale, a monitorare i progressi compiuti verso l'attuazione dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali, nell'ambito del quadro di coordinamento delle politiche nel contesto del semestre europeo. Inoltre con il vertice sociale di Porto gli Stati membri sono stati esortati a fissare obiettivi nazionali ambiziosi che, tenendo debitamente conto della posizione di partenza di ciascun paese, dovrebbero offrire un contributo adeguato al conseguimento degli obiettivi principali dell'Unione per il 2030. Tra settembre 2021 e giugno 2022, su invito della Commissione, gli Stati membri hanno presentato i rispettivi obiettivi nazionali. Nella riunione del Consiglio «Occupazione, politica sociale, salute e consumatori» (EPSCO) del giugno 2022 i ministri hanno sottolineato l'importanza di seguire da vicino i progressi compiuti verso l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e degli obiettivi principali dell'UE per il 2030. In tale contesto, tali obiettivi nazionali rientrano ora nella relazione comune sull'occupazione 2023 e saranno ulteriormente integrati negli strumenti di monitoraggio del semestre europeo. Inoltre gli organi consultivi dell'EPSCO hanno messo a punto messaggi chiave per orientare il dibattito riguardo al semestre in occasione del Consiglio EPSCO di giugno 2023 su un possibile quadro per rafforzare la valutazione e il monitoraggio dei rischi in relazione alla convergenza sociale verso l'alto nell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>In seguito all’invasione russa dell'Ucraina il Consiglio europeo ha condannato, nelle sue conclusioni del 24 febbraio 2022, le azioni della Russia, tese a compromettere la sicurezza e la stabilità europee e mondiali, e ha espresso solidarietà nei confronti della popolazione ucraina, sottolineando la violazione da parte della Russia del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite. Nel contesto attuale, la protezione temporanea, concessa dalla decisione di esecuzione (UE) 2022/382 del Consiglio <a>(<span>33</span>)</a>, offre un'assistenza rapida ed efficace nei paesi dell'Unione agli sfollati in fuga dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina e consente a tali sfollati di godere in tutta l'Unione di diritti minimi che offrano un livello adeguato di protezione. Partecipando ai mercati del lavoro dell'Unione, gli sfollati ucraini possono contribuire a rafforzare l'economia dell'Unione e a sostenere il loro paese e la loro popolazione in patria. In futuro, l'esperienza e le competenze acquisite potranno contribuire alla ricostruzione dell'Ucraina. Per i minori e gli adolescenti non accompagnati la protezione temporanea conferisce il diritto alla tutela legale e all'accesso all'educazione e cura dell'infanzia. Gli Stati membri dovrebbero coinvolgere le parti sociali nell'elaborazione, nell'attuazione e nella valutazione delle misure politiche che sono volte ad affrontare le sfide in materia di occupazione e competenze, tra cui il riconoscimento delle qualifiche, derivanti dalla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina. Le parti sociali svolgono un ruolo chiave nell'attenuare l'impatto di tale guerra, in termini di conservazione dell'occupazione e della produzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Le riforme del mercato del lavoro, compresi i meccanismi nazionali di determinazione dei salari, dovrebbero rispettare le pratiche nazionali di dialogo sociale e autonomia delle parti sociali, al fine di garantire salari equi che consentano un tenore di vita dignitoso, una crescita sostenibile nonché una convergenza socioeconomica verso l'alto. Tali riforme dovrebbero prevedere un ampio esame dei fattori socioeconomici, compresi miglioramenti in relazione alla sostenibilità, alla competitività, all'innovazione, alla creazione di posti di lavoro di qualità, alle condizioni di lavoro, alla povertà lavorativa, all'istruzione, alla formazione e alle competenze, alla salute pubblica, alla protezione e inclusione sociale, come pure ai redditi reali. A tale riguardo, il dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi dell'Unione sostengono gli Stati membri nell'attuazione di riforme e investimenti in linea con le priorità dell'Unione, rendendo le economie e le società dell'Unione più sostenibili, e resilienti e meglio preparate per le transizioni verde e digitale nel contesto mutevole successivo alla pandemia di COVID-19. La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina ha ulteriormente aggravato le sfide socioeconomiche preesistenti. Gli Stati membri e l'Unione dovrebbero continuare a garantire che gli impatti sociali, occupazionali ed economici siano attenuati e che le transizioni siano socialmente eque e giuste, anche alla luce del fatto che il rafforzamento dell'autonomia strategica aperta e un'accelerazione della transizione verde contribuiranno a ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia e di altri prodotti e tecnologie strategici, in particolare dalla Russia. È essenziale rafforzare la resilienza e perseguire una società inclusiva e resiliente, in cui le persone siano protette e messe in grado di anticipare e gestire il cambiamento e possano partecipare attivamente a livello sociale ed economico.</p><p>Come sottolineato anche nella raccomandazione (UE) 2021/402 della Commissione e nella raccomandazione del Consiglio, del 16 giugno 2022, relativa alla garanzia di una transizione equa verso la neutralità climatica, per sostenere le transizioni nel mercato del lavoro è necessario, in particolare alla luce delle trasformazioni verde e digitale, un insieme coerente di politiche attive del mercato del lavoro, che comprenda incentivi temporanei e mirati all'assunzione e alla transizione, politiche in materia di competenze, tra cui l'apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile, e servizi per l'impiego mirati, efficaci e adattabili. Occorre garantire condizioni di lavoro dignitose, comprese la salute e la sicurezza sul lavoro e la salute fisica e mentale dei lavoratori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La discriminazione, in tutte le sue forme, dovrebbe essere contrastata, la parità di genere dovrebbe essere garantita e l'occupazione dei giovani dovrebbe essere sostenuta. Dovrebbero essere garantiti un accesso equo e opportunità per tutti e dovrebbero essere ridotte povertà ed esclusione sociale, in particolaredei minori, delle persone con disabilità e dei Rom, in particolare assicurando un efficace funzionamento dei mercati del lavoro e regimi di protezione sociale adeguati e inclusivi, come stabilito nella raccomandazione del Consiglio dell'8 novembre 2019 e nella raccomandazione del Consiglio, del 30 gennaio 2023, relativa a un adeguato reddito minimo che garantisca l'inclusione attiva <a>(<span>34</span>)</a>, ed eliminando gli ostacoli a un'istruzione inclusiva e orientata al futuro, alla formazione, all'apprendimento permanente e alla partecipazione al mercato del lavoro, anche tramite investimenti nell'educazione e cura della prima infanzia, in linea con la garanzia europea per l'infanzia e alla raccomandazione del Consiglio in materia di educazione e cura della prima infanzia: («obiettivi di Barcellona per il 2030»), e negli investimenti per le competenze digitali e verdi, in linea con il piano d'azione per l'istruzione digitale, la raccomandazione del Consiglio sull'apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile, e la raccomandazione del Consiglio sui percorsi per il successo scolastico. Un accesso tempestivo e paritario a un'assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili, in linea con la raccomandazione del Consiglio sull'accesso a un'assistenza a lungo termine di alta qualità e a prezzi accessibili, e ai servizi sanitari, comprese la prevenzione e la promozione dell'assistenza sanitaria, sono particolarmente pertinenti, in particolare alla luce dei potenziali rischi per la salute futuri e in un contesto di società che invecchiano.</p><p>Il potenziale delle persone con disabilità di contribuire alla crescita economica e allo sviluppo sociale dovrebbe essere ulteriormente sfruttato, in linea con la strategia per i diritti delle persone con disabilità <a>(<span>35</span>)</a>, che invitava gli Stati membri a stabilire obiettivi in materia di occupazione e apprendimento degli adulti per le persone con disabilità. Le nuove tecnologie e l'evoluzione dei luoghi di lavoro in tutta l'Unione consentono un'organizzazione del lavoro più flessibile e un miglioramento della produttività e dell'equilibrio tra vita professionale e vita privata, contribuendo nel contempo agli impegni verdi dell'Unione. Tali sviluppi comportano tuttavia nuove sfide per i mercati del lavoro, che incidono sulle condizioni di lavoro delle persone, sulla salute e sulla sicurezza sul luogo di lavoro e sull'accesso alla protezione sociale dei lavoratori. Gli Stati membri dovrebbero garantire che le nuove forme di organizzazione del lavoro si traducano in posti di lavoro di qualità e in luoghi di lavoro sani, mantenendo i diritti sociali e del lavoro consolidati e rafforzando il modello sociale europeo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Gli orientamenti integrati dovrebbero servire da base per raccomandazioni specifiche per paese che il Consiglio può rivolgere agli Stati membri. Gli Stati membri devono fare pieno uso delle loro risorse REACT-EU, istituite dal regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>36</span>)</a> che rafforza i fondi della politica di coesione per il periodo 2014-2020 e il Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD) fino al 2023. A causa dell'attuale crisi ucraina, il regolamento (UE) 2020/2221 è stato ulteriormente integrato dal regolamento (UE) 2022/562 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>37</span>)</a>, come pure da un'ulteriore modifica del regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>38</span>)</a> in merito all'aumento del prefinanziamento per REACT-EU, e dall'introduzione di un nuovo costo unitario al fine di contribuire ad accelerare l'integrazione nell'Unione delle persone che lasciano l'Ucraina, come stabilito nel regolamento (UE) 2022/613 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>39</span>)</a>.</p><p>Inoltre, per il periodo di programmazione 2021-2027, gli Stati membri dovrebbero utilizzare appieno il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri fondi dell'Unione, tra cui il Fondo per una transizione giusta e InvestEU, istituito dal regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>40</span>)</a>, per favorire l'occupazione di qualità e gli investimenti sociali, combattere la povertà, l'esclusione sociale e la discriminazione, garantire l'accessibilità e l'inclusione e promuovere le opportunità di miglioramento del livello delle competenze e di riqualificazione della forza lavoro, l'apprendimento permanente come pure l'istruzione e la formazione di alta qualità per tutti, comprese l'alfabetizzazione e le competenze digitali, in modo da dotare i lavoratori delle conoscenze e delle qualifiche necessarie per un'economia digitale e verde. Gli Stati membri devono inoltre avvalersi pienamente del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro, istituito dal regolamento (UE) 2021/691 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>41</span>)</a>, per sostenere i lavoratori licenziati a seguito di importanti eventi di ristrutturazione, come la pandemia di COVID-19, e di trasformazioni socioeconomiche derivanti da tendenze globali nonché dai cambiamenti tecnologici e ambientali. Sebbene siano destinati agli Stati membri e all'Unione, gli orientamenti integrati dovrebbero essere attuati in partenariato con tutte le autorità nazionali, regionali e locali, con lo stretto coinvolgimento dei parlamenti, delle parti sociali e dei rappresentanti della società civile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>In conformità dei rispettivi mandati che hanno fondamento nel trattato, il comitato per l'occupazione e il comitato per la protezione sociale devono monitorare in che modo si attuano le pertinenti politiche alla luce degli orientamenti. Tali comitati e altri organi preparatori del Consiglio coinvolti nel coordinamento delle politiche economiche e sociali dovrebbero operare in stretta cooperazione. È opportuno mantenere il dialogo politico tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, in particolare sugli orientamenti degli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il comitato per la protezione sociale è stato consultato,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Gli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione, figuranti nell'allegato della decisione (UE) 2022/2296, sono mantenuti per il 2023 e gli Stati membri ne tengono conto nelle loro politiche a favore dell'occupazione e nei programmi di riforma.
Articolo 2
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Lussemburgo, il 9 ottobre 2023
Per il Consiglio
Il presidente
Y. DÍAZ PÉREZ
( 1 ) Parere del 13 settembre 2023 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).
( 2 ) Parere del 20 settembre 2023 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).
( 3 ) Parere del 11 luglio 2023 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale).
( 4 ) Decisione (UE) 2022/2296 del Consiglio, del 21 novembre 2022, relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione ( GU L 304 del 24.11.2022, pag. 67 ).
( 5 ) Raccomandazione (UE) 2015/1184 del Consiglio, del 14 luglio 2015, relativa agli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell'Unione europea ( GU L 192 del 18.7.2015, pag. 27 ).
( 6 ) Raccomandazione del Consiglio, del 14 giugno 2021, che istituisce una garanzia europea per l'infanzia ( GU L 223 del 22.6.2021, pag. 14 ).
( 7 ) Raccomandazione del Consiglio, del 29 novembre 2021, relativa ad approcci di apprendimento integrato per un'istruzione primaria e secondaria di alta qualità e inclusiva ( GU C 504 del 14.12.2021, pag. 21 ).
( 8 ) Raccomandazione del Consiglio, del 5 aprile 2022, dal titolo «Costruire ponti per un'efficace collaborazione a livello europeo nel campo dell'istruzione superiore» ( GU C 160 del 13.4.2022, pag. 1 ).
( 9 ) Raccomandazione del Consiglio, del 16 giugno 2022, relativa a un approccio europeo alle microcredenziali per l'apprendimento permanente e l'occupabilità ( GU C 243 del 27.6.2022, pag. 10 ), raccomandazione del Consiglio, del 16 giugno 2022, sui conti individuali di apprendimento ( GU C 243 del 27.6.2022, pag. 26 ), raccomandazione del Consiglio, del 16 giugno 2022, relativa alla garanzia di una transizione equa verso la neutralità climatica ( GU C 243 del 27.6.2022, pag. 35 ) e raccomandazione del Consiglio, del 16 giugno 2022, relativa all'apprendimento per la transizione verde e lo sviluppo sostenibile ( GU C 243 del 27.6.2022, pag. 1 ).
( 10 ) Raccomandazione del Consiglio, del 28 novembre 2022, sui percorsi per il successo scolastico che sostituisce la raccomandazione del Consiglio, del 28 giugno 2011, sulle politiche di riduzione dell'abbandono scolastico ( GU C 469 del 9.12.2022, pag. 1 ).
( 11 ) Raccomandazione del Consiglio, dell'8 dicembre 2022, sull'accesso a un'assistenza a lungo termine di alta qualità a prezzi accessibili ( GU C 476 del 15.12.2022, pag. 1 ) e raccomandazione del Consiglio, dell'8 dicembre 2022, sull'educazione e la cura della prima infanzia: gli obiettivi di Barcellona per il 2030 ( GU C 484 del 20.12.2022, pag. 1 ).
( 12 ) Raccomandazione del Consiglio, del 30 gennaio 2023, relativa a un adeguato reddito minimo che garantisca l'inclusione attiva ( GU C 41 del 3.2.2023, pag. 1 ).
( 13 ) Raccomandazione (UE) 2021/402 della Commissione, del 4 marzo 2021, relativa a un sostegno attivo ed efficace all'occupazione (EASE) in seguito alla crisi COVID-19 ( GU L 80 dell'8.3.2021, pag. 1 ).
( 14 ) Risoluzione del Consiglio su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione verso uno spazio europeo dell'istruzione e oltre (2021-2030) ( GU C 66 del 26.2.2021, pag. 1 ).
( 15 ) COM(2021) 778 final.
( 16 ) COM(2020) 624 final.
( 17 ) COM(2021) 101 final.
( 18 ) Pacchetto sull'occupazione delle persone con disabilità per migliorarne l'inserimento nel mercato del lavoro - Occupazione, affari sociali e inclusione - Commissione europea (europa.eu).
( 19 ) COM(2022) 440 final.
( 20 ) COM(2023) 62 final.
( 21 ) COM(2023) 38 e 40 final.
( 22 ) COM(2022) 494 final.
( 23 ) Decisione (UE) 2021/2316 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 dicembre 2021, relativa a un Anno europeo dei giovani (2022) ( GU L 462 del 28.12.2021, pag. 1 ).
( 24 ) Decisione (UE) 2023/936 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023 relativa a un Anno europeo delle competenze ( GU L 125 del 11.5.2023, pag. 1 )
( 25 ) Direttiva (UE) 2022/2041 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 ottobre 2022, relativa a salari minimi adeguati nell'Unione europea ( GU L 275 del 25.10.2022, pag. 33 ).
( 26 ) Direttiva (UE) 2022/2381 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 novembre 2022, riguardante il miglioramento dell'equilibrio di genere fra gli amministratori delle società quotate e relative misure ( GU L 315 del 7.12.2022, pag. 44 ).
( 27 ) Direttiva (UE) 2023/970 del Parlamento europeo e del Consiglio del 10 maggio 2023 volta a rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e i relativi meccanismi di applicazione (Testo rilevante ai fini del SEE) ( GU L 132 del 17.5.2023, pag. 21 ).
( 28 ) Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza ( GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17 ).
( 29 ) Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il regolamento (UE) n. 1296/2013 ( GU L 231 del 30.6.2021, pag. 21 ).
( 30 ) Regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione ( GU L 231 del 30.6.2021, pag. 60 )
( 31 ) Regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo per una transizione giusta ( GU L 231 del 30.6.2021, pag. 1 ).
( 32 ) Proclamazione interistituzionale sul pilastro europeo dei diritti sociali ( GU C 428 del 13.12.2017, pag. 10 ).
( 33 ) Decisione di esecuzione (UE) 2022/382 del Consiglio, del 4 marzo 2022, che accerta l'esistenza di un afflusso massiccio di sfollati dall'Ucraina ai sensi dell'articolo 5 della direttiva 2001/55/CE e che ha come effetto l'introduzione di una protezione temporanea ( GU L 71 del 4.3.2022, pag. 1 ).
( 34 ) Raccomandazione del Consiglio, del 30 gennaio 2023, relativa a un adeguato reddito minimo che garantisca l'inclusione attiva ( GU C 41 del 3.2.2023, pag. 1 ).
( 35 ) COM(2021) 101 final.
( 36 ) Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 dicembre 2020, che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda le risorse aggiuntive e le modalità di attuazione per fornire assistenza allo scopo di promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell'economia (REACT-EU) ( GU L 437 del 28.12.2020, pag. 30 ).
( 37 ) Regolamento (UE) 2022/562 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 aprile 2022, recante modifica dei regolamenti (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 223/2014 per quanto riguarda l'azione di coesione a favore dei rifugiati in Europa (CARE) ( GU L 109 dell'8.4.2022, pag. 1 ).
( 38 ) Regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo Plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo Asilo, migrazione e integrazione, al Fondo Sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti ( GU L 231 del 30.6.2021, pag. 159 ).
( 39 ) Regolamento (UE) 2022/613 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 aprile 2022, recante modifica dei regolamenti (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 223/2014 per quanto riguarda l'aumento del prefinanziamento a titolo delle risorse REACT-EU e l'istituzione di un costo unitario ( GU L 115 del 13.4.2022, pag. 38 ).
( 40 ) Regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 marzo 2021, che istituisce il programma InvestEU e che modifica il regolamento (UE) 2015/1017 ( GU L 107 del 26.3.2021, pag. 30 ).
( 41 ) Regolamento (UE) 2021/691 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro (FEG) e che abroga il regolamento (UE) n. 1309/2013 ( GU L 153 del 3.5.2021, pag. 48 ).
ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2023/2528/oj
ISSN 1977-0707 (electronic edition) | ITA | 32023D2528 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.8.2016   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 213/10</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/1343 DELLA COMMISSIONE
del 5 agosto 2016
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) ,
visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione è calcolato ciascun giorno feriale, in conformità dell'articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 5 agosto 2016
Per la Commissione,
a nome del presidente
Jerzy PLEWA
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 .
( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 .
ALLEGATO
Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100 kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702 00 00</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>170,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>170,6</p></td></tr><tr><td><p>0707 00 05</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>116,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>116,3</p></td></tr><tr><td><p>0709 93 10</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>132,0</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>132,0</p></td></tr><tr><td><p>0805 50 10</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>193,0</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>145,2</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>157,0</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>157,0</p></td></tr><tr><td><p>UY</p></td><td><p>87,8</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>176,7</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>152,8</p></td></tr><tr><td><p>0806 10 10</p></td><td><p>BR</p></td><td><p>163,2</p></td></tr><tr><td><p>EG</p></td><td><p>220,8</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>180,8</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>167,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>183,1</p></td></tr><tr><td><p>0808 10 80</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>115,5</p></td></tr><tr><td><p>BR</p></td><td><p>102,1</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>137,5</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>137,7</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>134,9</p></td></tr><tr><td><p>PE</p></td><td><p>106,8</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>143,6</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>96,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>121,9</p></td></tr><tr><td><p>0808 30 90</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>101,6</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>126,5</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>141,8</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>149,7</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>121,4</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>128,2</p></td></tr><tr><td><p>0809 29 00</p></td><td><p>CA</p></td><td><p>331,3</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>242,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>287,1</p></td></tr><tr><td><p>0809 30 10 , 0809 30 90</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>142,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>142,2</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini».
</note> | ITA | 32016R1343 |
02017R0588 — IT — 09.04.2019 — 001.001
Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento
<table><col/><col/><tr><td><p><a>►B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2017/588 DELLA COMMISSIONE</p><p>del 14 luglio 2016</p><p>che integra la direttiva 2014/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative al regime in materia di dimensioni dei<span>tick</span> di negoziazione per azioni, certificati di deposito e fondi indicizzati quotati (ETF)</p><p><a>(Testo rilevante ai fini del SEE)</a></p><p>(GU L 087 dell'31.3.2017, pag. 411)</p></td></tr></table>
Modificato da:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>  n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>►M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2019/443 DELLA COMMISSIONE del 13 febbraio 2019</a></p></td><td><p>  L 77</p></td><td><p>59</p></td><td><p>20.3.2019</p></td></tr></table>
REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2017/588 DELLA COMMISSIONE
del 14 luglio 2016
che integra la direttiva 2014/65/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative al regime in materia di dimensioni dei tick di negoziazione per azioni, certificati di deposito e fondi indicizzati quotati (ETF)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
Articolo 1
Il mercato più rilevante in termini di liquidità
Ai fini del presente regolamento, il mercato più rilevante in termini di liquidità per le azioni e i certificati di deposito è il mercato più rilevante in termini di liquidità di cui all'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 600/2014 e di cui all'articolo 4 del regolamento delegato (UE) 2017/587 della Commissione ( 1 ).
Articolo 2
Dimensioni dei tick di negoziazione per azioni, certificati di deposito e ETF
(Articolo 49, paragrafi 1 e 2, della direttiva 2014/65/UE)
1. Le sedi di negoziazione applicano agli ordini su azioni o certificati di deposito una dimensione del tick di negoziazione che è pari o superiore a quella corrispondente:
a) alla fascia di liquidità, di cui alla tabella dell'allegato, corrispondente al numero medio giornaliero di operazioni sul mercato più rilevante in termini di liquidità per lo strumento finanziario; e
b) all'intervallo di prezzo nella fascia di liquidità corrispondente al prezzo dell'ordine.
2. In deroga al paragrafo 1, lettera a), se il mercato più rilevante in termini di liquidità per un'azione o un certificato di deposito gestisce soltanto un sistema di negoziazione che abbina gli ordini mediante asta periodica e un algoritmo di negoziazione gestito senza intervento umano, le sedi di negoziazione applicano la fascia di liquidità corrispondente al numero medio giornaliero di operazioni minimo indicato nella tabella dell'allegato.
3. Le sedi di negoziazione applicano agli ordini su ETF una dimensione del tick di negoziazione che è pari o superiore a quella corrispondente:
a) alla fascia di liquidità, di cui alla tabella dell'allegato, che rappresenta il numero medio giornaliero di operazioni massimo; e
b) all'intervallo di prezzo nella fascia di liquidità corrispondente al prezzo dell'ordine.
4. Le disposizioni di cui al paragrafo 3 si applicano esclusivamente agli ETF i cui strumenti finanziari sottostanti sono unicamente strumenti rappresentativi di capitale, o un paniere di tali strumenti, soggetti al regime in materia di dimensioni dei tick di negoziazione ai sensi del paragrafo 1.
Articolo 3
Numero medio giornaliero delle operazioni su azioni e su certificati di deposito
(Articolo 49, paragrafi 1 e 2, della direttiva 2014/65/UE)
1. Entro il 1 o marzo dell'anno successivo alla data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014 e in seguito entro il 1 o marzo di ogni anno l'autorità competente per l'azione o il certificato di deposito, nel determinare il mercato più rilevante in termini di liquidità per l'azione o il certificato di deposito, calcola il numero medio giornaliero di operazioni per lo strumento finanziario su detto mercato e provvede alla pubblicazione dell'informazione.
L'autorità competente di cui al primo comma è l'autorità competente del mercato più rilevante in termini di liquidità specificata all'articolo 16 del regolamento delegato (UE) 2017/590 della Commissione ( 2 ).
2. Il calcolo di cui al paragrafo 1 ha le seguenti caratteristiche:
a) include, per ciascuna sede di negoziazione, le operazioni eseguite secondo le regole della sede di negoziazione, escludendo il prezzo di riferimento e le operazioni concordate che riportano uno degli indicatori di cui alla tabella 4 dell'allegato I del regolamento delegato (UE) 2017/587 e le operazioni eseguite sulla base di almeno un ordine che ha beneficiato di una deroga relativa agli ordini di dimensione elevata e le cui dimensioni sono superiori alla soglia applicabile per gli ordini di dimensione elevata determinata conformemente all'articolo 7 del regolamento delegato (UE) 2017/587;
b) copre l'anno civile precedente oppure, se del caso, il periodo dell'anno civile precedente durante il quale lo strumento finanziario è stato ammesso alla negoziazione o negoziato in una sede di negoziazione e non è stato sospeso dalla negoziazione.
3. I paragrafi 1 e 2 non si applicano alle azioni e ai certificati di deposito che sono stati ammessi per la prima volta alla negoziazione o negoziati per la prima volta in una sede di negoziazione quattro settimane o meno prima della fine dell'anno civile precedente.
4. Le sedi di negoziazione applicano la dimensione del tick di negoziazione della fascia di liquidità corrispondente al numero medio giornaliero di operazioni pubblicato ai sensi del paragrafo 1 a partire dal 1 o aprile successivo alla pubblicazione.
5. Prima della prima ammissione alla negoziazione o prima del primo giorno di negoziazione dell'azione o del certificato di deposito l'autorità competente della sede di negoziazione nella quale lo strumento finanziario sarà ammesso alla negoziazione per la prima volta o negoziato per la prima volta stima il numero medio giornaliero di operazioni per la sede di negoziazione, tenendo conto, se del caso, dei precedenti dati storici sulla negoziazione dello strumento finanziario, nonché dei precedenti dati storici sulla negoziazione di strumenti finanziari che si ritiene abbiano caratteristiche analoghe, e provvede alla pubblicazione della stima.
Le dimensioni del tick di negoziazione della fascia di liquidità corrispondente alla stima pubblicata del numero medio giornaliero di operazioni si applicano a decorrere dalla pubblicazione della stima fino alla pubblicazione del numero medio giornaliero di operazioni relativo allo strumento finanziario ai sensi del paragrafo 6.
6. Al più tardi sei settimane dopo il primo giorno di negoziazione dell'azione o del certificato di deposito, l'autorità competente della sede di negoziazione in cui lo strumento finanziario è stato ammesso per la prima volta alla negoziazione o è stato negoziato per la prima volta in una sede di negoziazione calcola il numero medio giornaliero di operazioni sullo strumento finanziario nella sede di negoziazione sulla base dei dati relativi alle prime quattro settimane di negoziazione dello strumento finanziario e provvede alla sua pubblicazione.
Le dimensioni del tick di negoziazione della fascia di liquidità corrispondente al numero medio giornaliero di operazioni pubblicato si applicano dalla data di pubblicazione fino al calcolo e alla pubblicazione di un nuovo numero medio giornaliero di operazioni per lo strumento finanziario conformemente alla procedura di cui ai paragrafi da 1 a 4.
7. Ai fini del presente articolo, il numero medio giornaliero di operazioni per lo strumento finanziario è calcolato dividendo, per il periodo di tempo e per la sede di negoziazione pertinenti, il numero totale di operazioni sullo strumento finanziario per il numero di giorni di negoziazione.
8. L'autorità competente per una determinata azione può adeguare il numero medio giornaliero di operazioni calcolato o stimato dalla medesima autorità competente per l'azione secondo la procedura di cui ai paragrafi da 1 a 7 se sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
a) la sede di negoziazione con il maggior volume di scambi per l'azione è situata in un paese terzo;
b) il numero medio giornaliero di operazioni, calcolato e pubblicato secondo la procedura di cui ai paragrafi da 1 a 4, è uguale o superiore a uno.
Nell'adeguare il numero medio giornaliero di operazioni relative all'azione, l'autorità competente tiene conto delle operazioni eseguite nella sede di negoziazione del paese terzo con il maggior volume di scambi per la negoziazione dell'azione.
9. L'autorità competente che ha adeguato il numero medio giornaliero di operazioni per l'azione a norma del paragrafo 8 provvede alla pubblicazione del valore adeguato del numero medio giornaliero di operazioni. Prima della pubblicazione l'autorità competente comunica il valore adeguato del numero medio giornaliero di operazioni relative all'azione alle autorità competenti delle altre sedi di negoziazione operanti nell'Unione in cui l'azione è negoziata.
10. Le sedi di negoziazione applicano le dimensioni del tick di negoziazione della fascia di liquidità corrispondente al valore adeguato del numero medio giornaliero di operazioni a partire dal secondo giorno di calendario successivo alla pubblicazione.
Articolo 4
Eventi societari
(Articolo 49, paragrafi 1 e 2, della direttiva 2014/65/UE)
Quando ritiene che un evento societario possa modificare il numero medio giornaliero di operazioni dello strumento finanziario in modo tale da farlo rientrare in una diversa fascia di liquidità, l'autorità competente determina e pubblica la nuova fascia di liquidità applicabile allo strumento finanziario, trattando lo strumento finanziario come se fosse ammesso alla negoziazione o negoziato per la prima volta nella sede di negoziazione e applicando la procedura di cui all'articolo 3, paragrafi 5 e 6.
Articolo 5
Disposizioni transitorie
1. L'autorità competente della sede di negoziazione in cui l'azione o il certificato di deposito è stato ammesso per la prima volta alla negoziazione o negoziato per la prima volta prima della data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014 provvede a raccogliere i dati necessari, a calcolare e a pubblicare il numero medio giornaliero di operazioni per lo strumento finanziario e per la sede di negoziazione entro i seguenti termini:
a) al più tardi quattro settimane prima della data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014, quando la data in cui l'azione o il certificato di deposito è negoziato per la prima volta in una sede di negoziazione nell'Unione cade non meno di dieci settimane prima della data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014;
b) al più tardi alla data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014, quando la data in cui gli strumenti finanziari sono negoziati per la prima volta in una sede di negoziazione nell'Unione cade nel periodo che ha inizio dieci settimane prima della data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014 e si conclude il giorno prima della data di applicazione del medesimo regolamento.
2. I calcoli di cui al paragrafo 1 sono eseguiti come segue:
a) quando la data in cui le azioni o i certificati di deposito sono negoziati per la prima volta in una sede di negoziazione nell'Unione precede di almeno 16 settimane la data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014, il calcolo si basa sui dati disponibili per un periodo di riferimento di 40 settimane avente inizio 52 settimane prima della data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014;
b) quando la data in cui le azioni o i certificati di deposito sono negoziati per la prima volta in una sede di negoziazione nell'Unione cade nel periodo che ha inizio 16 settimane prima della data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014 e si conclude 10 settimane prima della data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014, il calcolo si basa sui dati disponibili per le prime quattro settimane di negoziazione dello strumento finanziario;
c) quando la data in cui le azioni o i certificati di deposito sono negoziati per la prima volta in una sede di negoziazione nell'Unione cade nel periodo che ha inizio dieci settimane prima della data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014 e si conclude il giorno precedente la data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014, il calcolo si basa sulle negoziazioni passate delle azioni o dei certificati di deposito o degli altri strumenti finanziari che si ritiene abbiano caratteristiche simili alle azioni o ai certificati di deposito.
3. La dimensione del tick di negoziazione della fascia di liquidità corrispondente al numero medio giornaliero di operazioni pubblicato di cui al paragrafo 1 si applica fino al 1 o aprile dell'anno successivo alla data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014. Nel corso di detto periodo le autorità competenti provvedono affinché la dimensione del tick di negoziazione per gli strumenti finanziari di cui al paragrafo 2, lettere b) e c), per i quali sono l'autorità competente, non crei condizioni di negoziazione anormali. Quando individua un rischio per l'ordinato funzionamento dei mercati dovuto alle dimensioni del tick di negoziazione, l'autorità competente aggiorna e pubblica il numero medio giornaliero di operazioni per gli strumenti finanziari per porre rimedio al rischio. A tal fine, si basa su dati storici sulla negoziazione degli strumenti finanziari più completi e relativi a un periodo più lungo. Le sedi di negoziazione applicano immediatamente la fascia di liquidità corrispondente al numero medio giornaliero di operazioni aggiornato. Si attengono a tale disposizione fino il 1 o aprile dell'anno successivo alla data di applicazione del regolamento (UE) n. 600/2014, o fino a eventuali ulteriori pubblicazioni da parte dell'autorità competente ai sensi del presente paragrafo.
Articolo 6
Entrata in vigore e applicazione
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Esso si applica a decorrere dal 3 gennaio 2018.
Tuttavia, l'articolo 5 si applica a decorrere dalla data dell'entrata in vigore del presente regolamento.
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
ALLEGATO
Tabella delle dimensioni dei tick di negoziazione
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p><div/></td><td><p>Fasce di liquidità</p></td></tr><tr><td><p>Intervalli di prezzo</p></td><td><p>0 ≤ numero medio giornaliero di operazioni < 10</p></td><td><p>10 ≤ numero medio giornaliero di operazioni < 80</p></td><td><p>80 ≤ numero medio giornaliero di operazioni < 600</p></td><td><p>600 ≤ numero medio giornaliero di operazioni < 2 000</p></td><td><p>2 000  ≤ numero medio giornaliero di operazioni < 9 000</p></td><td><p>9 000  ≤ numero medio giornaliero di operazioni</p></td></tr><tr><td><p>0 ≤ prezzo < 0,1</p></td><td><p>0,0005</p></td><td><p>0,0002</p></td><td><p>0,0001</p></td><td><p>0,0001</p></td><td><p>0,0001</p></td><td><p>0,0001</p></td></tr><tr><td><p>0,1 ≤ prezzo < 0,2</p></td><td><p>0,001</p></td><td><p>0,0005</p></td><td><p>0,0002</p></td><td><p>0,0001</p></td><td><p>0,0001</p></td><td><p>0,0001</p></td></tr><tr><td><p>0,2 ≤ prezzo < 0,5</p></td><td><p>0,002</p></td><td><p>0,001</p></td><td><p>0,0005</p></td><td><p>0,0002</p></td><td><p>0,0001</p></td><td><p>0,0001</p></td></tr><tr><td><p>0,5 ≤ prezzo < 1</p></td><td><p>0,005</p></td><td><p>0,002</p></td><td><p>0,001</p></td><td><p>0,0005</p></td><td><p>0,0002</p></td><td><p>0,0001</p></td></tr><tr><td><p>1 ≤ prezzo < 2</p></td><td><p>0,01</p></td><td><p>0,005</p></td><td><p>0,002</p></td><td><p>0,001</p></td><td><p>0,0005</p></td><td><p>0,0002</p></td></tr><tr><td><p>2 ≤ prezzo < 5</p></td><td><p>0,02</p></td><td><p>0,01</p></td><td><p>0,005</p></td><td><p>0,002</p></td><td><p>0,001</p></td><td><p>0,0005</p></td></tr><tr><td><p>5 ≤ prezzo < 10</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,02</p></td><td><p>0,01</p></td><td><p>0,005</p></td><td><p>0,002</p></td><td><p>0,001</p></td></tr><tr><td><p>10 ≤ prezzo < 20</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,02</p></td><td><p>0,01</p></td><td><p>0,005</p></td><td><p>0,002</p></td></tr><tr><td><p>20 ≤ prezzo < 50</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,02</p></td><td><p>0,01</p></td><td><p>0,005</p></td></tr><tr><td><p>50 ≤ prezzo < 100</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,02</p></td><td><p>0,01</p></td></tr><tr><td><p>100 ≤ prezzo < 200</p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,02</p></td></tr><tr><td><p>200 ≤ prezzo < 500</p></td><td><p>2</p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>500 ≤ prezzo < 1 000</p></td><td><p>5</p></td><td><p>2</p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,1</p></td></tr><tr><td><p>1 000 ≤ prezzo < 2 000</p></td><td><p>10</p></td><td><p>5</p></td><td><p>2</p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td><p>2 000 ≤ prezzo < 5 000</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>5</p></td><td><p>2</p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>5 000 ≤ prezzo < 10 000</p></td><td><p>50</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>5</p></td><td><p>2</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>10 000 ≤ prezzo < 20 000</p></td><td><p>100</p></td><td><p>50</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>5</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>20 000 ≤ prezzo < 50 000</p></td><td><p>200</p></td><td><p>100</p></td><td><p>50</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>50 000 ≤ prezzo</p></td><td><p>500</p></td><td><p>200</p></td><td><p>100</p></td><td><p>50</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) Regolamento delegato (UE) 2017/587 della Commissione, del 14 luglio 2016, che integra il regolamento (UE) n. 600/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio sui mercati degli strumenti finanziari per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sugli obblighi di trasparenza a carico delle sedi di negoziazione e delle imprese di investimento relativamente ad azioni, certificati di deposito, fondi indicizzati quotati (ETF), certificati e altri strumenti finanziari analoghi e sull'obbligo di eseguire le operazioni su talune azioni nelle sedi di negoziazione o tramite gli internalizzatori sistematici (cfr. pag. 387 della presente Gazzetta ufficiale).
( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2017/590 della Commissione, del 28 luglio 2016, che integra il regolamento (UE) n. 600/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative alla segnalazione delle operazioni alle autorità competenti (cfr. pag. 449 della presente Gazzetta ufficiale).
</note> | ITA | 02017R0588-20190409 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.10.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 265/7</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (PESC) 2019/1737 DEL CONSIGLIO
del 17 ottobre 2019
recante modifica della decisione 2013/798/PESC concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica Centrafricana
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29,
vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 23 dicembre 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/798/PESC <a>(<span>1</span>)</a> concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica Centrafricana, attuando l’embargo sulle armi imposto dalla risoluzione 2127 (2013) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 12 settembre 2019 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione 2488 (2019) che estende le deroghe concernenti l’embargo sulle armi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>È opportuno aggiungere una disposizione alla decisione 2013/798/PESC che precisi che il Consiglio e l’alto rappresentante possono trattare i dati personali per svolgere i loro compiti a norma della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2013/798/PESC,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione 2013/798/PESC è così modificata:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l’articolo 2 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«<span>Articolo 2</span></p><div><p>1.   L’articolo 1 non si applica:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all’esportazione di armamenti e di materiale connesso e alla prestazione di assistenza tecnica, finanziamento o assistenza finanziaria a essi relativi destinati unicamente al sostegno o all’uso da parte della missione multidimensionale integrata delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nella Repubblica centrafricana (MINUSCA), delle missioni dell’Unione e delle forze francesi dispiegate nella CAR, nonché delle altre forze dispiegate dagli Stati membri delle Nazioni Unite che forniscono formazione e assistenza, come notificato in anticipo in conformità della lettera b);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all’esportazione di attrezzature non letali e alla fornitura di assistenza, inclusa la formazione operativa e non operativa alle forze di sicurezza della CAR, tra cui le istituzioni pubbliche preposte all’applicazione del diritto civile, destinate unicamente al sostegno o all’uso nel processo di riforma del settore della sicurezza (“SSR”) della CAR, in coordinamento con la MINUSCA e notificato in anticipo al comitato istituito a norma del paragrafo 57 dell’UNSCR 2127 (2013) (“comitato”);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all’esportazione di armi e di materiale connesso introdotti nella CAR dalle forze ciadiane o sudanesi destinati unicamente all’uso da parte delle pattuglie internazionali della forza tripartita istituita a Khartoum il 23 maggio 2011 dalla CAR, dal Ciad e dal Sudan con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza nelle zone di frontiera comuni, in cooperazione con la MINUSCA, previa approvazione da parte del comitato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all’esportazione di attrezzature militari non letali destinate unicamente all’uso umanitario o protettivo e alla relativa assistenza tecnica o formazione, come notificato in anticipo al comitato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all’esportazione di abbigliamento protettivo, compresi giubbotti antiproiettile e elmetti militari, temporaneamente esportato nella CAR da personale delle Nazioni Unite, da personale dell’Unione o dei suoi Stati membri, da rappresentanti dei mezzi di comunicazione e da operatori umanitari o nel campo dello sviluppo, e personale associato, per loro esclusivo uso personale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all’esportazione di armi leggere e altre attrezzature connesse destinate unicamente all’uso nelle pattuglie internazionali che garantiscono la sicurezza nella zona protetta trinazionale del fiume Sangha o da parte delle guardie forestali armate del progetto Chinko e del Parco nazionale di Bamingui-Bangoran per lottare contro il bracconaggio, il traffico di avorio e di armi e altre attività contrarie alle leggi nazionali della CAR o agli obblighi giuridici internazionali della CAR, e notificato in anticipo al comitato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all’esportazione di armi di calibro uguale o inferiore a 14,5 mm, nonché alle munizioni e alle componenti appositamente progettate per tali armi, alle forze di sicurezza della CAR, tra cui le istituzioni pubbliche preposte all’applicazione del diritto civile, ove tali armi, munizioni e componenti siano destinate unicamente al sostegno o all’uso nel processo di SSR della CAR, come notificato in anticipo al comitato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all’esportazione di armi e altre attrezzature letali connesse che non figurano all’articolo 2, paragrafo 1, lettera g), della presente decisione alle forze di sicurezza della CAR, tra cui le istituzioni pubbliche preposte all’applicazione del diritto civile, ove tali armi e attrezzature siano destinate unicamente al sostegno o all’uso nel processo di SSR della CAR, previa approvazione da parte del comitato; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>ad altri tipi di vendita, fornitura, trasferimento o esportazione di armi e altro materiale connesso, o alla fornitura di assistenza o alla messa a disposizione di personale, previa approvazione da parte del comitato.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.   Gli Stati membri informano il comitato almeno 20 giorni prima della consegna di qualsiasi vendita, fornitura, trasferimento o esportazione, secondo quanto consentito dal paragrafo 1, lettere d), f) e g).</p></div><div><p>3.   Gli Stati membri fanno in modo che tutte le notifiche e le richieste di deroga al comitato includano:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>informazioni dettagliate sul fabbricante e sul fornitore delle attrezzature;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>una descrizione delle attrezzature, compresi tipo, calibro, quantità e numeri di serie e di partita oppure data/e proposta/e per l’assegnazione dei numeri di serie e di partita in caso di richiesta di deroga;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>data/e e luogo/luoghi di consegna proposti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>modalità di trasporto e itinerario delle spedizioni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>destinazione d’uso e utilizzatore finale, compresi la prevista unità destinataria delle forze di sicurezza della CAR e il luogo di stoccaggio previsto.»;</p></td></tr></tbody></table></div></div></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>è inserito il seguente articolo:</p><div><p>«Articolo 2 septies</p><div><p>1.   Il Consiglio e l’alto rappresentante possono trattare i dati personali per svolgere i propri compiti a norma della presente decisione, in particolare:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per quanto riguarda il Consiglio, per la preparazione e l’introduzione delle modifiche nell’allegato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per quanto riguarda l’alto rappresentante, per la preparazione di modifiche dell’allegato.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.   Il Consiglio e l’alto rappresentante possono trattare, se del caso, i dati pertinenti relativi a reati commessi da persone fisiche figuranti nell’elenco e a condanne penali di tali persone o a misure di sicurezza riguardanti tali persone, solo nella misura necessaria alla preparazione dell’allegato.</p></div><div><p>3.   Ai fini della presente decisione, il Consiglio e l’alto rappresentante sono designati come “titolari del trattamento” ai sensi dell’articolo 3, punto 8), del regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>*1</span>)</a>, per garantire che le persone fisiche interessate possano esercitare i loro diritti a norma del regolamento (UE) 2018/1725.».</p></div></div><p><a>(<span>*1</span>)</a>  Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE (<a>GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39</a>)."</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 17 ottobre 2019
Per il Consiglio
Il presidente
T. TUPPURAINEN
<note>
( 1 ) Decisione 2013/798/PESC del Consiglio, del 23 dicembre 2013, concernente misure restrittive nei confronti della Repubblica Centrafricana ( GU L 352 del 24.12.2013, pag. 51 ).
</note> | ITA | 32019D1737 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.5.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 131/6</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2022/701 DELLA COMMISSIONE
del 4 maggio 2022
che abroga la decisione 2010/346/UE recante misure di protezione nei confronti dell’anemia infettiva equina in Romania
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») ( 1 ) , in particolare l’articolo 141, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2016/429 conferisce alla Commissione il potere di adottare atti di esecuzione per stabilire norme temporanee per i movimenti di specie o categorie specifiche di animali terrestri detenuti, aggiuntive o alternative a quelle di cui alla parte IV, titolo I, capo 3, del regolamento (UE) 2016/429. Tali norme temporanee possono essere adottate se una malattia elencata di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) 2016/429 sembri diffondersi malgrado le prescrizioni in materia di movimenti di cui alla parte IV, titolo I, capo 3, sezioni da 1 a 6, dello stesso regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione <a>(<span>2</span>)</a> è stato adottato nel quadro del regolamento (UE) 2016/429. Nell’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 figura l’anemia infettiva equina (AIE), classificata come malattia elencata di cui all’articolo 9, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) 2016/429.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La decisione 2010/346/UE della Commissione <a>(<span>3</span>)</a> è stata adottata a norma dell’articolo 10, paragrafo 4, della direttiva 90/425/CEE del Consiglio <a>(<span>4</span>)</a> e stabilisce misure di protezione nei confronti dell’AIE in Romania. Tali misure di protezione si aggiungono alle condizioni di polizia sanitaria che disciplinano i movimenti di equidi nell’Unione definite dalla direttiva 2009/156/CE del Consiglio <a>(<span>5</span>)</a>. La direttiva 90/425/CEE è stata oramai abrogata dal regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>6</span>)</a>, mentre la direttiva 2009/156/CE è stata abrogata dal regolamento (UE) 2016/429.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La decisione 2010/346/UE è stata adottata nel 2010, quando l’AIE era considerata endemica in Romania e la situazione epidemiologica in tale Stato membro presentava un rischio sanitario per gli equidi dell’Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il regolamento delegato (UE) 2020/688 <a>(<span>7</span>)</a> della Commissione stabilisce tra l’altro prescrizioni in materia di sanità animale per i movimenti di equini all’interno dell’Unione. L’articolo 22, paragrafo 1, lettera c), di tale regolamento delegato stabilisce le prescrizioni relative all’AIE che devono essere soddisfatte per la spedizione di equini ad altri Stati membri.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nella riunione di febbraio 2022 del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi la Romania ha presentato alla Commissione e agli altri Stati membri una relazione sulla situazione in cui ha dimostrato che sono stati compiuti progressi in tale Stato membro nell’eradicazione dell’AIE e che alcune parti del suo territorio sono indenni da tale malattia da più di 12 mesi o registrano una prevalenza della malattia entro i limiti osservati a livello regionale in altri Stati membri. Questo dimostra che il programma nazionale di eradicazione dell’AIE attuato nel territorio della Romania si è dimostrato efficace.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le misure di cui alla decisione 2010/346/UE sono pertanto diventate obsolete e le prescrizioni in materia di sanità animale di cui al regolamento delegato (UE) 2020/688 sono ora sufficienti a garantire la sicurezza dei movimenti degli equini tra gli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>È pertanto opportuno abrogare la decisione 2010/346/UE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione 2010/346/UE è abrogata.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 4 maggio 2022
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
<note>
( 1 ) GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione, del 3 dicembre 2018, relativo all’applicazione di determinate norme di prevenzione e controllo delle malattie alle categorie di malattie elencate e che stabilisce un elenco di specie e gruppi di specie che comportano un notevole rischio di diffusione di tali malattie elencate ( GU L 308 del 4.12.2018, pag. 21 ).
( 3 ) Decisione 2010/346/UE della Commissione, del 18 giugno 2010, recante misure di protezione nei confronti dell’anemia infettiva equina in Romania ( GU L 155 del 22.6.2010, pag. 48 ).
( 4 ) Direttiva 90/425/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1990, relativa ai controlli veterinari e zootecnici applicabili negli scambi intracomunitari di taluni animali vivi e prodotti di origine animale, nella prospettiva della realizzazione del mercato interno ( GU L 224 del 18.8.1990, pag. 29 ).
( 5 ) Direttiva 2009/156/CE del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativa alle condizioni di polizia sanitaria che disciplinano i movimenti di equidi e le importazioni di equidi in provenienza dai paesi terzi ( GU L 192 del 23.7.2010, pag. 1 ).
( 6 ) Regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari, recante modifica dei regolamenti (CE) n. 999/2001, (CE) n. 396/2005, (CE) n. 1069/2009, (CE) n. 1107/2009, (UE) n. 1151/2012, (UE) n. 652/2014, (UE) 2016/429 e (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, dei regolamenti (CE) n. 1/2005 e (CE) n. 1099/2009 del Consiglio e delle direttive 98/58/CE, 1999/74/CE, 2007/43/CE, 2008/119/CE e 2008/120/CE del Consiglio, e che abroga i regolamenti (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 89/608/CEE, 89/662/CEE, 90/425/CEE, 91/496/CEE, 96/23/CE, 96/93/CE e 97/78/CE del Consiglio e la decisione 92/438/CEE del Consiglio (regolamento sui controlli ufficiali) ( GU L 95 del 7.4.2017, pag. 1 ).
( 7 ) Regolamento delegato (UE) 2020/688 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni in materia di sanità animale per i movimenti all’interno dell’Unione di animali terrestri e di uova da cova ( GU L 174 del 3.6.2020, pag. 140 ).
</note> | ITA | 32022D0701 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.10.2014   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 298/10</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 1085/2014 DELLA COMMISSIONE
del 15 ottobre 2014
recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) ,
visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione è calcolato ciascun giorno feriale, in conformità dell'articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 15 ottobre 2014
Per la Commissione,
a nome del presidente
Jerzy PLEWA
Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale
( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 .
( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 .
ALLEGATO
Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100 kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702 00 00</p></td><td><p>AL</p></td><td><p>64,0</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>122,4</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>60,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>82,4</p></td></tr><tr><td><p>0707 00 05</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>158,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>158,2</p></td></tr><tr><td><p>0709 93 10</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>142,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>142,8</p></td></tr><tr><td><p>0805 50 10</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>95,1</p></td></tr><tr><td><p>BR</p></td><td><p>84,6</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>109,5</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>111,7</p></td></tr><tr><td><p>UY</p></td><td><p>97,0</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>101,1</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>99,8</p></td></tr><tr><td><p>0806 10 10</p></td><td><p>BR</p></td><td><p>191,0</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>34,4</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>143,7</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>123,0</p></td></tr><tr><td><p>0808 10 80</p></td><td><p>BA</p></td><td><p>49,5</p></td></tr><tr><td><p>BR</p></td><td><p>53,2</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>89,4</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>134,3</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>192,1</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>119,7</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>106,4</p></td></tr><tr><td><p>0808 30 90</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>75,7</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>116,3</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>80,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>90,7</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini».
</note> | ITA | 32014R1085 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.9.2019   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 249/105</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2019/1422 DEL PARLAMENTO EUROPEO
del 26 marzo 2019
sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2017, sezione V — Corte dei conti
IL PARLAMENTO EUROPEO,
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2017 <a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti i conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2017 [COM(2018) 521 – C8-0322/2018] <a>(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle revisioni contabili interne effettuate nel 2017, presentata all'autorità competente per il discarico,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2017, corredata delle risposte delle istituzioni <a>(<span>3</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni <a>(<span>4</span>)</a> presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2017, a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti l'articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio <a>(<span>5</span>)</a>, in particolare gli articoli 55, 99, 164, 165 e 166,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 <a>(<span>6</span>)</a>, in particolare gli articoli 59, 118, 260, 261 e 262,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0097/2019),</p></td></tr></tbody></table>
1. concede il discarico al Segretario generale della Corte dei conti per l'esecuzione del bilancio della Corte dei conti per l'esercizio 2017;
2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;
3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante alla Corte dei conti, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell'Unione europea, al Mediatore europeo, al Garante europeo della protezione dei dati e al Servizio europeo per l'azione esterna, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L).
Il Presidente
Antonio TAJANI
Il Segretario generale
Klaus WELLE
<note>
( 1 ) GU L 51 del 28.2.2017 .
( 2 ) GU C 348 del 28.9.2018, pag. 1 .
( 3 ) GU C 357 del 4.10.2018, pag. 1 .
( 4 ) GU C 357 del 4.10.2018, pag. 9 .
( 5 ) GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1 .
( 6 ) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 .
</note> | ITA | 32019B1422 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.1.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 9/37</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2022/49 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 15 dicembre 2021
relativa alla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell’Unione europea per fornire assistenza alla Croazia in relazione alla serie di terremoti iniziata il 28 dicembre 2020
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio, dell’11 novembre 2002, che istituisce il Fondo di solidarietà dell’Unione europea ( 1 ) , in particolare l’articolo 4, paragrafo 3,
visto l’accordo interistituzionale del 16 dicembre 2020 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria, nonché su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia verso l’introduzione di nuove risorse proprie ( 2 ) , in particolare il punto 10,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il Fondo di solidarietà dell’Unione europea («il Fondo») è destinato a consentire all’Unione di rispondere in modo rapido, efficiente e flessibile alle situazioni di emergenza e a dimostrare solidarietà con la popolazione delle regioni colpite da catastrofi naturali gravi o regionali o da una grave emergenza di sanità pubblica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Per il contributo finanziario del Fondo sono fissati dei massimali, stabiliti dall’articolo 9 del regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>. Conformemente all’articolo 9, paragrafi 2 e 4, del regolamento QFP, e tenendo conto delle precedenti mobilitazioni della riserva di solidarietà e per gli aiuti d’urgenza nel 2021, l’importo massimo che può essere mobilitato dal Fondo è di 359 968 632 EUR, sufficiente a coprire il fabbisogno previsto dalla presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 18 marzo 2021 la Croazia ha presentato una domanda di mobilitazione del Fondo a seguito della serie di terremoti iniziata il 28 dicembre 2020.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La domanda presentata dalla Croazia è conforme alle condizioni per la concessione di un contributo finanziario del Fondo, come stabilito dagli articoli 2 e 4 del regolamento (CE) n. 2012/2002.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>È opportuno pertanto procedere alla mobilitazione del Fondo per fornire un contributo finanziario alla Croazia.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Al fine di ridurre al minimo i tempi di mobilitazione del Fondo, la presente decisione dovrebbe applicarsi a decorrere dalla data della sua adozione,</p></td></tr></tbody></table>
HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Nel quadro del bilancio generale dell’Unione stabilito per l’esercizio 2021, il Fondo di solidarietà dell’Unione europea è mobilitato per erogare l’importo di 319 192 359 EUR alla Croazia in stanziamenti di impegno e di pagamento, comprensivo dell’importo di 41 325 507 EUR a titolo di anticipo.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Essa si applica a decorrere dal 15 dicembre 2021.
Fatto a Strasburgo, il 15 dicembre 2021.
Per il Parlamento europeo
Il presidente
D. M. SASSOLI
Per il Consiglio
Il presidente
A. LOGAR
<note>
( 1 ) GU L 311 del 14.11.2002, pag. 3 .
( 2 ) GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 28 .
( 3 ) Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio, del 17 dicembre 2020, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 ( GU L 433I del 22.12.2020, pag. 11 ).
</note> | ITA | 32022D0049 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.12.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 417/453</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2020/1978 DEL PARLAMENTO EUROPEO
del 13 maggio 2020
sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) per l’esercizio 2018)
IL PARLAMENTO EUROPEO,
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti i conti annuali definitivi dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) relativi all’esercizio 2018,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle agenzie dell’UE per l’esercizio 2018, corredata delle risposte delle agenzie <a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni <a>(<span>2</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l’esercizio 2018 a norma dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio del 18 febbraio 2020 sul discarico da dare all’Agenzia per l’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2018 (05761/2020 — C9-0055/2020),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto l’articolo 319 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>, in particolare l’articolo 208,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 <a>(<span>4</span>)</a>, in particolare l’articolo 70,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (UE) 2016/794 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 maggio 2016, che istituisce l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) e sostituisce e abroga le decisioni del Consiglio 2009/371/GAI, 2009/934/GAI, 2009/935/GAI, 2009/936/GAI e 2009/968/GAI <a>(<span>5</span>)</a>, in particolare l’articolo 60,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>6</span>)</a>, in particolare l’articolo 108,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18 dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virtù del TFUE e del trattato Euratom, di cui all’articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>7</span>)</a>, in particolare l’articolo 105,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti l’articolo 100 e l’allegato V del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il parere della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0075/2020),</p></td></tr></tbody></table>
1. concede il discarico alla direttrice esecutiva dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol) per l’esecuzione del bilancio dell’Agenzia per l’esercizio 2018;
2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;
3. incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante alla direttrice esecutiva dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto (Europol), al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).
Il presidente
David Maria SASSOLI
Il segretario generale
Klaus WELLE
<note>
( 1 ) GU C 417 dell’11.12.2019, pag. 1 .
( 2 ) GU C 417 dell’11.12.2019, pag. 1 .
( 3 ) GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1 .
( 4 ) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 .
( 5 ) GU L 135 del 24.5.2016, pag. 53 .
( 6 ) GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42 .
( 7 ) GU L 122 del 10.5.2019, pag. 1 .
</note> | ITA | 32020B1978 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.11.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 400/7</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE
del 24 ottobre 2018
relativa alla pubblicazione, nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea , di una domanda di registrazione di una denominazione a norma dell’articolo 49 del regolamento (UE) n. 1151/2012 Parlamento europeo e del Consiglio
«Ziegen-Heumilch»/«Goat’s Haymilk»/«Latte fieno di capra»/«Lait de foin de chèvre»/«Leche de heno de cabra» (STG)
(2018/C 400/04)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l’articolo 50, paragrafo 2, lettera b),
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L’Austria ha inviato alla Commissione la domanda di protezione delle denominazioni «Ziegen-Heumilch»/«Goat’s Haymilk»/«Latte fieno di capra»/«Lait de foin de chèvre»/«Leche de heno de cabra» in conformità all’articolo 49, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 1151/2012.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 50 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la Commissione ha esaminato la domanda e ha concluso che soddisfa le condizioni stabilite in tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Al fine di consentire la presentazione di notifiche di opposizione a norma dell’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, il disciplinare di produzione di cui all’articolo 50, paragrafo 2, lettera b), di detto regolamento per le denominazioni «Ziegen-Heumilch»/«Goat’s Haymilk»/«Latte fieno di capra»/«Lait de foin de chèvre»/«Leche de heno de cabra» dovrebbe essere pubblicato nella<span>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table>
DECIDE:
Articolo unico
Il disciplinare di produzione di cui all’articolo 50, paragrafo 2, lettera b), del regolamento (UE) n. 1151/2012 per le denominazioni «Ziegen-Heumilch»/«Goat’s Haymilk»/«Latte fieno di capra»/«Lait de foin de chèvre»/«Leche de heno de cabra» (STG) è contenuto nell’allegato della presente decisione.
Conformemente all’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la pubblicazione della presente decisione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione della denominazione di cui al primo comma del presente articolo entro tre mesi dalla data di pubblicazione della presente decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 24 ottobre 2018
Per la Commissione
Phil HOGAN
Membro della Commissione
( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 .
ALLEGATO
DISCIPLINARE DI UNA SPECIALITÀ TRADIZIONALE GARANTITA
«Ziegen-Heumilch»/«Goat’s Haymilk»/«Latte fieno di capra»/«Lait de foin de chèvre»/«Leche de heno de cabra»
N. UE: TSG-AT-02290-22.2.2017
Austria
1. Denominazioni da registrare
«Ziegen-Heumilch» (de); «Goat’s Haymilk» (en); «Latte fieno di capra» (it); «Lait de foin de chèvre» (fr); «Leche de heno de cabra» (es)
2. Tipo di prodotto
Classe 1.4. Altri prodotti di origine animale (uova, miele, prodotti lattiero-caseari ad eccezione del burro ecc.)
3. Motivi della registrazione
3.1. Specificare se il prodotto
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>☒</p></td><td><p>è ottenuto con un metodo di produzione, trasformazione o composizione corrispondente a una pratica tradizionale per tale prodotto o alimento;</p></td></tr><tr><td><p>—</p></td><td><p>☐</p></td><td><p>è ottenuto da materie prime o ingredienti utilizzati tradizionalmente.</p></td></tr></tbody></table>
La produzione di latte fieno è la forma più naturale di produzione lattiera. Il latte proviene da animali allevati in aziende lattiere tradizionali e sostenibili. La differenza fondamentale tra latte di tipo standard e latte fieno e il tratto distintivo tradizionale di quest’ultimo consiste nel fatto che, analogamente all’originaria produzione lattiera del passato, agli animali non vengono somministrati mangimi fermentati. A partire dagli anni ‘60, in seguito all’industrializzazione del settore agricolo e della conseguente meccanizzazione, si è diffusa sempre di più la produzione di insilati (mangimi fermentati), riducendo in tal modo la produzione di foraggi essiccati. Inoltre, le linee guida vietano l’impiego di animali e di mangimi designati come geneticamente modificati dalla normativa vigente. L’alimentazione degli animali viene adattata a seconda delle stagioni: durante il «periodo di foraggio fresco» gli animali ricevono erba e specie erbacee fresche, in parte fieno e i mangimi autorizzati di cui al punto 4.2; nel periodo invernale gli animali sono nutriti con fieno o altri mangimi autorizzati di cui al punto 4.2.
3.2. Specificare se il nome
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>☐</p></td><td><p>è stato utilizzato tradizionalmente in riferimento al prodotto specifico;</p></td></tr><tr><td><p>—</p></td><td><p>☒</p></td><td><p>designa il carattere tradizionale o la specificità del prodotto.</p></td></tr></tbody></table>
La produzione e la trasformazione del latte fieno di capra sono antiche quanto l’allevamento delle capre in agricoltura (circa XI secolo a.C.). L’allevamento delle capre era ampiamente diffuso nel Medio Evo negli «Schwaighöfen» (aziende agricole tradizionali) delle prealpi e delle Alpi tirolesi dove le capre erano spesso portate al pascolo nei prati da sfalcio molto accidentati, in particolare quando si trovavano lontano dagli alpeggi, il che consentiva ai lavoratori di disporre del latte. Il termine «Schwaig» proviene dal tedesco medio alto e rappresenta una forma speciale di insediamento umano e, in particolare, di allevamento nella regione alpina. Gli «Schwaighöfe» sono stati spesso costruiti dai proprietari fondiari come insediamenti permanenti e sono serviti per l’allevamento da latte per la produzione di latte (in particolare per la produzione di formaggio). Se ne conosce l’esistenza nel Tirolo a partire dal XII secolo. In determinate zone alpine in cui si praticava la divisione materiale delle fattorie, i piccoli agricoltori allevavano capre per disporre del latte necessario nelle fattorie a valle.
4. Descrizione
4.1. Descrivere il prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1, comprese le sue principali caratteristiche fisiche, chimiche, microbiologiche od organolettiche che dimostrano la specificità del prodotto (articolo 7, paragrafo 2, del presente regolamento)
Latte di capra conforme alla normativa vigente.
4.2. Descrivere il metodo di produzione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1 che i produttori devono rispettare, compresi, se del caso, la natura e le caratteristiche delle materie prime o degli ingredienti utilizzati e il metodo di elaborazione del prodotto (articolo 7, paragrafo 2, del regolamento)
Il latte fieno di capra è prodotto in modo tradizionale nel rispetto dello «Heumilchregulativ» (normativa sulla produzione del latte fieno). Questo tipo di latte è caratterizzato dal divieto di ricorso, nella produzione, a mangimi fermentati come i foraggi insilati e ad animali e mangimi identificati come geneticamente modificati dalla normativa vigente.
«Heumilchregulativ»
Per latte fieno di capra s’intende il latte di capra ottenuto dai produttori lattieri che si sono impegnati a rispettare i seguenti criteri: divieto d’impiego di animali e di mangimi identificati come geneticamente modificati dalla normativa vigente.
Tutta l’azienda agricola va gestita secondo le norme applicabili alla produzione del latte fieno.
Mangimi consentiti
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Gli animali sono essenzialmente nutriti con specie erbacee fresche e con leguminose durante il periodo di foraggiamento verde e con fieno nel periodo invernale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Integratori di foraggi grossolani ammessi: colza, granturco, segale da foraggio, barbabietola da foraggio nonché agglomerati di fieno, erba medica e granturco e altri mangimi simili.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>I foraggi grossolani devono rappresentare almeno il 75 % della razione annuale del mangime a secco.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Sono ammesse le seguenti colture cerealicole: frumento, orzo, avena, triticale, segale e granturco, sia nella forma in cui sono commercializzate abitualmente sia miscelate con minerali, ad esempio crusche, foraggio compresso ecc.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Sono altresì autorizzati piselli da foraggio, favette, frutti oleosi, farine di estrazione di semi oleosi, panelli di estrazione.</p></td></tr></tbody></table>
Mangimi vietati
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Sono vietati i seguenti tipi di mangimi: insilati (mangimi fermentati), fieno umido o fermentato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Ai fini dell’alimentazione degli animali è vietato l’uso di sottoprodotti della fabbricazione della birra o della distillazione degli alcoli o della fabbricazione del sidro e di altri sottoprodotti dell’industria alimentare quali trebbie della birra o polpa umida. Ad eccezione di: polpa disidratata e melassa risultanti dalla fabbricazione dello zucchero e mangimi proteici ottenuti dalla trasformazione dei cereali, allo stato secco.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Agli animali in lattazione non possono essere somministrati foraggi in umido.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>È vietato l’uso di mangimi di origine animale (latte, siero di latte, farine animali ecc.), ai fini dell’alimentazione animale, ad eccezione del latte e del siero di latte nel caso di bestiame giovane.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Agli animali non possono essere somministrati rifiuti di giardino e della frutta, patate e urea.</p></td></tr></tbody></table>
Prescrizioni in materia di fertilizzazione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Su tutte le superfici agricole dei fornitori di latte è vietato procedere allo spandimento dei fanghi di depurazione o di prodotti derivati e di compost derivanti da impianti di trattamento delle acque, ad eccezione dei compost verdi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Su tutte le superfici foraggere i fornitori di latte devono rispettare un periodo minimo di tre settimane tra lo spandimento del letame e l’utilizzo del foraggio ottenuto.</p></td></tr></tbody></table>
Impiego di coadiuvanti chimici
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Su tutte le superfici foraggere dei fornitori di latte i prodotti chimici fitosanitari di sintesi possono essere utilizzati esclusivamente in modo selettivo e mirato, sotto la supervisione di esperti agronomi specializzati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>L’impiego di sostanze polverizzate autorizzate per la lotta contro le mosche nelle stalle destinate al bestiame da latte è possibile solo in assenza di animali in lattazione.</p></td></tr></tbody></table>
Divieti di consegna
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>La fornitura del latte come latte fieno di capra non deve aver luogo prima del decimo giorno dopo il parto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Se le capre sono state alimentate con foraggi insilati (mangimi fermentati), il periodo di attesa è di almeno 14 giorni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Nel caso di animali d’alpeggio alimentati con foraggi insilati (mangimi fermentati), almeno 14 giorni prima della transumanza essi devono essere nutriti senza insilati, altrimenti il loro latte può essere utilizzato come latte fieno di capra solo dopo aver trascorso 14 giorni in alpeggio (appartenente al medesimo fornitore del latte fieno di capra). Sull’alpeggio non deve essere prodotto né utilizzato nessun insilato per l’alimentazione degli animali.</p></td></tr></tbody></table>
Divieto di alimenti e mangimi geneticamente modificati
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Al fine di preservare la produzione tradizionale di latte fieno di capra, è vietato l’impiego di animali e di mangimi identificati come geneticamente modificati dalla normativa vigente.</p></td></tr></tbody></table>
Altre disposizioni
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Sono vietati la produzione e lo stoccaggio di insilati (mangimi fermentati).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>Sono vietati la produzione e lo stoccaggio di tutti i tipi di balle rotonde arrotolate in fogli di plastica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>È vietata la produzione di fieno umido o fermentato.</p></td></tr></tbody></table>
4.3. Descrivere i principali elementi fondamentali che attestano il carattere tradizionale del prodotto (articolo 7, paragrafo 2, del regolamento)
La differenza tra il latte fieno di capra e il normale latte di capra sta nelle speciali condizioni di produzione descritte al punto 4.2 e disciplinate dallo «Heumilchregulativ». | ITA | 32018D1106(02) |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.4.2023   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 110/5</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO (UE) 2023/851 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
del 19 aprile 2023
che modifica il regolamento (UE) 2019/631 per quanto riguarda il rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO 2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi, in linea con la maggiore ambizione dell'Unione in materia di clima
(Testo rilevante ai fini del SEE)
IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 192, paragrafo 1,
vista la proposta della Commissione europea,
previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali,
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 1 ) ,
visto il parere del Comitato delle regioni ( 2 ) ,
deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 3 ) ,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'accordo di Parigi <a>(<span>4</span>)</a>, adottato il 12 dicembre 2015 nell'ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (<span>United Nations Framework Convention on Climate Change</span> — UNFCCC) («accordo di Parigi»), è entrato in vigore il 4 novembre 2016. Le parti dell'accordo di Parigi hanno convenuto di mantenere l'aumento della temperatura media mondiale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli interventi volti a limitare tale aumento a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali. Tale impegno è stato rafforzato con l'adozione, nell'ambito dell'UNFCCC, del patto di Glasgow per il clima il 13 novembre 2021, in cui la conferenza delle parti dell'UNFCCC, che funge da riunione delle parti dell’accordo di Parigi, riconosce che con un aumento della temperatura di 1,5 °C — invece che di 2 °C — gli effetti dei cambiamenti climatici saranno molto inferiori e decide di proseguire l'azione volta a limitare l'aumento della temperatura a 1,5 °C.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'impegno ad affrontare i problemi legati al clima e all'ambiente e a conseguire gli obiettivi dell'accordo di Parigi è al centro della comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 sul Green Deal europeo («Green Deal europeo»). Il Parlamento europeo, nella risoluzione del 15 gennaio 2020 sul Green Deal europeo <a>(<span>5</span>)</a>, ha chiesto la necessaria transizione verso una società climaticamente neutra entro il 2050 e, nella sua risoluzione del 28 novembre 2019 sull'emergenza climatica e ambientale, ha dichiarato tale stato di emergenza <a>(<span>6</span>)</a>. La necessità e il valore del Green Deal europeo sono stati ulteriormente enfatizzati dai gravissimi effetti della pandemia di COVID-19 sulla salute e sul benessere economico dei cittadini dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il Green Deal europeo riunisce una serie di misure e iniziative tra loro sinergiche volte a conseguire la neutralità climatica nell'Unione entro il 2050 e definisce una nuova strategia di crescita incentrata sulla trasformazione dell'Unione in una società equa e prospera con un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, dotata di industrie dinamiche che rimangano leader mondiali nel rispettivo segmento e siano motori dell'innovazione a livello globale, garantendo al contempo posti di lavoro di qualità altamente retribuiti nell'Unione. Mira inoltre a proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell'Unione e a proteggere la salute e il benessere dei cittadini dai rischi di natura ambientale e dalle relative conseguenze. In tale contesto, l'8<span>o</span> programma d'azione per l'ambiente in vigore fino al 2030, di cui alla decisione (UE) 2022/591 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>7</span>)</a>, rafforza l'obiettivo di accelerare la transizione verde verso un'economia circolare climaticamente neutra, sostenibile, priva di sostanze tossiche, efficiente sotto il profilo delle risorse, basata sull'energia rinnovabile, resiliente e competitiva in modo giusto, equo e inclusivo nonché di proteggere, ripristinare e migliorare lo stato dell'ambiente, sostenendo al tempo stesso la serie di misure e iniziative annunciate nell'ambito del Green Deal europeo e partendo da esse. Al contempo, la transizione incide in modo diverso sugli uomini e le donne e ha un impatto particolare su alcuni gruppi svantaggiati, come gli anziani, le persone con disabilità e le persone appartenenti a minoranze razziali o etniche. Inoltre, la transizione inciderà in modo diverso sulle regioni dell'Unione, in particolare le regioni strutturalmente svantaggiate, periferiche e ultraperiferiche. Occorre pertanto garantire che la transizione sia giusta e inclusiva e che non lasci indietro nessuno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel contributo determinato a livello nazionale, aggiornato e presentato al segretariato dell'UNFCCC il 17 dicembre 2020, l'Unione si è impegnata a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra dell'intera economia dell'Unione di almeno il 55 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Mediante l'adozione del regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>8</span>)</a> l'Unione ha sancito nella propria legislazione l'obiettivo di realizzare l'azzeramento delle emissioni nette al più tardi entro il 2050 e l'obiettivo di conseguire successivamente emissioni negative. Tale regolamento stabilisce inoltre un obiettivo vincolante dell'Unione di riduzione interna delle emissioni nette di gas a effetto serra (emissioni al netto degli assorbimenti) di almeno il 55 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Ci si aspetta che tutti i settori dell'economia contribuiscano a conseguire tali riduzioni delle emissioni, compreso il settore del trasporto su strada. Quello dei trasporti è l'unico settore in cui le emissioni sono in aumento dal 1990. Include il trasporto su strada con veicoli leggeri e pesanti, le cui emissioni combinate rappresentano oltre il 70 % del totale delle emissioni dei trasporti. Per conseguire la neutralità climatica occorre ridurre le emissioni prodotte dai trasporti del 90 % entro il 2050.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le transizioni digitale e verde dovrebbero affrontare anche l'importanza della dimensione sociale per garantire una mobilità accessibile, anche economicamente, per tutti, soprattutto per i pendolari che non hanno accesso a trasporti pubblici di qualità o ad altre soluzioni di mobilità. Norme più ambiziose in materia di CO<span>2</span> per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri dovrebbero accelerare la diffusione dei veicoli a emissioni zero, aumentarne l'accessibilità economica e accelerare anche la decarbonizzazione del mercato dell'usato in tutti i segmenti, con maggiori benefici per i consumatori a basso e medio reddito. Nell'adottare tali norme è altresì importante tenere conto delle significative ripercussioni economiche e sociali delle transizioni digitale e verde e della necessità di salvaguardare l'occupazione e preservare la competitività dell'industria dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono necessarie in quanto parte integrante di un quadro organico e coerente indispensabile per conseguire l'obiettivo generale dell'Unione di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra nonché ridurre la dipendenza dell'Unione dalle importazioni di combustibili fossili. È essenziale che la Commissione collabori con gli Stati membri e i portatori di interessi dell'industria per garantire la sicurezza della catena di approvvigionamento delle materie prime critiche necessarie per i veicoli a zero e a basse emissioni. Ciò sosterrà anche la competitività dell'industria dell'Unione e rafforzerà l'autonomia strategica dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Al fine di conseguire una riduzione delle emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, è necessario rendere più rigorosi i requisiti di riduzione di cui al regolamento (UE) 2019/631 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>9</span>)</a>, sia per le autovetture che per i veicoli commerciali leggeri. Occorre inoltre definire un percorso chiaro per ulteriori riduzioni oltre il 2030 al fine di contribuire al conseguimento dell'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050. In assenza di interventi ambiziosi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra nel trasporto su strada, sarebbero necessarie riduzioni più consistenti in altri settori, compresi quelli in cui la decarbonizzazione è più problematica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>I requisiti più stringenti in materia di riduzione delle emissioni di CO<span>2</span> dovrebbero incoraggiare l'immissione sul mercato dell'Unione di una quota maggiore di veicoli a zero emissioni, garantendo al contempo benefici ai consumatori e ai cittadini in termini di qualità dell'aria, rafforzamento della sicurezza e dell'efficienza energetica e relativo risparmio energetico e assicurando che sia mantenuta l'innovazione nella catena del valore del settore automobilistico. In tale contesto globale, anche la catena di valore dell'industria automobilistica dell'Unione deve svolgere un ruolo guida nella transizione in corso verso una mobilità a zero emissioni. Le norme più stringenti in materia di riduzione delle emissioni di CO<span>2</span> possono conseguire gli obiettivi fissati al livello del parco veicoli in modo tecnologicamente neutrale. Diverse tecnologie sono e resteranno disponibili per raggiungere l'obiettivo «emissioni zero» per l'intero parco veicoli. Tra i veicoli a zero emissioni figurano attualmente i veicoli elettrici a batteria, i veicoli alimentati a celle a combustibile e altri veicoli alimentati a idrogeno, e le innovazioni tecnologiche non si arrestano. I veicoli a zero e a basse emissioni, che comprendono anche veicoli elettrici ibridi ricaricabili efficienti, possono continuare a svolgere un ruolo nel percorso di transizione. In tale contesto, è importante garantire dati accurati e completi sulle prestazioni in materia di emissioni di tali veicoli elettrici ibridi ricaricabili.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Previa consultazione dei portatori di interessi, la Commissione presenterà una proposta relativa all'immatricolazione posteriore al 2035 di veicoli che funzionano esclusivamente con combustibili neutri in termini di emissioni di CO<span>2</span> in conformità del diritto dell'Unione, al di fuori dei livelli di prestazione in materia di emissione del parco veicoli, e conformemente all'obiettivo della neutralità climatica dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>In tale contesto, dovrebbero essere fissati nuovi obiettivi più stringenti di riduzione delle emissioni di CO<span>2</span>, sia per le autovetture nuove che per i veicoli commerciali leggeri nuovi dal 2030 in poi. Tali obiettivi dovrebbero essere fissati a un livello tale da inviare un segnale forte per accelerare la diffusione di veicoli a emissioni zero sul mercato dell'Unione e per stimolare l'innovazione nelle tecnologie a zero emissioni in modo efficiente sotto il profilo dei costi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>L'innovazione tecnologica è un prerequisito per la decarbonizzazione della mobilità nell'Unione e dovrebbe quindi essere sostenuta. Sono già disponibili notevoli finanziamenti per l'innovazione nell'ecosistema della mobilità attraverso vari strumenti di finanziamento dell'Unione, in particolare il programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte Europa, istituito dal regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>10</span>)</a>, InvestEU, istituito dal regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>11</span>)</a>, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coesione, il fondo per l'innovazione, istituito dalla direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>12</span>)</a>, e il dispositivo per la ripresa e la resilienza, istituito dal regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>13</span>)</a>. L'Unione e gli Stati membri dovrebbero proseguire gli sforzi per sostenere gli investimenti pubblici e privati nella ricerca e nell'innovazione nel settore automobilistico in Europa, anche attraverso iniziative che promuovano sinergie nel settore automobilistico, come l'Alleanza europea delle batterie. Combinati a segnali normativi chiari, tali sforzi sosterranno e incoraggeranno le decisioni di investimento dei costruttori, manterranno la leadership tecnologica europea nel settore, contribuiranno a sviluppare l'eccellenza industriale nelle tecnologie del futuro nell'Unione e garantiranno la sostenibilità e la competitività a lungo termine della sua base industriale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Gli obiettivi dei livelli rivisti di prestazione in materia di emissioni di CO<span>2</span> dovrebbero essere accompagnati da una strategia dell'Unione che consenta di affrontare le sfide poste dall'aumento della produzione di veicoli a zero emissioni e delle tecnologie associate, tenuto conto delle specificità di ciascuno Stato membro, nonché di rispondere alla necessità di riqualificare e migliorare il livello delle competenze dei lavoratori del settore e di procedere alla diversificazione e riconversione economica delle attività, mantenendo contemporaneamente i livelli occupazionali del settore automobilistico nell'Unione. Particolare attenzione dovrebbe essere rivolta all'impatto che tale transizione avrà sulle micro, piccole e medie imprese (PMI) lungo la catena di approvvigionamento del settore automobilistica e alle regioni e comunità colpite con particolare durezza, che potrebbero essere più vulnerabili a causa della presenza di un'industria automobilistica intensiva. Se del caso, si dovrebbe valutare la possibilità di erogare un sostegno finanziario a livello di Unione e di Stati membri per attirare investimenti privati, anche attraverso il Fondo sociale europeo Plus, istituito dal regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>14</span>)</a>, il Fondo per una transizione giusta, istituito dal regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>15</span>)</a>, il fondo per l'innovazione, il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo di coesione, il dispositivo per la ripresa e la resilienza e altri strumenti del quadro finanziario pluriennale di cui al regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio <a>(<span>16</span>)</a> e lo strumento dell'Unione europea per la ripresa, istituito dal regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio <a>(<span>17</span>)</a>, in linea con le norme in materia di aiuti di Stato, e altri strumenti finanziari disponibili, ad esempio quelli della Banca europea per gli investimenti.</p><p>La comunicazione della Commissione del 18 febbraio 2022, dal titolo «Disciplina in materia di aiuti di Stato a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia 2022», consente agli Stati membri di sostenere le imprese nella decarbonizzazione dei loro processi produttivi e nell'adozione di tecnologie più verdi nel contesto della comunicazione della Commissione del 5 maggio 2021 dal titolo «Aggiornamento della nuova strategia industriale 2020: costruire un mercato unico più forte per la ripresa dell'Europa» («nuova strategia industriale aggiornata»). La raccomandazione del Consiglio del 16 giugno 2022 <a>(<span>18</span>)</a> è uno strumento importante a disposizione degli Stati membri per affrontare gli aspetti occupazionali e sociali di una transizione giusta verso un'economia climaticamente neutra. La Commissione dovrebbe esplorare ulteriori opzioni per sostenere tale transizione e, nello specifico, attenuare eventuali impatti negativi sull'occupazione derivanti da tale transizione nel settore automobilistico.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Al fine di individuare eventuali carenze di finanziamento nell'intento di garantire una transizione giusta nella catena di approvvigionamento del settore automobilistico, e con particolare attenzione alle PMI e alle regioni più colpite dalla transizione verso un'economia climaticamente neutra, entro il 31 dicembre 2025 la Commissione dovrebbe presentare, alla data di presentazione della prima relazione sullo stato di avanzamento dei lavori, una relazione contenente un'analisi che individui tali carenze di finanziamento, sulla base delle iniziative in corso quali il percorso di transizione per l'ecosistema della mobilità e l'Alleanza delle regioni automotive del Comitato delle regioni e in cooperazione con gli Stati membri, le regioni e le autorità locali e tutti i pertinenti portatori di interessi. Tale relazione dovrebbe essere corredata, se del caso, di proposte di misure finanziarie adeguate per rispondere alle esigenze individuate.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>La nuova strategia industriale aggiornata prevede la creazione congiunta di percorsi di transizione verde e digitale in collaborazione con l'industria, le autorità pubbliche, le parti sociali e altri portatori di interessi. In tale contesto, dovrebbe essere elaborato un percorso di transizione per fare in modo che l'ecosistema della mobilità accompagni la transizione della catena del valore del settore automobilistico, anche garantendo la continuità del dialogo sociale che coinvolge il settore e i suoi portatori di interessi, in piena trasparenza. Il percorso dovrebbe destinare un'attenzione particolare alle PMI nella catena di approvvigionamento del settore automobilistico e alla consultazione delle parti sociali, anche da parte degli Stati membri. Esso dovrebbe basarsi inoltre sulla comunicazione della Commissione del 1° luglio 2020 dal titolo «Un'agenda per le competenze per l'Europa per la competitività sostenibile, l'equità sociale e la resilienza», che comprende iniziative quali il «patto per le competenze» per mobilitare il settore privato e altri portatori di interessi al fine di garantire il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione della forza lavoro europea in prospettiva della transizione verde e digitale. Nell'ambito del percorso di transizione dovrebbero essere valutati adeguati interventi e incentivi a livello di Unione e di Stato membro per migliorare l'accessibilità economica dei veicoli a zero emissioni. I progressi compiuti in tale percorso organico di transizione per l'ecosistema della mobilità dovrebbero essere monitorati ogni due anni nell'ambito di una relazione sullo stato di avanzamento che la Commissione dovrà presentare.</p><p>Tale relazione sullo stato di avanzamento dovrebbe prendere in esame, tra l'altro, i progressi compiuti nella diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni, in particolare nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, le misure a livello di Unione, di Stati membri e locale volte ad agevolare la transizione degli Stati membri verso veicoli leggeri a emissioni zero, l'evoluzione dei prezzi e dell'efficienza energetica di quest'ultimi, lo sviluppo di combustibili alternativi e i progressi nell'installazione di infrastrutture pubbliche e private di ricarica e rifornimento, che saranno istituite da un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sullo sviluppo di un'infrastruttura per i combustibili alternativi, e che abroga la direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio («regolamento sull'infrastruttura per i combustibili alternativi») e dalla rifusione della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Parlamento <a>(<span>19</span>)</a>, il potenziale delle tecnologie innovative per conseguire una mobilità climaticamente neutra, la competitività internazionale, gli investimenti nella catena del valore nel settore automobilistico, e il miglioramento del livello delle competenze e la riqualificazione dei lavoratori, in particolare nelle PMI. La relazione sullo stato di avanzamento dovrebbe basarsi anche sulle relazioni biennali che gli Stati membri devono presentare nell'ambito del regolamento sull'infrastruttura per i combustibili alternativi. Nel preparare la relazione sullo stato di avanzamento la Commissione dovrebbe consultare le parti sociali e tenere conto dei risultati del dialogo sociale. Le innovazioni nella catena di approvvigionamento automobilistico non si arrestano. Tecnologie innovative come la produzione di elettrocarburanti con cattura dell'aria, se ulteriormente sviluppate, potrebbero offrire prospettive per una mobilità climaticamente neutra a prezzi accessibili. Nella relazione sullo stato di avanzamento, la Commissione dovrebbe pertanto tenere conto dei progressi compiuti in materia di innovazione nel settore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Al fine di proteggere l'ambiente e la salute dei cittadini in tutti gli Stati membri, è importante anche decarbonizzare il parco veicoli esistente. Il mercato dell'usato crea il rischio di spostare le emissioni di CO<span>2</span> e l'inquinamento atmosferico verso le regioni economicamente meno sviluppate dell'Unione. Al fine di accelerare la riduzione delle emissioni del parco esistente e velocizzare la transizione verso il trasporto a zero emissioni, è della massima importanza incoraggiare la conversione dei veicoli con motore a combustione interna in veicoli elettrici alimentati da batterie o celle a combustibile, realizzando altresì una valutazione delle modalità per facilitare la diffusione di tali soluzioni negli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Come affermato nella comunicazione della Commissione del 18 maggio 2022 dal titolo «Piano REPowerEU», per massimizzare il risparmio di energia e l'efficienza energetica dei trasporti e accelerare il passaggio a veicoli a emissioni zero, è importante aumentare la quota di veicoli a zero emissioni nei parchi auto pubblici e aziendali al di sopra di una determinata dimensione. A tal fine, la comunicazione della Commissione del 18 ottobre 2022 dal titolo «Programma di lavoro della Commissione per il 2023» comprende un'iniziativa per rendere più ecologici i parchi veicoli aziendali. Nel proporre tale iniziativa, la Commissione dovrebbe garantire condizioni di parità ed evitare una frammentazione del mercato interno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Al fine di promuovere la diffusione dei veicoli che consumano meno energia, la Commissione dovrebbe esaminare le conseguenze della fissazione di soglie minime di efficienza energetica per le autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri nuovi a zero emissioni immessi sul mercato dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Gli obiettivi per l'intero parco veicoli dell'UE devono essere integrati dalla necessaria realizzazione delle infrastrutture di ricarica e rifornimento, che saranno istituite dal regolamento sull'infrastruttura per i combustibili alternativi e nella rifusione della direttiva 2010/31/UE. A tale riguardo, è fondamentale che gli investimenti nella realizzazione dell'infrastruttura necessaria siano mantenuti e rafforzati. Parallelamente, è della massima importanza garantire una rapida diffusione dell'energia da fonti rinnovabili, come previsto dalla direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>20</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>È opportuno che i costruttori dispongano di sufficiente flessibilità per adeguare nel tempo il proprio parco veicoli al fine di gestire la transizione verso veicoli a emissioni zero in modo efficiente in termini di costi, tale da sostenere la loro competitività e preparare il terreno per un'ulteriore innovazione. È pertanto opportuno mantenere l'approccio basato sulla riduzione dei livelli obiettivo in fasi quinquennali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Dati gli obiettivi più rigorosi per l'intero parco veicoli dell'UE, che saranno in vigore dal 2030 in poi, i costruttori dovranno immettere sul mercato dell'Unione un numero significativamente maggiore di veicoli a emissioni zero. In tale contesto, il meccanismo di incentivazione per i veicoli a basse e a zero emissioni non sarebbe più funzionale alla sua finalità originaria e rischierebbe di compromettere l'efficacia del regolamento (UE) 2019/631. Il meccanismo di incentivazione per i veicoli a basse e a zero emissioni dovrebbe pertanto essere abrogato a partire dal 1° gennaio 2030. Prima di tale data, e per tutto il decennio in corso, il meccanismo di incentivazione per i veicoli a basse e a zero emissioni continuerà a sostenere la diffusione di veicoli con emissioni da zero fino a 50 g CO<span>2</span>/km, compresi i veicoli elettrici a batteria, i veicoli elettrici a celle a combustibile che utilizzano l'idrogeno e i veicoli elettrici ibridi ricaricabili efficienti. Tuttavia, è opportuno rivedere i valori di riferimento dei veicoli a basse e a zero emissioni al fine di tenere conto della più rapida diffusione dei veicoli a emissioni zero sul mercato dell'Unione. Successivamente al 1° gennaio 2030, i veicoli elettrici ibridi ricaricabili continueranno a essere considerati ai fini degli obiettivi per l'intero parco veicoli dell'UE fissati per i costruttori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Il limite massimo dei crediti per le ecoinnovazioni che possono essere richiesti da un costruttore è attualmente pari 7 g CO<span>2</span>/km. Tale limite massimo dovrebbe essere adeguato al ribasso in linea con i livelli obiettivo, al fine di garantire una proporzione equilibrata del livello di tale limite massimo rispetto alle emissioni specifiche medie di CO<span>2</span> dei costruttori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>L'attuazione dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO<span>2</span> è fortemente correlata alla legislazione in materia di omologazione. A seguito dell'abrogazione e della sostituzione della direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>21</span>)</a> il 1<span>o</span> settembre 2020 con il regolamento (UE) 2018/858 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>22</span>)</a>, al fine di garantire la coerenza continua tra le due serie di strumenti, è opportuno allineare ulteriormente le definizioni e aggiornare i riferimenti contenuti nel regolamento (UE) 2019/631 alla normativa quadro in materia di omologazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Gli interventi di riduzione delle emissioni richiesti per conseguire gli obiettivi per l'intero parco veicoli dell'UE sono distribuiti tra i costruttori utilizzando una curva dei valori limite basata sulla massa media del parco di veicoli nuovi dell'UE e del nuovo parco veicoli del costruttore. Sebbene sia opportuno mantenere tale meccanismo, è necessario evitare una situazione in cui gli obiettivi più rigorosi per l'intero parco veicoli dell'UE rendano negativo l'obiettivo specifico per le emissioni di un costruttore. A tale scopo è necessario chiarire che, qualora si verifichi tale situazione, l'obiettivo specifico per le emissioni dovrà essere fissato a 0 g CO<span>2</span>/km.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>I valori utilizzati per il calcolo degli obiettivi specifici per le emissioni e delle emissioni specifiche medie di CO<span>2</span> di un costruttore si basano sui dati registrati nella documentazione di omologazione e nei certificati di conformità dei veicoli interessati. Per garantire l'efficacia dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO<span>2</span> è essenziale che i dati utilizzati a tal fine siano corretti. Se tuttavia sono riscontrati errori nei dati, potrebbe non essere possibile, sulla base della legislazione in materia di omologazione, correggere la documentazione di omologazione o i certificati di conformità già rilasciati, se i dati si riferiscono a omologazioni la cui validità è cessata. In tali situazioni, la Commissione dovrebbe avere la facoltà di chiedere alle autorità di omologazione competenti o, se del caso, ai costruttori, di rilasciare una dichiarazione di rettifica in base alla quale possano essere corretti i valori utilizzati per determinare le prestazioni dei costruttori nel conseguimento dei rispettivi obiettivi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>La trasmissione dei dati relativi ai veicoli delle categorie M<span>2</span> (autobus) e N<span>2</span> (autocarri di medie dimensioni) rientra nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) 2018/956 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>23</span>)</a> ed è pertanto opportuno rimuovere tale obbligo di trasmissione dei dati dal regolamento (UE) 2019/631.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>In considerazione dell'aumento dell'obiettivo globale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e al fine di evitare potenziali effetti di distorsione del mercato, dovrebbero essere allineati gli obblighi di riduzione per tutti i costruttori presenti sul mercato dell'Unione, ad eccezione di quelli responsabili di un numero di veicoli nuovi immatricolati in un anno civile inferiore a 1 000 unità. Di conseguenza dovrebbe essere soppressa a decorrere dal 1° gennaio 2036 la possibilità concessa ai costruttori di un numero di autovetture compreso tra 1 000 e 10 000 unità o di veicoli commerciali leggeri compreso tra 1 000 e 22 000 unità oggetto di nuova immatricolazione in un anno civile di presentare una domanda di deroga rispetto ai rispettivi obiettivi specifici per le emissioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Al fine di garantire la chiarezza del diritto e la coerenza con la prassi attuale, è opportuno chiarire che gli adeguamenti dei valori M<span>0</span> e TM<span>0</span> dovrebbero essere effettuati mediante atti delegati che modifichino l'allegato I del regolamento (UE) 2019/631 e non con atti delegati che integrino tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Nel 2026 dovrebbero essere riesaminati i progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi fissati dal regolamento (UE) 2019/631 per il 2030 e oltre. Ai fini di tale riesame, dovrebbero essere presi in considerazione tutti gli aspetti nelle relazioni biennali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Vari Stati membri hanno annunciato piani per accelerare l'introduzione di veicoli a zero emissioni fissando una data per l'eliminazione graduale delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi che emettono CO<span>2</span> prima del 2035. La Commissione dovrebbe individuare opzioni per agevolare tale transizione e considerare la necessità di misure supplementari in linea con tali piani.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>La possibilità di destinare le entrate derivanti dalle indennità per le emissioni in eccesso a un fondo specifico o a un programma pertinente è stata valutata come previsto dall'articolo 15, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2019/631 e se ne è concluso che ciò farebbe lievitare in modo significativo gli oneri amministrativi, senza apportare benefici diretti al settore automobilistico nella sua transizione. Le entrate provenienti dalle indennità per le emissioni in eccesso dovrebbero pertanto continuare ad essere considerate entrate del bilancio generale dell'Unione a norma dell'articolo 8, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2019/631.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>È importante valutare le emissioni di CO<span>2</span> durante l'intero ciclo di vita dei veicoli commerciali leggeri a livello di Unione. A tal fine, è opportuno che la Commissione sviluppi una metodologia per la valutazione e la comunicazione coerente dei dati relativi alle emissioni di CO<span>2</span> prodotte durante l'intero ciclo di vita dei veicoli leggeri immessi sul mercato dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Al fine di stabilire una metodologia comune dell'Unione per la valutazione e la comunicazione coerente dei dati relativi alle emissioni di CO<span>2</span> prodotte durante l'intero ciclo di vita delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri e di garantire che il calcolo degli obiettivi specifici per le emissioni dei costruttori responsabili delle emissioni di CO<span>2</span> di veicoli commerciali leggeri omologati con un sistema a più fasi possa essere adeguato per tenere conto dei cambiamenti nella procedura per determinare le emissioni di CO<span>2</span> e la massa di tali veicoli, è opportuno delegare alla Commissione il potere di adottare atti conformemente all'articolo 290 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea in relazione, rispettivamente, all’integrazione del regolamento (UE) 2019/631 mediante la definizione di una tale metodologia comune dell'Unione e alla modifica, ove necessario, delle formule di calcolo di cui all'allegato I, parte B, di tale regolamento. È di particolare importanza che durante i lavori preparatori la Commissione svolga adeguate consultazioni, anche a livello di esperti, nel rispetto dei principi stabiliti nell'accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 13 aprile 2016 <a>(<span>24</span>)</a>. In particolare, al fine di garantire la parità di partecipazione alla preparazione degli atti delegati, il Parlamento europeo e il Consiglio ricevono tutti i documenti contemporaneamente agli esperti degli Stati membri, e i loro esperti hanno sistematicamente accesso alle riunioni dei gruppi di esperti della Commissione incaricati della preparazione di tali atti delegati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Poiché l’obiettivo del presente regolamento, ossia rendere più rigorosi i requisiti di riduzione delle emissioni di CO<span>2</span> sia per le autovetture nuove che per i veicoli commerciali leggeri nuovi, non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri ma, a motivo della loro portata e dei loro effetti, possono essere conseguiti meglio a livello di Unione, quest'ultima può intervenire in base al principio di sussidiarietà sancito dall'articolo 5 del trattato sull'Unione europea. Il presente regolamento si limita a quanto è necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) 2019/631,</p></td></tr></tbody></table>
HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Il regolamento (UE) 2019/631 è così modificato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l'articolo 1 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 5 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>alla lettera a) la percentuale «37,5 %» è sostituita da «55 %»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>alla lettera b) la percentuale «31 %» è sostituita da «50 %»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>è inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>«5<span>bis</span>.   A decorrere dal 1° gennaio 2035 si applicano gli obiettivi seguenti per l'intero parco veicoli dell'UE:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per le emissioni medie del parco di autovetture nuove, un obiettivo per l'intero parco dell'UE pari a una riduzione del 100 % dell'obiettivo nel 2021, determinato conformemente al punto 6.1.3 dell'allegato I, parte A;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per le emissioni medie del parco di veicoli commerciali leggeri nuovi, un obiettivo per l'intero parco dell'UE pari a una riduzione del 100 % dell'obiettivo nel 2021, determinato conformemente al punto 6.1.3 dell'allegato I, parte B.»</p></td></tr></tbody></table></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il paragrafo 6 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«6.   A decorrere dal 1<span>o</span> gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2029, ai veicoli a zero e a basse emissioni si applica una soglia di riferimento pari a una quota del 25 % del parco di autovetture nuove e a una quota del 17 % del parco di veicoli commerciali leggeri nuovi in conformità, rispettivamente, dell'allegato I, parte A, punto 6.3, e dell'allegato I, parte B, punto 6.3.»</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il paragrafo 7 è soppresso;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l'articolo 2 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 1 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>alla lettera a), il riferimento «nell'allegato II della direttiva 2007/46/CE» è sostituito da «all'articolo 4, paragrafo 1, lettera a), punto i), del regolamento (UE) 2018/858»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la lettera b) è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«b)</p></td><td><p>categoria N<span>1</span> come definiti all'articolo 4, paragrafo 1, lettera b), punto i), del regolamento (UE) 2018/858 e che rientrano nell'ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 715/2007 (“veicoli commerciali leggeri”), che siano immatricolati per la prima volta nell'Unione e che non siano stati precedentemente immatricolati al di fuori del territorio dell'Unione (“veicoli commerciali leggeri nuovi”); a decorrere dal 1° gennaio 2025, ai fini del presente regolamento e fatti salvi il regolamento (UE) 2018/858 e il regolamento (CE) n. 715/2007, i veicoli a zero emissioni di categoria N, aventi una massa di riferimento superiore a 2 610 kg o 2 840 kg, a seconda del caso, sono considerati veicoli commerciali leggeri che rientrano nell'ambito di applicazione del presente regolamento se la massa di riferimento in eccesso è dovuta unicamente alla massa del sistema di stoccaggio dell'energia.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al paragrafo 3, il riferimento «all'allegato II, parte A, punto 5, della direttiva 2007/46/CE» è sostituito da «all'allegato I, parte A, punto 5, del regolamento (UE) 2018/858»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>all'articolo 3, il paragrafo 1 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la frase introduttiva è sostituita dalla seguente:</p><div><p>«1.   Ai fini del presente regolamento, si applicano le definizioni di cui al regolamento (UE) 2018/858. Si applicano inoltre le definizioni seguenti:»</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le lettere da b) a g) e le lettere i) e n) sono soppresse;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>all'articolo 4, paragrafo 1, è aggiunto il comma seguente:</p><p>«Ai fini del primo comma, lettera c), qualora gli obiettivi specifici per le emissioni determinati in conformità dell'allegato I, parte A o B, punto 6.3, risultino negativi, l'obiettivo specifico per le emissioni è fissato a 0 g/km.»;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>l'articolo 7 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>è inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>«6 <span>bis</span>.   Se constata che i dati provvisori presentati dagli Stati membri a norma del paragrafo 2 o i dati notificati dai costruttori a norma del paragrafo 5 si basano su dati errati contenuti nella documentazione di omologazione o nei certificati di conformità, la Commissione ne informa l'autorità di omologazione o, se del caso, il costruttore e chiede all'autorità di omologazione o, se del caso, al costruttore di rilasciare una dichiarazione di rettifica nella quale sono specificati i dati corretti. La dichiarazione di rettifica è trasmessa alla Commissione e i dati corretti sono utilizzati per modificare i calcoli provvisori di cui al paragrafo 4.»</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i paragrafi 10 e 11 sono soppressi;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>è inserito l'articolo seguente:</p><div><p>«Articolo 7 bis</p><p>Emissioni di CO<span>2</span> prodotte durante il ciclo di vita</p><div><p>1.   Entro il 31 dicembre 2025 la Commissione pubblica una relazione recante una metodologia per la valutazione e la comunicazione coerente dei dati relativi alle emissioni di CO<span>2</span> prodotte durante l'intero ciclo di vita delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri immessi sul mercato dell'Unione. La Commissione trasmette tale relazione al Parlamento europeo e al Consiglio.</p></div><div><p>2.   Entro il 31 dicembre 2025 la Commissione adottare atti delegati conformemente all'articolo 17 al fine di stabilire una metodologia comune dell'Unione per la valutazione e la comunicazione coerente dei dati relativi alle emissioni di CO<span>2</span> prodotte durante l'intero ciclo di vita delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri.</p></div><div><p>3.   A decorrere dal 1<span>o</span> giugno 2026 i costruttori possono, su base volontaria, presentare alla Commissione i dati sulle emissioni di CO<span>2</span> prodotte durante il ciclo di vita delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi utilizzando la metodologia di cui al paragrafo 2.»</p></div></div>;</td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>l'articolo 10 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al paragrafo 2, la prima frase è sostituita dalla seguente:</p><p>«La deroga chiesta a norma del paragrafo 1 può essere concessa per gli obiettivi specifici per le emissioni applicabili fino all'anno civile 2035 compreso.»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al paragrafo 4, il primo comma è sostituito dal seguente:</p><div><p>«4.   Una domanda di deroga dall'obiettivo specifico per le emissioni calcolato a norma dell'allegato I, parte A, punti da 1 a 4 e 6.3, può essere presentata, per gli anni fino all'anno civile 2028 incluso, da un costruttore responsabile, insieme a tutte le sue imprese collegate, di un numero di autovetture nuove immatricolate nell'Unione compreso tra 10 000 e 300 000 unità per anno civile.»</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>all'articolo 11, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«1.   Su richiesta di un fornitore o un costruttore, si tiene conto dei risparmi di CO<span>2</span> realizzati attraverso l'uso di tecnologie innovative o una combinazione di tecnologie innovative (“pacchetti tecnologici innovativi”).</p><p>Queste tecnologie devono essere prese in considerazione solo se la metodologia con cui sono valutate è in grado di fornire risultati verificabili, ripetibili e comparabili.</p><p>Il contributo totale di tali tecnologie alla riduzione delle emissioni specifiche medie di CO<span>2</span> di un costruttore può giungere ad un massimo di:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>7 g CO<span>2</span>/km fino al 2024;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>6 g CO<span>2</span>/km dal 2025 al 2029;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>4 g CO<span>2</span>/km dal 2030 al 2034 compreso.</p></td></tr></tbody></table><p>Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all'articolo 17 al fine di modificare il presente regolamento adeguando al ribasso i valori del limite massimo di cui al terzo comma del presente paragrafo, con effetto a partire dal 2025, per tenere conto degli sviluppi tecnologici, garantendo nel contempo una proporzione equilibrata del livello di tale limite massimo rispetto alle emissioni specifiche medie di CO<span>2</span> dei costruttori.»</p></div>;</td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>all'articolo 12, il paragrafo 3 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«3.   Al fine di evitare un aumento del divario rispetto alle emissioni reali, entro il 1° giugno 2023 la Commissione valuta in che modo i dati reali relativi al consumo di carburante e di energia raccolti a norma del regolamento di esecuzione (UE) 2021/392 della Commissione<a> (<span>*1</span>)</a> possano essere utilizzati per garantire che i valori delle emissioni di CO<span>2</span> e del consumo di carburante o di energia del veicolo, determinati ai sensi del regolamento (CE) n. 715/2007, continuino ad essere rappresentativi delle emissioni reali nel tempo per ciascun costruttore.</p><p>La Commissione monitora e riferisce annualmente in che modo il divario di cui al primo comma si evolve nel periodo a decorrere dal 2021 e, non appena siano disponibili dati sufficienti, comunque entro il 31 dicembre 2026, pubblica una relazione recante una metodologia che prevede un meccanismo di adeguamento delle emissioni specifiche medie di CO<span>2</span> del costruttore a partire dal 2030 utilizzando i dati reali raccolti a norma del regolamento di esecuzione (UE) 2021/392, e che valuta la fattibilità di tale meccanismo.</p><p>La Commissione trasmette al Parlamento europeo e al Consiglio tale relazione, incluse, se del caso, proposte in materia di misure di follow-up, tra cui proposte legislative per porre in essere tale meccanismo.</p></div><p><a>(<span>*1</span>)</a>  Regolamento di esecuzione (UE) 2021/392 della Commissione, del 4 marzo 2021, relativo al monitoraggio e alla comunicazione dei dati relativi alle emissioni di CO<span>2</span> delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri a norma del regolamento (UE) 2019/631 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga i regolamenti di esecuzione (UE) n. 1014/2010, (UE) n. 293/2012, (UE) 2017/1152 e (UE) 2017/1153 (<a>GU L 77 del 5.3.2021, pag. 8</a>).»;"</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>all'articolo 13, paragrafo 3, è aggiunta la frase seguente:</p><p>«Qualora i dati riportati nella documentazione di omologazione non possano essere corretti a norma del regolamento (UE) 2018/858, l'autorità di omologazione responsabile rilascia una dichiarazione di rettifica indicante i dati corretti e la trasmette alla Commissione e alle parti interessate.»;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>all'articolo 14, il paragrafo 2 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«2.   Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all'articolo 17 al fine di modificare l'allegato I come stabilito al paragrafo 1 del presente articolo.»</p></div>;</td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12)</p></td><td><p>è inserito l'articolo seguente:</p><div><p>«Articolo 14 bis</p><p>Relazione sullo stato di avanzamento</p><div><p>1.   Entro il 31 dicembre 2025, e successivamente ogni due anni, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sui progressi compiuti verso una mobilità a emissioni zero nei trasporti su strada. La relazione consente, in particolare, di monitorare e valutare la necessità di eventuali misure supplementari per agevolare una transizione giusta, anche attraverso mezzi finanziari.</p></div><div><p>2.   Nella relazione la Commissione tiene conto di tutti i fattori che contribuiscono a un progresso efficiente in termini di costi verso la neutralità climatica entro il 2050, tra cui:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i progressi nella diffusione di veicoli a zero e a basse emissioni, in particolare nel segmento dei veicoli commerciali leggeri, e le misure a livello di Unione, di Stati membri e locali volte ad agevolare la transizione degli Stati membri verso veicoli leggeri a emissioni zero;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i progressi con riguardo all'efficienza energetica e all'accessibilità economica dei veicoli a zero e a basse emissioni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'impatto sui consumatori, in particolare sulle famiglie a basso e medio reddito, ivi compreso sui prezzi dell'energia elettrica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>l'analisi del mercato dell'usato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>il potenziale contributo in termini di risparmio di CO<span>2</span> apportato da ulteriori misure volte a ridurre l'età media e quindi le emissioni del parco veicoli leggeri, come le misure intese a sostenere l'eliminazione graduale dei veicoli più vecchi in modo socialmente equo e rispettoso dell'ambiente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>l'impatto sull'occupazione nel settore automobilistico, in particolare sulle micro, piccole e medie imprese (PMI), e l'efficacia delle misure a sostegno della riqualificazione e del miglioramento del livello delle competenze della forza lavoro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>l'efficacia delle misure finanziarie esistenti e la necessità di ulteriori azioni, comprese misure finanziarie adeguate, a livello di Unione, di Stati membri o locale, per garantire una transizione giusta e attenuare eventuali impatti socioeconomici negativi, in particolare nelle regioni e nelle comunità più colpite;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>i progressi nel dialogo sociale nonché gli aspetti intesi ad agevolare ulteriormente una transizione economicamente sostenibile ed equa dal punto di vista sociale verso una mobilità a zero emissioni nel trasporto su strada;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i progressi nella realizzazione delle infrastrutture pubbliche e private di ricarica e rifornimento, compresi i progressi ai sensi del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi, e che abroga la direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio e della rifusione della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>*2</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>il potenziale contributo delle tecnologie innovative e dei combustibili alternativi sostenibili, compresi i combustibili sintetici, al conseguimento di una mobilità climaticamente neutra;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>le emissioni durante il ciclo di vita delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi immessi sul mercato, quali comunicati a norma dell'articolo 7 <span>bis</span>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>l)</p></td><td><p>l'impatto del presente regolamento sul conseguimento degli obiettivi degli Stati membri ai sensi del regolamento (UE) 2018/842 e della rifusione della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>*3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>3.   Alla data di presentazione della prima relazione sullo stato di avanzamento di cui al paragrafo 1, la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri e tutti i pertinenti portatori di interessi, presenta al Parlamento europeo e al Consiglio anche una relazione che comprende un'analisi volta a individuare eventuali carenze di finanziamento nel garantire una transizione giusta nella catena di approvvigionamento del settore automobilistico, prestando particolare attenzione alle PMI e alle regioni più colpite dalla transizione. La relazione è corredata, se del caso, di proposte di misure finanziarie adeguate per rispondere alle esigenze individuate.</p></div></div><p><a>(<span>*2</span>)</a>  Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia (<a>GU L 153 del 18.6.2010, pag. 13</a>)."</p><p><a>(<span>*3</span>)</a>  Direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2008, relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa (<a>GU L 152 dell'11.6.2008, pag. 1</a>).»;"</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13)</p></td><td><p>l'articolo 15 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 1 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«1.   Nel 2026 la Commissione, basandosi sulle relazioni biennali, riesamina l'efficacia e l'impatto del presente regolamento e presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione contenente i risultati del riesame. La Commissione valuta in particolare i progressi compiuti ai sensi del presente regolamento nel conseguire gli obiettivi di riduzione di cui all'articolo 1, paragrafo 5 <span>bis</span>, tenendo conto degli sviluppi tecnologici, anche per quanto riguarda le tecnologie ibride ricaricabili, e dell'importanza di una transizione economicamente sostenibile ed equa dal punto di vista sociale verso l'azzeramento delle emissioni. Sulla base di tale valutazione, la Commissione valuta la necessità di rivedere gli obiettivi di cui all'articolo 1, paragrafo 5 <span>bis</span>. La Commissione valuta inoltre l'impatto della fissazione di soglie minime di efficienza energetica per le autovetture nuove e i veicoli commerciali leggeri nuovi a zero emissioni immessi sul mercato dell'Unione.</p><p>La revisione è corredata, se del caso, di una proposta di modifica del presente regolamento.»</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i paragrafi da 2 a 5 sono soppressi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il paragrafo 6 è sostituito dal seguente:</p><div><p>«6.   Entro il 31 dicembre 2024 la Commissione riesamina la direttiva 1999/94/CE tenendo conto della necessità di fornire ai consumatori informazioni accurate, valide e comparabili sul consumo di carburante e di energia, sulle emissioni di CO<span>2</span> e sulle emissioni di inquinanti atmosferici delle autovetture nuove immesse sul mercato, anche in condizioni reali, e valuta la possibilità di introdurre un'etichetta relativa al risparmio di carburante e alle emissioni di CO<span>2</span> per i veicoli commerciali leggeri nuovi.</p><p>Il riesame è accompagnato, se del caso, da una proposta legislativa.»</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>è aggiunto il paragrafo seguente:</p><div><p>«9.   Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all'articolo 17 al fine di modificare le formule di cui all'allegato I, parte B, qualora tali modifiche siano necessarie per tenere conto della procedura per i veicoli N<span>1</span> omologati in più fasi di cui all'allegato III, parte A.»</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14)</p></td><td><p>l'articolo 17 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al paragrafo 2, il riferimento «all'articolo 7, paragrafo 8, all'articolo 10, paragrafo 8, all'articolo 11, paragrafo 1, quarto comma, all'articolo 13, paragrafo 4, all'articolo 14, paragrafo 2, e all'articolo 15, paragrafo 8» è sostituito dal riferimento «all'articolo 7, paragrafo 8, all'articolo 7 <span>bis</span>, paragrafo 2, all'articolo 10, paragrafo 8, all'articolo 11, paragrafo 1, quarto comma, all'articolo 13, paragrafo 4, all'articolo 14, paragrafo 2, e all'articolo 15, paragrafi 8 e 9»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al paragrafo 3, il riferimento «all'articolo 7, paragrafo 8, all'articolo 10, paragrafo 8, all'articolo 11, paragrafo 1, quarto comma, all'articolo 13, paragrafo 4, all'articolo 14, paragrafo 2, e all'articolo 15, paragrafo 8» è sostituito dal riferimento «all'articolo 7, paragrafo 8, all'articolo 7 <span>bis</span>, paragrafo 2, all'articolo 10, paragrafo 8, all'articolo 11, paragrafo 1, quarto comma, all'articolo 13, paragrafo 4, all'articolo 14, paragrafo 2, e all'articolo 15, paragrafi 8 e 9»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>al paragrafo 6, il riferimento «all'articolo 7, paragrafo 8, all'articolo 10, paragrafo 8, all'articolo 11, paragrafo 1, quarto comma, all'articolo 13, paragrafo 4, all'articolo 14, paragrafo 2, e all'articolo 15, paragrafo 8» è sostituito dal riferimento «all'articolo 7, paragrafo 8, all'articolo 7 <span>bis</span>, paragrafo 2, all'articolo 10, paragrafo 8, all'articolo 11, paragrafo 1, quarto comma, all'articolo 13, paragrafo 4, all'articolo 14, paragrafo 2, e all'articolo 15, paragrafi 8 e 9»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>15)</p></td><td><p>l'allegato I è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Strasburgo, il 19 aprile 2023
Per il Parlamento europeo
La presidente
R. METSOLA
Per il Consiglio
Il presidente
J. ROSWALL
( 1 ) GU C 194 del 12.5.2022, pag. 81 .
( 2 ) GU C 270 del 13.7.2022, pag. 38 .
( 3 ) Posizione del Parlamento europeo del 14 febbraio 2023 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 28 marzo 2023.
( 4 ) GU L 282 del 19.10.2016, pag. 4 .
( 5 ) GU C 270 del 7.7.2021, pag. 2 .
( 6 ) GU C 232 del 16.6.2021, pag. 28 .
( 7 ) Decisione (UE) 2022/591 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 aprile 2022, relativa a un programma generale di azione dell'Unione per l'ambiente fino al 2030 ( GU L 114 del 12.4.2022, pag. 22 ).
( 8 ) Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima») ( GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1 ).
( 9 ) Regolamento (UE) 2019/631 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni di CO 2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi e che abroga i regolamenti (CE) n. 443/2009 e (UE) n. 510/2011 ( GU L 111 del 25.4.2019, pag. 13 ).
( 10 ) Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, che istituisce il programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte Europa e ne stabilisce le norme di partecipazione e diffusione, e che abroga i regolamenti (UE) n. 1290/2013 e (UE) n. 1291/2013 ( GU L 170 del 12.5.2021, pag. 1 ).
( 11 ) Regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 marzo 2021, che istituisce il programma InvestEU e che modifica il regolamento (UE) 2015/1017 ( GU L 107 del 26.3.2021, pag. 30 ).
( 12 ) Direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 ottobre 2003, che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell'Unione e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio ( GU L 275 del 25.10.2003, pag. 32 ).
( 13 ) Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza ( GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17 ).
( 14 ) Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il regolamento (UE) n. 1296/2013 ( GU L 231 del 30.6.2021, pag. 21 ).
( 15 ) Regolamento (UE) 2021/1056 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo per una transizione giusta ( GU L 231 del 30.6.2021, pag. 1 ).
( 16 ) Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio, del 17 dicembre 2020, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 ( GU L 433I del 22.12.2020, pag. 11 ).
( 17 ) Regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, che istituisce uno strumento dell'Unione europea per la ripresa, a sostegno della ripresa dopo la crisi COVID-19 ( GU L 433I del 22.12.2020, pag. 23 ).
( 18 ) Raccomandazione 2022/C 243/04 del Consiglio, del 16 giugno 2022, relativa alla garanzia di una transizione equa verso la neutralità climatica ( GU C 243 del 27.6.2022, pag. 35 ).
( 19 ) Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia ( GU L 153 del 18.6.2010, pag. 13 ).
( 20 ) Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili ( GU L 328 del 21.12.2018, pag. 82 ).
( 21 ) Direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007, che istituisce un quadro per l'omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli (direttiva quadro) ( GU L 263 del 9.10.2007, pag. 1 ).
( 22 ) Regolamento (UE) 2018/858 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo all'omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, dei componenti e delle entità tecniche indipendenti destinati a tali veicoli, che modifica i regolamenti (CE) n. 715/2007 e (CE) n. 595/2009 e abroga la direttiva 2007/46/CE ( GU L 151 del 14.6.2018, pag. 1 ).
( 23 ) Regolamento (UE) 2018/956 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 giugno 2018, concernente il monitoraggio e la comunicazione delle emissioni di CO 2 e del consumo di carburante dei veicoli pesanti nuovi ( GU L 173 del 9.7.2018, pag. 1 ).
( 24 ) GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1 .
ALLEGATO
L'allegato I del regolamento (UE) 2019/631 è così modificato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>la parte A è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al punto 6.1, il titolo è sostituito dal seguente:</p><p>«Obiettivi per l'intero parco veicoli dell'UE a partire dal 2025»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al punto 6.1.2, il titolo è sostituito dal seguente:</p><p>«Obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE dal 2030 al 2034»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>è aggiunto il punto seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.1.3.</p></td><td><p>Obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE a partire dal 2035</p><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2035</span> = obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2021</span> (1 – fattore di riduzione<span>2035</span>)</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2021</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.0;</p></td></tr><tr><td><p>fattore di riduzione<span>2035</span></p></td><td><p>è la riduzione di cui all'articolo 1, paragrafo 5 <span>bis</span>, lettera a).»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>al punto 6.2, il titolo è sostituito dal seguente:</p><p>«Obiettivi specifici di riferimento per le emissioni»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>il punto 6.2.2 è soppresso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>il punto 6.3 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.3.</p></td><td><p>Obiettivi specifici per le emissioni a partire dal 2025</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.3.1.</p></td><td><p>Obiettivi specifici per le emissioni dal 2025 al 2029:</p><p>Obiettivo specifico per le emissioni = obiettivo specifico di riferimento per le emissioni · fattore ZLEV</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo specifico di riferimento per le emissioni</p></td><td><p>è l'obiettivo specifico di riferimento per le emissioni di CO<span>2</span> determinato conformemente al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>fattore ZLEV</p></td><td><p>è pari a (1 + y – x), tranne quando tale somma è superiore a 1,05 o inferiore a 1,0, nel qual caso il fattore ZLEV è fissato a 1,05 o 1,0, secondo i casi;</p></td></tr></tbody></table><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>y</p></td><td><p>è la quota di veicoli a zero e a basse emissioni nel parco di autovetture nuove di un costruttore calcolata come il numero totale dei veicoli nuovi a zero e a basse emissioni, ciascuno dei quali è contato come ZLEV<span>specifico</span> conformemente alla formula seguente, diviso per il numero totale di autovetture nuove immatricolate nel corso dell'anno civile in questione:</p><p>ZLEV<span>specifico</span> = 1 – <figure><img/></figure></p><p>Per quanto riguarda le autovetture nuove immatricolate negli Stati membri il cui parco veicoli presenta una quota di veicoli a zero e a basse emissioni inferiore al 60 % della media dell'Unione nel 2017, e meno di 1 000 veicoli nuovi a zero e a basse emissioni immatricolati nel 2017<a> (<span>*1</span>)</a>, lo ZLEV<span>specifico</span>, fino al 2029 incluso, sarà calcolato conformemente alla formula seguente:</p><p>ZLEV<span>specifico</span> = <figure><img/></figure></p><p>Qualora in uno Stato membro la percentuale di veicoli a zero e a basse emissioni presenti nel parco autovetture nuove immatricolate tra il 2025 e il 2028 sia superiore al 5 %, detto Stato membro non può beneficiare dell'applicazione del moltiplicatore pari a 1,85 per gli anni successivi;</p></td></tr><tr><td><p>x</p></td><td><p>è pari al 25 % negli anni dal 2025 al 2029.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.3.2.</p></td><td><p>Obiettivi specifici per le emissioni dal 2030 al 2034</p><p>Obiettivo specifico per le emissioni = Obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2030</span> + a<span>2030</span> · (TM-TM<span>0</span>)</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2030</span></p></td><td><p>è il valore determinato conformemente al punto 6.1.2;</p></td></tr><tr><td><p>a<span>2030</span></p></td><td><p><figure><img/></figure></p></td></tr></tbody></table><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a<span>2021</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>media delle emissioni2021</p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>TM</p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>TM<span>0</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.3.3.</p></td><td><p>Obiettivi specifici per le emissioni a partire dal 2035</p><p>Obiettivo specifico per le emissioni = Obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2035</span> + a<span>2035</span> · (TM-TM<span>0</span>)</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2035</span></p></td><td><p>è il valore determinato conformemente al punto 6.1.3;</p></td></tr><tr><td><p>a<span>2035</span></p></td><td><p><figure><img/></figure></p></td></tr></tbody></table><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a<span>2021</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>media delle emissioni<span>2021</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>TM</p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>TM<span>0</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>*1</span>)</a>  La quota di veicoli a basse e a zero emissioni nel parco di autovetture nuove di uno Stato membro nel 2017 è calcolato dividendo il numero totale di veicoli a basse e a zero emissioni nuovi immatricolati nel 2017 per il numero totale di autovetture nuove immatricolate nel medesimo anno.»;"</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>la parte B è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al punto 6.1, il titolo è sostituito dal seguente:</p><p>«Obiettivi per l'intero parco veicoli dell'UE a partire dal 2025»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al punto 6.1.2, il titolo è sostituito dal seguente:</p><p>«Obiettivi per l'intero parco veicoli dell'UE dal 2030 al 2034»;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>è aggiunto il punto seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.1.3.</p></td><td><p>Obiettivi per l'intero parco veicoli dell'UE a partire dal 2035</p><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2035</span> = obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2021</span> (1 – fattore di riduzione<span>2035</span>)</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2021</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.0;</p></td></tr><tr><td><p>fattore di riduzione<span>2035</span></p></td><td><p>è la riduzione di cui all'articolo 1, paragrafo 5 <span>bis</span>, lettera b).»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il punto 6.2.2 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.2.2.</p></td><td><p>Obiettivi specifici di riferimento per le emissioni dal 2030 al 2034</p><p>Obiettivo specifico di riferimento per le emissioni = Obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2030</span> + α · (TM-TM<span>0</span>)</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2030</span></p></td><td><p>è il valore determinato conformemente al punto 6.1.2;</p></td></tr><tr><td><p>α</p></td><td><p>è pari a a<span>2030</span> quando la massa di prova media dei veicoli commerciali leggeri nuovi di un costruttore è pari o inferiore a TM<span>0</span>, e a a<span>2021</span> quando la massa di prova media dei veicoli commerciali leggeri nuovi di un costruttore è superiore a TM<span>0</span>;</p></td></tr></tbody></table><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a<span>2030</span></p></td><td><p><figure><img/></figure></p></td></tr><tr><td><p>a<span>2021</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>media delle emissioni<span>2021</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>TM</p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>TM<span>0</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>è aggiunto il punto seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.2.3.</p></td><td><p>Obiettivi specifici di riferimento per le emissioni a partire dal 2035</p><p>Obiettivo specifico di riferimento per le emissioni = Obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2035</span> + α · (TM-TM<span>0</span>)</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2035</span></p></td><td><p>è il valore determinato conformemente al punto 6.1.3;</p></td></tr><tr><td><p>α</p></td><td><p>è pari a a<span>2035,L</span> quando la massa di prova media dei veicoli commerciali leggeri nuovi di un costruttore è pari o inferiore a TM<span>0</span>, e a a<span>2035,H</span> quando la massa di prova media dei veicoli commerciali leggeri nuovi di un costruttore è superiore a TM<span>0</span>;</p></td></tr></tbody></table><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a<span>2035,L</span></p></td><td><p><figure><img/></figure></p></td></tr><tr><td><p>a<span>2035,H</span></p></td><td><p><figure><img/></figure></p></td></tr><tr><td><p>media delle emissioni<span>2021</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>TM</p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>TM<span>0</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.2.1.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>il punto 6.3 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«6.3.</p></td><td><p>Obiettivi specifici per le emissioni a partire dal 2025</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.3.1.</p></td><td><p>Obiettivi specifici per le emissioni dal 2025 al 2029</p><p>Obiettivo specifico per le emissioni = (obiettivo specifico di riferimento per le emissioni – (ø<span>obiettivi</span> – obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2025</span>)) · fattore ZLEV</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo specifico di riferimento per le emissioni</p></td><td><p>è l'obiettivo specifico di riferimento per le emissioni di CO<span>2</span> determinato conformemente al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>ø<span>obiettivi</span></p></td><td><p>è la media, ponderata per il numero dei veicoli commerciali leggeri nuovi di ciascun costruttore, di tutti gli obiettivi specifici di riferimento per le emissioni determinati conformemente al punto 6.2.1;</p></td></tr><tr><td><p>fattore ZLEV</p></td><td><p>è pari a (1 + y – x), tranne quando tale somma è superiore a 1,05 o inferiore a 1,0, nel qual caso il fattore ZLEV è fissato a 1,05 o 1,0, secondo i casi;</p></td></tr></tbody></table><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>y</p></td><td><p>è la quota di veicoli a zero e a basse emissioni nel parco di veicoli commerciali leggeri nuovi di un costruttore calcolata come il numero totale dei veicoli nuovi a zero e a basse emissioni, ciascuno dei quali è contato come ZLEV<span>specifico</span> conformemente alla formula seguente, diviso per il numero totale di veicoli commerciali leggeri nuovi immatricolati nel corso dell'anno civile in questione:</p><p>ZLEV<span>specifico</span> = 1 – <figure><img/></figure></p></td></tr><tr><td><p>x</p></td><td><p>è pari al 17 % negli anni dal 2025 al 2029.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.3.2.</p></td><td><p>Obiettivi specifici per le emissioni dal 2030 al 2034</p><p>Obiettivo specifico per le emissioni = Obiettivo specifico di riferimento per le emissioni – (ø<span>obiettivi</span> – obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2030</span>)</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo specifico di riferimento per le emissioni</p></td><td><p>è l'obiettivo specifico di riferimento per i costruttori determinato conformemente al punto 6.2.2;</p></td></tr><tr><td><p>ø<span>obiettivi</span></p></td><td><p>è la media, ponderata per il numero dei veicoli commerciali leggeri nuovi di ciascun costruttore, di tutti gli obiettivi specifici di riferimento per le emissioni determinati conformemente al punto 6.2.2;</p></td></tr><tr><td><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2030</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.1.2.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.3.3.</p></td><td><p>Obiettivi specifici per le emissioni a partire dal 2035</p><p>Obiettivo specifico per le emissioni = Obiettivo specifico di riferimento per le emissioni – (ø<span>obiettivi</span> – obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2035</span>)</p><p>dove:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>obiettivo specifico di riferimento per le emissioni</p></td><td><p>è l'obiettivo specifico di riferimento per i costruttori determinato conformemente al punto 6.2.3;</p></td></tr><tr><td><p>ø<span>obiettivi</span></p></td><td><p>è la media, ponderata per il numero dei veicoli commerciali leggeri nuovi di ciascun costruttore, di tutti gli obiettivi specifici di riferimento per le emissioni determinati conformemente al punto 6.2.3;</p></td></tr><tr><td><p>obiettivo per l'intero parco veicoli dell'UE<span>2035</span></p></td><td><p>è il valore di cui al punto 6.1.3.».</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<note>
( *1 ) La quota di veicoli a basse e a zero emissioni nel parco di autovetture nuove di uno Stato membro nel 2017 è calcolato dividendo il numero totale di veicoli a basse e a zero emissioni nuovi immatricolati nel 2017 per il numero totale di autovetture nuove immatricolate nel medesimo anno.»;»
</note> | ITA | 32023R0851 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.1.2015   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 26/29</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (PESC) 2015/157 DEL CONSIGLIO
del 30 gennaio 2015
che modifica la decisione 2011/72/PESC, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Tunisia
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 31 gennaio 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/72/PESC<a> (<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le misure restrittive di cui alla decisione 2011/72/PESC si applicano fino al 31 gennaio 2015. In base ad un riesame di tale decisione, è opportuno prorogare tali misure restrittive fino al 31 gennaio 2016. È opportuno modificare le voci relative a tre persone.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>È opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2011/72/PESC,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La decisione 2011/72/PESC è così modificata:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l'articolo 5 è sostituito dal seguente:</p><p>«Articolo 5</p><p>La presente decisione si applica fino al 31 gennaio 2016. Essa è costantemente riesaminata. Può essere prorogata o modificata, a seconda del caso, qualora il Consiglio ritenga che i suoi obiettivi non siano stati raggiunti.»</p>;</td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l'allegato è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 30 gennaio 2015
Per il Consiglio
Il presidente
E. RINKĒVIČS
( 1 ) Decisione 2011/72/PESC del Consiglio, del 31 gennaio 2011, concernente misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità in considerazione della situazione in Tunisia ( GU L 28 del 2.2.2011, pag. 62 ).
ALLEGATO
Le voci che figurano nell'allegato della decisione 2011/72/PESC relative alle persone in appresso sono sostituite dalle voci seguenti.
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni per l'identificazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Moncef Ben Mohamed Ben Rhouma TRABELSI</p></td><td><p>Tunisino, nato a Tunisi il 4 marzo 1944, figlio di Saida DHERIF, coniugato con Yamina SOUIEI, amministratore di società, già domiciliato presso 11 rue de France — Radès Ben Arous, titolare della CIN n. 05000799.</p><p>Deceduto il 4 aprile 2011.</p></td><td><p>Persona (deceduta) le cui attività sono sottoposte a indagine giudiziaria dalle autorità tunisine per concorso in sottrazione di denaro pubblico da parte di un funzionario pubblico, complicità in usurpazione di titolo da parte di un funzionario pubblico per procurare a un terzo un vantaggio ingiustificato e arrecare pregiudizio all'amministrazione, e complicità in influenza indebita presso un funzionario pubblico per ottenere direttamente o indirettamente vantaggi per un'altra persona.</p></td></tr><tr><td><p>12.</p></td><td><p>Mohamed Adel Ben Mohamed Ben Rehouma TRABELSI</p></td><td><p>Tunisino, nato a Tunisi il 26 aprile 1950, figlio di Saida DHERIF, coniugato con Souad BEN JEMIA, amministratore di società, già domiciliato presso 3 rue de la Colombe — Gammarth Supérieur, titolare della CIN n. 00178522.</p><p>Deceduto il 27 gennaio 2011.</p></td><td><p>Persona (deceduta) le cui attività sono sottoposte a indagine giudiziaria dalle autorità tunisine per concorso in sottrazione di denaro pubblico da parte di un funzionario pubblico, complicità in usurpazione di titolo da parte di un funzionario pubblico per procurare a un terzo un vantaggio ingiustificato e arrecare pregiudizio all'amministrazione, e complicità in influenza indebita presso un funzionario pubblico per ottenere direttamente o indirettamente vantaggi per un'altra persona.</p></td></tr><tr><td><p>32.</p></td><td><p>Faouzi Ben Haj Hamda Ben Haj Hassen BEN ALI</p></td><td><p>Tunisino, nato a Hammam-Sousse il 13 marzo 1947, coniugato con Zohra BEN AMMAR, amministratore di società, già domiciliato presso rue El Moez — Hammam — Sousse, titolare della CIN n. 02800443.</p><p>Deceduto il 25 febbraio 2011.</p></td><td><p>Persona (deceduta) le cui attività sono sottoposte a indagine giudiziaria dalle autorità tunisine per concorso in sottrazione di denaro pubblico da parte di un funzionario pubblico, complicità in usurpazione di titolo da parte di un funzionario pubblico per procurare a un terzo un vantaggio ingiustificato e arrecare pregiudizio all'amministrazione, e complicità in influenza indebita presso un funzionario pubblico per ottenere direttamente o indirettamente vantaggi per un'altra persona.</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32015D0157 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.3.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 70/1</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2020/348 DELLA COMMISSIONE
del 24 ottobre 2019
sul regime di aiuti SA.35980 — 2019/C Regno Unito — Riforma del mercato dell’energia elettrica: meccanismo di regolazione della capacità
[notificata con il numero C(2019) 7610]
(Il testo in lingua inglese è il solo facente fede)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 108, paragrafo 2, primo comma,
visto l’accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l’articolo 62, paragrafo 1, lettera a),
dopo aver invitato le parti interessate a presentare le loro osservazioni conformemente a tali articoli ( 1 ) e viste dette osservazioni,
considerando quanto segue:
1. PROCEDURA
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Facendo seguito a una serie di contatti, il 23 giugno 2014 le autorità del Regno Unito hanno notificato alla Commissione, conformemente all’articolo 108, paragrafo 3, del trattato, una proposta di misura volta a sostenere i fornitori di capacità del mercato dell’energia elettrica in Gran Bretagna <a>(<span>2</span>)</a>. Nella presente decisione tale misura è denominata «la misura».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 23 luglio 2014 la Commissione ha deciso di non sollevare obiezioni nei confronti del regime di aiuti che costituisce la misura in ragione del fatto che tale regime rientrava nell’ambito di applicazione dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato ed era pertanto compatibile con il mercato interno <a>(<span>3</span>)</a> (la «decisione del 2014»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La prima asta del mercato della capacità cui si riferisce la misura (il «mercato della capacità») si è tenuta tra il 16 e il 18 dicembre 2014. L’asta riguardava la capacità da fornire quattro anni dopo, vale a dire nel 2018.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 15 novembre 2018 il Tribunale dell’Unione europea ha annullato la decisione del 2014 con sentenza nella causa T-793/14 – Tempus Energy e Tempus Energy Technology/Commissione (la «decisione del Tribunale»). In sintesi il Tribunale ha ritenuto che, alla luce della durata e delle circostanze della fase di pre-notifica, nonché della mancanza di un’opportuna istruttoria da parte della Commissione, in fase di esame preliminare, di alcuni aspetti del mercato della capacità, segnatamente per quanto concerne il ruolo e il trattamento della gestione della domanda nel meccanismo di regolazione della capacità notificato, la Commissione avrebbe dovuto nutrire dubbi circa la compatibilità della misura con il mercato interno. Tali dubbi avrebbero dovuto indurla ad avviare il procedimento di cui articolo 108, paragrafo 2, del trattato, consentendo in tal modo alle parti interessate di presentare le proprie osservazioni alla Commissione e di mettere a sua disposizione le informazioni pertinenti per poter valutare meglio la compatibilità del mercato della capacità con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha fornito informazioni supplementari il 20 dicembre 2018.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il 25 gennaio 2019 la Commissione ha impugnato la sentenza del Tribunale (causa C-57/19). Poiché l’impugnazione non ha effetto sospensivo, la Commissione, per conformarsi alla sentenza del Tribunale, ha riesaminato il mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>In seguito a tale riesame, con lettera del 21 febbraio 2019 la Commissione ha informato il Regno Unito della propria decisione di avviare il procedimento di cui all’articolo 108, paragrafo 2, del trattato in merito alla misura in oggetto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La decisione della Commissione di avviare un procedimento è stata pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</span> <a>(<span>4</span>)</a>. La Commissione ha invitato le parti interessate a presentare le proprie osservazioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Con lettera del 12 aprile 2019 il Regno Unito ha trasmesso alla Commissione le proprie osservazioni sulla decisione di avviare un procedimento. La Commissione ha ricevuto osservazioni da 35 parti interessate. Tali osservazioni sono state trasmesse al Regno Unito, al quale è stata offerta l’opportunità di rispondervi. La Commissione ha ricevuto le osservazioni formulate in risposta dal Regno Unito con lettere del 7 giugno 2019, del 19 luglio 2019 e del 12 settembre 2019.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Il 29 marzo 2017 il Regno Unito ha notificato l’intenzione di recedere dall’Unione a norma dell’articolo 50 del trattato sull’Unione europea (TUE). Conformemente all’articolo 50, paragrafo 3, TUE, i trattati cessano di essere applicabili allo Stato che recede a decorrere dalla data di entrata in vigore dell’accordo di recesso o, in mancanza di tale accordo, due anni dopo la notifica, salvo che il Consiglio europeo, d’intesa con lo Stato membro interessato, decida all’unanimità di prorogare tale termine. Il termine è stato prorogato due volte, l’ultima con decisione (UE) 2019/584 del Consiglio europeo <a>(<span>5</span>)</a>, che ha prorogato il termine fino al 31 ottobre 2019.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Con decisione (UE) 2019/274 <a>(<span>6</span>)</a>, l’11 gennaio 2019 il Consiglio ha autorizzato la firma dell’accordo di recesso convenuto a livello dei negoziatori il 14 novembre 2018. Il 17 ottobre 2019 il Consiglio europeo ha approvato l’accordo di recesso riveduto concordato a livello dei negoziatori. Il 21 ottobre 2019 il Consiglio, su proposta della Commissione <a>(<span>7</span>)</a>, ha modificato la decisione (UE) 2019/274 al fine di autorizzare la firma dell’accordo riveduto. L’Unione ha riconfermato di essere pronta a procedere rapidamente alla firma e conclusione dell’accordo di recesso nell’ipotesi che il parlamento del Regno Unito lo approvi. La parte quarta dell’accordo di recesso prevede un periodo di transizione che decorre dalla data di entrata in vigore dell’accordo, durante il quale il diritto dell’Unione continuerà ad applicarsi al Regno Unito e nel Regno Unito secondo le disposizioni ivi stabilite.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>In ogni evenienza la presente decisione si applica solo finché al Regno Unito e nel Regno Unito si applica il diritto dell’Unione.</p></td></tr></tbody></table>
2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA MISURA
2.1. Sintesi della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Nel 2014 il Regno Unito ha stimato che intorno al 2017-2018 il mercato dell’energia elettrica in Gran Bretagna avrebbe raggiunto livelli critici in termini di adeguatezza della capacità di produzione. Il Regno Unito ha pertanto concepito la misura come un mercato della capacità in cui il gestore del sistema avrebbe organizzato aste centralizzate per la fornitura delle capacità richieste al fine di garantire l’adeguatezza della capacità di produzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Inizialmente le aste organizzate nell’ambito della misura erano aperte solo ai produttori esistenti e nuovi, ai gestori della domanda e agli operatori di stoccaggio. Agli interconnettori è stato permesso di partecipare a partire dalla seconda asta nel 2015.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Agli aggiudicatari delle aste vengono attribuiti contratti di capacità ai sensi dei quali percepiranno, per la durata del contratto, una regolare rimunerazione in cambio dell’impegno a fornire capacità in periodi di stress del sistema, ove richiesto dal gestore del sistema. Sono previste penalità qualora il fornitore di capacità non fornisca la quantità di energia elettrica richiesta conformemente all’impegno assunto. La misura è finanziata tramite un prelievo posto a carico dei fornitori di energia elettrica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>La prima asta è stata indetta nel 2014 e riguardava la capacità da fornire nel 2018. A questa hanno fatto seguito altre tre aste riguardanti la capacità da fornire quattro anni dopo («aste T-4») (nel 2015, 2016 e 2017), un’asta riguardante la capacità da fornire l’anno successivo («asta T-1») (nel 2017) e due aste transitorie («TA») (nel 2016 e 2017).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Il 15 novembre 2018, in seguito alla sentenza del Tribunale di cui al considerando 4, attualmente in fase di impugnazione, il Regno Unito ha sospeso la misura, confermando che non sarebbero stati concessi ulteriori aiuti tramite aste del mercato della capacità e che le rimunerazioni per gli aiuti concessi per mezzo delle aste già effettuate erano state sospese in attesa di una decisione di approvazione della misura da parte della Commissione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Ciò nonostante il Regno Unito, in seguito alla sentenza del Tribunale, ha attuato le misure seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>nel giugno 2019 si è tenuta un’asta integrativa T-1 sostitutiva per la fornitura di capacità nell’anno di fornitura 2019/20, in seguito alla quale sono stati attribuiti contratti condizionati di capacità subordinati all’approvazione della concessione di aiuti di Stato e allo svolgimento delle necessarie fasi procedurali ai sensi della normativa che istituisce il mercato della capacità;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>è stato mantenuto l’obbligo di rispettare i contratti di capacità aggiudicati nelle aste precedenti, in modo da permettere, in caso di una decisione positiva sugli aiuti di Stato, di corrispondere rimunerazioni della capacità differite a quei fornitori che avevano ottemperato ai propri obblighi durante il periodo di divieto di esecuzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>durante il periodo di divieto di esecuzione i fornitori di energia elettrica avrebbero dovuto continuare a trasferire il prelievo ai consumatori, per assicurarsi di essere in grado di pagare integralmente e tempestivamente i restanti oneri a carico dei fornitori, maturati durante il periodo di divieto di esecuzione, in caso di approvazione della concessione di aiuti di Stato. e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il 22 luglio 2019 sono state avviate procedure di preselezione per un’asta T-1 (anno di fornitura 2020/21), un’asta T-3 (anno di fornitura 2022/23) e un’asta T-4 (anno di fornitura 2023/24), ognuna delle quali prevista per il primo trimestre del 2020.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
2.2. Base giuridica e disposizioni governative
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>La base giuridica della misura è la legge del Regno Unito sull’energia del 2013 («Energy Act 2013»). L’attuazione della misura è disciplinata dal diritto derivato, rappresentato dal regolamento sulla capacità elettrica del 2014 («Electricity Capacity Regulations 2014»), dal regolamento sulla capacità elettrica (rimunerazione dei fornitori ecc.) del 2014 [«Electricity Capacity (Supplier Payments ecc.) Regulations 2014»] e dalle norme relative al mercato della capacità («Capacity Market Rules»).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Il Regno Unito riesamina periodicamente il meccanismo del mercato della capacità alla luce dei riscontri ricevuti a seguito di ogni procedura d’asta. Inoltre, ha condotto una serie di consultazioni pubbliche per apportare miglioramenti incrementali al dettaglio normativo di alcune caratteristiche specifiche del regime. Ogni anno l’autorità di regolamentazione dell’energia (Ofgem) raccoglie anche i pareri delle parti interessate in merito a eventuali variazioni delle caratteristiche operative e gestionali del regime e modifica le norme, Per di più, ogni cinque anni è previsto un riesame più formale e completo, cui partecipano sia il governo che Ofgem, per valutare in che misura il mercato della capacità sia effettivamente in grado di conseguire i suoi obiettivi e rimanga la forma di intervento più efficace per raggiungerli. Tra gli obiettivi vi è quello di tenere conto dei fallimenti del mercato soggiacente. In sostanza, il riesame è composto dalle due fasi seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Ofgem effettua riesami quinquennali di quegli ambiti strutturali del mercato della capacità che sono trattati nelle norme relative al mercato della capacità, valutando l’efficacia del regime e l’adeguatezza delle disposizioni vigenti, e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il governo esamina il mercato della capacità e i relativi obiettivi da una prospettiva di più alto livello e valuta se sia necessario mantenere il mercato della capacità anche in futuro o se sia opportuno procedere invece alla sua dismissione, nonché analizza in che misura sarebbe possibile raggiungere gli obiettivi del mercato della capacità pur riducendone la regolamentazione. Quanto sopra si basa su una valutazione annuale interna al governo volta a stabilire se indire l’asta del mercato della capacità nonché sulle conclusioni tratte da Ofgem nella prima fase del riesame. Questo processo di riesame prevede anche che il governo proceda a consultazioni pubbliche.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Nell’agosto 2018 il governo del Regno Unito ha avviato il primo processo di riesame quinquennale pubblicando un invito a presentare contributi, sollecitando quindi pareri e contributi ad alto livello su questioni quali l’eventuale necessità di mantenere il mercato della capacità e l’individuazione di eventuali settori prioritari in cui apportare modifiche. Nel settembre 2018 Ofgem ha pubblicato una lettera aperta nella quale invitava a presentare pareri e contributi sulla capacità o meno delle norme di continuare a conseguire i propri obiettivi. La relazione finale del riesame quinquennale condotto dal governo del Regno Unito è stata pubblicata il 22 luglio 2019 <a>(<span>8</span>)</a>, mentre la relazione finale di Ofgem è stata pubblicata il 31 luglio 2019 <a>(<span>9</span>)</a>. Inoltre, il 22 agosto 2019 la commissione per la scienza e la tecnologia della Camera dei comuni del Regno Unito ha pubblicato una relazione in cui si fa riferimento, tra l’altro, al mercato della capacità della Gran Bretagna <a>(<span>10</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>All’attuazione della misura partecipano il governo del Regno Unito, Ofgem, l’organismo di attuazione (National Grid), l’organismo di regolamento (una nuova istituzione creata nell’ambito dell’Energy Act 2013 e soggetta alla direzione e al controllo da parte del governo) e il fornitore di servizi di regolamento (Elexon). Di seguito è fornita una breve descrizione ad alto livello dei rispettivi ruoli e responsabilità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Il governo del Regno Unito è incaricato della supervisione strategica del mercato della capacità e delle modifiche del regolamento che disciplina il regime, nonché di garantire la continua assunzione di responsabilità in merito ad aspetti chiave della struttura del mercato della capacità. Il regolamento sulla capacità elettrica definisce, per esempio, i criteri generali di ammissibilità alle aste del mercato della capacità, le funzioni del gestore del sistema riguardo all’attuazione del mercato della capacità e il regolamento dei pagamenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Sebbene le norme relative al mercato della capacità siano state definite dal governo del Regno Unito, la responsabilità di attuarle spetta a Ofgem (sia il governo del Regno Unito che Ofgem possono modificare tali norme). Le norme relative al mercato della capacità comprendono disposizioni tecniche e procedure riguardanti la preselezione e le aste, i contenuti dei contratti di capacità e gli obblighi incombenti agli aggiudicatari dei contratti. Ofgem, nel valutare eventuali modifiche alle norme, è vincolata da una serie di obiettivi, sanciti dal regolamento e dalle norme stesse, che garantiscono la trasparenza e la fiducia nella governance del mercato della capacità. Ofgem è altresì responsabile della risoluzione delle controversie promosse dai proponenti in relazione all’esito della preselezione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Il gestore del sistema è National Grid, cui spetta il ruolo di attuare il mercato della capacità, tra cui: fornire consulenza ai ministri in merito alle prospettive per la sicurezza dell’approvvigionamento nonché raccomandazioni sulla quantità di capacità da mettere all’asta al fine di soddisfare lo standard di affidabilità; effettuare la preselezione dei partecipanti alle aste, gestire le aste della capacità e stipulare i contratti (i cosiddetti «contratti di capacità») con gli aggiudicatari; elaborare e gestire nuove procedure di sostegno, quale l’emissione di allerte relative al mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Le funzioni di attuazione che spettano al gestore del sistema, che sono «obblighi pertinenti» applicabili da Ofgem, sono stabilite dal governo del Regno Unito nel diritto derivato. In questo modo il governo ha la certezza di ciò che sarà attuato, mentre Ofgem dispone di una chiara base per gestire il rendimento di National Grid nell’ambito del suo ruolo di attuazione. La raccomandazione di National Grid in merito alla quantità di capacità da mettere all’asta è sottoposta all’esame indipendente di un gruppo di esperti tecnici.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Il governo del Regno Unito ha istituito <a>(<span>11</span>)</a> l’organismo di regolamento del mercato della capacità (la «società di regolamento dell’energia elettrica») per garantire l’assunzione di responsabilità, la governance e il controllo definitivi del processo di regolamento e dei pagamenti erogati nell’ambito dei contratti di capacità <a>(<span>12</span>)</a>. L’organismo di regolamento è una società privata a responsabilità limitata di cui lo Stato, in qualità di azionista unico, è proprietario <a>(<span>13</span>)</a>. È responsabile di definire la propria governance interna in modo da poter ottemperare ai propri obblighi, ma è il governo che ne detiene il controllo <a>(<span>14</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Nel febbraio 2013 il governo del Regno Unito ha annunciato, con pubblicazione nella Gazzetta<span>ufficiale dell’Unione europea</span>, la decisione di affidare le funzioni a Elexon Ltd. Elexon funge da fornitore di servizi di regolamento e ha la responsabilità di calcolare e determinare le rimunerazioni della capacità. Il ruolo di Elexon come fornitore di servizi di regolamento è simile a quello che detiene attualmente nell’ambito del codice in materia di bilanciamento e regolamento, sebbene con maggiori limitazioni. I dettagli del servizio da fornire, il costo di tale servizio e le modalità di monitoraggio del rendimento sono descritti nel contratto concluso tra l’organismo di regolamento ed Elexon.</p></td></tr></tbody></table>
2.3. Beneficiari
2.3.1. Ammissibilità
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>I fornitori di capacità partecipano al mercato della capacità in base a «unità del mercato della capacità» (CMU). È a livello di CMU che si presentano le domande di preselezione, si aggiudicano i contratti per la fornitura di capacità, si precisano gli obblighi incombenti nei momenti di stress del sistema e si calcolano le penalità/le rimunerazioni per la fornitura eccedentaria. La partecipazione è consentita ai produttori (sia esistenti che nuovi), agli interconnettori, agli operatori di stoccaggio e ai gestori della domanda.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Le unità di produzione (definite in riferimento alla fornitura di energia elettrica, alla capacità di esercitare un controllo indipendente, alla produzione netta misurata da un contatore che registra il consumo di energia elettrica ogni mezz’ora e a una capacità di connessione superiore a 2 MW) possono partecipare individualmente in qualità di CMU o aggregarsi ad altre unità di produzione secondo le condizioni seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>tutte le unità devono far parte della medesima unità di scambio (vale a dire della stessa centrale elettrica); o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>tutte le unità sono collegate al sistema nello stesso punto terminale, vale a dire nello stesso sito, senza però che si applichi il concetto di unità di scambio; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la capacità aggregata di tutte le unità è compresa tra un minimo di 2 MW e un massimo di 50 MW (la produzione effettivamente integrata è distribuita su diversi siti).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Le CMU di gestione della domanda sono definite in riferimento a un impegno a ridurre la domanda. Si definisce gestore della domanda: i) un cliente che acquista direttamente energia elettrica, ii) un’entità che possiede il cliente che acquista energia elettrica, o iii) un’entità che esercita un controllo contrattuale di gestione della domanda sul cliente che acquista energia elettrica. L’impegno deve indurre il cliente a ridurre le sue importazioni di energia elettrica (misurate da un contatore che registra il consumo di energia elettrica ogni mezz’ora) e/o a esportare l’energia elettrica da esso prodotta grazie a unità di produzione di cui dispone in loco. I gestori della domanda possono partecipare individualmente in qualità di CMU oppure aggregarsi ad altri operatori. Inoltre, ogni componente deve essere collegata a un contatore che registra il consumo di energia elettrica ogni mezz’ora e la capacità di gestione della domanda totale del fornitore deve essere compresa tra 2 MW e 50 MW. La tabella 1 illustra i risultati relativi al rendimento della gestione della domanda nelle aste tenutesi prima del luglio 2019.</p><p><span>Tabella 1</span></p><p><span>Rendimento della gestione della domanda nelle aste tenutesi prima del luglio 2019</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>Ammissione all’asta (MW)</p></td><td><p>Contratti aggiudicati (MW)</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2014</p></td><td><p>603</p></td><td><p>174</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2015</p></td><td><p>673</p></td><td><p>456</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2016</p></td><td><p>1 798</p></td><td><p>1 411</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2017</p></td><td><p>2 246</p></td><td><p>1 206</p></td></tr><tr><td><p>T-4<a> (<span>15</span>)</a> 2018 (sospesa)</p></td><td><p>2 618</p></td><td><p>N/D</p></td></tr><tr><td><p>T-1 2017</p></td><td><p>1 283</p></td><td><p>443</p></td></tr><tr><td><p>T-1 2018 (sospesa)</p></td><td><p>2 124</p></td><td><p>N/D</p></td></tr><tr><td><p>T-1 2019 (condizionata)</p></td><td><p>1 333</p></td><td><p>203</p></td></tr><tr><td><p>TA 2015</p></td><td><p>619</p></td><td><p>475</p></td></tr><tr><td><p>TA 2016</p></td><td><p>373</p></td><td><p>312</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>I fornitori di capacità che beneficiano già di sostegno da altre misure sono esclusi dal mercato della capacità. I fornitori seguenti non possono essere ammessi a partecipare al mercato della capacità:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>centrali a basse emissioni di carbonio che beneficiano del sostegno erogato tramite i contratti per differenza («<span>Contracts for Difference</span>» — CfD) o la tariffa onnicomprensiva su scala ridotta;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>produttori che utilizzano energie rinnovabili e che beneficiano del sostegno erogato tramite il regime «<span>Renewables Obligation</span>» (RO), a meno che non decidano di rinunciare alle prestazioni del regime RO (sono ammessi a partecipare in seguito alla scadenza del loro contratto con RO);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>centrali che beneficiano del sostegno erogato tramite il regime «<span>Renewable Heat Incentive</span>» (RHI), in quanto esso è stato concepito a integrazione del regime RO e dei CfD per le rinnovabili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>centrali che beneficiano di finanziamenti nell’ambito del regime «<span>Carbon Capture and Storage</span> (CCS)<span>Commercialisation Competition</span>», in quanto i CfD per la cattura e lo stoccaggio del carbonio sono stati concepiti per fornire loro il sostegno necessario per essere commercialmente sostenibili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>tecnologie che beneficiano dei finanziamenti di cui alla Riserva per i nuovi entranti (NER 300) dell’UE, che mira a sostenere le tecnologie emergenti a basse emissioni di carbonio, quali la cattura e lo stoccaggio del carbonio e l’energia delle maree, in quanto esse possono beneficiare anche del sostegno erogato tramite i CfD;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>centrali cui National Grid ha attribuito contratti della durata di 15 anni affinché partecipassero alla riserva operativa a breve termine («STOR a lungo termine») appena prima della presentazione, nel 2010, delle proposte politiche iniziali di riforma del mercato dell’energia elettrica e che hanno deciso di mantenere tali contratti.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Le società che hanno partecipato al programma di investimento per le imprese («<span>Enterprise Investment Scheme</span>» — EIS) e al regime del fondo per il capitale di rischio («<span>Venture Capital Trust</span>» — VCT) non sono escluse dalla partecipazione al mercato della capacità ma devono sottoporsi a un esame per appurare che non siano percettrici di una «doppia sovvenzione» (al fine di evitare il cumulo di aiuti di Stato).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Sebbene la partecipazione diretta di capacità estere non sia consentita, a partire dalla seconda asta, tenutasi nel 2015, agli interconnettori è stato concesso di partecipare al mercato della capacità in qualità di CMU, su un piano di parità con gli altri produttori e gestori della domanda con sede in Gran Bretagna, subordinatamente a un regime di premi e penalità pressoché identico e a seguito di un derating che ne rispecchi il contributo alla sicurezza dell’approvvigionamento <a>(<span>16</span>)</a>. La tabella 2 illustra la partecipazione delle CMU di interconnessione alle aste tenutesi fino a oggi.</p><p><span>Tabella 2</span></p><p><span>Partecipazione delle CMU di interconnessione (IC CMU) alle aste del mercato della capacità tenutesi fino a oggi</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Tipo di asta</p></td><td><p>T-4</p></td><td><p>T-1</p></td></tr><tr><td><p>Anno dell’asta</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018 (sospesa)</p></td><td><p>2018 (sospesa)</p></td><td><p>2019 (condizionata)</p></td></tr><tr><td><p>Anno di fornitura</p></td><td><p>19/20</p></td><td><p>20/21</p></td><td><p>21/22</p></td><td><p>22/23</p></td><td><p>19/20</p></td><td><p>19/20</p></td></tr><tr><td><p>Numero di IC CMU preselezionate</p></td><td><p>3</p></td><td><p>5</p></td><td><p>6</p></td><td><p>8</p></td><td><p>3</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>Numero di IC CMU aggiudicatrici</p></td><td><p>2</p></td><td><p>4</p></td><td><p>6</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>Di cui di nuova costruzione</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>3</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>Di cui esistenti</p></td><td><p>2</p></td><td><p>4</p></td><td><p>3</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>Capacità delle IC CMU aggiudicatrici (GW)</p></td><td><p>1,86</p></td><td><p>2,34</p></td><td><p>4,56</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>1,025</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Con la decisione del 2014 è stata concessa l’autorizzazione di escludere la capacità interconnessa dalla prima asta (dicembre 2014) a causa dei vincoli seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>capacità da ottenere: era necessario un nuovo metodo per sottoporre a derating il contributo degli interconnettori all’asta. Era necessaria una più stretta collaborazione con gli altri Stati membri per valutare l’adeguatezza della capacità di produzione, al fine di eliminare il rischio di parassitismo laddove i paesi avevano standard di affidabilità diversi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>preselezione: al tempo l’organismo di attuazione non era in grado di completare in modo indipendente la fase di preselezione di un fornitore di capacità estero. Sarebbero stati necessari una collaborazione con i TSO esteri in materia di misurazione e controllo, il dispacciamento a fini di verifica e piattaforme per la condivisione di dati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>asta: se alle capacità estere fosse stato permesso di partecipare, l’asta avrebbe potuto essere manipolata. Sarebbe stato necessario un nuovo metodo per limitare la quantità di capacità estera fino a un massimo della capacità ridotta dell’interconnettore. Inoltre, era probabile che la soglia relativa ai «<span>price-taker</span>» fosse diversa in un altro mercato, il che significa che il prezzo di aggiudicazione dell’asta stabilito in Gran Bretagna avrebbe potuto essere inadeguato per la capacità di un altro mercato e che sarebbe stato necessario procedere a un’asta a zone;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>fornitura: l’obbligo di fornitura impone ai produttori di generare energia elettrica quando per il mercato della capacità viene emessa un’allerta di quattro ore. In un altro mercato, tale obbligo avrebbe potuto costituire un dispacciamento ingiustificato, causando la distorsione del mercato <a>(<span>17</span>)</a>. Ciò non avrebbe apportato al Regno Unito ulteriori vantaggi in termini di sicurezza dell’approvvigionamento, in un mondo in cui l’accoppiamento dei mercati è pienamente attuato con flussi di energia elettrica che già risentono dei prezzi che riflettono la scarsità.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Solo per il 2014, in assenza della partecipazione diretta della capacità interconnessa, il contributo dell’interconnessione atteso nei momenti di stress del sistema della Gran Bretagna trovava riscontro nella quantità di capacità messa all’asta. Per esempio, se nei momenti di stress del sistema della Gran Bretagna ci si attendeva di avere a disposizione 1 GW di importazioni, la quantità di capacità messa all’asta nel mercato della capacità sarebbe stata diminuita di 1 GW. Al momento di raccomandare l’obiettivo dell’asta T-4 relativa all’anno di fornitura 2018/19, il contributo dell’interconnessione non derivante dal mercato della capacità è stato inizialmente valutato da National Grid come pari a zero, ma è successivamente stato modificato a 2,1 GW di contributo netto per l’asta T-1.</p></td></tr></tbody></table>
2.3.2. Processo di preselezione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>La partecipazione al mercato della capacità non è obbligatoria. Tuttavia, tutti i fornitori di capacità autorizzati e ammissibili sono tenuti a prendere parte al processo di preselezione, anche se non intendono presentare offerte. Scopo del processo di preselezione è garantire che i partecipanti all’asta possano fornire la capacità offerta e che il gestore del sistema sia in grado di adattare la quantità di capacità da mettere all’asta in funzione del volume della capacità che si ritira dall’asta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>Qualunque capacità ammissibile che si ritiri dall’asta è esente dalle penalità previste dal mercato della capacità in caso di mancata fornitura e non può beneficiare delle rimunerazioni relative alla fornitura eccedentaria. Tale capacità ha la possibilità di prendere parte alle aste successive e può partecipare al mercato secondario. Come per le centrali inammissibili, la quantità messa all’asta è ridotta per tenere conto della quantità di capacità delle centrali che si ritirano.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>Per garantire che per l’anno di fornitura sia pronta una capacità affidabile, prima dell’asta il gestore del sistema svolge controlli di preselezione allo scopo di confermare l’ammissibilità e lo stato delle offerte di tutti i potenziali fornitori. I requisiti di preselezione variano in funzione del tipo di capacità (ad esempio produzione e gestione della domanda).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>I proponenti, nell’ambito del processo di preselezione, devono soddisfare requisiti di preselezione sia generici che specifici, i quali variano a seconda che l’unità sia un’unità di produzione esistente o potenziale oppure un’unità di gestione della domanda. Tra i requisiti generici figurano dati amministrativi di base (recapiti, stato della licenza, struttura societaria, ubicazione e varie dichiarazioni da parte degli amministratori), mentre le unità di produzione esistenti devono altresì dimostrare il loro rendimento passato. Le unità potenziali devono fornire elementi di prova che attestino l’autorizzazione di pianificazione e il contratto di collegamento, un piano di costruzione dettagliato nonché informazioni dettagliate sulle loro previsioni di spesa in conto capitale in rapporto alla durata dell’accordo di capacità auspicato. Inoltre, sono tenute a depositare un sostegno creditizio (vale a dire una garanzia d’offerta o «<span>bid bond</span>») a dimostrazione della loro seria intenzione di partecipare all’asta e di avviare un’unità operativa entro l’inizio dell’anno di fornitura.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>I gestori della domanda di nuova generazione e non confermati (a differenza di quelli confermati <a>(<span>18</span>)</a>) sono tenuti a depositare una garanzia d’offerta del valore di 5 000 GBP (5 650 EUR circa)/megawatt per le aste T-4 e T-1 e di 500 GBP (565 EUR circa)/megawatt per le aste transitorie. Per quanto concerne la gestione della domanda, la misura prevede che la garanzia d’offerta venga trattenuta proporzionalmente al volume di capacità che non è stata effettivamente erogata dai gestori della domanda, purché questi forniscano almeno il 90 % della capacità che si erano impegnati a fornire. Sebbene possano raggruppare più siti per raggiungere la soglia minima di 2 MW, è opportuno sottolineare che i gestori della domanda sono tenuti a pagare una garanzia d’offerta per i 2 MW completi se anche solo una piccola parte di tale volume proviene da una capacità di gestione della domanda non confermata. Secondo il Regno Unito una CMU può essere confermata solo come unità singola, confermata nello stesso giorno nello stesso periodo di regolamento. Tale requisito di conferma come unità dovrebbe ridurre al minimo il rischio di manipolazioni. Altrimenti, i proponenti potrebbero procedere alla conferma in momenti diversi e formare un’unità che potrebbe non essere in grado di funzionare collettivamente durante un evento di stress, con un conseguente rischio per la sicurezza dell’approvvigionamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>In seguito alla consultazione del marzo 2016 il governo del Regno Unito ha aumentato a 10 000 GBP/MW la garanzia d’offerta pre-asta che deve essere depositata dalla produzione di nuova costruzione, per favorire una piena protezione dall’esposizione all’aumento degli oneri di risoluzione nonché per scoraggiare le candidature speculative, esigendo un livello maggiore di impegno pre-asta. Per la gestione della capacità non confermata, tuttavia, il livello della garanzia d’offerta pre-asta è stato lasciato a 5 000 GBP/MW sulla base delle osservazioni presentate dalle parti interessate durante la consultazione, secondo le quali per gli aggregatori della gestione della domanda è relativamente più costoso ottenere la copertura del credito da parte dei prestatori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>Prima del periodo di preselezione, il gestore del sistema pubblica i fattori di derating specifici per ogni tecnologia. Per la maggior parte delle classi di tecnologia, tali fattori si basano sul rendimento registrato dal tipo di classe nei sette anni precedenti e rappresentano il contributo medio che si prevede di ricevere dalle centrali nei momenti di stress del sistema, suddiviso per tecnologia. Per alcune classi, per le quali i dati storici non sono disponibili o sono meno rilevanti come valida indicazione del rendimento futuro (ad esempio gli interconnettori o tecnologie innovative quale lo stoccaggio in batterie), si utilizza un metodo diverso. I fattori pertinenti si applicano a tutte le centrali che usano una specifica tecnologia, indipendentemente dalla loro età o condizione. I fornitori di capacità che si aggiudicano le aste percepiscono rimunerazioni (al prezzo di aggiudicazione dell’asta) proporzionate al loro fattore di derating moltiplicato per la capacità di connessione di cui dispongono (il volume che la loro connessione fisica alla rete permette loro di esportare nel sistema). Uno degli scopi del regime sanzionatorio è affinare il livello delle rimunerazioni riconosciute alle singole centrali, passando dal rendimento stimato al rendimento effettivo.</p></td></tr></tbody></table>
2.4. La procedura d’asta
2.4.1. Stabilire la quantità di capacità da mettere all’asta
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>La decisione di indire o meno le aste della capacità è presa di anno in anno e si basa su una valutazione indipendente della capacità di energia elettrica condotta dal gestore del sistema. National Grid, basandosi su previsioni a 15 anni, valuta la probabile evoluzione dei margini di capacità futuri, del contributo della capacità interconnessa e della gestione della domanda e formula raccomandazioni in merito alla quantità di capacità necessaria per conformarsi allo standard di affidabilità permanente («<span>enduring reliability standard</span>»). Il governo è così in grado di valutare, ogni anno, se sia necessaria un’asta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>La decisione relativa alla quantità da appaltare in ogni asta si basa su uno standard di affidabilità permanente. Uno standard di affidabilità rappresenta un livello oggettivo di sicurezza dell’approvvigionamento di energia elettrica e costituisce la base per stabilire una curva della domanda prima di ogni asta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>Il Regno Unito osserva che nessun sistema elettrico può mai essere affidabile al 100 % e che è sempre necessario cercare un compromesso tra il costo di garantire una capacità di riserva supplementare e il livello di affidabilità conseguito. Stabilire uno standard di affidabilità consente di raggiungere tale compromesso, in quanto individua il livello a cui i costi della fornitura di capacità superano i vantaggi di una maggiore sicurezza. Tale standard è teso a fornire agli investitori e ai partecipanti al mercato chiarezza in merito agli obiettivi a lungo termine del governo in materia di sicurezza dell’approvvigionamento nonché a contribuire a una riduzione dei costi per i consumatori. Inoltre, mira a garantire che il governo non possa appaltare oltre il livello di capacità adeguato dal punto di vista economico, il che impedisce l’eccessivo approvvigionamento di capacità della Gran Bretagna.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>Per il mercato dell’energia elettrica della Gran Bretagna il governo del Regno Unito ha stabilito uno standard di affidabilità permanente pari a una perdita di carico attesa di tre ore/anno, il che equivale a un livello di sicurezza del sistema pari al 99,97 %. La perdita di carico attesa è il numero di ore/periodi all’anno in cui, nel lungo periodo, è statisticamente previsto che la capacità erogata non sarà in grado di soddisfare la domanda, e rispecchia il livello di capacità adeguato dal punto di vista economico. Lo standard di affidabilità è stato definito su base permanente ma, in caso di necessità, il governo avrà modo di rivederlo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>Ogni anno il gestore del sistema stabilisce la capacità necessaria per conformarsi allo standard di affidabilità e, entro il 30 maggio, fornisce indicazioni al governo per mezzo di una relazione sulla capacità di energia elettrica («<span>Electricity Capacity Record</span>» — ECR). La raccomandazione sulla quantità di capacità da appaltare tramite aste per conformarsi allo standard di affidabilità si basa sulla valutazione, condotta da National Grid, di diversi scenari riguardanti il livello della domanda di energia elettrica e la quantità di capacità fornita dalle centrali elettriche che non sono ammesse a beneficiare delle rimunerazioni della capacità, ad esempio quelle per la produzione a basse emissioni di carbonio, e rappresenta quindi la raccomandazione di National Grid sull’eventuale quantità di capacità da ottenere, per l’anno di fornitura in questione, tramite il mercato della capacità. La relazione di National Grid è esaminata da un gruppo di esperti tecnici indipendenti che fornisce consulenza al governo in merito alla solidità dell’analisi e delle raccomandazioni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>Il gestore del sistema utilizza una serie di scenari della domanda e di variabili per tenere conto delle incertezze legate alle condizioni meteorologiche, alla disponibilità delle centrali, ai flussi di interconnessione e ai livelli di produzione integrata. Successivamente, il gestore del sistema detrae la capacità cui non è consentito di partecipare all’asta (ad esempio una centrale a basse emissioni di carbonio che beneficia di altro sostegno) e la capacità con contratti in essere (ad esempio nel caso in cui a un fornitore di capacità sia stato attribuito un contratto pluriennale che copre l’anno di fornitura in questione).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>Il gestore del sistema applica quindi un metodo di «solida ottimizzazione», che minimizza il peggiore esito possibile in termini di costi della capacità e di domanda non soddisfatta tra gli scenari e le variabili. La modellizzazione si traduce in una serie di opzioni recanti un’unica quantità da ottenere e una raccomandazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>Nella notifica del 2014 il Regno Unito ha fornito la previsione di cui alla figura 1 relativamente all’intervallo di capacità che avrebbe potuto essere richiesta nel periodo compreso tra il 2018 e il 2030. La figura 2 illustra una previsione aggiornata al dicembre 2018.</p><p><span>Figura 1</span></p><p><span>Stime del 2014 riguardanti la capacità richiesta in diversi scenari (GW)</span></p><img/><p><span>Figura 2</span></p><p><span>Stime del 2018 riguardanti la capacità richiesta in diversi scenari (GW)</span></p><img/></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>Il governo adotta la decisione finale sulla quantità di capacità da ottenere in ogni asta sulla base di una curva della domanda, che viene calcolata secondo il metodo illustrato nei considerando seguenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>La curva della domanda garantisce al governo un certo grado di flessibilità relativamente alla quantità di capacità da appaltare di anno in anno a seconda dei costi. Una curva della domanda in calo permette di raggiungere un compromesso tra affidabilità e costi, diminuendo quindi la capacità da ottenere in un dato anno se i prezzi sono particolarmente elevati. Inoltre, contribuisce alla riduzione dei rischi di manipolazione, fissando un prezzo d’asta massimo, e garantisce la flessibilità necessaria per diminuire la capacità da ottenere se i prezzi sono elevati – fattori, questi, che limitano la possibilità che i partecipanti spingano verso l’alto i prezzi esercitando potere di mercato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>Il governo pubblica la curva della domanda prima di ogni asta. La curva della domanda indica il rapporto tra il prezzo della capacità e la quantità di capacità all’asta richiesta dal gestore del sistema. Ogni curva della domanda è costruita attorno al livello-obiettivo di capacità richiesto per conformarsi allo standard di affidabilità indicato dal gestore del sistema e a una stima del ragionevole costo della nuova capacità (il costo netto dell’ingresso di nuovi operatori o «NET-CONE»). L’intersezione tra la capacità-obiettivo e il NET-CONE segna un punto nella curva della domanda. La figura 3 presenta un esempio della curva della domanda di capacità.</p><p><span>Figura 3</span></p><p><span>Esempio illustrativo della curva della domanda di capacità</span></p><img/><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Fonte</span>:</p></td><td>autorità britanniche</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>Il Net-CONE è determinato sulla base del prezzo di aggiudicazione atteso della capacità messa all’asta e, se necessario, è rivisto a ogni asta, ad esempio per tenere conto di nuove stime dei costi di ingegneria per le nuove costruzioni e di informazioni acquisite nel corso di aste precedenti. Il costo dell’ingresso di nuovi operatori è basato sulle stime del costo di capitale della capacità di nuova costruzione, indicate in una relazione <a>(<span>19</span>)</a> commissionata dalle autorità del Regno Unito, supponendo un tasso di rendimento minimo del 7,5 % e un periodo di ammortamento pari a 25 anni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>Oltre al livello-obiettivo di capacità e al Net-CONE, tra gli altri parametri chiave della curva della domanda figurano: il prezzo d’asta massimo (il prezzo massimo che il governo è disposto a pagare per procurarsi la capacità), la soglia per<span>price-taker</span> (il prezzo massimo a cui le centrali esistenti possono offrire capacità in sede d’asta <a>(<span>20</span>)</a>) e il livello minimo di fornitura necessario per svolgere l’asta (un requisito di concorrenza minima). Il governo conferma i parametri finali di ogni asta appena prima dell’inizio del rispettivo periodo di preselezione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>Il prezzo d’asta massimo determina l’apice della curva della domanda, vale a dire il prezzo a cui non sarà più messa all’asta altra capacità. Scopo di tale massimale di prezzo è tutelare i consumatori britannici da problemi imprevisti con l’asta, quale una mancanza di concorrenza o l’abuso di potere di mercato a opera dei partecipanti. Secondo le autorità del Regno Unito, tuttavia, un massimale di prezzo troppo basso potrebbe scoraggiare gli offerenti e ridurre la concorrenza: è quindi importante che il prezzo massimo sia fissato a un livello che incoraggi la concorrenza in sede d’asta e consenta al mercato di stabilire un prezzo efficiente per la nuova capacità, in base al giudizio dei partecipanti sui rischi e sui potenziali rendimenti nei mercati dell’energia elettrica e della capacità. Per riuscire a trovare il massimale di prezzo giusto occorre basarsi su una valutazione del grado di incertezza che circonda la stima centrale del Net-CONE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>Nel 2014 il governo del Regno Unito ha fissato il prezzo massimo a 75 GBP/kW. Il Regno Unito ha spiegato che tale prezzo massimo è superiore al prezzo di aggiudicazione dell’asta modellizzato in una serie di scenari credibili, ma non abbastanza elevato da permettere alle centrali di esercitare un potere di mercato significativo in caso di limitata partecipazione della capacità di nuova costruzione. Inoltre, consente di garantire che la capacità di nuova costruzione non possa cercare di recuperare tutti i suoi costi fissi con la sua offerta, dovendo tenere conto almeno parzialmente dei proventi del mercato dell’energia e delle rimunerazioni del mercato della capacità per un periodo superiore alla durata iniziale del contratto affinché il progetto sia sostenibile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>Prima dell’asta il governo ha anche un’atra opportunità per accertarsi che all’asta partecipi un livello di concorrenza sufficiente. Due settimane prima dell’asta le parti che hanno superato la preselezione e possono prendere parte all’asta devono comunicare se offriranno capacità. Tale comunicazione costituisce un impegno. Il governo può quindi esaminare l’elenco delle unità di capacità che parteciperanno all’asta — tenendo conto, ad esempio, del volume di capacità offerto, del mix di tecnologie e della proprietà delle unità offerte — e ha la possibilità di annullare l’asta se ritiene che la procedura non sarà abbastanza competitiva da arrecare beneficio ai consumatori.</p></td></tr></tbody></table>
2.4.2. Frequenza e formato delle aste
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>L’asta della capacità si tiene ogni anno e riguarda la capacità da fornire quattro anni dopo: ad esempio, l’asta del 2014 riguardava la capacità da fornire nel 2018/19, con l’anno di fornitura che si estendeva dal 1<span>o</span> ottobre 2018 al 30 settembre 2019. Dall’attuazione della misura nel 2014 si sono tenute quattro aste T-4: nel 2014, 2015, 2016 e 2017. L’asta T-4 in programma per il 2018, che riguardava la capacità da fornire nel 2022, è stata sospesa dal Regno Unito dopo che la sentenza del Tribunale ha annullato la decisione della Commissione del 2014. Nel dicembre 2018 le autorità del Regno Unito, per garantire la fornitura nel 2022, hanno dichiarato che in via eccezionale, nell’ambito della misura notificata, avrebbero organizzato un’asta T-3 nel 2019 [cfr. considerando 18, lettera d)].</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>Un’ulteriore asta T-1 è indetta l’anno immediatamente precedente l’anno di fornitura dell’asta principale. La procedura seguita per definire la curva della domanda per quest’asta è uguale a quella utilizzata per l’asta (T-4) principale, con il governo che adotta la decisione finale sulla base di un’analisi fornita dal gestore del sistema. L’asta T-1 garantisce l’ottenimento della quantità giusta di capacità, grazie alla maggiore precisione delle previsioni sulla domanda disponibili, ed è importante per consentire alla capacità di gestione della domanda (per cui è complicato partecipare a un’asta che si tiene quattro anni prima della fornitura) di prendere attivamente parte al meccanismo. Dall’attuazione della misura nel 2014 è stata indetta un’asta T-1, all’inizio del 2018, per l’anno di fornitura 2018/19 <a>(<span>21</span>)</a>. Come indicato al considerando 18, lettera a), nel giugno 2019 si è tenuta un’asta integrativa T-1 sostitutiva e condizionata per l’anno di fornitura 2019/20.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>Una certa quantità di capacità è sottratta dalle aste T-4 per essere «riservata» per l’asta T-1. Nel 2014 e 2015 la quantità di capacità riservata è stata calcolata in base a una stima della capacità di gestione della domanda efficiente in termini economici che potrebbe partecipare alle aste ed è stata resa pubblica al momento della pubblicazione della curva della domanda relativa all’asta T-4 (2,5 GW). Nel marzo 2016 il governo del Regno Unito ha proceduto a un riesame del metodo utilizzato per determinare la quantità di capacità riservata per l’asta T-1. In seguito a tale riesame è stato concordato un nuovo metodo di «riserva», attualmente in uso dal 2016, basato sull’applicazione di un intervallo di confidenza del 95 % attorno alla raccomandazione annuale di National Grid per quanto riguarda la capacità delle aste T-4 contenuta nell’ECR. Nel modellare il processo «<span>Least Worst Regrets</span>» (LWR) nell’ECR, National Grid calcola un intervallo di confidenza del 95 % attorno alla raccomandazione sulla capacità. La tabella 3 illustra il volume riservato per le aste T–1.</p><p><span>Tabella 3</span></p><p><span>Volume riservato per le aste T-1 e capacità da ottenere alle aste T-1</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(GW)</p></td></tr><tr><td><p>Anno di fornitura</p></td><td><p>Obiettivo da raggiungere nell’asta T-4</p></td><td><p>Capacità riservata per l’asta T-1</p></td><td><p>Obiettivo da raggiungere nell’asta T-1</p></td><td><p>Capacità ottenuta all’asta T-1</p></td></tr><tr><td><p>2018/19</p></td><td><p>48,6</p></td><td><p>2,5</p></td><td><p>4,9</p></td><td><p>5,79</p></td></tr><tr><td><p>2019/20</p><p>(asta condizionata)</p></td><td><p>44,7</p></td><td><p>2,5</p></td><td><p>2,7</p></td><td><p>3,68</p></td></tr><tr><td><p>2020/21</p></td><td><p>51,7</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>N/D</p></td></tr><tr><td><p>2021/22</p></td><td><p>49,2</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>N/D</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>Se nell’intervallo compreso tra le aste T-4 e T-1 la domanda subisce un calo, la quantità di capacità messa all’asta nell’asta T-1 viene ridotta. Tuttavia, poiché per la gestione della domanda le aste T-1 rappresentano una migliore via di accesso al mercato, nel 2014 il governo del Regno Unito si è impegnato ad acquistare, nelle aste T-1, almeno il 50 % della capacità riservata quattro anni prima. Nell’asta T-1 relativa all’anno di fornitura 2018/19 è stato acquistato più del doppio della capacità riservata quattro anni prima (4,9 GW rispetto ai 2,5 GW originariamente previsti) mentre, nell’asta condizionata T-1 relativa all’anno di fornitura 2019/20, la capacità-obiettivo da acquistare era anche superiore a quella originariamente riservata (2,7 GW rispetto a 2,5 GW).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>Il governo del Regno Unito si aspetta di indire aste T-4 e T-1 ogni anno, ma è solo al termine della procedura di preselezione che è in grado di decidere in via definitiva se indire o meno un’asta della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>Il governo del Regno Unito ha la facoltà di annullare o posticipare l’asta in qualsiasi momento prima dell’inizio della prima procedura di aggiudicazione. Se il governo non decide di annullarla, l’asta prosegue in automatico. Una volta iniziata l’asta, il governo può unicamente decidere di rigettarne il risultato se vi sono motivi fondati per sospettare che National Grid, in qualità di organismo di attuazione, non abbia gestito l’asta conformemente al regolamento sulla capacità elettrica e alle norme relative al mercato della capacità. Se il governo non decide di annullarla, l’asta è automaticamente convalidata. Una volta avviata un’asta, il governo non può influenzarne il risultato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>Tutte le aste relative al mercato della capacità sono aste discendenti, a prezzo discriminatorio, in cui tutti i partecipanti prescelti, gli aggiudicatari, sono pagati secondo l’ultima offerta accettata. L’asta è indetta sulla base di norme prestabilite. All’inizio dell’asta il banditore annuncia un prezzo elevato; i partecipanti presentano quindi offerte al fine di indicare la quantità di capacità che sono disposti a fornire a tale prezzo. Questo processo viene ripetuto più volte secondo un calendario prestabilito fino a quando viene scoperto il prezzo più basso al quale la domanda corrisponde all’offerta. Tutti gli aggiudicatari vengono pagati lo stesso prezzo di aggiudicazione («<span>pay-as-clear model</span>»). Inoltre, esiste una serie di misure volte a ridurre al minimo i rischi di manipolazione e a garantire un risultato efficiente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>Ci aspetta che i partecipanti, nel decidere la capacità da fornire a un dato prezzo, tengano conto della possibilità di generare proventi nel mercato dell’energia. I proventi attesi nel mercato dell’energia variano da un fornitore all’altro, in funzione dei rispettivi fattori di carico previsti, dei prezzi all’ingrosso e dei costi del combustibile e del carbonio.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>Nel 2014 il Regno Unito considerava la gestione della domanda «ridotta», la gestione della domanda derivata dalla produzione e la produzione integrata (o collegata alla distribuzione) (fino a 50 MW) settori nascenti che necessitavano di un ulteriore sostegno che li aiutasse a prepararsi alla concorrenza nelle aste principali del mercato della capacità. Di conseguenza, nel 2016 e 2017 sono state indette due aste transitorie (TA) per sostenerli. Mentre la prima asta transitoria era di fatto aperta alle tre categorie di capacità descritte sopra, il livello di successo raggiunto dalla produzione integrata (o collegata alla distribuzione) e dalla gestione della domanda derivata dalla produzione nella prima asta TA, nonché nelle aste T-4 del 2014 e 2015, hanno spinto il Regno Unito a ritenere che tali partecipanti fossero abbastanza maturi per competere con successo, nelle aste principali del mercato della capacità, contro altri tipi di capacità, senza bisogno di altro sostegno mirato. Il Regno Unito ha quindi escluso tali risorse dalla seconda (e ultima) asta TA, cui ha potuto partecipare solo la gestione della capacità «ridotta». Per la seconda asta TA, inoltre, il Regno Unito ha annunciato la decisione di verificare se un abbassamento della soglia di partecipazione (vale a dire 500 kW anziché 2 MW) potesse rappresentare una modifica positiva per tutti i partecipanti al regime permanente del mercato della capacità. La tabella 4 illustra i risultati dell’asta TA.</p><p><span>Tabella 4</span></p><p><span>Capacità (sottoposta a derating, espressa in MW) aggiudicatrice di contratti nelle aste transitorie</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p> </p></td><td><p>1<span>a</span> asta TA</p></td><td><p>2<span>a</span> asta TA</p></td></tr><tr><td><p>Produzione collegata alla distribuzione</p></td><td><p>328</p></td><td><p>n/d</p></td></tr><tr><td><p>Gestione della domanda totale, di cui:</p></td><td><p>475</p></td><td><p>312</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>gestione della domanda derivata dalla produzione</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>322</p></td><td><p>n/d</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>gestione della domanda ridotta:</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><span>compresa la capacità < 2 MW</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>153</p><p>—<span>n/d</span></p></td><td><p>312</p><p>—<span>8,5 (che rappresenta 8 CMU)</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Totale</span></p></td><td><p><span>803</span></p></td><td><p><span>312</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>Per ogni asta indetta a partire dal 2014, la tabella 5 illustra la quantità di capacità da ottenere raccomandata da National Grid, il volume-obiettivo approvato dal segretario di Stato e la quantità effettivamente acquistata nelle aste T-4 e T-1.</p><p><span>Tabella 5</span></p><p><span>Fabbisogno di capacità</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(GW)</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p>Quantità da ottenere raccomandata da National Grid nell’ECR</p></td><td><p>Quantità da ottenere raccomandata da National Grid rettificata a seguito della preselezione</p></td><td><p>Quantità da ottenere Volume-obiettivo approvato dal segretario di Stato</p></td><td><p>Quantità ottenuta all’asta</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2014</p></td><td><p>53,3</p></td><td><p>48,6</p></td><td><p>48,6</p></td><td><p>49,3<a> (<span>22</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>T-4 2015</p></td><td><p>47,9</p></td><td><p>44,7</p></td><td><p>45,4</p></td><td><p>46,4</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2016</p></td><td><p>49,7</p></td><td><p>51,1</p></td><td><p>51,7</p></td><td><p>52,4</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2017</p></td><td><p>50,5</p></td><td><p>49,2</p></td><td><p>49,2</p></td><td><p>50,4</p></td></tr><tr><td><p>T-1 2017</p></td><td><p>6,3</p></td><td><p>4,9</p></td><td><p>4,9</p></td><td><p>5,79</p></td></tr><tr><td><p>T-1 2019 (asta condizionata)</p></td><td><p>4,6</p></td><td><p>4,3 (novembre 2018)</p><p>2,3 (maggio 2019)</p></td><td><p>2,7</p></td><td><p>3,6</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
2.4.3. I price-taker
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>Al fine di mitigare l’esercizio del potere di mercato in sede d’asta, i potenziali fornitori di capacità che hanno superato la preselezione vengono classificati come «<span>price-taker</span>» (che non possono presentare offerte superiori a una soglia relativamente bassa) o «<span>price-maker</span>» (che invece possono farlo). I fornitori di capacità esistenti sono automaticamente classificati come<span>price-taker</span>. I nuovi operatori e le risorse di gestione della domanda sono classificati come<span>price-maker</span> e hanno la facoltà di presentare offerte fino al massimale di prezzo complessivo previsto per l’asta. Secondo il Regno Unito, tale distinzione rafforza gli incentivi per i partecipanti a presentare offerte al valore reale della loro capacità e riduce il rischio che le centrali esistenti, con costi inferiori, possano cercare di fissare un prezzo più elevato negli anni in cui non è necessario l’ingresso di nuovi operatori. Il Regno Unito argomenta che la soglia per<span>price-taker</span> andrebbe fissata a un livello che comprenda la maggior parte delle centrali esistenti, pur mantenendosi a un prezzo abbastanza basso da ridurre il rischio di manipolazione. La soglia per price-taker è stata fissata a 25 GBP/kW (50 % del Net-CONE). Si tratta di un prezzo abbastanza elevato da comprendere la maggior parte delle centrali esistenti. Nel 2014 la modellazione del Regno Unito indicava che entro tale soglia si situava l’80 % circa delle centrali esistenti. La tabella 6 illustra che, in realtà, a rientrare nella soglia per<span>price-taker</span> era il 60 % circa delle centrali esistenti. Un massimale di 25 GBP/kW è inoltre ben al di sotto dei costi previsti per l’ingresso di nuovi operatori. Di conseguenza, una soglia per<span>price-taker</span> fissata a 25 GBP/kW riduce altresì il rischio di manipolazione.</p><p><span>Tabella 6</span></p><p><span>Centrali esistenti comprese nella soglia per<span>price-taker</span> dal 2014</span></p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Asta</p></td><td><p>Centrale esistente compresa nella soglia per<span>price-taker</span></p></td></tr><tr><td><p>Capacità (MW)</p></td><td><p>%</p></td><td><p>Prezzo di aggiudicazione (GBP/kW)</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2014</p></td><td><p>25 007</p></td><td><p>67 %</p></td><td><p>19,40</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2015</p></td><td><p>39 286</p></td><td><p>80 %</p></td><td><p>18,00</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2016</p></td><td><p>29 548</p></td><td><p>56 %</p></td><td><p>22,50</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2017</p></td><td><p>31 099</p></td><td><p>57 %</p></td><td><p>8,40</p></td></tr><tr><td><p>T-1 2017</p></td><td><p>2 306</p></td><td><p>29 %<a> (<span>23</span>)</a></p></td><td><p>6,00</p></td></tr><tr><td><p>T-1 2019 (condizionata)</p></td><td><p>1 758<a> (<span>24</span>)</a></p></td><td><p>49 %</p></td><td><p>0,77</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Le centrali esistenti con costi particolarmente elevati possono essere autorizzate a partecipare a titolo di<span>price-maker</span> (e presentare offerte superiori alla soglia per<span>price-taker</span>), tuttavia devono giustificare il motivo per cui hanno bisogno di un livello di rimunerazione più elevato (ad esempio presentando al consiglio di amministrazione del fornitore un certificato e il piano di attività del consiglio di amministrazione). Tale giustificazione deve essere trasmessa a Ofgem e può essere utilizzata nell’ambito di qualunque indagine sull’abuso di potere di mercato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>Qualunque fornitore esistente che presenti un’offerta superiore alla soglia per<span>price-maker</span> e non si aggiudichi alcun contratto nell’asta ma continui comunque a operare nell’anno di fornitura sarà probabilmente oggetto di indagine da parte di Ofgem, che potrà avvalersi delle informazioni fornite congiuntamente all’offerta che determina il prezzo in sede d’asta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>I nuovi operatori possono stabilire un prezzo senza giustificare la propria offerta ma, qualora si sospettasse che intendono esercitare potere di mercato, Ofgem potrebbe avviare un’indagine al riguardo nell’ambito del suo normale ruolo di applicazione delle norme. In ogni caso, il livello dell’offerta è limitato dal massimale di prezzo stabilito nella curva della domanda trasmessa prima dell’asta.</p></td></tr></tbody></table>
2.4.4. Durata del contratto di capacità
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(74)</p></td><td><p>Se vengono prescelti, ai fornitori di capacità viene attribuito un contratto di capacità al prezzo di aggiudicazione. I contratti di capacità disponibili hanno durata variabile, al fine di garantire parità di condizioni tra i fornitori di capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(75)</p></td><td><p>La maggior parte dei fornitori di capacità esistenti ha accesso a contratti di un anno; i fornitori di capacità convenzionale che sostengono spese in conto capitale superiori a una soglia iniziale di 125 GBP/kW (ristrutturazione delle centrali) possono essere ammessi a contratti di capacità dalla durata massima di tre anni; i fornitori di capacità convenzionale che sostengono spese in conto capitale superiori a una soglia iniziale di 250 GBP/kW (nuove centrali) possono essere ammessi a contratti di capacità dalla durata massima di quindici anni. Tali soglie sono riviste ogni anno e sono state oggetto di leggeri aumenti nel corso del tempo, passando rispettivamente a 135 GBP/kW e 270 GBP/kW nel dicembre 2018. I contratti di durata superiore a un anno sono accessibili solo ai partecipanti alle aste T-4.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(76)</p></td><td><p>Per garantire certezza normativa e accrescere la fiducia degli investitori nei meccanismi, le condizioni fondamentali di un contratto di capacità sono considerate «diritti acquisiti» <a>(<span>25</span>)</a> (fatte salve eventuali future regolamentazioni contrarie, sebbene finora non siano state apportate modifiche di questo tipo). Tra le condizioni in questione figurano:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>durata del contratto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>prezzo della capacità e diritto alla rimunerazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>obbligo di fornire capacità e tasso di derating;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>traguardi di completamento intermedi e oneri di risoluzione applicabili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>responsabilità massima per le penalità.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(77)</p></td><td><p>Il Regno Unito argomenta che ai nuovi operatori sono attribuiti contratti a più lungo termine per favorire nuovi ingressi competitivi nel mercato. Accordare ai nuovi operatori un contratto a lungo termine permette loro di ottenere un finanziamento a basso costo per i loro investimenti. Il Regno Unito ritiene che ciò consentirebbe di attenuare le barriere all’ingresso per le imprese indipendenti che non possono finanziare i loro investimenti in nuove capacità attraverso redditi provenienti da altre centrali del loro portafoglio. Promuovendo la concorrenza nel mercato della capacità, i contratti a più lungo termine potrebbero dunque ridurre i costi sostenuti dai consumatori nei mercati dell’energia e della capacità. Secondo le autorità britanniche l’offerta di contratti a più lungo termine dovrebbe inoltre ridurre il rischio che i partecipanti aventi costi di investimento o di ristrutturazione molto elevati cerchino di recuperare integralmente i loro costi su un contratto di un solo anno.</p></td></tr></tbody></table>
2.5. Mercato secondario (negoziazione)
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(78)</p></td><td><p>Nel periodo che intercorre tra l’asta e la fornitura e nell’anno (o negli anni) di fornitura, i partecipanti possono rettificare la propria posizione tramite negoziazioni, ad esempio assumendosi obblighi maggiori o minori o reperendo capacità alternative per far fronte alle carenze temporanee. La negoziazione secondaria è uno strumento importante che consente alle parti di gestire il rischio di venire esposte alle penalità previste nell’ambito del mercato della capacità. Le forme di negoziazione secondaria consentite nel mercato della capacità sono diverse: negoziazione finanziaria, riassegnazione del volume e negoziazione degli obblighi.</p></td></tr></tbody></table>
2.6. Fornitura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(79)</p></td><td><p>Il mercato della capacità segue un modello «energia fornita»: i fornitori di capacità sono tenuti a fornire energia ogniqualvolta necessario per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, vale a dire nelle situazioni di vero stress del sistema. In caso di mancata fornitura, possono incorrere in penalità. Il modello prevede inoltre la verifica fisica della capacità. La mancata dimostrazione della capacità al livello richiesto nel numero di occasioni richiesto comporta la revoca dei pagamenti fino a quando la capacità non sarà dimostrata con successo.</p></td></tr></tbody></table>
2.6.1. L’obbligo derivante dai contratti di capacità
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(80)</p></td><td><p>In base all’obbligo previsto dagli accordi di capacità, gli eventi di stress del sistema sono definiti come qualsiasi periodo di regolamento di mezz’ora in cui in qualsiasi punto del sistema si verifichino il controllo della tensione o la riduzione controllata del carico per almeno 15 minuti. I fornitori sono tenuti a determinare la propria risposta in tali momenti e ad evitare di contravvenire a qualsiasi condizione vigente ai sensi di un codice o della licenza. Finora il gestore del sistema ha emesso solo due avvisi relativi al mercato della capacità, il 31 ottobre 2016 e il 7 novembre 2016. L’inverno 2018/19 avrebbe dovuto rappresentare il primo anno di piena operatività della misura.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(81)</p></td><td><p>Per garantire che i partecipanti siano in grado di gestire adeguatamente il rischio di esposizione alle penalità, ad esempio il rischio che più centrali vadano fuori uso contemporaneamente, il gestore del sistema ha pubblicato un avviso di stress del sistema tramite un’«allerta relativa mercato della capacità», sulla base del metodo definito nelle norme relative al mercato della capacità (8.4.6) <a>(<span>26</span>)</a>. A meno che non sia stata emessa tale allerta, un evento di scarsità non comporta né il rischio di incorrere nelle penalità previste nell’ambito del mercato della capacità, né rimunerazioni per la fornitura eccedentaria.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(82)</p></td><td><p>I contratti di capacità obbligano i partecipanti a fornire una quantità specifica di energia elettrica. L’obbligo incombente a un fornitore nei periodi di stress è calcolato sulla base degli obblighi che questo ha assunto nelle aste T-4 e T-1, ai quali si aggiunge qualsiasi altro obbligo, relativo agli specifici periodi di regolamento in cui si verifica un evento di stress, derivante dalla negoziazione secondaria.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(83)</p></td><td><p>Nei periodi di stress preceduti da un’allerta relativa al mercato della capacità emessa almeno quattro ore prima, gli obblighi dei fornitori variano in funzione del carico («<span>load following</span>»). Ciò significa che i fornitori sono tenuti a produrre energia elettrica o a ridurre la domanda fino al livello totale dell’obbligo assunto solo se, al fine di soddisfare la domanda, è necessaria tutta la capacità per la quale sono stati conclusi contratti di capacità sul mercato. In un evento di stress in cui per soddisfare la domanda è sufficiente il 70 % di tale capacità totale, ogni fornitore è tenuto a produrre energia elettrica o a ridurre la domanda solo in una misura pari al 70 % massimo dell’obbligo di capacità totale che si è assunto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(84)</p></td><td><p>Secondo le autorità britanniche gli obblighi «<span>load following</span>» sono adeguati per garantire che i produttori siano incentivati a operare in modo efficiente sul mercato e sono proporzionati al danno causato ai consumatori da eventuali perdite di carico. Se ogni partecipante rischiasse di incorrere in penalità in virtù dell’intero obbligo di capacità a lui incombente ogniqualvolta si verifica un evento di stress del sistema, il mercato della capacità indurrebbe le centrali a operare a pieno regime anche quando non sia economicamente efficiente farlo, aumentando sia le emissioni che le bollette energetiche dei consumatori.</p></td></tr></tbody></table>
2.6.2. Penalità
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(85)</p></td><td><p>Il regime sanzionatorio mira a incentivare i fornitori di capacità a fornire energia quando necessario. Le unità con prestazioni inferiori al livello di rendimento atteso incorrono in penalità, mentre quelle che superano il livello atteso sono remunerate per la fornitura eccedentaria, in modo che alla fine dell’anno le rimunerazioni percepite da ogni unità ne riflettono a grandi linee il rendimento. Il regime sanzionatorio è composto da tre elementi principali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>un limite di responsabilità mensile pari al 200 % dei proventi mensili di capacità di un fornitore, che, in virtù della ponderazione delle rimunerazioni mensili in base alla domanda del sistema, in qualunque mese può esporre i fornitori a una penalità pari al 20 % massimo dei loro profitti annuali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un limite annuale complessivo pari al 100 % dei proventi annuali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>un tasso di penalizzazione pari a un ventiquattresimo delle rimunerazioni annuali della capacità di un fornitore.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
2.6.3. Regime di verifica
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(86)</p></td><td><p>Il regime sanzionatorio è integrato da un rigoroso sistema di dimostrazione del rendimento finalizzato a garantire che i fornitori di capacità siano in grado di fornire energia quando necessario e che ricevano le relative rimunerazioni solo se affidabili. Ciò è particolarmente importante per quegli anni di fornitura in cui non si verificano eventi di stress, in quanto la verifica del rendimento dei fornitori serve ad accertarne la capacità fisica di fornire energia conformemente all’obbligo assunto.</p></td></tr></tbody></table>
2.7. Bilancio, finanziamento della misura e flussi di pagamento
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(87)</p></td><td><p>La tabella 7 presenta un riepilogo del risultato delle varie aste del mercato della capacità indette a partire dal 2014, comprese le aste transitorie (TA).</p><p><span>Tabella 7</span></p><p><span>Riepilogo dei risultati delle aste del mercato della capacità</span></p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Asta</p></td><td><p>Capacità ottenuta all’asta GW</p></td><td><p>Prezzo di aggiudicazione GBP/kW</p></td><td><p>Bilancio totale per la capacità impegnata all’asta<a> (<span>27</span>)</a> Milioni di GBP</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2014</p></td><td><p>49,3</p></td><td><p>19,40</p></td><td><p>1 734</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2015</p></td><td><p>46,4</p></td><td><p>18,00</p></td><td><p>1 082</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2016</p></td><td><p>52,4</p></td><td><p>22,50</p></td><td><p>2 012</p></td></tr><tr><td><p>T-4 2017</p></td><td><p>50,4</p></td><td><p>8,40</p></td><td><p>500</p></td></tr><tr><td><p>T-1 2017</p></td><td><p>5,8</p></td><td><p>6,00</p></td><td><p>35</p></td></tr><tr><td><p>T-1 2019 (condizionata)</p></td><td><p>3,6</p></td><td><p>0,77</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>TA 2016</p></td><td><p>0,8</p></td><td><p>27,50</p></td><td><p>22</p></td></tr><tr><td><p>TA 2017</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>45,00</p></td><td><p>14</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(88)</p></td><td><p>Ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 1, del regolamento sulla capacità elettrica (rimunerazione dei fornitori ecc.) del 2014, a tutti i fornitori autorizzati del mercato della capacità è applicato un prelievo teso a finanziare i costi del mercato della capacità (vale a dire i costi sostenuti per finanziare le rimunerazioni dei fornitori), secondo la procedura seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i prelievi sono strutturati in base alla domanda del sistema, in modo che i fornitori di capacità percepiscano una percentuale maggiore della loro rimunerazione durante i mesi in cui la domanda è elevata (vale a dire in inverno) e una percentuale minore nei periodi in cui la domanda è modesta;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>tre mesi prima dell’inizio dell’anno di fornitura i fornitori tracciano una previsione della loro domanda per il periodo compreso tra le ore 16 e le ore 19 di tutti i giorni infrasettimanali, dall’inizio di novembre alla fine di febbraio, e trasmettono queste stime all’organismo di regolamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>gli oneri a carico dei fornitori sono determinati in base alla loro quota di mercato prevista e ai fornitori autorizzati è applicato un prelievo mensile al fine di abbinare il profilo di pagamento ai fornitori di capacità. Gli oneri a carico dei fornitori sono calcolati in base alla domanda registrata tra le ore 16 e le ore 19 dei giorni infrasettimanali invernali, al fine di incitare i fornitori a fare abbassare la domanda di energia elettrica dei loro clienti nei periodi in cui essa è generalmente più elevata. Ciò dovrebbe tradursi in una diminuzione della capacità richiesta e, come corollario, in una riduzione dei costi del mercato della capacità;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>gli oneri a carico dei fornitori sono aggiornati per tenere conto dei dati effettivi riguardanti la quota di mercato, non appena questi divengono disponibili, come nel caso del processo di riconciliazione di cui al codice in materia di bilanciamento e regolamento (BSC) attualmente in essere. Tale processo di riconciliazione prosegue per 14 mesi parallelamente alla ricezione di dati riveduti sulla domanda.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(89)</p></td><td><p>Tutti i flussi di pagamento associati al mercato della capacità, per tutti i partecipanti, sono calcolati e gestiti dall’organismo di regolamento, assistito da un fornitore di servizi di regolamento (Elexon). Il ruolo e le responsabilità dell’organismo di regolamento e di Elexon sono descritti nella sezione 2.2.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(90)</p></td><td><p>Per ogni anno della fornitura le rimunerazioni della capacità sono determinate in base alla quantità indicata nel contratto di capacità di ciascun fornitore a seguito della conclusione della relativa asta: le rimunerazioni della capacità corrispondono alla quantità di capacità offerta durante l’asta dai fornitori prescelti, moltiplicata per il prezzo di aggiudicazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(91)</p></td><td><p>I fondi ricevuti dall’organismo di regolamento sono depositati in un conto bancario infruttifero del Government Banking System. L’organismo di regolamento è altresì responsabile della riscossione, del deposito e (ove necessario) della restituzione di eventuali garanzie d’offerta versate, nell’ambito del processo di preselezione, da produttori di nuova costruzione o gestori della domanda prima di ogni asta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(92)</p></td><td><p>I principali flussi finanziari in ingresso e in uscita dall’organo di regolamento sono i seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a partire dall’esercizio finanziario 2015/16 ogni mese i fornitori sono tenuti a corrispondere all’organismo di regolamento i cosiddetti «oneri a favore dell’organismo di regolamento». Gli «oneri a favore dell’organismo di regolamento» coprono le spese amministrative sostenute dall’organismo di regolamento (e dal suo agente) per il mantenimento della funzione di regolamento del mercato della capacità. La riscossione di tale pagamenti avviene secondo l’esercizio finanziario del Regno Unito, che va da aprile a marzo, quindi secondo un calendario diverso da quello di altri flussi di pagamento del mercato della capacità, basati invece sull’anno di fornitura (che va da ottobre a settembre);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nell’anno di fornitura i fornitori sono tenuti a garantire una copertura del credito prima dell’inizio di ogni mese. Tale copertura deve essere pari al 110 % del prelievo mensile a carico del fornitore ed è tesa a garantire che sia possibile mantenere attivi i flussi di pagamento destinati al fornitore di capacità anche in caso di insolvenza di un fornitore;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>nell’anno di fornitura i fornitori sono tenuti a corrispondere all’organismo di regolamento gli «oneri a favore dell’organismo di regolamento» entro 24 giorni lavorativi dalla fine di ogni mese. Il prelievo mensile a carico dei fornitori è un obbligo incombente ai fornitori (per mezzo di una condizione inserita nella loro licenza di fornitura) teso a finanziare il mercato della capacità;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>qualora durante un evento di stress verificatosi nell’anno di fornitura il rendimento garantito sia inferiore all’obbligo assunto, i fornitori di capacità sono tenuti a versare all’organismo di regolamento una «penalità pecuniaria», che deve essere corrisposta entro 24 giorni lavorativi dalla fine del mese;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>l’organismo di regolamento versa ai fornitori una «rimunerazione della capacità», vale a dire un importo calcolato in base all’obbligo di capacità assunto (la quantità stabilita in sede d’asta), entro 29 giorni dalla fine di ogni mese dell’anno di fornitura. Tutte le rimunerazioni dei fornitori sono finanziate dagli introiti derivanti dai prelievi applicati ai fornitori autorizzati. Se un fornitore di capacità non ha provveduto a pagare la sua penalità pecuniaria, la rimunerazione a favore di tale fornitore viene trattenuta fino al recupero della somma dovuta a titolo di penalità. Gli importi effettivamente riconosciuti ai fornitori tengono conto di qualsiasi negoziazione degli obblighi intervenuta tra l’asta e il periodo di fornitura;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>qualora durante un evento di stress verificatosi nell’anno di fornitura i fornitori di capacità forniscano energia in eccesso rispetto all’obbligo assunto, l’organismo di regolamento riconosce loro una «rimunerazione per fornitura eccedentaria». Le rimunerazioni per fornitura eccedentaria dovute a ciascun fornitore di capacità sono calcolate alla fine dell’anno di fornitura e sono finanziate dai fondi riscossi a titolo di penalità nel corso dell’anno. Ciò non aumenta il livello complessivo di rimunerazione della capacità in un dato anno, in quanto le rimunerazioni per fornitura eccedentaria compensano le penalità riscosse a fronte della mancata fornitura;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>se del caso, l’organismo di regolamento restituisce ai fornitori un «importo residuo delle penalità a carico dei fornitori». Trattasi dei proventi rimanenti dopo che le rimunerazioni per fornitura eccedentaria accumulatesi nel corso dell’anno sono state riconosciute al tasso necessario.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
2.8. Adeguatezza della capacità di produzione in Gran Bretagna
2.8.1. Il mercato dell’energia elettrica in Gran Bretagna
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(93)</p></td><td><p>Il 1<span>o</span> aprile 2005 il Regno Unito ha introdotto in Gran Bretagna un regime unico di disposizioni in materia di negoziazione e trasmissione all’ingrosso dell’energia elettrica, denominato BETTA («<span>British Electricity Trading and Transmission Arrangements</span>»). Il BETTA si basa sul commercio bilaterale tra produttori, fornitori, clienti e operatori economici e il dispacciamento è quindi gestito in maniera autonoma dai partecipanti piuttosto che essere stabilito a livello centrale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(94)</p></td><td><p>Il BETTA fa sì che i contratti per l’energia elettrica siano concordati nei mercati delle operazioni per consegna differita in un arco di tempo che va da diversi anni fino a 24 ore prima di un periodo di fornitura di mezz’ora. I broker dell’energia e le borse dell’energia a breve termine offrono ai partecipanti l’opportunità di perfezionare le loro posizioni contrattuali da una a 24 ore prima della fornitura. Tutti gli accordi sono bilaterali e conclusi al prezzo registrato nella borsa elettrica o concordato bilateralmente o mediante un broker.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(95)</p></td><td><p>In virtù del BETTA, il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica remunera i produttori per la loro energia elettrica e la loro capacità, e gli investitori devono basare le loro decisioni di investimento sulla previsione di recuperarne i costi vendendo energia elettrica sul mercato all’ingrosso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(96)</p></td><td><p>In prossimità della fornitura subentra un meccanismo di bilanciamento attraverso il quale il gestore del sistema accetta offerte per l’energia elettrica in tempo quasi reale. Ciò consente al gestore del sistema di equilibrare domanda e offerta. Una volta scaduto il termine di chiusura («<span>gate closure</span>»), un’ora prima di ogni periodo di fornitura di mezz’ora, i produttori sono tenuti a comunicare al gestore del sistema la quantità di energia che si sono impegnati a fornire e il contributo atteso da ogni centrale. I fornitori (rivenditori) devono dichiarare la quantità che si sono impegnati ad acquistare, che dovrebbe corrispondere alla quantità che prevedono sarà consumata dai loro clienti. Infine, una procedura di compensazione degli squilibri effettua pagamenti a favore/carico di quei partecipanti al mercato le cui posizioni contrattuali non corrispondono alla produzione o al consumo di energia elettrica effettivamente registrati. Tale procedura copre anche altri costi legati al bilanciamento del sistema. Se le loro posizioni contrattuali non corrispondono alla produzione o al consumo effettivi, i partecipanti sono costretti a pagare un prezzo «cash-out» relativamente penalizzante. Pertanto, il prezzo per la compensazione degli squilibri o cash-out incentiva i partecipanti a contribuire al bilanciamento del sistema in tempo reale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(97)</p></td><td><p>Alla fine del dicembre 2017 la capacità totale di produzione di energia elettrica nel Regno Unito ammontava a 81,3 GW. Inoltre, nel Regno Unito si contano quattro interconnettori che permettono il commercio con l’Europa: Inghilterra-Francia (capacità di 2 GW), Inghilterra-Paesi Bassi (1 GW), Irlanda del Nord-Irlanda (0,6 GW) e Galles-Irlanda (0,5 GW) <a>(<span>28</span>)</a>. L’interconnettore NEMO tra Inghilterra e Belgio (1 GW) è divenuto operativo il 31 gennaio 2019.</p></td></tr></tbody></table>
2.8.2. Problemi di adeguatezza della capacità di produzione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(98)</p></td><td><p>Lo standard di affidabilità è espresso in termini di una perdita di carico attesa (LOLE). Ciò comporta la definizione di uno standard che stabilisca il numero medio di ore annue in cui si prevede che, in un anno normale, la domanda non sarà coperta dall’offerta. La perdita di carico attesa rappresenta il numero di ore annue in cui, nel lungo periodo, è statisticamente previsto che la capacità erogata non sarà in grado di soddisfare la domanda. Trattasi di un approccio probabilistico, che significa che la quantità effettiva varierà in funzione delle circostanze di un dato anno, quali ad esempio la rigidità dell’inverno; il fatto che un numero insolitamente elevato di centrali elettriche vada fuori uso in una determinata occasione; il contributo dell’energia eolica nei momenti di picco della domanda; e tutti gli altri fattori che incidono sull’equilibrio tra domanda e offerta di energia elettrica. Tuttavia, nell’interpretare tale parametro è importante tenere a mente che il livello di perdita di carico non corrisponde al numero di blackout; nella maggior parte dei casi la perdita di carico viene gestita senza conseguenze significative per i consumatori. Il livello critico stabilito dal Regno Unito equivale a una perdita di carico attesa di durata superiore alle tre ore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(99)</p></td><td><p>Nella notifica il governo ha sottolineato che, indipendentemente dall’approccio di modellazione selezionato, l’evoluzione futura della sicurezza dell’approvvigionamento di energia elettrica è molto difficile da prevedere con certezza a causa della variabilità di alcuni presupposti chiave, quali la domanda di energia elettrica, le decisioni di ritiro, le nuove costruzioni, il contributo dell’interconnessione e i fattori di disponibilità delle diverse tecnologie.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(100)</p></td><td><p>Al momento della notifica della misura, nel 2014, il Regno Unito ha dichiarato che la valutazione della capacità di energia elettrica condotta da Ofgem nel 2013 indicava che nel 2015/16 la perdita di carico attesa sarebbe aumentata fino a nove ore (pur rilevando un’incidenza limitata nel caso relativo alla disponibilità elevata di produzione convenzionale), per poi riprendersi prima di tornare a salire nel 2018/19. All’epoca il Regno Unito riteneva che la gamma di scenari fosse indicativa di incertezza, dato che il valore più alto della gamma superava le t ore nel 2018/19, e questo rappresentava, secondo il Regno Unito, un forte argomento a favore dell’intervento. Lo scenario di riferimento di Ofgem prevedeva 0,75 GW di esportazioni nette nella stagione invernale.</p><p><span>Figura 4</span></p><p><span>Perdita di carico attesa e standard di affidabilità secondo quanto indicato dal Regno Unito nella sua notifica del 2014</span></p><img/><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Fonte:</span></p></td><td>Ofgem, analisi del DECC</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(101)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha altresì dichiarato che il suo ministero dell’Energia e dei cambiamenti climatici (DECC) aveva effettuato simulazioni degli investimenti nella produzione fino al 2030. In assenza di un mercato della capacità, fino al 2016/17 lo scenario di riferimento del DECC presentava una tendenza analoga a quella dell’analisi condotta da Ofgem. Dopo il 2016/17, lo scenario di riferimento del DECC prefigurava una tendenza al ribasso dei margini della capacità, che sarebbe perdurata fino agli inizi del 2020. La modellizzazione del DECC presupponeva un’interconnessione supplementare di 2,9 GW entro il 2030 e che, nei momenti di picco della domanda, non vi fosse alcuna importazione o esportazione su base netta da parte degli interconnettori (vale a dire raggruppando l’intera capacità di interconnessione).</p><p><span>Figura 5</span></p><p><span>Stime a lungo termine dei margini della capacità sottoposti a derating, secondo quanto indicato dal Regno Unito nella sua notifica del 2014</span></p><img/><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Fonte:</span></p></td><td>Ofgem 2013, analisi del DECC del 2013</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(102)</p></td><td><p>Il Regno Unito ritiene che l’analisi condotta dal governo britannico, unitamente a una distinta analisi fornita da National Grid, dimostri che il mercato della capacità continua a essere necessario al fine di garantire il rispetto dello standard di affidabilità di tre ore di LOLE. I modelli dai quali è escluso il mercato della capacità prefigurano il rischio di un mancato rispetto dello standard di affidabilità per ogni anno della modellazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(103)</p></td><td><p>Nell’ambito degli scenari energetici futuri <a>(<span>29</span>)</a>, National Grid elabora un caso base di riforma del mercato dell’energia elettrica, che copre un periodo di cinque anni, al fine di determinare la capacità da ottenere nelle aste del mercato della capacità. Nel dicembre 2018 National Grid ha presentato una serie di presupposti riveduti per valutare l’impatto che potrebbe avere sul caso base l’assenza di un mercato della capacità nel Regno Unito. Secondo National Grid, senza il mercato della capacità, nel periodo compreso tra il 2019/20 e il 2023/24 la perdita di carico attesa spazierebbe tra le tre e le sette ore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(104)</p></td><td><p>Il ministero per le Imprese, l’energia e la strategia industriale del Regno Unito (BEIS) ha condotto un’analisi in modo indipendente da National Grid, utilizzando le raccomandazioni più recenti di National Grid in relazione alla riforma del mercato dell’energia (ECR2018), congiuntamente a informazioni di carattere commerciale provenienti dal BEIS e a una valutazione del BEIS sull’economia delle centrali. Tale analisi conclude che la variazione LOLE prevista non rispetta lo standard di affidabilità di tre ore in tutti gli anni fino al 2030 (tra tre e 345 ore di LOLE tra il 2019/20 e il 2029/30).</p></td></tr></tbody></table>
2.8.3. I motivi all’origine dei problemi di adeguatezza della capacità di produzione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(105)</p></td><td><p>Il Regno Unito sostiene che all’origine dei problemi di adeguatezza della capacità di produzione di cui alla sezione precedente si trovino due fallimenti del mercato principali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(106)</p></td><td><p>Il primo fallimento del mercato è che l’affidabilità è un bene pubblico. I clienti non possono scegliere il livello di affidabilità desiderato, dato che il gestore del sistema non può disconnetterli selettivamente, e i consumatori non rispondono in tempo reale alle variazioni del prezzo all’ingrosso. È pertanto prevedibile che, in assenza di intervento, i fornitori di capacità non forniranno il livello socialmente ottimale di affidabilità. Ciò può anche comportare costi elevati per la società, a causa di una fornitura di energia elettrica inaffidabile. Si tratterebbe di costi esterni, qualora non fossero addebitati ai produttori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(107)</p></td><td><p>Il secondo fallimento del mercato è il problema del «<span>missing money</span>». Il concetto è stato definito e descritto nella letteratura accademica e riguarda i mercati esclusivamente energetici <a>(<span>30</span>)</a>. In teoria, l’incapacità dei consumatori di selezionare il livello di affidabilità desiderato potrebbe essere risolta, in un mercato esclusivamente energetico, consentendo un aumento dei prezzi a un livello che rispecchi il valore medio del carico perso, vale a dire al prezzo a cui i consumatori non sarebbero più disposti a pagare per l’energia e che permetterebbe ai produttori di percepire rimunerazioni di scarsità. Nella pratica, tuttavia, un mercato esclusivamente energetico potrebbe non riuscire a trasmettere i segnali di mercato giusti per garantire una sicurezza dell’approvvigionamento ottimale e per consentire agli investitori di ottenere finanziamenti da destinare ai progetti di costruzione di nuova capacità. Ciò significa che i soli proventi del mercato dell’energia potrebbero non essere sufficienti per attirare abbastanza investimenti in capacità a causa del problema del «<span>missing money</span>». I motivi per cui ciò può accadere sono due:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l’incapacità dei prezzi di riflettere la scarsità: gli attuali prezzi all’ingrosso dell’energia non aumentano abbastanza da rispecchiare il valore della capacità supplementare nei periodi di scarsità. Ciò è dovuto al fatto che i prelievi applicati ai produttori che presentano squilibri nel meccanismo di bilanciamento (cash-out) non rispecchiano il costo totale delle azioni di bilanciamento intraprese dal gestore del sistema (quale la riduzione della tensione);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la mancanza di certezza che i prezzi aumenteranno, anche se possono farlo: nei momenti in cui i prezzi del mercato all’ingrosso dell’energia dovrebbero raggiungere livelli elevati, gli investitori temono che il governo/l’autorità di regolamentazione del mercato interverrà, sulla base di un presunto abuso di potere di mercato, introducendo ad esempio un massimale di prezzo. Essi temono inoltre che, semplicemente, i costi non aumenteranno: ad esempio nel caso di un rendimento della capacità eolica superiore a quello previsto, che ridurrebbe le opportunità di intervento di una capacità più costosa e programmabile.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(108)</p></td><td><p>Il Regno Unito sostiene che quello del «<span>missing money</span>» non sia un problema teorico. Storicamente, i prezzi cash-out in Gran Bretagna non avevano mai superato i 938 GBP/MWh. Il Regno Unito argomenta che gli elementi di prova emersi dalle recenti situazioni di scarsità in Gran Bretagna indicano anche che i prezzi non sono aumentati al livello che ci si sarebbe aspettato. Il governo del Regno Unito e Ofgem hanno commissionato uno studio indipendente, per valutare il valore del carico perso (VoLL), secondo cui per i consumatori il valore medio di prevenzione delle disconnessioni nei momenti di picco del sistema si attesta intorno ai 17 000 GBP/MWh <a>(<span>31</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(109)</p></td><td><p>Il Regno Unito sostiene che nel breve e medio periodo i fallimenti del mercato siano esacerbati da piani di chiusura della capacità esistente molto rapidi: secondo lo scenario centrale di National Grid, in assenza dei proventi generati dal mercato della capacità, nel 2019/20 potrebbero chiudere fino a 8 GW di centrali a carbone e gas disponibili nel 2018/19.</p></td></tr></tbody></table>
2.8.4. Misure supplementari per garantire l’adeguatezza della capacità di produzione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(110)</p></td><td><p>In aggiunta alla misura notificata, il Regno Unito ha intrapreso e continua a intraprendere una serie di azioni, nel mercato dell’energia elettrica della Gran Bretagna, che potrebbero contribuire a mitigare i fallimenti del mercato descritti nella sezione precedente. Di seguito sono elencate le tre principali iniziative contenute nella notifica del Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(111)</p></td><td><p>La prima misura indicata dal Regno Unito mirava a ridurre fabbisogno globale di energia elettrica e aumentare la capacità di risposta della domanda dei consumatori. Il Regno Unito ha annunciato misure volte a diminuire il fabbisogno globale di energia elettrica, ad esempio attraverso il «<span>Green Deal and Energy Company Obligation</span>». Il Regno Unito persegue altresì opportunità per incoraggiare sia riduzioni durature della domanda, denominate dal governo riduzione della domanda di energia elettrica, sia riduzioni a breve termine della domanda, quale la limitazione/modifica della domanda, che il governo denomina gestione della domanda. In particolare, il Regno Unito si è impegnato a garantire che ogni abitazione e piccola impresa del paese riceva un contatore intelligente entro la fine del 2020 <a>(<span>32</span>)</a>. I contatori intelligenti rendono possibile l’applicazione di una tariffazione in funzione dell’ora di consumo, che ha prezzi più bassi nelle fasce orarie non di picco. La prima tariffa statica basata sull’ora di consumo è stata introdotta nel Regno Unito all’inizio del 2017 da<span>Green Energy</span>, che ha offerto ai suoi clienti in possesso di un contatore intelligente una tariffa dell’energia elettrica molto più economica durante le notti dei giorni infrasettimanali. Tuttavia, ciò non riflette gli effettivi costi all’ingrosso, che permetterebbero ai consumatori di rispondere in tempo reale <a>(<span>33</span>)</a>. Inoltre, nel luglio 2017, sulla base del lavoro svolto in precedenza e di un invito a presentare contributi, il governo del Regno Unito e Ofgem hanno pubblicato congiuntamente un piano in materia di sistemi intelligenti e flessibilità, denominato «Smart Systems and Flexibility Plan» <a>(<span>34</span>)</a>. Tale piano illustra i principi alla base dell’approccio del Regno Unito, volto a favorire la transizione verso un sistema intelligente e flessibile, cui fanno seguito 29 azioni per il governo, Ofgem e/o il settore.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(112)</p></td><td><p>La seconda misura è la riforma dei «cash-out arrangements». I prezzi per la compensazione degli squilibri o cash-out incentivano i partecipanti al mercato a garantire che i volumi di energia elettrica che vendono o consumano corrispondano ai volumi che si sono impegnati a vendere o consumare. Secondo il Regno Unito, la riforma delle precedenti logiche di mercato contribuisce a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(113)</p></td><td><p>Nel 2012 Ofgem ha avviato l’«Electricity Balancing Significant Code Review» (EBSCR) <a>(<span>35</span>)</a> per affrontare una serie di problematiche di lungo corso relative ai fattori che hanno provocato la contrazione dei prezzi cash-out. Ofgem ha adottato e pubblicato la sua decisione strategica finale nel maggio 2014 <a>(<span>36</span>)</a>. Le riforme attuate in materia di prezzi cash-out sono le seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i prezzi cash-out sono stati resi «marginali», basandone il calcolo sull’azione più onerosa intrapresa dal gestore del sistema per equilibrare il sistema. L’introduzione è avvenuta in più fasi, la prima delle quali prevedeva che i prezzi sarebbero stati calcolati utilizzando una media dei primi 50 MWh (anziché 500 MWh) di azioni del gestore del sistema a partire dal novembre 2015. Dal novembre 2018 i prezzi sono calcolati utilizzando il primo MWh;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nei calcoli dei prezzi cash-out è stato incluso un costo per le disconnessioni e la riduzione della tensione basato sul valore del carico perso (VoLL) per i consumatori. L’introduzione di questo costo è avvenuta in più fasi, partendo da 3 000 GBP/MWh dal novembre 2015 e da 6 000 GBP/MWh dal novembre 2018;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il metodo di calcolo dei costi della riserva è stato migliorato tenendo conto del valore che questa fornisce ai consumatori nei momenti di stress del sistema. Per farlo è stata introdotta una funzione per determinare prezzi della riserva che riflettano la scarsità che, al momento dell’utilizzo della riserva, ne stabilisce i prezzi in base alla scarsità prevalente nel sistema <a>(<span>37</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>è stato introdotto il passaggio a un unico prezzo cash-out per ogni periodo di regolamento al fine di semplificare le disposizioni e ridurre i costi derivanti dagli squilibri, soprattutto per gli utenti di dimensioni più piccole.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(114)</p></td><td><p>Ofgem ha pubblicato un riesame della prima fase dell’EBSCR <a>(<span>38</span>)</a>. Dall’attuazione della prima fase il prezzo per la compensazione degli squilibri (prezzo cash-out) è diminuito. La maggior parte dei prezzi per la compensazione degli squilibri è ora compresa tra i 20 e i 30 GBP/MWh, anziché tra i 30 e i 40 GBP/MWh osservati in precedenza. Tuttavia, il prezzo per la compensazione degli squilibri è divenuto più volatile. Il prezzo massimo raggiunto nei due anni precedenti la riforma era di 429,10 GBP/MWh, mentre dopo la riforma è salito a 1 528,72 GBP/MWh.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(115)</p></td><td><p>Il governo del Regno Unito ritiene che il mercato della capacità e la riforma del cash-out abbiano ruoli distinti ma complementari nel cercare di garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di energia elettrica. Di seguito sono elencati i motivi per cui è meglio perseguire il mercato della capacità e sostenere la riforma dei «cash-out arrangements» piuttosto che affidarsi unicamente alla riforma del cash-out:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>se da un lato la riforma del cash-out dovrebbe accrescere gli incentivi a investire nel mercato dell’energia nel lungo periodo, dall’altro ci si attende che il suo impatto sui livelli complessivi degli investimenti nel breve e medio periodo sia più limitato <a>(<span>39</span>)</a>. Ciò è dovuto al fatto che i produttori vendono quasi tutta la loro energia sui mercati delle operazioni per consegna differita. Con il passare del tempo, tuttavia, la riforma del cash-out farà aumentare i prezzi sui mercati delle operazioni per consegna differita, in quanto i produttori sfrutteranno le opportunità di arbitraggio tra tali mercati e il prezzo del meccanismo di bilanciamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la riforma del cash-out non può ovviare alla maggiore rischiosità degli investimenti in capacità termica dovuta alla decarbonizzazione del settore dell’energia elettrica: la capacità termica diverrà sempre di più una capacità di riserva e, pertanto, dovrà recuperare i suoi costi fissi conseguendo prezzi elevati nelle poche occasioni in cui si registra una scarsità e i prezzi aumentano;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>nella pratica, gli investimenti potrebbero dipendere dalla liquidità del mercato delle «opzioni di affidabilità», con scambi basati su un prezzo che varia in tempo reale, che consentirebbe ai fornitori di pagare un prezzo fisso ai produttori in cambio della possibilità di acquistare energia al prezzo di esercizio. È improbabile che ciò emerga nell’ambito della riforma dei «cash-out arrangements» di Ofgem, dato che il mercato, anche alla luce delle attuali riforme del cash-out, resta uno pseudomercato in cui il cash-out è determinato tramite complesse procedure amministrative, ma potrebbe svilupparsi qualora fosse introdotto un mercato di bilanciamento dell’energia elettrica che funga da solido mercato di riferimento per lo scambio delle opzioni <a>(<span>40</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>non è chiaro se gli investitori avranno fiducia nel mantenimento di eventuali nuove disposizioni. Ciò è dovuto al fatto che quando si lascia che i prezzi raggiungano livelli particolarmente elevati, per l’autorità di regolamentazione diventa sempre più difficile valutare se prezzi così alti siano frutto di un funzionamento efficace del mercato o di affarismo. Ciò significa che i produttori potrebbero essere restii a offrire energia a un prezzo elevato (temendo di essere indagati per abuso di mercato) o che possono aspettarsi in futuro un intervento pubblico volto a mitigare i picchi di prezzo più frequenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>nel caso in cui le riforme del cash-out siano attuate e producano buoni risultati in termini di lotta ai fallimenti del mercato, un aumento dei prezzi cash-out potrebbe ridurre il costo dell’ottenimento di capacità dal mercato della capacità, cosicché il prezzo pagato per la capacità nelle aste dovrebbe scendere a zero;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>nonostante la riforma del cash-out, una volta completata, possa determinare un aumento dei prezzi nei periodi di scarsità, il livello di incertezza intrinsecamente elevato degli eventi di scarsità fa sì che affidarsi unicamente alle rimunerazioni di scarsità, per quanto elevate, sia una strategia rischiosa per chi investe in grandi progetti di nuova costruzione. Per i progetti di nuova costruzione il mercato della capacità offre una rimunerazione stabile e regolare fino a 15 anni, il che riduce i rischi per gli investitori e incoraggia gli investimenti in capacità nuove ed esistenti.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(116)</p></td><td><p>La terza misura indicata dal Regno Unito è il completamento del mercato interno dell’energia e il rafforzamento dei livelli di interconnessione. Il Regno Unito ha recepito il terzo pacchetto energia nella normativa nazionale e ne ha sottolineato il contributo alla definizione dei codici di rete. In particolare, i codici di rete dell’UE concernenti il mercato, che uniformano i calendari per l’assegnazione e la negoziazione della capacità, introdurranno un insieme di norme sul mercato comune a tutta l’Europa e promuoveranno l’attuazione di un mercato dell’energia competitivo a livello paneuropeo. Il Regno Unito sostiene che tali modifiche abbiano il potenziale di rafforzare gli argomenti a favore degli investimenti in interconnessione grazie a un utilizzo più efficiente delle risorse disponibili. Il Regno Unito osserva altresì che, in Gran Bretagna, il livello di interconnessione è passato dal 4 % nel 2014 al 6 % della capacità totale installata nel 2019, grazie in particolare all’entrata in funzione dell’interconnettore NEMO il 31 gennaio 2019, e ha il potenziale di raggiungere il 9 % entro il 2021 <a>(<span>41</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(117)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha anche dichiarato di partecipare attivamente al procedimento in corso a livello di UE teso a individuare, ogni due anni, i progetti transfrontalieri prioritari, come stabilito nel «regolamento TEN-E». A questi progetti prioritari è accordato lo status di «progetto di interesse comune», che consente loro di beneficiare di procedure di pianificazione e di rilascio delle autorizzazioni potenzialmente più rapide, di possibili incentivi normativi nonché di un eventuale accesso al sostegno finanziario erogato tramite il meccanismo per collegare l’Europa.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(118)</p></td><td><p>Il progetto di pianificazione e regolamentazione della trasmissione integrata («<span>Integrated Transmission Planning and Regulation</span>» —ITPR) di Ofgem si è concluso nel 2015 <a>(<span>42</span>)</a>. Tale progetto ha istituito la procedura per la valutazione delle opzioni di rete («<span>Network Options Assessment</span>» — NOA) nonché ha stabilito la pubblicazione di relazioni NOA annuali. L’analisi del gestore del sistema fornisce informazioni migliori agli sviluppatori degli interconnettori, compresi i luoghi in cui è più semplice installare la nuova capacità di interconnessione. Il nuovo ruolo prevede anche l’esame di specifiche proposte degli interconnettori e la trasmissione a Ofgem delle valutazioni del rispettivo impatto.</p></td></tr></tbody></table>
2.9. Durata
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(119)</p></td><td><p>L’Energy Act 2013 non stabilisce alcuna data limite per il mercato della capacità. Tuttavia, l’autorizzazione dell’aiuto di Stato è valida per un periodo di 10 anni <a>(<span>43</span>)</a> a decorrere dalla data di prima attuazione della misura nel 2014 <a>(<span>44</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
2.10. Motivazione per l’avvio del procedimento
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(120)</p></td><td><p>Sebbene il mercato della capacità sia stato notificato dalle autorità del Regno Unito prima di essere attuato, la decisione del 2014 che autorizza il regime è stata annullata dal Tribunale. Alla luce della sentenza di annullamento della decisione della Commissione del 2014, l’attuazione dell’aiuto in questione deve essere considerata illegittima <a>(<span>45</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(121)</p></td><td><p>Conformemente alla comunicazione della Commissione relativa alla determinazione delle norme applicabili alla valutazione degli aiuti di Stato illeciti <a>(<span>46</span>)</a>, la Commissione ha valutato la compatibilità della misura con il mercato interno, dal dicembre 2014 al novembre 2018 e in futuro, sulla base delle condizioni stabilite alla sezione 3.9 della disciplina degli aiuti di Stato per l’ambiente e l’energia <a>(<span>47</span>)</a>, che stabilisce condizioni specifiche per gli aiuti per l’adeguatezza della capacità di produzione ed è in vigore dal 1<span>o</span> luglio 2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(122)</p></td><td><p>La procedura di adozione di una nuova decisione può riprendere dal punto preciso in cui l’illegittimità si è verificata <a>(<span>48</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(123)</p></td><td><p>La Commissione, alla luce delle conclusioni tratte nella sentenza del Tribunale, secondo cui la Commissione avrebbe dovuto nutrire dubbi circa la compatibilità di taluni aspetti della misura con il mercato interno, ha deciso di avviare il procedimento d’indagine formale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(124)</p></td><td><p>La Commissione, sulla base delle informazioni disponibili e degli elementi descritti nella decisione di avviare un procedimento, ha chiesto l’invio di chiarimenti e osservazioni in particolare sulle questioni seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>adeguatezza della misura:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>se la misura sia sufficientemente aperta a tutti i pertinenti fornitori di capacità, e segnatamente ai gestori della domanda, a causa delle differenze tra le durate contrattuali applicabili, della garanzia limitata del volume dell’asta T-1 e del livello minimo di partecipazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>se sia opportuno continuare a limitare la partecipazione di capacità interconnesse tramite un modello guidato dagli interconnettori;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>proporzionalità della misura:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>se la misura sia proporzionata, a causa delle differenze potenzialmente discriminatorie nel trattamento dei gestori della domanda rispetto ai produttori in termini di durata contrattuale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>se il metodo del recupero dei costi non abbia incentivato i consumatori a tal punto da indurli a ridurre il consumo durante i picchi della domanda e non abbia quindi ridotto al minimo l’importo totale dell’aiuto;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>prevenzione degli effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>se la misura abbia permesso di prevenire tali effetti, dato che i contratti a lungo termine erano riservati alle unità di produzione, limitando l’apertura della misura, e che la partecipazione diretta della capacità estera non era attualmente consentita nel meccanismo di regolazione della capacità della Gran Bretagna.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
3. OSSERVAZIONI DELLE PARTI INTERESSATE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(125)</p></td><td><p>La presente sezione sintetizza le osservazioni pervenute alla Commissione durante il periodo di consultazione da 35 parti interessate, in particolare dai portatori di interessi attivi nel settore energetico (quali imprese attive nella produzione convenzionale, interconnettori, operatori della produzione di energie rinnovabili e gestori della domanda, nonché associazioni di categoria e organizzazioni non governative), Ofgem e National Grid.</p></td></tr></tbody></table>
3.1. Obiettivo di interesse comune e necessità della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(126)</p></td><td><p>Sebbene nella decisione di avviare un procedimento la Commissione non abbia affrontato esplicitamente la questione dell’obiettivo comune o della necessità della misura, alcune parti interessate hanno presentato osservazioni specifiche al riguardo. La maggior parte di loro ha sostenuto l’obiettivo e la necessità della misura. Alcuni hanno semplicemente concordato con la conclusione preliminare della Commissione di cui alla decisione di avviare un procedimento, mentre altri:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>hanno fatto riferimento ad analisi condotte da ENTSO-E, dal governo britannico, da National Grid e da terzi che dimostrano che l’assenza del mercato della capacità comporterebbe il mancato rispetto dello standard di affidabilità del Regno Unito;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>hanno argomentato che, anche alla luce dei recenti sviluppi nel mercato dell’energia (ad esempio l’introduzione dei contatori intelligenti), il mercato della capacità continua a essere necessario; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>hanno spiegato che il mercato della capacità ha trasmesso un segnale importate a favore degli investimenti in nuove capacità e del mantenimento della capacità esistente.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(127)</p></td><td><p>Per quanto concerne il ruolo e il potenziale della gestione della domanda, alcune parti interessate hanno ravvisato nell’aumento del volume di gestori della domanda che partecipano alle aste un elemento a riprova del fatto che il mercato della capacità è stato concepito in modo adeguato e che non vi sono ostacoli per la gestione della domanda. Varie parti interessate hanno altresì sottolineato il ruolo positivo delle aste transitorie nel promuovere la crescita dei gestori della domanda, specialmente in considerazione dei prezzi più alti a cui si sono concluse e del fatto che non erano aperte ad altri fornitori di capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(128)</p></td><td><p>Altre parti interessate hanno posto in dubbio la necessità del mercato della capacità argomentando che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sul mercato del Regno Unito vi sarebbe un eccesso di offerta. Le osservazioni rilevavano l’approccio prudente adottato da National Grid nelle previsioni della domanda e dell’offerta, gli elevati margini di capacità per l’inverno 2018/19, il basso livello della perdita di carico attesa, le rassicurazioni fornite dal Regno Unito in merito alla sicurezza dell’approvvigionamento per quell’inverno, i bassi prezzi di aggiudicazione e la significativa crescita dell’interconnessione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un mercato esclusivamente energetico garantirebbe una migliore adeguatezza della capacità di produzione, in particolare a seguito dell’attuazione nel Regno Unito di riforme quali la distribuzione di contatori intelligenti, le riforme del cash-out e i periodi di regolamento di mezz’ora. Una parte interessata ha citato a titolo di esempio il mercato esclusivamente energetico dell’Australia, in cui la volatilità dei prezzi all’ingrosso trasmette chiari segnali a favore degli investimenti nella gestione della domanda;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il mercato della capacità perpetuerebbe il problema del «<span>missing money</span>» contenendo i prezzi che riflettono la scarsità, che sono necessari per incoraggiare gli investimenti nella gestione della domanda e nello stoccaggio. Varie osservazioni hanno addotto le variazioni nei prezzi dell’energia elettrica registrate in seguito alla sentenza del Tribunale come elemento a riprova di questo effetto di contenimento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la Commissione dovrebbe valutare attentamente il potenziale della gestione della domanda per un periodo di 10 anni ed esaminare l’impatto del mercato della capacità su tale potenziale. Le parti interessate, facendo riferimento a studi, indicano che: i) l’ampia diffusione di contatori intelligenti e di altri dispositivi utili potrebbe potenzialmente permettere di trasferire, nel 2025, 15 GW di domanda interna in un giorno invernale di picco, ii) in un modello del 2012 si stimava che i clienti industriali fornissero una capacità di gestione della domanda pari a 4-5 GW, mentre iii) per il 2012 il potenziale di gestione della domanda stimato per tutti gli edifici non residenziali e non industriali era compreso tra 1,2 GW e 4,4 GW in un giorno invernale di picco; iv) nel 2050 a Londra si potrebbe raggiungere fino a 1 GW di gestione della domanda. Ritengono inoltre che la partecipazione dei gestori della domanda alle aste del mercato della capacità sia bassa, dato che la gestione della domanda ha ottenuto l’1,37 % della capacità totale messa all’asta. Infine, alcune parti interessate hanno mosso critiche nei confronti delle aste transitorie (TA), definendole insufficienti per promuovere la gestione della domanda in ragione dell’esclusione dei gestori della domanda con contratti nell’ambito delle aste permanenti e a causa del fatto che la seconda TA è stata limitata alla gestione della domanda ridotta, e non era quindi sufficiente per promuovere questo tipo di gestione della domanda nel lungo periodo. Si rammaricano inoltre del fatto che il Regno Unito non abbia prorogato la TA di altri due anni.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
3.2. Adeguatezza della misura
3.2.1. Scelta dello strumento
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(129)</p></td><td><p>Una parte interessata ha argomentato che il mercato della capacità sarebbe probabilmente incompatibile, sotto vari aspetti, con il regolamento (UE) 2019/943, perché: i) il Regno Unito avrà già attuato la maggior parte delle riforme del mercato dell’energia necessarie per evitare un mercato della capacità, e ii) se permanessero problemi legati alla capacità residua sarebbe preferibile una riserva strategica.</p></td></tr></tbody></table>
3.2.2. Rimunerazione del solo servizio di disponibilità
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(130)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno argomentato che le disposizioni esistenti in materia di notifica prima degli eventi di stress (vale a dire un’allerta di quattro ore, seguita ex post dall’individuazione della durata e dell’entità dell’evento) penalizzano le risorse decentralizzate, compresa la gestione della domanda, raccomandando al Regno Unito di valutare l’introduzione di un meccanismo di dispacciamento o di più allerte nelle fasi precedenti un evento di stress.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(131)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno indicato che l’attuale regime sanzionatorio potrebbe non essere sufficientemente rigoroso da garantire che i fornitori di capacità reagiscano con efficacia durante gli eventi di stress.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(132)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno argomentato che basare la definizione degli eventi di stress su un modello «energia fornita» contravviene al punto (225) della disciplina degli aiuti di Stato per l’ambiente e l’energia e consente di manipolare i fattori di derating in un modo che discrimina le tecnologie a basse emissioni di carbonio (eolica e solare) e quelle alternative (come lo stoccaggio).</p></td></tr></tbody></table>
3.2.3. Apertura della misura a tutti i pertinenti fornitori di capacità
3.2.3.1. Potenziale discriminazione nei confronti dei gestori della domanda a causa dell’assenza di contratti di fornitura a tempo
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(133)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno argomentato che l’obbligo incombente agli aggiudicatari dei contratti di capacità di reagire a un evento di stress in qualsiasi momento della giornata e per tutta la durata dell’evento rende difficile incentivare i gestori della capacità a partecipare al mercato della capacità. Hanno pertanto sostenuto che il mercato della capacità dovrebbe prevedere la possibilità di offrire contratti di fornitura di capacità a tempo.</p></td></tr></tbody></table>
3.2.3.2. Differenze tra le durate contrattuali
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(134)</p></td><td><p>Le norme che attualmente disciplinano il mercato della capacità in Gran Bretagna fanno sì che la maggior parte dei fornitori di capacità esistenti abbia accesso a contratti di un anno. Solo i fornitori di capacità convenzionale che sostengono spese in conto capitale (CAPEX) superiori a una certa soglia possono essere ammessi a contratti di capacità a più lungo termine (fino a 15 anni).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(135)</p></td><td><p>Per giustificare l’esclusione dei gestori della domanda dai contratti a più lungo termine, molte parti interessate hanno posto in evidenza: i) i bassi livelli di spesa in conto capitale dei gestori della domanda <a>(<span>49</span>)</a>, ii) la loro predilezione verso contratti a breve termine, a causa della volatilità dei loro portafogli, iii) la necessità di sottoscrivere contratti a più lungo termine per le capacità nuove e ristrutturate, al fine di evitare offerte più elevate nelle aste del mercato della capacità, livelli maggiori di aiuto e profitti accidentali per le capacità esistenti. Alcune parti interessate hanno altresì sottolineato che i gestori della domanda che producono «behind-the-meter» possono comunque essere ammessi a un contratto a più lungo termine se rispettano la soglia di spesa in conto capitale e se partecipano all’asta in qualità di produttori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(136)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno raccomandato di: i) limitare la durata contrattuale a un anno per tutte le capacità, ii) ammettere solo contratti di durata inferiore a 5 anni ma non sulla base delle spese in conto capitale, che non tengono conto di tutti i costi finanziari della gestione della domanda (quali i costi operativi), o iii) consentire ai gestori della domanda di avere accesso a contratti di durata compresa tra i 3 e i 5 anni. Altre parti hanno raccomandato di mantenere il sistema basato sulle soglie delle spese in conto capitale ma di permettere a qualsiasi tecnologia che raggiunga tali soglie (vale a dire anche le tecnologie operate dai gestori della domanda) di avere accesso a contratti a più lungo termine, nonché di rivedere regolarmente le soglie delle spese in conto capitale o persino di creare soglie diverse al fine di garantire la neutralità tecnologica.</p></td></tr></tbody></table>
3.2.3.3. Garanzia limitata del volume dell’asta T-1
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(137)</p></td><td><p>Una certa quantità di capacità è sottratta dalle aste T-4 per essere «riservata» per l’asta T-1. Se nell’intervallo compreso tra le aste T-4 e T-1 la domanda subisce un calo, la quantità di capacità messa all’asta nell’asta T-1 viene ridotta. Tuttavia, poiché per la gestione della domanda le aste T-1 rappresentano una migliore via di accesso al mercato, nel 2014 il Regno Unito si è impegnato ad acquistare, nelle aste T-1, almeno il 50 % della capacità riservata quattro anni prima.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(138)</p></td><td><p>In alcune osservazioni si è indicato che le attuali disposizioni non sono soddisfacenti in quanto rendono imprevedibile l’organizzazione di un’asta T-1. Il governo del Regno Unito può decidere di annullare un’asta o di modificare il volume di un’asta T-1. Alcune parti interessate hanno raccomandato di stabilire la quantità da ottenere nell’asta T-1 come percentuale della capacità necessaria per l’anno di fornitura o della capacità oggetto dell’asta T-4. Altre hanno sottolineato la necessità di aumentare in modo incrementale, nel corso di cinque anni, il volume delle aste T-1. Infine, alcune parti hanno raccomandato di: i) eliminare le aste T-4; ii) organizzare aste settimanali supplementari, o iii) organizzare aste T-2 supplementari.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(139)</p></td><td><p>La maggior parte delle parti interessate ha indicato che le attuali disposizioni sono adeguate e sufficienti, sottolineando in particolare l’elevato tasso di aggiudicazione conseguito dalla gestione della domanda nelle aste T-4. Esse hanno argomentato che: i) tutti gli attori del mercato sono ugualmente esposti all’incertezza dell’organizzazione o dei volumi delle aste T-4 e T-1, escludendo quindi che la gestione della domanda possa essere oggetto di discriminazione, ii) riservare volumi di capacità superiori per le aste T-1 potrebbe ridurre la competitività delle aste T-1, e iii) riservare volumi di capacità superiori per le aste T-1 potrebbe accrescere il rischio di un eccesso di approvvigionamento, qualora nell’anno di fornitura il fabbisogno di capacità risultasse inferiore ai livelli precedentemente stabiliti.</p></td></tr></tbody></table>
3.2.3.4. Soglia minima di partecipazione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(140)</p></td><td><p>Come indicato ai considerando 30 e 31, per partecipare al mercato della capacità è richiesta una soglia minima di 2 MW per tutti i tipi di capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(141)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno raccomandato di fissare soglie per la partecipazione molto inferiori (100 kW, 500 kW, < 1 MW), facendo riferimento ad altri mercati in cui la gestione della domanda può partecipare [interconnessione Pennsylvania-New Jersey-Maryland (PJM), mercato del bilanciamento e servizi accessori].</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(142)</p></td><td><p>Inoltre, alcune parti hanno criticato l’importo elevato della garanzia d’offerta applicabile alla gestione della domanda e alla produzione (5 000 GBP/MW nel 2014), in quanto discriminerebbe la gestione della domanda. Hanno argomentato che questo potrebbe rappresentare un ostacolo all’ingresso, in particolare per i nuovi gestori della domanda, poiché tutti i partecipanti al mercato della capacità devono impegnarsi a garantire una fornitura per un tempo indefinito, e i gestori della domanda potrebbero avere maggiori difficoltà rispetto ai produttori a coprire un lungo periodo di fornitura. Poiché per loro il rischio di insolvenza percepito è più elevato, i gestori della domanda potrebbero avere maggiori difficoltà a finanziare l’importo della garanzia d’offerta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(143)</p></td><td><p>Per converso, molte parti interessate hanno sottolineato l’importanza di una soglia di partecipazione di 2 MW. Oltre alla necessità di mantenere contenuti i costi amministrativi, alcune parti interessate hanno indicato che: i) la soglia di 2 MW non sembra costituire un ostacolo alla partecipazione della gestione della domanda, dato che il Regno Unito ha provato ad abbassare la soglia di partecipazione in occasione della seconda asta transitoria (500 kW), alla quale tuttavia si sono qualificate solo otto CMU sotto i 2 MW con un contributo pari a meno del 3 % della capacità totale garantita in quell’asta, e che nelle ultime aste non si è notato alcun raggruppamento di CMU di gestione della domanda attorno alla soglia dei 2 MW. Hanno inoltre sottolineato che: ii) la soglia di 100 kW utilizzata per PJM si applica ad approvvigionamenti regionali di più piccola entità e non è quindi paragonabile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(144)</p></td><td><p>Varie parti interessate hanno spiegato che il requisito della garanzia d’offerta è necessario per garantire una vera fornitura e scoraggiare i progetti speculativi. Una parte interessata ha sottolineato che, nelle aste transitorie per le quali il requisito della garanzia d’offerta era pari solo al 10 % del livello normale, una percentuale elevata della nuova capacità non è stata fornita (25 %).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(145)</p></td><td><p>Inoltre, alcune parti interessate hanno posto in evidenza i vantaggi concessi alla gestione della domanda rispetto ad altre tecnologie:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la gestione della domanda non confermata che non riesca a fornire l’intero volume della sua capacità durante i test della gestione della domanda si vede trattenuta la sua garanzia d’offerta su base proporzionale, purché fornisca almeno il 90 % della capacità che si era impegnata a fornire, e, anche in questo caso, la CMU di gestione della domanda può comunque preservare il suo contratto di capacità ed evitare gli oneri di risoluzione a condizione che rimanga al di sopra della soglia dei 2 MW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>gli oneri di risoluzione applicati alla gestione della domanda (fino a 10 000 GBP/MW) sono inferiori a quelli di altri tipi di capacità (fino a 35 000 GBP/MW);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i test congiunti consentono ai gestori della domanda di ridurre i rischi associati ai test della gestione della domanda ripartendo il rischio di una fornitura insufficiente su un certo numero di CMU (vale a dire che le CMU che garantiscono una fornitura eccedentaria possono essere utilizzate per compensare quelle la cui fornitura è invece insufficiente);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>dal 2015 i gestori della domanda devono fornire una garanzia d’offerta solo una volta per una CMU non confermata e, pertanto, possono accedere alla preselezione per più aste consecutive fornendo una sola garanzia globale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>nel 2016 il governo del Regno Unito ha aumentato la garanzia d’offerta che la produzione di nuova costruzione è tenuta a presentare prima dell’asta a 10 000 GBP/MW, mentre per la gestione della domanda non confermata il livello della medesima garanzia è rimasto a 5 000 GBP/MW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>il diritto automaticamente acquisito dalla gestione della domanda di partecipare alle aste in qualità di «<span>price-maker</span>», che permette loro di presentare offerte superiori alla soglia che i «<span>price-taker</span>» sono tenuti ad accettare;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>l’uniformità del fattore di derating, che per la gestione della domanda è fissato all’84 % indipendentemente dalla tecnologia utilizzata per fornire la capacità, mentre altre classi di tecnologia hanno fattori di derating specifici compresi tra il 17 % e il 96 %;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>la possibilità, per la gestione della domanda, di partecipare a negoziazioni secondarie prima di confermare la capacità.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
3.2.3.5. Apertura della misura alle fonti energetiche rinnovabili e alle nuove tecnologie
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(146)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno argomentato che ad alcune energie rinnovabili, in particolare quelle eolica e solare, non è attualmente concesso di partecipare al mercato della capacità, in violazione della disciplina. Pur accogliendo con favore l’adozione di nuove norme riguardanti le energie solare ed eolica, di cui al giugno 2019, esse hanno criticato il fatto che tali norme non erano già in vigore nel 2014 e che sono limitate alle energie eolica e solare, escludendo quindi altre fonti di energia rinnovabili o nuove tecnologie. Ad esempio, la partecipazione di un parco eolico all’asta T-4 del 2017 è stata respinta durante la fase di preselezione. Non esisteva inoltre alcun meccanismo per la preselezione di rinnovabili «merchant» per l’asta T-4 (annullata) del 2018 (per l’anno di fornitura 2022/23). In altre osservazioni si criticano i fattori di derating applicabili alle fonti di energia rinnovabili, ritenuti troppo restrittivi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(147)</p></td><td><p>Un’altra parte interessata si è opposta all’inclusione, nel mercato della capacità, delle energie rinnovabili intermittenti, e in particolare di quelle costruite e finanziate nell’ambito di altre misure di sostegno, in quanto queste rimarrebbero operative indipendentemente dalle rimunerazioni previste dal mercato della capacità e potrebbero non essere in grado di produrre e vendere energia elettrica durante un evento di stress.</p></td></tr></tbody></table>
3.2.3.6. Partecipazione di capacità interconnesse
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(148)</p></td><td><p>Molte parti interessate hanno sottolineato l’importanza dell’obiettivo a lungo termine di una partecipazione diretta delle capacità estere, insistendo al contempo sulla necessità di dare al Regno Unito il tempo sufficiente per adeguarvisi, in linea con il regolamento (UE) 2019/943.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(149)</p></td><td><p>Tuttavia, altre parti hanno criticato il modello guidato dagli interconnettori attualmente in uso nel Regno Unito e chiesto un rapido passaggio alla partecipazione diretta di capacità estere. In un’osservazione si sottolinea come agli interconnettori siano garantiti rendimenti regolamentati attraverso il meccanismo «cap and floor» (soglia massima e minima). Pertanto, non sarebbe opportuno che questi interconnettori partecipino al mercato della capacità mentre i progetti di produzione che ricevono sovvenzioni non sono autorizzati a prendervi parte.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(150)</p></td><td><p>Una parte interessata ha sottolineato che sarebbe stato opportuno permettere agli interconnettori di partecipare all’asta T-1 indetta all’inizio del 2018 e riguardante l’anno di fornitura 2018/19. Inoltre, ha criticato l’esclusione degli interconnettori dai contratti di capacità di durata superiore a un anno nonché il metodo di derating applicato agli interconnettori, che viene definito discriminatorio in particolare perché calcolato su base individuale anziché per tipo di tecnologia, come invece avviene per altre tecnologie che partecipano al mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
3.3. Proporzionalità della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(151)</p></td><td><p>Una parte interessata ha posto in dubbio la conformità del mercato della capacità in Gran Bretagna con il punto (230) della disciplina, dato che, nel 2016, i produttori esistenti si sono aggiudicati le aste del mercato della capacità a un prezzo di 22,50 GBP/kW/anno, mentre nel 2017 il prezzo di aggiudicazione è passato a 8,40 GBP/kW/anno, il che è indicativo di sovracompensazione e profitti accidentali.</p></td></tr></tbody></table>
3.3.1. Differenze tra le durate contrattuali applicabili
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(152)</p></td><td><p>Le osservazioni relative alla durata contrattuale applicabile sono riassunte ai considerando da 134 a 136.</p></td></tr></tbody></table>
3.3.2. Esclusione della STOR a lungo termine
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(153)</p></td><td><p>Una parte interessata ha sostenuto che la partecipazione dei fornitori di STOR a lungo termine [cfr. considerando 32, lettera f)] al mercato della capacità si tradurrebbe in profitti accidentali, mentre la loro esclusione non pregiudicherebbe la giustificazione economica iniziale. Inoltre, tali operatori potrebbero partecipare al mercato della capacità e alle aste annuali per i contratti STOR a breve termine, potendo quindi risolvere (se prescelti nelle aste del mercato della capacità) i loro contratti STOR a lungo termine senza incorrere in penalità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(154)</p></td><td><p>Un’altra parte interessata ha argomentato che non vi è alcuna prospettiva che indichi che i fornitori di STOR a lungo termine realizzano profitti accidentali, dato che il mercato della capacità avrebbe determinato un abbassamento dei prezzi cash-out, un calo dei prezzi all’ingrosso e una contrazione dell’utilizzo delle centrali STOR. Inoltre, i fornitori di STOR a lungo termine sarebbero di fatto esclusi in quanto le norme definitive in materia di mercato della capacità precisano che solo le centrali elettriche commissionate dopo il 2014 possono essere considerate di nuova costruzione. Per di più, le banche non sarebbero più propense ad accettare un contratto di un solo anno per il mercato della capacità rispetto a un contratto STOR della durata di 15 anni. Tale parte ha anche sostenuto che un meccanismo di recupero sarebbe più proporzionato rispetto a un’esclusione totale e ha raccomandato di riconoscere alla sua centrale, con validità retroattiva, i contratti del mercato della capacità che avrebbero dovuto esserle attribuiti nel 2014 e negli anni successivi.</p></td></tr></tbody></table>
3.3.3. Metodo del recupero dei costi
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(155)</p></td><td><p>Il metodo del recupero dei costi si basa sul consumo di energia elettrica tra le ore 16 e le ore 19 di ogni giorno infrasettimanale invernale. Come spiegato al considerando 187 della decisione di avviare un procedimento, il Regno Unito, prima della consultazione pubblica relativa al meccanismo di regolazione della capacità, aveva inizialmente stabilito che l’importo degli oneri sarebbe stato calcolato sulla base della quota di mercato detenuta dai fornitori di energia elettrica sul totale della domanda di energia elettrica registrata durante i cosiddetti periodi di «triade», vale a dire durante i tre periodi di mezz’ora compresi tra novembre e febbraio in cui nel Regno Unito si registra il maggior consumo di energia elettrica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(156)</p></td><td><p>Nella maggior parte delle osservazioni pervenute al riguardo il metodo applicato per il recupero dei costi è considerato proporzionato. In queste osservazioni si sottolinea che il metodo attualmente in uso permette di trovare il giusto equilibrio tra, da un lato, una base prevedibile ed equa per gli oneri a carico dei fornitori e, dall’altro, il mantenimento di un segnale teso alla riduzione della domanda durante il periodo in cui si prevede un picco della domanda.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(157)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno anche espresso una serie di timori circa il metodo alternativo alla «triade»:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>non conseguirebbe alcuna riduzione significativa della quantità di capacità da ottenere tramite il mercato della capacità, né del costo di tale capacità;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>avrebbe fatto gravare i costi del mercato della capacità, in modo sproporzionato, sui consumatori domestici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>avrebbe costituito una base imprevedibile per il calcolo degli oneri, dato che è difficile prevedere la quantità di capacità da fornire durante le triadi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>gli eventi di stress del sistema non sarebbero necessariamente correlati ai tre periodi di mezz’ora rappresentati dalle triadi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>gli sforzi della gestione della domanda e/o della produzione integrata tesi a evitare le triadi (utilizzati per finanziare altre misure) hanno dato adito a decisioni di dispacciamento inefficienti e contratto i prezzi all’ingrosso nei periodi di picco.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(158)</p></td><td><p>Altre parti interessate hanno mosso critiche nei confronti del metodo selezionato per il recupero dei costi, argomentando che: i) non è coerente con la previsione secondo cui il mercato della capacità sarebbe attivato solo durante i periodi di picco della domanda, ii) solo pochi gestori della domanda sono riusciti a ridurre la domanda tra le ore 16 e le ore 19 di ogni giorno infrasettimanale invernale, e iii) la «vera» carenza di capacità sarebbe sopravvalutata e i costi complessivi del mercato della capacità sarebbero superiori. Queste parti hanno anche sostenuto che un metodo basato sui periodi della «triade» sarebbe più appropriato in quanto creerebbe un mercato che permetterebbe al mercato della capacità di evitare i costi. Una parte interessata ha presentato una serie di argomentazioni supplementari: per la maggior parte dei fornitori il metodo della triade non inciderebbe sulla prevedibilità dei prezzi, dato che quasi tutte le utenze domestiche e le piccole imprese sono regolamentate in base al profilo; evitare le triadi ha permesso di incoraggiare le utenze flessibili a partecipare alla gestione della domanda; e il metodo basato sulla fascia oraria compresa tra le ore 16 e le ore 19 incentiva l’uso di una produzione «behind-the-meter» inquinante per ridurre la domanda in questi periodi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(159)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno sostenuto la posizione della Commissione indicata al considerando 187 della decisione di avviare un procedimento, secondo cui la Commissione, nel valutare la questione, deve tener conto del punto (25) della disciplina, che prevede che la compatibilità della misura deve essere valutata esclusivamente sulla base dei criteri di cui alla sezione 3.9.5 della disciplina stessa. Tale disposizione non contiene alcun riferimento al finanziamento delle misure relative all’adeguatezza della capacità di produzione. Altre parti interessate, per contrasto, hanno rimandato alla sentenza del Tribunale per esprimere la loro contrarietà a tale posizione.</p></td></tr></tbody></table>
3.4. Prevenzione degli effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(160)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno sottolineato che il mercato della capacità dovrebbe: i) essere espressamente concepito per ridurre al minimo le emissioni di gas serra, sostenendo la sicurezza del sistema mediante tecnologie a emissioni zero, ii) sostenere un maggior numero di energie rinnovabili, o iii) favorire le fonti energetiche strategicamente importanti dal punto di vista della decarbonizzazione, escludendo progressivamente i combustibili inquinanti o le tecnologie che non sono compatibili con un settore dell’energia elettrica decarbonizzato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(161)</p></td><td><p>In alcune osservazioni si sottolinea anche che l’indagine della Commissione dovrebbe tenere conto delle nuove norme relative ai meccanismi di regolazione della capacità di cui al regolamento (UE) 2019/943, in particolare al fine di limitare le capacità con elevate emissioni di CO<span>2</span>.</p></td></tr></tbody></table>
3.5. Divieto di esecuzione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(162)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno sottolineato una serie di azioni intraprese dal Regno Unito a seguito della sentenza del Tribunale (cfr. considerando 18), quale l’indizione di un’asta T-1 sostitutiva e (eventualmente) un’asta T-3 (cfr. considerando 53 e 156 della decisione di avviare un procedimento. Tali azioni continuerebbero a garantire il rispetto dei contratti esistenti, in cambio della prospettiva di pagamenti differiti, e il prelievo degli oneri a carico dei fornitori. Ciò conferirebbe ai partecipanti al mercato della capacità un vantaggio economico durante il periodo di divieto di esecuzione e costituirebbe quindi un aiuto illegale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(163)</p></td><td><p>Tali parti hanno chiesto alla Commissione di emettere un’ingiunzione di sospensione a norma dell’articolo 13, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio <a>(<span>50</span>)</a>, ordinando al Regno Unito di sospendere l’erogazione di ogni aiuto concesso illegalmente fino a che la Commissione non abbia deciso in merito alla compatibilità dell’aiuto.</p></td></tr></tbody></table>
4. OSSERVAZIONI DEL REGNO UNITO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(164)</p></td><td><p>La presente sezione sintetizza le osservazioni pervenute dal Regno Unito il 12 aprile 2019, relative alla decisione di avviare un procedimento, e quelle pervenute il 7 giugno, il 19 luglio e il 12 settembre 2019.</p></td></tr></tbody></table>
4.1. Obiettivo di interesse comune e necessità della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(165)</p></td><td><p>Il Regno Unito è dell’idea che la propria analisi, corroborata dal gestore della rete elettrica nazionale (NG ESO), dimostri che l’assenza del mercato della capacità si ripercuoterebbe negativamente sulla sicurezza dell’approvvigionamento di energia elettrica, mentre la perdita di carico attesa (LOLE) supererebbe lo standard di affidabilità di tre ore/anno per ogni anno a partire dal 2019/20. Il 7 giugno 2019 il Regno Unito ha comunicato di aver rivisto, insieme all’NG ESO, l’analisi presentata nel dicembre 2018, descritta nei considerano 102, 103 e 104 (e nei considerando 94, 95 e 96 della decisione di avviare un procedimento) e ha confermato che essa continua a rappresentare la più recente e fondata argomentazione circa la necessità del mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(166)</p></td><td><p>Il Regno Unito non concorda con l’argomentazione secondo la quale l’offerta sul mercato dell’energia elettrica in Gran Bretagna è in eccesso:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il sistema di definizione del parametro utilizzato dall’NG ESO non è eccessivamente prudente, anzi cerca di garantire un adeguato equilibrio tra i rischi (tra un approvvigionamento eccedente e l’inadeguatezza della capacità) in un processo intrinsecamente incerto. Il Regno Unito rammenta che Ofgem incentiva l’NG ESO a prevedere la domanda in modo accurato <a>(<span>51</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i margini di capacità per l’inverno 2018/19, migliori delle previsioni, dimostrano quanto sia incerto e difficile prevedere in modo accurato il fabbisogno di capacità (si osservi che la valutazione per il 2018/19 è stata completata all’inizio del 2014). Nella sua relazione sulle prospettive per l’inverno, l’NG ESO ha spiegato che alcune unità di maggiori dimensioni, la cui offerta d’asta sul mercato della capacità aveva avuto esito negativo, sarebbero probabilmente rimaste operative nel corso dell’inverno 2018/19. Fatto spiegabile visti i prezzi all’ingrosso più elevati imposti dell’aumento del prezzo del gas e dei costi del carbonio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>questo mutamento inaspettato e favorevole delle condizioni di mercato, prima dell’inverno 2018/19, ha inoltre permesso al governo del Regno Unito di rilasciare dichiarazioni rassicuranti circa la sicurezza dell’approvvigionamento per quell’inverno, nonostante la sentenza del Tribunale. Secondo il Regno Unito, il fatto che attualmente i prezzi di aggiudicazione siano bassi è uno dei successi del mercato della capacità: gli elevati livelli di concorrenza durante le aste hanno garantito la capacità necessaria, compresa quella nuova, a un prezzo al consumo inferiore a quanto originariamente previsto.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>per quanto riguarda l’asserzione secondo cui la significativa espansione degli interconnettori ha prodotto un’eccedenza di capacità, il Regno Unito osserva che gli interconnettori partecipano alle aste e pertanto il loro contributo al fabbisogno di capacità del paese è debitamente considerato. I fattori di derating per gli interconnettori sono rivisti annualmente per garantire che si mantengano nei limiti dell’adeguatezza.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(167)</p></td><td><p>Il Regno Unito contesta l’opinione secondo la quale un mercato esclusivamente energetico sia preferibile per garantire l’adeguatezza della capacità di produzione: i) il Regno Unito rammenta i fallimenti del mercato descritti nei considerando da 105 a 109 (e nei considerando da 97 a 101 della decisione di avviare un procedimento); ii) per quanto riguarda la distribuzione dei contatori intelligenti, precisa che meno di un terzo dei consumatori ne fa attualmente uso e che le tariffe in base al tempo di utilizzo sono al loro esordio. Il Regno Unito pertanto non crede che dal 2014 il fallimento del mercato dell’affidabilità come bene pubblico sia particolarmente cambiato e ritiene che sia troppo presto per valutare in quale misura una maggiore distribuzione potrebbe influire su di esso; iii) dall’introduzione del mercato della capacità, la riforma del cash-out ha aumentato il prezzo cash-out per le ore di picco, ma data l’incertezza intrinsecamente elevata degli eventi di scarsità fa sì che affidarsi unicamente alle rimunerazioni della scarsità, per quanto elevate, sia una strategia rischiosa per gli investitori: è improbabile che la riforma del cash-out risolva da sola il problema del «<span>missing money</span>»; iv) facendo riferimento all’analisi della politica energetica australiana condotta dall’<span>International Energy Agency</span> nel 2018, il Regno Unito osserva che in Australia i prezzi dell’energia elettrica sono elevati a causa della mancanza di concorrenza e di problemi strutturali, non perché l’Australia sia un mercato esclusivamente energetico ben funzionante.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(168)</p></td><td><p>Il Regno Unito contesta inoltre l’opinione secondo la quale il mercato della capacità perpetuerebbe il problema del «<span>missing money</span>»: i) la procedura d’asta competitiva mette in evidenza le dimensioni del «<span>missing money</span>». Secondo le aspettative del Regno Unito, affrontando le cause del problema del «<span>missing money</span>» e aumentando la possibilità di garantire le rimunerazioni di scarsità grazie al mercato dell’energia elettrica, gli operatori dipenderanno meno dai proventi del mercato della capacità perché le aste competitive spingeranno i prezzi di aggiudicazione verso lo zero. A quel punto, probabilmente, il mercato della capacità non sarà più necessario; ii) contrariamente a quanto sostenuto da alcuni, il Regno Unito non ritiene che i prezzi del mercato dell’energia elettrica siano stati alterati dalla sentenza del Tribunale o da successive decisioni o annunci del governo. Se si considerano le tendenze a più lungo termine, si nota che dal 2017/18, primo anno di fornitura del mercato della capacità, i prezzi medi del carico di base e la volatilità sono in realtà aumentati. Ciò suggerirebbe che esistono altri e più importanti fattori di alterazione dei prezzi e che alcune parti interessati sopravvalutano gli effetti di contenimento prodotti dal mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(169)</p></td><td><p>Il Regno Unito, citando l’«EMR<span>Electricity Capacity Report</span>» di National Grid, del 2018, sostiene che i dati disponibili sulla gestione della domanda siano pochissimi e che la migliore fonte relativa ai contratti in tale ambito siano i registri del mercato della capacità, come descritto nella tabella 2 della decisione di avviare un procedimento (cfr. tabella 1 della presente decisione). L’analisi dei risultati delle prime aste transitorie (cfr. tabella 4) indica che circa il 70 % dei contratti relativi alla gestione della domanda è stato aggiudicato alla produzione «behind-the-meter», derivante in generale da generatori diesel di riserva. Il Regno Unito sostiene che, secondo una recente indagine di settore eseguita tra i gestori della domanda, la partecipazione al mercato della capacità di operatori esistenti sia elevata (70 %). Inoltre, le stime di partecipazione della gestione della domanda in altri servizi nel settore dell’energia elettrica tendono a essere simili: ad esempio, nel portafoglio di prodotti e servizi di bilanciamento di National Grid nel 2015 la gestione della domanda è stata pari a circa 708 MW. Il Regno Unito indica che vi sono stati numerosi tentativi di stimare la potenziale quantità totale di capacità di gestione della domanda del paese, ma specifica che tali stime sono spesso accompagnate da avvertenze relative alla loro reciproca difformità a causa della mancanza di dati reali. Ad esempio, il Regno Unito ha indicato che, mentre l’Association for Decentralized Energy nel 2016 aveva stimato che in tutto il paese avrebbero potuto essere risparmiati 9,8 GW almeno una volta all’anno entro il 2020, secondo lo scenario immaginato da National Grid nel 2018, i risparmi nell’ambito della gestione della domanda a livello industriale e aziendale possono plausibilmente arrivare entro il 2019/20 a 1 GW, che nell’arco di un decennio può circa raddoppiare.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(170)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le aste transitorie, il Regno Unito indica che sono state concepite specificamente per sostenere il settore della gestione della domanda e che secondo valutazioni indipendenti, in generale, hanno conseguito il loro obiettivo. Le aste transitorie come obiettivo secondario dovevano contribuire a migliorare la comprensione del settore. Le prove raccolte nell’ambito di queste valutazioni mettevano in evidenza alcuni modi in cui incoraggiare la partecipazione della gestione della domanda al mercato della capacità. Tali modi ora sono stati attuati o sono in corso di attuazione (cfr. il considerando 145, «test congiunti», e il considerando 180 per la riallocazione delle componenti delle CMU di gestione della domanda). Infine, il Regno Unito indica che nel 2014 e 2015 i partecipanti alle aste transitorie erano stati esclusi dalle aste T-4 (ma non dalle altre aste T-4) perché non necessitavano del sostegno supplementare disponibile tramite tali aste in quanto erano già sufficientemente maturi per parteciparvi. Ai partecipanti alle aste transitorie è stato tuttavia consentito di partecipare alle aste T-1 per gli anni di fornitura corrispondenti, garantendo così che avessero un accesso al mercato per ogni anno di fornitura.</p></td></tr></tbody></table>
4.2. Adeguatezza della misura
4.2.1. Scelta dello strumento
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(171)</p></td><td><p>Il Regno Unito non condivide l’opinione di alcune parti interessate secondo cui una riserva strategica sarebbe preferibile a un meccanismo di regolazione della capacità relativo all’intero mercato. Se da un lato il Regno Unito riconosce che le riserve strategiche possono essere un modo efficace per affrontare i problemi di adeguatezza temporanei, dall’altro ritiene che esse siano un’opzione meno adeguata nei mercati in cui i problemi di capacità sono più marcati o prolungati, in quanto comportano un rischio maggiore di distorsione del mercato. Secondo il Regno Unito ciò è dovuto a una serie di fattori, in particolare all’inefficienza creata dalla conservazione della riserva fuori dal mercato, all’acquisto di capacità di riserva insufficiente o inadeguata, causato dalla necessità di una gestione più centralizzata di tale riserva e al rischio che la riserva continui ad aumentare perché gli impianti preferiscono «manipolare» il meccanismo, scegliendo la sicurezza della riserva piuttosto che rischiare partecipando a un mercato esclusivamente energetico <a>(<span>52</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(172)</p></td><td><p>Inoltre, il Regno Unito afferma che una riserva strategica non incentiverebbe gli investimenti in nuove centrali. Anzi, in effetti potrebbe creare un prezzo massimo (o la percezione di un prezzo massimo) sul mercato, in quanto gli investitori possono temere che le autorità britanniche, in caso di picchi di prezzo, siano indotte a ridurre il prezzo di dispacciamento della riserva, eliminando le rimunerazioni di scarsità e compromettendo il loro investimento. Secondo il Regno Unito, i meccanismi di regolazione della capacità relativi all’intero mercato sono un mezzo più efficace per incentivare gli investimenti in nuove capacità necessari ad affrontare i problemi di adeguatezza a lungo termine.</p></td></tr></tbody></table>
4.2.2. Rimunerazione del solo servizio di disponibilità
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(173)</p></td><td><p>Il Regno Unito dichiara di aver scelto i sistemi di notifica prima degli eventi di stress per conformarsi alla disciplina, in particolare al punto 225 relativo alla rimunerazione della capacità resa disponibile e non dell’energia fornita. Un meccanismo di dispacciamento specifico interferirebbe con i mercati. Nell’ambito della revisione quinquennale, il Regno Unito prevede di studiare meccanismi per fornire maggiori informazioni ai partecipanti in merito agli eventi di stress, anche se non prevede di attuare una modalità di pieno dispacciamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(174)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’efficacia del regime sanzionatorio del mercato della capacità, il Regno Unito, per dar seguito alla revisione quinquennale, prenderà in considerazione il suo rafforzamento per rispondere alla maggiore partecipazione di tecnologie non convenzionali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(175)</p></td><td><p>Il Regno Unito riconosce la probabilità che i fornitori incorrano in sanzioni se non riescono a fornire fisicamente l’energia durante gli eventi di stress. Si può a tal proposito considerare che il mercato della capacità segua un modello «energia fornita». Nel contesto del mercato della capacità, è altamente improbabile che nella pratica si verifichino distorsioni del dispacciamento, in quanto gli eventi di stress sono definiti in riferimento alle azioni di ultima istanza da parte di National Grid una volta che il mercato non è stato in grado di fornire energia. Il mercato della capacità pertanto sarebbe conforme al punto (225) della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
4.2.3. Apertura della misura a tutti i pertinenti fornitori di capacità
4.2.3.1. Potenziale discriminazione nei confronti dei gestori della domanda a causa dell’assenza di contratti di fornitura a tempo
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(176)</p></td><td><p>Il Regno Unito indica che ai fornitori di capacità partecipanti alle aste transitorie era proposta la variante a fascia oraria dei contratti standard, per cui potevano scegliere di fornire capacità solo tra le ore 16 e le ore 19 a fronte di una minore rimunerazione. Nella aste transitorie la domanda per tale prodotto si è rivelata trascurabile: solo una delle 89 unità che hanno partecipate alle aste con esito positivo ha scelto questo tipo di contratto. Pertanto, secondo il Regno Unito, l’assenza di un prodotto a fascia oraria nelle aste principali non può essere considerata un ostacolo significativo alla partecipazione. Inoltre, il governo britannico sostiene che i contratti di capacità a fascia oraria non soddisfino pienamente i requisiti di adeguatezza della capacità di produzione (gli eventi di stress del sistema non sono necessariamente limitati a questa fascia oraria) e creerebbero ulteriore complessità nel calcolo del fabbisogno totale di capacità per un determinato anno di fornitura.</p></td></tr></tbody></table>
4.2.3.2. Differenze tra le durate contrattuali applicabili
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(177)</p></td><td><p>Il Regno Unito indica che, in assenza di contratti a lungo termine, la nuova produzione finanziata mediante progetti potrebbe essere esclusa dalle aste della capacità. Senza questo periodo di ammortamento più lungo, i proponenti finanziati mediante progetti sarebbero tenuti a presentare offerte elevate, potenzialmente superiori al prezzo d’asta massimo. Questo inutile aumento del livello delle offerte comporterebbe a sua volta un incremento dell’aiuto totale erogato tramite il mercato della capacità e un maggior rischio che altri fornitori di capacità percepiscano profitti accidentali. Potrebbe anche indurre le capacità di nuova costruzione a non partecipare affatto all’asta, riducendo così la concorrenza.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(178)</p></td><td><p>Il Regno Unito sottolinea che le osservazioni delle parti interessate che segnalano i bassi livelli di spesa in conto capitale per la gestione della domanda sono coerenti con le informazioni sui costi di capitale della gestione della domanda ridotta, raccolte mediante la valutazione indipendente della seconda asta transitoria. Il Regno Unito ritiene che il costo medio di 0,15 GBP/kW sia trascurabile rispetto alla soglia minima di spesa in conto capitale di 270 GBP/kW per i contratti a quindici anni. Per quanto riguarda l’argomentazione secondo cui gli aggregatori devono sostenere significativi costi per il personale amministrativo e di ricerca della clientela, il Regno Unito osserva che essa è pertinente solo per l’attività di aggregazione, non per la gestione della domanda in sé, e che argomentazioni analoghe potrebbero valere anche in relazione ad altri tipi di capacità. Inoltre, il Regno Unito indica che anche i nuovi gestori della domanda con produzione «behind-the-meter» potrebbero partecipare al mercato della capacità in quanto produttori, presentando offerte per i contratti a quindici anni.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(179)</p></td><td><p>Il Regno Unito osserva che il principio di non discriminazione non impone che tutte le imprese siano trattate esattamente allo stesso modo in tutti i casi. Le differenze di trattamento possono essere obiettivamente giustificate e, di fatto, possono essere necessarie per evitare discriminazioni. I gestori della domanda e i nuovi produttori non sono nella stessa posizione, ad esempio per quanto riguarda il loro livello di spesa in conto capitale. Pertanto, non devono necessariamente essere trattati nello stesso modo in termini di durata contrattuale. Gli esiti d’asta non forniscono per ora alcuna prova che l’accesso differenziato ai contratti a più lungo termine comporti in pratica la distorsione di tali esiti. Le prestazioni della gestione della domanda sono paragonabili (e regolarmente superiori) a quelli della produzione di nuova costruzione: ad esempio nella più recente asta T-4 le capacità di gestione della domanda non confermate hanno ottenuto un tasso di successo e volumi più elevati della produzione di nuova costruzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(180)</p></td><td><p>Infine, il Regno Unito indica che le norme del mercato della capacità sono state modificate nel giugno 2019, permettendo ai gestori della domanda di riallocare le componenti della loro CMU durante il periodo contrattuale. Il Regno Unito sostiene che l’assenza di un’adeguata regolamentazione che consenta ai gestori della domanda di avere accesso a contratti a più lungo termine potrebbe, in tal caso, creare un espediente nel sistema. I gestori della domanda potrebbero aggregare componenti costose per raggiungere artificialmente le soglie di spesa in conto capitale per poi sostituirle con componenti più economiche durante il periodo contrattuale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(181)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’esclusione degli interconnettori dai contratti a più lungo termine, il Regno Unito osserva che, sebbene nel mercato della capacità non vi siano contratti pluriennali per gli interconnettori, sono previsti diversi progetti di interconnessione, il che suggerisce che per incentivare tali investimenti non siano necessari contratti più lunghi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(182)</p></td><td><p>Il Regno Unito ritiene che il principio di utilizzo delle soglie di spesa in conto capitale per determinare la durata del contratto rimane adeguato e potrebbe essere ampliato. Pertanto, il 12 settembre 2019 il Regno Unito si è impegnato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a consentire a tutti i tipi di capacità (ad eccezione degli interconnettori), in grado di dimostrare il rispetto delle soglie di spesa in conto capitale descritte al considerando 75, di partecipare al processo di preselezione per presentare offerte per i vari tipi di contratto disponibili e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a mantenere dette soglie sotto controllo per garantire che rimangano adeguate.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
4.2.3.3. Garanzia limitata del volume dell’asta T-1
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(183)</p></td><td><p>L’approccio scelto per riservare capacità per l’asta T-1 mira a trovare un equilibrio tra la minimizzazione dei rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento (che favorirebbe un volume d’asta T-4 maggiore) e i rischi di sovrapprovvigionamento (che favorirebbe un volume d’asta T-1 maggiore). Inoltre, le aste T-1 sono considerate una soluzione preferibile per la capacità di gestione del mercato in quanto tale capacità ha generalmente tempi di realizzazione più brevi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(184)</p></td><td><p>L’impegno riguardo al volume d’asta di cui alla decisione del 2014 è stato finora rispettato, mettendo all’asta T-1 volumi effettivi superiori alla capacità riservata quattro anni prima.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(185)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha inoltre indicato che riservare quattro anni prima delle aste T-1 una percentuale fissa della capacità totale per l’anno di fornitura ridurrebbe la capacità disponibile per i nuovi impianti da mettere all’asta T-4 e sarebbe pertanto discriminatorio. Questa pratica aumenterebbe inoltre il volume dell’asta T-1 a un livello che potrebbe non essere necessariamente rispettato, rendendo le aste T-1 non competitive, in particolare se coincidenti con la chiusura di altre centrali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(186)</p></td><td><p>La facoltà del segretario di Stato di rinviare o annullare un’asta (cfr. considerando 65 e 138) è necessaria per garantire un controllo efficace del mercato della capacità e della procedura d’asta nonché per consentire al governo di intervenire in circostanze impreviste (ad esempio, annullamento delle aste a seguito della sentenza del Tribunale). Inoltre, il Regno Unito osserva che queste disposizioni riguardano allo stesso modo sia le aste T-4 e T-1 sia tutti i partecipanti preselezionati. Non si può quindi affermare che un particolare tipo di fornitore di capacità sia svantaggiato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(187)</p></td><td><p>Per continuare a dare visibilità ai fornitori di capacità, il 12 settembre 2019 il Regno Unito si è impegnato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a continuare a mettere all’asta T-1 almeno il 50 % della capacità riservata quattro anni prima nell’ambito del processo di definizione del parametro per l’asta T-4 per lo stesso anno di fornitura e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a continuare a utilizzare il metodo di riserva, basato sull’intervallo di confidenza del 95 % descritto al considerando 62, per determinare la quantità di capacità minima che sarà riservata per l’asta T-1.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(188)</p></td><td><p>Secondo il Regno Unito: i) un’asta T-2 adatta a una produzione ridotta e decentrata sarebbe discriminatoria nei confronti di centrali con tempi di costruzione più lunghi. Inoltre, la necessità di un’asta T-2 non è chiara, in quanto, ad oggi, quella della produzione integrata di piccola scala, con tempi di costruzione più brevi, è una delle categorie di nuova produzione con maggior successo nelle aste T-4; ii) le aste settimanali non trasmetterebbero quei segnali di investimento a lungo termine che costituiscono uno degli obiettivi del mercato della capacità e non è chiaro quali benefici potrebbero apportare in termini di sicurezza dell’approvvigionamento o in che modo si differenzierebbero dai dispositivi esistenti in materia di negoziazione secondaria.</p></td></tr></tbody></table>
4.2.3.4. Soglia minima di partecipazione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(189)</p></td><td><p>Il Regno Unito osserva che lo scopo della soglia minima di 2 MW è di mantenere gestibile l’amministrazione dei processi del mercato della capacità. La possibilità di aggregazione garantisce che la capacità di minore entità non sia esclusa o svantaggiata nel mercato. La seconda asta transitoria non ha suscitato un interesse significativo da parte delle unità di entità inferiore a 2 MW (cfr. considerando 68). Il Regno Unito indica che per le aste recenti non vi è stato alcun raggruppamento di unità a livello di 2 MW, come invece ci si potrebbe aspettare se ci fosse una richiesta o una preferenza per unità di minore entità. Inoltre, il Regno Unito rammenta, come già nella sua notifica del 2014, che la soglia di 2 MW è bassa, in particolare perché nel 2014 i servizi di bilanciamento di National Grid avevano soglie di partecipazione più elevate (la riserva operativa a breve termine e la risposta alla frequenza erano fissate a 3 MW) e perché tale soglia era molto inferiore a quella utilizzata in molti altri meccanismi di regolazione della capacità europei in cui soglie di 10-50 MW non erano rare (in riferimento alla relazione finale sull’indagine settoriale sui meccanismi di regolazione della capacità <a>(<span>53</span>)</a>).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(190)</p></td><td><p>Il Regno Unito concorda con le osservazioni delle parti interessate di cui ai considerando 143, 144 e 145.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(191)</p></td><td><p>Il Regno Unito indica che la partecipazione come parte di una CMU aggregata, nella maggior parte dei casi, dovrebbe permettere di escludere i rischi di mancata fornitura. L’aggregatore può concepire le proprie unità in modo che l’interruzione del funzionamento di una componente possa essere compensata da un’altra appartenente alla stessa o a un’altra CMU all’interno del portafoglio, riducendo così il rischio di incorrere in penalità o in oneri di risoluzione del contratto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(192)</p></td><td><p>Il Regno Unito afferma inoltre che è opportuno mantenere il livello della garanzia d’offerta a metà di quello della produzione di nuova costruzione, al fine di garantire che il requisito non crei un’indebita barriera all’ingresso di nuovi gestori della domanda. Per quanto riguarda l’esposizione dei gestori della domanda a una garanzia dell’offerta piena anche se la maggior parte delle componenti è confermata, la modifica della norma di riallocazione delle componenti (cfr. considerando 180) ha creato un meccanismo di flessibilità che risolve pienamente la questione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(193)</p></td><td><p>Il Regno Unito riconosce che alcune CMU di entità inferiori a 2 MW potrebbero chiedere di partecipare all’asta senza aggregarsi, ma ritiene che la soglia minima di 2 MW non rappresenti un ostacolo tecnico alla partecipazione dei gestori della domanda. Tuttavia, il Regno Unito riconosce che dal 2014 si è registrata una tendenza verso soglie di ingresso più basse nei mercati dell’energia elettrica, per esempio 1 MW per TERRE <a>(<span>54</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(194)</p></td><td><p>Per tener conto degli sviluppi del mercato descritti al considerando 193, il 12 settembre 2019 il Regno Unito si è impegnato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a ridurre a 1 MW la soglia minima di partecipazione al mercato della capacità, come descritto ai considerando 30 e 31, per tutte le aste la cui preselezione inizia a partire da gennaio 2020 e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a rivalutare tale soglia entro ottobre 2021 per esaminare le possibilità di un’ulteriore riduzione.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
4.2.3.5. Apertura della misura alle fonti energetiche rinnovabili e alle nuove tecnologie
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(195)</p></td><td><p>Il Regno Unito indica che, nel 2014, secondo le previsioni, per l’energia eolica e solare, i cui costi di capitale erano elevati, sarebbe stato necessario un sostegno sostanziale ed esplicito alle basse emissioni di carbonio, come i contratti per differenza o il regime «<span>Renewable Obligation</span>». Simili sovvenzioni avrebbero di fatto escluso tali forme di energia dal mercato delle capacità, pertanto non è stato ritenuto necessario concepire e attuare norme a favore della loro partecipazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(196)</p></td><td><p>Il Regno Unito riconosce che i costi di capitale per alcune energie rinnovabili sono nettamente diminuiti negli ultimi anni. Non appena è risultato evidente l’interesse per la costruzione di impianti eolici e solari «senza sovvenzioni» e per la loro inclusione nel mercato della capacità, sono state esaminate e attuate il più rapidamente possibile le modifiche necessarie, comprese la definizione di un nuovo metodo di derating e la garanzia di non duplicare gli aiuti di Stato. Le modifiche delle norme relative al mercato della capacità necessarie per aggiungere tali tecnologie intermittenti sono state adottate dal Parlamento britannico il 4 giugno 2019. Il Regno Unito conferma che le energie rinnovabili (eolica e solare) potranno partecipare alle aste T-1, T-3 e T-4 previste per il gennaio 2020 (previa decisione finale positiva in materia di aiuti di Stato). Di conseguenza, il parco eolico di cui al considerando 146, che non ha potuto partecipare alla preselezione per l’asta T-4 annullata nel 2018, potrebbe ancora partecipare alla prossima asta T-3, ossia per lo stesso anno di fornitura (2022/23).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(197)</p></td><td><p>Per rispondere a situazioni simili a quella descritta al considerando 146, il 12 settembre 2019 il Regno Unito si è impegnato a elaborare tutte le norme necessarie (ad esempio, e non solo, per quanto riguarda i fattori di derating) per garantire l’effettiva partecipazione di qualsiasi nuovo tipo di capacità che possa efficacemente contribuire alla soluzione del problema dell’adeguatezza della capacità di produzione, non appena tale capacità abbia il potenziale per contribuirvi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(198)</p></td><td><p>Il Regno Unito non condivide l’osservazione di cui al considerando 147 e sottolinea che l’energia eolica contribuisce alla sicurezza dell’approvvigionamento: fatto dimostrabile prendendo l’esempio delle condizioni meteorologiche estreme del marzo 2018 (la cosiddetta «Bestia da est»), quando l’energia eolica è stata considerata un fattore chiave per evitare un evento di stress. Dopo un’analisi approfondita, è stato pertanto messo a punto un metodo di derating adeguato per includere tali impianti nel mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
4.2.3.6. Partecipazione di capacità interconnesse
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(199)</p></td><td><p>Il Regno Unito indica che nonostante sia sempre stata chiara la sua posizione sulla partecipazione diretta di capacità estera alla misura come migliore soluzione al problema della sicurezza dell’approvvigionamento, non è stato possibile attuarla immediatamente per le ragioni descritte al considerando 35 (e al considerando 28 della decisione di avviare un procedimento).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(200)</p></td><td><p>Tenendo conto del fatto che, dal 2014, altri Stati membri hanno attuato meccanismi di regolazione della capacità a livello di mercato con la prospettiva di consentire la partecipazione diretta di capacità estere e tenendo conto dell’entrata in vigore, il 4 luglio 2019, del regolamento (UE) 2019/943, il 12 settembre 2019 il Regno Unito si è impegnato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>ad adoperarsi affinché la capacità estera possa partecipare direttamente alle aste la cui preselezione inizia a partire da gennaio 2020, a condizione che siano stati conclusi contratti di cooperazione con i gestori dei sistemi di trasmissione dei paesi limitrofi in cui sono ubicate le capacità partecipanti; e in ogni caso:</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>ad aprire la partecipazione diretta della capacità estera a tutte le aste la cui preselezione inizia dopo che i metodi, le regole comuni e i termini, di cui all’articolo 26, paragrafo 11, del regolamento (UE) 2019/943 sul mercato interno dell’energia elettrica, sono stati approvati dall’ACER e pubblicati sul suo sito web in conformità dell’articolo 27 del suddetto regolamento e sono divenuti applicabili.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(201)</p></td><td><p>Il Regno Unito non ritiene che il regime «<span>cap and floor</span>» (soglia massima e minima) offra un vantaggio sleale agli interconnettori partecipanti alle aste del mercato della capacità. Gli eventuali proventi del mercato della capacità sono presi in considerazione prima di valutare le entrate degli interconnettori rispetto al regime «<span>cap and floor</span>». Un interconnettore ottiene un corrispettivo minimo solo se le sue entrate totali (comprese quelle del mercato della capacità) sono al di sotto del minimo predefinito. Analogamente, se le entrate totali sono superiori alla soglia massima, l’interconnettore restituisce la somma in eccesso al consumatore. Gli interconnettori quindi restano esposti ai prezzi di mercato e alle fluttuazioni delle entrate entro i limiti del regime «<span>cap and floor</span>».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(202)</p></td><td><p>Infine, il Regno Unito ha affermato di aver chiaramente reso noto a tutte le parti interessate, fin dal settembre 2014, che gli interconnettori avrebbero potuto partecipare alle aste per l’anno di fornitura 2019/20: quindi non all’asta T-1 organizzata all’inizio del 2018 per l’anno di fornitura 2018/19. Nell’ambito del processo di valutazione degli aiuti di Stato del 2014, il Regno Unito si era impegnato come segue: se la valutazione ex post avesse dimostrato che il contributo degli interconnettori all’asta T-4 prevista per il 2014 era stato sottostimato, il Regno Unito avrebbe ridotto proporzionalmente la capacità dell’asta T-1 del 2017 (cfr. considerando 124 della decisione del 2014). Il Regno Unito ha sostenuto che, per rispettare tale impegno, aveva dovuto ridurre la quantità di capacità messa all’asta T-1 per l’anno di fornitura 2018/19 e che ciò era incompatibile con un aumento della capacità da ottenere, necessario per consentire la partecipazione degli interconnettori all’asta T-1. Per quanto riguarda il metodo di derating utilizzato per gli interconnettori, il Regno Unito ha indicato che esistono differenze a seconda del tipo di tecnologia per garantire condizioni di parità. In particolare, i fattori di derating sono stabiliti per ogni singolo interconnettore perché vi sono differenze significative tra interconnettori e mercati collegati. Inoltre, ogni anno l’NG ESO stabilisce una serie adeguata di fattori di derating per ogni paese interconnesso (utilizzando una metodologia di modellizzazione stocastica paneuropea). Questo metodo globale viene poi convalidato dal PTE, che conferma la correttezza dell’analisi dell’NG ESO e propone il derating adeguato per ogni fascia. Il segretario di Stato adotta quindi i valori finali. Il Regno Unito ha inoltre sottolineato che aggiudicare contratti a più lungo termine agli interconnettori non sarebbe coerente con la sua posizione secondo la quale il modello di interconnessione è una soluzione a breve termine (cfr. considerando 199) adottabile fino all’introduzione di una partecipazione estera diretta.</p></td></tr></tbody></table>
4.3. Proporzionalità della misura
4.3.1. Differenze tra le durate contrattuali
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(203)</p></td><td><p>Le osservazioni relative alla durata contrattuale sono riassunte ai considerando da 177 a 180.</p></td></tr></tbody></table>
4.3.2. Esclusione della STOR a lungo termine
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(204)</p></td><td><p>Per il Regno Unito l’approccio adottato nel 2014 per quanto riguarda i fornitori di STOR a lungo termine (STOR LT) si basava sui migliori dati disponibili all’epoca. Si supponeva che permettendo agli operatori STOR di partecipare al mercato della capacità essi avrebbero realizzato profitti accidentali contravvenendo ai punti (228) e (230) della disciplina. All’epoca, infatti, si presumeva ragionevolmente che negli anni successivi gli operatori STOR avrebbero ottenuto congrui corrispettivi per l’utilizzo, oltre a quelli fissi per la disponibilità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(205)</p></td><td><p>Il Regno Unito non si aspettava che i corrispettivi per l’utilizzo cessassero del tutto. È ora verosimile che solo in caso di un evento di stress i fornitori di STOR LT potranno ottenere un corrispettivo per l’utilizzo, poiché in tal caso National Grid provvederà al dispacciamento di tutte le risorse a sua disposizione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(206)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha sostenuto che l’esclusione degli impianti STOR LT dalle aste per contratti a lungo termine era coerente con la logica secondo la quale i contratti a lungo termine erano offerti solo a quelle centrali che altrimenti avrebbero incontrato una barriera all’ingresso sul mercato. Inoltre, gli impianti in funzione al momento della prima asta nel 2014 non potevano più essere considerati «nuovi».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(207)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha sottolineato che gli operatori aggiudicatari di un’asta potevano decidere di recedere dai contratti STOR, essendo la risoluzione esente da penalità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(208)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha spiegato che il «meccanismo di recupero» raccomandato, oltre a non essere stato proposto dalla parte interessata nel 2014, non è stato ritenuto necessario perché i proventi degli operatori STOR LT erano considerati equivalenti ai regimi di sovvenzione alle basse emissioni di carbonio (CfD, RO, FiT), anch’essi esclusi dalla partecipazione al mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(209)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha osservato che la proposta di rimedio avanzata dalla parte interessata, consistente nell’aggiudicare il contratto alla centrale in via retroattiva a partire dal 2014, non è ragionevole. In questo modo all’operatore sarebbe elargito un compenso privo di rischi a spese dei consumatori per un periodo durante il quale il mercato della capacità non gli ha imposto di eseguire alcuna fornitura.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(210)</p></td><td><p>In considerazione di un possibile mutamento delle condizioni del mercato rispetto al 2014, il Regno Unito valuterà l’opportunità di consentire l’ammissibilità della parte interessata a future aste.</p></td></tr></tbody></table>
4.3.3. Metodo del recupero dei costi
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(211)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha sottolineato che, per quanto riguarda la valutazione della proporzionalità di una misura, la disciplina (punto 3.9.5) non prevede che il finanziamento di una misura di adeguatezza della capacità di produzione sia un criterio pertinente. Tuttavia, il Regno Unito ritiene che la metodologia di tariffazione sia proporzionata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(212)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha indicato che, a prescindere da quanto il mercato della capacità incentivi la gestione della domanda con la possibilità di evitare i costi, ciò non può tradursi in una riduzione del volume complessivo del mercato della capacità. Il motivo sta nel fatto che la stessa capacità di gestione della domanda è ammissibile alle aste e alla fornitura del volume richiesto. Riducendo il volume complessivo del mercato della capacità si rischierebbe di contare due volte la capacità fornita dalla gestione della domanda: una prima volta come prevista riduzione della domanda basata sul mercato e una seconda volta come fornitore della gestione della domanda nel mercato della capacità, se vincitore d’asta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(213)</p></td><td><p>Inoltre, vi sono già forti incentivi per ridurre la domanda durante le tre mezz’ore di picco della triade (il valore del beneficio derivante dai regimi di tariffazione per l’uso della rete di trasmissione del sistema è passato da circa 10 GBP/kW nel 2005/06 a circa 47 GBP/kW nel 2016/17 e secondo le previsioni avrebbe dovuto superare i 70 GBP/kW entro il 2020/21). Consentire che il mercato della capacità in quello stesso periodo evitasse i costi probabilmente non avrebbe stimolato un’ulteriore attività della gestione della domanda, ma avrebbe fornito un ritorno finanziario maggiore ai gestori della domanda che in quel momento stavano già agendo per ridurre la domanda.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(214)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha osservato che gli eventi di stress del sistema non saranno necessariamente correlati ai tre periodi di mezz’ora detti triadi, ma potranno anche essere associati a periodi di scarsa produzione (ad esempio eolica) o durare più a lungo. Inoltre, prevedere l’approvvigionamento (e la relativa quota di mercato) necessario durante le triadi è difficile, in quanto queste ultime sono identificate ex post (cioè la determinazione dei tempi avviene solo dopo la fine del periodo di picco). Di conseguenza, potrebbero esserci notevoli discrepanze tra i costi previsti dai fornitori e i costi effettivi del mercato della capacità, il che potrebbe comportare un aumento dei costi per i consumatori, in quanto i fornitori cercherebbero di gestire l’incertezza trasferendo i costi con un premio di rischio. Inoltre, basando il metodo di recupero dei costi del mercato della capacità su un maggior numero di ore (cioè i picchi dalle ore 16 alle ore 19 nei giorni infrasettimanali invernali) per i clienti industriali di dimensioni maggiori sarebbe più difficile evitare completamente i costi del mercato della capacità e quindi sarebbero trattati in modo più simile ai consumatori domestici e alle piccole imprese.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(215)</p></td><td><p>Secondo il Regno Unito, l’argomentazione secondo cui l’attuale metodo incoraggia i gestori della domanda a produrre solo «behind-the-meter» si basa sull’ipotesi che il periodo dalle ore 16 alle ore 19 sia troppo ampio per consentire ai clienti di ridurre regolarmente la domanda durante quelle ore. Non è necessario, secondo il Regno Unito, ridurre la domanda durante l’intero periodo per poterne beneficiare. Ciò implicherebbe semplicemente che i gestori della domanda ridotta non ne otterrebbero tutti i benefici.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(216)</p></td><td><p>Il Regno Unito, se da un lato ritiene che la metodologia scelta per il recupero dei costi sia proporzionata in quanto mantiene un certo effetto di incentivazione sulla gestione della domanda ed evita o attenua gli effetti negativi associati alla metodologia della triade, dall’altro intende esaminare, nell’ambito del processo di riesame quinquennale, se alcune modifiche possano essere utili per tener conto dell’esperienza e degli sviluppi del mercato.</p></td></tr></tbody></table>
4.4. Prevenzione degli effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(217)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha osservato che il regolamento (UE) 2019/943 impone agli Stati membri di eliminare gradualmente i contratti e i pagamenti relativi alla capacità di produzione (compresi i generatori utilizzati dai gestori della domanda «behind-the-meter») con emissioni superiori a 550 g di CO<span>2</span> di origine fossile per kWh di energia elettrica. Una modifica in questo senso della «Capacity Market Rule» è entrata in vigore il 18 luglio 2019. La modifica ha introdotto un limite di emissioni di carbonio di quel livello per la capacità di nuova costruzione oggetto di preselezione in vista delle aste di capacità che si terranno all’inizio del 2020 (comprese le nuove componenti che parteciperanno come gestione della domanda non confermata).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(218)</p></td><td><p>Il 12 settembre 2019 il Regno Unito si è impegnato a rispettare le disposizioni del regolamento (UE) 2019/943 e in particolare ad adottare, entro la fine del 2020, modifiche normative per garantire che al massimo entro il1<span>o</span> luglio 2025 la capacità di produzione la cui produzione commerciale è iniziata prima del 4 luglio 2019 e con emissioni superiori a 550 g di CO<span>2</span> di origine fossile per kWh di energia elettrica e superiori a 350 kg di CO<span>2</span> di origine fossile in media all’anno per kWh installato non sia impegnata né riceva pagamenti o impegni di pagamento futuri nel quadro del mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
4.5. Divieto di esecuzione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(219)</p></td><td><p>Il Regno Unito riconosce che la sentenza del Tribunale gli impone di non concedere aiuti prima che la Commissione, terminate le formalità di indagine, adotti una decisione in merito alla concessione di aiuti di Stato nell’ambito del regime del mercato della capacità. La sentenza tuttavia non impone al Regno Unito di non attuare elementi del regime che non comportano la concessione di eventuali aiuti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(220)</p></td><td><p>Secondo il Regno Unito, non vi è violazione del divieto di esecuzione nelle seguenti situazioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l’aggiudicazione di contratti condizionati di fornitura di capacità a seguito di un’asta integrativa T-1 tenutasi nel giugno 2019 [cfr. considerando 18, lettera a)], in quanto tali contratti non conferiscono alcun vantaggio economico ai fornitori finché la Commissione non abbia approvato la concessione di aiuti di Stato. I fornitori saranno tenuti a rispettare determinati obblighi senza alcuna garanzia di ottenere una rimunerazione o altri vantaggi economici, in quanto la rimunerazione è subordinata all’approvazione della Commissione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>imporre ai fornitori, durante il periodo di divieto di esecuzione, il rispetto degli obblighi derivanti da contratti di fornitura della capacità in essere. Anche in questo caso, i fornitori non hanno alcuna garanzia di ottenere alla fine una rimunerazione della capacità. Inoltre, ciò impone ai fornitori di capacità un onere, non un vantaggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>durante il periodo di divieto di esecuzione, consentire ai fornitori di effettuare versamenti volontari all’organismo di regolamento del mercato della capacità e consentire a quest’ultimo di riceverli, per compensare i potenziali oneri a carico dei fornitori. I versamenti dei fornitori non finanzieranno gli aiuti finché la Commissione non abbia approvato la concessione di aiuti di Stato.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
4.6. Trasparenza
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(221)</p></td><td><p>Il Regno Unito si è impegnato ad applicare le condizioni relative alla trasparenza di cui alla sezione 3.2.7 della disciplina per quanto riguarda gli aiuti concessi nel quadro del mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
5. VALUTAZIONE DELL’AIUTO
5.1. Aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, TFUE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(222)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione giunge alla conclusione preliminare che la misura costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del trattato. Né il Regno Unito né le parti interessate hanno messo in discussione tale punto di vista.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(223)</p></td><td><p>L’articolo 107, paragrafo 1, del trattato afferma che sono aiuti di Stato «gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(224)</p></td><td><p>Secondo l’articolo 107, paragrafo 1, del trattato sono incompatibili con il mercato interno gli aiuti di Stato che «nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, […] favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(225)</p></td><td><p>All’articolo 107, paragrafi 2 e 3, del trattato sono elencate le circostanze specifiche in cui gli aiuti sono o possono considerarsi compatibili con il mercato interno. La valutazione della Commissione sull’applicabilità di tali circostanze nel caso di specie è esposta nella sezione 6.</p></td></tr></tbody></table>
5.1.1. Imputabilità allo Stato e finanziamento con risorse statali
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(226)</p></td><td><p>Affinché le misure siano considerate aiuti di Stato ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del trattato a) devono essere imputabili allo Stato e b) le somme di denaro devono provenire da fondi statali, essendo concesse direttamente o indirettamente da un qualunque ente pubblico designato o istituito dallo Stato <a>(<span>55</span>)</a>. Per le ragioni esposte ai considerando 227, 228 e 229 della presente decisione, la Commissione ritiene che la misura sia imputabile al Regno Unito e che la rimunerazione della capacità costituisca una risorsa statale in quanto è sotto il controllo dello Stato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(227)</p></td><td><p>Il mercato della capacità è stato istituito nel Regno Unito dal segretario di Stato per l’energia e i cambiamenti climatici in virtù dei poteri conferitigli dall’<span>Energy Act</span> 2013. Il 1<span>o</span> agosto 2014 il Regno Unito ha adottato provvedimenti di diritto derivato, tra cui il regolamento sulla capacità elettrica (<span>Electricity Capacity Regulation</span>) e norme relative al mercato della capacità (<span>Capacity Market Rules</span>) che disciplinano l’attuazione del mercato della capacità. L’approvazione della quantità di capacità da mettere all’asta, le procedure di preselezione, il contenuto dei contratti di fornitura di capacità e gli obblighi dei detentori di capacità sono responsabilità dello Stato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(228)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha istituito un organismo di regolamento per garantire l’assunzione di responsabilità, la governance e il controllo del processo di riscossione e di erogazione dei pagamenti. L’organismo di regolamento è un ente statale e le autorità britanniche hanno dichiarato che il governo ne detiene il totale controllo (cfr. considerando 27).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(229)</p></td><td><p>Come descritto ai considerando 88 e 89, la misura è finanziata mediante una maggiorazione (prelievo) stabilita per legge e applicata a tutti i fornitori autorizzati. Il prelievo è obbligatorio ed è riscosso dall’organismo di regolamento il quale, in seguito, ordina i pagamenti da effettuare ai fornitori di capacità. Lo Stato ha la facoltà di disporre dei fondi tramite l’organismo di regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
5.1.2. Vantaggio economico conferito a talune imprese o talune produzioni (vantaggio selettivo)
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(230)</p></td><td><p>Ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, TFUE, un vantaggio è un beneficio economico che un’impresa non avrebbe ottenuto in condizioni normali di mercato, ossia in assenza di un intervento dello Stato <a>(<span>56</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(231)</p></td><td><p>La Commissione osserva che gli aggiudicatari delle aste ricevono, attraverso il mercato della capacità, una rimunerazione che non riceverebbero se continuassero a operare sul mercato dell’elettricità in condizioni economiche normali vendendo solo energia elettrica e servizi accessori (BETTA - descritti nella sezione 2.8). La misura conferisce quindi un vantaggio economico alle imprese che hanno partecipato alle aste con esito positivo. Questo vantaggio è selettivo in quanto favorisce solo alcune imprese, vale a dire gli aggiudicatari delle aste, che si trovano in una situazione di fatto e di diritto paragonabile a quella di altri fornitori di capacità che non hanno potuto, o non hanno voluto, partecipare alle aste o che hanno partecipato ma con esito negativo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(232)</p></td><td><p>Inoltre, la misura finora ha conferito un vantaggio selettivo solo a determinate imprese in grado di contribuire alla soluzione del problema di adeguatezza individuato, in quanto le capacità inferiori a 2 MW (cfr. considerando 30 e 31) e le capacità estere sono escluse dalla partecipazione diretta al mercato della capacità (cfr. considerando 34), sebbene anch’esse possano contribuire a ridurre il problema di adeguatezza. In futuro, l’esistenza di una soglia minima di partecipazione alle aste, anche se ridotta nel modo descritto al considerando 193, continuerà ad impedire la partecipazione diretta (cioè senza aggregazione) di alcune capacità.Inoltre, il mercato della capacità continuerà ad escludere alcune imprese in grado di contribuire alla soluzione del problema di adeguatezza individuato, a meno che tutte le capacità estere situate in altri Stati membri, limitrofi o meno, non possano partecipare alle aste. Di conseguenza, anche da questa prospettiva più ristretta, la misura conferisce un vantaggio selettivo.</p></td></tr></tbody></table>
5.1.3. Distorsione della concorrenza e degli scambi all’interno dell’UE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(233)</p></td><td><p>La misura rischia di falsare la concorrenza e di incidere sugli scambi nel mercato interno. La produzione e la vendita di energia elettrica sui mercati all’ingrosso e al dettaglio sono attività aperte alla concorrenza in tutta l’UE <a>(<span>57</span>)</a>. Un vantaggio conferito tramite risorse statali a un’impresa del settore rischia di incidere sugli scambi all’interno dell’Unione e di falsare la concorrenza.</p></td></tr></tbody></table>
5.1.4. Conclusioni sulla valutazione a norma dell’articolo 107, paragrafo 1, del trattato
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(234)</p></td><td><p>Alla luce della valutazione di cui alla presente sezione, la Commissione conclude che la misura costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell’articolo 107, paragrafo 1, del trattato. L’articolo 107, paragrafo 1, è subordinato all’applicazione di uno dei motivi specifici di compatibilità di cui all’articolo 107, paragrafi 2 e 3, del trattato. L’unico motivo che potrebbe essere rilevante nel caso di specie è quello di cui all’articolo 107, paragrafo 3, lettera c). Nella sezione 6 si valuta se nel caso di specie tale motivo sussista.</p></td></tr></tbody></table>
5.2. Legittimità dell’aiuto
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(235)</p></td><td><p>Sebbene il mercato della capacità sia stato notificato dalle autorità del Regno Unito prima di essere attuato, la decisione della Commissione del 2014 che autorizza il regime è stata annullata dal Tribunale. Alla luce della sentenza di annullamento della decisione della Commissione del 2014, l’attuazione dell’aiuto in questione fino alla sentenza del Tribunale deve essere considerata illegittima <a>(<span>58</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(236)</p></td><td><p>A seguito della sentenza del Tribunale del novembre 2018 e dell’annullamento della decisione del 2014, il Regno Unito ha adottato alcune misure, elencate al considerando 18. La presente sezione esamina se tali misure costituiscano un nuovo aiuto illegittimo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(237)</p></td><td><p>In primo luogo, per quanto riguarda l’organizzazione di un’asta integrativa T-1 nel giugno 2019, non si è verificata alcuna violazione del divieto di esecuzione, in quanto i contratti aggiudicati a seguito di tale asta contenevano una clausola di condizionalità in base alla quale i diritti contrattuali erano conferiti solo in seguito a una decisione positiva sugli aiuti di Stato. La misura attuata dal Regno Unito dopo il novembre 2018 pertanto non costituisce un nuovo aiuto illecito.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(238)</p></td><td><p>In secondo luogo, per quanto riguarda il proseguimento dell’applicazione dei contratti di fornitura della capacità aggiudicati nelle aste tenutesi prima del novembre 2018 e i prelievi nell’ambito del mercato della capacità richiesti ai fornitori durante la sospensione dei pagamenti, il Regno Unito non viola il divieto di esecuzione. Tali misure non possono essere considerate un vantaggio economico in quanto per le imprese rappresentano un costo, non un vantaggio. Questa misura da sola pertanto non costituisce un nuovo aiuto illegittimo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(239)</p></td><td><p>In terzo luogo, per quanto riguarda l’apertura delle procedure di preselezione avvenuta il 22 luglio 2019 per un’asta T-1, un’asta T-3 e un’asta T-4, che dovrebbero svolgersi nel primo trimestre del 2020, nessun contratto è stato ancora firmato. Di conseguenza, nemmeno questa misura costituisce un nuovo aiuto illegittimo.</p></td></tr></tbody></table>
6. COMPATIBILITÀ CON IL MERCATO INTERNO SULLA BASE DELL’ARTICOLO 107, PARAGRAFO 3, LETTERA C), DEL TRATTATO
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(240)</p></td><td><p>L’articolo 107, paragrafo 3, lettere da a) a e), del trattato specifica alcuni tipi di aiuti che possono essere considerati compatibili con il mercato interno. Alla lettera c) sono menzionati gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(241)</p></td><td><p>La disciplina in materia di aiuti di Stato a favore dell’ambiente e dell’energia 2014-2020 <a>(<span>59</span>)</a> («la disciplina») stabilisce le condizioni alle quali gli aiuti per l’energia e l’ambiente possono essere considerati compatibili con il mercato interno a norma dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato. La disciplina è applicabile dal 1<span>o</span> luglio 2014. La sua sezione 3.9 stabilisce le condizioni specifiche alle quali sono concessi gli aiuti per garantire l’adeguatezza della capacità di produzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(242)</p></td><td><p>Come indicato al precedente considerando 235, l’annullamento della decisione del 2014 comporta che l’attuazione dell’aiuto fino alla sentenza del Tribunale deve essere considerata illegittima. Conformemente alla comunicazione della Commissione relativa alla determinazione delle norme applicabili alla valutazione degli aiuti di Stato illegalmente concessi <a>(<span>60</span>)</a>, la Commissione ha valutato la compatibilità della misura con il mercato interno sulla base delle condizioni stabilite nella sezione 3.9 della disciplina. In conformità del punto (248) della disciplina, gli aiuti illegalmente concessi nel settore dell’energia devono essere valutati in base alle norme in vigore alla data in cui l’aiuto è stato concesso, ossia il 16 dicembre 2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(243)</p></td><td><p>La procedura di adozione di una nuova decisione può riprendere dal punto preciso in cui l’illegittimità si è verificata <a>(<span>61</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
6.1. Obiettivo di interesse comune e necessità della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(244)</p></td><td><p>Le sezioni 3.9.1 e 3.9.2 della disciplina stabiliscono le condizioni specifiche da applicare per valutare in che misura l’aiuto contribuisca a un obiettivo di interesse comune ben definito e in che misura sia necessario l’intervento statale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(245)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione è giunta alla conclusione preliminare che il mercato della capacità contribuisce a un obiettivo di interesse comune ed è necessario.</p></td></tr></tbody></table>
6.1.1. Obiettivo di interesse comune
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(246)</p></td><td><p>Nel 2014 il Regno Unito ha messo in atto una metodologia per identificare l’eventuale inadeguatezza della capacità di produzione sulla base di un modello che utilizza l’«enduring reliability adequacy standard», un indicatore prescelto per misurare l’adeguatezza delle capacità di produzione. Nella sua notifica del 2014, il Regno Unito dimostrava che l’adeguatezza delle capacità di produzione avrebbe potuto raggiungere livelli critici quattro anni dopo, cioè a partire dal 2018/19. Tali risultati sono sostanzialmente coerenti con quelli pubblicati dall’ENTSO-E nella più recente relazione sull’adeguatezza del sistema disponibile all’epoca <a>(<span>62</span>)</a>. Nel 2014 l’ENTSO-E stimava che nello scenario A per la Gran Bretagna (che teneva conto solo di sviluppi di capacità di produzione considerati sicuri) la capacità rimanente dopo il 2016 avrebbe potuto essere insufficiente a coprire un margine di riferimento adeguato in assenza di importazioni tramite interconnessione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(247)</p></td><td><p>Secondo le più recenti previsioni di adeguatezza a medio termine di ENTSO-E per il 2018 (MAF 2018) <a>(<span>63</span>)</a>, il livello di LOLE (ore/anno) per il Regno Unito nel caso base è stimato a 1,29 ore nel 2020 e 1,30 nel 2025, ben al di sotto dell’obiettivo LOLE di tre ore fissato dal Regno Unito come descritto nel considerando 98. Il MAF 2018 indica che<span>previsioni migliori possono essere attribuite anche ai meccanismi di regolazione della capacità esistenti</span>. Il MAF 2018 è stato pubblicato il 3 ottobre 2018, ossia prima della sentenza del Tribunale che ha annullato la decisione del 2014. Il calcolo del MAF 2018 ha quindi tenuto conto degli effetti dell’esistenza del mercato della capacità nel Regno Unito. Infatti, nell’appendice 2 del MAF 2018, il Regno Unito indica che la<span>Gran Bretagna ha istituito un mercato della capacità per garantire di avere una capacità disponibile sufficiente a soddisfare lo standard di affidabilità di tre ore/anno di perdita di carico attesa</span> (Loss of Load Expectation — «<span>LOLE</span>»).<span>I risultati del MAF sono coerenti con queste aspettative e quindi non si prevedono problemi di adeguatezza in Gran Bretagna</span>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(248)</p></td><td><p>L’individuazione della persistente necessità del mercato della capacità per il futuro deve basarsi su scenari controfattuali nei quali si supponga che nel Regno Unito non esiste un mercato della capacità. Come descritto ai considerando 102, 103 e 104, le analisi dimostrano che quando il si esclude dalla modellizzazione il mercato della capacità, per ogni anno incluso nella modellizzazione lo standard di affidabilità può non essere rispettato. In particolare, l’analisi di<span>National Grid</span> descritta al considerando 103 si fonda sul caso base che considera la riforma del mercato dell’energia elettrica, utilizzato per gli scenari energetici futuri elaborati da National Grid. Gli scenari energetici futuri sono anche la base delle ipotesi utilizzate nel MAF 2018 per il Regno Unito. Pertanto, conformemente al punto (221) della disciplina, l’analisi di<span>National Grid</span> è coerente con l’analisi dell’ENTSO-E.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(249)</p></td><td><p>Il mercato della capacità può avere come risultato di sostenere la produzione basata su combustibili fossili. Tuttavia, come descritto nella sezione 2.8.4, il Regno Unito ha già attuato, sta attuando o sta prendendo in considerazione misure supplementari per porre rimedio ai fallimenti del mercato individuati, in particolare il fatto che l’affidabilità è un bene pubblico e il cosiddetto problema del «<span>missing money</span>». Queste misure supplementari mirano a perfezionare la partecipazione della gestione della domanda, a riformare i «<span>cash-out arrangements</span>» e a promuovere maggiori livelli di interconnessione. La Commissione ritiene che queste misure supplementari dovrebbero condurre a una riduzione delle capacità richieste nell’ambito del mercato della capacità. Inoltre, la Commissione osserva che il Regno Unito propone misure ad hoc per sostenere la produzione a basse emissioni di carbone (ad esempio i contratti per differenza) e ha adottato rigorosi livelli di prestazione in materia di emissioni per evitare di attivare una produzione ad alta intensità di carbonio. Il Regno Unito riferisce che dal 2014 ciò ha portato a una forte riduzione del numero di nuovi generatori diesel aggiudicatari di contratti di capacità <a>(<span>64</span>)</a>. Inoltre, la Commissione osserva che la valutazione dell’adeguatezza della capacità di produzione (condotta su base annua) tiene conto del volume di produzione, mentre il contributo degli interconnettori è aperto a tutti i tipi di fornitori di capacità, compresi gli operatori di gestione della domanda. Di conseguenza, la Commissione ritiene che il Regno Unito abbia esaminato a sufficienza i mezzi per attenuare gli effetti negativi che la misura potrebbe avere sull’obiettivo di eliminare gradualmente le sovvenzioni dannose per l’ambiente, come indicato al punto (220) della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(250)</p></td><td><p>La misura mira a ottenere la capacità necessaria a soddisfare lo standard di affidabilità. La misura ha pertanto un obiettivo ben definito. I fornitori di capacità si impegnano a fornire energia elettrica nei momenti di stress del sistema a fronte di una rimunerazione della capacità. La metodologia per stabilire la quantità di capacità da mettere all’asta si basa su una valutazione annuale della sicurezza dell’approvvigionamento eseguita dal gestore del sistema.</p></td></tr></tbody></table>
6.1.2. Necessità della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(251)</p></td><td><p>La natura e le cause del problema dell’adeguatezza della capacità di produzione sono state analizzate e quantificate, come descritto nelle precedenti sezioni 2.8.2 e 2.8.3. È stata descritta l’unità di misura per la quantificazione (ossia lo standard di affidabilità) ed è stato fornito il suo metodo di calcolo (cfr. considerando 46 e 47). La Commissione conclude pertanto che il punto (222) della disciplina è rispettato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(252)</p></td><td><p>Come spiegato al considerando 128, alcune parti interessate hanno sollevato dubbi riguardo alla necessità del mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(253)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la presunta situazione di eccesso di offerta sul mercato britannico dell’energia elettrica, sollevata da alcune parti interessate, la Commissione ha analizzato le argomentazioni presentate sia da tali parti interessate [cfr. considerando 128, lettera a)] sia dal Regno Unito (cfr. considerando 166). La Commissione ritiene che le critiche sollevate dalle parti interessate non mettano in questione la necessità del mercato della capacità: in particolare, come ogni altro meccanismo di regolazione della capacità, anche questo subisce l’influenza di forti incertezze che richiedono un equilibrio tra il rischio di un eccesso di approvvigionamento da un lato e l’inadeguatezza del sistema dall’altro. I margini di capacità dell’inverno 2018/19, migliori del previsto, riflettono questa incertezza <a>(<span>65</span>)</a>. Inoltre, come spiegato da Ofgem nella sua relazione finale citata al considerando 21, i margini calcolati prima dell’attuazione del mercato della capacità a partire dal 2017 includevano la Contingency Balancing Reserve («CBR») e, senza queste misure, i margini di capacità sarebbero stati molto più bassi <a>(<span>66</span>)</a>. Nella sua relazione, Ofgem ha inoltre spiegato come le previsioni della perdita di carico attesa per i cinque anni di fornitura precedenti confermassero ulteriormente la sua opinione sulla forte necessità di mantenere il mercato della capacità. Inoltre, i bassi prezzi di aggiudicazione possono essere considerati una prova dell’elevato livello di concorrenza nelle aste del mercato della capacità e non necessariamente un segno di sovraccapacità. Infine, come spiegato al considerando 34, gli interconnettori hanno potuto partecipare alle aste a partire dalla seconda asta, tenutasi nel 2015, per cui il loro contributo alla sicurezza dell’approvvigionamento è stato calcolato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(254)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’opinione di alcune parti interessate secondo cui l’adeguatezza della capacità di produzione sarebbe meglio garantita da un mercato esclusivamente energetico, la Commissione prende atto delle argomentazioni di alcune parti interessate [cfr. considerando 128, lettera b)] e del Regno Unito [cfr. considerando 167]. La Commissione non ha motivi per modificare le conclusioni di cui alla tabella 8 della decisione di avviare un procedimento e le mantiene: ammette che, fintantoché non sono disponibili alla maggioranza degli utenti la rilevazione individuale in tempo reale e i contratti a prezzi dinamici, l’affidabilità presenta molte delle caratteristiche di un bene pubblico. In un prossimo futuro l’approvvigionamento elettrico sicuro conserverà il carattere di bene pubblico in quanto è improbabile che i consumatori gestiscano sistematicamente i loro consumi in risposta ai segnali di scarsità provenienti dai mercati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(255)</p></td><td><p>Analogamente, per quanto riguarda la questione relativa al fallimento del mercato detto «<span>missing money</span>», la Commissione prende atto degli argomenti presentati da alcune parti interessate [cfr. considerando 128, lettera c)] e dal Regno Unito (cfr. considerando 168). La Commissione non ha motivi per modificare le conclusioni di cui alla tabella 8 della decisione di avviare un procedimento del procedimento e le mantiene. In particolare, la Commissione ribadisce che la realizzazione di un mercato della capacità non può avvenire a scapito del buon funzionamento dei mercati a breve termine. Le riforme di cui alla precedente sezione 2.8.4 contribuiscono a migliorare il funzionamento dei mercati dell’energia elettrica della Gran Bretagna, ma non eliminano il problema del «<span>missing money</span>».</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(256)</p></td><td><p>Sulla base della valutazione di cui ai considerando 254 e 255, la Commissione conclude che il Regno Unito ha chiaramente dimostrato, conformemente al punto (223) della disciplina, i motivi per cui non ci si può attendere che il mercato fornisca la capacità adeguata in assenza del mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(257)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la stima delle potenzialità della gestione della domanda, la Commissione sottolinea che, secondo il punto (224), lettera b), della disciplina, la Commissione è tenuta a prendere in considerazione, tra l’altro e se del caso, solo gli elementi forniti e relativi alla valutazione dell’impatto della partecipazione della gestione della domanda. La Commissione prende atto delle stime molto diverse fornite dalle parti interessate [cfr. considerando 128, lettera d)] e dal Regno Unito (cfr. considerando 169) in risposta alla decisione di avviare un procedimento. La Commissione osserva inoltre che, come indicato nella tabella 1, la capacità della gestione della domanda che partecipa alle aste è in crescita ed ha raggiunto i 2,6 GW all’asta T-4 organizzata nel 2018.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(258)</p></td><td><p>Tra le varie misure adottate dal Regno Unito per promuovere la gestione della domanda conformemente al punto (224), lettera b), della disciplina, alcune parti interessate hanno criticato solo le aste transitorie in quanto insufficienti a promuovere la partecipazione della gestione della domanda [cfr. considerando 128, lettera d)]. La Commissione prende atto delle argomentazioni del Regno Unito di cui al considerando 170 e delle osservazioni di altre parti interessate di cui al considerando 126. In particolare, la Commissione ritiene che le aste transitorie siano state concepite per promuovere la gestione della domanda escludendo quasi tutti gli altri tipi di capacità. È significativo il fatto che queste aste si sono concluse a prezzi più elevati rispetto alle normali aste del mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(259)</p></td><td><p>La Commissione pertanto conclude che, in conformità delle sezioni 3.9.1 e 3.9.2 della disciplina, il mercato della capacità contribuisce a un obiettivo ben definito di interesse comune ed è necessario.</p></td></tr></tbody></table>
6.2. Adeguatezza della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(260)</p></td><td><p>La sezione 3.9.3 della disciplina specifica le condizioni per valutare se una misura è uno strumento adeguato per conseguire l’obiettivo di interesse comune.</p></td></tr></tbody></table>
6.2.1. Scelta dello strumento
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(261)</p></td><td><p>Come indicato ai considerando 129 e 171, alcune parti interessate ritengono che una riserva strategica sarebbe preferibile ai meccanismi di regolazione della capacità relativi all’intero mercato per affrontare il problema dell’adeguatezza della capacità di produzione nel Regno Unito. Il Regno Unito invece ha obiettato che una riserva strategica non risponderebbe ai fallimenti del mercato soggiacenti (cfr. considerando 171 e 172).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(262)</p></td><td><p>Come spiegato nella relazione finale sull’indagine settoriale sui meccanismi di regolazione della capacità <a>(<span>67</span>)</a>, non sono necessari interventi a lungo termine se, in base alle valutazioni di adeguatezza e al parere dei responsabili politici, nel lungo termine il mercato può essere modificato, applicando le opportune riforme per garantire sufficienti incentivi agli investimenti e a condizione che vi siano capacità disponibili sufficienti per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento fino a quel momento. Tuttavia, potrebbe essere necessario garantire che la capacità disponibile non venga a mancare prematuramente. In tali circostanze, la riserva strategica dovrebbe essere la risposta più appropriata, in quanto può contribuire a controbilanciare la quantità di capacità esistente che abbandona il mercato. Se vengono individuati problemi di adeguatezza a lungo termine, il meccanismo di regolazione della capacità più appropriato per affrontare il problema è probabilmente un meccanismo relativo all’intero mercato basato sul volume.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(263)</p></td><td><p>Una riserva strategica non risolverebbe il problema degli investimenti per le nuove centrali. I meccanismi di regolazione della capacità relativi all’intero mercato, invece, incoraggiano più efficacemente gli investimenti per affrontare i problemi di adeguatezza a lungo termine.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(264)</p></td><td><p>La misura è stata concepita per sostenere e integrare gli sviluppi del mercato ed essere coerente con il mercato interno dell’energia e le politiche energetiche dell’Unione: in particolare lo sviluppo di una gestione attiva della domanda, maggiore concorrenza e maggiori investimenti nelle capacità di interconnessione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(265)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che la scelta dello strumento è appropriata per rispondere al fallimento del mercato soggiacente che ostacola gli investimenti a lungo termine.</p></td></tr></tbody></table>
6.2.2. Rimunerazione del solo servizio di disponibilità
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(266)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento la Commissione è giunta alla conclusione preliminare che la misura rimunerava il solo servizio di disponibilità. Tuttavia, come spiegato ai considerando da 130, 131 e 132 della presente decisione, alcune parti interessate hanno sollevato dubbi al riguardo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(267)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la preoccupazione espressa dalle parti interessate in merito agli accordi di notifica degli eventi di stress (cfr. considerando 130), la Commissione ritiene che l’attuazione di un meccanismo di dispacciamento potrebbe interferire con i segnali del mercato e potrebbe pertanto essere considerata incompatibile con il punto (225) della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(268)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il proposto rafforzamento del regime sanzionatorio (cfr. considerando 131 e 174) e la preoccupazione espressa dalle parti interessate in merito al modello «energia fornita» del mercato della capacità (cfr. considerando 132 e 175), occorre precisare che i beneficiari ricevono un compenso per le unità di capacità che mettono a disposizione (GBP/MW) e non per l’energia fornita (GBP/MWh), in conformità del punto (225) della disciplina. Ciò detto, la Commissione osserva che il mercato della capacità segue un modello «energia fornita» (cfr. sezione 2.6), in base al quale i fornitori di capacità possono incorrere in penalità se non forniscono fisicamente energia durante gli eventi di stress del sistema, indipendentemente dai segnali forniti dal mercato all’ingrosso. La Commissione ritiene che sia compito precipuo del market coupling (sia giornaliero che infragiornaliero) e dei mercati di bilanciamento garantire l’uso efficiente delle risorse disponibili per il sistema, anche attraverso gli interconnettori. Un modello «energia fornita» può essere pregiudizievole in quanto i fornitori di capacità possono essere indotti ad eseguire il dispacciamento anche quando non è redditizio sulla base dei soli prezzi di mercato, al fine di evitare sanzioni. Tuttavia, è altamente improbabile che, nella pratica, nel mercato della capacità si verifichino distorsioni del dispacciamento, dato che gli eventi di stress sono definiti in riferimento ad azioni che di solito sarebbero adottate come ultima risorsa dal gestore del sistema, una volta che il mercato non è riuscito a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(269)</p></td><td><p>Di conseguenza, la Commissione conclude che il mercato della capacità rimunera unicamente il servizio di disponibilità in conformità della sezione 3.9.3 della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.2.3. Apertura della misura a tutti i pertinenti fornitori di capacità
6.2.3.1. Potenziale discriminazione nei confronti dei gestori della domanda a causa dell’assenza di contratti di fornitura a tempo
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(270)</p></td><td><p>Sebbene la Commissione non abbia affrontato esplicitamente la questione nella decisione di avviare un procedimento, alcune parti interessate hanno sostenuto che, per evitare discriminazioni nei confronti dei gestori della domanda, il mercato della capacità dovrebbe offrire contratti che prevedano la fornitura a tempo (cfr. considerando 133).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(271)</p></td><td><p>Sulla base degli elementi di prova forniti dal Regno Unito e riassunti al considerando 176, la Commissione ritiene che l’assenza di contratti di fornitura a tempo non sia discriminatoria. In particolare, il fatto che solo una delle 89 CMU partecipanti all’asta transitoria abbia optato per il contratto di fornitura a tempo dimostra che il sistema attualmente in uso non rappresenta un ostacolo alla partecipazione dei gestori della domanda.</p></td></tr></tbody></table>
6.2.3.2. Differenze tra le durate contrattuali applicabili
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(272)</p></td><td><p>La sentenza del Tribunale ha stabilito che viste le diverse durate contrattuali offerte alla capacità diversa da quella di produzione, in particolare ai gestori della domanda, da un lato, e ai produttori, dall’altro, la Commissione avrebbe dovuto nutrire dubbi circa la compatibilità della misura con il mercato interno. La Commissione ha pertanto esaminato se l’assenza di contratti di capacità a più lungo termine per i gestori della domanda riduca le loro possibilità di partecipazione al mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(273)</p></td><td><p>Il punto (226) della disciplina richiede di trovare un equilibrio tra due obiettivi concorrenti: da un lato, l’apertura del meccanismo a tutti i tipi di capacità e, dall’altro, la necessità di fornire incentivi adeguati sia alle capacità esistenti che a quelle nuove.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(274)</p></td><td><p>Come indicato nella decisione di avviare un procedimento, da un lato la Commissione è del parere che i contratti di capacità di durata superiore ad un anno possano essere giustificati in caso di spese in conto capitale elevate e di difficoltà di finanziamento, promuovendo così nuovi ingressi competitivi nel mercato. Come spiegato dal Regno Unito (cfr. considerando 177), ciò vale in particolare per la produzione di nuova costruzione. A parte le proposte generali a favore di contratti di durata inferiore [cfr. punti i), ii) e iii) del considerando 136], la Commissione non ha ricevuto osservazioni che contestassero la pertinenza dei contratti a più lungo termine (fino a 15 anni) come incentivo alla nuova capacità, conformemente al punto (226) della disciplina. La Commissione ritiene in particolare che ricorrere alle soglie di spesa in conto capitale per determinare l’ammissibilità a contratti a più lungo termine sia appropriato, in quanto esse forniscono una buona indicazione della difficoltà di ottenere un finanziamento: più elevato è l’investimento, più difficile è assicurarsi il finanziamento. Dall’altro lato, la Commissione ritiene che l’esclusione della capacità diversa da quella di produzione dall’accesso a contratti di più lunga durata non sia stata discriminatoria in quanto le centrali e la gestione della domanda esistenti non necessitano di contratti a più lungo termine per ottenere un finanziamento, tenuto conto del loro fabbisogno minore di capitale (che indica una minore importanza di assicurarsi un finanziamento). La Commissione ritiene pertanto che contratti più brevi non abbiano posto i produttori o i gestori della domanda esistenti in una posizione di svantaggio competitivo rispetto alla nuova produzione. È stato quindi trovato il giusto equilibrio tra i due obiettivi concorrenti di cui al considerando 273.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(275)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che diversi elementi confermino che le differenze tra le durate contrattuali non hanno in pratica portato ad alcuna discriminazione nei confronti dei gestori della domanda. In primo luogo, i risultati delle aste non indicano, ad oggi, che una differenza nell’accesso ai contratti a più lungo termine abbia, nella pratica, distorto gli esiti delle aste. Anzi, le prestazioni della gestione della domanda sono paragonabili (ma di solito superiori) a quelle della produzione di nuova costruzione (cfr. considerando 179). In secondo luogo, la Commissione non ha trovato alcuna conferma del fatto che i gestori della domanda che rispettavano la soglia della spesa in conto capitale per i contratti a più lungo termine non avessero potuto partecipare al mercato della capacità. In terzo luogo, le stime della spesa in conto capitale reale dei gestori della domanda fornite dalle parti interessate erano molto basse; alcune parti interessate, in qualità di gestori della domanda, ritenevano anzi che la spesa in conto capitale per loro fosse ben al di sotto delle soglie, addirittura vicina allo zero (cfr. considerando 135). La spesa in conto capitale dei gestori della domanda individuata nella seconda asta transitoria era in media di 0,15 GBP/kW (cfr. considerando 178). In quarto luogo, i gestori della domanda che producono «<span>behind-the-meter</span>» (ossia il 60 %-70 % della gestione della domanda che partecipa attivamente ai mercati della flessibilità) possono avere accesso a contratti a più lungo termine se partecipano all’asta in qualità di produttori (cfr. considerando 135 e 178). In quinto luogo, le soglie delle spese in conto capitale stabilite per la partecipazione alle aste sono state aggiornate regolarmente (cfr. considerando 75).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(276)</p></td><td><p>Di conseguenza, per il passato, la Commissione ritiene che le differenze tra le durate contrattuali applicabili non abbiano comportato, nella pratica, alcuna discriminazione nei confronti dei gestori della domanda.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(277)</p></td><td><p>L’attuale situazione in cui l’accesso ai contratti a più lungo termine è limitato ai produttori non ha portato ad alcun trattamento discriminatorio. Tuttavia, la partecipazione alle aste dei gestori della domanda è in aumento (cfr. tabella 2) e non si può escludere che, in futuro, tali gestori non raggiungano le soglie della spesa in conto capitale stabilite. Pertanto, per garantire che in futuro a nessuna capacità che raggiunga tali soglie sia impedito di accedere a contratti a più lungo termine a causa del tipo di capacità, la Commissione accoglie con favore gli impegni del Regno Unito seguenti: i) a consentire a tutti i tipi di capacità (ad eccezione degli interconnettori), in grado di dimostrare il rispetto delle soglie di spesa in conto capitale descritte al considerando 75, di partecipare al processo di preselezione per presentare offerte per i vari tipi di contratto disponibili e ii) mantenere dette soglie sotto controllo per garantire che rimangano adeguate (cfr. considerando 182). Questo cambiamento sarebbe conforme alla relazione della commissione per la scienza e la tecnologia della Camera dei Comuni del Regno Unito, menzionata al considerando 21, che raccomanda che i fornitori di capacità diversa da quella di produzione che partecipano alle gare per i contratti del mercato di capacità siano ammessi a presentare offerte per contratti fino a quindici anni, in linea con i nuovi impianti di produzione.</p></td></tr></tbody></table>
6.2.3.3. Garanzia limitata del volume dell’asta T-1
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(278)</p></td><td><p>Come spiegato ai considerando 161, 162 e 163 della decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha chiesto chiarimenti sulla situazione giuridica, l’attuazione pratica e l’effetto incentivante delle aste T-1, in particolare per quanto riguarda le CMU della gestione della domanda, giacché l’asta T-1 offre alla gestione della domanda una migliore via d’accesso al mercato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(279)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la pregressa situazione giuridica delle aste T-1, la Commissione rammenta che nel 2014 le autorità britanniche si sono impegnate a mettere alle aste T-1 almeno il 50 % della capacità riservata quattro anni prima. Tale impegno era vincolante, sulla base della decisione del 2014. Spettava poi al Regno Unito attuare la misura recepita nella legislazione nazionale, compresi i pertinenti impegni, per conformarsi alla decisione della Commissione sotto tutti gli aspetti <a>(<span>68</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(280)</p></td><td><p>La Commissione osserva inoltre che, come spiegato al considerando 162 della decisione di avviare un procedimento e come descritto nella tabella 3 e al considerando 63 della presente decisione, dal 2014 la capacità da garantire e quella effettivamente garantita all’asta T-1 hanno sempre superato la capacità originariamente «riservata» nell’asta T-4.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(281)</p></td><td><p>La Commissione riconosce che, come indicato al considerando 162 della decisione di avviare un procedimento e come sottolineato da alcune parti interessate (cfr. il precedente considerando 138), il segretario di Stato può decidere di non indire aste T-1. Tuttavia, come indicato da altre parti interessate (cfr. considerando 139) e dal Regno Unito (cfr. considerando 186), il segretario di Stato può rinviare o annullare sia le aste T-4 che le aste T-1: nessuna discriminazione nei confronti dei gestori della domanda appare quindi evidente. Inoltre, nella pratica, nessun’asta è stata annullata, ad eccezione di quelle successive alla sentenza del Tribunale, quando le autorità britanniche hanno sospeso completamente il mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(282)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il volume di capacità da riservare, la Commissione concorda con le osservazioni ricevute da alcune parti interessate e dal Regno Unito che mettevano in evidenza l’equilibrio tra la necessità di garantire una via di accesso al mercato alla gestione della domanda tramite le aste T-1, da un lato, e la necessità di evitare un eccesso di approvvigionamento o aste non competitive e di dimensioni eccessive, dall’altro. Quest’ultimo rischio si è aggravato visto l’elevato e crescente livello di partecipazione dei gestori della domanda alle aste T-4 (cfr. tabella 1). Infatti, se il fabbisogno di capacità diminuisce tra l’asta T-4 e l’asta T-1, il target sarà corretto verso il basso per evitare tale rischio. Tale flessibilità è necessaria anche per garantire la compatibilità con il punto (231) e il punto (232), lettera c), della disciplina. La Commissione conclude pertanto che l’attuale metodo di «riserva», descritto al considerando 62, è adeguato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(283)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno suggerito l’eliminazione delle aste T-4 o l’organizzazione di aste settimanali supplementari oppure di aste T-2. L’organizzazione delle aste T-4 è tuttavia necessaria per garantire il rispetto del punto (226) della disciplina, cioè prevedere un tempo di realizzazione sufficiente per i nuovi investimenti. La Commissione concorda con l’argomentazione del Regno Unito (cfr. considerando 188) secondo cui la necessità di indire aste T-2 oltre alle aste T-4 e T-1 non è giustificata. Inoltre, le aste settimanali non trasmetterebbero il giusto segnale di investimento a lungo termine necessario per raggiungere gli obiettivi del mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(284)</p></td><td><p>Per una maggiore certezza giuridica dei partecipanti alle aste, la Commissione accoglie con favore gli impegni del Regno Unito di cui al considerando 187: i) continuare a mettere all’asta T-1 almeno il 50 % della capacità riservata quattro anni prima nell’ambito del processo di definizione del parametro per l’asta T-4 per lo stesso anno di fornitura e ii) continuare a utilizzare il metodo di riserva, basato sull’intervallo di confidenza del 95 % descritto al considerando 62, per determinare la capacità minima che sarà riservata per l’asta T-1.</p></td></tr></tbody></table>
6.2.3.4. Soglia minima di partecipazione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(285)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha chiesto di chiarire se la soglia minima di 2 MW (descritta ai considerando 30 e 31) possa costituire una barriera all’ingresso dei nuovi gestori della domanda nel mercato della capacità. In particolare, se da un lato i gestori della domanda possono aggregare più siti per raggiungere la soglia minima di 2 MW, dall’altro sono tenuti a pagare una garanzia d’offerta per i 2 MW completi, anche se solo una parte di tale volume è una capacità non confermata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(286)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la soglia di 2 MW, la Commissione ritiene che nel 2014 fosse bassa rispetto alle soglie di partecipazione applicate in altre misure gestite da National Grid e in altri paesi europei (cfr. considerando 189). Inoltre, la soglia dei 100 kW utilizzata da PJM si applica a piccole aste regionali e non è quindi comparabile (cfr. considerando 143). In più, come spiegato al considerando 68 della presente decisione, il Regno Unito ha provato ad applicare una soglia di partecipazione più bassa per la seconda asta transitoria, ma solo otto CMU sotto i 2 MW si sono qualificate, con un contributo pari a meno del 3 % della capacità totale garantita in quell’asta. Inoltre, se vi fosse stata una maggiore domanda di partecipazione di CMU più piccole, alle aste avrebbe dovuto partecipare un raggruppamento di CMU a livello di 2 MW, ma così non è stato (cfr. considerando 189). Entrambi gli elementi dimostrano che le CMU più piccole non erano intenzionate a partecipare al mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(287)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la garanzia dell’offerta, la Commissione conviene che tale requisito è utile per garantire l’effettiva fornitura e scoraggiare i progetti speculativi, come sottolineato da alcune parti interessate (cfr. considerando 144) e dal Regno Unito (cfr. considerando 40 e 42).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(288)</p></td><td><p>La Commissione ha inoltre esaminato se l’entità della garanzia potesse essere considerata una barriera all’ingresso di nuovi gestori della domanda nel mercato della capacità. In primo luogo, la Commissione ha concluso (cfr. considerando 271) che l’assenza di contratti di fornitura a tempo non è, in se stessa, discriminatoria nei confronti dei gestori della domanda. In secondo luogo, come spiegato da alcune parti interessate (cfr. considerando 145) e dal Regno Unito (cfr. considerando 190), i nuovi gestori della domanda beneficiano rispetto ad altre tecnologie di una serie di vantaggi nel mercato della capacità. In particolare, la Commissione osserva che, come descritto al considerando 42, il governo britannico ha aumentato a 10 000 GBP/MW l’importo della garanzia d’offerta pre-asta per la produzione di nuova costruzione, a seguito di una consultazione svoltasi a marzo 2016. Allo stesso tempo, il livello della garanzia d’offerta pre-asta per la gestione della domanda non confermata è rimasto a 5 000 GBP/MW, alleggerendo l’onere in termini relativi. Inoltre, dal 2015, i gestori della domanda devono fornire una garanzia d’offerta solo una volta per una CMU non confermata e, pertanto, possono accedere alla preselezione per più aste consecutive e fornire una garanzia solo una volta. Inoltre, per stabilire se un requisito, per esempio la garanzia d’offerta, sia discriminatorio nei confronti della gestione della domanda, occorre prendere in considerazione altre caratteristiche del mercato della capacità. Tra quelle citate dalle parti interessate e riassunte al considerando 145 vi sono, ad esempio, gli oneri di risoluzione del contratto, che per la gestione della domanda sono un requisito inferiore (fino a 10 000 GBP/MW) rispetto ad altre forme di capacità (fino a 35 000 GBP/MW). Infine, come spiegato dal Regno Unito (cfr. considerando 192), la modifica della norma di riallocazione delle componenti (cfr. considerando 180) attuata nel giugno 2019 ha notevolmente limitato l’esposizione dei gestori della domanda non confermata alla piena garanzia d’offerta (anche se la maggior parte delle loro componenti è confermata).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(289)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che la soglia minima di partecipazione di 2 MW, compreso il relativo requisito di garanzia dell’offerta, non ha finora costituito, nella pratica, una barriera all’ingresso dei gestori della domanda nel mercato della capacità. Come spiegato dal Regno Unito (cfr. considerando 193), la realtà del mercato sta evolvendo e non è escluso che alcuni gestori della domanda con capacità inferiore a 2 MW preferiscano partecipare alle aste individualmente. Pertanto, la Commissione accoglie con favore l’impegno del Regno Unito, come specificato al considerando 193, di ridurre la soglia minima di partecipazione al mercato della capacità, nel modo descritto ai considerando 30 e 31, a 1 MW per tutte le aste la cui preselezione inizia nel gennaio 2020, nonché l’impegno del Regno Unito di riesaminare tale soglia entro ottobre 2021 in vista di una possibile ulteriore riduzione, come descritto al considerando 193.</p></td></tr></tbody></table>
6.2.3.5. Apertura della misura alle fonti energetiche rinnovabili e alle nuove tecnologie
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(290)</p></td><td><p>Il punto (226) della disciplina stabilisce che la misura dovrebbe essere aperta agli operatori che utilizzano tecnologie sostitutive. Le fonti energetiche rinnovabili possono contribuire ad affrontare il problema dell’adeguatezza della capacità di produzione. La Commissione respinge pertanto l’opinione, espressa da una parte interessata, secondo cui tali tecnologie non dovrebbero essere incluse nel mercato della capacità (cfr. considerando 147). Come spiegato nella sezione 2.3, i fattori di derating vengono utilizzati per tenere conto del rischio che tutta o parte della capacità non sia disponibile durante un evento di stress del sistema. Il metodo utilizzato per determinare i fattori di derating applicabili all’energia eolica e solare è stato approvato dal PTE <a>(<span>69</span>)</a> e porta a fattori commisurati a quelli utilizzati in altri mercati della capacità dell’UE <a>(<span>70</span>)</a>. Pertanto, a differenza di alcune parti interessate (cfr. considerando 146), la Commissione ritiene che i fattori di derating siano adeguati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(291)</p></td><td><p>Sebbene la Commissione non abbia affrontato esplicitamente tale questione nella decisione di avviare un procedimento, alcune parti interessate hanno sostenuto che l’esclusione delle tecnologie non sovvenzionate dalla partecipazione al mercato della capacità non fosse compatibile con la disciplina. Come riferito al considerando 146, una parte interessata ha spiegato che il suo parco eolico non sovvenzionato non ha potuto partecipare all’asta T-4 del 2017 e che non esisteva alcuna possibilità di preselezione per l’asta T-4 del 2018 poi annullata (per l’anno di consegna 2022/23).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(292)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che le norme di cui ai considerando 32 e 33 siano efficaci per evitare il cumulo con altri aiuti di Stato. Tuttavia, esse non devono comportare l’esclusione dei fornitori di capacità che non ricevono tali aiuti. La Commissione prende atto delle argomentazioni del Regno Unito di cui al considerando 195 e riconosce che il Regno Unito ha agito rapidamente. La Commissione accoglie con favore l’entrata in vigore, nel giugno 2019, delle nuove norme del mercato della capacità che consentono la partecipazione delle tecnologie eoliche e solari, come descritto al considerando 196. Tali norme saranno applicabili a partire dalle aste T-1, T-3 e T-4 previste per gennaio 2020 e quindi consentiranno al gestore del parco eolico di cui al considerando 291 di partecipare alla prossima asta T-3 (anno di fornitura 2022/23). Allo stesso tempo, la Commissione osserva che vi è un solo caso in cui un fornitore non ha potuto partecipare a nessun’asta, nello specifico un parco eolico all’asta T-4 del 2017, con un effetto trascurabile sul mercato della capacità nel suo complesso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(293)</p></td><td><p>Per alcune tecnologie i costi di capitale sono nettamente diminuiti negli ultimi anni, perciò probabilmente le misure di sostegno di cui al considerando 32 non saranno più necessarie. Pertanto, per evitare, in futuro, l’esclusione dei fornitori di capacità che non ricevono tali aiuti, come nella situazione descritta al considerando 291, la Commissione accoglie con favore l’impegno del Regno Unito, descritto al considerando 197, di elaborare tutte le norme necessarie (ad esempio e non solo per quanto riguarda i fattori di derating) per garantire l’effettiva partecipazione di qualsiasi nuovo tipo di capacità che possa efficacemente contribuire alla soluzione del problema dell’adeguatezza della capacità di produzione, non appena tale capacità abbia il potenziale per contribuirvi.</p></td></tr></tbody></table>
6.2.3.6. Partecipazione di capacità interconnesse
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(294)</p></td><td><p>Il punto (226) della disciplina stabilisce che l’aiuto dovrebbe tenere anche conto della misura in cui la capacità di interconnessione potrebbe porre rimedio a eventuali problemi di adeguatezza della capacità di produzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(295)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha spiegato che nel 2014 il Regno Unito aveva dimostrato che in quella fase non era possibile far partecipare capacità estere alla misura senza attuare altri accordi transfrontalieri. La Commissione riconosce la complessità di una effettiva partecipazione transfrontaliera al mercato della capacità a quell’epoca. Il Regno Unito ha invece consentito alle capacità interconnesse di partecipare direttamente alla seconda asta, tenutasi nel 2015. La Commissione tuttavia nutriva dubbi in merito al fatto che la partecipazione transfrontaliera al mercato della capacità dovesse continuare ad essere limitata agli interconnettori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(296)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 26 del regolamento (UE) 2019/943, che si applicherà a decorrere dal 1<span>o</span> gennaio 2020, i meccanismi di capacità devono essere aperti alla partecipazione transfrontaliera diretta dei fornitori di capacità ubicati in un altro Stato membro. In questo contesto, la Commissione accoglie con favore l’impegno del Regno Unito, di cui al considerando 200:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>ad adoperarsi affinché la capacità estera possa partecipare direttamente alle aste la cui preselezione inizia a partire da gennaio 2020, a condizione che siano stati conclusi contratti di cooperazione con i gestori dei sistemi di trasmissione dei paesi limitrofi in cui sono ubicate le capacità partecipanti; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>in ogni caso ad aprire la partecipazione diretta della capacità estera a tutte le aste la cui preselezione inizia dopo che i metodi, le regole comuni e i termini, di cui all’articolo 26, paragrafo 11, del regolamento (UE) 2019/943 sul mercato interno dell’energia elettrica, sono stati approvati dall’ACER e pubblicati sul suo sito web in conformità dell’articolo 27 del suddetto regolamento e sono divenuti applicabili.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(297)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le osservazioni di alcune parti interessate sul sistema di remunerazione «<span>cap and floor</span>» applicabile agli interconnettori (cfr. considerando 149), la Commissione ritiene che questa situazione sia diversa da quelle descritte ai considerando 32 e 33 per quanto riguarda il cumulo con altri aiuti. Come spiegato dal Regno Unito (cfr. considerando 201), gli eventuali proventi del mercato della capacità sono presi in considerazione prima di valutare le entrate degli interconnettori rispetto al regime «<span>cap and floor</span>». Un interconnettore può ottenere un corrispettivo minimo solo se le sue entrate totali (comprese quelle del mercato della capacità) sono al di sotto della soglia minima, mentre se le entrate totali sono superiori alla soglia massima, l’interconnettore restituisce la somma in eccesso al consumatore. Pertanto, il sistema «<span>cap and floor</span>» è diverso da una misura di sostegno che comporterebbe il cumulo con altri aiuti. Di conseguenza, la Commissione ritiene che gli interconnettori non avrebbero dovuto essere esclusi dalla partecipazione al mercato della capacità su questa base.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(298)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’osservazione della parte interessata sull’esclusione degli interconnettori dall’asta T-1 tenutasi all’inizio del 2018 per l’anno di fornitura 2018/19 (cfr. considerando 150), la Commissione prende atto delle argomentazioni presentate dal Regno Unito di cui al considerando 202. In particolare, come spiegato ai considerando 143 e 144 della decisione di avviare un procedimento, la Commissione riconosce che il Regno Unito ha aumentato la stima del contributo degli interconnettori durante gli eventi di stress a seguito della raccomandazione del PTE e per rispettare il considerando 124 della decisione del 2014. Il loro contributo netto è aumentato da 0 GW a 2,1 GW per l’anno di fornitura 2018/19 (cfr. considerando 36). Di conseguenza, il Regno Unito ha corretto al ribasso la quantità di capacità da ottenere tramite l’asta T-1. Per consentire agli interconnettori di partecipare all’asta T-1 sarebbe stato però necessario aumentare la capacità da mettere all’asta, contrariamente alle attese del mercato basate sulle condizioni dell’asta T-4 del 2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(299)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i fattori di derating applicati agli interconnettori, la Commissione ritiene che la metodologia basata sui singoli interconnettori non sia discriminatoria. Come spiegato dal Regno Unito al considerando 202, questo particolare approccio agli interconnettori è giustificato dalla notevole diversità degli interconnettori e dei mercati collegati. A causa di tale diversità National Grid utilizza una serie di fattori di derating per ciascun paese interconnesso (calcolata in base a una metodologia di modellizzazione stocastica paneuropea). Inoltre, il PTE esamina in modo indipendente se i tassi di derating sono adeguati.</p></td></tr></tbody></table>
6.2.4. Conclusione sull’adeguatezza della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(300)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che il mercato della capacità è conforme alla sezione 3.9.3 della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.3. Effetto di incentivazione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(301)</p></td><td><p>La Commissione ha valutato se la misura abbia un effetto di incentivazione come richiesto alla sezione 3.9.4 della disciplina, che fa riferimento alle condizioni di cui alla sezione 3.2.4 della medesima disciplina. Un effetto di incentivazione si verifica quando l’aiuto stimola il beneficiario a cambiare comportamento, inducendolo a migliorare il funzionamento di un mercato dell’energia ben funzionante, sicuro, accessibile e sostenibile, ossia un cambiamento di comportamento che non si verificherebbe senza l’aiuto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(302)</p></td><td><p>Nella notifica del 2014, il Regno Unito ha dimostrato con stime sull’adeguatezza della capacità di produzione che in uno scenario controfattuale senza la misura, l’adeguatezza della capacità di produzione avrebbe raggiunto livelli critici entro il 2018/19, come illustrato al considerando 100 e nella figura 4. In altre parole, senza la misura i fornitori di capacità non avrebbero messo a disposizione la capacità necessaria a soddisfare lo standard di affidabilità fissato dal Regno Unito per garantire la fornitura di energia in periodi di stress. Come spiegato al considerando 126, lettera c), alcune parti interessate hanno confermato che il mercato della capacità riveste un ruolo importante nel sostenere gli investimenti in nuove capacità e mantenere le capacità esistenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(303)</p></td><td><p>Senza tale misura, la variazione LOLE prevista non rispetterebbe lo standard di affidabilità di tre ore in tutti gli anni fino al 2030. Pertanto, senza il mercato della capacità, il problema dell’adeguatezza della capacità di produzione persisterebbe.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(304)</p></td><td><p>L’obiettivo della misura in questo caso è garantire la sicurezza dell’approvvigionamento mantenendo disponibile una capacità sufficiente. Come spiegato ai considerando 302 e 303, senza la misura non vi sarebbe una capacità sufficiente a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, in quanto per una parte significativa di centrali i proventi ottenuti dal mercato esclusivamente energetico sarebbero insufficienti per coprire i costi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(305)</p></td><td><p>La misura pertanto ha un effetto di incentivazione in quanto spinge le capacità esistenti a rimanere sul mercato e ad essere disponibili in periodi di scarsità e quelle nuove ad entrare sul mercato. La misura incentiva in questo modo gli operatori del mercato nuovi ed esistenti a contribuire all’obiettivo della sicurezza dell’approvvigionamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(306)</p></td><td><p>Infine, conformemente al punto (52) della disciplina, l’aiuto è concesso sulla base di una procedura di gara competitiva. La procedura descritta nella sezione 2.4 non è discriminatoria ed è aperta a tutti i tipi di fornitori di capacità e l’aiuto è concesso sulla base del prezzo di aggiudicazione. Inoltre, il numero di imprese è sufficiente e il volume è un vincolo imprescindibile per evitare che tutti i partecipanti ricevano aiuti (cfr. ad esempio le precedenti tabelle 1 e 2).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(307)</p></td><td><p>Di conseguenza, la Commissione conclude che il mercato della capacità ha un effetto di incentivazione ed è conforme alla sezione 3.9.4 della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.4. Proporzionalità della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(308)</p></td><td><p>A norma della sezione 3.9.5 della disciplina, una misura è considerata proporzionata se soddisfa le condizioni seguenti: i) la compensazione permette ai beneficiari di percepire un tasso di rendimento ragionevole (una misura quale una procedura di gara competitiva basata su criteri chiari, trasparenti e non discriminatori sarà considerata una modalità adeguata per stabilire tassi di rendimento ragionevoli in circostanze normali); ii) la misura prevede meccanismi intrinseci volti a prevenire profitti accidentali; e iii) il prezzo corrisposto per la disponibilità tende automaticamente allo zero se si prevede che il livello di capacità fornita sia adeguato al livello di capacità richiesto.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(309)</p></td><td><p>La conformità del mercato della capacità alla prima condizione relativa al tasso di rendimento ragionevole è valutata nelle sezioni 6.4.1 e 6.4.2.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(310)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la seconda condizione, un meccanismo di regolazione della capacità relativo all’intero mercato rispecchia il risultato di un mercato energetico efficiente. Le aste sono concepite come aste discendenti, a prezzo discriminatorio, in cui gli aggiudicatari sono pagati al prezzo di aggiudicazione. Nella definizione di «procedura di gara competitiva» di cui al punto (43) della disciplina il pagamento del prezzo di aggiudicazione è una delle possibilità specificamente menzionate e quindi si presume abbia le caratteristiche intrinseche che comportano tassi di rendimento ragionevoli conformemente al punto (229) della disciplina. Inoltre il rischio di profitti accidentali è minimizzato, conformemente al punto (230) della disciplina, dalle caratteristiche seguenti: un massimale di prezzo complessivo di 75 GBP/kW, un limite di offerta per i<span>price-taker</span> di 25 GBP/kW e una durata a breve termine dell’accordo contrattuale per la maggior parte delle categorie di fornitori di capacità. La minore rimunerazione delle capacità esistenti, menzionata da una parte interessata (cfr. considerando 151), riflette soltanto le differenze del valore di adeguatezza per i diversi anni e non equivale a un profitto accidentale. Di conseguenza, la Commissione conclude che il mercato della capacità britannico rispetta la condizione di prevenzione dei profitti accidentali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(311)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la terza condizione, il carattere competitivo dell’asta, descritto nella sezione 2.4 della presente decisione, dovrebbe far tendere i prezzi allo zero se l’offerta è sufficiente a soddisfare la domanda, conformemente al punto (231) della disciplina. È stato effettivamente osservato che alcune aste si sono concluse a prezzi molto più bassi del previsto, in particolare addirittura vicini allo zero nell’asta T-1 del 2019, quando il prezzo di aggiudicazione è stato di 0,77 GBP/kW (cfr. tabella 7).</p></td></tr></tbody></table>
6.4.1. Differenze tra le durate contrattuali applicabili
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(312)</p></td><td><p>Nonostante i dubbi prima facie, come discusso nella sezione 6.2.3.2, per il passato, la Commissione ritiene che le differenze tra le durate contrattuali applicabili non abbiano comportato in pratica alcuna discriminazione nei confronti dei gestori della domanda. In particolare, la Commissione ritiene che l’esclusione della capacità diversa da quella di produzione dall’accesso a contratti di più lunga durata non sia stata discriminatoria in quanto le centrali e la gestione della domanda esistenti non ottengono particolare vantaggio da contratti più lunghi, tenuto conto del loro fabbisogno minore di capitale (che indica una minore necessità di assicurarsi un finanziamento). La Commissione ritiene pertanto che i contratti più brevi non pongano i produttori e i gestori della domanda esistenti in una posizione di svantaggio rispetto alla nuova produzione. Inoltre, come spiegato al considerando 275, le osservazioni ricevute contengono diversi elementi importanti che confermano questa analisi. La misura rispetta pertanto la condizione relativa alla procedura di gara competitiva di cui al punto (229) della disciplina, secondo la quale tale procedura deve basarsi su criteri trasparenti e non discriminatori. La Commissione osserva che l’uso delle soglie di spesa in conto capitale è sufficiente a garantire che i contratti a più lungo termine siano accessibili solo alle capacità che possono trovare difficoltà nell’ottenere finanziamenti. Pertanto, la Commissione accoglie con favore gli impegni del Regno Unito volti a consentire a tutti i tipi di capacità (ad eccezione degli interconnettori), in grado di dimostrare il rispetto delle soglie di spesa in conto capitale, di partecipare al processo di preselezione per presentare offerte per i vari tipi di contratto disponibili e a mantenere dette soglie sotto controllo per garantire che rimangano adeguate (cfr. considerando 182).</p></td></tr></tbody></table>
6.4.2. Esclusione della STOR a lungo termine
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(313)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha ritenuto che l’esclusione dei fornitori di STOR LT non fosse discriminatoria. Questo punto è stato tuttavia contestato dalle parti interessate (cfr. considerando 153 e 154) e dal Regno Unito (cfr. considerando da 204 a 210) durante il procedimento di indagine formale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(314)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’esclusione in sé, la Commissione ritiene che, per il passato, il Regno Unito abbia legittimamente considerato il rischio di profitti accidentali derivanti dalla partecipazione di fornitori di STOR LT. Sulla base delle informazioni disponibili all’epoca, questo rischio sembrava importante, come spiegato anche da un’altra parte interessata (cfr. considerando 153). Inoltre, come spiegato nella decisione di avviare un procedimento, e di nuovo da una parte interessata (cfr. considerando 153) e dal Regno Unito (cfr. considerando 207), la Commissione ritiene che le centrali in questione possano effettivamente partecipare al mercato della capacità a condizione che rinuncino al contratto a lungo termine con il gestore del sistema se vincitori dell’asta. La Commissione prende atto inoltre della decisione del Regno Unito di mantenere il regime STOR a lungo termine separato dal regime del mercato della capacità, senza un «meccanismo di recupero»: una decisione simile a quella che esclude le capacità che beneficiano di regimi di sostegno alle energie rinnovabili dal mercato della capacità. Infine, la Commissione prende atto dell’intenzione del Regno Unito di rivalutare l’esclusione degli operatori STOR a lungo termine alla luce delle informazioni disponibili sulle nuove condizioni di mercato (cfr. considerando 210): anche questa nuova valutazione terrà conto del rischio di profitti accidentali.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(315)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’esclusione degli impianti divenuti operativi prima del 2014 dalla possibilità di avere accesso a contratti a più lungo termine, la Commissione concorda con le argomentazioni del Regno Unito esposte al considerando 206. In particolare, le centrali divenute operative precedentemente alla prima asta del mercato della capacità non incontravano particolari ostacoli all’ingresso nel mercato della capacità (ad esempio, il finanziamento della costruzione) e quindi non avevano motivo di essere ammissibili a contratti a più lungo termine.</p></td></tr></tbody></table>
6.4.3. Metodo del recupero dei costi
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(316)</p></td><td><p>Come indicato al considerando 187 della decisione di avviare un procedimento, la Commissione deve tener conto del punto (25) della disciplina, secondo il quale la compatibilità della misura deve essere valutata esclusivamente sulla base dei criteri di cui alla sezione 3.9.5 della disciplina stessa. In particolare, tale sezione non contiene alcun riferimento al finanziamento delle misure relative all’adeguatezza della capacità di produzione. Alcune parti interessate (cfr. considerando 159) e il Regno Unito (cfr. considerando 211) sostengono questa tesi. La Commissione conclude che la proporzionalità del mercato della capacità britannico deve essere valutata solo rispetto ai punti da (228) a (231) della disciplina, come nei considerando da 308 a 315.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(317)</p></td><td><p>Tuttavia, anche se il punto (27), lettera e), e il punto (69) della disciplina fossero applicabili alla misura in questione, la Commissione ritiene che il metodo di recupero dei costi sia proporzionato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(318)</p></td><td><p>In primo luogo, come spiegato da alcune parti interessate (cfr. considerando 156) e dal Regno Unito (cfr. considerando 214), il metodo di recupero dei costi coniuga l’interesse per il mantenimento di un incentivo alla riduzione della domanda con la necessità di ridurre l’incertezza dei fornitori in merito alla probabile quota di costi a loro carico. Tale incertezza si tradurrebbe in un premio di rischio che i fornitori trasferirebbero ai consumatori, aumentando così i costi dell’energia elettrica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(319)</p></td><td><p>In secondo luogo, il metodo di recupero dei costi va esclusivamente a vantaggio dei gestori della domanda, non dei produttori (poiché il costo viene applicato sul segmento al dettaglio). In ogni caso, rispetto a metodi alternativi come le tariffe forfettarie o la tassazione generale (cfr. considerando 212), questo metodo aggiunge la domanda dei periodi di picco agli incentivi alla riduzione della domanda già esistenti sul mercato dell’elettricità britannico. Come spiegato dal Regno Unito (cfr. considerando 215), l’argomentazione secondo cui l’attuale metodo incoraggia i gestori della domanda a produrre solo «<span>behind-the-meter</span>» si basa sull’ipotesi che il periodo dalle ore 16 alle ore 19 sia troppo ampio per consentire ai clienti di ridurre regolarmente la domanda durante quelle ore e quindi di beneficiare di una tariffa ridotta. Tuttavia, non è necessario ridurre la domanda durante l’intero periodo per poterne beneficiare; ciò implicherebbe semplicemente che i gestori della domanda ridotta non ne otterrebbero tutti i benefici.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(320)</p></td><td><p>In terzo luogo, come spiegato dalle parti interessate (cfr. considerando 157) e dal Regno Unito (cfr. considerando 214), il metodo alternativo alla triade preferito da altre parti interessate (cfr. considerando 158) non sarebbe necessariamente in linea con i momenti di stress del sistema e potrebbe condurre a decisioni di dispacciamento inefficaci. Non vi sono pertanto motivi per ritenere che il metodo di recupero dei costi applicato dal Regno Unito sia meno proporzionato di altri metodi di finanziamento possibili, in particolare il metodo della triade.</p></td></tr></tbody></table>
6.4.4. Conclusione sulla proporzionalità della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(321)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che il mercato della capacità è conforme alla sezione 3.9.5 della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.5. Prevenzione degli effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(322)</p></td><td><p>La sezione 3.9.6 della disciplina specifica le condizioni per evitare effetti negativi indebiti sulla concorrenza e sugli scambi.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.1. Partecipazione di produttori che si avvalgono di tecnologie diverse e di produttori che offrono misure con prestazioni tecniche equivalenti
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(323)</p></td><td><p>Come spiegato ai considerando 30 e 31, il mercato della capacità è aperto all’aggregazione sia della domanda che dell’offerta, conformemente all’ultima frase del punto (232), lettera a), della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(324)</p></td><td><p>Come descritto nella sezione 2.3.1, il mercato della capacità in linea di principio è aperto alla partecipazione di produttori che utilizzano tecnologie diverse e di operatori che offrono misure con prestazioni tecniche equivalenti, quali la gestione della domanda, interconnessioni e stoccaggio, in conformità delle prime due frasi del punto (232), lettera a), della disciplina. Nella decisione di avviare un procedimento, tuttavia, la Commissione ha chiesto chiarimenti in merito all’apertura del mercato della capacità, in particolare riguardo ad alcuni suoi elementi costitutivi.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.1.1. Potenziale discriminazione nei confronti dei gestori della domanda a causa dell’assenza di contratti di fornitura a tempo
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(325)</p></td><td><p>Sulla base degli elementi di prova forniti dal Regno Unito e riassunti al considerando 176, la Commissione ritiene che l’assenza di contratti di fornitura a tempo non sia discriminatoria. In particolare, il fatto che solo una delle 89 CMU partecipanti all’asta transitoria abbia optato per il contratto di fornitura a tempo dimostra che il sistema attualmente in uso non rappresenta un ostacolo alla partecipazione dei gestori della domanda.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.1.2. Differenze tra le durate contrattuali
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(326)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha chiesto chiarimenti sul trattamento potenzialmente discriminatorio della capacità di gestione della domanda rispetto alla capacità di produzione a causa delle differenti durate contrattuali applicabili.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(327)</p></td><td><p>Da un lato la Commissione è del parere che i contratti di capacità di durata superiore ad un anno possano essere giustificati in caso di spese in conto capitale elevate e di difficoltà di finanziamento, promuovendo così nuovi ingressi competitivi nel mercato. Ciò vale in particolare per la produzione di nuova costruzione. A parte le proposte generali a favore di contratti di durata inferiore [cfr. punti i), ii) e iii) del considerando 136], la Commissione non ha ricevuto osservazioni che contestassero la pertinenza dei contratti a più lungo termine (fino a 15 anni) come incentivo alla nuova capacità, conformemente al punto (226) della disciplina. La Commissione ritiene in particolare che ricorrere alle soglie di spesa in conto capitale per determinare l’ammissibilità a contratti a più lungo termine sia appropriato, in quanto esse forniscono una buona indicazione della difficoltà di ottenere un finanziamento. Dall’altro lato, la Commissione ritiene che l’esclusione della capacità diversa da quella di produzione dall’accesso a contratti di più lunga durata non sia stata discriminatoria in quanto le centrali e la gestione della domanda esistenti non ottengono particolare vantaggio da contratti più lunghi, tenuto conto del loro fabbisogno minore di capitale (che indica una minore importanza di assicurarsi un finanziamento). La Commissione ritiene pertanto che i contratti più brevi non pongano i produttori e i gestori della domanda esistenti in una posizione di svantaggio rispetto alla nuova produzione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(328)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che le differenze tra le durate contrattuali non abbiano comportato in pratica alcuna discriminazione nei confronti dei gestori della domanda. In primo luogo, i risultati delle aste non indicano, ad oggi, che una differenza nell’accesso ai contratti a più lungo termine abbia, nella pratica, distorto gli esiti delle aste. Anzi, indicano che le prestazioni della gestione della domanda sono paragonabili (ma di solito superiori) a quelli della produzione di nuova costruzione (cfr. considerando 179). In secondo luogo, la Commissione non ha trovato alcuna conferma del fatto che i gestori della domanda che rispettavano la soglia della spesa in conto capitale per i contratti a lungo termine non avessero potuto partecipare al mercato della capacità. In terzo luogo, le stime della spesa in conto capitale reale dei gestori della domanda fornite dalle parti interessate erano molto basse; alcune parti interessate, in qualità di gestori della domanda, ritenevano anzi che la spesa in conto capitale per loro fosse ben al di sotto delle soglie, addirittura vicina allo zero (cfr. considerando 135). La spesa in conto capitale dei gestori della domanda individuata nella seconda asta transitoria era in media di 0,15 GBP/kW (cfr. considerando 178). In quarto luogo, i gestori della domanda che producono «<span>behind-the-meter</span>» (ossia il 60 %-70 % della gestione della domanda che partecipa attivamente ai mercati della flessibilità) possono avere accesso a contratti a più lungo termine se partecipano all’asta in qualità di produttori (cfr. considerando 135 e 178). In quinto luogo, le soglie delle spese in conto capitale stabilite per la partecipazione alle aste sono state aggiornate regolarmente (cfr. considerando 75).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(329)</p></td><td><p>Di conseguenza, per il passato, la Commissione ritiene che le differenze tra le durate contrattuali applicabili non abbiano comportato, nella pratica, restrizioni ingiustificate alla partecipazione dei gestori della domanda. La Commissione osserva che l’uso delle soglie di spesa in conto capitale è sufficiente a garantire che i contratti a più lungo termine siano accessibili solo alle capacità che possono trovare difficoltà nell’ottenere finanziamenti. Pertanto, la Commissione accoglie con favore gli impegni del Regno Unito volti: i) a consentire a tutti i tipi di capacità (ad eccezione degli interconnettori), in grado di dimostrare il rispetto delle soglie di spesa in conto capitale descritte al considerando 75, di partecipare al processo di preselezione per presentare offerte per i vari tipi di contratto disponibili e ii) mantenere dette soglie sotto controllo per garantire che rimangano adeguate (cfr. considerando 182).</p></td></tr></tbody></table>
6.5.1.3. Garanzia limitata del volume dell’asta T-1
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(330)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la pregressa situazione giuridica delle aste T-1, la Commissione rammenta che nel 2014 le autorità britanniche si sono impegnate a mettere alle aste T-1 almeno il 50 % della capacità riservata quattro anni prima. Tale impegno era vincolante, sulla base della decisione del 2014. Spettava poi al Regno Unito attuare la misura recepita nella legislazione nazionale, compresi i pertinenti impegni, per conformarsi alla decisione della Commissione sotto tutti gli aspetti <a>(<span>71</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(331)</p></td><td><p>La Commissione osserva inoltre che, come spiegato al considerando 162 della decisione di avviare un procedimento e come descritto nella tabella 3 e al considerando 63 della presente decisione, dal 2014 la capacità da garantire e quella effettivamente garantita all’asta T-1 hanno sempre superato la capacità originariamente «riservata» nell’asta T-4.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(332)</p></td><td><p>La Commissione riconosce che, come indicato al considerando 162 della decisione di avviare un procedimento e come sottolineato da alcune parti interessate (cfr. il precedente considerando 138), il segretario di Stato può decidere di non indire aste T-1. Tuttavia, come indicato da altre parti interessate (cfr. considerando 139) e dal Regno Unito (cfr. considerando 186), il segretario di Stato può rinviare o annullare sia le aste T-4 che le aste T-1: nessuna discriminazione nei confronti dei gestori della domanda appare quindi evidente. Inoltre, nella pratica, nessun’asta è stata annullata, ad eccezione di quelle successive alla sentenza del Tribunale, quando le autorità britanniche hanno sospeso completamente il mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(333)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il volume di capacità da riservare, la Commissione concorda con le osservazioni ricevute da alcune parti interessate e dal Regno Unito che mettevano in evidenza l’equilibrio tra la necessità di garantire una via di accesso al mercato alla gestione della domanda tramite le aste T-1, da un lato, e la necessità di evitare un eccesso di approvvigionamento o aste non competitive e di dimensioni eccessive, dall’altro. Quest’ultimo rischio si è aggravato visto l’elevato e crescente livello di partecipazione dei gestori della domanda alle aste T-4 (cfr. tabella 1). Infatti, se il fabbisogno di capacità diminuisce tra l’asta T-4 e l’asta T-1, il target sarà corretto verso il basso per evitare tale rischio. Tale flessibilità è necessaria anche per garantire la compatibilità con il punto (231) e il punto (232), lettera c), della disciplina. La Commissione conclude pertanto che l’attuale metodo di «riserva», descritto al considerando 62, è adeguato.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(334)</p></td><td><p>Alcune parti interessate hanno suggerito l’eliminazione delle aste T-4 o l’organizzazione di aste settimanali supplementari oppure di aste T-2. L’organizzazione delle aste T-4 è tuttavia necessaria per garantire il rispetto del punto (226) della disciplina, cioè prevedere un tempo di realizzazione sufficiente per i nuovi investimenti. La Commissione concorda con l’argomentazione del Regno Unito (cfr. considerando 188) secondo cui la necessità di indire aste T-2 oltre alle aste T-4 e T-1 non è giustificata. Inoltre, le aste settimanali non trasmetterebbero il giusto segnale di investimento a lungo termine necessario per raggiungere gli obiettivi del mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(335)</p></td><td><p>Per una maggiore certezza giuridica dei partecipanti alle aste, la Commissione accoglie con favore gli impegni del Regno Unito di cui al considerando 187: i) continuare a mettere all’asta T-1 almeno il 50 % della capacità riservata quattro anni prima nell’ambito del processo di definizione del parametro per l’asta T-4 per lo stesso anno di fornitura e ii) continuare a utilizzare il metodo di riserva, basato sull’intervallo di confidenza del 95 % descritto al considerando 62, per determinare la capacità minima che sarà riservata per l’asta T-1.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.1.4. Soglia minima di partecipazione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(336)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha chiesto di chiarire se la soglia minima di 2 MW (descritta ai considerando 30 e 31) possa costituire una barriera all’ingresso dei nuovi gestori della domanda nel mercato della capacità. In particolare, se da un lato i gestori della domanda possono aggregare più siti per raggiungere la soglia minima di 2 MW, dall’altro sono tenuti a pagare una garanzia d’offerta per i 2 MW completi, anche se solo una parte di tale volume è una capacità non confermata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(337)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la soglia di 2 MW, la Commissione ritiene che nel 2014 fosse bassa rispetto alle soglie di partecipazione applicate in altre misure gestite da National Grid e in altri paesi europei (cfr. il precedente considerando 189). Inoltre, la soglia dei 100 kW utilizzata da PJM si applica a piccole aste regionali e non è quindi comparabile (cfr. considerando 143). In più, come spiegato al considerando 68 della presente decisione, il Regno Unito ha provato ad applicare una soglia di partecipazione più bassa per la seconda asta transitoria, ma solo otto CMU sotto i 2 MW si sono qualificate, con un contributo pari a meno del 3 % della capacità totale garantita in quell’asta. Inoltre, se vi fosse stata una maggiore domanda di partecipazione di CMU più piccole, alle aste avrebbe dovuto partecipare un raggruppamento di CMU a livello di 2 MW, ma così non è stato (cfr. considerando 189). Entrambi gli elementi dimostrano che le CMU più piccole non erano intenzionate a partecipare al mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(338)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la garanzia dell’offerta, la Commissione conviene che tale requisito è utile per garantire l’effettiva fornitura e scoraggiare i progetti speculativi, come sottolineato da alcune parti interessate (cfr. considerando 144) e dal Regno Unito (cfr. considerando 40 e 42).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(339)</p></td><td><p>La Commissione ha inoltre esaminato se l’entità della garanzia potesse essere considerata una barriera all’ingresso di nuovi gestori della domanda nel mercato della capacità. In primo luogo, la Commissione ha concluso (cfr. considerando 271) che l’assenza di contratti di fornitura a tempo non è, in se stessa, discriminatoria nei confronti dei gestori della domanda. In secondo luogo, come spiegato da alcune parti interessate (cfr. considerando 145) e dal Regno Unito (cfr. considerando 190), i nuovi gestori della domanda beneficiano rispetto ad altre tecnologie di una serie di vantaggi nel mercato della capacità. In particolare, la Commissione osserva che, come descritto al considerando 42, il governo britannico ha aumentato a 10 000 GBP/MW l’importo della garanzia d’offerta pre-asta per la produzione di nuova costruzione, a seguito di una consultazione svoltasi a marzo 2016. Allo stesso tempo, il livello della garanzia d’offerta pre-asta per la gestione della domanda non confermata è rimasto a 5 000 GBP/MW, alleggerendo l’onere in termini relativi. Inoltre, dal 2015, i gestori della domanda devono fornire una garanzia d’offerta solo una volta per una CMU non confermata e, pertanto, possono accedere alla preselezione per più aste consecutive e fornire una garanzia solo una volta. Inoltre, per stabilire se un requisito, per esempio la garanzia d’offerta, è discriminatorio nei confronti della gestione della domanda, occorre prendere in considerazione altre caratteristiche del mercato della capacità. Tra quelle citate dalle parti interessate e riassunte al considerando 145 vi sono, ad esempio, gli oneri di risoluzione del contratto, che per la gestione della domanda sono un requisito inferiore (fino a 10 000 GBP/MW) rispetto ad altre forme di capacità (fino a 35 000 GBP/MW). Infine, come spiegato dal Regno Unito (cfr. considerando 192), la modifica della norma di riallocazione delle componenti (cfr. considerando 180) attuata nel giugno 2019 ha notevolmente limitato l’esposizione dei gestori della domanda non confermata alla piena garanzia d’offerta (anche se la maggior parte delle loro componenti è confermata).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(340)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che la soglia minima di partecipazione di 2 MW, compreso il relativo requisito di garanzia dell’offerta, non ha finora costituito, nella pratica, una barriera all’ingresso dei gestori della domanda nel mercato della capacità. Come spiegato dal Regno Unito (cfr. considerando 193), la realtà del mercato sta evolvendo e non è escluso che alcuni gestori della domanda con capacità inferiore a 2 MW preferiscano partecipare alle aste individualmente. Pertanto, la Commissione accoglie con favore l’impegno del Regno Unito, come specificato al considerando 193, di ridurre la soglia minima di partecipazione al mercato della capacità, nel modo descritto ai considerando 30 e 31, a 1 MW per tutte le aste la cui preselezione inizia nel gennaio 2020, nonché l’impegno del Regno Unito di riesaminare tale soglia entro ottobre 2021 in vista di una possibile ulteriore riduzione, come descritto al considerando 193.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.1.5. Apertura della misura alle fonti energetiche rinnovabili e alle nuove tecnologie
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(341)</p></td><td><p>Le fonti energetiche rinnovabili possono contribuire ad affrontare il problema dell’adeguatezza della capacità di produzione. La Commissione respinge pertanto l’opinione, espressa da una parte interessata, secondo cui tali tecnologie non dovrebbero essere incluse nel mercato della capacità (cfr. considerando 147). Come spiegato nella sezione 2.3, i fattori di derating vengono utilizzati per tenere conto del rischio che tutta o parte della capacità non sia disponibile durante un evento di stress del sistema. Il metodo utilizzato per determinare i fattori di derating applicabili all’energia eolica e solare è stato approvato dal PTE <a>(<span>72</span>)</a> e porta a fattori commisurati a quelli utilizzati in altri mercati della capacità dell’UE <a>(<span>73</span>)</a>. Pertanto, a differenza di alcune parti interessate (cfr. considerando 146), la Commissione ritiene che i fattori di derating siano adeguati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(342)</p></td><td><p>Sebbene la Commissione non abbia affrontato esplicitamente tale questione nella decisione di avviare un procedimento, alcune parti interessate hanno sostenuto che l’esclusione delle tecnologie non sovvenzionate dalla partecipazione al mercato della capacità non fosse compatibile con la disciplina. Come riferito al considerando 146, una parte interessata ha spiegato che il suo parco eolico non sovvenzionato non ha potuto partecipare all’asta T-4 del 2017 e che non esisteva alcuna possibilità di preselezione per l’asta T-4 del 2018 poi annullata (per l’anno di consegna 2022/23).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(343)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che le norme di cui ai considerando 32 e 33 siano efficaci per evitare il cumulo con altri aiuti di Stato. Tuttavia, esse non devono comportare l’esclusione dei fornitori di capacità che non ricevono tali aiuti. La Commissione prende atto delle argomentazioni del Regno Unito di cui al considerando 195 e riconosce che il Regno Unito ha agito rapidamente. La Commissione accoglie con favore l’entrata in vigore, nel giugno 2019, delle nuove norme del mercato della capacità che consentono la partecipazione delle tecnologie eoliche e solari, come descritto al considerando 196. Tali norme saranno applicabili a partire dalle aste T-1, T-3 e T-4 previste per gennaio 2020 e quindi consentiranno al gestore del parco eolico di cui al considerando 291 di partecipare alla prossima asta T-3 (anno di fornitura 2022/23). Allo stesso tempo, la Commissione osserva che vi è un solo caso in cui un fornitore non ha potuto partecipare a nessun’asta, nello specifico un parco eolico all’asta T-4 del 2017, con un effetto trascurabile sul mercato della capacità nel suo complesso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(344)</p></td><td><p>Per alcune tecnologie i costi di capitale sono nettamente diminuiti negli ultimi anni, perciò probabilmente le misure di sostegno di cui al considerando 32 non saranno più necessarie. Pertanto, per evitare, in futuro, l’esclusione dei fornitori di capacità che non ricevono tali aiuti, come nella situazione descritta al considerando 342, la Commissione accoglie con favore l’impegno del Regno Unito, descritto al considerando 197, di elaborare tutte le norme necessarie (ad esempio e non solo per quanto riguarda i fattori di derating) per garantire l’effettiva partecipazione di qualsiasi nuovo tipo di capacità che possa efficacemente contribuire alla soluzione del problema dell’adeguatezza della capacità di produzione, non appena tale capacità abbia il potenziale per contribuirvi.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.1.6. Conclusione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(345)</p></td><td><p>La Commissione perciò conclude che il mercato della capacità consente la partecipazione di produttori che si avvalgono di tecnologie diverse e di operatori che offrono misure con prestazioni tecniche equivalenti in conformità del punto (232), lettera a), della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.2. Partecipazione dei gestori di altri Stati membri
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(346)</p></td><td><p>Il punto (232), lettera b), della disciplina tratta della possibilità che gestori di altri Stati membri partecipino alla misura. Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha chiesto di chiarire se, per il futuro, la partecipazione transfrontaliera al mercato della capacità britannico debba ancora essere limitata all’interconnessione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(347)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha spiegato che nel 2014 il Regno Unito aveva dimostrato che in quella fase non era possibile far partecipare capacità estera alla misura senza attuare altri accordi transfrontalieri. La Commissione riconosce la complessità di una effettiva partecipazione transfrontaliera al mercato della capacità a quell’epoca. Il Regno Unito ha invece consentito alle capacità interconnesse di partecipare direttamente alla seconda asta, tenutasi nel 2015. La Commissione tuttavia nutriva dubbi in merito al fatto che la partecipazione transfrontaliera al mercato della capacità dovesse continuare ad essere limitata agli interconnettori.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(348)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 26 del regolamento (UE) 2019/943, che si applicherà a decorrere dal 1<span>o</span> gennaio 2020, i meccanismi di capacità devono essere aperti alla partecipazione transfrontaliera diretta dei fornitori di capacità ubicati in un altro Stato membro. In questo contesto, la Commissione accoglie con favore l’impegno del Regno Unito, di cui al considerando 200:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>ad adoperarsi affinché la capacità estera possa partecipare direttamente alle aste la cui preselezione inizia a partire da gennaio 2020, a condizione che siano stati conclusi contratti di cooperazione con i gestori dei sistemi di trasmissione dei paesi limitrofi in cui sono ubicate le capacità partecipanti; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>in ogni caso ad aprire la partecipazione diretta della capacità estera a tutte le aste la cui preselezione inizia dopo che i metodi, le regole comuni e i termini, di cui all’articolo 26, paragrafo 11, del regolamento (UE) 2019/943 sul mercato interno dell’energia elettrica, sono stati approvati dall’ACER e pubblicati sul suo sito web in conformità dell’articolo 27 del suddetto regolamento e sono divenuti applicabili.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(349)</p></td><td><p>Il punto (232), lettera b), della disciplina spiega che la partecipazione da parte di gestori di altri Stati membri dovrebbe essere consentita laddove tale partecipazione è materialmente possibile, ossia quando la capacità può essere materialmente fornita allo Stato membro in attuazione della misura. La compatibilità del mercato della capacità è pertanto ancora garantita se la partecipazione diretta della capacità estera ad un’asta particolare non è possibile perché la capacità di interconnessione disponibile oggetto delle più recenti stime è già stata impegnata con contratti aggiudicati nelle precedenti aste per l’anno di consegna pertinente.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(350)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le osservazioni di alcune parti interessate sul sistema di remunerazione «<span>cap and floor</span>» applicabile agli interconnettori (cfr. considerando 149), la Commissione ritiene che questa situazione sia diversa da quelle descritte ai considerando 32 e 33 per quanto riguarda il cumulo con altri aiuti. Come spiegato dal Regno Unito (cfr. considerando 201), gli eventuali proventi del mercato della capacità sono presi in considerazione prima di valutare le entrate degli interconnettori rispetto al regime «<span>cap and floor</span>». Un interconnettore può ottenere un corrispettivo minimo solo se le sue entrate totali (comprese quelle del mercato della capacità) sono al di sotto della soglia minima, mentre se le entrate totali sono superiori alla soglia massima, l’interconnettore restituisce la somma in eccesso al consumatore. Pertanto, il sistema «<span>cap and floor</span>» è diverso da una misura di sostegno che comporterebbe il cumulo con altri aiuti. Di conseguenza, la Commissione ritiene che gli interconnettori non avrebbero dovuto essere esclusi dalla partecipazione al mercato della capacità su questa base.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(351)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’osservazione della parte interessata sull’esclusione degli interconnettori dall’asta T-1 tenutasi all’inizio del 2018 per l’anno di fornitura 2018/19 (cfr. considerando 150), la Commissione prende atto delle argomentazioni presentate dal Regno Unito di cui al considerando 202. In particolare, come spiegato ai considerando 143 e 144 della decisione di avviare un procedimento, la Commissione riconosce che il Regno Unito ha aumentato la stima del contributo degli interconnettori durante gli eventi di stress a seguito della raccomandazione del PTE e per rispettare il considerando 124 della decisione del 2014. Il loro contributo netto è aumentato da 0 GW a 2,1 GW per l’anno di fornitura 2018/19 (cfr. considerando 36). Di conseguenza, il Regno Unito ha corretto al ribasso la quantità di capacità da ottenere tramite l’asta T-1. Per consentire agli interconnettori di partecipare all’asta T-1 sarebbe stato però necessario aumentare la capacità da mettere all’asta, contrariamente alle attese del mercato basate sulle condizioni dell’asta T-4 del 2014.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(352)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i fattori di derating applicati agli interconnettori, la Commissione ritiene che la metodologia basata sui singoli interconnettori non sia discriminatoria. Come spiegato dal Regno Unito al considerando 202, questo particolare approccio agli interconnettori è giustificato dalla notevole diversità degli interconnettori e dei mercati collegati. A causa di tale diversità National Grid utilizza una serie di fattori di derating per ciascun paese interconnesso (calcolata in base a una metodologia di modellizzazione stocastica paneuropea). Inoltre, il PTE esamina in modo indipendente se i tassi di derating sono adeguati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(353)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’osservazione della parte interessata sull’esclusione degli interconnettori dall’accesso ai contratti di capacità di durata superiore ad un anno (cfr. considerando 150), la Commissione concorda con il Regno Unito sul fatto che l’aggiudicazione di contratti a più lungo termine agli interconnettori non sarebbe coerente con la posizione britannica secondo la quale il modello di interconnessione è una soluzione a breve termine (cfr. considerando 202) adottabile fino all’introduzione di una partecipazione estera diretta. Dal momento che alla capacità di interconnessione sono aggiudicati dei contratti, tale capacità non sarebbe disponibile all’importazione da fornitori ubicati in paesi limitrofi. La partecipazione diretta di capacità estere non sarebbe quindi possibile.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(354)</p></td><td><p>La Commissione conclude inoltre che permettere agli interconnettori di avere accesso a contratti di durata superiore ad un anno sarebbe in contraddizione con il punto (232), lettera b), della disciplina, in particolare con la nota 97, secondo cui i regimi dovrebbero essere adeguati nel caso in cui siano adottati accordi comuni per agevolare la partecipazione transfrontaliera ai medesimi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(355)</p></td><td><p>La Commissione conclude che il mercato della capacità consente la partecipazione di gestori di altri Stati membri ed è pertanto conforme al punto (232), lettera b), della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.3. Partecipazione di un numero di gestori sufficiente a stabilire un prezzo competitivo per la capacità
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(356)</p></td><td><p>Il punto (232), lettera c), riguarda la possibilità di consentire la partecipazione di un numero di produttori sufficiente a stabilire un prezzo competitivo per la capacità. Come mostrato nella tabella 7, il prezzo della capacità non era eccessivo e si è addirittura ridotto passando da 19,40 GBP/kW nell’asta T-4 del 2014 a 8,40 GBP/kW nell’asta T-4 del 2017. Inoltre, anche il prezzo nelle aste T-1 è fortemente diminuito, passando da 6,00 GBP/kW nel 2017 a 0,77 GBP/kW nell’asta condizionale tenutasi nel giugno 2019.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(357)</p></td><td><p>La Commissione non ha ricevuto osservazioni contrarie dalle parti interessate e pertanto conclude che il numero di partecipanti al mercato della capacità è sufficiente per stabilire un prezzo competitivo, conformemente al punto (232), lettera c), della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.4. Evitare gli effetti negativi sul mercato interno dovuti a misure di regolazione
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(358)</p></td><td><p>Come descritto ai considerando da 110 a 118 della presente decisione (cfr. anche i considerando da 102 a 110 della decisione di avviare un procedimento), il Regno Unito ha attuato una serie di riforme per migliorare il funzionamento dei mercati dell’energia elettrica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(359)</p></td><td><p>La Commissione non ha ricevuto osservazioni contrarie dalle parti interessate e, sulla base delle argomentazioni di cui sopra, conclude che il mercato della capacità britannico evita effetti negativi sul mercato interno, conformemente al punto (232), lettera d), della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.5. Impatto sugli incentivi ad investire in capacità di interconnessione e nel market coupling
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(360)</p></td><td><p>Gli interconnettori hanno potuto partecipare alle aste del mercato della capacità a partire dalla seconda asta, tenutasi nel 2015, come spiegato al considerando 34. Il mercato della capacità ha pertanto contribuito al finanziamento degli interconnettori. In particolare, come indicato nella precedente tabella 2, tre CMU di interconnessione di nuova costruzione sono risultate vincitrici dell’asta T-4 del 2017.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(361)</p></td><td><p>Più in generale, come descritto al considerando 116 della presente decisione, il livello di interconnessione del Regno Unito è aumentato passando, in termini di capacità totale installata, dal 4 % del 2014 al 6 % del 2019, in particolare dopo che il progetto NEMO di interconnessione con il Belgio è divenuto operativo il 31 gennaio 2019. La capacità di interconnessione dovrebbe aumentare al 9 % entro il 2021 <a>(<span>74</span>)</a>. Inoltre, le misure descritte nella sezione 2.8.4 aiutano a migliorare il funzionamento del market coupling.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(362)</p></td><td><p>La Commissione non ha ricevuto osservazioni contrarie dalle parti interessate e pertanto conclude che il mercato della capacità non riduce gli incentivi ad investire in capacità di interconnessione o nel market coupling, conformemente al punto (233), lettere a) e b), della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.6. Impatto sulle decisioni in materia di investimenti anteriori all’introduzione della misura
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(363)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha indicato che, secondo la modellazione presentata dal Regno Unito, l’introduzione del mercato della capacità tenderà a ridurre i prezzi dell’elettricità sul mercato dell’energia. Il fatto che i produttori esistenti, che hanno deciso di investire sulla base dei prezzi all’ingrosso previsti, abbiano accesso al mercato della capacità e possano integrare i loro proventi implica che mediamente le loro decisioni di investimento non sono state compromesse. Inoltre, le centrali la cui costruzione è iniziata tra il maggio 2012 e la prima asta nel 2014 sono state considerate nuove centrali a riconoscimento del loro investimento in capitale e delle loro aspettative rispetto all’introduzione del mercato della capacità.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(364)</p></td><td><p>Come per qualsiasi cambiamento nella struttura del mercato, è probabile che le conseguenze per alcune centrali esistenti siano più pesanti che per altri, ad esempio per le centrali costruite più di recente ma prima del maggio 2012 e che quindi ai fini del mercato della capacità non possono essere definite «nuove». Qualunque eventuale impatto negativo, comunque, dovrebbe essere limitato dal fatto che tutte le centrali possono accedere al mercato della capacità e dovrebbe essere compensato dai notevoli benefici che la misura dovrebbe apportare al sistema dell’energia elettrica, anche alla luce del chiaro segnale di prezzo che il mercato della capacità dovrebbe fornire in termini di capacità. Tale segnale di prezzo non esisterebbe senza la misura e dovrebbe essere stimato indirettamente attraverso il prezzo dell’energia elettrica.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(365)</p></td><td><p>La Commissione non ha ricevuto osservazioni contrarie dalle parti interessate e pertanto conclude che il mercato della capacità non compromette le decisioni di investimento anteriori all’introduzione della misura, conformemente al punto (233), lettera c), della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.7. Impatto sulla posizione dominante sul mercato
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(366)</p></td><td><p>Il punto (232), lettera d), della disciplina tratta della necessità di evitare effetti negativi sul mercato interno. Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha osservato che contratti di capacità più lunghi per i nuovi investimenti hanno consentito ai nuovi operatori di assicurarsi i finanziamenti necessari. Questo fatto potrebbe anche contribuire a contrastare il rischio di una posizione dominante sul mercato facilitando l’ingresso nel mercato. La Commissione ha inoltre osservato che la forte funzione di determinazione del livello di prezzo delle aste, concepite come aste discendenti, a prezzo discriminatorio, riduce il rischio di esercitare un potere di mercato sull’asta.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(367)</p></td><td><p>La Commissione non ha ricevuto osservazioni contrarie dalle parti interessate e pertanto conclude che il mercato della capacità non rafforza una posizione dominante sul mercato, conformemente al punto (232), lettera d), della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.8. Dare preferenza ai produttori a basse emissioni di CO 2 in caso di parametri economici e tecnici equivalenti
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(368)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione ha esposto una serie di motivi per cui, a suo avviso, il mercato della capacità privilegia i produttori a basse emissioni di carbonio in caso di parametri tecnici ed economici equivalenti, conformemente al punto (233), lettera e), della disciplina:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la misura è aperta ai produttori a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, per evitare il cumulo con altri aiuti e la conseguente sovracompensazione, i produttori non devono beneficiare di altre misure di sostegno, come indicato ai considerando 32 e 33;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la natura competitiva della procedura di gara del meccanismo lascia i partecipanti esposti ai prezzi del carbonio al momento della vendita dell’energia elettrica sul mercato. A caratteristiche tecniche equivalenti, i costi del carbonio più elevati ridurranno i proventi del mercato dell’energia previsti e aumenteranno il prezzo d’offerta della capacità ad alto tenore di carbonio presentato alle aste (cfr. considerando 67), riducendo le probabilità di un esito d’asta positivo per i produttori di tale capacità <a>(<span>75</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>come indicato nella decisione del 2014 (considerando 153) e nella decisione di avviare un procedimento (considerando 195), la Commissione ritiene che i costi del carbonio associati al sistema UE ETS rappresentino parametri economici generali ai fini del punto (233), lettera e), della disciplina e siano pertanto insufficienti per dimostrare che una misura accorda una preferenza specifica ai produttori a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, la Commissione osserva che il Regno Unito ha introdotto nel 2013 un<span>Carbon Price Floor</span> (CPF, prezzo minimo del carbonio), fissato a 18 GBP/t di CO<span>2</span> per il 2018/19 e 2019/20. Questo elemento si è tradotto in un prezzo del carbonio più elevato per i produttori di energia elettrica in confronto al solo sistema UE ETS. Secondo la Commissione, pertanto, l’interazione del CPF con il meccanismo di asta sopra descritto ha un effetto equivalente ai criteri di selezione secondari (ad esempio, in un processo di gara che utilizza criteri diversi dal prezzo) che darebbero la preferenza ai produttori a basse emissioni di carbonio in caso di parametri tecnici ed economici equivalenti.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(369)</p></td><td><p>Come specificato al considerando 160, alcune parti interessate hanno insistito sulla necessità di modificare il mercato della capacità per favorire generalmente le tecnologie a basse emissioni di carbonio e, secondo la relazione citata al considerando 21, la commissione per la scienza e la tecnologia della Camera dei Comuni propone che la misura sostenga per quanto possibile le anzidette tecnologie e includa una quota minima di finanziamento da assegnare loro. La Commissione ritiene che, per conformarsi alla disciplina, le modifiche proposte non siano necessarie in quanto a norma del punto (233), lettera e) della disciplina la misura dovrebbe dare preferenza ai produttori a basse emissioni di CO<span>2</span> solo in caso di parametri economici e tecnici equivalenti.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(370)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le considerazioni delle parti interessate secondo cui il mercato della capacità dovrebbe rispettare i limiti di emissione di CO<span>2</span> imposti dal regolamento (UE) 2019/943 (cfr. considerando 161), la Commissione osserva che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per quanto riguarda la nuova capacità, il 18 luglio 2019 è entrata in vigore una modifica della Capacity Market Rule che ha introdotto tali limiti per la capacità di nuova costruzione oggetto di preselezione in vista delle aste di capacità che si terranno all’inizio del 2020 (comprese le nuove componenti che partecipano come gestione della domanda non confermata), come spiegato al considerando 217;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per quanto riguarda la capacità esistente, il Regno Unito si è impegnato a rispettare le pertinenti disposizioni del regolamento (UE) 2019/943. In particolare, entro la fine del 2020 adotterà modifiche normative per garantire che, a decorrere al più tardi dal 1<span>o</span> luglio 2025, la capacità di produzione la cui produzione commerciale è iniziata prima del 4 luglio 2019 e con emissioni superiori a 550 g di CO<span>2</span> di origine fossile per kWh di energia elettrica e superiori a 350 kg di CO<span>2</span> di origine fossile in media all’anno per kWh installato non riceva né pagamenti né impegni di pagamento futuri nel quadro del mercato della capacità (cfr. considerando 218).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(371)</p></td><td><p>Sulla base di tali considerazioni, la Commissione conclude che in caso di parametri tecnici ed economici equivalenti il mercato della capacità dà la priorità alle tecnologie a basse emissioni di carbonio, conformemente al punto (233), lettera e), della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.5.9. Conclusione sulla prevenzione degli effetti negativi indebiti sulla concorrenza e sugli scambi
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(372)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che il mercato della capacità è conforme alla sezione 3.9.6 della disciplina.</p></td></tr></tbody></table>
6.6. Rispetto degli articoli 30 e 110 del trattato
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(373)</p></td><td><p>Nella decisione di avviare un procedimento, la Commissione era giunta alla conclusione preliminare che il meccanismo di finanziamento della misura non introduceva alcuna restrizione incompatibile con l’articolo 30 o l’articolo 110 TFUE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(374)</p></td><td><p>Come spiegato al precedente considerando 88, i pagamenti sono finanziati da un prelievo a carico dei fornitori di energia elettrica («l’obbligo del fornitore»). L’organismo di regolamento calcola e incassa i pagamenti in base all’obbligo del fornitore. Il Regno Unito spiega che tale obbligo è imposto a tutti i fornitori autorizzati in relazione alla loro quota di mercato basata sui volumi di energia elettrica venduti. La Commissione ritiene tuttavia che il prelievo sia molto simile a un’imposta sull’energia elettrica consumata.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(375)</p></td><td><p>Per quanto riguarda gli articoli 30 e 110 del trattato, secondo una costante giurisprudenza, il diritto dell’Unione, nello stadio attuale del suo sviluppo, non limita la libertà di ciascuno Stato membro di istituire un sistema impositivo differenziato per taluni prodotti, anche similari, ai sensi dell’articolo 110 del trattato, in relazione a criteri oggettivi, come la natura delle materie prime utilizzate o i processi di produzione seguiti. Siffatta differenziazione tuttavia è compatibile col diritto dell’Unione solo se persegue scopi compatibili anch’essi con quanto prescritto dal diritto dell’Unione e se le loro modalità sono tali da evitare qualsiasi forma di discriminazione, diretta o indiretta, nei confronti delle importazioni dagli altri Stati membri, o di protezione a favore di prodotti nazionali concorrenti <a>(<span>76</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(376)</p></td><td><p>La Commissione non ha ricevuto osservazioni contrarie dalle parti interessate o dal Regno Unito e conferma la sua conclusione preliminare.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(377)</p></td><td><p>Un trattamento discriminatorio nei confronti delle importazioni da altri Stati membri presuppone che situazioni simili siano trattate in modo diverso. La Commissione ha pertanto valutato se le importazioni si trovino in una situazione simile a quella della produzione nazionale. Come spiegato al considerando 34, la partecipazione degli interconnettori è stata ammessa dalla seconda asta, tenutasi nel 2015, in qualità di CMU, a parità di condizioni rispetto alla capacità britannica. Inoltre, per il futuro, come descritto al considerando 200, il Regno Unito consentirà la partecipazione diretta al mercato di capacità estere.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(378)</p></td><td><p>La Commissione pertanto conclude che il meccanismo di finanziamento della misura non introduce alcuna restrizione incompatibile con l’articolo 30 o l’articolo 110 TFUE.</p></td></tr></tbody></table>
6.7. Trasparenza
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(379)</p></td><td><p>Come spiegato al considerando 221, il Regno Unito si è impegnato ad applicare le condizioni relative alla trasparenza di cui alla sezione 3.2.7 della disciplina per quanto riguarda gli aiuti concessi nel quadro del mercato della capacità. La disciplina è pertanto rispettata.</p></td></tr></tbody></table>
6.8. Applicabilità della valutazione di compatibilità
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(380)</p></td><td><p>Il 15 novembre 2018 il Tribunale, nella causa T-793/14 - Tempus/Commissione, ha annullato la decisione della Commissione del 23 luglio 2014. Il 25 gennaio 2019 la Commissione ha impugnato la sentenza del Tribunale (causa C-57/19). Poiché il ricorso non ha avuto effetto sospensivo, per conformarsi alla sentenza del Tribunale la Commissione ha deciso di rivalutare il mercato della capacità britannico e il 21 febbraio 2019 ha avviato il procedimento di indagine formale a norma dell’articolo 108, paragrafo 2, TFUE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(381)</p></td><td><p>Ai fini della certezza del diritto, è necessario stabilire lo status della presente decisione qualora la Corte di giustizia decida di annullare la sentenza del Tribunale nella causa T-793/14, nel qual caso la decisione del 23 luglio 2014 sarebbe valida a partire dalla data della sua adozione. In tal caso, la valutazione di compatibilità effettuata nella presente decisione per quanto riguarda le misure in vigore fino alla data di adozione della presente decisione sarebbe priva di oggetto e di effetti giuridici. Per quanto riguarda le modifiche del mercato della capacità rispetto al meccanismo approvato con decisione della Commissione del 23 luglio 2014, la Commissione ritiene che tali modifiche, descritte ai considerando 182, 187, 194, 197, 200 e 218, costituirebbero modifiche del mercato della capacità in virtù dell’articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 794/2004 della Commissione <a>(<span>77</span>)</a>, che la Commissione ha dichiarato compatibile con il mercato interno in virtù dell’articolo 107, paragrafo 3, del trattato sulla base della valutazione esposta nella presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
7. CONCLUSIONE
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(382)</p></td><td><p>La Commissione constata che, dalla data di attuazione della misura e fino alla sua sospensione, il 15 novembre 2018, a seguito della sentenza del Tribunale <a>(<span>78</span>)</a>, il Regno Unito ha illegittimamente attuato il mercato della capacità violando l’articolo 108, paragrafo 3, del trattato, come spiegato al considerando 235. La Commissione ritiene tuttavia che la misura sia compatibile con il mercato interno in virtù dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato, in particolare in virtù della sezione 3.9 della disciplina, per un periodo massimo di 10 anni a decorrere dalla data di attuazione della misura nel 2014 (16 dicembre 2014, ossia quando si è svolta la prima asta del mercato della capacità) <a>(<span>79</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Il regime di aiuti sotto forma di mercato della capacità attuato dal Regno Unito a norma dell’Energy Act 2013 («il regime di aiuti») è compatibile con il mercato interno in virtù dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato. La Commissione autorizza il regime di aiuti per un periodo massimo di 10 anni a decorrere dal 16 dicembre 2014.
Articolo 2
Nel caso in cui la Corte di giustizia annulli la sentenza del Tribunale pronunciata nella causa T-793/14 e decida di confermare la decisione C(2014) 5083, l’articolo 1 è sostituito dal seguente:
«Articolo 1
Le modifiche proposte al regime di aiuti dichiarate compatibili con la decisione C(2014) 5083, notificate alla Commissione il 12 settembre 2019 e descritte nell’allegato della presente decisione, sono compatibili con il mercato interno in virtù dell’articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato, a decorrere dalla data di notifica della presente decisione fino al 15 dicembre 2024.»
Articolo 3
Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord è destinatario della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 24 ottobre 2019
Per la Commissione
Margrethe VESTAGER
Membro della Commissione
( 1 ) GU C 109 del 22.3.2019, pag. 3 .
( 2 ) L’Irlanda del Nord non rientra nell’ambito di applicazione della misura proposta in quanto il suo mercato dell’energia elettrica è disciplinato da disposizioni distinte.
( 3 ) Decisione della Commissione, del 23 luglio 2014, di non sollevare obiezioni nei confronti del regime di aiuti relativo al «mercato della capacità» proposto nel Regno Unito [Aiuto di Stato SA.35980 (2014/N–2)] ( GU C 348 del 3.10.2014, pag. 5 ).
( 4 ) Cfr. nota [1].
( 5 ) Decisione (UE) 2019/584 del Consiglio europeo adottata d’intesa con il Regno Unito, dell’11 aprile 2019, che proroga il termine previsto dall’articolo 50, paragrafo 3, TUE ( GU L 101 dell’11.4.2019, pag. 1 ).
( 6 ) Decisione (UE) 2019/274 del Consiglio, dell’11 gennaio 2019, relativa alla firma, a nome dell’Unione europea e della Comunità europea dell’energia atomica, dell’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica ( GU L 47 I del 19.2.2019, pag. 1 ).
( 7 ) Proposta di decisione del Consiglio che modifica la decisione (UE) 2019/274 relativa alla firma, a nome dell’Unione europea e della Comunità europea dell’energia atomica, dell’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica, COM(2019) 880 final del 18 ottobre 2019.
( 8 ) https://www.gov.uk/government/publications/capacity-market-5-year-review-2014-to-2019.
( 9 ) https://www.ofgem.gov.uk/publications-and-updates/report-our-five-year-review-capacity-market-rules-and-forward-work-plan.
( 10 ) https://publications.parliament.uk/pa/cm201719/cmselect/cmsctech/1454/145402.htm.
( 11 ) L’Energy Act 2013 conferisce al segretario di Stato il potere di emanare regolamenti e norme costitutivi del mercato della capacità. Il punto 28, paragrafo 4, lettera g), dell’Energy Act 2013 conferisce al segretario di Stato il potere di emanare regolamenti concernenti un organismo di regolamento che gestisca il regolamento delle rimunerazioni o degli incentivi della capacità. I regolamenti emanati per istituire il mercato della capacità impongono al segretario di Stato l’obbligo di nominare un organismo di regolamento (regolamento 80 degli Electricity Capacity Regulations 2014). Il segretario di Stato, in ottemperanza a tale obbligo, ha nominato la società di regolamento dell’energia elettrica.
( 12 ) Cfr. articolo 40, paragrafo 1, degli Electricity Capacity Regulations 2014: un fornitore di capacità («C») ha il diritto […] di ricevere, dall’organismo di regolamento, una rimunerazione della capacità determinata conformemente a quanto contenuto nel presente regolamento per ogni mese di un anno di fornitura («mese M») per le CMU di capacità impegnata di cui C era il fornitore nel mese M.
( 13 ) La società di regolamento dell’energia elettrica è stata costituita nel marzo 2014 come società a responsabilità limitata ed è interamente di proprietà del segretario di Stato, nella sua qualità di unico azionista. L’atto costitutivo della società di regolamento dell’energia elettrica e gli altri documenti pertinenti, compreso il suo statuto, sono accessibili al pubblico all’indirizzo seguente: https://beta.companieshouse.gov.uk/company/08961281/filing-history?page=2.
( 14 ) In qualità di unico azionista della società di regolamento dell’energia elettrica, il segretario di Stato ne detiene un controllo pressoché totale grazie a misure, quale per esempio l’approvazione di risoluzioni speciali, che possono essere adottate dagli azionisti della società. Inoltre, ove necessario, il segretario di Stato può modificare il modo in cui l’organismo di regolamento svolge le proprie funzioni in relazione al mercato della capacità, esercitando i poteri normativi di cui all’Energy Act 2013 per modificare le norme che si applicano all’organismo di regolamento. L’esercizio di tali poteri normativi è soggetto all’approvazione del parlamento. Nelle circostanze più gravi, il segretario di Stato può revocare unilateralmente l’incarico di presidente del consiglio di amministrazione della società di regolamento dell’energia elettrica e ha la facoltà, ai sensi del regolamento 80 degli Electricity Capacity Regulations 2014, di revocare la nomina dell’organismo di regolamento.
( 15 ) Le aste T-1 2018 e T-4 2018 sono state sospese in seguito alla sentenza del Tribunale nella causa T-793/14. La capacità indicata nella colonna «ammissione all’asta» è la quantità di capacità con la quale è stata inizialmente superata la preselezione per queste aste future (alcuni fornitori potrebbero ritirarsi prima dell’asta stessa); cfr. riferimento a «sospesa» nel testo.
( 16 ) Un fattore di derating è un fattore che viene applicato alla capacità di una CMU presentata in un’asta per calcolarne la capacità ridotta. Ogni fornitore di capacità che partecipa alle aste del mercato della capacità deve essere sottoposto a derating, in modo da tenere conto del rischio che alcuni o tutti i fornitori non siano in grado di reagire durante gli eventi di stress del sistema. Nel caso degli interconnettori inoltre i fattori di derating sono determinati a livello individuale dal segretario di Stato, per ogni interconnettore, sulla base di una valutazione di affidabilità tecnica e di un’analisi dei probabili flussi nazionali nei momenti di stress del sistema.
( 17 ) Un obbligo di fornire capacità (vale a dire un rischio di penalità) nell’ambito del mercato della capacità può incentivare una centrale estera a vendere energia elettrica sul mercato del Regno Unito anziché sul suo mercato interno, anche a un prezzo inferiore al suo costo marginale. Ciò è contrario all’ordine di merito, secondo cui i partecipanti al mercato venderebbero la loro energia elettrica unicamente in base ai costi marginali.
( 18 ) La gestione della domanda confermata si distingue da quella non confermata in quanto la sua capacità è dimostrata da un certificato, ottenuto in seguito a un test della gestione della domanda, rilasciato dall’organismo di attuazione (National Grid) per tale CMU di gestione della domanda.
( 19 ) « Electricity generation cost model. 2013 update of non-renewable technologies ». Aprile 2013. Redatto da Parsons Brinckerhoff per il ministero dell’Energia e dei cambiamenti climatici del Regno Unito. Numero PIMS: 3512649 A.
( 20 ) Cfr. considerando 70 e 71.
( 21 ) Nel gennaio 2017 il Regno Unito ha inoltre introdotto un’asta complementare per appaltare la capacità da fornire nel periodo compreso tra il 1 o ottobre 2017 e il 30 settembre 2018. Tale asta complementare è stata approvata per mezzo della decisione della Commissione C(2016) 7757 final sugli aiuti di Stato, SA.44475 (2016/N).
( 22 ) A seguito delle risoluzioni, al febbraio 2018 la capacità è di 47,53 GW.
( 23 ) È probabile che l’elevata percentuale di capacità esistente che partecipa all’asta T-1 a titolo di price-maker sia dovuta al fatto che gran parte di questa capacità esistente proviene dalla centrale più vecchia e marginale, incapace di impegnarsi, tramite le aste T-4, a rimanere aperta con così largo anticipo rispetto all’anno di fornitura.
( 24 ) Capacità di produzione esistente aggiudicatrice di contratti. In seguito alla preselezione sono stati selezionati come price-taker 6 803 MW (72 %).
( 25 ) Una clausola sui diritti acquisiti è una disposizione ai sensi della quale una norma precedente continua ad applicarsi ad alcune situazioni esistenti, mentre a tutti i casi futuri sarà applicata una nuova norma.
( 26 ) https://www.ofgem.gov.uk/electricity/wholesale-market/market-efficiency-review-and-reform/electricity-market-reform/capacity-market-cm-rules.
( 27 ) I registri del mercato della capacità sono aggiornati regolarmente per tenere conto della capacità non più contrattualizzata. Il totale qui presentato rappresenta la quantità impegnata all’asta. Non è stato adeguato per tenere conto della capacità ritiratasi successivamente all’asta, che non è più ammessa a percepire rimunerazioni della capacità. I valori non sono stati adeguati per tenere conto dell’inflazione.
( 28 ) Dati provenienti dal compendio di statistiche sull’energia nel Regno Unito del 2018 (« Digest of United Kingdom Energy Statistics 2018»), consultabile al seguente indirizzo: https://www.gov.uk/government/statistics/digest-of-uk-energy-statistics-dukes-2018-main-report.
( 29 ) http://fes.nationalgrid.com/.
( 30 ) Cramton e Stoft (2006): « The Convergence of Market Designs for Adequate Generating Capacity »; Joskow (2006): « Competitive Energy Markets and Investment in New Generating Capacity »; Cramton, Ockenfels e Stoft (2013): « Capacity Market Fundamentals ».
( 31 ) London Economics (2013): « The Value of Lost Load (VoLL) for Electricity in Great Britain ».
( 32 ) Il numero di contatori elettrici intelligenti per uso domestico operati dai grandi fornitori di energia è aumentato di 26 volte tra il secondo trimestre del 2014 e il terzo trimestre del 2018. Nei siti non domestici più piccoli il numero di contatori elettrici di tipo avanzato e intelligente operati dai grandi fornitori di energia è aumentato del 12 % tra il secondo trimestre del 2014 e il terzo trimestre del 2018. Tuttavia, nel terzo trimestre del 2018 i contatori intelligenti e di tipo intelligente (che operano in modalità intelligente) rappresentavano meno del 30 % del numero totale di contatori elettrici per uso domestico operati dai grandi fornitori di energia. Fonte: https://www.gov.uk/government/statistics/statistical-release-and-data-smart-meters-great-britain-quarter-3-2018.
( 33 ) Nel dicembre 2018 esisteva una sola tariffa dinamica basata sull’ora di consumo, introdotta da Octopus Energy nel febbraio 2018 e che fornisce ai consumatori aggiornamenti sul prezzo, per un periodo di fornitura di mezz’ora, che tengono conto degli effettivi costi all’ingrosso dell’energia.
( 34 ) https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/633442/upgrading-our-energy-system-july-2017.pdf.
( 35 ) https://www.ofgem.gov.uk/publications-and-updates/electricity-balancing-scr-launch-statement.
( 36 ) https://www.ofgem.gov.uk/publications-and-updates/electricity-balancing-significant-code-review-final-policy-decision.
( 37 ) Utilizzando la probabilità di perdita di carico (LOLP) e il valore del carico perso (VoLL).
( 38 ) https://www.ofgem.gov.uk/publications-and-updates/review-first-phase-electricity-balancing-significant-code-review.
( 39 ) Si osservi tuttavia che nel breve periodo la riforma del cash-out trasmetterà segnali di prezzo notevolmente migliori per quanto riguarda la fornitura e quindi segnali migliori per gli investimenti in capacità flessibile.
( 40 ) Le disposizioni che attualmente disciplinano il meccanismo di bilanciamento, basato su una rimunerazione al prezzo presentato, prevedono che le parti possano beneficiare di rimunerazioni di scarsità solo se riescono a offrire energia a questo prezzo prima dello scadere del termine di chiusura (nel qual caso rischiano di non essere accettate se non si verifica un evento di stress) oppure se presentano squilibri (nel qual caso rischiano che il prezzo sia inferiore al loro costo marginale a breve termine se non si verifica un evento di stress). Perché si possa sviluppare un mercato liquido, con opzioni scambiate al prezzo del mercato di bilanciamento, sarebbe necessario che il meccanismo di bilanciamento diventasse un mercato basato sul prezzo di aggiudicazione, in cui tutti a i produttori è riconosciuto il prezzo di riferimento.
( 41 ) Queste cifre presuppongono che la capacità di produzione di energia elettrica nel Regno Unito rimanga costante a 81,3 GW.
( 42 ) https://www.ofgem.gov.uk/publications-and-updates/integrated-transmission-planning-and-regulation-itpr-project-final-conclusions.
( 43 ) Cfr. articolo 21, paragrafo 8, del regolamento (UE) 2019/943 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019, sul mercato interno dell’energia elettrica ( GU L 158 del 14.6.2019, pag. 54 ).
( 44 ) Si considera come data di attuazione il 16 dicembre 2014, giorno in cui si è svolta la prima asta nell’ambito del mercato della capacità.
( 45 ) Cfr. sentenza del 12 febbraio 2008, CELF e ministre de la Culture e de la Communication, C-199/06, EU:C:2008:79, punti 61 e 64.
( 46 ) Comunicazione della Commissione relativa alla determinazione delle norme applicabili alla valutazione degli aiuti di Stato illegalmente concessi ( GU C 119 del 22.5.2002, pag. 22 ).
( 47 ) GU C 200 del 28.6.2014, pag. 1 .
( 48 ) Sentenza del 3 luglio 1986, Consiglio/Parlamento, Racc. 2155, C-34/86, EU:C:1986:291, punto 47; sentenza del 12 novembre 1998, Spagna/Commissione, Racc. I-6993, C-415/96, EU:C:1998:533, punto 31; e sentenza del 3 ottobre 2000, Industrie des poudres sphériques/Consiglio, Racc. I-8147, C-458/98, EU:C:2000:531, punto 82.
( 49 ) Le stime relative alle spese in conto capitale della gestione della domanda indicate nelle osservazioni sono molto basse («vicina allo zero», «diverse migliaia di sterline o meno di 5 GBP/kW», «costo medio pari a 0,15 GBP/kW» nelle aste transitorie).
( 50 ) Regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015, recante modalità di applicazione dell’articolo 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea ( GU L 248 del 24.9.2015, pag. 9 ).
( 51 ) Nella sua relazione sullo stato del mercato energetico del 2018, Ofgem afferma che dal 2011 le previsioni di National Grid relative alla domanda di trasmissione sono costantemente maggiori dei risultati effettivi, con una media di circa 1,5 GW. Se da un lato si può ritenere che il gestore del sistema sia avveduto elaborando previsioni della domanda prudenti, dall’altro è necessario valutare tale avvedutezza rispetto ai costi derivanti dall’approvvigionamento di capacità supplementare. L’anno scorso National Grid ha modificato spesso il processo di previsione della domanda, trovandosi di conseguenza a dover in generale rivedere al ribasso le proprie prospettive.
( 52 ) Quest’ultimo problema è definito « slippery slope » (china scivolosa).
( 53 ) Relazione finale dell’indagine settoriale sui meccanismi di regolazione della capacità, SWD(2016) 385 final.
( 54 ) Trans-European Replacement Reserve Exchange , un mercato paneuropeo dei servizi di bilanciamento che dovrebbe divenire effettivo alla fine del 2019.
( 55 ) Sentenza del 22 marzo 1977, Steinike & Weinlig, Racc. 595, C-78/76, EU:C:1977:52, punto 21; sentenza del 13 marzo 2001, PreussenElektra, Racc. I-2099, C-379/98, EU:C:2000:585, punto 58; sentenza del 15 maggio 2019, Achema e a., C-706/17, EU:C:2019:407, punto 47 e segg.
( 56 ) Sentenza dell’11 luglio 1996, SFEI e altri, C-39/94, EU:C:1996:285, punto 60; sentenza del 29 aprile 1999, Spagna/Commissione, C-342/96, EU:C:1999:210, punto 41.
( 57 ) Cfr. in particolare il regolamento (CE) n. 714/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativo alle condizioni di accesso alla rete per gli scambi transfrontalieri di energia elettrica e che abroga il regolamento (CE) n. 1228/2003 ( GU L 211 del 14.8.2009, pag. 15 ), la direttiva 2009/72/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativa a norme comuni per il mercato interno dell’energia elettrica e che abroga la direttiva 2003/54/CE ( GU L 211 del 14.8.2009, pag. 55 ), il regolamento (UE) 2019/943 e la direttiva (UE) 2019/944 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 giugno 2019, relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica e che modifica la direttiva 2012/27/UE ( GU L 158 del 14.6.2019, pag. 125 ).
( 58 ) Cfr. sentenza del 12 febbraio 2008, CELF e ministre de la Culture e de la Communication, C-199/06, EU:C:2008:79, punti 61 e 64.
( 59 ) GU L 200 del 28.6.2014, pag. 1 .
( 60 ) Comunicazione della Commissione relativa alla determinazione delle norme applicabili alla valutazione degli aiuti di Stato illegalmente concessi ( GU C 119 del 22.5.2002, pag. 22 ).
( 61 ) Sentenza del 3 luglio 1986, Consiglio/Parlamento, Racc. 2155, C-34/86, EU:C:1986:291, punto 47; sentenza del 12 novembre 1998, Spagna/Commissione, Racc. I-6993, C-415/96, EU:C:1998:533, punto 31; e sentenza del 3 ottobre 2000, Industrie des poudres sphériques/Consiglio, Racc. I-8147, C-458/98, EU:C:2000:531, punto 82.
( 62 ) ENTSO-E (2014), «Scenario Outlook and Adequacy Forecast 2014-2030», 2 giugno 2014.
( 63 ) https://www.entsoe.eu/outlooks/midterm/.
( 64 ) Secondo il Regno Unito, nel 2015 sono stati aggiudicati contratti a più di 500 MW di nuova capacità diesel (principalmente piccoli impianti di picco, con 36 CMU totali identificate). All’epoca dell’asta del 2017 la capacità era scesa a 5 MW (1 CMU). Il Regno Unito riferisce che si poteva prevedere che la produzione diesel sarebbe drasticamente diminuita all’asta T-4 del 2019, dato che nel gennaio 2024 entreranno in vigore i controlli delle emissioni per le centrali esistenti (tra 5 e 50 MW).
( 65 ) Secondo la relazione dell’Ofgem sullo stato del mercato dell’energia 2019, [i]l mercato della capacità ha contribuito a sostenere margini giornalieri più elevati nell’inverno 2018/19 rispetto agli anni precedenti e ha continuato a ridurre e stabilizzare i prezzi cash-out aumentando la capacità del sistema . Nella relazione finale di cui al considerando 21, Ofgem inoltre afferma che [n]el periodo invernale del primo intero anno di operatività del mercato della capacità (2017/18) si sono registrati margini di capacità giornaliera più elevati rispetto all’inverno 2016/17. Se ne può dedurre che il mercato della capacità ha finora contribuito efficacemente al miglioramento dei margini di capacità. Tale miglioramento è risultato dalla combinazione tra riduzione del tasso di chiusura delle capacità esistenti e stimolazione degli investimenti in nuove capacità .
( 66 ) Il CBR comprende la Supplemental Balancing Reserve («SBR») ossia una capacità di riserva supplementare, per la quale l’NG ESO aggiudicava contratti, fuori mercato, a centrali elettriche esistenti che restavano in attesa di produrre energia supplementare in caso di necessità, e dalla Demand Side Balancing Reserve («DSBR») ossia una possibilità offerta alle grandi imprese di ridurre i tempi di utilizzo dell’energia elettrica durante i periodi di picco a fronte di una rimunerazione. Secondo Ofgem, ad esempio, nel 2016/17 l’NG ESO ha messo all’asta circa 3,5 GW di CBR e quindi, senza l’utilizzo di questo strumento di approvvigionamento supplementare, il margine sarebbe stato di fatto appena sopra lo zero .
( 67 ) Relazione finale dell’indagine settoriale sui meccanismi di regolazione della capacità, SWD(2016) 385 final.
( 68 ) Sentenza del 13 giugno 2013, Ryanair/Commissione, C-287/12 P, EU:C:2013:395, punti 67 e 68.
( 69 ) https://www.emrdeliverybody.com/Prequalification/EMR%20DB%20Consultation%20response%20-%20De-rating%20Factor%20Methodology%20for%20Renewables%20Participation%20in%20the%20CM.pdf.
( 70 ) I fattori di derating utilizzati per la preselezione alle prossime aste T-4, T-3 e T-1 [cfr. considerando 18, lettera d)] sono i seguenti: per l’eolico onshore tra 7,42 % e 8,98 %; per l’eolico offshore tra 10,55 % e 14,45 %; per il solare fotovoltaico tra 2,34 % e 3,22 %. Tali fattori di derating sono paragonabili a quelli utilizzati in Irlanda (ad esempio, per l’asta di capacità T-1 2019/20, cfr. http://sem-o.com/documents/general-publications/Initial-Auction-Information-Pack_IAIP1920T1.pdf) e in Italia [cfr. decisione C(2018) 617 final].
( 71 ) Sentenza del 13 giugno 2013, Ryanair/Commissione, C-287/12 P, EU:C:2013:395, punti 67 e 68.
( 72 ) https://www.emrdeliverybody.com/Prequalification/EMR%20DB%20Consultation%20response%20-%20De-rating%20Factor%20Methodology%20for%20Renewables%20Participation%20in%20the%20CM.pdf.
( 73 ) I fattori di derating utilizzati per la preselezione alle prossime aste T-4, T-3 e T-1 [cfr. considerando 18, lettera d)] sono i seguenti: per l’eolico onshore tra 7,42 % e 8,98 %; per l’eolico offshore tra 10,55 % e 14,45 %; per il solare fotovoltaico tra 2,34 % e 3,22 %. Tali fattori di derating sono paragonabili a quelli utilizzati in Irlanda (ad esempio, per l’asta di capacità T-1 2019/20, cfr. http://sem-o.com/documents/general-publications/Initial-Auction-Information-Pack_IAIP1920T1.pdf) e in Italia [cfr. decisione C(2018) 617 final].
( 74 ) Queste cifre presuppongono che la capacità di produzione di energia elettrica nel Regno Unito rimanga costante a 81,3 GW.
( 75 ) In alternativa, il Regno Unito sostiene che se due progetti, ad intensità di carbonio diversa, presentano offerte uguali, significa solo che le loro caratteristiche tecniche ed economiche sono diverse.
( 76 ) Sentenza del 2 aprile 1998, Outokumpu, Racc. I-1777, C-213/96, EU:C:1998:155, punto 30.
( 77 ) Regolamento (CE) n. 794/2004 della Commissione del 21 aprile 2004 recante disposizioni di esecuzione del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio recante modalità di applicazione dell'articolo 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea ( GU L 140 del 30.4.2004, pag. 1 ).
( 78 ) Cfr. considerando 17.
( 79 ) Cfr. articolo 21, paragrafo 8, del regolamento (UE) 2019/943.
ALLEGATO
MODIFICHE DEL MERCATO DELLA CAPACITÀ
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1)</p></td><td><span>In primo luogo, il Regno Unito si impegna:</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a ridurre a 1 MW la soglia minima di partecipazione al mercato della capacità, come descritto ai considerando 30 e 31 della presente decisione, per tutte le aste la cui preselezione inizia a partire da gennaio 2020, e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a rivalutare tale soglia entro ottobre 2021 per esaminare le possibilità di un’ulteriore riduzione.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2)</p></td><td><span>In secondo luogo, il Regno Unito si impegna:</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>ad adoperarsi affinché la capacità estera possa partecipare direttamente alle aste la cui preselezione inizia a partire da gennaio 2020, a condizione che siano stati conclusi contratti di cooperazione con i gestori dei sistemi di trasmissione dei paesi limitrofi in cui sono ubicate le capacità partecipanti; e in ogni caso:</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>ad aprire la partecipazione diretta della capacità estera a tutte le aste per la cui preselezione inizia dopo che i metodi, le regole comuni e i termini, di cui all’articolo 26, paragrafo 11, del regolamento (UE) 2019/943 sul mercato interno dell’energia elettrica, sono stati approvati dall’ACER e pubblicati sul suo sito web in conformità dell’articolo 27 del suddetto regolamento e sono divenuti applicabili.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3)</p></td><td><span>In terzo luogo, il Regno Unito si impegna a elaborare tutte le norme necessarie (ad esempio, e non solo, per quanto riguarda i fattori di derating) per garantire l’effettiva partecipazione di qualsiasi nuovo tipo di capacità che possa efficacemente contribuire alla soluzione del problema dell’adeguatezza della capacità di produzione, non appena tale capacità abbia il potenziale per contribuirvi.</span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4)</p></td><td><span>In quarto luogo, il Regno Unito si impegna:</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a consentire a tutti i tipi di capacità (ad eccezione degli interconnettori), in grado di dimostrare il rispetto delle soglie di spesa in conto capitale descritte al considerando 75 della presente decisione, di partecipare al processo di preselezione per presentare offerte per i vari tipi di contratto disponibili e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a mantenere dette soglie sotto controllo per garantire che rimangano adeguate.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5)</p></td><td><span>In quinto luogo, il Regno Unito si impegna:</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a continuare a mettere all’asta T-1 almeno il 50 % della capacità riservata quattro anni prima nell’ambito del processo di definizione del parametro per l’asta T-4 per lo stesso anno di fornitura e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a continuare a utilizzare il metodo di riserva, basato sull’intervallo di confidenza del 95 % descritto al considerando 62 della presente decisione, per determinare la quantità di capacità minima che sarà riservata per l’asta T-1.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>6)</p></td><td><span>In sesto luogo, il Regno Unito si impegna a rispettare le disposizioni del regolamento (UE) 2019/943 e in particolare ad adottare entro la fine del 2020 modifiche normative per garantire che, a decorrere al più tardi dal 1<span>o</span> luglio 2025, la capacità di produzione la cui produzione commerciale è iniziata prima del 4 luglio 2019 e con emissioni superiori a 550 g di CO<span>2</span> di origine fossile per kWh di energia elettrica e superiori a 350 kg di CO<span>2</span> di origine fossile in media all’anno per kWh installato non riceva né pagamenti né impegni di pagamento futuri nel quadro del mercato della capacità.</span></td></tr></tbody></table> | ITA | 32020D0348 |
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2509</p></td><td><p>13.11.2023</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2023/2509 DEL CONSIGLIO
del 9 novembre 2023
relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione europea in sede di Comitato misto SEE in merito a una modifica dell’allegato II (Regolamentazioni tecniche, norme, prove e certificazioni) dell’accordo SEE (Regolamento sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti)
(Testo rilevante ai fini del SEE)
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare gli articoli 33 e 114, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9,
visto il regolamento (CE) n. 2894/94 del Consiglio, del 28 novembre 1994, relativo ad alcune modalità di applicazione dell’accordo sullo Spazio economico europeo ( 1 ) , in particolare l’articolo 1, paragrafo 3,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L’accordo sullo Spazio economico europeo <a>(<span>2</span>)</a> («accordo SEE») è entrato in vigore il 1<span>o</span> gennaio 1994.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell’articolo 98 dell’accordo SEE, il Comitato misto SEE può decidere di modificare, tra l’altro, l’allegato II (Regolamentazioni tecniche, norme, prove e certificazioni) dell’accordo SEE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>È opportuno integrare nell’accordo SEE il regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>, i regolamenti di esecuzione (UE) 2021/1121 <a>(<span>4</span>)</a> e (UE) 2022/1267 <a>(<span>5</span>)</a> della Commissione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È quindi opportuno modificare di conseguenza l’allegato II (Regolamentazioni tecniche, norme, prove e certificazioni) dell’accordo SEE.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La posizione dell’Unione in sede di Comitato misto SEE dovrebbe pertanto basarsi sul progetto di decisione accluso,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di Comitato misto SEE in merito alla proposta di modifica dell’allegato II (Regolamentazioni tecniche, norme, prove e certificazioni) dell’accordo SEE si basa sul progetto di decisione del Comitato misto SEE accluso alla presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione.
Fatto a Bruxelles, il 9 novembre 2023
Per il Consiglio
Il presidente
N. CALVIÑO SANTAMARÍA
( 1 ) GU L 305 del 30.11.1994, pag. 6 .
( 2 ) GU L 1 del 3.1.1994, pag. 3 .
( 3 ) Regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti e che modifica la direttiva 2004/42/CE e i regolamenti (CE) n. 765/2008 e (UE) n. 305/2011 ( GU L 169 del 25.6.2019, pag. 1 ).
( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/1121 della Commissione, dell’8 luglio 2021, che specifica i dati statistici che devono essere trasmessi dagli Stati membri per quanto riguarda i controlli sui prodotti che entrano nel mercato dell’Unione, in materia di sicurezza e conformità dei prodotti ( GU L 243 del 9.7.2021, pag. 37 ).
( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2022/1267 della Commissione, del 20 luglio 2022, che specifica le procedure per la designazione degli impianti di prova dell’Unione ai fini della vigilanza del mercato e della verifica della conformità dei prodotti a norma del regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 192 del 21.7.2022, pag. 21 ).
PROGETTO
DECISIONE N. … DEL COMITATO MISTO SEE
del …
che modifica l'allegato II (Regolamentazioni tecniche, norme, prove e certificazioni) dell'accordo SEE
IL COMITATO MISTO SEE,
visto l'accordo sullo Spazio economico europeo ("accordo SEE"), in particolare l'articolo 98,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti e che modifica la direttiva 2004/42/CE e i regolamenti (CE) n. 765/2008 e (UE) n. 305/2011 <a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento di esecuzione (UE) 2021/1121 della Commissione, dell'8 luglio 2021, che specifica i dati statistici che devono essere trasmessi dagli Stati membri per quanto riguarda i controlli sui prodotti che entrano nel mercato dell'Unione, in materia di sicurezza e conformità dei prodotti <a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento di esecuzione (UE) 2022/1267 della Commissione, del 20 luglio 2022, che specifica le procedure per la designazione degli impianti di prova dell'Unione ai fini della vigilanza del mercato e della verifica della conformità dei prodotti a norma del regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>È opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato II dell'accordo SEE,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'allegato II dell'accordo SEE è così modificato:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nel capo XVII, al punto 9 (Direttiva 2004/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio) è aggiunto il trattino seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"-</p></td><td><p>32019 R 1020: Regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019 (<a>GU L 169 del 25.6.2019, pag. 1</a>).";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nel capo XIX, il punto 3b (Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio) è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>è aggiunto il testo seguente:</p><p> ", modificato da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>32019 R 1020: Regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019 (<a>GU L 169 del 25.6.2019, pag. 1</a>).";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>l'adattamento b) è soppresso;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>nel capo XIX, dopo il punto 3ua (Regolamento di esecuzione (UE) 2020/1668 della Commissione) è inserito il testo seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"3v.</p></td><td><p>32019 R 1020: Regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, sulla vigilanza del mercato e sulla conformità dei prodotti e che modifica la direttiva 2004/42/CE e i regolamenti (CE) n. 765/2008 e (UE) n. 305/2011 (<a>GU L 169 del 25.6.2019, pag. 1</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento si intendono adattate come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>salvo disposizioni contrarie, i riferimenti al diritto dell'Unione si intendono fatti all'accordo SEE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'articolo 3 è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>al punto 24, dopo il riferimento al regolamento (UE) n. 952/2013, sono aggiunte le parole "o le amministrazioni doganali degli Stati EFTA competenti ad applicare la normativa doganale e qualsiasi altra autorità degli Stati EFTA che, ai sensi del diritto nazionale, dispone del potere di applicare alcune norme doganali";</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al punto 25, dopo il riferimento al regolamento (UE) n. 952/2013, sono aggiunte le parole "o, per quanto riguarda gli Stati EFTA, alle procedure corrispondenti conformemente alla rispettiva normativa doganale nazionale.";</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>al punto 26, dopo le parole "territorio doganale dell'Unione" sono aggiunte le parole "o dei territori doganali degli Stati EFTA";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>all'articolo 14, paragrafo 2, le parole ", tra cui i principi della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea" non si applicano agli Stati EFTA;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>all'articolo 25, paragrafi 3 e 4, e all'articolo 28, paragrafo 4, secondo comma, i riferimenti al regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio si intendono fatti, per quanto riguarda gli Stati EFTA, alle corrispondenti disposizioni del diritto doganale nazionale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>per quanto riguarda il Liechtenstein, gli obblighi delle autorità designate a norma dell'articolo 25, paragrafo 1, sono disciplinati dal diritto nazionale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>al momento del loro ingresso nel SEE, i prodotti esportati dal Liechtenstein verso le altre parti contraenti possono essere sottoposti ai controlli in conformità degli articoli da 25 a 28;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>l'articolo 25, paragrafi 2, 4 e 6, e l'articolo 34, paragrafo 6, non si applicano al Liechtenstein;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>l'articolo 26, paragrafo 4, non si applica agli Stati EFTA;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>all'articolo 28, per quanto riguarda gli Stati EFTA, anziché "nel sistema informatico doganale" leggasi "in qualsiasi notifica rilasciata alle parti interessate secondo le procedure nazionali";</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>gli Stati EFTA partecipano a pieno titolo, senza diritto di voto, alla rete dell'Unione per la conformità dei prodotti a norma degli articoli da 29 a 31. L'Autorità di vigilanza EFTA partecipa in qualità di osservatore.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3va.</p></td><td><p>32021 R 1121: Regolamento di esecuzione (UE) 2021/1121 della Commissione, dell'8 luglio 2021, che specifica i dati statistici che devono essere trasmessi dagli Stati membri per quanto riguarda i controlli sui prodotti che entrano nel mercato dell'Unione, in materia di sicurezza e conformità dei prodotti (<a>GU L 243 del 9.7.2021, pag. 37</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento di esecuzione si intendono adattate come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>all'articolo 1, paragrafo 1, lettera c), e paragrafo 4, i riferimenti al regolamento delegato (UE) 2015/2446 della Commissione si intendono fatti, per quanto riguarda gli Stati EFTA, alle corrispondenti disposizioni del diritto doganale nazionale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>all'articolo 1, lettera c), punto ix), le parole "normativa dell'Unione [violata]" sono sostituite dalle parole "disposizioni dell'accordo SEE [violate]".</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3vb.</p></td><td><p>32022 R 1267: Regolamento di esecuzione (UE) 2022/1267 della Commissione, del 20 luglio 2022, che specifica le procedure per la designazione degli impianti di prova dell'Unione ai fini della vigilanza del mercato e della verifica della conformità dei prodotti a norma del regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio (<a>GU L 192 del 21.7.2022, pag. 21</a>).";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>nel capo XXI, al punto 1 (Regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio) è aggiunto il trattino seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"-</p></td><td><p>32019 R 1020: Regolamento (UE) 2019/1020 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019 (<a>GU L 169 del 25.6.2019, pag. 1</a>).".</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Fa fede il testo del regolamento (UE) 2019/1020 e dei regolamenti di esecuzione (UE) 2021/1121 e (UE) 2022/1267 nelle lingue islandese e norvegese, da pubblicare nel supplemento SEE della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Articolo 3
La presente decisione entra in vigore il … purché siano state effettuate tutte le notifiche previste all'articolo 103, paragrafo 1, dell'accordo SEE ( *1 ) .
Articolo 4
La presente decisione è pubblicata nella sezione SEE e nel supplemento SEE della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il …
Per il comitato misto SEE
Il presidente
I segretari
del comitato misto SEE
( 1 ) GU L 169 del 25.6.2019, pag. 1 .
( 2 ) GU L 243 del 9.7.2021, pag. 37 .
( 3 ) GU L 192 del 21.7.2022, pag. 21 .
( *1 ) [Non è stata comunicata l'esistenza di obblighi costituzionali.] [È stata comunicata l'esistenza di obblighi costituzionali.]
ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2023/2509/oj
ISSN 1977-0707 (electronic edition) | ITA | 32023D2509 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.9.2015   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 240/61</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE) 2015/1534 DEL CONSIGLIO
del 7 maggio 2015
relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Organizzazione marittima internazionale nella 68 a sessione del comitato per la protezione dell'ambiente marino e nella 95 a sessione del comitato per la sicurezza marittima in merito all'adozione di emendamenti alla convenzione MARPOL, alle regole SOLAS e alle linee guida sui sistemi di depurazione dei gas di scarico del 2009
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 100, paragrafo 2 e l'articolo 218, paragrafo 9,
vista la proposta della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'azione dell'Unione nel settore del trasporto marittimo dovrebbe mirare a migliorare la sicurezza marittima e a proteggere l'ambiente marino.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il comitato per la protezione dell'ambiente marino (MEPC) dell'Organizzazione marittima internazionale (IMO), in occasione della sua 67<span>a</span> sessione, ha approvato degli emendamenti alla convenzione internazionale per la prevenzione dell'inquinamento causato da navi (MARPOL). È previsto che tali emendamenti siano adottati in occasione della 68<span>a</span> sessione dell'MEPC che si terrà a maggio 2015.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il sottocomitato per la prevenzione e l'intervento contro l'inquinamento (PPR) dell'IMO, in occasione della sua 2<span>a</span> sessione, ha approvato i progetti di emendamento alle linee guida sui sistemi di depurazione dei gas di scarico del 2009 («linee guida del 2009»). È previsto che tali emendamenti siano adottati in occasione della 68<span>a</span> sessione dell'MEPC che si terrà a maggio 2015.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il comitato per la sicurezza marittima (MSC) dell'IMO, in occasione della sua 94<span>a</span> sessione, ha approvato gli emendamenti alla convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (SOLAS). È previsto che tali emendamenti siano adottati in occasione della 95<span>a</span> sessione dell'MSC che si terrà a giugno 2015.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Gli emendamenti agli allegati I e II della convenzione MARPOL introdurranno misure associate all'adozione del progetto di codice internazionale per le navi che incrociano nelle acque polari (il «codice polare»), per rendere il codice polare obbligatorio. Il codice polare estende alle acque polari l'attuale divieto di scaricare idrocarburi/sostanze liquide nocive nell'Antartico stabilito dalla convenzione MARPOL. L'articolo 4, in combinato disposto con l'articolo 3, paragrafo 1, della direttiva 2005/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>1</span>)</a>, stabilisce che gli Stati membri devono assicurare che gli scarichi di sostanze inquinanti effettuati dalle navi, inclusi i casi di minore entità di detti scarichi, siano considerati violazioni se effettuati intenzionalmente, temerariamente o per negligenza grave. L'articolo 5, paragrafo 1, della suddetta direttiva dispone che lo scarico di sostanze inquinanti non è da considerarsi una violazione se soddisfa le condizioni di cui, tra l'altro, all'allegato I, norme 15 e 34 della convenzione MARPOL. Le norme 15 e 34 rientrano tra le norme della convenzione MARPOL che saranno emendate con l'adozione degli emendamenti stabiliti all'allegato 11 del documento MEPC 67/20 dell'IMO. Tali emendamenti incideranno pertanto sul campo di applicazione delle violazioni previste dalla direttiva 2005/35/CE e, di conseguenza, rientreranno nell'ambito di competenza esclusiva dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Gli emendamenti alle linee guida del 2009 introdurranno l'uso di un metodo basato sul calcolo per le prove a cui sono sottoposti i sistemi di abbattimento (scrubber) collegati a macchinari navali che non possono essere testati a carichi superiori o non possono essere testati affatto quando sono «a riposo in porto». L'articolo 4<span>quater</span> e l'allegato II della direttiva 1999/32/CE del Consiglio<a> (<span>2</span>)</a> trattano tali aspetti e l'allegato II deriva dalle linee guida del 2009 che saranno emendate.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Gli emendamenti alla regola SOLAS II-2/20.3.1.2.1 consentiranno il funzionamento dei ventilatori a un minor numero di ricambi d'aria quando è presente un sistema di controllo della qualità dell'aria per le navi da passeggeri nel ponte auto, in speciali categorie di locali e negli spazi ro-ro. L'articolo 6, paragrafo 2, lettera a), punto i), della direttiva 2009/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>3</span>)</a> stabilisce che le navi da passeggeri nuove di classe A sono pienamente conformi ai requisiti della convenzione SOLAS, inclusa la regola SOLAS n. II-2/20.3. Gli emendamenti da adottare avranno pertanto un effetto giuridico diretto sulla direttiva 2009/45/CE. Nella misura in cui essi incidono sulle navi da passeggeri adibite a viaggi nazionali, tali emendamenti rientrano nell'ambito di competenza esclusiva dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>L'Unione non è membro dell'IMO né parte contraente delle convenzioni in questione. È pertanto necessario che il Consiglio autorizzi gli Stati membri ad esprimere la posizione da adottare a nome dell'Unione e ad esprimere il loro consenso ad essere vincolati da tali emendamenti, nella misura in cui essi rientrano nell'ambito di competenza esclusiva dell'Unione,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
La posizione da adottare a nome dell'Unione in occasione della 68 a sessione del comitato per la protezione dell'ambiente marino dell'IMO è di acconsentire all'adozione degli:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>emendamenti agli allegati I e II della convenzione MARPOL, di cui all'allegato 11 del documento MEPC 67/20 dell'IMO;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>emendamenti alle linee guida sui sistemi di depurazione dei gas di scarico del 2009, di cui all'allegato 1 del documento PPR 2/21 dell'IMO.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
La posizione da adottare a nome dell'Unione in occasione della 95 a sessione del comitato per la sicurezza marittima dell'IMO è di acconsentire all'adozione degli emendamenti alla:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>regola SOLAS II-2/20.3.1.2.1, di cui all'allegato 11 del documento MSC 94/21/add.1 dell'IMO.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 3
La posizione da adottare a nome dell'Unione indicata negli articoli 1 e 2 è espressa dagli Stati membri che sono membri dell'IMO, i quali agiscono di concerto nell'interesse dell'Unione.
Articolo 4
Modifiche formali e di minore entità alle posizioni di cui agli articoli 1 e 2 possono essere concordate senza richiedere che tali posizioni siano emendate.
Articolo 5
Gli Stati membri sono autorizzati ad acconsentire a essere vincolati, nell'interesse dell'Unione, dagli emendamenti di cui agli articoli 1 e 2, nella misura in cui rientrano nell'ambito di competenza esclusiva dell'Unione.
Articolo 6
Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
Fatto a Bruxelles, il 7 maggio 2015
Per il Consiglio
Il presidente
E. RINKĒVIČS
<note>
( 1 ) Direttiva 2005/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 settembre 2005, relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni, anche penali, per i reati di inquinamento ( GU L 255 del 30.9.2005, pag. 11 ).
( 2 ) Direttiva 1999/32/CE del Consiglio, del 26 aprile 1999, relativa alla riduzione del tenore di zolfo di alcuni combustibili liquidi e che modifica la direttiva 93/12/CEE ( GU L 121 dell'11.5.1999, pag. 13 ).
( 3 ) Direttiva 2009/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 maggio 2009, relativa alle disposizioni e norme di sicurezza per le navi da passeggeri ( GU L 163 del 25.6.2009, pag. 1 ).
</note> | ITA | 32015D1534 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.12.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 310/29</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2018/1906 DELLA COMMISSIONE
del 30 novembre 2018
che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2016/2323 al fine di aggiornare l'elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi istituito a norma del regolamento (UE) n. 1257/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1257/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 novembre 2013, relativo al riciclaggio delle navi e che modifica il regolamento (CE) n. 1013/2006 e la direttiva 2009/16/CE ( 1 ) , in particolare l'articolo 16,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1257/2013 impone agli armatori di assicurare che le navi destinate al riciclaggio lo siano unicamente negli impianti di riciclaggio delle navi inclusi nell'elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi, pubblicato a norma dell'articolo 16 di tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'elenco europeo è stabilito dalla decisione di esecuzione (UE) 2016/2323 <a>(<span>2</span>)</a> della Commissione, modificata da ultimo dalla decisione di esecuzione (UE) 2018/1478 <a>(<span>3</span>)</a> della Commissione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Danimarca ha informato la Commissione che un impianto di riciclaggio delle navi <a>(<span>4</span>)</a> situato nel suo territorio è stato autorizzato dall'autorità competente conformemente all'articolo 14 del regolamento (UE) n. 1257/2013. La Danimarca ha fornito alla Commissione tutte le informazioni pertinenti affinché l'impianto sia incluso nell'elenco europeo. L'elenco europeo dovrebbe pertanto essere aggiornato per includerlo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'Italia ha informato la Commissione che un impianto di riciclaggio delle navi <a>(<span>5</span>)</a> situato nel suo territorio è stato autorizzato dall'autorità competente conformemente all'articolo 14 del regolamento (UE) n. 1257/2013. L'Italia ha fornito alla Commissione tutte le informazioni pertinenti affinché l'impianto sia incluso nell'elenco europeo. L'elenco europeo dovrebbe pertanto essere aggiornato per includerlo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La Finlandia ha informato la Commissione che un impianto di riciclaggio delle navi <a>(<span>6</span>)</a> situato nel suo territorio è stato autorizzato dall'autorità competente conformemente all'articolo 14 del regolamento (UE) n. 1257/2013. La Finlandia ha fornito alla Commissione tutte le informazioni pertinenti affinché l'impianto sia incluso nell'elenco europeo. L'elenco europeo dovrebbe pertanto essere aggiornato per includerlo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013 la Commissione ha ricevuto le richieste per l'inclusione nell'elenco europeo di due impianti di riciclaggio delle navi <a>(<span>7</span>)</a> situati in Turchia. In seguito alla valutazione delle informazioni e dei documenti giustificativi trasmessi o raccolti conformemente all'articolo 15 del regolamento (UE) n. 1257/2013, la Commissione ritiene che gli impianti siano conformi ai requisiti di cui all'articolo 13 di tale regolamento e possano svolgere operazioni di riciclaggio delle navi ed essere inseriti nell'elenco europeo. L'elenco europeo dovrebbe pertanto essere aggiornato per includerli.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013 la Commissione ha ricevuto una richiesta per l'inclusione nell'elenco europeo di un impianto di riciclaggio delle navi <a>(<span>8</span>)</a> situato negli Stati Uniti d'America. In seguito alla valutazione delle informazioni e dei documenti giustificativi trasmessi o raccolti conformemente all'articolo 15 di tale regolamento, la Commissione ritiene che l'impianto sia conforme ai requisiti di cui all'articolo 13 di tale regolamento e possa svolgere operazioni di riciclaggio delle navi ed essere inserito nell'elenco europeo. L'elenco europeo dovrebbe pertanto essere aggiornato per includerlo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Occorre inoltre correggere alcuni dati errati e alcune incongruenze rilevati nelle voci dell'elenco europeo.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione di esecuzione (UE) 2016/2323.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato istituito a norma dell'articolo 25 del regolamento (UE) n. 1257/2013,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
L'allegato della decisione di esecuzione (UE) 2016/2323 è sostituito dall'allegato della presente decisione.
Articolo 2
La presente decisione entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Fatto a Bruxelles, il 30 novembre 2018
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
( 1 ) GU L 330 del 10.12.2013, pag. 1 .
( 2 ) Decisione di esecuzione (UE) 2016/2323 della Commissione, del 19 dicembre 2016, che istituisce l'elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi a norma del regolamento (UE) n. 1257/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al riciclaggio delle navi ( GU L 345 del 20.12.2016, pag. 119 ).
( 3 ) Decisione di esecuzione (UE) 2018/1478 della Commissione, del 3 ottobre 2018, che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2016/2323 al fine di aggiornare l'elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi istituito a norma del regolamento (UE) n. 1257/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 249 del 4.10.2018, pag. 6 ).
( 4 ) Modern American Recycling Services Europe
( 5 ) San Giorgio del Porto SpA.
( 6 ) Turun Korjaustelakka Oy
( 7 ) Leyal Gemi Söküm Sanayi ve Tícaret Ltd. e Leyal Demtaș Gemi Söküm Sanayi ve Ticaret A.Ș.
( 8 ) International Shipbreaking Limited, L.L.C.
ALLEGATO
«ALLEGATO
ELENCO EUROPEO DEGLI IMPIANTI DI RICICLAGGIO DELLE NAVI A NORMA DELL'ARTICOLO 16 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 1257/2013
PARTE A
Impianti di riciclaggio delle navi situati in uno Stato membro
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Metodo di riciclaggio</p></td><td><p>Tipo e dimensioni delle navi che possono essere riciclate</p></td><td><p>Restrizioni e condizioni per il funzionamento dell'impianto di riciclaggio delle navi, anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti pericolosi</p></td><td><p>Dettagli sulla procedura esplicita o tacita per l'approvazione del piano di riciclaggio della nave da parte dell'autorità competente<a> (<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Volume annuo massimo di riciclaggio delle navi di un impianto di riciclaggio, calcolato sommando il peso espresso in LDT (<span>Light Displacement Tonnage</span>, tonnellate di dislocamento a vuoto) delle navi che vi sono state riciclate in un dato anno<a> (<span>2</span>)</a></p></td><td><p>Data di scadenza dell'inclusione nell'elenco europeo<a> (<span>3</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>BELGIO</p></td></tr><tr/><tr><td><p>NV Galloo Recycling Ghent</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Scheepszatestraat 9</p></td></tr><tr><td><p>9000 Gent</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +32 (0)9 251 25 21</p><p>E-mail: peter.wyntin@galloo.com</p></td><td><p>Laterale (ormeggio in acqua), rampa</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 265 metri</p><p>larghezza: 36 metri</p><p>pescaggio: 12,5 metri</p></td><td><p> </p></td><td><p>Approvazione tacita, periodo di riesame massimo di 30 giorni</p></td><td><p>34 000<a> (<span>4</span>)</a></p></td><td><p>31 marzo 2020</p></td></tr><tr><td><p>DANIMARCA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>Fornæs ApS</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Rolshøjvej 12-16</p></td></tr><tr><td><p>8500 Grenå</p></td></tr><tr><td><p>Danimarca</p></td></tr></tbody></table><p>www.fornaes.dk</p></td><td><p>Demolizione al molo e successiva rottamazione su suoli impermeabili con sistemi di drenaggio efficaci</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 150 metri</p><p>larghezza: 25 metri</p><p>pescaggio: 6 metri</p><p>stazza lorda: 10 000</p></td><td><p>Il comune di Norddjurs ha la facoltà di assegnare i rifiuti pericolosi a impianti riceventi approvati sotto il profilo ambientale.</p></td><td><p>Approvazione tacita, periodo di riesame massimo di 14 giorni</p></td><td><p>30 000<a> (<span>5</span>)</a></p></td><td><p>30 giugno 2021</p></td></tr><tr><td><p>Modern American Recycling Services Europe (M.A.R.S)</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Sandholm 60</p></td></tr><tr><td><p>9900 Frederikshavn</p></td></tr><tr><td><p>Danimarca</p></td></tr></tbody></table><p>Sito web: http://www.modernamericanrecyclingservices.com/</p><p>E-mail: Kristi@marsrecyclers.com</p></td><td><p>Taglio e taglio a fiamma dopo il collocamento della nave da smantellare in uno scalo di alaggio</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 290 metri</p><p>larghezza: 90 metri</p><p>pescaggio: 14 metri</p></td><td><p>Le condizioni di funzionamento dell'impianto di riciclaggio delle navi sono definite nell'autorizzazione ambientale del 9 marzo 2018 emessa dal comune di Frederikshavn</p><p>Il comune di Frederikshavn ha la facoltà di assegnare i rifiuti pericolosi a impianti riceventi approvati sotto il profilo ambientale, come indicato nell'autorizzazione ambientale per l'impianto di riciclaggio delle navi.</p><p>L'impianto non deve stoccare rifiuti pericolosi per più di un anno.</p></td><td><p>Approvazione tacita da parte del comune di Frederikshavn, periodo di riesame di 2 settimane.</p></td><td><p>0<a> (<span>6</span>)</a></p></td><td><p>23 agosto 2023</p></td></tr><tr><td><p>Smedegaarden A/S</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Vikingkaj 5</p></td></tr><tr><td><p>6700 Esbjerg</p></td></tr><tr><td><p>Danimarca</p></td></tr></tbody></table><p>www.smedegaarden.net</p></td><td><p>Demolizione al molo e successiva rottamazione su suoli impermeabili con sistemi di drenaggio efficaci</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 170 metri</p><p>larghezza: 40 metri</p><p>pescaggio: 7,5 metri</p></td><td><p> </p></td><td><p>Approvazione tacita, periodo di riesame massimo di 14 giorni</p></td><td><p>20 000<a> (<span>7</span>)</a></p></td><td><p>15 settembre 2021</p></td></tr><tr><td><p>ESTONIA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>OÜ BLRT Refonda Baltic</p></td><td><p>Galleggiante in banchina e in bacino galleggiante</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 197 metri</p><p>larghezza: 32 metri</p><p>pescaggio: 9,6 metri</p><p>stazza lorda: 28 000</p></td><td><p>Autorizzazione relativa ai rifiuti n. L.JÄ/327249. Concessione per la gestione dei rifiuti pericolosi n. 0222. Norme Vene-Balti Port, manuale di riciclaggio delle navi MSR-Refonda. Sistema di gestione ambientale, gestione dei rifiuti EP 4.4.6-1-13</p><p>L'impianto può riciclare solo i materiali pericolosi per i quali ha ottenuto la concessione.</p></td><td><p>Approvazione tacita, periodo di riesame massimo di 30 giorni.</p></td><td><p>21 852<a> (<span>8</span>)</a></p></td><td><p>15 febbraio 2021</p></td></tr><tr><td><p>SPAGNA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>DDR VESSELS XXI, S.L.</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Porto «El Musel»</p></td></tr><tr><td><p>Gijón</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +34 630 14 44 16</p><p>E-mail: abarredo@ddr-vessels.com</p></td><td><p>Rampa di demolizione</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013, eccetto navi nucleari.</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 169,9 metri</p><p>(Le navi di lunghezza superiore che sulla rampa possono generare un movimento di rotazione nullo o negativo possono essere accettate subordinatamente all'esito di uno studio di fattibilità dettagliato)</p></td><td><p>Le limitazioni sono incluse nell'autorizzazione ambientale integrata.</p></td><td><p>Approvazione esplicita dell'Ufficio della Capitaneria di porto in cui si trova l'impianto</p></td><td><p>0<a> (<span>9</span>)</a></p></td><td><p>28 luglio 2020</p></td></tr><tr><td><p>FRANCIA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>Démonaval Recycling</p><table><col/><tbody><tr><td><p>ZI du Malaquis</p></td></tr><tr><td><p>Rue François Arago</p></td></tr><tr><td><p>76580 LE TRAIT</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: (+ 33) (0)7 69 79 12 80</p><p>e-mail: patrick@demonaval-recycling.fr</p></td><td><p>Laterale, bacino di carenaggio</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave (bacino di carenaggio):</p><p>lunghezza: 140 metri</p><p>larghezza: 25 metri</p><p>profondità: 5 metri</p></td><td><p>Le limitazioni ambientali sono precisate nell'autorizzazione della prefettura</p></td><td><p>Approvazione esplicita — L'autorità competente per la decisione di approvazione è il ministero dell'ambiente.</p></td><td><p>0<a> (<span>10</span>)</a></p></td><td><p>11 dicembre 2022</p></td></tr><tr><td><p>GARDET & DE BEZENAC Recycling/Groupe BAUDELET ENVIRONNEMENT – GIE MUG</p><table><col/><tbody><tr><td><p>616, Boulevard Jules Durand</p></td></tr><tr><td><p>76600 Le Havre</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: (+ 33) (0)2 35 95 16 34</p><p>E-mail: infos@gardet-bezenac.com</p></td><td><p>Galleggiante e scalo di alaggio</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 150 metri</p><p>larghezza: 18 metri</p><p>LDT: 7 000</p></td><td><p>Le limitazioni ambientali sono precisate nell'autorizzazione della prefettura</p></td><td><p>Approvazione esplicita — L'autorità competente per la decisione di approvazione è il ministero dell'ambiente.</p></td><td><p>16 000<a> (<span>11</span>)</a></p></td><td><p>30 dicembre 2021</p></td></tr><tr><td><p>Grand Port Maritime de Bordeaux</p><table><col/><tbody><tr><td><p>152, Quai de Bacalan — CS 41320 — 33082 Bordeaux Cedex</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr><tr><td><p>Telefono: (+ 33) (0)5 56 90 58 00</p></td></tr></tbody></table><p>E-mail: maintenance@bordeaux-port.fr</p></td><td><p>Laterale, bacino di carenaggio</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave (bacino di carenaggio):</p><p>lunghezza: 240 metri</p><p>larghezza: 37 metri</p><p>profondità: 17 metri</p></td><td><p>Le limitazioni ambientali sono precisate nell'autorizzazione della prefettura</p></td><td><p>Approvazione esplicita — L'autorità competente per la decisione di approvazione è il ministero dell'ambiente.</p></td><td><p>18 000<a> (<span>12</span>)</a></p></td><td><p>21 ottobre 2021</p></td></tr><tr><td><p>Les Recycleurs bretons</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Zone Industrielle de Kerbriant — 29 610 Plouigneau</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: (+ 33) (0)2 98 01 11 06</p><p>E-mail: navaleo@navaleo.fr</p></td><td><p>Laterale, bacino di carenaggio</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave (bacino di carenaggio):</p><p>lunghezza: 225 metri</p><p>larghezza: 34 metri</p><p>profondità: 27 metri</p></td><td><p>Le limitazioni ambientali sono precisate nell'autorizzazione della prefettura</p></td><td><p>Approvazione esplicita — L'autorità competente per la decisione di approvazione è il ministero dell'ambiente.</p></td><td><p>5 500<a> (<span>13</span>)</a></p></td><td><p>24 maggio 2021</p></td></tr><tr><td><p>ITALIA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>San Giorgio del Porto SpA.</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Calata Boccardo 8</p></td></tr><tr><td><p>16128 – Genova –</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +39 (0) 10 251561</p><p>E-mail: segreteria@sgdp.it; sangiorgiodelporto@legalmail.it</p><p>www.sgdp.it</p></td><td><p>Laterale, bacino di carenaggio</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 350 metri</p><p>larghezza: 75 metri</p><p>pescaggio: 16 metri</p><p>stazza lorda: 130 000</p></td><td><p>Le limitazioni e le restrizioni sono incluse nell'autorizzazione ambientale integrata.</p><p>L'impianto possiede un piano dell'impianto di riciclaggio delle navi conforme ai requisiti del regolamento (UE) n. 1257/2013.</p></td><td><p>Approvazione esplicita</p></td><td><p>38 564<a> (<span>14</span>)</a></p></td><td><p>6 giugno 2023</p></td></tr><tr><td><p>LETTONIA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>A/S «Tosmares kuģubūvētava»</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Ģenerāļa Baloža street 42/44, Liepaja, LV-3402</p></td></tr><tr><td><p>Lettonia</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +371 63401919</p><p>E-mail: shipyard@tosmare.lv</p></td><td><p>Demolizione di navi (ormeggio in acqua e bacino di carenaggio)</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 165 metri</p><p>larghezza: 22 metri</p><p>profondità: 7 metri</p><p>TPL: 14 000</p><p>stazza lorda: 200 – 12 000</p><p>Peso:</p><p>100 – 5 000 tonnellate</p><p>LDT: 100 – 5 000</p></td><td><p>Cfr. permesso nazionale n. LI10IB0024</p></td><td><p>Approvazione esplicita — notifica scritta entro 30 giorni lavorativi</p></td><td><p>0<a> (<span>15</span>)</a></p></td><td><p>11 giugno 2020</p></td></tr><tr><td><p>LITUANIA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>UAB APK</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Minijos 180 (ormeggio 133 A),</p></td></tr><tr><td><p>LT 93269, Klaipėda,</p></td></tr><tr><td><p>Lituania</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +370 (46) 365776</p><p>Fax +370 (46) 365776</p><p>E-mail: uab.apk@gmail.com</p></td><td><p>Laterale (ormeggio in acqua)</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 130 metri</p><p>larghezza: 35 metri</p><p>profondità: 10 metri</p><p>stazza lorda: 3 500</p></td><td><p>Cfr. permesso nazionale n. TL-KL.1-15/2015</p></td><td><p>Approvazione esplicita — notifica scritta entro 30 giorni lavorativi</p></td><td><p>1 500<a> (<span>16</span>)</a></p></td><td><p>17 marzo 2020</p></td></tr><tr><td><p>UAB Armar</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Minijos 180 (ormeggi 127 A, 131 A),</p></td></tr><tr><td><p>LT 93269, Klaipėda,</p></td></tr><tr><td><p>Lituania</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +370 685 32607</p><p>E-mail: armar.uab@gmail.com; albatrosas33@gmail.com</p></td><td><p>Laterale (ormeggio in acqua)</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave (ormeggio 127 A):</p><p>lunghezza: 80 metri</p><p>larghezza: 16 metri</p><p>profondità: 6 metri</p><p>stazza lorda: 1 500</p><p>Dimensioni massime della nave (ormeggio 131 A):</p><p>lunghezza: 80 metri</p><p>larghezza: 16 metri</p><p>profondità: 5 metri</p><p>stazza lorda: 1 500</p></td><td><p>Cfr. permesso nazionale n. TL-KL.1-16/2015 (ormeggio 127 A)</p><p>Cfr. permesso nazionale n. TL-KL.1-51/2017 (ormeggio 131 A)</p></td><td><p>Approvazione esplicita — notifica scritta entro 30 giorni lavorativi</p></td><td><p>3 910<a> (<span>17</span>)</a></p></td><td><p>17 marzo 2020</p><p>(ormeggio 127 A)</p><p>19 aprile 2022</p><p>(ormeggio 131 A)</p></td></tr><tr><td><p>UAB Vakaru refonda</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Minijos 180 (ormeggi 129, 130, 131 A, 131, 132, 133 A), LT 93269, Klaipėda,</p></td></tr><tr><td><p>Lituania</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +370 (46) 483940/483891</p><p>Fax +370 (46) 483891</p><p>E-mail: refonda@wsy.lt</p></td><td><p>Laterale (ormeggio in acqua)</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 230 metri</p><p>larghezza: 55 metri</p><p>profondità: 14 metri</p><p>stazza lorda: 70 000</p></td><td><p>Cfr. permesso nazionale n. (11.2)-30-161/2011/TL-KL.1-18/2015</p></td><td><p>Approvazione esplicita — notifica scritta entro 30 giorni lavorativi</p></td><td><p>20 140<a> (<span>18</span>)</a></p></td><td><p>21 maggio 2020</p></td></tr><tr><td><p>PAESI BASSI</p></td></tr><tr/><tr><td><p>Keppel-Verolme</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Prof. Gerbrandyweg 25</p></td></tr><tr><td><p>3197 KK Rotterdam-Botlek</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +31 18 123 43 53</p><p>E-mail: mzoethout@keppelverolme.nl</p></td><td><p>Demolizione navale</p></td><td><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 405 metri</p><p>larghezza: 90 metri</p><p>profondità: 11,6 metri</p></td><td><p>Il sito dispone di un permesso operativo che contiene limitazioni e condizioni per operare secondo modalità compatibili con l'ambiente.</p></td><td><p>Approvazione esplicita</p></td><td><p>52 000<a> (<span>19</span>)</a></p></td><td><p>21 luglio 2021</p></td></tr><tr><td><p>Scheepssloperij Nederland B.V.</p><p>Havenweg 1; 3295 XZ s-Gravendeel</p><p>Postbus 5234; 3295 ZJ s-Gravendeel</p><p>Paesi Bassi</p><p>Telefono: +31 78 673 60 55</p><p>E-mail: info@sloperij-nederland.nl</p></td><td><p>Demolizione navale</p></td><td><p>Dimensioni massime della nave:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>lunghezza: 200 metri</p></td></tr><tr><td><p>larghezza: 33 metri</p></td></tr><tr><td><p>profondità: 6 metri</p></td></tr></tbody></table><p>altezza: 45 metri (Botlekbridge)</p><p>Le operazioni di riciclaggio iniziano in acqua per alleggerire lo scafo; la gru per tirare in secco le navi può trainare 2 000 tonnellate.</p></td><td><p>Il sito dispone di un permesso operativo che contiene limitazioni e condizioni per operare secondo modalità compatibili con l'ambiente.</p></td><td><p>Approvazione esplicita</p></td><td><p>9 300<a> (<span>20</span>)</a></p></td><td><p>27 settembre 2021</p></td></tr><tr><td><p>PORTOGALLO</p></td></tr><tr/><tr><td><p>Navalria — Docas, Construções e Reparações Navais</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Porto Comercial, Terminal Sul, Apartado 39, 3811-901 Aveiro</p></td></tr><tr><td><p>Portogallo</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +351 234 378 970, +351 232 767 700</p><p>E-mail: info@navalria.pt</p></td><td><p>Bacino di carenaggio per la demolizione,</p><p>decontaminazione e demolizione su piano orizzontale e inclinato, a seconda delle dimensioni della nave</p></td><td><p>Capacità nominale del piano orizzontale: 700 tonnellate</p><p>Capacità nominale del piano inclinato: 900 tonnellate</p></td><td><p>Le condizioni applicate all'attività sono definite nelle specifiche allegate al titolo AL n. 5/2015/CCDRC del 26 gennaio 2016.</p></td><td><p>Approvazione esplicita</p></td><td><p>1 900<a> (<span>21</span>)</a></p></td><td><p>26 gennaio 2020</p></td></tr><tr><td><p>FINLANDIA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>Turun Korjaustelakka Oy (Turku Repair Yard Ltd)</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Navirentie 9,</p></td></tr><tr><td><p>21110 Naantali</p></td></tr><tr><td><p>Finlandia</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +358 (0)40 510 6952</p><p>E-mail: try@turkurepairyard.com</p></td><td><p>Laterale, bacino di carenaggio</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 250 metri</p><p>larghezza: 40 metri</p><p>pescaggio: 7,9 metri</p></td><td><p>Le limitazioni sono incluse nell'autorizzazione ambientale integrata.</p></td><td><p>Approvazione tacita, periodo di riesame massimo di 30 giorni.</p></td><td><p>20 000<a> (<span>22</span>)</a></p></td><td><p>1 ottobre 2023</p></td></tr><tr><td><p>REGNO UNITO</p></td></tr><tr/><tr><td><p>Able UK Limited</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Teesside Environmental Reclamation and Recycling Centre</p></td></tr><tr><td><p>Graythorp Dock</p></td></tr><tr><td><p>Tees Road</p></td></tr><tr><td><p>Hartlepool</p></td></tr><tr><td><p>Cleveland</p></td></tr><tr><td><p>TS25 2DB</p></td></tr><tr><td><p>Regno Unito</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +44 (0) 1642 806080</p><p>E-mail: info@ableuk.com</p></td><td><p>Demolizione di navi e trattamenti associati autorizzati in bacino di carenaggio e ormeggio in acqua</p></td><td><p>Qualsiasi nave entro le dimensioni indicate nel permesso.</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 337,5 metri</p><p>larghezza: 120 metri</p><p>pescaggio: 6,65 metri</p></td><td><p>L'impianto possiede un piano dell'impianto di riciclaggio delle navi conforme ai requisiti del regolamento (UE) n. 1257/2013.</p><p>Al sito è rilasciata un'autorizzazione (rif. EPR/VP3296ZM) che limita le operazioni e pone condizioni all'operatore dell'impianto.</p></td><td><p>Approvazione esplicita</p></td><td><p>66 340<a> (<span>23</span>)</a></p></td><td><p>6 ottobre 2020</p></td></tr><tr><td><p>Dales Marine Services Ltd</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Imperial Dry Dock</p></td></tr><tr><td><p>Leith</p></td></tr><tr><td><p>Edimburgo</p></td></tr><tr><td><p>EH6 7DR</p></td></tr><tr><td><p>Regno Unito</p></td></tr></tbody></table><p>Referente:</p><p>Telefono: +44(0)131 454 3380</p><p>E-mail: leithadmin@dalesmarine.co.uk; b.robertson@dalesmarine.co.uk</p></td><td><p>Demolizione di navi e trattamenti associati autorizzati in bacino di carenaggio e ormeggio in acqua</p></td><td><p>Qualsiasi nave fino a un massimo di 7 000 tonnellate</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 165 metri</p><p>larghezza: 21 metri</p><p>pescaggio: 7,7 metri</p></td><td><p>L'impianto possiede un piano dell'impianto di riciclaggio delle navi conforme ai requisiti del regolamento (UE) n. 1257/2013. Al sito è rilasciata un'autorizzazione (n. WML L 1157331) che limita le operazioni e pone condizioni all'operatore dell'impianto.</p></td><td><p>Approvazione esplicita</p></td><td><p>7 275<a> (<span>24</span>)</a></p></td><td><p>2 novembre 2022</p></td></tr><tr><td><p>Harland and Wolff Heavy Industries Limited</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Queen's Island</p></td></tr><tr><td><p>Belfast</p></td></tr><tr><td><p>BT3 9DU</p></td></tr><tr><td><p>Regno Unito</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +44 (0) 2890 458456</p><p>E-mail: trevor.hutchinson@harland-wolff.com</p></td><td><p>Demolizione di navi e trattamenti associati autorizzati in bacino di carenaggio e ormeggio in acqua</p></td><td><p>Qualsiasi nave avente le dimensioni precisate nel piano di lavoro concordato.</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>il molo principale (il più ampio) misura 556 m × 93 m × 1,2 m TPL e può accettare unità fino a queste dimensioni. Il bacino di carenaggio più ampio è pari a 1,2 milioni TPL.</p></td><td><p>L'impianto possiede un piano dell'impianto di riciclaggio delle navi conforme ai requisiti del regolamento (UE) n. 1257/2013.</p><p>Al sito è rilasciata un'autorizzazione per la gestione dei rifiuti (n. LN/07/21/V2) che limita le operazioni e pone condizioni all'operatore dell'impianto.</p></td><td><p>Approvazione esplicita</p></td><td><p>13 200<a> (<span>25</span>)</a></p></td><td><p>3 agosto 2020</p></td></tr><tr><td><p>Swansea Drydock Ltd</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Prince of Wales Dry Dock</p></td></tr><tr><td><p>Swansea</p></td></tr><tr><td><p>Galles</p></td></tr><tr><td><p>SA1 1LY</p></td></tr><tr><td><p>Regno Unito</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +44 (0) 1792 654592</p><p>E-mail: info@swanseadrydocks.com</p></td><td><p>Demolizione di navi e trattamenti associati autorizzati in bacino di carenaggio e ormeggio in acqua</p></td><td><p>Qualsiasi nave entro le dimensioni indicate nel permesso.</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 200 metri</p><p>larghezza: 27 metri</p><p>pescaggio: 7 metri</p></td><td><p>Il sito possiede un piano dell'impianto di riciclaggio delle navi conforme ai requisiti del regolamento (UE) n. 1257/2013.</p><p>Al sito è rilasciato un permesso (rif. EPR/UP3298VL) che limita le operazioni e pone condizioni all'operatore dell'impianto.</p></td><td><p>Approvazione esplicita</p></td><td><p>7 275<a> (<span>26</span>)</a></p></td><td><p>2 luglio 2020</p></td></tr></tbody></table>
PARTE B
Impianti di riciclaggio delle navi situati in un paese terzo
<table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Metodo di riciclaggio</p></td><td><p>Tipo e dimensioni delle navi che possono essere riciclate</p></td><td><p>Restrizioni e condizioni per il funzionamento dell'impianto di riciclaggio delle navi, anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti pericolosi</p></td><td><p>Dettagli sulla procedura esplicita o tacita per l'approvazione del piano di riciclaggio della nave da parte dell'autorità competente<a> (<span>27</span>)</a></p></td><td><p>Volume annuo massimo di riciclaggio delle navi di un impianto di riciclaggio, calcolato sommando il peso espresso in LDT (<span>Light Displacement Tonnage</span>, tonnellate di dislocamento a vuoto) delle navi che vi sono state riciclate in un dato anno<a> (<span>28</span>)</a></p></td><td><p>Data di scadenza dell'inclusione nell'elenco europeo<a> (<span>29</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>TURCHIA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>LEYAL GEMİ SÖKÜM SANAYİ ve TİCARET LTD.</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemi Söküm Tesisleri,</p></td></tr><tr><td><p>Parcel 3-4 Aliaga,</p></td></tr><tr><td><p>Izmir 35800,</p></td></tr><tr><td><p>Turchia</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +90 232 618 2030</p><p>E-mail: info@leyal.com.tr</p></td><td><p>Metodo di sbarco</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: nessun limite</p><p>larghezza: 100 metri</p><p>pescaggio: 15 metri</p></td><td><p>Il sito dispone di un permesso di demolizione delle navi, emesso dal ministero dell'Ambiente e della pianificazione urbana, e di un certificato di autorizzazione di demolizione delle navi, rilasciato dal ministero dei trasporti, degli affari marittimi e della comunicazione, che contengono restrizioni e condizioni per il funzionamento dell'impianto.</p><p>I rifiuti pericolosi sono trattati da SRAT (associazione turca per il riciclaggio delle navi), che opera nell'ambito della necessaria autorizzazione emessa dal ministero dell'Ambiente e della pianificazione urbana.</p></td><td><p>Approvazione tacita</p><p>Il piano di riciclaggio delle navi (SRP) fa parte di una serie di documenti, indagini e autorizzazioni/concessioni presentati alle autorità competenti al fine di ottenere il permesso di demolire le navi.</p><p>L'SPR non è espressamente approvato né rifiutato come documento a sé stante.</p></td><td><p>55 495<a> (<span>30</span>)</a></p></td><td><p>9.12.2023</p></td></tr><tr><td><p>LEYAL-DEMTAŞ GEMİ SÖKÜM SANAYİ ve TİCARET A.Ş.</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemi Söküm Tesisleri,</p></td></tr><tr><td><p>Parcel 25 Aliaga,</p></td></tr><tr><td><p>Izmir 35800,</p></td></tr><tr><td><p>Turchia</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +90 232 618 2065</p><p>E-mail: demtas@leyal.com.tr</p></td><td><p>Metodo di sbarco</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: nessun limite</p><p>larghezza: 63 metri</p><p>pescaggio: 15 metri</p></td><td><p>Il sito dispone di un permesso di demolizione delle navi, emesso dal ministero dell'Ambiente e della pianificazione urbana, e di un certificato di autorizzazione di demolizione delle navi, rilasciato dal ministero dei trasporti, degli affari marittimi e della comunicazione, che contengono restrizioni e condizioni per il funzionamento dell'impianto.</p><p>I rifiuti pericolosi sono trattati da SRAT (associazione turca per il riciclaggio delle navi), che opera nell'ambito della necessaria autorizzazione emessa dal ministero dell'Ambiente e della pianificazione urbana.</p></td><td><p>Approvazione tacita</p><p>Il piano di riciclaggio delle navi (SRP) fa parte di una serie di documenti, indagini e autorizzazioni/concessioni presentati alle autorità competenti al fine di ottenere il permesso di demolire le navi.</p><p>L'SPR non è espressamente approvato né rifiutato come documento a sé stante.</p></td><td><p>50 350<a> (<span>31</span>)</a></p></td><td><p>9.12.2023</p></td></tr><tr><td><p>STATI UNITI D'AMERICA</p></td></tr><tr/><tr><td><p>International Shipbreaking Limited L.L.C</p><table><col/><tbody><tr><td><p>18601 R.L Ostos Road Brownsville TX, 78521</p></td></tr><tr><td><p>Stati Uniti</p></td></tr></tbody></table><p>Telefono: +1 956 831 2299</p><p>E-mail: chris.green@internationalshipbreaking.com</p><p>robert.berry@internationalshipbreaking.com</p></td><td><p>Laterale (ormeggio in acqua), rampa</p></td><td><p>Navi definite all'articolo 3, paragrafo 1, punto 1, del regolamento (UE) n. 1257/2013</p><p>Dimensioni massime della nave:</p><p>lunghezza: 335 metri larghezza: 48 metri pescaggio: 9 metri</p></td><td><p>Il funzionamento dell'impianto di riciclaggio delle navi è autorizzato alle condizioni definite nei permessi, nei certificati e nelle autorizzazioni rilasciati all'impianto dall'Agenzia per la protezione ambientale, dalla<span>Texas Commission on Environmental Quality</span> (commissione texana sulla qualità ambientale), dal<span>Texas General</span> Land<span>Office</span> (ufficio generale texano del territorio) e dalla guardia costiera degli Stati Uniti.</p><p>Negli Stati Uniti, la legge sul controllo delle sostanze tossiche (<span>Toxic Substances Control Act</span>) vieta l'importazione negli USA di navi battenti bandiera straniera che contengono una concentrazione di PCB superiore a 50 parti per milione.</p><p>L'impianto è dotato di due rampe distinte per il riciclaggio finale della nave (rampa orientale e rampa occidentale). Le navi battenti bandiera degli Stati membri dell'UE sono riciclate esclusivamente sulla rampa orientale.</p></td><td><p>Al momento il diritto statunitense non prevede alcuna procedura relativa all'approvazione dei piani di riciclaggio della nave.</p></td><td><p>120 000<a> (<span>32</span>)</a></p></td><td><p>9.12.2023</p></td></tr></tbody></table>
» ( 1 ) Ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1257/2013 sul riciclaggio delle navi.
<note>
( 2 ) Ai sensi dell'articolo 32, paragrafo 1, lettera a), terza frase, del regolamento (UE) n. 1257/2013.
( 3 ) La data di scadenza dell'inclusione nell'elenco europeo corrisponde alla data di scadenza del permesso o dell'autorizzazione concessa all'impianto nello Stato membro.
( 4 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 50 000 LDT/anno.
( 5 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 50 000 LDT/anno.
( 6 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 200 000 LDT/anno.
( 7 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 50 000 LDT/anno.
( 8 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 15 000 LDT/anno.
( 9 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 60 000 LDT/anno.
( 10 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 15 000 LDT/anno.
( 11 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 18 000 LDT/anno.
( 12 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 23 000 LDT/anno.
( 13 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 10 000 LDT/anno.
( 14 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 60 000 LDT/anno.
( 15 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 15 000 LDT/anno.
( 16 ) In base al permesso, l'impianto è autorizzato a riciclare al massimo 30 000 LDT/anno.
( 17 ) In base al permesso, l'impianto è autorizzato a riciclare al massimo 12 000 LDT/anno (6 000 LDT per ormeggio).
( 18 ) In base al permesso, l'impianto è autorizzato a riciclare al massimo 45 000 LDT/anno.
( 19 ) In base al permesso, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 100 000 LDT/anno.
( 20 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 45 000 LDT/anno.
( 21 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 5 000 LDT/anno.
( 22 ) In base alle informazioni comunicate, la capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 40 000 LDT/anno.
( 23 ) In base al permesso l'impianto è autorizzato a riciclare al massimo 230 000 LDT/anno.
( 24 ) In base al permesso l'impianto è autorizzato a riciclare al massimo 7 275 LDT/anno.
( 25 ) In base al permesso l'impianto è autorizzato a riciclare al massimo 300 000 LDT/anno.
( 26 ) In base al permesso l'impianto è autorizzato a riciclare al massimo 74 999 LDT/anno.
( 27 ) Ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1257/2013 sul riciclaggio delle navi.
( 28 ) Ai sensi dell'articolo 32, paragrafo 1, lettera a), terza frase, del regolamento (UE) n. 1257/2013.
( 29 ) L'inserimento di un impianto di riciclaggio delle navi situato in un paese terzo nell'elenco europeo è valido per un periodo di cinque anni a decorrere dalla data di entrata in vigore della pertinente decisione di esecuzione della Commissione che prevede l'inclusione di tale impianto, salvo diversamente indicato.
( 30 ) La capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 80 000 LDT/anno.
( 31 ) La capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 60 000 LDT/anno.
( 32 ) La capacità massima teorica di riciclaggio delle navi dell'impianto è pari a 120 000 LDT/anno.
</note> | ITA | 32018D1906 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.3.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>C 141/149</p></td></tr></tbody></table>
Stato delle entrate e delle spese dell’ Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) per l’esercizio 2022
(2022/C 141/27)
ENTRATE
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Esercizio 2022</p></td><td><p>Esercizio 2021</p></td><td><p>Esercizio 2020</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>CONTRIBUTI DELLE AUTORITÀ NAZIONALI DI VIGILANZA</span></p></td></tr><tr><td><p>1 0</p></td><td><p>CONTRIBUTI DELLE AUTORITÀ NAZIONALI DI VIGILANZA</p></td><td><p>27 293 765</p></td><td><p>23 936 648</p></td><td><p>21 603 906 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 1 — Totale</span></p></td><td><p><span>27 293 765</span></p></td><td><p><span>23 936 648</span></p></td><td><p><span>21 603 906 ,—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>CONTRIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>CONTRIBUTO DELL’UNIONE EUROPEA</p></td><td><p>17 301 544</p></td><td><p>18 071 139</p></td><td><p>16 765 425 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 2 — Totale</span></p></td><td><p><span>17 301 544</span></p></td><td><p><span>18 071 139</span></p></td><td><p><span>16 765 425 ,—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>TASSE CORRISPOSTE ALL’AUTORITÀ</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>TASSE CORRISPOSTE ALL’AUTORITÀ</p></td><td><p>21 541 604</p></td><td><p>15 953 988</p></td><td><p>15 561 159 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 3 — Totale</span></p></td><td><p><span>21 541 604</span></p></td><td><p><span>15 953 988</span></p></td><td><p><span>15 561 159 ,—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>CONTRIBUTO DEGLI OSSERVATORI</span></p></td></tr><tr><td><p>4 0</p></td><td><p>CONTRIBUTO DEGLI OSSERVATORI</p></td><td><p>845 008</p></td><td><p>741 073</p></td><td><p>618 617 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 4 — Totale</span></p></td><td><p><span>845 008</span></p></td><td><p><span>741 073</span></p></td><td><p><span>618 617 ,—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>6</span></p></td><td><p><span>OPERAZIONI AMMINISTRATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>6 0</p></td><td><p>OPERAZIONI AMMINISTRATIVE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 6 — Totale</span></p></td><td><p><span>0</span></p></td><td><p><span>0</span></p></td><td><p><span>0 ,—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>7</span></p></td><td><p><span>CONTRIBUTI DELLE AUTORITÀ NAZIONALI DI VIGILANZA PER COMPITI DELEGATI</span></p></td></tr><tr><td><p>7 0</p></td><td><p>CONTRIBUTI DELLE AUTORITÀ NAZIONALI DI VIGILANZA PER COMPITI DELEGATI</p></td><td><p>334 000</p></td><td><p>1 897 974</p></td><td><p>1 748 539 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 7 — Totale</span></p></td><td><p><span>334 000</span></p></td><td><p><span>1 897 974</span></p></td><td><p><span>1 748 539 ,—</span></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p> </p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>67 315 921</span></p></td><td><p><span>60 600 822</span></p></td><td><p><span>56 297 646 ,—</span></p></td></tr></tbody></table>
SPESE
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Esercizio 2022</p></td><td><p>Esercizio 2021</p></td><td><p>Esercizio 2020</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>SPESE PER IL PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>PERSONALE IN SERVIZIO</p></td><td><p>43 090 152</p></td><td><p>36 236 057</p></td><td><p>29 669 439 ,—</p></td></tr><tr><td><p>1 2</p></td><td><p>SPESE RELATIVE ALLA GESTIONE E ALL’ASSUNZIONE DEL PERSONALE</p></td><td><p>300 000</p></td><td><p>510 000</p></td><td><p>470 000 ,—</p></td></tr><tr><td><p>1 4</p></td><td><p>INFRASTRUTTURE MEDICO-SOCIALI</p></td><td><p>985 000</p></td><td><p>588 416</p></td><td><p>565 000 ,—</p></td></tr><tr><td><p>1 6</p></td><td><p>FORMAZIONE</p></td><td><p>400 000</p></td><td><p>271 000</p></td><td><p>260 000 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 1 — Totale</span></p></td><td><p><span>44 775 152</span></p></td><td><p><span>37 605 473</span></p></td><td><p><span>30 964 439 ,—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>SPESE PER INFRASTRUTTURE E AMMINISTRATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>LOCAZIONE DELL’EDIFICIO E COSTI ASSOCIATI</p></td><td><p>6 520 000</p></td><td><p>6 398 000</p></td><td><p>6 352 000 ,—</p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>TECNOLOGIA DELL’INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE</p></td><td><p>450 000</p></td><td><p>582 632</p></td><td><p>450 000 ,—</p></td></tr><tr><td><p>2 3</p></td><td><p>SPESE AMMINISTRATIVE CORRENTI</p></td><td><p>1 007 000</p></td><td><p>949 998</p></td><td><p>1 110 115 ,—</p></td></tr><tr><td><p>2 7</p></td><td><p>SPESE DI RAPPRESENTANZA, RICEVIMENTI ED EVENTI</p></td><td><p>6 000</p></td><td><p>3 000</p></td><td><p>6 000 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 2 — Totale</span></p></td><td><p><span>7 983 000</span></p></td><td><p><span>7 933 630</span></p></td><td><p><span>7 918 115 ,—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 1</p></td><td><p>FORMAZIONE PER UNA CULTURA DI SUPERVISIONE COMUNE</p></td><td><p>70 000</p></td><td><p>0 ,—</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>3 2</p></td><td><p>RACCOLTA DI INFORMAZIONI: PROGETTI IT</p></td><td><p>12 250 000</p></td><td><p>10 545 900</p></td><td><p>10 916 251 ,—</p></td></tr><tr><td><p>3 4</p></td><td><p>CONSULENZE GIURIDICHE</p></td><td><p>130 000</p></td><td><p>59 000</p></td><td><p>65 000 ,—</p></td></tr><tr><td><p>3 5</p></td><td><p>BANCHE DATI PER LA RICERCA ECONOMICA</p></td><td><p>625 000</p></td><td><p>623 000</p></td><td><p>600 000 ,—</p></td></tr><tr><td><p>3 6</p></td><td><p>SPESE PER MISSIONI, VIAGGI E SPESE IMPREVISTE</p></td><td><p>320 000</p></td><td><p>6 404</p></td><td><p>70 811 ,—</p></td></tr><tr><td><p>3 7</p></td><td><p>COMUNICAZIONI</p></td><td><p>288 678</p></td><td><p>789 250</p></td><td><p>793 200 ,—</p></td></tr><tr><td><p>3 8</p></td><td><p>SPESE PER RIUNIONI</p></td><td><p>420 001</p></td><td><p>119 907</p></td><td><p>108 529 ,—</p></td></tr><tr><td><p>3 9</p></td><td><p>SERVIZI SU QUESTIONI OPERATIVE</p></td><td><p>54 090</p></td><td><p>252 733</p></td><td><p>2 077 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 3 — Totale</span></p></td><td><p><span>14 157 769</span></p></td><td><p><span>12 396 194 ,—</span></p></td><td><p><span>12 555 868 ,—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>COMPITI DELEGATI</span></p></td></tr><tr><td><p>4 0</p></td><td><p>INTERFACCIA SINGOLA AI REPERTORI DI DATI SULLE NEGOZIAZIONI</p></td><td><p>400 000</p></td><td><p>875 525</p></td><td><p>450 924 ,—</p></td></tr><tr><td><p>4 1</p></td><td><p>DATI DI RIFERIMENTO DEGLI STRUMENTI</p></td><td><p> </p></td><td><p>1 790 000</p></td><td><p>2 050 000 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 4 — Totale</span></p></td><td><p><span>400 000</span></p></td><td><p><span>2 665 525</span></p></td><td><p><span>2 500 924 ,—</span></p></td></tr><tr><td><p><span>9</span></p></td><td><p><span>VOCI AL DI FUORI DELLE LINEE DI BILANCIO PREVISTE</span></p></td></tr><tr><td><p>9 0</p></td><td><p>VOCI AL DI FUORI DELLE LINEE DI BILANCIO PREVISTE</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>2 358 300 ,—</p></td></tr><tr><td><p> </p></td><td><p><span>Titolo 9 — Totale</span></p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p><span>2 358 300 ,—</span></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p> </p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>67 315 921</span></p></td><td><p><span>60 600 822 ,—</span></p></td><td><p><span>56 297 646 ,—</span></p></td></tr></tbody></table>
Tabella dell’organico
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Categoria e grado</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>2022</p></td><td><p>2021</p></td></tr><tr><td><p>Autorizzati nel bilancio dell'Unione</p></td><td><p>Autorizzati nel bilancio dell'Unione</p></td></tr><tr><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AD 16</p></td><td><p>—</p></td><td><p>1</p></td><td><p>—</p></td><td><p>1<a> (<span>1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>AD 15</p></td><td><p>—</p></td><td><p>3</p></td><td><p>—</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AD 14</p></td><td><p>—</p></td><td><p>1</p></td><td><p>—</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>AD 13</p></td><td><p>—</p></td><td><p>1</p></td><td><p>—</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AD 12</p></td><td><p>—</p></td><td><p>5</p></td><td><p>—</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>AD 11</p></td><td><p>—</p></td><td><p>7</p></td><td><p>—</p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p>AD 10</p></td><td><p>—</p></td><td><p>17</p></td><td><p>—</p></td><td><p>24</p></td></tr><tr><td><p>AD 9</p></td><td><p>—</p></td><td><p>36</p></td><td><p>—</p></td><td><p>42</p></td></tr><tr><td><p>AD 8</p></td><td><p>—</p></td><td><p>29</p></td><td><p>—</p></td><td><p>40</p></td></tr><tr><td><p>AD 7</p></td><td><p>—</p></td><td><p>42</p></td><td><p>—</p></td><td><p>45</p></td></tr><tr><td><p>AD 6</p></td><td><p>—</p></td><td><p>42</p></td><td><p>—</p></td><td><p>17</p></td></tr><tr><td><p>AD 5</p></td><td><p>—</p></td><td><p>49</p></td><td><p>—</p></td><td><p>37</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AD</p></td><td><p>—</p></td><td><p>233</p></td><td><p>—</p></td><td><p>238</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AST 11</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST 10</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST 9</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST 8</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AST 7</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AST 6</p></td><td><p>—</p></td><td><p>2</p></td><td><p>—</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AST 5</p></td><td><p>—</p></td><td><p>5</p></td><td><p>—</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AST 4</p></td><td><p>—</p></td><td><p>1</p></td><td><p>—</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>AST 3</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST 2</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST 1</p></td><td><p>—</p></td><td><p>2</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AST</p></td><td><p>—</p></td><td><p>10</p></td><td><p>—</p></td><td><p>12</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AST/SC 6</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 5</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 4</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 3</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 2</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 1</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AST/SC</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td><td><p>—</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p><span>Totale</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p><span>243</span></p></td><td><p><span>—</span></p></td><td><p><span>250</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Totale Generale</span></p></td><td><p><span>243</span></p></td><td><p><span>250</span></p></td></tr><tr><td><p><a> (<span>1</span>)</a></p></td></tr></tbody></table>
Stima del numero di agenti contrattuali (espressa in equivalenti a tempo pieno) ed esperti nazionali distaccati
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Posti da agente contrattuale</p></td><td><p>2022</p></td><td><p>2021</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>FG IV</p></td><td><p>66</p></td><td><p>66</p></td></tr><tr><td><p>FG III</p></td><td><p>28</p></td><td><p>35</p></td></tr><tr><td><p>FG II</p></td><td><p>3</p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>FG I</p></td><td><p> </p></td><td><p> </p></td></tr><tr><td><p>Totale FG</p></td><td><p>97</p></td><td><p>101</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>Posti da esperto nazionale distaccato</p></td><td><p>15</p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>112</p></td><td><p>116</p></td></tr></tbody></table>
<note>
( 1 ) 1 posto di grado AD 16 per il presidente del comitato di vigilanza delle CCP e 1 posto ad personam di grado AD 16 dal 1° gennaio al 31 dicembre.
</note> | ITA | 32022B0329(27) |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.2.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 40/1</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/191DELLA COMMISSIONE
del 10 febbraio 2020
relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione ( 1 ) , in particolare l'articolo 57, paragrafo 4, e l'articolo 58, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>Al fine di garantire l'applicazione uniforme della nomenclatura combinata allegata al regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio <a>(<span>2</span>)</a>, è necessario adottare disposizioni relative alla classificazione delle merci di cui in allegato al presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>Il regolamento (CEE) n. 2658/87 ha fissato le regole generali relative all'interpretazione della nomenclatura combinata. Tali regole si applicano inoltre a qualsiasi nomenclatura che la riprenda, totalmente o in parte, o che aggiunga eventuali suddivisioni e che sia stabilita da specifiche disposizioni dell'Unione per l'applicazione di misure tariffarie o di altra natura nell'ambito degli scambi di merci.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>In applicazione di tali regole generali, le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante nell'allegato del presente regolamento dovrebbero essere classificate nel corrispondente codice NC indicato nella colonna 2, in virtù delle motivazioni indicate nella colonna 3.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>È opportuno disporre che le informazioni tariffarie vincolanti rilasciate per le merci interessate dal presente regolamento che non sono conformi al regolamento stesso possano continuare a essere invocate dal titolare per un determinato periodo, in conformità alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013. Tale periodo dovrebbe essere fissato a tre mesi.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato del codice doganale,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante in allegato sono classificate nella nomenclatura combinata nei codici NC indicati nella colonna 2 di detta tabella.
Articolo 2
Le informazioni tariffarie vincolanti che non sono conformi al presente regolamento possono continuare a essere invocate per un periodo di tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, in conformità alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 10 febbraio 2020
Per la Commissione
a nome della president
Stephen QUEST
Direttore generale
Direzione generale della Fiscalità e unione doganale
( 1 ) GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune ( GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1 ).
ALLEGATO
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Descrizione delle merci</p></td><td><p>Classificazione (codice NC)</p></td><td><p>Motivazioni</p></td></tr><tr><td><p>1)</p></td><td><p>2)</p></td><td><p>3)</p></td></tr><tr><td><p>Un tubo flessibile costituito da uno strato di tessuto artificiale o sintetico a maglia (85 % nylon, 15 % elastam) sul lato esterno e da un rivestimento affine al gel composto di un materiale plastico non alveolare sul lato interno. Il tubo flessibile esiste in diverse lunghezze (da 65 a 150 mm) e diametri (da 15 a 30 mm).</p><p>Il prodotto è presentato per essere usato al fine di alleviare il dolore da pressione e da frizione su dita oppure unghie sensibili, sia della mano che del piede. La lunghezza del prodotto può essere adattata mediante taglio.</p><p>Il prodotto è condizionato per la vendita al minuto.</p></td><td><p>6307 90 10</p></td><td><p>La classificazione è determinata a norma delle regole generali per l'interpretazione della nomenclatura combinata 1 e 6, della nota 1 del capitolo 63, nonché del testo dei codici NC 6307, 6307 90 e 6307 90 10 .</p><p>Si esclude la classificazione nella voce 3005, in quanto l'articolo non ha il carattere di ovatta, garza, benda e prodotti analoghi, condizionati per la vendita al minuto per usi medici.</p><p>Si esclude la classificazione nel capitolo 39 come materia plastica e lavoro di tali materie, conformemente alla nota 2 p) di tale capitolo, in quanto gli articoli sono fabbricati con tessuti della voce 5903 (tessuti impregnati, spalmati o ricoperti di materia plastica o stratificati con materia plastica).</p><p>Gli articoli sono finiti e pronti all'uso e come tali sono manufatti tessili ai sensi della nota 7 b) della sezione XI. Sebbene gli articoli consistano in tessuti della voce 5903 (tessuti impregnati, spalmati o ricoperti di materia plastica o stratificati con materia plastica), si esclude la classificazione nel capitolo 59 a norma della nota 8 a) della sezione XI, in quanto il capitolo 59 non si applica ai manufatti ai sensi della nota 7 della medesima sezione.</p><p>La voce 6307 si applica ad altri manufatti confezionati con materie tessili di qualsiasi tipo ai sensi della nota 1 del capitolo 63, a condizione che non siano inclusi in altre voci della sezione XI. Essa comprende anche gli articoli la cui lunghezza può essere adattata mediante taglio alla lunghezza desiderata e fabbricati ai sensi della nota 7 della sezione XI (cfr. anche le note esplicative del sistema armonizzato della voce 6307, punto primo e terzo).</p><p>Gli articoli vanno pertanto classificati nel codice NC 6307 90 10 come "altro manufatto confezionato".</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32020R0191 |
2014R0960 — IT — 06.12.2014 — 001.001
Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
<table><col/><col/><tr><td><p><a>►B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO (UE) N. 960/2014 DEL CONSIGLIO</p><p>dell'8 settembre 2014</p><p><a>che modifica il regolamento (UE) n. 833/2014 concernente misure restrittive in considerazione di azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina</a></p><p>(GU L 271, 12.9.2014, p.3)</p></td></tr></table>
Modificato da:
<table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p> </p></td><td><p> </p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>  No</p></td><td><p>page</p></td><td><p>date</p></td></tr><tr><td><p><a>►M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (UE) N. 1290/2014 DEL CONSIGLIO del 4 dicembre 2014</a></p></td><td><p>  L 349</p></td><td><p>20</p></td><td><p>5.12.2014</p></td></tr></table>
REGOLAMENTO (UE) N. 960/2014 DEL CONSIGLIO
dell'8 settembre 2014
che modifica il regolamento (UE) n. 833/2014 concernente misure restrittive in considerazione di azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina
IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 215,
vista la decisione 2014/659/PESC, dell'8 settembre 2014, che modifica la decisione 2014/512/PESC concernente misure restrittive in considerazione di azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina ( 1 ),
vista la proposta congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) n. 833/2014 del Consiglio (<a><span>2</span></a>) attua alcune misure di cui alla decisione 2014/512/PESC del Consiglio (<a><span>3</span></a>). Tali misure comprendono restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, restrizioni sulla prestazione dei relativi servizi e su determinati servizi connessi alla fornitura di armi e materiale militare, restrizioni, sotto forma di obbligo di autorizzazione preventiva, sulla vendita, sulla fornitura, sul trasferimento o sull'esportazione, diretti o indiretti, di determinate tecnologie per l'industria petrolifera in Russia e restrizioni sull'accesso al mercato dei capitali per determinati enti finanziari.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>I capi di Stato o di governo dell'Unione europea hanno chiesto che fosse condotto un lavoro preparatorio per l'adozione di ulteriori misure mirate, in modo da consentire di prendere prontamente ulteriori iniziative.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Data la gravità della situazione, il Consiglio ritiene opportuno adottare ulteriori misure restrittive in risposta alle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In tale contesto, è opportuno applicare restrizioni aggiuntive sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, ai sensi del regolamento (CE) n. 428/2009 del Consiglio (<a><span>4</span></a>).</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Dovrebbe inoltre essere vietata la prestazione di servizi per prospezioni petrolifere e produzione petrolifera in acque profonde, per prospezioni petrolifere e produzione petrolifera nell'Artico ovvero per progetti inerenti l'olio di scisto.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Allo scopo di esercitare pressioni sul governo russo è altresì opportuno applicare ulteriori restrizioni sull'accesso al mercato dei capitali per determinati enti finanziari, esclusi gli enti con sede in Russia dotati di status internazionale stabiliti da accordi intergovernativi e aventi la Russia tra gli azionisti, restrizioni per persone giuridiche, entità o organismi del settore della difesa con sede in Russia, esclusi quelli che operano prevalentemente nell'industria spaziale e nel settore dell'energia nucleare, e restrizioni per persone giuridiche, entità o organismi con sede in Russia le cui principali attività riguardano la vendita o il trasporto di petrolio greggio o prodotti petroliferi. Tali restrizioni non si applicano ai servizi finanziari diversi da quelli di cui all'articolo 5 del regolamento (UE) n. 833/2014, quali le attività di deposito, i servizi di pagamento, i servizi assicurativi, i prestiti erogati dagli enti di cui all'articolo 5, paragrafi 1 e 2, di tale regolamento e gli strumenti derivati utilizzati a fini di copertura nel mercato dell'energia.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Queste misure rientrano nell'ambito di applicazione del trattato e pertanto, in particolare al fine di garantirne l'applicazione uniforme in tutti gli Stati membri, è necessaria un'azione normativa a livello di Unione.</p></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il presente regolamento dovrebbe entrare in vigore immediatamente per garantire l'efficacia delle misure ivi contemplate,</p></td></tr></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
Il regolamento (UE) n. 833/2014 è così modificato:
1) all'articolo 1, le lettere e) e f) sono sostituite da quanto segue:
<table><col/><col/><tr><td><p>«e)</p></td><td>“servizi di investimento” :<p>i servizi e le attività seguenti:</p><div><p>i)<span> </span>ricezione e trasmissione di ordini riguardanti uno o più strumenti finanziari,</p></div><div><p>ii)<span> </span>esecuzione di ordini per conto dei clienti,</p></div><div><p>iii)<span> </span>negoziazione per conto proprio,</p></div><div><p>iv)<span> </span>gestione del portafoglio,</p></div><div><p>v)<span> </span>consulenza in materia di investimenti,</p></div><div><p>vi)<span> </span>assunzione a fermo di strumenti finanziari e/o collocamento di strumenti finanziari sulla base di un impegno irrevocabile,</p></div><div><p>vii)<span> </span>collocamento di strumenti finanziari senza impegno irrevocabile,</p></div><div><p>viii)<span> </span>qualsiasi servizio connesso all'ammissione alla negoziazione in un mercato regolamentato o alla negoziazione in un sistema multilaterale di negoziazione;</p></div></td></tr></table>
<table><col/><col/><tr><td><p>f)</p></td><td>“valori mobiliari” :<p>le seguenti categorie di valori, esclusi gli strumenti di pagamento, che possono essere negoziati nel mercato dei capitali:</p><div><p>i)<span> </span>azioni di società e altri titoli equivalenti ad azioni di società, di partnership o di altri soggetti e certificati di deposito azionario,</p></div><div><p>ii)<span> </span>obbligazioni o altri titoli di debito, compresi i certificati di deposito relativi a tali titoli,</p></div><div><p>iii)<span> </span>qualsiasi altro valore mobiliare che permetta di acquisire o di vendere tali valori mobiliari;»;</p></div></td></tr></table>
2) È inserito l'articolo seguente:
«Articolo 2 bis
1. È vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, i beni e le tecnologie a duplice uso di cui all'allegato I del regolamento n. 428/2009, anche non originari dell'Unione, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia elencati nell'allegato IV del presente regolamento.
2. È vietato:
a) prestare, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica, servizi di intermediazione o altri servizi connessi ai beni e alle tecnologie di cui al paragrafo 1 e alla fornitura, alla fabbricazione, alla manutenzione e all'uso di tali beni e tecnologie, a qualunque persona, entità od organismo in Russia elencati nell'allegato IV;
b) fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria in relazione ai beni e alle tecnologie di cui al paragrafo 1, compresi in particolare sovvenzioni, prestiti e assicurazione dei crediti all'esportazione, per la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di tali beni e tecnologie, o per la prestazione di assistenza tecnica, di servizi di intermediazione o di altri servizi connessi, a qualunque persona, entità od organismo in Russia elencati nell'allegato IV.
3. I divieti di cui ai paragrafi 1 e 2 non pregiudicano l'esecuzione di contratti o accordi conclusi anteriormente al 12 settembre 2014 e la prestazione di assistenza necessaria per la manutenzione e la sicurezza delle capacità esistenti all'interno dell'UE.
4. I divieti di cui ai paragrafi 1 e 2 non si applicano alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all'esportazione di prodotti e tecnologie a duplice uso per l'industria aeronautica e spaziale, o alla relativa prestazione di assistenza tecnica o finanziaria, per un uso non militare e per utenti finali non militari, nonché per la manutenzione e la sicurezza delle capacità nucleari a uso civile esistenti all'interno dell'UE, per uso non militare o per utenti finali non militari.».
3) È inserito l'articolo seguente:
«Articolo 3 bis
1. È vietato fornire, direttamente o indirettamente, i seguenti servizi associati necessari per la prospezione e la produzione petrolifera in acque profonde, la prospezione e produzione petrolifera nell'Artico o progetti inerenti all'olio di scisto in Russia:
i) trivellazione, ii) prove pozzi, iii) carotaggio e completamento, iv) fornitura di strutture galleggianti specializzate.
2. I divieti di cui al paragrafo 1 lasciano impregiudicata l'esecuzione di obblighi derivanti da contratti o accordi quadro conclusi anteriormente al 12 settembre 2014 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti.
3. Il divieto di cui al paragrafo 1 non si applica se i servizi in questione sono necessari per la prevenzione o la mitigazione urgente di un evento che potrebbe avere conseguenze gravi e rilevanti sulla salute e la sicurezza delle persone o sull'ambiente.».
4) All'articolo 4, paragrafo 1, la lettera b) è sostituita dalla seguente:
«b) fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria connessi ai beni e alle tecnologie inclusi nell'elenco comune delle attrezzature militari, compresi in particolare sovvenzioni, prestiti e assicurazione o garanzia dei crediti all'esportazione, nonché assicurazione e riassicurazione, per la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di tali prodotti, o per la prestazione della relativa assistenza tecnica, a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia o per un uso in Russia;».
5) L'articolo 5 è sostituito dal seguente:
«Articolo 5
1. Sono vietati l'acquisto, la vendita, la prestazione di servizi d'investimento e l'assistenza all'emissione, diretti o indiretti, o qualunque altra negoziazione su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario con scadenza superiore a 90 giorni, emessi successivamente al 1 o agosto 2014 fino al 12 settembre 2014, o con scadenza superiore a 30 giorni, emessi successivamente al 12 settembre 2014 da:
a) un ente creditizio principale o un altro ente principale incaricato esplicitamente di promuovere la competitività dell'economia russa, la sua diversificazione e gli investimenti, stabilito in Russia, di proprietà o controllo pubblici per oltre il 50 % al 1 o agosto 2014, elencato nell'allegato III, o
b) una persona giuridica, un'entità o un organismo stabiliti fuori dall'Unione i cui diritti di proprietà sono direttamente o indirettamente detenuti per oltre il 50 % da un'entità elencata nell'allegato III, o
c) una persona giuridica, entità o organismo che agiscono per conto o sotto la direzione di un'entità di cui alla lettera b) del presente paragrafo o elencata nell'allegato III.
2. Sono vietati l'acquisto, la vendita, la prestazione di servizi d'investimento e l'assistenza all'emissione, diretti o indiretti, o qualunque altra negoziazione su valori mobiliari e strumenti del mercato monetario con scadenza superiore a 30 giorni, emessi successivamente al 12 settembre 2014 da:
a) una persona giuridica, un'entità o un organismo stabiliti in Russia prevalentemente impegnati e con importanti attività nell'ideazione, produzione, vendita o esportazione di materiale o servizi militari, elencati nell'allegato V, a eccezione di persone giuridiche, entità o organismi attivi nei settori spaziale o dell'energia nucleare;
b) una persona giuridica, un'entità o un organismo stabiliti in Russia, sotto controllo pubblico o di proprietà pubblica per oltre il 50 %, aventi attività totali stimate di oltre mille miliardi di rubli russi e i cui introiti stimati provengono per almeno il 50 % dalla vendita o dal trasporto di petrolio greggio o prodotti petroliferi, di cui all'allegato VI;
c) una persona giuridica, un'entità o un organismo stabiliti fuori dall'Unione i cui diritti di proprietà sono detenuti direttamente o indirettamente per oltre il 50 % da un'entità elencata alla lettera a) o b) del presente paragrafo, o
d) una persona giuridica, entità o organismo che agiscono per conto o sotto la direzione di un'entità di cui alla lettera a), b) o c) del presente paragrafo.
3. È vietato concludere o partecipare, direttamente o indirettamente, ad accordi destinati a erogare nuovi prestiti o crediti con scadenza superiore a 30 giorni a qualsiasi persona giuridica, entità o organismo di cui ai paragrafi 1 o 2 successivamente al 12 settembre 2014 fatta eccezione per i prestiti o crediti che abbiano l'obiettivo specifico e documentato di fornire finanziamenti per le importazioni o esportazioni di beni e servizi non finanziari non soggette a divieti tra l'Unione e la Russia o per i prestiti che hanno l'obiettivo specifico e documentato di fornire finanziamenti di emergenza atti a soddisfare criteri di solvibilità e di liquidità per persone giuridiche stabilite nell'Unione, i cui diritti di proprietà sono detenuti per oltre il 50 % da un'entità di cui all'allegato III.».
5 bis) all'articolo 11, paragrafo 1, la lettera a) è sostituita dalla seguente:
«a) entità di cui alle lettere b) e c) dell'articolo 5, paragrafo 1, e alle lettere c) e d) dell'articolo 5, paragrafo 2, o elencate negli allegati III, IV, V e VI;».
6) L'articolo 12 è sostituito dal seguente:
«Articolo 12
È vietato partecipare, consapevolmente e intenzionalmente, ad attività aventi l'obiettivo o l'effetto di eludere i divieti di cui agli articoli 2, 2 bis, 3 bis, 4 o 5, anche agendo come sostituto per le entità di cui all'articolo 5, o utilizzare le eccezioni di cui all'articolo 5, paragrafo 3, per finanziare le entità di cui all'articolo 5.».
7) L'allegato I del presente regolamento è aggiunto come allegato IV.
8) L'allegato II del presente regolamento è aggiunto come allegato V.
9) L'allegato III del presente regolamento è aggiunto come allegato VI.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
ALLEGATO I
«ALLEGATO IV
Elenco delle persone fisiche o giuridiche, delle entità o degli organismi di cui all'articolo 2 bis
JSC Sirius (optoelettronica per fini civili e militari)
OJSC Stankoinstrument (ingegneria meccanica per fini civili e militari)
OAO JSC Chemcomposite (materiali per fini civili e militari)
JSC Kalashnikov (armi leggere)
JSC Tula Arms Plant (sistemi di armi)
NPK Technologii Maschinostrojenija (munizioni)
OAO Wysokototschnye Kompleksi (sistemi antiaerei e anticarro)
OAO Almaz Antey (impresa di proprietà dello Stato; armi, munizioni, ricerca)
OAO NPO Bazalt (impresa di proprietà dello Stato, produzione di macchine per la produzione di armi e munizioni)».
ALLEGATO II
«ALLEGATO V
Elenco delle persone, delle entità e degli organismi di cui all'articolo 5, paragrafo 2, lettera a) OPK OBORONPROM
UNITED AIRCRAFT CORPORATION
URALVAGONZAVOD».
ALLEGATO III
«ALLEGATO VI
Elenco delle persone, delle entità e degli organismi di cui all'articolo 5, paragrafo 2, lettera b
ROSNEFT
TRANSNEFT
GAZPROM NEFT».
<note>
( 1 ) Cfr. pag. 54 della presente Gazzetta ufficiale.
( 2 ) Regolamento (UE) n. 833/2014 del Consiglio, del 31 luglio 2014, concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina (GU L 229 del 31.7.2014, pag. 1).
( 3 ) Decisione 2014/512/PESC del Consiglio, del 31 luglio 2014, concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina (GU L 229 del 31.7.2014, pag. 13).
( 4 ) Regolamento (CE) n. 428/2009 del Consiglio, del 5 maggio 2009, che istituisce un regime comunitario di controllo delle esportazioni, del trasferimento, dell'intermediazione e del transito di prodotti a duplice uso (GU L 134 del 29.5.2009, pag. 1).
</note> | ITA | 02014R0960-20141206 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.2.2020   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 44/15</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/218 DELLA COMMISSIONE
del 17 febbraio 2020
recante trecentonovesima modifica del regolamento (CE) n. 881/2002 del Consiglio che impone specifiche misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità associate alle organizzazioni dell’ISIL (Da’esh) e di Al-Qaeda
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 881/2002 del Consiglio, del 27 maggio 2002, che impone specifiche misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità associate alle organizzazioni dell’ISIL (Da’esh) e di Al-Qaeda ( 1 ) , in particolare l’articolo 7, paragrafo 1, lettera a), e l’articolo 7 bis , paragrafo 5,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nell’allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 figura l’elenco delle persone, dei gruppi e delle entità a cui si applica il congelamento dei fondi e delle risorse economiche a norma del regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 20 giugno 2017 il comitato per le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di modificare due voci dell’elenco delle persone, dei gruppi e delle entità a cui si applica il congelamento dei fondi e delle risorse economiche.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>È pertanto opportuno modificare di conseguenza l’allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
L’allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento.
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 17 febbraio 2020
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 139 del 29.5.2002, pag. 9 .
ALLEGATO
I dati identificativi delle voci seguenti dell’elenco «Persone fisiche» dell’allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 sono così modificati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>«Abdul<span>Haq</span> [alias a) Maimaitiming Maimaiti, b) Abdul Heq, c) Abuduhake, d) Abdulheq Jundullah, e) ‘Abd Al- Haq, f) Memetiming Memeti, g) Memetiming Aximu, h) Memetiming Qekeman, i) Maiumaitimin Maimaiti, j) Abdul Saimaiti, k) Muhammad Ahmed Khaliq, l) Maimaiti Iman, m) Muhelisi, n) Qerman, o) Saifuding]. Data di nascita: 10.10.1971. Luogo di nascita: contea di Chele, area di Khuttan, regione autonoma di Xinjiang Uighur, Cina. Nazionalità: cinese. Numero di identificazione nazionale: 653225197110100533 (carta d’identità cinese). Altre informazioni: a) localizzato in Pakistan nell’aprile 2009; b) sarebbe deceduto in Pakistan nel febbraio 2010. Data di designazione di cui all’articolo 2<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 15.4.2009.»</p><p>è sostituito da quanto segue:</p><p>«Abdul<span>Haq</span> [alias a) Maimaitiming Maimaiti, b) Abdul Heq, c) Abudu Hake, d) Abdul Heq Jundullah, e) ‘Abd Al-Haq, f) Memetiming Memeti, g) Memetiming Aximu, h) Memetiming Qekeman, i) Maiumaitimin Maimaiti, j) Abdul Saimaiti, k) Muhammad Ahmed Khaliq, l) Maimaiti Iman, m) Muhelisi, n) Qerman, o) Saifuding]. Data di nascita: 10.10.1971. Luogo di nascita: area di Hetian, regione autonoma di Xinjiang Uighur, Cina. Nazionalità: cinese. Numero di identificazione nazionale: 653225197110100533 (numero della carta d’identità nazionale cinese). Altre informazioni: a) leader principale e comandante del Movimento islamico del Turkestan orientale, coinvolto nella raccolta fondi e nel reclutamento a favore di questa organizzazione, b) localizzato in Afghanistan nel luglio 2016, c) in precedenza localizzato in Pakistan nell’aprile 2009. Data di designazione di cui all’articolo 7<span>quinquies</span>, paragrafo 2, lettera i): 15.4.2009.»;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>«Abu Bakr<span>Al-Jaziri</span> (alias Yasir Al-Jazari). Nazionalità: a) algerina, b) palestinese. Altre informazioni: a) responsabile delle finanze dell’Afghan Support Committee (ASC), b) intermediario ed esperto in comunicazione di Al-Qaida, c) si ritiene che nell’aprile 2010 si trovasse in Algeria. Data di designazione di cui all’articolo 2<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 11.1.2002.»</p><p>è sostituito da quanto segue:</p><p>«Boubekeur<span>Boulghiti</span> [alias a) Boubakeur Boulghit, b) Abu Bakr al-Jaziri, c) Abou Bakr Al Djazairi, d) Abou Yasser El Djazairi, e) Yasir Al-Jazari, f) Abou Yasser Al-Jaziri]. Data di nascita: 13.2.1970. Luogo di nascita: Rouiba, Algeri, Algeria. Nazionalità: a) algerina, b) palestinese. Altre informazioni: a) responsabile delle finanze dell’Afghan Support Committee (ASC), b) intermediario ed esperto in comunicazione di Al-Qaeda, c) si ritiene che nell’aprile 2010 si trovasse in Algeria, d) figlio di Mohamed e Fatma Aribi. Data di designazione di cui all’articolo 7<span>quinquies</span>, paragrafo 2, lettera i): 11.1.2002.».</p></td></tr></tbody></table> | ITA | 32020R0218 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.12.2022   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 317/129</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2022/2413 DELLA COMMISSIONE
del 5 dicembre 2022
relativa al meccanismo e alle procedure per svolgere i controlli di qualità e ai requisiti appropriati relativi alla conformità qualitativa dei dati, nonché alle specifiche delle norme di qualità a norma del regolamento (CE) n. 767/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 767/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, concernente il sistema di informazione visti (VIS) e lo scambio di dati tra Stati membri sui visti per soggiorni di breve durata, sui visti per soggiorni di lunga durata e sui permessi di soggiorno (regolamento VIS) ( 1 ) , in particolare l’articolo 29, paragrafo 2 bis , secondo comma, e l’articolo 29 bis , paragrafo 3, secondo comma,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 767/2008 ha istituito il sistema di informazione visti (VIS) per lo scambio di dati tra Stati membri in ordine alle domande di visto per soggiorni di breve durata, alle domande di visto per soggiorni di lunga durata e alle domande di permessi di soggiorno, nonché in ordine alle decisioni di annullamento, revoca o proroga del visto per soggiorni di breve durata, del visto per soggiorni di lunga durata e dei permessi di soggiorno.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L’agenzia dell’Unione europea per la gestione operativa dei sistemi di tecnologia dell’informazione su larga scala del settore della libertà, della sicurezza e della giustizia («eu-LISA») dovrebbe sviluppare e mantenere un meccanismo automatizzato e delle procedure per garantire la qualità dei dati conservati nel VIS. La soluzione attuata da eu-LISA dovrebbe comprendere regole che impediscano agli utenti del sistema di inserire dati di bassa qualità. Gli utenti del sistema dovrebbero inoltre beneficiare di indicazioni all’interno del sistema per migliorare ulteriormente la qualità dei dati inseriti nel VIS.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Eu-LISA dovrebbe monitorare periodicamente il rispetto delle regole di qualità dei dati di cui alla presente decisione e, se necessario, adottare le misure correttive opportune. In particolare, eu-LISA dovrebbe verificare se ciascun dato è completo, esatto, unico, coerente e conforme alle regole di qualità dei dati.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Dato che il regolamento (UE) 2021/1134 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>2</span>)</a> si basa sull’<span>acquis</span> di Schengen, a norma dell’articolo 4 del protocollo n. 22 sulla posizione della Danimarca, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, la Danimarca ha notificato il recepimento di tale regolamento nel proprio diritto interno. La Danimarca è pertanto vincolata dalla presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell’<span>acquis</span> di Schengen a cui l’Irlanda non partecipa <a>(<span>3</span>)</a>. l’Irlanda non partecipa pertanto alla sua adozione, non è da essa vincolata né è soggetta alla sua applicazione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l’Islanda e la Norvegia, la presente decisione costituisce, ai sensi dell’accordo concluso dal Consiglio dell’Unione europea con la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia sulla loro associazione all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’<span>acquis</span> di Schengen, uno sviluppo delle disposizioni dell’<span>acquis</span> di Schengen <a>(<span>4</span>)</a> che rientrano nel settore di cui all’articolo 1, lettera B, della decisione 1999/437/CE del Consiglio <a>(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la Svizzera, la presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell’<span>acquis</span> di Schengen ai sensi dell’accordo tra l’Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l’associazione di quest’ultima all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’<span>acquis</span> di Schengen <a>(<span>6</span>)</a> che rientrano nel settore di cui all’articolo 1, lettera B, della decisione 1999/437/CE, in combinato disposto con l’articolo 3 della decisione 2008/146/CE del Consiglio <a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il Liechtenstein, la presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell’<span>acquis</span> di Schengen ai sensi del protocollo sottoscritto tra l’Unione europea, la Comunità europea, la Confederazione svizzera e il Principato del Liechtenstein sull’adesione del Principato del Liechtenstein all’accordo tra l’Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l’associazione della Confederazione svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’<span>acquis</span> di Schengen <a>(<span>8</span>)</a> che rientrano nel settore di cui all’articolo 1, lettera B, della decisione 1999/437/CE, in combinato disposto con l’articolo 3 della decisione 2011/350/UE del Consiglio <a>(<span>9</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La presente decisione costituisce un atto basato sull’<span>acquis</span> di Schengen o a esso altrimenti connesso ai sensi, rispettivamente, dell’articolo 3, paragrafo 2, dell’atto di adesione del 2003, dell’articolo 4, paragrafo 2, dell’atto di adesione del 2005 e dell’articolo 4, paragrafo 2, dell’atto di adesione del 2011.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Conformemente all’articolo 42, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio <a>(<span>10</span>)</a>, il Garante europeo della protezione dei dati è stato consultato e ha espresso un parere il 13 luglio 2022.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato per le frontiere intelligenti,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:
Articolo 1
Ambito di applicazione
1. La presente decisione stabilisce regole dettagliate sul meccanismo automatizzato e sulle procedure per effettuare i controlli relativi alla qualità e alla conformità della qualità dei dati a norma dell’articolo 29, paragrafo 2 bis , del regolamento (CE) n. 767/2008.
2. La presente decisione stabilisce inoltre regole dettagliate concernenti le specifiche delle norme di qualità dei dati per l’inserimento dei dati all’atto della creazione o aggiornamento dei fascicoli relativi alla domanda nel sistema di informazione visti (VIS) a norma dell’articolo 29 bis del regolamento (CE) n. 767/2008.
3. La presente decisione non si applica:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>ai dati contenuti nella banca dati a sola lettura di cui all’articolo 45 <span>quater</span>, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 767/2008;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>ai campi di dati contrassegnati come da eliminare.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 2
Definizioni
Ai fini della presente decisione si applicano le definizioni seguenti:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>«utente», personale debitamente autorizzato delle autorità competenti per i visti e delle autorità competenti a ottenere o a decidere in merito a una domanda di visto per soggiorno di lunga durata o di permesso di soggiorno;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>«dati di input», dati soggetti ai controlli di qualità dei dati ai fini della loro conservazione nel sistema centrale VIS;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>«regole di blocco», regole, o insieme di regole, che misurano il grado di conformità dei dati di input ai requisiti definiti in materia di dati relativi alla conservazione o all’uso, o a entrambi, comprese le regole di qualità dei dati che devono essere rispettate prima che i dati possano essere inseriti nel sistema centrale VIS;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>«regole non vincolanti», regole, o insieme di regole, che misurano il grado di conformità dei dati di input ai requisiti definiti in materia di dati che ne condizionano la pertinenza o l’uso ottimale, o entrambi, comprese le regole di qualità dei dati applicabili prima che i dati possano essere inseriti nel sistema centrale VIS.</p></td></tr></tbody></table>
Articolo 3
Meccanismi e procedure di conformità della qualità dei dati
1. Il meccanismo automatizzato istituito per garantire la conformità della qualità dei dati si applica all’inserimento o alla modifica dei dati all’atto della creazione o dell’aggiornamento dei fascicoli relativi alla domanda nel VIS da parte delle autorità competenti a norma dell’articolo 6, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 767/2008.
2. Ai fini di una maggiore conformità della qualità dei dati, eu-LISA istituisce un meccanismo per evitare:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>errori sintattici, permettendo di inserire o conservare solo i campi di dati formattati correttamente;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>errori semantici, limitando, ove possibile, l’uso di campi a testo libero.</p></td></tr></tbody></table>
3. Il meccanismo di conformità della qualità dei dati consente l’applicazione delle regole di blocco. Qualora non si applichino le regole di blocco, ai dati inseriti o modificati dalle autorità competenti a norma dell’articolo 6, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 767/2008 si applicano le regole non vincolanti conformemente agli articoli 6, 8, 9, 9 quater , 9 quinquies , 9 sexies , 9 octies , 10, 12, 13, 14, 22 bis , 22 quater , 22 quinquies , 22 sexies , 22 septies , 24 e 25 di tale regolamento.
4. Al fine di determinare la conformità della qualità dei dati alle regole di blocco o alle regole non vincolanti, il meccanismo di conformità della qualità dei dati di cui al paragrafo 3 del presente articolo è conforme ai punti 1 e 2 dell’allegato.
5. Il meccanismo di conformità della qualità dei dati valuta in che misura i dati sono conformi a ciascun indicatore della qualità dei dati applicando la norma di qualità dei dati di ciascun indicatore. A seguito di tale valutazione, il meccanismo di conformità della qualità dei dati attribuisce ai dati di input una classificazione della qualità secondo la procedura di cui al punto 3 dell’allegato.
6. eu-LISA attua le norme di qualità dei dati per ciascun indicatore conformemente all’allegato.
Articolo 4
Disposizioni speciali per le regole di blocco e per le regole non vincolanti
1. Ai dati di input non conformi a una regola di blocco sarà rifiutato l’inserimento e la conservazione nel sistema centrale VIS. Se i dati di input non sono conformi a una regola di blocco, il meccanismo di conformità della qualità dei dati restituisce un messaggio di errore e indica all’utente il modo corretto per rendere i dati di input conformi alla regola di blocco.
2. I dati di input non conformi a una regola non vincolante sono inseriti nel sistema centrale VIS con una segnalazione, una notifica o un messaggio di avviso di un problema di qualità dei dati. Se i dati di input non sono conformi a una regola non vincolante, il meccanismo di conformità della qualità dei dati permette l’inserimento dei dati, restituisce un messaggio di avviso e indica all’utente il modo corretto per rendere i dati di input conformi alla regola non vincolante.
3. I campi di dati essenziali per il funzionamento del VIS sono soggetti a una regola di blocco. I campi di dati ai quali si applica una regola di blocco o una regola non vincolante sono definiti nelle specifiche tecniche. Le specifiche tecniche sono elaborate da eu-LISA.
Articolo 5
Requisiti generali per garantire la conformità della qualità dei dati
Le autorità competenti di cui all’articolo 6, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 767/2008 garantiscono l’esattezza, la completezza, la coerenza, la tempestività e l’unicità dei dati trattati nel sistema centrale del VIS.
Articolo 6
Relazioni sulla conformità della qualità dei dati
Le informazioni ai fini della presentazione delle diverse relazioni a norma dell’articolo 29, paragrafo 2 bis , del regolamento (CE) n. 767/2008 sono generate automaticamente dall’archivio centrale di relazioni e statistiche di cui all’articolo 39 del regolamento (UE) 2019/817 e comprendono:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per i dati alfanumerici e biometrici valutati in base alle regole di blocco e alle regole non vincolanti, la conformità agli indicatori della qualità dei dati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>completezza (%);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>esattezza (%);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>unicità (%);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>tempestività (%);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>coerenza (%);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>completezza dei fascicoli di domanda (%);</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>conformità dei dati alla classificazione «buona qualità» (%);</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>conformità dei dati alla classificazione «bassa qualità» (%);</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>campi di dati che causano frequenti problemi di qualità.</p></td></tr></tbody></table>
Le diverse relazioni a norma dell’articolo 29, paragrafo 2 bis , del regolamento (CE) n. 767/2008 sono elaborate su base mensile.
Articolo 7
Mantenimento del meccanismo e delle procedure della qualità dei dati
Sulla base delle relazioni di cui all’articolo 6 e in cooperazione con gli Stati membri, se del caso, eu-LISA può affrontare eventuali questioni relative alla qualità dei dati e, se necessario, adeguare il meccanismo e le procedure di conformità, se del caso.
Articolo 8
Entrata in vigore e applicazione
La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Le disposizioni della presente decisione si applicano a decorrere dalla data in cui il VIS entra in funzione, a norma dell’articolo 11 del regolamento (UE) 2021/1134.
Fatto a Bruxelles, il 5 dicembre 2022
Per la Commissione
La presidente
Ursula VON DER LEYEN
( 1 ) GU L 218 del 13.8.2008, pag. 60 .
( 2 ) Regolamento (UE) 2021/1134 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2021, che modifica i regolamenti (CE) n. 767/2008, (CE) n. 810/2009, (UE) 2016/399, (UE) 2017/2226, (UE) 2018/1240, (UE) 2018/1860, (UE) 2018/1861, (UE) 2019/817 e (UE) 2019/1896 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga le decisioni 2004/512/CE e 2008/633/GAI del Consiglio, ai fini della riforma del sistema di informazione visti ( GU L 248 del 13.7.2021, pag. 11 ).
( 3 ) La presente decisione non rientra nell’ambito di applicazione delle misure previste dalla decisione 2002/192/CE del Consiglio, del 28 febbraio 2002, riguardante la richiesta dell’Irlanda di partecipare ad alcune disposizioni dell’acquis di Schengen ( GU L 64 del 7.3.2002, pag. 20 ).
( 4 ) GU L 176 del 10.7.1999, pag. 36 .
( 5 ) Decisione 1999/437/CE del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativa a talune modalità di applicazione dell’accordo concluso dal Consiglio dell’Unione europea con la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia sull’associazione di questi due Stati all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen ( GU L 176 del 10.7.1999, pag. 31 ).
( 6 ) GU L 53 del 27.2.2008, pag. 52 .
( 7 ) Decisione 2008/146/CE del Consiglio, del 28 gennaio 2008, relativa alla conclusione, a nome della Comunità europea, dell’accordo tra l’Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera, riguardante l’associazione della Confederazione svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen ( GU L 53 del 27.2.2008, pag. 1 ).
( 8 ) GU L 160 del 18.6.2011, pag. 21 .
( 9 ) Decisione 2011/350/UE del Consiglio, del 7 marzo 2011, sulla conclusione, a nome dell’Unione europea, del protocollo tra l’Unione europea, la Comunità europea, la Confederazione svizzera e il Principato del Liechtenstein sull’adesione del Principato del Liechtenstein all’accordo tra l’Unione europea, la Comunità europea e la Confederazione svizzera riguardante l’associazione della Confederazione svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen, con particolare riguardo alla soppressione dei controlli alle frontiere interne e alla circolazione delle persone ( GU L 160 del 18.6.2011, pag. 19 ).
( 10 ) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39 ).
ALLEGATO
1. Meccanismo di conformità della qualità per i dati da inserire
I dati inseriti nel sistema di informazione visti saranno soggetti a un meccanismo di conformità della qualità basato sulle regole di blocco e sulle regole non vincolanti quali definite agli articoli 2 e 4. Tali regole determinano se l’inserimento dei dati sarà autorizzato o rifiutato. Le regole di blocco e le regole non vincolanti sono stabilite sulla base dei seguenti parametri: sintassi, semantica, conformità alle norme di qualità, lunghezza, formato, tipo e ripetizione.
2. Indicatori della qualità per i dati da inserire
Il meccanismo di conformità della qualità dei dati misurerà la qualità dei dati conformemente a ciascun indicatore pertinente. Il meccanismo di conformità della qualità dei dati terrà conto di un coefficiente di ponderazione per calcolare il peso relativo di ciascun indicatore sulla qualità globale dei dati di input. Il coefficiente di ponderazione sarà ulteriormente definito nelle specifiche tecniche.
Dopo aver applicato il coefficiente di ponderazione ai dati di input, il meccanismo di conformità della qualità dei dati genererà un profilo dei dati di input contenente i risultati dell’applicazione delle norme sugli indicatori, ad esempio valori numerici che valutano la qualità dei dati di input secondo ciascun indicatore.
La tabella 1 elenca la serie di indicatori della qualità dei dati che verranno sempre applicati ai dati. Tali indicatori sono: completezza, esattezza, coerenza, tempestività e unicità.
Tabella 1
Elenco degli indicatori della qualità dei dati
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Indicatori</p></td><td><p>Descrizione</p></td><td><p>Ambito di applicazione principale</p></td><td><p>Unità di misura</p></td></tr><tr><td><p>Completezza</p></td><td><p>Indica il grado in cui i dati di input hanno valori per tutti gli attributi attesi e i relativi requisiti in uno specifico contesto d’uso. Misura se sono forniti tutti i dati obbligatori</p></td><td><p>Campi di dati obbligatori (alfanumerici e biometrici)</p></td><td><p>Tasso di completezza dei dati: rapporto tra il numero di caselle di dati fornite e il numero di caselle di dati richieste</p></td></tr><tr><td><p>Esattezza</p></td><td><p>Indica il grado in cui i dati di input rappresentano la vicinanza delle stime ai valori reali sconosciuti</p></td><td><p>Dati alfanumerici e biometrici</p></td><td><p>Tassi di errore di campionamento, tasso di mancata risposta totale, tasso di mancata risposta parziale, tassi di errore di acquisizione dei dati ecc.</p></td></tr><tr><td><p>Coerenza</p></td><td><p>Indica il grado in cui i dati di input hanno attributi privi di contraddizioni e coerenti con gli altri dati in uno specifico contesto d’uso. Misura il grado in cui un insieme di dati soddisfa le regole operative definite che si applicano a tali dati in tutti i casi, e indica l’assenza di un conflitto di contenuto dei dati</p></td><td><p>Dati alfanumerici</p></td><td><p>Percentuale</p></td></tr><tr><td><p>Tempestività</p></td><td><p>Indica il grado in cui i dati di input sono forniti entro una data predefinita o un termine predefinito che ne condiziona la validità o il contesto d’uso. Misura il grado di aggiornamento dei dati e indica se i dati richiesti possono essere forniti entro il termine stabilito</p></td><td><p>Dati alfanumerici e biometrici</p></td><td><p>Intervallo di tempo - finale: numero di giorni dall’ultimo giorno di riferimento al giorno in cui i dati di input sono forniti</p></td></tr><tr><td><p>Unicità</p></td><td><p>Indica il grado in cui due registrazioni distinte non saranno identiche sulla base di tutti i campi</p></td><td><p>Dati alfanumerici e biometrici</p></td><td><p>Percentuale di unità di dati che non sono identiche</p></td></tr></tbody></table>
L’indicatore di esattezza per i dati biometrici comprende anche la risoluzione. La risoluzione misura il grado in cui i dati di input contengono il quantitativo richiesto di punti o pixel per unità di lunghezza. L’unità per visualizzare i pixel sullo schermo dovrebbe utilizzare: pi unit (pixel per inch - pixell/pollice) per la stampa; dot pi (dot pixels per inch - punti pixell/pollice) per i sistemi di output. Inoltre dovrebbe indicare il numero di bit usati per pixel (16 colori: 4 bit per pixel; 256 colori: 8 bit; 65 000 colori: 16 bit; 16,5 milioni di colori: 24 bit).
3. Classificazione della qualità dei dati
Dopo lo sviluppo del profilo dei dati di input di cui al punto 2, ai dati di input sarà attribuita una classificazione della qualità dei dati. Si applicherà la seguente classificazione della qualità dei dati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>«buona qualità»: i dati dimostrano la conformità richiesta all’indicatore della qualità dei dati applicabile;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>«bassa qualità»: i dati non dimostrano la conformità richiesta all’indicatore della qualità dei dati applicabile in caso di una regola non vincolante;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>«rifiutati»: il profilo dei dati non dimostra la conformità richiesta all’indicatore della qualità dei dati applicabile in caso di una regola di blocco.</p></td></tr></tbody></table>
Quando ai dati è attribuita una classificazione «buona qualità», i dati saranno conservati nel sistema centrale VIS senza alcun avviso sulla loro qualità.
Quando ai dati è attribuita una classificazione «bassa qualità», un avviso indicherà che i dati saranno rettificati e il motivo per cui i dati non dimostrano la conformità richiesta all’indicatore della qualità dei dati. Ove possibile, l’avviso individuerà il o i campi e/o il o i contenuti dei dati interessati dai problemi di qualità dei dati e suggerirà le modifiche necessarie affinché i dati di input rispondano alla classificazione «buona qualità». | ITA | 32022D2413 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.1.2018   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 17/10</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/96 DELLA COMMISSIONE
del 9 gennaio 2018
recante approvazione di una modifica non minore del disciplinare di una denominazione registrata nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [«Oignon doux des Cévennes» (DOP)]
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 52, paragrafo 2,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 53, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012, la Commissione ha esaminato la domanda della Francia relativa all'approvazione di una modifica del disciplinare della denominazione di origine protetta «Oignon doux des Cévennes», registrata in virtù del regolamento (CE) n. 723/2008 della Commissione<a> (<span>2</span>)</a> modificato dal regolamento (UE) n. 686/2013 della Commissione<a> (<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Non trattandosi di una modifica minore ai sensi dell'articolo 53, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1151/2012, la Commissione ha pubblicato la domanda di modifica nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span><a> (<span>4</span>)</a>, in applicazione dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del suddetto regolamento.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Poiché alla Commissione non è stata notificata alcuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la modifica del disciplinare deve essere approvata,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
È approvata la modifica del disciplinare pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea relativa alla denominazione «Oignon doux des Cévennes» (DOP).
Articolo 2
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, il 9 gennaio 2018
Per la Commissione,
a nome del presidente
Phil HOGAN
Membro della Commissione
<note>
( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 .
( 2 ) Regolamento (CE) n. 723/2008 della Commissione, del 25 luglio 2008, recante iscrizione di alcune denominazioni nel registro delle denominazioni d'origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Afuegàl Pitu (DOP), Mazapán de Toledo (IGP), Agneau de Lozère (IGP), Oignon doux des Cévennes (DOP), Butelo de Vinhais o Bucho de Vinhais o Chouriço de Ossos de Vinhais (IGP), Chouriça Doce de Vinhais (IGP)] ( GU L 198 del 26.7.2008, pag. 28 ).
( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 686/2013 della Commissione, del 16 luglio 2013, recante approvazione di una modifica minore del disciplinare di una denominazione registrata nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Oignon doux des Cévennes (DOP)] ( GU L 196 del 19.7.2013, pag. 4 ).
( 4 ) GU C 294 del 5.9.2017, pag. 8 .
</note> | ITA | 32018R0096 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.9.2023   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell’Unione europea</p></td><td><p>L 242/97</p></td></tr></tbody></table>
DECISIONE (UE, Euratom) 2023/1826 DEL PARLAMENTO EUROPEO
del 10 maggio 2023
sulla chiusura dei conti del bilancio generale dell'Unione europea relativi all'esercizio 2021, sezione III — Commissione
IL PARLAMENTO EUROPEO,
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2021 <a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti i conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2021 [COM(2022) 323 — C9-0227/2022] <a>(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>viste la relazione della Commissione sul seguito dato al discarico per l'esercizio 2020 [COM(2022) 331] e le risposte dettagliate alle richieste specifiche presentate dal Parlamento europeo,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione annuale per il 2021 della Commissione sulla gestione e il rendimento del bilancio dell'UE [COM(2022) 401],</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti la relazione annuale della Commissione riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2021 presentata all'autorità competente per il discarico [COM(2022) 292] e il documento di lavoro dei servizi della Commissione che la accompagna [SWD(2022) 160],</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>viste la relazione annuale della Corte dei conti sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio finanziario 2021, corredata delle risposte delle istituzioni <a>(<span>3</span>)</a>, e le sue relazioni speciali,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l'affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni <a>(<span>4</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2021 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio, del 28 febbraio 2023, sul discarico da dare alla Commissione per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2021 (06247/2023 — C9-0063/2023),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio, del 28 febbraio 2023, sul discarico da dare alle agenzie esecutive per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2021 (06250/2023 — C9-0055/2023),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto l'articolo 106 bis del trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 <a>(<span>5</span>)</a>, in particolare gli articoli 69, 260, 261 e 262,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visto il regolamento (CE) n. 58/2003 del Consiglio, del 19 dicembre 2002, che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari <a>(<span>6</span>)</a>, in particolare l'articolo 14, paragrafi 2 e 3,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti l'articolo 99 e l'allegato V del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>visti i pareri della commissione per gli affari esteri, della commissione per lo sviluppo, della commissione per l'occupazione e gli affari sociali, della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, della commissione per i trasporti e il turismo, della commissione per lo sviluppo regionale, della commissione per la cultura e l'istruzione, della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, della commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la lettera della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale,</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>—</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0101/2023),</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><span>approva la chiusura dei conti del bilancio generale dell'Unione europea relativi all'esercizio 2021;</span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><span>esprime le sue osservazioni nella risoluzione che costituisce parte integrante delle decisioni sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2021, sezione III — Commissione e agenzie esecutive;</span></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><span>incarica la sua Presidente di trasmettere la presente decisione al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell'Unione europea, alla Corte dei conti e alla Banca europea per gli investimenti nonché ai parlamenti nazionali e alle istituzioni di controllo nazionali e regionali degli Stati membri, e di provvedere alla sua pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span> (serie L).</span></td></tr></tbody></table>
La presidente
Roberta METSOLA
Il segretario generale
Alessandro CHIOCCHETTI
<note>
( 1 ) GU L 93 del 17.3.2021 .
( 2 ) GU C 399 del 17.10.2022, pag. 1 .
( 3 ) GU C 391 del 12.10.2022, pag. 6 .
( 4 ) GU C 399 del 17.10.2022, pag. 240 .
( 5 ) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 .
( 6 ) GU L 11 del 16.1.2003, pag. 1 .
</note> | ITA | 32023B1826 |
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.8.2017   </p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 206/3</p></td></tr></tbody></table>
REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/1440 DELLA COMMISSIONE
dell'8 agosto 2017
che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2016/480 che stabilisce norme comuni sull'interconnessione dei registri elettronici nazionali delle imprese di trasporto su strada
(Testo rilevante ai fini del SEE)
LA COMMISSIONE EUROPEA,
visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
visto il regolamento (CE) n. 1071/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, che stabilisce norme comuni sulle condizioni da rispettare per esercitare l'attività di trasportatore su strada e abroga la direttiva 96/26/CE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l'articolo 16, paragrafo 5,
considerando quanto segue:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'articolo 16, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1071/2009 stabilisce l'obbligo per ciascuno Stato membro di tenere un registro elettronico nazionale delle imprese di trasporto su strada che sono state autorizzate da un'autorità competente ad esercitare la professione di trasportatore su strada.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'articolo 16, paragrafi 5 e 6, del regolamento (CE) n. 1071/2009 dispone che tutti i registri elettronici nazionali siano interconnessi entro il 31 dicembre 2012 e conferisce il mandato alla Commissione di adottare norme comuni riguardanti tale interconnessione.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Commissione ha adottato il regolamento (UE) n. 1213/2010<a> (<span>2</span>)</a> al fine di agevolare l'interconnessione dei registri elettronici nazionali disposta dal regolamento (CE) n. 1071/2009 tramite un sistema di scambio di messaggi elettronici chiamato ERRU (European Registers of Road Transport Undertakings — registri elettronici nazionali delle imprese di trasporto su strada).</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) n. 1213/2010 della Commissione è stato abrogato dal regolamento di esecuzione (UE) 2016/480 della Commissione<a> (<span>3</span>)</a> al fine di istituire una versione migliorata del sistema ERRU entro il 30 gennaio 2019.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il sistema ERRU si compone di due architetture parallele per lo scambio di messaggi tra gli Stati membri. La prima si basa su un sistema centrale gestito dalla Commissione. Tale sistema centralizza il traffico di dati raccogliendo i messaggi inviati dagli Stati membri e successivamente inoltrandoli agli Stati membri destinatari. In alternativa gli Stati membri possono scegliere di utilizzare una rete commerciale compatibile per scambiare messaggi tra loro (configurazione peer-to-peer) senza farli passare attraverso il sistema centrale.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Poiché i messaggi scambiati direttamente tra gli Stati membri non transitano attraverso il sistema centrale, eventuali errori di sistema legati a tali messaggi passano inosservati alla Commissione; quest'ultima non è pertanto nella posizione di svolgere il proprio ruolo di gestore generale del sistema ERRU e di intraprendere le misure correttive del caso, con la conseguenza di mettere a repentaglio il buon funzionamento dell'intero sistema.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La configurazione peer-to-peer non permette alla Commissione di accedere in tempo utile alle informazioni relative al volume e alle caratteristiche dei messaggi scambiati, impedendole pertanto di avere una visione d'insieme sull'uso del sistema ERRU, informazione utile per il futuro miglioramento del sistema stesso.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Alla luce dei problemi riscontrati con la configurazione peer-to-peer è necessario garantire che tutti i messaggi scambiati nell'ambito del sistema ERRU transitino attraverso il sistema centrale per fare in modo che la suddetta possibilità non sia più ammessa nel campo di applicazione del regolamento di esecuzione (UE) 2016/480.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Devono inoltre essere apportate alcune modifiche minori al regolamento di esecuzione (UE) 2016/480 al fine di affrontare in maniera più precisa e intelligibile i seguenti aspetti: la procedura di connessione al sistema ERRU, le prove da effettuare e le conseguenze dei malfunzionamenti, il contenuto di alcuni messaggi XML, la definizione della procedura di riassegnazione (escalation) che gli Stati membri devono seguire in caso di errori di sistema e il periodo di tempo in cui i dati personali possono essere conservati nei registri del sistema centrale. Il regolamento di esecuzione (UE) 2016/480 dovrebbe pertanto essere modificato di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono adottate secondo la procedura consultiva di cui all'articolo 4 del regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio<a> (<span>4</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table>
HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:
Articolo 1
All'articolo 3 del regolamento di esecuzione (UE) 2016/480 è aggiunto il seguente paragrafo:
«Il collegamento di uno Stato membro al sistema ERRU si considera stabilito una volta completata la connessione, l'integrazione e le prove di funzionamento secondo le istruzioni impartite dalla Commissione e condotte sotto la supervisione di quest'ultima. Le prove hanno una durata massima di sei mesi. La Commissione adotta misure nel caso in cui tali prove non abbiano esito positivo. Qualora tali misure dovessero risultare insufficienti, la Commissione può ritirare la propria assistenza alle prove fino a quando lo Stato membro non dimostri che il collegamento al sistema ERRU sia stato migliorato a livello nazionale in misura sufficiente.».
Articolo 2
Gli allegati I, III, VI, VII e VIII del regolamento di esecuzione (UE) 2016/480 sono modificati conformemente all'allegato del presente regolamento.
Articolo 3
Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .
Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
Fatto a Bruxelles, l'8 agosto 2017
Per la Commissione
Il presidente
Jean-Claude JUNCKER
( 1 ) GU L 300 del 14.11.2009, pag. 51 .
( 2 ) Regolamento (UE) n. 1213/2010 della Commissione, del 16 dicembre 2010, che stabilisce norme comuni sull'interconnessione dei registri elettronici nazionali delle imprese di trasporto su strada ( GU L 335 del 18.12.2010, pag. 21 ).
( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/480 della Commissione, dal 1 o aprile 2016, che stabilisce norme comuni sull'interconnessione dei registri elettronici nazionali delle imprese di trasporto su strada e che abroga il regolamento (UE) n. 1213/2010 ( GU L 87 del 2.4.2016, pag. 4 ).
( 4 ) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione ( GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13 ).
ALLEGATO
Gli allegati I, III, VI, VII e VIII del regolamento di esecuzione (UE) 2016/480 sono così modificati:
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l'allegato I è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il punto 1.3 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«1.3.</p></td><td><p>Lo scambio di tutti i messaggi deve transitare attraverso il sistema centrale.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il punto 2.2 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.2.</p></td><td><p>Il sistema centrale conserva per un periodo massimo di sei mesi i dati diversi da quelli di accesso, statistici e di inoltro (routing) di cui all'allegato VII.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il punto 2.3 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.3.</p></td><td><p>Il sistema centrale non consente l'accesso a dati personali, fatta eccezione per il personale autorizzato della Commissione qualora ciò sia necessario ai fini del monitoraggio del funzionamento tecnico, della manutenzione e della risoluzione di problemi.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il punto 2.6 è sostituito dal seguente:</p><p>«2.6.   Gestione dei contatti</p><p>Poiché l'autorità competente di ciascuno Stato membro è responsabile della manutenzione dei propri contatti, la funzione di gestione dei contatti dà a ogni Stato membro la possibilità di gestire i dati dei contatti per le diverse categorie (nel campo della politica, delle imprese oppure operativi e tecnici) di tale Stato membro. I dati relativi ai contatti degli altri Stati membri possono essere consultati, ma non modificati.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nell'allegato III, l'appendice è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>nella prima tabella, la voce «Timeout» (tempo scaduto) è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Timeout (tempo scaduto)</p></td><td><p>È l'indicazione — facoltativa — di una data e di un'ora (formato UTC). Questo valore sarà stabilito solo dal sistema centrale per richieste trasmesse ed è calcolato in base alla data/ora in cui il sistema centrale ha ricevuto la richiesta iniziale Esso informerà lo Stato membro destinatario del momento in cui scadrà la richiesta. Tale valore non è necessario per le richieste iniziali inviate al sistema centrale e per tutti i messaggi di risposta.</p></td><td><p>No»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nella tabella recante l'intestazione «Check Good Repute Response» (risposta alla verifica dei requisiti di onorabilità), la voce «Community Licence Number» (numero della licenza comunitaria) è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Community Licence Number (numero della licenza comunitaria)</p></td><td><p>Il numero di serie della licenza comunitaria dell'impresa di trasporto (campo di testo libero con lunghezza da 1 a 20 caratteri alfanumerici).</p></td><td><p>Sì»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>nella tabella recante l'intestazione «Infringement Notification Request» (richiesta di notifica d'infrazione), la voce «Community Licence Number» (numero della licenza comunitaria) è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Community Licence Number (numero della licenza comunitaria)</p></td><td><p>Il numero di serie della copia autenticata o della licenza comunitaria dell'impresa di trasporto (campo di testo libero con lunghezza da 1 a 20 caratteri alfanumerici).</p></td><td><p>Sì»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>nella tabella recante l'intestazione «Infringement Notification Response» (risposta alla notifica d'infrazione), dopo la voce «Transport Undertaking Name» (nome dell'impresa di trasporto) sono inserite le seguenti voci:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Transport Undertaking Address (indirizzo dell'impresa di trasporto)</p></td><td><p>L'indirizzo dell'impresa di trasporto (indirizzo, codice di avviamento postale, città, paese) indicato nel registro.</p></td><td><p>Sì</p></td></tr><tr><td><p>Community Licence Number (numero della licenza comunitaria)</p></td><td><p>Il numero di serie della licenza comunitaria dell'impresa di trasporto indicato nel registro (campo di testo libero con lunghezza da 1 a 20 caratteri alfanumerici).</p></td><td><p>Sì</p></td></tr><tr><td><p>Community Licence Status (stato della licenza comunitaria)</p></td><td><p>Lo stato della licenza comunitaria dell'impresa di trasporto indicato nel registro.</p></td><td><p>Sì</p></td></tr><tr><td><p>Managed Vehicles (veicoli gestiti)</p></td><td><p>Il numero di veicoli gestiti indicato nel registro.</p></td><td><p>Sì»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>nella tabella recante l'intestazione «Check Community Licence Request» (richiesta di verifica della licenza comunitaria), la voce «Community Licence Number» (numero della licenza comunitaria) è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Community Licence Number (numero della licenza comunitaria)</p></td><td><p>Il numero di serie della copia autenticata o della licenza comunitaria dell'impresa di trasporto (campo di testo libero con lunghezza da 1 a 20 caratteri alfanumerici).</p></td><td><p>Sì»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la tabella recante l'intestazione «Check Community Licence Response» (risposta alla verifica della licenza comunitaria) è così modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>dopo la voce «Originating Authority» (autorità d'origine) sono inserite le seguenti voci:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Status Code (codice di stato)</p></td><td><p>Il codice di stato della risposta (ad esempio found, not found, error ecc.).</p></td><td><p>Sì</p></td></tr><tr><td><p>Status Message (messaggio relativo allo stato)</p></td><td><p>Una descrizione che spiega lo stato (se necessaria).</p></td><td><p>No»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la voce «Transport Undertaking» (impresa di trasporto) è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Transport Undertaking (impresa di trasporto)</p></td><td><p>Sì se il codice di stato è “found” (reperito)»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>la voce «Community Licence Details» (dati della licenza comunitaria) è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Community Licence Details (dati della licenza comunitaria)</p></td><td><p>Sì se il codice di stato è “found” (reperito)»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>dopo la voce «Community Licence Details» (dati della licenza comunitaria) è inserita la seguente voce:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Licensing Authority (autorità di rilascio delle licenze)</p></td><td><p>L'autorità che ha rilasciato la licenza comunitaria all'impresa di trasporto</p></td><td><p>Sì»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>le voci «Licence Number» (numero della licenza) e «Licence Status» (stato della licenza) sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Licence Number (numero della licenza)</p></td><td><p>Il numero di serie della licenza comunitaria dell'impresa di trasporto indicato nel registro (campo di testo libero con lunghezza da 1 a 20 caratteri alfanumerici).</p></td><td><p>Sì</p></td></tr><tr><td><p>Licence Status (stato della licenza)</p></td><td><p>Lo stato della licenza comunitaria dell'impresa di trasporto indicato nel registro.</p></td><td><p>Sì»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>le voci «Certified True Copy Details» (dati della copia autenticata) e «Licence Number» (numero della licenza) sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>«Certified True Copy Details (dati della copia autenticata)</span></p></td><td><p><span>No</span></p></td></tr><tr><td><p>Certified True Copy Number (numero della copia autenticata)</p></td><td><p>Il numero di serie della copia autenticata della licenza comunitaria dell'impresa di trasporto indicato nel registro (campo di testo libero con lunghezza da 1 a 20 caratteri alfanumerici).</p></td><td><p>Sì»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vii)</p></td><td><p>le voci «Licence Status» (stato della licenza), «Licence Type» (tipo di licenza) e «Suspension Date» (data di sospensione) sono soppresse;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>viii)</p></td><td><p>la voce «Suspension Expiry Date» (data di fine della sospensione) è sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>«Withdrawal Expiry Date (data di fine del ritiro)</p></td><td><p>La data in cui termina il ritiro della copia autenticata della licenza comunitaria.</p></td><td><p>No»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>nell'allegato VI, alla fine del punto 2.2, è aggiunta la seguente frase:</p><p>«Su richiesta della Commissione deve essere fornita alla stessa una descrizione dettagliata della procedura di riassegnazione (escalation).»;</p></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>l'allegato VII è così modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il punto 2 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.</p></td><td><p>Per garantire la riservatezza, i dati utilizzati a fini statistici e di inoltro (routing) sono anonimi. I dati che identificano uno specifico gestore dei trasporti, un'impresa di trasporto, una licenza comunitaria o un CAP non possono essere utilizzati a fini statistici.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i punti 4 e 5 sono sostituiti dai seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«4.</p></td><td><p>I dati personali non possono essere conservati nei registri per un periodo superiore a sei mesi dal completamento di un'operazione. I dati statistici e di inoltro (routing) possono invece essere conservati per un periodo indeterminato.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>L'elenco dei dati statistici da utilizzare per la rendicontazione comprende tra l'altro:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>lo Stato membro richiedente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>lo Stato membro destinatario;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il tipo di messaggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il codice di stato della risposta;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la data e l'ora dei messaggi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>il tempo di risposta.»;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
<table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>nell'allegato VIII, il punto 2.4 è sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>«2.4.</p></td><td><p>In tutti i casi, ogni richiesta di notifica d'infrazione e ogni risposta alla notifica d'infrazione deve essere confermata tramite una conferma della notifica d'infrazione.»</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> | ITA | 32017R1440 |
Subsets and Splits