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<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.5.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 181/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO INTERNO DELLA PROCURA EUROPEA adottato con decisione 3/2020 del collegio della Procura europea (EPPO), del 12 ottobre 2020, e modificato e integrato dalla decisione 85/2021 del collegio della Procura europea, dell’11 agosto 2021, e dalla decisione 26/2022 del collegio della Procura europea, del 29 giugno 2022 ( 1 ) 2023/C 181/01 IL COLLEGIO DELLA PROCURA EUROPEA (EPPO), visto il regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea («EPPO») ( 2 ) (in seguito denominato «il regolamento EPPO»), in particolare l’articolo 21, tenuto conto della proposta del procuratore capo europeo; considerando quanto segue: A norma dell’articolo 21, paragrafo 1, del regolamento EPPO, l’organizzazione del lavoro dell’EPPO è disciplinata dal suo regolamento interno. A norma dell’articolo 21, paragrafo 2, del regolamento EPPO, una volta istituita l’EPPO, il procuratore capo europeo elabora senza ritardo una proposta di regolamento interno dell’EPPO che il collegio deve adottare a maggioranza dei due terzi. Il procuratore capo europeo ha presentato al collegio una proposta di regolamento interno dell’EPPO. Il collegio ha esaminato la proposta elaborata dal procuratore capo europeo nelle riunioni del 29 settembre 2020, 30 settembre 2020, 5 ottobre 2020 e 12 ottobre 2020, HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO INTERNO: TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Ambito di applicazione 1. A norma dell’articolo 21, paragrafo 1, del regolamento, il presente regolamento interno disciplina l’organizzazione del lavoro della Procura europea (in prosieguo «EPPO»). 2. Il presente regolamento interno, che completa le disposizioni del regolamento, è vincolante per l’ufficio centrale, il personale dell’EPPO e i procuratori europei delegati. L’EPPO garantisce che, ove pertinente, il personale non appartenente all’EPPO che lavora sotto la sua direzione, messo a disposizione dagli Stati membri per consentirne l’esercizio delle funzioni ai sensi del regolamento, osservi il presente regolamento interno. Articolo 2 Regime linguistico 1. La lingua di lavoro delle attività operative e amministrative è utilizzata in tutti gli atti, le decisioni e i documenti interni prodotti dall’EPPO, in tutte le comunicazioni formali all’interno dell’ufficio centrale, tra l’ufficio centrale e i procuratori europei delegati e tra i procuratori europei delegati che si trovano in Stati membri diversi. 2. Le comunicazioni, gli atti o le decisioni dell’EPPO destinati a istituzioni, organi, uffici o agenzie dell’Unione europea sono redatti nella lingua di lavoro delle attività operative e amministrative. Nei rapporti con la Corte di giustizia dell’Unione europea insieme all’inglese è utilizzato il francese. 3. La comunicazione con le persone coinvolte in procedimenti penali, quali indagati o imputati, vittime e testimoni, o con terzi avviene nella lingua richiesta conformemente alle vigenti norme nazionali in materia di diritto processuale penale e, se del caso, conformemente ai pertinenti strumenti giuridici dell’UE o internazionali per la cooperazione giudiziaria in materia penale. Se necessario, la comunicazione è accompagnata da una traduzione in una lingua compresa dal destinatario. 4. I procuratori europei delegati garantiscono che gli atti delle indagini penali di cui sono incaricati e che sono essenziali per consentire all’ufficio centrale di svolgere i suoi compiti a norma del regolamento siano messi a disposizione nella lingua di lavoro dell’EPPO, se del caso in forma sintetica, e siano inclusi nella relazione sullo stato di avanzamento dei lavori di cui all’articolo 44. Articolo 3 Modalità di traduzione 1. Per le traduzioni amministrative urgenti e relative ai casi, che sono necessarie per il funzionamento dell’EPPO conformemente all’articolo 2, l’EPPO cerca soluzioni adeguate volte a garantire la consegna di traduzioni rapide e di elevata qualità in un ambiente sicuro. 2. Per le traduzioni amministrative non urgenti si ricorre al Centro di traduzione degli organismi dell’Unione europea. 3. Le modalità di traduzione rispettano le disposizioni in materia di protezione dei dati e l’obbligo dell’EPPO di garantire tale protezione. TITOLO II QUESTIONI ORGANIZZATIVE CAPO 1 Collegio Articolo 4 Presidenza 1. Il procuratore capo europeo presiede le riunioni del collegio. 2. Se del caso, il procuratore capo europeo incarica uno dei sostituti del procuratore capo europeo di presiedere una riunione del collegio in sua assenza. 3. In assenza del procuratore capo europeo e dei due sostituti, il procuratore europeo più anziano in età presiede la riunione del collegio. Articolo 5 Esercizio del controllo generale 1. Ai fini dell’articolo 9, paragrafo 2, del regolamento, il collegio può chiedere in qualsiasi momento informazioni sulle attività dell’EPPO in aggiunta alle informazioni da fornire in conformità del regolamento. 2. Le informazioni su questioni generali derivanti da singoli casi sono comunicate al collegio in forma anonima e solo nella misura necessaria ai fini dell’articolo 9, paragrafo 2, del regolamento. Articolo 6 Decisioni strategiche e politiche Il collegio definisce le priorità e la politica dell’EPPO in materia di indagini e azione penale su proposta del procuratore capo europeo. Articolo 7 Riunioni 1. A norma dell’articolo 9, paragrafo 2, del regolamento, il collegio si riunisce in seduta ordinaria almeno una volta al mese, salvo decisione contraria del collegio. Il procuratore capo europeo può convocare una riunione straordinaria in qualsiasi momento. 2. Su richiesta di almeno sette membri del collegio, il procuratore capo europeo convoca una riunione straordinaria entro dieci giorni dalla richiesta. 3. Il procuratore capo europeo convoca le riunioni del collegio e ne stabilisce la data e l’ora. 4. Le riunioni del collegio si svolgono presso la sede dell’EPPO. Ogniqualvolta le circostanze lo richiedano, il procuratore capo europeo può convocare le riunioni del collegio in videoconferenza. Qualora uno o più membri del collegio siano impossibilitati a presenziare a riunioni convocate nei locali dell’EPPO, il presidente può autorizzarne la partecipazione a distanza. 5. Il procuratore capo europeo predispone l’ordine del giorno provvisorio per ciascuna riunione. Qualsiasi membro del collegio e il direttore amministrativo possono proporre al procuratore capo europeo punti da inserire nell’ordine del giorno provvisorio. A norma dell’articolo 21, l’ordine del giorno comprende i punti richiesti da almeno sette membri del collegio e le questioni proposte da una camera permanente. L’ordine del giorno provvisorio è trasmesso dal segretario del collegio, unitamente agli eventuali documenti giustificativi, a tutti i membri del collegio almeno una settimana prima della riunione. I pertinenti documenti giustificativi sono forniti anche alle persone che non sono membri del collegio invitate a partecipare per determinati punti. In caso di convocazione di una riunione straordinaria, l’ordine del giorno provvisorio e i documenti giustificativi possono essere trasmessi con un preavviso più breve. 6. Il collegio approva l’ordine del giorno in apertura di ogni riunione. Il presidente della riunione o qualsiasi membro del collegio può proporre che questioni urgenti che non figurano nell’ordine del giorno provvisorio siano oggetto di discussione e votazione e siano iscritte all’ordine del giorno, purché il collegio non sollevi obiezioni. 7. Per quanto concerne la partecipazione di persone che non sono membri del collegio: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il direttore amministrativo partecipa alle riunioni del collegio in occasione della discussione di questioni riguardanti il bilancio, il personale e altre tematiche amministrative e pu&#242; essere invitato dal procuratore capo europeo a partecipare alle riunioni del collegio in cui si discutono questioni strategiche e politiche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>gli altri membri del personale e qualsiasi altra persona il cui parere possa essere rilevante possono partecipare alle riunioni su invito del procuratore capo europeo o su iniziativa di qualsiasi membro del collegio.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 8 Quorum e votazione 1. Ai fini dell’articolo 9, paragrafo 5, del regolamento, il quorum per l’adozione delle decisioni da parte del collegio è pari ai due terzi dei membri del collegio. In mancanza del quorum, il presidente può decidere di proseguire la riunione senza adottare alcuna decisione formale. I pertinenti punti dell’ordine del giorno possono essere esaminati nella riunione successiva del collegio oppure mediante procedura scritta o procedura di approvazione tacita. 2. In via eccezionale, se la partecipazione a distanza non è possibile, un procuratore europeo impossibilitato a prendere parte a una riunione del collegio può delegare un altro procuratore europeo a votare a suo nome. Le deleghe di voto non possono essere prese in considerazione ai fini della determinazione del quorum di cui al paragrafo 1. 3. Un procuratore europeo che faccia ricorso al voto per delega comunica per iscritto al segretario del collegio l’identità del titolare della delega, i punti dell’ordine del giorno per i quali la delega è valida ed eventuali limitazioni poste al voto per delega. La delega di voto vale soltanto per i punti dell’ordine del giorno per la quale è stata conferita. 4. Il presidente chiede una votazione su un punto dell’ordine del giorno se ritiene che la questione sia stata sufficientemente esaminata. 5. Il voto è espresso per alzata di mano; se la votazione per alzata di mano è contestata, è espresso per via elettronica o per appello nominale. Le decisioni adottate dal collegio non indicano la ripartizione dei voti. 6. Le decisioni da adottare a maggioranza semplice conformemente al regolamento si considerano adottate quando il maggior numero di voti espressi a favore di una questione o un punto supera il secondo numero più alto. Articolo 9 Procedura scritta per l’adozione delle decisioni del collegio 1. In caso di urgenza, quando una decisione non può essere rinviata e deve essere adottata prima che il collegio possa essere convocato, il procuratore capo europeo può chiedere una procedura scritta. 2. Per le risposte, il procuratore capo europeo concede ai membri del collegio almeno tre giorni lavorativi a decorrere dalla data in cui il progetto di decisione è stato trasmesso per via elettronica. In casi eccezionali, il procuratore capo europeo può decidere un termine più breve ma non inferiore a una giornata lavorativa completa. 3. Una proposta di decisione che deve essere adottata mediante procedura scritta non è soggetta a modifiche ed è approvata o respinta nella sua interezza. La mancata risposta da parte di un membro del collegio entro il termine stabilito è considerata astensione dal voto. 4. Una decisione è adottata quando almeno due terzi dei membri del collegio hanno risposto per iscritto ed è stata raggiunta la maggioranza di voti richiesta. 5. Nei casi in cui il quorum o la maggioranza di voti non siano raggiunti, il procuratore capo europeo può avviare nuovamente la procedura scritta o sottoporre la questione alla prossima riunione del collegio. 6. Il procuratore capo europeo constata la conclusione della procedura scritta. Una notifica in tal senso è trasmessa ai membri del collegio formalizzando il risultato della decisione. Articolo 10 Procedura di approvazione tacita per l’adozione delle decisioni del collegio 1. Il procuratore capo europeo può chiedere una procedura di approvazione tacita per le decisioni che, a norma del regolamento, sono da adottare a maggioranza semplice e che sono considerate di natura meno sostanziale. 2. Per le risposte, il procuratore capo europeo concede ai membri del collegio almeno tre giorni lavorativi a decorrere dalla data in cui il progetto di decisione è stato trasmesso per via elettronica. In casi eccezionali, il procuratore capo europeo può decidere un termine più breve ma non inferiore a una giornata lavorativa completa. 3. Una proposta di decisione che deve essere adottata mediante procedura di approvazione tacita non è soggetta a modifiche ed è approvata o respinta nella sua interezza. La mancata risposta da parte di un membro del collegio entro il termine stabilito è considerata un voto a favore. 4. Il procuratore capo europeo constata la conclusione della procedura di approvazione tacita. Una notifica in tal senso è trasmessa ai membri del collegio formalizzando il risultato della decisione. 5. Se uno o più membri del collegio si oppongono alla procedura di approvazione tacita, la questione in esame sarà considerata non approvata. Articolo 11 Procedura di adozione degli orientamenti 1. Ai fini dell’adozione da parte del collegio degli orientamenti di cui all’articolo 10, paragrafo 7, all’articolo 24, paragrafo 10, all’articolo 27, paragrafo 8, all’articolo 34, paragrafo 3, e all’articolo 40, paragrafo 2, del regolamento, si applicano le norme seguenti. 2. Il procuratore capo europeo o un gruppo di almeno sette procuratori europei può presentare al collegio proposte di adozione o modifica degli orientamenti e comunicarle a tutti i membri del collegio almeno 15 giorni prima della riunione del collegio in cui il rispettivo punto è stato iscritto all’ordine del giorno. 3. In deroga all’articolo 8, paragrafo 1, il quorum per l’adozione delle decisioni del collegio a norma del presente articolo è pari ai quattro quinti dei membri del collegio. 4. Le disposizioni degli articoli 9 e 10 non si applicano alle decisioni rientranti nell’ambito del presente articolo. 5. Le decisioni adottate a norma del presente articolo sono pubblicate sul sito web dell’EPPO. Articolo 12 Riunioni a porte chiuse e riservatezza Fatto salvo l’articolo 7, paragrafo 4, le riunioni del collegio si svolgono a porte chiuse e le discussioni sono riservate. Articolo 13 Segretario del collegio 1. Il procuratore capo europeo nomina uno dei membri del personale dell’EPPO affinché assuma il ruolo di segretario del collegio. 2. Il segretario del collegio opera sotto l’autorità del procuratore capo europeo e lo assiste nella preparazione delle riunioni del collegio. Articolo 14 Verbali delle riunioni 1. Il segretario del collegio, entro due giorni lavorativi da ciascuna riunione e previa approvazione del presidente, distribuisce l’elenco delle decisioni adottate dal collegio. 2. Fatto salvo il paragrafo 1, il segretario del collegio redige il verbale di ciascuna riunione del collegio. 3. I verbali delle riunioni del collegio riportano quanto meno i nomi dei partecipanti, una sintesi delle discussioni e le decisioni adottate, senza indicare la ripartizione dei voti. 4. Il procuratore capo europeo trasmette i progetti di verbali ai membri del collegio affinché siano approvati in una successiva riunione del collegio. Una volta adottati, i verbali sono firmati dal procuratore capo europeo e dal segretario del collegio e acclusi a un registro. CAPO 2 Camere permanenti Articolo 15 Decisione sulle camere permanenti 1. Il numero delle camere permanenti, la ripartizione delle competenze tra di esse e l’assegnazione dei casi sono determinati da una decisione relativa all’istituzione delle camere permanenti e alla ripartizione dei casi (in prosieguo «decisione sulle camere permanenti») adottata dal collegio su proposta del procuratore capo europeo. 2. La proposta del procuratore capo europeo è corredata di una nota esplicativa. 3. La decisione sulle camere permanenti stabilisce le modalità procedurali applicabili alle riunioni delle camere permanenti. 4. La decisione sulle camere permanenti è pubblicata nella Gazzetta ufficiale e sul sito web dell’EPPO. Articolo 16 Composizione 1. La composizione di ciascuna camera permanente è determinata da una decisione (in prosieguo «decisione sulla composizione delle camere permanenti») del collegio, su proposta del procuratore capo europeo. 2. Ciascun procuratore europeo è membro permanente di almeno una camera permanente. 3. La designazione di un procuratore europeo quale membro permanente di più camere permanenti è debitamente giustificata tenendo conto del carico di lavoro di tale procuratore europeo. 4. La decisione sulla composizione delle camere permanenti tiene conto del carico di lavoro attuale e previsto dei procuratori europei e della necessità di garantire il funzionamento efficiente dell’EPPO. Articolo 17 Nomina dei presidenti 1. Il procuratore capo europeo o un suo sostituto presiede le camere permanenti di cui è membro permanente. 2. Al di fuori del caso di cui al paragrafo 1, il presidente è designato con la decisione sulla composizione della camera. Articolo 18 Sostituzione temporanea di un presidente 1. Qualora un presidente di una camera permanente debba essere sostituito a causa della sua temporanea incapacità di esercitare le proprie funzioni, il procuratore capo europeo stabilisce, in consultazione con i sostituti del procuratore capo europeo, le misure del caso in deroga alla decisione sulla composizione delle camere permanenti. Le disposizioni tengono conto della necessità di garantire la continuità operativa delle camere permanenti. 2. La durata di tali misure temporanee è stabilita dal procuratore capo europeo. 3. Tali misure sono comunicate al collegio ed entrano in vigore immediatamente. Articolo 19 Assegnazione dei casi 1. La decisione sulle camere permanenti stabilisce un sistema per l’assegnazione dei casi alle camere permanenti. Il sistema si basa su un’assegnazione casuale e automatica dei casi alle camere permanenti, di cui il procuratore europeo incaricato della supervisione non è membro permanente, in base all’ordine di registrazione di ogni nuovo caso e garantisce un’equa distribuzione del carico di lavoro tra le camere permanenti. Il caso è assegnato in modo casuale, subito dopo la sua registrazione, a una camera permanente. Ai fini dell’avocazione, il caso è assegnato in modo casuale a una camera permanente la cui riunione è prevista tra il terzo e il quinto giorno dalla registrazione del caso. 2. Il sistema di cui al paragrafo 1 è concepito in modo da escludere la possibilità che un caso sia assegnato a una camera permanente di cui il procuratore europeo incaricato della supervisione è membro permanente. 3. La decisione sulle camere permanenti può inoltre contenere disposizioni volte a garantire il funzionamento efficiente dell’EPPO e un’equa distribuzione del carico di lavoro tra le camere permanenti, consentendo al procuratore capo europeo di adottare, in via eccezionale, delle misure qualora il carico di lavoro di una camera permanente superi significativamente quello delle altre. Tali misure possono comprendere, tra l’altro, la sospensione temporanea dell’assegnazione di nuovi casi a una camera permanente per un determinato periodo di tempo. Il procuratore capo europeo informa il collegio di qualsiasi misura adottata in tal senso. 4. In deroga al principio dell’assegnazione casuale e automatica e al fine di garantire il funzionamento efficiente dell’EPPO, la decisione sulle camere permanenti può prevedere che determinate categorie di casi, basate in particolare sul tipo di reato oggetto di indagine o sulle circostanze del reato, siano assegnate a una specifica camera permanente. Articolo 20 Competenza in un caso specifico e riassegnazione 1. Una volta che un caso è stato assegnato a una camera permanente, quest’ultima rimane competente a monitorare e dirigere le indagini e le azioni penali relative al caso in questione fino alla pronuncia del provvedimento definitivo. Ciò non pregiudica l’applicazione delle norme sulla riassegnazione dei casi tra camere permanenti a norma dell’articolo 51. 2. Il procuratore capo europeo può, di propria iniziativa o su richiesta di una camera permanente, previa consultazione della camera permanente cui è stato assegnato un caso, riassegnare il caso in questione a una diversa camera permanente se vi sono collegamenti tra singoli casi assegnati a camere permanenti diverse o se l’oggetto si ripete. 3. Il procuratore capo europeo può inoltre riassegnare un caso a una camera permanente individuata a norma dell’articolo 19, paragrafo 4, di propria iniziativa o su richiesta di una camera permanente, previa consultazione della camera permanente alla quale era stato inizialmente assegnato, qualora tale caso avesse dovuto essere inizialmente assegnato alla camera permanente specializzata in applicazione della decisione relativa alle camere permanenti, o qualora nel corso del procedimento penale se ne ravvisi la necessità. 4. In via eccezionale, qualora lo richiedano motivi imperativi di urgenza, il procuratore capo europeo può riassegnare temporaneamente un caso a un’altra camera permanente, per un periodo non superiore a 10 giorni. Il procuratore capo europeo può, con decisione motivata, prorogare la riassegnazione temporanea per lo stesso periodo di tempo. Alla scadenza di tale periodo, la riassegnazione temporanea termina e il caso ritorna di competenza della camera permanente alla quale era stato precedentemente assegnato. 5. Il procuratore capo europeo informa il collegio delle misure adottate a norma del paragrafo 2, indicando i motivi della riassegnazione. Articolo 21 Informazioni trasmesse al collegio 1. Il presidente di ciascuna camera permanente informa per iscritto il collegio, ai fini dell’articolo 5 e secondo le modalità ivi descritte, in merito alle questioni derivanti dai lavori della camera che possono essere rilevanti per il lavoro dell’EPPO nel suo complesso o in relazione alla coerenza, all’efficienza e all’uniformità della politica in materia di azione penale dell’EPPO. 2. Ciascuna camera permanente, agendo tramite il proprio presidente, può presentare al collegio una proposta scritta per la discussione di questioni specifiche relative all’attuazione della politica in materia di azione penale dell’EPPO o di altri orientamenti pertinenti che riguardano questioni specifiche derivanti dai lavori della camera permanente. Articolo 22 Obblighi di informazione 1. Ogni anno il presidente di ciascuna camera permanente, previa consultazione dei membri permanenti, presenta al collegio una relazione scritta sulle attività della camera permanente. Il procuratore capo europeo stabilisce un modello di tale relazione e il termine per la presentazione. 2. La relazione di cui al paragrafo 1 contiene quanto meno informazioni circa: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il carico di lavoro della camera permanente, compreso il numero di casi in entrata, il numero e il tipo di decisioni adottate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i motivi dell&#8217;archiviazione dei casi a norma dell&#8217;articolo 39, paragrafo 1, lettere a-g), del regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le decisioni adottate per applicare una procedura semplificata di azione penale a norma dell&#8217;articolo 40 del regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>le decisioni adottate a norma dell&#8217;articolo 27, paragrafo 8, e dell&#8217;articolo 34, paragrafi 2 e 3, del regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>l&#8217;applicazione della procedura scritta a norma dell&#8217;articolo 24;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>qualsiasi altra questione connessa alle attivit&#224; della camera permanente che si ritiene abbia un impatto orizzontale sulle attivit&#224; operative dell&#8217;EPPO.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 23 Organizzazione delle riunioni 1. Le riunioni delle camere permanenti si svolgono secondo un ordine del giorno in cui sono indicati in particolare i casi da trattare, la decisione da adottare e le questioni da discutere in relazione a ciascun caso. 2. Il presidente della camera permanente fissa l’ordine del giorno. Ulteriori punti sono aggiunti all’ordine del giorno su richiesta di un membro permanente. Il presidente trasmette l’ordine del giorno ai membri della camera permanente e al procuratore europeo incaricato della supervisione di ciascun caso iscritto all’ordine del giorno. 3. Il presidente della camera permanente può invitare le persone di cui all’articolo 10, paragrafo 9, secondo comma, del regolamento, o qualsiasi membro pertinente del personale dell’EPPO, a presentare osservazioni per iscritto entro un termine specificato. 4. Una camera permanente può deliberare su un punto dell’ordine del giorno solo se i membri permanenti e il pertinente procuratore europeo incaricato della supervisione partecipano alla riunione di persona o secondo le modalità di cui al paragrafo 6. 5. In deroga al paragrafo 4, se un membro permanente è impossibilitato a partecipare alla riunione di persona o secondo le modalità di cui al paragrafo 6, i presenti possono adottare una decisione relativa a un punto dell’ordine del giorno. 6. Le riunioni della camera permanente si svolgono nei locali dell’EPPO. Ogniqualvolta le circostanze lo richiedano, il presidente può convocare le riunioni della camera permanente in videoconferenza. Qualora uno o più membri della camera permanente o qualsiasi altra persona invitata a partecipare siano impossibilitati a presenziare a una riunione, essi possono partecipare a distanza. 7. Il presidente può nominare un membro della camera permanente o il procuratore europeo incaricato della supervisione affinché riferisca su un punto iscritto all’ordine del giorno della riunione. 8. I verbali di ciascuna riunione delle camere permanenti sono redatti sotto la responsabilità del presidente della camera permanente e sono registrati nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. Articolo 24 Procedura scritta 1. La camera permanente può deliberare mediante procedura scritta: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>se chiamata ad adottare una decisione in merito all&#8217;archiviazione di un caso a norma dell&#8217;articolo 39, paragrafo 1, lettere da&#160;a) a&#160;d), del regolamento o al rinvio del caso in questione alle autorit&#224; nazionali a norma dell&#8217;articolo 34 del regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>se la complessit&#224; della decisione da adottare &#232; limitata, anche a causa del suo contenuto o della sua natura ripetitiva, o in ragione del collegamento con decisioni precedenti gi&#224; adottate nell&#8217;ambito dello stesso caso.</p></td></tr></tbody></table> 2. In caso di delibera mediante procedura scritta, il progetto di decisione è comunicato tramite il sistema automatico di gestione dei fascicoli a tutti i membri permanenti della camera permanente e al procuratore europeo incaricato della supervisione. 3. Se, entro un termine stabilito dal presidente non inferiore a tre giorni, nessun membro permanente della camera permanente né il procuratore europeo incaricato della supervisione sollevano obiezioni, la decisione si considera adottata. CAPO 3 Procuratore capo europeo e sostituti del procuratore capo europeo Articolo 25 Funzioni e compiti del procuratore capo europeo 1. Il procuratore capo europeo dispone dei poteri conferitigli dal regolamento ed esercita le sue funzioni conformemente al regolamento e al presente regolamento interno. 2. A norma dell’articolo 11, paragrafo 1, del regolamento, il procuratore capo europeo adotta le decisioni. Se la decisione è adottata in forma orale, il destinatario può chiedere una conferma scritta. 3. A norma dell’articolo 11, paragrafo 3, del regolamento, il procuratore capo europeo firma strumenti, quali accordi di lavoro e accordi, per conto dell’EPPO. Articolo 26 Selezione e nomina dei sostituti del procuratore capo europeo 1. Qualora il posto di sostituto del procuratore capo europeo sia vacante o si renda vacante nei tre mesi successivi, il procuratore capo europeo ne informa senza indugio il collegio e invita ogni procuratore europeo interessato a presentare la propria candidatura, unitamente a una dichiarazione motivazionale. La nomina di un sostituto del procuratore capo europeo avviene entro e non oltre tre mesi dalla notifica della vacanza al collegio. Le candidature sono accettate fino a due settimane prima della riunione del collegio prevista per la nomina. 2. Almeno una settimana prima della riunione del collegio per la nomina del sostituto del procuratore capo, il procuratore capo europeo propone al collegio un candidato da nominare sostituto del procuratore capo europeo scegliendolo tra quelli che hanno presentato domanda. Il procuratore capo europeo trasmette al collegio la domanda, corredata della dichiarazione motivazionale presentata dal candidato, unitamente all’ordine del giorno. 3. A seguito delle presentazioni del candidato, tutti i membri del collegio votano a scrutinio segreto. 4. Qualora sia necessario nominare contemporaneamente due sostituti del procuratore capo europeo, si applica di conseguenza la procedura di cui ai paragrafi da 1 a 3 del presente articolo. Articolo 27 Funzioni dei sostituti del procuratore capo europeo 1. Il procuratore capo europeo può assegnare e/o delegare a ciascun sostituto, sulla base delle esigenze di un caso particolare o a titolo generale, compiti specifici o responsabilità tematiche od organizzative. Il collegio ne è informato. 2. Il procuratore capo europeo assicura in ogni momento la continuità del servizio. Il procuratore capo europeo decide l’ordine della sostituzione in caso di assenza del procuratore capo europeo e/o di impedimento a svolgere le funzioni assegnategli. Articolo 28 Esercizio delle funzioni Il sostituto del procuratore capo europeo esercita le proprie funzioni di sostituto sotto la supervisione del procuratore capo europeo e risponde al riguardo direttamente al procuratore capo europeo. Articolo 29 Dimissioni e revoca di un sostituto del procuratore capo europeo 1. Se un sostituto del procuratore capo europeo desidera dimettersi dalla funzione di sostituto del procuratore capo europeo, salvo diverso accordo ne informa per iscritto il procuratore capo europeo almeno tre mesi prima della data prevista per le dimissioni. Il procuratore capo europeo trasmette senza indugio le dimissioni al collegio. 2. In caso di gravi violazioni della fiducia il collegio può, su richiesta del procuratore capo europeo, decidere a maggioranza dei suoi membri di revocare il sostituto del procuratore capo europeo dalla funzione di sostituto del procuratore capo europeo. Il sostituto procuratore capo europeo interessato è escluso dalla votazione. Prima di adottare la propria decisione, il collegio sente il sostituto del procuratore capo europeo interessato. CAPO 4 Procuratori europei Articolo 30 Sostituzione tra procuratori europei 1. Qualora un procuratore europeo sia assente o non sia in grado di svolgere i suoi compiti per un breve periodo di tempo, il procuratore capo europeo nomina un procuratore europeo che lo sostituisca. 2. Il procuratore europeo sostituito può proporre per iscritto al procuratore capo europeo un procuratore europeo che abbia già espresso il proprio consenso ad agire come sostituto. Il procuratore capo europeo nomina il procuratore europeo proposto o un altro procuratore europeo. Qualora il procuratore europeo nominato a norma del paragrafo 2 del presente articolo sia un membro permanente della camera permanente di monitoraggio interessata, si considera che partecipi alla riunione solo nella sua qualità di procuratore europeo incaricato della supervisione. In tali casi, la camera permanente di monitoraggio può adottare decisioni in conformità dell’articolo 23, paragrafo 5. 3. Il procuratore capo europeo si assicura che il procuratore europeo incaricato di agire come sostituto sia in grado di svolgere adeguatamente i propri compiti, tenendo debitamente conto del grado di conoscenza del sistema giuridico e della lingua richiesto alla luce delle circostanze specifiche della sostituzione. I due procuratori europei e il collegio ne sono informati. 4. Salvo ove diversamente disposto nel presente regolamento interno o escluso dal regolamento, la sostituzione a norma del presente articolo comprende tutti i compiti. 5. Il presente articolo si applica a tutti i casi di assenza del procuratore europeo, ad eccezione dell’assenza di cui all’articolo 31. Articolo 31 Sostituzione di un procuratore europeo con un procuratore europeo delegato 1. A norma dell’articolo 16, paragrafo 7, del regolamento, ciascun procuratore europeo, all’atto della nomina od ogniqualvolta sia necessaria una sostituzione, propone al procuratore capo europeo un procuratore europeo delegato del proprio Stato membro, la cui nomina spetta al collegio, che sarebbe in grado di agire come procuratore europeo ad interim. 2. Qualora un procuratore europeo si dimetta, sia rimosso dal suo incarico o abbandoni il suo incarico a norma dell’articolo 16, paragrafi 5 e 6, del regolamento, o non sia altrimenti in grado di esercitare le sue funzioni, il procuratore capo europeo chiede senza indugio al collegio di adottare una decisione per consentire alla persona rispettivamente designata di agire come procuratore europeo ad interim a decorrere dalla data di efficacia delle dimissioni, della rimozione o dell’abbandono, per un periodo non superiore a tre mesi. 3. Al più tardi due settimane prima della fine del periodo di tre mesi, il collegio può prorogare il periodo di sostituzione per tutto il tempo che ritenga necessario. 4. Il procuratore europeo ad interim cessa di esercitare le sue funzioni quando il procuratore europeo del suo Stato membro è in grado di riprendere le sue funzioni o con la nomina di un nuovo procuratore europeo. Articolo 32 Assegnazione dei casi ad altri procuratori europei 1. Le richieste presentate sulla base dell’articolo 12, paragrafo 2, del regolamento da un procuratore europeo possono contenere la proposta di un procuratore europeo che abbia già espresso il proprio consenso a farsi carico del caso. 2. Se una richiesta è presentata in ragione del carico di lavoro, il procuratore capo europeo valuta il carico di lavoro del procuratore europeo richiedente, la disponibilità di qualsiasi altra misura ritenuta adeguata per affrontare la questione e l’impatto della proposta sull’efficacia delle indagini e delle azioni penali dell’EPPO. 3. Se una richiesta è presentata sulla base di un potenziale conflitto di interessi, il procuratore capo europeo accoglie la richiesta qualora concluda che gli interessi personali del procuratore europeo richiedente ne compromettono o ne possono compromettere l’indipendenza nell’esercizio della funzione di procuratore europeo a norma dell’articolo 12 del regolamento o possono essere percepiti come tali. Il paragrafo 1 si applica nella misura del possibile. 4. Il procuratore capo europeo decide senza indebito ritardo in merito alle richieste di cui ai paragrafi 2 e 3, garantendo il proseguimento del corretto ed efficace funzionamento dell’EPPO. Il procuratore capo europeo può riassegnare il caso al procuratore europeo proposto o a un altro procuratore europeo, oppure respingere la richiesta. 5. Qualora riassegni un caso in forza del presente articolo, il procuratore capo europeo garantisce che il procuratore europeo incaricato di farsi carico del caso non sia un membro permanente della camera permanente di monitoraggio e sia in grado di svolgere adeguatamente i propri compiti, tenendo debitamente conto del grado di conoscenza del sistema giuridico e della lingua richiesto alla luce delle circostanze specifiche. Il procuratore europeo che si fa carico del caso svolge i propri compiti conformemente all’articolo 12 del regolamento. 6. La riassegnazione è notificata ai procuratori europei interessati e alle camere permanenti tramite il sistema automatico di gestione dei fascicoli. Il procuratore capo europeo informa regolarmente il collegio in merito alla riassegnazione dei casi. CAPO 5 Procuratori europei delegati Articolo 33 Nomina dei procuratori europei delegati Il collegio nomina i procuratori europei delegati sulla base di una proposta del procuratore capo europeo. Prima della proposta, il procuratore capo europeo garantisce che i candidati soddisfino i criteri di cui all’articolo 17, paragrafo 2, del regolamento e i criteri di ammissibilità di cui alla decisione del collegio che stabilisce norme sul regime applicabile ai procuratori europei delegati. Articolo 34 Coordinamento dei procuratori europei delegati Il procuratore capo europeo può delegare ai procuratori europei il coordinamento delle attività dei procuratori europei delegati dei rispettivi Stati membri, compresi i loro programmi di lavoro, in modo da garantire l’esercizio delle relative funzioni. Articolo 35 Sostituzione tra procuratori europei delegati In caso di assenza temporanea di un procuratore europeo delegato, ad esempio per motivi di congedo ordinario, malattia o altra indisponibilità, il procuratore europeo dello stesso Stato membro incarica un altro procuratore europeo delegato di tale Stato membro di sostituire il procuratore europeo delegato assente durante il periodo della sua assenza. Restano impregiudicate le disposizioni della decisione del collegio che stabilisce le norme sul regime applicabile ai procuratori europei delegati. CAPO 6 Direttore amministrativo Articolo 36 Selezione e nomina del direttore amministrativo 1. Il procuratore capo europeo propone al collegio, a fini di approvazione, l’avviso di posto vacante per la selezione del direttore amministrativo. 2. L’avviso di posto vacante è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e sul sito web dell’EPPO. 3. Il procuratore capo europeo valuta i candidati sulla base dei criteri di selezione stabiliti nell’avviso di posto vacante e procede al colloquio con un numero adeguato di candidati più idonei. Il procuratore capo europeo nomina inoltre un gruppo di esperti incaricato di assisterlo. 4. A seguito dei colloqui, il procuratore capo europeo redige una rosa di non più di tre candidati, classificati in ordine di preferenza, e lo trasmette al collegio unitamente a una valutazione di ciascun candidato figurante nella rosa. 5. Il collegio nomina il direttore amministrativo scegliendolo tra i candidati figuranti nella rosa. Articolo 37 Valutazione dei risultati e proroga del mandato del direttore amministrativo 1. Al più tardi entro sei mesi dalla scadenza del mandato del direttore amministrativo, il procuratore capo europeo presenta al collegio, a fini di approvazione, una valutazione dei risultati ottenuti dal direttore amministrativo e, se lo ritiene opportuno, eventuali osservazioni. 2. Prima dell’adozione della valutazione, il direttore amministrativo può essere sentito dal collegio, qualora lo ritenga necessario o lo richieda. Il direttore amministrativo non presenzia alla riunione in cui il collegio adotta la relazione di valutazione. Il collegio adotta una decisione al più tardi entro quattro mesi dalla scadenza del mandato del direttore amministrativo. 3. Agendo su proposta del procuratore capo europeo, che tiene conto della valutazione di cui al paragrafo 2, il collegio può prorogare una volta il mandato del direttore amministrativo per un periodo non superiore a quattro anni. TITOLO III ASPETTI OPERATIVI CAPO 1 Registrazione e verifica delle informazioni Articolo 38 Registrazione delle informazioni 1. Tutte le informazioni ricevute dall’EPPO a norma dell’articolo 24 del regolamento, nonché quelle acquisite d’ufficio dall’EPPO, che riguardano condotte criminose in relazione alle quali l’EPPO può esercitare la propria competenza, sono registrate nel registro tenuto conformemente all’articolo 44, paragrafo 4, lettera a), del regolamento (in prosieguo «il registro»). 2. La registrazione comprende la data, l’ora e il luogo di ricevimento delle informazioni nonché la persona che apre il fascicolo di registrazione. Essa comprende inoltre i seguenti elementi: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la fonte delle informazioni, compresi l&#8217;identit&#224; e i recapiti dell&#8217;organizzazione o della persona che le ha fornite, a meno che le vigenti norme in materia di protezione degli informatori siano applicabili e dispongano diversamente;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il formato delle informazioni, compreso il riferimento a qualsiasi documento o altro elemento, che non possono essere archiviate nel sistema automatico di gestione dei fascicoli nel loro formato originale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;apertura o meno del fascicolo al fine di avviare o avocare un&#8217;indagine.</p></td></tr></tbody></table> 3. La registrazione dovrebbe inoltre contenere, nella misura in cui siano disponibili: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la possibile qualificazione giuridica della condotta criminosa segnalata, anche se commessa da un gruppo organizzato;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>una breve descrizione della condotta criminosa segnalata, compresa la data in cui &#232; stata commessa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;importo e la natura del danno stimato;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>lo Stato membro o gli Stati membri in cui &#232; concentrata l&#8217;attivit&#224; criminosa, vale a dire il luogo in cui &#232; stata commessa la maggior parte dei reati (se pi&#249; di uno);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>altri Stati membri che possono essere coinvolti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>conformemente all&#8217;articolo 24, paragrafo 4, del regolamento, i nomi, la data e il luogo di nascita, i numeri di identificazione, la residenza abituale e/o la cittadinanza, l&#8217;occupazione e la presunta appartenenza a un&#8217;organizzazione criminale dei potenziali sospetti e di qualsiasi altra persona coinvolta;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>la possibilit&#224; di applicare privilegi o immunit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>le potenziali vittime (diverse dall&#8217;Unione europea);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il luogo in cui si &#232; verificato il danno finanziario principale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>reati indissolubilmente connessi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>qualsiasi altra informazione supplementare, se ritenuta opportuna dal responsabile dell&#8217;inserimento.</p></td></tr></tbody></table> 4. Nella misura del possibile, il documento contenente le informazioni e tutti gli elementi a esso allegati sono convertiti in un formato archiviabile elettronicamente all’interno del sistema automatico di gestione dei fascicoli. 5. Il sistema automatico di gestione dei fascicoli informa i procuratori europei competenti in base al contenuto del paragrafo 3, lettera d). Inoltre, se la valutazione di cui al paragrafo 3, lettera g), è positiva, il sistema automatico di gestione dei fascicoli ne informa il procuratore capo europeo. 6. Se contengono categorie particolari di dati personali quali definite all’articolo 55 del regolamento, le informazioni possono essere trattate solo se sono soddisfatte le condizioni di cui all’anzidetto articolo 55. Le categorie particolari di dati personali sono contrassegnate come tali nel sistema automatico di gestione dei fascicoli e ne sono indicati i motivi. Il sistema automatico di gestione dei fascicoli notifica tale registrazione al responsabile della protezione dei dati. 7. In deroga al paragrafo 1, le informazioni segnalate da privati che non fanno manifestamente riferimento a una condotta criminosa in relazione alla quale l’EPPO può esercitare la propria competenza sono trasmesse senza indebito ritardo da un procuratore europeo delegato o da un procuratore europeo alle autorità nazionali competenti, conformemente all’articolo 24, paragrafo 8, del regolamento, oppure sono restituite alla parte segnalante e/o eliminate. Occorre tenere un registro apposito. In caso di rinvio, i privati ne sono informati da un procuratore europeo delegato o da un procuratore europeo, in conformità del diritto nazionale applicabile. Articolo 39 Assegnazione a fini di verifica 1. Tutte le informazioni registrate a norma dell’articolo 38, paragrafo 1, del presente regolamento sono soggette a verifica da parte di un procuratore europeo delegato o del procuratore europeo interessato al fine di valutare se vi siano motivi per esercitare la competenza dell’EPPO. 2. A seguito della notifica da parte del sistema automatico di gestione dei fascicoli a norma dell’articolo 38, paragrafo 5, il procuratore europeo assegna la verifica a un procuratore europeo delegato. Il procuratore europeo può effettuare personalmente la verifica nelle situazioni di cui all’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento. La procedura di assegnazione della verifica, che può prevedere un’assegnazione basata su norme, è stabilita dal procuratore europeo anche nei casi in cui le informazioni sono state ottenute d’ufficio da un procuratore europeo delegato. 3. Qualora siano stati notificati più procuratori europei o il procuratore europeo notificato ritenga che un altro procuratore europeo si trova in una posizione migliore per procedere all’assegnazione, questi si consultano e decidono assieme. In caso di mancato accordo, la decisione spetta al procuratore capo europeo. 4. Se l’EPPO riceve informazioni conformemente all’articolo 24, paragrafo 2, del regolamento, esse sono assegnate a fini di verifica entro 24 ore dalla registrazione. Tutte le altre informazioni sono assegnate a fini di verifica entro tre giorni dalla registrazione. 5. Se il procuratore europeo non assegna il caso entro il termine stabilito o comunica che non sarà in grado di farlo entro il termine previsto, l’assegnazione è affidata al procuratore capo europeo o a un sostituto del procuratore capo europeo. Articolo 40 Verifica delle informazioni 1. La verifica ai fini dell’avvio di un’indagine valuta se: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la condotta denunciata costituisce un reato che rientra nella competenza materiale, territoriale, personale e temporale dell&#8217;EPPO;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sussistono ragionevoli motivi, ai sensi del diritto nazionale applicabile, per ritenere che un reato sia o sia stato commesso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>vi sono evidenti motivi giuridici che ostano all&#8217;esercizio dell&#8217;azione penale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>se del caso, sono soddisfatte le condizioni di cui all&#8217;articolo 25, paragrafi 2, 3 e 4 del regolamento.</p></td></tr></tbody></table> 2. La verifica a fini di avocazione valuta inoltre: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la scadenza dell&#8217;indagine;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la pertinenza dell&#8217;indagine al fine di garantire la coerenza della politica dell&#8217;EPPO in materia di indagini e azione penale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>gli aspetti transfrontalieri dell&#8217;indagine;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la sussistenza di qualsiasi altro motivo specifico che lasci intendere che la Procura europea si trova in una posizione migliore per proseguire l&#8217;indagine.</p></td></tr></tbody></table> 3. La verifica è effettuata utilizzando tutte le fonti di informazione a disposizione dell’EPPO e tutte le fonti a disposizione del procuratore europeo o del procuratore europeo delegato interessato, in conformità del diritto nazionale applicabile, comprese quelle che sarebbero altrimenti a sua disposizione se agisse a titolo nazionale. Il procuratore europeo o il procuratore europeo delegato possono avvalersi ciascuno del personale dell’EPPO ai fini della verifica. Se del caso, l’EPPO può consultare e scambiare informazioni con le istituzioni, gli organi, gli uffici e le agenzie dell’Unione, nonché con le autorità nazionali, purché l’integrità di un’eventuale futura indagine penale sia tutelata. Se del caso e prima di essere completate, le verifiche possono essere riunite secondo la procedura di cui agli articoli 51 e 51 bis . 4. Il procuratore europeo delegato o, se del caso, il procuratore europeo, completa la verifica relativa all’avocazione di un’indagine almeno due giorni prima della scadenza del termine di cui all’articolo 27, paragrafo 1, del regolamento. La verifica relativa all’avvio di un’indagine è ultimata entro e non oltre 60 giorni dall’assegnazione. 5. Nei casi in cui il compito di verifica è assegnato a un procuratore europeo delegato, se questi non completa la verifica sull’opportunità o meno di avviare un’indagine entro il termine stabilito, o se comunica che non sarà in grado di farlo entro il termine previsto, il procuratore europeo ne è informato e, se del caso, proroga il tempo a disposizione o impartisce un’istruzione apposita al procuratore europeo delegato. 6. Se la decisione da adottare riguarda un’avocazione, il procuratore europeo delegato o, a seconda del caso, il presidente della camera permanente o il procuratore europeo, può chiedere al procuratore capo europeo di prorogare di un massimo di cinque giorni il termine necessario per adottare tale decisione. La mancata adozione di una decisione, entro il termine stabilito, da parte del procuratore europeo o del procuratore europeo delegato interessato è considerata come una presa di posizione contro l’avocazione di un caso, e l’articolo 42 si applica di conseguenza. 7. Quando la verifica è effettuata da un procuratore europeo, previa valutazione preliminare delle informazioni ai fini dell’articolo 26, dell’articolo 27 e dell’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento, il procuratore europeo assegna di norma il caso, entro 24 ore, a un procuratore europeo delegato per procedere a norma degli articoli 41 o 42 del presente regolamento. Nelle situazioni in cui il procuratore europeo ritenga soddisfatte le condizioni di cui all’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento, procede senza indebito ritardo a norma dell’articolo 52, paragrafi 1 e 2, del presente regolamento. In tali situazioni il procuratore europeo, se ha ottenuto l’approvazione della camera permanente competente a svolgere l’indagine di persona, adotta una decisione motivata di avvio dell’indagine o avoca a sé il caso e apre un fascicolo a norma dell’articolo 41, paragrafo 1, del presente regolamento. Se l’approvazione non è concessa, il procuratore europeo incaricato della supervisione assegna senza indebito ritardo il caso a un procuratore europeo delegato. Articolo 41 Decisione di avviare un’inchiesta o di avocare un caso 1. Se, a seguito della verifica, l’EPPO decide di esercitare la propria competenza avviando un’indagine o avocando un caso, si apre un fascicolo al quale è assegnato un numero di identificazione nell’indice dei fascicoli (in prosieguo «l’indice»). Il sistema automatico di gestione dei fascicoli crea automaticamente un collegamento permanente alla relativa registrazione a norma dell’articolo 38, paragrafo 1. 2. Il corrispondente riferimento nell’indice contiene, nella misura in cui siano disponibili, gli elementi seguenti. <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le persone indagate o imputate nei procedimenti penali dell&#8217;EPPO o le persone condannate a seguito di un procedimento penale dell&#8217;EPPO:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>cognome, cognome da nubile, nome ed eventuale alias o pseudonimo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>data e luogo di nascita;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>cittadinanza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>sesso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>luogo di residenza, professione e luogo di soggiorno della persona interessata;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>codici di previdenza sociale, codici di identificazione, patenti di guida, documenti d&#8217;identit&#224;, dati del passaporto, numero di identificazione doganale e numero identificativo fiscale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vii)</p></td><td><p>descrizione dei presunti reati, compresa la data in cui sono stati commessi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>viii)</p></td><td><p>categoria dei reati, compresa l&#8217;esistenza di reati indissolubilmente connessi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ix)</p></td><td><p>importo dei danni stimati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>x)</p></td><td><p>sospetto di appartenenza a un&#8217;organizzazione criminale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xi)</p></td><td><p>dettagli dei conti detenuti presso banche e altri istituti finanziari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xii)</p></td><td><p>numeri di telefono, numeri di carta SIM, indirizzi di posta elettronica, indirizzi IP e account e nomi utente utilizzati su piattaforme online;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xiii)</p></td><td><p>dati relativi all&#8217;immatricolazione dei veicoli;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xiv)</p></td><td><p>attivit&#224; identificabili possedute o utilizzate dalla persona, quali criptoattivit&#224; e immobili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>xv)</p></td><td><p>informazioni sull&#8217;eventuale applicabilit&#224; di potenziali privilegi o immunit&#224;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le persone fisiche che hanno segnalato reati di competenza dell&#8217;EPPO o ne sono vittime:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>cognome, cognome da nubile, nome ed eventuale alias o pseudonimo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>data e luogo di nascita;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>cittadinanza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>sesso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>luogo di residenza, professione e luogo di soggiorno della persona interessata;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>codici di identificazione, documenti d&#8217;identit&#224; e dati del passaporto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vii)</p></td><td><p>descrizione e natura dei reati nei quali la persona interessata &#232; coinvolta o che ha segnalato, data in cui sono stati commessi i reati e loro qualifica penale.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le persone di contatto o collegate alle persone di cui alla lettera a):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>cognome, cognome da nubile, nome ed eventuale alias o pseudonimo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>data e luogo di nascita;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>cittadinanza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>sesso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>luogo di residenza, professione e luogo di soggiorno della persona interessata;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>codici di identificazione, documenti d&#8217;identit&#224; e dati del passaporto.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Le categorie di dati personali di cui alla lettera a), punti da x) a xv), sono inserite nell’indice solo nella misura del possibile, tenendo conto dell’interesse operativo e delle risorse disponibili. Durante l’indagine di un fascicolo si provvede a mantenere aggiornato il riferimento nell’indice. Il sistema automatico di gestione dei fascicoli notifica periodicamente al procuratore europeo e al procuratore europeo delegato interessato il mancato inserimento nell’indice di talune categorie di informazioni. 3. Il sistema automatico di gestione dei fascicoli informa il procuratore europeo incaricato della supervisione, la camera permanente e il procuratore capo europeo. 4. Qualora ritenga che, al fine di preservare l’integrità dell’indagine, sia necessario rinviare temporaneamente l’obbligo di informare le autorità di cui all’articolo 25, paragrafo 5, e all’articolo 26, paragrafi 2 e 7, del regolamento, il procuratore europeo delegato incaricato del caso, o il procuratore europeo che svolge l’indagine a norma dell’ articolo 28, paragrafo 4, del regolamento, ne informa senza indugio la camera permanente di monitoraggio. Quest’ ultima può opporsi a tale decisione e incaricare il procuratore europeo delegato o, se del caso, il procuratore europeo che agisce a norma dell’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento, di procedere immediatamente alla relativa notifica. Articolo 42 Decisione di non avviare un’indagine o di non avocare un caso 1. Se, a seguito della verifica, il procuratore europeo delegato ritiene che non sia opportuno avviare un’indagine o avocare un caso, ne iscrive i motivi nel registro. La decisione è comunicata al procuratore europeo responsabile dell’assegnazione e il riesame è assegnato alla camera permanente. 2. Se il collegio ha adottato orientamenti generali che consentono ai procuratori europei delegati di decidere, in modo indipendente e senza indebito ritardo, di non avocare casi riguardanti tipi specifici di reati, il riesame della decisione del procuratore europeo delegato è effettuato secondo le norme prescritte da tali orientamenti. 3. La camera permanente può, se lo ritiene opportuno, chiedere assistenza al personale dell’EPPO per adottare una decisione più informata. 4. La camera permanente effettua il riesame della decisione di non avocare un caso prima della scadenza del termine di cui all’articolo 27, paragrafo 1, del regolamento. Il riesame della decisione di non avviare un’indagine è effettuato entro e non oltre 20 giorni dall’assegnazione alla camera permanente. La camera permanente può chiedere al procuratore capo europeo di prorogare il tempo disponibile per il riesame. 5. Se la camera permanente incarica il procuratore europeo delegato di avviare un’indagine o di avocare il caso, il procuratore europeo delegato agisce a norma dell’articolo 41. 6. Se la camera permanente non impartisce istruzioni al procuratore europeo delegato prima della scadenza del termine fissato per il riesame, la decisione del procuratore europeo delegato si considera accettata. Ove possibile, la decisione è notificata all’autorità o alla persona che ha segnalato la condotta criminosa. 7. Se la decisione di non avviare un’indagine si basa sul fatto che la condotta criminosa segnalata esula dalla competenza dell’EPPO, le informazioni originariamente ricevute e, ove consentito, le informazioni emerse durante la verifica da parte dell’EPPO sono trasmesse alle autorità nazionali competenti. Articolo 42 bis Informazioni ricevute in applicazione dell’articolo 24, paragrafo 3, del regolamento 1. Qualora, a seguito della verifica delle informazioni ricevute a norma dell’articolo 24, paragrafo 3, del regolamento, che deve essere ultimata entro 10 giorni, risulti che l’EPPO potrebbe esercitare la propria competenza, il procuratore europeo delegato informa l’autorità nazionale competente dell’intenzione di avocare il caso e, a norma dell’articolo 27, paragrafo 3, chiede all’autorità nazionale competente di comunicare, entro 10 giorni, le informazioni all’EPPO conformemente all’articolo 24, paragrafo 2. 2. Se l’autorità nazionale competente non informa l’EPPO a norma dell’articolo 24, paragrafo 2, entro 10 giorni dal ricevimento delle informazioni, il procuratore europeo delegato solleva un conflitto mediante la procedura di cui all’articolo 25, paragrafo 6. Negli Stati membri in cui la legislazione nazionale non consente all’EPPO di sollevare un conflitto mediante la procedura di cui all’articolo 25, paragrafo 6, senza una precedente decisione sulla sua competenza, il procuratore europeo delegato esercita il diritto di avocazione. 3. Se, a seguito della verifica delle informazioni ricevute in applicazione dell’articolo 24, paragrafo 3, il procuratore europeo delegato conviene che l’EPPO non dovrebbe esercitare la sua competenza, emana una relazione motivata sulla questione. 4. La camera permanente esamina la relazione entro 10 giorni. Se ritiene che l’EPPO dovrebbe esercitare la sua competenza, la camera permanente incarica il procuratore europeo delegato di informare l’autorità nazionale competente dell’intenzione dell’EPPO di esercitare la propria competenza e, a norma dell’articolo 27, paragrafo 3, di chiedere alle autorità nazionali di comunicare le informazioni all’EPPO conformemente all’articolo 24, paragrafo 2, del regolamento. In tal caso si applica il paragrafo 2. 5. Se la camera permanente non impartisce istruzioni entro 10 giorni dal ricevimento della relazione di cui al paragrafo 3 del presente articolo, la relazione del procuratore europeo delegato si considera accettata e ila registrazione del caso è chiusa. CAPO 2 Indagini Articolo 43 Norme per lo svolgimento dell’indagine 1. Fatta salva la possibilità di una riassegnazione a norma dell’articolo 49, e fatto salvo l’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento, il procuratore europeo delegato che ha deciso di avviare o di avocare l’indagine provvede anche a condurla. 2. Se consentito dal diritto nazionale, il procuratore europeo può incaricare uno o più procuratori europei delegati dello stesso Stato membro di condurre le indagini insieme al procuratore europeo delegato incaricato del caso. Il procuratore europeo incaricato della supervisione può, in conformità del diritto nazionale applicabile, rimuovere dal caso il procuratore europeo delegato o i procuratori europei delegati incaricati di condurre l’indagine insieme al procuratore europeo delegato incaricato del caso. Il procuratore europeo interessato può svolgere l’indagine di persona se sono soddisfatte le condizioni di cui all’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento. 3. Fatte salve le disposizioni del diritto nazionale applicabile al caso, i fascicoli dell’EPPO sono organizzati e gestiti conformemente al presente regolamento al fine di garantire il corretto funzionamento dell’EPPO in quanto ufficio unico. A norma dell’articolo 44, paragrafo 4, lettera c), del regolamento, ove possibile, le copie di tutti gli elementi aggiunti al fascicolo sono archiviate in formato elettronico nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. 4. Le modalità pratiche per l’accesso del procuratore europeo incaricato della supervisione e della camera permanente competente alle informazioni e alle prove contenute nei fascicoli che non possono essere archiviate elettronicamente nel sistema automatico di gestione dei fascicoli sono stabilite con il procuratore europeo delegato incaricato del caso in maniera efficiente sotto il profilo dei costi. 5. Il collegio, sulla base di una proposta del procuratore capo europeo, può adottare ulteriori norme sulla gestione e sull’archiviazione dei fascicoli dell’EPPO. Articolo 44 Relazioni sulle indagini 1. Durante il corso delle indagini il procuratore europeo delegato incaricato del caso redige e mantiene aggiornata una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori. La relazione contiene un piano indicativo delle attività investigative e qualsiasi sviluppo significativo dell’indagine, comprendente almeno: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le misure investigative pianificate e adottate, nonch&#233; i relativi risultati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>qualsiasi modifica dell&#8217;ambito dell&#8217;indagine che riguardi l&#8217;indagato o gli indagati, il reato o i reati oggetto dell&#8217;indagine, il danno arrecato e la vittima o le vittime;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la raccolta di prove importanti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>le eventuali richieste di riesame di qualsiasi atto o decisione del procuratore europeo delegato incaricato del caso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>una breve descrizione del contenuto delle comunicazioni, degli atti o delle decisioni indirizzati a uno Stato membro o a una persona soggetta alla giurisdizione di uno Stato membro.</p></td></tr></tbody></table> 2. La relazione in oggetto è conservata nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. Ogniqualvolta la relazione è modificata, il procuratore europeo incaricato della supervisione e i membri della camera permanente di monitoraggio ricevono una notifica tramite il sistema automatico di gestione dei fascicoli. 3. I procuratori europei possono adottare orientamenti per i procuratori europei delegati dei rispettivi Stati membri, che precisano l’obbligo di predisporre relazioni. Articolo 45 Monitoraggio delle indagini 1. Dopo l’apertura di un caso il sistema automatico di gestione dei fascicoli, conformemente all’articolo 19, ne assegna il monitoraggio a una camera permanente scelta in modo casuale, di cui il procuratore europeo incaricato della supervisione non è un membro permanente. 2. La camera permanente di monitoraggio, compresi ciascuno dei suoi membri permanenti e il procuratore europeo incaricato della supervisione, ha accesso in qualsiasi momento alle informazioni contenute nel fascicolo conservato nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. Ove indispensabile per adottare una decisione, la camera permanente può chiedere al procuratore europeo incaricato della supervisione di garantire che all’ufficio centrale siano trasmessi gli elementi originali le cui copie non sono ancora state o non possono essere archiviate nel sistema automatico di gestione dei fascicoli nel loro formato originale e non sono conservate presso l’ufficio centrale. Gli elementi sono restituiti senza indebito ritardo una volta raggiunto lo scopo per il quale sono stati richiesti dalla camera permanente. 3. Fatti salvi gli obblighi di informazione di cui all’articolo 44, la camera permanente o il procuratore europeo incaricato della supervisione può chiedere in qualsiasi momento a un procuratore europeo delegato di fornire informazioni su un’indagine o un’azione penale in corso. 4. La camera permanente verifica l’indagine periodicamente, secondo un calendario fissato dal presidente, o in qualsiasi momento su richiesta di uno dei suoi membri permanenti, del procuratore europeo incaricato della supervisione o del procuratore europeo delegato incaricato del caso. 5. Il procuratore europeo delegato incaricato del caso può chiedere l’assistenza di un membro del personale dell’EPPO in qualsiasi momento dell’indagine. Articolo 46 Indirizzo delle indagini 1. Le istruzioni fornite ai procuratori europei delegati incaricati dei casi a norma dell’articolo 10, paragrafo 5, e dell’articolo 12, paragrafo 3, del regolamento possono riguardare l’adozione o l’astensione dall’adozione di misure specifiche. 2. Le istruzioni possono prevedere che il procuratore europeo delegato incaricato del caso sia tenuto a riferire in merito al seguito dato. 3. Qualora siano previste istruzioni in conformità dell’articolo 10, paragrafo 5, del regolamento, il presidente della camera permanente distribuisce un progetto di istruzioni o delega tale compito a un membro della camera permanente o al procuratore europeo incaricato della supervisione. 4. Le istruzioni sono inserite nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, che ne informa automaticamente il procuratore europeo delegato interessato. 5. Il procuratore europeo incaricato della supervisione garantisce che il procuratore europeo delegato rispetti le istruzioni. Se ritiene che il procuratore europeo delegato incaricato del caso non abbia seguito le istruzioni, il procuratore europeo incaricato della supervisione chiede chiarimenti e informa la camera permanente, ove necessario presentando una proposta a norma dell’articolo 28, paragrafo 3, lettera b), del regolamento. Articolo 47 Riesame delle istruzioni delle camere permanenti 1. Qualora un procuratore europeo delegato ritenga che l’attuazione delle istruzioni ricevute dalla camera permanente di monitoraggio sia contraria al diritto dell’Unione, compreso il regolamento, o al diritto nazionale applicabile, ne informa immediatamente la camera permanente proponendo di modificare o revocare le istruzioni ricevute. La camera permanente di monitoraggio decide senza indebito ritardo in merito a tale richiesta, previa consultazione del procuratore europeo incaricato della supervisione. 2. Qualora la camera permanente respinga detta richiesta, il procuratore europeo delegato può presentare una domanda di riesame al procuratore capo europeo. Il presidente della camera permanente di monitoraggio può trasmettere osservazioni al procuratore capo europeo. Il procuratore capo europeo assegna la richiesta a un’altra camera permanente, che adotta una decisione definitiva in merito alle istruzioni con la partecipazione del procuratore europeo incaricato della supervisione. Articolo 48 Riesame interno degli atti dei procuratori europei delegati 1. Qualora il diritto nazionale di uno Stato membro preveda il riesame interno degli atti nell’ambito della struttura della procura nazionale, tutte le domande di riesame di un atto adottato dal procuratore europeo delegato sono inserite nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, che ne informa il procuratore europeo incaricato della supervisione e la camera permanente di monitoraggio. 2. Il procuratore europeo delegato incaricato del caso trasmette osservazioni scritte al procuratore europeo incaricato della supervisione. 3. Il procuratore europeo incaricato della supervisione tratta la domanda di riesame entro il termine stabilito in conformità del diritto nazionale. Salvo diversa disposizione del diritto nazionale, la procedura di riesame non ha effetto sospensivo e non ritarda l’efficiente svolgimento delle indagini o delle azioni penali in corso. 4. Prima di decidere in merito alla domanda di riesame, il procuratore europeo incaricato della supervisione informa la camera permanente competente. La camera permanente può continuare ad esercitare in qualsiasi momento i poteri di monitoraggio conferitile a norma del regolamento. 5. Se, nel contesto dei riesami interni svolti a norma del diritto nazionale, il diritto nazionale fa riferimento al procuratore incaricato della supervisione/procuratore gerarchicamente superiore, ai fini del presente articolo esso è inteso come il procuratore europeo incaricato della supervisione in relazione al procuratore europeo delegato. Articolo 49 Riassegnazione di un caso a un altro procuratore europeo delegato Fatto salvo l’articolo 39, paragrafo 2, il procuratore europeo incaricato della supervisione può proporre alla camera permanente di monitoraggio di riassegnare un caso a un altro procuratore europeo delegato nello stesso Stato membro. La proposta motivata è inserita nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, che ne informa la camera permanente di monitoraggio e il procuratore europeo delegato incaricato del caso. Il procuratore europeo delegato incaricato del caso può presentare osservazioni scritte entro cinque giorni dal ricevimento della notifica, a meno che il procuratore europeo non abbia ridotto tale termine in ragione dell’urgenza della questione. Articolo 50 Riassegnazione di un caso a un procuratore europeo delegato di un altro Stato membro 1. Il procuratore europeo delegato incaricato del caso, il procuratore europeo incaricato della supervisione o qualsiasi membro permanente della camera permanente di monitoraggio può, a norma dell’articolo 26, paragrafo 5, del regolamento, proporre che un caso sia riassegnato a un procuratore europeo delegato di un altro Stato membro. 2. La camera permanente può invitare il procuratore europeo dello Stato membro cui si propone la riassegnazione del caso a partecipare alla riunione e può chiedere ai procuratori europei delegati interessati di presentare osservazioni scritte. Qualora a seguito della riassegnazione il procuratore europeo incaricato della supervisione divenga anche membro permanente della camera permanente di monitoraggio, si applica di conseguenza l’articolo 19. 3. La decisione della camera permanente di riassegnare un caso a norma dei paragrafi 1 e 2 è registrata nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, che ne informa i procuratori europei e i procuratori europei delegati interessati. La decisione non può essere adottata mediante procedura scritta. Articolo 51 Riunione e separazione dei casi riguardanti la competenza di più di uno Stato membro 1. Qualsiasi procuratore europeo delegato incaricato del caso, procuratore europeo incaricato della supervisione o membro permanente della camera permanente di monitoraggio può proporre alla camera permanente di riunire o separare i casi che soddisfano i criteri di cui all’articolo 26, paragrafo 5, lettera b), e paragrafo 6, del regolamento. 2. Se il monitoraggio dei casi da riunire è affidato a camere permanenti diverse, esse si consultano al fine di decidere in merito alla riunione di tali casi. Qualora tutte le camere permanenti abbiano deciso di riunire i casi, la camera permanente di monitoraggio del primo caso registrato nel sistema automatico di gestione dei fascicoli monitora anche il caso che è stato riunito ad esso, a meno che le camere permanenti interessate non decidano congiuntamente di deviare da tale principio. Qualora almeno una camera permanente rifiuti di riunire i casi o non concordi sulla determinazione della camera permanente di monitoraggio, la decisione spetta al procuratore capo europeo. 3. Qualora decida di separare un caso, la camera permanente di monitoraggio rimane competente per tutti i casi derivanti dalla separazione. Se vi è motivo di deviare da tale norma, la camera permanente di monitoraggio informa il procuratore capo europeo, che adotta una decisione. Conformemente all’articolo 41, il nuovo caso o i nuovi casi risultanti dalla separazione ricevono un nuovo numero. 4. La decisione di riunire o separare i casi nonché la scelta di assegnare un caso a una camera permanente diversa a seguito di una riunione o di una separazione di casi sono registrate nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. 5. A norma dell’articolo 26 del regolamento, nella decisione figura anche la scelta della camera permanente in merito al procuratore europeo delegato incaricato dei casi riuniti o separati. In caso di disaccordo tra le camere permanenti, la decisione spetta al procuratore capo europeo. Articolo 51 bis Riunione e separazione dei casi riguardanti la competenza di un solo Stato membro 1. Qualora sia interessata la competenza di un solo Stato membro, il procuratore europeo delegato incaricato del caso può decidere di riunire o separare i casi in conformità del diritto nazionale applicabile. L’articolo 20, paragrafo 2, non si applica. 2. Qualora il procuratore europeo delegato incaricato del caso decida di riunire o separare i casi in applicazione del paragrafo 1, la camera permanente interessata o le camere permanenti interessate sono informate di tale decisione senza indebito ritardo. 3. Qualora più camere permanenti siano interessate dalla decisione di riunire i casi, il procuratore europeo delegato incaricato del caso indica nella sua decisione quale camera permanente debba monitorare il caso risultante dalla riunione in conformità del diritto nazionale applicabile. Qualora quest’ultimo non consenta di individuare la camera permanente di monitoraggio o lasci un margine di discrezionalità in merito alla sua designazione, la camera permanente di monitoraggio è quella che monitora il caso in cui l’altro caso o gli altri casi sono riuniti. 4. Qualora i casi da riunire siano trattati da più di un procuratore europeo delegato, la riunione e la designazione del procuratore europeo delegato incaricato del caso che ne deriva sono decise in conformità del diritto nazionale applicabile. Qualora quest’ultimo non consenta di individuare il procuratore europeo delegato incaricato del caso o lasci un margine di discrezionalità in merito alla sua designazione, la decisione spetta al procuratore europeo incaricato della supervisione. 5. Qualora il procuratore europeo delegato incaricato del caso decida di separare un caso, la camera permanente interessata rimane competente per tutti i casi derivanti dalla separazione. Se vi è motivo di deviare da tale norma, la camera permanente informa il procuratore capo europeo, che adotta una decisione. Conformemente all’articolo 41, il nuovo caso o i nuovi casi risultanti dalla separazione ricevono un nuovo numero. Articolo 52 Indagini svolte dal procuratore europeo 1. Qualora, dopo che l’EPPO ha registrato un’informazione a norma dell’articolo 24 del regolamento, il procuratore europeo interessato ritenga di dover condurre l’indagine di persona, chiede l’approvazione della camera permanente tramite il sistema automatico di gestione dei fascicoli prima di adottare una decisione motivata a norma dell’articolo 28, paragrafo 4, primo comma, lettere a), b) o c), del regolamento. 2. La domanda di cui al paragrafo 1 include i motivi per cui l’indagine dovrebbe essere svolta dal procuratore europeo incaricato della supervisione, consentendo alla camera permanente di valutare se siano soddisfatte le condizioni di cui all’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento. 3. La camera permanente può chiedere chiarimenti al procuratore europeo interessato e, se è stato assegnato un procuratore europeo delegato, al procuratore europeo delegato incaricato del caso. 4. Se la camera permanente concede l’autorizzazione, il procuratore europeo incaricato della supervisione registra la decisione nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, che ne informa i procuratori europei delegati interessati, se previamente assegnati. La decisione è comunicata anche alle autorità nazionali. 5. Qualora un procuratore europeo abbia adottato una decisione a norma dell’articolo 28, paragrafo 4, lettera a) o b), del regolamento prima dell’assegnazione di un procuratore europeo delegato, svolgerà tutti i compiti del procuratore europeo delegato. 6. Se un procuratore europeo svolge l’indagine di persona, si applica per analogia l’articolo 44. Articolo 53 Procedura di assegnazione delle misure di indagine transfrontaliera a un procuratore europeo delegato incaricato di prestare assistenza 1. L’assegnazione di una misura investigativa da parte del procuratore europeo delegato incaricato del caso a un procuratore europeo delegato incaricato di prestare assistenza di un altro Stato membro è registrata nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, che ne informa i procuratori europei interessati. Il procuratore europeo dello Stato membro in cui deve essere eseguita la misura incarica il procuratore europeo delegato competente di eseguire la misura. Il sistema automatico di gestione dei fascicoli ne informa il procuratore europeo delegato. Qualora il procuratore europeo delegato incaricato del caso sia già stato individuato, il procuratore europeo delegato incaricato del caso può assegnare l’esecuzione della misura direttamente a tale procuratore europeo delegato. In casi urgenti il procuratore europeo delegato incaricato del caso può assegnare l’esecuzione della misura a qualsiasi procuratore europeo delegato del rispettivo Stato membro. 2. La decisione contiene tutti gli elementi necessari per consentire al procuratore europeo delegato incaricato di prestare assistenza di attuare la misura e indica un termine per l’esecuzione dell’assegnazione. 3. Se non è in grado di attuare la misura entro il termine stabilito, il procuratore europeo delegato incaricato di prestare assistenza ne informa il procuratore europeo incaricato della supervisione e consulta il procuratore europeo delegato incaricato del caso per risolvere la questione a livello bilaterale. 4. Se ritenuto necessario, ad esempio nel caso di indagini transfrontaliere complesse, è possibile organizzare una riunione di coordinamento presso l’ufficio centrale dell’EPPO. Articolo 54 Misure investigative dai costi eccezionalmente elevati 1. Qualora sia eseguita o possa essere eseguita una misura investigativa dai costi eccezionalmente elevati per conto dell’EPPO, conformemente all’articolo 91, paragrafo 6, del regolamento, il procuratore europeo delegato incaricato del caso può presentare una richiesta motivata nel sistema automatico di gestione dei fascicoli per ottenere un contributo finanziario parziale dell’EPPO. 2. Nella richiesta motivata figurano informazioni dettagliate circa la natura eccezionale dei costi della misura. La richiesta precisa inoltre l’importo del contributo finanziario richiesto all’EPPO. 3. La richiesta è automaticamente notificata ai membri permanenti della camera permanente competente e al procuratore europeo incaricato della supervisione tramite il sistema automatico di gestione dei fascicoli. 4. La camera permanente esamina le richieste periodicamente, accettandole o respingendole conformemente agli orientamenti sul contributo dell’EPPO a misure investigative dai costi eccezionalmente elevati, senza indicare l’importo che sarà concesso. 5. La decisione della camera permanente è automaticamente notificata al procuratore europeo delegato interessato tramite il sistema automatico di gestione dei fascicoli. 6. Se la camera permanente accoglie la richiesta, il direttore amministrativo è informato della decisione e, se del caso, dell’importo che si propone di concedere. Il direttore amministrativo adotta periodicamente una decisione sull’importo da concedere in conformità del regolamento finanziario e conformemente agli orientamenti sul contributo dell’EPPO a misure investigative dai costi eccezionalmente elevati. La decisione è notificata senza indugio al procuratore europeo delegato interessato, al procuratore europeo incaricato della supervisione, al procuratore capo europeo e ai membri permanenti della camera permanente. CAPO 3 Conclusione dei casi Articolo 55 Delega di poteri per la conclusione dei casi 1. Conformemente all’articolo 10, paragrafo 7, del regolamento, la camera permanente può decidere di delegare il proprio potere decisionale in qualsiasi momento prima della conclusione dell’indagine. La decisione non può essere adottata mediante procedura scritta. La decisione è registrata nel sistema automatico di gestione dei fascicoli ed è notificata al procuratore capo europeo. Se il procuratore capo europeo è un membro della camera permanente pertinente, la decisione è notificata ai sostituti del procuratore capo europeo. 2. La richiesta di riesaminare tale decisione a norma dell’articolo 10, paragrafo 7, secondo comma, del regolamento è immediatamente comunicata dal sistema automatico di gestione dei fascicoli al procuratore europeo incaricato della supervisione e al procuratore europeo delegato incaricato del caso, che in seguito si astengono da qualsiasi azione che possa compromettere l’efficacia del riesame. 3. La camera permanente decide senza indebito ritardo sulla questione. Il procuratore capo europeo o, a seconda dei casi, il sostituto del procuratore capo europeo che ha presentato la richiesta può assistere alla riunione della camera permanente in materia. Il collegio è informato della richiesta e dell’esito della procedura di riesame. Articolo 56 Chiusura delle indagini 1. Quando ritiene che l’indagine sia conclusa, il procuratore europeo delegato incaricato del caso presenta una relazione contenente, tra l’altro: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>una sintesi dei fatti oggetto dell&#8217;indagine quali risultano dalle prove esistenti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la qualificazione giuridica dei fatti e la loro applicazione al caso specifico;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>una proposta motivata di esercitare l&#8217;azione penale, di applicare una procedura semplificata di azione penale, di archiviare il caso o di rinviarlo alle autorit&#224; nazionali competenti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>se del caso, la proposta di riunire pi&#249; cause e dell&#8217;organo giurisdizionale in cui il caso dovrebbe essere portato in giudizio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>i termini applicabili a norma del diritto nazionale.</p></td></tr></tbody></table> Se del caso, alla relazione dovrebbe essere allegato un progetto di imputazione o di proposta o di decisione di ricorrere a una procedura semplificata. La presente disposizione si applica anche al procuratore europeo che svolge l’indagine di persona a norma dell’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento. 2. La relazione e il progetto di decisione redatti dal procuratore europeo delegato e che saranno presentati alla camera permanente sono registrati nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, che ne informa il procuratore europeo incaricato della supervisione e tutti i membri della camera permanente di monitoraggio. 3. La relazione e il progetto di decisione sono presentati al procuratore europeo incaricato della supervisione, il quale li trasmette entro dieci giorni alla camera permanente unitamente alle sue eventuali osservazioni. A meno che il progetto di decisione del procuratore europeo delegato non proponga di portare un caso in giudizio, il procuratore europeo può chiedere al presidente della camera permanente una proroga del termine di dieci giorni. 4. Il presidente della camera permanente decide la data in cui si discutono la relazione e il progetto di decisione. Quando il procuratore europeo delegato presenta un progetto di decisione in cui propone di portare un caso in giudizio, tale progetto è discusso almeno cinque giorni prima della scadenza del termine di cui all’articolo 36, paragrafo 1, del regolamento. 5. Quando il procuratore europeo delegato presenta un progetto di decisione in cui propone di portare un caso in giudizio o di applicare una procedura semplificata di azione penale, la decisione della camera permanente non può essere adottata mediante procedura scritta. 6. A norma dell’articolo 46, la camera permanente può adottare o modificare la decisione proposta dal procuratore europeo delegato, può adottare una decisione diversa o può incaricare il procuratore europeo delegato di proseguire l’indagine, indicando le attività specifiche da svolgere. Se lo ritiene necessario, può anche procedere a un proprio riesame conformemente all’articolo 35, paragrafo 2, del regolamento. 7. Qualora sia stato deciso di archiviare il caso, il procuratore europeo delegato procede alla comunicazione e all’informazione richieste a norma dell’articolo 39, paragrafo 4, del regolamento e ne prende nota nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. 8. Il procuratore europeo delegato presenta la relazione in modo tale da garantire che i termini di cui ai paragrafi 3 e 4 possano essere rispettati, tenendo conto dell’esistenza di eventuali scadenze applicabili conformemente al diritto procedurale nazionale. Laddove ciò non sia possibile, la relazione pone in evidenza questo aspetto e ne enuncia i motivi. Il procuratore europeo incaricato della supervisione e la camera permanente agisce di conseguenza. 9. Nel caso in cui la camera permanente rispettivamente competente abbia delegato il suo potere decisionale conformemente all’articolo 55, la relazione di cui al paragrafo 1 è trasmessa al procuratore europeo incaricato della supervisione, che a seconda dei casi adotta la decisione nella forma proposta o dopo averla modificata. Se il procuratore europeo incaricato della supervisione decide di archiviare il caso, si applica l’articolo 56, paragrafo 7. Articolo 57 Rinvio dei casi alle autorità nazionali 1. A norma dell’articolo 34, paragrafi 1-3, del regolamento, il procuratore europeo delegato incaricato del caso, il procuratore europeo incaricato della supervisione o qualsiasi membro della camera permanente di monitoraggio può proporre, in qualsiasi momento dell’indagine, di rinviare un caso alle autorità nazionali. 2. Il progetto di decisione è registrato nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, che ne informa i membri permanenti della camera permanente, il procuratore europeo incaricato della supervisione e il procuratore europeo delegato incaricato del caso. 3. Se l’autorità nazionale competente decide di farsi carico del caso o se il rinvio si fonda sull’articolo 34, paragrafo 1, del regolamento, il procuratore europeo delegato trasferisce il fascicolo senza indebito ritardo. 4. Nei casi in cui il rinvio si fonda sull’articolo 34, paragrafi 2 e 3, del regolamento, l’autorità nazionale competente non si fa carico del caso o non risponde entro 30 giorni dal ricevimento della decisione di rinvio, il procuratore europeo delegato prosegue l’indagine o procede all’applicazione dell’articolo 56. Articolo 58 Consultazione con le autorità nazionali 1. Qualora intenda proporre l’archiviazione di un caso relativo a un reato di cui all’articolo 22, paragrafo 3, del regolamento conformemente all’articolo 39, paragrafo 3, del regolamento, il procuratore europeo delegato ne dà comunicazione alle autorità nazionali specificate dal rispettivo Stato membro a norma dell’articolo 25, paragrafo 6, del regolamento. 2. Sulla base delle osservazioni pervenute dall’autorità nazionale entro 20 giorni dalla comunicazione di cui al paragrafo 1, il procuratore europeo delegato registra la relazione e il corrispondente progetto di decisione nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. Articolo 59 Riapertura di un’indagine 1. Se l’EPPO riceve informazioni relative a fatti che non erano noti al momento della decisione di archiviare un caso e che possono giustificare ulteriori indagini, si applicano le norme seguenti. 2. La verifica è assegnata dal procuratore europeo incaricato della supervisione allo stesso procuratore europeo delegato che ha svolto l’indagine o, se del caso, a un altro procuratore europeo delegato dello stesso Stato membro. 3. Il procuratore europeo delegato, dopo aver valutato i nuovi fatti, redige una relazione sull’incidenza di questi sulla decisione di archiviazione, specificando e prendendo in considerazione eventuali disposizioni pertinenti del diritto nazionale e la necessità o meno di ulteriori attività investigative. La relazione e il corrispondente progetto di decisione sono registrati nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, che li assegna alla medesima camera permanente che ha deciso in merito all’archiviazione; 4. qualora tale camera permanente non sia più operante, il sistema automatico di gestione dei fascicoli, conformemente all’articolo 19, li assegna in maniera casuale a una camera permanente di cui il procuratore europeo incaricato della supervisione non è un membro permanente. 5. Se, a seguito del riesame di una decisione di archiviazione, la camera permanente di cui al paragrafo 4, un organo giurisdizionale nazionale o la Corte di giustizia dell’Unione europea decide che l’EPPO dovrebbe riaprire il caso, il procuratore europeo incaricato della supervisione incarica un procuratore europeo delegato di proseguire l’indagine. CAPO 4 Procedimenti giudiziari Articolo 60 Rappresentanza in giudizio 1. Nei procedimenti dinanzi agli organi giurisdizionali nazionali di cui all’articolo 36 del regolamento, l’EPPO è rappresentata in linea di principio da un procuratore europeo delegato. 2. Il procuratore europeo delegato redige una relazione contenente eventuali sviluppi significativi del procedimento e la aggiorna periodicamente. La relazione è registrata nel sistema automatico di gestione dei fascicoli e tutti gli aggiornamenti sono notificati ai membri della camera permanente. 3. A norma dell’articolo 10, paragrafo 5, del regolamento, la camera permanente può impartire istruzioni al procuratore europeo delegato o al procuratore europeo. 4. In deroga al paragrafo 1, l’EPPO può anche essere rappresentata dal procuratore europeo incaricato della supervisione a norma dell’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento. Si applicano i paragrafi 2 e 3 del presente articolo. TITOLO IV SISTEMA AUTOMATICO DI GESTIONE DEI FASCICOLI Articolo 61 Norme sul diritto di accesso al sistema automatico di gestione dei fascicoli 1. Il procuratore capo europeo, i sostituti del procuratore capo europeo, gli altri procuratori europei e i procuratori europei delegati accedono al registro e all’indice solo nella misura necessaria all’esercizio delle loro funzioni. 2. Il procuratore capo europeo designa i membri del personale dell’EPPO che hanno bisogno di accedere al registro e/o all’indice ai fini dell’esercizio delle loro funzioni. La decisione indica inoltre il livello di accesso e le condizioni del relativo esercizio. 3. In casi eccezionali, ove necessario per garantire la riservatezza, il procuratore capo europeo può decidere che l’accesso a informazioni specifiche contenute nel registro e/o a un particolare fascicolo dell’indice sia temporaneamente consentito solo ai membri permanenti della camera permanente, al procuratore europeo incaricato della supervisione e ai procuratori europei delegati incaricati del caso, nonché ad altro personale appositamente designato. 4. Il procuratore capo europeo e i sostituti del procuratore capo europeo hanno accesso diretto alle informazioni archiviate elettronicamente nel sistema automatico di gestione dei fascicoli o accesso al fascicolo nella misura necessaria per l’esercizio delle loro funzioni. 5. Il procuratore europeo delegato incaricato del caso concede l’accesso alle informazioni archiviate elettronicamente nel sistema automatico di gestione dei fascicoli o al fascicolo al procuratore europeo delegato incaricato di prestare assistenza, o ad altri procuratori europei delegati che hanno presentato una richiesta motivata, o al personale dell’EPPO solo nella misura necessaria per lo svolgimento dei compiti loro assegnati. Salvo diversa disposizione del procuratore europeo delegato incaricato del caso, l’accesso al procuratore europeo delegato incaricato di prestare assistenza comprende l’intero caso nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, nell’ambito del quale ha ricevuto un compito. Tale accesso è esteso anche al procuratore europeo incaricato della supervisione e dell’assegnazione del rispettivo procuratore europeo delegato che è stato o sarà incaricato di svolgere il compito, in modo da consentire un’assegnazione e una supervisione adeguate. Qualora un procuratore europeo delegato incaricato del caso, procuratore europeo incaricato della supervisione o membro della camera permanente di monitoraggio crei un collegamento con un altro caso nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, l’accesso a tutte le informazioni conservate elettronicamente è concesso al procuratore europeo delegato incaricato del caso, al procuratore europeo incaricato della supervisione e ai membri della camera permanente di monitoraggio di entrambi i casi, a meno che il procuratore europeo delegato incaricato del caso o il procuratore europeo incaricato della supervisione o il membro della camera permanente di monitoraggio del caso a cui è stato creato il collegamento si oppongano. In tal caso, essi forniscono la loro motivazione alla camera permanente interessata. 6. All’atto di inserire informazioni nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, il procuratore europeo delegato incaricato del caso può essere assistito dal personale dell’EPPO, o da altro personale amministrativo che agisce sotto il suo controllo e che è stato messo a disposizione dell’EPPO dal rispettivo Stato membro partecipante, solo nella misura necessaria a garantire che l’EPPO possa fungere da ufficio unico e che il contenuto delle informazioni nel sistema automatico di gestione dei fascicoli rispecchi in ogni momento quello del fascicolo. 7. L’EPPO attua misure tecniche e organizzative adeguate per garantire la protezione dei dati personali conservati nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. Articolo 62 Controllo incrociato delle informazioni 1. Le informazioni inserite nell’indice sono automaticamente confrontate con il registro, l’indice e tutte le informazioni contenute nei fascicoli archiviati elettronicamente nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. 2. In caso di riscontro positivo, il procuratore europeo delegato incaricato del caso e il procuratore europeo incaricato della supervisione dei casi sottostanti ne sono informati. 3. Se l’accesso a uno dei casi collegati è stato temporaneamente limitato a taluni utenti a norma dell’articolo 61, paragrafo 3, soltanto il procuratore europeo delegato incaricato del caso e il procuratore europeo incaricato della supervisione del caso in questione ne sono informati. 4. L’applicazione dei paragrafi 1-3 è consentita anche per le informazioni inserite nel registro o a esso aggiunte e per le informazioni contenute nei fascicoli archiviati elettronicamente nel sistema automatico di gestione dei fascicoli e non nell’indice. TITOLO V PROTEZIONE DEI DATI Articolo 63 Principi generali 1. L’EPPO può trattare i dati personali solo in piena conformità del quadro in materia di protezione dei dati applicabile a tale trattamento. L’EPPO tratta i dati personali solo nel rispetto dei principi di limitazione delle finalità, liceità e correttezza, minimizzazione dei dati, esattezza, limitazione della conservazione, integrità, riservatezza e responsabilità. 2. L’EPPO tiene pienamente conto dei suoi obblighi derivanti dall’applicazione della protezione dei dati fin dalla progettazione di cui all’articolo 67 del regolamento e ne assicura l’adeguata attuazione, in particolare per quanto riguarda il trattamento automatizzato dei dati personali e gli sviluppi dei sistemi al riguardo. 3. L’EPPO garantisce che tutti i ricevimenti e i trasferimenti di dati personali, compresi, se necessario conformemente a queste o altre norme di attuazione, i motivi del loro trasferimento, siano debitamente registrati e tracciabili. 4. Il responsabile della protezione dei dati ha accesso alla registrazione di tutti i trasferimenti e ricevimenti di dati personali di cui al paragrafo 2, per consentire l’adempimento degli obblighi del responsabile della protezione dei dati ai sensi in particolare dell’articolo 79, paragrafo 1, lettera d), del regolamento. 5. Nessun dato personale, che sia di natura amministrativa od operativa, è conservato per un arco di tempo superiore al conseguimento delle finalità per le quali è stato trattato o a quello richiesto per altri obblighi giuridici. 6. Conformemente all’articolo 64 il collegio, su proposta del procuratore capo europeo, adotta ulteriori norme di attuazione sul trattamento dei dati personali da parte dell’EPPO. 7. Il collegio, su proposta del procuratore capo europeo, adotta le norme di attuazione relative al responsabile della protezione dei dati. 8. Come previsto all’articolo 79, paragrafo 1, lettera a), del regolamento EPPO e in conformità dello stesso, il responsabile della protezione dei dati garantisce, in modo indipendente, che l’EPPO rispetti le disposizioni in materia di protezione dei dati del regolamento, del regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 3 ) per quanto riguarda i dati personali amministrativi e delle pertinenti disposizioni in materia di protezione dei dati di cui al regolamento interno dell’EPPO. Articolo 64 Norme di attuazione sul trattamento dei dati personali 1. Il collegio, su proposta del procuratore capo europeo, adotta un’ulteriore decisione di esecuzione sul trattamento dei dati personali amministrativi e operativi da parte dell’EPPO. 2. Tali norme delineano e definiscono almeno: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le modalit&#224; pratiche per l&#8217;esercizio dei diritti dell&#8217;interessato;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i termini per la conservazione dei dati personali amministrativi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i criteri e il processo relativi allo scambio di informazioni;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>se necessario, l&#8217;istituzione di archivi automatizzati diversi dai fascicoli ai fini del trattamento dei dati personali operativi.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 65 Istituzione di archivi automatizzati diversi dai fascicoli ai fini del trattamento dei dati personali operativi 1. Conformemente all’articolo 44, paragrafo 5, del regolamento, se necessario per l’adempimento dei suoi compiti, l’EPPO può trattare i dati personali operativi in archivi diversi dai fascicoli. 2. Qualora tale trattamento sia necessario, la procedura per la notifica al garante europeo della protezione dei dati nonché la procedura per l’effettivo trattamento dei dati personali operativi e le garanzie rispettivamente applicabili sono disciplinate dalle norme di attuazione adottate ai sensi dell’articolo 64. TITOLO VI NORME SULLE RELAZIONI CON I PARTNER Articolo 66 Norme generali relative in materia di accordi di lavoro e accordi 1. Qualora rilevi la necessità di concludere accordi di lavoro con i soggetti di cui all’articolo 99, paragrafo 1, del regolamento, il procuratore capo europeo ne informa per iscritto il collegio, stabilendo orientamenti per i negoziati. 2. Dopo aver informato il collegio, il procuratore capo europeo può avviare negoziati sugli accordi di lavoro e riferisce periodicamente al collegio in merito ai progressi compiuti. Il procuratore capo europeo può chiedere la consulenza del collegio nel corso dei negoziati. 3. Gli accordi di lavoro sono adottati dal collegio. 4. Le disposizioni dei paragrafi 2 e 3 si applicano, mutatis mutandis, alla conclusione degli accordi di cui all’articolo 103, paragrafo 1, del regolamento. Articolo 67 Punti di contatto nei paesi terzi 1. Il collegio può indicare un elenco di paesi terzi con cui l’EPPO cerca di istituire punti di contatto ai fini dell’articolo 104, paragrafo 2, del regolamento. 2. L’EPPO può designare punti di contatto nei paesi terzi mediante lo scambio di lettere formali tra il procuratore capo europeo e le autorità competenti interessate. TITOLO VII DISPOSIZIONI FINALI Articolo 68 Conclusione dell’accordo di sede Le disposizioni dell’articolo 66, paragrafi 2 e 3, si applicano, mutatis mutandis, alla conclusione dell’accordo di cui all’articolo 106, paragrafo 2, del regolamento. Articolo 69 Conflitto di interessi 1. I procuratori europei delegati, i procuratori europei e il procuratore capo europeo agiscono liberi da qualsiasi conflitto di interessi. 2. Qualora, in relazione a un’indagine, emerga un conflitto di interessi effettivo o potenziale che ne compromette o ne può compromettere l’indipendenza nell’esercizio delle sue funzioni o che può essere percepito come tale, il procuratore europeo delegato o il procuratore europeo interessato informa senza indugio, per iscritto, rispettivamente il procuratore europeo incaricato della supervisione o il procuratore capo europeo competente. Se il conflitto di interessi riguarda il procuratore capo europeo, quest’ultimo ne informa immediatamente uno dei suoi sostituti. 3. Se conclude che un procuratore europeo delegato si trova in una posizione di conflitto di interessi effettivo o potenziale, il procuratore europeo incaricato della supervisione propone di riassegnare un caso a un altro procuratore europeo delegato dello stesso Stato membro, a norma dell’articolo 49, o dà l’incarico a un sostituto procuratore europeo delegato di tale Stato membro a norma dell’articolo 35. 4. Se conclude che un procuratore europeo incaricato della supervisione si trova in una posizione di conflitto di interessi effettivo o potenziale, il procuratore capo europeo assegna il caso a un altro procuratore europeo a norma dell’articolo 32. 5. Se conclude che un membro permanente di una camera permanente si trova in una posizione di conflitto di interessi effettivo o potenziale, il procuratore capo europeo assegna il caso a un’altra camera permanente a norma dell’articolo 20. Se il membro permanente della camera permanente è il procuratore capo europeo, la decisione sulla riassegnazione a un’altra camera permanente spetta a un sostituto del procuratore capo europeo. Articolo 70 Modifiche al regolamento interno 1. Il procuratore capo europeo e qualsiasi procuratore europeo possono proporre modifiche al presente regolamento. A tal fine è trasmessa al collegio una proposta motivata di modifica. Il procuratore capo europeo può consultare il direttore amministrativo. 2. Entro un mese dal ricevimento della proposta, il procuratore capo europeo, qualsiasi procuratore europeo e il direttore amministrativo, se del caso, possono presentare osservazioni scritte. 3. La votazione sulla proposta di modifica al presente regolamento è iscritta all’ordine del giorno della prima riunione del collegio successiva alla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni di cui al paragrafo 2. 4. Conformemente all’articolo 21, paragrafo 3, del regolamento, le modifiche sono adottate a maggioranza dei due terzi. Articolo 71 Procedura in caso di indisponibilità del sistema automatico di gestione dei fascicoli Laddove il presente regolamento faccia riferimento a un’azione intrapresa dal sistema automatico di gestione dei fascicoli o mediante esso e il sistema automatico di gestione dei fascicoli non funzioni correttamente o non sia tecnicamente disponibile, tali azioni sono intraprese in un modo adeguato che permette di creare una registrazione permanente e verificabile. Una volta ripristinata la disponibilità del sistema automatico di gestione dei fascicoli, le azioni intraprese sono aggiornate di conseguenza all’interno del sistema. Articolo 72 Pubblicazione ed entrata in vigore 1. Le disposizioni del regolamento interno e le relative modifiche entrano in vigore alla data della loro adozione. 2. Il regolamento interno è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e sul sito web dell’EPPO. Fatto a Lussemburgo, il 12 ottobre 2020 Per conto del collegio Laura Codruța KÖVESI Procuratrice capo europea ( 1 ) Il presente testo consolidato del regolamento interno è elaborato a titolo puramente informativo, al fine di facilitare la lettura del regolamento stesso. I considerando della decisione 85/2021 del collegio della Procura europea (EPPO), dell’11 agosto 2021, sono riprodotti nell’allegato della presente versione consolidata. Entra in vigore due mesi dopo l’adozione della decisione 26/2022 del collegio del 29 giugno 2022. ( 2 ) GU L 283 del 31.10.2017, pag. 1 ( 3 ) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39 ). ALLEGATO Disposizioni pertinenti della decisione del collegio 85/2021 che non sono incorporate nella versione consolidata Considerando : «IL COLLEGIO DELLA PROCURA EUROPEA (EPPO), visto il regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea (“EPPO”) (in seguito denominato “il regolamento EPPO”), in particolare l’articolo 21, tenuto conto della proposta del procuratore capo europeo; considerando quanto segue: Nella riunione straordinaria del 9 giugno 2021, il collegio ha ritenuto necessario dettare norme specifiche per i casi eccezionali di cui all’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento. Su richiesta del procuratore capo europeo, un gruppo di lavoro del collegio ha elaborato nuove norme di attuazione dell’articolo 28, paragrafo 4, del regolamento e le ha presentate al procuratore capo europeo in vista di una proposta di decisione del collegio che modifica e integra il regolamento interno. Le modifiche del regolamento interno comportano modifiche minori della decisione 15/2020 del collegio della Procura europea (EPPO), del 25 novembre 2020, relativa alle camere permanenti. A norma dell’articolo 70 del regolamento interno, il 12 luglio 2021 il procuratore capo europeo ha trasmesso al collegio una proposta motivata di modifica. Il collegio ha esaminato la proposta elaborata dal procuratore capo europeo nella riunione dell’11 agosto 2021.» Articolo 3 : «Articolo 3 Entrata in vigore e disposizioni transitorie 1. La presente decisione entra in vigore il trentesimo giorno successivo alla sua adozione da parte del collegio della Procura europea (EPPO). 2. Fino alla data in cui le modifiche introdotte dalla presente decisione non saranno pienamente integrate nelle funzionalità tecniche del sistema automatico di gestione dei fascicoli, ma non oltre tre mesi dall’entrata in vigore della presente decisione, l’assegnazione in modo casuale dei casi alle camere permanenti può essere effettuata manualmente, mediante estrazione a sorte.»
ITA
32023Q0523(01)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.1.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 27/8</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/144 DELLA COMMISSIONE del 28 gennaio 2019 relativo all'autorizzazione di un preparato di 3-fitasi prodotta da Komagataella pastoris (CECT 13094) come additivo per mangimi destinati a pollastre allevate per la produzione di uova e a specie avicole minori da ingrasso o allevate per la produzione di uova o per la riproduzione (titolare dell'autorizzazione Fertinagro Biotech S.L.) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all'alimentazione animale ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 1831/2003 disciplina l'autorizzazione degli additivi destinati all'alimentazione animale e definisce i motivi e le procedure per il rilascio di tale autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1831/2003 &#232; stata presentata una domanda di autorizzazione di un preparato di 3-fitasi prodotta da<span>Komagataella pastoris</span> (CECT 13094). Tale domanda era corredata delle informazioni dettagliate e dei documenti prescritti all'articolo 7, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La domanda &#232; relativa all'autorizzazione di un preparato di 3-fitasi prodotta da<span>Komagataella pastoris</span> (CECT 13094) come additivo per mangimi destinati a pollastre allevate per la produzione di uova e a specie avicole minori da ingrasso o allevate per la produzione di uova o per la riproduzione, da classificarsi nella categoria &#171;additivi zootecnici&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il preparato di 3-fitasi prodotta da<span>Komagataella pastoris</span> (CECT 13094), appartenente alla categoria &#171;additivi zootecnici&#187;, &#232; stato autorizzato per dieci anni dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/895 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> come additivo per mangimi destinati a polli da ingrasso e galline ovaiole.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel parere del 21&#160;febbraio 2018&#160;<a>(<span>3</span>)</a> l'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l'Autorit&#224;&#187;) ha concluso che, alle condizioni d'uso proposte, la 3-fitasi prodotta da<span>Komagataella pastoris</span> (CECT 13094) non ha un'incidenza negativa sulla salute degli animali, sulla salute umana o sull'ambiente. Essa ha inoltre concluso che l'additivo &#232; potenzialmente efficace per migliorare la ritenzione di fosforo nei polli da ingrasso e che tale conclusione pu&#242; essere estesa alle pollastre allevate per la produzione di uova. Poich&#233; la modalit&#224; di azione pu&#242; ragionevolmente ritenersi identica nelle specie avicole, l'Autorit&#224; ha esteso, per estrapolazione, le conclusioni sull'efficacia alle specie avicole minori da ingrasso e allevate per la produzione di uova o per la riproduzione. L'Autorit&#224; non ritiene necessarie prescrizioni specifiche per il monitoraggio successivo all'immissione sul mercato.&#160;Essa ha verificato anche la relazione sul metodo di analisi dell'additivo per mangimi negli alimenti per animali presentata dal laboratorio di riferimento istituito dal regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La valutazione della 3-fitasi dimostra che sono soddisfatte le condizioni di autorizzazione della 3-fitasi prodotta da<span>Komagataella pastoris</span> (CECT 13094) stabilite all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1831/2003. &#200; quindi opportuno autorizzare l'uso di tale preparato come specificato nell'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il preparato specificato nell'allegato, appartenente alla categoria «additivi zootecnici» e al gruppo funzionale «promotori della digestione», è autorizzato come additivo nell'alimentazione animale alle condizioni indicate in tale allegato. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 28 gennaio 2019 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/895 della Commissione, del 24 maggio 2017, relativo all'autorizzazione di un preparato di 3-fitasi prodotta da Komagataella pastoris (CECT 13094) come additivo per mangimi destinati a polli da ingrasso e galline ovaiole (titolare dell'autorizzazione Fertinagro Nutrientes S.L.) ( GU L 138 del 25.5.2017, pag. 120 ). ( 3 ) EFSA Journal 2018;16(3):5203. ALLEGATO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di identificazione dell'additivo</p></td><td><p>Nome del titolare dell'autorizzazione</p></td><td><p>Additivo</p></td><td><p>Composizione, formula chimica, descrizione, metodo di analisi</p></td><td><p>Specie o categoria di animali</p></td><td><p>Et&#224; massima</p></td><td><p>Tenore minimo</p></td><td><p>Tenore massimo</p></td><td><p>Altre disposizioni</p></td><td><p>Fine del periodo di autorizzazione</p></td></tr><tr><td><p>Unit&#224; di attivit&#224;/kg di mangime completo con un tasso di umidit&#224; del 12 %</p></td></tr><tr><td><p><span>Categoria: additivi zootecnici. gruppo funzionale: promotori della digestione</span></p></td></tr><tr/><tr><td><p>4a25</p></td><td><p>Fertinagro Nutrientes S.L.</p></td><td><p>3-fitasi</p><p>EC 3.1.3.8</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo</span></p><p>Preparato di 3-fitasi</p><p>prodotta da<span>Komagataella pastoris</span> (CECT 13094) con un'attivit&#224; minima di 1&#160;000 FTU<a>&#160;(<span>1</span>)</a>/ml</p><p>Forma liquida</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>3-fitasi (EC 3.1.3.8) prodotta da<span>Komagataella pastoris</span> (CECT 13094)</p><p><span>Metodo di analisi</span><a>&#160;(<span>2</span>)</a></p><p>Per la quantificazione dell'attivit&#224; della 3-fitasi nell'additivo per mangimi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>metodo colorimetrico basato sulla reazione enzimatica della fitasi sul fitato.</p></td></tr></tbody></table><p>Per la quantificazione dell'attivit&#224; della 3-fitasi negli alimenti per animali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>metodo colorimetrico basato sulla reazione enzimatica della fitasi sul fitato &#8211; EN ISO 30024.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Pollastre allevate per la produzione di uova</p><p>Specie avicole minori da ingrasso o allevate per la produzione di uova o per la riproduzione</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>500 FTU</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Nelle istruzioni per l'uso dell'additivo e delle premiscele sono indicate le condizioni di conservazione e la stabilit&#224; al trattamento termico.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare agli utilizzatori i potenziali rischi derivanti dall'impiego dell'additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l'additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell'apparato respiratorio.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>20 febbraio 2029</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) 1 FTU è la quantità di enzima che libera 1 micromole di fosfato inorganico al minuto da un substrato di fitato di sodio a pH 5,5 e a 37 °C. ( 2 ) Informazioni dettagliate sui metodi di analisi sono disponibili al seguente indirizzo del laboratorio di riferimento: https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/feed-additives/evaluation-reports </note>
ITA
32019R0144
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.3.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 65/3</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2019/367 DELLA COMMISSIONE del 9 novembre 2018 relativa alla misura SA.35065 (2016/C) (ex 2016/NN, 2012/FC) alla quale il Regno Unito ha dato esecuzione in favore di MMD Shipping Services Ltd. [notificata con il numero C(2018) 7360] (Il testo in lingua inglese è il solo facente fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 108, paragrafo 2, primo comma, visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a), dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni a norma dei suddetti articoli ( 1 ) e viste le osservazioni trasmesse, considerando quanto segue: 1. PROCEDIMENTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 10&#160;aprile 2013, la Commissione ha ricevuto una denuncia relativa alla presunta concessione di aiuti illegali da parte del Consiglio comunale di Portsmouth (&#171;PCC&#187;) a MMD Shipping Services Ltd. (&#171;MMD&#187;). La presentazione di una denuncia formale &#232; stata preceduta da una comunicazione informale presentata dal denunciante l'8&#160;giugno 2012 e da una riunione svoltasi il 29&#160;novembre 2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'8&#160;maggio 2013 la Commissione ha trasmesso la denuncia al Regno Unito, che ha presentato i propri commenti il 1<span>o</span> luglio 2013. Il 10&#160;ottobre 2013, la Commissione ha inviato la richiesta di ulteriori informazioni dettagliate in merito alle presunte misure. Il Regno Unito ha risposto il 25&#160;novembre 2013 e il 9&#160;dicembre 2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 10&#160;aprile 2014 la Commissione ha incontrato il denunciante e il 16&#160;aprile 2014&#160;ha inviato una versione non riservata delle comunicazioni del Regno Unito al denunciante per osservazioni, che il denunciante ha fatto pervenire il 12&#160;novembre 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Con lettera del 19&#160;settembre 2016, la Commissione ha notificato al Regno Unito la propria decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea in relazione alla misura. Il Regno Unito ha presentato le proprie osservazioni sulla decisione della Commissione di avviare il procedimento con lettera del 21&#160;novembre 2016.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La decisione della Commissione di avviare il procedimento (&#171;decisione di avvio&#187;) &#232; stata pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>&#160;<a>(<span>2</span>)</a>. La Commissione ha invitato le parti interessate a trasmettere le proprie osservazioni sulle misure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La Commissione ha ricevuto le osservazioni di due parti interessate, ossia il denunciante e un terzo anonimo, e le ha trasmesse al Regno Unito il 21&#160;gennaio 2017, affinch&#233; potesse replicare. I commenti del Regno Unito sono pervenuti con lettera del 15&#160;febbraio 2017.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il 26&#160;aprile 2017 la Commissione ha tenuto una riunione con il Regno Unito, a seguito della quale il Regno Unito ha fornito informazioni aggiuntive con lettera del 12&#160;gennaio 2018.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 18&#160;aprile 2018, la Commissione ha tenuto una teleconferenza con il Regno Unito, a seguito della quale il Regno Unito ha fornito informazioni aggiuntive con lettere del 5 giugno e 22&#160;giugno 2018.</p></td></tr></tbody></table> 2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA MISURA 2.1. Beneficiario <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>MMD, che dal 2008 &#232; interamente controllata da PCC, fornisce servizi di movimentazione merci (stivaggio, magazzinaggio e distribuzione principalmente di frutta e di altri prodotti freschi) a clienti della societ&#224; portuale Portsmouth International Port (&#171;la societ&#224; portuale&#187;), anch'essa detenuta e gestita da PCC. MMD &#232; il principale operatore di movimentazione merci presso la societ&#224; portuale, con una locazione a lungo termine per le principali banchine di movimentazione merci. Le altre attivit&#224; della societ&#224; portuale riguardano servizi di traghetto &#171;roll-on/roll-off&#187; e navi da crociera.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>MMD registra un fatturato annuo di circa 15 milioni di GBP e occupa quasi 200 persone. Prima dell'acquisizione da parte di PCC, MMD era in perdita almeno a partire dall'esercizio finanziario 2002-2003. Dopo l'acquisizione da parte di PCC nel 2008, i risultati finanziari di MMD si sono ampiamente riequilibrati grazie alle sovvenzioni annuali a sostegno del reddito concesse da PCC, in assenza delle quali MMD avrebbe registrato una perdita di esercizio tra il 2008 e il 2016. L'esercizio finanziario 2016-2017 &#232; il stato il primo in cui MMD ha registrato un utile senza ricevere sovvenzioni da PCC (cfr. tabella 1).</p></td></tr></tbody></table> 2.2. Presunte misure di aiuto di Stato contestate dal denunciante <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Nella denuncia presentata nel 2013, il denunciante ha individuato una serie di misure che a suo parere costituivano aiuti di Stato illegali e incompatibili concessi da PCC a MMD. Le presunte misure di aiuto comprendono quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>misura 1: acquisizione di MMD da parte di PCC nel 2008 (&#171;misura 1&#187;);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>misura 2: sovvenzioni annuali a sostegno del reddito concesse da PCC a MMD (&#171;misura 2&#187;);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>misura 3: prestito a lungo termine concesso da PCC a MMD a partire dal 2010 (&#171;misura 3&#187;);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>misura 4: acquisizione di due gru da parte di PCC e loro successiva locazione a lungo termine a MMD nel 2010 e 2011 (&#171;misura 4&#187;);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>misura 5: garanzia sullo scoperto di conto corrente (&#171;misura 5&#187;).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La denuncia iniziale sosteneva in generale che PCC non avesse agito in linea con il principio dell'investitore operante in un'economia di mercato (&#171;MEIP&#187;) acquisendo e sostenendo finanziariamente un'impresa in perdita malgrado le perdite costanti dal 2008. Nella denuncia si stima che il sostegno complessivo fornito da PCC a MMD ammonterebbe a 17,3 milioni di GBP a novembre 2014. In assenza del sostegno continuativo di PCC, MMD non sarebbe stata in grado di sopravvivere sul mercato.&#160;Secondo il denunciante, il sostegno continuativo fornito da PCC utilizzando fondi pubblici ha pertanto conferito un vantaggio economico significativo a MMD, che le ha consentito di offrire tariffe scontate per la movimentazione merci ai propri clienti esistenti e potenziali, con la conseguenza di presunti effetti distorsivi sulla concorrenza nel mercato della movimentazione e dello stoccaggio di prodotti freschi importati.</p></td></tr></tbody></table> 2.2.1. Misura 1: acquisizione di MMD da parte di PCC nel 2008 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>PCC ha acquisito MMD da un precedente proprietario privato al prezzo di 2,07 milioni di GBP. Nell'ambito dell'investimento iniziale, PCC ha anche finanziato MMD con ulteriori investimenti di capitale per 2,34&#160;milioni di GBP sotto forma di sovvenzioni e ha pianificato di coprire le perdite di MMD negli esercizi finanziari&#160;2008-2009 e 2009-2010 con un finanziamento complessivo di 1,443 milioni di GBP.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Malgrado quanto affermato dal denunciante, nella decisione di avvio la Commissione ha concluso che, acquisendo MMD a queste condizioni, PCC ha agito conformemente al principio dell'investitore operante in un'economia di mercato e che pertanto la misura 1 non conferisce alcun vantaggio economico a MMD e non costituisce un aiuto di Stato.&#160;Inoltre, n&#233; il denunciante n&#233; il terzo anonimo hanno fornito ulteriori argomenti o elementi di prova rispetto alla misura 1. In considerazione di quanto precede, la misura 1 non &#232; oggetto della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> 2.2.2. Misura 2: sovvenzioni annuali a sostegno del reddito concesse da PCC a MMD <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Dalla sua acquisizione nel 2008, PCC ha concesso a MMD sovvenzioni a sostegno del reddito sotto forma di trasferimenti di liquidit&#224; registrati come &#171;altri ricavi e proventi di gestione&#187;, aumentando cos&#236; gli utili di esercizio (e riducendo le perdite di esercizio). Inizialmente, la giustificazione economica dell'investimento prevedeva la necessit&#224; di coprire le perdite di MMD soltanto nei primi due anni, per un importo complessivo limitato a 1,443&#160;milioni&#160;di&#160;GBP. PCC ha tuttavia continuato a fornire sovvenzioni a sostegno del reddito anche dopo l'esercizio finanziario 2009-2010 e l'importo totale di sovvenzioni concesse fino al 2016&#160;ha raggiunto 16,71&#160;milioni&#160;di&#160;GBP (cfr. la tabella 1). Nell'esercizio finanziario 2016-2017 non sono state concesse sovvenzioni a sostegno del reddito e MMD ha registrato un utile.</p><p><span>Tabella 1</span></p><p><span>Sovvenzioni a sostegno del reddito concesse da PCC a MMD e utili/perdite di MMD negli esercizi finanziari da 2008-2009 a 2016-2017</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(milioni di GBP)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2008-2009</p></td><td><p>2009-2010</p></td><td><p>2010-2011</p></td><td><p>2011-2012</p></td><td><p>2012-2013</p></td><td><p>2013-2014</p></td><td><p>2014-2015</p></td><td><p>2015-2016</p></td><td><p>2016-2017</p></td></tr><tr><td><p>Sovvenzione a sostegno del reddito</p></td><td><p>2,60</p></td><td><p>3,30</p></td><td><p>2,10</p></td><td><p>1,20</p></td><td><p>2,16</p></td><td><p>1,44</p></td><td><p>2,40</p></td><td><p>1,51</p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p>Utile di esercizio (escluse sovvenzioni)</p></td><td><p>&#8211; 1,84</p></td><td><p>&#8211; 2,92</p></td><td><p>&#8211; 2,03</p></td><td><p>&#8211; 1,09</p></td><td><p>&#8211; 2,04</p></td><td><p>&#8211; 1,24</p></td><td><p>&#8211; 2,18</p></td><td><p>&#8211; 1,26</p></td><td><p>+ 0,43</p></td></tr><tr><td><p>Utile totale (escluse sovvenzioni)</p></td><td><p>0,62</p></td><td><p>&#8211; 2,92</p></td><td><p>&#8211; 2,04</p></td><td><p>&#8211; 1,07</p></td><td><p>&#8211; 2,16</p></td><td><p>&#8211; 1,37</p></td><td><p>&#8211; 2,33</p></td><td><p>&#8211; 1,47</p></td><td><p>+ 0,21</p></td></tr><tr><td><p>Utile totale indicato nelle relazioni annuali (ossia incluse sovvenzioni)</p></td><td><p>+ 3,22</p></td><td><p>+ 0,38</p></td><td><p>+ 0,06</p></td><td><p>+ 0,13</p></td><td><p>0,00</p></td><td><p>+ 0,07</p></td><td><p>+ 0,07</p></td><td><p>+ 0,04</p></td><td><p>+ 0,21</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Le sovvenzioni erano concesse sotto forma di trasferimenti di liquidit&#224; per coprire le perdite commerciali annuali di MMD. Il denunciante sostiene che MMD non sarebbe stata redditizia senza il costante sostegno finanziario di PCC. Inoltre, afferma che PCC non ha effettuato un'analisi adeguata del fatto che la concessione di ulteriori sovvenzioni a MMD fosse economicamente giustificabile.</p></td></tr></tbody></table> 2.2.3. Misura 3: prestito a lungo termine concesso da PCC a MMD a partire dal 2010 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Nel 2010, PCC ha deciso di concedere a MMD un prestito a lungo termine (fino a vent'anni) di 6,944 milioni di GBP, ad un tasso di interesse del 4,81&#160;%, corrispondente al costo del credito per PCC maggiorato di una tassa amministrativa dello 0,25&#160;%. Il prestito ha lo scopo di sostenere le spese in conto capitale di MMD. Le condizioni generali del prestito sono definite in un contratto di prestito commerciale stipulato tra PCC e MMD, mentre per ciascun utilizzo del prestito sono necessari ulteriori documenti (informazioni sulla spesa in conto capitale da coprire, valutazione finanziaria di ogni prelievo di MMD e PCC, opportuna documentazione della garanzia). Tra il&#160;2010 e il 2017, MMD ha ritirato in totale 5,7 milioni di GBP dallo strumento di prestito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Il denunciante sostiene che il prestito concesso da PCC ha fornito a MMD un finanziamento a lungo termine a condizioni che quest'ultima non avrebbe potuto ottenere da normali creditori commerciali. Il denunciante afferma inoltre che il contratto di prestito tra PCC e MMD non solo non &#232; firmato, ma in particolare non contiene le clausole comunemente richieste da qualsiasi prestatore commerciale (quali covenant finanziari e casi di inadempienza). Infine, sostiene che il finanziamento concesso da PCC consente a MMD di investire in nuove infrastrutture e risorse operative, conferendole pertanto un vantaggio competitivo.&#160;Di conseguenza, il denunciante sostiene che il prestito a lungo termine non &#232; conforme al principio dell'operatore in un'economia di mercato e, poich&#233; sono soddisfatti anche tutti gli altri criteri, configura un aiuto di Stato illegale.</p></td></tr></tbody></table> 2.2.4. Misura 4: acquisizione di due gru da parte di PCC e loro successiva locazione a lungo termine a MMD nel 2010 e 2011 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Al fine di sostenere le attivit&#224; di MMD, nel 2010 e 2011 PCC ha deciso di acquistare due gru portuali mobili al costo di circa 2,1 milioni di GBP ciascuna e di darle in locazione a MMD a norma di un contratto di leasing operativo valido per sette anni. Il canone mensile di 16&#160;000 GBP (superiore a 190&#160;000 GBP all'anno) per ciascuna gru &#232; stato calcolato in modo da consentire il rimborso dell'investimento effettuato da PCC nell'arco del ciclo di vita previsto delle gru, pari a 15 anni e copre anche il costo del capitale di PCC (portando complessivamente a tassi di interesse effettivi del 4,46&#160;% e 4,62&#160;%).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Bench&#233; la denuncia non contenga argomenti specifici riferiti a questa particolare misura, l'operazione di acquisto e locazione delle gru rientra nelle varie misure di finanziamento indicate nella denuncia mediante le quali PCC sostiene gli investimenti di MMD in nuove attrezzature in modo presumibilmente non conforme alle condizioni di mercato.</p></td></tr></tbody></table> 2.2.5. Misura 5: garanzia sullo scoperto di conto corrente <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>All'atto dell'acquisizione, MMD &#232; stata integrata nel rapporto bancario di PCC con Lloyds TSB Bank, che in cambio ha richiesto un ulteriore deposito di garanzia in contanti di 1 milione di GBP. A maggio 2009, il deposito di garanzia &#232; stato portato a 1,2 milioni di GBP e nella primavera del 2010 &#232; sceso a 0,55 milioni di GBP. Nel 2011, il deposito di garanzia presso Lloyds TSB Bank &#232; stato integrato da una garanzia fornita da PCC alla banca su uno scoperto di conto corrente mensile pari a 1 milione di GBP a disposizione di MMD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Il deposito, e successivamente anche la garanzia, sono stati richiesti da Lloyds TSB Bank a copertura delle normali operazioni commerciali di MMD e a titolo di garanzia per i pagamenti effettuati dalla banca per conto di MMD (quali pagamenti CHAPS, BACS, indennit&#224; doganali e carte di debito aziendali). Lloyds TSB Bank pu&#242; ricorrere all'escussione del deposito o della garanzia qualora tali pagamenti effettuati dalla banca non siano successivamente onorati da MMD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>In base alla denuncia, la garanzia sullo scoperto di conto corrente rientra nelle misure che rappresentano un sostegno finanziario continuativo concesso da PCC a MMD e presumibilmente conferisce a MMD un vantaggio economico indebito.</p></td></tr></tbody></table> 2.3. Motivazione per l'avvio del procedimento 2.3.1. Misura 2: sovvenzioni annuali a sostegno del reddito concesse da PCC a MMD <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio, la Commissione ha espresso il dubbio che il sostegno continuativo a favore di MMD mediante le sovvenzioni annuali a sostegno del reddito non sia conforme al MEIP. Poich&#233; il sostegno fornito da PCC sotto forma di sovvenzioni a sostegno del reddito &#232; andato ben oltre il periodo e l'importo previsto inizialmente nella giustificazione economica dell'investimento (16,71 milioni di GBP nell'arco di otto anni, rispetto all'importo di 1,44 milioni nell'arco di due anni pianificato inizialmente) sono emerse preoccupazioni in merito al fatto che queste sovvenzioni in denaro liquido si potessero considerare un sostegno a breve termine e temporaneo per la ristrutturazione dell'impresa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Inoltre, gi&#224; nel primo esercizio 2008-2009 era evidente che le previsioni finanziarie iniziali non si sarebbero concretizzate. Oltretutto, mentre l'effettuazione di un'adeguata analisi economica in vista dell'acquisizione di MMD era comprovata, nel fascicolo gli elementi di prova di un'adeguata analisi della razionalit&#224; economica della concessione di ciascuna sovvenzione aggiuntiva a sostegno del reddito erano scarsi o inesistenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>L'argomento secondo cui le sovvenzioni sono quasi compensate dai flussi di reddito da MMD a PCC che andrebbero persi se MMD cessasse di operare &#232; stato ritenuto infondato, in quanto non esistevano prove del fatto che le strutture portuali (banchine, magazzini ecc.) usate da MMD rimarrebbero inutilizzate se quest'ultima fosse posta in liquidazione, o della conseguente perdita totale dei canoni di locazione e dei diritti di tonnellaggio versati a PCC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Infine, non esistevano prove del fatto che PCC avesse confrontato il sostegno continuativo con scenari alternativi (come ad esempio la messa in liquidazione di MMD) per dimostrare che in effetti si trattava dell'opzione economicamente pi&#249; vantaggiosa durante l'intero periodo.</p></td></tr></tbody></table> 2.3.2. Misura 3: prestito a lungo termine concesso da PCC a MMD a partire dal 2010 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Alla luce dell'incapacit&#224; di MMD di raggiungere la redditivit&#224; in un certo numero di anni senza le sovvenzioni a sostegno del reddito concesse da PCC, nella decisione di avvio la Commissione ha espresso riserve in merito al fatto che le condizioni del prestito tenessero conto dei rischi di insolvenza di MMD. Era lecito dubitare che un creditore privato, anche nella posizione di societ&#224; madre, avrebbe concesso un simile prestito senza affrontare adeguatamente le difficolt&#224; finanziarie della propria controllata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Le riserve circa la conformit&#224; alle condizioni di mercato del prestito sono state confermate anche dalla comunicazione della Commissione sui tassi di riferimento del 2008, secondo cui il tasso di mercato per una societ&#224; in difficolt&#224; (senza il sostegno continuativo di PCC, MMD sarebbe stata quasi certamente in difficolt&#224;) anche presumendo garanzie elevate (di cui non esistevano prove) ammonterebbe al 5,48&#160;% nel 2011 e sarebbe compreso tra 5,46&#160;% e 5,74&#160;% nel 2012. In assenza di garanzie, il tasso sarebbe stato superiore all'11&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Infine, il contratto di prestito commerciale presentato dal Regno Unito era relativamente generico e non conteneva alcune clausole standard normalmente richieste (quali covenant finanziari o casi di inadempienza).</p></td></tr></tbody></table> 2.3.3. Misura 4: acquisizione di due gru da parte di PCC e loro successiva locazione a lungo termine a MMD nel 2010 e 2011 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Poich&#233; la misura &#232; molto simile, nei suoi effetti, al prestito a lungo termine analizzato sopra (finanziamento di spese in conto capitale di MMD basato sul costo del credito per PCC), nella decisione di avvio sono state espresse riserve analoghe a quelle relative al prestito a lungo termine.</p></td></tr></tbody></table> 2.3.4. Misura 5: garanzia sullo scoperto di conto corrente <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Secondo la decisione di avvio, i documenti di analisi dell'acquisizione di MMD forniti dal Regno Unito sembravano non tenere conto dell'aumento del deposito in contanti di PCC. Anche accettando l'argomento che il deposito fosse implicitamente previsto, non esistevano comunque elementi di prova a dimostrazione del fatto che successivamente PCC avesse analizzato la sua costante esposizione. Nonostante le continue perdite di MMD, PCC ha semplicemente continuato a fornire la garanzia a copertura dei prestiti di capitale circolante a favore di MMD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio, la Commissione ha pertanto espresso riserve sul fatto che MMD avrebbe potuto ottenere tali strumenti di prestito senza il sostegno di PCC, ritenendo nel contempo improbabile che una societ&#224; madre privata nella stessa situazione avrebbe continuato a fornire un simile sostegno finanziario senza affrontare adeguatamente le difficolt&#224; finanziarie della propria controllata.</p></td></tr></tbody></table> 3. OSSERVAZIONI DELLE PARTI INTERESSATE 3.1. Osservazioni del denunciante <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni, il denunciante ha approvato la decisione di avvio, pur riservandosi di modificare la propria posizione in merito alle conclusioni concernenti la misura 1, senza tuttavia fornire ulteriori argomenti o elementi di prova rispetto a tale misura. Per quanto concerne le misure 2-5, il denunciante ha fatto riferimento alle sue precedenti comunicazioni e ha ribadito di ritenere che non esistano motivi in base ai quali PCC avrebbe potuto ragionevolmente concludere che il suo sostegno finanziario avrebbe fornito un rendimento commerciale adeguato, senza tuttavia presentare ulteriori elementi di prova o argomenti a sostegno delle sue osservazioni. Il denunciante ha pertanto invitato la Commissione a concludere che le misure 2-5 costituiscono un aiuto di Stato incompatibile che deve essere recuperato.</p></td></tr></tbody></table> 3.2. Osservazioni del terzo anonimo <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Il terzo anonimo ha approvato l'analisi preliminare contenuta nella decisione di avvio, ritenendo che le misure&#160;2-5 configurassero chiaramente aiuti di Stato a favore di MMD, con cui PCC forniva un costante sostegno finanziario a un'impresa cronicamente inefficiente e non redditizia. In assenza di tale sostegno costante, MMD sarebbe da tempo divenuta insolvente e avrebbe cessato l'attivit&#224;. Il terzo anonimo non ha presentato osservazioni sulla misura 1.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Il terzo anonimo ha rilevato che PCC non ha agito come un investitore commerciale razionale, poich&#233; ha continuato a fornire finanziamenti a MMD senza garantire una ristrutturazione significativa o efficace di MMD per risolvere i suoi problemi. Inoltre, a suo parere un investitore razionale non avrebbe acquistato un'impresa fallimentare, continuando a finanziare i suoi fallimenti per diversi anni senza introdurre delle riforme per affrontare la situazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le sovvenzioni a sostegno del reddito (misura 2), il terzo anonimo, in linea con la decisione di avvio, ha sottolineato che PCC ha semplicemente compensato le perdite di esercizio subite ogni anno da MMD, senza effettuare un'adeguata valutazione. Per quanto concerne le misure 3 e 4, il terzo anonimo, sempre in linea con la decisione di avvio, ha affermato che senza il sostegno di PCC non sarebbe stato possibile per MMD disporre di finanziamenti a condizioni analoghe. Infine, ha convenuto che anche la misura 5&#160;ha costituito un vantaggio indebito a favore di MMD, che non sarebbe stato fornito da un operatore economico razionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>Il terzo anonimo conferma pertanto la valutazione preliminare contenuta nella decisione di avvio secondo cui queste misure di aiuto non soddisfano neppure le condizioni di base per un aiuto al salvataggio o alla ristrutturazione che sia compatibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>Il terzo anonimo sottolinea altres&#236; che queste sovvenzioni hanno esercitato un impatto significativo sulla concorrenza, poich&#233; il settore della movimentazione di prodotti freschi &#232; un mercato altamente competitivo con margini ridotti, nel quale gli operatori legittimi privi di aiuti sono particolarmente vulnerabili rispetto a un operatore sostenuto da aiuti di Stato illegali. Inoltre, afferma che MMD aveva la fama di offrire servizi di movimentazione al di sotto delle tariffe di mercato (a quanto pare anche offrendo lo stoccaggio gratuito) per attirare e mantenere i clienti. Oltre ai concorrenti specifici, gli aiuti hanno quindi danneggiato anche il funzionamento generale del mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Il terzo anonimo ha pertanto chiesto alla Commissione di imporre il recupero degli aiuti illegali e incompatibili concessi a MMD.</p></td></tr></tbody></table> 4. COMMENTI DEL REGNO UNITO 4.1. Commenti del Regno Unito sulla decisione di avvio <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>Nei suoi commenti sulla decisione di avvio, il Regno Unito ha contestato le conclusioni preliminari della Commissione secondo cui le misure 2-5 possono configurare aiuti di Stato, fornendo argomentazioni aggiuntive a sostegno della sua affermazione che tutte le misure fossero conformi al MEIP. Inoltre, ha presentato numerosi elementi di prova aggiuntivi<span>ex ante</span> a sostegno della sua affermazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha affermato, in particolare, che la decisione di PCC di sostenere MMD negli anni successivi al 2008 mediante sovvenzioni a sostegno del reddito o con altri strumenti, era motivata sul piano commerciale e fondata su una valutazione ragionata dei potenziali rischi e benefici. Questa analisi ha comportato l'esame delle numerose economie interconnesse e sinergie implicite nel mantenimento di un'impresa commerciale in un sito interamente controllato, le cui attivit&#224; sono limitate a operazioni portuali per vincoli di legge e motivi politici. Il Regno Unito sostiene che la validit&#224; economica del sostegno continuativo a MMD &#232; stata costantemente verificata a fronte di tutte le alternative ragionevoli in un sito cos&#236; limitato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha affermato che PCC esercitava un rigoroso controllo finanziario dei propri investimenti nell'impresa e che pertanto l'asserzione della Commissione secondo cui PCC avrebbe seguito &#171;ciecamente&#187; le previsioni eccessivamente ottimistiche della direzione di MMD non &#232; corretta. PCC ha nominato amministratore di MMD il proprio responsabile finanziario pi&#249; anziano, per vigilare sui risultati finanziari, fornire un &#171;adeguato acume finanziario&#187; e garantire la corretta esecuzione dei compiti di gestione finanziaria di PCC a norma di legge. Come dimostrano i documenti interni allegati alla comunicazione del Regno Unito, i membri di PCC hanno valutato periodicamente se i fattori che avevano motivato l'acquisizione dell'impresa nel 2008 continuassero a giustificare l'ulteriore sostegno.&#160;Inoltre, come qualsiasi operatore in un'economia di mercato con interessi in un sito interamente controllato che presenta possibilit&#224; limitate di utilizzi alternativi e una serie di economie di filiera, PCC ha agito per promuovere il valore del suo terreno e ottenere rendimenti sostenibili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>Analogamente a tutte le attivit&#224; portuali, la movimentazione della frutta, che rappresenta la principale attivit&#224; di MMD, &#232; &#171;irregolare&#187; e nel breve termine risente di perdite/acquisizioni di singoli clienti. Nei primi anni dopo il&#160;2008, il settore &#232; stato colpito da problemi imprevedibili, ma i risultati finanziari di MMD sono migliorati in misura significativa, anche se pi&#249; lentamente di quanto previsto inizialmente, grazie all'acquisizione di alcuni nuovi clienti e a un programma di ristrutturazione energico (contenuto nella giustificazione economica del 2008 per l'acquisizione di MMD e aggiornato nel quadro dei piani aziendali di previsione di MMD), che ha tagliato i costi e razionalizzato l'attivit&#224;, rendendola pi&#249; competitiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>Il Regno Unito sottolinea inoltre che PCC possiede e gestisce anche un porto per navi traghetto molto attivo, adiacente al sito di MMD. PCC pu&#242; sfruttare &#8211; e sfrutta &#8211; le sinergie tra le due attivit&#224; a vantaggio del porto per navi traghetto, ad esempio offrendo agli operatori di traghetti commerciali i servizi di stivaggio di MMD per movimentare carichi commerciali. Questo ha contribuito ad aumentare l'attivit&#224; del porto per navi traghetto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>Inoltre, PCC riceve un reddito da MMD, sotto forma di un canone di locazione, diritti di tonnellaggio, tariffe di pilotaggio e altri redditi. Bench&#233; questo di per s&#233; non giustifichi necessariamente il sostegno continuativo dell'attivit&#224; a pi&#249; lungo termine, il Regno Unito sostiene che per PCC &#232; opportuno tenere conto di questi flussi di reddito nella valutazione della razionalit&#224; commerciale generale della prosecuzione del sostegno a MMD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>Il Regno Unito sottolinea inoltre che, in diverse occasioni, possibili alternative al fatto che MMD continuasse a operare con il sostegno di PCC sono state considerate e confrontate con la situazione esistente entrando nel merito economico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>Primo, dal 2008 PCC ha considerato l'ipotesi di diversificare l'attivit&#224; di MMD in altre tipologie di merci, ma per una serie di motivi logistici non esistono attivit&#224; alternative che abbiano maggiori probabilit&#224; di migliorare i risultati finanziari di MMD&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>Secondo, PCC ha considerato l'alternativa di mettere in liquidazione l'azienda e riacquistare il terreno per un altro uso (ad esempio durante l'esame della giustificazione economica dell'investimento continuativo, nel 2013 &#8211; cfr. punto 57), ma molteplici fattori erano a sfavore di questa opzione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il sito di 7,7 ettari &#232; relativamente piccolo e la sua ubicazione (tra il porto per navi traghetto e l'arsenale militare) lo rende inadatto per molti altri usi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il sito si trova su terreno bonificato ed &#232; fortemente contaminato.&#160;&#200; pertanto estremamente improbabile che possa essere utilizzato per edifici commerciali o residenziali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a norma del piano regolatore il terreno &#232; destinato a usi portuali ed &#232; improbabile che le autorit&#224; locali di pianificazione territoriale trovino una giustificazione per acconsentire a usi alternativi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>PCC avrebbe bisogno dell'autorizzazione legale per chiudere i pontili e utilizzare il terreno per altri scopi commerciali, ma tale autorizzazione &#232; estremamente difficoltosa da ottenere e vincola a una prospettiva a medio e lungo termine in termini di sostenibilit&#224; e commercialit&#224;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>il sito occupato da MMD si trova all'interno di un'area limitata di terreno portuale utilizzabile. Questo significa che riveste una tale importanza strategica per PCC (data la potenziale necessit&#224; di futura espansione o adeguamento del porto) che il mantenimento di un'attivit&#224; portuale commerciale nel sito &#232; diventato un evidente imperativo di mercato per PCC.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>Tenendo conto di questi vincoli, il Regno Unito sostiene che PCC intende ottenere il miglior rendimento possibile dal terreno, investendo in MMD quale locatario sostenibile e redditizio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>A sostegno di queste affermazioni, il Regno Unito ha fornito anche copie di un modello economico preparato da PCC per valutare l'investimento in MMD e analizzare diverse opzioni disponibili, valutandole nel merito economico.&#160;Questo modello &#232; stato regolarmente aggiornato per tenere conto delle prestazioni di MMD, dell'evoluzione delle condizioni di mercato, delle prospettive ecc. e la razionalit&#224; economica dell'ulteriore sostegno a MMD sotto forma di sovvenzioni e altri finanziamenti &#232; stata regolarmente verificata a fronte di opzioni alternative. Il Regno Unito ha spiegato di non disporre di tutte le versioni precedenti del modello per i singoli esercizi, avendo creato un unico file Excel che veniva costantemente aggiornato senza archiviare i risultati precedenti; in ogni caso, ha confermato l'utilizzo coerente del modello come base per decidere se fosse economicamente sensato continuare a sostenere MMD o se fosse preferibile optare per una diversa alternativa e ha fornito due versioni di lavoro del modello, di maggio/giugno 2013, riscontrate nei fascicoli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>Ponderando tutti questi fattori, PCC ha concluso che &#232; commercialmente pi&#249; vantaggioso a medio-lungo termine continuare a sostenere l'attivit&#224; e attuare le varie misure di ristrutturazione previste per ripristinare la redditivit&#224; di MMD. Il Regno Unito sottolinea che il sostegno all'attivit&#224; &#232; fondato su una valida logica commerciale. MMD &#232; in una buona posizione per la movimentazione di carichi di prodotti freschi provenienti da produttori meridionali, ed &#232; uno dei pochi operatori portuali a possedere la competenza e la capacit&#224; necessarie per gestire navi frigorifere con carichi di prodotti freschi refrigerati. MMD si &#232; adeguata con successo all'evoluzione di nuove tipologie di navi, con il risultato di acquisire alcuni nuovi clienti significativi. L'investimento nella movimentazione specializzata di frutta e ortaggi freschi (stoccaggio refrigerato, gru e trasporto) le garantir&#224; di restare competitiva come principale punto di accesso per gli importatori di frutta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>Il Regno Unito sottolinea inoltre che i risultati finanziari positivi di MMD nell'esercizio finanziario 2016-2017 evidenziano un miglioramento significativo e confermano le precedenti ipotesi che MMD possa diventare un'impresa redditizia anche senza il sostegno continuativo sotto forma di sovvenzioni al reddito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>Infine, il Regno Unito rileva che il criterio applicato dalla Commissione per valutare se le misure 2-5 sono conformi al MEIP &#232; se un azionista privato nella posizione di PCC sarebbe stato motivato a continuare a sostenere la societ&#224; in circostanze analoghe. A tale proposito &#232; necessaria una valutazione<span>ex ante,</span> e non ex post, basata sulle informazioni a disposizione di PCC nel momento pertinente. PCC ha accertato che tutte le misure di sostegno sono state adeguatamente esaminate e ponderate in termini di probabili rischi e benefici. In nessuna occasione, dopo l'acquisto iniziale di MMD, PCC ha incluso criteri non economici nelle sue valutazioni finanziarie di MMD (quali occupazione locale, rischi ambientali o politica regionale), comportandosi sempre come avrebbe fatto un azionista privato in circostanze analoghe.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>A seguito di una riunione con la Commissione il 26&#160;aprile 2017, il Regno Unito ha fornito ulteriori dettagli sull'evoluzione dell'attivit&#224; di MMD per l'intero periodo interessato, indicando quello di cui PCC era a conoscenza al momento della concessione di ciascuna misura di sostegno.&#160;Nel corso di ogni anno, sono stati considerati gli eventi fondamentali che hanno inciso sui risultati finanziari di MMD, a dimostrazione del fatto che PCC non ha seguito &#171;ciecamente&#187; previsioni ingiustificate ed eccessivamente ottimistiche presentate dalla direzione di MMD. Al contrario, il Regno Unito sostiene che gli elementi di prova dimostrano chiaramente che, quando si presentavano dei problemi, la direzione di MMD li affrontava con un atteggiamento solido e secondo una logica commerciale, nell'intento di portare l'impresa verso la futura redditivit&#224;, con la supervisione pienamente adeguata di PCC nei momenti delle decisioni importanti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>Questa comunicazione del Regno Unito &#232; stata integrata da ulteriori prove contestuali di queste valutazioni economiche e commerciali<span>ex ante</span> di MMD e PCC. Il Regno Unito ha spiegato inoltre che molte comunicazioni interne ricevute da PCC in relazione a MMD erano fornite oralmente e non in forma scritta e pertanto non possono essere dimostrate mediante documenti scritti. In ogni caso, il Regno Unito ritiene che la documentazione presentata fornisca elementi di prova sufficienti del fatto che PCC, dall'acquisizione di MMD nel 2008, abbia preso decisioni ragionevoli e commercialmente motivate in relazione a MMD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>Inoltre, la comunicazione aggiuntiva sottolinea (fornendo prove documentali pertinenti) che durante il periodo interessato in una serie di casi PCC ha preso in considerazione proposte alternative:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>nel 2011, Condor Logistics ha contattato PCC con l'intento di negoziare l'acquisto di MMD. PCC ha avviato le trattative con Condor Logistics in merito a una vendita totale o parziale dell'impresa, esplorando con mente aperta questa opportunit&#224; commerciale, ma Condor Logistics ha interrotto i servizi di trasporto merci nell'ottobre 2012 e le trattative sono terminate;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>nel 2012, PCC ha tenuto una riunione il 30&#160;ottobre 2012 per discutere ulteriormente dell'opzione di mantenere o vendere/chiudere MMD;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il 21&#160;giugno 2013, un documento interno preparato dalla direzione di MMD valutava la possibilit&#224; di vendere l'impresa o di utilizzare il sito per scopi alternativi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in ottobre 2013, PCC ha effettuato una valutazione completa di opzioni alternative per MMD, in base a un'analisi documentata delle prospettive economiche di MMD per ciascuna opzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>nel 2014-2015, PCC ha valutato la proposta di utilizzare il sito di MMD per costruire turbine eoliche per la produzione di elettricit&#224;. Il progetto tuttavia non ha ottenuto la licenza di costruzione e pertanto non ha potuto procedere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Nel 2015-2016, [&#8230;]&#160;<a>(<span>*1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>Infine, a seguito di una teleconferenza il 18&#160;aprile 2018, il Regno Unito ha presentato ulteriori prove contestuali delle valutazioni economiche<span>ex ante</span> di diverse opzioni disponibili, corredate da una spiegazione dettagliata della metodologia del modello economico sottostante.</p></td></tr></tbody></table> 4.2. Commenti del Regno Unito sulle osservazioni delle parti interessate <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le osservazioni del denunciante, il Regno Unito ha rilevato che si limitano a ribadire le accuse di aiuti di Stato mosse nella decisione di avvio, senza fornire commenti n&#233; elementi di prova specifici. La posizione del Regno Unito nei confronti di queste accuse &#232; contenuta nei commenti del Regno Unito sulla decisione di avvio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le osservazioni del terzo anonimo, anche in questo caso il Regno Unito ha rilevato che per la maggior parte si limitano a ribadire le accuse contenute nella decisione di avvio senza fornire commenti o elementi di prova specifici. Il Regno Unito ha comunque commentato tre punti specifici sollevati dal terzo anonimo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>In primo luogo, il Regno Unito non &#232; d'accordo con l'affermazione che PCC si sia accontentato di coprire le perdite di MMD senza cercare di ristrutturare o riformare l'attivit&#224;. Come rilevato dal Regno Unito anche nei suoi commenti sulla decisione di apertura, PCC ha preso una serie di misure, insieme alla direzione di MMD, intese a ristrutturare l'attivit&#224;, ridurre i costi, migliorare l'efficienza e rendere pi&#249; competitiva l'impresa, tra cui quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>conclusione di un nuovo contratto di lavoro con i sindacati al fine di introdurre maggiore flessibilit&#224; ed efficienza nella forza lavoro (con la previsione di risparmiare circa 250&#160;000 GBP all'anno in termini di costo del lavoro);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ammodernamento degli impianti di movimentazione di container e stoccaggio, per rispondere all'evoluzione della domanda;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cessazione ed esternalizzazione delle operazioni di trasporto di MMD, per consentirle di concentrarsi sull'attivit&#224; principale (prevedendo di ottenere un reddito aggiuntivo di circa [50&#160;000-150&#160;000] GBP dalla locazione delle strutture di stoccaggio e dalla condivisione degli utili a norma del contratto stipulato con l'autotrasportatore terzo);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>miglioramenti nelle tecnologie dell'informazione (quali nuovi sistemi informatici di tracciabilit&#224; e rintracciabilit&#224; o un sistema di prenotazione dei veicoli) e altre infrastrutture (ad esempio stabilizzatori di tensione integrati nei capannoni frigoriferi, con un risparmio di 30&#160;000 GBP all'anno di costi di elettricit&#224;, pannelli fotovoltaici installati sul tetto dei capannoni, con un risparmio stimato di circa 230&#160;000 all'anno per l'energia elettrica o l'installazione di illuminazione LED, con un risparmio previsto di circa 70&#160;000 GBP all'anno di costi di energia elettrica) che hanno consentito di ottenere migliori risultati finanziari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>investimenti per il rispetto delle norme di qualit&#224; e gli accreditamenti (ISO 9001, OHSAS 18001, status di AEO o codice di qualit&#224; 360);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>creazione di ulteriori aree di stoccaggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cambiamenti nel consiglio di amministrazione di MMD intesi a migliorare la rendicontabilit&#224; finanziaria.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>Il piano di ristrutturazione rientrava nella giustificazione economica iniziale per l'acquisizione di MMD nel 2008, e PCC ha ricevuto relazioni periodiche orali e scritte sui progressi di MMD nell'attuazione delle misure di ristrutturazione. PCC quindi ha agito come un operatore privato nell'apportare i necessari cambiamenti all'impresa, affinch&#233; fosse in grado di migliorare le prestazioni e diventare pi&#249; competitiva. Queste misure sono ben documentate nei documenti interni<span>ex ante</span> di PCC e MMD presentati come elementi di prova dal Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>In secondo luogo, il Regno Unito ha confutato l'affermazione che MMD avrebbe offerto servizi di movimentazione al di sotto delle tariffe di mercato per attirare e mantenere clienti per i prodotti freschi, offrendo persino lo stoccaggio gratuito.&#160;Il terzo anonimo non ha fornito prove a sostegno di queste accuse e si &#232; limitato ad affermare che &#171;si ritiene&#187; o &#171;si dice&#187; che MMD offra simili tariffe, senza dichiarare la fonte. Il Regno Unito afferma che si tratta di accuse infondate, poich&#233; i prezzi di MMD rispecchiano le tariffe offerte in altri porti e, anzi, spesso sono pi&#249; alte dei prezzi dei concorrenti. Il Regno Unito ha presentato prove del fatto che in realt&#224; le tariffe di MMD non sono state ridotte dopo la sua acquisizione da parte di PCC nel 2008. Al contrario, nello stesso periodo, le tariffe dei pallet sono aumentate quasi del [&#8230;] %. Inoltre, malgrado vi sia scarsa trasparenza in merito ai prezzi applicati dai diversi porti, alcuni clienti hanno indicato le tariffe offerte da altri porti durante le negoziazioni con MMD, dimostrando che i prezzi di MMD rispecchiano i prezzi di mercato praticati in altri porti. Allo stesso modo, il Regno Unito ha respinto l'accusa secondo cui MMD avrebbe offerto lo stoccaggio gratuito ai propri clienti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>In terzo luogo, il Regno Unito ha confutato l'affermazione che a causa degli aiuti di Stato illegali il settore dei prodotti freschi sia divenuto molto meno interessante per gli operatori privi di aiuti. Anche in questo caso, non esistono prove di quanto affermato e, come rilevato nei commenti del Regno Unito sulla decisione di avvio, altri porti, come Dover, continuano a investire nella movimentazione di prodotti freschi (Dover ha recentemente acquisito Hammond, che gestisce un'attivit&#224; di movimentazione della frutta).</p></td></tr></tbody></table> 5. VALUTAZIONE DELLE MISURE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>Ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato, &#171;sono incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 5.1. Esistenza dell'aiuto di Stato <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>Alla luce della definizione della nozione di aiuto di Stato di cui all'articolo 107, paragrafo 1, del trattato, gli elementi costitutivi dell'aiuto sono i seguenti: i) l'esistenza di un'impresa, ii) l'imputabilit&#224; della misura allo Stato e il suo finanziamento tramite risorse statali, iii) il conferimento di un vantaggio economico, iv) la selettivit&#224; della misura e v) i suoi effetti sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. Tali criteri devono essere soddisfatti cumulativamente affinch&#233; una misura configuri un aiuto di Stato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>Il Regno Unito afferma che queste misure non forniscono alcun vantaggio economico a MMD, poich&#233; sono in linea con il principio dell'investitore operante in un'economia di mercato (MEIP). In base a tale principio, le operazioni economiche effettuate da enti pubblici nel ruolo di investitori non conferiscono un vantaggio alle controparti e pertanto non costituiscono aiuto, se sono svolte alle normali condizioni di mercato&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>Di conseguenza, al fine di stabilire se le presunte misure di aiuto costituiscano aiuti di Stato, la Commissione analizzer&#224; innanzitutto il criterio del vantaggio economico.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.1. Esistenza di un vantaggio economico <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>In seguito alla decisione di avvio, il Regno Unito ha fornito ulteriori prove sostanziali a dimostrazione del fatto che tutte le misure adottate da PCC a sostegno di MMD, sotto forma di sovvenzioni a sostegno del reddito o varie forme di finanziamento, sono state precedute da un'analisi approfondita in base al merito economico.&#160;Ai fini della valutazione dell'esistenza di un vantaggio nel caso in esame, la Commissione applica il criterio dell'investitore in un'economia di mercato.&#160;Sulla base delle prove aggiuntive e degli argomenti presentati, la Commissione valuter&#224; se un ipotetico investitore in un'economia di mercato in una situazione analoga a quella di PCC (ossia, in particolare, nella posizione di un azionista al 100&#160;% di MMD con ulteriori attivit&#224; commerciali nel porto e di dimensioni paragonabili a PCC) avrebbe attuato le misure 2-5&#160;<a>(<span>5</span>)</a>. Questa valutazione si deve basare su elementi di prova<span>ex ante,</span> che dimostrino che le decisioni di concedere le misure 2-5 si sono basate su valutazioni economiche paragonabili a quelle che avrebbe effettuato, in circostanze analoghe, un investitore privato razionale in una situazione il pi&#249; possibile simile a quella dello Stato membro, prima di procedere all'investimento e in considerazione delle opzioni alternative disponibili&#160;<a>(<span>6</span>)</a>. Inoltre, la valutazione deve essere applicata facendo astrazione da qualsiasi considerazione che derivi esclusivamente dal ruolo dello Stato membro come pubblica autorit&#224; (ad esempio, considerazioni di politica sociale, regionale o settoriale)&#160;<a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>Per stabilire se le misure 2-4 siano conformi al criterio dell'investitore in un'economia di mercato, la Commissione si pone nel contesto dell'epoca in cui sono state adottate le misure di sostegno finanziario&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Gli argomenti e gli elementi di prova forniti dal Regno Unito fanno riferimento al fatto che le misure 2-5 in pratica rientravano in un regime generale di sostegno finanziario a MMD, fornito da PCC in quanto societ&#224; madre, al fine di agevolare e accompagnare il processo di ristrutturazione in atto nell'intento di conseguire la sostenibilit&#224; e la redditivit&#224; dell'impresa. Le misure erano pertanto oggetto di una costante valutazione in tutti i loro aspetti, al fine di stabilire il modo di procedere pi&#249; razionale dal punto di vista economico e rientravano tutte nel modello economico utilizzato da PCC per la valutazione. La valutazione della conformit&#224; al MEIP delle misure 2-5 presenta pertanto strette interconnessioni e non pu&#242; essere effettuata semplicemente misura per misura. Per questo motivo, la Commissione analizzer&#224; prima di tutto la conformit&#224; al MEIP delle misure 2-5 nel loro insieme e solo in seguito, per quanto necessario, aggiunger&#224; considerazioni specifiche concernenti le singole misure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>I documenti presentati dal Regno Unito forniscono elementi di prova oggettivi e verificabili che dimostrano a sufficienza di diritto che PCC, dall'acquisizione di MMD, ne ha verificato meticolosamente la situazione effettiva e le prospettive commerciali in base a considerazioni puramente economiche. In generale, i documenti sono debitamente datati e comprendono un'analisi motivata di PCC e le sue previsioni fondate su ipotesi ragionevoli. I documenti quindi non si basano semplicemente su cifre e argomenti presentati dalla stessa MMD, ma li valutano criticamente e rappresentano una prova della costante e attiva vigilanza economica di PCC su MMD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>I documenti presentati dimostrano che la regolare analisi economica includeva considerazioni sulle numerose economie interconnesse e sinergie implicite nel mantenimento di un'impresa commerciale in un sito interamente controllato, in particolare le sinergie con altre attivit&#224; nel porto di Portsmouth (soprattutto servizi di traghetto e crociera) anch'esse interamente possedute da PCC. Queste sinergie comprendono quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il sito di MMD &#232; adiacente ad altre parti del porto di Portsmouth e mantenendo il pieno controllo del sito di MMD, PCC si riserva una certa flessibilit&#224; per espandere le proprie attivit&#224; portuali e i servizi di traghetto o crociera;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ogni anno, presso MMD vengono caricati o scaricati circa [&#8230;] pallet di merci che hanno cominciato o terminato il loro viaggio su una nave che attracca all'adiacente porto internazionale per navi traghetto, che in virt&#249; di questi carichi beneficia di un valore aggiuntivo di circa [&#8230;] GBP all'anno e con tutta probabilit&#224; non sarebbe in grado di realizzare questo reddito se non fosse contiguo ai servizi di stivaggio e movimentazione forniti da MMD. Inoltre, MMD &#232; in grado di garantire le proprie tariffe di movimentazione per questi volumi proprio perch&#233; &#232; contigua al porto per navi traghetto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>PCC ha potuto aumentare il traffico di traghetti commerciali in virt&#249; del fatto che possiede MMD. A titolo di esempio, nel 2015 il porto &#232; stato scelto dall'operatore Transfennica per le strutture di movimentazione di container e le attivit&#224; di stivaggio di MMD, con il risultato di entrate aggiuntive del porto per navi traghetto pari a circa 107&#160;000 GBP;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sono in corso trattative con alcuni operatori in merito alla possibilit&#224; di sfruttare ulteriormente le strutture di MMD adiacenti al porto per navi traghetto.&#160;A titolo di esempio, la rotta dei traghetti roll-on roll-off presso il porto pu&#242; essere utilizzata per ricevere o spedire autocarri con carichi gestiti da MMD. Sono in fase avanzata anche trattative riservate di MMD con [&#8230;] che propone di [&#8230;]. Questo potrebbe generare un reddito combinato per il porto per navi traghetto e per MMD di circa [&#8230;] GBP all'anno;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il porto talvolta utilizza gli attracchi di MMD per le navi da crociera, cosa che contribuisce a promuovere un uso flessibile della capacit&#224; disponibile, fornendo ulteriori vantaggi finanziari alla societ&#224; portuale.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(74)</p></td><td><p>Considerando il carattere puramente commerciale di queste sinergie, la Commissione ritiene che un ipotetico investitore in un'economia di mercato terrebbe conto di tali sinergie con le sue altre attivit&#224; commerciali nel valutare<span>ex ante</span> nel merito economico eventuali misure di sostegno a favore di MMD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(75)</p></td><td><p>Inoltre, un investitore in un'economia di mercato nelle sue considerazioni avrebbe effettivamente tenuto conto del futuro flusso di reddito previsto per PCC sotto forma di locazioni, diritti di pilotaggio e portuali pagati da MMD e la probabilit&#224; di perderlo o ridurlo in caso di opzioni alternative. Tale reddito futuro &#232; pertinente per valutare la motivazione economica di misure che una societ&#224; madre in un'economia di mercato deve adottare a sostegno della propria controllata. Di conseguenza, bench&#233; questi flussi di reddito di per s&#233; non giustifichino il sostegno continuativo a MMD, il loro inserimento nel modello economico generale &#232; in linea con quello che avrebbe fatto un ipotetico investitore operante in un'economia di mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(76)</p></td><td><p>Tenendo conto delle sinergie di cui sopra e dei flussi di reddito all'interno del gruppo di societ&#224; controllato da PCC, il Regno Unito ha fornito copie di un modello economico che prende in esame varie opzioni disponibili, valutandole nel merito economico.&#160;Questo modello &#232; stato elaborato al fine di analizzare la validit&#224; economica dell'investimento continuativo in MMD ed &#232; stato regolarmente aggiornato.&#160;La validit&#224; economica dell'ulteriore sostegno a MMD sotto forma di sovvenzioni a sostegno del reddito e di varie misure di finanziamento &#232; stata pertanto regolarmente verificata<span>ex ante</span> a fronte di altre opzioni alternative.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(77)</p></td><td><p>Le opzioni alternative considerate da PCC in diverse fasi della sua partecipazione in MMD comprendono quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vendita di MMD &#8211; il Regno Unito ha dimostrato che era estremamente improbabile che la vendita a terzi di MMD in continuit&#224; aziendale fosse un'alternativa vantaggiosa dal punto di vista commerciale. La giustificazione economica convincente per l'acquisizione da parte di PCC nel 2008 teneva conto delle sinergie attese con le altre attivit&#224; portuali di PCC, del valore strategico del terreno per quel porto e della continuit&#224; dei flussi di reddito da MMD (cfr. anche l'analisi della misura 1 nella decisione di avvio). Un terzo che potenzialmente considerasse l'acquisto di MMD tuttavia non terrebbe conto di simili considerazioni. Ciononostante, gli elementi di prova forniti confermano che PCC [&#8230;] nel 2011[&#8230;]&#160;<a>(<span>9</span>)</a> e [&#8230;] nel 2015-2016&#160;<a>(<span>10</span>)</a> (cfr. punto 57);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cambiamento/diversificazione dell'attivit&#224; di MMD &#8211; il Regno Unito ha precisato che dal 2008 sono state considerate diverse opzioni di cambiamento o diversificazione dell'attivit&#224; di MMD (quali aggregati, legname, automobili, traffico di container, carichi pesanti, acciaio). Tuttavia, rispetto alle prospettive dell'attuale attivit&#224; di movimentazione di prodotti freschi, nessuno di questi prodotti o servizi alternativi era commercialmente interessante e sarebbe potenzialmente in grado di generare rendimenti pi&#249; elevati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>liquidazione di MMD e utilizzo alternativo del sito &#8211; l'attivo principale di MMD &#232; il diritto di godimento del sito sulla base di un contratto di locazione che autorizza PCC a porre fine alla locazione in caso di fallimento di MMD. Quindi, in tal caso PCC potrebbe recuperare il terreno e sfruttarlo per altri scopi. Il Regno Unito ha per&#242; dimostrato con argomentazioni dettagliate che le alternative disponibili per il sito sono estremamente limitate, fornendo prove e argomenti convincenti a dimostrazione dell'impatto dei vincoli giuridici e di pianificazione territoriale relativi al sito di MMD sulla disponibilit&#224; e sulla redditivit&#224; commerciale di possibili opzioni alternative. Nei suoi documenti interni, PCC ha analizzato le possibilit&#224; di utilizzare il sito per l'ampliamento del porto per navi traghetto, strutture di stoccaggio, parchi eolici&#160;<a>(<span>11</span>)</a> e edifici residenziali/commerciali. Nessuno dei possibili utilizzi considerati tuttavia rappresentava un'opzione pi&#249; vantaggiosa dal punto di vista economico, a causa della situazione del mercato e/o di vincoli di pianificazione territoriale e altri vincoli normativi e giuridici&#160;<a>(<span>12</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(78)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha spiegato che PCC non pu&#242; fornire tutte le versioni precedenti di questo modello economico per i singoli esercizi, poich&#233; &#232; stato sviluppato come un unico file Excel che veniva aggiornato costantemente senza archiviare sistematicamente i risultati precedenti. Il Regno Unito ha confermato, tuttavia, che il modello costituiva la base standard per decidere se fosse economicamente sensato continuare a investire in MMD o se fosse preferibile optare per una diversa alternativa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(79)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha fornito due versioni del modello economico preparato in maggio-giugno 2013, nel corso di&#160;una delle discussioni sul futuro della partecipazione di PCC in MMD (cfr. anche punto 51). Il modello&#160;corrisponde a normali strumenti di mercato basati sul calcolo del valore attuale netto dei flussi di cassa futuri previsti per le diverse alternative considerate. Nello specifico, il modello faceva riferimento a tre opzioni di base: 1) mantenimento di MMD, 2) vendita di MMD in continuit&#224; aziendale al valore netto dell'attivo di 2,4&#160;milioni&#160;di&#160;GBP, 3) liquidazione di MMD e utilizzo alternativo del sito come impianto di stoccaggio (il pi&#249; vantaggioso tra gli utilizzi alternativi del sito). Per ciascuna di queste alternative, il modello calcola il valore attuale netto dei flussi di cassa previsti applicando come tasso di attualizzazione il costo medio ponderato del capitale di PCC pari al 4,23&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(80)</p></td><td><p>Il modello economico valuta le singole opzioni in base a una combinazione di metodologie:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>contributo alle spese fisse generali &#8211; questo metodo valuta in che misura il flusso di cassa generato dal sito copre i costi di gestione variabili (in altre parole i costi che variano col variare dell'attivit&#224;) e contribuisce alle spese fisse generali associate al sito stesso.&#160;La valutazione descrive tutte le entrate di cassa di PCC, comprese eventuali plusvalenze realizzate da MMD (che in questa analisi si presumono versate a PCC a titolo di dividendo), ma deduce ugualmente eventuali sovvenzioni a sostegno del reddito erogate da PCC. Sono esclusi eventuali flussi di capitale di prestito e sovvenzioni in conto capitale, poich&#233; il relativo consumo annualizzato (ammortamento) si riflette nell'avanzo/disavanzo netto realizzato da MMD;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>avanzo/disavanzo totale esclusi eventuali costi &#171;in natura&#187; &#8211; questo metodo &#232; uno sviluppo incrementale del metodo del &#171;contributo alle spese fisse generali&#187; descritto alla lettera a), con l'inserimento delle spese fisse generali di PCC (investitore) associate a tutti gli investimenti effettuati nella societ&#224;. Queste spese generali si riferiscono interamente ai costi di finanziamento del debito assunto da PCC per effettuare investimenti di capitali in MMD;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>redditivit&#224; del capitale investito &#8211; avanzo/disavanzo totale [descritto alla lettera b)] in rapporto all'investimento complessivo nell'arco del periodo.&#160;Poich&#233; l'investimento &#232; finanziato da prestiti, nell'avanzo/disavanzo totale sono inclusi gli interessi passivi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>aumento di valore al termine del periodo &#8211; dividendo pi&#249; la variazione nel valore finanziario dell'attivo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>redditivit&#224; totale &#8211; avanzo/disavanzo totale [indicato alla lettera b)] pi&#249; eventuali variazioni nel valore finanziario dell'investimento [come indicato alla lettera d)];</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>redditivit&#224; totale del capitale investito &#8211; redditivit&#224; totale [cfr. lettera e)] in rapporto all'investimento complessivo.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(81)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che le ipotesi indicate nel modello economico siano ragionevoli e conferma che tengono conto esclusivamente di fattori economici, ignorando quindi considerazioni di interesse pubblico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(82)</p></td><td><p>La versione del modello economico del giugno 2013 riportava i seguenti risultati con riferimento alle singole opzioni alternative nell'arco di due periodi di investimento considerati di 5 e 10 anni.</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>INVESTIMENTO IN MMD - OPZIONI</p></td></tr><tr><td><p>Redditivit&#224; dell'investimento</p></td><td><p>Opzione 1</p></td><td><p>Opzione 2</p></td><td><p>Opzione 3</p></td></tr><tr><td><p>Mantenimento di MMD</p></td><td><p>Vendita di MMD</p></td><td><p>Utilizzo alternativo</p></td></tr><tr><td><p>Prossimi 5&#160;anni</p></td><td><p>Prossimi 10&#160;anni</p></td><td><p>Prossimi 5&#160;anni</p></td><td><p>Prossimi 10&#160;anni</p></td><td><p>Prossimi 5&#160;anni</p></td><td><p>Prossimi 10&#160;anni</p></td></tr><tr><td><p>mio GBP</p></td><td><p>mio GBP</p></td><td><p>mio GBP</p></td><td><p>mio GBP</p></td><td><p>mio GBP</p></td><td><p>mio GBP</p></td></tr><tr><td><p>Contributo/(Aggiunta) a spese fisse generali</p></td><td><p>14,3</p></td><td><p>28,6</p></td><td><p>11,3</p></td><td><p>19,7</p></td><td><p>&#8211; 4,4</p></td><td><p>&#8211; 4,3</p></td></tr><tr><td><p>Avanzo/disavanzo totale esclusi eventuali costi &#171;in natura&#187;</p></td><td><p>7,0</p></td><td><p>16,0</p></td><td><p>4,5</p></td><td><p>10,0</p></td><td><p>&#8211; 8,5</p></td><td><p>&#8211; 10,7</p></td></tr><tr><td><p>Redditivit&#224; del capitale investito</p></td><td><p>290,6 %</p></td><td><p>460,5 %</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>&#8211; 861,5 %</p></td><td><p>&#8211; 531,8 %</p></td></tr><tr><td><p>Aumento di valore al termine del periodo (patrimonio netto)</p></td><td><p>1,0</p></td><td><p>2,3</p></td><td><p>0,0</p></td><td><p>0,0</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>0,9</p></td></tr><tr><td><p>Redditivit&#224; totale - avanzo pi&#249; valore</p></td><td><p>8,0</p></td><td><p>18,2</p></td><td><p>4,5</p></td><td><p>10,0</p></td><td><p>&#8211; 8,1</p></td><td><p>&#8211; 9,8</p></td></tr><tr><td><p>Redditivit&#224; totale del capitale investito</p></td><td><p>315,6 %</p></td><td><p>503,3 %</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>N/D</p></td><td><p>&#8211; 800,0 %</p></td><td><p>&#8211; 453,6 %</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(83)</p></td><td><p>Dai risultati indicati nel modello economico di giugno 2013 emerge che, applicando tutte le metodologie considerate, tra le varie opzioni disponibili il mantenimento di MMD era quella pi&#249; vantaggiosa dal punto di vista economico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(84)</p></td><td><p>Nonostante le ripetute richieste della Commissione, il Regno Unito non &#232; stato in grado di fornire ulteriori copie del modello economico riferite ad altri periodi. In ogni caso, i numerosi altri documenti disponibili mostrano che la razionalit&#224; economica della partecipazione di PCC in MMD &#232; stata oggetto di verifiche periodiche durante tutto il periodo in esame. Tutti gli elementi di prova disponibili confermano altres&#236; che la valutazione si basava su considerazioni puramente economiche e commerciali, facendo astrazione da qualsiasi considerazione di interesse pubblico di cui un ipotetico investitore in un'economia di mercato non avrebbe tenuto conto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(85)</p></td><td><p>Inoltre, PCC ha esercitato un rigoroso controllo finanziario del suo investimento in MMD, nominando amministratore di MMD il proprio responsabile finanziario pi&#249; anziano, al fine di vigilare sui risultati finanziari dell'impresa. Il Regno Unito ha fornito copia di numerose relazioni sulla situazione commerciale e finanziaria di MMD e sulle prospettive future, che venivano regolarmente esaminate da PCC&#160;<a>(<span>13</span>)</a>. Il piano aziendale di MMD veniva aggiornato periodicamente per rispecchiare l'evoluzione del mercato e i funzionari di PCC erano strettamente coinvolti nei progressi di MMD. Il Regno Unito ha dimostrato inoltre che PCC ha effettuato una valutazione dettagliata della posizione commerciale di MMD, con riferimento ai risultati finanziari, ai progressi delle misure di ristrutturazione, ad acquisizioni/perdite di clienti e alle previsioni della direzione per l'attivit&#224;, tramite comitati di esperti per la sorveglianza di MMD, e grazie alla vigilanza finanziaria del responsabile finanziario pi&#249; anziano di PCC. La Commissione ha rilevato che le relazioni e le sintesi dei piani aziendali presentate a PCC fornivano una valutazione obiettiva ed equilibrata dell'impresa, comprese le sfide e i rischi affrontati da MMD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(86)</p></td><td><p>La Commissione ha constatato inoltre che PCC ha portato avanti varie misure di ristrutturazione nell'intento di ridurre i costi, promuovere la redditivit&#224; e rafforzare la competitivit&#224; di MMD. In effetti, PCC era disposta ad approvare l'investimento continuativo solo sulla base di un piano di ristrutturazione in atto e regolarmente aggiornato.&#160;A titolo di esempio, dopo tre anni di difficili negoziati, nel 2016 sono stati firmati nuovi contratti di lavoro con il personale di MMD, con la previsione di risparmiare circa 250&#160;000 GBP all'anno in termini di costo del lavoro.&#160;Il piano di ristrutturazione comprendeva anche una serie di progetti di investimento, mirati ad aumentare la competitivit&#224; di MMD (in particolare investimenti per la certificazione di qualit&#224;, i miglioramenti nello stoccaggio a temperatura controllata, nuove attrezzature per la movimentazione di container, creazione di spazio aggiuntivo per i container e ulteriori miglioramenti continui iterativi alle infrastrutture per migliorare l'efficienza delle operazioni). Inoltre, nel 2014 MMD ha preso la decisione di interrompere il proprio servizio di trasporto delle merci in arrivo, affidandolo all'esterno per essere in grado di concentrarsi sulla sua attivit&#224; principale. Dopo l'acquisizione di MMD, PCC ha anche apportato una serie di cambiamenti alla gestione dell'attivit&#224;, non solo per migliorare la rendicontabilit&#224; finanziaria, ma anche per massimizzare le sinergie con le operazioni portuali di PCC. Infine, MMD ha anche effettuato investimenti per migliorare ed ampliare i suoi rapporti con clienti essenziali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(87)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha quindi dimostrato che i risultati finanziari di MMD erano oggetto di controlli costanti, che hanno comportato adeguamenti del piano di ristrutturazione. Questo ha effettivamente portato al ripristino della redditivit&#224; di MMD senza sovvenzioni a sostegno del reddito da parte di PCC nell'esercizio finanziario 2016-2017.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(88)</p></td><td><p>Di conseguenza, per quanto concerne in particolare le sovvenzioni a sostegno del reddito (misura 2), il Regno Unito ha fornito prove sostanziali che consentono alla Commissione di eliminare le riserve espresse nella decisione di avvio.&#160;Il Regno Unito ha dimostrato che, bench&#233; sia andato oltre il piano di investimento iniziale, in termini di quantit&#224; e di durata, il sostegno continuativo fornito da PCC a MMD mediante le sovvenzioni a sostegno del reddito ha pur sempre costituito un comportamento economicamente razionale e pi&#249; vantaggioso per PCC di tutte le altre opzioni disponibili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(89)</p></td><td><p>Per quanto riguarda in particolare il prestito a lungo termine concesso da PCC a MMD a partire dal 2010 (misura&#160;3), la Commissione rileva in primo luogo che la sua esistenza e i relativi effetti economici per PCC sono stati pienamente considerati nella valutazione economica generale del sostegno continuativo a MMD e inclusi nel modello economico descritto sopra.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(90)</p></td><td><p>Inoltre, il Regno Unito ha fornito elementi di prova a conferma del fatto che la situazione finanziaria di MMD era stata valutata prima della concessione del prestito e che le relative previsioni commerciali e finanziarie offrivano buone prospettive per il rimborso del prestito negli anni successivi, in seguito all'attuazione delle misure di ristrutturazione pianificate. Il Regno Unito ha fornito anche una valutazione dettagliata di ogni singolo progetto finanziato dal prestito, analizzandone i vantaggi economici attesi e confrontandolo con altre opzioni disponibili. Gli elementi di prova presentati confermano pertanto che prima del pagamento di ciascuna tranche del prestito la validit&#224; economica del relativo investimento &#232; stata adeguatamente esaminata. Inoltre, tutte le tranche del prestito sono state utilizzate solo per spese in conto capitale e quindi, in linea di principio, hanno aumentato il valore dell'impresa e dell'investimento di PCC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(91)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha sostenuto inoltre che il riferimento pertinente non &#232; un prestatore privato indipendente, bens&#236; una societ&#224; madre privata in una situazione analoga. Secondo il Regno Unito, per una societ&#224; madre sarebbe economicamente razionale concedere un prestito alla sua controllata al costo del credito applicato alla stessa societ&#224; madre, nell'intento di finanziare investimenti finalizzati a migliorare la competitivit&#224; della controllata e quindi, in ultima analisi, aumentarne il valore per la societ&#224; madre.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(92)</p></td><td><p>La Commissione riconosce che ai fini della valutazione del prestito si dovrebbe tenere conto del fatto che PCC possedeva (e possiede tuttora) il 100&#160;% di MMD. Le considerazioni economiche di PCC in merito all'utile atteso dal prestito non si limitano ai soli pagamenti dei tassi di interesse previsti, come nel caso delle banche commerciali, ma devono necessariamente tenere conto del fatto che il prestito migliorerebbe la capacit&#224; di MMD di realizzare utili futuri e quindi aumentare il valore della partecipazione di PCC. In effetti, il finanziamento oggetto del prestito &#232; strettamente collegato alle misure di ristrutturazione concernenti le difficolt&#224; finanziarie di MMD e mirate al conseguimento della redditivit&#224; a lungo termine. Inoltre, il modello economico<span>ex ante</span> preparato da PCC ha confermato che, nonostante il lungo periodo di perdite subite da MMD, la concessione di misure di finanziamento, incluso il prestito, dal punto di vista economico era il comportamento pi&#249; razionale alla luce delle opzioni alternative disponibili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(93)</p></td><td><p>In ogni caso, anche trascurando questo argomento e considerando MMD Shipping come entit&#224; autonoma, la Commissione ha constatato che le condizioni del prestito non forniscono un vantaggio economico apprezzabile a MMD. Il Regno Unito non ha fornito informazioni circa il rating di MMD che consentirebbero di verificare la sua affidabilit&#224; creditizia come entit&#224; autonoma, ma tenendo conto del fatto che dopo l'acquisizione la societ&#224; &#232; stata ricapitalizzata, &#232; diventata complessivamente redditizia e ha evidenziato prospettive ragionevolmente favorevoli per l'attivit&#224; futura, il rating dovrebbe corrispondere almeno a B (scarso) come indicato nella comunicazione della Commissione sui tassi di riferimento del 2008. Considerando un normale livello di garanzia (cfr. punto 93), il margine corrispondente ammonterebbe a 400 punti base, in linea con la comunicazione della Commissione sui tassi di riferimento del 2008. Con un tasso di base per il Regno Unito pari a 1,35&#160;% nel novembre 2010, il corrispondente tasso di mercato presunto ammonterebbe a 5,35&#160;%. Il tasso stabilito da PCC, pari a 4,81&#160;%, &#232; molto vicino a tale tasso di mercato presunto (piuttosto conservativo) e la differenza degli interessi annuali sul prestito complessivo ammonterebbe solo a 37&#160;000 GBP (circa 43&#160;000 EUR), in ogni caso ben al di sotto della soglia<span>de minimis</span> di 200&#160;000 EUR nell'arco di tre anni consecutivi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(94)</p></td><td><p>Inoltre, il presunto tasso di mercato sulla base della comunicazione della Commissione sui tassi di riferimento del&#160;2008 non tiene conto del fatto che PCC &#232; anche nella posizione di azionista al 100&#160;% di MMD (cfr. punto&#160;91). Alla luce del contesto generale del rapporto tra PCC e MMD, la Commissione ritiene che un'ipotetica societ&#224; madre operante in un'economia di mercato sarebbe disposta a fornire il prestito a condizioni analoghe.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(95)</p></td><td><p>Infine, il Regno Unito ha presentato una copia completa del contratto di prestito, che conteneva le normali clausole di un contratto di prestito, ivi compresa una garanzia generale<span>(floating charge</span>) assunta da PCC su tutti gli attivi/importi recuperabili di MMD a titolo di garanzia in caso di insolvenza. Poich&#233; il valore dell'attivo totale netto indicato nel modello economico per l'esercizio finanziario 2010-2011 era superiore a 10 milioni di GBP, la garanzia era sostanziale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(96)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha pertanto fornito prove aggiuntive sufficienti per eliminare le riserve espresse nella decisione di avvio rispetto alla misura 3 e ha dimostrato che la concessione del prestito a lungo termine era in linea con il comportamento razionale di una societ&#224; madre privata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(97)</p></td><td><p>Per quanto concerne l'acquisizione di due gru da parte di PCC e la loro successiva locazione a lungo termine a MMD nel 2010 e 2011 (misura 4), la valutazione &#232; analoga a quella del prestito a lungo termine di cui sopra, in considerazione delle analogie tra le condizioni di finanziamento nei due casi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(98)</p></td><td><p>In particolare, gli elementi di prova forniti dal Regno Unito indicano che PCC, insieme a MMD, era effettivamente alla ricerca della soluzione pi&#249; efficace in termini di costi per ottenere le gru che erano necessarie per l'attivit&#224; di MMD. Bench&#233; la giustificazione economica al momento dell'acquisizione di MMD prevedesse che un'eventuale sostituzione delle gru sarebbe stata effettuata prendendole in affitto da terzi, l'analisi interna<span>ex ante,</span> debitamente comprovata, di possibili opzioni per l'acquisizione delle gru preparata da PCC come base per il processo decisionale dimostra che l'acquisto delle gru da parte di PCC e la successiva locazione a MMD sarebbe pi&#249; vantaggiosa dal punto di vista economico.&#160;Inoltre, il contratto di locazione includeva clausole contrattuali standard e salvaguardie giuridiche per entrambe le parti corrispondenti ai normali contratti di locazione stipulati tra societ&#224; commerciali. L'importo del canone &#232; calcolato in modo da garantire il rimborso dell'investimento di PCC nell'arco del periodo di vita di 15 anni delle gru, compreso il costo medio del credito, secondo quella che si pu&#242; considerare una prassi commerciale comune per simili accordi intragruppo.&#160;In effetti, per le societ&#224; madri proprietarie di controllate al 100&#160;% &#232; economicamente sensato avvalersi del meccanismo economicamente pi&#249; efficiente (dal punto di vista dell'intero gruppo) per l'acquisizione di attrezzature necessarie alle attivit&#224; della controllata. Le gru sono state date in locazione a MMD per un periodo di sette anni. In considerazione del loro ciclo di vita atteso di 15 anni, le relazioni interne hanno sottolineato che, alla scadenza del contratto, PCC avrebbe potuto rinnovare la locazione delle gru a MMD o venderle sul mercato secondario.&#160;La relazione indica l'esistenza di un forte mercato dell'usato per le gru, per cui PCC avrebbe la possibilit&#224; di venderle nel caso di un cambiamento della situazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(99)</p></td><td><p>Il Regno Unito ha quindi fornito prove sufficienti a dimostrazione del fatto che una societ&#224; madre privata razionale avrebbe accettato di finanziare l'acquisto delle gru alle condizioni concordate tra PCC e MMD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(100)</p></td><td><p>Infine, per quanto riguarda la garanzia sullo scoperto di conto corrente (misura 5), le preoccupazioni espresse nella decisione di avvio erano collegate al presunto carattere problematico delle sovvenzioni a sostegno del reddito, che &#232; stato comunque chiarito nel corso del procedimento formale. Inoltre, il Regno Unito ha fornito documenti interni che dimostrano che la concessione dei vari prestiti di capitale circolante era una decisione commercialmente razionale di PCC, poich&#233; si trattava del modo pi&#249; efficiente in termini di costi per garantire la regolare attivit&#224; di MMD in quanto controllata, considerato anche nel modello economico citato sopra. Per quanto concerne la sostituzione del deposito in contanti con una garanzia di PCC, un documento interno<span>ex ante</span> su cui si &#232; basata la decisione di PCC giunge alla conclusione che effettivamente una simile garanzia &#232; economicamente pi&#249; vantaggiosa per MMD e PCC rispetto a un deposito in contanti, in quanto consentirebbe a PCC di evitare la perdita di interessi sul deposito in contanti. Il Regno Unito ha pertanto dimostrato che per una societ&#224; madre era economicamente razionale fornire prestiti di capitale circolante per garantire la regolare attivit&#224; della propria controllata al 100&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.2. Conclusione sull'esistenza dell'aiuto di Stato <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(101)</p></td><td><p>Alla luce di quanto precede, la Commissione conclude che le misure 2-5 erano conformi al principio dell'investitore operante in un'economia di mercato e non hanno fornito a MMD un vantaggio economico indebito.&#160;Le misure 2-5 non configurano pertanto un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.</p></td></tr></tbody></table> 6. OSSERVAZIONI COMPLEMENTARI <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(102)</p></td><td><p>Poich&#233; il 29&#160;marzo 2017 il Regno Unito ha notificato l'intenzione di lasciare l'Unione ai sensi dell'articolo 50 del trattato sull'Unione europea, i trattati cesseranno di essere applicabili al Regno Unito a decorrere dalla data di entrata in vigore dell'accordo di recesso o, in mancanza di tale accordo, due anni dopo la data della notifica, salvo che il Consiglio europeo, d'intesa con il Regno Unito, decida di prorogare tale termine. Di conseguenza, e fatte salve le disposizioni dell'accordo di recesso, la presente decisione si applica solo fino a quando il Regno Unito cessa di essere uno Stato membro.</p></td></tr></tbody></table> 7. CONCLUSIONE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(103)</p></td><td><p>La Commissione constata che le misure concesse dal Regno Unito non costituiscono aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Le misure alle quali il Regno Unito ha dato esecuzione in favore di MMD non costituiscono aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Articolo 2 Il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord è destinatario della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 9 novembre 2018 Per la Commissione Margrethe VESTAGER Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU C 452 del 2.12.2016, pag. 4 . ( 2 ) Cfr. nota [1]. ( 3 ) Cfr. ad esempio le relazioni interne per la valutazione di maggio-giugno 2013 della giustificazione dell'investimento continuativo in MMD. ( *1 ) Informazioni riservate. ( 4 ) Cfr., ad esempio, sentenza della Corte di Giustizia, del 21 marzo 1990, Belgio/Commissione (Tubemeuse), C-142/87, ECLI:EU:C:1990:125, punto 29; sentenza della Corte di Giustizia, del 21 marzo 1991, Italia/Commissione (ALFA Romeo), C-305/89, ECLI:EU:C:1991:142, punti 18, 19 e 20; sentenza della Corte Generale, del 30 aprile 1998, Cityflyer Express/Commissione, T-16/96, ECLI:EU:T:1998:78, punto 51; sentenza della Corte Generale, del 21 gennaio 1999, Neue Maxhütte Stahlwerke e Lech-Stahlwerke/Commissione, cause riunite T-129/95, T-2/96 e T-97/96, ECLI:EU:T:1999:7, punti 104 e 109; sentenza della Corte Generale, del 6 marzo 2003, Westdeutsche Landesbank Girozentrale e Land Nordrhein-Westfalen/Commissione, cause riunite T-228/99 e T-233/99, ECLI:EU:T:2003:57, punto 245; sentenza della Corte Generale, del 25 giugno 2015, SACE/Commissione, T-305/13, ECLI:EU:T:2015:435, punti 91-93; sentenza della Corte Generale, del 16 gennaio 2018, EDF/Commissione, T-747/15, ECLI:EU:T:2018:6, punti 18-79. ( 5 ) Cfr. ad esempio sentenza della Corte di Giustizia, del 3 aprile 2014, ING Groep NV, C-224/12 P, ECLI:EU:C:2014:213, punti 35-36. ( 6 ) Cfr. ad esempio sentenza della Corte di Giustizia, del 5 giugno 2012, EDF, C-124/10 P, ECLI:EU:C:2012:318, punti 84-85. ( 7 ) Cfr. ad esempio sentenza della Corte di Giustizia, del 5 giugno 2012, Commissione/EDF, C-124/10 P, ECLI:EU:C:2012:318, punti 79-81; sentenza della Corte di Giustizia, del 10 luglio 1986, Belgio/Commissione, C-234/84, ECLI:EU:C:1986:302, punto 14; sentenza della Corte di Giustizia, del 10 luglio 1986, Belgio/Commissione C-40/85, ECLI:EU:C:1986:305, punto 13; sentenza della Corte di Giustizia, del 14 settembre 1994, Spagna/Commissione, cause riunite da C-278/92 a C-280/92, ECLI:EU:C:1994:325, punto 22; sentenza della Corte di Giustizia, del 28 gennaio 2003, Germania/Commissione, C-334/99, ECLI:EU:C:2003:55, punto 134. ( 8 ) Sentenza del 16 maggio 2002, Francia/Commissione (Stardust Marine), C-482/99, ECLI:EU:C:2002:294, punto 71. ( 9 ) Cfr. messaggi e-mail di […] del […]. ( 10 ) Cfr. il documento di valutazione interna di PCC […] del […]. ( 11 ) Cfr. una relazione di sintesi preparata da Mosscliff Environmental Consultancy, del 30.8.2014, che esamina l'opzione di utilizzare il sito di MMD per l'installazione di turbine eoliche. ( 12 ) Cfr. una valutazione generale delle possibili alternative preparata per l'esame della «giustificazione economica dell'investimento continuativo in MMD» in giugno e ottobre 2013. ( 13 ) Cfr. ad esempio le relazioni di aggiornamento sul porto commerciale presentate a PCC a marzo 2009, giugno 2009, novembre 2010, giugno 2011, ottobre 2012, marzo 2013, marzo 2014 o marzo 2015. </note>
ITA
32019D0367
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.7.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 179/103</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/1455 DELLA COMMISSIONE del 13 luglio 2023 relativo all'autorizzazione provvisoria urgente di acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido (2:3) di cobalto (II) monoidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato come additivi per mangimi destinati a ruminanti con rumine funzionale, equidi e lagomorfi (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all'alimentazione animale ( 1 ) , in particolare l'articolo 15, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 disciplina l'autorizzazione degli additivi destinati all'alimentazione animale e definisce i motivi e le procedure per il rilascio di tale autorizzazione. In particolare, l'articolo&#160;15 di tale regolamento prevede che la Commissione possa autorizzare a titolo provvisorio l'uso di additivi in casi specifici in cui &#232; necessaria un'autorizzazione urgente per assicurare la protezione del benessere animale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;601/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> ha autorizzato, per un periodo di dieci anni, acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato, solfato di cobalto (II) eptaidrato e carbonato di cobalto (II) in granuli rivestiti come additivi per mangimi appartenenti alla categoria &#171;additivi nutrizionali&#187; e al gruppo funzionale &#171;composti di oligoelementi&#187;. L'uso di tali additivi &#232; stato autorizzato in ruminanti con rumine funzionale, equidi, lagomorfi, roditori, rettili erbivori e mammiferi da zoo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Non &#232; stata presentata alcuna domanda entro il termine indicato all'articolo&#160;14, paragrafo 1, del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 per il rinnovo dell'autorizzazione degli additivi acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, in scadenza il 15&#160;luglio 2023. Il 20&#160;ottobre 2022 &#232; stata presentata una domanda di nuova autorizzazione, conformemente all'articolo&#160;7 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003, per l'uso di tali additivi destinati alle stesse specie animali contemplate dalla precedente autorizzazione in questione, con la richiesta di classificarli nella categoria &#171;additivi nutrizionali&#187; e nel gruppo funzionale &#171;composti di oligoelementi&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Tenuto conto del periodo di tempo necessario per il trattamento della domanda di autorizzazione presentata per gli additivi acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato, non pu&#242; essere concessa una nuova autorizzazione di tali additivi entro il 15&#160;luglio 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Di conseguenza, il 30&#160;maggio 2023 una societ&#224; ha presentato alla Commissione una richiesta di rilascio di un'autorizzazione provvisoria urgente, conformemente all'articolo&#160;15 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003, per l'uso degli additivi acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato destinati a ruminanti, cavalli e conigli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nel suo parere del 12&#160;novembre 2009&#160;<a>(<span>4</span>)</a> l'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;Autorit&#224;&#187;) ha concluso che, a causa dell'elevato tasso di degradazione ruminale della vitamina B<span>12</span> per via orale, un approvvigionamento ottimale di micronutrienti per i ruminanti dovrebbe includere il cobalto. L'Autorit&#224; ha esteso tale conclusione a cavalli e conigli, per i quali ha ritenuto che anche nelle loro diete dovesse essere mantenuta la supplementazione con cobalto. Nei suoi pareri del 22&#160;maggio 2012&#160;<a>(<span>5</span>)</a> e del 12&#160;giugno&#160;2012&#160;<a>(<span>6</span>)</a> l'Autorit&#224; ha confermato che gli additivi acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato sono fonti efficaci di cobalto come oligoelemento essenziale, a sua volta utilizzato per la produzione di vitamina B<span>12</span> mediante fermentazione microbica nel rumine.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Come indicato nel parere dell'Autorit&#224; del 12&#160;novembre 2009, la carenza di cobalto negli animali comporta, in generale, perdita di appetito, tasso di crescita ridotto, perdita di peso corporeo, anemia, disturbi del metabolismo dei lipidi, ridotto livello di folato, accumulo di ferro e nichel nel fegato, compromissione della funzione neutrofila e ridotta resistenza alle infezioni parassitarie, in particolare per quanto riguarda i ruminanti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Sembra pertanto che tale carenza possa provocare, sul benessere degli animali per i quali il cobalto &#232; essenziale per sintetizzare la vitamina B<span>12</span>, gravi effetti negativi, tra cui indebolimento del sistema immunitario, aumento della frequenza dei disturbi intestinali e della chetosi, deterioramento della funzione riproduttiva, aumento del rischio per gli ovini di contrarre la malattia del fegato bianco degli ovini (<span>Ovine White Liver Disease</span>) ed, eventualmente, aumento della morbilit&#224; o della mortalit&#224;&#160;<a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Al fine di evitare carenze critiche, gli animali che pascolano su terreni che presentano un basso tenore di cobalto o che sono nutriti con fieno o vegetali prodotti in tali terreni, ma anche alcune categorie di animali con esigenze specifiche, come gli animali nutriti attraverso distributori automatici di concentrati dotati di pompe dosatrici o alcuni animali con disturbi metabolici, necessitano di mangimi complementari sotto forma di bolo o liquido per garantire l'apporto di nutrienti essenziali, compreso il cobalto. Per gli animali da pascolo l'alternativa di utilizzare secchi e blocchi di minerali da leccare per la somministrazione di mangimi non &#232; generalmente considerata ottimale in tutte le circostanze al fine di garantire un approvvigionamento sufficiente, efficace e sicuro di cobalto, a causa dell'assunzione volontaria e competitiva da parte degli animali e della conseguente supplementazione meno controllata e mirata, dell'impatto delle condizioni climatiche sulla qualit&#224; dei mangimi e delle prescrizioni aggiuntive in termini di manipolazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>L'additivo carbonato di cobalto (II) in granuli rivestiti, per il cui uso &#232; stata presentata una domanda di rinnovo conformemente all'articolo&#160;14, paragrafo 1, del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 e che &#232; attualmente autorizzato come additivo per mangimi a norma del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003, non pu&#242; essere utilizzato nella formulazione di mangimi somministrati in mangimi complementari liquidi, n&#233; come bolo. Ci&#242; &#232; dovuto alle specifiche tecniche di tale additivo, che contiene particelle insolubili che incidono sull'omogeneit&#224; del mangime liquido, ha una concentrazione di cobalto molto bassa e non &#232; molto comprimibile, il che impedisce la fabbricazione di adeguati boli ad alta densit&#224;. Il mangime liquido dovrebbe contenere cobalto in forma solubile, come gli additivi acetato di cobalto (II) tetraidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato, mentre la fabbricazione di boli adeguati che forniscano agli animali la necessaria quantit&#224; sicura di cobalto includerebbe gli additivi carbonato di cobalto (II) e carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato. Nessun altro composto del cobalto &#232; attualmente autorizzato come additivo per mangimi a norma del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il regolamento (UE)&#160;2020/354 della Commissione&#160;<a>(<span>8</span>)</a> stabilisce quale particolare fine nutrizionale la somministrazione a lungo termine agli animali da pascolo di oligoelementi&#160;e/o vitamine per mangimi destinati ai ruminanti con un rumine funzionale che possono essere somministrati sotto forma di bolo. La cessazione dell'uso dei composti del cobalto come additivo nei mangimi, in particolare nei mangimi dietetici sotto forma di bolo destinati agli animali da pascolo, impedirebbe agli operatori di soddisfare tale particolare fine nutrizionale per quanto riguarda le esigenze nutrizionali specifiche dei ruminanti, il cui processo digestivo, di assorbimento o il cui metabolismo pu&#242; essere alterato da una carenza di cobalto nella loro dieta. Tale carenza di alimentazione adeguata alle condizioni dei ruminanti da pascolo nuocerebbe pertanto al benessere di questi animali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>L'impatto effettivo della non disponibilit&#224; degli additivi acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato pu&#242; essere misurato tenendo conto dell'entit&#224; dell'uso di tali additivi in tutta l'Unione, sebbene alcuni Stati membri siano maggiormente colpiti da una carenza di cobalto dovuta alla natura dei suoli e dei pascoli. In Irlanda, ad esempio, il 62&#160;% di tutti i mangimi complementari fabbricati per ruminanti ed equini contiene uno di questi quattro additivi e oltre 11,7 milioni di animali potrebbero risentire negativamente della mancanza di accesso a tali prodotti. In Francia 11,5 milioni di ruminanti ricevono una supplementazione con uno di questi quattro additivi sotto forma di bolo o di mangime liquido e, in assenza dell'uso di tali prodotti, ne risentirebbero in termini di benessere animale. In generale, dai dati pervenuti dalle autorit&#224; nazionali competenti e dagli operatori risulta che gli additivi in questione sono ampiamente utilizzati per i ruminanti, soprattutto in mangimi sotto forma di bolo o liquido, ma anche per cavalli e conigli. Si &#232; stimato che, alla fine del 2021, vi erano&#160;76 milioni di capi di bovini e&#160;71 milioni di capi di ovini e caprini nelle aziende dell'Unione&#160;<a>(<span>9</span>)</a>. Dai dati statistici sull'allevamento di conigli&#160;<a>(<span>10</span>)</a> risalenti al 2016 si rileva che circa 180 milioni di conigli d'allevamento sono stati allevati per il consumo di carne nell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Sulla base dei pareri dell'Autorit&#224; del 12&#160;novembre 2009, del 22&#160;maggio 2012 e del 12&#160;giugno&#160;2012 e dei dati sull'uso effettivo degli additivi acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato nell'Unione, risulta che le specie o le categorie animali il cui benessere sarebbe significativamente compromesso dalla cessazione dell'uso di cobalto nell'alimentazione sono i ruminanti, i cavalli e i conigli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Al fine di evitare effetti negativi sul benessere di ruminanti, cavalli e conigli derivanti da un'interruzione dell'autorizzazione all'uso degli additivi acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato a decorrere dal 15&#160;luglio 2023, e in assenza di un'alternativa attualmente disponibile, il loro uso dovrebbe essere autorizzato con urgenza a titolo provvisorio fino all'adozione di una decisione in merito alla domanda di autorizzazione presentata conformemente all'articolo&#160;7 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003. L'autorizzazione provvisoria dovrebbe essere concessa per un periodo massimo di cinque anni, a norma dell'articolo&#160;15 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Al fine di garantire che siano utilizzati solo additivi sicuri ed efficaci conformemente agli obiettivi perseguiti dal regolamento (CE) n.&#160;1831/2003, i termini dell'autorizzazione provvisoria dovrebbero rispecchiare i termini dell'autorizzazione prevista dal regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;601/2013 per i quattro additivi in questione per quanto riguarda l'uso previsto per ruminanti, equidi e lagomorfi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il laboratorio di riferimento istituito dal regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 ha ritenuto che le conclusioni e le raccomandazioni raggiunte per tali additivi nella precedente valutazione effettuata per quanto riguarda il metodo di analisi nel contesto dell'autorizzazione rilasciata con il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;601/2013 siano valide e applicabili all'autorizzazione provvisoria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>A motivo della scadenza, in data 15&#160;luglio 2023, dell'autorizzazione all'uso degli additivi acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido&#160;(2:3) di cobalto (II) monoidrato e solfato di cobalto (II) eptaidrato e al fine di garantire un elevato livello di protezione del benessere degli animali interessati dall'autorizzazione provvisoria, il presente regolamento dovrebbe entrare in vigore con urgenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Autorizzazione provvisoria Le sostanze di cui all'allegato, appartenenti alla categoria «additivi nutrizionali» e al gruppo funzionale «composti di oligoelementi», sono autorizzate a titolo provvisorio come additivi nell'alimentazione animale alle condizioni indicate in tale allegato. Articolo 2 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 13 luglio 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 601/2013 della Commissione, del 24 giugno 2013, concernente l'autorizzazione di acetato di cobalto (II) tetraidrato, carbonato di cobalto (II), carbonato di idrossido (2:3) di cobalto (II) monoidrato, solfato di cobalto (II) eptaidrato e carbonato di idrossido (2:3) di cobalto (II) monoidrato in granuli rivestiti come additivi per mangimi ( GU L 172 del 25.6.2013, pag. 14 ). ( 3 ) È stata presentata una domanda di rinnovo dell'autorizzazione del carbonato di cobalto (II) in granuli rivestiti come additivo per mangimi conformemente all'articolo 14, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1831/2003. Tale additivo non è contemplato dal presente regolamento. ( 4 ) EFSA Journal 2009;7(12):1383. ( 5 ) EFSA Journal 2012;10(6):2727. ( 6 ) EFSA Journal 2012;10(7):2791. ( 7 ) Un riesame del ruolo del cobalto nel metabolismo animale, in particolare dei ruminanti, e degli effetti della carenza di cobalto, è disponibile nel testo seguente: Relationship between Vitamin B12 and Cobalt Metabolism in Domestic Ruminant: An Update , di Jose-Ramiro González-Montaňa et al. Animals 2020, 10, 1855; doi:10.3390/ani10101855. ( 8 ) Regolamento (UE) 2020/354 della Commissione, del 4 marzo 2020, che stabilisce un elenco degli usi previsti dei mangimi destinati a particolari fini nutrizionali e che abroga la direttiva 2008/38/CE ( GU L 67 del 5.3.2020, pag. 1 ). ( 9 ) Dati chiave sulla filiera alimentare europea – edizione 2022, Eurostat. ( 10 ) Commissione europea, direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare, Allevamento cunicolo a scopo commerciale nell'Unione europea – Relazione di sintesi , Ufficio delle pubblicazioni, 2018, https://data.europa.eu/doi/10.2772/62174 ALLEGATO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di identificazione dell'additivo</p></td><td><p>Additivo</p></td><td><p>Composizione, formula chimica, descrizione, metodo di analisi</p></td><td><p>Specie o categoria di animali</p></td><td><p>Et&#224; massima</p></td><td><p>Tenore minimo</p></td><td><p>Tenore massimo</p></td><td><p>Altre disposizioni</p></td><td><p>Fine del periodo di autorizzazione</p></td></tr><tr><td><p>Elemento (Co) in mg/kg di mangimi completi con un tasso di umidit&#224; del 12&#160;%</p></td></tr><tr><td><p><span>Categoria: additivi nutrizionali. Gruppo funzionale: composti di oligoelementi</span></p></td></tr><tr><td><p>3b301</p></td><td><p>Acetato di cobalto (II) tetraidrato</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo</span></p><p>Acetato di cobalto (II) tetraidrato, in forma di cristalli/granuli, con un tenore minimo di cobalto del 23&#160;%</p><p>Particelle&#160;&lt;&#160;50&#160;&#956;m: meno dell'1&#160;%</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>Formula chimica:</p><p>Co(CH<span>3</span>COO)<span>2</span> x 4H<span>2</span>O</p><p>Numero CAS: 6147-53-1</p><p><span>Metodi di analisi</span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><p><span>Per l'identificazione di acetato nell'additivo:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Farmacopea europea, monografia 01/2008:20301.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la caratterizzazione cristallografica dell'additivo:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Diffrazione dei raggi X.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la determinazione del tenore totale di cobalto nell'additivo, in premiscele, mangimi composti e materie prime per mangimi:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>EN 15510 - Spettrometria di emissione ottica (atomica) al plasma accoppiato induttivamente (ICP-AES)</p><p>o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>CEN/TS 15621- Spettrometria di emissione ottica (atomica) al plasma accoppiato induttivamente (ICP-AES) dopo digestione sotto pressione.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la determinazione della distribuzione granulometrica:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ISO 13320 - Analisi granulometrica - Metodi di diffrazione laser.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Ruminanti con rumine funzionale, equidi, lagomorfi</p></td><td><p>-</p></td><td><p>-</p></td><td><p>1 (totale)</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>L'additivo va incorporato nei mangimi composti sotto forma di premiscela.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Indicazioni che devono figurare sull'etichetta dell'additivo e della premiscela:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Tenore di cobalto</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#171;Si raccomanda di limitare la supplementazione con cobalto a&#160;0,3&#160;mg/kg nei mangimi completi. In questo contesto, va tenuto conto del rischio di carenza di cobalto dovuto alle condizioni locali e alla composizione specifica della dieta.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell'additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati mediante tali procedure e misure, l'additivo e le premiscele devono essere utilizzati indossando dispositivi di protezione individuale della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Indicazione che deve figurare nelle istruzioni per l'uso dei mangimi composti: &#171;Devono essere adottate misure protettive per evitare l'esposizione al cobalto per inalazione o per via cutanea.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Non appena &#232; stata adottata una decisione in merito all'autorizzazione dell'additivo a norma dell'articolo&#160;9 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 e al pi&#249; tardi il 14&#160;luglio 2028.</p></td></tr><tr><td><p>3b302</p></td><td><p>Carbonato di cobalto (II)</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo</span></p><p>Carbonato di cobalto (II), in polvere, con un tenore minimo di cobalto del 45&#160;% - 48&#160;%</p><p>Carbonato di cobalto: minimo 75&#160;%</p><p>Idrossido di cobalto: 3&#160;% - 15&#160;%</p><p>Acqua: massimo 6&#160;%</p><p>Particelle&#160;&lt;&#160;11&#160;&#956;m: meno del 90&#160;%</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>Formula chimica: CoCO<span>3</span></p><p>Numero CAS: 513-79-1</p><p><span><span>Metodi di analisi</span></span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><p><span>Per l'identificazione del carbonato nell'additivo:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Farmacopea europea, monografia 01/2008:20301.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la caratterizzazione cristallografica dell'additivo:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Diffrazione dei raggi X.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la determinazione del tenore totale di cobalto nell'additivo, in premiscele, mangimi composti e materie prime per mangimi:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>EN 15510 - Spettrometria di emissione ottica (atomica) al plasma accoppiato induttivamente (ICP-AES)</p><p>o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>CEN/TS 15621 - Spettrometria di emissione ottica (atomica) al plasma accoppiato induttivamente (ICP-AES) dopo digestione sotto pressione.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la determinazione della distribuzione granulometrica:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ISO 13320 - Analisi granulometrica - Metodi di diffrazione laser.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Ruminanti con rumine funzionale, equidi, lagomorfi</p></td><td><p>-</p></td><td><p>-</p></td><td><p>1 (totale)</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>L'additivo va incorporato nei mangimi composti sotto forma di premiscela. Questi mangimi composti sono immessi sul mercato non in polvere.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Indicazioni che devono figurare sull'etichetta dell'additivo e della premiscela:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Tenore di cobalto</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#171;Si raccomanda di limitare la supplementazione con cobalto a&#160;0,3&#160;mg/kg nei mangimi completi. In questo contesto, va tenuto conto del rischio di carenza di cobalto dovuto alle condizioni locali e alla composizione specifica della dieta.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell'additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati mediante tali procedure e misure, l'additivo e le premiscele devono essere utilizzati indossando dispositivi di protezione individuale della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Indicazione che deve figurare nelle istruzioni per l'uso dei mangimi composti: &#171;Devono essere adottate misure protettive per evitare l'esposizione al cobalto per inalazione o per via cutanea.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Non appena &#232; stata adottata una decisione in merito all'autorizzazione dell'additivo a norma dell'articolo&#160;9 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 e al pi&#249; tardi il 14&#160;luglio 2028.</p></td></tr><tr><td><p>3b303</p></td><td><p>Carbonato di idrossido (2:3) di cobalto (II) monoidrato</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo</span></p><p>Carbonato di idrossido (2:3) di cobalto (II) monoidrato, in polvere, con un tenore minimo di cobalto del 50&#160;%</p><p>Particelle&#160;&lt;&#160;50&#160;&#956;m: meno del 98&#160;%</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>Formula chimica:</p><p>2CoCO<span>3</span> &#215; 3Co(OH)<span>2</span> &#215; H<span>2</span>O</p><p>Numero CAS: 51839-24-8</p><p><span>Metodi di analisi</span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><p><span>Per l'identificazione del carbonato nell'additivo:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Farmacopea europea, monografia 01/2008:20301.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la caratterizzazione cristallografica dell'additivo:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Diffrazione dei raggi X.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la determinazione del tenore totale di cobalto nell'additivo, in premiscele, mangimi composti e materie prime per mangimi:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>EN 15510 - Spettrometria di emissione ottica (atomica) al plasma accoppiato induttivamente (ICP-AES)</p><p>o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>CEN/TS 15621 - Spettrometria di emissione ottica (atomica) al plasma accoppiato induttivamente (ICP-AES) dopo digestione sotto pressione.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la determinazione della distribuzione granulometrica:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ISO 13320 - Analisi granulometrica - Metodi di diffrazione laser.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Ruminanti con rumine funzionale, equidi, lagomorfi</p></td><td><p>-</p></td><td><p>-</p></td><td><p>1 (totale)</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>L'additivo va incorporato nei mangimi composti sotto forma di premiscela. Questi mangimi composti sono immessi sul mercato non in polvere.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Indicazioni che devono figurare sull'etichetta dell'additivo e della premiscela:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Tenore di cobalto</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#171;Si raccomanda di limitare la supplementazione con cobalto a&#160;0,3&#160;mg/kg nei mangimi completi. In questo contesto, va tenuto conto del rischio di carenza di cobalto dovuto alle condizioni locali e alla composizione specifica della dieta.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell'additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati mediante tali procedure e misure, l'additivo e le premiscele devono essere utilizzati indossando dispositivi di protezione individuale della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Indicazione che deve figurare nelle istruzioni per l'uso dei mangimi composti: &#171;Devono essere adottate misure protettive per evitare l'esposizione al cobalto per inalazione o per via cutanea.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Non appena &#232; stata adottata una decisione in merito all'autorizzazione dell'additivo a norma dell'articolo&#160;9 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 e al pi&#249; tardi il 14&#160;luglio 2028.</p></td></tr><tr><td><p>3b305</p></td><td><p>Solfato di cobalto (II) eptaidrato</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo</span></p><p>Solfato di cobalto (II) eptaidrato, in polvere, con un tenore minimo di cobalto del 20&#160;%</p><p>Particelle&#160;&lt;&#160;50&#160;&#956;m: meno del 95&#160;%</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>Formula chimica: CoSO<span>4</span> x 7H<span>2</span>O</p><p>Numero CAS: 10026-24-1</p><p><span><span>Metodi di analisi</span></span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><p><span>Per l'identificazione del solfato nell'additivo:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Farmacopea europea, monografia 01/2008:20301.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la caratterizzazione cristallografica dell'additivo:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Diffrazione dei raggi X.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la determinazione del tenore totale di cobalto nell'additivo, in premiscele, mangimi composti e materie prime per mangimi:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>EN 15510 - Spettrometria di emissione ottica (atomica) al plasma accoppiato induttivamente (ICP-AES)</p><p>o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>CEN/TS 15621 - Spettrometria di emissione ottica (atomica) al plasma accoppiato induttivamente (ICP-AES) dopo digestione sotto pressione.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Per la determinazione della distribuzione granulometrica:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ISO 13320 - Analisi granulometrica - Metodi di diffrazione laser.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Ruminanti con rumine funzionale, equidi, lagomorfi</p></td><td><p>-</p></td><td><p>-</p></td><td><p>1 (totale)</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>L'additivo va incorporato nei mangimi composti sotto forma di premiscela. Questi mangimi composti sono immessi sul mercato non in polvere.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Indicazioni che devono figurare sull'etichetta dell'additivo e della premiscela:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Tenore di cobalto</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#171;Si raccomanda di limitare la supplementazione con cobalto a&#160;0,3&#160;mg/kg nei mangimi completi. In questo contesto, va tenuto conto del rischio di carenza di cobalto dovuto alle condizioni locali e alla composizione specifica della dieta.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell'additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati mediante tali procedure e misure, l'additivo e le premiscele devono essere utilizzati indossando dispositivi di protezione individuale della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Indicazione che deve figurare nelle istruzioni per l'uso dei mangimi composti: &#171;Devono essere adottate misure protettive per evitare l'esposizione al cobalto per inalazione o per via cutanea.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Non appena &#232; stata adottata una decisione in merito all'autorizzazione dell'additivo a norma dell'articolo&#160;9 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 e al pi&#249; tardi il 14&#160;luglio 2028.</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Informazioni dettagliate sui metodi di analisi sono disponibili al seguente indirizzo del laboratorio di riferimento: https://joint-research-centre.ec.europa.eu/eurl-fa-eurl-feed-additives/eurl-fa-authorisation/eurl-fa-evaluation-reports_it </note>
ITA
32023R1455
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.3.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 100/4</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/487 DELLA COMMISSIONE del 21 marzo 2022 recante approvazione di una modifica non minore del disciplinare di un nome iscritto nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [«Raschera» (DOP)] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 52, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo&#160;53, paragrafo&#160;1, primo&#160;comma, del regolamento (UE) n.&#160;1151/2012, la Commissione ha esaminato la domanda dell'Italia relativa all'approvazione di una modifica del disciplinare della denominazione di origine protetta &#171;Raschera&#187;, registrata in virt&#249; del regolamento (CE) n.&#160;1263/96 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, modificato dal regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;1086/2013&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Trattandosi di una modifica non minore ai sensi dell'articolo&#160;53, paragrafo&#160;2, del regolamento (UE) n.&#160;1151/2012, la Commissione ha pubblicato la domanda di modifica nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>, in applicazione dell'articolo&#160;50, paragrafo 2, lettera a), del suddetto regolamento&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In data 19&#160;febbraio 2021 la Commissione ha ricevuto da una persona fisica residente in&#160;Italia una lettera di opposizione all'approvazione della modifica. In data 8&#160;novembre 2021 la medesima persona fisica ha quindi inviato una seconda lettera contenente elementi aggiuntivi avverso la modifica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A norma dell'articolo&#160;51, paragrafo&#160;1, secondo&#160;comma, del regolamento (UE) n.&#160;1151/2012, le persone fisiche o giuridiche aventi un interesse legittimo, residenti o stabilite nello Stato membro dal quale &#232; stata presentata la domanda, sono escluse dalla procedura di opposizione in quanto hanno gi&#224; avuto l'opportunit&#224; di partecipare alla procedura nazionale di opposizione a norma dell'articolo&#160;49, paragrafo&#160;3, del predetto regolamento. Di conseguenza le lettere di opposizione inviate dalla persona fisica residente in Italia sono ritenute inammissibili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Sulla scorta di quanto esposto, la Commissione ritiene che le modifiche del disciplinare della denominazione di origine protetta &#171;Raschera&#187; dovrebbero essere approvate,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 È approvata la modifica del disciplinare pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea relativa al nome «Raschera» (DOP). Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 21 marzo 2022 Per la Commissione a nome della presidente Janusz WOJCIECHOWSKI Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (CE) n. 1263/96 della Commissione, del 1° luglio 1996, che completa l'allegato del regolamento (CE) n. 1107/96 relativo alla registrazione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine nel quadro della procedura di cui all'articolo 17 del regolamento (CEE) n. 2081/92 ( GU L 163 del 2.7.1996, pag. 19 ). ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 1086/2013 della Commissione, del 30 ottobre 2013, recante approvazione di una modifica non minore del disciplinare di una denominazione iscritta nel registro delle denominazioni d'origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Raschera (DOP)] ( GU L 293 del 5.11.2013, pag. 26 ). ( 4 ) GU C 439 del 29.10.2021, pag. 19 . </note>
ITA
32022R0487
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.7.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 184/11</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/1173 DELLA COMMISSIONE del 2 luglio 2019 recante iscrizione di un nome nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [«Ayrshire New Potatoes»/«Ayrshire Earlies» (IGP)] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 52, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012, la domanda di registrazione del nome &#171;Ayrshire New Potatoes&#187;/&#171;Ayrshire Earlies&#187; presentata dal Regno Unito &#232; stata pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Poich&#233; alla Commissione non &#232; stata presentata alcuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell'articolo 51 del regolamento (UE) n.&#160;1151/2012, il nome &#171;Ayrshire New Potatoes&#187;/&#171;Ayrshire Earlies&#187; deve essere registrato,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il nome «Ayrshire New Potatoes»/«Ayrshire Earlies» (IGP) è registrato. Il nome di cui al primo comma identifica un prodotto della classe 1.6. Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati di cui all'allegato XI del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione ( 3 ) . Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 2 luglio 2019 Per la Commissione, a nome del presidente Phil HOGAN Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) GU C 94 del 12.3.2019, pag. 5 . ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, del 13 giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( GU L 179 del 19.6.2014, pag. 36 ). </note>
ITA
32019R1173
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.1.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 15/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/41 DELLA COMMISSIONE del 13 gennaio 2020 recante iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette «Αρσενικό Νάξου» (Arseniko Naxou) (DOP) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l’articolo 52, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012, la domanda di registrazione della denominazione &#171;&#913;&#961;&#963;&#949;&#957;&#953;&#954;&#972; &#925;&#940;&#958;&#959;&#965;&#187; (Arseniko Naxou), presentata dalla Grecia, &#232; stata pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Poich&#233; alla Commissione non &#232; stata notificata alcuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell&#8217;articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la denominazione &#171;&#913;&#961;&#963;&#949;&#957;&#953;&#954;&#972; &#925;&#940;&#958;&#959;&#965;&#187; (Arseniko Naxou) deve essere registrata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 La denominazione «Αρσενικό Νάξου» (Arseniko Naxou) (DOP) è registrata. La denominazione di cui al primo comma identifica un prodotto della classe 1.3. Formaggi, di cui all’allegato XI del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione ( 3 ) . Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 13 gennaio 2020 Per la Commissione a nome della president Janusz WOJCIECHOWSKI Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) GU C 271 del 13.8.2019, pag. 68 . ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, del 13 giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( GU L 179 del 19.6.2014, pag. 36 ). </note>
ITA
32020R0041
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.2.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 32/53</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2017/206 DELLA COMMISSIONE del 6 febbraio 2017 che chiude un riesame in previsione della scadenza delle misure antidumping applicabili alle importazioni di alcuni tipi di polietilentereftalato originario della Repubblica popolare cinese LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell'Unione europea ( 1 ) («il regolamento di base»), in particolare l'articolo 9, paragrafo 1, considerando quanto segue: A. PROCEDURA <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 29 giugno 2015 la Commissione ha ricevuto una domanda di riesame delle misure antidumping applicabili alle importazioni di alcuni tipi di polietilentereftalato (&#171;PET&#187;) originario della Repubblica popolare cinese (&#171;RPC&#187;) a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La domanda &#232; stata presentata dal Comitato dei produttori europei di polietilentereftalato (<span>Committee of Polyethylene Terephthalate Manufacturers in Europe</span> &#8212; &#171;CPME&#187;) (&#171;il richiedente&#187;) per conto di produttori che rappresentano oltre il 25 % della produzione totale dell'Unione di PET.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le misure attualmente in vigore consistono in un dazio antidumping definitivo istituito dal regolamento di esecuzione (UE) n. 1030/2010 del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a>. La domanda &#232; motivata dal fatto che la scadenza delle misure potrebbe comportare il rischio di reiterazione del dumping e del pregiudizio per l'industria dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 13 novembre 2015 la Commissione ha annunciato, con un avviso pubblicato nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span><a>&#160;(<span>3</span>)</a>, l'apertura di un riesame in previsione della scadenza delle misure antidumping applicabili alle importazioni di PET originario della RPC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La Commissione ha ufficialmente informato dell'apertura del procedimento di riesame i produttori esportatori della RPC, gli importatori, gli utilizzatori e le associazioni notoriamente interessate, le autorit&#224; della RPC e tutti i produttori noti dell'Unione. Le parti interessate hanno avuto la possibilit&#224; di rendere note le loro osservazioni per iscritto e di chiedere un'audizione entro il termine fissato nell'avviso di apertura.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; stata concessa un'audizione a tutte le parti interessate che ne hanno fatto richiesta e che hanno dimostrato di avere particolari motivi per essere sentite.</p></td></tr></tbody></table> B. RITIRO DELLA DOMANDA DI RIESAME IN PREVISIONE DELLA SCADENZA E CHIUSURA DEL PROCEDIMENTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Con lettera del 17 novembre 2016 indirizzata alla Commissione, il richiedente ha formalmente ritirato la domanda di riesame in previsione della scadenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Conformemente all'articolo 9, paragrafo 1, del regolamento di base il procedimento pu&#242; essere chiuso in caso di ritiro della domanda, a meno che la chiusura sia contraria all'interesse dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>L'inchiesta non ha portato alla luce elementi tali da indurre a ritenere che tale chiusura risulterebbe contraria all'interesse dell'Unione. La Commissione ha quindi ritenuto che il procedimento di riesame in questione dovesse essere chiuso. Le parti interessate sono state informate di conseguenza e hanno avuto la possibilit&#224; di presentare le loro osservazioni. Alla Commissione non sono tuttavia pervenute osservazioni a sostegno della conclusione che tale chiusura sarebbe contraria all'interesse dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che il riesame in previsione della scadenza delle misure antidumping applicabili alle importazioni di PET originario della RPC debba essere chiuso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La chiusura del procedimento di cui alla presente decisione &#232; conforme al parere del comitato istituito dall'articolo&#160;15, paragrafo&#160;1, del regolamento (UE)&#160;2016/1036,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Il riesame in previsione della scadenza delle misure antidumping applicabili alle importazioni di alcuni tipi di polietilentereftalato originario della Repubblica popolare cinese, attualmente classificato al codice NC 3907610000, è chiuso. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 6 febbraio 2017 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER <note> ( 1 ) GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 1030/2010 del Consiglio, del 17 novembre 2010, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di alcuni tipi di polietilentereftalato originario della Repubblica popolare cinese in seguito ad un riesame in previsione della scadenza a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1225/2009 ( GU L 300 del 17.11.2010, pag. 1 ). ( 3 ) GU C 376 del 13.11.2015, pag. 13 . </note>
ITA
32017D0206
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.11.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 364/4</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 26 ottobre 2015 relativa alla conclusione dell’accordo di stabilizzazione e di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica, da una parte, e il Kosovo ( 1 ) , dall’altra (2015/C 364/04) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica, in particolare l’articolo 101, secondo comma, vista l’approvazione del Consiglio ai sensi dell’articolo 101 del trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 21 giugno 2013 il Consiglio ha autorizzato la Commissione europea ad avviare con il Kosovo i negoziati relativi a un accordo di stabilizzazione e di associazione. I negoziati si sono conclusi positivamente con la sigla dell&#8217;accordo il 25 luglio 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L&#8217;accordo contempla anche questioni di competenza della Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno concludere l&#8217;accordo anche a nome della Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica per quanto attiene alle questioni che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione del trattato che istituisce la Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Per le materie di competenza del trattato sull&#8217;Unione europea e del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea la firma e la conclusione dell&#8217;accordo sono soggette ad una procedura distinta. L&#8217;accordo di stabilizzazione e di associazione verr&#224; firmato a nome dell&#8217;Unione europea, fatta salva la sua conclusione in data successiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L&#8217;accordo non pregiudica la posizione degli Stati membri sullo status del Kosovo, posizione che ciascuno di essi decider&#224; conformemente alla rispettiva prassi nazionale e al diritto internazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Inoltre, nessuna parola, formulazione o definizione utilizzata nella presente decisione e nell&#8217;accordo, n&#233; l&#8217;eventuale ricorso alle basi giuridiche necessarie per la conclusione dell&#8217;accordo, costituiscono un riconoscimento del Kosovo come Stato indipendente da parte della Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica, n&#233; un riconoscimento del Kosovo come tale da parte di singoli Stati membri, laddove essi non si siano pronunciati precedentemente in tal senso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>&#200; opportuno concludere, a nome della Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica, l&#8217;accordo di stabilizzazione e di associazione tra l&#8217;Unione europea e la Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica, da una parte, e il Kosovo, dall&#8217;altra,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 È approvata la conclusione da parte della Commissione europea, a nome della Comunità europea dell’energia atomica, dell’accordo di stabilizzazione e di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica, da una parte, e il Kosovo, dall’altra. Il testo dell’accordo è allegato alla decisione del Consiglio relativa alla firma, a nome dell’Unione europea, dell’accordo di stabilizzazione e di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica, da una parte, e il Kosovo, dall’altra ( 2 ) . Articolo 2 La presente decisione lascia impregiudicate le posizioni degli Stati membri e della Comunità europea dell’energia atomica sullo status del Kosovo. Articolo 3 Il membro della Commissione responsabile per la Politica europea di vicinato e i negoziati di allargamento è autorizzato a firmare l’accordo di stabilizzazione e di associazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica, da una parte, e il Kosovo, dall’altra, e a depositare l’atto di approvazione di cui all’articolo 144 dell’accordo a nome della Comunità europea dell’energia atomica. Fatto a Bruxelles, il 26 ottobre 2015 Per la Commissione Johannes HAHN Membro della Commissione <note> ( 1 ) Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244/1999 dell’UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo. ( 2 ) Doc 10728/1/15 REV 1 e 10724/2/15 REV 2 COWEB 66 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale). </note>
ITA
32015D1104(01)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.9.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 231/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/1526 DELLA COMMISSIONE del 6 settembre 2017 relativo alla non approvazione della sostanza attiva beta-cipermetrina in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( 1 ) , in particolare l'articolo 13, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 80, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1107/2009 la direttiva 91/414/CEE del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a> si applica, per quanto riguarda la procedura e le condizioni di approvazione, alle sostanze attive per le quali &#232; stata adottata una decisione conformemente all'articolo 6, paragrafo 3, di detta direttiva prima del 14 giugno 2011. Per la sostanza beta-cipermetrina le condizioni stabilite all'articolo 80, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (CE) n. 1107/2009 sono soddisfatte dalla decisione di esecuzione 2011/266/UE della Commissione<a>&#160;(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 6, paragrafo 2, della direttiva 91/414/CEE, il 13 novembre 2009 il Regno Unito ha ricevuto dalla societ&#224; Cerexagri SAS una domanda di inclusione della sostanza attiva beta-cipermetrina nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE. La decisione di esecuzione 2011/266/UE ha riconosciuto la completezza del fascicolo, in quanto esso soddisfa in linea di massima le prescrizioni relative ai dati e alle informazioni di cui agli allegati II e III della direttiva 91/414/CEE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La valutazione degli effetti di tale sostanza attiva sulla salute umana e animale e sull'ambiente per gli impieghi proposti dal richiedente &#232; stata eseguita conformemente alla procedura prevista all'articolo 6, paragrafi 2 e 4, della direttiva 91/414/CEE. Lo Stato membro relatore designato ha presentato un progetto di rapporto di valutazione il 4 aprile 2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Tale progetto &#232; stato riesaminato dagli Stati membri e dall'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (in seguito &#171;l'Autorit&#224;&#187;). Il 27 maggio 2014 quest'ultima ha presentato alla Commissione le conclusioni sulla valutazione del rischio della sostanza attiva beta-cipermetrina come antiparassitario<a>&#160;(<span>4</span>)</a>. L'Autorit&#224; ha concluso che gli impieghi della beta-cipermetrina esaminati comportano un rischio elevato per gli organismi acquatici, le api e gli artropodi non bersaglio. La valutazione del rischio per il suolo e gli organismi acquatici e la valutazione dell'esposizione delle acque sotterranee non hanno inoltre potuto essere concluse dato che non sono state fornite informazioni sufficienti sul destino e sul comportamento della frazione dell'anello di ciclopropile della beta-cipermetrina. Non sono inoltre state fornite informazioni sul metabolismo del bestiame, necessarie per confermare la definizione di residuo per i prodotti animali, n&#233; informazioni sul profilo di tossicit&#224; del metabolita PBA e sulla sua rilevanza per la valutazione del rischio per i consumatori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In base alle informazioni disponibili non &#232; stato quindi possibile concludere che la sostanza beta-cipermetrina corrisponda ai criteri per l'inclusione nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La Commissione ha invitato il richiedente a presentare osservazioni sulle conclusioni dell'Autorit&#224;. In conformit&#224; all'articolo 9 del regolamento (UE) n. 188/2011 della Commissione<a>&#160;(<span>5</span>)</a> la Commissione ha inoltre invitato il richiedente a presentare osservazioni sul progetto di relazione di riesame. Le osservazioni presentate dal richiedente sono state sottoposte a un attento esame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Nonostante le argomentazioni presentate dal richiedente non &#232; stato possibile eliminare i dubbi riportati al considerando 4. Non &#232; stato quindi dimostrato che &#232; possibile concludere che i prodotti fitosanitari contenenti beta-cipermetrina siano, alle condizioni di impiego proposte, generalmente conformi ai requisiti fissati all'articolo 5, paragrafo 1, lettere a) e b), della direttiva 91/414/CEE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Non &#232; pertanto opportuno approvare la sostanza beta-cipermetrina in conformit&#224; all'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1107/2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il presente regolamento non impedisce al richiedente di presentare un'ulteriore domanda relativa alla beta-cipermetrina in conformit&#224; all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1107/2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Non approvazione della sostanza attiva La sostanza attiva beta-cipermetrina non è approvata. Articolo 2 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 6 settembre 2017 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER <note> ( 1 ) GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 . ( 2 ) Direttiva 91/414/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, relativa all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari ( GU L 230 del 19.8.1991, pag. 1 ). ( 3 ) Decisione di esecuzione 2011/266/UE della Commissione, del 2 maggio 2011, che riconosce in linea di massima la completezza dei fascicoli presentati per un esame particolareggiato in vista della possibile inclusione di beta-cipermetrina, eugenolo, geraniolo e timolo nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio ( GU L 114 del 4.5.2011, pag. 3 ). ( 4 ) Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance beta-cypermethrin (Conclusioni sulla revisione inter pares della valutazione del rischio della sostanza attiva beta-cipermetrina come antiparassitario). EFSA Journal 2014 ;12(6):3717, 90 pp. doi:10.2903/j.efsa.2014.3717. ( 5 ) Regolamento (UE) n. 188/2011 della Commissione, del 25 febbraio 2011, recante disposizioni di attuazione della direttiva 91/414/CEE del Consiglio per quanto concerne la procedura per la valutazione delle sostanze attive che non erano ancora sul mercato due anni dopo la data della notifica di detta direttiva ( GU L 53 del 26.2.2011, pag. 51 ). </note>
ITA
32017R1526
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2428</p></td><td><p>27.10.2023</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2023/2428 DEL CONSIGLIO del 23 ottobre 2023 relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione europea in sede di Comitato degli ambasciatori ACP-UE riguardo alla modifica della decisione n. 3/2019 del Comitato degli Ambasciatori ACP-UE, relativa all’adozione di misure transitorie a norma dell’articolo 95, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 217, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell&#8217;Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunit&#224; europea e i suoi Stati membri, dall&#8217;altro&#160;<a>(<span>1</span>)</a> (&#171;accordo di partenariato ACP-UE&#187;) &#232; stato firmato a Cotonou il 23&#160;giugno&#160;2000 ed &#232; entrato in vigore il 1<span>o</span>&#160;aprile 2003. In conformit&#224; della decisione n.&#160;3/2019 del Comitato degli ambasciatori ACP-UE&#160;<a>(<span>2</span>)</a> (&#171;decisione sulle misure transitorie&#187;), esso si deve applicare fino al 31&#160;ottobre 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;95, paragrafo 4, primo comma, dell&#8217;accordo di partenariato ACP-UE, nel settembre 2018 sono stati avviati i negoziati su un nuovo accordo di partenariato ACP-UE (&#171;nuovo accordo&#187;). Il nuovo accordo sar&#224; firmato il 15&#160;novembre 2023 dall&#8217;Unione europea e i suoi Stati membri e dai membri dell&#8217;Organizzazione degli Stati dell&#8217;Africa, dei Caraibi e del Pacifico. A norma dell&#8217;articolo&#160;98, paragrafo 4, del nuovo accordo, la sua applicazione provvisoria ha inizio il primo giorno del secondo mese successivo alla data della firma di tale accordo. &#200; pertanto necessario modificare la decisione sulle misure transitorie al fine di prorogare ulteriormente l&#8217;applicazione delle disposizioni dell&#8217;accordo di partenariato ACP-UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;95, paragrafo 4, secondo comma, dell&#8217;accordo di partenariato ACP-UE prevede che il Consiglio dei ministri ACP-UE adotti le eventuali misure transitorie necessarie fino all&#8217;entrata in vigore del nuovo accordo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 23&#160;maggio 2019, a norma dell&#8217;articolo&#160;15, paragrafo 4, dell&#8217;accordo di partenariato ACP-UE, il Consiglio dei ministri ACP-UE ha delegato al Comitato degli ambasciatori ACP-UE il potere di adottare le misure transitorie&#160;<a>(<span>3</span>)</a>. Il Comitato degli ambasciatori ACP-UE deve pertanto modificare le misure transitorie a norma dell&#8217;articolo&#160;95, paragrafo 4, dell&#8217;accordo di partenariato ACP-UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell&#8217;Unione in sede di Comitato degli ambasciatori ACP-UE in quanto l&#8217;atto previsto sar&#224; vincolante per l&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le disposizioni dell&#8217;accordo di partenariato ACP-UE continueranno a essere applicate al fine di mantenere la continuit&#224; nelle relazioni tra l&#8217;Unione e i suoi Stati membri, da una parte, e gli Stati ACP, dall&#8217;altra. Le misure transitorie modificate non costituiscono di conseguenza modifiche dell&#8217;accordo di partenariato ACP-UE, come previsto all&#8217;articolo&#160;95, paragrafo 3, dell&#8217;accordo stesso,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 1. La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di Comitato degli ambasciatori ACP-UE a norma dell’articolo 95, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE consiste nel modificare la decisione n. 3/2019 del Comitato degli ambasciatori ACP-UE per prorogare l’applicazione delle disposizioni dell’accordo di partenariato ACP-UE fino al 31 dicembre 2023. 2. Le disposizioni dell’accordo di partenariato ACP-UE si applicano conformemente alla finalità e all’obiettivo dell’articolo 95, paragrafo 4, del medesimo. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione. Fatto a Lussemburgo, il 23 ottobre 2023 Per il Consiglio Il presidente J. BORRELL FONTELLES ( 1 ) GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3 . L’accordo di partenariato ACP-UE è stato modificato dall’accordo firmato a Lussemburgo il 25 giugno 2005 ( GU L 209 dell’11.8.2005, pag. 27 ) e dall’accordo firmato a Ouagadougou il 22 giugno 2010 ( GU L 287 del 4.11.2010, pag. 3 ). ( 2 ) Decisione n. 3/2019 del Comitato degli ambasciatori ACP-UE, del 17 dicembre 2019, relativa all’adozione di misure transitorie a norma dell’articolo 95, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE ( GU L 1 del 3.1.2020, pag. 3 ). ( 3 ) Decisione n. 1/2019 del Consiglio dei ministri ACP-UE, del 23 maggio 2019, relativa alla delega di poteri al Comitato degli ambasciatori ACP-UE per quanto riguarda la decisione di adottare misure transitorie a norma dell’articolo 95, paragrafo 4, dell’accordo di partenariato ACP-UE ( GU L 146 del 5.6.2019, pag. 114 ). ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2023/2428/oj ISSN 1977-0707 (electronic edition)
ITA
32023D2428
02000D0057 — IT — 06.03.2017 — 003.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p><a>DECISIONE DELLA COMMISSIONE</a></p><p><a>del 22 dicembre 1999</a></p><p><a>sul sistema di allarme rapido e di reazione per la prevenzione e il controllo delle malattie trasmissibili, previsto dalla decisione n. 2119/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio</a></p><p><a>[notificata con il numero C(1999) 4016]</a></p><p><a>(2000/57/CE)</a></p><p>(GU L 021, 26.1.2000, p.32)</p></td></tr></tbody></table> abrogato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><a>Decisione di esecuzione (UE) 2017/253 della Commissione&#160;del 13 febbraio 2017</a></p></td><td><p>L&#160;37</p></td><td><p>23</p></td><td><p>14.2.2017</p></td></tr></tbody></table>
ITA
02000D0057-20170306
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.4.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 118/4</p></td></tr></tbody></table> DIRETTIVA (UE) 2022/642 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 aprile 2022 che modifica le direttive 2001/20/CE e 2001/83/CE per quanto riguarda le deroghe a determinati obblighi concernenti determinati medicinali per uso umano resi disponibili nel Regno Unito in relazione all’Irlanda del Nord e a Cipro, in Irlanda e a Malta (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 114, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 1 ) , deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 2 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall&#8217;Unione europea e dalla Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica&#160;<a>(<span>3</span>)</a> (&#171;accordo di recesso&#187;) &#232; stato concluso a nome dell&#8217;Unione con la decisione (UE) 2020/135 del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a> ed &#232; entrato in vigore il 1<span>o</span>&#160;febbraio 2020. Il periodo di transizione di cui all&#8217;articolo&#160;126 dell&#8217;accordo di recesso, durante il quale il diritto dell&#8217;Unione ha continuato ad applicarsi al Regno Unito e nel Regno Unito conformemente all&#8217;articolo&#160;127 dell&#8217;accordo di recesso, &#232; terminato il 31&#160;dicembre 2020. Il 25&#160;gennaio 2021 la Commissione ha pubblicato una comunicazione&#160;<a>(<span>5</span>)</a> sull&#8217;applicazione dell&#8217;acquis dell&#8217;Unione nel settore farmaceutico nei mercati tradizionalmente dipendenti, per l&#8217;approvvigionamento di medicinali, da forniture in provenienza dalla Gran Bretagna o attraverso la Gran Bretagna, vale a dire Cipro, Irlanda, Malta e Irlanda del Nord, dalla fine di tale periodo di transizione fino al 31&#160;dicembre 2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Conformemente al protocollo su Irlanda/Irlanda del Nord (&#171;protocollo&#187;), che &#232; parte integrante dell&#8217;accordo di recesso, le disposizioni del diritto dell&#8217;Unione elencate nell&#8217;allegato&#160;2 del protocollo si applicano, alle condizioni ivi stabilite, al e nel Regno Unito in relazione all&#8217;Irlanda del Nord. Tale elenco comprende l&#8217;articolo&#160;13 della direttiva 2001/20/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a> relativa alla fabbricazione e all&#8217;importazione di medicinali in fase di sperimentazione, la direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>7</span>)</a> e il regolamento (CE) n.&#160;726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>8</span>)</a>. Pertanto i medicinali medicinali immessi in commercio nell&#8217;Irlanda del Nord devono essere conformi a tali disposizioni del diritto dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le direttive 2001/20/CE e&#160;2001/83/CE stabiliscono le norme per i medicinali per uso umano e i medicinali in fase di sperimentazione destinati a essere immessi in commercio negli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Cipro, Irlanda, Malta e Irlanda del Nord hanno tradizionalmente fatto affidamento sulla fornitura di medicinali in provenienza da, o attraverso, parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord e le catene di approvvigionamento per tali mercati non sono state ancora pienamente adeguate per conformarsi al diritto dell&#8217;Unione. Al fine di evitare carenze di medicinali e in definitiva garantire un livello elevato di protezione della salute pubblica, occorre modificare le direttive 2001/20/CE e&#160;2001/83/CE per prevedere deroghe per i medicinali forniti a Cipro, in Irlanda, a Malta e nell&#8217;Irlanda del Nord da, o attraverso, parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord. Per assicurare l&#8217;applicazione uniforme del diritto dell&#8217;Unione negli Stati membri, le deroghe applicabili a Cipro, in Irlanda e a Malta dovrebbero essere solo di natura temporanea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;13, paragrafo&#160;1, della direttiva 2001/20/CE, letto in combinato disposto con il protocollo, l&#8217;importazione di medicinali sottoposti a sperimentazione da paesi terzi nell&#8217;Unione o in nell&#8217;Irlanda del Nord &#232; assoggettata al possesso di un&#8217;autorizzazione di fabbricazione e di importazione. Per garantire l&#8217;accesso continuo a trattamenti nuovi, innovativi o migliorati per i partecipanti alle sperimentazioni cliniche nell&#8217;Irlanda del Nord, come anche a Cipro, in Irlanda e a Malta dopo il 31&#160;dicembre 2021, tale autorizzazione di fabbricazione e importazione non dovrebbe essere richiesta per i medicinali in fase di sperimentazione importati in questi mercati da parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord, purch&#233; siano soddisfatte determinate condizioni. Per assicurare l&#8217;applicazione uniforme del diritto dell&#8217;Unione negli Stati membri, le deroghe applicabili a Cipro, in Irlanda e a Malta dovrebbero essere solo di natura temporanea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n.&#160;726/2004 istituisce procedure dell&#8217;Unione per l&#8217;autorizzazione dei medicinali. Previa autorizzazione nell&#8217;Unione, i medicinali sono disponibili per i pazienti nell&#8217;Irlanda del Nord. Tuttavia &#232; possibile che le autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti di parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord rilascino un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per un medicinale prima del rilascio di un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per lo stesso medicinale nell&#8217;Unione. In simili casi eccezionali e al fine di garantire che i pazienti nell&#8217;Irlanda del Nord abbiano accesso a tali medicinali contemporaneamente ai pazienti nelle altre parti del Regno Unito, le autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord dovrebbero poter fornire temporaneamente tali medicinali ai pazienti dell&#8217;Irlanda del Nord e fino al rilascio o al rifiuto di un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio nell&#8217;Unione. Al fine di garantire la piena efficacia della procedura centralizzata per il rilascio delle autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio istituita dal regolamento (CE) n.&#160;726/2004, tali autorizzazioni temporanee dovrebbero essere limitate nel tempo e cessare di essere valide all&#8217;atto della decisione da parte della Commissione di rilasciare o rifiutare l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per quel medicinale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Conformemente all&#8217;articolo&#160;8, paragrafo 2, della direttiva 2001/83/CE, letto in combinato disposto con il protocollo, l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio pu&#242; essere rilasciata solamente a un richiedente stabilito nell&#8217;Unione o nell&#8217;Irlanda del Nord. Diversi operatori non sono stati in grado di conformarsi a tale prescrizione entro il 31&#160;dicembre 2021. Per garantire l&#8217;accesso a determinati medicinali nell&#8217;Irlanda del Nord &#232; fondamentale che ai titolari delle autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio rilasciate dalle autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord sia consentito di essere stabiliti in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord. Analogamente, per garantire l&#8217;accesso a determinati medicinali a Cipro, in Irlanda, a Malta e nell&#8217;Irlanda del Nord, &#232; necessario consentire alle autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda, di Malta e dell&#8217;Irlanda del Nord di rilasciare le autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio nel contesto della procedura di mutuo riconoscimento o della procedura decentrata ai titolari di autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio stabiliti in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda&#160;del&#160;Nord.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Dagli articoli 17 e&#160;18 della direttiva 2001/83/CE, letti in combinato disposto con il protocollo, risulta che i richiedenti un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio che desiderano ottenere sia un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per il Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord sia un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per uno o pi&#249; Stati membri devono includere il Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord nell&#8217;ambito di applicazione della loro domanda di autorizzazione all&#8217;immissione in commercio, in conformit&#224; della procedura di mutuo riconoscimento o della procedura decentrata. Laddove i medicinali siano autorizzati anche in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord, la prescrizione di conformarsi a tale obbligo potrebbe ostacolare l&#8217;accesso continuo ai medicinali per i pazienti nell&#8217;Irlanda del Nord. Per evitare tale problematica, &#232; necessario concedere ai richiedenti in tali situazioni la possibilit&#224; di richiedere un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per il Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord conformemente alla procedura di mutuo riconoscimento o alla procedura decentrata oppure conformemente alla procedura nazionale di autorizzazione all&#8217;immissione in commercio applicabile in relazione al Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord. Nel caso della procedura nazionale di autorizzazione all&#8217;immissione in commercio, l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio dovrebbe essere rilasciata a norma del diritto dell&#8217;Unione, inclusi i requisiti relativi alla qualit&#224;, alla sicurezza e all&#8217;efficacia dei medicinali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Conformemente all&#8217;articolo&#160;51, paragrafo&#160;1, lettera&#160;b), della direttiva 2001/83/CE, i medicinali importati nell&#8217;Unione devono essere sottoposti a prove di controllo di qualit&#224; nell&#8217;Unione. L&#8217;articolo&#160;20, lettera&#160;b), della suddetta direttiva autorizza gli importatori che immettono in commercio a Cipro, in Irlanda, a Malta o nell&#8217;Irlanda del Nord medicinali forniti in provenienza da parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord, o in transito attraverso le stesse, o i distributori all&#8217;ingrosso che immettono tali medicinali su tali mercati a fare effettuare, in casi giustificati, determinati controlli in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord. Tenendo conto della tradizionale dipendenza di Cipro, dell&#8217;Irlanda, di Malta e dell&#8217;Irlanda del Nord dalla fornitura di medicinali da, o attraverso, parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord e dei rischi associati di carenze di medicinali nelle loro giurisdizioni, si dovrebbe considerare un &#171;giustificato&#187; ai sensi dell&#8217;articolo&#160;20, lettera&#160;b), della direttiva 2001/83/CE il caso in cui ciascun lotto del medicinale interessato sia rilasciato da una persona qualificata in un sito dell&#8217;Unione o da una persona qualificata in un sito in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord che applica requisiti di qualit&#224; equivalenti a quelli previsti dal diritto dell&#8217;Unione, cos&#236; da garantire un livello di protezione della salute umana equivalente. Poich&#233; l&#8217;articolo&#160;20, lettera&#160;b), della direttiva 2001/83/CE prevede di effettuare le prove per lotto in un paese terzo solo caso per caso, occorre stabilire delle condizioni per armonizzare l&#8217;attuazione di tale disposizione per quanto concerne i medicinali forniti a Cipro, all&#8217;Irlanda, a Malta e all&#8217;Irlanda del Nord da, o attraverso, parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Dall&#8217;articolo&#160;40, paragrafo 3, della direttiva 2001/83/CE, letto in combinato disposto con il protocollo, risulta che gli importatori di medicinali da paesi terzi in uno Stato membro devono possedere un&#8217;autorizzazione di fabbricazione rilasciata dallo Stato membro in cui l&#8217;importatore &#232; stabilito o, in caso di importatori stabiliti nell&#8217;Irlanda del Nord, dal Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord. Per evitare una situazione in cui gli operatori ritirano o riducono significativamente la fornitura di medicinali a Cipro, in Irlanda, a Malta e nell&#8217;Irlanda del Nord, &#232; necessario derogare in via eccezionale da tale prescrizione in determinate condizioni e autorizzare l&#8217;importazione di medicinali da, o attraverso, parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord verso Cipro, l&#8217;Irlanda, Malta e l&#8217;Irlanda del Nord da parte di distributori all&#8217;ingrosso che non possiedono la pertinente autorizzazione di fabbricazione, garantendo al contempo un livello di protezione della salute umana equivalente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Nel caso in cui i medicinali siano esportati da uno Stato membro a parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord e successivamente importati a Cipro, in Irlanda, a Malta o nell&#8217;Irlanda del Nord, dovrebbe essere possibile derogare a specifici controlli, segnatamente le prove di controllo di qualit&#224;, intese a garantire la qualit&#224; di tali medicinali importati da paesi terzi, a condizione che l&#8217;Unione abbia adottato le disposizioni adeguate a garantire lo svolgimento dei necessari controlli nel paese di esportazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Dall&#8217;articolo&#160;48 della direttiva 2001/83/CE, letto in combinato disposto con l&#8217;articolo&#160;49 della stessa direttiva e con il protocollo, risulta che il titolare dell&#8217;autorizzazione di fabbricazione deve avere a sua disposizione una persona qualificata che risieda e svolga la propria attivit&#224; nell&#8217;Unione o nell&#8217;Irlanda del Nord. Per garantire un accesso continuo a determinati medicinali da parte di pazienti nell&#8217;Irlanda del Nord, &#232; opportuno autorizzare la persona qualificata a risiedere e svolgere la propria attivit&#224; in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Dall&#8217;articolo&#160;104, paragrafo 3, della direttiva 2001/83/CE, letto in combinato disposto con il protocollo, risulta che la persona qualificata responsabile della farmacovigilanza deve risiedere e svolgere la propria attivit&#224; nell&#8217;Unione o nell&#8217;Irlanda del Nord. Diversi operatori non sono stati in grado di conformarsi a tale prescrizione entro il 31&#160;dicembre 2021. Per garantire che l&#8217;accesso a determinati medicinali da parte di pazienti nell&#8217;Irlanda del Nord non sia ostacolato, &#232; opportuno autorizzare la persona qualificata responsabile della farmacovigilanza a risiedere e svolgere la propria attivit&#224; in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Per evitare carenze di medicinali a Cipro e a Malta, le autorit&#224; competenti di Cipro e Malta dovrebbero essere autorizzate, per motivi di salute pubblica e per un certo periodo, a rilasciare, mantenere in vigore e prorogare le autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio sulla base dell&#8217;articolo&#160;126&#160;<span>bis</span> della direttiva 2001/83/CE che si avvalgono delle autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio rilasciate dalle autorit&#224; competenti di parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord, anche nel caso in cui il titolare dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio non sia pi&#249; stabilito nell&#8217;Unione, a condizione che siano soddisfatte determinate condizioni. Poich&#233; il diritto dell&#8217;Unione non si applica pi&#249; in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord, &#232; necessario prevedere che le autorit&#224; competenti di Cipro e Malta assicurino la conformit&#224; di tali autorizzazioni al diritto dell&#8217;Unione. Per garantire che il funzionamento del mercato dell&#8217;Unione non sia compromesso, occorre stabilire le condizioni per migliorare la supervisione e l&#8217;esecuzione delle norme pertinenti per l&#8217;applicazione delle deroghe introdotte dalla presente direttiva. La Commissione dovrebbe monitorare gli sviluppi nelle parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord che potrebbero incidere su livello di protezione concernente le funzioni normative contemplate dalla presente direttiva. Se la Commissione ritiene che il livello di tutela della salute pubblica garantito dal Regno Unito mediante le norme che disciplinano la produzione, la distribuzione e l&#8217;utilizzo dei medicinali e mediante l&#8217;effettiva applicazione di tali norme non sia pi&#249; sostanzialmente equivalente a quello garantito all&#8217;interno dell&#8217;Unione, o se la Commissione non dispone di informazioni per valutare se sia garantito un livello di tutela sostanzialmente equivalente, la Commissione dovrebbe avviare consultazioni con il Regno Unito per trovare un rimedio concordato alla situazione. Nel caso in cui non si trovi tale rimedio nel termine previsto, alla Commissione dovrebbe essere conferito, in ultima istanza, il potere di adottare atti delegati che sospendano l&#8217;applicazione di una o pi&#249; disposizioni introdotte dalla presente direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Al fine di garantire la trasparenza, le autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda, di Malta e del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord dovrebbero pubblicare un elenco di medicinali per i quali intendono applicare o hanno applicato le deroghe di cui alla presente direttiva. Perch&#233; sia di facile consultazione, tale elenco dovrebbe contenere le stesse informazioni incluse nel foglietto illustrativo o nel riassunto delle caratteristiche del prodotto dei medicinali in questione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Poich&#233; gli obiettivi della presente direttiva non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri ma, a motivo della portata o degli effetti dell&#8217;azione, possono essere conseguiti meglio a livello di Unione, quest&#8217;ultima pu&#242; intervenire in base al principio di sussidiariet&#224; sancito dall&#8217;articolo&#160;5 del trattato sull&#8217;Unione europea. La presente direttiva si limita a quanto &#232; necessario per conseguire tali obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalit&#224; enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Le direttive 2001/20/CE e&#160;2001/83/CE dovrebbero pertanto essere modificate di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Al fine di garantire la continuit&#224; giuridica agli operatori attivi nel settore farmaceutico e l&#8217;accesso continuo ai medicinali da parte dei pazienti di Cipro, dell&#8217;Irlanda, di Malta e dell&#8217;Irlanda del Nord, &#232; opportuno che la presente direttiva entri in vigore con urgenza il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span> e che le misure adottate dagli Stati membri per conformarsi ad essa si applichino con effetto retroattivo a decorrere dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2022,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: Articolo 1 All’articolo 13, paragrafo 1, della direttiva 2001/20/CE, è aggiunto il comma seguente: «In deroga al primo comma le autorità competenti del Regno Unito nei confronti dell’Irlanda del Nord e, fino al 31 dicembre 2024, le autorità competenti di Cipro, dell’Irlanda e di Malta autorizzano l’importazione di medicinali in fase di sperimentazione da parti del Regno Unito diverse dall’Irlanda del Nord senza tale autorizzazione, a condizione che siano soddisfatte tutte le condizioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i medicinali in fase di sperimentazione importati a Cipro, in Irlanda, a Malta o nell&#8217;Irlanda del Nord sono stati sottoposti a certificazione di rilascio dei lotti nell&#8217;Unione, come stabilito dal paragrafo&#160;3, lettera&#160;a), oppure in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord conformemente alle prescrizioni di cui al paragrafo&#160;3, lettera&#160;b);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i medicinali in fase di sperimentazione sono resi disponibili solo a soggetti nello Stato membro in cui sono importati tali medicinali o, se importati nell&#8217;Irlanda del Nord, sono resi disponibili solo a soggetti nell&#8217;Irlanda del Nord.&#187;.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 La direttiva 2001/83/CE è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;5&#160;bis</p><p>In deroga all&#8217;articolo&#160;6, le autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord possono autorizzare temporaneamente la fornitura ai pazienti nell&#8217;Irlanda del Nord di medicinali appartenenti alle categorie di cui all&#8217;articolo&#160;3, paragrafi&#160;1 e&#160;2, del regolamento (CE) n.&#160;726/2004, a condizione che siano soddisfatte tutte le condizioni seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per il medicinale in questione &#232; stata rilasciata un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio dall&#8217;autorit&#224; competente del Regno Unito per parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il medicinale in questione &#232; reso disponibile solo per i pazienti o i consumatori finali nel territorio dell&#8217;Irlanda del Nord e non &#232; reso disponibile in nessuno Stato membro.</p></td></tr></tbody></table><p>La validit&#224; massima dell&#8217;autorizzazione temporanea &#232; di sei mesi. Nonostante la validit&#224; specificata, l&#8217;autorizzazione temporanea cessa di essere valida se &#232; rilasciata un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per il medicinale in questione conformemente all&#8217;articolo&#160;10 del regolamento (CE) n.&#160;726/2004 o se tale autorizzazione all&#8217;immissione in commercio &#232; stata rifiutata a norma dello stesso articolo.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;8, paragrafo 2, sono inseriti i paragrafi seguenti:</p><div><p>&#171;2&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;In deroga al paragrafo&#160;2, l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio pu&#242; essere rilasciata dalle autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord a un richiedente stabilito in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord.</p></div><div><p>2&#160;<span>ter</span>.&#160;&#160;&#160;In deroga al paragrafo 2, l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio pu&#242; essere rilasciata dalle autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord e, fino al 31&#160;dicembre 2024, dalle autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda e di Malta, conformemente alla procedura di mutuo riconoscimento o alla procedura decentrata di cui al capo&#160;4 del presente titolo, ai titolari dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio stabiliti in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord.</p><p>Le autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord e, fino al 31&#160;dicembre 2024, le autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda e di Malta possono prorogare le autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio gi&#224; rilasciate prima del 20&#160;aprile 2022 ai titolari dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio stabiliti in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord.</p><p>Le autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio rilasciate o prorogate dalle autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda o di Malta conformemente al primo e secondo comma cessano di essere valide al pi&#249; tardi il 31&#160;dicembre 2026.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;18&#160;bis</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;In deroga all&#8217;articolo&#160;17, paragrafo 1, secondo comma, all&#8217;articolo&#160;17, paragrafo 2, e all&#8217;articolo&#160;18, se una domanda di autorizzazione all&#8217;immissione in commercio &#232; presentata in uno o pi&#249; Stati membri e nel Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord o se una domanda di autorizzazione all&#8217;immissione in commercio &#232; presentata nel Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord per un medicinale che &#232; gi&#224; stato esaminato o autorizzato in uno Stato membro, la domanda concernente il Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord non &#232; presentata conformemente agli articoli da 28 a&#160;39 a condizione che siano soddisfatte tutte le condizioni seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per il Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord &#232; rilasciata dall&#8217;autorit&#224; competente per il Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord conformemente al diritto dell&#8217;Unione e tale conformit&#224; con il diritto dell&#8217;Unione &#232; garantita durante il periodo di validit&#224; dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i medicinali autorizzati dall&#8217;autorit&#224; competente per il Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord sono resi disponibili ai pazienti o ai consumatori finali solo nel territorio dell&#8217;Irlanda del Nord e non sono resi disponibili in nessuno Stato membro.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il titolare dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio di un medicinale per il quale &#232; stata gi&#224; rilasciata un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per il Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord conformemente agli articoli da 28 a&#160;39 prima del 20&#160;aprile 2022 &#232; autorizzato a ritirare l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per il Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord dalla procedura di mutuo riconoscimento o dalla procedura decentrata e a presentare una domanda di autorizzazione all&#8217;immissione in commercio per tale medicinale alle autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord conformemente al paragrafo&#160;1.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;20 &#232; aggiunto il comma seguente:</p><p>&#171;Per quanto riguarda le prove di controllo di qualit&#224; effettuate in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord concernenti medicinali inclusi nell&#8217;elenco di cui all&#8217;articolo&#160;127&#160;<span>quinquies</span> diversi da quelli autorizzati dalla Commissione, le autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord e, fino al 31&#160;dicembre 2024, le autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda e di Malta possono ritenere che sussista un caso giustificato ai sensi del primo comma, lettera&#160;b), senza effettuare una valutazione caso per caso, a condizione che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>ciascun lotto dei medicinali in questione sia rilasciato da una persona qualificata in un sito dell&#8217;Unione o dell&#8217;Irlanda del Nord o da una persona qualificata in un sito in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord che applica requisiti di qualit&#224; equivalenti a quelli previsti dall&#8217;articolo&#160;51;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>lo stabilimento indicato dal terzo che conduce le prove di controllo di qualit&#224; sia supervisionato dall&#8217;autorit&#224; competente del Regno Unito, anche mediante l&#8217;esecuzione di controlli in loco;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>laddove il rilascio dei lotti sia effettuato da una persona qualificata che risiede e svolge la propria attivit&#224; in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord, il titolare dell&#8217;autorizzazione di fabbricazione dichiari di non disporre di una persona qualificata che risieda e svolga la propria attivit&#224; nell&#8217;Unione al 20&#160;aprile 2022.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;40 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#232; inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;1&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;In deroga al paragrafo&#160;1 del presente articolo, le autorit&#224; competenti del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord e, fino al 31&#160;dicembre 2024, le autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda e di Malta autorizzano l&#8217;importazione di medicinali da parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord da parte di titolari di un&#8217;autorizzazione di distribuzione all&#8217;ingrosso di cui all&#8217;articolo&#160;77, paragrafo&#160;1, che non sono in possesso di una pertinente autorizzazione di fabbricazione, a condizione che siano soddisfatte tutte le condizioni seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i medicinali sono stati sottoposti alle prove di controllo di qualit&#224; nell&#8217;Unione, come previsto dall&#8217;articolo&#160;51, paragrafo 3, oppure in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord conformemente all&#8217;articolo&#160;20, primo comma, lettera&#160;b);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il rilascio di lotti di medicinali &#232; stato effettuato da una persona qualificata nell&#8217;Unione conformemente all&#8217;articolo&#160;51, paragrafo 1, oppure, per i medicinali autorizzati dalle autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda, di Malta e del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord, in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord che applica requisiti di qualit&#224; equivalenti a quelli previsti dall&#8217;articolo&#160;51, paragrafo&#160;1;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio del medicinale in questione &#232; stata rilasciata, conformemente al diritto dell&#8217;Unione, dall&#8217;autorit&#224; competente di uno Stato membro o dalla Commissione o, per quanto riguarda i medicinali immessi in commercio nell&#8217;Irlanda del Nord, dall&#8217;autorit&#224; competente del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>i medicinali sono resi disponibili solo per i pazienti o i consumatori finali nello Stato membro in cui sono importati i medicinali o, se importati nell&#8217;Irlanda del Nord, sono resi disponibili solo ai pazienti o ai consumatori finali nell&#8217;Irlanda del Nord;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>i medicinali presentano le caratteristiche di sicurezza di cui all&#8217;articolo&#160;54, lettera&#160;o).</p></td></tr></tbody></table><p>L&#8217;articolo&#160;80, primo comma, lettera&#160;b), non si applica alle importazioni che soddisfano le condizioni previste nel primo comma del presente paragrafo.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#232; inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;3&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;Per i lotti di medicinali che sono esportati in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord da uno Stato membro e successivamente importati nell&#8217;Irlanda del Nord o, fino al 31&#160;dicembre 2024, a Cipro, nell&#8217;Irlanda o a Malta, i controlli all&#8217;importazione di cui all&#8217;articolo&#160;51, paragrafo 1, primo e secondo comma, non sono richiesti a condizione che tali lotti siano stati sottoposti ai controlli in questione in uno Stato membro prima di essere esportati in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord e a condizione che siano accompagnati dai resoconti di controllo di cui all&#8217;articolo&#160;51, paragrafo 1, terzo comma.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;48 &#232; aggiunto il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;3.&#160;&#160;&#160;Qualora l&#8217;autorizzazione di fabbricazione sia rilasciata dall&#8217;autorit&#224; competente del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord, la persona qualificata di cui al paragrafo&#160;1 pu&#242; risiedere e svolgere la propria attivit&#224; in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord. Il&#160;presente paragrafo non si applica se il titolare dell&#8217;autorizzazione di fabbricazione dispone gi&#224; di una persona qualificata che risiede e svolge la propria attivit&#224; nell&#8217;Unione al 20&#160;aprile 2022.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;104, paragrafo 3, &#232; aggiunto il comma seguente:</p><p>&#171;In deroga al secondo comma, se l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio &#232; rilasciata dall&#8217;autorit&#224; competente del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord, la persona qualificata di cui al primo comma, lettera&#160;a), pu&#242; risiedere e svolgere la propria attivit&#224; in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord. Il&#160;presente comma non si applica se il titolare dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio dispone gi&#224; di una persona qualificata che risiede e svolge la propria attivit&#224; nell&#8217;Unione al 20&#160;aprile 2022.&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;111&#160;quater</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;La Commissione monitora continuamente gli sviluppi nel Regno Unito che potrebbero incidere sul livello di protezione concernente le funzioni normative di cui all&#8217;articolo&#160;8, paragrafi&#160;2&#160;<span>bis</span> e&#160;2&#160;<span>ter</span>, all&#8217;articolo&#160;20, secondo comma, all&#8217;articolo&#160;40, paragrafi&#160;1&#160;<span>bis</span> e&#160;3&#160;<span>bis</span>, all&#8217;articolo&#160;48, paragrafo 3, all&#8217;articolo&#160;104, paragrafo 3, e all&#8217;articolo&#160;126&#160;<span>quater</span> svolte in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord tenendo conto, in particolare, degli elementi seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le norme che disciplinano il rilascio delle autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio, gli obblighi del titolare dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio, il rilascio delle autorizzazioni di fabbricazione, gli obblighi del titolare dell&#8217;autorizzazione di fabbricazione, le persone qualificate e i relativi obblighi, le prove di controllo di qualit&#224;, il rilascio dei lotti e la farmacovigilanza come stabilito nel diritto del Regno Unito;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>se le autorit&#224; competenti del Regno Unito garantiscono l&#8217;effettiva esecuzione nel loro territorio delle norme di cui alla lettera&#160;a), mediante, tra l&#8217;altro, ispezioni e verifiche nei confronti dei titolari dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio, dei titolari dell&#8217;autorizzazione di fabbricazione e dei distributori all&#8217;ingrosso situati nei loro territori e controlli in loco presso i loro locali per quanto riguarda l&#8217;esercizio delle funzioni normative di cui alla lettera&#160;a).</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Se la Commissione ritiene che il livello di tutela della salute pubblica garantito dal Regno Unito mediante le norme che disciplinano la produzione, la distribuzione e l&#8217;utilizzo dei medicinali e l&#8217;effettiva applicazione di tali norme non sia pi&#249; sostanzialmente equivalente a quello garantito all&#8217;interno dell&#8217;Unione o se la Commissione non dispone di informazioni sufficienti tali da consentirle di stabilire se un livello di tutela della salute pubblica sostanzialmente equivalente sia garantito dal Regno Unito, la Commissione informa il Regno Unito tramite una notifica scritta di tale constatazione e delle relative ragioni dettagliate.</p><p>Per un periodo di sei mesi a decorrere dalla notifica scritta effettuata a norma del primo comma, la Commissione avvia consultazioni con il Regno Unito al fine di porre rimedio alla situazione che ha dato origine a tale notifica scritta. In casi giustificati la Commissione pu&#242; prorogare tale periodo di tre mesi.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Se non si &#232; posto rimedio alla situazione che ha dato origine alla notifica scritta effettuata a norma del paragrafo&#160;2, primo comma, entro il termine di cui al paragrafo&#160;2, secondo comma, alla Commissione &#232; conferito il potere di adottare un atto delegato che specifichi le disposizioni, tra quelle di cui al paragrafo&#160;1, la cui applicazione &#232; sospesa.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;Qualora sia stato adottato un atto delegato a norma del paragrafo&#160;3, le disposizioni di cui alla frase introduttiva del paragrafo&#160;1 specificate nell&#8217;atto delegato cessano di applicarsi il primo giorno del mese successivo all&#8217;entrata in vigore dell&#8217;atto delegato.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;Qualora sia stato posto rimedio alla situazione che ha dato origine all&#8217;adozione dell&#8217;atto delegato a norma del paragrafo&#160;3, la Commissione adotta un atto delegato che specifica le disposizioni sospese che si applicano nuovamente. In tal caso, le disposizioni specificate nell&#8217;atto delegato adottato a norma del presente paragrafo si applicano nuovamente il primo giorno del mese successivo all&#8217;entrata in vigore dell&#8217;atto delegato di cui al presente paragrafo.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;121&#160;<span>bis</span> &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al paragrafo 2 &#232; aggiunto il comma seguente:</p><p>&#171;Il potere di adottare atti delegati di cui all&#8217;articolo&#160;111&#160;<span>quater</span>, paragrafi&#160;3 e&#160;5, &#232; conferito alla Commissione per un periodo indeterminato a decorrere dal 20&#160;aprile 2022.&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 3 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;3.&#160;&#160;&#160;La delega di potere di cui all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo 1, agli articoli 22&#160;<span>ter</span>, 23&#160;<span>ter</span>, 46&#160;<span>bis</span>, 47, 52&#160;<span>ter</span>, 54&#160;<span>bis</span>, all&#8217;articolo&#160;111&#160;<span>quater</span>, paragrafi&#160;3 e&#160;5, e all&#8217;articolo&#160;120 pu&#242; essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della decisione decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span> o da una data successiva ivi specificata. Essa non pregiudica la validit&#224; degli atti delegati gi&#224; in vigore.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il paragrafo 6 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;6.&#160;&#160;&#160;L&#8217;atto delegato adottato ai sensi dell&#8217;articolo&#160;14, paragrafo&#160;1, degli articoli 22&#160;<span>ter</span>, 23&#160;<span>ter</span>, 46&#160;<span>bis</span>, 47, 52&#160;<span>ter</span>, 54&#160;<span>bis</span>, dell&#8217;articolo&#160;111&#160;<span>quater</span>, paragrafi&#160;3 o&#160;5, o dell&#8217;articolo&#160;120 entra in vigore solo se n&#233; il Parlamento europeo n&#233; il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso &#232; stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Tale termine &#232; prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;126&#160;quater</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;In deroga all&#8217;articolo&#160;126&#160;<span>bis</span>, fino al 31&#160;dicembre 2024, in assenza di un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio o di una domanda in sospeso di autorizzazione all&#8217;immissione in commercio, le autorit&#224; competenti di Cipro e di Malta possono autorizzare, per validi motivi di salute pubblica, l&#8217;immissione nel loro mercato nazionale di un medicinale autorizzato in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda&#160;del&#160;Nord.</p><p>Le autorit&#224; competenti di Cipro e di Malta possono inoltre mantenere in vigore o, fino al 31&#160;dicembre 2024, prorogare le autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio rilasciate a norma dell&#8217;articolo&#160;126&#160;<span>bis</span> prima del 20&#160;aprile 2022 che consentono l&#8217;immissione nei loro mercati nazionali di medicinali autorizzati in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda&#160;del&#160;Nord.</p><p>Le autorizzazioni rilasciate, prorogate o mantenute in vigore a norma del primo o del secondo comma non sono valide dopo il 31&#160;dicembre 2026.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;In deroga all&#8217;articolo&#160;8, paragrafo&#160;2, le autorit&#224; competenti di Cipro e di Malta possono rilasciare le autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio di cui al paragrafo&#160;1 del presente articolo ai titolari di autorizzazioni all&#8217;immissione in commercio stabiliti in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Se le autorit&#224; competenti di Cipro o di Malta rilasciano o prorogano un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio di cui al paragrafo&#160;1, esse garantiscono la conformit&#224; alle prescrizioni della presente direttiva.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;Prima di rilasciare un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio a norma del paragrafo&#160;1, le autorit&#224; competenti di Cipro o di Malta:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>notificano al titolare dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio in parti del Regno Unito diverse dall&#8217;Irlanda del Nord la proposta di rilasciare un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio o di prorogare un&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio a norma del presente articolo per quanto riguarda il medicinale in questione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>possono chiedere all&#8217;autorit&#224; competente del Regno Unito di trasmettere le pertinenti informazioni concernenti l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio del medicinale in questione.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>sono inseriti gli articoli seguenti:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;127&#160;quater</p><p>Le deroghe di cui all&#8217;articolo&#160;8, paragrafi&#160;2&#160;<span>bis</span> e&#160;2&#160;<span>ter</span>, all&#8217;articolo&#160;18&#160;<span>bis</span>, all&#8217;articolo&#160;20, secondo comma, all&#8217;articolo&#160;40, paragrafi&#160;1&#160;<span>bis</span> e&#160;3&#160;<span>bis</span>, all&#8217;articolo&#160;48, paragrafo 3, all&#8217;articolo&#160;104, paragrafo 3&#160;<span>bis</span>, e all&#8217;articolo&#160;126&#160;<span>quater</span> non pregiudicano gli obblighi del titolare dell&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio di garantire la qualit&#224;, la sicurezza e l&#8217;efficacia dei medicinali immessi in commercio a Cipro, nell&#8217;Irlanda, a Malta o nell&#8217;Irlanda del Nord stabiliti dalla presente direttiva.</p></div><div><p>Articolo&#160;127&#160;quinquies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Entro il 20&#160;maggio 2022, le autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda, di Malta e del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord stabiliscono, notificano alla Commissione e pubblicano nei loro siti web un elenco di medicinali per i quali hanno applicato o intendono applicare o le deroghe stabilite nella presente direttiva.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Le autorit&#224; competenti di Cipro, dell&#8217;Irlanda, di Malta e del Regno Unito nei confronti dell&#8217;Irlanda del Nord garantiscono che l&#8217;elenco di cui al paragrafo 1 sia aggiornato e gestito in modo indipendente, almeno su base semestrale.&#187;.</p></div></div></td></tr></tbody></table> Articolo 3 1. Gli Stati membri adottano e pubblicano le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro un periodo di quattro mesi dalla data della sua entrata in vigore. Essi ne informano immediatamente la Commissione. Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 1 o gennaio 2022. Le disposizioni adottate dagli Stati membri contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di tale riferimento all’atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono stabilite dagli Stati membri. 2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni principali di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva. Articolo 4 La presente direttiva entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Articolo 5 Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva. Fatto a Bruxelles, il 12 aprile 2022 Per il Parlamento europeo La presidente R. METSOLA Per il Consiglio Il presidente C. BEAUNE <note> ( 1 ) Parere del 24 febbraio 2022 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale). ( 2 ) Posizione del Parlamento europeo del 7 aprile 2022 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 12 aprile 2022. ( 3 ) GU L 29 del 31.1.2020, pag. 7 . ( 4 ) Decisione (UE) 2020/135 del Consiglio, del 30 gennaio 2020, relativa alla conclusione dell’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica ( GU L 29 del 31.1.2020, pag. 1 ). ( 5 ) Comunicazione della Commissione — Applicazione dell’acquis dell’Unione nel settore farmaceutico nei mercati tradizionalmente dipendenti per l’approvvigionamento di medicinali da forniture in provenienza dalla Gran Bretagna o attraverso la Gran Bretagna, dopo la fine del periodo di transizione (2021/C 27/08) ( GU C 27 del 25.1.2021, pag. 11 ). ( 6 ) Direttiva 2001/20/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 aprile 2001, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative all’applicazione della buona pratica clinica nell’esecuzione della sperimentazione clinica di medicinali ad uso umano ( GU L 121 dell’1.5.2001, pag. 34 ). ( 7 ) Direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 novembre 2001, recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano ( GU L 311 del 28.11.2001, pag. 67 ). ( 8 ) Regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, che istituisce procedure comunitarie per l’autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario, e che istituisce l’agenzia europea per i medicinali ( GU L 136 del 30.4.2004, pag. 1 ). </note>
ITA
32022L0642
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.9.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 340/324</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE, EURATOM) 2021/1613 DEL PARLAMENTO EUROPEO del 28 aprile 2021 sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera per l'esercizio 2019 IL PARLAMENTO EUROPEO, <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti i conti annuali definitivi dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera relativi all'esercizio 2019,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019, corredata delle risposte delle agenzie&#160;<a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l'affidabilit&#224; dei conti nonch&#233; la legittimit&#224; e la regolarit&#224; delle relative operazioni&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2019 a norma dell'articolo&#160;287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio del 1<span>o</span> marzo 2021 sul discarico da dare all'Agenzia per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2019 (05793/2021 &#8211; C9-0064/2021),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n.&#160;1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n.&#160;223/2014, (UE) n.&#160;283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, in particolare l'articolo 70,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE) 2016/1624 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 settembre 2016, relativo alla guardia di frontiera e costiera europea che modifica il regolamento (UE) 2016/399 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga il regolamento (CE) n.&#160;863/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, il regolamento (CE) n.&#160;2007/2004 del Consiglio e la decisione 2005/267/CE del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, in particolare l'articolo 76,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE) 2019/1896 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2019, relativo alla guardia di frontiera e costiera europea e che abroga i regolamenti (UE) n.&#160;1052/2013 e (UE) 2016/1624&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, in particolare l'articolo 116,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18 dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virt&#249; del TFUE e del trattato Euratom, di cui all'articolo 70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a>, in particolare l'articolo 105,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti gli articoli 32 e 47 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>7</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il parere della commissione per le libert&#224; civili, la giustizia e gli affari interni,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0081/2021),</p></td></tr></tbody></table> 1. rinvia la decisione sul discarico al direttore esecutivo Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia per l'esercizio 2019; 2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso; 3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al direttore esecutivo dell'Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L). Il presidente David Maria SASSOLI Il segretario generale Klaus WELLE <note> ( 1 ) GU C 351 del 21.10.2020, pag. 7 . Relazione annuale della Corte dei conti europea sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/AGENCIES_2019/agencies_2019_IT.pdf. ( 2 ) GU C 351 del 21.10.2020, pag. 7 . Relazione annuale della Corte dei conti europea sulle agenzie dell'UE per l'esercizio finanziario 2019: https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/AGENCIES_2019/agencies_2019_IT.pdf. ( 3 ) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 . ( 4 ) GU L 251 del 16.9.2016, pag. 1 . ( 5 ) GU L 295 del 14.11.2019, pag. 1 . ( 6 ) GU L 122 del 10.5.2019, pag. 1 . ( 7 ) GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42 . </note>
ITA
32021B1613
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.1.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 16/28</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N . 52/2014 DELLA COMMISSIONE del 20 gennaio 2014 recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) ( 1 ) , visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione &#232; calcolato ciascun giorno feriale, in conformit&#224; dell&#8217;articolo 136, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 20 gennaio 2014 Per la Commissione, a nome del presidente Jerzy PLEWA Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale ( 1 ) GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1 . ( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 . ALLEGATO Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100 kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702&#160;00&#160;00</p></td><td><p>AL</p></td><td><p>78,9</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>134,3</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>61,3</p></td></tr><tr><td><p>TN</p></td><td><p>103,3</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>96,7</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>94,9</p></td></tr><tr><td><p>0707&#160;00&#160;05</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>124,7</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>160,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>142,5</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;91&#160;00</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>82,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>82,2</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;93&#160;10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>67,0</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>146,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>106,8</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;10&#160;20</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>50,0</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>61,8</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>61,9</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>52,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>56,5</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;20&#160;10</p></td><td><p>IL</p></td><td><p>168,4</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>73,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>121,0</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;20&#160;30, 0805&#160;20&#160;50, 0805&#160;20&#160;70, 0805&#160;20&#160;90</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>63,3</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>175,0</p></td></tr><tr><td><p>JM</p></td><td><p>62,4</p></td></tr><tr><td><p>KR</p></td><td><p>142,4</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>83,3</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>76,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>100,5</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;50&#160;10</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>67,3</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>78,1</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>72,7</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;10&#160;80</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>78,8</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>30,8</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>134,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>81,4</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;30&#160;90</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>65,3</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>144,6</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>141,4</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>117,1</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (CE) n. 1833/2006 della Commissione ( GU L 354 del 14.12.2006, pag. 19 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini». </note>
ITA
32014R0052
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.7.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 247/30</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (PESC) 2020/1136 DEL CONSIGLIO del 30 luglio 2020 che modifica la decisione (PESC) 2016/849, relativa a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29, vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 27 maggio 2016 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2016/849&#160;<a>(<span>1</span>)</a>, relativa a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 36, paragrafo 2, della decisione (PESC) 2016/849, il Consiglio ha riesaminato gli elenchi delle persone ed entit&#224; designate di cui agli allegati II, III, V e VI di tale decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il Consiglio ha concluso che &#232; opportuno mantenere le misure restrittive nei confronti di tutte le persone ed entit&#224; figuranti negli elenchi di cui agli allegati II e III della decisione (PESC) 2016/849, aggiornare i motivi riguardanti diciannove persone e le informazioni identificative di cinque persone e due entit&#224; e inserire nelle informazioni identificative il sesso di tutte le persone fisiche elencate nell&#8217;allegato II.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2016/849,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Gli allegati II e III della decisione (PESC) 2016/849 sono modificati come indicato nell’allegato della presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 30 luglio 2020 Per il Consiglio Il presidente M. ROTH ( 1 ) Decisione (PESC) 2016/849 del Consiglio, del 27 maggio 2016, relativa a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea e che abroga la decisione 2013/183/PESC ( GU L 141 del 28.5.2016, pag. 79 ). ALLEGATO 1) Nell’allegato II della decisione (PESC) 2016/849, parte I A («Persone»), le voci da 1 a 27 sono sostituite dalle seguenti: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Pseudonimi</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>&#171;1.</p></td><td><p>CHON Chi Bu</p></td><td><p>CHON Chi-bu</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Membro dell&#8217;Ufficio generale per l&#8217;energia atomica, ex direttore tecnico di Yongbyon. Delle fotografie lo hanno collegato al reattore nucleare in Siria prima che fosse bombardato da Israele nel 2007.</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p>HYON Chol-hae</p></td><td><p>HYON Chol Hae</p></td><td><p>Data di nascita: 13.8.1934</p><p>Luogo di nascita: Manciuria, Cina</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Maresciallo dell&#8217;esercito popolare coreano dall&#8217;aprile 2016. Ex viceministro delle forze armate popolari, ex vicedirettore del dipartimento di politica generale dell&#8217;esercito popolare coreano (consigliere militare del defunto Kim Jong-Il). Eletto membro del comitato centrale del partito dei lavoratori della Corea nel maggio 2016 al 7&#176; congresso del partito dei lavoratori della Corea, in cui quest&#8217;ultimo ha adottato la decisione di proseguire il programma nucleare della RPDC.</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p>O Kuk-Ryol</p></td><td><p>O Kuk Ryol</p></td><td><p>Data di nascita: 7.1.1930</p><p>Luogo di nascita: provincia di Jilin, Cina</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Ex vicepresidente della commissione nazionale di difesa, che era un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC prima di divenire la commissione degli affari di Stato (SAC), incaricato della supervisione dell&#8217;acquisto all&#8217;estero di tecnologia di punta per programmi nucleari e balistici. Ex membro del comitato centrale del partito dei lavoratori della Corea eletto nel maggio 2016 al 7&#176; congresso del partito dei lavoratori della Corea, in cui quest&#8217;ultimo ha adottato una decisione di proseguire il programma nucleare della RPDC.</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td><p>PAK Jae-gyong</p></td><td><p>Chae-Kyong</p><p>PAK Jae Gyong</p></td><td><p>Data di nascita: 10.6.1933</p><p>N. di passaporto: 554410661</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Generale dell&#8217;esercito popolare coreano. Ex vicedirettore del dipartimento di politica generale delle forze armate popolari ed ex vicedirettore dell&#8217;ufficio logistica delle forze armate popolari (consigliere militare del defunto Kim Jong-Il). Presente all&#8217;ispezione del comando delle forze missilistiche strategiche da parte di KIM Jong Un. Ex membro del comitato centrale del partito dei lavoratori della Corea. Presidente del comitato coreano dei veterani contro l&#8217;imperialismo.</p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td><p>RYOM Yong</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Direttore dell&#8217;Ufficio generale per l&#8217;energia atomica (entit&#224; designata dalle Nazioni Unite), incaricato delle relazioni internazionali.</p></td></tr><tr><td><p>6.</p></td><td><p>SO Sang-kuk</p></td><td><p>SO Sang Kuk</p></td><td><p>Data di nascita: tra il 1932 e il 1938</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Capo del dipartimento di Fisica nucleare, Universit&#224; Kim Il Sung.</p></td></tr><tr><td><p>7.</p></td><td><p>Tenente generale KIM Yong Chol</p></td><td><p>KIM Yong-Chol; KIM Young-Chol; KIM Young-Cheol; KIM Young-Chul</p></td><td><p>Data di nascita: 1946</p><p>Luogo di nascita: Pyongan-Pukto, RPDC</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>19.12.2011</p></td><td><p>Membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, del politburo e della commissione degli affari di Stato della Repubblica popolare democratica di Corea. Ex comandante del Reconnaissance General Bureau (RGB), un&#8217;entit&#224; sottoposta a sanzioni da parte del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Ex direttore del dipartimento del fronte unito.</p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td><p>CHOE Kyong-song</p></td><td><p>CHOE Kyong song</p></td><td><p>Data di nascita: 1945</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Colonnello generale dell&#8217;esercito popolare coreano. Ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, che &#232; un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>9.</p></td><td><p>CHOE Yong-ho</p></td><td><p>CHOE Yong Ho</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Colonnello generale dell&#8217;esercito popolare coreano/generale dell&#8217;aeronautica dell&#8217;esercito popolare coreano. Ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, che &#232; un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. Comandante dell&#8217;aeronautica dell&#8217;esercito popolare coreano e della difesa contraerea. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td><p>HONG Sung-Mu</p></td><td><p>HUNG Sun Mu; HONG Sung Mu</p></td><td><p>Data di nascita: 1.1.1942</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Vicedirettore del Munition Industry Department (MID). Responsabile dello sviluppo di programmi in materia di armi convenzionali e missili, compresi i missili balistici. Uno dei principali responsabili dei programmi di sviluppo industriale per le armi nucleari. In quanto tale, responsabile dei programmi della RPDC sulle armi nucleari, sui missili balistici o su altre armi di distruzione di massa. Il 28 novembre 2017 ha assistito al lancio del missile balistico intercontinentale Hwasong-15.</p></td></tr><tr><td><p>11.</p></td><td><p>JO Kyongchol</p></td><td><p>JO Kyong Chol</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Generale dell&#8217;esercito popolare coreano. Ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, che &#232; un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. Direttore del comando di sicurezza militare. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. Ha accompagnato Kim Jong Un alla pi&#249; grande esercitazione di impiego del fuoco di artiglieria a lunga distanza mai realizzata.</p></td></tr><tr><td><p>12.</p></td><td><p>KIM Chun-sam</p></td><td><p>KIM Chun Sam</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Tenente Generale, ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, che &#232; un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. Ex direttore del dipartimento operativo dello stato maggiore dell&#8217;esercito popolare coreano e primo vice capo di Stato maggiore. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>13.</p></td><td><p>KIM Chun-sop</p></td><td><p>KIM Chun Sop</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Ex direttore del Munition Industry Department (MID). Ex membro della commissione nazionale di difesa, ora divenuta la commissione degli affari di Stato (SAC), che &#232; un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. Presente nella seduta fotografica dedicata a coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dei test sui missili balistici basati su sommergibili effettuati nel maggio 2015.</p></td></tr><tr><td><p>14.</p></td><td><p>KIM Jong-gak</p></td><td><p>KIM Jong Gak</p></td><td><p>Data di nascita: 20.7.1941</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang, RPDC</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Ex direttore del dipartimento di politica generale dell&#8217;esercito popolare coreano. Vice maresciallo dell&#8217;esercito popolare coreano, rettore dell&#8217;universit&#224; militare &#8220;Kim Il-Sung&#8221;, ex ministro delle forze armate popolari ed ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, che &#232; un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>15.</p></td><td><p>KIM Rak Kyom</p></td><td><p>KIM Rak-gyom; KIM Rak Gyom</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Generale a quattro stelle, comandante delle forze missilistiche strategiche, un&#8217;entit&#224; designata dalle Nazioni Unite, che sarebbero oggi a capo di quattro unit&#224; di missili strategici e tattici, compresa la brigata KN-08 (ICBM). Ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, che &#232; un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. I media hanno identificato KIM come partecipante al test motore del missile balistico intercontinentale (ICBM) nell&#8217;aprile 2016 a fianco di KIM Jong Un. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. Ha ordinato test di lancio di missili balistici.</p></td></tr><tr><td><p>16.</p></td><td><p>KIM Won-hong</p></td><td><p>KIM Won Hong</p></td><td><p>Data di nascita: 7.1.1945</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang, RPDC</p><p>N. di passaporto: 745310010</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Generale. Ex primo vicedirettore del dipartimento di politica generale dell&#8217;esercito popolare coreano. Ex direttore del dipartimento per la sicurezza dello Stato. Ex ministro della sicurezza dello Stato. Membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea e della commissione nazionale di difesa, che era un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC prima di divenire la commissione degli affari di Stato (SAC), tutti organismi centrali per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>17.</p></td><td><p>PAK Jong-chon</p></td><td><p>PAK Jong Chon</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Generale dell&#8217;esercito popolare coreano, capo di Stato maggiore dall&#8217;aprile 2019; membro del politburo dall&#8217;aprile 2020. Ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, che &#232; un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>18.</p></td><td><p>LI Yong-ju</p></td><td><p>RI Yong Ju</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Ammiraglio dell&#8217;esercito popolare coreano. Ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea, che &#232; un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. Comandante in capo della Marina popolare coreana, coinvolta nello sviluppo dei programmi dei missili balistici e nello sviluppo delle capacit&#224; nucleari delle forze navali della RPDC. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>19.</p></td><td><p>SON Chol-ju</p></td><td><p>SON Chol Ju</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Generale dell&#8217;esercito popolare coreano. Vicedirettore responsabile dell&#8217;organizzazione dell&#8217;esercito popolare coreano ed ex direttore politico delle forze aeree e antiaeree, che dirige lo sviluppo dei moderni razzi antiaerei. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>20.</p></td><td><p>YUN Jong-rin</p></td><td><p>YUN Jong Rin</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Generale, ex comandante del comando della guardia suprema. Ex membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea e membro della commissione nazionale di difesa, che era un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC prima di divenire la commissione degli affari di Stato (SAC), tutti organismi centrali per le questioni di difesa nazionale nella RPDC. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>21.</p></td><td><p>HONG Yong Chil</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Vice direttore del Munitions Industry Department (MID). Tale dipartimento &#8212; designato dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite il 2 marzo 2016&#8212; &#232; coinvolto negli aspetti essenziali del programma missilistico della RPDC. Il MID supervisiona la messa a punto dei missili balistici della RPDC, in particolare il Taepo Dong-2, la produzione di armi cos&#236; come i programmi di ricerca e sviluppo delle armi. Il secondo comitato economico e la seconda accademia delle scienze naturali &#8212; anche questi designati, nell&#8217;agosto 2010 &#8212; dipendono dal MID. Negli ultimi anni, il MID ha lavorato allo sviluppo del missile balistico intercontinentale mobile KN08. HONG ha accompagnato KIM Jong Un a un certo numero di eventi connessi con lo sviluppo dei programmi nucleari e dei missili balistici della RPDC ed &#232; sospettato di aver avuto un ruolo importante nel test nucleare del 6 gennaio 2016 della RPDC. Vicedirettore del comitato centrale del partito dei lavoratori della Corea. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. Presente al test di espulsione a terra (ground jet test) del motore per missile balistico intercontinentale di nuovo tipo svoltosi nell&#8217;aprile 2016.</p></td></tr><tr><td><p>22.</p></td><td><p>RI Hak Chol</p></td><td><p>RI Hak Chul; RI Hak Cheol</p></td><td><p>Data di nascita: 19.1.1963 oppure 8.5.1966</p><p>Passaporti N.: 381320634,</p><p>PS- 563410163</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Presidente della Green Pine Associated Corporation (&#8220;Green Pine&#8221;). Secondo il comitato delle sanzioni delle Nazioni Unite, Green Pine ha ripreso buona parte della attivit&#224; della Korea Mining Development Trading Corporation (KOMID). La KOMID &#232; stata designata dal comitato nell&#8217;aprile 2009 ed &#232; il principale commerciante di armi e primo esportatore nordcoreano di beni e attrezzature connessi con i missili balistici e le armi convenzionali. La Green Pine &#232; altres&#236; responsabile all&#8217;incirca della met&#224; degli armamenti e materiale connesso esportati dalla RPDC. Le sue esportazioni di armi e di relativo materiale dalla RPDC sono la causa della sua iscrizione nell&#8217;elenco delle sanzioni. &#200; specializzata nella produzione di mezzi militari marittimi e armamenti, quali sottomarini, imbarcazioni militari e sistemi missilistici, e ha esportato siluri e assistenza tecnica ad aziende iraniane del settore della difesa. La Green Pine Associated Corporation &#232; stata iscritta nell&#8217;elenco dall&#8217;UNSC.</p></td></tr><tr><td><p>23.</p></td><td><p>YUN Chang Hyok</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 9.8.1965</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.5.2016</p></td><td><p>Vicedirettore del centro di controllo satellitare, National Aerospace Development Administration (NADA). La NADA &#232; stata oggetto di sanzioni ai sensi dell&#8217;UNSCR 2270 (2016) a causa del suo coinvolgimento nello sviluppo delle scienze e delle tecniche spaziali della RPDC, compreso il lancio di satelliti e razzi. L&#8217;UNSCR 2270 (2016) ha condannato il lancio del satellite del 7 febbraio 2016 a causa dell&#8217;utilizzo della tecnologia di missili balistici e della grave violazione delle risoluzioni 1718 (2006), 1874 (2009), 2087 (2013) e 2094 (2013). In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>24.</p></td><td><p>RI Myong Su</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 1937</p><p>Luogo di nascita: Myongchon, North Hamgyong, RPDC</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>7.4.2017</p></td><td><p>Vice maresciallo dell&#8217;esercito popolare coreano, primo vice comandante del comando supremo dell&#8217;esercito popolare coreano. Fino al 2018 membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea e capo di Stato maggiore delle forze armate popolari. Ri Myong Su continua a essere influente per quanto riguarda le questioni di difesa nazionale, inclusi i programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. Ri &#232; un membro di vecchia data dell&#8217;Assemblea popolare suprema (SpA), attualmente la 14<span>a</span>.</p></td></tr><tr><td><p>25.</p></td><td><p>SO Hong Chan</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 30.12.1957</p><p>Luogo di nascita: Kangwon, RPDC</p><p>Passaporto: PD836410105 Data di scadenza del passaporto: 27.11.2021</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>7.4.2017</p></td><td><p>Primo viceministro e direttore dell&#8217;ufficio logistica delle forze armate popolari, membro della commissione militare centrale del partito dei lavoratori della Corea e generale delle forze armate popolari. In tale veste, So Hong Chan &#232; responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>26.</p></td><td><p>WANG Chang Uk</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 29.5.1960</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>7.4.2017</p></td><td><p>Ministro dell&#8217;industria e dell&#8217;energia atomica. In tale veste, Wang Chang Uk &#232; responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>27.</p></td><td><p>JANG Chol</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 31.3.1961</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang, RPDC</p><p>N. di passaporto: 563310042</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>7.4.2017</p></td><td><p>Ex presidente dell&#8217;accademia statale delle scienze, organizzazione dedita allo sviluppo delle capacit&#224; scientifiche e tecnologiche della RPDC. In tale veste, Jang Chol ha occupato una posizione strategica per lo sviluppo delle attivit&#224; nucleari. In quanto tale, responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 2) Nell’allegato II della decisione (PESC) 2016/849, parte I B («Entità»), la voce 2 è sostituita dalla seguente: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Pseudonimi</p></td><td><p>Ubicazione</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Altre informazioni</p></td></tr><tr><td><p>&#171;2.</p></td><td><p>Korean Ryengwang Trading Corporation</p></td><td><p>KOREA RYONGWANG TRADING CORPORATION</p></td><td><p>Rakwon-dong, Pothonggang District, Pyongyang, RPDC</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Filiale della Korea Ryongbong General Corporation (entit&#224; designata dall&#8217;UNSC in data 24.4.2009).&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 3) Nell’allegato II della decisione (PESC) 2016/849, parte II A («Persone»), le voci da 1 a 6 sono sostituite dalle seguenti: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Pseudonimi</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>&#171;1.</p></td><td><p>JON Il-chun</p></td><td><p>JON Il Chun</p></td><td><p>Data di nascita: 24.8.1941</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>22.12.2010</p></td><td><p>Nel febbraio 2010 KIM Tong-un &#232; stato sollevato dalla carica di direttore dell&#8217;&#8220;Office 39&#8221;&#8212; responsabile tra l&#8217;altro dell&#8217;acquisto di beni attraverso le rappresentanze diplomatiche della RPDC eludendo le sanzioni &#8212; ed &#232; stato sostituito da JON Il-chun. Rappresentante della commissione nazionale di difesa, che era un organo chiave per le questioni di difesa nazionale nella RPDC prima di divenire la commissione degli affari di Stato (SAC), nel marzo 2010 &#232; stato eletto direttore generale della State Development Bank. Eletto supplente del comitato centrale del partito dei lavoratori della Corea nel maggio 2016 al 7&#176; congresso del partito dei lavoratori della Corea, in cui quest&#8217;ultimo ha adottato una decisione di proseguire il programma nucleare della RPDC.</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p>KIM Tong-un</p></td><td><p>KIM Tong Un</p></td><td><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>22.12.2009</p></td><td><p>Ex direttore dell&#8217;&#8220;Office 39&#8221; del comitato centrale del partito dei lavoratori della Corea, che &#232; coinvolto nel finanziamento della proliferazione. Nel 2011 sarebbe stato il responsabile dell&#8217;&#8220;Office 38&#8221; per la raccolta fondi destinati a leader e personalit&#224;.</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p>KIM Yong Nam</p></td><td><p>KIM Yong-Nam, KIM Young-Nam, KIM Yong-Gon</p></td><td><p>Data di nascita: 2.12.1947</p><p>Luogo di nascita: Sinuju, RPDC</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.4.2018</p></td><td><p>KIM Yong Nam &#232; stato identificato dal gruppo di esperti come agente del Reconnaissance General Bureau, entit&#224; designata dalle Nazioni Unite. KIM Yong Nam e suo figlio KIM Su Gwang sono stati identificati dal gruppo di esperti come persone coinvolte in un insieme di pratiche finanziarie fraudolente che potrebbero contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. KIM Yong Nam ha aperto vari conti correnti e di risparmio nell&#8217;Unione ed &#232; stato coinvolto in diversi ingenti trasferimenti bancari verso conti bancari nell&#8217;Unione o verso conti al di fuori dell&#8217;Unione mentre lavorava come diplomatico, incluso verso conti di titolarit&#224; del figlio KIM Su Gwang e della nuora KIM Kyong Hui.</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td><p>DJANG Tcheul Hy</p></td><td><p>JANG Tcheul-hy, JANG Cheul-hy, JANG Chol-hy, DJANG Cheul-hy, DJANG Chol-hy, DJANG Tchou-lhy, KIM Tcheul-hy</p></td><td><p>Data di nascita: 11.5.1950</p><p>Luogo di nascita: Kangwon</p><p>Sesso: femminile</p></td><td><p>20.4.2018</p></td><td><p>DJANG Tcheul Hy &#232; stata coinvolta assieme al marito KIM Yong Nam, al figlio KIM Su Gwang e alla nuora KIM Kyong Hui in un insieme di pratiche finanziarie fraudolente che potrebbero contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. &#200; stata titolare nell&#8217;Unione di diversi conti bancari aperti a suo nome dal figlio KIM Su Gwang. &#200; stata inoltre coinvolta in diversi trasferimenti bancari da conti della nuora KIM Kyong Hui verso conti bancari al di fuori dell&#8217;Unione.</p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td><p>KIM Su Gwang</p></td><td><p>KIM Sou-Kwang, KIM Sou-Gwang, KIMS on-Kwang, KIM Su-Kwang, KIM Soukwang, KIM Su-gwang, KIM Son-gwang</p></td><td><p>Data di nascita: 18.8.1976</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang, RPDC</p><p>Diplomatico dell&#8217;Ambasciata della RPDC in Bielorussia</p><p>Sesso: maschile</p></td><td><p>20.4.2018</p></td><td><p>KIM Su Gwang &#232; stato identificato dal gruppo di esperti come agente del Reconnaissance General Bureau, entit&#224; designata dalle Nazioni Unite. KIM Su Gwang e suo padre KIM Yon Nam sono stati identificati dal gruppo di esperti come persone coinvolte in un insieme di pratiche finanziarie fraudolente che potrebbero contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. KIM Su Gwang ha aperto molteplici conti bancari in vari Stati membri dell&#8217;Unione, anche a nome dei suoi familiari. &#200; stato coinvolto in diversi ingenti trasferimenti verso conti bancari nell&#8217;Unione o verso conti bancari al di fuori dell&#8217;Unione mentre lavorava come diplomatico, incluso verso conti di titolarit&#224; della moglie KIM Kyong Hui.</p></td></tr><tr><td><p>6.</p></td><td><p>KIM Kyong Hui</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 6.5.1981</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang, RPDC</p><p>Sesso: femminile</p></td><td><p>20.4.2018</p></td><td><p>KIM Kyong Hui &#232; stata coinvolta assieme al marito KIM Su Gwang, al suocero KIM Yong Nam e alla suocera DJANG Tcheul Hy in un insieme di pratiche finanziarie fraudolente che potrebbero contribuire ai programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa. Ha ricevuto vari trasferimenti bancari dal marito KIM Su Gwang e dal suocero KIM Yong Nam e ha trasferito denaro verso conti al di fuori dell&#8217;Unione di titolarit&#224; propria o della suocera DJANG Tcheul Hy.&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 4) Nell’allegato III della decisione (PESC) 2016/849, parte A («Persone»), le voci 4 e 24 sono sostituite dalle seguenti: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>&#171;4.</p></td><td><p>JON Chol Young</p><p>alias: JON Chol Yong</p></td><td><p>N. di passaporto: 563410192</p><p>Diplomatico dell&#8217;Ambasciata nordcoreana in Angola</p><p>Data di nascita: 30.4.1975</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Ex rappresentante in Angola della Green Pine Associated Corporation e diplomatico nordcoreano accreditato in Angola.</p><p>La Green Pine &#232; stata designata dall&#8217;ONU per attivit&#224; varie tra cui la violazione dell&#8217;embargo sulle armi imposto dall&#8217;ONU. La Green Pine ha inoltre negoziato contratti per l&#8217;ammodernamento di navi da guerra dell&#8217;Angola in violazione dei divieti imposti da risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.</p></td></tr><tr><td><p>24.</p></td><td><p>SO Tong Myong</p></td><td><p>Data di nascita: 10.9.1956</p></td><td><p>3.7.2015</p></td><td><p>Ex presidente della Korea National Insurance Corporation (KNIC), ex presidente del comitato di direzione esecutiva della KNIC (giugno 2012); ex direttore generale della KNIC, settembre 2013, che agisce per conto o sotto la direzione della KNIC.&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 5) Nell’allegato III della decisione (PESC) 2016/849, parte B («Entità»), la voce 4 è sostituita dalla seguente: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome (ed eventuali pseudonimi)</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>&#171;4.</p></td><td><p>Pan Systems Pyongyang</p><p>alias Wonbang Trading Co.; Glocom; International Golden Services; International Global System</p></td><td><p>Indirizzo: Room 818, Pothonggang Hotel, Ansan-Dong, Pyongchon district, Pyongyang, RPDC.</p></td><td><p>16.10.2017</p></td><td><p>Pan Systems ha aiutato ad eludere le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tentando di vendere armi e materiale connesso all&#8217;Eritrea.</p><p>Agisce inoltre sotto il controllo e per conto del Reconnaissance General Bureau, entit&#224; designata dalle Nazioni Unite.&#187;.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32020D1136
2008R0555 — IT — 01.01.2016 — 011.002 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO (CE) N. 555/2008 DELLA COMMISSIONE</p><p>del 27 giugno 2008</p><p><a>recante modalit&#224; di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all&#8217;organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo</a></p><p>(GU L 170 dell'30.6.2008, pag. 1)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (CE) N. 42/2009 DELLA COMMISSIONE&#160;del 20 gennaio 2009</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;16</p></td><td><p>6</p></td><td><p>21.1.2009</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M2</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (CE) N. 702/2009 DELLA COMMISSIONE&#160;del 3 agosto 2009</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;202</p></td><td><p>5</p></td><td><p>4.8.2009</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M3</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (UE) N. 772/2010 DELLA COMMISSIONE&#160;del 1<span>o</span> settembre 2010</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;232</p></td><td><p>1</p></td><td><p>2.9.2010</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M4</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 314/2012 DELLA COMMISSIONE&#160;del 12 aprile 2012</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;103</p></td><td><p>21</p></td><td><p>13.4.2012</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M5</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 568/2012 DELLA COMMISSIONE&#160;del 28 giugno 2012</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;169</p></td><td><p>13</p></td><td><p>29.6.2012</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M6</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 202/2013 DELLA COMMISSIONE&#160;dell&#8217;8 marzo 2013</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;67</p></td><td><p>10</p></td><td><p>9.3.2013</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M7</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (UE) N. 519/2013 DELLA COMMISSIONE&#160;del 21 febbraio 2013</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;158</p></td><td><p>74</p></td><td><p>10.6.2013</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M8</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 600/2013 DELLA COMMISSIONE&#160;del 24 giugno 2013</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;172</p></td><td><p>13</p></td><td><p>25.6.2013</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M9</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 752/2013 DELLA COMMISSIONE&#160;del 31 luglio 2013</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;210</p></td><td><p>17</p></td><td><p>6.8.2013</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M10</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 994/2013 DELLA COMMISSIONE&#160;del 16 ottobre 2013</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;276</p></td><td><p>1</p></td><td><p>17.10.2013</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M11</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 168/2014 DELLA COMMISSIONE&#160;del 21 febbraio 2014</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;54</p></td><td><p>14</p></td><td><p>22.2.2014</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M12</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 612/2014 DELLA COMMISSIONE&#160;dell'11 marzo 2014</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;168</p></td><td><p>62</p></td><td><p>7.6.2014</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M13</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 614/2014 DELLA COMMISSIONE&#160;del 6 giugno 2014</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;168</p></td><td><p>73</p></td><td><p>7.6.2014</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M14</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/1991 DELLA COMMISSIONE&#160;del 5 novembre 2015</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;290</p></td><td><p>9</p></td><td><p>6.11.2015</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M15</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/38 DELLA COMMISSIONE&#160;del 14 gennaio 2016</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;11</p></td><td><p>1</p></td><td><p>16.1.2016</p></td></tr></table> Rettificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;C1</a></p></td><td><p><a>Rettifica, GU&#160;L&#160;139, 5.6.2010, pag. &#160;3&#160;(555/2008)</a></p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;C2</a></p></td><td><p><a>Rettifica, GU&#160;L&#160;139, 25.5.2013, pag. &#160;35&#160;(555/2008)</a></p></td></tr></table> REGOLAMENTO (CE) N. 555/2008 DELLA COMMISSIONE del 27 giugno 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in ordine ai programmi di sostegno, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, visto il regolamento (CE) n. 479/2008 del Consiglio, del 29 aprile 2008, relativo all’organizzazione comune del mercato vitivinicolo, che modifica i regolamenti (CE) n. 1493/1999, (CE) n. 1782/2003, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 3/2008 e abroga i regolamenti (CEE) n. 2392/86 e (CE) n. 1493/1999 ( 1 ), in particolare gli articoli 22, 84, 89, 97, 107, 117 e 121, lettere b) e c), considerando quanto segue: <table><col/><col/><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 479/2008 ha modificato il regime precedentemente in vigore nel settore vitivinicolo, istituito dal regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio, del 17 maggio 1999, relativo all&#8217;organizzazione comune del mercato vitivinicolo&#160;(<a><span>2</span></a>), ed ha abrogato tale regolamento a partire dal 1<span>o</span> agosto 2008.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le modalit&#224; di applicazione in vigore del settore vitivinicolo sono contenute in svariati regolamenti che sono stati pi&#249; volte modificati. Per tener conto delle modifiche del regime vitivinicolo introdotte dal regolamento (CE) n. 479/2008 e dell&#8217;esperienza maturata &#232; necessario modificare le modalit&#224; di applicazione in ordine ai meccanismi di mercato, agli scambi con i paesi terzi, al potenziale produttivo e ai controlli nel settore vitivinicolo. Occorre pertanto adottare modalit&#224; di applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Appare pertanto necessario abrogare e sostituire con un nuovo regolamento i seguenti regolamenti della Commissione:</p><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>(CE) n. 1227/2000, del 31 maggio 2000, che stabilisce modalit&#224; di applicazione del regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio relativo all&#8217;organizzazione comune del mercato vitivinicolo, in particolare in ordine al potenziale produttivo&#160;(<a><span>3</span></a>),</p></div><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>(CE) n. 1623/2000, del 25 luglio 2000, recante modalit&#224; d&#8217;applicazione del regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio, relativo all&#8217;organizzazione comune del mercato vitivinicolo, per quanto riguarda i meccanismi di mercato&#160;(<a><span>4</span></a>),</p></div><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>(CE) n. 2729/2000, del 14 dicembre 2000, recante modalit&#224; d&#8217;applicazione per i controlli nel settore vitivinicolo&#160;(<a><span>5</span></a>),</p></div><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>(CE) n. 883/2001, del 24 aprile 2001, recante modalit&#224; d&#8217;applicazione del regolamento (CE) n. 1493/1999 del Consiglio per quanto riguarda gli scambi di prodotti del settore vitivinicolo con i paesi terzi&#160;(<a><span>6</span></a>).</p></div></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il titolo II del regolamento (CE) n. 479/2008 contiene disposizioni relative a un nuovo programma di sostegno, da decidersi a livello degli Stati membri, allo scopo di finanziare misure di sostegno specifiche nel settore del vino. Appare opportuno completare tale disciplina mediante l&#8217;adozione di modalit&#224; di applicazione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Occorre istituire una procedura per la prima presentazione del programma di sostegno. &#200; altres&#236; opportuno prevedere una procedura di modifica annuale dei programmi di sostegno per l&#8217;anno successivo, in modo da poterli adattare se si verifichino condizioni nuove non prevedibili al momento della loro presentazione iniziale. Occorre subordinare le modifiche eventuali a determinati limiti e condizioni per garantire che i programmi di sostegno approvati continuino a perseguire i loro obiettivi generali.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In virt&#249; dell&#8217;articolo 5, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 gli Stati membri possono scegliere di definire i programmi di sostegno al livello territoriale che ritengono pi&#249; adeguato. Poich&#233; sono responsabili dell&#8217;approvazione dei programmi di sostegno, in questo caso spetta agli Stati membri stabilire le norme relative alla presentazione e all&#8217;approvazione dei programmi nonch&#233; il loro contenuto minimo.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 479/2008 prevede all&#8217;articolo 10 una nuova misura di sostegno per la promozione sui mercati dei paesi terzi. Occorre stabilire le modalit&#224; di applicazione di questa nuova misura.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Per evitare ogni rischio di distorsione della concorrenza, &#232; necessario stabilire le disposizioni che disciplinano le modalit&#224; di indicazione dell&#8217;origine specifica dei prodotti oggetto di campagne di informazione e di promozione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Per la certezza del diritto &#232; necessario che i messaggi diffusi nell&#8217;ambito delle campagne promozionali rispettino la normativa dei paesi terzi destinatari.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Occorre stabilire i criteri per la selezione delle domande e la loro valutazione da parte degli Stati membri, per garantire il rispetto delle norme comunitarie e l&#8217;efficacia delle misure di sostegno da realizzare.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Per l&#8217;efficacia delle misure comunitarie &#232; necessario che gli Stati membri garantiscano la coerenza e la complementarit&#224; della campagna di promozione approvata con i programmi di promozione attuati a livello nazionale e regionale. Gli Stati membri possono elaborare campagne promozionali collettive per creare sinergie: in tal caso &#232; opportuno prevedere disposizioni che permettano la cooperazione tra gli Stati membri. Occorre dare la preferenza alle microimprese e alle piccole e medie imprese, che hanno pi&#249; bisogno del sostegno comunitario rispetto alle imprese pi&#249; grandi.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Per evitare ogni possibile duplicazione dei pagamenti previsti dal presente regolamento con le misure di promozione finanziate in virt&#249; del regolamento (CE) n. 3/2008 del Consiglio, del 17 dicembre 2007, relativo ad azioni di informazione e di promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno e nei paesi terzi&#160;(<a><span>7</span></a>), oppure in virt&#249; del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)&#160;(<a><span>8</span></a>), occorre disporre la loro esclusione reciproca.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 11 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede una misura di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti. In particolare, a norma dell&#8217;articolo 11, paragrafo 3, secondo comma, il regime di ristrutturazione e di riconversione dei vigneti non si applica al rinnovo normale dei vigneti giunti al termine del loro ciclo di vita naturale.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Inoltre gli Stati membri possono adottare norme relative alle dimensioni minime delle particelle per garantire che il sistema abbia un&#8217;incidenza reale sul potenziale produttivo.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Nell&#8217;applicazione dell&#8217;articolo 11 del regolamento (CE) n. 479/2008 gli Stati membri dispongono di un ampio margine discrezionale per stabilire la precisa portata e i livelli di aiuto, come in particolare il pagamento di importi forfettari, la fissazione di livelli massimi di sostegno per ettaro e la modulazione del sostegno secondo criteri oggettivi, entro i limiti stabiliti nel titolo II, capo I del regolamento medesimo e conformemente alle relative disposizioni di applicazione. &#200; comunque necessario stabilire modalit&#224; comuni. Occorre definire le misure da applicare, le relative scadenze di esecuzione e un adeguato controllo. Le modalit&#224; dovranno riguardare anche l&#8217;uso dei diritti di reimpianto a cui d&#224; luogo l&#8217;estirpazione, se prevista dal progetto, in modo da permettere la concessione di un sostegno pi&#249; elevato in considerazione dei maggiori costi necessari.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Per motivi di controllo, il pagamento del sostegno deve di regola aver luogo dopo l&#8217;esecuzione di una misura specifica o della serie completa di misure. Tuttavia, il pagamento pu&#242; essere erogato prima dell&#8217;esecuzione di una misura o della serie completa di misure, purch&#233; sia costituita una cauzione a garanzia dell&#8217;esecuzione delle misure medesime.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>&#200; necessario stabilire modalit&#224; in merito alla partecipazione al finanziamento del regime di ristrutturazione e di riconversione. Occorre adottare misure per garantire l&#8217;utilizzazione efficace delle risorse riservate a tale regime, prevedendo in particolare la possibilit&#224; di versare anticipi.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 12 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede una nuova misura di sostegno per la vendemmia verde. In virt&#249; del principio di sussidiariet&#224; &#232; opportuno che gli Stati membri siano responsabili delle modalit&#224; amministrative relative alla procedura di presentazione delle domande per la vendemmia verde. &#200; opportuno dare loro la facolt&#224; di stabilire il termine entro cui fanno obbligo ai loro produttori di completare le operazioni, in modo da avere tempo sufficiente per eseguire i controlli necessari prima dei pagamenti, in funzione dei vincoli temporali e della vicinanza del periodo della vendemmia.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Tenendo conto degli stanziamenti in gioco in caso di applicazione della vendemmia verde &#232; necessario disporre che, dopo la sua esecuzione, tutte le superfici interessate siano sottoposte a verifica sistematica in loco. Tale verifica deve garantire che si &#232; proceduto alla completa distruzione dell&#8217;uva. Inoltre deve essere garantito anche il pieno rispetto delle condizioni fitosanitarie e ambientali. Ai fini della verifica &#232; necessario disporre che il premio sia versato solo dopo il controllo dell&#8217;esecuzione della vendemmia verde.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Inoltre, &#232; necessario fissare massimali per il sostegno per evitare che esso si trasformi sistematicamente in uno sbocco alternativo all&#8217;immissione dei prodotti sul mercato.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 13 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede una nuova misura di sostegno a favore della costituzione di fondi di mutualizzazione. Occorre stabilire le modalit&#224; di applicazione di questa nuova misura. Tali modalit&#224; devono offrire, per quanto possibile, flessibilit&#224; e rapidit&#224; di applicazione in caso di crisi e consentire quindi agli Stati membri e alle stesse organizzazioni di produttori di prendere le decisioni del caso. Tali modalit&#224; devono tuttavia permettere di evitare abusi e di fissare limiti, anche finanziari. Poich&#233; il grado di associazionismo dei nuovi Stati membri &#232; inferiore a quello degli altri Stati membri &#232; opportuno fissare un massimale di sostegno pi&#249; elevato per i primi.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 14 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede una nuova misura di sostegno per l&#8217;assicurazione del raccolto. Occorre stabilire le modalit&#224; di applicazione di questa nuova misura. Per quanto possibile tali modalit&#224; devono essere flessibili, ma anche permettere di evitare abusi e di fissare limiti, anche finanziari.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 15 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede una nuova misura di sostegno per gli investimenti materiali o immateriali nelle aziende. Occorre stabilire le modalit&#224; di applicazione di questa nuova misura, in linea con lo stesso tipo di interventi previsti nell&#8217;ambito dello sviluppo rurale. Occorre stabilire i tipi di investimenti ammissibili, compresi quelli destinati a sviluppare nuovi prodotti, processi e tecnologie, e definire i costi indicativi ammissibili.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 16 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede una misura di sostegno per la distillazione dei sottoprodotti. Occorre stabilire le modalit&#224; di applicazione di questa nuova misura, in particolare le condizioni di smaltimento dei sottoprodotti nonch&#233; la finalit&#224; e l&#8217;importo massimo dell&#8217;aiuto per la distillazione di vinacce, vino e fecce.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 17 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede una misura di sostegno transitoria per la distillazione di alcole per usi commestibili. Occorre stabilire modalit&#224; di applicazione di questa nuova misura, in particolare la finalit&#224; e l&#8217;eventuale adeguamento dell&#8217;aiuto.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 18 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede una misura di sostegno transitoria per la distillazione di crisi. &#200; necessario stabilire le modalit&#224; di tale misura, in particolare la procedura e le modalit&#224; dell&#8217;aiuto nonch&#233; i criteri da rispettare nella fissazione del suo importo.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 19 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede una misura di sostegno transitoria per il mosto utilizzato per l&#8217;arricchimento. &#200; necessario stabilire le modalit&#224; di applicazione di tale misura, in particolare la finalit&#224; e l&#8217;importo massimo dell&#8217;aiuto, nonch&#233; prevedere l&#8217;esecuzione dei controlli specifici sui prodotti utilizzati per aumentare il titolo alcolometrico.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Per controllare l&#8217;applicazione del titolo II del regolamento (CE) n. 479/2008 e per la corretta gestione del mercato &#232; imperativo che la Commissione sia in possesso dei dati pertinenti disponibili in merito all&#8217;esecuzione dei programmi di sostegno. In questo contesto &#232; necessario stabilire le informazioni dettagliate che devono figurare nella rendicontazione e nella valutazione dei programmi di sostegno, per poterne valutare l&#8217;efficacia e l&#8217;efficienza.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>&#200; opportuno che oltre alle norme specifiche previste dal presente regolamento si applichino le norme generali relative alla disciplina di bilancio, in particolare per quanto riguarda le dichiarazioni non corrette o incomplete effettuate dagli Stati membri.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Le modalit&#224; della gestione finanziaria del regime devono essere disciplinate dalle disposizioni attuative del regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio, del 21 giugno 2005, relativo al finanziamento della politica agricola comune&#160;(<a><span>9</span></a>).</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 76, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008, per i succhi e i mosti di uve per i quali l&#8217;applicazione dei dazi doganali dipende dal prezzo all&#8217;importazione, l&#8217;esattezza realt&#224; del prezzo stesso &#232; verificata mediante il controllo di ciascuna partita o mediante l&#8217;applicazione di un valore forfettario di importazione. Le caratteristiche attuali del regime d&#8217;importazione dei succhi e dei mosti di uva nella Comunit&#224;, e in particolare la scarsa regolarit&#224; di queste importazioni in termini sia di quantitativi e periodicit&#224;, sia di luoghi d&#8217;importazione e di origine dei prodotti, non consentono di calcolare valori forfettari all&#8217;importazione rappresentativi, che riflettano il prezzo reale all&#8217;importazione. &#200; pertanto opportuno verificare questo prezzo partita per partita.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Il prezzo all&#8217;importazione in base al quale i prodotti importati sono classificati nella tariffa doganale comune deve essere pari al prezzo fob dei prodotti stessi, maggiorato delle spese di assicurazione e di trasporto fino al luogo d&#8217;introduzione nel territorio doganale comunitario.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 82, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede che i prodotti importati ivi contemplati devono essere corredati di un attestato e di un bollettino di analisi rilasciati da un organismo o servizio designato dal paese terzo da cui provengono. &#200; necessario precisare i requisiti cui deve corrispondere il bollettino di analisi.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Per semplificare i controlli &#232; opportuno esentare dall&#8217;obbligo di presentazione dell&#8217;attestato e del bollettino di analisi i prodotti importati da paesi terzi in quantit&#224; limitata e confezionati in piccoli recipienti.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>A fini di armonizzazione, l&#8217;esenzione dall&#8217;obbligo di presentare l&#8217;attestato e il bollettino di analisi per alcuni prodotti vitivinicoli importati nella Comunit&#224; deve essere in linea con le norme di franchigia vigenti nel quadro della normativa doganale e del regime relativo ai documenti che scortano i prodotti vitivinicoli all&#8217;interno della Comunit&#224;.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>L&#8217;impiego delle procedure informatiche nei vari settori dell&#8217;attivit&#224; amministrativa si va progressivamente sostituendo alla gestione manuale dei dati. &#200; quindi opportuno permettere di utilizzare le procedure informatiche ed elettroniche anche per il rilascio e l&#8217;utilizzazione dei documenti V I 1 e V I 2.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Alcuni paesi terzi che hanno sottoposto i loro produttori di vino a un efficace regime di controllo esercitato da propri organi o servizi ai sensi dell&#8217;articolo 82, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 479/2008, sarebbero interessati alla possibilit&#224; di autorizzare i produttori a rilasciare essi stessi i certificati e i bollettini di analisi. Per facilitare gli scambi con tali paesi terzi, nella misura in cui abbiano contratto con la Comunit&#224; impegni che prevedono clausole sul rafforzamento della collaborazione in materia di repressione delle frodi e mantengano buone relazioni commerciali con la Comunit&#224;, &#232; opportuno permettere che, analogamente a quanto &#232; previsto per i vini di origine comunitaria, i documenti rilasciati dai produttori siano considerati documenti rilasciati dai suddetti organi o servizi. In tali casi devono essere fornite le adeguate garanzie e il rilascio di tali documenti deve essere rigorosamente controllato.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>&#200; opportuno rendere pubblici gli elenchi recanti i nomi e gli indirizzi degli organismi e dei laboratori abilitati nei paesi terzi a compilare l&#8217;attestato e il bollettino di analisi dei prodotti vitivinicoli, per permettere alle autorit&#224; della Comunit&#224; competenti del controllo delle importazioni di tali prodotti di procedere, se del caso, alle necessarie verifiche.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>Per agevolare il lavoro di controllo svolto dalle autorit&#224; competenti degli Stati membri &#232; opportuno definire la forma e, se necessario, il contenuto dell&#8217;attestato e del bollettino di analisi, nonch&#233; le condizioni relative al loro utilizzo.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Per prevenire le frodi &#232; necessario controllare l&#8217;attestato e, se del caso, il bollettino di analisi per ogni partita di prodotto importato. A tal fine &#232; indispensabile che tale documento o tali documenti scortino ogni partita fino al momento in cui &#232; assoggettata al regime di controllo comunitario.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>In considerazione della prassi commerciale &#232; necessario conferire alle autorit&#224; competenti la facolt&#224; di far rilasciare sotto il proprio controllo, in caso di frazionamento della partita di vino, un estratto dell&#8217;attestato e del bollettino di analisi che deve scortare ogni nuova partita derivante dal frazionamento.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>Data la necessit&#224; di assicurare una rapida ed efficace protezione dei consumatori, appare indispensabile prevedere la possibilit&#224; di sospendere l&#8217;applicazione delle nuove misure introdotte in caso di rischi per la salute dei consumatori o di frodi.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>&#200; altres&#236; necessario prevedere regole semplici sulla documentazione da fornire per le importazioni provenienti da un paese terzo diverso da quello di origine del prodotto vitivinicolo, semprech&#233; il prodotto non abbia subito una trasformazione sostanziale.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>&#200; opportuno ridurre l&#8217;onere amministrativo per gli esportatori e le autorit&#224;, disponendo che la dichiarazione attestante che l&#8217;alcole addizionato ai vini liquorosi e ai vini alcolizzati &#232; di origine vinicola, anzich&#233; formare oggetto di un documento separato, sia direttamente riportata nel documento V I 1. Allo stesso scopo, &#232; necessario prevedere che il documento V I 1 possa recare anche la certificazione della denominazione di origine necessaria per l&#8217;importazione dei vini che beneficiano di riduzioni tariffarie. Alcuni vini devono tuttavia essere esentati dall&#8217;obbligo della presentazione dell&#8217;attestato e del bollettino di analisi se scortati da un certificato di denominazione d&#8217;origine. &#200; opportuno prevedere che il documento V I 1 possa essere utilizzato come certificato attestante la denominazione dei suddetti vini liquorosi, senza che sia necessario compilare la casella relativa al bollettino di analisi.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>Le importazioni di vino nell&#8217;ambito delle concessioni previste dagli accordi con alcuni paesi terzi sono subordinate alla presentazione di un attestato rilasciato da un organismo ufficiale o ufficialmente riconosciuto dalle due parti contraenti e figurante negli elenchi stabiliti congiuntamente, in cui si attesta che il vino &#232; conforme alle condizioni di accesso alle concessioni.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>&#200; opportuno che gli Stati membri comunichino alla Commissione gli elenchi degli organismi ufficiali o ufficialmente riconosciuti proposti per il rilascio degli attestati, in modo da consentirle di redigere e scambiare tali elenchi con i paesi terzi interessati. Per agevolare il compito di tali organismi, &#232; necessario fornire gli elenchi nella forma adeguata e su supporto idoneo.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>Gli articoli 85 e 86 del regolamento (CE) n. 479/2008 recano disposizioni relative agli impianti illegali. &#200; necessario adottare modalit&#224; di applicazione relative alle sanzioni applicabili ai produttori che non si conformano al nuovo obbligo di regolarizzazione o di estirpazione dei vigneti piantati senza un corrispondente diritto di impianto anteriormente al 1<span>o</span> settembre 1998 e relative alle comunicazioni che gli Stati membri sono tenuti a trasmettere alla Commissione in tale contesto. Fatte salve le eventuali sanzioni imposte in precedenza dagli Stati membri, la sanzione applicabile per mancato rispetto all&#8217;obbligo di estirpazione delle superfici piantate illegalmente dovr&#224; essere sufficientemente elevata da indurre i produttori a conformarvisi. La sanzione, pertanto, deve essere almeno equivalente al doppio del valore medio del premio di estirpazione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 87, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 fa obbligo di richiedere la prova della non circolazione poich&#233; i prodotti provenienti da vigneti piantati illegalmente possono essere messi in circolazione soltanto ai fini della distillazione. Per un controllo pi&#249; rigoroso &#232; opportuno limitare le possibilit&#224; di non circolazione a tre casi: la consegna alla distillazione, la vendemmia verde a spese del produttore, oppure il consumo familiare se la superficie totale del vigneto del produttore non supera 0,1 ha. Occorre stabilire un termine per la presentazione dei contratti di distillazione previsti dal citato articolo. Per permettere l&#8217;organizzazione efficace dei controlli &#232; necessario disporre che i produttori che intendono procedere alla vendemmia verde ne informino per tempo le autorit&#224; competenti. Per una maggiore controllabilit&#224; &#232; opportuno dare agli Stati membri la facolt&#224; di imporre ai produttori l&#8217;obbligo di comunicare in anticipo a quale dei tre modi di non circolazione intendano ricorrere, nonch&#233; di limitare ulteriormente la scelta dei produttori circa i possibili modi di non circolazione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>Per garantire l&#8217;uso corretto e controllabile delle risorse del bilancio della Comunit&#224; &#232; opportuno prevedere sanzioni con conseguenze finanziarie nei casi in cui gli Stati membri non ottemperino agli obblighi di comunicazione relativi agli impianti illegali di vigneti.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 91, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede la concessione di diritti di nuovo impianto in caso di attuazione di misure di ricomposizione fondiaria o di esproprio per motivi di pubblica utilit&#224;. I diritti di nuovo impianto non devono essere superiori a quelli necessari per l&#8217;impianto di una superficie equivalente al 105 % di quella persa dai produttori nell&#8217;ambito delle suddette misure, in modo che non sia compromesso il divieto di impianto di viti di cui all&#8217;articolo 90, paragrafo 1, del medesimo regolamento.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 91, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede la concessione di diritti di nuovo impianto anche per le superfici destinate a scopi di sperimentazione o alla coltura di piante madri per marze. Le superfici coltivate in virt&#249; di tali diritti di nuovo impianto devono essere utilizzate soltanto per i fini specificati e i prodotti vitivinicoli elaborati a partire da uve provenienti da tali superfici non possono essere commercializzati. &#200; opportuno che le sperimentazioni viticole in corso e i vivai di piante madri possano proseguire, nel rispetto delle disposizioni vigenti.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 91, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede anche la concessione di diritti di nuovo impianto nel caso di superfici i cui prodotti vitivinicoli sono destinati esclusivamente al consumo familiare dei viticoltori. Questo potrebbe per&#242; comportare in certi casi oneri amministrativi eccessivi perch&#233; in alcuni Stati membri questa situazione &#232; molto diffusa. Pertanto gli Stati membri dovrebbero essere autorizzati a permettere l&#8217;esistenza di queste superfici anche se non &#232; stato concesso alcun diritto di impianto ai rispettivi produttori purch&#233;, per non perturbare l&#8217;equilibrio del mercato, si tratti di particelle di piccole dimensioni e il viticoltore non pratichi la produzione di vino a fini commerciali. Le suddette superfici e i detti produttori devono essere soggetti a sorveglianza e a congrue sanzioni, come l&#8217;estirpazione, in caso di mancata osservanza delle disposizioni applicabili.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>Non devono essere concessi diritti di reimpianto per le superfici sottoposte a estirpazione obbligatoria in violazione di disposizioni del regolamento (CE) n. 479/2008. Per lo stesso motivo, non si devono concedere diritti di reimpianto per l&#8217;estirpazione di superfici che beneficiano di diritti di nuovo impianto assegnati per scopi diversi dalla produzione di vino a fini commerciali.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 92, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede l&#8217;assegnazione di diritti di reimpianto ai produttori che si impegnano ad estirpare in futuro una superficie vitata. &#200; necessario limitare la concessione dei tali diritti esclusivamente ai casi in cui il produttore non possiede un numero di diritti di impianto sufficiente per piantare una superficie corrispondente a quella che intende estirpare. L&#8217;assegnazione di diritti di reimpianto sulla base del suddetto impegno deve aver luogo contestualmente alla costituzione di una cauzione a garanzia dell&#8217;esecuzione dell&#8217;impegno di estirpazione. Durante il periodo di coesistenza della superficie appena piantata e di quella da estirpare, per non perturbare l&#8217;equilibrio del mercato potr&#224; essere autorizzata la produzione di vino per fini commerciali soltanto su una delle due superfici.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 93 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede l&#8217;istituzione o il mantenimento di riserve nazionali e/o regionali di diritti di impianto per migliorare la gestione del potenziale produttivo. Per non perturbare l&#8217;equilibrio del mercato, il trasferimento di diritti attraverso la riserva non dovr&#224; comportare un incremento globale del potenziale produttivo sul territorio degli Stati membri. Un simile divieto di aumento del potenziale produttivo &#232; gi&#224; previsto nei casi di trasferimento di diritti tra le aziende dall&#8217;articolo 92, paragrafo 5, del regolamento in esame. In questi casi gli Stati membri possono applicare un coefficiente di riduzione ai trasferimenti di diritti.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 93, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede che gli Stati membri possano scegliere di non applicare il sistema delle riserve purch&#233; dimostrino di disporre nell&#8217;intero loro territorio di un sistema efficace per la gestione dei diritti di impianto. In tal caso gli Stati membri possono disporre l&#8217;applicazione del sistema delle riserve in alcune parti del loro territorio e di un altro sistema efficace in altri parti. Gli Stati membri che intendano avvalersi della facolt&#224; prevista dal suddetto articolo devono poter dimostrare che tale sistema esiste e comprovare la necessit&#224; di derogare alle disposizioni del titolo V, capo I, del medesimo regolamento.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 90, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 479/2008 d&#224; agli Stati membri la facolt&#224; di decidere di mantenere il divieto di impianto di viti di variet&#224; di uve da vino fino al 31 dicembre 2018. &#200; opportuno disporre che gli Stati membri che intendono avvalersi di tale facolt&#224; lo comunichino per tempo alla Commissione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 100 del regolamento (CE) n. 479/2008 prevede che il premio di estirpazione pu&#242; essere concesso solo se la superficie corrispondente &#232; coltivata. Per permettere alle autorit&#224; di verificare l&#8217;effettiva coltivazione della superficie, oltre ai controlli obbligatori sul posto &#232; opportuno prevedere la presentazione della prova della produzione del vigneto considerato. La prova &#232; costituita dalla presentazione delle dichiarazioni di raccolta degli anni precedenti oppure, in assenza di tali dichiarazioni per motivi giustificati, da ogni altro mezzo previsto a tal fine dagli Stati membri, i quali ne verificano scrupolosamente l&#8217;attendibilit&#224;.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 104, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 479/2008, gli Stati membri possono esentare dal regime di estirpazione i vigneti situati in zone di montagna e in forte pendenza. L&#8217;esenzione deve comprendere anche le terrazze costruite in ragione della forte pendenza del terreno, in assenza delle quali la viticoltura sarebbe troppo ardua o comporterebbe gravi problemi di erosione del suolo. &#200; opportuno stabilire i criteri in base ai quali le superfici possono beneficiare di tali esenzioni, in base a norme professionali largamente accettate. Inoltre, a norma dell&#8217;articolo 104, paragrafi 5 e 6 del medesimo regolamento, gli Stati membri possono anche esentare le superfici per motivi connessi alla protezione dell&#8217;ambiente e la Grecia pu&#242; esentare dall&#8217;applicazione del regime di estirpazione le superfici vitate delle isole dell&#8217;Egeo e delle Isole Ionie, ad eccezione di Creta e dell&#8217;Eubea. &#200; necessario che tali esenzioni siano debitamente giustificate e comunicate alla Commissione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>Alla luce dell&#8217;esperienza fatta con l&#8217;applicazione delle precedenti misure di abbandono definitivo appare opportuno mantenere il sistema delle tabelle per l&#8217;applicazione dei premi. Le nuove tabelle del premio di estirpazione corrispondono alle tabelle del premio applicabili nell&#8217;ambito del regime precedente l&#8217;entrata in vigore del regolamento (CE) n. 479/2008, maggiorate del 20 % nel 2009, del 10 % nel 2010 e dello 0 % nel 2011.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>In virt&#249; del principio di sussidiariet&#224; &#232; opportuno che gli Stati membri siano responsabili delle modalit&#224; amministrative relative alla procedura di presentazione delle domande di premio di estirpazione. &#200; opportuno dare loro la facolt&#224; di stabilire il termine entro cui i loro produttori sono tenuti a completare le operazioni di estirpazione, in modo da disporre del tempo sufficiente per eseguire i controlli necessari prima dei pagamenti, che devono essere effettuati entro il 15 ottobre.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>Per garantire l&#8217;uso efficace dei fondi riservati alla misura di estirpazione, gli Stati membri devono istituire un sistema che permetta la verifica della fondatezza delle domande di premio, che contempla, se necessario, l&#8217;obbligo del produttore di presentare un impegno scritto e, in caso di ritiro della domanda senza giustificati motivi, di assumersi i costi del trattamento della domanda medesima.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>A fini di controllo, il pagamento del premio deve di norma essere effettuato solo dopo l&#8217;avvenuta estirpazione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 104, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008, una volta che la superficie estirpata sul suo territorio o in una sua regione raggiunga cumulativamente l&#8217;8 %, o rispettivamente il 10 %, della superficie vitata del paese, lo Stato membro pu&#242; decidere di respingere ogni ulteriore domanda di premio. &#200; opportuno disporre l&#8217;obbligo per gli Stati membri di comunicare tale decisione alla Commissione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>Per controllare l&#8217;applicazione dei titoli II e V del regolamento (CE) n. 479/2008 e per la corretta gestione del mercato &#232; necessario che siano trasmessi alla Commissione i dati pertinenti sul potenziale produttivo. In tale contesto &#232; necessario stabilire i dettagli riguardanti i dati da inserire nell&#8217;inventario di cui all&#8217;articolo 109 del medesimo regolamento.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>Per creare una base pi&#249; uniforme per il pagamento del sostegno alla ristrutturazione e alla riconversione dei vigneti, dell&#8217;aiuto per la vendemmia verde e del premio di estirpazione, appare opportuno definire a livello comunitario le norme in materia di misurazione delle superfici e, in particolare, stabilire che cosa si intende per superficie vitata.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>Occorre disciplinare i controlli necessari per garantire la corretta applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 e del presente regolamento, e le sanzioni da irrogare per le irregolarit&#224; riscontrate. Si tratta sia dei controlli e delle sanzioni specificamente previsti a livello comunitario, che di eventuali controlli e sanzioni nazionali supplementari. Tali controlli e sanzioni devono essere efficaci, dissuasivi e proporzionati.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>I controlli sul potenziale produttivo devono basarsi principalmente sullo schedario viticolo.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>Vista l&#8217;importanza del controllo del potenziale produttivo e considerata l&#8217;entit&#224; delle risorse assorbite dal regime di estirpazione &#232; opportuno disporre che siano eseguiti controlli sistematici in loco delle superfici, sia prima che dopo l&#8217;esecuzione della estirpazione. Tuttavia negli Stati membri che dispongono di una base grafica attendibile e di informazioni aggiornate sulle superfici &#232; opportuno ammettere che i controlli prima dell&#8217;estirpazione siano controlli amministrativi. Per il controllo successivo all&#8217;estirpazione si pu&#242; invece ricorrere al telerilevamento per verificare l&#8217;avvenuta estirpazione dei vigneti ed &#232; quindi opportuno permetterne l&#8217;utilizzazione in questa fase (ex post) del controllo. In considerazione delle difficolt&#224; di calcolo della superficie mediante telerilevamento &#232; opportuno autorizzare tale metodo solo in caso di estirpazione di particelle viticole intere, oppure a condizione che la risoluzione del telerilevamento sia almeno pari a 1 m<span>2</span>. In ogni caso, almeno uno dei due controlli, prima o dopo l&#8217;estirpazione, deve essere eseguito sul posto.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>Ai fini dell&#8217;applicazione uniforme della normativa nel settore vitivinicolo, &#232; necessario adottare regole volte, da un lato, a precisare le procedure di controllo vigenti a livello nazionale e comunitario e, dall&#8217;altro, ad assicurare la collaborazione diretta tra gli organismi preposti ai controlli in questo settore.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Occorre definire le regole in base alle quali gli organismi nazionali e la Commissione devono prestarsi reciproca assistenza per la corretta applicazione della normativa vitivinicola. Tali regole non devono ostare all&#8217;applicazione delle disposizioni specifiche in materia di spese comunitarie, oppure in materia penale o di applicazione di sanzioni amministrative nazionali.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>Gli Stati membri devono garantire l&#8217;efficienza operativa degli organismi preposti ai controlli nel settore vitivinicolo. A tale scopo deve essere designato un organo responsabile di mantenere i contatti con la Commissione. &#200; inoltre indispensabile prevedere il coordinamento delle azioni di controllo tra gli organismi competenti negli Stati membri in cui i controlli vitivinicoli sono affidati a pi&#249; organismi.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>Ai fini dell&#8217;applicazione uniforme delle norme in tutta la Comunit&#224;, &#232; opportuno che gli Stati membri prendano i provvedimenti necessari per attribuire al personale degli organismi competenti i poteri d&#8217;indagine necessari per garantire il rispetto delle norme.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(74)</p></td><td><p>Lo sviluppo degli scambi tra i diversi Stati membri, e in particolare la costante progressione del numero di societ&#224; multinazionali in questo settore d&#8217;attivit&#224;, come pure le possibilit&#224; previste dalle norme di gestione di far eseguire o di trasferire operazioni, sovvenzionate o meno, in un luogo diverso da quello in cui il prodotto &#232; ottenuto, rispecchiano l&#8217;interdipendenza dei mercati vitivinicoli. Questa situazione esige una maggiore armonizzazione dei metodi di controllo e una pi&#249; stretta collaborazione tra i diversi organismi preposti ai controlli.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(75)</p></td><td><p>Allo scopo di rendere pi&#249; efficace la collaborazione tra gli Stati membri per l&#8217;applicazione della normativa nel settore vitivinicolo, &#232; necessario che l&#8217;organismo competente di uno Stato membro possa collaborare, su richiesta, con l&#8217;organismo o gli organismi competenti di un altro Stato membro. Occorre definire le regole di tale collaborazione e assistenza.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(76)</p></td><td><p>Data la complessit&#224; di determinate questioni e l&#8217;urgenza di risolverle, &#232; necessario che un organismo competente che abbia introdotto una richiesta di assistenza possa, con l&#8217;accordo dell&#8217;organismo competente interpellato, fare assistere allo svolgimento delle indagini agenti abilitati da esso designati.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(77)</p></td><td><p>In caso di grave rischio di frode o in caso di frode che coinvolge uno o pi&#249; Stati membri, &#232; necessario che i vari organismi competenti possano mettere in atto d&#8217;ufficio una procedura di assistenza denominata assistenza spontanea.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(78)</p></td><td><p>Vista la natura delle informazioni scambiate a norma del presente regolamento, &#232; necessario tutelarne la riservatezza con il segreto professionale.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(79)</p></td><td><p>Per favorire l&#8217;armonizzazione dei controlli analitici in tutta la Comunit&#224; il regolamento (CEE) n. 2729/2000 ha istituito una banca di dati analitici presso il Centro comune di ricerca (CCR). La banca suddetta riceve dagli Stati membri i campioni e i bollettini di analisi.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(80)</p></td><td><p>L&#8217;applicazione dei metodi di analisi isotopici di riferimento permette un migliore controllo dell&#8217;arricchimento dei prodotti vinicoli o l&#8217;individuazione dell&#8217;aggiunta di acqua a tali prodotti o, in correlazione con i risultati delle analisi di altre caratteristiche isotopiche degli stessi, pu&#242; contribuire a verificarne la conformit&#224; con l&#8217;origine indicata nella designazione. Per agevolare l&#8217;interpretazione dei risultati di questi metodi di analisi, &#232; necessario poter confrontare i risultati ottenuti con quelli ricavati precedentemente con gli stessi metodi nelle analisi di prodotti aventi caratteristiche analoghe e la cui origine ed elaborazione sono autenticate.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(81)</p></td><td><p>L&#8217;analisi isotopica dei vini o dei prodotti derivati &#232; effettuata con i metodi di analisi di riferimento previsti dall&#8217;articolo 31 del regolamento (CE) n. 479/2008.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(82)</p></td><td><p>Per facilitare l&#8217;interpretazione dei risultati ottenuti da queste analisi effettuate nei laboratori della Comunit&#224; che possiedono le attrezzature idonee e per consentire la comparabilit&#224; dei risultati di analisi ottenuti in questi laboratori occorre definire regole uniformi per il prelievo dei campioni di uve e per la vinificazione e la conservazione dei campioni.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(83)</p></td><td><p>Per garantire la qualit&#224; e la comparabilit&#224; dei dati analitici &#232; necessario applicare un sistema di norme di qualit&#224; riconosciute ai laboratori a cui gli Stati membri affidano l&#8217;analisi isotopica dei campioni per la banca di dati.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(84)</p></td><td><p>L&#8217;analisi isotopica &#232; un metodo analitico utilizzato per controllare e lottare contro le frodi nel settore vitivinicolo, che richiede una conoscenza scientifica e apparecchiature tecniche altamente specialistiche. La maggior parte degli Stati membri entrati a far parte della Comunit&#224; nel 2004 o nel 2007 non dispone delle attrezzature necessarie per usare tale metodo analitico. Per garantire un&#8217;applicazione uniforme delle procedure di controllo, &#232; opportuno che per i suddetti Stati membri le analisi siano effettuate dal Centro comune di Ricerca fino a quando non saranno adeguatamente attrezzati e avranno acquisito la competenza necessaria per eseguire tale compito.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(85)</p></td><td><p>L&#8217;analisi isotopica dei prodotti vitivinicoli e la relativa interpretazione sono procedure delicate; per consentire un&#8217;interpretazione armonizzata dei risultati delle analisi &#232; necessario disporre che la banca di dati del CCR sia accessibile ai laboratori ufficiali che praticano questo metodo di analisi e, su richiesta, ad altri organismi ufficiali degli Stati membri, nel rispetto dei principi della protezione dei dati privati.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(86)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 2729/2000 contiene norme per il prelievo dei campioni destinati ad essere inviati ad un laboratorio ufficiale in un altro Stato membro, nonch&#233; le norme comuni per il prelievo di campioni da analizzare con i metodi isotopici. Occorre pertanto confermare tali procedure, considerando il prelievo di campioni per la banca di dati comunitaria come un caso particolare di prelievo dei campioni di un prodotto vitivinicolo, nel contesto della collaborazione diretta tra gli organismi competenti.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(87)</p></td><td><p>Per garantire l&#8217;obiettivit&#224; dei controlli, gli agenti di un organismo competente di uno Stato membro devono avere la facolt&#224; di chiedere ad un organismo competente di un altro Stato membro di procedere ad un prelievo di campioni. &#200; necessario che l&#8217;agente richiedente possa disporre dei campioni prelevati e precisare, in particolare, il laboratorio in cui dovranno essere esaminati.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(88)</p></td><td><p>Occorre stabilire le modalit&#224; per il prelievo ufficiale di campioni nell&#8217;ambito della collaborazione tra gli organismi competenti degli Stati membri e per l&#8217;utilizzazione di tali campioni, per garantire la loro rappresentativit&#224; e la possibilit&#224; di verificare i risultati delle analisi ufficiali in tutta la Comunit&#224;.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(89)</p></td><td><p>Allo scopo di semplificare a livello amministrativo la liquidazione delle spese per il prelievo e la spedizione dei campioni, gli esami analitici e organolettici e il ricorso ad un esperto, occorre stabilire il principio che tali spese siano a carico dell&#8217;organismo che ha ordinato il prelievo del campione o il ricorso all&#8217;esperto.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(90)</p></td><td><p>Occorre precisare il valore probante delle constatazioni effettuate nel corso dei controlli eseguiti nel quadro del presente regolamento.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(91)</p></td><td><p>Ai fini del normale svolgimento dei controlli e del prelievo dei campioni di uve nei vigneti, &#232; necessario fare obbligo agli interessati di non ostacolare i controlli che li riguardano, di agevolare il prelievo dei campioni e di fornire le informazioni richieste in applicazione del presente regolamento.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(92)</p></td><td><p>&#200; opportuno stabilire il tipo, il formato e i mezzi di trasmissione delle comunicazioni necessarie ai fini dell&#8217;attuazione del presente regolamento, comprese le comunicazioni che gli Stati membri sono tenuti a trasmettere alla Commissione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(93)</p></td><td><p>Per garantire l&#8217;uso corretto e controllabile delle risorse del bilancio della Comunit&#224; &#232; opportuno prevedere sanzioni con conseguenze finanziarie nei casi in cui gli Stati membri non ottemperino agli obblighi di comunicazione loro imposti.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(94)</p></td><td><p>Gli Stati membri dovranno conservare per un periodo adeguato le informazioni necessarie a fini di controllo e verifica dell&#8217;applicazione delle disposizioni del presente regolamento.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(95)</p></td><td><p>I pagamenti eseguiti a norma dei titoli II e V del regolamento (CE) n. 479/2008 devono essere interamente versati ai beneficiari. Per evitare inutili oneri amministrativi &#232; opportuno autorizzare gli Stati membri a versare ai produttori l&#8217;aiuto per l&#8217;assicurazione del raccolto per il tramite delle compagnie di assicurazione, secondo determinate condizioni.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(96)</p></td><td><p>Occorre adottare le disposizioni necessarie per risolvere i casi di errore palese, di forza maggiore e altre circostanze eccezionali in modo da garantire la parit&#224; di trattamento dei produttori. &#200; opportuno adottare disposizioni per i casi di situazioni create artificialmente in modo da evitare che possano derivarne eventuali vantaggi.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(97)</p></td><td><p>&#200; opportuno adottare disposizioni per favorire il passaggio armonioso dal regime precedente al nuovo regime istituito dal presente regolamento e per garantire l&#8217;applicazione delle disposizioni transitorie di cui all&#8217;articolo 128 del regolamento (CE) n. 479/2008.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(98)</p></td><td><p>Il comitato di gestione per l&#8217;organizzazione comune dei mercati agricoli non si &#232; pronunciato nel termine stabilito dal suo presidente,</p></td></tr></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: TITOLO I DISPOSIZIONI INTRODUTTIVE Articolo 1 Campo di applicazione e significato dei termini 1. Il presente regolamento reca modalità di applicazione delle seguenti disposizioni del regolamento (CE) n. 479/2008: a) le misure di sostegno (titolo II), b) gli scambi con i paesi terzi (titolo IV), c) il potenziale produttivo (titolo V), d) l’inventario previsto all’articolo 109, e) i controlli nel settore vitivinicolo (articolo 117), e f) la misurazione delle superfici come previsto dall’articolo 121, lettera c). Il presente regolamento non osta all’applicazione: a) delle disposizioni specifiche che disciplinano i rapporti tra Stati membri nel settore della lotta contro la frode vitivinicola, nella misura in cui siano tali da facilitare l’applicazione del presente regolamento, b) delle regole relative: i) alla procedura penale o alla collaborazione giudiziaria tra Stati membri in materia penale, ii) alla procedura in materia di sanzioni amministrative. 2. I termini utilizzati nel regolamento (CE) n. 479/2008 hanno lo stesso significato quando sono utilizzati nel presente regolamento. 3. Ai fini del titolo II, per «operazione» si intende un progetto, un contratto, un accordo o un'altra azione contemplata da un dato programma di sostegno, corrispondente a una qualsiasi delle attività nell'ambito delle misure di cui all'articolo 7, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 e realizzata da uno o più beneficiari. TITOLO II PROGRAMMI DI SOSTEGNO CAPO I Procedura di presentazione Articolo 2 Presentazione dei programmi di sostegno 1. La prima presentazione del progetto di programma di sostegno di cui all'articolo 103 duodecies , paragrafo 1, primo comma, del regolamento (CE) n. 1234/2007 si riferisce ai cinque esercizi finanziari dal 2009 al 2013. Per gli esercizi finanziari dal 2014 al 2018, gli Stati membri presentano alla Commissione il progetto di programma di sostegno entro il 1 o marzo 2013. In deroga a quanto precede, la Croazia presenta il progetto di programma di sostegno entro il 1 o luglio 2013. Se le dotazioni nazionali previste dall’esercizio finanziario 2014 in poi sono modificate dopo tale data, gli Stati membri adeguano di conseguenza i programmi di sostegno. Gli Stati membri mettono a disposizione della Commissione il progetto di programma di sostegno per via elettronica utilizzando il modulo figurante nell'allegato I. Gli Stati membri trasmettono alla Commissione la tabella finanziaria relativa al progetto di programma di sostegno di cui al primo e al secondo comma utilizzando il modulo figurante nell'allegato II. 2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione, non appena adottate o modificate, le disposizioni legislative relative ai progetti di programma di sostegno di cui al paragrafo 1. Tale comunicazione può essere compiuta trasmettendo alla Commissione l'indirizzo del sito sul quale le disposizioni legislative sono accessibili al pubblico. 3. Gli Stati membri che decidono di ridurre, a decorrere dall’esercizio finanziario 2015, l’importo disponibile per i programmi di sostegno al fine di aumentare i massimali nazionali a loro disposizione per i pagamenti diretti di cui all’articolo 40 del regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio ( 10 ) notificano detti importi anteriormente al 1 o agosto 2013. Se la riduzione non è già stata prevista nel progetto di programma di sostegno presentato entro il 1 o marzo 2013, i dati riportati sui moduli di cui agli allegati I, II, III, VII e VIII vengono adattati di conseguenza. 4. Gli Stati membri che decidono di inserire caratteristiche regionali nei programmi di sostegno possono presentare anche informazioni dettagliate a livello regionale, utilizzando il modulo figurante nell'allegato III. 5. Gli Stati membri sono responsabili delle spese dalla data in cui la Commissione riceve il programma di sostegno fino alla data in cui il programma entra in applicazione ai sensi dell'articolo 103 duodecies , paragrafo 2, primo comma, del regolamento (CE) n. 1234/2007. Articolo 3 Modifiche dei programmi di sostegno 1. I programmi riveduti di cui all’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008 sono presentati alla Commissione utilizzando il modulo figurante nell’allegato I del presente regolamento, insieme, se pertinente, alla tabella finanziaria riveduta, redatta utilizzando il modulo figurante nell’allegato IV del presente regolamento. Gli Stati membri di cui all’articolo 5, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 479/2008 sono esentati dalla presentazione del modulo figurante nell’allegato IV. Gli Stati membri sono responsabili delle spese dalla data di ricevimento del programma di sostegno modificato da parte della Commissione fino alla data in cui il programma entra in applicazione ai sensi dell’articolo 5, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (CE) n. 479/2008. 2. Tranne in caso di adozione di misure di emergenza in seguito a calamità naturali, le modifiche dei programmi di sostegno possono essere presentate non più di due volte per esercizio finanziario, entro il 1 o marzo e il 30 giugno. I programmi modificati sono presentati alla Commissione con, ove pertinente: a) versioni aggiornate del programma di sostegno, utilizzando il modulo di cui all'allegato I, e della tabella finanziaria, utilizzando il modulo di cui all'allegato IV; b) i motivi delle modifiche proposte. In deroga al primo comma, i termini ivi stabiliti non si applicano nel 2014 se le modifiche del programma seguono le nuove disposizioni introdotte dal regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 11 ). CAPO II Misure ammissibili Sezione 1 Promozione Sottosezione 1 Promozione nei paesi terzi Articolo 4 Azioni e mercati ammissibili I vini di cui all’articolo 10, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008 sono ammessi al beneficio di misure di promozione sui mercati dei paesi terzi a condizione che: a) siano destinati al consumo diretto, esistano per essi opportunità di esportazione o potenziali sbocchi su nuovi mercati nel paese terzo destinatario e presentino un alto valore aggiunto; b) l’origine del prodotto sia indicata nell’ambito di un’azione di informazione o di promozione nel caso di un vino a indicazione geografica; c) l’azione che beneficia del sostegno sia chiaramente definita, specifichi i prodotti che possono esserne oggetto, l’operazione di marketing e la spesa stimata; d) per ciascun periodo di programmazione, il sostegno a favore delle azioni di promozione e di informazione non duri più di tre anni per un dato beneficiario in un dato paese terzo; tuttavia, se necessario, esso può essere oggetto di un unico rinnovo, per un periodo non superiore a due anni; e) il messaggio di promozione e/o di informazione si basi sulle qualità intrinseche del vino ed è conforme alle disposizioni legislative applicabili nei paesi terzi a cui è destinato; f) i beneficiari dispongano della capacità sufficiente per far fronte alle specifiche esigenze del commercio con i paesi terzi e possiedano le risorse necessarie per garantire l’applicazione quanto più efficace possibile della misura. Gli Stati membri verificano in particolare che vi sia una sufficiente disponibilità di prodotti, in termini di qualità e di quantità, per rispondere alla domanda del mercato a lungo termine dopo l’azione promozionale. I beneficiari possono essere imprese private e organizzazioni professionali, organizzazioni di produttori, organizzazioni interprofessionali o, in funzione della decisione dello Stato membro, enti pubblici. Gli Stati membri non designano in nessun caso un ente pubblico come il solo beneficiario della misura di promozione. ————— Per evitare abusi non sono in generale autorizzate modifiche delle condizioni di cui alle lettere a) e c) per l’intera durata delle azioni che beneficiano del sostegno, a meno che non si dimostri che tali modifiche permettano di migliorarne l’attuazione. Articolo 5 Procedura di selezione Gli Stati membri stabiliscono la procedura di presentazione delle domande e la procedura di eventuale rinnovo, come indicato all’articolo 4, primo comma, lettera d), contenente in particolare le modalità relative: a) alla verifica del rispetto dei requisiti e dei criteri di cui all’articolo 4; b) ai termini di presentazione delle domande e di esame dell’idoneità di ogni azione proposta; c) ai prodotti in oggetto e alla loro commercializzazione in conformità alle disposizioni del presente regolamento, alle disposizioni nazionali e alle relative specifiche; d) alle conclusione di contratti, eventualmente con i relativi moduli, alla costituzione di cauzioni e alle disposizioni relative al pagamento di anticipi; e) alla valutazione delle azioni che beneficiano del sostegno. In caso di rinnovo a norma dell’articolo 4, primo comma, lettera d), i risultati delle azioni che beneficiano del sostegno saranno sottoposti a valutazione prima del rinnovo. 2. Gli Stati membri selezionano le domande in base, in particolare, ai seguenti criteri: a) la coerenza delle strategie proposte con gli obiettivi fissati; b) la qualità delle azioni proposte; c) l’impatto prevedibile della loro realizzazione in termini di sviluppo della domanda dei relativi prodotti; d) garanzie quanto all’efficacia degli operatori coinvolti, del fatto che questi dispongano della necessaria capacità tecnica e che il costo della misura che intendono realizzare non sia superiore ai normali prezzi di mercato. 3. Dopo aver esaminato le domande, gli Stati membri selezionano quelle economicamente più vantaggiose. La preferenza va data: a) alle microimprese e alle piccole e medie imprese ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione ( 12 ); b) ai nuovi beneficiari che non hanno ricevuto sostegno in passato; nonché c) ai beneficiari che si orientano verso un nuovo paese terzo per il quale non hanno ricevuto sostegno in passato nell’ambito del presente regime. Gli Stati membri compilano un elenco degli operatori selezionati, nei limiti dei fondi disponibili, e lo comunicano alla Commissione utilizzando il modulo di cui all’allegato VIII, affinché gli altri Stati membri ne siano informati e per rendere la misura più coerente. 4. Due o più Stati membri possono decidere di selezionare un’azione promozionale congiunta. Essi si impegnano a contribuire al finanziamento e concordano le procedure di collaborazione amministrativa atte ad agevolare il monitoraggio, l’attuazione e il controllo dell’azione. Gli Stati membri procurano che le campagne nazionali o regionali sovvenzionate siano compatibili con le misure finanziate in virtù del regolamento (CE) n. 3/2008, o del regolamento (CE) n. 1698/2005, e con le misure finanziate nell’ambito delle campagne nazionali e regionali. 6. Il sostegno previsto dall’articolo 10 del regolamento (CE) n. 479/2008 non è concesso per le azioni che beneficiano del sostegno previsto dall’articolo 20, lettera c), punto iii), del regolamento (CE) n. 1698/2005 o dall’articolo 2, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 3/2008. 7. Gli Stati membri possono disporre la concessione di un anticipo del sostegno prima dell’attuazione delle misure, a condizione che il beneficiario abbia costituito una cauzione. 8. Se erogano aiuti nazionali a favore della promozione, gli Stati membri li notificano compilando le parti pertinenti degli allegati I, V, VII e VIII del presente regolamento. ————— Sottosezione 2 Promozione negli Stati membri Articolo 5 ter Attività ammissibili 1. La sottomisura di promozione dei vini dell'Unione di cui all'articolo 45, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1308/2013 consiste nell'informare i consumatori su: a) il consumo responsabile di vino e i rischi associati al consumo di alcol; b) il regime unionale delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette, in particolare le condizioni e gli effetti, in relazione alla qualità, alla reputazione o ad altre caratteristiche specifiche del vino dovute al suo particolare ambiente geografico o alla sua origine. 2. Le attività di informazione di cui al paragrafo 1 possono essere realizzate tramite campagne di informazione e la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza nazionale o unionale. 3. Le attività sono ammissibili alla misura di promozione a condizione che: a) siano chiaramente definite, con la descrizione delle attività di informazione e l'indicazione del costo stimato; b) siano conformi alla normativa applicabile nello Stato membro in cui sono effettuate; c) i beneficiari abbiano le risorse necessarie per garantire l'efficace attuazione della misura. 4. I beneficiari sono organizzazioni professionali, organizzazioni di produttori, associazioni di organizzazioni di produttori, organizzazioni interprofessionali o enti pubblici. Tuttavia, un ente pubblico non può essere il solo beneficiario di una misura di promozione. Articolo 5 quater Caratteristiche delle informazioni 1. Le informazioni di cui all'articolo 5 ter , paragrafo 1, si basano sulle qualità intrinseche del vino e non pubblicizzano marchi commerciali, né incentivano il consumo di vino in funzione della sua origine specifica. Tuttavia, qualora l'informazione sia diffusa ai fini dell'articolo 5 ter , paragrafo 1, lettera b), l'origine di un vino può essere indicata nell'ambito dell'attività di informazione. 2. Tutte le informazioni relative agli effetti del consumo di vino sulla salute e sul comportamento sono fondate su dati scientifici generalmente accettati e sono approvate dall'autorità nazionale competente in materia di salute pubblica dello Stato membro in cui sono realizzate le attività. Articolo 5 quinquies Durata del sostegno Il sostegno a favore delle attività di promozione non dura più di tre anni. Articolo 5 sexies Anticipi Gli Stati membri possono disporre la concessione di un anticipo del sostegno prima della realizzazione delle attività, a condizione che il beneficiario abbia costituito una cauzione. Articolo 5 septies Distinzione rispetto allo sviluppo rurale e alla promozione dei prodotti agricoli Gli Stati membri introducono nei loro programmi nazionali di sostegno chiari criteri di distinzione per garantire che non sia concesso alcun sostegno a norma dell'articolo 45, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1308/2013 per attività finanziate nel quadro di altri strumenti dell'Unione. Articolo 5 septies bis Procedura di selezione 1. Gli Stati membri stabiliscono la procedura di presentazione delle domande, contenente in particolare le modalità relative: a) alla verifica del rispetto dei requisiti e dei criteri di cui agli articoli 5 ter e 5 quater ; b) ai termini di presentazione della domanda e di esame dell'idoneità di ogni azione proposta; c) alla conclusione di contratti, eventualmente con i relativi moduli, alla costituzione di cauzioni e alle disposizioni relative al pagamento di anticipi; d) alla valutazione delle azioni che beneficiano del sostegno e degli indicatori appropriati. 2. Gli Stati membri selezionano le domande in base, in particolare, ai seguenti criteri: a) la coerenza delle strategie proposte con gli obiettivi fissati; b) la qualità delle azioni proposte; c) l'impatto prevedibile della loro realizzazione in termini di sensibilizzazione dei consumatori al regime unionale della denominazione di origine protetta e delle indicazioni geografiche protette e al consumo responsabile di vino e ai rischi associati al consumo di bevande alcoliche; d) garanzie quanto all'efficacia degli operatori coinvolti, del fatto che questi dispongano della necessaria capacità tecnica e che il costo della misura che intendono realizzare non sia superiore ai normali prezzi di mercato. 3. Dopo aver esaminato le domande, gli Stati membri selezionano quelle economicamente più vantaggiose. La preferenza è data alle operazioni: a) che interessano vari Stati membri; b) che interessano varie regioni amministrative o vinicole; c) che interessano varie denominazioni di origine protette o indicazioni geografiche protette. 4. Due o più Stati membri possono decidere di selezionare un'azione promozionale congiunta. Essi si impegnano a contribuire al finanziamento e concordano le procedure di collaborazione amministrativa atte ad agevolare il monitoraggio, l'attuazione e il controllo dell'azione promozionale congiunta. 5. Se erogano aiuti nazionali a favore della promozione, gli Stati membri li notificano compilando le parti pertinenti degli allegati I, V, VII, VIII e VIII quater del presente regolamento. Sottosezione 3 Norme comuni Articolo 5 octies Costi ammissibili 1. I costi del personale del beneficiario di cui agli articoli 4 e 5 ter sono considerati ammissibili se sono stati sostenuti in relazione alla preparazione, all'attuazione o al monitoraggio dello specifico progetto di promozione finanziato, inclusa la valutazione. Essi comprendono i costi del personale assunto dal beneficiario specificatamente per il progetto di promozione e i costi corrispondenti alla quota delle ore lavorative prestate per il progetto di promozione da parte del personale permanente del beneficiario. Gli Stati membri considerano ammissibili esclusivamente i costi del personale per i quali i beneficiari forniscono documenti giustificativi che precisano il lavoro effettivamente eseguito in relazione allo specifico progetto di promozione finanziato. 2. I costi generali sostenuti dal beneficiario sono considerati ammissibili se: a) sono relativi alla preparazione, all'attuazione o al monitoraggio del progetto e b) non superano il 4 % dei costi effettivi di attuazione dei progetti. Gli Stati membri possono decidere se tali costi generali sono ammissibili sulla base di un importo forfettario o dietro presentazione di documenti giustificativi. In quest'ultimo caso il calcolo di tali costi si basa su principi, norme e metodi contabili utilizzati nel paese in cui il beneficiario è stabilito. Sezione 2 Ristrutturazione e riconversione dei vigneti Articolo 6 Operazioni non ammissibili 1. Ai fini dell’applicazione dell’articolo 103 octodecies , paragrafo 3, secondo comma, del regolamento (CE) n. 1234/2007, per «rinnovo normale dei vigneti giunti al termine del loro ciclo di vita naturale» si intende il reimpianto della stessa parcella con la stessa varietà secondo lo stesso sistema di coltivazione della vite. Gli Stati membri possono stabilire disposizioni più specifiche, in particolare riguardo all’età dei vigneti sostituiti. 2. Le seguenti operazioni non sono ammissibili: a) normale gestione del vigneto; b) protezione contro i danni arrecati da selvaggina, uccelli o grandine; c) costruzione di frangivento e muri di protezione; d) strade carrozzabili ed elevatori. Articolo 6 bis Reimpianto per ragioni sanitarie o fitosanitarie 1. Il reimpianto di vigneti a seguito di un obbligo di estirpazione per ragioni sanitarie o fitosanitarie su decisione dell'autorità competente dello Stato membro, di cui all'articolo 46, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE) n. 1308/2013, è ammissibile a condizione che lo Stato membro: a) preveda tale possibilità nel suo programma nazionale di sostegno; b) comunichi alla Commissione, nel quadro della presentazione del programma nazionale di sostegno o della sua modifica, l'elenco degli organismi nocivi oggetto di tale misura, nonché una sintesi del piano strategico ad esso collegato elaborato dalla propria autorità competente; c) ottemperi alla direttiva 2000/29/CE ( 13 ) del Consiglio. 2. La spesa per il reimpianto dei vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie non supera il 15 % della spesa totale annua per la ristrutturazione e la riconversione nello Stato membro interessato. 3. Gli Stati membri introducono nei loro programmi nazionali di sostegno chiari criteri di distinzione per garantire che non sia concesso alcun sostegno a norma dell'articolo 46, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE) n. 1308/2013 per attività finanziate nel quadro di altri strumenti dell'Unione. Articolo 7 Procedura e domande 1. Gli Stati membri stabiliscono: a) i limiti temporali per la realizzazione delle operazioni di ristrutturazione, che non possono superare cinque anni; b) gli organismi o le persone autorizzate a presentare progetti di domanda; c) criteri oggettivi per la classificazione delle domande in ordine di priorità, in particolare in conformità all’articolo 104, paragrafo 9, del regolamento (CE) n. 479/2008; d) il contenuto della domanda, che comprende una descrizione dettagliata delle misure e dei termini di esecuzione proposti; e) la procedura di presentazione e di approvazione delle domande, che precisa in particolare i termini di presentazione delle stesse e criteri oggettivi per la loro classificazione in una graduatoria; f) l’obbligo di indicare in tutte le domande, per ogni esercizio finanziario, le misure da attuare in tale esercizio finanziario e la superficie interessata da ogni misura, nonché le procedure di sorveglianza dell’attuazione. 2. Gli Stati membri possono stabilire la superficie minima che può essere ammessa all’aiuto a favore delle azioni di ristrutturazione e di riconversione e la superficie minima risultante dalla ristrutturazione/riconversione, nonché eventuali deroghe a tale requisito, adeguatamente giustificate e basate su criteri oggettivi. Articolo 8 Livelli di sostegno 1. Fatte salve le disposizioni dell’articolo 103 octodecies del regolamento (CE) n. 1234/2007 e del presente capo, gli Stati membri adottano norme che definiscono le operazioni di ristrutturazione e di riconversione ammissibili e i rispettivi costi ammissibili. Tali norme mirano a garantire il conseguimento dell’obiettivo del regime. Le norme possono disporre in particolare il pagamento di importi forfettari o livelli massimi di sostegno per ettaro. Esse possono inoltre disporre l’adeguamento del sostegno in base a criteri oggettivi. 2. Al fine di evitare una sovracompensazione, quando gli Stati membri ricorrono a importi forfettari, questi sono determinati in base a un calcolo esatto dei costi effettivi di ciascun tipo di operazione. Se giustificato, gli importi forfettari possono essere adattati annualmente. 3. Il sostegno è erogato per la superficie vitata, definita in conformità all’articolo 75, paragrafo 1. Articolo 9 Gestione finanziaria L’aiuto è versato previa verifica dell’esecuzione e dell’avvenuto controllo in loco della singola operazione o di tutte le operazioni contemplate dalla domanda di aiuto, a seconda della modalità di gestione della misura scelta dallo Stato membro, ai sensi dell’articolo 81 del presente regolamento. Fermo restando che di norma l’aiuto può essere versato solo dopo l’esecuzione di tutte le operazioni, è comunque possibile versarlo per singole operazioni realizzate, se non è stato possibile eseguire le operazioni rimanenti a causa di forza maggiore o di circostanze eccezionali ai sensi dell’articolo 40, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1782/2003 ( 14 ). Se dai controlli emerge che un’operazione globale contemplata dalla domanda di aiuto non è stata pienamente attuata per motivi diversi dalla forza maggiore o da circostanze eccezionali ai sensi dell’articolo 40, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1782/2003 e se l’aiuto è stato versato per singole operazioni che fanno parte dell’operazione globale indicata nella relativa domanda, gli Stati membri procedono al recupero dell’aiuto versato. 2. In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri possono disporre il versamento anticipato dell’aiuto ai produttori prima della realizzazione delle operazioni, per una singola operazione, o per tutte le operazioni contemplate da una domanda di aiuto, a condizione che l’esecuzione delle operazioni medesime sia iniziata e che il beneficiario abbia costituito una cauzione. Ai fini del regolamento (CEE) n. 2220/85 ( 15 ), l’obbligo è costituito dall’esecuzione delle operazioni entro la fine della seconda campagna viticola successiva al pagamento dell’anticipo. Tale periodo può essere modificato dallo Stato membro se: a) le superfici interessate rientrano in zone che hanno subito una calamità naturale riconosciuta dalle autorità competenti dello Stato membro interessato; b) un organismo riconosciuto dallo Stato membro interessato ha attestato l’esistenza di problemi sanitari relativi al materiale vegetale che impediscono la realizzazione delle operazioni programmate. L’aiuto può essere versato in anticipo a condizione che ogni operazione precedente realizzata sulla stessa superficie per la quale il produttore abbia beneficiato in precedenza di un anticipo sia stata portata a termine. Se dai controlli emerge che la misura indicata nella domanda di aiuto e che ha beneficiato di un anticipo non è stata portata a termine, gli Stati membri possono decidere di imporre una sanzione. ————— Articolo 10 bis Compatibilità e coerenza 1. Il sostegno per le spese di ristrutturazione e riconversione di cui all'articolo 11, paragrafo 4, lettera b), del regolamento (CE) n. 479/2008 non riguarda le spese di acquisto di veicoli agricoli. 2. Il sostegno di cui all'articolo 11 del regolamento (CE) n. 479/2008 previsto nell'ambito di un programma nazionale di sostegno a norma del titolo II di tale regolamento non è concesso, per un dato Stato membro o regione, ad alcuna delle operazioni che beneficiano di un sostegno nell'ambito del programma di sviluppo rurale di tale Stato membro o regione a norma del regolamento (CE) n. 1698/2005. 3. Gli Stati membri indicano le operazioni che rientrano nei rispettivi programmi di sostegno per le misure di ristrutturazione e di riconversione nella parte pertinente dell'allegato I, in maniera sufficientemente dettagliata da permettere di verificare che la stessa operazione non beneficia di un sostegno nell'ambito dei loro programmi di sviluppo rurale. Sezione 3 Vendemmia verde Articolo 11 Definizione di vendemmia verde Ai fini dell’articolo 12 del regolamento (CE) n. 479/2008 e della presente sezione, la mancata raccolta, ossia il fatto di lasciare sulla pianta uva che potrebbe essere commercializzata al termine del normale ciclo di produzione, non è considerata vendemmia verde. Inoltre, la superficie delle particelle che beneficiano del sostegno a favore della vendemmia verde non entra nel calcolo dei limiti di resa stabiliti nel disciplinare di produzione dei vini a indicazione geografica. Articolo 12 Condizione di attuazione della vendemmia verde 1. In relazione alle misure relative alla vendemmia verde gli Stati membri: a) adottano modalità di applicazione della misura che comprendono i) la notifica preventiva della vendemmia verde; ii) l’importo della compensazione da versare; iii) disposizioni atte a garantire che le superfici sottoposte a vendemmia verde siano mantenute in buone condizioni vegetative, che l’applicazione della misura non provochi alcun impatto ambientale negativo né conseguenze fitosanitarie negative e che sia possibile effettuare controlli sulla corretta esecuzione della misura; in relazione a tali obiettivi gli Stati membri possono applicare restrizioni alla misura in base a criteri oggettivi e non discriminatori, ad esempio tenendo conto dei diversi tempi di maturazione delle singole varietà, dei rischi ambientali o fitosanitari o del metodo da usare; b) stabiliscono il termine di presentazione delle domande di vendemmia verde all’interno del periodo compreso tra il 15 aprile e il 31 maggio di ogni anno; c) entro il 31 maggio valutano se la situazione del mercato giustifichi l’applicazione della vendemmia verde per riequilibrare il mercato e prevenire una crisi; d) garantiscono che la misura sia eseguita correttamente controllando l’effettiva esecuzione delle operazioni; le superfici che beneficiano dell’aiuto per la vendemmia verde sono sottoposte sistematicamente a controlli in loco dopo l’esecuzione; sono sottoposte a controllo le particelle oggetto di domande di aiuto. Il controllo di cui al primo comma, lettera d), consiste nella verifica: i) dell’esistenza del vigneto e dell’effettiva coltivazione della particella; ii) della completa rimozione o distruzione di tutti i grappoli; iii) del metodo utilizzato; gli agricoltori che presentano domanda di aiuto per la vendemmia verde conservano le prove dei costi dell’operazione. Per garantire che nella particella che beneficia dell’aiuto non rimanga più uva commercializzabile, i controlli sono effettuati tra il 15 giugno e il 31 luglio di ogni anno e, in ogni caso, sono completati entro il periodo normale di invaiatura (Baggiolini stage M, BBCH stage 83) nella zona considerata. 2. La vendemmia verde non può essere praticata per due anni consecutivi sulla stessa particella. 3. In caso di danno totale o parziale subito dalle colture prima della data della vendemmia verde a causa, in particolare, di calamità naturali ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 8, del regolamento (CE) n. 1857/2006 ( 16 ) della Commissione, non è erogato alcun sostegno. 4. In caso di danno totale o parziale subito tra la data del pagamento dell’aiuto per la vendemmia verde e il periodo della vendemmia, non può essere erogata nessuna compensazione finanziaria nell’ambito dell’assicurazione del raccolto per perdite subite sulla superficie che ha già beneficiato dell’aiuto. Articolo 13 Procedura di domanda 1. Gli Stati membri stabiliscono la procedura di presentazione delle domande, precisando in particolare l’aiuto applicabile al produttore e le informazioni che devono accompagnare la domanda. La domanda contiene informazioni particolareggiate sulla superficie, la resa media, il metodo da utilizzare, e indica la varietà di vite e il tipo di vino da essa ottenuto. 2. Gli Stati membri verificano la fondatezza delle domande. A tal fine possono disporre che il produttore alleghi alla domanda un impegno scritto. Se il produttore ritira la domanda senza un motivo giustificato, gli Stati membri possono disporre che i costi relativi al trattamento della domanda siano posti a suo carico. Articolo 14 Compensazioni 1. Gli Stati membri calcolano ogni anno i costi diretti della vendemmia verde per i diversi metodi, manuale, meccanico e chimico, che autorizzano in applicazione dell’articolo 12, paragrafo 1, lettera a), punto iii). Se sulla stessa superficie si applica più di un metodo, la compensazione è calcolata in funzione del metodo meno costoso. 2. Gli Stati membri definiscono la perdita di reddito causata dalla raccolta verde in base a criteri oggettivi e non discriminatori. Fatto salvo il disposto dell’articolo 12, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 479/2008, gli Stati membri fissano l’importo del sostegno di cui all’articolo 12, paragrafo 3, del medesimo regolamento in base a spese standard e a stime standard della perdita di reddito. Gli Stati membri procurano che i calcoli: a) contengano unicamente elementi verificabili; b) siano basati su valori assodati mediante opportune perizie; c) indichino chiaramente la fonte dei dati; d) siano differenziati in funzione delle condizioni regionali o locali. L’aiuto è erogato per la superficie vitata, definita in conformità all’articolo 75, paragrafo 1, del presente regolamento. Sezione 4 Fondi di mutualizzazione Articolo 15 Livello dell’aiuto Gli Stati membri possono inserire nel programma di sostegno la misura di cui all’articolo 13 del regolamento (CE) n. 479/2008 in base alle seguenti disposizioni: a) il sostegno non può essere concesso per un periodo non superiore a tre anni; b) la partecipazione alle spese amministrative di costituzione di fondi di mutualizzazione rappresentano, nel primo, nel secondo e nel terzo anno di funzionamento del fondo, una quota del contributo dell’organizzazione di produttori al fondo stesso nel primo, secondo e terzo anno di funzionamento, pari al: i) 10 %, 8 % e 4 % negli Stati membri che hanno aderito alla Comunità il 1 o maggio 2004 o dopo tale data; ii) 5 %, 4 % e 2 % negli altri Stati membri; c) gli Stati membri possono fissare massimali per la partecipazione alle spese amministrative di costituzione dei fondi di mutualizzazione; d) gli Stati membri adottano le modalità di applicazione di tale misura. Sezione 5 Assicurazione del raccolto Articolo 16 Condizioni di ammissibilità Gli Stati membri possono inserire nel programma di sostegno la misura di cui all’articolo 14 del regolamento (CE) n. 479/2008 alle seguenti condizioni: a) gli Stati membri adottano modalità di applicazione delle misure di assicurazione del raccolto, in particolare le modalità necessarie ad evitare che tali misure creino distorsioni della concorrenza sul mercato delle assicurazioni; b) i produttori che chiedono di aderire al regime comunicano alle autorità nazionali la strategia di assicurazione che intendono seguire, per permettere agli Stati membri di rispettare le condizioni di cui all’articolo 14, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008; c) gli Stati membri fissano i massimali degli importi del sostegno erogabili in modo da garantire il rispetto delle condizioni di cui all’articolo 14, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 479/2008. Se del caso gli Stati membri fissano gli importi in base a tabelle di spese standard e a stime standard della perdita di reddito. Gli Stati membri procurano che i calcoli: i) contengano unicamente elementi verificabili; ii) siano basati su valori assodati mediante opportune perizie; iii) indichino chiaramente la fonte dei dati; iv) siano differenziati in funzione delle condizioni regionali o locali. Ai fini dell’articolo 14 del regolamento (CE) n. 479/2008, le «avversità atmosferiche assimilabili a calamità naturali» hanno lo stesso significato della definizione di cui all’articolo 2, paragrafo 8, del regolamento (CE) n. 1857/2006 della Commissione. Se erogano aiuti nazionali a favore dell’assicurazione del raccolto, gli Stati membri li notificano compilando le parti pertinenti degli allegati I, V e VII del presente regolamento. Sezione 6 Investimenti Articolo 17 Misure ammissibili Gli investimenti sovvenzionati rispettano le norme comunitarie applicabili al tipo di investimento considerato. Le spese ammissibili sono le seguenti: a) costruzione, acquisizione, incluso il leasing, o miglioramento di beni immobili; b) l’acquisto o il leasing con patto di acquisto di macchine e attrezzature nuove, compresi i programmi informatici, fino a un massimo del loro valore di mercato; gli altri costi connessi al contratto di leasing (interessi, costi di rifinanziamento degli interessi, spese generali, oneri assicurativi, ecc.) non costituiscono spese ammissibili; c) spese generali collegate alle spese di cui alle lettere a) e b), come onorari di architetti, ingegneri e consulenti, studi di fattibilità, acquisizione di brevetti e licenze. In deroga alla lettera b), e unicamente per le microimprese e le piccole e medie imprese ai sensi della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione ( 17 ), gli Stati membri possono, in casi debitamente giustificati, stabilire le condizioni alle quali l’acquisto di materiale d’occasione può essere considerato spesa ammissibile. Non sono ammissibili al sostegno i semplici investimenti di sostituzione, in modo da garantire che gli investimenti nell’ambito della misura relativa alla catena di trasformazione conseguano l’obiettivo ricercato, ossia il miglioramento in termini di adeguamento alla domanda del mercato e di maggiore competitività. Articolo 18 Misure ammissibili per lo sviluppo di nuovi prodotti I costi per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie ai sensi dell’articolo 15, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 479/2008, riguardano operazioni preliminari come la progettazione, lo sviluppo e il collaudo di prodotti, processi e tecnologie, nonché investimenti materiali e/o immateriali ad essi connessi, precedenti all’uso commerciale dei nuovi prodotti, processi e tecnologie. Non sono ammissibili al sostegno i semplici investimenti di sostituzione, in modo da garantire che gli aiuti conseguano l’obiettivo ricercato, ossia il miglioramento in termini di adeguamento alla domanda del mercato e di maggiore competitività. Articolo 19 Gestione finanziaria 1. L’aiuto è versato previa verifica dell’esecuzione e dell’avvenuto controllo in loco della singola operazione o di tutte le operazioni contemplate dalla domanda di aiuto, a seconda della modalità di gestione della misura scelta dallo Stato membro. Fermo restando che di norma l’aiuto può essere versato solo dopo l’esecuzione di tutte le operazioni, in deroga al primo comma è possibile versarlo per singole operazioni realizzate, se non è stato possibile eseguire le operazioni rimanenti a causa di forza maggiore o di circostanze eccezionali ai sensi dell’articolo 31 del regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio ( 18 ). Se dai controlli emerge che un’operazione globale contemplata dalla domanda di aiuto non è stata pienamente attuata per motivi diversi dalla forza maggiore o da circostanze eccezionali, di cui all’articolo 31 del regolamento (CE) n. 73/2009 e se l’aiuto è stato versato per singole operazioni che fanno parte dell’operazione globale indicata nella relativa domanda, gli Stati membri procedono al recupero dell’aiuto versato. 2. I beneficiari dell’aiuto agli investimenti possono chiedere il pagamento di un anticipo ai competenti organismi pagatori se il programma nazionale prevede tale possibilità. L'importo dell'anticipo è limitato al 20 % dell'aiuto pubblico all'investimento e la sua liquidazione è subordinata alla costituzione di una garanzia bancaria o di una garanzia equivalente pari al 110 % dell'importo anticipato. Tuttavia, per gli investimenti per i quali la decisione individuale di concessione del sostegno è adottata negli esercizi finanziari 2013, 2014, 2015 o 2016, l'importo dell'anticipo può essere innalzato al 50 % dell'aiuto pubblico per l'investimento in questione. Ai fini dell'articolo 23 del regolamento delegato (UE) n. 907/2014 della Commissione ( 19 ) è obbligatorio spendere tutto l'importo anticipato nell'attuazione dell'operazione in questione entro due anni dalla data del pagamento. La garanzia è svincolata una volta che l’organismo pagatore competente abbia accertato che l’importo delle spese effettivamente sostenute corrispondenti all’aiuto pubblico per l’investimento supera l’importo dell’anticipo. Articolo 20 Compatibilità e coerenza 1. Non sono concessi aiuti per le operazioni promozionali che hanno beneficiato di un sostegno a norma dell'articolo 10 del regolamento (CE) n. 479/2008. Se erogano aiuti nazionali a favore degli investimenti, gli Stati membri li notificano compilando le relative parti degli allegati I, V e VII del presente regolamento. 2. Il sostegno di cui all'articolo 15 del regolamento (CE) n. 479/2008 previsto nell'ambito di un programma nazionale di sostegno a norma del titolo II di tale regolamento non è concesso, per un dato Stato membro o regione, ad alcuna delle operazioni che beneficiano di un sostegno nell'ambito del programma di sviluppo rurale di tale Stato membro o regione a norma del regolamento (CE) n. 1698/2005. 3. Gli Stati membri indicano le operazioni che rientrano nei rispettivi programmi di sostegno per le misure di investimento nella relativa parte dell'allegato I, in maniera sufficientemente dettagliata da permettere di verificare che la stessa operazione non beneficia di un sostegno nell'ambito dei loro programmi di sviluppo rurale. Sezione 6 bis Innovazione Articolo 20 bis Attività ammissibili 1. L'innovazione nel settore vitivinicolo di cui all'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1308/2013 consiste nello sviluppo di: a) nuovi prodotti relativi al settore vitivinicolo o sottoprodotti del vino; b) nuovi processi e tecnologie necessari allo sviluppo di prodotti vitivinicoli. 2. I costi ammissibili riguardano investimenti materiali e immateriali per il trasferimento delle conoscenze, le attività preparatorie e gli studi pilota. 3. I beneficiari del sostegno all'innovazione sono i produttori dei prodotti di cui all'allegato VII, parte II, del regolamento (UE) n. 1308/2013, e le organizzazioni di produttori di vino. I centri di ricerca e sviluppo partecipano al progetto finanziato dai beneficiari. Le organizzazioni interprofessionali possono essere associate al progetto. 4. I beneficiari del sostegno a favore dell'innovazione possono chiedere agli organismi pagatori il versamento di un anticipo qualora il programma nazionale di sostegno preveda tale possibilità. Il pagamento dell'anticipo è subordinato all'obbligo di costituire una cauzione. 5. I semplici investimenti di sostituzione non costituiscono spese ammissibili. Articolo 20 ter Distinzione rispetto allo sviluppo rurale e ad altri regimi giuridici e strumenti finanziari Gli Stati membri introducono nei loro programmi nazionali di sostegno chiari criteri di distinzione per garantire che non sia concesso alcun sostegno a norma dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1308/2013 per attività finanziate nel quadro di altri strumenti dell'Unione. Articolo 20 quater Gestione finanziaria 1. L'aiuto è versato previa verifica dell'esecuzione e dell'avvenuto controllo in loco della singola operazione o di tutte le operazioni contemplate dalla domanda di aiuto, a seconda della modalità di gestione della misura scelta dallo Stato membro. Fermo restando che di norma l'aiuto può essere versato solo dopo l'esecuzione di tutte le operazioni, in deroga al primo comma è possibile versarlo per singole operazioni realizzate, se non è stato possibile eseguire le operazioni rimanenti a causa di forza maggiore o di circostanze eccezionali ai sensi dell'articolo 2 del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Consiglio ( 20 ). Se dai controlli emerge che un'operazione globale contemplata dalla domanda di aiuto non è stata pienamente attuata per motivi diversi dalla forza maggiore o da circostanze eccezionali, di cui all'articolo 2 del regolamento (UE) n. 1306/2013, e se l'aiuto è stato versato per singole operazioni che fanno parte dell'operazione globale indicata nella relativa domanda, gli Stati membri procedono al recupero dell'aiuto versato. 2. I beneficiari del sostegno a favore dell'innovazione possono chiedere agli organismi pagatori il versamento di un anticipo qualora il programma nazionale di sostegno preveda tale possibilità. L'importo dell'anticipo è limitato al 20 % dell'aiuto pubblico all'investimento nell'innovazione e la sua liquidazione è subordinata alla costituzione di una garanzia bancaria o di una garanzia equivalente pari al 110 % dell'importo anticipato. Tuttavia, per gli investimenti nell'innovazione per i quali la decisione individuale di concessione del sostegno è adottata negli esercizi finanziari 2014, 2015 o 2016, l'importo dell'anticipo può essere innalzato al 50 % dell'aiuto pubblico per l'investimento in questione. Ai fini dell'articolo 23 del regolamento delegato (UE) n. 907/2014 è obbligatorio spendere tutto l'importo anticipato nell'attuazione dell'operazione in questione entro due anni dalla data del pagamento. La garanzia è svincolata una volta che l'organismo pagatore competente abbia accertato che l'importo delle spese effettivamente sostenute corrispondenti all'aiuto pubblico per l'innovazione supera l'importo dell'anticipo. Sezione 7 Eliminazione dei sottoprodotti Articolo 21 Fissazione di una percentuale minima di alcole 1. Fatto salvo l’allegato VI, sezione D, punto 1, del regolamento (CE) n. 479/2008, gli Stati membri stabiliscono il volume di alcole che devono contenere i sottoprodotti in percentuale del volume contenuto nel vino prodotto. Gli Stati membri possono modulare la percentuale minima di alcole in base a criteri oggettivi e non discriminatori. 2. Se le percentuali applicabili, fissate dallo Stato membro in applicazione del paragrafo 1 non sono raggiunte, i soggetti obbligati alla distillazione consegnano una quantità di vino di loro produzione in modo da garantire il rispetto di dette percentuali. 3. Per determinare il volume di alcole contenuto nei sottoprodotti rispetto a quello contenuto nel vino prodotto, il titolo alcolometrico volumico naturale standard da prendere in considerazione nelle varie zone viticole è fissato in: a) 8,0 % per la zona A; b) 8,5 % per la zona B; c) 9,0 % per la zona C I; d) 9,5 % per la zona C II; e) 10,0 % per la zona C III. Articolo 22 Eliminazione dei sottoprodotti I produttori sono tenuti a ritirare i sottoprodotti della vinificazione o di qualsiasi altra operazione di trasformazione dell’uva, sotto supervisione e nel rispetto delle seguenti condizioni: a) i sottoprodotti sono ritirati rapidamente e al più tardi entro la fine della campagna nel corso della quale sono stati ottenuti. Gli Stati membri possono anticipare tale data. Il ritiro, con indicazione dei quantitativi stimati, è iscritto nei registri tenuti in applicazione dell’articolo 112, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008, oppure attestato dall’autorità competente; b) il ritiro avviene nel rispetto della normativa comunitaria in vigore, in particolare in materia ambientale. Il ritiro delle fecce si considera eseguito una volta che le medesime siano state denaturate in modo da renderne impossibile l’impiego nella vinificazione e a condizione che la consegna a terzi delle fecce denaturate sia iscritta nei registri tenuti in applicazione dell’articolo 112, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per garantire il controllo di tali transazioni. A tal fine possono istituire un sistema di riconoscimento preventivo dei terzi. Gli Stati membri possono decidere che i produttori che nel corso della campagna considerata non producono nei propri impianti più di 25 hl di vino o di mosto sono esonerati dal ritiro dei loro sottoprodotti. Articolo 23 Eliminazione dei sottoprodotti mediante distillazione 1. I produttori possono adempiere l’obbligo di eliminare una parte o la totalità dei sottoprodotti della vinificazione o di ogni altra operazione di trasformazione dell’uva conferendo i sottoprodotti alla distillazione. 2. Gli Stati membri possono imporre a tutti i loro produttori o a una parte dei medesimi l’obbligo di conferire alla distillazione, in tutto o in parte, i sottoprodotti della vinificazione o di ogni altra operazione di trasformazione dell’uva, in base a criteri oggettivi e non discriminatori. Tale obbligo può essere adempiuto anche mediante il conferimento di vino all’industria dell’aceto. 3. Gli Stati membri interessati possono istituire un sistema di certificazione delle distillerie secondo una procedura che sono tenuti ad adottare. Articolo 24 Oggetto dell’aiuto 1. L’aiuto di cui all’articolo 16 del regolamento (CE) n. 479/2008 è versato, fermo restando il disposto del paragrafo 3 ed entro i limiti fissati al paragrafo 1, secondo comma, del medesimo articolo, ai distillatori che trasformano i prodotti conferiti alla distillazione in alcole greggio avente un titolo alcolometrico volumico minimo di 92 % vol. 2. L’aiuto comprende un importo forfettario destinato a compensare i costi di raccolta dei prodotti, importo che il distillatore è tenuto a trasferire al produttore se i costi sono stati da lui sostenuti. 3. Gli Stati membri possono disporre la concessione di un anticipo dell’aiuto a condizione che il beneficiario abbia costituito una cauzione. 4. Gli Stati membri adottano le modalità di applicazione della misura prevista dal presente articolo. Articolo 25 Importo dell’aiuto 1. L’importo massimo dell’aiuto di cui all’articolo 16 del regolamento (CE) n. 479/2008 da versare ai distillatori è fissato in % vol di alcol e per ettolitro nel modo seguente: a) per l’alcole greggio ottenuto dalle vinacce: 1,1 EUR/%vol/hl; b) per l’alcole greggio ottenuto da vino e fecce: 0,5 EUR/%vol/hl. 2. Gli Stati membri fissano, nei limiti stabiliti al paragrafo 1, in base a criteri oggettivi e non discriminatori, l’importo dell’aiuto e la compensazione forfettaria dei costi di raccolta di cui all’articolo 24, paragrafo 2, e li comunicano alla Commissione compilando le pertinenti parti degli allegati I, V e VII. Tali importi possono essere adeguati a seconda delle diverse tipologie di produzione, in base a criteri oggettivi e non discriminatori. Articolo 25 bis Verifica delle condizioni Le autorità competenti degli Stati membri prendono tutti i provvedimenti necessari per verificare il rispetto delle condizioni e del limite di cui all'articolo 24, paragrafo 1, del presente regolamento in combinato disposto con l'articolo 16, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 479/2008. Gli Stati membri hanno la facoltà di verificare il rispetto di questo limite a livello dei singoli produttori o a livello nazionale. Gli Stati membri che optano per la verifica a livello nazionale non includono nel bilancio dell'alcole i quantitativi non destinati alla distillazione (ritiro controllato) e neppure quelli destinati all'elaborazione di prodotti diversi dall'alcole per uso industriale. ————— CAPO III Relazioni, valutazione e disposizioni generali Articolo 35 Relazioni e valutazione 1. Entro il 1 o marzo di ogni anno gli Stati membri presentano alla Commissione una relazione sull’attuazione delle misure previste dai loro programmi di sostegno di cui alla parte II, titolo I, capo II, sezione 4, del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 21 ) durante l’esercizio finanziario precedente. Le relazioni elencano e descrivono le misure per le quali è stato erogato il contributo unionale nell’ambito dei programmi di sostegno. Gli Stati membri presentano alla Commissione le relazioni utilizzando il modulo di cui agli allegati V e VI del presente regolamento. Le informazioni contenute nelle relative tabelle si riferiscono, per ogni anno, alle misure previste dal programma di sostegno: a) una dichiarazione delle spese, per esercizio finanziario, già sostenute nel corso del periodo di programmazione, che in nessun caso superano il massimale di bilancio assegnato allo Stato membro in applicazione dell’allegato VI del regolamento (UE) n. 1308/2013; b) stime delle spese per gli esercizi finanziari successivi fino al termine del periodo previsto per l’attuazione del programma di sostegno, nei limiti del massimale di bilancio assegnato allo Stato membro in applicazione dell’allegato VI del regolamento (UE) n. 1308/2013 e in linea con la versione più aggiornata del programma trasmesso in applicazione dell’articolo 3 del presente regolamento. 2. Nella stessa comunicazione gli Stati membri presentano, in base al modulo figurante nell’allegato VII, i dati tecnici relativi all’attuazione delle misure previste nel programma di sostegno. Gli Stati membri trasmettono i dati dettagliati sull’attuazione delle misure di promozione utilizzando il modulo figurante nell’allegato VIII. 3. I riferimenti a un determinato esercizio finanziario riguardano i pagamenti effettivamente eseguiti dagli Stati membri tra il 16 ottobre di un anno e il 15 ottobre dell’anno successivo. 4. Entro il 1 o marzo 2014 e, per la seconda volta, entro il 1 o marzo 2017, gli Stati membri presentano alla Commissione una valutazione dei costi e dei benefici dei programmi di sostegno, con indicazioni su come sia possibile accrescerne l’efficienza. Gli Stati membri presentano alla Commissione le valutazioni utilizzando il modulo di cui agli allegati V e VI. Inoltre, nelle conclusioni figurano i seguenti elementi: <table><col/><col/><col/><tr><td><p>C1</p></td><td><p>:</p></td><td><p>valutazione dei costi e dei benefici del programma di sostegno,</p></td></tr></table> <table><col/><col/><col/><tr><td><p>C2</p></td><td><p>:</p></td><td><p>indicazioni su come sia possibile accrescere l&#8217;efficienza del programma.</p></td></tr></table> 5. Gli Stati membri comunicano alla Commissione i provvedimenti presi per conformarsi alle disposizioni dell’articolo 9, paragrafo 1, e dell’articolo 12, paragrafo 1, lettera d). Per tale comunicazione gli Stati membri utilizzano i moduli figuranti negli allegati VIII bis e VIII ter . 6. Gli Stati membri che decidono di trasferire, per il 2014 e a decorrere dal 2015, l’intero importo della rispettiva dotazione nazionale per i programmi di sostegno al fine di aumentare i massimali nazionali a loro disposizione per i pagamenti diretti di cui all’articolo 40 del regolamento (CE) n. 73/2009 non sono tenuti a presentare i moduli riportati negli allegati da V a VIII quater del presente regolamento. 7. Gli Stati membri tengono una registrazione particolareggiata dei programmi di sostegno, modificati o no, nonché di tutte le misure realizzate in applicazione dei medesimi. Articolo 36 Esclusione Nell’ambito dei programmi nazionali di sostegno non possono essere concessi aiuti finanziari ai produttori che detengono superfici piantate illegalmente, a cui si applicano gli articoli 85 e 86 del regolamento (CE) n. 479/2008, né a favore di superfici destinate alla coltura di piante madri per marze, di cui all’articolo 60, paragrafo 3, del presente regolamento. Articolo 37 Termini di pagamento ai beneficiari Per tutte le misure, ad eccezione di quella prevista dall’articolo 9 del regolamento (CE) n. 479/2008, gli Stati membri: a) fissano il termine di presentazione della domanda; b) effettuano i pagamenti ai beneficiari entro i seguenti termini, a partire dalla data di presentazione di un fascicolo di domanda completo e valido: i) sette mesi per misure che possono essere portate a termine e controllate entro un anno; ii) entro un periodo ragionevole di tempo, che gli Stati membri fissano e comunicano alla Commissione nelle pertinenti parti dell’allegato I, per le misure che non possono essere portate a termine e controllate entro un anno. Articolo 37 bis Comunicazioni relative agli aiuti di Stato 1. In deroga all’articolo 5, paragrafo 8, all’articolo 16, terzo comma e all’articolo 20, paragrafo 1, secondo comma, del presente regolamento, gli Stati membri che concedono aiuti di Stato in conformità all’articolo 103 quindecies , paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1234/2007 ( 22 ), comunicano alla Commissione i seguenti dati: a) se del caso, l’elenco delle misure di aiuto già autorizzate in virtù degli articoli 87, 88 e 89 del trattato a cui ricorrere per l’attuazione dei programmi, oppure il motivo per cui l’aiuto di Stato in parola è stato esentato dall’obbligo di notifica; b) negli altri casi, gli elementi necessari per la valutazione dell’aiuto di Stato in base alle regole di concorrenza. 2. In caso di applicazione del paragrafo 1, lettera a), gli Stati membri compilano la tabella 1 dell’allegato VIII quater : a) indicando se il sostegno sarà concesso in conformità del regolamento (CE) n. 1535/2007 della Commissione ( 23 ) sugli aiuti de minimis nel settore della produzione dei prodotti agricoli o in conformità del regolamento (CE) n. 1998/2006 ( 24 ) sugli aiuti de minimis per la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli; oppure b) indicando il numero di registrazione e il riferimento al regolamento di esenzione della Commissione adottato sulla base del regolamento (CE) n. 994/98 del Consiglio ( 25 ), in virtù del quale è stata introdotta la misura; oppure c) indicando il numero della pratica e il numero di riferimento con cui la Commissione ha dichiarato la misura compatibile con il trattato. 3. In caso di applicazione del paragrafo 1, lettera b), gli Stati membri trasmettono alla Commissione: a) la tabella 2 dell’allegato VIII quater per ciascuna delle misure di cui agli articoli 103 septdecies , 103 unvicies e 103 duovicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 per le quali è stato concesso un aiuto di Stato; b) la tabella 3 dell’allegato VIII quater in caso di concessione di aiuti di Stato per le misure di promozione sui mercati dei paesi terzi, di cui all’articolo 103 septdecies del regolamento (CE) n. 1234/2007; c) la tabella 4 dell’allegato VIII quater in caso di concessione di aiuti di Stato per le misure di assicurazione del raccolto di cui all’articolo 103 unvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007; d) la tabella 5 dell’allegato VIII quater in caso di concessione di aiuti di Stato per le misure di investimento di cui all’articolo 103 duovicies del regolamento (CE) n. 1234/2007. 4. I dati comunicati utilizzando una delle tabelle di cui all’allegato VIII quater devono essere validi per l’intero ciclo di vita del programma, fatte salve eventuali modifiche successive del medesimo. 5. In deroga all’articolo 103 quindecies , paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1234/2007 e fatto salvo l’articolo 3, paragrafo 2, del presente regolamento, gli Stati membri che concedono aiuti di Stato modificano il loro futuro programma di sostegno compilando le tabelle corrispondenti dell’allegato VIII ter entro il 15 ottobre 2009. A tali modifiche si applica l’articolo 103 duodecies , paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1234/2007. Articolo 37 ter Comunicazioni relative agli anticipi 1. Se gli anticipi sono concessi conformemente alle disposizioni di cui all'articolo 5, paragrafo 7, all'articolo 5 sexies , all'articolo 9, paragrafo 2, all'articolo 19, paragrafo 2, all'articolo 20 bis , paragrafo 4 e all'articolo 24, paragrafo 3, i beneficiari sono tenuti a fornire annualmente agli organismi pagatori, per ciascun progetto, le seguenti informazioni: a) rendiconti delle spese che giustificano, per ciascuna misura, l'utilizzo degli anticipi fino al 15 ottobre; e b) una conferma, per ciascuna misura, del saldo degli anticipi non utilizzati rimanente al 15 ottobre. Gli Stati membri definiscono nella normativa nazionale la data di trasmissione di queste informazioni affinché sia integrata nei corrispondenti conti annuali degli organismi pagatori a norma dell'articolo 6 del regolamento (CE) n. 885/2006, entro il termine di cui all'articolo 7, paragrafo 2, di tale regolamento. 2. Il paragrafo 1 non si applica ai conti annuali del 2013, tranne nei casi in cui gli anticipi di importo pari o superiore al 20 % e pari o inferiore al 50 % dell’aiuto pubblico connesso agli investimenti sono concessi a norma dell’articolo 19, paragrafo 2. 3. Ai fini dell'articolo 18, paragrafo 2, del regolamento di esecuzione (UE) n. 282/2012, la prova del diritto definitivo all'attribuzione da produrre è costituita dall'ultimo rendiconto delle spese e dalla conferma del saldo di cui al paragrafo 1. In relazione agli anticipi di fondi ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 2, dell'articolo 19, paragrafo 2 e dell'articolo 20 bis , paragrafo 4, del presente regolamento, l'ultimo rendiconto delle spese e la conferma del saldo di cui ai paragrafi 1 e 2 devono essere prodotti entro la fine del secondo esercizio finanziario che segue il pagamento. TITOLO III SCAMBI CON I PAESI TERZI CAPO I Regime dei prezzi di entrata dei succhi e mosti di uve Articolo 38 Definizione Ai fini del presente titolo per «partita» si intende il quantitativo di uno stesso prodotto spedito da un unico speditore ad un unico destinatario, nell’ambito di un’unica dichiarazione di immissione in libera pratica. Ogni dichiarazione può riguardare esclusivamente merci aventi una stessa origine, ai sensi della definizione di cui agli articoli 23 e 24 del regolamento (CEE) n. 2913/92 ( 26 ) e che rientrano in un solo codice della nomenclatura combinata. Articolo 39 Verifica dei prezzi per ciascuna partita 1. Per i prodotti dei codici NC 2009 61 , 2009 69 e 2204 30 elencati nell’allegato I, parte terza, sezione I, allegato 2, della tariffa doganale comune e soggetti al regime dei prezzi d’entrata, la realtà del valore in dogana è verificata partita per partita. 2. Il prezzo di entrata figurante nell’allegato 2 del regolamento (CEE) n. 2658/87 ( 27 ) dei prodotti di cui al paragrafo 1 è determinato in base al valore in dogana. CAPO II Attestato e bollettino di analisi dei vini, dei succhi e dei mosti di uve per l’importazione Sezione 1 Disposizioni generali Articolo 40 Documenti richiesti L’attestato e il bollettino di analisi di cui, rispettivamente, all’articolo 82, paragrafo 3, lettere a) e b), del regolamento (CE) n. 479/2008 sono contenuti in un unico documento nel quale: a) la parte «attestato» è rilasciata da un organismo del paese terzo di cui sono originari i prodotti; b) la parte «bollettino di analisi» è rilasciata da un laboratorio ufficiale riconosciuto dal paese terzo di cui sono originari i prodotti. Articolo 41 Contenuto del bollettino di analisi Il bollettino di analisi reca le seguenti indicazioni: a) per quanto riguarda i vini e i mosti di uve parzialmente fermentati: i) il titolo alcolometrico volumico totale, ii) il titolo alcolometrico volumico effettivo; b) per quanto riguarda i mosti di uve e i succhi di uve, la densità; c) per quanto riguarda i vini, i mosti di uve e i succhi di uve: i) l’estratto secco totale, ii) l’acidità totale, iii) l’acidità volatile, iv) l’acidità citrica, v) l’anidride solforosa totale. ————— Articolo 42 Esenzioni 1. Sono esentati dall’obbligo di presentazione dell’attestato e del bollettino di analisi i prodotti esportati da paesi terzi e originari dei medesimi, confezionati in recipienti di capacità non superiore a 5 litri, etichettati e muniti di un dispositivo di chiusura a perdere, purché il quantitativo totale trasportato, anche se composto di più partite separate, non superi 100 litri. 2. Se le condizioni di cui al paragrafo 1 non sono soddisfatte, non è necessario presentare l’attestato o il bollettino di analisi per: a) il vino, il mosto di uve e i succhi di uve contenuti nei bagagli dei viaggiatori, ai sensi dell’articolo 45 del regolamento (CEE) n. 918/83 del Consiglio ( 28 ), in quantità non superiore a 30 l per viaggiatore; b) i quantitativi di vino, fino a un massimo di 30 l per partita, che formano oggetto di piccole spedizioni tra privati, ai sensi dell’articolo 29 del regolamento (CEE) n. 918/83; c) i vini e i succhi di uve che fanno parte dei beni personali di privati che trasferiscono la propria residenza da un paese terzo a un paese della Comunità, ai sensi dell’articolo 2 del regolamento (CEE) n. 918/83; d) i vini e i succhi di uve destinati alle fiere, ai sensi dell’articolo 95 del regolamento (CEE) n. 918/83, purché tali prodotti siano condizionati in recipienti di capacità non superiore a 2 litri, etichettati e muniti di un dispositivo di chiusura a perdere; e) le quantità di vini, di mosti e di succhi di uve condizionati in altri recipienti, importati a fini di sperimentazione scientifica e tecnica, fino a un massimo di 100 l; f) i vini e i succhi di uve importati in conformità alle disposizioni della convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, del 18 aprile 1961, o della convenzione di Vienna sulle relazioni consolari, del 24 aprile 1963, o di altre convenzioni consolari, o della convenzione di New York del 16 dicembre 1969 sulle missioni speciali; g) i vini e i succhi di uve che costituiscono le provviste di bordo di navi e aeromobili operanti su rotte internazionali; h) i vini e i succhi di uve originari della Comunità e qui imbottigliati, esportati in un paese terzo e rientrati nel territorio doganale della Comunità e immessi in libera pratica. Sezione 2 Condizioni da rispettare, modalità di redazione ed utilizzazione dell’attestato e del bollettino di analisi per l’importazione di vini, succhi e mosti di uve Articolo 43 Documento V I 1 1. L’attestato e il bollettino di analisi sono redatti su un unico documento V I 1 per ciascuna partita destinata ad essere importata nella Comunità. Il documento di cui al primo comma è redatto su un formulario V I 1 conforme al modello contenuto nell’allegato IX. Esso è firmato da un funzionario di un organismo ufficiale o da un funzionario di un laboratorio riconosciuto ai sensi dell’articolo 48. 2. Se il prodotto non è destinato al consumo umano diretto non è necessaria la compilazione della parte relativa al bollettino di analisi del formulario V I 1. Se si tratta di un vino confezionato in recipienti etichettati di capacità non superiore a 60 litri e provvisti di un dispositivo di chiusura a perdere, il quale sia originario di un paese menzionato nell’allegato XII, parte A, che abbia offerto particolari garanzie accettate dalla Comunità, la parte relativa al bollettino di analisi del modulo V I 1 deve essere compilata soltanto per quanto riguarda: a) il titolo alcolometrico volumico effettivo, b) l’acidità totale, c) l’anidride solforosa totale. Articolo 44 Descrizione dei documenti 1. I formulari V I 1 sono costituiti da un originale e da una copia dattiloscritta o manoscritta ottenuta contemporaneamente, in quest’ordine. 2. Il formulario V I 2 è un estratto conforme al modello contenuto nell’allegato X, recante i dati riportati in un documento V I 1 o in un altro estratto V I 2 e vistato da un ufficio doganale della Comunità. I formulari V I 2 sono costituiti da un originale e da due copie, in quest’ordine. 3. I documenti V I 1 e gli estratti V I 2 sono conformi alle disposizioni tecniche riportate nell’allegato XI. 4. L’originale e la copia accompagnano il prodotto. I formulari V I 1 e V I 2 sono compilati a macchina, a mano o con mezzi tecnici equivalenti riconosciuti da un organismo ufficiale. Qualora sia effettuata a mano, la compilazione deve essere eseguita in inchiostro e a stampatello. I formulari non devono contenere raschiature o alterazioni. Le eventuali modifiche si effettuano depennando le indicazioni erronee e aggiungendo, ove occorra, le indicazioni volute. Ognuna di queste modifiche deve essere approvata da chi la apporta e vistata dall’organismo ufficiale, dal laboratorio o dalle autorità doganali. 5. I documenti V I 1 e gli estratti V I 2 recano un numero d’ordine attribuito, nel caso dei documenti V I 1, dall’organismo ufficiale il cui responsabile firma l’attestato, e nel caso degli estratti V I 2, dall’ufficio doganale che appone su di essi il visto a norma dell’articolo 47, paragrafi 2 e 3. 6. Fatti salvi i paragrafi 2, 3, 4 e 5, i documenti V I 1 e V I 2 possono essere rilasciati e utilizzati ricorrendo a sistemi computerizzati, secondo modalità stabilite dalle autorità competenti degli Stati membri. Il contenuto dei documenti V I 1 e V I 2 in forma elettronica è identico a quello dei documenti cartacei. Articolo 45 Procedura semplificata 1. Si considerano attestati o bollettini di analisi, rilasciati dagli organismi e dai laboratori figuranti nell’elenco di cui all’articolo 48, i documenti V I 1 compilati dai produttori di vino stabiliti nei paesi terzi elencati nell’allegato XII, parte B, che hanno offerto particolari garanzie accettate dalla Comunità, a condizione che tali produttori siano stati riconosciuti individualmente dalle autorità competenti dei medesimi paesi terzi e siano soggetti al controllo di tali autorità. 2. I produttori riconosciuti di cui al paragrafo 1 usano il formulario V I 1 e indicano nella casella 9 il nome e l’indirizzo dell’organismo ufficiale del paese terzo che li ha riconosciuti. Essi lo compilano indicando inoltre: a) nella casella 1, oltre al loro nome e indirizzo, il proprio numero di registrazione nei paesi terzi elencati nell’allegato XII, parte B; b) nella casella 10, almeno i dati di cui all’articolo 43, paragrafo 2. I produttori appongono la propria firma negli appositi spazi delle caselle 9 e 10, dopo aver depennato le parole «nome e qualifica del responsabile». Non è necessaria né l’apposizione di timbri né l’indicazione del nome e dell’indirizzo del laboratorio. Articolo 45 bis Documento elettronico 1. I documenti V I 1 redatti a norma degli articoli 43 e 45 possono essere sostituiti da un documento elettronico per l’importazione nell’Unione europea di prodotti vitivinicoli provenienti da paesi terzi che dispongono di un sistema di controlli riconosciuto dall’Unione equivalente a quello istituito per gli stessi prodotti dalla normativa unionale. Un sistema di controlli in un paese terzo può essere riconosciuto equivalente a quello istituito per gli stessi prodotti dall’Unione se soddisfa almeno le seguenti condizioni: a) offre garanzie sufficienti circa la natura, l’origine e la tracciabilità dei prodotti vitivinicoli ottenuti o commercializzati sul territorio del paese terzo in questione; b) garantisce accesso ai dati contenuti nel sistema elettronico utilizzato, in particolare per quanto riguarda la registrazione e l’identificazione degli operatori, degli organismi di controllo e dei laboratori di analisi; c) garantisce la possibilità di controllare i dati di cui alla lettera b) nell’ambito di una collaborazione amministrativa reciproca. I paesi terzi che dispongono di un sistema di controlli riconosciuto dall’Unione come equivalente a norma del secondo comma sono elencati nell’allegato XII, parte C. 2. Il documento elettronico di cui al paragrafo 1 deve contenere almeno le informazioni necessarie alla redazione del documento V I 1. Un codice di riferimento amministrativo unico viene assegnato al documento elettronico da parte o sotto il controllo delle autorità competenti del paese terzo di esportazione. Questo codice è indicato nella documentazione commerciale necessaria per l’importazione nel territorio dell’Unione. 3. Su richiesta delle autorità competenti dello Stato membro di destinazione è consentito alle stesse l’accesso al documento elettronico o ai dati necessari per la redazione. I dati di cui al primo comma possono essere richiesti sotto forma di un documento cartaceo in cui le informazioni sono presentate come dati nello stesso modo in cui figurano nel documento elettronico. Articolo 46 Deroghe L’applicazione dell’articolo 43, paragrafo 2, e dell’articolo 45 del presente regolamento può essere sospesa ove si constati che i prodotti cui si applicano tali disposizioni sono stati sottoposti a falsificazioni tali da mettere in pericolo la salute dei consumatori o a pratiche enologiche diverse da quelle di cui all’articolo 82, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008. Articolo 47 Uso 1. L’originale e la copia del documento V I 1 o dell’estratto V I 2 sono consegnati, all’atto dell’espletamento delle formalità doganali necessarie per l’immissione in libera pratica della partita, alle autorità competenti dello Stato membro nel cui territorio hanno luogo tali formalità. Le autorità annotano in conformità il tergo del documento V I 1 o dell’estratto V I 2. Esse restituiscono l’originale all’interessato e ne conservano la copia per un periodo di almeno cinque anni. 2. Quando una partita è rispedita nella sua totalità prima dell’immissione in libera pratica, il nuovo speditore consegna alle autorità doganali, sotto la cui sorveglianza si trova la partita, il documento V I 1 o l’estratto V I 2 relativo alla stessa, nonché eventualmente un formulario V I 2, compilato consecutivamente. Le autorità, dopo aver constatato la concordanza delle indicazioni del documento V I 1 con quelle del formulario V I 2 o, se del caso, delle indicazioni dell’estratto V I 2 con quelle del formulario V I 2 compilato consecutivamente, vistano quest’ultimo, facente funzione di estratto V I 2, ed annotano in conformità il documento o l’estratto precedente. Esse restituiscono l’estratto e l’originale del documento V I 1 o dell’estratto V I 2 precedente al nuovo speditore e ne conservano la copia per un periodo di almeno cinque anni. Quando una partita di prodotti è riesportata verso un paese terzo, non è necessaria la compilazione del formulario V I 2. 3. Quando una partita di un prodotto è frazionata prima della sua immissione in libera pratica, l’interessato consegna alle autorità doganali, sotto la cui sorveglianza si trova la partita da frazionare, l’originale e la copia del documento V I 1 o l’estratto V I 2 relativo alla partita stessa e, per ciascuna nuova partita, l’originale di un formulario V I 2, nonché due copie compilate consecutivamente. Le autorità, dopo aver constatato la concordanza tra le indicazioni del documento V I 1 o dell’estratto V I 2 e quelle del formulario V I 2 relativo ad ogni nuova partita, vistano quest’ultimo, che funge quindi da estratto V I 2, ed annotano in conformità il tergo del documento V I 1 o dell’estratto V I 2 sulla cui base l’estratto è stato redatto. Esse restituiscono all’interessato l’estratto V I 2 e il documento V I 1 o l’estratto V I 2 redatto precedentemente e conservano una copia di ciascuno di detti documenti per un periodo di almeno cinque anni. Articolo 48 Elenchi degli organismi competenti 1. La Commissione redige e tiene aggiornati, sulla base delle comunicazioni trasmesse dalle autorità competenti dei paesi terzi, elenchi con i nomi e gli indirizzi degli organismi, dei laboratori, nonché dei produttori di vino abilitati a compilare i documenti V I 1. La Commissione rende pubblici su internet i nomi e gli indirizzi di tali organismi e laboratori. 2. Le comunicazioni delle autorità competenti dei paesi terzi di cui al paragrafo 1 recano: a) i nomi e gli indirizzi degli organismi ufficiali e dei laboratori riconosciuti o designati per la redazione dei documenti V I 1; b) i nomi, gli indirizzi e i numeri di registrazione ufficiale dei produttori di vino autorizzati a redigere i documenti V I 1. Negli elenchi di cui al paragrafo 1 sono inclusi soltanto gli organismi e i laboratori ai sensi del primo comma, lettera a), del presente paragrafo, autorizzati dalle autorità competenti del paese terzo a fornire, su richiesta, alla Commissione e agli Stati membri, tutte le informazioni utili per la valutazione dei dati contenuti nel documento. 3. Gli elenchi sono aggiornati, in particolare, a seguito di eventuali cambiamenti di indirizzo e/o di denominazione degli organismi o dei laboratori. Articolo 49 Norme sull’importazione indiretta Se un vino è esportato da un paese terzo, sul cui territorio è stato elaborato («paese d’origine»), in un altro paese terzo («paese d’esportazione») dal quale è poi esportato nella Comunità, le autorità competenti del «paese d’esportazione» possono redigere il documento V I 1 per il vino di cui trattasi, sulla base di un documento V I 1 o di un documento equivalente rilasciato dalle autorità competenti del «paese d’origine», senza dover praticare analisi supplementari sul vino in questione, se il medesimo: a) è stato imbottigliato ed etichettato nel «paese d’origine» e tale è rimasto, oppure b) è stato esportato sfuso dal «paese d’origine» ed imbottigliato ed etichettato nel paese d’esportazione, senza subire un’ulteriore trasformazione. Nel documento V I 1 l’autorità competente del «paese d’esportazione» certifica che si tratta di un vino ai sensi delle disposizioni del primo comma e che sono state rispettate le condizioni stabilite in tali disposizioni. L’originale o una copia conforme del documento V I 1 o documento equivalente del paese di origine e accluso al documento V I 1 del paese di esportazione. Per paese di origine ai sensi del presente articolo si intendono esclusivamente i paesi figuranti nell’elenco degli organismi e dei laboratori abilitati dai paesi terzi a compilare i documenti che devono accompagnare ogni partita di vino importato, pubblicato in applicazione dell’articolo 48, paragrafo 1. Articolo 50 Disposizioni speciali per taluni vini 1. Per i vini liquorosi ed i vini alcolizzati i documenti V I 1 sono riconosciuti validi soltanto se l’organismo ufficiale di cui all’articolo 48 ha inserito la seguente annotazione nella casella 14: «L’alcole aggiunto a questo vino è di origine vinica». Tale annotazione è completata con le seguenti indicazioni: a) il nome e l’indirizzo completi dell’organismo che rilascia il documento; b) la firma di un responsabile di tale organismo; c) il timbro di tale organismo. 2. Il documento V I 1 può essere usato per certificare che un vino importato reca un’indicazione geografica conforme all’Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale riguardanti il commercio (TRIPs) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), oppure alla normativa comunitaria sulle indicazioni geografiche oppure a un accordo sul riconoscimento e sulla protezione delle indicazioni geografiche tra la Comunità europea e il paese terzo di cui il vino è originario. In tal caso nella casella 14 è inserita la seguente annotazione: «Il vino oggetto del presente documento è stato prodotto nella regione viticola … e la denominazione di origine indicata nella casella 6 gli è stata attribuita conformemente alla normativa del paese di origine». Tale annotazione è completata con le indicazioni di cui al paragrafo 1, secondo comma. Articolo 51 Conformità dei vini importati Ove sospettino che un prodotto originario di un paese terzo non sia conforme alle disposizioni dell’articolo 82, paragrafi 1 e 2, del regolamento (CE) n. 479/2008, le autorità competenti degli Stati membri ne informano senza indugio la Commissione. CAPO III Disposizioni specifiche per l’esportazione Articolo 52 Comunicazione degli organismi ufficiali 1. Gli Stati membri comunicano alla Commissione l’elenco degli organismi ufficiali o ufficialmente riconosciuti che propongono per il rilascio degli attestati comprovanti che il vino è conforme alle condizioni di accesso alle concessioni previste dagli accordi con i paesi terzi. 2. La Commissione agisce in nome della Comunità nel redigere e scambiare, congiuntamente con il paese terzo interessato, l’elenco degli organismi ufficiali autorizzati a compilare l’attestato di cui al paragrafo 1 nonché il certificato equivalente rilasciato dal paese terzo interessato. 3. La Commissione rende pubblico l’elenco di cui al paragrafo 2 e lo aggiorna periodicamente. CAPO IV Disposizioni transitorie Articolo 53 Conformità dei documenti V I 1 e V I 2 I documenti V I 1 e V I 2 che erano conformi alle pertinenti disposizioni vigenti al momento dell’immissione sul mercato dei prodotti, ma che non sono più conformi alle suddette disposizioni a partire dall’entrata in applicazione del presente regolamento, possono continuare ad essere utilizzati fino al 31 dicembre 2008. Articolo 54 Svincolo delle cauzioni A richiesta delle parti interessate le sanzioni costituite per il rilascio di titoli di importazione e di esportazione sono svincolate a partire dal 1 o agosto 2008, a meno che i titoli non siano scaduti prima di tale data. TITOLO IV POTENZIALE PRODUTTIVO CAPO I Impianti illegali Articolo 55 Sanzioni in caso di inosservanza degli obblighi di estirpazione 1. Le sanzioni previste dall’articolo 85, paragrafo 3 e dall’articolo 86, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento (CE) n. 479/2008 sono fissate in modo da sanzionare adeguatamente coloro che hanno violato le pertinenti disposizioni. Fatte salve, se del caso, le sanzioni eventualmente imposte in precedenza, gli Stati membri fissano le sanzioni previste dall’articolo 85, paragrafo 3 e dall’articolo 86, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento (CE) n. 479/2008, in base ai seguenti principi: a) la sanzione finanziaria di base è pari ad almeno 12 000 EUR/ha; b) gli Stati membri possono aumentare la sanzione in base al valore commerciale dei vini prodotti nei vigneti considerati. 2. Gli Stati membri impongono la sanzione di cui all’articolo 85, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 479/2008: a) per quanto riguarda gli impianti illegali esistenti alla data di entrata in vigore del presente regolamento, per la prima volta il 1 o gennaio 2009; b) per quanto riguarda gli impianti illegali realizzati successivamente alla data di entrata in vigore del presente regolamento, per la prima volta con decorrenza dalla data di tali impianti. La sanzione è nuovamente applicata ogni 12 mesi a partire dalle date suddette e secondo i criteri di cui al paragrafo 1 del presente articolo, fino all’adempimento dell’obbligo di estirpazione. 3. Gli Stati membri impongono la sanzione di cui all’articolo 86, paragrafo 4, secondo comma, del regolamento (CE) n. 479/2008 per la prima volta il 1 o luglio 2010 per mancata osservanza dell’obbligo di estirpazione e, successivamente, ogni 12 mesi fino al suo adempimento, secondo i criteri fissati al paragrafo 1 del presente articolo. 4. Gli Stati membri trattengono gli importi corrispondenti alle sanzioni applicate ai sensi del presente articolo. Articolo 56 Sanzioni in caso di mancata osservanza del divieto di circolazione 1. Le sanzioni previste dall’articolo 87, paragrafo 2 del regolamento (CE) n. 479/2008 sono fissate in modo da sanzionare adeguatamente coloro che hanno violato le pertinenti disposizioni. 2. Le sanzioni di cui al paragrafo 1 sono imposte se il produttore che detiene una superficie vitata superiore a 0,1 ha, secondo i casi: a) non presenta il contratto di distillazione entro il termine specificato all’articolo 57, paragrafo 1, secondo comma o se i contratti non coprono l’intera produzione quale dichiarata nella dichiarazione di raccolta o di produzione; oppure b) non informa la competente autorità, entro il termine specificato all’articolo 57, paragrafo 1, terzo comma, dell’intenzione di procedere alla vendemmia verde oppure se non esegue in maniera soddisfacente la vendemmia verde. 3. Gli Stati membri impongono le sanzioni di cui al paragrafo 1: a) un mese dopo la scadenza del termine stabilito all’articolo 57, paragrafo 1, secondo comma, in caso di mancata presentazione del contratto di distillazione; b) il 1 o settembre dell’anno civile considerato in caso di mancata osservanza delle disposizioni in materia di vendemmia verde. 4. Gli Stati membri trattengono gli importi corrispondenti alle sanzioni applicate ai sensi del presente articolo. Articolo 57 Non circolazione o distillazione 1. Nel caso di cui all’articolo 87, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008, le uve o i prodotti ottenuti dalle uve possono avere soltanto una delle destinazioni seguenti: a) distillazione esclusivamente a spese del produttore; b) vendemmia verde, ai sensi della definizione di cui all’articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008, a spese del produttore; c) consumo familiare; questa possibilità è ammessa solo se il vigneto del produttore ha una superficie non superiore a 0,1 ha. Nel caso della distillazione di cui al primo comma, lettera a): — i produttori presentano il contratto di distillazione di cui all’articolo 87, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 entro la fine della campagna viticola in cui prodotti sono stati ottenuti; — i prodotti ottenuti prima della regolarizzazione dei vigneti a norma dell’articolo 86, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 sono soggetti all’obbligo di distillazione. In caso di ricorso alla vendemmia verde ai sensi del primo comma, lettera b), i produttori preannunciano la loro intenzione alle autorità competenti entro una data che lo Stato membro fissa in conformità all’articolo 12, paragrafo 1, lettera b). Gli Stati membri procedono al controllo della vendemmia verde ai sensi dell’articolo 12, paragrafo 1, lettera d), del presente regolamento. 2. Fatto salvo il disposto del paragrafo 1, per agevolare i controlli gli Stati membri possono imporre ai produttori l’obbligo di preannunciare alla competente autorità, entro una data da essi stabilita in conformità all’articolo 12, paragrafo 1, lettera b), quale delle opzioni di cui al paragrafo 1, primo comma, lettere a), b) o c), del presente articolo intendono scegliere. Gli Stati membri possono anche limitare la scelta dei produttori ad una sola o a due delle opzioni citate alle lettere a), b) e c) del paragrafo 1, primo comma. 3. Se il produttore possiede anche vigneti la cui produzione può essere commercializzata, le autorità competenti sono tenute a garantire che i prodotti ottenuti dagli impianti illegali non siano aggiunti ai prodotti commercializzati ottenuti da questi altri vigneti. Articolo 58 Comunicazioni 1. Gli Stati membri comunicano alla Commissione, entro il 1 o marzo di ogni anno, le superfici per le quali sono state applicate sanzioni e l'importo della sanzione effettivamente riscossa, avvalendosi del modulo riportato nella tabella 1 dell'allegato XIII. Essi comunicano alla Commissione anche le loro disposizioni di diritto interno in merito a tali sanzioni. Tale obbligo non si applica più agli Stati membri in cui sono stati estirpati tutti gli impianti illegali. 2. Salvo diversa indicazione nelle rispettive tabelle dell'allegato XIII del presente regolamento, le comunicazioni di cui all'articolo 85 quater , paragrafo 3, e all'articolo 188 bis , paragrafi 1 e 2, del regolamento (CE) n. 1234/2007 si riferiscono alla campagna viticola precedente. Le comunicazioni annuali sono trasmesse utilizzando le tabelle 3 e 7 dell'allegato XIII del presente regolamento. 3. Gli Stati membri hanno la facoltà di includere o no dati regionali nelle comunicazioni di cui ai paragrafi 1 e 2. Articolo 59 Riduzioni imposte agli Stati membri Se gli Stati membri non comunicano entro i termini stabiliti una qualsiasi delle tabelle, tranne la tabella 2, di cui all’articolo 58, secondo il modulo riportato nell’allegato XIII del presente regolamento, adeguatamente compilata con le informazioni previste agli articoli 85, paragrafo 4, 86, paragrafo 5 e 87, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 479/2008, la loro dotazione per le misure di sostegno di cui all’articolo 7 del regolamento (CE) n. 479/2008 può essere ridotta secondo quanto previsto all’articolo 89, lettera a), del medesimo regolamento. La Commissione può decidere che, in funzione della portata dell’inadempienza, per ogni mese di ritardo a partire dall’inizio della campagna viticola successiva a quella in cui era necessario trasmettere la comunicazione è incamerato un importo che può arrivare all’1 % in totale della dotazione dello Stato membro per le misure di sostegno. CAPO II Regime transitorio dei diritti di impianto Articolo 60 Diritti di nuovo impianto 1. Se concedono ai produttori diritti di nuovo impianto per superfici destinate a nuovi impianti nell’ambito di misure di ricomposizione fondiaria o di esproprio per motivi di pubblica utilità, adottate in applicazione della normativa nazionale, gli Stati membri procurano che tali diritti non siano concessi per una superficie superiore, in coltura pura, al 105 % della superficie vitata oggetto delle misure di ricomposizione o di esproprio per motivi di pubblica utilità. 2. Se gli Stati membri concedono diritti di nuovo impianto per superfici destinate a sperimentazione, i prodotti ottenuti dalle uve provenienti da tali superfici non possono essere commercializzati per tutto il periodo della sperimentazione. 3. Se gli Stati membri concedono diritti di nuovo impianto per superfici destinate alla produzione di piante madri per marze, per tutto il periodo di produzione dei vivai di marze le uve ottenute da queste piante non sono vendemmiate oppure, se vendemmiate, sono distrutte. 4. I diritti di nuovo impianto concessi in virtù dei paragrafi 2 e 3 si applicano solo nel corso del periodo sperimentale o, rispettivamente, del periodo di produzione di piante madri per marze. Dopo il periodo di cui al primo comma: a) il produttore usa diritti di reimpianto o di impianto concessi a partire da una riserva per poter produrre vino commercializzabile sulla superficie corrispondente; oppure b) le viti piantate su tali superfici devono essere estirpate; le spese dell’estirpazione sono a carico del produttore. Fino all’estirpazione, i prodotti ottenuti dalle uve di tali superfici possono essere messi in circolazione solo se destinati alla distillazione, a spese del produttore. Questi prodotti non possono essere utilizzati per la preparazione di alcole con titolo alcolometrico volumico effettivo pari o inferiore a 80 % vol. 5. I diritti di nuovo impianto concessi anteriormente al 1 o agosto 2000 per superfici destinate alla sperimentazione o alla produzione di piante madri per marze, e le eventuali condizioni sull’utilizzo di tali diritti o delle superfici piantate in virtù dei medesimi, sono validi durante il periodo di sperimentazione o, rispettivamente, di produzione di dette piante. Dopo la fine del periodo sperimentale o di produzione di piante madri per marze, a tali superfici si applicano le disposizioni di cui al paragrafo 4, secondo comma. 6. Nel caso di cui all’articolo 91, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (CE) n. 479/2008, per evitare oneri amministrativi eccessivi, anziché concedere diritti di nuovo impianto gli Stati membri hanno la facoltà di esentare dall’obbligo di estirpazione di cui all’articolo 85, paragrafo 1, del medesimo regolamento le superfici i cui prodotti vitivinicoli sono destinati esclusivamente al consumo familiare dei viticoltori. Gli Stati membri possono avvalersi di tale facoltà soltanto: a) nei limiti di una superficie massima per viticoltore che lo Stato membro è tenuto a fissare e che in ogni caso non può essere superiore a 0,1 ha; e b) a condizione che il viticoltore non produca vino a scopi commerciali. 7. È vietata la commercializzazione di vino o di prodotti vitivinicoli provenienti dalle superfici di cui al paragrafo 6. Gli Stati membri istituiscono un sistema atto a controllare il rispetto di tale divieto. Qualora si riscontrino infrazioni al divieto, oltre alle eventuali sanzioni imposte dallo Stato membro, si applica il disposto del paragrafo 4, secondo comma, lettera b). Gli Stati membri tengono la registrazione di tutti i casi di applicazione del presente paragrafo. Articolo 61 Obblighi di comunicazione degli Stati membri relativi ai diritti di nuovo impianto Per il periodo dal 1 o agosto 2014 al 31 dicembre 2015 gli Stati membri comunicano entro il 1 o marzo 2016 alla Commissione le seguenti informazioni: a) le superfici totali per le quali hanno concesso diritti di nuovo impianto a norma dei paragrafi 1, 2 e 3 dell'articolo 60; e b) la superficie totale per la quale hanno concesso diritti di nuovo impianto cumulativamente a norma dell'articolo 85 nonies del regolamento (CE) n. 1234/2007; qualora si siano avvalsi della deroga di cui all'articolo 60, paragrafo 6, del presente regolamento, gli Stati membri comunicano una stima della superficie totale interessata, basata sui risultati delle verifiche compiute. Per tale comunicazione gli Stati membri compilano la tabella 8 dell'allegato XIII del presente regolamento. Gli Stati membri hanno la facoltà di includere o no nella comunicazione dati regionali. Articolo 62 Estirpazione che non dà origine a diritti di reimpianto L’estirpazione di una superficie in applicazione dell’articolo 24, paragrafo 4, dell’articolo 85, paragrafo 1 o dell’articolo 86, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 479/2008 o dell’articolo 60, paragrafo 4, secondo comma, lettera b), del presente regolamento, non comporta la concessione di diritti di reimpianto. Inoltre non sono concessi diritti di reimpianto qualora siano estirpate: a) superfici viticole in attuazione di misure di ricomposizione fondiaria o di esproprio per motivi di pubblica utilità, laddove siano stati concessi diritti di nuovo impianto per tali superfici in virtù dell’articolo 60, paragrafo 1, del presente regolamento; b) superfici riservate alla sperimentazione viticola durante il periodo della sperimentazione; c) superfici riservate alla produzione di piante madri per marze durante il periodo di produzione di dette piante; d) superfici riservate esclusivamente al consumo familiare dei viticoltori; oppure e) superfici che beneficiano di un premio di estirpazione a norma dell’articolo 92, paragrafo 1, secondo comma, del regolamento (CE) n. 479/2008. Articolo 63 Diritti di reimpianto anticipati 1. A norma dell’articolo 92, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008, gli Stati membri possono assegnare diritti di reimpianto ai produttori che si impegnano ad estirpare una superficie vitata entro la fine della terza campagna successiva a quella in cui tale superficie è stata piantata. In questo caso il produttore deve dimostrare di non possedere diritti di impianto, o non in numero sufficiente, per poter piantare a vite tutta la superficie. Lo Stato membro non concede più diritti di quelli necessari al produttore per piantare a vite tutta la superficie interessata, tenendo conto di eventuali diritti già in suo possesso. Il produttore è tenuto a precisare la superficie da estirpare. 2. L’impegno di cui al paragrafo 1, assunto da un produttore, è corredato della costituzione di una cauzione. L’obbligo di estirpazione della superficie indicata costituisce un’esigenza principale ai sensi dell’articolo 20, paragrafo 2, del regolamento (CEE) n. 2220/85. Lo Stato membro interessato fissa l’importo della cauzione sulla base di criteri oggettivi. Tale importo è proporzionato e sufficiente a motivare i produttori a rispettare l’impegno assunto. 3. Fino a quando l’impegno di estirpare non è stato osservato, gli Stati membri garantiscono che, in una data campagna viticola, non possa essere prodotto vino da commercializzare proveniente simultaneamente dalla superficie che deve essere estirpata e dalla superficie appena piantata, facendo in modo che i prodotti ottenuti da uve coltivate sull’una o l’altra di queste superfici possano essere messi in circolazione solo se destinati alla distillazione, a spese del produttore. Tuttavia, partendo da questi prodotti non può distillarsi alcole con titolo alcolometrico volumico effettivo pari o inferiore a 80 % vol. 4. Se l’impegno di estirpazione non è eseguito entro il termine stabilito, la superficie non estirpata si considera piantata in violazione al divieto di impianto disposto dall’articolo 90, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008. 5. Gli Stati membri controllano l’impianto e l’estirpazione delle superfici di cui trattasi. 6. Gli Stati membri tengono una registrazione di tutti i casi di applicazione dei paragrafi da 1 a 5. Articolo 64 Trasferimento dei diritti di reimpianto 1. Nell’applicazione dell’articolo 92, paragrafo 5, secondo comma, del regolamento (CE) n. 479/2008, gli Stati membri possono imporre un coefficiente di riduzione equivalente ai trasferimenti di diritti di reimpianto tra aziende. 2. Gli Stati membri tengono una registrazione dei trasferimenti dei diritti di reimpianto tra aziende. Articolo 65 Riserve di diritti di impianto 1. Gli Stati membri garantiscono che il trasferimento di diritti tramite una riserva nazionale e/o riserve regionali non comporti un aumento globale del potenziale produttivo sul loro territorio. Se necessario, gli Stati membri possono applicare un coefficiente di riduzione. 2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione la costituzione di riserve nazionali e/o regionali di diritti di impianto o, a seconda dei casi, della scelta di sospendere l’applicazione del sistema delle riserve. 3. Qualora scelga di non applicare il sistema delle riserve, lo Stato membro è tenuto a comprovare alla Commissione di disporre di un sistema efficace per la gestione dei diritti di impianto sul suo territorio. 4. Gli Stati membri tengono una registrazione dei casi in cui hanno concesso diritti di impianto prelevati dalle riserve, dei trasferimenti di diritti di impianto tra le riserve e dei casi di versamento di diritti di impianto nelle riserve. Gli Stati membri registrano anche gli eventuali corrispettivi pagati per il versamento di diritti in una riserva o per la concessione di diritti prelevati da una riserva. 5. Per il periodo dal 1 o agosto 2014 al 31 dicembre 2015, gli Stati membri, compilando la tabella 9 dell'allegato XIII, comunicano entro il 1 o marzo 2016 alla Commissione le seguenti informazioni: a) i diritti di impianto versati alle riserve; b) i diritti di impianto concessi a partire dalla riserva con o senza pagamento di corrispettivo. Articolo 66 Mantenimento del sistema dei diritti di impianto Gli Stati membri che intendono mantenere nel loro territorio o in parte di esso il divieto di impianto previsto dall’articolo 90, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 oltre la data del 31 dicembre 2015, in virtù della facoltà prevista dal medesimo articolo, paragrafo 6, comunicano la propria intenzione alla Commissione entro il 1 o marzo 2015. ————— CAPO IV Inventario e misurazione della superficie vitata Articolo 74 Inventario I dati comunicati entro il 1 o marzo 2016 nell'inventario di cui all'articolo 145, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1308/2013 si riferiscono al 31 dicembre 2015. L'inventario contiene le informazioni riportate nelle tabelle 15 e 16 dell'allegato XIII del presente regolamento. Gli Stati membri hanno la facoltà di includere o no nella comunicazione dati regionali. Articolo 75 Superficie vitata 1. Ai fini delle misure riguardanti la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, la vendemmia verde e l’estirpazione, di cui agli articoli 11, 12 e 98 del regolamento (CE) n. 479/2008, la superficie vitata è delimitata dal perimetro esterno dei ceppi di vite a cui si aggiunge una fascia cuscinetto di larghezza pari a metà della distanza tra i filari. La superficie vitata è fissata in conformità all’articolo 30, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (CE) n. 796/2004 della Commissione ( 29 ). 2. Se la resa storica ai sensi dell’articolo 101, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008 è determinata in base ad una superficie che non corrisponde alla definizione di cui al paragrafo 1 del presente articolo, gli Stati membri possono procedere ad un nuovo calcolo della resa dividendo la produzione dell’azienda, o della particella, o della categoria di vino considerate, per la superficie vitata su cui è ottenuto il volume di vino determinato, quale definita al paragrafo 1. TITOLO V CONTROLLI NEL SETTORE VITIVINICOLO CAPO I Principi del controllo Articolo 76 Controlli Fatte salve le disposizioni specifiche contenute nel presente regolamento o in altri atti legislativi comunitari, gli Stati membri istituiscono i controlli e adottano i provvedimenti necessari a garantire la corretta applicazione del regolamento (CE) n. 479/2008 e del presente regolamento. I controlli e i provvedimenti sono effettivi, proporzionati e dissuasivi in modo da assicurare un’adeguata tutela degli interessi finanziari delle Comunità. Gli Stati membri garantiscono in particolare che: a) possano essere verificati tutti i criteri di ammissibilità stabiliti dalla normativa comunitaria o nazionale, o dalla disciplina nazionale; b) le autorità competenti responsabili dell’esecuzione dei controlli dispongano di personale sufficiente con idonee qualifiche ed esperienza per eseguire efficacemente i controlli; c) siano previsti controlli intesi ad evitare doppi finanziamenti irregolari delle misure previste dal presente regolamento e da altri regimi comunitari o nazionali; d) i controlli e i provvedimenti corrispondono alla natura della misura di sostegno considerata. Gli Stati membri definiscono i metodi e gli strumenti necessari per l’esecuzione dei controlli e le persone da controllare; e) i controlli sono eseguiti sistematicamente o per sondaggio. Nel caso di controlli per sondaggio gli Stati membri si assicurano, mediante il numero, la natura e la frequenza dei controlli, che essi siano rappresentativi dell’intero territorio nazionale e, se del caso, adeguati al volume dei prodotti vitivinicoli commercializzati o detenuti a fini di commercializzazione; f) le operazioni ammesse al finanziamento comunitario sono autentiche e conformi alla legislazione comunitaria. Articolo 77 Principi generali 1. Le verifiche sono effettuate attraverso controlli amministrativi e, se del caso, in loco. 2. I controlli amministrativi sono sistematici e comportano controlli incrociati con, fra l’altro, i dati del sistema integrato di gestione e di controllo previsto dal titolo II, capo 4, del regolamento (CE) n. 1782/2003 del Consiglio. 3. Tranne nei casi in cui il regolamento (CE) n. 479/2008 o il presente regolamento prevedano l’esecuzione di controlli in loco sistematici, le autorità competenti eseguono controlli in loco mediante il campionamento di una percentuale idonea di beneficiari/produttori, in base ad un’analisi di rischio ai sensi dell’articolo 79 del presente regolamento. 4. Per quanto riguarda le misure previste dagli articoli 16, 17, 18 e 19 del regolamento (CE) n. 479/2008, la dimensione del campione corrisponde almeno al 5 % delle domande di aiuto. Il campione deve inoltre rappresentare almeno il 5 % degli importi oggetto dell’aiuto. 5. L'articolo 24, paragrafi 1, 2, 3 e 6 e l'articolo 26, paragrafi 1 e 2, del regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione ( 30 ) si applicano mutatis mutandis alle misure previste negli articoli 50 e 51 del regolamento (UE) n. 1308/2013. 6. Ai controlli in loco previsti dal presente articolo si applica il disposto dell’articolo 26, paragrafi 3 e 4, del regolamento (CE) n. 796/2004. 7. In tutti i casi idonei, gli Stati membri si avvalgono del sistema integrato di gestione e di controllo (SIGC). Articolo 78 Controlli in loco 1. I controlli in loco sono effettuati senza preavviso. È tuttavia ammesso un preavviso limitato allo stretto necessario, sempreché non venga compromessa la finalità del controllo. Il preavviso non può di regola oltrepassare le 48 ore, salvo in casi debitamente giustificati oppure per le misure per le quali sono previsti controlli in loco sistematici. 2. Se del caso, i controlli in loco previsti dal presente regolamento sono effettuati insieme ad altri controlli contemplati dalla normativa comunitaria. 3. Se l’esecuzione di un controllo in loco è ostacolata dal beneficiario o dal suo rappresentante la domanda o le domande di aiuto corrispondenti sono respinte. Articolo 79 Selezione del campione di controllo 1. L’autorità competente seleziona i campioni di controllo per i controlli in loco previsti dal presente regolamento in base ad un’analisi dei rischi e, se i controlli riguardano in particolare il finanziamento comunitario, in base alla rappresentatività delle domande di aiuto presentate. L’efficienza dell’analisi dei rischi è valutata e aggiornata su base annua: a) stabilendo la rilevanza di ogni fattore di rischio; b) confrontando i risultati relativi al campione selezionato in base all’analisi dei rischi e quelli del campione selezionato in modo casuale ai sensi del secondo comma; c) tenendo conto della situazione specifica dello Stato membro. Per ottenere questo fattore di rappresentatività, gli Stati membri selezionano in modo casuale il 20-25 % del numero minimo di beneficiari/produttori da sottoporre a controllo in loco. 2. L’autorità competente conserva una registrazione dei motivi per cui determinati beneficiari/produttori sono stati selezionati per un controllo in loco. L’ispettore che effettua il controllo in loco viene informato dei suddetti motivi prima di iniziare il controllo. Articolo 80 Relazione di controllo 1. Per ogni controllo in loco è redatta una relazione di controllo, che consente di riesaminare i dettagli delle verifiche effettuate. Se i controlli riguardano finanziamenti comunitari la relazione riporta in particolare: a) i regimi di aiuto e le domande oggetto di controllo; b) le persone presenti; c) se del caso, le particelle agricole controllate e quelle misurate, i risultati delle misurazioni per particella e i metodi di misurazione utilizzati; d) la verifica dell’effettiva coltivazione della superficie considerata nel caso del regime di estirpazione; e) i quantitativi a cui si riferisce il controllo e i suoi risultati; f) se la visita era stata annunciata al beneficiario/produttore e, in tal caso, il termine di preavviso; g) le eventuali ulteriori misure di controllo intraprese. 2. Ove si constatino divergenze tra le informazioni indicate nella domanda e la situazione reale osservata durante il controllo compiuto in loco o mediante telerilevamento, l’agricoltore riceve una copia della relazione di controllo e ha l’opportunità di firmarla prima che l’autorità competente tragga conclusioni, in base alle risultanze emerse, in merito ad eventuali riduzioni od esclusioni. Articolo 81 Controlli relativi al potenziale produttivo e alle operazioni di ristrutturazione e di riconversione dei vigneti 1. Per verificare il rispetto delle disposizioni relative al potenziale produttivo stabilite alla parte II, titolo I, capo III, sezione IV bis del regolamento (CE) n. 1234/2007, compresi il divieto transitorio di nuovo impianto di cui all’articolo 85 octies , paragrafo 1, di detto regolamento e le disposizioni previste all’articolo 103 octodecies del medesimo regolamento in merito alle operazioni di ristrutturazione e di riconversione dei vigneti, gli Stati membri si avvalgono dello schedario viticolo. 2. In caso di concessione di diritti di reimpianto in applicazione dell’articolo 85 decies del regolamento (CE) n. 1234/2007, è necessario che le superfici siano sottoposte a verifica sistematica prima e dopo l’esecuzione dell’estirpazione. Il controllo riguarda le particelle per le quali è stata chiesta la concessione di diritti di reimpianto. Il controllo prima dell’estirpazione comporta la verifica dell’esistenza del vigneto. Tale controllo è effettuato con un controllo in loco. Tuttavia, se lo Stato membro dispone di uno schedario viticolo computerizzato aggiornato e attendibile, il controllo può essere amministrativo e l’obbligo del controllo in loco prima dell’estirpazione può limitarsi, annualmente, al 5 % delle domande per confermare l’attendibilità del sistema di controllo amministrativo. Se dai controlli in loco emergono irregolarità o divergenze significative in una regione o parte di essa, le autorità competenti aumentano proporzionalmente il numero di controlli in loco durante l’anno in corso e l’anno successivo. ————— 4. La verifica dell’avvenuta estirpazione, anche in quanto operazione di ristrutturazione e di riconversione del vigneto, è effettuata con un controllo in loco. Se è estirpato l’intero vigneto o se la risoluzione del telerilevamento è pari o superiore a 1 m 2 , la verifica può essere eseguita mediante telerilevamento. ————— 6. Le superfici che beneficiano di aiuto per operazioni di ristrutturazione e di riconversione dei vigneti sono sottoposte a verifica sistematica prima e dopo l’esecuzione delle operazioni. Sono sottoposte a verifica le particelle oggetto di domande di aiuto. Il controllo prima delle operazioni include, inoltre, la verifica dell’esistenza del vigneto, della superficie vitata determinata in applicazione dell’articolo 75 e dell’esclusione del caso di rinnovo normale dei vigneti a norma dell’articolo 6. Il controllo di cui al secondo comma è effettuato con un controllo in loco. Tuttavia, se lo Stato membro dispone di uno strumento grafico o di uno strumento equivalente che permette la misurazione della superficie vitata in applicazione dell’articolo 75 all’interno dello schedario viticolo computerizzato, nonché di informazioni attendibili e aggiornate sulle varietà di uve da vino piantate, il controllo può essere amministrativo e l’obbligo del controllo in loco prima dell’esecuzione delle operazioni può limitarsi al 5 % delle domande per confermare l’attendibilità del sistema di controllo amministrativo. Se dai controlli in loco emergono irregolarità o divergenze significative in una regione o parte di essa, le autorità competenti aumentano proporzionalmente il numero di controlli in loco durante l’anno in corso. Articolo 82 Organismi di controllo 1. Qualora uno Stato membro designi più organismi competenti per il controllo del rispetto della normativa vitivinicola, ne garantisce il coordinamento delle attività. 2. Ciascuno Stato membro designa un solo organismo di contatto responsabile del collegamento con gli organismi di contatto degli altri Stati membri e con la Commissione. In particolare, tale organismo trasmette e riceve le richieste di collaborazione, ai fini dell’applicazione del presente titolo, e rappresenta lo Stato membro a cui fa capo nei confronti degli altri Stati membri o della Commissione. Articolo 83 Competenze degli agenti di controllo Ogni Stato membro prende i provvedimenti atti ad agevolare gli agenti dei propri organismi competenti nell’esercizio delle loro funzioni. Esso garantisce, in particolare, che tali agenti, eventualmente in collaborazione con quelli di altri suoi servizi da esso abilitati a tal fine: a) abbiano accesso ai vigneti, agli impianti di vinificazione, di stoccaggio e di trasformazione dei prodotti vitivinicoli ed ai mezzi di trasporto di tali prodotti; b) abbiano accesso ai locali commerciali o ai depositi e ai mezzi di trasporto di chiunque detenga ai fini della vendita, commercializzi o trasporti prodotti vitivinicoli o prodotti che possono essere impiegati nel settore vitivinicolo; c) possano effettuare un inventario dei prodotti vitivinicoli e delle sostanze o dei prodotti che possono essere impiegati per la loro elaborazione; d) possano prelevare campioni dei prodotti vitivinicoli, delle sostanze e prodotti che possono essere impiegati per la loro elaborazione, e dei prodotti detenuti ai fini della vendita, commercializzati o trasportati; e) possano consultare i dati contabili o altri documenti utili ai fini dei controlli e trarne copie o estratti; f) possano adottare le opportune misure conservative per l’elaborazione, la detenzione, il trasporto, la designazione, la presentazione e la commercializzazione di un prodotto vitivinicolo o di un prodotto destinato ad essere utilizzato per la sua elaborazione, qualora vi sia motivo di sospettare un’infrazione grave alle disposizioni comunitarie, in particolare in caso di manipolazioni fraudolente o di rischi per la salute. CAPO II Assistenza tra gli organismi di controllo Articolo 84 Assistenza su richiesta 1. L’organismo competente di uno Stato membro che avvia nel suo territorio azioni di controllo può chiedere informazioni all’organismo competente di un altro Stato membro che potrebbe essere direttamente o indirettamente interessato. L’assistenza richiesta è fornita tempestivamente. La Commissione è informata di tutti i casi in cui il prodotto oggetto delle azioni di controllo di cui al primo comma è originario di un paese terzo e in cui la commercializzazione del prodotto può presentare un interesse specifico per altri Stati membri. L’organismo interpellato comunica ogni informazione che possa contribuire al buon esito della missione dell’organismo richiedente. 2. Su domanda motivata dell’organismo richiedente, l’organismo interpellato esercita — o assume le iniziative necessarie per farlo — una sorveglianza speciale o controlli che permettano di conseguire gli obiettivi previsti. 3. L’organismo interpellato procede come se agisse per conto proprio. 4. D’intesa con l’organismo interpellato, l’organismo richiedente può designare agenti incaricati: a) di raccogliere informazioni, nei locali delle autorità amministrative dello Stato membro dove l’organismo interpellato è stabilito, relative all’applicazione della normativa vitivinicola o ad azioni di controllo, effettuando fra l’altro copie dei documenti di trasporto o di altri documenti o degli estratti dei registri, oppure b) di assistere alle azioni richieste a norma del paragrafo 2, dopo averne informato l’organismo interpellato in tempo utile, prima dell’inizio di tali azioni. Le copie di cui alla lettera a) del primo comma possono essere effettuate solo d’intesa con l’organismo interpellato. 5. I funzionari dell’organismo interpellato restano comunque responsabili della direzione delle operazioni di controllo. 6. I funzionari dell’organismo richiedente: a) esibiscono un mandato scritto che indica la loro identità e la loro qualifica; b) godono, fatte salve le limitazioni che lo Stato membro da cui dipende l’organismo interpellato impone ai propri agenti nell’esercizio dei controlli in questione, i) dei diritti di accesso previsti all’articolo 83, lettere a) e b), ii) di un diritto di informazione sui risultati dei controlli effettuati dagli agenti dell’organismo interpellato ai sensi dell’articolo 83, lettere c) ed e); c) nel corso dei controlli, tengono un comportamento conforme alle norme e agli usi professionali esistenti nello Stato membro di cui trattasi e sono vincolati al segreto d’ufficio. 7. Le richieste di cui al presente articolo sono inviate all’organismo interpellato dello Stato membro interessato tramite l’organismo di contatto di tale Stato membro. Si procede parimenti anche per: a) le risposte a tali richieste, b) le comunicazioni relative all’applicazione dei paragrafi 2 e 4. In deroga al primo comma, per rendere più efficace e rapida la collaborazione tra gli Stati membri, questi ultimi possono permettere che un organismo competente: a) invii direttamente richieste o comunicazioni a un organismo competente di un altro Stato membro; b) risponda direttamente alle richieste o comunicazioni provenienti da un organismo competente di un altro Stato membro. Articolo 85 Assistenza spontanea L’organismo competente di uno Stato membro, qualora constati od abbia fondati sospetti che: a) un prodotto di cui all’articolo 1, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 non sia conforme alla normativa vitivinicola o sia oggetto di azioni fraudolente per ottenere o commercializzare tale prodotto e b) che tale mancata conformità abbia un interesse specifico per uno o più Stati membri e sia tale da richiedere misure amministrative o azioni legali, ne informa immediatamente, tramite l’organismo di contatto di sua pertinenza, l’organismo di contatto dello Stato membro interessato. Articolo 86 Disposizioni comuni 1. Le informazioni di cui all’articolo 84, paragrafo 1, e all’articolo 85 sono corredate e completate, non appena possibile, dai documenti o da altri utili elementi di prova, nonché dall’indicazione delle eventuali misure amministrative o azioni giudiziarie intentate e riguardano in particolare: a) la composizione e le caratteristiche organolettiche del prodotto in causa; b) la sua designazione e presentazione; c) l’osservanza delle norme prescritte per la sua elaborazione e commercializzazione. 2. Gli organismi di contatto interessati dal fatto per cui è stato avviato il procedimento di assistenza si scambiano immediatamente le informazioni relative: a) allo svolgimento delle indagini; b) al seguito riservato alle operazioni in causa sul piano amministrativo o giudiziario. 3. Le spese di viaggio derivanti dall’applicazione dell’articolo 84, paragrafi 2 e 4, sono a carico: a) dello Stato membro che ha designato un agente per le misure previste dai paragrafi citati, o b) del bilancio comunitario, su domanda dell’organismo di contatto di tale Stato membro, se la Commissione ha formalmente e preventivamente riconosciuto l’interesse comunitario dell’azione di controllo. CAPO III Banca di dati analitici Articolo 87 Funzione della banca dati 1. Il Centro comune di ricerca (CCR) gestisce una banca di dati analitici per i prodotti del settore vitivinicolo. 2. La banca di dati raccoglie i dati ottenuti dall’analisi isotopica dei componenti dell’etanolo e dell’acqua contenuti nei prodotti viticoli, secondo i metodi di analisi di riferimento di cui all’articolo 31 del regolamento (CE) n. 479/2008. 3. La banca di dati concorre ad armonizzare l’interpretazione dei risultati ottenuti dai laboratori ufficiali degli Stati membri mediante i metodi di analisi di riferimento previsti dall’articolo 31 del regolamento (CEE) n. 479/2008. Articolo 88 Campioni 1. Per la banca di dati analitici, gli Stati membri garantiscono che i campioni di uve fresche da analizzare sono prelevati, trattati e trasformati in vino secondo le istruzioni figuranti nell’allegato XVI. 2. I campioni di uve fresche sono prelevati in vigneti localizzati in una zona di produzione ben definita per quanto concerne il suolo, la posizione, il modo di allevamento della vite, la varietà, l’età e le pratiche colturali seguite. 3. Il numero dei campioni che deve essere prelevato ogni anno per la banca di dati è fissato nell’allegato XVII. Nella selezione dei campioni da prelevare occorre tener conto della situazione geografica dei vigneti degli Stati membri elencati nell’allegato XVII. Ogni anno almeno il 25 % dei prelievi è effettuato sulle stesse particelle in cui sono stati effettuati i prelievi degli anni precedenti. 4. I campioni sono analizzati secondo i metodi descritti all’articolo 31 del regolamento (CE) n. 479/2008 dai laboratori designati dagli Stati membri. I laboratori designati devono rispondere ai criteri generali di funzionamento dei laboratori di prova enunciati nella norma ISO/IEC 17025 e, in particolare, devono partecipare a un sistema di prove di competenza relative ai metodi di analisi isotopica. La prova del rispetto di tali criteri è fornita per iscritto al CCR per il controllo di qualità e la convalida dei dati forniti. 5. I laboratori compilano un bollettino di analisi secondo l’allegato XIX. Per ogni campione è redatta una scheda segnaletica conforme al questionario riportato nell’allegato XVIII. 6. Al CCR vengono inviate una copia del bollettino di analisi, comprendente i risultati e l’interpretazione delle analisi, nonché una copia della scheda segnaletica. 7. Gli Stati membri ed il CCR assicurano: a) la conservazione dei dati contenuti nella banca di dati analitici; b) la conservazione di ogni campione per almeno tre anni dalla data del prelievo; c) che il ricorso alla banca di dati avvenga unicamente per sorvegliare l’applicazione della normativa vitivinicola comunitaria e nazionale, oppure a scopi statistici o scientifici; d) la protezione dei dati, in particolare contro i furti e le manipolazioni; f) l’accesso, senza eccessivi ritardi o spese, degli interessati alle pratiche che li riguardano per l’eventuale rettifica dei dati inesatti. Articolo 89 Fino al 30 giugno 2015, in attesa dell’installazione delle attrezzature analitiche adeguate, la Croazia invia i propri campioni di vino per analisi al CCR. La Croazia può designare un organismo competente abilitato ad accedere alle informazioni relative ai campioni prelevati sul proprio territorio. Articolo 90 Comunicazione dei risultati 1. Le informazioni raccolte nella banca di dati sono messe a disposizione dei laboratori a tal fine designati dagli Stati membri che ne fanno domanda. 2. Il CCR redige e aggiorna ogni anno l’elenco dei laboratori degli Stati membri incaricati della preparazione dei campioni e delle misurazioni per la banca di dati analitici. 3. In casi debitamente giustificati e qualora siano rappresentative, le informazioni di cui al paragrafo 1 possono essere messe a disposizione, su richiesta, di altri organismi ufficiali degli Stati membri. 4. La comunicazione di informazioni riguarda soltanto i pertinenti dati analitici necessari per interpretare un’analisi fatta su un campione con caratteristiche e origine simili. Ogni comunicazione di informazioni è accompagnata dal richiamo delle esigenze minime richieste per l’utilizzazione della banca dati. Articolo 91 Rispetto delle procedure Gli Stati membri provvedono affinché i risultati di analisi isotopiche contenuti nelle loro banche di dati siano ottenuti analizzando campioni prelevati e trattati conformemente alle disposizioni del presente capo. CAPO IV Prelievo di campioni a fini di controllo Articolo 92 Domanda di prelievo di campioni 1. Nell’ambito dell’applicazione del capo II, gli agenti di un organismo competente di uno Stato membro possono chiedere a un organismo competente di un altro Stato membro di procedere a un prelievo di campioni conformemente alle disposizioni pertinenti di tale Stato membro. 2. L’organismo richiedente dispone dei campioni prelevati e determina in particolare il laboratorio in cui saranno esaminati. 3. I campioni sono prelevati e trattati conformemente alle istruzioni di cui all’allegato XX. Articolo 93 Spese per il prelievo, la spedizione e l’analisi dei campioni 1. Le spese occasionate dal prelievo, dal trattamento e dalla spedizione del campione, nonché dagli esami analitici e organolettici sono a carico dell’organismo dello Stato membro che ha ordinato il prelievo del campione. Tali spese sono calcolate secondo le tariffe applicabili nello Stato membro sul cui territorio sono state effettuate le suddette operazioni. 2. Le spese di spedizione dei campioni di cui all’articolo 89 sono a carico della Comunità. CAPO V Disposizioni generali Articolo 94 Valore probante Le constatazioni effettuate dagli agenti di un organismo competente di uno Stato membro nell’ambito dell’applicazione del presente capo possono essere invocate dagli organismi competenti degli altri Stati membri. In tal caso, non si può attribuire a tali constatazioni un minor valore unicamente perché non provengono dallo Stato membro interessato. Articolo 95 Destinatari dei controlli 1. Le persone fisiche o giuridiche o le associazioni di tali persone le cui attività professionali possono essere oggetto dei controlli di cui al presente regolamento non devono ostacolare in alcun modo i controlli e sono tenute ad agevolarli in qualsiasi momento. 2. I coltivatori dei vigneti nei quali il prelievo di campioni è effettuato dagli agenti di un organismo competente sono tenuti a: a) non ostacolare in alcun modo l’esecuzione di tali prelievi e a b) fornire agli agenti tutte le informazioni richieste in applicazione del presente regolamento. Articolo 95 bis Coordinamento dei controlli e accesso alle informazioni Per i controlli relativi ai trasporti scortati dai documenti di accompagnamento di cui all’articolo 24, paragrafo 1, lettera a), punto i), del regolamento (CE) n. 436/2009 della Commissione ( 31 ), gli Stati membri adottano entro il 1 o marzo 2014 le misure necessarie per dare agli organismi competenti designati a norma dell’articolo 82, paragrafo 1, del presente regolamento accesso alle informazioni contenute nel sistema informatizzato di cui all’articolo 21 della direttiva 2008/118/CE del Consiglio ( 32 ) e relative ai movimenti dei prodotti vitivinicoli che circolano nell’ambito del regime previsto dal capo IV della medesima direttiva. Per i controlli relativi ai trasporti scortati dai documenti di accompagnamento di cui all’articolo 24, paragrafo 1, lettera a), punti ii) e iii), del regolamento (CE) n. 436/2009, gli Stati membri adottano entro il 1 o marzo 2014 le misure necessarie per dare agli organismi competenti designati a norma dell’articolo 82, paragrafo 1, del presente regolamento accesso alle informazioni contenute nei sistemi informatizzati istituiti per il controllo dei movimenti dei prodotti vitivinicoli diversi da quelli di cui al primo comma del presente articolo. Le informazioni ottenute in conformità al primo e al secondo comma possono essere utilizzate, ai fini del presente regolamento, esclusivamente per i controlli specifici previsti dalla normativa vitivinicola. TITOLO VI DISPOSIZIONI GENERALI, TRANSITORIE E FINALI Articolo 96 Pagamenti ai beneficiari I pagamenti previsti dal titolo II, ad eccezione dell’articolo 9, e dal titolo V del regolamento (CE) n. 479/2008 sono interamente versati ai beneficiari. In deroga al primo comma gli Stati membri possono decidere di versare il sostegno di cui all’articolo 14, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 479/2008 per il tramite di compagnie di assicurazione purché: a) siano rispettate le condizioni previste dall’articolo 14, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 479/2008; b) l’importo dell’aiuto sia trasferito per intero al produttore; c) la compagnia di assicurazione versi l’aiuto al produttore in anticipo, oppure mediante bonifico bancario o postale entro 15 giorni dal ricevimento del pagamento da parte dello Stato membro. Il ricorso a tali intermediari per i pagamenti non deve creare distorsioni di concorrenza sul mercato delle assicurazioni. I pagamenti sono soggetti ai controlli preventivi previsti dal presente regolamento, tranne i pagamenti anticipati garantiti da una cauzione. Articolo 97 Recupero di importi indebitamente erogati Gli importi indebitamente erogati sono recuperati, maggiorati di interessi, presso i beneficiari. Le norme di cui all’articolo 73 del regolamento (CE) n. 796/2004 si applicano mutatis mutandis . L’applicazione delle sanzioni amministrative e il recupero degli importi indebitamente erogati non ostano alla comunicazione di irregolarità alla Commissione a norma del regolamento (CE) n. 1848/2006 della Commissione ( 33 ). Articolo 98 Sanzioni nazionali Fatte salve le sanzioni previste dal regolamento (CE) n. 479/2008 o dal presente regolamento, gli Stati membri provvedono a irrogare sanzioni a livello nazionale per irregolarità commesse con riguardo alle disposizioni del regolamento (CE) n. 479/2008 e del presente regolamento; tali sanzioni sono effettive, proporzionate e dissuasive per assicurare un’adeguata tutela degli interessi finanziari delle Comunità. Articolo 99 Situazioni create artificialmente Fatte salve le disposizioni specifiche contenute nel regolamento (CE) n. 479/2008 o nel presente regolamento, non sono concessi pagamenti a favore di beneficiari che risultino aver creato artificialmente le condizioni necessarie per ottenere tali pagamenti al fine di trarne un vantaggio contrario agli obiettivi della misura considerata. Articolo 100 Comunicazioni e notifiche 1. Le comunicazioni e notifiche alla Commissione di cui al presente regolamento sono effettuate in conformità al regolamento (CE) n. 792/2009 della Commissione ( 34 ). ————— 3. Fatte salve eventuali disposizioni specifiche del presente regolamento, gli Stati membri adottano le misure necessarie per garantire il rispetto dei termini per le comunicazioni di cui al presente regolamento. 4. Se uno Stato membro non effettua una comunicazione prevista dal regolamento (CE) n. 479/2008 o dal presente regolamento o se la comunicazione risulta inesatta, la Commissione, tenuto conto degli elementi obiettivi di cui dispone, può sospendere in tutto o in parte i pagamenti mensili di cui all’articolo 14 del regolamento (CE) n. 1290/2005 con riguardo al settore vitivinicolo fino a quando la comunicazione sia effettuata correttamente. 5. Gli Stati membri conservano le informazioni registrate a norma del presente regolamento almeno per le dieci campagne viticole successive alla campagna di registrazione. 6. Le comunicazioni previste dal presente regolamento non pregiudicano gli obblighi degli Stati membri previsti dal regolamento (CEE) n. 357/79 del Consiglio concernente le indagini statistiche sulle superfici viticole ( 35 ). Articolo 101 Errori palesi Qualsiasi comunicazione, domanda o richiesta presentata a uno Stato membro ai sensi del regolamento (CE) n. 479/2008 o del presente regolamento, comprese le domande di aiuto, può essere corretta in qualsiasi momento dopo la sua trasmissione in caso di errori palesi riconosciuti dall’autorità competente. Articolo 102 Forza maggiore e circostanze eccezionali Le sanzioni previste dal regolamento (CE) n. 479/2008 o dal presente regolamento non sono irrogate in casi di forza maggiore o in circostanze eccezionali ai sensi dell’articolo 40, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1782/2003. Articolo 103 Abrogazioni e riferimenti 1. I regolamenti (CE) n. 1227/2000, (CE) n. 1623/2000, (CE) n. 2729/2000 e (CE) n. 883/2001 sono abrogati. Tuttavia: a) le corrispondenti disposizioni previste nei regolamenti (CE) n. 1227/2000 e (CE) n. 1623/2000 continuano ad applicarsi se e in quanto le misure ammissibili ai sensi del regolamento (CE) n. 1493/1999 siano state iniziate o intraprese anteriormente al 1 o agosto 2008; b) la tabella 9 dell'allegato del regolamento (CE) n. 1227/2000 continua ad applicarsi salvo diversa disposizione contenuta in un regolamento di applicazione in materia di etichettatura e presentazione dei vini adottato in virtù dell'articolo 63 del regolamento (CE) n. 479/2008; c) l’allegato I del regolamento (CE) n. 1623/2000 rimane in vigore fino al 31 luglio 2012. 2. I riferimenti ai regolamenti abrogati in virtù del paragrafo 1 si intendono fatti al presente regolamento e si leggono secondo la tavola di concordanza che figura nell’allegato XXII. Articolo 104 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 1 o agosto 2008. Tuttavia, l’articolo 2 e il capo III del titolo IV si applicano a decorrere dal 30 giugno 2008. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. ALLEGATO I OCM VINO Presentazione del programma di sostegno A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p><span><span>Stato membro</span></span>&#160;<a>(<span>1</span>)</a>: &#8230;</p></td></tr><tr><td><p><span>Periodo</span>&#160;<a>(<span>2</span>)</a>: &#8230;</p></td><td><p><span>Data di presentazione:</span> &#8230;</p></td><td><p><span>Numero di revisione:</span> &#8230;</p></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Campagne viticole.</p></td></tr></tbody></table> modifica richiesta dalla Commissione / modifica richiesta dallo Stato membro ( 36 ) A. Descrizione delle misure proposte con la quantificazione degli obiettivi a) Sostegno nell'ambito del regime di pagamento unico a norma dell'articolo 103 sexdecies ( 37 ) Inserito nel programma di sostegno: sì/no: b) Promozione a norma dell'articolo 103 septdecies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: Aiuto di Stato: c) Ristrutturazione e riconversione dei vigneti a norma dell'articolo 103 octodecies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte ( 38 ): Obiettivi quantificati: d) Vendemmia verde a norma dell'articolo 103 novodecies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: e) Fondi di mutualizzazione a norma dell'articolo 103 vicies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: f) Assicurazione del raccolto a norma dell'articolo 103 unvicies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: Aiuto di Stato: g) Investimenti nelle imprese a norma dell'articolo 103 duovicies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: Aiuto di Stato: h) Distillazione dei sottoprodotti a norma dell'articolo 103 tervicies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte (compreso il livello dell'aiuto): Obiettivi quantificati: i) Distillazione di alcole per usi commestibili a norma dell'articolo 103 quatervicies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Lunghezza del periodo transitorio (campagne viticole): Descrizione delle misure proposte (compreso il livello dell'aiuto): Obiettivi quantificati: j) Distillazione di crisi a norma dell'articolo 103 quinvicies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Lunghezza del periodo transitorio (campagne viticole): Descrizione delle misure proposte (compreso il livello dell'aiuto): Obiettivi quantificati: Aiuto di Stato: k) Uso di mosto di uve concentrato a norma dell'articolo 103 sexvicies Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Lunghezza del periodo transitorio (campagne viticole): Descrizione delle misure proposte (compreso il livello dell'aiuto): Obiettivi quantificati: B. Risultati delle consultazioni tenute C. Valutazione degli impatti tecnici, economici, ambientali e sociali attesi ( 39 ) D. Scadenzario di attuazione delle misure E. Tabella finanziaria generale da presentare nel formato figurante nell'allegato II (specificare il numero di revisione) <table><col/><col/><tr><td><p>F.</p></td><td><p><span>Criteri e indici quantitativi da utilizzare per il controllo e la valutazione</span></p><p><span>Misure adottate per garantire l'idonea ed efficace attuazione dei programmi</span></p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>G.</p></td><td><span>Designazione delle autorit&#224; e degli organismi competenti a cui &#232; affidata l'attuazione del programma</span></td></tr></table> B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 Stato membro ( 40 ): Periodo ( 41 ): Data di presentazione: Numero di revisione: modifica richiesta dalla Commissione/modifica richiesta dallo Stato membro ( 42 ) A. Descrizione delle misure proposte con la quantificazione degli obiettivi a) Sostegno nell'ambito del regime di pagamento unico a norma dell'articolo 103 sexdecies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Inserito nel programma di sostegno: sì/no: b) i) Promozione sui mercati dei paesi terzi a norma dell'articolo 103 septdecies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: Aiuto di Stato: ii) Promozione negli Stati membri a norma dell'articolo 45, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1308/2013: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: Aiuto di Stato: c) i) Ristrutturazione e riconversione dei vigneti a norma dell'articolo 103 octodecies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: ii) Reimpianto di vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie a norma dell'articolo 46, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE) n. 1308/2013: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: d) Vendemmia verde a norma dell'articolo 103 novodecies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: e) Fondi di mutualizzazione a norma dell'articolo 103 vicies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: f) Assicurazione del raccolto a norma dell'articolo 103 unvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: Aiuto di Stato: g) Investimenti nelle imprese a norma dell'articolo 103 duovicies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: Aiuto di Stato: h) Innovazione nel settore vitivinicolo a norma dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1308/2013: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte: Obiettivi quantificati: i) Distillazione dei sottoprodotti a norma dell'articolo 103 tervicies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Inserito nel programma di sostegno: sì/no; in caso affermativo: Descrizione delle misure proposte (compreso il livello dell'aiuto): Obiettivi quantificati: B. Risultati delle consultazioni tenute C. Valutazione degli impatti tecnici, economici, ambientali e sociali attesi ( 43 ) D. Scadenzario di attuazione delle misure E. Tabella finanziaria generale da presentare nel formato figurante nell'allegato II (specificare il numero di revisione) F. Criteri e indici quantitativi da utilizzare per il controllo e la valutazione Misure adottate per garantire l'idonea ed efficace attuazione dei programmi G. Designazione delle autorità e degli organismi competenti a cui è affidata l'attuazione del programma ALLEGATO II Presentazione della tabella finanziaria dei programmi nazionali di sostegno a norma dell'articolo 103 terdecies , lettera e), del regolamento (CE) n. 1234/2007 A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in 1&#160;000 EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione,<span>entro e non oltre il 30 giugno 2008</span>:</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>2009</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td><td><p>2013</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>1 &#8211;&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>Articolo 103<span>sexdecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2 &#8211;&#160;&#160;Promozione sui mercati dei paesi terzi</p></td><td><p>Articolo 103<span>septdecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span> &#8211;&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103<span>octodecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><span>3 ter</span> &#8211;&#160;&#160;<span>Programmi in corso</span></p></td><td><p><span>Regolamento (CE) n. 1493/1999</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4 &#8211;&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103<span>novodecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5 &#8211;&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103<span>vicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6 &#8211;&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103<span>unvicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>7 &#8211;&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>8 &#8211;&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103<span>tervicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>9 &#8211;&#160;&#160;Distillazione in alcole per usi commestibili - sostegno per superficie</p></td><td><p>Articolo 103<span>quatervicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>10 &#8211;&#160;&#160;Distillazione di crisi</p></td><td><p>Articolo 103<span>quinvicies</span>, paragrafo 1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>11 &#8211;&#160;&#160;Uso di mosto di uve concentrato per l'arricchimento</p></td><td><p>Articolo 103<span>sexvicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p></td></tr></tbody></table> Per le misure non inserite nel programma nazionale di sostegno indicare «0». Se pertinente: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10<span>bis</span> &#8211;&#160;&#160;Aiuto di Stato per la distillazione di crisi</p></td><td><p>Articolo 103<span>quinvicies</span>, paragrafo 5</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 (43) <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(in 1&#160;000 EUR)</span></p></td></tr><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione:</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>1-&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>Articolo 103 sexdecies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3-&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103 octodecies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4-&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103 novodecies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5-&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103 vicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6-&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103 unvicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>7-&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103 duovicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>9-&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103 tervicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale parziale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure e sottomisure</p></td><td><p>Regolamento (UE) n. 1308/2013</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2-&#160;&#160;Promozione</p></td><td><p>Articolo 45</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span>-&#160;&#160;Reimpianto di vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie</p></td><td><p>Articolo 46, paragrafo 3, lettera c)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>8-&#160;&#160;Innovazione</p></td><td><p>Articolo 51</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale parziale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Gli importi comprendono anche le spese per le azioni avviate nell'ambito del primo programma quinquennale (2009-2013) e per le quali saranno eseguiti pagamenti nel corso del secondo programma quinquennale (2014-2018).</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO III Presentazione facoltativa della tabella finanziaria dei programmi nazionali di sostegno a norma dell'articolo 103 terdecies , lettera e), del regolamento (CE) n. 1234/2007 – informazioni dettagliate a livello regionale A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in 1&#160;000 EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Regione:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione,<span>entro e non oltre il 30 giugno 2008</span>:</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>2009</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td><td><p>2013</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>1 -&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>Articolo 103<span>sexdecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2 -&#160;&#160;Promozione sui mercati dei paesi terzi</p></td><td><p>Articolo 103<span>septdecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span> -&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103<span>octodecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><span>3 ter</span> -&#160;&#160;<span>Programmi in corso</span></p></td><td><p><span>Regolamento (CE) n. 1493/1999</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4 -&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103<span>novodecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5 -&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103<span>vicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6 -&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103<span>unvicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>7 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>8 -&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103<span>tervicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>9 -&#160;&#160;Distillazione in alcole per usi commestibili - sostegno per superficie</p></td><td><p>Articolo 103<span>quatervicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>10 -&#160;&#160;Distillazione di crisi</p></td><td><p>Articolo 103<span>quinvicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>11 -&#160;&#160;Uso di mosto di uve concentrato per l'arricchimento</p></td><td><p>Articolo 103<span>sexvicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p></td></tr></tbody></table> Per le misure non inserite nel programma nazionale di sostegno indicare «0» nelle caselle degli importi. Se pertinente: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10<span>bis</span> -&#160;&#160;Aiuto di Stato per la distillazione di crisi</p></td><td><p>Articolo 103<span>quinvicies</span>, paragrafo 5</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 (43) <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(in 1&#160;000 EUR)</span></p></td></tr><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Regione:</p></td></tr><tr><td><p>Data della comunicazione:</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>1-&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>Articolo 103 sexdecies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3-&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103 octodecies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4-&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103 novodecies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5-&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103 vicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6-&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103 unvicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>7-&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103 duovicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>9-&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103 tervicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale parziale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure e sottomisure</p></td><td><p>Regolamento (UE) n. 1308/2013</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2-&#160;&#160;Promozione</p></td><td><p>Articolo 45</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span>-&#160;&#160;Reimpianto di vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie</p></td><td><p>Articolo 46, paragrafo 3, lettera c)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>8-&#160;&#160;Innovazione</p></td><td><p>Articolo 51</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale parziale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Gli importi comprendono anche le spese per le azioni avviate nell'ambito del primo programma quinquennale (2009-2013) e per le quali saranno eseguiti pagamenti nel corso del secondo programma quinquennale (2014-2018).</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO IV Modifiche della tabella finanziaria dei programmi nazionali di sostegno a norma dell'articolo 103 terdecies , lettera e), del regolamento (CE) n. 1234/2007 A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in 1&#160;000 EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td><td><p>Data della trasmissione precedente:</p></td></tr><tr><td><p>Numero della presente tabella modificata:</p><p>Motivo: modifica richiesta dalla Commissione / modifica richiesta dallo Stato membro&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>2009</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td><td><p>2013</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td></tr><tr><td><p>1 -&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>Articolo 103<span>sexdecies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2 -&#160;&#160;Promozione sui mercati dei paesi terzi</p></td><td><p>Articolo 103<span>septdecies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span> -&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103<span>octodecies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><span>3 ter</span> -&#160;&#160;<span>Programmi in corso</span></p></td><td><p><span>Regolamento (CE) n. 1493/1999</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4 -&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103<span>novodecies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5 -&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103<span>vicies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6 -&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103<span>unvicies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>7 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>8 -&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103<span>tervicies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>9 -&#160;&#160;Distillazione in alcole per usi commestibili - sostegno per superficie</p></td><td><p>Articolo 103<span>quatervicies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>10 -&#160;&#160;Distillazione di crisi</p></td><td><p>Articolo 103<span>quinvicies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>11 -&#160;&#160;Uso di mosto di uve concentrato per l'arricchimento</p></td><td><p>Articolo 103<span>sexvicies</span></p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: 1<span>o</span> marzo e 30 giugno.</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Cancellare l'indicazione non pertinente.</p></td></tr></tbody></table> Termine per la trasmissione: Se pertinente: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10<span>bis</span> -&#160;&#160;Aiuto di Stato per la distillazione di crisi</p></td><td><p>Articolo 103<span>quinvicies</span>, paragrafo 5</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(in 1&#160;000 EUR)</span></p></td></tr><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td><td><p>Data della trasmissione precedente:</p></td></tr><tr><td><p>Numero della presente tabella modificata:</p><p>Motivazione: modifica richiesta dalla Commissione/modifica richiesta dallo Stato membro&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td></tr><tr><td><p>1-&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>Articolo 103 sexdecies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3-&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103 octodecies</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4-&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103 novodecies</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5-&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103 vicies</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6-&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103 unvicies</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>7-&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103 duovicies</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>9-&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103 tervicies</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale parziale</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure e sottomisure</p></td><td><p>Regolamento (UE) n. 1308/2013</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2-&#160;&#160;Promozione</p></td><td><p>Articolo 45</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span>-&#160;&#160;Reimpianto di vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie</p></td><td><p>Articolo 46, paragrafo 3, lettera c)</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>8-&#160;&#160;Innovazione</p></td><td><p>Articolo 51</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale parziale</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>Importo precedente</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo modificato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: 1<span>o</span> marzo e 30 giugno.</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Cancellare l'indicazione non pertinente.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO V Rendicontazione relativa al programma di sostegno A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p><span><span>Stato membro</span></span>&#160;<a>(<span>1</span>)</a>: &#8230;</p></td></tr><tr><td><p><span>Periodo:</span> &#8230;</p></td><td><p><span>Data di presentazione:</span> &#8230;</p></td><td><p><span>Numero di revisione:</span> &#8230;</p></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p></td></tr></tbody></table> A. Valutazione complessiva B. Condizioni e risultati dell'attuazione delle misure proposte ( 44 ) a) Sostegno nell'ambito del regime di pagamento unico a norma dell'articolo 103 sexdecies ( 45 ) b) Promozione a norma dell'articolo 103 septdecies Condizioni di attuazione: Risultati ( 46 ): Aiuto di Stato: c) Ristrutturazione e riconversione dei vigneti a norma dell'articolo 103 octodecies Condizioni di attuazione: Risultati: d) Vendemmia verde a norma dell'articolo 103 novodecies Condizioni di attuazione: Risultati: e) Fondi di mutualizzazione a norma dell'articolo 103 vicies Condizioni di attuazione: Risultati: f) Assicurazione del raccolto a norma dell'articolo 103 unvicies Condizioni di attuazione: Risultati: Aiuto di Stato: g) Investimenti nelle imprese a norma dell'articolo 103 duovicies Condizioni di attuazione: Risultati: Aiuto di Stato: h) Distillazione dei sottoprodotti a norma dell'articolo 103 tervicies Condizioni di attuazione (compreso il livello dell'aiuto): Risultati: i) Distillazione di alcole per usi commestibili a norma dell'articolo 103 quatervicies Condizioni di attuazione (compreso il livello dell'aiuto): Risultati: j) Distillazione di crisi a norma dell'articolo 103 quinvicies Condizioni di attuazione (compreso il livello dell'aiuto): Risultati: Aiuto di Stato: k) Uso di mosto di uve concentrato a norma dell'articolo 103 sexvicies Condizioni di attuazione (compreso il livello dell'aiuto): Risultati: C. Conclusioni (e, se necessario, modifiche previste) B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 Stato membro ( 47 ): Periodo: Data di presentazione: Numero di revisione: A. Valutazione complessiva: B. Condizioni e risultati dell'attuazione delle misure proposte ( 48 ) a) Sostegno nell'ambito del regime di pagamento unico a norma dell'articolo 103 sexdecies; b) 1. Promozione sui mercati dei paesi terzi a norma dell'articolo 103 septdecies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Condizioni di attuazione: Risultati ( 49 ) Aiuto di Stato: 2. Promozione negli Stati membri a norma dell'articolo 45, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1308/2013: Condizioni di attuazione: Risultati (49) Aiuto di Stato: c) 1. Ristrutturazione e riconversione dei vigneti a norma dell'articolo 103 octodecies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Condizioni di attuazione: Risultati: 2. Reimpianto di vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie a norma dell'articolo 46, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE) n. 1308/2013: Condizioni di attuazione: Risultati: d) Vendemmia verde a norma dell'articolo 103 novodecies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Condizioni di attuazione: Risultati: e) Fondi di mutualizzazione a norma dell'articolo 103 vicies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Condizioni di attuazione: Risultati: f) Assicurazione del raccolto a norma dell'articolo 103 unvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Condizioni di attuazione: Risultati: Aiuto di Stato: g) Investimenti nelle imprese a norma dell'articolo 103 duovicies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Condizioni di attuazione: Risultati: Aiuto di Stato: h) Innovazione a norma dell'articolo 51 del Regolamento (UE) n. 1308/2013): Condizioni di attuazione: Risultati: i) Distillazione dei sottoprodotti a norma dell'articolo 103 tervicies del regolamento (CE) n. 1234/2007: Condizioni di attuazione (compreso il livello dell'aiuto): Risultati: C. Conclusioni (e, se necessario, modifiche previste) ALLEGATO VI Τabella finanziaria dell'esecuzione dei programmi nazionali di sostegno a norma dell'articolo 188 bis , paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1234/2007 A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(in 1&#160;000 EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Tabella finanziaria modificata: s&#236;/no&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>In caso affermativo numero:</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>2009</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td><td><p>2013</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Stima/ esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Stima/ esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Stima/ esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Stima/ esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Stima/ esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>1 &#8211;&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td></tr><tr><td><p>2 &#8211;&#160;&#160;Promozione sui mercati dei paesi terzi</p></td><td><p>Articolo 103<span>septdecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span> &#8211;&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103<span>octodecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><span>3 ter</span> &#8211;&#160;&#160;<span>Programmi in corso</span></p></td><td><p><span>Regolamento (CE) n. 1493/1999</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4 &#8211;&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103<span>novodecies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5 &#8211;&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103<span>vicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6 &#8211;&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103<span>unvicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>7 &#8211;&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>8 &#8211;&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103<span>tervicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>9 &#8211;&#160;&#160;Distillazione in alcole per usi commestibili - sostegno per superficie</p></td><td><p>Articolo 103<span>quatervicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>10 &#8211;&#160;&#160;Distillazione di crisi</p></td><td><p>Articolo 103<span>quinvicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>11 &#8211;&#160;&#160;Uso di mosto di uve concentrato per l'arricchimento</p></td><td><p>Articolo 103<span>sexvicies</span></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: 1<span>o</span> marzo e 30 giugno.</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Cancellare l'indicazione non pertinente.</p></td></tr></tbody></table> Se pertinente: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10<span>bis</span> &#8211;&#160;&#160;Distillazione di crisi</p></td><td><p>Articolo 103<span>quinvicies</span>, paragrafo 5</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Tabella finanziaria modificata: S&#236;/No&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>In caso affermativo numero:</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Stima/esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Stima/esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Stima/esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Stima/esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Stima/esecuzione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>1-&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td></tr><tr><td><p>3-&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103 octodecies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4-&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103 novodecies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5-&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103 vicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6-&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103 unvicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>7-&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103 duovicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>9-&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103 tervicies</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale parziale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure e sottomisure</p></td><td><p>Regolamento (UE) n. 1308/2013</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2-&#160;&#160;Promozione</p></td><td><p>Articolo 45</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span>-&#160;&#160;Reimpianto di vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie</p></td><td><p>Articolo 46, paragrafo 3, lettera c)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>8-&#160;&#160;Innovazione</p></td><td><p>Articolo 51</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale parziale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: 1<span>o</span> marzo.</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Cancellare l'indicazione non pertinente.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO VII Dati tecnici relativi ai programmi nazionali di sostegno a norma dell'articolo 103 terdecies , lettera c), del regolamento (CE) n. 1234/2007 A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(importo finanziario in 1&#160;000 EUR)</p></td></tr><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td><td><p>Data della trasmissione precedente:</p></td></tr><tr><td><p>Numero della presente tabella modificata:</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>2009</p></td><td><p>2010</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td><td><p>2013</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Esecuzione</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td><td><p>(10)</p></td><td><p>(11)</p></td><td><p>(12)</p></td><td><p>(13)</p></td><td><p>(14)</p></td></tr><tr><td><p>1 -&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td><td><p>(&#8230;)</p></td></tr><tr><td><p>2 -&#160;&#160;Promozione sui mercati dei paesi terzi</p></td><td><p>Articolo 103<span>septdecies</span></p></td><td><p>Numero di progetti</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Aiuti di Stato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span> -&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103<span>octodecies</span></p></td><td><p>Superficie (ha)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Importo medio (EUR/ha)&#160;<a>(<span>4</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3 ter -&#160;&#160;<span>Programmi in corso</span></p></td><td><p><span>Regolamento (CE) n. 1493/1999</span></p></td><td><p>Superficie (ha)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Importo modificato (EUR/ha)&#160;<a>(<span>4</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4 -&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103<span>novodecies</span></p></td><td><p>Superficie (ha)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo medio (EUR/ha)&#160;<a>(<span>4</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5 -&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103<span>vicies</span></p></td><td><p>Numero di fondi nuovi</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>5</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6 -&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103<span>unvicies</span></p></td><td><p>Numero di produttori</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>6</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Aiuti di Stato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span></p></td><td><p>Numero di beneficiari</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>7</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Aiuti di Stato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.1 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni di convergenza</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera a)</p></td><td><p>Costi ammissibili</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.2 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni diverse dalle regioni di convergenza</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera b)</p></td><td><p>Costi ammissibili</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.3 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni ultraperiferiche</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera c)</p></td><td><p>Costi ammissibili</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.4 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle isole minori dell'Egeo</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera d)</p></td><td><p>Costi ammissibili</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.5 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni di convergenza</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera a)</p></td><td><p>Contributo comunitario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.6 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni diverse dalle regioni di convergenza</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera b)</p></td><td><p>Contributo comunitario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.7 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni ultraperiferiche</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera c)</p></td><td><p>Contributo comunitario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.8 -&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle isole minori dell'Egeo</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera d)</p></td><td><p>Contributo comunitario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>8 -&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103<span>tervicies</span></p></td><td><p>Forcella aiuto massimo (EUR/%vol/hl)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Mio hl</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>9</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>9 -&#160;&#160;Distillazione in alcole per usi commestibili - sostegno per superficie</p></td><td><p>Articolo 103<span>quatervicies</span></p></td><td><p>Forcella dell'aiuto (EUR/ha)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Superficie (ha)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Sostegno medio&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>10 -&#160;&#160;Distillazione di crisi</p></td><td><p>Articolo 103<span>quinvicies</span></p></td><td><p>Forcella dell'aiuto (EUR/%vol/hl)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Prezzo minimo alla produzione (EUR/%vol/hl)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Mio hl</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>9</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>11 -&#160;&#160;Uso di mosto di uve concentrato per l'arricchimento</p></td><td><p>Articolo 103<span>sexvicies</span></p></td><td><p>Forcella dell'aiuto (EUR/%vol/hl)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Mio hl</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>9</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: per le stime, la prima volta il 30 giugno 2008 e successivamente ogni 1<span>o</span> marzo e ogni 30 giugno; per l'esecuzione, ogni 1<span>o</span> marzo (la prima volta il 1<span>o</span> marzo 2010).</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per il numero di progetti corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>4</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per la superficie corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>5</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per il numero di fondi corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>6</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per il numero di produttori corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>7</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per il numero di beneficiari corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>8</span>)&#160;&#160;&#160;</a>I dati dettagliati sono forniti negli allegati I e V.</p><p><a>(<span>9</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per il numero di ettolitri corrispondente del presente allegato.</p></td></tr></tbody></table> B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(importo finanziario in 1&#160;000 EUR)</span></p></td></tr><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td><td><p>Data della trasmissione precedente:</p></td></tr><tr><td><p>Numero della presente tabella modificata:</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Esercizio finanziario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>Misure</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Stima</p></td><td><p>Esecuzione</p></td><td><p>Esecuzione</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td><td><p>(10)</p></td><td><p>(11)</p></td><td><p>(12)</p></td><td><p>(13)</p></td><td><p>(14)</p></td></tr><tr><td><p>1-&#160;&#160;Regime di pagamento unico</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td></tr><tr><td><p>2-&#160;&#160;Promozione sui mercati dei paesi terzi</p></td><td><p>Articolo 103 septdecies</p></td><td><p>Numero di progetti</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Aiuti di Stato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>3-&#160;&#160;Ristrutturazione e riconversione dei vigneti</p></td><td><p>Articolo 103 octodecies</p></td><td><p>Superficie (ha)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Importo medio (EUR/ha)&#160;<a>(<span>4</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>4-&#160;&#160;Vendemmia verde</p></td><td><p>Articolo 103 novodecies</p></td><td><p>Superficie (ha)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Importo medio (EUR/ha)(&#160;<a>(<span>4</span>)</a>)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>5-&#160;&#160;Fondi di mutualizzazione</p></td><td><p>Articolo 103 vicies</p></td><td><p>Numero di fondi nuovi</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>5</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>6-&#160;&#160;Assicurazione del raccolto</p></td><td><p>Articolo 103 unvicies</p></td><td><p>Numero di produttori</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>6</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Aiuti di Stato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7-&#160;&#160;Investimenti nelle imprese</p></td><td><p>Articolo 103 duovicies</p></td><td><p>Numero di beneficiari</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>7</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Aiuti di Stato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.1&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni di convergenza</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera a)</p></td><td><p>Costi ammissibili</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.2&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni diverse dalle regioni di convergenza</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera b)</p></td><td><p>Costi ammissibili</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.3&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni ultraperiferiche</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera c)</p></td><td><p>Costi ammissibili</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.4&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle isole minori dell'Egeo</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera d)</p></td><td><p>Costi ammissibili</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.5&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni di convergenza</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera a)</p></td><td><p>Contributo comunitario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.6&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni diverse dalle regioni di convergenza</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera b)</p></td><td><p>Contributo comunitario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.7&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle regioni ultraperiferiche</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera c)</p></td><td><p>Contributo comunitario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>7.8&#160;&#160;Investimenti nelle imprese nelle isole minori dell'Egeo</p></td><td><p>Articolo 103<span>duovicies</span>, paragrafo 4, lettera d)</p></td><td><p>Contributo comunitario</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>9-&#160;&#160;Distillazione dei sottoprodotti</p></td><td><p>Articolo 103 tervicies</p></td><td><p>Forcella aiuto massimo (EUR/%vol/hl)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>milioni hl</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>9</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Misure e sottomisure</p></td><td><p>Regolamento (UE) n. 1308/2013</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2<span>bis</span>-&#160;&#160;Promozione negli Stati membri</p></td><td><p>Articolo 45, paragrafo 1, lettera a)</p></td><td><p>Numero di progetti</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Aiuti di Stato</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo</p></td></tr><tr><td><p>3<span>bis</span>-&#160;&#160;Reimpianto di vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie</p></td><td><p>Articolo 46, paragrafo 3, lettera c)</p></td><td><p>Superficie (ha)</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo</p></td></tr><tr><td><p>Importo medio (EUR/ha)&#160;<a>(<span>4</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>8-&#160;&#160;Innovazione</p></td><td><p>Articolo 51</p></td><td><p>Numero di beneficiari</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>(Dato cumulativo)</p></td></tr><tr><td><p>Sostegno comunitario medio&#160;<a>(<span>7</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: per le stime, ogni 1<span>o</span> marzo e ogni 30 giugno; per l'esecuzione, ogni 1<span>o</span> marzo (la prima volta il 1<span>o</span> marzo 2015).</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo speso per il numero di progetti corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>4</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per la superficie corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>5</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per il numero di fondi corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>6</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per il numero di produttori corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>7</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per il numero di beneficiari corrispondente del presente allegato.</p><p><a>(<span>8</span>)&#160;&#160;&#160;</a>I dati dettagliati sono forniti negli allegati I e V.</p><p><a>(<span>9</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Calcolato dividendo l'importo dichiarato nell'allegato II (stime) e nell'allegato VI (esecuzione) per il numero di ettolitri corrispondente del presente allegato.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO VIII Comunicazione sulle misure di promozione a norma dell'articolo 103 septdecies e 188 bis , paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1234/2007 A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Stato membro:</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Stima/esecuzione</span>&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p><span>Data di trasmissione</span>&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td><td><p><span>Data della trasmissione precedente:</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Numero della presente tabella modificata:</span></p></td></tr><tr><td><p>Beneficiari</p></td><td><p>Misura ammissibile (articolo 103<span>septdecies</span>, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1234/2007)</p></td><td><p>Descrizione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Mercato bersaglio</p></td><td><p>Periodo</p></td><td><p>Spesa ammissibile (EUR)</p></td><td><p>di cui contributo comunitario (EUR)</p></td><td><p>di cui contributo pubblico di altro tipo, se previsto (EUR)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Cancellare l'indicazione non pertinente.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: per le stime, la prima volta il 30 giugno 2008 e successivamente ogni 1o marzo e ogni 30 giugno; per l'esecuzione, ogni 1o marzo (la prima volta il 1<span>o</span> marzo 2010).</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Anche nel caso in cui le misure di promozione siano organizzate in collaborazione con uno o pi&#249; Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 1. Promozione negli Stati membri <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro:</p></td></tr><tr><td><p>Stima/esecuzione(<span>1</span>)</p></td></tr><tr><td><p>Data della comunicazione(<span>2</span>):</p></td><td><p>Data della trasmissione precedente:</p></td></tr><tr><td><p>Numero della presente tabella modificata:</p></td></tr><tr><td><p>Beneficiari</p></td><td><p>Misura ammissibile (articolo 45, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) n. 1308/2013)</p></td><td><p>Descrizione (<span>3</span>)</p></td><td><p>Mercato bersaglio</p></td><td><p>Periodo</p></td><td><p>Spesa ammissibile</p><p>(EUR)</p></td><td><p>di cui contributo comunitario</p><p>(EUR)</p></td><td><p>di cui contributo pubblico di altro tipo, se previsto</p><p>(EUR)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> 2. Promozione paesi terzi <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro:</p></td></tr><tr><td><p>Stima/esecuzione&#160;<a>(<span>1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>Data della comunicazione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td><td><p>Data della trasmissione precedente:</p></td></tr><tr><td><p>Numero della presente tabella modificata:</p></td></tr><tr><td><p>Beneficiari</p></td><td><p>Misura ammissibile (articolo 45, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n. 1308/2013)</p></td><td><p>Descrizione&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Superficie</p></td><td><p>Periodo</p></td><td><p>Spesa ammissibile</p><p>(EUR)</p></td><td><p>di cui contributo comunitario</p><p>(EUR)</p></td><td><p>di cui contributo pubblico di altro tipo, se previsto</p><p>(EUR)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Cancellare l'indicazione non pertinente.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: per le stime, ogni 1<span>o</span> marzo e ogni 30 giugno; per l'esecuzione, ogni 1<span>o</span> marzo (la prima volta il 1<span>o</span> marzo 2015).</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Anche nel caso in cui le misure di promozione siano organizzate in collaborazione con uno o pi&#249; Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO VIII bis Relazione annuale sui controlli in loco eseguiti per la misura relativa alla ristrutturazione e alla riconversione dei vigneti di cui all'articolo 103 octodecies del regolamento (CE) n. 1234/2007 A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Esercizio finanziario:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Operazioni di ristrutturazione e riconversione approvate in totale</p></td><td><p>Operazioni di ristrutturazione su superfici precedentemente estirpate&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Controllo prima dell'estirpazione&#160;<a>(<span>4</span>)</a></p></td><td><p>Controllo dopo la ristrutturazione/riconversione</p></td><td><p>Superficie ammessa in definitiva dopo il controllo</p><p>(ha)</p></td><td><p>Superficie non ammessa dopo il controllo</p><p>(ha)</p></td><td><p>Premi rifiutati</p><p>(EUR)</p></td><td><p>Sanzioni&#160;<a>(<span>4</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>amministrativo</p></td><td><p>in loco</p></td></tr><tr><td><p>Numero di domande</p></td><td><p>Superficie</p><p>(ha)</p></td><td><p>Numero</p></td><td><p>Superficie precedentemente estirpata</p><p>(ha)</p></td><td><p>Numero di produttori controllati</p></td><td><p>Superficie controllata</p><p>(ha)</p></td><td><p>Numero di produttori controllati</p></td><td><p>Superficie controllata</p><p>(ha)</p></td><td><p>Numero di produttori controllati</p></td><td><p>Superficie controllata</p><p>(ha)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td><td><p>(10)</p></td><td><p>(11)</p></td><td><p>(12)</p></td><td><p>(13)</p></td><td><p>(14)</p></td><td><p>(15)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: 1<span>o</span> dicembre di ogni anno e la prima volta 1<span>o</span> dicembre 2009.</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>In parte incluse nelle colonne 2 e 3.</p><p><a>(<span>4</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Se pertinente.</p></td></tr></tbody></table> B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 1. Ristrutturazione e riconversione dei vigneti a norma dell'articolo 103 octodecies del regolamento (CE) n. 1234/2007: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro(<span>1</span>):</p></td></tr><tr><td><p>Esercizio finanziario:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione(<span>2</span>):</p></td></tr><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Operazioni di ristrutturazione e riconversione approvate in totale</p></td><td><p>Operazioni di ristrutturazione su superfici precedentemente estirpate(<span>3</span>)</p></td><td><p>Controllo prima dell'estirpazione(<span>4</span>)</p></td><td><p>Controllo dopo la ristrutturazione/riconversione</p></td><td><p>Superficie ammessa in definitiva dopo il controllo (ha)</p></td><td><p>Superficie non ammessa dopo il controllo (ha)</p></td><td><p>Premi rifiutati (EUR)</p></td><td><p>Sanzioni(<span>4</span>)</p></td></tr><tr><td><p>amministrativo</p></td><td><p>in loco</p></td></tr><tr><td><p>Numero di domande</p></td><td><p>Superficie (ha)</p></td><td><p>Numero</p></td><td><p>Superficie preceden-temente estirpata (ha)</p></td><td><p>Numero di produttori controllati</p></td><td><p>Superficie controllata (ha)</p></td><td><p>Numero di produttori controllati</p></td><td><p>Superficie controllata (ha)</p></td><td><p>Numero di produttori controllati</p></td><td><p>Superficie controllata (ha)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td><td><p>(10)</p></td><td><p>(11)</p></td><td><p>(12)</p></td><td><p>(13)</p></td><td><p>(14)</p></td><td><p>(15)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> 2. Reimpianto di vigneti per ragioni sanitarie o fitosanitarie a norma dell'articolo 46, paragrafo 3, lettera c), del regolamento (UE) n. 1308/2013: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Esercizio finanziario:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Operazioni di reimpianto approvate in totale</p></td><td><p>Controllo amministrativo prima del reimpianto</p></td><td><p>Controllo dopo il reimpianto</p></td><td><p>Superficie ammessa in definitiva dopo il controllo (ha)</p></td><td><p>Superficie non ammessa dopo il controllo (ha)</p></td><td><p>Premi rifiutati (EUR)</p></td><td><p>Sanzioni (4)</p></td></tr><tr><td><p>Numero di domande</p></td><td><p>Superficie (ha)</p></td><td><p>Numero di produttori controllati</p></td><td><p>Superficie controllata (ha)</p></td><td><p>Numero di produttori controllati</p></td><td><p>Superficie controllata (ha)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td><td><p>(10)</p></td><td><p>(11)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: 1<span>o</span> dicembre di ogni anno e la prima volta 1<span>o</span> dicembre 2014.</p><p>(<span>3</span>)&#160;&#160;In parte incluse nelle colonne 2 e 3.</p><p>(<span>4</span>)&#160;&#160;Se pertinente.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO VIII ter Relazione annuale sui controlli in loco eseguiti per la misura relativa alla vendemmia verde di cui all'articolo 103 novodecies del regolamento (CE) n. 1234/2007 A. ESERCIZI FINANZIARI 2009-2013 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Esercizio finanziario:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Domande approvate dallo Stato membro</p></td><td><p>Controlli in loco</p></td><td><p>Superficie ammessa in definitiva dopo il controllo</p><p>(ha)</p></td><td><p>Superficie non ammessa dopo il controllo</p><p>(ha)</p></td><td><p>Premi rifiutati</p><p>(EUR)</p></td><td><p>Sanzioni&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>Numero di domande</p></td><td><p>Superficie</p><p>(ha)</p></td><td><p>Numero di domande</p></td><td><p>Superficie controllata</p><p>(ha)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: 1<span>o</span> dicembre di ogni anno e la prima volta 1<span>o</span> dicembre 2009.</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Se pertinente.</p></td></tr></tbody></table> B. ESERCIZI FINANZIARI 2014-2018 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro&#160;<a>(<span>1</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Esercizio finanziario:</p></td></tr><tr><td><p>Data di trasmissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>:</p></td></tr><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Domande approvate dallo Stato membro</p></td><td><p>Controlli in loco</p></td><td><p>Superficie ammessa in definitiva dopo il controllo</p><p>(ha)</p></td><td><p>Superficie non ammessa dopo il controllo</p><p>(ha)</p></td><td><p>Premi rifiutati</p><p>(EUR)</p></td><td><p>Sanzioni&#160;<a>(<span>3</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>Numero di domande</p></td><td><p>Superficie</p><p>(ha)</p></td><td><p>Numero di domande</p></td><td><p>Superficie controllata</p><p>(ha)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Usare l'acronimo dell'OPOCE.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Termine per la trasmissione: 1<span>o</span> dicembre di ogni anno e la prima volta 1<span>o</span> dicembre 2014.</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Se pertinente.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO VIII quater Tabella 1 Informazione sui regimi di aiuto già autorizzati a norma degli articoli 87, 88 e 89 del trattato oppure informazioni relative all’esenzione di una data misura dall’obbligo di notifica ( 50 ) Stato membro ( 51 ): … Regione/i interessata/e ( se del caso ): … <table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Codice misura</p></td><td><p>Titolo della misura di aiuto</p></td><td><p>Indicazione della base giuridica del regime</p></td><td><p>Durata della misura di aiuto</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> Indicare a seconda dei casi: — per le misure che rientrano in un regolamento de minimis, la dicitura: «Gli aiuti concessi in virtù della presente misura devono essere conformi al regolamento de minimis (CE) n. 1535/2007 (produzione primaria) oppure al regolamento (CE) n. 1998/2006» (trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli) ( 52 ), — per i regimi di aiuto approvati: riferimento alla decisione della Commissione recante approvazione dell’aiuto di Stato, nonché numero dell’aiuto di Stato ed estremi della lettera di notifica dell’approvazione, — per gli aiuti che formano oggetto di esenzione per categoria: riferimento al pertinente regolamento di esenzione per categoria [ossia il regolamento (CE) n. 1857/2006 oppure il regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione ( 53 )] e al numero di registrazione. Tabella 4 Scheda di informazioni complementari sull’aiuto a favore dei premi di assicurazione del raccolto [articolo 103 unvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007] ( 54 ) Stato membro (54) : … Regione/i interessata/e ( se del caso ): … 1. Si conferma che: <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>la misura di aiuto non prevede il pagamento dei premi assicurativi a favore di grandi imprese e/o di imprese attive nel settore della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>la possibilit&#224; di copertura del rischio non &#232; limitata ad un&#8217;unica compagnia o ad un gruppo di compagnie di assicurazione</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>la concessione dell&#8217;aiuto non &#232; subordinata alla condizione che il contratto di assicurazione sia stipulato con una compagnia di assicurazioni stabilita nello Stato membro</p></td></tr></table> 2. Le seguenti perdite sono coperte dall’assicurazione il cui premio sarà in parte finanziato nell’ambito della misura di aiuto notificata: <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><div><p>a)<span>&#160;</span>unicamente le perdite dovute ad avverse condizioni atmosferiche assimilabili a calamit&#224; naturali, quali definite all&#8217;articolo 2, paragrafo 8, del regolamento (CE) n. 1857/2006</p></div></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><div><p>b)<span>&#160;</span>le perdite di cui sopra e altre perdite causate da avverse condizioni atmosferiche</p></div></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><div><p>c)<span>&#160;</span>le perdite dovute a epizoozie, fitopatie o infestazioni parassitarie (combinate o meno con altre perdite menzionate al presente punto)</p></div></td></tr></table> 3. Intensità di aiuto proposta: …% NB: Se si applica solo il caso contemplato nella prima casella [lettera a) del punto 2], l’intensità massima dell’aiuto è dell’80 % e in tutti gli altri casi [ossia se sono state contrassegnate le caselle b) o c) del punto 2] del 50 %. Tali condizioni si riferiscono alle intensità massime dell’importo cumulato del contributo nazionale e comunitario, a norma dell’articolo 103 quindecies, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1234/2007 Tabella 5 Scheda di informazioni complementari sugli aiuti a favore di investimenti [Articolo 103 duovicies del regolamento (CE) n. 1234/2007] ( 55 ) Stato membro (55) : … Regione/i interessata/e ( se del caso ): … 1. Campo di applicazione e beneficiari dell’aiuto 1.1. L’aiuto è concesso per i seguenti investimenti materiali o immateriali destinati a migliorare il rendimento globale dell’impresa ( specificare ): <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>in impianti di trattamento</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>in infrastrutture vinicole</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>nella commercializzazione del vino</p></td></tr></table> 1.2. L’aiuto riguarda ( specificare ): <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>la produzione o la commercializzazione dei prodotti di cui all&#8217;allegato XI<span>ter</span> del regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>lo sviluppo di nuovi prodotti, trattamenti e tecnologie connessi con i prodotti di cui all&#8217;allegato XI<span>ter</span> del regolamento (CE) n. 1234/2007</p></td></tr></table> 1.3. Si conferma che l’aiuto non è concesso a imprese in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà: <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>s&#236;</p></td></tr></table> 1.4. La presente comunicazione rientra nelle seguenti disposizioni degli Orientamenti agricoli e di conseguenza si conferma, a seconda dei casi, che: 1.4.1. <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p><span>punto IV.B.2. a</span>) [Articolo 15 del regolamento (CE) n. 800/2008]; in questo caso si conferma che:</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>l&#8217;aiuto soddisfa le condizioni di cui all&#8217;articolo 15 del regolamento (CE) n. 800/2008 (aiuti di Stato a favore delle piccole e medie imprese)</p></td></tr></table> 1.4.2. <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p><span>punto IV.B.2. b</span>) [Articolo 13 del regolamento (CE) n. 800/2008]; in questo caso si conferma che:</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>l&#8217;aiuto soddisfa le condizioni di cui all&#8217;articolo 13 del regolamento (CE) n. 800/2008 (aiuti regionali agli investimenti)</p></td></tr></table> 1.4.3. <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p><span>punto IV.B.2. c</span>) (Orientamenti della Commissione in materia di aiuti di Stato a finalit&#224; regionale 2007-2013&#160;(<a><span>56</span></a>); in questo caso si conferma che:</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>l&#8217;aiuto soddisfa le condizioni di cui agli Orientamenti della Commissione in materia di aiuti di Stato a finalit&#224; regionale 2007-2013 (in tal caso, gli aiuti di questo tipo sono valutati alla luce degli orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalit&#224; regionale. Occorre compilare la sezione pertinente del modulo generale di notifica [allegato del regolamento (CE) n. 1627/2006 della Commissione&#160;(<a><span>57</span></a>)]</p></td></tr></table> 1.4.4. <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p><span>punto IV.B.2. d</span>) (aiuti alle imprese intermedie in regioni non ammissibili agli aiuti a finalit&#224; regionale); in questo caso:</p></td></tr></table> Tra i beneficiari figurano PMI? <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>s&#236;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>no</p></td></tr></table> In caso affermativo si rimanda al precedente punto 1.4.1 [punto IV.B.2 a) degli orientamenti agricoli]. In caso negativo si conferma che l’aiuto sarà erogato solo a imprese intermedie (ossia con meno di 750 dipendenti e/o un fatturato inferiore a 200 milioni di EUR): <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>s&#236;</p></td></tr></table> In questo caso, occorre compilare la sezione pertinente del modulo generale di notifica [allegato del regolamento (CE) n. 1627/2006] relativa alle spese ammissibili. 2. Aiuto individuale Gli investimenti ammissibili possono superare 25 milioni di EUR e l’importo dell’aiuto può superare 12 milioni di EUR? <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>s&#236;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>no</p></td></tr></table> In caso affermativo si allegano le informazioni che permettono una valutazione individuale dell’aiuto: … 3. Intensità degli aiuti NB: Le condizioni si riferiscono alle intensità massime dell’importo cumulato del contributo nazionale e comunitario, a norma dell’articolo 103 quindecies , paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1234/2007. 3.1. Se i beneficiari sono PMI [articolo 15 del regolamento (CE) n. 800/2008], l’intensità massima dell’aiuto per gli investimenti ammissibili è la seguente: 3.1.1. nelle regioni ultraperiferiche: … (massimo 75 %) 3.1.2. nelle isole minori dell’Egeo ( 58 ): … massimo 65 %) 3.1.3. nelle regioni ammissibili ex articolo 87, paragrafo 3, lettera a): … (massimo 50 %) 3.1.4. nelle altre regioni: … (massimo 40 %) 3.2. Per gli aiuti contemplati dall’articolo 13 del regolamento (CE) n. 800/2008 (aiuti regionali agli investimenti) o dagli orientamenti della Commissione per gli aiuti di Stato a finalità regionale per il 2007-2013, indicare l’intensità massima degli aiuti per: 3.2.1. le PMI: 3.2.1.1. con riguardo agli investimenti ammissibili nelle regioni che possono beneficiare di aiuti ex articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato: … (massimo: 50 % o massimale fissato nella mappa degli aiuti a finalità regionale approvata per lo Stato membro interessato per il periodo 2007-2013) 3.2.1.2. con riguardo agli investimenti ammissibili in altre regioni che possono beneficiare di aiuti regionali: … (massimo: 40 % o massimale fissato nella mappa degli aiuti a finalità regionale approvata per lo Stato membro interessato per il periodo 2007-2013) 3.2.2. le imprese intermedie ai sensi dell’articolo 28, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1698/2005 (ossia imprese che non sono PMI, ma hanno meno di 750 dipendenti e un fatturato inferiore a 200 milioni di EUR): 3.2.2.1. con riguardo agli investimenti ammissibili nelle regioni che possono beneficiare di aiuti ex articolo 87, paragrafo 3, lettera a), del trattato: … (massimo: 25 % o massimale fissato nella mappa degli aiuti a finalità regionale approvata per lo Stato membro interessato per il periodo 2007-2013) 3.2.2.2. con riguardo agli investimenti ammissibili in altre regioni che possono beneficiare di aiuti regionali: … (massimo: 20 % o massimale fissato nella mappa degli aiuti a finalità regionale approvata per lo Stato membro interessato per il periodo 2007-2013) 3.2.3. Tra i beneficiari figurano imprese di dimensioni maggiori delle imprese intermedie di cui al punto 3.2.2 (ossia grandi imprese): <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>s&#236;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>no</p></td></tr></table> In caso affermativo, si conferma che l’intensità massima degli aiuti è pari o inferiore al massimale fissato nella mappa degli aiuti a finalità regionale approvata per lo Stato membro interessato per il periodo 2007-2013: <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>s&#236;</p></td></tr></table> In questo caso l’intensità massima di aiuto deve essere indicata nella succitata mappa degli aiuti a finalità regionale. L’intensità massima degli aiuti fissata nella mappa degli aiuti a finalità regionale corrispondente è del … %. 3.3. In relazione agli investimenti a favore delle imprese intermedie in regioni non ammissibili agli aiuti a finalità regionale, l’intensità massima di aiuto è: … ( massimo: 20 % ). 4. Criteri di ammissibilità e spese ammissibili 4.1. Si conferma che: <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>l&#8217;aiuto non finanzia investimenti in relazione ai quali un&#8217;organizzazione comune di mercato (inclusi i regimi di sostegno diretto) finanziata dal FEAGA pone restrizioni alla produzione o limiti al sostegno comunitario a livello dei singoli agricoltori, delle aziende o degli impianti di trasformazione se tali investimenti possono provocare un aumento della produzione al di l&#224; di tali restrizioni o limiti</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>l&#8217;aiuto non riguarda l&#8217;acquisto di attrezzature di seconda mano in caso di concessione di aiuti a imprese intermedie o grandi imprese</p></td></tr></table> 4.2. Con riguardo agli aiuti agli investimenti realizzati in regioni non ammissibili agli aiuti a finalità regionale: le spese ammissibili per gli investimenti corrispondono pienamente alle spese ammissibili contemplate negli orientamenti della Commissione per gli aiuti di Stato a finalità regionale per il 2007-2013: <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>s&#236;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>no</p></td></tr></table> In caso negativo e se tra i beneficiari figurano PMI si conferma che le spese ammissibili sono conformi alle disposizioni dell’articolo 15, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 800/2008: <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>s&#236;</p></td></tr></table> 5. Altre informazioni La comunicazione è corredata della documentazione richiesta, attestante che il sostegno è destinato ad obiettivi chiaramente definiti che rispecchiano precise esigenze strutturali e territoriali e svantaggi strutturali: <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>s&#236;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>&#61702;</p></td><td><p>no</p></td></tr></table> In caso di risposta affermativa, è necessario accludere detta documentazione alla presente scheda di informazioni complementari. ALLEGATO IX Documento V I 1 di cui all’articolo 43, paragrafo 1 ►( 1 ) C1 ALLEGATO X Documento V I 2 di cui all’articolo 44, paragrafo 1 ALLEGATO XI Requisiti tecnici applicabili ai formulari V I 1 e V I 2 di cui agli articoli 43 e 44 A. Stampa dei formulari 1. Il formato dei formulari è di 210 × 297 mm circa. 2. I formulari sono stampati in una delle lingue ufficiali della Comunità. Per i formulari V I 2, la lingua è designata dalle autorità competenti dello Stato membro in cui i formulari saranno vistati. B. Modalità di compilazione I formulari sono compilati nella lingua in cui sono stampati. Ciascun formulario reca un numero d’ordine attribuito: — nel caso dei formulari V I 1, dall’organismo ufficiale che firma la parte denominata «Attestato», — nel caso dei formulari V I 2, dall’ufficio doganale che li vista. 1. Esportatore: — Nome completo e indirizzo nel paese terzo. 2. Destinatario: — Nome completo e indirizzo nella Comunità. 4. Mezzo di trasporto e informazioni relative al trasporto — Fare riferimento esclusivamente al trasporto per la consegna al porto di entrata nel territorio della CE: — indicare il modo di trasporto (nave, aereo ecc.); indicare il nome dello Stato della nave, ecc. 6. (5 per il V I 2) Descrizione dei prodotti importati: — denominazione di vendita (indicare ad esempio quanto riportato sull’etichetta: nome del produttore e zona viticola, marchio ecc.); — nome del paese di origine (ad esempio «Cile»); — nome dell’indicazione geografica, purché il vino abbia i requisiti per fregiarsi di tale indicazione geografica; — titolo alcolometrico volumico effettivo, — colore del prodotto (indicare soltanto «rosso», «rosato» o «bianco»); — codice della nomenclatura combinata. ALLEGATO XII Elenco dei paesi terzi di cui all’articolo 43, paragrafo 2, all’articolo 45 e all’articolo 45 bis <table><col/><col/><col/><tr><td><p>PARTE A</p></td><td><p>:</p></td><td><p>Elenco dei paesi terzi di cui all&#8217;articolo 43, paragrafo 2:</p><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>Australia</p></div><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>Cile</p></div></td></tr></table> <table><col/><col/><col/><tr><td><p>PARTE B</p></td><td><p>:</p></td><td><p>Elenco dei paesi terzi di cui all&#8217;articolo 45:</p><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>Australia</p></div><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>Cile</p></div><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>Stati Uniti d&#8217;America</p></div></td></tr></table> <table><col/><col/><col/><tr><td><p>PARTE C</p></td><td><p>:</p></td><td><p>Elenco dei paesi terzi di cui all&#8217;articolo 45<span>bis</span>:</p><div><p>&#8212;<span>&#160;</span>&#8212;;</p></div></td></tr></table> ALLEGATO XIII Tabella 1 Sanzioni imposte dagli Stati membri a norma dell’articolo 85, paragrafo 3, dell’articolo 86, paragrafo 4 e dell’articolo 87, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008 <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Sanzione imposta nella campagna viticola data&#160;<a>(<span>1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>in virt&#249; del diritto nazionale (cfr. articolo 85, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 479/2008</p></td><td><p>istituita a norma dell&#8217;articolo 85, paragrafo 3 del regolamento (CE) n. 479/2008 (sanzione da imporre a partire dal 31.12.2008)</p></td><td><p>a norma all&#8217;articolo 86, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 479/2008 (sanzione da imporre a partire dall&#8217;1.1.2010)</p></td><td><p>a norma all&#8217;articolo 87, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 479/2008</p></td></tr><tr><td><p>EUR</p></td><td><p>superficie</p><p>(ha)</p></td><td><p>EUR</p></td><td><p>superficie</p><p>(ha)</p></td><td><p>EUR</p></td><td><p>superficie</p><p>(ha)</p></td><td><p>EUR</p></td><td><p>superficie</p><p>(ha)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Per la prima comunicazione, da effettuarsi anteriormente al 1<span>o</span> marzo 2009, i dati si riferiscono al periodo dal 1<span>o</span> agosto al 31 dicembre 2008; per tutte le comunicazioni successive, alla campagna viticola precedente la comunicazione.</p></td></tr></tbody></table> Termine della comunicazione: 1 o marzo. Comunicazione di cui all’articolo 58, paragrafo 1, del presente regolamento. ————— Tabella 3 Comunicazione annuale in merito alle superfici piantate dopo il 31 agosto 1998 senza corrispondenti diritti di impianto <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Superfici piantate dopo il 31.8.1998 senza corrispondenti diritti di impianto</p></td></tr><tr><td><p>scoperte nella campagna viticola data&#160;<a>(<span>1</span>)</a> (ha)</p></td><td><p>estirpate nella campagna viticola data&#160;<a>(<span>1</span>)</a> (ha)</p></td><td><p>superfici sottoposte a distillazione (ha)</p></td><td><p>volume di vino distillato nella campagna viticola data&#160;<a>(<span>1</span>)</a> (hl)</p></td><td><p>superfici sottoposte a vendemmia verde (ha)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Per la prima comunicazione, da effettuarsi anteriormente al 1<span>o</span> marzo 2009, i dati si riferiscono al periodo dal 1<span>o</span> agosto al 31 dicembre 2008; per tutte le comunicazioni successive, alla campagna viticola precedente la comunicazione.</p></td></tr></tbody></table> Termine della comunicazione: 1 o marzo. Comunicazione di cui all’articolo 85, paragrafo 4, e all’articolo 87, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 479/2008 e all’articolo 58, paragrafo 2, del presente regolamento. ————— Tabella 7 Comunicazione annuale in merito alle superfici piantate anteriormente al 1 o settembre 1998 senza corrispondenti diritti di impianto <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Superfici piantate anteriormente al 1<span>o</span> settembre 1998 senza corrispondenti diritti di impianto</p></td></tr><tr><td><p>non regolarizzate fino al 31 dicembre 2009 (ha)</p></td><td><p>estirpate nella campagna viticola data&#160;<a>(<span>1</span>)</a> (regolamento (CE) n. 479/2008 art. 86(4)) (ha)</p></td><td><p>superfici sottoposte a distillazione (ha)</p></td><td><p>volume di vino distillato nella campagna viticola data&#160;<a>(<span>1</span>)</a> (hl)</p></td><td><p>superfici sottoposte a vendemmia verde (ha)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Per la prima comunicazione, da effettuarsi anteriormente al 1<span>o</span> marzo 2011, i dati si riferiscono al periodo dal 1<span>o</span> gennaio al 31 luglio 2010; per tutte le comunicazioni successive, alla campagna viticola precedente la comunicazione.</p></td></tr></tbody></table> Termine della comunicazione: 1 o marzo a partire dal 2011. Comunicazione di cui all’articolo 86, paragrafo 5, e all’articolo 87, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 479/2008 e all’articolo 58, paragrafo 2, del presente regolamento. Tabella 8 Superficie corrispondente ai nuovi diritti di impianto concessi <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Superficie (ha)</p></td></tr><tr><td><p>espropri</p></td><td><p>ricomposizione fondiaria</p></td><td><p>sperimentazione</p></td><td><p>vivai</p></td><td><p>consumo familiare</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> Termine della comunicazione: 1 o marzo a partire dal 2009. Comunicazione di cui all’articolo 61 del presente regolamento. Tabella 9 Movimenti dei diritti di impianto verso la riserva e a partire dalla riserva <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regione</p></td><td><p>Diritti di impianto versati alla riserva</p></td><td><p>Diritti di impianto concessi a partire dalla riserva</p></td></tr><tr><td><p>superficie (ha)</p></td><td><p>importo versato per i diritti di impianto (EUR)</p></td><td><p>superficie (ha)</p></td><td><p>importo versato per i diritti di impianto (EUR)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale Stato membro</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> Termine della comunicazione: 1 o marzo a partire dal 2009. Comunicazione di cui all’articolo 65, paragrafo 5, del presente regolamento. ————— ————— Termine della comunicazione: 1 o marzo a partire dal 2009. Comunicazione a norma dell’articolo 109 del regolamento (CE) n. 479/2008 e dell’articolo 74 del presente regolamento. Tabella 15 Inventario dei diritti di impianto <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>Superficie (ha)</p></td></tr><tr><td><p>vino a denominazione di origine protetta&#160;<a>(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>vino a indicazione geografica protetta&#160;<a>(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>totale parziale per i vini a DOP/IGP&#160;<a>(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>vini senza denominazione di origine/indicazione geografica&#160;<a>(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td></tr><tr><td><p>Superficie effettivamente vitata</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Diritti di impianto assegnati ai produttori ma non ancora utilizzati</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Diritti di reimpianto detenuti dai produttori</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Diritti di impianto esistenti nella riserva</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale del potenziale produttivo</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Per la prima comunicazione, che dovr&#224; essere presentata anteriormente al 1<span>o</span> marzo 2009, l&#8217;intestazione delle colonne sar&#224; la seguente: v.q.p.r.d./vini da tavola a indicazione geografica/totale parziale per i v.q.p.r.d. e i vini da tavola a indicazione geografica/vini da tavola (senza indicazione geografica). Gli Stati membri che in quel momento non possono fare una distinzione tra le superfici vitate per la produzione di vini da tavola a indicazione geografica e i vini da tavola senza indicazione geografica, nella loro prima comunicazione possono inviare un dato globale per tutti i vini da tavola per la campagna viticola 2007/2008 e spedire poi entro il 31 dicembre 2009 una tabella aggiornata con la suddivisione tra queste due categorie di vino da tavola.</p></td></tr></tbody></table> Termine della comunicazione: 1 o marzo a partire dal 2009. Comunicazione a norma dell’articolo 109 del regolamento (CE) n. 479/2008 e dell’articolo 74 del presente regolamento. Tabella 16 Inventario delle principali varietà di uva da vino <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Variet&#224;</p></td><td><p>Superfici effettivamente vitate (in ha)</p></td><td><p>Proporzione (%)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>&#8230;</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>altre</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>&#160;</p><div/></td></tr></tbody></table> Termine della comunicazione: 1 o marzo a partire dal 2009. Comunicazione a norma dell’articolo 109 del regolamento (CE) n. 479/2008 e dell’articolo 74 del presente regolamento. ————— ALLEGATO XVI Istruzioni per il prelievo di uve fresche, il loro trattamento e la loro trasformazione in vino destinato ad essere analizzato con i metodi isotopici di cui all’articolo 88, paragrafo 1 I. PRELIEVO DELLE UVE A. Ciascun campione comprende almeno 10 kg di uve mature della stessa varietà di vite. Le uve vengono prelevate nello stato in cui si trovano. Il prelievo viene effettuato durante la vendemmia della particella di cui trattasi. Le uve raccolte devono essere rappresentative dell’intera particella. Il campione di uve fresche in tal modo prelevato, o il mosto da esse ottenuto, può essere congelato sino al successivo utilizzo. Solo qualora sia prevista la misurazione del tenore di ossigeno-18 dell’acqua del mosto, una volta pressato l’intero campione di uva può essere prelevata separatamente e conservata un’aliquota di mosto. B. All’atto del prelievo dei campioni viene redatta una scheda segnaletica. La scheda include una parte I che riguarda il prelievo delle uve e una parte II che concerne la vinificazione. Essa è conservata con il campione e lo accompagna durante tutte le operazioni di trasporto. La scheda è aggiornata con l’indicazione di tutti i trattamenti a cui è sottoposto il campione. La scheda segnaletica che riguarda il prelievo del campione è predisposta conformemente alla parte I del questionario che figura nell’allegato XVIII. II. VINIFICAZIONE A. La vinificazione è effettuata dall’organismo competente o da un servizio da esso appositamente designato e, nella misura del possibile, in condizioni comparabili con quelle abituali della zona di produzione di cui il campione è rappresentativo. La vinificazione deve comportare la trasformazione totale dello zucchero in alcole, ossia a meno di 2 g/l di zuccheri residui. Tuttavia in alcuni casi, ad esempio per garantire una migliore rappresentatività, può essere ammesso un tenore di zuccheri residui più elevato. Dopo la chiarificazione e la stabilizzazione tramite SO 2 , il vino è imbottigliato in bottiglie da 75 cl e etichettato. B. La scheda segnaletica concernente la vinificazione è compilata conformemente alla parte II del questionario che figura nell’allegato XVIII. ALLEGATO XVII Numero di campioni che gli Stati membri devono prelevare ogni anno per la banca di dati analitici di cui all’articolo 88, paragrafo 3 — 30 campioni in Bulgaria — 20 campioni nella Repubblica ceca — 200 campioni in Germania — 50 campioni in Grecia — 200 campioni in Spagna — 400 campioni in Francia — 30 campioni in Croazia — 400 campioni in Italia — 10 campioni a Cipro — 4 campioni in Lussemburgo — 50 campioni in Ungheria — 4 campioni a Malta — 50 campioni in Austria — 50 campioni in Portogallo — 70 campioni in Romania — 20 campioni in Slovenia — 15 campioni in Slovacchia — 4 campioni nel Regno Unito ALLEGATO XVIII Questionario sulla raccolta e la vinificazione dei campioni di uve destinate alle analisi isotopiche di cui all’articolo 88, paragrafo 5 I metodi analitici e l’espressione dei risultati (unità) da utilizzare sono quelli indicati all’articolo 31 del regolamento (CE) n. 479/2008 (o attestati come equivalenti dai laboratori che partecipano alle analisi) PARTE I 1. Informazioni generali 1.1. Numero del campione: 1.2. Nome e funzione dell’agente o della persona abilitata che ha effettuato il prelievo del campione: 1.3. Nome e indirizzo dell’organismo competente responsabile del prelievo del campione: 1.4. Nome e indirizzo dell’organismo competente responsabile della vinificazione e della spedizione del campione quando non si tratta dello stesso servizio di cui al punto 1.3: 2. Descrizione generale dei campioni 2.1. Origine (Stato, regione): 2.2. Anno di raccolta: 2.3. Varietà di vite: 2.4. Colore delle uve: 3. Descrizione del vigneto 3.1. Nome e indirizzo del viticoltore della particella: 3.2. Ubicazione della particella — comune viticolo: — località: — riferimento catastale: — latitudine e longitudine: 3.3. Suolo (ad esempio calcareo, argilloso, argilloso-calcareo, sabbioso): 3.4. Posizione (ad esempio poggio o pendio, pianura, esposizione al sole): 3.5. Numero di ceppi per ettaro: 3.6. Età approssimativa del vigneto (meno di 10 anni, fra 10 e 25 anni, oltre 25 anni): 3.7. Altitudine: 3.8. Metodo di allevamento e di potatura: 3.9. Categoria di vino in cui le uve sono di solito trasformate (vedi definizioni nel regolamento (CE) n. 479/2008, allegato IV): 4. Caratteristiche della vendemmia e del mosto 4.1. Resa per ettaro stimata della particella vendemmiata: (kg/ha): 4.2. Stato sanitario delle uve (ad esempio sane, marce), precisando se le uve erano asciutte o bagnate al momento del prelievo del campione: 4.3. Data di prelievo del campione: 5. Condizioni meteorologiche prima della vendemmia 5.1. Precipitazioni nei dieci giorni precedenti la vendemmia: sì/no. In caso affermativo indicare ulteriori informazioni, se disponibili: 6. Vigneti irrigati: In caso di terreni irrigati, indicare la data dell’ultima irrigazione: (Timbro dell’organismo competente responsabile del prelievo del campione e nome, qualifica e firma dell’agente che ha effettuato il prelievo) PARTE II 1. Microvinificazione 1.1. Peso del campione di uve in kg: 1.2. Metodo di torchiatura: 1.3. Volume del mosto ottenuto: 1.4. Caratteristiche del mosto: — concentrazione di zucchero espressa in g/l mediante rifrattometria: — acidità totale espressa in g/l di acido tartarico: (facoltativo): 1.5. Metodo di trattamento del mosto (ad esempio schiumatura, centrifugazione): 1.6. Lievitatura (varietà di lievito utilizzato). Indicare se vi è stata fermentazione spontanea: 1.7. Temperatura durante la fermentazione: 1.8. Metodo di determinazione della fine della fermentazione: 1.9. Metodo di trattamento del vino (ad esempio travaso): 1.10. Dosaggio dell’anidride solforosa in mg/l: 1.11. Analisi del vino ottenuto — titolo alcolometrico volumico effettivo in % vol: — estratto secco totale: — zuccheri riduttori in g/l di zucchero invertito: 2. Tabella cronologica della vinificazione del campione Data: — del prelievo: (stessa data della raccolta, parte I, punto 4.3) — della torchiatura: — dell’inizio della fermentazione: — della fine della fermentazione: — dell’imbottigliamento: Data di compilazione della Parte II: (Timbro dell’organismo competente che ha effettuato la vinificazione e firma di un responsabile dell’organismo) ALLEGATO XIX BOLLETTINO D’ANALISI dei campioni di vini e di prodotti analizzati con il metodo isotopico di cui all’articolo 31 del regolamento (CE) n. 479/2008 destinati ad essere immessi nella banca di dati isotopici presso il CCR I. INFORMAZIONI GENERALI 1. Paese: 2. Numero del campione: 3. Millesimo: 4. Varietà di vite: 5. Categoria di vino: 6. Regione/distretto: 7. Nome, indirizzo, telefono, fax e indirizzo e-mail del laboratorio responsabile dei risultati: 8. Campione per una seconda analisi di verifica presso il CCR: sì/no II. METODI E RISULTATI 1. Vino (riprendere i dati dell’allegato XVIII) 1.1. Titolo alcolometrico volumico: % vol 1.2. Estratto secco totale: g/l 1.3. Zuccheri riduttori: g/l 1.4. Acidità totale, espressa in acido tartarico: g/l 1.5. Anidride solforosa totale: mg/l 2. Distillazione del vino per la SNIF-NMR 2.1. Descrizione dell’apparecchiatura di distillazione: 2.2. Volume del vino distillato/peso del distillato ottenuto: 3. Analisi del distillato 3.1. Titolo alcolometrico del distillato % (m/m): 4. Risultato del rapporto isotopico del deuterio nell’etanolo misurato con la risonanza magnetica nucleare (RMN) 4.1. (D/H) I = ppm 4.2. (D/H) II = ppm 4.3. «R» = 5. parametri RMN Frequenza osservata: 6. Risultato del rapporto isotopico 18 O/ 16 O del vino δ 18 O [‰] = ‰ V. SMOW — SLAP 7. Risultato del rapporto isotopico 18 O/ 16 O del mosto (se pertinente) δ 18 O [‰] = ‰ V. SMOW — SLAP 8. Risultato del rapporto isotopico 13 C/ 12 C dell’etanolo del vino δ 13 C [‰] = ‰ V-PDB. ALLEGATO XX Prelievo di campioni nel quadro dell’assistenza tra organismi di controllo a norma dell’articolo 92 1. All’atto del prelievo dei campioni di vino, di mosto d’uva o di altro prodotto vitivinicolo liquido nel quadro dell’assistenza tra organismi di controllo, l’organismo competente provvede a garantire che i campioni: — siano rappresentativi della totalità della partita, per quanto concerne i prodotti contenuti in recipienti da 60 l o meno e immagazzinati insieme come partita unica, — siano rappresentativi del prodotto contenuto nel recipiente dal quale è stato prelevato il campione, per quanto concerne i prodotti contenuti in recipienti aventi un volume nominale di più di 60 l. 2. I prelievi di campioni si effettuano versando il prodotto in almeno 5 recipienti puliti, ciascuno avente un volume nominale minimo di 75 cl. Per i prodotti di cui al paragrafo 1, primo trattino, il prelievo di campioni può essere operato anche mediante il ritiro di almeno 5 recipienti aventi un volume nominale minimo di 75 cl, appartenenti alla partita da esaminare. Se i campioni di distillato di vino sono destinati ad essere analizzati mediante la risonanza magnetica nucleare del deuterio, il volume nominale dei recipienti per i campioni è di 25 cl o addirittura di 5 cl, quando si tratta di una spedizione da un laboratorio ufficiale ad un altro. I campioni vengono prelevati, eventualmente chiusi, e sigillati alla presenza di un rappresentante dello stabilimento presso il quale viene effettuato il prelievo o di un rappresentante del trasportatore, se il prelievo ha luogo durante il trasporto. L’eventuale assenza di tale rappresentazione viene menzionata nella relazione di cui al punto 4. Ogni campione deve essere provvisto di un dispositivo di chiusura a perdere, che deve essere inerte e non riutilizzabile. 3. Ogni campione è munito di un’etichetta conforme all’allegato XXI, sezione A. Se le dimensioni del recipiente non consentono di utilizzare l’etichetta prevista, un numero indelebile è apposto sul recipiente e le indicazioni previste sono riportate su una scheda a parte. Il rappresentante dello stabilimento in cui avviene il prelievo dei campioni o, se del caso, il rappresentante del trasportatore è invitato a firmare l’etichetta o, se del caso, la scheda. 4. L’agente dell’organismo competente abilitato ad effettuare i prelievi redige una relazione nella quale indica tutti gli elementi da lui considerati rilevanti ai fini della valutazione dei campioni. Egli vi registra, se del caso, le dichiarazioni del rappresentante del trasportatore o dello stabilimento in cui avviene il prelievo dei campioni ed invita il rappresentante a firmare. Egli precisa il quantitativo di prodotti oggetto del prelievo. Nella relazione è specificato se le firme sopra menzionate e quelle richieste ai sensi del punto 3, terzo capoverso, sono state rifiutate. 5. Per ogni prelievo, uno dei campioni viene conservato come campione di controllo presso lo stabilimento nel quale è stato eseguito il prelievo e un altro presso il servizio competente dal quale dipende l’agente che ha effettuato il prelievo. Tre dei campioni prelevati vengono inviati al laboratorio ufficiale che effettuerà l’esame analitico o organolettico. Uno dei campioni viene analizzato, mentre un altro viene conservato come campione di controllo. I campioni di controllo devono essere conservati per almeno tre anni a decorrere dalla data del prelievo. 6. I colli dei campioni sono muniti, sull’imballaggio esterno, di un’etichetta di colore rosso conforme al modello di cui all’allegato XXI, sezione B, ed avente un formato di circa 50 per 25 mm. All’atto della spedizione dei campioni, l’organismo competente dello Stato membro speditore appone il proprio timbro per metà sull’imballaggio esterno e per l’altra metà sull’etichetta rossa. ALLEGATO XXI A. Etichetta recante la designazione del campione, conformemente all’allegato XX, punto 3 1. Indicazioni prescritte: a) nome e indirizzo, con indicazione dello Stato membro, telefono, fax e e-mail del servizio competente che ha richiesto il prelievo del campione; b) numero d’ordine del campione; c) data di prelievo del campione; d) nome dell’agente del servizio competente abilitato a prelevare il campione; e) nome, indirizzo, telefono, fax e e-mail dello stabilimento in cui il campione è stato prelevato; f) designazione del recipiente dal quale il campione è stato prelevato (numero del recipiente, numero della partita di bottiglie, ecc.); g) designazione del prodotto inclusa la zona di produzione, l’anno di raccolta, il titolo alcolometrico effettivo o potenziale e, se possibile, la varietà di vite; h) la dicitura seguente: «il campione di controllo riservato può essere analizzato soltanto da un laboratorio autorizzato a procedere alle analisi di controllo. La rottura dei sigilli è passibile di ammenda». 2. Osservazioni: 3. Dimensione minima: 100 × 100 mm. B. Modello dell’etichetta rossa di cui all’allegato XX, punto 6 COMUNITÀ EUROPEE Prodotti da sottoporre ad esame analitico e organolettico in conformità del regolamento (CE) n. 555/2008 ALLEGATO XXII Tavola di concordanza di cui all’articolo 103, paragrafo 2 1. Regolamento (CE) n. 1227/2000 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regolamento (CE) n. 1227/2000</p></td><td><p>Presente regolamento</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 3</p></td><td><p>Articoli 60 e 61</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 4, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 62</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 4, paragrafi da 2 a 7</p></td><td><p>Articolo 63</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 4, paragrafo 8</p></td><td><p>Articolo 64</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 5, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 65, paragrafo 1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 5, paragrafo 3</p></td><td><p>Articolo 64</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 5, paragrafo 4</p></td><td><p>Articolo 65, paragrafo 2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 5, paragrafo 5</p></td><td><p>Articolo 65, paragrafo 3</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 5, paragrafo 6</p></td><td><p>Articolo 65, paragrafo 4</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 70, paragrafo 1</p></td></tr></tbody></table> 2. Regolamento (CE) n. 1623/2000 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regolamento (CE) n. 1623/2000</p></td><td><p>Presente regolamento</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 12</p></td><td><p>Articolo 32</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 13</p></td><td><p>Articolo 33</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 14<span>bis</span>, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 34</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 46, paragrafo 2</p></td><td><p>Articolo 21, paragrafo 3</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 50, paragrafo 2</p></td><td><p>Articolo 22</p></td></tr></tbody></table> 3. Regolamento (CE) n. 2729/2000 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regolamento (CE) n. 2729/2000</p></td><td><p>Presente regolamento</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 3</p></td><td><p>Articolo 76, lettera d)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 4</p></td><td><p>Articolo 76, lettera e)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 3, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 82, paragrafo 1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 3, paragrafo 2</p></td><td><p>Articolo 82, paragrafo 2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 4</p></td><td><p>Articolo 83</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 5</p></td><td><p>Articolo 81</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 7</p></td><td><p>Articolo 84</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8</p></td><td><p>Articolo 85</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 9</p></td><td><p>Articolo 86</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 10</p></td><td><p>Articolo 87</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 11</p></td><td><p>Articolo 88</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 12</p></td><td><p>Articolo 89</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 13</p></td><td><p>Articolo 90</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 14</p></td><td><p>Articolo 91</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 15</p></td><td><p>Articolo 92</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 16</p></td><td><p>Articolo 93</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 17</p></td><td><p>Articolo 94</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 19</p></td><td><p>Articolo 95</p></td></tr></tbody></table> 4. Regolamento (CE) n. 883/2001 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regolamento (CE) n. 883/2001</p></td><td><p>Presente regolamento</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 14, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 39, paragrafo 1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 20</p></td><td><p>Articolo 40</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 21</p></td><td><p>Articolo 41</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 22</p></td><td><p>Articolo 42</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 24</p></td><td><p>Articolo 43</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 25</p></td><td><p>Articolo 44</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 26</p></td><td><p>Articolo 45</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 27, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 46</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 28</p></td><td><p>Articolo 47</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 29</p></td><td><p>Articolo 48</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 30</p></td><td><p>Articolo 49</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 31, paragrafo 2</p></td><td><p>Articolo 51</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 32</p></td><td><p>Articolo 50</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 34<span>bis</span></p></td><td><p>Articolo 52</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) GU L 148 del 6.6.2008, pag. 1. ( 2 ) GU L 179 del 14.7.1999, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1234/2007 (GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1). ( 3 ) GU L 143 del 16.6.2000, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1216/2005 (GU L 199 del 29.7.2005, pag. 32). ( 4 ) GU L 194 del 31.7.2000, pag. 45. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1433/2007 (GU L 320 del 6.12.2007, pag. 18). ( 5 ) GU L 316 del 15.12.2000, pag. 16. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 2030/2006 (GU L 414 del 30.12.2006, pag. 40). ( 6 ) GU L 128 del 10.5.2001, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1211/2007 (GU L 274 del 18.10.2007, pag. 5). ( 7 ) GU L 3 del 5.1.2008, pag. 1. ( 8 ) GU L 277 del 21.10.2005, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 146/2008 (GU L 46 del 21.2.2008, pag. 1). ( 9 ) GU L 209 dell’11.8.2005, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1437/2007 (GU L 322 del 7.12.2007, pag. 1). ( 10 ) GU L 30 del 31.1.2009, pag. 16. ( 11 ) Regolamento (CE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671). ( 12 ) GU L 124 del 20.5.2003, pag. 36. ( 13 ) Direttiva 2000/29/CE del Consiglio, dell'8 maggio 2000, concernente le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità (GU L 169 del 10.7.2000, pag. 1). ( 14 ) GU L 270 del 21.10.2003, pag. 1. ( 15 ) GU L 205 del 3.8.1985, pag. 5. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1913/2006 (GU L 365 del 21.12.2006, pag. 52). ( 16 ) GU L 358 del 16.12.2006, pag. 3. ( 17 ) GU L 124 del 20.5.2003, pag. 36. ( 18 ) GU L 30 del 31.1.2009, pag. 16. ( 19 ) Regolamento delegato (UE) n. 907/2014 della Commissione, dell'11 marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda gli organismi pagatori e altri organismi, la gestione finanziaria, la liquidazione dei conti, le cauzioni e l'uso dell'euro (GU L 255 del 28.8.2014, pag. 18). ( 20 ) Regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (regolamento orizzontale) (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 549). ( 21 ) Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio (GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671). ( 22 ) GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1. ( 23 ) GU L 337 del 21.12.2007, pag. 35. ( 24 ) GU L 379 del 28.12.2006, pag. 5. ( 25 ) GU L 142 del 14.5.1998, pag. 1. ( 26 ) GU L 302 del 19.10.1992, pag. 1. ( 27 ) GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 275/2008 (GU L 85 del 27.3.2008, pag. 3). ( 28 ) GU L 105 del 23.4.1983, pag. 1. ( 29 ) GU L 141 del 30.4.2004, pag. 18. ( 30 ) Regolamento (CE) n. 65/2011 della Commissione, del 27 gennaio 2011, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l'attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale (GU L 25 del 28.1.2011, pag. 8). ( 31 ) GU L 128 del 27.5.2009, pag. 15. ( 32 ) GU L 9 del 14.1.2009, pag. 12. ( 33 ) GU L 355 del 15.12.2006, pag. 56. ( 34 ) GU L 228 dell’1.9.2009, pag. 3. ( 35 ) GU L 54 del 5.3.1979, pag. 124. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 1791/2006 (GU L 363 del 20.12.2006, pag. 1). ( 36 ) Cancellare l'indicazione non pertinente. ( 37 ) Tutti gli articoli indicati nel presente allegato si riferiscono al regolamento (CE) n. 1234/2007. ( 38 ) Incluso il risultato delle operazioni in corso in virtù dell'articolo 10 del presente regolamento. ( 39 ) Gli Stati membri di cui all'articolo 103 sexdecies , paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1234/2007 non hanno l'obbligo di compilare i punti C e F. ( 40 ) Usare l'acronimo dell'OPOCE. ( 41 ) Campagne viticole. ( 42 ) Cancellare l'indicazione non pertinente. ( 43 ) Gli Stati membri di cui all'articolo 103 sexdecies , paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1234/2007 non hanno l'obbligo di compilare i punti C e F. ( 44 ) Compilare solo le parti relative alle misure inserite nel programma di sostegno. ( 45 ) Tutti gli articoli indicati nel presente allegato si riferiscono al regolamento (CE) n. 1234/2007. ( 46 ) Valutazione degli impatti tecnici, economici, ambientali e sociali in base ai criteri e agli indici quantitativi definiti per la verifica e la valutazione nel programma presentato. ( 47 ) Usare l'acronimo dell'OPOCE. ( 48 ) Compilare solo le parti relative alle misure inserite nel programma di sostegno. ( 49 ) Valutazione degli impatti tecnici, economici, ambientali e sociali in base ai criteri e agli indici quantitativi definiti per la verifica e la valutazione nel programma presentato. ( 50 ) Comunicazione di cui all’articolo 37 bis , paragrafo 2, del presente regolamento. ( 51 ) Usare l’acronimo dell’OP. ( 52 ) Precisare il regolamento applicabile. ( 53 ) Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria) (GU L 214 del 9.8.2008, pag. 3). ( 54 ) Comunicazione di cui all’articolo 37 bis , paragrafo 3, lettera c), del presente regolamento. ( 55 ) Comunicazione di cui all’articolo 37 bis , paragrafo 3, lettera d), del presente regolamento. ( 56 ) GU C 54 del 4.3.2006, pag. 13. ( 57 ) GU L 302 dell’1.11.2006, pag. 10. ( 58 ) Regolamento (CEE) n. 2019/93 del Consiglio (GU L 184 del 27.7.1993, pag. 1). </note>
ITA
02008R0555-20160101
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.9.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 268/3</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 955/2014 DELLA COMMISSIONE dell'8 settembre 2014 recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) ( 1 ) , visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione &#232; calcolato ciascun giorno feriale, in conformit&#224; dell'articolo 136, paragrafo&#160;1, del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, l'8 settembre 2014 Per la Commissione, a nome del presidente Jerzy PLEWA Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale ( 1 ) GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1 . ( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 . ALLEGATO Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100 kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all&#8217;importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702&#160;00&#160;00</p></td><td><p>MK</p></td><td><p>76,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>76,6</p></td></tr><tr><td><p>0707&#160;00&#160;05</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>123,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>123,3</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;93&#160;10</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>124,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>124,8</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;50&#160;10</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>175,5</p></td></tr><tr><td><p>BR</p></td><td><p>100,4</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>196,7</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>182,0</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>227,6</p></td></tr><tr><td><p>UY</p></td><td><p>134,4</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>172,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>169,9</p></td></tr><tr><td><p>0806&#160;10&#160;10</p></td><td><p>BR</p></td><td><p>167,7</p></td></tr><tr><td><p>EG</p></td><td><p>167,7</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>116,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>150,6</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;10&#160;80</p></td><td><p>BR</p></td><td><p>62,8</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>103,3</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>120,7</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>119,3</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>129,1</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>129,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>110,9</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;30&#160;90</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>92,5</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>123,8</p></td></tr><tr><td><p>XS</p></td><td><p>50,3</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>120,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>96,8</p></td></tr><tr><td><p>0809&#160;30</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>135,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>135,2</p></td></tr><tr><td><p>0809&#160;40&#160;05</p></td><td><p>BA</p></td><td><p>34,7</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>43,1</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>38,9</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (CE) n. 1833/2006 della Commissione ( GU L 354 del 14.12.2006, pag. 19 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini». </note>
ITA
32014R0955
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.6.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 186/4</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 22 maggio 2019 relativa alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea della domanda di approvazione di una modifica non minore del disciplinare di produzione di cui all’articolo 53 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per la denominazione «Cidre de Normandie»/«Cidre normand» (IGP) (2019/C 186/04) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), in combinato disposto con l’articolo 53, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La Francia ha presentato una domanda di approvazione di una modifica non minore del disciplinare di produzione dell&#8217;IGP &#171;Cidre de Normandie&#187;/&#171;Cidre normand&#187; a norma dell&#8217;articolo 49, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 1151/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 50 del regolamento (UE) n. 1151/2012 la Commissione ha esaminato la domanda e ha concluso che soddisfa le condizioni stabilite in detto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Al fine di consentire la presentazione di notifiche di opposizione a norma dell&#8217;articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la domanda di approvazione di una modifica non minore del disciplinare di produzione di cui all&#8217;articolo 10, paragrafo 1, primo comma, del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, compresi il documento unico modificato e il riferimento alla pubblicazione del pertinente disciplinare di produzione, per la denominazione registrata &#171;Cidre de Normandie&#187;/&#171;Cidre normand&#187; (IGP) dovrebbe essere pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> DECIDE: Articolo unico La domanda di approvazione di una modifica non minore del disciplinare di produzione di cui all’articolo 10, paragrafo 1, primo comma, del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, compresi il documento unico modificato e il riferimento alla pubblicazione del pertinente disciplinare di produzione, per la denominazione registrata «Cidre de Normandie»/«Cidre normand» (IGP) è contenuta nell’allegato della presente decisione. A norma dell’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la pubblicazione della presente decisione conferisce il diritto di opporsi alla modifica di cui al primo comma entro tre mesi dalla data di pubblicazione della presente decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Fatto a Bruxelles, il 22 maggio 2019 Per la Commissione Phil HOGAN Membro della Commissione ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, del 13 giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( GU L 179 del 19.6.2014, pag. 36 ). ALLEGATO DOMANDA DI APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA NON MINORE DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DI UNA DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA/DI UN’INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA Domanda di approvazione di una modifica ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, primo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012 «CIDRE DE NORMANDIE» / «CIDRE NORMAND» N. UE: PGI-FR-00089-AM01 – 4.1.2017 DOP ( ) IGP ( X ) 1. Gruppo richiedente e interesse legittimo <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome:</p></td><td><p>Organisme de d&#233;fense et de gestion des cidres sous indication g&#233;ographique prot&#233;g&#233;e</p></td></tr><tr><td><p>Indirizzo:</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>123 rue Saint-Lazare</p></td></tr><tr><td><p>75008 Paris</p></td></tr><tr><td><p>FRANCIA</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Telefono:</p></td><td><p>+33 1 45 22 24 32</p></td></tr><tr><td><p>Fax</p></td><td><p>+33 1 45 22 24 85</p></td></tr><tr><td><p>E-mail:</p></td><td><p>contact@odgcidresigp.com</p></td></tr></tbody></table> Il gruppo è un’associazione disciplinata dalla legge del 1 o luglio 1901. È costituito da produttori di frutta da sidro e da trasformatori e ha pertanto un interesse legittimo a presentare domanda di modifica del disciplinare. 2. Stato membro o paese terzo Francia 3. Voce del disciplinare interessata dalla modifica <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9744;</p></td><td><p>Denominazione del prodotto</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Descrizione del prodotto</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Zona geografica</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Prova dell&#8217;origine</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Metodo di produzione</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Legame</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Etichettatura</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Altro: [aggiornamento dei recapiti del servizio competente dello Stato membro e del gruppo richiedente, recapiti della struttura di controllo, requisiti nazionali, allegati]</p></td></tr></tbody></table> 4. Tipo di modifica <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Modifica a un disciplinare di una DOP o IGP registrata da considerarsi non minore ai sensi dell&#8217;articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012.</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9744;</p></td><td><p>Modifica a un disciplinare di una DOP o IGP registrata, per cui il documento unico (o documento equivalente) non &#232; stato pubblicato, da considerarsi non minore ai sensi dell&#8217;articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012.</p></td></tr></tbody></table> 5. Modifica (modifiche) 5.1. Descrizione del prodotto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Il paragrafo &#171;I sidri di Normandia provengono dalla fermentazione di mosti ottenuti da &#171;frutta da sidro&#187; fresca, prodotta e lavorata in Normandia&#187; &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Il &#171;Cidre de Normandie&#187;/&#171;Cidre normand&#187; &#232; un sidro effervescente che proviene dalla fermentazione di mosti ottenuti da frutta da sidro (mele da sidro o pere da poir&#233;) fresca, prodotta e lavorata nella zona geografica delimitata dal presente disciplinare&#187;.</p></div><p>Questa definizione precisa la natura effervescente del sidro e il fatto che pu&#242; essere ottenuto solo a partire da frutta da sidro. Il &#171;Cidre de Normandie&#187; &#232; sempre stato prodotto esclusivamente con frutta da sidro ottenuta dai frutteti impiantati nella zona geografica. Tale restrizione &#232; indicata nel paragrafo relativo alle materie prime del disciplinare in vigore. Con questa precisazione, fornita fin dal momento della descrizione del prodotto, si elimina l&#8217;ambiguit&#224; sulla presenza di altra frutta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Viene aggiunto un paragrafo che contiene una definizione della frutta da sidro: si tratta di mele da sidro o pere da poir&#233; che producono un succo con un tenore di tannini (polifenoli) almeno pari a 0,6 g/l di acidi tannici totali, naturali od ossidati.</p><p>Il disciplinare in vigore fa riferimento a un elenco di variet&#224; di frutta raccomandate accluso in allegato. Tale elenco non &#232; limitativo, ferma restando l&#8217;evoluzione delle variet&#224; di frutta. L&#8217;elenco indicativo di variet&#224; &#232; sostituito da una definizione della frutta da sidro che si distingue dalla frutta da tavola per tenore di tannini.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Vengono eliminati i paragrafi relativi alla presentazione del prodotto. I confezionamenti menzionati sono infatti indicativi e corrispondono a quelli pi&#249; spesso utilizzati. Tutte le presentazioni sono quindi autorizzate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Le disposizioni relative alla materia prima vengono spostate nella sezione &#171;Descrizione del metodo di ottenimento del prodotto&#187;. L&#8217;ultimo paragrafo relativo alla struttura varietale del frutteto normanno &#232; sostituito dal paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;La ricchezza della composizione varietale dei frutteti permette di trovare equilibri tra i diversi tipi di variet&#224; all&#8217;interno della zona geografica. Con pi&#249; di un terzo delle superfici coltivate a mele amare e dolci-amare, un altro terzo abbondante a mele dolci e il resto a mele acide e aspre, i produttori di sidro possono ricorrere a diversi tipi di frutta per ottenere gli assemblaggi pi&#249; adatti.&#187;</p></div><p>Le percentuali relative ai frutteti impiantati sono dunque eliminate (&#171;I frutteti ad alto fusto della Normandia sono composti essenzialmente di variet&#224; dolci (44 %) e dolciastre (37 %). I nuovi frutteti a basso fusto sono costituiti a loro volta per il 60 % da variet&#224; dolci e dolciastre&#187;) poich&#233; rispecchiavano lo stato di una parte del frutteto normanno in un determinato momento, corrispondente al frutteto gestito dagli operatori del gruppo all&#8217;origine dell&#8217;IGP. Bench&#233; gli equilibri non vengano sostanzialmente messi in discussione, questi dati sono cambiati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Il paragrafo relativo al tipo e alle caratteristiche degli ingredienti (acqua potabile, zucchero, additivi, conservanti, edulcoranti, CO<span>2</span>) viene eliminato ad eccezione della frase sul caramello, che &#232; spostata nella sezione &#171;Descrizione del metodo di ottenimento del prodotto&#187;. L&#8217;unico colorante ammesso resta il caramello.</p><p>La cancellazione di questi elementi rientra nell&#8217;ambito di un aggiornamento delle disposizioni previste dalla normativa generale, sia nazionale che europea, in particolare per quanto concerne gli additivi alimentari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>I paragrafi relativi alle caratteristiche fisico-chimiche e organolettiche sono stati riorganizzati affinch&#233; la descrizione sia pi&#249; fluida e consenta di garantire una descrizione del prodotto coerente e di evitare ridondanze. Rimangono tre categorie: le principali caratteristiche fisiche, le caratteristiche chimiche e le caratteristiche organolettiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Vengono specificate le principali caratteristiche fisico-chimiche del &#171;Cidre de Normandie&#187; o &#171;Cidre normand&#187;, che &#171;si presenta come una bevanda limpida o torbida ottenuta dalla fermentazione di mosti derivanti dalla spremitura della polpa della frutta da sidro, con o senza aggiunta di acqua. &#200; caratterizzato da una schiuma finemente cremosa e dalla presenza di bolle.&#187;</p><p>Queste caratteristiche sono menzionate nel disciplinare vigente in quanto caratteristiche organolettiche.</p><p>Viene inoltre aggiunto che &#171;Le quantit&#224; destinate agli usi industriali e all&#8217;elaborazione di prodotti composti possono essere commercializzate senza la condizione dell&#8217;effervescenza&#187;. Il sidro pu&#242; infatti essere impiegato in usi industriali come la produzione dell&#8217;aceto o l&#8217;elaborazione di prodotti composti come i succhi. Bench&#233; quest&#8217;uso non sia stato indicato esplicitamente nel disciplinare vigente, l&#8217;utilizzo del &#171;Cidre de Normandie&#187; senza effervescenza &#232; stato costante nel tempo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Per quanto riguarda le caratteristiche chimiche del &#171;Cidre de Normandie&#187;, vengono mantenuti solo i tre valori limite relativi al titolo alcolometrico volumico totale minimo, al titolo alcolometrico volumico totale effettivo minimo e al tenore massimo di acidit&#224; volatile. Per quanto concerne il titolo alcolometrico volumico totale minimo, si conserva solo il valore applicabile a tutti i &#171;Cidre de Normandie&#187; (5,0 %), mentre viene eliminato il valore relativo ai soli sidri &#171;bouch&#233;&#187; (5,5 %).</p><p>Gli altri valori (tenore massimo di ferro, tenore massimo di acetaldeide, tenore massimo di anidride solforosa totale) sono rimossi poich&#233; sono contenuti nella normativa generale nazionale (Decreto 53-978 del 30 settembre 1953) applicabile a tutti i sidri e pertanto non sono specifici al &#171;Cidre de Normandie&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Le caratteristiche organolettiche del &#171;Cidre de Normandie&#187; non vengono sostanzialmente modificate. I paragrafi in questione sono fusi in un solo paragrafo per agevolare la lettura:</p><div><p>&#171;L&#8217;aroma del &#171;Cidre de Normandie&#187; o &#171;Cidre normand&#187; &#232; pronunciato, vario, particolarmente fruttato (ai sapori di mela, agrumi, pesca, albicocca ecc.). Il colore del &#171;Cidre de Normandie&#187; o &#171;Cidre normand&#187; va dal giallo chiaro all&#8217;arancio scuro. I sidri di colore piuttosto accentuato sono comuni, con una colorazione dovuta in tal caso all&#8217;assemblaggio di variet&#224; di frutta ricche di polifenoli (dolci, dolci-amare ecc.) che si ossidano, specialmente in caso di fermentazione della polpa.</p><p>Il &#171;Cidre de Normandie&#187; &#232; noto per il giusto equilibrio dei sapori tra amaro, acido e dolce.&#187;</p></div><p>Le formulazioni relative agli aromi, ai sapori e ai colori integrano la variabilit&#224; naturale dei sidri in funzione del loro assemblaggio; i descrittori riflettono l&#8217;estensione della gamma esistente, non ricorrendo sistematicamente e in concomitanza in ciascun sidro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Tutte le altre disposizioni non citate in precedenza sono eliminate (tenore massimo di ferro, acetaldeide, anidride e caratteristiche specifiche in base al tipo di sidro considerato), in quanto contenute nella normativa generale applicabile ai sidri, che ne definisce in particolare i vari tipi (&#171;bouch&#233;&#187;, &#171;dolce&#187;, &#171;brut&#187;, &#171;semi-secco&#187;).</p></td></tr></tbody></table> 5.2. Zona geografica Il paragrafo «I «Cidres de Normandie» (sidri e mosti concentrati) sono elaborati esclusivamente in Normandia. Per Normandia si intende la regione costituita dai seguenti dipartimenti» è sostituito da: «La raccolta della frutta da sidro e l’elaborazione del «Cidre de Normandie», ad eccezione del confezionamento, sono effettuate nella zona geografica formata dai comuni di seguito indicati. La zona geografica comprende la Normandia storica e le piccole regioni adiacenti (Perche, Domfrontais, Plaine d’Alençon, Pays de Bray), occupando i dipartimenti della regione amministrativa della Normandia e una piccola parte dei dipartimenti vicini di Mayenne, Sarthe, Eure-et-Loir e Oise.» Nel disciplinare in vigore la delimitazione della zona geografica fa riferimento a dipartimenti e cantoni. Nel disciplinare modificato i cantoni sono sostituiti dall’elenco dei comuni che li compongono, essendo questi ultimi meno soggetti a evoluzione. È stata aggiunta una carta della zona geografica. Queste modifiche formali non hanno alterato la delimitazione della zona geografica. 5.3. Prova dell’origine <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Il paragrafo &#171;Fatta eccezione per il confezionamento, i &#171;Cidres de Normandie&#187; potranno essere elaborati solo in unit&#224; di produzione situate nella zona geografica.&#187; &#232; eliminato. Le disposizioni ivi contenute descrivono le fasi che devono obbligatoriamente avere luogo nella zona geografica e sono state pertanto spostate al punto &#171;Delimitazione della zona geografica&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>In generale, la sezione &#171;prova dell&#8217;origine&#187; viene completata per rafforzare la tracciabilit&#224; all&#8217;origine. Si specifica inoltre che gli operatori sono tenuti a garantire l&#8217;attuazione della tracciabilit&#224; e a identificarsi presso il gruppo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Vengono apportate modifiche ai seguenti paragrafi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>elementi riportati sull&#8217;imballaggio: il paragrafo viene eliminato poich&#233; contiene obblighi di carattere generale relativi all&#8217;etichettatura del prodotto e non alla tracciabilit&#224;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>elementi relativi al controllo della fabbricazione: la parola &#171;fabbricazione&#187; &#232; sostituita con &#171;elaborazione&#187;, che &#232; il termine adeguato in ambito sidricolo. Il concetto di &#171;scheda di fabbricazione&#187; viene eliminato, trattandosi di un tipo di documento che si pu&#242; inglobare nel sistema di contabilit&#224; di magazzino, che permette di monitorare le informazioni corrispondenti;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>materie prime:</p><p>le parole &#171;da una regione diversa dalla Normandia&#187; sono sostituite da &#171;da territori situati all&#8217;esterno della zona geografica&#187; per distinguere senza ambiguit&#224; la frutta che pu&#242; essere destinata all&#8217;elaborazione del &#171;Cidre de Normandie&#187; dalla frutta restante.</p><p>Il &#171;titolo apposito&#187; &#232; sostituito dalla &#171;bolla di consegna&#187; di tutte le partite spedite e nella quale viene specificato il tipo di frutta (&#171;tipo frutta da sidro&#187;). La bolla di consegna &#232; quindi pi&#249; precisa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fabbricazione (ridenominata &#171;Elaborazione&#187;): questo paragrafo &#232; stato fuso con il paragrafo Confezionamento e distribuzione. La formulazione viene rivista per chiarire le disposizioni:</p><p>le parole &#171;i documenti definiti pi&#249; sopra&#187; sono sostitute da &#171;la contabilit&#224; di magazzino&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fatta eccezione per ci&#242; che riguarda la tracciabilit&#224;, gli elementi del paragrafo &#171;Confezionamento e distribuzione&#187; sono stati eliminati in quanto si riferivano al confezionamento, fase che non viene eseguita obbligatoriamente nella zona geografica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#200; stata aggiunta una disposizione relativa alla denuncia dei quantitativi prodotti ed &#232; stato inserito l&#8217;obbligo, per i produttori di frutta da sidro, di tenere dei registri (ubicazione degli appezzamenti, variet&#224; corrispondenti, distinzione tra le categorie di frutta da sidro e da tavola) e per gli altri operatori di tenere una contabilit&#224; di magazzino o qualsiasi documento contabile equivalente (ingressi e uscite delle frutta da sidro, dei mosti o mosti concentrati e del sidro).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Viene infine aggiunto uno schema di tracciabilit&#224; riassuntivo sotto forma di tabella.</p></td></tr></tbody></table> 5.4. Metodo di produzione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Materie prime:</p><p>questo paragrafo, che viene aggiunto nella descrizione del metodo di ottenimento, riprende elementi contenuti nella sezione &#171;descrizione del prodotto&#187; del disciplinare in vigore (categorie di variet&#224; di frutta da sidro secondo le loro caratteristiche: tenore di tannini, acidit&#224;).</p><p>Il riferimento all&#8217;elenco delle variet&#224; di frutta da sidro raccomandate &#232; sostituito dalla definizione della frutta da sidro (mele e pere che producono un succo con un tenore di tannini (polifenoli) almeno pari a 0,6 g/l di acidi tannici totali, naturali od ossidati).</p><p>L&#8217;elaborazione del &#171;Cidre de Normandie&#187; &#232; caratterizzata dall&#8217;utilizzo di un&#8217;ampia gamma di variet&#224; di frutta da sidro con sapori complementari. Queste variet&#224; figurano solo in parte nel disciplinare in vigore, in un elenco di variet&#224; &#171;raccomandate&#187; limitativo e poco coerente. Ad esempio, nell&#8217;elenco non compaiono integralmente le variet&#224; raccomandate dai decreti del 20 aprile 1967 e del 30 maggio 1980, bench&#233; rientrino tutte nella definizione della materia prima indicata. Non sono rappresentate nemmeno variet&#224; locali tradizionali, seppure molto numerose. Per garantire coerenza e correttezza e considerata la difficolt&#224; di istituire elenchi di variet&#224; esaustivi, viene scelto un criterio analitico distintivo della frutta da sidro. I tannini sono una delle caratteristiche della frutta da sidro, utilizzata insieme all&#8217;acidit&#224; per classificare le variet&#224; in gruppi di sapori a fini di assemblaggio. All&#8217;interno dell&#8217;insieme definito, le variet&#224; di frutta da sidro sono normalmente suddivise in 5 categorie che permettono ai produttori di sidro di classificarle.</p><p>In tal senso, nella frase &#171;Le variet&#224; di frutta da sidro sono suddivise in 6 categorie, di cui le principali sono di seguito indicate&#187;, il 6 &#232; sostituito da un 5 per correggere un errore materiale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Fasi di elaborazione:</p><p>nel paragrafo &#171;mescolamento e spremitura della frutta&#187; viene aggiunto che la frutta da sidro originaria della zona geografica IGP deve essere pulita all&#8217;ingresso della catena di trasformazione. Questo requisito &#232; legato all&#8217;eliminazione dell&#8217;obbligo di lavaggio della frutta; il lavaggio non &#232; infatti richiesto in caso di frutta raccolta manualmente e/o senza contatto con il suolo.</p><p>Nel paragrafo &#171;Chiarificazione prima della fermentazione&#187; i metodi elencati (defecazione, depectinizzazione, operazioni di separazione ecc.) sono sostituiti dalle &#171;pratiche e trattamenti autorizzati e consacrati dall&#8217;uso&#187;. Non tutte le operazioni elencate sono infatti sistematicamente obbligatorie. L&#8217;esecuzione di queste operazioni dipende dalle competenze degli operatori.</p><p>Nel paragrafo &#171;Fermentazione&#187; vengono eliminate le pratiche autorizzate (taglio, edulcorazione, impiego di zucchero per il sidro &#171;bouch&#233;&#187;), perch&#233; contenute nella normativa generale.</p><p>Nel paragrafo &#171;Chiarificazione dopo la fermentazione&#187; viene precisato che il collaggio pu&#242; essere seguito &#171;o meno&#187; da una centrifugazione e/o da una filtrazione. La centrifugazione e la filtrazione mirano rispettivamente ad accelerare il deposito delle particelle in sospensione e a trattenerle al fine di ottenere un prodotto pi&#249; limpido. Queste operazioni influenzano l&#8217;aspetto del sidro, ma non il suo sapore. Il fatto di renderle facoltative dopo l&#8217;esecuzione del collaggio non comporta dunque un impatto significativo sul prodotto.</p><p>Nel titolo del paragrafo &#171;Formazione della spuma o carbonatazione&#187; il termine &#171;carbonatazione&#187; &#232; sostituito da &#171;gassificazione&#187;. La gassificazione &#232; gi&#224; autorizzata dal disciplinare in vigore.</p><p>Tale modifica permette di evitare qualsiasi confusione tra i due termini che sono equivalenti: la gassificazione delle bevande fa specificatamente riferimento, nell&#8217;industria alimentare, all&#8217;aggiunta di CO<span>2</span> (carbonatazione) per ottenere una bevanda effervescente (gassata).</p><p>Le disposizioni relative al confezionamento e alla conservazione sono eliminate nella misura in cui non impongono vincoli particolari.</p><p>Viene aggiunto uno schema del ciclo del prodotto con il riepilogo delle diverse fasi di produzione del &#171;Cidre de Normandie&#187;/&#171;Cidre normand&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 5.5. Legame Il capitolo «legame causale» è stato strutturato in tre parti per definire meglio le specificità della zona geografica, le specificità del prodotto e il legame causale. Si tratta di modifiche testuali che non comportano cambiamenti sostanziali. 5. 6. Etichettatura Gli elementi specifici dell’etichettatura sono limitati alla denominazione della bevanda, ovvero: «Cidre de Normandie»/«Cidre normand». Le altre disposizioni contenute in questo paragrafo del disciplinare in vigore sono eliminate. Esse sono in gran parte contenute in normative nazionali applicabili ai sidri (diciture facoltative riguardanti il sidro «bouché», il puro succo, l’effervescenza naturale, la formazione di spuma naturale ecc.) oppure a una categoria di prodotti più ampia (la certificazione di conformità). Altre disposizioni non sono vincolanti (possibilità di informare il consumatore sulla natura, l’origine, l’elaborazione, le specificità e le caratteristiche organolettiche del prodotto). L’obbligo di indicare l’organismo di controllo in etichetta viene rimosso. Questa informazione è disponibile altrove e l’organismo è suscettibile di variazioni. Poiché dal 4 gennaio 2016 è obbligatorio riportare il logo IGP, viene eliminato anche il riferimento all’obbligo di indicare «IGP e/o Indicazione geografica protetta». 5.7. Altro — Aggiornamento dei recapiti Vengono aggiunti i recapiti dell’Institut national de la qualité et de l’origine (INAO) in quanto servizio competente dello Stato membro, conformemente al regolamento (UE) n. 1151/2012. Vengono inoltre modificati il nome e i recapiti del gruppo, a seguito di alcuni cambiamenti avvenuti nell’organizzazione della filiera. — Struttura di controllo I recapiti relativi all’organismo di controllo sono sostituiti con quelli dell’autorità di controllo competente. Con questa modifica si intende evitare di modificare il disciplinare in caso di variazione dell’organismo di controllo. — Requisiti nazionali Viene aggiunta una tabella contenente i principali punti di controllo. — Allegati Gli allegati del disciplinare vigente vengono eliminati: essi contengono infatti informazioni non vincolanti oppure disposizioni vincolanti sulla zona geografica già riportate nel disciplinare. DOCUMENTO UNICO «CIDRE DE NORMANDIE»/«CIDRE NORMAND» N. UE: PGI-FR-00089-AM01 – 4.1.2017 DOP ( ) IGP ( X ) 1. Denominazione «Cidre de Normandie» / «Cidre normand» 2. Stato membro o paese terzo Francia 3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare 3.1. Tipo di prodotto Classe 1.8. Altri prodotti indicati nell’allegato I del trattato (spezie ecc.) 3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1 Il «Cidre de Normandie»/«Cidre normand» è un sidro effervescente che proviene dalla fermentazione di mosti ottenuti da frutta da sidro (mele da sidro o pere da poiré) fresca, prodotta e lavorata nella zona geografica delimitata. I mosti di frutta da sidro possono essere ottenuti in parte da mosti concentrati a condizione che la proporzione di questi ultimi non superi il 40 % del volume totale dei mosti impiegati (espressa in mosti ricostituiti). La ricchezza della composizione varietale dei frutteti permette di trovare equilibri tra i diversi tipi di varietà all’interno della zona geografica. Con più di un terzo delle superfici coltivate a mele amare e dolci-amare, un altro terzo abbondante a mele dolci e il resto a mele acide e aspre, i produttori di sidro possono ricorrere a diversi tipi di frutta per ottenere gli assemblaggi più adatti. Il «Cidre de Normandie» / «Cidre normand» si presenta come una bevanda limpida o torbida ottenuta dalla fermentazione di mosti derivanti dalla spremitura della polpa della frutta da sidro, con o senza aggiunta di acqua. È caratterizzato da una schiuma finemente cremosa e dalla presenza di bolle. L’effervescenza è dovuta all’anidride carbonica prodotta dalla fermentazione e/o aggiunta. Le quantità destinate agli usi industriali e all’elaborazione dei prodotti composti possono essere commercializzate senza la condizione dell’effervescenza. Il colore del «Cidre de Normandie» / «Cidre normand» va dal giallo chiaro all’arancio. Il suo aroma è pronunciato, vario, particolarmente fruttato (ai sapori di mela, agrumi, pesca, albicocca ecc.) e con un giusto equilibrio dei sapori tra amaro, acido e dolce. 3.3. Mangimi (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati) Per l’elaborazione del «Cidre de Normandie» / «Cidre normand» può essere usata solo frutta da sidro. La frutta da tavola non è ammessa. Per «frutta da sidro» s’intendono le mele e le pere impiegate per ottenere il sidro, che producono un succo con un tenore di tannini (polifenoli) almeno pari a 0,6 g/l di acidi tannici totali, naturali od ossidati. 3.4. Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata Produzione della frutta e sua trasformazione in sidro (produzione dei mosti mediante spremitura della frutta, produzione di sidro mediante la fermentazione dei mosti). Succo grezzo ottenuto mediante l’utilizzo di acqua non riscaldata, fermentazione a freddo o a temperatura ambiente. L’unico colorante ammesso è il caramello. 3.5. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc. del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata — 3.6. Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata Obbligo di indicare la denominazione della bevanda: «Cidre de Normandie»/«Cidre normand». 4. Delimitazione concisa della zona geografica <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dipartimento della Seine Maritime: tutti i comuni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dipartimento dell&#8217;Eure: tutti i comuni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dipartimento del Calvados: tutti i comuni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dipartimento della Manche: tutti i comuni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dipartimento dell&#8217;Orne: tutti i comuni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dipartimento dell&#8217;Oise, i seguenti comuni: Blacourt, Le Coudray-Saint-Germer, Cuigy-en-Bray, Espaubourg, Flavacourt, Hodenc-en-Bray, Labosse, Lachapelle-aux-Pots, Lalande-en-Son, Lalandelle, Puiseux-en-Bray, Saint-Aubin-en-Bray, Saint-Germer-de-Fly, Saint-Pierre-es-Champs, S&#233;rifontaine, Talmontiers, Le Vaumain, Le Vauroux, Abancourt, Blargies, Boutavent, Bouvresse, Broquiers, Campeaux, Canny-sur-Th&#233;rain, Escles-Saint-Pierre, Formerie, Fouilloy, Gourchelles, H&#233;ricourt-sur-Th&#233;rain, Lannoy-Cuill&#232;re, Moliens, Monceaux-l&#8217;Abbaye, Mureaumont, Om&#233;court, Quincampoix-Fleuzy, Romescamps, Saint-Arnoult, Saint-Samson-la-Poterie, Saint-Valery, Villers-Vermont, Elencourt, Beaud&#233;duit, Briot, Brombos, Cempuis, Dam&#233;raucourt, Dargies, Feuqui&#232;res, Grandvilliers, Grez, Halloy, Le Hamel, Hautbos, Lavacquerie, Laverri&#232;re, Le Mesnil-Conteville, Offoy, Saint-Maur, Saint-Thibault, Sarcus, Sarnois, Sommereux, Thieuloy-Saint-Antoine, Achy, Blicourt, Bonni&#232;res, Fontaine-Lavaganne, Gaudechart, Haute-&#201;pine, H&#233;tomesnil, Lihus, Marseille-en-Beauvaisis, Milly-sur-Th&#233;rain, La Neuville-sur-Oudeuil, La Neuville-Vault, Oudeuil, Pisseleu, Pr&#233;villers, Rothois, Roy-Boissy, Saint-Omer-en-Chauss&#233;e, Villers-sur-Bonni&#232;res, Bazancourt, Buicourt, Crillon, Ernemont-Boutavent, Escames, Fontenay-Torcy, Gerberoy, Glatigny, Gr&#233;m&#233;villers, Hannaches, Hanvoile, Haucourt, H&#233;court, Lachapelle-sous-Gerberoy, Lh&#233;raule, Loueuse, Martincourt, Morvillers, Saint-Deniscourt, Saint-Quentin-des-Pr&#233;s, Senantes, Songeons, Sully, Th&#233;rines, Villembray, Villers-sur-Auchy, Vrocourt, Wambez.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dipartimento dell&#8217;Eure et Loir, i seguenti comuni: Argenvilliers, (Les) Autels-Villevillon, Authon-du-Perche, (La) Bazoche-Gouet, Beaumont-les-Autels, B&#233;thonvilliers, Brunelles, Champrond-en-Perchet, Chapelle-Guillaume, Chapelle-Royale, Charbonni&#232;res, Coudray-au-Perche, (Les) &#201;tilleux, (La) Gaudaine, Luigny, Margon Miermaigne, Moulhard, Nogent-le-Rotrou, Saint-Bomer, Saint-Jean-Pierre-Fixte, Soiz&#233;, Souanc&#233;-au-Perche, Trizay-Coutretot-Saint-Serge, Vich&#232;res,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dipartimento della Mayenne, i seguenti comuni: Ambri&#232;res-les-Vall&#233;es, Chantrign&#233;, Couesmes-Vauc&#233;, La Haie-Traversaine, Le Pas, St-Loup-du-Gast, Souc&#233;, Le Housseau-Br&#233;tignolles, Lassay-les-Ch&#226;teaux, Rennes-en Grenouilles, St-Julien-du-Terroux, Ste-Marie-du-Bois, Thuboeuf, Gorron, Herc&#233;, Lesbois, St-Aubin-Fosse-Louvain, Vieuvy, D&#233;sertines, Boulay-les-Ifs, Champfremont, Ravigny, St-Pierre-des-Nids, Champ&#233;on, Charchign&#233;, Le Horps, Montreuil-Poulay, Le Ribay.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dipartimento della Sarthe, i seguenti comuni: Nogent-le-Bernard, Avez&#233;, Dehault, La-Chapelle-du-Bois, La-Fert&#233;-Bernard, Pr&#233;val, St-Aubin-des-Coudrais, Louzes, Neufch&#226;tel-en-Saosnois, Ass&#233;-le-Boisne, Douillet-le-Joly, Montreuil-le-Ch&#233;tif, St-Aubin-de-Locquenay, St-Georges-le-Gaultier, St-L&#233;onard-des-Bois, St-Paul-le-Gaultier, Soug&#233;-le-Ganelon, Ancinnes, Gesnes-le-Gandelin, Moulins-le-Carbonnel.</p></td></tr></tbody></table> 5. Legame con la zona geografica Da un punto di vista geologico, ad ovest la Normandia fa parte del Massiccio armoricano, mentre ad est appartiene al bacino parigino. La Normandia è caratterizzata da un clima mite e umido, senza deficit idrico estivo, di tipo oceanico. Gli inverni sono relativamente miti sul litorale, ma più rigidi nell’entroterra, mentre le estati sono fresche e umide. Le precipitazioni sono relativamente abbondanti. La diversità geologica comporta una certa varietà del paesaggio, che tuttavia è limitata dall’uniformità del clima, temperato e umido. Pertanto, certi paesaggi caratterizzati da praterie e bocage si ritrovano identici in numerose aree della Normandia. Date le condizioni naturali propizie, soprattutto dal punto di vista pluviometrico, il frutteto che produce frutta da sidro, costituito fin dai tempi del Medioevo a partire da varietà provenienti dalla Spagna (Biscaglia), si è diffuso su tutto il territorio normanno. Così la Normandia è divenuta il primo frutteto da sidro di Francia (melo da sidro e pero da poiré). La frutta utilizzata proviene dalla zona geografica, che costituisce uno dei maggiori bacini storici e attuali per la produzione del sidro in Europa. Qui si sono sviluppate competenze ampie e riconosciute in materia di elaborazione. I produttori e successivamente i costitutori e i vivaisti locali hanno selezionato, migliorato e adattato il materiale vegetale alle condizioni pedoclimatiche normanne fino a ottenere un gran numero di varietà di mele da sidro e di pere da poiré che si distinguono per tenore di tannini e attitudini tecnologiche particolari. Grazie all’ottenimento o all’introduzione di nuove varietà idonee alle condizioni di produzione locali e alla trasformazione, tale numero è in continuo aumento e garantisce il mantenimento della biodiversità della risorsa genetica. La Normandia è anche la culla di competenze specifiche in materia di trasformazione. In Normandia, inoltre, il sidro rappresenta un vero e proprio riferimento culinario e storico, onnipresente in campo gastronomico. L’accelerazione della sua diffusione, col passare del tempo, ha determinato uno sviluppo dei metodi di elaborazione. Fino alla metà del XIX secolo il sidro era prodotto in fattoria, ma con l’aumento dei consumi gli artigiani e gli industriali si sono lanciati nell’elaborazione di questa bevanda facendo leva per svilupparsi sulla profonda conoscenza del processo di trasformazione (tecniche di chiarificazione, stoccaggio a freddo, pastorizzazione, gassificazione ecc.). Le tecniche di spremitura meccanica hanno permesso di migliorare la resa in succo senza alterare le caratteristiche specifiche della frutta. A partire dall’inizio del XX secolo si è gradualmente sviluppata la filtrazione per ottenere una maggiore stabilità dei sidri. Verso gli anni ‘50 le sidrerie di grandi dimensioni hanno iniziato a pastorizzare i sidri dolci per garantire una maggiore durata di conservazione, impedire lo sviluppo di microorganismi e spedire con meno rischi la produzione verso destinazioni più lontane. Queste competenze riconosciute, applicate alla materia prima impiegata, hanno consentito di sviluppare la produzione di un sidro rinomato, mentre il consumo si radicava nel patrimonio della regione per diffondersi in seguito al di là dei suoi confini. Secondo la tradizione, il segreto dell’elaborazione del sidro venne portato in Normandia dai marinai della Biscaglia nel VI secolo. Di fatto, l’uso del sidro conobbe un’autentica espansione solo nel XII secolo, prima nelle vallate della Touques e della Risle, quindi nel Cotentin e infine nel Pays de Caux. Nel XIV secolo il sidro cominciò a soppiantare la cervogia e in Normandia si vendeva quasi quanto il vino. Nel XV secolo, dopo la guerra dei cent’anni, il sidro era divenuto la bevanda comune della Bassa e MEDIA Normandia. A partire dal XVI secolo vennero realizzati passi avanti concreti nella sua elaborazione grazie all’arrivo nel Cotentin di Guillaume Dursus, proveniente dalla Biscaglia, che migliorò le varietà di mele da sidro coltivate. Il suo esempio fu seguito da altri signori locali, che cominciarono a selezionare e mantenere le varietà. Sotto Luigi XIII, a causa delle imposte sui vini, furono estirpati quasi tutti i vigneti della Normandia, mentre la coltivazione del melo continuò a svilupparsi e il consumo di sidro crebbe ulteriormente. Tuttavia in seguito, per via delle guerre, delle tasse e della miseria generale, l’interesse per i meli e il sidro conobbe fortune alterne. Dal XVIII secolo in poi gli intendenti, le società agricole e il Conseil d’État unirono i loro sforzi per migliorare e incoraggiare la coltivazione del melo. Nel XIX secolo la fabbricazione del sidro ripartì e il consumo si sviluppò considerevolmente dopo il 1870. La produzione e la trasformazione sidricole conobbero una grande espansione nel XIX secolo e all’inizio del XX secolo grazie anche alla presenza, fino alla Seconda guerra mondiale, di aziende che beneficiavano della dinamica della distillazione (sbocco in particolare dell’alcol di Stato). Negli anni ‘20 la produzione nazionale di sidro superò quella della birra. Negli anni di produzione elevata i dipartimenti della Manche, del Calvados, della Seine-Inférieure e dell’Orne superano ampiamente il milione di ettolitri. Dagli anni ‘20 la Normandia è ed è rimasta la prima regione produttrice di mele da sidro. Essa fornisce attualmente circa il 45 % della produzione totale di sidro in Francia. Il «Cidre de Normandie»/«Cidre normand» è ottenuto a partire da frutta specifica, ossia mele da sidro o pere da poiré, che presentano caratteristiche particolari, soprattutto in termini di polifenoli, con l’esclusione della frutta da tavola; le pere da poiré sono ammesse (tradizionalmente possono far parte di un assemblaggio soprattutto per la loro acidità). Il sidro è limpido o torbido, in particolare a seconda del suo grado di filtrazione, e presenta un colore dal giallo chiaro all’arancio in base alle varietà di frutta e ai procedimenti impiegati. Vanta un’ampia gamma organolettica, che trova il proprio equilibrio tra i sapori forniti dalle diverse varietà di frutta e la dolcezza prodotta dagli zuccheri non fermentati. La loro effervescenza, caratterizzata dalle sue bollicine, non è aggressiva in bocca. Il «Cidre de Normandie»/«Cidre normand» beneficia di una solida reputazione basata su una forte identità regionale e sulla crescita di una filiera specifica della Normandia. Gli operatori locali hanno sviluppato da molto tempo una produzione di sidro diversificata, la cui originalità è dovuta all’impiego di frutta da sidro (mele e talvolta pere, che in Normandia si possono utilizzare per equilibrare l’acidità dell’assemblaggio) e alla padronanza delle competenze sidricole. Le condizioni fisiche favorevoli alla sidricoltura (anziché alla viticoltura), con un clima mite e umido e l’assenza di deficit idrico estivo, hanno consentito lo sviluppo dei meli da sidro e dei peri da poiré. È in Normandia che si è sviluppato un frutteto sidricolo che, dall’inizio del XX secolo, è e rimane il più grande della Francia, rendendo così questa regione la patria riconosciuta del melo da sidro. La padronanza delle competenze utili per la produzione del sidro, tra cui soprattutto la ricerca di varietà idonee e riconosciute con un tenore particolare di tannini, ha consentito di sviluppare un prodotto specifico noto al consumatore. Le tecniche di spremitura meccanica, di chiarificazione prima e dopo la fermentazione e di fermentazione, nonché le competenze legate all’assemblaggio hanno permesso nel corso del tempo di ottenere il massimo dalla frutta e conservare le caratteristiche specifiche del prodotto. Infine, con l’evoluzione delle competenze in materia di stabilizzazione e conservazione dei sidri (imbottigliamento, filtrazione, pastorizzazione ecc.) e l’adattamento alle nuove tecniche, la diffusione dei sidri normanni si è gradualmente rafforzata. Tutti questi elementi hanno consentito di produrre sidri di qualità, riconosciuti come parte integrante del patrimonio culturale e culinario. Una volta proposto su tutto il territorio nazionale, il «Cidre de Normandie» ha conosciuto dunque una «deregionalizzazione» del suo consumo, pur conservando la sua particolarità regionale e accrescendo la sua reputazione. Dal punto di vista culturale e gastronomico, i consumatori associano chiaramente l’immagine dei meli al paesaggio normanno. Pertanto il «Cidre de Normandie» è totalmente radicato nell’immaginario nazionale e il sidro è la bevanda normanna per eccellenza. Le numerose «sagre del sidro» (Barenton, Beuvron-en-Auge, Vimoutiers, Le Sap, Auffay, Forges-les-Eaux ecc.) e i concorsi di degustazione (Saint-Jean des Cidres a livello regionale e concorsi maggiormente localizzati, come ad esempio nel Pays de Caux) attestano il radicamento del prodotto nel cuore della Normandia e la sua reputazione. Riferimento alla pubblicazione del disciplinare (articolo 6, paragrafo 1, secondo comma, del presente regolamento) https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-830d0e1e-32b9-4d63-82b9-f99ef2dce5d5/telechargement
ITA
32019D0603(01)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.5.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 176/7</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 14 maggio 2019 relativa alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea della domanda di approvazione di una modifica non minore del disciplinare di produzione di cui all’articolo 53 del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per la denominazione «Crème d’Isigny» (DOP) (2019/C 176/05) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), in combinato disposto con l’articolo 53, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La Francia ha presentato una domanda di approvazione di una modifica non minore del disciplinare di produzione della DOP &#171;Cr&#232;me d&#8217;Isigny&#187; a norma dell&#8217;articolo 49, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 1151/2012. Le modifiche includono una modifica della denominazione da &#171;Cr&#232;me d&#8217;Isigny&#187; a &#171;Cr&#232;me d&#8217;Isigny&#187;/&#171;Cr&#232;me fra&#238;che d&#8217;Isigny&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 50 del regolamento (UE) n. 1151/2012 la Commissione ha esaminato la domanda e ha concluso che soddisfa le condizioni stabilite in detto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Al fine di consentire la presentazione di notifiche di opposizione a norma dell&#8217;articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la domanda di approvazione di una modifica non minore del disciplinare di produzione di cui all&#8217;articolo 10, paragrafo 1, primo comma, del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, compresi il documento unico modificato e il riferimento alla pubblicazione del pertinente disciplinare di produzione, per la denominazione registrata &#171;Cr&#232;me d&#8217;Isigny&#187; (DOP) dovrebbe essere pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> DECIDE: Articolo unico La domanda di approvazione di una modifica non minore del disciplinare di produzione di cui all’articolo 10, paragrafo 1, primo comma, del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, comprese le modifiche del documento unico e il riferimento alla pubblicazione del pertinente disciplinare di produzione, per la denominazione registrata «Crème d’Isigny» (DOP) figura nell’allegato della presente decisione. A norma dell’articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la pubblicazione della presente decisione conferisce il diritto di opporsi alla modifica di cui al primo comma entro tre mesi dalla data di pubblicazione della presente decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 14 maggio 2019 Per la Commissione Phil HOGAN Membro della Commissione ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, del 13 giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( GU L 179 del 19.6.2014, pag. 36 ). ALLEGATO DOMANDA DI APPROVAZIONE DI UNA MODIFICA NON MINORE DEL DISCIPLINARE DI PRODUZIONE DI UNA DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA/DI UN’INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA Domanda di approvazione di una modifica ai sensi dell’articolo 53, paragrafo 2, primo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012 « CRÈME D’ISIGNY » N. UE: PDO-FR-0139-AM01 – 18.10.2017 DOP ( X ) IGP ( ) 1. Gruppo richiedente e interesse legittimo <table><col/><tbody><tr><td><p>Syndicat Professionnel de D&#233;fense des Producteurs de Lait et Transformateurs de Beurre et Cr&#232;me d&#8217;Isigny-sur-Mer &#8211; Baie des Veys</p></td></tr><tr><td><p>2, rue du docteur BOUTROIS</p></td></tr><tr><td><p>14230 Isigny-sur-Mer</p></td></tr><tr><td><p>FRANCIA</p></td></tr><tr><td><p>Telefono + 33 2 31 51 33 10</p></td></tr><tr><td><p>Fax + 33 2 31 92 33 97</p></td></tr><tr><td><p>e-mail: ODG.beurrecremeisigny@isysme.com</p></td></tr></tbody></table> Composizione: il gruppo è composto da produttori di latte e produttori di burro e ha pertanto un interesse legittimo a presentare domanda di modifica del disciplinare. 2. Stato membro o paese terzo Francia 3. Voce del disciplinare interessata dalla modifica <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Denominazione del prodotto</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Descrizione del prodotto</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Zona geografica</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Prova dell&#8217;origine</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Metodo di produzione</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Legame</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Etichettatura</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Altro [recapiti del servizio competente dello Stato membro e del raggruppamento richiedente, dati di contatto della struttura di controllo, requisiti nazionali]</p></td></tr></tbody></table> 4. Tipo di modifica <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9744;</p></td><td><p>Modifica a un disciplinare di una DOP o IGP registrata da considerarsi non minore ai sensi dell&#8217;articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012.</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#9746;</p></td><td><p>Modifica a un disciplinare di una DOP o IGP registrata, per cui il documento unico (o documento equivalente) non &#232; stato pubblicato, da considerarsi non minore ai sensi dell&#8217;articolo 53, paragrafo 2, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012.</p></td></tr></tbody></table> 5. Modifica (modifiche) 5.1. Voce «Denominazione del prodotto» Il termine «Crème d’Isigny» è sostituito da «Crème d’Isigny» o «Crème fraîche d’Isigny». Viene proposta un’alternativa alla denominazione «Crème d’Isigny», ovvero la denominazione «Crème fraîche d’Isigny». Tale denominazione viene utilizzata da diversi anni per designare prodotti conformi alla definizione regolamentare di crème fraîche. Tale modifica permette di codificare un uso commerciale della crème fraîche. Per crème fraîche si intende una panna che è stata sottoposta a pastorizzazione e confezionata presso il luogo di produzione entro al massimo 24 ore dalla pastorizzazione. 5.2. Voce «Descrizione del prodotto» Trattandosi di un disciplinare di produzione registrato nel 1996 per i due prodotti «Beurre d’Isigny» e «Crème d’Isigny», il capitolo concernente la descrizione del prodotto è stato modificato e verte unicamente sulle caratteristiche della panna. Il paragrafo: «Questi due prodotti lattiero-caseari hanno caratteristiche originali. Il loro colore naturale è giallo ‘ranuncolo’. Sono fragranti e hanno una consistenza cremosa.» è sostituito dal paragrafo: «La ‘Crème d’Isigny’ è una panna pastorizzata dolce o sottoposta a maturazione, di aspetto brillante, con un colore che varia dall’avorio al giallo pallido e un tenore minimo di materia grassa pari a 35 grammi per 100 grammi di prodotto. La ‘Crème d’Isigny’ dolce è fluida e presenta note aromatiche di latte e leggermente zuccherose. La ‘Crème d’Isigny’ sottoposta a maturazione è consistente ed è caratterizzata da un sapore fresco, con note zuccherose e di latte, con una punta di acidità. La ‘Crème fraîche d’Isigny’ è una ‘Crème d’Isigny’ che è stata sottoposta unicamente a pastorizzazione ed è stata confezionata presso il luogo di produzione entro 24 ore dalla pastorizzazione.» Viene apportata una correzione relativa all’aspetto visivo del prodotto: il riferimento al colore « giallo ranuncolo » del disciplinare di produzione in vigore, che era attribuito più specificamente al «Beurre d’Isigny», è stato eliminato. È stato invece aggiunto il termine « brillante », che definisce meglio l’aspetto della panna. Inoltre, come descritto nella sezione relativa al metodo di produzione del disciplinare in vigore ( «Le panne utilizzate non devono essere state sottoposte ad altro trattamento termico di disinfezione che la pastorizzazione» ), la descrizione del prodotto specifica adesso chiaramente che si tratta di una panna pastorizzata. In tale sezione si precisa altresì che il tenore minimo di materia grassa della panna è pari a 35 grammi per 100 grammi; nel disciplinare in vigore questo dato figura unicamente nella sezione relativa al metodo di produzione. L’unica descrizione delle proprietà organolettiche inclusa nel disciplinare di produzione in vigore ( «è fragrante e ha una consistenza cremosa» ) è stata ritenuta troppo succinta e in parte errata, poiché non distingue in maniera chiara la panna dolce dalla panna sottoposta a maturazione. Di conseguenza viene aggiunta una descrizione delle proprietà organolettiche della panna dolce e della panna sottoposta a maturazione. Tale modifica viene apportata anche al punto 3.2. del documento unico, sostituendo i termini «Panna con una materia grassa ricca e cremosa, di colore giallo» . 5.3. Voce «Zona geografica» Per quanto riguarda la sezione «Delimitazione della zona geografica», vengono aggiunte tutte le fasi che si svolgono nella zona geografica. Vengono altresì aggiornati i nomi dei diversi comuni appartenenti a tale zona. Tali modifiche chiariscono le diverse fasi e aggiornano l’elenco dei comuni, senza tuttavia modificare i confini della zona geografica. Il confezionamento deve avvenire obbligatoriamente nella zona. Tale operazione deve quindi avvenire subito dopo la fine della lavorazione, da un lato per impedire frodi (miscele di panna) e dall’altro per impedire alterazioni della panna dovute all’ossidazione della materia grassa nel caso di tempi di trasporto troppo lunghi. La «Crème d’Isigny» o la «Crème fraîche d’Isigny» dolce può tuttavia essere trasportata in cisterne da un laboratorio all’altro all’interno della zona geografica, al solo scopo di trasformarla in panna sottoposta a maturazione o in burro. 5.4. Voce «Prova dell’origine» In considerazione degli sviluppi della legislazione e della normativa nazionali, la disposizione del disciplinare di produzione relativa alla sezione concernente gli elementi che dimostrano che il prodotto è originario della zona geografica delimitata è stata consolidata e include gli obblighi di dichiarazione e i registri da tenere in merito alla tracciabilità del prodotto e al monitoraggio delle condizioni di produzione. Di conseguenza sono stati aggiunti diversi paragrafi che riguardano: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la<span>dichiarazione di identificazione</span> degli operatori e i loro diversi<span>altri obblighi di dichiarazione</span>, in particolare per quanto riguarda l&#8217;interruzione temporanea della produzione (<span>&#171;dichiarazione preventiva di non intenzione a produrre&#187; e &#171;dichiarazione preventiva di ripresa della produzione&#187;</span>);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la<span>&#171;tenuta di registri&#187;</span> nei quali si specificano gli obblighi per gli allevatori e vengono integrate le disposizioni vigenti a livello nazionale per i produttori di panna;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>le modalit&#224; di controllo gi&#224; previste dalle disposizioni nazionali in vigore:<span>&#171;La procedura &#232; completato da esami analitici e organolettici effettuati senza preavviso e a campione sui prodotti confezionati pronti per la vendita.&#187;</span></p></td></tr></tbody></table> 5.5. Voce «Metodo di produzione» Il disciplinare di produzione sviluppa numerosi punti del metodo di produzione per descrivere meglio le condizioni di produzione del latte e di trasformazione della «Crème d’Isigny». Tali elementi contribuiscono a rafforzare il legame con la zona geografica. Sono state introdotte disposizioni relative alla gestione della mandria lattiera (razza, alimentazione ecc.) in maniera da rispettare le pratiche tradizionali. Gestione della mandria Viene aggiunta la definizione di mandria lattiera: «Ai fini del presente disciplinare di produzione, per ‘mandrià si intende l’intera mandria bovina lattiera di un’azienda agricola composta da vacche in lattazione e vacche in asciutta.» Tale disposizione del disciplinare mira a stabilire in maniera chiara a quali animali si fa riferimento mediante l’uso dei termini «mandria lattiera» e «vacche da latte» e consente di definire il controllo e di evitare confusioni. Sono aggiunti i seguenti paragrafi: «Il pascolo della mandria deve avvenire per un periodo minimo di 7 mesi.» «La superficie foraggera principale di ciascuna azienda agricola deve includere almeno il 50 % di erba. Le vacche in lattazione dispongono ciascuna di almeno 35 are di prati (naturali, temporanei o annuali) di cui almeno 20 are adibite a pascolo o almeno 10 are adibite a pascolo integrate con foraggiamento con erba.» Il ricorso al consumo di erba (pascolo, fieno ecc.) in relazione alla tradizione dell’allevamento al pascolo presente nella zona geografica viene aggiunto per affermare il legame tra il prodotto e la zona geografica. Razza Sono aggiunti i seguenti paragrafi: «Presso il produttore, il latte di ciascuna raccolta utilizzato per la produzione di ‘Crème d’Isigny’ proviene da un allevamento complessivo costituito per almeno il 30 % da vacche da latte di razza normanna.» «La raccolta è definita come l’insieme del latte raccolto e trasformato da un produttore nell’arco di un periodo di 48 ore.» Tali elementi garantiscono che un volume significativo del latte utilizzato per la produzione di ‘Crème d’Isigny’ provenga da vacche di razza normanna. Questi elementi sono aggiunti al punto 3.3. del documento unico. Alimentazione della mandria Sono aggiunti i seguenti paragrafi: « La razione di base della mandria proviene per l’80 % (percentuale espressa in termini di materia secca) dalla zona geografica. Consta dei seguenti tipi di foraggi in forma fresca o conservata: erba, mais, cereali o colture proteiche immature (pianta intera), paglia, erba medica, nonché barbabietola da foraggio, ortaggi a radice e polpa di barbabietola disidratata. » «L’erba in forma fresca o conservata costituisce almeno il 40 % della razione di foraggio espressa in materia secca, in media durante i 7 mesi minimi di pascolo. Nella razione giornaliera di foraggio, durante il resto dell’anno, la sua proporzione non deve essere inferiore al 20 % espressa in materia secca.» Tali disposizioni mirano ad affermare il legame del prodotto con la zona geografica, imponendo un’alimentazione delle vacche da latte originaria principalmente della zona geografica. Inoltre, viene definito un elenco positivo di foraggi autorizzati, al fine di definire meglio la natura degli alimenti impiegati. Tali disposizioni relative all’alimentazione della mandria sono aggiunte anche al punto 3.3 del documento unico. È aggiunto il seguente paragrafo: «L’apporto di mangimi complementari è limitato a 1 800 kg espressi in materia secca per vacca della mandria e per anno solare.» Tale limitazione è volta ad evitare che detti mangimi acquisiscano un ruolo preponderante nell’alimentazione e favorire la razione di base originaria della zona geografica. Tale disposizione è aggiunta anche al punto 3.3. del documento unico. È aggiunto il seguente paragrafo: «L’uso di cavolo, rapa, ravizzone e colza somministrata fresca è vietato sia nella razione di base che nei mangimi complementari. Le seguenti materie prime sono vietate nei mangimi complementari, conformemente alla classificazione di cui all’allegato C del regolamento (UE) n. 68/2013 della Commissione, del 16 gennaio 2013, concernente il catalogo delle materie prime per mangimi: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>oli, allo stato naturale o loro isomero, (classe 2.20.1) di palma, di arachidi, di girasole e d&#8217;oliva;</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>prodotti lattiero-caseari e prodotti derivati (classe 8);</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>prodotti di animali terrestri e prodotti derivati (classe 9);</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>pesce, altri animali acquatici e loro prodotti (classe 10), ad eccezione dell&#8217;olio di fegato di merluzzo;</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>componenti vari (classe 13) ad eccezione del melasso di glucosio.</span></p></td></tr></tbody></table> Infine, l’urea e i suoi derivati sono vietati come additivi nutrizionali secondo la definizione di cui all’allegato 1 del regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all’alimentazione animale.» Numerosi prodotti e materie prime sono vietati nell’alimentazione delle vacche in lattazione in ragione del loro impatto negativo sulle caratteristiche organolettiche del latte. Questi diversi elementi sono aggiunti al punto 3.3. del documento unico. Per descrivere meglio le pratiche tradizionali vengono aggiunte disposizioni relative alle diverse fasi della produzione della panna. Raccolta e ricevimento del latte È aggiunto il seguente paragrafo: «La raccolta avviene al massimo ogni 48 ore dopo la mungitura meno recente. Il latte raccolto presso le aziende agricole viene scaricato direttamente presso il laboratorio di scrematura senza trasbordo. Al ricevimento, l’acidità del latte crudo è compresa tra 14 e 16 gradi Dornic, ossia un pH compreso tra 6,6 e 6,85.» La durata dell’immagazzinamento del latte utilizzato nella produzione di «Crème d’Isigny» o «Crème fraîche d’Isigny» è limitata, per evitare problemi di alterazione della materia prima presso l’azienda agricola. Inoltre, per garantire una migliore tracciabilità, il trasbordo del latte tra le aziende agricole e la latteria è vietato. Viene aggiunto un criterio relativo all’acidità del latte crudo per garantire che non vi siano alterazioni della materia prima. Tale disposizione è aggiunta al punto 3.3 del documento unico. Elaborazione e confezionamento La frase «Le panne devono essere conformi alle disposizioni giuridiche e normative relative sia al bestiame che alla crema di latte» viene eliminata, trattandosi di materia normativa. Scrematura e pastorizzazione È aggiunto il seguente paragrafo: «Il tempo di attesa del latte prima della scrematura è pari al massimo a 48 ore dal ricevimento.» Questo elemento consente di preservare la qualità della materia prima. È aggiunto il seguente paragrafo: «Prima della scrematura, il latte intero raccolto può subire una prima fase di pre-pastorizzazione a 74 °C. Dopo la scrematura, la panna viene pastorizzata a una temperatura compresa tra 86 °C e 95 °C per 30-180 secondi.» Vengono così definite le fasi della pastorizzazione che consentono di ottenere il prodotto. Il paragrafo: «Tale trattamento deve essere effettuato entro un termine massimo di 36 ore dalla scrematura del latte.» è sostituito dal paragrafo: «Per ottenere la ‘Crème d’Isigny’ dolce quest’ultimo trattamento viene effettuato entro un termine massimo di 36 ore dalla scrematura del latte.» Viene aggiunto un periodo di tempo massimo tra il completamento della scrematura del latte e il trattamento di pastorizzazione al fine di preservare la qualità della materia prima. La precisazione dei tempi di realizzazione delle fasi relative a ciascun tipo di panna permette una verifica più agevole di tali fasi. Il paragrafo: «Ai fini della preparazione e della commercializzazione della ‘Crème d’Isigny’ l’utilizzo delle sostanze riportate in appresso è vietato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>creme del siero di latte o di salamoia, panne ricostituite, congelate o surgelate;</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>coloranti o antiossidanti;</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>sostanze disacidificanti destinate ad abbassare l&#8217;acidit&#224; del latte o della panna;</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>qualsiasi altro ingrediente ad eccezione di fermenti lattici specifici.&#187;</span></p></td></tr></tbody></table> è sostituito dal paragrafo: «L’uso di crema del siero di latte, di latticello, di panna ricostituita, di panna congelata o surgelata, di coloranti o antiossidanti, di sostanze disacidificanti destinate a ridurre l’acidità del latte o della panna, di additivi, di coadiuvanti tecnologici o di qualsiasi altro ingrediente diverso dai fermenti lattici è vietato nella produzione di ‘Crème d’Isigny’ dolce.» L’elenco delle sostanze vietate per l’ottenimento della «Crème d’Isigny» o della «Crème fraîche d’Isigny» viene corretto e integrato, precisando che il latticello è vietato e che è altresì vietata l’aggiunta di additivi, coadiuvanti tecnologici e qualsiasi altro ingrediente diverso dai fermenti lattici. Il divieto di utilizzo di salamoia, che è un errore nel disciplinare di produzione in vigore, è stato eliminato. Inoculazione e maturazione È aggiunto il seguente paragrafo: «Per la produzione di ‘Crème d’Isigny’ sottoposta a maturazione, la «Crème d’Isigny» dolce viene portata ad una temperatura compresa tra 12 °C e 23 °C per essere inoculata. L’inoculazione della ‘Crème d’Isigny’ dolce va effettuata entro 72 ore dal completamento della scrematura ed entro 96 ore dal ricevimento del latte. La maturazione ha una durata minima di 12 ore a una temperatura compresa tra 12 °C e 23 °C.» I parametri della fase di maturazione sono specificati al fine di rispettare le pratiche tradizionali. Infine si aggiunge che il confezionamento della panna è limitato a contenitori con una capacità massima di 1 000 litri, ma che la «Crème d’Isigny» dolce può essere trasportata in cisterne da un laboratorio all’altro all’interno della zona geografica al solo scopo di trasformarla in «Crème d’Isigny» sottoposta a maturazione o in «Beurre d’Isigny». Questi elementi sono aggiunti al punto 3.5. del documento unico. 5.6. Voce «Etichettatura» I paragrafi: «Un adesivo recante il testo ‘Crème d’Isigny - Appellation d’Origine Contrôlée’ (Crème d’Isigny - Denominazione di origine controllata) va apposto o riprodotto sugli imballaggi o sui contenitori, sotto la responsabilità dell’operatore interessato.»; «L’uso di designazioni geografiche quali ‘Isigny’ o ‘Isigny-sur-Mer’ o di qualsiasi altro termine, elemento grafico o altra illustrazione che evochi tale zona è vietato per la commercializzazione di burro che non è stato prodotto, confezionato e commercializzato conformemente al decreto relativo alla denominazione.» sono sostituiti da: «Ciascun imballaggio di ‘Crème d’Isigny’ o ‘Crème fraîche d’Isigny’ DOP commercializzato è provvisto di un’etichetta individuale recante il nome della denominazione di origine riportata con caratteri di dimensioni almeno pari a due terzi di quelle dei caratteri di dimensioni maggiori che compaiono sull’etichetta. Un adesivo recante il testo ‘Crème d’Isigny’ o ‘Crème fraîche d’Isigny’ - Appellation d’Origine Protégée’ (‘Crème d’Isigny’ o ‘Crème fraîche d’Isigny’ - Denominazione di origine protetta) va apposto o riprodotto sugli imballaggi o sui contenitori sotto la responsabilità dell’operatore. Il simbolo ‘DOP’ dell’Unione europea e l’adesivo appaiono uno accanto all’altro o uno sopra l’altro, non separati da altre diciture. La dimensione minima della denominazione di origine non si applica all’adesivo, poiché tale denominazione è già presente altrove sull’etichettatura. L’etichettatura comprende in particolare l’indicazione del tenore in materia grassa per 100 grammi di prodotto.» Questi elementi consentono di chiarire i requisiti relativi all’identificazione del prodotto. La disposizione concernente il divieto di utilizzo delle parole «Isigny» o «Isigny-sur-mer» o di qualsiasi altro termine, elemento grafico o altra illustrazione che evochi tale zona per prodotti che non soddisfano le condizioni stabilite nel disciplinare di produzione viene eliminata, poiché non rientra nell’ambito del disciplinare. Queste modifiche sono effettuate al punto 3.6. del documento unico. 5.7. Voce «Legame» Il capitolo del disciplinare di produzione «Legame con la zona geografica» è stato interamente riscritto per far risaltare più chiaramente la dimostrazione del legame tra la «Crème d’Isigny» e la sua zona geografica, senza per questo modificare sostanzialmente il legame. In particolare, tale dimostrazione mette in evidenza le condizioni della produzione del latte e, nello specifico, il fatto che l’alimentazione basata su un uso ottimale dell’erba associata a un lungo periodo di pascolo consente di ottenere una qualità della materia grassa del latte adatta alla produzione della panna che richiede un know-how specifico. Inoltre, il riferimento all’elevato tenore di acido oleico della «Crème d’Isigny» è stato eliminato, essendo considerato non specifico. Il punto «Specificità della zona geografica» riprende i fattori naturali della zona geografica così come i fattori umani, sintetizzando la parte storica e sottolineando il know-how specifico. Il punto «Specificità del prodotto» evidenzia alcuni elementi introdotti nella descrizione del prodotto. Infine, il punto «Legame causale» spiega le interazioni tra fattori naturali e umani e il prodotto. Tale modifica viene effettuata anche nel documento unico. 5.8. Voce «Altro» L’indirizzo dell’INAO è aggiornato. I recapiti del gruppo sono aggiornati. Per quanto riguarda la voce «Riferimenti relativi alla struttura dei controlli», il nome e i recapiti delle strutture ufficiali sono aggiornati. Questa voce riporta i recapiti delle autorità competenti in materia di controllo a livello francese: l’ Institut National de l’origine et de la qualité (INAO) e la direzione generale della concorrenza, del consumo e della repressione delle frodi francese (DGCCRF). Viene aggiunto che il nome e i recapiti dell’ente di certificazione sono consultabili sul sito web dell’INAO e nella banca dati della Commissione europea. Al disciplinare di produzione è aggiunto un capitolo «Requisiti nazionali», che presenta sotto forma di tabella i punti principali da verificare, i loro valori di riferimento e il loro metodo di valutazione. DOCUMENTO UNICO «CRÈME D’ISIGNY»/«CRÈME FRAÎCHE D’ISIGNY» N. UE: PDO-FR-0139-AM01 – 18.10.2017 DOP ( X ) IGP ( ) 1. Denominazione/i «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» 2. Stato membro o paese terzo Francia 3. Descrizione del prodotto agricolo o alimentare 3.1. Tipo di prodotto Classe 1.4. Altri prodotti di origine animale (uova, miele, prodotti lattiero-caseari ad eccezione del burro ecc.) 3.2. Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1 La «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» è una panna pastorizzata dolce o sottoposta a maturazione, di aspetto brillante, con un colore che varia dall’avorio al giallo pallido e un tenore minimo di materia grassa pari a 35 grammi per 100 grammi di prodotto. La «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» dolce è fluida e presenta note aromatiche di latte e leggermente zuccherose. La «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» sottoposta a maturazione è consistente ed è caratterizzata da un sapore fresco, con note zuccherose e di latte, con una punta di acidità. La «Crème fraîche d’Isigny» è una «Crème d’Isigny» che è stata sottoposta unicamente a pastorizzazione ed è stata confezionata presso il luogo di produzione entro 24 ore dalla pastorizzazione. 3.3. Mangimi (solo per i prodotti di origine animale) e materie prime (solo per i prodotti trasformati) Per garantire uno stretto legame tra il territorio e il prodotto attraverso un’alimentazione basata sul pascolo nella zona geografica, le vacche da latte pascolano almeno 7 mesi l’anno e ciascuna azienda agricola dispone di almeno 0,35 ettari di superficie adibita a pascolo per ciascuna vacca da latte, di cui almeno 0,20 ettari accessibili dai locali di mungitura o almeno 0,10 ettari accessibili dai locali di mungitura integrati da un foraggiamento con erba. Ciascuna azienda agricola deve disporre di una superficie foraggera principale costituita almeno al 50 % d’erba. L’alimentazione delle vacche da latte non può provenire interamente dalla zona geografica. In effetti, i fabbisogni proteici delle vacche da latte non possono essere sempre coperti da superfici coltivate in tale zona. Inoltre, l’origine delle materie prime che compongono i mangimi complementari non può essere garantita. La razione di base della mandria costituita da foraggi è prodotta all’80 % nella zona geografica (calcolata in termini di materia secca e per ciascun anno). Considerando che la razione di base costituisce circa il 70 % dell’alimentazione totale delle vacche da latte, la percentuale di alimentazione proveniente dalla zona può essere stimata ad almeno il 56 % circa. L’erba nelle sue diverse forme costituisce mediamente almeno il 40 % della razione di base durante i sette mesi minimi di pascolo e almeno il 20 % per ogni giorno del resto dell’anno. L’apporto di mangimi complementari è limitato a 1 800 kg per vacca della mandria e per anno solare. I foraggi autorizzati sono: erba, mais, cereali o colture proteiche immature (pianta intera), paglia, erba medica (il tutto nella corrispondente forma fresca o conservata), nonché barbabietola da foraggio, ortaggi a radice e polpa di barbabietola disidratata. L’impiego di cavolo, rapa, ravizzone e colza somministrata fresca, nonché di urea e suoi derivati è vietato, sia nella razione di base che nei mangimi complementari. Le materie prime specificate in appresso sono vietate nei mangimi complementari: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>oli, allo stato naturale o loro isomero, di palma, di arachidi, di girasole e d&#8217;oliva;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>prodotti lattiero-caseari e prodotti derivati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>prodotti di animali terrestri e prodotti derivati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>pesce, altri animali acquatici e loro prodotti, ad eccezione dell&#8217;olio di fegato di merluzzo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>componenti vari, ad eccezione del melasso di glucosio.</p></td></tr></tbody></table> Presso il produttore, il latte di ciascuna raccolta utilizzato per produrre la «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» proviene da un allevamento complessivo costituito per almeno il 30 % da vacche da latte di razza normanna. In tale contesto la raccolta è definita come l’insieme del latte raccolto e trasformato da un produttore nell’arco di un periodo di 48 ore. La raccolta avviene al massimo ogni 48 ore dopo la mungitura meno recente. Il latte raccolto presso le aziende agricole viene scaricato direttamente presso il laboratorio di scrematura senza trasbordo. Al ricevimento, l’acidità del latte crudo è compresa tra 14 e 16 gradi Dornic, ossia con un pH compreso tra 6,6 e 6,85. 3.4. Fasi specifiche della produzione che devono avere luogo nella zona geografica delimitata La produzione del latte e la lavorazione della panna devono essere effettuate nella zona geografica delimitata così come definita al punto 4. 3.5. Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, confezionamento ecc. del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata Il confezionamento della panna avviene nella zona geografica. Il confezionamento delle panne è effettivamente un’operazione molto importante per il controllo della qualità dei prodotti, dato che la materia grassa è sensibile all’ossidazione. L’operazione di confezionamento deve quindi avvenire rapidamente al termine della produzione. Di conseguenza, questa operazione viene effettuata nella zona geografica delimitata di cui al punto 4 in contenitori con una capacità massima di 1 000 litri. 3.6. Norme specifiche in materia di etichettatura del prodotto cui si riferisce la denominazione registrata Ciascun imballaggio di «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» commercializzato è provvisto di un’etichetta individuale recante il nome della denominazione di origine riportata con caratteri di dimensioni almeno pari a due terzi di quelle dei caratteri di dimensioni maggiori che compaiono sull’etichetta. Un adesivo recante il testo «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» - «Appellation d’Origine Protégée» («Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» - Denominazione di origine protetta) va apposto o riprodotto sugli imballaggi o sui contenitori sotto la responsabilità dell’operatore. Il simbolo «DOP» dell’Unione europea e l’adesivo appaiono uno accanto all’altro o uno sopra l’altro, non separati da altre diciture. La dimensione minima della denominazione di origine non si applica all’adesivo, poiché tale denominazione è già presente altrove sull’etichettatura. L’etichettatura comprende in particolare l’indicazione del tenore in materia grassa per 100 grammi di prodotto. 4. Delimitazione concisa della zona geografica La zona geografica delimitata si estende al territorio dei comuni dei seguenti dipartimenti: dipartimento del Calvados (82 comuni): distretto di Bayeux, tutti i comuni ad eccezione di Chouain, Condé-sur-Seulles, Ellon, Esquay-sur-Seulles, Juaye-Mondaye, Le manoir, Manvieux, Ryes, Tracy-sur-Mer, Vaux-sur-Seulles, Vienne-en-Bessin; distretto di Trévières, tutti i comuni ad eccezione di La Bazoque, Cahagnolles, Cormolain, Foulognes, Litteau, Planquery, Sainte-Honorine-de-Drucy, Sallen; dipartimento della Manica (93 comuni): distretto di Agon-Coutainville, i comuni di Auxais, Feugères, Gonfreville, Gorges, Marchésieux, Nay, Périers, Raids, Saint-Germain-sur-Sèves, Saint-Martin-d’Aubigny, Saint-Sébastien-de-Raids; distretto di Bricquebec, i comuni di Etienville, Les Moitiers-en-Bauptois, Orglandes; distretto di Carentan-les-Marais, tutti i comuni; distretto di Créances, i comuni di Montsenelle (soltanto per i territori degli ex comuni di Coigny, Prétot-Sainte-Suzanne, Saint-Jores), Le Plessis-Lastelle; distretto di Pont-Hébert, tutti i comuni ad eccezione di Bérigny, Saint-André-de-l’Epine, Saint-Georges-d’Elle, Saint-Germain-d’Elle, Saint-Pierre-de-Semilly; distretto di Saint-Lô-1, tutti i comuni ad eccezione di Agneaux, Le Lorey, Marigny-Le-Lozon (soltanto per il territorio dell’ex comune di Lozon), Le Mesnil-Amey, Saint-Gilles, Saint-Lô; distretto di Valognes, tutti i comuni ad eccezione di Brix, Huberville, Lestre, Lieusaint, Montaigu-la-Brisette, Saint-Germain-de-Tournebut, Saint-Joseph, Saint-Martin-d’Audouville, Saussemesnil, Tamerville, Valognes, Vaudreville, Yvetot-Bocage. 5. Legame con la zona geografica La zona geografica di produzione della «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» forma una mezzaluna costituita da terreno sedimentario, di bassa quota (< 50 m). Tale zona, denominata Col du Cotentin, costituisce una notevole unità geologica plasmata da molteplici trasgressioni e regressioni marine. In essa si distingue il «Bas Pays», costituito dalle grandi paludi litoranee ed alluvionali prosciugati ma inondabili, dal bocage «Haut Pays» costituito da un altopiano e isole calcaree e basse colline argillose e sassose ad est. Una delle principali caratteristiche del suolo deriva dall’importanza delle alluvioni marine e fluviali localizzate principalmente nella baia di Veys e nelle valli dei fiumi che vi scorrono. Il clima del Col du Cotentin, con precipitazioni di circa 800 mm e oltre 170 giorni di pioggia ben distribuiti durante l’anno, temperature estive fresche e inverni poco rigidi, escursioni termiche ridotte rispetto a Saint-Lô o a Caen, è classificato come clima oceanico temperato. Tale clima umido, nebbioso e mite è omogeneo in ragione dell’assenza di rilievi. L’influenza oceanica si riflette anche nell’importanza dei vapori salini del mare che bagnano i prati. Il Col du Cotentin è uno dei poli delle praterie normanne che esisteva prima che si verificasse una massiccia conversione dei campi coltivati in pascoli della Normandia a partire dal 1800. Gli allevatori hanno reso la regione di Isigny una zona prativa prestigiosa che, secondo la descrizione che ne fece nel 1874 l’Associazione normanna, era costituita da «pascoli opulenti, vere e proprie fontane di panna e burro». Dalla metà del XIX secolo, gli allevatori del Cotentin difendono la purezza della razza cotentina che diventerà il ceppo principale della razza normanna, principalmente in ragione delle capacità lattiere di tale razza locale. Tuttavia, tale status di «culla della razza» penalizza gli allevatori locali che stentano a beneficiare dei progressi dell’inseminazione artificiale e si orientano nuovamente verso una razza produttiva e omogenea quale la Prim’Holstein. Alla valorizzazione dell’erba da parte della mandria lattiera, la popolazione del Col du Cotentin ha associato molto rapidamente la valorizzazione del latte tramite l’elaborazione e la commercializzazione della panna. Attualmente i prati costituiscono ancora la base dell’alimentazione delle vacche da latte che pascolano l’erba per almeno sette mesi e ne consumano sotto forma apportata durante il resto dell’anno. La predilezione dei produttori per la razza normanna, eccellente per la produzione di burro grazie ad un latte ricco di materia grassa nonché di proteine, consente il mantenimento nella zona geografica di una proporzione significativa di tale razza. I produttori attuano un know-how che riguarda in particolare la maturazione biologica della panna. La «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» è cremosa e senza grumi, fluida per quanto concerne la panna dolce, consistente per la panna sottoposta a maturazione. Ha un tenore minimo di materia grassa pari ad almeno 35 grammi per 100 grammi di prodotto e un significativo tenore di iodio e oligoelementi. Ha un colore che varia dall’avorio al giallo pallido e un aspetto brillante e sviluppa un profumo delicato e perfettamente percepibile, con una nota dominante di latte. Ha una consistenza fluida in bocca, un sapore fresco, piacevole e dolce, con una punta acida presente nella panna sottoposta a maturazione. Il contesto geografico (prossimità al mare) e morfologico (assenza di rilievi) della zona geografica spiega la distribuzione regolare delle piogge durante l’anno e le temperature miti, anche in inverno. Tali aspetti sono favorevoli alla crescita dell’erba durante tutto l’anno, nonché al lungo periodo di pascolo degli animali. I terreni di natura argillosa e calcarea, di recente sedimentazione marina, caratterizzati da un buon tenore di minerali, contribuiscono alla notevole prosperità di tali prati; mentre i limi che coprono la zona di «Haut-Pays» fungono da regolatore idrico, favorendo una crescita regolare dell’erba. La qualità della materia grassa del latte della zona geografica è ottenuta dalla combinazione dell’apporto di erba, che garantisce le qualità organolettiche della denominazione e la cremosità attesa, con l’apporto di foraggi più energetici, che promuovono la produzione di globuli grassi di grandi dimensioni che consentono di fissare i composti aromatici del latte apportati dall’erba. La «Crème d’Isigny»/«Crème fraîche d’Isigny» è quindi caratterizzata dall’uso ottimale dell’erba della zona, con un lungo periodo di pascolo per la mandria da latte, nonché da una distribuzione di foraggio preservata nel periodo invernale associata all’apporto di altri tipi di foraggi. In effetti il trasporto di foraggi dal Bas-Pays verso l’Haut-Pays e la loro conservazione costituiscono una pratica tradizionale dovuta alla geografia delle aziende agricole generalmente situate nell’Haut-Pays ma che dispongono anche di pascoli nel Bas-Pays. Tale alimentazione del bestiame, in parte di razza normanna, è all’origine di un latte di qualità la cui materia grassa conferisce al prodotto la sua eccellente consistenza cremosa. Il mantenimento delle pratiche tradizionali di produzione di crema, che impongono l’inoculazione e la sola maturazione biologica ma escludono ad esempio l’uso di panna ricostituita, sostanze disacidificanti o qualsiasi altro ingrediente o additivo, contribuisce notevolmente a mantenere ed esaltare le caratteristiche specifiche della materia prima proveniente dalle mandrie lattiere. Riferimento alla pubblicazione del disciplinare (articolo 6, paragrafo 1, secondo comma, del presente regolamento) https://info.agriculture.gouv.fr/gedei/site/bo-agri/document_administratif-ba1010a1-bc3a-4468-a1d2-7578d8fd5494
ITA
32019D0522(01)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.4.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 94/45</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (PESC) 2017/667 DEL CONSIGLIO del 6 aprile 2017 che modifica la decisione (PESC) 2016/849 relativa a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29, vista la decisione (PESC) 2016/849 del Consiglio, del 27 maggio 2016, relativa a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea e che abroga la decisione 2013/183/PESC ( 1 ) , in particolare l'articolo 33, paragrafo 2, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 27 maggio 2016 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2016/849.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In vista delle continue attivit&#224; di proliferazione svolte dalla Repubblica popolare democratica di Corea (&#171;RPDC&#187;), quattro persone dovrebbero essere aggiunte all'elenco delle persone ed entit&#224; responsabili dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa, o persone o entit&#224; che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione di cui all'allegato II della decisione (PESC) 2016/849.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione (PESC) 2016/849,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato II della decisione (PESC) 2016/849 è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 6 aprile 2017 Per il Consiglio Il presidente L. GRECH ( 1 ) GU L 141 del 28.5.2016, pag. 79 . ALLEGATO Le persone seguenti sono aggiunte all'elenco delle persone riportato nell'allegato II, sezione I.A, della decisione (PESC) 2016/849. I. Persone ed entità responsabili dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa, o persone o entità che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, ovvero entità da esse possedute o controllate. A. Persone <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Pseudonimi</p></td><td><p>Data di nascita</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>31</p></td><td><p>RI Myong Su</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 1937</p><p>Luogo di nascita: Myongchon, North Hamgyong</p></td><td><p>7.4.2017</p></td><td><p>Vicepresidente della commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori della Corea e capo di Stato maggiore delle forze armate popolari. In tale veste, Ri Myong Su occupa una posizione chiave per le questioni di difesa nazionale ed &#232; responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>32</p></td><td><p>SO Hong Chan</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 30.12.1957</p><p>Luogo di nascita: Kangwon</p><p>Passaporto: PD836410105</p><p>Data di scadenza del passaporto: 27.11.2021</p></td><td><p>7.4.2017</p></td><td><p>Primo viceministro delle forze armate popolari, membro della commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori della Corea e generale colonnello delle forze armate popolari. In tale veste, So Hong Chan &#232; responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>33</p></td><td><p>WANG Chang Uk</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 29.5.1960</p></td><td><p>7.4.2017</p></td><td><p>Ministro dell'industria e dell'energia atomica. In tale veste, Wang Chang Uk &#232; responsabile del sostegno o della promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr><tr><td><p>34</p></td><td><p>JANG Chol</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Data di nascita: 31.3.1961</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang,</p><p>Numero di passaporto: 563310042</p></td><td><p>7.4.2017</p></td><td><p>Presidente dell'accademia statale delle scienze, organizzazione dedita allo sviluppo delle capacit&#224; scientifiche e tecnologiche della RPDC. In tale veste, Jang Chol occupa una posizione strategica per lo sviluppo delle attivit&#224; nucleari ed &#232; responsabile per il supporto o la promozione dei programmi della RPDC legati al nucleare, ai missili balistici o ad altre armi di distruzione di massa.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32017D0667
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.7.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 267/12</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/1218 DELLA COMMISSIONE del 26 luglio 2021 recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 79/2012 della Commissione per quanto riguarda l’archiviazione e l’accesso automatizzato alle informazioni relative alle importazioni esenti dall’IVA nell’ambito del «regime di importazione» LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 904/2010 del Consiglio, del 7 ottobre 2010, relativo alla cooperazione amministrativa e alla lotta contro la frode in materia d’imposta sul valore aggiunto ( 1 ) , in particolare l’articolo 17, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;17, paragrafo&#160;1, lettera&#160;e), del regolamento (UE) n.&#160;904/2010, aggiunto dal regolamento (UE) 2017/2454 del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, &#232; stato introdotto allo scopo di consentire la condivisione di informazioni tra Stati membri per quanto riguarda il regime di importazione di cui al titolo&#160;XII, capo&#160;6, sezione&#160;4, della direttiva 2006/112/CE del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, che si applica a decorrere dal 1<span>o</span>&#160;luglio 2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;17, paragrafo 1, lettera&#160;e), e l&#8217;articolo&#160;21, paragrafo&#160;1, del regolamento (UE) n.&#160;904/2010 impongono agli Stati membri di archiviare le informazioni relative alle importazioni esenti dall&#8217;imposta sul valore aggiunto (IVA) da essi raccolte ai sensi dell&#8217;articolo&#160;143, paragrafo&#160;1, lettera&#160;c&#160;<span>bis</span>), della direttiva 2006/112/CE e di concedere agli altri Stati membri l&#8217;accesso automatizzato a tali informazioni, al fine di aiutare gli Stati membri a identificare discrepanze nelle dichiarazioni&#160;IVA e potenziali frodi all&#8217;IVA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le informazioni relative a tali importazioni esenti dall&#8217;IVA sono raccolte dalle autorit&#224; doganali nazionali a norma del regolamento (UE) n.&#160;952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a> e trasmesse alla Commissione per mezzo del sistema elettronico di cui all&#8217;articolo&#160;56, paragrafo&#160;1, del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a>. Ai fini dell&#8217;efficienza &#232; opportuno che l&#8217;archiviazione e l&#8217;accesso automatizzato alle informazioni relative alle importazioni esenti dall&#8217;IVA richiesti dall&#8217;articolo&#160;17, paragrafo&#160;1, lettera&#160;e), e dall&#8217;articolo&#160;21, paragrafo&#160;1, del regolamento (UE) n.&#160;904/2010 avvengano per mezzo dello stesso sistema elettronico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Le modalit&#224; tecniche della ricerca automatizzata delle informazioni di cui all&#8217;articolo&#160;17, paragrafo&#160;1, lettera&#160;e), del regolamento (UE) n.&#160;904/2010 sono stabilite all&#8217;articolo&#160;55 del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447. L&#8217;articolo&#160;55, paragrafo&#160;3, del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 consente alle autorit&#224; fiscali nazionali di accedere ai dati in forma aggregata nel sistema elettronico di cui all&#8217;articolo&#160;56, paragrafo&#160;1, del medesimo regolamento di esecuzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;5&#160;<span>bis</span> del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;79/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>6</span>)</a> precisa le modalit&#224; tecniche dell&#8217;archiviazione e dell&#8217;accesso automatizzato alle informazioni relative alle importazioni esenti dall&#8217;IVA richiesti dall&#8217;articolo&#160;17, paragrafo&#160;1, lettera&#160;f), del regolamento (UE) n.&#160;904/2010. &#200; pertanto opportuno modificare l&#8217;articolo&#160;5&#160;<span>bis</span>, paragrafo 1, del suddetto regolamento di esecuzione al fine di precisare le modalit&#224; tecniche della ricerca automatizzata delle informazioni di cui alla seconda parte dell&#8217;articolo&#160;17, paragrafo&#160;1, lettera&#160;e), del regolamento (UE) n.&#160;904/2010.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; opportuno che il presente regolamento si applichi a decorrere dal 1<span>o</span>&#160;luglio 2021 affinch&#233; la sua data di applicazione coincida con quella del regolamento (UE) 2017/2454, che ha introdotto l&#8217;articolo&#160;17, paragrafo&#160;1, lettera&#160;e), del regolamento (UE) n.&#160;904/2010.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per la cooperazione amministrativa,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L’articolo 5 bis , paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 79/2012 è sostituito dal seguente: «1. L’archiviazione e l’accesso automatizzato alle informazioni di cui all’articolo 17, paragrafo 1, lettere e) ed f), del regolamento (UE) n. 904/2010 da parte delle autorità competenti si effettuano per mezzo del sistema elettronico di cui all’articolo 56, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione ( *1 ) . Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 1 o luglio 2021. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 26 luglio 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN <note> ( 1 ) GU L 268 del 12.10.2010, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) 2017/2454 del Consiglio, del 5 dicembre 2017, che modifica il regolamento (UE) n. 904/2010 relativo alla cooperazione amministrativa e alla lotta contro la frode in materia d’imposta sul valore aggiunto ( GU L 348 del 29.12.2017, pag. 1 ). ( 3 ) Direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto ( GU L 347 dell’11.12.2006, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell’Unione ( GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione, del 24 novembre 2015, recante modalità di applicazione di talune disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice doganale dell’Unione ( GU L 343 del 29.12.2015, pag. 558 ). ( 6 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 79/2012 della Commissione, del 31 gennaio 2012, che stabilisce le modalità d’applicazione di talune disposizioni del regolamento (UE) n. 904/2010 del Consiglio relativo alla cooperazione amministrativa e alla lotta contro la frode in materia d’imposta sul valore aggiunto ( GU L 29 dell’1.2.2012, pag. 13 ). </note>
ITA
32021R1218
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.12.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 428/17</p></td></tr></tbody></table> Decisione dell’Autorità per i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee del 7 agosto 2017 di registrare il Partito della Sinistra europea (Il testo in lingua inglese è il solo facente fede) (2017/C 428/11) L’AUTORITÀ PER I PARTITI POLITICI EUROPEI E LE FONDAZIONI POLITICHE EUROPEE visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1141/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, relativo allo statuto e al finanziamento dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee ( 1 ) , in particolare l’articolo 9, vista la domanda presentata dal Partito della Sinistra europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; per i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee (&#171;Autorit&#224;&#187;) ha ricevuto una domanda di registrazione in quanto partito politico europeo a norma dell&#8217;articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (UE, Euratom) n. 1141/2014 dal Partito della Sinistra europea (il &#171;richiedente&#187;) il 6 luglio 2017 e versioni riviste di parte della domanda l&#8217;11 luglio 2017, il 14 luglio 2017, il 18 luglio 2017, il 25 luglio 2017, il 27 luglio 2017 e il 3 agosto 2017.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il richiedente ha presentato i documenti attestanti che egli soddisfa le condizioni di cui all&#8217;articolo 3 del regolamento (UE, Euratom) n. 1141/2014, la dichiarazione in base al formulario figurante nell&#8217;allegato a detto regolamento e il proprio statuto, contenente le disposizioni previste all&#8217;articolo 4 dello stesso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La domanda &#232; corredata anche di una dichiarazione rilasciata dal notaio Val&#233;rie Bruyaux a norma dell&#8217;articolo 15, paragrafo 2, del regolamento (UE, Euratom) n. 1141/2014 e attestante che il richiedente ha la propria sede in Belgio e che il suo statuto &#232; conforme alle applicabili disposizioni di diritto nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il richiedente ha altres&#236; presentato documenti conformemente agli articoli 1 e 2 del regolamento delegato (UE, Euratom) 2015/2401 della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; ha esaminato la domanda e la documentazione presentata a corredo di quest&#8217;ultima, conformemente all&#8217;articolo 9 del regolamento (UE, Euratom) n. 1141/2014, e ritiene che il richiedente soddisfi le condizioni per la registrazione di cui all&#8217;articolo 3 di detto regolamento e che lo statuto contenga le disposizioni previste all&#8217;articolo 4 dello stesso,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Il Partito della Sinistra europea è registrato in qualità di partito politico europeo. Esso acquisisce la personalità giuridica europea il giorno della pubblicazione della presente decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Articolo 2 Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della sua notifica. Articolo 3 <table><col/><tbody><tr><td><p>Il Partito della Sinistra europea</p></td></tr><tr><td><p>Square de Mee&#251;s 25</p></td></tr><tr><td><p>1000 Bruxelles/Brussel</p></td></tr><tr><td><p>BELGIQUE/BELGI&#203;</p></td></tr></tbody></table> è destinatario della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 7 agosto 2017 Per l’Autorità per i partiti politici europei e le fondazioni politiche europee Il direttore M. ADAM ( 1 ) GU L 317 del 4.11.2014, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento delegato (UE, Euratom) 2015/2401 della Commissione, del 2 ottobre 2015, relativo al contenuto e al funzionamento del registro dei partiti politici europei e delle fondazioni politiche europee ( GU L 333 del 19.12.2015, pag. 50 ). ALLEGATO Statutes of the Party of European Left The non-profit association for which these statutes are written up was founded on 01 July 2004 by: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Bertinotti Fausto, viale Regina Margherita 151 Rome (Italy), born on 22/03/1940 in Milan (Italy)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Marset Campos Pedro, calle Princesa 3 Murcia (Spain), born on 11/09/1941 in Valencia (Spain)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Scholz Helmut, Regensburger stra&#223;e 21 15738 Zeuthen, (Germany), born in Berlin on 21/06/1954</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Frutos Grass Francisco, Avenida Albufera 69 Madrid (Spain), born on 25/01/1939 in Barcelona (Spain)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>N&#250;&#328;ez Jos&#233; Luis, Calle Alustante 6 Madrid (Spain), born on 18/09/1940 in Ourense (Spain)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Della Valle Gian Luca, Via del Notario 3 San Marino, born on 01/04/1968 in San Marino</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Pappas Stylianos, L Manolipi 139 Kesariani Athens (Greece), born on 09/03/1945 in Lamia (Greece)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Losa Myriam. Avenue victor rousseau 58 1190 Brussels, born on 07/07/1967 in Brussels (Belgium)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Giaculli Paola, Via Gi Mercuriale 14 Rome (Italy), born on 16/08/1961 in Empou (Italy)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Migliore Gennaro, Via Castagna Coop. vette F 51 800026 casoria (Italy), born on 21/06/1968 in Naples (Italy)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Mascia Graziella, Via Imperia 19 Milan (Italy), born on 03/09/1953 in Magenta (Italy)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Schubert Katina, Siegweg 22 Bonn 5 (Germany), born on 28/12/1961 in Heildeberg (Germany)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gehrcke Wolfgang, Ryke stra&#223;e 39 Berlin (Germany), born on 08/09/1943 in Reichan (Germany)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gohde Claudia, Diefknbachstra&#223;e 584 Berlin (Germany), born on 11/09/1958 in rotemburg (Germany)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Polycarpou Vera, Ezekias Papaioannou 4 Nicosia (Cyprus), born in Afoula (Israel)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Theodorakopoulou Anastasia, Agathoupoleos 49 Athens (Greece), born on 01/10/1954 in Athens (Greece)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Balaure Cornel Florin, Vd Mihai Bravu 6 Bucharest (Romania), born on 17/10/1952 in Bucharest (Romania)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Cretu constantin, Chilia Veche 8 Bucharest (Romania), born on 17/10/1949 in Valea (Romania)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Fritz-Klackl Waltraud, Hintere Zollamtstra&#223;e, 11/7 Vienna (Austria)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Meyer Pleite Willy, Dehesa de Pagollano 11550 Chipiona Cadiz (Spain), born on 19/08/1952 in Madrid</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Garnier Gilles, Rue de Merlan 28 93130 Noisy le Sec (France), born on 11/02/1959 in Paris (France)</p></td></tr></tbody></table> Founding members of the European Left as member organisations were: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Communist Party of Austria</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Party of Democratic Socialism, Czech Republic</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Estonian Social-Democratic Labour Party,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>French Communist Party, France</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Party of Democratic Socialism, Germany</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Coalition of the Left, the Progress and the Movements &#8212; Synaspismos, Greece</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Workers-Party, Hungary</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Communist Refoundation Party, Italy</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Socialist Alliance Party, Romania</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Communist Refoundation, San Marino</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Communist Party of Slovakia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Communist Party of Spain</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>United Alternative Left of Catalonia, Spain</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>United Left, Spain</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Swiss Party of Labour, Switzerland.</p></td></tr></tbody></table> The association was registered under legal person number 866441216. The undersigned, representing the Association, and in accordance with the decision of the General Assembly held in Brussels (24 June 2017) and the Congress held in Berlin (16-18 December 2016), are presenting the amendment of the Statute as follows: Statute Statute of the Party of the European Left (Full text of the Statute, as it was adopted at the Founding Congress of the European Left in Rome, May 9, 2004, with the amendments approved by the 2nd Congress in Prague, November 2007, by the 3rd Congress in Paris, December 5, 2010, by the 4th Congress in Madrid, December 14, 2013, by the 5th Congress in Berlin, December 18, 2016, and by the General Assembly meeting in Brussels, June 24, 2017.) 1. General Provisions, Name, Seat and Term Article 1 Preamble The ‘Party of the European Left’, abbreviated here to ‘European Left’ (EL) is a flexible, decentralised association of independent and sovereign European left-wing parties and political organizations which works on the basis of consensus. We unite democratic parties of the alternative and progressive Left on the European continent that strive for the consistent transformation of today's social relationships into a peaceful and socially just society on the basis of the diversity of our situations, our histories and our common values. Therefore we refer to the values and traditions of the socialist, communist and labour movement, of feminism, the feminist movement and gender equality, of the environmental movement and sustainable development, of peace and international solidarity, of human rights, humanism and antifascism, of progressive and liberal thinking, both nationally and internationally. We work together in the tradition of the struggles against capitalist exploitation, ecological destruction, political oppression and criminal wars, against fascism and dictatorship, in resistance to patriarchal domination and discrimination against ‘others’. We defend this legacy of our movement which inspired and contributed to securing the social certainties of millions of people. We keep the memory of these struggles alive including the sacrifices and the sufferings in the course of these struggles. We do this in unreserved disputation with undemocratic, Stalinist practices and crimes, which were in absolute contradiction to socialist and communist ideals. The political and economic developments in the capitalist societies at the beginning of the 21st century create the necessity and the possibility for parties of the Left, for democratic movements and alternative social forces, when working out and realising social alternatives not only to take into account all aspects of globalisation and internationalisation. Europe as a new space for the integration of more and more countries in East and West, in North and South is both an opportunity and a challenge to regain the political initiative for Left forces. We want and have to most closely combine our work on this political level with the social activities of members and sympathizers of the party organisations within the communities, regions and nation states. We are doing it in sharp rejection of and developing an alternative to capitalism and to the financial hegemonic groups with its worldwide attempts of pushing through neo-liberal policies into the daily life of the peoples by the so-called political and economic elites. And we want and have to do so being not a force free of contradictions, having differing views on many issues. But we are united in resisting political incapacitation and taking part in common struggles for an alternative that has freedom, equality, justice and solidarity as its goals. With this international approach we declare: The Left is willing to take on responsibility in Europe and the world for the shaping of our societies, to work out political alternatives, to promote them among the public and to win the required majorities. Liberal internationalisation and globalisation are no phenomena of nature but the result of political developments and decisions. Therefore we stand consequently against the neo-liberal policy of dealing with these challenges, against war and militarization. Just now courage and confidence must be given to the people that the world is not a commodity, that a new world of peace, democracy, sustainability and solidarity is possible. Article 2 Name and seat The non-profit organization uses the name ‘Party of the European Left’, or in its abbreviated form ‘European Left’ (EL). The name is always preceded or followed by the wording ‘Association sans but lucratif’ or acronym ‘ASBL’, indicating that it is founded in conformity with the Belgian law (‘Loi sur les associations sans but lucrative, les associations internationals sans but lucrative et les fondations’; hereinafter referred to as ‘the Law’ or ‘the Belgian law’) and that it does not pursue any profit goals. The party of the EL gets an official name in each of the official languages of the European Union as well as in the official languages of the states where EL member parties exist. The names are: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Partit de L 'Esquerra Europea&#8217; or &#8216;Esquerra Europea&#8217; or &#8216;EE&#8217; in Catalonian</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Strana evropsk&#233; levice&#8217; or &#8216;Evropsk&#225; levice&#8217; or &#8216;EL&#8217; in Czech</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Party of the European Left&#8217; or &#8216;European Left&#8217; or &#8216;EL&#8217; in English</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Euroopa Vasakpartei&#8217; or &#8216;Euroopa Vasak&#8217; or &#8216;EV&#8217; in Estonian</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Parti de la Gauche Europ&#233;enne&#8217; or &#8216;Gauche Europ&#233;enne&#8217; or &#8216;GE&#8217; in French</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Partei der Europ&#228;ischen Linken&#8217; or &#8216;Europ&#228;ische Linke&#8217; or &#8216;EL&#8217; in German</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;&#922;&#972;&#956;&#956;&#945; &#964;&#951;&#962; &#917;&#965;&#961;&#969;&#960;&#945;&#970;&#954;&#942;&#962; &#913;&#961;&#953;&#963;&#964;&#949;&#961;&#940;&#962;&#8217; or &#8216;&#917;&#965;&#961;&#969;&#960;&#945;&#970;&#954;&#942; &#913;&#961;&#953;&#963;&#964;&#949;&#961;&#940;&#8217; or &#8216;EA&#8217; in Greek</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Eur&#243;pai Baloldali P&#225;rt&#8217; or &#8216;Eur&#243;pai Bal&#8217; or &#8216;EB&#8217; in Hungarian</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Partito della Sinistra Europea&#8217; or &#8216;Sinistra Europea&#8217; or &#8216;SE&#8217; in Italian</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Partido da Esquerda Europeia&#8217; or &#8216;Esquerda Europeia&#8217; or &#8216;EE&#8217; in Portuguese</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Partidul St&#238;ngii Europene&#8217; or &#8216;St&#238;nga Europeana&#8217; or &#8216;SE&#8217; in Romanian</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Eur&#243;pska &#318;avicov&#225; strana&#8217; or &#8216;Eur&#243;pska &#318;avica&#8217; or &#8216;E&#317;&#8217; in Slovakian</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Partido de la Izquierda Europea&#8217; or &#8216;Izquierda Europea&#8217; or &#8216;IE&#8217; in Spanish</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Partidul St&#238;ngii Europene&#8217; or &#8216;St&#238;nga Europeana&#8217; or &#8216;SE&#8217; in Moldovan respectively in Romanian languages,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Avrupa Sol Partisi&#8217; or &#8216;Avrupa Sol&#8217; or &#8216;ASP&#8217; in Turkish language,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;&#1055;&#1072;&#1088;&#1090;&#1099;&#1103; E&#1118;&#1088;a&#1087;&#1077;&#1081;&#1089;&#1082;&#1110;&#1093; &#1083;e&#1074;&#1099;&#1093;&#8217; or &#8216;E&#1118;&#1088;a&#1087;&#1077;&#1081;&#1089;&#1082;&#1110;&#1103; &#1083;e&#1074;&#1099;&#1103;&#8217; or &#8216;E&#1051;&#8217; in Belarusian language,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Europese Linkspartij&#8217; or &#8216;Europees Links&#8217; or &#8216;EL&#8217; in Vlamish language,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;&#1045;&#1074;&#1088;&#1086;&#1087;&#1077;&#1081;&#1089;&#1082;&#1072;&#1090;&#1072; &#1083;&#1103;&#1074;&#1072; &#1087;&#1072;&#1088;&#1090;&#1080;&#1103;&#8217; or &#8216;&#1045;&#1074;&#1088;&#1086;&#1087;&#1077;&#1081;&#1089;&#1082;&#1072;&#1090;&#1072; &#1083;&#1077;&#1074;&#1080;&#1094;&#1072;&#8217; or &#8216;&#1045;&#1051;&#8217; in Bulgarian language,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Euroopan vasemmistopuolue&#8217; or &#8216;Euroopan vasemmisto&#8217; or &#8216;EV&#8217; in Finnish language,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Europ&#230;isk Venstreparti&#8217; or &#8216;Europ&#230;isk Venstre&#8217; or &#8216;EV&#8217; in Danish language,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Stranka evropske levice&#8217; or &#8216;Evropska levica&#8217; or &#8216;EL&#8217; in Slovenian language,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8216;Europeiska v&#228;nsterpartiet&#8217; or &#8216;Europeiska v&#228;nstern&#8217; or &#8216;EV&#8217; in Swedish language.</p></td></tr></tbody></table> The juridical seat of the EL is in 1000 Brussels, the head-office is located in Square de Meeus, 25, in the Brussels judicial region, and might be moved to another place in Belgium after decision by the Executive board. Article 3 Term The association is created for an undetermined term. 2. Aims Article 4 The EL aims to: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>contribute to common political action of the democratic and alternative Left in EU Member States as well as on the European level;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>promote the social, emancipatory, ecological, peace-loving as well as democratic and progressive thinking and acting of the parties, their members and sympathisers, and therefore to reinforce the parties' actions to develop emancipatory, democratic, peace, social, ecological and sustainable policies which is essential to transform the societies and to overcome today's capitalism;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>use democratic forms to struggle for overcoming contemporary capitalist relations;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consolidate the cooperation of the parties and political organisations at all levels;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>promote the confrontation of their analyses and the coordination of their orientations at the European level;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cooperate with other political organisations at European level pursuing similar targets;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>promote a &#8216;European public relations work&#8217; that actively supports the development of a European identity according to our values and aims;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cooperate in the preparation of the European elections and in referenda in the European scale, in full compliance with limitations laid down in the Regulation (EU, Euratom) No 1141/2014 of the European Parliament and of the Council, in particular with the articles 21, 22 (hereinafter called &#8216;Regulation (EC) No 1141/2014&#8217;);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>initiate, prepare and support Europe-wide initiatives of the EL and its parties &#8212; together with other parties, party-networks and NGOs (acting in full compliance with the above-mentioned Regulation (EC) No 1141/2014);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>all decisions concerning choices and attitudes of EL member parties or political organizations in their own countries remain strictly under the sovereignty of national parties.</p></td></tr></tbody></table> The EL supports fully gender equality in all areas of daily life. Feminism, gender-mainstreaming and gender-democracy are basic principles for the functioning and development of the EL. 3. Membership Article 5 Founding members of the EL are socialist, communist, red-green and other democratic left parties of the Member States and associated states of the European Union (EU) who are working together and establishing various forms of cooperation at all levels of political activity in Europe based on the agreements, basic principles and political aims laid down in its political programme (manifesto). Agreement on the European Left's Statutes is prerequisite for membership to the Party of the European Left. Membership to the EL is open to any left party and political organisation in Europe that agrees with the aims and principles of the political programme (manifesto) and accepts these statutes. Their membership is granted by decision of the members. Other parties and political organisations may apply for observer status or might be invited by the members to become observers to the EL. Number of member parties is unlimited, but the minimum number of full members is three. Should the number fall below this threshold, the Association is obliged to start procedures for its dissolution. Article 6 The European Left consists of: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Member parties and political organizations with full rights;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Observer parties or political organizations;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Individual members;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>EL partners.</p></td></tr></tbody></table> Article 6bis List of actual members The member parties of European Left are: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Bulgarian Left, Bulgaria,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Communist Party of Austria (KP&#214;),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Communist Party of Finland (SKP), Finland,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Communist Party of Spain (PCE),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Communist Refoundation Party (PRC), Italy,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dei LENK (dL), Luxembourg,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Die LINKE, Germany,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Estonian United Left Party (E&#220;VP), Estonia,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Freedom and Solidarity Party (ODP), Turkey,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>French Communist Party (PCF), France,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Initiative for Democratic Socialism (IDS), Slovenia,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Left Alliance, Finland,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Left Bloc (BE), Portugal,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Left Party (PG), France,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Partie Communiste Wallonie-Bruxelles (PCWB), Belgium,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Party of Communists of Republic of Moldova (PCRM), Moldova,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Party of Democratic Socialism (SDS), Czech Republic,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Party of Ecosocialism and Sustainable Development of Slovenia (TRS),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Red-Green Alliance (RGA), Denmark,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Romanian Socialist Party (RSP), Romania,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Swiss Party of Labour (PST/POP/PDA), Switzerland,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>SYRIZA, Greece,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>The Belarusian Party of the Left &#8216;Fair World&#8217; (Fair World), Belarus,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>United Alternative Left of Catalonia (EUiA), Spain,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>United Left (IU), Spain,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Workers-Party 2006 (WP 2006), Hungary.</p></td></tr></tbody></table> The observer parties of European Left are: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>AKEL, Cyprus,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Altra Europa con Tsipras (AET), Italy,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Communist Party of Bohemia and Moravia (CPBM), Czech Republic,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Communist Party of Slovakia, Slovakia,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Left Unity, United Kingdom,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>New Cyprus Party (YKP), Cyprus,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>United Cyprus Party (BKP), Cyprus,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>VEGA, Belgium,</p></td></tr></tbody></table> EL- Partners <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Balp&#225;rt, Hungary,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Der Wandel, Austria,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ensemble (E!-FdG), France,</p></td></tr></tbody></table> Article 7 New members, admission and suspension <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>(1)</p></td><td><p>A member party or political organisation of the EL with full rights and duties can become any left party or political organisation that is represented in the European Parliament, or in the National parliaments or in the Parliaments of regions resp. in regional assemblies within the EU member-states.</p><p>In EU Member States with no regional level it will be sufficient for a party or political organisation to have representatives on the municipal level, if a municipal parliament represents at least 20 percent of the country's population.</p><p>Parties or political organisations, coming from EU Member States or non-EU-Member States, can become members of the European Left with full rights, irrespectively if they have parliamentarian representation on different levels.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>(2)</p></td><td><p>Membership in the EL does not prohibit the membership in other associations, including outside the European Union if their acting is not contrary to the aims and principles of the EL. The structure of the EL allows political organisations which are politically close to the EL to take part in its activities in a flexible manner. If desirable for both sides, EL can establish a cooperation protocol for this purpose, and the respective organisations are entitled the designation &#8216;EL partner&#8217;. The main criterion here is the political consent with the basic positions of the EL; the decision-making process inside the EL on this issue follows the rules for decision about membership issues.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>(3)</p></td><td><p>Applications for membership in the EL are discussed and decided by the Council of Chairpersons on a basis of proposals from the Executive board, and ratified by the General Assembly on suggestion of the Executive board on the basis of the application, the rules and political programme presented by the applicant. The decision by the Council of Chairpersons has to be based on consensus.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>(4)</p></td><td><p>The temporary/provisional suspension from participation in activities, or the cancellation of membership in the EL in case a member party or political organisation seriously violates statutes and political aims are carried out through the same procedures as the admittance.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>(5)</p></td><td><p>The applications for observer status is decided in the same way, except for the need of ratification. Observer parties or political organisations take part in the meetings, to which they are invited, as consultants. They can make proposals to the Executive board for examination and decision making.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>(6)</p></td><td><p>Member parties or political organisations that want to leave the EL have to declare this officially; the same procedure applies to observers and individual members.</p></td></tr></tbody></table> Article 8 Individual members The EL introduces the opportunity of individual membership as a contribution to its future development. In countries where full-right member parties or political organizations exist each member party or political organization is free to decide to carry out this opportunity and to adopt — for its own country — the most convenient approach and practical methods. According to that approach women and men residents of an EU Member State can become individual members of the EL. In countries where full-right member parties or political organizations exist they can form friendship circles associated to these parties of the European Left. Citizens of other European countries associated to the EU can also apply for individual membership. They can join or create a national group of individual members applying for observer status in the EL. Article 9 Political foundation The political foundation on European level Transform!Europe is affiliated to the EL. Article 10 Rights and duties of the member and observer parties The full members (Member Parties) exercise the rights assigned by law, namely: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to access the decisions taken by the General Assembly, by the Executive Board and by all other organs of the EL, the accounting records and the list of members;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to convene the extraordinary General Assembly on condition that at least one fifth of members request this;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to propose an item on the agenda on condition that the proposal is signed by a number of members equal at least to one twentieth;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to participate in the General Assembly and in the Congress or to be represented there;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to vote at the General Assembly and in the Congress;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to a specific procedure in the case of expulsion;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to request dissolution or liquidation of the Association should it seriously contravene its statutes or the law or public order;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to call for an act of the Association to be invalidated;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to request the court of first instance to decide the mandate of the liquidators;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to initiate proceedings before a court of first instance against the decisions of the liquidators in relation to the use of assets insofar as the statutes so allow;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the right to withdraw from the Association.</p></td></tr></tbody></table> In addition, full members have the following rights: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>right of participation in the meetings and voting about all issues;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>right of initiative in proposing the documents and positions of the EL Party;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>right of proposing common activities of the Party.</p></td></tr></tbody></table> The Observer Parties and Individual Members have the same rights except for the right of voting. The same applies to the EL Partners. The Member Parties have following duties: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>duty to observe the valid documents (Statute, programmatic documents) of the EL Party;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>duty of paying Membership fees;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>duty to be in contact with the leading organs of the Party.</p></td></tr></tbody></table> The Observer Parties and Individual Members have the same duties except the duty of Membership fee payment. 4. The organs of the EL and the decision-making process Article 11 The European Left has the following organs: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the Congress;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the General Assembly;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the Council of Chairpersons;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the Executive board;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the Presidency;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the Political Secretariat.</p></td></tr></tbody></table> Mode of work Article 12 The work of the EL organs has to be performed openly and transparently, all political documents adopted are to be published. The EL documents and materials are supplied to all member parties and political organisations. Personal data can only be made public when the Belgian law and/or regulations by the European or Belgian authorities stipulate to do so. For the concrete mode of work of all bodies as well as regulations concerning the decision-making process rules of procedures have to be worked out and to be adopted by these organs on proposal of the council of chairpersons. Respecting the values of gender democracy the share of women in all organs (except the Council of Chairpersons) must be 50 %. Being a pluralistic association, proceedings of the EL have to be chosen that guarantee the rights of different sensitivities. Article 13 The EL is striving to cooperate closely with parliamentarian groups of the Left in other European bodies and networks. The EL will establish forms of cooperation with youth organisations of the European Left — both representing national or regional organisations as well as European structures and other international networks. The Congress Article 14 The Congress has all powers of the General Assembly, in addition to that it <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>elects the EL chairperson and Vice-chairperson/s on the basis of a proposal by the Council of Chairpersons following a rotation principle;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>elects the treasurer on the basis of a proposal by the Executive board;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>elects the Executive board consisting of two members of each party in accordance to the nomination by each respective member party;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>elects at least three and odd auditors.</p></td></tr></tbody></table> Article 15 The Congress shall hold at least one session every three calendar years. It is convened by the Executive board, which can also decide on convening an extraordinary congress. In the year, when the Congress is convened, it fullfils also the duties of General Assembly. The Congress takes place alternately in different Member States of the European Union or in European states where EL member parties or political organisations exist. A Congress can be convened at the request of at least 25 % of its delegates. Article 16 The Congress consists of: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>12 delegates of each Member party, who have the voting rights. The key for the number of delegates might be changed by every Congress for the next Congress.</p><p>The delegates are elected by their parties with respect to the gender equality, i.e. with at least 50 % of women.</p><p>Parties do not have to use the full number of delegates.</p></td></tr></tbody></table> The Congress can only take decisions if at least half of the members are present or represented, its decisions are taken by the majority of delegates present at its session. Delegates, representing the Member Parties, have full voting rights, each delegate one vote. The proposals it decides upon have to be based on the principle of consensus as stipulated by Article 1 (preamble) of this Statute. All other participants are observers without the right to vote: i.e.: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Representatives of the observer parties resp. organisations;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Members of the Executive board, not being delegates;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Invitees and guests, including members of the Parliamentarian groups of Left parties in the European Parliament, the National Parliaments or in other European bodies resp. networks</p></td></tr></tbody></table> Article 17 In addition, the Executive board is permitted to invite representatives of other parties or organisations to the Congress. The Council of Chairpersons Article 18 The Council of Chairpersons is meeting at least once a year. Members are: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the Chairpersons of all member parties</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the EL Chairperson and Vice-chairperson/s</p></td></tr></tbody></table> The Council of Chairpersons can invite other representatives of EL bodies or from EL member parties resp. political organisations to participate in its meeting. Article 19 The Council of Chairpersons has, with regards to the Executive board, the rights of initiative and of having objection on important political issues. The Council of Chairpersons adopts resolutions and recommendations that are passed to the Executive board and the Congress. The Council of chairpersons decides about applications for EL membership. The decisions of the Council of Chairpersons are adopted by majority of the members present with the respect for the consensus principle (Art. 1 of this Statute); it can only take decisions if at least half of the members are present or represented. The Executive board Article 20 The Executive board consists of: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the Chairperson and Vice-chairperson/s</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the Treasurer</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>further Members elected on the basis of a key of two persons from each member party by the Congress at a gender-quoted basis.</p></td></tr></tbody></table> Article 21 Executive board meetings take place at least two times a year. The convening of a meeting of the Executive board can also be asked for by a member party or political organization. It can only take decisions if the majority of members are present or represented. Its decisions are taken by majority of the members present or represented, with the chairperson or his/her replacement having the casting vote, should the vote be tied. Article 22 The Executive board carries out the decisions on the basis and orientations of the Congress and General Assembly and in accordance with the Council of Chairpersons The Executive board is responsible for organizing the daily work of the EL. It is responsible for the creation, composition and functioning of the Political Secretariat. The Executive board has to adopt the rules of its own work, as well as the rules of the work of the Secretariat. It determines the political guidelines of the EL between the General Assembly meetings. It proposes, plans and convenes political initiatives for the EL, convenes conferences or thematic meetings. It sets permanent or ad hoc working groups on special political issues and questions, chooses their responsible staff and fixes their tasks in accordance with the plan of action established by the Congress. The Executive board convenes the Congress and General Assembly meetings, fixes the proposals for time-table and venue, and suggests the standing orders and agenda. The General Assembly Article 23 The General Assembly is composed by the members of the Executive board and by the members of the Council of Chairpersons. When convening the General Assembly, the Executive board can decide to include more delegates from the Member Parties, but the principle of equal representation of all parties should be respected. Article 24 The General Assembly meets once a year, with the exception of the years, when the Congress is convened; in these years the Congress meeting replaces the General Assembly meeting. The General Assembly is convened by the decision of the Executive Board, by the chairperson or his/her replacement, at least 60 days before the date of the meeting unless in case of emergency. In the latter case, the period may not be less than 30 days. Invitations must be sent by email or by regular post and must give the agenda as well as the day, time and place of the meeting. It can also be convened by a request addressed in writing to the chairperson by at least one fifth of the members. Any member of the General Assembly unable to attend can be represented at its meeting by another member from the same Member Party, to whom s/he must give written authority to act (letter, fax or email). The authorised representative may not hold more than two authorisations valid for the same general assembly meeting. The General Assembly may only deliberate an issue if half the members are present or represented. Article 25 The authority of the General Assembly is determined by Law. The proposals it decides upon have to be based on the principle of consensus as stipulated by Article 1 (preamble) of this Statute. It decides the following by majority: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>modification of the statutes;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>nomination or removal of Presidency or its members;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>nomination or removal of auditors and determining their allowance on condition that the statutes so allow; the position of an auditor is not compatible with the function of the Treasurer of EL or a Treasurer any Member or Observer party;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>approval of the budget and the accounts;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>dissolution of the Association;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>exclusion of a member;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>transformation of the Association into an association with a social aim;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>all other cases where the statutes provide for its decision.</p></td></tr></tbody></table> The General Assembly: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>determines the political guidelines of the EL between the Congresses and adapts decisons of the Congress to the current political situation;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>adopts the annual agenda of the EL;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>determines political platform and strategy of the EL for the elections to the European Parliament;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>comments on the report of activities for the preceded period and on the program for further work presented by the Executive board;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>proposes discussions of and/or within member parties or political organisations on political developments or special questions.</p></td></tr></tbody></table> Changes of these statutes and the Manifesto are decided by the Congress after a thorough debate on the issue within each member party. If, due to changes in European legislation, a conflict arises between this Statute and the valid European or national regulations in the time between two Congresses, the General Assembly is entitled to adopt, on the basis of proposals made by the Executive board, provisional changes to the Statute which will bring it to correspondence with the European regulations. These changes are considered temporary, and their validity or rejection would be decided by the next EL Congress. The Presidency Article 26 The Presidency consists from the Chairperson, Vice-chaiperson(s) and the Treasurer. It fulfills the role of ‘conseil d'administration’ according to the Belgian law, representing the EL legally, financially and administratively. The Presidency members are appointed by the General Assembly for a period of three years and can be dismissed by the General Assembly at any time. If the General Assembly has not replaced the Presidency at the end of their mandate, they shall continue to exercise their mandate while awaiting the decision of the General Assembly. Their mandate only expires in the case of death, resignation or dismissal. If a position is vacant, a member can be appointed provisionally by the General Assembly. In that case the member will carry out the mandate of the member s/he is replacing. Outgoing members are re-eligible. If the Chairperson is unable to attend, his/her functions shall be carried out by the vice-chairperson or the oldest member of the Presidency present. The Presidency shall meet at the instance of the Chairperson or of two members of the Presidency. It may only take a decision if the majority of its members are present or represented. Its decisions are taken by majority of voters present or represented; should the vote be tied, the Chairperson has the casting vote. Article 27 The Chairperson is elected by the Congress. A candidate for the EL Chairperson is presented by the Council of Chairpersons until and including the next Congress. The candidacy should follow a rotation principle. On a proposal of the Council of Chaipersons the Congress elects one or more Vice-chairpersons on a gender quota basis. Article 28 In case the post of the Chairperson becomes vacant before the next ordinary Congress, the Executive board can name a Chairperson ad interim until the next Congress. Article 29 The Chairperson represents the EL in the public sphere in the contacts with representatives of organisations and institutions, including the EU authorities, Trade Unions, non-governmental organisations and associations: The Vice-chairperson/s support/s the Chairperson in fulfilling his/her duties. The Political Secretariat Article 30 The Political Secretariat carries out the decisions of the EL organs. It is lead by a coordinator. It consists of the members elected on the basis of proposal by the Council of Chairpersons by the Executive board (with the respect to gender equality). The Secretariat fulfils the duties of a CEO, being tasked with the daily management of the Party including the authority to take the decisions needed for this task. In particular it is responsible for: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>supporting the Presidency;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>running the regular business and preparing the meetings of the Executive board;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>executing the decisions and respective orders of the Executive board;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>maintaining close relationships with the whole prime executives of the member policies;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>maintaining contacts to the member and observer parties and political organizations;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>supporting the EL working groups;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>maintaining relations to the media in cooperation with the Presidency;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>maintaining the contact of the EL with the Parliamentarian Groups in which there will be deputies of Left parties in the EP and other European/international institutions etc.;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>running the archives;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>securing transparency of all political work;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>guiding the work of the EL office;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>reporting on its work to each Executive board meeting.</p></td></tr></tbody></table> 5. The Finances of the EL Article 31 The EL is financing itself by membership fees, contributions and public subsidies. The financing is based on transparency, in particular in terms of bookkeeping, accounts and donations, privacy and protection of personal data, in accordance with the Regulation (EC) No 1141/2014 of the European Parliament and the Council, in particular its Article 23. The Treasurer prepares the annual budget, which has to be approved by the General Assembly after its adoption in the meeting of treasurers of the member parties. The budget has to be prepared and approved in accordance with the regulations and rules regarding the funding of the political parties on European level. The Treasurer also prepares the annual accounts which then are verified by the group of elected internal auditors. The annual accounts are then approved by the General Assembly. The (annual) membership fee is set by the general assembly. The membership fee may not be less than one (1) euro per year, and shall not exceed the maximal values according to the Regulation (EC) No 1141/2014 of the European Parliament and the Council, Article 20. 6. Dissolution of the EL Article 32 The dissolution of the EL requires a decision of the General Assembly. The General Assembly can only pronounce dissolution in the same circumstances as those for modification of the statutes of the Association. The General Assembly which pronounces the dissolution of the Association shall appoint liquidators and shall determine their authority. The assets, after the discharge of any debts, must be transferred to an association, an institute or a foundation that follows the same goal as this association, by decision of the general assembly. Article 33 Anything not explicitly provided for in these statutes shall be regulated by the Belgian law (‘Loi sur les associations sans but lucrative, les associations internationals sans but lucrative et les fondations’), and by the applicable European laws and regulations, in particular the Regulation (EC) No 1141/2014 of the European Parliament and the Council on the statute and funding of European political parties and European political foundations. Article 34 These statutes have been drawn up in French and English. Should there be any discrepancy between the two linguistic versions, the English version shall prevail ( 1 ) . <note> ( 1 ) New article, reflecting the present practice. </note>
ITA
32017D1213(01)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.3.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 82/9</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (PESC) 2022/399 DEL CONSIGLIO del 9 marzo 2022 che modifica la decisione 2012/642/PESC relativa a misure restrittive in considerazione della situazione in Bielorussia e del coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione russa contro l’Ucraina IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 29, vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 15&#160;ottobre&#160;2012 il Consiglio ha adottato la decisione 2012/642/PESC&#160;<a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 24&#160;febbraio&#160;2022 il presidente della Federazione russa ha annunciato un&#8217;operazione militare in Ucraina e le forze armate russe hanno avviato un attacco nei confronti del paese, anche a partire dal territorio della Bielorussia, che rappresenta una palese violazione dell&#8217;integrit&#224; territoriale, della sovranit&#224; e dell&#8217;indipendenza dell&#8217;Ucraina.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Nelle conclusioni del 24&#160;febbraio&#160;2022, il Consiglio europeo ha condannato con la massima fermezza l&#8217;aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa nei confronti dell&#8217;Ucraina. Con le sue azioni militari illegali, la Russia sta violando gravemente il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite e sta minando la sicurezza e la stabilit&#224; europee e mondiali. Il Consiglio europeo ha inoltre fermamente condannato il coinvolgimento della Bielorussia nell&#8217;aggressione nei confronti dell&#8217;Ucraina e l&#8217;ha invitata ad astenersi da tali azioni e a rispettare i suoi obblighi internazionali. Ha chiesto l&#8217;elaborazione e l&#8217;adozione urgenti di un ulteriore pacchetto di sanzioni individuali ed economiche che riguardi anche la Bielorussia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 2&#160;marzo 2022 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2022/356&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, che modifica il titolo della decisione 2012/642/PESC e introduce ulteriori misure restrittive in risposta al coinvolgimento della Bielorussia nell&#8217;aggressione russa contro l&#8217;Ucraina.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In vista della gravit&#224; della situazione, e in risposta al coinvolgimento della Bielorussia nell&#8217;aggressione russa nei confronti dell&#8217;Ucraina, &#232; opportuno introdurre ulteriori misure restrittive in relazione al settore finanziario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In particolare, &#232; opportuno vietare la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entit&#224; statali bielorusse nelle sedi di negoziazione dell&#8217;Unione; limitare i flussi finanziari bielorussi nell&#8217;Unione; vietare le operazioni con la Banca centrale della Bielorussia; limitare la prestazione di servizi specializzati di messaggistica finanziaria a taluni enti creditizi bielorussi e alle loro controllate bielorusse. &#200; inoltre opportuno imporre nuovi obblighi a carico del gestore della rete per le funzioni della rete di gestione del traffico aereo del cielo unico europe per quanto riguarda i divieti di sorvolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>&#200; necessaria un&#8217;ulteriore azione dell&#8217;Unione per attuare determinate misure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2012/642/PESC,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La decisione 2012/642/PESC è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>sono inseriti gli articoli seguenti:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;2 nonies bis</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Sono vietate tutte le operazioni relative alla gestione delle riserve e delle attivit&#224; della Banca centrale della Bielorussia, comprese le operazioni con qualsiasi persona giuridica, entit&#224; o organismo che agisce per conto o sotto la direzione della Banca centrale della Bielorussia.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;In deroga al paragrafo 1 le autorit&#224; competenti possono autorizzare un&#8217;operazione, a condizione che sia strettamente necessaria ai fini della stabilit&#224; finanziaria dell&#8217;Unione nel suo insieme o dello Stato membro interessato.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Lo Stato membro interessato informa immediatamente gli altri Stati membri e la Commissione della sua intenzione di rilasciare un&#8217;autorizzazione a norma del paragrafo 2.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;2 nonies ter</p><p>&#200; vietato quotare e fornire servizi a decorrere dal 12&#160;aprile 2022 in sedi di negoziazione registrate o riconosciute nell&#8217;Unione per i valori mobiliari di qualsiasi persona giuridica, entit&#224; od organismo stabiliti in Bielorussia di propriet&#224; pubblica per oltre il 50&#160;%.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;2 duodecies &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;&#200; vietato partecipare, consapevolmente e deliberatamente, ad attivit&#224; le cui finalit&#224; o conseguenze siano, direttamente o indirettamente, l&#8217;elusione dei divieti di cui alla presente decisione.&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>sono inseriti gli articoli seguenti:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;2 unvicies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato fornire finanziamenti pubblici o assistenza finanziaria pubblica per gli scambi con la Bielorussia o per gli investimenti in tale paese.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il divieto di cui al paragrafo 1 non si applica:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>agli impegni finanziari o di assistenza finanziaria vincolanti stabiliti prima del 10&#160;marzo 2022;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>alla fornitura di finanziamenti pubblici o di assistenza finanziaria pubblica fino a un valore totale di 10&#160;000&#160;000&#160;EUR per progetto a favore di piccole e medie imprese stabilite nell&#8217;Unione; oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>alla fornitura di finanziamenti pubblici o di assistenza finanziaria pubblica per gli scambi di prodotti alimentari, e per scopi agricoli, medici o umanitari.</p></td></tr></tbody></table></div></div><div><p>Articolo&#160;1 duovicies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato accettare depositi di cittadini bielorussi o di persone fisiche residenti in Bielorussia, o di persone giuridiche, entit&#224; od organismi stabiliti in Bielorussia, se il valore totale dei depositi della persona fisica o giuridica, dell&#8217;entit&#224; o dell&#8217;organismo per ente creditizio &#232; superiore a 100&#160;000&#160;EUR.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il paragrafo 1 non si applica ai cittadini di uno Stato membro, di un paese membro dello Spazio economico europeo o della Svizzera, o alle persone fisiche titolari di un permesso di soggiorno temporaneo o permanente in uno Stato membro, in un paese membro dello Spazio economico europeo o in Svizzera.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Il paragrafo 1 non si applica ai depositi necessari per gli scambi transfrontalieri non vietati di beni e servizi tra l&#8217;Unione e la Bielorussia.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;In deroga al paragrafo 1, le autorit&#224; competenti possono autorizzare l&#8217;accettazione di tali depositi, alle condizioni che ritengono appropriate, dopo aver accertato che l&#8217;accettazione di tali depositi &#232;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>necessaria per soddisfare le esigenze di base delle persone fisiche o giuridiche, delle entit&#224; o degli organismi di cui al paragrafo 1, e dei familiari a loro carico, compresi i pagamenti relativi a generi alimentari, affitti o ipoteche, medicinali e cure mediche, imposte, premi assicurativi e servizi pubblici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>destinata esclusivamente al pagamento di onorari ragionevoli o al rimborso delle spese sostenute per la prestazione di servizi legali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>necessaria per coprire spese straordinarie, purch&#233; l&#8217;autorit&#224; competente interessata abbia notificato alle autorit&#224; competenti degli altri Stati membri e alla Commissione, almeno due settimane prima dell&#8217;autorizzazione, i motivi per i quali ritiene che debba essere concessa un&#8217;autorizzazione specifica; oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>necessaria per gli scopi ufficiali di una missione diplomatica o consolare od organizzazione internazionale.</p></td></tr></tbody></table><p>Lo Stato membro interessato informa gli altri Stati membri e la Commissione di tutte le autorizzazioni rilasciate a norma del presente paragrafo entro due settimane dal rilascio dell&#8217;autorizzazione.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;In deroga al paragrafo 1, le autorit&#224; competenti possono autorizzare l&#8217;accettazione di tali depositi, alle condizioni che ritengono appropriate, dopo aver accertato che l&#8217;accettazione di tali depositi &#232;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>necessaria per scopi umanitari, quali la prestazione o l&#8217;agevolazione della prestazione di assistenza, tra cui forniture mediche, generi alimentari, o per il trasferimento di operatori umanitari e la relativa assistenza, o per evacuazioni; oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>necessaria per le attivit&#224; della societ&#224; civile che promuovono direttamente la democrazia, i diritti umani o lo Stato di diritto in Bielorussia.</p></td></tr></tbody></table><p>Lo Stato membro interessato informa gli altri Stati membri e la Commissione di tutte le autorizzazioni rilasciate a norma del presente paragrafo entro due settimane dal rilascio dell&#8217;autorizzazione.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;2 tervicies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Ai depositari centrali di titoli dell&#8217;Unione &#232; fatto divieto di prestare qualsiasi servizio quale definito nell&#8217;allegato del regolamento (UE) n.&#160;909/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> per i valori mobiliari emessi dopo il 12&#160;aprile 2022 a qualsiasi cittadino bielorusso o persona fisica residente in Bielorussia, o a qualsiasi persona giuridica, entit&#224; od organismo stabiliti in Bielorussia.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il paragrafo 1 non si applica ai cittadini di uno Stato membro o alle persone fisiche titolari di un permesso di soggiorno temporaneo o permanente in uno Stato membro.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;2 quatervicies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato vendere valori mobiliari denominati in euro emessi dopo il 12&#160;aprile 2022, o quote di organismi di investimento collettivo che offrono esposizioni verso tali valori, a qualsiasi cittadino bielorusso o persona fisica residente in Bielorussia, o a qualsiasi persona giuridica, entit&#224; od organismo stabiliti in Bielorussia.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il paragrafo 1 non si applica ai cittadini di uno Stato membro o alle persone fisiche titolari di un permesso di soggiorno temporaneo o permanente in uno Stato membro.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;2 quinvicies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato vendere, fornire, trasferire o esportare banconote denominate in euro alla Bielorussia o a qualsiasi persona fisica o giuridica, entit&#224; od organismo in Bielorussia, ivi compresi il governo bielorusso e la Banca centrale della Bielorussia, o per un uso in Bielorussia.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il divieto di cui al paragrafo 1 non si applica alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all&#8217;esportazione di banconote denominate in euro, purch&#233; tale vendita, fornitura, trasferimento o esportazione siano necessari per:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l&#8217;uso personale da parte di persone fisiche che si recano in Bielorussia o dei loro familiari pi&#249; stretti che le accompagnano; oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>gli scopi ufficiali delle missioni diplomatiche o consolari o di organizzazioni internazionali in Bielorussia che godono di immunit&#224; conformemente al diritto internazionale.</p></td></tr></tbody></table></div></div><div><p>Articolo&#160;2 sexvicies</p><p>A decorrere dal 20&#160;marzo 2022 &#232; vietato prestare servizi specializzati di messaggistica finanziaria, utilizzati per scambiare dati finanziari, alle persone giuridiche, entit&#224; od organismi elencati nell&#8217;allegato V o a qualsiasi persona giuridica, entit&#224; od organismo stabiliti in Bielorussia i cui diritti di propriet&#224; sono direttamente o indirettamente detenuti per oltre il 50&#160;% da un&#8217;entit&#224; elencata nell&#8217;allegato V.</p></div><p><a>(<span>*1</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE) n.&#160;909/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23&#160;luglio 2014, relativo al miglioramento del regolamento titoli nell&#8217;Unione europea e ai depositari centrali di titoli e recante modifica delle direttive 98/26/CE e&#160;2014/65/UE e del regolamento (UE) n.&#160;236/2012 (<a>GU&#160;L 257 del 28.8.2014, pag. 1</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;2 bis ter</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Il gestore della rete per le funzioni della rete di gestione del traffico aereo del cielo unico europeo sostiene la Commissione e gli Stati membri nel garantire l&#8217;attuazione e il rispetto dell&#8217;articolo&#160;2 bis e dell&#8217;articolo&#160;4, paragrafo 2, della presente decisione. In particolare, il gestore della rete respinge tutti i piani di volo presentati da operatori aerei dai quali risulta l&#8217;intenzione di svolgere, nello spazio aereo sovrastante il territorio dell&#8217;Unione o della Bielorussia, attivit&#224; che costituiscono una violazione delle disposizioni della presente decisione, di modo che il pilota non sia autorizzato a volare.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il gestore della rete trasmette periodicamente alla Commissione e agli Stati membri, sulla base dell&#8217;analisi dei piani di volo, relazioni sull&#8217;attuazione dell&#8217;articolo&#160;2 bis.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;2 quindecies, paragrafo 1, la lettera a) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;a)</p></td><td><p>qualsiasi persona fisica o giuridica, entit&#224; o organismo di cui agli articoli 2 nonies, 2 decies, 2 undecies, 2 sexvicies o elencata negli allegati II o V;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>l&#8217;allegato della presente decisione &#232; aggiunto come allegato&#160;V della decisione&#160;2012/642/PESC.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 9 marzo 2022 Per il Consiglio Il presidente J.-Y. LE DRIAN ( 1 ) Decisione 2012/642/PESC del Consiglio, del 15 ottobre 2012, relativa a misure restrittive in considerazione della situazione in Bielorussia e del coinvolgimento della Bielorussia nell’aggressione russa contro l’Ucraina ( GU L 285 del 17.10.2012, pag. 1 ). ( 2 ) Decisione (PESC) 2022/356 del Consiglio, del 2 marzo 2022, che modifica la decisione 2012/642/PESC relativa a misure restrittive in considerazione della situazione in Bielorussia ( GU L 67 del 2.3.2022, pag. 103 ). ALLEGATO «ALLEGATO V ELENCO DELLE PERSONE GIURIDICHE, DELLE ENTITÀ O DEGLI ORGANISMI DI CUI ALL’ARTICOLO 2 sexvicies <table><col/><tbody><tr><td><p>Belagroprombank</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>Bank Dabrabyt</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>Banca di sviluppo della Repubblica di Bielorussia</p></td></tr></tbody></table> »
ITA
32022D0399
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.5.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 125/1</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2015/785 DEL CONSIGLIO del 20 aprile 2015 relativa alla firma, a nome dell'Unione europea, e all'applicazione provvisoria dell'accordo tra l'Unione europea e gli Emirati arabi uniti in materia di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata Il CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 77, paragrafo 2, lettera a), in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 5, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) n. 509/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>1</span>)</a> ha spostato la menzione degli Emirati arabi uniti dall'allegato&#160;I all'allegato&#160;II del regolamento (CE) n.&#160;539/2001 del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La menzione degli Emirati arabi uniti &#232; corredata da una nota a pi&#232; di pagina secondo cui le esenzioni dall'obbligo del visto sono d'applicazione a decorrere dalla data di entrata in vigore di un accordo sull'esenzione dal visto che deve essere concluso con l'Unione europea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 9 ottobre 2014 il Consiglio ha adottato una decisione con cui ha autorizzato la Commissione ad avviare negoziati con gli Emirati arabi uniti al fine della conclusione di un accordo tra l'Unione europea e gli Emirati arabi uniti in materia di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata (&#171;accordo&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>I negoziati dell'accordo sono stati avviati il 5 novembre 2014 e sono stati portati a termine con successo mediante la siglatura dello stesso, mediante scambio di lettere, il 20&#160;novembre 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno firmare l'accordo e approvare le dichiarazioni accluse all'accordo a nome dell'Unione. &#200; opportuno applicare l'accordo a titolo provvisorio a decorrere dalla data della sua firma, in attesa che siano terminate le procedure necessarie alla sua conclusione formale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen a cui il Regno Unito non partecipa, a norma della decisione 2000/365/CE del Consiglio<a>&#160;(<span>3</span>)</a>; il Regno Unito non partecipa pertanto alla sua adozione, non &#232; da essa vincolato, n&#233; &#232; soggetto alla sua applicazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell'acquis di Schengen a cui l'Irlanda non partecipa, a norma della decisione 2002/192/CE del Consiglio<a>&#160;(<span>4</span>)</a>; l'Irlanda non partecipa pertanto alla sua adozione, non &#232; da essa vincolata, n&#233; &#232; soggetta alla sua applicazione,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La firma a nome dell'Unione dell'accordo tra l'Unione europea e gli Emirati arabi uniti in materia di esenzione dal visto per soggiorni di breve durata («accordo») è autorizzata, con riserva della conclusione di tale accordo. Il testo dell'accordo è accluso alla presente decisione. Articolo 2 Le dichiarazioni accluse alla presente decisione sono approvate a nome dell'Unione. Articolo 3 Il presidente del Consiglio è autorizzato a designare la persona o le persone abilitate a firmare l'accordo a nome dell'Unione. Articolo 4 L'accordo è applicato a titolo provvisorio a decorrere dalla data della sua firma ( 5 ) , in attesa che siano espletate le procedure necessarie per la sua conclusione. Articolo 5 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Lussemburgo, il 20 aprile 2015 Per il Consiglio Il presidente J. DŪKLAVS <note> ( 1 ) Regolamento (CE) n. 509/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che modifica il regolamento (CE) n. 539/2001 del Consiglio che adotta l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne e l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo ( GU L 149 del 20.5.2014, pag. 67 ). ( 2 ) Regolamento (CE) n. 539/2001 del Consiglio, del 15 marzo 2001, che adotta l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini devono essere in possesso del visto all'atto dell'attraversamento delle frontiere esterne e l'elenco dei paesi terzi i cui cittadini sono esenti da tale obbligo ( GU L 81 del 21.3.2001, pag. 1 ). ( 3 ) Decisione 2000/365/CE del Consiglio, del 29 maggio 2000, riguardante la richiesta del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord di partecipare ad alcune disposizioni dell'acquis di Schengen ( GU L 131 dell'1.6.2000, pag. 43 ). ( 4 ) Decisione 2002/192/CE del Consiglio, del 28 febbraio 2002, riguardante la richiesta dell'Irlanda di partecipare ad alcune disposizioni dell'acquis di Schengen ( GU L 64 del 7.3.2002, pag. 20 ). ( 5 ) La data della firma dell'accordo sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea a cura del Segretariato generale del Consiglio. </note>
ITA
32015D0785
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.4.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 146/70</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2021/704 DELLA COMMISSIONE del 26 febbraio 2021 recante modifica del regolamento (UE) 2018/196 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce dazi doganali supplementari sulle importazioni di determinati prodotti originari degli Stati Uniti d’America LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2018/196 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 febbraio 2018, che istituisce dazi doganali supplementari sulle importazioni di determinati prodotti originari degli Stati Uniti d’America ( 1 ) , in particolare l’articolo 3, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A seguito del mancato adeguamento da parte degli Stati Uniti della legge sulla compensazione per il persistere del dumping e delle sovvenzioni (<span>Continued Dumping and Subsidy Offset Act</span> - &#171;CDSOA&#187;) agli obblighi assunti nell&#8217;ambito degli accordi dell&#8217;Organizzazione mondiale del commercio (&#171;OMC&#187;), a norma del regolamento (UE) 2018/196 &#232; stato istituito un dazio doganale supplementare ad valorem del 4,3&#160;% sulle importazioni di determinati prodotti originari degli Stati Uniti d&#8217;America. In conformit&#224; all&#8217;autorizzazione accordata dall&#8217;OMC di sospendere l&#8217;applicazione delle concessioni agli Stati Uniti, la Commissione adegua ogni anno il livello della sospensione all&#8217;entit&#224; dell&#8217;annullamento dei benefici o del pregiudizio causati dalla CDSOA all&#8217;Unione europea in tale periodo. Nel 2020 il livello della sospensione &#232; stato adeguato con l&#8217;istituzione di un dazio doganale supplementare ad valorem dello 0,012&#160;% e il regolamento (UE) 2018/196 &#232; stato modificato di conseguenza&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>I pagamenti effettuati nel quadro della CDSOA nell&#8217;anno pi&#249; recente per il quale sono disponibili dati si riferiscono alla distribuzione dei dazi antidumping e compensativi riscossi durante l&#8217;esercizio fiscale 2020 (dal 1<span>o</span>&#160;ottobre 2019 al 30&#160;settembre 2020). Sulla base dei dati pubblicati dai servizi statunitensi delle dogane e della protezione delle frontiere (<span>Customs and Border Protection</span>), l&#8217;entit&#224; dell&#8217;annullamento dei benefici o del pregiudizio causati all&#8217;Unione europea ammonta a 236&#160;314,72 USD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L&#8217;entit&#224; dell&#8217;annullamento dei benefici o del pregiudizio e di conseguenza della sospensione &#232; aumentata. Il livello della sospensione non pu&#242; tuttavia essere adeguato all&#8217;entit&#224; dell&#8217;annullamento dei benefici o del pregiudizio in conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 1, lettera c), aggiungendo prodotti all&#8217;elenco dell&#8217;allegato I del regolamento (UE) 2018/196 o eliminandone alcuni, dato che tutti i prodotti dell&#8217;elenco dell&#8217;allegato II del regolamento (UE) 2018/196 sono gi&#224; stati aggiunti all&#8217;allegato I. A norma dell&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 1, lettera e), di tale regolamento, la Commissione dovrebbe perci&#242; mantenere immutato l&#8217;elenco di prodotti dell&#8217;allegato I e modificare l&#8217;aliquota del dazio supplementare per adeguare il livello della sospensione all&#8217;entit&#224; dell&#8217;annullamento dei benefici o del pregiudizio. I quattro prodotti indicati nell&#8217;allegato I dovrebbero perci&#242; essere mantenuti nell&#8217;elenco e l&#8217;aliquota del dazio supplementare sulle importazioni dovrebbe essere modificata e fissata allo 0,1&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L&#8217;effetto di un dazio doganale supplementare ad valorem dello 0,1&#160;% sulle importazioni dagli Stati Uniti dei prodotti di cui all&#8217;allegato I corrisponde, in un anno, a un valore commerciale non superiore a 236&#160;314,72 USD.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Per evitare ritardi nell&#8217;applicazione dell&#8217;aliquota modificata del dazio supplementare sulle importazioni, &#232; opportuno che il presente regolamento entri in vigore il giorno della sua pubblicazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) 2018/196,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L’articolo 2 del regolamento (UE) 2018/196 è sostituito dal seguente: « A rticolo 2 È istituito un dazio ad valorem dello 0,1 %, in aggiunta al dazio doganale applicabile a norma del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( *1 ) sui prodotti originari degli Stati Uniti elencati nell’allegato I del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 1 o maggio 2021. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 26 febbraio 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 44 del 16.2.2018, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2020/578 della Commissione, del 21 febbraio 2020, recante modifica del regolamento (UE) 2018/196 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce dazi doganali supplementari sulle importazioni di determinati prodotti originari degli Stati Uniti d’America ( GU L 133 del 28.4.2020, pag. 1 ). ALLEGATO « A LLEGATO I I prodotti a cui si applicano i dazi supplementari all’importazione sono identificati dai rispettivi codici NC a otto cifre. La descrizione dei prodotti classificati in tali codici figura nell’allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio. <table><col/><tbody><tr><td><p>0710&#160;40&#160;00</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>ex&#160;9003&#160;19&#160;00&#8220;montature di metalli comuni&#8221;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>8705&#160;10&#160;00</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>6204&#160;62&#160;31</p></td></tr></tbody></table> »
ITA
32021R0704
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.3.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 64/1</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2017/418 DEL CONSIGLIO del 28 febbraio 2017 relativa alla conclusione a nome dell'Unione europea dell'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e il governo delle Isole Cook e del relativo protocollo di attuazione IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 43, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 6, secondo comma, lettera a), punto v), e l'articolo 218, paragrafo 7, vista la proposta della Commissione europea, vista l'approvazione del Parlamento europeo ( 1 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'Unione e il governo delle Isole Cook hanno negoziato un accordo di partenariato per una pesca sostenibile (&#171;accordo&#187;) della durata di cinque anni, tacitamente rinnovabile, e il relativo protocollo di attuazione (&#171;protocollo&#187;), che assegna alle navi dell'Unione possibilit&#224; di pesca nelle acque soggette ai diritti di sovranit&#224; o di giurisdizione delle Isole Cook in materia di pesca.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'accordo e il protocollo sono stati firmati conformemente alla decisione (UE) 2016/776 del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a> e si applicano a titolo provvisorio a decorrere dal 14 ottobre 2016.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'accordo istituisce una commissione mista incaricata di controllarne l'esecuzione, l'interpretazione e l'applicazione. La commissione mista pu&#242; inoltre approvare talune modifiche del protocollo. Al fine di agevolare l'approvazione di tali modifiche, &#232; opportuno abilitare la Commissione, a determinate condizioni, ad approvarle secondo una procedura semplificata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; opportuno approvare l'accordo e il protocollo,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e il governo delle Isole Cook e il relativo protocollo di attuazione sono approvati a nome dell'Unione. Articolo 2 Il presidente del Consiglio procede, a nome dell'Unione, alle notifiche previste dall'articolo 17 dell'accordo e dall'articolo 13 del protocollo ( 3 ) . Articolo 3 Nel rispetto delle disposizioni e delle condizioni stabilite nell'allegato della presente decisione, la Commissione è abilitata ad approvare, a nome dell'Unione, le modifiche del protocollo in sede di commissione mista. Articolo 4 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Bruxelles, il 28 febbraio 2017 Per il Consiglio Il presidente J. HERRERA ( 1 ) Approvazione del 14 febbraio 2017 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale). ( 2 ) Decisione (UE) 2016/776 del Consiglio, del 29 aprile 2016, relativa alla firma, a nome dell'Unione europea, e all'applicazione provvisoria dell'accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l'Unione europea e il governo delle Isole Cook e del relativo protocollo di attuazione ( GU L 131 del 20.5.2016, pag. 1 ). ( 3 ) La data di entrata in vigore dell'accordo e del protocollo sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea a cura del segretariato generale del Consiglio. ALLEGATO Portata dei poteri conferiti e procedura per la definizione della posizione dell'Unione nella commissione mista <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>La Commissione &#232; autorizzata a negoziare con il governo delle Isole Cook e, se del caso e fatto salvo il rispetto del punto 3 del presente allegato, ad approvare modifiche del protocollo riguardo alle questioni seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>revisione del livello delle possibilit&#224; di pesca e, di conseguenza, del contributo finanziario pertinente, conformemente all'articolo 5 e all'articolo 6, paragrafo 3, lettera a), dell'accordo e agli articoli 5 e 6 del protocollo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>decisione sulle modalit&#224; del sostegno settoriale conformemente all'articolo 6, paragrafo 3, lettera b), dell'accordo e all'articolo 3 del protocollo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le condizioni e le modalit&#224; tecniche conformemente alle quali le navi dell'Unione svolgono le loro attivit&#224; di pesca a norma dell'articolo 6, paragrafo 3, lettera c), dell'accordo e degli articoli 4 e 6 del protocollo.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>Nell'ambito della commissione mista istituita in virt&#249; dell'accordo, l'Unione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>agisce conformemente agli obiettivi da essa perseguiti nell'ambito della politica comune della pesca;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>si conforma alle conclusioni del Consiglio del 19 marzo 2012 concernenti la comunicazione sulla dimensione esterna della politica comune della pesca;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>promuove posizioni coerenti con le pertinenti norme adottate dalle organizzazioni regionali di gestione della pesca e nel quadro della gestione congiunta da parte degli Stati costieri.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>Quando in una riunione della commissione mista &#232; destinata a essere adottata una decisione che modifica il protocollo come previsto al punto 1, si intraprendono le azioni necessarie affinch&#233; la posizione che deve essere espressa a nome dell'Unione tenga conto delle pi&#249; recenti informazioni statistiche e biologiche nonch&#233; delle altre informazioni pertinenti trasmesse alla Commissione.</p><p>A tal fine e sulla base di tali informazioni, i servizi della Commissione trasmettono al Consiglio o ai suoi organi preparatori, con sufficiente anticipo prima della pertinente riunione della commissione mista, un documento contenente i dettagli della posizione proposta dell'Unione, per esame e approvazione.</p><p>Con riguardo alle questioni di cui al punto 1, lettera a), la posizione da esprimere a nome dell'Unione &#232; approvata dal Consiglio a maggioranza qualificata. Negli altri casi, la posizione dell'Unione proposta nel documento preparatorio si considera approvata, a meno che un numero di Stati membri equivalente alla minoranza di blocco non vi si opponga durante una riunione dell'organo preparatorio del Consiglio, ovvero entro venti giorni dal ricevimento del documento preparatorio, se tale scadenza &#232; pi&#249; ravvicinata. In caso di opposizione, la questione &#232; sottoposta al Consiglio.</p><p>Qualora, nel corso di ulteriori riunioni, anche sul posto, sia impossibile raggiungere un accordo che permetta di tenere conto di nuovi elementi nella posizione dell'Unione, la questione &#232; sottoposta al Consiglio o ai suoi organi preparatori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>La Commissione &#232; invitata ad adottare in tempo utile le disposizioni necessarie a garantire che sia dato seguito alla decisione della commissione mista, comprese, se del caso, la pubblicazione della decisione in questione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span> e la presentazione di eventuali proposte necessarie all'attuazione di tale decisione.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32017D0418
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.12.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 447/6</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 12 dicembre 2014 che notifica a un paese terzo la possibilità di essere identificato dalla Commissione come paese terzo non cooperante a norma del regolamento (CE) n. 1005/2008 del Consiglio che istituisce un regime comunitario per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (2014/C 447/09) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1005/2008 del Consiglio, del 29 settembre 2008, che istituisce un regime comunitario per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, che modifica i regolamenti (CEE) n. 2847/93, (CE) n. 1936/2001 e (CE) n. 601/2004 e che abroga i regolamenti (CE) n. 1093/94 e (CE) n. 1447/1999 ( 1 ) , in particolare l’articolo 32, considerando quanto segue: 1. INTRODUZIONE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 1005/2008 (&#171;il regolamento INN&#187;) istituisce un regime comunitario per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (pesca INN).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il capo VI del regolamento INN stabilisce la procedura concernente l&#8217;identificazione dei paesi terzi non cooperanti, i provvedimenti da adottare in relazione a tali paesi, l&#8217;elaborazione di un elenco di tali paesi, la radiazione da tale elenco, la pubblicit&#224; dell&#8217;elenco e le misure di emergenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In conformit&#224; all&#8217;articolo 32 del regolamento INN, la Commissione deve notificare ai paesi interessati la possibilit&#224; di essere identificati come paesi terzi non cooperanti. Tale notifica &#232; di natura preliminare. La notifica deve basarsi sui criteri di cui all&#8217;articolo 31 del regolamento INN. La Commissione deve inoltre adottare tutti i provvedimenti previsti all&#8217;articolo 32 del regolamento citato nei confronti dei paesi terzi destinatari di una notifica. In particolare, la Commissione deve includere nella notifica le informazioni sui fatti essenziali e sulle considerazioni che motivano tale identificazione, offrire a tali paesi la possibilit&#224; di rispondere fornendo prove atte a confutare l&#8217;identificazione o, se del caso, un piano d&#8217;azione inteso a risanare la situazione nonch&#233; i provvedimenti correttivi adottati. La Commissione deve accordare ai paesi terzi destinatari di una notifica tempo adeguato per rispondere alla notifica, nonch&#233; un termine ragionevole per porre rimedio alla situazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 31 del regolamento INN, la Commissione &#232; tenuta a identificare i paesi terzi che considera come paesi terzi non cooperanti in materia di lotta contro la pesca INN. Devono essere identificati come non cooperanti i paesi terzi che non adempiono all&#8217;obbligo ad essi imposto dal diritto internazionale, nella loro qualit&#224; di Stati di bandiera, Stati di approdo, Stati costieri o Stati di commercializzazione, di adottare misure volte a prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca INN.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L&#8217;identificazione dei paesi terzi non cooperanti deve essere basata sull&#8217;esame di tutte le informazioni indicate all&#8217;articolo 31, paragrafo 2, del regolamento INN.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 33 del regolamento INN, il Consiglio &#232; tenuto ad elaborare un elenco dei paesi terzi non cooperanti. Le misure stabilite, fra l&#8217;altro, all&#8217;articolo 38 del regolamento INN si applicano a tali paesi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 20, paragrafo 1, del regolamento INN, l&#8217;accettazione di certificati di cattura convalidati da parte di Stati terzi di bandiera &#232; subordinata alla notifica alla Commissione delle disposizioni in materia di attuazione, controllo ed esecuzione delle leggi, dei regolamenti e delle misure di conservazione e di gestione applicabili ai pescherecci dei paesi terzi interessati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 20, paragrafo 4, del regolamento INN, la Commissione &#232; tenuta a cooperare sul piano amministrativo con i paesi terzi su questioni attinenti all&#8217;attuazione di detto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> 2. PROCEDURA RELATIVA ALLE ISOLE SALOMONE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La notifica delle Isole Salomone come Stato di bandiera &#232; stata accettata dalla Commissione in conformit&#224; all&#8217;articolo 20 del regolamento INN a decorrere dal 1<span>o</span> gennaio 2010.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Dall&#8217;11 al 14 febbraio 2014 la Commissione, con il sostegno dell&#8217;Agenzia europea di controllo della pesca (EFCA), ha visitato le Isole Salomone nell&#8217;ambito della cooperazione amministrativa di cui all&#8217;articolo 20, paragrafo 4, del regolamento INN.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Scopo della visita era verificare le informazioni concernenti le disposizioni delle Isole Salomone in materia di attuazione, controllo ed esecuzione delle leggi, dei regolamenti e delle misure di conservazione e di gestione che devono essere rispettate dai pescherecci di tale paese, nonch&#233; le misure da esso adottate per ottemperare ai propri obblighi in materia di lotta contro la pesca INN e soddisfare i requisiti e gli aspetti relativi all&#8217;attuazione del sistema di certificazione delle catture dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La relazione finale sulla visita &#232; stata inviata alle Isole Salomone il 28 febbraio 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Le osservazioni preliminari delle Isole Salomone su tale relazione finale sono pervenute il 6 maggio 2014 e il 20 maggio 2014. Risposte formali alle osservazioni sul quadro giuridico e amministrativo sono state trasmesse il 1<span>o</span> ottobre 2014 e il 6 ottobre 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>In seguito alla richiesta della Commissione del 19 marzo 2014, ulteriori informazioni sull&#8217;applicazione del sistema di certificazione delle catture dell&#8217;Unione sono state trasmesse dalle autorit&#224; delle Isole Salomone il 28 marzo 2014 e il 7 giugno 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Il 20 maggio 2014 si &#232; svolta una riunione tra le autorit&#224; delle Isole Salomone e i servizi della Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Le Isole Salomone sono membro della Commissione per la pesca nel Pacifico centro-occidentale (WCPFC). Tale paese ha ratificato la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 (UNCLOS) e l&#8217;accordo delle Nazioni Unite ai fini dell&#8217;applicazione delle disposizioni della convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, del 10 dicembre 1982, relative alla conservazione e alla gestione degli stock ittici transzonali e degli stock ittici altamente migratori (UNFSA) del 1995. Fa inoltre parte della Convenzione dell&#8217;Organizzazione per la pesca nel Pacifico del sud<a>&#160;(<span>2</span>)</a> (<span>South Pacific Forum Fisheries Agency &#8212; FFA</span>) e dell&#8217;accordo di Nauru relativo alla gestione delle attivit&#224; di pesca di interesse comune<a>&#160;(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Per valutare l&#8217;osservanza, da parte delle Isole Salomone, degli obblighi internazionali come Stato di bandiera, Stato di approdo, Stato costiero o Stato di commercializzazione, sanciti negli accordi internazionali menzionati al considerando (16) e stabiliti dalle pertinenti organizzazioni regionali di gestione della pesca (ORGP) menzionate nel considerando (16), la Commissione ha cercato e analizzato tutte le informazioni che ha ritenuto necessarie ai fini di tale esercizio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>La Commissione si &#232; inoltra avvalsa delle informazioni tratte dai dati disponibili pubblicati dalla WCPFC nonch&#233; di informazioni pubblicamente disponibili.</p></td></tr></tbody></table> 3. POSSIBILITÀ PER LE ISOLE SALOMONE DI ESSERE IDENTIFICATE COME PAESE TERZO NON COOPERANTE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 31, paragrafo 3, del regolamento INN, la Commissione ha esaminato gli obblighi spettanti alle Isole Salomone come Stato di bandiera, Stato di approdo, Stato costiero o Stato di commercializzazione. Ai fini di tale esame la Commissione ha preso in considerazione i criteri elencati all&#8217;articolo 31, paragrafi da 4 a 7, del regolamento INN.</p></td></tr></tbody></table> 3.1 Ricorrenza di pescherecci INN e di flussi commerciali INN (articolo 31, paragrafo 4, del regolamento INN) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Dalle informazioni tratte dagli elenchi dei pescherecci INN delle ORGP risulta che non esistono pescherecci battenti bandiera delle Isole Salomone negli elenchi INN provvisori o definitivi e che non esistono precedenti documentati di pescherecci battenti bandiera delle Isole Salomone sulla base dei quali la Commissione potrebbe analizzare il comportamento di tale paese con riguardo ad attivit&#224; ricorrenti di pesca INN in conformit&#224; all&#8217;articolo 31, paragrafo 4, lettera a), del regolamento INN.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>La Commissione, in conformit&#224; all&#8217;articolo 31, paragrafo 4, lettera b), del suddetto regolamento, ha esaminato anche le misure adottate dalle Isole Salomone per quanto riguarda l&#8217;accesso al proprio mercato di prodotti della pesca provenienti dalla pesca INN.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Valutate tutte le informazioni di cui dispone, la Commissione ritiene che le Isole Salomone non siano in grado di garantire che i prodotti della pesca introdotti nel suo territorio o in impianti di trasformazione ivi situati non provengono da attivit&#224; di pesca INN. Ci&#242; &#232; dovuto a problemi sistemici che ostacolano la tracciabilit&#224; delle catture da parte delle autorit&#224; delle Isole Salomone, in quanto mancano dati ufficiali sul pesce sbarcato, importato e/o trasformato. I principali elementi sui quali la Commissione ha basato la propria valutazione sono riassunti ai considerando da (23) a (39).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Le principali attivit&#224; di pesca esercitate nelle acque soggette alla giurisdizione delle Isole Salomone non sono condotte da navi bandiera di tale paese, ma da navi battenti bandiera straniera che in alcuni casi utilizzano i porti locali. Nella relazione per la 9<span>a</span> sessione del comitato scientifico della WCPFC<a>&#160;(<span>4</span>)</a> del 2013, le Isole Salomone riferiscono che nelle loro acque hanno operato nel 2012 complessivamente 434 navi, di cui 214 pescherecci con reti a circuizione, 200 pescherecci con palangari e 20 pescherecci con lenze e canne. Solo 6 pescherecci con reti a circuizione, 2 pescherecci con palangari e 2 pescherecci con lenze e canne battevano bandiera delle Isole Salomone. Durante la visita della Commissione nel febbraio 2014 le autorit&#224; delle Isole Salomone hanno confermato che 401 navi adibite alla pesca industriale sono state autorizzate a praticare attivit&#224; di pesca nelle acque delle Isole Salomone. La diminuzione delle navi autorizzate a partire dal 2012 &#232; dovuta alla riduzione del numero di licenze rilasciate per le navi che operano nell&#8217;ambito dell&#8217;accordo di noleggio. Tuttavia, vi sono ancora 143 pescherecci con palangari e 2 pescherecci con reti a circuizione noleggiati da cinque societ&#224; locali. Le dimensioni della flotta coinvolta giustificano la necessit&#224; di misure atte a garantire che i prodotti ittici provenienti dalla pesca INN non abbiano accesso al mercato delle Isole Salomone.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Secondo il progetto del piano di gestione e di sviluppo degli stock di tonno presentato nel novembre 2013 dalle Isole Salomone, nel 2012 il totale delle catture effettuate nella zona economica esclusiva (ZEE) delle Isole Salomone era pari a 93&#160;000 tonnellate, che rappresentano circa la met&#224; delle catture degli anni precedenti (185&#160;000 tonnellate nel 2010 e 177&#160;000 tonnellate nel 2011).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>L&#8217;industria di trasformazione del tonno nelle Isole Salomone &#232; in espansione. Esistono infatti numerosi progetti di investitori stranieri per la creazione di nuovi impianti in partecipazione con le Isole Salomone. La Commissione ha pertanto analizzato la situazione relativa alle attivit&#224; di questo settore e il loro eventuale impatto sull&#8217;accesso di prodotti ittici provenienti dalla pesca INN al mercato delle Isole Salomone.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Il piano d&#8217;azione internazionale per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata<a>&#160;(<span>5</span>)</a> fornisce orientamenti su misure di mercato concordate a livello internazionale volte a contribuire alla riduzione o all&#8217;eliminazione degli scambi di pesci e di prodotti della pesca provenienti da attivit&#224; INN. Esso raccomanda, al punto 71, che gli Stati adottino opportune disposizioni per migliorare la trasparenza dei loro mercati e consentire la tracciabilit&#224; dei pesci e dei prodotti della pesca. Parimenti, il codice di condotta per una pesca responsabile dell&#8217;Organizzazione per l&#8217;alimentazione e l&#8217;agricoltura (codice di condotta della FAO) presenta, in particolare all&#8217;articolo 11, una serie di buone pratiche per le attivit&#224; successive alla cattura e per un commercio internazionale responsabile. L&#8217;articolo 11.1.11 di tale codice di condotta<a>&#160;(<span>6</span>)</a> invita gli Stati a garantire che gli scambi internazionali e nazionali di pesci e prodotti della pesca si svolgano secondo pratiche corrette di conservazione e di gestione, grazie a un pi&#249; efficace sistema di identificazione dell&#8217;origine di tali prodotti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Nel corso della visita alle Isole Salomone del febbraio 2014 la Commissione ha incontrato un operatore di un impianto di trasformazione del tonno i cui prodotti sono esportati nell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Secondo tale operatore economico, l&#8217;impianto di trasformazione &#232; esclusivamente rifornito dai pescherecci con reti a circuizione battenti bandiera delle Isole Salomone per quanto riguarda la produzione di filetti di tonno cotti o fiocchi di tonno per il mercato dell&#8217;Unione. Il resto proviene da pescherecci con palangari ed &#232; destinato principalmente agli Stati Uniti o al mercato regionale (Isole Figi, Vanuatu, Papua Nuova Guinea). L&#8217;impianto di trasformazione sarebbe rifornito esclusivamente con prodotti nazionali senza l&#8217;importazione di materie prime. In tale contesto occorre tuttavia sottolineare che, secondo l&#8217;interpretazione delle autorit&#224; competenti, tutte le catture ottenute nella ZEE delle Isole Salomone sono considerate originarie delle Isole Salomone a prescindere dalla bandiera del peschereccio, contrariamente alle norme di origine di base contenute nel diritto dell&#8217;Unione<a>&#160;(<span>7</span>)</a>. &#200; risultato inoltre evidente che le autorit&#224; delle Isole Salomone non avevano introdotto alcun provvedimento specifico per controllare la provenienza delle materie prime di pesce e che non sono state individuate misure specifiche per controllare l&#8217;accesso al mercato delle Isole Salomone di prodotti ittici provenienti dalla pesca INN. A tale riguardo sussiste il rischio che materie prime catturate da pescherecci battenti bandiera di un paese diverso dalle Isole Salomone, inclusi i paesi che non sono autorizzati a esportare nell&#8217;Unione a norma del regolamento INN, entrino nell&#8217;industria di trasformazione senza un adeguato controllo sulla tracciabilit&#224; dei prodotti stessi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Durante la visita la Commissione ha incontrato anche altri operatori. La Commissione si &#232; adoperata per verificare i principi fondamentali e le politiche applicate dagli operatori per quanto riguarda la tracciabilit&#224; dei flussi commerciali di prodotti della pesca dalla rete al piatto. Gli operatori non sono stati in grado di rispondere chiaramente alle domande sulla catena di tracciabilit&#224; e sui quantitativi venduti e trasformati. Per quanto riguarda le materie prime vendute agli impianti di trasformazione delle Isole Salomone e di altri paesi terzi, detti impianti si basano esclusivamente su stime del peso e sulle fatture che ricevono dai loro clienti senza effettuare ulteriori verifiche sui prodotti. In nessuna fase &#232; effettuato un controllo o una verifica reale. Analogamente, il gestore dell&#8217;impianto di trasformazione attribuisce un codice a ciascun lotto di materie prime non appena lo riceve, ma in seguito i prodotti non sono soggetti a un controllo sistematico lungo la catena di trasformazione e non &#232; possibile garantire un collegamento affidabile tra il prodotto finale e le catture effettive da cui proviene.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Inoltre, il livello di conoscenza dei funzionari doganali delle Isole Salomone &#232; risultato molto elementare. I funzionari doganali si basano su quanto dichiarato dagli operatori nella dichiarazione di esportazione senza un&#8217;ulteriore verifica dei quantitativi e non esiste un sistema di tracciabilit&#224; che metta in relazione la partita con le dichiarazioni doganali. Pertanto le autorit&#224; non dispongono di un sistema di controllo delle materie prime utilizzate per la trasformazione dei prodotti della pesca e non possono stabilire un legame tra le materie prime presenti sul mercato delle Isole Salomone e i prodotti della pesca esportati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i sistemi messi in atto per garantire la tracciabilit&#224;, la Commissione ha concluso che le Isole Salomone non erano in grado di garantire un controllo sistematico degli sbarchi. Anche se le autorit&#224; locali hanno dichiarato che il 100 % degli sbarchi &#232; oggetto di controlli nei due porti autorizzati, non sono state in grado di dimostrare come siano utilizzati gli ispettori per garantire tale copertura. La Commissione ha riscontrato che un solo ispettore &#232; stato distaccato nel porto in cui avviene la maggior parte degli sbarchi, mentre altri ispettori si recano nell&#8217;altro porto (che non si trova sull&#8217;isola principale dove le autorit&#224; hanno la loro sede amministrativa principale e le loro risorse) dopo ogni sbarco. Le Isole Salomone hanno riconosciuto la necessit&#224; di rafforzare il sistema nazionale di controllo e sorveglianza, ossia potenziare il sistema di tracciabilit&#224; dei prodotti della pesca, introdurre dichiarazioni di sbarco e controlli sistematici e intensificare la cooperazione con le autorit&#224; doganali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Un&#8217;analisi approfondita dei certificati di cattura convalidati dalle autorit&#224; delle Isole Salomone per le esportazioni nell&#8217;Unione ha evidenziato una serie di carenze nel processo di convalida. La visita della Commissione del febbraio 2014 ha confermato tale analisi. Si &#232; in particolare concluso che mancava un controllo sistematico delle informazioni contenute nei certificati di cattura. Non esisteva alcun sistema di tracciabilit&#224; e i quantitativi indicati nei certificati di cattura erano stabiliti dall&#8217;operatore. Le autorit&#224; competenti devono basarsi interamente su tali informazioni. I certificati di cattura per le importazioni dirette di prodotti trasformati sono sistematicamente convalidati dopo che la spedizione ha lasciato le Isole Salomone. Le Isole Salomone non sono in grado di garantire il controllo o la tracciabilit&#224; di questi prodotti, che non sono mai sottoposti a controlli fisici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Inoltre l&#8217;unico funzionario responsabile della convalida non ha accesso diretto a dati di controllo quali il sistema di controllo dei pescherecci via satellite (VMS), i giornali di bordo o informazioni sulle licenze. Per effettuare una verifica o un controllo incrociato prima della convalida &#232; necessario telefonare alla sede del ministero della pesca e delle risorse marine, in cui sono centralizzate le informazioni pertinenti. Non era disponibile alcuna documentazione in merito a verifiche di questo tipo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Il fatto che la convalida sia sistematicamente effettuata il giorno stesso della dichiarazione dell&#8217;esportatore (con pochissime eccezioni) indica che la verifica preventiva e i controlli incrociati dei dati sono limitati se non inesistenti. In ogni caso non &#232; stata fornita alcuna documentazione sui controlli incrociati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Un certo numero di carenze sono state inoltre riscontrate nei certificati di cattura, in particolare incoerenze nel sistema di numerazione, informazioni insufficienti sulle misure di conservazione e di gestione applicabili e sulla zona di cattura, nonch&#233; gravi incoerenze nelle date, quali la menzione di una data di convalida che precede la dichiarazione dell&#8217;esportatore o di una dichiarazione di sbarco che precede la data di cattura. Tali errori fondamentali mettono in dubbio la credibilit&#224; dell&#8217;intera procedura di convalida.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>La Commissione ha inoltre individuato casi in cui non esistevano informazioni sugli sbarchi di pesce (non esistevano dichiarazioni di sbarco) e le autorit&#224; delle Isole Salomone utilizzavano in alternativa informazioni provenienti da autorizzazioni al trasbordo in porto per indicare i quantitativi nei certificati di cattura. Analogamente &#232; stato osservato che gli operatori utilizzano modelli di certificati di cattura precompilati con informazioni sulle navi, sulle specie, sui codici dei prodotti ecc. Sono stati riscontrati casi in cui il certificato di cattura era stato convalidato lasciando in bianco righe per il tonno obeso o il tonno albacora, senza indicare i quantitativi. Questa situazione presenta il rischio di manipolazione del certificato di cattura dopo la convalida.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Sono stati inoltre riscontrati diversi esempi di certificati di cattura in cui diverse versioni con quantitativi differenti sono state presentate all&#8217;importazione dei prodotti nell&#8217;Unione. Le Isole Salomone hanno spiegato che, a richiesta dell&#8217;operatore, rilasciano certificati di cattura supplementari per la stessa partita, senza chiedere il motivo della richiesta o la restituzione del certificato originale per evitare un utilizzo fraudolento. Tale pratica, insieme alle altre carenze riscontrate, comporta un considerevole rischio di riciclaggio di attivit&#224; di pesca INN o almeno un rischio che pesce non ammissibile all&#8217;esportazione sia esportato nell&#8217;Unione. In particolare, i paesi della regione che non sono qualificati ad esportare prodotti della pesca nell&#8217;Unione potrebbero trarre vantaggio dalle carenze del sistema di convalida delle Isole Salomone per coprire il loro pesce ai fini di un&#8217;importazione indiretta nell&#8217;Unione. Ancora una volta, le Isole Salomone hanno dimostrato una mancanza di comprensione e di conoscenza del rischio generato da una sovracopertura dei quantitativi dovuta alla duplicazione o triplicazione dei certificati di cattura.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>Le Isole Salomone hanno riconosciuto tutte le carenze del sistema di certificazione delle catture presentate nei considerando da (32) a (37) e hanno motivato gli errori con l&#8217;incompetenza dei funzionari responsabili. Hanno spiegato che si sforzavano di migliorare il sistema di certificazione delle catture. A tale riguardo &#232; stata elaborata una serie di procedure operative standard (POS) e il personale viene formato per agevolarne l&#8217;attuazione. Tuttavia, tutte queste informazioni riguardano progetti futuri che non hanno finora prodotto alcun risultato tangibile. Inoltre la Commissione si &#232; adoperata per verificare se il processo di convalida dei certificati di cattura &#232; migliorato a seguito della visita del febbraio 2014 e dell&#8217;introduzione di misure di salvaguardia da parte delle Isole Salomone. Tuttavia, sulla base delle informazioni di cui dispone, la Commissione non ha rilevato alcun miglioramento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>Tenuto conto dell&#8217;accertata mancanza di un sistema di tracciabilit&#224; e del fatto che le autorit&#224; nazionali non dispongono di informazioni sul pesce sbarcato, le Isole Salomone non sono in grado di garantire che i prodotti della pesca introdotti nel loro territorio o in impianti di trasformazione ivi stabiliti non provengano dalla pesca INN, come spiegato nei considerando da (28) a (37). La possibilit&#224; di controllare l&#8217;accesso di prodotti della pesca INN e la loro successiva esportazione &#232; inoltre compromessa dall&#8217;ambigua applicazione delle norme di origine, come stabilito nel considerando (28), nonch&#233; dall&#8217;assenza di misure di conservazione e di gestione chiare, descritta nei considerando da (63) a (68).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Pertanto, sulla base di tutti gli elementi fattuali raccolti dalla Commissione nonch&#233; delle dichiarazioni rilasciate dalle Isole Salomone, si &#232; potuto stabilire, a norma dell&#8217;articolo 31, paragrafo 3, e paragrafo 4, lettera b), del regolamento INN, che le Isole Salomone non hanno osservato l&#8217;obbligo, ad esse imposto dal diritto internazionale in qualit&#224; di Stato costiero e di Stato commercializzazione, di impedire l&#8217;accesso al proprio mercato di prodotti ittici provenienti dalla pesca INN.</p></td></tr></tbody></table> 3.2 Mancata cooperazione ed esecuzione (articolo 31, paragrafo 5, del regolamento INN) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>La Commissione ha valutato se le Isole Salomone cooperano in modo efficace rispondendo alle sue richieste di indagare sulla pesca INN e sulle attivit&#224; connesse, di fornire informazioni in proposito e di assicurare un seguito adeguato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>Tuttavia, come spiegato nella sezione 3.1 della presente decisione, anche se le autorit&#224; delle Isole Salomone che partecipano all&#8217;attuazione del sistema di certificazione delle catture previsto dal regolamento INN in generale collaborano e rispondono alle richieste di informazione o di verifica, la mancanza di trasparenza e la difficolt&#224; o l&#8217;impossibilit&#224; di garantire la tracciabilit&#224; dei prodotti della pesca compromettono l&#8217;affidabilit&#224; e l&#8217;esattezza delle loro risposte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>Nel valutare l&#8217;osservanza globale, da parte delle Isole Salomone, degli obblighi ad esse spettanti in qualit&#224; di Stato di bandiera, Stato di approdo e Stato costiero, la Commissione ha inoltre esaminato se tale paese coopera con altri Stati di bandiera alla lotta contro la pesca INN.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>In tale contesto la visita della Commissione del febbraio 2014 ha rivelato una scarsa disponibilit&#224; delle autorit&#224; delle Isole Salomone a cooperare con gli Stati di bandiera delle navi operanti nelle acque soggette alla loro giurisdizione nell&#8217;ambito di diversi accordi di pesca; tali autorit&#224;, infatti, non trasmettevano sistematicamente agli Stati di bandiera informazioni relative alle navi. Ci&#242; costituisce una chiara indicazione del fatto che le Isole Salomone non ottemperano all&#8217;obbligo ad esse imposto dal diritto internazionale [con particolare riguardo all&#8217;articolo 7, paragrafo 1, lettera a), dell&#8217;UNFSA] di garantire un&#8217;efficace conservazione e gestione degli stock ittici transzonali presenti nelle proprie acque e una prevenzione efficace ed efficiente della pesca INN. Tale mancanza di cooperazione &#232; inoltre in contrasto con il punto 40 delle linee guida volontarie della FAO per il comportamento degli Stati di bandiera<a>&#160;(<span>8</span>)</a>, in base al quale gli Stati di bandiera e gli Stati costieri dovrebbero sottoscrivere accordi di pesca unicamente qualora sia accertato che tali attivit&#224; non mettano a repentaglio la sostenibilit&#224; delle risorse marine viventi presenti nella giurisdizione dello Stato costiero.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>Nonostante il gran numero di trasbordi di navi battenti bandiera straniera che si svolgono nelle Isole Salomone, il paese non ha instaurato una cooperazione con gli Stati di bandiera di tali navi. Pertanto le Isole Salomone non sono in grado di adempiere ai propri obblighi in qualit&#224; di Stato di approdo in applicazione dei punti da 52 a 64 del piano d&#8217;azione internazionale contro la pesca INN. In particolare le Isole Salomone non adempiono ai propri obblighi in qualit&#224; di Stato di approdo nei confronti delle navi battenti bandiera straniera che fanno scalo nei loro porti, in quanto non cooperano con gli Stati di bandiera su questioni fondamentali quali lo scambio di informazioni sugli sbarchi, sui trasbordi e sui rifiuti dell&#8217;autorizzazione a utilizzare un porto. Mentre nella lettera del 6 maggio 2014 le autorit&#224; delle Isole Salomone avevano dichiarato che avrebbero scritto agli Stati di bandiera interessati per rafforzare la cooperazione al fine di ottenere i dati sui trasbordi necessari per i certificati di cattura relativi alle esportazioni nell&#8217;Unione, finora nessun accordo concreto &#232; stato raggiunto con i paesi terzi quanto allo scambio di informazioni e di dati sui trasbordi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la collaborazione con gli Stati membri dell&#8217;Unione sul controllo dei certificati di cattura convalidati dalle autorit&#224; delle Isole Salomone, il paese ha ricevuto domande di verifica da parte di tre Stati membri dell&#8217;Unione europea. Le domande sono state esaminate dalle autorit&#224; competenti ed &#232; stata loro data una risposta tempestiva. Tuttavia, le risposte di solito si limitavano a confermare l&#8217;autenticit&#224; del certificato di cattura senza fornire ulteriori spiegazioni. In loco non era disponibile alcuna documentazione relativa a tali domande di verifica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>La Commissione ha esaminato se le Isole Salomone avevano adottato misure di contrasto efficaci nei confronti degli operatori responsabili di pesca INN e se erano state inflitte sanzioni sufficientemente severe da privare i trasgressori dei benefici risultanti da tale pesca INN.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>Con riguardo all&#8217;osservanza e all&#8217;esecuzione delle norme, la visita della Commissione ha evidenziato che le Isole Salomone non dispongono di una legislazione specifica per far fronte alle attivit&#224; di pesca INN. Tale omissione indica che le Isole Salomone non garantiscono il controllo dello Stato di bandiera sui pescherecci prescritto all&#8217;articolo 94 dell&#8217;UNCLOS. Inoltre il comportamento delle Isole Salomone per quanto riguarda l&#8217;osservanza e l&#8217;esecuzione delle norme non &#232; conforme alle raccomandazioni del punto 21 del piano d&#8217;azione internazionale contro la pesca INN, in base al quale gli Stati devono provvedere affinch&#233; le sanzioni applicabili alle attivit&#224; di pesca INN esercitate da pescherecci nell&#8217;ambito della propria giurisdizione siano sufficientemente severe da prevenire, scoraggiare ed eliminare in modo efficace la pesca INN e da privare i trasgressori dei benefici risultanti dalle loro attivit&#224; illecite.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>In effetti, in una relazione di audit pubblicata nel 2012 il revisore generale delle Isole Salomone<a>&#160;(<span>9</span>)</a> ha rilevato che la legge sulla pesca in vigore era obsoleta e non ottemperava agli obblighi assunti dal paese nell&#8217;ambito di accordi internazionali, regionali e subregionali. Le autorit&#224; che la Commissione ha incontrato durante la visita del febbraio 2014 si sono dichiarate d&#8217;accordo con tale constatazione. Un nuovo progetto di legge sulla pesca era stato presentato prima della visita. Tuttavia, le sanzioni contenute in detto progetto non sono sufficientemente severe per assicurare un efficace rispetto e per scoraggiare le violazioni ovunque si verifichino e privare i trasgressori dei benefici derivanti dalle loro attivit&#224; illecite, come richiesto all&#8217;articolo 25, paragrafo 7, della convenzione della WCPFC<a>&#160;(<span>10</span>)</a>. In particolare, il sistema di sanzioni si basa su un sistema di punti di penalit&#224; la cui base giuridica non &#232; stata ancora stabilita. Le Isole Salomone hanno riconosciuto il carattere obsoleto del sistema, che non &#232; stato applicato, e hanno spiegato che lo stavano rivedendo. Un progetto aggiornato di disegno di legge sulla pesca &#232; stato presentato il 6 ottobre 2014. La situazione resta tuttavia ancora problematica a causa della mancanza di chiarezza per quanto riguarda le definizioni di infrazioni gravi, punti di penalit&#224;, infrazioni ripetute e il livello delle sanzioni e a causa dell&#8217;incertezza delle relative conseguenze giuridiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>Con riguardo alla capacit&#224; esistente delle Isole Salomone va notato che, secondo l&#8217;indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite<a>&#160;(<span>11</span>)</a>, le Isole Salomone sono considerate un paese a basso sviluppo umano (143<span>mo</span> su 186 paesi nel 2013). Tale classificazione &#232; confermata anche dall&#8217;allegato II del regolamento (CE) n. 1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>12</span>)</a>, in cui le Isole Salomone figurano nella categoria dei paesi meno sviluppati. Nell&#8217;elenco dei beneficiari dell&#8217;aiuto pubblico allo sviluppo dell&#8217;Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) del Comitato di aiuto allo sviluppo (DAC), aggiornato al 1<span>o</span> gennaio 2013 per il 2012<a>&#160;(<span>13</span>)</a>, le Isole Salomone figurano tra i paesi meno sviluppati. A tale riguardo le limitazioni in termini di capacit&#224; finanziarie e amministrative delle autorit&#224; competenti possono essere considerate un fattore che pregiudica la capacit&#224; di questo paese di ottemperare ai propri obblighi in materia di cooperazione e di esecuzione. Si ricorda tuttavia che, pi&#249; che alla capacit&#224; esistente delle Isole Salomone di adempiere ai propri obblighi internazionali, le carenze in materia di cooperazione e di esecuzione sono correlate alla mancanza di un quadro giuridico adeguato che consenta di realizzare azioni di controllo appropriate. A tale proposito la Commissione rileva che, sulla base delle informazioni ottenute durante la visita del febbraio 2014, non si pu&#242; ritenere che le Isole Salomone non dispongano di risorse finanziarie bens&#236; che manchino del necessario contesto giuridico e amministrativo atto a garantire l&#8217;efficiente ed efficace espletamento dei loro obblighi in quanto Stato di bandiera, Stato costiero, Stato di approdo e Stato di commercializzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>Va inoltre sottolineato che, conformemente alle raccomandazioni di cui ai punti 85 e 86 del piano d&#8217;azione internazionale contro la pesca INN concernenti i requisiti speciali dei paesi in via di sviluppo, l&#8217;Unione ha sostenuto le Isole Salomone nell&#8217;applicazione del regolamento INN attraverso un programma specifico di assistenza tecnica finanziato dalla Commissione<a>&#160;(<span>14</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>Considerata la situazione illustrata nella presente sezione e sulla base di tutti gli elementi fattuali raccolti dalla Commissione nonch&#233; delle dichiarazioni rilasciate dal paese, si &#232; potuto stabilire, a norma dell&#8217;articolo 31, paragrafi 3 e 5, del regolamento INN, che le Isole Salomone non hanno osservato gli obblighi ad esse incombenti a norma del diritto internazionale in qualit&#224; di Stato costiero e di Stato di commercializzazione con riguardo agli impegni di cooperazione e di esecuzione.</p></td></tr></tbody></table> 3.3 Mancata applicazione delle norme internazionali (articolo 31, paragrafo 6, del regolamento INN) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>Le Isole Salomone hanno ratificato l&#8217;UNCLOS e l&#8217;UNFSA e sono parte contraente della WCPFC. Fanno inoltre parte della convenzione FFA (Organizzazione per la pesca nel Pacifico del sud) e dell&#8217;accordo di Nauru relativo alla gestione delle attivit&#224; di pesca di interesse comune.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>La Commissione ha esaminato le informazioni ritenute rilevanti in relazione allo status delle Isole Salomone come parte contraente della WCPFC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>La Commissione ha esaminato inoltre le informazioni ritenute pertinenti con riguardo all&#8217;accordo delle Isole Salomone ad applicare le misure di conservazione e di gestione adottate dalla WCPFC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>Sulla base delle informazioni fornite dalle autorit&#224; delle Isole Salomone sulla situazione delle attivit&#224; di pesca del tonno nelle loro acque, le catture prelevate dagli stock di tonno della ZEE delle Isole Salomone nel 2012 rappresentavano il 3,5 % delle catture nell&#8217;Oceano Pacifico centrale e occidentale<a>&#160;(<span>15</span>)</a>, con una diminuzione del 50 % rispetto al 2010 e al 2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>Come dimostrano i dati presentati nel considerando (56), le Isole Salomone sembrano gestire cospicue risorse di tonno a livello mondiale e sono quindi tenute, in quanto Stato costiero, a garantire una gestione responsabile e sostenibile nel lungo termine di tale risorsa. Lo sfruttamento delle risorse biologiche da parte degli Stati costieri &#232; disciplinato dagli articoli da 61 a 64 dell&#8217;UNCLOS e dagli articoli 7 e 8 dell&#8217;UNFSA. In base a tali disposizioni, gli Stati costieri dovrebbero promuovere l&#8217;obiettivo dell&#8217;utilizzo ottimale delle risorse biologiche nelle rispettive ZEE e garantire il rispetto delle misure di conservazione e di gestione da parte dei cittadini di altri Stati che esercitano attivit&#224; di pesca in tali zone; essi dovrebbero inoltre cooperare con gli Stati e con le organizzazioni regionali che partecipano a tali attivit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>A tale proposito va osservato che, contrariamente a quanto previsto da tali norme e raccomandazioni, il quadro giuridico delle Isole Salomone non garantisce una gestione efficiente ed efficace delle navi operanti nelle acque soggette alla giurisdizione di tale paese. Il quadro giuridico non contiene neppure disposizioni chiare e trasparenti che definiscano misure di conservazione e di gestione applicabili per tutti i tipi di acque soggette alla giurisdizione delle Isole Salomone; laddove esistono tali disposizioni, mancano procedure chiare e trasparenti che ne garantiscano l&#8217;applicazione. Questi aspetti vengono analizzati pi&#249; approfonditamente nei considerando da (59) a (75).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>Il modo in cui le Isole Salomone gestiscono le risorse di tonno costituisce la prova evidente dell&#8217;inadeguatezza del quadro giuridico di tale paese. Le Isole Salomone hanno spiegato che il piano nazionale esistente per la gestione e lo sviluppo degli stock di tonno (<span>Solomon Islands National Tuna Management and Development Plan</span>) &#232; stato attuato solo in parte e deve pertanto essere sostituito da un nuovo piano.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>Il progetto del nuovo piano di gestione del tonno presentato alla Commissione nel novembre 2013 fornisce il quadro giuridico per la gestione delle risorse di tonno e si applica a tutte le acque delle Isole Salomone al di l&#224; delle 3 miglia nautiche, comprese le acque arcipelagiche. Questo documento, tuttavia, contiene semplicemente principi generali. Durante la visita della Commissione del febbraio 2014 le Isole Salomone hanno convenuto di riesaminare il progetto per tener conto della realt&#224; delle loro operazioni e attivit&#224; di pesca e del settore della pesca. Le Isole Salomone hanno dichiarato che il nuovo piano includerebbe misure di conservazione e di gestione subregionali, condizioni e regimi di licenze, limiti dei TAC, una gestione zonale per le acque arcipelagiche e le ZEE, punti di riferimento e norme per il controllo delle catture.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>Resta comunque il fatto che il piano vigente &#232; obsoleto e, in quanto tale, disattende gli obblighi di cui all&#8217;articolo 61, paragrafi da 2 a 5, all&#8217;articolo 62, paragrafo 1, e all&#8217;articolo 64 dell&#8217;UNCLOS con riguardo all&#8217;utilizzo ottimale delle risorse grazie a idonee misure di conservazione e di gestione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>Un&#8217;ulteriore carenza in materia di regolamentazione &#232; rappresentata dal fatto che le Isole Salomone non hanno adottato misure di conservazione e di gestione chiare, basate sui migliori pareri scientifici e conformi agli obblighi ad esse spettanti nell&#8217;ambito dell&#8217;UNCLOS, dell&#8217;UNFSA e della WCPFC, per l&#8217;insieme delle acque soggette alla loro giurisdizione nazionale, comprese le acque arcipelagiche. Nel febbraio 2014 si &#232; infatti constatato che le norme vigenti in materia di conservazione e di gestione mancano di trasparenza e di chiarezza [come spiegato nei considerando da (63) a (68)] e non sembrano basate sui migliori pareri scientifici n&#233; compatibili con tali pareri [come spiegato nei considerando da (69) a (75)].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>Le acque soggette alla giurisdizione delle Isole Salomone sono designate come mare territoriale, acque arcipelagiche e ZEE. In base all&#8217;articolo 3 della convenzione della WCPFC, la zona di competenza della WCPFC comprende, in linea di principio, tutte le acque dell&#8217;Oceano Pacifico, comprese quelle soggette alla giurisdizione delle Isole Salomone.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>Tuttavia le Isole Salomone hanno riferito alla Commissione che, a loro parere, le acque soggette alla loro giurisdizione (mare territoriale, acque arcipelagiche e ZEE) non rientrano nella zona della convenzione WCPFC, nonostante quest&#8217;ultima abbia delegato alle sue parti contraenti l&#8217;attuazione delle misure di conservazione e di gestione da essa adottate. Inoltre, mentre l&#8217;accordo di Nauru limita lo sforzo di pesca mediante un regime di assegnazione di giorni in mare per nave (<span>Vessel Day Scheme</span> &#8212; VDS) applicabile in tutte le ZEE delle parti dell&#8217;accordo, tale limitazione non si applica alle acque arcipelagiche e territoriali delle Isole Salomone.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>In conformit&#224; agli articoli da 61 a 64 dell&#8217;UNCLOS, agli articoli 5, 7, 8, 9 e 10 dell&#8217;UNFSA e all&#8217;obiettivo generale e alle norme pertinenti della convenzione della WCPFC (in particolare gli articoli 2, 5, 7 e 8), gli Stati costieri hanno il preciso obbligo di adottare misure compatibili con le misure vigenti nella regione e nelle acque d&#8217;altura al fine di garantire la sostenibilit&#224; a lungo termine degli stock ittici transzonali e altamente migratori e promuoverne lo sfruttamento ottimale. Il codice di condotta della FAO raccomanda inoltre, ai punti 7.1, 7.2, 7.3 e 8.1, una serie di buone pratiche per conformarsi agli obblighi suddetti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>Condizioni specifiche per i pescherecci operanti nelle acque delle Isole Salomone sono stabilite nella licenza di pesca, ossia il periodo di pesca, le specie di pesci da catturare, le zone di pesca e altre condizioni. Le navi battenti bandiera delle Isole Salomone hanno accesso alle acque arcipelagiche, mentre la flotta di navi operanti nell&#8217;ambito di contratti di noleggio e la flotta di navi operanti nell&#8217;ambito di accordi bilaterali/multilaterali hanno accesso allo sforzo di pesca dei pescherecci con reti a circuizione nella ZEE delle Isole Salomone, quale disciplinato e limitato a livello regionale nell&#8217;ambito del sistema VDS. Per i pescherecci con palangari e i pescherecci che operano in acque arcipelagiche sarebbero indicate misure di conservazione e di gestione nella licenza di pesca. Anche per i pescherecci con lenze e canne sarebbero indicate misure di conservazione e di gestione nella licenza di pesca.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>La mancanza di chiarezza e trasparenza delle norme applicabili in materia di conservazione e di gestione e dell&#8217;utilizzo effettivo dello sforzo di pesca nell&#8217;ambito del VDS, oltre alle numerose disposizioni vigenti per quanto riguarda l&#8217;accesso alla pesca di cui al considerando (66), compromettono e riducono la possibilit&#224; di porre effettivamente in atto una conservazione e gestione efficienti delle risorse di pesca delle Isole Salomone.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>Per concludere, in violazione degli obblighi illustrati nel considerando (65), non esistono norme di conservazione e di gestione chiare, trasparenti e compatibili per le acque arcipelagiche delle Isole Salomone.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 61 dell&#8217;UNCLOS, degli articoli 5 e 6 dell&#8217;UNFSA e degli articoli 5 e 6 della convenzione della WCPFC, gli Stati costieri devono determinare le catture ammissibili delle risorse biologiche nella propria ZEE sulla base dei migliori dati scientifici disponibili e secondo un approccio precauzionale; essi devono inoltre assicurare, mediante idonee misure di conservazione e di gestione, che le risorse biologiche e gli stock presenti nella ZEE e nelle altre acque soggette alla loro giurisdizione non siano messi a rischio dallo sfruttamento eccessivo. Il codice di condotta della FAO raccomanda, ai punti 7.3, 7.4 e 7.5, una serie di buone pratiche per conformarsi agli obblighi suddetti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>Poich&#233; le Isole Salomone ritengono che le norme della WCPFC non si applichino alle acque soggette alla loro giurisdizione, &#232; difficile capire quali dati vengono raccolti e comunicati alla WCPFC. &#200; possibile che tali dati non comprendano valutazioni di tutte le acque di pesca delle Isole Salomone. Nelle sue relazioni il comitato scientifico della WCPFC lamenta regolarmente la mancanza di dati esaustivi. Ad esempio, al punto 89 della relazione della 7<span>a</span> sessione del 2011 il comitato ha segnalato una serie di incongruenze tra le flotte per quanto riguarda le catture di tonnetto striato, tonno albacora e tonno obeso riportate nei giornali di bordo dei pescherecci con reti a circuizione e, data l&#8217;importanza di disporre, a fini scientifici, di dati precisi sulla composizione delle catture praticate da tali pescherecci, ha raccomandato di sottoporre la questione all&#8217;esame del comitato tecnico e di conformit&#224;<a>&#160;(<span>16</span>)</a>. Al punto 37 esso ha sottolineato la mancanza di chiarezza dei dati relativi alla composizione delle catture della flotta operante con reti a circuizione e ha esortato le parti contraenti a lavorare per migliorare le stime di tali dati. Nel corso dell&#8217;8<span>a</span> sessione il comitato scientifico della WCPFC ha nuovamente sollevato il problema delle lacune e delle incongruenze dei dati<a>&#160;(<span>17</span>)</a> relativi alle catture e alla loro composizione, ha richiamato l&#8217;attenzione sugli obblighi di comunicazione nell&#8217;ambito dei contratti di nolo e formulato raccomandazioni di gestione per migliorare la situazione<a>&#160;(<span>18</span>)</a>. Ha inoltre affrontato la questione della mancata o incompleta trasmissione dei dati ad opera di alcune parti contraenti, che in alcuni casi operano nelle acque soggette alla giurisdizione nazionale delle Isole Salomone.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Le relazioni segnalano inoltre che il programma di osservazione non raggiunge ancora la copertura del 100 % prescritta dalla WCPFC e che, stando all&#8217;ultima relazione presentata al comitato scientifico nel 2012<a>&#160;(<span>19</span>)</a>, le Isole Salomone non si sono ancora conformate a tale disposizione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>Con riguardo al tonnetto striato, nel corso della 7<span>a</span> sessione il comitato scientifico della WCPFC ha spiegato che, se si mantengono le pratiche di pesca di questi ultimi anni, i tassi e i volumi di cattura potrebbero ridursi in quanto gli stock sono sfruttati fino al livello di rendimento massimo sostenibile. Eventuali aumenti dello sforzo di pesca dovrebbero quindi formare oggetto di un&#8217;attenta sorveglianza<a>&#160;(<span>20</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>Nelle loro acque arcipelagiche le Isole Salomone non applicano le misure di conservazione e di gestione della WCPFC e hanno posto in atto solo un numero limitato di misure compatibili. Data la natura altamente migratoria e transzonale delle risorse tonniere e l&#8217;importanza degli stock di tonno e delle attivit&#224; di pesca tonniera nella acque arcipelagiche delle Isole Salomone, che rappresentano un&#8217;importante zona di riproduzione per i tonnidi, tale situazione pregiudica qualsiasi sforzo di conservazione di questa risorsa nella regione del Pacifico. Pertanto, le Isole Salomone non provvedono affinch&#233; in tutte le acque soggette alla loro giurisdizione vengano applicate misure di conservazione e di gestione in conformit&#224; alle disposizioni emanate dalla WCPFC e all&#8217;obbligo di garantire che le specie soggette alla giurisdizione dello Stato costiero non siano messe a rischio da un eccessivo sfruttamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(74)</p></td><td><p>La Commissione ha inoltre esaminato eventuali atti o omissioni delle Isole Salomone che potrebbero aver compromesso l&#8217;efficacia delle leggi, dei regolamenti o delle misure internazionali di conservazione e di gestione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(75)</p></td><td><p>A tale riguardo n&#233; il piano di gestione del tonno in vigore n&#233; il progetto del &#171;piano di gestione e sviluppo degli stock di tonno delle Isole Salomone&#187; stabiliscono obiettivi chiari per limitare il numero di licenze e il totale ammissibile di catture. La Commissione ritiene pertanto che la mancanza di misure di conservazione e di gestione comprometta il rispetto da parte delle Isole Salomone dei loro obblighi internazionali. Poich&#233; il tonno &#232; uno stock transzonale e altamente migratorio, per essere efficaci e sostenibili le relative misure di conservazione e di gestione devono essere coerenti e compatibili nell&#8217;intera zona di migrazione, cosa che costituisce anche l&#8217;obiettivo generale della convenzione della WCPFC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(76)</p></td><td><p>Considerata la situazione illustrata nella presente sezione e sulla base di tutti gli elementi fattuali raccolti dalla Commissione nonch&#233; delle dichiarazioni rilasciate dal paese, si &#232; potuto stabilire, a norma dell&#8217;articolo 31, paragrafi 3 e 6, del regolamento INN, che le Isole Salomone non hanno osservato gli obblighi ad esse incombenti a norma del diritto internazionale con riguardo alle norme, ai regolamenti e alle misure di conservazione e di gestione internazionali.</p></td></tr></tbody></table> 3.4 Difficoltà specifiche dei paesi in via di sviluppo <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(77)</p></td><td><p>Tenendo conto della classifica delle Isole Salomone come un paese a basso sviluppo umano e come uno dei paesi meno sviluppati [come osservato al considerando (50)], la Commissione ha esaminato se le informazioni raccolte potevano essere correlate alle sue specifiche difficolt&#224; in quanto paese in via di sviluppo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(78)</p></td><td><p>Va osservato che la notifica delle Isole Salomone come Stato di bandiera &#232; stata accettata dalla Commissione in conformit&#224; all&#8217;articolo 20 del regolamento INN a decorrere dal 1<span>o</span> gennaio 2010. Le Isole Salomone hanno successivamente confermato, come prevede l&#8217;articolo 20, paragrafo 1, del regolamento INN, che dispongono di una disciplina nazionale destinata a garantire l&#8217;attuazione, il controllo e l&#8217;osservanza delle leggi, dei regolamenti e delle misure di conservazione e di gestione applicabili ai propri pescherecci.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(79)</p></td><td><p>Anche se, in generale, difficolt&#224; specifiche in termini di capacit&#224; possono esistere con riguardo al controllo e al monitoraggio, le difficolt&#224; specifiche delle Isole Salomone riconducibili al loro livello di sviluppo non possono giustificare l&#8217;assenza di disposizioni specifiche nel quadro giuridico nazionale che rimandino a strumenti internazionali intesi a combattere, scoraggiare ed eliminare le attivit&#224; di pesca INN. Inoltre tali difficolt&#224; non possono giustificare la mancata istituzione, da parte delle Isole Salomone, di un sistema di sanzioni per le violazioni delle misure internazionali di conservazione e di gestione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(80)</p></td><td><p>Si osserva inoltre che l&#8217;Unione ha gi&#224; finanziato un&#8217;azione specifica di assistenza tecnica per le Isole Salomone in relazione alla lotta contro la pesca INN<a>&#160;(<span>21</span>)</a> e sta continuando a fornire assistenza tecnica al paese attraverso un programma specifico di sviluppo delle capacit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(81)</p></td><td><p>Alla luce della situazione descritta nella presente sezione e sulla base di tutti gli elementi fattuali raccolti dalla Commissione nonch&#233; delle dichiarazioni rilasciate dal paese, si &#232; potuto stabilire, a norma dell&#8217;articolo 31, paragrafo 7, del regolamento INN, che lo stato di sviluppo delle Isole Salomone per quanto riguarda la gestione della pesca potrebbe essere stato pregiudicato dal suo livello di sviluppo. Tuttavia, tenuto conto della natura delle carenze rilevate, dell&#8217;assistenza fornita dall&#8217;Unione e delle azioni intraprese per porre rimedio alla situazione, il livello di sviluppo delle Isole Salomone non pu&#242; spiegare interamente o altrimenti giustificare il comportamento generale di tale paese nel settore della pesca in quanto Stato di bandiera o Stato costiero, n&#233; l&#8217;inadeguatezza dell&#8217;azione da esso intrapresa per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca INN.</p></td></tr></tbody></table> 4. CONCLUSIONI CONCERNENTI LA POSSIBILE IDENTIFICAZIONE COME PAESE TERZO NON COOPERANTE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(82)</p></td><td><p>Alla luce delle conclusioni suesposte concernenti il mancato adempimento, da parte delle Isole Salomone, dell&#8217;obbligo ad esse imposto dal diritto internazionale, in qualit&#224; di Stato di bandiera, Stato di approdo, Stato costiero o Stato di commercializzazione, di adottare misure volte a prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca INN, &#232; opportuno notificare a tale paese, a norma dell&#8217;articolo 32 del regolamento INN, la possibilit&#224; di essere identificato dalla Commissione come paese terzo non cooperante in materia di lotta contro la pesca INN.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(83)</p></td><td><p>In conformit&#224; all&#8217;articolo 32, paragrafo 1, del regolamento INN, &#232; opportuno che la Commissione notifichi alle Isole Salomone la possibilit&#224; di essere identificate come paese terzo non cooperante. La Commissione dovrebbe inoltre adottare tutti i provvedimenti previsti all&#8217;articolo 32 del regolamento INN nei confronti delle Isole Salomone. Ai fini di una corretta amministrazione &#232; opportuno fissare un termine entro il quale tale paese possa rispondere per iscritto alla notifica e porre rimedio alla situazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(84)</p></td><td><p>Inoltre la notifica alle Isole Salomone della possibilit&#224; di essere identificate dalla Commissione come un paese non cooperante ai fini della presente decisione non esclude n&#233; comporta automaticamente che la Commissione o il Consiglio possano successivamente procedere all&#8217;identificazione e alla compilazione di un elenco di paesi non cooperanti,</p></td></tr></tbody></table> DECIDE: Articolo unico Si notifica alle Isole Salomone la possibilità di essere identificate dalla Commissione come un paese terzo non cooperante in materia di lotta contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. Fatto a Bruxelles, il 12 dicembre 2014 Per la Commissione Karmenu VELLA Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 286 del 29.10.2008, pag. 1 . ( 2 ) http://www.ffa.int/ ( 3 ) Accordo di Nauru (http://www.ffa.int/node/93#attachments). ( 4 ) 9 a sessione ordinaria del comitato scientifico della WCPFC, 6-14 agosto 2013, Pohnpei, Stati Federati di Micronesia, relazione annuale alla Commissione, parte 1: Informazioni sulla ricerca e le statistiche nel settore della pesca, Isole Salomone, WCPFC-SC9-AR/CCM-21 (http://www.wcpfc.int/system/files/AR-CCM-21-Solomon-Islands-AR-Part-1.pdf). ( 5 ) Piano d’azione internazionale per prevenire, scoraggiare ed eliminare la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite, 2001. ( 6 ) Codice di condotta per una pesca responsabile, Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite, 1995. ( 7 ) Articoli da 22 a 27 del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio, del 12 ottobre 1992, che istituisce un codice doganale comunitario ( GU L 302 del 19.10.1992, pag. 1 ) e articolo 67, paragrafo 1, lettera a), e articoli 72 e 75 del regolamento (UE) n. 1063/2010 della Commissione, del 18 novembre 2010, recante modifica del regolamento (CEE) n. 2454/93 che fissa talune disposizioni d’applicazione del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio che istituisce il codice doganale comunitario ( GU L 307 del 23.11.2010, pag. 1 ). ( 8 ) Linee guida volontarie per il comportamento degli Stati di bandiera, Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite, 2014. ( 9 ) http://www.pmc.gov.sb/content/fisheries-act-outdated ( 10 ) Convenzione sulla conservazione e la gestione degli stock ittici altamente migratori dell’Oceano Pacifico centrale e occidentale, adottata a Honolulu il 5 settembre 2000 (http://www.wcpfc.int/doc/convention-conservation-and-management-highly-migratory-fish-stocks-western-and-central-pacific). ( 11 ) Informazioni tratte dal sito http://hdr.undp.org/en/statistics ( 12 ) Regolamento (CE) n. 1905/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, che istituisce uno strumento per il finanziamento della cooperazione allo sviluppo ( GU L 378 del 27.12.2006, pag. 41 ). ( 13 ) http://www.oecd.org/dac/stats/daclistofodarecipients.htm ( 14 ) Accompanying developing countries in complying with the Implementation of Regulation 1005/2008 on Illegal, Unreported and Unregulated (IUU) Fishing — Aiutare i paesi in via di sviluppo a conformarsi al regolamento (CE) n. 1005/2008 sulla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata, EuropeAid/129609/C/SER/Multi. ( 15 ) 8 a sessione ordinaria del comitato scientifico della WCPFC, WCPFC-SC8-AR/CCM-21. ( 16 ) Relazione di sintesi del comitato scientifico della WCPFC, 7 a sessione ordinaria, Pohnpei, Stati federati di Micronesia, 9-17 agosto 2011 (http://www.wcpfc.int/node/2896). ( 17 ) Relazione di sintesi del comitato scientifico della WCPFC, 8 a sessione ordinaria, 7-15 agosto 2012 (http://www.wcpfc.int/node/4587), sezione 3.1. ( 18 ) Relazione di sintesi del comitato scientifico della WCPFC, 8 a sessione ordinaria, punti 69-71. ( 19 ) 8 a sessione ordinaria del comitato scientifico della WCPFC, WCPFC-SC8-AR/CCM-21. ( 20 ) Relazione di sintesi del comitato scientifico della WCPFC, 7 a sessione ordinaria, punti 35 e 36. ( 21 ) Cfr. nota 14. </note>
ITA
32014D1213(01)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.2.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 52/5</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N . 159/2014 DELLA COMMISSIONE del 13 febbraio 2014 recante iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Patata dell’Alto Viterbese (IGP)] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l’articolo 52, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012, la domanda di registrazione della denominazione &#171;Patata dell&#8217;Alto Viterbese&#187; presentata dall&#8217;Italia &#232; stata pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span><a>&#160;(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Poich&#233; alla Commissione non &#232; stata notificata alcuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell&#8217;articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la denominazione &#171;Patata dell&#8217;Alto Viterbese&#187; deve essere registrata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 La denominazione che figura nell’allegato del presente regolamento è registrata. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 13 febbraio 2014 Per la Commissione, a nome del presidente Janusz LEWANDOWSKI Membro della Commissione ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) GU C 239 del 20.8.2013, pag. 2 . ALLEGATO Prodotti agricoli destinati al consumo umano elencati nell’allegato I del trattato: Classe 1.6. Ortofrutticoli e cereali, freschi o trasformati ITALIA Patata dell’Alto Viterbese (IGP)
ITA
32014R0159
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.7.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 249/87</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2021/1156 DELLA COMMISSIONE del 13 luglio 2021 che modifica l'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio e l'allegato del regolamento (UE) n. 231/2012 della Commissione per quanto riguarda i glicosidi steviolici (E 960) e il rebaudioside M prodotto mediante modificazione enzimatica dei glicosidi steviolici da Stevia (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli additivi alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 10, paragrafo 3, e l'articolo 14, visto il regolamento (CE) n. 1331/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, che istituisce una procedura uniforme di autorizzazione per gli additivi, gli enzimi e gli aromi alimentari ( 2 ) , in particolare l'articolo 7, paragrafo 5, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'allegato II del regolamento (CE) n.&#160;1333/2008 stabilisce un elenco UE degli additivi autorizzati negli alimenti e le condizioni del loro uso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'allegato del regolamento (UE) n.&#160;231/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a> stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n.&#160;1333/2008.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'elenco UE degli additivi alimentari e le specifiche degli additivi alimentari possono essere aggiornati secondo la procedura uniforme di cui all'articolo&#160;3, paragrafo 1, del regolamento (CE) n.&#160;1331/2008, su iniziativa della Commissione o a seguito di una domanda presentata da uno Stato membro o da una parte interessata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel febbraio 2018 &#232; stata presentata alla Commissione una domanda di modifica delle specifiche riguardanti l'additivo alimentare glicosidi steviolici (E&#160;960). La Commissione ha reso la domanda accessibile agli Stati membri a norma dell'articolo&#160;4 del regolamento (CE) n.&#160;1331/2008.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le attuali specifiche stabiliscono che i glicosidi steviolici (E&#160;960) devono contenere non meno del 95&#160;% degli 11 glicosidi steviolici denominati stevioside, rubusoside, dulcoside A, steviolbioside e rebaudiosidi A, B, C, D, E, F e M sulla sostanza secca, in qualsiasi combinazione e rapporto. Il processo di fabbricazione di questo additivo alimentare comprende due fasi principali, di cui la prima consiste nell'estrazione acquosa delle foglie di<span>Stevia rebaudiana</span> Bertoni e nella purificazione preliminare dell'estratto e la seconda consiste nella ricristallizzazione dei glicosidi steviolici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il richiedente ha chiesto una modifica delle specifiche dei glicosidi steviolici (E&#160;960) al fine di includervi un nuovo metodo per la produzione del rebaudioside M. Il rebaudioside M &#232; un glicoside minore, presente a livelli molto bassi (&lt;&#160;1&#160;%) nelle foglie di Stevia, avente un profilo di gusto che si avvicina maggiormente al saccarosio rispetto ai glicosidi maggiori (ossia stevioside e rebaudioside A).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il nuovo processo prevede la bioconversione dell'estratto purificato delle foglie di Stevia (&#8805;&#160;95&#160;% di glicosidi steviolici) mediante un procedimento enzimatico multifase con enzimi preparati nella prima fase del processo. Il rebaudioside M risultante &#232; sottoposto a una serie di fasi di purificazione e isolamento per produrre il rebaudioside M finale (&#8805;&#160;95&#160;%).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare ("l'Autorit&#224;") ha valutato la sicurezza della proposta di modifica delle specifiche dell'additivo alimentare glicosidi steviolici (E&#160;960) e ha adottato il suo parere il 24&#160;settembre 2019&#160;<a>(<span>4</span>)</a>. L'Autorit&#224; ha ritenuto che il processo enzimatico in fasi applicato per la produzione del rebaudioside M possa causare impurit&#224; diverse da quelle che possono essere presenti nei glicosidi steviolici (E 960) ottenuti mediante l'estrazione acquosa delle foglie di<span>Stevia rebaudiana</span> seguita dalla ricristallizzazione. L'Autorit&#224; ha pertanto ritenuto che siano necessarie specifiche separate per il rebaudioside M prodotto mediante questo processo. Essa ha inoltre concluso che l'attuale dose giornaliera ammissibile (DGA) di 4&#160;mg/kg di peso corporeo al giorno pu&#242; essere applicata anche al rebaudioside M prodotto mediante modificazione enzimatica dei glicosidi steviolici. L'Autorit&#224; ha ritenuto che l'esposizione al rebaudioside M (espresso in equivalenti steviolici) non sar&#224; superiore all'esposizione ai glicosidi steviolici (E&#160;960) in caso di sostituzione con il rebaudioside M prodotto mediante il processo enzimatico in fasi. L'Autorit&#224; ha altres&#236; concluso che il rebaudioside M prodotto mediante modificazione enzimatica dei glicosidi steviolici, utilizzando gli enzimi UDP-glucosiltransferasi e saccarosio sintasi prodotti dai lieviti geneticamente modificati<span>K. phaf&#64257;i</span> UGT-a e<span>K. phaf&#64257;i</span> UGT-b<span>,</span> non pone problemi di sicurezza per gli stessi usi proposti e agli stessi livelli d'uso dei glicosidi steviolici (E&#160;960).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno autorizzare l'uso del rebaudioside M prodotto mediante il processo enzimatico in fasi come edulcorante nelle categorie alimentari in cui i glicosidi steviolici (E&#160;960) sono attualmente autorizzati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Tenendo conto del processo in corso per la modifica del sistema di numerazione internazionale per gli additivi alimentari del Codex Alimentarius, &#232; opportuno includere il nuovo additivo alimentare come "E&#160;960c Glicosidi steviolici prodotti enzimaticamente" nell'allegato II, parte B, del regolamento (CE) n.&#160;1333/2008 ai fini dell'etichettatura. A fini di chiarezza e coerenza, l'additivo alimentare attualmente autorizzato "glicosidi steviolici (E&#160;960)" dovrebbe essere rinominato "glicosidi steviolici da Stevia (E&#160;960a)". Poich&#233; tali additivi alimentari potrebbero essere regolamentati in combinazione, un nuovo gruppo di glicosidi steviolici, che li comprenda entrambi, dovrebbe essere inserito nell'allegato II, parte C, del regolamento (CE) n.&#160;1333/2008 e tutte le voci relative ai glicosidi steviolici (E&#160;960) di cui all'allegato II, parte E, di tale regolamento dovrebbero essere sostituite di conseguenza, mantenendo nel contempo gli usi e il livello massimo attualmente applicabili per gli usi e i livelli d'uso autorizzati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le specifiche del rebaudioside M prodotto mediante modificazione enzimatica dei glicosidi steviolici da Stevia dovrebbero essere incluse nel regolamento (UE) n.&#160;231/2012 parallelamente all'inclusione dei "E&#160;960c Glicosidi steviolici prodotti enzimaticamente" nell'elenco UE degli additivi alimentari di cui all'allegato II del regolamento (CE) n.&#160;1333/2008.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza i regolamenti (CE) n.&#160;1333/2008 e (UE) n.&#160;231/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Al fine di consentire agli operatori economici di adeguarsi alle nuove norme, &#232; opportuno prevedere un periodo transitorio durante il quale l'additivo alimentare "glicosidi steviolici da Stevia (E&#160;960a)" e gli alimenti che lo contengono possano continuare a essere commercializzati come "glicosidi steviolici (E&#160;960)".</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 è modificato conformemente all'allegato I del presente regolamento. Articolo 2 L'allegato del regolamento (UE) n. 231/2012 è modificato conformemente all'allegato II del presente regolamento. Articolo 3 L'additivo alimentare "glicosidi steviolici" (E 960) e gli alimenti che lo contengono, etichettati o immessi sul mercato fino a 18 mesi dopo l'entrata in vigore del presente regolamento e conformi alle prescrizioni ivi contenute, possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte. Articolo 4 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 13 luglio 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 354 del 31.12.2008, pag. 16 . ( 2 ) GU L 354 del 31.12.2008, pag. 1 . ( 3 ) Regolamento (UE) n. 231/2012 della Commissione, del 9 marzo 2012, che stabilisce le specifiche degli additivi alimentari elencati negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 83 del 22.3.2012, pag. 1 ). ( 4 ) EFSA Journal 2019;17(10):5867, 19 pagg. ALLEGATO I L'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la parte B, punto 2, &#232; cos&#236; modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;E&#160;960a</p></td><td><p>Glicosidi steviolici da Stevia&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>dopo la voce relativa a E&#160;960a, &#232; inserita la voce seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;E&#160;960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici prodotti enzimaticamente&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nella parte C, punto 5), dopo la lettera u) relativa a E&#160;626&#8211;635: ribonucleotidi, &#232; inserita la nuova lettera v) seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;v)</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c: glicosidi steviolici</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero E</p></td><td><p>Denominazione</p></td></tr><tr><td><p>E&#160;960a</p></td><td><p>Glicosidi steviolici da Stevia</p></td></tr><tr><td><p>E&#160;960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici prodotti enzimaticamente&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la parte E &#232; cos&#236; modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nella categoria 01.4 (Prodotti aromatizzati a base di latte fermentato, compresi i prodotti trattati termicamente), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>100</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nella categoria 03 (Gelati), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>200</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>nella categoria 04.2.2 (Ortofrutticoli sottaceto, sott'olio o in salamoia), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>100</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo conserve agrodolci di frutta e ortaggi&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>nella categoria 04.2.4.1 (Preparazioni di frutta e ortaggi, tranne la composta), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>200</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti a ridotto contenuto calorico&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>nella categoria 04.2.5.1 (Confettura extra e gelatina extra, quali definite dalla direttiva 2001/113/CE), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>200</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo confetture, gelatine e marmellate a ridotto contenuto calorico&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>nella categoria 04.2.5.2 (Confetture, gelatine e marmellate di frutta e crema di marroni, quali definite dalla direttiva 2001/113/CE), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>200</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo confetture, gelatine e marmellate a ridotto contenuto calorico&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>nella categoria 04.2.5.3 (Altre creme da spalmare analoghe a base di frutta e ortaggi), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>200</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo creme da spalmare a base di frutta e ortaggi a ridotto contenuto calorico e prodotti da spalmare a base di frutta secca a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>nella categoria 05.1 (Prodotti di cacao e di cioccolato di cui alla direttiva 2000/36/CE), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>270</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>nella categoria 05.2 (Altri prodotti di confetteria, compresi i microconfetti per rinfrescare l'alito), le voci relative a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>270</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti a base di cacao o di frutta secca a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>330</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo pasta da spalmare a base di cacao, di latte, di frutta secca o di grassi, a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>350</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti di confetteria senza zuccheri aggiunti</p><p>Solo prodotti di confetteria duri (caramelle dure e leccalecca) a ridotto contenuto calorico</p><p>Solo prodotti di confetteria morbidi (caramelle morbide, gommose alla frutta, marshmallow e simili) a ridotto contenuto calorico</p><p>Solo liquirizia a ridotto contenuto calorico</p><p>Solo torrone a ridotto contenuto calorico</p><p>Solo marzapane a ridotto contenuto calorico</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>2&#160;000</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo microconfetti per rinfrescare l'alito, a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>670</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo compresse rinfrescanti per la gola fortemente aromatizzate, a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>nella categoria 05.3 [Gomme da masticare (<span>chewing-gum</span>)], la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>3300</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>nella categoria 05.4 (Decorazioni, ricoperture e ripieni, tranne i ripieni a base di frutta di cui alla categoria 4.2.4), le voci relative a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>330</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti di confetteria senza zuccheri aggiunti</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>270</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti a base di cacao o di frutta secca a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12)</p></td><td><p>nella categoria 06.3 (Cereali da colazione), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>330</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo cereali da colazione con un tenore di fibre superiore al 15&#160;% e contenenti almeno il 20&#160;% di crusca, a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13)</p></td><td><p>nella categoria 07.2 (Prodotti da forno fini), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>330</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo<span>essoblaten</span> &#8212; carta di riso commestibile&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14)</p></td><td><p>nella categoria 09.2 (Pesce e prodotti della pesca trasformati, compresi molluschi e crostacei), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>200</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo conserve e semiconserve agrodolci di pesce e marinate di pesce, crostacei e molluschi&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>15)</p></td><td><p>nella categoria 11.4.1 (Edulcoranti da tavola in forma liquida), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p><span>quantum satis</span></p></td><td><p>(1) (60)&#187;;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>16)</p></td><td><p>nella categoria 11.4.2 (Edulcoranti da tavola in polvere), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p><span>quantum satis</span></p></td><td><p>(1) (60)&#187;;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>17)</p></td><td><p>nella categoria 11.4.3 (Edulcoranti da tavola sotto forma di compresse), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p><span>quantum satis</span></p></td><td><p>(1) (60) &#187;;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>18)</p></td><td><p>nella categoria 12.4 (Senape), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>120</p></td><td><p>(1) (60)&#187;;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>19)</p></td><td><p>nella categoria 12.5 (Zuppe, minestre e brodi), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>40</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo zuppe e minestre a ridotto contenuto calorico&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>20)</p></td><td><p>nella categoria 12.6 (Salse), le voci relative a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>120</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Tranne le salse di semi di soia (fermentata e non fermentata)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>175</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo salse di semi di soia (fermentata e non fermentata)&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>21)</p></td><td><p>nella categoria 13.2 (Alimenti dietetici destinati a fini medici speciali, quali definiti dalla direttiva 1999/21/CE (tranne i prodotti compresi nella categoria alimentare 13.1.5)), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>330</p></td><td><p>(1) (60)&#187;;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>22)</p></td><td><p>nella categoria 13.3 (Alimenti dietetici contro l'aumento di peso, che sostituiscono l'alimentazione quotidiana o un pasto (l'intera alimentazione quotidiana o parte di essa), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>270</p></td><td><p>(1) (60)&#187;;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>23)</p></td><td><p>nella categoria 14.1.3 (Nettari di frutta, quali definiti dalla direttiva 2001/112/CE, e nettari di ortaggi e prodotti analoghi), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>100</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>24)</p></td><td><p>nella categoria 14.1.4 (Bevande aromatizzate), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>80</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>25)</p></td><td><p>nella categoria 14.1.5.2 (Altro), le voci relative a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>30</p></td><td><p>(1) (60) (93)</p></td><td><p>Solo caff&#232;, t&#232; e infusioni a base di erbe, a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>30</p></td><td><p>(1) (60) (93)</p></td><td><p>Solo caff&#232; istantaneo aromatizzato e cappuccino istantaneo aromatizzato a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>20</p></td><td><p>(1) (60) (93)</p></td><td><p>Solo bevande a base di malto e aromatizzate al cioccolato/cappuccino a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>26)</p></td><td><p>nella categoria 14.2.1 (Birra e bevande a base di malto), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>70</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo birre analcoliche o con contenuto alcolico non superiore a&#160;1,2&#160;% vol.;<span>bi&#232;re de table/Tafelbier/table beer</span> (contenuto di mosto di malto inferiore al 6&#160;%), tranne<span>Oberg&#228;riges Einfachbier</span>; birre con acidit&#224; minima pari a&#160;30 milliequivalenti espressa in NaOH; birre scure o di tipo<span>oud bruin</span>&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>27)</p></td><td><p>nella categoria 14.2.8 (Altre bevande alcoliche, comprese miscele di bevande alcoliche e analcoliche e bevande spiritose con grado alcolico inferiore al 15&#160;%), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>150</p></td><td><p>(1) (60)&#187;;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>28)</p></td><td><p>nella categoria 15.1 (Snack a base di patate, cereali, farina o amido), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>20</p></td><td><p>(1) (60)&#187;;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>29)</p></td><td><p>nella categoria 15.2 (Frutta a guscio trasformata), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>20</p></td><td><p>(1) (60)&#187;;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>30)</p></td><td><p>nella categoria 16 (Dessert, tranne i prodotti compresi nelle categorie 1, 3 e&#160;4), la voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>100</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo prodotti a ridotto contenuto calorico o senza zuccheri aggiunti&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31)</p></td><td><p>nella categoria 17.1 (Integratori alimentari in forma solida, esclusi gli integratori alimentari destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia), le voci relative a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>670</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>1800</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo integratori alimentari sotto forma di pastiglie da masticare&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>32)</p></td><td><p>nella categoria 17.2 (Integratori alimentari in forma liquida, esclusi gli integratori alimentari destinati ai lattanti e ai bambini nella prima infanzia), le voci relative a E&#160;960 (Glicosidi steviolici) sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>200</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>E&#160;960a &#8211; 960c</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>1800</p></td><td><p>(1) (60)</p></td><td><p>Solo integratori alimentari sotto forma di sciroppo&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> ALLEGATO II L'allegato del regolamento (UE) n. 231/2012 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>alla voce relativa a E&#160;960 (Glicosidi dello steviolo), il titolo &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;<span>E 960a GLICOSIDI STEVIOLICI DA STEVIA</span>&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>dopo la voce relativa a E&#160;960, &#232; inserita la nuova voce seguente:</p><p>&#171;<span>E&#160;960c&#160;(i) REBAUDIOSIDE M PRODOTTO MEDIANTE MODIFICAZIONE ENZIMATICA DEI GLICOSIDI STEVIOLICI DA STEVIA</span></p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Sinonimi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p><span>Definizione</span></p></td><td><p>Il rebaudioside M &#232; un glicoside steviolico prevalentemente costituito da rebaudioside M con quantit&#224; minori di altri glicosidi steviolici quali rebaudioside A, rebaudioside B, rebaudioside D, rebaudioside I e stevioside.</p><p>Il rebaudioside M &#232; ottenuto mediante bioconversione enzimatica di estratti purificati di foglie di glicosidi steviolici (95&#160;% di glicosidi steviolici) di<span>Stevia rebaudiana</span> Bertoni utilizzando gli enzimi UDP-glucosiltransferasi e saccarosio sintasi prodotti dai lieviti geneticamente modificati<span>K. phaffi</span> (precedentemente noto come<span>Pichia pastoris</span>) UGT-a e<span>K. phaffi</span> UGT-b, che facilitano il trasferimento del glucosio dal saccarosio e dall'UDP-glucosio ai glicosidi steviolici attraverso legami glicosidici.</p><p>Dopo la rimozione degli enzimi mediante separazione solido-liquido e trattamento termico, la purificazione comporta la concentrazione del rebaudioside M mediante assorbimento della resina, seguita dalla ricristallizzazione del rebaudioside M, risultante in un prodotto finale contenente non meno del 95&#160;% di rebaudioside M. Nell'additivo alimentare non si devono rilevare cellule vitali dei lieviti<span>K. phaf&#64257;i</span> UGT-a e<span>K. phaf&#64257;i</span> UGT-b o il loro DNA.</p></td></tr><tr><td><p>Denominazione chimica</p></td><td><p>Rebaudioside M: 13-[(2-O-&#946;-D-glucopyranosyl-3-O-&#946;-D-glucopyranosyl-&#946;-D-glucopyranosyl)oxy]kaur-16-en-18-oic acid, 2-O-&#946;-D-glucopyranosyl-3-O-&#946;-D-glucopyranosyl-&#946;-D-glucopyranosyl ester</p></td></tr><tr><td><p>Formula molecolare</p></td><td><p>Nome comune</p></td><td><p>Formula</p></td><td><p>Fattore di conversione</p></td></tr><tr><td><p>Rebaudioside M</p></td><td><p>C<span>56</span> H<span>90</span> O<span>33</span></p></td><td><p>0,25</p></td></tr><tr><td><p>Peso molecolare e n. CAS</p></td><td><p>Nome comune</p></td><td><p>Numero CAS</p></td><td><p>Peso molecolare (g/mol)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Rebaudioside M</p></td><td><p>1220616-44-3</p></td><td><p>1291,29</p></td></tr><tr><td><p>Tenore</p></td><td><p>Non meno del 95&#160;% di rebaudioside M sulla sostanza secca.</p></td></tr><tr><td><p><span>Descrizione</span></p></td><td><p>Polvere bianco-giallina. Potere dolcificante da 200 a&#160;350 volte superiore a quello del saccarosio (saccarosio equivalente al 5&#160;%).</p></td></tr><tr><td><p><span>Identificazione</span></p></td></tr><tr><td><p>Solubilit&#224;</p></td><td><p>Da solubile a debolmente solubile in acqua</p></td></tr><tr><td><p>pH</p></td><td><p>Tra 4,5 e&#160;7,0 (soluzione 1 a&#160;100)</p></td></tr><tr><td><p><span>Purezza</span></p></td></tr><tr><td><p>Ceneri totali</p></td><td><p>Non pi&#249; dell'1&#160;%</p></td></tr><tr><td><p>Perdita all'essiccazione</p></td><td><p>Non pi&#249; del 6&#160;% (105&#160;&#176;C, 2 ore)</p></td></tr><tr><td><p>Solventi residui</p></td><td><p>Non pi&#249; di 5&#160;000 &#160;mg/kg etanolo</p></td></tr><tr><td><p>Arsenico</p></td><td><p>Non pi&#249; di 0,015&#160;mg/kg</p></td></tr><tr><td><p>Piombo</p></td><td><p>Non pi&#249; di 0,2&#160;mg/kg</p></td></tr><tr><td><p>Cadmio</p></td><td><p>Non pi&#249; di 0,015&#160;mg/kg</p></td></tr><tr><td><p>Mercurio</p></td><td><p>Non pi&#249; di 0,07&#160;mg/kg</p></td></tr><tr><td><p>Proteine residue</p></td><td><p>Non pi&#249; di 5&#160;mg/kg</p></td></tr><tr><td><p>Dimensione delle particelle</p></td><td><p>Non meno di 74 &#956;m [utilizzando un setaccio a maglie #200 con un limite di dimensione delle particelle pari a&#160;74 &#956;m]&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ITA
32021R1156
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.2.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 37/44</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/183 DELLA COMMISSIONE dell'11 febbraio 2016 recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 686/2012 che ripartisce tra gli Stati membri, ai fini della procedura di rinnovo, la valutazione delle sostanze attive la cui approvazione scade entro il 31 dicembre 2018 (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive 79/117/CEE e 91/414/CEE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l'articolo 19, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Ai fini della procedura di rinnovo, il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;686/2012 della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a> ripartisce tra gli Stati membri la valutazione delle sostanze attive la cui approvazione scade entro il 31 dicembre 2018, designando un relatore e un correlatore per ogni sostanza attiva. &#200; opportuno ripartire la valutazione delle sostanze attive la cui approvazione scade entro il 31 dicembre 2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Tale ripartizione dovrebbe essere effettuata in modo tale da raggiungere un equilibrio per quanto riguarda la distribuzione delle responsabilit&#224; e del lavoro tra gli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;686/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il regolamento di esecuzione (UE) n. 686/2012 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il titolo &#232; sostituito dal seguente:</p><p><span>&#171;Regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;686/2012 della Commissione, del 26 luglio 2012, che ripartisce tra gli Stati membri, ai fini della procedura di rinnovo, la valutazione delle sostanze attive&#187;;</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;686/2012 &#232; modificato conformemente all'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, l'11 febbraio 2016 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 686/2012 della Commissione, del 26 luglio 2012, che ripartisce tra gli Stati membri, ai fini della procedura di rinnovo, la valutazione delle sostanze attive la cui approvazione scade entro il 31 dicembre 2018 ( GU L 200 del 27.7.2012, pag. 5 ). ALLEGATO L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 686/2012 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il termine &#171;ALLEGATO&#187; &#232; sostituito da quanto segue:</p><div><p>&#171;ALLEGATO</p><p>PARTE A</p><p><span>Ripartizione della valutazione delle sostanze attive la cui approvazione scade entro il 31 dicembre 2018&#187;</span></p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>&#232; aggiunta la seguente parte B:</p><p>&#171;PARTE B</p><p><span>Ripartizione della valutazione delle sostanze attive la cui approvazione scade dopo il 31 dicembre 2018 e entro il 31 dicembre 2021</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Sostanza attiva</p></td><td><p>Stato membro relatore</p></td><td><p>Stato membro correlatore</p></td></tr><tr><td><p>1-Decanolo</p></td><td><p>PL</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p>1-Naftilacetammide (1-NAD)</p></td><td><p>HU</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Acido 1-naftilacetico (1-NAA)</p></td><td><p>HU</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Estere metilico dell'acido 2,5-diclorobenzoico</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>AT</p></td></tr><tr><td><p>2-Fenilfenolo (incl. sale sodico dell'ortofenilfenolo)</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>6-Benziladenina</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>8-Idrossichinolina incl. ossichinoleina</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Abamectina (avermectina)</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>MT</p></td></tr><tr><td><p>Acido acetico</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Aclonifen</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>NO</p></td></tr><tr><td><p>Acrinatrina</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Solfato di alluminio e ammonio</p></td><td><p>IE</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Fosfuro di alluminio</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>EE</p></td></tr><tr><td><p>Silicato di alluminio (caolino)</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Solfato di alluminio</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>CZ</p></td></tr><tr><td><p>Azimsulfuron</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Azossistrobina</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>NO</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>Aizawai</span> ceppo ABTS-1857</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>Aizawai</span> ceppo GC-91</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>Israeliensis</span> (sierotipo H-14) ceppo AM65-52</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>Kurstaki</span> ceppo ABTS 351</p></td><td><p>DK</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>Kurstaki</span> ceppo EG 2348</p></td><td><p>DK</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>Kurstaki</span> ceppo PB 54</p></td><td><p>DK</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>Kurstaki</span> ceppo SA 11</p></td><td><p>DK</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>Kurstaki</span> ceppo SA 12</p></td><td><p>DK</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>Tenebrionis</span> ceppo<span>NB:</span> 176 (TM 14&#160;1)</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p><span>Beauveria bassiana</span> ceppo ATCC 74040</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p><span>Beauveria bassiana</span> ceppo GHA</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Benfluralin</p></td><td><p>NO</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Bensulfuron</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Bifentrin</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>HU</p></td></tr><tr><td><p>Bispyribac</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>PT</p></td></tr><tr><td><p>Farina di sangue</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>LT</p></td></tr><tr><td><p>Bromadiolone</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>RO</p></td></tr><tr><td><p>Bromuconazolo</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>CZ</p></td></tr><tr><td><p>Bupirimato</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Buprofezin</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>AT</p></td></tr><tr><td><p>Carburo di calcio</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>CZ</p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di calcio</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>HU</p></td></tr><tr><td><p>Fosfuro di calcio</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Carbetamide</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Diossido di carbonio</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>AT</p></td></tr><tr><td><p>Carbossina</p></td><td><p>HR</p></td><td><p>LV</p></td></tr><tr><td><p>Clormequat</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p>Clorsulfuron</p></td><td><p>PL</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Cletodim</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>LT</p></td></tr><tr><td><p>Ciclossidim</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>DK</p></td></tr><tr><td><p><span>Cydia pomonella</span><span>Granulovirus</span> (CpGV)</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Ciflufenamid</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>AT</p></td></tr><tr><td><p>Cimoxanil</p></td><td><p>LT</p></td><td><p>FI</p></td></tr><tr><td><p>Ciproconazolo</p></td><td><p>IE</p></td><td><p>EE</p></td></tr><tr><td><p>Ciromazina</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p>Dazomet</p></td><td><p>BG</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Denatonio benzoato</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>PL</p></td></tr><tr><td><p>Diclofop</p></td><td><p>PT</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Dietofencarb</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Difenacum</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>PT</p></td></tr><tr><td><p>Dimetaclor</p></td><td><p>HR</p></td><td><p>AT</p></td></tr><tr><td><p>Ditianon</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Dodemorf</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p>Dodina</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Epossiconazolo</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>PL</p></td></tr><tr><td><p>Etilene</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Etofenprox</p></td><td><p>SK</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p>Etridiazolo</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Estratto di melaleuca alternifolia</p></td><td><p>PL</p></td><td><p>BG</p></td></tr><tr><td><p>Residui di distillazione dei grassi</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Acidi grassi da C7 a C20 [Acido pelargonico (CAS 112-05-0)]</p><p>Acidi grassi C7-C18 e sali di potassio insaturi C18 (CAS 67701-09-1) [Acido caprico (CAS 334-48-5); Acido caprilico (CAS 124-07-2); Acido laurico (CAS 143-07-7); Acido oleico (CAS 112-80-1)]</p><p>Esteri metilici di acidi grassi C8-C10 (CAS 85566-26-3) [Ottanoato di metile (CAS 111-11-5); Decanoato di metile (CAS 110-42-9)]</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>AT</p></td></tr><tr><td><p>FEN 560 (semi di fieno greco in polvere)</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Fenazaquin</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>PL</p></td></tr><tr><td><p>Fenbuconazolo</p></td><td><p>SI</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Fenoxicarb</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Fenpropimorf</p></td><td><p>LV</p></td><td><p>SI</p></td></tr><tr><td><p>Fenpirossimato</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>DK</p></td></tr><tr><td><p>Flonicamid (IKI-220)</p></td><td><p>FI</p></td><td><p>SE</p></td></tr><tr><td><p>Fluazifop-P</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p>Fluazinam</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>DK</p></td></tr><tr><td><p>Fluometuron</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>BG</p></td></tr><tr><td><p>Fluopicolide</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Fluquinconazolo</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>SK</p></td></tr><tr><td><p>Flurocloridone</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>HR</p></td></tr><tr><td><p>Flurossipir</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>SI</p></td></tr><tr><td><p>Flutolanil</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Flutriafol</p></td><td><p>SK</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Fuberidazolo</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>FI</p></td></tr><tr><td><p>Estratto d'aglio</p></td><td><p>IE</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Acido gibberellico</p></td><td><p>SI</p></td><td><p>SK</p></td></tr><tr><td><p>Gibberellina</p></td><td><p>SI</p></td><td><p>SK</p></td></tr><tr><td><p>Alossifop-P (alossifop-R)</p></td><td><p>HU</p></td><td><p>CZ</p></td></tr><tr><td><p>Heptamaloxyloglucan</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Exitiazox</p></td><td><p>FI</p></td><td><p>SE</p></td></tr><tr><td><p>Proteine idrolizzate</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Imexazol</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>SE</p></td></tr><tr><td><p>Imazalil (enilconazolo)</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>BE</p></td></tr><tr><td><p>Imidacloprid</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Acido indolilbutirrico</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>CY</p></td></tr><tr><td><p>Solfato di ferro</p></td><td><p>HU</p></td><td><p>PL</p></td></tr><tr><td><p>Isoxaben</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>FI</p></td></tr><tr><td><p>Kieselgur (terra diatomacea)</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Kresoxim-metile</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Lecanicillium muscarium</span> (precedentemente<span>Verticillium lecanii</span>) ceppo Ve6</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Zolfo calcico (polisolfuro di calcio)</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Calcare</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>SK</p></td></tr><tr><td><p>Lufenuron</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>HU</p></td></tr><tr><td><p>Fosfuro di magnesio</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>EE</p></td></tr><tr><td><p>Malathion</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>BG</p></td></tr><tr><td><p>Estratto di margosa (fonte di azadiractina &#8212; Mitsui)</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Estratto di margosa (fonte di azadiractina &#8212; SIPCAM)</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Estratto di margosa (fonte di azadiractina &#8212; Trifolio)</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Mepiquat</p></td><td><p>FI</p></td><td><p>EE</p></td></tr><tr><td><p>Metalaxil</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>PL</p></td></tr><tr><td><p>Metaldeide</p></td><td><p>PL</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Metamitron</p></td><td><p>DK</p></td><td><p>LV</p></td></tr><tr><td><p><span>Metarhizium anisopliae</span> var.<span>anisopliae</span> ceppo BIPESCO 5</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Metarhizium anisopliae</span> var.<span>anisopliae</span> ceppo F52</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Metazaclor</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Metomil</p></td><td><p>BG</p></td><td><p>RO</p></td></tr><tr><td><p>Metilnonilchetone</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>BE</p></td></tr><tr><td><p>Metosulam</p></td><td><p>NO</p></td><td><p>BE</p></td></tr><tr><td><p>Miclobutanil</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Napropamide</p></td><td><p>SI</p></td><td><p>HR</p></td></tr><tr><td><p>Orizalin</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Oxifluorfen</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>HU</p></td></tr><tr><td><p>Paclobutrazol</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>RO</p></td></tr><tr><td><p>Olio di paraffina/(CAS 64742-46-7)</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Olio di paraffina/(CAS 72623-86-0)</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Olio di paraffina/(CAS 8042-47-5)</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Olio di paraffina/(CAS 97862-82-3)</p></td><td><p>EL</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Penconazolo</p></td><td><p>NO</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Pencicuron</p></td><td><p>LV</p></td><td><p>PL</p></td></tr><tr><td><p>Penoxsulam</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>PL</p></td></tr><tr><td><p>Pepe</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>IE</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG 410.3</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG B20/5</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG B22/SP1190/3.2</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG B22/SP1287/3.1</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG BU 3</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG BU 4</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG SH 1</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG SP log 5</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG SP log 6</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> FOC PG97/1062/116/1.1</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> VRA 1835</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> VRA 1984</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> VRA 1985</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Phlebiopsis gigantea</span> VRA 1986</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Oli vegetali/Olio di citronella</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Oli vegetali/Olio di chiodi di garofano</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p>Oli vegetali/Olio di menta verde</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Oli vegetali/Olio di colza</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>FI</p></td></tr><tr><td><p>Idrogenocarbonato di potassio</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Procloraz</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Profoxidim</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Proesadione</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>IE</p></td></tr><tr><td><p>Propaquizafop</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>EE</p></td></tr><tr><td><p>Proquinazid</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>LT</p></td></tr><tr><td><p>Putrescina (1,4-diaminobutano)</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>AT</p></td></tr><tr><td><p>Piretrine</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Piridaben</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>BE</p></td></tr><tr><td><p><span>Pythium oligandrum</span> M1</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>HU</p></td></tr><tr><td><p>Sabbia di quarzo</p></td><td><p>LV</p></td><td><p>RO</p></td></tr><tr><td><p>Quinmerac</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FI</p></td></tr><tr><td><p>Quizalofop-P</p></td><td><p>HR</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Quizalofop-P-etile</p></td><td><p>FI</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Quizalofop-P-tefurile</p></td><td><p>HR</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/olio di pesce</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/grasso di pecora</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/tallolio grezzo</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>SK</p></td></tr><tr><td><p>Repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/pece di tallolio</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Estratto d'alga marina (precedentemente estratto d'alga marina e alghe marine)</p></td><td><p>BE</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p>Sintofen (cintofen)</p></td><td><p>CZ</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>5-Nitroguaiacolato di sodio</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Silicato di sodio e alluminio</p></td><td><p>HU</p></td><td><p>AT</p></td></tr><tr><td><p>Ipoclorito di sodio</p></td><td><p>IE</p></td><td><p>UK</p></td></tr><tr><td><p>O-nitrofenolato di sodio</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>P-nitrofenolato di sodio</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>EL</p></td></tr><tr><td><p>Spirodiclofen</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Spiroxamina</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>EE</p></td></tr><tr><td><p>Feromoni di lepidotteri a catena lineare</p><p>(E)-11-Tetradecen-1-il acetato</p><p>(E)-5-Decen-1-olo</p><p>(E)-5-Decen-1-il acetato</p><p>(E)-8-Dodecen-1-il acetato</p><p>(E,E)-7,9-Dodecadien-1-il acetato</p><p>(E,E)-8,10-Dodecadien-1-ol</p><p>(E,Z)-2,13-Ottadecadien-1-il acetato</p><p>(E,Z)-7,9-Dodecadien-1-il acetato</p><p>(E,Z)-8-Dodecen-1-il acetato</p><p>(Z)-11-Esadecen-1-olo</p><p>(Z)-11-Esadecen-1-il acetato</p><p>(Z)-11-Esadecenale</p><p>(Z)-11-Tetradecen-1-il acetato</p><p>(Z)-13-Ottadecenale</p><p>(Z)-7-Tetradecenale</p><p>(Z)-8-Dodecen-1-olo</p><p>(Z)-8-Dodecen-1-il acetato</p><p>(Z)-9-Dodecen-1-il acetato</p><p>(Z)-9-Esadecenale</p><p>(Z)-9-Tetradecen-1-il acetato</p><p>(Z,E)-7,11-Esadecadien-1-il acetato</p><p>(Z,E)-9,12-Tetradecadien-1-il-acetato</p><p>(Z,Z)-7,11-Esadecadien-1-il acetato</p><p>Dodecan-1-olo</p><p>Tetradecan-1-olo</p><p>(Z)-8-Dodecenil acetato; Dodecan-1-il acetato</p><p>(Z)-9-Dodecenil acetato; Dodecan-1-il acetato</p><p>(7E, 9Z)-Dodecadienil acetato; (7E, 9E)-Dodecadienil acetato</p><p>(7Z, 11Z)-Esadecadien-1-il acetato; (7Z, 11E)-Esadecadien-1-il acetato</p><p>(Z)-9-Esadecenale; (Z)-11-Esadecenale; (Z)-13-Ottadecenale;</p><p>E-5-Decen-1-il acetato; E-5-Decen-1-olo</p><p>(E/Z)-8-Dodecenil acetato; (Z)-8-Dodecenol</p><p>(Z)-11-Esadecenale; (Z)-11-Esadecen-1-il acetato</p><p>(E/Z)9-Dodecen-1-il acetato</p><p>E8, E10 &#8212; Dodecadien-1-olo&#160;+&#160;acetato di tetradecile</p><p>E7,E/Z9-Dodecadienil acetato (E7, E/Z9-12Ac) e n-dodecil acetato (12Ac)</p><p>(E,Z,Z)-3,8,11-Tetradecatrien-1-il acetato e (E,Z)-3,8-tetradecadien-1-il acetato</p><p>(Z,Z,Z,Z)-7,13,16,19-Docosatetraen-1-il isobutirato</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Streptomyces</span> K61 (precedentemente<span>S. griseoviridis</span>)</p></td><td><p>EE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p>Sulcotrione</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Fluoruro di solforile</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>IE</p></td></tr><tr><td><p>Zolfo</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>SI</p></td></tr><tr><td><p>Tau-fluvalinato</p></td><td><p>DK</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Tebuconazolo</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>DK</p></td></tr><tr><td><p>Tebufenozide</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Tebufenpirad</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>BE</p></td></tr><tr><td><p>Teflubenzurone</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p>Teflutrin</p></td><td><p>HU</p></td><td><p>DK</p></td></tr><tr><td><p>Terbutilazina</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>HR</p></td></tr><tr><td><p>Tetraconazolo</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Tralcossidin</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>PT</p></td></tr><tr><td><p>Triadimenol</p></td><td><p>ES</p></td><td><p>LV</p></td></tr><tr><td><p>Tri-allato</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>CZ</p></td></tr><tr><td><p>Triazossido</p></td><td><p>DE</p></td><td><p>SK</p></td></tr><tr><td><p><span>Trichoderma asperellum</span> (precedentemente<span>T. harzianum</span>) ceppo ICC012</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Trichoderma asperellum</span> (precedentemente<span>T. harzianum</span>) ceppo T25</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Trichoderma asperellum</span> (precedentemente<span>T. harzianum</span>) ceppo TV1</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>FR</p></td></tr><tr><td><p><span>Trichoderma atroviride</span> (precedentemente<span>T. harzianum</span>) ceppo IMI 206040</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p><span>Trichoderma atroviride</span> (precedentemente<span>T. harzianum</span>) ceppo T11</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p><span>Trichoderma gamsii</span> (precedentemente<span>T. viride</span>) ceppo ICC080</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>IT</p></td></tr><tr><td><p><span>Trichoderma harzianum</span> ceppo ITEM 908</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p><span>Trichoderma harzianum</span> ceppo T-22</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p><span>Trichoderma polysporum</span> ceppo IMI 206039</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Triflumizolo</p></td><td><p>NL</p></td><td><p>BE</p></td></tr><tr><td><p>Triflumuron</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>HU</p></td></tr><tr><td><p>Triflusulfuron</p></td><td><p>FR</p></td><td><p>DK</p></td></tr><tr><td><p>Cloridrato di trimetilammina</p></td><td><p>BG</p></td><td><p>ES</p></td></tr><tr><td><p>Urea</p></td><td><p>UK</p></td><td><p>FI</p></td></tr><tr><td><p><span>Verticillium albo-atrum</span> (precedentemente<span>Verticillium dahliae</span>) ceppo WCS850</p></td><td><p>SE</p></td><td><p>NL</p></td></tr><tr><td><p>Zeta-cipermetrina</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>DE</p></td></tr><tr><td><p>Fosfuro di zinco</p></td><td><p>AT</p></td><td><p>DE&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ITA
32016R0183
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.6.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 153/128</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (PESC) 2022/884 DEL CONSIGLIO del 3 giugno 2022 che modifica la decisione 2014/512/PESC, concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 31&#160;luglio&#160;2014 il Consiglio ha adottato la decisione 2014/512/PESC&#160;<a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'Unione continua a sostenere senza riserve la sovranit&#224; e l'integrit&#224; territoriale dell'Ucraina.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 24&#160;febbraio&#160;2022 il presidente della Federazione russa ha annunciato un'operazione militare in Ucraina e le forze armate russe hanno iniziato un attacco contro l'Ucraina. Tale&#160;attacco &#232; una palese violazione dell'integrit&#224; territoriale, della sovranit&#224; e dell'indipendenza dell'Ucraina.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nelle sue conclusioni del 24&#160;febbraio&#160;2022 il Consiglio europeo ha condannato con la massima fermezza l'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina. Con le sue azioni militari illegali la Russia viola palesemente il diritto internazionale e i principi della Carta delle Nazioni Unite e compromette la sicurezza e la stabilit&#224; europee e mondiali. Il Consiglio europeo ha chiesto l'elaborazione e l'adozione urgenti di un ulteriore pacchetto di sanzioni individuali ed economiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nelle conclusioni del 24&#160;marzo&#160;2022 il Consiglio europeo ha dichiarato che l'Unione rimane pronta a colmare le lacune e a perseguire l'elusione effettiva e possibile delle misure restrittive gi&#224; adottate, nonch&#233; a procedere rapidamente con ulteriori severe sanzioni coordinate nei confronti della Russia e della Bielorussia al fine di ostacolare efficacemente le capacit&#224; russe di proseguire l'aggressione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In considerazione della gravit&#224; della situazione, e in risposta alla guerra di aggressione russa nei confronti dell'Ucraina, &#232; opportuno introdurre ulteriori misure restrittive.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>&#200; opportuno vietare l'importazione, l'acquisto o il trasferimento negli Stati membri di petrolio greggio e determinati prodotti petroliferi dalla Russia. &#200; inoltre opportuno vietare l&#8217;assicurazione e la riassicurazione del trasporto marittimo di tali merci verso paesi terzi. &#200; opportuno prevedere adeguati periodi di transizione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Tenuto conto della situazione geografica di vari Stati membri, che genera una dipendenza specifica dal petrolio greggio importato mediante oleodotto dalla Russia, senza valide forniture alternative nel breve periodo, &#232; opportuno che temporaneamente, finch&#233; il Consiglio non decida altrimenti, i divieti all'importazione di petrolio greggio dalla Russia non si applichino alle importazioni di petrolio greggio mediante oleodotto dalla Russia in tali Stati membri. Tali Stati membri dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per ottenere forniture alternative il pi&#249; rapidamente possibile. &#200; opportuno che la Commissione monitori e faciliti i progressi compiuti dagli Stati membri interessati nell&#8217;ottenere forniture alternative. Ove uno Stato membro abbia compiuto progressi sufficienti, l'alto rappresentante, con il sostegno della Commissione, dovrebbe proporre al Consiglio di porre fine a tale deroga temporanea per quanto riguarda detto Stato membro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Nella riunione del 30 e 31&#160;maggio 2022 il Consiglio europeo ha convenuto che torner&#224; quanto prima sulla questione dell'eccezione temporanea per il petrolio greggio fornito mediante oleodotto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>&#200; necessario vietare il trasferimento, il trasporto o la rivendita successivi di petrolio greggio proveniente dalla Russia fornito a uno Stato membro mediante oleodotto ad altri Stati membri o a paesi terzi, nonch&#233; vietare, dopo un periodo transitorio di otto mesi, il trasferimento, il trasporto o la rivendita successivi ad altri Stati membri di prodotti petroliferi ottenuti da tale petrolio greggio. Data la specifica dipendenza della Cechia da tali prodotti petroliferi, dovrebbe esserle concesso un ulteriore periodo di dieci mesi affinch&#233; possa ottenere forniture alternative.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Data la specifica esposizione geografica della Bulgaria, dovrebbe essere prevista per un periodo limitato una deroga speciale al divieto di importazioni di petrolio greggio trasportato per via marittima e di prodotti petroliferi. Data la specifica situazione della Croazia legata alla necessit&#224; di garantire una fornitura regolare di gasolio sottovuoto per il funzionamento della sua raffineria, l&#8217;autorit&#224; nazionale competente dovrebbe avere la possibilit&#224; di acquistare, importare o trasferire gasolio sottovuoto russo per un periodo specifico a determinate condizioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Se la fornitura di petrolio greggio mediante oleodotto dalla Russia a uno Stato membro senza sbocco sul mare &#232; interrotta per motivi che esulano dal controllo di tale Stato membro, dovrebbe essere consentita l'importazione di petrolio greggio trasportato per via marittima dalla Russia in tale Stato membro, in virt&#249; di una deroga temporanea eccezionale, fino alla ripresa della fornitura mediante oleodotto o fino a quando il Consiglio non decida che il divieto di importazione di petrolio greggio fornito mediante oleodotto si applica nei confronti di tale Stato membro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Conformemente al principio della libert&#224; di transito, i divieti relativi all'acquisto, all'importazione o al trasferimento di petrolio greggio trasportato per via marittima e di taluni prodotti petroliferi dalla Russia non dovrebbero pregiudicare l'acquisto, l'importazione o il trasferimento di merci siffatte che sono originarie di un paese terzo e che transitano semplicemente attraverso la Russia. In particolare, tali divieti non dovrebbero applicarsi nella situazione in cui la Russia &#232; indicata quale Stato di esportazione nelle dichiarazioni in dogana, se in queste ultime il paese di origine del petrolio greggio e di altri prodotti petroliferi &#232; indicato quale Stato terzo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>&#200; opportuno vietare la fornitura alla Russia di servizi contabili, di auditing, compresa la revisione legale dei conti, e di consulenza in materia fiscale o di servizi di consulenza amministrativo-gestionale e di pubbliche relazioni. &#200; inoltre opportuno modificare i divieti riguardanti, rispettivamente, i depositi, le imprese di trasporto su strada stabilite in Russia e i servizi fiduciari. Infine, &#232; opportuno aggiungere alcune voci agli elenchi delle persone giuridiche, delle entit&#224; e degli organismi di cui agli allegati della decisione 2014/512/PESC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Al fine di garantire la corretta attuazione dell'articolo&#160;1&#160;<span>undecies</span> della decisione 2014/512/PESC, &#232; opportuno prorogare il termine per la cessazione delle attivit&#224; di cui ai paragrafi&#160;2 e&#160;3 di detto articolo dal 10&#160;maggio&#160;2022 fino al 5&#160;luglio 2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>&#200; opportuno precisare che la presente decisione non impedisce il ricevimento di pagamenti da parte di una persona giuridica, un'entit&#224; o un organismo registrati o costituiti a norma del diritto di uno Stato membro provenienti dalla rispettiva controparte russa in virt&#249; di contratti relativi ai beni e alle tecnologie elencati all'articolo&#160;4&#160;<span>quater</span> della decisione 2014/512/PESC conclusi prima del 26&#160;febbraio&#160;2022 ed eseguiti prima del 27&#160;maggio&#160;2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Da tempo la Federazione russa attua una sistematica campagna internazionale di manipolazione dei media e di distorsione dei fatti, nell'intento di rafforzare la sua strategia di destabilizzazione dei paesi limitrofi e dell'Unione e dei suoi Stati membri. In particolare la propaganda ha preso di mira, ripetutamente e costantemente, i partiti politici europei, soprattutto durante i periodi elettorali, la societ&#224; civile, i richiedenti asilo, le minoranze etniche russe, le minoranze di genere e il funzionamento delle istituzioni democratiche nell'Unione e nei suoi Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Nell'intento di giustificare e sostenere l'aggressione nei confronti dell'Ucraina, la Federazione russa porta avanti da tempo la pratica di lanciare iniziative continue e concertate di propaganda prendendo di mira la societ&#224; civile dell'Unione e dei paesi limitrofi, distorcendo gravemente i fatti e manipolando la realt&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Tali iniziative di propaganda hanno trovato una cassa di risonanza in vari organi di informazione sotto lo stabile controllo diretto o indiretto della leadership della Federazione russa. Tali iniziative rappresentano una minaccia consistente e diretta all'ordine pubblico e alla sicurezza dell'Unione. Gli organi di informazione in questione svolgono un ruolo essenziale, strumentale ai fini della promozione e del sostegno dell'aggressione nei confronti dell'Ucraina e della destabilizzazione dei paesi ad essa limitrofi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Vista la gravit&#224; della situazione, e in risposta alle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina, &#232; necessario, coerentemente con i diritti e le libert&#224; fondamentali riconosciuti nella Carta dei diritti fondamentali, in particolare con il diritto alla libert&#224; di espressione e di informazione sancito all'articolo&#160;11 della stessa, introdurre ulteriori misure restrittive per sospendere le attivit&#224; di radiodiffusione di tali organi di informazione nell'Unione, o dirette all'Unione. Le misure dovrebbero essere mantenute fino a quando l'aggressione nei confronti dell'Ucraina non sar&#224; cessata e fino a quando la Federazione russa e gli organi di informazione ad essa associati non avranno cessato di condurre azioni di propaganda contro l'Unione e i suoi Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Coerentemente con i diritti e le libert&#224; fondamentali riconosciuti nella Carta dei diritti fondamentali, in particolare con il diritto alla libert&#224; di espressione e di informazione, la libert&#224; d'impresa e il diritto di propriet&#224; sanciti dagli articoli 11, 16 e&#160;17 della stessa, tali misure non impediscono agli organi di informazione e al loro personale di svolgere nell'Unione attivit&#224; diverse dalla radiodiffusione, come la ricerca e le interviste. In particolare non modificano l'obbligo di rispettare i diritti, le libert&#224; e i principi di cui all'articolo&#160;6 del trattato sull'Unione europea, compresa la Carta dei diritti fondamentali e di cui alle costituzioni degli Stati membri, nei rispettivi ambiti di applicazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>&#200; necessaria un'ulteriore azione dell'Unione per attuare determinate misure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2014/512/PESC,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La decisione 2014/512/PESC è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l'articolo&#160;1&#160;<span>bis&#160;bis</span> &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#232; inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;2&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;Il divieto di cui al paragrafo 1 non si applica al ricevimento di pagamenti dovuti dalle persone giuridiche, dalle entit&#224; o dagli organismi ivi menzionati in virt&#249; di contratti eseguiti prima del 15&#160;maggio&#160;2022.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al paragrafo 3 la lettera a) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;a)</p></td><td><p>salvo se vietate a norma dell'articolo&#160;4&#160;<span>sexdecies</span> o 4&#160;<span>septdecies</span>, operazioni strettamente necessarie per l'acquisto, l'importazione o il trasporto, diretti o indiretti, di gas naturale e petrolio, compresi i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, nonch&#233; titanio, alluminio, rame, nichel, palladio e minerali di ferro dalla Russia, o attraverso la Russia, nell'Unione, in un paese membro dello Spazio economico europeo, in Svizzera o nei Balcani occidentali;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>al paragrafo 3 sono aggiunte le lettere seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;d)</p></td><td><p>operazioni, compresa la vendita, strettamente necessarie per la liquidazione, entro il 5&#160;settembre 2022, di un&#8217;impresa in partecipazione o di un analogo dispositivo giuridico concluso prima del 16&#160;marzo 2022 cui partecipa una persona giuridica, un'entit&#224; o un organismo di cui al paragrafo&#160;1;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>operazioni connesse alla fornitura di servizi di comunicazione elettronica, servizi di centro dati e alla fornitura di servizi e apparecchiature necessari per il funzionamento, la manutenzione e la sicurezza degli stessi, compresa la fornitura di firewall, e di servizi di call center, a una persona giuridica, un'entit&#224; o un organismo elencati nell'allegato X.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>all'articolo&#160;1&#160;<span>ter</span>, il paragrafo&#160;5 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;5.&#160;&#160;&#160;In deroga ai paragrafi&#160;1 e&#160;2, le autorit&#224; competenti possono autorizzare l'accettazione di siffatti depositi o la fornitura di siffatti servizi di portafoglio, conti o custodia alle condizioni che ritengono appropriate, dopo aver accertato che l'accettazione del deposito o la fornitura del servizio di portafoglio, conti o custodia &#232;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>necessaria per soddisfare le esigenze di base delle persone fisiche o giuridiche, delle entit&#224; o degli organismi di cui al paragrafo&#160;1 e dei familiari a loro carico, compresi i pagamenti relativi a generi alimentari, locazioni o ipoteche, medicinali e cure mediche, imposte, premi assicurativi e utenze di servizi pubblici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>destinata esclusivamente al pagamento di onorari ragionevoli o al rimborso delle spese sostenute per la prestazione di servizi legali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>destinata esclusivamente al pagamento di diritti o di spese connessi alla normale gestione o alla custodia dei fondi o delle risorse economiche congelati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>necessaria per coprire spese straordinarie, purch&#233; l'autorit&#224; competente interessata abbia notificato alle autorit&#224; competenti degli altri Stati membri e alla Commissione, almeno due settimane prima dell'autorizzazione, i motivi per i quali ritiene che debba essere rilasciata un'autorizzazione specifica; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>necessaria per gli scopi ufficiali di una missione diplomatica o consolare o organizzazione internazionale.</p></td></tr></tbody></table><p>Lo Stato membro interessato informa gli altri Stati membri e la Commissione di tutte le autorizzazioni rilasciate a norma delle lettere a), b), c) o e) del presente paragrafo entro due settimane dal rilascio dell'autorizzazione.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>all'articolo&#160;1&#160;<span>quinquies</span>, il paragrafo&#160;2 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;2.&#160;&#160;&#160;Il paragrafo 1 non si applica ai cittadini di uno Stato membro, di un paese membro dello Spazio economico europeo o della Svizzera, n&#233; alle persone fisiche titolari di un permesso di soggiorno temporaneo o permanente in uno Stato membro, in un paese membro dello Spazio economico europeo o in Svizzera.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>l'articolo&#160;1&#160;<span>sexies</span> &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;1&#160;sexies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato prestare servizi specializzati di messaggistica finanziaria, utilizzati per scambiare dati finanziari, alle persone giuridiche, entit&#224; o organismi elencati nell'allegato&#160;VIII o a qualsiasi persona giuridica, entit&#224; o organismo stabiliti in Russia i cui diritti di propriet&#224; sono direttamente o indirettamente detenuti per oltre il 50&#160;% da un'entit&#224; elencata nell'allegato&#160;VIII.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Per ogni persona giuridica, entit&#224; o organismo elencati all'allegato&#160;VIII, il divieto di cui paragrafo 1 si applica a decorrere dalla data indicata per lo stesso in tale allegato. Il divieto si applica a decorrere dalla stessa data a qualsiasi persona giuridica, entit&#224; o organismo stabiliti in Russia i cui diritti di propriet&#224; sono direttamente o indirettamente detenuti per oltre il 50&#160;% da un'entit&#224; elencata nell'allegato&#160;VIII.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>all'articolo&#160;1&#160;<span>nonies</span>, paragrafo 2, la lettera e) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;e)</p></td><td><p>salvo se vietati a norma dell'articolo&#160;4&#160;<span>sexdecies</span> o 4&#160;<span>septdecies</span>, l'acquisto, l'importazione o il trasporto di gas naturale o petrolio, compresi i prodotti petroliferi raffinati, nonch&#233; titanio, alluminio, rame, nichel, palladio e minerali di ferro dalla Russia, o attraverso la Russia, nell'Unione; oppure&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>l'articolo&#160;1&#160;<span>undecies</span> &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;1 undecies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato registrare, fornire una sede legale, un indirizzo commerciale o amministrativo, nonch&#233; servizi di gestione, a un trust o un istituto giuridico affine aventi come trustor o beneficiario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>cittadini russi o persone fisiche residenti in Russia;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>persone giuridiche, entit&#224; o organismi stabiliti in Russia;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>persone giuridiche, entit&#224; o organismi i cui diritti di propriet&#224; siano direttamente o indirettamente detenuti per oltre il 50&#160;% da una persona fisica o giuridica, un'entit&#224; o un organismo di cui alla lettera a) o b);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>persone giuridiche, entit&#224; o organismi sotto il controllo di una persona fisica o giuridica, un'entit&#224; o un organismo di cui alla lettera a), b) o c);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>una persona fisica o giuridica, un'entit&#224; o un organismo che agisca per conto o sotto la direzione di una persona fisica o giuridica, di un'entit&#224; o di un organismo di cui alla lettera a), b), c) o d).</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;A decorrere dal 5&#160;luglio 2022 &#232; vietato agire, o provvedere affinch&#233; un'altra persona agisca, in qualit&#224; di trustee, azionista fiduciario (<span>nominee shareholder</span>), amministratore, segretario generale (<span>secretary</span>) o in funzione analoga, per un trust o un istituto giuridico affine di cui al paragrafo&#160;1.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;I paragrafi&#160;1 e&#160;2 non si applicano alle operazioni strettamente necessarie per la cessazione entro il 5&#160;luglio 2022 di contratti non conformi al presente articolo conclusi prima del 9&#160;aprile&#160;2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;I paragrafi&#160;1 e&#160;2 non si applicano quando il trustor o il beneficiario &#232; un cittadino di uno Stato membro o una persona fisica titolare di un permesso di soggiorno temporaneo o permanente in uno Stato membro.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;In deroga al paragrafo 2, le autorit&#224; competenti possono autorizzare, alle condizioni che ritengono appropriate, la continuazione dei servizi di cui al paragrafo 2 oltre il 5&#160;luglio 2022:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per il completamento entro il 5&#160;settembre 2022 delle operazioni strettamente necessarie per la cessazione dei contratti di cui al paragrafo&#160;3, a condizione che tali operazioni siano state avviate prima dell'11&#160;maggio&#160;2022; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per altri motivi, a condizione che i fornitori di servizi non accettino dalle persone di cui al paragrafo 1 fondi o risorse economiche, n&#233; che li mettano a loro disposizione, direttamente o indirettamente, ovvero che non procurino in altro modo a tali persone alcun beneficio derivante da attivit&#224; poste in un trust.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>6.&#160;&#160;&#160;In deroga ai paragrafi&#160;1 e&#160;2, le autorit&#224; competenti possono autorizzare la prestazione dei servizi di cui a tali paragrafi alle condizioni che ritengono appropriate, dopo aver accertato che il servizio &#232; necessario per:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>scopi umanitari, quali la prestazione o l'agevolazione della fornitura di assistenza, tra cui forniture mediche, e generi alimentari, o per il trasferimento di operatori umanitari e la relativa assistenza, o per evacuazioni; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le attivit&#224; della societ&#224; civile che promuovono direttamente la democrazia, i diritti umani o lo Stato di diritto in Russia;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il funzionamento di trust finalizzati all'amministrazione di regimi pensionistici aziendali o professionali, polizze assicurative o regimi di partecipazione dei dipendenti, di enti di beneficenza, di circoli sportivi dilettantistici e di fondi per minori o adulti vulnerabili.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>7.&#160;&#160;&#160;Lo Stato membro interessato informa la Commissione di tutte le autorizzazioni rilasciate a norma del paragrafo&#160;5 o 6 entro due settimane dal rilascio di tale autorizzazione.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>&#232; inserito l'articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;1&#160;duodecies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato prestare, direttamente o indirettamente, servizi contabili, di auditing, compresa la revisione legale dei conti, e di consulenza in materia fiscale ovvero servizi di consulenza amministrativo-gestionale e di pubbliche relazioni ai soggetti seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>governo russo; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>persone giuridiche, entit&#224; o organismi stabiliti in Russia.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il paragrafo 1 non si applica alla prestazione dei servizi strettamente necessari per la cessazione entro il 5&#160;luglio 2022 di contratti non conformi al presente articolo conclusi prima del 4&#160;giugno&#160;2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Il paragrafo 1 non si applica alla prestazione dei servizi strettamente necessari per l'esercizio del diritto di difesa in un procedimento giudiziario e del diritto a un ricorso giurisdizionale effettivo.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;Il paragrafo&#160;1 non si applica alla prestazione di servizi destinati all'uso esclusivo di persone giuridiche, entit&#224; o organismi stabiliti in Russia che sono di propriet&#224; o sotto il controllo, esclusivo o congiunto, di una persona giuridica, un'entit&#224; o un organismo registrati o costituiti a norma del diritto di uno Stato membro.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;In deroga al paragrafo 1, le autorit&#224; competenti possono autorizzare la prestazione dei servizi ivi richiamati alle condizioni che ritengono appropriate, dopo aver accertato che il servizio &#232; necessario per:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>scopi umanitari, quali la prestazione o l'agevolazione della prestazione di assistenza, tra cui forniture mediche, e la fornitura di generi alimentari o per il trasferimento di operatori umanitari e la relativa assistenza, o per evacuazioni; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le attivit&#224; della societ&#224; civile che promuovono direttamente la democrazia, i diritti umani o lo Stato di diritto in Russia.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>all'articolo&#160;4, paragrafo&#160;3, la lettera&#160;a) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;a)</p></td><td><p>il trasporto di gas naturale e petrolio, compresi i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, salvo se vietato a norma dell'articolo&#160;4&#160;<span>sexdecies</span> o 4&#160;<span>septdecies</span>, dalla Russia, o attraverso la Russia, nell'Unione; oppure&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>all'articolo&#160;4<span>bis</span>, paragrafo&#160;2, la lettera&#160;a) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;a)</p></td><td><p>essa &#232; necessaria per garantire l'approvvigionamento energetico critico all'interno dell'Unione, nonch&#233; il trasporto di gas naturale e petrolio, compresi i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, salvo se vietata a norma dell'articolo&#160;4&#160;<span>sexdecies</span> o 4&#160;<span>septdecies</span>, dalla Russia, o attraverso la Russia, nell'Unione; oppure&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>all'articolo&#160;4&#160;<span>octies</span> &#232; aggiunto il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;3.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato pubblicizzare prodotti o servizi in qualsiasi contenuto prodotto o diffuso dalle persone giuridiche, dalle entit&#224; o dagli organismi elencati nell'allegato IX, anche sotto forma di trasmissione o distribuzione tramite qualsiasi dei mezzi di cui al paragrafo&#160;1.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>all'articolo&#160;4<span>nonies&#160;bis</span>, paragrafo 5, la lettera a) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;a)</p></td><td><p>salvo se vietati a norma dell'articolo&#160;4<span>sexdecies</span> o 4<span>septdecies</span>, l'acquisto, l'importazione o il trasporto nell'Unione di gas naturale e petrolio, compresi i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, titanio, alluminio, rame, nichel, palladio, minerali di ferro, nonch&#233; taluni prodotti chimici e ferrosi;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12)</p></td><td><p>l'articolo&#160;4&#160;<span>quindecies</span>, paragrafo&#160;4, &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la lettera a) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;a)</p></td><td><p>salvo se vietati a norma dell'articolo&#160;4&#160;<span>sexdecies</span> o 4&#160;<span>septdecies</span>, l'acquisto, l'importazione o il trasporto nell'Unione di gas naturale e petrolio, compresi i prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio, nonch&#233; titanio, alluminio, rame, nichel, palladio e minerali di ferro;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la lettera d) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;d)</p></td><td><p>il funzionamento delle rappresentanze diplomatiche e consolari in Russia, comprese delegazioni, ambasciate e missioni, o delle organizzazioni internazionali in Russia che godono di immunit&#224; in virt&#249; del diritto internazionale; o&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13)</p></td><td><p>sono inseriti gli articoli seguenti:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;4&#160;sexdecies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato acquistare, importare o trasferire, direttamente o indirettamente, petrolio greggio o prodotti petroliferi originari della Russia o esportati dalla Russia.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato fornire, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica, servizi di intermediazione, finanziamenti o assistenza finanziaria ovvero altri servizi relativi al divieto di cui al paragrafo 1.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;I divieti di cui ai paragrafi&#160;1 e&#160;2 non si applicano:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>fino al 5&#160;dicembre 2022, alle operazioni<span>una tantum</span> per consegna a breve termine concluse ed eseguite prima di tale data o all'esecuzione di contratti di acquisto, importazione o trasferimento di petrolio greggio conclusi prima del 4&#160;giugno&#160;2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti, a condizione che tali contratti siano stati notificati dallo Stato membro interessato alla Commissione entro 24&#160;giugno&#160;2022 e le operazioni<span>una tantum</span> per consegna a breve termine siano notificate dallo Stato membro interessato alla Commissione entro 10 giorni dal completamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>fino al 5&#160;febbraio 2023, alle operazioni<span>una tantum</span> per consegna a breve termine concluse ed eseguite prima di tale data o all'esecuzione di contratti di acquisto, importazione o trasferimento di petrolio greggio conclusi prima del 4&#160;giugno&#160;2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti, a condizione tali contratti siano stati notificati dallo Stato membro interessato alla Commissione entro il 24&#160;giugno&#160;2022 e le operazioni<span>una tantum</span> per consegna a breve termine siano notificate dallo Stato membro interessato alla Commissione entro 10 giorni dal completamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>all'acquisto, all'importazione o al trasferimento di petrolio greggio trasportato per via marittima e di prodotti petroliferi se tali beni sono originari di un paese terzo e sono solo caricati in Russia, in partenza dalla Russia o in transito attraverso la Russia, a condizione che tanto l'origine quanto il proprietario di tali beni non siano russi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>al petrolio greggio consegnato mediante oleodotto dalla Russia agli Stati membri, fino a quando il Consiglio, deliberando all'unanimit&#224;, su proposta dell'alto rappresentante con il sostegno della Commissione, non decida che si applicano i divieti di cui ai paragrafi&#160;1 e&#160;2.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;Se la fornitura di petrolio greggio mediante oleodotto dalla Russia a uno Stato membro senza sbocco sul mare &#232; interrotta per motivi che esulano dal controllo di tale Stato membro, il petrolio greggio trasportato per via marittima dalla Russia di pu&#242; essere importato in tale Stato membro, in virt&#249; di una deroga temporanea eccezionale ai paragrafi&#160;1 e&#160;2, fino alla ripresa della fornitura o fino all'applicazione nei confronti di tale Stato membro della decisione del Consiglio di cui al paragrafo 3, lettera d), se questa data &#232; precedente.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;A decorrere dal 5&#160;dicembre 2022 e in deroga ai paragrafi&#160;1 e&#160;2, le autorit&#224; competenti della Bulgaria possono autorizzare l'esecuzione fino al&#160;31&#160;dicembre 2024 di contratti conclusi prima del 4&#160;giugno&#160;2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti, ai fini dell'acquisto, dell'importazione o del trasferimento di petrolio greggio trasportato per via marittima e di prodotti petroliferi originari della Russia o esportati dalla Russia.</p></div><div><p>6.&#160;&#160;&#160;A decorrere dal 5&#160;febbraio 2023 e in deroga ai paragrafi&#160;1 e&#160;2, le autorit&#224; competenti della Croazia possono autorizzare fino al 31&#160;dicembre 2023 l'acquisto, l'importazione o il trasferimento di gasolio sottovuoto originario della Russia o esportato dalla Russia, purch&#233; siano soddisfate le condizioni seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>non &#232; disponibile alcuna fornitura alternativa di gasolio sottovuoto; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la Croazia ha notificato alla Commissione, almeno due settimane prima dell'autorizzazione, i motivi per i quali ritiene che debba essere concessa un'autorizzazione specifica e la Commissione non ha sollevato obiezioni in tale periodo.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>7.&#160;&#160;&#160;Le merci importate a seguito di una deroga concessa da un'autorit&#224; competente conformemente al paragrafo 5 o 6 non sono vendute ad acquirenti situati in un altro Stato membro o in un paese terzo.</p></div><div><p>8.&#160;&#160;&#160;Sono vietati il trasferimento o il trasporto di petrolio greggio consegnato mediante oleodotto negli Stati membri di cui al paragrafo 3, lettera d), verso altri Stati membri o paesi terzi, o la sua vendita ad acquirenti in altri Stati membri o in paesi terzi.</p><p>Tutte le partite e tutti i contenitori di tale petrolio greggio sono contrassegnati chiaramente dalla dicitura &#171;REBCO: esportazione vietata&#187;.</p><p>A decorrere dal 5&#160;febbraio 2023, qualora il petrolio greggio sia stato fornito mediante oleodotto a uno Stato membro di cui al paragrafo 3, lettera d), &#232; vietato trasferire o trasportare prodotti petroliferi ottenuti da tale petrolio greggio verso altri Stati membri o paesi terzi, ovvero vendere tali prodotti petroliferi ad acquirenti in altri Stati membri o paesi terzi.</p><p>A titolo di deroga temporanea, a decorrere dal 5&#160;dicembre 2023 i divieti di cui al terzo comma si applicano all'importazione e al trasferimento verso la Cechia, nonch&#233; alla vendita ad acquirenti in tale paese, di prodotti petroliferi ottenuti da petrolio greggio fornito mediante oleodotto a un altro Stato membro di cui al paragrafo 3, lettera&#160;d). Se forniture alternative per tali prodotti petroliferi sono messe a disposizione della Cechia prima di tale data, il Consiglio, deliberando all'unanimit&#224;, adotta una decisione che pone fine a detta deroga temporanea. Durante il periodo fino al 5&#160;dicembre 2023 i quantitativi di tali prodotti petroliferi importati in Cechia da altri Stati membri non superano i quantitativi medi importati in Cechia da tali altri Stati membri nello stesso periodo durante i cinque anni precedenti.</p></div><div><p>9.&#160;&#160;&#160;I divieti di cui al paragrafo 1 non si applicano agli acquisti in Russia di petrolio greggio o di prodotti petroliferi che sono necessari per soddisfare le esigenze di base dell'acquirente in Russia o di progetti umanitari in Russia.</p></div><div><p>10.&#160;&#160;&#160;L'Unione adotta le misure necessarie per determinare i prodotti soggetti al presente articolo.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;4&#160;septdecies</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato fornire, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica, servizi di intermediazione o finanziamenti o assistenza finanziaria relativi al trasporto verso paesi terzi, anche tramite trasbordo da nave a nave, di petrolio greggio o prodotti petroliferi originari della Russia o esportati dalla Russia.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;I divieti di cui al paragrafo 1 non si applicano:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>all'esecuzione fino al 5&#160;dicembre 2022 di contratti conclusi prima del 4&#160;giugno&#160;2022 o di contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al trasporto di petrolio greggio o di prodotti petroliferi se tali beni sono originari di un paese terzo e sono solo caricati in Russia, in partenza dalla Russia o in transito attraverso la Russia, a condizione che tanto l'origine quanto il proprietario di tali beni non siano russi.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14)</p></td><td><p>gli allegati sono modificati come indicato nell'allegato della presente decisione.</p><p>Il presente punto si applica nei confronti di una o pi&#249; delle entit&#224; di cui al punto 4) della presente decisione a decorrere dal 25&#160;giugno&#160;2022 e a condizione che il Consiglio, dopo aver esaminato i rispettivi casi, decida in tal senso all&#8217;unanimit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 3 giugno 2022 Per il Consiglio Il presidente C. COLONNA ( 1 ) Decisione 2014/512/PESC del Consiglio, del 31 luglio 2014, concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina ( GU L 229 del 31.7.2014, pag. 13 ). ALLEGATO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>All'allegato IV della decisione 2014/512/PESC sono aggiunte le voci seguenti:</p><p>&#171;46<span>o</span> Istituto centrale di ricerca scientifica TSNII (46th TSNII Central Scientific Research Institute)</p><p>Alagir Resistor Factory</p><p>Istituto di ricerca panrusso per le misurazioni ottiche e fisiche (All-Russian Research Institute of Optical and Physical Measurements)</p><p>Istituto di ricerca scientifica panrusso Etalon JSC (All-Russian Scientific-Research Institute Etalon JSC)</p><p>Almaz, JSC</p><p>Arzam Scientific Production Enterprise Temp Avia</p><p>Sistema automatizzato per gli appalti pubblici per ordini di difesa dello Stato LLC (Automated Procurement System for State Defense Orders, LLC)</p><p>Dolgoprudniy Design Bureau of Automatics (DDBA JSC)</p><p>Centro di ricerca scientifica per l'elettronica, l'informatica e la tecnologia JSC (Electronic Computing Technology Scientific-Research Center JSC)</p><p>Electrosignal, JSC</p><p>Energiya JSC</p><p>Engineering Center Moselectronproekt</p><p>Etalon Scientific and Production Association</p><p>Evgeny Krayushin</p><p>Foreign Trade Association Mashpriborintorg</p><p>Ineko LLC</p><p>Informakustika JSC</p><p>Istituto di fisica delle alte energie (Institute of High Energy Physics)</p><p>Istituto di fisica teorica e sperimentale (Institute of Theoretical and Experimental Physics)</p><p>Inteltech PJSC</p><p>ISE SO RAN Institute of High-Current Electronics</p><p>Kaluga Scientific-Research Institute of Telemechanical Devices JSC</p><p>Istituto di ricerca scientifica Kulon JSC (Kulon Scientific-Research Institute JSC)</p><p>Lutch Design Office JSC</p><p>Meteor Plant JSC</p><p>Istituto di ricerca sulle comunicazioni di Mosca JSC (Moscow Communications Research Institute JSC)</p><p>Moscow Order of the Red Banner of Labor Research Radio Engineering Institute JSC</p><p>NPO Elektromechaniki JSC</p><p>Omsk Production Union Irtysh JSC</p><p>Istituto di ricerca scientifica per l'ingegneria strumentale di Omsk JSC (Omsk Scientific-Research Institute of Instrument Engineering JSC)</p><p>Optron JSC</p><p>Pella Shipyard OJSC</p><p>Polyot Chelyabinsk Radio Plant JSC</p><p>Impianto di apparecchiature per la comunicazione a distanza di Pskov (Pskov Distance Communications Equipment Plant)</p><p>Radiozavod JSC</p><p>Razryad JSC</p><p>Research Production Association Mars</p><p>Ryazan Radio-Plant</p><p>Centro per la produzione scientifica di Vigstar JSC (Scientific Production Center Vigstar JSC)</p><p>Impresa di produzione scientifica "Radiosviaz" (Scientific Production Enterprise 'Radiosviaz')</p><p>Istituto di ricerca scientifica Ferrite-Domen (Scientific Research Institute Ferrite-Domen)</p><p>Istituto di ricerca scientifica sui sistemi di gestione delle comunicazioni (Scientific Research Institute of Communication Management Systems)</p><p>Associazione di produzione scientifica e istituto di ricerca scientifica dei componenti radiologici (Scientific-Production Association and Scientific-Research Institute of Radio-Components)</p><p>Impresa di produzione scientifica "Kant" (Scientific-Production Enterprise 'Kant')</p><p>Impresa di produzione scientifica "Svyaz" (Scientific-Production Enterprise 'Svyaz')</p><p>Impresa di produzione scientifica di Almaz JSC (Scientific-Production Enterprise Almaz, JSC)</p><p>Impresa di produzione scientifica di Salyut JSC (Scientific-Production Enterprise Salyut, JSC)</p><p>Impresa di produzione scientifica di Volna (Scientific-Production Enterprise Volna)</p><p>Impresa di produzione scientifica di Vostok JSC (Scientific-Production Enterprise Vostok, JSC)</p><p>Istituto di ricerca scientifica "Argon" (Scientific-Research Institute 'Argon')</p><p>Istituto di ricerca scientifica e stabilimento Platan (Scientific-Research Institute and Factory Platan)</p><p>Istituto di ricerca scientifica dei sistemi automatizzati e dei complessi di comunicazione Neptune JSC (Scientific-Research Institute of Automated Systems and Communications Complexes Neptune JSC)</p><p>Special Design and Technical Bureau for Relay Technology</p><p>Special Design Bureau Salute JSC</p><p>Societ&#224; di missili tattici "Salute" JSC (Tactical Missile Company, Joint Stock Company 'Salute')</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC "State Machine Building Design Bureau "Vympel" By Name I.I.Toropov" (Tactical Missile Company, Joint Stock Company 'State Machine Building Design Bureau 'Vympel' By Name I.I.Toropov')</p><p>Societ&#224; di missili tattici "URALELEMENT" JSC (Tactical Missile Company, Joint Stock Company 'URALELEMENT')</p><p>Societ&#224; di missili tattici "Plant Dagdiesel" JSC (Tactical Missile Company, Joint Stock Company 'Plant Dagdiesel')</p><p>Societ&#224; di missili tattici "Scientific Research Institute of Marine Heat Engineering" (Tactical Missile Company, Joint Stock Company 'Scientific Research Institute of Marine Heat Engineering')</p><p>Societ&#224; di missili tattici PA Streal JSC (Tactical Missile Company, Joint Stock Company PA Strela)</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC, Stabilimento di Kulakov (Tactical Missile Company, Joint Stock Company Plant Kulakov)</p><p>Societ&#224; di missili tattici di Ravenstvo JSC (Tactical Missile Company, Joint Stock Company Ravenstvo)</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC Ravenstvo-service (Tactical Missile Company, Joint Stock Company Ravenstvo-service)</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC, Saratov Radio Instrument Plant (Tactical Missile Company, Joint Stock Company Saratov Radio Instrument Plant)</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC Severny Press (Tactical Missile Company, Joint Stock Company Severny Press)</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC "Centro di ricerca per la progettazione automatizzata" (Tactical Missile Company, Joint-Stock Company 'Research Center for Automated Design')</p><p>Societ&#224; di missili tattici KB Mashinostroeniya (Tactical Missile Company, KB Mashinostroeniya)</p><p>Societ&#224; di missili tattici NPO Electromeccanics (Tactical Missile Company, NPO Electromeccanics)</p><p>Societ&#224; di missili tattici, NPO Lightning (Tactical Missile Company, NPO Lightning)</p><p>Societ&#224; di missili tattici, Impianto elettromeccanico di Petrovsky "Molot" (Tactical Missile Company, Petrovsky Electromechanical Plant 'Molot')</p><p>Societ&#224; di missili tattici PJSC "MBDB "ISKRA" (Tactical Missile Company, PJSC 'MBDB 'ISKRA')</p><p>Societ&#224; di missili tattici PJSC ANPP Temp Avia (Tactical Missile Company, PJSC ANPP Temp Avia)</p><p>Societ&#224; di missili tattici, Ufficio di progettazione di Raduga (Tactical Missile Company, Raduga Design Bureau)</p><p>Societ&#224; di missili tattici "Ufficio di progettazione centrale di automazione" (Tactical Missile Corporation, 'Central Design Bureau of Automation')</p><p>Societ&#224; di missili tattici, Stabilimento di riparazione di aeromobili 711 (Tactical Missile Corporation, 711 Aircraft Repair Plant)</p><p>Societ&#224; di missili tattici AO GNPP "Region" (Tactical Missile Corporation, AO GNPP 'Region')</p><p>Societ&#224; di missili tattici AO TMKB "Soyuz" (Tactical Missile Corporation, AO TMKB 'Soyuz')</p><p>Societ&#224; di missili tattici, Stabilimento ottico e meccanico di Azov (Tactical Missile Corporation, Azov Optical and Mechanical Plant)</p><p>Societ&#224; di missili tattici, Stabilimento "MPO &#8211; Gidropribor" (Tactical Missile Corporation, Concern 'MPO &#8211; Gidropribor')</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC "KRASNY GIDROPRESS" (Tactical Missile Corporation, Joint Stock Company 'KRASNY GIDROPRESS')</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC Avangard (Tactical Missile Corporation, Joint Stock Company Avangard)</p><p>Societ&#224; di missili tattici, Stabilimento Granit-Electron JSC (Tactical Missile Corporation, Joint Stock Company Concern Granit-Electron)</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC Elektrotyaga (Tactical Missile Corporation, Joint Stock Company Elektrotyaga)</p><p>Societ&#224; di missili tattici JSC GosNIIMash (Tactical Missile Corporation, Joint Stock Company GosNIIMash)</p><p>Societ&#224; di missili tattici RKB Globus (Tactical Missile Corporation, RKB Globus)</p><p>Societ&#224; di missili tattici, Stabilimento aeronautico di Smolensk (Tactical Missile Corporation, Smolensk Aviation Plant)</p><p>Societ&#224; di missili tattici TRV Engineering (Tactical Missile Corporation, TRV Engineering)</p><p>Societ&#224; di missili tattici, Ufficio di progettazione Ural "Detal" (Tactical Missile Corporation, Ural Design Bureau 'Detal')</p><p>Societ&#224; di missili tattici Zvezda-Strela Limited Liability Company (Tactical Missile Corporation, Zvezda-Strela Limited Liability Company)</p><p>Tambov Plant (TZ) 'October'</p><p>Corporazione cantieristica unita "Production Association Northern Machine Building Enterprise" (United Shipbuilding Corporation "Production Association Northern Machine Building Enterprise")</p><p>&#8220;Quinto Cantiere&#8221; della Corporazione cantieristica unita (United Shipbuilding Corporation '5th Shipyard')&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>all'allegato VII della decisione 2014/512/PESC sono aggiunte le voci seguenti:</p><p>&#171;Regno Unito</p><p>Corea del Sud&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>l'allegato VIII della decisione 2014/512/PESC &#232; sostituito dall'allegato seguente:</p><div><div><p>&#171;ALLEGATO VIII</p><p>ELENCO DELLE PERSONE GIURIDICHE, DELLE ENTIT&#192; O DEGLI ORGANISMI DI CUI ALL'ARTICOLO&#160;1&#160;<span>SEXIES</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome della persona giuridica, dell'entit&#224; o dell'organismo</p></td><td><p>Data di applicazione</p></td></tr><tr><td><p>Bank Otkritie</p></td><td><p>12&#160;marzo 2022</p></td></tr><tr><td><p>Novikombank</p></td><td><p>12&#160;marzo 2022</p></td></tr><tr><td><p>Promsvyazbank</p></td><td><p>12&#160;marzo 2022</p></td></tr><tr><td><p>Bank Rossiya</p></td><td><p>12&#160;marzo 2022</p></td></tr><tr><td><p>Sovcombank</p></td><td><p>12&#160;marzo 2022</p></td></tr><tr><td><p>VNESHECONOMBANK (VEB)</p></td><td><p>12&#160;marzo 2022</p></td></tr><tr><td><p>VTB BANK</p></td><td><p>12&#160;marzo 2022</p></td></tr><tr><td><p>Sberbank</p></td><td><p>14&#160;giugno&#160;2022</p></td></tr><tr><td><p>Credit Bank of Moscow</p></td><td><p>14&#160;giugno&#160;2022</p></td></tr><tr><td><p>Joint Stock Company Russian Agricultural Bank, JSC Rosselkhozbank</p></td><td><p>14&#160;giugno&#160;2022;</p></td></tr></tbody></table></div></div>&#187;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>all'allegato IX della decisione 2014/512/PESC sono aggiunte le voci seguenti:</p><p>&#171;Rossiya RTR / RTR Planeta</p><p>Rossiya 24 / Russia 24</p><p>TV Centre International&#187;.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32022D0884
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.4.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 102/5</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/614 DELLA COMMISSIONE del 20 aprile 2018 che approva l'azossistrobina come principio attivo ai fini del suo uso nei biocidi dei tipi di prodotto 7, 9 e 10 (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all'uso dei biocidi ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 1, lettera a), considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 13&#160;aprile 2014 il Regno Unito ha ricevuto una domanda di approvazione del principio attivo azossistrobina ai fini del suo uso nei biocidi del tipo di prodotto 7 &#171;preservanti per pellicole&#187;, del tipo di prodotto 9 &#171;preservanti per fibre, cuoio, gomma e materiali polimerizzati&#187; e del tipo di prodotto 10 &#171;preservanti per i materiali da costruzione&#187;, quali descritti nell'allegato V del regolamento (UE) n. 528/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 1<span>o</span> dicembre 2016 il Regno Unito ha presentato le relazioni di valutazione, corredate di raccomandazioni, in conformit&#224; dell'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 528/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>I pareri dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche sono stati formulati il 3&#160;ottobre 2017&#160;dal comitato sui biocidi, tenendo conto delle conclusioni della competente autorit&#224; di valutazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In base a tali pareri si pu&#242; supporre che i biocidi dei tipi di prodotto 7, 9 e 10, contenenti l'azossistrobina, soddisfino i criteri di cui all'articolo 19, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n. 528/2012, purch&#233; siano rispettate determinate specifiche e condizioni relative al loro uso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno approvare l'azossistrobina ai fini del suo uso nei biocidi dei tipi di prodotto 7, 9 e 10, subordinatamente al rispetto di determinate specifiche e condizioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>I pareri concludono che l'azossistrobina soddisfa i criteri per essere considerata una sostanza molto persistente (vP) e tossica (T) in conformit&#224; dell'allegato XIII del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a>. L'azossistrobina soddisfa pertanto le condizioni di cui all'articolo 10, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 528/2012 e dovrebbe essere considerata candidata alla sostituzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 10, paragrafo 4, di tale regolamento, la durata dell'approvazione di un principio attivo considerato candidato alla sostituzione non dovrebbe essere superiore a sette anni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Poich&#233; l'azossistrobina soddisfa i criteri per essere considerata una sostanza molto persistente (vP) secondo l'allegato XIII del regolamento (CE) n. 1907/2006, gli articoli trattati, che sono stati trattati con l'azossistrobina o che la contengono, dovrebbero essere opportunamente etichettati al momento dell'immissione sul mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Prima dell'approvazione di un principio attivo &#232; opportuno prevedere un periodo ragionevole al fine di consentire alle parti interessate di adottare le misure preparatorie necessarie a soddisfare le nuove prescrizioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente sui biocidi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'azossistrobina è approvata come principio attivo ai fini del suo uso nei biocidi dei tipi di prodotto 7, 9 e 10, fatte salve le specifiche e le condizioni di cui all'allegato. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 20 aprile 2018 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un'Agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE ( GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1 ). ALLEGATO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome comune</p></td><td><p>Denominazione IUPAC</p><p>Numeri di identificazione</p></td><td><p>Grado minimo di purezza del principio attivo<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Data di approvazione</p></td><td><p>Scadenza dell'approvazione</p></td><td><p>Tipo di prodotto</p></td><td><p>Condizioni specifiche</p></td></tr><tr><td><p>Azossistrobina</p></td><td><p>Denominazione IUPAC:</p><p>Methyl(E)-2-{2[6-(2-cyanophenoxy)pyrimidin-4-yloxy]phenyl}-3-methoxyacrylate</p><p>N. CE: non disponibile</p><p>N. CAS: 131860-33-8</p></td><td><p>965 g/kg</p></td><td><p>1<span>o</span> novembre 2018</p></td><td><p>31 ottobre 2025</p></td><td><p>7</p></td><td><p>L'azossistrobina &#232; considerata candidata alla sostituzione in conformit&#224; dell'articolo 10, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 528/2012.</p><p>Le autorizzazioni dei biocidi sono soggette alla seguente condizione:</p><p>nella valutazione del prodotto occorre prestare particolare attenzione alle esposizioni, ai rischi e all'efficacia riguardanti qualsiasi uso previsto nella domanda di autorizzazione, ma non preso in considerazione nella valutazione del rischio effettuata a livello di Unione in relazione al principio attivo.</p><p>L'immissione sul mercato degli articoli trattati &#232; subordinata alla seguente condizione:</p><p>il responsabile dell'immissione sul mercato di un articolo trattato, che &#232; stato trattato con l'azossistrobina o che la contiene, provvede affinch&#233; l'etichetta apposta su detto articolo trattato contenga le informazioni elencate all'articolo 58, paragrafo 3, secondo comma, del regolamento (UE) n. 528/2012.</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>L'azossistrobina &#232; considerata candidata alla sostituzione in conformit&#224; dell'articolo 10, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 528/2012.</p><p>Le autorizzazioni dei biocidi sono soggette alla seguente condizione:</p><p>nella valutazione del prodotto occorre prestare particolare attenzione alle esposizioni, ai rischi e all'efficacia riguardanti qualsiasi uso previsto nella domanda di autorizzazione, ma non preso in considerazione nella valutazione del rischio effettuata a livello di Unione in relazione al principio attivo.</p><p>L'immissione sul mercato degli articoli trattati &#232; subordinata alla seguente condizione:</p><p>il responsabile dell'immissione sul mercato di un articolo trattato, che &#232; stato trattato con l'azossistrobina o che la contiene, provvede affinch&#233; l'etichetta apposta su detto articolo trattato contenga le informazioni elencate all'articolo 58, paragrafo 3, secondo comma, del regolamento (UE) n. 528/2012.</p></td></tr><tr><td><p>10</p></td><td><p>L'azossistrobina &#232; considerata candidata alla sostituzione in conformit&#224; dell'articolo 10, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) n. 528/2012.</p><p>Le autorizzazioni dei biocidi sono soggette alla seguente condizione:</p><p>nella valutazione del prodotto occorre prestare particolare attenzione alle esposizioni, ai rischi e all'efficacia riguardanti qualsiasi uso previsto nella domanda di autorizzazione, ma non preso in considerazione nella valutazione del rischio effettuata a livello di Unione in relazione al principio attivo.</p><p>L'immissione sul mercato degli articoli trattati &#232; subordinata alla seguente condizione:</p><p>il responsabile dell'immissione sul mercato di un articolo trattato, che &#232; stato trattato con l'azossistrobina o che la contiene, provvede affinch&#233; l'etichetta apposta su detto articolo trattato contenga le informazioni elencate all'articolo 58, paragrafo 3, secondo comma, del regolamento (UE) n. 528/2012.</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) La purezza indicata in questa colonna corrisponde al grado minimo di purezza del principio attivo valutato. Il principio attivo nel prodotto immesso sul mercato può essere di pari o diversa purezza se ne è stata provata l'equivalenza tecnica con il principio attivo valutato. </note>
ITA
32018R0614
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.4.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 105/60</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2022/533 DELLA COMMISSIONE del 1 o aprile 2022 che stabilisce l’equivalenza, al fine di agevolare il diritto di libera circolazione all’interno dell’Unione, dei certificati COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Colombia ai certificati rilasciati in conformità del regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021, su un quadro per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell’UE) per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19 ( 1 ) , in particolare l’articolo 8, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2021/953 stabilisce un quadro per il rilascio, la verifica e l&#8217;accettazione di certificati COVID-19 interoperabili relativi alla vaccinazione, ai test e alla guarigione (certificato COVID digitale dell&#8217;UE) con lo scopo di agevolare l&#8217;esercizio del diritto di libera circolazione durante la pandemia di COVID-19 da parte dei loro titolari. Il regolamento contribuisce inoltre ad agevolare la revoca graduale delle restrizioni alla libera circolazione messe in atto dagli Stati membri, in conformit&#224; del diritto dell&#8217;Unione, per limitare la diffusione del SARS-CoV-2 in modo coordinato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2021/953 consente l&#8217;accettazione dei certificati COVID-19 rilasciati da paesi terzi ai cittadini dell&#8217;Unione e ai loro familiari qualora la Commissione ritenga che tali certificati COVID-19 siano rilasciati secondo norme che sono considerate equivalenti a quelle stabilite da tale regolamento. Inoltre, conformemente al regolamento (UE) 2021/954 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, gli Stati membri devono applicare le norme stabilite nel regolamento (UE) 2021/953 ai cittadini di paesi terzi che non rientrano nell&#8217;ambito di applicazione di tale regolamento ma che soggiornano regolarmente o risiedono nel loro territorio e che sono autorizzati a spostarsi in altri Stati membri ai sensi del diritto dell&#8217;Unione. Pertanto le risultanze in materia di equivalenza di cui alla presente decisione dovrebbero applicarsi ai certificati di vaccinazione anti COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Colombia ai cittadini dell&#8217;Unione e ai loro familiari. Analogamente, sulla base del regolamento (UE) 2021/954, tali risultanze in materia di equivalenza dovrebbero applicarsi anche ai certificati di vaccinazione anti COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Colombia ai cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti o residenti nel territorio degli Stati membri alle condizioni stabilite in tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 21&#160;settembre 2021 la Repubblica di Colombia ha fornito alla Commissione informazioni dettagliate sul rilascio di certificati interoperabili di vaccinazione anti COVID-19 secondo il sistema denominato &#171;MINSALUD DIGITAL&#187;. La Repubblica di Colombia ha informato la Commissione di ritenere che i suoi certificati COVID-19 sono rilasciati conformemente a una norma e a un sistema tecnologico che sono interoperabili con il quadro di fiducia istituito dal regolamento (UE) 2021/953 e che consentono la verifica dell&#8217;autenticit&#224;, della validit&#224; e dell&#8217;integrit&#224; dei certificati. A tale riguardo la Repubblica di Colombia ha informato la Commissione che i certificati di vaccinazione anti COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Colombia in conformit&#224; del sistema &#171;MINSALUD DIGITAL&#187; contengono i dati di cui all&#8217;allegato del regolamento (UE) 2021/953.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La Repubblica di Colombia ha inoltre informato la Commissione di accettare solo certificati di vaccinazione rilasciati dagli Stati membri e dai paesi del SEE in conformit&#224; del regolamento (UE) 2021/953.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il 18&#160;marzo 2022, in seguito a una richiesta della Repubblica di Colombia, la Commissione ha effettuato prove tecniche che hanno dimostrato che i certificati di vaccinazione anti COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Colombia sono conformi a un sistema, il &#171;MINSALUD DIGITAL&#187;, che &#232; interoperabile con il quadro di fiducia istituito dal regolamento (UE) 2021/953 e che consente la verifica dell&#8217;autenticit&#224;, della validit&#224; e dell&#8217;integrit&#224; dei certificati. La Commissione ha inoltre confermato che i certificati di vaccinazione anti COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Colombia in conformit&#224; del sistema &#171;MINSALUD DIGITAL&#187; contengono i dati necessari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La Repubblica di Colombia ha altres&#236; informato la Commissione di rilasciare certificati di vaccinazione interoperabili per vaccini anti COVID-19. Tra questi figurano attualmente Comirnaty, Vaxzevria, CoronaVac, Spikevax e COVID-19 Vaccine Janssen.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La Repubblica di Colombia ha inoltre informato la Commissione che non rilascia certificati di test interoperabili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La Repubblica di Colombia ha altres&#236; informato la Commissione che non rilascia certificati di guarigione interoperabili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La Repubblica di Colombia ha inoltre informato la Commissione che, al momento della verifica dei certificati sul suo territorio, i dati personali in essi inclusi saranno trattati unicamente per verificare e confermare la vaccinazione del titolare e non saranno conservati successivamente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Sono pertanto presenti gli elementi necessari per stabilire che i certificati di vaccinazione anti COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Colombia in conformit&#224; del sistema &#171;MINSALUD DIGITAL&#187; sono da considerare equivalenti a quelli rilasciati in conformit&#224; del regolamento (UE) 2021/953.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>I certificati di vaccinazione anti COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Colombia in conformit&#224; del sistema &#171;MINSALUD DIGITAL&#187; dovrebbero perci&#242; essere accettati alle condizioni di cui all&#8217;articolo&#160;5, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2021/953.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Affinch&#233; la presente decisione sia operativa, la Repubblica di Colombia dovrebbe essere collegata al quadro di fiducia per il certificato COVID digitale dell&#8217;UE istituito dal regolamento (UE) 2021/953.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Al fine di proteggere gli interessi dell&#8217;Unione, in particolare nel settore della sanit&#224; pubblica, la Commissione pu&#242; avvalersi dei suoi poteri per sospendere l&#8217;applicazione della presente decisione o abrogare quest&#8217;ultima se non sono pi&#249; soddisfatte le condizioni di cui all&#8217;articolo&#160;8, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/953.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Al fine di collegare quanto prima la Repubblica di Colombia al quadro di fiducia per il certificato COVID digitale dell&#8217;UE istituito dal regolamento (UE) 2021/953, &#232; opportuno che la presente decisione entri in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato istituito a norma dell&#8217;articolo&#160;14 del regolamento (UE) 2021/953,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Al fine di agevolare il diritto di libera circolazione all’interno dell’Unione, i certificati di vaccinazione anti COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Colombia in conformità del sistema «MINSALUD DIGITAL» sono considerati equivalenti a quelli rilasciati in conformità del regolamento (UE) 2021/953. Articolo 2 La Repubblica di Colombia è collegata al quadro di fiducia per il certificato COVID digitale dell’UE istituito dal regolamento (UE) 2021/953. Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 1 o aprile 2022 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN <note> ( 1 ) GU L 211 del 15.6.2021, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) 2021/954 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021, su un quadro per il rilascio, la verifica e l’accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell’UE) per i cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti o residenti nel territorio degli Stati membri durante la pandemia di COVID-19 ( GU L 211 del 15.6.2021, pag. 24 ). </note>
ITA
32022D0533
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.3.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 108/245</p></td></tr></tbody></table> Stato delle entrate e delle spese dell’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione nell’attività di contrasto per l'esercizio 2017 — Bilancio rettificativo n. 2 (2018/C 108/51) ENTRATE <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Bilancio 2017</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 2</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p><span>9</span></p></td><td><p><span>ENTRATE</span></p></td></tr><tr><td><p>9 0</p></td><td><p>SOVVENZIONI E CONTRIBUTI</p></td><td><p>116&#160;829&#160;549</p></td><td><p>950&#160;000</p></td><td><p>117&#160;779&#160;549</p></td></tr><tr><td><p>9 1</p></td><td><p>CONTRIBUTO DEL PAESE OSPITANTE</p></td><td><p>1&#160;455&#160;171</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1&#160;455&#160;171</p></td></tr><tr><td><p>9 2</p></td><td><p>ALTRE ENTRATE</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 9 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>118&#160;284&#160;720</span></p></td><td><p><span>950&#160;000</span></p></td><td><p><span>119&#160;234&#160;720</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>118&#160;284&#160;720</span></p></td><td><p><span>950&#160;000</span></p></td><td><p><span>119&#160;234&#160;720</span></p></td></tr></tbody></table> SPESE <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Stanziamenti 2017</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 2</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>PERSONALE IN SERVIZIO</p></td><td><p>67&#160;671&#160;734</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>67&#160;671&#160;734</p></td></tr><tr><td><p>1 2</p></td><td><p>MISSIONI A CARATTERE AMMINISTRATIVO</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>1 3</p></td><td><p>INFRASTRUTTURE DI CARATTERE MEDICO-SOCIALE</p></td><td><p>1&#160;028&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1&#160;028&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 4</p></td><td><p>FORMAZIONE</p></td><td><p>400&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>400&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 5</p></td><td><p>ALTRE SPESE RELATIVE AL PERSONALE</p></td><td><p>4&#160;089&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>4&#160;089&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 6</p></td><td><p>SPESE PER RICEVIMENTI E DI RAPPRESENTANZA</p></td><td><p>68&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>68&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 1 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>73&#160;256&#160;734</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>73&#160;256&#160;734</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>AFFITTO DI IMMOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>4&#160;896&#160;550</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>4&#160;896&#160;550</p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>ACQUISTI DI TECNOLOGIA INFORMATICA</p></td><td><p>1&#160;925&#160;500</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1&#160;925&#160;500</p></td></tr><tr><td><p>2 2</p></td><td><p>BENI MOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>757&#160;500</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>757&#160;500</p></td></tr><tr><td><p>2 3</p></td><td><p>SPESE AMMINISTRATIVE CORRENTI</p></td><td><p>481&#160;500</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>481&#160;500</p></td></tr><tr><td><p>2 4</p></td><td><p>SPESE POSTALI E DI TELECOMUNICAZIONI</p></td><td><p>521&#160;500</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>521&#160;500</p></td></tr><tr><td><p>2 5</p></td><td><p>SPESE LEGALI</p></td><td><p>869&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>869&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>9&#160;451&#160;550</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>9&#160;451&#160;550</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>ATTIVIT&#192; OPERATIVE</p></td><td><p>10&#160;132&#160;500</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10&#160;132&#160;500</p></td></tr><tr><td><p>3 1</p></td><td><p>ACQUISTI DI TECNOLOGIA INFORMATICA</p></td><td><p>18&#160;630&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>18&#160;630&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 2</p></td><td><p>COSTI DELLE TELECOMUNICAZIONI PER ATTIVIT&#192; OPERATIVE</p></td><td><p>910&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>910&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 3</p></td><td><p>ESPERTI NAZIONALI DISTACCATI (OPERATIVO)</p></td><td><p>3&#160;408&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3&#160;408&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 4</p></td><td><p>EPCC</p></td><td><p>200&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>200&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 5</p></td><td><p>CAPI DELLE UNIT&#192; NAZIONALI EUROPOL</p></td><td><p>90&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>90&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 6</p></td><td><p>SPESE OPERATIVE CORRELATE A SOVVENZIONI E SUSSIDI</p></td><td><p>2&#160;205&#160;936</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2&#160;205&#160;936</p></td></tr><tr><td><p>3 7</p></td><td><p>SPESE OPERATIVE CORRELATE A PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>950&#160;000</p></td><td><p>950&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>35&#160;576&#160;436</span></p></td><td><p><span>950&#160;000</span></p></td><td><p><span>36&#160;526&#160;436</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>118&#160;284&#160;720</span></p></td><td><p><span>950&#160;000</span></p></td><td><p><span>119&#160;234&#160;720</span></p></td></tr></tbody></table>
ITA
32018B0322(51)
1998R2533 — IT — 08.03.2015 — 002.001 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO (CE) N. 2533/98 DEL CONSIGLIO</p><p>del 23 novembre 1998</p><p><a>sulla raccolta di informazioni statistiche da parte della Banca centrale europea</a></p><p>(GU L 318, 27.11.1998, p.8)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;No</p></td><td><p>page</p></td><td><p>date</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (CE) N. 951/2009 DEL CONSIGLIO&#160;del 9 ottobre 2009</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;269</p></td><td><p>1</p></td><td><p>14.10.2009</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M2</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (UE) 2015/373 DEL CONSIGLIO&#160;del 5 marzo 2015</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;64</p></td><td><p>6</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr></table> REGOLAMENTO (CE) N. 2533/98 DEL CONSIGLIO del 23 novembre 1998 sulla raccolta di informazioni statistiche da parte della Banca centrale europea IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il protocollo n. 3 sullo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea (in appresso denominato «lo statuto»), in particolare l'articolo 5.4, vista la raccomandazione della Banca centrale europea (in appresso denominata «la BCE») ( 1 ), visto il parere del Parlamento europeo ( 2 ), visto il parere della Commissione ( 3 ), deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 106, paragrafo 6, del trattato che istituisce la Comunità europea (in appresso denominato «il trattato») e all'articolo 42 dello statuto, <table><col/><col/><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>considerando che l'articolo 5.1 dello statuto prevede che, al fine di assolvere i compiti del SEBC, la BCE, assistita dalle banche centrali nazionali, raccoglie le necessarie informazioni statistiche dalle competenti autorit&#224; nazionali o direttamente dagli operatori economici; che, al fine di facilitare lo svolgimento di tali compiti definiti all'articolo 105 del trattato, in particolare l'attuazione della politica monetaria, queste informazioni statistiche sono utilizzate essenzialmente per la produzione di raccolte di informazioni statistiche, per le quali l'identit&#224; dei singoli operatori economici &#232; irrilevante, ma possono anche essere utilizzate a livello di singoli operatori economici; che l'articolo 5.2 dello statuto prescrive che le banche centrali nazionali svolgono, per quanto possibile, i compiti di cui all'articolo 5.1 dello statuto; che l'articolo 5.4 enuncia che il Consiglio determina le persone fisiche e giuridiche soggette agli obblighi di riferimento, il regime di riservatezza e le opportune disposizioni per assicurarne l'applicazione; che per l'applicazione dell'articolo 5.1 dello statuto le banche centrali nazionali possono collaborare con le altre autorit&#224; competenti, in particolare con gli istituti statistici nazionali e le autorit&#224; preposte al controllo dei mercati;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>considerando che, affinch&#233; le informazioni statistiche si rivelino uno strumento efficace ai fini dell'espletamento dei compiti del SEBC, le definizioni e le procedure relative alla raccolta delle suddette informazioni devono essere configurate in modo tale da garantire alla BCE la capacit&#224; e la flessibilit&#224; di avvalersi tempestivamente di statistiche di elevata affidabilit&#224;, che rispecchino l'evoluzione delle condizioni economiche e finanziarie e tengano conto degli oneri imposti ai soggetti dichiaranti; che in questo contesto occorre tener conto non solo dei risultati del SEBC nell'espletamento dei compiti affidatigli e della sua indipendenza ma anche mantenere al minimo gli oneri a carico dei soggetti dichiaranti;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>considerando che &#232; dunque auspicabile definire le categorie di operatori soggetti agli obblighi di segnalazione (in termini di unit&#224; economiche e di applicazioni statistiche) sulle quali possono esercitarsi poteri statistici della BCE e nell'ambito delle quali la BCE determina, attraverso i propri poteri regolamentari, gli operatori effettivamente soggetti agli obblighi di segnalazione;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>considerando che l'omogeneit&#224; degli operatori soggetti agli obblighi di segnalazione &#232; un requisito necessario ai fini dell'elaborazione del bilancio consolidato del settore delle istituzioni finanziarie monetarie degli Stati membri partecipanti, il cui obiettivo principale &#232; quello di dotare la BCE di un quadro statistico esaustivo degli andamenti monetari negli Stati membri partecipanti considerati come un unico territorio economico; che la BCE ha predisposto e gestisce un &#171;Elenco di istituzioni finanziarie monetarie a fini statistici&#187; sulla base di una definizione comune di tali istituzioni;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>considerando che la suddetta definizione comune a fini statistici precisa che le istituzioni finanziarie monetarie comprendono gli enti creditizi residenti, cos&#236; come definiti dal diritto comunitario, e tutte le altre istituzioni finanziarie residenti la cui attivit&#224; consiste nell'accettare depositi e/o strumenti a essi strettamente assimilabili da organismi diversi dalle istituzioni finanziarie monetarie e nell'erogare crediti e/o nell'effettuare investimenti mobiliari per conto proprio (quanto meno in termini economici);</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>considerando che potrebbe essere necessario che le istituzioni postali esercitanti funzioni bancarie e di postagiro che non rispondono necessariamente alla definizione comune a fini statistici di istituzioni finanziarie monetarie siano sottoposte agli obblighi di segnalazione della BCE in materia di statistiche monetarie, bancarie e di sistemi di pagamento dato che possono in larga misura accettare depositi e/o strumenti a essi strettamente assimilabili ed effettuare transazioni nel quadro dei sistemi di pagamento;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>considerando che nel Sistema europeo dei conti nazionali e regionali 1995&#160;(<a><span>4</span></a>) (in appresso denominato &#171;il SEC 95&#187;) le istituzioni finanziarie monetarie comprendono dunque il sottosettore &#171;banca centrale&#187; e il sottosettore &#171;altre istituzioni finanziarie monetarie&#187; e possono essere ampliate esclusivamente attraverso l'inclusione di categorie di istituzioni provenienti dai sottosettore &#171;altri intermediari finanziari, ad eccezione delle compagnie di assicurazione e dei fondi pensione&#187;;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>considerando che le statistiche relative alla bilancia dei pagamenti, alla posizione patrimoniale sull'estero, ai valori mobiliari, alla moneta elettronica e ai sistemi di pagamento sono necessarie per consentire al SEBC di assolvere ai propri compiti in piena autonomia;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>considerando che l'utilizzo dei termini &#171;persone fisiche e giuridiche&#187; nell'articolo 5.4 dello statuto deve essere inteso coerentemente con le prassi adottate dagli Stati membri in materia di statistiche monetarie e bancarie e di statistiche sulla bilancia dei pagamenti e pertanto comprende anche enti che non sono persone fisiche n&#233; persone giuridiche ai sensi delle rispettive legislazioni nazionali ma che tuttavia rientrano nei relativi sottosettori del SEC 95; che obblighi di segnalazione possono dunque essere imposti nei confronti di enti, quali, per esempio, societ&#224; di persone, filiali, organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (UCITS) e fondi che nei rispettivi ordinamenti non godono dello status di persona giuridica; che, in questi casi, l'obbligo di segnalazione ricade su quelle persone che, ai sensi delle legislazioni nazionali applicabili, rappresentano legalmente gli enti interessati;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>considerando che le segnalazioni statistiche sui bilanci delle istituzioni di cui all'articolo 19.1 dello statuto possono anche essere utilizzate ai fini del calcolo dell'importo delle riserve minime che esse potrebbero essere obbligate a detenere;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>considerando che &#232; competenza del consiglio direttivo della BCE specificare la ripartizione dei compiti tra la BCE e le banche centrali nazionali relativamente alla raccolta e alla verifica delle informazioni statistiche nonch&#233; all'applicazione di misure coercitive, tenendo conto del principio sancito nell'articolo 5.2 dello statuto e dei compiti che saranno assunti dalle autorit&#224; nazionali, nei limiti delle proprie competenze, al fine di ottenere statistiche coerenti di elevata affidabilit&#224;;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>considerando che nei primi anni dell'area della moneta unica considerazioni di efficienza in termini di costi potrebbero richiedere che gli obblighi di segnalazione statistica previsti dalla BCE debbano essere soddisfatti con il ricorso a procedure transitorie dati i vincoli imposti agli attuali sistemi di raccolta; che ci&#242; potrebbe comportare in particolare che, nel caso del conto finanziario della bilancia dei pagamenti, i dati sulle posizioni e sulle operazioni sull'estero degli Stati membri partecipanti, considerati come un unico territorio economico, potrebbero nei primi anni dell'area della moneta unica essere compilati utilizzando tutte le posizioni o le operazioni tra residenti di uno Stato membro partecipante e residenti di altri paesi;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>considerando che i limiti e le condizioni che regolano la facolt&#224; della BCE di irrogare sanzioni alle imprese in caso di inosservanza degli obblighi imposti dai regolamenti e dalle decisioni da essa adottati sono stati definiti, conformemente all'articolo 34.3 dello statuto, dal regolamento (CE) n. 2532/98 del Consiglio, del 23 novembre 1998, sul potere della Banca centrale europea di irrogare sanzioni&#160;(<a><span>5</span></a>); che, in caso di conflitto tra disposizioni del suddetto regolamento e del presente regolamento che consentano alla BCE di irrogare sanzioni, prevalgono le disposizioni del presente regolamento; che le sanzioni previste in caso d'inadempienza degli obblighi definiti nel presente regolamento non ostano al fatto che il SEBC pu&#242; adottare, nel quadro delle proprie relazioni con le controparti, adeguate disposizioni di esecuzione che prevedano, in particolare, l'esclusione di un soggetto dichiarante dalle operazioni di politica monetaria in caso di grave inadempienza degli obblighi di segnalazione statistica;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>considerando che i regolamenti adottati dalla BCE conformemente all'articolo 34.1 dello statuto non conferiscono alcun diritto e non impongono alcun obbligo agli Stati membri non partecipanti;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>considerando che la Danimarca, in base al paragrafo 1 del protocollo n. 12 su talune disposizioni relative alla Danimarca, ha notificato, nel quadro della decisione di Edimburgo del 12 dicembre 1992, che non parteciper&#224; alla terza fase dell'Unione economica e monetaria; che, di conseguenza, conformemente al paragrafo 2 del suddetto protocollo, sono applicabili alla Danimarca tutti gli articoli e le disposizioni del trattato e dello statuto relativi ad una deroga;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>considerando che, conformemente al paragrafo 8 del protocollo n. 11 su talune disposizioni relative al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, l'articolo 34 dello statuto non si applica al Regno Unito a meno che quest'ultimo non partecipi alla terza fase dell'Unione economica e monetaria;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>considerando che, sebbene vi sia consenso sul fatto che le informazioni statistiche necessarie a soddisfare gli obblighi di segnalazione statistica previsti dalla BCE non sono identiche per gli Stati membri partecipanti e per quelli non partecipanti, l'articolo 5 dello statuto si applica anche agli Stati membri non partecipanti; che ci&#242;, congiuntamente all'articolo 5 del trattato, comporta l'obbligo di definire e attuare a livello nazionale tutte le misure che gli Stati membri ritengono idonee ai fini della raccolta delle informazioni statistiche necessarie a soddisfare gli obblighi di segnalazione statistica previsti dalla BCE e di realizzare tempestivamente i preparativi in campo statistico necessari per divenire Stati membri partecipanti;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>considerando che le informazioni statistiche riservate che la BCE e le banche centrali nazionali devono ricevere per l'espletamento dei compiti del SEBC devono essere tutelate al fine di conquistare e mantenere la fiducia dei soggetti dichiaranti; che una volta adottato il presente regolamento non vi saranno ulteriori ragioni per invocare norme sulla riservatezza che impediscano lo scambio di informazioni statistiche riservate riguardanti i compiti del SEBC, fatte salve le disposizioni della direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonch&#233; alla libera circolazione di tali dati&#160;(<a><span>6</span></a>);</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>considerando che l'articolo 38.1 dello statuto stabilisce che i membri degli organi decisionali e il personale della BCE e delle banche centrali nazionali hanno il dovere, anche dopo aver cessato le proprie funzioni, di non rivelare le informazioni coperte dall'obbligo del segreto professionale, e che l'articolo 38.2 dello statuto stabilisce che le persone che hanno accesso ai dati coperti da una normativa comunitaria che imponga uno specifico obbligo di riservatezza sono soggette all'applicazione di tali norme;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>considerando che qualsiasi infrazione delle norme che vincolano i membri del personale della BCE, sia essa intenzionale o dovuta a negligenza, li rende passibili di sanzioni disciplinari e, se del caso, delle sanzioni previste dalla legge per la violazione del segreto professionale, fatte salve le disposizioni combinate degli articoli 12 e 18 del protocollo sui privilegi e sulle immunit&#224; delle Comunit&#224; europee;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>considerando che l'eventuale utilizzazione delle informazioni statistiche per assicurare l'assolvimento dei compiti tramite il SEBC ai sensi dell'articolo 105 del trattato pur riducendo l'onere totale connesso con gli obblighi di segnalazione, implica che il regime di riservatezza definito dal presente regolamento debba differire, per certi aspetti, dai principi comunitari o internazionali generali relativi alla riservatezza delle informazioni statistiche e in particolare dalle disposizioni sulla riservatezza delle informazioni statistiche del regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio, del 17 febbraio 1997, relativo alle statistiche comunitarie&#160;(<a><span>7</span></a>); che, fatto salvo questo punto, la BCE terr&#224; conto dei principi applicabili alle statistiche comunitarie quali stabiliti nell'articolo 10 del regolamento (CE) n. 322/97;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>considerando che il regime di riservatezza definito dal presente regolamento si applica esclusivamente alle informazioni statistiche riservate trasmesse alla BCE per l'espletamento dei compiti del SEBC e che esso non incide sulle norme specifiche nazionali o comunitarie riguardanti la trasmissione alla BCE di informazioni di altra natura; che devono essere rispettate le norme relative alla riservatezza delle informazioni statistiche che gli istituti nazionali e la Commissione applicano ai dati statistici che essi raccolgono per proprio conto;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>considerando che, per i fini dell'articolo 5.1 dello statuto, la BCE &#232; tenuta a cooperare, in materia di statistiche, con le istituzioni o gli organi comunitari, con le autorit&#224; competenti degli Stati membri o dei paesi terzi e con gli organismi internazionali; che la BCE e la Commissione creeranno adeguate forme di cooperazione nel settore delle statistiche al fine di svolgere i propri compiti con la massima efficienza, sforzandosi di ridurre al minimo gli oneri imposti ai soggetti dichiaranti;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>considerando che il SEBC e la BCE hanno ricevuto l'incarico di predisporre, per l'area dell'euro, gli obblighi di segnalazione statistica ai fini della loro piena operativit&#224; nella terza fase dell'Unione economica e monetaria (in appresso denominata &#171;terza fase&#187;); che la tempestivit&#224; dei preparativi nel settore statistico &#232; essenziale per consentire al SEBC di adempiere ai suoi compiti nella terza fase; che elemento essenziale dei preparativi &#232; l'adozione, prima della terza fase, di norme della BCE in campo statistico; che &#232; opportuno informare nel 1998 gli operatori del mercato delle modalit&#224; che la BCE ritenga eventualmente necessarie stabilire per l'adempimento dei suoi obblighi di segnalazione statistica; che &#232; pertanto necessario che la BCE disponga, dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, di un potere normativo;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>considerando che le disposizioni del presente regolamento possono essere applicate efficacemente soltanto se gli Stati membri partecipanti hanno adottato, conformemente all'articolo 5 del trattato, le misure necessarie per garantire che le autorit&#224; nazionali abbiano il potere di collaborare pienamente con la BCE e di sostenerla nella verifica e nella raccolta obbligatoria delle informazioni statistiche.</p></td></tr></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Definizioni Ai fini del presente regolamento si intende/si intendono per: 1) «obblighi di segnalazione statistica previsti dalla BCE», le informazioni statistiche che i soggetti dichiaranti devono fornire e che sono necessarie per lo svolgimento dei compiti del SEBC; 1 bis ) «Statistiche europee», le statistiche che sono: i) necessarie affinché il SEBC possa svolgere i compiti assegnatigli dal trattato; ii) definite nel programma statistico del SEBC; e iii) sviluppate, prodotte e diffuse conformemente ai principi statistici di cui all’articolo 3 bis ; 2) «soggetti dichiaranti», le persone giuridiche, le persone fisiche e gli enti e le filiali di cui all’articolo 2, paragrafo 3, che sono soggetti agli obblighi di segnalazione statistica previsti dalla BCE; 3) «Stato membro partecipante», uno Stato membro che ha adottato la moneta unica conformemente al trattato; 4) «residente», qualsiasi operatore che abbia un centro di interesse economico nel territorio economico di un paese, come descritto nel capitolo 1 (1.30) dell’allegato A del regolamento (CE) n. 2223/96 del Consiglio, del 25 giugno 1996, relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nella Comunità ( 8 ); in questo contesto, «posizioni e operazioni transfrontaliere» indicano, rispettivamente, le posizioni e le operazioni in attività e/o passività di residenti degli Stati membri partecipanti, considerati come un unico territorio economico, nei confronti di residenti degli Stati membri non partecipanti e/o di residenti di paesi terzi; 5) «posizione patrimoniale sull’estero», il bilancio delle attività e delle passività finanziarie transfrontaliere; 6) «moneta elettronica», un valore monetario registrato elettronicamente su un supporto tecnico, comprese le carte prepagate, che può essere largamente utilizzato a scopo di pagamento a soggetti diversi dall’emittente e che non comporta necessariamente l’utilizzo di conti bancari nella transazione, ma serve da strumento prepagato al portatore; 7) «uso a fini statistici», l’uso esclusivo per lo sviluppo e la produzione di analisi e risultati statistici; 8) «sviluppo», attività dirette a determinare, rafforzare e migliorare le procedure, gli standard e i metodi statistici utilizzati ai fini della produzione e della diffusione delle statistiche, nonché a concepire nuove statistiche e nuovi indicatori; 9) «produzione», tutte le attività connesse alla raccolta, all’archiviazione, al trattamento e all’analisi necessarie per la compilazione delle statistiche; 10) «diffusione», le attività necessarie per rendere accessibili agli utenti le statistiche, le analisi statistiche e le informazioni non riservate; 11) «informazioni statistiche», dati aggregati e individuali, indicatori e metadati correlati; 12) «informazioni statistiche riservate», informazioni statistiche che consentono l’identificazione del soggetto dichiarante o di qualsiasi altra persona fisica, persona giuridica, ente o filiale, sia direttamente dal nome o dall’indirizzo o da un codice ufficiale di identificazione, sia indirettamente per deduzione, divulgando in tal modo informazioni individuali. Per determinare se un soggetto dichiarante o qualsiasi altra persona fisica o giuridica, ente o filiale sia identificabile, si deve tenere conto di tutti i mezzi che possono essere ragionevolmente utilizzati da un terzo per identificare il suddetto soggetto dichiarante oppure la persona fisica, la persona giuridica, l’ente o la filiale. Articolo 2 Operatori soggetti agli obblighi di segnalazione 1. Ai fini dell’adempimento degli obblighi di segnalazione statistica previsti dalla BCE, quest’ultima, assistita dalle banche centrali nazionali ai sensi dell’articolo 5.2 dello statuto, ha la facoltà di raccogliere informazioni statistiche limitatamente agli operatori soggetti agli obblighi di segnalazione e a quanto risulti necessario a consentire lo svolgimento dei compiti del SEBC. Le informazioni possono essere raccolte in particolare nei settori delle statistiche monetarie e finanziarie, delle statistiche sulle banconote, delle statistiche sui pagamenti e sui sistemi di pagamento, delle statistiche di stabilità finanziaria, delle statistiche relative alla bilancia dei pagamenti e delle statistiche relative alla posizione patrimoniale sull’estero. Quando necessario ai fini dello svolgimento dei compiti del SEBC, è possibile raccogliere informazioni supplementari anche in altri settori in casi debitamente motivati. Le informazioni raccolte per assolvere agli obblighi di segnalazione statistica della BCE sono definite ulteriormente nel programma statistico del SEBC. 2. In tale contesto, gli operatori soggetti agli obblighi di segnalazione comprendono i seguenti soggetti dichiaranti: a) persone fisiche e giuridiche residenti in uno Stato membro e che rientrano nel settore «società finanziarie» come definito nel SEC 95; b) istituzioni postali esercitanti funzioni bancarie e di postagiro situate in uno Stato membro; c) persone fisiche e giuridiche residenti in uno Stato membro, nella misura in cui detengano posizioni transfrontaliere o abbiano effettuato operazioni transfrontaliere; d) persone fisiche e giuridiche residenti in uno Stato membro, nella misura in cui abbiano emesso titoli o moneta elettronica; e) persone fisiche e giuridiche residenti in uno Stato membro partecipante, nella misura in cui detengano posizioni finanziarie nei confronti dei residenti degli altri Stati membri partecipanti o abbiano eseguito operazioni finanziarie con i residenti degli altri Stati membri partecipanti. 3. Qualsiasi ente che rientrerebbe nella definizione di cui al paragrafo 2, ma che, ai sensi della legislazione nazionale del paese di residenza, non si configura né come persona giuridica né come gruppo di persone fisiche, benché possa essere soggetto di diritti e di obblighi, è un soggetto dichiarante. L'obbligo di segnalazione di tale ente deve essere adempiuto dalle persone che lo rappresentano sul piano giuridico. Nel caso in cui una persona giuridica, un gruppo di persone fisiche o un ente che rientri nella definizione del primo comma abbia una filiale residente in un altro paese, quest'ultima sarà considerata un soggetto dichiarante a sé stante, indipendentemente dalla residenza della casa madre, a patto che la filiale soddisfi i requisiti elencati al paragrafo 2, ad eccezione di quello relativo alla personalità giuridica distinta. Gruppi di filiali istituite nello stesso Stato membro saranno considerati come un'unica filiale se appartenenti allo stesso sottosettore economico. L'obbligo di segnalazione di una filiale deve essere adempiuto dalle persone che la rappresentano sul piano giuridico. 4. In casi debitamente motivati, ad esempio per le statistiche relative alla stabilità finanziaria, la BCE ha la facoltà di raccogliere presso le persone fisiche e giuridiche di cui al paragrafo 2, lettera a), e presso gli enti e le filiali di cui al paragrafo 3, informazioni statistiche su base consolidata, incluse informazioni sugli organismi controllati da detti organismi e persone fisiche e giuridiche. La BCE precisa l’entità del consolidamento. Articolo 2 bis Cooperazione con l’SSE Al fine di ridurre al minimo l’onere di segnalazione e di garantire la coerenza necessaria per la produzione di statistiche europee, il SEBC e l’SSE collaborano strettamente nel rispetto dei principi statistici di cui all’articolo 3 bis . Articolo 3 Modalità previste per la definizione degli obblighi di segnalazione statistica Nella definizione e nell’imposizione degli obblighi di segnalazione statistica, la BCE deve precisare quali siano gli operatori effettivamente soggetti agli obblighi di segnalazione nell’ambito delle categorie di operatori definite nell’articolo 2. Fermo restando il rispetto dei suoi obblighi di segnalazione, la BCE: a) utilizza le statistiche esistenti per quanto possibile; b) tiene conto delle norme statistiche pertinenti a livello europeo e internazionale; c) per determinate categorie di soggetti dichiaranti può prevedere l’esenzione totale o parziale dagli obblighi di segnalazione da essa imposti. Prima di adottare un regolamento di cui all’articolo 5 in materia di nuove statistiche la BCE valuta i meriti e i costi relativi alla raccolta delle nuove informazioni statistiche in questione. In particolare, tiene conto delle caratteristiche specifiche della raccolta, del numero degli operatori soggetti agli obblighi di segnalazione e della periodicità, nonché delle informazioni statistiche già in possesso delle autorità o amministrazioni statistiche. Articolo 3 bis Principi statistici applicati alle statistiche europee prodotte dal SEBC Lo sviluppo, la produzione e la diffusione delle statistiche europee da parte del SEBC si ispirano ai principi di imparzialità, obiettività, indipendenza professionale, favorevole rapporto costi-benefici, segreto statistico, minimizzazione dell’onere di segnalazione e alta qualità del prodotto, compresa l’affidabilità, e le definizioni di tali principi sono adottate, sviluppate e pubblicate dalla BCE. Tali principi sono analoghi ai principi statistici enunciati nel regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2009, relativo alle statistiche europee ( 9 ). Articolo 4 Obblighi degli Stati membri Gli Stati membri organizzano i propri compiti nel settore statistico e cooperano pienamente con il SEBC al fine di garantire l'adempimento degli obblighi derivanti dall'articolo 5 dello statuto. Articolo 5 Poteri normativi della BCE 1. La BCE può adottare regolamenti per la definizione e l'imposizione degli obblighi di segnalazione statistica nei confronti degli operatori degli Stati membri partecipanti effettivamente soggetti a tali obblighi. 2. Qualora esistano collegamenti con gli obblighi imposti dalla Commissione in materia di statistiche, la BCE consulta la Commissione sui progetti di regolamento al fine di garantire la coerenza necessaria alla produzione di statistiche che soddisfino i rispettivi obblighi di segnalazione. Il Comitato per le statistiche monetarie, finanziarie e di bilancia dei pagamenti prende parte, nei limiti delle proprie competenze, al processo di cooperazione tra la Commissione e la BCE. Articolo 6 Diritto di verifica e raccolta obbligatoria delle informazioni statistiche 1. Qualora un soggetto dichiarante residente in uno Stato membro partecipante sia sospettato di inadempienza agli obblighi di segnalazione statistica previsti dalla BCE ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 2, quest'ultima e la banca centrale nazionale dello Stato membro partecipante interessato, conformemente all'articolo 5.2 dello statuto, hanno il diritto di verificare l'esattezza e la qualità delle informazioni statistiche e di effettuarne la raccolta obbligatoria. Tuttavia, nel caso in cui i dati in questione siano necessari per dimostrare il rispetto degli obblighi minimi di riserva, la verifica dovrà essere effettuata ai sensi dell'articolo 6 del regolamento (CE) n. 2531/98 del Consiglio, del 23 novembre 1998, sull'applicazione di riserve minime da parte della Banca centrale europea ( 10 ). Il diritto di verificare le informazioni statistiche o di effettuarne la raccolta obbligatoria comprende la facoltà di: a) richiedere l'esibizione di documenti; b) esaminare i libri e i registri contabili dei soggetti dichiaranti; c) eseguire copie o richiedere estratti dei libri e dei registri contabili; d) richiedere chiarimenti scritti o orali. 2. La BCE o la banca centrale nazionale competente notifica per iscritto al soggetto dichiarante la decisione di verificare le informazioni statistiche o di effettuarne la raccolta obbligatoria e specifica il termine fissato per ottemperare alle richieste di verifica, le sanzioni applicabili in caso di inottemperanza e il diritto di riesame. La BCE e le banche centrali nazionali si informano a vicenda in caso di tali richieste di verifica. 3. Per la verifica e la raccolta obbligatoria delle informazioni statistiche devono essere seguite le procedure nazionali. I costi connessi con tali procedure sono sostenuti dal soggetto dichiarante interessato nel caso in cui sia accertata la sua inadempienza agli obblighi di segnalazione. 4. La BCE può adottare regolamenti volti a definire le condizioni alle quali possono essere esercitati i diritti di verifica o di raccolta obbligatoria delle informazioni statistiche. 5. Entro i limiti delle rispettive competenze, le autorità nazionali degli Stati membri partecipanti forniscono alla BCE e alle banche centrali nazionali l'assistenza necessaria per l'esercizio dei poteri previsti dal presente articolo. 6. Qualora un soggetto dichiarante si opponga od ostacoli il processo di verifica o la raccolta obbligatoria delle informazioni statistiche richieste, lo Stato membro partecipante in cui sono ubicati i locali del soggetto interessato fornisce ai funzionari della BCE o della banca centrale nazionale l'assistenza necessaria, in particolare facendo in modo che la BCE o la banca centrale nazionale abbiano accesso ai locali, affinché possano essere esercitati i diritti di cui al paragrafo 1. Articolo 7 Irrogazione di sanzioni 1. La BCE ha il potere di irrogare le sanzioni previste dal presente articolo ai soggetti dichiaranti sottoposti agli obblighi di segnalazione e residenti in uno Stato membro partecipante, qualora essi non adempiano agli obblighi derivanti dal presente regolamento o da regolamenti e decisioni della BCE che definiscono e impongono gli obblighi di segnalazione statistica previsti dalla BCE. 2. L'obbligo di trasmettere determinate informazioni statistiche alla BCE o alle banche centrali nazionali si considera violato dai soggetti dichiaranti nei casi in cui: a) la BCE o la banca centrale nazionale non riceve alcuna informazione statistica entro la scadenza prevista; oppure b) le informazioni statistiche sono errate, incomplete o in una forma non conforme ai requisiti imposti. 3. L'obbligo di consentire alla BCE o alle banche centrali nazionali di verificare l'esattezza e la qualità delle informazioni fornite dai soggetti dichiaranti alla BCE o alle banche centrali nazionali si considera violato ogniqualvolta il soggetto dichiarante ostacoli la suddetta verifica. Tale ostruzionismo consiste, tra l'altro, nell'occultare documenti e nell'impedire l'accesso ai propri locali alla BCE o alla banca centrale nazionale, accesso necessario per svolgere il loro compito di verifica o di raccolta obbligatoria delle informazioni statistiche. 4. La BCE può irrogare le seguenti sanzioni a un soggetto dichiarante: a) in caso di infrazione di cui al paragrafo 2, lettera a), il versamento di una penalità di mora giornaliera non superiore a 10 000 euro, per una sanzione complessiva non superiore a 100 000 euro; b) in caso di infrazione di cui al paragrafo 2, lettera b, un'ammenda non superiore a 200 000 euro; c) in caso di infrazione di cui al paragrafo 3, un'ammenda non superiore a 200 000 euro. 5. Le sanzioni di cui al paragrafo 4 si aggiungono all'obbligo per il soggetto dichiarante di assumersi le spese della procedura di verifica e di raccolta obbligatoria, previsto all'articolo 6, paragrafo 3. 6. Nell'esercizio dei poteri definiti dal presente articolo, la BCE agisce conformemente ai principi e alle procedure di cui al regolamento (CE) n. 2532/98. Articolo 8 Protezione e utilizzo di informazioni statistiche riservate raccolte dal SEBC Le norme seguenti si applicano al fine di impedire l’utilizzo e la divulgazione illeciti di informazioni statistiche riservate fornite dal soggetto dichiarante o altra persona fisica o giuridica, ente o filiale a un membro del SEBC o trasmesse all’interno del SEBC. 1) Il SEBC utilizza le informazioni statistiche riservate esclusivamente per lo svolgimento dei compiti del SEBC, a eccezione dei seguenti casi: a) se il soggetto dichiarante o l’altra persona giuridica o fisica, ente o filiale che possono essere identificati, hanno dato il proprio consenso esplicito all’uso di tali informazioni statistiche per altri fini; b) per la trasmissione ai membri dell’SSE conformemente all’articolo 8 bis , paragrafo 1; c) per consentire agli enti per la ricerca scientifica l’accesso a informazioni statistiche riservate che non consentano l’identificazione diretta, e con il previo esplicito consenso dell’autorità che ha fornito l’informazione; d) per quanto riguarda la BCE e le banche centrali nazionali, se le dette informazioni statistiche sono utilizzate nel campo della vigilanza prudenziale; e) per quanto riguarda le banche centrali nazionali, ai sensi dell'articolo 14.4 dello Statuto, per l'esercizio di funzioni diverse da quelle specificate nello Statuto stesso. 2) I soggetti dichiaranti sono informati circa l’utilizzo per fini statistici e per altri scopi, segnatamente amministrativi, delle informazioni statistiche da essi fornite. I soggetti dichiaranti hanno il diritto di ottenere informazioni riguardanti la base giuridica che giustifica la trasmissione e le misure di salvaguardia introdotte. 3) I membri del SEBC adottano tutte le misure regolamentari, amministrative, tecniche e operative necessarie per garantire la protezione fisica e logica delle informazioni statistiche riservate. La BCE definisce regole comuni e applica norme minime al fine di impedirne la divulgazione illecita e l’utilizzo non autorizzato delle informazioni statistiche riservate. 4) La trasmissione all’interno del SEBC di informazioni statistiche riservate che sono state raccolte ai sensi dell’articolo 5 dello statuto ha luogo: a) nei limiti e al livello di dettaglio necessari allo svolgimento dei compiti del SEBC ai sensi del trattato o dei compiti in materia di vigilanza prudenziale affidati ai membri del SEBC; oppure b) a condizione che tale trasmissione sia necessaria per un efficiente sviluppo, produzione o diffusione delle statistiche ai sensi dell’articolo 5 dello statuto o per aumentarne la qualità. 4 bis ) Il SEBC può trasmettere informazioni statistiche riservate ad autorità o organi degli Stati membri e dell'Unione responsabili della vigilanza di istituzioni, mercati e infrastrutture finanziarie o della stabilità del sistema finanziario ai sensi della legislazione nazionale o dell'Unione ovvero al Meccanismo europeo di stabilità (MES), unicamente nei limiti e al livello di dettaglio necessari allo svolgimento dei rispettivi compiti. Le autorità o gli organismi che ricevono informazioni statistiche riservate adottano tutte le misure regolamentari, amministrative, tecniche e organizzative necessarie per garantirne la protezione fisica e logica. Ulteriori successive trasmissioni devono essere necessarie all'esecuzione dei predetti compiti e devono essere esplicitamente autorizzate dal membro del SEBC che ha raccolto le informazioni statistiche riservate. Tale autorizzazione non è richiesta per l'ulteriore trasmissione ai parlamenti nazionali da parte dei membri del MES nella misura stabilita dal diritto nazionale, a condizione che il membro del MES abbia consultato il membro del SEBC prima della trasmissione, e che in ogni caso lo Stato membro abbia preso tutte le necessarie misure regolamentari, amministrative, tecniche e organizzative per garantire la protezione fisica e logica delle informazioni statistiche riservate conformemente al presente regolamento. Nel trasmettere informazioni statistiche riservate a norma del presente paragrafo, la SEBC prende tutte le necessarie misure regolamentari, amministrative, tecniche e organizzative per garantire la protezione fisica e logica di tali informazioni conformemente al paragrafo 3 del presente articolo. 5) La BCE può decidere di raccogliere e trasmettere, nei limiti e al livello di dettaglio necessari, all’interno del SEBC, le informazioni riservate inizialmente raccolte a fini diversi da quelli previsti dall’articolo 5 dello statuto, a condizione che ciò sia necessario per lo sviluppo o produzione efficiente di statistiche o per aumentarne la qualità, e che tali statistiche siano necessarie per lo svolgimento dei compiti del SEBC ai sensi del trattato. 6) Le informazioni statistiche riservate possono essere scambiate all’interno del SEBC al fine di consentire agli enti di ricerca scientifica l’accesso a tali informazioni, in conformità del paragrafo 1, lettera c), e del paragrafo 2. 7) Non sono considerate riservate le informazioni statistiche provenienti da fonti che, secondo la legge nazionale, sono accessibili al pubblico. 8) Gli Stati membri e la BCE adottano tutte le misure necessarie per garantire la protezione delle informazioni statistiche riservate, ivi inclusa l’applicazione di misure coercitive appropriate in caso d’infrazione. Il presente articolo si applica fatte salve le disposizioni speciali nazionali o comunitarie relative alla trasmissione al SEBC di informazioni diverse dalle informazioni statistiche riservate e non si applica alle informazioni statistiche riservate inizialmente trasmesse tra un’autorità appartenente all’SSE e un membro del SEBC, cui si applica l’articolo 8 bis . Le disposizioni del presente articolo non ostano a che le informazioni statistiche riservate raccolte a fini differenti o aggiuntivi rispetto a quelli concernenti gli obblighi di segnalazione statistica previsti dalla BCE siano utilizzate per tali altre finalità. Articolo 8 bis Scambio di informazioni statistiche riservate tra il SEBC e l’SSE 1. Fatte salve le disposizioni nazionali sullo scambio delle informazioni statistiche riservate diverse dalle informazioni di cui al presente regolamento, la trasmissione delle informazioni statistiche riservate tra un membro del SEBC che ha raccolto l’informazione e un’autorità del SSE può aver luogo a condizione che la trasmissione sia necessaria per l’efficiente sviluppo, produzione o diffusione o per migliorare la qualità delle statistiche europee nelle rispettive sfere di competenza del SSE e del SEBC e che tale esigenza sia stata giustificata. 2. Qualsiasi trasmissione ulteriore oltre la prima deve essere esplicitamente autorizzata dall’autorità che ha raccolto l’informazione. 3. Le informazioni statistiche riservate trasmesse a un membro del SEBC da un’autorità appartenente all’SSE non sono utilizzate a fini diversi da quelli esclusivamente statistici, quali finalità amministrative o fiscali o procedimenti giudiziari o per gli scopi di cui agli articoli 6 e 7. 4. Le informazioni statistiche che i membri del SEBC ricevono dalle autorità appartenenti all’SSE, ottenute da fonti legittime a disposizione del pubblico e che rimangono accessibili al pubblico ai sensi della legislazione nazionale, non sono considerate riservate ai fini della diffusione di statistiche ottenute a partire da dette informazioni statistiche. 5. Nell’ambito delle rispettive sfere di competenza, i membri del SEBC adottano tutte le misure regolamentari, amministrative, tecniche e operative necessarie per garantire la protezione fisica e logica delle informazioni statistiche riservate (controllo della divulgazione statistica) fornita dalle autorità appartenenti all’SSE. 6. Informazioni statistiche riservate fornite dalle autorità appartenenti all’SSE sono accessibili unicamente ai membri del personale impegnato in attività nel settore statistico all’interno del proprio specifico settore lavorativo. Tali persone utilizzano detti dati esclusivamente a fini statistici. Esse continuano ad essere assoggettate a tale restrizione anche dopo aver cessato le loro funzioni. 7. Gli Stati membri e la BCE adottano appropriate misure per impedire e sanzionare qualsiasi violazione della protezione di informazioni statistiche riservate fornite dalle autorità appartenenti all’SSE. Articolo 8 ter Rapporto sulla riservatezza La BCE pubblica un rapporto annuale sulla riservatezza relativo alle misure adottate per salvaguardare la riservatezza delle informazioni statistiche di cui agli articoli 8 e 8 bis . Articolo 8 quater Protezione delle informazioni riservate sulle persone fisiche Il presente regolamento si applica senza pregiudizio della direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati ( 11 ), e del regolamento (CE) n. 45/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2000, concernente la tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni e degli organismi comunitari, nonché la libera circolazione di tali dati ( 12 ). Articolo 8 quinquies Accesso a dati amministrativi Allo scopo di ridurre l’onere per i rispondenti, le banche centrali nazionali e la BCE hanno accesso alle fonti pertinenti di dati amministrativi, nell’ambito dei settori di attività delle rispettive pubbliche amministrazioni, nella misura in cui tali dati sono necessari ai fini dello sviluppo, della produzione e della diffusione di statistiche europee. Le disposizioni pratiche in materia e le condizioni dell’effettivo accesso sono determinate, se necessario, da ciascuno Stato membro e dalla BCE nell’ambito delle rispettive sfere di competenza. Tali dati sono utilizzati dai membri del SEBC esclusivamente a fini statistici. Articolo 9 Disposizioni finali Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee . L'articolo 5, l'articolo 6, paragrafo 4, e l'articolo 8, paragrafo 9, si applicano dalla data di entrata in vigore del presente regolamento. I rimanenti articoli si applicano dal 1 o gennaio 1999. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. ————— <note> ( 1 ) GU C 246 del 6.8.1998, pag. 12. ( 2 ) GU C 328 del 26.10.1998. ( 3 ) Parere espresso l'8 ottobre 1998 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale) ( 4 ) GU L 310 del 30.11.1996, pag. 1. ( 5 ) Vedi pagina 4 della presente Gazzetta ufficiale. ( 6 ) GU L 281 del 23.11.1995, pag. 31. ( 7 ) GU L 52 del 22.2.1997, pag. 1. ( 8 ) GU L 310 del 30.11.1996, pag. 1. ( 9 ) GU L 87 del 31.3.2009, pag. 164. ( 10 ) Vedi pagina 1 della presente Gazzetta ufficiale. ( 11 ) GU L 281 del 23.11.1995, pag. 31. ( 12 ) GU L 8 del 12.1.2001, pag. 1. </note>
ITA
01998R2533-20150308
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.11.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 398/23</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2020/1775 DELLA COMMISSIONE del 25 novembre 2020 che permette ai Paesi Bassi di autorizzare biocidi costituiti da azoto generato in situ per la protezione del patrimonio culturale [notificata con il numero C(2020) 8052] (Il testo in lingua neerlandese è il solo facente fede) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2012, relativo alla messa a disposizione sul mercato e all’uso dei biocidi ( 1 ) , in particolare l’articolo 55, paragrafo 3, previa consultazione del comitato permanente sui biocidi, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nell&#8217;allegato I del regolamento (UE) n. 528/2012 sono iscritti i principi attivi che presentano un profilo pi&#249; favorevole dal punto di vista ambientale o della salute umana o animale. I prodotti contenenti tali principi attivi possono pertanto essere autorizzati mediante una procedura semplificata. L&#8217;azoto &#232; incluso nell&#8217;allegato I del regolamento (UE) n. 528/2012 subordinatamente alla restrizione che venga utilizzato in quantit&#224; limitate in bombolette di gas pronte per l&#8217;uso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 86 del regolamento (UE) n. 528/2012, l&#8217;azoto &#232; approvato come principio attivo ai fini del suo uso nei biocidi nel tipo di prodotto 18, &#171;insetticidi&#187;&#160;<a>(<span>2</span>)</a>. I biocidi costituiti da azoto approvato sono autorizzati in diversi Stati membri e sono forniti in bombole per gas&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L&#8217;azoto pu&#242; essere generato anche in situ dall&#8217;aria ambiente. L&#8217;uso dell&#8217;azoto generato in situ non &#232; attualmente approvato nell&#8217;Unione e il principio attivo non figura nell&#8217;allegato I del regolamento (UE) n. 528/2012 n&#233; &#232; inserito nell&#8217;elenco di principi attivi inclusi nel programma di riesame dei principi attivi esistenti contenuti nei biocidi di cui all&#8217;allegato II del regolamento delegato (UE) n. 1062/2014 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 9 luglio 2020, a norma dell&#8217;articolo 55, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 528/2012, i Paesi Bassi hanno presentato alla Commissione una domanda di deroga all&#8217;articolo 19, paragrafo 1, lettera a), del suddetto regolamento chiedendo di poter autorizzare biocidi costituiti da azoto generato in situ dall&#8217;aria ambiente per la protezione del patrimonio culturale (&#171;la domanda&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il patrimonio culturale pu&#242; essere danneggiato da una vasta gamma di organismi nocivi, dagli insetti ai microorganismi. La presenza di tali organismi non solo pu&#242; causare la perdita del bene culturale stesso, ma comporta anche il rischio che tali organismi nocivi si propaghino in altri oggetti nelle vicinanze. Senza un trattamento appropriato, gli oggetti potrebbero essere danneggiati irrimediabilmente, mettendo cos&#236; il patrimonio culturale a serio rischio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L&#8217;azoto generato in situ &#232; usato per creare un&#8217;atmosfera controllata con una bassissima concentrazione di ossigeno (anossia) in tende o camere di trattamento sigillate, permanenti o temporanee, per il controllo degli organismi nocivi per il patrimonio culturale. L&#8217;azoto &#232; separato dall&#8217;aria ambiente ed &#232; pompato nella tenda o nella camera di trattamento, dove la concentrazione di azoto nell&#8217;atmosfera &#232; portata al 99 % circa e, di conseguenza, l&#8217;ossigeno si esaurisce quasi completamente. L&#8217;umidit&#224; dell&#8217;azoto pompato nell&#8217;area di trattamento &#232; stabilita in base alle necessit&#224; dell&#8217;oggetto da trattare. Gli organismi nocivi non possono sopravvivere alle condizioni create nella tenda o nella camera di trattamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Secondo le informazioni trasmesse dai Paesi Bassi, l&#8217;uso di azoto generato in situ sembra essere l&#8217;unica tecnica efficace per il controllo degli organismi nocivi, utilizzabile per tutti i tipi e le combinazioni di materiali presenti nelle istituzioni culturali, senza danneggiarli, e che protegge efficacemente il patrimonio culturale dagli organismi nocivi in tutti i loro stadi evolutivi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Come indicato nella domanda, da oltre 25 anni gli istituti di tutela del patrimonio nei Paesi Bassi attuano strategie di gestione integrata delle specie nocive, ricorrendo a soluzioni a bassa tossicit&#224; e abbandonando l&#8217;uso delle sostanze altamente tossiche utilizzate in precedenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il metodo dell&#8217;anossia o dell&#8217;atmosfera modificata o controllata figura nella norma EN 16790:2016 &#171;Conservazione dei beni culturali &#8212; Gestione integrata delle specie nocive per la protezione dei beni culturali&#187; e l&#8217;azoto &#232; indicato in tale norma come la sostanza pi&#249; usata per generare anossia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Esistono altre tecniche di controllo degli organismi nocivi, quali raggi gamma e tecniche di shock termico (ad alte o basse temperature). A tali fini &#232; possibile usare anche biocidi contenenti altri principi attivi. Tuttavia secondo i Paesi Bassi nessuna di queste tecniche &#232; esente da limiti, in quanto taluni materiali rischiano di essere danneggiati durante il trattamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Secondo le informazioni contenute nella domanda, i processi di shock termico (congelamento o trattamenti termici) comportano effetti indesiderati per diversi materiali. I trattamenti a basse temperature non sono adatti agli oggetti aventi una struttura stratificata o costituiti da materiali anisotropi (ad esempio, dipinti, mobili lastronati o intarsiati, strumenti musicali), in quanto la differenza dei coefficienti di espansione, non solo dei diversi materiali ma anche in diverse direzioni, pu&#242; provocare sollecitazioni o delaminazione, n&#233; sono adatti agli oggetti contenenti olio, grasso o cera, che possono cristallizzarsi e formare una fioritura bianca sulla superficie degli oggetti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>I trattamenti ad alte temperature possono provocare una migrazione delle resine e cambiamenti cromatici nel legno, ammorbidire le vernici e alterare la distribuzione dell&#8217;umidit&#224; nei materiali. Tali trattamenti non sono adatti agli oggetti aventi una struttura stratificata o costituiti da materiali anisotropi (ad esempio, dipinti, mobili lastronati o intarsiati, strumenti musicali), pelle, materiali che possono ammorbidirsi, deformarsi o sciogliersi con l&#8217;aumento delle temperature (ad esempio vernici, lacche, oggetti compositi contenenti materie plastiche, cere, resine, alcuni tipi di colle), esemplari conservati presso musei di storia naturale e oggetti che sono stati trattati in passato con biocidi contenenti taluni principi attivi come il diclorodifeniltricloroetano (DDT) o il lindano, i cui residui evaporerebbero col calore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Come indicato nella domanda, le istituzioni culturali utilizzano raramente altri principi attivi a causa del loro profilo di pericolosit&#224;. Dopo il trattamento con tali sostanze, infatti, i residui presenti sugli oggetti trattati possono essere progressivamente rilasciati nell&#8217;ambiente, il che comporta un rischio per la salute umana. Inoltre le sostanze, reagendo con i materiali di cui sono costituiti gli oggetti del patrimonio culturale, possono provocare alterazioni inaccettabili come macchie e perdite di colore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Secondo la domanda, l&#8217;uso dei raggi gamma potrebbe provocare reazioni indesiderate e una maggiore degradazione dei materiali cellulosici come la carta, materiali proteici come la pelle e polimeri sintetici come la plastica. Inoltre implica il trasporto degli oggetti e delle collezioni verso strutture specifiche adibite al trattamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Secondo le informazioni contenute nella domanda, l&#8217;uso dell&#8217;azoto contenuto in bombole non costituisce un&#8217;alternativa appropriata per le istituzioni culturali, in quanto presenta svantaggi pratici. Le quantit&#224; limitate contenute nelle bombole richiedono trasporti frequenti e un magazzino separato. I trattamenti con azoto contenuto in bombole genererebbero inoltre costi elevati per le istituzioni culturali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Come indicato nella domanda, negli ultimi decenni varie istituzioni culturali hanno investito nella costruzione di camere di trattamento e nell&#8217;acquisto di generatori di azoto. Grazie alla versatilit&#224; e all&#8217;idoneit&#224; al trattamento di tutti i materiali, i trattamenti anossici con azoto generato in situ sono ampiamente usati nella conservazione del patrimonio culturale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Chiedere alle istituzioni culturali di usare diverse tecniche per controllare gli organismi nocivi &#8211; ciascuna adatta a materiali e oggetti specifici &#8211;, invece di usare una sola tecnica gi&#224; impiegata e adatta a tutti i materiali, comporterebbe costi aggiuntivi per le istituzioni culturali, per le quali diventerebbe pertanto pi&#249; complicato conseguire l&#8217;obiettivo di abbandonare l&#8217;uso di principi attivi pi&#249; pericolosi nella gestione integrata delle specie nocive. Inoltre gli investimenti precedentemente effettuati per l&#8217;acquisizione di strutture e attrezzature per i trattamenti anossici con azoto generato in situ andrebbero persi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>In varie riunioni&#160;<a>(<span>5</span>)</a> del gruppo di esperti della Commissione di autorit&#224; competenti per i biocidi tenutesi nel 2019 hanno avuto luogo discussioni relative a un&#8217;eventuale deroga a norma dell&#8217;articolo 55, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 528/2012 per l&#8217;azoto generato in situ.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Inoltre, su richiesta della Commissione e a seguito della prima, analoga, domanda di deroga per prodotti a base di azoto generato in situ presentata dall&#8217;Austria, l&#8217;Agenzia europea per le sostanze chimiche ha condotto una consultazione pubblica sulla domanda, consentendo a tutte le parti interessate di esprimersi. La grande maggioranza delle 1487 osservazioni ricevute era a favore della deroga. Molti di coloro che hanno partecipato alla consultazione hanno evidenziato gli svantaggi delle tecniche alternative disponibili: i trattamenti termici possono danneggiare certi materiali; l&#8217;uso di altri principi attivi lascia sui manufatti residui tossici che vengono progressivamente rilasciati nell&#8217;ambiente; l&#8217;uso di azoto contenuto in bombole non consente il controllo, necessario per il trattamento di alcuni materiali, dell&#8217;umidit&#224; relativa nell&#8217;area di trattamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Due organizzazioni internazionali che rappresentano musei e siti del patrimonio culturale &#8211; il Consiglio internazionale dei musei e il Consiglio internazionale per i monumenti e i siti &#8211; hanno espresso l&#8217;intenzione di presentare una domanda di iscrizione dell&#8217;azoto generato in situ nell&#8217;allegato I del regolamento (UE) n. 528/2012, che permetterebbe agli Stati membri di autorizzare i prodotti costituiti da azoto generato in situ senza la necessit&#224; di una deroga a norma dell&#8217;articolo 55, paragrafo 3, di tale regolamento. Tuttavia, la valutazione di tale richiesta, l&#8217;iscrizione della sostanza nell&#8217;allegato I del regolamento (UE) n. 528/2012 e l&#8217;ottenimento delle autorizzazioni dei prodotti richiedono tempo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Dalla domanda emerge che attualmente non sono disponibili alternative appropriate nei Paesi Bassi, poich&#233; tutte le tecniche alternative attualmente disponibili presentano svantaggi pratici o dovuti alla non idoneit&#224; al trattamento di tutti i materiali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Sulla base di tutte le motivazioni esposte &#232; opportuno concludere che l&#8217;azoto generato in situ &#232; essenziale per la protezione del patrimonio culturale nei Paesi Bassi e che non sono disponibili alternative appropriate. Ai Paesi Bassi dovrebbe pertanto essere permesso di autorizzare la messa a disposizione sul mercato e l&#8217;uso di biocidi costituiti da azoto generato in situ per la protezione del patrimonio culturale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>L&#8217;eventuale iscrizione dell&#8217;azoto generato in situ nell&#8217;allegato I del regolamento (UE) n. 528/2012 e la successiva autorizzazione da parte degli Stati membri di prodotti costituiti da azoto generato in situ richiede tempo. &#200; pertanto opportuno concedere una deroga per un periodo che consenta il completamento delle relative procedure,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 I Paesi Bassi possono autorizzare la messa a disposizione sul mercato e l’uso di biocidi costituiti da azoto generato in situ per la protezione del patrimonio culturale fino al 31 dicembre 2024. Articolo 2 Il Regno dei Paesi Bassi è destinatario della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 25 novembre 2020 Per la Commissione Stella KYRIAKIDES Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 167 del 27.6.2012, pag. 1 . ( 2 ) Direttiva 2009/89/CE della Commissione, del 30 luglio 2009, recante modifica della direttiva 98/8/CE del Parlamento europeo e del Consiglio al fine di iscrivere l’azoto come principio attivo nell’allegato I della direttiva ( GU L 199 del 31.7.2009, pag. 19 ). ( 3 ) Elenco dei prodotti autorizzati disponibile all’indirizzo: https://echa.europa.eu/it/information-on-chemicals/biocidal-products. ( 4 ) Regolamento delegato (UE) n. 1062/2014 della Commissione, del 4 agosto 2014, relativo al programma di lavoro per l’esame sistematico di tutti i principi attivi esistenti contenuti nei biocidi di cui al regolamento (UE) n. 528/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 294 del 10.10.2014, pag. 1 ). ( 5 ) 83 a , 84 a , 85 a e 86 a riunione del gruppo di esperti della Commissione di rappresentanti delle autorità competenti degli Stati membri per l’attuazione del regolamento (UE) n. 528/2012, tenutesi rispettivamente a maggio, luglio, settembre e novembre del 2019. I verbali delle riunioni sono consultabili al seguente indirizzo: https://ec.europa.eu/health/biocides/events_en#anchor0. </note>
ITA
32020D1775
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.6.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 148/7</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/923 DELLA COMMISSIONE del 3 giugno 2019 relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione ( 1 ) , in particolare l'articolo 57, paragrafo 4, e l'articolo 58, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Al fine di garantire l'applicazione uniforme della nomenclatura combinata allegata al regolamento (CEE) n.&#160;2658/87 del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, &#232; necessario adottare disposizioni relative alla classificazione delle merci di cui in allegato al presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento (CEE) n.&#160;2658/87&#160;ha fissato le regole generali relative all'interpretazione della nomenclatura combinata. Tali regole si applicano inoltre a qualsiasi nomenclatura che la riprenda, totalmente o in parte, o che aggiunga eventuali suddivisioni e che sia stabilita da specifiche disposizioni dell'Unione per l'applicazione di misure tariffarie o di altra natura nell'ambito degli scambi di merci.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In applicazione di tali regole generali, le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante nell'allegato del presente regolamento dovrebbero essere classificate nei corrispondenti codici NC indicati nella colonna 2, in virt&#249; delle motivazioni indicate nella colonna&#160;3.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; opportuno disporre che le informazioni tariffarie vincolanti rilasciate per le merci interessate dal presente regolamento che non sono conformi al regolamento stesso possano continuare a essere invocate dal titolare per un determinato periodo, in conformit&#224; alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n.&#160;952/2013. Tale periodo dovrebbe essere fissato a tre&#160;mesi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato del codice doganale,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante in allegato sono classificate nella nomenclatura combinata nei codici NC indicati nella colonna 2 di detta tabella. Articolo 2 Le informazioni tariffarie vincolanti che non sono conformi al presente regolamento possono continuare a essere invocate per un periodo di tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, in conformità alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013. Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 3 giugno 2019 Per la Commissione, a nome del presidente Stephen QUEST Direttore generale Direzione generale della Fiscalità e unione doganale ( 1 ) GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune ( GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1 ). ALLEGATO <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Descrizione delle merci</p></td><td><p>Classificazione</p><p>(codice NC)</p></td><td><p>Motivazioni</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Prodotto costituito da un liquido alcolico con un titolo alcolometrico volumico compreso tra il 4 % e il 6 %.</p><p>&#200; ottenuto mescolando succo di mela fermentato con alcole etilico distillato, acqua gassata, zucchero, acido citrico, aromi, un agente di conservazione (E 202), caffeina e coloranti (E 102, E 124).</p><p>L'aggiunta di alcole etilico distillato al succo di mela fermentato ne aumenta il titolo alcolometrico: 62,05 litri di succo di mela fermentato a 18 % vol. (11,17 litri di alcole) sono miscelati con 37,95 litri di alcole etilico distillato a 28,28 % vol. (10,73 litri di alcole). La componente di alcole fermentato nel prodotto rappresenta il 51 % e l'alcole distillato rappresenta il 49 % del titolo alcolometrico totale.</p><p>La miscela che ne risulta &#232; diluita aggiungendo acqua gassata fino a ottenere una concentrazione di alcole compresa tra il 4 % e il 6 % vol. Sono inoltre aggiunti zucchero, acido citrico, un agente di conservazione (E 202), caffeina, coloranti (E 102, E 124) e aromi (ad esempio, mango, rum, frutto della passione o porto).</p><p>Il prodotto &#232; destinato a essere utilizzato per la preparazione di cocktail. L'odore e il gusto sono alcolici, acidi e dolci.</p><p>Il prodotto &#232; destinato al consumo umano ed &#232; condizionato per la vendita al minuto in recipienti di capacit&#224; pari o inferiore a due litri.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>2208&#160;90&#160;69</p></td><td><p>La classificazione &#232; determinata a norma delle regole generali 1 e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata nonch&#233; dal testo dei codici NC 2208 , 2208&#160;90 e 2208&#160;90&#160;69 .</p><p>Il prodotto &#232; una bevanda alcolica che non ha conservato il carattere di un prodotto di cui alla voce 2206 (cfr. anche le note esplicative del sistema armonizzato relative alla voce 2206 , terzo paragrafo) poich&#233; le sostanze aggiunte hanno comportato una perdita delle propriet&#224; e delle caratteristiche di un succo di mela fermentato.</p><p>Il fatto che l'alcole distillato non superi, n&#233; in volume n&#233; in percentuale, il 49 % dell'alcole presente nel prodotto, con il restante 51 % risultante da un processo di fermentazione, non rappresenta un criterio di classificazione, in quanto non esiste una regola di maggioranza basata su percentuali che determini il carattere dei prodotti della voce 2206 .</p><p>&#200; pertanto esclusa la classificazione alla voce 2206 poich&#233; il prodotto presenta caratteristiche oggettive simili a quelle di una bevanda alcolica e non pi&#249; quelle ottenute per fermentazione di un frutto o di una pianta specifici.</p><p>Il prodotto deve pertanto essere classificato nel codice NC 2208&#160;90&#160;69 come altra bevanda alcolica in recipienti di capacit&#224; pari o inferiore a due litri.</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Prodotto costituito da un liquido alcolico con un titolo alcolometrico volumico del 15 %.</p><p>&#200; ottenuto dalla fermentazione di un estratto di barbabietola da zucchero, costituito, in peso, dal 93,4 % di saccarosio (96,7 % di saccarosio in sostanza secca), proteine, oligoelementi, fibre e acqua.</p><p>Il processo di fermentazione &#232; ottenuto con l'aggiunta di acqua e lievito e continua fino al raggiungimento di un tenore alcolico del 15 %. Il lievito viene quindi rimosso per sedimentazione e microfiltrazione. Il prodotto non presenta un odore e un gusto specifici, ad eccezione di quelli dell'alcole.</p><p>Il prodotto &#232; destinato ad essere utilizzato come base per la formulazione di bevande alcoliche.</p><p>&#200; presentato sfuso.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>2208&#160;90&#160;99</p></td><td><p>La classificazione &#232; determinata a norma delle regole generali 1 e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata nonch&#233; dal testo dei codici NC 2208 , 2208&#160;90 e 2208&#160;90&#160;99 .</p><p>L'estratto di barbabietola da zucchero &#232; uno zucchero greggio neutro e pertanto il prodotto non pu&#242; avere il gusto, l'odore e/o l'aspetto di una bevanda ottenuta da un particolare frutto o prodotto naturale. Di conseguenza non ha acquisito le caratteristiche di un prodotto che rientra nella voce 2206 , ma quelle dell'alcole etilico della voce 2208 .</p><p>Pertanto il prodotto, ottenuto dalla trasformazione di un estratto di barbabietola da zucchero fermentato e destinato ad essere utilizzato come base per la formulazione di bevande alcoliche, essendo neutro in termini di colore, odore e gusto grazie alla depurazione (compresa la microfiltrazione), rientra nella voce 2208 .</p><p>Il prodotto deve quindi essere classificato nel codice NC 2208&#160;90&#160;99 come altro alcole etilico non denaturato in recipienti di capacit&#224; superiore a due litri.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32019R0923
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.10.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 274/24</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/2001 DELLA COMMISSIONE del 21 ottobre 2022 che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di aspartame originario della Repubblica popolare cinese in seguito a un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell’Unione europea ( 1 ) , («regolamento di base»), in particolare l’articolo 11, paragrafo 2, considerando quanto segue: 1. PROCEDURA 1.1. Inchieste precedenti e misure in vigore <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Con il regolamento (UE) 2016/1247&#160;<a>(<span>2</span>)</a> la Commissione europea ha istituito dazi antidumping sulle importazioni di aspartame originario della Repubblica popolare cinese (&#171;RPC&#187;, &#171;Cina&#187; o &#171;paese interessato&#187;) (&#171;misure iniziali&#187; o &#171;inchiesta iniziale&#187;). L&#8217;inchiesta che ha portato all&#8217;istituzione delle misure iniziali &#232; denominata in appresso &#171;inchiesta iniziale&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>I dazi antidumping attualmente in vigore prevedono aliquote comprese tra il 55,4&#160;% e il 59,4&#160;% sulle importazioni dei produttori esportatori inclusi nel campione, del 58,8&#160;% per le societ&#224; che hanno collaborato non incluse nel campione e un&#8217;aliquota del 59,4&#160;% per tutte le altre societ&#224; nella&#160;RPC.</p></td></tr></tbody></table> 1.2. Domanda di riesame in previsione della scadenza <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In seguito alla pubblicazione di un avviso di imminente scadenza&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, la Commissione europea (&#171;Commissione&#187;) ha ricevuto una domanda di riesame a norma dell&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;2, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La domanda di riesame &#232; stata presentata in data 26&#160;aprile 2021 da HSWT France S.A.S. (&#171;HSWT&#187; o &#171;richiedente&#187;), l&#8217;unico produttore nell&#8217;Unione di aspartame che costituisce quindi l&#8217;industria dell&#8217;Unione di aspartame ai sensi dell&#8217;articolo&#160;5, paragrafo&#160;4, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La domanda di riesame era motivata dal fatto che la scadenza delle misure avrebbe potuto implicare il rischio della persistenza del dumping e della reiterazione del pregiudizio per l&#8217;industria dell&#8217;Unione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> 1.3. Apertura di un riesame in previsione della scadenza <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Avendo stabilito, previa consultazione del comitato istituito dall&#8217;articolo&#160;15, paragrafo 1, del regolamento di base, che esistevano elementi di prova sufficienti per l&#8217;apertura di un riesame in previsione della scadenza, il 29&#160;luglio 2021 la Commissione, sulla base dell&#8217;articolo&#160;11, paragrafo 2, del regolamento di base, ha aperto un riesame in previsione della scadenza riguardante le importazioni nell&#8217;Unione di aspartame originari della RPC. La Commissione ha pubblicato un avviso di apertura nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>&#160;<a>(<span>5</span>)</a> (&#171;avviso di apertura&#187;).</p></td></tr></tbody></table> 1.4. Periodo dell’inchiesta di riesame e periodo in esame <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L&#8217;inchiesta relativa alla persistenza o alla reiterazione del dumping ha riguardato il periodo compreso tra il 1<span>o</span>&#160;luglio 2020 e il 30&#160;giugno&#160;2021 (&#171;periodo dell&#8217;inchiesta di riesame&#187; o &#171;PIR&#187;). L&#8217;analisi delle tendenze utili per valutare il rischio di persistenza o reiterazione del pregiudizio ha riguardato il periodo compreso tra il 1<span>o</span>&#160;gennaio 2018 e la fine del periodo dell&#8217;inchiesta di riesame (&#171;periodo in esame&#187;).</p></td></tr></tbody></table> 1.5. Parti interessate <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Nell&#8217;avviso di apertura le parti interessate sono state invitate a contattare la Commissione per partecipare all&#8217;inchiesta. La Commissione ha inoltre informato espressamente il richiedente, i produttori noti di aspartame della RPC e le autorit&#224; di quest&#8217;ultima, nonch&#233; gli importatori e gli utilizzatori noti in merito all&#8217;apertura dell&#8217;inchiesta di riesame in previsione della scadenza e li ha invitati a partecipare.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le parti interessate hanno avuto la possibilit&#224; di presentare le loro osservazioni sull&#8217;apertura del riesame in previsione della scadenza e di chiedere un&#8217;audizione con la Commissione e/o il consigliere-auditore nei procedimenti in materia commerciale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Si sono tenute audizioni con l&#8217;unico produttore esportatore che ha collaborato all&#8217;inchiesta &#171;Changmao Biochemical Engineering Co., Ltd. (&#8220;Changmao&#8221;)&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 1.6. Osservazioni in merito all’apertura <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La Commissione ha ricevuto osservazioni sull&#8217;apertura da Changmao. Anche il richiedente ha presentato osservazioni in proposito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Changmao ha affermato che era probabile che il denunciante nell&#8217;inchiesta iniziale Ajinomoto Sweeteners Europe&#160;SAS non fosse una persona giuridica indipendente avente sede in Francia, ma solo una filiale di Ajinomoto&#160;Inc. Inoltre &#232; stato affermato che la filiale utilizzava relazioni di audit che costituivano parte integrante di Ajinomoto&#160;Inc. in Giappone, che esagerava il costo dello stabilimento francese utilizzando metodi interni di valutazione, fissazione dei prezzi di trasferimento e determinazione dei costi che distorcevano il costo di produzione dell&#8217;aspartame in Europa e ci&#242; ha portato all&#8217;istituzione di un dazio antidumping.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La Commissione rileva che tali argomentazioni si riferiscono all&#8217;inchiesta iniziale che &#232; stata completata nel luglio 2016&#160;<a>(<span>6</span>)</a> e pertanto sono state respinte in quanto irrilevanti ai fini dell&#8217;inchiesta in corso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Changmao ha sostenuto altres&#236; che l&#8217;apertura dell&#8217;inchiesta era illegale in assenza del pre-esame dell&#8217;identit&#224; del fondo di investimento dei Paesi Bassi, Standard Investment, che ha acquisito talune delle attivit&#224; di produzione di aspartame di Hyet Sweet e ha assunto alcuni dipendenti di quest&#8217;ultima societ&#224; nel corso della procedura fallimentare concernente la medesima societ&#224;. &#200; stato sottolineato che non era chiaro se tale fondo fosse un soggetto collegato di Ajinomoto Inc. e il fondo potesse essere servito allo scopo di nascondere fonti di capitale in Giappone, proteggendo cos&#236; gli interessi di Ajinomoto Inc. contro le importazioni di aspartame dalla RPC tramite l&#8217;uso improprio di procedure antidumping dell&#8217;UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La Commissione osserva che, a norma dell&#8217;articolo&#160;11, paragrafo 2, del regolamento di base, la Commissione deve avviare un riesame delle misure antidumping in vigore quando esistono elementi di prova sufficienti del rischio di esistenza di dumping e di pregiudizio che giustificano l&#8217;apertura di un riesame in previsione della scadenza. La domanda di riesame presentata da HSWT di cui al considerando&#160;4 conteneva tali informazioni. L&#8217;inchiesta riguarda le importazioni di aspartame dalla RPC. Il fatto che l&#8217;azionista del richiedente sia collegato a un produttore giapponese di aspartame non &#232; rilevante ai fini dell&#8217;apertura della presente inchiesta. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Changmao ha inoltre sostenuto che la Commissione non avrebbe dovuto avviare la presente inchiesta di riesame in previsione della scadenza poich&#233; nell&#8217;avviso di apertura non vi era alcun riferimento alle circostanze del fallimento di Hyet Sweet o alcuna giustificazione preliminare in merito ai motivi per cui la domanda di riesame di HSWT sembrerebbe conforme ai requisiti di cui all&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;9, del regolamento di base. La stessa societ&#224; ha inoltre sostenuto che la Commissione aveva ignorato l&#8217;impatto del fallimento di Hyet Sweet sulla posizione di HSWT per l&#8217;apertura del riesame in previsione della scadenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>La Commissione osserva che l&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;9, del regolamento di base non contiene disposizioni concernenti cambiamenti della composizione dell&#8217;industria dell&#8217;Unione. Inoltre Changmao non ha spiegato perch&#233; il fallimento di Hyet Sweet avrebbe influito sulla posizione di HSWT in relazione all&#8217;apertura dell&#8217;inchiesta di riesame in previsione della scadenza e perch&#233; i motivi del fallimento di Hyet Sweet dovrebbero essere menzionati nell&#8217;avviso di apertura. Al momento dell&#8217;esame della domanda di riesame in previsione della scadenza, Hyet Sweet non esisteva pi&#249; e HSWT era l&#8217;unico produttore di aspartame nell&#8217;Unione. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Changmao ha sostenuto che la Commissione non era in grado di riesaminare la valutazione del pregiudizio originariamente condotta per la filiale produttrice di aspartame di Ajinomoto Inc. (dal 2016 Hyet Sweet SAS) con riferimento a un&#8217;altra societ&#224;, HSWT, nel corso del presente riesame in previsione della scadenza. Inoltre la stessa societ&#224; ha affermato che diversi indicatori di pregiudizio durante i tre anni precedenti l&#8217;apertura dell&#8217;inchiesta in corso farebbero riferimento a Hyet Sweet SAS, fallita a met&#224; di tale periodo e alla quale non &#232; succeduta HSWT in quanto quest&#8217;ultima avrebbe acquistato soltanto talune attivit&#224; da Hyet Sweet e avrebbe rilevato soltanto una parte dei dipendenti di Hyet Sweet.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>In un&#8217;inchiesta antidumping avviata a norma dell&#8217;articolo&#160;5 o dell&#8217;articolo&#160;11, paragrafo 2, del regolamento di base, la Commissione deve valutare il pregiudizio subito dall&#8217;intera industria dell&#8217;Unione e non da un particolare produttore. L&#8217;industria dell&#8217;Unione pu&#242; essere costituita da uno o pi&#249; produttori dell&#8217;Unione. Inoltre il fatto che la composizione dell&#8217;industria dell&#8217;Unione sia cambiata tra l&#8217;inchiesta iniziale e quella del riesame in previsione della scadenza &#232; ininfluente ai fini di quest&#8217;ultima inchiesta. Ci&#242; &#232; dovuto al fatto che lo scopo di un&#8217;inchiesta di riesame in previsione della scadenza &#232; valutare se le misure in vigore debbano essere mantenute o cessate dopo aver valutato se la scadenza delle misure possa comportare la persistenza o la reiterazione del dumping e un pregiudizio notevole per l&#8217;industria dell&#8217;Unione Inoltre il fatto che gli indicatori di pregiudizio prima del 2019 facessero riferimento a Hyet Sweet SAS e dal 2019 a HSWT, essendo entrambi produttori dell&#8217;Unione di aspartame, &#232; irrilevante poich&#233; la valutazione del pregiudizio della Commissione &#232; condotta sull&#8217;industria dell&#8217;Unione e non su produttori specifici. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Changmao ha inoltre sostenuto che nella domanda di riesame HSWT ha fornito due serie diverse di dati sul consumo dell&#8217;Unione. La prima serie utilizzava il consumo stimato da Allied Market Research (&#171;AMR&#187;), le importazioni cinesi si basavano sulle statistiche sulle esportazioni cinesi, mentre le importazioni giapponesi erano calcolate come differenza tra il consumo totale e la somma delle esportazioni cinesi e delle vendite dell&#8217;UE. La seconda serie di dati utilizzava le importazioni dalla Cina e dal Giappone tratte dalla banca dati di cui all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo&#160;6. Changmao ha indicato che vi erano notevoli discrepanze tra le due serie di dati e che la Commissione non aveva tenuto conto di tali discrepanze al momento della decisione di apertura dell&#8217;inchiesta di riesame in previsione della scadenza, contrariamente alle prescrizioni di cui all&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;9, del regolamento di base che impongono che la domanda di riesame si basi su dati affidabili e coerenti. Inoltre, nel marzo del 2022, Changmao ha chiesto alla Commissione di verificare l&#8217;accuratezza dei dati sul consumo dell&#8217;Unione di cui alla tabella 4 della domanda di riesame e di modificare i dati sul consumo dell&#8217;Unione di cui alla tabella&#160;2 della medesima domanda.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Innanzitutto la Commissione ha stabilito il consumo dell&#8217;Unione durante l&#8217;inchiesta, come spiegato ai considerando da&#160;178 a&#160;181, rivedendo i dati forniti nella domanda ove necessario. In secondo luogo, in relazione alle incongruenze delle statistiche utilizzate, la Commissione osserva che la banca dati di cui all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo&#160;6 non comprende le importazioni in regime di perfezionamento attivo mentre la banca dati delle statistiche sulle esportazioni cinesi comprende tutte le esportazioni cinesi. Come spiegato al considerando&#160;190, un volume significativo di importazioni dalla RPC &#232; stato effettuato nel quadro del sistema di perfezionamento attivo. Inoltre la banca dati di cui all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo&#160;6 comprende le importazioni effettuate secondo le norme doganali applicabili negli Stati membri in cui viene effettuata l&#8217;importazione, mentre la banca dati cinese comprende le esportazioni effettuate secondo le norme doganali cinesi. Di conseguenza potrebbero esistere differenze tra il volume totale delle importazioni dalla Cina secondo la banca dati di cui all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo&#160;6 o in Eurostat per un determinato prodotto e il volume delle esportazioni dalla Cina nell&#8217;Unione di cui alla banca dati cinese. Inoltre, sebbene Changmao sembri citare erroneamente l&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;9, del regolamento di base, la Commissione ha esaminato l&#8217;accuratezza e l&#8217;adeguatezza degli elementi di prova forniti nella domanda di riesame e ha ritenuto che i dati e gli andamenti complessivi delle diverse fonti costituissero elementi di prova sufficienti per giustificare l&#8217;apertura di un&#8217;inchiesta. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Changmao ha sostenuto che le misure antidumping sulle importazioni di aspartame dalla RPC non proteggevano l&#8217;industria dell&#8217;Unione, bens&#236; promuovevano le importazioni di aspartame dal Giappone. Changmao ha affermato che tali importazioni sono aumentate dopo l&#8217;istituzione delle misure antidumping tradizionalmente a prezzi elevati e volumi elevati a spese degli utilizzatori e dei consumatori dell&#8217;Unione. Changmao ha criticato la Commissione per non aver chiesto a HSWT di chiarire la questione. Ha inoltre sostenuto che le importazioni dal Giappone erano legate al fallimento di Hyet Sweet e, sebbene la Commissione fosse a conoscenza di tale fallimento, non ha chiesto a HSWT di chiarirne i motivi. Inoltre Changmao ha affermato che se le misure in vigore non erano state in grado di impedire il fallimento di Hyet Sweet, ci&#242; significava che non esisteva alcun nesso di causalit&#224; tra il fallimento di Hyet Sweet e le importazioni dalla&#160;RPC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Lo scopo dell&#8217;istituzione delle misure antidumping &#232; quello di ripristinare le condizioni di parit&#224; nel mercato dell&#8217;Unione. L&#8217;aspartame &#232; fabbricato soltanto nell&#8217;Unione, nella RPC e in Giappone. Il Giappone &#232; quindi soltanto un&#8217;altra fonte di importazione di aspartame. Il fatto che le importazioni dal Giappone siano aumentate dopo l&#8217;istituzione di misure antidumping sulle importazioni di aspartame dalla RPC &#232; irrilevante per l&#8217;attuale inchiesta di riesame in previsione della scadenza. Changmao non ha inoltre spiegato perch&#233; la Commissione avrebbe dovuto chiedere al richiedente di spiegare l&#8217;aumento delle importazioni di aspartame dal Giappone. Inoltre l&#8217;affermazione di Changmao secondo la quale le importazioni dal Giappone erano legate al fallimento di Hyet Sweet non &#232; stata corroborata da alcun elemento di prova. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Changmao ha inoltre sostenuto che, secondo una dichiarazione pubblicata su Internet da HSWT e dalla societ&#224; cinese Vitasweet nel settembre del 2019, le due societ&#224; hanno dichiarato di aver raggiunto un accordo secondo il quale Vitasweet avrebbe fornito ad HSWT l&#8217;aspartame a un prezzo competitivo&#160;<a>(<span>7</span>)</a>. Lo stesso soggetto ha affermato altres&#236; che se Hyet Sweet o HSWT importavano aspartame dalla RPC, tali importazioni non avrebbero causato alcun pregiudizio a Hyet Sweet o HSWT, ma ne avrebbero favorito lo sviluppo. Se vi era stato un pregiudizio, sarebbe quindi stato autoinflitto. Inoltre Changmao ha dichiarato che nella domanda di riesame &#232; stato affermato che HSWT non aveva chiarito se fosse il principale importatore di aspartame dal Giappone e dalla RPC e che la Commissione non aveva valutato adeguatamente la posizione di HSWT ai sensi dell&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;9, del regolamento di base. Changmao ha affermato altres&#236; che essere il maggiore importatore di aspartame dell&#8217;UE sarebbe sufficiente per escludere HSWT dalla definizione di industria dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>La Commissione rileva che le argomentazioni di cui sopra contemplano diverse informazioni di fatto errate. La dichiarazione pubblicata su Internet di cui sopra non &#232; stata resa da HSWT ma dalla societ&#224; cinese Vitasweet sul proprio sito web e fa riferimento ad un accordo con Hyet Sweet e non con HSWT. HSWT e Hyet Sweet sono due entit&#224; distinte e non collegate, come spiegato al considerando&#160;39. Inoltre HSWT non ha importato e/o venduto aspartame dalla RPC durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame. Poich&#233; la presente inchiesta riguarda le importazioni di aspartame dalla RPC, la questione se HSWT abbia o meno importato aspartame dal Giappone durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame &#232; inoltre irrilevante per l&#8217;esame della rappresentativit&#224;. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>L&#8217;analisi della Commissione ha confermato che nessuno degli elementi citati da Changmao, corretti o meno sul piano fattuale, era sufficiente per mettere in discussione la conclusione secondo cui la domanda di riesame conteneva sufficienti elementi di prova tendenti ad evidenziare che la scadenza delle misure comporterebbe il rischio della persistenza del dumping e della reiterazione del pregiudizio. Tali aspetti erano stati stabiliti sulla base dei migliori elementi di prova di cui disponeva il richiedente all&#8217;epoca, che erano sufficientemente rappresentativi e affidabili. Inoltre le argomentazioni presentate da Changmao e le confutazioni del richiedente sono state esaminate nel dettaglio nel corso dell&#8217;inchiesta e sono ulteriormente discusse nel prosieguo. Sulla base di quanto precede, la Commissione ha confermato che la domanda forniva elementi di prova sufficienti del fatto che la scadenza delle misure comporterebbe il rischio della persistenza del dumping e della reiterazione del pregiudizio, soddisfacendo cos&#236; i requisiti di cui all&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;2, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha contestato la valutazione della Commissione secondo cui l&#8217;eventuale collegamento o meno dell&#8217;azionista finale del richiedente a un produttore giapponese non era pertinente ai fini dell&#8217;apertura dell&#8217;inchiesta. Changmao ha affermato che soltanto una divulgazione completa delle informazioni in merito all&#8217;assetto proprietario di HSWT poteva fornire una comprensione esaustiva e completa di HSWT e quindi una migliore comprensione del pregiudizio o dell&#8217;assenza di pregiudizio subito dal produttore dell&#8217;Unione e delle relative cause. Inoltre Changmao ha asserito che l&#8217;indicazione del nome del beneficiario finale e degli azionisti di controllo indicati da HSWT e dalla Commissione come &#171;Standard investment&#187; non era corretta e necessitava di rettifica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Come menzionato al considerando&#160;15, l&#8217;eventuale collegamento dell&#8217;azionista beneficiario del richiedente a un produttore giapponese non era pertinente ai fini dell&#8217;apertura dell&#8217;inchiesta poich&#233; l&#8217;inchiesta riguarda le importazioni di aspartame dalla RPC e non dal Giappone. L&#8217;azionista ultimo del produttore dell&#8217;Unione non incide inoltre in alcun modo sulla valutazione del pregiudizio effettuata dalla Commissione nel quadro della presente inchiesta. Inoltre, come indicato al considerando&#160;45, durante l&#8217;inchiesta, HSWT ha reso noto un grafico con la struttura del gruppo di Hyet Sweet SAS fino a dicembre 2018, un grafico con la struttura del gruppo di HSWT/Standard Investment a febbraio del 2022 e un grafico di confronto tra le attuali strutture di Hyet Sweet SAS e HSWT/Standard Investment. HSWT ha inoltre fornito informazioni sensibili alla Commissione in merito al suo titolare effettivo ultimo. Tali informazioni sensibili non suggeriscono alcun rapporto con Ajinomoto Giappone. Inoltre &#171;Standard Investment&#187; &#232; il nome non formale complessivo per le varie entit&#224; del gruppo a cui appartiene&#160;HSWT. SIF&#160;III Holding Cooperatief&#160;U.A. &#232; una di tali entit&#224;. (&#171;SIF&#160;III&#187; &#232; l&#8217;abbreviazione di &#171;Standard Investment Fund&#160;3&#187;). Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> 1.7. Campionamento <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>In considerazione del numero presumibilmente elevato di produttori nel paese interessato e di importatori indipendenti nell&#8217;Unione, nell&#8217;avviso di apertura la Commissione ha ventilato la possibilit&#224; di ricorrere al campionamento dei produttori esportatori e degli importatori indipendenti, conformemente all&#8217;articolo&#160;17 del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> 1.7.1. Campionamento degli importatori <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Per decidere se il campionamento fosse necessario e, in tal caso, selezionare un campione, la Commissione ha invitato gli importatori indipendenti a fornire le informazioni specificate nell&#8217;avviso di apertura.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Due societ&#224; hanno fornito le informazioni richieste e hanno acconsentito ad essere inserite nel campione. In considerazione del numero esiguo, la Commissione non ha ritenuto necessario procedere al campionamento. A una di tali societ&#224; &#232; stato chiesto di compilare il questionario per gli importatori indipendenti. L&#8217;altra sembrava essere un utilizzatore ed &#232; stata pertanto invitata a compilare il questionario dedicato agli utilizzatori.</p></td></tr></tbody></table> 1.7.2. Campionamento dei produttori nella RPC <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Per decidere se il campionamento fosse necessario e, in tal caso, selezionare un campione, la Commissione ha invitato tutti i produttori nella RPC a fornire le informazioni specificate nell&#8217;avviso di apertura. La Commissione ha inoltre chiesto alla missione della Repubblica popolare cinese presso l&#8217;Unione europea di individuare e/o contattare altri eventuali produttori potenzialmente interessati a partecipare all&#8217;inchiesta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Due produttori esportatori del paese interessato, Vitasweet Jiangsu Co., Ltd (&#171;Vitasweet&#187;) e Changmao, hanno fornito le informazioni richieste e hanno accettato di essere inseriti nel campione. In considerazione del numero esiguo, la Commissione non ha ritenuto necessario procedere al campionamento.</p></td></tr></tbody></table> 1.8. Risposte al questionario <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>La Commissione ha inviato al governo della Repubblica popolare cinese (&#171;governo della RPC&#187;) un questionario relativo all&#8217;esistenza di distorsioni significative nella RPC ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Il giorno dell&#8217;apertura la Commissione ha inviato lettere con i link ai questionari destinati ai produttori esportatori (Vitasweet e Changmao), ad HSWT cos&#236; come agli importatori indipendenti e agli utilizzatori noti. Gli stessi questionari sono stati resi disponibili anche nel fascicolo consultabile dalle parti interessate e sul sito&#160;web della DG&#160;Trade, online&#160;<a>(<span>8</span>)</a> alla data dell&#8217;apertura.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Sono pervenute risposte al questionario soltanto da un solo produttore esportatore (Changmao), da HSWT e da un utilizzatore, Mars&#160;Polska sp.&#160;Z&#160;o.o. Nessun importatore indipendente ha presentato risposte al questionario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>HSWT ha iniziato a produrre aspartame nell&#8217;Unione a partire dal 2019. Ha acquistato tutti gli attivi necessari per la produzione di aspartame, compresi gli edifici precedentemente di propriet&#224; di Hyet Sweet SAS, dal curatore fallimentare di tale societ&#224; attraverso un contratto di acquisto di attivi. Il richiedente ha spiegato che il curatore fallimentare aveva organizzato una procedura di gara aperta e si erano fatti avanti diversi potenziali acquirenti. Alla fine HSWT &#232; risultata essere il miglior offerente. HSWT ha presentato altres&#236; i dati finanziari necessari relativi a Hyet Sweet SAS per l&#8217;anno&#160;2018. Hyet Sweet SAS ha interrotto la produzione di aspartame nell&#8217;Unione nel 2018 ed ha avviato la procedura fallimentare. In seguito alla stipula del contratto di acquisto di attivi, HSWT ha ricevuto anche il server informatico con le informazioni finanziarie di Hyet Sweet SAS. Di conseguenza HSWT ha presentato i dati relativi alle operazioni di Hyet Sweet SAS prima del fallimento (per l&#8217;anno&#160;2018).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>Changmao ha affermato ripetutamente, in diverse osservazioni e in diverse audizioni, che l&#8217;ex produttore dell&#8217;Unione Hyet Sweet SAS e il richiedente HSWT o i due gruppi di cui fanno parte tali entit&#224; (rispettivamente il gruppo Hyet e il gruppo Standard Investment/HSWT) erano collegati. Changmao non ha presentato alcun elemento di prova che dimostri una relazione tra tali due gruppi. La medesima societ&#224; ha altres&#236; chiesto alla Commissione di verificare se talune entit&#224; che facevano parte dei due gruppi fossero collegate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>Dall&#8217;inchiesta &#232; emerso che l&#8217;ex produttore di aspartame Hyet Sweet SAS o le sue societ&#224; collegate non erano collegate a HSWT o alle sue societ&#224; collegate. La Commissione ha esaminato a lungo la questione nel corso dell&#8217;inchiesta e non ha individuato alcun elemento di prova che potesse indicare che tali due entit&#224; o i loro gruppi fossero collegati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Changmao ha inoltre chiesto alla Commissione di verificare se talune societ&#224; collegate che fanno parte del gruppo Standard Investment/HSWT fossero coinvolte nella produzione di aspartame o nelle importazioni di aspartame dalla RPC, nel qual caso tali entit&#224; avrebbero dovuto presentare una risposta al questionario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>L&#8217;inchiesta ha rivelato che l&#8217;unico produttore di aspartame nell&#8217;Unione &#232; il richiedente. Inoltre la Commissione non ha riscontrato elementi di prova del fatto che HSWT o una qualsiasi delle sue societ&#224; collegate importi aspartame dalla RPC. Di conseguenza soltanto HSWT &#232; stata invitata a rispondere al questionario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>Changmao ha affermato che Hyet Sweet SAS e la sua societ&#224; collegata Hyet Sweet BV, che presumibilmente importano aspartame dalla RPC, hanno l&#8217;obbligo di presentare risposte separate al questionario, poich&#233; altrimenti la valutazione della Commissione sulla situazione dell&#8217;industria dell&#8217;Unione non sarebbe completa, rendendo impossibile qualsiasi determinazione conclusiva del pregiudizio e del rischio di reiterazione del pregiudizio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>Come spiegato al considerando&#160;37, i server informatici con i dati finanziari di Hyet Sweet SAS sono stati rilevati da HSWT nel contesto del contratto di acquisto di attivi. HSWT ha presentato le informazioni finanziarie richieste per il 2018 relative a Hyet Sweet. La Commissione disponeva pertanto di informazioni complete per effettuare l&#8217;analisi del pregiudizio durante il periodo in esame. Hyet Sweet BV non &#232; collegata all&#8217;attuale produttore dell&#8217;Unione di aspartame, come spiegato al considerando&#160;39. Indipendentemente dal fatto che importi o meno aspartame, Hyet Sweet BV non ha alcuna rilevanza nella valutazione dell&#8217;industria dell&#8217;Unione dato che al massimo sarebbe un importatore indipendente (nel caso in cui importasse eventualmente il prodotto in esame). Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>Changmao ha affermato che HSWT si &#232; rifiutata di rendere noti i suoi proprietari beneficiari e qualsiasi relazione aziendale e familiare, la presenza di amministratori che rivestono incarichi anche in altre imprese, l&#8217;esistenza di accordi e piani commerciali che indicherebbero l&#8217;esistenza di una relazione tra HSWT e il gruppo di Hyet Sweet.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>La Commissione osserva che tale affermazione &#232; di fatto errata. Il 5&#160;aprile 2022 HSWT ha reso noto un grafico con la struttura del gruppo di Hyet Sweet SAS fino a dicembre 2018, un grafico con la struttura del gruppo di HSWT/Standard Investment a febbraio del 2022 e un grafico di confronto tra le attuali strutture di Hyet Sweet SAS e HSWT/Standard Investment. Il richiedente ha inoltre spiegato che talune entit&#224; facenti parte del gruppo HSWT/Standard Investment avevano in passato nomi simili alle societ&#224; appartenenti al gruppo Hyet di propriet&#224; del signor Timmermans. Ci&#242; era dovuto al fatto che in passato c&#8217;erano piani di cooperazione tra il gruppo HSWT/Standard Investment e le societ&#224; del signor Timmermans. Tuttavia poich&#233; tali piani non sono stati realizzati, successivamente il gruppo HSWT ha rinominato tali societ&#224; al fine di evitare che l&#8217;associazione erronea con il signor Timmermans proseguisse. Pertanto le societ&#224; di propriet&#224; del signor Timmermans sono soggetti giuridici completamente distinti e non hanno legami con il gruppo Standard Investment/HSWT. Come spiegato in precedenza, l&#8217;inchiesta non ha rivelato alcun legame tra il gruppo Standard Investment/HSWT e Hyet Sweet SAS, n&#233; Changmao ha presentato alcun elemento di prova concreto al riguardo, se non speculazioni infondate. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>Changmao ha affermato che HSWT non dovrebbe essere considerata una parte che ha collaborato, in quanto non ha fornito una versione non riservata significativa di tutti gli allegati in risposta alla lettera di richiesta di maggiori informazioni della Commissione (come la valutazione delle scorte e la contabilit&#224; relativa alla gestione). Inoltre Changmao ha sostenuto che HSWT ha fornito una tabella riveduta del questionario senza alcuna spiegazione dei motivi della modifica. La medesima societ&#224; ha asserito altres&#236; che gli andamenti degli indici forniti per i costi di produzione unitari e i profitti sulle vendite nell&#8217;UE ad acquirenti indipendenti erano diversi nella domanda di riesame e nel questionario riveduto per il periodo 2018-2020 e HSWT non ha fornito alcuna spiegazione per le discrepanze.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>La Commissione non concordava con tale asserzione. Nel quadro di un&#8217;inchiesta antidumping, durante il processo di richiesta di informazioni mancanti, la Commissione chiede alle parti che collaborano (esportatori, produttori dell&#8217;Unione, importatori e utilizzatori) di fornire una serie di chiarimenti e documenti, di natura riservata, al fine di condurre l&#8217;inchiesta. Anche le domande inviate dalla Commissione durante il processo di richiesta di informazioni mancanti hanno natura riservata in quanto contenevano una descrizione dettagliata delle informazioni riservate fornite dalla societ&#224; che dovevano essere chiarite. HSWT ha fornito una versione consultabile dei documenti che non erano riservati per natura. La valutazione delle scorte e la contabilit&#224; relativa alla gestione sono documenti che contengono informazioni riservate per natura. La risposta al questionario riveduto presentata da HSWT fa seguito alle ulteriori domande sollevate dalla Commissione, anch&#8217;esse di natura riservata. Inoltre i dati comunicati da HSWT nella domanda di riesame costituiscono elementi di prova prima facie presentati per l&#8217;apertura del riesame e pertanto potrebbero essere necessarie modifiche ai dati nel corso dell&#8217;inchiesta. Inoltre i dati presentati nella domanda di riesame vengono utilizzati soltanto per decidere se l&#8217;apertura del riesame &#232; giustificata. D&#8217;altra parte, i dati comunicati nella risposta al questionario dopo l&#8217;apertura dell&#8217;inchiesta sono verificati in dettaglio e corretti/adattati dalla Commissione, se del caso, durante il processo di richiesta di informazioni mancanti e la verifica in loco o il controllo incrociato a distanza. I&#160;dati presentati nella risposta al questionario possono essere riveduti durante l&#8217;inchiesta. Tale processo &#232; lo stesso per tutte le parti interessate (compresi i produttori esportatori) che collaborano all&#8217;inchiesta. I&#160;dati definitivi sono riportati nel presente regolamento alla sezione&#160;5. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>Changmao ha affermato che HSWT non ha specificato quali societ&#224; nella struttura dei gruppi segnalati di HSWT e Hyet Sweet fossero coinvolte nell&#8217;attivit&#224; dell&#8217;aspartame o delle sue materie prime, inclusa la produzione, la trasformazione, la vendita, l&#8217;importazione e l&#8217;esportazione, i test, l&#8217;affitto di edifici e terreni per produzione e che, quindi, le strutture aziendali e il rapporto tra tali due gruppi sono rimasti poco chiari e contraddittori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>La Commissione non concorda con tale asserzione. All&#8217;inizio dell&#8217;inchiesta, gi&#224; nel modulo per la verifica della rappresentativit&#224;, HSWT ha dichiarato che nessuna delle sue societ&#224; collegate era coinvolta nella produzione e/o nella vendita di aspartame prodotto nell&#8217;Unione. Inoltre HSWT ha dichiarato altres&#236; di non essere collegata, direttamente o indirettamente, ad alcun produttore o esportatore di aspartame della RPC e di non vendere nell&#8217;Unione aspartame importato dalla RPC. L&#8217;inchiesta ha confermato tali affermazioni e Changmao non ha presentato alcun elemento di prova attestante il contrario. Tale argomentazione &#232; stata quindi respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>Changmao ha asserito altres&#236; che HSWT ha utilizzato le officine e i terreni di propriet&#224; di Hyet Sweet SAS per la produzione di aspartame durante il periodo in esame, in quanto HSWT avrebbe acquistato soltanto una piccola quantit&#224; di attivi fissi di Hyet Sweet SAS durante le procedure di liquidazione. Ha inoltre affermato che, dato che HSWT non ha acquistato il terreno bens&#236; lo ha affittato da Hyet Sweet, tale circostanza indicava che HSWT e Hyet Sweet SAS erano collegate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>Come spiegato al considerando&#160;37, HSWT ha acquistato tutti gli attivi necessari per la produzione di aspartame, compresi gli edifici precedentemente di propriet&#224; di Hyet Sweet SAS dal curatore fallimentare di tale societ&#224; attraverso un contratto di acquisto di attivi. Il curatore fallimentare aveva organizzato una procedura di gara aperta e diversi potenziali acquirenti si erano manifestati. Alla fine HSWT &#232; risultata essere il miglior offerente. Dato che gli attivi di Hyet Sweet SAS sono stati venduti nel contesto di una procedura fallimentare, la vendita di tali attivi &#232; stata effettuata a un valore inferiore al loro valore contabile stabilito nei conti di Hyet Sweet SAS, il che spiega la differenza tra il valore degli attivi nei conti di Hyet Sweet SAS e il valore degli attivi nei conti di HSWT per il 2019. Il richiedente ha spiegato che il terreno non era incluso nel contratto di acquisto di attivi stipulato con il curatore fallimentare poich&#233; Hyet Sweet SAS non possedeva il terreno ma lo affittava. Inoltre due societ&#224; non sono considerate collegate se una societ&#224; affitta o utilizza il terreno di un&#8217;altra societ&#224;. Le persone fisiche o giuridiche (ossia le societ&#224;) sono considerate legate ai sensi dei requisiti di cui all&#8217;articolo&#160;127 del regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione&#160;<a>(<span>9</span>)</a>. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>Changmao ha affermato altres&#236; erroneamente che HSWT ha ammesso che i due gruppi HSWT e Hyet Sweet erano collegati nel periodo 2018&#8211;2019 poich&#233; entrambi i gruppi hanno concordato che il nome Hyet sarebbe stato utilizzato da alcune societ&#224; di entrambi i gruppi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>La Commissione osserva che HSWT non ha rilasciato alcuna dichiarazione di tale tenore nel contesto dell&#8217;inchiesta. Inoltre due societ&#224; non sono considerate collegate unicamente sulla base del fatto che alcune societ&#224; di due gruppi distinti convengono di utilizzare denominazioni analoghe, nel caso di specie &#171;Hyet&#187;. Le condizioni affinch&#233; due societ&#224; possano essere considerate collegate sono riportate al considerando&#160;51. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>Changmao ha asserito che, poich&#233; due societ&#224; collegate a HSWT sono state coinvolte nell&#8217;acquisizione di determinati attivi da Hyet Sweet SAS e nella creazione di HSWT, tali societ&#224; devono rispondere al questionario almeno per quanto concerne gli aspetti seguenti: 1)&#160;la loro attivit&#224; commerciale nella creazione di HSWT; 2)&#160;i loro piani per affrontare in maniera efficace i problemi che hanno portato alla liquidazione di Hyet Sweet; 3)&#160;il rapporto tra HSWT e il gruppo Hyet; 4)&#160;i motivi della decisione di HSWT e dei suoi proprietari di consentire al gruppo Hyet di continuare a importare aspartame nell&#8217;Unione da produttori concorrenti della RPC; 5)&#160;se le sovvenzioni ricevute dal governo francese sono state utili per la riorganizzazione dell&#8217;attivit&#224; dell&#8217;aspartame o coprono le spese di esercizio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>Nel quadro di un&#8217;inchiesta di riesame in previsione della scadenza, in linea di principio soltanto le societ&#224; collegate coinvolte nella produzione e nella vendita del prodotto oggetto del riesame devono rispondere al questionario. Come indicato al considerando&#160;176, HSWT &#232; l&#8217;unica entit&#224; del gruppo Standard Investment/HSWT coinvolta nella produzione e nella vendita di aspartame nell&#8217;Unione. Inoltre HSWT e Hyet Sweet non sono societ&#224; collegate e non possono pertanto interferire nella presunta decisione del gruppo Hyet di importare aspartame dalla RPC. Infine per quanto concerne le presunte sovvenzioni che HSWT avrebbe ricevuto dal governo francese, Changmao non ha spiegato perch&#233; tale fatto sarebbe pertinente ai fini di un&#8217;inchiesta di riesame in previsione della scadenza. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni in seguito alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che HSWT non aveva fornito un documento ufficiale che confermava la cessazione dell&#8217;esistenza di Hyet Sweet&#160;SAS.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>La Commissione ha sottolineato che HSWT non era tenuta a presentare tale documento. Come illustrato al considerando&#160;37, HSWT ha acquistato gli attivi da Hyet Sweet SAS che ha avviato una procedura fallimentare. Il fatto che Hyet Sweet SAS possa comunque continuare ad esistere come entit&#224; ai fini della procedura fallimentare non &#232; pertinente ai fini della presente inchiesta di riesame in previsione della scadenza. Ci&#242; che conta &#232; che Hyet Sweet SAS non era pi&#249; un produttore di aspartame nell&#8217;Unione dopo la vendita dei suoi attivi ad HSWT. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha ribadito la propria argomentazione secondo la quale Hyet Sweet SAS avrebbe dovuto rispondere al questionario in quanto produttore dell&#8217;Unione di aspartame durante il periodo in esame essendo collegata a HSWT nel periodo dal novembre del 2018 al febbraio del 2019 poich&#233; durante tale periodo di tempo Hyet Sweet SAS e gli azionisti di HSWT stavano discutendo la costituzione di un&#8217;impresa comune. Inoltre Changmao ha sostenuto che durante tale periodo HSWT: 1)&#160;ha utilizzato le marche e i marchi di fabbrica di HYET per commercializzare i prodotti fabbricati presso l&#8217;impianto di Gravelines; 2)&#160;ha utilizzato indirizzi di posta elettronica che terminavano con @Hyetsweet.com; e, aspetto importante, 3)&#160;ha utilizzato anche il nome &#171;Hyet&#187; per descrivere due societ&#224; azioniste, ossia &#171;Hyet Sweet Now Holding BV&#187; e &#171;Hyet Sweet NL BV&#187;. Changmao ha sostenuto che la risposta concernente i dati per l&#8217;anno&#160;2018 avrebbe dovuto essere presentata da Hyet Sweet SAS stessa o, quanto meno, tali dati avrebbero dovuto essere verificati con la collaborazione di Hyet. Changmao ha affermato che il curatore fallimentare incaricato di Hyet Sweet SAS avrebbe potuto fornire la risposta al questionario per conto di Hyet Sweet SAS. Inoltre Changmao ha asserito che il questionario era necessario non soltanto per quanto riguarda le informazioni finanziarie di Hyet Sweet SAS, ma anche per quanto riguarda le informazioni sulle vendite, la storia della societ&#224;, la struttura e l&#8217;orientamento aziendale. Changmao ha affermato che HSWT non era in grado di garantire l&#8217;accuratezza e la completezza delle informazioni necessarie in merito a Hyet Sweet SAS a tale riguardo, ad esempio, mancavano le informazioni finanziarie di Hyet Sweet SAS per il 2017, mentre la Commissione aveva dovuto scegliere il periodo in esame a partire dal 2018, anzich&#233; dal 2017. Changmao ha dichiarato che vi erano dubbi circa il modo in cui HSWT potesse garantire la veridicit&#224; e l&#8217;accuratezza delle informazioni finanziarie fornite da Hyet Sweet SAS. Changmao ha chiesto altres&#236; alla Commissione di rendere noto il motivo per cui ha evitato di contattare Hyet Sweet&#160;SAS.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>Come indicato al considerando&#160;45, la Commissione era a conoscenza del tentativo di cooperazione tra le due societ&#224; e ne ha tenuto conto nella sua valutazione. Tuttavia la Commissione ha concluso che il fatto che gli azionisti di HSWT e Hyet Sweet SAS abbiano condotto discussioni per la costituzione di un&#8217;impresa comune per quattro mesi nel 2018 (durante i quali HSWT potrebbe aver utilizzato i marchi e/o gli indirizzi di posta elettronica di Hyet Sweet) non ha avuto alcuna ripercussione sostanziale sull&#8217;attuale inchiesta di riesame in previsione della scadenza. Come indicato al considerando&#160;43, i server informatici con i dati finanziari di Hyet Sweet SAS sono stati rilevati da HSWT nel contesto del contratto di acquisto di attivi. Inoltre dipendenti specifici che lavoravano per Hyet Sweet nel 2018 hanno continuato a lavorare per HSWT. Di conseguenza HSWT costituiva la miglior fonte di informazioni finanziarie e di altra natura in merito a Hyet Sweet SAS per l&#8217;anno&#160;2018. Durante la visita di verifica, la Commissione ha potuto verificare le informazioni richieste nel questionario in quanto ha avuto accesso alle informazioni necessarie per il 2018 e agli ex dipendenti di Hyet Sweet SAS che hanno potuto fornire risposte alle domande poste dalla Commissione. La Commissione non ha quindi avuto bisogno di contattare Hyet Sweet SAS. Inoltre il 2017 non era pertinente per l&#8217;inchiesta, in quanto il periodo in esame andava dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2018 al 30&#160;giugno&#160;2021. &#200; prassi della Commissione includere nel periodo in esame tre anni civili completi prima del periodo dell&#8217;inchiesta. La Commissione ha concluso che il tentativo di relazione commerciale tra le due societ&#224; non era pertinente ai fini della valutazione dell&#8217;eventualit&#224; che le misure antidumping in vigore dovessero essere mantenute o lasciate scadere. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni in seguito alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che all&#8217;interno del gruppo Hyet Sweet era stata costituita una societ&#224; denominata Hyet Aspartame BV e che non era stata divulgata alcuna informazione sulle attivit&#224; di tale societ&#224; durante il periodo in esame, comprese informazioni sul fatto che tale societ&#224; fosse un produttore di aspartame o un operatore commerciale in tale settore, sulla data di costituzione della societ&#224; e su quale fosse la sua finalit&#224;. Changmao ha inoltre chiesto alla Commissione di chiarire se la societ&#224; madre di Hyet Sweet SAS (Stratco&#160;BV) fosse coinvolta nella produzione e nel commercio di aspartame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>Come illustrato al considerando&#160;176, HSWT &#232; l&#8217;unico produttore dell&#8217;Unione di aspartame. La Commissione ha inoltre riscontrato che non esiste alcuna relazione tra Hyet Aspartame BV o Stratco BV, da un lato, e HSWT, dall&#8217;altro. Di conseguenza n&#233; Hyet Aspartame BV n&#233; Stratco BV deve fornire una risposta al questionario in veste di parti dell&#8217;industria dell&#8217;Unione. Inoltre il fatto che Hyet Aspartame BV o Stratco BV siano operatori commerciali che si occupano di aspartame non &#232; pertinente ai fini dell&#8217;accertamento del rischio di reiterazione del pregiudizio che deve essere condotto dalla Commissione nel contesto di un riesame in previsione della scadenza. &#200; superfluo sottolineare che la collaborazione degli operatori commerciali non &#232; obbligatoria nelle inchieste di difesa commerciale e le due societ&#224;, anche qualora fossero operatori commerciali che si occupano di aspartame, sono libere di non partecipare al presente riesame. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che poich&#233; la societ&#224; collegata di HSWT, Sweet Now NL, era impegnata nell&#8217;acquisto e nella vendita di materie prime per conto di HSWT, Sweet Now NL doveva presentare una risposta al questionario. In assenza di collaborazione da parte di Sweet Now NL, il costo di produzione di HSWT avrebbe dovuto essere soggetto ai fatti disponibili, i suoi prezzi di vendita avrebbero dovuto essere adeguati al ribasso e anche l&#8217;undercutting dei prezzi avrebbe dovuto subire una rettifica al ribasso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>La Commissione non concordava con tale asserzione. Il questionario per i produttori dell&#8217;Unione chiede a questi ultimi di elencare i loro cinque principali fornitori (in termini di valore di acquisto) durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame in relazione a ciascuna delle principali materie prime utilizzate nella produzione di aspartame. Sulla base di tali informazioni, la Commissione valuta caso per caso se siano necessarie ulteriori informazioni al riguardo. Dall&#8217;inchiesta &#232; emerso che tutte le materie prime sono state acquistate direttamente da HSWT da fornitori indipendenti, fatta eccezione per alcuni acquisti effettuati all&#8217;inizio del 2019, quando Sweet Now NL ha acquistato talune materie prime per conto di HSWT. Dati i volumi e il periodo in cui sono stati effettuati tali acquisti, la Commissione ha concluso che non era necessario che HSWT fornisse ulteriori informazioni sugli acquisti di materie prime da Sweet Now NL.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>Changmao ha inoltre asserito che se l&#8217;aspartame venduto da HSWT a societ&#224; collegate fosse stato rivenduto durante il periodo in esame, tali societ&#224; avrebbero dovuto rispondere al questionario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>Dall&#8217;inchiesta &#232; emerso che la societ&#224; collegata non ha rivenduto l&#8217;aspartame a clienti indipendenti. HSWT ha venduto l&#8217;aspartame a una societ&#224; collegata soltanto nel 2019 e nel 2020 (rispettivamente una quota pari al 16&#160;% e all&#8217;1&#160;% del volume totale di produzione) e poi lo ha riacquistato pressoch&#233; allo stesso prezzo per esigenze di flusso di cassa. Pertanto non era necessario che la Commissione richiedesse alla societ&#224; collegata di presentare una risposta al questionario. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> 1.9. Verifica <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>La Commissione ha raccolto e verificato tutte le informazioni ritenute necessarie per determinare il rischio della persistenza o della reiterazione del dumping e del pregiudizio, nonch&#233; l&#8217;interesse dell&#8217;Unione. Sono state effettuate visite di verifica a norma dell&#8217;articolo&#160;16 del regolamento di base presso le sedi delle societ&#224; seguenti:</p></td></tr></tbody></table> produttore dell’Unione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>HSWT France SAS, Gravelines, Francia (in relazione a Hyet Sweet SAS per il 2018 e a HSWT dal 2019 alla fine del periodo dell&#8217;inchiesta di riesame).</p></td></tr></tbody></table> 1.10. Fase successiva della procedura <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>Il 15&#160;luglio 2022 la Commissione ha divulgato i fatti e le considerazioni principali in base ai quali intendeva mantenere le misure antidumping in vigore (&#171;divulgazione finale delle informazioni&#187;). A&#160;tutte le parti &#232; stato concesso un periodo di tempo entro il quale potevano presentare osservazioni in merito alla divulgazione delle informazioni e chiedere di essere sentite dalla Commissione e/o dal consigliere-auditore nei procedimenti in materia commerciale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>Changmao ha presentato osservazioni e chiesto un&#8217;audizione, che si &#232; svolta il 1<span>o</span>&#160;agosto 2022. HSWT ha quindi formulato osservazioni circa le affermazioni di Changmao. Tutte le affermazioni sono state trattate nel presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> 2. PRODOTTO OGGETTO DEL RIESAME, PRODOTTO IN ESAME E PRODOTTO SIMILE 2.1. Prodotto oggetto del riesame <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>Il prodotto oggetto del riesame &#232; lo stesso di cui all&#8217;inchiesta iniziale, ossia l&#8217;aspartame [N-L-&#945;-aspartil-L-fenilalanina-1-estere metilico, N-estere metilico dell&#8217;acido 3-ammino-N-(&#945;-carbometossi-fenetil)-succinamico], CAS RN 22839-47-0, attualmente classificato con il codice NC ex&#160;2924&#160;29&#160;70 (codice TARIC 2924297005) (&#171;prodotto oggetto del riesame&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>L&#8217;aspartame viene impiegato come edulcorante sintetico con un&#8217;ampia gamma di applicazioni, ad esempio in prodotti alimentari, bevande e prodotti farmaceutici.</p></td></tr></tbody></table> 2.2. Prodotto in esame <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Il prodotto in esame nel contesto della presente inchiesta &#232; il prodotto oggetto del riesame originario della RPC.</p></td></tr></tbody></table> 2.3. Prodotto simile <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>Come stabilito nell&#8217;inchiesta iniziale, la presente inchiesta di riesame in previsione della scadenza ha confermato che i prodotti seguenti presentano le medesime caratteristiche fisiche e chimiche di base e i medesimi impieghi di base:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il prodotto in esame;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il prodotto fabbricato e venduto sul mercato interno della RPC; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il prodotto fabbricato e venduto nell&#8217;Unione dall&#8217;industria dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>Tali prodotti sono pertanto considerati prodotti simili ai sensi dell&#8217;articolo&#160;1, paragrafo&#160;4, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> 3. DUMPING 3.1. Osservazioni preliminari <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(74)</p></td><td><p>Durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame (ossia dal 1<span>o</span>&#160;luglio 2020 al 30&#160;giugno&#160;2021), le importazioni di aspartame dalla RPC sono proseguite. Secondo Eurostat le importazioni di aspartame dalla RPC rappresentavano il [6&#160;%-8&#160;%] del mercato dell&#8217;Unione nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame rispetto a una quota di mercato del 50&#160;%-70&#160;% durante il periodo dell&#8217;inchiesta iniziale. In termini assoluti, dal periodo dell&#8217;inchiesta iniziale le importazioni sono diminuite del&#160;[70&#160;%-80&#160;%].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(75)</p></td><td><p>Come indicato al considerando&#160;36, soltanto un produttore esportatore cinese (Changmao) ha collaborato all&#8217;inchiesta. Poich&#233; le importazioni di Changmao rappresentano meno del 3&#160;% delle importazioni totali di aspartame dalla RPC durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame, non possono essere considerate rappresentative delle importazioni totali dalla RPC. Il 31&#160;marzo 2022 e il 1<span>o</span>&#160;aprile 2022 la Commissione ha quindi informato rispettivamente le autorit&#224; della RPC e Changmao che, data la collaborazione insufficiente da parte dei produttori esportatori nella RPC, essa intendeva applicare l&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base in relazione alle conclusioni riguardanti la RPC. Sono state ricevute osservazioni da Changmao.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(76)</p></td><td><p>Changmao ha asserito di aver collaborato pienamente e che la Commissione non avrebbe dovuto tenere conto di fatti peggiori rispetto a quelli inclusi nella sua risposta al questionario e alle sue osservazioni, comprese quelle relative alle importazioni dal Giappone e dalla&#160;RPC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(77)</p></td><td><p>La Commissione chiarisce che l&#8217;applicazione dell&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base nel caso di specie fa riferimento alle sue conclusioni sulla persistenza o reiterazione del dumping e del pregiudizio in relazione alla RPC e non a Changmao. Tutte le osservazioni presentate da Changmao nel quadro dell&#8217;inchiesta sono state debitamente valutate nelle sezioni pertinenti del presente regolamento. Poich&#233; le esportazioni di Changmao non sono risultate rappresentative del totale delle importazioni nell&#8217;Unione dalla RPC, la Commissione non ha calcolato un margine di dumping individuale per Changmao. In assenza di collaborazione in relazione a quantitativi rappresentativi, la Commissione ha calcolato un margine di dumping a livello nazionale come dettagliato nella sezione 3. &#200; superfluo sottolineare che nei riesami in previsione della scadenza i dazi antidumping effettivi non vengono riveduti; i calcoli sono utilizzati soltanto come base per le risultanze in merito al rischio di persistenza/reiterazione del dumping e del pregiudizio. Di conseguenza, anche se la Commissione avesse calcolato un margine di dumping individuale per Changmao, ci&#242; non avrebbe influito sull&#8217;esito dell&#8217;inchiesta, che dipendeva dal calcolo di un margine nazionale per il restante&#160;97&#160;% delle importazioni. Di conseguenza il margine di dumping individuale di Changmao, essendo limitato soltanto al 3&#160;% delle importazioni cinesi nell&#8217;Unione, non sarebbe stato rilevante ai fini della determinazione della persistenza o meno del dumping a livello nazionale durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(78)</p></td><td><p>Pertanto, a norma dell&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base, le conclusioni relative al rischio di persistenza o reiterazione del dumping si basavano sui fatti disponibili, in particolare sulle informazioni contenute nella domanda di riesame, sulle informazioni ricevute dal produttore dell&#8217;Unione e da Changmao, nonch&#233; sulle statistiche disponibili, in particolare quelle desunte dalla banca dati di cui all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo&#160;6 e dal Global Trade Atlas&#160;(&#171;GTA&#187;).</p></td></tr></tbody></table> 3.2. Procedura per la determinazione del valore normale ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 6 bis , del regolamento di base per le importazioni di aspartame originario della RPC <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(79)</p></td><td><p>In considerazione degli elementi di prova sufficienti disponibili all&#8217;apertura dell&#8217;inchiesta, che tendono a evidenziare, per quanto riguarda la RPC, l&#8217;esistenza di distorsioni significative a norma dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), del regolamento di base, la Commissione ha avviato l&#8217;inchiesta sulla base del medesimo articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(80)</p></td><td><p>Per ottenere le informazioni ritenute necessarie ai fini dell&#8217;inchiesta in merito alle presunte distorsioni significative, la Commissione ha inviato un questionario al governo della RPC. Inoltre, al punto&#160;5.3.2 dell&#8217;avviso di apertura, la Commissione ha invitato tutte le parti interessate a comunicare le loro osservazioni, nonch&#233; a fornire informazioni ed elementi di prova in merito all&#8217;applicazione dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento di base, entro 37 giorni dalla data di pubblicazione di tale avviso di apertura nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>. Entro la scadenza fissata non sono pervenute risposte al questionario da parte del governo della RPC n&#233; comunicazioni riguardanti l&#8217;applicazione dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento di base. Successivamente, il 13&#160;giugno&#160;2022, la Commissione ha informato il governo della RPC che avrebbe utilizzato i dati disponibili a norma dell&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base per la determinazione dell&#8217;esistenza di distorsioni significative nella&#160;RPC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(81)</p></td><td><p>Al punto&#160;5.3.2 dell&#8217;avviso di apertura la Commissione ha altres&#236; specificato che, alla luce degli elementi di prova disponibili, poteva essere necessario selezionare un paese rappresentativo appropriato ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base, al fine di determinare il valore normale sulla base di prezzi o valori di riferimento esenti da distorsioni. La Commissione ha inoltre dichiarato che avrebbe esaminato altri eventuali paesi appropriati conformemente ai criteri di cui all&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, primo trattino, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(82)</p></td><td><p>Il 4&#160;marzo 2022 la Commissione ha informato le parti interessate con una nota (&#171;prima nota&#187;) in merito alle fonti pertinenti che intendeva utilizzare per la determinazione del valore normale. In tale nota la Commissione ha fornito un elenco di tutti i fattori produttivi, quali le materie prime, il lavoro e l&#8217;energia, impiegati nella produzione di aspartame. Inoltre, sulla base dei criteri che guidano la scelta di prezzi o valori di riferimento esenti da distorsioni, la Commissione ha individuato alcuni possibili paesi rappresentativi, indicando in particolare l&#8217;Argentina, la Malaysia e la Thailandia come un paese rappresentativo appropriato. Alla Commissione sono pervenute osservazioni sulla prima nota da parte di Changmao.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(83)</p></td><td><p>Il 28&#160;aprile 2022 la Commissione ha informato le parti interessate con una seconda nota (&#171;seconda nota&#187;) in merito alle fonti pertinenti che intendeva utilizzare per la determinazione del valore normale, utilizzando la Malaysia come paese rappresentativo. Ha inoltre informato le parti interessate che avrebbe stabilito le spese generali, amministrative e di vendita (&#171;SGAV&#187;) e i profitti sulla base dei dati della societ&#224; Ajinomoto (Malaysia) Berhad (&#171;Ajinomoto Malaysia&#187;), un produttore di alimenti, condimenti ed edulcoranti sintetici con sede in Malaysia. Non sono pervenute osservazioni.</p></td></tr></tbody></table> 3.3. Valore normale <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(84)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, del regolamento di base, &#171;[i]l valore normale &#232; di norma basato sui prezzi pagati o pagabili, nel corso di normali operazioni commerciali, da acquirenti indipendenti nel paese esportatore&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(85)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;bis, lettera&#160;a), del regolamento di base, tuttavia, &#171;[q]ualora sia accertato [&#8230;] che non &#232; opportuno utilizzare i prezzi e i costi sul mercato interno del paese esportatore a causa dell&#8217;esistenza nel suddetto paese di distorsioni significative ai sensi della lettera&#160;b), il valore normale &#232; calcolato esclusivamente in base a costi di produzione e di vendita che rispecchino prezzi o valori di riferimento esenti da distorsioni&#187; e &#171;comprende un congruo importo esente da distorsioni per le spese generali, amministrative e di vendita e per i profitti&#187; (le &#171;spese generali, amministrative e di vendita&#187; sono in seguito denominate &#171;SGAV&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(86)</p></td><td><p>Come ulteriormente illustrato in seguito, la Commissione ha concluso nell&#8217;ambito della presente inchiesta, sulla base degli elementi di prova disponibili e in considerazione della mancanza di collaborazione da parte del governo della RPC e dei produttori esportatori, che fosse opportuno applicare l&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.1. Esistenza di distorsioni significative <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(87)</p></td><td><p>Anche se in passato la Commissione non ha esaminato le esportazioni di aspartame nel contesto dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, nella recente inchiesta concernente un altro edulcorante sintetico nella RPC, ossia l&#8217;acesulfame potassio&#160;<a>(<span>10</span>)</a>, la Commissione ha riscontrato che erano presenti distorsioni significative ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), del regolamento di base. La Commissione ha concluso anche nell&#8217;ambito della presente inchiesta, sulla base degli elementi di prova disponibili, che fosse opportuno applicare l&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(88)</p></td><td><p>In tale inchiesta la Commissione ha constatato l&#8217;esistenza di un intervento pubblico sostanziale nella RPC che falsa l&#8217;efficace allocazione delle risorse conformemente ai principi di mercato&#160;<a>(<span>11</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(89)</p></td><td><p>In particolare la Commissione ha concluso che nel settore dell&#8217;acesulfame potassio non solo persiste un grado sostanziale di propriet&#224; del governo della RPC ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), primo trattino, del regolamento di base&#160;<a>(<span>12</span>)</a>, ma anche che il governo della RPC pu&#242; interferire nella determinazione dei prezzi e dei costi attraverso la presenza statale nelle imprese ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), secondo trattino, del regolamento di base&#160;<a>(<span>13</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(90)</p></td><td><p>La Commissione ha inoltre rilevato che la presenza e l&#8217;intervento dello Stato nei mercati finanziari e nella fornitura di materie prime e fattori produttivi esercitano un ulteriore effetto distorsivo sul mercato. Nel complesso, il sistema di pianificazione nella RPC fa s&#236; che le risorse, invece di essere assegnate in linea con le forze del mercato, siano concentrate in settori designati dal governo come strategici o comunque politicamente importanti&#160;<a>(<span>14</span>)</a>. La Commissione ha altres&#236; concluso che il diritto fallimentare e il diritto patrimoniale cinesi non funzionano correttamente ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), quarto trattino, del regolamento di base, con conseguenti distorsioni connesse in particolare al mantenimento in attivit&#224; di imprese insolventi e alle modalit&#224; di assegnazione dei diritti di uso dei terreni nella&#160;RPC&#160;<a>(<span>15</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(91)</p></td><td><p>Analogamente, la Commissione ha rilevato distorsioni dei costi salariali nel settore dell&#8217;acesulfame potassio ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), quinto trattino, del regolamento di base&#160;<a>(<span>16</span>)</a>, nonch&#233; distorsioni nei mercati finanziari ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), sesto trattino, del regolamento di base, in particolare per quanto riguarda l&#8217;accesso al capitale per gli attori societari della RPC&#160;<a>(<span>17</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(92)</p></td><td><p>Come avvenuto nell&#8217;ambito dell&#8217;inchiesta precedente relativa all&#8217;acesulfame potassio, la Commissione ha valutato nella presente inchiesta se fosse opportuno utilizzare i prezzi e costi sul mercato interno della RPC, data l&#8217;esistenza di distorsioni significative ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), del regolamento di base. La Commissione ha operato in tal senso sulla base degli elementi di prova disponibili nel fascicolo, compresi quelli contenuti nella domanda di riesame e nella relazione&#160;<a>(<span>18</span>)</a>, fondati su fonti accessibili al pubblico. Tale analisi ha riguardato l&#8217;esame degli interventi pubblici sostanziali nell&#8217;economia della RPC in generale, nonch&#233; della situazione specifica del mercato nel settore pertinente, compreso il prodotto oggetto del riesame. La Commissione ha ulteriormente integrato tali elementi di prova con le proprie ricerche sui vari criteri pertinenti per confermare l&#8217;esistenza di distorsioni significative nella RPC, come constatato anche nell&#8217;ambito di precedenti inchieste da essa condotte a tale riguardo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(93)</p></td><td><p>La domanda di riesame nel caso di specie si riferiva alla relazione, in particolare alle risultanze di cui alla relazione concernenti il settore chimico. Inoltre la domanda elencava una serie di documenti strategici che incidono sul settore dell&#8217;aspartame, tra cui il tredicesimo piano quinquennale nazionale, l&#8217;iniziativa Made in China 2025, il tredicesimo piano quinquennale nazionale per l&#8217;industria chimica e petrolchimica, le linee guida del Consiglio di Stato sulla promozione della trasformazione tecnologica delle imprese (2012), il piano per lo sviluppo dell&#8217;industria leggera (2006-2020) e il tredicesimo piano quinquennale per lo sviluppo dell&#8217;industria chimica nella provincia di Jiangsu.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(94)</p></td><td><p>Dall&#8217;inchiesta &#232; emerso altres&#236; che nel settore dell&#8217;aspartame persiste un certo livello di propriet&#224; e controllo da parte del governo della RPC ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), secondo trattino, del regolamento di base, anche in relazione alle seguenti imprese di propriet&#224; dello Stato che producono aspartame: gruppo Niutang, L&amp;P Food Ingredient e Nantong Changhai Food Additives [tutte e tre le societ&#224; appartengono a un unico gruppo&#160;<a>(<span>19</span>)</a>].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(95)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il fatto che il governo della RPC sia in grado di interferire con i prezzi e i costi attraverso la presenza statale nelle imprese ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), secondo trattino, del regolamento di base, durante l&#8217;inchiesta la Commissione ha stabilito l&#8217;esistenza di legami personali tra i produttori del prodotto oggetto del riesame e il PCC. &#200; stato stabilito che taluni produttori di aspartame sono membri attivi della<span>China Food Additive and Ingredients Association</span> (CFAA, Associazione cinese degli additivi e degli ingredienti per alimenti), che stabilisce quanto segue nel suo statuto: &#171;[a]rticolo&#160;3: l&#8217;Associazione aderisce alla leadership generale del partito comunista cinese e, in conformit&#224; con le disposizioni della costituzione del partito comunista cinese, istituisce un&#8217;organizzazione del partito comunista cinese, sviluppa le attivit&#224; del partito e provvede a garantire le condizioni necessarie per le attivit&#224; dell&#8217;organizzazione del partito. L&#8217;autorit&#224; di registrazione e gestione dell&#8217;Associazione &#232; il ministero degli Affari civili della Repubblica popolare cinese, e l&#8217;autorit&#224; principale per le attivit&#224; di edificazione del partito &#232; il Comitato del partito della Commissione del Consiglio di Stato per la gestione e la supervisione delle propriet&#224; dello Stato. L&#8217;Associazione accetta la guida, la supervisione e la gestione aziendale dell&#8217;autorit&#224; di registrazione e gestione, dell&#8217;autorit&#224; competente per le attivit&#224; di edificazione del partito e dei pertinenti dipartimenti di gestione del settore. [&#8230;] articolo&#160;22: elezione e revoca dell&#8217;incarico di amministratori: 1)&#160;i primi amministratori saranno nominati congiuntamente dai membri dell&#8217;associazione al momento della costituzione, e saranno eletti dall&#8217;assemblea rappresentativa dei membri dopo essere stati approvati dall&#8217;autorit&#224; competente per le attivit&#224; di edificazione del partito&#187;. Dall&#8217;inchiesta &#232; emerso che tra i produttori noti di aspartame nella RPC, Sinosweet riveste il ruolo di direttore esecutivo e Changmao Biochemical Engineering &#232; un membro del consiglio di amministrazione. Inoltre il vicedirettore generale di Niutang Food Additives &#232; allo stesso tempo presidente del sindacato e membro della Conferenza consultiva politica del popolo cinese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(96)</p></td><td><p>Tanto le imprese pubbliche quanto quelle private nel settore dell&#8217;aspartame sono soggette alla supervisione strategica e all&#8217;orientamento delle autorit&#224;. I&#160;produttori del prodotto oggetto del riesame pongono esplicitamente l&#8217;accento, nei loro siti web, sulle attivit&#224; di edificazione del partito, hanno membri del partito nella gestione societaria e sottolineano la loro affiliazione al PCC. L&#8217;inchiesta ha rivelato attivit&#224; di edificazione del partito nel gruppo Niutang, che &#232; un&#8217;impresa di propriet&#224; dello Stato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(97)</p></td><td><p>Inoltre nel settore dell&#8217;aspartame sono in atto politiche che favoriscono in modo discriminatorio i produttori nazionali o che influenzano in altro modo il mercato ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), terzo trattino, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(98)</p></td><td><p>L&#8217;industria dell&#8217;aspartame rientra in numerosi piani, direttive e altri documenti incentrati sugli additivi alimentari, emessi a livello nazionale, regionale e comunale, come il tredicesimo piano quinquennale per l&#8217;innovazione tecnologica alimentare e il tredicesimo piano quinquennale per l&#8217;industria chimica e petrolchimica (l&#8217;aspartame rientrerebbe nella categoria dei prodotti della chimica fine). Inoltre, a livello regionale, esistono strumenti che consentono allo Stato di intervenire nell&#8217;industria dell&#8217;aspartame. Ad esempio la provincia di Jiangsu, dove si trovano due produttori noti di aspartame&#160;&#8212; Jiangsu Vitasweet e la societ&#224; collegata Changzhou Guanghui&#160;&#8212; ha istituito un fondo per l&#8217;adeguamento strutturale del settore chimico, avente la finalit&#224; di sostenere, tra l&#8217;altro, l&#8217;ammodernamento, la delocalizzazione e la trasformazione delle imprese. Gli edulcoranti sintetici chimici sono ulteriormente elencati nella versione 2019 del repertorio di riferimento per l&#8217;adeguamento strutturale dell&#8217;industria&#160;<a>(<span>20</span>)</a> e sono quindi soggetti alle rispettive politiche governative messe in atto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(99)</p></td><td><p>Come si evince dai suddetti esempi, il governo della RPC orienta lo sviluppo del settore dell&#8217;aspartame in base a un&#8217;ampia gamma di strumenti politici e di direttive e controlla praticamente tutti gli aspetti dello sviluppo e del funzionamento del settore. Inoltre l&#8217;industria dell&#8217;aspartame beneficia degli orientamenti e degli interventi governativi riguardanti le materie prime, in particolare la cicloesilammina e l&#8217;acido sulfamico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(100)</p></td><td><p>In aggiunta a quanto precede, i produttori di aspartame sono anche beneficiari di sovvenzioni statali, a chiara dimostrazione dell&#8217;interesse dello Stato per il settore. Durante l&#8217;inchiesta, la Commissione ha constatato che i produttori di aspartame, tra cui Changmao Biochemical Engineering, beneficiavano di sovvenzioni statali dirette&#160;<a>(<span>21</span>)</a>. Inoltre il sito web di Vitasweet Jiangsu indicava che dal 2010 la societ&#224; &#232; riconosciuta come un centro tecnologico della provincia di Jiangsu per ingredienti e alimenti funzionali, che era uno degli obiettivi del piano di attuazione della provincia di Jiangsu per lo sviluppo delle industrie della biotecnologia e della nuova medicina per il periodo 2009-2012&#160;<a>(<span>22</span>)</a>, sottolineando il fatto che &#232; idonea a ricevere sostegno finanziario governativo. Inoltre, Changzhou Guanghui Biotechnology, situata nel parco chimico nazionale di Changzhou, &#232; idonea a beneficiare del sostegno governativo, poich&#233; tutte le societ&#224; situate in tale parco sono soggette all&#8217;avviso sulla gestione standardizzata delle aree di concentrazione dell&#8217;industria chimica, al fine di rafforzare i parchi dell&#8217;industria chimica della provincia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(101)</p></td><td><p>In sintesi il governo della RPC ha messo in atto misure volte a indurre gli operatori a conformarsi agli obiettivi di politica pubblica finalizzati a sostenere i settori incentivati, tra cui figura la produzione di [&#8230;] in quanto principale materia prima utilizzata nella fabbricazione del prodotto oggetto del riesame. Tali misure impediscono alle forze di mercato di funzionare liberamente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(102)</p></td><td><p>Dalla presente inchiesta non sono emersi elementi di prova del fatto che l&#8217;applicazione discriminatoria o inadeguata del diritto fallimentare e patrimoniale nel settore dell&#8217;aspartame, a norma dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), quarto trattino, del regolamento di base, come indicato al considerando&#160;90, non inciderebbe sui produttori del prodotto oggetto del riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(103)</p></td><td><p>Il settore dell&#8217;aspartame subisce inoltre gli effetti delle distorsioni dei costi salariali ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), quinto trattino, del regolamento di base, come indicato anche al considerando 88. Tali distorsioni incidono sul settore sia direttamente (nella fabbricazione del prodotto oggetto del riesame o dei principali fattori produttivi) sia indirettamente (in termini di accesso al capitale o ai fattori produttivi da parte di societ&#224; soggette al medesimo sistema del lavoro nella RPC).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(104)</p></td><td><p>Nella presente inchiesta inoltre non sono stati forniti elementi di prova a dimostrazione del fatto che il settore dell&#8217;aspartame non risenta dell&#8217;intervento pubblico nel sistema finanziario ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), sesto trattino, del regolamento di base, come indicato anche al considerando 88. Pertanto il sostanziale intervento pubblico nel sistema finanziario comporta gravi ripercussioni sulle condizioni di mercato a tutti i livelli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(105)</p></td><td><p>La Commissione rammenta infine che per fabbricare il prodotto oggetto del riesame sono necessari vari fattori produttivi. Quando i produttori del prodotto oggetto del riesame acquistano o appaltano tali fattori produttivi, i prezzi che hanno pagato (e che sono registrati come costi) sono esposti alle stesse distorsioni sistemiche sopra menzionate. Ad esempio i fornitori dei fattori produttivi impiegano manodopera soggetta alle distorsioni, possono contrarre prestiti soggetti alle distorsioni presenti nel settore finanziario/nell&#8217;allocazione del capitale, che sono inoltre soggetti al sistema di pianificazione che si applica a tutti i livelli dell&#8217;amministrazione e a tutti i settori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(106)</p></td><td><p>Di conseguenza non solo non &#232; opportuno utilizzare i prezzi di vendita sul mercato interno del prodotto oggetto del riesame ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base, ma anche tutti i costi dei fattori produttivi (inclusi materie prime, energia, terreni, finanziamenti, lavoro ecc.) risultano essere viziati dal fatto che la formazione dei loro prezzi &#232; influenzata da un intervento pubblico sostanziale, come descritto nelle parti A&#160;e&#160;B della relazione. In effetti, gli interventi pubblici descritti in relazione all&#8217;allocazione del capitale, ai terreni, al lavoro, all&#8217;energia e alle materie prime sono presenti in tutta la RPC. Ci&#242; significa ad esempio che un fattore produttivo a sua volta prodotto nella RPC combinando una serie di fattori produttivi &#232; soggetto a distorsioni significative. Lo stesso vale per il fattore produttivo di un fattore produttivo e cos&#236; via.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(107)</p></td><td><p>Nel contesto della presente inchiesta, n&#233; il governo della RPC n&#233; i produttori esportatori hanno presentato elementi di prova o argomentazioni indicanti il contrario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(108)</p></td><td><p>In sintesi, dagli elementi di prova disponibili &#232; emerso che i prezzi o i costi del prodotto oggetto del riesame, compresi i costi delle materie prime, dell&#8217;energia e del lavoro, non sono il risultato di forze del libero mercato, ma sono invece influenzati da un intervento pubblico sostanziale ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), del regolamento di base, come dimostrato dall&#8217;incidenza effettiva o possibile di uno o pi&#249; dei fattori pertinenti ivi elencati. Su tale base, e in assenza di collaborazione da parte del governo della RPC, la Commissione ha concluso che, nel caso di specie, per stabilire il valore normale non &#232; opportuno utilizzare i prezzi e i costi sul mercato interno. La Commissione ha pertanto proceduto alla costruzione del valore normale esclusivamente sulla base di costi di produzione e di vendita che riflettono prezzi o valori di riferimento esenti da distorsioni, ossia, nel caso di specie, sulla base dei corrispondenti costi di produzione e vendita in un paese rappresentativo appropriato, a norma dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base, come esposto nella sezione in appresso.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.2. Paese rappresentativo 3.3.2.1. Osservazioni generali <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(109)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento di base, la scelta del paese rappresentativo si &#232; basata sui criteri seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un livello di sviluppo economico analogo a quello della RPC. A tale scopo, la Commissione ha utilizzato paesi con un reddito nazionale lordo pro capite simile a quello della RPC secondo la banca dati della Banca mondiale&#160;<a>(<span>23</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la produzione del prodotto oggetto del riesame in tale paese&#160;<a>(<span>24</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la disponibilit&#224; di dati pubblici pertinenti nel paese rappresentativo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>qualora vi sia pi&#249; di un paese rappresentativo possibile, la preferenza dovrebbe essere accordata, se del caso, al paese con un livello adeguato di protezione sociale e ambientale.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(110)</p></td><td><p>Come indicato ai considerando 82 e&#160;83, la Commissione ha pubblicato due note al fascicolo relative alle fonti per la determinazione del valore normale: la prima nota del 4&#160;marzo 2022 e la seconda nota sui fattori produttivi del 28&#160;aprile 2022. Tali note descrivono i fatti e gli elementi di prova alla base dei criteri pertinenti e prendono in esame le osservazioni pervenute dalle parti in merito a tali elementi e alle fonti pertinenti. Nella seconda nota la Commissione ha informato le parti interessate della sua intenzione di considerare la Malaysia quale paese rappresentativo appropriato nel caso di specie, qualora fosse confermata l&#8217;esistenza di distorsioni significative ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.2.2. Un livello di sviluppo economico simile a quello della RPC <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(111)</p></td><td><p>Nella prima nota sui fattori produttivi la Commissione ha spiegato che il prodotto oggetto del riesame non sembrava essere fabbricato in nessuno dei paesi con un livello di sviluppo economico analogo a quello della RPC conformemente ai criteri indicati al considerando&#160;109. Era fabbricato soltanto nella RPC, in Giappone e nell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(112)</p></td><td><p>La Commissione ha quindi valutato se un prodotto appartenente alla stessa categoria generale e/o al medesimo settore del prodotto oggetto del riesame fosse prodotto in un paese avente un livello di sviluppo economico analogo a quello della RPC. La Commissione ha pertanto indicato che avrebbe preso in considerazione la produzione di edulcoranti, aromi e additivi alimentari, che erano prodotti appartenenti alla stessa categoria generale dell&#8217;aspartame, per stabilire un paese rappresentativo appropriato in applicazione dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(113)</p></td><td><p>Nella prima nota sui fattori produttivi la Commissione ha individuato l&#8217;Argentina, la Malaysia e la Thailandia quali paesi con un livello di sviluppo economico analogo a quello della RPC secondo la Banca mondiale, che li classifica tutti come paesi a &#171;reddito medio-alto&#187;, in termini di reddito nazionale lordo, dove &#232; noto che avviene la produzione di prodotti appartenenti alla medesima categoria generale.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.2.3. Disponibilità di dati pubblici pertinenti nel paese rappresentativo <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(114)</p></td><td><p>Nella prima nota la Commissione ha individuato una societ&#224; in Argentina, una societ&#224; in Malaysia e quattro societ&#224; in Thailandia per le quali nella banca dati Dun &amp; Bradstreet&#160;<a>(<span>25</span>)</a> o tramite il sito web aziendale erano prontamente disponibili informazioni finanziarie relative a prodotti appartenenti alla stessa categoria generale del prodotto oggetto del riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(115)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l&#8217;Argentina, la Commissione ha riscontrato dati finanziari prontamente disponibili per un produttore di prodotti rientranti nella stessa categoria generale del prodotto oggetto del riesame, ossia Laboratorios Argentinos Farmesa, che fabbrica prodotti appartenenti alla stessa categoria generale dell&#8217;aspartame, nella banca dati Dun &amp; Bradstreet per il 2020, senza tuttavia trovare rendiconti finanziari pubblicati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(116)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la Malaysia, la Commissione ha riscontrato rendiconti finanziari pubblicati prontamente disponibili per un produttore di prodotti rientranti nella stessa categoria generale del prodotto oggetto del riesame, ossia la societ&#224; Ajinomoto Malaysia, per gli esercizi finanziari chiusi al 31&#160;marzo 2018, 2019, 2020 e&#160;2021&#160;<a>(<span>26</span>)</a>, nonch&#233; dati finanziari prontamente disponibili per tale societ&#224; nella banca dati Dun &amp; Bradstreet.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(117)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la Thailandia, la Commissione ha riscontrato dati finanziari prontamente disponibili per tre produttori di prodotti rientranti nella stessa categoria generale del prodotto oggetto del riesame nella banca dati Dun &amp; Bradstreet per uno di essi per l&#8217;esercizio finanziario chiuso il 31&#160;dicembre 2020 e per gli altri due per l&#8217;esercizio finanziario chiuso il 31&#160;marzo 2021. La Commissione ha inoltre riscontrato dati prontamente disponibili per l&#8217;esercizio finanziario chiuso al 31&#160;marzo 2021 per Ajinomoto Company (Thailand) Ltd. Le informazioni finanziarie di Ajinomoto Company (Thailand) Ltd erano per&#242; incorporate nella relazione annuale di Ajinomoto Group senza un rendiconto separato per Ajinomoto Company (Thailandia). Non &#232; stato possibile utilizzare i dati per le altre tre societ&#224; thailandesi in quanto i loro dati non riguardavano gran parte del PIR e/o non rendevano disponibili sui loro siti web conti completi sottoposti a revisione contabile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(118)</p></td><td><p>La Commissione ha analizzato altres&#236; le importazioni dei principali fattori produttivi in Argentina, Malaysia e Thailandia ed ha rilevato che una parte significativa delle importazioni dei fattori produttivi principali quali l&#8217;acido L-aspartico e la L-fenilalanina in Argentina, Malaysia e Thailandia provenivano dalla RPC. Ci&#242; ha evidenziato potenziali distorsioni dei prezzi all&#8217;importazione da altri paesi terzi, essendo influenzati dalle importazioni cinesi. Tale circostanza &#232; stata riscontrata anche per altri possibili paesi rappresentativi quali Brasile, Colombia, Filippine, Russia, Turchia, Serbia e Sud Africa per i quali la Commissione non &#232; stata in grado di trovare produttori di prodotti simili con informazioni finanziarie pubblicamente disponibili. Messico e Per&#249; segnalavano un volume ragionevole di importazioni di tali fattori produttivi da paesi diversi dalla RPC. Tuttavia Messico e Per&#249; non segnalavano importazioni del secondo fattore produttivo pi&#249; significativo (anidride acetica). Inoltre la Commissione non &#232; stata in grado di trovare produttori di prodotti simili con informazioni finanziarie pubblicamente disponibili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(119)</p></td><td><p>Di conseguenza, sebbene l&#8217;elevato volume delle importazioni dalla RPC per i fattori produttivi di cui sopra potrebbe avere un effetto distorsivo sul prezzo delle importazioni da altri paesi, considerando che la presente inchiesta &#232; un riesame in previsione della scadenza ai sensi dell&#8217;articolo&#160;11, paragrafo 2, del regolamento di base che non richiede un calcolo preciso del margine di dumping, ma piuttosto di stabilire il rischio di persistenza o reiterazione del dumping, la Commissione ha ritenuto che nel caso di specie avrebbe potuto eccezionalmente utilizzare il prezzo all&#8217;importazione da paesi diversi dalla RPC seguendo la metodologia di cui al considerando&#160;136, nonostante l&#8217;elevato volume di importazioni dalla&#160;RPC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(120)</p></td><td><p>Changmao si &#232; opposto alla selezione di Ajinomoto Thailandia o Ajinomoto Malaysia. Ha affermato che: 1)&#160;entrambe le entit&#224; si concentrano sulla produzione di altri prodotti e non di edulcoranti, in particolare non di aspartame; 2)&#160;il margine di profitto di Ajinomoto Thailandia superava il margine di profitto ragionevole ottenuto da un produttore di edulcoranti; 3)&#160;poich&#233; Ajinomoto Giappone deteneva una posizione di monopolio nel mercato giapponese, era probabile che anche Ajinomoto Thailandia e Ajinomoto Malaysia godessero di posizioni molto forti nei loro mercati. Inoltre Changmao ha asserito che, poich&#233; le esportazioni di aspartame dal Giappone nell&#8217;Unione da parte di Ajinomoto erano aumentate dall&#8217;istituzione dei dazi antidumping alla RPC, il gruppo Ajinomoto aveva tutto l&#8217;interesse a mantenere i dazi antidumping in vigore. Di conseguenza detta societ&#224; ha affermato che, al fine di garantire lo svolgimento di un&#8217;inchiesta obiettiva, non era opportuno selezionare alcuna societ&#224; collegata ad Ajinomoto in Thailandia o in Malaysia ai fini della determinazione del valore normale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(121)</p></td><td><p>La Commissione ha osservato che Changmao non ha proposto alcun produttore alternativo in Malaysia e Thailandia. Per quanto riguarda la prima affermazione, si rammenta che l&#8217;aspartame &#232; prodotto soltanto nella RPC, in Giappone e nell&#8217;UE. Sebbene Ajinomoto Malaysia produca diversi tipi di prodotti, produce anche edulcoranti. L&#8217;aspartame &#232; un tipo di edulcorante.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(122)</p></td><td><p>In merito all&#8217;affermazione relativa al fatto che il livello di profitto di Ajinomoto Thailandia fosse troppo elevato, come evidenziato nella nota del 4&#160;marzo 2022, la relazione annuale accessibile al pubblico presentava i dati finanziari su base consolidata, non soltanto per l&#8217;entit&#224; in Thailandia che fabbrica edulcoranti. Inoltre la Commissione ha osservato che Changmao non ha fornito alcuna indicazione in merito a un margine di profitto &#171;ragionevole&#187; ottenuto da un produttore di edulcoranti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(123)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l&#8217;affermazione concernente la posizione di monopolio delle affiliate di Ajinomoto in Thailandia e Malaysia, la Commissione ha osservato che Changmao non ha presentato alcun elemento di prova al riguardo. Tale argomentazione &#232; stata quindi respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(124)</p></td><td><p>Infine l&#8217;argomentazione secondo cui non era opportuno selezionare alcuna societ&#224; collegata ad Ajinomoto in Thailandia o in Malaysia ai fini della determinazione del valore normale in quanto Ajinomoto avrebbe avuto interesse a mantenere le misure antidumping in vigore nell&#8217;UE non era motivata e, in ogni caso, la Commissione faceva affidamento su informazioni finanziarie sottoposte a revisione prontamente disponibili. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(125)</p></td><td><p>In considerazione di quanto sopra, la Commissione ha ritenuto che le informazioni finanziarie disponibili per la societ&#224; malese Ajinomoto Malaysia costituissero la fonte pi&#249; appropriata per stabilire SGAV e profitti ai fini della determinazione del valore normale. Dei rendiconti finanziari sottoposti a revisione che si sovrapponevano per nove mesi al periodo dell&#8217;inchiesta di riesame erano prontamente disponibili per Ajinomoto Malaysia e consentivano un calcolo affidabile delle SGAV e del margine di profitto per la costruzione del valore normale. Ajinomoto Malaysia inoltre &#232; una grande societ&#224; con una produzione significativa nella stessa categoria generale del prodotto oggetto del riesame. Al contrario, come spiegato in precedenza, le informazioni per Ajinomoto Company (Thailandia) sono state consolidate a livello di gruppo senza alcuna dichiarazione separata dei dati finanziari per Ajinomoto Thailandia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(126)</p></td><td><p>La Commissione ha pertanto concluso che i dati finanziari di Ajinomoto Malaysia, che includevano aromi e additivi alimentari, erano appropriati ai fini del presente riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(127)</p></td><td><p>Alla luce delle considerazioni di cui sopra, con la seconda nota la Commissione ha informato le parti interessate della sua intenzione di utilizzare la Malaysia come paese rappresentativo appropriato e la societ&#224; Ajinomoto (Malaysia) Berhad, a norma dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), primo trattino, del regolamento di base, al fine di reperire prezzi o valori di riferimento esenti da distorsioni per il calcolo del valore normale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(128)</p></td><td><p>Le parti interessate sono state invitate a presentare osservazioni sull&#8217;adeguatezza della Malaysia come paese rappresentativo e di Ajinomoto (Malaysia) Berhad come produttore nel paese rappresentativo. Non sono pervenute ulteriori osservazioni.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.2.4. Livello di protezione sociale e ambientale <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(129)</p></td><td><p>Avendo stabilito che la Malaysia era l&#8217;unico paese rappresentativo appropriato disponibile, sulla base di tutti gli elementi sopra indicati, non &#232; stato necessario svolgere una valutazione del livello di protezione sociale e ambientale conformemente all&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), primo trattino, ultima frase, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.2.5. Conclusioni <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(130)</p></td><td><p>Alla luce dell&#8217;analisi di cui sopra, la Malaysia ha soddisfatto i criteri di cui all&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), primo trattino, del regolamento di base, per poter essere considerata un paese rappresentativo appropriato.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.3. Fonti utilizzate per stabilire i costi esenti da distorsioni <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(131)</p></td><td><p>Nella prima nota la Commissione ha elencato i fattori produttivi quali materiali, energia e lavoro utilizzati nella fabbricazione del prodotto oggetto del riesame da parte dei produttori esportatori e ha invitato le parti interessate a presentare osservazioni e a proporre informazioni pubblicamente disponibili su valori esenti da distorsioni per ciascuno dei fattori produttivi citati nella suddetta nota.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(132)</p></td><td><p>Successivamente, nella seconda nota, la Commissione ha dichiarato che, per costruire il valore normale conformemente all&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base, avrebbe utilizzato il GTA per stabilire il costo esente da distorsioni della maggior parte dei fattori produttivi, in particolare delle materie prime. La Commissione ha dichiarato inoltre che avrebbe utilizzato i dati dell&#8217;Institute of Labour Market Information and Analysis (ILMIA)&#160;<a>(<span>27</span>)</a> per stabilire i costi del lavoro esenti da distorsioni e le informazioni sui prezzi dell&#8217;energia elettrica pubblicati dalla societ&#224; elettrica Tenaga Nasional Berhad (TNB)&#160;<a>(<span>28</span>)</a> nel suo sito web in relazione ai costi dell&#8217;energia elettrica.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.3.1. Costi e valori di riferimento esenti da distorsioni 3.3.3.1.1. Fattori produttivi <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(133)</p></td><td><p>Considerate tutte le informazioni contenute nella domanda e le successive informazioni presentate dal richiedente e raccolte durante la visita di verifica, al fine di determinare il valore normale in conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base sono stati individuati i fattori produttivi e le rispettive fonti indicati di seguito.</p><p><span>Tabella 1</span></p><p><span>Fattori produttivi dell&#8217;aspartame</span></p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Fattore produttivo</p></td><td><p>Codice delle merci in Malaysia</p></td><td><p>Valore esente da distorsioni (CNY)</p></td><td><p>Unit&#224; di misura</p></td></tr><tr><td><p><span>Materie prime</span></p></td></tr><tr><td><p>Anidride acetica</p></td><td><p>29152400</p></td><td><p>9,73</p></td><td><p>kg</p></td></tr><tr><td><p>Acido L-aspartico</p></td><td><p>29224900</p></td><td><p>16,56</p></td><td><p>kg</p></td></tr><tr><td><p>L-fenilalanina</p></td><td><p>29224900</p></td><td><p>16,56</p></td><td><p>kg</p></td></tr><tr><td><p>Acido formico</p></td><td><p>29151100</p></td><td><p>5,51</p></td><td><p>kg</p></td></tr><tr><td><p>Metanolo</p></td><td><p>29051100</p></td><td><p>2,00</p></td><td><p>kg</p></td></tr><tr><td><p>Idrossido di sodio/soda caustica (sali dell&#8217;acido formico)</p></td><td><p>29151200</p></td><td><p>6,95</p></td><td><p>kg</p></td></tr><tr><td><p>Carbonato di sodio (carbonato di disodio)</p></td><td><p>28362000</p></td><td><p>1,62</p></td><td><p>kg</p></td></tr><tr><td><p><span>Lavoro (manodopera)</span></p></td></tr><tr><td><p>Manodopera diretta e indiretta nel settore manifatturiero</p></td><td><p>[N.a.]</p></td><td><p>53,6</p></td><td><p>ora</p></td></tr><tr><td><p><span>Energia</span></p></td></tr><tr><td><p>Energia elettrica</p></td><td><p>[N.a.]</p></td><td><p>0,54</p></td><td><p>kWh</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(134)</p></td><td><p>La Commissione ha incluso anche un valore per le spese generali di produzione, al fine di coprire i costi non compresi nei fattori produttivi di cui sopra. Il metodo per stabilire tale importo &#232; debitamente spiegato al considerando&#160;141.</p></td></tr></tbody></table> Materie prime <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(135)</p></td><td><p>La struttura dei costi dell&#8217;aspartame &#232; determinata principalmente dai costi delle materie prime, ossia sostanze chimiche varie, nonch&#233; dall&#8217;energia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(136)</p></td><td><p>Al fine di stabilire il prezzo esente da distorsioni delle materie prime come consegnate all&#8217;ingresso dello stabilimento di un produttore del paese rappresentativo, la Commissione ha utilizzato quale base la media ponderata del prezzo all&#8217;importazione nel paese rappresentativo come indicato nel GTA, aggiungendovi i dazi all&#8217;importazione. Il prezzo all&#8217;importazione nel paese rappresentativo &#232; stato determinato come media ponderata dei prezzi unitari delle importazioni da tutti i paesi terzi, esclusi la RPC e i paesi che non sono membri dell&#8217;Organizzazione mondiale del commercio (OMC) elencati nell&#8217;allegato&#160;I del regolamento (UE) 2015/755 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>29</span>)</a>. La Commissione ha deciso di escludere le importazioni dalla RPC nel paese rappresentativo, avendo concluso al considerando&#160;108 che non &#232; opportuno utilizzare i prezzi e i costi sul mercato interno della RPC a causa dell&#8217;esistenza di distorsioni significative ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), del regolamento di base. In assenza di elementi di prova attestanti che le stesse distorsioni non incidono allo stesso modo sui prodotti destinati all&#8217;esportazione, la Commissione ha ritenuto che tali distorsioni incidano sui prezzi all&#8217;esportazione. Dopo aver escluso la RPC e i paesi non membri dell&#8217;OMC, come spiegato al considerando&#160;119, la Commissione ha ritenuto che le importazioni da altri paesi terzi siano rimaste sufficientemente rappresentative.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(137)</p></td><td><p>Di norma tali prezzi all&#8217;importazione dovrebbero essere maggiorati anche dei prezzi del trasporto sul mercato interno. Tuttavia, in considerazione della risultanza di cui al considerando&#160;77, nonch&#233; della natura della presente inchiesta di riesame in previsione della scadenza, che mira a stabilire se le pratiche di dumping siano proseguite durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame o possano ripetersi, piuttosto che a determinarne l&#8217;esatta entit&#224;, la Commissione ha deciso che gli adeguamenti per tenere conto del trasporto sul mercato interno non erano necessari. Tali adeguamenti avrebbero unicamente l&#8217;effetto di accrescere il valore normale e dunque il margine di dumping.</p></td></tr></tbody></table> Lavoro (manodopera) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(138)</p></td><td><p>La Commissione si &#232; avvalsa delle statistiche pubblicate dall&#8217;Institute of Labour Market Information and Analysis (ILMIA)&#160;<a>(<span>30</span>)</a> della Malaysia per determinare il livello dei salari in Malaysia, utilizzando le informazioni relative al costo medio del lavoro per dipendente nel settore manifatturiero per il periodo dell&#8217;inchiesta.</p></td></tr></tbody></table> Energia elettrica <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(139)</p></td><td><p>I prezzi per l&#8217;energia elettrica applicati alle societ&#224; (utenti industriali) in Malaysia sono pubblicati sul sito web dell&#8217;azienda elettrica Tenaga Nasional Berhad (TNB)&#160;<a>(<span>31</span>)</a>. Le tariffe pi&#249; recenti sono state pubblicate il 1<span>o</span>&#160;gennaio 2014 ed erano ancora in vigore nel PIR. Al fine di stabilire il costo dell&#8217;energia elettrica per kWh, la Commissione ha utilizzato l&#8217;aliquota della tariffa E1 applicabile alla tariffa industriale generale di media tensione, che &#232; stata considerata adeguata per l&#8217;industria dell&#8217;aspartame.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.3.1.2. Spese generali di produzione, SGAV, profitti e ammortamenti <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(140)</p></td><td><p>A&#160;norma dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base, &#171;[i]l valore normale costruito comprende un congruo importo esente da distorsioni per le spese generali, amministrative e di vendita e per i profitti&#187;. &#200; inoltre necessario stabilire un valore per le spese generali di produzione, al fine di coprire i costi non inclusi nei fattori produttivi di cui sopra.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(141)</p></td><td><p>Per stabilire un valore esente da distorsioni delle spese generali di produzione e data la mancanza di collaborazione da parte dei produttori cinesi, la Commissione ha utilizzato i dati disponibili conformemente all&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base. Pertanto, sulla base dei dati forniti dall&#8217;unico produttore dell&#8217;Unione nel questionario, la Commissione ha stabilito il rapporto tra le spese generali di produzione e il costo totale della produzione. Tale percentuale &#232; stata quindi applicata al valore esente da distorsioni del costo di produzione per ottenere il valore esente da distorsioni delle spese generali di produzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(142)</p></td><td><p>Per stabilire un congruo importo esente da distorsioni per SGAV e profitti, la Commissione si &#232; basata sui dati finanziari al 31&#160;marzo 2021 di Ajinomoto Malaysia. La Commissione ha messo tali dati a disposizione delle parti interessate nella seconda nota.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.3.2. Calcolo del valore normale <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(143)</p></td><td><p>Sulla base di quanto precede, la Commissione ha costruito il valore normale a livello franco fabbrica conformemente all&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(144)</p></td><td><p>Innanzitutto la Commissione ha stabilito i costi di produzione esenti da distorsioni. In mancanza di collaborazione sufficiente da parte dei produttori esportatori, la Commissione si &#232; basata sulle informazioni fornite dal richiedente nella risposta al questionario in merito all&#8217;utilizzo di ciascun fattore necessario per la produzione di aspartame. Tali coefficienti di consumo forniti dal richiedente sono stati appurati nel corso della verifica. La Commissione ha moltiplicato i coefficienti di consumo per i costi unitari esenti da distorsioni osservati nel paese rappresentativo, la Malaysia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(145)</p></td><td><p>La Commissione aveva ricevuto altres&#236; alcune informazioni relative ai fattori produttivi dall&#8217;unico produttore esportatore cinese che ha collaborato. Tuttavia, come ricordato ai considerando&#160;75 e&#160;77, dato il livello significativo di omessa collaborazione nel caso di specie, tale produttore non era rappresentativo per le societ&#224; che hanno esportato nel mercato dell&#8217;Unione durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame, e quindi i suoi dati (ossia i fattori di consumo) non sono stati ritenuti appropriati per l&#8217;uso nel calcolo del valore normale. Se la collaborazione &#232; estremamente limitata, la Commissione non pu&#242; assicurarsi che i dati dei produttori esportatori che hanno collaborato riflettano accuratamente l&#8217;effettivo dumping praticato a livello nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(146)</p></td><td><p>Una volta stabiliti i costi di produzione esenti da distorsioni, la Commissione ha aggiunto le spese generali di produzione, le SGAV e i profitti. Le spese generali di produzione sono state stabilite sulla base dei dati forniti dal richiedente nella domanda di riesame. Le SGAV e i profitti sono stati stabiliti sulla base dei rendiconti finanziari di Ajinomoto Malaysia per l&#8217;esercizio chiuso a marzo 2021 come indicato nei conti sottoposti a revisione contabile della societ&#224;&#160;<a>(<span>32</span>)</a>. La Commissione ha aggiunto ai costi di produzione esenti da distorsioni le voci indicate di seguito:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spese generali di produzione, che rappresentavano complessivamente il [3&#160;%-7&#160;%] dei costi diretti di produzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>SGAV, che rappresentavano il 34,7&#160;% del costo delle merci vendute di Ajinomoto Malaysia; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>profitti realizzati da Ajinomoto Malaysia, pari al 19,8&#160;% del costo delle merci vendute, che sono stati applicati ai costi di produzione totali esenti da distorsioni.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(147)</p></td><td><p>Sulla tale base, la Commissione ha calcolato un valore normale unitario medio a livello franco fabbrica conformemente all&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(148)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che Ajinomoto Malaysia non era paragonabile a Changmao e ad altri produttori della RPC e che le sue SGAV erano molto pi&#249; elevate rispetto a quelle dei produttori di edulcoranti, dato che Ajinomoto Malaysia: 1)&#160;operava nella produzione di ingredienti, quali il glutammato monosodico; 2)&#160;non produceva principalmente edulcoranti; 3)&#160;gestiva anche attivit&#224; di vendita al dettaglio con SGAV elevate; nonch&#233; 4)&#160;offriva servizi post-vendita ai propri clienti e attivit&#224; promozionali. Changmao ha asserito che la Commissione dovrebbe esaminare i dettagli delle SGAV sostenute da Ajinomoto Malaysia e apportare tutti gli adeguamenti necessari in considerazione di tali differenze al fine di garantire un confronto equo tra il valore normale e i prezzi all&#8217;esportazione di Changmao e di altri produttori cinesi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(149)</p></td><td><p>A tale riguardo la Commissione ha osservato che l&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento di base prevede che, in caso di distorsioni, il valore normale debba essere costruito esclusivamente in base a costi di produzione e di vendita che rispecchino prezzi o valori di riferimento esenti da distorsioni. A tale fine prevede che siano utilizzati i costi in un paese rappresentativo appropriato, con un livello di sviluppo economico analogo a quello del paese esportatore, a condizione che siano prontamente disponibili i dati pertinenti. Nel caso di specie la Malaysia &#232; risultata essere un paese rappresentativo appropriato e vi erano informazioni finanziarie prontamente disponibili per Ajinomoto Malaysia. Changmao non ha presentato alcun elemento di prova in merito ai servizi post-vendita e alla attivit&#224; promozionali. Inoltre Changmao non ha indicato quale fosse l&#8217;entit&#224; di tali spese che la Commissione avrebbe dovuto utilizzare per adeguare le SGAV totali di Ajinomoto Malaysia. La relazione annuale di Ajinomoto Malaysia per l&#8217;esercizio chiuso il 31&#160;marzo 2021 non contempla una ripartizione dettagliata delle informazioni concernenti le SGAV che consentirebbero alla Commissione di valutare se tali affermazioni siano accurate. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(150)</p></td><td><p>Changmao ha affermato altres&#236; che il margine di profitto di Ajinomoto Malaysia pari al 19,85&#160;% era troppo elevato per produttori di edulcoranti di piccole e medie dimensioni quali sono i produttori cinesi. Changmao ha asserito che nell&#8217;inchiesta iniziale la Commissione ha utilizzato un profitto di riferimento compreso tra il 5&#160;% e il&#160;10&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(151)</p></td><td><p>La Commissione ha osservato che il profitto di riferimento e il profitto nel paese rappresentativo si riferiscono a concetti differenti e a paesi diversi. In particolare, il profitto di riferimento menzionato da Changmao corrisponde al profitto generato dall&#8217;industria dell&#8217;Unione per le vendite effettuate sul mercato interno dell&#8217;Unione in condizioni di concorrenza normali ed &#232; utilizzato per calcolare il margine di pregiudizio. Il profitto nel paese rappresentativo &#232; utilizzato ai fini del calcolo del valore normale, con riferimento al paese rappresentativo appropriato, ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a) del regolamento di base. Tale profitto deve riflettere quello generato da una societ&#224; che produce il prodotto oggetto dell&#8217;inchiesta o un prodotto simile in un paese rappresentativo. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(152)</p></td><td><p>Nelle osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao si &#232; detta in disaccordo con la posizione della Commissione espressa al considerando&#160;145 di utilizzare i fattori di consumo dell&#8217;industria dell&#8217;Unione per la determinazione del valore normale. Changmao ha asserito che il fatto di esportare bassi volumi di aspartame nell&#8217;Unione durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame non era di per s&#233; sufficiente per ritenere inaffidabili i fattori di consumo di Changmao.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(153)</p></td><td><p>La Commissione non concordava con tale asserzione. Come illustrato al considerando&#160;145, se la collaborazione &#232; estremamente limitata, la Commissione non pu&#242; assicurarsi che i dati dei produttori esportatori che hanno collaborato riflettano accuratamente l&#8217;effettivo dumping praticato a livello nazionale. Inoltre Changmao non ha dimostrato perch&#233; l&#8217;utilizzo dei fattori di consumo dell&#8217;industria dell&#8217;Unione per la determinazione del valore normale sarebbe inappropriato nel caso di specie. Changmao non ha nemmeno dimostrato che non sarebbe esistito alcun dumping se la Commissione avesse utilizzato un approccio alternativo pi&#249; adeguato. Infine, come spiegato al considerando&#160;160, l&#8217;utilizzo dei dati sul consumo comunicati relativi a Changmao non avrebbe in ogni caso influito sull&#8217;esito dell&#8217;inchiesta. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> 3.4. Prezzo all’esportazione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(154)</p></td><td><p>In assenza di collaborazione da parte dei produttori cinesi che rappresentano volumi rappresentativi, il prezzo all&#8217;esportazione &#232; stato stabilito sulla base della banca dati Comext cif (Eurostat) adeguato al livello franco fabbrica. Di conseguenza dal prezzo cif sono stati dedotti il nolo (marittimo), il costo delle assicurazioni e il costo del trasporto nazionale citati nella domanda di riesame.</p></td></tr></tbody></table> 3.5. Confronto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(155)</p></td><td><p>La Commissione ha confrontato il valore normale costruito conformemente all&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base con il prezzo all&#8217;esportazione stabilito secondo le modalit&#224; di cui sopra.</p></td></tr></tbody></table> 3.6. Margine di dumping <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(156)</p></td><td><p>Su tale base il margine di dumping medio ponderato, espresso in percentuale del prezzo cif franco frontiera dell&#8217;Unione, dazio non corrisposto, era pari al 27&#160;%. La Commissione ha pertanto concluso che le pratiche di dumping sono proseguite durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(157)</p></td><td><p>Nelle osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che le era stato applicato l&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base poich&#233; le sue esportazioni nell&#8217;Unione rappresentano meno del 3&#160;% delle importazioni totali di aspartame dalla RPC. Changmao ha asserito che il volume ridotto che ha esportato nell&#8217;Unione durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame non costituiva una base giuridica per consentire alla Commissione di concludere che i fattori di produzione presentati da Changmao non fossero rappresentativi e che era opportuno applicare l&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base. Changmao ha affermato che, ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;3, e dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), del regolamento di base, l&#8217;esigua quantit&#224; di esportazioni non giustifica il mancato calcolo del suo valore normale sulla base del suo costo di produzione. Changmao ha inoltre asserito che il regolamento di base non prevedeva alcun elemento di prova della rappresentativit&#224; per il valore normale costruito e pertanto la Commissione dovrebbe utilizzare i suoi fattori di produzione. Changmao ha inoltre affermato che la Commissione ha commesso un errore in relazione ai fattori di produzione dato che Changmao utilizzava tanto energia elettrica quanto vapore mentre HSWT utilizzava soltanto energia elettrica che era pi&#249; costosa del vapore. Inoltre Changmao ha asserito che la Commissione aveva violato le norme sul trattamento individuale ai sensi dell&#8217;articolo&#160;9, paragrafo&#160;5, secondo comma, del regolamento di base. In particolare Changmao ha affermato che, poich&#233; la Commissione ha stabilito un margine di dumping individuale e ha fissato un&#8217;aliquota individuale del dazio per Changmao nell&#8217;inchiesta iniziale, sebbene i dazi iniziali possano essere mantenuti dopo la presente inchiesta di riesame in previsione della scadenza, la Commissione non poteva negare tale metodo di determinazione individuale senza alcuna base giuridica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(158)</p></td><td><p>Come indicato al considerando&#160;75, la Commissione ha applicato l&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base relativo alle conclusioni concernenti la RPC e non Changmao. In effetti, nel contesto di un riesame in previsione della scadenza, la Commissione mira a determinare la persistenza o la reiterazione del dumping rispetto al paese nel suo insieme. Le informazioni fornite da un produttore esportatore con volumi di esportazione molto limitati nell&#8217;Unione non sono rappresentative dell&#8217;andamento delle importazioni totali dalla RPC quando queste sono proseguite in misura significativa. Inoltre, come spiegato al considerando&#160;77, essendo stato riscontrato che le esportazioni di Changmao non erano rappresentative delle importazioni totali dalla RPC, il margine di dumping individuale di tale societ&#224; non sarebbe stato pertinente ai fini della determinazione della prosecuzione o meno del dumping a livello nazionale durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(159)</p></td><td><p>La Commissione non ha ignorato i fattori di produzione presentati da Changmao. Tuttavia, per il calcolo del valore normale ai fini del calcolo del margine di dumping a livello nazionale, la Commissione ha utilizzato i fattori di consumo dell&#8217;unico produttore dell&#8217;Unione (l&#8217;industria dell&#8217;Unione non utilizzava il vapore) come dati disponibili ai sensi dell&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base, dato che la Commissione non ha ottenuto tali informazioni a causa della mancanza di collaborazione da parte dei produttori esportatori cinesi. In effetti le esportazioni di Changmao nell&#8217;Unione non sono state considerate rappresentative per la RPC nel suo insieme dato che rappresentavano meno del 3&#160;% delle importazioni dalla RPC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(160)</p></td><td><p>In ogni caso la Commissione ha osservato che anche se si fosse basata sui fattori di produzione e sui coefficienti di consumo presentati da Changmao, il calcolo del margine di dumping avrebbe comunque prodotto un margine superiore al 20&#160;%. Per completezza, la Commissione rileva che i due fattori di produzione indicati da Changmao, ossia vapore e materiali di consumo, non sono stati valutati, in quanto non sono stati inclusi nel calcolo del valore normale per il margine di dumping nazionale di cui al considerando&#160;156. Qualora la Commissione avesse incluso tali due fattori di produzione, il margine di dumping sarebbe stato ancora pi&#249; elevato. Nella presente inchiesta erano disponibili quindi elementi di prova evidenti della persistenza del dumping, indipendentemente dalla metodologia utilizzata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(161)</p></td><td><p>Infine l&#8217;articolo&#160;9, paragrafo&#160;5, del regolamento di base fa riferimento all&#8217;istituzione dei dazi individuali. La presente inchiesta &#232; un riesame in previsione della scadenza a norma dell&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;2, del regolamento di base, durante il quale la Commissione pu&#242; soltanto stabilire se le misure in vigore debbano essere mantenute o abolite. Pertanto l&#8217;articolo&#160;9, paragrafo&#160;5, secondo comma, del regolamento di base non si applica alla presente inchiesta. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> 4. RISCHIO DI PERSISTENZA O REITERAZIONE DEL DUMPING <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(162)</p></td><td><p>Dopo aver constatato l&#8217;esistenza di pratiche di dumping durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame come menzionato al considerando&#160;156, in conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;2, del regolamento di base, la Commissione ha esaminato il rischio della persistenza del dumping in caso di abrogazione delle misure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(163)</p></td><td><p>A seguito dell&#8217;omessa collaborazione da parte di produttori esportatori/produttori della RPC che rappresentano un volume rappresentativo delle importazioni, la Commissione ha fondato la sua valutazione sui dati disponibili conformemente all&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base, in particolare sulle informazioni contenute nella domanda di riesame, sulle informazioni prontamente disponibili e sul GTA. Sono stati analizzati gli elementi seguenti: la capacit&#224; produttiva e la capacit&#224; inutilizzata nella RPC nonch&#233; l&#8217;attrattiva del mercato dell&#8217;Unione e i prezzi all&#8217;esportazione verso paesi&#160;terzi.</p></td></tr></tbody></table> 4.1. Capacità produttiva e capacità inutilizzata nella RPC <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(164)</p></td><td><p>La Commissione ha analizzato la situazione relativa alla capacit&#224; produttiva e alla capacit&#224; inutilizzata sulla base delle informazioni contenute nella domanda di riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(165)</p></td><td><p>Nella domanda di riesame, il richiedente ha indicato che la capacit&#224; esistente nella RPC ammontava a circa 30&#160;000-35&#160;000 tonnellate. Non vi era alcuna ulteriore informazione accessibile al pubblico al riguardo. Poich&#233; nessuna delle parti ha presentato osservazioni n&#233; ha fornito ulteriori informazioni in merito alla capacit&#224; totale esistente nella RPC, la Commissione ha concluso che l&#8217;attuale capacit&#224; produttiva cinese dovrebbe essere compresa tra 30&#160;000 e 35&#160;000 tonnellate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(166)</p></td><td><p>Il richiedente stima che la domanda interna di aspartame nella RPC sia pari a circa 10&#160;000 tonnellate. Nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame le importazioni totali dalla RPC sono state pari a circa 16&#160;000 tonnellate. Di conseguenza la capacit&#224; inutilizzata della RPC ammonta a circa 4&#160;000-9&#160;000 tonnellate, un quantitativo che copre quasi l&#8217;intero consumo dell&#8217;Unione e pu&#242; essere persino pari al doppio del consumo dell&#8217;Unione riportato nella tabella&#160;2.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(167)</p></td><td><p>La Commissione ha pertanto constatato che la RPC disponeva di una capacit&#224; produttiva e di una capacit&#224; inutilizzata notevoli tali da consentirle di aumentare le vendite nel mercato dell&#8217;Unione in caso di scadenza delle misure antidumping.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(168)</p></td><td><p>Nelle osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che il richiedente ha sopravvalutato la capacit&#224; produttiva di aspartame nella RPC. In particolare Changmao ha asserito che la sua capacit&#224; produttiva era inferiore alle 3&#160;000 tonnellate stimate dal richiedente. Changmao ha presentato soltanto nella versione riservata un documento che indicava che la societ&#224; cinese Shaoxing Yamei Biochemistry Co. Ltd non era pi&#249; un produttore di aspartame. Inoltre Changmao ha dichiarato che altri produttori cinesi di aspartame avevano ridotto la loro capacit&#224; produttiva in ragione della nuova politica della RPC per la protezione dell&#8217;ambiente. Changmao ha quindi affermato che, considerando la domanda interna di aspartame nella RPC e le esportazioni di aspartame verso paesi terzi, nella RPC non era disponibile una capacit&#224; produttiva inutilizzata di aspartame che sarebbe stata utilizzata per aumentare le esportazioni di tale prodotto nell&#8217;Unione in caso di abolizione delle misure antidumping.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(169)</p></td><td><p>La Commissione osserva che Changmao non ha fornito alcun elemento di prova in merito alla diminuzione della capacit&#224; dovuta alle politiche di protezione dell&#8217;ambiente. In assenza di qualsiasi elemento di prova, la Commissione ha respinto tale affermazione. Inoltre, anche dopo aver tenuto conto della diminuzione della capacit&#224; produttiva di Changmao e Shaoxing Yamei Biochemistry Co. Ltd, vi sarebbe comunque una capacit&#224; inutilizzata di oltre 2&#160;000&#160;tonnellate&#160;<a>(<span>33</span>)</a>, che potrebbe coprire una quota significativa del consumo totale di aspartame nell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> 4.2. Attrattiva del mercato dell’Unione e prezzi all’esportazione nei paesi terzi <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(170)</p></td><td><p>L&#8217;attrattiva del mercato dell&#8217;Unione per le esportazioni cinesi era evidente, data la loro presenza costante nonostante le misure antidumping, con una quota del mercato dell&#8217;Unione compresa tra [7&#160;%-10&#160;%] durante il PIR, come indicato nella tabella 3.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(171)</p></td><td><p>L&#8217;elevata capacit&#224; produttiva nella RPC fornisce un potente incentivo ad esportare in questo settore naturalmente orientato all&#8217;esportazione poich&#233; i produttori cinesi hanno soltanto due concorrenti al di fuori della RPC: Ajinomoto in Giappone e il richiedente. In caso di scadenza dei dazi antidumping, i produttori cinesi avrebbero l&#8217;opportunit&#224; di aumentare le proprie vendite e la propria quota di mercato nell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(172)</p></td><td><p>Inoltre la Commissione ha esaminato la probabilit&#224; che i produttori esportatori cinesi aumentino ulteriormente le loro vendite all&#8217;esportazione nell&#8217;Unione a prezzi di dumping in caso di scadenza delle misure. La Commissione ha pertanto esaminato i livelli dei prezzi dei produttori esportatori cinesi praticati ad altri mercati di paesi terzi e li ha confrontati con i prezzi dell&#8217;industria dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(173)</p></td><td><p>In assenza di una collaborazione concernente volumi rappresentativi dalla RPC, la Commissione ha utilizzato il GTA. Da tale esame &#232; emerso che il prezzo medio di vendita dell&#8217;industria dell&#8217;Unione ([12&#160;051-18&#160;377]&#160;EUR/tonnellata) era superiore al prezzo medio all&#8217;esportazione dalla RPC verso paesi terzi durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame (9&#160;939&#160;EUR/tonnellata). Di conseguenza i produttori esportatori cinesi sarebbero incentivati dal punto di vista economico a trasferire le esportazioni dai paesi terzi nell&#8217;Unione in caso di scadenza delle misure, data l&#8217;attrattiva del mercato dell&#8217;Unione. In tal caso i produttori cinesi sarebbero in grado di esportare verso l&#8217;Unione a prezzi superiori rispetto a quelli praticati sui mercati di altri paesi terzi, ma comunque inferiori ai prezzi dell&#8217;industria dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> 4.3. Conclusioni <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(174)</p></td><td><p>In considerazione della capacit&#224; inutilizzata nella RPC e dell&#8217;attrattiva del mercato dell&#8217;Unione per i produttori esportatori cinesi, come dimostrato dai prezzi all&#8217;esportazione in paesi terzi, menzionate in precedenza, la Commissione ha concluso che sussiste un forte rischio che la scadenza delle misure antidumping comporti un aumento delle esportazioni oggetto di dumping.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(175)</p></td><td><p>Alla luce delle sue risultanze sulla persistenza del dumping durante il PIR e sul probabile andamento delle esportazioni in caso di scadenza delle misure, come illustrato al considerando&#160;174, la Commissione ha concluso che sussiste un forte rischio che la scadenza delle misure antidumping sulle importazioni dalla RPC comporti la persistenza del dumping.</p></td></tr></tbody></table> 5. PREGIUDIZIO 5.1. Definizione dell’industria dell’Unione e della produzione dell’Unione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(176)</p></td><td><p>Durante il periodo in esame il prodotto simile era fabbricato da un produttore dell&#8217;Unione (Hyet Sweet SAS nel 2018 e HSWT dal 2019 in poi, come spiegato al considerando&#160;37), che costituisce l&#8217;&#171;industria dell&#8217;Unione&#187; ai sensi dell&#8217;articolo&#160;4, paragrafo&#160;1, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(177)</p></td><td><p>La produzione totale dell&#8217;Unione durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame &#232; stata determinata ammontare a circa [1&#160;963-2&#160;909] tonnellate.</p></td></tr></tbody></table> 5.2. Consumo dell’Unione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(178)</p></td><td><p>L&#8217;aspartame &#232; prodotto soltanto nell&#8217;Unione, nella RPC e in Giappone. La Commissione ha stabilito il consumo dell&#8217;Unione in base alle vendite dell&#8217;industria dell&#8217;Unione sul mercato dell&#8217;UE e alle importazioni dalla RPC e dal Giappone, secondo dati forniti da Eurostat.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(179)</p></td><td><p>Il consumo dell&#8217;Unione ha registrato il seguente andamento:</p><p><span>Tabella&#160;2</span></p><p><span>Consumo dell&#8217;Unione (in tonnellate)</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Consumo totale dell&#8217;Unione</p></td><td><p>[1&#160;539 -2&#160;141 ]</p></td><td><p>[4&#160;355 -6&#160;058 ]</p></td><td><p>[3&#160;826 -5&#160;322 ]</p></td><td><p>[3&#160;957 -5&#160;504 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>283</span></p></td><td><p><span>249</span></p></td><td><p><span>257</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: Eurostat e risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(180)</p></td><td><p>Il consumo dell&#8217;Unione di aspartame &#232; fluttuato durante il periodo in esame. Dapprima &#232; aumentato del 183&#160;% dal 2018 al 2019, successivamente &#232; diminuito del 12&#160;% tra il 2019 e il 2020 e poi &#232; leggermente aumentato di nuovo del 3&#160;% nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame rispetto al 2020. Nel complesso nel periodo in esame il consumo dell&#8217;Unione &#232; aumentato del&#160;157&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(181)</p></td><td><p>La variabilit&#224; del consumo dell&#8217;Unione ha rispecchiato l&#8217;aumento delle importazioni dalla RPC e dal Giappone nel 2019 e poi principalmente dal Giappone nel 2020 e nel PIR come indicato nelle tabelle&#160;3&#160;e&#160;6.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(182)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha chiesto alla Commissione di spiegare perch&#233; vi fosse una differenza significativa per il consumo per il 2018 tra la domanda di riesame e la tabella&#160;2.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(183)</p></td><td><p>La Commissione ha osservato che la differenza &#232; dovuta al volume delle importazioni dal Giappone per il 2018. La domanda di riesame ha utilizzato il volume delle importazioni dal Giappone secondo la banca dati di cui all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo&#160;6, mentre la Commissione ha basato la sua valutazione su Eurostat dato che quest&#8217;ultima fonte comprende informazioni pi&#249; dettagliate (quali le importazioni nel contesto del regime di perfezionamento attivo). Tuttavia, anche sulla base della banca dati di cui all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo&#160;6, le risultanze dell&#8217;inchiesta non sarebbero cambiate dato che gli andamenti del consumo e delle quote di mercato rimangono sostanzialmente gli stessi.</p></td></tr></tbody></table> 5.3. Importazioni dal paese interessato 5.3.1. Volume e quota di mercato delle importazioni dal paese interessato <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(184)</p></td><td><p>La Commissione ha stabilito il volume delle importazioni sulla base di Eurostat. La quota di mercato delle importazioni &#232; stata determinata sulla base di Eurostat e dei dati forniti dall&#8217;industria dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(185)</p></td><td><p>Le importazioni nell&#8217;Unione dal paese interessato hanno registrato l&#8217;andamento indicato di seguito.</p><p><span>Tabella 3</span></p><p><span>Volume delle importazioni (in tonnellate) e quota di mercato</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Volume delle importazioni dal paese interessato</p></td><td><p>[489 -681 ]</p></td><td><p>[1&#160;017 -1&#160;415 ]</p></td><td><p>[426 -593 ]</p></td><td><p>[311 -433 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>266</span></p></td><td><p><span>128</span></p></td><td><p><span>85</span></p></td></tr><tr><td><p>Quota di mercato</p></td><td><p>[28 &#160;%-39 &#160;%]</p></td><td><p>[20 &#160;%-28 &#160;%]</p></td><td><p>[10 &#160;%-14 &#160;%]</p></td><td><p>[7 &#160;%-10 &#160;%]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>73</span></p></td><td><p><span>35</span></p></td><td><p><span>25</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: Eurostat e risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(186)</p></td><td><p>Nel periodo in esame il volume delle importazioni dalla RPC ha registrato fluttuazioni. &#200; aumentato del 166&#160;% tra il 2018 e il 2019 e poi &#232; diminuito del 69&#160;% alla fine del PIR rispetto al 2019. Complessivamente il volume delle importazioni dalla RPC &#232; diminuito del 15&#160;% durante il periodo in esame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(187)</p></td><td><p>La quota di mercato delle importazioni dalla RPC ha registrato una tendenza al ribasso nel periodo in esame ed &#232; diminuita del 75&#160;% nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame rispetto al 2018. La diminuzione della quota di mercato &#232; dovuta a un aumento del consumo dell&#8217;Unione a cui non &#232; seguito un aumento secondo la medesima proporzione del volume delle importazioni dalla RPC.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.2. Regime di perfezionamento attivo <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(188)</p></td><td><p>L&#8217;aspartame era importato dalla RPC in regime normale ma anche in regime di perfezionamento attivo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(189)</p></td><td><p>Le importazioni dalla RPC in regime normale e in regime di perfezionamento attivo hanno registrato il seguente andamento:</p><p><span>Tabella 4</span></p><p><span>Volume delle importazioni (in tonnellate) dalla RPC in regime normale e in regime di perfezionamento attivo</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Volume delle importazioni dalla RPC in regime normale</p></td><td><p>[292 -407 ]</p></td><td><p>[776 -1&#160;080 ]</p></td><td><p>[374 -521 ]</p></td><td><p>[249 -346 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>266</span></p></td><td><p><span>128</span></p></td><td><p><span>85</span></p></td></tr><tr><td><p>Quota di mercato</p></td><td><p>[17 &#160;%-23 &#160;%]</p></td><td><p>[16 &#160;%-22 &#160;%]</p></td><td><p>[9 &#160;%-12 &#160;%]</p></td><td><p>[6 &#160;%-8 &#160;%]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>94</span></p></td><td><p><span>52</span></p></td><td><p><span>33</span></p></td></tr><tr><td><p>Volume delle importazioni dalla RPC in regime di perfezionamento attivo</p></td><td><p>[197 -274 ]</p></td><td><p>[241 -335 ]</p></td><td><p>[52 -72 ]</p></td><td><p>[63 -87 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>122</span></p></td><td><p><span>26</span></p></td><td><p><span>32</span></p></td></tr><tr><td><p>Quota di mercato</p></td><td><p>[11 &#160;%-16 &#160;%]</p></td><td><p>[5 &#160;%-7 &#160;%]</p></td><td><p>[0 &#160;%-2 &#160;%]</p></td><td><p>[0 &#160;%-3 &#160;%]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>43</span></p></td><td><p><span>11</span></p></td><td><p><span>12</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: Eurostat e risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(190)</p></td><td><p>Nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame il 25&#160;% delle importazioni totali dalla RPC &#232; stato effettuato in regime di perfezionamento attivo. Il volume delle importazioni effettuate in questo regime &#232; diminuito del 68&#160;% nel periodo in esame.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.3. Prezzi delle importazioni dal paese interessato e undercutting dei prezzi <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(191)</p></td><td><p>La Commissione ha stabilito i prezzi delle importazioni in base ai dati Eurostat.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(192)</p></td><td><p>La media ponderata del prezzo delle importazioni nell&#8217;Unione dal paese interessato ha registrato il seguente andamento:</p><p><span>Tabella 5</span></p><p><span>Prezzi all&#8217;importazione (EUR/tonnellata)</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>RPC</p></td><td><p>[8&#160;452 - 11&#160;758 ]</p></td><td><p>[9&#160;104 - 12&#160;665 ]</p></td><td><p>[8&#160;976 - 12&#160;486 ]</p></td><td><p>[8&#160;859 -12&#160;323 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>108</span></p></td><td><p><span>106</span></p></td><td><p><span>105</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: Eurostat (escluse le importazioni in regime di perfezionamento attivo).</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(193)</p></td><td><p>Durante il periodo in esame i prezzi medi delle importazioni dalla RPC sono aumentati del&#160;5&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(194)</p></td><td><p>Data l&#8217;omessa collaborazione di produttori esportatori cinesi che rappresentavano un volume rappresentativo delle importazioni come indicato al considerando&#160;36, la Commissione ha determinato l&#8217;undercutting dei prezzi durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame mediante un confronto tra la media ponderata dei prezzi di vendita praticati dall&#8217;unico produttore dell&#8217;Unione ad acquirenti indipendenti sul mercato dell&#8217;Unione, adeguati a un livello franco fabbrica, e la media ponderata dei prezzi all&#8217;esportazione secondo la banca dati di cui all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo&#160;6, compreso il dazio antidumping, con gli opportuni adeguamenti per tenere conto dei costi successivi all&#8217;importazione. Il prezzo dei volumi di aspartame importati in regime di perfezionamento attivo non &#232; stato preso in considerazione poich&#233; tali volumi non sono immessi in libera pratica sul mercato dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(195)</p></td><td><p>Il risultato del confronto &#232; stato espresso in percentuale del fatturato dell&#8217;unico produttore dell&#8217;Unione durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame e non ha mostrato alcun undercutting.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(196)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che HSWT offriva ai suoi clienti significativi servizi aggiuntivi di vendita che si sarebbero rispecchiati nei prezzi di vendita e ha pertanto portato le vendite di HSWT a uno stadio commerciale diverso rispetto ai prezzi di vendita degli esportatori cinesi. Changmao ha ritenuto che i prezzi dell&#8217;industria cinese e dell&#8217;industria dell&#8217;Unione dovessero essere confrontati allo stesso stadio commerciale nei calcoli relativi all&#8217;undercutting dei prezzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(197)</p></td><td><p>L&#8217;affermazione di Changmao &#232; speculativa. Come indicato al considerando&#160;75, Changmao &#232; stato l&#8217;unico produttore esportatore cinese che ha collaborato all&#8217;inchiesta; tuttavia, le sue esportazioni nell&#8217;Unione non sono risultate essere rappresentative per la RPC ed &#232; stato quindi applicato l&#8217;articolo&#160;18 del regolamento di base. Pertanto la Commissione non ha potuto valutare lo stadio commerciale degli esportatori cinesi. Infine, come indicato al considerando&#160;195, non si &#232; verificato alcun undercutting durante il periodo dell&#8217;inchiesta anche senza apportare adeguamenti per tenere conto dello stadio commerciale. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.4. Importazioni da paesi terzi diversi dalla RPC <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(198)</p></td><td><p>Le importazioni di aspartame da paesi terzi diversi dalla RPC provenivano quasi esclusivamente dal Giappone.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(199)</p></td><td><p>Le importazioni di aspartame da paesi terzi diversi dalla RPC e dal Giappone rappresentano una quota di mercato di meno del&#160;2&#160;% delle importazioni totali nel periodo in esame. Poich&#233; l&#8217;aspartame &#232; prodotto esclusivamente nella RPC, in Giappone e nell&#8217;Unione, la Commissione ha ritenuto che tali importazioni fossero classificate erroneamente come aspartame o che fosse erroneamente dichiarata la loro origine. Per questo motivo la Commissione non ha pi&#249; tenuto conto di tali importazioni nell&#8217;analisi del pregiudizio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(200)</p></td><td><p>L&#8217;aspartame era importato dal Giappone in regime normale ma anche in regime di perfezionamento attivo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(201)</p></td><td><p>Il volume (aggregato) delle importazioni, la quota di mercato e l&#8217;andamento dei prezzi delle importazioni di aspartame originario del Giappone hanno registrato il seguente andamento:</p><p><span>Tabella 6</span></p><p><span>Importazioni da paesi terzi</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Paese</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Giappone</p></td><td><p>Volume totale delle importazioni (in tonnellate)</p></td><td><p>[312 -434 ]</p></td><td><p>[2&#160;478 -3&#160;447 ]</p></td><td><p>[2&#160;383 -3&#160;315 ]</p></td><td><p>[2&#160;579 -3&#160;587 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>795</span></p></td><td><p><span>764</span></p></td><td><p><span>827</span></p></td></tr><tr><td><p>Quota di mercato (in %)</p></td><td><p>[18 -25 ]</p></td><td><p>[50 -69 ]</p></td><td><p>[55 -76 ]</p></td><td><p>[57 -80 ]</p></td></tr><tr><td><p>Volume delle importazioni in regime di perfezionamento attivo</p></td><td><p>[0 -0 ]</p></td><td><p>[1&#160;049 -1&#160;459 ]</p></td><td><p>[1&#160;152 -1&#160;602 ]</p></td><td><p>[1&#160;529 -2&#160;127 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>110</span></p></td><td><p><span>146</span></p></td></tr><tr><td><p>Quota di mercato delle importazioni giapponesi in regime di perfezionamento attivo (in %)</p></td><td><p>[0 -0 ]</p></td><td><p>[21 -29 ]</p></td><td><p>[26 -37 ]</p></td><td><p>[34 -47 ]</p></td></tr><tr><td><p>Prezzo medio (in EUR/tonnellata) senza regime di perfezionamento attivo</p></td><td><p>[11&#160;431 - 15&#160;901 ]</p></td><td><p>[11&#160;904 - 16&#160;560 ]</p></td><td><p>[11&#160;987 - 16&#160;676 ]</p></td><td><p>[11&#160;438 - 15&#160;912 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>104</span></p></td><td><p><span>105</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: Eurostat.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(202)</p></td><td><p>Il volume delle importazioni dal Giappone &#232; aumentato del 727&#160;% durante il periodo in esame. Nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame il 60&#160;% delle importazioni totali dal Giappone &#232; stato effettuato in regime di perfezionamento attivo. Le importazioni dal Giappone in regime di perfezionamento attivo erano inesistenti nel 2018 e sono aumentate del 46&#160;% nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame rispetto al&#160;2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(203)</p></td><td><p>La quota di mercato delle importazioni dal Giappone &#232; aumentata durante il periodo in esame, raggiungendo il [57&#160;%-80&#160;%] nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame. Anche la quota di mercato delle importazioni dal Giappone in regime di perfezionamento attivo &#232; aumentata durante il periodo in esame, raggiungendo il [34&#160;%-47&#160;%] nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(204)</p></td><td><p>Il prezzo medio delle importazioni dal Giappone &#232; aumentato del 5&#160;% tra il 2018 e il 2020. Nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame, i prezzi sono tornati a livelli analoghi a quelli del 2018.</p></td></tr></tbody></table> 5.4. Situazione economica dell’industria dell’Unione 5.4.1. Osservazioni generali <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(205)</p></td><td><p>La valutazione della situazione economica dell&#8217;industria dell&#8217;Unione ha compreso una valutazione di tutti gli indicatori economici attinenti allo stato dell&#8217;industria dell&#8217;Unione nel periodo in esame.</p></td></tr></tbody></table> 5.4.2. Produzione, capacità produttiva e utilizzo degli impianti <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(206)</p></td><td><p>Nel periodo in esame la produzione e la capacit&#224; produttiva totali, nonch&#233; l&#8217;utilizzo totale degli impianti, dell&#8217;Unione hanno registrato l&#8217;andamento seguente:</p><p><span>Tabella 7</span></p><p><span>Produzione, capacit&#224; produttiva e utilizzo degli impianti</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Volume di produzione (in tonnellate)</p></td><td><p>[1&#160;181 -1&#160;750 ]</p></td><td><p>[1&#160;379 -2&#160;043 ]</p></td><td><p>[1&#160;971 -2&#160;921 ]</p></td><td><p>[1&#160;963 -2&#160;909 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>117</span></p></td><td><p><span>167</span></p></td><td><p><span>166</span></p></td></tr><tr><td><p>Capacit&#224; produttiva (in tonnellate)</p></td><td><p>[2&#160;656 -3&#160;936 ]</p></td><td><p>[2&#160;656 -3&#160;936 ]</p></td><td><p>[2&#160;656 -3&#160;936 ]</p></td><td><p>[2&#160;656 -3&#160;936 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td></tr><tr><td><p>Utilizzo degli impianti (in %)</p></td><td><p>[37 -55 ]</p></td><td><p>[43 -64 ]</p></td><td><p>[62 -91 ]</p></td><td><p>[61 -91 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>117</span></p></td><td><p><span>167</span></p></td><td><p><span>166</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(207)</p></td><td><p>Il volume di produzione &#232; aumentato del 67&#160;% tra il 2018 e il 2020. Nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame il volume di produzione &#232; rimasto a livelli analoghi a quello del 2020. Il volume di produzione &#232; aumentato in seguito al cambiamento della strategia aziendale del richiedente che ha rilevato gli attivi del precedente produttore dell&#8217;Unione di aspartame nel 2019, come spiegato al considerando&#160;37.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(208)</p></td><td><p>La capacit&#224; produttiva dell&#8217;industria dell&#8217;Unione &#232; stata mantenuta allo stesso livello durante il periodo in esame, dato che il richiedente ha rilevato gli attivi di produzione del precedente produttore dell&#8217;Unione, come spiegato al considerando&#160;37.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(209)</p></td><td><p>L&#8217;utilizzo degli impianti &#232; aumentato del 66&#160;% in linea con l&#8217;aumento del volume di produzione annuale descritto al considerando&#160;207.</p></td></tr></tbody></table> 5.4.3. Volume delle vendite e quota di mercato <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(210)</p></td><td><p>Nel periodo in esame il volume delle vendite e la quota di mercato dell&#8217;industria dell&#8217;Unione hanno registrato l&#8217;andamento seguente:</p><p><span>Tabella 8</span></p><p><span>Volume delle vendite e quota di mercato</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Volume delle vendite sul mercato dell&#8217;Unione (in tonnellate)</p></td><td><p>[699 -1&#160;035 ]</p></td><td><p>[814 -1&#160;206 ]</p></td><td><p>[962 -1&#160;425 ]</p></td><td><p>[1&#160;009 -1&#160;496 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>116</span></p></td><td><p><span>138</span></p></td><td><p><span>144</span></p></td></tr><tr><td><p>Quota di mercato (in %)</p></td><td><p>[40 -59 ]</p></td><td><p>[16 -24 ]</p></td><td><p>[22 -33 ]</p></td><td><p>[22 -33 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p>100</p></td><td><p>41</p></td><td><p>55</p></td><td><p>56</p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario ed Eurostat.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(211)</p></td><td><p>Nell&#8217;intero periodo in esame il volume delle vendite dell&#8217;industria dell&#8217;Unione sul mercato dell&#8217;Unione ha registrato un andamento al rialzo. Complessivamente il volume delle vendite &#232; aumentato del&#160;44&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(212)</p></td><td><p>Nonostante l&#8217;aumento del volume delle vendite, la quota di mercato dell&#8217;industria dell&#8217;Unione &#232; diminuita del 44&#160;% durante il periodo in esame ed ha raggiunto il [22&#160;%-33&#160;%] durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame.</p></td></tr></tbody></table> 5.4.4. Crescita <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(213)</p></td><td><p>Come indicato in precedenza il volume delle vendite dell&#8217;industria dell&#8217;Unione &#232; aumentato del 44&#160;% nel periodo in esame. Tuttavia il consumo dell&#8217;Unione &#232; aumentato ancora di pi&#249;, ossia del 157&#160;% nel periodo in esame e, di conseguenza, la quota di mercato dell&#8217;industria dell&#8217;Unione &#232; diminuita del&#160;44&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> 5.4.5. Occupazione e produttività <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(214)</p></td><td><p>Nel periodo in esame l&#8217;occupazione e la produttivit&#224; hanno registrato l&#8217;andamento seguente:</p><p><span>Tabella 9</span></p><p><span>Occupazione e produttivit&#224;</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Numero di dipendenti</p></td><td><p>[76 -112 ]</p></td><td><p>[63 -94 ]</p></td><td><p>[65 -96 ]</p></td><td><p>[68 -100 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>84</span></p></td><td><p><span>86</span></p></td><td><p><span>89</span></p></td></tr><tr><td><p>Produttivit&#224; (in tonnellate/ETP)</p></td><td><p>[13 -19 ]</p></td><td><p>[18 -27 ]</p></td><td><p>[25 -37 ]</p></td><td><p>[24 -36 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>139</span></p></td><td><p><span>194</span></p></td><td><p><span>186</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(215)</p></td><td><p>Il numero dei dipendenti ha registrato fluttuazioni nel corso del periodo in esame. Inizialmente &#232; diminuito del&#160;16&#160;% nel 2019 rispetto al 2018, quando il richiedente ha rilevato gli attivi e taluni dipendenti dell&#8217;ex produttore di aspartame dell&#8217;Unione, come illustrato al considerando&#160;37. Il graduale aumento del numero di dipendenti dal 2019 al periodo dell&#8217;inchiesta di riesame &#232; avvenuto contemporaneamente all&#8217;aumento dei livelli di produzione e vendita per l&#8217;industria dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(216)</p></td><td><p>La produttivit&#224; &#232; aumentata del 94&#160;% tra il 2018 e il 2020, rispecchiando l&#8217;aumento del volume di produzione come spiegato al considerando&#160;207, per poi diminuire del&#160;4&#160;% nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame rispetto al 2020. Nell&#8217;insieme la produttivit&#224; complessiva &#232; aumentata dell&#8217;86&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> 5.4.6. Entità del margine di dumping e ripresa dagli effetti di precedenti pratiche di dumping <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(217)</p></td><td><p>Il margine di dumping durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame &#232; stato notevolmente superiore al livello minimo come indicato al considerando&#160;156 e il volume e la quota di mercato delle importazioni dalla RPC, illustrati alle tabelle 3 e&#160;4, erano comunque significativi durante il periodo in esame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(218)</p></td><td><p>Malgrado la persistenza del dumping da parte della RPC, l&#8217;industria dell&#8217;Unione &#232; riuscita comunque a riprendersi dagli effetti di precedenti pratiche di dumping, in particolare grazie alla nuova strategia aziendale dell&#8217;unico produttore dell&#8217;Unione e all&#8217;aumento del consumo interno.</p></td></tr></tbody></table> 5.4.7. Prezzi e fattori che incidono sui prezzi <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(219)</p></td><td><p>Nel periodo in esame la media ponderata dei prezzi di vendita unitari praticati dal produttore dell&#8217;Unione ad acquirenti indipendenti nell&#8217;Unione ha registrato l&#8217;andamento seguente:</p><p><span>Tabella 10</span></p><p><span>Prezzi di vendita e costo di produzione nell&#8217;Unione (in EUR/tonnellata)</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Prezzo medio unitario di vendita nell&#8217;Unione</p></td><td><p>[10&#160;699 -16&#160;316 ]</p></td><td><p>[11&#160;954 -18&#160;229 ]</p></td><td><p>[12&#160;293 -18&#160;747 ]</p></td><td><p>[12&#160;051 -18&#160;377 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>112</span></p></td><td><p><span>115</span></p></td><td><p><span>113</span></p></td></tr><tr><td><p>Costo unitario di produzione<span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>81</span></p></td><td><p><span>73</span></p></td><td><p><span>71</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(220)</p></td><td><p>Nel periodo in esame il prezzo medio unitario di vendita praticato dall&#8217;industria dell&#8217;Unione ad acquirenti indipendenti &#232; aumentato del&#160;13&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(221)</p></td><td><p>Il costo unitario di produzione ha registrato una flessione del&#160;29&#160;% nel periodo in esame. Tale circostanza &#232; dovuta all&#8217;aumento dell&#8217;efficienza nei consumi di talune materie prime chiave e ai prezzi inferiori dell&#8217;energia elettrica e del gas.</p></td></tr></tbody></table> 5.4.8. Costo del lavoro <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(222)</p></td><td><p>Nel periodo in esame il costo medio del lavoro del produttore dell&#8217;Unione ha registrato l&#8217;andamento seguente:</p><p><span>Tabella 11</span></p><p><span>Costo medio del lavoro per dipendente</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Costo medio del lavoro per dipendente (EUR)</p></td><td><p>[55&#160;774 -85&#160;056 ]</p></td><td><p>[61&#160;652 -94&#160;019 ]</p></td><td><p>[59&#160;792 -91&#160;182 ]</p></td><td><p>[54&#160;112 -82&#160;521 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>111</span></p></td><td><p><span>107</span></p></td><td><p><span>97</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(223)</p></td><td><p>Il costo medio del lavoro per dipendente &#232; aumentato dell&#8217;11&#160;% nel 2019 rispetto al 2018 e successivamente &#232; diminuito del 12&#160;% nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame rispetto al 2019. Nel complesso il costo medio del lavoro dell&#8217;Unione per addetto &#232; diminuito del&#160;3&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(224)</p></td><td><p>La fluttuazione del costo del lavoro &#232; riconducibile alla variazione del mix dei dipendenti nel periodo in esame.</p></td></tr></tbody></table> 5.4.9. Scorte <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(225)</p></td><td><p>Nel periodo in esame il livello delle scorte dei produttori dell&#8217;Unione ha registrato l&#8217;andamento seguente:</p><p><span>Tabella 12</span></p><p><span>Scorte</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Scorte finali (in tonnellate)</p></td><td><p>[102 -155 ]</p></td><td><p>[126 -192 ]</p></td><td><p>[171 -261 ]</p></td><td><p>[127 -193 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>124</span></p></td><td><p><span>168</span></p></td><td><p><span>124</span></p></td></tr><tr><td><p>Scorte finali, in percentuale sulla produzione</p></td><td><p>[7 &#160;%-11 &#160;%]</p></td><td><p>[8 &#160;%-12 &#160;%]</p></td><td><p>[7 &#160;%-11 &#160;%]</p></td><td><p>[5 &#160;%-8 &#160;%]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>106</span></p></td><td><p><span>101</span></p></td><td><p><span>75</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(226)</p></td><td><p>Il volume delle scorte &#232; cresciuto del 68&#160;% tra il 2018 e il 2020 ed &#232; poi diminuito del 26&#160;% alla fine del periodo dell&#8217;inchiesta di riesame. Nel complesso il livello delle scorte &#232; aumentato del&#160;24&#160;%.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(227)</p></td><td><p>Le scorte finali in percentuale del volume di produzione sono aumentate del 6&#160;% nel 2019 rispetto al 2018, per poi diminuire del 29&#160;% entro la fine del periodo dell&#8217;inchiesta di riesame rispetto al&#160;2019.</p></td></tr></tbody></table> 5.4.10. Redditività, flusso di cassa, investimenti, utile sul capitale investito e capacità di ottenere capitale <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(228)</p></td><td><p>Nel periodo in esame la redditivit&#224;, il flusso di cassa, gli investimenti e l&#8217;utile sul capitale investito del produttore dell&#8217;Unione hanno registrato l&#8217;andamento seguente:</p><p><span>Tabella 13</span></p><p><span>Redditivit&#224;, flusso di cassa, investimenti e utile sul capitale investito</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td><td><p>Periodo dell&#8217;inchiesta di riesame</p></td></tr><tr><td><p>Redditivit&#224; delle vendite nell&#8217;Unione ad acquirenti indipendenti (in % del fatturato delle vendite)</p><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>&#8211;&#160;100</span></p></td><td><p><span>&#8211;16</span></p></td><td><p><span>110</span></p></td><td><p><span>112</span></p></td></tr><tr><td><p>Flusso di cassa (in EUR)</p></td><td><p>[&#8211;12&#160;979 ; &#8211;8&#160;511 ]</p></td><td><p>[&#8211;3&#160;690 ; &#8211;2&#160;420 ]</p></td><td><p>[249 -380 ]</p></td><td><p>[443 -676 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>&#8211;&#160;100</span></p></td><td><p><span>&#8211;28</span></p></td><td><p><span>103</span></p></td><td><p><span>105</span></p></td></tr><tr><td><p>Investimenti (in EUR)</p></td><td><p>[292 -445 ]</p></td><td><p>[1&#160;302 -1&#160;985 ]</p></td><td><p>[1&#160;476 -2&#160;250 ]</p></td><td><p>[1&#160;750 -2&#160;669 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>100</span></p></td><td><p><span>446</span></p></td><td><p><span>505</span></p></td><td><p><span>599</span></p></td></tr><tr><td><p>Utile sul capitale investito (in %)</p></td><td><p>[&#8211;37 ; &#8211;25 ]</p></td><td><p>[&#8211;&#160;224 ; &#8211;&#160;147 ]</p></td><td><p>[19 -28 ]</p></td><td><p>[6 -10 ]</p></td></tr><tr><td><p><span>Indice (esercizio finanziario 2018&#160;= 100)</span></p></td><td><p><span>&#8211;&#160;100</span></p></td><td><p><span>&#8211;&#160;599</span></p></td><td><p><span>176</span></p></td><td><p><span>126</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Fonte: risposte del produttore dell&#8217;Unione al questionario.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(229)</p></td><td><p>La Commissione ha stabilito la redditivit&#224; del produttore dell&#8217;Unione esprimendo il risultato netto (utile o perdita), al lordo delle imposte, derivante dalle vendite del prodotto simile ad acquirenti indipendenti nell&#8217;Unione in percentuale sul fatturato delle vendite stesse.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(230)</p></td><td><p>La situazione della redditivit&#224; dell&#8217;industria dell&#8217;Unione &#232; migliorata nel periodo in esame passando da una perdita sostanziale nel 2018 a una perdita inferiore nel 2019 e a un profitto nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame. Tuttavia l&#8217;industria dell&#8217;Unione non &#232; riuscita a raggiungere il margine di profitto di riferimento specificato nell&#8217;inchiesta iniziale&#160;<a>(<span>34</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(231)</p></td><td><p>Il flusso di cassa netto rappresenta la capacit&#224; dei produttori dell&#8217;Unione di autofinanziare le proprie attivit&#224;. Il flusso di cassa &#232; stato negativo nel 2018 quando il produttore dell&#8217;industria dell&#8217;Unione &#232; fallito. Poich&#233; il nuovo produttore dell&#8217;Unione, il richiedente, ha aumentato le vendite, il flusso di cassa &#232; gradualmente migliorato dal 2019 al PIR.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(232)</p></td><td><p>Gli investimenti sono stati limitati nel 2018, anno in cui l&#8217;ex produttore dell&#8217;Unione &#232; fallito. Tuttavia, con la nuova propriet&#224;, gli investimenti sono aumentati del 346&#160;% nel 2019 e sono successivamente aumentati costantemente raggiungendo un aumento del 499&#160;% rispetto al 2018 durante il PIR. Gli investimenti sono stati effettuati principalmente per sostituire le vecchie apparecchiature con apparecchiature nuove pi&#249; efficienti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(233)</p></td><td><p>L&#8217;utile sul capitale investito &#232; il profitto (o la perdita) espresso come percentuale del valore contabile netto degli investimenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(234)</p></td><td><p>Quando il richiedente ha acquisito il sito produttivo nel 2019&#160;ha attuato un ampio programma di ristrutturazione, con ingenti investimenti di capitale da parte di HSWT e dei suoi azionisti per gli anni successivi, al fine di cercare di rendere nuovamente redditizio l&#8217;impianto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(235)</p></td><td><p>L&#8217;utile sul capitale investito &#232; stato notevolmente negativo nel 2018 e di nuovo nel 2019 ed &#232; migliorato nel 2020 e nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame.</p></td></tr></tbody></table> 5.5. Conclusioni relative al pregiudizio <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(236)</p></td><td><p>La maggior parte degli indicatori di pregiudizio, quali la produzione, l&#8217;utilizzo degli impianti, il costo unitario di produzione, i volumi delle vendite, i prezzi di vendita, il costo del lavoro, la produttivit&#224;, la redditivit&#224;, gli investimenti nell&#8217;occupazione, l&#8217;utile sul capitale investito e il flusso di cassa hanno registrato andamenti positivi e non indicano un pregiudizio notevole.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(237)</p></td><td><p>In base a quanto precede, la Commissione ha concluso che durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame l&#8217;industria dell&#8217;Unione non ha subito un pregiudizio notevole ai sensi dell&#8217;articolo&#160;3, paragrafo&#160;5, del regolamento di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(238)</p></td><td><p>Tuttavia, poich&#233; le importazioni cinesi sono proseguite a volumi considerevoli e l&#8217;industria dell&#8217;Unione ha realizzato profitti soltanto nel 2020 e durante il PIR, ma comunque inferiori al livello di profitto di riferimento individuato nell&#8217;inchiesta iniziale, l&#8217;industria dell&#8217;Unione non &#232; stata in grado di riprendersi completamente dai precedenti effetti pregiudizievoli di pratiche di dumping di cui all&#8217;articolo&#160;3, paragrafo&#160;5, del regolamento di base nel corso del periodo dell&#8217;inchiesta di riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(239)</p></td><td><p>Changmao ha asserito che la Commissione non ha ricevuto alcuna informazione dal richiedente sui motivi del fallimento di Hyet Sweet SAS. Inoltre Changmao ha affermato che la Commissione non ha ricevuto alcuna informazione sulle importazioni sostanziali e causa di pregiudizio autoinflitto del gruppo Hyet Sweet nell&#8217;Unione di aspartame e materie prime dalla RPC e dal Giappone e sul motivo per cui i gruppi Hyet Sweet e HSWT non hanno presentato tali informazioni alla Commissione mentre HSWT continua a sostenere che il pregiudizio &#232; stato causato dalle importazioni di aspartame dalla&#160;RPC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(240)</p></td><td><p>La Commissione ha concluso sopra che nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame l&#8217;industria dell&#8217;Unione non ha subito un pregiudizio notevole ai sensi dell&#8217;articolo&#160;3, paragrafo&#160;5, del regolamento di base. Di conseguenza le ragioni del fallimento di Hyet Sweet SAS non sono pertinenti a fini dell&#8217;inchiesta in corso. Inoltre, come spiegato al considerando&#160;176, il gruppo Hyet Sweet non &#232; pi&#249; coinvolto nella produzione di aspartame nell&#8217;Unione e non &#232; collegato a HSWT. Di conseguenza la Commissione pu&#242; soltanto incoraggiare gli importatori indipendenti a collaborare all&#8217;inchiesta. Inoltre HSWT ha fornito informazioni nella risposta al questionario in merito agli acquisti di materie prime e dall&#8217;inchiesta non &#232; emerso che gli acquisti di materie prime abbiano causato un pregiudizio. Changmao non ha spiegato perch&#233; le importazioni di materie prime dalla RPC e dal Giappone sarebbero causa di pregiudizio autoinflitto n&#233; ha presentato alcun elemento di prova al riguardo. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(241)</p></td><td><p>Changmao ha asserito che non era certo che HSWT producesse aspartame o acquistasse invece un gran numero di prodotti finiti e semifiniti, principalmente da Ajinomoto Inc. e alcune societ&#224; cinesi. Changmao ha affermato che, secondo la relazione annuale 2019 di HSWT, quest&#8217;ultima societ&#224; ha acquistato molti prodotti finiti ed ha rilevato un notevole cambiamento dei dati sui costi rispetto ai dati antecedenti il fallimento di Hyet Sweet SAS.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(242)</p></td><td><p>Come indicato al considerando&#160;207, dall&#8217;inchiesta &#232; emerso che HSWT produceva aspartame durante il periodo in esame. Inoltre l&#8217;inchiesta non ha riscontrato alcun acquisto di aspartame dalla RPC o dal Giappone. Come indicato al considerando&#160;221, il costo unitario di produzione &#232; diminuito del 29&#160;% nel periodo in esame in ragione di un aumento dell&#8217;efficienza per quanto riguarda il consumo di talune materie prime fondamentali cos&#236; come dei prezzi inferiori dell&#8217;energia elettrica e del gas. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(243)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che talune informazioni essenziali non sono state divulgate correttamente dalla Commissione o da HSWT quali ad esempio: 1)&#160;il volume delle importazioni di aspartame dalla RPC e dal Giappone; 2)&#160;il volume delle importazioni di aspartame dalla RPC e dal Giappone in regime di perfezionamento attivo; 3)&#160;le quote di mercato; 4)&#160;i prezzi medi delle importazioni di aspartame originarie della RPC e del Giappone; 5)&#160;la questione se Hyet Sweet SAS fosse ufficialmente disciolta al momento dell&#8217;apertura del riesame in previsione della scadenza; 6)&#160;l&#8217;accordo di acquisto di attivi tra HSWT e Hyet Sweet SAS; 7)&#160;l&#8217;accordo sul piano di cooperazione tra HSWT e Hyet Sweet SAS; e&#160;8)&#160;i conti di valutazione e gestione delle scorte di HSWT. Changmao ha chiesto altres&#236; alla Commissione di rendere nota la metodologia utilizzata per la creazione degli intervalli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(244)</p></td><td><p>La Commissione non ha potuto divulgare i dati relativi al volume delle importazioni, alla quota di mercato e ai prezzi all&#8217;importazione dalla RPC e dal Giappone in quanto sono sensibili in relazione al mercato e riservati ai sensi dell&#8217;articolo&#160;19 del regolamento di base dato il numero limitato di parti che operano sul mercato dell&#8217;Unione (un produttore dell&#8217;Unione, un esportatore giapponese, due esportatori cinesi predominanti). La divulgazione di tali informazioni potrebbe consentire alle parti di risalire ai dati riservati specifici della societ&#224; tramite operazioni di calcolo. La Commissione ha fornito tali informazioni in forma di intervalli e indici che hanno dato informazioni sufficientemente significative a tutte le parti interessate per comprendere l&#8217;analisi e le conclusioni della stessa e formulare osservazioni al riguardo. I dati sono stati forniti anche sotto forma di andamenti significativi affinch&#233; tutte le parti interessate potessero difendere i propri interessi. La Commissione non ha potuto rivelare il metodo utilizzato per la creazione degli intervalli in quanto ci&#242; consentirebbe alle parti di risalire ai dati esatti partendo dagli intervalli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(245)</p></td><td><p>Per quanto concerne la questione se Hyet Sweet SAS fosse ufficialmente sciolta al momento dell&#8217;apertura del riesame in previsione della scadenza, non &#232; stata fornita alcuna spiegazione del motivo per cui tali informazioni fossero pertinenti ai fini dell&#8217;attuale inchiesta di riesame in previsione della scadenza. In ogni caso, come indicato al considerando&#160;37, Hyet Sweet SAS ha interrotto la produzione di aspartame nell&#8217;Unione nel 2018 ed ha avviato la procedura fallimentare. Infine, per quanto concerne gli altri tre documenti richiesti da Changmao, tali documenti hanno natura riservata e non possono essere divulgati alle parti ai sensi dell&#8217;articolo&#160;19 del regolamento di base. La Commissione ha fornito informazioni dettagliate in merito a Hyet Sweet SAS, che consentono alle parti interessate di comprendere la situazione fattuale senza divulgare informazioni riservate. Il livello di divulgazione delle informazioni ha consentito alle parti di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(246)</p></td><td><p>Changmao ha asserito altres&#236; che la conclusione della Commissione secondo cui l&#8217;industria dell&#8217;Unione non aveva subito un pregiudizio notevole era errata in quanto non vi era alcuna valutazione sull&#8217;impatto dell&#8217;aumento delle importazioni a basso prezzo dal Giappone durante il periodo in esame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(247)</p></td><td><p>La Commissione non concordava con tale asserzione. La determinazione del pregiudizio implica un esame della situazione dell&#8217;industria dell&#8217;Unione, indipendentemente dalla sua causa. La Commissione ha riscontrato che l&#8217;industria non ha subito un pregiudizio notevole e pertanto non era appropriato valutare la causa del pregiudizio (inesistente). In assenza di pregiudizio, le importazioni dal Giappone non erano ovviamente pertinenti per la determinazione del rischio di reiterazione del pregiudizio in caso di scadenza delle misure sulle importazioni dalla RPC. Occorre inoltre osservare che le importazioni dal Giappone sembravano aver sostituito le importazioni dalla RPC soggette alle misure attuali. In caso di scadenza delle misure, &#232; probabile che le importazioni dal Giappone vengano sostituite da importazioni dalla RPC effettuate a prezzi inferiori. L&#8217;argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> 6. RISCHIO DI REITERAZIONE DEL PREGIUDIZIO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(248)</p></td><td><p>La Commissione ha concluso ai considerando&#160;236 e&#160;237 che l&#8217;industria dell&#8217;Unione non ha subito un pregiudizio notevole durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame, sebbene non sia stata in grado di riprendersi completamente dal pregiudizio notevole subito. Di conseguenza, conformemente all&#8217;articolo&#160;11, paragrafo 2, del regolamento di base, la Commissione ha valutato l&#8217;eventuale rischio di reiterazione del pregiudizio notevole causato dalle importazioni oggetto di dumping di aspartame dalla RPC in caso di scadenza delle misure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(249)</p></td><td><p>Per quanto concerne il rischio di reiterazione del pregiudizio notevole causato dalle importazioni oggetto di dumping di aspartame dalla RPC, la Commissione ha esaminato la capacit&#224; produttiva e la capacit&#224; inutilizzata nella RPC, il probabile livello dei prezzi delle importazioni dalla RPC in assenza di misure antidumping e la relativa incidenza sull&#8217;industria dell&#8217;Unione, ivi compreso il livello di undercutting in assenza di misure antidumping.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(250)</p></td><td><p>Come illustrato ai considerando da&#160;164 a&#160;173, in considerazione della capacit&#224; inutilizzata nella RPC e dell&#8217;attrattiva elevata del mercato dell&#8217;Unione per i produttori esportatori cinesi, sussiste un forte rischio che la scadenza delle misure antidumping comporti un aumento delle esportazioni nell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(251)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il probabile effetto di tali importazioni, la Commissione ha esaminato i loro probabili livelli di prezzo in caso di scadenza delle misure. A tale riguardo la Commissione ha ritenuto che i livelli dei prezzi all&#8217;importazione durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame, senza dazio antidumping, costituissero un&#8217;indicazione ragionevole. Su questa base, la Commissione ha stabilito un significativo undercutting dei prezzi dell&#8217;industria dell&#8217;Unione pari al&#160;[25&#160;%-50&#160;%].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(252)</p></td><td><p>In assenza di misure, &#232; probabile che la quota di mercato dei produttori cinesi aumenti notevolmente. Nel breve termine, dato che il produttore dell&#8217;Unione &#232; piuttosto piccolo rispetto all&#8217;esportatore giapponese, &#232; probabile che gli esportatori cinesi conquistino la quota di mercato dell&#8217;industria dell&#8217;Unione, che non sarebbe in grado di sopravvivere alla pressione sui prezzi esercitata dagli esportatori cinesi, e quindi la situazione economica dell&#8217;industria dell&#8217;Unione si deteriorerebbe rapidamente determinando un pregiudizio notevole.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(253)</p></td><td><p>Su tale base la Commissione ha concluso che l&#8217;assenza di misure comporterebbe con ogni probabilit&#224; un aumento significativo di importazioni oggetto di dumping dalla RPC a prezzi pregiudizievoli nonch&#233; il rischio della reiterazione di un pregiudizio notevole.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(254)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che, dato che non esisteva capacit&#224; inutilizzata nella RPC (cfr. considerando&#160;168), le conclusioni della Commissione relative al rischio di reiterazione del pregiudizio dovuto al rischio di aumento delle esportazioni di aspartame verso l&#8217;Unione, in assenza delle misure antidumping, non si basavano su elementi di prova diretti n&#233; comportavano un esame obiettivo a norma dell&#8217;articolo&#160;3, paragrafo&#160;2, del regolamento di base e dell&#8217;articolo&#160;3.1, dell&#8217;accordo antidumping.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(255)</p></td><td><p>Come indicato al considerando&#160;169, dopo aver tenuto conto della diminuzione della capacit&#224; produttiva di Changmao e Shaoxing Yamei Biochemistry&#160;Co.&#160;Ltd, vi sarebbe comunque una certa capacit&#224; inutilizzata che potrebbe coprire una quota significativa del consumo totale di aspartame nell&#8217;Unione. Le risultanze concernenti il rischio di reiterazione del pregiudizio non si basavano inoltre soltanto sul volume della capacit&#224; inutilizzata nella RPC, ma anche sul probabile livello dei prezzi delle importazioni dalla RPC in assenza di misure antidumping e la relativa incidenza sull&#8217;industria dell&#8217;Unione, ivi compreso il livello di undercutting in assenza di misure antidumping. Anche in assenza di capacit&#224; inutilizzata nella RPC, il mercato dell&#8217;Unione &#232; pi&#249; attraente rispetto a mercati terzi. Di conseguenza, come concluso al considerando&#160;173, i produttori esportatori cinesi sono incentivati a reindirizzare i volumi dai mercati terzi all&#8217;Unione. Pertanto le conclusioni della Commissione si basavano sugli elementi di prova diretti raccolti durante l&#8217;inchiesta e costituiscono un esame obiettivo, a norma dell&#8217;articolo&#160;3, paragrafo&#160;2, del regolamento di base, nonch&#233; dell&#8217;articolo&#160;3.1 dell&#8217;accordo antidumping. Tale argomentazione &#232; stata respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(256)</p></td><td><p>Changmao ha affermato che, nel valutare il rischio di reiterazione del pregiudizio, la Commissione dovrebbe altres&#236; valutare l&#8217;effetto pregiudizievole delle controversie commerciali tra l&#8217;ex produttore dell&#8217;Unione e HSWT e le ragioni del fallimento di Hyet Sweet SAS. Inoltre Changmao ha affermato che HSWT non ha divulgato diversi documenti/diverse informazioni. Changmao ha asserito che soltanto tale divulgazione completa delle informazioni potrebbe rispecchiare il modo in cui la cooperazione e il successivo conflitto tra il gruppo Hyet e HSWT hanno influenzato la situazione e la situazione dell&#8217;industria dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(257)</p></td><td><p>La Commissione ha espresso disaccordo con tali argomentazioni. L&#8217;analisi del rischio di reiterazione del pregiudizio che deve essere effettuata a norma dell&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;2, del regolamento di base si concentra sulle modalit&#224; di evoluzione del quadro del pregiudizio corrente (nel caso di specie una situazione di assenza di pregiudizio notevole) in caso di scadenza delle misure. In tale valutazione il nesso di causalit&#224; tra dumping e pregiudizio, accertato nell&#8217;inchiesta iniziale, esisterebbe e non &#232; necessario stabilirlo nuovamente&#160;<a>(<span>35</span>)</a>. Di conseguenza tale valutazione nel caso di specie &#232; incentrata sulle importazioni oggetto di dumping di aspartame dalla RPC e sull&#8217;effetto che l&#8217;eliminazione delle misure avr&#224; sulla situazione nel futuro. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(258)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha affermato che la Commissione dovrebbe valutare altres&#236; il rischio di reiterazione del pregiudizio autoinflitto all&#8217;industria dell&#8217;Unione. In particolare Changmao ha asserito che, a causa dell&#8217;esiguo investimento di HSWT in terreni, edifici e altri attivi, nonch&#233; della ridotta capitalizzazione, gli azionisti di HSWT non hanno assunto alcun rischio commerciale in merito alle operazioni in corso dell&#8217;impianto di aspartame e non hanno compiuto sforzi notevoli in relazione alla reddittivit&#224; e alla prosecuzione di operazioni di produzione di aspartame nell&#8217;Unione. Inoltre, data la bassa redditivit&#224; di HSWT e la dipendenza da mezzi finanziari per gli approvvigionamenti di materie prime, HSWT potrebbe fallire in qualsiasi momento. Changmao ha affermato altres&#236; che, poich&#233; HSWT ha ricevuto sovvenzioni notevoli dal governo locale, potrebbe mancare di motivazione e dinamica. Changmao ha ritenuto che il sostegno del governo locale abbia distorto il prezzo di mercato dell&#8217;Unione e il costo di produzione dell&#8217;aspartame. Inoltre le controversie di lavoro e gli scioperi sindacali contro l&#8217;ex produttore dell&#8217;Unione, Hyet Sweet SAS, potrebbero essere stati una delle principali cause del pregiudizio autoinflitto e quindi, se il nuovo produttore dell&#8217;Unione stesse ancora affrontando la pressione dovuta alle notevoli importazioni dal Giappone in associazione alla lotta in materia di lavoro, sarebbe probabile un suo futuro fallimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(259)</p></td><td><p>La Commissione ha osservato che tali affermazioni erano semplicemente speculazioni infondate. Come spiegato al considerando&#160;51, gli attivi di Hyet Sweet SAS sono stati venduti nell&#8217;ambito di una procedura fallimentare. La vendita di tali attivi &#232; stata effettuata ad un valore inferiore al loro valore contabile, una circostanza questa che spiega la ridotta capitalizzazione di HSWT. Inoltre, come indicato al considerando&#160;232, l&#8217;investimento di HSWT &#232; aumentato del 499&#160;% durante il PIR rispetto al 2018 e tali investimenti sono stati effettuati per sostituire le vecchie apparecchiature con apparecchiature nuove pi&#249; efficienti. Ci&#242; indica chiaramente l&#8217;impegno da parte di HSWT a mantenere la produzione di aspartame nell&#8217;Unione. Inoltre, dalle osservazioni presentate da Changmao, non risulta evidente cosa significhi nel caso di specie una dipendenza da mezzi finanziari per gli approvvigionamenti di materie prime. Come indicato al considerando&#160;230, la situazione di redditivit&#224; dell&#8217;industria dell&#8217;Unione &#232; inoltre migliorata nel periodo in esame passando da una perdita sostanziale nel 2018 a un profitto nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame. Inoltre Changmao si limita a speculare quando afferma che le sovvenzioni presumibilmente ricevute da HSWT hanno un effetto demotivante su quest&#8217;ultima. L&#8217;argomentazione di Changmao in merito all&#8217;effetto distorsivo delle presunte sovvenzioni ricevute da HSWT sul prezzo di mercato dell&#8217;Unione e sui costi di produzione dell&#8217;aspartame non si basa su alcun elemento di prova concreto. Inoltre l&#8217;intervento pubblico ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, paragrafo&#160;6&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;b), del regolamento di base, che la Commissione ha dimostrato ai considerando da 87 a&#160;108, e le affermazioni infondate sull&#8217;effetto distorsivo sul prezzo di mercato dell&#8217;Unione e sul costo di produzione dell&#8217;aspartame delle sovvenzioni ricevute da HSWT, non sono comparabili. Infine il fatto che l&#8217;ex produttore dell&#8217;Unione abbia dovuto affrontare controversie in materia di lavoro e scioperi sindacali non significa che l&#8217;attuale produttore dell&#8217;Unione dovr&#224; affrontare i medesimi problemi. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> 7. INTERESSE DELL’UNIONE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(260)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;21 del regolamento di base, la Commissione ha valutato se il mantenimento delle misure antidumping attualmente in vigore sia contrario all&#8217;interesse generale dell&#8217;Unione. La determinazione dell&#8217;interesse dell&#8217;Unione si &#232; basata su una valutazione di tutti i vari interessi coinvolti, compresi quelli dell&#8217;industria dell&#8217;Unione, degli importatori e degli utilizzatori.</p></td></tr></tbody></table> 7.1. Interesse dell’industria dell’Unione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(261)</p></td><td><p>Come indicato ai considerando&#160;237 e&#160;238, durante il periodo dell&#8217;inchiesta di riesame l&#8217;industria dell&#8217;Unione non ha subito un pregiudizio notevole ai sensi dell&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 5, del regolamento di base. Tuttavia, dato che le importazioni cinesi sono proseguite con volumi considerevoli e l&#8217;industria dell&#8217;Unione non ha raggiunto il livello di profitto di riferimento individuato nell&#8217;inchiesta iniziale, l&#8217;industria dell&#8217;Unione &#232; rimasta in una situazione fragile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(262)</p></td><td><p>In caso di scadenza delle misure, &#232; probabile che la situazione dell&#8217;industria dell&#8217;Unione si deteriori rapidamente, come illustrato al considerando&#160;252.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(263)</p></td><td><p>La Commissione ha pertanto concluso che sarebbe nell&#8217;interesse dell&#8217;industria dell&#8217;Unione mantenere le misure in vigore nei confronti della RPC.</p></td></tr></tbody></table> 7.2. Interesse degli importatori indipendenti e degli operatori commerciali <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(264)</p></td><td><p>Come indicato al considerando&#160;36, nessun importatore indipendente ha collaborato nel corso dell&#8217;inchiesta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(265)</p></td><td><p>L&#8217;inchiesta precedente ha concluso che, in generale, gli importatori dispongono di un portafoglio di prodotti piuttosto ampio, di cui l&#8217;aspartame &#232; soltanto un elemento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(266)</p></td><td><p>Dato che nessun importatore ha collaborato all&#8217;inchiesta, &#232; ragionevole supporre che, come nell&#8217;inchiesta iniziale, l&#8217;aspartame non rappresenta una quota rilevante del fatturato degli importatori/operatori commerciali e che non vi sono elementi per affermare che gli effetti di un eventuale mantenimento delle misure sugli importatori/operatori commerciali sarebbero sproporzionati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(267)</p></td><td><p>Per questi motivi la Commissione ha concluso che l&#8217;eventuale mantenimento delle misure non dovrebbe avere un impatto significativo sulla situazione economica degli importatori.</p></td></tr></tbody></table> 7.3. Interesse degli utilizzatori <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(268)</p></td><td><p>Solo un utilizzatore ha risposto al questionario e ha collaborato all&#8217;inchiesta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(269)</p></td><td><p>Tale utilizzatore stava acquistando aspartame dalla RPC ed era redditizio. Tale soggetto ha inoltre affermato che non sarebbe favorevole alla prosecuzione delle misure. La quota dell&#8217;aspartame nel suo costo di produzione era inferiore al 2&#160;% e quindi l&#8217;impatto delle misure era piuttosto ridotto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(270)</p></td><td><p>Alla luce dell&#8217;osservazione di cui sopra, in assenza di misure l&#8217;industria dell&#8217;Unione potrebbe essere costretta a cessare la produzione di aspartame e poich&#233; il prezzo all&#8217;importazione dalla RPC (in assenza di dazi antidumping) &#232; inferiore di circa il 30&#160;% rispetto al prezzo all&#8217;importazione dal Giappone, e quindi, a lungo termine, &#232; probabile che i cinesi acquisiscano anche la quota di mercato dell&#8217;esportatore giapponese, &#232; probabile che le misure vadano a vantaggio degli utilizzatori nella misura in cui preservano la produzione di aspartame nell&#8217;Unione e la scelta per gli utilizzatori di approvvigionarsi di aspartame prodotto da produttori diversi in concorrenza tra loro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(271)</p></td><td><p>Per questi motivi la Commissione ha concluso che l&#8217;eventuale mantenimento delle misure non dovrebbe avere un impatto significativo sulla situazione economica di tali operatori.</p></td></tr></tbody></table> 7.4. Conclusioni in merito all’interesse dell’Unione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(272)</p></td><td><p>Sulla base di quanto precede, la Commissione ha concluso che non vi sono validi motivi di interesse dell&#8217;Unione che ostino al mantenimento delle misure esistenti sulle importazioni di aspartame originario della Repubblica popolare cinese.</p></td></tr></tbody></table> 8. ARGOMENTAZIONI SECONDO LE QUALI LE MISURE DOVREBBERO ESSERE SOSPESE/DOMANDA DI RIESAME INTERMEDIO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(273)</p></td><td><p>Nelle sue osservazioni successive alla divulgazione finale delle informazioni, Changmao ha asserito che, in ragione delle incertezze relative alla futura reddittivit&#224; delle operazioni di HSWT e della mancata reiterazione del pregiudizio causato dalle esportazioni cinesi di aspartame, nel caso in cui la Commissione decidesse di mantenere in vigore le misure antidumping, dovrebbe altres&#236; adottare contestualmente una decisione di sospensione dei dazi antidumping a norma dell&#8217;articolo&#160;14, paragrafo 4, del regolamento di base. Changmao ha affermato che la sospensione dei dazi consentirebbe alla Commissione di disporre di un tempo sufficiente per valutare l&#8217;impatto sul produttore dell&#8217;Unione di diversi fattori che mettono in dubbio la redditivit&#224; del produttore dell&#8217;Unione e sarebbe quindi nell&#8217;interesse dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(274)</p></td><td><p>La Commissione ha osservato che Changmao non ha fornito alcun elemento di prova del fatto che le condizioni di mercato erano temporaneamente cambiate e che era improbabile che il pregiudizio riprendesse in caso di sospensione delle misure, come previsto dall&#8217;articolo&#160;14, paragrafo 4, del regolamento di base. Inoltre le argomentazioni relative alla presunta assenza di un rischio di reiterazione del pregiudizio e alle incertezze quanto alla futura redditivit&#224; delle operazioni di HSWT sono state trattate ai considerando da&#160;254 a&#160;259. Tale argomentazione &#232; stata pertanto respinta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(275)</p></td><td><p>Changmao ha asserito altres&#236; che, se il rischio di reiterazione del pregiudizio dovuto alle importazioni dalla RPC era molto esiguo, mentre le importazioni provenienti dalla RPC erano importanti per coprire la carenza del mercato dell&#8217;Unione o per compensare il minor utilizzo degli impianti da parte del produttore dell&#8217;Unione, la Commissione dovrebbe avviare un riesame intermedio che le consenta di ridurre i livelli attuali dei dazi antidumping o di accettare un impegno sui prezzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(276)</p></td><td><p>La Commissione ha osservato che Changmao non ha fornito elementi di prova sufficienti del mutamento duraturo delle circostanze, come richiesto dall&#8217;articolo&#160;11, paragrafo&#160;3, del regolamento di base, affinch&#233; la Commissione possa valutare se l&#8217;apertura di un riesame intermedio sia giustificata. Inoltre, come illustrato ai considerando da 248 a&#160;259, l&#8217;assenza di misure comporterebbe con ogni probabilit&#224; un aumento significativo di importazioni oggetto di dumping dalla RPC a prezzi pregiudizievoli nonch&#233; il rischio della reiterazione di un pregiudizio notevole. L&#8217;inchiesta non ha inoltre riscontrato alcuna carenza di aspartame sul mercato. L&#8217;industria dell&#8217;Unione non sta utilizzando la sua piena capacit&#224; e sono disponibili importazioni tanto dal Giappone quanto dalla RPC. La Commissione ricorda che, nonostante le misure in vigore, la quota di mercato delle importazioni cinesi &#232; stata pari al [7&#160;%-10&#160;%] nel periodo dell&#8217;inchiesta di riesame. Per quanto riguarda gli impegni sui prezzi, la Commissione osserva che nessun esportatore ha presentato un&#8217;offerta di impegno sui prezzi. Tali argomentazioni sono state pertanto respinte.</p></td></tr></tbody></table> 9. MISURE ANTIDUMPING <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(277)</p></td><td><p>In base alle conclusioni cui &#232; giunta la Commissione sulla persistenza del dumping, sulla reiterazione del pregiudizio e sull&#8217;interesse dell&#8217;Unione, &#232; opportuno mantenere in vigore le misure antidumping sull&#8217;aspartame originario della RPC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(278)</p></td><td><p>Le aliquote individuali del dazio antidumping per le singole societ&#224; indicate nel presente regolamento si applicano esclusivamente alle importazioni del prodotto in esame fabbricato dalle persone giuridiche menzionate. Le importazioni del prodotto in esame fabbricato da qualsiasi altra societ&#224; non specificamente menzionata nel dispositivo del presente regolamento, compresi i soggetti collegati a quelli espressamente menzionati, dovrebbero essere soggette all&#8217;aliquota del dazio applicabile a &#171;tutte le altre societ&#224;&#187;. Esse non dovrebbero essere assoggettate ad alcuna delle aliquote individuali del dazio antidumping.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(279)</p></td><td><p>Una societ&#224; pu&#242; chiedere l&#8217;applicazione di tali aliquote individuali del dazio antidumping in caso di una successiva modifica del proprio nome. La domanda deve essere indirizzata alla Commissione&#160;<a>(<span>36</span>)</a>. La domanda deve contenere tutte le informazioni pertinenti atte a dimostrare che la modifica non pregiudica il diritto della societ&#224; di beneficiare dell&#8217;aliquota del dazio ad essa applicabile. Se la modifica del nome della societ&#224; non pregiudica il suo diritto di beneficiare dell&#8217;aliquota del dazio ad essa applicabile, un regolamento relativo alla modifica del nome sar&#224; pubblicato nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(280)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;109 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>37</span>)</a>, quando un importo deve essere rimborsato a seguito di una sentenza della Corte di giustizia dell&#8217;Unione europea, il tasso d&#8217;interesse da corrispondere dovrebbe essere quello applicato dalla Banca centrale europea alle sue principali operazioni di rifinanziamento, pubblicato nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>, serie C, il primo giorno di calendario di ciascun mese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(281)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato istituito dall&#8217;articolo&#160;15, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/1036,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 1. Un dazio antidumping definitivo è istituito sulle importazioni di aspartame [N-L-α-aspartil-L-fenilalanina-1-estere metilico, N-estere metilico dell’acido 3-ammino-N-(α-carbometossi-fenetil)-succinamico], CAS RN 22839-47-0, attualmente classificato con il codice NC ex 2924 29 70 (codice TARIC 2924297005) e originario della Repubblica popolare cinese. 2. Le aliquote del dazio antidumping definitivo applicabili al prezzo netto franco frontiera dell’Unione, dazio non corrisposto, del prodotto descritto al paragrafo 1 e fabbricato dalle società di seguito elencate sono le seguenti: <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Societ&#224;</p></td><td><p>Dazio antidumping</p></td><td><p>Codice addizionale TARIC</p></td></tr><tr><td><p>Changmao Biochemical Engineering Co., Ltd</p></td><td><p>55,4 &#160;%</p></td><td><p>C067</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo Sinosweet:</p><p>Sinosweet Co., Ltd, Yixing city, Jiangsu Province, RPC, e Hansweet Co., Ltd, Yixing city, Jiangsu Province, RPC.</p></td><td><p>59,4 &#160;%</p></td><td><p>C068</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo Niutang:</p><p>Nantong Changhai Food Additive Co., Ltd, Nantong city, RPC,</p><p>e Changzhou Niutang Chemical Plant Co., Ltd, Niutang town, Changzhou city, Jiangsu Province, RPC.</p></td><td><p>59,1 &#160;%</p></td><td><p>C069</p></td></tr><tr><td><p>Tutte le altre societ&#224; che hanno collaborato:</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Shaoxing Marina Biotechnology Co., Ltd., Shaoxing, Zhejiang Province, RPC</p></td><td><p>58,8 &#160;%</p></td><td><p>C070</p></td></tr><tr><td><p>Changzhou Guanghui Biotechnology Co., Ltd., Chunjiang Town, Changzhou city, Jiangsu Province, RPC</p></td><td><p>58,8 &#160;%</p></td><td><p>C071</p></td></tr><tr><td><p>Vitasweet Jiangsu Co., Ltd., Liyang City, Changzhou City, Jiangsu Province, RPC</p></td><td><p>58,8 &#160;%</p></td><td><p>C072</p></td></tr><tr><td><p>Tutte le altre societ&#224;</p></td><td><p>59,4 &#160;%</p></td><td><p>C999</p></td></tr></tbody></table> 3. L’articolo 1, paragrafo 2, può essere modificato al fine di aggiungere nuovi produttori esportatori della RPC e assoggettarli all’opportuna media ponderata dell’aliquota del dazio antidumping applicabile alle società che hanno collaborato non incluse nel campione. Un nuovo produttore esportatore fornisce elementi di prova che dimostrano che: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>non ha esportato le merci di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, originarie della RPC nel periodo compreso tra il 1<span>o</span>&#160;aprile 2014 e il 31&#160;marzo 2015 (periodo dell&#8217;inchiesta iniziale);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>non &#232; collegato a un esportatore o un produttore soggetto alle misure istituite dal presente regolamento; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>ha effettivamente eseguito esportazioni del prodotto oggetto del riesame o ha assunto un obbligo contrattuale irrevocabile di esportare un quantitativo significativo nell&#8217;Unione dopo la fine del periodo dell&#8217;inchiesta iniziale.</p></td></tr></tbody></table> 4. Salvo diversa indicazione si applicano le disposizioni vigenti in materia di dazi doganali. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 21 ottobre 2022 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1247 della Commissione, del 28 luglio 2016, che istituisce un dazio antidumping definitivo e dispone la riscossione definitiva dei dazi provvisori istituiti sulle importazioni di aspartame originario della Repubblica popolare cinese ( GU L 204 del 29.7.2016, pag. 92 ). ( 3 ) Avviso di imminente scadenza di alcune misure antidumping ( GU C 366 del 30.10.2020, pag. 24 ). ( 4 ) Poiché nell’Unione esiste un solo produttore di aspartame, alcuni dati del presente regolamento sono presentati sotto forma di intervalli o di indici per preservare la riservatezza dei dati del produttore dell’Unione. ( 5 ) Avviso di apertura di un riesame in previsione della scadenza delle misure antidumping applicabili alle importazioni di aspartame originario della Repubblica popolare cinese ( GU C 303 del 29.7.2021, pag. 12 ). ( 6 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1247. ( 7 ) http://www.vitasweet.cn/news/30.html. ( 8 ) https://tron.trade.ec.europa.eu/investigations/case-view?caseId=2534 ( 9 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2015/2447 della Commissione, del 24 novembre 2015, recante modalità di applicazione di talune disposizioni del regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice doganale dell’Unione ( GU L 343 del 29.12.2015, pag. 558 ). ( 10 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2022/116 della Commissione, del 27 gennaio 2022, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di acesulfame potassio originario della Repubblica popolare cinese in seguito a un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 19 del 28.1.2022, pag. 22 ). ( 11 ) Regolamento (UE) 2022/116, considerando da 82 a 88, 121 e 122. ( 12 ) Regolamento (UE) 2022/116, considerando 91 e 92. ( 13 ) Regolamento (UE) 2022/116, considerando 93, 94 e 96. Se da un lato si può ritenere che il diritto delle autorità statali competenti di nominare e revocare i dirigenti con responsabilità strategiche nelle imprese di proprietà dello Stato, previsto dalla normativa cinese, rifletta i diritti di proprietà corrispondenti, dall’altro lato le cellule del partito comunista cinese («PCC») nelle imprese, sia statali sia private, rappresentano un altro canale importante attraverso il quale lo Stato può interferire nelle decisioni aziendali. Secondo il diritto societario della RPC, in ogni società deve essere istituita un’organizzazione del PCC (con almeno tre membri del PCC, come specificato nella Costituzione del PCC) e la società deve garantire le condizioni necessarie per lo svolgimento delle attività organizzative del partito. Sembra che in passato tale requisito non sia sempre stato rispettato o applicato in modo rigoroso. Almeno a partire dal 2016, tuttavia, il PCC ha rafforzato le rivendicazioni di controllo delle decisioni aziendali nelle imprese di proprietà dello Stato per una questione di principio politico. Secondo quanto riportato, il PCC esercita pressioni anche sulle società private, affinché facciano del «patriottismo» una priorità e seguano la disciplina di partito. Nel 2017 è stata riferita la presenza di cellule del partito nel 70 % dei circa 1,86 milioni di società private, accompagnata da una crescente pressione affinché le organizzazioni del PCC abbiano l’ultima parola sulle decisioni aziendali all’interno delle rispettive società. Tali norme sono di applicazione generale in tutta l’economia cinese, in tutti i settori, compreso quello dei produttori di acesulfame potassio e dei fornitori dei relativi fattori produttivi. ( 14 ) Regolamento (UE) 2022/116, considerando da 97 a 100. ( 15 ) Regolamento (UE) 2022/116, considerando da 101 a 104. ( 16 ) Regolamento (UE) 2022/116, considerando 105 e 106. ( 17 ) Regolamento (UE) 2022/116, considerando da 107 a 117. ( 18 ) Documento di lavoro dei servizi della Commissione SWD(2017) 483 final/2, del 20.12.2017, disponibile all’indirizzo (solo in EN): https://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2017/december/tradoc_156474.pdf ( 19 ) https://www.lpfoods.com/ ( 20 ) Cfr. sezione 12 — Industria leggera; disponibile all’indirizzo: www.gov.cn/xinwen/2019-11/06/content_5449193.htm (accesso effettuato il: 19 maggio 2022). ( 21 ) Cfr. relazione annuale 2021 e 2020 della società: https://media-changmaobio.todayir.com/2021041917080276349723103_tc.pdf e https://media-changmaobio.todayir.com/20220421185601518210220602_tc.pdf. ( 22 ) Il piano prevede quanto segue all’allegato 3, pagina 21: «[…] si impegna a costruire 100 piattaforme innovative di supporto ai servizi entro il 2012 al fine di sostenere pienamente il rapido sviluppo della biotecnologia della nostra provincia e delle nuove industrie farmaceutiche nella nostra provincia». E inoltre, tra le 100 piattaforme elencate: «87. Centro per lo sviluppo e la ricerca di ingredienti alimentari funzionali di Jiangsu (da costruire)». ( 23 ) Dati pubblici della Banca mondiale — Reddito medio-alto (https://data.worldbank.org/income-level/upper-middle-income). ( 24 ) In assenza di produzione del prodotto oggetto del riesame in uno qualsiasi dei paesi con un livello di sviluppo analogo, è possibile prendere in considerazione la produzione di un prodotto appartenente alla stessa categoria generale e/o al medesimo settore del prodotto oggetto del riesame. ( 25 ) https://globalfinancials.com/index-admin.html ( 26 ) https://www.ajinomoto.com.my/investors/annual-reports ( 27 ) https://www.ilmia.gov.my/index.php/my/labour-cost. ( 28 ) https://www.tnb.com.my/commercial-industrial/pricing-tariffs1. https://www.tnb.com.my/assets/files/Tariff_Rate_Final_01.Jan.2014.pdf. ( 29 ) Regolamento (UE) 2015/755 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2015, relativo al regime comune applicabile alle importazioni da alcuni paesi terzi (rifusione) ( GU L 123 del 19.5.2015, p. 33 ). ( 30 ) https://www.ilmia.gov.my/index.php/my/labour-cost. ( 31 ) https://www.tnb.com.my/commercial-industrial/pricing-tariffs1. https://www.tnb.com.my/assets/files/Tariff_Rate_Final_01.Jan.2014.pdf. <note> ( 32 ) www.ajinomoto.com.my ( 33 ) Sulla base della capacità totale cinese di [30 000–35 000] tonnellate, calcolata sulla scorta della domanda di riesame, rettificata per la presunta riduzione presentata da Changmao pari a [3 000-6 000] tonnellate. ( 34 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/262 della Commissione, del 25 febbraio 2016, che istituisce un dazio antidumping provvisorio sulle importazioni di aspartame originario della Repubblica popolare cinese ( GU L 50 del 26.2.2016, pag. 4 ), considerando 150. ( 35 ) Cfr. relazione dell’organo d’appello nella controversia US — Anti-Dumping Measures on Oil Country Tubular Goods (WT/DS282/AB/R), 2 novembre 2005, punto da 121 a 123. ( 36 ) Commissione europea, direzione generale del Commercio, direzione G, Rue de la Loi 170, 1040 Bruxelles, Belgio. ( 37 ) Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 ( GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 ). </note>
ITA
32022R2001
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.9.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>CI 393/3</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 16 settembre 2021 che istituisce l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (2021/C 393 I/02) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La pandemia di COVID-19 ha dimostrato la necessit&#224; di un&#8217;azione coordinata a livello dell&#8217;Unione per rispondere alle emergenze sanitarie, compreso il monitoraggio del rapido sviluppo, della produzione, dell&#8217;acquisizione e della distribuzione equa di contromisure mediche, nonch&#233; delle esigenze in materia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il Parlamento europeo, il Consiglio europeo e il Consiglio hanno chiesto un&#8217;azione proattiva dell&#8217;Unione e la garanzia della preparazione e della capacit&#224; di agire congiuntamente per rispondere alle crisi sanitarie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Alla luce dell&#8217;esperienza maturata nei primi mesi della pandemia di COVID-19, nel discorso sullo stato dell&#8217;Unione 2020 la presidente della Commissione ha invitato a trarre insegnamenti dall&#8217;attuale crisi e a costruire un&#8217;Unione europea della salute, compresa un&#8217;apposita struttura europea per la ricerca e lo sviluppo avanzati in campo biomedico al fine di sostenere la capacit&#224; e reattivit&#224; per far fronte alle minacce e alle emergenze sanitarie a carattere transfrontaliero, siano esse di origine naturale, accidentale o intenzionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Come stabilito nella comunicazione &#171;Costruire un&#8217;Unione europea della salute: rafforzare la resilienza dell&#8217;UE alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero&#187;&#160;<a>(<span>1</span>)</a>, adottata nel novembre 2020, l&#8217;Autorit&#224; per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) costituir&#224; un elemento chiave per l&#8217;istituzione di un&#8217;Unione europea della salute pi&#249; forte, unitamente al rafforzamento del quadro giuridico relativo alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero, al miglioramento e all&#8217;ampliamento dei mandati in situazioni di crisi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e dell&#8217;Agenzia europea per i medicinali e alla strategia farmaceutica per l&#8217;Europa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il piano di preparazione alla difesa biologica &#171;HERA Incubator&#187;&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, istituito come apripista dell&#8217;HERA per far fronte alle minacce poste dalla comparsa delle varianti del SARS-CoV-2, si sta rivelando efficace nel facilitare i contatti e la cooperazione tra le autorit&#224; di regolamentazione degli Stati membri, altre autorit&#224; pubbliche e l&#8217;industria, e tra gli operatori del settore che intervengono nella catena di approvvigionamento. Il piano agisce in sinergia con il dialogo strutturato sulla sicurezza dell&#8217;approvvigionamento di medicinali fornendo informazioni sul funzionamento delle catene del valore dei farmaci, e contribuir&#224; a individuare le relative strozzature.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Finora il compito di garantire la fornitura e l&#8217;accesso nel settore delle contromisure mediche, quali i vaccini, i medicinali, le attrezzature mediche e gli strumenti diagnostici, &#232; stato tuttavia frammentato tra diversi quadri strategici e programmi di finanziamento dell&#8217;Unione. La necessit&#224; di aumentare l&#8217;efficacia della preparazione e della risposta alle emergenze sanitarie richiede l&#8217;istituzione di un&#8217;apposita struttura centrale, l&#8217;HERA, come servizio della Commissione che agisca in sinergia con le strutture e i meccanismi dell&#8217;Unione esistenti, compreso il sistema dell&#8217;Unione di preparazione alle crisi e della loro gestione, e che sia ad essi complementare.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L&#8217;HERA dovrebbe coordinarsi e cooperare ampiamente con gli Stati membri. A tal fine gli Stati membri dovrebbero essere rappresentati nel consiglio HERA al fine di contribuire all&#8217;individuazione delle priorit&#224; dell&#8217;Unione, unire gli sforzi e sfruttare le risorse esistenti. Per consentire lo scambio di informazioni, la generazione di conoscenze e la cooperazione, l&#8217;HERA dovrebbe riunire gli esperti degli Stati membri provenienti dal settore della ricerca sanitaria a livello tecnico e dai settori industriali nel forum consultivo HERA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Come stabilito nella comunicazione relativa all&#8217;Autorit&#224; per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie, l&#8217;HERA avr&#224; due &#171;modalit&#224;&#187; di funzionamento: preparazione e risposta alle crisi a seguito del riconoscimento di un&#8217;emergenza di sanit&#224; pubblica a livello dell&#8217;Unione,</p></td></tr></tbody></table> DECIDE: Articolo 1 Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie È istituita l’Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) come servizio della Commissione. Articolo 2 Missione e compiti 1. L’HERA si adopera per migliorare la preparazione e la risposta alle gravi minacce a carattere transfrontaliero nell’ambito delle contromisure mediche, in particolare: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>rafforzando il coordinamento in materia di sicurezza sanitaria all&#8217;interno dell&#8217;Unione durante la preparazione e la risposta alle crisi e riunendo gli Stati membri, l&#8217;industria e i pertinenti portatori di interessi in uno sforzo comune;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>affrontando le vulnerabilit&#224; e le dipendenze strategiche all&#8217;interno dell&#8217;Unione per quanto riguarda lo sviluppo, la produzione, l&#8217;acquisizione, la costituzione di scorte e la distribuzione di contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>contribuendo a rafforzare l&#8217;architettura globale di preparazione e risposta alle emergenze sanitarie.</p></td></tr></tbody></table> 2. L’HERA è incaricata dei seguenti compiti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>valutare le minacce per la salute e raccogliere informazioni pertinenti per le contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>promuovere la ricerca e lo sviluppo avanzati delle contromisure mediche e delle relative tecnologie;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>affrontare le sfide del mercato e promuovere l&#8217;autonoma strategica aperta dell&#8217;Unione nella produzione delle contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>acquisire e distribuire rapidamente le contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>aumentare la capacit&#224; di costituzione di scorte di contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>rafforzare le conoscenze e le competenze in materia di preparazione e risposta relative alle contromisure mediche.</p></td></tr></tbody></table> Tali compiti sono svolti in stretta cooperazione con gli Stati membri. Articolo 3 Organizzazione L’HERA è composta: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>dal capo dell&#8217;HERA;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>dal comitato di coordinamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>dal consiglio HERA;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>dal forum consultivo HERA.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 4 Capo dell’HERA L’HERA è posta sotto l’autorità del suo capo, che ha l’inquadramento di direttore generale. Il capo dell’HERA è nominato dalla Commissione. Il capo dell’HERA è assistito da un vicecapo, che ha l’inquadramento di direttore ed è nominato dalla Commissione. Il capo dell’HERA adotta tutte le misure necessarie per il funzionamento efficiente dell’HERA, in stretto coordinamento con la direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare. Il capo dell’HERA: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>elabora un piano strategico pluriennale per l&#8217;HERA e un progetto di programma di lavoro annuale per i vari settori di attivit&#224; dell&#8217;HERA, tenendo conto del calendario del ciclo di programmazione dei programmi dell&#8217;Unione che forniscono contributi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>negozia e conclude con terzi contratti di appalto e altri contratti relativi alle contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>&#232; responsabile dell&#8217;esecuzione delle attivit&#224; dell&#8217;HERA e dell&#8217;amministrazione finanziaria. Le attivit&#224; dell&#8217;HERA rispettano la governance dei programmi dell&#8217;Unione che forniscono contributi, in particolare EU4Health, Orizzonte Europa e il meccanismo di protezione civile dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>determina l&#8217;organizzazione interna dell&#8217;HERA, nei limiti del bilancio assegnatole dall&#8217;autorit&#224; di bilancio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>riferisce al membro della Commissione responsabile per la Salute.</p></td></tr></tbody></table> I compiti di cui alle lettere da a) a d) sono svolti conformemente al regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 3 ) e alle norme interne della Commissione sull’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea ( 4 ) . Articolo 5 Comitato di coordinamento Un comitato di coordinamento fornisce l’orientamento politico in merito alla pianificazione e all’attuazione dei compiti dell’HERA, fatte salve le prerogative del collegio dei commissari. <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Il comitato di coordinamento &#232; composto:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>dal vicepresidente della Commissione responsabile per la Salute;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>dal membro della Commissione responsabile per la Salute; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>dai membri della Commissione responsabili per il Mercato interno, per l&#8217;Innovazione e la ricerca e per la Gestione delle crisi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Il comitato di coordinamento &#232; copresieduto dal vicepresidente e dal membro della Commissione responsabili per la Salute.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Il capo dell&#8217;HERA e il direttore generale responsabile per la Salute e la sicurezza alimentare partecipano d&#8217;ufficio alle riunioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Il comitato di coordinamento si riunisce periodicamente, almeno quattro volte all&#8217;anno.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 6 Consiglio HERA 1. Il consiglio HERA è composto da un rappresentante di alto livello di ogni Stato membro, che è nominato dalla Commissione sulla base delle nomine da parte delle autorità nazionali competenti. Tutti i membri del consiglio HERA sono nominati per un periodo di due anni, rinnovabile una volta. 2. Il consiglio HERA è presieduto dal capo dell’HERA. 3. Alle riunioni del consiglio HERA possono partecipare in qualità di osservatori un rappresentante del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e un rappresentante dell’Agenzia europea per i medicinali. Alle riunioni del consiglio HERA possono partecipare in qualità di osservatori, su invito della Commissione, rappresentanti del Centro di coordinamento della risposta alle emergenze, di altre agenzie esecutive e decentrate dell’Unione pertinenti e di altri organismi pertinenti in materia di emergenze di sanità pubblica. All’occorrenza la Commissione può invitare a partecipare ai lavori del consiglio HERA esperti aventi competenze specifiche su un argomento all’ordine del giorno. Alle riunioni del consiglio HERA può partecipare in qualità di osservatore un rappresentante del Parlamento europeo. 4. Il consiglio HERA assiste la Commissione e le fornisce consulenza nella formulazione delle decisioni strategiche relative all’HERA e tiene conto della necessità di sviluppare una stretta cooperazione tra l’HERA e gli Stati membri, garantendo che le risorse e le capacità di questi ultimi siano mobilitate il più possibile verso il conseguimento degli obiettivi comuni dell’HERA, in particolare nei seguenti ambiti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le funzioni dell&#8217;HERA nel quadro della gestione della preparazione e della risposta alle crisi, della ricerca e dell&#8217;innovazione e della strategia industriale dell&#8217;Unione nel settore delle contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la gestione tecnico-scientifica dell&#8217;HERA;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;esecuzione dei compiti affidati all&#8217;HERA.</p></td></tr></tbody></table> 5. Il consiglio HERA formula pareri riguardanti in particolare: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le proposte di attivit&#224; che devono essere eseguite dall&#8217;HERA e le proposte di nuovi compiti da affidare all&#8217;HERA, tra cui:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la valutazione delle minacce, la modellizzazione e le previsioni in materia di contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il monitoraggio dell&#8217;offerta e della domanda di contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>l&#8217;acquisizione e l&#8217;attuazione di contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>la promozione della ricerca e dello sviluppo di contromisure mediche e di strumenti e piattaforme per la condivisione rapida dei dati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>il sostegno allo sviluppo delle capacit&#224; degli Stati membri in materia di preparazione e risposta relative alle contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la coerenza delle attivit&#224; con i programmi dell&#8217;Unione pertinenti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la pianificazione strategica pluriennale riguardante tutte le attivit&#224; dell&#8217;HERA e, entro il 31 dicembre di ogni anno, il corrispondente piano di lavoro annuale che deve essere adottato dalla Commissione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>l&#8217;elaborazione di proposte per il bilancio annuale dell&#8217;HERA e il monitoraggio della sua esecuzione.</p></td></tr></tbody></table> 6. Il consiglio HERA discute la relazione annuale di attività elaborata dal capo dell’HERA. 7. Il consiglio HERA si riunisce almeno quattro volte all’anno. 8. La Commissione provvede al segretariato del consiglio HERA. 9. La Commissione può istituire gruppi di lavoro per sostenere il consiglio HERA nelle sue attività al fine di esaminare questioni specifiche sulla base dei compiti di cui ai paragrafi 4 e 5. Articolo 7 Forum consultivo HERA 1. Il forum consultivo HERA («forum») funge da meccanismo per lo scambio di informazioni in materia di preparazione e risposta nel settore delle contromisure mediche e per la messa in comune delle conoscenze. Esso garantisce una stretta cooperazione tra l’HERA e gli organismi competenti degli Stati membri, in particolare per quanto riguarda la pianificazione e l’esecuzione delle attività dell’HERA in ambito scientifico, sanitario e industriale. 2. Il forum è composto da membri di organismi competenti a livello tecnico designati da ciascuno Stato membro. I membri del forum non sono membri del consiglio HERA. 3. Il forum assiste il consiglio HERA nel fornire consulenza scientifica e tecnica. 4. Il consiglio HERA può istituire sottogruppi del forum al fine di esaminare questioni specifiche nei settori della scienza, della ricerca o dell’industria. È istituito in particolare un sottogruppo denominato «forum congiunto per la cooperazione industriale» composto dai rappresentanti dell’industria e degli Stati membri. I sottogruppi riferiscono al forum. Essi vengono sciolti una volta espletato il loro mandato. 5. Il forum e i suoi sottogruppi sono presieduti da un rappresentante della Commissione. Il forum si riunisce periodicamente su invito del capo dell’HERA, almeno quattro volte all’anno. 6. Ai lavori del forum consultivo possono partecipare rappresentanti dei servizi della Commissione. 7. La Commissione provvede al segretariato del forum. 8. Il capo dell’HERA può invitare esperti o rappresentanti di organismi professionali o scientifici od organizzazioni non governative con esperienza riconosciuta in materie attinenti ai lavori dell’HERA a collaborare a compiti specifici e a partecipare alle attività pertinenti del forum. Articolo 8 Riesame 1. Entro il 2025 la Commissione procede a un riesame approfondito dell’attuazione delle operazioni dell’HERA, anche per quanto riguarda la sua struttura e la sua governance. Il riesame si concentra in particolare sull’eventuale necessità di modificare il mandato dell’HERA e sulle implicazioni finanziarie di tali modifiche. 2. La Commissione riferisce i risultati del riesame di cui al paragrafo 1 al Parlamento europeo, al Consiglio e al consiglio HERA. Tali risultati sono resi pubblici. Articolo 9 Entrata in vigore La presente decisione entra in vigore il 16 settembre 2021. Fatto a Bruxelles, il 16 settembre 2021 Per la Commissione Stella KYRIAKIDES Membro della Commissione <note> ( 1 ) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - «Costruire un’Unione europea della salute: rafforzare la resilienza dell’UE alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero» (COM(2020) 724 final). ( 2 ) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio - «HERA Incubator: uniti per battere sul tempo la minaccia delle varianti della COVID-19» (COM(2021) 78 final). ( 3 ) Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 ( GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 ). ( 4 ) Decisione C(2018)5120 della Commissione, del 3 agosto 2018, relativa alle norme interne sull’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea (sezione Commissione europea) a uso dei servizi della Commissione. </note>
ITA
32021D0929(02)
02019D1765 — IT — 17.07.2020 — 001.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2019/1765 DELLA COMMISSIONE</p><p>del 22 ottobre 2019</p><p>che stabilisce le norme per l&#8217;istituzione, la gestione e il funzionamento della rete di autorit&#224; nazionali responsabili dell&#8217;assistenza sanitaria online e che abroga la decisione di esecuzione 2011/890/UE</p><p>[notificata con il numero C(2019) 7460]</p><p><a>(Testo rilevante ai fini del SEE)</a></p><p>(GU L 270 del 24.10.2019, pag. 83)</p></td></tr></table> Modificata da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2020/1023 DELLA COMMISSIONE&#160;Testo rilevante ai fini del SEE&#160;del 15 luglio 2020</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;227I</p></td><td><p>1</p></td><td><p>16.7.2020</p></td></tr></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2019/1765 DELLA COMMISSIONE del 22 ottobre 2019 che stabilisce le norme per l’istituzione, la gestione e il funzionamento della rete di autorità nazionali responsabili dell’assistenza sanitaria online e che abroga la decisione di esecuzione 2011/890/UE [notificata con il numero C(2019) 7460] (Testo rilevante ai fini del SEE) Articolo 1 Oggetto La presente decisione stabilisce le norme necessarie per l’istituzione, la gestione e il funzionamento della rete eHealth di autorità nazionali responsabili dell’assistenza sanitaria online prevista dall’articolo 14 della direttiva 2011/24/UE. Articolo 2 Definizioni 1. Ai fini della presente decisione si applicano le seguenti definizioni: a) «rete eHealth»: la rete volontaria che collega le autorità nazionali responsabili dell’assistenza sanitaria online designate dagli Stati membri e che persegue gli obiettivi di cui all’articolo 14 della direttiva 2011/24/UE; b) «punti di contatto nazionali per l’eHealth»: i portali tecnici e organizzativi per la prestazione di servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online sotto la responsabilità degli Stati membri; c) «servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online»: i servizi esistenti che sono trattati tramite i punti di contatto nazionali per l’eHealth e una piattaforma di servizi digitali chiave sviluppata dalla Commissione ai fini dell’assistenza sanitaria transfrontaliera; d) «infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online»: l’infrastruttura che consente la prestazione di servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online tramite i punti di contatto nazionali per l’eHealth e la piattaforma europea di servizi digitali chiave. Tale infrastruttura comprende sia i servizi generici, quali definiti all’articolo 2, paragrafo 2, lettera e), del regolamento (UE) n. 283/2014, sviluppati dagli Stati membri, sia una piattaforma di servizi digitali chiave, quale definita all’articolo 2, paragrafo 2, lettera d), dello stesso regolamento, sviluppata dalla Commissione; e) «altri servizi europei di eHealth condivisi»: i servizi digitali che possono essere sviluppati nel quadro della rete eHealth e condivisi tra gli Stati membri; f) «modello di governance»: una serie di norme relative alla designazione degli organismi che partecipano ai processi decisionali relativi all’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online o ad altri servizi europei di eHealth condivisi sviluppati nel quadro della rete eHealth, nonché la descrizione di tali processi; g) «utente dell’applicazione»: una persona in possesso di un dispositivo intelligente che ha scaricato e utilizza un’applicazione mobile di tracciamento dei contatti e di allerta approvata; h) «tracciamento dei contatti»: le misure attuate al fine di tracciare le persone che sono state esposte a una fonte di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero ai sensi dell’articolo 3, lettera c), della decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio ( 1 ); i) «applicazione mobile nazionale di tracciamento dei contatti e di allerta»: un’applicazione software approvata a livello nazionale che funziona su dispositivi intelligenti, in particolare smartphone, di norma progettata per un’interazione ampia e mirata con risorse web, e che elabora dati di prossimità e altre informazioni contestuali raccolte da molti sensori presenti nei dispositivi intelligenti allo scopo di tracciare i contatti con le persone infette da SARS-CoV-2 e di allertare le persone che potrebbero essere state esposte a SARS-CoV-2; queste applicazioni mobili sono in grado di rilevare la presenza di altri dispositivi che utilizzano il Bluetooth e di scambiare informazioni con server back-end avvalendosi di Internet; j) «gateway federativo»: un gateway di rete gestito dalla Commissione mediante uno strumento informatico sicuro che riceve, conserva e mette a disposizione un insieme minimo di dati personali tra i server back-end degli Stati membri allo scopo di garantire l’interoperabilità delle applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta; k) «chiave»: un identificativo temporaneo unico relativo a un utente dell’applicazione che segnala di essere stato contagiato da SARS-CoV-2 o che potrebbe essere stato esposto a SARS-CoV-2; l) «verifica dell’infezione»: il metodo applicato per confermare un’infezione da SARS-CoV-2, che indica in particolare se l’infezione è stata segnalata dall’utente dell’applicazione o se risulta dalla conferma di un’autorità sanitaria nazionale o mediante test di laboratorio; m) «paesi di interesse»: lo Stato membro o gli Stati membri in cui un utente dell’applicazione ha soggiornato durante i 14 giorni precedenti la data di caricamento delle chiavi e in cui ha scaricato l’applicazione mobile nazionale di tracciamento dei contatti e di allerta approvata e/o ha viaggiato; n) «paese di origine delle chiavi»: lo Stato membro in cui è situato il server back-end che ha caricato le chiavi nel gateway federativo; o) «dati di log»: una registrazione automatica di un’attività in relazione allo scambio di dati trattati tramite il gateway federativo e all’accesso agli stessi, che indica in particolare il tipo di attività di trattamento, la data e l’ora dell’attività di trattamento e l’identificativo della persona che effettua il trattamento dei dati. 2. Le definizioni di cui ai punti 1), 2), 7) e 8) dell’articolo 4 del regolamento (UE) 2016/679 si applicano di conseguenza. Articolo 3 Membri della rete eHealth 1. I membri della rete eHealth sono le autorità degli Stati membri responsabili dell’assistenza sanitaria online, designate dagli Stati membri che partecipano alla rete eHealth. 2. Gli Stati membri che intendono partecipare alla rete eHealth notificano per iscritto alla Commissione: a) la decisione di partecipare alla rete eHealth; b) l’autorità nazionale responsabile dell’assistenza sanitaria online che diventerà membro della rete eHealth, nonché il nome del rappresentante e quello del suo supplente. 3. I membri notificano per iscritto alla Commissione: a) la loro decisione di recedere dalla rete eHealth; b) qualsiasi modifica delle informazioni di cui al paragrafo 2, lettera b). 4. La Commissione mette a disposizione del pubblico l’elenco dei membri che partecipano alla rete eHealth. Articolo 4 Attività della rete eHealth 1. Nel perseguire l’obiettivo di cui all’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2011/24/UE, la rete eHealth può, in particolare: a) facilitare una maggiore interoperabilità dei sistemi nazionali delle tecnologie di informazione e di comunicazione e la trasferibilità transfrontaliera dei dati sanitari elettronici nell’assistenza sanitaria transfrontaliera; b) fornire orientamenti agli Stati membri, in collaborazione con altre autorità di vigilanza competenti, per quanto riguarda la condivisione dei dati sanitari tra gli Stati membri e la possibilità per i cittadini di avere accesso ai propri dati sanitari e di condividerli; c) fornire orientamenti agli Stati membri e facilitare lo scambio di buone pratiche in merito allo sviluppo di servizi sanitari digitali differenti, come la telemedicina, la sanità mobile o le nuove tecnologie nel settore dei megadati e dell’intelligenza artificiale, tenendo conto delle azioni in corso a livello dell’UE; d) fornire orientamenti agli Stati membri per quanto riguarda il sostegno alla promozione della salute, alla prevenzione delle malattie e al miglioramento della prestazione dell’assistenza sanitaria grazie un uso migliore dei dati sanitari e l’accrescimento delle competenze digitali dei pazienti e degli operatori sanitari; e) fornire orientamenti agli Stati membri e facilitare lo scambio volontario di migliori pratiche sugli investimenti in infrastrutture digitali; f) fornire agli Stati membri, in collaborazione con altri organismi e soggetti interessati, orientamenti sui necessari casi d’uso per l’interoperabilità clinica e gli strumenti per realizzarla; g) fornire ai membri orientamenti sulla sicurezza dell’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online o di altri servizi europei di eHealth condivisi sviluppati nel quadro della rete eHealth, tenendo conto della legislazione e dei documenti elaborati a livello dell’Unione, in particolare nel settore della sicurezza, nonché delle raccomandazioni nel settore della cibersicurezza, operando in stretta collaborazione con il gruppo di cooperazione in materia di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi e con l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza nonché con le autorità nazionali, se del caso; h) fornire orientamenti agli Stati membri sullo scambio transfrontaliero di dati personali tramite il gateway federativo tra applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta. 2. Nell’elaborazione di orientamenti in merito a metodi efficaci per consentire l’uso di informazioni mediche per la sanità pubblica e la ricerca di cui all’articolo 14, paragrafo 2, lettera b), punto ii), della direttiva 2011/24/UE, la rete eHealth tiene conto degli orientamenti adottati dal comitato europeo per la protezione dei dati e, se del caso, lo consulta. Tali orientamenti possono anche riguardare le informazioni scambiate tramite l’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online o altri servizi europei di eHealth condivisi. Articolo 5 Funzionamento della rete eHealth 1. La rete eHealth adotta il suo regolamento interno a maggioranza semplice dei suoi membri. 2. La rete eHealth adotta un programma di lavoro pluriennale e uno strumento di valutazione dell’attuazione dello stesso. 3. Per assolvere i suoi compiti la rete eHealth può costituire sottogruppi permanenti in relazione a compiti specifici, in particolare per quanto riguarda l’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online o gli altri servizi europei di eHealth condivisi sviluppati nel quadro della rete eHealth. 4. La rete eHealth può anche costituire sottogruppi temporanei, anche con esperti, per esaminare questioni specifiche sulla base di un mandato definito dalla stessa rete eHealth. Tali sottogruppi si sciolgono non appena espletato il loro mandato. 5. Allorché decidono di far progredire la loro collaborazione in alcuni settori che rientrano nei compiti della rete, i membri della rete eHealth dovrebbero concordare le regole della cooperazione avanzata e impegnarsi a rispettarle. 6. Nel perseguire i suoi obiettivi, la rete eHealth opera in stretta collaborazione con le azioni comuni che sostengono le attività della rete eHealth, ove tali azioni comuni esistono, con le parti interessate o altri organismi o meccanismi di sostegno interessati, e tiene conto dei risultati ottenuti nel quadro di tali attività. 7. La rete eHealth elabora, insieme alla Commissione, i modelli di governance dell’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online e partecipa a tale governance: i) concordando le priorità dell’infrastruttura di servizi digitali di eHealth e controllandone il funzionamento; ii) elaborando orientamenti e requisiti per il funzionamento, compresa la selezione delle norme utilizzate per l’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online; iii) decidendo se i membri della rete eHealth debbano essere autorizzati ad avviare e proseguire lo scambio di dati sanitari elettronici attraverso l’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online, tramite i rispettivi punti di contatto nazionali per l’eHealth, sulla base della loro rispondenza ai requisiti stabiliti dalla rete eHealth valutata in base ai test eseguiti e agli audit condotti dalla Commissione; iv) approvando il piano di lavoro annuale per l’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online. 8. La rete eHealth può elaborare, insieme alla Commissione, i modelli di governance di altri servizi europei di eHealth condivisi sviluppati nel quadro della rete eHealth e partecipare alla loro governance. La rete può inoltre stabilire le priorità, d’intesa con la Commissione, ed elaborare orientamenti per il funzionamento di tali servizi europei di eHealth condivisi. 9. Il regolamento interno può prevedere che altri paesi, diversi dagli Stati membri, che applicano la direttiva 2011/24/UE possano partecipare alle riunioni della rete eHealth in qualità di osservatori. 10. I membri della rete eHealth e i loro rappresentanti, nonché gli esperti e gli osservatori invitati, sono tenuti al rispetto degli obblighi del segreto professionale stabiliti dall’articolo 339 del trattato, nonché delle disposizioni della Commissione in materia di sicurezza riguardanti la protezione delle informazioni classificate UE, riportate nella decisione (UE, Euratom) 2015/444 della Commissione ( 2 ). In caso di mancato rispetto di tali obblighi il presidente della rete eHealth può adottare tutte le misure appropriate conformemente al regolamento interno. Articolo 6 Relazione tra la rete eHealth e la Commissione 1. La Commissione: a) partecipa alle riunioni della rete eHealth e le copresiede con il rappresentante dei membri; b) collabora con la rete eHealth e le fornisce sostegno in relazione alle sue attività; c) assicura i servizi di segreteria per la rete eHealth; d) sviluppa, applica e mantiene misure tecniche e organizzative adeguate relative ai servizi chiave dell’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online; e) sostiene la rete eHealth nella verifica della conformità tecnica e organizzativa dei punti di contatto nazionali per l’eHealth ai requisiti per lo scambio transfrontaliero di dati sanitari eseguendo i test e conducendo gli audit necessari. Esperti degli Stati membri possono assistere i controllori della Commissione; f) sviluppa, applica e mantiene misure tecniche e organizzative adeguate relative alla sicurezza della trasmissione e dell’hosting dei dati personali nel gateway federativo allo scopo di garantire l’interoperabilità delle applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta; g) sostiene la rete eHealth nella verifica della conformità tecnica e organizzativa delle autorità nazionali ai requisiti per lo scambio transfrontaliero di dati personali nel gateway federativo eseguendo i test e conducendo gli audit necessari. Esperti degli Stati membri possono assistere gli auditor della Commissione. 2. La Commissione può partecipare alle riunioni dei sottogruppi della rete eHealth. 3. La Commissione può consultare la rete eHealth su questioni relative all’assistenza sanitaria online a livello dell’Unione e allo scambio di migliori pratiche in materia di assistenza sanitaria online. 4. La Commissione mette a disposizione del pubblico informazioni sulle attività svolte dalla rete eHealth. Articolo 7 Protezione dei dati personali trattati tramite l’infrastruttura di servizi digitali di eHealth 1. Gli Stati membri, rappresentati dalle competenti autorità nazionali o da altri organismi designati, sono considerati titolari del trattamento dei dati personali da essi elaborati tramite l’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online e attribuiscono in modo chiaro e trasparente le responsabilità tra i titolari del trattamento. 2. La Commissione è considerata responsabile del trattamento dei dati personali dei pazienti elaborati tramite l’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online. In qualità di responsabile del trattamento, la Commissione gestisce i servizi chiave dell’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online e rispetta gli obblighi in capo a un responsabile del trattamento di cui all’' allegato I della presente decisione. La Commissione non ha accesso ai dati personali dei pazienti trattati tramite l’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online. 3. La Commissione è considerata titolare del trattamento dei dati personali necessari per concedere e gestire i diritti di accesso ai servizi chiave dell’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online. Tali dati sono i recapiti degli utenti, compresi nome, cognome e indirizzo di posta elettronica, e la loro affiliazione. Articolo 7 bis Scambio transfrontaliero di dati tramite il gateway federativo tra applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta 1. Laddove sono scambiati dati personali tramite il gateway federativo, il trattamento è limitato alla finalità di facilitare l’interoperabilità delle applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta all’interno del gateway federativo e la continuità del tracciamento dei contatti in un contesto transfrontaliero. 2. I dati personali di cui al paragrafo 3 sono trasmessi al gateway federativo in forma pseudonimizzata. 3. I dati personali pseudonimizzati scambiati tramite il gateway federativo e trattati al suo interno comprendono soltanto le seguenti informazioni: a) le chiavi trasmesse dalle applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta fino a 14 giorni prima della data di caricamento delle chiavi; b) i dati di log associati alle chiavi in linea con il protocollo di specifiche tecniche utilizzato nel paese di origine delle chiavi; c) la verifica dell’infezione; d) i paesi di interesse e il paese di origine delle chiavi. 4. Le autorità nazionali o gli organismi ufficiali designati che effettuano il trattamento dei dati personali nel gateway federativo sono contitolari del trattamento dei dati elaborati nel gateway federativo. Le rispettive responsabilità dei contitolari del trattamento sono attribuite in conformità dell’allegato II. Gli Stati membri che desiderano partecipare allo scambio transfrontaliero di dati tra applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta notificano alla Commissione la propria intenzione prima di aderirvi, indicando l’autorità nazionale o l’organismo ufficiale che è stato designato come titolare del trattamento competente. 5. La Commissione è responsabile del trattamento dei dati personali elaborati all’interno del gateway federativo. In qualità di responsabile del trattamento, la Commissione garantisce la sicurezza del trattamento dei dati personali all’interno del gateway federativo, ivi compresi trasmissione e hosting, e rispetta gli obblighi incombenti al responsabile del trattamento di cui all’allegato III. 6. L’efficacia delle misure tecniche e organizzative volte a garantire la sicurezza del trattamento dei dati personali all’interno del gateway federativo è periodicamente verificata, esaminata e valutata dalla Commissione e dalle autorità nazionali autorizzate ad accedere al gateway federativo. 7. Fatta salva la decisione dei contitolari del trattamento di terminare il trattamento nel gateway federativo, il funzionamento del gateway federativo è disattivato al più tardi 14 giorni dopo che tutte le applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta connesse hanno cessato di trasmettere chiavi tramite il gateway federativo. Articolo 8 Spese 1. I partecipanti alle attività della rete eHealth non sono retribuiti dalla Commissione per i servizi resi. 2. Le spese di viaggio e di soggiorno sostenute dai partecipanti alle attività della rete eHealth sono rimborsate dalla Commissione conformemente alle disposizioni in vigore in seno alla Commissione in materia di rimborso delle spese sostenute da persone estranee alla Commissione invitate a partecipare a riunioni in veste di esperti. Tali spese sono rimborsate nei limiti degli stanziamenti disponibili assegnati nel quadro della procedura annuale di assegnazione delle risorse. Articolo 9 Abrogazione La decisione di esecuzione 2011/890/UE è abrogata. I riferimenti alla decisione abrogata si intendono fatti alla presente decisione. Articolo 10 Destinatari Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. ALLEGATO I RESPONSABILITÀ DELLA COMMISSIONE IN QUALITÀ DI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PER L’INFRASTRUTTURA DI SERVIZI DIGITALI DI eHEALTH PER I SERVIZI INFORMATIVI TRANSFRONTALIERI PER L’ASSISTENZA SANITARIA ONLINE La Commissione: 1. Istituisce un’infrastruttura di comunicazione sicura e affidabile che interconnette le reti dei membri della rete eHealth che partecipano all’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online («infrastruttura di comunicazione sicura centrale») e ne assicura il funzionamento. Per adempiere ai suoi obblighi, la Commissione può ricorrere a terzi. La Commissione si assicura che a detti terzi si applichino gli stessi obblighi in materia di protezione dei dati di cui alla presente decisione. 2. Configura una parte dell’infrastruttura di comunicazione sicura centrale in modo che i punti di contatto nazionali per l’eHealth possano scambiarsi informazioni in maniera sicura, affidabile ed efficiente. 3. Tratta i dati personali su istruzione documentata dei titolari del trattamento. 4. Adotta tutte le misure di sicurezza fisiche, logiche e organizzative per mantenere efficiente l’infrastruttura di comunicazione sicura centrale. A tal fine la Commissione: a) designa un responsabile per la gestione della sicurezza a livello dell’infrastruttura di comunicazione sicura centrale, ne comunica i dati di contatto ai titolari del trattamento e garantisce la sua disponibilità a reagire alle minacce alla sicurezza; b) si assume la responsabilità della sicurezza dell’infrastruttura di comunicazione sicura centrale; c) si assicura che tutte le persone cui è consentito l’accesso all’infrastruttura di comunicazione sicura centrale siano assoggettati per contratto, professionalmente o per legge all’obbligo di riservatezza; d) si assicura che il personale che ha accesso alle informazioni classificate soddisfi i relativi criteri in materia di nulla osta e riservatezza. 5. Adotta tutte le misure di sicurezza necessarie per evitare di compromettere il regolare funzionamento operativo del dominio dell’altro. A tal fine la Commissione istituisce le procedure specifiche relative alla connessione all’infrastruttura di comunicazione sicura centrale. Tali informazioni comprendono: a) una procedura di valutazione del rischio finalizzata a individuare e stimare potenziali minacce al sistema; b) una procedura di audit e revisione finalizzata a: i) verificare la corrispondenza tra le misure di sicurezza applicate e la politica di sicurezza attuata; ii) controllare periodicamente l’integrità dei file di sistema, dei parametri di sicurezza e delle autorizzazioni concesse; iii) effettuare controlli allo scopo di rilevare violazioni della sicurezza e intrusioni; iv) apportare modifiche per colmare le lacune esistenti in materia di sicurezza; v) definire le condizioni alle quali autorizzare, anche su richiesta dei titolari del trattamento, audit indipendenti, comprese ispezioni, e contribuire all’esecuzione di tali audit e di revisioni delle misure di sicurezza; c) una procedura di controllo delle modifiche finalizzata a documentare e misurare l’impatto di una modifica prima della sua realizzazione e a tenere informati i punti di contatto nazionali per l’eHealth in merito a eventuali modifiche in grado di avere effetti sulla comunicazione con le altre infrastrutture nazionali e/o sulla sicurezza di queste; d) una procedura per la manutenzione e la riparazione finalizzata a specificare le norme e le condizioni da seguire in caso di manutenzione e/o riparazione delle attrezzature; e) una procedura per gli incidenti alla sicurezza finalizzata a definire il sistema di segnalazione e successione, informare senza indugio l’amministrazione nazionale responsabile e il garante europeo della protezione dei dati in merito a qualsiasi violazione della sicurezza e definire un processo disciplinare per affrontare le violazioni della sicurezza. 6. Adotta misure di sicurezza fisiche e/o logiche per le strutture che ospitano le attrezzature per l’infrastruttura di comunicazione sicura centrale e i controlli relativi all’accesso alla sicurezza e ai dati logici. A tal fine la Commissione: a) garantisce il rispetto della sicurezza fisica per stabilire specifici perimetri di sicurezza e consentire l’individuazione di violazioni; b) controlla l’accesso alle strutture e tiene un registro dei visitatori a fini di tracciabilità; c) si assicura che le persone esterne a cui è consentito l’accesso ai locali siano scortate da personale debitamente autorizzato della rispettiva organizzazione; d) provvede affinché non possano essere aggiunte, sostituite o rimosse attrezzature senza la preventiva autorizzazione degli organismi responsabili designati; e) controlla l’accesso da e verso un’altra rete o altre reti interconnesse con l’infrastruttura di comunicazione sicura centrale; f) provvede affinché le persone che accedono all’infrastruttura di comunicazione sicura centrale siano identificate e la loro identità sia accertata; g) riesamina i diritti di autorizzazione relativi all’accesso all’infrastruttura di comunicazione sicura centrale in caso di violazione della sicurezza riguardante tale infrastruttura; h) salvaguarda l’integrità delle informazioni trasmesse attraverso l’infrastruttura di comunicazione sicura centrale; i) applica misure tecniche e organizzative di sicurezza per impedire l’accesso non autorizzato ai dati personali; j) applica, ove necessario, misure per bloccare l’accesso non autorizzato all’infrastruttura di comunicazione sicura centrale dal dominio dei punti di contatto nazionali per l’eHealth (ossia blocco di un indirizzo IP/di localizzazione). 7. Adotta misure per proteggere il suo dominio, compresa l’interruzione delle connessioni, in caso di scostamento sostanziale rispetto ai principi e ai concetti in materia di qualità o di sicurezza. 8. Prevede un piano di gestione dei rischi in relazione al suo settore di competenza. 9. Monitora — in tempo reale — l’efficienza di tutte le componenti dei suoi servizi dell’infrastruttura di comunicazione sicura centrale, produce statistiche periodiche e conserva le informazioni. 10. Fornisce (24 ore su 24 e sette giorni alla settimana) supporto in inglese per tutti i servizi dell’infrastruttura di comunicazione sicura centrale tramite telefono, posta elettronica o portale web e accetta le chiamate dai chiamanti autorizzati: coordinatori dell’infrastruttura di comunicazione sicura centrale e rispettivi helpdesk, responsabili di progetto e persone designate dalla Commissione. 11. Assiste i titolari del trattamento fornendo informazioni relative all’infrastruttura di comunicazione sicura centrale dell’infrastruttura di servizi digitali di eHealth per i servizi informativi transfrontalieri per l’assistenza sanitaria online, ai fini dell’adempimento degli obblighi di cui agli articoli 35 e 36 del regolamento (UE) 2016/679. 12. Si assicura che i dati trasportati all’interno dell’infrastruttura di comunicazione sicura centrale siano criptati. 13. Adotta tutte le misure necessarie per evitare che gli operatori dell’infrastruttura di comunicazione sicura centrale abbiano accesso non autorizzato ai dati trasportati. 14. Adotta misure volte a facilitare l’interoperabilità e la comunicazione tra le amministrazioni nazionali competenti designate dell’infrastruttura di comunicazione sicura centrale. ALLEGATO II RESPONSABILITÀ DEGLI STATI MEMBRI PARTECIPANTI IN QUALITÀ DI CONTITOLARI DEL TRATTAMENTO PER IL GATEWAY FEDERATIVO PER IL TRATTAMENTO TRANSFRONTALIERO TRA APPLICAZIONI MOBILI NAZIONALI DI TRACCIAMENTO DEI CONTATTI E DI ALLERTA SEZIONE 1 Sottosezione 1 Ripartizione delle responsabilità 1. I contitolari del trattamento trattano i dati personali tramite il gateway federativo conformemente alle specifiche tecniche stabilite dalla rete eHealth ( 3 ). 2. Ogni titolare del trattamento è competente per il trattamento dei dati personali nel gateway federativo conformemente al regolamento generale sulla protezione dei dati e alla direttiva 2002/58/CE. 3. Ogni titolare del trattamento istituisce un punto di contatto con una casella di posta elettronica funzionale da utilizzare per la comunicazione tra i contitolari del trattamento e tra questi ultimi e il responsabile del trattamento. (4) Un sottogruppo temporaneo costituito dalla rete eHealth in conformità all’articolo 5, paragrafo 4, è incaricato di esaminare eventuali problematiche derivanti dall’interoperabilità delle applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta nonché dalla contitolarità del relativo trattamento dei dati personali e di agevolare la fornitura di istruzioni coordinate alla Commissione in qualità di responsabile del trattamento. Nell’ambito del sottogruppo temporaneo i titolari del trattamento possono, tra l’altro, lavorare a un approccio comune in materia di conservazione dei dati nei loro server back-end nazionali, tenendo conto del periodo di conservazione stabilito per il gateway federativo. (5) Le istruzioni al responsabile del trattamento sono inviate da qualsiasi punto di contatto dei contitolari del trattamento, d’intesa con gli altri contitolari del trattamento nel sottogruppo summenzionato. (6) Solo le persone autorizzate dalle autorità nazionali o dagli organismi ufficiali designati possono accedere ai dati personali degli utenti scambiati nel gateway federativo. (7) Ogni autorità nazionale o organismo ufficiale designato cessa di essere contitolare del trattamento dalla data del ritiro della sua partecipazione al gateway federativo. Rimane tuttavia competente per i trattamenti effettuati nel gateway federativo prima del suo ritiro. Sottosezione 2 Responsabilità e ruoli per la gestione delle richieste degli interessati e la loro informazione 1. Ogni titolare del trattamento fornisce agli utenti della sua applicazione mobile nazionale di tracciamento dei contatti e di allerta («gli interessati») informazioni relative al trattamento dei loro dati personali nel gateway federativo ai fini dell’interoperabilità transfrontaliera delle applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta, a norma degli articoli 13 e14 del regolamento generale sulla protezione dei dati. 2. Ogni titolare del trattamento funge da punto di contatto per gli utenti della sua applicazione mobile nazionale di tracciamento dei contatti e di allerta e gestisce le richieste, presentate da tali utenti o dai loro rappresentanti, relative all’esercizio dei diritti degli interessati a norma del regolamento generale sulla protezione dei dati. Ogni titolare del trattamento designa uno specifico punto di contatto dedicato alle richieste ricevute dagli interessati. Se un contitolare del trattamento riceve da un interessato una richiesta che non rientra sotto la sua responsabilità, la inoltra prontamente al contitolare del trattamento competente. Se richiesto, i contitolari del trattamento si forniscono assistenza reciproca nella gestione delle richieste degli interessati e si rispondono reciprocamente senza indebito ritardo e al più tardi entro 15 giorni dalla ricezione di una richiesta di assistenza. 3. Ogni titolare del trattamento mette a disposizione degli interessati il contenuto del presente allegato, comprese le disposizioni di cui ai punti 1 e 2. SEZIONE 2 Gestione degli incidenti alla sicurezza, comprese le violazioni dei dati personali (1) I contitolari del trattamento si forniscono assistenza reciproca nell’identificazione e nella gestione di eventuali incidenti alla sicurezza connessi al trattamento nel gateway federativo, comprese le violazioni dei dati personali. 2. I contitolari del trattamento, in particolare, si informano reciprocamente: a) di eventuali rischi potenziali o effettivi per la disponibilità, la riservatezza e/o l’integrità dei dati personali oggetto di trattamento nel gateway federativo; b) di eventuali incidenti alla sicurezza connessi al trattamento nel gateway federativo; c) di eventuali violazioni dei dati personali, delle probabili conseguenze delle violazioni dei dati personali e della valutazione del rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche, nonché delle misure adottate per porre rimedio alla violazione dei dati personali e per attenuare il rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche; d) di eventuali violazioni delle garanzie tecniche e/o organizzative del trattamento nel gateway federativo. 3. I contitolari del trattamento comunicano alla Commissione, alle competenti autorità di controllo e, ove prescritto, agli interessati, eventuali violazioni dei dati personali in relazione al trattamento nel gateway federativo in conformità agli articoli 33 e 34 del regolamento (UE) 2016/679 o a seguito della notifica da parte della Commissione. SEZIONE 3 Valutazione d’impatto sulla protezione dei dati 1. Se un titolare del trattamento, per rispettare gli obblighi di cui agli articoli 35 e 36 del regolamento generale sulla protezione dei dati, ha bisogno di informazioni da un altro titolare del trattamento, invia una richiesta specifica alla casella di posta elettronica funzionale di cui alla sezione 1, sottosezione 1, punto 3. Quest’ultimo titolare del trattamento si adopera al meglio per fornire tali informazioni ALLEGATO III RESPONSABILITÀ DELLA COMMISSIONE IN QUALITÀ DI RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PER IL GATEWAY FEDERATIVO PER IL TRATTAMENTO TRANSFRONTALIERO TRA APPLICAZIONI MOBILI NAZIONALI DI TRACCIAMENTO DEI CONTATTI E DI ALLERTA La Commissione: (1) Istituisce un’infrastruttura di comunicazione sicura e affidabile che interconnette le applicazioni mobili nazionali di tracciamento dei contatti e di allerta degli Stati membri che partecipano al gateway federativo e ne assicura il funzionamento. Per adempiere i propri obblighi in qualità di responsabile del trattamento dei dati del gateway federativo, la Commissione può ricorrere a terzi come sub-responsabili del trattamento; la Commissione informa i contitolari del trattamento di eventuali modifiche previste riguardanti l’aggiunta o la sostituzione di altri sub-responsabili del trattamento, offrendo in tal modo ai titolari del trattamento l’opportunità di opporsi congiuntamente a tali modifiche, come stabilito all’allegato II, sezione 1, sottosezione 1, punto 4. La Commissione si assicura che a detti sub-responsabili si applichino gli stessi obblighi in materia di protezione dei dati di cui alla presente decisione. (2) Tratta i dati personali soltanto su istruzione documentata dei titolari del trattamento, salvo che lo richieda il diritto dell’Unione o dello Stato membro; in tal caso, la Commissione informa i titolari del trattamento in merito a tale obbligo giuridico prima del trattamento, a meno che il diritto vieti la fornitura di tale informazione per importanti motivi di interesse pubblico. (3) Effettua il trattamento, che comprende i seguenti elementi: a) l’autenticazione dei server back-end nazionali, sulla base dei certificati dei server back-end nazionali; b) la ricezione dei dati di cui all’articolo 7 bis , paragrafo 3, della decisione di esecuzione caricati dai server back-end nazionali, mediante la fornitura di un’interfaccia di programmazione di un’applicazione che consenta ai server back-end nazionali di caricare i dati pertinenti; c) la conservazione dei dati nel gateway federativo, dopo averli ricevuti dai server back-end nazionali; d) la messa a disposizione dei dati affinché i server back-end nazionali possano scaricarli; e) la cancellazione dei dati una volta che tutti i server back-end partecipanti li hanno scaricati o al più tardi 14 giorni dopo la loro ricezione; f) la cancellazione di tutti i dati rimanenti dopo che è terminata la prestazione del servizio, salvo che il diritto dell’Unione o degli Stati membri preveda la conservazione dei dati personali. Il responsabile del trattamento adotta le misure necessarie a preservare l’integrità dei dati trattati. (4) Adotta tutte le misure di sicurezza fisiche, logiche e organizzative all’avanguardia per mantenere efficiente il gateway federativo. A tal fine la Commissione: a) designa un responsabile per la gestione della sicurezza a livello del gateway federativo, ne comunica i dati di contatto ai titolari del trattamento e garantisce la sua disponibilità a reagire alle minacce alla sicurezza; b) si assume la responsabilità della sicurezza del gateway federativo; c) si assicura che tutte le persone cui è consentito l’accesso al gateway federativo siano assoggettate per contratto, professionalmente o per legge all’obbligo di riservatezza. (5) Adotta tutte le misure di sicurezza necessarie per evitare di compromettere il regolare funzionamento operativo dei server back-end nazionali. A tal fine la Commissione istituisce le procedure specifiche relative alla connessione dai server back-end al gateway federativo. Queste comprendono: a) una procedura di valutazione del rischio finalizzata a individuare e stimare potenziali minacce al sistema; b) una procedura di audit e revisione finalizzata a: i) verificare la corrispondenza tra le misure di sicurezza applicate e la politica di sicurezza applicabile; ii) controllare periodicamente l’integrità dei file di sistema, dei parametri di sicurezza e delle autorizzazioni concesse; iii) effettuare controlli allo scopo di rilevare violazioni della sicurezza e intrusioni; iv) apportare modifiche per ridurre le lacune esistenti in materia di sicurezza; v) consentire, anche su richiesta dei titolari del trattamento, l’esecuzione di audit indipendenti, comprese ispezioni, e di revisioni delle misure di sicurezza, e contribuirvi, a condizioni che rispettino il protocollo (n. 7) del TFUE sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea ( 4 ); c) la modifica della procedura di controllo finalizzata a documentare e misurare l’impatto di una modifica prima della sua realizzazione e a tenere informati i titolari del trattamento in merito a eventuali modifiche in grado di avere effetti sulla comunicazione con le loro infrastrutture e/o sulla sicurezza di queste ultime; d) l’elaborazione di una procedura per la manutenzione e la riparazione finalizzata a specificare le norme e le condizioni da rispettare in caso di manutenzione e/o riparazione delle attrezzature; e) l’elaborazione di una procedura per gli incidenti alla sicurezza finalizzata a definire il sistema di segnalazione e successione, informare senza indugio i titolari del trattamento e il garante europeo della protezione dei dati in merito a qualsiasi violazione dei dati personali e definire un processo disciplinare per affrontare le violazioni della sicurezza. (6) Adotta misure di sicurezza fisiche e/o logiche all’avanguardia per le strutture che ospitano le attrezzature del gateway federativo e per i controlli relativi all’accesso alla sicurezza e ai dati logici. A tal fine la Commissione: a) garantisce il rispetto della sicurezza fisica per stabilire specifici perimetri di sicurezza e consentire l’individuazione di violazioni; b) controlla l’accesso alle strutture e tiene un registro dei visitatori a fini di tracciabilità; c) si assicura che le persone esterne a cui è consentito l’accesso ai locali siano scortate da personale debitamente autorizzato; d) provvede affinché non possano essere aggiunte, sostituite o rimosse attrezzature senza la preventiva autorizzazione degli organismi responsabili designati; e) controlla l’accesso ai server back-end nazionali e da questi al gateway federativo; f) provvede affinché le persone che accedono al gateway federativo siano identificate e la loro identità sia accertata; g) riesamina i diritti di autorizzazione relativi all’accesso al gateway federativo in caso di violazione della sicurezza riguardante tale infrastruttura; h) salvaguarda l’integrità delle informazioni trasmesse attraverso il gateway federativo; i) applica misure tecniche e organizzative di sicurezza per impedire l’accesso non autorizzato ai dati personali; j) applica, ove necessario, misure per bloccare l’accesso non autorizzato al gateway federativo dal dominio delle autorità nazionali (ossia blocco di un indirizzo IP/di localizzazione). <note> (7) Adotta misure per proteggere il suo dominio, compresa l’interruzione delle connessioni, in caso di scostamento sostanziale rispetto ai principi e ai concetti in materia di qualità o di sicurezza. (8) Prevede un piano di gestione dei rischi in relazione al suo settore di competenza. (9) Monitora – in tempo reale – l’efficienza di tutte le componenti dei suoi servizi del gateway federativo, produce statistiche periodiche e conserva le informazioni. (10) Fornisce (24 ore su 24 e sette giorni alla settimana) supporto in inglese per tutti i servizi del gateway federativo tramite telefono, posta elettronica o portale web e accetta le chiamate dai chiamanti autorizzati: coordinatori del gateway federativo e rispettivi helpdesk, responsabili di progetto e persone designate dalla Commissione. (11) Assiste i titolari del trattamento con misure tecniche e organizzative adeguate, nella misura in cui ciò sia possibile, al fine di soddisfare l’obbligo del titolare del trattamento di dare seguito alle richieste per l’esercizio dei diritti dell’interessato di cui al capo III del regolamento generale sulla protezione dei dati. (12) Assiste i titolari del trattamento fornendo informazioni relative al gateway federativo, ai fini dell’adempimento degli obblighi di cui agli articoli 32, 35 e 36 del regolamento generale sulla protezione dei dati. (13) Garantisce che i dati trattati all’interno del gateway federativo siano incomprensibili a chiunque non sia autorizzato ad accedere a quest’ultimo. (14) Adotta tutte le misure necessarie per evitare che gli operatori del gateway federativo abbiano accesso non autorizzato ai dati trasmessi. (15) Adotta misure volte a facilitare l’interoperabilità e la comunicazione tra i titolari del trattamento del gateway federativo designati. (16) Tiene un registro delle attività di trattamento svolte per conto dei titolari del trattamento in conformità all’articolo 31, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2018/1725. ( 1 ) Decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 2119/98/CE (GU L 293 del 5.11.2013, pag. 1). ( 2 ) Decisione (UE, Euratom) 2015/444 della Commissione, del 13 marzo 2015, sulle norme di sicurezza per proteggere le informazioni classificate UE (GU L 72 del 17.3.2015, pag. 53). ( 3 ) In particolare le specifiche di interoperabilità per le catene di trasmissione transfrontaliere tra app approvate del 16 giugno 2020, disponibili alla pagina: https://ec.europa.eu/health/ehealth/key_documents_it#anchor0. ( 4 ) Protocollo (n. 7) sui privilegi e sulle immunità dell’Unione europea (GU C 326 del 26.10.2012, pag. 266). </note>
ITA
02019D1765-20200717
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>15.10.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 262/19</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2019/1719 DEL CONSIGLIO dell’8 luglio 2019 sulla posizione da adottare a nome dell’Unione europea in occasione della 18 a riunione della conferenza delle parti della convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (COP 18 della CITES) (Ginevra, Svizzera, 17-28 agosto 2019) IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 192, paragrafo 1, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;Unione ha aderito alla convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) mediante decisione (UE) 2015/451 del Consiglio&#160;<a>(<span>1</span>)</a>. La CITES &#232; stata attuata nell&#8217;Unione tramite il regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Ai sensi dell&#8217;articolo XI, paragrafo 3, della CITES, la conferenza delle parti (COP) pu&#242;, tra l&#8217;altro, adottare modifiche delle appendici della CITES.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La COP delle parti, durante la 18<span>a</span> riunione che si terr&#224; dal 17 al 28 agosto 2019 a Ginevra, Svizzera (COP 18 della CITES), adotter&#224; decisioni su 57 proposte di modifica delle appendici della CITES, nonch&#233; su numerose altre questioni riguardanti l&#8217;attuazione e l&#8217;interpretazione della CITES.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell&#8217;Unione in sede di COP 18 della CITES, dato che le modifiche delle appendici della CITES saranno vincolanti per l&#8217;Unione e i suoi Stati membri e molte altre decisioni saranno in grado di influire in modo determinante sul contenuto del diritto dell&#8217;Unione, in particolare il regolamento (CE) n. 865/2006 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a> e il regolamento di esecuzione (UE) n. 792/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La proposta di posizione da adottare sulle diverse proposte in sede di COP 18 della CITES si basa sulle analisi del merito realizzate da esperti, alla luce dei migliori dati scientifici e tecnici disponibili,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La posizione da adottare a nome dell’Unione, per quanto riguarda le materie che rientrano nei settori di competenza dell’Unione, in occasione della 18 a riunione della conferenza delle parti della convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (COP 18 della CITES) è definita negli allegati della presente decisione. Articolo 2 Se nuove informazioni scientifiche o tecniche presentate dopo l’adozione della presente decisione e prima o durante la COP 18 della CITES possono avere ripercussioni sulla posizione di cui all’articolo 1, oppure se nel corso di tale riunione sono presentate proposte nuove o modificate che non costituiscono ancora oggetto di una posizione dell’Unione, la posizione dell’Unione è sviluppata mediante un coordinamento in loco prima che la conferenza delle parti (COP) sia chiamata a pronunciarsi su tali proposte. In questi casi la posizione dell’Unione è in linea con i principi stabiliti negli allegati della presente decisione. Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione. Fatto a Bruxelles, l’8 luglio 2019 Per il Consiglio La presidente A.K. PEKONEN ( 1 ) Decisione (UE) 2015/451 del Consiglio, del 6 marzo 2015, relativa all’adesione dell’Unione europea alla convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) ( GU L 75 del 19.3.2015, pag. 1 ). ( 2 ) Regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio del 9 dicembre 1996 relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio ( GU L 61 del 3.3.1997, pag. 1 ). ( 3 ) Regolamento (CE) n. 865/2006 della Commissione, del 4 maggio 2006, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio ( GU L 166 del 19.6.2006, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 792/2012 della Commissione, del 23 agosto 2012, che stabilisce norme sulla struttura delle licenze, dei certificati e degli altri documenti previsti dal regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio e che modifica il regolamento (CE) n. 865/2006 della Commissione ( GU L 242 del 7.9.2012, pag. 13 ). ALLEGATO I Posizione dell’Unione in merito alle questioni principali da dibattere alla 18 a riunione della conferenza delle parti della convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (COP 18 della CITES) (Ginevra, Svizzera, 17 - 28 agosto 2019) A. Considerazioni generali <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><span>L&#8217;Unione ritiene che la convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES) sia una convenzione internazionale fondamentale per la protezione delle specie e la conservazione della biodiversit&#224; e contro il traffico di specie selvatiche.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.</p></td><td><span>Durante la 18<span>a</span> riunione della conferenza delle parti della CITES (COP 18 della CITES) l&#8217;Unione dovrebbe adottare una posizione ambiziosa, in linea con le pertinenti politiche e con gli impegni internazionali dell&#8217;Unione in tali settori, in particolare gli obiettivi in materia di specie selvatiche nell&#8217;ambito dell&#8217;obiettivo di sviluppo sostenibile n. 15, il piano strategico per la biodiversit&#224; 2011-2020 e gli obiettivi di Aichi concordati nell&#8217;ambito della convenzione sulla diversit&#224; biologica (CBD), la visione strategica della CITES&#160;<a>(<span>1</span>)</a> e la risoluzione 71/326 dell&#8217;Assemblea generale delle Nazioni Unite sul traffico illegale di specie selvatiche. La posizione dell&#8217;Unione dovrebbe inoltre servire a conseguire i pertinenti obiettivi stabiliti a livello dell&#8217;Unione attraverso le conclusioni del Consiglio del 21 giugno 2011 sulla strategia dell&#8217;UE sulla biodiversit&#224; fino al 2020, e le conclusioni del Consiglio del 20 giugno 2016 sul piano d&#8217;azione dell&#8217;UE contro il traffico illegale di specie selvatiche, e attraverso il piano d&#8217;azione dell&#8217;UE per la conservazione e la gestione degli squali.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.</p></td><td><span>Le priorit&#224; dell&#8217;Unione in occasione della COP 18 della CITES dovrebbero essere le seguenti:</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>utilizzare appieno gli strumenti della CITES per disciplinare il commercio internazionale delle specie di flora e di fauna minacciate di estinzione e oggetto di livelli di scambi commerciali non sostenibili, sulla base di un approccio scientifico; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>rafforzare la risposta da parte della comunit&#224; internazionale contro il traffico di specie selvatiche.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.</p></td><td><span>La posizione dell&#8217;Unione sulle proposte di modifica delle appendici della CITES dovrebbe basarsi sullo stato di conservazione delle specie interessate e sull&#8217;impatto effettivo o potenziale del commercio sullo stato di tali specie. A tal fine, dovrebbe essere preso in considerazione il parere scientifico pi&#249; rilevante e pi&#249; fondato per la valutazione delle proposte di inserimento nell&#8217;elenco in conformit&#224; delle disposizioni contenute nella risoluzione Conf. 9.24 sui criteri di modifica delle appendici I e II della CITES.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.</p></td><td><span>La posizione dell&#8217;Unione dovrebbe tener conto del contributo che le misure di controllo previste dalla CITES possono apportare al miglioramento dello stato di conservazione delle specie, riconoscendo nel contempo gli sforzi compiuti dai paesi che hanno attuato misure di conservazione efficaci. L&#8217;Unione deve inoltre adoperarsi affinch&#233; le decisioni adottate in occasione della COP 18 della CITES massimizzino l&#8217;efficacia della CITES riducendo al minimo gli oneri amministrativi superflui e adottando soluzioni pratiche, efficaci sotto il profilo dei costi e fattibili per i problemi di attuazione e di monitoraggio.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>6.</p></td><td><span>La conferenza delle parti (COP) &#232; l&#8217;organo direttivo della CITES, e alcune delle decisioni adottate nel corso della COP 18 saranno attuate dal comitato permanente, che &#232; il principale organo ausiliario della COP. La posizione dell&#8217;Unione adottata per la COP 18 della CITES dovrebbe pertanto guidare l&#8217;approccio dell&#8217;Unione anche nel corso della 71<span>a</span> e 72<span>a</span> riunione del comitato permanente, le quali si terranno immediatamente prima e dopo la COP 18.</span></td></tr></tbody></table> B. Questioni specifiche <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>7.</p></td><td><span>Alla COP 18 della CITES sono state presentate alla discussione 57 proposte di modifica delle appendici CITES. 12 di queste proposte sono state presentate dall&#8217;Unione quale principale proponente o co-proponente e anche la loro adozione dovrebbe ovviamente essere sostenuta dall&#8217;Unione. Dovrebbe essere dedicata particolare attenzione ai pareri degli Stati dell&#8217;area di distribuzione delle specie interessate dalle proposte. L&#8217;Unione ritiene inoltre che andrebbero in generale sostenute le proposte di modifica delle appendici CITES risultate dal lavoro svolto dai comitati &#171;Animali&#187; e &#171;Piante&#187; della CITES e dal comitato permanente. Sar&#224; riesaminata la valutazione delle proposte del segretariato CITES e della IUCN/Traffic&#160;<a>(<span>2</span>)</a> e, nel caso delle specie marine sfruttate a fini commerciali, la valutazione del gruppo di esperti FAO specifico.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>8.</p></td><td><span>In linea con la sua posizione ormai consolidata, l&#8217;Unione ribadisce che la CITES costituisce uno strumento adeguato per disciplinare il commercio internazionale delle specie marine allorquando lo stato di conservazione di tali specie &#232; condizionato dal commercio e le specie sono o possono diventare a rischio di estinzione. L&#8217;Unione &#232; in particolare favorevole, tra l&#8217;altro, all&#8217;inclusione di tre specie di oloturie del genere<span>Holothuria (Microthele)</span> nell&#8217;appendice II della CITES, visti lo sfruttamento eccessivo e gli elevati volumi di scambi internazionali di queste specie.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>9.</p></td><td><span>L&#8217;Unione rileva che molto &#232; stato fatto negli anni recenti per creare capacit&#224; di attuazione della CITES, non ultimo per quanto riguarda le specie marine, anche mediante il sostegno finanziario dell&#8217;Unione. L&#8217;Unione sostiene un migliore coordinamento tra la CITES, le altre organizzazioni e gli accordi ambientali multilaterali (MEA), che agiscono nell&#8217;ambito dei rispettivi mandati, al fine di migliorare la governance e aumentare la complementarit&#224;. Nello specifico, l&#8217;Unione ha co-patrocinato le proposte di inclusione di alcune specie di squali (mako pinna corta e mako pinna lunga &#8212;<span>Isurus oxyrinchus</span> e<span>I. paucus</span>) e di razze (pesci chitarra &#8212;<span>Glaucostegus</span> spp. e rinidi &#8212;<span>Rhinidae</span> spp.) nell&#8217;appendice II della CITES.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>10.</p></td><td><span>In occasione della COP 17 della CITES sono stati inserite nell&#8217;appendice II della CITES ulteriori specie di palissandro (<span>Pterocarpus erinaceus</span>, tre specie di<span>Guibourtia</span> e<span>Dalbergia</span> spp.) per controllare meglio il commercio internazionale di queste specie di legni tropicali. &#200; importante che l&#8217;Unione garantisca la modifica dell&#8217;attuale annotazione #15 per concentrarsi su quegli esemplari che appaiono per la prima volta nel commercio internazionale ed evitare oneri amministrativi e attuativi non necessari. L&#8217;Unione sostiene pertanto la modifica dell&#8217;annotazione #15 su cui &#232; stato raggiunto un consenso alla 70<span>a</span> riunione del comitato permanente, come riflesso nella sua proposta di inserimento in elenco n. 52 alla COP 18 della CITES. L&#8217;Unione rimane aperta a eventuali miglioramenti finali che potrebbero emergere dalle consultazioni con le altre parti della CITES. Coerentemente con il suo impegno di controllare pi&#249; efficacemente le importazioni di legni dall&#8217;Africa centrale, l&#8217;Unione ha co-proposto l&#8217;estensione dell&#8217;ambito di applicazione dell&#8217;attuale iscrizione CITES dell&#8217;afrormosia (<span>Pericopsis elata</span>) nell&#8217;appendice II della CITES.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>11.</p></td><td><span>L&#8217;Unione dovrebbe inoltre sostenere gli sforzi trasversali per ottenere una pi&#249; efficace regolamentazione del commercio internazionale della fauna selvatica minacciata di estinzione, tra cui la proposta di risoluzione sulla verifica dell&#8217;acquisizione legale, che si basa sui risultati di un workshop ad hoc ospitato dall&#8217;Unione a giugno 2018. L&#8217;adozione, da parte della COP 18 della CITES, di una nuova visione strategica della CITES per gli anni 2021-2030 fornisce un&#8217;opportunit&#224; di consolidare e, laddove necessario, chiarire il ruolo della CITES nel pi&#249; ampio contesto della governance internazionale in campo ambientale, incluso il quadro in materia di biodiversit&#224; dopo il 2020 nell&#8217;ambito della convenzione sulla diversit&#224; biologica.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>12.</p></td><td><span>La posizione dell&#8217;Unione sulle proposte relative al traffico illegale di specie selvatiche dovrebbe essere coerente con le tre priorit&#224; individuate nelle conclusioni del Consiglio del 20 giugno 2016 sul piano d&#8217;azione dell&#8217;UE contro il traffico illegale di specie selvatiche, vale a dire:</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>prevenire il traffico illegale di specie selvatiche e affrontarne le cause alla radice;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>rendere pi&#249; efficaci l&#8217;attuazione e l&#8217;applicazione delle norme esistenti, nonch&#233; la lotta alla criminalit&#224; organizzata connessa al traffico di specie selvatiche; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>rafforzare il partenariato globale tra paesi di origine, di consumo e di transito contro il traffico illegale di specie selvatiche.</p></td></tr></tbody></table><p>La posizione dovrebbe anche tenere conto della relazione della Commissione sullo stato di avanzamento dei lavori sull&#8217;attuazione del piano d&#8217;azione dell&#8217;UE contro il traffico illegale di specie selvatiche.</p><p>In linea con la prima priorit&#224;, l&#8217;Unione &#232; a favore di una migliore protezione, attraverso la CITES, delle specie attualmente importate nell&#8217;Unione a livelli non sostenibili o illegalmente (in particolare per quanto riguarda il commercio di animali da compagnia esotici). Pertanto l&#8217;Unione ha co-patrocinato talune proposte di modifica delle appendici della CITES per quanto riguarda varie specie di rettili e anfibi, in particolare numerose specie di gechi e tritoni, ed &#232; a favore di altre proposte se del caso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>13.</p></td><td><span>In linea con la seconda e la terza priorit&#224;, l&#8217;Unione sostiene misure rigorose affinch&#233; le parti attuino la CITES. L&#8217;Unione auspica un&#8217;agenda chiara e corredata di meccanismi di monitoraggio (comprese possibili sanzioni commerciali) per le parti che omettono ripetutamente di conformarsi agli obblighi prescritti dalla CITES. Ci&#242; &#232; particolarmente importante per combattere il bracconaggio e il traffico di elefanti, rinoceronti, grandi felini asiatici, palissandro e pangolini.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>14.</p></td><td><span>Diverse proposte presentate alla COP 18 della CITES sono incentrate su questioni legate all&#8217;uso sostenibile, ai mezzi di sussistenza e alle comunit&#224; rurali. L&#8217;Unione dovrebbe sostenere tali proposte nella misura in cui contribuiscono a garantire che le informazioni pertinenti si riflettano nei processi esistenti, in linea con la CITES. Andrebbe evitata la creazione di ulteriori processi e strutture con costi considerevoli e benefici incerti.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>15.</p></td><td><span>Il bracconaggio di elefanti e il traffico di avorio continuano a livelli allarmanti. Anche il livello del bracconaggio di rinoceronti e del traffico di corni di rinoceronte continua a essere elevato, compromettendo gli sforzi di conservazione e costituendo una seria minaccia per le popolazioni di rinoceronti. Sia l&#8217;Unione che i suoi Stati membri hanno fornito un considerevole sostegno ai paesi africani per migliorare la conservazione della flora e della fauna selvatiche e contrastare il traffico di specie selvatiche. L&#8217;Unione &#232; impegnata a continuare ad appoggiare i suoi partner africani e ad aumentare gli sforzi in questa direzione, in conformit&#224; con le conclusioni del Consiglio relative alla comunicazione della Commissione sul piano d&#8217;azione dell&#8217;UE contro il traffico illegale di specie selvatiche. L&#8217;Unione riconosce gli sforzi di conservazione compiuti da taluni Stati africani dell&#8217;area di distribuzione, ma gli elevati livelli di bracconaggio e traffico suscitano considerevoli preoccupazioni per l&#8217;Unione. La priorit&#224; dell&#8217;Unione per tutte le questioni all&#8217;ordine del giorno della COP 18 della CITES riguardanti dette specie dovrebbe essere quella di sostenere le azioni direttamente rivolte ad affrontare tali problemi.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>16.</p></td><td><span>L&#8217;Unione prende atto che in relazione al commercio legale di avorio di elefanti le parti hanno presentato diverse proposte, in parte contrastanti tra loro. Il commercio internazionale dell&#8217;avorio &#232; attualmente vietato nell&#8217;ambito della CITES. L&#8217;Unione ritiene che le condizioni per una nuova autorizzazione di tale commercio non siano soddisfatte e si opporr&#224; a qualsiasi modifica dell&#8217;attuale regime della CITES che potrebbe tradursi in un allentamento dell&#8217;attuale divieto di commercio internazionale dell&#8217;avorio di elefante o nella ripresa di detto commercio. Per quanto riguarda il mercato nazionale dell&#8217;avorio, l&#8217;Unione dovrebbe continuare a promuovere misure efficaci e proporzionate sulla base dei migliori dati disponibili nel quadro della CITES.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>17.</p></td><td><span>L&#8217;Unione ritiene che il regolamento interno della COP non debba scostarsi dal testo della CITES, incluso l&#8217;articolo XXI, paragrafi da 2 a 6. Qualsiasi tentativo di aggiungere disposizioni che assoggetterebbero l&#8217;esercizio dei diritti dell&#8217;Unione, in quanto parte, a condizioni non previste nella CITES dovrebbe essere fermamente respinto.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>18.</p></td><td><span>La crisi del traffico illegale di specie selvatiche, associata all&#8217;estensione dell&#8217;ambito di applicazione della CITES a nuove specie e parti, ha comportato negli anni recenti un aumento del numero di attivit&#224; rientranti nel quadro della CITES e un notevole carico di lavoro aggiuntivo per il segretariato CITES. L&#8217;Unione dovrebbe tener conto di questi sviluppi al momento di decidere le proprie priorit&#224; in occasione della COP 18 della CITES e il suo contributo al fondo fiduciario della CITES.</span></td></tr></tbody></table> ( 1 ) Risoluzione CITES Conf. 14.2, il cui aggiornamento è previsto alla COP 18 (cfr. punto 5 seguente). ( 2 ) L’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) e TRAFFIC sono specializzate nelle questioni connesse al commercio di specie selvatiche e forniscono, prima di ogni riunione della COP, una valutazione approfondita delle proposte di modifica delle appendici CITES. ALLEGATO II Posizione dell’Unione in merito ad alcune proposte presentate alla 18 a riunione della conferenza delle parti della convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e di fauna selvatiche minacciate di estinzione (COP 18 della CITES) (Ginevra, Svizzera, 17 - 28 agosto 2019) <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>+ = posizione favorevole</p></td><td><p>&#8211; = posizione contraria</p></td><td><p>0 = posizione aperta alla discussione</p></td></tr><tr><td><p>(+) = sostegno subordinato alla presentazione di modifiche alla proposta</p></td></tr><tr><td><p>(&#8211;) = opposizione da riesaminare se la proposta &#232; modificata in maniera significativa</p></td></tr></tbody></table> Documenti di lavoro <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>N.</p></td><td><p>Punto all&#8217;ordine del giorno</p></td><td><p>Proponente<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Osservazioni</p></td><td><p>Posizione</p></td></tr><tr><td><p>Cerimonia di apertura</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nessun documento</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p><span>Questioni amministrative e finanziarie</span></p></td></tr><tr/><tr><td><p>1.</p></td><td><p><span>Elezione</span> del presidente, del presidente supplente, dei vicepresidenti della riunione e dei presidenti dei Comitati I e II</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nessun documento</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Adozione dell&#8217;<span>ordine del giorno</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Adozione del<span>programma di lavoro</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td><p><span>Regolamento interno</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>4.1</p></td><td><p>Regolamento interno per la 18<span>a</span> riunione della conferenza delle parti della convenzione</p><p>Doc. 4.1 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Prendere nota del doc. contenente l&#8217;attuale RI, che rimarr&#224; valido finch&#233; non sar&#224; eventualmente modificato dalla COP (cfr. regola 32).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>4.2</p></td><td><p>Revisione del regolamento interno</p><p>Doc. 4.2 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere la proposta di non apportare modifiche al RI in occasione della COP 18; sostenere anche il nuovo mandato del CP per rivedere la regola 25 (<span>Procedura per decidere in merito alle modifiche delle appendici</span>) da parte della COP 19.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td><p>Comitato &#171;<span>Credenziali</span>&#187;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>5.1</p></td><td><p>Istituzione del comitato &#171;Credenziali&#187; (nessun documento)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nessun documento</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>5.2</p></td><td><p>Relazione del comitato &#171;Credenziali&#187; (nessun documento)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nessun documento</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>6.</p></td><td><p>Ammissione di<span>osservatori</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>7.</p></td><td><p><span>Amministrazione, finanziamento e bilancio</span> del segretariato e delle riunioni della COP</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>7.1</p></td><td><p>Amministrazione del segretariato</p><p>Doc. 7.1 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>7.2</p></td><td><p>Relazione del direttore esecutivo dell&#8217;UNEP su questioni amministrative e di altra natura</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>7.3</p></td><td><p>Relazioni finanziarie per il periodo 2016-2019</p><p>Doc. 7.3 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 1: Relazione finanziaria sul programma di lavoro con indicazione dei costi per il 2016 Doc. 7.3</p><p>A1 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 2: Fondo fiduciario della CITES &#8212; situazione dei contributi al 31 dicembre 2016</p><p>Doc. 7.3 A2 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 3: Fondo fiduciario esterno della CITES &#8212; situazione dei contributi al 31 dicembre 2016</p><p>Doc. 7.3 A3 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 4: Relazione finanziaria sul programma di lavoro con indicazione dei costi per il 2017</p><p>Doc. 7.3 A4 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 5: Fondo fiduciario della CITES &#8212; situazione dei contributi al 31 dicembre 2017</p><p>Doc. 7.3 A5 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 6: Fondo fiduciario esterno della CITES &#8212; situazione dei contributi al 31 dicembre 2017</p><p>Doc. 7.3 A6 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 7: Relazione finanziaria sul programma di lavoro con indicazione dei costi per il 2018</p><p>Doc. 7.3 A7 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 8: Fondo fiduciario della CITES &#8212; situazione dei contributi al 31 dicembre 2018</p><p>Doc. 7.3 A8 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 9: Fondo fiduciario della CITES &#8212; distribuzione annuale dei contributi non pagati al 31 dicembre 2018</p><p>Doc. 7.3 A9 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 10: Fondo fiduciario esterno della CITES &#8212; situazione dei contributi al 31 dicembre 2018</p><p>Doc. 7.3 A10 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 11: Conto economico e stato patrimoniale per l&#8217;esercizio chiuso al 31 dicembre 2017</p><p>Doc. 7.3 A11 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 12: Relazione finanziaria sul programma di lavoro con indicazione dei costi per il 2019 (fino al 31 marzo 2019)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 13: Fondo fiduciario della CITES &#8212; situazione dei contributi al 31 marzo 2019</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 14: Fondo fiduciario esterno della CITES &#8212; situazione dei contributi al 31 marzo 2019</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>7.4</p></td><td><p>Bilancio e programma di lavoro per il 2020-2022</p><p>Doc. 7.4 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 1: Progetto di risoluzione sul<span>finanziamento e sul programma di lavoro con indicazione dei costi per il segretariato in relazione al triennio 2020-2022</span></p><p>Doc. 7.4 A1 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 2: Scenario di bilancio con crescita reale pari a zero</p><p>Doc. 7.4 A2 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 3: Scenario di bilancio con crescita nominale pari a zero</p><p>Doc. 7.4 A3 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 4: Scenario di bilancio con crescita incrementale</p><p>Doc. 7.4 A4 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>7.5</p></td><td><p>Accesso ai finanziamenti, inclusi i finanziamenti GEF</p><p>Doc. 7.5 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>7.6</p></td><td><p>Progetto sul<span>sostegno finanziario alla partecipazione dei delegati</span></p><p>Doc. 7.6 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere il mantenimento degli attuali criteri di selezione; il segretariato esamina la portata del progetto dalla COP alle riunioni dei comitati.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td><p>Progetto di risoluzione sulla<span>strategia linguistica</span> della convenzione</p><p>Doc. 8 della COP 18</p></td><td><p>IQ</p></td><td><p>Non &#232; chiaro come mai l&#8217;arabo dovrebbe essere incluso tra le lingue ufficiale della CITES, ma non altre lingue dell&#8217;ONU (cinese, russo). L&#8217;incidenza sul bilancio e gli eventuali ulteriori ritardi nella produzione dei documenti ostano alla proposta.</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p><span>Questioni strategiche</span></p></td></tr><tr/><tr><td><p>9.</p></td><td><p>Relazioni e raccomandazioni dei<span>comitati</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>9.1</p></td><td><p>Comitato<span>permanente</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>9.1.1</p></td><td><p>Relazione del presidente</p><p>Doc. 9.1.1 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>9.1.2</p></td><td><p>Elezione dei nuovi membri regionali e dei relativi supplenti (nessun documento)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>9.2</p></td><td><p>Comitato &#171;<span>Animali</span>&#187;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>9.2.1</p></td><td><p>Relazione del presidente</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>9.2.2</p></td><td><p>Elezione dei nuovi membri regionali e dei relativi supplenti (nessun documento)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>9.3</p></td><td><p>Comitato &#171;<span>Piante</span>&#187;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>9.3.1</p></td><td><p>Relazione del presidente</p><p>Doc. 9.3.1 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>9.3.2</p></td><td><p>Elezione dei nuovi membri regionali e dei relativi supplenti (nessun documento)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td><p><span>Visione strategica</span> della CITES dopo il 2020</p><p>Doc. 10 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;adozione della visione strategica riveduta nella versione modificata dal segretariato; sostenere anche i progetti di decisione modificati per incaricare il segretariato di confrontare gli obiettivi con le decisioni e le risoluzioni esistenti; dare mandato al CP di lavorare sugli indicatori.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>11.</p></td><td><p><span>Revisione della convenzione</span></p></td><td><p>CO, NA, ZW</p></td><td><p>Si sollevano alcune questioni pertinenti sui mezzi di sussistenza e sulla revisione delle appendici. Tuttavia, la proposta non sembra essere imparziale per quanto riguarda la forma e l&#8217;ambito d&#8217;applicazione attuali, appare insufficientemente preparata, basata su deliberazioni storiche senza riflettere in maniera approfondita le sfide sempre pi&#249; complesse nella conservazione e nel commercio di specie selvatiche, e alla luce delle potenziali conseguenze di vasta portata. I destinatari dei progetti di decisioni non sono specificati.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>12.</p></td><td><p>Garantire una migliore attuazione con riguardo agli<span>elenchi delle specie ittiche marine</span> nelle appendici</p><p>Doc. 12 della COP 18</p></td><td><p>AG</p></td><td><p>Riconoscere che &#232; ancora necessario sostenere una attuazione pi&#249; efficace con riguardo agli elenchi delle specie marine. Tuttavia, la revisione dell&#8217;efficacia dei precedenti elenchi dovrebbe focalizzarsi sui casi particolari, con una chiara giustificazione, e ricorrere ai meccanismi e alle raccomandazioni esistenti delle precedenti revisioni, piuttosto che stabilire un nuovo processo ad hoc. Opporsi a un &#171;embargo&#187; sui nuovi elenchi di qualsiasi gruppo di specie: ci&#242; che conta &#232; il rispetto dei criteri di inserimento nell&#8217;elenco.</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>13.</p></td><td><p>Revisione della risoluzione Conf. 11.1 (Rev. COP17) sull&#8217;<span>istituzione di comitati</span></p><p>Doc. 13 della COP 18</p></td><td><p>CP/Seg.</p></td><td><p>Sostenere la nuova proposta di risoluzione nella versione modificata dal Seg. e dalla presidenza del CP.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>14.</p></td><td><p>Potenziali<span>conflitti d&#8217;interesse</span> in seno ai comitati &#171;Animali&#187; e &#171;Piante&#187;</p><p>Doc. 14 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>L&#8217;SC70 ha adottato un modulo informativo standard per le dichiarazioni di interesse; sostenere l&#8217;abolizione delle decisioni 16.09 e 16.10.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>15.</p></td><td><p><span>Cooperazione</span> con altre organizzazioni e accordi multilaterali in tema di ambiente</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>15.1</p></td><td><p>Cooperazione con<span>altre convenzioni nell&#8217;ambito della biodiversit&#224;</span></p><p>Doc. 15.1 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere il rinnovo delle decisioni 17.55 e 17.56 come modificate dal Seg. e la proposta del Seg. di preparare una relazione che sintetizzi le pratiche esistenti in altre convenzioni nell&#8217;ambito della biodiversit&#224;.</p><p>Le sinergie tra gli accordi ambientali multilaterali in tema di biodiversit&#224; dovrebbero continuare a essere rafforzate ed &#232; opportuno che il CP mantenga le questioni sotto esame.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>15.2</p></td><td><p>Commissione per la conservazione delle risorse biologiche dell&#8217;Antartico (<span>CCAMLR</span>)</p><p>Doc. 15.2 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere le modifiche della risoluzione Conf. 12.4 proposte congiuntamente dai Segretariati CITES e CCAMLR.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>15.3</p></td><td><p>Strategia globale per la<span>conservazione delle piante</span></p><p>Doc. 15.3 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere i nuovi progetti di decisione per sostituire le decisioni 17.53 e 17.54.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>15.4</p></td><td><p>Piattaforma intergovernativa di politica scientifica per la biodiversit&#224; e i servizi ecosistemici (<span>IPBES</span>)</p><p>Doc. 15.4 della COP 18</p></td><td><p>CP/Seg.</p></td><td><p>Sostenere il progetto di risoluzione sulla<span>cooperazione con la piattaforma intergovernativa di politica scientifica per la biodiversit&#224; e i servizi ecosistemici</span>.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>15.5</p></td><td><p>Consorzio internazionale per la lotta ai reati contro le specie selvatiche (<span>ICCWC</span>)</p><p>Doc. 15.5 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;invito alle parti di continuare a finanziare le attivit&#224; dell&#8217;ICCWC. Invitare i partner dell&#8217;ICCWC a garantire meccanismi di trasparenza efficaci.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>15.6</p></td><td><p>Cooperazione tra la CITES e la convenzione sulla<span>protezione del patrimonio culturale e naturale mondiale</span></p><p>Doc. 15.6 della COP 18</p></td><td><p>NO</p></td><td><p>Sostenere il progetto di risoluzione (che chiede che venga sviluppato un protocollo d&#8217;intesa tra il comitato del patrimonio mondiale e la CITES) come modificato dal Seg.. Sostenere i progetti di decisione proposti dalla Norvegia, con modifiche per riflettere che qualsiasi programma di lavoro congiunto dovrebbe essere approvato dal CP.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>16.</p></td><td><p>Programma delle specie<span>arboree</span> della CITES</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione, inclusa la decisione che chiede al Seg. di raccogliere informazioni, riferire in merito ai progressi realizzati e proseguire la cooperazione con le organizzazioni nel settore forestale e rafforzare il sostegno alle parti per l&#8217;attuazione delle convenzione per quanto riguarda le specie arboree inserite in elenco. Invitare le altre parti a contribuire finanziariamente al programma.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>17.</p></td><td><p><span>Comunit&#224; rurali</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Proporre che tutti i documenti di cui ai punti 17 e 18 siano considerati come un pacchetto in un gruppo di lavoro della sessione che, tra l&#8217;altro, considerer&#224; gli elementi di discussione nel gruppo di lavoro intersessionale.<span>Considerare congiuntamente con le relative proposte di cui al punto 18.</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>17.1</p></td><td><p>Relazione del comitato permanente</p><p>Doc. 17.1 della COP 18</p></td><td><p>CP/Seg.</p></td><td><p>Sostenere la proposta del Seg. di modificare la risoluzione Conf. 16.6 sui<span>mezzi di sussistenza</span>. La proposta di revocare le decisioni della COP 17 sarebbe prematura; ulteriori lavori intersessionali sono motivati (insieme al gruppo di lavoro mezzi di sussistenza?).</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>17.2</p></td><td><p>Proposte di modifica della risoluzione Conf. (Rev. COP17) [<span>presentazione di progetti di risoluzione</span>] e della risoluzione Conf. 9.24 (Rev. COP17)</p><p>Doc. 17.2 della COP 18</p></td><td><p>NA, ZW</p></td><td><p>La modifica proposta della risoluzione 4.6, quale formulata, sembra fuori luogo, in quanto la risoluzione &#232; altrimenti incentrata sulle formalit&#224; e sulle procedure per la presentazione delle proposte.</p><p>Le modifiche proposte all&#8217;allegato.6 sezione C della risoluzione Conf. 9.24 dovrebbero almeno chiarire la portata geografica delle consultazioni con le comunit&#224; rurali, ovvero ciascuna parte nell&#8217;ambito del proprio territorio; qualsiasi modifica dovrebbe essere non vincolante.<span>Considerare congiuntamente con il doc. 18.3.</span></p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>17.3</p></td><td><p>Meccanismo partecipativo per le comunit&#224; rurali</p></td><td><p>BW, CO, NA, ZW</p></td><td><p>Opporsi all&#8217;istituzione di un comitato permanente delle comunit&#224; rurali. Considerare strumenti alternativi per far sentire la voce delle comunit&#224; rurali.</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>18.</p></td><td><p>CITES e<span>mezzi di sussistenza</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Proporre che tutti i documenti di cui ai punti 17 e 18 siano considerati come un pacchetto in un gruppo di lavoro della sessione che, tra l&#8217;altro, considerer&#224; gli elementi di discussione nel gruppo di lavoro intersessionale.<span>Considerare congiuntamente con le relative proposte di cui al punto 17.</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>18.1</p></td><td><p>Relazione del segretariato</p><p>Doc. 18.1 (Rev. 1) della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere il ripristino del gruppo di lavoro, l&#8217;elaborazione di linee guida mediante consulenza, da sottoporre all&#8217;attenzione della COP 19. Considerare i progetti di decisione aggiuntivi proposti dal segretariato.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>18.2</p></td><td><p>Proposta del Per&#249;</p><p>Doc. 18.2 della COP 18</p></td><td><p>PE</p></td><td><p>Per quanto riguarda il progetto di dec.18.AA a) che fornisce linee guida su come massimizzare i benefici commerciali derivanti dalle specie della CITES, e b) valuta i marchi registrati del commercio di prodotti fabbricati nella comunit&#224;, considerare congiuntamente con il doc. 18.1 (Rev. 1) e proporre un gruppo di redazione per definire un approccio comune tra questi due documenti, tenendo conto delle osservazioni del Seg. su entrambi i documenti.</p><p>In linea generale, aprirsi all&#8217;istituzione di una &#171;giornata internazionale per i mezzi di sussistenza delle comunit&#224; rurali&#187;, ma potrebbe non essere necessaria una risoluzione specifica a tale scopo; considerare anche le implicazioni in termini di risorse.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>18.3</p></td><td><p>Proposte di modifica della risoluzione Conf. 9.24 (Rev. COP17)</p><p>Doc. 18.3 della COP 18</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>Si potrebbe considerare l&#8217;idea di includere una sorta di &#171;analisi dei mezzi di sussistenza&#187; nella dichiarazione a sostegno delle proposte di inserimento nelle appendici (risoluzione Conf. 9.24, allegato 6), sebbene sembri prematura per una decisione in occasione della COP 18; formulazione proposta in parte poco chiara.</p><p>Considerare congiuntamente con il doc. 17.2.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>19.</p></td><td><p><span>Sicurezza alimentare</span> e mezzi di sussistenza</p><p>Doc. 19 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Opporsi al rinnovo delle decisioni, in quanto il gruppo di lavoro non ha registrato progressi e questioni molto simili sono affrontate nell&#8217;ambito dei punti &#171;comunit&#224; rurali&#187; e &#171;mezzi di sussistenza&#187;; sostenere le osservazioni del Seg.</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>20.</p></td><td><p>Strategie di<span>riduzione della domanda</span> per combattere il commercio illegale di specie contenute nell&#8217;elenco della CITES</p><p>Doc. 20 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;adozione dei progetti di decisione nella versione modificata dal Seg. e acconsentire all&#8217;abolizione delle decisioni dalla 17.44 alla 17.48.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>21.</p></td><td><p><span>Sviluppo delle capacit&#224;</span> e materiali di identificazione</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>21.1</p></td><td><p>Sviluppo delle capacit&#224; e materiali di identificazione</p><p>Doc. 21.1 della COP 18</p></td><td><p>CA/CPi</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione per istituire un gruppo di lavoro congiunto CA/CPi sui materiali di identificazione; sostenere anche la proposta del Seg. di revocare le decisioni di cui al punto 54.1.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>21.2</p></td><td><p>Attivit&#224; di sviluppo delle capacit&#224; specificate nelle risoluzioni e nelle decisioni</p><p>Doc. 21.2 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;adozione dei progetti di decisione (revisione, miglioramento del sito web della CITES, corsi online dell&#8217;universit&#224; virtuale) con le modifiche proposte dal Seg.</p><p><span>Considerare congiuntamente con 21.3, 28, 29.</span></p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>21.3</p></td><td><p>Quadro inteso ad agevolare il coordinamento, la trasparenza e la responsabilit&#224; delle iniziative di sviluppo delle capacit&#224; della CITES</p><p>Doc. 21.3 della COP 18</p></td><td><p>US</p></td><td><p>Iniziativa valida, ma l&#8217;adozione del quadro e del progetto di risoluzione in occasione della COP 18 sembra prematura. Sostenere invece l&#8217;integrazione degli elementi pertinenti al punto 21.2, come proposto dal Seg., da sottoporre all&#8217;attenzione del CP e della COP 19.</p><p>Considerare congiuntamente con i documenti 21.2, 28.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>22.</p></td><td><p><span>Giornata mondiale per le specie selvatiche</span> dell&#8217;ONU</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere i progetti di modifica della risoluzione Conf. 17.1, che invita gli Stati parti e non parti a designare un punto di contatto per il coordinamento della celebrazione della giornata mondiale per le specie selvatiche nel paese.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>23.</p></td><td><p>Impegno dei<span>giovani</span></p><p>Doc. 23 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere le proposte di revisione della risoluzione Conf. 17.5 sull&#8217;impegno dei giovani (allegato 1) e revocare le decisioni 17.26 e 17.27.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p><span>Questioni relative all&#8217;interpretazione e all&#8217;attuazione</span></p></td></tr><tr/><tr><td><p><span>Risoluzioni e decisioni esistenti</span></p></td></tr><tr><td><p>24.</p></td><td><p>Revisione di<span>risoluzioni</span></p><p>Doc. 24 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere in linea generale le modifiche delle risoluzioni Conf. 4.6, presentazione dei documenti (anche sulla decisione di finanziamento centralizzato); rivedere la proposta di integrazione della decisione 14.19. Sostenere le modifiche delle risoluzioni 12.8, riesame del commercio rilevante (come da SC70) e 14.3, procedure di conformit&#224; (incl. risoluzione 10.10 e risoluzione 17.7).</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>25.</p></td><td><p>Revisione delle<span>decisioni</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere le raccomandazioni del Seg. presentate nei 22 punti separati nell&#8217;allegato del documento 25.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p><span>Conformit&#224; generale ed esecuzione</span></p></td></tr><tr><td><p>26.</p></td><td><p><span>Leggi nazionali</span> per l&#8217;attuazione della convenzione</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere la serie di decisioni, ma chiedere maggiore chiarezza sulle tempistiche. Considerare di proporre ulteriori misure, affinch&#233; le parti con legislazione in categoria 2 o 3 presentino al Seg. informazioni dettagliate sulle misure per un&#8217;efficace attuazione della convenzione.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>27.</p></td><td><p>Questioni connesse alla<span>conformit&#224;</span> alla CITES</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere la proposta di modifica della risoluzione Conf. 11.3 (Rev. COP17). Sostenere in linea generale i progetti di decisione, ma chiedere maggiori giustificazioni - e eventualmente un approccio pi&#249; cauto - in particolare in relazione allo sviluppo di una nuova politica della CITES in materia di licenze e di una &#171;piattaforma elettronica di conformit&#224; integrata&#187;.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>28.</p></td><td><p><span>Programma di assistenza</span> alla conformit&#224;</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere in linea generale la serie di decisioni volte a istituire un programma di assistenza in materia di conformit&#224; al fine di assistere le parti che da lungo tempo hanno difficolt&#224; a conformarsi alla convenzione e alle relative raccomandazioni del CP. Mettere tuttavia in discussione le implicazioni di bilancio legate alla creazione del programma.</p><p><span>Considerare congiuntamente con il doc. 21 e con i documenti di bilancio.</span></p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>29.</p></td><td><p>Riesami del commercio rilevante<span>a livello nazionale</span></p><p>Doc. 29 della COP 18</p></td><td><p>CA/CPi</p></td><td><p>Sostenere il mandato nella versione modificata dal Seg., affinch&#233; il Seg. analizzi e i comitati valutino le opzioni e formulino raccomandazioni alla COP 19.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>30.</p></td><td><p>Conformit&#224; in tema di ebani del<span>Madagascar</span> (<span>Diospyros</span> spp.) e palissandri<span>Dalbergia</span> spp.)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.1</p></td><td><p>Relazione del Madagascar</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Prendere nota.</p><p><span>Considerare congiuntamente con il doc. 30.2.</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.2</p></td><td><p>Relazione del comitato permanente</p><p>Doc. 30.2 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere, ma restare vigili, sulla necessit&#224; di non concentrare tutte le discussioni sul piano di utilizzo proposto dal Madagascar. Chiedere una maggiore attenzione sulla necessit&#224; di compiere sforzi di attuazione pi&#249; decisi per affrontare il problema del disboscamento illegale e smantellare le reti di traffico. Proporre la modifica del progetto di decisione 18.BB al fine di tenere conto delle raccomandazioni dell&#8217;UNODC del 2017 in materia e inserire una formulazione precauzionale per garantire che tutti i piani di utilizzo futuri siano sufficientemente sicuri.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>31.</p></td><td><p><span>Mercati nazionali</span> degli esemplari commercializzati frequentemente in modo illegale</p><p>Doc. 31 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere in linea generale la proposta di modifica della risoluzione Conf. 10.10 (Rev. COP17) e dei progetti di decisione riveduti 17.87-17.88, anche sui controlli nazionali dei prodotti di specie selvatiche diversi dall&#8217;avorio di elefante.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>32.</p></td><td><p>Questioni relative all&#8217;<span>esecuzione</span></p><p>Doc. 32 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione proposti e la modifica proposta della risoluzione Conf. 11.3 (Rev.COP17). Concordare sull&#8217;abolizione delle decisioni da 17.83 a 17.85.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>33.</p></td><td><p>Lotta contro la<span>criminalit&#224; informatica</span> relativa alle specie selvatiche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>33.1</p></td><td><p>Relazione del segretariato</p><p>Doc. 33.1 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione proposti.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>33.2</p></td><td><p>Relazione del comitato permanente</p><p>Doc. 33.2 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere le proposte di modifica della risoluzione Conf. 11.3 (Rev. COP17) e l&#8217;adozione dei progetti di decisione come modificati dal Seg. Concordare sull&#8217;abolizione delle decisioni da 17.94 a 17.96.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>34.</p></td><td><p>Sostegno alla lotta alla criminalit&#224; contro specie selvatiche nell&#8217;<span>Africa occidentale e centrale</span></p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Accogliere favorevolmente la relazione e riconoscere l&#8217;importanza della questione. Sostenere l&#8217;adozione di tutte le raccomandazioni, inclusi i progetti di decisione nell&#8217;allegato 1.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>35.</p></td><td><p>Smaltimento di<span>esemplari confiscati</span></p><p>Doc. 35 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;abolizione delle decisioni 17.118 e 17.119 e l&#8217;adozione dei progetti di decisione proposti. Opporsi a qualsiasi aggiunta che pregiudicherebbe le informazioni sensibili sui centri di soccorso o comporterebbe obblighi aggiuntivi per le parti. Opporsi anche all&#8217;eventuale ripresa delle attivit&#224; del gruppo di lavoro del comitato permanente.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>36.</p></td><td><p>Memorizzazione e gestione dei<span>dati sul commercio illegale</span> raccolti mediante le relazioni annuali delle parti sul commercio illegale</p><p>Doc. 36 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere in generale il principio di una memorizzazione e gestione pi&#249; sistematica dei dati sul commercio illegale raccolti tramite le relative relazioni annuali. Condividere le preoccupazioni del segretariato per quanto riguarda il limitato valore aggiunto di una tale banca dati, se soltanto un numero esiguo di parti provvede effettivamente a comunicare e fornire i dati. Considerare di proporre un linguaggio che incoraggi le parti a presentare relazioni annuali sul commercio illegale in modo pi&#249; sistematico. Invitare il Seg. e l&#8217;UNODC a considerare di finanziare, per il momento, la banca dati tramite il bilancio esterno della convenzione.</p><p><span>Considerare congiuntamente con i documenti di bilancio.</span></p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>37.</p></td><td><p>Condizioni di lavoro delle<span>guardie forestali</span> e le loro implicazioni per l&#8217;attuazione della CITES</p><p>Doc. 37 della COP 18</p></td><td><p>NP</p></td><td><p>Accogliere favorevolmente la relazione e riconoscere l&#8217;importanza della questione.</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p><span>Regolamentazione del commercio</span></p></td></tr><tr><td><p>38.</p></td><td><p>Designazione e ruoli degli<span>organi di gestione</span></p><p>Doc. 38 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere in linea generale la proposta di risoluzione con modifiche. Sono necessarie modifiche di alcuni aspetti del testo, incluso per fare proposte realizzabili in diversi regimi normativi (da un punto di vista amministrativo e giuridico), e per evitare la creazione di nuovi obblighi giuridici che non fanno parte della convenzione, e incluso per tenere conto della necessit&#224; di avere un organo di gestione per paese che sia responsabile della comunicazione internazionale.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>39.</p></td><td><p>Linee guida per ottenere<span>risultanze atte a verificare l&#8217;acquisizione legale</span></p><p>Doc. 39 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere il progetto di risoluzione.</p><p><span>Considerare congiuntamente con il doc. 40.</span></p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>40.</p></td><td><p><span>Diligenza dovuta</span> dalle parti della CITES e obblighi dei paesi importatori</p></td><td><p>US</p></td><td><p>Sostenere in linea generale l&#8217;intenzione e l&#8217;approccio. &#200; necessario un esame pi&#249; approfondito di alcuni aspetti delle modifiche proposte della risoluzione Conf. 11.3.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>41.</p></td><td><p><span>Sistemi elettronici</span> e tecnologie dell&#8217;informazione</p><p>Doc. 41 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione proposti nella versione modificata dal Seg-..</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>42.</p></td><td><p><span>Tracciabilit&#224;</span></p><p>Doc. 42 della COP 18</p></td><td><p>Seg., presidente del CP, MX e CH presiedono il gruppo di lavoro intersessionale sulla tracciabilit&#224;</p></td><td><p>Concordare sulla definizione operativa della tracciabilit&#224; della CITES e sostenere l&#8217;adozione dei progetti di decisione di cui all&#8217;allegato 1, incluse le proposte di modifica formulate dal Seg..</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>43.</p></td><td><p>Esemplari prodotti da<span>DNA sintetico o coltivato</span></p><p>Doc. 43 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione come modificati dal Seg. e sostituire le decisioni 17.89-17.91 per continuare a valutare le implicazioni degli esemplari prodotti dalla biotecnologia che possono avere un impatto sull&#8217;interpretazione e sull&#8217;attuazione della convenzione. Proporre modifica del progetto di decisione 18.CC.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>44.</p></td><td><p>Definizione del termine &#171;<span>destinazioni accettabili e opportune</span>&#187;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>44.1</p></td><td><p>Relazione del comitato permanente</p><p>Doc. 44.1 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;adozione di orientamenti non vincolanti per determinare se il destinatario proposto di un esemplare vivo sia adeguatamente attrezzato per accoglierlo e curarlo, come modificato dal Seg. nell&#8217;allegato 4, e i progetti di decisione relativi alla definizione di &#171;destinazioni accettabili e opportune&#187;, come modificato nell&#8217;allegato 5.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>44.2</p></td><td><p>Commercio internazionale di elefanti vivi africani: proposta di revisione della risoluzione Conf. 11.20 (Rev. COP17) sulla<span>definizione del termine</span>&#171;<span>destinazioni accettabili e opportune</span>&#187;</p><p>Doc. 44.2 della COP 18</p></td><td><p>BF, JO, LB, LR, NE, NG, SD, SY</p></td><td><p>Il documento propone modifiche della risoluzione Conf. 11.20 in modo tale che gli elefanti africani vivi siano spostati soltanto per programmi di conservazione in situ all&#8217;interno della loro area di distribuzione naturale, escludendo cos&#236; qualsiasi commercio di elefanti africani catturati in natura verso destinazioni ex situ a fini di uso in cattivit&#224;, anche laddove ci&#242; fosse utile ai fini della conservazione. Considerare anche in relazione all&#8217;attuale regime degli esemplari elencati all&#8217;appendice I.</p><p>L&#8217;Unione si oppone alle raccomandazioni di cui al documento 44.2 e incoraggia ulteriori lavori intersessionali in vista della COP19.</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>45.</p></td><td><p>Pareri relativi all&#8217;<span>assenza di effetti negativi</span></p><p>Doc. 45 della COP 18</p></td><td><p>CA</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione proposti che mirano a far fronte alle lacune e alle esigenze delle parti nel formulare pareri relativi all&#8217;assenza di effetti negativi e sostenere l&#8217;attuazione della risoluzione Conf. 16.7 (Rev. COP17). Sostenere un secondo workshop internazionale sui pareri relativi all&#8217;assenza di effetti negativi.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>46.</p></td><td><p>Quote dei trofei di<span>caccia di leopardi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere le proposte di modifica della risoluzione Conf. 10.14 (Rev. CoP16) proposte dal CP (rimuovere Kenya e Malawi dalla tabella del punto 1, lettera a) della risoluzione).</p><p>Sostenere la proroga dei progetti di decisione nell&#8217;allegato 3 per RCA, Botswana e Etiopia, ma sospendere le loro quote fino alla loro revisione da parte del comitato &#171;Animali&#187; e del CP.</p><p>Sostenere la serie di progetti di decisione come proposto dal Seg. nell&#8217;allegato 3. Sostenere in linea generale le modifiche della risoluzione Conf. 9.21 (Rev. CoP13), come proposto dal Seg. nell&#8217;allegato 2; &#232; comunque opportuno stabilire un processo formale di revisione entro un determinato lasso di tempo, che dovrebbe orientare gli Stati dell&#8217;area di distribuzione o il comitato &#171;Animali&#187; e il comitato permanente a riferire alla CdP qualora insorgano preoccupazioni o si rendano necessarie modifiche alla &#171;quota approvata&#187;.</p><p>Sono necessarie ulteriori discussioni sulle quote di esportazione mantenute nella risoluzione Conf. 10.14 (Rev. CoP16).</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>47.</p></td><td><p>Aumento delle quote dei trofei di<span>caccia di markor</span></p><p>Doc. 47 della COP 18</p></td><td><p>PK</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;aumento della quota dei trofei di caccia dei markor in Pakistan da 12 a 20 animali all&#8217;anno, se il Pakistan fornisce maggiori informazioni a dimostrazione del rispetto delle linee guida dell&#8217;appendice I &#171;Trofei di caccia&#187; nella risoluzione Conf. 17.9, incluse informazioni riguardanti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la fonte della popolazione stimata per il 2017 che &#232; alla base dei pareri del Pakistan relativi all&#8217;assenza di effetti negativi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>le nuove comunit&#224;/aree che aderiranno al programma comunitario dei trofei di caccia; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>come le quote saranno distribuite (incluso per quali sottospecie).</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>48.</p></td><td><p>Trofei di<span>caccia di rinoceronti</span> neri: quota di esportazione del Sud Africa</p></td><td><p>ZA</p></td><td><p>La proposta di aumento della quota da 5 maschi adulti di rinoceronte nero a un massimo dello 0,5 % della popolazione totale del paese sembra ragionevole, se si traduce nella pubblicazione annuale di una quota specifica (numero assoluto di esemplari) da parte del Sud Africa.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>49.</p></td><td><p>Implicazioni del trasferimento di una specie all&#8217;<span>appendice I</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>49.1</p></td><td><p>Relazione del segretariato</p><p>Doc. 49.1 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere le modifiche della risoluzione Conf. 12.3 per chiarire che, dopo il trasferimento di una specie, le norme applicabili sono quelle valide al momento del commercio (e non del prelievo) e della risoluzione Conf. 13.6. Analizzare ulteriormente la proposta di includere un nuovo paragrafo (11) nella risoluzione Conf. 12.3 e il progetto di decisione per consentire al CP di considerare la necessit&#224; di linee guida durante il periodo di transizione, anche tra la decisione di inserimento nell&#8217;elenco e l&#8217;entrata in vigore, e di esaminare le condizioni speciali per le piante con annotazione, incluse le specie di legname.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>49.2</p></td><td><p>Commercio di esemplari della &#171;pre-appendice I&#187;</p><p>Doc. 49.2 della COP 18</p></td><td><p>CI, NG, SN</p></td><td><p>Sostenere la proposta del Seg. di considerare il punto 49.1 e le raccomandazioni ivi contenute come il nostro punto di partenza, invece della raccomandazione contenuta nel punto 49.2. Apertura a integrare elementi redazionali nel punto 49.1.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>50.</p></td><td><p>Modifiche della risoluzione Conf. 10.13 (Rev. CoP15) sull&#8217;<span>attuazione</span><span>della convenzione per le specie di</span><span>legname</span></p><p>Doc. 50 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere, ma proporre di includere un riferimento alla necessit&#224; di basare i pareri relativi all&#8217;assenza di effetti negativi su adeguati fattori di conversione e altre modifiche di minore entit&#224;.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>51.</p></td><td><p><span>Depositi e scorte</span></p><p>Doc. 51 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere il proseguimento di lavori intersessionali con un mandato pi&#249; chiaramente definito, escludendo la gestione delle scorte.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>52.</p></td><td><p><span>Introduzione dal mare</span></p><p>Doc. 52 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere il rinnovo del mandato del Seg. per monitorare l&#8217;attuazione della risoluzione Conf. 14.6 e rendere conto dei negoziati relativi alla diversit&#224; biologica marina nelle zone non soggette a giurisdizione nazionale. Il CP riesamina le informazioni.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>53.</p></td><td><p><span>Codici di scopo</span> nelle licenze e nei certificati della CITES</p><p>Doc. 53 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere i progetti di modifica della risoluzione Conf. 12.3 (Rev. COP17) sulle<span>licenze e i certificati</span>. Sostenere la nuova serie di progetti di decisione proposta dal Seg. invece delle proposte di modifica della decisione 14.54 nell&#8217;allegato 1 del documento.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>54.</p></td><td><p><span>Identificazione</span> degli esemplari in commercio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>54.1</p></td><td><p><span>Manuale</span> di identificazione</p><p>Doc. 54.1 della COP 18</p></td><td><p>CA, CPi, Seg.</p></td><td><p>Sostenere la proposta.</p><p><span>Considerare congiuntamente con 21.1.</span></p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>54.2</p></td><td><p>Identificazione delle specie<span>arboree</span> elencate nella CITES</p><p>Doc. 54.2 della COP 18</p></td><td><p>CPi</p></td><td><p>Sostenere la nuova serie di decisioni e l&#8217;abolizione delle decisioni precedenti.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>54.3</p></td><td><p>Identificazione degli esemplari di<span>storione</span> e pesce spatola in commercio</p><p>Doc. 54.3 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere il rinnovo delle decisioni. Valutare se qualche Stato membro dell&#8217;UE pu&#242; impegnarsi a finanziare lo studio in sospeso da molto tempo.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>55.</p></td><td><p>Attuazione della CITES per il commercio di specie di<span>piante medicinali</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere il progetto di decisione per stabilire un collegamento con i principali operatori del commercio di piante medicinali e riferirne al CPi come primo passo per ottenere informazioni sul commercio e sul suo volume.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p><span>Deroghe e disposizioni speciali in materia di commercio</span></p></td></tr><tr><td><p>56.</p></td><td><p><span>Procedura semplificata</span> per licenze e certificati</p><p>Doc. 56 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere in linea generale le proposte di modifica delle risoluzioni Conf. 11.15 (Rev. COP12), Conf. 12.3 (Rev. COP17) e i progetti di decisione rivolti al Seg.; tenere conto delle osservazioni del Seg. e considerare la necessit&#224; di ulteriori modifiche.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>57.</p></td><td><p>Attuazione della convenzione relativa agli esemplari<span>allevati in cattivit&#224;</span> e allo stato naturale</p><p>Doc. 57 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione come proposti dal CP e modificati dal Seg..</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>58.</p></td><td><p>Attuazione della<span>risoluzione Conf. 17.7</span> sulla<span>revisione del commercio di esemplari di animali dichiarati come nati in cattivit&#224;</span></p><p>Doc. 58 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione e la modifica proposta della risoluzione Conf. 17.7 come proposti dal CP e approvati dal Seg..</p><p><span>Considerare congiuntamente con i documenti di bilancio.</span></p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>59.</p></td><td><p>Definizione del termine &#171;<span>riprodotto artificialmente</span>&#187;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>59.1</p></td><td><p><span>Linee guida</span> sul termine &#171;riprodotto artificialmente&#187;</p><p>Doc. 59.1 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere il progetto di decisione. Essere aperti alle modifiche proposte dal Seg. Suggerire che la pubblicazione delle linee guida dovrebbe avvenire dopo la revisione da parte del CP. Evidenziare la necessit&#224; di un aggiornamento della &#171;Guida all&#8217;applicazione dei codici di origine CITES&#187; al fine di riflettere la creazione di un nuovo codice di origine per le piante.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>59.2</p></td><td><p><span>Codici di origine</span> degli esemplari di piante in commercio</p><p>Doc. 59.2 della COP 18</p></td><td><p>CPi</p></td><td><p>Sostenere la creazione del codice di origine Y, modificando la risoluzione Conf. 11.11 (Rev. COP17) e la risoluzione Conf. 12.3 (Rev. COP 17), nonch&#233; i progetti di decisione come proposti dal CPi. Considerare l&#8217;opposizione ad alcune modifiche aggiuntive proposte dal Seg., in particolare per quanto riguarda il legno di agar e la necessit&#224; di pareri relativi all&#8217;assenza di effetti negativi).</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p><span>Questioni specifiche per specie</span></p></td></tr><tr><td><p>60.</p></td><td><p>Commercio illegale di<span>ghepardi</span></p><p>(<span>Acinonyx jubatus</span>)</p><p>Doc. 60 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere il progetto di decisione che chiede al Seg. di rendere disponibile la versione finale del kit di risorse per il commercio di ghepardi della CITES, subordinatamente alla disponibilit&#224; di risorse. Acconsentire alla revoca delle decisioni 17.124, 17.126, 17.127, 17.128 e 17.130; le decisioni 17.125 e 17.129 vengono rinnovate conformemente alla revisione da parte del Seg. di cui al Doc. 25.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>61.</p></td><td><p><span>Storioni</span> e pesci spatola (<span>Acipenseriformes</span> spp.)</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere il rinnovo del mandato del CP per esaminare l&#8217;etichettatura del caviale.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>62.</p></td><td><p>Progetti di decisione sulla conservazione degli<span>anfibi</span> (Amphibia)</p></td><td><p>CR</p></td><td><p>Ampia gamma di progetti di decisione rivolti alle parti, ai comitati e al Seg., proposti senza dichiarazione di sostegno o previa verifica da parte del CA o del CP. Le informazioni richieste non sono specifiche per gli anfibi, ma sono applicabili a tutti i taxa. La proposta nella sua forma attuale non sar&#224; sostenuta, ma una proposta pi&#249; mirata con azioni concrete potrebbe essere accolta favorevolmente.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>63.</p></td><td><p><span>Anguille</span> (<span>Anguilla</span> spp.)</p><p>Doc. 63 della COP 18</p></td><td><p>CA, CP, Seg.</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione come modificati dal Seg. e proporre un piccolo gruppo di redazione per perfezionare dette decisioni.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>64.</p></td><td><p><span>Coralli</span> preziosi (ordine Antipatari/famiglia Corallidi)</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Appoggiare il progetto di decisione che incarica il CA e il CP di analizzare l&#8217;indagine sui coralli preziosi e lo studio della FAO e trarne conclusioni.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>65.</p></td><td><p>Attuazione della risoluzione Conf. 16.10 sull&#8217;<span>attuazione della convenzione per taxa da cui si ricava il</span><span>legno di agar</span> [<span>Aquilaria</span> spp. e<span>Gyrinops</span> spp.]</p><p>Doc. 65 della COP 18</p></td><td><p>CPi</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;adozione dei progetti di decisione sui taxa da cui si ricava il legno di agar e l&#8217;abolizione delle precedenti decisioni.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>66.</p></td><td><p>Commercio della<span>Boswellia</span> spp. (Burseraceae)</p><p>Doc. 66 della COP 18</p></td><td><p>LK, US</p></td><td><p>Sostenere la serie di progetti di decisione nella versione modificata dal Seg..</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>67.</p></td><td><p><span>Pesce Napoleone</span> (<span>Cheilinus undulatus</span>)</p><p>Doc. 67 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Concordare sul progetto di decisione volto a fornire assistenza ai principali paesi importatori ed esportatori per affrontare le rimanenti sfide di attuazione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>68.</p></td><td><p><span>Squali</span> e razze (<span>Elasmobranchii</span> spp.)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>68.1</p></td><td><p>Relazione del comitato &#171;Animali&#187;</p></td><td><p>CA</p></td><td><p>Prendere nota della relazione.</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>68.2</p></td><td><p>Relazione del segretariato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere la serie di progetti di decisione e i progetti di modifica della risoluzione 12.6 (Rev. COP17).</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>69.</p></td><td><p><span>Elefanti</span> (<span>Elephantidae</span> spp.)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>69.1</p></td><td><p><span>Attuazione</span> della risoluzione Conf. 10.10 (Rev. COP17) sul<span>commercio di esemplari di elefanti</span></p></td><td><p>Seg./CP</p></td><td><p>Depositi e scorte: sostenere la decisione che prevede che il CP riveda le linee guida formulate dal Seg..</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Elefanti asiatici: essere disposti a sostenere il rinnovo delle decisioni, ma &#232; necessaria una maggiore adesione degli Stati dell&#8217;area di distribuzione, affinch&#233; ci&#242; sia efficace.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Piani d&#8217;azione nazionali sull&#8217;avorio: sostenere le proposte di revisione della risoluzione Conf. 10.10, paragrafo 26, lettera g), e dell&#8217;allegato III (linee guida relative al processo dei piani d&#8217;azione nazionali sull&#8217;avorio) e della risoluzione Conf. 14.3 sulla<span>conformit&#224;</span> (cfr. doc. 24);</p><p>valutare la richiesta del Seg. per la creazione di una nuova carica (e considerare le implicazioni di bilancio).</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Revisione dell&#8217;ETIS: sostenere il mandato come concordato in occasione dell&#8217;SC70.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenibilit&#224; finanziaria e operativa di ETIS, MIKE: sostenere il progetto di decisione per l&#8217;elaborazione di una proposta da parte del Seg. (costi: 30&#160;000 USD); riesame a cura del CP.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Mercati nazionali dell&#8217;avorio: sostenere la proposta di modifica della risoluzione Conf. 10.10 cos&#236; come contenuta nel doc. 31.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>69.2</p></td><td><p>Relazione sul monitoraggio dell&#8217;abbattimento illegale di elefanti (<span>MIKE</span>)</p><p>Doc. 69.2 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Prendere nota della relazione.</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>69.3</p></td><td><p>Relazione sul sistema di informazione sul commercio di elefanti (<span>ETIS</span>)</p><p>Doc. 69.3 (Rev. 1) della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Prendere nota della relazione; considerare le implicazioni per il processo dei piani d&#8217;azione nazionali sull&#8217;avorio (determinati paesi identificati dall&#8217;ETIS non sono al momento contemplati dal piano d&#8217;azione nazionale sull&#8217;avorio).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>69.4</p></td><td><p><span>Scorte</span> di avorio: proposta di revisione della risoluzione Conf. 10.10 (Rev. COP17) sul<span>commercio di esemplari di elefanti</span></p><p>Doc. 69.4 della COP 18</p></td><td><p>BF, TD, CI, GA, JO, KE, LR, NE, NG, SD, SY</p></td><td><p>Riconoscere l&#8217;importanza di ultimare le linee guida, ma interrogarsi sulla fattibilit&#224; e sulla sostenibilit&#224; di un gruppo di lavoro intersessionale a tale scopo. Considerare le proposte alternative del Seg..</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>69.5</p></td><td><p>Aspetti di attuazione della risoluzione Conf. 10.10 (Rev. COP17) sulla chiusura dei<span>mercati nazionali dell&#8217;avorio</span></p></td><td><p>BF, CI, ET, GA, KE, LR, NE, NG, SY</p></td><td><p>Contestare le conclusioni relative al mercato dell&#8217;avorio dell&#8217;UE (paragrafo 28); evidenziare gli attuali sforzi dell&#8217;UE.</p><p>Opporsi alle modifiche proposte della risoluzione Conf. 10.10 e dei relativi progetti di decisione in quanto sproporzionate e in parte poco chiare.</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>70.</p></td><td><p>Tartaruga embricata (<span>Eretmochelys imbricata</span>) e altre<span>tartarughe marine</span> (<span>Cheloniidae</span> e<span>Dermochelyidae</span>)</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere il proseguimento dei lavori mediante i progetti di decisione proposti dal Seg. e l&#8217;istituzione di un gruppo di lavoro intersessionale sulle tartarughe marine.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>71.</p></td><td><p><span>Grandi felini asiatici</span> (<span>Felidae</span> spp.)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>71.1</p></td><td><p>Relazione del segretariato</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere il documento con modifiche volte a rafforzare i progetti di decisione del Seg..</p><p>Sostenere la raccomandazione del Seg. di mantenere la Dec. 14.69.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>71.2</p></td><td><p>Progetti di decisione sui grandi felini asiatici</p><p>Doc. 71.2 della COP 18</p></td><td><p>IN</p></td><td><p>Sostenere in linea generale gli sforzi per monitorare e gestire meglio il commercio dei grandi felini asiatici. Prima di poter sostenere i progetti di decisione proposti, essi necessiteranno di modifiche e di un&#8217;ulteriore analisi approfondita, incluso per evitare la duplicazione con il documento 71.1. Si dovrebbe tenere presente anche il legame con la risoluzione Conf. 12.5 (Rev. 17).</p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p>72.</p></td><td><p><span>Cavallucci marini</span> (<span>Hippocampus</span> spp.) nella CITES &#8212; una tabella di marcia verso il successo</p></td><td><p>MV, MC, LK, US</p></td><td><p>Sostenere la serie di decisioni nella versione modificata dal Seg. per avviare la discussione sulla gestione e sull&#8217;uso sostenibile dei cavallucci marini nel CA e nel CP.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>73.</p></td><td><p><span>Scimmie</span> antropomorfe (<span>Hominidae</span> spp.)</p><p>Doc. 73 della COP 18</p></td><td><p>CP, Seg.</p></td><td><p>Sostenere le modifiche della risoluzione Conf. 13.4 (Rev. CoP16) sulla conservazione e sul commercio delle scimmie antropomorfe come proposto dal Seg., nonch&#233; l&#8217;abolizione delle decisioni 17.232 e 17.233. La proposta si basa sulla relazione concernente lo stato di conservazione delle scimmie antropomorfe e l&#8217;impatto esercitato dal commercio illegale e da altri fattori di pressione su tale stato, preparata attraverso la collaborazione tra il Seg., l&#8217;IUCN, il GRASP e altri partner ed esaminata dall&#8217;AC30 e dall&#8217;SC70. Sarebbero auspicabili ulteriori modifiche redazionali, in particolare modificare i riferimenti da &#171;selvaggina&#187; a &#171;carne di selvaggina&#187; per essere in linea con il doc. 95.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>74.</p></td><td><p>Legname delle specie di<span>palissandro</span> [<span>Leguminosae</span> (<span>Fabaceae</span>)]</p><p>Doc. 74 della COP 18</p></td><td><p>CPi</p></td><td><p>Appoggiare l&#8217;adozione dei progetti di decisione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>75.</p></td><td><p><span>Pangolini</span> (<span>Manis</span> spp.)</p><p>Doc. 75 della COP 18</p></td><td><p>Seg., che integra la proposta del CP</p></td><td><p>Sostenere la serie di progetti di decisione come raccomandato dal CP (SC69), con modifiche proposte dal Seg., e sostenere l&#8217;abolizione delle decisioni 17.239 - 17.240.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>76.</p></td><td><p><span>Leone</span> africano (<span>Panthera leo</span>)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>76.1</p></td><td><p>Relazione del segretariato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere la serie di progetti di decisione relativi ai leoni africani (<span>Panthera leo</span>) e ai grandi felini e sostenere l&#8217;abolizione delle decisioni 17.241 - 17.245.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>76.2</p></td><td><p>Conservazione e commercio dei leoni africani</p></td><td><p>NG, TG</p></td><td><p>La serie di progetti di decisione proposti al punto 76.1, che tiene conto dei dubbi sollevati nel presente documento e nel progetto di risoluzione che lo accompagna, avr&#224; maggiori probabilit&#224; di successo nel realizzare un&#8217;azione significativa e mirata entro un preciso lasso di tempo.</p></td><td><p>-</p></td></tr><tr><td><p>77.</p></td><td><p><span>Giaguaro</span> (<span>Panthera onca</span>)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>77.1</p></td><td><p>Commercio dei giaguari</p></td><td><p>CR, MX</p></td><td><p>Sostenere in linea generale la serie di progetti di decisione per la realizzazione di uno studio sul commercio illegale dei giaguari; e sostenere le raccomandazioni e le modifiche dell&#8217;allegato 1 da parte del Seg. per fondere il documento con il documento 77.2.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>77.2</p></td><td><p>Commercio illegale dei giaguari</p><p>Doc. 77.2 della COP 18</p></td><td><p>PE</p></td><td><p>Opporsi all&#8217;adozione di una risoluzione specifica per specie. Tuttavia alcune delle attivit&#224; individuate potrebbero essere incluse nella serie di decisioni e prese in considerazione nel contesto del doc. 77.1 (oppure i proponenti potrebbero fondere i loro documenti in una serie di decisioni come proposto dal Seg. nel doc. 77.1).</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>78.</p></td><td><p>Commercio illegale dell&#8217;<span>antilope tibetana</span></p><p>(<span>Pantholops hodgsonii</span>)</p><p>Doc. 78 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere il progetto di raccomandazione e la proposta del Seg. di modificare il paragrafo 2, lettera b), della risoluzione Conf. 11.8 (Rev. COP17).</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>79.</p></td><td><p>Gestione della conservazione e commercio degli<span>uccelli canori</span> (<span>Passeriformes</span>)</p></td><td><p>US, LK</p></td><td><p>Sostenere in linea generale la proposta, affinch&#233; il CA consideri le conseguenze del commercio degli uccelli canori sulla conservazione, preferibilmente sulla base di un riesame commissionato dal Seg. oggetto di finanziamenti esterni. I progetti di decisione dovranno essere modificati per tener conto di queste modifiche e delle preoccupazioni espresse dal Seg..</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>80.</p></td><td><p>Prunus africana</p><p>Doc. 80 della COP 18</p></td><td><p>CPi</p></td><td><p>Appoggiare l&#8217;adozione dei progetti di decisione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>81.</p></td><td><p>Pappagalli<span>cenerini</span></p><p>(<span>Psittacus erithacus</span>)</p></td><td><p>ZA</p></td><td><p>Essere aperti alla proroga del termine per la registrazione delle strutture di allevamento.</p><p>Suggerire di aggiungere nuova lettera f) alla decisione 17.256 in riferimento alla reintroduzione dell&#8217;IUCN e alle linee guida per il ripopolamento.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>82.</p></td><td><p>Pesce cardinale di Banggai</p><p>(<span>Pterapogon kauderni</span>)</p></td><td><p>CA</p></td><td><p>Sostenere la serie di progetti di decisione; l&#8217;UE &#232; pronta a sostenere l&#8217;Indonesia nell&#8217;attuazione della decisione 18.AA.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>83.</p></td><td><p><span>Rinoceronti</span> (<span>Rhinocerotidae</span> spp.)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>83.1</p></td><td><p>Relazione del comitato permanente e del segretariato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione con alcune modifiche per introdurre tempi per le azioni.</p><p>Sostenere l&#8217;abrogazione delle decisioni 17.135 - 17.144, e la sostituzione delle decisioni 17.133 e 17.134 con un nuovo progetto di decisione 18.AA.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>83.2</p></td><td><p>Revisioni della risoluzione Conf. 9.14 (Rev. COP17) sulla<span>conservazione e sul commercio dei rinoceronti africani e asiatici</span>, e relative decisioni</p></td><td><p>KE</p></td><td><p>Opporsi ai progetti di decisione e di modifica della risoluzione Conf. 9.14 nella forma attuale, in quanto vanno oltre il mandato della Convenzione e duplicano le risoluzioni e decisioni esistenti.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>84.</p></td><td><p><span>Bucero dall&#8217;elmo</span> (<span>Rhinoplax vigil</span>)</p><p>Doc. 84 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione nell&#8217;allegato 1, incluse le modifiche proposte del Seg., e abolire le decisioni 17.264, 17.265 e 17.266.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>85.</p></td><td><p><span>Strombo gigante</span> (<span>Strombus gigas</span>)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione nell&#8217;allegato 1, che sostituiranno le decisioni da 17.285 a 17.287 e 17.289 e aboliranno le decisioni 17.288 e 17.290 pienamente attuate.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>86.</p></td><td><p><span>Saiga</span> (<span>Saiga</span> spp.)</p><p>Doc. 86 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere il documento che &#232; basato sul risultato delle discussioni in seno al CP ed &#232; rivolto agli Stati dell&#8217;area di distribuzione della saiga per migliorare la gestione delle scorte di parti e prodotti derivati dalla specie, per potenziare le loro capacit&#224; di far fronte al commercio illegale e incrementare gli sforzi di conservazione in situ ed ex situ; sostenere la proposta del Seg. di coinvolgere il CA nell&#8217;attuazione di una decisione. Le decisioni potrebbero richiedere alcune modifiche a seconda del risultato delle modifiche proposte per l&#8217;inserimento.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>87.</p></td><td><p>Conservazione della<span>rana gigante del Lago Titicaca</span> (<span>Telmatobius culeus</span>)</p></td><td><p>PE</p></td><td><p>La specie &#232; inserita all&#8217;appendice I della COP 17. L&#8217;impatto del commercio internazionale sullo stato di conservazione di questa specie resta oscuro, probabilmente a causa di dati insufficienti. L&#8217;adozione di una risoluzione specifica sulla conservazione della rana gigante del Lago Titicaca sembra essere prematura.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>88.</p></td><td><p><span>Tartarughe di terra</span> e tartarughe di acqua dolce (<span>Testudines</span> spp.)</p><p>Doc. 88 della COP 18</p></td><td><p>CP, Seg.</p></td><td><p>Sostenere in linea generale il progetto di revisione della risoluzione Conf. 11.9 sulla<span>conservazione e sul commercio di tartarughe di terra e tartarughe di acqua dolce</span> e i progetti di decisione proposti dal Seg.; considerare la necessit&#224; di concentrare il lavoro futuro sulle necessit&#224; pratiche.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>89.</p></td><td><p><span>Totoaba</span> (<span>Totoaba macdonaldi</span>)</p><p>Doc. 89 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione sull&#8217;ulteriore raccolta di informazione dalle parti; misure di sensibilizzazione e attuazione; studio sulla vaquita e sul totoaba (programma concordato dal CP) che deve essere effettuato dal Seg..</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>90.</p></td><td><p><span>Tursiope troncato del mar Nero</span> (<span>Tursiops truncatus ponticus</span>)</p><p>Doc. 90 della COP 18</p></td><td><p>CA</p></td><td><p>Sostenere il progetto di decisione che prevede una collaborazione tra il Seg. e l&#8217;accordo sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mediterraneo e dell&#8217;area atlantica contigua (ACCOBAMS).</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>91.</p></td><td><p>Conservazione della<span>vigogna</span> (<span>Vicugna vicugna</span>) e commercio delle sue fibre e prodotti</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>Sostenere in linea generale il progetto di risoluzione sulla conservazione della vigogna e il commercio delle sue fibre e prodotti, e le raccomandazioni del Seg.; il documento &#232; stato preparato in conformit&#224; della convenzione per la conservazione e la gestione della vigogna.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>92.</p></td><td><p>Specie elencate nell&#8217;<span>appendice I</span></p><p>Doc. 92 della COP 18</p></td><td><p>Seg., CA, CPi</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;adozione dei progetti di decisione e l&#8217;abolizione delle decisioni da 17.22 a 17.25.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>93.</p></td><td><p>Specie<span>arboree del Neotropico</span></p><p>Doc. 93 della COP 18</p></td><td><p>CPi</p></td><td><p>Appoggiare l&#8217;adozione dei progetti di decisione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>94.</p></td><td><p>Gestione della conservazione e commercio di<span>pesci marini ornamentali</span></p><p>Doc. 94 della COP 18</p></td><td><p>CH, US, UE</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione (co-proposti dall&#8217;Unione) modificati dal Seg., soprattutto in relazione all&#8217;invito delle parti interessate del settore della pesca e dei rappresentanti dell&#8217;industria del settore per contribuire al seminario.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>95.</p></td><td><p>Materiali di orientamento, attivit&#224; e strumenti volti a potenziare la capacit&#224; delle parti di regolamentare il commercio della<span>selvaggina</span></p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>Sostenere in generale il progetto di revisione della risoluzione Conf. 13.11</p><p>(Rev COP17) e l&#8217;abolizione delle decisioni propose dal Seg. (Dec. 14.73, 14.74, 17.112 e 17.113).Suggerire modifiche per riconoscere che le linee guida della CBD per un settore della carne di selvaggina sostenibile fanno riferimento solo ai tropici e ai subtropici e che dovrebbe essere mantenuta la definizione attuale di carne di selvaggina (selvaggina) nel glossario CITES.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>96.</p></td><td><p><span>Iniziativa per i carnivori africani</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>97.</p></td><td><p>Gestione della conservazione e commercio dell&#8217;<span>avvoltoio</span> dell&#8217;Africa occidentale</p><p>Doc. 97 della COP 18</p></td><td><p>BF, NE, SN</p></td><td><p>Sostenere la serie di decisioni che promuoveranno le sinergie con la convenzione sulla conservazione delle specie migratrici, modificate dal Seg.. &#200; molto importante fare fronte all&#8217;avvelenamento illegale e al commercio su basi religiose e vi sono forti legami tra il bracconaggio degli elefanti/rinoceronti e gli episodi di avvelenamento degli avvoltoi. Una delle specie trattate nel documento, il capovaccaio, si riproduce regolarmente nell&#8217;UE e sverna in Africa.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p><span>Mantenimento delle appendici</span></p></td></tr><tr><td><p>98.</p></td><td><p><span>Riserve</span> per quanto riguarda le modifiche delle appendici I e II</p><p>Doc. 98 della COP 18</p></td><td><p>Seg.</p></td><td><p>sostenere le proposte di modifica della risoluzione Conf. 4.25 sulle<span>riserve</span>, per confermare il termine di 90 giorni per le riserve relative all&#8217;inclusione nelle appendici I e II e chiarire quando il ritiro della riserva diventa effettivo.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>99.</p></td><td><p><span>Nomenclatura</span> normalizzata</p><p>Doc. 99 della COP 18</p></td><td><p>CA, CPi, Seg.</p></td><td><p>Sostenere le proposte di modifica dell&#8217;allegato della risoluzione Conf. 12.11 e dei relativi progetti di decisione. Sostenere la proroga della decisione 17.312 per chiedere al CA di prendere in considerazione il riesame e formulare raccomandazioni alla COP 19.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 5: proposte di nuove opere di riferimento della CITES per la nomenclatura degli uccelli (classe Aves)</p><p>Doc. 99 A5 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Prendere nota della relazione del consulente sulle opere di riferimento per la nomenclatura degli uccelli.</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Allegato 6: proposte di modifica della letteratura pubblicata sulla nomenclatura delle specie animali che figurano negli elenchi CITES, per cui il comitato &#171;Animali&#187;, al momento della presentazione dei documenti della COP 18, non ha ancora formulato una raccomandazione sull&#8217;adozione o sul rigetto ai fini della CITES</p><p>Doc. 99 A6 della COP 18</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>100.</p></td><td><p>Inserimento di specie nell&#8217;<span>appendice III</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Accettare i progetti di decisione proposti e le modifiche proposte della risoluzione Conf. 9.25 (Rev. COP17).</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>101.</p></td><td><p><span>Annotazioni</span></p><p>Doc. 101 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere la proposta di modifica della risoluzione Conf. 11.21 (Rev. COP17), la revisione del paragrafo 7 della sezione d&#8217;interpretazione delle appendici della CITES e i progetti di decisione di cui all&#8217;allegato 4. Sostenere le modifiche proposte della decisione 16.162 (Rev. COP17), ma rimanere disposti a eventuali modifiche in base al risultato dell&#8217;annotazione #15.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>102.</p></td><td><p>Annotazioni per le<span>orchidee</span> che figurano nell&#8217;appendice II</p><p>Doc. 102 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere la bozza di definizione del termine &#171;cosmetici&#187; e l&#8217;adozione dei progetti di decisione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>103.</p></td><td><p>Linee guida per la<span>pubblicazione</span> delle appendici</p><p>Doc. 103 della COP 18</p></td><td><p>AC</p></td><td><p>Sostenere i progetti di decisione per elaborare linee guida sulla presentazione delle annotazioni e sostenere le modifiche proposte dal Seg. per evitare di restringere prematuramente l&#8217;ambito di applicazione delle stesse linee guida.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>104.</p></td><td><p>Riesame della risoluzione Conf. 10.9 sull&#8217;<span>esame delle proposte riguardanti il trasferimento di</span><span>popolazioni di elefanti dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</span></p><p>Doc. 104 della COP 18</p></td><td><p>CP</p></td><td><p>Sostenere la proposta di abrogazione della risoluzione e l&#8217;abolizione della relativa decisione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p><span>Proposte di modifica delle appendici</span></p></td></tr><tr/><tr><td><p>105.</p></td><td><p>Proposte di modifica delle appendici I e II</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Le proposte di inserimento nelle appendici sono trattate nella parte 2 del presente documento qui di seguito.</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p><span>Conclusione della riunione</span></p></td></tr><tr/><tr><td><p>106.</p></td><td><p>Determinazione della data e del luogo della prossima riunione ordinaria della conferenza delle parti (nessun documento)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nessun documento</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>107.</p></td><td><p>Osservazioni conclusive (osservatori, parti, segretario generale della CITES, governo ospitante) (nessun documento)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nessun documento</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> 1. Proposte di inserimento nelle appendici <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>N.</p></td><td><p>Taxon/Dettagli</p></td><td><p>Proposta</p></td><td><p>Proponente</p></td><td><p>Osservazioni</p></td><td><p>Posizione</p></td></tr><tr><td><p>1.</p></td><td><p><span>Capra falconeri heptneri</span></p><p>(Markhor di Bukhara)</p><p>(popolazione del Tagikistan)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento della popolazione del Tagikistan dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Tagikistan</p></td><td><p>La popolazione sembra essere in aumento e la gestione della caccia ai sensi delle disposizioni della CITES per le specie inserite nell&#8217;appendice I ha generato introiti che sono stati destinati alle comunit&#224; e alla conservazione. Tuttavia, la proposta non contiene valide indicazioni atte a dimostrare che le misure precauzionali di cui all&#8217;allegato 4 della risoluzione Conf. 9.24 siano soddisfatte. Un trasferimento comporterebbe un volume maggiore di scambi senza garanzie che gli introiti siano destinati alla conservazione. L&#8217;IUCN ha raccomandato di continuare a rafforzare la gestione attuale.</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p><span>Saiga tatarica</span></p><p>(Saiga)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice II all&#8217;appendice I</p></td><td><p>Mongolia, Stati Uniti d&#8217;America</p></td><td><p>La proposta considera tutte le recenti saiga come un&#8217;unica specie in linea con la lista rossa dell&#8217;IUCN. Tuttavia, il riferimento tassonomico della CITES attualmente valido distingue le popolazioni mongole come<span>S. borealis.</span> L&#8217;Unione sosterr&#224; l&#8217;interpretazione dell&#8217;ambito di applicazione dell&#8217;elenco suggerito dagli USA. Se tale interpretazione verr&#224; accolta, la COP prender&#224; in considerazione l&#8217;inserimento di due specie:<span>S. borealis</span> e<span>S. tatarica.</span></p><p>La<span>S. borealis</span> soddisfa i criteri di inserimento nell&#8217;appendice I e l&#8217;Unione ne sosterr&#224; l&#8217;inserimento nell&#8217;appendice I.</p><p>L&#8217;Unione sosterr&#224; l&#8217;inserimento nell&#8217;appendice I della<span>S. tatarica</span>, a condizione che tutti i principali Stati dell&#8217;area di distribuzione accettino l&#8217;inserimento, e solo se la<span>S. borealis</span> sar&#224; ugualmente inserita nell&#8217;appendice I.</p><p>L&#8217;Unione si opporr&#224; all&#8217;inserimento nell&#8217;appendice I della<span>S. tatarica</span> a meno che anche la<span>S. borealis</span> non sia inserita, per evitare ogni impatto negativo sulla popolazione di<span>S. borealis.</span></p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p><span>Vicugna vicugna</span></p><p>(Vigogna)</p><p>(popolazione della provincia di Salta)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento della popolazione della provincia di Salta (Argentina) dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II con annotazione 1</p></td><td><p>Argentina</p></td><td><p>La dimensione della popolazione &#232; cresciuta considerevolmente dal 2006, il monitoraggio della popolazione sembra essere buono e il 41 % (14&#160;000 km<span>2</span>) dell&#8217;habitat &#232; protetto. L&#8217;unica forma di utilizzo pianificato &#232; la tosatura degli esemplari selvatici.</p><p><span>Considerare congiuntamente con il documento di lavoro n. 91.</span></p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td><p><span>Vicugna vicugna</span></p><p>(Vigogna)</p><p>(popolazione del Cile)</p></td><td><p>Modificare il nome della popolazione del Cile da &#171;popolazione della Primera Regi&#243;n&#187; a &#171;popolazioni della regione di Tarapac&#225; e della regione di Arica e Parinacota&#187;</p></td><td><p>Cile</p></td><td><p>Sostegno - la proposta non contiene alcuna modifica sostanziale nell&#8217;inserimento e adegua soltanto un nome geografico.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td><p><span>Giraffa camelopardalis</span></p><p>(Giraffa)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Repubblica centrafricana, Ciad, Kenya, Mali, Niger e Senegal</p></td><td><p>L&#8217;attuale stato di conservazione delle nove sottospecie e la presenza e gravit&#224; delle principali minacce mostrano grandi variazioni regionali. Tenuto conto del calo complessivo registrato nel corso delle ultime tre generazioni e delle tendenze decrescenti della popolazione di Giraffa, un inserimento nell&#8217;appendice II ha il merito di impedire che questa specie diventi minacciata in futuro. Pertanto, considerato l&#8217;approccio precauzionale e agendo nel migliore interesse della conservazione della specie, l&#8217;inserimento nell&#8217;appendice II &#232; sostenuta dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>6.</p></td><td><p><span>Aonyx cinereus</span></p><p>(Lontra dalle guance bianche del Camerun)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice II all&#8217;appendice I</p></td><td><p>India, Nepal e Filippine</p></td><td><p>Secondo l&#8217;IUCN, il commercio degli animali da compagnia in Internet contribuisce alla recente rapida diminuzione delle specie.</p><p>Vi sono alcune indicazioni secondo cui il livello di questo commercio sia in aumento negli ultimi anni.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>7.</p></td><td><p><span>Lutrogale perspicillata</span></p><p>(Lontra liscia)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice II all&#8217;appendice I</p></td><td><p>Bangladesh, India e Nepal</p></td><td><p>Si registrano bassi livelli di commercio internazionale legale, ma il trasferimento potrebbe contribuire a proteggere la specie, dato che il volume del commercio illegale &#232; significativo.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td><p><span>Ceratotherium simum simum</span></p><p>(Rinoceronte bianco del sud)</p><p>(popolazione dell&#8217;Eswatini)</p></td><td><p>Eliminare l&#8217;annotazione esistente sulla popolazione dell&#8217;Eswatini</p></td><td><p>Eswatini</p></td><td><p>Opporsi. La popolazione continua a soddisfare i criteri d&#8217;inserimento nell&#8217;appendice II, ma la cancellazione dell&#8217;annotazione proposta non soddisferebbe le misure precauzionali stabilite all&#8217;allegato 4, paragrafo A.2, lettera a), della risoluzione Conf. 9.24. La ripresa del commercio dei corni di rinoceronte invierebbe il segnale sbagliato in questo momento, visti gli elevati livelli di bracconaggio e commercio illegale. Comprometterebbe inoltre le azioni di riduzione della domanda che molte parti hanno intrapreso per questa specie.</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>9.</p></td><td><p><span>Ceratotherium simum simum</span></p><p>(Rinoceronte bianco del sud)</p><p>(popolazione della Namibia)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento della popolazione di<span>Ceratotherium simum simum</span> della Namibia dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II con la seguente annotazione:</p><p>&#171;Al fine esclusivo di permettere il commercio internazionale di:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>animali vivi verso destinazioni adeguate e accettabili; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>trofei di caccia.</p></td></tr></tbody></table><p>Tutti gli altri esemplari sono considerati esemplari di specie comprese nell&#8217;appendice I e il loro commercio &#232; disciplinato in conformit&#224; delle relative norme.&#187;</p></td><td><p>Namibia</p></td><td><p>Gli elevati livelli di bracconaggio e di traffico per questa specie continua a motivo di seria preoccupazione per l&#8217;Unione. &#200; opportuno riconoscere i progressi registrati nella conservazione della specie in Namibia, tuttavia, si dovrebbe inoltre prendere atto che oltre un terzo dell&#8217;intera popolazione della Namibia &#232; stato importato e che due terzi appartengono a proprietari privati, e il commercio dei trofei di caccia e di animali vivi a scopi non commerciali, verso destinazioni adeguatamente attrezzate per ospitare e prendersi cura di tali specie, &#232; gi&#224; possibile a norma dell&#8217;allegato I.</p><p>Se la proposta sar&#224; adottata dall COP, l&#8217;Unione chieder&#224; che sia accompagnata da una serie di decisioni per monitorare e riferire periodicamente sul possibile impatto di questo trasferimento.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td><p><span><span>Loxodonta africana</span></span></p><p>(Elefante africano)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento della popolazione dello Zambia dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II alle seguenti condizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>commercio di avorio grezzo registrato (zanne e parti) ai fini commerciali solo verso i partner commerciali approvati della CITES che non riesporteranno;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>commercio di trofei di caccia a scopi non commerciali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>commercio di pelli e articoli in pelle.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Tutti gli altri esemplari sono considerati esemplari di specie comprese nell&#8217;appendice I e il loro commercio &#232; disciplinato in conformit&#224; delle relative norme.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Zambia</p></td><td><p>L&#8217;annotazione proposta dallo Zambia riaprirebbe il commercio internazionale dell&#8217;avorio e non pu&#242; essere sostenuta nella sua attuale formulazione.</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>11.</p></td><td><p><span>Loxodonta africana</span></p><p>(Elefante africano)</p><p>(popolazioni di Botswana, Namibia, Sud Africa e Zimbabwe)</p><p>Modifica dell&#8217;annotazione 2</p></td><td><p>Modifica dell&#8217;annotazione 2:</p><p>&#171;al fine esclusivo di permettere:</p><p>[&#8230;]</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>il commercio di avorio grezzo registrato (per Botswana, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe, zanne intere e parti d&#8217;avorio), alle seguenti condizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i.</p></td><td><p>solo le scorte registrate di propriet&#224; del governo, originarie dello Stato (tranne l&#8217;avorio confiscato e l&#8217;avorio di origine sconosciuta);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii.</p></td><td><p>solo a partner commerciali per i quali il segretariato, in consultazione con il comitato permanente, abbia accertato l&#8217;esistenza di una normativa nazionale e di controlli sul commercio interno sufficienti ad assicurare che l&#8217;avorio importato non sar&#224; riesportato e sar&#224; gestito nel rispetto di tutti i requisiti della Ris. Conf. 10.10 (Rev. CoP14) relativamente alla lavorazione e al commercio interno;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii.</p></td><td><p>non prima che il segretariato abbia verificato i paesi importatori previsti e le scorte registrate di propriet&#224; del governo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv.</p></td><td><p><span>avorio grezzo soggetto alla vendita condizionale delle scorte registrate di propriet&#224; del governo concordate alla COP12, che ammontano a 20&#160;000 kg (Botswana), 10&#160;000 kg (Namibia) e 30&#160;000 kg (Sudafrica);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v.</p></td><td><p><span>oltre ai quantitativi concordati alla COP12, l&#8217;avorio di propriet&#224; del governo di Botswana, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe, registrato al 31 gennaio 2007 e verificato dal segretariato, pu&#242; essere commercializzato e inviato, insieme all&#8217;avorio di cui al precedente punto g) iv), un&#8217;unica volta per destinazione sotto la stretta sorveglianza del segretariato;</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi.</p></td><td><p>i proventi del commercio sono esclusivamente destinati alla conservazione degli elefanti e ai programmi comunitari di conservazione e sviluppo nell&#8217;area di distribuzione degli elefanti o nelle zone adiacenti; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vii.</p></td><td><p><span>la commercializzazione dei quantitativi supplementari specificati al precedente punto g) v) pu&#242; avvenire prima che il comitato permanente abbia confermato il rispetto delle condizioni di cui sopra; e</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p><span>per il periodo compreso tra la COP 14 e lo scadere del nono anno dalla data di vendita unica dell&#8217;avorio che avr&#224; luogo in conformit&#224; delle disposizioni stabilite ai punti g) i), g) ii), g) iii), g) vi) e g) vii), non saranno presentate alla Conferenza delle parti ulteriori proposte volte ad autorizzare il commercio di avorio di elefanti provenienti da popolazioni gi&#224; incluse nell&#8217;appendice II. Le ulteriori proposte saranno inoltre trattate in conformit&#224; delle decisioni 16.55 e 14.78 (Rev. CoP16).</span></p></td></tr></tbody></table><p>[&#8230;]&#187;</p></td><td><p>Botswana, Namibia e Zimbabwe</p></td><td><p>La modifica richiesta determinerebbe l&#8217;apertura del commercio internazionale dell&#8217;avorio e quindi non soddisfa le misure precauzionali di cui all&#8217;allegato 4 della risoluzione Conf. 9.24 ed &#232; prematura.</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>12.</p></td><td><p><span>Loxodonta africana</span></p><p>(Elefante africano)</p><p>(popolazioni di Botswana, Namibia, Sud Africa e Zimbabwe)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento delle popolazioni di Botswana, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe dall&#8217;appendice II all&#8217;appendice I</p></td><td><p>Burkina Faso, Costa d&#8217;Avorio, Gabon, Kenya, Liberia, Niger, Nigeria, Sudan, Repubblica araba siriana e Togo</p></td><td><p>Queste quattro popolazioni non soddisfano i criteri dell&#8217;appendice I e gli Stati dell&#8217;area di distribuzione interessati non approvano il trasferimento.</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>13.</p></td><td><p><span>Mammuthus primigenius</span></p><p>(Mammut lanoso)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Israele</p></td><td><p>L&#8217;obiettivo della CITES &#232; proteggere le specie dallo sfruttamento eccessivo e dall&#8217;estinzione. Le questioni relative alla somiglianza non sembrano essere un&#8217;argomentazione sufficiente per l&#8217;inserimento dei mammut. Non sono state fornite prove di errori di identificazione e riciclaggio su vasta scala e la dentina dell&#8217;avorio degli elefanti e dei mammut presenta caratteristiche uniche, che possono essere facilmente distinte da un soggetto non esperto. L&#8217;inserimento nell&#8217;appendice II non sarebbe proporzionato alla portata del rischio associato (potrebbe dar luogo al rilascio di numerose licenze con benefici in termini di conservazione assenti o ridotti).</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>14.</p></td><td><p><span>Leporillus conditor</span></p><p>(Leporillo costruttore)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Australia</p></td><td><p>Trasferimento all&#8217;appendice II raccomandato dal CA. La specie non &#232; presente nel commercio internazionale.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>15.</p></td><td><p><span>Pseudomys fieldi praeconis</span></p><p>(Falso topo della baia di Shark)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Australia</p></td><td><p>Trasferimento all&#8217;appendice II e modifica della nomenclatura raccomandati dal CA. La specie non &#232; presente nel commercio internazionale.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>16.</p></td><td><p><span>Xeromys myoides</span></p><p>(Falso ratto d&#8217;acqua)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Australia</p></td><td><p>Trasferimento all&#8217;appendice II raccomandato dal CA. La specie non &#232; presente nel commercio internazionale.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>17.</p></td><td><p><span>Zyzomys pedunculatus</span></p><p>(Ratto di roccia dalla grossa coda)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Australia</p></td><td><p>Trasferimento all&#8217;appendice II raccomandato dal CA. La specie non &#232; presente nel commercio internazionale.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>18.</p></td><td><p><span>Syrmaticus reevesii</span></p><p>(Fagiano venerato)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>Solo la popolazione della Cina soddisfa i criteri di inclusione nell&#8217;appendice II. Essere disposti a sostenere l&#8217;inclusione della specie nell&#8217;appendice II e chiedere al proponente di limitare l&#8217;ambito di applicazione dell&#8217;elenco solo alla popolazione cinese.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>19.</p></td><td><p><span>Balearica pavonina</span></p><p>(Gru coronata nera)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Burkina Faso, Costa d&#8217;Avorio e Senegal</p></td><td><p>Come riconosciuto dall&#8217;IUCN/TRAFFIC, dal momento che la specie &#232; colpita dal commercio internazionale e che il calo stimato della popolazione potrebbe essere prossimo e superare il 50 % negli ultimi 45 anni, &#232; probabile che la<span>B. pavonina</span> soddisfi i criteri per l&#8217;inserimento nell&#8217;appendice I e l&#8217;Unione sosterr&#224; la proposta.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>20.</p></td><td><p><span>Dasyornis broadbenti litoralis</span></p><p>(Pigliamosche rosso occidentale)</p></td><td><p>Trasferimento dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Australia</p></td><td><p>La proposta prende le mosse dal riesame periodico della CITES e riguarda una specie che non &#232; presente in commercio (considerata estinta, ultima osservazione nel 1906).</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>21.</p></td><td><p><span>Dasyornis longirostris</span></p><p>(Pigliamosche di erba dal becco lungo)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Australia</p></td><td><p>La proposta prende le mosse dal riesame periodico della CITES e riguarda una specie che non &#232; presente in commercio.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>22.</p></td><td><p><span>Crocodylus acutus</span></p><p>(Coccodrillo americano)</p><p>(popolazione del Messico)</p></td><td><p>I - II</p><p>Trasferimento della popolazione del Messico dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Messico</p></td><td><p>Sostenere il trasferimento dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II, se il Messico stabilisce una quota zero per gli esemplari prelevati dall&#8217;ambiente naturale (codice di origine W).</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>23.</p></td><td><p><span>Calotes nigrilabris</span> e<span>Calotes pethiyagodai</span></p><p>(Lucertole da giardino)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice I</p></td><td><p>Sri Lanka</p></td><td><p>Sembra che i criteri<span>biologici</span> per l&#8217;inserimento nelle appendici della CITES siano soddisfatti, ma non vi sono prove sufficienti a dimostrazione del fatto che i livelli attuali o previsti del<span>commercio</span> compromettano la sopravvivenza in natura. L&#8217;Unione incoragger&#224; il proponente a inserire le due specie nell&#8217;appendice III, ma si oppone all&#8217;inserimento nell&#8217;appendice I. L&#8217;Unione &#232; disposta a prendere in esame ulteriori informazioni sull&#8217;inserimento nell&#8217;appendice II se presentate dal proponente.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>24.</p></td><td><p><span>Ceratophora</span> spp.</p><p>(Lucertole cornute)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice I</p></td><td><p>Sri Lanka</p></td><td><p>Opporsi all&#8217;inserimento del genere nell&#8217;appendice I, ma accettare di includere<span>C. erdeleni, C. karu</span> e<span>C. tennenti</span> nell&#8217;appendice I e<span>C. stoddartii</span> e<span>C. aspera</span> nell&#8217;appendice II.</p><p>Sono soddisfatti i criteri biologici per l&#8217;appendice I per le tre specie (su cinque specie del genere):<span>C. karu, C. erdeleni</span> e<span>C. tennenti</span>. L&#8217;appendice II sembra pi&#249; idonea per<span>C. aspera</span> e<span>C. stoddartii</span>.</p><p>L&#8217;Unione valuter&#224; sul posto eventuali ulteriori informazioni sull&#8217;inserimento proposto presentate dal proponente.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>25.</p></td><td><p><span>Cophotis ceylanica</span> e<span>Cophotis dumbara</span></p><p>(Lucertola pigmea)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice I</p></td><td><p>Sri Lanka</p></td><td><p>La proposta sembra soddisfare i criteri biologici; prelievi anche di piccole quantit&#224; possono avere un impatto considerevole sulle restanti popolazioni. Queste sono le uniche due specie di questo genere ed entrambe sono endemiche dello Sri Lanka e sono classificate come specie fortemente minacciate nella lista rossa nazionale dello Sri Lanka (2012).</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>26.</p></td><td><p><span>Lyriocephalus scutatus</span></p><p>(lucertola dal naso gobbo)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice I</p></td><td><p>Sri Lanka</p></td><td><p>Sostenere l&#8217;inserimento nell&#8217;appendice II, dato che i criteri per l&#8217;inserimento nell&#8217;appendice I non sono soddisfatti, mentre lo sono quelli per l&#8217;appendice II.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>27.</p></td><td><p><span>Goniurosaurus</span> spp.</p><p>(Gechi leopardo)</p><p>(popolazioni della Cina e del Vietnam)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire le specie della Cina e del Vietnam nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Cina, Unione europea, Vietnam</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>28.</p></td><td><p><span>Gekko gecko</span></p><p>(Geco Tokay)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Unione europea, India, Filippine, Stati Uniti d&#8217;America</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>29.</p></td><td><p><span>Gonatodes daudini</span></p><p>(Geco delle Grenadine)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice I</p></td><td><p>Saint Vincent e Grenadine</p></td><td><p>La specie soddisfa i criteri biologi per l&#8217;inserimento nell&#8217;appendice I. Il commercio internazionale &#232; iniziato poco dopo la scoperta della specie ed &#232; ancora in corso, sebbene non sia consentito prelevare tale specie dal suo habitat naturale.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>30.</p></td><td><p><span>Paroedura androyensis</span></p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Unione europea, Madagascar</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>31.</p></td><td><p><span>Ctenosaura</span> spp.</p><p>(Iguana dalla coda spinosa)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>El Salvador e Messico</p></td><td><p>La proposta soddisfa i criteri di inserimento; diverse specie del genere potrebbero essere incluse nell&#8217;appendice I in futuro se il commercio non viene regolamentato, poich&#233; sono caratterizzate da popolazioni esigue, aree di distribuzione limitate ohanno subito una diminuzione della popolazione, o una combinazione di questi tre criteri, e sono altamente vulnerabili a fattori intrinseci o estrinseci.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>32.</p></td><td><p><span>Pseudocerastes urarachnoides</span></p><p>(Vipera cornuta dalla coda di ragno)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Iran</p></td><td><p>Sono necessarie ulteriori informazioni per dimostrare che i criteri<span>commerciali</span> sono soddisfatti. La proposta sulla portata del prelievo in natura e sul commercio internazionale della specie contiene scarse informazioni (con indicazioni relative soltanto a un piccolo gruppo di esemplari commerciati al di fuori del proprio Stato dell&#8217;area di distribuzione) e, sebbene la specie sia classificata come &#171;in pericolo a livello nazionale&#187;, non sono disponibili dati che indichino la dimensione della popolazione, la distribuzione o se la specie registri una diminuzione.</p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p>33.</p></td><td><p><span>Cuora bourreti</span></p><p>(Tartaruga scatola di Bourret)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice I all&#8217;appendice II</p></td><td><p>Vietnam</p></td><td><p>Sostenere il trasferimento all&#8217;appendice I; si tratta di una specie &#171;a grave rischio di estinzione&#187; che soddisfa almeno il criterio C.i) dell&#8217;allegato 1 della risoluzione Conf. 9.24 ed &#232; molto commercializzata.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>34.</p></td><td><p><span>Cuora picturata</span></p><p>(Tartaruga scatola del Vietnam)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice II all&#8217;appendice I</p></td><td><p>Vietnam</p></td><td><p>Sostenere il trasferimento all&#8217;appendice I; si tratta di una specie &#171;a grave rischio di estinzione&#187; che soddisfa tutti i criteri biologici della risoluzione Conf. 9.24 dell&#8217;appendice I ed &#232; molto commercializzata. La proposta nasce da una raccomandazione di riesame periodico.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>35.</p></td><td><p><span>Mauremys annamensis</span></p><p>(Tartaruga palustre del Vietnam)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice II all&#8217;appendice I</p></td><td><p>Vietnam</p></td><td><p>Sostenere il trasferimento all&#8217;appendice I; si tratta di una specie &#171;a grave rischio di estinzione&#187; che soddisfa almeno il criterio C. i) dell&#8217;allegato 1 della risoluzione Conf. 9.24 ed &#232; molto commercializzata. La proposta nasce da una raccomandazione di riesame periodico.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>36.</p></td><td><p><span>Geochelone elegans</span></p><p>(Tartaruga stellata)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice II all&#8217;appendice I</p></td><td><p>Bangladesh, India, Senegal e Sri Lanka</p></td><td><p>L&#8217;inserimento nell&#8217;elenco &#232; proposto congiuntamente dalla maggioranza degli Stati dell&#8217;area di distribuzione. Il commercio illegale &#232; motivo di grande preoccupazione, sebbene il prelievo e il commercio degli esemplari selvatici sia gi&#224; proibito negli Stati dell&#8217;area di distribuzione. Le preoccupazioni legate all&#8217;utilizzo errato del codice di origine C e al potenziale riciclaggio di esemplari selvatici mediante operazioni di allevamento in cattivit&#224; sono gi&#224; affrontate dalla CITES nella risoluzione Conf. 17.7.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>37.</p></td><td><p><span>Malacochersus tornieri</span></p><p>(Testuggine focaccia africana)</p></td><td><p>II - I</p><p>Trasferimento dall&#8217;appendice II all&#8217;appendice I</p></td><td><p>Kenya, Stati Uniti d&#8217;America</p></td><td><p>Sostenere la proposta. La pi&#249; recente valutazione della lista rossa (2018) ha definito la specie &#171;a grave rischio di estinzione&#187;. La proposta sembra essere proporzionata ai rischi previsti per la specie, che registra una forte domanda dal settore commerciale ed &#232; oggetto di commercio illegale. Si rileva che lo sfruttamento eccessivo sia il principale fattore che colpisce al momento le popolazioni della specie. La specie sembra soddisfare i criteri di inserimento nell&#8217;appendice I.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>38.</p></td><td><p><span>Hyalinobatrachium</span> spp.,<span>Centrolene</span> spp.,<span>Cochranella</span> spp., e<span>Sachatamia</span> spp.</p><p>(Rane di vetro)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Costa Rica, El Salvador</p></td><td><p>L&#8217;Unione potrebbe sostenere una proposta pi&#249; limitata, se i proponenti decidono di circoscriverla alle sole specie per cui &#232; possibile dimostrare la conformit&#224; con i criteri di inserimento. Tuttavia, a causa della mancanza di dati sulla popolazione e poich&#233; il commercio dichiarato avviene per lo pi&#249; per le specie &#171;a rischio minimo&#187;, l&#8217;inclusione nell&#8217;appendice II di tutte le 104 specie che appartengono ai quattro generi non sembra proporzionata. Sono necessarie ulteriori informazioni per quelle specie il cui commercio &#232; pi&#249; diffuso.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>39.</p></td><td><p><span>Echinotriton chinhaiensis</span> e<span>Echinotriton maxiquadratus</span></p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Cina</p></td><td><p>Le specie soddisfano i criteri biologi per l&#8217;inserimento nell&#8217;appendice I. La loro conservazione trarrebbe beneficio da una tutela internazionale. Sebbene i livelli di commercio internazionale sembrino bassi,<span>qualsiasi</span> commercio di esemplari selvatici potrebbe nuocere alla sopravvivenza delle popolazioni, poich&#233; le popolazioni sono esigue e in diminuzione.</p><p>L&#8217;<span>Echinotriton</span> &#232; stato distinto dal<span>Tylototriton</span> (proposta di inserimento n&#176; 41) solo nel 1982. Pertanto, l&#8217;inserimento nell&#8217;elenco di entrambi i generi &#232; altres&#236; appropriato sulla base del criterio della somiglianza.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>40.</p></td><td><p><span>Paramesotriton</span> spp.</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Cina, Unione europea</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>41.</p></td><td><p><span>Tylototriton</span> spp.</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Cina, Unione europea</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>42.</p></td><td><p><span>Isurus oxyrinchus</span> e<span>Isurus paucus</span></p><p>(Squali mako)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Bangladesh, Benin, Bhutan, Brasile, Burkina Faso, Capo Verde, Ciad, Costa d&#8217;Avorio, Repubblica dominicana, Egitto, Unione europea, Gabon, Gambia, Giordania, Libano, Liberia, Maldive, Mali, Messico, Nepal, Niger, Nigeria, Palau, Samoa, Senegal, Sri Lanka, Sudan, Togo</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>43.</p></td><td><p><span>Glaucostegus</span> spp.</p><p>(Pesci chitarra)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Bangladesh, Benin, Bhutan, Brasile, Burkina Faso, Capo Verde, Ciad, Costa d&#8217;Avorio, Egitto, Unione europea, Gabon, Gambia, Maldive, Mali, Mauritania, Monaco, Nepal, Niger, Nigeria, Palau, Senegal, Sierra Leone, Sri Lanka, Repubblica araba siriana, Togo, Ucraina</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>44.</p></td><td><p><span>Rhinidae</span> spp.</p><p>(Rinidi)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Bangladesh, Benin, Bhutan, Brasile, Burkina Faso, Capo Verde, Ciad, Costa d&#8217;Avorio, Egitto, Etiopia, Unione europea, Figi, Gabon, Gambia, India, Giordania, Kenya, Libano, Maldive, Mali, Messico, Monaco, Nepal, Niger, Nigeria, Palau, Filippine, Arabia Saudita, Senegal, Seychelles, Sri Lanka, Sudan, Repubblica araba siriana, Togo e Ucraina</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>45.</p></td><td><p><span>Holothuria (Microthele) fuscogilva, Holothuria (Microthele) nobilis, Holothuria (Microthele) whitmaei</span></p><p>(Oloturie)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Unione europea, Kenya, Senegal, Seychelles, Stati Uniti d&#8217;America</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>46.</p></td><td><p><span>Poecilotheria</span> spp.</p><p>(Ragni ornamentali)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Sri Lanka, Stati Uniti d&#8217;America</p></td><td><p>Dal momento che non esistono prove sufficienti che il commercio internazionale contribuisca in maniera significativa al calo della specie, l&#8217;Unione incoragger&#224; lo Stato dell&#8217;area di distribuzione a inserire la specie nell&#8217;appendice III, ma non si opporr&#224; all&#8217;inserimento nell&#8217;appendice II, se concordato dalla COP per consenso. L&#8217;Unione valuter&#224; eventuali ulteriori informazioni fornite dai proponenti sul posto. Si potrebbero riscontrare delle difficolt&#224; attuative per quanto riguarda l&#8217;identificazione degli esemplari allevati in cattivit&#224;.</p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p>47.</p></td><td><p><span>Achillides chikae hermeli</span></p></td><td><p>0 - II</p></td><td><p>Unione europea, Filippine</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>48.</p></td><td><p><span>Parides burchellanus</span></p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice I</p></td><td><p>Brasile</p></td><td><p>Sostenere la proposta.<span>La specie soddisfa i criteri di inserimento nell&#8217;appendice I. La specie</span> &#232; presente in commercio e, vista la dimensione ridotta della popolazione, qualsiasi tipo di commercio potrebbe essere dannoso.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>49.</p></td><td><p><span>Handroanthus</span> spp.,</p><p><span>Tabebuia</span> spp. e</p><p><span>Roseodendron</span> spp</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II con annotazione #6</p></td><td><p>Brasile</p></td><td><p>Proposta ritirata.</p></td><td><p>n/d</p></td></tr><tr><td><p>50.</p></td><td><p><span>Widdringtonia whytei</span></p><p>(Cedro di Mulanje</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Malawi</p></td><td><p>Opporsi, a meno che il Malawi non dimostri che il commercio internazionale &#232; nocivo per la conservazione della specie. La specie potrebbe invece beneficiare da un inserimento nell&#8217;appendice III. L&#8217;UE non si opporrebbe tuttavia all&#8217;inserimento nell&#8217;appendice II in caso di consenso a livello di COP 18.</p></td><td><p>(&#8211;)</p></td></tr><tr><td><p>51.</p></td><td><p><span>Dalbergia sissoo</span></p><p>(Palissandro Shisham)</p></td><td><p>II - 0</p><p>Cancellare dall&#8217;appendice II</p></td><td><p>Bangladesh, Bhutan, India e Nepal</p></td><td><p>La specie &#232; comune e non soddisfa i criteri biologici dell&#8217;appendice II, ma probabilmente soddisfa ancora il criterio di somiglianza della risoluzione 9.24 (criterio A dell&#8217;allegato 2 b). Questa proposta dovrebbe anche essere considerata congiuntamente con le modifiche proposte dell&#8217;annotazione #15.</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>52.</p></td><td><p><span>Dalbergia</span> spp.,<span>Guibourtia demeusei</span>,<span>Guibourtia pellegriniana</span>, Guibourtia tessmannii</p><p>(Palissandri e bubinga)</p><p>Modifica dell&#8217;annotazione #15</p></td><td><p>II - I</p><p>Modificare l&#8217;annotazione #15 come segue:</p><div><p>&#171;tutte le parti e i prodotti, eccetto:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a.</p></td><td><p>foglie, fiori, polline, frutti e semi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b.</p></td><td><p>prodotti finiti fino a un peso massimo del legno delle specie in elenco di 500 g per articolo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c.</p></td><td><p>strumenti musicali finiti, parti di strumenti musicali finiti e accessori di strumenti musicali finiti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d.</p></td><td><p>parti e prodotti derivati di<span>Dalbergia cochinchinensis</span> contemplati nell&#8217;annotazione #4;</p></td></tr></tbody></table><p>parti e prodotti derivati di<span>Dalbergia</span> spp. originari ed esportati dal Messico, contemplati nell&#8217;annotazione #6.&#187;</p></div></td><td><p>Canada, Unione europea</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>53.</p></td><td><p><span>Pericopsis elata</span></p><p>(Afrormosia)</p><p>Modifica dell&#8217;annotazione #5</p></td><td><p>Ampliare l&#8217;ambito d&#8217;applicazione dell&#8217;annotazione per la<span>Pericopsis elata</span> (attualmente #5) al fine di includere il compensato e il legno trasformato nel modo seguente:</p><div><p>&#171;tronchi, legno segato, fogli da impiallacciatura, compensato e legno trasformato<a>&#160;(<span>2</span>)</a></p></div></td><td><p>Costa d&#8217;Avorio, Unione europea</p></td><td><p>Co-proposto dall&#8217;Unione.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>54.</p></td><td><p><span>Pterocarpus tinctorius</span></p><p>(Paduk africano)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Malawi</p></td><td><p>Sostenere, preferibilmente con un&#8217;annotazione (eventualmente la nuova annotazione proposta per<span>Pericopsis elata</span> nella proposta 53). La specie soddisfa i criteri biologici di inserimento nell&#8217;appendice II, nonch&#233; il criterio commerciale (lo sfruttamento costituisce un rischio importante per la conservazione della specie e il disboscamento illegale si &#232; sviluppato rapidamente negli anni recenti per rispondere alla domanda asiatica). L&#8217;inclusione nell&#8217;appendice II eserciterebbe un forte effetto leva nella lotta al commercio illegale.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>55.</p></td><td><p><span>Aloe ferox</span></p><p>Modifica dell&#8217;annotazione #4</p><p>II - II</p></td><td><p>&#171;Modificare l&#8217;annotazione #4 per l&#8217;<span>Aloe ferox</span> come segue: Tutte le parti e i prodotti derivati, eccetto:</p><p>[&#8230;]</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>Prodotti finiti<a>&#160;(<span>3</span>)</a> di<span>Aloe ferox</span> e<span>Euphorbia antisyphilitica</span> imballati e pronti per la vendita al dettaglio.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Sudafrica</p></td><td><p>Sostenere, ma proporre uno o pi&#249; progetti di decisione che incarichino il CPi di monitorare l&#8217;impatto della modifica proposta e l&#8217;attuazione delle misure di gestione. I criteri della risoluzione 11.21 sono soddisfatti.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>56.</p></td><td><p><span>Adansonia grandidieri</span></p><p>(Baobab di Grandidier)</p><p>Modifica dell&#8217;annotazione #16</p></td><td><p>II - II</p><p>&#171;Semi, frutti, oli e piante vive&#187; nell&#8217;elenco di<span>Adansonia grandidieri</span> nell&#8217;appendice II, cancellare il riferimento alle piante vive come segue: &#171;#16 Semi, frutti e oli&#187;</p></td><td><p>Svizzera</p></td><td><p>Sostenere la proposta. I criteri della risoluzione 11.21 sono soddisfatti.</p></td><td><p>+</p></td></tr><tr><td><p>57.</p></td><td><p><span>Cedrela</span> spp</p><p>(Cedri)</p></td><td><p>0 - II</p><p>Inserire nell&#8217;appendice II</p></td><td><p>Ecuador</p></td><td><p>Sostenere solo se nella proposta &#232; inclusa un&#8217;annotazione intesa a limitare i controlli della CITES ai prodotti che compaiono per la prima volta nel commercio internazionale come esportazioni dagli Stati dell&#8217;area di distribuzione (da valutare e discutere con i proponenti se ad esempio la nuova annotazione proposta per<span>Pericopsis elata</span> nella proposta 53 sarebbe appropriata). Invitare l&#8217;Ecuador a considerare di restringere l&#8217;ambito di applicazione della proposta alle popolazioni neotropicali. Il taxon soddisfa i criteri biologici e commerciali per l&#8217;inserimento nell&#8217;appendice II. L&#8217;Unione &#232; un piccolo importatore a livello mondiale.</p></td><td><p>(+)</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Seg. = segretariato CITES, CP = comitato permanente, CA = comitato «Animali», CPi = comitato «Piante». Per i codici del paese, cfr. ISO 3166. </note>
ITA
32019D1719
02013R0876 — IT — 07.01.2021 — 001.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 876/2013 DELLA COMMISSIONE</p><p>del 28 maggio 2013</p><p>che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sui collegi per le controparti centrali</p><p><a>(Testo rilevante ai fini del SEE)</a></p><p>(GU L 244 del 13.9.2013, pag. 19)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2020/2145 DELLA COMMISSIONE&#160;dell&#8217;1 settembre 2020</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;428</p></td><td><p>1</p></td><td><p>18.12.2020</p></td></tr></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 876/2013 DELLA COMMISSIONE del 28 maggio 2013 che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sui collegi per le controparti centrali (Testo rilevante ai fini del SEE) Articolo 1 Determinazione delle valute più pertinenti 1. Le valute dell’Unione più pertinenti sono individuate sulla base della quota relativa di ogni valuta nella media delle posizioni aperte della controparte centrale a fine giornata per tutti gli strumenti finanziari compensati dalla controparte centrale, calcolata su un periodo di un anno. 2. Le valute dell’Unione più pertinenti sono le tre valute con la quota relativa più elevata calcolata conformemente al paragrafo 1, purché ogni singola quota superi il 10 %. 3. La quota relativa delle valute è calcolata su base annua. Articolo 2 Organizzazione operativa dei collegi 1. Dopo aver accertato la completezza della domanda ai sensi dell’articolo 17, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 648/2012, l’autorità competente della controparte centrale presenta una proposta di accordo scritto ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 5, del regolamento (UE) n. 648/2012 ai membri del collegio definiti ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 648/2012. L’accordo scritto prevede anche una procedura di revisione annuale. Esso stabilisce anche la procedura di modifica, che prevede che l’iter di modifica possa essere avviato in qualsiasi momento dall’autorità competente della controparte centrale o da altri membri del collegio, previa approvazione del collegio conformemente alla procedura prevista nel presente articolo. 2. In assenza di commenti dei membri del collegio di cui al paragrafo 1 entro 10 giorni di calendario, l’autorità competente della controparte centrale procede all’adozione dell’accordo scritto da parte del collegio e con l’istituzione del collegio ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 648/2012. 3. Se formulano commenti sulla proposta di accordo scritto presentata ai sensi del paragrafo 1, i membri del collegio trasmettono i commenti, corredati di un’esauriente spiegazione, all’autorità competente della controparte centrale entro 10 giorni di calendario. Se pertinente, l’autorità competente della controparte centrale prepara una proposta rivista e indice una riunione per concordare la versione definitiva dell’accordo scritto, tenendo conto del termine di cui all’articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 648/2012. 4. Il collegio si considera istituito a seguito dell’adozione dell’accordo scritto. 4 bis . Le autorità competenti di cui all’articolo 18, paragrafo 2, lettera c bis), del regolamento (UE) n. 648/2012 e le banche centrali di emissione di cui all’articolo 18, paragrafo 2, lettera i), di tale regolamento che desiderano partecipare al collegio presentano una richiesta motivata all’autorità competente della controparte centrale. Entro 20 giorni di calendario dal ricevimento della domanda, l’autorità competente della controparte centrale fornisce all’autorità competente o alla banca centrale richiedenti una copia dell’accordo scritto per riesame e approvazione, oppure espone per iscritto le ragioni per cui la richiesta non è stata accolta. 5. Tutti i membri del collegio sono tenuti al rispetto dell’accordo scritto adottato conformemente ai paragrafi 1, 2 e 3 del presente articolo. Articolo 3 Partecipazione ai collegi 1. Quando, ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 648/2012, una richiesta di informazioni è presentata al collegio da un’autorità competente di uno Stato membro che non è membro del collegio, l’autorità competente della controparte centrale, dopo aver consultato il collegio, decide sulle modalità più idonee per fornire le informazioni alle autorità che non sono membri del collegio e per chiedere informazioni a dette autorità. 2. Ogni membro del collegio designa un partecipante alle riunioni del collegio e può designare un supplente, ad eccezione dell’autorità competente della controparte centrale che può chiedere di poter designare ulteriori partecipanti senza diritto di voto. 3. Se la banca centrale di emissione delle valute dell’Unione più pertinenti corrisponde a più di una banca centrale, le banche centrali interessate designano un rappresentante unico che parteciperà al collegio. 4. L’autorità avente diritto di partecipare al collegio in forza di più di una delle lettere da c) a i) dell’articolo 18, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 648/2012 può nominare altri partecipanti senza diritto di voto. 5. Se ai sensi del presente articolo vi è più di un partecipante in rappresentanza di un membro del collegio o il numero di membri del collegio appartenenti allo stesso Stato membro è superiore al numero di voti che possono essere espressi da detti membri del collegio ai sensi dell’articolo 19, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 648/2012, il membro o i membri del collegio comunicano al collegio i partecipanti che eserciteranno il diritto di voto. 6. In deroga ai paragrafi 4 e 5, se è membro del collegio in forza dell’articolo 18, paragrafo 2, lettere c) e h), del regolamento (UE) n. 648/2012, la BCE può nominare due partecipanti con diritto di voto. Articolo 4 Governance dei collegi 1. L’autorità competente della controparte centrale assicura che i lavori dei collegi facilitino l’esercizio delle funzioni conformemente al regolamento (UE) n. 648/2012. 2. Il collegio comunica all’AESFEM le funzioni che il collegio esercita conformemente al paragrafo 1. L’AESFEM ha compiti di coordinamento del controllo delle funzioni esercitate dal collegio e assicura, per quanto possibile, che i suoi obiettivi siano in linea con quelli di altri collegi. 3. L’autorità competente della controparte centrale assicura almeno che: a) gli obiettivi di ogni riunione o attività del collegio siano chiaramente definiti; b) le riunioni o le attività del collegio rimangano efficaci, assicurando allo stesso tempo che tutti i membri del collegio siano pienamente informati delle attività del collegio che li riguardano; c) il calendario delle riunioni o delle attività del collegio sia definito in modo tale che il loro risultato sia d’ausilio alla vigilanza della controparte centrale; d) la controparte centrale e altri portatori di interesse comprendano correttamente il ruolo e il funzionamento del collegio; e) le attività del collegio siano riesaminate periodicamente e siano adottate azioni correttive qualora il collegio non funzioni efficacemente; f) sia fissato l’ordine del giorno di una riunione annuale di pianificazione della gestione delle crisi tra i membri del collegio in cooperazione con la controparte centrale, se necessario. 4. Per assicurare l’efficienza e l’efficacia del collegio, l’autorità competente della controparte centrale funge da punto di contatto centrale per tutte le questioni relative all’organizzazione pratica del collegio. L’autorità competente della controparte centrale esercita almeno le seguenti funzioni: a) redigere, aggiornare e diffondere l’elenco dei recapiti dei membri del collegio; b) distribuire l’ordine del giorno, nonché la documentazione delle riunioni o delle attività del collegio; c) redigere i verbali delle riunioni e formalizzare le azioni; d) gestire il sito Internet del collegio o altro meccanismo elettronico di scambio delle informazioni, se esistente; e) se possibile, fornire informazioni e, se del caso, istituire gruppi specializzati con il compito di coadiuvare il collegio nell’esercizio delle sue funzioni; f) condividere informazioni in modo appropriato con i membri del collegio. Ai fini della lettera b), l’autorità competente della controparte centrale distribuisce un progetto di ordine del giorno per ciascuna riunione del collegio, eccetto per le riunioni indette in situazioni di emergenza, con largo anticipo, in modo da consentire ai membri del collegio di contribuire alla definizione dell’ordine del giorno, in particolare aggiungendo punti. L’ordine del giorno è finalizzato e distribuito dall’autorità competente della controparte centrale ai membri del collegio con sufficiente anticipo rispetto alla riunione del collegio. L’autorità competente della controparte centrale e altri membri del collegio distribuiscono tutte le informazioni che devono essere prese in considerazione nel corso di una riunione del collegio con largo anticipo rispetto alla riunione. Ai fini della lettera c), l’autorità competente della controparte centrale distribuisce ai membri del collegio i verbali delle riunioni non appena possibile dopo le riunioni e concede loro tempo sufficiente per presentare osservazioni. 5. La frequenza delle riunioni del collegio è determinata dall’autorità competente della controparte centrale tenendo conto delle dimensioni, della scala e della complessità della controparte centrale, delle implicazioni sistemiche della controparte centrale per le varie giurisdizioni e valute, del potenziale impatto delle attività della controparte centrale, delle circostanze esterne e delle potenziali richieste dei membri del collegio. Il collegio si riunisce almeno una volta l’anno e, se ritenuto necessario dall’autorità competente della controparte centrale, ogni volta che occorra adottare una decisione ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012. L’autorità competente della controparte centrale organizza riunioni periodiche tra i membri del collegio e l’alta dirigenza della controparte centrale. I membri del collegio possono chiedere che l’autorità competente della controparte centrale indica una riunione del collegio. L’autorità competente della controparte centrale motiva debitamente l’eventuale rifiuto di tale richiesta. 6. L’accordo scritto di cui all’articolo 2 fissa un quorum di due terzi per le riunioni del collegio. 7. L’autorità competente della controparte centrale si adopera per assicurare che ogni riunione del collegio raggiunga il quorum valido richiesto per l’adozione delle decisioni. Se il quorum non viene raggiunto, il presidente si assicura che le decisioni da prendere siano rinviate fino alla presenza del quorum di partecipanti, tenendo conto dei termini pertinenti stabiliti dal regolamento (UE) n. 648/2012. 8. Qualora l’autorità competente della controparte centrale lo proponga o su richiesta di un membro del collegio, il collegio può votare mediante procedura scritta. Articolo 5 Scambio di informazioni tra autorità 1. Ogni membro del collegio trasmette tempestivamente all’autorità competente della controparte centrale tutte le informazioni necessarie per il funzionamento operativo del collegio e per lo svolgimento delle attività principali alle quali il membro partecipa. L’autorità competente della controparte centrale fornisce tempestivamente ai membri del collegio informazioni analoghe. 2. L’autorità competente della controparte centrale fornisce ai membri del collegio almeno le seguenti informazioni: a) cambiamenti significativi della struttura e della proprietà del gruppo della controparte centrale; b) variazioni significative del livello di capitale della controparte centrale; c) cambiamenti dell’organizzazione, sostituzioni di alti dirigenti, modifiche dei processi o dei dispositivi, quando tali cambiamenti abbiano un impatto significativo sulla governance e sulla gestione dei rischi; d) l’elenco dei partecipanti diretti della controparte centrale; e) i dati delle autorità partecipanti alla vigilanza della controparte centrale, ivi compresi i cambiamenti delle loro competenze; f) informazioni relative a eventuali rischi sostanziali che pesano sulla capacità della controparte centrale di attenersi alle disposizioni del regolamento (UE) n. 648/2012 e dei pertinenti regolamenti delegati e di esecuzione; g) difficoltà che possano avere significativi effetti di ricaduta; h) fattori che indicano un rischio potenzialmente elevato di contagio; i) evoluzioni significative della situazione finanziaria della controparte centrale; j) allerta precoce su possibili difficoltà di liquidità o di frode rilevante; k) eventi di inadempimento dei partecipanti e azioni adottate; l) sanzioni e misure di vigilanza eccezionali; m) relazioni su problemi e incidenti connessi alle prestazioni e sulle misure correttive adottate; n) dati periodici sull’attività della controparte centrale, la cui portata e frequenza sono fissate nell’accordo scritto di cui all’articolo 2; o) panoramica delle principali proposte commerciali, compresi prodotti o servizi nuovi che verranno offerti; p) modifiche del modello di rischio della controparte centrale, prove di stress e prove a posteriori; q) modifiche degli accordi di interoperabilità della controparte centrale, se del caso; r) modifiche degli accordi di esternalizzazione della controparte centrale per le principali attività connesse alla gestione del rischio; s) modifiche dei requisiti di partecipazione, dei modelli di partecipazione diretta e dei modelli di segregazione dei conti della controparte centrale; t) modifiche delle procedure in caso di inadempimento della controparte centrale e relazioni sulle verifiche di tali procedure svolte dalla controparte centrale conformemente all’articolo 49, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 648/2012; u) modifiche degli accordi di pagamento e regolamento della controparte centrale. 3. Lo scambio di informazioni tra i membri del collegio riflette le rispettive competenze ed esigenze di informazione. Per evitare un flusso inutile di informazioni, lo scambio di informazioni deve restare proporzionato e incentrato sul rischio. 4. I membri del collegio adottano le modalità più efficaci di comunicazione delle informazioni per assicurare uno scambio di informazioni continuo, tempestivo e proporzionato. 5. La relazione sulla valutazione del rischio che l’autorità competente della controparte centrale è tenuta a redigere ai sensi dell’articolo 19, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 648/2012 è presentata al collegio entro un lasso di tempo adeguato per consentire ai membri del collegio di esaminarla e di fornire il loro contributo, se richiesto. 6. I membri del collegio scambiano informazioni riservate con mezzi di comunicazione sicuri e su base paritaria. Articolo 5 bis Contributo del collegio al riesame e alla valutazione 1. Le informazioni di cui all’articolo 21, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 648/2012 sono trasmesse ai membri del collegio in tempo utile affinché possano riesaminarle e discuterne prima della riunione successiva del collegio. 2. I membri del collegio possono sollevare eventuali punti di interesse o di preoccupazione in merito al riesame o alla valutazione dell’autorità competente della controparte centrale di cui all’articolo 21 del regolamento (UE) n. 648/2012. Per quanto possibile l’autorità competente della controparte centrale prende in considerazione tali punti di interesse o di preoccupazione e comunica al membro del collegio che li ha sollevati in che modo sono stati presi in considerazione. Articolo 6 Ripartizione e delega volontarie dei compiti 1. I membri del collegio decidono le condizioni dettagliate di ogni specifico accordo di delega e di affidamento volontario di compiti ad altri membri, in particolare quando l’accordo determina la delega delle principali funzioni di vigilanza del membro. 2. Le parti degli accordi di delega e degli accordi di affidamento volontario di compiti decidono le condizioni dettagliate, che disciplinino almeno i seguenti aspetti: a) le attività specifiche in settori chiaramente specificati che saranno affidate o delegate; b) le procedure e i processi da applicare; c) il compito e le responsabilità di ciascuna parte; d) il tipo di informazioni che saranno scambiate tra le parti. 3. La ripartizione e la delega delle funzioni non determina una modifica nell’attribuzione dei poteri decisionali dell’autorità competente della controparte centrale. Articolo 7 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.
ITA
02013R0876-20210107
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.1.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 8/10</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell’8 maggio 2017 relativa alla compatibilità con il diritto dell’Unione delle misure che l’Irlanda intende adottare a norma dell’articolo 14 della direttiva 2010/13/UE relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi) (2018/C 8/04) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vista la direttiva 2010/13/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2010, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi) ( 1 ) , in particolare l’articolo 14, paragrafo 2, visto il parere del comitato istituito a norma dell’articolo 29 della direttiva 2010/13/UE, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Con lettera del 7 febbraio 2017, l&#8217;Irlanda ha notificato alla Commissione le misure che intendeva adottare a norma dell&#8217;articolo 14, paragrafo 1, della direttiva 2010/13/UE al fine di aggiornare le misure attualmente in vigore approvate dalla Commissione con decisione del 25 giugno 2007<a>&#160;(<span>2</span>)</a>. Le misure da adottare riguardano la segnalazione di un elenco di due eventi che integrano le misure attualmente in vigore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La Commissione ha verificato, entro un termine di tre mesi dalla notifica, la compatibilit&#224; delle misure da adottare con il diritto dell&#8217;Unione, in particolare per quanto riguarda la loro proporzionalit&#224; e la trasparenza della procedura nazionale di consultazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Nell&#8217;esame delle misure da adottare la Commissione ha tenuto conto dei dati disponibili sul mercato audiovisivo irlandese, in particolare per quanto riguarda l&#8217;impatto sul mercato televisivo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L&#8217;Irlanda ha redatto l&#8217;elenco dei due eventi di particolare rilevanza per la societ&#224; che integrano le misure attualmente in vigore, in modo chiaro e trasparente, a seguito di un&#8217;ampia consultazione pubblica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Sulla base di prove dettagliate e dei dati sul numero di telespettatori forniti dalle autorit&#224; irlandesi, la Commissione ha verificato che l&#8217;elenco dei due eventi che integrano le misure attualmente in vigore, redatto a norma dell&#8217;articolo 14, paragrafo 1, della direttiva 2010/13/UE, soddisfacesse almeno due dei criteri che seguono, ritenuti indicatori affidabili dell&#8217;importanza che tali eventi hanno per la societ&#224;: i) il fatto che l&#8217;evento abbia una particolare rilevanza nello Stato membro interessato e non semplicemente un significato per coloro che seguono abitualmente lo sport o l&#8217;attivit&#224; in questione; ii) una specifica importanza culturale, in particolare in quanto elemento catalizzatore dell&#8217;identit&#224; culturale del paese, ampiamente riconosciuta dalla popolazione dello Stato membro; iii) la partecipazione della squadra nazionale all&#8217;evento nell&#8217;ambito di una competizione o di un torneo di portata internazionale e iv) il fatto che l&#8217;evento sia tradizionalmente trasmesso dalla televisione gratuita e attiri un grande numero di telespettatori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L&#8217;elenco notificato dei due eventi che integrano le misure attualmente in vigore contiene due eventi segnalati, considerati di particolare rilevanza per la societ&#224;, vale a dire la finale dell&#8217;All-Ireland Senior Ladies&#8217; Football Championship e la finale dell&#8217;All-Ireland Senior Camogie Championship.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Come dimostrato dalle autorit&#224; irlandesi, la finale dell&#8217;All-Ireland Senior Ladies&#8217; Football Championship ha una speciale risonanza generale ed &#232; un evento di importanza culturale per la societ&#224; irlandese, non solo per coloro che seguono abitualmente lo sport. L&#8217;evento inoltre attira un grande numero di telespettatori ed &#232; tradizionalmente trasmesso dalla televisione gratuita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Come dimostrato dalle autorit&#224; irlandesi, la finale dell&#8217;All-Ireland Senior Camogie Championship ha una speciale risonanza generale e culturale per la societ&#224; irlandese, che non si limita a coloro che seguono abitualmente lo sport. L&#8217;evento inoltre attira un grande numero di telespettatori ed &#232; tradizionalmente trasmesso dalla televisione gratuita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le misure proposte non vanno al di l&#224; di quanto &#232; necessario per raggiungere l&#8217;obiettivo perseguito, vale a dire la tutela del diritto all&#8217;informazione e un ampio accesso del pubblico alla copertura televisiva di eventi di particolare rilevanza per la societ&#224;. Questa conclusione tiene conto delle modalit&#224; secondo cui gli eventi in questione saranno trasmessi, della definizione di &#171;emittente qualificata&#187;, del ruolo dell&#8217;Alta Corte nella risoluzione delle controversie che possono insorgere nel corso dell&#8217;attuazione delle misure, nonch&#233; del fatto che la segnalazione non dovrebbe avere alcuna incidenza sui contratti esistenti concernenti i diritti radiotelevisivi. Si pu&#242; pertanto concludere che gli effetti sul diritto di propriet&#224;, come stabilito dall&#8217;articolo 17 della Carta europea dei diritti fondamentali, non vanno al di l&#224; di quelli intrinsecamente connessi all&#8217;inserimento degli eventi nell&#8217;elenco di cui all&#8217;articolo 14, paragrafo 1, della direttiva 2010/13/UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Per gli stessi motivi, le misure da adottare appaiono proporzionate per giustificare una deroga al principio fondamentale della libera prestazione di servizi di cui all&#8217;articolo 56 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea. L&#8217;interesse pubblico prevalente &#232; quello di assicurare l&#8217;ampio accesso dei telespettatori alle trasmissioni televisive di avvenimenti di particolare rilevanza per la societ&#224;. Inoltre, le misure dell&#8217;Irlanda non danno adito a discriminazioni e non generano effetti di preclusione del mercato a danno di altre emittenti televisive, dei titolari di diritti o di altri operatori economici degli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le misure proposte sono inoltre compatibili con le norme dell&#8217;Unione in materia di concorrenza. La definizione delle emittenti qualificate per la trasmissione degli eventi citati &#232; basata su criteri oggettivi che permettono una concorrenza effettiva e potenziale per l&#8217;acquisizione dei diritti di trasmissione di tali eventi. Inoltre, il numero degli eventi segnalati non &#232; talmente elevato da creare distorsioni della concorrenza sui mercati a valle della televisione gratuita e della televisione a pagamento. Si pu&#242; pertanto ritenere che gli effetti sulla libert&#224; di concorrenza non vanno al di l&#224; di quelli intrinsecamente connessi all&#8217;inserimento degli eventi nell&#8217;elenco di cui all&#8217;articolo 14, paragrafo 1, della direttiva 2010/13/UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La Commissione ha comunicato agli altri Stati membri le misure che l&#8217;Irlanda intende adottare e ha presentato i risultati della sua verifica al comitato istituito a norma dell&#8217;articolo 29 della direttiva 2010/13/UE. Il comitato ha adottato un parere favorevole,</p></td></tr></tbody></table> DECIDE: Articolo unico 1. Le misure che l’Irlanda intende adottare a norma dell’articolo 14, paragrafo 1, della direttiva 2010/13/UE, notificate alla Commissione a norma dell’articolo 14, paragrafo 2, della medesima direttiva, sono compatibili con il diritto dell’Unione. 2. Le misure adottate dall’Irlanda sono pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, l'8 maggio 2017 Per la Commissione Andrus ANSIP Vicepresidente <note> ( 1 ) GU L 95 del 15.4.2010, pag. 1 . ( 2 ) Decisione 2007/478/CE della Commissione, del 25 giugno 2007 ( GU L 180 del 10.7.2007, pag. 17 ). </note>
ITA
32018D0111(02)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.8.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 262/18</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2020/1193 DELLA COMMISSIONE del 2 luglio 2020 relativa all’applicabilità dell’articolo 34 della direttiva 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio al trasporto ferroviario di passeggeri in Svezia (Il testo in lingua svedese è il solo facente fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vista la direttiva 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE ( 1 ) , in particolare l’articolo 35, paragrafo 3, previa consultazione del comitato consultivo per gli appalti pubblici, considerando quanto segue: 1. FATTI 1.1. LA RICHIESTA <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 13 dicembre 2019 SJ AB (&#171;il richiedente&#187;) ha presentato alla Commissione una domanda a norma dell&#8217;articolo 35, paragrafo 1, della direttiva 2014/25/UE (&#171;la richiesta&#187;). La richiesta &#232; conforme all&#8217;articolo 1, paragrafo 1, della decisione di esecuzione (UE) 2016/1804 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La richiesta riguarda il trasporto ferroviario di passeggeri in Svezia. In particolare, la richiesta verte sul trasporto ferroviario di passeggeri che costituisce un&#8217;attivit&#224; relativa alla gestione di reti in conformit&#224; dell&#8217;articolo 11 della direttiva 2014/25/UE e non si riferisce agli appalti delle autorit&#224; di trasporto pubblico regionali, nazionali o di altre autorit&#224;&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il capitolo 3, paragrafo 24, della legge svedese concernente gli appalti pubblici nei settori dei servizi di pubblica utilit&#224;&#160;<a>(<span>4</span>)</a> consente agli enti aggiudicatori di presentare richieste a norma dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE. Il richiedente &#232; un ente aggiudicatore ai sensi dell&#8217;articolo 4, paragrafo 2, della direttiva 2014/25/UE e svolge attivit&#224; relative alla gestione di reti destinate a fornire un servizio al pubblico nel campo del trasporto ferroviario ai sensi dell&#8217;articolo 11 di tale direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La richiesta era accompagnata da posizioni motivate e giustificate, che sono state adottate da due autorit&#224; nazionali indipendenti competenti per le attivit&#224; in questione, ossia l&#8217;Agenzia svedese dei trasporti e l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza. Esse analizzano in modo approfondito le condizioni per l&#8217;applicabilit&#224; alle attivit&#224; in questione dell&#8217;articolo 34, paragrafo 1, della direttiva 2014/25/UE, conformemente ai paragrafi 2 e 3 dello stesso articolo. A norma dell&#8217;allegato IV, punto 1, lettera b), della direttiva 2014/25/UE, dato che il mercato non pu&#242; essere considerato liberamente accessibile a norma dell&#8217;articolo 34, paragrafo 3, primo comma, di tale direttiva, la Commissione dispone di 130 giorni lavorativi per adottare una decisione di esecuzione in merito alla richiesta. Il termine iniziale scade il 3 luglio 2020&#160;<a>(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il 30 marzo e il 29 maggio 2020 la Commissione ha tenuto due conferenze telefoniche con i rappresentanti del richiedente, il quale ha presentato ulteriori osservazioni il 4 maggio e il 4 giugno 2020.</p></td></tr></tbody></table> 1.2. IL RICHIEDENTE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il richiedente &#232; un&#8217;impresa pubblica, interamente di propriet&#224; dello Stato svedese, creata nel 2001 come una delle sei divisioni formate in seguito al distacco e alla trasformazione in societ&#224; per azioni della societ&#224; ferroviaria storica Aff&#228;rsverket Statens J&#228;rnv&#228;gar, in precedenza di propriet&#224; statale. Il richiedente svolge la propria attivit&#224; nel settore del trasporto ferroviario di passeggeri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Nel 2018 sono stati registrati 31,8 milioni di viaggi&#160;<a>(<span>6</span>)</a>, il che indica che il richiedente ha effettuato giornalmente 1&#160;200 partenze da 284 stazioni&#160;<a>(<span>7</span>)</a>. Il richiedente opera per lo pi&#249; in Svezia, ma effettua servizi ferroviari anche verso Oslo, Halden, Narvik e Copenaghen.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il modello d&#8217;impresa del richiedente si fonda su due pilastri: la prestazione di servizi ferroviari commerciali con il proprio marchio e la fornitura di servizi ferroviari appaltati dalle autorit&#224; di trasporto pubblico regionali e nazionali attraverso il proprio marchio o quello dell&#8217;amministrazione appaltante&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il trasporto ferroviario in Svezia sta aumentando a causa della crescita demografica e dell&#8217;urbanizzazione, della deregolamentazione e dell&#8217;internazionalizzazione, nonch&#233; della maggiore consapevolezza ambientale. Nel 2018&#160;<a>(<span>9</span>)</a> l&#8217;aumento dei viaggi rispetto all&#8217;anno precedente &#232; stato del 2 % in termini di passeggeri/chilometri.</p></td></tr></tbody></table> 2. QUADRO GIURIDICO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La direttiva 2014/25/UE si applica all&#8217;aggiudicazione di appalti per lo svolgimento di attivit&#224; relative alla messa a disposizione o alla gestione di reti destinate a fornire un servizio al pubblico nel campo del trasporto ferroviario, tranviario, filoviario, mediante autobus, sistemi automatici o cavo, salvo che l&#8217;attivit&#224; sia esonerata a norma dell&#8217;articolo 34 della medesima direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>L&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE dispone che gli appalti destinati a permettere lo svolgimento di un&#8217;attivit&#224; cui si applica tale direttiva non sono soggetti alla stessa se tale attivit&#224; &#232; direttamente esposta alla concorrenza su mercati liberamente accessibili nello Stato membro in cui &#232; esercitata. L&#8217;esposizione diretta alla concorrenza &#232; valutata sulla base di criteri oggettivi, tenendo conto delle caratteristiche specifiche del settore in questione&#160;<a>(<span>10</span>)</a>. Tale valutazione &#232; tuttavia condizionata dall&#8217;obbligo di attenersi a una tempistica ravvicinata e dal doversi basare sulle informazioni a disposizione della Commissione &#8212; provenienti da fonti gi&#224; disponibili oppure ottenute nel contesto della richiesta ai sensi dell&#8217;articolo 35 &#8212; che non possono essere integrate facendo ricorso a metodi che necessitano un notevole dispendio di tempo, incluso, in particolare, il ricorso a inchieste pubbliche rivolte agli operatori economici interessati.&#160;<a>(<span>11</span>)</a></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Un mercato &#232; considerato liberamente accessibile se lo Stato membro ha attuato e applicato la pertinente legislazione dell&#8217;Unione, cos&#236; da aprire l&#8217;accesso a un determinato settore o a parte di esso. La legislazione in questione &#232; elencata nell&#8217;allegato III della direttiva 2014/25/UE. Per i servizi ferroviari nazionali tale allegato non menziona alcuna legislazione pertinente che liberalizzi il settore. Ai sensi dell&#8217;articolo 34, paragrafo 3, della direttiva 2014/25/UE non &#232; pertanto possibile presumere il libero accesso al mercato, che deve essere dimostrato di fatto e di diritto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>L&#8217;esposizione diretta alla concorrenza dovrebbe essere valutata in base a vari indicatori, dei quali nessuno &#232; di per s&#233; necessariamente determinante. Per quanto riguarda i mercati interessati dalla presente decisione, le quote di mercato costituiscono un criterio di cui tenere conto, al pari di altri criteri quali gli ostacoli all&#8217;entrata o la concorrenza intermodale&#160;<a>(<span>12</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>La presente decisione non pregiudica l&#8217;applicazione delle norme in materia di concorrenza n&#233; altri settori del diritto dell&#8217;Unione. In particolare, i criteri e la metodologia utilizzati per valutare l&#8217;esposizione diretta alla concorrenza a norma dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE non sono necessariamente identici a quelli utilizzati per la valutazione a norma dell&#8217;articolo 101 o 102 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea o a norma del regolamento (CE) n. 139/2004&#160;<a>(<span>13</span>)</a> del Consiglio, come confermato dal Tribunale&#160;<a>(<span>14</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La presente decisione mira a stabilire se i servizi oggetto della richiesta siano esposti (nei mercati liberamente accessibili ai sensi dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE) a un livello di concorrenza tale da garantire che, anche in assenza della disciplina introdotta dalla dettagliata normativa sugli appalti di cui alla direttiva 2014/25/UE, gli appalti per il perseguimento delle attivit&#224; in questione saranno condotti in modo trasparente e non discriminatorio, in base a criteri che consentano ai committenti di individuare la soluzione nel complesso economicamente pi&#249; vantaggiosa.</p></td></tr></tbody></table> 3. VALUTAZIONE 3.1. LIBERA ACCESSIBILITÀ DEL MERCATO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Un mercato &#232; considerato liberamente accessibile se lo Stato membro interessato ha attuato e applicato la pertinente legislazione dell&#8217;Unione, aprendo un determinato settore o una parte di esso. La legislazione in questione &#232; elencata nell&#8217;allegato III della direttiva 2014/25/UE. Per quanto riguarda i servizi ferroviari, tale allegato menziona la direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>15</span>)</a> per il trasporto ferroviario di merci e il trasporto ferroviario internazionale di passeggeri, ma non contiene alcun atto giuridico per il trasporto nazionale di passeggeri. Si deve pertanto dimostrare che il mercato &#232; di fatto e di diritto liberamente accessibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>La direttiva (UE) 2016/2370 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>16</span>)</a> estende la liberalizzazione del settore ferroviario a quello nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>La Svezia non ha ancora recepito interamente&#160;<a>(<span>17</span>)</a> la direttiva (UE) 2016/2370 nella legislazione nazionale, ossia la legge sulle ferrovie&#160;<a>(<span>18</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Nel gennaio 2019 la Commissione ha indirizzato una lettera di costituzione in mora alla Svezia relativa alla procedura d&#8217;infrazione 2019/0087 per una parziale attuazione della direttiva (UE) 2016/2370. Il 17 maggio 2019 la Svezia ha notificato la dodicesima misura di attuazione per tale direttiva, sostenendo di avere completato il recepimento. Il 13 dicembre 2019 (data di ricezione della richiesta) e fino a giugno 2020 il caso era tuttavia pendente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Nella posizione&#160;<a>(<span>19</span>)</a> che accompagna la richiesta, l&#8217;Agenzia svedese dei trasporti ha esaminato se il mercato interessato fosse di fatto e di diritto liberamente accessibile, giungendo a una conclusione positiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il libero accesso di diritto, la Svezia ha esteso le proprie disposizioni nazionali di attuazione della direttiva 2012/34/UE per assicurare il libero accesso al mercato anche per quanto riguarda il trasporto ferroviario nazionale di passeggeri. Questo tipo di attivit&#224; di trasporto rientra pertanto nell&#8217;ambito di applicazione della legge svedese sulle ferrovie [2004:519].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Come specificato dall&#8217;Agenzia svedese dei trasporti in questo contesto, la legge sulle ferrovie impone ai gestori dell&#8217;infrastruttura di assegnare la capacit&#224; di infrastruttura alle imprese ferroviarie in modo neutrale sul piano della concorrenza e non discriminatorio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Dalla legge sulle ferrovie (capo 6, sezione 5) emerge dunque che i dettagli dell&#8217;infrastruttura disponibile e le informazioni sulle condizioni di accesso e utilizzo dell&#8217;infrastruttura e sulle procedure e i criteri per assegnare la capacit&#224; di infrastruttura devono essere pubblicati in un prospetto informativo della rete, in conformit&#224; dell&#8217;articolo 27, paragrafo 2, della direttiva 2012/34/UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Si pu&#242; concludere che le condizioni di libero accesso al mercato sono soddisfatte di diritto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il libero accesso di fatto, la Commissione rileva che i concorrenti hanno iniziato a essere presenti gradualmente nel mercato ferroviario svedese gi&#224; dal 1990. Oltre al richiedente, vi sono ad oggi altre quindici imprese diverse che operano nel mercato nazionale del trasporto ferroviario di passeggeri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Sulla base dell&#8217;analisi giuridica della pertinente legislazione nazionale e della posizione dall&#8217;Agenzia svedese dei trasporti, la Commissione conclude che, sebbene persistano alcune delle preoccupazioni individuate nel contesto della procedura di infrazione 2019/0087, e fatta salva tale procedura di infrazione, il mercato &#232; da considerarsi di diritto e di fatto liberamente accessibile nel territorio della Svezia ai fini della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> 3.2. VALUTAZIONE SOTTO IL PROFILO DELLA CONCORRENZA 3.2.1. DEFINIZIONE DEL MERCATO DEL PRODOTTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Nella precedente prassi decisionale in materia di concentrazioni&#160;<a>(<span>20</span>)</a>, la Commissione ha ritenuto che potrebbe essere opportuno considerare come due mercati distinti il mercato per i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri nell&#8217;ambito di un obbligo di servizio pubblico (OSP) e il mercato per i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria. La distinzione &#232; dovuta al fatto che i servizi di trasporto forniti nell&#8217;ambito di contratti di OSP sono caratterizzati dalla concorrenza per il mercato, nel senso che le imprese ferroviarie si fanno reciprocamente concorrenza per vedersi riconosciuto il diritto di svolgere servizi di trasporto su una determinata tratta, mentre i servizi di trasporto commerciale sono caratterizzati dalla concorrenza nel mercato e ci&#242; significa che le imprese ferroviarie entrano in concorrenza per attirare i passeggeri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Ai fini della presente decisione, per &#171;tratta&#187; s&#8217;intendono tutti i percorsi compresi tra le stazioni situate lungo tale tratta (ossia tutte le combinazioni da punto a punto lungo la tratta). Analogamente, per &#171;sotto-tratta&#187; s&#8217;intende un segmento di una tratta, che comprende tutti i percorsi tra le stazioni situate lungo tale sotto-tratta (ossia tutte le combinazioni da punto a punto lungo la sotto-tratta). I &#171;viaggi punto a punto&#187; sono intesi come un percorso (da punto a punto) compreso tra due capolinea di una determinata tratta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Il richiedente propone di ricorrere a questa distinzione tra i due mercati citati nel considerando 27.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Nelle rispettive posizioni sulla richiesta, l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza e l&#8217;Agenzia svedese dei trasporti hanno espresso il loro accordo&#160;<a>(<span>21</span>)</a> a tale distinzione.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.1.1. I servizi di trasporto ferroviario di passeggeri nell’ambito di contratti di OSP <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>I contratti di OSP sono assegnati mediante procedure di gara concorrenziali o aggiudicazioni dirette mediante cui un ente aggiudicatore attribuisce un appalto a un offerente per l&#8217;esercizio di servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in una certa area o su una o pi&#249; tratte specifiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>I contratti regionali o interregionali di OSP sono appaltati dalle autorit&#224; di trasporto pubblico regionali, mentre l&#8217;Amministrazione svedese dei trasporti gestisce la procedura di gara per i treni notturni sovvenzionati tra Stoccolma e il nord della Svezia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>L&#8217;Agenzia svedese dei trasporti indica&#160;<a>(<span>22</span>)</a> che gli enti aggiudicatori mettono a disposizione i treni e sono responsabili della loro manutenzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Ai fini della valutazione nell&#8217;ambito della presente decisione e fatta salva l&#8217;applicazione del diritto della concorrenza, la Commissione ritiene che il primo mercato rilevante sia il mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di OSP dove sussiste la concorrenza &#171;per il mercato&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.1.2. I servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Il richiedente sostiene che in Svezia i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria possono essere forniti, in linea di principio, da qualsiasi operatore e possono coprire qualsiasi tratta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Il richiedente asserisce di dover far fronte alla concorrenza degli operatori che forniscono servizi in regime di OSP sulle tratte in regime di autonomia finanziaria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Secondo la Commissione, tuttavia, i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria sono in genere servizi di trasporto a lunga distanza. In tal caso, &#232; probabile che gli operatori che forniscono servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga distanza in regime di OSP facciano concorrenza ai servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria per attirare passeggeri. Ci&#242; &#232; dovuto al fatto che, dal punto di vista della domanda, i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri forniti nell&#8217;ambito di un OSP e quelli in regime di autonomia finanziaria sono intercambiabili. Pu&#242; essere tuttavia meno ovvio che gli operatori che forniscono servizi di trasporto ferroviario regionale di passeggeri in regime di OSP facciano concorrenza ai servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria. Nella sua prassi decisionale, la Commissione ha rilevato&#160;<a>(<span>23</span>)</a> che i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri su scala regionale (a breve distanza) e a lunga distanza costituivano mercati distinti, soprattutto perch&#233; le caratteristiche del traffico sono diverse, ad esempio, in termini di frequenza e fermate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>[Riservato]&#160;<a>(<span>24</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>In questo caso la Commissione ritiene tuttavia che la definizione di mercato possa rimanere aperta, in quanto il risultato della valutazione &#232; il medesimo in entrambi i casi (ovvero sia che si ritenga che i servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria rientrino nello stesso mercato dei servizi ferroviari regionali e a lunga distanza forniti nell&#8217;ambito di OSP sia che si reputi che appartengano allo stesso mercato solo dei servizi ferroviari a lunga distanza forniti nell&#8217;ambito di OSP).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Nel caso dei servizi commerciali &#232; tuttavia importante chiarire se, e in quale misura, si debba tenere conto della concorrenza intermodale. Il richiedente afferma che la concorrenza tra gli operatori ferroviari &#232; da sola sufficiente per concludere che i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria sono esposti direttamente alla concorrenza, senza dover valutare la concorrenza intermodale&#160;<a>(<span>25</span>)</a>. In questo caso, tuttavia, la definizione precisa del mercato non pu&#242; essere lasciata aperta, come propone il richiedente, poich&#233; per alcune tratte le quote di mercato del richiedente sono indice di un considerevole potere di mercato (se si considera esclusivamente il trasporto ferroviario) e quindi della capacit&#224; del richiedente di agire in modo indipendente rispetto ai concorrenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la concorrenza intermodale, in passato la Commissione ha constatato&#160;<a>(<span>26</span>)</a> che altre modalit&#224; di trasporto costituivano mercati distinti. Si tratta tuttavia, in ultima analisi, di una questione empirica e la Commissione ha lasciato aperta la definizione in altri casi&#160;<a>(<span>27</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>La pressione concorrenziale da parte di altre modalit&#224; di trasporto &#232; ulteriormente analizzata in base ai tempi di percorrenza, ai prezzi, alla comodit&#224; e alla disponibilit&#224;. In linea generale, la Commissione rileva che non &#232; possibile presumere che i trasporti aerei esercitino una pressione concorrenziale su tutte le tratte o sotto-tratte, bens&#236; potenzialmente solo sui viaggi punto a punto; l&#8217;importanza economica di questi ultimi sar&#224; pertanto presa in considerazione. La valutazione sotto il profilo della concorrenza evidenzia inoltre che le altre modalit&#224; di trasporto non sono in generale sostituibili con i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria (cfr. la sezione 3.2.3.2).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>Ai fini della valutazione nell&#8217;ambito della presente decisione e fatta salva l&#8217;applicazione del diritto della concorrenza, la Commissione ritiene che il mercato rilevante sia il mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria in cui sussiste la concorrenza &#171;nel mercato&#187;. Ai fini della presente decisione, tale mercato comprende i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga distanza forniti nell&#8217;ambito di un OSP. La Commissione non chiarisce se i servizi di trasporto ferroviario regionale di passeggeri forniti nell&#8217;ambito di un OSP siano parte del mercato rilevante.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.2. DEFINIZIONE DEL MERCATO GEOGRAFICO 3.2.2.1. Mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri forniti nell’ambito di contratti di OSP <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>In precedenti decisioni la Commissione ha definito&#160;<a>(<span>28</span>)</a> tale mercato a livello nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>La definizione del mercato proposta dal richiedente &#232; in linea con la prassi della Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza condivide tale approccio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>Ai fini della valutazione nell&#8217;ambito della presente decisione e fatta salva l&#8217;applicazione del diritto della concorrenza, la Commissione ritiene che l&#8217;ambito geografico del mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri forniti nell&#8217;ambito di contratti di OSP sia nazionale.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.2.2. Mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>Nella precedente prassi decisionale in materia di antitrust e di concentrazioni relativa ai servizi di trasporto ferroviario di passeggeri, nell&#8217;analizzare la concorrenza nel mercato, la Commissione ha definito il mercato geografico a livello di una intera rete ferroviaria nazionale,&#160;<a>(<span>29</span>)</a> di una tratta&#160;<a>(<span>30</span>)</a> o di un viaggio punto a punto tra una partenza e una destinazione&#160;<a>(<span>31</span>)</a>, a seconda delle specificit&#224; di ciascun caso e del livello di similarit&#224; o sufficiente omogeneit&#224; delle condizioni della concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>Secondo il richiedente, il mercato &#232; definito sulla base di un percorso da un punto di partenza verso un punto di destinazione, poich&#233; le condizioni di concorrenza possono variare sensibilmente da un percorso punto a punto a un altro. Il richiedente propone inoltre di lasciare aperta la definizione del mercato, in quanto l&#8217;esposizione alla concorrenza dev&#8217;essere valutata su base pi&#249; ampia, dato che i costi degli operatori ferroviari non sono determinati sulla base di percorsi da punto a punto, bens&#236; a livello pi&#249; ampio. Dato l&#8217;elevato numero di mercati punto a punto e l&#8217;impossibilit&#224; di analizzarli uno ad uno, il richiedente propone di esaminare le cinque tratte pi&#249; importanti in Svezia, ossia: Stoccolma-Malm&#246;(-Copenaghen), Stoccolma-G&#246;teborg, G&#246;teborg-Malm&#246;, Stoccolma-Sundsvall-Ume&#229; e Stoccolma-Karlstad(-Oslo).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>La Commissione rileva la presenza di indicazioni in base alle quali in Svezia il mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria pu&#242; essere definito a livello nazionale. Innanzitutto, il quadro normativo (ad esempio i requisiti per operare in qualit&#224; di impresa ferroviaria) &#232; su scala nazionale. Le condizioni della concorrenza potrebbero quindi avere gi&#224; un certo grado di omogeneit&#224; a livello nazionale. In secondo luogo, alcuni prestatori (quali il richiedente o Transdev) sono in concorrenza tra loro su diverse tratte e verosimilmente in grado di utilizzare i propri treni su varie tratte in Svezia. In terzo luogo, si deve tenere conto delle caratteristiche proprie della rete ferroviaria. In particolare, l&#8217;esistenza di effetti di rete, ossia la generazione di traffico supplementare dovuto al collegamento tra varie tratte, &#232; un ulteriore elemento che indica l&#8217;esistenza di un mercato a livello nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>Considerando quanto precede, ai fini della valutazione nell&#8217;ambito della presente decisione e fatta salva l&#8217;applicazione del diritto della concorrenza, la Commissione non stabilisce se l&#8217;ambito geografico del mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria sia nazionale o corrisponda a ciascuna tratta, dato che nessuna delle due possibili definizioni di mercato geografico incide sulla conclusione raggiunta dalla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>&#200; esclusa una definizione del mercato basata sui viaggi punto a punto, considerando che, come precisano il richiedente e l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza&#160;<a>(<span>32</span>)</a>, non sarebbe possibile valutare la pressione concorrenziale esercitata su ciascun singolo viaggio punto a punto che pu&#242; essere potenzialmente definito.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.3. ANALISI DEL MERCATO 3.2.3.1. Mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri forniti nell’ambito di contratti di OSP <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>I contratti di OSP possono essere assegnati mediante procedure di gara concorrenziali o aggiudicazione diretta. In Svezia i contratti di OSP sono generalmente attribuiti in seguito a una procedura di gara e le aggiudicazioni dirette costituiscono l&#8217;eccezione alla regola.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>Il richiedente riferisce&#160;<a>(<span>33</span>)</a> in merito a un elenco di contratti di OSP assegnati dal 2009. Dei 20 contratti elencati, tre erano stati aggiudicati direttamente. I contratti aggiudicati direttamente rappresentano soltanto [riservato] di tutti i contratti di OSP in termini di valore. Gli altri contratti sono aggiudicati mediante procedure di gara concorrenziali. Si pu&#242; osservare che Arriva, Transdev, Vy e MTR sono offerenti abituali, insieme al richiedente. Nella maggior parte dei casi alle procedure di gara partecipano tra i due e i quattro offerenti e il vincitore &#232; diverso dal prestatore storico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>Su 17 contratti di OSP aggiudicati con procedure di gara concorrenziali, il richiedente ha presentato 11 offerte e ne ha vinte sei (tasso di successo del 54 %). I risultati degli altri concorrenti evidenziano i seguenti rapporti di (vittorie/offerte): Arriva 4/7, Transdev 2/9, Keolis 0/4, Vy 3/8 MTR 1/2. Il tasso di successo del richiedente sembra essere nella media.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>In termini di ricavi, il richiedente ha ottenuto [riservato] del numero totale di contratti di OSP e [riservato] in termini di valore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>In Svezia il richiedente sembra&#160;<a>(<span>34</span>)</a> detenere, in generale, una quota modesta di contratti di OSP [riservato], mentre il secondo e il terzo operatore hanno rispettivamente una quota di [riservato] e [riservato]. Le quote di mercato sono tuttavia meno indicative della natura della concorrenza nei mercati soggetti a gare d&#8217;appalto o aggiudicazioni dirette.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>[Riservato]. Su 16 contratti di OSP aggiudicati, in 11 casi &#232; stato inoltre sostituito l&#8217;operatore in seguito alla procedura di gara. Nei 15 bandi di gara per cui erano disponibili i dati su tutti gli offerenti sono state presentate in totale 46 offerte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>I tre contratti di OSP aggiudicati direttamente di cui si &#232; avuta comunicazione sembrano&#160;<a>(<span>35</span>)</a> tutti attualmente essere oggetto di una procedura di gara concorrenziale, al termine della quale il contratto sar&#224; assegnato a nuove imprese che avvieranno le operazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza conclude&#160;<a>(<span>36</span>)</a> che il mercato dei contratti di OSP, &#171;ad eccezione dei contratti aggiudicati direttamente alle proprie imprese&#187;, &#232; direttamente esposto alla concorrenza ai sensi dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>Al fine di risultare vincitori di una gara d&#8217;appalto per un contratto di OSP, gli operatori devono presentare offerte concorrenziali. Di conseguenza, una volta assegnato un contratto di OSP a un aggiudicatario, il comportamento di quest&#8217;ultimo &#232; limitato dalla propria offerta. Gli appalti per l&#8217;esercizio delle attivit&#224; nell&#8217;ambito del contratto di OSP, anche in mancanza della disciplina introdotta dalle norme dettagliate in materia di appalti dell&#8217;UE, saranno condotti pertanto in maniera trasparente, non discriminatoria e in base a criteri che permettono all&#8217;operatore che adempie un OSP di individuare la soluzione pi&#249; vantaggiosa sotto il profilo economico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>Ai fini della presente decisione e senza pregiudicare l&#8217;applicazione delle norme sulla concorrenza e di altri settori del diritto dell&#8217;Unione, i fattori sopradescritti dovrebbero quindi essere ritenuti indice di esposizione alla concorrenza dell&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto passeggeri nell&#8217;ambito di un OSP.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.3.2. Mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria Livello nazionale <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>Sul mercato globale, in cui rientrano i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria e i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri forniti nell&#8217;ambito dei contratti di OSP (compresi i servizi ferroviari regionali e a lunga distanza per passeggeri forniti nell&#8217;ambito di un OSP), il richiedente deteneva, in termini di ricavi, una quota di mercato del [riservato] nel 2018. Nello stesso anno, l&#8217;operatore di mercato seguente era [riservato]. La quota di mercato del richiedente &#232; indice di un considerevole potere di mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>Sul mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria (compresi i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga distanza, ma non regionali, forniti nell&#8217;ambito di un OSP), il richiedente detiene una quota notevolmente maggiore rispetto ai suoi concorrenti, che &#232; rimasta piuttosto stabile negli ultimi tre anni di riferimento (dal 2016 al 2018). Nel 2018 il richiedente ha registrato [riservato] in termini di ricavi e [riservato] in termini di passeggeri/chilometri. Le quote di mercato detenute dal richiedente nel mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria sono anch&#8217;esse indice di un considerevole potere di mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>La Commissione rileva altres&#236; la presenza di ostacoli all&#8217;entrata nel mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria. Tali ostacoli riguardano in particolare i necessari ed elevati costi di investimento e i rischi economici connessi all&#8217;acquisto del materiale rotabile, nonch&#233; i requisiti tecnici e normativi, come quelli per l&#8217;omologazione del materiale rotabile in un paese. [Riservato]. Queste argomentazioni si applicano al mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria, indipendentemente dalla definizione del mercato geografico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la concorrenza intermodale, viste le differenze in termini di prezzo e tempi di percorrenza, non si pu&#242; concludere che il trasporto aereo e in autobus esercitino una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria, come evidenziato di seguito nei considerando 93, 102, 120, 126, 149, 168, 174, 189 e 195.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>In considerazione dei fattori esaminati sopra, la Commissione non pu&#242; concludere che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto passeggeri in regime di autonomia finanziaria a livello nazionale in Svezia, a prescindere dalla definizione del mercato del prodotto, sia direttamente esposta alla concorrenza ai sensi dell&#8217;articolo 34, paragrafo 1, della direttiva 2014/25/UE.</p></td></tr></tbody></table> Livello di tratta <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>Nell&#8217;analisi di mercato a livello di tratta (che si concentra su ognuna delle cinque tratte identificate precedentemente), la Commissione esaminer&#224; prima la situazione competitiva i) partendo dal presupposto che i servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria facciano concorrenza ai servizi ferroviari regionali e a lunga distanza per passeggeri forniti nell&#8217;ambito di OSP e ii) presumendo che i servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria siano in concorrenza con i servizi ferroviari a lunga distanza in regime di OSP. In secondo luogo, si esaminer&#224; anche se, e in quale misura, esista una pressione concorrenziale delle altre modalit&#224; di trasporto in ciascuna delle precedenti tratte.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.3.2.1. Stoccolma-Malmö (-Copenaghen) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(74)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(75)</p></td><td><p><span>A</span>. Partendo dal presupposto che i servizi ferroviari di passeggeri in regime di autonomia finanziaria facciano concorrenza ai servizi ferroviari regionali e a lunga distanza forniti in regime di OSP, la situazione &#232; quella descritta nei seguenti considerando.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(76)</p></td><td><p>Su questa tratta il richiedente ha un concorrente, Sn&#228;llt&#229;get (Transdev), che fa circolare treni commerciali punto a punto e ha fatto il suo ingresso nel mercato nel 2009. I servizi regionali in regime di OSP sono effettuati su diverse sotto-tratte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(77)</p></td><td><p>Transdev effettua due partenze giornaliere, mentre il richiedente ne ha invece 15 (oltre al treno notturno che &#232; tuttavia soggetto a un contratto di OSP). Transdev offre tempi di percorrenza di circa 4 ore e 52 minuti e 5 ore, mentre i tempi del richiedente sono inferiori a 4 ore e 33 minuti. La Commissione rileva inoltre che i prezzi di Transdev sono decisamente inferiori rispetto a quelli del richiedente. Inoltre Transdev non copre l&#8217;intera tratta fino a Copenaghen e il richiedente &#232; attualmente l&#8217;unico operatore ferroviario che effettua il servizio da Stoccolma a Copenaghen&#160;<a>(<span>37</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(78)</p></td><td><p>Le quote di mercato del richiedente sono indice di un considerevole potere di mercato su questa tratta. [Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(79)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(80)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(81)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(82)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(83)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(84)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(85)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(86)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(87)</p></td><td><p>Il richiedente e l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza segnalano che nella primavera 2020 FlixTrain intendeva far circolare treni in regime di autonomia finanziaria, nel segmento a basso costo, con due partenze giornaliere sulla tratta Stoccolma-Malm&#246;. La Commissione osserva tuttavia che ad oggi non sembra che FlixTrain effettui servizi ferroviari su questa tratta. Considerando il contesto della pandemia di COVID-19, &#232; inoltre molto difficile prevedere se la potenziale minaccia concorrenziale rappresentata da FlixTrain si concretizzer&#224; nell&#8217;immediato futuro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(88)</p></td><td><p><span>B</span>. Presumendo che i servizi ferroviari di passeggeri in regime di autonomia finanziaria siano in concorrenza soltanto con i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga distanza in regime di OSP, la Commissione osserva che il richiedente ha un unico concorrente, Transdev, che fornisce servizi commerciali. Su questa tratta non vi sono concorrenti che prestano servizi a lunga distanza in regime di OSP. Il richiedente vanta pertanto una posizione di mercato persino pi&#249; forte [riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(89)</p></td><td><p>Nella sua posizione l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza conclude che &#171;sebbene la pressione concorrenziale sulla tratta in questione sia tale da impedire al richiedente di agire in modo del tutto autonomo nella sua pratica tariffaria, essa non &#232; sufficientemente forte da concludere, secondo l&#8217;Autorit&#224;, che la tratta sia direttamente esposta alla concorrenza&#187;&#160;<a>(<span>38</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(90)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra e se si considera esclusivamente il trasporto di passeggeri, per ogni possibile configurazione del mercato del prodotto, la Commissione non pu&#242; concludere che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria sulla tratta Stoccolma-Malm&#246; sia esposta alla concorrenza.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto in autobus</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(91)</p></td><td><p>Secondo una stima del richiedente, se si considerano i servizi di traporto ferroviario e in autobus, la quota di mercato intermodale per i servizi di trasporto effettuati con autobus su questa tratta si attesta a [riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(92)</p></td><td><p>La Commissione osserva che il tempo di percorrenza in autobus &#232; di almeno 9 ore (rispetto a meno di 5 ore con il treno). FlixBus effettua due partenze giornaliere (dirette) per Malm&#246; (e due partenze giornaliere dirette per Copenaghen) e i prezzi sono inferiori del 10 % e del 20 % rispetto a quelli del richiedente (seconda classe).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(93)</p></td><td><p>Tenendo presente le differenze nei tempi di percorrenza, non si pu&#242; concludere che su questa tratta il trasporto in autobus eserciti una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto aereo</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(94)</p></td><td><p>Vi sono tre compagnie aeree che offrono voli diretti tra gli aeroporti di Stoccolma, Arlanda (ARL) e Bromma (BRM), e gli aeroporti nella regione di &#214;resund, Copenaghen (CPH) e Malm&#246; (MMX).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(95)</p></td><td><p>L&#8217;aeroporto di Arlanda &#232; situato a 40 km dal centro della citt&#224; di Stoccolma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(96)</p></td><td><p>La durata del viaggio aereo &#232; di 1 ora e 10 minuti (per Copenaghen) e di 1 ora (per Malm&#246;), rispetto a un tempo di percorrenza in treno che &#232; di 4 ore e 38 minuti (per Copenaghen) e di 4 ore e 22 minuti (per Malm&#246;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(97)</p></td><td><p>Scandinavian Airlines System (SAS) effettua otto voli diretti su Malm&#246; (ARN-MMX) e 15 partenze giornaliere per Copenaghen (ARN-CPH).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(98)</p></td><td><p>Norwegian Air Shuttle ASA (Norwegian) effettua sei partenze giornaliere verso Copenaghen (ARN-CPH).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(99)</p></td><td><p>BRA Sverige AB (BRA) offre 13 partenze giornaliere per Malm&#246; (BMA-MMX).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(100)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(101)</p></td><td><p>La Commissione ha effettuato un&#8217;analisi degli effettivi prezzi dei biglietti ferroviari e aerei per questa tratta e ha esaminato le relative informazioni fornite dal richiedente. I prezzi dei biglietti aerei sono quasi doppi rispetto ai prezzi dei biglietti ferroviari per STO-MMX e STO-CPH, in prima e seconda classe, a eccezione dei prezzi di Norwegian per la sola tratta STO-CPH.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(102)</p></td><td><p>Tenuto conto delle differenze osservate in termini di tempi di percorrenza e prezzi del biglietto, la Commissione non pu&#242; concludere che su questa tratta il trasporto aereo eserciti una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria.</p><p>Conclusioni</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(103)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra, e anche tenendo in considerazione la concorrenza intermodale, la Commissione non pu&#242; concludere che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria sulla tratta Stoccolma-Malm&#246; (-Copenaghen) sia direttamente esposta alla concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.3.2.2. Stoccolma-Göteborg <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(104)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(105)</p></td><td><p><span>A</span>. Partendo dal presupposto che i servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria facciano concorrenza ai servizi ferroviari regionali e a lunga distanza per passeggeri in regime di OSP, la situazione &#232; quella descritta nei seguenti considerando.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(106)</p></td><td><p>Gli operatori commerciali su questa tratta sono il richiedente e MTR (treni punto a punto). AB Galia (Bl&#229; T&#229;get) ha interrotto le operazioni commerciali su questa tratta nel 2019. I servizi regionali in regime di OSP sono effettuati su diverse sotto-tratte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(107)</p></td><td><p>MTR effettua otto partenze giornaliere (alta velocit&#224;), mentre il richiedente ne ha 18 (alta velocit&#224;); vi sono inoltre altre sette partenze giornaliere di treni regionali in regime di OSP.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(108)</p></td><td><p>I tempi di percorrenza con i treni ad alta velocit&#224; del richiedente e di MTR sono equiparabili (3 ore e 5 minuti e 3 ore e 20 minuti rispettivamente), mentre i treni regionali del richiedente impiegano circa 4 ore e 50 minuti. I prezzi del biglietto sono comparabili, sebbene MTR abbia in generale prezzi leggermente pi&#249; bassi per i biglietti sia di prima sia di seconda classe.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(109)</p></td><td><p>Le quote di mercato del richiedente sono indice di un considerevole potere di mercato. [Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(110)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(111)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(112)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(113)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(114)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza elenca&#160;<a>(<span>39</span>)</a> altri due fattori che, a suo parere, hanno permesso di concludere che l&#8217;attivit&#224; del richiedente &#232; esposta alla concorrenza su questa tratta: l&#8217;avvio dell&#8217;attivit&#224; in futuro da parte di FlixTrain e la pressione esercitata dal trasporto aereo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(115)</p></td><td><p>Alla Commissione risulta che a FlixTrain siano state assegnate bande orarie per tre partenze giornaliere su questa tratta a partire dalla primavera del 2020. La Commissione osserva tuttavia che ad oggi non sembra che FlixTrain effettui servizi ferroviari su questa tratta. Considerando il contesto della pandemia di COVID-19, &#232; inoltre molto difficile prevedere se la potenziale minaccia concorrenziale rappresentata da FlixTrain si concretizzer&#224; nell&#8217;immediato futuro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(116)</p></td><td><p><span>B.</span> Presumendo che i servizi ferroviari di passeggeri in regime di autonomia finanziaria siano in concorrenza soltanto con i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga distanza in regime di OSP, la Commissione osserva che la situazione &#232; molto simile a quella descritta al considerando (109), poich&#233; gli altri servizi regionali in regime di OSP rappresentano meno di [riservato] in termini di ricavi e di passeggeri/chilometri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(117)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra e se si considera esclusivamente il trasporto ferroviario di passeggeri, per ogni possibile configurazione del mercato del prodotto, la Commissione non pu&#242; concludere che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria sulla tratta Stoccolma-G&#246;teborg sia esposta alla concorrenza.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto in autobus</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(118)</p></td><td><p>Secondo una stima del richiedente, se si considerano i servizi di trasporto ferroviario e in autobus, la quota complessiva di mercato detenuta dalla concorrenza intermodale per i servizi di trasporto effettuati con autobus su questa tratta si attesta a [riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(119)</p></td><td><p>La Commissione osserva che il tempo di percorrenza in autobus &#232; di almeno 6 ore e 30 minuti (rispetto a 3 ore e 20 minuti con il treno). FlixBus effettua sei partenze giornaliere (dirette) per G&#246;teborg e i prezzi sono inferiori del 30 % rispetto a quelli dei biglietti di seconda classe offerti dal richiedente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(120)</p></td><td><p>Tenuto conto di quanto precede, nonostante le disparit&#224; di prezzo, le differenze nei tempi di percorrenza non consentono di concludere che il trasporto in autobus eserciti una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto aereo</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(121)</p></td><td><p>Vi sono tre compagnie aeree che offrono voli tra gli aeroporti di Stoccolma, Arlanda e Bromma, e l&#8217;aeroporto di G&#246;teborg (GOT).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(122)</p></td><td><p>SAS effettua 12 partenze giornaliere (ARN-GOT), Norwegian ne offre una o due (ARN-GOT) e BRA ne ha 12 (BMA-GOT).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(123)</p></td><td><p>Secondo l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza, si dovrebbe ritenere che il trasporto aereo eserciti una pressione dall&#8217;alto nel segmento premium, in quanto la durata del viaggio da un centro della citt&#224; all&#8217;altro &#232; la stessa, il che costituisce un fattore importante per i passeggeri in viaggio d&#8217;affari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(124)</p></td><td><p>La durata del volo diretto &#232; di un&#8217;ora, mentre il tempo di percorrenza in treno &#232; di tre ore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(125)</p></td><td><p>La Commissione ha effettuato un&#8217;analisi degli effettivi prezzi dei biglietti ferroviari e aerei su questa tratta e ha esaminato le relative informazioni fornite dal richiedente. I prezzi del biglietto aereo sono pari al doppio rispetto a quelli dei biglietti ferroviari di prima e seconda classe, eccezion fatta per Norwegian, che presenta, per i biglietti di seconda classe, differenze di prezzo meno rilevanti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(126)</p></td><td><p>Tenendo presente le differenze riscontrate in termini di prezzo, non si pu&#242; concludere che il trasporto aereo eserciti una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria per la tratta in questione.</p><p>Conclusioni</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(127)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra, e anche tenendo in considerazione la concorrenza intermodale, la Commissione non pu&#242; concludere che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria sulla tratta Stoccolma-G&#246;teborg sia direttamente esposta alla concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.3.2.3. Göteborg-Malmö <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(128)</p></td><td><p>[Riservato]</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(129)</p></td><td><p><span>A</span>. Partendo dal presupposto che i servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria facciano concorrenza ai servizi ferroviari regionali e a lunga distanza per passeggeri in regime di OSP, la situazione &#232; quella descritta nei seguenti considerando.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(130)</p></td><td><p>Il richiedente effettua attualmente sette partenze giornaliere (treno commerciale punto a punto) con treni ad alta velocit&#224;. Transdev, che gestisce la rete &#214;resundst&#229;g nell&#8217;ambito di un contratto di OSP a lunga distanza, offre 11 partenze giornaliere. Il tempo di percorrenza dei treni ad alta velocit&#224; del richiedente &#232; di 2 ore e 30 minuti, mentre il treno di Transdev impiega 3 ore e 10 minuti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(131)</p></td><td><p>A partire dal dicembre 2020 il richiedente subentrer&#224; tuttavia al contratto di OSP a lunga distanza della rete &#214;resundst&#229;g ed effettuer&#224; tutti i servizi ferroviari punto a punto su questa tratta in seguito all&#8217;aggiudicazione del relativo contratto di OSP per il periodo 2020-2030. L&#8217;attuale contratto di OSP di Transdev scadr&#224; a inizio dicembre 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(132)</p></td><td><p>In termini di prezzo, la Commissione osserva che, nonostante la durata del viaggio sia in media inferiore, il richiedente offre prezzi pi&#249; bassi rispetto a Transdev (nell&#8217;ambito del contratto di OSP) per i biglietti sia di prima sia di seconda classe.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(133)</p></td><td><p>Il terzo concorrente su questa tratta &#232; Arriva (P&#229;gat&#229;g), che opera nella regione meridionale della Scania esclusivamente nell&#8217;ambito di un contratto di OSP regionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(134)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(135)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(136)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(137)</p></td><td><p>Dal dicembre 2020, quando il richiedente avvier&#224; le operazioni su questa tratta nell&#8217;ambito del contratto di OSP, la situazione sar&#224; probabilmente soggetta a cambiamenti risultanti nel consolidamento della sua posizione di mercato. [Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(138)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza rileva che, mentre pu&#242; essere discutibile che Transdev eserciti un&#8217;autentica pressione concorrenziale sul segmento premium per i viaggi punto a punto, SAS offre voli tra G&#246;teborg e Copenaghen che dovrebbero incidere sulla fissazione dei prezzi da parte del richiedente. L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza ha concluso&#160;<a>(<span>40</span>)</a> che su questa tratta l&#8217;attivit&#224; &#232; direttamente esposta alla concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(139)</p></td><td><p><span>B</span>. Presumendo che i servizi ferroviari di passeggeri in regime di autonomia finanziaria siano in concorrenza soltanto con i servizi ferroviari a lunga distanza in regime di OSP, la Commissione osserva che il richiedente ha un unico concorrente, Transdev, che fornisce servizi a lunga distanza nell&#8217;ambito di un contratto di OSP (&#214;resundst&#229;g) [riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(140)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra e se si considera esclusivamente il trasporto ferroviario di passeggeri, per ogni possibile configurazione del mercato dei prodotti, la Commissione ritiene che attualmente l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria sulla tratta G&#246;teborg-Malm&#246; sia esposta direttamente alla concorrenza. La situazione andrebbe tuttavia rivalutata quando il richiedente inizier&#224; a operare sulla rete ferroviaria di &#214;resundst&#229;g.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto in autobus</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(141)</p></td><td><p>Secondo una stima del richiedente, se si considerano i servizi di trasporto ferroviario e in autobus, la quota complessiva del mercato intermodale per i servizi di trasporto effettuati con autobus su questa tratta si attesta a [riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(142)</p></td><td><p>La Commissione osserva che il tempo di percorrenza in autobus &#232; di 3 ore e 5 minuti e 3 ore e 30 minuti, rispetto alle 2 ore e 30 minuti con il treno del richiedente. FlixBus effettua quattro partenze giornaliere (dirette) per Malm&#246; e i prezzi sono inferiori almeno del 25 % rispetto a quelli del richiedente (biglietti di seconda classe).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(143)</p></td><td><p>Tenendo presente le differenze riportate sopra nei tempi di percorrenza e la disparit&#224; di prezzo, non si pu&#242; escludere che su questa tratta il trasporto in autobus possa esercitare una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria. La questione pu&#242; tuttavia rimanere aperta ai fini della presente decisione, poich&#233;, indipendentemente dal fatto che il trasporto in autobus faccia concorrenza al trasporto ferroviario, la conclusione della Commissione sul livello di concorrenza in questa tratta non cambia.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto aereo</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(144)</p></td><td><p>[Riservato]. Una spiegazione plausibile &#232; che non vi sono voli diretti da G&#246;teborg a Malm&#246;. SAS effettua tuttavia cinque voli diretti nella stagione invernale e sette voli diretti nella stagione estiva da G&#246;teborg a Copenaghen.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(145)</p></td><td><p>La durata del volo &#232; di 2 ore e 35 minuti (GOT-MMX) o 45 minuti (GOT-CPH). Per la tratta GOT-MMX non sono disponibili voli diretti e si tiene conto almeno di uno scalo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(146)</p></td><td><p>Secondo&#160;<a>(<span>41</span>)</a> l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza, sebbene non sia chiaro se la rete &#214;resundst&#229;g eserciti un&#8217;autentica pressione concorrenziale sul segmento premium del richiedente, i servizi di trasporto aereo forniti da SAS dovrebbero influenzare i suoi prezzi. La Commissione osserva tuttavia che SAS non opera voli diretti tra G&#246;teborg e Malm&#246;. Tutti i voli tra G&#246;teborg e Malm&#246; prevedono almeno uno scalo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(147)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(148)</p></td><td><p>La Commissione ha effettuato un&#8217;analisi degli effettivi prezzi dei biglietti ferroviari e aerei su questa tratta e ha esaminato le relative informazioni fornite dal richiedente. Il costo del trasporto aereo sembra essere doppio rispetto a quello del trasporto ferroviario sia in prima sia in seconda classe.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(149)</p></td><td><p>Tenendo presente le differenze riscontrate in termini di prezzo, la Commissione non pu&#242; avvalorare la conclusione che su questa tratta il trasporto aereo eserciti una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria.</p><p>Conclusione</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(150)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra, la Commissione conclude che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria sulla tratta G&#246;teborg-Malm&#246; &#232; direttamente esposta alla concorrenza. La situazione andrebbe tuttavia rivalutata quando il richiedente inizier&#224; a operare sulla rete ferroviaria di &#214;resundst&#229;g (al momento gestita da Transdev nell&#8217;ambito di un contratto di OSP).</p></td></tr></tbody></table> 3.2.3.2.4. Stoccolma-Sundsvall-Umeå <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(151)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(152)</p></td><td><p><span>A</span>. Partendo dal presupposto che i servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria facciano concorrenza ai servizi ferroviari regionali e a lunga distanza per passeggeri in regime di OSP, la situazione &#232; quella descritta nei seguenti considerando.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(153)</p></td><td><p>Al momento solo il richiedente fornisce servizi ferroviari su questa tratta (treno commerciale punto a punto). I servizi regionali in regime di OSP sono effettuati su diverse sotto-tratte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(154)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(155)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(156)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(157)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(158)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(159)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(160)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(161)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza conclude che l&#8217;intera tratta non &#232; esposta alla concorrenza, ma tenuto conto della situazione concorrenziale nelle sotto-tratte e dell&#8217;importanza economica generale di queste ultime rispetto all&#8217;intera tratta, il richiedente non &#232; in grado di agire in piena autonomia nella fissazione dei prezzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(162)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(163)</p></td><td><p><span>B.</span> Presumendo che i servizi ferroviari di passeggeri in regime di autonomia finanziaria sono in concorrenza soltanto con i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga distanza in regime di OSP, la Commissione rileva che il richiedente &#232; l&#8217;unico operatore di servizi commerciali di trasporto ferroviario di passeggeri su questa tratta e non vi sono concorrenti che erogano servizi ferroviari a lunga distanza in regime di OSP.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(164)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra, e considerando esclusivamente il trasporto ferroviario di passeggeri, per ogni singola configurazione del mercato del prodotto, la Commissione non pu&#242; concludere che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria sulla tratta Stoccolma-Sundsvall-Ume&#229; sia esposta alla concorrenza.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto in autobus</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(165)</p></td><td><p>La Commissione rileva che il tempo di percorrenza (da punto a punto) in autobus &#232; superiore alle 10 ore, mentre il treno ad alta velocit&#224; impiega 6 ore e 20 minuti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(166)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(167)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(168)</p></td><td><p>Tenendo presente le differenze riportate sopra nei tempi di percorrenza, non si pu&#242; concludere che su questa tratta il trasporto in autobus eserciti una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto aereo</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(169)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza indica&#160;<a>(<span>42</span>)</a> che questa tratta e la durata del viaggio sono troppi lunghi e non consentono al trasporto ferroviario di fare concorrenza al trasporto aereo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(170)</p></td><td><p>SAS effettua sei partenze giornaliere (ARN-UME), Norwegian cinque (ARN-UME) e BRA cinque (BMA-UME).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(171)</p></td><td><p>La Commissione ha effettuato un&#8217;analisi degli effettivi prezzi dei biglietti ferroviari, aerei e degli autobus su questa tratta e ha esaminato le relative informazioni fornite dal richiedente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(172)</p></td><td><p>La durata del volo &#232; di un&#8217;ora, mentre il viaggio in treno (ad alta velocit&#224;) dura almeno 6 ore e 20 minuti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(173)</p></td><td><p>I biglietti aerei tra Stoccolma e Ume&#229; sono pi&#249; costosi rispetto a quelli ferroviari di prima classe. Lo stesso vale anche per i biglietti di seconda classe, eccezion fatta per Norwegian.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(174)</p></td><td><p>Tenendo presente le differenze riportate sopra in termini di prezzi e tempi di percorrenza e alla luce di [riservato], non si pu&#242; concludere che il trasporto aereo eserciti su questa tratta una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria.</p><p>Conclusioni</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(175)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra e anche considerando la concorrenza intermodale, la Commissione non pu&#242; concludere che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria sulla tratta Stoccolma-Sundsvall-Ume&#229; sia direttamente esposta alla concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> 3.2.3.2.5. Stoccolma-Karlstad (-Oslo) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(176)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(177)</p></td><td><p><span>A</span>. Partendo dal presupposto che i servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria facciano concorrenza ai servizi ferroviari regionali e a lunga distanza per passeggeri in regime di OSP, la situazione &#232; quella descritta nei seguenti considerando.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(178)</p></td><td><p>Il tempo di percorrenza da Stoccolma a Karlstad &#232; di 2 ore e 30 minuti (con il treno ad alta velocit&#224;) e da Stoccolma a Oslo di almeno 6 ore (con il treno intercity). Il richiedente ha otto treni diretti giornalieri per Karlstad e due per Oslo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(179)</p></td><td><p>Al momento solo il richiedente fornisce servizi ferroviari su questa tratta (treno commerciale punto a punto da Stoccolma a Oslo). Tagab eroga servizi nell&#8217;ambito di un contratto di OSP tra Stoccolma e Karlstad.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(180)</p></td><td><p>Stando alle sue quote di mercato, il richiedente detiene un considerevole potere di mercato. [Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(181)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(182)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(183)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza ritiene&#160;<a>(<span>43</span>)</a> che la tratta non sia direttamente esposta alla concorrenza. Essa indica tuttavia che sia il trasporto aereo sia quello in autobus esercitano una certa &#171;pressione sui prezzi dall&#8217;alto verso il basso e dal basso verso l&#8217;alto, cos&#236; come per la tratta Stoccolma-Malm&#246;&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(184)</p></td><td><p><span>B.</span> Presumendo che i servizi ferroviari di passeggeri in regime di autonomia finanziaria siano in concorrenza soltanto con i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga distanza in regime di OSP, la Commissione osserva che il richiedente ha un unico concorrente, Tagab, che tuttavia non fornisce servizi da punto a punto. Il richiedente vanta pertanto una posizione di mercato persino pi&#249; forte [riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(185)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra e considerando esclusivamente il trasporto ferroviario di passeggeri, per ogni singola configurazione del mercato del prodotto, la Commissione non pu&#242; concludere che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria sulla tratta Stoccolma-Karlstad (-Oslo) sia esposta alla concorrenza.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto in autobus</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(186)</p></td><td><p>Secondo una stima del richiedente&#160;<a>(<span>44</span>)</a>, su tutta la tratta Stoccolma-Karlstad (-Oslo) i servizi di trasporto in autobus detengono [riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(187)</p></td><td><p>La Commissione osserva che Flixbus effettua tre partenze giornaliere da Stoccolma a Karlstad, per un viaggio della durata di 4 ore e 20 minuti (rispetto a 3 ore e 50 minuti in treno) il cui prezzo sembra essere pari alla met&#224; rispetto a quello dei biglietti ferroviari di seconda classe.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(188)</p></td><td><p>Flixbus ha anche due partenze giornaliere dirette da Stoccolma a Oslo, con un tempo di percorrenza di 7 ore e 30 minuti (rispetto alle 6 ore del treno) e prezzi del 30 % inferiori rispetto ai biglietti ferroviari di seconda classe.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(189)</p></td><td><p>Tenendo presente le differenze generali nei tempi di percorrenza e le caratteristiche (quali la comodit&#224;) non si pu&#242; concludere che su questa tratta il trasporto in autobus eserciti una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria.</p><p><span>Concorrenza intermodale &#8212; Trasporto aereo</span></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(190)</p></td><td><p>Il richiedente sostiene che la concorrenza del trasporto aereo sia forte sulla tratta da punto a punto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(191)</p></td><td><p>SAS effettua 14 partenze giornaliere ARN-OSL per Oslo (OSL) e Norwegian ne effettua sette (ARN-OSL). Non vi sono voli da Stoccolma a Karlstad (KAR).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(192)</p></td><td><p>La durata del viaggio aereo &#232; di 1 ora e 10 minuti, mentre quella del viaggio in treno &#232; di 6 ore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(193)</p></td><td><p>La Commissione ha effettuato un&#8217;analisi degli effettivi prezzi dei biglietti ferroviari e aerei su questa tratta e ha esaminato le relative informazioni fornite dal richiedente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(194)</p></td><td><p>I biglietti aerei tra Stoccolma e Oslo sono pi&#249; costosi rispetto ai biglietti ferroviari di prima classe. Lo stesso vale anche per i biglietti di seconda classe, anche se le variazioni dei prezzi dei biglietti di seconda classe sono minori per Norwegian.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(195)</p></td><td><p>Tenendo presente le differenze riscontrate in termini di prezzo e tempo di percorrenza, non si pu&#242; concludere che su questa tratta il trasporto aereo eserciti una pressione concorrenziale sui servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria.</p><p>Conclusioni</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(196)</p></td><td><p>Alla luce dei fattori esaminati sopra, e anche tenendo in considerazione la concorrenza intermodale, la Commissione non pu&#242; concludere che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria sulla tratta Stoccolma-Karlstad (-Oslo) sia direttamente esposta alla concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> 4. CONCLUSIONE 4.1. MERCATO DEI SERVIZI DI TRASPORTO FERROVIARIO DI PASSEGGERI FORNITI MEDIANTE CONTRATTI DI OSP <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(197)</p></td><td><p>Ai fini della presente decisione e fatta salva l&#8217;applicazione del diritto della concorrenza, i risultati dell&#8217;analisi di mercato indicati ai considerando da 56 a 67 dovrebbero essere considerati indice dell&#8217;esposizione alla concorrenza dell&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di OSP in Svezia ai sensi dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE. Poich&#233; si considerano soddisfatte le condizioni di libero accesso al mercato stabilite all&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE, &#232; opportuno stabilire che la direttiva 2014/25/UE non si applica agli appalti destinati a permettere lo svolgimento di tali attivit&#224; in Svezia.</p></td></tr></tbody></table> 4.2. MERCATO DEI SERVIZI DI TRASPORTO FERROVIARIO DI PASSEGGERI IN REGIME DI AUTONOMIA FINANZIARIA <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(198)</p></td><td><p>Alla luce dell&#8217;analisi formulata alla precedente sezione 3.2.3.2, per ogni possibile configurazione del mercato, la Commissione non pu&#242; concludere che in Svezia l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria sia direttamente esposta alla concorrenza ai sensi dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE. A livello nazionale, nell&#8217;ambito di ogni configurazione possibile del mercato, le quote di mercato del richiedente sono indice di un considerevole potere di mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(199)</p></td><td><p>A livello di tratta, su quattro delle cinque tratte analizzate l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria non &#232; direttamente esposta alla concorrenza. Su queste tratte il richiedente detiene quote di mercato [riservato], se si presume che i servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria facciano concorrenza ai servizi ferroviari regionali e a lunga distanza in regime di OSP. Il richiedente vanta una posizione di mercato persino pi&#249; forte se si presume che i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria siano in concorrenza soltanto con i servizi di trasporto ferroviario di passeggeri a lunga distanza in regime di OSP.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(200)</p></td><td><p>Soltanto su una tratta (G&#246;teborg-Malm&#246;) l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria &#232; direttamente esposta alla concorrenza [riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(201)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(202)</p></td><td><p>In considerazione di quanto precede, ai fini della presente decisione e fatta salva l&#8217;applicazione del diritto della concorrenza, i risultati dell&#8217;analisi di mercato indicati ai considerando da 68 a 196 dovrebbero essere ritenuti indice del fatto che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria in Svezia non &#232; direttamente esposta alla concorrenza ai sensi dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE. &#200; opportuno pertanto concludere che la direttiva 2014/25/UE continua ad applicarsi agli appalti destinati a permettere lo svolgimento di tali attivit&#224; in Svezia.</p></td></tr></tbody></table> Conclusione dell’Autorità svedese garante della concorrenza <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(203)</p></td><td><p>In seguito alla sua valutazione, l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza ha concluso che vi sono due tratte (ossia Stoccolma-G&#246;teborg e G&#246;teborg-Malm&#246;) direttamente esposte alla concorrenza. [Riservato]. L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza indica inoltre che, anche se la pressione concorrenziale dovrebbe aumentare sulla tratta Stoccolma-Malm&#246; (-Copenaghen) se Flixtrain inizier&#224; a operarvi, ci&#242; non &#232; sufficiente per concludere che essa sia direttamente esposta alla concorrenza. [Riservato]. Per quanto riguarda le altre due tratte (Stoccolma-Ume&#229; e Stoccolma-Oslo), l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza ha concluso che non sono direttamente esposte alla concorrenza, bens&#236; soggette a un certo grado di pressione concorrenziale che impedisce al richiedente di agire in modo del tutto autonomo nella propria politica di fissazione dei prezzi. [Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(204)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza ha concluso che il mercato dei servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in Svezia, compresi il mercato dei servizi ferroviari in regime di autonomia finanziaria (con tutte le tratte) e la fornitura dei servizi ferroviari nell&#8217;ambito di contratti di OSP, dovrebbe essere considerato direttamente esposto alla concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(205)</p></td><td><p>La Commissione non giunge alla stessa conclusione: come osservato sopra, la Commissione conclude che solo la tratta G&#246;teborg-Malm&#246; &#232; direttamente esposta alla concorrenza. [Riservato]. Per le ragioni delineate precedentemente, la Commissione non ha potuto concludere che le altre quattro tratte siano esposte alla concorrenza. Di conseguenza, anche se fosse possibile trarre conclusioni sul livello di concorrenza su scala nazionale basandosi sul livello di concorrenza nelle singole tratte analizzate, la Commissione non potrebbe giungere alla medesima conclusione dell&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza per le ragioni esposte nei considerando da 198 a 202.</p></td></tr></tbody></table> Esame della possibilità di concedere un’esenzione soltanto per determinate tratte <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(206)</p></td><td><p>Il 4 maggio 2020 il richiedente ha presentato elementi aggiuntivi per spiegare i motivi per cui, a suo parere, sarebbe giustificata un&#8217;esenzione che riguardi il mercato soggetto a OSP e le tre tratte in regime di autonomia finanziaria Stoccolma-G&#246;teborg, Stoccolma-Malm&#246; e Malm&#246;-G&#246;teborg&#160;<a>(<span>45</span>)</a>. Il richiedente ha inoltre sostenuto che sarebbe giustificata un&#8217;esenzione anche per la tratta Stoccolma-Uppsala&#160;<a>(<span>46</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(207)</p></td><td><p>[Riservato]</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(208)</p></td><td><p>Secondo quanto affermato dal richiedente, dato che &#171;le sue aggiudicazioni comuni coprono tratte dove SJ ha fatto fronte a una significativa concorrenza e tratte in cui SJ era l&#8217;unico operatore ferroviario, la concorrenza avrebbe avuto un impatto anche nelle tratte dove SJ non &#232; stato esposto a concorrenza&#187;&#160;<a>(<span>47</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(209)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(210)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che, anche se fosse d&#8217;accordo con l&#8217;approccio del richiedente e dell&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza esposto nel considerando 209 [riservato], non sarebbe potuta giungere alla conclusione auspicata dal richiedente. A tal riguardo la Commissione ha concluso che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria &#232; esposta alla concorrenza soltanto su una tratta (ossia G&#246;teborg-Malm&#246;). La Commissione ritiene pertanto che non sia possibile concedere un&#8217;esenzione per tale tratta poich&#233; [riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(211)</p></td><td><p>Questo significa che non &#232; possibile concedere un&#8217;esenzione soltanto per tale tratta, in quanto non si pu&#242; escludere che consorzi di committenti formalmente costituiti per detta tratta e che sono stati esentati dalla direttiva possano essere assegnati alle altre tratte dove non vi &#232; un&#8217;esposizione diretta alla concorrenza. Tale conclusione &#232; ulteriormente corroborata dalle spiegazioni che seguono.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(212)</p></td><td><p>Nella sua posizione, l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza ha evidenziato che &#171;molti dei fattori produttivi e dei servizi oggetto dell&#8217;appalto sono costi comuni&#187;&#160;<a>(<span>48</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(213)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(214)</p></td><td><p>Il 4 giugno 2020 il richiedente ha presentato nuove osservazioni per spiegare i motivi per cui, a suo avviso, sarebbe possibile ai sensi della direttiva concedere un&#8217;esenzione da un determinato punto di partenza (ad esempio Stoccolma) a un determinato punto di destinazione (ad esempio G&#246;teborg).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(215)</p></td><td><p>Il richiedente ha sostenuto che la valutazione volta a stabilire l&#8217;applicabilit&#224; dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE &#232; effettuata in relazione all&#8217;attivit&#224; e al mercato geografico di riferimento e che nel caso in questione i mercati di riferimento si intendono da un punto di partenza a un punto di destinazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(216)</p></td><td><p>Nella stessa lettera il richiedente afferma che &#171;la metodologia utilizzata per valutare se una determinata tratta sia direttamente esposta alla concorrenza &#232; quindi esattamente la stessa applicata a livello nazionale. La valutazione della concorrenza a livello di singola tratta costituisce infatti un elemento fondante della valutazione della concorrenza a livello nazionale&#187;&#160;<a>(<span>49</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(217)</p></td><td><p>[Riservato].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(218)</p></td><td><p>Come indicato nel precedente considerando 216, poich&#233; la Commissione ha riscontrato che soltanto una tratta [riservato] delle cinque pi&#249; importanti era direttamente esposta alla concorrenza, non &#232; possibile concludere che dovrebbe essere concessa un&#8217;esenzione a livello nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(219)</p></td><td><p>La Commissione ricorda inoltre che l&#8217;obiettivo dell&#8217;analisi della concorrenza ai sensi dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE &#232; di stabilire la pertinenza dell&#8217;applicazione della normativa in materia di appalti pubblici, come esposto nel considerando 15. Non si pu&#242; presumere che il livello di concorrenza su una tratta quale G&#246;teborg-Malm&#246;, che &#232; [riservato] per il richiedente, possa disciplinare l&#8217;appalto se si considera che questo &#232; gestito in modo congiunto. Il richiedente non ha inoltre fornito esempi di appalti specifici esclusivamente per tale tratta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(220)</p></td><td><p>Se l&#8217;esenzione fosse concessa soltanto per la tratta G&#246;teborg-Malm&#246;, nelle circostanze precedentemente delineate, vi sarebbe infine un elevato rischio che una parte significativa dell&#8217;appalto ufficialmente indetto per tale tratta ed esentato dalle disposizioni della direttiva fosse in realt&#224; utilizzata per le altre tratte nelle quali non vi &#232; un&#8217;esposizione diretta alla concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(221)</p></td><td><p>La Commissione osserva inoltre che l&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza non ha neppure proposto un&#8217;esenzione tratta per tratta.</p></td></tr></tbody></table> Conclusione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(222)</p></td><td><p>Ai fini della presente decisione e fatta salva l&#8217;applicazione del diritto della concorrenza, i risultati dell&#8217;analisi di mercato indicati ai considerando da 68 a 221 dovrebbero essere ritenuti indice del fatto che l&#8217;attivit&#224; di fornitura dei servizi di trasporto ferroviario in regime di autonomia finanziaria non &#232; esposta alla concorrenza ai sensi dell&#8217;articolo 34 della direttiva 2014/25/UE. &#200; opportuno pertanto stabilire che la direttiva 2014/25/UE continua ad applicarsi agli appalti destinati a permettere lo svolgimento di tale attivit&#224; in Svezia.</p></td></tr></tbody></table> 4.3. OSSERVAZIONI CONCLUSIVE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(223)</p></td><td><p>La presente decisione si basa sulla situazione di diritto e di fatto esistente tra dicembre 2019 e giugno 2020 e sulle informazioni presentate dal richiedente, dall&#8217;Agenzia svedese dei trasporti e dall&#8217;Autorit&#224; svedese garante della concorrenza nonch&#233; sulle informazioni pubblicamente disponibili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(224)</p></td><td><p>Poich&#233; i servizi legati ai servizi di trasporto ferroviario di passeggeri in regime di autonomia finanziaria dovrebbero continuare a essere soggetti alla direttiva 2014/25/UE, si ricorda che gli appalti che contemplano pi&#249; attivit&#224; dovrebbero essere trattati conformemente all&#8217;articolo 6 di tale direttiva. Ci&#242; significa che qualora un ente aggiudicatore sia impegnato in appalti &#171;misti&#187;, ossia appalti che riguardano sia attivit&#224; esentate dall&#8217;applicazione della direttiva 2014/25/UE sia attivit&#224; non esentate, &#232; necessario tenere in considerazione le attivit&#224; cui l&#8217;appalto &#232; principalmente destinato. Nel caso degli appalti misti, qualora lo scopo sia principalmente quello di sostenere attivit&#224; non esentate, devono applicarsi le disposizioni della direttiva 2014/25/UE. Nel caso degli appalti per cui &#232; oggettivamente impossibile stabilire a quale attivit&#224; siano principalmente destinati, essi devono essere aggiudicati secondo le norme di cui all&#8217;articolo 6, paragrafo 3, della direttiva 2014/25/UE.</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La direttiva 2014/25/UE non si applica agli appalti attribuiti da enti aggiudicatori e destinati a permettere lo svolgimento di attività relative ai servizi di trasporto ferroviario di passeggeri nell’ambito di un obbligo di servizio pubblico nel territorio della Svezia. Articolo 2 La direttiva 2014/25/UE continua ad applicarsi agli appalti attribuiti da enti aggiudicatori e destinati a permettere lo svolgimento di attività relative alla fornitura di servizi commerciali di trasporto ferroviario di passeggeri nel territorio della Svezia. Articolo 3 Il Regno di Svezia è destinatario della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 2 luglio 2020 Per la Commissione Thierry BRETON Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 94 del 28.2.2014, pag. 243 . ( 2 ) Decisione di esecuzione (UE) 2016/1804 della Commissione, del 10 ottobre 2016, relativa alle modalità d’applicazione degli articoli 34 e 35 della direttiva 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali ( GU L 275 del 12.10.2016, pag. 39 ). ( 3 ) Cfr. la richiesta, punto 30. ( 4 ) Lag (2016:1146) om upphandling inom försörjningssektorerna. ( 5 ) GU C 53 del 17.2.2020, pag. 11 . ( 6 ) Relazione annuale del richiedente 2018, pag. 4. ( 7 ) Relazione annuale del richiedente 2018, pag. 30. ( 8 ) Relazione annuale del richiedente 2018, pag. 22. ( 9 ) Relazione annuale del richiedente 2018, pag. 21. ( 10 ) Direttiva 2014/25/UE, considerando 44. ( 11 ) Ibid. ( 12 ) Concorrenza esercitata, in questo caso, dalle modalità di trasporto diverse dalla ferrovia, soprattutto il trasporto aereo e in autobus. ( 13 ) Regolamento (CE) n. 139/2004 del Consiglio, del 20 gennaio 2004, relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese («Regolamento comunitario sulle concentrazioni») ( GU L 24 del 29.1.2004, pag. 1 ). ( 14 ) Sentenza del Tribunale del 27 aprile 2016, Österreichische Post AG/Commissione , T-463/14, EU:T:2016:243, punto 28. Cfr. anche direttiva 2014/25/UE, considerando 44. ( 15 ) Direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico ( GU L 343 del 14.12.2012, pag. 32 ). ( 16 ) Direttiva (UE) 2016/2370 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2016, che modifica la direttiva 2012/34/UE per quanto riguarda l’apertura del mercato dei servizi di trasporto ferroviario nazionale di passeggeri e la governance dell’infrastruttura ferroviaria ( GU L 352 del 23.12.2016, pag. 1 ). ( 17 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 4. ( 18 ) Legge sulle ferrovie (2004:519). ( 19 ) Posizione dell’Agenzia svedese dei trasporti, pag. 2. ( 20 ) Casi M.7897. Arriva Rail North/Northen Franchise , punti da 15 a 18; M.5855 – DB/Arriva, punti 64-69 e 131-133; M.5557 – SNCF-P/CDPQ/KEOLIS/EFFIA , punto 17; M.7146 – Govia/Thameslink, Southern and Great Northern Passenger Rail Franchise , punti da 16 a 19; M.4797 – Govia/West Midlands Passenger Rail Franchise , punto 13. ( 21 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 7, e posizione dell’Agenzia svedese dei trasporti, pag. 2. ( 22 ) Parere dell’Agenzia svedese dei trasporti, pagina 5. ( 23 ) Cfr. caso AT.39678 – Deutsche Bahn I e AT.39731 – Deutsche Bahn II , punto 33; M.5855 – DB/Arriva, punti 126-130. ( 24 ) Informazioni riservate. ( 25 ) La richiesta, punto 39. ( 26 ) AT.39678 – Deutsche Bahn I e AT.39731 – Deutsche Bahn II , punto 33; M.2446 – Govia/Connex South Central, punto 13; M.5855 – DB/Arriva, punti da 137 a 140, M.5557 – SNCF-P/CDPQ/KEOLIS/EFFIA , punti da 32 a 36. ( 27 ) Cfr. M.6150 - Veolia Transport/Trenitalia/JV , punti 26-34; M.5655 - SNCF/LCR/Eurostar , punto 29, M.7011 SNCF/SNCB/Thalys , punti 66-69, M.4797 - Govia/West Midlands Passenger Rail Franchise , punto 12. ( 28 ) Caso M.5855 DB/Arriva dell’11.8.2010, punto 72. ( 29 ) Casi COMP AT.39678 e AT.39731, punti 34 e 35; caso M.5855, punti 159 e 160. ( 30 ) Caso M. 7011 SNCF/SNCB/Thalys JV , punti 41-46. ( 31 ) Caso M.7897 Arriva/Rail Noth/Northern Franchise, punti da 19 a 23. ( 32 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 11. ( 33 ) La richiesta, figura 6. ( 34 ) La richiesta, figura 2. ( 35 ) La richiesta, punto 119. ( 36 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 11, e allegato 1 della posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza. ( 37 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, punto 3, pag. 13. ( 38 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 14. ( 39 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 15. ( 40 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 15. ( 41 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 15. ( 42 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 15. ( 43 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 17. ( 44 ) La richiesta, punto 176. ( 45 ) Comunicazione del richiedente del 4 maggio 2020, punto 4. ( 46 ) Comunicazione del richiedente del 4 maggio 2020, punto 4. ( 47 ) Comunicazione del richiedente del 4 maggio 2020, punto 30. ( 48 ) Posizione dell’Autorità svedese garante della concorrenza, pag. 11. ( 49 ) Comunicazione del richiedente del 4 giugno 2020, punto 15. </note>
ITA
32020D1193
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 57/4</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2016/298 DEL CONSIGLIO del 29 febbraio 2016 relativa alla posizione che deve essere adottata dall'Unione europea in sede di Comitato degli ambasciatori ACP-UE in merito all'approvazione delle deroghe al regolamento finanziario del centro per lo sviluppo delle imprese (CSI) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 209, paragrafo 2, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9, visto l'allegato III dell'accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall'altro ( 1 ) , in particolare l'articolo 2, paragrafo 6, vista la decisione n. 5/2004 del comitato degli ambasciatori ACP-UE, del 17 dicembre 2004, relativa al regolamento finanziario del centro per lo sviluppo delle imprese ( 2 ) , vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nel corso della sua 39a sessione, svoltasi a Nairobi, Kenia, dal 19 al 20 giugno 2014, il Consiglio dei ministri ACP-UE ha convenuto, in una dichiarazione comune, di procedere alla chiusura ordinata del centro per lo sviluppo delle imprese (&#171;CSI&#187;) e alla modifica dell'allegato III dell'accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunit&#224; europea e i suoi Stati membri, dall'altro (&#171;accordo di partenariato ACP-UE&#187;), e, a tal fine, ha delegato al comitato degli ambasciatori ACP-UE il potere di portare avanti la procedura ai fini dell'adozione delle decisioni necessarie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Nella decisione n. 4/2014<a>&#160;(<span>3</span>)</a> il comitato degli ambasciatori ACP-UE ricorda che la chiusura del CSI deve rispettare le competenze delle autorit&#224; di supervisione del CSI che figurano nell'allegato III dell'accordo di partenariato ACP-UE e le modalit&#224; dettagliate stabilite dal Consiglio dei ministri ACP-UE nella dichiarazione comune.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'allegato III dell'accordo di partenariato ACP-UE stabilisce che il comitato degli ambasciatori &#232; tenuto a controllare la strategia generale del CSI e a sorvegliare l'operato del consiglio di amministrazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'allegato III dell'accordo di partenariato ACP-UE stabilisce che il consiglio di amministrazione del CSI &#171;stabilisce il regolamento finanziario, il regolamento relativo al personale e le modalit&#224; di funzionamento&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La richiesta rivolta dal consiglio di amministrazione del CSI al comitato degli ambasciatori ACP-UE con lettera del 19 ottobre 2015 spiega che, nell'ambito della chiusura del CSI, il consiglio di amministrazione del CSI desidera derogare all'articolo&#160;27, paragrafi 1 e 5, della decisione n. 4/2014 del Comitato degli ambasciatori ACP-UE del 23&#160;ottobre 2014 relativa al mandato da conferire al consiglio di amministrazione del centro per lo sviluppo delle imprese (CSI) (&#171;regolamento finanziario del CSI&#187;) e chiede l'approvazione preventiva delle autorit&#224; di supervisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La modifica del regolamento finanziario e del regime del personale del CSI<a>&#160;(<span>4</span>)</a> (&#171;regime del personale del CSI&#187;) o le relative deroghe, in funzione delle eventuali esigenze derivanti dall'attuazione del processo di chiusura ordinata del CSI, richiedono una procedura flessibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'obbligo di nominare per un periodo di tre anni una societ&#224; di revisione, previsto all'articolo 27, paragrafo 1, del regolamento finanziario del CSI, e l'obbligo per detta societ&#224; di redigere ogni anno una relazione in conformit&#224; dell'articolo 27, paragrafo 5, di tale regolamento necessiatano di essere adeguati al fine di assicurare una procedura di chiusura dell'organismo maggiormanet efficiente,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 1. La posizione che deve essere adottata dal'Unione europea in sede di comitato degli ambasciatori ACP-UE in merito all'approvazione delle deroghe al regolamento finanziario del CSI è basata sul progetto di decisione del comitato degli ambasciatori ACP-UE accluso alla presente decisione. 2. I rappresentanti dell'Unione nel comitato degli ambasciatori ACP-UE possono acconsentire a modifiche marginali del progetto di decisione senza un'ulteriore decisione del Consiglio. Articolo 2 Dopo la sua adozione, la decisione del comitato degli ambasciatori ACP-UE è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Bruxelles, il 29 febbraio 2016 Per il Consiglio Il presidente H.G.J. KAMP ( 1 ) Accordo firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ( GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3 ), modificato dall'accordo firmato a Lussemburgo il 25 giugno 2005 ( GU L 209 dell'11.8.2005, pag. 27 ) e dall'accordo firmato a Ouagadougou il 22 giugno 2010 ( GU L 287 del 4.11.2010, pag. 3 ). ( 2 ) GU L 70 del 9.3.2006, pag. 52 . ( 3 ) Decisione n. 4/2014 del Comitato degli ambasciatori ACP-UE del 23 ottobre 2014 relativa al mandato da conferire al consiglio di amministrazione del centro per lo sviluppo delle imprese (CSI) ( GU L 330 del 15.11.2014, pag. 61 ). ( 4 ) Decisione n. 9/2005 del Comitato degli ambasciatori ACP-CE del 27 luglio 2005 relativa al regime del personale del centro per lo sviluppo delle imprese (CSI) ( GU L 348 del 30.12.2005, pag. 54 ). PROGETTO DECISIONE DEL COMITATO DEGLI AMBASCIATORI ACP-UE del relativa all'approvazione delle deroghe al regolamento finanziario del centro per lo sviluppo delle imprese (CSI) IL COMITATO DEGLI AMBASCIATORI ACP-UE, visto l'allegato III dell'accordo di partenariato tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall'altro ( 1 ) , in particolare l'articolo 2, paragrafo 6, vista la decisione n. 5/2004 del comitato degli ambasciatori ACP-UE, del 17 dicembre 2004, relativa al regolamento finanziario del centro per lo sviluppo delle imprese ( 2 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'allegato III dell'accordo di partenariato ACP-UE tra i membri del gruppo degli Stati dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico, da un lato, e la Comunit&#224; europea e i suoi Stati membri, dall'altro, (&#171;accordo di partenariato ACP-UE&#187;), stabilisce che il comitato degli ambasciatori &#232; tenuto a controllare la strategia generale del CSI e a sorvegliare l'operato del consiglio di amministrazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'allegato III dell'accordo di partenariato ACP-UE stabilisce che il consiglio di amministrazione del CSI &#171;<span>stabilisce il regolamento finanziario, il regolamento relativo al personale e le modalit&#224; di funzionamento</span>&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Lo statuto e il regolamento interno del centro per lo sviluppo delle imprese, adottati con decisione n. 8/2005 del comitato degli ambasciatori ACP-UE<a>&#160;(<span>3</span>)</a> (&#171;statuto del CSI&#187;), e decisione n. 5/2014 del comitato degli ambasciatori ACP-UE (regolamento finanziario del CSI)<a>&#160;(<span>4</span>)</a> prevedono le necessarie garanzie in termini di informazione del comitato degli ambasciatori ACP-UE e di vigilanza da parte del comitato stesso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel corso della sua 39a sessione, svoltasi a Nairobi dal 19 al 20 giugno, il Consiglio dei ministri ACP-UE ha convenuto, in una dichiarazione comune, di procedere alla chiusura ordinata del CSI e alla modifica dell'allegato&#160;III dell'accordo di partenariato ACP-UE, e, a tal fine, ha delegato al comitato degli ambasciatori ACP-UE il potere di portare avanti la procedura ai fini dell'adozione delle decisioni necessarie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nella decisione n. 4/2014<a>&#160;(<span>5</span>)</a> il comitato degli ambasciatori ACP-UE ricorda che la chiusura del CSI deve rispettare le competenze delle autorit&#224; di supervisione del CSI che figurano nell'allegato III dell'accordo di partenariato ACP-UE e le modalit&#224; dettagliate fissate dal Consiglio dei ministri ACP-UE nella dichiarazione comune.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La richiesta rivolta dal consiglio di amministrazione del CSI al comitato degli ambasciatori ACP-UE con lettera del 19 ottobre 2015 spiega che, nell'ambito della chiusura del CSI, il consiglio di amministrazione del CSI desidera derogare all'articolo&#160;27, paragrafi 1 e 5, del regolamento finanziario del CSI e chiede l'approvazione preventiva delle autorit&#224; di supervisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La modifica del regolamento finanziario e del regime del personale del CSI<a>&#160;(<span>6</span>)</a> o le relative deroghe, in funzione delle eventuali esigenze derivanti dall'attuazione del processo di chiusura ordinata del CSI, richiedono una procedura flessibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>L'obbligo di nominare per un periodo di tre anni una societ&#224; di revisione, cos&#236; come previsto all'articolo 27, paragrafo 1, del regolamento finanziario del CSI, e l'obbligo per detta societ&#224; di redigere ogni anno una relazione in conformit&#224; dell'articolo 27, paragrafo&#160;5, di tale regolamento, necessiatano di essere adeguati al fine di assicurare una procedura di chiusura dell'organismo maggiormanet efficiente,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 1. Il comitato degli ambasciatori ACP-UE esprime parere favorevole riguardo alla deroga all'articolo 27, paragrafi 1 e 5, del regolamento finanziario del CSI, con effetto immediato. 2. In deroga all'articolo 27, paragrafo 1, del regolamento finanziario del CSI, il CSI è autorizzato a nominare una società di revisione per un periodo di quattro anni che copre gli esercizi dal 2013 al 2016. La società di revisione sarà selezionata secondo le procedure di appalto previste dal regolamento finanziario del CSI. In deroga all'articolo 27, paragrafo 5, del regolamento finanziario del CSI, sarà avviata una revisione pluriennale per gli esercizi non ancora sottoposti a revisione e sarà presentata una relazione finale unica al consiglio di amministrazione del CSI. Articolo 2 Il comitato degli ambasciatori ACP-UE autorizza il consiglio di amministrazione del CSI a derogare al regolamento finanziario e al regime del personale del CSI e/o a modificarli in funzione delle eventuali esigenze derivanti dall'attuazione del processo di chiusura ordinata del CSI. Il consiglio di amministrazione del CSI informa immediatamente il comitato degli ambasciatori ACP-UE di qualsiasi decisione in tal senso relativa alla deroga e/o alla modifica del regolamento del CSI. Articolo 3 La presente decisione entra in vigore alla data di adozione. Fatto a …, il Per il comitato degli ambasciatori ACP-UE Il presidente <note> ( 1 ) Accordo firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 ( GU L 317 del 15.12.2000, pag. 3 ), modificato dall'accordo firmato a Lussemburgo il 25 giugno 2005 ( GU L 209 dell'11.8.2005, pag. 27 ) e dall'accordo firmato a Ouagadougou il 22 giugno 2010 ( GU L 287 del 4.11.2010, pag. 3 ). ( 2 ) GU L 70 del 9.3.2006, pag. 52 . ( 3 ) GU L 66 dell'8.3.2006, pag. 16 . ( 4 ) Decisione n. 5/2004 del Comitato degli ambasciatori ACP-CE, del 17 dicembre 2004, relativa al regolamento finanziario del Centro per lo sviluppo delle imprese ( GU L 70 del 9.3.2006, pag. 52 ). ( 5 ) GU L 330 del 15.11.2014, pag. 61 . ( 6 ) GU L 348 del 30.12.2005, pag. 54 . </note>
ITA
32016D0298
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.12.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 318/161</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (PESC) 2019/2113 DEL CONSIGLIO del 9 dicembre 2019 che modifica la decisione (PESC) 2016/2356 per il sostegno delle attività del SEESAC relative al disarmo e al controllo delle armi nell'Europa sudorientale nel quadro della strategia dell'UE volta a combattere l'accumulazione e il traffico illeciti di SALW e relative munizioni IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28, paragrafo 1, e l'articolo 31, paragrafo 1, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 19 dicembre 2016 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2016/2356&#160;<a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La decisione (PESC) 2016/2356 prevede un periodo di 36 mesi per l'attuazione delle attivit&#224; di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della conclusione dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 3, paragrafo 3.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 13 novembre 2019 il programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUS) ha chiesto, per conto del Centro dell'Europa sudorientale per il controllo delle armi leggere e di piccolo calibro (SEESAC), di autorizzare l'Unione a prorogare di cinque mesi il periodo di attuazione della decisione (PESC) 2016/2356.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La modifica richiesta della decisione (PESC) 2016/2356 riguarda l'articolo 5, paragrafo 2, e la sezione 6 dell'allegato di tale decisione in cui il riferimento della durata del progetto dovrebbe essere modificato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il proseguimento delle attivit&#224; di cui all'articolo 1 della decisione (PESC) 2016/2356, espressamente menzionato nella richiesta formulata dal PNUS a nome del SEESAC il 13 novembre 2019, potrebbe essere realizzato senza implicazioni sul piano delle risorse,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La decisione (PESC) 2016/2356 dovrebbe pertanto essere modificata per consentire il proseguimento dell'attuazione delle attivit&#224; ivi previste, prorogandone opportunamente la durata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La decisione (PESC) 2016/2356 è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all'articolo 5, il paragrafo 2 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>"2.&#160;&#160;&#160;La presente decisione cessa di produrre effetti decorsi quarantuno mesi dalla data di conclusione dell'accordo di cui all'articolo 3, paragrafo 3 oppure, se non &#232; stato concluso alcun accordo entro tale termine, sei mesi dopo la data di entrata in vigore della stessa.";</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>il testo della sezione 6 dell'allegato &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"6.</p></td><td><p>Durata</p><p>In base all'esperienza acquisita con l'attuazione della decisione 2010/179/PESC del Consiglio e tenuto conto della portata regionale del progetto, del numero di beneficiari nonch&#233; del numero e della complessit&#224; delle attivit&#224; pianificate, il calendario di attuazione &#232; di 41 mesi.".</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Bruxelles, il 9 dicembre 2019 Per il Consiglio Il president J. BORRELL FONTELLES <note> ( 1 ) Decisione (PESC) 2016/2356 del Consiglio, del 19 dicembre 2016, per il sostegno delle attività del SEESAC relative al disarmo e al controllo delle armi nell'Europa sudorientale nel quadro della strategia dell'UE volta a combattere l'accumulazione e il traffico illeciti di SALW e relative munizioni ( GU L 348 del 21.12.2016, pag. 60 ). </note>
ITA
32019D2113
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.10.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 287/67</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (PESC) 2015/1965 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA del 27 ottobre 2015 relativa all'accettazione del contributo della Svizzera alla missione consultiva dell'Unione europea per la riforma del settore della sicurezza civile in Ucraina (EUAM Ucraina) (EUAM Ucraina/4/2015) IL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 38, terzo comma, vista la decisione 2014/486/PESC del Consiglio, del 22 luglio 2014, relativa alla missione consultiva dell'Unione europea per la riforma del settore della sicurezza civile in Ucraina (EUAM Ucraina) ( 1 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 10, paragrafo 3, della decisione 2014/486/PESC, il Consiglio ha autorizzato il comitato politico e di sicurezza (&#171;CPS&#187;) ad adottare le pertinenti decisioni sull'accettazione dei proposti contributi a EUAM Ucraina da parte degli Stati terzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il comandante civile delle operazioni ha raccomandato che il CPS accetti il contributo proposto dalla Svizzera a EUAM Ucraina e lo consideri significativo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Svizzera dovrebbe essere esentata dai contributi finanziari al bilancio operativo di EUAM Ucraina,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Contributi di Stati terzi 1. È accettato e considerato significativo il contributo della Svizzera a EUAM Ucraina. 2. La Svizzera è esentata dai contributi finanziari al bilancio operativo di EUAM Ucraina. Articolo 2 Entrata in vigore La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Bruxelles, il 27 ottobre 2015 Per il comitato politico e di sicurezza Il presidente W. STEVENS <note> ( 1 ) GU L 217 del 23.7.2014, pag. 42 . </note>
ITA
32015D1965
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.10.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 248/105</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2018/1317 DEL PARLAMENTO EUROPEO del 18 aprile 2018 sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese per l'esercizio 2016 IL PARLAMENTO EUROPEO, <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016&#160;<a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti i&#160;conti annuali consolidati dell'Unione europea relativi all'esercizio 2016(COM(2017)365&#160;&#8212; C8-0247/2017)&#160;<a>(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti i&#160;conti annuali definitivi dell'Agenzia esecutiva per le piccole e&#160;medie imprese relativi all'esercizio 2016&#160;<a>(<span>3</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione della Commissione sul seguito dato al discarico per l'esercizio 2015 (COM(2017)379),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti la relazione annuale della Commissione riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2016 (COM(2017)497) e&#160;il documento di lavoro dei servizi della Commissione che la accompagna (SWD(2017)306),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell'Agenzia esecutiva per le piccole e&#160;medie imprese relativi all'esercizio 2016, corredata della risposta dell'Agenzia&#160;<a>(<span>4</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l'affidabilit&#224; dei conti nonch&#233; la legittimit&#224; e&#160;la regolarit&#224; delle relative operazioni&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2016, a&#160;norma dell'articolo&#160;287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio, del 20&#160;febbraio 2018 sul discarico da dare alle agenzie esecutive per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2016 (05942/2018&#160;&#8212; C8-0043/2018),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti gli articoli&#160;317, 318 e&#160;319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto l'articolo&#160;106&#160;bis del trattato che istituisce la Comunit&#224; europea dell'energia atomica,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) n.&#160;966/2012 del Parlamento europeo e&#160;del Consiglio, del 25&#160;ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e&#160;che abroga il regolamento (CE, Euratom) n.&#160;1605/2002&#160;<a>(<span>6</span>)</a>, in particolare gli articoli&#160;62, 164, 165 e&#160;166,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (CE) n.&#160;58/2003 del Consiglio, del 19&#160;dicembre 2002, che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate dello svolgimento di alcuni compiti relativi alla gestione dei programmi comunitari&#160;<a>(<span>7</span>)</a>, in particolare l'articolo&#160;14, paragrafo&#160;3,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (CE) n.&#160;1653/2004 della Commissione, del 21&#160;settembre 2004, recante il regolamento finanziario tipo delle agenzie esecutive in applicazione del regolamento (CE) n.&#160;58/2003 del Consiglio che definisce lo statuto delle agenzie esecutive incaricate di alcuni compiti relativi alla gestione di programmi comunitari&#160;<a>(<span>8</span>)</a>, in particolare l'articolo&#160;66, commi primo e&#160;secondo,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la decisione di esecuzione 2013/771/UE della Commissione, del 17&#160;dicembre 2013, che istituisce l'Agenzia esecutiva per le piccole e&#160;le medie imprese e&#160;abroga le decisioni 2004/20/CE e&#160;2007/372/CE&#160;<a>(<span>9</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti l'articolo&#160;93 e&#160;l'allegato&#160;IV del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e&#160;i pareri delle altre commissioni interessate (A8-0137/2018),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>A.</p></td><td><p>considerando che, in base all'articolo&#160;17, paragrafo&#160;1, del trattato sull'Unione europea, la Commissione d&#224; esecuzione al bilancio e&#160;gestisce i&#160;programmi e&#160;che, in applicazione dell'articolo&#160;317 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, d&#224; esecuzione del bilancio in cooperazione con gli Stati membri, sotto la propria responsabilit&#224;, in conformit&#224; del principio della buona gestione finanziaria,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><span>concede il discarico al direttore dell'Agenzia esecutiva per le piccole e&#160;medie imprese per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia esecutiva per l'esercizio 2016;</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.</p></td><td><span>esprime le sue osservazioni nella risoluzione che costituisce parte integrante delle decisioni sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, sezione III&#160;&#8212; Commissione e&#160;agenzie esecutive, nonch&#233; nella risoluzione del 18&#160;aprile 2018 sulle relazioni speciali della Corte dei conti nel contesto del discarico alla Commissione per l'esercizio 2016&#160;<a>(<span>10</span>)</a>;</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.</p></td><td><span>incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione, la decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, sezione III&#160;&#8212; Commissione e&#160;la risoluzione che costituisce parte integrante di tali decisioni al direttore dell'Agenzia esecutiva per le piccole e&#160;medie imprese, al Consiglio, alla Commissione e&#160;alla Corte dei conti, e&#160;di provvedere alla loro pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span> (serie L).</span></td></tr></tbody></table> Il Presidente Antonio TAJANI Il Segretario generale Klaus WELLE <note> ( 1 ) GU L 48 del 24.2.2016 . ( 2 ) GU C 323 del 28.9.2017, pag. 1 . ( 3 ) GU C 384 del 14.11.2017, pag. 11 . ( 4 ) GU C 417 del 6.12.2017, pag. 74 . ( 5 ) GU C 322 del 28.9.2017, pag. 10 . ( 6 ) GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1 . ( 7 ) GU L 11 del 16.1.2003, pag. 1 . ( 8 ) GU L 297 del 22.9.2004, pag. 6 . ( 9 ) GU L 341 del 18.12.2013, pag. 73 . ( 10 ) Testi approvati, P8_TA(2018)0122 (cfr. pag. 71 della presente Gazzetta ufficiale). </note>
ITA
32018B1317
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.10.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 272/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2015/1843 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 6 ottobre 2015 che stabilisce le procedure dell’Unione nel settore della politica commerciale comune al fine di garantire l’esercizio dei diritti dell’Unione nell’ambito delle norme commerciali internazionali, in particolare di quelle istituite sotto gli auspici dell’Organizzazione mondiale del commercio (codificazione) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 207, paragrafo 2, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 1 ) , deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 2 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 3286/94 del Consiglio<a>&#160;(<span>3</span>)</a> ha subito varie e sostanziali modifiche<a>&#160;(<span>4</span>)</a>. A fini di chiarezza e razionalizzazione &#232; opportuno procedere alla sua codificazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>&#200; necessario che la politica commerciale comune sia fondata su principi uniformi, soprattutto per quanto riguarda la difesa commerciale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Appare necessario stabilire procedure dell&#8217;Unione per garantire l&#8217;effettivo esercizio dei diritti dell&#8217;Unione nel quadro delle norme commerciali internazionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Le norme commerciali internazionali sono anzitutto quelle istituite sotto gli auspici dell&#8217;Organizzazione mondiale del commercio &#171;OMC&#187; e specificate negli allegati dell&#8217;accordo OMC, ma possono comprendere anche norme, specificate in qualsiasi altro accordo di cui l&#8217;Unione sia parte, che si applicano agli scambi tra l&#8217;Unione e paesi terzi. &#200; opportuno indicare chiaramente a quale tipo di accordi si riferisce l&#8217;espressione &#171;norme commerciali internazionali&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le procedure dell&#8217;Unione per assicurare l&#8217;effettivo esercizio dei diritti dell&#8217;Unione ai sensi delle norme commerciali internazionali dovrebbero basarsi su un meccanismo giuridico previsto dal diritto dell&#8217;Unione che sia totalmente trasparente e che garantisca che la decisione di appellarsi ai diritti dell&#8217;Unione ai sensi delle norme commerciali internazionali sia adottata sulla base di un&#8217;analisi giuridica e di informazioni oggettive precise.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Tale meccanismo dovrebbe fornire gli strumenti procedurali per richiedere che le istituzioni dell&#8217;Unione reagiscano agli ostacoli agli scambi che sono adottati o mantenuti da paesi terzi e che recano pregiudizio o incidono negativamente sugli scambi in altro modo, a condizione che esista un diritto di agire, in relazione a tali ostacoli, ai sensi delle norme commerciali internazionali applicabili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il diritto degli Stati membri di fare ricorso a tale meccanismo non dovrebbe pregiudicare la possibilit&#224; per gli Stati membri di sollevare la stessa questione o questioni analoghe attraverso altre procedure dell&#8217;Unione esistenti, in particolare dinanzi al comitato istituito dall&#8217;articolo 207, paragrafo 3 del trattato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Si dovrebbe tener conto del ruolo istituzionale del comitato istituito dall&#8217;articolo 207, paragrafo 3 del trattato nella formulazione di pareri per le istituzioni dell&#8217;Unione in relazione a tutte le questioni di politica commerciale. Pertanto, detto comitato dovrebbe essere tenuto al corrente dell&#8217;andamento dei singoli casi, affinch&#233; possa considerare le loro conseguenze politiche generali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>&#200; opportuno pretendere che l&#8217;Unione agisca nell&#8217;osservanza dei suoi obblighi internazionali e che, quando detti obblighi derivino da accordi, l&#8217;Unione mantenga l&#8217;equilibrio dei diritti e degli obblighi che tali accordi hanno lo scopo di istituire.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>&#200; altres&#236; opportuno stabilire che qualsiasi misura adottata secondo le procedure in questione dovrebbe anche essere conforme agli obblighi internazionali dell&#8217;Unione e non pregiudicare in casi non contemplati dal presente regolamento altre misure che potrebbero essere adottate direttamente in base all&#8217;articolo 207 del trattato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Sarebbe opportuno stabilire anche le norme procedurali a cui attenersi nel procedimento d&#8217;esame previsto dal presente regolamento, in particolare per quanto riguarda i diritti e gli obblighi delle autorit&#224; dell&#8217;Unione e delle parti interessate, nonch&#233; le condizioni alle quali queste ultime possono avere accesso alle informazioni e chiedere di essere tenute al corrente circa i fatti e le considerazioni essenziali risultanti dal procedimento d&#8217;esame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Ove agisca a norma del presente regolamento, l&#8217;Unione deve tener presente la necessit&#224; di procedere in modo rapido ed efficace mediante l&#8217;applicazione delle procedure decisionali previste dal presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Spetta alla Commissione agire in relazione agli ostacoli agli scambi che sono adottati o mantenuti da paesi terzi, nell&#8217;ambito dei diritti e degli obblighi internazionali dell&#8217;Unione, unicamente quando gli interessi dell&#8217;Unione richiedano un intervento. Pertanto, nel valutare tali interessi, la Commissione dovrebbe tenere in debito conto i pareri espressi da tutte le parti interessate dai procedimenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>L&#8217;attuazione delle procedure d&#8217;esame previste dal presente regolamento richiede condizioni uniformi per l&#8217;adozione di decisioni sullo svolgimento di tali procedure d&#8217;esame e sulle misure derivanti dalle stesse. Tali misure dovrebbero essere adottate ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>&#200; opportuno ricorrere alla procedura consultiva per sospendere gli esami in corso, dati gli effetti di tali misure e della loro logica sequenziale in relazione all&#8217;adozione di misure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il Parlamento europeo e il Consiglio dovrebbero essere tenuti informati degli sviluppi in virt&#249; del presente regolamento, cos&#236; da poter prendere in considerazione le loro implicazioni politiche pi&#249; generali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Inoltre, nei casi in cui un accordo con un paese terzo appare lo strumento pi&#249; indicato per risolvere una controversia derivante da un ostacolo agli scambi, occorre svolgere negoziati in vista di tale accordo, in conformit&#224; delle procedure stabilite nell&#8217;articolo 207 del trattato,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Oggetto Il presente regolamento stabilisce le procedure dell’Unione in materia di politica commerciale comune per garantire l’esercizio dei diritti dell’Unione ai sensi delle norme commerciali internazionali, in particolare di quelle istituite sotto gli auspici dell’Organizzazione mondiale del commercio «OMC» che, nell’osservanza degli obblighi e delle procedure internazionali vigenti, sono volte a: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>reagire agli ostacoli agli scambi che incidono sul mercato dell&#8217;Unione, al fine di eliminare il conseguente pregiudizio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>reagire agli ostacoli agli scambi che incidono sul mercato di un paese terzo al fine di eliminare i conseguenti effetti negativi sugli scambi.</p></td></tr></tbody></table> Le procedure di cui al primo comma si applicano in particolare all’apertura, al successivo espletamento e alla chiusura delle procedure internazionali di risoluzione delle controversie nel settore della politica commerciale comune. Articolo 2 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento, si applicano le seguenti definizioni: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per &#171;ostacoli agli scambi&#187; si intende qualsiasi pratica commerciale adottata o mantenuta da un paese terzo in relazione alla quale le norme commerciali internazionali istituiscono un diritto di agire; tale diritto di agire esiste quando le norme commerciali internazionali vietano esplicitamente una pratica o riconoscono ad un&#8217;altra parte danneggiata da una pratica il diritto di chiedere che siano eliminati gli effetti della pratica in questione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per &#171;diritti dell&#8217;Unione&#187; si intendono i diritti di cui l&#8217;Unione pu&#242; avvalersi, in materia di commercio internazionale, ai sensi delle norme commerciali internazionali; in tale contesto, per &#171;norme commerciali internazionali&#187; si intendono anzitutto le norme istituite sotto gli auspici dell&#8217;OMC e specificate negli allegati dell&#8217;accordo OMC, ma esse possono essere anche quelle specificate in qualsiasi altro accordo di cui l&#8217;Unione sia parte e che specifichi norme applicabili agli scambi tra l&#8217;Unione e i paesi terzi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>per &#171;pregiudizio&#187; si intende qualsiasi pregiudizio sostanzialeche un ostacolo agli scambi arreca o minaccia di arrecare, in relazione a un prodotto o a un servizio, a un&#8217;industria dell&#8217;Unione, sul mercato dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>per &#171;effetti negativi sugli scambi&#187; si intendono gli effetti negativi che un ostacolo agli scambi arreca o minaccia di arrecare, in relazione a un prodotto o a un servizio, a imprese dell&#8217;Unione, sul mercato di qualsiasi paese terzo, e che hanno un effetto notevole sull&#8217;economia dell&#8217;Unione, di una regione dell&#8217;Unione o di un settore di attivit&#224; economica nell&#8217;Unione; il fatto che il denunciante risenta di tali effetti negativi non &#232; considerato di per s&#233; sufficiente a giustificare l&#8217;avvio di qualsiasi azione da parte delle istituzioni dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>per &#171;industria dell&#8217;Unione&#187; si intende:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>l&#8217;insieme dei produttori o dei prestatori dell&#8217;Unione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>di prodotti o servizi identici o simili al prodotto o servizio oggetto di un ostacolo agli scambi,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>di prodotti o servizi direttamente concorrenti con tale prodotto o servizio,</p><p>o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>che sono consumatori o trasformatori del prodotto oppure consumatori o utilizzatori del servizio oggetto di un ostacolo agli scambi;</p></td></tr></tbody></table><p>o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>l&#8217;insieme dei produttori o prestatori la cui produzione complessiva costituisce una proporzione notevole della produzione totale dell&#8217;Unione dei prodotti o servizi in questione; tuttavia:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>quando i produttori o prestatori sono collegati agli esportatori o agli importatori o sono essi stessi importatori del prodotto o servizio asseritamente oggetto di ostacoli agli scambi, l&#8217;espressione &#171;industria dell&#8217;Unione&#187;, pu&#242; essere interpretata come riferita ai restanti produttori o prestatori,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in circostanze particolari, i produttori o prestatori di una regione dell&#8217;Unione possono essere considerati come industria dell&#8217;Unione se la loro produzione complessiva costituisce la maggior parte della produzione del prodotto o servizio in questione nello Stato membro o negli Stati membri in cui &#232; situata la regione, purch&#233; l&#8217;effetto dell&#8217;ostacolo agli scambi sia concentrato in tale Stato membro o in tali Stati membri;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>per &#171;impresa dell&#8217;Unione&#187; si intende una societ&#224; o una ditta costituita conformemente al diritto di uno Stato membro che ha la sua sede legale, la sua sede amministrativa centrale o il suo stabilimento principale nell&#8217;Unione, e che &#232; direttamente coinvolta nella produzione dei beni o nella prestazione dei servizi oggetto dell&#8217;ostacolo agli scambi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>per &#171;servizi&#187; si intendono quei servizi per i quali possono essere conclusi dall&#8217;Unione accordi internazionali sulla base dell&#8217;articolo 207 del trattato.</p></td></tr></tbody></table> 2. Ai fini del presente regolamento, il concetto di «prestatori di servizi» nel contesto dell’espressione «industria dell’Unione» e dell’espressione «impresa dell’Unione» lascia impregiudicato il carattere non commerciale che la prestazione di qualsiasi particolare servizio può avere in base alla legislazione o alla normativa di uno Stato membro. Articolo 3 Denuncia a nome dell’industria dell’Unione 1. Ogni persona fisica o giuridica nonché ogni associazione non avente personalità giuridica che agisce a nome di un’industria dell’Unione che ritiene di aver subito un pregiudizio dovuto a ostacoli agli scambi che incidono sul mercato dell’Unione può presentare una denuncia per iscritto. 2. La denuncia contiene sufficienti elementi di prova relativi all’esistenza degli ostacoli agli scambi commerciali nonché del conseguente pregiudizio. Quest’ultimo viene provato sulla base dell’elenco dimostrativo di fattori di cui all’articolo 11. Articolo 4 Denuncia a nome di imprese dell’Unione 1. Ogni impresa dell’Unione nonché ogni associazione, avente o meno personalità giuridica, che agisce a nome di una o più imprese dell’Unione e che ritiene che tali imprese dell’Unione abbiano subito effetti negativi sugli scambi a seguito di ostacoli agli scambi che incidono sul mercato di un paese terzo può presentare una denuncia per iscritto. 2. La denuncia contiene sufficienti elementi di prova relativi all’esistenza degli ostacoli agli scambi e dei conseguenti effetti negativi sugli scambi. Questi ultimi sono provati, ove appropriato, sulla base dell’elenco dimostrativo di fattori di cui all’articolo 11. Articolo 5 Procedura di denuncia 1. La denuncia di cui agli articoli 3 e 4 è presentata alla Commissione, che ne invia una copia agli Stati membri. 2. La denuncia può essere ritirata, nel qual caso il procedimento può essere concluso, a meno che ciò non sia contrario all’interesse dell’Unione. 3. Quando si constata che la denuncia non fornisce elementi di prova sufficienti per giustificare l’avvio di un’inchiesta, il denunciante ne viene informato. La Commissione informa gli Stati membri qualora decida che la denuncia non fornisce elementi di prova sufficienti per giustificare l’avvio di un’inchiesta. 4. La Commissione decide, non appena possibile, in merito all’apertura di una procedura d’esame dell’Unione a seguito di una denuncia presentata conformemente agli articoli 3 o 4. La decisione è adottata entro 45 giorni dalla presentazione della denuncia. Tale periodo può essere sospeso, su richiesta o con il consenso del denunciante, per consentire l’acquisizione di informazioni complementari eventualmente necessarie ai fini di una completa valutazione della fondatezza delle ragioni del denunciante. Articolo 6 Richiesta di uno Stato membro 1. Gli Stati membri possono chiedere alla Commissione l’avvio delle procedure di cui all’articolo 1. 2. A sostegno della loro richiesta, gli Stati membri forniscono alla Commissione elementi di prova sufficienti in merito agli ostacoli agli scambi e, se del caso, agli effetti da essi derivanti. Qualora siano necessari elementi di prova relativi al pregiudizio o agli effetti negativi sugli scambi, tali elementi sono forniti, ove appropriato, sulla base dell’elenco dimostrativo di fattori di cui all’articolo 11. 3. La Commissione informa senza indugio gli altri Stati membri delle richieste presentate. 4. Quando si constata che la richiesta non fornisce elementi di prova sufficienti per giustificare l’avvio di un’inchiesta, lo Stato membro in questione ne è informato. La Commissione informa gli Stati membri qualora decida che la richiesta non fornisce elementi di prova sufficienti per giustificare l’avvio di un’inchiesta. 5. La Commissione decide, non appena possibile, in merito all’apertura di una procedura d’esame dell’Unione, a seguito di una richiesta presentata da uno Stato membro a norma del presente articolo. La decisione è adotatta entro 45 giorni dalla richiesta. Tale periodo può essere sospeso, su richiesta o con il consenso dello Stato membro ricorrente, per consentire l’acquisizione di informazioni complementari eventualmente necessarie ai fini di una completa valutazione della fondatezza delle ragioni avanzate dal medesimo Stato membro. Articolo 7 Procedura di comitato 1. La Commissione è assistita dal comitato sugli ostacoli agli scambi, di seguito denominato «comitato». Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011. 2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l’articolo 4 del regolamento (UE) n. 182/2011. 3. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l’articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. Articolo 8 Informazioni al Parlamento europeo e al Consiglio La Commissione trasmette al Parlamento europeo e al Consiglio le informazioni fornite ai sensi del presente regolamento, per consentire loro di esaminare eventuali implicazioni più ampie per la politica commerciale comune. Articolo 9 Procedura d’esame dell’Unione 1. Se la Commissione ritiene che esistano elementi di prova sufficienti per giustificare l’avvio di una procedura d’esame e che ciò sia necessario nell’interesse dell’Unione, la Commissione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>annuncia l&#8217;avvio di una procedura d&#8217;esame nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>; nell&#8217;annuncio si indicano il prodotto o servizio e i paesi interessati, si riassumono le informazioni ricevute, si precisa che ogni informazione utile deve essere comunicata alla Commissione; si stabilisce il termine entro il quale le parti interessate possono chiedere di essere sentite dalla Commissione, conformemente al paragrafo 5;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>informa ufficialmente i rappresentanti del paese o dei paesi oggetto della procedura e con i quali, se necessario, possono tenersi consultazioni;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>effettua l&#8217;esame a livello dell&#8217;Unione, in collaborazione con gli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> La Commissione informa gli Stati membri qualora decida che la denuncia fornisce elementi di prova sufficienti per giustificare l’avvio di un’inchiesta. 2. Se necessario, la Commissione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>ricerca ogni informazione che reputa necessaria e procede alla verifica di dette informazioni presso importatori, operatori, agenti, produttori, associazioni e organizzazioni commerciali, previo accordo delle imprese o organizzazioni interessate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>effettua inchieste sul territorio dei paesi terzi, a condizione che il governo dei paesi in questione, ufficialmente informato, non abbia sollevato obiezioni entro un termine ragionevole.</p></td></tr></tbody></table> Nella sua inchiesta la Commissione è assistita da funzionari dello Stato membro sul cui territorio si effettuano le verifiche, ove detto Stato lo richieda. 3 Gli Stati membri forniscono alla Commissione, su richiesta e secondo le modalità da essa stabilite, qualsiasi informazione necessaria per l’esame. 4 I denuncianti, gli esportatori e gli importatori interessati, nonché i rappresentanti del paese o dei paesi interessati, possono: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>prendere visione di tutte le informazioni messe a disposizione della Commissione, tranne i documenti ad uso interno della Commissione e delle amministrazioni, purch&#233; tali informazioni siano pertinenti per la tutela dei loro interessi, non siano riservate ai sensi dell&#8217;articolo 10 e siano utilizzate dalla Commissione nella sua procedura d&#8217;esame; gli interessati presentano a tal fine una domanda scritta motivata alla Commissione, indicando le informazioni desiderate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>chiedere di essere informati dei fatti e delle considerazioni essenziali risultanti dalla procedura d&#8217;esame.</p></td></tr></tbody></table> 5. La Commissione può sentire le parti interessate. Queste ultime debbono essere sentite, ove lo richiedano per iscritto entro il termine fissato dall’avviso pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e ove dimostrino di essere parti direttamente interessate all’esito della procedura. 6. Per permettere il raffronto delle tesi opposte e delle eventuali controdeduzioni, la Commissione dà alle parti direttamente interessate che lo richiedano l’occasione di incontrarsi. Offrendo tale opportunità, essa tiene conto dei desideri delle parti nonché della necessità di salvaguardare il carattere riservato delle informazioni. Nessuna delle parti è tenuta ad assistere agli incontri e la mancata presenza di una parte non è pregiudizievole alla sua posizione. 7. Quando le informazioni richieste dalla Commissione non sono fornite entro un termine ragionevole o quando l’inchiesta viene considerevolmente ostacolata, si possono trarre conclusioni sulla base dei dati disponibili. 8. Terminato il suo esame, la Commissione sottopone una relazione al comitato. La relazione viene presentata entro i cinque mesi successivi all’avviso di avvio, salvo quando la complessità dell’esame induca la Commissione a portare tale termine a sette mesi. Articolo 10 Trattamento riservato 1. Le informazioni ricevute in applicazione del presente regolamento possono essere utilizzate solo per il fine per il quale sono state richieste. 2. La Commissione e gli Stati membri, inclusi i loro funzionari, sono tenuti a non divulgare, salvo autorizzazione espressa di chi le ha fornite, le informazioni di carattere riservato ricevute in applicazione del presente regolamento o quelle fornite in via riservata da una parte di una procedura d’esame. Ciascuna richiesta di trattamento riservato deve indicare le ragioni per cui l’informazione è riservata ed essere accompagnata da un riassunto di carattere non riservato oppure dall’indicazione dei motivi per i quali l’informazione in questione non si presta a essere riassunta. 3. L’informazione è considerata riservata se la sua eventuale pubblicazione rischia di avere conseguenze negative rilevanti per chi ha fornito l’informazione o ne costituisce la fonte. 4. Quando si ritiene che una domanda intesa ad ottenere un trattamento riservato non sia giustificata e quando colui che ha fornito le informazioni non vuole né pubblicarle, né autorizzarne la pubblicazione in termini generici o sotto forma di riassunto, si può non tenere conto di tali informazioni. 5. Il presente articolo non osta alla pubblicazione di informazioni generali da parte delle autorità dell’Unione ed in particolare dei motivi che hanno giustificato le decisioni adottate a norma del presente regolamento. Tale pubblicazione tiene conto del legittimo interesse delle parti interessate a non vedere divulgati i loro segreti d’affari. Articolo 11 Elementi di prova 1. L’esame del pregiudizio deve basarsi, ove appropriato, sui fattori seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il volume delle importazioni o delle esportazioni dell&#8217;Unione interessate, soprattutto quando queste hanno subito un aumento o una diminuzione notevoli, in termini assoluti, oppure rispetto alla produzione o al consumo nel mercato in questione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i prezzi dei concorrenti dell&#8217;industria dell&#8217;Unione, soprattutto per determinare se, nell&#8217;Unione o sui mercati terzi, si sia verificata una notevole sottoquotazione rispetto ai prezzi praticati dall&#8217;industria dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il conseguente impatto sull&#8217;industria dell&#8217;Unione, quale risulta dalle tendenze di taluni fattori economici, quali: la produzione, l&#8217;utilizzazione degli impianti, le riserve, le vendite, la quota di mercato, i prezzi (vale a dire il calo dei prezzi o l&#8217;impossibilit&#224; di rialzi di prezzo che si sarebbero altrimenti verificati), i profitti, la remunerazione del capitale, gli investimenti, l&#8217;occupazione.</p></td></tr></tbody></table> 2. Quando è asserita l’esistenza di una minaccia di pregiudizio, la Commissione esamina altresì se sia chiaramente prevedibile che una particolare situazione possa trasformarsi in reale pregiudizio. A questo proposito, si può tener anche conto dei seguenti fattori: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il tasso d&#8217;incremento delle esportazioni verso il mercato sul quale si svolge la concorrenza con i prodotti dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la capacit&#224; d&#8217;esportazione del paese d&#8217;origine o di esportazione, quale esiste o esister&#224; in un avvenire prevedibile, e la probabilit&#224; che le esportazioni risultanti da tale capacit&#224; siano destinate al mercato di cui alla lettera a).</p></td></tr></tbody></table> 3. Il pregiudizio causato da altri fattori che, singolarmente o combinati, esercitano anch’essi un’influenza sfavorevole su un’industria dell’Unione non è attribuito alle pratiche in questione. 4. Qualora sia asserita l’esistenza di effetti negativi sugli scambi, la Commissione esamina l’impatto di tali effetti negativi sull’economia dell’Unione o di una regione dell’Unione o su un settore dell’attività economica ivi svolta. A tal fine, la Commissione può tener conto, ove opportuno, dei fattori del tipo elencato ai paragrafi 1 e 2. Effetti negativi sugli scambi possono sorgere, tra l’altro, in situazioni in cui le correnti di scambio relative a un prodotto o servizio siano impedite, intralciate o deviate in seguito ad un qualsiasi ostacolo agli scambi, oppure da situazioni in cui ostacoli agli scambi abbiano compromesso in misura notevole la fornitura di fattori di produzione, ad esempio pezzi e componenti o materie prime, alle imprese dell’Unione. Quando è asserita l’esistenza di una minaccia di effetti negativi sugli scambi, la Commissione esamina altresì se sia chiaramente prevedibile che una situazione particolare possa trasformarsi in reali effetti negativi sugli scambi. 5. Nell’esaminare gli elementi di prova relativi agli effetti negativi sugli scambi, la Commissione tiene altresì conto delle disposizioni, dei principi o delle pratiche che regolano il diritto di agire nel quadro delle pertinenti norme commerciali internazionali di cui all’articolo 2, paragrafo 1, lettera a). 6. La Commissione esamina quindi qualsiasi altro elemento di prova pertinente contenuto nella denuncia o nella richiesta. A tale riguardo, l’elenco dei fattori e delle indicazioni enunciati nei paragrafi da 1 a 5 non sono esaustivi, né possono fornire elementi necessariamente decisivi quanto all’esistenza di un pregiudizio o di effetti negativi sugli scambi. Articolo 12 Conclusione e sospensione del procedimento 1. Qualora dalla procedura d’esame condotta conformemente all’articolo 9 risulti che non è necessario intraprendere un’azione nell’interesse dell’Unione, la conclusione del procedimento è decisa dalla Commissione che delibera secondo la procedura d’esame di cui all’articolo 7, paragrafo 3. 2. Qualora, al termine di una procedura d’esame condotta conformemente all’articolo 9, il paese terzo o i paesi terzi interessati adottino misure ritenute soddisfacenti e non sia pertanto necessaria un’azione dell’Unione, la sospensione del procedimento può essere decisa dalla Commissione che delibera secondo la procedura consultiva di cui all’articolo 7, paragrafo 2. La Commissione controlla l’applicazione di dette misure, se del caso basandosi su informazioni periodiche che essa può richiedere ai paesi terzi interessati e verificare per quanto necessario. Ove le misure del paese terzo o dei paesi terzi interessati siano state annullate o sospese o non siano state correttamente applicate, oppure qualora la Commissione abbia motivi per crederlo, o quando non sia stata soddisfatta una richiesta di informazioni fatta dalla Commissione ai sensi del secondo comma del presente paragrafo, la Commissione ne informa gli Stati membri e, ove risulti necessario e giustificato in base all’esito dell’inchiesta e agli elementi nuovi disponibili, sono adottate misure conformemente all’articolo 14, paragrafo 2. 3. Qualora, dopo una procedura d’esame condotta conformemente all’articolo 9, o in qualsiasi momento prima, durante o dopo una procedura internazionale di risoluzione delle controversie, risulti che il modo più appropriato per risolvere una controversia derivante da un ostacolo agli scambi consiste nella conclusione di un accordo con il paese o i paesi terzi interessati, che potrebbe modificare i diritti sostanziali dell’Unione e del paese o dei paesi terzi interessati, la procedura è sospesa dalla Commissione che delibera secondo la procedura consultiva di cui all’articolo 7, paragrafo 2, e i negoziati sono condotti conformemente alle disposizioni dell’articolo 207 del trattato. Articolo 13 Adozione di misure di politica commerciale 1. Qualora risulti da una procedura d’esame condotta a norma dell’articolo 9, sempre che la situazione di fatto e di diritto sia tale da non richiedere una siffatta procedura, che un’azione è necessaria nell’interesse dell’Unione per garantire l’esercizio dei diritti dell’Unione nel quadro delle norme commerciali internazionali, al fine di eliminare il pregiudizio o gli effetti negativi sugli scambi derivanti da ostacoli agli scambi introdotti o mantenuti da paesi terzi, le misure del caso sono disposte secondo la procedura di cui all’articolo 14. 2. Quando gli obblighi internazionali dell’Unione le prescrivono di seguire preliminarmente una procedura internazionale di consultazione o di risoluzione delle controversie, le misure di cui al paragrafo 3 sono stabilite solo al termine della procedura in questione e tenendo conto dei suoi risultati. In particolare, quando l’Unione abbia chiesto ad un organo di conciliazione internazionale di indicare e autorizzare le misure appropriate per l’attuazione dei risultati di una procedura internazionale di risoluzione delle controversie, le misure di politica commerciale dell’Unione eventualmente necessarie in seguito a tale autorizzazione sono conformi alla raccomandazione del suddetto organo di conciliazione. 3. Possono essere adottate tutte le misure di politica commerciale compatibili con gli obblighi e con le procedure internazionali esistenti, in particolare: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la sospensione o la revoca di qualsiasi concessione scaturita da negoziati di politica commerciale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l&#8217;aumento dei dazi doganali esistenti o l&#8217;istituzione di qualsiasi altro onere all&#8217;importazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;instaurazione di restrizioni quantitative o di qualsiasi altra misura che modifichi le condizioni di importazione o di esportazione o incida in altro modo sugli scambi con il paese terzo interessato.</p></td></tr></tbody></table> 4. Le corrispondenti decisioni sono motivate e pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Alla pubblicazione è altresì riconosciuto valore di notifica ai paesi e alle parti direttamente interessati. Articolo 14 Procedure decisionali 1. Quando l’Unione, a seguito di una denuncia ai sensi dell’articolo 3 o dell’articolo 4, o di una richiesta ai sensi dell’articolo 6, segue procedure internazionali formali di consultazione o di risoluzione delle controversie, le decisioni relative all’inizio, allo svolgimento o alla conclusione di tali procedure sono adottate dalla Commissione. La Commissione informa gli Stati membri nel caso in cui decida di avviare, condurre o concludere procedure internazionali formali di consultazione o di risoluzione delle controversie. 2. Qualora l’Unione, avendo operato conformemente all’articolo 13, paragrafo 2, debba decidere in merito a misure di politica commerciale da adottare a norma dell’articolo 12, paragrafo 2, terzo comma o dell’articolo 13, essa delibera senza indugio a norma dell’articolo 207 del trattato e, secondo il caso, del regolamento (UE) n. 654/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 6 ) o di altre procedure applicabili. Articolo 15 Relazione La Commissione include informazioni sull’attuazione del presente regolamento nella sua relazione annuale sull’applicazione e sull’attuazione delle misure di difesa commerciale presentate al Parlamento europeo e al Consiglio ai sensi dell’articolo 22 bis del regolamento (CE) n. 1225/2009 del Consiglio ( 7 ) . Articolo 16 Disposizioni generali Il presente regolamento non si applica nei casi contemplati da altre normative esistenti nel settore della politica commerciale comune. Esso si applica in via complementare alle: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>regolamentazioni relative all&#8217;organizzazione comune dei mercati agricoli e alle relative disposizioni di attuazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>normative specifiche adottate a norma dell&#8217;articolo 352 del trattato, applicabili alle merci risultanti dalla trasformazione di prodotti agricoli.</p></td></tr></tbody></table> Esso lascia impregiudicate altre misure che possono essere adottate a norma dell’articolo 207 del trattato, nonché le procedure dell’Unione per trattare le questioni relative agli ostacoli sugli scambi sollevate dagli Stati membri in seno al comitato istituito dall’articolo 207 del trattato. Articolo 17 Abrogazione Il regolamento (CE) n. 3286/94 è abrogato. I riferimenti al regolamento abrogato si intendono fatti al presente regolamento e si leggono secondo la tavola di concordanza di cui all’allegato II. Articolo 18 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Strasburgo, il 6 ottobre 2015 Per il Parlamento europeo Il Presidente M. SCHULZ Per il Consiglio Il presidente N. SCHMIT ( 1 ) Parere del 10 dicembre 2014 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale). ( 2 ) Posizione del Parlamento europeo del 7 luglio 2015 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 18 settembre 2015. ( 3 ) Regolamento (CE) n. 3286/94 del Consiglio, del 22 dicembre 1994, che stabilisce le procedure comunitarie nel settore della politica commerciale comune al fine di garantire l’esercizio dei diritti della Comunità nell’ambito delle norme commerciali internazionali, in particolare di quelle istituite sotto gli auspici dell’Organizzazione mondiale del commercio ( GU L 349 del 31.12.1994, pag. 71 ). ( 4 ) V. allegato I. ( 5 ) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione ( GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13 ). ( 6 ) Regolamento (UE) n. 654/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, relativo all'esercizio dei diritti dell’Unione per l’applicazione e il rispetto delle norme commerciali internazionali e recante modifica del regolamento (CE) n. 3286/94 del Consiglio che stabilisce le procedure comunitarie nel settore della politica commerciale comune al fine di garantire l’esercizio dei diritti della Comunità nell’ambito delle norme commerciali internazionali, in particolare di quelle istituite sotto gli auspici dell’Organizzazione mondiale del commercio ( GU L 189 del 27.6.2014, pag. 50 ). ( 7 ) Regolamento (CE) n. 1225/2009 del Consiglio, del 30 novembre 2009, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri della Comunità europea ( GU L 343 del 22.12.2009, pag. 51 ). ALLEGATO I Regolamento abrogato ed elenco delle sue modificazioni successive <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regolamento (CE) n.&#160;3286/94 del Consiglio</p><p>(<a>GU&#160;L&#160;349 del 31.12.1994, pag. 71</a>)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Regolamento (CE) n.&#160;356/95 del Consiglio</p><p>(<a>GU&#160;L&#160;41 del 23.2.1995, pag. 3</a>)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Regolamento (CE) n.&#160;125/2008 del Consiglio</p><p>(<a>GU&#160;L&#160;40 del 14.2.2008, pag. 1</a>)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Regolamento (UE) n.&#160;37/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio</p><p>(<a>GU&#160;L&#160;18 del 21.1.2014, pag. 1</a>)</p></td><td><p>limitatamente al punto 4 dell&#8217;allegato</p></td></tr><tr><td><p>Regolamento (UE) n.&#160;654/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio</p><p>(<a>GU L&#160;189 del 27.6.2014, pag. 50</a>)</p></td><td><p>limitatamente all&#8217;articolo 11</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO II Tavola di concordanza <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regolamento (CE) n.&#160;3286/94</p></td><td><p>Presente regolamento</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 1</p></td><td><p>Articolo 1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, frase introduttiva e lettera a)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 2</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera b)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 3</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera c)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 4</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera d)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 5, primo comma, prima&#160;parte della frase introduttiva</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera e), frase introduttiva</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 5, primo comma, seconda&#160;parte della frase introduttiva</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera e), punto i), frase introduttiva</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 5, primo comma, primo&#160;trattino</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera e), punto i), primo&#160;trattino</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 5, primo comma, secondo&#160;trattino</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera e), punto i), secondo trattino</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 5, primo comma, terzo&#160;trattino</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera e), punto i), terzo&#160;trattino</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 5, secondo comma, frase introduttiva</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera e), punto ii), frase introduttiva</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 5, secondo comma, lettera a)</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera e), punto ii), primo&#160;trattino</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 5, secondo comma, lettera b)</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera e), punto ii), secondo trattino</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 6</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera f)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 7</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2, paragrafo 8</p></td><td><p>Articolo 2, paragrafo 1, lettera g)</p></td></tr><tr><td><p>Articoli da 3 a 6</p></td><td><p>Articoli da 3 a 6</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 7, paragrafo 1, lettera a)</p></td><td><p>Articolo 7, paragrafo 1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 7, paragrafo 1, lettera b)</p></td><td><p>Articolo 7, paragrafo 2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 7, paragrafo 1, lettera c)</p></td><td><p>Articolo 7, paragrafo 3</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 7, paragrafo 2</p></td><td><p>Articolo 8</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 9, paragrafo 1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8, paragrafo 2, lettera a)</p></td><td><p>Articolo 9, paragrafo 2, primo comma, frase introduttiva e lettera a)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8, paragrafo 2, lettera b)</p></td><td><p>Articolo 9, paragrafo 2, primo comma, frase introduttiva e lettera b)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8, paragrafo 2, lettera c)</p></td><td><p>Articolo 9, paragrafo 2, secondo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8, paragrafo 3</p></td><td><p>Articolo 9, paragrafo 3</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8, paragrafo 4, lettera a)</p></td><td><p>Articolo 9, paragrafo 4, primo comma, frase introduttiva e lettera a)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8, paragrafo 4, lettera b)</p></td><td><p>Articolo 9, paragrafo 4, primo comma, frase introduttiva e lettera b)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8, paragrafi da 5 a 8</p></td><td><p>Articolo 9, paragrafi da 5 a 8</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 9, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 10, paragrafo 1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 9, paragrafo 2, lettera a)</p></td><td><p>Articolo 10, paragrafo 2, primo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 9, paragrafo 2, lettera b)</p></td><td><p>Articolo 10, paragrafo 2, secondo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 9, paragrafi 3, 4 e 5</p></td><td><p>Articolo 10, paragrafi 3, 4 e 5</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 10</p></td><td><p>Articolo 11</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 11, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo 12, paragrafo 1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 11, paragrafo 2, lettera a)</p></td><td><p>Articolo 12, paragrafo 2, primo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 11, paragrafo 2, lettera b)</p></td><td><p>Articolo 12, paragrafo 2, secondo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 11, paragrafo 2, lettera c)</p></td><td><p>Articolo 12, paragrafo 2, terzo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 11, paragrafo 3</p></td><td><p>Articolo 12, paragrafo 3</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 12</p></td><td><p>Articolo 13</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 13</p></td><td><p>Articolo 14</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 13<span>bis</span></p></td><td><p>Articolo 15</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 15, paragrafo 1, primo comma, frase introduttiva</p></td><td><p>Articolo 16, primo comma, frase introduttiva</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 15, paragrafo 1, primo comma, primo&#160;trattino</p></td><td><p>Articolo 16, primo comma, lettera a)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 15, paragrafo 1, primo comma, secondo&#160;trattino</p></td><td><p>Articolo 16, primo comma, lettera b)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 15, paragrafo 1, secondo comma</p></td><td><p>Articolo 16, secondo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 15, paragrafo 2, prima frase</p></td><td><p>Articolo 17, primo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 15, paragrafo 2, seconda frase</p></td><td><p>Articolo 17, secondo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 16</p></td><td><p>Articolo 18</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato I</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato II</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32015R1843
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2724</p></td><td><p>6.12.2023</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/2724 DELLA COMMISSIONE del 27 settembre 2023 che modifica e rettifica il regolamento delegato (UE) n. 134/2014 per quanto riguarda determinati riferimenti ai regolamenti della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) e la disponibilità di determinati gas puri (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli ( 1 ) , in particolare l’articolo 23, paragrafo 12, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Al fine di tenere conto degli ultimi aggiornamenti dei regolamenti nn.&#160;9&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, 41&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, 63&#160;<a>(<span>4</span>)</a> e&#160;92&#160;<a>(<span>5</span>)</a> della Commissione economica per l&#8217;Europa delle Nazioni Unite (UNECE) sulle emissioni sonore dei veicoli della categoria L, che comprendono un ampliamento dell&#8217;ambito di applicazione delle disposizioni aggiuntive sulle emissioni sonore per rispecchiare pi&#249; fedelmente il funzionamento urbano ed extraurbano dei motocicli in condizioni reali, &#232; necessario modificare l&#8217;allegato I del regolamento delegato (UE) n.&#160;134/2014 della Commissione&#160;<a>(<span>6</span>)</a> inserendovi un riferimento alle ultime serie di modifiche di tali regolamenti UNECE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Al fine di ridurre l&#8217;onere amministrativo per le autorit&#224; nazionali e i costruttori, la data di applicazione della serie pi&#249; recente di modifiche dei regolamenti UNECE nn.&#160;9, 41, 63 e&#160;92 dovrebbe essere allineata all&#8217;applicazione dei requisiti Euro 5+ introdotti nel regolamento di esecuzione (UE)&#160;2020/239 della Commissione&#160;<a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell&#8217;Ucraina ha perturbato l&#8217;approvvigionamento di elio gassoso, che &#232; essenziale per ottenere l&#8217;idrogeno purificato necessario per effettuare le prove delle emissioni di gas di scarico. Data la situazione attuale e tenendo conto del fatto che l&#8217;azoto &#232; gi&#224; utilizzato come gas inerte alternativo all&#8217;elio sia per i veicoli passeggeri e commerciali leggeri che per i veicoli pesanti, &#232; necessario includere l&#8217;azoto nel regolamento delegato (UE) n.&#160;134/2014 in quanto gas opzionale nella miscela per ottenere idrogeno purificato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) n.&#160;168/2013&#160;ha fatto un riferimento errato al regolamento UNECE sulle prescrizioni relative al livello sonoro applicabili ai veicoli delle categorie L4e e L6e-A. Tale errore &#232; stato successivamente corretto, ma la modifica corrispondente non &#232; stata introdotta nel regolamento delegato (UE) n.&#160;134/2014. &#200; pertanto opportuno rettificare l&#8217;allegato IX, tabella 8-1, di tale regolamento per tenere conto delle modifiche gi&#224; introdotte nel regolamento (UE) n.&#160;168/2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Vi &#232; un errore in uno dei fattori di potenza utilizzati nell&#8217;equazione di cui all&#8217;appendice 2.2, punto 3.3, dell&#8217;allegato X del regolamento delegato (UE) n.&#160;134/2014. Tale equazione dovrebbe essere identica a quella di cui all&#8217;appendice 2.1, punto 3.3, dell&#8217;allegato X a tale regolamento. Per motivi di certezza del diritto, tale errore dovrebbe essere corretto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare e rettificare di conseguenza il regolamento delegato (UE) n.&#160;134/2014,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Modifiche del regolamento delegato (UE) n. 134/2014 Gli allegati I, II e V del regolamento delegato (UE) n. 134/2014 sono modificati conformemente all’allegato I del presente regolamento. Articolo 2 Rettifiche del regolamento delegato (UE) n. 134/2014 Gli allegati VI, IX e X del regolamento delegato (UE) n. 134/2014 sono modificati conformemente all’allegato I del presente regolamento. Articolo 3 Disposizioni transitorie 1. Il presente regolamento non invalida le omologazioni UE rilasciate a veicoli o a sistemi, componenti o entità tecniche indipendenti entro il DD month YYYY, a meno che le prescrizioni applicabili a tali veicoli, sistemi, componenti o entità tecniche indipendenti siano state modificate o siano state aggiunte nuove prescrizioni dal presente regolamento. 2. Le autorità di omologazione continuano a rilasciare le estensioni delle omologazioni UE di cui al paragrafo 1. Articolo 4 Entrata in vigore e applicazione Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 27 settembre 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 60 del 2.3.2013, pag. 52 . ( 2 ) Regolamento n. 9 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) — Prescrizioni uniformi relative all’omologazione dei veicoli delle categorie L2, L4 e L5 con riferimento alle emissioni sonore [2018/1704] ( GU L 290 del 16.11.2018, pag. 1 ). ( 3 ) Regolamento n. 41 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) - Disposizioni uniformi relative all’omologazione dei ciclomotori per quanto riguarda le emissioni sonore [2023/320] ( GU L 43 del 13.2.2023, pag. 14 ). ( 4 ) Regolamento n. 63 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) — Prescrizioni uniformi relative all’omologazione dei veicoli della categoria L1 con riferimento alle emissioni sonore [2018/1705] ( GU L 290 del 16.11.2018, pag. 28 ). ( 5 ) Regolamento n. 92 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) — Prescrizioni uniformi relative all’omologazione dei sistemi di silenziatori dello scarico di ricambio non originali (NORESS) destinati ai veicoli delle categorie L1, L2, L3, L4 e L5 con riferimento alle emissioni sonore [2018/1707] ( GU L 290 del 16.11.2018, pag. 162 ). ( 6 ) Regolamento delegato (UE) n. 134/2014 della Commissione, del 16 dicembre 2013, che integra il regolamento (UE) n. 168/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni relative alle prestazioni ambientali e delle unità di propulsione e che ne modifica l’allegato V ( GU L 53 del 21.2.2014, pag. 1 ). ( 7 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2020/239 della Commissione, del 20 febbraio 2020, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 901/2014 per quanto riguarda l’adeguamento dei modelli per le procedure di omologazione dei veicoli a motore a due o tre ruote e dei quadricicli alle prescrizioni delle norme ambientali Euro 5 e Euro 5+ ( GU L 48 del 21.2.2020, pag. 6 ). ALLEGATO I Gli allegati I, II e V del regolamento delegato (UE) n. 134/2014 sono così modificati: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>l&#8217;allegato I &#232; sostituito dal seguente:</p><div><div><p>&#171;ALLEGATO I</p><p>Elenco dei regolamenti UNECE di cui all&#8217;articolo&#160;4, paragrafo 1</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>N. regolamento UNECE</p></td><td><p>Oggetto</p></td><td><p>Serie di modifiche</p></td><td><p>Riferimento alla GU</p></td><td><p>Applicabilit&#224;</p></td><td><p>Obbligatorio per i nuovi tipi</p></td><td><p>Obbligatorio per i tipi esistenti</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Emissioni sonore dei motocicli con sidecar e dei tricicli</p></td><td><p>07</p></td><td><p><a>GU&#160;L&#160;290 del 16.11.2018, pag.&#160;1</a>.</p></td><td><p>L2e, L4e, L5e, L6e, L7e</p></td><td><p>1.1.2024</p></td><td><p>1.1.2025</p></td></tr><tr><td><p>41</p></td><td><p>Emissioni sonore dei motocicli</p></td><td><p>04</p></td><td><p><a>GU&#160;L&#160;317 del 14.11.2012, pag.&#160;1</a>.</p></td><td><p>L3e</p></td><td><p>1.1.2016</p></td><td><p>1.1.2017</p></td></tr><tr><td><p>41</p></td><td><p>Emissioni sonore dei motocicli</p></td><td><p>05</p></td><td><p><a>GU&#160;L&#160;43 del 13.2.2023, pag.&#160;14</a>.</p></td><td><p>L3e</p></td><td><p>1.1.2024</p></td><td><p>1.1.2025</p></td></tr><tr><td><p>63</p></td><td><p>Emissioni sonore dei ciclomotori</p></td><td><p>02</p></td><td><p><a>GU&#160;L&#160;290 del 16.11.2018, pag.&#160;28</a>.</p></td><td><p>L1e</p></td><td><p>1.1.2024</p></td><td><p>1.1.2025</p></td></tr><tr><td><p>92</p></td><td><p>Emissioni sonore dei sistemi di silenziatori dello scarico di ricambio non originali per motocicli, ciclomotori e veicoli a tre ruote</p></td><td><p>02</p></td><td><p><a>GU&#160;L&#160;221 dell&#8217;8.9.2023, pag.&#160;55</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1.1.2024</p></td><td><p>1.1.2025</p></td></tr><tr><td><p><span>Nota esplicativa:</span></p><p>l&#8217;inclusione di un sistema o di un componente in questo elenco non ne rende obbligatoria l&#8217;installazione. Per determinati componenti, tuttavia, altri allegati del presente regolamento recano prescrizioni relative all&#8217;installazione obbligatoria.</p></td></tr></tbody></table></div></div><div><div><p>ALLEGATO II</p><p>Gli allegati VI, IX e X del regolamento delegato sono cos&#236; modificati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>nell&#8217;allegato VI, appendice 1, il punto 2.7.6 &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;2.7.6.</p></td><td><p>I cambi di marcia devono essere effettuati conformemente alle indicazioni di cui al punto 4.5.5 dell&#8217;allegato II. In alternativa si possono applicare le indicazioni fornite dal costruttore ai consumatori se queste sono state approvate dall&#8217;autorit&#224; di omologazione.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>nell&#8217;allegato IX, la tabella 8-1 &#232; sostituita dalla seguente:</p><p><span>&#8220;Tabella 8-1</span></p><p><span>Sottocategorie di veicoli della categoria L e relativi regolamenti UNECE concernenti le prescrizioni sul livello sonoro</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(Sotto)categoria del veicolo</p></td><td><p>Nome della categoria del veicolo</p></td><td><p>Procedura di prova applicabile</p></td></tr><tr><td><p>L1e-A</p></td><td><p>Bicicletta a pedalata assistita</p></td><td><p>Regolamento UNECE n.&#160;63</p></td></tr><tr><td><p>L1e-B</p></td><td><p>Ciclomotore a due ruote</p><p>v<span>max</span> &#8804;&#160;25&#160;km/h</p></td></tr><tr><td><p>Ciclomotore a due ruote</p><p>v<span>max</span> &#8804;&#160;45&#160;km/h</p></td></tr><tr><td><p>L2e</p></td><td><p>Ciclomotore a tre ruote</p></td><td><p>Regolamento UNECE n.&#160;9</p></td></tr><tr><td><p>L3e</p></td><td><p>Motociclo a due ruote</p><p>Cilindrata &#8804;&#160;80&#160;cm<span>3</span></p></td><td><p>Regolamento UNECE n.&#160;41</p></td></tr><tr><td><p>Motociclo a due ruote</p><p>80&#160;cm<span>3</span> &lt;</p><p>Cilindrata &#8804;</p><p>175&#160;cm<span>3</span></p></td></tr><tr><td><p>Motociclo a due ruote</p><p>Cilindrata</p><p>&gt;&#160;175&#160;cm<span>3</span></p></td></tr><tr><td><p>L4e</p></td><td><p>Motociclo a due ruote con sidecar</p></td><td><p>Regolamento UNECE n.&#160;9&#8221;;</p></td></tr><tr><td><p>L5e-A</p></td><td><p>Triciclo</p></td></tr><tr><td><p>L5e-B</p></td><td><p>Triciclo commerciale</p></td></tr><tr><td><p>L6e-A</p></td><td><p>Quad da strada leggero</p></td></tr><tr><td><p>L6e-B</p></td><td><p>Quadriciclo leggero</p></td></tr><tr><td><p>L7e-A</p></td><td><p>Quad da strada pesante</p></td></tr><tr><td><p>L7e-B</p></td><td><p>Quad fuoristrada pesante</p></td></tr><tr><td><p>L7e-C</p></td><td><p>Quadriciclo pesante</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>nell&#8217;allegato X, appendice 2.2, punto 3.3, l&#8217;equazione Ap2.2-2 &#232; sostituita dalla seguente:</p><p> &#171;Equazione Ap2.2-2:<figure><img/></figure> &#187;.</p></td></tr></tbody></table></div></div> &#187;;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>nell&#8217;allegato II, il punto 5.2.3.6.1 &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;5.2.3.6.1.</p></td><td><p>Gas puri</p><p>I seguenti gas puri devono essere disponibili, se necessario, per la taratura e l&#8217;uso dell&#8217;apparecchiatura:</p><p>azoto purificato: (purezza: &#8804;&#160;1 ppm C<span>1</span>, &#8804;&#160;1 ppm CO, &#8804;&#160;400 ppm CO<span>2</span>, &#8804;&#160;0,1 ppm NO);</p><p>aria sintetica purificata: (purezza: &#8804;&#160;1 ppm C<span>1</span>, &#8804;&#160;1 ppm CO, &#8804;&#160;400 ppm CO<span>2</span>, &#8804;&#160;0,1 ppm NO); tenore di ossigeno tra 18 e&#160;21&#160;% del volume;</p><p>ossigeno purificato: (purezza &gt;&#160;99,5&#160;% vol. O<span>2</span>);</p><p>idrogeno purificato (e miscela contenente elio o azoto): (purezza &#8804;&#160;1 ppm C<span>1</span>, &#8804;&#160;400 ppm CO<span>2</span>, tenore di idrogeno tra 39 e&#160;41&#160;% del volume);</p><p>monossido di carbonio: (purezza minima 99,5&#160;%);</p><p>propano: (purezza minima 99,5&#160;%).&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>nell&#8217;allegato V, appendice 3, punto 4.7.1, la lettera b) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;b)</p></td><td><p>gas combustibile per analizzatore di idrocarburi (40&#160;&#177;&#160;2&#160;% di idrogeno e il resto elio o azoto con meno di 1 ppm C<span>1</span> equivalente idrocarburi e meno di 400 ppm CO<span>2</span>);&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_del/2023/2724/oj ISSN 1977-0707 (electronic edition)
ITA
32023R2724
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.9.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 301/55</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 9 luglio 2019 sul programma nazionale di riforma 2019 della Francia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2019 della Francia (2019/C 301/10) Il CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4, visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche ( 1 ) , in particolare l’articolo 5, paragrafo 2, visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici ( 2 ) , in particolare l’articolo 6, paragrafo 1, vista la raccomandazione della Commissione europea, viste le risoluzioni del Parlamento europeo, viste le conclusioni del Consiglio europeo, visto il parere del comitato per l’occupazione, visto il parere del comitato economico e finanziario, visto il parere del comitato per la protezione sociale, visto il parere del comitato di politica economica, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 21 novembre 2018 la Commissione ha adottato l&#8217;analisi annuale della crescita, segnando l&#8217;inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2019. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17 novembre 2017. Il Consiglio europeo del 21 marzo 2019&#160;ha approvato le priorit&#224; indicate nell&#8217;analisi annuale della crescita. Il 21 novembre 2018 la Commissione ha anche adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui la Francia &#232; stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. Lo stesso giorno la Commissione ha altres&#236; adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro, che &#232; stata approvata dal Consiglio europeo del 21 marzo 2019. Il 9 aprile 2019 il Consiglio ha adottato la raccomandazione sulla politica economica della zona euro&#160;<a>(<span>3</span>)</a> (&#171;raccomandazione del 2019 per la zona euro&#187;), che formula cinque raccomandazioni per la zona euro (&#171;raccomandazioni per la zona euro&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In quanto Stato membro la cui moneta &#232; l&#8217;euro e considerate le strette correlazioni fra le economie nell&#8217;Unione economica e monetaria, la Francia dovrebbe assicurare l&#8217;attuazione piena e tempestiva della raccomandazione del 2019 per la zona euro, come riflessa nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 4. In particolare, le misure volte a utilizzare le entrate straordinarie per ridurre il debito pubblico, a razionalizzare la spesa pubblica e a incentrare la politica economica sugli investimenti nei settori specificati contribuiranno a dar seguito alla seconda raccomandazione per la zona euro relativa alla ricostituzione delle riserve di bilancio, al miglioramento delle finanze pubbliche e al sostegno agli investimenti. Le misure volte a semplificare il sistema fiscale e a ridurre le restrizioni normative contribuiranno a dar seguito alla prima raccomandazione per la zona euro relativa al contesto in cui operano le imprese. Infine, le misure volte a migliorare l&#8217;occupabilit&#224; contribuiranno a dar seguito alla terza raccomandazione per la zona euro relativa al funzionamento del mercato del lavoro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 27 febbraio 2019 &#232; stata pubblicata la relazione per paese relativa alla Francia 2019, nella quale sono valutati i progressi compiuti dal paese nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 13 luglio 2018&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese adottate negli anni precedenti e i progressi verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020. La relazione per paese comprende altres&#236; l&#8217;esame approfondito a norma dell&#8217;articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011, i cui risultati sono stati pubblicati anch&#8217;essi il 27 febbraio 2019. L&#8217;analisi ha portato la Commissione a concludere che la Francia presenta squilibri macroeconomici. Gli squilibri individuati si riferiscono in particolare al debito pubblico elevato e alla debole dinamica della competitivit&#224; in un contesto di bassa crescita della produttivit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 26 aprile 2019 la Francia ha presentato il suo programma nazionale di riforma 2019 e il suo programma di stabilit&#224; 2019. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La programmazione dei fondi strutturali e d&#8217;investimento europei (&#171;fondi SIE&#187;) per il periodo 2014-2020&#160;ha tenuto conto delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. Come previsto dall&#8217;articolo 23 del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, ove necessario per sostenere l&#8217;attuazione delle raccomandazioni pertinenti del Consiglio la Commissione pu&#242; chiedere allo Stato membro di rivedere e proporre di modificare il suo accordo di partenariato e i programmi rilevanti. La Commissione ha precisato i modi in cui conta di valersi di tale possibilit&#224; negli orientamenti sull&#8217;applicazione delle misure per collegare l&#8217;efficacia dei fondi SIE ad una sana governance economica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La Francia &#232; attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilit&#224; e crescita ed &#232; soggetta alla regola transitoria del debito. Nel programma di stabilit&#224; 2019 il governo prevede un aumento del disavanzo nominale dal 2,5&#160;% del prodotto interno lordo (PIL) nel 2018 al 3,1&#160;% del PIL nel 2019 e successivamente una graduale diminuzione per attestarsi all&#8217;1,2&#160;% del PIL nel 2022. L&#8217;aumento programmato del disavanzo nominale nel 2019, confermato dalle previsioni di primavera 2019 della Commissione, &#232; dovuto principalmente all&#8217;impatto a incremento del disavanzo della trasformazione del credito d&#8217;imposta sul lavoro e la competitivit&#224; in una riduzione permanente dei contributi sociali dei datori di lavoro. Sulla base del saldo strutturale ricalcolato&#160;<a>(<span>6</span>)</a> non si prevede che l&#8217;obiettivo di bilancio a medio termine, pari ad un disavanzo strutturale dello 0,4&#160;% del PIL, venga raggiunto nel periodo coperto dal programma di stabilit&#224; 2019. Secondo il programma di stabilit&#224; 2019, il rapporto debito pubblico/PIL &#232; previsto in aumento dal 98,4&#160;% del PIL nel 2018 al 98,9&#160;% del PIL nel 2019 e in calo successivamente per attestarsi al 96,8&#160;% nel 2022. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano tali proiezioni di bilancio &#232; plausibile. Tuttavia, le misure necessarie per sostenere gli obiettivi di disavanzo programmati a partire dal 2020 non sono state illustrate in modo dettagliato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il 5 giugno 2019 la Commissione ha pubblicato una relazione a norma dell&#8217;articolo 126, paragrafo 3, del trattato, dato che il programma di stabilit&#224; 2019 prevedeva un disavanzo nominale in violazione del valore di riferimento del 3&#160;% del PIL stabilito dal trattato e, sulla base dei dati notificati, ad una prima analisi la regola transitoria del debito non risultava rispettata nel 2018. Dopo la valutazione di tutti i fattori pertinenti la relazione ha concluso che i criteri del disavanzo e del debito definiti dal trattato e dal regolamento (CE) n. 1467/1997 dovrebbero essere considerati attualmente rispettati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 13 luglio 2018 il Consiglio ha raccomandato alla Francia di assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta&#160;<a>(<span>7</span>)</a> non superi l&#8217;1,4&#160;% nel 2019, corrispondente ad un aggiustamento strutturale annuo dello 0,6&#160;% del PIL. Stando alle previsioni di primavera 2019 della Commissione, nel 2019 vi &#232; il rischio di una deviazione significativa dal percorso di aggiustamento raccomandato verso l&#8217;obiettivo di bilancio a medio termine.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Per il 2020, in considerazione del rapporto debito pubblico/PIL della Francia superiore al 60&#160;% del PIL e del previsto divario tra prodotto effettivo e prodotto potenziale dello 0,7&#160;%, il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta non dovrebbe superare l&#8217;1,2&#160;% del PIL, in linea con l&#8217;aggiustamento strutturale dello 0,6&#160;% del PIL imposto dalla matrice comune di aggiustamento concordata nell&#8217;ambito del patto di stabilit&#224; e crescita. Stando alle previsioni di primavera 2019 della Commissione, a politiche invariate, vi &#232; il rischio di una deviazione significativa dal suddetto requisito nel 2020. Ad una prima analisi si prevede che la Francia non soddisfer&#224; la regola transitoria del debito nel 2019 e nel 2020. Nel complesso, il Consiglio &#232; del parere che a partire dal 2019 debbano essere adottati i necessari provvedimenti per conformarsi alle disposizioni del patto di stabilit&#224; e crescita. Sarebbe importante impiegare eventuali entrate straordinarie per ridurre ulteriormente il rapporto debito pubblico/PIL.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Gli sforzi per risanare le finanze pubbliche hanno ridotto solo in misura modesta il rapporto spesa pubblica/PIL, che &#232; rimasto il pi&#249; elevato dell&#8217;Unione (nel 2018 era pari al 56&#160;%). La costante diminuzione del debito pubblico dipender&#224; dalla capacit&#224; del governo di ridurre la spesa. Dal 2017 il governo ha introdotto una nuova strategia di risanamento del bilancio nel corso del mandato presidenziale quinquennale. Il suo successo dipender&#224; dal raggiungimento degli obiettivi di spesa previsti per le amministrazioni centrali e locali e per il sistema sanitario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La spesa per l&#8217;assistenza sanitaria &#232; costantemente aumentata nel corso del tempo. La spesa totale &#232; stata stimata all&#8217;11,5&#160;% del PIL nel 2017, il livello pi&#249; elevato tra gli Stati membri aderenti all&#8217;Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici (OCSE). Nell&#8217;autunno del 2018 &#232; stata annunciata una nuova riforma del sistema sanitario e il 13 febbraio 2019 &#232; stato presentato un progetto di legge. Il suo successo dipender&#224; dalla creazione di un quadro giuridico e organizzativo chiaro che fornisca i giusti incentivi e promuova la collaborazione tra attori pubblici e privati. L&#8217;annunciata riforma del sistema sanitario non prevede una revisione della regola della crescita della spesa sanitaria (<span>Objectif national de D&#233;penses d&#8217;Assurance Maladie</span>, ONDAM). Questa regola di spesa copre un terzo della spesa per la sicurezza sociale. Sebbene questo obiettivo sia stato raggiunto dal 2010, l&#8217;obiettivo dell&#8217;ONDAM &#232; gi&#224; stato aumentato tre volte dal 2017. &#200; stato aumentato per il triennio 2018-2020, passando da un obiettivo iniziale di crescita del 2,1&#160;% ad un obiettivo rivisto del 2,3&#160;% nella legge di bilancio per il 2018, ed &#232; stato ulteriormente aumentato fino al 2,5&#160;% nella legge di bilancio per la previdenza sociale per il 2019, in una certa misura in ragione delle spese aggiuntive che dovr&#224; sostenere &#171;Ma sant&#233; 2022&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>A livello locale la spesa pubblica ha superato l&#8217;obiettivo di crescita programmato nel 2017. Dal 2014 la spesa pubblica delle amministrazioni locali in Francia &#232; retta da una regola di spesa che fissa gli obiettivi di crescita annui non vincolanti sia per la spesa pubblica operativa che per il fabbisogno di finanziamento a livello locale (<span>Objectif d&#8217;&#233;volution de la D&#233;pense Locale</span>). Nel 2018 la regola di spesa era accompagnata da accordi contrattuali giuridicamente vincolanti tra lo Stato e il 71&#160;% delle 322 maggiori autorit&#224; locali, validi per il triennio 2018-2020. La riduzione limitata del numero di comuni, tuttavia, potrebbe ostacolare il rispetto della regola di spesa. La riforma territoriale del 2014-2016&#160;ha dimezzato il numero di regioni, ma il numero di comuni &#232; diminuito solo leggermente e si &#232; mantenuto al di sopra di 34&#160;000, di gran lunga il pi&#249; alto dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>L&#8217;attuazione della strategia rinnovata di risanamento del bilancio attuata dal governo nel corso del mandato presidenziale quinquennale richiede inoltre l&#8217;attuazione del programma &#171;Azione pubblica 2022&#187;, che non &#232; stato ancora completamente definito. Il programma mira a conseguire sostanziali guadagni di efficienza della spesa pubblica, migliorando al tempo stesso il funzionamento della pubblica amministrazione nazionale. Il governo ha dato chiaramente la priorit&#224; agli aspetti metodologici e legati ai processi, ma non ha quantificato i potenziali risparmi ex ante e complessivi. Sebbene questo approccio sia dettato da un complesso processo di riforma e dall&#8217;esigenza di agevolare il dibattito pubblico su questioni sensibili, esso rende anche difficile valutare in termini quantitativi la strategia complessiva e il suo contributo al risanamento di bilancio. In particolare, non &#232; chiaro in che modo esattamente e con quale tempistica il programma di riforma, compresi i piani di trasformazione dei ministeri che comprendono una vasta gamma di misure diversificate, possa contribuire con azioni concrete all&#8217;obiettivo specifico di ridurre il rapporto spesa/PIL entro il 2022. Nel complesso, le informazioni disponibili mostrano un parziale rispetto delle linee guida per le revisioni della spesa concordate nel 2016 dall&#8217;Eurogruppo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>I rischi di sostenibilit&#224; per il debito pubblico restano elevati a medio termine. Il livello elevato del debito e del disavanzo strutturale delle amministrazioni pubbliche pone sfide alla sostenibilit&#224;, in particolare a medio termine. Uno sforzo di bilancio che si traduca in un decisivo miglioramento del saldo primario strutturale della Francia sarebbe essenziale per evitare tali rischi. La riduzione del rapporto debito pubblico/PIL migliorerebbe inoltre le prospettive di crescita e la resilienza dell&#8217;economia francese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La riforma programmata delle pensioni potrebbe contribuire a ridurre il debito pubblico a medio termine e pertanto i rischi per la sostenibilit&#224; del debito. L&#8217;equilibrio di bilancio del sistema pensionistico dipende in misura sostanziale dalle ipotesi macroeconomiche. Secondo l&#8217;ultima relazione annuale del Consiglio di orientamento sulle pensioni (<span>Conseil d&#8217;orientation des retraites</span>), la spesa pensionistica &#232; stata pari al 13,8&#160;% del PIL nel 2018 e secondo le previsioni raggiunger&#224; il 13,8&#160;% nel 2022, per poi oscillare tra l&#8217;11,8&#160;% e il 13,8&#160;% entro il 2070, a seconda del tasso di crescita ipotizzato per l&#8217;evoluzione nel tempo del PIL e dell&#8217;occupazione. In Francia coesistono oltre 40 regimi pensionistici diversi, che si applicano a gruppi di lavoratori diversi e funzionano secondo regole diverse. Entro la fine dell&#8217;anno &#232; previsto un progetto di legge per unificare progressivamente le regole di detti regimi, al fine di semplificare il funzionamento del sistema pensionistico, in particolare per migliorarne la trasparenza, l&#8217;equit&#224; e l&#8217;efficienza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il tasso di occupazione ha continuato ad aumentare, raggiungendo il 71,3&#160;% nel 2018. Il tasso di disoccupazione &#232; ulteriormente diminuito, scendendo al 9,1&#160;% nel 2018, ma resta ben al di sopra della media dell&#8217;Unione (6,8&#160;%) e della media della zona euro (8,2&#160;%). Inoltre, il mercato del lavoro francese rimane molto segmentato. Quasi l&#8217;85&#160;% delle nuove assunzioni sono con contratto a tempo determinato e il tasso di passaggio al contratto a tempo indeterminato &#232; tra i pi&#249; bassi dell&#8217;Unione. Anche il lavoro a tempo parziale non volontario &#232; molto elevato, pari al 42,3&#160;% del lavoro a tempo parziale totale nel 2018. La prevista riforma del sistema delle indennit&#224; di disoccupazione (<span>Un&#233;dic</span>) mira ad affrontare la segmentazione del mercato del lavoro, riducendo gli incentivi all&#8217;assunzione con contratti a brevissimo termine e alle riassunzioni, e a ridurre il debito del sistema. I negoziati tra le parti sociali sul sistema delle indennit&#224; di disoccupazione sono cominciati nell&#8217;autunno del 2018. L&#8217;obiettivo era i) ridurre il debito del sistema, ii) rivedere gli incentivi a lavorare offerti ai disoccupati e iii) elaborare un meccanismo di incentivi per ridurre gli incentivi all&#8217;assunzione con contratti a brevissimo termine. Tuttavia, le parti sociali non hanno trovato un accordo sul nuovo insieme di regole. La riforma &#232; ora nelle mani del governo, che si &#232; impegnato ad annunciare entro l&#8217;estate del 2019 per quali misure opter&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Le condizioni del mercato del lavoro per i gruppi vulnerabili restano relativamente pi&#249; difficili rispetto ad altri gruppi. Il tasso di occupazione delle persone nate al di fuori dell&#8217;UE, pari al 57,5&#160;% nel 2018 (contro il 73,1&#160;% dei nati in Francia), &#232; uno dei pi&#249; bassi dell&#8217;Unione. I dati dimostrano che le persone provenienti da un contesto migratorio tendono a essere svantaggiate durante la procedura di assunzione. Desta preoccupazione anche la loro concentrazione geografica nei quartieri poveri. Gli abitanti delle zone pi&#249; svantaggiate (<span>Quartiers prioritaires de la politique de la ville</span>), comprese le persone provenienti da un contesto migratorio, che nel 2017 registravano un tasso di disoccupazione del 24,7&#160;%, continuano ad avere difficolt&#224; sul mercato del lavoro. Nonostante le misure adottate, l&#8217;impatto del contesto socioeconomico e migratorio sui risultati scolastici rimane alto e ostacola l&#8217;integrazione nel mercato del lavoro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Anche i lavoratori poco qualificati e i giovani continuano a trovarsi in posizione di svantaggio sul mercato del lavoro. Nel 2017 il tasso di disoccupazione dei lavoratori poco qualificati &#232; diminuito per la prima volta dal 2008, pur rimanendo, con il 16,2&#160;% registrato nel 2018, ben al di sopra dei livelli pre-crisi. La disoccupazione giovanile (fascia di et&#224; 15-24 anni) &#232; diminuita di 1,6 punti percentuali nel 2018, scendendo al 20,7&#160;%, ma &#232; ancora ben al di sopra della media dell&#8217;Unione del 15,2&#160;%. Il tasso di disoccupazione dei giovani poco qualificati, che nel 2018 &#232; risultato al 35,6&#160;%, &#232; ancora molto elevato. Il sostegno attivo efficace alla ricerca di lavoro, compresi la consulenza lavorativa intensiva e il sostegno al reclutamento, l&#8217;accesso a iniziative di miglioramento delle qualifiche, misure innovative per raggiungere i giovani pi&#249; vulnerabili che non hanno un lavoro n&#233; seguono un percorso scolastico o formativo e le azioni pi&#249; incisive contro le pratiche discriminatorie sono tutti elementi chiave per promuovere le pari opportunit&#224; sul mercato del lavoro. Le regioni ultraperiferiche devono far fronte ad ulteriori problemi e meritano particolare attenzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Con il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, diversi indicatori evidenziano squilibri tra domanda e offerta di competenze. Mentre la disoccupazione e la sottoccupazione rimangono a livelli elevati, &#232; in aumento la carenza di lavoratori qualificati, soprattutto in settori specifici, la quale, assieme alla mancanza di competenze, &#232; un fattore chiave che spiega i posti di lavoro vacanti. Secondo i dati del<span>P&#244;le Emploi</span> della Francia, nel 2017 dei 3,2 milioni di posti di lavoro vacanti registrati, 150&#160;000 sono stati cancellati a causa della mancanza di candidati. I dati indicano che durante la crisi e la successiva ripresa l&#8217;aumento degli squilibri tra domanda e offerta di competenze ha contribuito al ritmo pi&#249; lento del calo della disoccupazione e al livello pi&#249; elevato della disoccupazione di lungo periodo. I risultati sul mercato del lavoro dell&#8217;istruzione e della formazione professionale iniziale sono in fase di miglioramento. Nel 2018 il governo ha presentato un pacchetto di misure volte ad aumentare l&#8217;accesso alla formazione iniziale e permanente e a rivedere la governance e il finanziamento del sistema di istruzione e di formazione professionale. A complemento di queste riforme, per il periodo 2018-2022 il piano di investimenti nelle competenze (<span>Plan d&#8217;investissement dans les comp&#233;tences</span>) mira a formare 1 milione di giovani che non hanno un lavoro n&#233; seguono un percorso scolastico o formativo e 1 milione di persone poco qualificate in cerca di lavoro e a fornire loro un orientamento intensivo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Nel complesso, il sistema francese di protezione sociale &#232; efficace nel ridurre le disuguaglianze e la povert&#224;. La percentuale di persone a rischio di povert&#224; e di esclusione sociale si &#232; ulteriormente ridotta ad un minimo storico del 17,1&#160;% nel 2017, rispetto ad una media del 22,4&#160;% nell&#8217;Unione. Tuttavia, la disparit&#224; di reddito rimane ben al di sopra del livello precedente la crisi. Inoltre, &#232; diminuita la transizione verso l&#8217;alto tra i quintili di reddito, in particolare per il quintile pi&#249; basso. Alcuni gruppi, tra cui le famiglie monoparentali e le persone nate al di fuori dell&#8217;Unione, sono maggiormente a rischio di povert&#224; e di esclusione sociale. La consulenza a favore dei percettori di reddito minimo non &#232; sempre sufficiente, con ampie differenze territoriali. Ulteriori investimenti, e un loro migliore coordinamento, a favore dell&#8217;inclusione sociale, come previsto dalla strategia nazionale contro la povert&#224; presentata nel settembre 2018, potrebbero contribuire a far fronte a tali sfide. Sebbene le prestazioni del sistema sanitario siano complessivamente buone, ulteriori investimenti potrebbero consentire di superare le disparit&#224; regionali nell&#8217;accesso ai servizi, in particolare nelle regioni ultraperiferiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Nonostante le recenti iniziative, la Francia non &#232; stata in grado di ridurre il divario rispetto ai paesi leader nell&#8217;innovazione dell&#8217;Unione, in base al quadro europeo di valutazione dell&#8217;innovazione. Gli investimenti nella ricerca e nello sviluppo sono rimasti stabili e le nuove imprese hanno difficolt&#224; a crescere. Nel complesso, la Francia ha accumulato ritardo nella realizzazione dell&#8217;obiettivo complessivo di intensit&#224; della ricerca e sviluppo del 3&#160;% per il 2020, e il livello di investimenti delle imprese per ricerca e sviluppo &#232; ancora ben al di sotto dell&#8217;obiettivo del 2&#160;%. La spesa pubblica per ricerca e sviluppo &#232; superiore alla media dell&#8217;Unione e comprende un&#8217;ampia gamma di regimi di sostegno diretto e indiretto alle attivit&#224; di ricerca e innovazione delle imprese, tra cui il regime di credito d&#8217;imposta per la ricerca e lo sviluppo (<span>Cr&#233;dit d&#8217;Imp&#244;t Recherche</span>), che &#232; uno dei pi&#249; generosi tra i paesi dell&#8217;OCSE. Tuttavia, i risultati generali dell&#8217;ecosistema ricerca e sviluppo e innovazione non corrispondono ancora all&#8217;ingente importo del sostegno pubblico. Gli strumenti esistenti, tra cui il<span>Cr&#233;dit d&#8217;Imp&#244;t Recherche</span>, sono stati valutati di recente, tuttavia una valutazione generale del mix complessivo di politiche darebbe un contributo all&#8217;attuazione della politica futura. Il Consiglio dell&#8217;innovazione (<span>Conseil de l&#8217;innovation</span>), istituito nel luglio 2018, ha il compito di vigilare sulle misure di semplificazione, tra cui un migliore coordinamento tra il sostegno regionale, nazionale ed europeo all&#8217;innovazione. Un legame pi&#249; stretto tra scienza e impresa, in particolare attraverso i sistemi di trasferimento delle conoscenze, potrebbe anche contribuire a diffondere l&#8217;innovazione, dato che la Francia continua a ottenere un punteggio inferiore alla media dell&#8217;Unione per le attivit&#224; di ricerca e sviluppo pubbliche finanziate dalle imprese. Il sostegno ai poli di competitivit&#224; (<span>p&#244;les de comp&#233;titivit&#233;</span>) &#232; stato rinnovato per una quarta fase (2019-2022) e sar&#224; data priorit&#224; alle organizzazioni di poli ben collegate con altre strutture a livello locale, incentrate sulle priorit&#224; industriali nazionali e con esperienza nei progetti dell&#8217;Unione. Il Fondo per l&#8217;innovazione e l&#8217;industria (<span>Fonds pour l&#8217;innovation et l&#8217;industrie</span>), finanziato mediante privatizzazioni, contribuir&#224; anche a finanziare l&#8217;intelligenza artificiale. Uno degli elementi fondamentali per il successo di queste iniziative sar&#224; lo sviluppo tempestivo delle tecnologie correlate, come l&#8217;Internet delle cose, le reti 5G, il calcolo ad alte prestazioni e, pi&#249; in generale, l&#8217;economia dei dati. Grandi differenze tra le regioni esistono anche in termini di investimenti regionali in ricerca e sviluppo e innovazione. Diverse regioni rurali o regioni in fase di riconversione industriale sono al di sotto della media dell&#8217;Unione. Le regioni ultraperiferiche si trovano al livello pi&#249; basso della scala.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Attualmente la Francia sta dando buoni risultati nella politica energetica e di mitigazione dei cambiamenti climatici ed &#232; sulla buona strada per raggiungere l&#8217;obiettivo di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra fissato per il 2020. Tuttavia, deve intensificare notevolmente gli sforzi di investimento per raggiungere i suoi obiettivi in materia di energie rinnovabili e di efficienza energetica per il 2020, nonch&#233; i suoi obiettivi 2030 pi&#249; ambiziosi in materia di clima ed energia, in particolare per quanto riguarda la diffusione delle energie rinnovabili e la riqualificazione energetica del parco immobiliare. Poich&#233; oltre la met&#224; dei finanziamenti attuali per tali investimenti &#232; di natura pubblica, le condizioni economiche e regolamentari dovrebbero rendere il finanziamento dei progetti pi&#249; redditizio per il settore privato al fine di sfruttare importanti opportunit&#224; di investimento. L&#8217;accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili nel settore del riscaldamento e del raffreddamento rappresenta un potenziale non sfruttato particolarmente ampio. Un elevato fabbisogno di investimenti si registra anche nel settore dell&#8217;efficienza energetica degli edifici. Ci&#242; vale in particolare per le ristrutturazioni nel settore dell&#8217;edilizia abitativa, che rappresenta una quota rilevante del deficit complessivo di investimenti a favore del clima, in quanto gli alloggi sono nella maggior parte vetusti e contano da 7 a 8 milioni di &#171;colabrodi termici&#187; (per circa il 20&#160;% del totale degli alloggi). La percentuale del patrimonio edilizio che soddisfa standard di efficienza energetica elevati &#232; inferiore per le imprese francesi (25&#160;%) che per l&#8217;Unione nel suo insieme (39&#160;%) nel 2017. Nel settore energetico prevalgono significative differenze regionali. L&#8217;intensit&#224; energetica &#232; in calo in quasi tutte le regioni, ma a ritmi diversi, ed esistono notevoli differenze nella diffusione delle energie rinnovabili. Ulteriori investimenti nelle interconnessioni potrebbero contribuire ad una maggiore integrazione del mercato interno dell&#8217;energia dell&#8217;Unione, introducendo allo stesso tempo una maggiore concorrenza e agevolando la diffusione delle energie rinnovabili, in particolare con la penisola iberica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>La tabella di marcia nazionale per l&#8217;economia circolare del 2018 (<span>Feuille de Route pour l&#8217;&#201;conomie Circulaire</span>) rappresenta un quadro di interventi ambizioso per l&#8217;efficienza delle risorse, la cui attuazione dipender&#224; dalla garanzia degli investimenti corrispondenti. Sebbene il contributo dei materiali riciclati alla domanda complessiva di materiali (tasso di utilizzo circolare dei materiali) sia ben al di sopra della media dell&#8217;Unione (19,5&#160;% contro 11,7&#160;% nel 2016), i tassi di riciclaggio dei rifiuti urbani sono ancora leggermente inferiori alla media dell&#8217;Unione (41,8&#160;% contro 46,4&#160;% nel 2016). A questo riguardo, l&#8217;adozione di una legge sull&#8217;economia circolare costituir&#224; un passo avanti, anche per un uso pi&#249; ampio di materie prime secondarie, in particolare la plastica. &#200; necessario promuovere ulteriormente nuovi modelli di business e processi produttivi efficienti sotto il profilo delle risorse, tra cui la simbiosi industriale, in particolare tra le piccole e medie imprese. Il che pu&#242; essere facilitato dallo sviluppo di strumenti finanziari innovativi e dai finanziamenti a favore dell&#8217;ecoinnovazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Gli investimenti per migliorare la connettivit&#224;, in particolare nelle zone pi&#249; svantaggiate, potrebbero contribuire a superare le disuguaglianze in Francia. La Francia si colloca al di sotto della media dell&#8217;Unione per quanto riguarda l&#8217;accesso alla rete a banda larga veloce la cui diffusione &#232; ancora limitata (20&#160;% delle famiglie contro una media del 41&#160;% nell&#8217;Unione nel 2018). Anche l&#8217;uso di servizi mobili a banda larga &#232; ancora inferiore alla media dell&#8217;Unione. La copertura della banda larga varia notevolmente da una regione all&#8217;altra e rimane limitata in alcune zone rurali e nelle regioni ultraperiferiche. Si prevede che il piano della Francia per la banda larga ultraveloce (<span>Plan France Tr&#232;s Haut D&#233;bit</span>) e le relative misure contribuiscano in misura significativa al raggiungimento degli obiettivi del paese in termini di connettivit&#224;. Sar&#224; essenziale monitorare da vicino l&#8217;attuazione di queste misure, in particolare nelle zone con scarsa copertura, dato l&#8217;approccio prevalentemente decentrato e le potenziali strozzature che si creerebbero se non si disponesse di sufficienti lavoratori qualificati per la realizzazione della rete.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Nonostante gli sforzi in atto per aumentare la certezza per i contribuenti (<span>Loi pour un &#201;tat au service d&#8217;une soci&#233;t&#233; de confiance</span> (legge per uno Stato al servizio di una societ&#224; fiduciosa), la cosiddetta legge ESSOC) e per semplificare il sistema, il sistema fiscale francese continua a essere complesso, il che incide negativamente sul contesto imprenditoriale. Il codice tributario incorpora una molteplicit&#224; di aliquote e di spese fiscali (credito d&#8217;imposta, esenzioni, sgravi fiscali). Questa complessit&#224; mira spesso a conseguire obiettivi politici specifici, ad esempio ridurre l&#8217;onere fiscale sulle famiglie pi&#249; vulnerabili e incentivare o correggere specifici comportamenti. Tuttavia esso rischia di tradursi in una perdita di leggibilit&#224;, aumentando cos&#236; i costi di conformit&#224; e l&#8217;incertezza giuridica a scapito dell&#8217;attrattivit&#224; della Francia e creando allo stesso tempo scappatoie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>La razionalizzazione delle spese fiscali e la riduzione del numero di piccole imposte potrebbero contribuire a semplificare ulteriormente il sistema fiscale. Il totale delle spese fiscali &#232; stimato al 4&#160;% del PIL nel 2019. A differenza del precedente quadro pluriennale, il vigente quadro di bilancio (2018-2022) non prevede un limite per le spese fiscali. Esso fissa invece un obiettivo non vincolante del 28&#160;% per il rapporto tra le spese fiscali e somma delle entrate fiscali nette e delle spese fiscali. Mentre la legge di bilancio per il 2018 prevedeva un rapporto agevolazioni fiscali/PIL inferiore all&#8217;obiettivo (28&#160;%) fissato nel quadro di bilancio pluriennale 2018-2022, tale rapporto dovrebbe aumentare in futuro (25,5&#160;% alla fine del 2018 e 26&#160;% nel 2019).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Il bilancio 2019 prevede una diminuzione dell&#8217;importo complessivo delle spese fiscali inferiore a 100 miliardi di EUR, ponendo fine ad un quinquennio di costanti aumenti di volume. Tuttavia, tra il 2018 e il 2019 il numero delle spese fiscali &#232; aumentato da 457 a 474. Nel 2018 la Corte dei conti ha raccomandato di razionalizzare le spese fiscali esistenti e ne ha sottolineato la mancanza di controllo e di valutazione. Occorre proseguire negli sforzi per sopprimere imposte inefficienti o che generano entrate limitate. Nella legge di bilancio per il 2019 sono state soppresse 26 imposte che generano entrate modeste: 20 sono state soppresse nel 2019, per un importo totale di 132 milioni di EUR e 6 devono essere soppresse nel 2020, per un importo totale di 208 milioni di EUR. Si prevede che la soppressione delle imposte di minore entit&#224; continui allo stesso ritmo nel 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Altre imposte sulla produzione continuano a pesare sulle imprese. Nel 2016 le imposte sulla produzione erano pari al 3,1&#160;% del PIL, pi&#249; elevate che in Italia (1,4&#160;%), Spagna (1,0&#160;%) e Germania (0,4&#160;%). Tali imposte hanno basi imponibili diverse (fatturato, valore aggiunto, retribuzioni, terreni e fabbricati) e possono aumentare il costo complessivo di produzione, il che potrebbe avere un impatto negativo sulla competitivit&#224;, in particolare per il settore manifatturiero. La legge di bilancio 2019 riduce soltanto una tassa sulla produzione (<span>forfait social</span>) applicata a livello nazionale e che genera un gettito di 660 milioni di EUR all&#8217;anno (una volta pienamente attuata nel 2020).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Nonostante i progressi compiuti e l&#8217;adozione di riforme ambiziose, le barriere all&#8217;ingresso persistono e la concorrenza nei servizi alle imprese e nelle professioni regolamentate rimane limitata. Il nuovo indice dell&#8217;OCSE sulla restrittivit&#224; del commercio dei servizi all&#8217;interno del SEE mostra che il livello di restrittivit&#224; regolamentare in Francia &#232; superiore alla media dello Spazio economico europeo (SEE) in settori quali la contabilit&#224;, i servizi giuridici e i servizi di distribuzione. Le principali barriere si presentano sotto forma di requisiti di autorizzazione restrittivi, riserve di attivit&#224;, obblighi in materia di partecipazioni azionarie e diritti di voto. Nel settore del commercio al dettaglio la Francia ha attuato una serie di riforme per ridurre l&#8217;onere normativo. Tuttavia, una serie di restrizioni operative continua a incidere sull&#8217;efficienza delle imprese al dettaglio e le pone in posizione di svantaggio rispetto al commercio elettronico. Il programma nazionale di riforma 2019 illustra in dettaglio le nuove misure per rafforzare la concorrenza in alcuni specifici settori dei servizi (come le scuole guida, le societ&#224; di gestione immobiliare e le vendite di pezzi di ricambio per automobili). Il 4 aprile 2019 l&#8217;autorit&#224; garante della concorrenza ha presentato il suo parere per ridurre le restrizioni alla distribuzione di medicinali, mantenendo allo stesso tempo un livello elevato di protezione della salute pubblica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Gli ostacoli nei servizi hanno determinato una scarsa concorrenza e margini di profitto e prezzi elevati, a danno della competitivit&#224; dell&#8217;intera economia. In Francia i tassi di ricambio in settori chiave dei servizi alle imprese sono pi&#249; bassi rispetto al resto dell&#8217;Unione. L&#8217;assenza di concorrenza nel settore dei servizi, associata agli elevati costi del lavoro, ha contribuito a mantenere alti i prezzi, in particolare per quanto riguarda le operazioni immobiliari, gli alloggi, la ristorazione e i servizi legali e contabili. Poich&#233; i costi di questi servizi sono sostenuti anche da altre imprese che li utilizzano come fattori di produzione, essi rappresentano un fattore aggiuntivo che pesa sulla competitivit&#224; della Francia, anche nell&#8217;industria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>La legge PACTE (<span>loi relative &#224; la croissance et la transformation des entreprises</span>) mira a sostenere la crescita e la trasformazione delle imprese. Essa ridurr&#224; il numero di soglie che le imprese devono superare man mano che crescono, per quanto le soglie restanti siano diventate pi&#249; elevate e pi&#249; costose da superare. Essa introduce inoltre un periodo transitorio di cinque anni per determinare se la soglia &#232; stata raggiunta e incoraggia le piccole e medie imprese a utilizzare incentivi e regimi di partecipazione per i dipendenti legati ai risultati dell&#8217;impresa. Infine, prevede procedure semplificate per l&#8217;avvio o la registrazione delle imprese e introduce nuove norme miranti ad aiutare gli imprenditori a ottenere una seconda opportunit&#224;. Essa riduce inoltre i tempi e i costi delle procedure di insolvenza, in particolare per le piccole e medie imprese, tra l&#8217;altro rendendole pi&#249; prevedibili. Secondo le stime dell&#8217;amministrazione francese, il potenziale impatto della legge PACTE sul PIL &#232; un aumento dello 0,32&#160;% entro il 2025 e dell&#8217;1&#160;% a lungo termine. La sua attuazione piena e tempestiva &#232; fondamentale per raccogliere i frutti della riforma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>La programmazione dei fondi dell&#8217;Unione per il periodo 2021-2027 potrebbe contribuire a colmare alcune delle lacune individuate nelle raccomandazioni, in particolare nei settori di cui all&#8217;allegato D della relazione per paese 2019, consentendo alla Francia di impiegare al meglio tali fondi per i settori individuati, tenendo conto delle disparit&#224; regionali e territoriali e della situazione particolare delle regioni ultraperiferiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Nell&#8217;ambito del semestre europeo 2019 la Commissione ha effettuato un&#8217;analisi completa della politica economica della Francia, che ha pubblicato nella relazione per paese 2019. Ha altres&#236; valutato il programma di stabilit&#224; 2019, il programma nazionale di riforma 2019 e il seguito dato alle raccomandazioni rivolte alla Francia negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilit&#224; della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Francia, ma anche della loro conformit&#224; alle norme e agli orientamenti dell&#8217;Unione, data la necessit&#224; di rafforzare la governance economica dell&#8217;Unione nel suo insieme offrendo un contributo a livello dell&#8217;Unione per le future decisioni nazionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Alla luce di tale valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilit&#224; 2019 e il suo parere&#160;<a>(<span>8</span>)</a> trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Alla luce dell&#8217;esame approfondito della Commissione e della citata valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma nazionale di riforma 2019 e il programma di stabilit&#224; 2019. Le sue raccomandazioni a norma dell&#8217;articolo 6 del regolamento (UE) n. 1176/2011 trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 4. Tali raccomandazioni contribuiscono anche all&#8217;attuazione della raccomandazione del 2019 per la zona euro, in particolare le prime due raccomandazioni per la zona euro. Le politiche di bilancio cui si fa riferimento nella raccomandazione 1 contribuiscono tra l&#8217;altro a correggere gli squilibri legati all&#8217;elevato debito pubblico,</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDA che la Francia adotti provvedimenti nel 2019 e nel 2020 al fine di: 1. assicurare che nel 2020 il tasso di crescita nominale della spesa primaria netta non superi l’1,2 %, il che equivarrebbe ad un aggiustamento strutturale annuo dello 0,6 % del PIL; usare le entrate straordinarie per accelerare la riduzione del rapporto debito pubblico/PIL; conseguire risparmi di spesa e guadagni di efficienza in tutti i sottosettori della pubblica amministrazione, anche specificando e monitorando pienamente l’attuazione delle misure concrete necessarie nel contesto dell’azione pubblica 2022; riformare il sistema pensionistico per unificare progressivamente le regole dei diversi sistemi pensionistici esistenti, al fine di renderli più equi e sostenibili; 2. promuovere l’integrazione nel mercato del lavoro per tutte le persone in cerca di lavoro, garantire pari opportunità, prestando particolare attenzione ai gruppi vulnerabili, comprese le persone provenienti da un contesto migratorio, e colmare le carenze e superare gli squilibri tra domanda e offerta di competenze; 3. concentrare la politica economica in materia di investimenti sulla ricerca e l’innovazione (migliorando al tempo stesso l’efficienza dei regimi di sostegno pubblico, compresi i sistemi di trasferimento delle conoscenze), le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e le interconnessioni con il resto dell’Unione e l’infrastruttura digitale, tenendo conto delle disparità territoriali; 4. continuare a semplificare il sistema fiscale, in particolare limitando il ricorso alle spese fiscali, eliminando ulteriormente le imposte inefficaci e riducendo le imposte sulla produzione; ridurre le restrizioni normative, in particolare nel settore dei servizi, e dare piena attuazione alle misure per favorire la crescita delle imprese. Fatto a Bruxelles, il 9 luglio 2019 Per il Consiglio Il presidente M. LINTILÄ <note> ( 1 ) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1 . ( 2 ) GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25 . ( 3 ) GU C 136 del 12.4.2019, pag. 1 . ( 4 ) GU C 320 del 10.9.2018, pag. 39 . ( 5 ) Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio ( GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320 ). ( 6 ) Saldo corretto per il ciclo al netto delle misure una tantum e temporanee, ricalcolato dalla Commissione utilizzando la metodologia concordata. ( 7 ) La spesa pubblica primaria netta si compone della spesa pubblica totale al netto della spesa per interessi, della spesa relativa a programmi dell’Unione interamente coperta da entrate provenienti da fondi dell’Unione e delle modifiche non discrezionali nella spesa per le indennità di disoccupazione. La formazione lorda di capitale fisso finanziata a livello nazionale è spalmata su un periodo di quattro anni. Rientrano nel calcolo le misure discrezionali in materia di entrate o gli aumenti delle entrate obbligatori per legge, mentre sono escluse le misure una tantum sia per quanto riguarda le entrate che per quanto riguarda la spesa. ( 8 ) A norma dell’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97. </note>
ITA
32019H0905(10)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.2.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 33/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2016/171 DELLA COMMISSIONE del 20 novembre 2015 recante modifica del regolamento delegato (UE) 2015/98 relativo al recepimento degli obblighi internazionali dell'Unione, di cui all'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, ai sensi della convenzione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico e della convenzione sulla futura cooperazione multilaterale per la pesca nell'Atlantico nord-occidentale LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo alla politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonché la decisione 2004/585/CE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l'articolo 15, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il paragrafo 4 della raccomandazione 14-01 della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) concernente un programma pluriennale di conservazione e di gestione per i tonnidi tropicali stabilisce che i pescherecci di lunghezza complessiva pari o superiore a 20 metri non iscritti al registro ICCAT dei pescherecci autorizzati a praticare la pesca dei tonnidi tropicali non sono autorizzati a pescare, detenere a bordo, trasbordare, trasportare, trasferire, trasformare o sbarcare tonno obeso e/o tonno albacora dalla zona della convenzione ICCAT. L'articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2015/98 della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a> esonera la norma ICCAT dall'applicazione dell'obbligo di sbarco di cui all'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1380/2013, ma soltanto per quanto riguarda il tonno obeso. Dato che, in pratica, la cattura accessoria del tonno albacora &#232; possibile nell'ambito di altre attivit&#224; di pesca che non intendono pescare questa specie e che sono soggette all'obbligo di sbarco, l'articolo 3 del regolamento delegato (UE) 2015/98 dovrebbe essere modificato per aggiungere al tonno obeso il tonno albacora.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2015/98 prevede una deroga all'obbligo di sbarco degli esemplari di tonno rosso di dimensioni inferiori alla taglia minima di cui all'articolo 9, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 302/2009 del Consiglio<a>&#160;(<span>3</span>)</a>. La taglia minima di cui all'articolo 9, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 302/2009 &#232; di 30&#160;kg o 115&#160;cm. Tuttavia, l'articolo 9, paragrafi 2 e 8, dello stesso regolamento prevede una taglia minima diversa per il tonno rosso catturato i) nell'Atlantico orientale da tonniere con lenze a canna e imbarcazioni con lenze trainate; ii) nel mare Adriatico a fini di allevamento; e iii) nel Mediterraneo nell'ambito della pesca costiera artigianale di pesce fresco da tonniere con lenze a canna, pescherecci con palangari e pescherecci con lenze a mano. L'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2015/98 della Commissione dovrebbe essere modificato per includere le taglie minime al di sotto dei 30&#160;kg o 115&#160;cm di cui all'articolo 9, paragrafi 2 e 8, del regolamento (CE) n. 302/2009 del Consiglio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'articolo 5 del regolamento delegato (UE) 2015/98 prevede deroghe all'obbligo di sbarco per quanto riguarda il pesce spada<span>(Xiphias gladius)</span> nell'Oceano atlantico settentrionale. Dato che il paragrafo 9 della raccomandazione ICCAT 13-02 per la conservazione del pesce spada dell'Atlantico settentrionale si applica al pesce spada catturato o sbarcato in tutto l'Oceano atlantico, occorre modificare tale articolo, affinch&#233; si applichi all'intero Oceano atlantico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento delegato (UE) 2015/98,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il regolamento delegato (UE) n. 2015/98 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l'articolo 3 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;Articolo 3</p><p>Tonno obeso e tonno albacora</p><p>1.&#160;&#160;&#160;Il presente articolo si applica al tonno obeso (<span>Thunnus obesus</span>) e al tonno albacora (<span>Thunnus albacares</span>) nell'Oceano atlantico.</p><p>2.&#160;&#160;&#160;In deroga all'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1380/2013, i pescherecci di lunghezza pari o superiore a 20 metri non iscritti al registro ICCAT dei pescherecci autorizzati a praticare la pesca del tonno obeso e del tonno albacora non possono pescare, tenere a bordo, trasbordare, trasportare, trasferire, trasformare o sbarcare tonno obeso e tonno albacora nell'Oceano Atlantico.&#187;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>all'articolo 4, il paragrafo 2 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;2.&#160;&#160;&#160;In deroga all'articolo 15, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 1380/2013, &#232; vietato pescare, tenere a bordo, trasferire, trasbordare, sbarcare, trasportare, immagazzinare, vendere, esporre o mettere in vendita esemplari di tonno rosso:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>di dimensioni inferiori alla taglia minima di cui all'articolo 9, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 302/2009; o,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nei casi di cui all'articolo 9, paragrafi 2 e 8, del regolamento (CE) n. 302/2009, di dimensioni inferiori alle taglie minime di cui allo stesso articolo 9, paragrafi 2 e 8.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>all'articolo 5, il paragrafo 1 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;1.&#160;&#160;&#160;Il presente articolo si applica al pesce spada (<span>Xiphias gladius</span>) nell'Oceano atlantico.&#187;</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 20 novembre 2015 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER <note> ( 1 ) GU L 354 del 28.12.2013, pag. 22 . ( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2015/98 della Commissione, del 18 novembre 2014, relativo al recepimento degli obblighi internazionali dell'Unione, di cui all'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, ai sensi della convenzione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico e della convenzione sulla futura cooperazione multilaterale per la pesca nell'Atlantico nord-occidentale ( GU L 16 del 23.1.2015, pag. 23 ). ( 3 ) Regolamento (CE) n. 302/2009 del Consiglio, del 6 aprile 2009, concernente un piano pluriennale di ricostituzione del tonno rosso nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo che modifica il regolamento (CE) n. 43/2009 e che abroga il regolamento (CE) n. 1559/2007 ( GU L 96 del 15.4.2009, pag. 1 ). </note>
ITA
32016R0171
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.7.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>C 291/1</p></td></tr></tbody></table> Stato delle entrate e delle spese dell’Agenzia esecutiva europea per la ricerca per l’esercizio 2022 (2022/C 291/01) ENTRATE <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Esercizio 2022</p></td><td><p>Esercizio 2021</p></td><td><p>Esercizio 2020</p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>SOVVENZIONE DELLA COMMISSIONE</span></p></td></tr><tr><td><p>2&#160;0</p></td><td><p>SOVVENZIONE DELLA COMMISSIONE</p></td><td><p>98&#160;391&#160;640</p></td><td><p>88&#160;440&#160;215,60</p></td><td><p>79&#160;208&#160;856,79</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>98&#160;391&#160;640</span></p></td><td><p><span>88&#160;440&#160;215,60</span></p></td><td><p><span>79&#160;208&#160;856,79</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>ECCEDENZA DISPONIBILE DELL&#8217;ESERCIZIO PRECEDENTE</span></p></td></tr><tr><td><p>3&#160;0</p></td><td><p>ECCEDENZA DISPONIBILE DELL&#8217;ESERCIZIO PRECEDENTE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0 ,&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>0</span></p></td><td><p><span>0</span></p></td><td><p><span>0 ,&#8212;</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>ENTRATE PROVENIENTI DA ALTRE ISTITUZIONI O ORGANISMI DELL&#8217;UNIONE EUROPEA</span></p></td></tr><tr><td><p>4&#160;0</p></td><td><p>ENTRATE PROVENIENTI DALLA FORNITURA DI SERVIZI E DA PAGAMENTI CONNESSI CON INDENNIT&#192; LOCATIVE PER ALTRE ISTITUZIONI O ORGANISMI DELL&#8217;UNIONE EUROPEA</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>457&#160;310,21</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 4 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>0</span></p></td><td><p><span>0</span></p></td><td><p><span>457&#160;310,21</span></p></td></tr><tr><td><p><span>5</span></p></td><td><p><span>ENTRATE DA ALTRE ISTITUZIONI O ORGANISMI DELL&#8217;UNIONE EUROPEA &#8211; ENTRATE CON DESTINAZIONE SPECIFICA</span></p></td></tr><tr><td><p>5&#160;0</p></td><td><p>ENTRATE DERIVANTI DALLA FORNITURA DI SERVIZI DI CONVALIDA (SEDIA) AD ALTRE ISTITUZIONI, AGENZIE E ORGANISMI DELL&#8217;UNIONE EUROPEA &#8211; ENTRATE CON DESTINAZIONE SPECIFICA</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0 ,&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>5&#160;1</p></td><td><p>ENTRATE DERIVANTI DALLA FORNITURA DI SERVIZI TIC AD ALTRE ISTITUZIONI, AGENZIE E ORGANISMI DELL&#8217;UNIONE EUROPEA &#8211; ENTRATE CON DESTINAZIONE SPECIFICA</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0 ,&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 5 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>0</span></p></td><td><p><span>0</span></p></td><td><p><span>0 ,&#8212;</span></p></td></tr><tr><td><p><span>9</span></p></td><td><p><span>ENTRATE VARIE</span></p></td></tr><tr><td><p>9&#160;0</p></td><td><p>ENTRATE VARIE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>34&#160;239,40</p></td><td><p>198&#160;719,85</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 9 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>0</span></p></td><td><p><span>34&#160;239,40</span></p></td><td><p><span>198&#160;719,85</span></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>98&#160;391&#160;640</span></p></td><td><p><span>88&#160;474&#160;455 ,&#8212;</span></p></td><td><p><span>79&#160;864&#160;886,85</span></p></td></tr></tbody></table> SPESE <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Esercizio 2022</p></td><td><p>Esercizio 2021</p></td><td><p>Esercizio 2020</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1&#160;1</p></td><td><p>RETRIBUZIONI, INDENNIT&#192; E SPESE</p></td><td><p>71&#160;898&#160;035</p></td><td><p>64&#160;833&#160;175 ,&#8212;</p></td><td><p>57&#160;627&#160;042,51</p></td></tr><tr><td><p>1&#160;2</p></td><td><p>SVILUPPO PROFESSIONALE E SPESE SOCIALI</p></td><td><p>3&#160;598&#160;950</p></td><td><p>2&#160;964&#160;655 ,&#8212;</p></td><td><p>2&#160;455&#160;188,80</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 1 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>75&#160;496&#160;985</span></p></td><td><p><span>67&#160;797&#160;830 ,&#8212;</span></p></td><td><p><span>60&#160;082&#160;231,31</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>INFRASTRUTTURE E SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>2&#160;1</p></td><td><p>SPESE PER GLI IMMOBILI</p></td><td><p>8&#160;748&#160;725</p></td><td><p>7&#160;985&#160;330 ,&#8212;</p></td><td><p>6&#160;094&#160;530,78</p></td></tr><tr><td><p>2&#160;2</p></td><td><p>SPESE IN TIC</p></td><td><p>4&#160;727&#160;935</p></td><td><p>4&#160;504&#160;530 ,&#8212;</p></td><td><p>2&#160;505&#160;594,76</p></td></tr><tr><td><p>2&#160;3</p></td><td><p>BENI MOBILI E SPESE DI FUNZIONAMENTO CORRENTE</p></td><td><p>565&#160;265</p></td><td><p>438&#160;815 ,&#8212;</p></td><td><p>250&#160;060,56</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>14&#160;041&#160;925</span></p></td><td><p><span>12&#160;928&#160;675 ,&#8212;</span></p></td><td><p><span>8&#160;850&#160;186,10</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE PER IL SOSTEGNO AL PROGRAMMA</span></p></td></tr><tr><td><p>3&#160;1</p></td><td><p>SPESE PER LA GESTIONE DEL PROGRAMMA</p></td><td><p>2&#160;182&#160;460</p></td><td><p>1&#160;472&#160;575 ,&#8212;</p></td><td><p>481&#160;136,62</p></td></tr><tr><td><p>3&#160;2</p></td><td><p>SPESE PER SERVIZI DI SOSTEGNO COMUNI</p></td><td><p>6&#160;670&#160;270</p></td><td><p>6&#160;275&#160;375 ,&#8212;</p></td><td><p>2&#160;068&#160;605,66</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>8&#160;852&#160;730</span></p></td><td><p><span>7&#160;747&#160;950 ,&#8212;</span></p></td><td><p><span>2&#160;549&#160;742,28</span></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>98&#160;391&#160;640</span></p></td><td><p><span>88&#160;474&#160;455 ,&#8212;</span></p></td><td><p><span>71&#160;482&#160;159,69</span></p></td></tr></tbody></table> Tabella dell'organico <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Categoria e grado</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>2022</p></td><td><p>2021</p></td></tr><tr><td><p>Autorizzati nel bilancio dell'Unione</p></td><td><p>Autorizzati nel bilancio dell'Unione</p></td></tr><tr><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AD 16</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AD 15</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AD 14</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>16</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p>AD 13</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>15</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>14</p></td></tr><tr><td><p>AD 12</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>31</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>30</p></td></tr><tr><td><p>AD 11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>30</p></td></tr><tr><td><p>AD 10</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>35</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>32</p></td></tr><tr><td><p>AD 9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>34</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>44</p></td></tr><tr><td><p>AD 8</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>28</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>26</p></td></tr><tr><td><p>AD 7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>7</p></td></tr><tr><td><p>AD 6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p>AD 5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AD</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>205</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>202</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AST 11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 10</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>AST 9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AST 8</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p>AST 7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AST 6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AST</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AST/SC 6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AST/SC</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p><span>Totale</span></p></td><td><p><span>&#8212;</span></p></td><td><p><span>215</span></p></td><td><p><span>&#8212;</span></p></td><td><p><span>212</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Totale Generale</span></p></td><td><p><span>215</span></p></td><td><p><span>212</span></p></td></tr></tbody></table> Stima del numero di agenti contrattuali (espressa in equivalenti a tempo pieno) ed esperti nazionali distaccati <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Posti di agente contrattuale</p></td><td><p>2022</p></td><td><p>2021</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>FG IV</p></td><td><p>340</p></td><td><p>323</p></td></tr><tr><td><p>FG III</p></td><td><p>258</p></td><td><p>255</p></td></tr><tr><td><p>FG II</p></td><td><p>81</p></td><td><p>92</p></td></tr><tr><td><p>FG I</p></td><td><p>3</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>682</p></td><td><p>673</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>Posti di esperto nazionale distaccato</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>682</p></td><td><p>673</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32022B0729(01)
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2524</p></td><td><p>24.11.2023</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2023/2524 DELLA COMMISSIONE del 10 agosto 2023 relativa all'aiuto di Stato SA.34001 (2017/C) concesso dal Regno di Spagna a favore di Telecom Castilla La Mancha SA [notificata con il numero C(2023) 5414] (Il testo in lingua spagnola è il solo facente fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 108, paragrafo 2, primo comma, visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a), visto l'articolo 9, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015, recante modalità di applicazione dell'articolo 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ( 1 ) , dopo aver invitato gli interessati a presentare le loro osservazioni conformemente a detti articoli ( 2 ) e viste le osservazioni trasmesse, considerando quanto segue: 1. Procedimento <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nel dicembre 2011 la Commissione ha ricevuto una denuncia secondo la quale il governo della Regione autonoma Castilla-La Mancha (<span>Junta de Comunidades de Castilla-La Mancha</span>, &#171;JCCM&#187;) aveva concesso un aiuto di Stato alla societ&#224; di telecomunicazioni Telecom Castilla La Mancha SA (&#171;Telecom CLM&#187;), un operatore di comunicazioni elettroniche attivo nella Regione autonoma Castilla-La Mancha, mediante l'aggiudicazione di un appalto per la costruzione e la gestione di una rete a banda larga di base senza fili (in prosieguo &#171;la misura&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 16&#160;gennaio 2012 la Commissione ha chiesto al Regno di Spagna di presentare osservazioni su tale denuncia. Il Regno di Spagna ha trasmesso informazioni alla Commissione il 12&#160;marzo 2012. Il 21&#160;giugno&#160;2012 la Commissione ha trasmesso ulteriori domande, alle quali il Regno di Spagna ha risposto il 25&#160;luglio 2012. Il Regno di Spana ha trasmesso informazioni supplementari in data 3&#160;aprile 2013, 24&#160;giugno&#160;2014, 4&#160;luglio 2016 e 18&#160;luglio 2016. Il 17&#160;gennaio 2017 la Commissione ha posto ulteriori quesiti, ai quali il Regno di Spagna ha risposto il 3&#160;febbraio 2017.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Con lettera del 19&#160;luglio 2017, la Commissione ha informato il Regno di Spagna in merito alla sua decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo&#160;108, paragrafo&#160;2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) (&#171;decisione di avvio del procedimento&#187;) in relazione al presunto aiuto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La decisione di avvio del procedimento &#232; stata pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>&#160;<a>(<span>3</span>)</a>. La Commissione ha invitato gli interessati a presentare osservazioni in merito all'aiuto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna ha presentato osservazioni sulla decisione di avvio del procedimento con lettera del 22&#160;settembre 2017.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il 6&#160;novembre 2017 la Commissione ha ricevuto osservazioni da una parte interessata, Telecom CLM. La Commissione ha trasmesso tali osservazioni al Regno di Spagna offrendo la possibilit&#224; di presentare osservazioni. Il Regno di Spagna, con lettera del 15&#160;gennaio 2018, ha informato la Commissione di non avere osservazioni da presentare.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Con lettera del 21&#160;dicembre 2018, la Commissione ha trasmesso ulteriori domande al Regno di Spagna, che ha risposto a tali quesiti con lettera ricevuta l'11&#160;febbraio 2019.</p></td></tr></tbody></table> 2. Descrizione dettagliata della misura 2.1. Contesto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La Regione autonoma Castilla-La Mancha era caratterizzata da un tasso di diffusione delle infrastrutture a banda larga per abitante inferiore alla media spagnola&#160;<a>(<span>4</span>)</a>. A eccezione delle citt&#224; di Toledo, Ciudad Real, Albacete, Cuenca e Guadalajara di tale Regione autonoma, il tasso di diffusione della banda larga (fissa e mobile) nella Regione autonoma era notevolmente inferiore a quello del resto del paese&#160;<a>(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Pertanto, negli anni precedenti la misura, la JCCM aveva cercato di sviluppare l'infrastruttura a banda larga nella Regione autonoma e di migliorare l'accesso alla banda larga in tutto il territorio, compresi gli insediamenti periferici e a bassa densit&#224; demografica, partecipando a vari programmi nazionali di sviluppo infrastrutturale. Nonostante la partecipazione della JCCM a tali programmi, nel 2010 la Regione autonoma non disponeva ancora di una copertura completa della banda larga di base. Alla luce di tale situazione, la JCCM ha stabilito che la fornitura dell'accesso alla banda larga per tutti i residenti della Regione autonoma rappresentava una priorit&#224; e ha elaborato un progetto per conseguire tale obiettivo.</p></td></tr></tbody></table> 2.2. Obiettivo della misura <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>L'obiettivo della misura era garantire la copertura con la banda larga di base [velocit&#224; di download minima di due megabits al secondo (Mbps) presso gli utenti finali] in tutte le zone abitate della Regione autonoma Castilla-La Mancha sprovviste dell'infrastruttura a banda larga o nelle quali tale infrastruttura difficilmente sarebbe stata sviluppata nel breve termine, ossia le zone che si qualificavano come aree &#171;bianche&#187; ai sensi degli orientamenti sulla banda larga del 2009 applicabili all'epoca&#160;<a>(<span>6</span>)</a>. A tal fine, il progetto prevedeva che un operatore terzo (designato tramite una procedura di gara aperta) sviluppasse una rete a banda larga di base e la gestisse per tutta la durata del progetto, mentre la JCCM avrebbe acquisito la propriet&#224; della rete. Era esplicitamente previsto che l'aggiudicatario, oltre a sviluppare e gestire la rete, avrebbe fornito anche servizi al dettaglio agli utenti finali (servizi di accesso a internet e telefonia&#160;IP/voice over IP). La gestione della rete sarebbe stata effettuata per conto e a rischio dell'aggiudicatario, che avrebbe dovuto garantire la manutenzione della rete e coprire tutti i costi di gestione. La JCCM non avrebbe percepito introiti dalla gestione della rete, ma non avrebbe neanche sostenuto alcun costo a tale riguardo.</p></td></tr></tbody></table> 2.3. Progetto e bilancio <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il 13&#160;maggio 2010 la JCCM ha indetto una gara d'appalto aperta e ha pubblicato un invito a presentare offerte nella<span>Gazzetta ufficiale di Castilla-La Mancha</span> per la fornitura di una rete a banda larga di base, compresi lo sviluppo e la gestione delle infrastrutture necessarie, inizialmente in&#160;478 aree interessate, che sono state poi ridotte a&#160;461 in seguito all'analisi di mercato (cfr. il considerando 12). Tutte le imprese registrate come operatori di telecomunicazioni presso la Commissione per il mercato delle telecomunicazioni (<span>Comisi&#243;n del Mercado de las Telecomunicaciones</span>, &#171;CMT&#187;) potevano presentare un'offerta. Le 461 aree interessate erano costituite da insediamenti rurali situati in comuni della Regione autonoma Castilla-La Mancha, con una popolazione media di 35 abitanti&#160;<a>(<span>7</span>)</a>. Il progetto copriva quindi una popolazione totale di circa 16&#160;000 abitanti. Le offerte dovevano essere valutate dall'Ufficio appalti dell'assessorato regionale dell'Industria, dell'energia e dell'ambiente&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Al fine di individuare le aree interessate, la JCCM ha effettuato un'analisi di mercato che ha definito le zone coperte dalle reti a banda larga esistenti nella Regione autonoma Castilla-La Mancha e le zone sprovviste di tali reti. L'analisi di mercato si &#232; basata sulle informazioni pervenute nel corso delle consultazioni bilaterali con tutti gli operatori a banda larga che la JCCM sapeva operare nella Regione autonoma&#160;<a>(<span>9</span>)</a>. Tali informazioni hanno permesso di delineare una mappatura particolareggiata dell'infrastruttura esistente e di avere una panoramica dei piani di sviluppo degli operatori a banda larga su un orizzonte temporale pertinente di tre-quattro anni. La JCCM ha inoltre analizzato tutti i piani territoriali di sviluppo annuale presentati dagli operatori di rete registrati presso la CMT negli anni precedenti&#160;<a>(<span>10</span>)</a>. L'analisi di mercato ha concluso che non vi erano reti a banda larga di base nelle aree interessate e che nei tre-quattro anni successivi alle consultazioni non erano previsti investimenti nello sviluppo della banda larga in tali aree.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La JCCM aveva effettuato in precedenza tre studi sui costi stimati dello sviluppo di una rete a banda larga di base che garantisse la copertura dell'intera Regione autonoma e le relative relazioni erano state trasmesse alla JCCM nel novembre 2008, nell'ottobre 2009 e nel febbraio 2010. Dagli studi emergeva che l'opzione meno costosa sarebbe stata una soluzione a banda larga senza fili, con un costo di circa 17-20 milioni di EUR. Poich&#233; il bilancio massimo disponibile per il progetto ammontava a&#160;16 milioni di EUR, le 461 aree interessate sono state suddivise in&#160;311&#160;aree di copertura obbligatoria e&#160;150 aree facoltative supplementari. La suddivisione delle aree interessate in aree obbligatorie e facoltative &#232; stata effettuata in base alle dimensioni della popolazione. Le 311 aree interessate obbligatorie avevano un minimo di dodici abitanti; tutte le aree interessate facoltative avevano meno di dodici abitanti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>I fondi sono stati accantonati in egual misura dal ministero dell'Ambiente e dell'ambiente rurale e marino (<span>Ministerio de Medio Ambiente y Medio Rural y Marino</span>, &#171;il MARM&#187;) e dalla JCCM, ciascuno con un contributo pari a&#160;8 milioni di EUR dai rispettivi bilanci, nazionale e regionale. I fondi erano stati assegnati alla realizzazione di tale progetto in un accordo di collaborazione tra il MARM e la JCCM sottoscritto nel quadro di un programma di sviluppo rurale sostenibile firmato il 12&#160;novembre 2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>I criteri di aggiudicazione utilizzati dalla JCCM sono stati illustrati dettagliatamente nel &#171;capitolato d'oneri&#187; e nelle &#171;specifiche tecniche&#187; definiti prima della pubblicazione della procedura di gara. I criteri di aggiudicazione sono stati organizzati in un sistema di punteggio con un massimo di 100 punti. Un massimo di 64 punti poteva essere ottenuto soddisfacendo i &#171;criteri oggettivi&#187;, quali il numero di famiglie supplementari coperte dalla nuova rete, la qualit&#224; dei servizi al dettaglio offerti, l'importo dei fondi necessari, ecc. Un massimo di 36 punti poteva essere ottenuto soddisfacendo i &#171;criteri soggettivi&#187;, in base ai quali la JCCM valutava: i) la soluzione tecnica proposta; ii) il piano di gestione delle infrastrutture e dei problemi presentato; iii) il livello di assistenza e di sostegno che l'offerente proponeva di fornire nel processo di restituzione della rete al JCCM in seguito alla scadenza del contratto; iv) un'eventuale offerta vincolante di acquisto della rete dalla JCCM dopo la scadenza del contratto; e v) il livello di dettaglio fornito dall'offerente nel suo piano di restituzione della rete.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Le ponderazioni assegnate a ciascun criterio di aggiudicazione erano indicate nel &#171;capitolato d'oneri&#187;, in cui veniva specificato il punteggio massimo ottenibile per ciascun criterio e sottocriterio di aggiudicazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i requisiti tecnici della rete a banda larga di base, nei documenti di gara la JCCM richiedeva per tutte le aree di copertura obbligatoria una velocit&#224; di download minima di 2 Mbps, estendibile a un minimo di 4 Mbps, e una velocit&#224; di upload di 512 Kbps. Prescriveva anche una latenza massima di 150 ms e un<span>jitter</span> massimo di 30 ms. La rete doveva garantire inoltre almeno il 20&#160;% della velocit&#224; nominale stabilita da contratto nei periodi di carico massimo&#160;<a>(<span>11</span>)</a>. La durata di tali periodi di carico massimo a velocit&#224; di trasmissione inferiori per utente finale non doveva essere superiore a due ore al giorno. I volumi di dati a disposizione degli utenti finali dovevano essere illimitati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>La JCCM richiedeva inoltre all'aggiudicatario di prestare servizi di telefonia&#160;IP/VoIP&#160;<a>(<span>12</span>)</a> e fornire un punto di interconnessione di rete che consentisse a operatori terzi di ottenere accesso all'ingrosso alla rete. Nella clausola 4.2 delle &#171;specifiche tecniche&#187;, la JCCM stabiliva che gli offerenti dovevano offrire servizi di accesso all'ingrosso affinch&#233; altri operatori di comunicazioni elettroniche potessero fornire agli utenti finali delle aree interessate, a livello di vendita al dettaglio, servizi a banda larga di base conformi ai parametri di qualit&#224;, affidabilit&#224; e disponibilit&#224; imposti in suddetto documento. L'aggiudicatario era tenuto a completare lo sviluppo della rete a banda larga di base entro un anno dalla firma del contratto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Le &#171;specifiche tecniche&#187; operavano una distinzione tra due componenti differenti della rete a banda larga di base da sviluppare: i) la &#171;rete di accesso&#187; e ii) la &#171;rete di trasporto&#187;. Per rete di accesso si intendeva la sezione della rete a banda larga situata tra il nodo di accesso e l'utente finale. La rete di trasporto consisteva nella rete di interconnessione tra i nodi centrali dell'operatore e le apparecchiature di accesso. La rete di accesso poteva funzionare via cavo o senza fili e l'aggiudicatario doveva fornire tutte le apparecchiature necessarie, escluse quelle degli utenti finali. La rete di trasporto doveva consistere in una rete multiservizio in grado di supportare servizi di comunicazione elettronica diversi dai servizi a banda larga di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Inoltre le &#171;specifiche tecniche&#187; consentivano il riutilizzo delle infrastrutture esistenti, in particolare l'infrastruttura utilizzata per il passaggio dalla televisione analogica terrestre alla televisione digitale terrestre nella Regione autonoma Castilla-La Mancha (&#171;l'infrastruttura TDT&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Secondo le autorit&#224; spagnole, il bando di gara pubblicato nella Gazzetta ufficiale di Castilla-La Mancha conteneva un link al sito web della JCCM&#160;<a>(<span>13</span>)</a>, dove era possibile consultare il &#171;capitolato d'oneri&#187; e le &#171;specifiche tecniche&#187;, oltre a una pagina di domande frequenti. A detta delle autorit&#224; spagnole, tale sito web forniva una serie di domande e risposte relative alla procedura e conteneva un elenco delle infrastrutture utilizzate per l'attuazione del piano di passaggio alla televisione digitale terrestre (TDT), nonch&#233; i dati di contatto dei relativi proprietari, che erano stati contrattualmente obbligati a concedere accesso a tale infrastruttura a tutti gli offerenti al fine di creare una rete a banda larga di base&#160;<a>(<span>14</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>La JCCM ha ricevuto cinque offerte. Due offerte, di Telecom CLM e Telef&#243;nica Espa&#241;a S.A. (Telef&#243;nica), soddisfacevano tutti i requisiti tecnici e sono state esaminate nel corso del processo di selezione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>L'offerta di Telecom CLM prevedeva una soluzione senza fili basata sulla tecnologia WIMAX per il 100&#160;% delle aree interessate obbligatorie e per circa il 56&#160;% delle ulteriori aree interessate facoltative. Per le restanti aree facoltative, Telecom CLM proponeva una soluzione satellitare. Tale combinazione garantiva una copertura a banda larga di base per tutte le aree interessate (obbligatorie e facoltative) specificate nei documenti di gara. Telecom CLM si proponeva di creare e gestire la rete per 15,85 milioni di EUR, ricevendo&#160;1,76/10 punti per il criterio del prezzo nella procedura di selezione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Sebbene la soluzione satellitare proposta da Telecom CLM per circa il 44&#160;% delle aree interessate facoltative non soddisfacesse i requisiti tecnici relativi alla latenza e al<span>jitter</span> massimi, l'offerta di Telecom CLM era ammissibile in quanto tali requisiti tecnici erano applicabili solo alle aree interessate obbligatorie (cfr. il considerando&#160;17) e, per queste aree, l'offerta di Telecom CLM si basava sulla tecnologia WIMAX, che garantiva il rispetto di detti requisiti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>L'offerta di Telecom CLM prevedeva l'installazione di un punto di interconnessione a Toledo e conteneva le condizioni generali per la concessione dell'accesso alla rete a operatori di rete terzi. Telecom CLM ha ricevuto un totale di&#160;76,13/100 punti (44,93&#160;punti per i &#171;criteri oggettivi&#187; e&#160;31,2 punti per i &#171;criteri soggettivi&#187;), ottenendo per il criterio di aggiudicazione relativo al prezzo di accesso all'ingrosso&#160;0/7 punti, in quanto i suoi prezzi erano superiori a quelli offerti da Telef&#243;nica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>L'offerta di Telef&#243;nica prevedeva una soluzione tecnologica combinata che si prefiggeva di coprire le 311 aree interessate obbligatorie mediante la tecnologia WIMAX (per 218 aree interessate), la tecnologia xDSL (per 58 aree interessate) e la tecnologia mobile 3G (per 35 aree interessate). Telef&#243;nica intendeva coprire circa un terzo delle aree facoltative mediante la tecnologia WIMAX, mentre circa due terzi di tali aree sarebbero rimasti scoperti. Telef&#243;nica, facendo ampio affidamento sulla propria infrastruttura di rete mobile esistente, si proponeva di creare e gestire la rete per 16 milioni di EUR, ricevendo un totale di&#160;46,22/100 punti (26,07 punti per i &#171;criteri oggettivi&#187; e&#160;20,15 punti per i &#171;criteri soggettivi&#187;). Tale punteggio includeva&#160;0/10 punti per il criterio del prezzo e&#160;2/7 punti per il criterio di aggiudicazione relativo al prezzo di accesso all'ingrosso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Il 17&#160;agosto 2010, in seguito alla procedura di selezione, la JCCM ha aggiudicato l'appalto a Telecom CLM per 15,85 milioni di EUR. Il 13&#160;settembre 2010 la JCCM e Telecom CLM hanno firmato il contratto. Telecom CLM ha iniziato a gestire la rete il 19&#160;settembre 2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Telecom CLM ha ricevuto l'importo di 15,85 milioni di EUR in cinque rate tra il 20&#160;aprile 2012 e il 26&#160;novembre 2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>In due occasioni Telecom CLM ha migliorato volontariamente le prestazioni della rete a banda larga di base fornita nell'ambito del contratto. Il primo miglioramento &#232; diventato operativo il 28&#160;aprile 2016 e consisteva in un aumento della velocit&#224; di download minima a&#160;5 Mbps. Un secondo miglioramento &#232; stato introdotto il 4&#160;maggio 2018 e consisteva in un aumento della velocit&#224; di download minima a&#160;10&#160;Mbps.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>La misura non &#232; stata notificata alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> 2.4. Durata <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Il contratto aveva una durata di cinque anni, con possibilit&#224; di rinnovo di due anni, durante i quali l'aggiudicatario era tenuto a garantire la gestione della rete. Il contratto &#232; stato rinnovato due volte, prima nel 2017 per un anno, fino al settembre 2018, e poi nel 2018, fino al settembre 2019.</p></td></tr></tbody></table> 2.5. Beneficiario <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Il presunto beneficiario &#232; Telecom CLM, una societ&#224; privata con sede a Toledo (Spagna), attiva nella fornitura di servizi di comunicazione elettronica (televisione, radio e banda larga) e controllata da Equitix Investment Management Limited, un'impresa di investimento. La JCCM detiene circa il 45&#160;% delle azioni di Telecom&#160;CLM.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Nel 2008 Telecom CLM possedeva 138 centri della televisione analogica terrestre che facevano parte della rete televisiva terrestre della Regione autonoma Castilla-La Mancha, costituita da circa 500 centri di trasmissione. Nell'ambito del passaggio alla TDT, nel periodo 2008-2009 Telecom CLM aveva ricevuto un aiuto pubblico pari a i) 13,2 milioni di EUR per digitalizzare i propri centri di trasmissione mediante l'installazione di apparecchiature TDT; ii) 6,4 milioni di EUR per gestire e mantenere la rete della Regione autonoma Castilla-La Mancha; e iii) 2,26 milioni di EUR per costruire venti nuovi centri di trasmissione della TDT&#160;<a>(<span>15</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Il 1<span>o</span>&#160;ottobre 2014 la Commissione ha adottato la decisione C(2014) 6846 final, nella quale concludeva che l'aiuto pubblico ricevuto da Telecom CLM costituiva un aiuto di Stato incompatibile con il mercato interno e ne ordinava il rimborso.&#160;<a>(<span>16</span>)</a></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Nel 2018 la Corte di giustizia, nelle sentenze del 26&#160;aprile 2018,<span>Cellnex&#160;Telecom/Commissione</span>, cause riunite C-91/17 P e C-92/17 P, e del 20&#160;settembre 2018,<span>Spagna/Commissione</span>, C-114/17 P, ha confermato la decisione di recupero.&#160;<a>(<span>17</span>)</a> Il 18&#160;agosto 2022 Telecom CLM ha rimborsato la totalit&#224; del capitale dell'aiuto e degli interessi di recupero ai sensi della procedura di rimborso per la diffusione della TDT nella Regione autonoma Castilla-La Mancha (SA.27408).</p></td></tr></tbody></table> 2.6. Indagine della Commissione per il mercato delle telecomunicazioni (CMT) della Spagna <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Il 20&#160;dicembre 2010 la CMT ha avviato d'ufficio un procedimento amministrativo per esaminare le condizioni di gestione della rete a banda larga di base concordate tra la JCCM e Telecom CLM nel contratto firmato il 13&#160;settembre 2010, nonch&#233; gli eventuali effetti anticoncorrenziali conseguenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>La CMT ha concluso, nella sua decisione del 23&#160;giugno&#160;2011&#160;<a>(<span>18</span>)</a>, che il prezzo del servizio di accesso indiretto all'ingrosso offerto da Telecom CLM a terzi era troppo elevato e, di fatto, troppo vicino al prezzo al dettaglio del mercato per i servizi a banda larga di base nella Regione autonoma. Secondo la CMT, il prezzo del servizio di accesso indiretto all'ingrosso offerto da Telecom CLM non avrebbe lasciato ai prestatori di servizi terzi un margine sufficiente per ottenere un profitto adeguato dalla fornitura di servizi a banda larga al dettaglio agli utenti finali mediante l'utilizzo dei servizi di accesso all'ingrosso forniti da Telecom CLM. Inoltre la CMT ha constatato che n&#233; i documenti di gara n&#233; il contratto firmato dalla JCCM e da Telecom CLM nel settembre 2010 prevedevano un meccanismo di recupero inteso a evitare un eccesso di compensazione dell'aggiudicatario qualora la domanda di servizi a banda larga nella zona in questione fosse aumentata al di sopra dei livelli previsti, obbligandolo a rimborsare gli utili in eccesso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>Nella sua decisione del 23&#160;giugno&#160;2011, la CMT ha ordinato i) a Telecom CLM di ridurre il prezzo imposto agli operatori terzi per il servizio di accesso indiretto all'ingrosso; e ii) al JCCM di introdurre nel contratto firmato con Telecom CLM nel settembre 2010 un meccanismo di recupero che obbligasse Telecom CLM a rimborsare la percentuale di utili in eccesso equivalente alla quota rappresentata dai 15,85 milioni di EUR sul costo totale del progetto.</p></td></tr></tbody></table> 2.7. Modifica dei prezzi di accesso all'ingrosso e meccanismo di recupero <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>Telecom CLM offriva un servizio di accesso indiretto alla rete all'ingrosso per consentire a operatori terzi di fornire agli utenti finali delle aree interessate servizi a banda larga al dettaglio conformi ai requisiti di qualit&#224;, affidabilit&#224; e disponibilit&#224; stabiliti nei documenti di gara per i servizi al dettaglio. A seguito della decisione della CMT, secondo cui il prezzo all'ingrosso inizialmente offerto da Telecom CLM (34,50&#160;EUR) era troppo vicino ai prezzi al dettaglio che la societ&#224; stessa offriva agli utenti finali (37,50&#160;EUR) ed era anche superiore ad altri prezzi praticati nel settore per i servizi di accesso indiretto all'ingrosso, Telecom CLM ha riesaminato l'offerta di prezzi del suo servizio di accesso indiretto all'ingrosso, ha modificato e ridotto tale offerta con effetto dal 15&#160;luglio 2011 e l'ha trasmessa alla CMT e alla JCCM, che l'hanno approvata il 29&#160;luglio 2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Il prezzo del servizio di accesso indiretto all'ingrosso presentato &#232; stato ridotto a&#160;23,70&#160;EUR, rispetto al prezzo iniziale di 34,50&#160;EUR, con una riduzione del 31,3&#160;%, determinando prezzi di accesso all'ingrosso inferiori del 36,8&#160;% rispetto ai prezzi al dettaglio praticati da Telecom CLM.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>I documenti di gara non stabilivano inizialmente il requisito di un meccanismo di recupero poich&#233; considerato superfluo, in quanto si era giunti alla conclusione che l'importo massimo dell'aiuto, pari a&#160;16 milioni di EUR, difficilmente sarebbe stato sufficiente per lo sviluppo della rete e, pertanto, si era ritenuto improbabile che il progetto diventasse redditizio. Ciononostante, la CMT ha deciso che la JCCM doveva imporre a Telecom CLM un meccanismo di recupero affinch&#233;, in caso di aumento della domanda o di una variazione del volume d'affari che comportasse un mutamento dei rendimenti derivanti dalla gestione della rete superiore ai rendimenti medi del settore, una percentuale dell'utile in eccesso equivalente a quella rappresentata dall'aiuto ricevuto rispetto all'investimento totale dovesse essere rimborsata alla JCCM.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>La JCCM ha quindi presentato alla CMT il seguente meccanismo di recupero:</p><p><span> &#171;Il piano aziendale figurante nell'offerta in base alla quale &#232; stato aggiudicato il presente appalto prendeva in considerazione una diffusione del servizio di banda del 10&#160;% della popolazione destinataria. Sulla base di tali presupposti, &#232; previsto un fatturato annuo pari a circa il 6,3&#160;% della dotazione di bilancio per l'aggiudicazione dell'appalto (15&#160;845&#160;301,84&#160;EUR).</span></p><p><span>Nel corso del primo trimestre di ogni anno civile corrispondente al periodo di gestione della rete viene riesaminata la diffusione del servizio a banda larga offerto rispetto alla popolazione destinataria dell'appalto. Sulla base di tale riesame si applicano i seguenti criteri di rimborso:</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>se la diffusione del servizio &#232; pari o inferiore al 12&#160;% della popolazione destinataria, non si applica alcun rimborso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>se la diffusione del servizio &#232; superiore al 12&#160;% e pari o inferiore al 15&#160;% della popolazione destinataria, si applica la seguente regola di rimborso:</p><p><span>rimborso (% dotazione di bilancio per l'aggiudicazione) = 0,28 x (diffusione (%) - 12&#160;%);</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>se la diffusione del servizio &#232; superiore al 15&#160;% della popolazione destinataria, si applica la seguente regola di rimborso:</p><p><span>rimborso (% dotazione di bilancio per l'aggiudicazione) = 0,28 x (diffusione (%) - 2,8&#160;%)&#187;.</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>La CMT ha approvato le modifiche proposte. Telecom CLM e la JCCM hanno attuato le misure disposte dalla CMT mediante una clausola aggiuntiva al contratto firmata nel settembre 2010. Il meccanismo di recupero &#232; entrato in vigore il 1<span>o</span>&#160;giugno&#160;2012.</p></td></tr></tbody></table> 2.8. Denunciante <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>Il denunciante, Difusi&#243;n Herciana S.L., &#232; una societ&#224; privata con sede a Madrid (Spagna) che fornisce assistenza per i servizi televisivi e di radiodiffusione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>Il denunciante sosteneva che l'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM costituiva un aiuto di Stato incompatibile a favore di Telecom CLM. A suo parare la procedura di gara non aveva garantito la selezione dell'offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa e l'intervento della JCCM non era stato sufficientemente corroborato attraverso una consultazione pubblica e un esercizio di mappatura adeguati. Secondo il denunciante, le aree interessate dal progetto erano in realt&#224;, per la maggior parte, aree &#171;grigie&#187; ai sensi degli orientamenti sulla banda larga del 2009, e non aree &#171;bianche&#187;. Il denunciante affermava inoltre che il progetto non era tecnologicamente neutro in quanto prevedeva l'utilizzo dell'infrastruttura TDT esistente. Infine, sosteneva che i prezzi di accesso all'ingrosso praticati da Telecom CLM per la rete a banda larga di base erano anticoncorrenziali e lamentava il fatto che il contratto firmato tra la JCCM e Telecom CLM nel settembre 2010 non includesse un meccanismo di recupero.</p></td></tr></tbody></table> 2.9. Motivazioni per l'avvio del procedimento <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha ritenuto che l'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM costituisse un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;1, TFUE e che tale aiuto fosse stato concesso in violazione degli obblighi di notifica e di sospensione di cui all'articolo&#160;108, paragrafo&#160;3, TFUE. In particolare, la Commissione ha ritenuto che l'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM avesse conferito a quest'ultima un vantaggio economico, sebbene l'appalto fosse stato aggiudicato a seguito di una procedura di gara aperta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>La Commissione ha inoltre espresso dubbi sul fatto che l'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM fosse compatibile con gli orientamenti sulla banda larga del 2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>In primo luogo, la Commissione ha ritenuto che la JCCM non avesse consultato pubblicamente le parti interessate in merito a questo specifico investimento pubblico per individuare i piani di investimento privato esistenti o futuri nelle aree interessate, ma avesse effettuato solo un'analisi di mercato al fine di individuare le reti a banda larga esistenti utilizzando i dati gi&#224; disponibili (cfr. il considerando 30 della decisione di avvio del procedimento). In secondo luogo, la Commissione ha espresso dubbi circa il fatto che la procedura di gara condotta dalla JCCM fosse conforme alle disposizioni degli orientamenti sulla banda larga del 2009 in materia di trasparenza e offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa (cfr. il considerando 31 della decisione di avvio del procedimento). In terzo luogo, la Commissione nutriva dubbi sul fatto che la misura soddisfacesse la condizione di neutralit&#224; tecnologica di cui agli orientamenti sulla banda larga del 2009 (cfr. il considerando 32 della decisione di avvio del procedimento). In quarto luogo, la Commissione ha espresso riserve sul fatto che la misura fosse conforme agli orientamenti sulla banda larga del 2009 per quanto riguarda l'accesso all'ingrosso e un meccanismo di recupero per evitare un eccesso di compensazione (cfr. il considerando 33 della decisione di avvio del procedimento). Infine, in linea con il principio sancito nella causa<span>Deggendorf</span>&#160;<a>(<span>19</span>)</a>, la Commissione ha ritenuto che il fatto che Telecom CLM non avesse ancora rimborsato l'aiuto che la Commissione aveva dichiarato incompatibile con il mercato interno nel caso SA.27408&#160;<a>(<span>20</span>)</a> dovesse essere preso in considerazione nel valutare la compatibilit&#224; della misura (cfr. il considerando 37 della decisione di avvio del procedimento).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>Pertanto la Commissione non ha potuto escludere che l'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM nel settembre 2010 fosse incompatibile con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table> 3. Osservazioni del Regno di Spagna 3.1. Osservazioni generali <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>Nella sua risposta alla decisione di avvio del procedimento il Regno di Spagna ha presentato le osservazioni della JCCM sostenendo, da un lato, che Telecom CLM non aveva beneficiato di alcun vantaggio economico e, dall'altro, che, anche ritenendo, ciononostante, che fosse stato concesso un aiuto di Stato, questo era compatibile con il mercato interno in quanto conforme agli orientamenti sulla banda larga del 2009. Il Regno di Spagna ha inoltre sostenuto che l'aiuto &#232; da considerarsi compatibile con il mercato interno ai sensi del regolamento generale di esenzione per categoria&#160;<a>(<span>21</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> 3.2. Assenza di vantaggio economico <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>Secondo il Regno di Spagna, la decisione di avvio del procedimento non individua il vantaggio specifico che sarebbe stato concesso a Telecom CLM ma si limita a spiegare perch&#233; l'esistenza di un vantaggio non poteva essere esclusa. Il Regno di Spagna sottolinea che la nuova infrastruttura &#232; stata acquisita direttamente e in via esclusiva dalla JCCM, e non da Telecom CLM, e che la gestione da parte di Telecom CLM della rete a banda larga di base nel corso del quinquennio non &#232; stata redditizia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna sostiene che avrebbe potuto sussistere un vantaggio solo se la compensazione percepita da Telecom CLM avesse superato il prezzo di mercato dei servizi forniti. Tuttavia, il ricorso a una procedura di gara aperta ha garantito che l'importo delle risorse statali concesse fosse limitato al minimo necessario per l'attuazione del progetto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna ritiene che, per valutare l'esistenza di un vantaggio, sia necessario effettuare un confronto tra la situazione finanziaria del beneficiario a seguito della misura e la sua situazione finanziaria nel caso in cui la misura non fosse stata introdotta. Il Regno di Spagna sostiene che gli importi erogati a Telecom CLM nell'ambito dell'appalto aggiudicato non superavano i costi di sviluppo della rete a banda larga di base a norma di tale appalto e che, pertanto, Telecom CLM non ha beneficiato di una situazione finanziaria migliore a seguito dell'aggiudicazione dell'appalto nel settembre 2010.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>Infine, il Regno di Spagna riconosce che il contributo finanziario concesso a Telecom CLM le ha permesso di entrare in un nuovo mercato. Tuttavia, a suo dire, l'agevolazione dell'ingresso nel mercato non poteva considerarsi un aiuto di Stato in assenza di redditivit&#224; del mercato.&#160;<a>(<span>22</span>)</a></p></td></tr></tbody></table> 3.3. Compatibilità della misura a norma degli orientamenti sulla banda larga del 2009 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna contesta l'analisi della Commissione contenuta nella decisione di avvio del procedimento, sostenendo che quest'ultima ha analizzato la compatibilit&#224; della misura controversa al momento dell'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM. Il Regno di Spagna sottolinea che, per valutare gli effetti del progetto sulla concorrenza, il momento corretto per effettuare l'analisi sarebbe stato all'avvio della gestione della rete a banda larga di base sviluppata nel settembre 2012, vale a dire dopo l'attuazione, da parte della JCCM e di Telecom CLM, delle modifiche disposte dalla CMT.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.1. Consultazione delle parti interessate <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la consultazione delle parti interessate, il Regno di Spagna sostiene che la JCCM ha svolto un'accurata consultazione di tutte le parti interessate dalla misura, conformemente agli orientamenti sulla banda larga del 2009. Sottolinea che gli orientamenti sulla banda larga del 2009, a differenza degli orientamenti sulla banda larga del 2013&#160;<a>(<span>23</span>)</a>, non richiedono una consultazione pubblica delle parti interessate, ma piuttosto un'&#171;accurata consultazione&#187; con esse. Secondo il Regno di Spagna, la JCCM ha condotto numerose consultazioni bilaterali con tutti gli operatori impegnati, all'epoca, a sviluppare servizi a banda larga nella Regione autonoma. Stando a quanto indicato i primi contatti hanno avuto luogo tra maggio e ottobre 2009. La JCCM conosceva gli operatori interessati a causa dell'obbligo giuridico a carico degli operatori a banda larga di presentare piani territoriali di sviluppo annuali. Il Regno di Spagna ritiene che l'approccio adottato dalla JCCM sia stato accettato dalla Commissione, in altre situazioni, come accurata consultazione a norma degli orientamenti sulla banda larga del 2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la mancata consultazione del denunciante, il Regno di Spagna sottolinea che quest'ultimo non figurava nel registro degli operatori a banda larga della CMT. Il Regno di Spagna sottolinea, in relazione alle presunte dichiarazioni rese dal rappresentante legale del denunciante in occasione di una riunione con la JCCM nel maggio 2016, che il denunciante non aveva mai fornito servizi a banda larga in passato n&#233; aveva alcun interesse a fornirli in futuro.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.2. Mappatura particolareggiata delle aree interessate <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>Alla luce dei dubbi avanzati dalla Commissione circa la classificazione da parte della JCCM delle 461 aree interessate come aree &#171;bianche&#187; ai sensi degli orientamenti sulla banda larga del 2009, basati sulle conclusioni della CMT contenute nella sua decisione del 23&#160;giugno&#160;2011, il Regno di Spagna ribadisce che le 461 aree interessate costituivano aree &#171;bianche&#187; a norma dei suddetti orientamenti. Il Regno di Spagna spiega che le discrepanze emerse nell'analisi della CMT si devono al fatto che quest'ultima ha utilizzato come base esclusivamente i comuni e ha classificato come aree interessate &#171;grigie&#187; i comuni con una copertura della banda larga superiore al 50&#160;% della popolazione. Al contrario, la JCCM ha analizzato in modo pi&#249; dettagliato le aree interessate dal progetto, suddividendo i comuni della Regione autonoma in insediamenti e individuando su tale base le aree interessate &#171;bianche&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.3. Procedura di selezione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>In risposta ai dubbi espressi dalla Commissione circa la conformit&#224; della procedura di gara condotta dalla JCCM alle disposizioni degli orientamenti sulla banda larga del 2009 in materia di trasparenza e offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa, il Regno di Spagna contesta il fatto che i criteri di aggiudicazione &#171;soggettivi&#187; (36/100) fossero arbitrari per il solo fatto di non essere valutati sulla base di formule matematiche. Il Regno di Spagna fa riferimento a precedenti decisioni della Commissione&#160;<a>(<span>24</span>)</a> in cui ritiene che tali criteri qualitativi di aggiudicazione non siano stati considerati arbitrari e osserva che i criteri di aggiudicazione &#171;soggettivi&#187; adottati dalla JCCM nell'ambito della procedura di gara erano conformi alle norme stabilite dalla giurisprudenza della Corte&#160;<a>(<span>25</span>)</a>. Inoltre, nei documenti di gara, la JCCM aveva specificato la ponderazione relativa che sarebbe stata attribuita a ciascuno dei criteri qualitativi. Per quanto riguarda la critica mossa dalla Commissione riguardo allo scarso peso attribuito al criterio del prezzo nell'ambito dei criteri di aggiudicazione&#160;(10/100), il Regno di Spagna sottolinea che l'offerta del presunto beneficiario era quella con il prezzo pi&#249; basso tra tutte le offerte non escluse dalla procedura di selezione finale per via della mancata conformit&#224; ai requisiti tecnici della rete a banda larga di base e sostiene che la Commissione, in altri casi, ha accettato una ponderazione bassa per il criterio del prezzo&#160;<a>(<span>26</span>)</a>. Il Regno di Spagna osserva inoltre che la CMT non ha sollevato obiezioni al riguardo nella sua decisione del 23&#160;giugno&#160;2011 e fa riferimento a precedenti decisioni della Commissione in cui uno scarso peso attribuito al criterio del prezzo non &#232; stato considerato un problema.&#160;<a>(<span>27</span>)</a></p></td></tr></tbody></table> 3.3.4. Neutralità tecnologica <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la neutralit&#224; tecnologica del progetto appaltato, il Regno di Spagna ritiene che la definizione della misura non abbia favorito alcuna tecnologia o piattaforma di rete particolare. In riferimento alle &#171;specifiche tecniche&#187;, sottolinea che la JCCM non ha imposto agli offerenti di sviluppare una data soluzione tecnologica. Gli offerenti sono invece stati invitati a proporre la soluzione da essi ritenuta pi&#249; adeguata per ogni area territoriale. Il Regno di Spagna sostiene che l'appalto aggiudicato ammetteva qualsiasi soluzione tecnologica purch&#233; questa soddisfacesse i requisiti tecnici imposti per la rete. A titolo di esempio, il Regno di Spagna fa riferimento alle diverse soluzioni tecnologiche e combinazioni di tecnologie proposte dai due offerenti qualificatisi per la procedura di gara.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna giustifica il riferimento, nei documenti di gara, alla possibilit&#224; di riutilizzare l'infrastruttura TDT esistente in ragione della necessit&#224; di rispettare gli orientamenti sulla banda larga del 2009. Sottolinea inoltre che, ai sensi degli orientamenti sulla banda larga del 2009, le autorit&#224; devono prendere in considerazione, ove possibile, il riutilizzo delle infrastrutture esistenti. Il Regno di Spagna evidenzia che la possibilit&#224; di riutilizzare l'infrastruttura esistente &#232; stata offerta a tutti gli offerenti interessati e che tutte le offerte ricevute, tranne una, contenevano proposte basate su tale infrastruttura esistente.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.5. Accesso all'ingrosso e meccanismo di recupero <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i dubbi espressi dalla Commissione circa la compatibilit&#224; delle condizioni di accesso all'ingrosso offerte da Telecom CLM e l'assenza di un meccanismo di recupero contrattuale, il Regno di Spagna si limita a sottolineare che tali questioni sono state risolte il 29&#160;luglio 2011. In risposta alla decisione della CMT del 23&#160;giugno&#160;2011, Telecom CLM ha ridotto notevolmente i propri prezzi di accesso all'ingrosso per i terzi ed &#232; stato introdotto un meccanismo di recupero nel contratto tra la JCCM e Telecom CLM.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.6. Regolamento generale di esenzione per categoria <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna ritiene altres&#236; che l'aggiudicazione dell'appalto, in quanto aiuto di Stato ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;1, TFUE, rientri nell'ambito di applicazione del regolamento generale di esenzione per categoria e sia compatibile con il mercato interno, tenuto conto delle disposizioni di detto regolamento. Il Regno di Spagna afferma che, ai sensi dell'articolo&#160;58 del regolamento generale di esenzione per categoria, quest'ultimo si applica retroattivamente agli aiuti individuali illegali e che, al 1<span>o</span>&#160;luglio 2014, data di entrata in vigore del regolamento, tutte le condizioni applicabili alle misure per la banda larga di cui al suo articolo&#160;52 erano soddisfatte.</p></td></tr></tbody></table> 3.3.7. Principio sancito nella causa Deggendorf <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna sostiene che il principio sancito nella causa<span>Deggendorf</span>&#160;<a>(<span>28</span>)</a> non pu&#242; essere applicato nella valutazione della compatibilit&#224; di una misura di aiuto. Pertanto il fatto che Telecom CLM non abbia rimborsato l'aiuto dichiarato incompatibile con il mercato interno dalla decisione della Commissione nel caso SA.27408&#160;<a>(<span>29</span>)</a> deve essere considerato irrilevante ai fini della valutazione della compatibilit&#224; della misura.</p></td></tr></tbody></table> 4. Osservazioni degli interessati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>La Commissione ha ricevuto osservazioni sulla decisione di avvio del procedimento da un interessato, ossia il presunto beneficiario dell'aiuto, Telecom CLM.</p></td></tr></tbody></table> 4.1. Osservazioni generali <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>Telecom CLM impernia le proprie argomentazioni essenzialmente sugli stessi punti a cui fa riferimento il Regno di Spagna. In primo luogo, Telecom CLM sostiene di non aver ricevuto alcun vantaggio economico. In secondo luogo, ritiene che la misura non sia stata selettiva e non abbia inciso sugli scambi tra Stati membri. In terzo luogo, Telecom CLM sostiene che, anche se l'aggiudicazione dell'appalto fosse considerata un aiuto di Stato, esso sarebbe compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo&#160;106, paragrafo&#160;2, TFUE e della decisione&#160;2005/842/CE della Commissione (&#171;la decisione SIEG del 2005&#187;)&#160;<a>(<span>30</span>)</a>, in virt&#249; dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;3, lettera&#160;c), TFUE e degli orientamenti sulla banda larga del 2009, nonch&#233; del regolamento generale di esenzione per categoria.</p></td></tr></tbody></table> 4.2. Assenza di un aiuto ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE 4.2.1. Vantaggio economico <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>Telecom CLM sostiene che l'appalto aggiudicatole nell'agosto 2010 e firmato con la JCCM nel settembre 2010 costituiva un atto di incarico con cui la JCCM le ha attribuito la responsabilit&#224; della fornitura di un SIEG. Sulla base di tale constatazione, Telecom CLM sostiene che i principi sanciti dalla Corte nella sentenza<span>Altmark</span>&#160;<a>(<span>31</span>)</a> sono applicabili alla compensazione erogatale dalla JCCM a titolo di corrispettivo per la fornitura del SIEG concordato. Telecom CLM sostiene inoltre che le quattro condizioni&#160;<a>(<span>32</span>)</a> stabilite dalla Corte nella causa<span>Altmark</span> erano state soddisfatte, motivo per cui l'aggiudicazione dell'appalto non costituiva un vantaggio economico per Telecom CLM e quindi nemmeno un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;1, TFUE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>In subordine, Telecom CLM sostiene di non aver ricevuto alcun vantaggio economico in quanto i) l'infrastruttura a banda larga sviluppata &#232; stata acquisita direttamente dalla JCCM; ii) &#232; stata condotta una procedura di gara aperta per selezionare il beneficiario conformemente alle norme applicabili; iii) la situazione finanziaria di Telecom CLM non &#232; migliorata rispetto a quella che sarebbe stata se l'appalto non le fosse stato aggiudicato; e iv) il mercato cui Telecom CLM ha ottenuto un accesso pi&#249; agevole non &#232; stato redditizio. Infine Telecom CLM sostiene che, anche se vi fosse stato un vantaggio economico, la Commissione non &#232; stata in grado di individuarlo.</p></td></tr></tbody></table> 4.2.2. Selettività, distorsione della concorrenza ed effetto sugli scambi tra Stati membri <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>Per quanto riguarda gli altri requisiti di cui all'articolo&#160;107, paragrafo&#160;1, TFUE, Telecom CLM esclude che l'aggiudicazione dell'appalto sia stata selettiva, abbia falsato o minacciato di falsare la concorrenza e abbia inciso sugli scambi tra Stati membri, in quanto la Commissione non &#232; stata in grado di dimostrare n&#233; spiegare adeguatamente tali condizioni.</p></td></tr></tbody></table> 4.3. Compatibilità del presunto aiuto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>Telecom CLM ritiene che il presunto aiuto sia compatibile con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table> 4.3.1. Articolo 106, paragrafo 2, TFUE e decisione SIEG del 2005 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Telecom CLM sostiene che, anche se la Commissione considerasse che non era conforme alle quattro condizioni di cui alla sentenza<span>Altmark</span>, l'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM era compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo&#160;106, paragrafo&#160;2, TFUE e della decisione SIEG del 2005. Telecom CLM sostiene che la JCCM, con la firma del contratto nel settembre 2010, le ha affidato la fornitura di un SIEG e che la compensazione di 15,85 milioni di EUR erogatale non superava i costi da essa sostenuti per adempiere agli obblighi di servizio pubblico assunti nel contratto. A detta di Telecom CLM, l'appalto aggiudicato rientra nell'ambito di applicazione della decisione SIEG del 2005 in quanto il fatturato totale annuo medio di Telecom CLM, al lordo delle imposte, era inferiore alla soglia di 100&#160;milioni di EUR nei due esercizi precedenti quello dell'aggiudicazione dell'appalto e la compensazione ricevuta da Telecom CLM era inferiore alla soglia di 30 milioni di EUR stabilita nella decisione SIEG del 2005.</p></td></tr></tbody></table> 4.3.2. Articolo 107, paragrafo 3, lettera c), TFUE e orientamenti sulla banda larga del 2009 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>Le osservazioni di Telecom CLM circa la compatibilit&#224; dell'aggiudicazione dell'appalto ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;3, lettera&#160;c), TFUE e degli orientamenti sulla banda larga del 2009 riprendono in larga misura gli argomenti addotti dal Regno di Spagna nella sua risposta alla decisione di avvio del procedimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>Le osservazioni di Telecom CLM riguardo alla mappatura particolareggiata delle aree interessate da parte della JCCM e alle consultazioni delle parti interessate sono sostanzialmente identiche alle argomentazioni avanzate dal Regno di Spagna e sintetizzate ai punti 3.3.1 e&#160;3.3.2.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(74)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la procedura di gara aperta condotta dalla JCCM, Telecom CLM sostiene che il ricorso a criteri di aggiudicazione<span>qualitativi</span> da parte della JCCM era in linea con le norme in materia di appalti pubblici e, in particolare, con la direttiva&#160;2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>33</span>)</a>, nonch&#233; con gli orientamenti sulla banda larga del 2009. Telecom CLM sostiene che la Commissione interpreta erroneamente la nozione di<span>offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa</span>, equiparandola al concetto di<span>prezzo pi&#249; basso</span>. Gli altri argomenti in tal senso sono sostanzialmente identici a quelli formulati dal Regno di Spagna e riassunti al punto 3.3.3.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(75)</p></td><td><p>Anche le osservazioni di Telecom CLM sulla neutralit&#224; tecnologica dell'offerta, sull'obbligo di accesso all'ingrosso e sul meccanismo di recupero sono sostanzialmente identiche a quelle espresse dal Regno di Spagna, riassunte ai punti&#160;3.3.4 e&#160;3.3.5.</p></td></tr></tbody></table> 4.3.3. Regolamento generale di esenzione per categoria <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(76)</p></td><td><p>Telecom CLM sostiene altres&#236; che la misura era soggetta all'applicazione retroattiva del regolamento generale di esenzione per categoria e che tutti i requisiti del regolamento erano soddisfatti alla data di entrata in vigore dello stesso, il 1<span>o</span>&#160;luglio 2014. Telecom CLM ritiene che il recupero pendente dell'aiuto illegale concessole nel caso SA.27408 non escludeva l'applicazione del regolamento generale di esenzione per categoria alla stessa Telecom CLM&#160;<a>(<span>34</span>)</a>. Telecom CLM afferma al riguardo che l'articolo&#160;1, paragrafo&#160;4, lettera&#160;a), del regolamento si applica ai regimi di aiuto solo se la misura &#232; di natura individuale. Inoltre, al 1<span>o</span>&#160;luglio 2014, data di entrata in vigore del regolamento e, quindi, al momento della sua applicazione alla misura, non era ancora stato emesso un ordine di recupero relativo all'aiuto di Stato illegale nel caso SA.27408, in quanto la decisione finale relativa all'ordine di recupero nel caso in questione &#232; stata adottata il 1<span>o</span>&#160;ottobre 2014.</p></td></tr></tbody></table> 4.3.4. Principio giurisprudenziale sancito nella causa Deggendorf <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(77)</p></td><td><p>Telecom CLM sostiene che l'aiuto ricevuto nel caso SA.27408 e il suo mancato rimborso erano irrilevanti ai fini della compatibilit&#224; della misura. Telecom CLM ritiene inoltre che l'eventuale rimborso dell'aiuto illegale ricevuto nel caso SA.27408 non fosse pi&#249; necessario in quanto aveva trasferito alla JCCM tutte le apparecchiature emittenti della TDT di sua propriet&#224; nel maggio 2013.</p></td></tr></tbody></table> 5. Valutazione della misura 5.1. Esistenza di un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(78)</p></td><td><p>L'articolo&#160;107, paragrafo 1, TFUE stabilisce che &#171;sono incompatibili con il mercato interno, nella misura in cui incidano sugli scambi tra Stati membri, gli aiuti concessi dagli Stati, ovvero mediante risorse statali, sotto qualsiasi forma che, favorendo talune imprese o talune produzioni, falsino o minaccino di falsare la concorrenza&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(79)</p></td><td><p>Ne consegue che, per qualificarsi come aiuto di Stato, una misura deve rispondere cumulativamente ai seguenti requisiti: i) il beneficiario della misura deve essere un'&#171;impresa&#187;; ii) la misura deve essere concessa mediante risorse statali ed essere imputabile allo Stato; iii) la misura deve conferire un vantaggio economico all'impresa; iv) il vantaggio economico deve essere selettivo; e v) la misura deve incidere sugli scambi e sulla concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.1. Impresa <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(80)</p></td><td><p>Le imprese ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;1, TFUE sono enti che esercitano un'attivit&#224; economica, a prescindere dal loro status giuridico e dalle loro modalit&#224; di finanziamento&#160;<a>(<span>35</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(81)</p></td><td><p>Il beneficiario diretto della misura &#232; Telecom CLM.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(82)</p></td><td><p>Il 17&#160;agosto 2010 &#232; stato aggiudicato a Telecom CLM un appalto per la realizzazione e la gestione di una rete a banda larga di base in insediamenti rurali non coperti dal servizio situati in comuni della Regione autonoma Castilla-La Mancha per un importo di 15,85 milioni di EUR. Telecom CLM doveva sviluppare e realizzare l'infrastruttura di rete a banda larga di base per la JCCM assumendo il diritto di gestire tale rete inizialmente per cinque anni. Tale diritto di gestione della rete &#232; stato successivamente prorogato due volte di un anno, fino al settembre 2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(83)</p></td><td><p>Telecom CLM si &#232; servita direttamente dell'infrastruttura per fornire servizi all'ingrosso a richiedenti l'accesso e servizi a banda larga al dettaglio, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, agli utenti finali nelle aree interessate. Ci&#242; si configura come attivit&#224; economica. Pertanto Telecom CLM &#232; considerata un'impresa ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo 1, TFUE.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.2. Risorse statali e imputabilità <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(84)</p></td><td><p>Le risorse statali comprendono tutte le risorse che provengono dal settore pubblico&#160;<a>(<span>36</span>)</a>, comprese le risorse di enti parastatali (decentrati, federati, regionali o altri)&#160;<a>(<span>37</span>)</a> e, in determinate circostanze, le risorse di enti privati. Nei casi in cui un'autorit&#224; pubblica concede un vantaggio a un beneficiario, la misura &#232; imputabile allo Stato, anche se l'autorit&#224; in questione gode di autonomia giuridica rispetto ad altre autorit&#224; pubbliche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(85)</p></td><td><p>Nel caso di specie, la misura &#232; stata finanziata in egual misura dal governo spagnolo e dalla JCCM, un ente parastatale e un'autorit&#224; pubblica a livello regionale, ed &#232; stata concessa mediante una gara d'appalto organizzata dalla JCCM. La Commissione conclude pertanto che la misura &#232; stata concessa mediante risorse statali ed era imputabile al Regno di Spagna.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.3. Vantaggio economico <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(86)</p></td><td><p>Per vantaggio ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo 1, TFUE si intende un vantaggio economico che un'impresa non avrebbe ottenuto in condizioni normali di mercato, ossia in assenza di intervento statale&#160;<a>(<span>38</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.3.1. Mancato affidamento a Telecom CLM dell'incarico di fornire un SIEG <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(87)</p></td><td><p>Secondo la giurisprudenza di cui alla causa<span>Altmark</span>&#160;<a>(<span>39</span>)</a>, il finanziamento statale per la fornitura di un SIEG ai sensi dell'articolo&#160;106, paragrafo&#160;2, TFUE non costituisce un vantaggio ai fini dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;1, TFUE, purch&#233; siano soddisfatte quattro condizioni principali&#160;<a>(<span>40</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(88)</p></td><td><p>Le quattro condizioni stabilite nella sentenza<span>Altmark</span> sono le seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l'impresa beneficiaria deve essere effettivamente incaricata dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico e detti obblighi devono essere definiti in modo chiaro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>i parametri sulla base dei quali viene calcolata la compensazione devono essere previamente definiti in modo obiettivo e trasparente, al fine di evitare che essa comporti un vantaggio economico atto a favorire l'impresa beneficiaria rispetto a imprese concorrenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>la compensazione non pu&#242; eccedere quanto necessario per coprire interamente o in parte i costi originati dall'adempimento degli obblighi di servizio pubblico, tenendo conto dei relativi introiti nonch&#233; di un margine di utile ragionevole; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>quando la scelta dell'impresa da incaricare dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico, in un caso specifico, non venga effettuata nell'ambito di una procedura di appalto pubblico che consenta di selezionare il candidato in grado di fornire tali servizi al costo minore per la collettivit&#224;, il livello della necessaria compensazione deve essere determinato sulla base di un'analisi dei costi che un'impresa media, gestita in modo efficiente e adeguatamente dotata di mezzi necessari, avrebbe dovuto sopportare per adempiere tali obblighi, tenendo conto dei relativi introiti nonch&#233; di un margine di utile ragionevole per l'adempimento di detti obblighi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(89)</p></td><td><p>La prima condizione impone che il beneficiario di un meccanismo di finanziamento statale per un SIEG sia stato formalmente incaricato della fornitura e dell'attuazione di un SIEG, i cui obblighi devono essere chiaramente definiti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(90)</p></td><td><p>Mentre il Regno di Spagna non ritiene che sia stato aggiudicato un servizio d'interesse economico generale (cfr. il punto 3.2), Telecom CLM sostiene che l'appalto aggiudicato costituiva un atto di incarico con cui la JCCM le ha affidato la fornitura di un SIEG (cfr. il considerando 67).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(91)</p></td><td><p>L'esistenza di un atto di incarico ai sensi della prima condizione di cui alla causa<span>Altmark</span> menzionata sopra implica il conferimento di una missione di servizio pubblico mediante un atto che pu&#242; assumere la forma di un contratto. Tuttavia, tale atto deve almeno precisare, tra l'altro, i parametri per il calcolo, il controllo e la revisione della compensazione e le modalit&#224; per evitare le sovracompensazioni e per il loro eventuale recupero&#160;<a>(<span>41</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(92)</p></td><td><p>Il contratto tra la JCCM e Telecom CLM non prevedeva alcun meccanismo di recupero n&#233;, di conseguenza, alcuna modalit&#224; per evitare le sovracompensazioni e per il loro eventuale recupero. Un meccanismo di recupero &#232; stato introdotto nel contratto in risposta all'intervento della CMT nel luglio 2011, ossia quasi un anno dopo l'aggiudicazione e la firma del contratto, rispettivamente nell'agosto e nel settembre 2010.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(93)</p></td><td><p>Analogamente, l'appalto aggiudicato a Telecom CLM non fa riferimento all'affidamento di un SIEG o all'attribuzione di altri obblighi di servizio pubblico a Telecom CLM, n&#233; stabilisce i parametri per il calcolo, il controllo e la revisione della compensazione da corrispondere a Telecom CLM per la gestione di un SIEG. Ci&#242; indica altres&#236; che la JCCM non intendeva affidare a Telecom CLM un SIEG o altri obblighi di servizio pubblico al momento dell'aggiudicazione dell'appalto. Pertanto, non si pu&#242; ritenere che, con l'aggiudicazione e la firma del contratto, la JCCM abbia incaricato Telecom CLM dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(94)</p></td><td><p>Data la natura cumulativa dei quattro criteri<span>Altmark</span>, qualora uno di essi non sia soddisfatto, la compensazione &#232; considerata un vantaggio ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;1, TFUE. Poich&#233; l'ultimo criterio<span>Altmark</span> non &#232; soddisfatto nel caso di specie, la Commissione conclude che l'argomentazione secondo cui la JCCM avrebbe affidato la fornitura di un servizio d'interesse economico generale a Telecom CLM mediante l'appalto aggiudicato deve pertanto essere respinta.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.3.2. Aggiudicazione dell'appalto come vantaggio economico <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(95)</p></td><td><p>La JCCM ha aggiudicato a Telecom CLM un appalto per la realizzazione di una rete a banda larga di base, che sarebbe stata acquisita direttamente dalla JCCM, e per la sua gestione per proprio conto e a proprio rischio economico per un periodo di cinque anni, prorogabile di altri due anni. Telecom CLM ha ricevuto 15,85 milioni di&#160;EUR, erogati in cinque rate tra il 20&#160;aprile 2012 e il 26&#160;novembre 2012, una volta conclusa la realizzazione dell'infrastruttura a banda larga di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(96)</p></td><td><p>Pertanto, oltre all'importo concesso per lo sviluppo della rete a banda larga di base, poi acquisita dalla JCCM, Telecom CLM ha acquisito il diritto di gestire la rete per almeno cinque anni e, quindi, di beneficiare dei vantaggi economici derivanti dalla gestione di tale rete per la fornitura di servizi sia all'ingrosso che al dettaglio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(97)</p></td><td><p>Sulla base delle fatture emesse da Telecom CLM alla JCCM durante il processo di sviluppo della rete a banda larga di base, alla luce degli studi condotti dalla JCCM in relazione ai costi necessari per lo sviluppo di una tale rete nelle aree interessate (cfr. il considerando 13) e in virt&#249; delle argomentazioni formulate dal Regno di Spagna e da Telecom CLM, la Commissione ritiene che il prezzo di 15,85 milioni di EUR per il quale &#232; stato aggiudicato l'appalto copriva, in linea di principio, i costi di realizzazione di una rete a banda larga di base. Tuttavia, Telecom CLM non solo ha sviluppato la rete a banda larga di base, ma ha anche beneficiato dei vantaggi economici derivanti da essa, vale a dire della fornitura commerciale di servizi di accesso all'ingrosso a operatori di comunicazioni elettroniche, nonch&#233; di servizi a banda larga di base al dettaglio agli utenti finali, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, per un periodo minimo di cinque anni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(98)</p></td><td><p>I gestori che fanno uso dell'infrastruttura sovvenzionata per prestare servizi a utenti finali ricevono un vantaggio se l'uso dell'infrastruttura conferisce loro un beneficio economico che non otterrebbero alle normali condizioni di mercato.&#160;<a>(<span>42</span>)</a> Per le infrastrutture a banda larga, vi &#232; un vantaggio per i gestori che fanno uso dell'infrastruttura finanziata con fondi pubblici per fornire servizi agli utenti finali nel caso in cui l'importo pagato per il diritto di sfruttare l'infrastruttura risulti inferiore a quanto pagherebbero per un'infrastruttura analoga alle normali condizioni di mercato&#160;<a>(<span>43</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(99)</p></td><td><p>Con l'aggiudicazione dell'appalto, Telecom CLM ha sviluppato la rete a spese della JCCM e ha acquisito il diritto di gestire la rete a banda larga di base della JCCM per un periodo minimo di cinque anni, senza corrispondere alcuna remunerazione a quest'ultima. In normali condizioni di mercato, gli operatori o i proprietari di infrastrutture a banda larga ottengono introiti mettendo la propria rete a disposizione di altri operatori o fornendo servizi al dettaglio agli utenti finali. Inoltre i richiedenti l'accesso pagano agli operatori o ai proprietari di tale rete prezzi di accesso all'ingrosso per il diritto di utilizzare l'infrastruttura a banda larga. Pertanto la JCCM avrebbe potuto ottenere introiti mettendo la rete sviluppata a disposizione dei richiedenti l'accesso o fornendo servizi agli utenti finali, al pari di Telecom CLM che vendeva servizi a banda larga al dettaglio agli utenti finali, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, e servizi all'ingrosso a terzi a proprio vantaggio economico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(100)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna e Telecom CLM sostengono che quest'ultima non ha ricevuto un vantaggio economico ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;1, TFUE poich&#233; la JCCM ha acquisito direttamente l'infrastruttura che Telecom CLM doveva sviluppare, la procedura di gara aperta ha garantito che l'importo dei fondi concessi a Telecom CLM fosse limitato al minimo necessario, la situazione finanziaria di Telecom CLM non &#232; migliorata dopo l'aggiudicazione dell'appalto rispetto alla sua situazione precedente e la rete a banda larga di base gestita da Telecom CLM non era redditizia (cfr. i considerando da 51 a&#160;54 e&#160;68).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(101)</p></td><td><p>Come descritto in precedenza (cfr. il considerando da 95 a&#160;99), sebbene la nuova rete a banda larga di base sia stata acquisita direttamente dalla JCCM e non da Telecom&#160;CLM, quest'ultima ha ottenuto il diritto esclusivo di gestione per cinque anni, motivo per cui Telecom CLM ha conseguito un vantaggio economico dall'appalto aggiudicato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(102)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l'argomentazione secondo cui la rete a banda larga di base gestita da Telecom CLM durante il periodo di cinque anni pi&#249; due non sarebbe stata redditizia, il Regno di Spagna e Telecom CLM non hanno suffragato tale affermazione con elementi di prova pertinenti. In ogni caso, tale argomentazione &#232; irrilevante al fine di dimostrare l'esistenza di un vantaggio economico per Telecom CLM al momento dell'aggiudicazione dell'appalto. L'elemento decisivo &#232; invece costituito dal fatto che gli enti pubblici abbiano agito come avrebbe fatto un operatore in un'economia di mercato in una situazione simile. Tuttavia, un operatore in un'economia di mercato, in una situazione analoga a quella della JCCM, non avrebbe concesso all'operatore della rete a banda larga di base ancora da realizzare il diritto di gestire tale infrastruttura per cinque anni pi&#249; due a proprio vantaggio economico senza una remunerazione a prezzo di mercato. Un operatore in un'economia di mercato, in una situazione analoga a quella della JCCM, avrebbe cercato di massimizzare il proprio vantaggio economico. Tuttavia il Regno di Spagna non ha fornito alcuna prova del fatto che un operatore di mercato avrebbe concesso il diritto di gestire l'infrastruttura a banda larga senza alcuna remunerazione. Al contrario, dalla documentazione disponibile risulta che, nell'ambito dell'appalto aggiudicato, Telecom CLM &#232; riuscita a gestire l'infrastruttura e a fornire i propri servizi, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, a titolo oneroso ai richiedenti l'accesso all'ingrosso e agli utenti finali, per proprio conto e a proprio rischio e vantaggio economico, senza pagare alcun corrispettivo alla JCCM, ossia il proprietario, a prezzi di mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(103)</p></td><td><p>La Commissione osserva inoltre che una procedura di gara competitiva, trasparente, non discriminatoria e incondizionata potrebbe eliminare l'aiuto, a determinate condizioni, nel caso di una concessione per la gestione dell'infrastruttura, tra l'altro se il diritto &#232; assegnato a un prezzo positivo. Tuttavia, la gara d'appalto non esclude l'esistenza di un vantaggio economico per Telecom CLM, dal momento che tale gara non prevedeva un prezzo positivo per la gestione dell'infrastruttura che il beneficiario avrebbe dovuto corrispondere al proprietario della stessa. L'appalto aggiudicato ha consentito a Telecom CLM di svolgere un'attivit&#224; commerciale, vale a dire la gestione dell'infrastruttura a proprio vantaggio economico per cinque anni pi&#249; due, a condizioni di cui normalmente non avrebbe potuto beneficiare.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(104)</p></td><td><p>Infine, per quanto riguarda la situazione finanziaria del beneficiario a seguito della misura e la sua situazione finanziaria ipotetica in assenza della stessa, la Commissione ritiene che la valutazione di tale principio generale non alteri l'esito dell'analisi dell'esistenza di un vantaggio economico per Telecom CLM. Il Regno di Spagna e Telecom CLM sostengono che la compensazione versata a Telecom CLM non ha superato i costi sostenuti e che, pertanto, essa non ha beneficiato di una situazione finanziaria migliore in seguito all'aggiudicazione dell'appalto nel settembre 2010. Questo punto di vista non tiene tuttavia conto del fatto che Telecom CLM ha anche ottenuto il diritto di gestire l'infrastruttura a banda larga di base a proprio vantaggio economico per cinque anni pi&#249; due senza corrispondere una remunerazione alla JCCM, ossia il proprietario, a prezzi di mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(105)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che, con l'aggiudicazione dell'appalto, la JCCM ha concesso a Telecom CLM un vantaggio di cui non avrebbe beneficiato in normali condizioni di mercato.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.4. Selettività <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(106)</p></td><td><p>Per ricadere nell'ambito di applicazione dell'articolo&#160;107, paragrafo 1, TFUE, una misura statale deve favorire &#171;talune imprese o talune produzioni&#187;. La misura favorisce Telecom CLM come unico beneficiario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(107)</p></td><td><p>La misura &#232; destinata a un'unica impresa attiva nel settore delle comunicazioni elettroniche ed esclude le altre imprese attive in tale settore. Inoltre, la misura &#232; limitata all'utilizzo da parte degli operatori di reti a banda larga di base e non riguarda la gestione di un'infrastruttura generale, aperta a tutti su base non discriminatoria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(108)</p></td><td><p>Poich&#233; il caso di cui trattasi riguarda una misura di aiuto individuale, l'individuazione del vantaggio economico (cfr. i considerando da 95 a&#160;105) &#232; sufficiente per corroborare la presunzione della sua selettivit&#224;&#160;<a>(<span>44</span>)</a>. In ogni caso, non risulta che altre imprese dello stesso settore o di altri settori in una situazione fattuale e giuridica analoga beneficino dello stesso vantaggio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(109)</p></td><td><p>La Commissione ritiene pertanto che la misura era selettiva.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.5. Effetto sugli scambi e sulla concorrenza <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(110)</p></td><td><p>Gli aiuti pubblici alle imprese costituiscono aiuti di Stato ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;1, TFUE soltanto qualora &#171;falsino o minaccino di falsare la concorrenza&#187; e, in tal caso, esclusivamente nella misura in cui questi &#171;incidano sugli scambi tra Stati membri&#187;. Secondo la giurisprudenza dei tribunali dell'Unione, il concetto di &#171;effetto sugli scambi tra Stati membri&#187; &#232; collegato al concetto di &#171;distorsione della concorrenza&#187; e spesso i due aspetti sono strettamente connessi. In tal senso, il Tribunale ha stabilito che &#171;<span>[i]n particolare, allorch&#233; un aiuto finanziario concesso dallo Stato rafforza la posizione di un'impresa nei confronti di altre imprese concorrenti negli scambi intracomunitari, questi sono da considerarsi influenzati dall'aiuto</span>&#187;&#160;<a>(<span>45</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(111)</p></td><td><p>Il settore della banda larga in Spagna ha accesso a ingenti finanziamenti privati per lo sviluppo e la gestione di reti a banda larga di base in tutto il paese. Pertanto, non sono esclusi effetti sugli scambi e distorsioni della concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(112)</p></td><td><p>Lo sviluppo e la gestione di infrastrutture per le reti a banda larga di base costituiscono servizi in un settore liberalizzato in cui in generale la concorrenza esiste o potrebbe esistere. Telecom CLM opera in tale settore e la JCCM le ha concesso un vantaggio finanziario in grado di migliorare la sua posizione concorrenziale rispetto ad altre imprese attive nel settore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(113)</p></td><td><p>L'intervento della JCCM nello sviluppo e nella gestione di una rete a banda larga di base in&#160;461 insediamenti rurali non coperti dal servizio situati in comuni della Regione autonoma ha modificato le condizioni di mercato esistenti. A seguito della misura, le persone fisiche e le imprese stabilite in tali zone potrebbero abbonarsi ai servizi a banda larga di base forniti da Telecom CLM, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, anzich&#233; ad altre soluzioni alternative basate sul mercato potenzialmente pi&#249; costose, come le connessioni satellitari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(114)</p></td><td><p>Le imprese attive nello sviluppo e nella gestione di infrastrutture per reti a banda larga di base e nella fornitura di servizi a banda larga al dettaglio possono farsi concorrenza negli scambi all'interno dell'Unione, in quanto molte di esse operano in pi&#249; di uno Stato membro. I mercati dei servizi di comunicazione elettronica (compresi i mercati della banda larga all'ingrosso e al dettaglio) sono aperti alla concorrenza tra operatori e fornitori di servizi. Altre imprese attive in questi mercati e in pi&#249; di uno Stato membro potrebbero pertanto considerarsi colpite dal vantaggio finanziario concesso a Telecom CLM.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(115)</p></td><td><p>Di conseguenza, la Commissione conclude che la misura poteva falsare la concorrenza e incidere sugli scambi tra Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> 5.1.6. Conclusione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(116)</p></td><td><p>La Commissione conclude che la misura costituisce un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo 1, TFUE.</p></td></tr></tbody></table> 5.2. Legittimità dell'aiuto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(117)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna non ha notificato la misura alla Commissione a norma dell'articolo&#160;108, paragrafo&#160;3, TFUE (cfr. il considerando 30). La Commissione ritiene pertanto che l'aiuto fosse illegale.</p></td></tr></tbody></table> 5.3. Compatibilità dell'aiuto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(118)</p></td><td><p>La Commissione ha valutato la compatibilit&#224; dell'aiuto ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;3, lettera&#160;c), TFUE e sulla base degli orientamenti sulla banda larga del 2009 e non a norma dell'articolo&#160;106, paragrafo&#160;2, TFUE o del regolamento generale di esenzione per categoria&#160;<a>(<span>46</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(119)</p></td><td><p>L'articolo&#160;106, paragrafo&#160;2, TFUE fornisce una base giuridica per la valutazione della compatibilit&#224; degli aiuti di Stato a favore dei SIEG. Esso prevede che le imprese incaricate della gestione di servizi di interesse economico generale o aventi carattere di monopolio fiscale siano sottoposte alle regole di concorrenza. Tuttavia, la Commissione ha concluso che Telecom CLM non era stata incaricata di un SIEG al momento dell'aggiudicazione dell'appalto da parte della JCCM nell'agosto 2010. La Commissione ha inoltre stabilito che Telecom CLM non era stata incaricata di altri obblighi di servizio pubblico al momento dell'aggiudicazione dell'appalto e che quest'ultimo non includeva alcun meccanismo di compensazione o parametro per il calcolo, il controllo e la revisione della stessa (cfr. i considerando da 87 a&#160;94).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(120)</p></td><td><p>A norma dell'articolo&#160;58, paragrafo&#160;1, del regolamento generale di esenzione per categoria&#160;<a>(<span>47</span>)</a>, il regolamento si applica agli aiuti individuali concessi prima della sua entrata in vigore qualora detti aiuti soddisfino tutte le condizioni di cui a tale regolamento, ad eccezione dell'articolo&#160;9. A norma dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;1, del regolamento generale di esenzione per categoria in vigore all'epoca, gli aiuti agli investimenti per lo sviluppo di reti a banda larga sono compatibili con il mercato interno ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo 3, TFUE e sono esentati dall'obbligo di notifica di cui all'articolo&#160;108, paragrafo 3, TFUE purch&#233; soddisfino le condizioni di cui all'articolo&#160;52 e al capo I di suddetto regolamento. A norma dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, del medesimo regolamento sono ammissibili solo i costi di investimento. Tuttavia, Telecom CLM non &#232; diventata proprietaria della rete a banda larga di base sviluppata (cfr. il considerando 10), motivo per cui la Commissione ritiene che Telecom CLM non abbia sostenuto alcun costo di investimento. Inoltre, l'articolo&#160;52, paragrafo&#160;3, del regolamento generale di esenzione per categoria prevede una consultazione pubblica aperta per verificare che le aree interessate siano effettivamente aree &#171;bianche&#187; per la banda larga di base. Poich&#233; la JCCM aveva svolto solo consultazioni bilaterali con tutti gli operatori a banda larga che sapeva operare nella Regione autonoma (cfr. il considerando 12), anche questo requisito del regolamento risulta non soddisfatto. La misura non rientra pertanto nell'ambito di applicazione del regolamento generale di esenzione per categoria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(121)</p></td><td><p>Ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo 3, lettera c), TFUE, possono considerarsi compatibili con il mercato interno &#171;gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attivit&#224; o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse&#187;. Inoltre gli orientamenti sulla banda larga del 2009&#160;<a>(<span>48</span>)</a> costituiscono la norma per la valutazione degli aiuti di Stato volti allo sviluppo di reti a banda larga di base concessi tra il 1<span>o</span>&#160;ottobre 2009 e il 26&#160;gennaio 2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(122)</p></td><td><p>Per essere considerato compatibile, un aiuto di Stato deve soddisfare due condizioni: in primo luogo, esso deve essere destinato ad agevolare lo sviluppo di talune attivit&#224; o di talune regioni economiche e, in secondo luogo, non deve alterare le condizioni degli scambi in misura contraria all'interesse comune&#160;<a>(<span>49</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(123)</p></td><td><p>In base alla prima condizione, la Commissione esamina:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'attivit&#224; economica agevolata dall'aiuto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'effetto di incentivazione dell'aiuto, nella misura in cui modifica il comportamento delle imprese interessate spingendole a intraprendere un'attivit&#224; supplementare che non svolgerebbero senza l'aiuto o svolgerebbero soltanto in modo limitato, con diverse modalit&#224; o altrove;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'esistenza di una violazione di una disposizione del diritto dell'Unione in relazione alla misura.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(124)</p></td><td><p>In base alla seconda condizione, la Commissione valuta gli effetti positivi dell'aiuto per lo sviluppo delle attivit&#224; che questo &#232; destinato a sostenere e gli effetti negativi che la misura pu&#242; avere sul mercato interno in termini di distorsioni della concorrenza e di effetti negativi sugli scambi causati dalla misura. Nella fattispecie, la Commissione valuta:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli effetti positivi dell'aiuto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>se l'aiuto &#232; necessario e mirato per far fronte a una situazione in cui pu&#242; determinare un miglioramento significativo che il mercato non &#232; in grado di conseguire da solo, ad esempio ponendo rimedio a un fallimento del mercato o affrontando disuguaglianze significative;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>se l'aiuto &#232; uno strumento d'intervento adeguato per conseguire il suo obiettivo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>se l'aiuto &#232; proporzionato e limitato al minimo indispensabile per raggiungere il suo obiettivo e stimola investimenti o attivit&#224; supplementari nella zona interessata;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>gli effetti negativi dell'aiuto sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(125)</p></td><td><p>Nell'ultima fase, la Commissione mette a confronto gli effetti negativi dell'aiuto sul mercato interno individuati e gli effetti positivi dell'aiuto sulle attivit&#224; economiche sostenute.</p></td></tr></tbody></table> Prima condizione 5.3.1. Agevolazione dello sviluppo di un'attività economica <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(126)</p></td><td><p>La misura ha promosso lo sviluppo di attivit&#224; economiche riguardanti lo sviluppo e la gestione di una rete a banda larga di base nonch&#233; la fornitura di servizi a banda larga al dettaglio in insediamenti situati in comuni della Regione autonoma Castilla-La Mancha dove la banda larga non era disponibile e il suo sviluppo non era previsto n&#233; pianificato (cfr. il considerando 12). La misura prevedeva esplicitamente che il beneficiario fornisse anche servizi a banda larga al dettaglio agli utenti finali (cfr. il considerando 10) e garantisse loro, in tali aree, la disponibilit&#224; di servizi a banda larga a velocit&#224; minime di download e di upload rispettivamente di 2 Mbps e&#160;512&#160;Kbps (cfr. il considerando 17). Il beneficiario era inoltre tenuto a offrire servizi di telefonia&#160;IP/VoIP e a fornire un punto di interconnessione di rete che consentisse a operatori terzi un accesso alla rete all'ingrosso (cfr. il considerando 18). La misura affrontava quindi una situazione di mercato in cui i consumatori e le imprese delle aree interessate non potevano accedere a servizi di comunicazione elettronica, aumentando in tal modo la competitivit&#224; economica delle aree interessate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(127)</p></td><td><p>La Commissione riconosce che, promuovendo la disponibilit&#224; di una rete a banda larga di base e dei corrispondenti servizi in queste aree interessate e imponendo al beneficiario l'obbligo di garantire i) la fornitura di servizi a banda larga agli utenti finali a velocit&#224; minime di download e di upload rispettivamente di 2 Mbps e&#160;512&#160;Kbps, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP; e ii) l'accesso all'ingrosso alla rete a banda larga di base attraverso un punto di interconnessione di rete, la misura ha contribuito allo sviluppo di tali attivit&#224; economiche.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.2. Effetto di incentivazione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(128)</p></td><td><p>La Commissione ha esaminato se la fornitura di una rete a banda larga di base, in particolare la prestazione di servizi a banda larga al dettaglio, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, agli utenti finali per cinque anni pi&#249; due avrebbe avuto luogo negli stessi tempi anche in assenza di aiuti di Stato&#160;<a>(<span>50</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(129)</p></td><td><p>Dall'analisi di mercato e dalle consultazioni di tutte le parti interessate condotte dalla JCCM prima della pubblicazione della procedura di gara &#232; emerso che nelle aree interessate non esistevano infrastrutture a banda larga n&#233; erano previsti investimenti nello sviluppo della banda larga nei tre o quattro anni successivi alle consultazioni (cfr. il considerando 12). Ci&#242; garantiva che la misura riguardasse solo gli insediamenti situati nei comuni della Regione autonoma Castilla La-Mancha che non disponevano di una copertura a banda larga al momento dell'inizio della gestione della rete a banda larga di base sovvenzionata nel settembre 2012. Pertanto, in assenza della misura, nessun servizio a banda larga al dettaglio, tra cui i servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, sarebbe stato a disposizione degli utenti finali nelle aree interessate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(130)</p></td><td><p>Inoltre il Regno di Spagna e il beneficiario sostengono che la gestione della rete a banda larga di base nelle aree interessate non era redditizia (cfr. i considerando 51 e&#160;68). La Commissione ritiene pertanto che la gestione della rete a banda larga di base, compresa la fornitura di servizi a banda larga agli utenti finali nelle aree interessate, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, non avrebbe avuto luogo negli stessi tempi in assenza dell'aiuto e che l'aiuto abbia pertanto determinato un cambiamento nelle decisioni di investimento degli operatori offerenti, tra cui Telecom CLM.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(131)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che la misura ha avuto un effetto di incentivazione.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.3. Conformità ad altre disposizioni del diritto dell'Unione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(132)</p></td><td><p>Se una misura di aiuto di Stato, le condizioni alle quali &#232; concessa o l'attivit&#224; finanziata hanno comportato una violazione di una disposizione o di principi generali del diritto dell'Unione, l'aiuto non pu&#242; essere dichiarato compatibile con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(133)</p></td><td><p>La Commissione non &#232; a conoscenza di alcuna violazione del diritto dell'Unione che possa impedire alla misura di essere dichiarata compatibile con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table> Seconda condizione 5.3.4. Effetti positivi dell'aiuto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(134)</p></td><td><p>Le 461 aree interessate dalla misura costituivano insediamenti rurali situati in comuni della Regione autonoma Castilla-La Mancha con una popolazione media di solo 35&#160;abitanti. La JCCM ha concesso l'aiuto a Telecom CLM unicamente per lo sviluppo e la gestione, indissolubilmente legati per il fatto che l'appalto contemplava entrambe le attivit&#224;, senza opzione di separazione, di una rete a banda larga di base in tali aree, in cui gli utenti finali non avevano ancora accesso ai servizi a banda larga al dettaglio e lo sviluppo della rete a banda larga non era previsto n&#233; pianificato al momento dell'entrata in funzione della rete a banda larga di base sovvenzionata nel settembre 2012 (cfr. il considerando 12). In tali aree, la misura ha garantito agli utenti finali l'accesso a servizi a banda larga di base a velocit&#224; minime di download e di upload rispettivamente di 2 Mbps e&#160;512 Kbps, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, sin dall'inizio della gestione della rete nel settembre 2012 (cfr. il considerando 17). Telecom CLM ha migliorato le prestazioni della rete due volte, dapprima a un minimo di 5 Mbps di download il 28&#160;aprile 2014 e poi a un minimo di 10 Mbps di download il 4&#160;maggio 2018 (cfr. il considerando 29).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(135)</p></td><td><p>Gi&#224; nel 2010 un accesso diffuso e a prezzi abbordabili alle reti e ai servizi a banda larga rivestiva una grande importanza nell'ottica del contributo della tecnologia a banda larga alla crescita e all'innovazione in tutti i settori dell'economia, nonch&#233; alla coesione sociale e territoriale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(136)</p></td><td><p>All'epoca la Commissione aveva operato una distinzione sistematica tra: aree in cui le infrastrutture a banda larga erano inesistenti e non se ne prevedeva lo sviluppo nel medio termine (aree bianche); aree caratterizzate dalla presenza di un unico operatore di rete a banda larga (aree grigie); e aree in cui operavano almeno due fornitori di servizi di rete a banda larga (aree nere)&#160;<a>(<span>51</span>)</a>. Per motivi strategici, la Commissione ha ritenuto sempre compatibili con le politiche dell'Unione vigenti gli aiuti allo sviluppo di reti a banda larga nelle aree bianche rurali o scarsamente servite, essendo essi uno strumento in grado di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale e di correggere i fallimenti del mercato&#160;<a>(<span>52</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(137)</p></td><td><p>Nel fornire sostegno finanziario alla fornitura di servizi a banda larga in aree in cui la banda non &#232; presente n&#233; &#232; prevista l'introduzione di una simile infrastruttura da parte di investitori privati nel futuro prossimo, inteso solitamente come un periodo di tre anni&#160;<a>(<span>53</span>)</a>, gli Stati membri perseguono autentici obiettivi di coesione e di sviluppo economico. L'intervento del Regno di Spagna era quindi conforme al comune interesse.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(138)</p></td><td><p>Inoltre, nel quadro della strategia Europa 2020&#160;<a>(<span>54</span>)</a>, nel marzo 2010 la Commissione ha presentato la sua iniziativa faro &#171;Un'agenda europea del digitale&#187; con l'obiettivo di &#171;<span>trarre vantaggi socioeconomici sostenibili da un mercato unico del digitale basato sull'internet veloce e superveloce e su applicazioni interoperabili, garantendo a tutti l'accesso alla banda larga entro il 2013 e l'accesso a velocit&#224; di internet nettamente superiori (30 Mbp o pi&#249;) entro il 2020, e assicurando che almeno il 50&#160;% delle famiglie europee si abboni a connessioni internet di oltre 100 Mbp</span>&#187;&#160;<a>(<span>55</span>)</a> (sottolineato aggiunto). Tale obiettivo &#232; stato rafforzato dall'impegno della Commissione a &#171;<span>promuovere l'accesso a internet e il suo uso da parte di tutti i cittadini europei, in particolare mediante azioni a sostegno dell'alfabetizzazione digitale e dell'accessibilit&#224;</span>&#187;&#160;<a>(<span>56</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(139)</p></td><td><p>L'aiuto concesso dalla JCCM ha quindi favorito la coesione territoriale, sociale ed economica e ha contribuito all'obiettivo dell'Agenda digitale di garantire a tutti l'accesso alla banda larga entro il 2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(140)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che l'aiuto ha avuto effetti positivi sulle aree interessate.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.5. Necessità dell'aiuto: assenza di prestazioni del mercato a causa di fallimenti del medesimo <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(141)</p></td><td><p>Gli aiuti di Stato possono essere considerati necessari quando possono determinare un miglioramento significativo che il mercato da solo non &#232; in grado di realizzare. A determinate condizioni, gli aiuti di Stato possono correggere le carenze del mercato, migliorando il funzionamento dei mercati e rafforzando la competitivit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(142)</p></td><td><p>Si &#232; in presenza di un &#171;fallimento del mercato&#187; se il mercato, lasciato ai suoi soli meccanismi e in assenza di un intervento pubblico, non riesce a fornire un risultato efficiente per la societ&#224;. Ci&#242; pu&#242; verificarsi, ad esempio, quando non vengano effettuati determinati investimenti anche se il beneficio economico per la societ&#224; supera i costi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(143)</p></td><td><p>Le aree interessate dalla misura erano insediamenti situati in comuni della Regione autonoma Castilla-La Mancha, in cui gli utenti finali non avevano accesso ai servizi a banda larga di base e lo sviluppo di una rete a banda larga non era previsto n&#233; pianificato al momento dell'entrata in funzione della rete a banda larga di base sovvenzionata nel settembre 2012 (cfr. il considerando 12).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(144)</p></td><td><p>A tal proposito, la JCCM ha garantito nelle aree interessate la disponibilit&#224; della rete a banda larga di base e di servizi a banda larga al dettaglio, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, la cui fornitura non avrebbe avuto luogo in assenza dell'aiuto della misura. Gli introiti ottenibili dalla gestione della rete e dalla fornitura dei servizi al dettaglio, tra cui i servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, nelle aree interessate dalla misura erano molto pi&#249; limitati rispetto ad altre regioni della Spagna, a causa della scarsa popolazione in queste zone, pari a circa 35 abitanti in media e di 16&#160;000 abitanti in totale. Poich&#233; il bilancio massimo disponibile per il progetto era di 16 milioni di EUR, le 461 aree interessate sono state suddivise in&#160;311 aree obbligatorie e&#160;150 aree facoltative supplementari (cfr. il considerando 13).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(145)</p></td><td><p>Tenuto conto della situazione degli utenti finali nelle aree interessate dalla misura, che nel 2010 non disponevano di alcun accesso alla banda larga, la misura ha contribuito all'obiettivo di garantire a tutti l'accesso alla banda larga entro il 2013. Si &#232; trattato di un passo necessario per realizzare un mercato unico digitale e per garantire la possibilit&#224; a tutti i residenti di parteciparvi e trarne beneficio. Inoltre, come indicato al considerando 136, a detta della Commissione gli aiuti allo sviluppo di reti a banda larga nelle aree &#171;bianche&#187; rurali o scarsamente servite rappresentano uno strumento in grado di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale e di correggere i fallimenti del mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(146)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la conclusione della JCCM secondo cui le 461 aree interessate erano aree &#171;bianche&#187; ai sensi degli orientamenti sulla banda larga del 2009, la Commissione ritiene che il Regno di Spagna abbia dimostrato che la JCCM aveva fondate ragioni per giungere a tale conclusione. A detta del Regno di Spagna, le conclusioni formulate nella decisione della CMT e i risultati dell'analisi della JCCM non erano discordanti (cfr. il considerando 58). Il Regno di Spagna ha spiegato che la JCCM aveva individuato le 461 aree interessate a livello di insediamenti all'interno dei comuni. Sebbene alcuni di tali insediamenti facessero parte di aree pi&#249; vaste, che in parte disponevano gi&#224; di reti a banda larga, gli insediamenti specifici rientranti nelle 461 aree interessate risultavano esclusi da tale copertura. Diversamente, la decisione della CMT si basava su un'analisi a livello comunale e classificava un'area come &#171;grigia&#187; se il comune aveva gi&#224; una copertura a banda larga pari o superiore al 50&#160;% della popolazione (anche se alcuni insediamenti all'interno del comune disponevano di una copertura inferiore).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(147)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che l'aiuto era necessario per promuovere lo sviluppo delle attivit&#224; economiche in questione e ha comportato un miglioramento significativo in aree &#171;bianche&#187; rurali e scarsamente servite ai sensi degli orientamenti sulla banda larga del 2009 che il mercato da solo non avrebbe potuto realizzare. La misura ha pertanto affrontato un fallimento del mercato nelle aree interessate.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.6. Adeguatezza dell'aiuto di Stato in quanto strumento d'intervento <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(148)</p></td><td><p>L'aiuto doveva essere uno strumento d'intervento adeguato ad affrontare il problema dell'assenza di prestazioni del mercato a causa di fallimenti del medesimo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(149)</p></td><td><p>Come confermato dall'analisi di mercato e dalla consultazione delle parti interessate condotte dalla JCCM prima della gara d'appalto, il problema delle 461 aree interessate consisteva nel fatto che esse non disponevano di una copertura a banda larga e gli operatori del mercato non prevedevano di fornire servizi a banda larga di base in tali aree nei tre o quattro anni successivi alle consultazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(150)</p></td><td><p>Secondo il Regno di Spagna la regolamentazione ex ante non aveva generato investimenti sufficienti a ridurre il &#171;divario digitale&#187; nelle aree interessate della Regione autonoma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(151)</p></td><td><p>Sebbene possa facilitare una concorrenza effettiva, in particolare nei mercati dei prodotti e geografici in cui un'impresa &#232; stata designata come avente un sufficiente potere di mercato, la regolamentazione ex ante non sarebbe stata uno strumento sufficiente a consentire la fornitura di servizi a banda larga nelle aree interessate dal progetto. Tali aree erano caratterizzate dall'assenza di reti a banda larga e di piani di investimento commerciali, nonch&#233; dalla mancanza di servizi a banda larga al dettaglio disponibili, in quanto il rendimento intrinseco degli investimenti in tali aree sarebbe stato particolarmente basso a causa del gran numero di siti sparsi nelle aree interessate e della loro scarsa popolazione, con una media di soli 35 abitanti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(152)</p></td><td><p>Analogamente, le misure sul versante della domanda a favore della banda larga (ad esempio i buoni per gli utenti finali) possono contribuire positivamente alla diffusione della banda larga e devono essere incoraggiate come alternativa o complemento ad altre misure pubbliche. Tuttavia, nel caso di specie, tali misure avrebbero potuto non risolvere la mancanza di fornitura della banda larga in quanto l'infrastruttura doveva ancora essere sviluppata e le dimensioni demografiche delle aree interessate erano talmente ridotte che le misure sul versante della domanda avrebbero potuto non riuscire ad attrarre investimenti privati in infrastrutture a banda larga di base nelle 461 aree interessate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(153)</p></td><td><p>Poich&#233; la redditivit&#224; dello sviluppo e della gestione di una rete a banda larga di base nelle aree interessate &#232; stata considerata negativa, la JCCM non ha trovato altre alternative alla concessione di finanziamenti pubblici per garantire la fornitura di servizi al dettaglio nelle aree interessate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(154)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che l'aiuto di Stato era lo strumento d'intervento adeguato per ovviare al fallimento del mercato nelle aree in questione.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.7. Proporzionalità: limitazione dell'aiuto al minimo necessario <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(155)</p></td><td><p>L'aiuto &#232; considerato proporzionato se il suo importo &#232; limitato al minimo necessario e se la potenziale distorsione della concorrenza &#232; ridotta al minimo. Nel valutare la proporzionalit&#224; delle misure destinate alle aree &#171;bianche&#187; ai sensi degli orientamenti sulla banda larga del 2009, dovevano essere soddisfatte diverse condizioni necessarie a minimizzare gli aiuti di Stato e la potenziale distorsione della concorrenza:</p></td></tr></tbody></table> 5.3.7.1. Mappatura particolareggiata e analisi dettagliata della copertura <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(156)</p></td><td><p>&#200; opportuno che gli Stati membri individuino chiaramente le aree geografiche che la misura d'aiuto interessata andr&#224; a coprire&#160;<a>(<span>57</span>)</a>. Un'analisi delle condizioni e della struttura prevalente della concorrenza nell'area considerata, condotta in parallelo a una consultazione di tutte le parti interessate dalla misura, consentir&#224; allo Stato membro di ridurre al minimo le distorsioni della concorrenza sui fornitori esistenti e sugli operatori che hanno gi&#224; approntato piani d'investimento in un futuro prossimo, permettendo loro di pianificare le loro attivit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(157)</p></td><td><p>La Commissione ha espresso dubbi in merito alla mappatura particolareggiata effettuata dalla JCCM nella decisione di avvio del procedimento del 19&#160;luglio 2017. I dubbi riguardavano: i) la correttezza della consultazione delle parti interessate condotta dalla JCCM prima dell'attuazione della misura, compreso il fatto che il denunciante non era stato consultato; e ii) la correttezza della classificazione delle 461 aree interessate dalla misura come &#171;bianche&#187; ai sensi degli orientamenti sulla banda larga del 2009, tenuto conto delle conclusioni espresse dalla CMT nella sua decisione del 23&#160;giugno&#160;2011 (cfr. il considerando 48 e il considerando 30 della decisione di avvio del procedimento). Tuttavia, a seguito della sua indagine approfondita, la Commissione ritiene che i seri dubbi nutriti in fase preliminare siano stati dissipati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(158)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la consultazione delle parti interessate, la Commissione prende atto che la JCCM ha effettuato un'analisi di mercato relativa alle reti a banda larga esistenti nella Regione autonoma Castilla-La-Mancha e ha individuato chiaramente le aree prive di reti a banda larga e di servizi a banda larga al dettaglio in modo coerente con gli orientamenti sulla banda larga del 2009 (cfr. il considerando 12).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(159)</p></td><td><p>In primo luogo, l'analisi di mercato della JCCM ha tenuto conto delle informazioni pervenute nel corso delle consultazioni bilaterali con tutti gli operatori a banda larga che la JCCM sapeva operare nella Regione autonoma. Le informazioni ricevute nell'ambito di tali consultazioni bilaterali hanno permesso di delineare una mappatura particolareggiata dell'infrastruttura esistente e di conoscere i piani di sviluppo infrastrutturale degli operatori a banda larga nei tre o quattro anni successivi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(160)</p></td><td><p>In secondo luogo, la JCCM ha analizzato tutti i piani territoriali di sviluppo presentati dagli operatori di rete registrati presso la CMT negli anni precedenti. Dall'analisi &#232; emerso che non vi erano fornitori nelle aree interessate e che nessun fornitore pianificava investimenti per il prossimo futuro in tali aree. Le aree interessate sono state specificate nel bando di gara e nei relativi allegati&#160;<a>(<span>58</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(161)</p></td><td><p>Sebbene gli orientamenti sulla banda larga del 2009 non definissero requisiti precisi per un'accurata consultazione di tutte le parti interessate dalla misura, all'epoca era prassi consolidata del settore, e accettata dalla Commissione, tenere consultazioni dirette e individuali con operatori noti riguardo alle loro infrastrutture esistenti e ai loro futuri piani di sviluppo. In altre decisioni della Commissione, questo approccio &#232; stato ritenuto sufficiente a non sollevare obiezioni&#160;<a>(<span>59</span>)</a>. La JCCM aveva contattato tutti gli operatori di comunicazioni elettroniche che sapeva operare nella Regione autonoma (ossia le imprese elencate nel registro della CMT come operatori di comunicazioni elettroniche e che avevano presentato relazioni periodiche sullo sviluppo delle reti). La consultazione pubblica prevista dagli orientamenti sulla banda larga del 2013&#160;<a>(<span>60</span>)</a> non era richiesta negli orientamenti del 2009 per dichiarare una misura compatibile con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(162)</p></td><td><p>In terzo luogo, il denunciante non doveva essere consultato come parte interessata dalla JCCM prima della pubblicazione del bando di gara. La JCCM conosceva il denunciante, ma solo in qualit&#224; di fornitore di assistenza per servizi televisivi e di radiodiffusione. Il denunciante non figurava nel registro della CMT come operatore di comunicazioni elettroniche e non aveva mai agito in quanto tale (cfr. il punto 2.8). Non vi era quindi alcuna ragione per cui la JCCM dovesse consultare il denunciante in merito al progetto in questione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(163)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che i dubbi iniziali espressi nella decisione di avvio del procedimento sono stati dissipati e che la mappatura particolareggiata e l'analisi della copertura effettuati dalla JCCM sono compatibili con gli orientamenti sulla banda larga del 2009.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.7.2. Gara d'appalto a procedura aperta <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(164)</p></td><td><p>Un'aggiudicazione tramite gara d'appalto aperta garantisce trasparenza a tutti gli investitori che desiderino presentare un'offerta per la realizzazione di un progetto sovvenzionato&#160;<a>(<span>61</span>)</a>. La condizione essenziale della gara aperta &#232; che tutti gli offerenti siano trattati in modo equo e non discriminatorio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(165)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che la procedura di gara fosse in linea con gli orientamenti sulla banda larga del 2009 in materia di trasparenza. Essa riteneva che i criteri di aggiudicazione utilizzati dalla JCCM fossero in gran parte basati su criteri di valutazione soggettivi (cfr. il considerando 48 e il considerando 31 della decisione di avvio del procedimento).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(166)</p></td><td><p>In seguito al procedimento di indagine formale, la Commissione ha constatato la pubblicazione di una gara d'appalto, il 13&#160;maggio 2010, nella Gazzetta ufficiale di Castilla-La Mancha nell'ambito della quale tutte le imprese elencate come operatori di comunicazioni elettroniche nel registro della CMT potevano presentare un'offerta (cfr. il considerando 11).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(167)</p></td><td><p>I criteri di aggiudicazione utilizzati dalla JCCM sono stati illustrati dettagliatamente nel &#171;capitolato d'oneri&#187; e nelle &#171;specifiche tecniche&#187; e, pertanto, erano stati stabiliti in anticipo, cio&#232; prima della pubblicazione del bando. La JCCM aveva optato per il metodo dell'&#171;offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa&#187; rispetto al metodo del prezzo pi&#249; basso, che &#232; la prassi abituale per i progetti pi&#249; estesi e complessi. I criteri di aggiudicazione sono stati organizzati in un sistema di punteggio con un massimo di 100 punti. Un massimo di 64 punti era assegnato per il soddisfacimento di &#171;criteri oggettivi&#187;, quali il numero di famiglie coperte dalla nuova rete, la qualit&#224; dei servizi al dettaglio offerti, l'importo dei fondi necessari, ecc. Un massimo di 36 punti era assegnato per il rispetto di &#171;criteri soggettivi&#187;, in base ai quali la JCCM valutava i) la soluzione tecnica proposta; ii) il piano di gestione delle infrastrutture e dei problemi presentato; iii) il livello di assistenza e di sostegno che l'offerente proponeva di fornire nel processo di restituzione della rete alla JCCM in seguito alla scadenza del contratto; iv) un'eventuale offerta vincolante di acquisto della rete dalla JCCM dopo la scadenza del contratto; e v) il livello di dettaglio fornito dall'offerente nel suo piano di restituzione della rete (cfr. il considerando 15).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(168)</p></td><td><p>Le ponderazioni per ciascun criterio di aggiudicazione sono state chiaramente indicate nel &#171;capitolato d'oneri&#187;, specificando per ciascun criterio e sottocriterio di aggiudicazione il numero massimo di punti ottenibile (cfr. il considerando 16).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(169)</p></td><td><p>La Commissione osserva che i &#171;criteri soggettivi&#187; sono di fatto criteri qualitativi connessi all'oggetto della procedura e relativi alle caratteristiche tecniche e funzionali della futura rete, alla manutenzione, alla gestione, ecc. L'uso di tali criteri &#232; consentito dalle norme in materia di appalti pubblici purch&#233; la ponderazione di ciascun criterio sia stabilita in anticipo e sia trasparente, come nel caso di specie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(170)</p></td><td><p>Inoltre tutti i criteri, compresi i &#171;criteri soggettivi&#187;, erano pertinenti all'oggetto della procedura di gara ed elencati nei relativi documenti. I &#171;criteri soggettivi&#187; non sembrano inadeguati, in quanto la JCCM sarebbe diventata proprietaria dell'infrastruttura a banda larga di base da realizzare e avrebbe probabilmente assunto la gestione della rete dopo la scadenza dell'appalto aggiudicato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(171)</p></td><td><p>Si ritiene pertanto che i &#171;criteri soggettivi&#187; utilizzati dalla JCCM fossero sufficientemente trasparenti da poter essere applicati in modo obiettivo, concreto e uniforme dalla JCCM.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(172)</p></td><td><p>La Commissione conclude pertanto che la JCCM ha selezionato il beneficiario nell'ambito di una procedura di gara aperta conformemente alle disposizioni degli orientamenti sulla banda larga del 2009 in materia di trasparenza.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.7.3. Offerta economicamente più vantaggiosa <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(173)</p></td><td><p>Onde garantire livelli minimi di intervento pubblico, &#232; opportuno che la valutazione globale di un'offerta nell'ambito della procedura di gara aperta attribuisca pi&#249; punti all'offerta che, a condizioni qualitative simili se non identiche, richiede l'importo d'aiuto pi&#249; basso&#160;<a>(<span>62</span>)</a>. Tuttavia, nell'ambito dell'offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa, vengono presi in considerazione diversi criteri, non solo l'offerta pi&#249; bassa. Al fine di determinare quale sia l'offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa, l'autorit&#224; aggiudicatrice deve indicare, prima dello svolgimento della gara d'appalto, la ponderazione relativa che attribuisce a ciascuno dei criteri prescelti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(174)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che la procedura di gara fosse in linea con le disposizioni degli orientamenti sulla banda larga del 2009 per quanto riguarda i requisiti dell'offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa e ha sostenuto che al criterio di aggiudicazione relativo all'importo dell'aiuto richiesto dall'offerente fosse stato attribuito un peso troppo limitato (solo 10 punti su un totale di 100, ossia solo il 10&#160;% del totale dei criteri di aggiudicazione) e che ci&#242; non avrebbe consentito ad altre offerte di eguagliare il valore di mercato (cfr. il considerando 48 e il considerando 31 della decisione di avvio del procedimento).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(175)</p></td><td><p>La JCCM aveva specificato e comunicato in anticipo i criteri di aggiudicazione e la ponderazione relativa attribuita a ciascuno di essi (cfr. i considerando 15 e&#160;16).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(176)</p></td><td><p>Due delle cinque offerte presentate nell'ambito della procedura di gara aperta soddisfacevano i requisiti tecnici specificati nei documenti di gara e sono state prese in considerazione dalla JCCM nella procedura di selezione (Telecom CLM e Telef&#243;nica S.A.; cfr. il considerando 22). L'offerta di Telecom CLM ha ricevuto un totale di&#160;76,13/100 punti (44,93 punti per i &#171;criteri oggettivi&#187; e&#160;31,2 punti per i &#171;criteri soggettivi&#187;), mentre Telef&#243;nica ha ricevuto un totale di&#160;46,22/100 punti (26,07 punti per i &#171;criteri oggettivi&#187; e&#160;20,15 punti per i &#171;criteri soggettivi&#187;) (cfr. i considerando 25 e&#160;26). L'offerta di Telecom CLM chiedeva un importo dell'aiuto inferiore a quello di Telef&#243;nica e ha pertanto ricevuto pi&#249; punti per tale criterio&#160;(1,76/10 rispetto al&#160;0,00/10) (cfr. i considerando 23 e&#160;26).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(177)</p></td><td><p>Dagli studi condotti dalla JCCM prima della pubblicazione del progetto emergeva che difficilmente l'aiuto disponibile di 16 milioni di EUR sarebbe stato sufficiente a coprire tutte le aree interessate obbligatorie e facoltative (cfr. il considerando 13). Era quindi improbabile che il criterio di aggiudicazione relativo all'importo dell'aiuto richiesto diventasse un fattore importante o decisivo per la valutazione dell'offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa, in quanto ci si attendeva che molti, se non tutti, gli offerenti avrebbero richiesto l'intero importo dell'aiuto disponibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(178)</p></td><td><p>Alla fine la JCCM ha aggiudicato l'appalto all'offerente la cui offerta chiedeva l'importo dell'aiuto pi&#249; basso e a cui era stato inoltre assegnato il punteggio pi&#249; elevato per il criterio di aggiudicazione relativo all'importo dell'aiuto richiesto&#160;(1,76/10 rispetto a&#160;0/10). L'attribuzione di un peso maggiore al criterio di aggiudicazione in questione avrebbe avvantaggiato solamente il beneficiario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(179)</p></td><td><p>Pertanto, la Commissione non ritiene pi&#249; che il peso relativamente basso attribuito al criterio di aggiudicazione relativo all'importo dell'aiuto richiesto abbia dato luogo a un trattamento iniquo o discriminatorio nel quadro della misura o a un aumento dell'importo dell'aiuto infine concesso. La Commissione conclude che la valutazione della JCCM dell'offerta economicamente pi&#249; vantaggiosa era pertanto in linea con gli orientamenti sulla banda larga del 2009.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.7.4. Neutralità tecnologica <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(180)</p></td><td><p>Considerato che i servizi a banda larga possono essere forniti tramite una serie di infrastrutture di rete basate su soluzioni con fili, senza fili, via satellite o tecnologie mobili, &#232; opportuno che gli Stati membri non favoriscano alcuna tecnologia o piattaforma di rete particolare, a meno che non adducano giustificazioni oggettive in tal senso&#160;<a>(<span>63</span>)</a>. Gli offerenti dovranno poter proporre la fornitura dei servizi a banda larga richiesti avvalendosi delle soluzioni tecnologiche che ritengono pi&#249; adeguate o di una combinazione di tali tecnologie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(181)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che il progetto soddisfacesse le condizioni degli orientamenti sulla banda larga del 2009 in materia di neutralit&#224; tecnologica, sostenendo che la JCCM sembrava imperniare il progetto su una tecnologia specifica senza fili, in quanto aveva calcolato il bilancio sulla base dei suoi costi di sviluppo e aveva indirettamente incoraggiato l'uso dell'infrastruttura esistente di una determinata tecnologia (cfr. il considerando 48 e il considerando 32 della decisione di avvio del procedimento). Nel corso dell'indagine formale, la Commissione ha accertato quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le &#171;specifiche tecniche&#187; non contenevano alcuna limitazione per quanto riguarda l'architettura della rete o la tecnologia da utilizzare per la realizzazione del progetto. L'ammissibilit&#224; delle offerte non era subordinata allo sviluppo di una specifica soluzione tecnologica. Gli offerenti dovevano soltanto garantire il rispetto delle velocit&#224;, della qualit&#224; e delle condizioni stabilite nelle &#171;specifiche tecniche&#187; (cfr. i considerando da 17 a&#160;20);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la neutralit&#224; tecnologica &#232; stata confermata anche dall'offerta di Telef&#243;nica, ritenuta ammissibile e conforme ai requisiti tecnici indicati nelle &#171;specifiche tecniche&#187;. Tale offerta proponeva una soluzione di rete a banda larga di base basata su tre diverse tecnologie (WIMAX, xDSL e&#160;3G), includendo anche una tecnologia con fili (xDSL) (cfr. il considerando 26). D'altro canto, il beneficiario non si &#232; basato solo sulla soluzione WIMAX, ma ha anche proposto una soluzione basata in parte sulla tecnologia satellitare (cfr. il considerando 23);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>per quanto riguarda il possibile riutilizzo dell'infrastruttura TDT esistente, le &#171;specifiche tecniche&#187; permettevano unicamente l'uso delle infrastrutture passive sviluppate e impiegate per l'attuazione del piano di passaggio alla TDT nella Regione autonoma Castilla-La Mancha. Gli offerenti non erano obbligati a utilizzare tale infrastruttura;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la soluzione proposta da Telef&#243;nica si basava in larga misura sulla propria infrastruttura di rete mobile passiva esistente, senza ricorrere alla rete TDT gi&#224; presente (cfr. il considerando 26). Inoltre, tutti i proprietari di componenti dell'infrastruttura passiva della rete TDT erano contrattualmente tenuti a concedere a terzi l'accesso a tale infrastruttura ai fini della realizzazione di una rete a banda larga di base (cfr. il considerando 21). L'accesso all'infrastruttura passiva della rete TDT era pertanto a disposizione di tutti i potenziali offerenti, non solo di Telecom CLM in quanto proprietaria dei componenti dell'infrastruttura TDT. Ci&#242; conferma che la procedura di gara aperta, come pubblicata nel maggio 2010 (cfr. i considerando da 17 a&#160;20), era tecnologicamente neutra e offriva a tutti gli offerenti la possibilit&#224; di utilizzare l'infrastruttura passiva TDT esistente, senza imporne l'uso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>inoltre, la possibilit&#224; di utilizzare l'infrastruttura di una rete TDT esistente non pu&#242; essere intesa come una limitazione delle soluzioni tecnologiche per lo sviluppo di una rete a banda larga di base. Questo perch&#233; l'infrastruttura attiva TDT non pu&#242; essere utilizzata per una rete a banda larga di base&#160;<a>(<span>64</span>)</a>. Di conseguenza, qualsiasi futura soluzione tecnologica per una rete di questo tipo avrebbe potuto utilizzare solamente l'infrastruttura passiva della rete TDT, ossia i centri di trasmissione. L'infrastruttura passiva avrebbe consentito l'installazione di una serie di apparecchiature attive in grado di creare una rete a banda larga di base;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>per quanto riguarda l'argomentazione secondo cui la JCCM avrebbe calcolato il bilancio del progetto sulla base dei costi di sviluppo di una rete senza fili, il bilancio di 16 milioni di EUR era stato convenuto in un accordo di collaborazione tra il MARM e la JCCM nel quadro di un programma di sviluppo rurale sostenibile firmato il 12&#160;novembre 2009. Le autorit&#224; spagnole hanno spiegato che si trattava del bilancio massimo disponibile per questo progetto, indipendentemente dalla soluzione tecnologica utilizzata;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a partire da novembre 2008 la JCCM aveva condotto studi sulla fattibilit&#224; e sui costi dello sviluppo di una rete a banda larga di base in grado di coprire tutte le aree &#171;bianche&#187; della Regione autonoma Castilla La-Mancha, concentrandosi su una soluzione basata sulla tecnologia senza fili WIMAX. I risultati degli studi indicavano che una rete a banda larga di base basata sulla soluzione WIMAX che coprisse tutte le aree &#171;bianche&#187; della regione sarebbe costata molto pi&#249; di 16 milioni di EUR (cfr. il considerando 13). Dall'analisi della JCCM emergeva che il progetto poteva essere attuato con il bilancio disponibile andando a coprire la maggior parte delle aree interessate con almeno uno dei potenziali tipi di tecnologia. Il fatto che gli studi fossero stati effettuati utilizzando WIMAX come tecnologia di riferimento, tuttavia, non mirava a limitare (n&#233; ha di fatto limitato) le soluzioni tecnologiche proposte dagli offerenti (tra cui Telecom CLM).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(182)</p></td><td><p>Pertanto, tenendo conto delle informazioni raccolte durante il procedimento di indagine formale, la Commissione conclude che i documenti di gara erano tecnologicamente neutri e, di conseguenza, il progetto soddisfaceva le condizioni degli orientamenti sulla banda larga del 2009 per quanto riguarda il requisito della neutralit&#224; tecnologica.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.7.5. Utilizzo delle infrastrutture esistenti <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(183)</p></td><td><p>Conformemente agli orientamenti sulla banda larga del 2009, ove possibile, &#232; opportuno che gli Stati membri incoraggino gli offerenti ad avvalersi di qualsiasi infrastruttura esistente onde evitare duplicazioni inutili e sprechi di risorse&#160;<a>(<span>65</span>)</a>. Nel tentare di limitare le ripercussioni economiche sugli operatori di rete esistenti, occorre dare loro la possibilit&#224; di mettere la propria infrastruttura a disposizione di un progetto notificato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(184)</p></td><td><p>La JCCM ha offerto a tutti gli offerenti la possibilit&#224; di utilizzare l'infrastruttura TDT esistente ai fini della presentazione delle loro offerte. L'uso dell'infrastruttura TDT non era per&#242; obbligatorio. Gli operatori di rete erano liberi di utilizzare la propria infrastruttura esistente. Ad esempio, l'offerta di Tel&#233;fonica si basava in larga misura sulla propria infrastruttura gi&#224; presente ed &#232; stata considerata ammissibile, partecipando alla procedura di selezione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(185)</p></td><td><p>La possibilit&#224; di utilizzare l'infrastruttura TDT esistente non ha favorito Telecom CLM in qualit&#224; proprietaria di parti dell'infrastruttura, in quanto tutti i diversi proprietari dell'infrastruttura TDT (ossia numerosi comuni, Telecom CLM e la societ&#224; privata Abertis Telecom S.A.) erano tenuti a concedere l'accesso a tale infrastruttura a un fornitore di rete ai fini del futuro sviluppo di una rete a banda larga di base. Nemmeno il fatto che Telecom CLM stesse gestendo l'intera rete TDT della Regione autonoma le concedeva un vantaggio, in quanto per lo sviluppo di una rete a banda larga di base poteva essere riutilizzata solo la rete TDT e non le apparecchiature TDT in s&#233; per s&#233; che erano state oggetto di precedenti aiuti ed erano installate su tale infrastruttura passiva e gestite da Telecom CLM (cfr. il considerando 217).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(186)</p></td><td><p>La Commissione conclude che il progetto soddisfaceva le condizioni degli orientamenti sulla banda larga del 2009 per quanto riguarda l'obbligo di prendere in considerazione l'utilizzo delle infrastrutture esistenti.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.7.6. Accesso all'ingrosso effettivo <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(187)</p></td><td><p>Porre l'obbligo di concedere a terzi l'accesso all'ingrosso effettivo all'infrastruttura a banda larga sovvenzionata &#232; un elemento essenziale di qualsiasi misura statale di aiuto volta a finanziare la costruzione di nuove infrastrutture&#160;<a>(<span>66</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(188)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che il progetto fosse conforme agli orientamenti sulla banda larga del 2009 per quanto riguarda l'accesso all'ingrosso e il prezzo di accesso all'ingrosso, sostenendo che la misura non era stata adeguatamente concepita ex ante in quanto la CMT aveva successivamente riscontrato che, dopo l'aggiudicazione del contratto a Telecom CLM, i prezzi di accesso all'ingrosso offerti dalla medesima erano troppo elevati (cfr.&#160;il considerando 48 e il considerando 33 della decisione di avvio del procedimento).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(189)</p></td><td><p>I documenti di gara imponevano all'aggiudicatario di fornire almeno un punto di interconnessione che consentisse agli operatori di rete terzi di utilizzare la rete per fornire servizi a banda larga di base al dettaglio agli utenti finali. Nella clausola 4.2 delle &#171;specifiche tecniche&#187;, la JCCM richiedeva agli offerenti di offrire servizi all'ingrosso e di garantire che altri operatori di comunicazioni elettroniche potessero fornire agli utenti finali delle aree interessate un accesso internet a banda larga con i parametri di qualit&#224;, affidabilit&#224; e disponibilit&#224; stabiliti in tale documento (cfr. il considerando 18). I documenti di gara prescrivevano pertanto che fosse garantito un accesso all'ingrosso effettivo all'infrastruttura da parte di terzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(190)</p></td><td><p>L'offerta di Telecom CLM prevedeva l'installazione di un punto di interconnessione a Toledo e conteneva le condizioni generali per la concessione dell'accesso indiretto alla rete a operatori di rete terzi (cfr. il considerando 25). L'accesso all'ingrosso offerto da Telecom CLM non era limitato nel tempo. Esso consentiva agli operatori terzi di competere con Telecom CLM a livello di vendita al dettaglio, rafforzando cos&#236; l'offerta e la concorrenza nelle aree interessate ed evitando la creazione di un servizio monopolistico locale da parte di Telecom CLM.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(191)</p></td><td><p>Al fine di assicurare un accesso all'ingrosso effettivo e di ridurre al minimo i rischi di distorsione della concorrenza, &#232; fondamentale evitare prezzi all'ingrosso eccessivi oppure, al contrario, prezzi predatori o compressione dei prezzi da parte dell'aggiudicatario. &#200; opportuno che i prezzi per l'accesso all'ingrosso si basino sui prezzi all'ingrosso medi pubblicati (regolamentati) in altre aree comparabili, ma pi&#249; competitive, del paese o dell'Unione, oppure, in assenza di dati pubblicati, sui prezzi gi&#224; stabiliti o approvati dall'autorit&#224; nazionale di regolamentazione per i mercati e i servizi interessati&#160;<a>(<span>67</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(192)</p></td><td><p>Telecom CLM offriva inizialmente un accesso indiretto all'ingrosso alla rete per 34,50&#160;EUR, mentre il suo prezzo mensile al dettaglio offerto agli utenti finali ammontava a&#160;37,50&#160;EUR (cfr. il considerando 39).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(193)</p></td><td><p>La CMT, nella sua decisione del 23&#160;giugno&#160;2011, ha concluso che i prezzi di accesso all'ingrosso offerti da Telecom CLM erano troppo vicini ai prezzi che Telecom CLM intendeva far pagare agli utenti finali per i suoi servizi a banda larga di base nella vendita al dettaglio. La CMT ha inoltre concluso che tali prezzi di accesso all'ingrosso erano superiori ad altri prezzi di accesso indiretto all'ingrosso praticati nel settore (cfr. il considerando 39). La CMT ha altres&#236; sottolineato che sarebbe stato impossibile per gli operatori di rete terzi acquistare l'accesso alla rete a banda larga di base di Telecom CLM all'ingrosso per ottenere un profitto fornendo servizi a banda larga di base al dettaglio agli utenti finali in concorrenza con Telecom CLM (cfr. il considerando 37). La CMT ha pertanto imposto a Telecom CLM di abbassare i suoi prezzi di accesso all'ingrosso. Di conseguenza, il 29&#160;luglio 2011 Telecom CLM ha abbassato i suoi prezzi di accesso all'ingrosso di oltre il 30&#160;% (cfr. i considerando 39 e&#160;40). Dato che il nuovo prezzo era in linea con i prezzi di accesso indiretto medi praticati in Spagna, la CMT ha approvato il nuovo prezzo di accesso all'ingrosso di 23,70&#160;EUR nelle aree interessate (cfr. il considerando 39).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(194)</p></td><td><p>La Commissione osserva che gli svantaggi connessi al prezzo di accesso all'ingrosso sono stati risolti nel contratto modificato prima di falsare la concorrenza. Considerato che Telecom CLM ha applicato la riduzione di oltre il 30&#160;% dei suoi prezzi di accesso all'ingrosso nel luglio 2011, ossia pi&#249; di un anno prima dell'avvio della gestione della rete a banda larga di base nel settembre 2012, gli elevati prezzi di accesso all'ingrosso iniziali non hanno inciso sulla concorrenza. L'accesso di terzi alla rete &#232; iniziato nel settembre 2012, quando erano gi&#224; in vigore i prezzi ridotti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(195)</p></td><td><p>La Commissione conclude che il prezzo di accesso all'ingrosso modificato, approvato dalla CMT, era in linea con i prezzi all'ingrosso medi pubblicati prevalenti in altre aree pi&#249; competitive del Regno di Spagna. Il nuovo prezzo di accesso indiretto all'ingrosso offerto da Telecom CLM e approvato dalla CMT &#232; quindi servito a ristabilire le condizioni di mercato e ha garantito un accesso all'ingrosso effettivo, riducendo al minimo le potenziali distorsioni della concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(196)</p></td><td><p>Pertanto, il progetto modificato soddisfaceva le condizioni degli orientamenti sulla banda larga del 2009 in relazione all'obbligo di concedere a terzi un accesso all'ingrosso effettivo e per quanto riguarda i prezzi.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.7.7. Meccanismo di recupero per evitare un eccesso di compensazione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(197)</p></td><td><p>Onde evitare che, nei casi in cui la domanda per la banda larga nell'area interessata cresca oltre i livelli preventivati, l'aggiudicatario benefici di un eccesso di compensazione, &#232; importante che il contratto di appalto preveda meccanismi di rimborso&#160;<a>(<span>68</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(198)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha espresso dubbi sul fatto che il progetto fosse conforme agli orientamenti sulla banda larga del 2009 riguardo al meccanismo di recupero per evitare un eccesso di compensazione, sostenendo che la misura non era stata adeguatamente concepita ex ante in quanto inizialmente l'appalto aggiudicato a Telecom CLM non prevedeva alcun meccanismo di recupero e tale meccanismo era stato introdotto dalla JCCM solo dopo l'intervento della CMT (cfr. il considerando 48 e il considerando 33 della decisione di avvio del procedimento).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(199)</p></td><td><p>L'appalto aggiudicato a Telecom CLM non prevedeva alcun meccanismo di recupero. Tuttavia, tale meccanismo &#232; stato introdotto nel contratto tra la JCCM e Telecom CLM in seguito all'indagine della CMT e alla sua approvazione da parte di quest'ultima, con entrata in vigore il 1<span>o</span>&#160;giugno&#160;2012 (cfr. i considerando da 41 a&#160;43), vale a dire prima che Telecom CLM iniziasse a gestire la rete a banda larga di base (cfr. il considerando 27). La Commissione ritiene che il meccanismo di recupero introdotto nel contratto abbia consentito di ridurre al minimo l'importo dell'aiuto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(200)</p></td><td><p>La Commissione, in conclusione, esclude pertanto la possibilit&#224; che l'assenza iniziale di un meccanismo di recupero abbia sortito alcun effetto sulla concorrenza, in quanto esso &#232; stato introdotto nel contratto molto prima che Telecom CLM potesse trarre profitto dalla gestione della rete a banda larga di base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(201)</p></td><td><p>Pertanto, il progetto modificato soddisfaceva anche le condizioni degli orientamenti sulla banda larga del 2009 in relazione all'obbligo di istituire un meccanismo di recupero nel contratto con il beneficiario.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.7.8. Considerazioni conclusive sulla proporzionalità <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(202)</p></td><td><p>Alla luce dei considerando da 156 a&#160;201, la Commissione conclude che l'aiuto di Stato in questione e la potenziale distorsione della concorrenza sono stati limitati al minimo necessario nel quadro della misura.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.8. Effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(203)</p></td><td><p>L'articolo&#160;107, paragrafo&#160;3, lettera&#160;c), TFUE impone di valutare gli effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi nei mercati dei prodotti rilevanti, ossia, in questo caso, lo sviluppo e la gestione di una rete a banda larga di base e la fornitura di servizi a banda larga, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, a livello di vendita al dettaglio agli utenti finali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(204)</p></td><td><p>Poich&#233; le aree interessate dalla misura erano aree &#171;bianche&#187; ai sensi degli orientamenti sulla banda larga del 2009, ossia aree prive di accesso alla banda larga, &#232; improbabile che la misura abbia determinato effetti negativi sulla concorrenza derivanti dallo sviluppo e dalla gestione della rete a banda larga di base sovvenzionata in tali aree. Nelle aree interessate non vi erano operatori di rete a banda larga che avrebbero potuto subire ripercussioni a causa di tale sviluppo o che prevedessero di entrare nei mercati in questione in un orizzonte temporale prossimo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(205)</p></td><td><p>In teoria, vi era la possibilit&#224; che gli operatori privati del mercato riducessero, nelle aree interessate, i loro investimenti futuri nelle reti a banda larga o decidessero di non entrare nei mercati delle aree interessate a causa dello sviluppo e della gestione della rete a banda larga di base sovvenzionata, ma la Commissione non ha ricevuto alcuna indicazione in tal senso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(206)</p></td><td><p>Per quanto riguarda l'impatto sugli scambi, le informazioni in possesso della Commissione non indicano che la misura abbia avuto effetti di ricaduta negativi notevoli sugli altri Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.9. Ponderazione tra gli effetti positivi dell'aiuto e gli effetti negativi in termini di distorsioni della concorrenza e sugli scambi <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(207)</p></td><td><p>Una misura di aiuto di Stato accuratamente strutturata deve garantire che il risultato complessivo degli effetti della misura sia positivo, evitando di alterare le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(208)</p></td><td><p>La misura istituita dalla JCCM ha contribuito allo sviluppo delle attivit&#224; economiche di sviluppo e gestione di una rete a banda larga di base nelle aree interessate e ha garantito agli utenti finali, che in precedenza non avevano accesso alla banda larga, la disponibilit&#224; di servizi a banda larga a velocit&#224; minime di download e di upload rispettivamente di 2 Mbps e&#160;512 Kbps (cfr. il considerando 126). Inoltre ha garantito che consumatori e imprese disponessero di servizi di telefonia&#160;IP/VoIP (cfr. il considerando 126) e ha permesso un miglioramento della rete in due occasioni, dapprima fino a un minimo di 5 Mbps di download il 28&#160;aprile 2014 e poi fino a un minimo di 10 Mbps di download il 4&#160;maggio 2018 (cfr. il considerando 134). La misura ha quindi promosso la coesione territoriale, sociale ed economica e ha contribuito all'obiettivo dell'Agenda digitale di garantire a tutti l'accesso alla banda larga entro il 2013 (cfr. il considerando 139).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(209)</p></td><td><p>Inoltre, tenuto conto dell'obbligo a carico del beneficiario di concedere un accesso all'ingrosso, la misura ha avuto effetti positivi non solo sugli utenti finali, ma anche sulla concorrenza nelle aree interessate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(210)</p></td><td><p>La misura ha altres&#236; affrontato un fallimento del mercato (cfr. il punto 5.3.5), in quanto, in assenza dell'aiuto, lo sviluppo di una rete a banda larga e la fornitura di servizi a banda larga al dettaglio agli utenti finali nelle aree interessate non avrebbero avuto luogo con l'inizio della gestione della rete a banda larga di base sovvenzionata nel settembre 2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(211)</p></td><td><p>La misura soddisfaceva anche il requisito di proporzionalit&#224; (cfr. il punto 5.3.7). La sua struttura ha garantito che fosse limitata al minimo necessario e che fossero circoscritti i potenziali effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi nei mercati derivanti dalla costruzione e dalla gestione della rete a banda larga di base, nonch&#233; dalla fornitura agli utenti finali di servizi a banda larga di base, tra cui servizi di telefonia&#160;IP/VoIP, a livello di vendita al dettaglio. La misura era intesa a evitare un effetto di spiazzamento degli investimenti privati e il suo impatto si &#232; limitato alle aree interessate, vale a dire insediamenti situati in comuni della Regione autonoma Castilla-La Mancha con una popolazione media di 35 abitanti, in cui gli utenti finali non avevano accesso alla banda larga e gli investitori privati non intendevano investire in assenza dell'aiuto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(212)</p></td><td><p>La Commissione non &#232; a conoscenza di nessun effetto negativo della misura che avrebbe potuto incidere indebitamente sulle condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse (cfr. il punto 5.3.8).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(213)</p></td><td><p>La Commissione conclude che l'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM era oggettivamente giustificata dalla necessit&#224; di ovviare alla mancanza di servizi a banda larga di base disponibili nelle 461 aree interessate, vale a dire in insediamenti remoti situati in vari comuni sparsi nella Regione autonoma Castilla-La Mancha.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(214)</p></td><td><p>Alla luce dei fatti sopra esposti e tenuto conto delle caratteristiche generali della misura e delle garanzie messe in atto, l'effetto positivo dell'aiuto sullo sviluppo delle attivit&#224; economiche in questione supera i possibili effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi. Nel complesso, la misura era in linea con gli obiettivi di cui all'articolo&#160;107, paragrafo&#160;3, lettera&#160;c), TFUE e non ha inciso negativamente sulla concorrenza in misura contraria al comune interesse.</p></td></tr></tbody></table> 5.3.10. Riutilizzo dell'infrastruttura passiva della TDT <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(215)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio del procedimento, la Commissione ha ritenuto che, in linea con il principio sancito nella causa<span>Deggendorf</span>&#160;<a>(<span>69</span>)</a>, il fatto che Telecom CLM non avesse ancora rimborsato l'aiuto che la Commissione aveva dichiarato incompatibile con il mercato interno nel caso SA.27408&#160;<a>(<span>70</span>)</a> dovesse essere preso in considerazione nel valutare la compatibilit&#224; della misura. A detta della Commissione, poich&#233; l'offerta vincitrice di Telecom CLM prevedeva l'utilizzo della rete TDT esistente che era stata sviluppata con un aiuto di Stato illegale, tale aiuto illegale costituiva probabilmente anche un fattore determinante per l'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM nel caso di specie (cfr. il considerando 48 e il considerando 37 della decisione di avvio del procedimento).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(216)</p></td><td><p>La decisione della Commissione nel caso SA.27408 &#232; stata confermata dalla Corte di giustizia nel 2018&#160;<a>(<span>71</span>)</a>. Tuttavia, in base alle informazioni di cui dispone oggi la Commissione, il 18&#160;agosto 2022 Telecom CLM ha rimborsato integralmente l'aiuto dichiarato incompatibile con il mercato interno dalla summenzionata decisione della Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(217)</p></td><td><p>In ogni caso, la Commissione ritiene altres&#236; che l'aiuto di Stato illegale concesso ed erogato a Telecom CLM per il passaggio alla TDT nella Regione autonoma Castilla-La Mancha non abbia dato luogo a un vantaggio decisivo nell'aggiudicazione dell'appalto nel caso di cui trattasi. Dall'indagine formale &#232; emerso che Telecom CLM ha utilizzato esclusivamente l'infrastruttura passiva della rete TDT esistente, vale a dire i centri di trasmissione, per lo sviluppo della rete a banda larga di base senza fili. Tuttavia, tale infrastruttura passiva per la televisione terrestre nella Regione autonoma Castilla-La Mancha esisteva gi&#224; in larga misura prima del passaggio dalla televisione analogica a quella digitale. Essa era costituita da circa 500 centri di trasmissione, di cui 138 di propriet&#224; di Telecom CLM (cfr. il considerando 33). Telecom CLM ha solo costruito venti centri di trasmissione supplementari con l'aiuto di Stato illegale di cui al caso SA.27408, &#232; diventata proprietaria unicamente di sei e ne ha riutilizzato solamente uno per la rete a banda larga di base esaminata in questa sede (cfr. il considerando 33 e la nota 15). Per avere accesso al resto dell'infrastruttura passiva TDT, Telecom CLM ha dovuto seguire la stessa procedura di qualsiasi altro operatore terzo interessato, vale a dire ottenere l'accesso a tale infrastruttura dai proprietari dei centri di trasmissione in questione. Telecom CLM aveva utilizzato l'aiuto illegale per il passaggio alla TDT essenzialmente per dotare l'infrastruttura passiva esistente di apparecchiature attive per la TDT (cfr. il considerando 33). Tuttavia, tali apparecchiature attive per la TDT non potevano essere riutilizzate per la fornitura di servizi a banda larga di base. Pertanto l'importo dell'aiuto illegale ricevuto da Telecom CLM nell'ambito del regime TDT oggetto del caso SA.27408, rilevante ai fini della misura, si &#232; limitato ai costi di costruzione di un centro di trasmissione supplementare di propriet&#224; di Telecom CLM e riutilizzato per la rete a banda larga di base oggetto del caso di cui trattasi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(218)</p></td><td><p>Inoltre l'intera infrastruttura TDT esistente, compresi i centri di trasmissione supplementari costruiti con l'aiuto illegale, era stata messa a disposizione di tutti gli offerenti interessati, non solo di Telecom CLM. Infatti quattro offerenti su cinque avevano basato la loro offerta sull'uso della rete TDT esistente (cfr. il considerando 21).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(219)</p></td><td><p>Alla luce di quanto precede, la Commissione conclude che l'aiuto di Stato illegale oggetto della decisione nel caso SA.27408 e ricevuto da Telecom CLM non ha dato luogo a un vantaggio decisivo nella procedura di gara per l'aggiudicazione dell'appalto nel quadro della misura. Pertanto, l'aiuto illegale di cui al caso SA.27408 non rende la procedura di gara discriminatoria.</p></td></tr></tbody></table> 6. Conclusione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(220)</p></td><td><p>La Commissione conclude che il Regno di Spagna ha attuato illegalmente la misura a favore di Telecom CLM in violazione dell'articolo&#160;108, paragrafo&#160;3, TFUE. Tuttavia, il procedimento di indagine formale ha dissipato i dubbi emersi nella decisione di avvio del procedimento del 19&#160;luglio 2017 in merito alla compatibilit&#224; dell'aiuto e ha concluso che i requisiti stabiliti negli orientamenti sulla banda larga del 2009 sono stati soddisfatti. L'aggiudicazione dell'appalto a Telecom CLM nell'agosto 2010, nella sua versione modificata, era pertanto compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;3, lettera&#160;c), TFUE.</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'aiuto di Stato concesso dal Regno di Spagna a Telecom CLM sotto forma di aggiudicazione di un appalto per la realizzazione e la gestione di una rete a banda larga di base senza fili in aree remote della Regione autonoma Castilla-La Mancha, nella sua versione modificata, è compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Articolo 2 Il Regno di Spagna è destinatario della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 10 agosto 2023 Per la Commissione Margrethe VESTAGER Membro della Commissione ( 1 ) GU L 248 del 24.9.2015, pag. 9 . ( 2 ) Aiuto di Stato — Spagna — Aiuto di Stato SA.34001 (2017/C) — Presunto aiuto a favore di Telecom Castilla-La Mancha — Invito a presentare osservazioni a norma dell'articolo 108, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ( GU C 336 del 6.10.2017, pag. 20 ). ( 3 ) Cfr. la nota 2. ( 4 ) Un tasso del 17,1 % nella Regione autonoma Castilla-La Mancha rispetto al 20,7 % dell'intera Spagna; cfr. la relazione della Commissione per il mercato delle telecomunicazioni del 23 giugno 2011, MTZ 2010/2249, pag. 6, disponibile all'indirizzo: https://www.cnmc.es/sites/default/files/1505025_7.pdf. ( 5 ) Cfr. la relazione della Commissione per il mercato delle telecomunicazioni del 23 giugno 2011, MTZ 2010/2249, pag. 7, disponibile all'indirizzo: https://www.cnmc.es/sites/default/files/1505025_7.pdf. ( 6 ) Comunicazione della Commissione dal titolo «Orientamenti comunitari relativi all'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga» ( GU C 235 del 30.9.2009, pag. 7 ), («gli orientamenti sulla banda larga del 2009»). ( 7 ) Cfr. anche i considerando da 15 a 20 per una descrizione dei criteri di aggiudicazione applicati nel contesto della gara d'appalto. ( 8 ) Composizione dell'Ufficio appalti: presidente: direttrice generale per la Società dell'informazione e le telecomunicazioni dell'assessorato regionale; quattro membri: un rappresentante del Controllore generale ( Intervención General ), un rappresentante del servizio giuridico dell'assessorato regionale, due rappresentanti della direzione generale per la Società dell'informazione e le telecomunicazioni. ( 9 ) Gli operatori consultati sono stati Abertis Telecom S.A., Telefónica España S.A., Telecom CLM, IberBand S.A., Radio Banda Ancha, Ensinca Networks S.L. e gli operatori di reti mobili Orgedor, Yoigo, Vodafone España S.A.U. e Telefónica Móviles S.A. ( 10 ) Tutti gli operatori di rete a banda larga della Regione autonoma Castilla-La Mancha erano giuridicamente tenuti a presentare ogni anno alla JCCM un piano territoriale di sviluppo delle reti, corredato di una relazione che specificasse l'ubicazione delle loro infrastrutture esistenti, con un allegato per tutte le nuove infrastrutture previste. ( 11 ) Conformemente alle specifiche tecniche: «Nei momenti di massima affluenza di utenti (periodi di carico massimo) deve essere garantita una velocità minima per utente pari al 20 % della velocità nominale stabilita da contratto e in nessun caso il volume di traffico in entrata o in uscita dall'utente deve essere limitato». ( 12 ) La telefonia IP/VoIP è un metodo per fornire comunicazioni vocali e sessioni multimediali tramite reti IP (protocollo internet), come internet. Il termine si riferisce quindi alla fornitura di servizi di comunicazione via internet e non attraverso la rete telefonica pubblica commutata. ( 13 ) www.jccm.es/contratacion: il sito web non era più accessibile al momento dell'indagine formale e pertanto non è stato possibile verificarne il contenuto. ( 14 ) Tale obbligo figurava già negli accordi di cooperazione tra la JCCM e le autorità locali proprietarie della maggior parte delle infrastrutture passive pertinenti. Tali accordi erano stati conclusi per agevolare il passaggio dalla televisione analogica terrestre alla TDT e imponevano ai comuni di concedere l'accesso a tale infrastruttura per qualsiasi futuro sviluppo di reti a banda larga. Gli altri proprietari dell'infrastruttura passiva pertinente erano Telecom CLM e Abertis Telecom S.A., entrambi beneficiari di aiuti per il passaggio alla TDT, i quali erano soggetti ai medesimi obblighi nei loro contratti di concessione di aiuti per tale passaggio. ( 15 ) Telecom CLM è diventata proprietaria di sei di tali centri e ha riutilizzato un centro per la rete a banda larga di base. ( 16 ) Decisione C(2014) 6846 final della Commissione, del 1 o ottobre 2014, relativa all'aiuto di Stato SA.27408 (C 24/2010) (ex NN 37/2010, ex CP 19/2009) concesso dalle autorità di Castilla-La Mancha a favore della diffusione della televisione digitale terrestre in zone remote e meno urbanizzate della regione Castilla-La Mancha (diffusione della TDT in Castilla-La Mancha; SA.27408, 1.10.2014), disponibile all'indirizzo https://ec.europa.eu/competition/state_aid/cases/237771/237771_1751092_313_4.pdf. ( 17 ) Sentenze della Corte di giustizia del 26 aprile 2018, Cellnex Telecom/Commissione, cause riunite C-91/17 P e C-92/17 P, ECLI:EU:C:2018:284, e del 20 settembre 2018, Spagna/Commissione, C-114/17 P, ECLI:EU:C:2018:753. ( 18 ) Risoluzione, del 23 giugno 2011, relativa alla procedura per l'imposizione di condizioni per la gestione di una rete a banda larga nelle zone rurali della Regione autonoma Castilla-La Mancha (MTZ 2010/2249) disponibile all'indirizzo: https://www.cnmc.es/sites/default/files/1505025.pdf. ( 19 ) Sentenza della Corte di giustizia del 15 maggio 1997, TWD/Commissione, C-355/95 P, ECLI:EU:C:1997:241. ( 20 ) Cfr. la nota 16. ( 21 ) Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato ( GU L 187 del 26.6.2014, pag. 1 ) (Regolamento generale di esenzione per categoria). ( 22 ) Durante la fase di indagine, il Regno di Spagna ha sostenuto che, sebbene non avesse affidato il progetto in questione a Telecom CLM come servizio di interesse economico generale («SIEG»), la JCCM poteva adottare misure, conformemente alla direttiva 2002/22/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica ( GU L 108 del 24.4.2002, pag. 51 ) (direttiva servizio universale), per garantire la fornitura di servizi diversi da quelli rientranti nella nozione di servizio universale, quali i servizi a banda larga (cfr. considerando 11 della decisione di avvio del procedimento). La Commissione ha analizzato e respinto tale argomentazione nella decisione di avvio del procedimento (cfr. il considerando 20 della decisione di avvio del procedimento). Il Regno di Spagna non ha formulato osservazioni su questo punto nelle sue osservazioni sulla decisione di avvio del procedimento e non sostiene più che il progetto sia stato affidato a Telecom CLM conformemente alla direttiva servizio universale. ( 23 ) Comunicazione della Commissione dal titolo «Orientamenti dell'Unione europea per l'applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga» ( GU C 25 del 26.1.2013, pag. 1 ), («gli orientamenti sulla banda larga del 2013»). ( 24 ) Come la decisione nella causa T-169/00, Esedra/Commissione, ECLI:EU:T:2002:40. ( 25 ) Il Regno di Spagna fa riferimento alla causa C-513/99, Concordia, ECLI:EU:C:2002:495. ( 26 ) Il Regno di Spagna ha spiegato, in fase di indagine, che il basso peso attribuito al criterio del prezzo era riconducibile al fatto che, da un lato, la JCCM avrebbe acquisito la rete e, pertanto, era interessata ad altri criteri qualitativi e, dall'altro, che l'aiuto disponibile di 16 milioni di EUR non era considerato sufficiente per lo sviluppo della rete, motivo per cui ci si attendeva che il criterio del prezzo avrebbe svolto un ruolo marginale (era prevedibile che tutti gli offerenti avrebbero avuto bisogno dell'intero importo di 16 milioni di EUR per lo sviluppo della rete), nonché che, in tali circostanze, un'eccessiva enfasi sul criterio del prezzo avrebbe conferito un vantaggio significativo agli operatori in possesso di un'infrastruttura esistente nella Regione autonoma. Il Regno di Spagna fa altresì riferimento al caso N323/2009, cfr. la nota 27. ( 27 ) Il Regno di Spagna fa riferimento alla decisione C(2009) 10259 final della Commissione, del 14 dicembre 2009, nel caso N323/2009 (SA.28665), Banda larga nelle zone rurali delle Asturie, in cui la Commissione ha dichiarato compatibile un aiuto concesso mediante una procedura di gara in cui al fattore del prezzo, unitamente alla sostenibilità finanziaria del progetto, era attribuito un punteggio massimo di 15 punti su un totale di 90. La decisione è disponibile all'indirizzo https://ec.europa.eu/competition/state_aid/cases/231480/231480_1089344_32_2.pdf. ( 28 ) Cfr. la nota 19. ( 29 ) Cfr. la nota 16. ( 30 ) Decisione della Commissione 2005/842/CE, del 28 novembre 2005, riguardante l'applicazione dell'articolo 86, paragrafo 2, del trattato CE agli aiuti di Stato sotto forma di compensazione degli obblighi di servizio pubblico, concessi a determinate imprese incaricate della gestione di servizi d'interesse economico generale ( GU L 312 del 29.11.2005, pag. 67 ) (Decisione SIEG del 2005). ( 31 ) Sentenza della Corte di giustizia del 24 luglio 2003, Altmark Trans e Regierungspräsidium Magdeburg, C-280/00, ECLI:EU:C:2003:415. ( 32 ) Le quattro condizioni stabilite nella causa Altmark sono le seguenti: l'impresa beneficiaria deve essere effettivamente incaricata dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico e detti obblighi devono essere definiti in modo chiaro; i parametri sulla base dei quali viene calcolata la compensazione devono essere previamente definiti in modo obiettivo e trasparente, al fine di evitare che essa comporti un vantaggio economico atto a favorire l'impresa beneficiaria rispetto a imprese concorrenti; la compensazione non può eccedere quanto necessario per coprire interamente o in parte i costi originati dall'adempimento degli obblighi di servizio pubblico, tenendo conto dei relativi introiti nonché di un margine di utile ragionevole; e quando la scelta dell'impresa da incaricare dell'adempimento di obblighi di servizio pubblico, in un caso specifico, non venga effettuata nell'ambito di una procedura di appalto pubblico che consenta di selezionare il candidato in grado di fornire tali servizi al costo minore per la collettività, il livello della necessaria compensazione deve essere determinato sulla base di un'analisi dei costi che un'impresa media, gestita in modo efficiente e adeguatamente dotata di mezzi di trasporto al fine di poter soddisfare le esigenze di servizio pubblico richieste, avrebbe dovuto sopportare per adempiere tali obblighi, tenendo conto dei relativi introiti nonché di un margine di utile ragionevole per l'adempimento di detti obblighi. ( 33 ) Direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi ( GU L 134 del 30.4.2004, pag. 114 ). ( 34 ) Cfr. la nota 16. ( 35 ) Sentenza della Corte di giustizia del 10 gennaio 2006, Cassa di Risparmio di Firenze e altri, C-222/04, ECLI:EU:C:2006:8, punto 107. ( 36 ) Sentenza del Tribunale del 12 dicembre 1996, Air France/Commissione, T-358/94, ECLI:EU:T:1996:194, punto 56. ( 37 ) Sentenza del Tribunale del 6 marzo 2002, Diputación Foral de Álava/Commissione, cause riunite T-92/00 e T-103/00, ECLI:EU:T:2002:61, punto 57. ( 38 ) Sentenza della Corte di giustizia del 29 aprile 1999, Spagna/Commissione, C-342/96, ECLI:EU:C:1999:210, punto 41. ( 39 ) Cfr. la nota 31. ( 40 ) Cfr. la nota 32. ( 41 ) Comunicazione della Commissione sull'applicazione delle norme dell'Unione europea in materia di aiuti di Stato alla compensazione concessa per la prestazione di servizi di interesse economico generale ( GU C 8 dell'11.1.2012, pag. 4 ), paragrafo 52. ( 42 ) Cfr. la comunicazione della Commissione sulla nozione di aiuto di Stato di cui all'articolo 107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ( GU C 262 del 19.7.2016, pag. 1 ), paragrafo 223. ( 43 ) Cfr. la comunicazione sulla nozione di aiuto di Stato (nota 42), paragrafo 223. ( 44 ) Cfr. le cause C-15/14 P, Commissione/MOL, ECLI:EU:C:2015:362, punto 60; C-270/15 P, Belgio/Commissione, ECLI:EU:C:2016:489, punto 49; e T-314/15, Grecia/Commissione, ECLI:EU:T:2017:903, punto 79. ( 45 ) Sentenza del Tribunale del 4 aprile 2001, Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia/Commissione, T-288/97, ECLI:EU:T:2001:115, punto 41. ( 46 ) Cfr. la nota 21. ( 47 ) Cfr. la nota 21. ( 48 ) Cfr. la nota 6. ( 49 ) Sentenza della Corte di giustizia del 22 settembre 2020, Austria/Commissione, C-594/18 P, ECLI:EU:C:2020:742, punto 19. ( 50 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 50. ( 51 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafi 37 e 40. ( 52 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 41. ( 53 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 42. ( 54 ) Comunicazione della Commissione «Europa 2020 — Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva», del 3 marzo 2010, COM(2010) 2020 final (comunicazione «Europa 2020»). ( 55 ) Comunicazione «Europa 2020», pag. 15. ( 56 ) Comunicazione «Europa 2020», pag. 16. ( 57 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 51, lettera a). ( 58 ) In seguito alla pubblicazione dell'elenco delle aree interessate dalla procedura di gara, taluni operatori hanno comunicato alla JCCM che alcune di esse sarebbero state coperte da reti a banda larga nel prossimo futuro e tali aree sono state pertanto escluse dalle aree interessate. ( 59 ) Cfr., ad esempio, la decisione C(2010) 9171 final della Commissione, del 10 dicembre 2010, relativa all'aiuto di Stato N336/2010 — Regime federale austriaco in materia di banda larga , disponibile all'indirizzo: http://ec.europa.eu/competition/state_aid/cases/237158/237158_1182946_31_3.pdf. ( 60 ) Cfr. la nota 23. ( 61 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 51, lettera b). ( 62 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 51, lettera c). ( 63 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 51, lettera d). ( 64 ) Ciò è stato confermato dal consulente giuridico esterno del beneficiario nella sua e-mail alla Commissione del 20 maggio 2019. ( 65 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 51, lettera e). ( 66 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 51, lettera f). ( 67 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 51, lettera g). ( 68 ) Orientamenti sulla banda larga del 2009 (nota 6), paragrafo 51, lettera h). ( 69 ) Cfr. la nota 19. ( 70 ) Cfr. la nota 16. ( 71 ) Cfr. la nota 17. ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2023/2524/oj ISSN 1977-0707 (electronic edition)
ITA
32023D2524
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.5.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 166/3</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2020/710 DEL CONSIGLIO del 25 maggio 2020 che modifica la decisione 1999/70/CE, relativa alla nomina dei revisori esterni delle banche centrali nazionali, per quanto riguarda i revisori esterni della Latvijas Banka IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il protocollo n. 4 sullo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 27.1, vista la raccomandazione della Banca centrale europea, del 19 marzo 2020, al Consiglio dell’Unione europea sui revisori esterni della Latvijas Banka (BCE/2020/14) ( 1 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La contabilit&#224; della Banca centrale europea (BCE) e delle banche centrali nazionali degli Stati membri la cui moneta &#232; l&#8217;euro deve essere verificata da revisori esterni indipendenti proposti dal consiglio direttivo della BCE ed accettati dal Consiglio dell&#8217;Unione europea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il mandato dei revisori esterni della Latvijas Banka &#232; terminato con l&#8217;attivit&#224; di revisione per l&#8217;esercizio finanziario 2019. &#200; pertanto necessario nominare un revisore esterno a partire dall&#8217;esercizio finanziario 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Latvijas Banka ha selezionato SIA Ernst &amp; Young Baltic quale revisore esterno per gli esercizi finanziari dal 2020 al 2024.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il consiglio direttivo della BCE ha raccomandato la nomina di SIA Ernst &amp; Young Baltic quale revisore esterno della Latvijas Banka per gli esercizi finanziari dal 2020 al 2024.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In seguito alla raccomandazione del consiglio direttivo della BCE, &#232; opportuno modificare di conseguenza la decisione 1999/70/CE del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L’articolo 1, paragrafo 18, della decisione 1999/70/CE è sostituito dal seguente: «18. Si accetta la nomina di SIA Ernst & Young Baltic quale revisore esterno della Latvijas Banka per gli esercizi finanziari dal 2020 al 2024.». Articolo 2 Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della notificazione. Articolo 3 La Banca centrale europea è destinataria della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 25 maggio 2020 Per il Consiglio Il presidente G. GRLIĆ RADMAN <note> ( 1 ) GU C 98 del 25.3.2020, pag. 1 . ( 2 ) Decisione 1999/70/CE del Consiglio, del 25 gennaio 1999, relativa alla nomina dei revisori esterni delle banche centrali nazionali ( GU L 22 del 29.1.1999, pag. 69 ). </note>
ITA
32020D0710
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.6.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 153/25</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/911 DELLA COMMISSIONE del 9 giugno 2016 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda la forma e il contenuto della descrizione degli accordi di sostegno finanziario di gruppo ai sensi della direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, vista la direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che modifica la direttiva 82/891/CEE del Consiglio, e le direttive 2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE, 2011/35/UE, 2012/30/UE e 2013/36/UE e i regolamenti (UE) n. 1093/2010 e (UE) n. 648/2012, del Parlamento europeo e del Consiglio ( 1 ) , in particolare l'articolo 26, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il capo III del titolo II della direttiva 2014/59/UE stabilisce norme sugli accordi di sostegno finanziario di gruppo che consentono di fornire sostegno finanziario tra un ente impresa madre nell'Unione o un'entit&#224; di cui all'articolo 1, paragrafo 1, lettera b), c) o d), della direttiva 2014/59/UE e le relative filiazioni in altri Stati membri o paesi terzi che sono enti o enti finanziari oggetto della vigilanza su base consolidata dell'impresa madre, purch&#233; l'entit&#224; destinataria del sostegno rientri nei presupposti dell'intervento precoce. Ci&#242; consente di trasferire finanziamenti qualora un'entit&#224; del gruppo si trovi in gravi difficolt&#224;. Per poter assumere decisioni di investimento informate, creditori e investitori hanno bisogno di trasparenza in merito ai rischi e agli obblighi potenziali derivanti da tali accordi e alle possibilit&#224; di risanamento del gruppo sulla base dell'accordo di sostegno. Pertanto l'accordo dovrebbe essere in una forma facilmente accessibile al pubblico, come i bilanci.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>I termini generali dell'accordo di sostegno finanziario di gruppo da comunicare dovrebbero contenere le informazioni rilevanti, quali l'importo massimo del sostegno, i principi per il calcolo del corrispettivo della fornitura del sostegno finanziario, una descrizione generale del profilo delle scadenze e la durata massima dei prestiti forniti come sostegno. La comunicazione tuttavia dovrebbe rispettare l'esigenza di riservatezza per informazioni pi&#249; specifiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il presente regolamento si basa sui progetti di norme tecniche di attuazione che l'Autorit&#224; bancaria europea (ABE) ha presentato alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; bancaria europea ha condotto consultazioni pubbliche aperte sui progetti di norme tecniche di attuazione su cui si basa il presente regolamento, ha analizzato i relativi costi e benefici potenziali e ha chiesto il parere del gruppo delle parti interessate nel settore bancario istituito in conformit&#224; dell'articolo 37 del regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Forma della comunicazione Ciascun ente che faccia parte di un accordo di sostegno finanziario di gruppo, sottoscritto ai sensi dell'articolo 19 della direttiva 2014/59/UE, comunica le informazioni di cui all'articolo 2 del presente regolamento sul suo sito Internet in una forma che ne garantisca l'accesso al pubblico. Nella misura in cui l'ente divulga i bilanci del gruppo, la comunicazione viene effettuata nella stessa forma prevista per le informazioni non quantitative incluse nei bilanci. Articolo 2 Termini da comunicare 1. Gli enti comunicano almeno le seguenti informazioni: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i nomi delle entit&#224; del gruppo che fanno parte dell'accordo di sostegno finanziario di gruppo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la possibile forma del sostegno;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>qualora si tratti di un prestito, i possibili utilizzi del capitale anticipato con il prestito;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>qualora si tratti di una garanzia, quali operazioni e quali terzi siano potenzialmente coperti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>in che misura gli obblighi di fornire sostegno finanziario di gruppo e il diritto di ricevere sostegno finanziario di gruppo di ciascuna delle parti dell'accordo di sostegno finanziario di gruppo siano reciproci; se l'accordo non &#232; pienamente reciproco, le informazioni sono diverse per le varie parti, sulla base dei differenti termini dell'accordo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>i limiti del sostegno finanziario di gruppo per ciascuna forma di sostegno coperta dall'accordo di sostegno finanziario;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>i principi per il calcolo del corrispettivo della fornitura del sostegno finanziario di gruppo e il modo in cui essi sono collegati alle condizioni di mercato vigenti al momento della fornitura del sostegno;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>una descrizione generale del rango (seniority), del profilo delle scadenze e della durata massima di qualsiasi prestito fornito come sostegno;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>una descrizione generale di qualsiasi altro obbligo di rimborso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>una descrizione generale delle circostanze o degli indicatori, relativi all'entit&#224; destinataria del sostegno e all'entit&#224; che lo fornisce, che danno luogo alla fornitura del sostegno;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>una descrizione generale degli obblighi relativi a garanzie reali e margini.</p></td></tr></tbody></table> La comunicazione copre le informazioni applicabili all'entità del gruppo interessata, ivi comprese le informazioni sui termini dell'accordo relative alle altre entità del gruppo, laddove tale comunicazione possa interessare l'entità del gruppo in questione. Le informazioni che non sono applicabili sono indicate come «non applicabili». 2. La comunicazione è corredata della dichiarazione che la fornitura del sostegno finanziario è soggetta alle condizioni di cui all'articolo 23 della direttiva 2014/59/UE e al diritto dell'autorità competente di vietare o limitare la fornitura ai sensi dell'articolo 25 della direttiva suddetta. Articolo 3 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 9 giugno 2016 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER <note> ( 1 ) GU L 173 del 12.6.2014, pag. 190 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/78/CE della Commissione ( GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12 ). </note>
ITA
32016R0911
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.3.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 82/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/412 DELLA COMMISSIONE del 12 marzo 2020 recante approvazione di una modifica non minore del disciplinare di una denominazione registrata nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [«Cinta Senese» (DOP)] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l’articolo 52, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 53, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012, la Commissione ha esaminato la domanda dell&#8217;Italia relativa all&#8217;approvazione di una modifica del disciplinare della denominazione di origine protetta &#171;Cinta Senese&#187;, registrata con il regolamento di esecuzione (UE) n. 217/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Trattandosi di una modifica non minore ai sensi dell&#8217;articolo 53, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1151/2012, la Commissione ha pubblicato la domanda di modifica nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, in applicazione dell&#8217;articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del suddetto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Poich&#233; alla Commissione non &#232; stata notificata alcuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell&#8217;articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la modifica del disciplinare deve essere approvata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 È approvata la modifica del disciplinare pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea relativa alla denominazione «Cinta Senese» (DOP). Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 12 marzo 2020 Per la Commissione a nome della presidente Janusz WOJCIECHOWSKI Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 217/2012 della Commissione, del 13 marzo 2012, recante iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni d’origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Cinta Senese (DOP)] ( GU L 75 del 15.3.2012, pag. 1 ). ( 3 ) GU C 393 del 20.11.2019, pag. 3 . </note>
ITA
32020R0412
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>26.7.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 264/4</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 18 luglio 2018 sulla proposta d’iniziativa dei cittadini dal titolo «Cittadinanza permanente dell’Unione europea» (Il testo in lingua inglese è il solo facente fede) (2018/C 264/05) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 211/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, riguardante l’iniziativa dei cittadini ( 1 ) , in particolare l’articolo 4, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La proposta d&#8217;iniziativa dei cittadini dal titolo &#171;Cittadinanza permanente dell&#8217;Unione europea&#187; (<span>Permanent European Union Citizenship</span>) ha come oggetto la &#171;Cittadinanza dell&#8217;Unione europea&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Questa proposta d&#8217;iniziativa dei cittadini si prefigge i seguenti obiettivi: &#171;I cittadini dell&#8217;Unione europea eleggono il Parlamento europeo e partecipano ai suoi lavori, esercitando in tal modo i diritti previsti dal trattato, potenziando la democrazia e rafforzando la cittadinanza dell&#8217;Unione. Rilevando che, secondo la Corte di giustizia dell&#8217;Unione europea, la cittadinanza dell&#8217;Unione &#232; uno &#8220;status fondamentale&#8221; dei cittadini degli Stati membri e che la Brexit priver&#224; milioni di cittadini dell&#8217;Unione di tale status e del diritto di voto alle elezioni europee, [gli organizzatori dell&#8217;iniziativa] chiedono alla Commissione di proporre modalit&#224; per scongiurare il rischio di perdita collettiva della cittadinanza dell&#8217;Unione e dei diritti a essa collegati e per garantire a tutti i cittadini dell&#8217;Unione che, una volta ottenuto, tale status &#232; permanente e che i diritti a esso collegati restano acquisiti&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il trattato sull&#8217;Unione europea (TUE) rafforza la cittadinanza dell&#8217;Unione e potenzia ulteriormente il funzionamento democratico dell&#8217;Unione, disponendo tra l&#8217;altro che ogni cittadino ha il diritto di partecipare alla vita democratica dell&#8217;Unione mediante l&#8217;iniziativa dei cittadini europei.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A tal fine le procedure e le condizioni necessarie per l&#8217;iniziativa dei cittadini dovrebbero essere chiare, semplici, di facile applicazione e proporzionate alla natura dell&#8217;iniziativa dei cittadini, in modo da incoraggiare la partecipazione dei cittadini e rendere l&#8217;Unione pi&#249; accessibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Un atto giuridico dell&#8217;Unione finalizzato all&#8217;attuazione dei trattati pu&#242; essere adottato in relazione ai diritti dei cittadini di paesi terzi che risiedono legalmente in uno Stato membro, anche per quanto riguarda le condizioni che ne disciplinano la libert&#224; di movimento e di residenza in altri Stati membri dell&#8217;Unione. Sebbene non possa conferire il diritto di voto o di eleggibilit&#224; alle elezioni del Parlamento europeo ai cittadini di uno Stato che abbia receduto dall&#8217;Unione a norma dell&#8217;articolo 50 del TUE, tale atto giuridico pu&#242; conferire ai cittadini di tale Stato alcuni diritti simili ai diritti di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri di cui godono i cittadini dell&#8217;Unione. Inoltre, i diritti dei cittadini dell&#8217;Unione che si sono gi&#224; avvalsi della libert&#224; di circolazione prima del recesso di uno Stato membro dall&#8217;Unione, nonch&#233; i diritti dei loro familiari, possono essere tutelati da un accordo a norma dell&#8217;articolo 50 del TUE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In conformit&#224; all&#8217;articolo 4, paragrafo 2, lettera b), del suddetto regolamento, la proposta d&#8217;iniziativa dei cittadini non esula manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta di atto legislativo dell&#8217;Unione ai fini dell&#8217;applicazione dei trattati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La proposta d&#8217;iniziativa dei cittadini dal titolo &#171;Cittadinanza permanente dell&#8217;Unione europea&#187; dovrebbe pertanto essere registrata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 È registrata la proposta d’iniziativa dei cittadini dal titolo «Cittadinanza permanente dell’Unione europea». Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il 23 luglio 2018. Articolo 3 Sono destinatari della presente decisione gli organizzatori (i membri del comitato dei cittadini) della proposta d’iniziativa dei cittadini dal titolo «Cittadinanza permanente dell’Unione europea», rappresentati da Anthony SIMPSON e Dexter WHITFIELD in veste di persone di contatto. Fatto a Bruxelles, il 18 luglio 2018 Per la Commissione Frans TIMMERMANS Primo vicepresidente <note> ( 1 ) GU L 65 dell’11.3.2011, pag. 1 . </note>
ITA
32018D0726(01)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>30.8.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>LI 304/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2021/1415 DELLA COMMISSIONE del 5 maggio 2021 che integra il regolamento (UE) 2017/2402 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione in materia di obblighi di cooperazione, scambio di informazioni e notifica tra le autorità competenti e l’ESMA, l’ABE e l’EIOPA (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2017/2402 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che stabilisce un quadro generale per la cartolarizzazione, instaura un quadro specifico per cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate e modifica le direttive 2009/65/CE, 2009/138/CE e 2011/61/UE e i regolamenti (CE) n. 1060/2009 e (UE) n. 648/2012 ( 1 ) , in particolare l’articolo 36, paragrafo 8, terzo comma, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;36 del regolamento (UE) 2017/2402 prevede che le autorit&#224; competenti di cui all&#8217;articolo&#160;29 del regolamento (UE) 2017/2402 (le autorit&#224; competenti) e le tre autorit&#224; europee di vigilanza (AEV), vale a dire l&#8217;Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), l&#8217;Autorit&#224; bancaria europea (ABE) e l&#8217;Autorit&#224; europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA), procedano in stretta cooperazione e si scambino informazioni ai fini dell&#8217;assolvimento dei loro compiti a norma degli articoli da 30 a&#160;34 di tale regolamento. Impone inoltre alle autorit&#224; competenti che rilevano che un soggetto ha violato o potrebbe aver violato determinati obblighi di tale regolamento di notificare le proprie constatazioni all&#8217;autorit&#224; competente del soggetto e, qualora la violazione riguardi una notifica a norma dell&#8217;articolo&#160;27, paragrafo 1, di tale regolamento, inesatta o fuorviante, di informare l&#8217;autorit&#224; competente del soggetto designata quale prima referente che, a sua volta, informa le autorit&#224; europee di vigilanza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La portata e la natura della cooperazione, dello scambio di informazioni e delle notifiche a norma dell&#8217;articolo&#160;36 del regolamento (UE) 2017/2402 dovrebbero essere sufficientemente ampie per consentire alle autorit&#224; competenti e alle AEV di assolvere efficacemente i loro compiti di vigilanza, indagine e sanzione. A tal fine il presente regolamento stabilisce le informazioni minime che le autorit&#224; competenti e le AEV dovrebbero scambiarsi, comprese, se del caso, le relazioni sulle loro attivit&#224; di vigilanza e applicazione delle norme.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; essenziale che, nel rispetto del diritto nazionale e dell&#8217;Unione che disciplina la protezione della riservatezza delle informazioni e il trattamento dei dati personali, le autorit&#224; competenti e le AEV siano in grado di cooperare e di scambiarsi informazioni durante tutto il corso delle loro attivit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Al fine di garantire che la cooperazione e lo scambio di informazioni a norma dell&#8217;articolo&#160;36, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/2402 avvengano in modo efficiente e tempestivo, &#232; opportuno stabilire procedure e moduli comuni da utilizzare per richiedere cooperazione o informazioni e rispondere a tali richieste.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le autorit&#224; competenti e le AEV dovrebbero inoltre utilizzare una procedura e un modulo comuni per trasmettere informazioni spontaneamente, qualora ritengano che le informazioni in loro possesso possano essere utili a un&#8217;altra autorit&#224; competente o a una AEV. Tra esse potrebbero figurare, ad esempio, informazioni detenute dall&#8217;autorit&#224; competente di un investitore istituzionale o di un terzo autorizzato a valutare se una cartolarizzazione &#232; conforme ai requisiti di cartolarizzazione semplice, trasparente e standardizzata (STS), se tali informazioni possono essere utili all&#8217;autorit&#224; competente del cedente, del promotore, della societ&#224; veicolo per la cartolarizzazione o del prestatore originario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La procedura e il modulo comuni da utilizzare per lo scambio spontaneo di informazioni dovrebbero essere utilizzati anche per notificare la constatazione di una violazione o una presunta violazione a norma dell&#8217;articolo&#160;36, paragrafi&#160;4 e&#160;5, del regolamento (UE) 2017/2402, al fine di garantire l&#8217;adempimento agevole e tempestivo degli obblighi di notifica delle violazioni di cui al suddetto articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le autorit&#224; competenti e le AEV dovrebbero essere tenute a garantire la riservatezza di qualsiasi richiesta di cooperazione o di informazioni, di qualsiasi informazione effettivamente scambiata o notificata e di qualsiasi notifica effettuata, nonch&#233; a garantire il rispetto delle norme relative alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e alla libera circolazione di tali dati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il presente regolamento si basa sul progetto di norme tecniche di regolamentazione che l&#8217;ESMA ha presentato alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>L&#8217;ESMA non ha condotto consultazioni pubbliche aperte sul progetto di norme di regolamentazione su cui si basa il presente regolamento, n&#233; ha analizzato i potenziali costi e benefici, in quanto ci&#242; sarebbe stato altamente sproporzionato rispetto alla portata e all&#8217;impatto di tali norme, tenendo conto del fatto che riguardano principalmente le autorit&#224; competenti e le AEV.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>L&#8217;ESMA ha chiesto il parere del gruppo delle parti interessate nel settore degli strumenti finanziari e dei mercati istituito dall&#8217;articolo&#160;37 del regolamento (UE) n.&#160;1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Referenti 1. Ciascuna autorità competente di cui all’articolo 29 del regolamento (UE) 2017/2402 («le autorità competenti») e ciascuna autorità europea di vigilanza («AEV») designa un referente ai fini della cooperazione, dello scambio di informazioni e della notifica a norma dell’articolo 36 del regolamento (UE) 2017/2402. 2. Le autorità competenti, l’ABE e l’EIOPA comunicano i dati del referente da esse designato all’ESMA entro il 19 ottobre 2021. Esse tengono informata l’ESMA di qualsiasi modifica di tali dati. 3. L’ESMA tiene un elenco aggiornato di tutti i referenti designati a norma del presente articolo, che aggiorna secondo le necessità, ad uso delle autorità competenti, dell’ABE e dell’EIOPA. 4. Ai fini di cui al paragrafo 1 le autorità competenti e le AEV utilizzano l’elenco di cui al paragrafo 3 più recente. Articolo 2 Mezzi di comunicazione 1. Salvo disposizione contraria del presente regolamento, i moduli da utilizzare a norma del presente regolamento sono trasmessi per iscritto per posta, fax o per via elettronica. 2. Nel determinare il mezzo di comunicazione più idoneo in un caso specifico, è tenuto debito conto delle questioni legate alla riservatezza, dei tempi di trasmissione necessari, del volume della documentazione da trasmettere e della facilità di accesso alle informazioni. Articolo 3 Informazioni da scambiare Su richiesta presentata a norma dell’articolo 4, le autorità competenti e le AEV si scambiano almeno le seguenti informazioni a norma dell’articolo 36, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/2402: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>informazioni sulle modalit&#224;, le procedure e i meccanismi di cui all&#8217;articolo&#160;30, paragrafo 2, di detto regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>informazioni sulle politiche e le procedure di gestione del rischio di cui all&#8217;articolo&#160;30, paragrafo 3, di detto regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>informazioni sugli effetti specifici e i rischi rilevanti di cui all&#8217;articolo&#160;30, paragrafo 4, di detto regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>informazioni e, se disponibili, relazioni o estratti di relazioni su eventuali indagini o procedimenti avviati in relazione alle situazioni di cui all&#8217;articolo&#160;32, paragrafo 1, di detto regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>informazioni e, se disponibili, relazioni o estratti di relazioni su eventuali sanzioni penali, sanzioni amministrative o provvedimenti correttivi imposti o adottati a norma dell&#8217;articolo&#160;32 o dell&#8217;articolo&#160;34 di detto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 4 Richiesta di cooperazione o di scambio di informazioni 1. La richiesta di cooperazione o di scambio di informazioni a norma dell’articolo 36, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/2402 è presentata utilizzando il modulo di cui all’allegato I del presente regolamento. 2. Se ritiene che sia necessario dare seguito alla richiesta con urgenza, la parte richiedente può presentarla oralmente, a condizione che sia successivamente trasmessa senza indebito ritardo utilizzando il modulo di cui all’allegato I. 3. La parte richiedente specifica il termine desiderato per la risposta e, se del caso, indica l’urgenza della richiesta. 4. Se la richiesta di cooperazione comporta una richiesta di informazioni, la parte richiedente: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>specifica, per quanto possibile, i dettagli delle informazioni richieste, compresi i motivi per cui tali informazioni sono considerate pertinenti ai fini dell&#8217;assolvimento dei suoi compiti a norma degli articoli da 30 a&#160;34 del regolamento (UE) 2017/2402;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>individua, se del caso, qualsiasi questione relativa alla riservatezza delle informazioni richieste, comprese eventuali precauzioni speciali per la raccolta delle informazioni.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 5 Risposta alla richiesta di cooperazione o di scambio di informazioni 1. Al ricevimento di una richiesta presentata a norma dell’articolo 4, se necessita di chiarimenti sulla richiesta, la parte ricevente li chiede quanto prima alla parte richiedente utilizzando qualsiasi mezzo appropriato, oralmente o per iscritto. La parte richiedente fornisce senza indugio i chiarimenti. 2. Nel rispondere a una richiesta presentata a norma dell’articolo 4, il destinatario della richiesta: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>utilizza il modulo di cui all&#8217;allegato II del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>prende le misure ragionevoli di sua competenza per fornire la cooperazione o le informazioni richieste;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>d&#224; seguito alla richiesta cos&#236; da consentire l&#8217;avvio tempestivo di qualsiasi azione regolamentare necessaria, tenendo conto della complessit&#224; della richiesta e dell&#8217;eventuale necessit&#224; di coinvolgere un&#8217;altra autorit&#224; competente o un&#8217;AEV.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 6 Scambio spontaneo di informazioni 1. Se forniscono spontaneamente informazioni, le autorità competenti o le AEV utilizzano il modulo di cui all’allegato III del presente regolamento. 2. Se ritiene che debbano essere trasmesse con urgenza, la parte che trasmette spontaneamente le informazioni può comunicarle oralmente, a condizione che siano successivamente trasmesse senza indebito ritardo utilizzando il modulo di cui all’allegato III. Articolo 7 Obblighi di notifica 1. Le notifiche a norma dell’articolo 36, paragrafi 4 e 5, del regolamento (UE) 2017/2402 sono presentate utilizzando il modulo di cui all’allegato III del presente regolamento. 2. Se ritiene che le informazioni debbano essere trasmesse con urgenza, la parte che effettua la notifica può presentarla oralmente, a condizione che sia successivamente trasmessa senza indebito ritardo utilizzando il modulo di cui all’allegato III. 3. L’autorità competente che effettua la notifica specifica gli elementi fattuali, la natura, la rilevanza e la durata della violazione constatata o presunta e fornisce ogni altra informazione pertinente che possa essere utile all’autorità competente destinataria della notifica. Articolo 8 Riservatezza e uso ammissibile delle informazioni 1. Le autorità competenti e le AEV, conformemente agli atti giuridici che conferiscono loro i poteri da utilizzare ai fini dell’assolvimento dei loro compiti a norma del regolamento (UE) 2017/2402, mantengono riservati l’esistenza e il contenuto di qualsiasi richiesta di cooperazione o di informazioni a norma dell’articolo 36 di tale regolamento, di qualsiasi risposta a tale richiesta e di qualsiasi notifica o altra informazione fornita a norma di tale articolo. 2. Le autorità competenti e le AEV, conformemente agli atti giuridici di cui al paragrafo 1, utilizzano le informazioni loro fornite a norma dell’articolo 36 del regolamento (UE) 2017/2402 esclusivamente ai fini dell’assolvimento dei loro compiti a norma di tale regolamento. Articolo 9 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 5 maggio 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 347 del 28.12.2017, pag. 35 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l’Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/77/CE della Commissione ( GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84 ). ALLEGATO I Modulo per la richiesta di cooperazione e di scambio di informazioni Richiesta di cooperazione e di scambio di informazioni ALLEGATO II Modulo per la risposta a una richiesta di cooperazione e di scambio di informazioni Risposta alla richiesta di cooperazione e di scambio di informazioni ALLEGATO III Modulo per la trasmissione spontanea di informazioni e la notifica di violazioni o presunte violazioni Trasmissione spontanea di informazioni o notifica di violazioni o presunte violazioni
ITA
32021R1415
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.6.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 137/7</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2018/817 DEL CONSIGLIO del 22 maggio 2018 relativa alla posizione che deve essere adottata, a nome dell'Unione europea, in sede di comitato misto SEE riguardo alla modifica dell'allegato IX (Servizi finanziari) dell'accordo SEE (Atti di livello 2 EMIR) Il CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 114, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9, visto il regolamento (CE) n. 2894/94 del Consiglio, del 28 novembre 1994, relativo ad alcune modalità di applicazione dell'accordo sullo Spazio economico europeo ( 1 ) , in particolare l'articolo 1, paragrafo 3, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'accordo sullo Spazio economico europeo&#160;<a>(<span>2</span>)</a> (&#171;accordo SEE&#187;) &#232; entrato in vigore il 1<span>o</span>&#160;gennaio 1994.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 98 dell'accordo SEE, il comitato misto SEE pu&#242; decidere di modificarne, tra l'altro, l'allegato IX di detto accordo, che contiene disposizioni sui servizi finanziari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Gli atti elencati di seguito riguardano i servizi finanziari e devono essere integrati nell'accordo SEE:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 148/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 149/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 150/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 151/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>6</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 152/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>7</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 153/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>8</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 876/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>9</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 1002/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>10</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 1003/2013 della Commissione&#160;<a>(<span>11</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 285/2014 della Commissione&#160;<a>(<span>12</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) n. 667/2014 della Commissione&#160;<a>(<span>13</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento di esecuzione (UE) n. 1247/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>14</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento di esecuzione (UE) n. 1248/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>15</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento di esecuzione (UE) n. 1249/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>16</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento di esecuzione (UE) n. 484/2014 della Commissione&#160;<a>(<span>17</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) 2015/1515 della Commissione&#160;<a>(<span>18</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) 2015/2205 della Commissione&#160;<a>(<span>19</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) 2016/592 della Commissione&#160;<a>(<span>20</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) 2016/1178 della Commissione&#160;<a>(<span>21</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) 2017/104 della Commissione&#160;<a>(<span>22</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento delegato (UE) 2017/751 della Commissione&#160;<a>(<span>23</span>)</a></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>e regolamento di esecuzione (UE) 2017/105 della Commissione&#160;<a>(<span>24</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato IX dell'accordo SEE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto che la posizione dell'Unione in sede di comitato misto SEE si basi sul progetto di decisioni accluso,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La posizione che deve essere adottata, a nome dell'Unione, in sede di comitato misto SEE riguardo alla proposta di modifica dell'allegato IX (Servizi finanziari) dell'accordo SEE deve basarsi sul progetto di decisioni del comitato misto SEE accluso alla presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Bruxelles, il 22 maggio 2018 Per il Consiglio Il presidente E. KARANIKOLOV ( 1 ) GU L 305 del 30.11.1994, pag. 6 . ( 2 ) GU L 1 del 3.1.1994, pag. 3 . ( 3 ) Regolamento delegato (UE) n. 148/2013 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per precisare le informazioni minime da segnalare al repertorio di dati sulle negoziazioni ( GU L 52 del 23.2.2013, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento delegato (UE) n. 149/2013 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione su accordi di compensazione indiretti, obbligo di compensazione, registro pubblico, accesso alla sede di negoziazione, controparti non finanziarie, tecniche di attenuazione dei rischi per i contratti derivati OTC non compensati mediante controparte centrale ( GU L 52 del 23.2.2013, pag. 11 ). ( 5 ) Regolamento delegato (UE) n. 150/2013 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano i dettagli della domanda di registrazione come repertorio di dati sulle negoziazioni ( GU L 52 del 23.2.2013, pag. 25 ). ( 6 ) Regolamento delegato (UE) n. 151/2013 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano le informazioni da pubblicare e mettere a disposizione in tali repertori e gli standard operativi richiesti per aggregare e comparare i dati tra i repertori e accedervi ( GU L 52 del 23.2.2013, pag. 33 ). ( 7 ) Regolamento delegato (UE) n. 152/2013 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sui requisiti patrimoniali delle controparti centrali ( GU L 52 del 23.2.2013, pag. 37 ). ( 8 ) Regolamento delegato (UE) n. 153/2013 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative ai requisiti per le controparti centrali ( GU L 52 del 23.2.2013, pag. 41 ). ( 9 ) Regolamento delegato (UE) n. 876/2013 della Commissione, del 28 maggio 2013, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sui collegi per le controparti centrali ( GU L 244 del 13.9.2013, pag. 19 ). ( 10 ) Regolamento delegato (UE) n. 1002/2013 della Commissione, del 12 luglio 2013, che modifica il Regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda l'elenco degli enti esonerati ( GU L 279 del 19.10.2013, pag. 2 ). ( 11 ) Regolamento delegato (UE) n. 1003/2013 della Commissione, del 12 luglio 2013, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le commissioni imposte ai repertori di dati sulle negoziazioni dall'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati ( GU L 279 del 19.10.2013, pag. 4 ). ( 12 ) Regolamento delegato (UE) n. 285/2014 della Commissione, del 13 febbraio 2014, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative ai contratti aventi un effetto diretto, rilevante e prevedibile nell'Unione e alla prevenzione dell'elusione delle norme e degli obblighi ( GU L 85 del 21.3.2014, pag. 1 ). ( 13 ) Regolamento delegato (UE) n. 667/2014 della Commissione, del 13 marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme procedurali relative all'imposizione di sanzioni ai repertori di dati sulle negoziazioni da parte dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, comprese norme sui diritti di difesa e disposizioni temporali ( GU L 179 del 19.6.2014, pag. 31 ). ( 14 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 1247/2012 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato e la frequenza delle segnalazioni sulle negoziazioni ai repertori di dati sulle negoziazioni ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni ( GU L 352 del 21.12.2012, pag. 20 ). ( 15 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 1248/2012 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato della domanda di registrazione come repertorio di dati sulle negoziazioni ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni ( GU L 352 del 21.12.2012, pag. 30 ). ( 16 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 1249/2012 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato dei dati che le controparti centrali sono tenute a conservare ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni ( GU L 352 del 21.12.2012, pag. 32 ). ( 17 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 484/2014 della Commissione, del 12 maggio 2014, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il capitale ipotetico di una controparte centrale conformemente al regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 138 del 13.5.2014, pag. 57 ). ( 18 ) Regolamento delegato (UE) 2015/1515 della Commissione, del 5 giugno 2015, che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la proroga del periodo transitorio per gli schemi pensionistici ( GU L 239 del 15.9.2015, pag. 63 ). ( 19 ) Regolamento delegato (UE) 2015/2205 della Commissione, del 6 agosto 2015, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sull'obbligo di compensazione ( GU L 314 dell'1.12.2015, pag. 13 ). ( 20 ) Regolamento delegato (UE) 2016/592 della Commissione, del 1 o marzo 2016, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sull'obbligo di compensazione ( GU L 103 del 19.4.2016, pag. 5 ). ( 21 ) Regolamento delegato (UE) 2016/1178 della Commissione, del 10 giugno 2016, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sull'obbligo di compensazione ( GU L 195 del 20.7.2016, pag. 3 ). ( 22 ) Regolamento delegato (UE) 2017/104 della Commissione, del 19 ottobre 2016, che modifica il regolamento delegato (UE) n. 148/2013 che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per precisare le informazioni minime da segnalare al repertorio di dati sulle negoziazioni ( GU L 17 del 21.1.2017, pag. 1 ). ( 23 ) Regolamento delegato (UE) 2017/751 della Commissione, del 16 marzo 2017, che modifica i regolamenti delegati (UE) 2015/2205, (UE) 2016/592 e (UE) 2016/1178 per quanto riguarda il termine per conformarsi agli obblighi di compensazione per talune controparti che trattano derivati OTC ( GU L 113 del 29.4.2017, pag. 15 ). ( 24 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/105 della Commissione, del 26 ottobre 2016, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 1247/2012 della Commissione che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato e la frequenza delle segnalazioni sulle negoziazioni ai repertori di dati sulle negoziazioni ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni ( GU L 17 del 21.1.2017, pag. 17 , rettificato nella GU L 19 del 25.1.2017, pag. 97 ). PROGETTO DECISIONE DEL COMITATO MISTO SEE N. … del … che modifica l'allegato IX (Servizi finanziari) dell'accordo SEE IL COMITATO MISTO SEE, visto l'accordo sullo Spazio economico europeo («accordo SEE»), in particolare l'articolo 98, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 148/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per precisare le informazioni minime da segnalare al repertorio di dati sulle negoziazioni&#160;<a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 149/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione su accordi di compensazione indiretti, obbligo di compensazione, registro pubblico, accesso alla sede di negoziazione, controparti non finanziarie, tecniche di attenuazione dei rischi per i contratti derivati OTC non compensati mediante controparte centrale&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 150/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano i dettagli della domanda di registrazione come repertorio di dati sulle negoziazioni&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 151/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano le informazioni da pubblicare e mettere a disposizione in tali repertori e gli standard operativi richiesti per aggregare e comparare i dati tra i repertori e accedervi&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 152/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sui requisiti patrimoniali delle controparti centrali&#160;<a>(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 153/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative ai requisiti per le controparti centrali&#160;<a>(<span>6</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 876/2013 della Commissione, del 28&#160;maggio 2013, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sui collegi per le controparti centrali&#160;<a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 1002/2013 della Commissione, del 12&#160;luglio 2013, che modifica il Regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda l'elenco degli enti esonerati&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 1003/2013 della Commissione, del 12&#160;luglio 2013, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le commissioni imposte ai repertori di dati sulle negoziazioni dall'Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati&#160;<a>(<span>9</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 285/2014 della Commissione, del 13&#160;febbraio 2014, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative ai contratti aventi un effetto diretto, rilevante e prevedibile nell'Unione e alla prevenzione dell'elusione delle norme e degli obblighi&#160;<a>(<span>10</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) n. 667/2014 della Commissione, del 13&#160;marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme procedurali relative all'imposizione di sanzioni ai repertori di dati sulle negoziazioni da parte dell'Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati, comprese norme sui diritti di difesa e disposizioni temporali&#160;<a>(<span>11</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento di esecuzione (UE) n. 1247/2012 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato e la frequenza delle segnalazioni sulle negoziazioni ai repertori di dati sulle negoziazioni ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni&#160;<a>(<span>12</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento di esecuzione (UE) n. 1248/2012 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato della domanda di registrazione come repertorio di dati sulle negoziazioni ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni&#160;<a>(<span>13</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento di esecuzione (UE) n. 1249/2012 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato dei dati che le controparti centrali sono tenute a conservare ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni&#160;<a>(<span>14</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento di esecuzione (UE) n. 484/2014 della Commissione, del 12&#160;maggio 2014, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il capitale ipotetico di una controparte centrale conformemente al regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>15</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato IX dell'accordo SEE,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato IX dell'accordo SEE è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>al punto 31bc (Regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio) &#232; aggiunto quanto segue:</p><p>&#171;, modificato da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>32013 R 1002</span>: Regolamento delegato (UE) n. 1002/2013 della Commissione, del 12&#160;luglio 2013 (<a>GU&#160;L&#160;279 del 19.10.2013, pag.&#160;2</a>).&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Dopo il punto 31bcai (Regolamento delegato (UE) 2015/2042 della Commissione) &#232; inserito quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;31bcb.</p></td><td><p><span>32012 R 1247</span>: Regolamento di esecuzione (UE) n. 1247/2012 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato e la frequenza delle segnalazioni sulle negoziazioni ai repertori di dati sulle negoziazioni ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (<a>GU&#160;L&#160;352 del 21.12.2012, pag.&#160;20</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento di esecuzione si intendono adattate come segue:</p><p>all'articolo 5, per quanto riguarda gli Stati EFTA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i paragrafi 1 e 2 vanno letti come segue:</p><p>&#8220;1.&#160;&#160;&#160;I contratti derivati sono segnalati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione], se il repertorio di dati sulle negoziazioni per la particolare categoria di derivati &#232; stato registrato ai sensi dell'articolo 55 del regolamento (UE) n. 648/2012 prima della data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione];</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>90 giorni dopo la registrazione del repertorio di dati sulla negoziazione per la particolare categoria di derivati ai sensi dell'articolo 55 del regolamento (UE) n. 648/2012, se non esiste un repertorio di dati sulle negoziazioni registrato per la particolare categoria di derivati prima della data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] o a tale data, ma comunque non prima di sei mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione];</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione], se non esiste un repertorio di dati sulle negoziazioni registrato per la particolare categoria di derivati ai sensi dell'articolo 55 del regolamento (UE) n. 648/2012 sei mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]. L'obbligo di segnalazione decorre da tale data e i contratti sono segnalati all'AESFEM ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 3, dello stesso regolamento fino al momento in cui sar&#224; registrato un repertorio di dati sulle negoziazioni per la particolare categoria di derivati.&#8221;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>ai paragrafi 3 e 4, i termini &#8220;16&#160;agosto 2012&#8221; vanno letti &#8220;la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n.&#160;206/2016 del 30&#160;settembre 2016, accordati di conseguenza.&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcc.</p></td><td><p><span>32012 R 1248</span>: Regolamento di esecuzione (UE) n. 1248/2012 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato della domanda di registrazione come repertorio di dati sulle negoziazioni ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (<a>GU&#160;L&#160;352 del 21.12.2012, pag.&#160;30</a>).</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcd.</p></td><td><p><span>32012 R 1249</span>: Regolamento di esecuzione (UE) n. 1249/2012 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato dei dati che le controparti centrali sono tenute a conservare ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (<a>GU&#160;L&#160;352 del 21.12.2012, pag.&#160;32</a>).</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bce.</p></td><td><p><span>32013 R 0148</span>: Regolamento delegato (UE) n. 148/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per precisare le informazioni minime da segnalare al repertorio di dati sulle negoziazioni (<a>GU&#160;L&#160;52 del 23.2.2013, pag.&#160;1</a>).</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcf.</p></td><td><p><span>32013 R 0149</span>: Regolamento delegato (UE) n. 149/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione su accordi di compensazione indiretti, obbligo di compensazione, registro pubblico, accesso alla sede di negoziazione, controparti non finanziarie, tecniche di attenuazione dei rischi per i contratti derivati OTC non compensati mediante controparte centrale (<a>GU&#160;L&#160;52 del 23.2.2013, pag.&#160;11</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come segue:</p><p>all'articolo 12, per quanto riguarda gli Stati EFTA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i termini &#8220;fino al 28&#160;febbraio 2014 compreso&#8221; vanno letti &#8220;fino a sei mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n.&#160;&#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>i termini &#8220;dopo il 28&#160;febbraio 2014&#8221; vanno letti &#8220;dopo sei mesi dalla data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>i termini &#8220;fino al 31&#160;agosto 2013 compreso&#8221; vanno letti &#8220;fino a cinque mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n.&#160;&#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>i termini &#8220;dopo il 31&#160;agosto 2013&#8221; vanno letti &#8220;dopo cinque mesi dalla data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>i termini &#8220;fino al 31&#160;agosto 2014 compreso&#8221; vanno letti &#8220;fino a sei mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>i termini &#8220;dopo il 31&#160;agosto 2014&#8221; vanno letti &#8220;dopo sei mesi dalla data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcg.</p></td><td><p><span>32013 R 0150</span>: Regolamento delegato (UE) n. 150/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano i dettagli della domanda di registrazione come repertorio di dati sulle negoziazioni (<a>GU&#160;L&#160;52 del 23.2.2013, pag.&#160;25</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come segue:</p><p>i termini &#8220;o l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA, a seconda dei casi,&#8221;, accordati di conseguenza, sono inseriti dopo l'acronimo &#8220;Aesfem&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bch.</p></td><td><p><span>32013 R 0151</span>: Regolamento delegato (UE) n. 151/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano le informazioni da pubblicare e mettere a disposizione in tali repertori e gli standard operativi richiesti per aggregare e comparare i dati tra i repertori e accedervi (<a>GU&#160;L&#160;52 del 23.2.2013, pag.&#160;33</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'articolo 2, paragrafo 3, si applica per quanto riguarda gli Stati EFTA, fatti salvi il contenuto e l'entrata in vigore di una decisione del comitato misto SEE che integra il regolamento (CE) n.&#160;713/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13&#160;luglio 2009, che istituisce un'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>All'articolo 3, per quanto riguarda gli Stati EFTA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>al paragrafo 1, i termini &#8220;con l'Unione un accordo internazionale di cui all'articolo 75&#8221; vanno letti &#8220;con il suo Stato EFTA di stabilimento un accordo internazionale di cui all'articolo&#160;81, paragrafo&#160;3, lettera&#160;h)&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo 2, i termini &#8220;con l'Aesfem un accordo di cooperazione di cui all'articolo 76&#8221; vanno letti &#8220;con il suo Stato EFTA di stabilimento un accordo di cooperazione di cui all'articolo&#160;81, paragrafo&#160;3, lettera&#160;k)&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bci.</p></td><td><p><span>32013 R 0152</span>: Regolamento delegato (UE) n. 152/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sui requisiti patrimoniali delle controparti centrali (<a>GU&#160;L&#160;52 del 23.2.2013, pag.&#160;37</a>).</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcj.</p></td><td><p><span>32013 R 0153</span>: Regolamento delegato (UE) n. 153/2013 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative ai requisiti per le controparti centrali (<a>GU&#160;L&#160;52 del 23.2.2013, pag.&#160;41</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come segue:</p><p>all'articolo&#160;2, lettera&#160;i), i termini &#8220;valuta dell'Unione&#8221; sono sostituiti dai termini &#8220;valuta ufficiale delle parti contraenti dell'accordo SEE&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bck.</p></td><td><p><span>32013 R 0876</span>: Regolamento delegato (UE) n. 876/2013 della Commissione, del 28&#160;maggio 2013, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sui collegi per le controparti centrali (<a>GU&#160;L&#160;244 del 13.9.2013, pag.&#160;19</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come segue:</p><p>i termini &#8220;valute dell'Unione&#8221; sono sostituiti dai termini &#8220;valute ufficiali delle parti contraenti dell'accordo SEE&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcl.</p></td><td><p><span>32013 R 1003</span>: Regolamento delegato (UE) n. 1003/2013 della Commissione, del 12&#160;luglio 2013, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le commissioni imposte ai repertori di dati sulle negoziazioni dall'Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati (<a>GU&#160;L&#160;279 del 19.10.2013, pag.&#160;4</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>all'articolo&#160;1, per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;o l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA, a seconda dei casi,&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;l'Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati (AESFEM)&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>All'articolo 2 e all'articolo 4, dopo l'acronimo &#8220;AESFEM&#8221; sono inseriti i termini &#8220;o l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA, a seconda dei casi,&#8221;, accordati di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>All'articolo 10, paragrafo 2:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>per quanto riguarda gli Stati EFTA, l'acronimo &#8220;AESFEM&#8221; va letto &#8220;Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il seguente comma:</p><p>&#8220;Quando, per quanto riguarda i repertori di dati sulle negoziazioni stabiliti negli Stati EFTA, l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA deve rimborsare la commissione di registrazione versata, l'AESFEM mette senza indugio a disposizione dell'Autorit&#224; di vigilanza EFTA, a tal fine, gli importi che devono essere rimborsati a un repertorio di dati sulle negoziazioni.&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>All'articolo 11:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>al paragrafo 1 &#232; aggiunto il seguente comma:</p><p>&#8220;Quando, per quanto riguarda i repertori di dati sulle negoziazioni stabiliti negli Stati EFTA, l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA deve inviare le fatture relative alle rate, l'AESFEM informa l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA dei calcoli necessari per quanto riguarda ciascun repertorio di dati sulle negoziazioni con un anticipo sufficiente rispetto alle rispettive date di pagamento.&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo&#160;2, per quanto riguarda gli Stati EFTA, l'acronimo &#8220;AESFEM&#8221; va letto &#8220;Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>All'articolo 13:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>al paragrafo&#160;1, i termini &#8220;Soltanto l'AESFEM&#8221; sono sostituiti dai termini &#8220;Soltanto l'AESFEM o, per quanto riguarda i repertori di dati sulle negoziazioni stabiliti negli Stati EFTA, l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA,&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo&#160;2, dopo i termini &#8220;L'AESFEM&#8221; sono inseriti i termini &#8220;o l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA, a seconda dei casi,&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcm.</p></td><td><p><span>32014 R 0285</span>: Regolamento delegato (UE) n. 285/2014 della Commissione, del 13&#160;febbraio 2014, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative ai contratti aventi un effetto diretto, rilevante e prevedibile nell'Unione e alla prevenzione dell'elusione delle norme e degli obblighi (<a>GU&#160;L&#160;85 del 21.3.2014, pag.&#160;1</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come segue:</p><p>All'articolo 4, per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;dal 10&#160;ottobre 2014&#8221; vanno letti &#8220;sei mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcn.</p></td><td><p><span>32014 R 0484</span>: Regolamento di esecuzione (UE) n. 484/2014 della Commissione, del 12&#160;maggio 2014, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il capitale ipotetico di una controparte centrale conformemente al regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio (<a>GU&#160;L&#160;138 del 13.5.2014, pag.&#160;57</a>).</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bco.</p></td><td><p><span>32014 R 0667</span>: Regolamento delegato (UE) n. 667/2014 della Commissione, del 13&#160;marzo 2014, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme procedurali relative all'imposizione di sanzioni ai repertori di dati sulle negoziazioni da parte dell'Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati, comprese norme sui diritti di difesa e disposizioni temporali (<a>GU&#160;L&#160;179 del 19.6.2014, pag.&#160;31</a>).</p><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>all'articolo&#160;1, per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati (AESFEM)&#8221; e &#8220;AESFEM&#8221; vanno letti &#8220;Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>All'articolo&#160;2, per quanto riguarda gli Stati EFTA, dopo i termini &#8220;all'AESFEM&#8221; sono inseriti i termini &#8220;e all'Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>All'articolo 3, per quanto riguarda gli Stati EFTA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>al paragrafo&#160;1, dopo i termini &#8220;all'AESFEM&#8221; sono inseriti i termini &#8220;e all'Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>i termini &#8220;ne informa l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA. L'Autorit&#224; di vigilanza EFTA, senza indebiti ritardi,&#8221; sono inseriti prima dei termini &#8220;glielo rimanda&#8221;, &#8220;trasmette&#8221; e &#8220;informa&#8221;, rispettivamente, ai paragrafi&#160;2, 4 e 5 e prima delle parole &#8220;decide di chiudere il caso&#8221; al paragrafo&#160;3;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>al paragrafo&#160;4, secondo comma, e al paragrafo&#160;5, primo comma, terza frase, i termini &#8220;, prima di preparare un progetto per l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA, o l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA,&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;L'AESFEM&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>al paragrafo&#160;4, terzo comma, e al paragrafo&#160;5, secondo comma, i termini &#8220;o, a seconda dei casi, l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;, accordati di conseguenza, sono inseriti dopo l'acronimo &#8220;AESFEM&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>al paragrafo 6, l'acronimo &#8220;AESFEM&#8221; va letto &#8220;Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>All'articolo 4, per quanto riguarda gli Stati EFTA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>al primo comma, l'acronimo &#8220;AESFEM&#8221; va letto &#8220;Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al quarto comma, i termini &#8220;o, a seconda dei casi, l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;, accordati di conseguenza, sono inseriti dopo l'acronimo &#8220;AESFEM&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>All'articolo 5, per quanto riguarda gli Stati EFTA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i termini &#8220;o, a seconda dei casi, l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA,&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;In presenza di una richiesta in tal senso, l'AESFEM&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>i termini &#8220;l'AESFEM ha trasmesso una sintesi dei risultati&#8221; vanno letti &#8220;l'Autorit&#224; di vigilanza EFTA ha trasmesso una sintesi dei risultati&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>All'articolo 6, per quanto riguarda gli Stati EFTA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>ai paragrafi&#160;1 e 4, l'acronimo &#8220;AESFEM&#8221; va letto &#8220;Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo 3, i termini &#8220;o, a seconda dei casi, dall'Autorit&#224; di vigilanza EFTA,&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;dall'AESFEM&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>al paragrafo&#160;5 &#232; aggiunto il seguente comma:</p><p>&#8220;Il termine di prescrizione per l'imposizione di sanzioni amministrative pecuniarie e di sanzioni per la reiterazione dell'inadempimento &#232; sospeso fintantoch&#233; la decisione dell'Autorit&#224; di vigilanza EFTA &#232; oggetto di un procedimento pendente dinanzi alla Corte EFTA ai sensi dell'articolo&#160;35 dell'accordo tra gli Stati EFTA sull'istituzione di un'Autorit&#224; di vigilanza e di una Corte di giustizia.&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>All'articolo 7, per quanto riguarda gli Stati EFTA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>l'acronimo &#8220;AESFEM&#8221; va letto &#8220;Autorit&#224; di vigilanza EFTA&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo&#160;5, lettera&#160;b), i termini &#8220;della commissione di ricorso dell'AESFEM ai sensi dell'articolo 58 del regolamento (UE) n.&#160;1095/2010 e della Corte di giustizia dell'Unione europea ai sensi dell'articolo 69 del regolamento (UE) n. 648/2012&#8221; vanno letti &#8220;della Corte EFTA ai sensi dell'articolo&#160;35 dell'accordo tra gli Stati EFTA sull'istituzione di un'Autorit&#224; di vigilanza e di una Corte di giustizia&#8221;.&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Articolo 2 I testi dei regolamenti delegati (UE) n. 148/2013, (UE) n. 149/2013, (UE) n. 150/2013, (UE) n. 151/2013, (UE) n. 152/2013, (UE) n. 153/2013, (UE) n. 876/2013, (UE) n. 1002/2013, (UE) n. 1003/2013, (UE) n. 285/2014 e (UE) n. 667/2014 e dei regolamenti di esecuzione (UE) n. 1247/2012, (UE) n. 1248/2012, (UE) n. 1249/2012 e (UE) n. 484/2014 nelle lingue islandese e norvegese, da pubblicare nel supplemento SEE della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea , fanno fede. Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il […], a condizione che siano state effettuate tutte le notifiche previste all'articolo 103, paragrafo 1, dell'accordo SEE ( *1 ) . Articolo 4 La presente decisione è pubblicata nella sezione SEE e nel supplemento SEE della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il Per il comitato misto SEE Il presidente I segretari del comitato misto SEE ( 1 ) GU L 52 del 23.2.2013, pag. 1 . ( 2 ) GU L 52 del 23.2.2013, pag. 11 . ( 3 ) GU L 52 del 23.2.2013, pag. 25 . ( 4 ) GU L 52 del 23.2.2013, pag. 33 . ( 5 ) GU L 52 del 23.2.2013, pag. 37 . ( 6 ) GU L 52 del 23.2.2013, pag. 41 . ( 7 ) GU L 244 del 13.9.2013, pag. 19 . ( 8 ) GU L 279 del 19.10.2013, pag. 2 . ( 9 ) GU L 279 del 19.10.2013, pag. 4 . ( 10 ) GU L 85 del 21.3.2014, pag. 1 . ( 11 ) GU L 179 del 19.6.2014, pag. 31 . ( 12 ) GU L 352 del 21.12.2012, pag. 20 . ( 13 ) GU L 352 del 21.12.2012, pag. 30 . ( 14 ) GU L 352 del 21.12.2012, pag. 32 . ( 15 ) GU L 138 del 13.5.2014, pag. 57 . ( *1 ) [Non è stata comunicata l'esistenza di obblighi costituzionali.] [Comunicata l'esistenza di obblighi costituzionali.] PROGETTO DECISIONE DEL COMITATO MISTO SEE N. … del … che modifica l'allegato IX (Servizi finanziari) dell'accordo SEE IL COMITATO MISTO SEE, visto l'accordo sullo Spazio economico europeo («accordo SEE»), in particolare l'articolo 98, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) 2015/1515 della Commissione, del 5&#160;giugno 2015, che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la proroga del periodo transitorio per gli schemi pensionistici&#160;<a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) 2015/2205 della Commissione, del 6&#160;agosto 2015, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sull'obbligo di compensazione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) 2016/592 della Commissione, del 1<span>o</span> marzo 2016, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sull'obbligo di compensazione&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) 2016/1178 della Commissione, del 10&#160;giugno 2016, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sull'obbligo di compensazione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, rettificato dalla<a>GU&#160;L&#160;196 del 21.7.2016, pag.&#160;56</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) 2017/104 della Commissione, del 19&#160;ottobre 2016, che modifica il regolamento delegato (UE) n.&#160;148/2013 che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per precisare le informazioni minime da segnalare al repertorio di dati sulle negoziazioni&#160;<a>(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento delegato (UE) 2017/751 della Commissione, del 16&#160;marzo 2017, che modifica i regolamenti delegati (UE) 2015/2205, (UE) 2016/592 e (UE) 2016/1178 per quanto riguarda il termine per conformarsi agli obblighi di compensazione per talune controparti che trattano derivati OTC&#160;<a>(<span>6</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Occorre integrare nell'accordo SEE il regolamento di esecuzione (UE) 2017/105 della Commissione, del 26&#160;ottobre 2016, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;1247/2012 della Commissione che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato e la frequenza delle segnalazioni sulle negoziazioni ai repertori di dati sulle negoziazioni ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni&#160;<a>(<span>7</span>)</a>, rettificato dalla<a>GU&#160;L&#160;19 del 25.1.2017, pag.&#160;97</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>&#200;opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato IX dell'accordo SEE,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato IX dell'accordo SEE è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>al punto 31bc (Regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio) &#232; aggiunto il seguente trattino:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;&#8212;</p></td><td><p><span>32015 R 1515</span>: Regolamento delegato (UE) 2015/1515 della Commissione, del 5&#160;giugno 2015 (<a>GU&#160;L&#160;239 del 15.9.2015, pag.&#160;63</a>).&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Il testo del punto 31bcb (Regolamento di esecuzione (UE) n. 1247/2012 della Commissione) &#232; sostituito da quanto segue:</p><p>&#171;<span>32012 R 1247</span>: Regolamento di esecuzione (UE) n. 1247/2012 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2012, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato e la frequenza delle segnalazioni sulle negoziazioni ai repertori di dati sulle negoziazioni ai sensi del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (<a>GU&#160;L&#160;352 del 21.12.2012, pag.&#160;20</a>), modificato da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>32017 R 0105</span>: Regolamento di esecuzione (UE) 2017/105 della Commissione, del 26&#160;ottobre 2016 (<a>GU&#160;L&#160;17 del 21.1.2017, pag.&#160;17</a>), rettificato dalla<a>GU&#160;L&#160;19 del 25.1.2017, pag.&#160;17</a>.</p></td></tr></tbody></table><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento di esecuzione si intendono adattate come in appresso:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>all'articolo&#160;4, paragrafo&#160;5, e all'articolo&#160;4&#160;ter, per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;nel SEE&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;data di applicazione&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>All'articolo 5, per quanto riguarda gli Stati EFTA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i paragrafi 1 e 2 vanno letti come segue:</p><p>&#8220;1.&#160;&#160;&#160;I contratti derivati sono segnalati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [JCD 32013R0148.A09], se il repertorio di dati sulle negoziazioni per la particolare categoria di derivati &#232; stato registrato ai sensi dell'articolo 55 del regolamento (UE) n.&#160;648/2012 prima della data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [JCD 32013R0148.A09];</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>90 giorni dopo la registrazione del repertorio di dati sulla negoziazione per la particolare categoria di derivati ai sensi dell'articolo 55 del regolamento (UE) n. 648/2012, se non esiste un repertorio di dati sulle negoziazioni registrato per la particolare categoria di derivati prima della data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [JCD 32013R0148.A09] o a tale data, ma in ogni caso non prima di sei mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [JCD 32013R0148.A09];</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [JCD 32013R0148.A09], se non esiste un repertorio di dati sulle negoziazioni registrato per la particolare categoria di derivati ai sensi dell'articolo 55 del regolamento (UE) n. 648/2012 sei mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [JCD 32013R0148.A09]. L'obbligo di segnalazione decorre da detta data e i contratti sono segnalati all'AESFEM ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 3, dello stesso regolamento fino al momento in cui sar&#224; registrato un repertorio di dati sulle negoziazioni per la particolare categoria di derivati.&#8221;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>ai paragrafi 3 e 4, i termini &#8220;16&#160;agosto 2012&#8221; vanno letti &#8220;1<span>o</span> luglio 2017&#8221;.&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Al punto 31bce (Regolamento delegato (UE) n.&#160;148/2013 della Commissione) &#232; inserito quanto segue, con effetto a decorrere da &#8230; [<span>inserire</span>: nove mesi dopo la data di entrata in vigore della presente decisione]:</p><p>&#171;, modificato da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>32017 R 0104</span>: Regolamento delegato (UE) 2017/104 della Commissione, del 19&#160;ottobre 2016 (<a>GU&#160;L&#160;17 del 21.1.2017, pag.&#160;1</a>).&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Al punto 31bco (Regolamento delegato (UE) n. 667/2014 della Commissione) &#232; aggiunto quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;31bcp.</p></td><td><p><span>32015 R 2205</span>: Regolamento delegato (UE) 2015/2205 della Commissione, del 6&#160;agosto 2015, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sull'obbligo di compensazione (<a>GU&#160;L&#160;314 dell'1.12.2015, pag.&#160;13</a>), modificato da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>32017 R 0751</span>: Regolamento delegato (UE) 2017/751 della Commissione, del 16&#160;marzo 2017 (<a>GU&#160;L&#160;113 del 29.4.2017, pag.&#160;15</a>).</p></td></tr></tbody></table><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come in appresso:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera b), per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;gennaio, febbraio e marzo 2016&#8221; vanno letti &#8220;gennaio, febbraio e marzo &#8230; [inserire: anno di entrata in vigore della presente decisione]&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>All'articolo 3:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>per quanto riguarda gli Stati EFTA, il primo comma del paragrafo&#160;1 va letto come segue:</p><p>&#8220;In caso di contratti appartenenti a una categoria di derivati OTC di cui all'allegato, l'obbligo di compensazione decorre:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sei mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] per le controparti appartenenti alla categoria 1;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un anno dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] per le controparti appartenenti alla categoria 2;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>dal 21&#160;giugno 2019 per le controparti appartenenti alla categoria 3;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>due anni dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n.&#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] per le controparti appartenenti alla categoria 4.&#8221;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo 1, secondo comma, i termini &#8220;o tra una controparte stabilita in uno Stato EFTA e una controparte stabilita in uno Stato membro dell'Unione europea&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;tra due controparti appartenenti a categorie diverse di controparti&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>per quanto riguarda gli Stati EFTA, il primo comma del paragrafo&#160;2 va letto come segue:</p><p>&#8220;In deroga al paragrafo 1, lettere a), b) e c), in caso di contratti appartenenti a una categoria di derivati OTC di cui all'allegato e conclusi tra controparti diverse da quelle della categoria 4 appartenenti allo stesso gruppo, una delle quali &#232; stabilita in un paese terzo e l'altra nel SEE, l'obbligo di compensazione decorre da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>due anni dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] nel caso in cui nessuna decisione di equivalenza adottata a norma dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, ai fini dell'articolo 4 dello stesso regolamento, riguardante i contratti derivati OTC di cui all'allegato del presente regolamento nei confronti del paese terzo in questione, sia applicabile nel SEE; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la data pi&#249; lontana tra le seguenti nel caso in cui una decisione di equivalenza adottata a norma dell'articolo&#160;13, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 648/2012, ai fini dell'articolo 4 dello stesso regolamento, riguardante i contratti derivati OTC di cui all'allegato del presente regolamento nei confronti del paese terzo in questione, sia applicabile nel SEE:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>60 giorni dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE contenente la decisione adottata a norma dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, ai fini dell'articolo 4 dello stesso regolamento, riguardante i contratti derivati OTC di cui all'allegato del presente regolamento nei confronti del paese terzo in questione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la data di decorrenza dell'obbligo di compensazione a norma del paragrafo 1.&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>All'articolo 4:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>al paragrafo 1, per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;21&#160;febbraio 2016&#8221; vanno letti &#8220;due mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;, accordati di conseguenza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo 2, per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;21&#160;maggio 2016&#8221; vanno letti &#8220;cinque mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;, accordati di conseguenza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>al paragrafo 4, i termini &#8220;, tra una controparte finanziaria stabilita in uno Stato EFTA e una controparte finanziaria stabilita in uno Stato membro dell'Unione europea&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;tra due controparti finanziarie appartenenti a categorie diverse&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcq.</p></td><td><p><span>32016 R 0592</span>: Regolamento delegato (UE) 2016/592 della Commissione, del 1<span>o</span> marzo 2016, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sull'obbligo di compensazione (<a>GU&#160;L&#160;103 del 19.4.2016, pag.&#160;5</a>), modificato da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>32017 R 0751</span>: Regolamento delegato (UE) 2017/751 della Commissione, del 16&#160;marzo 2017 (<a>GU&#160;L&#160;113 del 29.4.2017, pag.&#160;15</a>).</p></td></tr></tbody></table><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come in appresso:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera b), per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;gennaio, febbraio e marzo 2016&#8221; vanno letti &#8220;gennaio, febbraio e marzo &#8230; [<span>inserire</span>: anno di entrata in vigore della presente decisione]&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>All'articolo 3:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>per quanto riguarda gli Stati EFTA, il primo comma del paragrafo&#160;1 va letto come segue:</p><p>&#8220;In caso di contratti appartenenti a una categoria di derivati OTC di cui all'allegato, l'obbligo di compensazione decorre:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>un anno dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] per le controparti appartenenti alla categoria 1;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>diciotto mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] per le controparti appartenenti alla categoria 2;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>dal 21&#160;giugno 2019 per le controparti appartenenti alla categoria 3;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>trentanove mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] per le controparti appartenenti alla categoria 4.&#8221;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo 1, secondo comma, i termini &#8220;o tra una controparte stabilita in uno Stato EFTA e una controparte stabilita in uno Stato membro dell'Unione europea&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;tra due controparti appartenenti a categorie diverse di controparti&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>per quanto riguarda gli Stati EFTA, il primo comma del paragrafo&#160;2 va letto come segue:</p><p>&#8220;In deroga al paragrafo 1, lettere a), b) e c), in caso di contratti appartenenti a una categoria di derivati OTC di cui all'allegato e conclusi tra controparti diverse da quelle della categoria 4 appartenenti allo stesso gruppo, una delle quali &#232; stabilita in un paese terzo e l'altra nel SEE, l'obbligo di compensazione decorre da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>trentanove mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] nel caso in cui nessuna decisione di equivalenza adottata a norma dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, ai fini dell'articolo 4 dello stesso regolamento, riguardante i contratti derivati OTC di cui all'allegato del presente regolamento nei confronti del paese terzo in questione, sia applicabile nel SEE; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la data pi&#249; lontana tra le seguenti nel caso in cui una decisione di equivalenza adottata a norma dell'articolo&#160;13, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 648/2012, ai fini dell'articolo 4 dello stesso regolamento, riguardante i contratti derivati OTC di cui all'allegato del presente regolamento nei confronti del paese terzo in questione, sia applicabile nel SEE:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>60 giorni dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE contenente la decisione adottata a norma dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, ai fini dell'articolo 4 dello stesso regolamento, riguardante i contratti derivati OTC di cui all'allegato del presente regolamento nei confronti del paese terzo in questione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la data di decorrenza dell'obbligo di compensazione a norma del paragrafo 1.&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>All'articolo 4:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>ai paragrafi 1 e 2, per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;9&#160;ottobre 2016&#8221; vanno letti &#8220;cinque mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;, accordati di conseguenza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo 4, i termini &#8220;, tra una controparte finanziaria stabilita in uno Stato EFTA e una controparte finanziaria stabilita in uno Stato membro dell'Unione europea&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;tra due controparti finanziarie appartenenti a categorie diverse&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31bcr.</p></td><td><p><span>32016 R 1178</span>: Regolamento delegato (UE) 2016/1178 della Commissione, del 10&#160;giugno 2016, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sull'obbligo di compensazione (<a>GU&#160;L&#160;195 del 20.7.2016, pag.&#160;3</a>), rettificato dalla<a>GU&#160;L&#160;196 del 21.7.2016, pag.&#160;56</a>, modificato da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>32017 R 0751</span>: Regolamento delegato (UE) 2017/751 della Commissione, del 16&#160;marzo 2017 (<a>GU&#160;L&#160;113 del 29.4.2017, pag.&#160;15</a>).</p></td></tr></tbody></table><p>Ai fini del presente accordo, le disposizioni del regolamento delegato si intendono adattate come in appresso:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera b), per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;gennaio, febbraio e marzo 2016&#8221; vanno letti &#8220;gennaio, febbraio e marzo &#8230; [inserire: anno di entrata in vigore della presente decisione]&#8221;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>All'articolo 3:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>per quanto riguarda gli Stati EFTA, il primo comma del paragrafo&#160;1 va letto come segue:</p><p>&#8220;Per i contratti appartenenti a una categoria di derivati OTC di cui all'allegato I, l'obbligo di compensazione decorre:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sei mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] per le controparti appartenenti alla categoria 1;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un anno dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] per le controparti appartenenti alla categoria 2;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>dal 21&#160;giugno 2019 per le controparti appartenenti alla categoria 3;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>due anni dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] per le controparti appartenenti alla categoria 4.&#8221;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo 1, secondo comma, i termini &#8220;o tra una controparte stabilita in uno Stato EFTA e una controparte stabilita in uno Stato membro dell'Unione europea&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;tra due controparti appartenenti a categorie diverse di controparti&#8221;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>per quanto riguarda gli Stati EFTA, il primo comma del paragrafo&#160;2 va letto come segue:</p><p>&#8220;In deroga al paragrafo 1, lettere a), b) e c), per i contratti appartenenti a una categoria di derivati OTC di cui all'allegato I e conclusi tra controparti diverse da quelle della categoria 4 appartenenti allo stesso gruppo, una delle quali &#232; stabilita in un paese terzo e l'altra nel SEE, l'obbligo di compensazione decorre da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>due anni dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione] nel caso in cui nessuna decisione di equivalenza adottata a norma dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, ai fini dell'articolo 4 dello stesso regolamento, riguardante i contratti derivati OTC di cui all'allegato I del presente regolamento nei confronti del paese terzo in questione, sia applicabile nel SEE; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la data pi&#249; lontana tra le seguenti nel caso in cui una decisione di equivalenza adottata a norma dell'articolo&#160;13, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 648/2012, ai fini dell'articolo 4 dello stesso regolamento, riguardante i contratti derivati OTC di cui all'allegato I del presente regolamento nei confronti del paese terzo in questione, sia applicabile nel SEE:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>60 giorni dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE contenente la decisione adottata a norma dell'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, ai fini dell'articolo 4 dello stesso regolamento, riguardante i contratti derivati OTC di cui all'allegato I del presente regolamento nei confronti del paese terzo in questione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la data di decorrenza dell'obbligo di compensazione a norma del paragrafo 1.&#8221;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>All'articolo 4:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>ai paragrafi 1 e 2, per quanto riguarda gli Stati EFTA, i termini &#8220;9&#160;ottobre 2016&#8221; vanno letti &#8220;due mesi dopo la data di entrata in vigore della decisione del comitato misto SEE n. &#8230;/&#8230; del &#8230; [la presente decisione]&#8221;, accordati di conseguenza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al paragrafo 4, i termini &#8220;, tra una controparte finanziaria stabilita in uno Stato EFTA e una controparte finanziaria stabilita in uno Stato membro dell'Unione europea&#8221; sono inseriti dopo i termini &#8220;tra due controparti finanziarie appartenenti a categorie diverse&#8221;.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Articolo 2 I testi dei regolamenti delegati (UE) 2015/1515, (UE) 2015/2205, (UE) 2016/592, (UE) 2016/1178, rettificato dalla GU L 196 del 21.7.2016, pag. 56 , (UE) 2017/104 e (UE) 2017/751 e del regolamento di esecuzione (UE) 2017/105, rettificato dalla GU L 19 del 25.1.2017, pag. 97 , nelle lingue islandese e norvegese, da pubblicare nel supplemento SEE della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea , fanno fede. Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il …, a condizione che siano state effettuate tutte le notifiche previste all'articolo 103, paragrafo 1, dell'accordo SEE ( *1 ) . Articolo 4 La presente decisione è pubblicata nella sezione SEE e nel supplemento SEE della Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il Per il comitato misto SEE Il presidente I segretari del comitato misto SEE <note> ( 1 ) GU L 239 del 15.9.2015, pag. 63 . ( 2 ) GU L 314 dell'1.12.2015, pag. 13 . ( 3 ) GU L 103 del 19.4.2016, pag. 5 . ( 4 ) GU L 195 del 20.7.2016, pag. 3 . ( 5 ) GU L 17 del 21.1.2017, pag. 1 . ( 6 ) GU L 113 del 29.4.2017, pag. 15 . ( 7 ) GU L 17 del 21.1.2017, pag. 17 . ( *1 ) [Non è stata comunicata l'esistenza di obblighi costituzionali.] [Comunicata l'esistenza di obblighi costituzionali.] </note>
ITA
32018D0817
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2199</p></td><td><p>19.10.2023</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (EU) 2023/2199 DELLA COMMISSIONE del 17 ottobre 2023 che concede deroghe a determinati Stati membri per quanto riguarda la trasmissione di statistiche a norma del regolamento (CE) n. 1099/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle statistiche dell’energia [notificata con il numero C(2023) 6856] (I testi in lingua spagnola, tedesca, greca, francese, neerlandese, rumena, slovacca, finlandese e svedese sono i soli facenti fede) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1099/2008 del Parlamento europeo e Consiglio, del 22 ottobre 2008, relativo alle statistiche dell’energia ( 1 ) , in particolare l’articolo 5, paragrafo 4, e l’articolo 10, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Otto Stati membri hanno chiesto che siano loro concesse deroghe alla trasmissione di determinate statistiche nazionali per sviluppare nuove metodologie, nuove rilevazioni di dati e nuovi sistemi informatici, avere accesso a nuove fonti di dati e ampliare le strutture di dati tra le autorit&#224; federali e regionali o tra le amministrazioni centrali, autonome e locali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il Regno del Belgio deve adeguare i propri sistemi amministrativi e statistici federali e nazionali, il che richieder&#224; tre anni per due sottodomini statistici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Repubblica federale di Germania deve avere accesso a nuove fonti di dati e sviluppare nuovi modelli statistici, il che richieder&#224; tre anni per due sottodomini statistici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La Repubblica ellenica deve sviluppare nuove rilevazioni di dati e nuovi sistemi informatici, il che richieder&#224; da due a tre anni per cinque sottodomini statistici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il Regno di Spagna deve ampliare le strutture esistenti per lo scambio di dati tra le amministrazioni centrali, autonome e locali, nonch&#233; sviluppare nuove fonti di dati e nuovi modelli statistici, il che richieder&#224; da uno a tre anni per tre sottodomini statistici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La Repubblica di Cipro deve avere accesso a nuove fonti di dati e sviluppare nuovi sistemi informatici, il che richieder&#224; da uno a tre anni per tre sottodomini statistici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La Romania deve sviluppare nuove metodologie, nuove indagini statistiche e nuovi sistemi informatici, il che richieder&#224; da due a tre anni per nove sottodomini statistici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La Repubblica slovacca deve sviluppare nuove metodologie e nuove indagini statistiche, il che richieder&#224; da uno a tre anni per tre sottodomini statistici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La Repubblica di Finlandia deve avere accesso a nuove fonti di dati e adottare nuove metodologie, il che richieder&#224; da uno a due anni per quattro sottodomini statistici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La Commissione (Eurostat) ha analizzato la giustificazione fornita da tali Stati membri per ciascuna delle loro richieste di deroga e ha concluso che dette deroghe dovrebbero essere concesse in quanto la raccolta di tali statistiche allo stato attuale e senza le azioni preparatorie proposte comporterebbe un onere eccessivo per i rispondenti in detti Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Gli obblighi di comunicazione svolgono un ruolo fondamentale nel garantire un monitoraggio adeguato e una corretta applicazione della legislazione. &#200; tuttavia importante razionalizzare tali obblighi per far s&#236; che soddisfino l&#8217;obiettivo previsto e per limitare gli oneri amministrativi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Le deroghe di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato del sistema statistico europeo istituito dall&#8217;articolo&#160;7 del regolamento (CE) n.&#160;223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Le deroghe al regolamento (CE) n. 1099/2008 di cui all’allegato della presente decisione sono concesse agli Stati membri ivi indicati. Articolo 2 Il Regno del Belgio, la Repubblica federale di Germania, la Repubblica ellenica, il Regno di Spagna, la Repubblica di Cipro, la Romania, la Repubblica slovacca e la Repubblica di Finlandia sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 17 ottobre 2023 Per la Commissione Paolo GENTILONI Membro della Commissione ( 1 ) GU L 304 del 14.11.2008, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2009, relativo alle statistiche europee e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1101/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alla trasmissione all’Istituto statistico delle Comunità europee di dati statistici protetti dal segreto, il regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie, e la decisione 89/382/CEE, Euratom del Consiglio, che istituisce un comitato del programma statistico delle Comunità europee ( GU L 87 del 31.3.2009, pag. 164 ). ALLEGATO Deroghe alle voci degli allegati del regolamento (CE) n. 1099/2008, conformemente all’articolo 1: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Disposizioni in questione</p></td><td><p>Voci in questione</p></td><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Periodo di deroga concesso</p></td><td><p>Contenuto della deroga concessa</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B, lettera c)</p></td><td><p>Tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Regno del Belgio</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Termine per la trasmissione dei dati statistici annuali.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>8.1.3.1</p><p>8.1.3.2</p><p>8.1.3.3</p><p>8.1.3.3.1</p><p>8.1.3.3.2</p><p>8.1.3.4</p><p>8.1.3.5</p><p>8.1.3.6</p><p>8.1.3.6.1</p><p>8.1.3.6.2</p><p>8.1.3.7</p><p>8.1.3.8</p><p>8.1.3.9</p><p>8.1.3.10</p><p>8.1.3.11</p><p>8.1.3.12</p><p>8.1.3.12.1</p><p>8.1.3.13</p><p>8.1.3.13.1</p><p>8.1.3.14</p><p>8.1.3.15</p></td><td><p>Consumo energetico finale - prodotti energetici: petrolio (petrolio greggio e prodotti petroliferi), energie rinnovabili e rifiuti, energia termica (calore derivato)</p></td><td><p>Regno del Belgio</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Trasmissione di tutti gli elementi del consumo energetico finale dettagliato nel settore commerciale e servizi pubblici, per i prodotti energetici petrolio (petrolio greggio e prodotti petroliferi), energie rinnovabili e rifiuti nonch&#233; energia termica (calore derivato) per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riparazione e installazione di macchine e apparecchiature;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fornitura di acqua; reti fognarie, attivit&#224; di trattamento dei rifiuti e risanamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio al dettaglio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>magazzinaggio e attivit&#224; di supporto ai trasporti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi postali e attivit&#224; di corriere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio e di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di servizi di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di informazione e comunicazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; finanziarie e assicurative e attivit&#224; immobiliari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; amministrative e servizi di supporto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>istruzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sanit&#224; e assistenza sociale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi ospedalieri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; artistiche, di intrattenimento e divertimento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; sportive;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di organizzazioni e organismi extraterritoriali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; professionali, scientifiche e tecniche e altre attivit&#224; di servizi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.1</p></td><td><p>Produzione di energia elettrica e termica</p></td><td><p>Repubblica federale di Germania</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Energia elettrica lorda prodotta nelle unit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica, la sottocategoria di energia elettrica prodotta in modalit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica completa.</p><p>Energia termica netta prodotta nelle unit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica, una voce distinta relativa all&#8217;energia termica autoconsumata.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.11</p><p>3.2.11.1</p><p>3.2.11.2</p><p>3.2.11.3</p><p>3.2.11.4</p><p>3.2.11.5</p></td><td><p>Energia solare fotovoltaica</p><p>Biocarburanti solidi, liquidi e gassosi</p><p>Altre energie rinnovabili</p><p>Gas naturale</p><p>Altre energie (non rinnovabili)</p></td><td><p>Repubblica federale di Germania</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>La produzione netta totale di energia elettrica e la parte che &#232; autoconsumata (senza distinguere tra produttori la cui attivit&#224; principale &#232; la produzione di energia e autoproduttori) dichiarate separatamente per famiglie, settore commerciale e servizi pubblici, settore energetico, settore dell&#8217;industria e altri settori.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B, lettera c)</p></td><td><p>Per i prodotti energetici:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>petrolio (petrolio greggio e prodotti petroliferi);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energie rinnovabili e rifiuti.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Repubblica ellenica</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Termine per la trasmissione dei dati statistici annuali.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.11</p><p>3.2.11.1</p><p>3.2.11.2</p><p>3.2.11.3</p><p>3.2.11.4</p><p>3.2.11.5</p></td><td><p>Tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Repubblica ellenica</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Produzione netta di energia elettrica per settore</p><p>Produzione netta totale di energia elettrica che &#232; autoconsumata per famiglie, settore commerciale e servizi pubblici, settore energetico, settore dell&#8217;industria e altri settori per ciascuno dei seguenti gruppi di prodotti energetici:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energia solare fotovoltaica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>biocarburanti solidi, liquidi e gassosi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altre energie rinnovabili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>gas naturale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altre energie (non rinnovabili).</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.16</p><p>3.2.16.1</p><p>3.2.16.2</p><p>3.2.16.3</p><p>3.2.16.4</p></td><td><p>Energia elettrica</p></td><td><p>Repubblica ellenica</p></td><td><p>Due anni</p></td><td><p>Batterie collegate alla rete e utilizzate come elemento di stoccaggio/bilanciamento. Devono essere dichiarate solo le batterie con una capacit&#224; di stoccaggio pari o superiore a&#160;1 MWh e solo gli scambi con la rete:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>capacit&#224; di stoccaggio delle batterie;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>capacit&#224; di potenza nominale delle batterie;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energia elettrica immessa nella rete dalle batterie;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energia elettrica utilizzata dalla rete per caricare le batterie.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>8.1.2.1.2</p><p>8.1.2.1.2.1</p><p>8.1.2.1.2.2</p><p>8.1.2.1.3</p><p>8.1.2.2.1</p><p>8.1.2.2.2</p><p>8.1.2.2.3</p><p>8.1.2.2.4</p></td><td><p>Consumo energetico finale: - gas naturale;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energia elettrica e termica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>petrolio (petrolio greggio e prodotti petroliferi);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energie rinnovabili e rifiuti.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Repubblica ellenica</p></td><td><p>Due anni per gas naturale, energia elettrica e termica</p><p>Tre anni per petrolio (petrolio greggio e prodotti petroliferi), energie rinnovabili e rifiuti</p></td><td><p>Consumo energetico finale nel settore dei trasporti, per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti ferroviari ad alta velocit&#224;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporto di passeggeri mediante trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporto di merci mediante trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>metropolitane e tram;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>veicoli pesanti adibiti al trasporto di merci;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti collettivi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>automobili e furgoni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altri trasporti stradali.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>8.1.3.1</p><p>8.1.3.2</p><p>8.1.3.3</p><p>8.1.3.3.1</p><p>8.1.3.3.2</p><p>8.1.3.4</p><p>8.1.3.5</p><p>8.1.3.6</p><p>8.1.3.6.1</p><p>8.1.3.6.2</p><p>8.1.3.7</p><p>8.1.3.8</p><p>8.1.3.9</p><p>8.1.3.10</p><p>8.1.3.11</p><p>8.1.3.12</p><p>8.1.3.12.1</p><p>8.1.3.13</p><p>8.1.3.13.1</p><p>8.1.3.14</p><p>8.1.3.15</p></td><td><p>Consumo energetico finale: - gas naturale;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energia elettrica e termica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>petrolio (petrolio greggio e prodotti petroliferi);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energie rinnovabili e rifiuti.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Repubblica ellenica</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Consumo energetico finale nel settore commerciale e servizi pubblici, per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riparazione e installazione di macchine e apparecchiature;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fornitura di acqua; reti fognarie, attivit&#224; di trattamento dei rifiuti e risanamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio al dettaglio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>magazzinaggio e attivit&#224; di supporto ai trasporti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi postali e attivit&#224; di corriere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio e di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di servizi di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di informazione e comunicazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; finanziarie e assicurative e attivit&#224; immobiliari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; amministrative e servizi di supporto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>istruzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sanit&#224; e assistenza sociale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi ospedalieri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; artistiche, di intrattenimento e divertimento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; sportive;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di organizzazioni e organismi extraterritoriali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; professionali, scientifiche e tecniche e altre attivit&#224; di servizi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>5.2.1.5.1</p><p>5.2.1.5.2</p><p>5.2.1.5.3</p><p>5.2.10.5.1</p><p>5.2.10.5.2</p><p>5.2.10.5.3</p></td><td><p>Produzione lorda di energia elettrica e termica da impianti solari fotovoltaici (pannelli fotovoltaici sui tetti e off-grid)</p><p>Capacit&#224; elettrica massima netta da impianti solari fotovoltaici (pannelli fotovoltaici sui tetti e off-grid)</p></td><td><p>Regno di Spagna</p></td><td><p>Un anno</p></td><td><p>Produzione lorda di energia elettrica e termica da impianti solari fotovoltaici con capacit&#224; installata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>inferiore a&#160;30&#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>da 30 a 1&#160;000 &#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>superiore a 1&#160;000 &#160;kW.</p></td></tr></tbody></table><p>Capacit&#224; elettrica massima netta da impianti solari fotovoltaici con capacit&#224; installata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>inferiore a&#160;30&#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>da 30 a 1&#160;000 &#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>superiore a 1&#160;000 &#160;kW.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>8.1.2.1.2</p><p>8.1.2.1.2.1</p><p>8.1.2.1.2.2</p><p>8.1.2.1.3</p><p>8.1.2.2.1</p><p>8.1.2.2.2</p><p>8.1.2.2.3</p><p>8.1.2.2.4</p><p>8.1.3.1</p><p>8.1.3.2</p><p>8.1.3.3</p><p>8.1.3.3.1</p><p>8.1.3.3.2</p><p>8.1.3.4</p><p>8.1.3.5</p><p>8.1.3.6</p><p>8.1.3.6.1</p><p>8.1.3.6.2</p><p>8.1.3.7</p><p>8.1.3.8</p><p>8.1.3.9</p><p>8.1.3.10</p><p>8.1.3.11</p><p>8.1.3.12</p><p>8.1.3.12.1</p><p>8.1.3.13</p><p>8.1.3.13.1</p><p>8.1.3.14</p><p>8.1.3.15</p></td><td><p>Consumo energetico finale: - nel settore dei trasporti per il petrolio (petrolio greggio e prodotti petroliferi);</p><p>- nel settore commerciale e servizi pubblici per tutti i prodotti energetici.</p></td><td><p>Regno di Spagna</p></td><td><p>Due anni</p></td><td><p>Consumo energetico finale nel settore dei trasporti, per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti ferroviari ad alta velocit&#224;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporto di passeggeri mediante trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporto di merci mediante trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>metropolitane e tram;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>veicoli pesanti adibiti al trasporto di merci;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti collettivi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>automobili e furgoni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altri trasporti stradali.</p></td></tr></tbody></table><p>Consumo energetico finale nel settore commerciale e servizi pubblici, per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riparazione e installazione di macchine e apparecchiature;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fornitura di acqua; reti fognarie, attivit&#224; di trattamento dei rifiuti e risanamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio al dettaglio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>magazzinaggio e attivit&#224; di supporto ai trasporti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi postali e attivit&#224; di corriere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio e di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di servizi di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di informazione e comunicazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; finanziarie e assicurative e attivit&#224; immobiliari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; amministrative e servizi di supporto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>istruzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sanit&#224; e assistenza sociale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi ospedalieri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; artistiche, di intrattenimento e divertimento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; sportive;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di organizzazioni e organismi extraterritoriali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; professionali, scientifiche e tecniche e altre attivit&#224; di servizi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>5.2.8.3</p><p>5.2.8.4</p></td><td><p>Consumo energetico finale - tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Regno di Spagna</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Consumo energetico finale per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>agricoltura;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>silvicoltura.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.11</p><p>3.2.11.1</p><p>3.2.11.2</p><p>3.2.11.3</p><p>3.2.11.4</p><p>3.2.11.5</p></td><td><p>Energia solare fotovoltaica</p><p>Biocarburanti solidi, liquidi e gassosi</p><p>Altre energie rinnovabili</p><p>Gas naturale</p><p>Altre energie (non rinnovabili)</p></td><td><p>Repubblica di Cipro</p></td><td><p>Un anno</p></td><td><p>La produzione netta totale di energia elettrica e la parte che &#232; autoconsumata (senza distinguere tra produttori la cui attivit&#224; principale &#232; la produzione di energia e autoproduttori) dichiarate separatamente per famiglie, settore commerciale e servizi pubblici, settore energetico, settore dell&#8217;industria e altri settori.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>5.2.1.5.1</p><p>5.2.1.5.2</p><p>5.2.1.5.3</p></td><td><p>Energia solare fotovoltaica</p></td><td><p>Repubblica di Cipro</p></td><td><p>Un anno</p></td><td><p>Produzione lorda di energia elettrica e termica da impianti solari fotovoltaici con capacit&#224; installata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>inferiore a&#160;30&#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>da 30 a 1&#160;000 &#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>superiore a 1&#160;000 &#160;kW.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>8.1.3.1</p><p>8.1.3.2</p><p>8.1.3.3</p><p>8.1.3.3.1</p><p>8.1.3.3.2</p><p>8.1.3.4</p><p>8.1.3.5</p><p>8.1.3.6</p><p>8.1.3.6.1</p><p>8.1.3.6.2</p><p>8.1.3.7</p><p>8.1.3.8</p><p>8.1.3.9</p><p>8.1.3.10</p><p>8.1.3.11</p><p>8.1.3.12</p><p>8.1.3.12.1</p><p>8.1.3.13</p><p>8.1.3.13.1</p><p>8.1.3.14</p><p>8.1.3.15</p></td><td><p>Consumo energetico finale - tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Repubblica di Cipro</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Consumo energetico finale nel settore commerciale e servizi pubblici, per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riparazione e installazione di macchine e apparecchiature;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fornitura di acqua; reti fognarie, attivit&#224; di trattamento dei rifiuti e risanamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio al dettaglio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>magazzinaggio e attivit&#224; di supporto ai trasporti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi postali e attivit&#224; di corriere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio e di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di servizi di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di informazione e comunicazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; finanziarie e assicurative e attivit&#224; immobiliari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; amministrative e servizi di supporto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>istruzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sanit&#224; e assistenza sociale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi ospedalieri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; artistiche, di intrattenimento e divertimento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; sportive;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di organizzazioni e organismi extraterritoriali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; professionali, scientifiche e tecniche e altre attivit&#224; di servizi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>1.2.8.3</p><p>1.2.8.4</p><p>2.2.8.3</p><p>2.2.8.4</p><p>3.2.6.3</p><p>3.2.6.4</p><p>4.2.9.3</p><p>4.2.9.4</p><p>5.2.8.3</p><p>5.2.8.4</p></td><td><p>Consumo energetico finale - tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Romania</p></td><td><p>Due anni</p></td><td><p>Consumo energetico finale per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>agricoltura;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>silvicoltura.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>2.2.4</p><p>2.2.5</p><p>3.2.3</p><p>3.2.4</p></td><td><p>Perdite</p></td><td><p>Romania</p></td><td><p>Due anni</p></td><td><p>Perdite di trasmissione e di distribuzione - energia elettrica e termica, gas naturale.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>8.1.2.1.2</p><p>8.1.2.1.2.1</p><p>8.1.2.1.2.2</p><p>8.1.2.1.3</p><p>8.1.2.2.1</p><p>8.1.2.2.2</p><p>8.1.2.2.3</p><p>8.1.2.2.4</p><p>8.1.3.1</p><p>8.1.3.3.1</p><p>8.1.3.3.2</p><p>8.1.3.4</p><p>8.1.3.5</p><p>8.1.3.6.1</p><p>8.1.3.6.2</p><p>8.1.3.7</p><p>8.1.3.8</p><p>8.1.3.9</p><p>8.1.3.12.1</p><p>8.1.3.13</p><p>8.1.3.13.1</p><p>8.1.3.14</p><p>8.1.3.15</p></td><td><p>Consumo energetico finale - tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Romania</p></td><td><p>Due anni</p></td><td><p>Consumo energetico finale nel settore dei trasporti, per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti ferroviari ad alta velocit&#224;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporto di passeggeri mediante trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporto di merci mediante trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>metropolitane e tram;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>veicoli pesanti adibiti al trasporto di merci;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti collettivi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>automobili e furgoni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altri trasporti stradali.</p></td></tr></tbody></table><p>Consumo energetico finale nel settore commerciale e servizi pubblici, per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riparazione e installazione di macchine e apparecchiature;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio al dettaglio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>magazzinaggio e attivit&#224; di supporto ai trasporti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi postali e attivit&#224; di corriere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di servizi di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di informazione e comunicazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; finanziarie e assicurative e attivit&#224; immobiliari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; amministrative e servizi di supporto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi ospedalieri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; artistiche, di intrattenimento e divertimento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; sportive;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di organizzazioni e organismi extraterritoriali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; professionali, scientifiche e tecniche e altre attivit&#224; di servizi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.1</p></td><td><p>Energia elettrica lorda prodotta in modalit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica ed energia termica netta prodotta in modalit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica</p></td><td><p>Romania</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Energia elettrica lorda prodotta nelle unit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica, la sottocategoria di energia elettrica prodotta in modalit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica completa.</p><p>Energia termica netta prodotta nelle unit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica, una voce distinta relativa all&#8217;energia termica autoconsumata.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.11</p><p>3.2.11.1</p><p>3.2.11.2</p><p>3.2.11.3</p><p>3.2.11.4</p><p>3.2.11.5</p></td><td><p>Tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Romania</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Produzione netta totale di energia elettrica che &#232; autoconsumata per famiglie, settore commerciale e servizi pubblici, settore energetico, settore dell&#8217;industria e altri settori per ciascuno dei seguenti gruppi di prodotti energetici:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energia solare fotovoltaica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>biocarburanti solidi, liquidi e gassosi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altre energie rinnovabili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>gas naturale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altre energie (non rinnovabili).</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.15</p></td><td><p>Energia elettrica e termica</p></td><td><p>Romania</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Capacit&#224; elettrica di nuova installazione e dismessa.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.16</p><p>3.2.16.1</p><p>3.2.16.2</p><p>3.2.16.3</p><p>3.2.16.4</p></td><td><p>Energia elettrica</p></td><td><p>Romania</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Batterie collegate alla rete e utilizzate come elemento di stoccaggio/bilanciamento. Devono essere dichiarate solo le batterie con una capacit&#224; di stoccaggio pari o superiore a&#160;1 MWh e solo gli scambi con la rete:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>capacit&#224; di stoccaggio delle batterie;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>capacit&#224; di potenza nominale delle batterie;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energia elettrica immessa nella rete dalle batterie;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energia elettrica utilizzata dalla rete per caricare le batterie.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>5.2.1.5.1</p><p>5.2.1.5.2</p><p>5.2.1.5.3</p><p>5.2.10.5.1</p><p>5.2.10.5.2</p><p>5.2.10.5.3</p></td><td><p>Produzione lorda di energia elettrica e termica da impianti solari fotovoltaici (pannelli fotovoltaici sui tetti e off-grid)</p><p>Capacit&#224; elettrica massima netta da impianti solari fotovoltaici (pannelli fotovoltaici sui tetti e off-grid)</p></td><td><p>Romania</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Produzione lorda di energia elettrica e termica da impianti solari fotovoltaici con capacit&#224; installata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>inferiore a&#160;30&#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>da 30 a 1&#160;000 &#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>superiore a 1&#160;000 &#160;kW.</p></td></tr></tbody></table><p>Capacit&#224; elettrica massima netta da impianti solari fotovoltaici con capacit&#224; installata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>inferiore a&#160;30&#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>da 30 a 1&#160;000 &#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>superiore a 1&#160;000 &#160;kW.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>5.2.11.12</p><p>5.2.11.12.1</p><p>5.2.11.12.2</p><p>5.2.11.12.3</p><p>5.2.11.12.4</p><p>5.2.11.12.5</p><p>5.2.11.12.6</p><p>5.2.11.13</p><p>5.2.11.13.1</p><p>5.2.11.13.2</p><p>5.2.11.14</p><p>5.2.11.14.1</p><p>5.2.11.14.2</p></td><td><p>Caratteristiche tecniche</p></td><td><p>Romania</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia aerotermica.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia aerotermica aria/aria.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia aerotermica aria/acqua.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia aerotermica aria/aria (reversibile).</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia aerotermica aria/acqua (reversibile).</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia aerotermica aria di scarico/aria.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia aerotermica aria di scarico/acqua.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia geotermica.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia geotermica terra/aria.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: energia geotermica terra/acqua.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: calore idrotermico.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: calore idrotermico acqua/aria.</p><p>Capacit&#224; termica delle pompe di calore: calore idrotermico acqua/acqua.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato A</p><p>3.5.3.1.1</p><p>3.5.3.1.2</p></td><td><p>Energia solare fotovoltaica</p><p>(pannelli fotovoltaici sui tetti, off-grid)</p></td><td><p>Repubblica slovacca</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Energia prodotta dai pannelli fotovoltaici solari situati su strutture edilizie aventi uno scopo primario diverso dalla produzione di energia. &#200; incluso anche il fotovoltaico architettonicamente integrato, nel quale i pannelli fotovoltaici non sono installati sui tetti, ma sono ad esempio fissati agli edifici. I pannelli solari fotovoltaici non sono considerati sui tetti se sono collocati su una superficie estesa, sul terreno, in modo tale da occupare spazio supplementare (ad esempio superfici agricole).</p><p>Energia prodotta da pannelli solari fotovoltaici off-grid che dal punto di vista della produzione non sono collegati alla rete elettrica e non possono immettervi l&#8217;energia elettrica prodotta.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.11.1</p></td><td><p>Energia solare fotovoltaica</p></td><td><p>Repubblica slovacca</p></td><td><p>Tre anni</p></td><td><p>Produzione netta di energia elettrica per settore</p><p>Produzione netta totale di energia elettrica che &#232; autoconsumata per famiglie, settore commerciale e servizi pubblici, settore energetico, settore dell&#8217;industria e altri settori.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.1</p></td><td><p>Energia elettrica lorda prodotta in modalit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica ed energia termica netta prodotta in modalit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica</p></td><td><p>Repubblica slovacca</p></td><td><p>Un anno</p></td><td><p>Energia elettrica lorda prodotta nelle unit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica, la sottocategoria di energia elettrica prodotta in modalit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica completa.</p><p>Energia termica netta prodotta nelle unit&#224; di produzione combinata di energia elettrica e termica, una voce distinta relativa all&#8217;energia termica autoconsumata.</p></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>3.2.11</p><p>3.2.11.1</p><p>3.2.11.2</p><p>3.2.11.3</p><p>3.2.11.4</p><p>3.2.11.5</p></td><td><p>Tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Repubblica di Finlandia</p></td><td><p>Due anni per l&#8217;energia solare fotovoltaica</p><p>Un anno per biocarburanti solidi, liquidi e gassosi, altre energie rinnovabili, gas naturale e altre energie (non rinnovabili)</p></td><td><p>Produzione netta di energia elettrica per settore</p><p>Produzione netta totale di energia elettrica che &#232; autoconsumata per famiglie, settore commerciale e servizi pubblici, settore energetico, settore dell&#8217;industria e altri settori per ciascuno dei seguenti gruppi di prodotti energetici:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>energia solare fotovoltaica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>biocarburanti solidi, liquidi e gassosi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altre energie rinnovabili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>gas naturale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altre energie (non rinnovabili).</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>5.2.1.5.1</p><p>5.2.1.5.2</p><p>5.2.1.5.3</p></td><td><p>Energia solare fotovoltaica</p></td><td><p>Repubblica di Finlandia</p></td><td><p>Due anni</p></td><td><p>Produzione lorda di energia elettrica e termica da impianti solari fotovoltaici con capacit&#224; installata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>inferiore a&#160;30&#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>da 30 a 1&#160;000 &#160;kW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>superiore a 1&#160;000 &#160;kW.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B</p><p>8.1.2.1.2</p><p>8.1.2.1.2.1</p><p>8.1.2.1.2.2</p><p>8.1.2.2.1</p><p>8.1.2.2.2</p><p>8.1.2.2.3</p><p>8.1.2.2.4</p><p>8.1.3.1</p><p>8.1.3.2</p><p>8.1.3.3</p><p>8.1.3.3.1</p><p>8.1.3.3.2</p><p>8.1.3.4</p><p>8.1.3.5</p><p>8.1.3.6</p><p>8.1.3.6.1</p><p>8.1.3.6.2</p><p>8.1.3.7</p><p>8.1.3.8</p><p>8.1.3.9</p><p>8.1.3.10</p><p>8.1.3.11</p><p>8.1.3.12</p><p>8.1.3.12.1</p><p>8.1.3.13</p><p>8.1.3.13.1</p><p>8.1.3.14</p><p>8.1.3.15</p></td><td><p>Consumo energetico finale - tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Repubblica di Finlandia</p></td><td><p>Due anni</p></td><td><p>Consumo energetico finale nel settore dei trasporti, per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporto di passeggeri mediante trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporto di merci mediante trasporti ferroviari convenzionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>veicoli pesanti adibiti al trasporto di merci;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>trasporti collettivi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>automobili e furgoni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altri trasporti stradali.</p></td></tr></tbody></table><p>Consumo energetico finale nel settore commerciale e servizi pubblici, per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riparazione e installazione di macchine e apparecchiature;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fornitura di acqua; reti fognarie, attivit&#224; di trattamento dei rifiuti e risanamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio all&#8217;ingrosso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>commercio al dettaglio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>magazzinaggio e attivit&#224; di supporto ai trasporti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi postali e attivit&#224; di corriere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio e di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di alloggio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di servizi di ristorazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi di informazione e comunicazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; finanziarie e assicurative e attivit&#224; immobiliari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; amministrative e servizi di supporto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>istruzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sanit&#224; e assistenza sociale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>servizi ospedalieri;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; artistiche, di intrattenimento e divertimento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; sportive;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; di organizzazioni e organismi extraterritoriali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attivit&#224; professionali, scientifiche e tecniche e altre attivit&#224; di servizi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Allegato B, lettera c)</p></td><td><p>Tutti i prodotti energetici</p></td><td><p>Repubblica di Finlandia</p></td><td><p>Due anni</p></td><td><p>Termine per la trasmissione dei dati statistici annuali.</p></td></tr></tbody></table> ELI: http://data.europa.eu/eli/dec_impl/2023/2199/oj ISSN 1977-0707 (electronic edition)
ITA
32023D2199
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.6.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 202/1</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2020/865 DEL CONSIGLIO del 26 maggio 2020 relativa alla conclusione dell’accordo sullo status tra l’Unione europea e la Repubblica di Serbia riguardante le azioni dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera nella Repubblica di Serbia IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 77, paragrafo 2, lettere b) e d), e l’articolo 79, paragrafo 2, lettera c), in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 6, secondo paragrafo, lettera a), punto v), vista la proposta della Commissione europea, vista l’approvazione del Parlamento europeo ( 1 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>In conformit&#224; della decisione (UE) 2019/400 del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, l&#8217;accordo sullo status tra l&#8217;Unione europea e la Repubblica di Serbia riguardante le azioni dell&#8217;Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera nella Repubblica di Serbia (&#171;accordo&#187;) &#232; stato firmato il 18 e 19 novembre 2019, con riserva della sua conclusione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Ai sensi dell&#8217;articolo 54, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2016/1624 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, nei casi in cui &#232; previsto che le squadre della guardia di frontiera e costiera europea siano utilizzate in un paese terzo in interventi nell&#8217;ambito dei quali i membri delle squadre dispongono di poteri esecutivi, o nel caso in cui altre attivit&#224; in paesi terzi lo richiedano, l&#8217;Unione conclude con il paese terzo interessato un accordo sullo status. Tale accordo sullo status dovrebbe riguardare tutti gli aspetti necessari all&#8217;esecuzione delle attivit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;accordo, le squadre della guardia di frontiera e costiera europea, in conformit&#224; col piano operativo, possono essere prontamente inviate sul territorio della Repubblica di Serbia, reagire all&#8217;attuale spostamento dei flussi migratori verso la rotta costiera, fornire assistenza nella gestione delle frontiere esterne e al contrasto al traffico di migranti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La presente decisione costituisce uno sviluppo delle disposizioni dell&#8217;<span>acquis</span> di Schengen a cui l&#8217;Irlanda non partecipa, a norma della decisione 2002/192/CE del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>; l&#8217;Irlanda non partecipa pertanto alla sua adozione, non &#232; da essa vincolata n&#233; &#232; soggetta alla sua applicazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo n. 22 sulla posizione della Danimarca, allegato al trattato sull&#8217;Unione europea e al trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea, la Danimarca non partecipa all&#8217;adozione della presente decisione, non &#232; da essa vincolata n&#233; &#232; soggetta alla sua applicazione. Dato che la presente decisione si basa sull&#8217;<span>acquis</span> di Schengen, la Danimarca decide, ai sensi dell&#8217;articolo 4 di tale protocollo, entro un periodo di sei mesi dalla decisione del Consiglio sulla presente decisione, se intende recepirla nel proprio diritto interno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto approvare l&#8217;accordo,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L’accordo sullo status tra l’Unione europea e la Repubblica di Serbia riguardante le azioni dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera nella Repubblica di Serbia è approvato a nome dell’Unione. Il testo dell’accordo è accluso alla presente decisione. Articolo 2 Il presidente del Consiglio procede, a nome dell’Unione, alla notifica di cui all’articolo 14, paragrafo 2, dell’accordo. ( 5 ) Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il giorno della sua adozione Fatto a Bruxelles, il 26 maggio 2020 Per il Consiglio Il presidente G. GRLIĆ RADMAN <note> ( 1 ) Approvazione del 13 maggio 2020 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale). ( 2 ) Decisione (UE) 2019/400 del Consiglio, del 22 gennaio 2019, relativa alla firma, a nome dell’Unione, dell’accordo sullo status tra l’Unione europea e la Repubblica di Serbia riguardante le azioni dell’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera nella Repubblica di Serbia ( GU L 72 del 14.3.2019, pag. 1 ). ( 3 ) Regolamento (UE) 2016/1624 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 settembre 2016, relativo alla guardia di frontiera e costiera europea che modifica il regolamento (UE) 2016/399 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga il regolamento (CE) n. 863/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, il regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio e la decisione 2005/267/CE del Consiglio ( GU L 251 del 16.9.2016, pag. 1 ). ( 4 ) Decisione 2002/192/CE del Consiglio, del 28 febbraio 2002, riguardante la richiesta dell’Irlanda di partecipare ad alcune disposizioni dell’ acquis di Schengen ( GU L 64 del 7.3.2002, pag. 20 ). ( 5 ) La data di entrata in vigore dell’accordo sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea a cura del segretariato generale del Consiglio. </note>
ITA
32020D0865
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.11.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 289/3</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2022/2190 DEL CONSIGLIO dell'8 novembre 2022 recante modifica della decisione di esecuzione (UE) 2020/1353 che concede alla Repubblica di Polonia sostegno temporaneo a norma del regolamento (UE) 2020/672 per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza a seguito dell’epidemia di COVID-19 IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2020/672 del Consiglio, del 19 maggio 2020, che istituisce uno strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) a seguito dell’epidemia di COVID-19 ( 1 ) , in particolare l’articolo 6, paragrafo 1, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Facendo seguito a una richiesta presentata dalla Polonia il 6&#160;agosto 2020, il Consiglio, con decisione di esecuzione (UE) 2020/1353&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, ha concesso alla Polonia assistenza finanziaria sotto forma di un prestito dell&#8217;importo massimo di 11&#160;236&#160;693&#160;087&#160;EUR avente scadenza media massima di 15 anni, con periodo di disponibilit&#224; di 18 mesi, al fine di integrare gli sforzi nazionali della Polonia volti ad affrontare l&#8217;impatto dell&#8217;epidemia di COVID-19 e far fronte alle conseguenze socioeconomiche dell&#8217;epidemia per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il prestito doveva essere utilizzato dalla Polonia per finanziare i regimi di riduzione dell&#8217;orario lavorativo e le misure analoghe di cui all&#8217;articolo&#160;3 della decisione di esecuzione (UE) 2020/1353.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L&#8217;epidemia di COVID-19&#160;ha avuto ripercussioni negative su una parte significativa della forza lavoro in Polonia. Ci&#242; ha determinato a pi&#249; riprese un aumento repentino e severo della spesa pubblica polacca connessa a nuove misure, vale a dire l&#8217;esecuzione di test PCR e le prestazioni in denaro per gli operatori sanitari impegnati nella lotta contro la COVID-19.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L&#8217;epidemia di COVID-19 e le misure straordinarie attuate dalla Polonia nel 2020, 2021 e&#160;2022 per contenerla e limitarne le ripercussioni socioeconomiche e sanitarie hanno avuto e continuano ad avere un impatto considerevole sulle finanze pubbliche. Nel 2020 la Polonia registrava un disavanzo pubblico e un debito pubblico pari rispettivamente al 6,9&#160;% e al 57,1&#160;% del prodotto interno lordo (PIL), percentuali scese poi rispettivamente all&#8217;1,9&#160;% e al 53,8&#160;% alla fine del 2021. Le previsioni di primavera 2022 della Commissione prospettano per la Polonia un disavanzo pubblico e un debito pubblico pari rispettivamente al 4,0&#160;% e al 50,8&#160;% del PIL alla fine del 2022. Secondo le previsioni intermedie d&#8217;estate 2022 della Commissione, il PIL della Polonia aumenter&#224; del 5,2&#160;% nel 2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il 19&#160;settembre 2022 la Polonia ha trasmesso all&#8217;Unione una richiesta di ampliare l&#8217;elenco delle misure per le quali &#232; gi&#224; stata concessa assistenza finanziaria attraverso la decisione di esecuzione (UE) 2020/1353 al fine di continuare a integrare gli sforzi nazionali profusi nel 2020, 2021 e&#160;2022 per affrontare l&#8217;impatto dell&#8217;epidemia di COVID-19 e far fronte alle conseguenze socioeconomiche dell&#8217;epidemia per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi (&#171;richiesta&#187;). In particolare, la Polonia ha introdotto una serie di misure di carattere sanitario per far fronte all&#8217;epidemia di COVID-19, illustrate nei considerando da (6) a&#160;(7).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In base alla &#171;legge del 2&#160;marzo 2020 relativa a specifiche soluzioni per la prevenzione, il contrasto e l&#8217;eliminazione della COVID-19, di altre malattie infettive e delle situazioni di crisi da esse causate&#187;&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, il ministro della Salute ha incaricato il Fondo sanitario nazionale di concludere contratti per l&#8217;esecuzione di test diagnostici RT-PCR per il SARS-CoV-2 con i laboratori interessati. I costi dei test, finanziati dal bilancio dello Stato, erano commisurati al numero di persone che ne avevano fatto richiesta. Come indicato nella richiesta, i finanziamenti ai sensi del regolamento (UE) 2020/672 sarebbero utilizzati solo per le spese eseguite nel 2020 e nel 2021. La misura &#232; nuova ed &#232; stata attuata dalla fine di aprile 2020 alla fine di marzo 2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>In base alla &#171;legge del 2&#160;marzo 2020 relativa a specifiche soluzioni per la prevenzione, il contrasto e l&#8217;eliminazione della COVID-19, di altre malattie infettive e delle situazioni di crisi da esse causate&#187;&#160;<a>(<span>4</span>)</a> e alla &#171;legge del 14&#160;agosto 2020 che modifica taluni atti per garantire il funzionamento della protezione sanitaria durante l&#8217;epidemia di COVID-19 e dopo la sua conclusione&#187;&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, il ministro della Salute ha incaricato il Fondo sanitario nazionale di trasferire alle strutture sanitarie che svolgevano attivit&#224; mediche i fondi destinati all&#8217;erogazione di prestazioni in denaro per gli operatori sanitari impegnati nella lotta alla COVID-19, come indicato nella richiesta. La misura &#232; finalizzata a coprire i costi della concessione di ulteriori prestazioni in denaro mensili per i professionisti del settore medico e di ulteriori prestazioni in denaro una tantum per gli altri operatori sanitari. Le prestazioni sono state concesse alle persone che hanno prestato servizi sanitari e hanno avuto contatti diretti con pazienti infetti o con sospetta infezione da SARS-CoV-2 nelle unit&#224; organizzative delle strutture sanitarie. La richiesta di finanziamento ai sensi del regolamento (UE) 2020/672 riguarda solo le spese eseguite nel 2020 e nel 2021. La misura &#232; nuova ed &#232; stata attuata da settembre 2020 alla fine di marzo 2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La Polonia soddisfa le condizioni per richiedere l&#8217;assistenza finanziaria di cui all&#8217;articolo&#160;3 del regolamento (UE) 2020/672. La Polonia ha fornito alla Commissione le opportune evidenze del fatto che la spesa pubblica effettiva e programmata &#232; aumentata di 11&#160;826&#160;003&#160;428&#160;EUR dal 1<span>o</span>&#160;febbraio 2020 in seguito alle misure nazionali adottate in risposta agli effetti socioeconomici dell&#8217;epidemia di COVID-19. Ci&#242; costituisce un aumento repentino e severo in quanto connesso anche alle nuove misure di carattere sanitario per affrontare l&#8217;epidemia di COVID-19, di cui beneficia una parte significativa delle imprese e della forza lavoro in Polonia. La Polonia intende finanziare 9&#160;100&#160;000&#160;EUR dell&#8217;aumento della spesa connessa alle nuove misure di carattere sanitario mediante fondi dell&#8217;Unione e 580&#160;210&#160;341&#160;EUR mediante finanziamenti propri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La Commissione, conformemente all&#8217;articolo&#160;6 del regolamento (UE) 2020/672, ha consultato la Polonia e ha verificato l&#8217;aumento repentino e severo della spesa pubblica effettiva e programmata direttamente connessa a regimi di riduzione dell&#8217;orario lavorativo e a misure analoghe, nonch&#233; il ricorso alle pertinenti misure di carattere sanitario in relazione all&#8217;epidemia di COVID-19 cui si fa riferimento nella richiesta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Come menzionato nella richiesta, le misure di carattere sanitario di cui ai considerando da (6) a&#160;(7) ammontano a 1&#160;672&#160;546&#160;359&#160;EUR.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>L&#8217;assistenza finanziaria gi&#224; concessa dalla decisione di esecuzione (UE) 2020/1353 dovrebbe pertanto riguardare anche le nuove misure di cui ai considerando da (6) a&#160;(7).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La presente decisione non dovrebbe pregiudicare l&#8217;esito di eventuali procedimenti in materia di distorsioni del funzionamento del mercato interno, che potrebbero essere in particolare promossi a norma degli articoli 107 e&#160;108 del trattato. Essa non dispensa gli Stati membri dall&#8217;obbligo di comunicare alla Commissione i casi di potenziali aiuti di Stato a norma dell&#8217;articolo&#160;108 del trattato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>&#200; opportuno che la Polonia informi periodicamente la Commissione in merito all&#8217;esecuzione delle spese pubbliche programmate, affinch&#233; quest&#8217;ultima possa valutare in quale misura lo Stato membro abbia dato esecuzione a tali spese,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L’articolo 3 della decisione di esecuzione (UE) 2020/1353 è sostituito dal seguente: «Articolo 3 La Polonia può finanziare le seguenti misure: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>una riduzione dei contributi previdenziali, secondo quanto previsto ai sensi dell&#8217;articolo&#160;31zo della &#8220;legge del 2&#160;marzo 2020 relativa a specifiche soluzioni per la prevenzione, il contrasto e l&#8217;eliminazione della COVID-19, di altre malattie infettive e delle situazioni di crisi da esse causate&#8221;, per la parte di spesa relativa al sostegno ai lavoratori autonomi, tutte le cooperative sociali (indipendentemente dal numero di dipendenti) e, per quanto riguarda le imprese con un massimo di 50 dipendenti, per la parte di spesa relativa ai lavoratori che hanno mantenuto il posto di lavoro in maniera continuativa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un&#8217;indennit&#224; di inattivit&#224; per i lavoratori autonomi e quanti lavorano sulla base di contratti di diritto civile, secondo quanto previsto ai sensi degli articoli 15zq e&#160;15zua della &#8220;legge del 2&#160;marzo 2020 relativa a specifiche soluzioni per la prevenzione, il contrasto e l&#8217;eliminazione della COVID-19, di altre malattie infettive e delle situazioni di crisi da esse causate&#8221;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>integrazioni dei salari e dei contributi previdenziali pagati dalle imprese che ricorrono a riduzioni dell&#8217;orario lavorativo, che riducono volontariamente l&#8217;orario lavorativo o i cui dipendenti hanno mantenuto il posto di lavoro in maniera continuativa, secondo quanto previsto ai sensi dell&#8217;articolo&#160;15&#160;g, 15ga, 15gga, 15gg, 15zzb, 15zze, e&#160;15zze<span>2</span>, della &#8220;legge del 2&#160;marzo 2020 relativa a specifiche soluzioni per la prevenzione, il contrasto e l&#8217;eliminazione della COVID-19, di altre malattie infettive e delle situazioni di crisi da esse causate&#8221;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>sovvenzioni per i lavoratori autonomi senza dipendenti, secondo quanto previsto ai sensi dell&#8217;articolo&#160;15zzc della &#8220;legge del 2&#160;marzo 2020 relativa a specifiche soluzioni per la prevenzione, il contrasto e l&#8217;eliminazione della COVID-19, di altre malattie infettive e delle situazioni di crisi da esse causate&#8221;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>prestiti convertibili in sovvenzioni concessi ai lavoratori autonomi, alle microimprese e alle organizzazioni non governative, per l&#8217;importo effettivamente convertito in sovvenzioni, secondo quanto previsto ai sensi degli articoli 15zzd e&#160;15zzda della &#8220;legge del 2&#160;marzo 2020 relativa a specifiche soluzioni per la prevenzione, il contrasto e l&#8217;eliminazione della COVID-19, di altre malattie infettive e delle situazioni di crisi da esse causate&#8221;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>il finanziamento dell&#8217;esecuzione di test diagnostici PCR nei laboratori che hanno concluso contratti relativi all&#8217;esecuzione di test diagnostici RT-PCR per il SARS-CoV 2 con il Fondo sanitario nazionale, secondo quanto previsto ai sensi dell&#8217;articolo&#160;10a, paragrafi&#160;1 e&#160;2, e, dopo la scadenza dell&#8217;articolo&#160;10a, dall&#8217;articolo&#160;11&#160;h, paragrafo 2, punto 2, e paragrafo 4, della &#8220;legge del 2&#160;marzo 2020 relativa a specifiche soluzioni per la prevenzione, il contrasto e l&#8217;eliminazione della COVID-19, di altre malattie infettive e delle situazioni di crisi da esse causate&#8221;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>la concessione di ulteriori prestazioni in denaro mensili per i professionisti del settore medico e di un&#8217;ulteriore prestazione in denaro una tantum per gli altri operatori sanitari, secondo quanto previsto ai sensi dell&#8217;articolo&#160;10a, paragrafo 1, della &#8220;legge del 2&#160;marzo 2020 relativa a specifiche soluzioni per la prevenzione, il contrasto e l&#8217;eliminazione della COVID-19, di altre malattie infettive e delle situazioni di crisi da esse causate&#8221; e, dopo la scadenza dell&#8217;articolo&#160;10 a, dall&#8217;articolo&#160;42 della &#8220;legge del 14&#160;agosto 2020 che modifica taluni atti per garantire il funzionamento della protezione sanitaria durante l&#8217;epidemia di COVID-19 e dopo la sua conclusione&#8221;.&#187;.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 La Repubblica di Polonia è destinataria della presente decisione. La presente decisione ha effetto dalla data della sua notifica al destinatario. Articolo 3 La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, l'8 novembre 2022 Per il Consiglio Il presidente Z. STANJURA <note> ( 1 ) GU L 159 del 20.5.2020, pag. 1 . ( 2 ) Decisione di esecuzione (UE) 2020/1353 del Consiglio, del 25 settembre 2020, che concede alla Repubblica di Polonia sostegno temporaneo a norma del regolamento (UE) 2020/672 per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza a seguito dell’epidemia di COVID-19 ( GU L 314 del 29.9.2020, pag. 45 ). ( 3 ) Articolo 10a, paragrafi 1 e 2, e, dopo la scadenza dell’articolo 10a, articolo 11 h, paragrafo 2, punto 2, e paragrafo 4. 2020 poz. 374, come modificata. ( 4 ) Articolo 10a, paragrafo 1, 2020 poz. 374. ( 5 ) Articolo 42, 2020 poz. 1493. </note>
ITA
32022D2190
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>26.9.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 246/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2019/1582 DELLA COMMISSIONE del 25 settembre 2019 che modifica gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di imazalil in o su determinati prodotti (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l'articolo 14, paragrafo 1, lettera a), e l'articolo 49, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Per l'imazalil sono stati fissati livelli massimi di residui (LMR) nell'allegato&#160;II e nell'allegato&#160;III, parte B, del regolamento (CE) n.&#160;396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l'Autorit&#224;&#187;) ha presentato un parere motivato sugli LMR esistenti per l'imazalil, in conformit&#224; all'articolo 12, paragrafo&#160;1, del regolamento (CE) n.&#160;396/2005&#160;<a>(<span>2</span>)</a>. Ha raccomandato di ridurre gli LMR per patate, pomodori, chicchi di orzo, chicchi di avena, chicchi di segale e chicchi di frumento.&#160;Per determinati altri prodotti ha raccomandato di aumentare gli LMR esistenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Per quanto concerne taluni LMR, l'Autorit&#224; ha concluso che mancavano alcune informazioni e che era necessario un ulteriore esame a cura dei responsabili della gestione dei rischi. Dal punto di vista della gestione dei rischi &#232; opportuno fissare gli LMR nell'allegato II del regolamento (CE) n.&#160;396/2005 al livello esistente o al livello individuato dall'Autorit&#224; per agrumi, fragole, more di rovo, lamponi, zucchine, meloni, e per muscolo, grasso, fegato e rene di suini, bovini ed equidi, cos&#236; come per il latte bovino ed equino, dal momento che per tali prodotti erano disponibili soltanto informazioni limitate e che l'Autorit&#224; ha definito LMR che non destano preoccupazioni in merito alla protezione dei consumatori. Tali LMR saranno riveduti, tenendo conto delle informazioni disponibili, entro un termine di due anni a decorrere dalla pubblicazione del presente regolamento.&#160;Dal punto di vista della gestione dei rischi &#232; opportuno fissare gli LMR nell'allegato II del regolamento (CE) n.&#160;396/2005 allo specifico limite di determinazione oppure all'LMR di base di cui all'articolo 18, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n.&#160;396/2005 per pomacee, cachi, banane e peperoni, dal momento che per tali prodotti non erano disponibili informazioni sulla base delle quali l'Autorit&#224; potrebbe definire LMR che non destino preoccupazioni in merito alla protezione dei consumatori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; ha indicato che gli LMR definiti per l'imazalil in pompelmi, arance, mele, pere, banane, patate e fegato bovino, cos&#236; come il limite massimo di residui del Codex (CXL) alla base dell'LMR dell'UE per le nespole, possono destare preoccupazioni in merito alla protezione dei consumatori. Tenendo conto delle informazioni supplementari disponibili per pompelmi, arance e patate, ha definito LMR alternativi per pompelmi, arance, patate e fegato bovino che non destano tali preoccupazioni. Per quanto riguarda gli LMR per mele, pere, nespole e banane, l'Autorit&#224; ha indicato che i responsabili della gestione dei rischi possono considerare di fissarli allo specifico limite di determinazione o all'LMR di base di cui all'articolo 18, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n.&#160;396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; ha proposto definizioni di residui rivedute. &#200; opportuno modificare di conseguenza le definizioni dei residui.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Indipendentemente dal riesame degli LMR effettuato in conformit&#224; all'articolo 12, paragrafo 1, del regolamento (CE) n.&#160;396/2005, &#232; stata presentata una domanda di modifica degli LMR esistenti per l'imazalil in agrumi, mele, pere, banane e patate e in prodotti di origine animale in conformit&#224; all'articolo 6 di detto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 8 del regolamento (CE) n.&#160;396/2005 questa domanda &#232; stata valutata dallo Stato membro interessato e la relazione di valutazione &#232; stata trasmessa alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 10 del regolamento (CE) n.&#160;396/2005 l'Autorit&#224; ha esaminato la domanda e la relazione di valutazione, con particolare riguardo ai rischi per i consumatori e se del caso per gli animali, e ha emesso un parere motivato&#160;<a>(<span>3</span>)</a> sugli LMR proposti. L'Autorit&#224; ha trasmesso tale parere ai richiedenti, alla Commissione e agli Stati membri e lo ha reso disponibile al pubblico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Nel suo parere motivato l'Autorit&#224; ha concluso, in conformit&#224; all'articolo 10 del regolamento (CE) n.&#160;396/2005, che gli LMR per gli usi previsti non potevano essere modificati fino a quando non fosse completata la valutazione dei rischi per i metaboliti vegetali R014821, FK-772 e FK-284 per quanto riguarda la genotossicit&#224; e la tossicit&#224; generale. Ha inoltre concluso che determinate informazioni, indicate come non disponibili nel riesame dell'LMR effettuato in conformit&#224; all'articolo 12, paragrafo 1, di detto regolamento, sono state presentate insieme alla domanda conformemente all'articolo 6 di tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Poich&#233; il parere motivato a norma dell'articolo 10 del regolamento (CE) n.&#160;396/2005 &#232; stato adottato dopo l'adozione del parere motivato emesso a norma dell'articolo 12, paragrafo 1, di tale regolamento, e data la natura orizzontale delle preoccupazioni relative alla tossicit&#224; individuate per i metaboliti dell'imazalil R014821, FK-772 e FK-284, la Commissione ha chiesto all'Autorit&#224; di aggiornare il suo parere motivato sugli LMR esistenti per l'imazalil in conformit&#224; all'articolo 43 del regolamento (CE) n.&#160;396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; ha presentato un parere motivato&#160;<a>(<span>4</span>)</a> che aggiorna il riesame degli LMR esistenti per l'imazalil sulla base delle nuove informazioni tossicologiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>In tale parere motivato l'Autorit&#224; ha definito gli stessi LMR del suo parere motivato emesso in conformit&#224; all'articolo 12 del regolamento (CE) n.&#160;396/2005, tranne per agrumi, meloni e prodotti di origine animale. Per tali prodotti non ha proposto LMR dato che non ha potuto completare la valutazione delle propriet&#224; tossicologiche del metabolita&#160;R014821.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;705/2011 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a> ha rinnovato l'approvazione dell'imazalil in conformit&#224; all'articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a>. Mentre nella valutazione dei rischi precedente l'adozione di tale regolamento l'Autorit&#224; aveva individuato incertezze riguardo alle propriet&#224; tossicologiche del metabolita R014821&#160;<a>(<span>7</span>)</a>, le condizioni di approvazione non contenevano restrizioni a tal proposito nella fase di gestione dei rischi. Le informazioni supplementari sulle propriet&#224; tossicologiche del metabolita R014821 presentate con la domanda in conformit&#224; all'articolo 6 del regolamento (CE) n.&#160;396/2005 non hanno dissipato completamente tali incertezze, ma non hanno nemmeno aumentato il livello di preoccupazione. Dal punto di vista della gestione dei rischi &#232; coerente e opportuno fissare LMR per i prodotti per i quali, nel suo parere motivato in conformit&#224; all'articolo 12 del regolamento (CE) n.&#160;396/2005, l'Autorit&#224; ha definito LMR che non destano preoccupazioni in merito alla protezione dei consumatori nell'allegato II del regolamento (CE) n.&#160;396/2005 al livello esistente o a quello individuato dall'Autorit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Nei pareri motivati l'Autorit&#224; ha tenuto conto dei CXL esistenti. Nella definizione degli LMR sono stati considerati CXL sicuri per i consumatori dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i prodotti sui quali l'impiego del prodotto fitosanitario in questione non &#232; autorizzato e per i quali non esistono tolleranze all'importazione o CXL, gli LMR dovrebbero essere fissati allo specifico limite di determinazione o all'LMR di base, conformemente all'articolo 18, paragrafo 1, lettera&#160;b), del regolamento (CE)&#160;n.&#160;396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>La Commissione ha consultato i laboratori di riferimento dell'Unione europea per i residui di antiparassitari circa la necessit&#224; di adeguare alcuni limiti di determinazione. Tali laboratori sono giunti alla conclusione che per alcuni prodotti gli sviluppi della tecnica richiedono la fissazione di specifici limiti di determinazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Tenuto conto dei pareri motivati dell'Autorit&#224; e dei fattori pertinenti alla materia in esame, le opportune modifiche degli LMR sono conformi alle prescrizioni dell'articolo 14, paragrafo 2, del regolamento (CE)&#160;n.&#160;396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>I partner commerciali dell'Unione sono stati consultati in merito ai nuovi LMR tramite l'Organizzazione mondiale del commercio e le loro osservazioni sono state prese in considerazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (CE) n.&#160;396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Per consentire condizioni normali di commercializzazione, trasformazione e consumo dei prodotti, il presente regolamento dovrebbe stabilire disposizioni transitorie per i prodotti fabbricati prima della modifica degli LMR e per i quali le informazioni dimostrano il mantenimento di un elevato livello di protezione dei consumatori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Prima dell'applicazione degli LMR modificati dovrebbe essere concesso un periodo di tempo ragionevole per consentire agli Stati membri, ai paesi terzi e agli operatori del settore alimentare di prepararsi a ottemperare alle nuove prescrizioni derivanti dalla modifica degli&#160;LMR.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 sono modificati conformemente all'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il regolamento (CE) n. 396/2005, nella versione antecedente le modifiche introdotte dal presente regolamento, continua ad applicarsi ai prodotti fabbricati o importati nell'Unione in conformità alla normativa vigente prima del 16 aprile 2020, tranne per pompelmi, arance, mele, pere, nespole, banane, patate e fegato bovino. Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Esso si applica a partire dal 16 aprile 2020. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 25 settembre 2019 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1 . ( 2 ) Autorità europea per la sicurezza alimentare; Review of the existing maximum residue levels for imazalil according to Article 12 of Regulation (EC) No 396/2005 [Riesame dei livelli massimi di residui esistenti per l'imazalil in conformità all'articolo 12 del regolamento (CE) n. 396/2005]. EFSA Journal 2017 ; 15(9):4977. ( 3 ) Autorità europea per la sicurezza alimentare; Modification of the existing maximum residue levels for imazalil in various commodities (Modifica dei livelli massimi di residui esistenti per l'imazalil in vari prodotti) EFSA Journal 2018 ; 16(6):5329. ( 4 ) Autorità europea per la sicurezza alimentare; Reasoned opinion on the review of the existing maximum residue levels for imazalil according to Article 12 of Regulation (EC) No 396/2005 [Parere motivato sul riesame dei livelli massimi di residui esistenti per l'imazalil conformemente all'articolo 12 del regolamento (CE) n. 396/2005]. EFSA Journal 2018 ; 16(10):5453. ( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 705/2011 della Commissione, del 20 luglio 2011, che approva la sostanza attiva imazalil a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che modifica l'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione ( GU L 190 del 21.7.2011, pag. 43 ). ( 6 ) Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 ). ( 7 ) Autorità europea per la sicurezza alimentare; Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance imazalil (Conclusioni sulla revisione inter pares della valutazione dei rischi della sostanza attiva imazalil come antiparassitario). EFSA Journal 2010 ; 8(3):1526. ALLEGATO Gli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 sono così modificati: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nell'allegato II, la colonna relativa all'imazalil &#232; sostituita dalla seguente:</p><p>&#171;<span>Residui e livelli massimi di residui (mg/kg) di antiparassitari</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di codice</p></td><td><p>Gruppi ed esempi di singoli prodotti ai quali si applicano gli LMR<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Imazalil (qualsiasi percentuale di isomeri costituenti) (R)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0100000</p></td><td><p><span>FRUTTA FRESCA O CONGELATA; FRUTTA A GUSCIO</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0110000</p></td><td><p><span>Agrumi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110010</p></td><td><p>Pompelmi</p></td><td><p>4 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0110020</p></td><td><p>Arance dolci</p></td><td><p>4 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0110030</p></td><td><p>Limoni</p></td><td><p>5 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0110040</p></td><td><p>Limette/lime</p></td><td><p>5 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0110050</p></td><td><p>Mandarini</p></td><td><p>5 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0110990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0120000</p></td><td><p><span>Frutta a guscio</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0120010</p></td><td><p>Mandorle dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120020</p></td><td><p>Noci del Brasile</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120030</p></td><td><p>Noci di anacardi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120040</p></td><td><p>Castagne e marroni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120050</p></td><td><p>Noci di cocco</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120060</p></td><td><p>Nocciole</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120070</p></td><td><p>Noci del Queensland</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120080</p></td><td><p>Noci di pec&#224;n</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120090</p></td><td><p>Pinoli</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120100</p></td><td><p>Pistacchi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120110</p></td><td><p>Noci comuni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0130000</p></td><td><p><span>Pomacee</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0130010</p></td><td><p>Mele</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130020</p></td><td><p>Pere</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130030</p></td><td><p>Cotogne</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130040</p></td><td><p>Nespole</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130050</p></td><td><p>Nespole del Giappone</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0140000</p></td><td><p><span>Drupacee</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0140010</p></td><td><p>Albicocche</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140020</p></td><td><p>Ciliegie (dolci)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140030</p></td><td><p>Pesche</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140040</p></td><td><p>Prugne</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0150000</p></td><td><p><span>Bacche e piccola frutta</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0151000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Uve</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0151010</p></td><td><p>Uve da tavola</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0151020</p></td><td><p>Uve da vino</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0152000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Fragole</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>2</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0153000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Frutti di piante arbustive</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153010</p></td><td><p>More di rovo</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>0153020</p></td><td><p>More selvatiche</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0153030</p></td><td><p>Lamponi (rossi e gialli)</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>0153990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0154000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Altra piccola frutta e bacche</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154010</p></td><td><p>Mirtilli</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154020</p></td><td><p>Mirtilli giganti americani</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154030</p></td><td><p>Ribes a grappoli (nero, rosso e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154040</p></td><td><p>Uva spina/grossularia (verde, rossa e gialla)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154050</p></td><td><p>Rosa canina (cinorrodonti)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154060</p></td><td><p>More di gelso (nero e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154070</p></td><td><p>Azzeruoli</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154080</p></td><td><p>Bacche di sambuco</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0160000</p></td><td><p><span>Frutta varia con</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0161000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Frutta con buccia commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161010</p></td><td><p>Datteri</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161020</p></td><td><p>Fichi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161030</p></td><td><p>Olive da tavola</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161040</p></td><td><p>Kumquat</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161050</p></td><td><p>Carambole</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161060</p></td><td><p>Cachi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161070</p></td><td><p>Jambul/jambolan</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0162000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Frutti piccoli con buccia non commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162010</p></td><td><p>Kiwi (verdi, rossi, gialli)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162020</p></td><td><p>Litci</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162030</p></td><td><p>Frutti della passione/maracuja</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162040</p></td><td><p>Fichi d'India/fichi di cactus</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162050</p></td><td><p>Melastelle/cainette</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162060</p></td><td><p>Cachi di Virginia</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0163000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Frutti grandi con buccia non commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163010</p></td><td><p>Avocado</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163020</p></td><td><p>Banane</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163030</p></td><td><p>Manghi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163040</p></td><td><p>Papaie</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163050</p></td><td><p>Melograni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163060</p></td><td><p>Cerimolia/cherimolia</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163070</p></td><td><p>Guaiave/guave</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163080</p></td><td><p>Ananas</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163090</p></td><td><p>Frutti dell'albero del pane</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163100</p></td><td><p>Durian</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163110</p></td><td><p>Anona/graviola/guanabana</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0200000</p></td><td><p><span>ORTAGGI FRESCHI O CONGELATI</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0210000</p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0211000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Patate</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0212000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Ortaggi a radice e tubero tropicali</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212010</p></td><td><p>Radici di cassava/manioca</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212020</p></td><td><p>Patate dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212030</p></td><td><p>Ignami</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212040</p></td><td><p>Maranta/arrowroot</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0213000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Altri ortaggi a radice e tubero, eccetto le barbabietole da zucchero</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213010</p></td><td><p>Bietole</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213020</p></td><td><p>Carote</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213030</p></td><td><p>Sedano rapa</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213050</p></td><td><p>Topinambur</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213060</p></td><td><p>Pastinaca</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213070</p></td><td><p>Prezzemolo a grossa radice/ prezzemolo di Amburgo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213080</p></td><td><p>Ravanelli</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213090</p></td><td><p>Salsefrica</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213100</p></td><td><p>Rutabaga</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213110</p></td><td><p>Rape</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0220000</p></td><td><p><span>Ortaggi a bulbo</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0220010</p></td><td><p>Aglio</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220020</p></td><td><p>Cipolle</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220030</p></td><td><p>Scalogni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220040</p></td><td><p>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0230000</p></td><td><p><span>Ortaggi a frutto</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0231000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Solanacee e malvacee</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231010</p></td><td><p>Pomodori</p></td><td><p>0,3</p></td></tr><tr><td><p>0231020</p></td><td><p>Peperoni</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0231030</p></td><td><p>Melanzane</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0231040</p></td><td><p>Gombi</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0231990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0232000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Cucurbitacee con buccia commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232010</p></td><td><p>Cetrioli</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0232020</p></td><td><p>Cetriolini</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0232030</p></td><td><p>Zucchine</p></td><td><p>0,1 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0232990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0233000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Cucurbitacee con buccia non commestibile</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233010</p></td><td><p>Meloni</p></td><td><p>2 (+)</p></td></tr><tr><td><p>0233020</p></td><td><p>Zucche</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0233030</p></td><td><p>Cocomeri/angurie</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0233990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0234000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Mais dolce</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0239000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><span>Altri ortaggi a frutto</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0240000</p></td><td><p><span>Cavoli (escluse le radici di brassica e i prodotti baby leaf di brassica)</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0241000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Cavoli a infiorescenza</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241010</p></td><td><p>Cavoli broccoli</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241020</p></td><td><p>Cavolfiori</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0242000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Cavoli a testa</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242010</p></td><td><p>Cavoletti di Bruxelles</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242020</p></td><td><p>Cavoli cappucci</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0243000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Cavoli a foglia</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243010</p></td><td><p>Cavoli cinesi/pe-tsai</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243020</p></td><td><p>Cavoli ricci</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0244000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Cavoli rapa</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0250000</p></td><td><p><span>Ortaggi a foglia, erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0251000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Lattughe e insalate</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0251010</p></td><td><p>Dolcetta/valerianella/gallinella</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251020</p></td><td><p>Lattughe</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251030</p></td><td><p>Scarole/indivia a foglie larghe</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251040</p></td><td><p>Crescione e altri germogli e gemme</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251050</p></td><td><p>Barbarea</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251060</p></td><td><p>Rucola</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251070</p></td><td><p>Senape juncea</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251080</p></td><td><p>Prodotti baby leaf (comprese le brassicacee)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0252000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Foglie di spinaci e simili</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0252010</p></td><td><p>Spinaci</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252020</p></td><td><p>Portulaca/porcellana</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252030</p></td><td><p>Bietole da foglia e da costa</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0253000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Foglie di vite e specie simili</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0254000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Crescione acquatico</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0255000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><span>Cicoria Witloof/cicoria belga</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0256000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><span>Erbe fresche e fiori commestibili</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256010</p></td><td><p>Cerfoglio</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256020</p></td><td><p>Erba cipollina</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256030</p></td><td><p>Foglie di sedano</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256040</p></td><td><p>Prezzemolo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256050</p></td><td><p>Salvia</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256060</p></td><td><p>Rosmarino</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256070</p></td><td><p>Timo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256080</p></td><td><p>Basilico e fiori commestibili</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256090</p></td><td><p>Foglie di alloro/lauro</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256100</p></td><td><p>Dragoncello</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0260000</p></td><td><p><span>Legumi</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0260010</p></td><td><p>Fagioli (con baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260020</p></td><td><p>Fagioli (senza baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260030</p></td><td><p>Piselli (con baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260040</p></td><td><p>Piselli (senza baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260050</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0270000</p></td><td><p><span>Ortaggi a stelo</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270010</p></td><td><p>Asparagi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270020</p></td><td><p>Cardi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270030</p></td><td><p>Sedani</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270040</p></td><td><p>Finocchi dolci/finocchini/finocchi di Firenze</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270050</p></td><td><p>Carciofi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270060</p></td><td><p>Porri</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270070</p></td><td><p>Rabarbaro</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270080</p></td><td><p>Germogli di bamb&#249;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270090</p></td><td><p>Cuori di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0280000</p></td><td><p><span>Funghi, muschi e licheni</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0280010</p></td><td><p>Funghi coltivati</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280020</p></td><td><p>Funghi selvatici</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280990</p></td><td><p>Muschi e licheni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0290000</p></td><td><p><span>Alghe e organismi procarioti</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0300000</p></td><td><p><span>LEGUMI SECCHI</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0300010</p></td><td><p>Fagioli</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300020</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300030</p></td><td><p>Piselli</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300040</p></td><td><p>Lupini/semi di lupini</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0400000</p></td><td><p><span>SEMI E FRUTTI OLEAGINOSI</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0401000</p></td><td><p><span>Semi oleaginosi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401010</p></td><td><p>Semi di lino</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401020</p></td><td><p>Semi di arachide</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401030</p></td><td><p>Semi di papavero</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401040</p></td><td><p>Semi di sesamo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401050</p></td><td><p>Semi di girasole</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401060</p></td><td><p>Semi di colza</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401070</p></td><td><p>Semi di soia</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401080</p></td><td><p>Semi di senape</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401090</p></td><td><p>Semi di cotone</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401100</p></td><td><p>Semi di zucca</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401110</p></td><td><p>Semi di cartamo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401120</p></td><td><p>Semi di borragine</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401130</p></td><td><p>Semi di camelina/dorella</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401140</p></td><td><p>Semi di canapa</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401150</p></td><td><p>Semi di ricino</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0402000</p></td><td><p><span>Frutti oleaginosi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402010</p></td><td><p>Olive da olio</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402020</p></td><td><p>Semi di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402030</p></td><td><p>Frutti di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402040</p></td><td><p>Capoc</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0500000</p></td><td><p><span>CEREALI</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0500010</p></td><td><p>Orzo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500020</p></td><td><p>Grano saraceno e altri pseudo-cereali</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500030</p></td><td><p>Mais/granturco</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500040</p></td><td><p>Miglio</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500050</p></td><td><p>Avena</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500060</p></td><td><p>Riso</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500070</p></td><td><p>Segale</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500080</p></td><td><p>Sorgo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500090</p></td><td><p>Frumento</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0600000</p></td><td><p><span>T&#200;, CAFF&#200;, INFUSIONI DI ERBE, CACAO E CARRUBE</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0610000</p></td><td><p><span>T&#232;</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0620000</p></td><td><p><span>Chicchi di caff&#232;</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0630000</p></td><td><p><span>Infusioni di erbe da</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0631000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Fiori</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631010</p></td><td><p>Camomilla</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631020</p></td><td><p>Ibisco/rosella</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631030</p></td><td><p>Rosa</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631040</p></td><td><p>Gelsomino</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631050</p></td><td><p>Tiglio</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0632000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Foglie ed erbe</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632010</p></td><td><p>Fragola</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632020</p></td><td><p>Foglie di rooibos (Foglie di ginkgo)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632030</p></td><td><p>Mate</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0633000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Radici</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633010</p></td><td><p>Valeriana</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633020</p></td><td><p>Radici di ginseng</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0639000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Altre parti della pianta</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0640000</p></td><td><p><span>Semi di cacao</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0650000</p></td><td><p><span>Carrube/pane di san Giovanni</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0700000</p></td><td><p><span>LUPPOLO</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0800000</p></td><td><p><span>SPEZIE</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0810000</p></td><td><p><span>Semi</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0810010</p></td><td><p>Anice verde</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810020</p></td><td><p>Grano nero/cumino nero</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810030</p></td><td><p>Sedano</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810040</p></td><td><p>Coriandolo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810050</p></td><td><p>Cumino</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810060</p></td><td><p>Aneto</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810070</p></td><td><p>Finocchio</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810080</p></td><td><p>Fieno greco</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810090</p></td><td><p>Noce moscata</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0820000</p></td><td><p><span>Frutta</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0820010</p></td><td><p>Pimenti (della Giamaica)/pepe garofanato</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820020</p></td><td><p>Pepe di Sichuan</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820030</p></td><td><p>Carvi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820040</p></td><td><p>Cardamomo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820050</p></td><td><p>Bacche di ginepro</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820060</p></td><td><p>Pepe (nero, verde e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820070</p></td><td><p>Vaniglia</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820080</p></td><td><p>Tamarindo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0830000</p></td><td><p><span>Spezie da corteccia</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0830010</p></td><td><p>Cannella</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0830990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0840000</p></td><td><p><span>Spezie da radici e rizomi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840010</p></td><td><p>Liquirizia</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840020</p></td><td><p>Zenzero (10)</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840030</p></td><td><p>Curcuma</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren (11)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0850000</p></td><td><p><span>Spezie da boccioli</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0850010</p></td><td><p>Chiodi di garofano</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850020</p></td><td><p>Capperi</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0860000</p></td><td><p><span>Spezie da pistilli di fiori</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0860010</p></td><td><p>Zafferano</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0860990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0870000</p></td><td><p><span>Spezie da arilli</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0870010</p></td><td><p>Macis</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0870990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>0900000</p></td><td><p><span>PIANTE DA ZUCCHERO</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900010</p></td><td><p>Barbabietole da zucchero</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900020</p></td><td><p>Canne da zucchero</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900030</p></td><td><p>Radici di cicoria</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1000000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - ANIMALI TERRESTRI</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1010000</p></td><td><p><span>Prodotti ottenuti da</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1011000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><span>Suini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1011010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>1011020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>1011030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>1011040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>(+)</p></td></tr><tr><td><p>1011050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1012000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><span>Bovini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> (+)</p></td></tr><tr><td><p>1012020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> (+)</p></td></tr><tr><td><p>1012030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>0,03 (+)</p></td></tr><tr><td><p>1012040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> (+)</p></td></tr><tr><td><p>1012050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1012990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1013000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><span>Ovini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1013010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1014000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><span>Caprini</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1014010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1015000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><span>Equidi</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> (+)</p></td></tr><tr><td><p>1015020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> (+)</p></td></tr><tr><td><p>1015030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>0,03 (+)</p></td></tr><tr><td><p>1015040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> (+)</p></td></tr><tr><td><p>1015050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1015990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1016000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><span>Pollame</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1016010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1017000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><span>Altri animali terrestri d'allevamento</span></td></tr></tbody></table></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1017010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1020000</p></td><td><p><span>Latte</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020010</p></td><td><p>Bovini</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> (+)</p></td></tr><tr><td><p>1020020</p></td><td><p>Ovini</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1020030</p></td><td><p>Caprini</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1020040</p></td><td><p>Equini</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> (+)</p></td></tr><tr><td><p>1020990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>1030000</p></td><td><p><span>Uova di volatili</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1030010</p></td><td><p>Galline</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030020</p></td><td><p>Anatra</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030030</p></td><td><p>Oca</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030040</p></td><td><p>Quaglia</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1040000</p></td><td><p><span>Miele e altri prodotti dell'apicoltura (7)</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1050000</p></td><td><p><span>Anfibi e rettili</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1060000</p></td><td><p><span>Animali invertebrati terrestri</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1070000</p></td><td><p><span>Animali vertebrati terrestri selvatici</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1100000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - PESCI, PRODOTTI ITTICI E ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI D'ACQUA MARINA E D'ACQUA DOLCE (8)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1200000</p></td><td><p><span>PRODOTTI O LORO PARTI DESTINATI ESCLUSIVAMENTE ALLA PRODUZIONE DI MANGIMI (8)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1300000</p></td><td><p><span>PRODOTTI ALIMENTARI TRASFORMATI (9)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(**)</p></td><td><p>Combinazione di antiparassitario e codice alla quale si applica l'LMR fissato nell'allegato III, parte B.</p></td></tr></tbody></table><p><span>Imazalil (qualsiasi percentuale di isomeri costituenti) (R)</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(R)</p></td><td><p>=</p></td><td><p>La definizione del residuo &#232; diversa per le seguenti combinazioni di antiparassitari e numeri di codice: imazalil - codice 1000000 eccetto 1040000 : somma di imazalil e del metabolita FK-772 (qualsiasi percentuale di isomeri costituenti), espressa come imazalil</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative alla tossicit&#224; dei metaboliti. Al momento del riesame degli LMR la Commissione terr&#224; conto delle informazioni indicate nella prima frase se tali informazioni saranno presentate entro il 26 settembre 2021 oppure, qualora tali informazioni non siano presentate entro tale termine, della mancanza delle stesse.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0110010</span></p></td><td><p><span>Pompelmi</span></p></td></tr><tr><td><p><span>0110020</span></p></td><td><p><span>Arance dolci</span></p></td></tr><tr><td><p><span>0110030</span></p></td><td><p><span>Limoni</span></p></td></tr><tr><td><p><span>0110040</span></p></td><td><p><span>Limette/lime</span></p></td></tr><tr><td><p><span>0110050</span></p></td><td><p><span>Mandarini</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative alle sperimentazioni sui residui. Al momento del riesame degli LMR la Commissione terr&#224; conto delle informazioni indicate nella prima frase se tali informazioni saranno presentate entro il 26 settembre 2021 oppure, qualora tali informazioni non siano presentate entro tale termine, della mancanza delle stesse.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0232030</span></p></td><td><p><span>Zucchine</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative alla tossicit&#224; dei metaboliti. Al momento del riesame degli LMR la Commissione terr&#224; conto delle informazioni indicate nella prima frase se tali informazioni saranno presentate entro il 26 settembre 2021 oppure, qualora tali informazioni non siano presentate entro tale termine, della mancanza delle stesse.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>0233010</span></p></td><td><p><span>Meloni</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(+)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare ha riscontrato la mancanza di alcune informazioni relative alla tossicit&#224; dei metaboliti e alla stabilit&#224; all'immagazzinamento. Al momento del riesame degli LMR la Commissione terr&#224; conto delle informazioni indicate nella prima frase se tali informazioni saranno presentate entro il 26 settembre 2021 oppure, qualora tali informazioni non siano presentate entro tale termine, della mancanza delle stesse.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>1011010</span></p></td><td><p><span>Muscolo</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1011020</span></p></td><td><p><span>Grasso</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1011030</span></p></td><td><p><span>Fegato</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1011040</span></p></td><td><p><span>Rene</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1012010</span></p></td><td><p><span>Muscolo</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1012020</span></p></td><td><p><span>Grasso</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1012030</span></p></td><td><p><span>Fegato</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1012040</span></p></td><td><p><span>Rene</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1015010</span></p></td><td><p><span>Muscolo</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1015020</span></p></td><td><p><span>Grasso</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1015030</span></p></td><td><p><span>Fegato</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1015040</span></p></td><td><p><span>Rene</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1020010</span></p></td><td><p><span>Bovini</span></p></td></tr><tr><td><p><span>1020040</span></p></td><td><p><span>Equini</span>&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nell'allegato III, parte B, la colonna relativa all'imazalil &#232; soppressa.</p></td></tr></tbody></table> <note> ( *1 ) Limite di determinazione analitica ( 1 ) Per l'elenco completo dei prodotti di origine vegetale e animale ai quali si applicano gli LMR occorre fare riferimento all'allegato I. </note>
ITA
32019R1582
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.9.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 242/6</p></td></tr></tbody></table> DIRETTIVA (UE) 2017/1564 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 13 settembre 2017 relativa a taluni utilizzi consentiti di determinate opere e di altro materiale protetto da diritto d'autore e da diritti connessi a beneficio delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa, e che modifica la direttiva 2001/29/CE sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 114, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 1 ) , deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 2 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Gli atti giuridici dell'Unione nel settore del diritto d'autore e dei diritti connessi forniscono certezza giuridica e un elevato livello di protezione per i titolari dei diritti e costituiscono un quadro giuridico armonizzato. Tale quadro contribuisce al corretto funzionamento del mercato interno e stimola l'innovazione, la creazione, gli investimenti e la produzione di contenuti nuovi, anche nell'ambiente digitale. Esso mira inoltre a promuovere l'accesso alla conoscenza e alla cultura proteggendo le opere e altro materiale e consentendo eccezioni o limitazioni che sono nell'interesse pubblico. &#200; opportuno garantire un giusto equilibrio tra i diritti e gli interessi dei titolari dei diritti, da una parte, e degli utenti, dall'altra.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le direttive 96/9/CE<a>&#160;(<span>3</span>)</a>, 2001/29/CE<a>&#160;(<span>4</span>)</a>, 2006/115/CE<a>&#160;(<span>5</span>)</a> e 2009/24/CE<a>&#160;(<span>6</span>)</a> del Parlamento europeo e del Consiglio armonizzano i diritti dei loro titolari nel settore del diritto d'autore e dei diritti connessi. Esse stabiliscono, congiuntamente alla direttiva 2012/28/UE del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>7</span>)</a>, un elenco esaustivo di eccezioni e limitazioni a tali diritti, che consentono l'utilizzo dei contenuti senza l'autorizzazione dei titolari dei diritti, a determinate condizioni, al fine di conseguire determinati obiettivi politici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le persone non vedenti, con disabilit&#224; visive o con altre difficolt&#224; nella lettura di testi a stampa continuano a incontrare numerosi ostacoli nell'accesso ai libri e ad altro materiale stampato che sono protetti dal diritto d'autore e dai diritti connessi. Tenuto conto dei diritti delle persone non vedenti, con disabilit&#224; visive o altre difficolt&#224; nella lettura di testi a stampa, quali riconosciuti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (&#171;Carta&#187;) e nella Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilit&#224; (CRPD), dovrebbero essere adottate misure volte ad aumentare la disponibilit&#224; di libri e di altro materiale stampato in formati accessibili e migliorarne la circolazione nel mercato interno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il trattato di Marrakech volto a facilitare l'accesso alle opere pubblicate per le persone non vedenti, con disabilit&#224; visive o con altre difficolt&#224; nella lettura di testi a stampa (&#171;trattato di Marrakech&#187;) &#232; stato firmato per conto dell'Unione il 30 aprile 2014<a>&#160;(<span>8</span>)</a>. Esso mira a migliorare la disponibilit&#224; e lo scambio transfrontaliero di determinate opere e di altro materiale protetto in formati accessibili per le persone non vedenti, con disabilit&#224; visive o con altre difficolt&#224; nella lettura di testi a stampa. Il trattato di Marrakech impone alle parti contraenti di prevedere eccezioni o limitazioni al diritto d'autore e ai diritti connessi per la realizzazione e la diffusione di copie in formati accessibili di determinate opere e di altro materiale protetto e per lo scambio transfrontaliero di tali copie. La conclusione del trattato di Marrakech da parte dell'Unione impone l'adattamento del diritto dell'Unione mediante l'introduzione di un'eccezione obbligatoria e armonizzata per gli utilizzi, le opere e i beneficiari contemplati da tale trattato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Conformemente al parere 3/15 della Corte di giustizia dell'Unione europea<a>&#160;(<span>9</span>)</a>, le eccezioni o le limitazioni al diritto d'autore e ai diritti connessi per la realizzazione e la diffusione di copie in formati accessibili di determinate opere e di altro materiale protetto previste dal trattato di Marrakech devono essere poste in esecuzione nel quadro dell'ambito armonizzato dalla direttiva 2001/29/CE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La presente direttiva attua gli obblighi imposti all'Unione dal trattato di Marrakech in modo armonizzato, al fine di garantire che le misure corrispondenti siano applicate in modo coerente in tutto il mercato interno. La presente direttiva dovrebbe pertanto prevedere un'eccezione obbligatoria ai diritti che sono armonizzati dal diritto dell'Unione e che sono pertinenti per gli utilizzi e le opere contemplati dal trattato di Marrakech. Tali diritti includono, in particolare, i diritti di riproduzione, comunicazione al pubblico, messa a disposizione al pubblico, distribuzione e prestito di cui alle direttive 2001/29/CE, 2006/115/CE e 2009/24/CE e i diritti corrispondenti previsti dalla direttiva 96/9/EC. Poich&#233; le eccezioni o le limitazioni previste dal trattato di Marrakech riguardano anche le opere in formato audio, come gli audiolibri, le eccezioni obbligatorie previste dalla presente direttiva dovrebbero applicarsi anche ai diritti connessi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La presente direttiva concerne le persone non vedenti, le persone che soffrono di una disabilit&#224; visiva che non pu&#242; essere migliorata in modo tale da garantire una funzionalit&#224; visiva sostanzialmente equivalente a quella di una persona che non soffre di tale disabilit&#224;, le persone che soffrono di disabilit&#224; percettive o di lettura, compresa la dislessia o qualsiasi altro disturbo dell'apprendimento, che impediscono loro di leggere materiale stampato in misura sostanzialmente equivalente a quella di una persona che non soffre di tali disabilit&#224; e le persone che, a causa di una disabilit&#224; fisica, non sono in grado di tenere o di maneggiare un libro oppure di fissare o spostare lo sguardo nella misura che sarebbe normalmente necessaria per leggere, per cui, in conseguenza di tali menomazioni o disabilit&#224;, dette persone non sono in grado di leggere le opere stampate in misura sostanzialmente equivalente a quella delle persone che non soffrono di tali menomazione o disabilit&#224;. La presente direttiva mira pertanto a migliorare la disponibilit&#224; di libri, compresi quelli elettronici (e-book), riviste, quotidiani, rotocalchi e altre pubblicazioni, notazioni, compresi gli spartiti musicali, e di altro materiale stampato, anche in formato audio, che siano digitali o analogici, online o offline, in formati che rendano tali opere e altro materiale accessibili a queste persone in misura sostanzialmente equivalente a quella di una persona che non soffre di tale menomazione o disabilit&#224;. I formati accessibili includono, ad esempio, braille, stampa a grandi caratteri, e-book adattati, audiolibri e trasmissioni radiofoniche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>L'eccezione obbligatoria prevista dalla presente direttiva dovrebbe limitare il diritto di riproduzione in modo da consentire qualsiasi operazione necessaria per apportare modifiche, convertire o adattare un'opera o altro materiale ai fini della produzione di una copia in formato accessibile che permetta ai beneficiari di accedere a tale opera o ad altro materiale. Ci&#242; include qualsiasi mezzo necessario per accedere alle informazioni in detto formato. Sono comprese anche le modifiche che possono essere necessarie nei casi in cui il formato di un'opera o di altro materiale &#232; gi&#224; accessibile a taluni beneficiari mentre non lo &#232; per altri, per via delle diverse menomazioni o disabilit&#224; o della diversa gravit&#224; di tali menomazioni o disabilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Gli utilizzi consentiti dalla presente direttiva dovrebbero comprendere la realizzazione di copie in formato accessibile da parte dei beneficiari o delle entit&#224; autorizzate che ne soddisfano le esigenze, siano tali entit&#224; autorizzate organizzazioni pubbliche o private, in particolare biblioteche, istituti scolastici e altre organizzazioni senza scopo di lucro, che erogano servizi alle persone che presentano disabilit&#224; nella lettura di testi a stampa in quanto loro attivit&#224; primarie, obblighi istituzionali o come parte delle loro missioni di interesse pubblico. Gli utilizzi previsti dalla presente direttiva dovrebbero comprendere anche la realizzazione di copie in formato accessibile, ad uso esclusivo dei beneficiari, da parte di una persona fisica che agisce per conto di un beneficiario o che lo assiste nella realizzazione di tali copie. Le copie in formato accessibile dovrebbero essere realizzate solo per quelle opere o altro materiale al quale i beneficiari o le entit&#224; autorizzate hanno legalmente accesso. Gli Stati membri dovrebbero garantire che ogni disposizione contrattuale mirante a prevenire o limitare l'applicazione dell'eccezione sia priva di effetti giuridici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>L'eccezione prevista nella presente direttiva dovrebbe consentire alle entit&#224; autorizzate di realizzare e diffondere online e offline all'interno dell'Unione copie in formato accessibile di opere o di altro materiale di cui alla presente direttiva. La presente direttiva non dovrebbe imporre alle entit&#224; autorizzate alcun obbligo di produzione e diffusione di tali copie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le copie in formato accessibile realizzate in uno Stato membro dovrebbero essere disponibili in tutti gli Stati membri, al fine di garantirne una maggiore disponibilit&#224; nel mercato interno. Ci&#242; ridurrebbe la richiesta di duplicazione del lavoro per produrre copie in formato accessibile della stessa opera o di altro materiale in tutta l'Unione, con conseguenti risparmi e maggiore efficienza. La presente direttiva dovrebbe pertanto garantire che le copie in formato accessibile realizzate dalle entit&#224; autorizzate in qualsiasi Stato membro possano circolare ed essere accessibili ai beneficiari e alle entit&#224; autorizzate in tutta l'Unione. Al fine di promuovere tale scambio transfrontaliero e facilitare l'identificazione reciproca e la cooperazione tra le entit&#224; autorizzate, dovrebbe essere incoraggiata la condivisione volontaria delle informazioni relative ai nomi e ai dettagli delle entit&#224; autorizzate stabilite nell'Unione, compresi i siti web se disponibili. Gli Stati membri dovrebbero quindi fornire alla Commissione le informazioni ricevute dalle entit&#224; autorizzate. Ci&#242; non dovrebbe implicare un obbligo a carico degli Stati membri di controllare la completezza e l'esattezza di tali informazioni n&#233; la loro conformit&#224; al diritto nazionale di recepimento della presente direttiva. Tali informazioni dovrebbero essere messe a disposizione online dalla Commissione in un punto d'accesso alle informazioni centralizzato a livello di Unione. Ci&#242; aiuterebbe anche le entit&#224; autorizzate, cos&#236; come i beneficiari e i titolari di diritti che contattano le entit&#224; autorizzate per ricevere informazioni aggiuntive, in linea con le disposizioni di cui alla presente direttiva e al regolamento (UE) 2017/1563 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>10</span>)</a>. Il summenzionato punto d'accesso alle informazioni centralizzato dovrebbe affiancarsi al punto di accesso alle informazioni che l'Organizzazione mondiale della propriet&#224; intellettuale (OMPI) &#232; tenuta a istituire in virt&#249; di quanto disposto dal trattato di Marrakech, allo scopo di facilitare l'identificazione delle entit&#224; autorizzate e la cooperazione tra di esse a livello internazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Al fine di migliorare la disponibilit&#224; di copie in formato accessibile e impedire la diffusione non autorizzata di opere o di altro materiale, le entit&#224; autorizzate che si occupano della distribuzione, della comunicazione al pubblico o della messa a disposizione al pubblico di copie in formato accessibile dovrebbero rispettare determinati obblighi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>I requisiti di autorizzazione o riconoscimento che gli Stati membri possono applicare alle entit&#224; autorizzate, ad esempio quelli connessi con la prestazione di servizi di natura generale ai beneficiari, non dovrebbero avere l'effetto di impedire alle entit&#224; che rientrano nella definizione di entit&#224; autorizzata ai sensi della presente direttiva di procedere agli utilizzi previsti dalla medesima.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>In considerazione della natura specifica dell'eccezione prevista dalla presente direttiva, del suo specifico ambito di applicazione e dell'esigenza di certezza giuridica per i beneficiari della stessa, gli Stati membri non dovrebbero essere autorizzati ad imporre requisiti supplementari per l'applicazione dell'eccezione, quali ad esempio la previa verifica della disponibilit&#224; commerciale di opere in formato accessibile, diversi da quelli stabiliti nella presente direttiva. Gli Stati membri dovrebbero essere autorizzati a prevedere sistemi di indennizzo relativi agli utilizzi consentiti delle opere o di altro materiale soltanto dalle entit&#224; autorizzate. Per evitare oneri a carico dei beneficiari, prevenire ostacoli alla diffusione transfrontaliera delle copie in formato accessibile e requisiti eccessivi alle entit&#224; autorizzate, &#232; importante limitare le possibilit&#224; degli Stati membri di prevedere tali sistemi di indennizzo. Di conseguenza, tali sistemi non dovrebbero imporre pagamenti ai beneficiari. Essi dovrebbero applicarsi soltanto agli utilizzi da parte delle entit&#224; autorizzate stabilite nel territorio dello Stato membro che prevede tale sistema, senza imporre pagamenti alle autorit&#224; autorizzate stabilite in altri Stati membri o in paesi terzi che sono parte del trattato di Marrakech. Gli Stati membri dovrebbero garantire che non ci siano requisiti pi&#249; onerosi per lo scambio transfrontaliero di copie in formato accessibile ai sensi di tali sistemi di indennizzo rispetto a situazioni non transfrontaliere, anche per quanto riguarda la forma e l'eventuale entit&#224; dell'indennizzo. Nello stabilire il livello di indennizzo, dovrebbero essere tenuti in debito conto il carattere non lucrativo delle attivit&#224; di entit&#224; autorizzate, gli obiettivi di pubblico interesse perseguiti dalla presente direttiva, gli interessi dei beneficiari dell'eccezione, l'eventuale danno arrecato ai titolari dei diritti e la necessit&#224; di garantire la diffusione transfrontaliera delle copie in formato accessibile. Si dovrebbe tenere conto anche delle peculiarit&#224; di ciascun caso derivanti dalla realizzazione di una particolare copia in formato accessibile. Quando il danno a carico di un titolare dei diritti &#232; minimo, non dovrebbe sussistere alcun obbligo di pagamento dell'indennizzo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>&#200; fondamentale che qualsiasi trattamento di dati personali effettuato a norma della presente direttiva rispetti i diritti fondamentali, compreso il diritto al rispetto della vita privata e familiare e il diritto alla protezione dei dati di carattere personale sanciti dagli articoli 7 e 8 della Carta ed &#232; assolutamente necessario che tale trattamento sia anche conforme alle direttive 95/46/CE<a>&#160;(<span>11</span>)</a> e 2002/58/CE<a>&#160;(<span>12</span>)</a> del Parlamento europeo e del Consiglio, che disciplinano il trattamento dei dati personali, come pu&#242; essere effettuato dalle entit&#224; autorizzate nel quadro della presente direttiva e sotto la vigilanza delle autorit&#224; competenti degli Stati membri, in particolare le autorit&#224; pubbliche indipendenti designate dagli Stati membri..</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>La CRPD, di cui l'Unione &#232; parte, garantisce alle persone con disabilit&#224; il diritto di accedere alle informazioni e all'istruzione e di partecipare alla vita culturale, economica e sociale su base di eguaglianza con gli altri. La CRPD impone alle parti aderenti alla convenzione di adottare tutte le misure opportune, in conformit&#224; del diritto internazionale, per garantire che le norme che tutelano i diritti di propriet&#224; intellettuale non costituiscano un ostacolo irragionevole o discriminatorio all'accesso ai prodotti culturali da parte delle persone con disabilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>A norma della Carta, &#232; vietata qualsiasi forma di discriminazione, comprese quelle fondate sulla disabilit&#224;, e il diritto delle persone con disabilit&#224; di beneficiare di misure intese a garantire loro l'autonomia, l'inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunit&#224; &#232; garantito e rispettato dall'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Con l'adozione della presente direttiva, l'Unione mira a garantire che i beneficiari abbiano accesso ai libri e ad altro materiale stampato in formati accessibili in tutto il mercato interno. La direttiva rappresenta quindi un primo passo fondamentale per migliorare l'accesso alle opere per le persone con disabilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>La Commissione dovrebbe valutare la situazione relativa alla disponibilit&#224; in formati accessibili di opere e di altro materiale diversi da quelli rientranti nell'ambito di applicazione della presente direttiva, nonch&#233; la disponibilit&#224; di opere e di altro materiale in formati accessibili per le persone affette da altre forme di disabilit&#224;. &#200; importante che la Commissione segua a tal riguardo la situazione da vicino. Se necessario, sulla base di una relazione presentata dalla Commissione potrebbero essere prese in considerazione modifiche dell'ambito di applicazione della presente direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Agli Stati membri dovrebbe essere consentito di continuare a prevedere un'eccezione o una limitazione a favore delle persone affette da disabilit&#224; nei casi non coperti dalla presente direttiva, in particolare per quanto riguarda le opere e altro materiale e le disabilit&#224; diverse da quelle rientranti nella presente direttiva, a norma dell'articolo&#160;5, paragrafo 3, lettera b), della direttiva 2001/29/CE. La presente direttiva non impedisce agli Stati membri di prevedere eccezioni o limitazioni ai diritti che non sono armonizzati nel quadro in materia di diritti d'autore dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>La presente direttiva rispetta i diritti fondamentali e osserva i principi riconosciuti segnatamente dalla Carta e dalla CRPD. Essa dovrebbe essere interpretata e applicata conformemente a tali diritti e principi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Il trattato di Marrakech impone taluni obblighi relativamente allo scambio di copie in formato accessibile tra l'Unione e i paesi terzi che sono parti contraenti di tale trattato. Le misure adottate dall'Unione per l'adempimento di tali obblighi sono contenute nel regolamento (UE) 2017/1563, che dovrebbe essere letto in combinato disposto con la presente direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Poich&#233; l'obiettivo della presente direttiva, ossia migliorare l'accesso nell'Unione alle opere e ad altro materiale protetto da diritto d'autore e da diritti connessi a favore delle persone non vedenti, con disabilit&#224; visive o con altre difficolt&#224; nella lettura di testi a stampa, non pu&#242; essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri ma, a motivo della sua portata e dei suoi effetti, pu&#242; essere conseguito meglio a livello dell'Unione, quest'ultima pu&#242; intervenire in base al principio di sussidiariet&#224; sancito dall'articolo 5 del trattato sull'Unione europea. La presente direttiva si limita a quanto &#232; necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza del principio di proporzionalit&#224; enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Conformemente alla dichiarazione politica comune del 28 settembre 2011 degli Stati membri e della Commissione sui documenti esplicativi<a>&#160;(<span>13</span>)</a>, gli Stati membri si sono impegnati ad accompagnare, in casi giustificati, la notifica delle loro misure di recepimento con uno o pi&#249; documenti che chiariscano il rapporto tra gli elementi costitutivi di una direttiva e le parti corrispondenti degli strumenti nazionali di recepimento. Per quanto riguarda la presente direttiva, il legislatore ritiene che la trasmissione di tali documenti sia giustificata,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: Articolo 1 Oggetto e ambito di applicazione La presente direttiva mira ad armonizzare ulteriormente il diritto dell'Unione applicabile al diritto d'autore e ai diritti connessi nell'ambito del mercato interno, stabilendo norme che disciplinano l'utilizzo di determinate opere e di altro materiale senza l'autorizzazione del titolare dei diritti, a beneficio delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa. Articolo 2 Definizioni Ai fini della presente direttiva si intende per: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>&#171;opera o altro materiale&#187;, opere sotto forma di libri, riviste, quotidiani, rotocalchi o altri tipi di pubblicazioni, notazioni, compresi gli spartiti musicali, e relative illustrazioni, su qualsiasi supporto, anche in formato audio, quali gli audiolibri, e in formato digitale, protette da diritto d'autore o da diritti connessi e pubblicate o altrimenti rese lecitamente accessibili al pubblico;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>&#171;beneficiario&#187;, indipendentemente da altre forme di disabilit&#224;, una persona:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>non vedente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>che soffre di una disabilit&#224; visiva che non pu&#242; essere migliorata in modo tale da garantire una funzionalit&#224; visiva sostanzialmente equivalente a quella di una persona che non soffre di tale disabilit&#224; e che quindi non &#232; in grado di leggere le opere stampate in misura sostanzialmente equivalente a quella di una persona che non soffre di una tale disabilit&#224;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>che soffre di una disabilit&#224; percettiva o di lettura e quindi non &#232; in grado di leggere le opere stampate in misura sostanzialmente equivalente a quella di una persona che non soffre di tale disabilit&#224;; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>che soffre di una disabilit&#224; fisica che le impedisce di tenere o di maneggiare un libro oppure di fissare o spostare lo sguardo nella misura che sarebbe normalmente necessaria per leggere;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#171;copia in formato accessibile&#187;, copia di un'opera o di altro materiale realizzata in una maniera o formato alternativi che consentano al beneficiario di accedervi, anche consentendo a tale persona di avere accesso in maniera agevole e confortevole come una persona che non ha alcuna delle menomazioni n&#233; alcuna delle disabilit&#224; di cui al punto 2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>&#171;entit&#224; autorizzata&#187;, un'entit&#224; che &#232; autorizzata o riconosciuta da uno Stato membro per fornire ai beneficiari, senza scopo di lucro, istruzione, formazione, possibilit&#224; di lettura adattata o accesso alle informazioni. Nella definizione rientrano anche gli enti pubblici o le organizzazioni senza scopo di lucro che forniscono ai beneficiari gli stessi servizi in quanto loro attivit&#224; primarie, obblighi istituzionali o come parte delle loro missioni di interesse pubblico.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 3 Utilizzi consentiti 1. Gli Stati membri prevedono un'eccezione in virtù della quale non è richiesta alcuna autorizzazione del titolare del diritto d'autore o dei diritti connessi per l'opera o altro materiale di cui agli articoli 5 e 7 della direttiva 96/9/CE, agli articoli 2, 3 e 4 della direttiva 2001/29/CE, all'articolo 1, paragrafo 1, all'articolo 8, paragrafi 2 e 3, e all'articolo 9 della direttiva 2006/115/CE nonché all'articolo 4 della direttiva 2009/24/CE per qualsiasi atto necessario affinché: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>un beneficiario, o una persona che agisce per suo conto, realizzi una copia in formato accessibile di un'opera o di altro materiale cui il beneficiario ha legalmente accesso per suo uso esclusivo; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un'entit&#224; autorizzata realizzi una copia in formato accessibile di un'opera o di altro materiale cui ha legalmente accesso o la comunichi, la renda disponibile, la distribuisca o la dia in prestito a un beneficiario o a un'altra entit&#224; autorizzata, senza scopo di lucro, perch&#233; sia destinata a un uso esclusivo da parte di un beneficiario.</p></td></tr></tbody></table> 2. Gli Stati membri assicurano che ogni copia in formato accessibile rispetti l'integrità dell'opera o di altro materiale, tenendo debito conto delle modifiche necessarie per rendere l'opera o l'altro materiale accessibile nel formato alternativo. 3. L' eccezione di cui al paragrafo 1 è applicata esclusivamente in determinati casi speciali che non siano in contrasto con lo sfruttamento normale dell'opera o degli altri materiali e non arrechino ingiustificato pregiudizio agli interessi legittimi del titolare. 4. L'articolo 6, paragrafo 4, primo, terzo e quinto comma, della direttiva 2001/29/CE si applica all'eccezione prevista dal paragrafo 1 del presente articolo. 5. Gli Stati membri assicurano che nessun contratto possa prevalere sull' eccezione di cui al paragrafo 1. 6. Gli Stati membri possono prevedere che gli utilizzi consentiti a norma della presente direttiva, qualora effettuati da entità autorizzata stabilite nel loro territorio, siano soggetti a sistemi di indennizzo entro i limiti previsti dalla presente direttiva. Articolo 4 Copie in formato accessibile nel mercato interno Gli Stati membri garantiscono che le entità autorizzate stabilite nel loro territorio possano effettuare le operazioni di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), per un beneficiario o un'altra entità autorizzata stabilita in un altro Stato membro. Gli Stati membri garantiscono inoltre che i beneficiari o le entità autorizzate stabilite nel loro territorio possano ottenere o avere accesso a una copia in formato accessibile da un'entità autorizzata stabilita in qualsiasi Stato membro. Articolo 5 Obblighi delle entità autorizzate 1. Gli Stati membri dispongono che le entità autorizzate stabilite nel loro territorio che effettuano le operazioni di cui all'articolo 4 definiscano e seguano le proprie prassi al fine di provvedere a: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>distribuire, comunicare e rendere disponibili le copie in formato accessibile unicamente ai beneficiari o ad altre entit&#224; autorizzate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>prendere opportune misure per prevenire la riproduzione, la distribuzione, la comunicazione al pubblico o la messa a disposizione al pubblico non autorizzate delle copie in formato accessibile;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>prestare la dovuta diligenza nel trattare le opere o altro materiale e le relative copie in formato accessibile e a registrare tutte le operazioni effettuate; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>pubblicare e aggiornare, se del caso sul proprio sito web, o tramite altri canali online o offline, informazioni sul modo in cui esse rispettano gli obblighi di cui alle lettere da a) a c).</p></td></tr></tbody></table> Gli Stati membri assicurano che le pratiche di cui al primo comma siano stabilite e seguite nel pieno rispetto delle norme applicabili al trattamento dei dati personali dei beneficiari di cui all'articolo 7. 2. Gli Stati membri assicurano che le entità autorizzate stabilite nel loro territorio che effettuano le operazioni di cui all'articolo 4 forniscano le seguenti informazioni in modo accessibile, su richiesta, a beneficiari, ad altre entità autorizzate o titolari dei diritti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'elenco delle opere o di altro materiale per cui dispongono di copie in formato accessibile e i formati disponibili; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il nome e i contatti delle entit&#224; autorizzate con le quali hanno avviato lo scambio di copie in formato accessibile a norma dell'articolo 4.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 6 Trasparenza e scambio di informazioni 1. Gli Stati membri incoraggiano le entità autorizzate stabilite nel loro territorio che effettuano le operazioni di cui all'articolo 4 della presente direttiva e agli articoli 3 e 4 del regolamento (UE) 2017/1563 a comunicare loro, su base volontaria, il nome e i contatti delle entità stesse. 2. Gli Stati membri forniscono alla Commissione le informazioni ricevute conformemente al paragrafo 1. La Commissione rende tali informazioni disponibili al pubblico online in un punto d'accesso alle informazioni centralizzato e le tiene aggiornate. Articolo 7 Protezione dei dati personali Il trattamento dei dati personali nel quadro della presente direttiva deve essere effettuato in conformità delle direttive 95/46/CE e 2002/58/CE. Articolo 8 Modifica della direttiva 2001/29/CE All'articolo 5, paragrafo 3, della direttiva 2001/29/CE, la lettera b) è sostituita dalla seguente: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;b)</p></td><td><p>quando si tratti di un utilizzo a favore di portatori di handicap, semprech&#233; l'utilizzo sia collegato all'handicap, non abbia carattere commerciale e si limiti a quanto richiesto dal particolare handicap, fatti salvi gli obblighi che incombono agli Stati membri a norma della direttiva (UE) 2017/1564 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*1</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table> Articolo 9 Relazione Entro l'11 ottobre 2020, la Commissione presenta una relazione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo sulla disponibilità, in formati accessibili, di opere e di altro materiale diversi da quelli definiti all'articolo 2, punto 1, per i beneficiari, e di opere e di altro materiale per le persone con disabilità diverse da quelle di cui all'articolo 2, punto 2, nel mercato interno. La relazione tiene conto degli sviluppi connessi alle tecnologie pertinenti e contiene una valutazione dell'adeguatezza di ampliare l'ambito di applicazione della presente direttiva nell'ottica di migliorare l'accesso ad altri tipi di opere e altri materiali e per migliorare l'accesso a persone con altre disabilità rispetto a quelle oggetto della presente direttiva. Articolo 10 Riesame 1. Entro l'11 ottobre 2023, la Commissione procede a una valutazione della presente direttiva e presenta le principali conclusioni in una relazione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo, se del caso unitamente a proposte di modifica della direttiva. Tale valutazione comprende la verifica dell'impatto dei sistemi di indennizzo previsti dagli Stati membri a norma dell'articolo 3, paragrafo 6, sulla disponibilità di copie in formato accessibile per i beneficiari e sul loro scambio transfrontaliero. La relazione della Commissione tiene conto dei punti di vista degli attori pertinenti della società civile e delle organizzazioni non governative interessate, incluse le organizzazioni che rappresentano persone con disabilità e quelle che rappresentano le persone anziane. 2. Gli Stati membri forniscono alla Commissione le informazioni necessarie per la preparazione della relazione di cui al paragrafo 1 del presente articolo e della relazione di cui all'articolo 9. 3. Qualora abbia validi motivi per ritenere che l'attuazione della presente direttiva abbia avuto un notevole impatto negativo sulla disponibilità commerciale di opere o altro materiale in formati accessibili per i beneficiari, uno Stato membro può sottoporre la questione all'attenzione della Commissione, corredandola di tutti i pertinenti elementi di prova. La Commissione prende in considerazione detti elementi di prova in fase di elaborazione della relazione di cui al paragrafo 1. Articolo 11 Recepimento 1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro l'11 ottobre 2018. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali misure. Le disposizioni adottate dagli Stati membri contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di tale riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono stabilite dagli Stati membri. 2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni fondamentali di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva. Articolo 12 Entrata in vigore La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Articolo 13 Destinatari Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva. Fatto a Strasburgo, il 13 settembre 2017 Per il Parlamento europeo Il presidente A. TAJANI Per il Consiglio Il presidente M. MAASIKAS <note> ( 1 ) GU C 125 del 21.4.2017, pag. 27 . ( 2 ) Posizione del Parlamento europeo del 6 luglio 2017 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 17 luglio 2017. ( 3 ) Direttiva 96/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 1996, relativa alla tutela giuridica delle banche di dati ( GU L 77 del 27.3.1996, pag. 20 ). ( 4 ) Direttiva 2001/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, sull'armonizzazione di taluni aspetti del diritto d'autore e dei diritti connessi nella società dell'informazione ( GU L 167 del 22.6.2001, pag. 10 ). ( 5 ) Direttiva 2006/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, concernente il diritto di noleggio, il diritto di prestito e taluni diritti connessi al diritto di autore in materia di proprietà intellettuale ( GU L 376 del 27.12.2006, pag. 28 ). ( 6 ) Direttiva 2009/24/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa alla tutela giuridica dei programmi per elaboratore ( GU L 111 del 5.5.2009, pag. 16 ). ( 7 ) Direttiva 2012/28/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, su taluni utilizzi consentiti di opere orfane ( GU L 299 del 27.10.2012, pag. 5 ). ( 8 ) Decisione 2014/221/UE del Consiglio, del 14 aprile 2014, relativa alla firma, a nome dell'Unione europea, del trattato di Marrakech volto a facilitare l'accesso alle opere pubblicate per le persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa ( GU L 115 del 17.4.2014, pag. 1 ). ( 9 ) Parere della Corte di Giustizia del 14 febbraio 2017, 3/15; ECLI:EU:C:2017:114, punto 112. ( 10 ) Regolamento (UE) 2017/1563 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 settembre 2017, relativo allo scambio transfrontaliero tra l'Unione e i paesi terzi di copie in formato accessibile di determinate opere e di altro materiale protetto da diritto d'autore e da diritti connessi a beneficio delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa (cfr. pag. 1 della presente Gazzetta ufficiale). ( 11 ) Direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati ( GU L 281 del 23.11.1995, pag. 31 ). Tale direttiva sarà abrogata e sostituita, a decorrere dal 25 maggio 2018, dal regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) ( GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1 ). ( 12 ) Direttiva 2002/58/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2002, relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche (direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche) ( GU L 201 del 31.7.2002, pag. 37 ). ( 13 ) GU C 369 del 17.12.2011, pag. 14 . </note>
ITA
32017L1564
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.2.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 42/11</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (PESC) 2017/288 DEL CONSIGLIO del 17 febbraio 2017 che modifica la decisione 2011/101/PESC relativa a misure restrittive nei confronti dello Zimbabwe IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 15 febbraio 2011 il Consiglio ha adottato la decisione 2011/101/PESC relativa a misure restrittive nei confronti dello Zimbabwe<a>&#160;(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>&#200; opportuno introdurre una deroga al divieto di vendita, fornitura, trasferimento o esportazione di attrezzature che potrebbero essere utilizzate ai fini della repressione interna per consentire la vendita, la fornitura, il trasferimento o l'esportazione di determinati prodotti che sono destinati unicamente a un uso civile per progetti nel settore minerario o infrastrutturale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il Consiglio ha riesaminato la decisione 2011/101/PESC, tenendo conto degli sviluppi della situazione politica in Zimbabwe.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; opportuno prorogare le misure restrittive nei confronti dello Zimbabwe fino al 20 febbraio 2018.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure restrittive dovrebbero essere mantenute per le sette persone e per l'unica entit&#224; di cui allegato I della decisione 2011/101/PESC. La sospensione delle misure restrittive dovrebbe essere prorogata per le cinque persone di cui all'allegato II della decisione 2011/101/PESC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2011/101/PESC,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La decisione 2011/101/PESC è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all'articolo 3 &#232; aggiunto il paragrafo seguente:</p><p>&#171;3.&#160;&#160;&#160;L'articolo 2 non si applica alla vendita, alla fornitura, al trasferimento o all'esportazione di determinate attrezzature che potrebbero essere utilizzate ai fini della repressione interna qualora le attrezzature siano destinate unicamente a un uso civile per progetti nel settore minerario o infrastrutturale, previa autorizzazione, caso per caso, delle autorit&#224; competenti dello Stato membro esportatore.&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l'articolo 10 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;Articolo 10</p><p>1.&#160;&#160;&#160;La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione.</p><p>2.&#160;&#160;&#160;La presente decisione si applica fino al 20 febbraio 2018.</p><p>3.&#160;&#160;&#160;Le misure di cui all'articolo 4, paragrafo 1, e all'articolo 5, paragrafi 1 e 2, nella misura in cui si applicano alle persone di cui all'allegato II, sono sospese fino al 20 febbraio 2018.</p><p>4.&#160;&#160;&#160;La presente decisione &#232; costantemente riesaminata ed &#232; prorogata o modificata, a seconda del caso, qualora il Consiglio ritenga che i suoi obiettivi non siano stati raggiunti.&#187;.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 17 febbraio 2017 Per il Consiglio Il presidente E. BARTOLO <note> ( 1 ) Decisione 2011/101/PESC del Consiglio, del 15 febbraio 2011, relativa a misure restrittive nei confronti dello Zimbabwe ( GU L 42 del 16.2.2011, pag. 6 ). </note>
ITA
32017D0288
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.4.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 144/12</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2021/678 DEL CONSIGLIO del 23 aprile 2021 che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2020/1350 che concede alla Repubblica di Lituania sostegno temporaneo a norma del regolamento (UE) 2020/672 per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza a seguito dell’epidemia di COVID-19 IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2020/672 del Consiglio, del 19 maggio 2020, che istituisce uno strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE) a seguito dell’epidemia di COVID-19 ( 1 ) , in particolare l’articolo 6, paragrafo 1, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Facendo seguito a una richiesta presentata dalla Lituania il 7&#160;agosto 2020, il 25&#160;settembre 2020 il Consiglio ha concesso alla Lituania assistenza finanziaria sotto forma di un prestito dell&#8217;importo massimo di 602&#160;310&#160;000 EUR avente una scadenza media massima di 15 anni, al fine di integrare gli sforzi nazionali della Lituania volti ad affrontare l&#8217;impatto dell&#8217;epidemia di COVID-19 e far fronte alle conseguenze socioeconomiche dell&#8217;epidemia per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il prestito doveva essere utilizzato dalla Lituania per finanziare i regimi di riduzione dell&#8217;orario lavorativo e le misure analoghe di cui all'articolo&#160;3 della decisione di esecuzione (UE) 2020/1350 del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L&#8217;epidemia di COVID-19 continua ad avere ripercussioni negative su una parte significativa della forza lavoro in Lituania. Ci&#242; ha determinato un aumento repentino e severo della spesa pubblica lituana connessa alle misure di cui all&#8217;articolo&#160;3, lettere a) e b), della decisione di esecuzione (UE) 2020/1350.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L&#8217;epidemia di COVID-19 e le misure straordinarie attuate dalla Lituania nel 2020 e nel 2021 per contenerla, nonch&#233; le relative ripercussioni socioeconomiche e sanitarie, hanno avuto e continuano ad avere un impatto drammatico sulle finanze pubbliche. Le previsioni d&#8217;autunno&#160;2020 della Commissione prospettavano per la Lituania un disavanzo pubblico e un debito pubblico pari rispettivamente all&#8217;8,4&#160;% e al 47,2&#160;% del prodotto interno lordo (PIL) entro la fine del 2020. Si prevede che nel 2021 il disavanzo pubblico e il debito pubblico della Lituania si attesteranno rispettivamente al 6,0&#160;% e al 50,7&#160;% del PIL. Secondo le previsioni intermedie d&#8217;inverno&#160;2021 della Commissione il PIL della Lituania aumenter&#224; del 2,2&#160;% nel&#160;2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L&#8217;11&#160;marzo 2021 la Lituania ha richiesto un&#8217;ulteriore assistenza finanziaria dell&#8217;Unione di 354&#160;950&#160;000 EUR al fine di continuare a integrare gli sforzi nazionali profusi nel 2020 e nel 2021 per affrontare l&#8217;impatto dell&#8217;epidemia di COVID-19 e le relative conseguenze socioeconomiche per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi. In particolare la richiesta riguarda le misure di cui ai considerando da&#160;6 a&#160;8.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nella &#171;legge sull&#8217;occupazione n. XII-2470&#187; del 21&#160;giugno&#160;2016, modificata nel 2020&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, di cui all&#8217;articolo&#160;3, lettera&#160;a), della decisione di esecuzione (UE) 2020/1350, la Lituania ha introdotto un regime per erogare sovvenzioni ai datori di lavoro al fine di coprire gli stipendi stimati per ciascun lavoratore dipendente senza lavoro, come forma di sostegno durante la quarantena e lo stato di emergenza. Prima del 1<span>o</span>&#160;gennaio 2021 il datore di lavoro poteva scegliere sovvenzioni atte a coprire il 70&#160;% dello stipendio, fino a un massimo pari a&#160;1,5 volte il salario minimo, oppure il 90&#160;% dello stipendio (100&#160;% nel caso dei lavoratori dipendenti di et&#224; pari o superiore a&#160;60 anni), fino a un massimo pari al salario minimo. A decorrere dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2021 un datore di lavoro pu&#242; ricevere sovvenzioni per coprire il 100&#160;% dello stipendio, fino a un massimo pari a&#160;1,5 volte il salario minimo. I datori di lavoro che hanno partecipato al regime devono mantenere almeno il 50&#160;% dei loro dipendenti per almeno tre mesi dopo la fine della sovvenzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>A norma della &#171;legge sull&#8217;occupazione n. XII-2470&#187; del 21&#160;giugno&#160;2016, modificata nel 2020, di cui all&#8217;articolo&#160;3, lettera&#160;a), della decisione di esecuzione (UE) 2020/1350, sono inoltre state erogate sovvenzioni per i lavoratori dipendenti che ritornano al lavoro dopo un periodo di inattivit&#224;&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, per un periodo massimo di sei mesi dopo il rientro al lavoro. Fatto salvo il tetto del salario minimo o del doppio del salario minimo a seconda dell&#8217;attivit&#224; economica svolta dal datore di lavoro, l&#8217;importo delle sovvenzioni erogate nel primo e nel secondo mese successivo al rientro al lavoro pu&#242; raggiungere il 100&#160;% dello stipendio di un lavoratore dipendente, nel terzo e nel quarto mese il 50&#160;% e nel quinto e nel sesto mese il 30&#160;%. Tali sovvenzioni possono essere considerate una misura analoga ai regimi di riduzione dell&#8217;orario lavorativo ai sensi del regolamento (UE) 2020/672, in quanto miravano a fornire un sostegno al reddito dei lavoratori dipendenti e a contribuire al mantenimento dei rapporti di lavoro in essere.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le autorit&#224; hanno altres&#236; introdotto prestazioni per i lavoratori autonomi, compresi quelli che svolgono un&#8217;attivit&#224; agricola con un&#8217;azienda agricola con almeno quattro unit&#224; di dimensione economica, come previsto all&#8217;articolo&#160;3, lettera&#160;b), della decisione di esecuzione (UE) 2020/1350. Tale misura &#232; stata modificata nel 2020&#160;<a>(<span>5</span>)</a>. Nel 2020 tale indennit&#224; ammontava a&#160;257&#160;EUR, versati durante il periodo della quarantena e dello stato di emergenza e nei due mesi successivi. Nel 2021 l&#8217;indennit&#224; ammonta a&#160;260&#160;EUR ed &#232; versata durante il periodo della quarantena e dello stato di emergenza e nel mese successivo. Le prestazioni per i lavoratori autonomi possono essere considerate una misura analoga ai regimi di riduzione dell&#8217;orario lavorativo ai sensi del regolamento (UE) 2020/672, in quanto mirano a proteggere i lavoratori autonomi o categorie simili di lavoratori dalla riduzione o dalla perdita di reddito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La Lituania soddisfa le condizioni per richiedere l&#8217;assistenza finanziaria di cui all&#8217;articolo&#160;3 del regolamento (UE) 2020/672. La Lituania ha fornito alla Commissione le opportune evidenze del fatto che la spesa pubblica effettiva e programmata &#232; aumentata di 1&#160;101&#160;607&#160;198 EUR a decorrere dal 1<span>o</span>&#160;febbraio 2020 a causa delle misure nazionali adottate in risposta agli effetti socioeconomici dell&#8217;epidemia di COVID-19. Ci&#242; costituisce un aumento repentino e severo perch&#233; connesso all&#8217;estensione di misure nazionali esistenti direttamente connesse a regimi di riduzione dell&#8217;orario lavorativo e a misure analoghe di cui beneficia una parte significativa delle imprese e della forza lavoro in Lituania. La Lituania ha finanziato 144&#160;347&#160;198 EUR dell&#8217;aumento della spesa mediante fondi dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Conformemente all&#8217;articolo&#160;6 del regolamento (UE) 2020/672, la Commissione ha consultato la Lituania e ha verificato l&#8217;aumento repentino e severo della spesa pubblica effettiva e programmata direttamente connessa a regimi di riduzione dell&#8217;orario lavorativo e misure analoghe cui si fa riferimento nella richiesta dell&#8217;11&#160;marzo 2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno fornire assistenza finanziaria per aiutare la Lituania a far fronte agli effetti socioeconomici delle gravi perturbazioni economiche causate dall&#8217;epidemia di COVID-19. La Commissione dovrebbe adottare le decisioni riguardanti la scadenza, l&#8217;importo e l&#8217;erogazione di rate e quote in stretta collaborazione con le autorit&#224; nazionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La Lituania e la Commissione dovrebbero tenere conto della presente decisione nell&#8217;accordo di prestito di cui all&#8217;articolo&#160;8, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2020/672.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La presente decisione non dovrebbe pregiudicare l&#8217;esito di eventuali procedimenti in materia di distorsioni del funzionamento del mercato interno, che potrebbero essere in particolare promossi a norma degli articoli 107 e&#160;108 del trattato. Essa non dispensa gli Stati membri dall&#8217;obbligo di comunicare alla Commissione i casi di potenziali aiuti di Stato a norma dell&#8217;articolo&#160;108 del trattato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>&#200; opportuno che la Lituania informi periodicamente la Commissione in merito all&#8217;esecuzione delle spese pubbliche programmate, affinch&#233; quest&#8217;ultima possa valutare in quale misura lo Stato membro abbia dato esecuzione a tali spese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La decisione di fornire assistenza finanziaria &#232; stata adottata tenendo conto delle esigenze attuali e attese della Lituania e delle richieste di assistenza finanziaria a norma del regolamento (UE) 2020/672 gi&#224; presentate o programmate da altri Stati membri, applicando nel contempo i principi di parit&#224; di trattamento, solidariet&#224;, proporzionalit&#224; e trasparenza,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La decisione di esecuzione (UE) 2020/1350 è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;2 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 1 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;1.&#160;&#160;&#160;L&#8217;Unione mette a disposizione della Lituania un prestito dell&#8217;importo massimo di 957&#160;260&#160;000 EUR. La scadenza media massima del prestito &#232; di 15&#160;anni.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 4 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;4.&#160;&#160;&#160;La prima rata &#232; erogata con riserva dell&#8217;entrata in vigore dell&#8217;accordo di prestito di cui all&#8217;articolo&#160;8, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2020/672. Eventuali rate successive sono erogate in conformit&#224; dei termini di tale accordo di prestito o, se del caso, con riserva dell&#8217;entrata in vigore di un addendum allo stesso, o di un accordo di prestito modificato.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;3 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;3</p><p>La Lituania pu&#242; finanziare le misure seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sovvenzioni salariali durante il periodo senza lavoro, secondo quanto previsto nell&#8217;articolo&#160;41 della &#8220;legge sull&#8217;occupazione n. XII-2470&#8221; del 21&#160;giugno&#160;2016, come modificato nel 2020;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sovvenzioni salariali dopo il periodo senza lavoro, secondo quanto previsto nell&#8217;articolo&#160;41 della &#8220;legge sull&#8217;occupazione n. XII-2470&#8221; del 21&#160;giugno&#160;2016, come modificato nel 2020;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>prestazioni per i lavoratori autonomi, secondo quanto previsto nell&#8217;articolo&#160;5-1 della &#8220;legge sull&#8217;occupazione n. XII-2470&#8221; del 21&#160;giugno&#160;2016, come modificato nel 2020;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>prestazioni per i lavoratori autonomi che svolgono un&#8217;attivit&#224; agricola, secondo quanto previsto nell&#8217;articolo&#160;5-2 della &#8220;legge sull&#8217;occupazione n. XII-2470&#8221; del 21&#160;giugno&#160;2016, come modificato nel 2020.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;4 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;4</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;La Lituania informa la Commissione, entro il 30&#160;marzo 2021 e successivamente ogni sei mesi, in merito all&#8217;esecuzione delle spese pubbliche programmate fino alla loro completa esecuzione.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Qualora le misure di cui all&#8217;articolo&#160;3 siano basate sulla spesa pubblica programmata e siano state oggetto di una decisione di esecuzione che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2020/1350, la Lituania informa la Commissione, entro sei mesi dalla data di adozione della decisione di modifica e successivamente ogni sei mesi, in merito all&#8217;esecuzione delle spese pubbliche programmate fino alla loro completa esecuzione.&#187;</p></div></div></td></tr></tbody></table> Articolo 2 La Repubblica di Lituania è destinataria della presente decisione. Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della notificazione al destinatario. Articolo 3 La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Fatto a Bruxelles, il 23 aprile 2021 Per il Consiglio Il presidente A. P. ZACARIAS <note> ( 1 ) GU L 159 del 20.5.2020, pag. 1 . ( 2 ) Decisione di esecuzione (UE) 2020/1350 del Consiglio, del 25 settembre 2020, che concede alla Repubblica di Lituania sostegno temporaneo a norma del regolamento (UE) 2020/672 per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza a seguito dell’epidemia di COVID-19 ( GU L 314 del 29.9.2020, pag. 35 ). ( 3 ) Articolo 41, parte 2-1, della «legge sull’occupazione n. XII-2470» del 21 giugno 2016, modificato dalla legge n. XIII-2822 del 17 marzo 2020, dalla legge n. XIII-2846 del 7 aprile 2020, dalla legge n. XIII-3005 del 4 giugno 2020 e dalla legge n. XIV-131 del 23 dicembre 2020. ( 4 ) Articolo 41, parte 2-4, della «legge sull’occupazione n. XII-2470» del 21 giugno 2016, modificato dalla legge n. XIII-2882 del 7 maggio 2020 e dalla legge n. XIII-3005 del 4 giugno 2020. ( 5 ) Articolo 5-1 della «legge sull’occupazione n. XII-2470» del 21 giugno 2016, modificato dalla legge XIII-2822 del 17 marzo 2020, dalla legge n. XIII-2846 del 7 aprile 2020, dalla legge n. XIII-2877 del 30 aprile 2020 e dalla legge n. XIV-35 del 3 dicembre 2020. </note>
ITA
32021D0678
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.1.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 5/19</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/60 DELLA COMMISSIONE del 5 gennaio 2023 relativo all’autorizzazione dell’estere metilico dell’acido linoleico coniugato (t10, c12) come additivo per mangimi destinati a suini da ingrasso e vacche da latte (titolare dell’autorizzazione: BASF SE) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all’alimentazione animale, ( 1 ) in particolare l’articolo 9, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 disciplina l&#8217;autorizzazione degli additivi destinati all&#8217;alimentazione animale e definisce i motivi e le procedure per il rilascio di tale autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La sostanza estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) &#232; stata autorizzata per un periodo illimitato dalla direttiva 70/524/CEE del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a> come additivo per mangimi destinati a tutte le specie animali ed &#232; stata inclusa nella categoria &#171;additivi nutrizionali&#187; e nel gruppo funzionale &#171;vitamine, pro-vitamine e sostanze ad effetto analogo chimicamente ben definite&#187;. Tale sostanza &#232; stata iscritta successivamente nel registro degli additivi per mangimi come prodotto esistente, in conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;10, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L&#8217;inclusione dell&#8217;estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) nel gruppo &#171;vitamine, pro-vitamine e sostanze ad effetto analogo chimicamente ben definite&#187; si basava su una relazione del 18&#160;marzo 1994 del comitato scientifico per l&#8217;alimentazione animale relativa alla classificazione delle vitamine nell&#8217;allegato della direttiva 70/524/CEE. Secondo tale relazione la sostanza aveva un effetto analogo a quello di una vitamina.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;10, paragrafo 2, del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003, in combinato disposto con l&#8217;articolo&#160;7, il 13&#160;ottobre 2010 &#232; stata presentata una domanda di autorizzazione dell&#8217;estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) come additivo per mangimi destinati a suini da ingrasso e vacche da latte. Il richiedente ha chiesto la classificazione dell&#8217;additivo nella categoria &#171;additivi nutrizionali&#187; e nel gruppo funzionale &#171;vitamine, pro-vitamine e sostanze ad effetto analogo chimicamente ben definite&#187;. La domanda era corredata delle informazioni dettagliate e dei documenti prescritti all&#8217;articolo&#160;7, paragrafo 3, del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel parere del 3&#160;dicembre 2015&#160;<a>(<span>3</span>)</a> l&#8217;Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l&#8217;Autorit&#224;&#187;) ha concluso che, alle condizioni d&#8217;uso proposte, l&#8217;estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) utilizzato nell&#8217;alimentazione dei suini da ingrasso e delle vacche da latte non ha un&#8217;incidenza negativa sulla salute degli animali, sulla sicurezza dei consumatori o sull&#8217;ambiente. Per quanto riguarda i suini da ingrasso, l&#8217;Autorit&#224; ha concluso che l&#8217;estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) potrebbe migliorare il rapporto mangime/peso. Aumenta di fatto la consistenza del grasso grazie a un aumento della quantit&#224; di acidi grassi saturi nel grasso sottocutaneo. Si osserva inoltre un aumento del grasso intramuscolare nonch&#233; del suo grado di saturazione e di marezzatura. L&#8217;estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) potrebbe anche migliorare la percentuale di carne magra in rapporto al grasso sottocutaneo della carcassa. Per quanto riguarda le vacche da latte, l&#8217;Autorit&#224; ha concluso che l&#8217;estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) riduce il tenore di sostanza grassa del latte e pu&#242; ridurre la resa di sostanza grassa del latte e la resa energetica del latte. In un ulteriore parere del 24&#160;gennaio 2019&#160;<a>(<span>4</span>)</a> l&#8217;Autorit&#224; ha affermato che non sembrava giustificata la classificazione di tale additivo nella categoria &#171;additivi nutrizionali&#187;. Tenuto conto delle considerazioni dell&#8217;Autorit&#224; e degli effetti dell&#8217;additivo sul rendimento zootecnico dei suini da ingrasso e delle vacche da latte, la Commissione ha deciso di classificare tale additivo nella categoria &#171;additivi zootecnici&#187; e nel gruppo funzionale &#171;altri additivi zootecnici&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; ha concluso che &#232; probabile che l&#8217;esposizione degli utilizzatori per inalazione del prodotto solido sia minima. Per quanto riguarda il prodotto liquido, non sono stati forniti dati sulla potenziale formazione di nebbia. La formulazione del prodotto liquido in microsfere ha provocato un&#8217;irritazione cutanea moderata ma persistente, mentre non si &#232; rivelata irritante per gli occhi. Il potenziale di sensibilizzazione cutanea &#232; stato mascherato dall&#8217;effetto del placebo. N&#233; il prodotto liquido n&#233; quello solido sono stati sottoposti come tali a prove di irritazione cutanea e oculare e di sensibilizzazione cutanea. L&#8217;Autorit&#224; ha inoltre concluso che l&#8217;additivo era efficace. L&#8217;Autorit&#224; non ritiene necessarie prescrizioni specifiche per il monitoraggio successivo all&#8217;immissione sul mercato. Il metodo di analisi iniziale fornito dal richiedente &#232; stato convalidato dal laboratorio di riferimento istituito dal regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 e verificato dall&#8217;EFSA. Poich&#233; nel parere dell&#8217;EFSA sono stabiliti tenori massimi/minimi, il primo metodo di analisi non &#232; stato ritenuto sufficiente ai fini del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003, in quanto il metodo si applicava agli additivi per mangimi ma non alle premiscele e ai mangimi e non era in grado di quantificare il livello di incorporazione dell&#8217;additivo in tali premiscele e mangimi. Il richiedente ha presentato un secondo metodo di quantificazione nelle premiscele e nei mangimi, che &#232; stato convalidato dal laboratorio di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La valutazione dell&#8217;estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) dimostra che sono soddisfatte le condizioni di autorizzazione stabilite all&#8217;articolo&#160;5 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003. &#200; pertanto opportuno autorizzare l&#8217;utilizzo di tale sostanza. La Commissione ritiene che debbano essere adottate misure di protezione adeguate al fine di evitare effetti nocivi per la salute umana, in particolare per quanto concerne gli utilizzatori dell&#8217;additivo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Dato che non vi sono motivi di sicurezza che richiedano l&#8217;applicazione immediata delle modifiche delle condizioni di autorizzazione dell&#8217;estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) all&#8217;utilizzo di tale sostanza nell&#8217;alimentazione dei suini da ingrasso e delle vacche da latte, &#232; opportuno prevedere un periodo transitorio per consentire alle parti interessate di prepararsi a ottemperare alle nuove prescrizioni derivanti dall&#8217;autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 La sostanza specificata nell’allegato, appartenente alla categoria «additivi zootecnici» e al gruppo funzionale «altri additivi zootecnici», è autorizzata come additivo per mangimi destinati a suini da ingrasso e vacche da latte, in conformità alle condizioni indicate in tale allegato. Articolo 2 1. La sostanza specificata nell’allegato e le premiscele contenenti tale sostanza, che sono destinate a suini da ingrasso e vacche da latte e sono state prodotte ed etichettate prima del 26 luglio 2023 in conformità alle norme applicabili prima del 26 gennaio 2023, possono continuare a essere immesse sul mercato e utilizzate fino a esaurimento delle scorte esistenti. 2. Le materie prime per mangimi e i mangimi composti contenenti la sostanza specificata nell’allegato, che sono destinati a suini da ingrasso e vacche da latte e sono stati prodotti ed etichettati prima del 26 gennaio 2024 in conformità alle norme applicabili prima del 26 gennaio 2023, possono continuare a essere immessi sul mercato e utilizzati fino a esaurimento delle scorte esistenti. Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 5 gennaio 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29 . ( 2 ) Direttiva 70/524/CEE del Consiglio, del 23 novembre 1970, relativa agli additivi nell’alimentazione degli animali ( GU L 270 del 14.12.1970, pag. 1 ). ( 3 ) EFSA Journal 2016;14(1):4348. ( 4 ) EFSA Journal 2019;17(3):5614. ALLEGATO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di identificazione dell&#8217;additivo</p></td><td><p>Nome del titolare dell&#8217;autorizzazione</p></td><td><p>Additivo</p></td><td><p>Composizione, formula chimica, descrizione, metodo di analisi</p></td><td><p>Specie o categoria di animali</p></td><td><p>Et&#224; massima</p></td><td><p>Tenore minimo</p></td><td><p>Tenore massimo</p></td><td><p>Altre disposizioni</p></td><td><p>Fine del periodo di autorizzazione</p></td></tr><tr><td><p>mg di sostanza attiva/kg di mangime completo con un tasso di umidit&#224; del 12&#160;%</p></td></tr><tr><td><p>Categoria: additivi zootecnici. gruppo funzionale: altri additivi zootecnici (miglioramento dei parametri zootecnici/del rendimento zootecnico)</p></td></tr><tr><td><p>4d895</p></td><td><p>BASF SE</p></td><td><p>Estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12)</p></td><td><p><span>Composizione dell&#8217;additivo</span></p><p>Preparato di acido grasso omega-6 sotto forma di estere metilico dell&#8217;acido t10, c12-ottadecadienoico (acido linoleico coniugato) (CLA (t10, c12)-ME).</p><p><span>Formulazione liquida</span>:</p><p>CLA (t10,c12)-ME &#8805;&#160;28&#160;%</p><p>CLA (c9,t11)-ME &#8805;&#160;28&#160;%</p><p>CLA (t10,c12) &lt;&#160;2&#160;%</p><p>CLA (c9,t11) &lt;&#160;2&#160;%</p><p>Acidi grassi dell&#8217;olio di girasole: 38-42&#160;% liberi o sotto forma di esteri metilici e meno dell&#8217;1&#160;% sotto forma di isomeri trans-trans.</p><p><span>Formulazione solida</span>:</p><p>CLA (t10,c12)-ME: &#8805;&#160;9&#160;%</p><p>CLA (c9,t11)-ME: &#8805;&#160;9&#160;%</p><p>CLA (t10,c12): &lt;&#160;1&#160;%</p><p>CLA (c9,t11): &lt;&#160;1&#160;%</p><p>Acidi grassi dell&#8217;olio di girasole: 13-15&#160;% (liberi o sotto forma di esteri metilici).</p><p>Oli vegetali (trigliceridi idrogenati, prevalentemente acido stearico e, in misura minore, acido palmitico):</p><p>44,5&#160;%.</p><p>Silice colloidale: 15&#160;%.</p><p>Solfato di calcio: 5&#160;%.</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>Estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12).</p><p>Formula chimica: C<span>19</span> H<span>34</span>O<span>2</span></p><p>Numero CAS: 21870-97-3</p><p><span>Metodo di analisi</span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Per la determinazione dell&#8217;acido grasso omega-6 sotto forma di acido ottadecadienoico (isomero trans-10, cis-12) nell&#8217;additivo per mangimi: gascromatografia abbinata a un rivelatore a ionizzazione di fiamma (GC-FID).</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Per la quantificazione dell&#8217;estere metilico dell&#8217;acido linoleico coniugato (t10, c12) nelle premiscele e nei mangimi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cromatografia liquida ad alta prestazione con rivelazione spettrofotometrica (HPLC-UV).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td><td><p>Suini da ingrasso</p></td><td><p>-</p></td><td><p>400</p></td><td><p>5&#160;000</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Nelle istruzioni per l&#8217;uso dell&#8217;additivo e delle premiscele devono essere indicate le condizioni di conservazione e la stabilit&#224; al trattamento termico.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Per le vacche da latte il livello di CLA (t10, c12)-ME nella razione giornaliera non deve superare 10&#160;g/capo/giorno.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Gli operatori del settore dei mangimi devono adottare procedure operative e misure organizzative al fine di evitare i rischi per la salute cui possono essere esposti gli utilizzatori dell&#8217;additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l&#8217;additivo e le premiscele devono essere utilizzati indossando dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi e della pelle.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>26&#160;gennaio 2033</p></td></tr><tr><td><p>Vacche da latte</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>175</p></td><td><p>350</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>-</p></td><td><p>-</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Informazioni dettagliate sui metodi di analisi sono disponibili al seguente indirizzo del laboratorio di riferimento: https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/feed-additives/evaluation-reports. </note>
ITA
32023R0060
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.7.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 189/46</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2016/1145 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 6 luglio 2016 relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (domanda EGF/2015/012 BE/Hainaut Machinery, presentata dal Belgio) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1309/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (2014-2020) e che abroga il regolamento (CE) n. 1927/2006 ( 1 ) , in particolare l'articolo 15, paragrafo 4, visto l'accordo interistituzionale del 2 dicembre 2013 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria ( 2 ) , in particolare il punto 13, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) mira a fornire sostegno ai lavoratori collocati in esubero e ai lavoratori autonomi la cui attivit&#224; sia cessata in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione, a causa del persistere della crisi economica e finanziaria globale oppure a causa di una nuova crisi economica e finanziaria globale, e ad assisterli nel reinserimento nel mercato del lavoro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il FEG non deve superare un importo annuo massimo di 150 milioni di EUR (a prezzi 2011), come disposto all'articolo 12 del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio<a>&#160;(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 17 dicembre 2015 il Belgio ha presentato la domanda EGF/2015/012 BE/Hainaut Machinery per un contributo finanziario del FEG in seguito ai collocamenti in esubero effettuati nel settore economico classificato alla divisione 28 della NACE Rev. 2 (Fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a.) nella regione di livello NUTS 2 di Hainaut (BE32) in Belgio. Essa &#232; stata integrata con ulteriori informazioni secondo quanto previsto all'articolo&#160;8, paragrafo&#160;3, del regolamento (UE) n.&#160;1309/2013. La domanda &#232; conforme alle condizioni per la determinazione del contributo finanziario a valere sul FEG, a norma dell'articolo&#160;13 del regolamento (UE) n.&#160;1309/2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1309/2013, il Belgio ha deciso di offrire servizi personalizzati cofinanziati dal FEG anche a 300 giovani che non lavorano e non partecipano ad alcun ciclo di istruzione o formazione (NEET).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1309/2013, la domanda del Belgio &#232; considerata ricevibile, in quanto gli esuberi hanno un grave impatto sull'occupazione e sull'economia locale, regionale e nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno procedere alla mobilitazione del FEG per erogare un contributo finanziario di 1&#160;824&#160;041 EUR in relazione alla domanda presentata del Belgio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Al fine di ridurre al minimo i tempi di mobilitazione del FEG, &#232; opportuno che la presente decisione si applichi a decorrere dalla data della sua adozione,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Nel quadro del bilancio generale dell'Unione europea per l'esercizio 2016, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione è mobilitato per erogare l'importo di 1 824 041 EUR in stanziamenti di impegno e di pagamento. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Essa si applica a decorrere dal 6 luglio 2016. Fatto a Strasburgo, il 6 luglio 2016 Per il Parlamento europeo Il presidente M. SCHULZ Per il Consiglio Il presidente I. KORČOK <note> ( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 855 . ( 2 ) GU C 373 del 20.12.2013, pag. 1 . ( 3 ) Regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio, del 2 dicembre 2013, che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 ( GU L 347 del 20.12.2013, pag. 884 ). </note>
ITA
32016D1145
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>30.5.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 139/78</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2017/919 DELLA COMMISSIONE del 29 maggio 2017 che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2016/1942 relativa alle specifiche del portale dei progetti di investimento europei LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) 2015/1017 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 giugno 2015, relativo al Fondo europeo per gli investimenti strategici, al polo europeo di consulenza sugli investimenti e al portale dei progetti di investimento europei e che modifica i regolamenti (UE) n. 1291/2013 e (UE) n. 1316/2013 — il Fondo europeo per gli investimenti strategici ( 1 ) , in particolare l'articolo 15, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2015/1017 affida alla Commissione il compito di creare, con il sostegno della Banca europea per gli investimenti (BEI), un portale dei progetti di investimento europei (PPIE). Il PPIE &#232; un portale web pubblicamente accessibile relativo ai progetti di investimento, che funge da piattaforma per la promozione di progetti presso i potenziali investitori in tutto il mondo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le specifiche del PPIE sono state stabilite dalla decisione di esecuzione (UE) 2016/1942 della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Dall'esperienza acquisita nella gestione del PPIE &#232; emersa la necessit&#224; di modificare alcune disposizioni, in particolare per attirare un numero maggiore di progetti dei promotori pi&#249; piccoli, delle PMI e delle imprese di media capitalizzazione, con l'obiettivo, per l'Unione europea, di sostenere le PMI e l'imprenditorialit&#224;. Pertanto, il costo minimo dei progetti dovrebbe essere ridotto da 5 milioni di EUR a 1 milione di EUR.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Per accrescere l'attrattivit&#224; del PPIE e ridurre in maniera non discriminatoria gli oneri a carico dei promotori dei progetti, e pertanto per dare al PPIE lo slancio per la pubblicazione di un numero maggiore di progetti, &#232; opportuno non applicare a carico dei promotori dei progetti diritti per il trattamento delle domande. Per assicurare la pubblicazione di progetti di qualit&#224; sul PPIE &#232; opportuno mantenere la selezione dei progetti di cui alla sezione 3 dell'allegato della decisione di esecuzione (UE) 2016/1942,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La decisione di esecuzione (UE) 2016/1942 è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all'articolo 2, la lettera a) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;a)</p></td><td><p>il progetto (o il programma formato da progetti di minori dimensioni) ha un costo totale di almeno 1&#160;000&#160;000&#160;di EUR;&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l'articolo 3 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;Articolo 3</p><p>Non si applicano diritti per il trattamento delle domande.&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>la sezione 4 dell'allegato &#232; soppressa.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 29 maggio 2017 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER <note> ( 1 ) GU L 169 dell'1.7.2015, pag. 1 . ( 2 ) Decisione di esecuzione (UE) 2016/1942 della Commissione, del 4 novembre 2016, relativa alle specifiche del portale dei progetti di investimento europei e che abroga la decisione di esecuzione (UE) 2015/1214 ( GU L 299 del 5.11.2016, pag. 86 ). </note>
ITA
32017D0919
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.6.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 171/4</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2020/722 DEL CONSIGLIO del 19 maggio 2020 relativa alla posizione da adottare, a nome dell’Unione, in sede di comitato per il controllo da parte dello Stato di approdo del memorandum d’intesa di Parigi relativo al controllo delle navi da parte dello Stato di approdo nel periodo 2020-2024 IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 100, paragrafo 2, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 9, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La direttiva 2009/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>1</span>)</a> definisce il regime giuridico dell&#8217;Unione relativo al controllo delle navi da parte dello Stato di approdo, riformulando e consolidando la precedente normativa dell&#8217;Unione che era in vigore in questo ambito dal 1995. Il regime giuridico dell&#8217;Unione relativo al controllo delle navi da parte dello Stato di approdo si basa sul memorandum d&#8217;intesa di Parigi relativo al controllo delle navi da parte dello Stato di approdo (&#171;MOU di Parigi&#187;), firmato a Parigi il 26 gennaio 1982.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Per quanto riguarda gli Stati membri dell&#8217;Unione, la direttiva 2009/16/CE introduce efficacemente le procedure, gli strumenti e le attivit&#224; del MOU di Parigi nell&#8217;ambito di applicazione del diritto dell&#8217;Unione. In virt&#249; della suddetta direttiva, talune decisioni adottate dal comitato per il controllo da parte dello Stato di approdo istituito nell&#8217;ambito della sezione 7 del MOU di Parigi (<span>Port State Control Committee</span> &#8212; &#171;PSCC&#187;) diventano vincolanti per gli Stati membri dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il PSCC si riunisce ogni anno. Durante le deliberazioni decide su talune questioni aventi effetti giuridici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 218, paragrafo 9, del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea (TFUE), la posizione da adottare a nome dell&#8217;Unione in un organo istituito da un accordo, se tale organo deve adottare atti che hanno effetti giuridici, deve essere adottata con decisione del Consiglio, su proposta della Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le regole interne del MOU di Parigi rendono difficile la definizione di una posizione da adottare tempestivamente a nome dell&#8217;Unione conformemente all&#8217;articolo 218, paragrafo 9, TFUE per ogni riunione annuale del PSCC. Risulta pertanto efficace stabilire tale posizione su base pluriennale, sotto forma di principi guida ed orientamenti, insieme a un quadro per la sua definizione annuale. Inoltre, la maggior parte degli argomenti discussi nelle riunioni annuali del PSCC verte su questioni relative al controllo da parte dello Stato di approdo che sono disciplinate generalmente da un unico atto giuridico dell&#8217;Unione, segnatamente la direttiva 2009/16/CE. Nelle particolari circostanze relative al MOU di Parigi, &#232; pertanto possibile stabilire una posizione generale da adottare a nome dell&#8217;Unione per diverse riunioni del PSCC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L&#8217;Unione non &#232; una parte contraente del MOU di Parigi. &#200; pertanto necessario che il Consiglio autorizzi gli Stati membri ad agire conformemente alla posizione da adottare a nome dell&#8217;Unione e ad esprimere il loro consenso a essere vincolati dalle decisioni adottate dal PSCC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le discussioni a livello tecnico e la cooperazione con i paesi terzi firmatari del MOU di Parigi nell&#8217;ambito del PSCC rivestono grande importanza per garantire l&#8217;efficacia e il buon funzionamento del MOU di Parigi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La presente decisione dovrebbe riferirsi al periodo dal 2020 al 2024,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La posizione da adottare a nome dell’Unione nell’ambito delle riunioni annuali del comitato per il controllo da parte dello Stato di approdo («PSCC») del memorandum d’intesa di Parigi relativo al controllo delle navi da parte dello Stato di approdo («MOU di Parigi») nel periodo 2020-2024, quando il PSCC deve adottare decisioni aventi effetti giuridici, si conforma ai principi guida e agli orientamenti relativi alla posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di PSCC ( 2 ) . Articolo 2 La definizione annuale della posizione da adottare a nome dell’Unione nell’ambito delle riunioni annuali del PSCC del MOU di Parigi nel periodo 2020-2024 avviene in conformità delle norme procedurali che disciplinano la definizione annuale della posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di PSCC ( 3 ) . Articolo 3 Gli Stati membri vincolati dal MOU di Parigi agiscono conformemente alla posizione da adottare a nome dell’Unione di cui agli articoli 1 e 2, agendo congiuntamente nell’interesse dell’Unione. Articolo 4 La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione. Essa cessa di produrre effetti il 31 dicembre 2024. Fatto a Bruxelles, il 19 maggio 2020 Per il Consiglio Il presidente G. GRLIĆ RADMAN <note> ( 1 ) Direttiva 2009/16/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa al controllo da parte dello Stato di approdo ( GU L 131 del 28.5.2009, pag. 57 ). ( 2 ) Cfr. doc. ST 7465/20, punto I, in http://register.consilium.europa.eu. ( 3 ) Cfr. doc. ST 7465/20, punto II, in http://register.consilium.europa.eu. </note>
ITA
32020D0722
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.7.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 194/131</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/1079 DELLA COMMISSIONE del 30 luglio 2018 relativo all'autorizzazione di un preparato di Bacillus subtilis DSM 28343 come additivo per mangimi destinati a suinetti svezzati (titolare dell'autorizzazione Lactosan GmbH & Co. KG) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all'alimentazione animale ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 1831/2003 disciplina l'autorizzazione degli additivi destinati all'alimentazione animale e definisce i motivi e le procedure per il rilascio di tale autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Una domanda di autorizzazione di un preparato di<span>Bacillus subtilis</span> DSM 28343 &#232; stata presentata in conformit&#224; all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1831/2003. Tale domanda era corredata delle informazioni dettagliate e dei documenti prescritti all'articolo 7, paragrafo 3, di detto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La domanda riguarda l'autorizzazione di un preparato di<span>Bacillus subtilis</span> DSM 28343 come additivo per mangimi destinati a suinetti svezzati, da classificare nella categoria &#171;additivi zootecnici&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il preparato di<span>Bacillus subtilis</span> DSM 28343, appartenente alla categoria &#171;additivi zootecnici&#187;, &#232; stato autorizzato dal regolamento (CE) n. 2017/187 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> per dieci anni come additivo per mangimi destinati a polli da ingrasso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel parere del 6&#160;marzo 2018&#160;<a>(<span>3</span>)</a> l'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l'Autorit&#224;&#187;) ha concluso che, alle condizioni d'uso proposte, il preparato di<span>Bacillus subtilis</span> DSM 28343 non ha un'incidenza negativa sulla salute degli animali, sulla salute umana o sull'ambiente e che pu&#242; aumentare il peso e incentivare l'incremento di peso o il rapporto mangime-peso nei suinetti svezzati. L'Autorit&#224; non ritiene necessarie prescrizioni specifiche per il monitoraggio successivo all'immissione sul mercato.&#160;Essa ha verificato anche la relazione sul metodo di analisi dell'additivo per mangimi negli alimenti per animali presentata dal laboratorio di riferimento istituito dal regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La valutazione del preparato di<span>Bacillus subtilis</span> DSM 28343 dimostra che sono soddisfatte le condizioni di autorizzazione stabilite all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1831/2003. &#200; pertanto opportuno autorizzare l'uso di tale preparato come specificato nell'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il preparato specificato nell'allegato, appartenente alla categoria «additivi zootecnici» e al gruppo funzionale «stabilizzatori della flora intestinale», è autorizzato come additivo destinato all'alimentazione animale alle condizioni indicate in tale allegato. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 30 luglio 2018. Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/187 della Commissione, del 2 febbraio 2017, relativo all'autorizzazione di un preparato di Bacillus subtilis (DSM 28343) come additivo per mangimi destinati a polli da ingrasso (titolare dell'autorizzazione Lactosan GmbH & Co. KG) ( GU L 29 del 3.2.2017, pag. 35 ). ( 3 ) EFSA Journal 2018;16(3):5221. ALLEGATO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di identificazione dell'additivo</p></td><td><p>Nome del titolare dell'autorizzazione</p></td><td><p>Additivo</p></td><td><p>Composizione, formula chimica, descrizione, metodo di analisi</p></td><td><p>Specie o categoria di animali</p></td><td><p>Et&#224; massima</p></td><td><p>Tenore minimo</p></td><td><p>Tenore massimo</p></td><td><p>Altre disposizioni</p></td><td><p>Fine del periodo di autorizzazione</p></td></tr><tr><td><p>CFU/kg di mangime completo con un tasso di umidit&#224; del 12 %</p></td></tr><tr><td><p><span>Categoria: additivi zootecnici. gruppo funzionale: stabilizzatori della flora intestinale.</span></p></td></tr><tr/><tr><td><p>4b1825</p></td><td><p>Lactosan GmbH &amp; Co. KG</p></td><td><p><span>Bacillus subtilis</span></p><p>DSM 28343</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo</span></p><p>Preparato di<span>Bacillus subtilis</span> DSM 28343 contenente almeno 1 &#215; 10<span>10</span> CFU/g di additivo</p><p>Forma solida</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>Spore vitali di<span>Bacillus subtilis</span> DSM 28343</p><p><span>Metodo di analisi</span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><p>Per l'identificazione del<span>Bacillus subtilis</span> DSM 28343 nell'additivo per mangimi, nelle premiscele e negli alimenti per animali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>identificazione: elettroforesi su gel in campo pulsato (PFGE).</p></td></tr></tbody></table><p>Per il conteggio del<span>Bacillus subtilis</span> DSM 28343 nell'additivo per mangimi, nelle premiscele e negli alimenti per animali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>conteggio: metodo di diffusione su piastra con utilizzo di triptone soia agar - EN 15784.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Suinetti (svezzati)</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1 &#215; 10<span>9</span></p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Nelle istruzioni per l'uso dell'additivo e delle premiscele sono indicate le condizioni di conservazione e la stabilit&#224; al trattamento termico.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Da utilizzare per suinetti svezzati fino a 35 kg di peso corporeo.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell'additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l'additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>20.8.2028</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Informazioni dettagliate sui metodi di analisi sono disponibili al seguente indirizzo del laboratorio di riferimento: https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/feed-additives/evaluation-reports </note>
ITA
32018R1079
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.5.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 166/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2021/694 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2021 che istituisce il programma Europa digitale e abroga la decisione (UE) 2015/2240 (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 172 e l’articolo 173, paragrafo 3, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 1 ) , visto il parere del Comitato delle regioni ( 2 ) , deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 3 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il presente regolamento stabilisce una dotazione finanziaria per il programma Europa digitale (&#171;Programma&#187;) nel periodo 2021-2027che deve costituire, per il Parlamento europeo e per il Consiglio, l&#8217;importo di riferimento privilegiato nel corso della procedura annuale di bilancio, ai sensi del punto 18 dell&#8217;accordo interistituzionale del 16&#160;dicembre 2020 tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell&#8217;Unione europea e la Commissione europea sulla disciplina di bilancio, sulla cooperazione in materia di bilancio e sulla sana gestione finanziaria nonch&#233; su nuove risorse proprie, compresa una tabella di marcia per l&#8217;introduzione di nuove risorse proprie&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>&#200; opportuno istituire il Programma per un periodo di sette anni per allinearne la durata a quella del quadro finanziario pluriennale di cui al regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a> (&#171;QFP 2021-2027&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Al presente Programma si applica il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a> (&#171;regolamento finanziario&#187;). Il regolamento finanziario stabilisce le regole applicabili all&#8217;esecuzione del bilancio dell&#8217;Unione, in particolare alle sovvenzioni, ai premi, agli appalti, alla gestione indiretta, agli strumenti finanziari, alle garanzie di bilancio all&#8217;assistenza finanziaria e al rimborso di esperti esterni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;193, paragrafo 2, del regolamento finanziario, pu&#242; essere attribuita una sovvenzione per un&#8217;azione gi&#224; avviata solo se il richiedente pu&#242; provare la necessit&#224; di avviare l&#8217;azione prima della firma della convenzione di sovvenzione. Tuttavia, i costi sostenuti prima della data di presentazione della domanda di sovvenzione non sono ammissibili, tranne in casi eccezionali debitamente giustificati. Al fine di evitare interruzioni del sostegno dell&#8217;Unione suscettibili di arrecare pregiudizio agli interessi dell&#8217;Unione, nella decisione di finanziamento dovrebbe essere possibile prevedere, per un periodo di tempo limitato all&#8217;inizio del QFP 2021-2027 e solo in casi debitamente giustificati, l&#8217;ammissibilit&#224; delle attivit&#224; e dei costi a partire dall&#8217;inizio dell&#8217;esercizio finanziario 2021, anche se le attivit&#224; sono state realizzate e i costi sottostanti sono stati sostenuti prima della presentazione della domanda di sovvenzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In conformit&#224; del regolamento finanziario, del regolamento (UE, Euratom) n.&#160;883/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>7</span>)</a> e dei regolamenti (CE, Euratom) n.&#160;2988/95&#160;<a>(<span>8</span>)</a>, (Euratom, CE) n.&#160;2185/96&#160;<a>(<span>9</span>)</a> e (UE) 2017/1939&#160;<a>(<span>10</span>)</a> del Consiglio, gli interessi finanziari dell&#8217;Unione devono essere tutelati attraverso misure proporzionate, tra cui misure relative alla prevenzione, all&#8217;individuazione, alla rettifica e all&#8217;indagine delle irregolarit&#224;, comprese le frodi, al recupero dei fondi perduti, indebitamente versati o non correttamente utilizzati e, se del caso, all&#8217;irrogazione di sanzioni amministrative. In particolare, in conformit&#224; dei regolamenti (Euratom, CE) n.&#160;2185/96 e (UE, Euratom) n.&#160;883/2013, l&#8217;Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) ha il potere di effettuare indagini amministrative, inclusi controlli e verifiche sul posto, per accertare eventuali frodi, casi di corruzione o altre attivit&#224; illecite lesive degli interessi finanziari dell&#8217;Unione. La Procura europea (EPPO) ha il potere, a norma del regolamento (UE) 2017/1939, di indagare e perseguire i reati che ledono gli interessi finanziari dell&#8217;Unione secondo quanto disposto dalla direttiva (UE) 2017/1371 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>11</span>)</a>.</p><p>In conformit&#224; del regolamento finanziario, ogni persona o entit&#224; che riceve fondi dell&#8217;Unione deve cooperare pienamente alla tutela degli interessi finanziari dell&#8217;Unione, concedere i diritti necessari e l&#8217;accesso di cui hanno bisogno la Commissione, l&#8217;OLAF, la Corte dei conti e, rispetto a quegli Stati membri che partecipano a una cooperazione rafforzata ai sensi del regolamento (UE) 2017/1939, l&#8217;EPPO, e garantire che i terzi coinvolti nell&#8217;esecuzione dei fondi dell&#8217;Unione concedano diritti equivalenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo della decisione 2013/755/UE del Consiglio&#160;<a>(<span>12</span>)</a>, le persone stabilite nei paesi e territori d&#8217;oltremare dovrebbero essere ammesse a fruire dei finanziamenti, fatte salve le norme e le finalit&#224; del Programma e le eventuali disposizioni applicabili allo Stato membro cui il pertinente PTOM &#232; connesso. L&#8217;effettivit&#224; della loro partecipazione al Programma dovrebbe essere monitorata e valutata periodicamente dalla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>In conformit&#224; dei punti 22 e&#160;23 dell&#8217;accordo interistituzionale &#171;Legiferare meglio&#187; del 13&#160;aprile 2016&#160;<a>(<span>13</span>)</a>, &#232; opportuno che il Programma sia valutato in base a informazioni raccolte in forza di specifiche prescrizioni in materia di monitoraggio, correlate ai bisogni esistenti e conformi al regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>14</span>)</a>, evitando al contempo oneri amministrativi, in particolare a carico degli Stati membri<span>,</span> e l&#8217;eccesso di regolamentazione, e tenendo conto dei quadri di misurazione e di riferimento esistenti nel settore digitale. &#200; opportuno che tali prescrizioni includano, se del caso, indicatori quantitativi e qualitativi misurabili che fungano da base per valutare gli effetti del Programma sul terreno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il Programma dovrebbe garantire il massimo livello di trasparenza e rendicontabilit&#224; degli strumenti e dei meccanismi finanziari innovativi che comportano il ricorso al bilancio dell&#8217;Unione, con rispetto al loro contributo al conseguimento degli obiettivi dell&#8217;Unione, con riguardo sia alle aspettative iniziali che ai risultati finali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il vertice di Tallinn sul digitale del settembre 2017 e le conclusioni del Consiglio europeo del 19&#160;ottobre 2017 hanno indicato che l&#8217;Unione deve investire nella digitalizzazione delle proprie economie e far fronte al divario di competenze se vuole mantenere e arricchire la propria competitivit&#224; e la propria innovazione, la qualit&#224; della vita e il tessuto sociale. Il Consiglio europeo ha concluso che la trasformazione digitale offre enormi opportunit&#224; di innovazione, crescita e occupazione, contribuir&#224; alla nostra competitivit&#224; a livello mondiale e rafforzer&#224; la diversit&#224; creativa e culturale. Per cogliere tali opportunit&#224; &#232; necessario rispondere collettivamente ad alcune delle sfide poste dalla trasformazione digitale e rivedere le politiche interessate dalla trasformazione digitale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Il Consiglio europeo ha concluso, in particolare, che l&#8217;Unione dovrebbe far fronte con urgenza alle tendenze emergenti, comprese questioni quali l&#8217;intelligenza artificiale (IA) e le tecnologie dei registri distribuiti&#160;&#8212; ad esempio la blockchain (&#171;catena di blocchi&#187;)&#160;&#8212;, garantendo nel contempo un elevato livello di protezione dei dati, nel pieno rispetto del regolamento (UE) 2016/679, diritti digitali, diritti fondamentali e norme etiche. Il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a presentare entro l&#8217;inizio del 2018 un approccio europeo all&#8217;IA e a proporre le iniziative necessarie per rafforzare le condizioni quadro in modo da consentire all&#8217;Unione di esplorare nuovi mercati tramite innovazioni radicali basate sul rischio e di riaffermare il suo ruolo guida nel settore industriale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La creazione di un&#8217;economia e di una societ&#224; digitali europee forti sarebbe promossa da adeguata attuazione del meccanismo per collegare l&#8217;Europa istituito da un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio e del codice europeo delle comunicazioni elettroniche istituito dalla direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>15</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Nella sua comunicazione del 14&#160;febbraio 2018&#160;dal titolo &#171;Un quadro finanziario pluriennale nuovo e moderno per un&#8217;Unione europea in grado di realizzare efficientemente le sue priorit&#224; post-2020&#187; la Commissione, prendendo in considerazione le opzioni per il nuovo quadro finanziario pluriennale, delinea un programma per la trasformazione digitale dell&#8217;Europa che consenta di compiere &#171;un grande passo avanti verso la crescita intelligente in ambiti quali l&#8217;infrastruttura di dati di alta qualit&#224;, la connettivit&#224; e la cibersicurezza&#187;. Il Programma cercherebbe anche di garantire la leadership europea in materia di supercalcolo, Internet di prossima generazione, IA, robotica e Big Data. Esso rafforzerebbe la posizione competitiva dell&#8217;industria e delle imprese europee nell&#8217;economia digitalizzata e contribuirebbe in misura significativa a ridurre e colmare il divario di competenze in tutta l&#8217;Unione<span>,</span> garantendo che i cittadini dispongano delle competenze e delle conoscenze necessarie per affrontare la trasformazione digitale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La comunicazione della Commissione, del 25&#160;aprile 2018, dal titolo &#171;Verso uno spazio comune europeo dei dati&#187; definisce le nuove misure da adottare come passo essenziale verso uno spazio comune dei dati nell&#8217;Unione, un&#8217;area digitale senza soluzione di continuit&#224;, la cui scala consentir&#224; lo sviluppo e l&#8217;innovazione di nuovi prodotti e servizi basati sui dati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Gli obiettivi generali del Programma dovrebbero essere sostenere la trasformazione digitale dell&#8217;industria e promuovere un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche di innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico a vantaggio di cittadini e imprese in tutta l&#8217;Unione, comprese le regioni ultraperiferiche dell&#8217;Unione e quelle economicamente svantaggiate. Il Programma dovrebbe essere strutturato in cinque obiettivi specifici che rispecchino settori fondamentali, segnatamente i seguenti: calcolo ad alte prestazioni (High Performance Computing); intelligenza artificiale; cibersicurezza e fiducia; competenze digitali avanzate; e implementazione e impiego ottimale delle capacit&#224; digitali e interoperabilit&#224;. In tutti detti settori fondamentali il Programma dovrebbe altres&#236; mirare ad armonizzare meglio le politiche a livello dell&#8217;Unione, degli Stati membri e regionale, nonch&#233; a mettere in comune risorse private e industriali per aumentare gli investimenti e sviluppare sinergie pi&#249; forti. Inoltre, il Programma dovrebbe rafforzare la competitivit&#224; dell&#8217;Unione e la resilienza della sua economia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>I cinque obiettivi specifici sono distinti ma interdipendenti. Ad esempio, l&#8217;IA necessita della cibersicurezza per essere affidabile, le capacit&#224; di calcolo ad alte prestazioni (HPC) sono fondamentali per supportare l&#8217;apprendimento nel contesto dell&#8217;IA, e tutte e tre le capacit&#224; necessitano di competenze digitali avanzate. Sebbene le singole azioni realizzate nell&#8217;ambito del Programma possano rientrare in un unico obiettivo specifico, gli obiettivi non dovrebbero essere considerati separatamente ma piuttosto come la struttura centrale di un insieme coerente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Si avverte la necessit&#224; di sostenere le piccole e medie imprese (PMI) che intendono avvalersi della trasformazione digitale nei loro processi produttivi. Tale sostegno consentirebbe alle PMI di contribuire alla crescita dell&#8217;economia europea attraverso un uso efficiente delle risorse.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>&#200; opportuno assegnare un ruolo centrale, nell&#8217;attuazione del Programma, ai poli europei dell&#8217;innovazione digitale, che dovrebbero stimolare un&#8217;ampia adozione delle tecnologie digitali avanzate da parte dell&#8217;industria, in particolare le PMI e altri soggetti che occupano un massimo di 3&#160;000 persone (imprese a media capitalizzazione), delle organizzazioni pubbliche e del mondo accademico. Al fine di chiarire la distinzione tra i poli dell&#8217;innovazione digitale che ottemperano ai criteri di ammissibilit&#224; di cui al presente Programma e i poli dell&#8217;innovazione digitale istituiti in seguito alla comunicazione della Commissione del 19&#160;aprile 2016 intitolata &#171;Digitalizzazione dell&#8217;industria europea&#160;&#8212; Cogliere appieno i vantaggi di un mercato unico digitale&#187; e finanziati da altre fonti, i poli finanziati a titolo del Programma dovrebbero essere denominati poli europei dell&#8217;innovazione digitale. I poli europei dell&#8217;innovazione digitale dovrebbero servire da punti di accesso alle capacit&#224; digitali pi&#249; recenti, compresi l&#8217;HPC, l&#8217;IA, la cibersicurezza e le altre tecnologie innovative esistenti, come le tecnologie abilitanti fondamentali, disponibili anche nei laboratori collaborativi di fabbricazione digitale (Fab Lab) o nei laboratori collaborativi urbani (City Lab). I poli europei dell&#8217;innovazione digitale dovrebbero fungere da sportelli unici per accedere a tecnologie provate e convalidate e promuovere l&#8217;innovazione aperta. Essi dovrebbero inoltre fornire sostegno nel settore delle competenze digitali avanzate, ad esempio coordinandosi con i responsabili dell&#8217;istruzione per offrire attivit&#224; di formazione a breve termine per i lavoratori e tirocini per gli studenti. La rete dei poli europei dell&#8217;innovazione digitale dovrebbe assicurare un&#8217;ampia copertura geografica in tutta Europa e dovrebbe favorire la partecipazione delle regioni ultraperiferiche al mercato unico digitale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Nel primo anno del Programma dovrebbe essere istituita una rete iniziale di poli europei dell&#8217;innovazione digitale tramite una procedura aperta e competitiva tra soggetti designati dagli Stati membri. A tal fine, gli Stati membri dovrebbero essere liberi di proporre i candidati conformemente alle loro procedure e strutture amministrative e istituzionali nazionali. La Commissione dovrebbe tenere nella massima considerazione il parere di ogni Stato membro prima di selezionare un polo europeo dell&#8217;innovazione digitale sul territorio di tale Stato membro. I soggetti che stanno gi&#224; svolgendo funzioni quali poli dell&#8217;innovazione digitale nel contesto dell&#8217;iniziativa per la digitalizzazione dell&#8217;industria europea potrebbero essere designati dagli Stati membri quali candidati a seguito di una procedura aperta e competitiva. La Commissione dovrebbe poter coinvolgere esperti esterni indipendenti nella procedura di selezione. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero evitare la duplicazione superflua di competenze e funzioni a livello di Unione e nazionale. Vi dovrebbe essere pertanto un&#8217;adeguata flessibilit&#224; nella designazione dei poli e nella determinazione delle relative attivit&#224; e composizione. Al fine di garantire un&#8217;ampia copertura geografica in tutta Europa come pure un equilibrio per quanto riguarda l&#8217;insieme delle tecnologie e dei settori, la rete potrebbe essere ulteriormente ampliata tramite una successiva procedura aperta e competitiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>I poli europei dell&#8217;innovazione digitale dovrebbero sviluppare sinergie appropriate con le pertinenti azioni finanziate dal programma Orizzonte Europa, il programma quadro per la ricerca e l&#8217;innovazione istituito dal regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>16</span>)</a> (&#171;Orizzonte Europa&#187;) o da altri programmi di ricerca e innovazione, con l&#8217;Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT), istituito da un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, in particolare le sue comunit&#224; della conoscenza e dell&#8217;innovazione digitale dell&#8217;EIT (CCI), nonch&#233; con reti consolidate quali la rete europea delle imprese, o i poli di consulenza InvestEU istituiti ai sensi del regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>17</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>I poli europei dell&#8217;innovazione digitale dovrebbero fungere da facilitatori per riunire le imprese e le pubbliche amministrazioni che necessitano di nuove soluzioni tecnologiche e le imprese, in particolare le start-up e le PMI, che dispongono di soluzioni pronte per il mercato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Un consorzio di soggetti giuridici pu&#242; essere selezionato quale polo europeo dell&#8217;innovazione digitale a norma dell&#8217;articolo&#160;197, paragrafo 2, lettera c), del regolamento finanziario, che autorizza soggetti non aventi personalit&#224; giuridica a norma del rispettivo diritto nazionale a partecipare a inviti a presentare proposte, purch&#233; i loro rappresentanti abbiano la capacit&#224; di assumere impegni giuridici in nome di tali soggetti e che questi ultimi offrano garanzie per la tutela degli interessi finanziari dell&#8217;Unione equivalenti a quelle offerte dalle persone giuridiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>I poli europei dell&#8217;innovazione digitale dovrebbero essere autorizzati a ricevere contributi dagli Stati membri e dai paesi terzi partecipanti, comprese le autorit&#224; pubbliche negli Stati membri e in tali paesi terzi, contributi da organismi o istituzioni internazionali, nonch&#233; contributi dal settore privato, in particolare da parte di membri, azionisti o partner dei poli europei dell&#8217;innovazione digitale. Ai poli europei dell&#8217;innovazione digitale dovrebbe essere altres&#236; consentito ricevere entrate generate dagli attivi e dalle attivit&#224; dei poli stessi, lasciti, donazioni e contributi di persone fisiche e finanziamenti a titolo del Programma e di altri programmi dell&#8217;Unione, anche sotto forma di sovvenzioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Il Programma dovrebbe essere attuato tramite progetti che rafforzano e ampliano l&#8217;utilizzo delle capacit&#224; digitali essenziali. Tale attuazione dovrebbe essere implicare il cofinanziamento degli Stati membri e, se necessario, del settore privato. Il tasso di cofinanziamento dovrebbe essere definito nel programma di lavoro. In deroga alla norma generale, il finanziamento dell&#8217;Unione dovrebbe poter coprire fino al 100&#160;% dei costi ammissibili. In particolare, tale finanziamento dovrebbe comportare che si raggiunga una massa critica di appalti per ottenere un miglior rapporto qualit&#224;/prezzo e garantire che i fornitori in Europa rimangano all&#8217;avanguardia del progresso tecnologico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Gli obiettivi strategici del presente Programma dovrebbero essere perseguiti anche mediante gli strumenti finanziari e le garanzie di bilancio nell&#8217;ambito del Programma InvestEU istituito dal regolamento (UE) 2021/523.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Le azioni del Programma dovrebbero essere utilizzate per migliorare ulteriormente le capacit&#224; digitali dell&#8217;Unione e per ovviare alle carenze del mercato o a situazioni di investimento non ottimali, in modo proporzionato, senza duplicare i finanziamenti privati o escluderli, e avere un chiaro valore aggiunto europeo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Al fine di conseguire la massima flessibilit&#224; per l&#8217;intera durata del Programma e sviluppare sinergie tra le componenti del Programma, dovrebbe essere possibile che ciascun obiettivo specifico sia attuato utilizzando qualsiasi strumento disponibile a norma del regolamento finanziario. I meccanismi di attuazione da utilizzare sono la gestione diretta e la gestione indiretta, qualora il finanziamento dell&#8217;Unione debba essere associato ad altre fonti di finanziamento o l&#8217;esecuzione richieda l&#8217;istituzione di strutture gestite in comune. Inoltre, per rispondere in particolare a nuovi sviluppi ed esigenze, quali le nuove tecnologie, la Commissione pu&#242; proporre di discostarsi dagli importi indicativi di cui al presente regolamento nell&#8217;ambito della procedura annuale di bilancio e in conformit&#224; del regolamento finanziario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Per garantire un&#8217;assegnazione efficiente dei fondi provenienti dal bilancio dell&#8217;Unione, &#232; necessario garantire il valore aggiunto europeo di tutte le azioni e attivit&#224; svolte nell&#8217;ambito del Programma e la loro complementarit&#224; rispetto alle attivit&#224; degli Stati membri, ricercando al contempo coerenza, complementarit&#224; e sinergie con i programmi di finanziamento a sostegno di settori con stretti legami reciproci. Bench&#233; i pertinenti programmi di lavoro forniscano uno strumento per garantire la coerenza delle azioni a gestione diretta e indiretta, &#232; opportuno porre in essere una collaborazione tra la Commissione e le pertinenti autorit&#224; degli Stati membri per garantire la coerenza e le complementarit&#224; anche tra i fondi a gestione diretta e indiretta e i fondi soggetti a gestione concorrente, nel rispetto delle disposizioni applicabili di un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisca disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo Plus, sul Fondo di coesione, sul Fondo per una transizione giusta e sul Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l&#8217;acquacoltura, e norme finanziarie per questi ultimi e per il Fondo per l&#8217;asilo, la migrazione e l&#8217;integrazione, il Fondo per la sicurezza interna e lo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e i visti (regolamento recante disposizioni comuni per il periodo 2021-2027).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Le capacit&#224; dell&#8217;HPC e la relativa elaborazione dei dati nell&#8217;Unione dovrebbero garantire un pi&#249; ampio utilizzo dell&#8217;HPC da parte dell&#8217;industria e, pi&#249; in generale, nei settori di interesse pubblico, al fine di cogliere le opportunit&#224; uniche offerte dai supercomputer alla societ&#224; per quanto riguarda la sanit&#224;, l&#8217;ambiente, la sicurezza e la competitivit&#224; dell&#8217;industria, in particolare delle PMI. L&#8217;acquisizione di supercomputer di prim&#8217;ordine renderebbe sicuro il sistema di alimentazione dell&#8217;Unione e aiuterebbe a diffondere servizi di simulazione, visualizzazione e realizzazione di prototipi, garantendo al contempo che sistemi HPC siano conformi ai valori e ai principi dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno espresso il loro sostegno all&#8217;intervento dell&#8217;Unione nell&#8217;ambito dell&#8217;HPC. Inoltre, tra il 2017 e il 2018, 22 Stati membri hanno firmato la dichiarazione europea sull&#8217;HPC, un accordo multigovernativo in cui si sono impegnati a collaborare con la Commissione per creare e implementare in Europa le infrastrutture HPC e di dati pi&#249; avanzate, che sarebbero cos&#236; a disposizione delle comunit&#224; scientifiche e dei partner pubblici e privati in tutta l&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Come sottolineato nella valutazione d&#8217;impatto a corredo della proposta della Commissione di un regolamento del Consiglio che istituisce l&#8217;impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni, al fine di conseguire l&#8217;obiettivo specifico &#171;Calcolo ad alte prestazioni&#187;, un&#8217;impresa comune &#232; considerata come lo strumento di attuazione pi&#249; adatto, in particolare per coordinare le strategie e gli investimenti dell&#8217;Unione e nazionali nell&#8217;infrastruttura HPC, nonch&#233; nelle attivit&#224; di ricerca e sviluppo, mettere in comune risorse provenienti da fondi pubblici e privati e tutelare gli interessi economici e strategici dell&#8217;Unione. Inoltre i centri di competenze per il calcolo ad alte prestazioni nazionali<span>,</span> quali definiti dal regolamento (UE) 2018/1488 del Consiglio&#160;<a>(<span>18</span>)</a><span>,</span> forniscono servizi HPC all&#8217;industria, incluse le PMI e le start-up, al mondo accademico e alle pubbliche amministrazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Lo sviluppo di capacit&#224; correlate all&#8217;IA costituisce un cruciale fattore di stimolo per la trasformazione digitale dell&#8217;industria, dei servizi nonch&#233; del settore pubblico. Nelle fabbriche, nelle applicazioni in acque profonde, nelle case, nelle citt&#224; e negli ospedali si utilizzano sempre pi&#249; robot autonomi. Le piattaforme commerciali di IA sono passate dalla fase di prova a quella dell&#8217;applicazione concreta nei settori della sanit&#224; e dell&#8217;ambiente. Tutte le maggiori case automobilistiche stanno sviluppando automobili senza conducente, mentre le tecniche di apprendimento automatico sono al centro di tutte le principali piattaforme web e delle applicazioni basate sui Big Data. Affinch&#233; sia competitiva a livello internazionale, &#232; essenziale che l&#8217;Europa unisca le forze a tutti i livelli. Gli Stati membri l&#8217;hanno riconosciuto con impegni concreti a collaborare nel quadro di un piano d&#8217;azione coordinato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Gli archivi di algoritmi possono includere un ampio insieme di algoritmi, incluse soluzioni semplici quali gli algoritmi di classificazione, gli algoritmi relativi a reti neurali e gli algoritmi di pianificazione o ragionamento. Essi possono altres&#236; includere soluzioni pi&#249; complesse, come gli algoritmi di riconoscimento vocale, gli algoritmi di navigazione integrati in dispositivi autonomi, come i droni, o in automobili a guida autonoma e gli algoritmi di IA integrati in robot che consentono loro di interagire con l&#8217;ambiente in cui si trovano e adattarsi a esso. &#200; opportuno rendere facilmente accessibili a tutti sulla base di condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Nella sua risoluzione del 1<span>o</span>&#160;giugno&#160;2017 sulla digitalizzazione dell&#8217;industria europea, il Parlamento europeo ha sottolineato l&#8217;impatto delle barriere linguistiche sull&#8217;industria e sulla digitalizzazione di quest&#8217;ultima. In tale contesto, lo sviluppo di tecnologie del linguaggio su larga scala basate sull&#8217;IA, come la traduzione automatica, il riconoscimento vocale, l&#8217;analisi dei Big Data, i sistemi di dialogo e di risposta alle domande, &#232; essenziale per preservare la diversit&#224; linguistica, garantire l&#8217;inclusivit&#224; e consentire la comunicazione uomo-uomo e uomo-macchina.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>I prodotti e i servizi basati sull&#8217;IA dovrebbero essere di facile impiego, a norma di legge per impostazione predefinita e offrire ai consumatori una scelta pi&#249; ampia e maggiori informazioni, in particolare con riguardo alla qualit&#224; dei prodotti e dei servizi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>La disponibilit&#224; di set di dati su vasta scala nonch&#233; di strutture di prova e sperimentazione &#232; di grande importanza ai fini dello sviluppo dell&#8217;IA, incluse le tecnologie del linguaggio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Nella sua risoluzione del 1<span>o</span>&#160;giugno&#160;2017 sulla digitalizzazione dell&#8217;industria europea il Parlamento europeo ha sottolineato l&#8217;importanza di un approccio europeo comune alla cibersicurezza e ha riconosciuto la necessit&#224; di svolgere attivit&#224; di sensibilizzazione in materia. Ha considerato la resilienza dell&#8217;infrastruttura cibernetica, come una responsabilit&#224; fondamentale per i leader aziendali, nonch&#233; per i responsabili europei e nazionali delle decisioni politiche in materia di sicurezza industriale, come pure l&#8217;attuazione della sicurezza e della tutela della vita privata fin dalla progettazione e per impostazione predefinita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>La cibersicurezza rappresenta una sfida per l&#8217;intera Unione che non pu&#242; essere affrontata soltanto tramite iniziative nazionali. La capacit&#224; dell&#8217;Europa nel settore della cibersicurezza dovrebbe essere potenziata al fine di dotare l&#8217;Unione delle capacit&#224; necessarie per proteggere i cittadini, le amministrazioni pubbliche e le imprese dalle minacce informatiche. Inoltre i consumatori dovrebbero essere tutelati quando utilizzano prodotti connessi che possono essere oggetto di attacchi informatici e compromettere la loro sicurezza. Tali obiettivi dovrebbero essere conseguiti tramite un&#8217;azione congiunta con gli Stati membri e il settore privato, sviluppando progetti volti a potenziare le capacit&#224; dell&#8217;Europa nel settore della cibersicurezza, assicurando il coordinamento tra tali progetti e garantendo un&#8217;ampia implementazione delle soluzioni di cibersicurezza pi&#249; recenti in tutti i settori economici inclusi i progetti, i servizi, le competenze e le applicazioni a duplice uso, nonch&#233; aggregando le competenze in questo ambito per garantire la massa critica e l&#8217;eccellenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>Nel settembre 2017 la Commissione ha presentato un pacchetto di iniziative che delinea un approccio globale dell&#8217;Unione alla cibersicurezza, allo scopo di potenziare la capacit&#224; dell&#8217;Europa di gestire le minacce e gli attacchi informatici e di rafforzare la capacit&#224; tecnologica e industriale in questo ambito. Tale pacchetto comprende il regolamento (UE) 2019/881 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>19</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>La fiducia costituisce una condizione essenziale per il funzionamento del mercato unico digitale. Le tecnologie della cibersicurezza, come le identit&#224; digitali, la crittografia e il rilevamento delle intrusioni, e le loro applicazioni in ambiti quali il settore finanziario, l&#8217;industria 4.0, l&#8217;energia, i trasporti, la sanit&#224; e l&#8217;amministrazione elettronica sono essenziali per salvaguardare la sicurezza e la fiducia nelle attivit&#224; e nelle operazioni online da parte dei cittadini, delle pubbliche amministrazioni e delle imprese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Il Consiglio europeo, nelle sue conclusioni del 19&#160;ottobre 2017, ha sottolineato che, per realizzare con esito positivo un&#8217;Europa digitale, l&#8217;Unione ha bisogno di mercati del lavoro e sistemi di istruzione e di formazione adeguati all&#8217;era digitale, e che occorre investire nelle competenze digitali per dare a tutti gli europei le capacit&#224; e gli strumenti per agire.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>Nelle sue conclusioni del 14&#160;dicembre 2017 il Consiglio europeo ha invitato gli Stati membri, il Consiglio e la Commissione a portare avanti l&#8217;agenda del vertice sociale di G&#246;teborg del novembre 2017, compresi il pilastro europeo dei diritti sociali, l&#8217;istruzione e la formazione e l&#8217;attuazione della nuova agenda per le competenze per l&#8217;Europa. Il Consiglio europeo ha inoltre invitato la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a vagliare eventuali misure per affrontare le sfide in materia di competenze connesse alla digitalizzazione, alla cibersicurezza, all&#8217;alfabetizzazione mediatica e all&#8217;IA, nonch&#233; ad affrontare la necessit&#224; di un approccio all&#8217;istruzione e alla formazione inclusivo, fondato sull&#8217;apprendimento lungo tutto l&#8217;arco della vita e orientato all&#8217;innovazione. In risposta a tale richiesta, la Commissione ha presentato, il 17&#160;gennaio 2018, un primo pacchetto di misure per affrontare questioni quali le competenze chiave, le competenze digitali, i valori comuni e l&#8217;istruzione inclusiva. Nel maggio 2018 &#232; stato presentato un secondo pacchetto di misure che costituisce un progresso verso la realizzazione dello spazio europeo dell&#8217;istruzione entro il 2025 e che a sua volta pone l&#8217;accento sul ruolo centrale delle competenze digitali. L&#8217;alfabetizzazione mediatica comprende le competenze essenziali (conoscenze, abilit&#224; e atteggiamenti) che consentono ai cittadini di rapportarsi in modo efficace ai media e ad altri fornitori di informazioni nonch&#233; di sviluppare un pensiero critico e capacit&#224; di apprendimento lungo tutto l&#8217;arco della vita per socializzare e diventare cittadini attivi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>Data la necessit&#224; di un approccio olistico, il Programma dovrebbe altres&#236; tenere conto dell&#8217;inclusione, la qualificazione, la formazione e la specializzazione che, oltre alle competenze digitali avanzate, sono decisive per la creazione di valore aggiunto nella societ&#224; della conoscenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>Nella risoluzione sulla digitalizzazione dell&#8217;industria europea, il Parlamento europeo ha affermato che l&#8217;istruzione, la formazione e l&#8217;apprendimento lungo tutto l&#8217;arco della vita sono la chiave di volta della coesione sociale in una societ&#224; digitale. Il Parlamento europeo ha chiesto inoltre che l&#8217;equilibrio di genere sia integrato in tutte le iniziative digitali sottolineando la necessit&#224; di affrontare il divario di genere nel settore delle tecnologie dell&#8217;informazione e della comunicazione (TIC), poich&#233; tale aspetto &#232; fondamentale per la crescita e la prosperit&#224; a lungo termine dell&#8217;Europa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>Le tecnologie digitali avanzate sostenute dal Programma, come l&#8217;HPC, la cibersicurezza e l&#8217;IA, sono ormai abbastanza mature da poter uscire dallo stadio della ricerca per essere implementate, applicate e ulteriormente sviluppate a livello dell&#8217;Unione. Cos&#236; come l&#8217;implementazione di tali tecnologie, anche la dimensione delle competenze digitali avanzate richiede una risposta a livello dell&#8217;Unione. Occorre sviluppare ulteriormente, aumentare e rendere accessibili in tutta l&#8217;Unione opportunit&#224; di formazione in materia di competenze digitali avanzate, incluse le competenze in materia di protezione dei dati. L&#8217;assenza di ci&#242; potrebbe ostacolare un&#8217;implementazione agevole delle tecnologie digitali avanzate e compromettere la competitivit&#224; generale dell&#8217;economia dell&#8217;Unione. Le azioni sostenute dal Programma sono complementari alle azioni sostenute dal Fondo sociale europeo Plus (FSE+), dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e da Erasmus+, ciascuno istituito da un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, e da Orizzonte Europa. Tali azioni saranno destinate alla forza lavoro dell&#8217;Unione, nel settore sia pubblico che privato, in particolare i professionisti delle TIC e altri professionisti del settore, nonch&#233; agli studenti, tirocinanti e formatori. Con l&#8217;espressione &#171;forza lavoro&#187; si fa riferimento alla popolazione economicamente attiva, e include sia gli occupati, dipendenti e autonomi, sia i disoccupati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>La modernizzazione delle amministrazioni e dei servizi pubblici tramite strumenti digitali &#232; di importanza cruciale per ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese, incluse le PMI, e dei cittadini in generale, rendendo le loro interazioni con le autorit&#224; pubbliche pi&#249; rapide, pi&#249; semplici e meno costose, e aumentando l&#8217;efficienza, la trasparenza e la qualit&#224; dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese, migliorando nel contempo l&#8217;efficienza della spesa pubblica. Poich&#233; alcuni servizi di interesse pubblico hanno gi&#224; ora una dimensione a livello dell&#8217;Unione, il sostegno fornito alla loro attuazione e implementazione a livello dell&#8217;Unione dovrebbe garantire che i cittadini e le imprese possano beneficiare dei dell&#8217;accesso a servizi digitali di alta qualit&#224; in tutta l&#8217;Unione, ove possibile multilingui. Inoltre, si prevede che il sostegno dell&#8217;Unione in questo settore incoraggi il riuso dell&#8217;informazione del settore pubblico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>La digitalizzazione pu&#242; agevolare e migliorare l&#8217;accessibilit&#224; senza barriere per tutti, compresi gli anziani, le persone a mobilit&#224; ridotta o con disabilit&#224;, e le persone che vivono in zone remote o rurali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>Per realizzare la trasformazione digitale dei settori di interesse pubblico come la sanit&#224;, la mobilit&#224;, la giustizia, il monitoraggio terrestre o ambientale, la sicurezza, la riduzione delle emissioni di carbonio, l&#8217;infrastruttura energetica, l&#8217;istruzione e la formazione e la cultura &#232; necessario mantenere e ampliare le infrastrutture di servizi digitali, che rendono possibile lo scambio sicuro di dati a livello transfrontaliero e promuovono lo sviluppo nazionale. Il coordinamento tra tali infrastrutture di servizi digitali nell&#8217;ambito del presente regolamento permetterebbe di sfruttare al meglio le sinergie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>L&#8217;implementazione delle necessarie tecnologie digitali, in particolare quelle nel quadro degli obiettivi specifici &#171;Calcolo ad alte prestazioni&#187;, &#171;Intelligenza artificiale&#187; e &#171;Cibersicurezza e fiducia&#187;, &#232; fondamentale per cogliere i benefici della trasformazione digitale e potrebbe essere completata da altre tecnologie all&#8217;avanguardia e future, come le tecnologie dei registri distribuiti&#160;&#8212; ad esempio blockchain.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>La trasformazione digitale dovrebbe consentire ai cittadini di accedere ai propri dati personali, usarli e gestirli in modo sicuro a livello transfrontaliero, indipendentemente dal luogo fisico in cui si trovano i cittadini stessi o i dati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>Nella dichiarazione di Tallinn sull&#8217;e-government del 6&#160;ottobre 2017, i ministri incaricati del coordinamento dell&#8217;e-government e delle politiche ad esso relative degli Stati membri e dei paesi membri dell&#8217;Associazione europea di libero scambio hanno concluso che il progresso digitale sta trasformando in profondit&#224; le loro societ&#224; ed economie e mette alla prova l&#8217;efficacia di politiche sviluppate in precedenza in molti settori, nonch&#233; il ruolo e la funzione della pubblica amministrazione nel suo complesso e che &#232; loro dovere prevedere e gestire queste sfide per rispondere alle esigenze e alle aspettative dei cittadini e delle imprese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>La modernizzazione delle pubbliche amministrazioni europee costituisce una delle priorit&#224; fondamentali per un&#8217;attuazione efficace del mercato unico digitale. La valutazione intermedia della strategia del mercato unico digitale ha evidenziato la necessit&#224; di agevolare la trasformazione delle pubbliche amministrazioni e garantire ai cittadini un accesso facile, affidabile e fluido ai servizi pubblici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>L&#8217;analisi annuale della crescita pubblicata dalla Commissione nel 2017 rivela che la qualit&#224; delle pubbliche amministrazioni europee ha un impatto diretto sull&#8217;ambiente economico ed &#232; pertanto di importanza cruciale per stimolare la produttivit&#224;, la competitivit&#224;, la cooperazione economica, la crescita sostenibile, l&#8217;occupazione e i posti di lavoro di elevata qualit&#224;. In particolare, sono necessarie pubbliche amministrazioni efficienti e trasparenti e sistemi giudiziari efficaci per favorire la crescita economica e offrire servizi di alta qualit&#224; a cittadini e imprese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>L&#8217;interoperabilit&#224; dei servizi pubblici europei riguarda tutti i livelli dell&#8217;amministrazione: dell&#8217;Unione, nazionale, regionale e locale. Oltre a rimuovere gli ostacoli al funzionamento del mercato interno, l&#8217;interoperabilit&#224; agevola la cooperazione transfrontaliera, la promozione di norme europee e un&#8217;attuazione efficace delle politiche, e offre significative possibilit&#224; per evitare l&#8217;insorgere di barriere elettroniche transfrontaliere, assicurando altres&#236; la creazione di servizi pubblici comuni nuovi, e il consolidamento di quelli gi&#224; in fase di sviluppo, a livello dell&#8217;Unione. Per eliminare la frammentazione dei servizi pubblici europei e sostenere le libert&#224; fondamentali e l&#8217;applicazione del riconoscimento reciproco nell&#8217;Unione &#232; opportuno promuovere un approccio olistico transfrontaliero e intersettoriale all&#8217;interoperabilit&#224; nel modo pi&#249; efficace possibile e pi&#249; rispondente alle esigenze degli utenti finali. Tale approccio implica che l&#8217;interoperabilit&#224; debba essere intesa in senso ampio, spaziando dagli aspetti tecnici a quelli giuridici e comprendendo elementi strategici del settore. La gamma di attivit&#224; dovrebbe dunque spingersi al di l&#224; del ciclo di vita abituale delle soluzioni per includere tutti gli elementi degli interventi in grado di promuovere le condizioni quadro necessarie per un&#8217;interoperabilit&#224; costante a livello generale. Il Programma dovrebbe altres&#236; agevolare il reciproco arricchimento tra le diverse iniziative nazionali, conseguendo lo sviluppo di una societ&#224; digitale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>Il Programma dovrebbe incoraggiare soluzioni open source per consentire il riuso, accrescere la fiducia e garantire la trasparenza. Tale approccio avr&#224; un impatto positivo sulla sostenibilit&#224; dei progetti finanziati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>La dotazione finanziaria stanziata per azioni specifiche dedicate all&#8217;attuazione del quadro di interoperabilit&#224; e all&#8217;interoperabilit&#224; delle soluzioni sviluppate dovrebbe ammontare a&#160;194 milioni di EUR.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>La risoluzione del Parlamento europeo sulla digitalizzazione dell&#8217;industria europea sottolinea l&#8217;importanza di sbloccare sufficienti finanziamenti pubblici e privati per la digitalizzazione dell&#8217;industria europea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>Il 19&#160;aprile 2016 la Commissione ha adottato l&#8217;iniziativa per la digitalizzazione dell&#8217;industria europea per &#171;fare in modo che qualsiasi industria in Europa possa beneficiare appieno delle innovazioni digitali, indipendentemente dal settore in cui opera, dal luogo in cui si trova e dalle sue dimensioni&#187;. Ci&#242; &#232; particolarmente importante per le PMI dei settori culturali e creativi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>Il Comitato economico e sociale europeo ha accolto con favore la comunicazione della Commissione su &#171;Digitalizzazione dell&#8217;industria europea&#187; e ha ritenuto che essa, insieme ai documenti che la accompagnano, &#171;rappresenti il primo passo nell&#8217;ambito di un ampio programma di lavoro a livello europeo da realizzarsi in stretta collaborazione reciproca tra tutte le parti pubbliche e private interessate&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>Per conseguire gli obiettivi prefissati pu&#242; essere necessario fare leva sul potenziale delle tecnologie complementari nel settore delle reti e del calcolo, come si afferma nella comunicazione della Commissione su &#171;Digitalizzazione dell&#8217;industria europea&#187;, che riconosce che la &#171;disponibilit&#224; di reti e infrastrutture cloud di prim&#8217;ordine&#187; costituisce un componente essenziale della digitalizzazione dell&#8217;industria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>Stabilendo una serie unica di norme direttamente applicabili negli ordinamenti giuridici degli Stati membri, il regolamento (UE) 2016/679 garantisce la libera circolazione dei dati personali tra gli Stati membri e rafforza la fiducia e la sicurezza dei singoli cittadini&#160;&#8212; due elementi indispensabili per la creazione di un vero mercato unico digitale. Tutte le azioni intraprese nell&#8217;ambito del presente Programma che comportano il trattamento di dati personali dovrebbero pertanto contribuire all&#8217;agevole attuazione di tale regolamento, ad esempio nel settore dell&#8217;IA e delle tecnologie di registro distribuito (ad esempio blockchain). Tali azioni dovrebbero sostenere lo sviluppo di tecnologie digitali che rispettino gli obblighi relativi alla protezione dei dati fin dalla progettazione e protezione dei dati per impostazione predefinita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>Il Programma dovrebbe essere attuato in modo da rispettare pienamente il quadro e dell&#8217;Unione e internazionale in materia di protezione e applicazione della propriet&#224; intellettuale. La protezione efficace della propriet&#224; intellettuale riveste un ruolo essenziale ai fini dell&#8217;innovazione, ed &#232; pertanto fondamentale per l&#8217;attuazione efficace del Programma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>I paesi terzi che sono membri dello Spazio economico europeo possono partecipare ai programmi dell&#8217;Unione nel quadro della cooperazione istituita a norma dell&#8217;accordo sullo Spazio economico europeo&#160;<a>(<span>20</span>)</a>, che prevede l&#8217;attuazione dei programmi sulla base di una decisione adottata ai sensi di tale accordo. I paesi terzi possono partecipare anche sulla base di altri strumenti giuridici. Tali strumenti dovrebbero poter prevedere un&#8217;associazione parziale, vale a dire l&#8217;associazione a un numero limitato di obiettivi specifici perseguiti nell&#8217;ambito del presente Programma. &#200; opportuno introdurre nel presente regolamento una disposizione specifica che imponga ai paesi terzi di concedere i diritti necessari e l&#8217;accesso di cui hanno bisogno l&#8217;ordinatore responsabile, l&#8217;OLAF e la Corte dei conti per esercitare integralmente le rispettive competenze.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>Gli organismi cui &#232; affidata l&#8217;esecuzione del Programma dovrebbero essere conformi alle disposizioni applicabili alle istituzioni dell&#8217;Unione e al diritto nazionale in materia di trattamento delle informazioni, in particolare delle informazioni sensibili non classificate e delle informazioni classificate UE. Per l&#8217;obiettivo specifico &#171;Sicurezza informatica e fiducia&#187; potrebbe essere necessario, per motivi di sicurezza, che i soggetti che sono controllati da paesi terzi siano esclusi dagli inviti a presentare proposte e offerte previsti dal presente Programma. In casi eccezionali pu&#242; essere necessaria un&#8217;esclusione di questo tipo anche per gli obiettivi specifici &#171;Calcolo ad alte prestazioni &#171;e &#171;Intelligenza artificiale&#187;. I motivi di sicurezza alla base dell&#8217;esclusione dovrebbero essere proporzionati e debitamente giustificati con riferimento ai rischi che comporterebbe l&#8217;inclusione di dette soggetti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>Rispecchiando l&#8217;importanza di lottare contro i cambiamenti climatici, in linea con gli impegni assunti dall&#8217;Unione per attuare l&#8217;accordo di Parigi, adottato ai sensi della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici&#160;<a>(<span>21</span>)</a>, e agli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, il presente Programma &#232; inteso a contribuire all&#8217;integrazione delle azioni per il clima nelle politiche e al conseguimento dell&#8217;obiettivo generale di destinare il 30&#160;% delle spese di bilancio dell&#8217;Unione al sostegno degli obiettivi climatici e dell&#8217;ambizione di destinare il 7,5&#160;% del bilancio nel 2024 e il 10&#160;% nel 2026 e nel 2027 alle spese relative alla biodiversit&#224;, tenendo conto nel contempo delle sovrapposizioni esistenti tra gli obiettivi in materia di clima e di biodiversit&#224;. Le azioni pertinenti dovrebbero essere individuate nel corso della preparazione e dell&#8217;attuazione del Programma e riesaminate nel contesto dei relativi processi di valutazione e riesame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>Poich&#233; il Programma &#232; nuovo, &#232; utile fornire, in un allegato, una descrizione tecnica dell&#8217;ambito delle sue azioni. La descrizione tecnica figurante in tale allegato dovrebbe essere tenuta in considerazione dalla Commissione in sede di elaborazione dei programmi di lavoro, i quali, a loro volta, dovrebbero essere coerenti con gli obiettivi di cui al presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>I programmi di lavoro dovrebbero essere adottati, in linea di principio, come programmi di lavoro pluriennali, di norma ogni due anni, oppure, laddove giustificato da esigenze correlate all&#8217;attuazione del Programma, come programmi di lavoro annuali. Le forme di finanziamento dell&#8217;Unione e i metodi di attuazione del Programma dovrebbero essere scelti in base alla rispettiva capacit&#224; di conseguire gli obiettivi specifici delle azioni e di produrre risultati, tenuto conto, in particolare, dei costi dei controlli, degli oneri amministrativi e del rischio previsto di inosservanza. Tale scelta dovrebbe prendere in considerazione anche il ricorso a somme forfettarie, tassi fissi e costi unitari nonch&#233; ai finanziamenti non collegati ai costi di cui all&#8217;articolo&#160;125, paragrafo 1, del regolamento finanziario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>&#200; opportuno delegare alla Commissione il potere di adottare atti conformemente all&#8217;articolo&#160;290 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea (TFUE) per modificare l&#8217;allegato I del presente regolamento al fine di rispecchiare i mutamenti tecnologici e gli sviluppi del mercato riguardo alle azioni ivi descritte in modo coerente con gli obiettivi del presente regolamento e per modificare l&#8217;allegato II riguardo a indicatori misurabili, se ritenuto necessario, nonch&#233; per integrare il presente regolamento con disposizioni sull&#8217;istituzione di un quadro di sorveglianza e di valutazione. &#200; di particolare importanza che durante i lavori preparatori la Commissione svolga adeguate consultazioni, anche a livello di esperti, nel rispetto dei principi stabiliti nell&#8217;accordo interistituzionale &#171;Legiferare meglio&#187; del 13&#160;aprile 2016. In particolare, al fine di garantire la parit&#224; di partecipazione alla preparazione degli atti delegati, il Parlamento europeo e il Consiglio ricevono tutti i documenti contemporaneamente agli esperti degli Stati membri, e i loro esperti hanno sistematicamente accesso alle riunioni dei gruppi di esperti della Commissione incaricati della preparazione di tali atti delegati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>&#200; opportuno attribuire alla Commissione competenze di esecuzione al fine di garantire condizioni uniformi di esecuzione del presente regolamento riguardo alla selezione delle entit&#224; che formano i poli europei dell&#8217;innovazione digitale iniziali e successivi e all&#8217;adozione dei programmi di lavoro per gli obiettivi specifici 2, 4 e&#160;5 e per possibili altre azioni sotto gestione diretta per gli obiettivi 1 e&#160;3, affinch&#233; gli obiettivi del Programma siano conseguiti in conformit&#224; delle priorit&#224; dell&#8217;Unione e degli Stati membri e siano assicurate la coerenza, la trasparenza e la continuit&#224; dell&#8217;azione comune da parte dell&#8217;Unione e degli Stati membri. &#200; altres&#236; opportuno che tali competenze siano esercitate conformemente al regolamento (UE) n.&#160;182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>22</span>)</a>. Per le azioni soggette alla gestione indiretta, i programmi di lavoro sono adottati conformemente alle regole dei consigli di amministrazione degli organismi cui &#232; affidata l&#8217;esecuzione del Programma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>Il presente regolamento rispetta i diritti fondamentali e osserva i principi riconosciuti dalla Carta dei diritti fondamentali dell&#8217;Unione europea (&#171;Carta&#187;), in particolare quelli relativi a protezione dei dati di carattere personale, libert&#224; di espressione e d&#8217;informazione, libert&#224; d&#8217;impresa, non discriminazione, protezione della salute, protezione dei consumatori e diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale. Gli Stati membri dovrebbero applicare il presente regolamento nel rispetto di tali diritti e principi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>Al presente regolamento si applicano le regole finanziarie orizzontali adottate dal Parlamento europeo e dal Consiglio in base all&#8217;articolo&#160;322 TFUE. Tali regole sono stabilite nel regolamento finanziario, definiscono in particolare le modalit&#224; relative alla formazione e all&#8217;esecuzione del bilancio dell&#8217;Unione attraverso sovvenzioni, premi, appalti e gestione indiretta e assicurano il controllo della responsabilit&#224; degli agenti finanziari. Le regole adottate in base all&#8217;articolo&#160;322 TFUE comprendono anche un regime generale di condizionalit&#224; per la protezione del bilancio dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Poich&#233; gli obiettivi del presente regolamento, segnatamente sostenere e accelerare la trasformazione digitale dell&#8217;economia, dell&#8217;industria e della societ&#224; europee, permettere alle imprese, alle pubbliche amministrazioni e ai cittadini di tutta l&#8217;Unione di beneficiare dei suoi vantaggi, nonch&#233; migliorare la competitivit&#224; dell&#8217;Europa nell&#8217;economia digitale mondiale contribuendo a ridurre il divario digitale in tutta l&#8217;Unione e rafforzando l&#8217;autonomia strategica dell&#8217;Unione, non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri ma, a motivo della sua portata e dei suoi effetti, possono essere conseguiti meglio a livello di Unione, quest&#8217;ultima pu&#242; intervenire in base al principio di sussidiariet&#224; sancito dall&#8217;articolo&#160;5 del trattato sull&#8217;Unione europea. Il presente regolamento si limita a quanto &#232; necessario per conseguire tali obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalit&#224; enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>Per garantire la continuit&#224; del sostegno nel settore d&#8217;intervento pertinente e per consentire di cominciare l&#8217;attuazione dall&#8217;inizio del QFP 2021-2027, il presente regolamento dovrebbe entrare in vigore con urgenza e dovrebbe applicarsi con efficacia retroattiva a decorrere dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno abrogare la decisione (UE) 2015/2240 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>23</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Oggetto Il presente regolamento istituisce il programma Europa digitale («Programma») per la durata del QFP 2021-2027. Il presente regolamento stabilisce gli obiettivi del programma, la sua dotazione finanziaria per il periodo 2021-2027, le forme di finanziamento dell’Unione e le norme di erogazione dei finanziamenti. Articolo 2 Definizioni Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>&#171;operazione di finanziamento misto&#187;: le azioni sostenute dal bilancio dell&#8217;Unione, anche nell&#8217;ambito di un meccanismo o piattaforma di finanziamento misto ai sensi dell&#8217;articolo&#160;2, punto 6, del regolamento finanziario, che combina forme di aiuto non rimborsabile o strumenti finanziari a titolo del bilancio dell&#8217;Unione con forme rimborsabili di aiuto di istituzioni di finanziamento allo sviluppo o altri istituti di finanziamento pubblici, nonch&#233; di istituti di finanziamento commerciali e investitori;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>&#171;soggetto giuridico&#187;: una persona fisica o una persona giuridica costituita e riconosciuta come tale a norma del diritto nazionale, del diritto dell&#8217;Unione o del diritto internazionale, dotata di personalit&#224; giuridica e della capacit&#224;, agendo a proprio nome, di esercitare diritti ed essere soggetta a obblighi, o un soggetto non avente personalit&#224; giuridica di cui all&#8217;articolo&#160;197, paragrafo 2, lettera c), del regolamento finanziario;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#171;paese associato&#187;: un paese terzo che ha sottoscritto con l&#8217;Unione un accordo che consente la sua partecipazione al Programma a norma dell&#8217;articolo&#160;10;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>&#171;organizzazione internazionale di interesse europeo&#187;: un&#8217;organizzazione internazionale in cui la maggioranza dei membri sono Stati membri o la cui sede principale &#232; in uno Stato membro;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>&#171;polo europeo dell&#8217;innovazione digitale&#187;: un soggetto giuridico selezionato a norma dell&#8217;articolo&#160;16 per svolgere i compiti previsti dal Programma, in particolare fornire direttamente o assicurare l&#8217;accesso a competenze tecnologiche e strutture di sperimentazione, come attrezzature e strumenti software, allo scopo di rendere possibile la trasformazione digitale dell&#8217;industria<span>,</span> nonch&#233; agevolare l&#8217;accesso ai finanziamenti; &#232; aperto alle imprese di ogni forma e dimensione, in particolare alle PMI, alle societ&#224; a media capitalizzazione e alle scale-up, nonch&#233; alle pubbliche amministrazioni di tutta l&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>&#171;competenze digitali avanzate&#187;: le abilit&#224; e le competenze professionali che richiedono le conoscenze e l&#8217;esperienza necessarie per comprendere, progettare, sviluppare, gestire, testare, implementare, utilizzare e mantenere le tecnologie, i prodotti e i servizi sostenuti dal Programma di cui all&#8217;articolo&#160;7;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>&#171;partenariato europeo&#187;: iniziativa quale definita all&#8217;articolo&#160;2, punto 3, del regolamento (UE) 2021/695;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>&#171;piccole e medie imprese&#187; o &#171;PMI&#187;: microimprese, piccole e medie imprese quali definite all&#8217;articolo&#160;2 dell&#8217;allegato della raccomandazione 2003/361/CE della Commissione&#160;<a>(<span>24</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>&#171;cibersicurezza&#187;: l&#8217;insieme delle attivit&#224; necessarie per proteggere la rete e i sistemi informativi, gli utenti di tali sistemi e altre persone interessate dalle minacce informatiche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>&#171;infrastrutture di servizi digitali&#187;: le infrastrutture che permettono la fornitura di servizi in rete per via elettronica, generalmente tramite Internet;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>&#171;marchio di eccellenza&#187;: marchio di qualit&#224; attribuito alle proposte soggette a un invito a presentare proposte nel quadro del Programma che hanno superato tutte le soglie di valutazione stabilite nel programma di lavoro, ma che non hanno potuto essere finanziate a causa della dotazione di bilancio insufficiente attribuita a tale invito a presentare proposte nell&#8217;ambito del programma di lavoro, e che potrebbero beneficiare del sostegno a titolo di altre fonti di finanziamento dell&#8217;Unione o nazionali;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12)</p></td><td><p>&#171;esascala&#187; significa, nel contesto di sistemi informatici, in grado di eseguire 10<span>18</span> (dieci alla potenza di 18) operazioni mobili al secondo.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 3 Obiettivi del Programma 1. Gli obiettivi generali del Programma sono i seguenti: sostenere e accelerare la trasformazione digitale dell’economia, dell’industria e della società europee, permettere ai cittadini, alle pubbliche amministrazioni e alle imprese di tutta l’Unione di beneficiare dei suoi vantaggi, nonché migliorare la competitività dell’Europa nell’economia digitale mondiale contribuendo a ridurre il divario digitale in tutta l’Unione e rafforzando l’autonomia strategica dell’Unione tramite un sostegno globale, intersettoriale e transfrontaliero e un maggiore contributo dell’Unione. Il Programma è attuato in stretto coordinamento con altri programmi dell’Unione, a seconda dei casi, e mira a: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>rafforzare e promuovere le capacit&#224; dell&#8217;Europa nei settori chiave delle tecnologie digitali tramite un&#8217;implementazione su vasta scala;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nel settore privato e nei settori di interesse pubblico, ampliare la diffusione e adozione delle tecnologie digitali europee fondamentali, promuovendo la trasformazione e l&#8217;accesso alle tecnologie digitali.</p></td></tr></tbody></table> 2. I cinque obiettivi specifici interconnessi del Programma sono i seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>obiettivo specifico 1&#160;&#8212; Calcolo ad alte prestazioni;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>obiettivo specifico 2&#160;&#8212; Intelligenza artificiale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>obiettivo specifico 3&#160;&#8212; Cibersicurezza e fiducia;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>obiettivo specifico 4&#160;&#8212; Competenze digitali avanzate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>obiettivo specifico 5&#160;&#8212; Implementazione e impiego ottimale delle capacit&#224; digitali e interoperabilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 4 Obiettivo specifico 1 — Calcolo ad alte prestazioni 1. L’intervento finanziario da parte dell’Unione nell’ambito dell’obiettivo specifico 1 — Calcolo ad alte prestazioni persegue gli obiettivi operativi seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>implementare, coordinare a livello dell&#8217;Unione e operare nell&#8217;Unione un&#8217;infrastruttura di dati e supercalcolo a esascala integrata, orientata alla domanda, guidata dalle applicazioni e di prim&#8217;ordine, facilmente accessibile agli utenti pubblici e privati, in particolare alle PMI, a prescindere dallo Stato membro in cui si trovano, e facilmente accessibili per finalit&#224; di ricerca, conformemente al regolamento (UE) 2018/1488;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>implementare tecnologia pronta per l&#8217;uso operativa derivante da attivit&#224; di ricerca e innovazione, al fine di creare un ecosistema integrato a livello dell&#8217;Unione per l&#8217;HPC che comprenda vari aspetti dei segmenti della catena del valore scientifica e industriale, inclusi hardware, software, applicazioni, servizi, interconnessioni e competenze digitali, con un elevato livello di sicurezza e protezione dei dati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>implementare e operare un&#8217;infrastruttura post-esascala, compresa l&#8217;integrazione con le tecnologie informatiche quantistiche, e infrastrutture di ricerca in ambito informatico; incoraggiare lo sviluppo nell&#8217;Unione degli hardware e dei software necessari per tale implementazione.</p></td></tr></tbody></table> 2. Le azioni nell’ambito dell’obiettivo specifico 1 sono attuate principalmente attraverso l’impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo istituita dal regolamento (UE) 2018/1488. Articolo 5 Obiettivo specifico 2 — Intelligenza artificiale 1. L’intervento finanziario da parte dell’Unione nell’ambito dell’obiettivo specifico 2 — Intelligenza artificiale persegue gli obiettivi operativi seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sviluppare e potenziare le capacit&#224; e le conoscenze di base dell&#8217;IA nell&#8217;Unione, compresi lo sviluppo e il rafforzamento delle risorse di dati di qualit&#224; e dei corrispondenti meccanismi di scambio, e gli archivi di algoritmi, garantendo nel contempo un approccio incentrato sulla persona e inclusivo che rispetti i valori dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>rendere le capacit&#224; di cui alla lettera a) accessibili alle imprese, in particolare le PMI e le start-up, la societ&#224; civile, le organizzazioni senza scopo di lucro, gli istituti di ricerca, le universit&#224; e le pubbliche amministrazioni, al fine di massimizzare i benefici che recano alla societ&#224; e all&#8217;economia europee;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>rafforzare e mettere in rete le strutture di prova e sperimentazione per l&#8217;IA negli Stati membri;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>sviluppare e potenziare l&#8217;applicazione commerciale e i sistemi produttivi al fine di agevolare l&#8217;integrazione delle tecnologie nelle catene del valore e lo sviluppo di modelli imprenditoriali innovativi e ridurre il divario temporale tra l&#8217;innovazione e lo sfruttamento commerciale, e favorire l&#8217;adozione di soluzioni basate sull&#8217;IA nei settori di interesse pubblico e nella societ&#224;.</p></td></tr></tbody></table> Le soluzioni basate sull’IA e i dati resi disponibili devono rispettare il principio della tutela della vita privata e della sicurezza fin dalla progettazione e devono essere pienamente conformi alla legislazione in materia di protezione dei dati. 2. La Commissione, in conformità del diritto internazionale e dell’Unione, compresa la Carta, e tenendo conto, tra l’altro, delle raccomandazioni del gruppo di esperti ad alto livello sull’intelligenza artificiale, stabilisce i requisiti di carattere etico nei programmi di lavoro nell’ambito dell’obiettivo specifico 2. Gli inviti a presentare proposte, i bandi d’appalto e le convenzioni di sovvenzione includono i requisiti pertinenti stabiliti nei programmi di lavoro. Se del caso, la Commissione svolge controlli al fine di assicurare la conformità a tali requisiti di carattere etico. I finanziamenti destinati ad azioni non conformi ai requisiti di carattere etico possono essere sospesi, interrotti o ridotti in qualsiasi momento, conformemente al regolamento finanziario. 3. Le azioni nell’ambito dell’obiettivo specifico 2 sono attuate principalmente attraverso la gestione diretta. I requisiti di carattere etico e giuridico di cui al presente articolo si applicano a tutte le azioni dell’obiettivo specifico 2, indipendentemente dalle modalità di attuazione. Articolo 6 Obiettivo specifico 3 — Cibersicurezza e fiducia 1. Il contributo finanziario da parte dell’Unione nell’ambito dell’obiettivo specifico 3 — Cibersicurezza e fiducia persegue gli obiettivi operativi seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sostenere lo sviluppo e l&#8217;acquisizione di attrezzature, infrastrutture di dati e strumenti avanzati per la cibersicurezza, insieme agli Stati membri, al fine di pervenire a un elevato livello comune di cibersicurezza sul piano europeo, nel pieno rispetto della normativa in materia di protezione dei dati e dei diritti fondamentali, assicurando nel contempo l&#8217;autonomia strategica dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sostenere lo sviluppo e l&#8217;impiego ottimale delle conoscenze, delle capacit&#224; e delle competenze europee connesse alla cibersicurezza, nonch&#233; la condivisione e l&#8217;integrazione delle migliori prassi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>garantire un&#8217;ampia implementazione di soluzioni di cibersicurezza efficaci e all&#8217;avanguardia in tutti i settori economici europei, prestando una particolare attenzione alle autorit&#224; pubbliche e alle PMI;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>rafforzare le capacit&#224; negli Stati membri e nel settore privato per aiutarli a ottemperare alla direttiva (UE) 2016/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>25</span>)</a>, anche attraverso misure volte al sostegno dell&#8217;adozione delle migliori prassi in materia di cibersicurezza;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>migliorare la resilienza agli attacchi informatici, contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza dei rischi e una migliore conoscenza dei processi di cibersicurezza, sostenere le organizzazioni pubbliche e private nel conseguimento di livelli basilari di cibersicurezza, ad esempio mediante l&#8217;introduzione di crittografia end-to-end dei dati e aggiornamenti del software;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>migliorare la cooperazione tra il settore civile e il settore della difesa per quanto riguarda i progetti, i servizi, le competenze e le applicazioni a duplice uso nell&#8217;ambito della cibersicurezza, in conformit&#224; di un regolamento che istituisce il Centro europeo di competenza sulla cibersicurezza nell&#8217;ambito industriale, tecnologico e della ricerca e la rete dei centri nazionali di coordinamento (&#171;regolamento relativo al Centro europeo di competenza sulla cibersicurezza&#187;).</p></td></tr></tbody></table> 2. Le azioni nell’ambito dell’obiettivo specifico 3 sono attuate principalmente attraverso il Centro europeo di competenza sulla cibersicurezza nell’ambito industriale, tecnologico e della ricerca e la rete dei centri nazionali di coordinamento in conformità del regolamento relativo al Centro europeo di competenza sulla cibersicurezza. Articolo 7 Obiettivo specifico 4 — Competenze digitali avanzate 1. Il contributo finanziario da parte dell’Unione nell’ambito dell’obiettivo specifico 4 — Competenze digitali avanzate sostiene lo sviluppo di competenze digitali avanzate nei settori interessati dal presente Programma al fine di contribuire ad ampliare il bacino di talenti dell’Europa, colmare il divario digitale, e promuovere una maggiore professionalità, in particolare per quanto riguarda il calcolo ad alte prestazioni e il cloud computing, l’analisi dei Big Data, la cibersicurezza, le tecnologie di registro distribuito — ad esempio blockchain («catena di blocchi») —, le tecnologie quantistiche, la robotica, l’IA tenendo al contempo conto dell’equilibrio di genere. Al fine di affrontare gli squilibri tra domanda e offerta di competenze e incoraggiare la specializzazione in tecnologie e applicazioni digitali, il contributo finanziario persegue gli obiettivi operativi seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sostenere la concezione e la realizzazione di corsi e attivit&#224; di formazione di alta qualit&#224; a lungo termine che comprendano l&#8217;apprendimento misto per gli studenti e la forza lavoro;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sostenere la concezione e la realizzazione di corsi e attivit&#224; di formazione di alta qualit&#224; a breve termine per la forza lavoro, in particolare nelle PMI e nel settore pubblico;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sostenere attivit&#224; di formazione sul posto di lavoro e esperienze lavorative di alta qualit&#224; per gli studenti, compresi tirocini, e la forza lavoro, in particolare nelle PMI e nel settore pubblico.</p></td></tr></tbody></table> 2. Le azioni nell’ambito del presente obiettivo specifico sono attuate principalmente attraverso la gestione diretta. Articolo 8 Obiettivo specifico 5 — Implementazione e impiego ottimale delle capacità digitali e interoperabilità 1. Il contributo finanziario da parte dell’Unione nell’ambito dell’obiettivo specifico 5 — Implementazione, impiego ottimale delle capacità digitali e interoperabilità persegue gli obiettivi operativi seguenti colmando nel contempo il divario digitale: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sostenere il settore pubblico e i settori di interesse pubblico, come la sanit&#224; e l&#8217;assistenza, l&#8217;istruzione, la giustizia, le dogane, i trasporti, la mobilit&#224;, l&#8217;energia, l&#8217;ambiente e i settori culturali e creativi, tra cui le pertinenti imprese stabilite all&#8217;interno dell&#8217;Unione, affinch&#233; implementino e accedano in modo efficace alle tecnologie digitali pi&#249; avanzate, quali l&#8217;HPC, l&#8217;IA e la cibersicurezza;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>implementare, gestire e mantenere infrastrutture di servizi digitali all&#8217;avanguardia interoperabili a livello transeuropeo in tutta l&#8217;Unione, compresi i relativi servizi, in complementarit&#224; con le azioni nazionali e regionali;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sostenere l&#8217;integrazione e l&#8217;utilizzo delle infrastrutture transeuropee di servizi digitali e degli standard digitali europei approvati nel settore pubblico e nei settori di interesse pubblico per agevolare un&#8217;attuazione e un&#8217;interoperabilit&#224; efficienti in termini di costi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>facilitare lo sviluppo, l&#8217;aggiornamento e l&#8217;utilizzo di soluzioni e quadri da parte delle pubbliche amministrazioni delle imprese e dei cittadini, comprese le soluzioni open source e il riuso di soluzioni e quadri per l&#8217;interoperabilit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>consentire al settore pubblico e all&#8217;industria dell&#8217;Unione, in particolare alle PMI, di accedere facilmente ad attivit&#224; pilota e di prova delle tecnologie digitali e di ampliare il loro utilizzo, anche a livello transfrontaliero;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>sostenere l&#8217;adozione da parte del settore pubblico e dell&#8217;industria dell&#8217;Unione, in particolare da parte delle PMI e delle start-up, delle tecnologie digitali avanzate e di tecnologie correlate, compresi, in particolare, L&#8217;HPC, l&#8217;IA, la cibersicurezza, altre tecnologie all&#8217;avanguardia e future, come le tecnologie di registro distribuito (ad esempio blockchain);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>sostenere la progettazione, la messa alla prova, l&#8217;applicazione, l&#8217;implementazione e la manutenzione di soluzioni digitali interoperabili, comprese soluzioni di pubblica amministrazione digitale, per i servizi pubblici a livello dell&#8217;Unione forniti tramite una piattaforma di soluzioni a riuso basata sui dati volta a promuovere l&#8217;innovazione e istituire quadri comuni per realizzare tutto il potenziale dei servizi delle pubbliche amministrazioni a favore dei cittadini e delle imprese;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>garantire a livello dell&#8217;Unione la capacit&#224; costante di essere alla guida dello sviluppo digitale, oltre che di osservare, analizzare e adattarsi alle tendenze digitali in rapida evoluzione, nonch&#233; condividere e integrare le migliori prassi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>sostenere la collaborazione alla realizzazione di un ecosistema europeo per infrastrutture digitali e di condivisione dei dati affidabili che utilizzano, fra l&#8217;altro, servizi e applicazioni basati sulle tecnologie di registro distribuito (ad esempio blockchain), compresi il sostegno all&#8217;interoperabilit&#224; e alla normazione e la promozione dell&#8217;implementazione di applicazioni transfrontaliere dell&#8217;Unione basate sulla sicurezza e la tutela della vita privata fin dalla progettazione, rispettando al contempo la normativa in materia di tutela dei consumatori e di protezione dei dati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>realizzare e potenziare i poli europei dell&#8217;innovazione digitale e le rispettive reti.</p></td></tr></tbody></table> 2. Le azioni nell’ambito del presente obiettivo specifico sono attuate principalmente attraverso la gestione diretta. Articolo 9 Dotazione finanziaria 1. La dotazione finanziaria per l’attuazione del Programma nel periodo compreso tra il 1 o gennaio 2021 e il 31 dicembre 2027 è di 7 588 000 000 EUR a prezzi correnti. 2. La ripartizione indicativa dell’importo di cui al paragrafo 1 è la seguente: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>2&#160;226&#160;914&#160;000 EUR per l&#8217;obiettivo specifico 1&#160;&#8212; Calcolo ad alte prestazioni;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>2&#160;061&#160;956&#160;000 EUR per l&#8217;obiettivo specifico 2&#160;&#8212; Intelligenza artificiale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>1&#160;649&#160;566&#160;000 EUR per l&#8217;obiettivo specifico 3&#160;&#8212; Cibersicurezza e fiducia;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>577&#160;347&#160;000 EUR per l&#8217;obiettivo specifico 4&#160;&#8212; Competenze digitali avanzate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>1&#160;072&#160;217&#160;000 EUR per l&#8217;obiettivo specifico 5&#160;&#8212; Implementazione, impiego ottimale delle capacit&#224; digitali e interoperabilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> 3. L’importo di cui al paragrafo 1 può inoltre finanziare l’assistenza tecnica e amministrativa necessaria per l’attuazione del Programma, quali le attività di preparazione, sorveglianza, controllo, audit e valutazione, anche tramite l’utilizzo di sistemi informatici istituzionali. 4. Gli impegni di bilancio per azioni la cui realizzazione si estende su più esercizi possono essere ripartiti su più esercizi in frazioni annue. 5. Le risorse assegnate agli Stati membri in regime di gestione concorrente possono, su richiesta degli Stati membri interessati, essere trasferite al Programma alle condizioni di cui alla pertinente disposizione del regolamento recante disposizioni comuni per il periodo 2021-2027, anche al fine di integrare le sovvenzioni accordate a un’azione fino al 100 % del costo totale ammissibile, laddove possibile, fatti salvi il principio di cofinanziamento di cui all’articolo 190 del regolamento finanziario e le norme in materia di aiuti di Stato. La Commissione dispone tali risorse direttamente in conformità dell’articolo 62, paragrafo 1, primo comma, lettera a), del regolamento finanziario, o indirettamente, in conformità della lettera c) del medesimo comma. Tali risorse sono utilizzate a beneficio dello Stato membro interessato. 6. Se la Commissione non ha assunto un impegno giuridico in regime di gestione diretta o indiretta per le risorse trasferite a norma del paragrafo 5 del presente articolo, le corrispondenti risorse non impegnate possono essere ritrasferite a uno o più rispettivi programmi originari, su richiesta dello Stato membro interessato, conformemente alle condizioni di cui alla pertinente disposizione del regolamento recante disposizioni comuni per il periodo 2021-2027. 7. In conformità dell’articolo 193, paragrafo 2, secondo comma, lettera a), del regolamento finanziario, in casi debitamente giustificati specificati nella decisione di finanziamento e per un periodo limitato, le azioni sovvenzionate nell’ambito del presente regolamento e i costi sottostanti possono essere considerati ammissibili a decorrere dal 1 o gennaio 2021, anche se le attività sono state realizzate e i costi sono stati sostenuti prima della presentazione della domanda di sovvenzione. Articolo 10 Paesi terzi associati al Programma 1. Il Programma è aperto alla partecipazione dei paesi terzi seguenti mediante associazione o associazione parziale, in conformità degli obiettivi di cui all’articolo 3: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i membri dell&#8217;Associazione europea di libero scambio che sono membri dello Spazio economico europeo, conformemente alle condizioni stabilite nell&#8217;accordo sullo Spazio economico europeo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i paesi in via di adesione, i paesi candidati e potenziali candidati conformemente ai principi e alle condizioni generali per la partecipazione di tali paesi ai programmi dell&#8217;Unione stabiliti nei rispettivi accordi quadro e nelle rispettive decisioni dei consigli di associazione o in accordi analoghi, e alle condizioni specifiche stabilite negli accordi tra l&#8217;Unione e tali paesi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i paesi interessati dalla politica europea di vicinato conformemente ai principi e alle condizioni generali per la partecipazione di tali paesi ai programmi dell&#8217;Unione stabiliti nei rispettivi accordi quadro e nelle rispettive decisioni dei consigli di associazione o in accordi analoghi, e alle condizioni specifiche stabilite negli accordi tra l&#8217;Unione e tali paesi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>altri paesi terzi, conformemente alle condizioni stabilite in un accordo specifico riguardante la partecipazione di un paese terzo ai programmi dell&#8217;Unione, purch&#233; tale accordo:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>garantisca un giusto equilibrio tra i contributi e i benefici per il paese terzo che partecipa ai programmi dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>stabilisca le condizioni per la partecipazione ai programmi, compreso il calcolo dei contributi finanziari ai singoli programmi, e i rispettivi costi amministrativi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>non conferisca al paese terzo poteri decisionali per quanto riguarda il programma dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>garantisca all&#8217;Unione il diritto di assicurare una sana gestione finanziaria e di tutelare i propri interessi finanziari.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> I contributi di cui al primo comma, lettera d), punto ii), costituiscono entrate con destinazione specifica ai sensi dell’articolo 21, paragrafo 5, del regolamento finanziario. 2. L’associazione o l’associazione parziale di paesi terzi al Programma lascia impregiudicato l’articolo 12, paragrafo 5. Articolo 11 Cooperazione internazionale 1. L’Unione può collaborare con i paesi terzi di cui all’articolo 10, con altri paesi terzi e con organizzazioni od organismi internazionali stabiliti in tali paesi, in particolare nel quadro del partenariato euromediterraneo e del partenariato orientale, nonché con i paesi vicini, in particolare quelli dei Balcani occidentali e del Mar Nero. Fatto salvo l’articolo 18, i relativi costi incorsi non sono coperti dal Programma. 2. Alla cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo, con riguardo agli obiettivi specifici 1, 2 e 3, si applica l’articolo 12. Articolo 12 Sicurezza 1. Le azioni realizzate nell’ambito del Programma sono conformi alle norme applicabili in materia di sicurezza, compresa la normativa dell’Unione e nazionale e in particolare in relazione alla protezione delle informazioni classificate dalla divulgazione non autorizzata. Per le azioni realizzate al di fuori dell’Unione utilizzando o producendo informazioni classificate, oltre alla conformità ai suddetti requisiti, tali azioni sono soggette alla la conclusione di un accordo in materia di sicurezza tra l’Unione e il paese terzo in cui è condotta l’attività. 2. Se del caso, le proposte e le offerte che devono essere presentate dai proponenti comprendono un’autovalutazione della sicurezza, che rileva eventuali questioni relative alla sicurezza e illustra nel dettaglio come saranno affrontate al fine di rispettare la normativa dell’Unione e nazionale. 3. Se del caso, la Commissione o l’organismo cui è affidata l’esecuzione del Programma sottopone a un controllo di sicurezza le proposte per il finanziamento presentate da proponenti che sollevano questioni relative alla sicurezza. 4. Se del caso, le azioni svolte a titolo del Programma sono conformi alla decisione (UE, Euratom) 2015/444 della Commissione ( 26 ) e alle relative norme che attuano tale decisione. 5. Il programma di lavoro può prevedere altresì che i soggetti giuridici stabiliti in paesi associati e i soggetti giuridici stabiliti nell’Unione ma controllati da paesi terzi non siano ammessi a partecipare a tutte o ad alcune delle azioni nell’ambito dell’obiettivo specifico 3 per ragioni di sicurezza debitamente giustificate. In tali casi, gli inviti a presentare proposte e i bandi d’appalto sono rivolti esclusivamente ai soggetti giuridici stabiliti o considerati stabiliti negli Stati membri e controllati da Stati membri o da cittadini di Stati membri. 6. Se debitamente giustificato, il programma di lavoro può prevedere altresì che i soggetti giuridici stabiliti in paesi associati e i soggetti giuridici stabiliti nell’Unione ma controllati da paesi terzi siano ammessi a partecipare a tutte o ad alcune delle azioni nell’ambito degli obiettivi specifici 1 e 2 unicamente se soddisfano i requisiti che tali soggetti giuridici devono soddisfare per garantire la tutela degli interessi essenziali di sicurezza dell’Unione e degli Stati membri e per assicurare la protezione delle informazioni di documenti classificati. Tali requisiti sono definiti nel programma di lavoro. 7. Se del caso, la Commissione o l’organismo cui è affidata l’esecuzione del Programma svolge controlli di sicurezza. I finanziamenti destinati ad azioni non conformi ai requisiti relativi alle questioni di sicurezza di cui al presente articolo possono essere sospesi, interrotti o ridotti in qualsiasi momento, conformemente al regolamento finanziario. Articolo 13 Sinergie con altri programmi dell’Unione 1. Il Programma permette di creare sinergie con altri programmi dell’Unione, come descritto nell’allegato III, in particolare tramite meccanismi di finanziamento complementare provenienti da programmi dell’Unione laddove consentito dalle modalità di gestione. Meccanismi di finanziamento provenienti da altri programmi possono essere impiegati in sequenza, in alternanza o attraverso la combinazione di fondi, compreso il finanziamento congiunto di azioni. La Commissione provvede affinché la realizzazione degli obiettivi specifici non sia ostacolata nel far leva sul carattere complementare del Programma rispetto ad altri programmi di finanziamento dell’Unione. 2. La Commissione garantisce la coerenza e la complementarità complessive del Programma alle politiche pertinenti e ai programmi dell’Unione in cooperazione con gli Stati membri. A tal fine, la Commissione agevola la creazione di adeguati meccanismi di coordinamento tra le autorità competenti nonché tra tali autorità e la Commissione, e istituisce idonei strumenti di sorveglianza per garantire sistematicamente l’esistenza di sinergie tra il Programma e qualsiasi altro strumento finanziario pertinente dell’Unione. Gli accordi di cui al paragrafo 1 contribuiscono a evitare duplicazioni e a massimizzare l’impatto positivo della spesa. Articolo 14 Attuazione e forme di finanziamento dell’Unione 1. Il Programma è attuato in regime di gestione diretta in conformità del regolamento finanziario o in regime di gestione indiretta affidando taluni compiti di attuazione agli organismi di cui all’articolo 62, paragrafo 1, primo comma, lettera c), del regolamento finanziario in conformità degli articoli da 4 a 8 del presente regolamento. Gli organismi di finanziamento cui è affidata l’esecuzione del Programma possono derogare alle norme per la partecipazione e la diffusione stabilite dal presente regolamento solo se tale deroga è prevista dall’atto giuridico che istituisce tali organismi o affida ai medesimi compiti di esecuzione del bilancio o, per quanto concerne gli organismi di cui all’articolo 62, paragrafo 1, primo comma, lettera c), punti ii), iii) o v), del regolamento finanziario, se tale deroga è prevista dall’accordo di contributo e qualora le esigenze operative specifiche di tali organismi o la natura dell’azione lo richiedano. 2. Il Programma può concedere finanziamenti in tutte le forme previste dal regolamento finanziario, anche, in particolare, sotto forma di appalti, quale forma principale, o di sovvenzioni e premi. Qualora, per il conseguimento di uno degli obiettivi di un’azione, siano necessarie gare di appalto per acquisire beni e servizi innovativi, le sovvenzioni possono essere concesse unicamente a beneficiari che sono amministrazioni aggiudicatrici o enti aggiudicatori ai sensi delle direttive 2014/24/UE ( 27 ) e 2014/25/UE ( 28 ) del Parlamento europeo e del Consiglio. Qualora la fornitura di beni o servizi innovativi non ancora disponibili su larga scala commerciale sia necessaria per il conseguimento degli obiettivi di un’azione, l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore può autorizzare l’aggiudicazione di contratti multipli nell’ambito della stessa procedura di appalto. Per motivi di pubblica sicurezza debitamente giustificati, l’amministrazione aggiudicatrice o l’ente aggiudicatore può imporre come condizione che il luogo di esecuzione del contratto sia situato nel territorio dell’Unione. Il Programma può inoltre concedere finanziamenti sotto forma di strumenti finanziari nell’ambito di operazioni di finanziamento misto. 3. I contributi a un meccanismo di mutua assicurazione possono coprire il rischio associato al recupero dei fondi dovuti dai destinatari e sono considerati una garanzia sufficiente a norma del regolamento finanziario. Si applica l’articolo 37 del regolamento (UE) 2021/695. Articolo 15 Partenariati europei Il Programma può essere attuato mediante partenariati europei, e nell’ambito della pianificazione strategica tra la Commissione e gli Stati membri, di cui all’articolo 6 del regolamento (UE) 2021/695. Tale attuazione può comprendere contributi a partenariati pubblico-privati esistenti o di nuova istituzione sotto forma di imprese comuni costituite ai sensi dell’articolo 187 TFUE. A tali contributi si applicano le disposizioni di tale regolamento sui partenariati europei. Articolo 16 Poli europei dell’innovazione digitale 1. È istituita una rete iniziale di poli europei dell’innovazione digitale nel primo anno di attuazione del Programma. Tale rete iniziale è composta da almeno un polo per Stato membro, salvo che in un determinato Stato membro non vi sia alcun candidato che possa essere designato e selezionato in conformità dei paragrafi 2 e 3. 2. Ai fini dell’istituzione della rete di cui al paragrafo 1 del presente articolo, ciascuno Stato membro designa soggetti candidati conformemente alle sue procedure e alle sue strutture amministrative e istituzionali nazionali tramite una procedura aperta e competitiva in base ai criteri seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>competenze adeguate relative alle attivit&#224; dei poli europei dell&#8217;innovazione digitale di cui al paragrafo 6 del presente articolo e competenze in uno o pi&#249; settori di cui all&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>capacit&#224; di gestione, personale e infrastrutture adeguati necessari per svolgere le attivit&#224; di cui al paragrafo 6 del presente articolo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>mezzi operativi e giuridici per applicare le norme di gestione amministrativa, contrattuali e finanziarie stabilite a livello dell&#8217;Unione; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>adeguata sostenibilit&#224; finanziaria corrispondente al livello dei fondi dell&#8217;Unione che il soggetto sar&#224; chiamato a gestire e dimostrata, se del caso, mediante garanzie emesse preferibilmente da un&#8217;autorit&#224; pubblica.</p></td></tr></tbody></table> 3. La Commissione adotta mediante atti di esecuzione decisioni relative alla selezione dei soggetti che compongono la rete iniziale. Tali atti di esecuzione sono adottati conformemente alla procedura di esame cui all’articolo 31, paragrafo 2. La Commissione tiene nella massima considerazione il parere di ogni Stato membro prima di selezionare un polo europeo dell’innovazione digitale sul suo territorio. Tali soggetti sono selezionati dalla Commissione tra i soggetti candidati designati dagli Stati membri in base ai criteri di cui al paragrafo 2 del presente articolo e ai criteri supplementari seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la dotazione di bilancio per il finanziamento della rete iniziale; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la necessit&#224; di garantire, attraverso la rete iniziale, una copertura delle esigenze dell&#8217;industria e dei settori di interesse pubblico e una copertura geografica completa ed equilibrata per migliorare la convergenza tra gli Stati membri beneficiari del Fondo di coesione per il periodo 2021-2027 istituito da un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio e gli altri Stati membri, ad esempio colmare il divario digitale in termini geografici.</p></td></tr></tbody></table> 4. Se necessario, a seguito di una procedura aperta e competitiva la Commissione, mediante atti di esecuzione, adotta decisioni sulla selezione delle entità che costituiscono poli europei dell’innovazione digitale aggiuntivi. Tali atti di esecuzione sono adottati conformemente alla procedura di esame di cui all’articolo 31, paragrafo 2. La Commissione tiene nella massima considerazione il parere di ogni Stato membro prima della selezione di un polo europeo dell’innovazione digitale aggiuntivo sul suo territorio. La Commissione seleziona poli europei per l’innovazione digitali aggiuntivi in modo tale da garantire un’ampia copertura geografica in tutta Europa. Il numero dei soggetti che compongono la rete è sufficiente a soddisfare la domanda di servizi erogati dal polo negli Stati membri interessati. Al fine di tenere far fronte ai vincoli specifici delle regioni ultraperiferiche dell’Unione, possono essere nominati soggetti specifici per rispondere alle esigenze di dette regioni. 5. I poli europei dell’innovazione digitale dispongono di un’autonomia generale sostanziale per stabilire la loro organizzazione e composizione e i loro metodi di lavoro. 6. Con riguardo all’attuazione del Programma, i poli europei dell’innovazione digitale svolgono le attività seguenti a vantaggio dell’industria dell’Unione, in particolare delle PMI e delle imprese a media capitalizzazione, nonché del settore pubblico: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sensibilizzare e fornire competenze, know-how e servizi di trasformazione digitale, comprese le strutture di prova e sperimentazione, o garantirvi l&#8217;accesso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>assistere le imprese, in particolare le PMI e le start-up, le organizzazioni e le amministrazioni pubbliche, affinch&#233; diventino pi&#249; competitive e migliorino i loro modelli di business attraverso l&#8217;uso delle nuove tecnologie contemplate dal Programma;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>agevolare il trasferimento di competenze e know-how tra le regioni, in particolare mettendo in relazione le PMI, le start-up e le imprese a media capitalizzazione stabilite in una regione con i poli europei dell&#8217;innovazione digitale stabiliti in altre regioni che sono in grado fornire al meglio i servizi richiesti; incoraggiare gli scambi di esperienze e competenze, le iniziative congiunte e le buone prassi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>fornire, servizi tematici, in particolare quelli correlati all&#8217;IA, all&#8217;HPC e alla cibersicurezza e alla fiducia, o garantirvi l&#8217;accesso, alle pubbliche amministrazioni, alle organizzazioni del settore pubblico, alle PMI o alle imprese a media capitalizzazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>erogare sostegno finanziario a terzi nell&#8217;ambito dell&#8217;obiettivo specifico 4.</p></td></tr></tbody></table> Ai fini del primo comma, lettera d), i poli europei dell’innovazione digitale possono specializzarsi in servizi tematici specifici e non sono tenuti a fornire tutti i servizi tematici o a fornire tali servizi a tutte le categorie di soggetti di cui al presente paragrafo. 7. Laddove un polo europeo dell’innovazione digitale riceva finanziamenti nel quadro del presente Programma, tali finanziamenti sono effettuati sotto forma di sovvenzioni. CAPO II AMMISSIBILITÀ Articolo 17 Azioni ammissibili 1. Solo le azioni intese a contribuire al conseguimento degli obiettivi stabiliti agli articoli da 3 a 8 sono ammissibili al finanziamento. 2. I criteri di ammissibilità per le azioni da svolgere nell’ambito del Programma sono definiti nei programmi di lavoro. Articolo 18 Soggetti giuridici ammissibili 1. Sono ammessi a partecipare al Programma i soggetti giuridici seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i soggetti giuridici stabiliti in:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>uno Stato membro o un paese o territorio d&#8217;oltremare a esso connesso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>paesi terzi associati al Programma conformemente agli articoli 10 e&#160;12;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>gli altri soggetti giuridici costituiti a norma del diritto dell&#8217;Unione e le organizzazioni internazionali di interesse europeo.</p></td></tr></tbody></table> 2. In deroga al paragrafo 1, sono ammessi a partecipare ad azioni specifiche i soggetti giuridici stabiliti in un paese terzo che non è associato al Programma, ove la loro partecipazione sia necessaria per il conseguimento degli obiettivi del Programma. Se non specificato altrimenti nel programma di lavoro, detti soggetti sostengono i costi della loro partecipazione. 3. Non sono ammesse a partecipare al Programma le persone fisiche, fatta eccezione per le sovvenzioni concesse nell’ambito dell’obiettivo specifico 4. 4. Il programma di lavoro di cui all’articolo 24 può prevedere che la partecipazione sia limitata solo ai beneficiari stabiliti negli Stati membri, o ai beneficiari stabiliti negli Stati membri e in paesi terzi associati o altri paesi terzi specificati ove vi siano ragioni di sicurezza per tale limitazione od ove le azioni siano direttamente correlate all’autonomia strategica dell’Unione. Qualsiasi limitazione della partecipazione di soggetti giuridici stabiliti in paesi associati deve essere conforme alle condizioni del pertinente accordo. CAPO III SOVVENZIONI Articolo 19 Sovvenzioni Le sovvenzioni nell’ambito del Programma sono attribuite e gestite conformemente al titolo VIII del regolamento finanziario e possono coprire fino al 100 % dei costi ammissibili, fatto salvo il principio di cofinanziamento stabilito all’articolo 190 del regolamento finanziario. Tali sovvenzioni devono essere concesse e gestite conformemente a ciascun obiettivo specifico. Articolo 20 Criteri di attribuzione 1. I criteri di attribuzione sono stabiliti nei programmi di lavoro e negli inviti a presentare proposte tenendo conto quanto meno degli elementi seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la maturit&#224; dell&#8217;azione nello sviluppo del progetto;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la solidit&#224; del piano di attuazione proposto;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la necessit&#224; di superare ostacoli finanziari come la mancanza di finanziamenti da parte del mercato.</p></td></tr></tbody></table> 2. I criteri di attribuzione prendono in considerazione gli elementi seguenti, se del caso: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l&#8217;effetto di stimolo del sostegno dell&#8217;Unione sugli investimenti pubblici e privati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l&#8217;impatto economico, sociale, climatico e ambientale previsto;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;accessibilit&#224; e la facilit&#224; di accesso ai rispettivi servizi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la dimensione transeuropea;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>l&#8217;equilibrata distribuzione geografica in tutta l&#8217;Unione, comprese l&#8217;eliminazione del divario geografico e l&#8217;inclusione delle regioni ultraperiferiche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la presenza di un piano di sostenibilit&#224; a lungo termine;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>la libert&#224; di riutilizzare e adattare i risultati dei progetti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>le sinergie e la complementarit&#224; con altri programmi dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 21 Valutazione Conformemente all’articolo 150 del regolamento finanziario, le domande di sovvenzione sono valutate da un comitato di valutazione che può essere composto interamente o parzialmente da esperti esterni indipendenti. CAPO IV OPERAZIONI DI FINANZIAMENTO MISTO E ALTRI FINANZIAMENTI COMBINATI Articolo 22 Operazioni di finanziamento misto Le operazioni di finanziamento ai sensi del presente Programma sono eseguite in conformità del regolamento (UE) 2021/523 e al titolo X del regolamento finanziario. Articolo 23 Finanziamenti cumulativi e alternativi 1. Un’azione che ha beneficiato di un contributo nel quadro di un altro programma dell’Unione, compresi fondi in regime di gestione concorrente, può anche essere finanziata nel quadro del Programma, purché tali contributi non riguardino gli stessi costi. Al corrispondente contributo all’azione si applicano le norme del pertinente programma dell’Unione. Il finanziamento cumulativo non supera i costi totali ammissibili dell’azione. Il contributo da parte dei vari programmi dell’Unione può essere calcolato su base proporzionale in conformità dei documenti che specificano le condizioni per il contributo. 2. Al fine di ricevere un marchio di eccellenza a norma del Programma, le azioni devono essere conformi alle tutte le condizioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sono state valutate nel quadro di un invito a presentare proposte nell&#8217;ambito del Programma;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sono conformi ai requisiti minimi di qualit&#224; indicati nell&#8217;invito a presentare proposte;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>non possono essere finanziate nel quadro dell&#8217;invito a presentare proposte a causa di vincoli di bilancio.</p></td></tr></tbody></table> A norma delle pertinenti disposizioni del regolamento recante disposizioni comuni per il periodo 2021-2027, il FESR o l’FSE+ o possono sostenere proposte soggette a un invito a presentare proposte nel quadro del Programma, che hanno ricevuto un marchio di eccellenza ai sensi dello stesso. CAPO V PROGRAMMAZIONE, SORVEGLIANZA, VALUTAZIONE E CONTROLLO Articolo 24 Programmi di lavoro 1. Il Programma è attuato mediante i programmi di lavoro di cui all’articolo 110 del regolamento finanziario. 2. I programmi di lavoro sono adottati in linea di principio come programmi pluriennali, di norma ogni due anni, e riguardano gli obiettivi generali del Programma nonché uno o più obiettivi specifici. Laddove giustificato da specifiche esigenze di attuazione, i programmi di lavoro possono essere adottati anche come programmi annuali. 3. I programmi di lavoro sono coerenti con gli obiettivi specifici del Programma, come previsto agli articoli da 4 a 8, tenendo conto anche dei settori e dei tipi di attività di cui all’allegato I. Provvedono affinché le azioni sostenute non escludano i finanziamenti privati. Essi provvedono affinché le azioni sostenute non escludano i finanziamenti privati. 4. Per rispecchiare i mutamenti tecnologici e gli sviluppi del mercato, alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all’articolo 30 al fine di modificare l’allegato I riguardo alle attività ivi descritte in modo coerente con gli obiettivi specifici del Programma quali indicati negli articoli da 4 a 8. 5. I programmi di lavoro stabiliscono, se del caso, l’importo globale destinato alle operazioni di finanziamento misto. 6. La Commissione adotta, mediante atti di esecuzione, i programmi di lavoro per gli obiettivi specifici 2, 4 e 5, e per eventuali altre azioni nell’ambito della gestione diretta per gli obiettivi specifici 1 e 3. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d’esame di cui all’articolo 31, paragrafo 2. Articolo 25 Sorveglianza e rendicontazione 1. Gli indicatori misurabili per sorvegliare l’attuazione del Programma e per la rendicontazione dei progressi compiuti nel conseguire gli obiettivi specifici di cui all’articolo 3, paragrafo 2, figurano nell’allegato II. 2. La Commissione stabilisce una metodologia per fornire indicatori in vista di una valutazione accurata dei progressi compiuti nel conseguire gli obiettivi generali di cui all’articolo 3, paragrafo 1. 3. Per garantire un’efficace valutazione dei progressi del Programma nel conseguire i suoi obiettivi, alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all’articolo 30 per modificare l’allegato II con riguardo agli indicatori misurabili, se ritenuto necessario, e di integrare il presente regolamento con disposizioni sull’istituzione di un quadro di sorveglianza e di valutazione. 4. Il sistema di rendicontazione sulla performance garantisce una raccolta efficiente, efficace e tempestiva dei dati per la sorveglianza dell’attuazione e dei risultati del Programma, cosicché i risultati siano idonei per un’analisi approfondita dei progressi compiuti e delle difficoltà incontrate. A tale fine, sono imposti obblighi di rendicontazione proporzionati ai destinatari dei finanziamenti dell’Unione e, se necessario, agli Stati membri. 5. Sono utilizzate nella massima misura possibile, in quanto indicatori di contesto, le statistiche ufficiali dell’UE, come le indagini statistiche periodiche sulle TIC. La Commissione consulta gli istituti nazionali di statistica e li coinvolge, insieme a Eurostat, nella concezione iniziale e nella successiva elaborazione degli indicatori statistici utilizzati per sorvegliare l’attuazione del Programma e i progressi compiuti in relazione alla trasformazione digitale. Articolo 26 Valutazione del Programma 1. Le valutazioni del Programma si svolgono in modo tale da alimentare il processo decisionale con tempestività. Esse contengono una valutazione qualitativa dei progressi compiuti nel conseguire gli obiettivi generali del Programma di cui all’articolo 3. 2. Oltre a sorvegliare periodicamente il Programma, la Commissione procede a una valutazione intermedia del Programma da effettuarsi non appena sono disponibili informazioni sufficienti sulla sua attuazione e comunque non oltre quattro anni dall’inizio dell’attuazione del Programma. La valutazione intermedia funge da base per l’adeguamento dell’attuazione del Programma, se opportuno, tenendo conto anche dei nuovi sviluppi tecnologici pertinenti. 3. Al termine dell’attuazione del Programma, e comunque non oltre quattro anni dalla fine del periodo di cui all’articolo 1, la Commissione effettua una valutazione finale del Programma. La valutazione finale valuta gli impatti a lungo termine del Programma e la sua sostenibilità. 4. Il sistema di rendicontazione ai fini della valutazione garantisce che i destinatari dei finanziamenti dell’Unione raccolgano i dati per la valutazione del Programma in modo efficiente, efficace e tempestivo e al livello adeguato di granularità. 5. La Commissione sottopone la relazione intermedia di valutazione di cui al paragrafo 2 e la relazione finale di valutazione di cui al paragrafo 3 al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. Articolo 27 Audit 1. Gli audit sull’utilizzo del contributo dell’Unione effettuati da persone o soggetti anche diversi da quelli autorizzati dalle istituzioni, dagli organi o dagli organismi dell’Unione costituiscono la base della garanzia globale di affidabilità a norma dell’articolo 127 del regolamento finanziario. 2. Il sistema di controllo garantisce un equilibrio adeguato tra fiducia e controllo, tenendo conto dei costi amministrativi e degli altri costi dei controlli a tutti i livelli. 3. Gli audit delle spese sono eseguiti in modo coerente, conformemente ai principi di economia, efficienza ed efficacia. 4. In quanto parte del sistema di controllo, la strategia di audit può basarsi sull’audit finanziario di un campione rappresentativo di spesa. Tale campione rappresentativo è integrato da una selezione basata su una valutazione dei rischi connessi alla spesa. 5. Le azioni che ricevono finanziamenti cumulativi da diversi programmi dell’Unione sono sottoposte ad audit una sola volta; tali audit riguardano tutti i programmi interessati e le relative norme applicabili. Articolo 28 Tutela degli interessi finanziari dell’Unione Allorché partecipa al Programma in forza di una decisione adottata ai sensi di un accordo internazionale o sulla base di qualsiasi altro strumento giuridico, un paese terzo concede i diritti necessari e l’accesso di cui hanno bisogno l’ordinatore responsabile, l’OLAF e la Corte dei conti per esercitare integralmente le rispettive competenze. Nel caso dell’OLAF, tali diritti comprendono il diritto di effettuare indagini, anche attraverso controlli e verifiche sul posto, in conformità del regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013. Articolo 29 Informazione, comunicazione, pubblicità, sostegno alle politiche e diffusione 1. I destinatari dei finanziamenti dell’Unione rendono nota l’origine degli stessi e ne garantiscono la visibilità, in particolare quando promuovono azioni e risultati, diffondendo informazioni mirate coerenti, efficaci e proporzionate a destinatari diversi, compresi i media e il pubblico. 2. La Commissione realizza azioni di informazione e comunicazione sul Programma, sulle azioni svolte a titolo del Programma e sui risultati ottenuti. La Commissione garantisce inoltre che sia fornita un’informazione integrata e che essa raggiunga i potenziali richiedenti ai finanziamenti dell’Unione nel settore digitale. Le risorse finanziarie destinate al Programma contribuiscono anche alla comunicazione istituzionale delle priorità politiche dell’Unione nella misura in cui tali priorità si in cui si riferiscono agli obiettivi di cui all’articolo 3. 3. Il Programma fornisce sostegno all’elaborazione delle politiche, alla divulgazione, alla sensibilizzazione e alla diffusione delle azioni collegate al Programma e promuove la cooperazione e lo scambio di esperienze nei settori di cui agli articoli da 4 a 8. CAPO VI ATTI DELEGATI, ATTI DI ESECUZIONE, DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Articolo 30 Esercizio della delega 1. Il potere di adottare atti delegati è conferito alla Commissione alle condizioni stabilite nel presente articolo. 2. Il potere di adottare atti delegati di cui all’articolo 24, paragrafo 4, e all’articolo 25, paragrafo 3, è conferito alla Commissione fino al 31 dicembre 2028. 3. La delega di potere di cui all’articolo 24, paragrafo 4, e all’articolo 25, paragrafo 3, può essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della decisione decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o da una data successiva ivi specificata. Essa non pregiudica la validità degli atti delegati già in vigore. 4. Prima dell’adozione dell’atto delegato la Commissione consulta gli esperti designati da ciascuno Stato membro nel rispetto dei principi stabiliti nell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 13 aprile 2016. 5. Non appena adotta un atto delegato, la Commissione ne dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al Consiglio. 6. L’atto delegato adottato ai sensi dell’articolo 24, paragrafo 4, e dell’articolo 25, paragrafo 3, entra in vigore solo se né il Parlamento europeo né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Tale termine è prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio. Articolo 31 Procedura di comitato 1. La Commissione è assistita dal comitato di coordinamento del programma Europa digitale. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011. 2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l’articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. Articolo 32 Abrogazione La decisione (UE) 2015/2240 è abrogata con effetto dal 1 o gennaio 2021. Articolo 33 Disposizioni transitorie 1. Il presente regolamento non pregiudica il proseguimento o la modifica di azioni avviate ai sensi del regolamento (UE) n. 283/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 29 ) e della decisione (UE) 2015/2240, che continuano ad applicarsi alle azioni in questione fino alla loro chiusura. 2. La dotazione finanziaria del Programma può anche coprire le spese di assistenza tecnica e amministrativa necessarie per assicurare la transizione tra il Programma e le misure adottate ai sensi del regolamento (UE) n. 283/2014 e della decisione (UE) 2015/2240. 3. Se necessario, possono essere iscritti nel bilancio dell’Unione dopo il 2027 stanziamenti per coprire le spese di cui all’articolo 9, paragrafo 4, al fine di consentire la gestione delle azioni non completate entro il 31 dicembre 2027. Articolo 34 Entrata in vigore e applicazione Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2021. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 29 aprile 2021 Per il Parlamento europea Il presidente D. M. SASSOLI Per il Consiglio Il presidente A. P. ZACARIAS ( 1 ) GU C 62 del 15.2.2019, pag. 292 . ( 2 ) GU C 86 del 7.3.2019, pag. 272 . ( 3 ) Posizione del Parlamento europeo del 17 aprile 2019 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e posizione del Consiglio in prima lettura del 16 marzo 2021 ( GU C 124 del 9.4.2021, pag. 1 ). Posizione del Parlamento europeo del 29 aprile 2021 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale). ( 4 ) GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 28 . ( 5 ) Regolamento (UE, Euratom) 2020/2093 del Consiglio del 17 dicembre 2020 che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-2027 ( GU L 433 I del 22.12.2020, pag. 11 ). ( 6 ) Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 ( GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 ). ( 7 ) Regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 settembre 2013, relativo alle indagini svolte dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e che abroga il regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (Euratom) n. 1074/1999 del Consiglio ( GU L 248 del 18.9.2013, pag. 1 ). ( 8 ) Regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95 del Consiglio, del 18 dicembre 1995, relativo alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità ( GU L 312 del 23.12.1995, pag. 1 ). ( 9 ) Regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, dell’11 novembre 1996, relativo ai controlli e alle verifiche sul posto effettuati dalla Commissione ai fini della tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee contro le frodi e altre irregolarità ( GU L 292 del 15.11.1996, pag. 2 ). ( 10 ) Regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea («EPPO») ( GU L 283 del 31.10.2017, pag. 1 ). ( 11 ) Direttiva (UE) 2017/1371 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2017, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale ( GU L 198 del 28.7.2017, pag. 29 ). ( 12 ) Decisione 2013/755/UE del Consiglio, del 25 novembre 2013, relativa all’associazione dei paesi e territori d’oltremare all’Unione europea («Decisione sull’associazione d’oltremare») ( GU L 344 del 19.12.2013, pag. 1 ). ( 13 ) GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1 . ( 14 ) Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) ( GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1 ). ( 15 ) Direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche ( GU L 321 del 17.12.2018, pag. 36 ). ( 16 ) Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, che istituisce Orizzonte Europa - il programma quadro di ricerca e innovazione, che stabilisce le sue regole di partecipazione e diffusione e che abroga i regolamenti (UE) n. 1290/2013 e (UE) n. 1291/2013 ( GU L 170 del 12.5.2021, pag. 1 ). ( 17 ) Regolamento (UE) 2021/523 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 marzo 2021 che istituisce il Programma InvestEU e che modifica il regolamento (UE) 2015/1017 ( GU L 107 del 26.3.2021, pag. 30 ). ( 18 ) Regolamento (UE) 2018/1488 del Consiglio, del 28 settembre 2018, che istituisce l’impresa comune per il calcolo ad alte prestazioni europeo ( GU L 252 dell’8.10.2018, pag. 1 ). ( 19 ) Regolamento (UE) 2019/881 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, relativo all’ENISA, l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza, e alla certificazione della cibersicurezza per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, e che abroga il regolamento (UE) n. 526/2013 («regolamento sulla cibersicurezza») ( GU L 151 del 7.6.2019, pag. 15 ). ( 20 ) GU L 1 del 3.1.1994, pag. 3 . ( 21 ) GU L 282 del 19.10.2016, pag. 4 . ( 22 ) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione ( GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13 ). ( 23 ) Decisione (UE) 2015/2240 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, che istituisce un programma sulle soluzioni di interoperabilità e quadri comuni per le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini europei (programma ISA2) come mezzo per modernizzare il settore pubblico ( GU L 318 del 4.12.2015, pag. 1 ). ( 24 ) Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese ( GU L 124 del 20.5.2003, pag. 36 ). ( 25 ) Direttiva (UE) 2016/1148 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 luglio 2016, recante misure per un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell’Unione ( GU L 194 del 19.7.2016, pag. 1 ). ( 26 ) Decisione (UE, Euratom) 2015/444 della Commissione, del 13 marzo 2015, sulle norme di sicurezza per proteggere le informazioni classificate UE ( GU L 72 del 17.3.2015, pag. 53 ). ( 27 ) Direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici e che abroga la direttiva 2004/18/CE ( GU L 94 del 28.3.2014, pag. 65 ). ( 28 ) Direttiva 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali e che abroga la direttiva 2004/17/CE ( GU L 94 del 28.3.2014, pag. 243 ). ( 29 ) Regolamento (UE) n. 283/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 marzo 2014, sugli orientamenti per le reti transeuropee nel settore dell’infrastruttura di telecomunicazioni e che abroga la decisione n. 1336/97/CE ( GU L 86 del 21.3.2014, pag. 14 ). ALLEGATO I AZIONI Descrizione tecnica del Programma: ambito delle azioni Le azioni iniziali e, laddove opportuno, le azioni successive del Programma sono attuate conformemente alla descrizione tecnica seguente. Obiettivo specifico 1 — Calcolo ad alte prestazioni Il Programma attua la strategia europea per l’HPC sostenendo un ecosistema completo dell’Unione che fornisce i necessari HPC e capacità di dati affinché l’Europa possa competere a livello mondiale. La strategia mira a implementare un’infrastruttura HPC e di dati di prim’ordine con capacità a esascala nel periodo compreso tra il 2022 e il 2023, e strutture post-esascala nel periodo compreso tra il 2026 e 2027, dotando così l’Unione di una risorsa tecnologica HPC propria, indipendente e competitiva, che le permetterà di raggiungere l’eccellenza nelle applicazioni HPC e di ampliare la disponibilità e l’uso dell’HPC. Le azioni iniziali e, laddove opportuno, le azioni successive del presente obiettivo comprendono: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>un quadro per gli appalti congiunti che consente un approccio di progettazione congiunta per l&#8217;acquisizione di una rete integrata di HPC di prim&#8217;ordine, inclusa un&#8217;infrastruttura di dati e di supercalcolo a esascala. Tale infrastruttura sar&#224; facilmente accessibile a utenti pubblici e privati, in particolare le PMI, a prescindere dallo Stato membro in cui sono ubicati, e sar&#224; facilmente accessibile per finalit&#224; di ricerca conformemente al regolamento (UE) 2018/1488;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>un quadro per gli appalti congiunti per un&#8217;infrastruttura di supercalcolo post-esascala che prevede l&#8217;integrazione con tecnologie per il calcolo quantistico;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>un coordinamento a livello dell&#8217;Unione e adeguate risorse finanziarie a sostegno dello sviluppo, dell&#8217;acquisizione e del funzionamento di tale infrastruttura;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>la messa in rete delle capacit&#224; HPC e di dati degli Stati membri e il sostegno agli Stati membri che intendono aggiornare le proprie capacit&#224; HPC o acquisirne di nuove;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>la messa in rete dei centri nazionali di competenza di competenze per il calcolo ad alte prestazioni, almeno uno per Stato membro e associato ai rispettivi centri nazionali di supercalcolo per fornire servizi HPC all&#8217;industria, in particolare alle PMI, al mondo accademico e alle pubbliche amministrazioni;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>l&#8217;implementazione di tecnologia operativa pronta per l&#8217;uso: il supercalcolo quale servizio derivante da attivit&#224; di ricerca e innovazione finalizzato alla creazione di un ecosistema HPC europeo integrato che comprende tutti i segmenti della catena di valore scientifica e industriale (hardware, software, applicazioni, servizi, interconnessioni e competenze digitali avanzate).</p></td></tr></tbody></table> Obiettivo specifico 2 — Intelligenza artificiale Il Programma sviluppa e rafforza le capacità di base dell’IA in Europa, tra cui le risorse di dati e gli archivi di algoritmi e le rende accessibili a tutte le imprese e le pubbliche amministrazioni e a tutte le imprese, e rafforza e mette in rete le strutture di sperimentazione e prova dell’IA, sia quelle esistenti sia quelle di nuova istituzione, negli Stati membri. Le azioni iniziali e, laddove opportuno, le azioni successive del presente obiettivo comprendono: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>la creazione di spazi comuni europei di dati che rendono accessibili i dati in tutta Europa, comprese le informazioni provenienti altres&#236; dal riuso dell&#8217;informazione del settore pubblico, e che fungono da fonte di immissione di dati per soluzioni di IA. Tali spazi dovrebbero essere aperti ai settori pubblico e privato. Al fine di incrementarne l&#8217;uso, i dati contenuti in uno spazio devono essere resi interoperabili, in particolare mediante formati di dati che siano aperti, leggibili meccanicamente, standardizzati e documentati, sia nelle interazioni tra settore pubblico e privato, sia all&#8217;interno dei settori, sia tra di loro (interoperabilit&#224; semantica);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>lo sviluppo di archivi europei comuni di algoritmi o di interfacce di tali archivi che li rendano facilmente accessibili a tutti i potenziali utenti europei sulla base di condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie. Le imprese e il settore pubblico devono essere in grado di individuare e acquisire la soluzione che pi&#249; si adatta alle rispettive esigenze;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>il coinvestimento con gli Stati membri in siti di riferimento di prim&#8217;ordine per strutture di prova e sperimentazione in contesti reali, con particolare attenzione alle applicazioni dell&#8217;IA in settori fondamentali come sanit&#224;, monitoraggio terrestre o ambientale, trasporti e mobilit&#224;, sicurezza, industria manifatturiera e finanza, nonch&#233; in altri settori di interesse pubblico. Le strutture devono essere aperte a tutti gli operatori in tutta Europa e connesse alla rete dei poli dell&#8217;innovazione digitale europea. Tali strutture devono essere dotate di grandi strutture di calcolo e gestione dei dati, o connesse a dette strutture, nonch&#233; delle pi&#249; recenti tecnologie di IA, comprese tecnologie emergenti quali il calcolo neuromorfico, l&#8217;apprendimento profondo (deep learning) e la robotica.</p></td></tr></tbody></table> Obiettivo specifico 3 — Cibersicurezza e fiducia Il Programma incentiva il rafforzamento, lo sviluppo e l’acquisizione di capacità essenziali volte a rendere sicure l’economia digitale, la società e la democrazia dell’Unione rafforzandone il potenziale industriale e la competitività in ambito di cibersicurezza, oltre a migliorare le capacità sia del settore privato sia del settore pubblico di proteggere i cittadini e le imprese dalle minacce informatiche, anche attraverso il sostegno all’attuazione della direttiva (UE) 2016/1148. Le azioni iniziali e, laddove opportuno, le azioni successive del presente obiettivo comprendono: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>il coinvestimento con gli Stati membri in attrezzature avanzate per la cibersicurezza, in infrastrutture e know-how, essenziali per proteggere le infrastrutture fondamentali e il mercato unico digitale nel suo complesso. Tale coinvestimento potrebbe comprendere investimenti in impianti quantistici e risorse di dati per la cibersicurezza e la coscienza situazionale nel ciberspazio e in altri strumenti da mettere a disposizione del settore pubblico e di quello privato in tutta Europa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>l&#8217;ampliamento delle capacit&#224; tecnologiche esistenti e la messa in rete dei centri di competenza negli Stati membri, in modo tale che tali capacit&#224; rispondano alle esigenze del settore pubblico e dell&#8217;industria, anche per quanto riguarda prodotti e servizi che rafforzano la cibersicurezza e la fiducia all&#8217;interno del mercato unico digitale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>la garanzia di un&#8217;ampia implementazione di soluzioni di cibersicurezza e fiducia efficaci e all&#8217;avanguardia in tutti gli Stati membri. Tale implementazione comprende il rafforzamento della sicurezza dei prodotti dalla progettazione alla commercializzazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>il sostegno volto a colmare le lacune di competenze in materia di cibersicurezza, ad esempio, allineando i programmi relativi a tali competenze, adattandoli alle esigenze settoriali specifiche e favorendo l&#8217;accesso a corsi di formazione mirati e specializzati.</p></td></tr></tbody></table> Obiettivo specifico 4 — Competenze digitali avanzate Il Programma sostiene l’accesso alle competenze digitali avanzate e le opportunità di formazione in relazione a tali competenza, in particolare nell’ambito dell’HPC, dell’analisi dei Big Data, dell’IA, delle tecnologie di registro distribuito (ad esempio blockchain) e della cibersicurezza, per la forza lavoro attuale e futura, offrendo, tra gli altri, agli studenti, ai neolaureati, ai coloro che stanno già lavorando e ai cittadini di tutte le età che necessitino di riqualificazione ovunque essi si trovino, gli strumenti per acquisire e sviluppare tali competenze. Le azioni iniziali e, laddove opportuno, le azioni successive del presente obiettivo comprendono: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>l&#8217;accesso ad attivit&#224; di formazione sul posto di lavoro, attraverso la partecipazione a tirocini presso centri di competenza e imprese, e altre organizzazioni che implementano tecnologie digitali avanzate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>l&#8217;accesso a corsi sulle tecnologie digitali avanzate che devono essere offerti da istituti di istruzione superiore, istituti di ricerca nonch&#233; organismi di certificazione professionale per il settore industriale in collaborazione con gli organismi coinvolti nel Programma; i temi trattati dovrebbero comprendere l&#8217;IA, la cibersicurezza, le tecnologie di registro distribuito&#160;&#8212; ad esempio blockchain&#160;&#8212;, l&#8217;HPC e le tecnologie quantistiche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>la partecipazione a corsi di formazione professionale specializzati di breve termine che sono stati precertificati, per esempio nel settore della cibersicurezza.</p></td></tr></tbody></table> Gli interventi si concentrano su competenze digitali avanzate relative a tecnologie specifiche. I poli europei dell’innovazione digitale di cui all’articolo 16 favoriscono le opportunità di formazione fungendo da collegamento con i responsabili dell’istruzione e della formazione. Obiettivo specifico 5 — Implementazione e impiego ottimale delle capacità digitali e interoperabilità I progetti che prevedono l’implementazione e l’impiego ottimale delle capacità digitali o l’interoperabilità sono considerati progetti di interesse comune. <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>I.</p></td><td><span>Le azioni iniziali e, laddove opportuno, le azioni successive del presente obiettivo relative alla trasformazione digitale dei settori di interesse pubblico includono le seguenti.</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Modernizzazione della pubblica amministrazione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.1.</p></td><td><p>sostenere gli Stati membri nell&#8217;attuazione dei principi della dichiarazione di Tallinn sull&#8217;eGovernment in tutti i settori strategici, creando se del caso i registri necessari e interconnettendoli, nel pieno rispetto del regolamento (UE) 2016/679;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.2.</p></td><td><p>sostenere la progettazione, la sperimentazione, l&#8217;implementazione, il mantenimento<span>,</span> l&#8217;evoluzione e la promozione di un ecosistema coerente di infrastrutture di servizi digitali transfrontalieri e agevolare soluzioni e quadri comuni ininterrotti da punto a punto, sicuri, multilingui, interoperabili a livello transfrontaliero o intersettoriale all&#8217;interno delle pubbliche amministrazioni. Sono inoltre comprese le metodologie per valutare l&#8217;impatto e i benefici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.3.</p></td><td><p>sostenere la valutazione, l&#8217;aggiornamento e la promozione delle norme e delle specifiche comuni esistenti e lo sviluppo, la creazione e la promozione di nuove specifiche comuni, di specifiche e norme aperte mediante le piattaforme di normazione dell&#8217;Unione e, se del caso, in collaborazione con organismi di normazione europei o internazionali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.4.</p></td><td><p>cooperare alla creazione di un ecosistema europeo per infrastrutture affidabili, impiegando eventualmente servizi e applicazioni basati sulle tecnologie di registro distribuito (ad esempio blockchain), compresi il sostegno all&#8217;interoperabilit&#224; e alla normazione e la promozione dell&#8217;implementazione di applicazioni dell&#8217;Unione transfrontaliere.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Salute:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.1.</p></td><td><p>garantire che i cittadini abbiano il controllo dei propri dati personali e possano accedere ai propri dati sanitari e condividerli, usarli e gestirli a livello transfrontaliero in modo sicuro e tale da garantire la tutela della loro vita privata, indipendentemente dal luogo in cui si trovano i cittadini e i dati, in conformit&#224; della normativa applicabile in materia di protezione dei dati; completare l&#8217;infrastruttura di servizi digitali per l&#8217;eHealth e ampliarla attraverso nuovi servizi digitali relativi a prevenzione delle malattie, assistenza e sanit&#224;, e sostenere l&#8217;implementazione di tali servizi sulla base di un ampio sostegno da parte delle attivit&#224; dell&#8217;Unione e da parte degli Stati membri, in particolare per quanto concerne la rete di assistenza sanitaria on line a norma dell&#8217;articolo&#160;14 della direttiva 2011/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>1</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.2.</p></td><td><p>mettere a disposizione dati migliori per la ricerca, la prevenzione delle malattie e la sanit&#224; e l&#8217;assistenza personalizzate; garantire che i ricercatori europei in ambito sanitario e gli operatori clinici abbiano accesso alla gamma di risorse (spazi di dati condivisi, compresi l&#8217;archiviazione e il calcolo dei dati, competenze e capacit&#224; analitiche) necessaria per compiere progressi decisivi in relazione sia alle malattie gravi sia a quelle rare. L&#8217;obiettivo finale &#232; garantire una coorte di popolazione di almeno&#160;10 milioni di cittadini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.3.</p></td><td><p>rendere disponibili gli strumenti digitali per la responsabilizzazione dei cittadini e per un&#8217;assistenza incentrata sulla persona sostenendo lo scambio delle migliori prassi innovative nella sanit&#224; digitale, nello sviluppo di capacit&#224; e nell&#8217;assistenza tecnica, in particolare per la cibersicurezza, l&#8217;IA e l&#8217;HPC.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Giustizia</p><p>Consentire comunicazioni elettroniche transfrontaliere ininterrotte e sicure all&#8217;interno del sistema giudiziario e tra il sistema giudiziario e altri organismi competenti nell&#8217;ambito della giustizia civile e penale. Migliorare l&#8217;accesso alla giustizia e alle informazioni e procedure legali per cittadini, imprese, operatori legali e magistrati tramite interconnessioni semanticamente interoperabili alle banche dati e ai registri, nonch&#233; agevolando la risoluzione extragiudiziale delle controversie online. Promuovere lo sviluppo e l&#8217;applicazione di tecnologie innovative per tribunali e operatori del diritto con soluzioni basate anche sull&#8217;IA che potrebbero razionalizzare e accelerare le procedure (per esempio, applicazioni di tecnologia legale&#160;&#8212;<span>legal tech</span>).</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Trasporti, mobilit&#224;, energia e ambiente</p><p>Implementare le soluzioni e le infrastrutture decentralizzate necessarie per le applicazioni digitali su vasta scala, come la guida connessa e automatizzata, i velivoli senza equipaggio, i concetti di mobilit&#224; intelligente, le citt&#224; intelligenti<span>,</span> i territori rurali intelligenti o le regioni ultraperiferiche, a sostegno delle politiche dei trasporti, dell&#8217;energia e dell&#8217;ambiente e in raccordo con le azioni tese alla digitalizzazione dei settori dei trasporti e dell&#8217;energia a titolo del meccanismo per collegare l&#8217;Europa.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>Istruzione, cultura e media</p><p>Dotare i creatori<span>,</span> l&#8217;industria creativa e i settori culturali in Europa dell&#8217;accesso alle tecnologie digitali pi&#249; recenti, dall&#8217;IA al calcolo avanzato. Sfruttare il patrimonio culturale europeo, Europeana compresa, per sostenere l&#8217;istruzione e la ricerca nonch&#233; promuovere la diversit&#224; culturale, la coesione sociale e la societ&#224; europea. Sostenere l&#8217;adozione delle tecnologie digitali nel settore dell&#8217;istruzione e presso istituzioni culturali private o finanziate con fondi pubblici.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>Altre azioni di sostegno al mercato unico digitale</p><p>Sostenere azioni quali la promozione dell&#8217;alfabetizzazione digitale e mediatica e sensibilizzare i minori, i genitori e gli insegnanti riguardo ai rischi che i minori possono incontrare online e ai modi per proteggerli, il contrasto al bullismo online e alla diffusione di materiale pedopornografico online sostenendo una rete paneuropea di centri per un&#8217;Internet pi&#249; sicura. Promuovere misure volte a individuare la disinformazione e combatterne la diffusione intenzionale, accrescendo cos&#236; la resilienza complessiva dell&#8217;Unione; sostenere un osservatorio dell&#8217;Unione per l&#8217;economia delle piattaforme digitali e studi e attivit&#224; di sensibilizzazione.</p><p>Le azioni di cui ai punti da 1 a&#160;6 possono essere parzialmente sostenute dai poli europei dell&#8217;innovazione digitale grazie alle stesse capacit&#224; sviluppate per assistere le imprese nella loro trasformazione digitale (cfr. sezione II).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>II.</p></td><td><span>Azioni iniziali e, se del caso, susseguenti, nell&#8217;ambito del presente obiettivo relative alla trasformazione digitale dell&#8217;industria includono:</span><p>Contribuire al potenziamento della rete dei poli europei dell&#8217;innovazione digitale, al fine di garantire a tutte le imprese, in particolare alle PMI, l&#8217;accesso alle capacit&#224; digitali in qualsiasi regione dell&#8217;Unione. Tale contributo include:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>l&#8217;accesso allo spazio comune europeo di dati, alle piattaforme per l&#8217;IA e alle strutture europee di HPC per l&#8217;analisi dei dati e le applicazioni a elevata intensit&#224; di calcolo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>l&#8217;accesso a strutture di prova su vasta scala per l&#8217;IA e a strumenti avanzati di cibersicurezza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>l&#8217;accesso a competenze digitali avanzate.</p></td></tr></tbody></table><p>Le azioni di cui al primo comma saranno coordinate con le azioni di innovazione nelle tecnologie digitali sostenute in particolare nell&#8217;ambito di Orizzonte Europa, che esse completeranno, e con investimenti nei poli europei dell&#8217;innovazione digitale sostenuti nell&#8217;ambito del FESR. Sono possibili anche sovvenzioni per la prima applicazione commerciale provenienti dal Programma, nell&#8217;osservanza delle norme in materia di aiuti di Stato. Il sostegno per l&#8217;accesso a finanziamenti destinati a fasi ulteriori della trasformazione digitale sar&#224; ottenuto tramite strumenti finanziari che impiegano il programma InvestEU.</p></td></tr></tbody></table> ( 1 ) Direttiva 2011/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2011, concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera ( GU L 88 del 4.4.2011, pag. 45 ). ALLEGATO II INDICATORI MISURABILI PER SORVEGLIARE L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA E PER LA RENDICONTAZIONE DEI PROGRESSI COMPIUTI NEL CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI SPECIFICI Obiettivo specifico 1 — Calcolo ad alte prestazioni <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.1.</p></td><td><span>Numero di infrastrutture HPC acquisite congiuntamente</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.2.</p></td><td><span>Impiego totale e per vari gruppi di portatori di interessi (universit&#224;, PMI ecc.) di computer a esascala e post-esascala</span></td></tr></tbody></table> Obiettivo specifico 2 — Intelligenza artificiale <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.1.</p></td><td><span>Importo totale coinvestito in siti di prova e di sperimentazione</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.2.</p></td><td><span>Utilizzo di archivi europei comuni di algoritmi o interfacce di tali archivi, utilizzo di spazi comuni europei di dati nonch&#233; utilizzo di siti di prova e di sperimentazione, relativi alle azioni di cui al presente regolamento</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.3.</p></td><td><span>Numero di casi in cui le organizzazioni decidono di integrare l&#8217;IA nei loro prodotti, processi o servizi, come risultato del Programma</span></td></tr></tbody></table> Obiettivo specifico 3 — Cibersicurezza e fiducia <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.1.</p></td><td><span>Numero di infrastrutture o strumenti di cibersicurezza, o di entrambi, acquisiti congiuntamente&#160;<a>(<span>1</span>)</a></span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.2.</p></td><td><span>Numero di utenti e comunit&#224; di utenti che hanno accesso a strutture di cibersicurezza europee</span></td></tr></tbody></table> Obiettivo specifico 4 — Competenze digitali avanzate <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.1.</p></td><td><span>Numero di persone che hanno seguito una formazione per acquisire conoscenze digitali avanzate sostenuta dal Programma</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.2.</p></td><td><span>Numero di imprese, in particolare PMI, che hanno difficolt&#224; ad assumere specialisti TIC</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.3.</p></td><td><span>Numero di persone che hanno segnalato un miglioramento della situazione occupazionale dopo la fine della formazione sostenuta dal Programma</span></td></tr></tbody></table> Obiettivo specifico 5 — Implementazione e impiego ottimale della capacità digitale e interoperabilità <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.1.</p></td><td><span>Adozione di servizi pubblici digitali</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.2.</p></td><td><span>Imprese con un elevato punteggio di intensit&#224; digitale</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.3.</p></td><td><span>Grado dell&#8217;allineamento del quadro nazionale di interoperabilit&#224; al quadro europeo di interoperabilit&#224;</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.4.</p></td><td><span>Numero di imprese e soggetti del settore pubblico che si sono avvalsi dei servizi dei poli europei dell&#8217;innovazione digitale.</span></td></tr></tbody></table> ( 1 ) Il termine «infrastrutture» indica solitamente infrastrutture di ricerca o sperimentazione quali ad esempio banchi di prova, poligoni virtuali o strutture di calcolo/comunicazione. Potrebbe trattarsi solamente di dati e/o software o anche di strutture fisiche. Il termine «strumenti» indica solitamente un dispositivo fisico e/o un software/algoritmo utilizzati per aumentare la sicurezza di sistemi TIC, ad esempio software di rilevamento delle intrusioni o risorse di dati che consentono di valutare la situazione delle infrastrutture critiche. Il regolamento relativo al Centro di competenza consente ogni tipo di appalto, non solo di tipo congiunto: tramite il Centro europeo di competenza sulla cibersicurezza nell’ambito industriale, tecnologico e della ricerca quale organismo dell’Unione; tramite altri centri con l’aiuto di una sovvenzione dell’Unione; o tramite più parti. ALLEGATO III SINERGIE CON ALTRI PROGRAMMI DELL’UNIONE 1. Le sinergie con Orizzonte Europa garantiscono che: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sebbene varie aree tematiche affrontate dal Programma e da Orizzonte Europa convergano, il tipo di azioni da sostenere, i risultati attesi e la logica di intervento siano distinti e complementari;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Orizzonte Europa offra ampio sostegno alla ricerca, allo sviluppo tecnologico, alla dimostrazione, alle attivit&#224; pilota, alla prova di concetto, alla prova e all&#8217;innovazione, compresa l&#8217;implementazione precommerciale di tecnologie digitali innovative, in particolare mediante:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>una dotazione di bilancio a parte, nel pilastro &#171;Sfide globali e competitivit&#224; industriale europea&#187;, per il polo tematico &#171;Digitale, industria e spazio&#187; finalizzato a sviluppare tecnologie abilitanti (AI e robotica, Internet di prossima generazione, HPC e Big Data, tecnologie digitali fondamentali, combinazione del digitale con altre tecnologie);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il sostegno a infrastrutture di ricerca nell&#8217;ambito del pilastro &#171;Scienza di eccellenza&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>l&#8217;integrazione del digitale in tutte le sfide globali (sanit&#224;, sicurezza, energia e mobilit&#224;, clima ecc.); e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>il sostegno alla diffusione di innovazioni pionieristiche nell&#8217;ambito del pilastro &#171;Europa innovativa&#187; (molte delle quali combineranno tecnologie fisiche e digitali);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il Programma investa:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>nello sviluppo delle capacit&#224; digitali nell&#8217;HPC, nell&#8217;IA, nelle tecnologie dei registri distribuiti (ad esempio blockchain), nella cibersicurezza e nelle competenze digitali avanzate; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>nell&#8217;implementazione a livello nazionale, regionale e locale in un quadro dell&#8217;Unione delle capacit&#224; digitali e delle pi&#249; recenti tecnologie digitali nei settori di interesse pubblico (come la sanit&#224;, la pubblica amministrazione, la giustizia e l&#8217;istruzione) o nei casi di carenze del mercato (come la digitalizzazione delle imprese, in particolare le PMI);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>le capacit&#224; e le infrastrutture del Programma siano messe a disposizione della comunit&#224; della ricerca e dell&#8217;innovazione, anche per azioni sostenute da Orizzonte Europa, quali prova, sperimentazione e dimostrazione in tutti i settori e tutte le discipline;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>mano a mano che sono sviluppate nell&#8217;ambito di Orizzonte Europa, le nuove tecnologie digitali siano progressivamente adottate e impiegate dal Programma;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>le iniziative di Orizzonte Europa a favore dello sviluppo di un insieme di abilit&#224; e competenze, comprese le iniziative attuate presso i centri di coubicazione della CCI dell&#8217;EIT, siano integrate dalle capacit&#224; sviluppate con il sostegno del Programma nel settore delle competenze digitali avanzate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>siano messi in atto forti meccanismi di coordinamento per la programmazione e l&#8217;attuazione, che allineino il pi&#249; possibile tutte le procedure di entrambi i programmi. Le loro strutture di governance coinvolgeranno tutti i servizi della Commissione interessati.</p></td></tr></tbody></table> 2. Le sinergie con i programmi dell’Unione in regime di gestione concorrente, compreso il FESR, L’FSE+, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura garantiscono che: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>siano impiegati meccanismi di finanziamento complementare proveniente dai programmi dell&#8217;Unione in regime di gestione concorrente e dal Programma, a sostegno di azioni che fungono da ponte tra le specializzazioni intelligenti e sostengono la trasformazione digitale dell&#8217;economia e della societ&#224; europee;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il FESR contribuisca allo sviluppo e al rafforzamento degli ecosistemi locali e regionali di innovazione<span>,</span> della trasformazione industriale come pure della trasformazione digitale della societ&#224; e della pubblica amministrazione, stimolando in tal modo l&#8217;attuazione della dichiarazione di Tallinn sull&#8217;eGovernment. Tale aspetto comporta il sostegno alla trasformazione digitale dell&#8217;industria e all&#8217;applicazione dei risultati nonch&#233; l&#8217;attuazione di nuove tecnologie e soluzioni innovative. Il Programma integrer&#224; e sosterr&#224; la messa in rete transnazionale e la mappatura delle capacit&#224; digitali affinch&#233; queste siano accessibili alle PMI e le soluzioni informatiche interoperabili siano accessibili a tutte le regioni dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> 3. Le sinergie con il meccanismo per collegare l’Europa garantiscono che: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il Programma si concentri sul rafforzamento delle capacit&#224; e delle infrastrutture digitali su larga scala per l&#8217;HPC, l&#8217;IA, la cibersicurezza e le competenze digitali avanzate con l&#8217;obiettivo di un&#8217;ampia adozione e implementazione in tutta Europa di importanti soluzioni digitali innovative, siano esse gi&#224; esistenti o testate, nell&#8217;ambito di un quadro dell&#8217;Unione, in settori di interesse pubblico o nei casi di carenze del mercato. Il Programma deve essere attuato principalmente mediante investimenti strategici e coordinati con gli Stati membri&#160;&#8212; per esempio attraverso appalti pubblici congiunti&#160;&#8212; nelle capacit&#224; digitali da condividere in tutta Europa e in azioni a livello dell&#8217;Unione che sostengono l&#8217;interoperabilit&#224; e la normazione come parte dello sviluppo del mercato unico digitale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le capacit&#224; e le infrastrutture del Programma siano messe a disposizione per l&#8217;implementazione di nuove tecnologie e soluzioni innovative nel settore della mobilit&#224; e dei trasporti. Il meccanismo per collegare l&#8217;Europa deve sostenere l&#8217;implementazione e l&#8217;impiego di nuove tecnologie e soluzioni innovative nel settore della mobilit&#224; e dei trasporti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i meccanismi di coordinamento devono essere in particolare istituiti mediante strutture di governance adeguate.</p></td></tr></tbody></table> 4. Le sinergie con il Programma InvestEU garantiscono che: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il sostegno derivante da finanziamenti basati sul mercato, compreso il perseguimento degli obiettivi strategici nell&#8217;ambito del presente Programma, sia fornito per mezzo del regolamento (UE) 2021/523; tali finanziamenti basati sul mercato possono essere combinati con il sostegno proveniente da sovvenzioni; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l&#8217;accesso delle imprese agli strumenti finanziari sia agevolato dal sostegno offerto dai poli dell&#8217;innovazione digitale europeo.</p></td></tr></tbody></table> 5. Le sinergie con Erasmus+ garantiscono che: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il Programma sostenga lo sviluppo e l&#8217;acquisizione delle competenze digitali avanzate necessarie all&#8217;implementazione di tecnologie di punta come l&#8217;IA o l&#8217;HPC, in collaborazione con le industrie del settore;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>gli aspetti di Erasmus+ relativi alle competenze avanzate integrino gli interventi del Programma che riguardano l&#8217;acquisizione, in tutti i settori e a tutti i livelli, di competenze attraverso esperienze di mobilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> 6. Le sinergie con Europa creativa istituita da un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio garantiscono che: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il sottoprogramma MEDIA di Europa creativa sostenga iniziative che possono avere un impatto concreto sui settori culturale e creativo in tutta Europa, contribuendo al loro adeguamento alla trasformazione digitale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il Programma doti tra le altre cose i creatori, l&#8217;industria creativa e il settore culturale in Europa dell&#8217;accesso alle tecnologie digitali pi&#249; recenti, dall&#8217;IA al calcolo avanzato.</p></td></tr></tbody></table> 7. Sono garantite sinergie con altri programmi e iniziative dell’Unione in materia di competenze e abilità.
ITA
32021R0694
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.6.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 159/106</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/1212 DELLA COMMISSIONE del 21 giugno 2023 che rinnova l’autorizzazione all’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o derivati da soia geneticamente modificata MON 87701 in conformità al regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio [notificata con il numero C(2023) 3944] (Il testo in lingua neerlandese è il solo facente fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativo agli alimenti e ai mangimi geneticamente modificati ( 1 ) , in particolare l’articolo 11, paragrafo 3, e l’articolo 23, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La decisione di esecuzione&#160;2012/83/UE della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> ha autorizzato l&#8217;immissione in commercio di alimenti e mangimi contenenti, costituiti od ottenuti a partire da soia geneticamente modificata MON 87701. L&#8217;ambito di applicazione di tale autorizzazione riguardava anche l&#8217;immissione in commercio di prodotti, diversi da alimenti e da mangimi contenenti o costituiti da soia geneticamente modificata MON 87701, esclusa la coltivazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 18&#160;dicembre 2020 Bayer Agriculture BV, con sede in Belgio, ha presentato alla Commissione, per conto di Bayer CropScience LP, con sede negli Stati Uniti, conformemente agli articoli 11 e&#160;23 del regolamento (CE) n.&#160;1829/2003, una domanda di rinnovo di tale autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 15&#160;novembre 2022 l&#8217;Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;Autorit&#224;&#187;) ha espresso un parere scientifico favorevole&#160;<a>(<span>3</span>)</a>. Essa ha concluso che la domanda di rinnovo non conteneva prove di eventuali nuovi pericoli, modifiche dell&#8217;esposizione o incertezze scientifiche tali da far modificare le conclusioni della valutazione iniziale del rischio relativa alla soia geneticamente modificato MON 87701 adottata dall&#8217;Autorit&#224; nel 2011&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel suo parere scientifico l&#8217;Autorit&#224; ha preso in considerazione tutte le domande e le preoccupazioni sollevate dagli Stati membri nell&#8217;ambito della consultazione delle autorit&#224; nazionali competenti, come previsto all&#8217;articolo&#160;6, paragrafo 4, e all&#8217;articolo&#160;18, paragrafo 4, del regolamento (CE) n.&#160;1829/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; ha inoltre concluso che il piano di monitoraggio degli effetti ambientali presentato dal richiedente, consistente in un piano generale di sorveglianza, &#232; conforme agli usi cui sono destinati i prodotti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Tenuto conto di tali conclusioni, &#232; opportuno rinnovare l&#8217;autorizzazione all&#8217;immissione in commercio di alimenti e mangimi contenenti, costituiti o derivati da soia geneticamente modificata MON 87701 e di prodotti contenenti o costituiti da tale soia per usi diversi dagli alimenti e dai mangimi, ad eccezione della coltivazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Alla soia geneticamente modificata MON 87701 &#232; stato assegnato un identificatore unico conformemente al regolamento (CE) n.&#160;65/2004 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, nel contesto dell&#8217;autorizzazione iniziale rilasciata con decisione di esecuzione&#160;2012/83/UE. &#200; opportuno continuare a utilizzare tale identificatore unico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Per i prodotti oggetto della presente decisione non risultano necessari requisiti specifici in materia di etichettatura diversi da quelli stabiliti all&#8217;articolo&#160;13, paragrafo 1, e all&#8217;articolo&#160;25, paragrafo 2, del regolamento (CE) n.&#160;1829/2003 e all&#8217;articolo&#160;4, paragrafo 6, del regolamento (CE) n.&#160;1830/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a>. Tuttavia, al fine di garantire che l&#8217;uso dei prodotti contenenti o costituiti da soia geneticamente modificata MON 87701 rimanga entro i limiti fissati dall&#8217;autorizzazione rilasciata con la presente decisione, sull&#8217;etichettatura di tali prodotti, ad eccezione degli alimenti e degli ingredienti alimentari, dovrebbe figurare una dicitura che indichi chiaramente che essi non sono destinati alla coltivazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il titolare dell&#8217;autorizzazione dovrebbe presentare relazioni annuali sull&#8217;attuazione e sui risultati delle attivit&#224; previste dal piano di monitoraggio degli effetti ambientali. Tali risultati dovrebbero essere presentati conformemente ai requisiti stabiliti dalla decisione&#160;2009/770/CE della Commissione&#160;<a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Il parere dell&#8217;Autorit&#224; non giustifica l&#8217;imposizione di condizioni specifiche o di restrizioni all&#8217;immissione in commercio, all&#8217;uso e alla manipolazione, compresi i requisiti relativi al monitoraggio successivo all&#8217;immissione in commercio, per quanto riguarda il consumo degli alimenti e dei mangimi contenenti, costituiti o derivati da soia geneticamente modificata MON 87701, o per la tutela di particolari&#160;ecosistemi/ambienti e/o aree geografiche, secondo quanto disposto dall&#8217;articolo&#160;6, paragrafo 5, lettera e), e dall&#8217;articolo&#160;18, paragrafo 5, lettera e), del regolamento (CE) n.&#160;1829/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Tutte le informazioni pertinenti relative all&#8217;autorizzazione dei prodotti oggetto della presente decisione dovrebbero essere iscritte nel registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati di cui all&#8217;articolo&#160;28, paragrafo 1, del regolamento (CE) n.&#160;1829/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La presente decisione deve essere notificata alle parti del protocollo di Cartagena sulla biosicurezza annesso alla Convenzione sulla diversit&#224; biologica attraverso il centro di scambio di informazioni sulla biosicurezza (<span>Biosafety Clearing-House</span>) in conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;9, paragrafo 1, e all&#8217;articolo&#160;15, paragrafo 2, lettera c), del regolamento (CE) n.&#160;1946/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Il comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi non ha espresso alcun parere entro il termine fissato dal suo presidente. Il presente atto di esecuzione &#232; stato ritenuto necessario e il presidente lo ha sottoposto al comitato di appello per una nuova delibera. Il comitato di appello non ha espresso alcun parere,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Organismo geneticamente modificato e identificatore unico Alla soia geneticamente modificata ( Glycine max) MON 87701 di cui all’allegato è assegnato l’identificatore unico MON-877Ø1-2 conformemente al regolamento (CE) n. 65/2004. Articolo 2 Rinnovo dell’autorizzazione L’autorizzazione all’immissione in commercio dei seguenti prodotti è rinnovata per quanto riguarda: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>alimenti e ingredienti alimentari contenenti, costituiti o derivati da soia geneticamente modificata MON-877&#216;1-2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>mangimi contenenti, costituiti o derivati da soia geneticamente modificata MON-877&#216;1-2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>prodotti contenenti o costituiti da soia geneticamente modificata MON-877&#216;1-2, per usi diversi da quelli indicati alle lettere a) e b) del presente articolo, ad eccezione della coltivazione.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 3 Etichettatura 1. Ai fini dei requisiti in materia di etichettatura stabiliti all’articolo 13, paragrafo 1, e all’articolo 25, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1829/2003, nonché all’articolo 4, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1830/2003, il nome dell’organismo è «soia»; 2. la dicitura «non destinato alla coltivazione» figura sull’etichetta dei prodotti contenenti o costituiti da soia geneticamente modificata di cui all’articolo 1, ad eccezione dei prodotti di cui all’articolo 2, lettera a), e nei documenti che li accompagnano. Articolo 4 Metodo di rilevamento Per il rilevamento della soia geneticamente modificata MON- 877Ø1-2 si applica il metodo indicato alla lettera d) dell’allegato. Articolo 5 Piano di monitoraggio degli effetti ambientali 1. Il titolare dell’autorizzazione provvede affinché sia avviato e attuato il piano di monitoraggio degli effetti ambientali di cui alla lettera h) dell’allegato. 2. Il titolare dell’autorizzazione presenta alla Commissione relazioni annuali sull’attuazione e sui risultati delle attività previste dal piano di monitoraggio, conformemente al formulario riportato nella decisione 2009/770/CE. Articolo 6 Registro comunitario Le informazioni indicate nell’allegato sono inserite nel registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati di cui all’articolo 28, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1829/2003. Articolo 7 Titolare dell’autorizzazione Il titolare dell’autorizzazione è Bayer CropScience LP, Stati Uniti, rappresentata nell’Unione da Bayer Agriculture BV. Articolo 8 Validità La presente decisione si applica per un periodo di dieci anni a decorrere dalla data di notifica. Articolo 9 Destinatario Bayer CropScience LP, 800 N. Lindbergh Boulevard, St. Louis, Missouri 63167, Stati Uniti, rappresentata nell’Unione da Bayer Agriculture BV, Haven 627, Scheldelaan 460, 2040 Anversa, Belgio, è destinataria della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 21 giugno 2023 Per la Commissione Stella KYRIAKIDES Membro della Commissione ( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 1 . ( 2 ) Decisione di esecuzione 2012/83/UE della Commissione, del 10 febbraio 2012 , che autorizza l’immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti od ottenuti a partire da soia geneticamente modificata MON 87701 (MON-877Ø1-2) ai sensi del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 40 del 14.2.2012, pag. 18 ). ( 3 ) Gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sugli organismi geneticamente modificati (OGM), 2022. Parere scientifico sulla valutazione della soia geneticamente modificata MON 87701 ai fini del rinnovo dell’autorizzazione a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 (domanda EFSA-GMO-RX-021). EFSA Journal 2022;20(12):7683, 12 pagg.; https://doi.org/10.2903/j.efsa.2022.7683. ( 4 ) Gruppo di esperti scientifici dell’EFSA sugli organismi geneticamente modificati (OGM), 2011. Parere scientifico sulla domanda (EFSA-GMO-BE-2010-79) presentata da Monsanto, relativa all’immissione in commercio di soia geneticamente modificata MON 87701 resistente agli insetti destinata all’alimentazione umana e degli animali, all’importazione e alla lavorazione a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003. EFSA Journal 2011; 9(7):2309, 31 pagg.; https://doi.org/10.2903/j.efsa.2011.2309. ( 5 ) Regolamento (CE) n. 65/2004 della Commissione, del 14 gennaio 2004, che stabilisce un sistema per la determinazione e l’assegnazione di identificatori unici per gli organismi geneticamente modificati ( GU L 10 del 16.1.2004, pag. 5 ). ( 6 ) Regolamento (CE) n. 1830/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, concernente la tracciabilità e l’etichettatura di organismi geneticamente modificati e la tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati, nonché recante modifica della direttiva 2001/18/CE ( GU L 268 del 18.10.2003, pag. 24 ). ( 7 ) Decisione 2009/770/CE della Commissione, del 13 ottobre 2009, che istituisce formulari standard per la comunicazione dei risultati del monitoraggio dell’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati, come prodotti o all’interno di prodotti, ai fini della loro immissione sul mercato, ai sensi della direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 275 del 21.10.2009, pag. 9 ). ( 8 ) Regolamento (CE) n. 1946/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2003, sui movimenti transfrontalieri degli organismi geneticamente modificati ( GU L 287 del 5.11.2003, pag. 1 ). ALLEGATO a) Richiedente e titolare dell’autorizzazione <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>Nome:</p></td><td><span>Bayer CropScience LP</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>Indirizzo:</p></td><td><span>800 N. Lindbergh Boulevard, St. Louis, Missouri 63167, Stati Uniti</span><p>Rappresentato nell&#8217;Unione da: Bayer Agriculture BV, Haven 627, Scheldelaan 460, 2040 Anversa, Belgio.</p></td></tr></tbody></table> b) Designazione e specifica dei prodotti <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>alimenti e ingredienti alimentari contenenti, costituiti o derivati da soia geneticamente modificata MON-877&#216;1-2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>mangimi contenenti, costituiti o derivati da soia geneticamente modificata MON-877&#216;1-2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>prodotti contenenti o costituiti da soia geneticamente modificata MON-877&#216;1-2 per usi diversi da quelli indicati ai punti 1) e&#160;2), ad eccezione della coltivazione.</p></td></tr></tbody></table> La soia geneticamente modificata MON-877Ø1-2 esprime il gene cry1Ac , che conferisce resistenza a determinati lepidotteri nocivi. c) Etichettatura <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>Ai fini dei requisiti in materia di etichettatura stabiliti all&#8217;articolo&#160;13, paragrafo 1, e all&#8217;articolo&#160;25, paragrafo 2, del regolamento (CE) n.&#160;1829/2003, nonch&#233; all&#8217;articolo&#160;4, paragrafo 6, del regolamento (CE) n.&#160;1830/2003, il nome dell&#8217;organismo &#232; &#171;soia&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>la dicitura &#171;non destinato alla coltivazione&#187; figura sull&#8217;etichetta dei prodotti contenenti o costituiti da soia geneticamente modificata MON-877&#216;1-2, ad eccezione dei prodotti di cui alla lettera b), punto 1, e nei documenti che li accompagnano.</p></td></tr></tbody></table> d) Metodo di rilevamento <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>Metodo evento-specifico, basato sulla PCR in tempo reale, per la quantificazione della soia geneticamente modificata MON-877&#216;1-2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>convalidato dal laboratorio di riferimento dell&#8217;UE istituito con regolamento (CE) n.&#160;1829/2003 e pubblicato all&#8217;indirizzo http://gmo-crl.jrc.ec.europa.eu/StatusOfDossiers.aspx;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>materiale di riferimento: AOCS 0809-A e AOCS 0906-2 per la controparte non geneticamente modificata, accessibili tramite la<span>American Oil Chemists Society</span> (AOCS) all&#8217;indirizzo https://www.aocs.org/crm.</p></td></tr></tbody></table> e) Identificatore unico MON-877Ø1-2. f) Informazioni richieste a norma dell’allegato II del protocollo di Cartagena sulla biosicurezza della Convenzione sulla diversità biologica [Centro di scambio di informazioni sulla biosicurezza ( Biosafety Clearing-House ), numero di registro: pubblicato alla notifica nel registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati ]. g) Condizioni o restrizioni per l’immissione in commercio, l’utilizzo o la manipolazione dei prodotti Non applicabile. h) Piano di monitoraggio degli effetti ambientali Piano di monitoraggio degli effetti ambientali conformemente all’allegato VII della direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( 1 ) . [Link: piano pubblicato nel registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati ] i) Requisiti relativi al monitoraggio successivo all’immissione in commercio dell’utilizzo degli alimenti destinati al consumo umano Non applicabile. Nota: in futuro potrà essere necessario modificare i link ai documenti pertinenti. Tali modifiche saranno rese pubbliche mediante aggiornamento del registro comunitario degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati. <note> ( 1 ) Direttiva 2001/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 marzo 2001, sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati e che abroga la direttiva 90/220/CEE del Consiglio ( GU L 106 del 17.4.2001, pag. 1 ). </note>
ITA
32023D1212
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.8.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 308/1</p></td></tr></tbody></table> PARERE DELLA COMMISSIONE del 16 agosto 2018 relativo al piano di smaltimento dei rifiuti radioattivi provenienti dal trasferimento di rifiuti al deposito di prodotti incapsulati del sito di Sellafield, nel Regno Unito (Il testo in lingua inglese è il solo facente fede) (2018/C 308/01) La valutazione che segue è stata effettuata conformemente alle disposizioni del trattato Euratom e non pregiudica eventuali valutazioni supplementari effettuate ai sensi del trattato sul funzionamento dell’Unione europea né gli obblighi imposti dal trattato e dal diritto derivato ( 1 ) . Il 15 marzo 2018 la Commissione europea ha ricevuto dal governo del Regno Unito, a norma dell’articolo 37 del trattato Euratom, i dati generali relativi al piano di smaltimento dei rifiuti radioattivi ( 2 ) provenienti dal trasferimento di rifiuti al deposito di prodotti incapsulati del sito di Sellafield. Sulla base di tali dati e dopo avere consultato il gruppo di esperti, la Commissione ha formulato il seguente parere: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>la distanza del sito dal pi&#249; vicino confine con un altro Stato membro, nella fattispecie l&#8217;Irlanda, &#232; di 180 km;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>in condizioni operative normali, lo scarico di effluenti radioattivi gassosi non comporta un&#8217;esposizione rilevante sotto il profilo sanitario per la popolazione di un altro Stato membro, tenuto conto dei limiti di dose stabiliti dalla direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza&#160;<a>(<span>3</span>)</a>. In condizioni operative normali l&#8217;impianto non scaricher&#224; effluenti radioattivi liquidi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>i rifiuti radioattivi solidi secondari saranno trasferiti agli impianti di trattamento, condizionamento e deposito temporaneo in loco. I rifiuti radioattivi condizionati a bassa attivit&#224; saranno tuttavia destinati al vicino impianto di smaltimento autorizzato di Drigg;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>in caso di rilasci non programmati di effluenti radioattivi, a seguito di incidenti del tipo e della portata contemplati nei dati generali, le dosi cui le popolazioni di un altro Stato membro potrebbero essere esposte non sarebbero rilevanti sotto il profilo sanitario, tenuto conto dei livelli di riferimento stabiliti dalla direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza.</p></td></tr></tbody></table> In conclusione, la Commissione è del parere che l’attuazione del piano di smaltimento di rifiuti radioattivi, sotto qualsiasi forma, provenienti dal trasferimento di rifiuti al deposito di prodotti incapsulati del sito di Sellafield, nel Regno Unito, non sia tale da comportare, né in condizioni operative normali, né in caso di incidente del tipo e della portata contemplati nei dati generali, una contaminazione radioattiva rilevante sotto il profilo sanitario delle acque, del suolo o dello spazio aereo di un altro Stato membro, tenuto conto delle disposizioni stabilite nella direttiva sulle norme fondamentali di sicurezza. Fatto a Bruxelles, il 16 agosto 2018 Per la Commissione Miguel ARIAS CAÑETE Membro della Commissione <note> ( 1 ) Ad esempio, ai sensi del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, gli aspetti ambientali devono essere ulteriormente esaminati. A titolo indicativo, la Commissione richiama l’attenzione sulle disposizioni della direttiva 2011/92/UE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, modificata dalla direttiva 2014/52/UE; della direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente; della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche e della direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque. ( 2 ) Smaltimento di rifiuti radioattivi ai sensi del punto 1 della raccomandazione 2010/635/Euratom della Commissione, dell’11 ottobre 2010, sull’applicazione dell’articolo 37 del trattato Euratom ( GU L 279 del 23.10.2010, pag. 36 ). ( 3 ) Direttiva 2013/59/Euratom del Consiglio, del 5 dicembre 2013, che stabilisce norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti, e che abroga le direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 96/29/Euratom, 97/43/Euratom e 2003/122/Euratom ( GU L 13 del 17.1.2014, pag. 1 ). </note>
ITA
32018A0831(01)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.7.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 182/31</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2015/1118 DEL CONSIGLIO del 9 luglio 2015 che attua la decisione (PESC) 2015/740 concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Sud Sudan IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2, vista la decisione (PESC) 2015/740 del Consiglio, del 7 maggio 2015, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Sud Sudan e che abroga la decisione 2014/449/PESC ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafi 1 e 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 7 maggio 2015 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC) 2015/740.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 3 marzo 2015 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato la risoluzione (UNSCR) 2206&#160;(2015), che prevede misure restrittive nei confronti delle persone e delle entit&#224; designate dal comitato del Consiglio di sicurezza istituito in virt&#249; del punto&#160;16 di tale risoluzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 1<span>o</span> luglio 2015 il comitato del Consiglio di sicurezza istituito in virt&#249; del punto&#160;16 dell'UNSCR 2206 (2015) ha inserito sei persone nell'elenco delle persone e delle entit&#224; soggette a misure restrittive.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>I nominativi delle due persone elencate nell'allegato II della decisione (PESC) 2015/740 dovrebbero essere cancellati da tale allegato a motivo della relativa designazione da parte del comitato del Consiglio di sicurezza dell'ONU e dovrebbero pertanto essere aggiunti all'allegato&#160;I.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno modificare di conseguenza gli allegati I e II della decisione (PESC) 2015/740,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato I della decisione (PESC) 2015/740 è sostituito dall'allegato della presente decisione. Articolo 2 Nell'allegato II della decisione (PESC) 2015/740 sono cancellati i nominativi seguenti e le relative voci: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Santino DENG</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Peter GADET.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 9 luglio 2015 Per il Consiglio Il presidente J. ASSELBORN ( 1 ) GU L 117 dell'8.5.2015, pag. 52 . ALLEGATO «ALLEGATO I ELENCO DELLE PERSONE E DELLE ENTITÀ DI CUI ALL'ARTICOLO 3, PARAGRAFO 1, LETTERA a), E ALL'ARTICOLO 6, PARAGRAFO 1, LETTERA a). A. PERSONE 1. Gabriel JOK RIAK (alias: a) Gabriel Jok b) Jok Riak c) Jock Riak) Designazione: Comandante del settore uno dell'Esercito di liberazione del popolo sudanese (SPLA) Data di nascita: 1966 Luogo di nascita: Bor, Sudan/Sud Sudan Cittadinanza: Sud Sudan Indirizzo: a) Stato di Unity, Sud Sudan b) Wau, Bahr El Ghazal Occidentale, Sud Sudan Inserito nell'elenco il: 1 o luglio 2015 Altre informazioni: Comandante del settore uno dell'SPLA, operante principalmente nello Stato di Unity, dal gennaio 2013. In quanto comandante del settore uno dell'SPLA, ha esteso o prolungato il conflitto in Sud Sudan violando l'accordo sulla cessazione delle ostilità. L'SPLA, entità militare sud-sudanese, ha condotto attività che hanno prolungato il conflitto in Sud Sudan, comprese le violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità del gennaio 2014 e dell'accordo per una soluzione della crisi in Sud Sudan del 9 maggio 2014, che rappresentava un impegno rinnovato al rispetto dell'accordo sulla cessazione delle ostilità, e ha ostacolato le attività del meccanismo di monitoraggio e verifica dell'IGAD. Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni: Gabriel Jok Riak è stato inserito nell'elenco il 1 o luglio 2015 a norma del punto 7, lettere a) e f) e del punto 8 della risoluzione 2206 (2015), per i seguenti motivi: attività o politiche aventi lo scopo o l'effetto di estendere o prolungare il conflitto in Sud Sudan o ostacolare la riconciliazione, i colloqui o i processi di pace, comprese le violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità; ostacolo alle attività delle missioni internazionali di mantenimento della pace, diplomatiche o umanitarie in Sud Sudan, comprese quelle del meccanismo di monitoraggio e verifica dell'IGAD, la fornitura o la distribuzione dell'aiuto umanitario, o l'accesso allo stesso, e in quanto responsabile di entità, compresi ogni governo sud-sudanese, partito di opposizione, milizia o altro gruppo, che hanno commesso, o i cui membri hanno commesso le attività descritte ai punti 6 e 7. Informazioni supplementari Gabriel Jok Riak è il comandante del settore uno dell'Esercito di liberazione del popolo sudanese (SPLA), entità militare sud-sudanese che ha condotto attività che hanno prolungato il conflitto in Sud Sudan, comprese le violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità del gennaio 2014 e dell'accordo per una soluzione della crisi in Sud Sudan del 9 maggio 2014 (accordo di maggio), che rappresentava un impegno rinnovato al rispetto dell'accordo sulla cessazione delle ostilità. Jok Riak è stato comandante del settore uno dell'SPLA, operante principalmente nello Stato di Unity, dal gennaio 2013. La terza, quarta e quinta divisione dell'SPLA fanno capo al settore uno e al comandante dello stesso, Jok Riak. Jok Riak e le forze dei settori uno e tre sotto il suo comando generale hanno condotto una serie di attività, precisate in appresso, in violazione degli impegni assunti nel gennaio 2014 nel quadro dell'accordo sulla cessazione delle ostilità, di porre fine ad ogni azione militare diretta a uno scontro delle forze nonché ad altre azioni provocatorie, di bloccare le forze nelle loro attuali posizioni e di astenersi da attività quali movimento delle forze o rifornimento di munizioni che potrebbero portare ad un confronto militare. Le forze dell'SPLA sotto il comando generale di Jok Riak hanno violato l'accordo sulla cessazione delle ostilità varie volte, con veri e propri atti di ostilità. Il 10 gennaio 2014, una forza dell'SPLA sotto il comando generale del comandante del settore uno, Jok Riak, ha conquistato Bentiu, precedentemente sotto il controllo dell'Esercito di liberazione del popolo sudanese all'opposizione (SPLA-IO) dal 20 dicembre 2013. La terza divisione dell'SPLA ha teso un agguato e bombardato combattenti dell'SPLA-IO, nei pressi di Leer, subito dopo la firma dell'accordo sulla cessazione delle ostilità del gennaio 2014 e ha conquistato Mayom a metà aprile 2014, uccidendo più di 300 uomini dell'SPLA-IO. Il 4 maggio 2014, una forza dell'SPLA sotto il comando di Jok Riak riconquistava Bentiu. Un portavoce dell'SPLA annunciava alla televisione di Stato a Juba che l'esercito del governo sotto il comando di Jok Riak aveva riconquistato Bentiu alle quattro del pomeriggio, aggiungendo che avevano partecipato all'operazione la terza divisione e una task force speciale dell'SPLA. Ad alcune ore dall'annuncio dell'accordo di maggio, le forze della terza e quarta divisione dell'SPLA attaccavano e respingevano combattenti dell'opposizione che avevano precedentemente attaccato posizioni dell'SPLA nei pressi di Bentiu e nelle regioni petrolifere settentrionali del Sud Sudan. Inoltre, dopo la firma dell'accordo di maggio, truppe della terza divisione dell'SPLA hanno riconquistato Wang Kai, e il comandante della divisione, Santino Deng Wol, ha autorizzato le sue forze ad uccidere chiunque fosse armato o si nascondesse nelle case, ordinando loro di incendiare le case in cui si trovavano forze dell'opposizione. Alla fine di aprile e nel maggio 2015 le forze del settore uno dell'SPLA comandate da Jok Riak hanno condotto un'offensiva militare su vasta scala contro le forze dell'opposizione nello Stato di Unity dallo Stato dei Lakes. In violazione dei termini dell'accordo di cessazione delle ostilità come illustrato sopra, Jok Riak avrebbe cercato di far riparare e adattare carri armati per utilizzarli contro le forze dell'opposizione all'inizio di settembre 2014. Alla fine di ottobre 2014, almeno 7 000 uomini e armi pesanti della terza e della quinta divisione sono stati riassegnati al rafforzamento della quarta divisione vittima di un attacco dell'opposizione nei pressi di Bentiu. Nel novembre 2014, l'SPLA ha posto sotto la responsabilità del settore uno, armi e materiale militare nuovi, compresi veicoli corazzati da trasporto truppa, elicotteri, pezzi d'artiglieria e munizioni, probabilmente per prepararsi a combattere contro l'opposizione. All'inizio di febbraio 2015, Jok Riak avrebbe ordinato di inviare a Bentiu veicoli corazzati da trasporto truppa, probabilmente per rispondere a recenti agguati dell'opposizione. Successivamente all'offensiva di aprile e maggio 2015 nello Stato di Unity, il settore uno dell'SPLA ha negato le richieste del team di monitoraggio e verifica dell'Autorità intergovernativa per lo sviluppo (IGAD-MVM) a Bentiu di indagare su tale violazione dell'accordo di cessazione delle ostilità, negando così all'IGAD-MVM la libertà di movimento per svolgere il suo mandato. Inoltre, nell'aprile 2014, Jok Riak ha prolungato il conflitto in Sud Sudan in quanto avrebbe aiutato ad armare e mobilitare ben 1 000 giovani di etnia Dinka ad integrazione delle forze SPLA tradizionali. 2. Simon Gatewech DUAL (alias noto anche come: a) Simon Gatwich Dual b) Simon Getwech Dual c) Simon Gatwec Duel d) Simon Gatweach e) Simon Gatwick f) Simon Gatwech g) Simon Garwich h) General Gaduel i) Dhual) Designazione: capo di Stato maggiore, SPLA all'opposizione ( Data di nascita: 1953 — Luogo di nascita: a) Akobo, Stato di Jonglei, Sudan/Sud Sudan b) contea di Uror, Stato di Jonglei, Sudan/Sud Sudan Indirizzo: Stato di Jonglei, Sudan/Sud Sudan Data della designazione ONU: 1 o luglio 2015 Altre informazioni: È capo di Stato maggiore dell'SPLM-IO ed è stato precedentemente comandante delle forze di opposizione nello Stato di Jonglei. All'inizio di febbraio 2015 le sue forze hanno condotto attacchi nello Stato di Jonglei e dal marzo 2015 ha cercato di attentare alla pace nello Stato di Jonglei attraverso attacchi alla popolazione civile. Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni: Simon Gatwech Dual è stato inserito nell'elenco il 1 o luglio 2015 a norma del punto 6, del punto 7, lettere a) e d), e del punto 8 della risoluzione 2206 (2015) per i seguenti motivi: responsabile o complice di attività o politiche che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Sud Sudan o coinvolto, direttamente o indirettamente, in tali attività o politiche; attività o politiche aventi lo scopo o l'effetto di estendere o prolungare il conflitto in Sud Sudan o ostacolare la riconciliazione, i colloqui o i processi di pace, comprese le violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità; attacchi contro civili, in particolare donne e bambini, commettendo atti di violenza (inclusi uccisioni, mutilazioni, tortura, stupri e altre forme di violenza sessuale), rapimenti, sparizioni forzate, trasferimenti forzati o attacchi contro scuole, ospedali, luoghi di culto o luoghi in cui i civili cercano rifugio, o commettendo atti che costituiscono gravi violazioni dei diritti umani o una violazione del diritto internazionale umanitario, e in quanto responsabile di entità, compresi ogni governo sud-sudanese, partito di opposizione, milizia o altro gruppo, che hanno commesso, o i cui membri hanno commesso le attività descritte ai punti 6 e 7. Informazioni supplementari Simon Gatwech Dual (Gatwech Dual) ha condotto attività o politiche che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Sud Sudan ed è un leader del movimento di liberazione del popolo sudanese all'opposizione (SPLA-IO), un'entità che ha commesso attività che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Sud Sudan, e condotto attacchi contro civili, in particolare donne e bambini, attraverso atti di violenza. Gatwech Dual è capo di Stato maggiore dell'SPLM-IO ed è stato precedentemente comandante delle forze di opposizione nello Stato di Jonglei. Dal 2014 al 2015, Gatwech Dual aveva molti uomini sotto il suo comando e operava alquanto autonomamente nel dirigere gli attacchi. Gatwech Dual sovrintende allo schieramento dell'SPLM-IO e probabilmente anche allo schieramento di alcune forze dell'esercito bianco (giovanissimi miliziani di etnia Nuer). A fine aprile 2014, le forze sotto il comando generale di Gatwech Dual stavano guadagnando terreno nello Stato di Jonglei nella loro marcia verso Bor, capitale dello Stato. Gatwech Dual può aver utilizzato la notizia dell'attacco del 17 aprile 2014 contro gli sfollati interni di etnia Nuer nel compound dell'ONU di Bor per istigare i suoi uomini alla vendetta. Il meccanismo di monitoraggio e verifica dell'IGAD negli Stati dell'Alto Nilo, Unity e Jonglei ha inoltre citato le forze capeggiate da Gatwech Dual nella sua sintesi delle violazioni del cessate il fuoco del 14 agosto 2014. Le forze di Gatwech Dual hanno sferrato un attacco nello Stato di Jonglei a inizio febbraio 2015. A marzo 2015 Gatwech Dual ha attentato alla pace nello Stato di Jonglei compiendo attacchi contro la popolazione civile. A fine aprile 2015, Gatwech Dual è stato coinvolto nella pianificazione e nel coordinamento di attacchi a sorpresa contro forze governative sud-sudanesi nello Stato dell'Alto Nilo. Nella relazione di sintesi del meccanismo di monitoraggio e verifica dell'IGAD sulle violazioni della cessazione delle ostilità tra il 12 e il 31 maggio 2015 sono elencate violazioni da parte delle forze di opposizione sotto il controllo di Gatwech, tra cui un attacco contro forze governative ad Ayod. Le forze dell'SPLM-IO sotto il comando di Gatwech Dual hanno preso di mira donne, bambini e civili. Gatwech Dual avrebbe ordinato a unità poste sotto il suo comando di uccidere prigionieri di guerra, donne e bambini di etnia Dinka e ufficiali sotto il suo comando hanno affermato che le forze di opposizione non dovrebbero fare alcuna distinzione fra le varie tribù Dinka e uccidere gli appartenenti a tutte. 3. James Koang CHUOL (alias: a) James Koang Chol Ranley b) James Koang Chol c) Koang Chuol Ranley d) James Koang Chual) Data di nascita: 1961 Cittadinanza : Sud Sudan Passaporto n.: R00012098, Sud Sudan Data della designazione ONU: 1 o luglio 2015 Altre informazioni: Nominato comandante della divisione speciale dell'Esercito di liberazione del popolo sudanese all'opposizione (SPLA-IO) nel dicembre 2014. Le sue forze hanno condotto attacchi contro civili. Nel febbraio 2014, le forze poste sotto il suo comando hanno attaccato campi delle Nazioni Unite, ospedali, chiese e scuole, praticando stupri, torture e distruzione di beni su vasta scala, nel tentativo di far uscire allo scoperto civili, soldati e agenti di polizia alleati con il governo. Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni: James Koang Chuol (Koang) è stato inserito nell'elenco il 1 o luglio 2015 a norma del punto 6, del punto 7, lettere a) e d), e del punto 8 della risoluzione 2206 (2015) per i seguenti motivi: responsabile o complice di attività o politiche che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità del Sud Sudan o coinvolto, direttamente o indirettamente, in tali attività o politiche; attività o politiche aventi lo scopo o l'effetto di estendere o prolungare il conflitto in Sud Sudan o ostacolare la riconciliazione, i colloqui o i processi di pace, comprese le violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità; attacchi contro civili, in particolare donne e bambini, commettendo atti di violenza (inclusi uccisioni, mutilazioni, tortura, stupri e altre forme di violenza sessuale), rapimenti, sparizioni forzate, trasferimenti forzati o attacchi contro scuole, ospedali, luoghi di culto o luoghi in cui i civili cercano rifugio, o commettendo atti che costituiscono gravi violazioni dei diritti umani o una violazione del diritto internazionale umanitario, e in quanto responsabile di entità, compresi ogni governo sud-sudanese, partito di opposizione, milizia o altro gruppo, che hanno commesso, o i cui membri hanno commesso le attività descritte ai punti 6 e 7. Informazioni supplementari James Koang Chuol (Koang) ha minacciato la pace, la sicurezza o la stabilità del Sud Sudan in quanto leader delle forze antigovernative nello Stato di Unity, Sud Sudan, i cui membri hanno condotto attacchi contro civili, in particolare donne e bambini, con uccisioni e atti di violenza sessuale, e hanno condotto attacchi contro scuole, ospedali, luoghi di culto e luoghi in cui i civili cercano rifugio. Koang ha disertato, lasciando la carica di comandante della quarta divisione dell'Esercito di liberazione del popolo sudanese (SPLA) nel dicembre 2013. Prendendo ordini da Koang, i soldati disertori hanno giustiziato ben 260 omologhi interni alla base prima di attaccare e uccidere civili nella capitale Bentiu. Koang è stato nominato comandante della divisione speciale dell'Esercito di liberazione del popolo sudanese all'opposizione (SPLA-IO) nel dicembre 2014. Nella sua nuova carica, Koang ha condotto attacchi contro forze governative nelle contee di Renk e Maban, nello Stato dell'Alto Nilo, nel gennaio 2015 che sono stati citati dal meccanismo di monitoraggio e verifica dall'Autorità intergovernativa per lo sviluppo (IGAD) come violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità. Nel febbraio 2014, dopo il conferimento a Koang del comando delle forze antigovernative nello Stato di Unity, tali forze hanno attaccato campi delle Nazioni Unite, ospedali, chiese e scuole, praticando stupri, torture e distruzione di beni su vasta scala, nel tentativo di far uscire allo scoperto civili, soldati e agenti di polizia alleati con il governo. Il 14 e 15 aprile 2014 le forze di Koang hanno conquistato Bentiu dopo aspri combattimenti e hanno condotto attacchi contro civili. In episodi distinti presso una moschea, una chiesa e un deposito alimentare abbandonato di Bentiu, le forze hanno suddiviso i civili che vi si erano rifugiati per etnia e nazionalità prima di procedere a uccisioni mirate, lasciando almeno 200 morti e 400 feriti. A metà settembre 2014, Koang avrebbe ordinato alle sue forze di mirare a civili di etnia Dinka durante un attacco nello Stato dell'Alto Nilo. 4. Santino Deng WOL (alias: a) Santino Deng Wuol b) Santino Deng Kuol) Titolo: Maggiore Generale Designazione: Comandante della terza divisione dell'SPLA Data di nascita: 9 novembre 1962 Luogo di nascita: Aweil, Sudan/Sud Sudan Data della designazione ONU: 1 o luglio 2015 Altre informazioni: Ha comandato e guidato attività militari contro le forze dell'opposizione e ha condotto movimenti di truppe diretti ad uno scontro militare in violazione dell'accordo sulla cessazione delle attività. Nel maggio 2015 le forze poste sotto il suo comando hanno ucciso bambini, donne e uomini anziani, bruciato beni e razziato bestiame mentre avanzavano, attraverso lo Stato di Unity, verso il giacimento petrolifero di Thorjath. Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni: Santino Deng Wol è stato inserito nell'elenco il 1 o luglio 2015 a norma del punto 7, lettere a), e d) e del punto 8 della risoluzione 2206 (2015) per i seguenti motivi: attività o politiche aventi lo scopo o l'effetto di estendere o prolungare il conflitto in Sud Sudan o ostacolare la riconciliazione, i colloqui o i processi di pace, comprese le violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità; attacchi contro civili, in particolare donne e bambini, commettendo atti di violenza (inclusi uccisioni, mutilazioni, tortura, stupri e altre forme di violenza sessuale), rapimenti, sparizioni forzate, trasferimenti forzati o attacchi contro scuole, ospedali, luoghi di culto o luoghi in cui i civili cercano rifugio, o commettendo atti che costituiscono gravi violazioni dei diritti umani o una violazione del diritto internazionale umanitario, e in quanto responsabile di entità, compresi ogni governo sud-sudanese, partito di opposizione, milizia o altro gruppo che hanno commesso, o i cui membri hanno commesso, le attività descritte ai punti 6 e 7. Informazioni supplementari Santino Deng Wol (Deng Wol) è Maggiore Generale dell'Esercito di liberazione del popolo sudanese (SPLA) e comandante della terza divisione dell'SPLA, entità militare sud-sudanese che ha condotto attività che hanno prolungato il conflitto in Sud Sudan, comprese le violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità del gennaio 2014 e dell'accordo per una soluzione della crisi in Sud Sudan del 9 maggio 2014, che rappresentava un impegno rinnovato al rispetto dell'accordo sulla cessazione delle ostilità. Deng Wol ha comandato e guidato azioni militari contro le forze dell'opposizione e ha condotto movimenti di truppe diretti ad uno scontro militare in violazione dell'accordo sulla cessazione delle ostilità. Già all'indomani dell'accordo sulla cessazione delle ostilità concluso dai negoziatori delle due parti, DENG WOL preparava le sue forze all'avanzata sulla città di Leer nello Stato di Unity. Esse hanno successivamente teso un agguato e bombardato combattenti ribelli nei pressi di Leer. A metà aprile 2014 le forze di Deng Wol avrebbero preparato la riconquista di Bentiu, in mano alle forze antigovernative. Più tardi nello stesso mese le forze di Deng Wol hanno conquistato Mayom al termine di una feroce offensiva in cui hanno ucciso oltre 300 membri delle forze di opposizione. Successivamente, all'inizio di maggio 2014, le forze di Deng Wol hanno conquistato Tor Abyad, uccidendo in tale occasione membri delle forze di opposizione. Poco dopo, le forze dell'SPLA, comprese le forze di Deng Wol, hanno attaccato e riconquistato la citta di Wang Kai dello Stato di Unity. Deng Wol ha autorizzato le sue forze a uccidere chiunque portasse armi o si nascondesse nelle case e ha ordinato loro di bruciare tutte le case in cui si trovavano sostenitori dell'opposizione. Fra aprile e maggio del 2015 la terza divisione dell'SPLA di Deng Wol ha preso parte all'offensiva condotta nello Stato di Unity, durante la quale l'SPLA ha lanciato un attacco coordinato per prendere le roccaforti dell'opposizione nelle contee di Mayom, Guit, Koch, Mayendit e Leer. Nel maggio 2015 le forze di Deng Wol hanno ucciso bambini, donne e uomini anziani, bruciato beni e razziato bestiame mentre avanzavano, attraverso lo Stato di Unity, verso il giacimento petrolifero di Thorjath. Inoltre, all'inizio dello stesso mese, Deng Wol avrebbe spinto affinché fossero giustiziati i soldati dell'opposizione catturati. 5. Marial Chanuong Yol MANGOK (alias: a) Marial Chinuong b) Marial Chan c) Marial Chanoung Yol d) Marial Chinoum) Designazione: a) Maggiore Generale dell'Esercito di liberazione del popolo sudanese b) Comandante, corpo di guardia presidenziale Data di nascita: 1 o gennaio 1960 Luogo di nascita: Yirol, Stato dei Lakes Cittadinanza: Sud Sudan Passaporto n.: R00005943, Sud Sudan Data della designazione ONU: 1 o luglio 2015 Altre informazioni: La Guardia presidenziale sotto il suo comando ha guidato, nella città di Giuba e dintorni, il massacro di civili di etnia Nuer, molti dei quali sono stati sepolti in fosse comuni. In una di queste fosse sarebbero stati rinvenuti dai 200 ai 300 civili. Informazioni tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni: Marial Chanuong Yol Mangok è stato inserito nell'elenco il 1 o luglio 2015 a norma del punto 7, lettere a), c) e d), e del punto 8 della risoluzione 2206 (2015) per i seguenti motivi: attività o politiche aventi lo scopo o l'effetto di estendere o prolungare il conflitto in Sud Sudan o ostacolare la riconciliazione, i colloqui o i processi di pace, comprese le violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità; il fatto di pianificare, ordinare o commettere atti in violazione del diritto internazionale dei diritti umani o del diritto internazionale umanitario, o atti che costituiscono violazioni dei diritti umani in Sud Sudan; attacchi contro civili, in particolare donne e bambini, commettendo atti di violenza (inclusi uccisioni, mutilazioni, tortura, stupri e altre forme di violenza sessuale), rapimenti, sparizioni forzate, trasferimenti forzati o attacchi contro scuole, ospedali, luoghi di culto o luoghi in cui i civili cercano rifugio, o commettendo atti che costituiscono gravi violazioni dei diritti umani o una violazione del diritto internazionale umanitario, e in quanto responsabile di entità, compresi ogni governo sud-sudanese, partito di opposizione, milizia o altro gruppo che hanno commesso, o i cui membri hanno commesso, le attività descritte ai punti 6 e 7. Informazioni supplementari Mangok è il comandante della Guardia presidenziale del governo sud-sudanese che ha diretto le operazioni a Giuba, a seguito dei combattimenti che hanno avuto inizio il 15 dicembre 2013. Ha eseguito ordini per disarmare i soldati di etnia Nuer e successivamente ha ordinato di usare carri armati contro esponenti politici a Giuba, uccidendo 22 guardie del corpo non armate del leader dell'opposizione Riek Machar e sette guardie del corpo dell'ex ministro dell'interno Gier Chuang Aluong. Stando a numerose fonti credibili, nelle operazioni iniziali a Giuba, la Guardia presidenziale di Mangok avrebbe guidato, nella città stessa e nei dintorni, il massacro di civili di etnia Nuer, molti dei quali sono stati sepolti in fosse comuni. In una di queste fosse sarebbero stati rinvenuti dai 200 ai 300 civili. 6. Peter GADET (alias: a) Peter Gatdet Yaka b) Peter Gadet Yak c) Peter Gadet Yaak d) Peter Gatdet Yaak e) Peter Gatdet f) Peter Gatdeet Yaka) Data di nascita: tra il 1957 e il 1959 Luogo di nascita : a) Contea di Mayom Stato di Unity b) Mayan, Stato di Unity Data della designazione ONU: 1 o luglio 2015 Altre informazioni: Nominato vicecapo di stato maggiore dell'SPLA-IO (operazioni) il 21 dicembre 2014. Nell'aprile 2014 durante un attacco contro Bentiu, le forze sotto il suo comando hanno condotto attacchi contro civili, donne comprese, fra cui uccisioni mirate su base etnica. Peter Gadet è stato inserito nell'elenco il 1 o luglio 2015 a norma del punto 7, lettere a), d) ed e), e del punto 8 della risoluzione 2206 (2015) per i seguenti motivi: attività o politiche aventi lo scopo o l'effetto di estendere o prolungare il conflitto in Sud Sudan o ostacolare la riconciliazione, i colloqui o i processi di pace, comprese le violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità; attacchi contro civili, in particolare donne e bambini, commettendo atti di violenza (inclusi uccisioni, mutilazioni, tortura, stupri e altre forme di violenza sessuale), rapimenti, sparizioni forzate, trasferimenti forzati o attacchi contro scuole, ospedali, luoghi di culto o luoghi in cui i civili cercano rifugio, o commettendo atti che costituiscono gravi violazioni dei diritti umani o una violazione del diritto internazionale umanitario; il reclutamento di bambini da parte di gruppi armati o forze armate nell'ambito del conflitto armato in Sud Sudan, e in quanto responsabile di entità, compresi ogni governo sud-sudanese, partito di opposizione, milizia o altro gruppo che hanno commesso, o i cui membri hanno commesso, le attività descritte ai punti 6 e 7. Informazioni supplementari Peter Gadet è il comandante delle forze dell'Esercito di liberazione del popolo sudanese all'opposizione (SPLA-IO) le cui azioni hanno prolungato il conflitto in Sud Sudan, comprese violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità del gennaio 2014. Le forze guidate da Gadet hanno sferrato un attacco contro Kaka (Stato dell'Alto Nilo), in mano all'Esercito di liberazione del popolo sudanese (SPLA), e hanno conquistato la città alla fine di marzo 2014. Gadet è stato quindi trasferito dallo Stato di Jonglei a Bentiu, dove è stato nominato governatore militare dello Stato di Unity, per fornire sostegno agli sforzi delle forze antigovernative volti a mobilitare la popolazione di etnia prevalentemente Bol Nuer. Successivamente, Gadet ha guidato gli attacchi dell'SPLA-IO nello Stato di Unity. Le forze di Gadet sono responsabili dei danni arrecati a una raffineria di petrolio parzialmente costruita nello Stato di Unity da una società russa. Le forze di Gadet hanno inoltre preso il controllo delle zone dei giacimenti petroliferi di Tor Abyad e Kilo 30 nello Stato di Unity. A metà aprile 2014, 50 000 uomini delle forze antigovernative hanno circondato Malakal per preparare un attacco contro Bentiu. Il 15 aprile 2014 le forze di Gadet hanno attaccato e preso il controllo di Bentiu, per poi perdere il controllo della città. Nell'aprile 2014 durante l'attacco contro Bentiu, le forze guidate da Gadet hanno condotto attacchi contro civili, donne comprese, fra cui uccisioni mirate su base etnica. Nel giugno 2014 Peter Gadet ha impartito l'ordine ai comandanti dell'SPLA-IO di reclutare giovani in tutte le contee occupate dai ribelli. Tra il 25 e il 29 ottobre 2014 le forze sotto il comando di Gadet hanno circondato e attaccato Bentiu e Rubkona, prendendo brevemente il controllo della città di Bentiu il 29 ottobre, prima di ritirarsi. Il 21 dicembre 2014 Gadet è stato nominato vicecapo di stato maggiore dell'SPLA-IO (operazioni). In seguito a tale nomina, le forze dell'SPLA-IO sono state chiamate in causa dal meccanismo di monitoraggio e verifica dell'IGAD per molteplici violazioni dell'accordo sulla cessazione delle ostilità negli Stati di Unity, dell'Alto Nilo e di Jonglei. B. ENTITÀ»
ITA
32015D1118
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>30.7.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 200/14</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/1309 DELLA COMMISSIONE del 29 luglio 2015 recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato&#160;XVI, parte&#160;A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione &#232; calcolato ciascun giorno feriale, in conformit&#224; dell'articolo&#160;136, paragrafo&#160;1, del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 29 luglio 2015 Per la Commissione, a nome del presidente Jerzy PLEWA Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale ( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 . ( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 . ALLEGATO Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100&#160;kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702&#160;00&#160;00</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>165,4</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>26,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>95,9</p></td></tr><tr><td><p>0707&#160;00&#160;05</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>126,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>126,8</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;93&#160;10</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>125,7</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>125,7</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;50&#160;10</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>124,7</p></td></tr><tr><td><p>UY</p></td><td><p>157,3</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>142,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>141,4</p></td></tr><tr><td><p>0806&#160;10&#160;10</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>266,6</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>221,9</p></td></tr><tr><td><p>TN</p></td><td><p>185,1</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>158,2</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>286,0</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>115,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>205,6</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;10&#160;80</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>124,0</p></td></tr><tr><td><p>BR</p></td><td><p>107,2</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>137,6</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>134,8</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>116,2</p></td></tr><tr><td><p>UY</p></td><td><p>170,5</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>133,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>132,0</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;30&#160;90</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>261,9</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>202,9</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>153,0</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>125,0</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>185,7</p></td></tr><tr><td><p>0809&#160;10&#160;00</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>223,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>223,2</p></td></tr><tr><td><p>0809&#160;29&#160;00</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>265,5</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>487,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>376,6</p></td></tr><tr><td><p>0809&#160;30&#160;10, 0809&#160;30&#160;90</p></td><td><p>MK</p></td><td><p>83,1</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>176,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>130,0</p></td></tr><tr><td><p>0809&#160;40&#160;05</p></td><td><p>BA</p></td><td><p>61,6</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>124,7</p></td></tr><tr><td><p>XS</p></td><td><p>66,1</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>84,1</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini». </note>
ITA
32015R1309
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.12.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 312/95</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/2363 DELLA COMMISSIONE del 2 dicembre 2022 che proroga la deroga al regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio per quanto riguarda il divieto di pescare al di sopra di habitat protetti, la distanza minima dalla costa e la profondità minima per i pescherecci da traino provvisti dell’attrezzo denominato «gangui» operanti in talune acque territoriali francesi (Provence-Alpes-Côte d’Azur) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio, del 21 dicembre 2006, relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo e recante modifica del regolamento (CEE) n. 2847/93 e che abroga il regolamento (CE) n. 1626/94 ( 1 ) , in particolare l’articolo 4, paragrafo 5, e l’articolo 13, paragrafi 5 e 10, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 2&#160;giugno&#160;2014 la Commissione ha adottato il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;586/2014&#160;<a>(<span>2</span>)</a> che, per la prima volta, istituiva una deroga all&#8217;articolo&#160;4, paragrafo&#160;1, e all&#8217;articolo&#160;13, paragrafi&#160;1 e&#160;2, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006 riguardante l&#8217;uso di pescherecci da traino provvisti dell&#8217;attrezzo denominato &#171;gangui&#187; in talune acque territoriali della Francia (Provence-Alpes-C&#244;te d&#8217;Azur) fino al 6&#160;giugno&#160;2017. Una proroga della deroga &#232; stata concessa dal regolamento di esecuzione (UE) 2018/693 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, scaduto l&#8217;11&#160;maggio 2020. Un&#8217;ulteriore proroga &#232; stata concessa dal regolamento di esecuzione (UE) 2021/141 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, scaduto l&#8217;11&#160;maggio&#160;2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 17&#160;marzo 2022 la Commissione ha ricevuto dalla Francia una nuova richiesta di proroga. La Francia ha fornito giustificazioni scientifiche e tecniche aggiornate per il rinnovo della deroga, tra cui una relazione concernente l&#8217;attuazione del piano di gestione adottato dal paese il 13&#160;maggio 2014&#160;<a>(<span>5</span>)</a> ai sensi dell&#8217;articolo&#160;19 del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006, una stima dell&#8217;impronta ecologica della pesca con &#171;gangui&#187; nel 2021 effettuata utilizzando i dati trasmessi dai trasponditori VMS (&#171;dati VMS&#187;) e una valutazione di rischio riguardante l&#8217;impatto ambientale di questo tipo di pesca. Secondo l&#8217;analisi dell&#8217;impronta ecologica dell&#8217;uso del &#171;gangui&#187;, la pesca con questo tipo di attrezzo riguarda il 21&#160;% della superficie coperta da praterie di<span>Posidonia oceanica</span> nella zona interessata dal piano di gestione francese e il 7,6&#160;% delle praterie di<span>Posidonia oceanica</span> nelle acque territoriali francesi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Nel corso della sua 69<span>a</span>&#160;riunione plenaria svoltasi nel marzo 2022, il comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP)&#160;<a>(<span>6</span>)</a> ha valutato la richiesta di proroga della deroga, inclusi i dati giustificativi e la relazione di attuazione. Lo CSTEP ha riconosciuto gli sforzi compiuti dall&#8217;amministrazione francese nel gestire la pesca con &#171;gangui&#187; e ha concluso che la richiesta della Francia era conforme alle disposizioni pertinenti del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006. Ha tuttavia osservato la potenziale dannosit&#224;, rilevata nella valutazione, dell&#8217;uso del &#171;gangui&#187; con porte pesanti per le praterie di<span>Posidonia oceanica</span>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A seguito delle osservazioni dello CSTEP, il 18&#160;agosto 2022 la Francia ha rivisto il decreto ministeriale&#160;<a>(<span>7</span>)</a> recante norme tecniche per la pesca professionale nel Mar Mediterraneo, modificando di conseguenza il peso delle porte nella pesca con &#171;gangui&#187; in modo da vietare l&#8217;uso di porte pesanti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Lo CSTEP ha inoltre concluso che le informazioni fornite dalla Francia non permettevano di valutare lo stato degli stock sfruttati. Secondo la Commissione, tuttavia, l&#8217;impatto di questo tipo di pesca sugli stock dovrebbe essere valutato alla luce dell&#8217;effettiva portata dell&#8217;attivit&#224; in questione. Nel 2022 sono stati autorizzati solo nove pescherecci, di cui sette attivi. Inoltre, parallelamente alla diminuzione del numero di imbarcazioni (del&#160;75&#160;% dal&#160;2014) si &#232; avuta anche una graduale diminuzione dello sforzo di pesca e delle catture, corrispondente a un&#8217;analoga riduzione dell&#8217;impatto di questa attivit&#224; di pesca sugli stock, riduzione destinata a proseguire nell&#8217;ambito dell&#8217;attuale meccanismo di eliminazione graduale istituito dal piano di gestione francese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La deroga richiesta riguarda la pesca esercitata da pescherecci di lunghezza fuori tutto inferiore o pari a&#160;12&#160;metri e potenza del motore inferiore o pari a&#160;85&#160;kW con reti trainate sul fondo, tradizionalmente intrapresa sulle praterie di<span>Posidonia oceanica</span>, conformemente all&#8217;articolo&#160;4, paragrafo&#160;5, primo comma, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le attivit&#224; di pesca in questione riguardano meno del 33&#160;% della zona coperta da praterie di<span>Posidonia oceanica</span> all&#8217;interno dell&#8217;area oggetto del piano di gestione francese e meno del 10&#160;% delle praterie di<span>Posidonia oceanica</span> nelle acque territoriali francesi, nel rispetto dei massimali di cui all&#8217;articolo&#160;4, paragrafo&#160;5, primo comma, punti&#160;ii) e&#160;iii), del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Viste le ridotte dimensioni della piattaforma continentale, sussistono vincoli geografici specifici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Questo tipo di pesca non ha un impatto significativo sull&#8217;ambiente marino.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La pesca effettuata con pescherecci da traino provvisti dell&#8217;attrezzo denominato &#171;gangui&#187; interessa una serie di specie corrispondenti a una nicchia ecologica. La composizione delle catture di questo tipo di pesca, in particolare per quanto riguarda la variet&#224; delle specie catturate, non trova riscontro in altri attrezzi da pesca. Si tratta pertanto di un tipo di pesca che non pu&#242; essere praticato con altri attrezzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La richiesta riguarda pescherecci che hanno un&#8217;attivit&#224; comprovata di oltre cinque anni in questo tipo di pesca e che operano nell&#8217;ambito del piano di gestione francese, conformemente all&#8217;articolo&#160;13, paragrafo&#160;9, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La deroga chiesta dalla Francia riguarda un numero limitato di nove pescherecci autorizzati identificati dal piano di gestione, per un totale di 434&#160;kW, di cui solo sette erano attivi nel&#160;2021. Si tratta di una riduzione dello sforzo di pesca del 75&#160;% per quanto riguarda il numero di pescherecci autorizzati rispetto al 2014, quando la deroga riguardava 36&#160;pescherecci autorizzati specificati nel piano di gestione francese adottato. Tali pescherecci sono inclusi in un elenco trasmesso alla Commissione conformemente a quanto disposto dall&#8217;articolo&#160;13, paragrafo&#160;9, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Il piano di gestione adottato dalla Francia, inoltre, garantisce che non vi sia alcun aumento futuro dello sforzo di pesca, come previsto dall&#8217;articolo&#160;13, paragrafo 9, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006. Le autorizzazioni di pesca saranno rilasciate esclusivamente ai nove pescherecci specificati, la cui attivit&#224; di pesca &#232; gi&#224; stata autorizzata dalla Francia ed il cui sforzo totale &#232; pari a&#160;434&#160;kW.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Il piano di gestione francese stabilisce peraltro che qualsiasi autorizzazione di pesca con &#171;gangui&#187; debba essere revocata se il peschereccio autorizzato &#232; sostituito o venduto dal comandante o in caso di pensionamento di quest&#8217;ultimo. La Commissione osserva pertanto che tale disposizione ha l&#8217;effetto di eliminare gradualmente questo tipo di pesca, il che comporta anche una corrispondente riduzione del suo impatto sugli stock.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La deroga richiesta &#232; conforme ai requisiti di cui all&#8217;articolo&#160;8, paragrafo&#160;1, e all&#8217;allegato&#160;IX, parte&#160;B, punto&#160;1, del regolamento (UE) 2019/1241 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>8</span>)</a> relativamente alle dimensioni di maglia degli attrezzi trainati, in quanto essa riguarda pescherecci da traino operanti con maglie di dimensioni non inferiori a&#160;40&#160;mm e, per armare una rete &#171;gangui&#187;, non si utilizzano maglie quadrate di dimensioni inferiori a&#160;40&#160;mm.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Le attivit&#224; di pesca interessate non interferiscono con le attivit&#224; dei pescherecci che utilizzano attrezzi diversi dalle reti da traino, dalle sciabiche o da analoghe reti trainate, conformemente all&#8217;articolo&#160;13, paragrafo 9, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>L&#8217;attivit&#224; dei pescherecci da traino &#171;gangui&#187; &#232; regolamentata dal piano di gestione francese in modo da garantire che le catture delle specie di cui all&#8217;allegato&#160;IX, parte&#160;A, del regolamento (UE) 2019/1241 siano minime, come prescritto dall&#8217;articolo&#160;13, paragrafo&#160;9, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>I&#160;pescherecci da traino &#171;gangui&#187; non catturano cefalopodi, come prescritto dall&#8217;articolo&#160;13, paragrafo 9, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Il piano di gestione francese istituisce un piano di monitoraggio delle attivit&#224; di pesca che prevede apposite misure, come disposto dall&#8217;articolo&#160;4, paragrafo&#160;5, quinto comma, e dall&#8217;articolo&#160;13, paragrafo&#160;9, terzo comma, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006. Include inoltre misure per la registrazione delle attivit&#224; di pesca e, pertanto, soddisfa le condizioni di cui all&#8217;articolo&#160;14 del regolamento (CE) n.&#160;1224/2009 del Consiglio&#160;<a>(<span>9</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>La deroga richiesta &#232; pertanto conforme alle condizioni di cui all&#8217;articolo&#160;4, paragrafo&#160;5, e all&#8217;articolo&#160;13, paragrafi&#160;5 e&#160;9, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006 e dovrebbe essere concessa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>&#200; opportuno che la Francia trasmetta informazioni alla Commissione a tempo debito e in conformit&#224; al piano di monitoraggio previsto nel suo piano di gestione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Per consentire l&#8217;adozione tempestiva di misure di gestione correttive nel caso in cui la relazione trasmessa alla Commissione evidenziasse un cattivo stato di conservazione degli stock sfruttati e permettere l&#8217;elaborazione di un piano di gestione pi&#249; efficiente suffragato da maggiori dati scientifici, &#232; opportuno limitare la durata della deroga.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Poich&#233; la deroga concessa con il regolamento di esecuzione (UE) 2021/141 &#232; giunta a scadenza l&#8217;11&#160;maggio 2022, &#232; opportuno che, per garantire continuit&#224; giuridica, il presente regolamento si applichi a decorrere dal 12&#160;maggio&#160;2022. Per motivi di certezza del diritto &#232; opportuno che il presente regolamento entri in vigore con urgenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>L&#8217;applicazione retroattiva non incide sui principi della certezza del diritto e della tutela del legittimo affidamento, in quanto l&#8217;attivit&#224; di pesca in questione &#232; stata costantemente inclusa nel piano di gestione francese riguardante le sciabiche da spiaggia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Il presente regolamento non pregiudica la posizione della Commissione in merito alla conformit&#224; dell&#8217;attivit&#224; oggetto della presente deroga ad altre normative dell&#8217;Unione, in particolare la direttiva 92/43/CEE del Consiglio&#160;<a>(<span>10</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato per la pesca e l&#8217;acquacoltura,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Deroga L’articolo 4, paragrafo 1, primo comma, l’articolo 13, paragrafo 1, primo comma, e l’articolo 13, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1967/2006 non si applicano, nelle acque territoriali francesi adiacenti alla costa della Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur, ai pescherecci da traino provvisti dell’attrezzo denominato «gangui» purché essi: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>abbiano un numero di registrazione indicato nel piano di gestione francese, adottato dalla Francia ai sensi dell&#8217;articolo&#160;19 del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>abbiano un&#8217;attivit&#224; comprovata di oltre cinque anni in questo tipo di pesca e operino in modo da escludere qualsiasi aumento futuro dello sforzo di pesca;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>siano titolari di un&#8217;autorizzazione di pesca e operino nell&#8217;ambito del piano di gestione adottato dalla Francia ai sensi dell&#8217;articolo&#160;19, del regolamento (CE) n.&#160;1967/2006.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Relazioni Entro un anno dall’entrata in vigore del presente regolamento la Francia trasmette alla Commissione una relazione redatta conformemente al piano di monitoraggio stabilito nel piano di gestione di cui all’articolo 1, lettera c). Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Esso si applica dal 12 maggio 2022 all’11 maggio 2024. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 2 dicembre 2022 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN <note> ( 1 ) GU L 36 dell’8.2.2007, pag. 6 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 586/2014 della Commissione, del 2 giugno 2014, che deroga al regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio per quanto riguarda il divieto di pescare al di sopra di habitat protetti nonché la distanza minima dalla costa e la profondità minima per pescherecci da traino provvisti dell’attrezzo denominato «gangui» operanti in talune acque territoriali della Francia (Provence-Alpes-Côte d’Azur) ( GU L 164 del 3.6.2014, pag. 10 ). ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2018/693 della Commissione, del 7 maggio 2018, recante deroga al regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio per quanto riguarda il divieto di pescare al di sopra di habitat protetti, la distanza minima dalla costa e la profondità minima per i pescherecci da traino provvisti dell’attrezzo denominato «gangui» operanti in talune acque territoriali della Francia (Provenza-Alpi-Costa Azzurra) ( GU L 117 dell’8.5.2018, pag. 13 ). ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/141 della Commissione, del 5 febbraio 2021, che proroga la deroga al regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio per quanto riguarda il divieto di pescare al di sopra di habitat protetti, la distanza minima dalla costa e la profondità minima per i pescherecci da traino provvisti dell’attrezzo denominato «gangui» operanti in talune acque territoriali francesi (Provence-Alpes-Côte d’Azur) ( GU L 43 dell’8.2.2021, pag. 10 ). ( 5 ) Arrêté du 13 mai 2014 portant adoption de plans de gestion pour les activités de pêche professionnelle à la senne tournante coulissante, à la drague, à la senne de plage et au gangui en mer Méditerranée par les navires battant pavillon français [Gazzetta ufficiale della Repubblica francese (JORF) n. 122 del 27.5.2014, pag. 8669]. ( 6 ) https://stecf.jrc.ec.europa.eu/reports/plenary/-/asset_publisher/oS6k/document/id/26714623 ( 7 ) Arrêté du 18 août 2022 modifiant l’arrêté du 19 décembre 1994 portant réglementation technique pour la pêche professionnelle en Méditerranée continentale [Gazzetta ufficiale della Repubblica francese (JORF) n. 0194 del 23.8.2022]. ( 8 ) Regolamento (UE) 2019/1241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativo alla conservazione delle risorse della pesca e alla protezione degli ecosistemi marini attraverso misure tecniche, che modifica i regolamenti (CE) n. 1967/2006, (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1380/2013, (UE) 2016/1139, (UE) 2018/973, (UE) 2019/472 e (UE) 2019/1022 del Parlamento europeo e del Consiglio, e che abroga i regolamenti (CE) n. 894/97, (CE) n. 850/98, (CE) n. 2549/2000, (CE) n. 254/2002, (CE) n. 812/2004 e (CE) n. 2187/2005 del Consiglio ( GU L 198 del 25.7.2019, pag. 105 ). ( 9 ) Regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, del 20 novembre 2009, che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 847/96, (CE) n. 2371/2002, (CE) n. 811/2004, (CE) n. 768/2005, (CE) n. 2115/2005, (CE) n. 2166/2005, (CE) n. 388/2006, (CE) n. 509/2007, (CE) n. 676/2007, (CE) n. 1098/2007, (CE) n. 1300/2008, (CE) n. 1342/2008 e che abroga i regolamenti (CEE) n. 2847/93, (CE) n. 1627/94 e (CE) n. 1966/2006 ( GU L 343 del 22.12.2009, pag. 1 ). ( 10 ) Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche ( GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7 ). </note>
ITA
32022R2363
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.5.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 127/6</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/767 DELLA COMMISSIONE del 17 maggio 2016 recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione &#232; calcolato ciascun giorno feriale, in conformit&#224; dell'articolo 136, paragrafo&#160;1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 17 maggio 2016 Per la Commissione, a nome del presidente Jerzy PLEWA Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale ( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 . ( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 . ALLEGATO Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100&#160;kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702&#160;00&#160;00</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>107,7</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>71,0</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>89,4</p></td></tr><tr><td><p>0707&#160;00&#160;05</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>116,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>116,3</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;93&#160;10</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>138,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>138,6</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;10&#160;20</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>47,3</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>89,1</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>55,2</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>31,5</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>81,4</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>60,9</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;50&#160;10</p></td><td><p>ZA</p></td><td><p>161,1</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>161,1</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;10&#160;80</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>109,2</p></td></tr><tr><td><p>BR</p></td><td><p>100,8</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>117,3</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>95,4</p></td></tr><tr><td><p>NZ</p></td><td><p>153,4</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>163,7</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>95,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>119,3</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini». </note>
ITA
32016R0767
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.5.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 128/13</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/806 DELLA COMMISSIONE del 22 maggio 2015 che stabilisce le specifiche relative alla forma del marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno e che abroga la direttiva 1999/93/CE ( 1 ) , in particolare l'articolo 23, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) n. 910/2014 prevede che i prestatori di servizi fiduciari qualificati possano utilizzare un marchio di fiducia per i servizi fiduciari qualificati al fine di incrementare la fiducia in tali servizi e la facilit&#224; d'uso per gli utenti. Detto marchio di fiducia distingue chiaramente i servizi fiduciari qualificati da altri servizi fiduciari, contribuendo in tal modo alla trasparenza nel mercato e, conseguentemente, favorendo la fiducia nei servizi online e la loro facilit&#224; d'uso, fattori fondamentali affinch&#233; gli utenti possano beneficiare appieno dei servizi elettronici e se ne avvalgano consapevolmente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La Commissione ha organizzato un concorso per studenti degli istituti d'arte e di design degli Stati membri al fine di ricevere proposte per un nuovo logo. Una giuria di esperti ha selezionato le tre migliori proposte sulla base dei criteri indicati nelle specifiche tecniche e progettuali del concorso &#171;e-Mark U Trust&#187;. Una consultazione online si &#232; svolta dal 14&#160;ottobre al 14&#160;novembre 2014. Il progetto di logo scelto dalla maggioranza dei visitatori del sito web durante il suddetto periodo &#232; stato approvato con decisione della giuria di esperti e deve ora essere adottato come nuovo marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Affinch&#233; il logo possa essere utilizzato non appena reso applicabile in conformit&#224; della normativa dell'Unione e al fine di garantire l'effettivo funzionamento del mercato interno e la concorrenza leale e di tutelare gli interessi dei consumatori, il nuovo marchio di fiducia per i servizi fiduciari qualificati dell'Unione europea &#232; stato registrato come marchio collettivo presso l'Ufficio della propriet&#224; intellettuale del Regno Unito; esso &#232; pertanto in vigore, utilizzabile e tutelato. Il logo sar&#224; registrato anche nei registri dell'Unione e nei registri internazionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato istituito dall'articolo&#160;48 del regolamento (UE) n.&#160;910/2014,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati si presenta come illustrato negli allegati I e II, fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 2. Articolo 2 1. I colori di riferimento per il marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati sono Pantone 654 e 116; oppure blu (100 % ciano + 78 % magenta + 25 % giallo + 9 % nero) e giallo (19 % magenta + 95 % giallo), nel caso in cui si faccia ricorso alla quadricromia; se si utilizzano i colori RGB i colori di riferimento sono il blu (43 rosso + 67 verde + 117 blu) e giallo (243 rosso + 202 verde + 18 blu). 2. Il marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati può essere utilizzato solo in bianco e nero, come illustrato nell'allegato II, se non è possibile usare i colori. 3. Se utilizzato su sfondo scuro, il marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati può essere riprodotto in negativo utilizzando lo stesso colore di fondo, come indicato negli allegati I e II. 4. Se il marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati è riprodotto a colori su fondo colorato che lo rende difficilmente individuabile, si può delimitare il marchio con un bordo esterno in modo da migliorare il contrasto con i colori dello sfondo. Articolo 3 Le dimensioni del marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati, che devono permettere di preservarne gli attributi visivi e le forme principali, non possono essere inferiori a 64 × 85 pixel con una risoluzione di 150 dpi. Articolo 4 Il marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati è utilizzato in modo da individuare chiaramente i servizi qualificati ai quali si riferisce. Il marchio di fiducia può essere associato a elementi grafici o di testo che indichino chiaramente a quali servizi fiduciari qualificati è applicato, a condizione che non modifichino la natura del marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati, né alterino il link agli elenchi di fiducia pertinenti di cui all'articolo 23, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 910/2014. Articolo 5 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 22 maggio 2015 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 257 del 28.8.2014, pag. 73 . ALLEGATO I Marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati a colori ALLEGATO II Marchio di fiducia UE per i servizi fiduciari qualificati in bianco e nero
ITA
32015R0806
02016R2080 — IT — 21.03.2017 — 001.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/2080 DELLA COMMISSIONE</p><p>del 25 novembre 2016</p><p><a>recante apertura di una gara per la vendita di latte scremato in polvere</a></p><p>(GU L 321 dell'29.11.2016, pag. 45)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/472 DELLA COMMISSIONE&#160;del 15 marzo 2017</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;73</p></td><td><p>5</p></td><td><p>18.3.2017</p></td></tr></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/2080 DELLA COMMISSIONE del 25 novembre 2016 recante apertura di una gara per la vendita di latte scremato in polvere Articolo 1 Ambito di applicazione Sono aperte le vendite mediante gara di latte scremato in polvere entrato all'ammasso anteriormente al 1 o novembre 2015 alle condizioni di cui al titolo II, capo III, del regolamento di esecuzione (UE) 2016/1240. Articolo 2 Presentazione delle offerte 1. Il termine di presentazione delle offerte per la prima gara parziale scade il 13 dicembre 2016 alle ore 11.00 (ora di Bruxelles). 2. Il termine di presentazione delle offerte per le gare parziali successive ha inizio a decorrere dal primo giorno lavorativo successivo a quello della scadenza del termine precedente. Esso scade alle ore 11.00 (ora di Bruxelles) del terzo martedì del mese. Tuttavia, il termine che inizia in luglio scade alle ore 11.00 (ora di Bruxelles) del terzo martedì di settembre, e nessun termine inizia nel mese di agosto. In dicembre il termine scade alle ore 11.00 (ora di Bruxelles) del secondo martedì. Se il martedì di cui trattasi è un giorno festivo, il termine scade alle ore 11.00 (ora di Bruxelles) del giorno lavorativo precedente. 3. Le offerte sono presentate agli organismi pagatori riconosciuti dagli Stati membri ( 1 ). Articolo 3 Quantitativo per offerta e unità di misura Il quantitativo minimo di latte scremato in polvere che può essere oggetto di offerta è 20 tonnellate. Il prezzo proposto è il prezzo per 100 kg. di prodotto. Articolo 4 Cauzione All'atto della presentazione dell'offerta per la vendita di latte scremato in polvere è costituita una cauzione pari a 50 EUR per tonnellata presso l'organismo pagatore in cui è presentata l'offerta. Articolo 5 Comunicazione alla Commissione La notifica di cui all'articolo 31, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2016/1240 è effettuata conformemente al regolamento (CE) n. 792/2009 entro le ore 16.00 (ora di Bruxelles) per i giorni di cui all'articolo 2 del presente regolamento. Articolo 6 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. <note> ( 1 ) Gli indirizzi degli organismi pagatori sono pubblicati sul sito della Commissione europea http://ec.europa.eu/agriculture/milk/policy-instruments/index_en.htm </note>
ITA
02016R2080-20170321
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.3.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 76/32</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/434 DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2016 recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione &#232; calcolato ciascun giorno feriale, in conformit&#224; dell'articolo 136, paragrafo&#160;1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 22 marzo 2016 Per la Commissione, a nome del presidente Jerzy PLEWA Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale ( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 . ( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 . ALLEGATO Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100&#160;kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702&#160;00&#160;00</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>110,0</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>125,9</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>97,1</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>107,0</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>110,0</p></td></tr><tr><td><p>0707&#160;00&#160;05</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>84,0</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>146,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>115,5</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;91&#160;00</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>241,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>241,9</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;93&#160;10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>51,7</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>163,4</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>107,6</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;10&#160;20</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>47,5</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>70,0</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>59,5</p></td></tr><tr><td><p>TN</p></td><td><p>60,0</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>72,0</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>61,8</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;50&#160;10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>138,5</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>88,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>113,5</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;10&#160;80</p></td><td><p>BR</p></td><td><p>90,6</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>70,5</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>134,2</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>110,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>101,4</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;30&#160;90</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>119,3</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>137,8</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>106,6</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>157,7</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>91,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>122,6</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini». </note>
ITA
32016R0434
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.7.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 176/61</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2019/1118 DELLA COMMISSIONE del 27 giugno 2019 relativa al progetto transfrontaliero Senna – Schelda sui corridoi Mare del Nord – Mediterraneo e Atlantico della rete centrale [notificata con il numero C(2019) 4561] (I testi in lingua francese e neerlandese sono i soli facenti fede) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti e che abroga la decisione n. 661/2010/UE ( 1 ) , in particolare l'articolo 47, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La decarbonizzazione dei trasporti, in particolare mediante la creazione delle condizioni per un ambizioso trasferimento modale del traffico merci di lungo raggio verso modi di trasporto pi&#249; efficienti dal punto di vista energetico, rappresenta uno degli obiettivi politici chiave dell'Unione europea. L'accordo di Parigi ha confermato e rafforzato le ambizioni dell'UE in materia di lotta contro i cambiamenti climatici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In tale contesto, la promozione del trasporto per vie navigabili interne per la movimentazione delle merci &#232; una chiara priorit&#224; della politica dei trasporti dell'UE e una priorit&#224; di lunga data della politica in materia di TEN-T (rete transeuropea dei trasporti).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Grazie al completamento della rete Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda, il bacino della Senna sar&#224; direttamente collegato, mediante una via navigabile interna continua a grande portata, con il bacino della Schelda nel nord della Francia, del Belgio e dei Paesi Bassi ed inoltre con altri importanti bacini navigabili europei, come il Reno e la Mosa. Si creer&#224; in tal modo una rete continua, efficiente e coerente di vie navigabili interne ad alta capacit&#224; che collegher&#224; i numerosi porti marittimi e interni di questa vasta regione transfrontaliera europea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Collegando la Francia, il Belgio, i Paesi Bassi, oltre alla Germania, la rete Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda presenta una chiara dimensione transfrontaliera.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il progetto Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda &#232; stato preidentificato sul corridoio Mare del Nord&#160;&#8211;&#160;Mediterraneo della rete centrale e la sezione Le Havre&#160;&#8211;&#160;Parigi &#232; stata individuata in via preliminare sul corridoio Atlantico della rete centrale. La dichiarazione sull'attuazione del corridoio Mare del Nord&#160;&#8211;&#160;Mediterraneo della rete centrale TEN-T (la dichiarazione di Tallinn), del 17&#160;ottobre 2013, firmata dai ministri dei Trasporti belga, francese e neerlandese e dal commissario responsabile per i Trasporti, ha ribadito ulteriormente l'impegno delle parti interessate a darvi attuazione. Il piano di lavoro per il corridoio Mare del Nord&#160;&#8211;&#160;Mediterraneo della rete centrale pone inoltre in evidenza la necessit&#224; di garantire il completamento del progetto Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda quale base per la creazione di un corridoio di trasporto multimodale pienamente funzionante.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il progetto si prefigge principalmente di garantire che gli itinerari principali Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda siano adeguati almeno alla classe Va della classificazione CEMT e di assicurare buone condizioni di navigazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Tutte le componenti del progetto Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda sono essenziali per il suo completamento.&#160;Tra queste, il canale Senna&#160;&#8211;&#160;Nord Europa costituisce il principale collegamento mancante, senza il quale la rete Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda non pu&#242; essere realizzata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il progetto Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda &#232; un progetto transfrontaliero complesso, che interessa il Belgio (le regioni Fiandre e Vallonia) e la Francia, e che prevede lavori finalizzati sia alla creazione di nuove infrastrutture sia al miglioramento delle infrastrutture esistenti esercitando un impatto minimo sulla navigazione. Un adeguato coordinamento costituisce quindi una sfida importante. Al fine di sostenere l'attuazione coordinata e tempestiva del progetto &#232; necessario adottare disposizioni che definiscano le azioni necessarie e il relativo calendario di attuazione. Ci&#242; contribuirebbe a realizzare gli obiettivi transfrontalieri del piano di lavoro per il corridoio Mare del Nord&#160;&#8211;&#160;Mediterraneo della rete centrale come pure a completare il progetto Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda al pi&#249; presto possibile e, in ogni caso, entro il 2030.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Anche la chiara individuazione delle azioni necessarie per completare il progetto Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda e la definizione del relativo calendario di attuazione sono importanti per pianificare e ottimizzare appieno la disponibilit&#224; dei finanziamenti europei, nazionali e regionali nonch&#233; dei finanziamenti privati. Il cofinanziamento dell'UE produce un effetto leva sul processo decisionale, a livello nazionale e regionale, per l'attuazione delle azioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Il Belgio (le regioni Fiandre e Vallonia) e la Francia hanno gi&#224; svolto attivit&#224; importanti (studi e opere infrastrutturali) che contribuiscono alla realizzazione del progetto Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda, la maggior parte delle quali &#232; stata cofinanziata dall'Unione europea nell'ambito di vari programmi. Le attivit&#224; sono attualmente condotte nel quadro di una convenzione di sovvenzione del meccanismo per collegare l'Europa (2014-EU-TM-0373-M, &#171;Seine-Escaut 2020&#187;), con finanziamenti dell'Unione fino ad un massimo del 50&#160;% dei costi ammissibili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La dimensione transfrontaliera del progetto richiede l'istituzione di apposite strutture di governance. Il Belgio (le regioni Fiandre e Vallonia) e la Francia collaborano strettamente da anni, segnatamente nel quadro della commissione intergovernativa istituita nel settembre 2009 deputata a preparare il completamento del progetto Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda. Detta commissione intergovernativa si avvale del supporto operativo fornito dal gruppo europeo d'interesse economico Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda (GEIE Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda), che riunisce Voies Navigables de France (VNF), la Soci&#233;t&#233; du canal Seine-Nord Europe (SCSNE), il Servizio pubblico della Vallonia (SPW) e De Vlaamse Waterweg NV. La Soci&#233;t&#233; du Canal Seine-Nord Europe, incaricata della costruzione del canale Senna-Nord, &#232; stata istituita nel maggio 2017. Tali entit&#224; specifiche costituiscono una struttura di gestione integrata che sorveglia e coordina il completamento del progetto Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda. Il coordinatore europeo per il corridoio Mare del Nord&#160;&#8211;&#160;Mediterraneo della rete centrale e un rappresentante della Commissione dovrebbero partecipare regolarmente, in qualit&#224; di osservatori, alle riunioni della commissione intergovernativa e del GEIE Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda. Il coordinatore europeo e un rappresentante della Commissione dovrebbero inoltre partecipare, in qualit&#224; di osservatori, alle riunioni del consiglio di sorveglianza (conseil de surveillance) dell'SCSNE. La Francia pu&#242; prevedere ulteriori modalit&#224; adeguate a garantire la piena partecipazione della Commissione ai lavori di tale consiglio di sorveglianza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Al fine di monitorare i progressi dell'attuazione, &#232; opportuno che gli Stati membri presentino alla Commissione relazioni periodiche su tale questione, per quanto riguarda le sezioni situate nei rispettivi territori, e comunichino gli eventuali ritardi verificatisi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Il calendario di attuazione stabilito dalla presente decisione non dovrebbe pregiudicare il rispetto dei requisiti definiti nel diritto internazionale e dell'Unione, ivi comprese le disposizioni volte a proteggere l'ambiente e la salute umana. Il calendario dovrebbe consentire di pianificare e ottimizzare appieno i finanziamenti disponibili, senza pregiudicare l'impegno finanziario di uno Stato membro o dell'Unione. Non dovrebbe in alcun caso compromettere gli elevati standard dell'Unione in materia di protezione dell'ambiente e di partecipazione pubblica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Fatto salvo l'articolo 47, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (UE) n. 1315/2013, &#232; opportuno prevedere una clausola di riesame nella presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono state approvate dal Belgio e dalla Francia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato di cui all'articolo 52 del regolamento (UE) n. 1315/2013,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Oggetto La presente decisione definisce le azioni e il calendario di attuazione per il progetto transfrontaliero Senna – Schelda e le relative disposizioni di governance. Articolo 2 Azioni e calendario Il Belgio e la Francia garantiscono l'attuazione tempestiva delle azioni di seguito indicate: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Seine-Amont, da Nogent-sur-Seine a Parigi: miglioramento delle condizioni di navigazione, entro dicembre 2030;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>miglioramento delle condizioni di navigazione, compresi la ricostruzione degli sbarramenti (Beaulieu, Livon, Vives-Eaux), entro dicembre 2027, e il ripristino delle chiuse secondarie (Coudray, Vives-Eaux, La Cave, Champagne), entro dicembre 2023;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>realizzazione del comando a distanza delle chiuse e degli sbarramenti, entro dicembre 2024;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>miglioramento delle strutture per la navigazione e dei servizi agli utenti, entro dicembre 2027;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Seine-Aval, da Suresnes a Le Havre: ammodernamento e miglioramento delle condizioni di navigazione, entro dicembre 2027;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>prolungamento e ripristino delle chiuse (ad esempio quelle di M&#233;ricourt e Bougival), entro dicembre 2026;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ammodernamento degli sbarramenti (Port-Mort, Poses, M&#233;ricourt, Bougival, Suresnes, Andr&#233;sy), entro dicembre 2027, compreso il rinforzo dell'argine di Croissy-sur-Seine, entro dicembre 2022;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>realizzazione del comando a distanza delle chiuse e degli sbarramenti, entro dicembre 2024;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>miglioramento delle strutture per la navigazione e dei servizi agli utenti, entro dicembre 2027;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>costruzione della passerella di Poses-Amfreville, entro dicembre 2022, e costruzione di passaggi per pesci, entro dicembre 2030;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>Oise, da Conflans-Sainte-Honorine a Compi&#232;gne: adeguamento alla classe Vb della classificazione CEMT e miglioramento delle condizioni di navigazione, entro dicembre 2028;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>adeguamento del fiume Oise alla classe Vb della classificazione CEMT (MAGEO: risanamento delle sponde e piloni del ponte tra Creil e Compi&#232;gne, drenaggio, realizzazione del pontile d'approdo a Venette), entro giugno 2027;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ricostruzione del ponte di Mours, entro dicembre 2025;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>realizzazione del comando a distanza delle chiuse e degli sbarramenti, entro dicembre 2028;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>canale Senna-Nord Europa, da Compi&#232;gne ad Aubencheul-au-Bac: costruzione e messa in servizio, con classe Vb della classificazione CEMT, per consentire tre ordini di container, entro dicembre 2028;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>settore 1 da Compi&#232;gne a Passel, compresa la costruzione della chiusa di Montmacq:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>pianificazione spaziale/territoriale, entro settembre 2020;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>autorizzazione ambientale unica, entro settembre 2020;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>avvio dei lavori principali, entro ottobre 2020;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>conclusione dei lavori, entro dicembre 2026;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>messa in servizio, entro giugno 2027;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>settore 2 da Passel ad Allaines (49&#160;km) che attraversa 33 comuni, settore 3 da Allaines a Etricourt-Manancourt (11&#160;km) che attraversa 3 comuni e settore 4 da Etricourt-Manancourt a Aubencheul-au-Bac (30&#160;km) che attraversa 11 comuni, compresa la costruzione delle chiuse di Noyon, Campagne, Allaines, Marquion-Bourlon, Oisy-Le-Verger e Moislains (la chiusa di collegamento con il Canale del Nord), del bacino di espansione di Louette e del ponte canale di 1,33&#160;km che attraversa la valle della Somme:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>pianificazione spaziale/territoriale, entro dicembre 2022;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>autorizzazione ambientale unica, entro ottobre 2022;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>avvio dei lavori principali, entro dicembre 2023;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>conclusione dei lavori, entro giugno 2028;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>messa in servizio, entro dicembre 2028;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>asse Dunkerque&#160;&#8211;&#160;Schelda, compresi il canale di Dunkerque da Valenciennes alla Schelda e alla dorsale vallona e il fiume De&#251;le in direzione di Gand: adeguamento alla classe Va (bidirezionale) e alla classe Vb (unidirezionale) della classificazione CEMT e miglioramento delle condizioni di navigazione, entro dicembre 2027;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>per tutte le sezioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>studi volti ad aumentare la capacit&#224; delle chiuse (mediante raddoppio e/o allungamento), entro dicembre 2023;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>realizzazione del comando a distanza delle chiuse, entro dicembre 2025;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>messa in sicurezza delle condizioni di navigazione per le navi di classe V della classificazione CEMT, entro dicembre 2027;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>sezione da Arleux ad Anzin: ammodernamento e ripristino della chiusa di Denain, entro dicembre 2022;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>sezione da Arleux ad Halluin:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>adeguamento del fiume De&#251;le alla classe Va (bidirezionale) e alla classe Vb (unidirezionale) della classificazione CEMT, entro dicembre 2022;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ammodernamento e ripristino delle chiuse (comprese quelle di Don e di Grand-Carr&#233;), entro dicembre 2020, e allungamento della chiusa di Quesnoy-sur-De&#251;le, entro dicembre 2026;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>sezione da Bauvin a Dunkerque:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>difese delle sponde del canale di Aire Neufoss&#233; (fasi 1 e 2), entro dicembre 2026, nonch&#233; difese delle sponde e ripristino della linea di galleggiamento dei canali di Fontinettes, entro dicembre 2023;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ammodernamento e ripristino della chiusa di Fontinettes, entro dicembre 2019;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>canale Cond&#233;-Pommer&#339;ul: riapertura con classe Va della classificazione CEMT, entro dicembre 2022;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>dorsale vallona, da Pommer&#339;ul a Namur: adeguamento alla classe Va della classificazione CEMT, entro dicembre 2028;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>da Pommer&#339;ul a Seneffe: adeguamento alla classe Va della classificazione CEMT, compreso l'adeguamento del canale di Nimy-Blaton-P&#233;ronnes e il raddoppio della chiusa di Obourg, con il completamento degli studi entro dicembre 2022 e la conclusione dei lavori entro dicembre 2027;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>da Seneffe a Charleroi: adeguamento alla classe Va della classificazione CEMT e raddoppio delle chiuse (Marchienne, Gosselies e Viesville), con lavori preparatori entro dicembre 2022 e conclusione entro dicembre 2027;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>da Charleroi a Namur:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>adeguamento della chiusa di Auvelais, entro dicembre 2022;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>miglioramento delle possibilit&#224; di attraversamento, con studi da completare entro dicembre 2022 e lavori da ultimare entro il 2028;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>Schelda superiore:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nella regione Vallonia (Belgio):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>adeguamento alla classe Va della classificazione CEMT, compreso l'adeguamento alla classe Va unidirezionale dell'attraversamento di Tournai e la messa a punto del &#171;Pont des Trous&#187; e del &#171;Pont-&#224;-Pont&#187;, entro dicembre 2022;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>aumento della capacit&#224; e messa in sicurezza delle chiuse, mediante l'adeguamento delle chiuse di H&#233;rinnes e Kain, con completamento degli studi entro dicembre 2023 e conclusione dei lavori entro dicembre 2030;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nella regione Fiandre (Belgio): completamento degli studi per un adeguamento delle chiuse alla classe Vb della classificazione CEMT, entro dicembre 2022, ed elaborazione di un piano di attuazione tecnica e finanziaria, entro dicembre 2023;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>Lys: adeguamento alla classe Vb (unidirezionale) e Va (bidirezionale) della classificazione CEMT, per consentire tre ordini di container, entro dicembre 2027, comprendente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nella regione Fiandre (Belgio), tra Gand e Wervik;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>tutte le chiuse adeguate alla classe Vb della classificazione CEMT, comprese le chiuse di St-Baafs-Vijve e di Harelbeke, entro dicembre 2021;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>taratura della classe Vb della classificazione CEMT, compreso l'innalzamento dei ponti per consentire tre ordini di container, entro dicembre 2022 sul canale di diversione della Lys ed entro dicembre 2027 sulle sezioni rimanenti;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nella regione Vallonia (Belgio), nel comune di Comines: adeguamento alla classe Vb della classificazione CEMT, compreso l'attraversamento di Comines, entro dicembre 2027, e messa in sicurezza della navigazione, in particolare con la sostituzione dello sbarramento di Comines, entro dicembre 2030;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>in Francia, tra De&#251;l&#233;mont e Comines: adeguamento alla classe Vb della classificazione CEMT, entro dicembre 2024;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>rete di collegamento nelle Fiandre:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>studi per l'ammodernamento delle sezioni fiamminghe delle vie navigabili interne che conducono direttamente al collegamento principale Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda, entro dicembre 2022;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>adeguamento alla classe Va della classificazione CEMT, per consentire tre ordini di container, dei collegamenti ai porti marittimi di Zeebrugge (canale Gand&#160;&#8211;&#160;Bruges) e Anversa (Schelda marittima superiore);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>adeguamento alla classe Va della classificazione CEMT dei canali Roeselare-Lys e Bossuit-Kortrijk;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>elaborazione di un piano di attuazione tecnica e finanziaria, comprendente una valutazione dettagliata delle priorit&#224;, per i necessari ammodernamenti delle summenzionate sezioni, entro dicembre 2023;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>Seneffe&#160;&#8211;&#160;Anversa, nelle sezioni fiamminga e vallona: conduzione di studi, in particolare per l'adeguamento a tutti gli effetti alla classe IV della classificazione CEMT, entro dicembre 2022, ed elaborazione di un piano di attuazione tecnica e finanziaria dei necessari ammodernamenti, entro dicembre 2023;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>l)</p></td><td><p>azioni generali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>elaborazione, entro dicembre 2022, di un quadro strategico coordinato tra le varie parti per promuovere la piena realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi lungo l'intera rete Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda, in linea con i quadri strategici nazionali presentati dal Belgio e dalla Francia nel contesto della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, in vista di una graduale attuazione entro dicembre 2030;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>attuazione di servizi transfrontalieri integrati ed efficienti di gestione del traffico e dei trasporti lungo l'intera rete Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda, compresa la piena attuazione dei RIS conformemente alla direttiva 2005/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, entro dicembre 2028;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>sviluppo di piattaforme logistiche multimodali sulla rete Senna&#160;&#8211;&#160;Schelda, entro dicembre 2028.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Articolo 3 Governance 1. Il coordinatore europeo per il corridoio Mare del Nord – Mediterraneo della rete centrale e un rappresentante della Commissione europea sono invitati a partecipare, in qualità di osservatori, alle riunioni del consiglio di sorveglianza (conseil de surveillance) della Société du canal Seine-Nord Europe. 2. I progressi delle azioni di cui all'articolo 2 sono regolarmente discussi in seno alla commissione intergovernativa deputata a preparare il completamento del progetto Senna – Schelda e nell'ambito del GEIE Senna – Schelda. Il coordinatore europeo per il corridoio Mare del Nord – Mediterraneo della rete centrale e un rappresentante della Commissione sono invitati a partecipare, in qualità di osservatori, alle riunioni della commissione intergovernativa almeno due volte l'anno e alle riunioni del GEIE Senna– Schelda almeno tre volte l'anno. Articolo 4 Rendicontazione Il Belgio e la Francia riferiscono almeno una volta all'anno alla Commissione e al coordinatore europeo per il corridoio Mare del Nord – Mediterraneo della rete centrale in merito ai progressi nell'attuazione delle azioni di cui all'articolo 2 e ne notificano ogni ritardo incontrato specificandone le cause e indicando le misure correttive adottate. A tal fine, gli Stati membri possono avvalersi, se del caso, del contenuto delle relazioni annuali di avanzamento da presentare nell'ambito delle convenzioni di sovvenzione del meccanismo per collegare l'Europa. Articolo 5 Riesame Entro e non oltre il 31 dicembre 2023 la Commissione, su richiesta del Belgio e della Francia o di propria iniziativa, effettua un riesame delle azioni e del calendario di cui all'articolo 2, con l'assistenza del coordinatore europeo per il corridoio Mare del Nord - Mediterraneo della rete centrale. Articolo 6 Il Regno del Belgio e la Repubblica francese sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 27 giugno 2019 Per la Commissione Violeta BULC Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 348 del 20.12.2013, pag. 1 . ( 2 ) Direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi ( GU L 307 del 28.10.2014, pag. 1 ). ( 3 ) Direttiva 2005/44/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 settembre 2005, relativa ai servizi armonizzati d'informazione fluviale (RIS) sulle vie navigabili interne della Comunità ( GU L 255 del 30.9.2005, pag. 152 ). </note>
ITA
32019D1118
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2831</p></td><td><p>15.12.2023</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2023/2831 DELLA COMMISSIONE del 13 dicembre 2023 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti « de minimis » (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 108, paragrafo 4, visto il regolamento (UE) 2015/1588 del Consiglio, del 13 luglio 2015, sull’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea a determinate categorie di aiuti di Stato orizzontali ( 1 ) , in particolare l’articolo 2, paragrafo 1, previa consultazione del comitato consultivo in materia di aiuti di Stato, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>I finanziamenti statali che soddisfano i criteri di cui all&#8217;articolo&#160;107, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea costituiscono aiuti di Stato e sono soggetti a notifica alla Commissione a norma dell&#8217;articolo&#160;108, paragrafo 3, del trattato. Tuttavia, secondo il disposto dell&#8217;articolo&#160;109 del trattato, il Consiglio pu&#242; stabilire le categorie di aiuti che sono dispensate dall&#8217;obbligo di notifica. In conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;108, paragrafo 4, del trattato, la Commissione pu&#242; adottare regolamenti concernenti queste categorie di aiuti di Stato. Nel regolamento (UE)&#160;2015/1588, il Consiglio ha deciso, a norma dell&#8217;articolo&#160;109 del trattato, che potevano rientrare in una di queste categorie gli aiuti &#171;de minimis&#187; (ossia gli aiuti concessi alla stessa impresa nell&#8217;arco di uno specifico periodo di tempo che non superano un importo prestabilito). Su tale base si ritiene che gli aiuti &#171;de minimis&#187; non soddisfino tutti i criteri di cui all&#8217;articolo&#160;107, paragrafo 1, del trattato e non siano pertanto soggetti alla procedura di notifica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La Commissione ha chiarito in numerose decisioni la nozione di aiuto ai sensi dell&#8217;articolo&#160;107, paragrafo 1, del trattato. La Commissione ha inoltre espresso la propria politica in merito ai massimali &#171;de minimis&#187; al di sotto dei quali l&#8217;articolo&#160;107, paragrafo 1, del trattato &#232; considerato inapplicabile, prima nella comunicazione relativa agli aiuti de minimis&#160;<a>(<span>2</span>)</a> e quindi nei regolamenti (CE) n.&#160;69/2001&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, (CE) n.&#160;1998/2006&#160;<a>(<span>4</span>)</a> e (UE) n.&#160;1407/2013&#160;<a>(<span>5</span>)</a> della Commissione. Il presente regolamento sostituisce il regolamento (UE) n.&#160;1407/2013 alla sua scadenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Alla luce dell&#8217;esperienza acquisita nell&#8217;applicazione del regolamento (UE) n.&#160;1407/2013, &#232; opportuno aumentare a 300&#160;000&#160;EUR il massimale per gli aiuti &#171;de minimis&#187; che un&#8217;unica impresa pu&#242; ricevere nell&#8217;arco di tre anni da uno Stato membro. Questo massimale tiene conto dell&#8217;inflazione osservata dall&#8217;entrata in vigore del regolamento (UE) n.&#160;1407/2013 e degli sviluppi che si prevedono durante il periodo di validit&#224; del presente regolamento. Questo massimale &#232; necessario per far s&#236; che le misure di cui al presente regolamento siano considerate tali da non incidere sugli scambi tra gli Stati membri e da non falsare o minacciare di falsare la concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Ai fini delle norme in materia di concorrenza previste nel trattato, per impresa si intende qualsiasi entit&#224;, che si tratti di una persona fisica o giuridica, che eserciti un&#8217;attivit&#224; economica, a prescindere dal suo status giuridico e dalle sue modalit&#224; di finanziamento&#160;<a>(<span>6</span>)</a>. La Corte di giustizia dell&#8217;Unione europea ha chiarito che &#171;un soggetto che, titolare di partecipazioni di controllo in una societ&#224;, eserciti effettivamente tale controllo partecipando direttamente o indirettamente alla gestione di essa, deve essere considerato partecipe dell&#8217;attivit&#224; economica&#187; svolta dall&#8217;impresa. Pertanto, anche tale soggetto deve essere considerato un&#8217;impresa ai sensi dell&#8217;articolo&#160;107, paragrafo 1, del trattato&#160;<a>(<span>7</span>)</a>. La Corte di giustizia ha stabilito che tutte le entit&#224; controllate (giuridicamente o di fatto) dalla stessa entit&#224; debbano essere considerate un&#8217;impresa unica&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Per garantire la certezza del diritto e al fine di ridurre l&#8217;onere amministrativo, &#232; opportuno che il presente regolamento preveda un elenco chiaro ed esauriente di criteri per stabilire quando due o pi&#249; imprese nello stesso Stato membro debbano essere considerate un&#8217;impresa unica. La Commissione ha selezionato criteri adeguati ai fini del presente regolamento tra i criteri consolidati utilizzati per definire le &#171;imprese collegate&#187; nel quadro della definizione delle piccole e medie imprese (PMI) di cui alla raccomandazione&#160;2003/361/CE della Commissione&#160;<a>(<span>9</span>)</a> e all&#8217;allegato I del regolamento (UE) n.&#160;651/2014 della Commissione&#160;<a>(<span>10</span>)</a>. Dato l&#8217;ambito di applicazione del presente regolamento, i criteri dovrebbero essere applicabili sia alle PMI che alle grandi imprese e dovrebbero garantire che un gruppo di imprese collegate sia considerato un&#8217;unica impresa ai fini dell&#8217;applicazione della norma &#171;de minimis&#187;. Tuttavia le imprese che non hanno relazioni tra di loro eccetto il loro legame diretto con lo stesso o gli stessi organismi pubblici non dovrebbero essere considerate imprese collegate. Si dovrebbe pertanto tenere conto della situazione specifica delle imprese controllate dallo stesso o dagli stessi organismi pubblici, in cui le imprese possono avere un potere decisionale indipendente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il presente regolamento non si applica ai settori della produzione primaria, segnatamente di prodotti agricoli, della pesca e dell&#8217;acquacoltura, in considerazione delle norme specifiche vigenti in tali settori e del rischio che, per aiuti d&#8217;importo inferiore al massimale stabilito nel presente regolamento, possano comunque ricorrere le condizioni di cui all&#8217;articolo&#160;107, paragrafo 1, del trattato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>In considerazione delle similarit&#224; tra la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli e dei prodotti non agricoli, il presente regolamento dovrebbe applicarsi alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti agricoli, se sono soddisfatte determinate condizioni. Le attivit&#224; agricole necessarie per preparare un prodotto alla prima vendita (ad esempio, la raccolta, il taglio e la trebbiatura dei cereali oppure l&#8217;imballaggio delle uova) o la prima vendita a rivenditori o a imprese di trasformazione non dovrebbero essere considerate trasformazione o commercializzazione e pertanto il presente regolamento non dovrebbe applicarsi a tali attivit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Allo stesso modo, in considerazione della natura delle attivit&#224; di trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell&#8217;acquacoltura e delle analogie tra tali attivit&#224; e altre attivit&#224; di trasformazione e commercializzazione, tale regolamento dovrebbe applicarsi alle imprese attive nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell&#8217;acquacoltura, purch&#233; siano soddisfatte determinate condizioni. N&#233; le attivit&#224; in azienda o a bordo necessarie per preparare un animale o una pianta per la prima vendita, compresi il taglio, la sfilettatura o il congelamento, n&#233; la prima vendita a rivenditori o a imprese di trasformazione dovrebbero essere considerate trasformazione o commercializzazione e pertanto il presente regolamento non dovrebbe applicarsi a tali attivit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La Corte di giustizia dell&#8217;Unione europea ha stabilito che, una volta che l&#8217;Unione ha istituito un&#8217;organizzazione comune di mercato in un dato settore dell&#8217;agricoltura, gli Stati membri sono tenuti ad astenersi dall&#8217;adottare qualsiasi provvedimento che deroghi o rechi pregiudizio a siffatta organizzazione&#160;<a>(<span>11</span>)</a>. Per questo motivo, il presente regolamento non dovrebbe applicarsi agli aiuti per importi fissati in base al prezzo o al quantitativo di prodotti acquistati o commercializzati nel settore agricolo n&#233; agli aiuti connessi all&#8217;obbligo di condivisione dell&#8217;aiuto con i produttori agricoli primari. Tali principi si applicano anche al settore della pesca e dell&#8217;acquacoltura.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Il presente regolamento non dovrebbe applicarsi agli aiuti alle esportazioni n&#233; agli aiuti subordinati all&#8217;uso di prodotti nazionali rispetto a beni importati. In particolare, esso non dovrebbe applicarsi agli aiuti che finanziano la costituzione e la gestione di una rete di distribuzione in altri Stati membri o paesi terzi. La Corte di giustizia dell&#8217;Unione europea ha stabilito che il regolamento n.&#160;1998/2006 &#171;non esclude qualsiasi aiuto che potrebbe incidere sulle esportazioni, ma soltanto quelli che hanno lo scopo diretto, in qualsiasi forma, di sostenere le vendite in un altro Stato&#187; e che &#171;un aiuto agli investimenti, a condizione che esso non sia, in una forma o nell&#8217;altra, determinato nel suo principio e nel suo importo dal quantitativo di prodotti esportati, non rientra tra gli &#171;aiuti ad attivit&#224; connesse all&#8217;esportazione&#187;, ai sensi dell&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (CE) n.&#160;1998/2006 e quindi non rientra nell&#8217;ambito d&#8217;applicazione di tale disposizione, sebbene gli investimenti in tal modo sostenuti consentano lo sviluppo di prodotti destinati all&#8217;esportazione&#187;&#160;<a>(<span>12</span>)</a>. Non costituiscono di norma aiuti all&#8217;esportazione gli aiuti inerenti ai costi di partecipazione a fiere commerciali n&#233; quelli relativi a studi o servizi di consulenza necessari per lanciare nuovi prodotti o prodotti gi&#224; esistenti su un nuovo mercato in un altro Stato membro o in un paese terzo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il periodo di tre anni da prendere in considerazione ai fini del presente regolamento dovrebbe essere valutato su base mobile. Per ogni nuova concessione di aiuti &#171;de minimis&#187;, si deve tener conto dell&#8217;importo complessivo degli aiuti &#171;de minimis&#187; concessi nei tre anni precedenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Se un&#8217;impresa &#232; attiva in settori esclusi dal campo di applicazione del presente regolamento e opera anche in altri settori o svolge altre attivit&#224;, il presente regolamento dovrebbe applicarsi a tali altri settori o attivit&#224;, se lo Stato membro interessato garantisce, con mezzi adeguati quali la separazione delle attivit&#224; o la separazione contabile, che le attivit&#224; esercitate nei settori esclusi non beneficiano di aiuti &#171;de minimis&#187;. Occorre applicare lo stesso principio alle imprese che operano in settori ai quali si applicano massimali &#171;de minimis&#187; ridotti. Se un&#8217;impresa non pu&#242; garantire che le attivit&#224; esercitate in settori ai quali si applicano i massimali &#171;de minimis&#187; ridotti ricevano solo aiuti &#171;de minimis&#187; che non superano tali massimali, a tutte le attivit&#224; dell&#8217;impresa interessata dovrebbero applicarsi i massimali pi&#249; bassi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Devono essere stabilite norme per evitare che si possano eludere le intensit&#224; massime di aiuto previste nei pertinenti regolamenti o decisioni della Commissione. &#200; inoltre opportuno stabilire norme chiare in materia di cumulo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Il presente regolamento non esclude la possibilit&#224; che una misura possa non essere considerata un aiuto di Stato ai sensi dell&#8217;articolo&#160;107, paragrafo 1, del trattato per motivi diversi da quelli in esso indicati, ad esempio perch&#233; la misura &#232; conforme al principio dell&#8217;operatore in un&#8217;economia di mercato o non comporta un trasferimento di risorse statali. In particolare, i finanziamenti dell&#8217;Unione gestiti a livello centrale dalla Commissione che non sono controllati direttamente o indirettamente dagli Stati membri non costituiscono aiuti di Stato e, pertanto, non sono presi in considerazione per stabilire se il massimale stabilito in questo regolamento &#232; rispettato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Il presente regolamento non contempla tutte le situazioni in cui &#232; possibile che una misura non incida sugli scambi tra Stati membri e non falsi o minacci di falsare la concorrenza, Nelle situazioni in cui un beneficiario fornisce beni o presta servizi in una zona limitata (ad esempio, in una regione insulare o ultraperiferica) di uno Stato membro, &#232; poco probabile che il beneficiario attragga clienti da altri Stati membri, per cui &#232; impossibile prevedere che la misura abbia un&#8217;incidenza pi&#249; che marginale sulle condizioni di investimento o di stabilimento transfrontaliero. Le misure di questo tipo dovrebbero essere valutate caso per caso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>A fini di trasparenza, di parit&#224; di trattamento e di controllo efficace, il presente regolamento dovrebbe applicarsi solo agli aiuti &#171;de minimis&#187; per i quali &#232; possibile calcolare con precisione l&#8217;equivalente sovvenzione lordo ex ante, senza che sia necessario effettuare una valutazione dei rischi (&#171;aiuti de minimis trasparenti&#187;). Ci&#242; vale, ad esempio, per le sovvenzioni, i contributi in conto interessi e le esenzioni fiscali limitate o altri strumenti che prevedano un limite in grado di garantire che il massimale pertinente non sia superato. L&#8217;introduzione di un limite significa che, finch&#233; non si conosce l&#8217;importo preciso dell&#8217;aiuto, lo Stato membro deve supporre che l&#8217;aiuto sia pari al limite per la misura, per evitare che l&#8217;insieme delle misure di aiuto superi il massimale fissato nel presente regolamento e per applicare le norme sul cumulo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>A fini di trasparenza, di parit&#224; di trattamento e di corretta applicazione del massimale &#171;de minimis&#187;, tutti gli Stati membri dovrebbero applicare lo stesso metodo di calcolo per calcolare l&#8217;importo complessivo degli aiuti concessi. Per facilitare il calcolo, gli aiuti non costituiti da sovvenzioni dirette in denaro dovrebbero essere convertiti in equivalente sovvenzione lordo. Per calcolare l&#8217;equivalente sovvenzione lordo di tipi di aiuto trasparenti diversi dalle sovvenzioni o dagli aiuti erogabili in pi&#249; quote occorre applicare i tassi di interesse praticati sul mercato al momento della concessione di tali aiuti. Per agevolare un&#8217;applicazione uniforme, trasparente e semplificata delle norme in materia di aiuti di Stato, &#232; opportuno che i tassi di mercato applicabili ai fini del presente regolamento corrispondano ai tassi di riferimento fissati conformemente alla comunicazione della Commissione relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione&#160;<a>(<span>13</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Gli aiuti concessi sotto forma di prestiti, compresi gli aiuti &#171;de minimis&#187; per il finanziamento del rischio concessi sotto forma di prestiti, dovrebbero essere considerati aiuti &#171;de minimis&#187; trasparenti se l&#8217;equivalente sovvenzione lordo &#232; stato calcolato sulla base dei tassi d&#8217;interesse praticati sul mercato al momento della concessione dell&#8217;aiuto. Per semplificare il trattamento di piccoli prestiti di breve durata, &#232; necessario stabilire norme chiare, di facile applicazione e che tengano conto sia dell&#8217;importo che della durata del prestito. Per i prestiti assistiti da una garanzia pari ad almeno il 50&#160;% del prestito e non superiori a 1&#160;500&#160;000&#160;EUR e un periodo di cinque anni o a 750&#160;000&#160;EUR e un periodo di dieci anni, si pu&#242; ritenere che il relativo equivalente sovvenzione lordo non superi il massimale &#171;de minimis&#187;. Ci&#242; si basa sull&#8217;esperienza della Commissione e tiene conto dell&#8217;inflazione osservata dall&#8217;entrata in vigore del regolamento (UE) n.&#160;1407/2013 e dell&#8217;andamento dell&#8217;inflazione previsto durante il periodo di applicazione del presente regolamento. Risultando difficoltoso determinare l&#8217;equivalente sovvenzione lordo degli aiuti concessi a imprese che potrebbero non essere in grado di rimborsare il prestito (ad esempio perch&#233; sono oggetto di procedura concorsuale per insolvenza o soddisfano le condizioni previste dal diritto nazionale per l&#8217;apertura nei loro confronti di una tale procedura su richiesta dei loro creditori), &#232; opportuno che detta regola non si applichi a tali imprese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Gli aiuti concessi sotto forma di conferimenti di capitale non dovrebbero essere considerati aiuti &#171;de minimis&#187; trasparenti a meno che l&#8217;importo totale dell&#8217;apporto pubblico non superi il massimale &#171;de minimis&#187;. Gli aiuti concessi sotto forma di misure per il finanziamento del rischio, quali investimenti in equity o quasi-equity ai sensi degli orientamenti sul finanziamento del rischio&#160;<a>(<span>14</span>)</a>, non dovrebbero essere considerati aiuti &#171;de minimis&#187; trasparenti, ad eccezione del caso in cui la misura in questione preveda apporti di capitale non superiori al massimale &#171;de minimis&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Gli aiuti concessi sotto forma di garanzie, compresi gli aiuti &#171;de minimis&#187; per il finanziamento del rischio sotto forma di garanzie, dovrebbero essere considerati aiuti trasparenti se l&#8217;equivalente sovvenzione lordo &#232; stato calcolato in base ai premi &#171;esenti&#187; di cui alla comunicazione della Commissione sul tipo di imprese interessate&#160;<a>(<span>15</span>)</a>. &#200; opportuno che il presente regolamento stabilisca norme chiare, che tengano conto sia dell&#8217;importo del prestito sotteso che della durata della garanzia. Fissare norme chiare dovrebbe semplificare il trattamento delle garanzie di breve durata che assistono prestiti relativamente modesti fino a un massimo dell&#8217;80&#160;%, in cui le perdite sono sostenute proporzionalmente e nello stesso modo dal prestatore e dal garante e i recuperi netti provenienti dalla soddisfazione dei crediti con le coperture fornite dal mutuatario riducono proporzionalmente le perdite sostenute dal prestatore e dal garante. Tali norme non dovrebbero applicarsi a garanzie su operazioni sottese che non costituiscono prestito, come le garanzie sulle operazioni in equity. In base all&#8217;esperienza della Commissione e tenuto conto dell&#8217;inflazione osservata dall&#8217;entrata in vigore del regolamento (UE) n.&#160;1407/2013 e dell&#8217;andamento dell&#8217;inflazione previsto durante il periodo di validit&#224; del presente regolamento, Si dovrebbe considerare che la garanzia abbia un equivalente sovvenzione lordo non superiore al massimale &#171;de minimis&#187; se: i) la garanzia non supera l&#8217;80&#160;% del prestito sotteso; ii) l&#8217;importo garantito non supera 2&#160;250&#160;000&#160;EUR; e iii) la durata della garanzia non supera 5 anni. Lo stesso vale se: i) la garanzia non supera l&#8217;80&#160;% del prestito sotteso, ii) l&#8217;importo garantito non supera 1&#160;125&#160;000&#160;EUR; e iii) la durata della garanzia non supera 10 anni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Inoltre, gli Stati membri possono ricorrere a un metodo di calcolo dell&#8217;equivalente sovvenzione lordo delle garanzie che &#232; stato notificato alla Commissione a norma di un regolamento in vigore all&#8217;epoca nel settore degli aiuti di Stato e che &#232; stato approvato dalla Commissione come conforme alla comunicazione sulle garanzie&#160;<a>(<span>16</span>)</a> o a comunicazioni successive. Gli Stati membri vi ricorrono soltanto se il metodo approvato riguarda esplicitamente il tipo di garanzie e il tipo di operazioni sottese in questione nel contesto dell&#8217;applicazione del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Nel caso in cui gli aiuti &#171;de minimis&#187; siano attuati tramite intermediari finanziari, gli Stati membri dovrebbero assicurarsi che questi non ricevano alcun aiuto di Stato. Tale obiettivo pu&#242; essere raggiunto, ad esempio, i) chiedendo agli intermediari finanziari che fruiscono di una garanzia dello Stato di pagare un premio conforme al mercato o ii) di trasferire integralmente qualsiasi vantaggio ai beneficiari finali, o iii) facendo rispettare il massimale &#171;de minimis&#187; e le altre condizioni del presente regolamento al livello degli intermediari. Per semplificare il trattamento degli intermediari finanziari che attuano regimi di aiuti &#171;de minimis&#187;, nei casi in cui gli Stati membri si avvalgano dell&#8217;opzione iii), &#232; opportuno che il presente regolamento preveda norme chiare, che siano di facile applicazione e tengano conto dell&#8217;importo complessivo dei prestiti che comportano aiuti &#171;de minimis&#187; emessi dall&#8217;intermediario finanziario nell&#8217;arco di tre anni. In base all&#8217;esperienza acquisita, la Commissione ritiene che gli intermediari finanziari che concedono prestiti garantiti e che utilizzano un meccanismo volto a trasferire i vantaggi ai beneficiari finali ricevano un equivalente sovvenzione lordo che non supera il massimale &#171;de minimis&#187; se l&#8217;importo totale del portafoglio dei prestiti &#171;de minimis&#187; garantiti &#232; inferiore a&#160;10 milioni di EUR o se l&#8217;importo totale del portafoglio dei prestiti &#171;de minimis&#187; garantiti &#232; inferiore a&#160;40 milioni di EUR ed &#232; composto da prestiti &#171;de minimis&#187; individuali di importo inferiore a 100&#160;000&#160;EUR, a condizione che il regime &#171;de minimis&#187; sia disponibile, a parit&#224; di condizioni, a tutti gli intermediari finanziari che operano nello Stato membro interessato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Previa notifica da parte di uno Stato membro, la Commissione dovrebbe esaminare se una misura che non consiste in una sovvenzione, un prestito, una garanzia, un conferimento di capitale, una misura per il finanziamento del rischio sotto forma di investimento in equity o quasi-equity, esenzioni fiscali limitate o altri strumenti che prevedano un limite comporti un equivalente sovvenzione lordo non superiore al massimale &#171;de minimis&#187; e possa pertanto rientrare nell&#8217;ambito di applicazione del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>La Commissione ha il dovere di garantire che le norme in materia di aiuti di Stato siano rispettate e che siano conformi al principio di leale cooperazione di cui all&#8217;articolo&#160;4, paragrafo 3, del trattato sull&#8217;Unione europea. Gli Stati membri dovrebbero agevolare l&#8217;adempimento di tale compito istituendo gli strumenti necessari per garantire che l&#8217;importo complessivo degli aiuti &#171;de minimis&#187; concessi a un&#8217;unica impresa in virt&#249; della norma &#171;de minimis&#187; non superi il massimale complessivo ammissibile. Gli Stati membri dovrebbero verificare che gli aiuti concessi non superino il massimale stabilito dal presente regolamento e che siano applicate le norme sul cumulo. Per adempiere a tale obbligo, entro il 1<span>o</span>&#160;gennaio 2026 gli Stati membri dovrebbero fornire informazioni complete sugli aiuti &#171;de minimis&#187; concessi inserendole in un registro centrale a livello nazionale o dell&#8217;Unione e verificare che ogni nuova concessione di aiuti non superi il massimale pertinente. Il registro centrale contribuir&#224; a ridurre gli oneri amministrativi per le imprese. Le imprese non saranno pi&#249; tenute, a norma del presente regolamento, a tenere traccia di eventuali altri aiuti &#171;de minimis&#187; ricevuti e a dichiararli, una volta che il registro centrale contenga dati relativi a un periodo di 3 anni. Ai fini del presente regolamento, il controllo del rispetto del massimale stabilito dal presente regolamento si basa, in linea di principio, sulle informazioni contenute nel registro centrale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Ciascuno Stato membro pu&#242; istituire un registro centrale nazionale. I registri centrali nazionali esistenti che soddisfano i requisiti stabiliti dal presente regolamento possono continuare ad essere utilizzati. La Commissione istituir&#224; un registro centrale a livello dell&#8217;Unione che potr&#224; essere utilizzato dagli Stati membri dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2026.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Considerando che gli oneri amministrativi e gli ostacoli normativi costituiscono un problema per la maggior parte delle PMI e che la Commissione si prefigge di ridurre del 25&#160;% gli oneri derivanti dagli obblighi di comunicazione&#160;<a>(<span>17</span>)</a>, tutti i registri centrali dovrebbero essere istituiti in modo da ridurre gli oneri amministrativi. Le buone pratiche amministrative, come quelle stabilite nel regolamento sullo sportello digitale unico&#160;<a>(<span>18</span>)</a>, possono essere utilizzate come riferimento per l&#8217;istituzione e il funzionamento del registro centrale a livello dell&#8217;Unione e dei registri centrali nazionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Le norme di trasparenza mirano ad assicurare un migliore rispetto delle norme, una maggiore responsabilit&#224;, una valutazione tra pari e, in ultima analisi, una maggiore efficacia della spesa pubblica. La pubblicazione, in un registro centrale, del nome del beneficiario dell&#8217;aiuto risponde al legittimo interesse di garantire trasparenza fornendo al pubblico informazioni in merito all&#8217;utilizzo dei fondi degli Stati membri. Non ostacola indebitamente l&#8217;esercizio del diritto dei beneficiari alla protezione dei loro dati personali, purch&#233; la pubblicazione nel registro centrale dei dati personali sia conforme alle norme dell&#8217;Unione in materia di protezione dei dati&#160;<a>(<span>19</span>)</a>. Gli Stati membri dovrebbero avere la possibilit&#224; di servirsi di pseudonimi per alcune voci specifiche ove necessario per conformarsi alle norme dell&#8217;Unione in materia di protezione dei dati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Il presente regolamento dovrebbe stabilire una serie di condizioni in base alle quali qualsiasi misura che rientri nell&#8217;ambito di applicazione del presente regolamento non sia ritenuta tale da incidere sugli scambi tra Stati membri o falsare o minacciare di falsare la concorrenza. Per questo motivo il presente regolamento dovrebbe applicarsi anche agli aiuti concessi prima della sua entrata in vigore, se risultano soddisfatte tutte le condizioni ivi stabilite. Analogamente, anche gli aiuti che soddisfano i criteri del regolamento (UE) n.&#160;1407/2013 concessi tra il 1<span>o</span>&#160;gennaio 2014 e il 31&#160;dicembre 2023 dovrebbero essere considerati esenti dall&#8217;obbligo di notifica ai sensi dell&#8217;articolo&#160;108, paragrafo 3, del trattato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Alla luce della frequenza con la quale occorre generalmente procedere alla revisione della politica in materia di aiuti di Stato, &#232; opportuno limitare il periodo di applicazione del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Nel caso in cui il periodo di applicazione del presente regolamento giunga a scadenza senza essere prorogato, gli Stati membri dovrebbero disporre di un periodo di adeguamento di sei mesi per gli aiuti &#171;de minimis&#187; contemplati dal regolamento stesso.</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Campo di applicazione 1. Il presente regolamento si applica agli aiuti concessi alle imprese di qualsiasi settore, ad eccezione dei seguenti aiuti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>aiuti concessi a imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti della pesca e dell&#8217;acquacoltura;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>aiuti concessi alle imprese attive nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell&#8217;acquacoltura, quando l&#8217;importo dell&#8217;aiuto &#232; fissato in base al prezzo o al quantitativo di prodotti acquistati o immessi sul mercato;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>aiuti concessi a imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>aiuti concessi a imprese operanti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli in uno dei seguenti casi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>qualora l&#8217;importo dell&#8217;aiuto sia fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>qualora l&#8217;aiuto sia subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>aiuti concessi a favore di attivit&#224; connesse all&#8217;esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l&#8217;attivit&#224; d&#8217;esportazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>aiuti subordinati all&#8217;uso di prodotti e servizi nazionali rispetto a quelli di importazione.</p></td></tr></tbody></table> 2. Se un’impresa operante in uno dei settori di cui al paragrafo1, lettere a), b), c) o d), opera anche in uno o più degli altri settori che rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento o svolge altre attività che rientrano nel campo di applicazione del presente regolamento, il regolamento si applica agli aiuti concessi in relazione a questi ultimi settori o attività a condizione che lo Stato membro interessato garantisca, ricorrendo a mezzi adeguati quali la separazione delle attività o la separazione contabile, che le attività esercitate nei settori esclusi dal campo di applicazione del presente regolamento non beneficiano degli aiuti «de minimis» concessi a norma di detto regolamento. Articolo 2 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#171;prodotti agricoli&#187;: i prodotti elencati nell&#8217;allegato I del trattato, ad eccezione dei prodotti della pesca e dell&#8217;acquacoltura che rientrano nel campo di applicazione del regolamento (UE) n.&#160;1379/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>20</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#171;produzione agricola primaria&#187;: la produzione di prodotti del suolo e dell&#8217;allevamento, di cui all&#8217;allegato I del trattato, senza ulteriori interventi volti a modificare la natura di tali prodotti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>&#171;trasformazione di un prodotto agricolo&#187;: qualsiasi trattamento di un prodotto agricolo in cui il prodotto ottenuto resta pur sempre un prodotto agricolo, eccezion fatta per le attivit&#224; svolte nell&#8217;azienda agricola necessarie per preparare un prodotto animale o vegetale alla prima vendita;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>&#171;commercializzazione di un prodotto agricolo&#187;: detenzione o esposizione di un prodotto agricolo allo scopo di vendere, offrire a fini di vendita, consegnare o immettere sul mercato in qualsiasi altro modo detto prodotto, ad eccezione della prima vendita da parte di un produttore primario a rivenditori o a imprese di trasformazione, e qualsiasi attivit&#224; che prepara il prodotto per tale prima vendita; la vendita da parte di un produttore primario a consumatori finali &#232; considerata commercializzazione se ha luogo in locali separati riservati a tale scopo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>&#171;prodotti della pesca e dell&#8217;acquacoltura&#187;: i prodotti di cui all&#8217;articolo&#160;5, lettere a) e b), del regolamento (UE) n.&#160;1379/2013;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>&#171;produzione primaria di prodotti della pesca e dell&#8217;acquacoltura&#187;: l&#8217;intera serie di operazioni connesse alla pesca, all&#8217;allevamento o alla coltivazione di organismi acquatici, nonch&#233; le attivit&#224; svolte in azienda o a bordo, necessarie per preparare un animale o una pianta alla prima vendita, compresi il taglio, la sfilettatura o il congelamento e la prima vendita a rivenditori o trasformatori;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>&#171;trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell&#8217;acquacoltura&#187;: l&#8217;intera serie di operazioni, comprese la movimentazione, il trattamento e la lavorazione, effettuate dopo lo sbarco o durante la raccolta nel caso dell&#8217;acquacoltura, che danno luogo a un prodotto trasformato, nonch&#233; la sua distribuzione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>&#171;intermediario finanziario&#187;: qualsiasi istituzione finanziaria, a prescindere dalla sua forma e dal suo assetto proprietario, che opera a scopo di lucro; le banche o gli istituti di promozione pubblici non rientrano in tale definizione se agiscono in qualit&#224; di amministrazioni erogatrici e non vi sono sovvenzioni incrociate delle attivit&#224; intraprese a proprio rischio e per proprio conto.</p></td></tr></tbody></table> 2. «impresa unica»: ai fini del presente regolamento, tutte le imprese fra le quali intercorre almeno una delle relazioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>un&#8217;impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un&#8217;altra impresa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un&#8217;impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un&#8217;altra impresa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>un&#8217;impresa ha il diritto di esercitare un&#8217;influenza dominante su un&#8217;altra impresa in virt&#249; di un contratto concluso con quest&#8217;ultima oppure in virt&#249; di una clausola dello statuto di quest&#8217;ultima;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>un&#8217;impresa azionista o socia di un&#8217;altra impresa controlla da sola, in virt&#249; di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell&#8217;altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest&#8217;ultima.</p></td></tr></tbody></table> Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni di cui alle lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica. Articolo 3 Aiuti «de minimis» 1. Le misure di aiuto che soddisfano le condizioni di cui al presente regolamento sono considerate misure che non soddisfano tutti i criteri di cui all’articolo 107, paragrafo 1, del trattato e pertanto non sono soggette all’obbligo di notifica di cui all’articolo 108, paragrafo 3, del trattato. 2. L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi da uno Stato membro a un’impresa unica non supera 300 000 EUR nell’arco di tre anni. 3. Gli aiuti «de minimis» sono considerati concessi nel momento in cui all’impresa è accordato, a norma del regime giuridico nazionale applicabile, il diritto di ricevere gli aiuti, indipendentemente dalla data di erogazione degli aiuti «de minimis» all’impresa. 4. Il massimale di cui al paragrafo 2 si applica a prescindere dalla forma dell’aiuto «de minimis» o dall’obiettivo perseguito e a prescindere dal fatto che l’aiuto concesso dallo Stato membro sia finanziato interamente o parzialmente con risorse provenienti dall’Unione. 5. Ai fini del massimale di cui al paragrafo 2, gli aiuti sono espressi in termini di sovvenzione diretta in denaro. Tutti i valori utilizzati sono al lordo di qualsiasi imposta o altro onere. Quando un aiuto è concesso in forma diversa da una sovvenzione, l’importo dell’aiuto corrisponde all’equivalente sovvenzione lordo. 6. Gli aiuti erogabili in più quote sono attualizzati al loro valore al momento della concessione. Il tasso d’interesse da applicare ai fini dell’attualizzazione è costituito dal tasso di attualizzazione al momento della concessione dell’aiuto. 7. Qualora la concessione di nuovi aiuti «de minimis» comporti il superamento del massimale di cui al paragrafo 2, i nuovi aiuti non beneficiano del presente regolamento. 8. In caso di fusioni o acquisizioni, per determinare se gli eventuali nuovi aiuti «de minimis» a favore della nuova impresa o dell’impresa acquirente superano il massimale di cui al paragrafo 2, occorre tener conto di tutti gli aiuti «de minimis» precedentemente concessi a ciascuna delle imprese partecipanti alla fusione. Gli aiuti «de minimis» concessi legalmente prima della fusione o dell’acquisizione restano legittimi. 9. In caso di scissione di un’impresa in due o più imprese distinte, l’importo degli aiuti «de minimis» concesso prima della scissione è assegnato all’impresa che ne ha fruito, che in linea di principio è l’impresa che rileva le attività per le quali sono stati utilizzati gli aiuti «de minimis». Qualora tale attribuzione non sia possibile, l’aiuto «de minimis» è ripartito proporzionalmente sulla base del valore contabile del capitale azionario delle nuove imprese alla data effettiva della scissione. Articolo 4 Calcolo dell’equivalente sovvenzione lordo 1. Il presente regolamento si applica solo agli aiuti riguardo ai quali è possibile calcolare con precisione l’equivalente sovvenzione lordo ex ante senza che sia necessario effettuare una valutazione dei rischi («aiuti trasparenti»). 2. Gli aiuti concessi sotto forma di sovvenzioni o di contributi in conto interessi sono considerati aiuti «de minimis» trasparenti. 3. Gli aiuti concessi sotto forma di prestiti sono considerati aiuti «de minimis» trasparenti se: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il beneficiario non &#232; n&#233; oggetto di procedura concorsuale per insolvenza n&#233; soddisfa le condizioni previste dal diritto nazionale per l&#8217;apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori. Per le grandi imprese, il beneficiario si trova in una situazione comparabile a un rating del credito pari almeno a &#171;B-&#187;, e uno dei due seguenti valori:</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il prestito &#232; assistito da una garanzia pari ad almeno il 50&#160;% dell&#8217;importo preso in prestito e ammonta a 1&#160;500&#160;000&#160;EUR su un periodo di cinque anni oppure a 750&#160;000&#160;EUR su un periodo di dieci anni; se un prestito &#232; inferiore a tali importi o &#232; concesso per un periodo inferiore rispettivamente a cinque o dieci anni, l&#8217;equivalente sovvenzione lordo di tale prestito viene calcolato in proporzione al massimale pertinente di cui all&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 2, del presente regolamento; o</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;equivalente sovvenzione lordo &#232; stato calcolato sulla base del tasso di riferimento applicabile al momento della concessione.</p></td></tr></tbody></table> 4. Gli aiuti concessi sotto forma di conferimenti di capitale sono considerati aiuti «de minimis» trasparenti solo se l’importo totale dell’apporto pubblico non supera il massimale di cui all’articolo 3, paragrafo 2. 5. Gli aiuti concessi sotto forma di misure per il finanziamento del rischio, quali investimenti in equity o quasi-equity, sono considerati aiuti «de minimis» trasparenti solo se il capitale fornito a un’impresa unica non supera il massimale «de minimis» di cui all’articolo 3, paragrafo 2. 6. Gli aiuti concessi sotto forma di garanzie sono considerati aiuti «de minimis» trasparenti se: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il beneficiario non &#232; n&#233; oggetto di procedura concorsuale per insolvenza n&#233; soddisfa le condizioni previste dal diritto nazionale per l&#8217;apertura nei suoi confronti di una tale procedura su richiesta dei suoi creditori. Per le grandi imprese, il beneficiario si trova in una situazione comparabile a un rating del credito pari almeno a &#171;B-", e uno dei due seguenti valori:</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la garanzia non supera in alcun momento l&#8217;80&#160;% del prestito sotteso, le perdite sono sostenute proporzionalmente e nello stesso modo dal prestatore e dal garante, i recuperi netti provenienti dalla soddisfazione dei crediti con le coperture fornite dal mutuatario riducono proporzionalmente le perdite sostenute dal prestatore e dal garante e l&#8217;importo garantito &#232; di 2&#160;250&#160;000&#160;EUR con una durata della garanzia di cinque anni o l&#8217;importo garantito &#232; di 1&#160;125&#160;000&#160;EUR con una durata della garanzia di dieci anni; se l&#8217;importo garantito &#232; inferiore a tali importi o la garanzia &#232; concessa per un periodo inferiore rispettivamente a cinque o dieci anni, l&#8217;equivalente sovvenzione lordo di tale garanzia viene calcolato in proporzione al massimale pertinente di cui all&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 2; o</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;equivalente sovvenzione lordo &#232; stato calcolato in base ai premi &#171;esenti&#187; di cui in una comunicazione della Commissione; o</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>prima dell&#8217;attuazione dell&#8217;aiuto,</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il metodo di calcolo dell&#8217;equivalente sovvenzione lordo relativo alla garanzia &#232; stato notificato alla Commissione a norma di un regolamento da questa adottato nel settore degli aiuti di Stato in vigore in quel momento e approvato dalla Commissione come conforme alla comunicazione sulle garanzie o a comunicazioni successive; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>tale metodo si riferisce esplicitamente al tipo di garanzia e al tipo di operazioni sottese in questione nel contesto dell&#8217;applicazione del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 7. Gli aiuti conservati da un intermediario finanziario che attua uno o più regimi di aiuti «de minimis» che siano disponibili a parità di condizioni a tutti gli intermediari finanziari che operano nello Stato membro interessato sono considerati aiuti «de minimis» trasparenti se: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l&#8217;intermediario finanziario trasferisce ai beneficiari il vantaggio ricevuto attraverso le garanzie statali fornendo ai beneficiari prestiti senior con tassi di interesse o requisiti di garanzia inferiori e ciascuna garanzia non supera l&#8217;80&#160;% del prestito sotteso; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i prestiti &#171;de minimis&#187; garantiti sono concessi a beneficiari che si trovano in una situazione comparabile ad un rating di credito di almeno &#171;B-" e l&#8217;importo totale di tali prestiti &#232;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>inferiore a10 milioni di EUR oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>inferiore a&#160;40 milioni di EUR e ciascun prestito &#171;de minimis&#187; individuale garantito non supera i 100&#160;000&#160;EUR.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Se un intermediario finanziario detiene un importo inferiore a 10 milioni di EUR di prestiti «de minimis», a norma della lettera b), punto i), o a 40 milioni di EUR, a norma della lettera b), punto ii), l’equivalente sovvenzione lordo attribuibile a ciascun importo viene calcolato in proporzione al massimale pertinente di cui all’articolo 3, paragrafo 2, del presente regolamento. 8. Gli aiuti concessi sotto forma di altri strumenti sono considerati aiuti «de minimis» trasparenti se lo strumento prevede un limite finalizzato a far sì che non sia superato il massimale di cui all’articolo 3, paragrafo 2, del presente regolamento. Articolo 5 Cumulo 1. Gli aiuti «de minimis» concessi a norma del presente regolamento possono essere cumulati con aiuti «de minimis» concessi a norma del regolamento (UE) n. 2023/2832 della Commissione ( 21 ) . 2. Gli aiuti «de minimis» concessi a norma del presente regolamento possono essere cumulati con aiuti «de minimis» concessi a norma del regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione ( 22 ) e del regolamento (UE) n. 717/2014 ( 23 ) della Commissione a concorrenza del massimale previsto dall’articolo 3, paragrafo 2, di tale regolamento. 3. Gli aiuti «de minimis» concessi a norma del presente regolamento non sono cumulabili con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili o con aiuti di Stato relativi alla stessa misura di finanziamento del rischio qualora tale cumulo superi le intensità o gli importi di aiuto più elevati stabiliti, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento di esenzione per categoria o in una decisione della Commissione. Gli aiuti «de minimis» che non sono concessi per specifici costi ammissibili o non sono a essi imputabili possono essere cumulati con altri aiuti di Stato concessi a norma di un regolamento d’esenzione per categoria o di una decisione adottata dalla Commissione. Articolo 6 Monitoraggio e comunicazione 1. Gli Stati membri provvedono affinché, a partire dal 1 ° gennaio 2026, le informazioni sugli aiuti «de minimis» concessi siano inserite in un registro centrale a livello nazionale o dell’Unione. Le informazioni inserite nel registro centrale comprendono l’identificazione del beneficiario, l’importo dell’aiuto, la data di concessione, l’autorità che concede l’aiuto, lo strumento di aiuto e il settore interessato sulla base della classificazione statistica delle attività economiche nell’Unione («classificazione NACE»). Il registro centrale è istituito in modo da consentire un facile accesso del pubblico alle informazioni, garantendo nel contempo il rispetto delle norme dell’Unione in materia di protezione dei dati, anche mediante l’utilizzo di pseudonimi per alcune voci specifiche, se necessario. 2. Gli Stati membri inseriscono le informazioni di cui al paragrafo 1 nel registro centrale sugli aiuti «de minimis» concessi da qualsiasi autorità dello Stato membro interessato entro 20 giorni lavorativi dalla concessione dell’aiuto. Tali informazioni sugli aiuti «de minimis» ricevuti dagli intermediari finanziari che attuano regimi di aiuti «de minimis» sono registrate entro 20 giorni lavorativi dal ricevimento della comunicazione di cui al paragrafo 5. Gli Stati membri adottano le misure appropriate per garantire l’esattezza dei dati contenuti nel registro centrale. 3. Gli Stati membri conservano le informazioni registrate relative agli aiuti «de minimis» per un periodo di 10 anni a decorrere dalla data di concessione degli aiuti. 4. Uno Stato membro eroga nuovi aiuti «de minimis» a norma del presente regolamento soltanto dopo aver verificato che i nuovi aiuti «de minimis» non portino l’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi all’impresa interessata a un livello superiore al massimale di cui all’articolo 3, paragrafo 2, del presente regolamento e che siano rispettate le condizioni di cui al presente regolamento. 5. Ai fini dell’applicazione del paragrafo 1, gli intermediari finanziari che attuano regimi di aiuti «de minimis» comunicano allo Stato membro a cadenza trimestrale l’importo totale degli aiuti «de minimis» da essi ricevuti su base trimestrale entro dieci giorni dalla fine di un determinato trimestre. La data di concessione è l’ultimo giorno di un trimestre. 6. Gli Stati membri che utilizzano un registro centrale a livello nazionale presentano alla Commissione, entro il 30 giugno di ogni anno, i dati aggregati sugli aiuti «de minimis» concessi l’anno precedente. I dati aggregati contengono il numero di beneficiari, l’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi e l’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi per settore, utilizzando la «classificazione NACE». La prima trasmissione di dati riguarda gli aiuti «de minimis» concessi dal 1 o gennaio al 31 dicembre 2026. Gli Stati membri possono comunicare alla Commissione le informazioni relative a periodi precedenti per i quali siano disponibili i dati aggregati. 7. Su richiesta scritta della Commissione lo Stato membro interessato trasmette, entro 20 giorni lavorativi o un termine più lungo specificato nella richiesta, tutte le informazioni che la Commissione ritiene necessarie per accertare che siano state rispettate le condizioni del presente regolamento, con particolare riferimento all’importo complessivo degli aiuti «de minimis» ricevuti dalle singole imprese a norma del presente regolamento e di altri regolamenti «de minimis». Articolo 7 Disposizioni transitorie 1. Il presente regolamento si applica agli aiuti concessi anteriormente alla sua entrata in vigore purché soddisfino tutte le condizioni di cui al presente regolamento. 2. Gli aiuti «de minimis» individuali concessi tra il 1 o gennaio 2014 e il 31 dicembre 2023 e conformi alle condizioni del regolamento (UE) n. 1407/2013 sono considerati aiuti che non soddisfano tutti i criteri di cui all’articolo 107, paragrafo 1, del trattato e sono pertanto esentati dall’obbligo di notifica di cui all’articolo 108, paragrafo 3, del trattato. 3. Alla fine del periodo di applicazione del presente regolamento, è possibile concedere legittimamente per un ulteriore periodo di sei mesi gli aiuti «de minimis» che soddisfano le condizioni del regolamento stesso. 4. In attesa che il registro centrale sia istituito e copra un periodo di tre anni, quando intende concedere a un’impresa aiuti «de minimis» a norma del presente regolamento, lo Stato membro informa detta impresa in forma scritta o elettronica comunicandole l’importo dell’aiuto, espresso come equivalente sovvenzione lordo, il servizio di interesse economico generale per il quale viene concesso e il suo carattere «de minimis», facendo direttamente riferimento al presente regolamento. Se un aiuto «de minimis» è concesso a più imprese a norma del presente regolamento nell’ambito di un regime e importi diversi di aiuti individuali sono concessi a tali imprese nel quadro del regime, lo Stato membro interessato può scegliere di adempiere a quest’obbligo segnalando alle imprese un importo che corrisponda all’importo massimo di aiuto che è possibile concedere nel quadro del regime. In tali casi, la somma fissa è usata per determinare se il massimale di cui all’articolo 3, paragrafo 2, del presente regolamento è rispettato. Prima di concedere l’aiuto, lo Stato membro richiede inoltre una dichiarazione all’impresa interessata, in forma scritta o elettronica, relativa a qualsiasi altro aiuto «de minimis» ricevuto a norma del presente regolamento o di altri regolamenti «de minimis» per ogni periodo di tre anni. Articolo 8 Entrata in vigore e periodo di applicazione Il presente regolamento entra in vigore il 1 ° gennaio 2024. Esso si applica fino al 31 dicembre 2030. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 13 dicembre 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 248 del 24.9.2015, pag. 1 . ( 2 ) Comunicazione della Commissione relativa agli aiuti de minimis ( GU C 68 del 6.3.1996, pag. 9 ). ( 3 ) Regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione, del 12 gennaio 2001, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti d’importanza minore («de minimis») ( GU L 10 del 13.1.2001, pag. 30 ). ( 4 ) Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore («de minimis») ( GU L 379 del 28.12.2006, pag. 5 ). ( 5 ) Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» ( GU L 352 del 24.12.2013, pag. 1 ). ( 6 ) Sentenza della Corte di giustizia del 10 gennaio 2006, ministero dell’Economia e delle Finanze contro Cassa di Risparmio di Firenze e altri , C-222/04, ECLI:EU:C:2006:8, punto 107. ( 7 ) Ibidem, punti 112 e 113. ( 8 ) Sentenza della Corte di giustizia del 13 giugno 2002, Paesi Bassi/Commissione , C-382/99, ECLI:EU:C:2002:363. ( 9 ) Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, relativa alla definizione delle microimprese, piccole e medie imprese ( GU L 124 del 20.5.2003, pag. 36 ). ( 10 ) Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato ( GU L 187 del 26.6.2014, pag. 1 ). ( 11 ) Sentenza della Corte di giustizia del 12 dicembre 2002, Francia/Commissione , C-456/00, ECLI:EU:C:2002:753, punto 31. ( 12 ) Sentenza della Corte di giustizia del 28 febbraio 2018, ZPT AD/Narodno sabranie na Republika Bulgaria e altri , C-518/16, ECLI:EU:C:2018:126, punti 55 e 56. ( 13 ) Comunicazione della Commissione relativa alla revisione del metodo di fissazione dei tassi di riferimento e di attualizzazione ( GU C 14 del 19.1.2008, pag. 6 ). ( 14 ) Comunicazione della Commissione, «Orientamenti sugli aiuti di Stato destinati a promuovere gli investimenti per il finanziamento del rischio» ( GU C 508 del 16.12.2021, pag. 1 ). ( 15 ) Comunicazione della Commissione sull’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie ( GU C 155 del 20.6.2008, pag. 10 ). ( 16 ) Comunicazione della Commissione sull’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie, ( GU C 155 del 20.6.2008, pag. 10 ). ( 17 ) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, «Pacchetto di aiuti per le PMI» [COM(2023) 535 final]. ( 18 ) Regolamento (UE) 2018/1724 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 ottobre 2018, che istituisce uno sportello digitale unico per l’accesso a informazioni, procedure e servizi di assistenza e di risoluzione dei problemi e che modifica il regolamento (UE) n. 1024/2012 ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 1 ). ( 19 ) Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) ( GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1 ); Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39 ). ( 20 ) Regolamento (UE) n. 1379/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2013, relativo all’organizzazione comune dei mercati nel settore dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, recante modifica ai regolamenti (CE) n. 1184/2006 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga il regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio ( GU L 354 del 28.12.2013, pag. 1 j). ( 21 ) Regolamento (UE) n. 2023/2832 della Commissione, del 13 dicembre 2023, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti di importanza minore («de minimis») concessi ad imprese che forniscono servizi di interesse economico generale – ( GU L 2023/2832, 15.12.2023, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2023/2832/oj ). ( 22 ) Regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo ( GU L 352 del 24.12.2013, pag. 9 ). ( 23 ) Regolamento (UE) n. 717/2014 della Commissione, del 27 giugno 2014, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore della pesca e dell’acquacoltura ( GU L 190 del 28.6.2014, pag. 45 ). ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2023/2831/oj ISSN 1977-0707 (electronic edition)
ITA
32023R2831
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.9.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 252/250</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2017/1681 DEL PARLAMENTO EUROPEO del 27 aprile 2017 sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia europea per i medicinali per l'esercizio 2015 IL PARLAMENTO EUROPEO, <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti i conti annuali definitivi dell'Agenzia europea per i medicinali relativi all'esercizio 2015,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell'Agenzia europea per i medicinali relativi all'esercizio finanziario 2015 corredata della risposta dell'Agenzia<a>&#160;(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l'affidabilit&#224; dei conti nonch&#233; la legittimit&#224; e la regolarit&#224; delle relative operazioni<a>&#160;(<span>2</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2015 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio del 21 febbraio 2017 sullo scarico da dare all'Agenzia sull'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2015 (05873/2017 &#8212; C8-0055/2017),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio<a>&#160;(<span>3</span>)</a>, in particolare l'articolo 208,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004 che istituisce procedure comunitarie per l'autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario, e che istituisce l'Agenzia europea per i medicinali<a>&#160;(<span>4</span>)</a>, in particolare l'articolo 68,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>5</span>)</a>, in particolare l'articolo 108,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti l'articolo 94 e l'allegato IV del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per l'ambiente, la sanit&#224; pubblica e la sicurezza alimentare (A8-0084/2017),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>concede il discarico al direttore esecutivo dell'Agenzia europea per i medicinali per l'esecuzione del bilancio dell'Agenzia per l'esercizio 2015;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al direttore esecutivo dell'Agenzia europea per i medicinali, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span> (serie L).</p></td></tr></tbody></table> Il presidente Antonio TAJANI Il segretario-generale Klaus WELLE <note> ( 1 ) GU C 449 dell'1.12.2016, pag. 123 . ( 2 ) Cfr. nota a piè di pagina 1. ( 3 ) GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1 . ( 4 ) GU L 136 del 30.4.2004, pag. 1 . ( 5 ) GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42 . </note>
ITA
32017B1681
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.11.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 370/18</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2020/1643 DELLA COMMISSIONE del 5 novembre 2020 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda i periodi di approvazione delle sostanze attive fosfuro di calcio, denatonio benzoato, haloxyfop-P, imidacloprid, pencicuron e zeta-cipermetrina (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( 1 ) , in particolare l’articolo 17, primo comma, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> elenca le sostanze attive considerate approvate a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2017/195 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a> ha prorogato i periodi di approvazione delle sostanze fosfuro di calcio e denatonio benzoato dal 31 agosto 2019 al 31 agosto 2022 e il periodo di approvazione della sostanza attiva imidacloprid dal 31 luglio 2019 al 31 luglio 2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2017/555 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a> ha prorogato il periodo di approvazione della sostanza attiva zeta-cipermetrina dal 30 novembre 2019 al 30 novembre 2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2018/1266 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a> ha prorogato il periodo di approvazione della sostanza attiva pencicuron dal 31 maggio 2021 al 31 maggio 2024.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2018/670 della Commissione&#160;<a>(<span>6</span>)</a> ha prorogato il periodo di approvazione della sostanza attiva haloxyfop-P dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le domande di rinnovo dell&#8217;approvazione delle sostanze attive interessate sono state presentate conformemente all&#8217;articolo 1 del regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>7</span>)</a>. Per le sostanze attive fosfuro di calcio, denatonio benzoato, haloxyfop-P, imidacloprid, pencicuron e zeta-cipermetrina, i richiedenti hanno tuttavia confermato di non sostenere pi&#249; la domanda di rinnovo dell&#8217;approvazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Viste le finalit&#224; dell&#8217;articolo 17, primo comma, del regolamento (CE) n. 1107/2009, le proroghe dei periodi di approvazione di tali sostanze attive, previste dai regolamenti di esecuzione (UE) 2017/195, (UE) 2017/555, (UE) 2018/1266 e (UE) 2018/670, non sono pi&#249; giustificate. &#200; pertanto opportuno disporre che le approvazioni delle sostanze haloxyfop-P e pencicuron scadano alle date in cui sarebbero scadute in assenza della proroga. Per le sostanze attive fosfuro di calcio, denatonio benzoato, imidacloprid e zeta-cipermetrina, le date di scadenza, prima della proroga, erano nel 2019. Pertanto la data di scadenza di queste sostanze attive dovrebbe essere fissata alla prima data possibile, concedendo agli Stati membri un periodo di tempo sufficiente per revocare le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti tali sostanze.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 dovrebbe pertanto essere modificato di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 5 novembre 2020 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione, del 25 maggio 2011, recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’elenco delle sostanze attive approvate ( GU L 153 dell’11.6.2011, pag. 1 ). ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/195 della Commissione, del 3 febbraio 2017, che modifica il regolamento (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda la proroga dei periodi di approvazione di alcune sostanze attive elencate nella parte B dell’allegato del regolamento (UE) n. 686/2012 (programma di rinnovo AIR IV) ( GU L 31 del 4.2.2017, pag. 21 ). ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/555 della Commissione, del 24 marzo 2017, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda la proroga dei periodi di approvazione di diverse sostanze attive elencate nella parte B dell’allegato del regolamento (UE) n. 686/2012 (programma di rinnovo AIR IV) ( GU L 80 del 25.3.2017, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1266 della Commissione, del 20 settembre 2018, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda la proroga dei periodi di approvazione delle sostanze attive 1-decanolo, 6-benziladenina, solfato di alluminio, azadiractina, bupirimate, carbossina, cletodim, ciclossidim, dazomet, diclofop, dithianon, dodina, fenazaquin, fluometuron, flutriafol, exitiazox, imexazol, acido indolilbutirrico, isoxaben, zolfo calcico, metaldeide, paclobutrazol, pencicuron, sintofen, tau-fluvalinato e tebufenozide ( GU L 238 del 21.9.2018, pag. 81 ). ( 6 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2018/670 della Commissione, del 30 aprile 2018, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda la proroga dei periodi di approvazione delle sostanze attive bromuconazolo, buprofezin, haloxyfop-P e napropamide ( GU L 113 del 3.5.2018, pag. 1 ). ( 7 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012 della Commissione, del 18 settembre 2012, che stabilisce le norme necessarie per l’attuazione della procedura di rinnovo dell’approvazione delle sostanze attive a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari ( GU L 252 del 19.9.2012, pag. 26 ). ALLEGATO L’allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>alla riga 216 &#171;Imidacloprid&#187;, nella sesta colonna &#171;Scadenza dell&#8217;approvazione&#187;, la data &#232; sostituita dalla data &#171;1<span>o</span> dicembre 2020&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>alla riga 226 &#171;Denatonio benzoato&#187;, nella sesta colonna &#171;Scadenza dell&#8217;approvazione&#187;, la data &#232; sostituita dalla data &#171;1<span>o</span> dicembre 2020&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>alla riga 261 &#171;Fosfuro di calcio&#187;, nella sesta colonna &#171;Scadenza dell&#8217;approvazione&#187;, la data &#232; sostituita dalla data &#171;1<span>o</span> dicembre 2020&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>alla riga 281 &#171;Zeta-cipermetrina&#187;, nella sesta colonna &#171;Scadenza dell&#8217;approvazione&#187;, la data &#232; sostituita dalla data &#171;1<span>o</span> dicembre 2020&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>alla riga 309 &#171;Haloxyfop-P&#187;, nella sesta colonna &#171;Scadenza dell&#8217;approvazione&#187;, la data &#232; sostituita dalla data &#171;31 dicembre 2020&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>alla riga 349 &#171;Pencicuron&#187;, nella sesta colonna &#171;Scadenza dell&#8217;approvazione&#187;, la data &#232; sostituita dalla data &#171;31 maggio 2021&#187;.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32020R1643
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2908</p></td><td><p>22.12.2023</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/2908 DELLA COMMISSIONE del 12 ottobre 2023 che modifica il regolamento (CE) n. 32/2000 del Consiglio per quanto riguarda i volumi di preparazioni alimentari, gamberetti trasformati della specie Pandalus borealis e alcuni legni compensati di conifere che possono essere importati nell’ambito dei contingenti tariffari 09.0013, 09.0047, 09.0088 e 09.0096 LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 32/2000 del Consiglio, del 17 dicembre 1999, che reca apertura e modalità di gestione di contingenti tariffari comunitari consolidati al GATT e di taluni altri contingenti tariffari comunitari, che definisce le modalità di rettifica o di adattamento dei suddetti contingenti e che abroga il regolamento (CE) n. 1808/95 del Consiglio ( 1 ) , in particolare l’articolo 10 bis , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;accordo tra l&#8217;Unione europea e gli Stati Uniti d&#8217;America ai sensi dell&#8217;articolo XXVIII dell&#8217;accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT) 1994 in merito alla modifica delle concessioni per tutti i contingenti tariffari inclusi nell&#8217;elenco CLXXV dell&#8217;UE a seguito del recesso del Regno Unito dall&#8217;Unione europea&#160;<a>(<span>2</span>)</a> (&#171;accordo&#187;), approvato con la decisione (UE)&#160;2023/912 del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, modifica taluni contingenti tariffari con riguardo ai volumi dei prodotti da importare. L&#8217;accordo &#232; entrato in vigore il 2&#160;maggio 2023&#160;<a>(<span>4</span>)</a>. &#200; opportuno che tali modifiche siano riprese nel regolamento (CE) n.&#160;32/2000.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (CE) n.&#160;32/2000.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Data l&#8217;urgenza di applicare detto accordo, &#232; opportuno che il presente regolamento entri in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>. Poich&#233; le modifiche apportate dal presente regolamento si applicano ai periodi contingentali in corso il giorno dell&#8217;entrata in vigore del regolamento stesso, &#232; necessario stabilire disposizioni transitorie per tale periodo,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Modifiche del regolamento (CE) n. 32/2000 La tabella dell’allegato I del regolamento (CE) n. 32/2000 è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>nella riga relativa al numero d&#8217;ordine 09.0013, nella colonna &#171;Volume del contingente&#187;, il volume &#171;482&#160;648&#160;m<span>3</span>&#187; &#232; sostituito da &#171;448&#160;500&#160;m<span>3</span>&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nella riga relativa al numero d&#8217;ordine 09.0047, nella colonna &#171;Volume del contingente&#187;, il volume &#171;474 tonnellate&#187; &#232; sostituito da &#171;500 tonnellate&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>nella riga relativa al numero d&#8217;ordine 09.0088, nella colonna &#171;Volume del contingente&#187;, il volume &#171;702 tonnellate&#187; &#232; sostituito da &#171;783 tonnellate&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>nella riga relativa al numero d&#8217;ordine 09.0096, nella colonna &#171;Volume del contingente&#187;, il volume &#171;831 tonnellate&#187; &#232; sostituito da &#171;1&#160;286 tonnellate&#187;.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Disposizioni transitorie per i periodi contingentali in corso 1. I volumi disponibili per il resto dei periodi contingentali in corso il 22 dicembre 2023 sono pari alla differenza tra i volumi contingentali modificati dal presente regolamento e i volumi dei contingenti già assegnati prima di tale data. 2. In caso di aumento del volume, se in data 22 dicembre 2023 i contingenti applicabili in data 21 dicembre 2023 sono esauriti, i nuovi volumi contingentali disponibili sono assegnati agli operatori secondo l’ordine cronologico delle date di accettazione delle loro dichiarazioni doganali di immissione in libera pratica. Agli operatori che hanno importato le loro merci fuori contingente prima del 22 dicembre 2023 è rimborsata, su loro richiesta e nella misura in cui il saldo dei contingenti tariffari lo consenta, la differenza di dazio già pagata. 3. In caso di riduzione del volume, se in data 22 dicembre 2023 per i contingenti applicabili in data 21 dicembre 2023 è stato immesso in libera pratica un volume superiore al volume contingentale quale modificato dal presente regolamento, gli operatori non sono tenuti a corrispondere alcun dazio supplementare per i volumi contingentali importati che superano il nuovo volume disponibile. Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 12 ottobre 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 5 dell’8.1.2000, pag. 1 . ( 2 ) GU L 119 del 5.5.2023, pag. 3 . ( 3 ) Decisione (UE) 2023/912 del Consiglio, del 25 aprile 2023, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione, dell’accordo tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America ai sensi dell’articolo XXVIII dell’accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (GATT) 1994 in merito alla modifica delle concessioni per tutti i contingenti tariffari inclusi nell’elenco CLXXV dell’UE a seguito del recesso del Regno Unito dall’Unione europea ( GU L 119 del 5.5.2023, pag. 1 ). ( 4 ) GU L 135 del 23.5.2023, pag. 52 . ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_del/2023/2908/oj ISSN 1977-0707 (electronic edition)
ITA
32023R2908
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.5.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 128/4</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/755 DELLA COMMISSIONE del 23 maggio 2018 che rinnova l'approvazione della sostanza attiva propizamide come sostanza candidata alla sostituzione, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e che modifica l'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( 1 ) , in particolare l'articolo 24, in combinato disposto con l'articolo 20, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La direttiva 2003/39/CE della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> ha iscritto la sostanza attiva propizamide nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le sostanze attive iscritte nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE sono considerate approvate a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 e sono elencate nell'allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'approvazione della sostanza attiva propizamide, come indicato nell'allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011, scade il 31&#160;gennaio 2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 1 del regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, &#232; statfa presentata, entro i termini previsti da tale articolo, una domanda di rinnovo dell'approvazione del propizamide.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il richiedente ha presentato i fascicoli supplementari richiesti in conformit&#224; all'articolo 6 del regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012. La domanda &#232; stata ritenuta completa dallo Stato membro relatore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Lo Stato membro relatore, dopo aver consultato lo Stato membro correlatore, ha redatto un rapporto di valutazione per il rinnovo e il 31&#160;luglio 2015 lo ha presentato all'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l'Autorit&#224;&#187;) e alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; ha trasmesso il rapporto di valutazione sul rinnovo al richiedente e agli Stati membri per raccoglierne le osservazioni, che ha successivamente inoltrato alla Commissione. L'Autorit&#224; ha anche messo a disposizione del pubblico il fascicolo supplementare sintetico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 12&#160;luglio 2016 l'Autorit&#224; ha comunicato alla Commissione le sue conclusioni&#160;<a>(<span>6</span>)</a> sulla possibilit&#224; che il propizamide soddisfi i criteri di approvazione previsti all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 1107/2009. Il 22&#160;marzo 2018 la Commissione ha presentato il progetto di relazione sul rinnovo del propizamide al comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il richiedente ha avuto la possibilit&#224; di presentare osservazioni in merito al progetto di relazione sul rinnovo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Riguardo a uno o pi&#249; impieghi rappresentativi di almeno un prodotto fitosanitario contenente propizamide &#232; stato accertato che sono soddisfatti i criteri di approvazione previsti all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 1107/2009. &#200; pertanto opportuno rinnovare l'approvazione del propizamide.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La valutazione dei rischi ai fini del rinnovo dell'approvazione del propizamide si basa su un numero limitato di impieghi rappresentativi, che tuttavia non limitano gli impieghi per i quali possono essere autorizzati i prodotti fitosanitari contenenti propizamide. &#200; pertanto opportuno sopprimere la restrizione al solo impiego come erbicida.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La Commissione ritiene tuttavia che il propizamide sia una sostanza candidata alla sostituzione a norma dell'articolo 24 del regolamento (CE) n. 1107/2009. Il propizamide &#232; una sostanza persistente e tossica, rispettivamente secondo i punti 3.7.2.1 e 3.7.2.3 dell'allegato II del regolamento (CE) n. 1107/2009, dato che il suo tempo di dimezzamento nell'acqua dolce &#232; superiore a 40 giorni e la concentrazione senza effetti osservati a lungo termine per gli organismi d'acqua dolce &#232; inferiore a 0,01&#160;mg/l. Il propizamide soddisfa quindi la condizione di cui all'allegato II, punto 4, secondo trattino, del regolamento (CE) n. 1107/2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno rinnovare l'approvazione del propizamide come sostanza candidata alla sostituzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 14, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, in combinato disposto con l'articolo 6 di tale regolamento e alla luce delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche, &#232; tuttavia necessario aggiungere alcune condizioni e restrizioni. In particolare, dovrebbero essere richieste ulteriori informazioni di conferma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza l'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2018/84 della Commissione&#160;<a>(<span>7</span>)</a> ha prorogato il periodo di approvazione del propizamide fino al 31&#160;gennaio 2019, al fine di consentire il completamento della procedura di rinnovo prima della scadenza dell'approvazione di detta sostanza. Tuttavia, dato che una decisione sul rinnovo &#232; gi&#224; stata presa prima di tale data di scadenza prorogata, il presente regolamento dovrebbe applicarsi a decorrere dal 1<span>o</span> luglio 2018.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Rinnovo dell'approvazione della sostanza attiva come sostanza candidata alla sostituzione L'approvazione della sostanza attiva propizamide come sostanza candidata alla sostituzione è rinnovata come indicato nell'allegato I. Articolo 2 Modifiche del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è modificato conformemente all'allegato II del presente regolamento. Articolo 3 Entrata in vigore e data di applicazione Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 1 o luglio 2018. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 23 maggio 2018 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 . ( 2 ) Direttiva 2003/39/CE della Commissione, del 15 maggio 2003, che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l'iscrizione delle sostanze attive propineb e propizamide ( GU L 124 del 20.5.2003, pag. 30 ). ( 3 ) Direttiva 91/414/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, relativa all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari ( GU L 230 del 19.8.1991, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione, del 25 maggio 2011, recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'elenco delle sostanze attive approvate ( GU L 153 dell'11.6.2011, pag. 1 .) ( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012 della Commissione, del 18 settembre 2012, che stabilisce le norme necessarie per l'attuazione della procedura di rinnovo dell'approvazione delle sostanze attive a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari ( GU L 252 del 19.9.2012, pag. 26 ). ( 6 ) EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), 2016. Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance propyzamide (Conclusione sulla revisione inter pares della valutazione dei rischi della sostanza attiva propizamide come antiparassitario). EFSA Journal 2016;14(7):4554, 103 pagg. doi:10.2903/j.efsa.2016.4554; Disponibile online all'indirizzo: www.efsa.europa.eu. ( 7 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2018/84 della Commissione, del 19 gennaio 2018, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda la proroga dei periodi di approvazione delle sostanze attive clorpirifos, clorpirifos metile, clothianidin, composti di rame, dimossistrobina, mancozeb, mecoprop-P, metiram, oxamil, petoxamide, propiconazolo, propineb, propizamide, pyraclostrobin e zoxamide ( GU L 16 del 20.1.2018, pag. 8 ). ALLEGATO I <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome comune, numeri di identificazione</p></td><td><p>Denominazione IUPAC</p></td><td><p>Purezza<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Data di approvazione</p></td><td><p>Scadenza dell'approvazione</p></td><td><p>Disposizioni specifiche</p></td></tr><tr><td><p>Propizamide</p><p>N. CAS 23950-58-5</p><p>N. CIPAC 315</p></td><td><p>3,5-dichloro-<span>N</span>-(1,1-dimethylprop-2-ynyl) benzamide</p></td><td><p>920 g/kg</p></td><td><p>1<span>o</span> luglio 2018</p></td><td><p>30 giugno 2025</p></td><td><p>Per l'attuazione dei principi uniformi di cui all'articolo 29, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1107/2009 occorre tener conto delle conclusioni contenute nella relazione di riesame sul propizamide, in particolare delle relative appendici I e II.</p><p>Nella valutazione generale gli Stati membri prestano particolare attenzione ai seguenti aspetti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione degli operatori,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione delle acque sotterranee nelle aree vulnerabili,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione degli uccelli, dei mammiferi, delle piante non bersaglio, degli organismi del suolo e acquatici.</p></td></tr></tbody></table><p>Le condizioni di impiego comprendono, se del caso, misure di attenuazione dei rischi.</p><p>In particolare, l'operatore deve usare dispositivi di protezione individuale, come guanti, tute e calzature resistenti, in modo da non superare il livello ammissibile di esposizione (LAEO).</p><p>Il richiedente presenta alla Commissione, agli Stati membri e all'Autorit&#224; le informazioni di conferma riguardanti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il completamento della valutazione del profilo tossicologico dei metaboliti individuati in concentrazione significativa in colture primarie e a rotazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>il degrado del suolo del principale metabolita RH- 24580;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>l'effetto dei processi di trattamento dell'acqua sulla natura dei residui presenti nelle acque sotterranee e di superficie, quando queste vengono utilizzate per ricavarne acqua potabile.</p></td></tr></tbody></table><p>Il richiedente presenta le informazioni indicate al punto 1 entro il 31 ottobre 2018 e le informazioni indicate al punto 2 entro il 30 aprile 2019. Il richiedente presenta le informazioni di conferma indicate al punto 3 entro due anni dalla pubblicazione da parte della Commissione di un documento di orientamento sulla valutazione dell'effetto dei processi di trattamento dell'acqua sulla natura dei residui presenti nelle acque sotterranee e di superficie.</p></td></tr></tbody></table> ( 1 ) Ulteriori dettagli sull'identità e sulla specifica della sostanza attiva sono forniti nella relazione di riesame. ALLEGATO II L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nella parte A &#232; soppressa la voce 55 relativa al propizamide;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nella parte E &#232; aggiunta la voce seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>N.</p></td><td><p>Nome comune, numeri di identificazione</p></td><td><p>Denominazione IUPAC</p></td><td><p>Purezza<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Data di approvazione</p></td><td><p>Scadenza dell'approvazione</p></td><td><p>Disposizioni specifiche</p></td></tr><tr><td><p>&#171;9</p></td><td><p>Propizamide</p><p>N. CAS 23950-58-5</p><p>N. CIPAC 315</p></td><td><p>3,5-dichloro-<span>N</span>-(1,1-dimethylprop-2-ynyl) benzamide</p></td><td><p>920 g/kg</p></td><td><p>1<span>o</span> luglio 2018</p></td><td><p>30 giugno 2025</p></td><td><p>Per l'attuazione dei principi uniformi di cui all'articolo 29, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1107/2009 occorre tener conto delle conclusioni contenute nella relazione di riesame sul propizamide, in particolare delle relative appendici I e II.</p><p>Nella valutazione generale gli Stati membri prestano particolare attenzione ai seguenti aspetti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione degli operatori,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione delle acque sotterranee nelle aree vulnerabili,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione degli uccelli, dei mammiferi, delle piante non bersaglio, degli organismi del suolo e acquatici.</p></td></tr></tbody></table><p>Le condizioni di impiego comprendono, se del caso, misure di attenuazione dei rischi.</p><p>In particolare, l'operatore deve usare dispositivi di protezione individuale, come guanti, tute e calzature resistenti, in modo da non superare il livello ammissibile di esposizione (LAEO).</p><p>Il richiedente presenta alla Commissione, agli Stati membri e all'Autorit&#224; le informazioni di conferma riguardanti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il completamento della valutazione del profilo tossicologico dei metaboliti individuati in concentrazione significativa in colture primarie e a rotazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>il degrado del suolo del principale metabolita RH- 24580;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>l'effetto dei processi di trattamento dell'acqua sulla natura dei residui presenti nelle acque sotterranee e di superficie, quando queste vengono utilizzate per ricavarne acqua potabile.</p></td></tr></tbody></table><p>Il richiedente presenta le informazioni indicate al punto 1 entro il 31 ottobre 2018 e le informazioni indicate al punto 2 entro il 30 aprile 2019. Il richiedente presenta le informazioni di conferma indicate al punto 3 entro due anni dalla pubblicazione da parte della Commissione di un documento di orientamento sulla valutazione dell'effetto dei processi di trattamento dell'acqua sulla natura dei residui presenti nelle acque sotterranee e di superficie.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Ulteriori dettagli sull'identità e sulla specifica della sostanza attiva sono forniti nella relazione di riesame. </note>
ITA
32018R0755
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.5.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 151/1</p></td></tr></tbody></table> DIRETTIVA 2014/62/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 15 maggio 2014 sulla protezione mediante il diritto penale dell'euro e di altre monete contro la falsificazione e che sostituisce la decisione quadro 2000/383/GAI del Consiglio IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 83, paragrafo 1, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere della Banca centrale europea ( 1 ) , visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 2 ) , deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 3 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'euro, in quanto moneta unica condivisa dagli Stati membri della zona euro, &#232; diventato un elemento importante dell'economia dell'Unione e della vita quotidiana dei suoi cittadini. Tuttavia, da quando &#232; stato introdotto nel 2002, poich&#233; &#232; una valuta che continua a essere nel mirino di gruppi della criminalit&#224; organizzata attivi nel settore della falsificazione monetaria, la sua contraffazione ha provocato danni finanziari per almeno 500 milioni di EUR. &#200; nell'interesse dell'Unione nel suo complesso contrastare e reprimere le attivit&#224; che possono compromettere l'autenticit&#224; dell'euro mediante falsificazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La moneta falsificata ha considerevoli ripercussioni negative sulla societ&#224;. Danneggia i cittadini e le imprese, i quali non sono rimborsati per le monete falsificate anche se ricevute in buona fede. Essa potrebbe indurre i consumatori a dubitare dell'adeguatezza della protezione dei contanti e a temere di ricevere banconote e monete metalliche falsificate. &#200; pertanto di importanza fondamentale garantire la fiducia dei cittadini, delle imprese e degli istituti finanziari nell'autenticit&#224; delle banconote e delle monete metalliche in tutti gli Stati membri e nei paesi terzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; essenziale assicurare che l'euro e le altre monete autorizzate legalmente alla circolazione siano protette in modo adeguato in tutti gli Stati membri mediante misure efficaci di diritto penale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n.&#160;974/98 del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a> impone agli Stati membri la cui valuta &#232; l'euro di prevedere sanzioni adeguate contro la falsificazione delle banconote e delle monete metalliche in euro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>I regolamenti (CE) n.&#160;1338/2001&#160;<a>(<span>5</span>)</a> e (CE) n.&#160;1339/2001 del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a> definiscono talune misure necessarie alla protezione dell'euro contro la falsificazione, in particolare misure per il ritiro dalla circolazione delle banconote e monete metalliche in euro falsificate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La convenzione internazionale per la repressione del falso nummario, firmata a Ginevra il 20 aprile 1929, assieme al relativo protocollo (la &#171;convenzione di Ginevra&#187;)&#160;<a>(<span>7</span>)</a>, stabilisce norme intese a prevenire, reprimere e punire efficacemente il reato di falso nummario. In particolare, essa mira a garantire che i reati di falso nummario siano puniti con severe sanzioni penali e altre sanzioni. Tutte le parti contraenti della convenzione di Ginevra devono applicare il principio di non discriminazione alle monete diverse dalla rispettiva valuta nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La presente direttiva integra le disposizioni e agevola l'applicazione della convenzione di Ginevra da parte degli Stati membri. A tal fine, &#232; importante che gli Stati membri siano parti della convenzione di Ginevra.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La presente direttiva riprende e modifica la decisione quadro 2000/383/GAI&#160;<a>(<span>8</span>)</a>. Essa integra tale decisione quadro prevedendo disposizioni sul livello delle sanzioni, sugli strumenti di indagine e sull'analisi, l'individuazione e il rinvenimento di banconote e monete metalliche in euro falsificate nel corso di procedimenti giudiziari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>&#200; opportuno che la presente direttiva assicuri la protezione di tutte le banconote e monete metalliche la cui circolazione &#232; legalmente autorizzata, a prescindere dal fatto che siano di carta, metallo o altro materiale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La protezione dell'euro e di altre monete richiede una definizione comune dei reati connessi alla falsificazione monetaria nonch&#233; sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive nei confronti sia delle persone fisiche che delle persone giuridiche. Per assicurare coerenza con la convenzione di Ginevra, &#232; opportuno che la presente direttiva preveda gli stessi reati punibili ai sensi della convenzione di Ginevra. &#200; pertanto opportuno considerare reato la produzione di banconote e monete metalliche falsificate e la loro distribuzione. &#200; opportuno che le condotte preparatorie del reato, ad esempio la produzione di strumenti e componenti per la falsificazione, siano punite in maniera indipendente. L'obiettivo comune delle definizioni di reato dovrebbe essere quello di dissuadere dal compimento di atti aventi a oggetto banconote e monete metalliche falsificate, strumenti e altri mezzi per la falsificazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>&#200; opportuno considerare reato anche l'uso improprio di attrezzature o di materiale legale delle tipografie o delle zecche autorizzate per la produzione di banconote e monete metalliche non autorizzate a scopo fraudolento. Tale uso improprio riguarda la situazione in cui una banca centrale o zecca nazionale o altra impresa autorizzata produce banconote o monete metalliche in eccesso rispetto alla quota autorizzata dalla Banca centrale europea (BCE). Esso riguarda inoltre la situazione in cui un dipendente di una tipografia o zecca autorizzata utilizza in modo abusivo le attrezzature a propri fini. &#200; opportuno che tale condotta sia punibile come reato anche quando la quantit&#224; autorizzata non &#232; stata superata, perch&#233; le banconote e le monete metalliche prodotte, una volta immesse in circolazione, non sarebbero distinguibili da quelle autorizzate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>&#200; opportuno che anche le banconote e le monete metalliche in euro che la BCE o le banche centrali e le zecche nazionali non hanno ancora formalmente emesso rientrino nell'ambito di protezione della presente direttiva. Ad esempio, le monete metalliche in euro con nuove facce nazionali o le nuove serie di banconote in euro dovrebbero essere protette prima di essere ufficialmente messe in circolazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>&#200; opportuno che anche l'induzione, il favoreggiamento, il concorso e il tentativo di commettere i principali reati di falsificazione, tra cui l'uso improprio di attrezzature o di materiale legali e la falsificazione di banconote e monete metalliche non ancora emesse ma destinate alla circolazione, siano puniti, se del caso. La presente direttiva non impone agli Stati membri di rendere punibile un tentativo di commettere un reato relativo a uno strumento o componente per la falsificazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Il dolo dovrebbe essere parte di tutti gli elementi che costituiscono i reati di cui alla presente direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La falsificazione monetaria &#232; tradizionalmente un reato punito con sanzioni severe negli Stati membri. Ci&#242; &#232; dovuto alla gravit&#224; e alle conseguenze del reato per i cittadini e le imprese e alla necessit&#224; di garantire la fiducia dei cittadini e delle imprese nella genuinit&#224; dell'euro e delle altre valute. Questo &#232; particolarmente vero per l'euro, che &#232; la moneta unica di oltre 330 milioni di persone nella zona euro e la seconda valuta pi&#249; importante a livello internazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Gli Stati membri dovrebbero prevedere sanzioni penali nel proprio diritto nazionale con riguardo alle disposizioni del diritto dell'Unione in materia di lotta contro la falsificazione monetaria. Tali sanzioni dovrebbero essere effettive, proporzionate e dissuasive e dovrebbero contemplare la reclusione. Il livello minimo della pena detentiva massima previsto dalla presente direttiva per i reati ivi stabiliti dovrebbe applicarsi almeno alle forme pi&#249; gravi di tali reati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>&#200; opportuno che i livelli delle sanzioni siano effettivi, dissuasivi e proporzionati ai reati. Sebbene la messa in circolazione dolosa di monete falsificate ricevute in buona fede possa essere punita con un tipo diverso di sanzione penale, comprese multe, nel diritto interno degli Stati membri, tali diritti nazionali dovrebbero prevedere la reclusione come sanzione massima. Le pene detentive per le persone fisiche avranno in tutta l'Unione un effetto fortemente deterrente sui potenziali autori di reati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Poich&#233; la presente direttiva stabilisce norme minime, gli Stati membri possono adottare o mantenere norme pi&#249; severe in materia di reati di falsificazione monetaria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>La presente direttiva lascia impregiudicati le norme e i principi generali del diritto penale nazionale in materia di applicazione e di esecuzione delle sentenze in considerazione delle circostanze concrete di ogni singolo caso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Poich&#233; la fiducia nella genuinit&#224; delle banconote e delle monete metalliche pu&#242; essere compromessa o minacciata dal comportamento delle persone giuridiche, &#232; opportuno che le stesse siano ritenute responsabili dei reati commessi in loro nome.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Per garantire il buon esito delle indagini e dell'azione penale avverso i reati di falsificazione monetaria, &#232; opportuno che i responsabili dell'indagine e dell'azione penale avverso tali reati abbiano la possibilit&#224; di ricorrere a strumenti di indagine efficaci come quelli usati nella lotta contro la criminalit&#224; organizzata o altri reati gravi. Tra questi strumenti potrebbero ad esempio rientrare, se del caso, l'intercettazione di comunicazioni, i controlli a distanza anche con uso di strumenti elettronici di sorveglianza, il controllo dei conti bancari e altre indagini finanziarie. Tenendo conto, tra l'altro, del principio di proporzionalit&#224;, il ricorso a tali strumenti conformemente al diritto nazionale dovrebbe essere commisurato alla natura e alla gravit&#224; dei reati oggetto d'indagine. &#200; opportuno che sia rispettato il diritto alla protezione dei dati personali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>&#200; opportuno che gli Stati membri esercitino la loro giurisdizione nel rispetto della convenzione di Ginevra e delle disposizioni in materia di giurisdizione contenute in altri diritti penali dell'Unione, vale a dire per i reati commessi sul loro territorio e per i reati commessi dai loro cittadini, rilevando che in generale &#232; preferibile trattare i reati nell'ambito del sistema di giustizia penale del paese in cui si verificano.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Il ruolo preminente dell'euro per l'economia e per la societ&#224; dell'Unione, nonch&#233; la minaccia specifica all'euro come valuta di importanza mondiale quale manifestatasi attraverso l'esistenza di un notevole numero di stamperie situate nei paesi terzi richiedono misure aggiuntive per tutelarlo. &#200; opportuno pertanto stabilire la giurisdizione sui reati contro l'euro commessi fuori dal territorio di un dato Stato membro, quando l'autore del reato si trovi nel territorio di tale Stato membro e non sia stato estradato o le banconote o le monete metalliche in euro falsificate connesse al reato siano rinvenute in detto Stato membro.</p><p>Data la situazione obiettivamente diversa degli Stati membri la cui valuta &#232; l'euro, &#232; opportuno che l'obbligo di esercitare tale giurisdizione si applichi soltanto a tali Stati membri. Ai fini delle azioni penali avverso i reati di cui all'articolo 3, paragrafo&#160;1, lettera a), e all'articolo 3, paragrafi 2 e 3, qualora si riferiscano all'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), nonch&#233; a induzione, favoreggiamento e concorso, e tentativo di commettere tali reati, la giurisdizione non dovrebbe essere subordinata alla condizione che gli atti costituiscano un reato nel luogo dove sono stati commessi. Nell'esercitare tale giurisdizione, &#232; opportuno che gli Stati membri considerino se i reati rientrano nella competenza del sistema di giustizia penale del paese in cui sono stati commessi e rispettino il principio di proporzionalit&#224;, in particolare per quanto riguarda le condanne inflitte da un paese terzo per la stessa condotta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Per l'euro l'analisi e l'identificazione di banconote e monete falsificate in euro &#232; centralizzata rispettivamente nei centri nazionali di analisi e nei centri nazionali di analisi delle monete metalliche, designati o istituiti a norma del regolamento (CE) n.&#160;1338/2001. &#200; opportuno che l'analisi, l'identificazione e il rinvenimento di banconote e monete falsificate in euro sia possibile anche mentre sono ancora in corso i procedimenti giudiziari, al fine di accelerare il rinvenimento della fonte di produzione di monete falsificate in una data indagine o azione penale e di impedire e di bloccare la loro ulteriore diffusione, nel dovuto rispetto del diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale. Ci&#242; contribuirebbe all'efficacia della lotta avverso i reati di falsificazione monetaria e aumenterebbe al tempo stesso il numero di trasmissioni durante i procedimenti penali in corso dei falsi sequestrati, salvo limitate eccezioni in cui si dovrebbe provvedere soltanto all'accesso dei falsi. In generale, &#232; opportuno che le autorit&#224; competenti autorizzino la trasmissione fisica dei falsi ai centri nazionali di analisi e ai centri nazionali di analisi delle monete metalliche. In determinate circostanze, ad esempio nei casi in cui soltanto alcune delle banconote o delle monete metalliche falsificate costituiscono mezzi di prova nel procedimento penale o quando la trasmissione fisica comporta il rischio di distruzione di prove, quali le impronte digitali, le autorit&#224; competenti dovrebbero invece poter decidere di consentire l'accesso alle banconote e monete metalliche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>&#200; necessario raccogliere dati comparabili sui reati di cui alla presente direttiva. Al fine di ottenere un quadro pi&#249; completo del problema della contraffazione a livello dell'Unione e in tal modo contribuire a formulare una risposta pi&#249; efficace, gli Stati membri dovrebbero trasmettere alla Commissione dati statistici pertinenti sul numero di reati concernenti banconote e monete metalliche false e sul numero di persone perseguite e condannate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Al fine di conseguire l'obiettivo di combattere la contraffazione delle banconote e delle monete metalliche in euro, la conclusione di accordi con paesi terzi, in particolare quelli che utilizzano l'euro come valuta, dovrebbe essere perseguita secondo le pertinenti procedure previste dal trattato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>La presente direttiva rispetta i diritti fondamentali e osserva i principi riconosciuti in particolare dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare il diritto alla libert&#224; e alla sicurezza, il rispetto della vita privata e della vita familiare, la libert&#224; professionale e il diritto di lavorare, la libert&#224; d'impresa, il diritto di propriet&#224;, il diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale, la presunzione d'innocenza e i diritti della difesa, i principi della legalit&#224; e della proporzionalit&#224; dei reati e delle pene e il diritto a non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato. La presente direttiva mira a garantire il pieno rispetto di tali diritti e principi e dovrebbe essere attuata di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>La presente direttiva mira a modificare e ampliare le disposizioni della decisione quadro 2000/383/GAI. Dato che le modifiche da apportare sono sostanziali per numero e natura, a fini di chiarezza &#232; opportuno sostituire tale decisione quadro nella sua interezza per gli Stati membri vincolati dalla presente direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Poich&#233; l'obiettivo della presente direttiva, vale a dire proteggere l'euro e altre monete dalla contraffazione, non pu&#242; essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri, ma, a motivo della sua portata e dei suoi effetti, pu&#242; essere conseguito meglio a livello di Unione, quest'ultima pu&#242; intervenire in base al principio di sussidiariet&#224; sancito dall'articolo 5 del trattato sull'Unione europea (TUE). La presente direttiva si limita a quanto &#232; necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalit&#224; enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>A norma degli articoli 1 e 2 del protocollo n.&#160;22 sulla posizione della Danimarca, allegato al TUE e al trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), la Danimarca non partecipa all'adozione della presente direttiva, non &#232; da essa vincolata, n&#233; &#232; soggetta alla sua applicazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 3 del protocollo n.&#160;21 sulla posizione del Regno Unito e dell'Irlanda rispetto allo spazio di libert&#224;, sicurezza e giustizia allegato al TUE e al TFUE, l'Irlanda ha notificato che desidera partecipare all'adozione e all'applicazione della presente direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>A norma degli articoli 1 e 2 e dell'articolo 4&#160;<span>bis</span>, paragrafo 1, del protocollo n.&#160;21 sulla posizione del Regno Unito e dell'Irlanda rispetto allo spazio di libert&#224;, sicurezza e giustizia, allegato al TUE e al TFUE, e fatto salvo l'articolo&#160;4 di tale protocollo, il Regno Unito non partecipa all'adozione della presente direttiva, non &#232; da essa vincolato, n&#233; &#232; soggetto alla sua applicazione,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: Articolo 1 Oggetto La presente direttiva stabilisce le norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni in materia di falsificazione dell'euro e di altre valute. Essa introduce anche disposizioni comuni per rafforzare la lotta avverso tali reati, migliorare le indagini al riguardo e assicurare una migliore cooperazione nella lotta alla falsificazione. Articolo 2 Definizioni Ai fini della presente direttiva si applicano le seguenti definizioni: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#171;valuta&#187;: le banconote e le monete metalliche la cui circolazione sia legalmente autorizzata, comprese le banconote e le monete metalliche la cui immissione in circolazione &#232; legalmente autorizzata ai sensi del regolamento (CE) n.&#160;974/98;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#171;persona giuridica&#187;: soggetto avente personalit&#224; giuridica in forza del diritto applicabile, a eccezione degli Stati o di altre istituzioni pubbliche nell'esercizio dei pubblici poteri e delle organizzazioni internazionali pubbliche.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 3 Reati 1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che costituiscano reato le condotte seguenti, se compiute intenzionalmente: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>contraffazione o alterazione fraudolenta di monete, qualunque ne sia il modo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>immissione in circolazione fraudolenta di monete falsificate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>importazione, esportazione, trasporto, ricettazione o procacciamento di monete falsificate, riconosciute tali, per la loro immissione in circolazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>fabbricazione fraudolenta, ricettazione, procacciamento o possesso di:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>strumenti, oggetti, programmi informatici e dati nonch&#233; ogni altro mezzo che per loro natura sono particolarmente atti alla contraffazione o all'alterazione di monete; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>elementi di sicurezza quali ologrammi, filigrane o altri componenti della valuta che servono ad assicurarne la protezione contro la falsificazione.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 2. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che le condotte di cui al paragrafo 1, lettere a), b) e c), siano punibili anche per quanto riguarda banconote o monete metalliche fabbricate usando strumenti o materiali legali in violazione dei diritti o delle condizioni a cui le autorità competenti possono emettere banconote o monete metalliche. 3. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che le condotte di cui ai paragrafi 1 e 2 siano punibili anche per quanto riguarda banconote e monete metalliche non ancora emesse, ma destinate a essere immesse in circolazione con corso legale. Articolo 4 Induzione, favoreggiamento, concorso e tentativo 1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che l'induzione, il favoreggiamento e il concorso in relazione ai reati di cui all'articolo 3 siano punibili come reati. 2. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che il tentativo di commettere i reati di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettere a), b) o c), all'articolo 3, paragrafi 2 o 3, in relazione alle condotte di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettere a), b) e c), sia punibile come reato. Articolo 5 Sanzioni per le persone fisiche 1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che le condotte di cui agli articoli 3 e 4 siano punibili con sanzioni penali effettive, proporzionate e dissuasive. 2. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che i reati di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera d), e all'articolo 3, paragrafi 2 e 3, in relazione alle condotte di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera d), siano punibili con una sanzione massima che preveda la reclusione. 3. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che i reati di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), e all'articolo 3, paragrafo 3, in relazione alle condotte di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), siano punibili con la pena della reclusione per una durata massima di almeno otto anni. 4. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che i reati di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettere b) e c), e all'articolo 3, paragrafo 3, in relazione alle condotte di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettere b) e c), siano punibili con la pena della reclusione per una durata massima di almeno cinque anni. 5. Per quanto riguarda il reato di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), gli Stati membri possono prevedere sanzioni penali effettive, proporzionate e dissuasive diverse da quelle di cui al paragrafo 4 del presente articolo, tra cui multe e reclusione, qualora la valuta falsificata sia stata ricevuta senza sapere che era falsa ma fatta poi circolare anche se riconosciuta tale. Articolo 6 Responsabilità delle persone giuridiche 1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che le persone giuridiche possano rispondere in relazione ai reati di cui agli articoli 3 e 4 commessi a loro vantaggio da qualsiasi persona che agisca individualmente ovvero in quanto membro di un organo della persona giuridica e che detenga una posizione apicale all'interno della persona giuridica, basata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sul potere di rappresentanza di detta persona giuridica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sul potere di prendere decisioni per conto della persona giuridica; oppure</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sul potere di esercitare il controllo all'interno della persona giuridica.</p></td></tr></tbody></table> 2. Gli Stati membri assicurano che una persona giuridica possa essere ritenuta responsabile quando la carenza di vigilanza o controllo da parte di una delle persone di cui al paragrafo 1 del presente articolo abbia reso possibile la commissione, a proprio vantaggio, di uno dei reati di cui agli articoli 3 e 4 a opera di una persona sottoposta alla sua autorità. 3. La responsabilità delle persone giuridiche ai sensi dei paragrafi 1 e 2 del presente articolo non esclude l'azione penale nei confronti delle persone fisiche che siano autori, istigatori o concorrenti in relazione ai reati di cui agli articoli 3 e 4. Articolo 7 Sanzioni per le persone giuridiche Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che la persona giuridica ritenuta responsabile ai sensi dell'articolo 6 sia sottoposta a sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive, che comprendono sanzioni pecuniarie di natura penale o non penale ed eventualmente altre sanzioni, quali: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'esclusione dal godimento di contributi o sovvenzioni pubblici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'interdizione temporanea o permanente dall'esercizio di un'attivit&#224; d'impresa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'assoggettamento a vigilanza giudiziaria;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la liquidazione giudiziaria;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la chiusura temporanea o permanente dei locali usati per commettere il reato.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 8 Competenza giurisdizionale 1. Ogni Stato membro adotta le misure necessarie a stabilire la propria competenza giurisdizionale per i reati di cui agli articoli 3 e 4 quando: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il reato &#232; stato commesso in tutto o in parte nel proprio territorio; o</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'autore del reato sia un proprio cittadino.</p></td></tr></tbody></table> 2. Ogni Stato membro la cui valuta è l'euro adotta le misure necessarie per definire la propria competenza giurisdizionale sui reati di cui agli articoli 3 e 4 commessi al di fuori del proprio territorio, almeno nella misura in cui riguardino l'euro e quando: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'autore del reato si trova nel territorio di tale Stato membro e non sia estradato; o</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le banconote o le monete metalliche in euro falsificate connesse con il reato sono state rinvenute nel territorio di tale Stato membro.</p></td></tr></tbody></table> Ai fini dell'azione penale avverso i reati di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), e all'articolo 3, paragrafi 2 e 3, qualora si riferiscano all'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), nonché a induzione, favoreggiamento e concorso, e tentativo di commettere tali reati, ogni Stato membro adotta le misure necessarie per assicurare che la propria competenza giurisdizionale non sia subordinata alla condizione che gli atti costituiscano reato nel luogo in cui sono stati commessi. Articolo 9 Strumenti di indagine Gli Stati membri adottano le misure necessarie per assicurare che le persone, le unità o i servizi preposti alle indagini o all'azione penale per i reati di cui agli articoli 3 e 4 dispongano di efficaci strumenti di indagine, come quelli usati per le indagini riguardanti la criminalità organizzata o altre forme gravi di criminalità. Articolo 10 Obbligo di trasmettere le banconote e le monete metalliche in euro falsificate per l'analisi e il rinvenimento dei falsi Gli Stati membri assicurano che durante il procedimento penale sia consentito senza indugio, da parte del centro nazionale di analisi e del centro nazionale di analisi delle monete metalliche, l'esame di banconote e monete metalliche in euro di cui si sospetta la falsificazione ai fini dell'analisi e dell'individuazione e rinvenimento degli altri falsi. Le autorità competenti trasmettono senza indugio i necessari campioni al più tardi una volta raggiunta una decisione definitiva riguardo al procedimento penale. Articolo 11 Statistiche Gli Stati membri, almeno ogni due anni, trasmettono alla Commissione dati concernenti il numero di reati di cui agli articoli 3 e 4 e il numero di persone perseguite e condannate per i reati di cui agli articoli 3 e 4. Articolo 12 Presentazione di relazioni da parte della Commissione e riesame Entro il 23 maggio 2019, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull'applicazione della presente direttiva. La relazione valuta in che misura gli Stati membri abbiano adottato le disposizioni necessarie per conformarsi alla presente direttiva. La relazione è corredata, se necessario, di una proposta legislativa. Articolo 13 Sostituzione della decisione quadro 2000/383/GAI La decisione quadro 2000/383/GAI è sostituita dalla presente direttiva per quanto riguarda gli Stati membri vincolati da quest'ultima, fatti salvi gli obblighi di tali Stati membri relativi al termine per il recepimento della decisione quadro 2000/383/GAI nell'ordinamento nazionale. Per gli Stati membri vincolati dalla presente direttiva, i riferimenti alla decisione quadro 2000/383/GAI si intendono fatti alla presente direttiva. Articolo 14 Recepimento 1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 23 maggio 2016. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni. Le disposizioni adottate dagli Stati membri contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di tale riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono stabilite dagli Stati membri. 2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni fondamentali di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva. Articolo 15 Entrata in vigore La presente direttiva entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Articolo 16 Destinatari Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva conformemente ai trattati. Fatto a Bruxelles, il 15 maggio 2014 Per il Parlamento europeo Il presidente M. SCHULZ Per il Consiglio Il presidente D. KOURKOULAS <note> ( 1 ) GU C 179 del 25.6.2013, pag. 9 . ( 2 ) GU C 271 del 19.9.2013, pag. 42 . ( 3 ) Posizione del Parlamento europeo del 16 aprile 2014 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 6 maggio 2014. ( 4 ) Regolamento (CE) n. 974/98 del Consiglio, del 3 maggio 1998, relativo all'introduzione dell'euro ( GU L 139 dell'11.5.1998, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento (CE) n. 1338/2001 del Consiglio, del 28 giugno 2001, che definisce talune misure necessarie alla protezione dell'euro contro la falsificazione ( GU L 181 del 4.7.2001, pag. 6 ). ( 6 ) Regolamento (CE) n. 1339/2001 del Consiglio, del 28 giugno 2001, che estende agli Stati membri che non hanno adottato l'euro quale moneta unica gli effetti del regolamento (CE) n. 1338/2001 che definisce talune misure necessarie alla protezione dell'euro contro la falsificazione ( GU L 181 del 4.7.2001, pag. 11 ). ( 7 ) Società delle Nazioni, raccolta dei trattati (1931) n. 2623, pag. 372. ( 8 ) Decisione quadro 2000/383/GAI del Consiglio, del 29 maggio 2000, relativa al rafforzamento della tutela per mezzo di sanzioni penali e altre sanzioni contro la falsificazione di monete in relazione all'introduzione dell'euro ( GU L 140 del 14.6.2000, pag. 1 ). </note>
ITA
32014L0062
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.1.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 15/9</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2021/33 DELLA COMMISSIONE del 14 gennaio 2021 relativa all’autorizzazione alla Spagna a non tener conto di talune categorie di operazioni per il calcolo della base delle risorse proprie provenienti dall’IVA per quanto riguarda le prestazioni di servizi degli autori fino alla fine del 2024 [notificata con il numero C(2021) 80] (Il testo in lingua spagnola è il solo facente fede) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica, visto il regolamento (CEE, Euratom) n. 1553/89 del Consiglio, del 29 maggio 1989, concernente il regime uniforme definitivo di riscossione delle risorse proprie provenienti dall’imposta sul valore aggiunto ( 1 ) , in particolare l’articolo 6, paragrafo 3, primo trattino, previa consultazione del comitato consultivo per le risorse proprie, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 376 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, la Spagna pu&#242; continuare ad esentare le prestazioni di servizi fornite dagli autori di cui all&#8217;allegato X, parte B, punto 2), della medesima direttiva alle condizioni esistenti in tale Stato membro al 1<span>o</span> gennaio 1993. A norma dell&#8217;articolo 2, paragrafo 2, del regolamento (CEE, Euratom) n. 1553/89 occorre tenere conto di queste operazioni per la determinazione della base delle risorse proprie provenienti dall&#8217;imposta sul valore aggiunto (IVA).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Con decisione di esecuzione (UE, Euratom) 2015/2189 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, la Spagna &#232; stata autorizzata a non tener conto delle prestazioni di servizi degli autori di cui all&#8217;allegato X, parte B, punto 2), della direttiva 2006/112/CE per il calcolo della base delle risorse proprie provenienti dall&#8217;IVA dal 1<span>o</span> gennaio 2015 al 31 dicembre 2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Con lettera del 19 febbraio 2019 la Spagna ha chiesto alla Commissione l&#8217;autorizzazione a continuare a non tener conto di talune categorie di operazioni per il calcolo della base delle risorse proprie provenienti dall&#8217;IVA. In particolare la Spagna non &#232; in grado di effettuare il calcolo preciso della base delle risorse proprie provenienti dall&#8217;IVA per le operazioni di cui all&#8217;allegato X, parte B, punto 2), della direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le prestazioni di servizi degli autori. Tale calcolo pu&#242; comportare un onere amministrativo ingiustificato rispetto all&#8217;incidenza delle operazioni in questione sulla base complessiva delle risorse proprie provenienti dall&#8217;IVA della Spagna. &#200; pertanto opportuno autorizzare la Spagna a non tenere conto delle prestazioni di servizi degli autori per il calcolo della base delle risorse provenienti dall&#8217;IVA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Per ragioni di trasparenza e di certezza del diritto, &#232; opportuno limitare nel tempo l&#8217;applicabilit&#224; dell&#8217;autorizzazione,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Per il calcolo della base delle risorse proprie provenienti dall’IVA dal 1 o gennaio 2020 al 31 dicembre 2024, la Spagna è autorizzata a non tener conto delle prestazioni di servizi degli autori di cui all’allegato X, parte B, punto 2), della direttiva 2006/112/CE. Articolo 2 Il Regno di Spagna è destinatario della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 14 gennaio 2021 Per la Commissione Johannes HAHN Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 155 del 7.6.1989, pag. 9 . ( 2 ) Direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto ( GU L 347 dell’11.12.2006, pag. 1 ). ( 3 ) Decisione di esecuzione (UE, Euratom) 2015/2189 della Commissione, del 25 novembre 2015, che autorizza la Spagna a non tener conto di talune categorie di operazioni per il calcolo della base delle risorse proprie provenienti dall’IVA ( GU L 312 del 27.11.2015, pag. 23 ). </note>
ITA
32021D0033
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>16.2.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 40/1</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2015/238 DEL CONSIGLIO del 10 febbraio 2015 relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, dell'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica delle Seychelles per l'accesso delle navi battenti bandiera delle Seychelles alle acque e alle risorse biologiche marine di Mayotte soggette alla giurisdizione dell'Unione europea IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 43 in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 6, lettera a), e paragrafo 7, vista la proposta della Commissione europea, vista l'approvazione del Parlamento europeo, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'11 luglio 2012 il Consiglio europeo ha adottato la decisione 2012/419/UE<a>&#160;(<span>1</span>)</a> che modifica, con effetto a decorrere dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2014, lo status di Mayotte nei confronti dell'Unione europea. Da tale data, Mayotte ha cessato di essere un paese o territorio d'oltremare ed &#232; diventata una regione ultraperiferica dell'Unione ai sensi dell'articolo&#160;349 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il Consiglio ha autorizzato la Commissione a negoziare, a nome dell'Unione, un accordo con la Repubblica delle Seychelles relativo all'accesso, per i pescherecci battenti bandiera della Repubblica delle Seychelles, alle acque e alle risorse biologiche marine dell'Unione nella zona economica esclusiva al largo delle coste di Mayotte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica delle Seychelles per l'accesso delle navi battenti bandiera delle Seychelles alle acque e alle risorse biologiche marine di Mayotte soggette alla giurisdizione dell'Unione europea (l'&#171;accordo&#187;) &#232; stato firmato a norma della decisione 2014/331/UE<a>&#160;(<span>2</span>)</a> ed &#232; applicato in via provvisoria a decorrere dal 20&#160;maggio 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'accordo istituisce una commissione mista incaricata di sorvegliarne l'applicazione. Inoltre, in conformit&#224; dell'accordo, la commissione mista pu&#242; approvare talune modifiche dell'accordo stesso. Al fine di agevolare l'approvazione di tali modifiche, &#232; opportuno abilitare la Commissione, a determinate condizioni, ad approvarle seguendo una procedura semplificata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Per consentire alle autorit&#224; di Mayotte di dare attuazione alle norme della politica comune della pesca, dalla data in cui Mayotte diviene una regione ultraperiferica &#232; necessario istituire un quadro amministrativo, attivit&#224; di controllo e infrastrutture fisiche adeguate e provvedere al necessario sviluppo di capacit&#224;. Questo permetter&#224; anche di ottemperare agli obblighi di comunicazione internazionali dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; opportuno dotare le autorit&#224; di pesca di Mayotte delle necessarie risorse finanziarie, grazie all'utilizzo dei canoni versati dagli armatori direttamente a Mayotte. Tale soluzione &#232; oltremodo opportuna in vista della stretta relazione tra la flotta delle Seychelles e la comunit&#224; locale della regione ultraperiferica francese di Mayotte. La flotta peschereccia immatricolata nelle Seychelles ha operato per diversi anni nelle acque di Mayotte in virt&#249; di un accordo concluso tra Mayotte e gli armatori, i quali versano un canone a Mayotte per poter pescare nelle sue acque. Per mantenere la continuit&#224; delle operazioni di pesca e i vantaggi che ne conseguono per Mayotte, &#232; opportuno che tutti i pagamenti relativi alle autorizzazioni di pesca e alle catture nell'ambito del presente accordo siano direttamente corrisposti alla comunit&#224; locale di Mayotte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>&#200; necessario che l'accordo sia approvato,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica delle Seychelles per l'accesso delle navi battenti bandiera delle Seychelles alle acque e alle risorse biologiche marine di Mayotte soggette alla giurisdizione dell'Unione europea è approvato, a nome dell'Unione ( 3 ) . Articolo 2 1. La Francia è autorizzata a riscuotere, per conto della regione ultraperiferica di Mayotte, i pagamenti relativi alle autorizzazioni e alle catture e altri canoni dovuti dagli operatori delle navi delle Seychelles a fronte della concessione dell'accesso alle zone di pesca nelle acque UE intorno a Mayotte, in conformità alle disposizioni del capo III, sezione 1, punti 8 e 9, e sezione 2, dell'allegato dell'accordo. Tali entrate sono utilizzate dalla Francia per predisporre un quadro amministrativo, attività di controllo e infrastrutture fisiche adeguate e provvedere al necessario sviluppo di capacità per consentire all'amministrazione di Mayotte di conformarsi alle norme della PCP. 2. La Francia comunica alla Commissione le coordinate relative al conto bancario. 3. Al termine di ogni anno di attuazione del presente accordo, la Francia trasmette alla Commissione una relazione dettagliata sui pagamenti effettuati dalle navi autorizzate a pescare e sull'utilizzo di tali pagamenti. Articolo 3 Il presidente del Consiglio procede, a nome dell'Unione, alla notifica prevista all'articolo 19 dell'accordo ( 4 ) . Articolo 4 Fatte salve le disposizioni e le condizioni riportate nell'allegato, la Commissione europea è abilitata ad approvare, a nome dell'Unione, le modifiche apportate all'accordo nell'ambito della commissione mista. Articolo 5 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Bruxelles, il 10 febbraio 2015 Per il Consiglio Il presidente E. RINKĒVIČS ( 1 ) Decisione 2012/419/UE del Consiglio europeo, dell'11 luglio 2012, che modifica lo status, nei confronti dell'Unione europea, di Mayotte ( GU L 204 del 31.7.2012, pag. 131 ). ( 2 ) Decisione 2014/331/UE del Consiglio, del 14 aprile 2014, relativa alla firma a nome dell'Unione europea e all'applicazione provvisoria dell'accordo tra l'Unione europea e la Repubblica delle Seychelles per l'accesso delle navi battenti bandiera delle Seychelles alle acque e alle risorse biologiche marine di Mayotte soggette alla giurisdizione dell'Unione europea ( GU L 167 del 6.6.2014, pag. 1 ). ( 3 ) L'accordo è stato pubblicato nella GU L 167 del 6.6.2014, pag. 4 , unitamente alla decisione relativa alla firma. ( 4 ) La data d'entrata in vigore dell'accordo sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea a cura del segretariato generale del Consiglio. ALLEGATO Portata dei poteri conferiti e procedura per la definizione della posizione dell'Unione nella commissione mista <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>La Commissione &#232; autorizzata a negoziare con la Repubblica delle Seychelles nonch&#233;, ove opportuno e fatto salvo il rispetto del punto&#160;3 del presente allegato, a decidere modifiche dell'accordo riguardo agli aspetti seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>revisione delle possibilit&#224; di pesca conformemente all'articolo&#160;9 dell'accordo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>revisione delle norme tecniche dell'accordo e dell'allegato, compresa una revisione delle norme tecniche in materia di&#160;VMS in conformit&#224; all'appendice&#160;6, punto&#160;10, dell'allegato dell'accordo.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>Nell'ambito della commissione mista istituita a norma dell'articolo&#160;8 dell'accordo, la Commissione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>agisce conformemente agli obiettivi perseguiti dall'Unione nel quadro della politica comune della pesca;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>si conforma alle conclusioni del Consiglio del 19&#160;marzo 2012 concernenti la comunicazione della Commissione sulla dimensione esterna della politica comune della pesca;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>promuove posizioni coerenti con le pertinenti norme adottate dalle organizzazioni regionali di gestione della pesca.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>Quando in sede di commissione mista &#232; prevista l'adozione di una decisione che modifica l'accordo in conformit&#224; al punto&#160;1, vengono prese le disposizioni necessarie affinch&#233; la posizione che deve essere espressa a nome dell'Unione tenga conto dei pi&#249; recenti dati statistici e biologici e di altre informazioni pertinenti trasmesse alla Commissione.</p><p>A tal fine e sulla base di tali informazioni, i servizi della Commissione trasmettono al Consiglio o ai suoi organi preparatori, con sufficiente anticipo prima della pertinente riunione della commissione mista, un documento preparatorio contenente i dettagli della posizione da esprimere a nome dell'Unione, per esame e approvazione.</p><p>Qualora, nel corso di ulteriori riunioni, anche sul posto, sia impossibile raggiungere un accordo che permetta di tenere conto di nuovi elementi nella posizione dell'Unione, la questione viene sottoposta al Consiglio o ai suoi organi preparatori.</p><p>La Commissione &#232; invitata ad adottare in tempo utile le disposizioni necessarie a garantire il follow-up della decisione della commissione mista, comprese, se del caso, la pubblicazione della pertinente decisione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span> e la presentazione di eventuali proposte necessarie per l'attuazione della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32015D0238
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.4.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 98/13</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) n. 330/2014 DELLA COMMISSIONE del 31 marzo 2014 recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio, del 22 ottobre 2007, recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) ( 1 ) , visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione &#232; calcolato ciascun giorno feriale, in conformit&#224; dell'articolo 136, paragrafo&#160;1, del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 31 marzo 2014 Per la Commissione, a nome del presidente Jerzy PLEWA Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale ( 1 ) GU L 299 del 16.11.2007, pag. 1 . ( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 . ALLEGATO Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100 kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all&#8217;importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702&#160;00&#160;00</p></td><td><p>IL</p></td><td><p>219,4</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>57,6</p></td></tr><tr><td><p>TN</p></td><td><p>91,2</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>95,1</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>115,8</p></td></tr><tr><td><p>0707&#160;00&#160;05</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>170,1</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>39,8</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>133,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>114,5</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;91&#160;00</p></td><td><p>TN</p></td><td><p>118,0</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>118,0</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;93&#160;10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>45,3</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>96,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>71,1</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;10&#160;20</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>46,6</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>67,4</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>53,3</p></td></tr><tr><td><p>TN</p></td><td><p>47,7</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>54,5</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>60,4</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>55,0</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;50&#160;10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>35,6</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>62,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>49,1</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;10&#160;80</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>85,3</p></td></tr><tr><td><p>BR</p></td><td><p>99,6</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>97,4</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>73,3</p></td></tr><tr><td><p>EG</p></td><td><p>89,4</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>23,6</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>182,7</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>93,0</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;30&#160;90</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>103,8</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>151,6</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>52,7</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>93,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>100,5</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (CE) n. 1833/2006 della Commissione ( GU L 354 del 14.12.2006, pag. 19 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini». </note>
ITA
32014R0330
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.10.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 376/1</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2021/1845 DELLA COMMISSIONE del 20 ottobre 2021 che modifica la decisione (UE) 2017/175 per quanto riguarda il periodo di validità dei criteri per l'assegnazione del marchio di qualità ecologica dell'Unione europea (Ecolabel UE) alle strutture ricettive e dei rispettivi requisiti di valutazione e verifica [notificata con il numero C(2021) 7427] (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 66/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, relativo al marchio di qualità ecologica dell'Unione europea (Ecolabel UE) ( 1 ) , in particolare l'articolo 8, paragrafo 2, previa consultazione del comitato dell'Unione europea per il marchio di qualità ecologica, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma del regolamento (CE) n.&#160;66/2010, il marchio Ecolabel UE pu&#242; essere assegnato ai prodotti che esercitano un ridotto impatto ambientale durante il loro intero ciclo di vita. Occorre stabilire criteri specifici per il marchio Ecolabel UE per ciascun gruppo di prodotti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Con decisione (UE) 2017/175&#160;<a>(<span>2</span>)</a> la Commissione ha stabilito i criteri per il marchio Ecolabel UE per il gruppo di prodotti &#171;strutture ricettive&#187;. La validit&#224; dei criteri e dei rispettivi requisiti di valutazione e verifica scadr&#224; il 26&#160;gennaio 2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In linea con le conclusioni del controllo dell'adeguatezza del marchio Ecolabel UE, del 30&#160;giugno&#160;2017&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, la Commissione, di concerto con il comitato dell'UE per il marchio di qualit&#224; ecologica, ha valutato e confermato la pertinenza del gruppo di prodotti &#171;strutture ricettive&#187; nonch&#233; la pertinenza e l'adeguatezza sia degli attuali criteri Ecolabel UE per il gruppo di prodotti in questione sia dei rispettivi requisiti di valutazione e verifica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In linea con le conclusioni del controllo dell'adeguatezza del marchio Ecolabel UE, del 30&#160;giugno&#160;2017, la Commissione, di concerto con il comitato dell'UE per il marchio di qualit&#224; ecologica, d&#224; priorit&#224; all'attuazione di diverse azioni volte ad aumentare la diffusione del marchio Ecolabel UE per questo gruppo di prodotti, promuovendolo come valido strumento per una ripresa sostenibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno prorogare la validit&#224; dei criteri per l'assegnazione dell'Ecolabel UE e dei rispettivi requisiti di valutazione e verifica stabiliti nella decisione (UE) 2017/175 affinch&#233; la Commissione possa rivedere questo gruppo di prodotti quando il settore si sar&#224; ripreso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il periodo di proroga deve essere abbastanza lungo da consentire di completare il processo di revisione e offrire ai titolari di licenze attuali e futuri una prospettiva affidabile che consenta loro di continuare nel frattempo a commercializzare i prodotti cui &#232; stato assegnato l'Ecolabel UE mantenendo i vantaggi derivanti dal marchio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione (UE) 2017/175.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato istituito dall'articolo&#160;16 del regolamento (CE) n.&#160;66/2010,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'articolo 6 della decisione (UE) 2017/175 è sostituito dal seguente: «Articolo 6 I criteri per il marchio Ecolabel UE del gruppo di prodotti “strutture ricettive” e i rispettivi requisiti di valutazione e verifica sono validi fino al 30 giugno 2025.». Articolo 2 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 20 ottobre 2021 Per la Commissione Virginijus SINKEVIČIUS Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 27 del 30.1.2010, pag. 1 . ( 2 ) Decisione (UE) 2017/175 della Commissione, del 25 gennaio 2017, che stabilisce i criteri per l'assegnazione del marchio ecologico Ecolabel UE alle strutture ricettive ( GU L 28 del 2.2.2017, pag. 9 ). ( 3 ) Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio relativa al riesame dell'attuazione del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, sull'adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) e del regolamento (CE) n. 66/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, relativo all'Ecolabel UE [COM(2017) 355 final]. </note>
ITA
32021D1845
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>29.3.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 120/217</p></td></tr></tbody></table> Stato delle entrate e delle spese dell’impresa comune Fusion for Energy per l’esercizio finanziario 2018 — Bilancio rettificativo n. 2 (2019/C 120/45) ENTRATE <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Bilancio 2018</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 2</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p>Commitments</p></td><td><p>Payments</p></td><td><p>Commitments</p></td><td><p>Payments</p></td><td><p>Commitments</p></td><td><p>Payments</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>PARTECIPAZIONE DELL&#8217;UNIONE EUROPEA</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>CONTRIBUTO DELL&#8217;EURATOM ALLE SPESE OPERATIVE</p></td></tr><tr><td><p><span><span>1 1 0</span></span></p></td><td><p><span><span>CONTRIBUTO DELL&#8217;EURATOM ALLE SPESE OPERATIVE</span></span></p></td><td><p>333&#160;028&#160;782,00</p></td><td><p>605&#160;222&#160;443,00</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>333&#160;028&#160;782,00</p></td><td><p>605&#160;222&#160;443,00</p></td></tr><tr><td><p><span><span>1 1 1</span></span></p></td><td><p><span><span>RECUPERO DELLE SPESE OPERATIVE DEGLI ESERCIZI PRECEDENTI</span></span></p></td><td><p>93&#160;706&#160;781,00</p></td><td><p>4&#160;698&#160;321,00</p></td><td><p>26&#160;300&#160;000,00</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>120&#160;006&#160;781,00</p></td><td><p>4&#160;698&#160;321,00</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>CAPITOLO 1 1 &#8212; TOTALE</p></td><td><p>426&#160;735&#160;563,00</p></td><td><p>609&#160;920&#160;764,00</p></td><td><p>26&#160;300&#160;000,00</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>453&#160;035&#160;563,00</p></td><td><p>609&#160;920&#160;764,00</p></td></tr><tr><td><p>1 2</p></td><td><p>CONTRIBUTO DELL&#8217;EURATOM ALLE SPESE AMMINISTRATIVE</p></td></tr><tr><td><p><span><span>1 2 0</span></span></p></td><td><p><span><span>CONTRIBUTO DELL&#8217;EURATOM ALLE SPESE AMMINISTRATIVE</span></span></p></td><td><p>48&#160;016&#160;981,00</p></td><td><p>48&#160;016&#160;981,00</p></td><td><p>790&#160;000,00</p></td><td><p>790&#160;000,00</p></td><td><p>48&#160;806&#160;981,00</p></td><td><p>48&#160;806&#160;981,00</p></td></tr><tr><td><p><span><span>1 2 1</span></span></p></td><td><p><span><span>RECUPERO DELLE SPESE AMMINISTRATIVE DEGLI ESERCIZI PRECEDENTI</span></span></p></td><td><p>1&#160;183&#160;099,32</p></td><td><p>1&#160;183&#160;099,32</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1&#160;183&#160;099,32</p></td><td><p>1&#160;183&#160;099,32</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>CAPITOLO 1 2 &#8212; TOTALE</p></td><td><p>49&#160;200&#160;080,32</p></td><td><p>49&#160;200&#160;080,32</p></td><td><p>790&#160;000,00</p></td><td><p>790&#160;000,00</p></td><td><p>49&#160;990&#160;080,32</p></td><td><p>49&#160;990&#160;080,32</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 1 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>475&#160;935&#160;643,32</span></p></td><td><p><span>659&#160;120&#160;844,32</span></p></td><td><p><span>27&#160;090&#160;000,00</span></p></td><td><p><span>790&#160;000,00</span></p></td><td><p><span>503&#160;025&#160;643,32</span></p></td><td><p><span>659&#160;910&#160;844,32</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>CONTRIBUTI ANNUALI DI ASSOCIAZIONE DEI MEMBRI</span></p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>CONTRIBUTI ANNUALI DI ASSOCIAZIONE DEI MEMBRI</p></td><td><p>4&#160;920&#160;000,00</p></td><td><p>4&#160;920&#160;000,00</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4&#160;920&#160;000,00</p></td><td><p>4&#160;920&#160;000,00</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>4&#160;920&#160;000,00</span></p></td><td><p><span>4&#160;920&#160;000,00</span></p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>4&#160;920&#160;000,00</span></p></td><td><p><span>4&#160;920&#160;000,00</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>ENTRATE CON DESTINAZIONE SPECIFICA DERIVANTI DAL CONTRIBUTO DELLO STATO OSPITANTE ITER</span></p></td></tr><tr><td><p>3 1</p></td><td><p>CONTRIBUTO DELLO STATO OSPITANTE ITER</p></td><td><p>142&#160;000&#160;000,00</p></td><td><p>130&#160;000&#160;000,00</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>142&#160;000&#160;000,00</p></td><td><p>130&#160;000&#160;000,00</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>142&#160;000&#160;000,00</span></p></td><td><p><span>130&#160;000&#160;000,00</span></p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>142&#160;000&#160;000,00</span></p></td><td><p><span>130&#160;000&#160;000,00</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>ENTRATE VARIE</span></p></td></tr><tr><td><p>4 1</p></td><td><p>ENTRATE VARIE</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>1&#160;474,19</p></td><td><p>1&#160;474,19</p></td><td><p>1&#160;474,19</p></td><td><p>1&#160;474,19</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 4 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>1&#160;474,19</span></p></td><td><p><span>1&#160;474,19</span></p></td><td><p><span>1&#160;474,19</span></p></td><td><p><span>1&#160;474,19</span></p></td></tr><tr><td><p><span>5</span></p></td><td><p><span>ALTRE ENTRATE DESTINATE A UNA SPECIFICA VOCE DI SPESA</span></p></td></tr><tr><td><p>5 1</p></td><td><p>ALTRE ENTRATE</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>5 2</p></td><td><p>ENTRATE DAL FONDO DI RISERVA IO</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 5 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>622&#160;855&#160;643,32</span></p></td><td><p><span>794&#160;040&#160;844,32</span></p></td><td><p><span>27&#160;091&#160;474,19</span></p></td><td><p><span>791&#160;474,19</span></p></td><td><p><span>649&#160;947&#160;117,51</span></p></td><td><p><span>794&#160;832&#160;318,51</span></p></td></tr></tbody></table> SPESE <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Stanziamenti 2018</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n. 2</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p>Impegni</p></td><td><p>Pagamenti</p></td><td><p>Impegni</p></td><td><p>Pagamenti</p></td><td><p>Impegni</p></td><td><p>Pagamenti</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>SPESE PER IL PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>SPESE PER IL PERSONALE NELLA TABELLA DELL&#8217;ORGANICO</p></td><td><p>29&#160;283&#160;030,32</p></td><td><p>29&#160;283&#160;030,32</p></td><td><p>791&#160;474,19</p></td><td><p>791&#160;474,19</p></td><td><p>30&#160;074&#160;504,51</p></td><td><p>30&#160;074&#160;504,51</p></td></tr><tr><td><p>1 2</p></td><td><p>SPESE PER IL PERSONALE ESTERNO (AGENTI CONTRATTUALI, PERSONALE INTERINALE ED ESPERTI NAZIONALI)</p></td><td><p>10&#160;744&#160;000</p></td><td><p>10&#160;744&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10&#160;744&#160;000</p></td><td><p>10&#160;744&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 3</p></td><td><p>MISSIONI E TRASFERTE</p></td><td><p>1&#160;400&#160;000</p></td><td><p>1&#160;400&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1&#160;400&#160;000</p></td><td><p>1&#160;400&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 4</p></td><td><p>SPESE VARIE PER ASSUNZIONE E TRASFERIMENTO DI PERSONALE</p></td><td><p>1&#160;137&#160;000</p></td><td><p>1&#160;137&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1&#160;137&#160;000</p></td><td><p>1&#160;137&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 5</p></td><td><p>RAPPRESENTANZA</p></td><td><p>10&#160;000</p></td><td><p>10&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10&#160;000</p></td><td><p>10&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 6</p></td><td><p>FORMAZIONE</p></td><td><p>831&#160;000</p></td><td><p>831&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>831&#160;000</p></td><td><p>831&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 7</p></td><td><p>ALTRE SPESE PER LA GESTIONE DEL PERSONALE</p></td><td><p>2&#160;300&#160;000</p></td><td><p>2&#160;300&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2&#160;300&#160;000</p></td><td><p>2&#160;300&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 8</p></td><td><p>TIROCINI</p></td><td><p>148&#160;000</p></td><td><p>148&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>148&#160;000</p></td><td><p>148&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 1 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>45&#160;853&#160;030,32</span></p></td><td><p><span>45&#160;853&#160;030,32</span></p></td><td><p><span>791&#160;474,19</span></p></td><td><p><span>791&#160;474,19</span></p></td><td><p><span>46&#160;644&#160;504,51</span></p></td><td><p><span>46&#160;644&#160;504,51</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>IMMOBILI, MATERIALE E SPESE VARIE DI FUNZIONAMENTO</span></p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>IMMOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>1&#160;489&#160;000</p></td><td><p>1&#160;489&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1&#160;489&#160;000</p></td><td><p>1&#160;489&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 2</p></td><td><p>TECNOLOGIE DELL&#8217;INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE</p></td><td><p>3&#160;500&#160;000</p></td><td><p>3&#160;500&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3&#160;500&#160;000</p></td><td><p>3&#160;500&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 3</p></td><td><p>BENI MOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>856&#160;050</p></td><td><p>856&#160;050</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>856&#160;050</p></td><td><p>856&#160;050</p></td></tr><tr><td><p>2 4</p></td><td><p>EVENTI E COMUNICAZIONE</p></td><td><p>299&#160;000</p></td><td><p>299&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>299&#160;000</p></td><td><p>299&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 5</p></td><td><p>SPESE AMMINISTRATIVE CORRENTI</p></td><td><p>1&#160;384&#160;000</p></td><td><p>1&#160;384&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1&#160;384&#160;000</p></td><td><p>1&#160;384&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 6</p></td><td><p>SPESE POSTALI E DI TELECOMUNICAZIONE</p></td><td><p>425&#160;000</p></td><td><p>425&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>425&#160;000</p></td><td><p>425&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 7</p></td><td><p>SPESE PER RIUNIONI UFFICIALI E DI ALTRO GENERE</p></td><td><p>314&#160;000</p></td><td><p>314&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>314&#160;000</p></td><td><p>314&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 8</p></td><td><p>STANZIAMENTO PROVENIENTE DA TERZI RELATIVO ALLA SPESA PER LA RISTRUTTURAZIONE DELL&#8217;EDIFICIO</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>8&#160;267&#160;050</span></p></td><td><p><span>8&#160;267&#160;050</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>8&#160;267&#160;050</span></p></td><td><p><span>8&#160;267&#160;050</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 1</p></td><td><p>COSTRUZIONE DI ITER COMPRESA LA PREPARAZIONE DEL SITO DI ITER</p></td><td><p>406&#160;712&#160;651,32</p></td><td><p>586&#160;420&#160;764</p></td><td><p>29&#160;090&#160;223</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>435&#160;802&#160;874</p></td><td><p>586&#160;420&#160;764</p></td></tr><tr><td><p>3 2</p></td><td><p>TECNOLOGIA PER ITER</p></td><td><p>7&#160;300&#160;000</p></td><td><p>9&#160;000&#160;000</p></td><td><p>&#8211;&#160;303&#160;208</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>6&#160;996&#160;792</p></td><td><p>9&#160;000&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 3</p></td><td><p>TECNOLOGIA PER L&#8217;APPROCCIO ALLARGATO E DEMO</p></td><td><p>6&#160;696&#160;970,36</p></td><td><p>6&#160;500&#160;000</p></td><td><p>&#8211;2&#160;519&#160;666,36</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>4&#160;177&#160;304</p></td><td><p>6&#160;500&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 4</p></td><td><p>ALTRE SPESE</p></td><td><p>6&#160;025&#160;941,32</p></td><td><p>8&#160;000&#160;000</p></td><td><p>32&#160;652</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>6&#160;058&#160;593</p></td><td><p>8&#160;000&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 5</p></td><td><p>COSTRUZIONE DI ITER &#8211; STANZIAMENTO PROVENIENTE DAL CONTRIBUTO DELLO STATO OSPITANTE ITER</p></td><td><p>142&#160;000&#160;000</p></td><td><p>130&#160;000&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>142&#160;000&#160;000</p></td><td><p>130&#160;000&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 6</p></td><td><p>STANZIAMENTO PROVENIENTE DA TERZI PER UNA SPECIFICA VOCE DI SPESA</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>568&#160;735&#160;563</span></p></td><td><p><span>739&#160;920&#160;764</span></p></td><td><p><span>26&#160;300&#160;000,64</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>595&#160;035&#160;563</span></p></td><td><p><span>739&#160;920&#160;764</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>622&#160;855&#160;643,32</span></p></td><td><p><span>794&#160;040&#160;844,32</span></p></td><td><p><span>27&#160;091&#160;474,83</span></p></td><td><p><span>791&#160;474,19</span></p></td><td><p><span>649&#160;947&#160;117,51</span></p></td><td><p><span>794&#160;832&#160;318,51</span></p></td></tr></tbody></table>
ITA
32019B0329(45)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.3.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 107/167</p></td></tr></tbody></table> Stato delle entrate e delle spese dell’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo (EASO) per l’esercizio 2020 (2020/C 107/33) ENTRATE <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Esercizio 2020</p></td><td><p>Esercizio 2019</p></td><td><p>Esercizio 2018</p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>ENTRATE</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>CONTRIBUTI DELL&#8217;UE</p></td><td><p>114&#160;073&#160;000</p></td><td><p>96&#160;686&#160;000</p></td><td><p>91&#160;971&#160;000 ,&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>114&#160;073&#160;000</span></p></td><td><p><span>96&#160;686&#160;000</span></p></td><td><p><span>91&#160;971&#160;000 ,&#8212;</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>CONTRIBUTI FINANZIARI DA PAESI TERZI</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>CONTRIBUTI FINANZIARI DA PAESI TERZI</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>5&#160;331&#160;003,34</p></td><td><p>5&#160;732&#160;517,43</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>5&#160;331&#160;003,34</span></p></td><td><p><span>5&#160;732&#160;517,43</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>ALTRI CONTRIBUTI</span></p></td></tr><tr><td><p>4 0</p></td><td><p>ALTRI CONTRIBUTI</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>919&#160;913,34</p></td><td><p>0 ,&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 4 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>919&#160;913,34</span></p></td><td><p><span>0 ,&#8212;</span></p></td></tr><tr><td><p><span>5</span></p></td><td><p><span>ENTRATE PROVENIENTI DAL FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO DELLE ISTITUZIONI</span></p></td></tr><tr><td><p>5 0</p></td><td><p>ENTRATE PROVENIENTI DAL FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO DELLE ISTITUZIONI</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>0 ,&#8212;</p></td><td><p>0 ,&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 5 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>0 ,&#8212;</span></p></td><td><p><span>0 ,&#8212;</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>114&#160;073&#160;000</span></p></td><td><p><span>102&#160;936&#160;916,68</span></p></td><td><p><span>97&#160;703&#160;517,43</span></p></td></tr></tbody></table> SPESE <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Stanziamenti 2020</p></td><td><p>Stanziamenti 2019</p></td><td><p>Esecuzione 2018</p></td></tr><tr><td><p>Impegni</p></td><td><p>Pagamenti</p></td><td><p>Impegni</p></td><td><p>Pagamenti</p></td><td><p>Impegni</p></td><td><p>Pagamenti</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>SPESE PER IL PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>STIPENDI E INDENNIT&#192;</p></td><td><p>32&#160;156&#160;600</p></td><td><p>32&#160;156&#160;600</p></td><td><p>19&#160;775&#160;800</p></td><td><p>19&#160;775&#160;800</p></td><td><p>14&#160;981&#160;502,45</p></td><td><p>14&#160;981&#160;502,45</p></td></tr><tr><td><p>1 2</p></td><td><p>SPESE RELTIVE ALL&#8217;ASSUNZIONE DI PERSONALE</p></td><td><p>897&#160;600</p></td><td><p>897&#160;600</p></td><td><p>750&#160;000</p></td><td><p>750&#160;000</p></td><td><p>302&#160;665,80</p></td><td><p>228&#160;815,60</p></td></tr><tr><td><p>1 3</p></td><td><p>SPESE DI MISSIONE</p></td><td><p>650&#160;000</p></td><td><p>650&#160;000</p></td><td><p>512&#160;000</p></td><td><p>512&#160;000</p></td><td><p>530&#160;000 ,&#8212;</p></td><td><p>363&#160;146,18</p></td></tr><tr><td><p>1 4</p></td><td><p>INFRASTRUTTURA MEDICO-SOCIALE</p></td><td><p>2&#160;290&#160;000</p></td><td><p>2&#160;290&#160;000</p></td><td><p>1&#160;904&#160;000</p></td><td><p>1&#160;904&#160;000</p></td><td><p>965&#160;150,72</p></td><td><p>743&#160;055,27</p></td></tr><tr><td><p>1 5</p></td><td><p>FORMAZIONI E CORSI PER IL PERSONALE</p></td><td><p>730&#160;000</p></td><td><p>730&#160;000</p></td><td><p>493&#160;000</p></td><td><p>493&#160;000</p></td><td><p>262&#160;242,88</p></td><td><p>143&#160;741,48</p></td></tr><tr><td><p>1 6</p></td><td><p>SERVIZI ESTERNI</p></td><td><p>1&#160;873&#160;000</p></td><td><p>1&#160;873&#160;000</p></td><td><p>3&#160;840&#160;500</p></td><td><p>3&#160;840&#160;500</p></td><td><p>2&#160;326&#160;491,89</p></td><td><p>1&#160;531&#160;132,98</p></td></tr><tr><td><p>1 7</p></td><td><p>SPESE DI RAPPRESENTANZA</p></td><td><p>10&#160;000</p></td><td><p>10&#160;000</p></td><td><p>10&#160;000</p></td><td><p>10&#160;000</p></td><td><p>765,34</p></td><td><p>565,34</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 1 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>38&#160;607&#160;200</span></p></td><td><p><span>38&#160;607&#160;200</span></p></td><td><p><span>27&#160;285&#160;300</span></p></td><td><p><span>27&#160;285&#160;300</span></p></td><td><p><span>19&#160;368&#160;819,08</span></p></td><td><p><span>17&#160;991&#160;959,30</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>INFRASTRUTTURA E SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>AFFITTO DI IMMOBILI E COSTI ASSOCIATI</p></td><td><p>6&#160;740&#160;000</p></td><td><p>6&#160;740&#160;000</p></td><td><p>6&#160;453&#160;400</p></td><td><p>6&#160;453&#160;400</p></td><td><p>4&#160;061&#160;814,83</p></td><td><p>3&#160;084&#160;017,80</p></td></tr><tr><td><p>2 2</p></td><td><p>TECNOLOGIE DELL&#8217;INFORMAZIOEN E DELLA COMUNICAZIONE</p></td><td><p>4&#160;561&#160;700</p></td><td><p>4&#160;561&#160;700</p></td><td><p>3&#160;963&#160;500</p></td><td><p>3&#160;963&#160;500</p></td><td><p>4&#160;593&#160;540,73</p></td><td><p>2&#160;009&#160;137,20</p></td></tr><tr><td><p>2 3</p></td><td><p>SPESE&#160;AMMINISTRATIVE DI ESERCIZIO</p></td><td><p>2&#160;630&#160;000</p></td><td><p>2&#160;630&#160;000</p></td><td><p>2&#160;480&#160;300</p></td><td><p>2&#160;480&#160;300</p></td><td><p>1&#160;789&#160;013,23</p></td><td><p>1&#160;197&#160;698,34</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>13&#160;931&#160;700</span></p></td><td><p><span>13&#160;931&#160;700</span></p></td><td><p><span>12&#160;897&#160;200</span></p></td><td><p><span>12&#160;897&#160;200</span></p></td><td><p><span>10&#160;444&#160;368,79</span></p></td><td><p><span>6&#160;290&#160;853,34</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 1</p></td><td><p>INFORMAZIONI, ANALISI E SVILUPPO DELLA CONOSCENZA</p></td><td><p>2&#160;405&#160;852</p></td><td><p>2&#160;405&#160;852</p></td><td><p>2&#160;390&#160;000</p></td><td><p>2&#160;609&#160;000</p></td><td><p>1&#160;970&#160;902,67</p></td><td><p>1&#160;198&#160;993,72</p></td></tr><tr><td><p>3 2</p></td><td><p>SUPPORTO PER LA COOPERAZIONE PRATICA TRA STATI MEMBRI</p></td><td><p>8&#160;284&#160;786</p></td><td><p>8&#160;284&#160;786</p></td><td><p>6&#160;180&#160;000</p></td><td><p>4&#160;990&#160;708</p></td><td><p>5&#160;470&#160;529,62</p></td><td><p>4&#160;989&#160;588,84</p></td></tr><tr><td><p>3 3</p></td><td><p>SUPPORTO OPERATIVO</p></td><td><p>50&#160;321&#160;358</p></td><td><p>50&#160;321&#160;358</p></td><td><p>52&#160;946&#160;503,34</p></td><td><p>53&#160;911&#160;795,34</p></td><td><p>56&#160;092&#160;019,48</p></td><td><p>51&#160;309&#160;073,67</p></td></tr><tr><td><p>3 4</p></td><td><p>COOPERAZIONE CON LA SOCIET&#192; CIVILE E LE PARTI INTERESSATE</p></td><td><p>522&#160;104</p></td><td><p>522&#160;104</p></td><td><p>318&#160;000</p></td><td><p>323&#160;000</p></td><td><p>272&#160;526,59</p></td><td><p>251&#160;181,15</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>61&#160;534&#160;100</span></p></td><td><p><span>61&#160;534&#160;100</span></p></td><td><p><span>61&#160;834&#160;503,34</span></p></td><td><p><span>61&#160;834&#160;503,34</span></p></td><td><p><span>63&#160;805&#160;978,36</span></p></td><td><p><span>57&#160;748&#160;837,38</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>ALTRI PROGETTI ESTERNI</span></p></td></tr><tr><td><p>4 1</p></td><td><p>ALTRI PROGETTI ESTERNI</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>919&#160;913,34</p></td><td><p>919&#160;913,34</p></td><td><p>334&#160;338,73</p></td><td><p>229&#160;270,60</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 4 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p><span>919&#160;913,34</span></p></td><td><p><span>919&#160;913,34</span></p></td><td><p><span>334&#160;338,73</span></p></td><td><p><span>229&#160;270,60</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>114&#160;073&#160;000</span></p></td><td><p><span>114&#160;073&#160;000</span></p></td><td><p><span>102&#160;936&#160;916,68</span></p></td><td><p><span>102&#160;936&#160;916,68</span></p></td><td><p><span>93&#160;953&#160;504,96</span></p></td><td><p><span>82&#160;260&#160;920,62</span></p></td></tr></tbody></table> Tabella dell’organico <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Funzione gruppo e grado</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td></tr><tr><td><p>2020</p></td><td><p>2019</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AD 16</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AD 15</p></td><td><p>1</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>AD 14</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AD 13</p></td><td><p>3</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AD 12</p></td><td><p>5</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p>AD 11</p></td><td><p>3</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AD 10</p></td><td><p>16</p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p>AD 9</p></td><td><p>22</p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p>AD 8</p></td><td><p>58</p></td><td><p>41</p></td></tr><tr><td><p>AD 7</p></td><td><p>70</p></td><td><p>57</p></td></tr><tr><td><p>AD 6</p></td><td><p>30</p></td><td><p>19</p></td></tr><tr><td><p>AD 5</p></td><td><p>23</p></td><td><p>23</p></td></tr><tr><td><p>Totale AD</p></td><td><p>231</p></td><td><p>179</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AST 11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 10</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 8</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 6</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 5</p></td><td><p>18</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>AST 4</p></td><td><p>49</p></td><td><p>40</p></td></tr><tr><td><p>AST 3</p></td><td><p>55</p></td><td><p>45</p></td></tr><tr><td><p>AST 2</p></td><td><p>9</p></td><td><p>8</p></td></tr><tr><td><p>AST 1</p></td><td><p>0</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>Totale AST</p></td><td><p>135</p></td><td><p>105</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>CA GFIV</p></td><td><p>64</p></td><td><p>49</p></td></tr><tr><td><p>CA GFIII</p></td><td><p>49</p></td><td><p>36</p></td></tr><tr><td><p>CA GFII</p></td><td><p>10</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>CA GF1</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p>CA</p></td><td><p>123</p></td><td><p>95</p></td></tr><tr><td><p>SNE</p></td><td><p>11</p></td><td><p>11</p></td></tr><tr><td><p><span>Totale generale</span></p></td><td><p><span>500</span></p></td><td><p><span>390</span></p></td></tr></tbody></table>
ITA
32020B0331(33)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.5.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 165/31</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2020/701 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 maggio 2020 sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai paesi partner dell’allargamento e del vicinato nel contesto della pandemia di Covid‐19 IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 212, paragrafo 2, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 1 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La pandemia di Covid&#8208;19 ha effetti molto dannosi sulla stabilit&#224; economica e finanziaria delle regioni dell&#8217;allargamento e del vicinato. Nei paesi partner la bilancia dei pagamenti e la situazione di bilancio sono deboli e in rapido peggioramento e l&#8217;economia si sta avviando verso una recessione. Solidi motivi spingono a un intervento dell&#8217;Unione rapido e deciso a sostegno di tali economie. La presente decisione interessa pertanto dieci paesi partner: Repubblica d&#8217;Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo&#160;<a>(<span>*</span>)</a>, Montenegro e Repubblica di Macedonia del Nord nella regione dell&#8217;allargamento; Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina nel vicinato orientale e Regno hascemita di Giordania e Repubblica tunisina nel vicinato meridionale (&#171;paesi partner&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il carattere urgente dell&#8217;assistenza &#232; connesso alla necessit&#224; immediata per i paesi partner di ottenere fondi a integrazione di quelli che saranno forniti mediante altri strumenti dell&#8217;Unione, dalle istituzioni finanziarie internazionali, dagli Stati membri e da altri donatori bilaterali. Ci&#242; &#232; necessario al fine di consentire un margine di manovra a breve termine che consenta alle autorit&#224; dei paesi partner di attuare misure volte a contrastare le ripercussioni economiche della pandemia di Covid&#8208;19.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le autorit&#224; di ciascun paese partner e il Fondo monetario internazionale (FMI) hanno gi&#224; concordato un programma che sar&#224; sostenuto da un accordo di credito con l&#8217;FMI o prevedibilmente concorderanno a breve tale programma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione dovrebbe essere uno strumento finanziario eccezionale di sostegno alla bilancia dei pagamenti non vincolato e non specifico, destinato a coprire il fabbisogno immediato di finanziamenti esterni del beneficiario parallelamente a un accordo di credito non precauzionale con l&#8217;FMI che &#232; soggetto a un programma concordato di riforme economiche. Nel contesto della pandemia di Covid&#8208;19 l&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione dovrebbe essere disponibile anche per i paesi partner che beneficiano di finanziamenti di emergenza provenienti dall&#8217;FMI, che possono essere erogati senza azioni preliminari e/o condizionalit&#224;, ad esempio attraverso lo strumento di finanziamento rapido (<span>Rapid Financing Instrument</span>). Tale assistenza dovrebbe pertanto essere di durata pi&#249; breve, limitata a due erogazioni e volta a sostenere l&#8217;attuazione di un programma di intervento contenente una serie limitata di misure di riforma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il sostegno finanziario dell&#8217;Unione a favore dei paesi partner &#232; coerente con le politiche dell&#8217;Unione di allargamento e di vicinato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In quanto paesi in fase di adesione o preadesione o interessati dalla politica europea di vicinato, i paesi partner sono ammissibili a ricevere l&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Poich&#233; si prevede che, a causa del rapido peggioramento, il fabbisogno di finanziamenti esterni dei paesi partner sia di gran lunga superiore alle risorse che saranno fornite dall&#8217;FMI e da altre istituzioni multilaterali, si ritiene che, nelle circostanze eccezionali attuali, la concessione di un&#8217;assistenza macrofinanziaria da parte dell&#8217;Unione sia una risposta appropriata alla richiesta dei paesi partner di sostenere la loro stabilizzazione economica. L&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione sosterrebbe la stabilizzazione economica, integrando le risorse messe a disposizione nel quadro dell&#8217;accordo di credito con l&#8217;FMI.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>L&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione dovrebbe mirare a sostenere il ripristino della sostenibilit&#224; della situazione finanziaria esterna dei paesi partner, sostenendo cos&#236; un rinnovato sviluppo economico e sociale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>L&#8217;importo dell&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione si basa su una stima preliminare del fabbisogno di finanziamento esterno residuo di ciascun paese partner e tiene conto della capacit&#224; del paese di autofinanziarsi con le proprie risorse, in particolare le riserve internazionali a sua disposizione. L&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione dovrebbe integrare i programmi e le risorse messi a disposizione dall&#8217;FMI e dalla Banca mondiale. La determinazione dell&#8217;importo dell&#8217;assistenza tiene conto anche della necessit&#224; di garantire un&#8217;equa ripartizione degli oneri tra l&#8217;Unione e gli altri donatori, nonch&#233; della preesistente mobilitazione degli altri strumenti finanziari esterni dell&#8217;Unione e del valore aggiunto dell&#8217;intervento complessivo dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La Commissione dovrebbe garantire che l&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione sia coerente, sotto il profilo giuridico e sostanziale, con i principi fondamentali, gli obiettivi e le misure adottate nei vari settori dell&#8217;azione esterna e con le altre politiche pertinenti dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>L&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione dovrebbe sostenere la politica esterna dell&#8217;Unione nei confronti dei paesi partner. La Commissione e il servizio europeo per l&#8217;azione esterna (SEAE) dovrebbero lavorare a stretto contatto durante l&#8217;intera operazione di assistenza macrofinanziaria al fine di coordinare la politica esterna dell&#8217;Unione e garantirne la coerenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>&#200; opportuno che l&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione sostenga l&#8217;impegno dei paesi partner nei confronti dei valori condivisi con l&#8217;Unione, tra cui la democrazia, lo Stato di diritto, il buon governo, il rispetto dei diritti umani, lo sviluppo sostenibile e la riduzione della povert&#224;, nonch&#233; il loro impegno nei confronti dei principi di un commercio aperto, disciplinato da regole ed equo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La concessione dell&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione dovrebbe essere subordinata alla condizione preliminare del rispetto, da parte dei paesi partner, di meccanismi democratici effettivi, compresi un sistema parlamentare multipartitico e lo Stato di diritto, e dei diritti umani. &#200; inoltre opportuno che gli obiettivi specifici dell&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione rafforzino l&#8217;efficienza, la trasparenza e l&#8217;assunzione di responsabilit&#224; nei sistemi di gestione delle finanze pubbliche nei paesi partner e promuovano riforme strutturali volte a favorire una crescita sostenibile e il risanamento di bilancio. La Commissione e il SEAE dovrebbero sottoporre a un monitoraggio regolare il rispetto delle condizioni preliminari e il conseguimento di tali obiettivi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Per assicurare una tutela efficace degli interessi finanziari dell&#8217;Unione connessi all&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione, i paesi partner dovrebbero adottare misure appropriate in materia di prevenzione e di lotta contro la frode, la corruzione e ogni altra irregolarit&#224; relativa a tale assistenza. &#200; inoltre opportuno prevedere controlli da parte della Commissione, verifiche contabili da parte della Corte dei conti e l&#8217;esercizio delle competenze da parte della Procura europea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>L&#8217;erogazione dell&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione lascia impregiudicati i poteri del Parlamento europeo e del Consiglio in quanto autorit&#224; di bilancio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Gli importi delle dotazioni richieste per l&#8217;assistenza macrofinanziaria dovrebbero essere coerenti con gli stanziamenti di bilancio definiti nel quadro finanziario pluriennale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>&#200; opportuno che l&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione sia gestita dalla Commissione. Al fine di garantire che il Parlamento europeo e il Consiglio possano seguire l&#8217;attuazione della presente decisione, la Commissione dovrebbe informarli periodicamente in merito agli sviluppi relativi a tale assistenza e fornire loro i documenti pertinenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>&#200; opportuno attribuire alla Commissione competenze di esecuzione al fine di garantire condizioni uniformi di esecuzione della presente decisione. Tali competenze dovrebbero essere esercitate conformemente al regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>L&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione dovrebbe essere soggetta a condizioni di politica economica, da stabilire in un protocollo d&#8217;intesa. Al fine di garantire condizioni uniformi di esecuzione e per ragioni di efficienza, la Commissione dovrebbe essere autorizzata a negoziare tali condizioni con le autorit&#224; dei paesi partner sotto la supervisione del comitato dei rappresentanti degli Stati membri conformemente al regolamento (UE) n. 182/2011. A norma di tale regolamento, si dovrebbe fare ricorso alla procedura consultiva, come regola generale, in tutti i casi diversi da quelli previsti da detto regolamento. Considerato l&#8217;impatto potenzialmente rilevante di un&#8217;assistenza di oltre 90 milioni di EUR, si dovrebbe ricorrere alla procedura d&#8217;esame specificata nel regolamento (UE) n. 182/2011 per le operazioni al di sopra di tale soglia. In considerazione dell&#8217;importo dell&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione a ciascun paese partner, si dovrebbe ricorrere alla procedura consultiva per l&#8217;adozione del protocollo d&#8217;intesa con il Montenegro e alla procedura d&#8217;esame per l&#8217;adozione del protocollo d&#8217;intesa con gli altri paesi partner contemplati dalla presente decisione e, rispettivamente, a ciascuna di tali procedure per qualsiasi riduzione, sospensione o annullamento di tale assistenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Poich&#233; l&#8217;obiettivo della presente decisione, vale a dire sostenere le economie dei paesi partner che stanno attualmente attraversando situazioni di bilancia dei pagamenti e fiscali sfavorevoli e in rapido peggioramento, con economie che stanno andando in recessione, in conseguenza della pandemia di Covid&#8208;19, non pu&#242; essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri ma, a motivo della sua portata e dei suoi effetti, pu&#242; essere conseguito meglio a livello di Unione, quest&#8217;ultima pu&#242; intervenire in base al principio di sussidiariet&#224; sancito dall&#8217;articolo 5 del trattato sull&#8217;Unione europea (TUE). La presente decisione si limita a quanto &#232; necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalit&#224; enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Considerata l&#8217;urgenza dovuta alle circostanze eccezionali provocate dalla pandemia di Covid&#8208;19 e alle relative conseguenze economiche, &#232; stato considerato opportuno ammettere un&#8217;eccezione al periodo di otto settimane di cui all&#8217;articolo 4 del protocollo n. 1 sul ruolo dei parlamenti nazionali nell&#8217;Unione europea, allegato al TUE, al trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea e al trattato che istituisce la Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>La presente decisione dovrebbe entrare in vigore con urgenza il giorno successivo alla pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 1. L’Unione mette a disposizione della Repubblica d’Albania, della Bosnia-Erzegovina, della Georgia, del Regno hascemita di Giordania, del Kosovo, della Repubblica di Moldova, del Montenegro, della Repubblica di Macedonia del Nord, della Repubblica tunisina e dell’Ucraina («paesi partner») assistenza macrofinanziaria («assistenza macrofinanziaria dell’Unione») per un importo totale massimo di 3 miliardi di EUR al fine di sostenere la stabilizzazione economica dei paesi partner e un programma sostanziale di riforme. L’assistenza contribuisce a coprire il fabbisogno urgente di sostegno alla bilancia dei pagamenti dei paesi partner individuato nel programma sostenuto dall’FMI ed è resa disponibile come segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>180 milioni di EUR per la Repubblica d&#8217;Albania;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>250 milioni di EUR per la Bosnia-Erzegovina;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>150 milioni di EUR per la Georgia;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>200 milioni di EUR per il Regno hascemita di Giordania;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>100 milioni di EUR per il Kosovo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>100 milioni di EUR per la Repubblica di Moldova;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>60 milioni di EUR per il Montenegro;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>160 milioni di EUR per la Repubblica di Macedonia del Nord;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>600 milioni di EUR per la Repubblica tunisina;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>1,2 miliardi di EUR per l&#8217;Ucraina.</p></td></tr></tbody></table> 2. L’intero importo dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione è erogato a ciascun paese partner sotto forma di prestiti. La Commissione è autorizzata a prendere in prestito per conto dell’Unione i fondi necessari sui mercati dei capitali o presso istituzioni finanziarie e a prestarli al paese partner. La durata massima dei prestiti è in media di 15 anni. 3. L’erogazione dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione è gestita dalla Commissione in linea con gli accordi o le intese tra l’FMI e il paese partner. La Commissione informa periodicamente il Parlamento europeo e il Consiglio in merito all’evoluzione dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione, compresi i relativi esborsi, e fornisce a tempo debito i documenti pertinenti a tali istituzioni. 4. L’assistenza macrofinanziaria dell’Unione è messa a disposizione per un periodo di 12 mesi a decorrere dal primo giorno successivo all’entrata in vigore del protocollo d’intesa di cui all’articolo 3, paragrafo 1. 5. Qualora, nel corso del periodo di erogazione dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione, il fabbisogno di finanziamento del paese partner diminuisca radicalmente rispetto alle previsioni iniziali, la Commissione, deliberando secondo l’articolo 7, paragrafo 2, riduce l’importo dell’assistenza, la sospende o la annulla. Articolo 2 1. La concessione dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione è subordinata alla condizione preliminare del rispetto, da parte del paese partner, di meccanismi democratici effettivi — compresi un sistema parlamentare multipartitico e lo Stato di diritto — e dei diritti umani. 2. La Commissione e il SEAE monitorano il rispetto della condizione preliminare di cui al paragrafo 1 durante l’intero ciclo dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione. 3. I paragrafi 1 e 2 si applicano conformemente alla decisione 2010/427/UE del Consiglio ( 3 ) . Articolo 3 1. La Commissione concorda con le autorità di ciascun paese partner, conformemente all’articolo 7, paragrafo 2, le condizioni di politica economica e le condizioni finanziarie, chiaramente definite e incentrate sulle riforme strutturali e sulla solidità delle finanze pubbliche, alle quali deve essere subordinata l’assistenza macrofinanziaria dell’Unione. Tali condizioni di politica economica e condizioni finanziarie sono stabilite in un protocollo d’intesa comprensivo di un calendario per il loro soddisfacimento. Le condizioni di politica economica e le condizioni finanziarie stabilite nel protocollo d’intesa sono coerenti con gli accordi o con le intese di cui all’articolo 1, paragrafo 3, compresi i programmi di aggiustamento macroeconomico e di riforma strutturale attuati dal paese partner con il sostegno dell’FMI. 2. Le condizioni di cui al paragrafo 1 mirano, in particolare, a rafforzare l’efficienza, la trasparenza e la rendicontabilità dei sistemi di gestione delle finanze pubbliche nei paesi partner, anche ai fini del ricorso all’assistenza macrofinanziaria dell’Unione. Nella definizione delle misure di politica si tengono inoltre in debita considerazione i progressi conseguiti sul piano dell’apertura reciproca dei mercati, dello sviluppo di un commercio disciplinato da regole ed equo, nonché di altre priorità della politica esterna dell’Unione. I progressi compiuti nel conseguimento di tali obiettivi sono oggetto di un controllo regolare da parte della Commissione. 3. Le condizioni finanziarie dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione sono stabilite in dettaglio in un accordo di prestito da concludere tra la Commissione e le autorità di ciascun paese partner separatamente («accordo di prestito»). 4. La Commissione verifica a intervalli regolari che le condizioni di cui all’articolo 4, paragrafo 3, continuino ad essere soddisfatte, verificando anche che le politiche economiche del paese partner siano in linea con gli obiettivi dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione. A tal fine, la Commissione opera in stretto coordinamento con l’FMI e con la Banca mondiale e, ove necessario, con il Parlamento europeo e con il Consiglio. Articolo 4 1. Alle condizioni previste al paragrafo 3, la Commissione mette a disposizione l’assistenza macrofinanziaria dell’Unione in due rate. L’importo di ciascuna rata è fissato nel protocollo d’intesa. 2. Per gli importi dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione è prevista una dotazione, ove richiesto, ai sensi del regolamento (CE, Euratom) n. 480/2009 del Consiglio ( 4 ) . 3. La Commissione decide di versare le rate a condizione che siano rispettate tutte le condizioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la condizione preliminare di cui all&#8217;articolo 2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un bilancio costantemente soddisfacente dell&#8217;attuazione di un accordo di credito non cautelare con l&#8217;FMI;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;attuazione soddisfacente delle condizioni di politica economica e delle condizioni finanziarie concordate nel protocollo d&#8217;intesa.</p></td></tr></tbody></table> Il versamento della seconda rata non è effettuato, in linea di principio, prima di tre mesi dal versamento della prima rata. 4. Qualora le condizioni di cui al paragrafo 3, primo comma, non siano soddisfatte, la Commissione sospende temporaneamente o annulla l’erogazione dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione. In tali casi, comunica al Parlamento europeo e al Consiglio le ragioni della sospensione o dell’annullamento. 5. L’assistenza macrofinanziaria dell’Unione è erogata alla banca centrale del paese partner. Alle condizioni che saranno concordate nel protocollo d’intesa, tra cui la conferma del fabbisogno residuo di finanziamento di bilancio, i fondi dell’Unione possono essere trasferiti al ministero delle Finanze come beneficiario finale. Articolo 5 1. Le operazioni di assunzione ed erogazione di prestiti relative all’assistenza macrofinanziaria dell’Unione sono effettuate in euro utilizzando una data di valuta identica e non comportano trasformazione delle scadenze a carico dell’Unione, né la espongono a rischi di cambio o di tasso d’interesse o ad altri rischi commerciali. 2. Se le circostanze lo consentono, e qualora il paese partner ne faccia richiesta, la Commissione può adottare le disposizioni necessarie per garantire che nelle condizioni del prestito sia inserita una clausola di rimborso anticipato e che essa sia accompagnata da una clausola analoga nelle condizioni per le operazioni di assunzione del prestito. 3. Qualora le circostanze consentano un miglioramento del tasso di interesse sul prestito e il paese partner ne faccia richiesta, la Commissione può decidere di procedere a un rifinanziamento della totalità, o di parte, dei prestiti iniziali o può procedere a una ristrutturazione delle relative condizioni finanziarie. Le operazioni di rifinanziamento o di ristrutturazione sono effettuate alle condizioni di cui ai paragrafi 1 e 4 e non comportano una proroga della scadenza dei prestiti assunti, né un aumento dell’ammontare del capitale non ancora rimborsato alla data delle operazioni di rifinanziamento o di ristrutturazione. 4. Tutte le spese sostenute dall’Unione in relazione alle operazioni di assunzione ed erogazione di prestiti di cui alla presente decisione sono a carico del paese partner. 5. La Commissione informa il Parlamento europeo e il Consiglio sull’andamento delle operazioni di cui ai paragrafi 2 e 3. Articolo 6 1. L’assistenza macrofinanziaria dell’Unione è fornita conformemente al regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 5 ) . 2. L’assistenza macrofinanziaria dell’Unione è attuata in gestione diretta. 3. L’accordo di prestito contiene disposizioni: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>che assicurano che il paese partner verifichi a cadenza regolare che i finanziamenti provenienti dal bilancio generale dell&#8217;Unione siano stati correttamente utilizzati, adotti misure atte a prevenire irregolarit&#224; e frodi e, se necessario, intraprenda azioni legali per il recupero dei fondi concessi ai sensi della presente decisione che sono stati oggetto di appropriazione indebita;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>che assicurano la tutela degli interessi finanziari dell&#8217;Unione, in particolare prevedendo misure specifiche di prevenzione e di lotta contro la frode, la corruzione e ogni altra irregolarit&#224; che riguardi l&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione, conformemente ai regolamenti (CE, Euratom) n. 2988/95&#160;<a>(<span>6</span>)</a> e (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio&#160;<a>(<span>7</span>)</a> e al regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>8</span>)</a> e, per gli Stati membri che partecipano alla cooperazione rafforzata riguardante la Procura europea, il regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio&#160;<a>(<span>9</span>)</a>. A tal fine, l&#8217;Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) &#232; espressamente autorizzato a svolgere indagini, tra cui controlli e verifiche sul posto, comprese operazioni di informatica forense e colloqui;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>che autorizzano espressamente la Commissione o i suoi rappresentanti a effettuare controlli, ivi inclusi controlli e verifiche sul posto;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>che autorizzano espressamente la Commissione e la Corte dei conti a procedere a verifiche contabili durante e dopo il periodo di disponibilit&#224; dell&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione, comprese le verifiche contabili documentali e sul posto, come le valutazioni operative;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>che assicurano che l&#8217;Unione abbia diritto al rimborso anticipato del prestito qualora si riscontri che, in relazione alla gestione dell&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione, il paese partner &#232; stato coinvolto in atti di frode o di corruzione o in altre attivit&#224; illegali che ledono gli interessi finanziari dell&#8217;Unione; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>che assicurano che tutti i costi sostenuti dall&#8217;Unione in relazione alle operazioni di assunzione ed erogazione di prestiti di cui alla presente decisione sono a carico del paese partner.</p></td></tr></tbody></table> 4. Prima dell’attuazione dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione la Commissione analizza, per mezzo di una valutazione operativa, la solidità dei meccanismi finanziari, delle procedure amministrative e dei meccanismi di controllo interni ed esterni del paese partner che sono pertinenti ai fini dell’assistenza. Articolo 7 1. La Commissione è assistita da un comitato. Tale comitato è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011. 2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, all’assistenza macrofinanziaria dell’Unione per il Montenegro è applicato l’articolo 4 del regolamento (UE) n. 182/2011, mentre all’assistenza macrofinanziaria dell’Unione per gli altri paesi partner contemplati dalla presente decisione è applicato l’articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. Articolo 8 1. Entro il 30 giugno di ogni anno la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull’attuazione della presente decisione nel corso dell’anno precedente, comprensiva della valutazione dell’attuazione. La relazione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>esamina i progressi ottenuti nell&#8217;attuazione dell&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>valuta la situazione economica e le prospettive dei paesi partner, nonch&#233; i progressi ottenuti nell&#8217;attuazione delle misure di politica di cui all&#8217;articolo 3, paragrafo 1;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>indica il legame tra le condizioni di politica economica definite nel protocollo d&#8217;intesa, i risultati economici e di bilancio dei paesi partner e le decisioni della Commissione di versare le rate dell&#8217;assistenza macrofinanziaria dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> 2. Entro due anni dalla scadenza del periodo di disponibilità di cui all’articol o 1, paragrafo 4, la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione di valutazione ex post, che analizza i risultati e l’efficienza dell’assistenza macrofinanziaria dell’Unione completata e in quale misura essa abbia contribuito agli obiettivi dell’assistenza. Articolo 9 La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 25 maggio 2020 Per il Parlamento europeo Il presidente D. M. SASSOLI Per il Consiglio La presidente A. METELKO-ZGOMBIĆ <note> ( 1 ) Posizione del Parlamento europeo del 15 maggio 2020 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 20 maggio 2020. ( * ) Tale designazione non pregiudica le posizioni riguardo allo status ed è in linea con la risoluzione 1244 (1999) dell’UNSC e con il parere della CIG sulla dichiarazione di indipendenza del Kosovo. ( 2 ) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione ( GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13 ). ( 3 ) Decisione 2010/427/UE del Consiglio, del 26 luglio 2010, che fissa l’organizzazione e il funzionamento del servizio europeo per l’azione esterna ( GU L 201 del 3.8.2010, pag. 30 ). ( 4 ) Regolamento (CE, Euratom) n. 480/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009, che istituisce un fondo di garanzia per le azioni esterne ( GU L 145 del 10.6.2009, pag. 10 ). ( 5 ) Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 ( GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 ). ( 6 ) Regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95 del Consiglio, del 18 dicembre 1995, relativo alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità ( GU L 312 del 23.12.1995, pag. 1 ). ( 7 ) Regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, dell’11 novembre 1996, relativo ai controlli e alle verifiche sul posto effettuati dalla Commissione ai fini della tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee contro le frodi e altre irregolarità ( GU L 292 del 15.11.1996, pag. 2 ). ( 8 ) Regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 settembre 2013, relativo alle indagini svolte dall’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) e che abroga il regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (Euratom) n. 1074/1999 del Consiglio ( GU L 248 del 18.9.2013, pag. 1 ). ( 9 ) Regolamento (UE) 2017/1939 del Consiglio, del 12 ottobre 2017, relativo all’attuazione di una cooperazione rafforzata sull’istituzione della Procura europea («EPPO») ( GU L 283 del 31.10.2017, pag. 1 ). </note>
ITA
32020D0701
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.9.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 244/7</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/1641 DELLA COMMISSIONE del 12 settembre 2016 recante duecentocinquantaduesima modifica del regolamento (CE) n. 881/2002 del Consiglio, che impone specifiche misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità associate alle organizzazioni dell'ISIL (Dàesh) e di Al-Qaeda LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 881/2002 del Consiglio, del 27 maggio 2002, che impone specifiche misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità associate alle organizzazioni dell'ISIL (Dàesh) e di Al-Qaeda ( 1 ) , in particolare l'articolo 7, paragrafo 1, lettera a), e l'articolo 7 bis , paragrafo 5, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nell'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 figura l'elenco delle persone, dei gruppi e delle entit&#224; a cui si applica il congelamento dei capitali e delle risorse economiche a norma del regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 6 settembre 2016 il Comitato per le sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha deciso di modificare una voce del suo elenco delle persone, dei gruppi e delle entit&#224; a cui si applica il congelamento dei capitali e delle risorse economiche. Occorre pertanto aggiornare opportunamente l'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 12 settembre 2016 Per la Commissione, a nome del presidente Capo facente funzioni del Servizio degli strumenti di politica estera ( 1 ) GU L 139 del 29.5.2002, pag. 9 . ALLEGATO La voce seguente dell'elenco «Persone fisiche» dell'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 è così modificata: «Tarkhan Ismailovich Gaziev (alias a) Ramzan Oduev, b) Tarkhan Isaevich Gaziev, c) Husan Isaevich Gaziev, d) Umar Sulimov, e) Wainakh, f) Sever, g) Abu Bilalal, h) Abu Yasir, i) Abu Asim, j) Husan). Data di nascita: 11.11.1965. Luogo di nascita: villaggio di Bugaroy, distretto di Itum-Kalinskiy, Repubblica dei Ceceni, Federazione russa. Indirizzo: Repubblica araba siriana (localizzazione dell'agosto 2015), b) Iraq (possibile localizzazione alternativa dell'agosto 2015). Nazionalità: (non registrato come cittadino della Federazione russa). Altre informazioni: foto disponibile per l'inserimento nell'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU. Data di designazione di cui all'articolo 7 quinquies , paragrafo 2, punto i): 2.10.2015.» è sostituita da quanto segue: «Tarkhan Ismailovich Gaziev (nome nella grafia originale: Тархан Исмаилович Газиев), (alias a) Ramzan Oduev (nome nella grafia originale: Рамзан Одуев), b) Tarkhan Isaevich Gaziev (nome nella grafia originale: Тархан Исаевич Газиев), c) Husan Isaevich Gaziev (nome nella grafia originale: Хусан Исаевич Газиев), d) Umar Sulimov (nome nella grafia originale: Умар Сулимов), e) Wainakh (nome nella grafia originale: Вайнах), f) Sever (nome nella grafia originale: Север), g) Abu Bilal (nome nella grafia originale: Абу-Билал), h) Abu Yasir (nome nella grafia originale: Абу Ясир), i) Abu Asim (nome nella grafia originale: Абу Ясим), j) Husan (nome nella grafia originale: Хусан), k) Ab-Bilal, l) Abu-Naser). Data di nascita: 11.11.1965. Luogo di nascita: Itum-Kale, distretto di Itum-Kalinskiy, Repubblica dei Ceceni, Federazione russa. Indirizzo: Repubblica araba siriana (localizzazione dell'agosto 2015), b) Iraq (possibile localizzazione alternativa dell'agosto 2015). Nazionalità: Federazione russa. Altre informazioni: foto disponibile per l'inserimento nell'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU. Data di designazione di cui all'articolo 7 quinquies , paragrafo 2, punto i): 2.10.2015.»
ITA
32016R1641
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.2.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 43/18</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2021/143 DELLA COMMISSIONE del 5 febbraio 2021 che modifica l’allegato della convenzione monetaria tra l’Unione europea e lo Stato della Città del Vaticano LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vista la convenzione monetaria del 17 dicembre 2009 tra l’Unione europea e lo Stato della Città del Vaticano ( 1 ) , in particolare l’articolo 8, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La convenzione monetaria tra l&#8217;Unione europea e lo Stato della Citt&#224; del Vaticano (di seguito &#171;la convenzione&#187;) &#232; entrata in vigore il 1<span>o</span> gennaio 2010.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 8, paragrafo 1, della convenzione, lo Stato della Citt&#224; del Vaticano &#232; tenuto ad attuare gli atti giuridici e le norme dell&#8217;Unione in materia di banconote e monete in euro, di prevenzione del riciclaggio di denaro, della frode e della falsificazione di mezzi di pagamento in contante e diversi dal contante, di medaglie e gettoni e di requisiti in materia di comunicazione statistica. Gli atti giuridici e le norme in questione sono elencati nell&#8217;allegato della convenzione monetaria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; opportuno che la Commissione modifichi ogni anno l&#8217;allegato della convenzione monetaria per tener conto dei nuovi atti giuridici e delle nuove norme pertinenti dell&#8217;UE e delle modifiche introdotte nei testi vigenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Gli atti giuridici e le norme dell&#8217;Unione non pi&#249; pertinenti dovrebbero essere depennati dall&#8217;allegato, in cui dovrebbero invece essere aggiunti altri atti giuridici e norme pertinenti dell&#8217;Unione che siano stati adottati o modificati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L&#8217;allegato della convenzione monetaria dovrebbe pertanto essere modificato di conseguenza,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L’allegato della convenzione monetaria tra l’Unione europea e lo Stato della Città del Vaticano è sostituito dall’allegato della presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 5 febbraio 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU C 28 del 4.2.2010, pag. 13 . ALLEGATO «ALLEGATO <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Disposizioni giuridiche da attuare</p></td><td><p>Termine di attuazione</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Prevenzione del riciclaggio di denaro</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p><span>Decisione quadro</span><span>2001/500/GAI</span><span>del Consiglio</span>, del 26 giugno 2001, concernente il riciclaggio di denaro, l&#8217;individuazione, il rintracciamento, il congelamento o sequestro e la confisca degli strumenti e dei proventi di reato (<a>GU L 182 del 5.7.2001, pag. 1</a>).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p><span>Direttiva 2014/42/UE</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell&#8217;Unione europea (<a>GU L 127 del 29.4.2014, pag. 39</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2016 (<span>2</span>)</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p><span>Regolamento (UE) 2015/847</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2015, riguardante i dati informativi che accompagnano i trasferimenti di fondi e che abroga il regolamento (CE) n. 1781/2006 (<a>GU L 141 del 5.6.2015, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2017 (<span>3</span>)</p></td></tr><tr><td><p>4</p></td><td><p><span>Direttiva (UE) 2015/849</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2015, relativa alla prevenzione dell&#8217;uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo, che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 2005/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e la direttiva 2006/70/CE della Commissione (<a>GU L 141 del 5.6.2015, pag. 73</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2017 (<span>3</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificata da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p>Direttiva (UE) 2018/843 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva (UE) 2015/849 relativa alla prevenzione dell&#8217;uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo e che modifica le direttive 2009/138/CE e 2013/36/UE (<a>GU L 156 del 19.6.2018, pag. 43</a>).</p></td><td><p>31 marzo 2020 (<span>6</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>integrata da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>6</p></td><td><p>Regolamento delegato (UE) 2016/1675 della Commissione, del 14 luglio 2016, che integra la direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio individuando i paesi terzi ad alto rischio con carenze strategiche (<a>GU L 254 del 20.9.2016, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2017 (<span>5</span>)</p></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><p>modificato da:</p><p>Regolamento delegato (UE) 2018/105 della Commissione, del 27 ottobre 2017, che modifica il regolamento delegato (UE) 2016/1675 per quanto riguarda l&#8217;aggiunta dell&#8217;Etiopia all&#8217;elenco dei paesi terzi ad alto rischio nella tabella di cui al punto I dell&#8217;allegato (<a>GU L 19 del 24.1.2018, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 marzo 2019 (<span>6</span>)</p></td></tr><tr><td><p>8</p></td><td><p>Regolamento delegato (UE) 2018/212 della Commissione, del 13 dicembre 2017, recante modifica del regolamento delegato (UE) 2016/1675 che integra la direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda l&#8217;aggiunta di Sri Lanka, Trinidad e Tobago e Tunisia alla tabella di cui al punto I dell&#8217;allegato (<a>GU L 41 del 14.2.2018, pag. 4</a>).</p></td><td><p>31 marzo 2019 (<span>6</span>)</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Regolamento delegato (UE) 2018/1467 della Commissione, del 27 luglio 2018, recante modifica del regolamento delegato (UE) 2016/1675 che integra la direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda l&#8217;aggiunta del Pakistan nella tabella di cui al punto I dell&#8217;allegato (<a>GU L 246 del 2.10.2018, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2019 (<span>7</span>)</p></td></tr><tr><td><p>10</p></td><td><p>Regolamento delegato (UE) 2019/758 della Commissione, del 31 gennaio 2019, che integra la direttiva (UE) 2015/849 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per l&#8217;azione minima e il tipo di misure supplementari che gli enti creditizi e gli istituti finanziari devono intraprendere per mitigare il rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo in taluni paesi terzi (<a>GU L 125 del 14.5.2019, pag. 4</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2020 (<span>7</span>)</p></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><p><span>Regolamento (UE) 2018/1672</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, relativo ai controlli sul denaro contante in entrata nell&#8217;Unione o in uscita dall&#8217;Unione e che abroga il regolamento (CE) n. 1889/2005 (<a>GU L 284 del 12.11.2018, pag. 6</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2021 (<span>7</span>)</p></td></tr><tr><td><p>12</p></td><td><p><span>Direttiva (UE) 2018/1673</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale (<a>GU L 284 del 12.11.2018, pag. 22</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2021 (<span>7</span>)</p></td></tr><tr><td><p>13</p></td><td><p>Direttiva (UE) 2019/1153 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, che reca disposizioni per agevolare l&#8217;uso di informazioni finanziarie e di altro tipo a fini di prevenzione, accertamento, indagine o perseguimento di determinati reati, e che abroga la decisione 2000/642/GAI del Consiglio (<a>GU L 186 dell&#8217;11.7.2019, pag. 122</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2023 (<span>8</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Prevenzione della frode e della falsificazione</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>14</p></td><td><p><span>Regolamento (CE) n. 1338/2001 del Consiglio</span>, del 28 giugno 2001, che definisce talune misure necessarie alla protezione dell&#8217;euro contro la falsificazione (<a>GU L 181 del 4.7.2001, pag. 6</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2010</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificato da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>15</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 44/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008, recante modifica del regolamento (CE) n. 1338/2001, che definisce talune misure necessarie alla protezione dell&#8217;euro contro la falsificazione (<a>GU L 17 del 22.1.2009, pag. 1</a>).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>16</p></td><td><p><span>Regolamento (CE) n. 2182/2004 del Consiglio</span>, del 6 dicembre 2004, relativo a medaglie e gettoni simili alle monete metalliche in euro (<a>GU L 373 del 21.12.2004, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2010</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificato da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>17</p></td><td><p>Regolamento (CE) n. 46/2009 del Consiglio, del 18 dicembre 2008, che modifica il regolamento (CE) n. 2182/2004 relativo a medaglie e gettoni simili alle monete metalliche in euro (<a>GU L 17 del 22.1.2009, pag. 5</a>).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>18</p></td><td><p><span>Direttiva 2014/62/UE</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, sulla protezione mediante il diritto penale dell&#8217;euro e di altre monete contro la falsificazione e che sostituisce la decisione quadro 2000/383/GAI del Consiglio (<a>GU L 151 del 21.5.2014, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2016 (<span>2</span>)</p></td></tr><tr><td><p>19</p></td><td><p><span>Direttiva (UE) 2019/713</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, relativa alla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti e che sostituisce la decisione quadro 2001/413/GAI del Consiglio (<a>GU L 123 del 10.5.2019, pag. 18</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2021 (<span>7</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Disposizioni sulle banconote e monete in euro</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>20</p></td><td><p><span>Conclusioni del Consiglio del 10 maggio 1999</span> sul sistema di gestione della qualit&#224; per le monete in euro</p></td><td><p>31 dicembre 2010</p></td></tr><tr><td><p>21</p></td><td><p><span>Indirizzo BCE/2003/5 della Banca centrale europea</span>, del 20 marzo 2003, relativo all&#8217;applicazione dei provvedimenti diretti a contrastare le riproduzioni irregolari di banconote in euro e alla sostituzione e al ritiro di banconote in euro (2003/206/CE) (<a>GU L 78 del 25.3.2003, pag. 20</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2010</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificato da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>22</p></td><td><p>Indirizzo BCE/2013/11 della Banca centrale europea, del 19 aprile 2013, che modifica l&#8217;indirizzo BCE/2003/5 relativo all&#8217;applicazione dei provvedimenti diretti a contrastare le riproduzioni irregolari di banconote in euro e alla sostituzione e al ritiro di banconote in euro (2013/212/UE) (<a>GU L 118 del 30.4.2013, pag. 43</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2014 (<span>1</span>)</p></td></tr><tr><td><p>23</p></td><td><p><span>Decisione BCE/2010/14 della Banca centrale europea</span>, del 16 settembre 2010, relativa al controllo dell&#8217;autenticit&#224; e idoneit&#224; delle banconote in euro e al loro ricircolo (2010/597/UE) (<a>GU L 267 del 9.10.2010, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2012</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificata da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>24</p></td><td><p>Decisione BCE/2012/19 della Banca centrale europea del 7 settembre 2012, recante modifica alla decisione BCE/2010/14 relativa al controllo dell&#8217;autenticit&#224; e idoneit&#224; delle banconote in euro e al loro ricircolo (2012/507/UE) (<a>GU L 253 del 20.9.2012, pag. 19</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2013 (<span>1</span>)</p></td></tr><tr><td><p>25</p></td><td><p>Decisione (UE) 2019/2195 della Banca centrale europea, del 5 dicembre 2019, che modifica la Decisione BCE/2010/14 relativa al controllo dell&#8217;autenticit&#224; e idoneit&#224; delle banconote in euro e al loro ricircolo (BCE/2019/39) (<a>GU L 330 del 20.12.2019, pag. 91</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2021 (<span>8</span>)</p></td></tr><tr><td><p>26</p></td><td><p><span>Regolamento (UE) 1210/2010</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2010, relativo all&#8217;autenticazione delle monete in euro e al trattamento delle monete non adatte alla circolazione (<a>GU L 339 del 22.12.2010, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2012</p></td></tr><tr><td><p>27</p></td><td><p><span>Regolamento (UE) n. 651/2012</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, sull&#8217;emissione di monete in euro (<a>GU L 201 del 27.7.2012, pag. 135</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2013 (<span>1</span>)</p></td></tr><tr><td><p>28</p></td><td><p><span>Decisione BCE/2013/10 della Banca centrale europea</span>, del 19 aprile 2013, relativa a tagli, specifiche, riproduzioni, sostituzione e ritiro delle banconote in euro (2013/211/UE) (<a>GU L 118 del 30.4.2013, pag. 37</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2014 (<span>1</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificata da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>29</p></td><td><p>Decisione (UE) 2019/669 della Banca centrale europea, del 4 aprile 2019, che modifica la decisione BCE/2013/10 relativa a tagli, specifiche, riproduzioni, sostituzione e ritiro delle banconote in euro (BCE/2019/9) (<a>GU L 113 del 29.4.2019, pag. 6</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2020 (<span>7</span>)</p></td></tr><tr><td><p>30</p></td><td><p><span>Regolamento (UE) n. 729/2014 del Consiglio</span>, del 24 giugno 2014, riguardante i valori unitari e le specificazioni tecniche delle monete metalliche in euro destinate alla circolazione (rifusione) (<a>GU L 194 del 2.7.2014, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2013 (<span>2</span>)</p></td></tr></tbody></table> Sezione dell’allegato della convenzione monetaria, in conformità del regime ad hoc del comitato misto su richiesta della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, relativa all’inclusione delle pertinenti norme applicabili ai soggetti che espletano attività finanziarie su base professionale <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Parti pertinenti dei seguenti strumenti giuridici</p></td><td><p>Termine di attuazione</p></td></tr><tr><td><p>31</p></td><td><p><span>Direttiva 86/635/CEE del Consiglio</span>, dell&#8217;8 dicembre 1986, relativa ai conti annuali ed ai conti consolidati delle banche e degli altri istituti finanziari (<a>GU L 372 del 31.12.1986, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2016 (<span>2</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificata da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>32</p></td><td><p>Direttiva 2001/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001 (<a>GU L 283 del 27.10.2001, pag. 28</a>).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>33</p></td><td><p>Direttiva 2003/51/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2003 (<a>GU L 178 del 17.7.2003, pag. 16</a>).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>34</p></td><td><p>Direttiva 2006/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2006 (<a>GU L 224 del 16.8.2006, pag. 1</a>).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>35</p></td><td><p><span>Direttiva 2013/36/UE</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, sull&#8217;accesso all&#8217;attivit&#224; degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento, che modifica la direttiva 2002/87/CE e abroga le direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE (<a>GU L 176 del 27.6.2013, pag. 338</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2017 (<span>2</span>)</p></td></tr><tr><td><p>36</p></td><td><p><span>Regolamento (UE) n. 575/2013</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 (<a>GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1</a>) e le relative pertinenti misure di livello 2</p></td><td><p>31 dicembre 2017 (<span>2</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificato da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>37</p></td><td><p>Regolamento (UE) 2017/2395 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda le disposizioni transitorie volte ad attenuare l&#8217;impatto dell&#8217;introduzione dell&#8217;IFRS 9 sui fondi propri e per il trattamento delle grandi esposizioni di talune esposizioni del settore pubblico denominate nella valuta nazionale di uno Stato membro (<a>GU L 345 del 27.12.2017, pag. 27</a>).</p></td><td><p>30 giugno 2019 (<span>6</span>)</p></td></tr><tr><td><p>38</p></td><td><p>Regolamento (UE) 2017/2401 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2017, che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento (<a>GU L 347 del 28.12.2017, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 marzo 2020 (<span>6</span>)</p></td></tr><tr><td><p>39</p></td><td><p>Regolamento (UE) 2019/630 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda la copertura minima delle perdite sulle esposizioni deteriorate (<a>GU L 111 del 25.4.2019, pag. 4</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2020 (<span>7</span>)</p></td></tr><tr><td><p>40</p></td><td><p>Regolamento (UE) 2019/876 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2019, che modifica il regolamento (UE) n. 575/2013 per quanto riguarda il coefficiente di leva finanziaria, il coefficiente netto di finanziamento stabile, i requisiti di fondi propri e passivit&#224; ammissibili, il rischio di controparte, il rischio di mercato, le esposizioni verso controparti centrali, le esposizioni verso organismi di investimento collettivo, le grandi esposizioni, gli obblighi di segnalazione e informativa e il regolamento (UE) n. 648/2012 (<a>GU L 150 del 7.6.2019, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2023 (<span>8</span>)</p></td></tr><tr><td><p>41</p></td><td><p><span>Regolamento (UE) n. 596/2014</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo agli abusi di mercato (regolamento sugli abusi di mercato) e che abroga la direttiva 2003/6/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e le direttive 2003/124/CE, 2003/125/CE e 2004/72/CE della Commissione (<a>GU L 173 del 12.6.2014, pag. 1</a>) e le relative pertinenti misure di livello 2</p></td><td><p>30 settembre 2018 (<span>4</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificato da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>42</p></td><td><p>Regolamento (UE) 2016/1033 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 giugno 2016, che modifica il regolamento (UE) n. 600/2014 sui mercati degli strumenti finanziari, il regolamento (UE) n. 596/2014 relativo agli abusi di mercato e il regolamento (UE) n. 909/2014 relativo al miglioramento del regolamento titoli nell&#8217;Unione europea e ai depositari centrali di titoli (<a>GU L 175 del 30.6.2016, pag. 1</a>).</p></td><td><p>30 settembre 2018 (<span>5</span>)</p></td></tr><tr><td><p>43</p></td><td><p><span>Direttiva 2014/57/UE</span> del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa alle sanzioni penali in caso di abusi di mercato (direttiva abusi di mercato) (<a>GU L 173 del 12.6.2014, pag. 179</a>).</p></td><td><p>30 settembre 2018 (<span>4</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Normativa relativa alla raccolta dei dati statistici</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>44</p></td><td><p><span>Indirizzo BCE/2013/24 della Banca centrale europea</span>, del 25 luglio 2013, relativo agli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore dei conti finanziari trimestrali (2014/3/UE) (<a>GU L 2 del 7.1.2014, pag. 34</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2016 (<span>2</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificato da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>45</p></td><td><p>Indirizzo (UE) 2016/66 della Banca centrale europea, del 26 novembre 2015, che modifica l&#8217;Indirizzo BCE/2013/24 relativo agli obblighi di segnalazione statistica della Banca centrale europea nel settore dei conti finanziari trimestrali (BCE/2015/40) (<a>GU L 14 del 21.1.2016, pag. 36</a>).</p></td><td><p>31 marzo 2017 (<span>4</span>)</p></td></tr><tr><td><p>46</p></td><td><p><span>Regolamento (UE) n. 1071/2013</span> della Banca centrale europea, del 24 settembre 2013, relativo al bilancio del settore delle istituzioni finanziarie monetarie (BCE/2013/33) (<a>GU L 297 del 7.11.2013, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2016 (<span>2</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificato da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>47</p></td><td><p>Regolamento (UE) n. 1375/2014 della Banca centrale europea, del 10 dicembre 2014, che modifica il regolamento (UE) n. 1071/2013 relativo al bilancio del settore delle istituzioni finanziarie monetarie (BCE/2013/33) (BCE/2014/51) (<a>GU L 366 del 20.12.2014, pag. 77</a>).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>48</p></td><td><p><span>Regolamento (UE) n. 1072/2013</span> della Banca centrale europea, del 24 settembre 2013, relativo alle statistiche sui tassi di interesse applicati dalle istituzioni finanziarie monetarie (BCE/2013/34) (<a>GU L 297 del 7.11.2013, pag. 51</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2016 (<span>2</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificato da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>49</p></td><td><p>Regolamento n. 756/2014 della Banca centrale europea, dell&#8217;8 luglio 2014, che modifica il regolamento (UE) n. 1072/2013 (BCE/2013/34) relativo alle statistiche sui tassi di interesse applicati dalle istituzioni finanziarie monetarie (BCE/2014/30) (<a>GU L 205 del 12.7.2014, pag. 14</a>).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>50</p></td><td><p><span>Indirizzo BCE/2014/15 della Banca centrale europea</span>, del 4 aprile 2014, relativo alle statistiche monetarie e finanziarie (rifusione) (2014/810/UE) (<a>GU L 340 del 26.11.2014, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2016 (<span>2</span>)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>modificato da:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>51</p></td><td><p>Indirizzo (UE) 2015/571 della Banca centrale europea, del 6 novembre 2014, che modifica l&#8217;Indirizzo BCE/2014/15 relativo alle statistiche monetarie e finanziarie (BCE/2014/43) (<a>GU L 93 del 9.4.2015, pag. 82</a>).</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>52</p></td><td><p>Indirizzo (UE) 2016/450 della Banca centrale europea, del 4 dicembre 2015, che modifica l&#8217;Indirizzo BCE/2014/15 relativo alle statistiche monetarie e finanziarie (BCE/2015/44) (<a>GU L 86 dell&#8217;1.4.2016, pag. 42</a>).</p></td><td><p>31 marzo 2017 (<span>4</span>)</p></td></tr><tr><td><p>53</p></td><td><p>Indirizzo (UE) 2017/148 della Banca centrale europea, del 16 dicembre 2016, che modifica l&#8217;Indirizzo BCE/2014/15 relativo alle statistiche monetarie e finanziarie (BCE/2016/45) (<a>GU L 26 del 31.1.2017, pag. 1</a>).</p></td><td><p>1 novembre 2017 (<span>5</span>)</p></td></tr><tr><td><p>54</p></td><td><p>Indirizzo (UE) 2018/877 della Banca centrale europea, del 1<span>o</span> giugno 2018, che modifica l&#8217;Indirizzo BCE/2014/15 relativo alle statistiche monetarie e finanziarie (BCE/2018/17) (<a>GU L 154 del 18.6.2018, pag. 22</a>).</p></td><td><p>1 ottobre 2019 (<span>6</span>)</p></td></tr><tr><td><p>55</p></td><td><p>Indirizzo (UE) 2019/1386 della Banca centrale europea, del 7 giugno 2019, che modifica l&#8217;Indirizzo BCE/2014/15 relativo alle statistiche monetarie e finanziarie (BCE/2019/18) (<a>GU L 232 del 6.9.2019, pag. 1</a>).</p></td><td><p>31 dicembre 2020 (<span>8</span>)</p></td></tr></tbody></table> ___________ <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(<span>1</span>)</p></td><td><span>Termine fissato dal comitato misto del 2013.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(<span>2</span>)</p></td><td><span>Termine fissato dal comitato misto del 2014.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(<span>3</span>)</p></td><td><span>Termine fissato dal comitato misto del 2015.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(<span>4</span>)</p></td><td><span>Termine fissato dal comitato misto del 2016.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(<span>5</span>)</p></td><td><span>Termine fissato dal comitato misto del 2017.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(<span>6</span>)</p></td><td><span>Termine fissato dal comitato misto del 2018.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(<span>7</span>)</p></td><td><span>Termine fissato dal comitato misto del 2019.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(<span>8</span>)</p></td><td><span>Termine fissato dal comitato misto del 2020.</span><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> <note> ( *1 ) Come stabilito dal modello per la presentazione semplificata dei dati statistici.» </note>
ITA
32021D0143
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.4.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 112/48</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/588 DELLA COMMISSIONE dell’8 aprile 2022 che modifica gli allegati V e XIV del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 per quanto riguarda le voci relative agli Stati Uniti negli elenchi di paesi terzi da cui è autorizzato l’ingresso nell’Unione di partite di pollame, materiale germinale di pollame e carni fresche di pollame e selvaggina da penna (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale («normativa in materia di sanità animale») ( 1 ) , in particolare l’articolo 230, paragrafo 1, e l’articolo 232, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma del regolamento (UE) 2016/429, per entrare nell&#8217;Unione le partite di animali, materiale germinale e prodotti di origine animale devono provenire da un paese terzo o territorio, oppure da una zona o un compartimento dello stesso, che figura negli elenchi di cui all&#8217;articolo&#160;230, paragrafo 1, di tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> stabilisce le prescrizioni in materia di sanit&#224; animale che le partite di determinate specie e categorie di animali, materiale germinale e prodotti di origine animale da paesi terzi o territori o loro zone o, in caso di animali di acquacoltura, da loro compartimenti, devono soddisfare per l&#8217;ingresso nell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a> stabilisce gli elenchi di paesi terzi, territori o loro zone o compartimenti da cui &#232; autorizzato l&#8217;ingresso nell&#8217;Unione delle specie e categorie di animali, materiale germinale e prodotti di origine animale che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione del regolamento delegato (UE) 2020/692.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Pi&#249; in particolare, gli allegati V e XIV del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 stabiliscono gli elenchi di paesi terzi, territori o loro zone da cui &#232; autorizzato l&#8217;ingresso nell&#8217;Unione, rispettivamente, di partite di pollame e materiale germinale di pollame e di carni fresche di pollame e selvaggina da penna.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Gli Stati Uniti hanno notificato alla Commissione la comparsa di un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; nel pollame. Il focolaio &#232; localizzato nella contea di Suffolk, nello stato di New York (Stati Uniti), ed &#232; stato confermato il 23&#160;marzo 2022 mediante analisi di laboratorio (RT-PCR).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Gli Stati Uniti hanno inoltre notificato alla Commissione la comparsa di altri focolai di influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; nel pollame. I focolai sono localizzati nella contea, gi&#224; colpita, di Hutchinson, nello stato del South Dakota (Stati Uniti), e in un altro stabilimento nella contea di Suffolk, nello stato di New York (Stati Uniti), e sono stati confermati il 25&#160;marzo 2022 mediante analisi di laboratorio (RT-PCR).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>In aggiunta, gli Stati Uniti hanno notificato alla Commissione la comparsa di altri focolai di influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; nel pollame. I focolai sono localizzati nella contea, gi&#224; colpita, di Hutchinson, nello stato del South Dakota (Stati Uniti), nella contea di Clark, nello stato del South Dakota (Stati Uniti), e nella contea di McPherson, nello stato del South Dakota (Stati Uniti), e sono stati confermati il 27&#160;marzo 2022 mediante analisi di laboratorio (RT-PCR).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Gli Stati Uniti hanno altres&#236; notificato alla Commissione la comparsa di altri focolai di influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; nel pollame. I focolai sono localizzati nella contea, gi&#224; colpita, di Guthrie, nello stato dell&#8217;Iowa (Stati Uniti), e nella contea di Hamilton, nello stato dell&#8217;Iowa (Stati Uniti), e sono stati confermati il 28&#160;marzo 2022 mediante analisi di laboratorio (RT-PCR).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Inoltre gli Stati Uniti hanno notificato alla Commissione la comparsa di altri focolai di influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; nel pollame. I focolai sono localizzati nella contea di Bon Homme, nello stato del South Dakota (Stati Uniti), nella contea di Spink, nello stato del South Dakota (Stati Uniti), nella contea di Kandiyohi, nello stato del Minnesota (Stati Uniti), nella contea di Lac qui Parle, nello stato del Minnesota (Stati Uniti), nella contea di Monroe, nello stato di New York (Stati Uniti), nella contea di Johnston, nello stato della North Carolina (Stati Uniti), nella contea di Kidder, nello stato del North Dakota (Stati Uniti), e nella contea, gi&#224; colpita, di Edmunds, nello stato del South Dakota (Stati Uniti), e sono stati confermati il 29&#160;marzo 2022 mediante analisi di laboratorio (RT-PCR).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Gli Stati Uniti hanno inoltre notificato alla Commissione la comparsa di altri focolai di influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; nel pollame. I focolai sono localizzati nella contea, gi&#224; colpita, di Buena Vista, nello stato dell&#8217;Iowa (Stati Uniti), e nella contea di Brule, nello stato del South Dakota (Stati Uniti), e sono stati confermati il 30&#160;marzo 2022 mediante analisi di laboratorio (RT-PCR).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le autorit&#224; veterinarie degli Stati Uniti hanno istituito una zona di controllo di 10&#160;km attorno agli stabilimenti interessati e hanno attuato una politica di abbattimento totale allo scopo di controllare la presenza dell&#8217;influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; e limitare la diffusione della malattia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Gli Stati Uniti hanno fornito alla Commissione informazioni in merito alla situazione epidemiologica nei rispettivi territori e alle misure adottate per impedire l&#8217;ulteriore diffusione dell&#8217;influenza aviaria ad alta patogenicit&#224;. Tali informazioni sono state valutate dalla Commissione. In base a tale valutazione e per proteggere lo stato sanitario dell&#8217;Unione, l&#8217;ingresso nell&#8217;Unione di partite di pollame, materiale germinale di pollame e carni fresche di pollame e selvaggina da penna dalle zone soggette a restrizioni istituite dalle autorit&#224; veterinarie degli Stati Uniti a causa dei recenti focolai di influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; non dovrebbe pi&#249; essere autorizzato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza gli allegati V e XIV del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Tenuto conto dell&#8217;attuale situazione epidemiologica negli Stati Uniti per quanto riguarda l&#8217;influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; e del grave rischio della sua introduzione nell&#8217;Unione, le modifiche da apportare al regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 mediante il presente regolamento dovrebbero prendere effetto con urgenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Gli allegati V e XIV del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 sono modificati conformemente all’allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, l’8 aprile 2022 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione, del 30 gennaio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per l’ingresso nell’Unione, e per i movimenti e la manipolazione dopo l’ingresso, di partite di determinati animali, materiale germinale e prodotti di origine animale ( GU L 174 del 3.6.2020, pag. 379 ). ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 della Commissione, del 24 marzo 2021, che stabilisce gli elenchi di paesi terzi, territori o loro zone da cui è autorizzato l’ingresso nell’Unione di animali, materiale germinale e prodotti di origine animale conformemente al regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 114 del 31.3.2021, pag. 1 ). ALLEGATO Gli allegati V e XIV del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 sono così modificati: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l&#8217;allegato V &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>nella parte 1, alla voce relativa agli Stati Uniti, dopo la riga relativa alla zona US-2.46 sono inserite le righe seguenti relative alle zone da US-2.47 a US-2.64:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;<span>US</span></p><p>Stati Uniti</p></td><td><p>US-2.47</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.48</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.49</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.50</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.51</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.52</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.53</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.54</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.55</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.56</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.57</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.58</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.59</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.60</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.61</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.62</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.63</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.64</p></td><td><p>Pollame riproduttore diverso dai ratiti e pollame da reddito diverso dai ratiti</p></td><td><p>BPP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti riproduttori e ratiti da reddito</p></td><td><p>BPR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pollame destinato alla macellazione diverso dai ratiti</p></td><td><p>SP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Ratiti destinati alla macellazione</p></td><td><p>SR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno diversi dai ratiti</p></td><td><p>DOC</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Pulcini di un giorno di ratiti</p></td><td><p>DOR</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 capi di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HEP</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Uova da cova di ratiti</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Meno di 20 uova da cova di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>HE-LT20</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022&#187;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nella parte 2, alla voce relativa agli Stati Uniti, dopo la descrizione della zona US-2.46 sono aggiunte le descrizioni seguenti delle zone da US-2.47 a US-2.64:</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;Stati Uniti</p></td><td><p>US-2.47</p></td><td><p>Stato di New York</p><p>Suffolk 02</p><p>contea di Suffolk: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 72.2766987&#176;W 41.0648541&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 1,2&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra N Ram Island Dr e S Ram Island Dr;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,2&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra Settlers Landing Ln e Charter Ln;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,1&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra James Ln e Jefferys Ln;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 2,9&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra Daniels Ln e Peters Pond rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,5&#160;km a sud-sud-est dall&#8217;intersezione tra Flying Point Rd e Jule Pond Dr;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,1&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra Straight Path Rd e Johnson Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 1,5&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra Nassau Point Road e Bridge Ln;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,1&#160;km a nord-nord-est dall&#8217;intersezione tra Brander Pkwy e Sudee Gln.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.48</p></td><td><p>Stato di New York</p><p>Suffolk 03</p><p>contea di Suffolk: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 72.6978016&#176;W 40.9183644&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 0,7&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra NY Highway 25 e Mill Road;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 1,0&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra Highway 104 e Highway 31;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,3&#160;km a ovest-sud-ovest dall&#8217;intersezione tra Quogo Ln e Howell Ln;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 5,1&#160;km a sud-sud-ovest dall&#8217;intersezione tra Jessup Ln e Dune Road;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 5,4&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra Belleview Avenue e Winnie Road;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,3&#160;km a nord dell&#8217;intersezione tra Biltmore Drive ed Estate Drive;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,0&#160;km dall&#8217;intersezione tra Weeks Avenue e South Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,6&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra Burman Blvd e Grumman Blvd.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.49</p></td><td><p>Stato del South Dakota</p><p>Hutchinson 02</p><p>contea di Hutchinson: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 97.7991513&#176;W 43.5857133&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 1,0&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 262nd Street e&#160;421st Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,6&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 425th Avenue e&#160;264th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,5&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 426th Avenue e&#160;268th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 1,0&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 424th Avenue e&#160;273rd Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,8&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra Benson Road e&#160;275th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,4&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 416th Avenue e&#160;273rd Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,7&#160;km a sud-sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 414th Avenue e&#160;268th Street,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,1&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 416th Avenue e&#160;264th Street.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.50</p></td><td><p>Stato del South Dakota</p><p>Hutchinson 03</p><p>contea di Hutchinson: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 97.6493775&#176;W 43.2646827&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 1,0&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 284th Street e&#160;427th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,4&#160;km a ovest-sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 286th Street e&#160;432nd Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,8&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 434th Avenue e&#160;290th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,9&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 295th Street e&#160;432nd Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,7&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 297th Street e&#160;428th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,4&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 295th Street e&#160;423rd Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 1,3&#160;km a sud-sud-est dall&#8217;intersezione tra 290th Street e&#160;421th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,5&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 286th Street e&#160;423rd Avenue.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.51</p></td><td><p>Stato del South Dakota</p><p>contea di Clark: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 99.5108435&#176;W 45.7226516&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 0,9&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 167th Street e&#160;430th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 1,0&#160;km a est-sud-est dall&#8217;intersezione tra 169th Street e SD Highway 25;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 1,0&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 436th Avenue e&#160;173rd Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,5&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 178th Street e&#160;435th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,7&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 180th Street e&#160;430th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,3&#160;km a sud dall&#8217;intersezione tra 178th Street e&#160;426th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,3&#160;km a nord dall&#8217;intersezione tra 174th Street e&#160;424th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 1,7&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 169th Street e&#160;427th Avenue.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.52</p></td><td><p>Stato del South Dakota</p><p>contea di McPherson: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 99.5108435&#176;W 45.7226516&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 0,1&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 334th Avenue e&#160;115th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 2,3&#160;km a est-nord-est dall&#8217;intersezione tra 337th Avenue e&#160;117th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 1,8&#160;km a nord-nord-est dall&#8217;intersezione tra 340th Avenue e&#160;122nd Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 1,2&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 125th Street e&#160;338th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,8&#160;km a sud dall&#8217;intersezione tra 127th Street e&#160;334th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,6&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 126th Street e&#160;329th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,7&#160;km a nord dall&#8217;intersezione tra 122nd Street e&#160;327th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 1,2&#160;km a est-nord-est dall&#8217;intersezione tra 117th Street e&#160;328th Avenue.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.53</p></td><td><p>Stato del South Dakota</p><p>contea di Bon Homme: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 97.9308421&#176;W 43.1811932&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 3,4&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra (97.9717806&#176;W 43.1795462&#176;N) e State Rd 37;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 97.8431972&#176;W 43.1572179&#176;N;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 2,9&#160;km a nord-nord-est dall&#8217;intersezione tra 298th Street e&#160;419th Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,7&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 418th Avenue e&#160;301st Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 1,1&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 413th Avenue e&#160;302nd Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,2&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 409th Avenue e&#160;301st Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,7&#160;km a nord dall&#8217;intersezione tra State Road 46 e&#160;(98.0505754&#176;W 43.0890461&#176;N);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: (98.0158792&#176;W 43.1540995&#176;N).</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.54</p></td><td><p>Stato del South Dakota</p><p>contea di Spink: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 98.2900295&#176;W 44.8881738&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 1,3&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 397th Ave e&#160;173rd St;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,1&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 401st Ave e&#160;174th St;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,5&#160;km a sud dall&#8217;intersezione tra 178th Street e&#160;403rd Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 1,2&#160;km a ovest-nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 402nd Avenue e&#160;183rd Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,4&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 397th Avenue e&#160;185th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,9&#160;km a ovest-sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 393rd Avenue e&#160;183rd Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,9&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 179th Street e&#160;391st Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,5&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 174th Street e&#160;392nd Avenue.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.55</p></td><td><p>Stato dell&#8217;Iowa</p><p>contea di Guthrie: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 94.5217171&#176;W 41.7854372&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 1,0&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 150th Street e Maple Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,7&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 180th Trl e Quail Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 1,0&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra 215th Street e Redwood Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,5&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra Monteith Road e Quail Avenue;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,5&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 275th Street e Lost Trl;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,8&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra 260th Street e Grove Trl;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 1,5&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 220th Street e Grant Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,2&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra 170th Street e Hickory Avenue.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.56</p></td><td><p>Stato dell&#8217;Iowa</p><p>contea di Hamilton: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 93.5972508&#176;W 42.3911253&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 0,9&#160;km a nord-nord-est dall&#8217;intersezione tra 280th St e Tollman Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,8&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 290th St e Xircus Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,4&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 340th St e Ziegler Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,4&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 380th St e Xircus Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 1,2&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra Christytown Rd e Tollman Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,7&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 380th St e Poplar Grove Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,3&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra Nelson Ave e Rosendale Dr;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,4&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 290th St e Poplar Grove Ave.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.57</p></td><td><p>Stato del Minnesota</p><p>contea di Kandiyohi: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 94.9910698&#176;W 45.1278180&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 0,5&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 8th Ave NE e&#160;41st St NE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,8&#160;km a nord-nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 105th St SE e&#160;30th Ave SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 1,1&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra 120th St SE e&#160;90th Ave SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,8&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 154th Ave SE e County Road 8 SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,8&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 30th St SE e&#160;180th Ave SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 1,4&#160;km a sud-sud-est dall&#8217;intersezione tra 30th St SW e&#160;142nd Ave SW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 1,6&#160;km a sud-sud-est dall&#8217;intersezione tra 60th St SW e&#160;75th Ave SW;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,3&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 24th St SW e&#160;20th Ave SW.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.58</p></td><td><p>Stato del Minnesota</p><p>contea di Lac qui Parle: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 96.3534217&#176;W 44.9677460&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 1,3&#160;km a sud dall&#8217;intersezione tra 220th St e&#160;151st Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,9&#160;km a sud-sud-est dall&#8217;intersezione tra 200th St e&#160;191st Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,7&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra 150th St e&#160;205th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,9&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 110th St N e&#160;195th Ave N;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,6&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 150th St e&#160;270th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,8&#160;km a sud dall&#8217;intersezione tra 110th St N e&#160;107th Ave N;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,8&#160;km a sud dall&#8217;intersezione tra 172nd St e&#160;486th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,8&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 111th Ave e Highway 212.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.59</p></td><td><p>Stato di New York</p><p>contea di Monroe: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 77.8429728&#176;W 43.3702623&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 2,8&#160;km a nord-nord-est dall&#8217;intersezione tra Walker Lake Ontario Rd e Shore Aces Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,4&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra Lake Ontario State Pkwy e Lighthouse Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,8&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra Parma Center Rd e Manitou Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 4&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra N Union St e Ogden Parma Townline Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 1,4&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra Campbell Rd e Gallup Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,2&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra Edmunds Rd e Redman Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,2&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra County Line Rd e Roosevelt Hwy;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,7&#160;km a nord dall&#8217;intersezione tra Moscow Rd e Priem Rd.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.60</p></td><td><p>Stato del North Carolina</p><p>contea di Johnston: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 78.2634728&#176;W 35.4302926&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 0,5&#160;km a nord-nord-ovest dall&#8217;intersezione tra Grabtown Rd e Avenue Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 1,3&#160;km a sud-sud-ovest dall&#8217;intersezione tra Brogden Rd e Richardson Bridge Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,2&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra Sambo Lambert Rd e Seiah Church Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,5&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra Corbett Hill Rd e Dobbersville Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,9&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra Cannan Rd e Corbett Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 1,8&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra US Highway 701 S e Harper House Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,5&#160;km a sud dall&#8217;intersezione tra Barefoot Farm Ln e White Oak Rd;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 1,5&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra Guin Rd e Devils Racetrack Rd.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.61</p></td><td><p>Stato del North Dakota</p><p>contea di Kidder: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 99.9823203&#176;W 46.9050337&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 1,5&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 36th St SE e&#160;23rd Ave SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,4&#160;km a nord dall&#8217;intersezione tra 37th St SE e&#160;27th Ave SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,3&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 29th Ave SE e&#160;41st St SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 1,0&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 46th St e&#160;27th Ave SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 1,4&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 48th St SE e&#160;24th Ave SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,4&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 46th St SE e&#160;19th Ave SE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,7&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 431st St NE e&#160;5th Ave NE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 1,3&#160;km a sud-sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 37th St e&#160;19th Ave SE.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.62</p></td><td><p>Stato del South Dakota</p><p>Edmunds 02</p><p>contea di Edmunds: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 99.1309698&#176;W 45.4350214&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 0,2&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 135th St e&#160;353rd Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 1,1&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 137th St e&#160;357th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,9&#160;km a est-nord-est dall&#8217;intersezione tra 141st St e&#160;359th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,5&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 145th St e&#160;358th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,8&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 147th St e&#160;354th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,6&#160;km a nord-nord-est dall&#8217;intersezione tra 146th St e&#160;349th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 0,6&#160;km a sud-est dall&#8217;intersezione tra 141st St e&#160;347th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 1,8&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 137th St e&#160;350th Ave.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.63</p></td><td><p>Stato dell&#8217;Iowa</p><p>Buena Vista 04</p><p>contea di Buena Vista: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 94.9369183&#176;W 42.8731686&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 0,8&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 240th Avenue e&#160;440th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,1&#160;km a ovest-est dall&#8217;intersezione tra W Maine Street e N 4th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,9&#160;km a sud dall&#8217;intersezione tra 150th Avenue e&#160;480th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,2&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra 130th Avenue e&#160;530th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,5&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 240th Avenue e&#160;570th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 0,7&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra 190th Avenue e&#160;550th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 1,2&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 170th Avenue e&#160;170th Street;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,9&#160;km a ovest-sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 200th Avenue e&#160;460th Street.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>US-2.64</p></td><td><p>Stato del South Dakota</p><p>contea di Brule: una zona di un raggio di 10&#160;km che parte dal punto N (coordinate GPS: 98.8850202&#176;W 43.7371251&#176;N) e si estende in senso orario:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a nord: 1,1&#160;km a nord-est dall&#8217;intersezione tra 252nd St e&#160;365th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a nord-est: 0,4&#160;km a sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 253rd St e&#160;370th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>a est: 0,8&#160;km a sud-sud-ovest dall&#8217;intersezione tra 257th St e&#160;372nd Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a sud-est: 0,3&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 262nd St e&#160;370th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>a sud: 0,5&#160;km a ovest dall&#8217;intersezione tra 264th St e&#160;366th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>a sud-ovest: 1,4&#160;km a nord-ovest dall&#8217;intersezione tra 263rd St e&#160;362nd Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>a ovest: 1,0&#160;km a est dall&#8217;intersezione tra 258th St e&#160;360th Ave;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>a nord-ovest: 0,8&#160;km a sud-sud-est dall&#8217;intersezione tra 253rd St e&#160;361st Ave.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nell&#8217;allegato XIV, parte 1, alla voce relativa agli Stati Uniti, dopo la riga relativa alla zona US-2.46 sono inserite le righe seguenti relative alle zone da US-2.47 a US-2.64:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;<span>US</span></p><p>Stati Uniti</p></td><td><p>US-2.47</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>23.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.48</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.49</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>25.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.50</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.51</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.52</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>27.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.53</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.54</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.55</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.56</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.57</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.58</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.59</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.60</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.61</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.62</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.63</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>US-2.64</p></td><td><p>Carni fresche di pollame diverso dai ratiti</p></td><td><p>POU</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di ratiti</p></td><td><p>RAT</p></td><td><p>N, P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Carni fresche di selvaggina da penna</p></td><td><p>GBM</p></td><td><p>P1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30.3.2022&#187;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ITA
32022R0588