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<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.6.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 175/27</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO del 21 maggio 2014 relativa alle modalità pratiche e procedurali per la nomina da parte del Consiglio di tre esperti della giuria di selezione e monitoraggio per l'azione «Capitali europee della cultura» per gli anni dal 2020 al 2033 (2014/353/UE) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, vista la decisione n. 445/2014/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 che istituisce un'azione dell'Unione «Capitali europee della cultura» per gli anni dal 2020 al 2033 e che abroga la decisione n. 1622/2006/CE ( 1 ) , in particolare l'articolo 6, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>a norma dell'articolo 6 della decisione n. 445/2014/UE dovrebbe essere istituita una giuria di esperti indipendenti (&#171;giuria&#187;), incaricata delle procedure di selezione e monitoraggio. La giuria deve essere costituita da dieci esperti nominati dalle istituzioni e dagli organi dell'Unione, tre dei quali dovrebbero essere nominati dal Consiglio per un periodo di tre anni. Tuttavia per quanto riguarda la costituzione della prima giuria, il Consiglio dovrebbe nominare i suoi esperti per un anno al fine di permettere la sostituzione scaglionata degli esperti ed evitare cos&#236; la perdita di esperienza e conoscenze.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Ogni istituzione e organo &#232; autorizzato a scegliere gli esperti conformemente alle proprie procedure. Tuttavia a norma dell'articolo 6, paragrafo 3, primo comma della decisione n. 445/2014/UE, gli esperti dovrebbero essere scelti fra un gruppo di potenziali esperti europei proposti dalla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 6, paragrafo 3, quarto comma della decisione n. 445/2014/UE, nel nominare i propri esperti, le istituzioni e gli organi dell'Unione dovrebbero garantire, nella composizione complessiva della giuria, la complementarit&#224; delle competenze, una distribuzione geografica equilibrata e l'equilibrio di genere.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; opportuno che il Consiglio decida in merito alle modalit&#224; pratiche e procedurali per la nomina dei suoi tre esperti della giuria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Tali modalit&#224; dovrebbero essere eque, non discriminatorie, trasparenti e facili da attuare,</p></td></tr></tbody></table> DECIDE: Articolo 1 1. È organizzato un sorteggio fra gli Stati membri. La partecipazione degli Stati membri al sorteggio è volontaria. Tuttavia, per ridurre al minimo il rischio di un conflitto di interessi, è escluso dal sorteggio lo Stato membro una cui città deve essere selezionata o monitorata durante il mandato degli esperti della giuria. Nell'allegato della presente decisione figura l'elenco degli Stati membri esclusi redatto in conformità di detto principio. 2. Per garantire un'ampia copertura geografica sono esclusi dal sorteggio anche gli Stati membri che hanno raccomandato gli esperti per la nomina da parte del Consiglio nel mandato precedente. Articolo 2 1. I primi tre Stati membri sorteggiati hanno diritto a raccomandare un esperto ciascuno. 2. A tale proposito ciascuno dei tre Stati membri sceglie un esperto dal gruppo di potenziali esperti europei istituito dalla Commissione e raccomanda che tale esperto sia nominato nella giuria. 3. Alla luce di tali raccomandazioni e previa debita valutazione degli esperti raccomandati dal pertinente organo preparatorio del Consiglio, il Consiglio nomina i tre esperti che devono far parte della giuria di selezione e monitoraggio per un periodo di tre anni. 4. In deroga alle disposizioni di cui al paragrafo 3: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il Consiglio nomina i suoi esperti per la giuria 2015 per un periodo di un anno;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>gli esperti nominati per il 2015 sono tuttavia considerati nominati anche per il periodo 2016-2018.</p></td></tr></tbody></table> Pertanto, a norma dell'articolo 1, paragrafo 1, gli Stati membri con città che devono essere selezionate o monitorate dalla giuria 2015 e dalla giuria 2016-2018 sono esclusi dal sorteggio per la nomina degli esperti nella giuria 2015. 5. In caso di dimissioni, decesso o incapacità permanente di un esperto della giuria, lo Stato membro che ha raccomandato tale esperto raccomanda la nomina di un sostituto per la restante durata del mandato di quell'esperto. A tal fine si applica la procedura di cui al presente articolo. Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 21 maggio 2014 Per il Consiglio Il presidente A. KYRIAZIS ( 1 ) GU L 132 del 3.5.2004, pag. 1 . ALLEGATO Elenco degli Stati membri esclusi dal sorteggio ( 1 ) ( 2 ) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Mandato degli esperti del Consiglio nella giuria</p></td><td><p>Stati membri con citt&#224; che sono oggetto della procedura di selezione o monitoraggio svolta dalla giuria di esperti</p></td></tr><tr><td><p>GIURIA 2015</p></td><td><p>Croazia (2020)</p><p>Irlanda (2020)</p><p>Grecia (2021)</p><p>Romania(2021)</p></td></tr><tr><td><p>GIURIA 2016-2018</p></td><td><p>Croazia (2020)</p><p>Irlanda (2020)</p><p>Grecia (2021)</p><p>Romania(2021)</p><p>Lituania (2022)</p><p>Lussemburgo (2022)</p><p>Ungheria (2023)</p><p>Regno Unito (2023)</p><p>Estonia (2024)</p><p>Austria (2024)</p></td></tr><tr><td><p>GIURIA 2019-2021</p></td><td><p>Croazia (2020)</p><p>Irlanda (2020)</p><p>Grecia (2021)</p><p>Romania(2021)</p><p>Lituania (2022)</p><p>Lussemburgo (2022)</p><p>Ungheria (2023)</p><p>Regno Unito (2023)</p><p>Estonia (2024)</p><p>Austria (2024)</p><p>Slovenia (2025)</p><p>Germania (2025)</p><p>Slovacchia (2026)</p><p>Finlandia (2026)</p><p>Lettonia (2027)</p><p>Portogallo (2027)</p></td></tr><tr><td><p>GIURIA 2022-2024</p></td><td><p>Ungheria (2023)</p><p>Regno Unito (2023)</p><p>Estonia (2024)</p><p>Austria (2024)</p><p>Slovenia (2025)</p><p>Germania (2025)</p><p>Slovacchia (2026)</p><p>Finlandia (2026)</p><p>Lettonia (2027)</p><p>Portogallo (2027)</p><p>Repubblica ceca (2028)</p><p>Francia (2028)</p><p>Polonia (2029)</p><p>Svezia (2029)</p><p>Cipro (2030)</p><p>Belgio (2030)</p></td></tr><tr><td><p>GIURIA 2025-2027</p></td><td><p>Slovacchia (2026)</p><p>Finlandia (2026)</p><p>Lettonia (2027)</p><p>Portogallo (2027)</p><p>Repubblica ceca (2028)</p><p>Francia (2028)</p><p>Polonia (2029)</p><p>Svezia (2029)</p><p>Cipro (2030)</p><p>Belgio (2030)</p><p>Malta (2031)</p><p>Spagna (2031)</p><p>Bulgaria (2032)</p><p>Danimarca (2032)</p><p>Paesi Bassi (2033)</p><p>Italia (2033)</p></td></tr><tr><td><p>GIURIA 2028-2030</p></td><td><p>Polonia (2029)</p><p>Svezia (2029)</p><p>Cipro (2030)</p><p>Belgio (2030)</p><p>Malta (2031)</p><p>Spagna (2031)</p><p>Bulgaria (2032)</p><p>Danimarca (2032)</p><p>Paesi Bassi (2033)</p><p>Italia (2033)</p></td></tr><tr><td><p>GIURIA 2031-2033</p></td><td><p>Bulgaria (2032)</p><p>Danimarca (2032)</p><p>Paesi Bassi (2033)</p><p>Italia (2033)</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Elenco basato sull'ordine di nomina per l'attribuzione del titolo di Capitale europea della cultura stabilito nel calendario allegato alla decisione n. 445/2014/UE. ( 2 ) In conformità all'articolo 1, paragrafo 2 della presente decisione sono esclusi dal sorteggio anche gli Stati membri che hanno raccomandato gli esperti per la nomina da parte del Consiglio nel mandato precedente. </note>
ITA
32014D0353
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.6.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 166/14</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2016/1022 DEL CONSIGLIO del 17 giugno 2016 che abroga la decisione 2010/401/UE sull'esistenza di un disavanzo eccessivo a Cipro IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 126, paragrafo 12, vista la raccomandazione della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 13 luglio 2010, con decisione 2010/401/UE del Consiglio<a>&#160;(<span>1</span>)</a>, sulla base di una raccomandazione della Commissione, il Consiglio ha deciso, a norma dell'articolo 126, paragrafo 6, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), che a Cipro esisteva un disavanzo eccessivo. Il Consiglio ha rilevato che, stando ai dati notificati dalle autorit&#224; cipriote nell'aprile 2010, nel 2009 il disavanzo pubblico di Cipro ha raggiunto il 6,1 % del PIL, superando quindi il valore di riferimento del 3 % del PIL previsto dal trattato. Si prevedeva che il debito pubblico lordo avrebbe raggiunto il 62 % del PIL nel 2010, superando quindi il valore di riferimento del 60 % del PIL previsto dal trattato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 13 luglio 2010, ai sensi dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE e dell'articolo 3, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1467/97<a>&#160;(<span>2</span>)</a>, il Consiglio, sulla base di una raccomandazione della Commissione, aveva destinato a Cipro una raccomandazione, al fine di porre termine alla situazione di disavanzo pubblico eccessivo entro il 2012. Tale raccomandazione del Consiglio &#232; stata resa pubblica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 27 gennaio 2011, la Commissione ha concluso che, sulla base delle informazioni disponibili in quel momento, Cipro aveva adottato misure che costituivano progressi adeguati verso la correzione del disavanzo eccessivo entro il termine fissato dal Consiglio. L'11 gennaio 2012, la Commissione ha confermato nuovamente che Cipro aveva adottato misure efficaci verso una correzione tempestiva e duratura del disavanzo eccessivo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Le autorit&#224; cipriote hanno chiesto assistenza finanziaria all'Unione, agli Stati membri la cui moneta &#232; l'euro e al Fondo monetario internazionale (FMI) per favorire il ritorno dell'economia di Cipro a una crescita sostenibile. Il 25 aprile 2013, il Consiglio ha adottato la decisione 2013/236/UE<a>&#160;(<span>3</span>)</a>, destinata a Cipro, riguardante misure specifiche per ripristinare la stabilit&#224; finanziaria e la crescita sostenibile. Parallelamente, il Meccanismo europeo di stabilit&#224; (MES) ha concesso a Cipro uno strumento di assistenza finanziaria. In tale contesto, il 26 aprile 2013 le autorit&#224; cipriote e la Commissione, per conto del MES, hanno firmato un memorandum d'intesa sulle condizioni specifiche di politica economica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il 16 maggio 2013, a norma dell'articolo 3, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1467/97, il Consiglio ha concluso che Cipro aveva adottato misure efficaci ma che si erano verificati eventi economici sfavorevoli imprevisti con importanti conseguenze negative per le finanze pubbliche dopo l'adozione della raccomandazione del Consiglio del 13 luglio 2010. Il Consiglio ha pertanto concluso, su raccomandazione della Commissione, che sussistevano le condizioni di cui all'articolo 3, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1467/97 e ha adottato una nuova raccomandazione destinata a Cipro, a norma dell'articolo 126, paragrafo 7, TFUE, al fine di porre termine alla situazione di disavanzo eccessivo entro il 2016.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il 6 settembre 2013, la Commissione ha concluso che Cipro aveva adottato misure efficaci per correggere il disavanzo eccessivo entro il 2016, come raccomandato dal Consiglio il 16 maggio 2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 10, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 472/2013 del Parlamento europeo e dell Consiglio<a>&#160;(<span>4</span>)</a>, Cipro &#232; stata esonerata dall'obbligo di presentare relazioni distinte nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi e ha invece presentato relazioni nell'ambito del suo programma di aggiustamento macroeconomico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Nel marzo 2016 Cipro &#232; uscita dal suo programma di aggiustamento macroeconomico triennale, che comprendeva l'attuazione di un ambizioso programma di riforme e ha contribuito a garantire la stabilit&#224; finanziaria, a migliorare le finanze pubbliche e a ripristinare una crescita economica sostenibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 4 del protocollo (n. 12) sulla procedura per i disavanzi eccessivi allegato al trattato dell'Unione europea e al TFUE, i dati per l'applicazione della procedura sono forniti dalla Commissione. Nell'ambito dell'applicazione di tale protocollo, gli Stati membri devono notificare due volte l'anno, la prima entro il 1<span>o</span> aprile e la seconda entro il 1<span>o</span> ottobre, i dati del disavanzo pubblico e del debito pubblico e le altre variabili connesse, a norma dell'articolo 3 del regolamento CE) n. 479/2009 del Consiglio<a>&#160;(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Il Consiglio deve adottare una decisione per abrogare una decisione sull'esistenza di un disavanzo eccessivo sulla base dei dati notificati. Inoltre, una decisione sull'esistenza di un disavanzo eccessivo deve essere abrogata solamente se le previsioni della Commissione indicano che il disavanzo non superer&#224; il valore di riferimento previsto dal trattato del 3 % del PIL nel periodo oggetto delle previsioni<a>&#160;(<span>6</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Sulla base dei dati forniti dalla Commissione (Eurostat) a norma dell'articolo 14 del regolamento (CE) n.&#160;479/2009, a seguito dei dati notificati da Cipro nell'aprile 2016, il programma di stabilit&#224; 2016 e le previsioni di primavera&#160;2016 della Commissione giustificano le conclusioni seguenti.</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Nel 2015 il disavanzo pubblico &#232; stato pari all'1 % del PIL, portando il disavanzo al di sotto del valore di riferimento previsto dal trattato del 3 % del PIL, con un anno di anticipo rispetto al termine fissato dal Consiglio. Questo miglioramento &#232; dovuto all'impegno profuso per risanare il bilancio e alla progressiva attenuazione degli effetti<span>una tantum</span> delle misure volte a stabilizzare il settore finanziario sul disavanzo del&#160;2014.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Il programma di stabilit&#224; 2016 presentato dal governo cipriota il 13 maggio 2016 prevede un disavanzo pubblico pari allo 0,4 % del PIL nel 2016 e allo 0,5 % del PIL nel 2017. Le previsioni di primavera 2016 della Commissione prospettano, a politiche invariate, un saldo nominale di &#8211; 0,4 % del PIL nel 2016 e dello 0 % del PIL nel 2017. Pertanto, nel periodo oggetto della previsione il disavanzo dovrebbe attestarsi a livelli inferiori al valore di riferimento del 3 % del PIL stabilito dal trattato.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Secondo la Commissione, il saldo strutturale, ossia il saldo delle amministrazioni pubbliche corretto per il ciclo e al netto delle misure<span>una tantum</span> e di altre misure temporanee, &#232; migliorato del 6,6 % del PIL nel periodo 2013-2015.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Il rapporto debito pubblico lordo/PIL &#232; salito al 108,9 % nel 2015 rispetto al 102,5 % del 2013 a seguito del sostegno pubblico concesso al settore finanziario e della contrazione del PIL nominale. Secondo le previsioni di primavera 2016 della Commissione, il debito pubblico lordo dovrebbe rimanere stabile nel 2016 per poi scendere al 105,4 % del PIL nel 2017, soprattutto a causa dell'aumento del PIL nominale.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>A partire dal 2016, anno successivo alla correzione del disavanzo eccessivo, Cipro &#232; soggetta al braccio preventivo del patto di stabilit&#224; e crescita e dovrebbe assicurare il rispetto sia con del suo obiettivo a medio termine, compreso il rispetto del parametro di riferimento per la spesa, e compiere sufficienti progressi verso il rispetto del criterio del debito a norma dell'articolo 2, paragrafo 1&#160;<span>bis</span>, del regolamento (CE) n. 1467/97. In tale contesto, si prevede che nel 2016 Cipro rispetti il suo obiettivo a medio termine, mentre per il 2017 si prospetta una qualche deviazione. Il saldo strutturale di Cipro dovrebbe registrare un deterioramento superiore a quanto consentito dalla regola del debito transitoria. Nel 2017 saranno necessarie ulteriori misure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 126, paragrafo 12, TFUE, una decisione del Consiglio sull'esistenza di un disavanzo eccessivo dev'essere abrogata quando il Consiglio ritiene che il disavanzo eccessivo nello Stato membro interessato sia stato corretto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Il Consiglio ritiene che il disavanzo eccessivo di Cipro sia stato corretto e che la decisione 2010/401/UE debba pertanto essere abrogata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Da una valutazione complessiva risulta che la situazione di disavanzo eccessivo a Cipro è stata corretta. Articolo 2 La decisione 2010/401/UE è abrogata. Articolo 3 La Repubblica di Cipro è destinataria della presente decisione. Fatto a Lussemburgo, il 17 giugno 2016 Per il Consiglio Il presidente J.R.V.A. DIJSSELBLOEM <note> ( 1 ) Decisione 2010/401/UE del Consiglio, del 13 luglio 2010, sull'esistenza di un disavanzo eccessivo a Cipro ( GU L 186 del 20.7.2010, pag. 30 ). ( 2 ) Regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per l'accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi ( GU L 209 del 2.8.1997, pag. 6 ). ( 3 ) Decisione 2013/236/UE del Consiglio, del 25 aprile 2013, destinata a Cipro, relativa a misure specifiche per ripristinare la stabilità finanziaria e la crescita sostenibile ( GU L 141 del 28.5.2013, pag. 32 ). ( 4 ) Regolamento (UE) n. 472/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, sul rafforzamento della sorveglianza economica e di bilancio degli Stati membri nella zona euro che si trovano o rischiano di trovarsi in gravi difficoltà per quanto riguarda la loro stabilità finanziaria ( GU L 140 del 27.5.2013, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento (CE) n. 479/2009 del Consiglio, del 25 maggio 2009, relativo all'applicazione del protocollo sulla procedura per i disavanzi eccessivi, allegato al trattato che istituisce la Comunità europea ( GU L 145 del 10.6.2009, pag. 1 ). ( 6 ) In linea con le «Specifiche sull'attuazione del patto di stabilità e crescita e linee direttrici sulla presentazione e il contenuto dei programmi di stabilità e convergenza» del 3 settembre 2012. Cfr.: http://ec.europa.eu/economy_finance/economic_governance/sgp/pdf/coc/code_of_conduct_en.pdf </note>
ITA
32016D1022
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.10.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 258/241</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2022/1740 DEL PARLAMENTO EUROPEO del 4 maggio 2022 sul discarico per l’esecuzione del bilancio del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) per l’esercizio 2020 IL PARLAMENTO EUROPEO, <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti i conti annuali definitivi del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie relativi all&#8217;esercizio 2020,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle agenzie dell&#8217;UE per l&#8217;esercizio finanziario 2020, corredata delle risposte delle agenzie&#160;<a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l&#8217;affidabilit&#224; dei conti nonch&#233; la legittimit&#224; e la regolarit&#224; delle relative operazioni&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l&#8217;esercizio 2020 a norma dell&#8217;articolo&#160;287 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio del 28&#160;febbraio 2022 sul discarico da dare al Centro per l&#8217;esecuzione del bilancio per l&#8217;esercizio 2020 (06003/2022&#160;&#8212; C9-0079/2022),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto l&#8217;articolo&#160;319 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18&#160;luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell&#8217;Unione, che modifica i regolamenti (UE) n.&#160;1296/2013, (UE) n.&#160;1301/2013, (UE) n.&#160;1303/2013, (UE) n.&#160;1304/2013, (UE) n.&#160;1309/2013, (UE) n.&#160;1316/2013, (UE) n.&#160;223/2014, (UE) n.&#160;283/2014 e la decisione n.&#160;541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n.&#160;966/2012&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, in particolare l&#8217;articolo&#160;70,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (CE) n.&#160;851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21&#160;aprile 2004, con il quale si crea un Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, in particolare l&#8217;articolo&#160;23,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) 2019/715 della Commissione, del 18&#160;dicembre 2018, relativo al regolamento finanziario quadro degli organismi istituiti in virt&#249; del TFUE e del trattato Euratom, di cui all&#8217;articolo&#160;70 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, in particolare l&#8217;articolo&#160;105,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti l&#8217;articolo&#160;100 e l&#8217;allegato V del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il parere della commissione per l&#8217;ambiente, la sanit&#224; pubblica e la sicurezza alimentare,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0099/2022),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>concede il discarico alla direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie per l&#8217;esecuzione del bilancio del Centro per l&#8217;esercizio 2020;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>incarica la sua presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante alla direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span> (serie L).</p></td></tr></tbody></table> La presidente Roberta METSOLA Il segretario generale Klaus WELLE <note> ( 1 ) GU C 439 del 29.10.2021, pag. 3 . Relazione annuale della Corte dei conti europea sulle agenzie dell’UE per l’esercizio finanziario 2020: https://www.eca.europa.eu/en/Pages/DocItem.aspx?did=59697 ( 2 ) GU C 439 del 29.10.2021, pag. 3 . Relazione annuale della Corte dei conti europea sulle agenzie dell’UE per l’esercizio finanziario 2020: https://www.eca.europa.eu/en/Pages/DocItem.aspx?did=59697 ( 3 ) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 . ( 4 ) GU L 142 del 30.4.2004, pag. 1 . ( 5 ) GU L 122 del 10.5.2019, pag. 1 . </note>
ITA
32022B1740
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>30.7.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 226/2</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) N. 825/2014 DEL CONSIGLIO del 30 luglio 2014 che modifica il regolamento (UE) n. 692/2014 concernente restrizioni sulle importazioni nell'Unione di merci originarie della Crimea o Sebastopoli, in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 215, vista la decisione 2014/386/PESC del Consiglio, del 23 giugno 2014, concernente misure restrittive in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli ( 1 ) , vista la proposta congiunta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) n. 692/2014 del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a> attua alcune misure di cui alla decisione 2014/386/PESC, in particolare restrizioni sulle merci originarie della Crimea o di Sebastopoli e sulla fornitura, diretta o indiretta, di finanziamenti o assistenza finanziaria, nonch&#233; di assicurazioni e riassicurazioni, connessi all'importazione di tali merci, in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 30 luglio 2014 luglio 2014 il Consiglio ha adottato la decisione 2014/507/PESC<a>&#160;(<span>3</span>)</a>, che modifica la decisione 2014/386/PESC al fine di disporre un divieto applicabile ai nuovi investimenti infrastrutturali nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni, dell'energia e dello sfruttamento delle risorse naturali in Crimea e a Sebastopoli, nonch&#233; all'esportazione di attrezzature o tecnologie chiave connesse a tali settori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Tali misure rientrano nell'ambito di applicazione del trattato e, pertanto, in particolare al fine di garantirne l'applicazione uniforme in tutti gli Stati membri, la loro attuazione richiede un'azione normativa a livello dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 692/2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il presente regolamento dovrebbe entrare in vigore immediatamente per garantire l'efficacia delle misure ivi contemplate,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il regolamento (UE) n. 692/2014 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il titolo &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;Regolamento (UE) n. 692/2014 del Consiglio, del 23 luglio 2014, concernente misure restrittive in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>all'articolo 1 sono aggiunte le seguenti lettere:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;f)</p></td><td><p>&#8220;servizi di intermediazione&#8221;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la negoziazione o l'organizzazione di operazioni dirette all'acquisto, alla vendita o alla fornitura di beni e tecnologie o di servizi finanziari e tecnici, anche da un paese terzo a qualunque altro paese terzo; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la vendita o l'acquisto di beni e tecnologie o di servizi finanziari e tecnici, anche ubicati in paesi terzi, per il loro trasferimento verso un altro paese terzo.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>&#8220;assistenza tecnica&#8221;: qualsiasi supporto tecnico di riparazione, perfezionamento, fabbricazione, assemblaggio, prova, manutenzione o altro servizio tecnico e che pu&#242; assumere le seguenti forme: istruzione, pareri, formazione, trasmissione dell'apprendimento del funzionamento o delle competenze o servizi di consulenza, comprese le forme orali di assistenza;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>sono inseriti i seguenti articoli:</p><p>&#171;Articolo 2 bis</p><p>1.&#160;&#160;&#160;Sono vietati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la concessione di prestiti o crediti finanziari nello specifico connessi alla creazione, all'acquisizione o allo sviluppo di infrastrutture nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni o dell'energia in Crimea o a Sebastopoli;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'acquisizione o l'aumento di una partecipazione in imprese stabilite in Crimea o a Sebastopoli che sono impegnate nella creazione, nell'acquisizione o nello sviluppo di infrastrutture nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni o dell'energia in Crimea o a Sebastopoli, compresa l'acquisizione integrale di tali imprese e l'acquisizione di azioni e di titoli a carattere partecipativo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la creazione di imprese in partecipazione connesse alla creazione, all'acquisizione o allo sviluppo di infrastrutture nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni o dell'energia in Crimea e a Sebastopoli.</p></td></tr></tbody></table><p>2.&#160;&#160;&#160;Sono vietati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la concessione di prestiti o crediti finanziari connessi nello specifico allo sfruttamento delle risorse di petrolio, di gas o di minerali in Crimea o a Sebastopoli;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'acquisizione o l'aumento di una partecipazione in imprese stabilite in Crimea o a Sebastopoli che sono impegnate nello sfruttamento delle risorse di petrolio, di gas o di minerali in Crimea e a Sebastopoli, compresa l'acquisizione integrale di tali imprese e l'acquisizione di azioni e di titoli a carattere partecipativo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la creazione di imprese in partecipazione connesse allo sfruttamento delle risorse di petrolio, gas o minerali in Crimea e a Sebastopoli.</p></td></tr></tbody></table><p>3.&#160;&#160;&#160;Ai fini del presente articolo e dell'articolo 2<span>ter</span> si applicano le seguenti definizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#8220;risorse minerarie&#8221;: quelle elencate nell'allegato II;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#8220;sfruttamento&#8221;: esplorazione, prospezione, estrazione, raffinazione e gestione delle risorse di petrolio, di gas e di minerali e prestazione dei relativi servizi geologici; la definizione, tuttavia, non comprende la manutenzione intesa a garantire la sicurezza delle infrastrutture esistenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>&#8220;raffinazione&#8221;: trasformazione, condizionamento e preparazione per la vendita.</p></td></tr></tbody></table><p>Articolo 2 ter</p><p>&#200; vietato prestare, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica, servizi di intermediazione connessi alle attivit&#224; di investimento di cui all'articolo&#160;2&#160;<span>bis</span>.</p><p>Articolo 2 quater</p><p>1.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato vendere, fornire, trasferire ed esportare, direttamente o indirettamente, le attrezzature e le tecnologie chiave elencate nell'allegato III a persone fisiche o giuridiche, entit&#224; od organismi in Crimea o a Sebastopoli o per l'utilizzo in Crimea o a Sebastopoli.</p><p>2.&#160;&#160;&#160;L'allegato III comprende le attrezzature e le tecnologie chiave connesse alla creazione, all'acquisto o allo sviluppo di infrastrutture nei seguenti settori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>trasporti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>telecomunicazioni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>energia;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>sfruttamento di riserve di petrolio, di gas e di minerali in Crimea e a Sebastopoli.</p></td></tr></tbody></table><p>3.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>prestare, direttamente o indirettamente, assistenza tecnica o servizi di intermediazione connessi alle attrezzature e alle tecnologie chiave elencate nell'allegato III o alla fornitura, alla fabbricazione, alla manutenzione e all'uso dei prodotti elencati nell'allegato III a persone fisiche o giuridiche in Crimea o a Sebastopoli o per l'utilizzo in Crimea o a Sebastopoli; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>fornire, direttamente o indirettamente, finanziamenti o assistenza finanziaria connessi alle attrezzature e alle tecnologie chiave elencate nell'allegato III a persone fisiche o giuridiche in Crimea o a Sebastopoli o per l'utilizzo in Crimea o a Sebastopoli.</p></td></tr></tbody></table><p>4.&#160;&#160;&#160;&#200; vietato partecipare, consapevolmente o deliberatamente, ad attivit&#224; aventi l'obiettivo o l'effetto di eludere i divieti di cui ai paragrafi 1 e 3.</p><p>5.&#160;&#160;&#160;I divieti di cui ai paragrafi 1 e 3 non si applicano all'esecuzione, fino al 28 ottobre 2014, delle operazioni richieste da un contratto commerciale concluso prima del 30&#160;luglio 2014 relativo alle attrezzature o alle tecnologie chiave elencate nell'allegato III o da contratti accessori necessari per l'esecuzione di tali contratti, purch&#233; la persona fisica o giuridica, l'entit&#224; o l'organismo che intende avviare tali operazioni o prestare assistenza per tali operazioni abbia notificato, con un anticipo di almeno 10 giorni lavorativi, l'operazione o l'assistenza all'autorit&#224; competente dello Stato membro in cui &#232; stabilita/o.</p><p>Articolo 2 quinquies</p><p>Gli articoli 2<span>bis</span> e 2<span>ter</span> non si applicano alla concessione di prestiti o crediti finanziari, all'aumento di una partecipazione o alla costituzione di imprese comuni purch&#233;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'operazione sia richiesta da un accordo o da un contratto concluso prima del 30 luglio 2014; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'autorit&#224; competente sia stata informata con un anticipo di almeno 10 giorni lavorativi.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>l'allegato del regolamento (UE) n. 692/2014 &#232; rinominato &#171;allegato I&#187; e sono aggiunti gli allegati II e III contenuti nell'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 30 luglio 2014 Per il Consiglio Il presidente S. GOZI ( 1 ) GU L 183 del 24.6.2014, pag. 70 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 692/2014 del Consiglio, del 23 giugno 2014, concernente restrizioni sulle importazioni nell'Unione di merci originarie della Crimea o Sebastopoli, in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli ( GU L 183 del 24.6.2014, pag. 9 ). ( 3 ) Decisione 2014/507/PESC del Consiglio, del 30 luglio 2014, che modifica la decisione 2014/386/PESC concernente restrizioni sulle merci originarie della Crimea o Sebastopoli, in risposta all'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli (cfr. pagina 20 della presente Gazzetta ufficiale). ALLEGATO « ALLEGATO II Risorse minerarie di cui all'articolo 2 bis: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Designazione delle merci</p></td></tr><tr><td><p>2501&#160;00&#160;10</p></td><td><p>Acqua di mare e acque madri di saline</p></td></tr><tr><td><p>2501&#160;00&#160;31</p></td><td><p>Sali destinati alla trasformazione chimica (separazione di Na da Cl) per la fabbricazione di altri prodotti</p></td></tr><tr><td><p>2501&#160;00&#160;51</p></td><td><p>Sali denaturati o destinati ad altri usi industriali (compresa la raffinazione), esclusa la conservazione o la fabbricazione di prodotti destinati all'alimentazione umana o animale</p></td></tr><tr><td><p>2501&#160;00&#160;99</p></td><td><p>Sale e cloruro di sodio puro, anche in soluzione acquosa oppure addizionati di agenti agglomeranti o di agenti che assicurano una buona fluidit&#224; (escl. il sale preparato da tavola, il sale destinato alla trasformazione chimica &#8220;separazione di Na da Cl&#8221;, il sale denaturato e il sale destinato ad altri usi industriali e tecnici)</p></td></tr><tr><td><p>2502&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Piriti di ferro non arrostite</p></td></tr><tr><td><p>2503&#160;00</p></td><td><p>Zolfi di ogni specie, esclusi lo zolfo sublimato, lo zolfo precipitato e lo zolfo colloidale</p></td></tr><tr><td><p>2504</p></td><td><p>Grafite naturale</p></td></tr><tr><td><p>2505</p></td><td><p>Sabbie naturali di ogni specie, anche colorate, escluse le sabbie metallifere del capitolo&#160;26</p></td></tr><tr><td><p>2506</p></td><td><p>Quarzi (diversi dalle sabbie naturali); quarziti, anche sgrossate o semplicemente segate o altrimenti tagliate, in blocchi o lastre, di forma quadrata o rettangolare</p></td></tr><tr><td><p>2507&#160;00</p></td><td><p>Caolino ed altre argille caoliniche, anche calcinati</p></td></tr><tr><td><p>2508</p></td><td><p>Altre argille (escluse le argille espanse della voce 6806), andalusite, cianite, sillimanite, anche calcinate; mullite; terre di chamotte o di dinas</p></td></tr><tr><td><p>2509&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Creta</p></td></tr><tr><td><p>2510</p></td><td><p>Fosfati di calcio naturali, fosfati allumino-calcici naturali e crete fosfatiche</p></td></tr><tr><td><p>2511</p></td><td><p>Solfato di bario naturale (baritina); carbonato di bario naturale (witherite), anche calcinato, escluso l'ossido di bario della voce 2816</p></td></tr><tr><td><p>2512&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Farine silicee fossili (per esempio: kieselgur, tripolite, diatomite) ed altre terre silicee analoghe, con densit&#224; apparente non superiore ad 1, anche calcinate</p></td></tr><tr><td><p>2513</p></td><td><p>Pietra pomice; smeriglio; corindone naturale, granato naturale ed altri abrasivi naturali, anche trattati termicamente</p></td></tr><tr><td><p>2514&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Ardesia, anche sgrossata o semplicemente segata o altrimenti tagliata, in blocchi o in lastre di forma quadrata o rettangolare</p></td></tr><tr><td><p>2515</p></td><td><p>Marmi, travertini, calcare di Ecaussines ed altre pietre calcaree da taglio o da costruzione con densit&#224; apparente uguale o superiore a 2,5, ed alabastro, anche sgrossati o semplicemente segati o altrimenti tagliati, in blocchi o in lastre di forma quadrata o rettangolare</p></td></tr><tr><td><p>2516</p></td><td><p>Granito, porfido, basalto, arenaria ed altre pietre da taglio o da costruzione, anche sgrossati o semplicemente segati o altrimenti tagliati, in blocchi o in lastre di forma quadrata o rettangolare</p></td></tr><tr><td><p>2517</p></td><td><p>Sassi, ghiaia, pietre frantumate, dei tipi generalmente utilizzati per calcestruzzo o per massicciate stradali, ferroviarie o altre massicciate, ciottoli e selci, anche trattati termicamente; macadam di loppe, di scorie o di cascami industriali simili, anche contenente materie che rientrano nella prima parte del testo di questa voce; tarmacadam; granuli, scaglie e polveri di pietre delle voci 2515 o 2516, anche trattati termicamente</p></td></tr><tr><td><p>2518</p></td><td><p>Dolomite, anche sinterizzata o calcinata, compresa la dolomite sgrossata o semplicemente segata o altrimenti tagliata, in blocchi o in lastre di forma quadrata o rettangolare; pigiata di dolomite</p></td></tr><tr><td><p>2519&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Carbonato di magnesio naturale (magnesite); magnesia fusa elettricamente; magnesia calcinata a morte (sinterizzata), anche contenente piccole quantit&#224; di altri ossidi aggiunti prima della sinterizzazione; altro ossido di magnesio, anche puro</p></td></tr><tr><td><p>2520</p></td><td><p>Pietra da gesso; anidrite; gessi (costituiti da gesso calcinato o solfato di calcio), anche colorati o addizionati di piccole quantit&#224; di acceleranti o di ritardanti</p></td></tr><tr><td><p>2521&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Pietre calcaree da fonderia (&#8220;castines&#8221;); pietre da calce o da cemento</p></td></tr><tr><td><p>2522</p></td><td><p>Calce viva, calce spenta e calce idraulica, esclusi l'ossido e l'idrossido di calcio della voce 2825</p></td></tr><tr><td><p>2523</p></td><td><p>Cementi idraulici (compresi i cementi non polverizzati detti &#8220;clinkers&#8221;), anche colorati</p></td></tr><tr><td><p>2524</p></td><td><p>Amianto (asbesto)</p></td></tr><tr><td><p>2525</p></td><td><p>Mica, compresa la mica sfaldata in lamine irregolari (&#8220;splittings&#8221;); cascami di mica</p></td></tr><tr><td><p>2526</p></td><td><p>Steatite naturale, anche sgrossata o semplicemente segata o altrimenti tagliata, in blocchi o in lastre di forma quadrata o rettangolare; talco</p></td></tr><tr><td><p>2528&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Borati naturali e loro concentrati (anche calcinati), esclusi i borati estratti dalle soluzioni naturali; acido borico naturale con un contenuto massimo di 85 % di H<span>3</span>BO<span>3</span> sul prodotto secco</p></td></tr><tr><td><p>2529</p></td><td><p>Feldspato; leucite; nefelina e sienite-nefelinica; spatofluore</p></td></tr><tr><td><p>2530</p></td><td><p>Materie minerali non nominate n&#233; comprese altrove</p></td></tr><tr><td><p>2601</p></td><td><p>Minerali di ferro e loro concentrati, comprese le piriti di ferro arrostite (ceneri di piriti)</p></td></tr><tr><td><p>2602&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di manganese e loro concentrati, compresi i minerali manganesiferi ferruginosi e loro concentrati con tenore, in peso, di manganese di 20 % o pi&#249;, sul prodotto secco</p></td></tr><tr><td><p>2603&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di rame e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2604&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di nichel e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2605&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di cobalto e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2606&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di alluminio e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2607&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di piombo e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2608&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di zinco e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2609&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di stagno e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2610&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di cromo e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2611&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di tungsteno e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2612</p></td><td><p>Minerali di uranio o di torio e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2613</p></td><td><p>Minerali di molibdeno e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2614&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Minerali di titanio e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2615</p></td><td><p>Minerali di niobio, di tantalio, di vanadio o di zirconio e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2616</p></td><td><p>Minerali di metalli preziosi e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2617</p></td><td><p>Altri minerali e loro concentrati</p></td></tr><tr><td><p>2618&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Loppe granulate (sabbia di scorie) provenienti dalla fabbricazione della ghisa, del ferro o dell'acciaio</p></td></tr><tr><td><p>2619&#160;00</p></td><td><p>Scorie, loppe (diverse dalle loppe granulate), scaglie ed altri cascami della fabbricazione della ghisa, del ferro o dell'acciaio</p></td></tr><tr><td><p>2620</p></td><td><p>Scorie, ceneri e residui (diversi da quelli della fabbricazione della ghisa, del ferro o dell'acciaio) contenenti metalli, arsenico o loro composti</p></td></tr><tr><td><p>2621</p></td><td><p>Altre scorie e ceneri, comprese le ceneri di varech; ceneri e residui provenienti dall'incenerimento di rifiuti urbani</p></td></tr><tr><td><p>2701</p></td><td><p>Carboni fossili; mattonelle, ovoidi e combustibili solidi simili ottenuti da carboni fossili</p></td></tr><tr><td><p>2702</p></td><td><p>Ligniti, anche agglomerate, escluso il giavazzo</p></td></tr><tr><td><p>2703&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Torba (compresa la torba per lettiera), anche agglomerata</p></td></tr><tr><td><p>2704&#160;00</p></td><td><p>Coke e semi-coke di carbon fossile, di lignite o di torba, anche agglomerati; carbone di storta</p></td></tr><tr><td><p>2705&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Gas di carbon fossile, gas d'acqua, gas povero e gas simili, esclusi i gas di petrolio e gli altri idrocarburi gassosi</p></td></tr><tr><td><p>2706&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Catrami di carbon fossile, di lignite o di torba e altri catrami minerali, anche disidratati o privati delle frazioni di testa, compresi i catrami ricostituiti</p></td></tr><tr><td><p>2707</p></td><td><p>Oli ed altri prodotti provenienti dalla distillazione dei catrami di carbon fossile ottenuti ad alta temperatura; prodotti analoghi nei quali i costituenti aromatici predominano, in peso, rispetto ai costituenti non aromatici</p></td></tr><tr><td><p>2708</p></td><td><p>Pece e coke di pece di catrame di carbon fossile o di altri catrami minerali</p></td></tr><tr><td><p>2709&#160;00</p></td><td><p>Oli greggi di petrolio o di minerali bituminosi</p></td></tr><tr><td><p>2710</p></td><td><p>Oli di petrolio o di minerali bituminosi, diversi dagli oli greggi; preparazioni non nominate n&#233; comprese altrove, contenenti, in peso, 70 % o pi&#249; di oli di petrolio e di minerali bituminosi e delle quali tali oli costituiscono il componente di base; residui di oli</p></td></tr><tr><td><p>2711</p></td><td><p>Gas di petrolio ed altri idrocarburi gassosi</p></td></tr><tr><td><p>2712</p></td><td><p>Vaselina; paraffina, cera di petrolio microcristallina, &#8220;slack wax&#8221;, ozocerite, cera di lignite, cera di torba, altre cere minerali e prodotti simili ottenuti per sintesi o con altri procedimenti, anche colorati</p></td></tr><tr><td><p>2713</p></td><td><p>Coke di petrolio, bitume di petrolio ed altri residui degli oli di petrolio o di minerali bituminosi</p></td></tr><tr><td><p>2714</p></td><td><p>Bitumi ed asfalti, naturali; scisti e sabbie bituminosi; asfaltiti e rocce asfaltiche</p></td></tr><tr><td><p>2715&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Miscele bituminose a base di asfalto o di bitume naturali, di bitume di petrolio, di catrame minerale o di pece di catrame minerale (per esempio: mastici bituminosi, &#8220;cut-backs&#8221;)</p></td></tr><tr><td><p>2716&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Energia elettrica</p></td></tr><tr><td><p>2801</p></td><td><p>Fluoro, cloro, bromo e iodio</p></td></tr><tr><td><p>2802&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Zolfo sublimato o precipitato; zolfo colloidale</p></td></tr><tr><td><p>2803&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Carbonio (neri di carbonio ed altre forme di carbonio non nominate n&#233; comprese altrove)</p></td></tr><tr><td><p>2804</p></td><td><p>Idrogeno, gas rari ed altri elementi non metallici</p></td></tr><tr><td><p>2805</p></td><td><p>Metalli alcalini o alcalino-terrosi; metalli delle terre rare, scandio e ittrio, anche miscelati o in lega fra loro; mercurio</p></td></tr><tr><td><p>2806</p></td><td><p>Cloruro di idrogeno (acido cloridrico); acido clorosolforico</p></td></tr><tr><td><p>2807&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Acido solforico; oleum</p></td></tr><tr><td><p>2808&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Acido nitrico; acidi solfonitrici</p></td></tr><tr><td><p>2809</p></td><td><p>Pentaossido di difosforo; acido fosforico; acidi polifosforici, di costituzione chimica definita o no</p></td></tr><tr><td><p>2810&#160;00</p></td><td><p>Ossidi di boro; acidi borici</p></td></tr><tr><td><p>2811</p></td><td><p>Altri acidi inorganici ed altri composti ossigenati inorganici degli elementi non metallici</p></td></tr><tr><td><p>2812</p></td><td><p>Alogenuri e ossialogenuri degli elementi non metallici</p></td></tr><tr><td><p>2813</p></td><td><p>Solfuri degli elementi non metallici; trisolfuro di fosforo del commercio</p></td></tr><tr><td><p>2814</p></td><td><p>Ammoniaca anidra o in soluzione acquosa (ammoniaca)</p></td></tr><tr><td><p>2815</p></td><td><p>Idrossido di sodio (soda caustica); idrossido di potassio (potassa caustica); perossidi di sodio o di potassio</p></td></tr><tr><td><p>2816</p></td><td><p>Idrossido e perossido di magnesio; ossidi, idrossidi e perossidi, di stronzio o di bario</p></td></tr><tr><td><p>2817&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Ossido di zinco; perossido di zinco</p></td></tr><tr><td><p>2818</p></td><td><p>Corindone artificiale, anche definito chimicamente; ossido di alluminio; idrossido di alluminio</p></td></tr><tr><td><p>2819</p></td><td><p>Ossidi e idrossidi di cromo</p></td></tr><tr><td><p>2820</p></td><td><p>Ossidi di manganese</p></td></tr><tr><td><p>2821</p></td><td><p>Ossidi e idrossidi di ferro; le terre coloranti contenenti, in peso, 70 % o pi&#249; di ferro combinato, calcolato come Fe<span>2</span>O<span>3</span></p></td></tr><tr><td><p>2822&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Ossidi e idrossidi di cobalto; ossidi di cobalto del commercio</p></td></tr><tr><td><p>2823&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Ossidi di titanio</p></td></tr><tr><td><p>2824</p></td><td><p>Ossidi di piombo; minio rosso e minio arancione</p></td></tr><tr><td><p>2825</p></td><td><p>Idrazina e idrossilammina e loro sali inorganici; altre basi inorganiche; altri ossidi, idrossidi e perossidi di metalli</p></td></tr><tr><td><p>2826</p></td><td><p>Fluoruri; fluorosilicati, fluroralluminati e altri sali complessi del fluoro</p></td></tr><tr><td><p>2827</p></td><td><p>Cloruri, ossicloruri e idrossicloruri; bromuri e ossibromuri; ioduri e ossiioduri</p></td></tr><tr><td><p>2828</p></td><td><p>Ipocloriti; ipoclorito di calcio del commercio; cloriti; ipobromiti</p></td></tr><tr><td><p>2829</p></td><td><p>Clorati e perclorati; bromati e perbromati; iodati e periodati</p></td></tr><tr><td><p>2830</p></td><td><p>Solfuri; polisolfuri, di costituzione chimica definita o no</p></td></tr><tr><td><p>2831</p></td><td><p>Ditioniti e solfossilati</p></td></tr><tr><td><p>2832</p></td><td><p>Solfiti; tiosolfati</p></td></tr><tr><td><p>2833</p></td><td><p>Solfati; allumi; perossolfati (persolfati)</p></td></tr><tr><td><p>2834</p></td><td><p>Nitriti; nitrati</p></td></tr><tr><td><p>2835</p></td><td><p>Fosfinati (ipofosfiti), fosfonati (fosfiti) e fosfati; polifosfati, di costituzione chimica definita o no</p></td></tr><tr><td><p>2836</p></td><td><p>Carbonati; perossocarbonati (percarbonati); carbonato di ammonio del commercio contenente carbammato di ammonio</p></td></tr><tr><td><p>2837</p></td><td><p>Cianuri, ossicianuri e cianuri complessi</p></td></tr><tr><td><p>2839</p></td><td><p>Silicati; silicati dei metalli alcalini del commercio</p></td></tr><tr><td><p>2840</p></td><td><p>Borati; perossoborati (perborati)</p></td></tr><tr><td><p>2841</p></td><td><p>Sali degli acidi ossometallici o perossometallici</p></td></tr><tr><td><p>2842</p></td><td><p>Altri sali degli acidi o perossoacidi inorganici (compresi gli alluminosilicati di costituzione chimica definita o no), diversi dagli azoturi</p></td></tr><tr><td><p>2843</p></td><td><p>Metalli preziosi allo stato colloidale; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di costituzione chimica definita o no; amalgami di metalli preziosi</p></td></tr><tr><td><p>2844</p></td><td><p>Elementi chimici radioattivi e isotopi radioattivi (compresi gli elementi chimici e gli isotopi fissili o fertili) e loro composti; miscele e residui contenenti tali prodotti</p></td></tr><tr><td><p>2845</p></td><td><p>Isotopi diversi da quelli della voce 2844; loro composti inorganici od organici, di costituzione chimica definita o no</p></td></tr><tr><td><p>2846</p></td><td><p>Composti, inorganici od organici, dei metalli delle terre rare, dell'ittrio o dello scandio o di miscele di tali metalli</p></td></tr><tr><td><p>2847&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Perossido di idrogeno (acqua ossigenata) anche solidificato con urea</p></td></tr><tr><td><p>2848&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Fosfuri, di costituzione chimica definita o no, esclusi i ferrofosfori</p></td></tr><tr><td><p>2849</p></td><td><p>Carburi, di costituzione chimica definita o no</p></td></tr><tr><td><p>2850&#160;00</p></td><td><p>Idruri, nitruri, azoturi, siliciuri e boruri, di costituzione chimica definita o no, diversi dai composti che costituiscono ugualmente carburi della voce 2849</p></td></tr><tr><td><p>2852</p></td><td><p>Composti inorganici od organici del mercurio, anche chimicamente definiti, esclusi gli amalgami</p></td></tr><tr><td><p>2853&#160;00</p></td><td><p>Altri composti inorganici (comprese le acque distillate, di conducibilit&#224; o dello stesso grado di purezza); aria liquida (compresa l'aria liquida da cui sono stati eliminati i gas rari); aria compressa; amalgami diversi da quelli di metalli preziosi</p></td></tr><tr><td><p>2901</p></td><td><p>Idrocarburi aciclici</p></td></tr><tr><td><p>2902</p></td><td><p>Idrocarburi ciclici</p></td></tr><tr><td><p>2903</p></td><td><p>Derivati alogenati degli idrocarburi</p></td></tr><tr><td><p>2904</p></td><td><p>Derivati solfonati, nitrati o nitrosi degli idrocarburi, anche alogenati</p></td></tr><tr><td><p>2905</p></td><td><p>Alcoli aciclici e loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2906</p></td><td><p>Alcoli ciclici e loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2907</p></td><td><p>Fenoli; fenoli-alcoli</p></td></tr><tr><td><p>2908</p></td><td><p>Derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi dei fenoli o dei fenoli-alcoli</p></td></tr><tr><td><p>2909</p></td><td><p>Eteri, eteri-alcoli, eteri-fenoli, eteri-alcoli-fenoli, perossidi di alcoli, perossidi di eteri, perossidi di chetoni (di costituzione chimica definita o no) e loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2910</p></td><td><p>Epossidi, epossi-alcoli, epossi-fenoli e epossi-eteri ad anello triatomico, e loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2911&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Acetali ed emiacetali, anche contenenti altre funzioni ossigenate, e loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2912</p></td><td><p>Aldeidi, anche contenenti altre funzioni ossigenate; polimeri ciclici delle aldeidi; paraformaldeide</p></td></tr><tr><td><p>2913&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi dei prodotti della voce 2912</p></td></tr><tr><td><p>2914</p></td><td><p>Chetoni e chinoni, anche contenenti altre funzioni ossigenate, e loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2915</p></td><td><p>Acidi monocarbossilici aciclici saturi e loro anidridi, alogenuri, perossidi e perossiacidi; loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2916</p></td><td><p>Acidi monocarbossilici aciclici non saturi e acidi monocarbossilici ciclici, loro anidridi, alogenuri, perossidi e perossiacidi; loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2917</p></td><td><p>Acidi policarbossilici, loro anidridi, alogenuri, perossidi e perossiacidi; loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2918</p></td><td><p>Acidi carbossilici contenenti funzioni ossigenate supplementari e loro anidridi, alogenuri, perossidi e perossiacidi; loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2919</p></td><td><p>Esteri fosforici e loro sali, compresi i lattofosfati; loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2920</p></td><td><p>Esteri degli altri acidi inorganici dei non-metalli (esclusi gli esteri degli alogenuri di idrogeno) e loro sali; loro derivati alogenati, solfonati, nitrati o nitrosi</p></td></tr><tr><td><p>2921</p></td><td><p>Composti a funzione ammina</p></td></tr><tr><td><p>2922</p></td><td><p>Composti amminici a funzioni ossigenate</p></td></tr><tr><td><p>2923</p></td><td><p>Sali e idrossidi di ammonio quaternari; lecitine ed altri fosfoamminolipidi, di costituzione chimica definita o no</p></td></tr><tr><td><p>2924</p></td><td><p>Composti a funzione carbossiammide; composti a funzione ammide dell'acido carbonico</p></td></tr><tr><td><p>2925</p></td><td><p>Composti a funzione carbossiimmide (compresa la saccarina e suoi sali) o a funzione immina</p></td></tr><tr><td><p>2926</p></td><td><p>Composti a funzione nitrile</p></td></tr><tr><td><p>2927&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Composti a funzione diazo, azo o azossi</p></td></tr><tr><td><p>2928&#160;00</p></td><td><p>Derivati organici dell'idrazina o dell'idrossilammina</p></td></tr><tr><td><p>2929</p></td><td><p>Composti ad altre funzioni azotate</p></td></tr><tr><td><p>2930</p></td><td><p>Composti organici</p></td></tr><tr><td><p>2931</p></td><td><p>Altri composti organo-inorganici</p></td></tr><tr><td><p>2932</p></td><td><p>Composti eterociclici con uno o pi&#249; eteroatomi di solo ossigeno</p></td></tr><tr><td><p>2933</p></td><td><p>Composti eterociclici con uno o pi&#249; eteroatomi di solo azoto</p></td></tr><tr><td><p>2934</p></td><td><p>Acidi nucleici e loro sali, di costituzione chimica definita o no; altri composti eterociclici</p></td></tr><tr><td><p>2935&#160;00</p></td><td><p>Solfonammidi</p></td></tr><tr><td><p>7106</p></td><td><p>Argento (compreso l'argento dorato e l'argento platinato) greggio o semilavorato, o in polvere</p></td></tr><tr><td><p>7107&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Metalli comuni placcati o ricoperti d'argento, greggi o semilavorati</p></td></tr><tr><td><p>7108</p></td><td><p>Oro (compreso l'oro platinato), greggio o semilavorato, o in polvere</p></td></tr><tr><td><p>7109&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Metalli comuni o argento, placcati o ricoperti di oro, greggi o semilavorati</p></td></tr><tr><td><p>7110</p></td><td><p>Platino, greggio, semilavorato, o in polvere</p></td></tr><tr><td><p>7111&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Metalli comuni, argento o oro, placcati o ricoperti di platino, greggi o semilavorati</p></td></tr><tr><td><p>7112</p></td><td><p>Cascami ed avanzi di metalli preziosi o di metalli placcati o ricoperti di metalli preziosi; altri cascami ed avanzi contenenti metalli preziosi o composti di metalli preziosi dei tipi utilizzati principalmente per il recupero dei metalli preziosi</p></td></tr><tr><td><p>7201</p></td><td><p>Ghise gregge e ghise specolari in pani, salmoni o altre forme primarie</p></td></tr><tr><td><p>7202</p></td><td><p>Ferro-leghe</p></td></tr><tr><td><p>7203</p></td><td><p>Prodotti ferrosi ottenuti per riduzione diretta di minerali di ferro ed altri prodotti ferrosi spugnosi, in pezzi, palline o forme simili</p></td></tr><tr><td><p>7204</p></td><td><p>Cascami ed avanzi di ghisa, di ferro o di acciaio (rottami); cascami lingottati di ferro o di acciaio</p></td></tr><tr><td><p>7205</p></td><td><p>Graniglie e polveri, di ghisa greggia, di ghisa specolare, di ferro o di acciaio</p></td></tr><tr><td><p>7206</p></td><td><p>Ferro ed acciai non legati in lingotti o in altre forme primarie, escluso il ferro della voce 7203</p></td></tr><tr><td><p>7401&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Metalline cuprifere; rame da cementazione (precipitato di rame)</p></td></tr><tr><td><p>7402&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Rame non raffinato; anodi di rame per affinazione elettrolitica</p></td></tr><tr><td><p>7403</p></td><td><p>Rame raffinato e leghe di rame, greggio</p></td></tr><tr><td><p>7404&#160;00</p></td><td><p>Cascami ed avanzi di rame</p></td></tr><tr><td><p>7405&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Leghe madri di rame</p></td></tr><tr><td><p>7406</p></td><td><p>Polveri e pagliette di rame</p></td></tr><tr><td><p>7501</p></td><td><p>Metalline di nichel, &#8220;sinters&#8221; di ossidi di nichel ed altri prodotti intermedi della metallurgia del nichel</p></td></tr><tr><td><p>7502</p></td><td><p>Nichel greggio</p></td></tr><tr><td><p>7503&#160;00</p></td><td><p>Cascami ed avanzi rottami di nichel</p></td></tr><tr><td><p>7504&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Polveri e pagliette di nichel</p></td></tr><tr><td><p>7601</p></td><td><p>Alluminio greggio</p></td></tr><tr><td><p>7602&#160;00</p></td><td><p>Cascami ed avanzi di alluminio</p></td></tr><tr><td><p>7603</p></td><td><p>Polveri e pagliette di alluminio</p></td></tr><tr><td><p>7801</p></td><td><p>Piombo greggio</p></td></tr><tr><td><p>7802&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Cascami ed avanzi di piombo</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;7804</p></td><td><p>Polveri e pagliette di piombo</p></td></tr><tr><td><p>7901</p></td><td><p>Zinco greggio</p></td></tr><tr><td><p>7902&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Cascami ed avanzi di zinco</p></td></tr><tr><td><p>7903</p></td><td><p>Zinco polverizzato, polvere di zinco (tuzia)</p></td></tr><tr><td><p>8001</p></td><td><p>Stagno greggio</p></td></tr><tr><td><p>8002&#160;00&#160;00</p></td><td><p>Cascami ed avanzi di stagno</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8101</p></td><td><p>Tungsteno (wolframio), compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8102</p></td><td><p>Molibdeno, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8103</p></td><td><p>Tantalio, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8104</p></td><td><p>Magnesio, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8105</p></td><td><p>Cobalto, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8106&#160;00</p></td><td><p>Bismuti, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8107</p></td><td><p>Cadmio, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8108</p></td><td><p>Titanio, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8109</p></td><td><p>Zirconio, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8110</p></td><td><p>Antimonio, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8111&#160;00</p></td><td><p>Manganese, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8112</p></td><td><p>Berillio, cromo, germanio, vanadio, gallio, afnio (celtio), indio, niobio (colombio), renio e tallio, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;8113&#160;00</p></td><td><p>Cermet, compresi i cascami e gli avanzi (tranne i prodotti semifiniti e finiti)</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO III Attrezzature e tecnologie chiave connesse alla creazione, all'acquisizione o allo sviluppo di infrastrutture in Crimea e a Sebastopoli di cui all'articolo 2 quater <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Designazione delle merci</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;11&#160;00</p></td><td><p>TUBI, SENZA SALDATURA, DEI TIPI UTILIZZATI PER OLEODOTTI E GASDOTTI, DI ACCIAI INOSSIDABILI</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;19&#160;10</p></td><td><p>TUBI, SENZA SALDATURA, DEI TIPI UTILIZZATI PER OLEODOTTI E GASDOTTI, DI FERRO O DI ACCIAIO, CON DIAMETRO ESTERNO INFERIORE O UGUALE A 168,3&#160;MM (ESCL. PRODOTTI DI ACCIAIO INOSSIDABILE O DI GHISA)</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;19&#160;30</p></td><td><p>TUBI, SENZA SALDATURA, DEI TIPI UTILIZZATI PER OLEODOTTI E GASDOTTI, DI FERRO O DI ACCIAIO, CON DIAMETRO ESTERNO SUPERIORE A 168,3&#160;MM ED INFERIORE O UGUALE A 406,4&#160;MM (ESCL. PRODOTTI DI ACCIAIO INOSSIDABILE O DI GHISA)</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;19&#160;90</p></td><td><p>TUBI, SENZA SALDATURA, DEI TIPI UTILIZZATI PER OLEODOTTI E GASDOTTI, DI FERRO O DI ACCIAIO, CON DIAMETRO ESTERNO SUPERIORE A 406,4&#160;MM (ESCL. PRODOTTI DI ACCIAIO INOSSIDABILE O DI GHISA)</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;22&#160;00</p></td><td><p>ASTE DI PERFORAZIONE, DI ACCIAI INOSSIDABILI, DEI TIPI UTILIZZATI PER L'ESTRAZIONE DEL PETROLIO O DEL GAS</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;23&#160;00</p></td><td><p>ASTE DI PERFORAZIONE, DI ACCIAI INOSSIDABILI, DEI TIPI UTILIZZATI PER L'ESTRAZIONE DEL PETROLIO O DEL GAS, DI FERRO O DI ACCIAIO (ESCL. PRODOTTI DI ACCIAIO INOSSIDABILE O DI GHISA)</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;24&#160;00</p></td><td><p>TUBI DI RIVESTIMENTO O DI PRODUZIONE, SENZA SALDATURA, DEI TIPI UTILIZZATI PER L'ESTRAZIONE DEL PETROLIO O DEL GAS, DI ACCIAI INOSSIDABILI</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;29&#160;10</p></td><td><p>TUBI DI RIVESTIMENTO O DI PRODUZIONE, SENZA SALDATURA, DEI TIPI UTILIZZATI PER L'ESTRAZIONE DEL PETROLIO O DEL GAS, DI FERRO O DI ACCIAIO, CON DIAMETRO ESTERNO INFERIORE O UGUALE A 168,3&#160;MM (ESCL. PRODOTTI DI GHISA)</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;29&#160;30</p></td><td><p>TUBI DI RIVESTIMENTO O DI PRODUZIONE, SENZA SALDATURA, DEI TIPI UTILIZZATI PER L'ESTRAZIONE DEL PETROLIO O DEL GAS, DI FERRO O DI ACCIAIO, CON DIAMETRO ESTERNO SUPERIORE A 168,3&#160;MM ED INFERIORE O UGUALE A 406,4&#160;MM (ESCL. PRODOTTI DI GHISA)</p></td></tr><tr><td><p>7304&#160;29&#160;90</p></td><td><p>TUBI DI RIVESTIMENTO O DI PRODUZIONE, SENZA SALDATURA, DEI TIPI UTILIZZATI PER L'ESTRAZIONE DEL PETROLIO O DEL GAS, DI FERRO O DI ACCIAIO, CON DIAMETRO ESTERNO SUPERIORE A 406,4&#160;MM (ESCL. PRODOTTI DI GHISA)</p></td></tr><tr><td><p>7305&#160;11&#160;00</p></td><td><p>TUBI DEI TIPI UTILIZZATI PER OLEODOTTI O GASDOTTI, A SEZIONE CIRCOLARE, CON DIAMETRO ESTERNO SUPERIORE A 406,4&#160;MM, DI FERRO O DI ACCIAIO, SALDATI LONGITUDINALMENTE AD ARCO SOMMERSO</p></td></tr><tr><td><p>7305&#160;12&#160;00</p></td><td><p>TUBI DEI TIPI UTILIZZATI PER OLEODOTTI O GASDOTTI, A SEZIONE CIRCOLARE, CON DIAMETRO ESTERNO SUPERIORE A 406,4&#160;MM, DI FERRO O DI ACCIAIO, SALDATI LONGITUDINALMENTE (ESCL. PRODOTTI SALDATI LONGITUDINALMENTE AD ARCO SOMMERSO)</p></td></tr><tr><td><p>7305&#160;19&#160;00</p></td><td><p>TUBI DEI TIPI UTILIZZATI PER OLEODOTTI O GASDOTTI, A SEZIONE CIRCOLARE, CON DIAMETRO ESTERNO SUPERIORE A 406,4&#160;MM, DI PRODOTTI LAMINATI PIATTI DI FERRO O DI ACCIAIO (ESCL. PRODOTTI SALDATI LONGITUDINALMENTE AD ARCO SOMMERSO)</p></td></tr><tr><td><p>7305&#160;20&#160;00</p></td><td><p>TUBI DI RIVESTIMENTO DEI TIPI UTILIZZATI PER L'ESTRAZIONE DEL PETROLIO O DEL GAS, A SEZIONE CIRCOLARE, CON DIAMETRO ESTERNO SUPERIORE A 406,4&#160;MM, DI PRODOTTI LAMINATI PIATTI DI FERRO O DI ACCIAIO</p></td></tr><tr><td><p>7306&#160;11</p></td><td><p>TUBI DEI TIPI UTILIZZATI PER OLEODOTTI O GASDOTTI, SALDATI, DI PRODOTTI LAMINATI PIATTI DI ACCIAI INOSSIDABILI, CON DIAMETRO ESTERNO INFERIORE O UGUALE A 406,4&#160;MM</p></td></tr><tr><td><p>7306&#160;19</p></td><td><p>TUBI DEI TIPI UTILIZZATI PER OLEODOTTI E GASDOTTI, SALDATI, DI PRODOTTI LAMINATI PIATTI DI FERRO O DI ACCIAIO, CON DIAMETRO ESTERNO INFERIORE O UGUALE A 406,4&#160;MM (ESCL. PRODOTTI DI ACCIAI INOSSIDABILI O DI GHISA)</p></td></tr><tr><td><p>7306&#160;21</p></td><td><p>TUBI DI RIVESTIMENTO O DI PRODUZIONE DEI TIPI UTILIZZATI PER L'ESTRAZIONE DEL PETROLIO O DEL GAS, SALDATI, DI PRODOTTI LAMINATI PIATTI DI ACCIAI INOSSIDABILI, CON DIAMETRO ESTERNO INFERIORE O UGUALE A 406,4&#160;MM</p></td></tr><tr><td><p>7306&#160;29</p></td><td><p>TUBI DI RIVESTIMENTO O DI PRODUZIONE DEI TIPI UTILIZZATI PER L'ESTRAZIONE DEL PETROLIO O DEL GAS, SALDATI, DI PRODOTTI LAMINATI PIATTI DI FERRO O DI ACCIAIO, CON DIAMETRO ESTERNO INFERIORE O UGUALE A 406,4&#160;MM (ESCL. PRODOTTI DI ACCIAI INOSSIDABILI O DI GHISA)</p></td></tr><tr><td><p>ex&#160;7311&#160;00</p></td><td><p>RECIPIENTI PER GAS COMPRESSI O LIQUEFATTI, DI GHISA, FERRO O ACCIAIO (ESCL. RECIPIENTI APPOSITAMENTE COSTRUITI O ALLESTITI PER UNO O PI&#217; TIPI DI TRASPORTO)</p></td></tr><tr><td><p>8207&#160;13&#160;00</p></td><td><p>UTENSILI DI PERFORAZIONE O DI SONDAGGIO, INTERSCAMBIABILI, CON PARTI OPERANTI DI CARBURI METALLICI SINTETIZZATI O DI CERMET</p></td></tr><tr><td><p>8207&#160;19&#160;10</p></td><td><p>UTENSILI DI PERFORAZIONE O DI SONDAGGIO, INTERSCAMBIABILI, CON PARTI OPERANTI DI DIAMANTE O DI CONGLOMERATO DIAMANTIFERO</p></td></tr><tr><td><p>8413&#160;50</p></td><td><p>POMPE VOLUMETRICHE ALTERNATIVE PER LIQUIDI, A MOTORE (DIVERSE DA QUELLE DELLE SOTTOVOCI 8413&#160;11 E 8413&#160;19, DALLE POMPE DI CARBURANTE, OLIO O LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO PER MOTORI AD ACCENSIONE A SCINTILLA O PER COMPRESSIONE E DALLE POMPE PER CALCESTRUZZO)</p></td></tr><tr><td><p>8413&#160;60</p></td><td><p>POMPE VOLUMETRICHE ROTATIVE PER LIQUIDI, A MOTORE (DIVERSE DA QUELLE DELLE SOTTOVOCI 8413&#160;11 E 8413&#160;19, E DALLE POMPE DI CARBURANTE, OLIO O LIQUIDO DI RAFFREDDAMENTO PER MOTORI AD ACCENSIONE A SCINTILLA O PER COMPRESSIONE)</p></td></tr><tr><td><p>8413&#160;82&#160;00</p></td><td><p>ELEVATORI PER LIQUIDI (ESCL. POMPE)</p></td></tr><tr><td><p>8413&#160;92&#160;00</p></td><td><p>PARTI DI ELEVATORI PER LIQUIDI, NON NOMINATE ALTROVE</p></td></tr><tr><td><p>8430&#160;49&#160;00</p></td><td><p>MACCHINE DI SONDAGGIO O DI PERFORAZIONE PER LA PERFORAZIONE DELLA TERRA, L'ESTRAZIONE DEI MINERALI O DEI MINERALI METALLIFERI, NON SEMOVENTI E NON IDRAULICHE (ESCL. MACCHINE PER PERFORARE TRAFORI E GALLERIE E APPARECCHI AZIONATI MANUALMENTE)</p></td></tr><tr><td><p>8431&#160;39&#160;00</p></td><td><p>PARTI DI MACCHINE DELLA VOCE 8428, NON NOMINATE ALTROVE</p></td></tr><tr><td><p>8431&#160;43&#160;00</p></td><td><p>PARTI DI MACCHINE DI SONDAGGIO O DI PERFORAZIONE DELLE SOTTOVOCI 8430&#160;41 O 8430&#160;49, NON NOMINATE ALTROVE</p></td></tr><tr><td><p>8431&#160;49</p></td><td><p>PARTI DI MACCHINE DELLE VOCI 8426, 8429 E 8430, NON NOMINATE ALTROVE</p></td></tr><tr><td><p>8479&#160;89&#160;97</p></td><td><p>MACCHINE, APPARECCHI E CONGEGNI MECCANICI, NON NOMINATI ALTROVE</p></td></tr><tr><td><p>8705&#160;20&#160;00</p></td><td><p>DERRICKS AUTOMOBILI PER IL SONDAGGIO O LA PERFORAZIONE</p></td></tr><tr><td><p>8905&#160;20&#160;00</p></td><td><p>PIATTAFORME DI PERFORAZIONE O DI SFRUTTAMENTO, GALLEGGIANTI O SOMMERGIBILI</p></td></tr><tr><td><p>8905&#160;90&#160;10</p></td><td><p>NAVI-FARO, NAVI-POMPA, PONTONI-GRU ED ALTRI NATANTI, LA CUI NAVIGAZIONE HA CARATTERE SOLTANTO ACCESSORIO RISPETTO ALLA LORO FUNZIONE PRINCIPALE, PER LA NAVIGAZIONE MARITTIMA (ESCL. DRAGHE, PIATTAFORME DI PERFORAZIONE O DI SFRUTTAMENTO, GALLEGGIANTI O SOMMERGIBILI, IMBARCAZIONI DA PESCA E NAVI DA GUERRA)</p></td></tr></tbody></table> »
ITA
32014R0825
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>26.8.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>C 282/157</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 20 luglio 2020 sul programma nazionale di riforma 2020 della Slovenia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2020 della Slovenia (2020/C 282/24) Il CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 121, paragrafo 2, e l’articolo 148, paragrafo 4, visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche ( 1 ) , in particolare l’articolo 5, paragrafo 2, vista la raccomandazione della Commissione europea, viste le risoluzioni del Parlamento europeo, viste le conclusioni del Consiglio europeo, visto il parere del comitato per l’occupazione, visto il parere del comitato economico e finanziario, visto il parere del comitato per la protezione sociale, visto il parere del comitato di politica economica, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 17 dicembre 2019 la Commissione ha adottato la strategia annuale di crescita sostenibile, segnando l&#8217;inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2020. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17 novembre 2017. Il 17 dicembre 2019 la Commissione ha anche adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui la Slovenia non &#232; stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito. Lo stesso giorno la Commissione ha altres&#236; adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 26 febbraio 2020 &#232; stata pubblicata la relazione per paese relativa alla Slovenia 2020. In tale relazione sono stati valutati i progressi compiuti dalla Slovenia nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 9 luglio 2019&#160;<a>(<span>3</span>)</a> (&#171;raccomandazioni specifiche per paese del 2019&#187;), il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese adottate negli anni precedenti e i progressi della Slovenia verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L&#8217;11 marzo 2020 l&#8217;Organizzazione mondiale della sanit&#224; ha ufficialmente dichiarato l&#8217;epidemia di COVID-19 una pandemia mondiale. Essa costituisce una grave emergenza di salute pubblica per i cittadini, le societ&#224; e le economie. Sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari nazionali e sta provocando l&#8217;interruzione delle catene di approvvigionamento su scala mondiale, volatilit&#224; sui mercati finanziari, shock dei consumi e ripercussioni negative in vari settori. La pandemia sta mettendo a repentaglio i posti di lavoro e i redditi dei cittadini, nonch&#233; le attivit&#224; delle imprese. Ha provocato un forte shock economico che sta gi&#224; avendo gravi ripercussioni nell&#8217;Unione. Il 13 marzo 2020 la Commissione ha adottato una comunicazione che sollecita una risposta economica coordinata alla crisi, coinvolgendo tutti i soggetti a livello nazionale e dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Molti Stati membri hanno dichiarato lo stato di emergenza o hanno introdotto misure di emergenza. Tutte le misure di emergenza dovrebbero essere rigorosamente proporzionate, necessarie, limitate nel tempo e in linea con le norme europee e internazionali. Esse dovrebbero essere soggette al controllo democratico e a un sindacato giurisdizionale indipendente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il 20 marzo 2020 la Commissione ha adottato una comunicazione sull&#8217;attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilit&#224; e crescita. La clausola di salvaguardia generale di cui all&#8217;articolo 5, paragrafo 1, all&#8217;articolo 6, paragrafo 3, all&#8217;articolo 9, paragrafo 1, e all&#8217;articolo 10, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1466/97 e all&#8217;articolo 3, paragrafo 5, e all&#8217;articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a> facilita il coordinamento delle politiche di bilancio in tempi di grave recessione economica. Nella comunicazione del 20 marzo 2020 la Commissione ha considerato che, data la grave recessione economica che si prevede deriver&#224; dalla pandemia di COVID-19, fossero soddisfatte le condizioni per l&#8217;attivazione della clausola di salvaguardia generale e ha chiesto al Consiglio di avallare tale conclusione. Il 23 marzo 2020 i ministri delle Finanze degli Stati membri hanno concordato con la valutazione della Commissione e hanno convenuto che la grave recessione economica richiede una risposta decisa, ambiziosa e coordinata. L&#8217;attivazione della clausola di salvaguardia generale consente una deviazione temporanea dal percorso di avvicinamento all&#8217;obiettivo di bilancio a medio termine, a condizione che la sostenibilit&#224; di bilancio a medio termine non ne risulti compromessa. Nell&#8217;ambito del braccio correttivo il Consiglio pu&#242; anche decidere, su raccomandazione della Commissione, di adottare una traiettoria di bilancio riveduta. La clausola di salvaguardia generale non sospende le procedure del patto di stabilit&#224; e crescita. Essa permette agli Stati membri di discostarsi dagli obblighi di bilancio che si applicherebbero normalmente, consentendo nel contempo alla Commissione e al Consiglio di adottare le necessarie misure di coordinamento delle politiche nell&#8217;ambito del patto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; necessario continuare ad agire per limitare e controllare la diffusione della pandemia di COVID-19, rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari nazionali, attenuare le conseguenze socioeconomiche della pandemia mediante misure di sostegno per le imprese e le famiglie e garantire condizioni sanitarie e di sicurezza adeguate sul luogo di lavoro al fine di riprendere l&#8217;attivit&#224; economica. &#200; opportuno che l&#8217;Unione si avvalga pienamente dei vari strumenti a sua disposizione per sostenere gli sforzi degli Stati membri in tali ambiti. Parallelamente gli Stati membri e l&#8217;Unione dovrebbero collaborare al fine di preparare le misure necessarie per permettere di tornare al normale funzionamento delle nostre societ&#224; ed economie e a una crescita sostenibile, integrandovi tra l&#8217;altro la transizione verde e la trasformazione digitale e traendo insegnamenti dalla crisi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La crisi COVID-19 ha messo in luce la flessibilit&#224; offerta dal mercato interno per adattarsi a situazioni straordinarie. Tuttavia, al fine di garantire una transizione rapida e agevole alla fase di ripresa e la libera circolazione di beni, servizi e lavoratori, le misure eccezionali che ostacolano il normale funzionamento del mercato interno dovrebbero essere rimosse non appena non siano pi&#249; indispensabili. La crisi attuale ha evidenziato la necessit&#224; di piani di preparazione alle crisi nel settore sanitario. Migliori strategie di acquisto, catene di approvvigionamento diversificate e riserve strategiche di forniture essenziali rientrano tra gli elementi fondamentali per l&#8217;elaborazione di piani pi&#249; ampi di preparazione alle crisi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il legislatore dell&#8217;Unione ha gi&#224; modificato i quadri normativi pertinenti mediante i regolamenti (UE) 2020/460&#160;<a>(<span>5</span>)</a> e (UE) 2020/558&#160;<a>(<span>6</span>)</a> del Parlamento europeo e del Consiglio per consentire agli Stati membri di mobilitare tutte le risorse non utilizzate dei fondi strutturali e d&#8217;investimento europei, in modo da poter far fronte alle eccezionali conseguenze della pandemia di COVID-19. Tali modifiche consentiranno un&#8217;ulteriore flessibilit&#224; e procedure semplificate e snelle. Per allentare la pressione sui flussi di cassa, gli Stati membri possono anche beneficiare di un tasso di cofinanziamento del 100 % a carico del bilancio dell&#8217;Unione nell&#8217;esercizio contabile 2020-2021. La Slovenia &#232; incoraggiata a sfruttare appieno tali possibilit&#224; per aiutare le persone e i settori pi&#249; colpiti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>&#200; probabile che le conseguenze socioeconomiche della pandemia di COVID-19 siano distribuite in modo disomogeneo tra le regioni slovene a motivo dei diversi profili di specializzazione e di concentrazione delle attivit&#224; economiche. Ci&#242; comporta un rischio elevato di esacerbare la tendenza, gi&#224; riscontrata, a un aumento delle disparit&#224; tra la capitale e il resto del paese. La situazione attuale, associata al rischio di un temporaneo sfaldamento del processo di convergenza tra Stati membri, richiede risposte politiche mirate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La Slovenia ha presentato il programma nazionale di riforma 2020 e il programma di stabilit&#224; 2020 il 30 aprile 2020. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente onde tener conto delle loro correlazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La Slovenia &#232; attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilit&#224; e crescita ed &#232; soggetta alla regola del debito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Nel quadro delle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio il 13 luglio 2018&#160;<a>(<span>7</span>)</a>, il Consiglio ha raccomandato alla Slovenia di assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta&#160;<a>(<span>8</span>)</a> non superasse il 3,1 % nel 2019, corrispondente a un aggiustamento strutturale annuo dello 0,65 % del prodotto interno lordo (PIL). La valutazione globale della Commissione conferma una deviazione significativa dal percorso raccomandato di avvicinamento all&#8217;obiettivo di bilancio a medio termine nel 2019 nonch&#233; nel 2018 e 2019 considerati congiuntamente. Tenuto per&#242; conto dell&#8217;attivazione della clausola di salvaguardia generale, non si ritiene giustificato invocare le ulteriori misure previste dalla procedura per deviazione significativa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Nel suo programma di stabilit&#224; 2020 il governo prevede un peggioramento del saldo nominale, che passer&#224; da un avanzo dello 0,5 % del PIL nel 2019 a un disavanzo dell&#8217;8,1 % del PIL nel 2020. Dopo essere sceso al 66,1 % del PIL nel 2019, secondo il programma di stabilit&#224; 2020 il rapporto debito pubblico/PIL salir&#224; all&#8217;82,4 % nel 2020. Le prospettive macroeconomiche e di bilancio risentono dell&#8217;elevata incertezza dovuta alla pandemia di COVID-19.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>In risposta alla pandemia di COVID-19 e nel quadro di un approccio coordinato a livello dell&#8217;Unione, la Slovenia ha adottato tempestive misure di bilancio per aumentare la capacit&#224; del suo sistema sanitario, contenere la pandemia e fornire sostegno alle persone e ai settori che sono stati colpiti in modo particolare. Secondo il programma di stabilit&#224; 2020, tali misure di bilancio sono pari al 4,4 % del PIL. Le misure comprendono regimi di riduzione dell&#8217;orario di lavoro per lavoratori sospesi temporaneamente dal lavoro e lavoratori autonomi (2,3 % del PIL), l&#8217;aumento della spesa sanitaria (0,5 % del PIL), compensazioni per i lavoratori che mantengono il posto di lavoro (0,4 % del PIL), premi di crisi per i dipendenti del settore pubblico (0,4 % del PIL), differimenti delle imposte (0,4 % del PIL) e aiuti finanziari per i gruppi vulnerabili (0,2 % del PIL). La Slovenia ha inoltre annunciato misure che, pur non avendo un impatto diretto sul bilancio, contribuiranno a fornire sostegno alla liquidit&#224; delle imprese; il programma di stabilit&#224; 2020 ne stima l&#8217;incidenza al 5,1 % del PIL. Tali misure comprendono garanzie sui prestiti (4,8 % del PIL), differimenti delle imposte (0,2 % del PIL) e l&#8217;esenzione dai contributi previdenziali per i lavoratori autonomi (0,1 % del PIL). Le previsioni di primavera 2020 della Commissione considerano comunque tutti i differimenti delle imposte come misure di liquidit&#224; senza impatto negativo sul bilancio nel 2020. Nel complesso le misure adottate dalla Slovenia sono in linea con gli orientamenti definiti nella comunicazione della Commissione del 13 marzo 2020. La piena attuazione delle misure di emergenza e di misure di bilancio favorevoli, seguita da un riorientamento delle politiche di bilancio verso il conseguimento di posizioni di bilancio a medio termine prudenti quando le condizioni economiche lo consentano, contribuir&#224; a preservare la sostenibilit&#224; di bilancio a medio termine.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Secondo le previsioni di primavera 2020 della Commissione a politiche invariate, il saldo delle amministrazioni pubbliche della Slovenia sar&#224; pari al -7,2 % del PIL nel 2020 e al -2,1 % del PIL nel 2021. Le proiezioni indicano che il rapporto debito pubblico/PIL raggiunger&#224; l&#8217;83,7 % del PIL nel 2020 e il 79,9 % del PIL nel 2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il 20 maggio 2020 la Commissione ha pubblicato una relazione a norma dell&#8217;articolo 126, paragrafo 3, del trattato a causa della prevista violazione, da parte della Slovenia, della soglia di disavanzo del 3 % del PIL nel 2020. Nel complesso, dall&#8217;analisi della Commissione emerge che il criterio del disavanzo definito nel trattato e nel regolamento (CE) n. 1467/97 non &#232; stato soddisfatto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Il 12 marzo 2020 la Slovenia ha dichiarato la pandemia di COVID-19 ai sensi della propria legge sulle malattie trasmissibili e ha adottato misure di sanit&#224; pubblica per contenere la diffusione del virus. Tra le misure previste si annoverano il coordinamento dei ruoli rispettivamente svolti dalla sanit&#224; pubblica, dall&#8217;assistenza sanitaria di base e specialistica e da altri servizi, nonch&#233; l&#8217;introduzione di un adeguato protocollo diagnostico. Parallelamente, la Slovenia ha introdotto severe misure di confinamento, lasciando aperti solo i negozi di generi alimentari, le farmacie, le banche, le stazioni di servizio e gli uffici postali. Durante la prima ondata (marzo-maggio) le misure in materia di sanit&#224; pubblica e le misure di confinamento hanno contribuito a scongiurare che in Slovenia il numero di malati gravi superasse la capacit&#224; del sistema sanitario. A causa delle misure di confinamento, numerose imprese hanno temporaneamente fermato o ridotto le proprie attivit&#224;. In un&#8217;economia aperta e orientata alle esportazioni come quella slovena, le perturbazioni della catena di approvvigionamento e la riduzione della domanda globale di prodotti hanno avuto un impatto particolarmente forte sulla crescita. Data l&#8217;incertezza in merito allo sviluppo economico, molte decisioni di investimento nel settore privato sono state rinviate. Considerando che i settori pi&#249; colpiti - con un calo previsto del 70 % del fatturato nel 2020 - dovrebbero essere i trasporti e il turismo, tra i pi&#249; importanti dell&#8217;economia slovena, per il 2020 &#232; previsto un fortissimo calo del PIL.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Alla fine di aprile 2020 le autorit&#224; hanno adottato due pacchetti di misure per controbilanciare lo shock COVID-19 in ottemperanza al quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato adottato dalla Commissione nella comunicazione del 19 marzo 2020. Il primo pacchetto di mitigazione, del valore di circa 3,1 miliardi di EUR, pari a circa il 6,4 % del PIL, si concentra principalmente sulla protezione dei posti di lavoro e dei gruppi socialmente vulnerabili. Lo Stato copre le compensazioni salariali, le indennit&#224; di malattia e i contributi previdenziali per i disoccupati temporanei nonch&#233; i contributi per l&#8217;assicurazione pensionistica dei dipendenti che mantengono il posto di lavoro. Per alleviare i problemi di liquidit&#224; di imprese e famiglie, il rimborso dei prestiti potr&#224; essere rinviato per un periodo massimo di 12 mesi. Il secondo pacchetto, del valore di circa 2 miliardi di EUR, un importo equivalente a circa il 4,2 % del PIL, consiste principalmente in sostegni alla liquidit&#224; delle imprese. Il pacchetto comprende un regime di garanzia statale tramite le banche, che consente la concessione di prestiti garantiti dallo Stato per un massimo del 70 % del capitale alle grandi imprese e per un massimo dell&#8217;80 % del capitale alle piccole e medie imprese (PMI). Il differimento del pagamento delle imposte e l&#8217;esenzione dai contributi sociali, insieme all&#8217;accelerazione dei pagamenti contrattuali da parte delle autorit&#224; pubbliche, ha l&#8217;obiettivo di aiutare le imprese a mitigare i loro problemi di liquidit&#224; e di accesso ai finanziamenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Con l&#8217;aumento della domanda di servizi sanitari all&#8217;inizio della crisi COVID-19, la Slovenia ha dovuto far fronte alla necessit&#224; di garantire una sufficiente capacit&#224; di assistenza sanitaria. Lo scoppio della pandemia ha evidenziato problemi strutturali nel sistema sanitario. Ad esempio, la densit&#224; di medici relativamente scarsa aggiunge un&#8217;ulteriore problematica alla lotta contro la pandemia. Emerge quindi l&#8217;importanza di assumere personale sanitario pi&#249; formato, tutelarne le condizioni di lavoro e utilizzarlo laddove vi sono maggiori necessit&#224;. La diffusione della diagnostica, dei test e di strumenti di sanit&#224; elettronica che consentano il follow-up medico e la telemedicina &#232; fondamentale. Anche la ricerca mirata e soluzioni innovative sono importanti per aiutare i servizi di sanit&#224; pubblica nella raccolta e nell&#8217;uso di dati anonimizzati allo scopo di prendere decisioni informate. La crisi ha fatto emergere la necessit&#224; di tutelare la capacit&#224; di finanziamento dei sistemi di assistenza sanitaria e di assistenza a lungo termine, entrambi in attesa di riforme strutturali. La rapida adozione ed attuazione di una nuova legge relativa al sistema sanitario e all&#8217;assicurazione sanitaria, con l&#8217;ampliamento delle fonti di finanziamento del sistema sanitario e lo sviluppo di riserve finanziarie, attenuer&#224; la fluttuazione delle risorse finanziarie durante il ciclo economico. La mancanza di una legge sull&#8217;assistenza a lungo termine ha limitato la capacit&#224; della Slovenia di combattere la pandemia di COVID-19 nelle strutture di assistenza pi&#249; colpite. Poich&#233; gli anziani, le persone con disabilit&#224; e le persone affette da malattie croniche presentano un rischio pi&#249; elevato di decorso grave della COVID-19, sono necessari ulteriori sforzi significativi per garantire servizi di assistenza a lungo termine di qualit&#224; e correttamente integrati con i servizi sanitari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>La crisi sanitaria ed economica causata dalla pandemia di COVID-19 ha esercitato pressioni senza precedenti sul mercato del lavoro e sul sistema di protezione sociale della Slovenia. Secondo le previsioni di primavera 2020 della Commissione, la disoccupazione salir&#224; al 7 % nel 2020 per ridiscendere al 5,1 % nel 2021. Al fine di contenere il rapido aumento della disoccupazione nei settori di attivit&#224; pi&#249; colpiti, la Slovenia ha adottato una risposta politica globale che combina misure preventive con misure volte ad agevolare il rapido reinserimento dei lavoratori nel mercato del lavoro. Le principali risposte politiche, attuate in consultazione con le parti sociali, dovrebbero concentrarsi sul conseguimento di una ripresa duratura ed equa attraverso il rafforzamento delle politiche attive del mercato del lavoro e dei sistemi di mantenimento dell&#8217;occupazione gi&#224; esistenti, compresi i regimi di riduzione dell&#8217;orario di lavoro, e l&#8217;introduzione di ulteriori forme di sostegno limitate nel tempo per le imprese, ad esempio integrazioni salariali ed esenzioni dai contributi previdenziali. Tali misure contribuirebbero a ridurre le perdite di reddito per tutti i lavoratori, compresi quelli atipici e i lavoratori autonomi. Modalit&#224; di lavoro flessibili, in particolare la flessibilit&#224; sul posto di lavoro (ad esempio regimi di telelavoro), la flessibilit&#224; dell&#8217;orario di lavoro (ad esempio regimi in materia di orario flessibile) e la flessibilit&#224; nelle organizzazioni di lavoro (ad esempio servizi interni delle imprese) possono sostenere in modo significativo l&#8217;occupazione sia durante il lockdown che durante la fase di ripartenza dell&#8217;attivit&#224; economica. Favorire lo spirito imprenditoriale sar&#224; fondamentale per far ripartire l&#8217;economia e apportare i necessari adeguamenti dopo la crisi COVID-19. &#200; quindi particolarmente importante sostenere i lavoratori autonomi riducendo gli oneri amministrativi e gli svantaggi finanziari rispetto ai lavoratori dipendenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Per attenuare l&#8217;impatto sociale della crisi COVID-19, &#232; essenziale che la Slovenia continui a fornire un pacchetto adeguato di prestazioni sociali. A tal fine, sar&#224; necessario monitorare regolarmente gli effetti della crisi sulla povert&#224;. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata alle persone anziane, in particolare alle donne anziane, per le quali i tassi di rischio di povert&#224; o di esclusione sociale erano gi&#224; superiori alla media dell&#8217;UE prima della crisi. Si prevede che la modifica della legislazione in materia di pensioni, adottata dall&#8217;Assemblea nazionale nel novembre 2019, migliorer&#224; l&#8217;adeguatezza delle pensioni per i nuovi pensionati. Non ne beneficeranno invece gli attuali pensionati, compresi quelli sulla soglia di povert&#224; o al di sotto. Un&#8217;assistenza finanziaria supplementare offerta alle organizzazioni che operano in prima linea garantirebbe che la pandemia di COVID-19 non colpisca in modo sproporzionato le persone a rischio di esclusione sociale e che tali persone possano soddisfare le proprie esigenze di base, come i pasti quotidiani e l&#8217;assistenza sanitaria.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Nell&#8217;aprile 2020 sono state introdotte misure di liquidit&#224; per aiutare le imprese, ma ci sono ancora imprese sane - ad esempio piccole imprese innovative e a forte crescita - senza una storia finanziaria sufficiente a consentire alle banche di giustificare la concessione di crediti a dette imprese. Potrebbe rendersi necessario migliorare l&#8217;accesso a forme di finanza alternativa come gli strumenti finanziari di capitale (ad esempio, capitale di rischio), soprattutto in paesi come la Slovenia dove i mercati degli strumenti di capitale sono poco sviluppati. Gli strumenti di capitale proprio attualmente disponibili in Slovenia potrebbero costituire un mezzo per convogliare gli aiuti finanziari verso le imprese che superano la crisi, come le PMI innovative, le start-up e le scale-up, come intendono fare altri Stati membri. L&#8217;applicazione delle salvaguardie previste dalla normativa dell&#8217;Unione garantir&#224; che tali iniezioni finanziarie non incidano negativamente sull&#8217;efficienza delle imprese o sulla concorrenza economica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>La crisi COVID-19 ha inciso gravemente sulla capacit&#224; di pagare le fatture da parte di imprese e nuclei familiari che prima della pandemia erano economicamente sani. In mancanza di interventi, un&#8217;ampia quota del settore privato si troverebbe a fronteggiare situazioni di insolvenza. Tra le misure di liquidit&#224; per le imprese, il governo sloveno ha introdotto una moratoria di 12 mesi per il rimborso dei prestiti bancari da parte delle societ&#224; non finanziarie e delle famiglie. L&#8217;efficienza e l&#8217;efficacia di questa misura e di misure analoghe vanno attentamente valutate e monitorate. Eventuali effetti negativi delle misure dovrebbero inoltre essere corretti rapidamente, in modo che la stabilit&#224; finanziaria sia sempre garantita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Le imprese in difficolt&#224;, in particolare quelle pi&#249; piccole, hanno bisogno non solo di liquidit&#224; e finanziamenti, ma anche di un contesto imprenditoriale favorevole, in particolare, ma non solo, di un&#8217;attuazione rapida e non burocratica delle misure di sostegno nel quadro della pandemia di COVID-19. Gli elevati oneri normativi e amministrativi che gravano sul paese danno origine a costi che le imprese in difficolt&#224; non possono semplicemente permettersi in questi tempi difficili. Ridurre gli oneri burocratici, ad esempio per quanto riguarda le licenze, gli obblighi di comunicazione e le procedure fiscali, &#232; un modo efficace per fornire un&#8217;assistenza immediata e palpabile alle imprese senza gravare sul bilancio nazionale e, indirettamente, sul contribuente. La modernizzazione delle norme consentir&#224; alle categorie professionali di offrire servizi pi&#249; efficienti in termini di costi e pi&#249; innovativi, andando cos&#236; incontro alle attuali esigenze delle imprese. La Slovenia si &#232; dotata di strumenti intesi a ridurre gli oneri amministrativi, come il &#171;documento unico&#187; e il &#171;test PMI&#187;, il cui uso pu&#242; ora essere ampliato il pi&#249; possibile per fornire aiuti solleciti. La crisi metter&#224; ulteriormente sotto pressione la risoluzione delle controversie commerciali e il perseguimento dei reati di criminalit&#224; economica. Anche il quadro in materia di insolvenza richieder&#224; una maggiore attenzione per evitare le insolvenze dovute alla crisi, accelerare la liquidazione delle imprese non redditizie e offrire una seconda opportunit&#224; ai soggetti coinvolti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Per favorire la ripresa economica sar&#224; importante anticipare i progetti di investimenti pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati, anche attraverso riforme pertinenti. Uno di tali investimenti potrebbe essere l&#8217;avanzamento della transizione verde tramite progetti sostenibili, come la transizione dalle miniere di carbone e dalla produzione di energia elettrica a partire dal carbone. Investire nella transizione verde, come previsto dal piano nazionale sloveno per l&#8217;energia e il clima, pu&#242; contribuire a imprimere uno stimolo nel breve periodo alla ripresa e a fare fronte alle conseguenze a medio termine della pandemia di COVID-19. Ci&#242; potrebbe richiedere un aumento della quota di energie rinnovabili (attualmente bassa), il rafforzamento delle infrastrutture energetiche, la riduzione dell&#8217;inquinamento atmosferico (nelle citt&#224; slovene attualmente superiore alla media dell&#8217;UE), il rafforzamento dell&#8217;economia circolare, il sostegno all&#8217;imprenditoria sociale e l&#8217;accelerazione degli sforzi volti a limitare i potenziali impatti sulle regioni e sui settori maggiormente interessati dalla transizione. Il calo delle emissioni registrato attualmente sar&#224; di breve durata se nei pacchetti per la ripresa non si porr&#224; attenzione sufficiente all&#8217;energia pulita e agli investimenti a favore del clima, per fare in modo che la Slovenia rispetti i propri obiettivi in materia di clima. La programmazione del Fondo per una transizione giusta, che forma oggetto di una proposta della Commissione, per il periodo 2021-2027 potrebbe aiutare la Slovenia a rispondere ad alcune delle sfide poste dalla transizione verso un&#8217;economia climaticamente neutra, in particolare nei territori di cui all&#8217;allegato D della relazione per paese 2020. Ci&#242; consentirebbe alla Slovenia di fare il miglior uso possibile di tale fondo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Una ripresa economica che incorpori il principio della sostenibilit&#224; richiede investimenti volti a sviluppare ulteriormente i trasporti sostenibili e a sostenere il trasporto pubblico di passeggeri e i collegamenti sostenibili, in particolare il trasporto ferroviario. La crisi COVID-19 ha comportato ulteriori sfide per il trasporto merci e il trasporto di transito e, sebbene la Slovenia abbia adottato le misure necessarie e reso possibile il flusso delle merci, in particolare di quelle critiche, tale situazione avr&#224; un impatto negativo sulla crescita economica del paese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Nel quadro di una strategia di uscita e di ripresa, sar&#224; importante sostenere gli investimenti nella ricerca e nell&#8217;innovazione (R&amp;I), che rappresentano un fattore determinante per la produttivit&#224; e la crescita economica. Gi&#224; prima della crisi la Slovenia aveva ottenuto solo la valutazione di &#171;innovatore moderato&#187;, a causa del rallentamento degli sforzi per recuperare il ritardo rispetto ai paesi che hanno ottenuto i migliori risultati. Il settore imprenditoriale &#232; responsabile per il 75 % delle spese in ricerca e sviluppo (R&amp;S). La recessione economica sta nuovamente mettendo a rischio la R&amp;S e l&#8217;innovazione delle imprese. Tassi relativamente bassi di innovazione, in particolare da parte delle PMI, rallentano lo sviluppo e la diffusione delle soluzioni e dei processi aziendali innovativi, che si rendono invece necessari nel quadro della crisi COVID-19. Sono necessari investimenti per aiutare le PMI innovative, comprese le start-up, le cui attivit&#224; comprendono tecnologie emergenti e innovazioni pionieristiche, al fine di aumentarne la produzione. La cooperazione tra il mondo accademico e le imprese &#232; circoscritta principalmente ai settori a media e alta tecnologia. L&#8217;efficacia degli uffici preposti al trasferimento delle conoscenze creati dagli istituti di ricerca e dagli istituti di istruzione superiore varia considerevolmente. I legami tra il mondo accademico e quello imprenditoriale sono essenziali per tradurre efficacemente le conoscenze in innovazione, migliorare i risultati del paese nel settore della R&amp;I e stimolare la crescita economica. La spesa pubblica in R&amp;S &#232; stata modesta e in parte dipendente dai fondi strutturali dell&#8217;Unione. Per uscire da questa crisi sar&#224; necessario dare la priorit&#224; agli investimenti pubblici nella R&amp;I, compresa la ricerca tecnologica e applicata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>La trasformazione digitale sar&#224; fondamentale per la ripresa economica post-crisi COVID-19. Il potenziale del paese in questo settore &#232; testimoniato dalla rapida diffusione, sin dall&#8217;inizio della crisi, dei regimi di telelavoro e di soluzioni di commercio online da parte di alcune imprese slovene. Una maggiore digitalizzazione dei modelli imprenditoriali e dei processi di produzione estenderebbe tali trasformazioni a un maggior numero di settori economici. La Slovenia pu&#242; sfruttare le conoscenze e le eccellenti capacit&#224; esistenti nel campo della robotica, dell&#8217;intelligenza artificiale e della tecnologia blockchain per sostenere l&#8217;espansione della digitalizzazione verso industrie tradizionali meno avanzate. Il riutilizzo della vasta gamma di dati del settore pubblico attualmente disponibili potrebbe sostenere l&#8217;innovazione e l&#8217;economia dei Big Data. Il miglioramento delle competenze digitali dei lavoratori potrebbe aumentare in maniera relativamente rapida l&#8217;occupabilit&#224; e sostenere la ripresa economica. Introdurre servizi di e-government e servizi pubblici digitali di agevole utilizzo contribuirebbe a ridurre ulteriormente gli oneri amministrativi a carico delle imprese. Molti servizi pubblici online sono gi&#224; disponibili, ma per aumentarne la diffusione tra le persone e le imprese saranno necessari sforzi volti ad accrescere la fiducia dei cittadini nelle operazioni online e la loro sicurezza (introduzione di un identificatore elettronico nazionale, sicurezza informatica, soluzioni in materia di privacy ecc.). L&#8217;esistenza di collegamenti a banda larga veloci e affidabili (fissi e mobili), anche nelle zone rurali, &#232; indispensabile per lo sviluppo di servizi sociali ed economici online essenziali. La diffusione delle reti 5G dipende da una tempestiva assegnazione dello spettro 5G.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Durante il periodo di confinamento per la COVID-19, i corsi regolari per tutti i livelli di istruzione sono stati sostituiti dall&#8217;apprendimento a distanza. L&#8217;apprendimento online richiede un&#8217;infrastruttura digitale adeguata, materiali didattici nonch&#233; docenti dotati delle competenze necessarie e adeguatamente sostenuti, in modo che possano assicurare una didattica efficace. &#200; doveroso assicurare a tutti i discenti, in particolare ai gruppi vulnerabili, compresi i discenti con disabilit&#224; e quelli provenienti dalle zone rurali, un accesso adeguato all&#8217;apprendimento a distanza e competenze digitali dignitose, in modo che possano trarre pieno vantaggio dall&#8217;apprendimento a distanza. Le competenze digitali dovrebbero occupare un posto pi&#249; importante nei piani di studio e nei programmi scolastici, in particolare al fine di migliorare le competenze dei lavoratori. Ci&#242; consentirebbe un pi&#249; ampio ricorso al telelavoro e ai servizi digitali, una migliore corrispondenza tra le competenze digitali e le esigenze del mercato del lavoro, nonch&#233; l&#8217;inclusione di gruppi vulnerabili come gli anziani o le persone che vivono nelle zone rurali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Mentre le raccomandazioni specifiche per paese di cui alla presente raccomandazione (&#171;raccomandazioni specifiche per paese del 2020&#187;) si concentrano sulle modalit&#224; per fronteggiare l&#8217;impatto socioeconomico della pandemia di COVID-19 e agevolare la ripresa economica, le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 riguardavano anche riforme che sono essenziali per affrontare le sfide strutturali a medio e lungo termine. Le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 restano pertinenti e continueranno ad essere monitorate durante tutto il semestre europeo del prossimo anno. Ci&#242; include le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 relative alle politiche economiche connesse agli investimenti. Tutte le raccomandazioni specifiche per paese del 2019 dovrebbero essere prese in considerazione ai fini della programmazione strategica dei finanziamenti della politica di coesione dopo il 2020, anche per quanto riguarda le misure di attenuazione della crisi attuale e le strategie di uscita dalla stessa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Il semestre europeo fornisce il quadro per il costante coordinamento delle politiche economiche e dell&#8217;occupazione nell&#8217;Unione, il quale pu&#242; contribuire a un&#8217;economia sostenibile. Nei rispettivi programmi nazionali di riforma 2020 gli Stati membri hanno fatto il punto sui progressi compiuti nell&#8217;attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite. Assicurando la piena attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese del 2020, la Slovenia contribuir&#224; ai progressi verso il conseguimento degli OSS e allo sforzo comune di garantire la sostenibilit&#224; competitiva nell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>&#200; fondamentale uno stretto coordinamento tra le economie dell&#8217;Unione economica e monetaria per conseguire il rapido superamento delle conseguenze economiche della pandemia di COVID-19. In quanto Stato membro la cui moneta &#232; l&#8217;euro, la Slovenia dovrebbe garantire che le sue politiche restino coerenti con le raccomandazioni del 2020 per la zona euro e coordinate con quelle degli altri Stati membri la cui moneta &#232; l&#8217;euro, tenendo nel contempo conto degli orientamenti politici dell&#8217;Eurogruppo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Nell&#8217;ambito del semestre europeo 2020 la Commissione ha effettuato un&#8217;analisi completa della politica economica della Slovenia, che ha pubblicato nella relazione per paese 2020. Ha altres&#236; valutato il programma di stabilit&#224; 2020, il programma nazionale di riforma 2020, nonch&#233; il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese rivolte alla Slovenia negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilit&#224; della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Slovenia, ma anche della loro conformit&#224; alle norme e agli orientamenti dell&#8217;Unione, alla luce della necessit&#224; di rafforzare la governance economica dell&#8217;Unione nel suo insieme offrendo un contributo a livello dell&#8217;Unione per le future decisioni nazionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Alla luce della valutazione, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilit&#224; 2020 e il suo parere&#160;<a>(<span>9</span>)</a> trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1,</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDA che la Slovenia adotti provvedimenti nel 2020 e nel 2021 al fine di: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><span>attuare, in linea con la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilit&#224; e crescita, tutte le misure necessarie per affrontare efficacemente la pandemia di COVID-19 e sostenere l&#8217;economia e la successiva ripresa; quando le condizioni economiche lo consentano, perseguire politiche di bilancio volte a conseguire posizioni di bilancio a medio termine prudenti e ad assicurare la sostenibilit&#224; del debito, incrementando nel contempo gli investimenti; garantire la resilienza del sistema sanitario e del sistema di assistenza a lungo termine, anche assicurando l&#8217;adeguata fornitura di prodotti medici essenziali e ponendo rimedio alla carenza di operatori sanitari;</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><span>attenuare l&#8217;impatto della crisi COVID-19 a livello sociale e occupazionale, anche fornendo redditi sostitutivi e protezione sociale adeguati, potenziando i regimi di riduzione dell&#8217;orario di lavoro e ricorrendo a modalit&#224; di lavoro flessibili; garantire che tali misure assicurino una protezione adeguata dei lavoratori atipici;</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><span>continuare ad attuare rapidamente misure volte a fornire liquidit&#224; e finanziamenti alle imprese e alle famiglie nonch&#233; a ridurre gli oneri amministrativi; anticipare i progetti di investimento pubblici maturi e promuovere gli investimenti privati per sostenere la ripresa economica; concentrare gli investimenti sulla transizione verde e digitale, in particolare su una produzione e un uso puliti ed efficienti dell&#8217;energia, sulle infrastrutture ambientali, sul trasporto sostenibile, su ricerca e innovazione, nonch&#233; sull&#8217;introduzione della rete 5G; promuovere le capacit&#224; digitali delle imprese e rafforzare le competenze digitali, il commercio elettronico e la sanit&#224; elettronica.</span></td></tr></tbody></table> Fatto a Bruxelles, il 20 luglio 2020 Per il Consiglio La presidente J. KLOECKNER <note> ( 1 ) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici ( GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25 ). ( 3 ) GU C 301 del 5.9.2019, pag. 143 . ( 4 ) Regolamento (CE) n. 1467/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per l’accelerazione e il chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi ( GU L 209 del 2.8.1997, pag. 6 ). ( 5 ) Regolamento (UE) 2020/460 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 marzo 2020, che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all’epidemia di COVID-19 (Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus) ( GU L 99 del 31.3.2020, pag. 5 ). ( 6 ) Regolamento (UE) 2020/558 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2020, che modifica i regolamenti (UE) n. 1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda misure specifiche volte a fornire flessibilità eccezionale nell’impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta all’epidemia di COVID-19 ( GU L 130 del 24.4.2020, pag. 1 ). ( 7 ) GU C 320 del 10.9.2018, pag. 103 . ( 8 ) La spesa pubblica primaria netta si compone della spesa pubblica totale al netto della spesa per interessi, della spesa relativa a programmi dell’Unione interamente coperta da entrate provenienti da fondi dell’Unione e delle modifiche non discrezionali nella spesa per le indennità di disoccupazione. La formazione lorda di capitale fisso finanziata a livello nazionale è spalmata su un periodo di quattro anni. Rientrano nel calcolo le misure discrezionali in materia di entrate o gli aumenti delle entrate obbligatori per legge, mentre sono escluse le misure una tantum sia per quanto riguarda le entrate che per quanto riguarda la spesa. ( 9 ) A norma dell’articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97. </note>
ITA
32020H0826(24)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.10.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 344/22</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2020/1512 DEL CONSIGLIO del 13 ottobre 2020 relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 148, paragrafo 2, vista la proposta della Commissione europea, visto il parere del Parlamento europeo ( 1 ) , visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 2 ) , previa consultazione con del Comitato delle regioni, visto il parere del comitato per l’occupazione ( 3 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Gli Stati membri e l&#8217;Unione devono adoperarsi per sviluppare una strategia coordinata a favore dell&#8217;occupazione e in particolare a favore della promozione di una forza lavoro qualificata, formata e adattabile nonch&#233; di mercati del lavoro orientati al futuro e in grado di rispondere ai mutamenti economici, al fine di realizzare gli obiettivi della piena occupazione e del progresso sociale, di una crescita equilibrata, di un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualit&#224; dell&#8217;ambiente di cui all&#8217;articolo 3 del trattato sull&#8217;Unione europea. Gli Stati membri, tenuto conto delle prassi nazionali in materia di responsabilit&#224; delle parti sociali, devono considerare la promozione dell&#8217;occupazione una questione di interesse comune e coordinare in sede di Consiglio le loro azioni al riguardo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L&#8217;Unione deve combattere l&#8217;esclusione sociale e le discriminazioni e promuovere la giustizia e la protezione sociali nonch&#233; la parit&#224; tra donne e uomini, la solidariet&#224; tra le generazioni e la tutela dei diritti del minore. Nella definizione e nell&#8217;attuazione delle sue politiche e azioni, l&#8217;Unione deve tenere conto delle esigenze connesse con la promozione di un elevato livello di occupazione, la garanzia di un&#8217;adeguata protezione sociale, la lotta contro la povert&#224; e l&#8217;esclusione sociale, un elevato livello di istruzione, formazione e tutela della salute umana quali enunciati all&#8217;articolo 9 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea (TFUE).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Conformemente TFUE, l&#8217;Unione ha creato e applicato strumenti di coordinamento delle politiche economiche e occupazionali. Nell&#8217;ambito di tali strumenti, gli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell&#8217;occupazione (&#171;orientamenti&#187;) quali figurano nell&#8217;allegato della presente decisione costituiscono, insieme agli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell&#8217;Unione quali figurano nella raccomandazione (UE) 2015/1184 del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, gli orientamenti integrati. Essi devono guidare l&#8217;attuazione delle politiche negli Stati membri e nell&#8217;Unione, rispecchiando l&#8217;interdipendenza tra gli Stati membri. Lo scopo &#232; ottenere, grazie alla risultante serie coordinata di politiche e riforme a livello europeo e nazionale, una combinazione generale adeguata e sostenibile di politiche economiche e occupazionali che comporti ricadute positive.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Gli orientamenti sono coerenti con il patto di stabilit&#224; e crescita, la vigente legislazione dell&#8217;Unione e diverse iniziative dell&#8217;Unione, comprese la raccomandazione del Consiglio del 22 aprile 2013&#160;<a>(<span>5</span>)</a> (&#171;garanzia per i giovani&#187;), la raccomandazione del Consiglio del 15 febbraio 2016&#160;<a>(<span>6</span>)</a>, la raccomandazione del Consiglio del 19 dicembre 2016&#160;<a>(<span>7</span>)</a>, la raccomandazione del Consiglio del 15 marzo 2018&#160;<a>(<span>8</span>)</a>, la raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018&#160;<a>(<span>9</span>)</a>, la raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2019&#160;<a>(<span>10</span>)</a><span>,</span> la raccomandazione del Consiglio dell&#8217;8 novembre 2019&#160;<a>(<span>11</span>)</a> e la raccomandazione del Consiglio del 10 marzo 2014&#160;<a>(<span>12</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il semestre europeo combina i vari strumenti in un quadro generale per la sorveglianza e il coordinamento multilaterali integrati delle politiche economiche e occupazionali. Perseguendo la sostenibilit&#224; ambientale, la produttivit&#224;, l&#8217;equit&#224; e la stabilit&#224;, il semestre europeo integra i principi del pilastro europeo dei diritti sociali, comprendenti un forte coinvolgimento delle parti sociali, della societ&#224; civile e delle altre parti interessate. Il semestre europeo sostiene il conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Le politiche economiche e occupazionali dell&#8217;Unione e degli Stati membri dovrebbero andare di pari passo con la transizione dell&#8217;Europa verso un&#8217;economia digitale, a impatto climatico zero e sostenibile dal punto di vista ambientale, migliorando la competitivit&#224;, promuovendo l&#8217;innovazione, la giustizia sociale e le pari opportunit&#224;, e affrontando le disuguaglianze e le disparit&#224; regionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le sfide legate ai cambiamenti climatici e all&#8217;ambiente, la globalizzazione, la digitalizzazione e i cambiamenti demografici trasformeranno le economie e le societ&#224; europee. L&#8217;Unione e i suoi Stati membri dovrebbero collaborare per affrontare efficacemente questi fattori strutturali e adeguare i sistemi esistenti sulla base delle necessit&#224;, riconoscendo la stretta interdipendenza tra le economie e i mercati del lavoro degli Stati membri e le politiche correlate. Ci&#242; richiede un&#8217;azione politica coordinata, ambiziosa ed efficace a livello sia di Unione sia nazionale, conformemente al TFUE e alle disposizioni dell&#8217;Unione in materia di<span>governance</span> economica. Tale azione politica dovrebbe comprendere un rilancio degli investimenti sostenibili, un rinnovato impegno a favore di riforme strutturali opportunamente cadenzate che migliorino la produttivit&#224;, la crescita economica, la coesione sociale e territoriale, la convergenza verso l&#8217;alto, la resilienza e la responsabilit&#224; di bilancio. Dovrebbe combinare misure sul versante dell&#8217;offerta e della domanda, tenendo conto del loro impatto ambientale, occupazionale e sociale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione hanno proclamato il pilastro europeo dei diritti sociali&#160;<a>(<span>13</span>)</a> (&#171;Pilastro&#187;). Il Pilastro stabilisce venti principi e diritti volti a sostenere il buon funzionamento e l&#8217;equit&#224; dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale, strutturandoli secondo tre categorie: pari opportunit&#224; e accesso al mercato del lavoro, condizioni di lavoro eque e protezione e inclusione sociali. I principi e i diritti orientano la strategia dell&#8217;Unione, facendo in modo che le transizioni verso la neutralit&#224; climatica e la sostenibilit&#224; ambientale, la digitalizzazione e i cambiamenti demografici siano socialmente equi e giusti. Il pilastro costituisce un quadro di riferimento per monitorare i risultati degli Stati membri in materia di occupazione e prestazioni sociali, guidare le riforme a livello nazionale, regionale e locale e conciliare la dimensione sociale e quella di mercato nell&#8217;economia moderna attuale, anche attraverso la promozione dell&#8217;economia sociale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le riforme del mercato del lavoro, compresi i meccanismi nazionali di determinazione dei salari, dovrebbero seguire prassi nazionali di dialogo sociale e prevedere il margine di manovra necessario per un ampio esame delle questioni socio-economiche, compresi miglioramenti della sostenibilit&#224;, della competitivit&#224;, dell&#8217;innovazione, della creazione di posti di lavoro, delle politiche per l&#8217;apprendimento e la formazione permanenti, delle condizioni di lavoro, dell&#8217;istruzione e delle competenze, della salute pubblica e dell&#8217;inclusione nonch&#233; dei redditi reali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Gli Stati membri e l&#8217;Unione dovrebbero garantire che l&#8217;impatto sociale, occupazionale ed economico della crisi COVID-19 sia attenuato e che le trasformazioni siano eque e socialmente giuste, rafforzando la ripresa e la spinta verso una societ&#224; inclusiva e resiliente in cui le persone siano protette e in grado di anticipare e gestire il cambiamento, e possano partecipare attivamente alla societ&#224; e all&#8217;economia. Dovrebbe essere contrastata la discriminazione in tutte le sue forme. Dovrebbero essere garantiti accesso e opportunit&#224; per tutti e dovrebbero essere ridotte povert&#224; ed esclusione sociale, anche dei minori, in particolare assicurando un efficace funzionamento dei mercati del lavoro e dei regimi di protezione sociale, ed eliminando gli ostacoli all&#8217;istruzione, alla formazione e alla partecipazione al mercato del lavoro, anche tramite investimenti nell&#8217;educazione e nella cura della prima infanzia nonch&#233; nelle competenze digitali. L&#8217;accesso tempestivo e paritario a servizi di assistenza a lungo termine e di assistenza sanitaria a prezzi accessibili, comprese la prevenzione e la promozione dell&#8217;assistenza sanitaria, &#232; particolarmente importante alla luce della crisi COVID-19 e in un contesto di societ&#224; che invecchiano. &#200; opportuno realizzare ulteriormente il potenziale delle persone con disabilit&#224; di contribuire alla crescita economica e allo sviluppo sociale. Sui luoghi di lavoro nell&#8217;Unione emergono nuovi modelli economici e di business e cambiano quindi anche i rapporti di lavoro. Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinch&#233; i rapporti di lavoro derivanti dalle nuove forme di lavoro mantengano e rafforzino il modello sociale europeo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Gli orientamenti integrati dovrebbero costituire la base di raccomandazioni specifiche per paese che il Consiglio pu&#242; rivolgere agli Stati membri. Gli Stati membri dovrebbero fare pieno uso del Fondo sociale europeo Plus e di altri fondi dell&#8217;Unione, compresi il Fondo per una transizione giusta e InvestEU, per promuovere l&#8217;occupazione, gli investimenti sociali, l&#8217;inclusione sociale, l&#8217;accessibilit&#224;, le opportunit&#224; di miglioramento delle competenze e di riqualificazione della forza lavoro, l&#8217;apprendimento permanente e l&#8217;istruzione e la formazione di qualit&#224; elevata per tutti, compresa l&#8217;alfabetizzazione e le competenze digitali. Sebbene siano destinati agli Stati membri e all&#8217;Unione, gli orientamenti integrati dovrebbero essere attuati in partenariato con tutte le autorit&#224; nazionali, regionali e locali, con lo stretto coinvolgimento dei parlamenti, delle parti sociali e dei rappresentanti della societ&#224; civile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>In conformit&#224; dei rispettivi mandati che hanno fondamento nel trattato, il comitato per l&#8217;occupazione e il comitato per la protezione sociale dovrebbero monitorare in che modo si attuano le pertinenti politiche alla luce degli orientamenti per le politiche a favore dell&#8217;occupazione. Tali comitati e altri organi preparatori del Consiglio coinvolti nel coordinamento delle politiche economiche e sociali dovrebbero operare in stretta cooperazione. &#200; opportuno mantenere il dialogo politico tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, in particolare riguardo agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell&#8217;occupazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Il comitato per la protezione sociale &#232; stato consultato,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Sono adottati gli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione («orientamenti»), quali figurano all’allegato. Tali orientamenti fanno parte degli «orientamenti integrati». Articolo 2 Gli Stati membri tengono conto degli orientamenti di cui all’allegato nelle loro politiche a favore dell’occupazione e nei loro programmi di riforma, di cui è fornita una relazione in conformità dell’articolo 148, paragrafo 3, del TFUE. Articolo 3 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Lussemburgo, il 13 ottobre 2020 Per il Consiglio Il presidente M. ROTH ( 1 ) Parere del 10 luglio 2020 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale). ( 2 ) GU C 232 del 14.7.2020, pag. 18 . ( 3 ) Parere del 18 settembre 2020 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale). ( 4 ) Raccomandazione (UE) 2015/1184 del Consiglio, del 14 luglio 2015, relativa agli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell’Unione europea ( GU L 192 del 18.7.2015, pag. 27 ). ( 5 ) Raccomandazione del Consiglio, del 22 aprile 2013, sull’istituzione di una garanzia per i giovani ( GU C 120 del 26.4.2013, pag. 1 ). ( 6 ) Raccomandazione del Consiglio, del 15 febbraio 2016, sull’inserimento dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro ( GU C 67 del 20.2.2016, pag. 1 ). ( 7 ) Raccomandazione del Consiglio, del 19 dicembre 2016, sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti ( GU C 484 del 24.12.2016, pag. 1 ). ( 8 ) Raccomandazione del Consiglio, del 15 marzo 2018, relativa a un quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualità ( GU C 153 del 2.5.2018, pag. 1 ). ( 9 ) Raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2018, relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente ( GU C 189 del 4.6.2018, pag. 1 ). ( 10 ) Raccomandazione del Consiglio, del 22 maggio 2019, relativa ai sistemi di educazione e cura di alta qualità della prima infanzia ( GU C 189 del 5.6.2019, pag. 4 ). ( 11 ) Raccomandazione del Consiglio, dell’8 novembre 2019, sull’accesso alla protezione sociale per i lavoratori subordinati e autonomi ( GU C 387 del 15.11.2019, pag. 1 ). ( 12 ) Raccomandazione del Consiglio, del 10 marzo 2014, su un quadro di qualità per i tirocini ( GU C 88 del 27.3.2014, pag. 1 ). ( 13 ) Proclamazione interistituzionale sul pilastro europeo dei diritti sociali ( GU C 428 del 13.12.2017, pag. 10 ). ALLEGATO Orientamento 5: rilanciare la domanda di forza lavoro Gli Stati membri dovrebbero promuovere attivamente un’economia sociale di mercato sostenibile e agevolare e sostenere gli investimenti nella creazione di posti di lavoro di qualità. A tal fine dovrebbero ridurre gli ostacoli che le imprese incontrano nell’assunzione di personale, promuovere l’imprenditorialità responsabile e il lavoro autonomo vero e proprio e, in particolare, sostenere la creazione e la crescita di micro, piccole e medie imprese, anche attraverso l’accesso ai finanziamenti. Gli Stati membri dovrebbero promuovere attivamente lo sviluppo dell’economia sociale, promuovere l’innovazione sociale e le imprese sociali nonché incoraggiare tali forme innovative di lavoro, creando opportunità di lavoro di qualità e generando benefici sociali a livello locale. Alla luce delle gravi ripercussioni economiche e sociali della pandemia di COVID-19, dovrebbero essere messi a disposizione regimi di riduzione dell’orario lavorativo e meccanismi analoghi ben concepiti al fine di preservare l’occupazione, limitare la perdita di posti di lavoro ed evitare effetti negativi a lungo termine sull’economia, sulle imprese e sul capitale umano. Dovrebbe inoltre essere presa in considerazione l’introduzione di incentivi all’assunzione e di misure di riqualificazione ben concepiti al fine di sostenere la creazione di posti di lavoro durante la ripresa. La tassazione dovrebbe essere trasferita dal lavoro ad altre fonti di imposizione più favorevoli all’occupazione e alla crescita inclusiva e in linea con gli obiettivi climatici e ambientali, tenendo conto dell’effetto ridistribuivo del sistema fiscale e preservando al contempo le entrate necessarie a un’adeguata protezione sociale e a una spesa che stimoli la crescita. Gli Stati membri, compresi quelli che dispongono di meccanismi nazionali per la fissazione di salari minimi legali, dovrebbero garantire un efficace coinvolgimento delle parti sociali in modo trasparente e prevedibile, consentendo l’adeguamento dei salari all’andamento della produttività e garantendo salari equi che consentano un tenore di vita dignitoso, prestando al contempo particolare attenzione ai gruppi a reddito medio-basso nell’ottica di una convergenza verso l’alto. I meccanismi di determinazione dei salari dovrebbero tenere conto dei risultati raggiunti in ambito economico nei vari settori e regioni. Gli Stati membri dovrebbero promuovere il dialogo sociale e la contrattazione collettiva in vista della fissazione dei salari. Nel rispetto delle prassi nazionali e dell’autonomia delle parti sociali, gli Stati membri e le parti sociali dovrebbero garantire che tutti i lavoratori ricevano salari adeguati ed equi beneficiando, direttamente o indirettamente, di contratti collettivi o di salari minimi legali adeguati, tenendo conto del loro impatto sulla competitività, sulla creazione di posti di lavoro e sulla povertà lavorativa. Orientamento 6: potenziare l’offerta di forza lavoro e migliorare l’accesso all’occupazione, le abilità e le competenze Nel contesto delle transizioni tecnologica e ambientale, così come del cambiamento demografico, gli Stati membri dovrebbero promuovere la sostenibilità, la produttività, l’occupabilità e il capitale umano, promuovendo le conoscenze, le capacità e le competenze pertinenti lungo tutto l’arco della vita e rispondendo alle esigenze attuali e future del mercato del lavoro. Gli Stati membri dovrebbero inoltre investire nei loro sistemi di istruzione e formazione e adeguarli al fine di fornire un’istruzione di elevata qualità e inclusiva, compresa l’istruzione e la formazione professionale, nonché l’accesso all’apprendimento digitale. Dovrebbero collaborare con le parti sociali, gli erogatori di istruzione e formazione, le imprese e le altre parti interessate per affrontare le debolezze strutturali dei sistemi di istruzione e formazione e migliorarne la qualità e pertinenza per il mercato del lavoro, anche per preparare le transizioni ambientale e digitale. Particolare attenzione dovrebbe essere prestata alle sfide della professione di insegnante, anche investendo nelle competenze digitali degli insegnanti. I sistemi di istruzione e formazione dovrebbero dotare tutti i discenti di competenze chiave, comprese le competenze di base e digitali nonché le competenze trasversali, per gettare le fondamenta per l’adattabilità e la resilienza durante tutta la vita. Gli Stati membri dovrebbero adoperarsi per rafforzare le disposizioni relative ai diritti alla formazione individuale e garantirne la trasferibilità durante le transizioni professionali, anche, se del caso, attraverso conti individuali di apprendimento. Dovrebbero consentire a tutti di anticipare e adeguarsi meglio alle esigenze del mercato del lavoro, in particolare attraverso un continuo miglioramento delle competenze e una continua riqualificazione nonché attraverso l’offerta di servizi integrati di orientamento e consulenza al fine di sostenere transizioni eque e giuste per tutti, rafforzare i risultati in ambito sociale, affrontare le carenze del mercato del lavoro, migliorare la resilienza complessiva dell’economia di fronte alle crisi e facilitare gli adeguamenti necessari dopo la crisi COVID-19. Gli Stati membri dovrebbero promuovere le pari opportunità per tutti affrontando le disuguaglianze nei sistemi di istruzione e formazione, anche fornendo l’accesso a un’educazione della prima infanzia di qualità. Dovrebbero innalzare i livelli globali di istruzione, ridurre il numero di giovani che abbandonano la scuola precocemente, incrementare l’accesso all’istruzione e formazione professionale (IFP) e all’istruzione terziaria nonché il completamento dei relativi studi e aumentare la partecipazione degli adulti alla formazione continua, in particolare tra i discenti provenienti da contesti svantaggiati e i discenti meno qualificati. Tenendo conto delle nuove esigenze nel contesto di società digitali, verdi e che invecchiano, gli Stati membri dovrebbero potenziare l’apprendimento basato sul lavoro nei loro sistemi di IFP, anche grazie ad apprendistati di qualità ed efficaci, e aumentare il numero delle persone che completano il percorso di IFP e il numero dei laureati in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico ( science, technology, engineering and mathematics — STEM), in particolare tra le donne. Gli Stati membri dovrebbero inoltre rafforzare la pertinenza dell’istruzione e, se del caso, della ricerca universitaria per il mercato del lavoro; migliorare il monitoraggio e le previsioni delle competenze, conferire maggiore visibilità alle competenze e rendere comparabili le qualifiche, comprese quelle acquisite all’estero, e aumentare le opportunità per il riconoscimento e la convalida delle competenze acquisite al di fuori dell’istruzione e della formazione formali. Dovrebbero migliorare e incrementare l’offerta di un’IFP continua flessibile e la partecipazione a essa. Gli Stati membri dovrebbero inoltre sostenere gli adulti scarsamente qualificati nel mantenere o sviluppare l’occupabilità a lungo termine stimolando l’accesso e la partecipazione a occasioni di apprendimento di qualità, mediante l’attuazione di percorsi di miglioramento del livello delle competenze, compresa una valutazione delle stesse, un’offerta di istruzione e formazione che corrispondano alle opportunità del mercato del lavoro e la convalida e il riconoscimento delle competenze acquisite. Gli Stati membri dovrebbero fornire ai disoccupati e alle persone inattive un’assistenza efficace, tempestiva, coordinata e su misura, basata sul sostegno alla ricerca di un impiego, sulla formazione, sulla riqualificazione e sull’accesso ad altri servizi abilitanti, prestando particolare attenzione ai gruppi vulnerabili e alle persone particolarmente colpite dalle transizioni verde e digitale e dalla crisi COVID-19. Dovrebbero essere perseguite tempestivamente, al più tardi dopo 18 mesi di disoccupazione, strategie globali che includano valutazioni individuali approfondite dei disoccupati, al fine di ridurre e prevenire in misura significativa la disoccupazione strutturale e di lungo periodo. La disoccupazione giovanile e il fenomeno dei giovani che non hanno un lavoro, né seguono un percorso scolastico o formativo ( not in employment, education or training — NEET) dovrebbero continuare ad essere affrontati mediante la prevenzione dell’abbandono scolastico precoce e il miglioramento strutturale della transizione dalla scuola al lavoro, anche grazie alla piena attuazione della garanzia per i giovani. Gli Stati membri dovrebbero mirare a rimuovere gli ostacoli e i disincentivi, mettendo in atto incentivi, in relazione alla partecipazione al mercato del lavoro, in particolare per i lavoratori a basso reddito, i secondi percettori di reddito e le persone che sono più lontane dal mercato del lavoro. Gli Stati membri dovrebbero sostenere un ambiente di lavoro adeguato alle persone con disabilità, anche mediante un sostegno finanziario mirato e servizi che consentano loro di partecipare al mercato del lavoro e alla società. Occorre affrontare il problema dei divari di genere a livello di occupazione e di retribuzioni. Gli Stati membri dovrebbero garantire la parità di genere e una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche offrendo pari opportunità e pari avanzamento di carriera ed eliminando gli ostacoli alla partecipazione alla leadership a tutti i livelli decisionali. Dovrebbe essere garantita la parità di retribuzione per lo stesso lavoro, o per un lavoro di pari valore, e la trasparenza della retribuzione. Dovrebbe essere promossa la conciliazione tra lavoro, famiglia e vita privata sia per le donne che per gli uomini, in particolare mediante l’accesso a servizi di assistenza a lungo termine e di educazione e cura della prima infanzia di qualità e a prezzi accessibili. Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinché i genitori e le altre persone con responsabilità di assistenza abbiano accesso a un congedo familiare adeguato e a modalità di lavoro flessibili per conciliare lavoro, famiglia e vita privata, oltre a promuovere un uso equilibrato di tali diritti tra uomini e donne. Orientamento 7: migliorare il funzionamento dei mercati del lavoro e l’efficacia del dialogo sociale Al fine di trarre vantaggio da una forza lavoro più dinamica e produttiva e da nuovi modelli di lavoro e di business, gli Stati membri dovrebbero collaborare con le parti sociali per creare condizioni di lavoro eque, trasparenti e prevedibili, equilibrando diritti e obblighi. Dovrebbero ridurre ed evitare la segmentazione all’interno dei mercati del lavoro, contrastare il lavoro non dichiarato e il lavoro autonomo fittizio e favorire la transizione a forme di lavoro a tempo indeterminato. Le norme in materia di protezione dell’occupazione, il diritto del lavoro e le istituzioni dovrebbero tutti concorrere a creare un ambiente appropriato all’assunzione e la flessibilità necessaria per consentire ai datori di lavoro di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del contesto economico, pur tutelando i diritti del lavoro e garantendo ai lavoratori la protezione sociale, un adeguato livello di sicurezza e ambienti di lavoro sani, sicuri e appropriati, anche alla luce dei rischi posti dalla crisi COVID-19. Promuovere l’uso di modalità di lavoro flessibili, come il telelavoro, è importante per preservare l’occupazione e la produzione nel contesto della crisi COVID-19. È opportuno evitare i rapporti di lavoro che portano a condizioni precarie, anche nel caso dei lavoratori delle piattaforme digitali e combattendo l’abuso dei contratti atipici. In caso di licenziamento ingiustificato dovrebbero essere garantiti l’accesso a una risoluzione delle controversie efficace e imparziale e il diritto di ricorso, compresa una compensazione adeguata. Le politiche dovrebbero essere volte a migliorare e sostenere la partecipazione al mercato del lavoro, la corrispondenza tra offerta e domanda di lavoro e le transizioni verso il mondo del lavoro, anche nelle regioni svantaggiate. Gli Stati membri dovrebbero favorire efficacemente l’inserimento attivo di chi può partecipare al mercato del lavoro. Dovrebbero rafforzare l’efficacia delle politiche attive del mercato del lavoro, ampliandone gli obiettivi, la portata e il campo d’azione e migliorandone la connessione ai servizi sociali e al sostegno al reddito per i disoccupati mentre sono alla ricerca di un’occupazione, sulla base dei loro diritti e responsabilità. Dovrebbero ambire a servizi pubblici per l’impiego più efficaci ed efficienti, garantendo un’assistenza tempestiva e su misura per assistere le persone in cerca di lavoro, sostenendo le esigenze attuali e future del mercato del lavoro e attuando una gestione basata sui risultati. Gli Stati membri dovrebbero fornire ai disoccupati adeguate prestazioni di disoccupazione per un periodo di tempo ragionevole, in linea con i loro contributi e con le norme nazionali in materia di ammissibilità. Sebbene si debbano prendere in considerazione un allentamento temporaneo dei requisiti di ammissibilità e un’estensione della durata delle prestazioni per attenuare l’impatto della COVID-19, le prestazioni di disoccupazione non dovrebbero disincentivare un rapido ritorno all’occupazione e dovrebbero essere affiancate da politiche attive del mercato del lavoro. La mobilità dei discenti e dei lavoratori dovrebbe essere sostenuta in modo adeguato con l’obiettivo di migliorare le competenze e l’occupabilità e di sfruttare l’intero potenziale del mercato del lavoro europeo, assicurando nel contempo condizioni eque per tutti coloro che svolgono un’attività transfrontaliera, e di rafforzare la cooperazione amministrativa tra le amministrazioni nazionali in relazione ai lavoratori mobili, beneficiando dell’assistenza fornita dall’Autorità europea del lavoro. La mobilità dei lavoratori che esercitano professioni critiche e dei lavoratori transfrontalieri, stagionali e distaccati dovrebbe essere sostenuta in caso di chiusure temporanee delle frontiere dovute alla pandemia di COVID-19, fatte salve considerazioni di sanità pubblica. Dovrebbero essere eliminati gli ostacoli alla mobilità nel settore dell’istruzione e della formazione, delle pensioni professionali e individuali e il riconoscimento delle qualifiche dovrebbe essere semplificato. Gli Stati membri dovrebbero adottare misure affinché le procedure amministrative non siano un ostacolo inutile per i lavoratori di altri Stati membri, compresi i lavoratori transfrontalieri, che accedono a un’attività lavorativa. Dovrebbero inoltre prevenire abusi delle norme vigenti e affrontare le cause sottostanti della «fuga di cervelli» da alcune regioni, anche con opportune misure di sviluppo regionale. Sulla base delle prassi nazionali in vigore e al fine di conseguire un dialogo sociale più efficace e migliori risultati socioeconomici, gli Stati membri dovrebbero garantire il coinvolgimento tempestivo e significativo delle parti sociali nell’elaborazione e nell’attuazione delle riforme e delle politiche occupazionali, sociali e, ove pertinente, economiche, anche attraverso un sostegno per potenziare la capacità delle parti sociali. Gli Stati membri dovrebbero promuovere il dialogo sociale e la contrattazione collettiva. Le parti sociali dovrebbero essere incoraggiate a negoziare e concludere contratti collettivi negli ambiti di loro interesse, nel pieno rispetto della loro autonomia e del diritto all’azione collettiva. Ove pertinente e sulla base delle prassi nazionali in vigore, gli Stati membri dovrebbero tener conto dell’esperienza delle organizzazioni della società civile competenti in tema di occupazione e questioni sociali. Orientamento 8: promuovere le pari opportunità per tutti, favorire l’inclusione sociale e combattere la povertà Gli Stati membri dovrebbero promuovere mercati del lavoro inclusivi, aperti a tutti, mettendo in atto misure efficaci intese a combattere ogni forma di discriminazione e a promuovere pari opportunità per tutti, in particolare per i gruppi sottorappresentati sul mercato del lavoro, dedicando la debita attenzione alla dimensione regionale e territoriale. Dovrebbero garantire la parità di trattamento in materia di occupazione, protezione sociale, salute e assistenza di lungo periodo, istruzione e accesso a beni e servizi, a prescindere da genere, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale. Gli Stati membri dovrebbero modernizzare i regimi di protezione sociale per fornire a tutti una protezione sociale efficace, efficiente, adeguata e sostenibile, in tutte le fasi della vita, favorendo l’inclusione sociale e la mobilità sociale ascendente, incentivando la partecipazione al mercato del lavoro, sostenendo gli investimenti sociali, combattendo la povertà e affrontando le disuguaglianze, anche mediante l’impostazione dei sistemi fiscali e previdenziali e una valutazione dell’impatto distributivo delle politiche. Integrando gli approcci universali con quelli selettivi si migliorerà l’efficacia dei regimi di protezione sociale. La modernizzazione dei regimi di protezione sociale dovrebbe inoltre mirare a migliorarne la resilienza di fronte a sfide complesse, come quelle poste dalla pandemia di COVID-19. Gli Stati membri dovrebbero sviluppare e integrare i tre settori dell’inclusione attiva: sostegno a un reddito adeguato, mercati del lavoro inclusivi e accesso a servizi di sostegno di qualità, per rispondere alle esigenze individuali. I regimi di protezione sociale dovrebbero garantire un adeguato reddito minimo per chiunque non disponga di risorse sufficienti e promuovere l’inclusione sociale incoraggiando le persone a partecipare attivamente al mercato del lavoro e alla società, anche attraverso una fornitura mirata di servizi sociali. La disponibilità di servizi a costi ragionevoli, accessibili e di qualità, in materia di educazione e assistenza alla prima infanzia, assistenza al di fuori dell’orario scolastico, istruzione, formazione, alloggio e servizi sanitari e di assistenza di lungo periodo, costituisce una condizione necessaria per garantire pari opportunità. Particolare attenzione dovrebbe essere rivolta alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale, compresa la povertà lavorativa e infantile, anche in relazione all’impatto della crisi COVID-19. Gli Stati membri dovrebbero garantire a tutti, anche i bambini, l’accesso ai servizi essenziali. Gli Stati membri dovrebbero garantire alle persone in stato di bisogno o in situazione vulnerabile, l’accesso ad alloggi sociali o a un’assistenza abitativa adeguati e contrastarne la povertà energetica. In relazione a tali servizi dovrebbero essere prese in considerazione le necessità specifiche delle persone con disabilità, anche in termini di accessibilità. La deprivazione abitativa dovrebbe essere affrontata in modo specifico. Gli Stati membri dovrebbero garantire l’accesso tempestivo a servizi di assistenza sanitaria preventiva, curativa e di lungo periodo di buona qualità e a prezzi accessibili, salvaguardandone nel contempo la sostenibilità sul lungo periodo. In un contesto di maggiore longevità e di cambiamento demografico, gli Stati membri dovrebbero garantire l’adeguatezza e la sostenibilità dei sistemi pensionistici per i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi, offrendo a donne e uomini pari opportunità di maturare diritti a pensione, anche mediante regimi integrativi, per assicurare un reddito di vecchiaia adeguato. Le riforme pensionistiche dovrebbero essere sostenute da politiche volte a ridurre il divario pensionistico di genere e da misure che prolungano la vita lavorativa, ad esempio aumentando l’età effettiva di pensionamento, e dovrebbero essere inquadrate nell’ambito di strategie per l’invecchiamento attivo. Gli Stati membri dovrebbero stabilire un dialogo costruttivo con le parti sociali e altri soggetti interessati e consentire un’opportuna introduzione progressiva delle riforme.
ITA
32020D1512
02018R0338 — IT — 21.08.2019 — 001.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/338 DELLA COMMISSIONE</p><p>del 7&#160;marzo 2018</p><p>relativo all'autorizzazione di un preparato di 6-fitasi prodotta da<span>Aspergillus niger</span> (DSM 25770) come additivo per mangimi destinati a polli da ingrasso, pollastre allevate per la produzione di uova, suini da ingrasso, scrofe, specie suine minori da ingrasso o da riproduzione, tacchini da ingrasso, tacchini allevati per la riproduzione, tutte le altre specie avicole (escluse le specie ovaiole) e suinetti svezzati (titolare dell'autorizzazione BASF SE)</p><p><a>(Testo rilevante ai fini del SEE)</a></p><p>(GU L 065 dell'8.3.2018, pag. 17)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/1290 DELLA COMMISSIONE&#160;del 31&#160;luglio 2019</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;203</p></td><td><p>6</p></td><td><p>1.8.2019</p></td></tr></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/338 DELLA COMMISSIONE del 7 marzo 2018 relativo all'autorizzazione di un preparato di 6-fitasi prodotta da Aspergillus niger (DSM 25770) come additivo per mangimi destinati a polli da ingrasso, pollastre allevate per la produzione di uova, suini da ingrasso, scrofe, specie suine minori da ingrasso o da riproduzione, tacchini da ingrasso, tacchini allevati per la riproduzione, tutte le altre specie avicole (escluse le specie ovaiole) e suinetti svezzati (titolare dell'autorizzazione BASF SE) (Testo rilevante ai fini del SEE) Articolo 1 Il preparato specificato nell'allegato, appartenente alla categoria «additivi zootecnici» e al gruppo funzionale «promotori della digestione», è autorizzato come additivo nell'alimentazione animale alle condizioni indicate in tale allegato. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. ALLEGATO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di identificazione dell'additivo</p></td><td><p>Nome del titolare dell'autorizzazione</p></td><td><p>Additivo</p></td><td><p>Composizione, formula chimica, descrizione, metodo di analisi</p></td><td><p>Specie o categoria di animali</p></td><td><p>Et&#224; massima</p></td><td><p>Tenore minimo</p></td><td><p>Tenore massimo</p></td><td><p>Altre disposizioni</p></td><td><p>Fine del periodo di autorizzazione</p></td></tr><tr><td><p>Unit&#224; di attivit&#224;/kg di mangime completo con un tasso di umidit&#224; del 12&#160;%</p></td></tr><tr><td><p><span>Categoria: additivi zootecnici. gruppo funzionale: promotori della digestione.</span></p></td></tr><tr><td><p>4a27</p></td><td><p>BASF SE</p></td><td><p>6-fitasi</p><p>EC 3.1.3.26</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo</span></p><p>Preparato di 6-fitasi prodotta da<span>Aspergillus niger</span> (DSM 25770) con un tenore minimo di:</p><p>forma solida: 5&#160;000 FTU&#160;<a>(<span>1</span>)</a>/g</p><p>forma liquida: 5&#160;000 FTU/g</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>6-fitasi prodotta da<span>Aspergillus niger</span> (DSM 25770)</p><p><span>Metodo di analisi</span>&#160;<a>(<span>2</span>)</a></p><p>Per la quantificazione dell'attivit&#224; della fitasi nell'additivo per mangimi:</p><div><p>&#8212;&#160;metodo colorimetrico basato sulla reazione enzimatica della fitasi sul fitato.</p></div><p>Per la quantificazione dell'attivit&#224; della fitasi nelle premiscele:</p><div><p>&#8212;&#160;metodo colorimetrico basato&#160;sulla reazione enzimatica&#160;della fitasi sul fitato - VDLUFA 27.1.3.</p></div><p>Per la quantificazione dell'attivit&#224; della fitasi negli alimenti per animali:</p><div><p>&#8212;&#160;metodo colorimetrico basato&#160;sulla reazione enzimatica&#160;della fitasi sul fitato - EN ISO 30024.</p></div></td><td><p>Suini da ingrasso</p><p>Scrofe</p><p>Specie suine minori da ingrasso o da riproduzione</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>100 FTU</p></td><td><p>&#160;</p><div/></td><td><p>1.&#160;&#160;Nelle istruzioni per l'uso dell'additivo e delle premiscele sono indicate le condizioni di conservazione e la stabilit&#224; al trattamento termico.</p><p>2.&#160;&#160;Gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell'additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l'additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione dell'apparato respiratorio.</p><p>3.&#160;&#160;Da utilizzare per suinetti svezzati di peso non superiore a 35&#160;kg.</p></td><td><p>28.3.2028</p></td></tr><tr><td><p>Suinetti svezzati</p></td><td><p>125 FTU</p></td></tr><tr><td><p>Polli da ingrasso</p><p>Pollastre allevate per la produzione di uova</p></td><td><p><span><a><span>&#9658;M1</span></a></span>&#160;125 FTU<span>&#160;&#9668;</span></p></td></tr><tr><td><p>Tacchini da ingrasso</p><p>Tacchini allevati per la riproduzione</p><p>Tutte le altre specie avicole (escluse le specie ovaiole)</p></td><td><p>125 FTU</p></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>1 FTU &#232; la quantit&#224; di enzima che libera 1 micromole di fosfato inorganico al minuto dal fitato di sodio, a pH 5,5 e a 37&#160;&#176;C.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Informazioni dettagliate sui metodi di analisi sono disponibili al seguente indirizzo del laboratorio di riferimento: https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/feed-additives/evaluation-reports.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
02018R0338-20190821
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.12.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 417/44</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2020/1850 DEL PARLAMENTO EUROPEO, del 13 maggio 2020, sulla chiusura dei conti dell'impresa comune ECSEL relativi all'esercizio 2018 IL PARLAMENTO EUROPEO, <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti i conti annuali definitivi dell'impresa comune ECSEL relativi all'esercizio 2018,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle imprese comuni dell'UE per l'esercizio finanziario 2018, corredata delle risposte delle imprese comuni&#160;<a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l'affidabilit&#224; dei conti nonch&#233; la legittimit&#224; e la regolarit&#224; delle relative operazioni&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2018 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio, del 18 febbraio 2020, sul discarico da dare all'impresa comune per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2018 (05763/2019 &#8212; C9-0072/2019),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, in particolare l'articolo 209,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, in particolare l'articolo 71,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE) n. 561/2014 del Consiglio, del 6 maggio 2014, che istituisce l'impresa comune ECSEL&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, in particolare l'articolo 12,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) n. 110/2014 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario tipo degli organismi di partenariato pubblico-privato di cui all'articolo 209 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) 2019/887 della Commissione, del 13 marzo 2019, che stabilisce il regolamento finanziario tipo degli organismi di partenariato pubblico-privato di cui all'articolo 71 del regolamento (UE, Euratom) n. 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>7</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0045/2020),</p></td></tr></tbody></table> 1. approva la chiusura dei conti dell'impresa comune ECSEL relativi all'esercizio 2018; 2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al direttore esecutivo dell'impresa comune ECSEL, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L). Il presidente David Maria SASSOLI Il segretario generale Klaus WELLE <note> ( 1 ) GU C 426 del 18.12.2019, pag. 1 . ( 2 ) GU C 426 del 18.12.2019, pag. 24 . ( 3 ) GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1 . ( 4 ) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 . ( 5 ) GU L 169 del 7.6.2014, pag. 152 . ( 6 ) GU L 38 del 7.2.2014, pag. 2 . ( 7 ) GU L 142 del 29.5.2019, pag. 16 . </note>
ITA
32020B1850
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.10.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 266/27</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2015/1832 DELLA COMMISSIONE del 12 ottobre 2015 che modifica l'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'uso dell'eritritolo (E 968) come esaltatore di sapidità in bevande aromatizzate a ridotto valore energetico o senza zuccheri aggiunti (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli additivi alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 10, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 contiene un elenco UE degli additivi autorizzati negli alimenti e le condizioni del loro uso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Tale elenco pu&#242; essere aggiornato conformemente alla procedura uniforme di cui all'articolo 3, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1331/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a>, che pu&#242; essere avviata su iniziativa della Commissione o a seguito di una domanda.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 28 maggio 2014 &#232; stata presentata una domanda di autorizzazione per l'uso dell'eritritolo (E 968) come esaltatore di sapidit&#224; in bevande aromatizzate, categoria alimentare 14.1.4 dell'allegato II del regolamento (CE) n.&#160;1333/2008. La domanda &#232; stata successivamente resa accessibile agli Stati membri, conformemente all'articolo&#160;4 del regolamento (CE) n. 1331/2008.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'uso dell'eritritolo (E 968) &#232; destinato a migliorare il profilo aromatico e le qualit&#224; organolettiche delle bevande a ridotto valore energetico o senza zuccheri aggiunti in modo che abbiano un sapore simile a quello dei prodotti zuccherati. A bassi livelli l'eritritolo agisce come esaltatore di sapidit&#224; e contribuisce ad attenuare i sapori dissonanti e la dolcezza persistente associati all'uso di edulcoranti intensivi nelle suddette bevande. Il vantaggio per i consumatori consisterebbe dunque nella disponibilit&#224; di bevande a ridotto valore energetico o senza zuccheri aggiunti aventi un sapore migliore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel 2003 il comitato scientifico dell'alimentazione umana (SCF) ha concluso che l'uso dell'eritritolo (E 968) negli alimenti &#232; sicuro. L'approvazione dell'eritritolo (E 968) da parte dell'Unione non si estende per il momento all'uso nelle bevande: il parere dell'SCF affermava infatti che con l'ingestione di eritritolo attraverso le bevande la soglia lassativa potrebbe essere superata, soprattutto dai giovani consumatori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il 12 febbraio 2015 l'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l'Autorit&#224;&#187;) ha emesso un parere<a>&#160;(<span>3</span>)</a> sulla sicurezza della proposta di estendere l'uso dell'eritritolo (E 968) come additivo alimentare. L'Autorit&#224; ha concluso che la dose in bolo massiva (in un'unica ingestione) di eritritolo in bevande non alcoliche a un livello massimo dell'1,6 % non dovrebbe creare problemi di effetti lassativi. L'Autorit&#224; ha basato le sue conclusioni su dati comprendenti una stima dell'esposizione, tenendo conto del livello massimo di eritritolo dell'1,6 % proposto nelle bevande non alcoliche, della storia d'uso dell'eritritolo, delle sue caratteristiche di assorbimento e dell'assenza di risultati negativi, compresi gli effetti lassativi, a seguito dell'esposizione alla sostanza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per questa ragione &#232; opportuno autorizzare l'uso dell'eritritolo (E 968) come esaltatore di sapidit&#224; in bevande aromatizzate, categoria alimentare 14.1.4 dell'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008, a un livello massimo dell'1,6 %.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 1333/2008.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 12 ottobre 2015 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 354 del 31.12.2008, pag. 16 . ( 2 ) Regolamento (CE) n. 1331/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, che istituisce una procedura uniforme di autorizzazione per gli additivi, gli enzimi e gli aromi alimentari ( GU L 354 del 31.12.2008, pag. 1 ). ( 3 ) EFSA Journal 2015;13(3):4033. ALLEGATO L'allegato II, parte E, del regolamento (CE) n. 1333/2008 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Nella categoria alimentare 14.1.4: &#171;Bevande aromatizzate&#187;, la voce relativa al gruppo I Additivi &#232; modificata come segue:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;Gruppo I</p></td><td><p>Additivi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Non possono essere utilizzati E 420, E 421, E 953, E 965, E 966 ed E 967</p><p>E 968 non pu&#242; essere utilizzato tranne nei casi specificati per questa categoria di alimenti&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Nella categoria alimentare 14.1.4: &#171;Bevande aromatizzate&#187;, dopo la voce relativa a E 962 &#232; aggiunta la seguente voce:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E 968</p></td><td><p>Eritritolo</p></td><td><p>16&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Solo prodotti a ridotto valore energetico o senza zuccheri aggiunti, esclusivamente come esaltatore di sapidit&#224;&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ITA
32015R1832
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>17.5.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 147/116</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DEL CONSIGLIO del 14 aprile 2014 relativa alla posizione che deve essere adottata a nome dell'Unione europea in sede di Comitato di associazione UE-Cile riguardo alla modifica dell'allegato XII dell'accordo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Cile, dall'altra, contenente gli elenchi degli enti cileni che aggiudicano appalti a norma delle disposizioni della parte IV, titolo IV, sulle commesse pubbliche (2014/290/UE) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 207, paragrafo 4, primo comma, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 18 novembre 2002 &#232; stato firmato l'accordo che istituisce un'associazione tra la Comunit&#224; europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Cile, dall'altra<a>&#160;(<span>1</span>)</a> (&#171;l'accordo di associazione&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'allegato XII dell'accordo di associazione contiene elenchi degli enti della Repubblica del Cile (&#171;Cile&#187;) che aggiudicano appalti a norma delle disposizioni sulle commesse pubbliche della parte IV, titolo IV, dell'accordo di associazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 10 febbraio 2012 il Cile ha notificato all'Unione l'intenzione di modificare il suo ambito di applicazione sulle commesse pubbliche di cui all'allegato XII dell'accordo di associazione a norma dell'articolo 159, paragrafo 1, di tale accordo. Il 18 ottobre 2012 il Cile ha fornito ulteriori informazioni. La modifica consiste nella semplificazione di alcuni elenchi degli enti nell'allegato XII dell'accordo di associazione, vale a dire: nell'appendice 1, lettera&#160;A, gli enti elencati per ciascun ministero e governo regionale sono sostituiti da una disposizione onnicomprensiva che copre tutti gli enti subordinati ai ministeri e ai governi regionali elencati e nell'appendice 2, lettera&#160;A, i dettagli dell'elenco di tutti gli enti decentrati sono sostituiti da una frase onnicomprensiva: &#171;tutti i comuni&#187; (&#171;la modifica dell'allegato XII dell'accordo di associazione&#187;). L'appendice I, lettera B, e l'appendice 2, lettera&#160;B, nonch&#233; le appendici da 3 a 5 dell'allegato XII dell'accordo di associazione rimangono invariate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A seguito della notifica e a norma dell'articolo 159, paragrafi 2 e 3, dell'accordo di associazione, le parti dell'accordo di associazione ritengono opportuno che il comitato di associazione UE-Cile (&#171;il comitato di associazione&#187;) adotti una decisione intesa a riflettere la modifica dell'allegato XII dell'accordo di associazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La posizione dell'Unione in sede di comitato di associazione dovrebbe basarsi sull'accluso progetto di decisione,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La posizione che deve essere adottata a nome dell'Unione in sede di comitato di associazione UE-Cile («il comitato di associazione») riguardo alla modifica dell'allegato XII dell'accordo di associazione contenente gli elenchi degli enti cileni che aggiudicano appalti a norma delle disposizioni della parte IV, titolo IV, sulle commesse pubbliche, si basa sul progetto di decisione del comitato di associazione accluso alla presente decisione. Articolo 2 Una volta adottata, la decisione del comitato di associazione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Lussemburgo, il 14 aprile 2014 Per il Consiglio Il presidente C. ASHTON ( 1 ) GU L 352 del 30.12.2002, pag. 3 . PROGETTO DI DECISIONE N. …/2014 DEL COMITATO DI ASSOCIAZIONE UE-CILE del … relativa all'allegato XII dell'accordo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Cile, dall'altra, per quanto riguarda gli elenchi degli enti cileni che aggiudicano appalti a norma delle disposizioni della parte IV, titolo IV, sulle commesse pubbliche IL COMITATO DI ASSOCIAZIONE UE-CILE, visto l'accordo che istituisce un'associazione tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Cile, dall'altra ( 1 ) («l'accordo di associazione»), firmato il 18 novembre 2002, in particolare l'articolo 159, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'allegato XII dell'accordo di associazione contiene elenchi degli enti della Repubblica del Cile (&#171;Cile&#187;) che aggiudicano appalti a norma delle disposizioni sulle commesse pubbliche della parte IV, titolo IV, dell'accordo di associazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 10 febbraio 2012 il Cile ha notificato all'Unione europea l'intenzione di modificare il suo ambito di applicazione sulle commesse pubbliche di cui all'allegato XII dell'accordo di associazione. La modifica consiste nella semplificazione di alcuni elenchi degli enti nell'allegato XII dell'accordo di associazione, vale a dire: nell'appendice&#160;1, lettera A, gli enti elencati per ciascun ministero e governo regionale sono sostituiti da una disposizione onnicomprensiva che copre tutti gli enti subordinati ai ministeri e ai governi regionali elencati e nell'appendice 2, lettera A, i dettagli dell'elenco di tutti gli enti decentrati sono sostituiti da una frase onnicomprensiva: &#171;tutti i comuni&#187; (&#171;la modifica dell'allegato XII dell'accordo di associazione&#187;). L'appendice I, lettera B, e l'appendice 2, lettera B, nonch&#233; le appendici da 3 a 5 dell'allegato XII dell'accordo di associazione rimangono invariate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Ai fini dell'allegato XII dell'accordo di associazione, &#232; opportuno procedere alla modifica dell'allegato XII dell'accordo di associazione notificata dal Cile,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato XII dell'accordo di associazione contenente gli elenchi degli enti cileni che aggiudicano appalti a norma delle disposizioni della parte IV, titolo IV, sulle commesse pubbliche, è sostituito dal testo che figura nell'allegato della presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a …, il … Per il Comitato di associazione UE-Cile Il presidente ( 1 ) GU L 352 del 30.12.2002, pag. 3 . ALLEGATO «ALLEGATO XII (di cui all'articolo 137 dell'accordo di associazione) ENTI CILENI CHE SI OCCUPANO DI COMMESSE PUBBLICHE Appendice 1 Enti del governo centrale Enti che aggiudicano appalti a norma del presente titolo FORNITURE Soglie: 130 000 DSP SERVIZI specificati nell'appendice 4 Soglie: 130 000 DSP LAVORI specificati nell'appendice 5 Soglie: 5 000 000 DSP <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>A.</p></td><td><p>ELENCO DEGLI ENTI</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Presidencia de la Rep&#250;blica</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Interior y Seguridad P&#250;blica</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Relaciones Exteriores</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Defensa Nacional</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Hacienda</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio Secretar&#237;a General de la Presidencia de la Rep&#250;blica</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio Secretar&#237;a General de Gobierno</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Econom&#237;a, Fomento y Turismo</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Miner&#237;a</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Desarrollo Social</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Educaci&#243;n</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Justicia</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio del Trabajo y Previsi&#243;n Social</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Obras P&#250;blicas</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Transporte y Telecomunicaciones</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Salud</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Vivienda y Urbanismo</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Bienes Nacionales</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Agricultura</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio de Energ&#237;a</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ministerio del Medio Ambiente</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gobiernos Regionales</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Todas las Intendencias</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Todas las Gobernaciones</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Nota relativa alla lettera A Salvo quanto altrimenti specificato nella presente appendice, sono coperti dal presente accordo tutti gli enti subordinati ai ministeri e ai governi regionali sopra elencati. <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>B.</p></td><td><p>TUTTI GLI ALTRI ENTI PUBBLICI DEL GOVERNO CENTRALE, COMPRESE LE SOTTODIVISIONI REGIONALI E LOCALI, PURCH&#201; NON ABBIANO CARATTERE INDUSTRIALE O COMMERCIALE.</p></td></tr></tbody></table> Appendice 2 Enti decentrati e organismi di diritto pubblico Enti che aggiudicano appalti a norma del presente titolo FORNITURE Soglie: 200 000 DSP SERVIZI specificati nell'appendice 4 Soglie: 200 000 DSP LAVORI specificati nell'appendice 5 Soglie: 5 000 000 DSP <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>A.</p></td><td><p>ELENCO DEGLI ENTI</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Tutti i comuni</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>B.</p></td><td><p>TUTTI GLI ALTRI ENTI PUBBLICI DECENTRATI, COMPRESE LE RISPETTIVE SOTTODIVISIONI, E TUTTI GLI ALTRI ENTI CHE OPERANO NELL'INTERESSE GENERALE E SONO SOGGETTI A UN EFETTIVO CONTROLLO GESTIONALE O FINANZIARIO DA PARTE DI ENTI PUBBLICI, PURCH&#201; NON ABBIANO CARATTERE INDUSTRIALE O COMMERCIALE.</p></td></tr></tbody></table> Appendice 3 Enti operanti nel settore dei servizi pubblici FORNITURE Soglie: 400 000 DSP SERVIZI specificati nell'appendice 4 Soglie: 400 000 DSP LAVORI specificati nell'appendice 5 Soglie: 5 000 000 DSP <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>A.</p></td><td><p>ELENCO DEGLI ENTI</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria Arica</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria Iquique</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria Antofagasta</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria Coquimbo</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria Valpara&#237;so</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria San Antonio</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria San Vicente-Talcahuano</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria Puerto Montt</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria Chacabuco</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Empresa Portuaria Austral</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Aeropuertos de propiedad del Estado, dependientes de la Direcci&#243;n de Aeron&#225;utica Civil.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>B.</p></td><td><p>TUTTE LE ALTRE IMPRESE PUBBLICHE DEFINITE ALL'ARTICOLO 138, LETTERA C), CHE SVOLGONO UNA O PI&#217; ATTIVIT&#192; TRA QUELLE SOTTOELENCATE:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la messa a disposizione di aeroporti o di altri terminali di trasporto a favore dei vettori aerei;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la messa a disposizione di porti marittimi o interni o di altri terminali di trasporto a favore dei vettori marittimi o per via navigabile interna.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Appendice 4 Servizi Ai fini del presente titolo e fatto salvo l'articolo 137, paragrafo 2, non è escluso nessuno dei servizi indicati nell'elenco universale dei servizi. Appendice 5 Servizi nel settore delle costruzioni Ai fini del presente titolo e fatto salvo l'articolo 137, paragrafo 2, non è escluso nessuno dei servizi che rientrano nella divisione CPC riguardante i lavori di costruzione».
ITA
32014D0290
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>15.9.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 237/64</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/1555 DELLA COMMISSIONE del 12 settembre 2017 recante iscrizione di una denominazione nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Πευκοθυμαρόμελο Κρήτης (Pefkothymaromelo Kritis) (DOP)] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 52, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012, la domanda di registrazione della denominazione &#171;&#928;&#949;&#965;&#954;&#959;&#952;&#965;&#956;&#945;&#961;&#972;&#956;&#949;&#955;&#959; &#922;&#961;&#942;&#964;&#951;&#962;&#187; (Pefkothymaromelo Kritis) presentata dalla Grecia &#232; stata pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span><a>&#160;(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Poich&#233; alla Commissione non &#232; stata notificata alcuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la denominazione &#171;&#928;&#949;&#965;&#954;&#959;&#952;&#965;&#956;&#945;&#961;&#972;&#956;&#949;&#955;&#959; &#922;&#961;&#942;&#964;&#951;&#962;&#187; (Pefkothymaromelo Kritis) deve essere registrata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 La denominazione «Πευκοθυμαρόμελο Κρήτης» (Pefkothymaromelo Kritis) (DOP) è registrata. La denominazione di cui al primo comma identifica un prodotto della classe 1.4. «Altri prodotti di origine animale (uova, miele, prodotti lattiero-caseari ad eccezione del burro ecc.)» dell'allegato XI del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione ( 3 ) . Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 12 settembre 2017 Per la Commissione, a nome del presidente Phil HOGAN Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) GU C 108 del 6.4.2017, pag. 20 . ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, del 13 giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( GU L 179 del 19.6.2014, pag. 36 ). </note>
ITA
32017R1555
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>31.3.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>C 114/37</p></td></tr></tbody></table> Stato delle entrate e delle spese del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie per l’esercizio 2021 (2021/C 114/07) ENTRATE <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Esercizio 2021</p></td><td><p>Esercizio 2020</p></td><td><p>Esercizio 2019</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>SOVVENZIONE DELL'UNIONE EUROPEA</span></p></td></tr><tr><td><p>1 0</p></td><td><p>SOVVENZIONE DELL'UNIONE EUROPEA</p></td><td><p>63&#160;955&#160;000</p></td><td><p>61&#160;001&#160;000</p></td><td><p>56&#160;303&#160;981,54</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 1 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>63&#160;955&#160;000</span></p></td><td><p><span>61&#160;001&#160;000</span></p></td><td><p><span>56&#160;303&#160;981,54</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>SOVVENZIONI DELL&#8217;AREA ECONOMICA EUROPEA</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>SOVVENZIONI DELL&#8217;AREA ECONOMICA EUROPEA</p></td><td><p>1&#160;687&#160;000</p></td><td><p>1&#160;489&#160;000</p></td><td><p>1&#160;396&#160;347,97</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>1&#160;687&#160;000</span></p></td><td><p><span>1&#160;489&#160;000</span></p></td><td><p><span>1&#160;396&#160;347,97</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>ENTRATE VARIE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>CONTRIBUTI NEL QUADRO DI ACCORDI SPECIFICI &#8211; ENTRATE CON DESTINAZIONE SPECIFICA</p></td><td><p>9&#160;032&#160;786</p></td><td><p>4&#160;064&#160;512</p></td><td><p>178&#160;443,70</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>9&#160;032&#160;786</span></p></td><td><p><span>4&#160;064&#160;512</span></p></td><td><p><span>178&#160;443,70</span></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>74&#160;674&#160;786</span></p></td><td><p><span>66&#160;554&#160;512</span></p></td><td><p><span>57&#160;878&#160;773,21</span></p></td></tr></tbody></table> SPESE <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Esercizio 2021</p></td><td><p>Esercizio 2020</p></td><td><p>Esercizio 2019</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>PERSONALE IN SERVIZIO</p></td><td><p>31&#160;827&#160;000</p></td><td><p>32&#160;148&#160;000</p></td><td><p>29&#160;965&#160;496,76</p></td></tr><tr><td><p>1 3</p></td><td><p>MISSIONI E TRASFERTE</p></td><td><p>200&#160;000</p></td><td><p>380&#160;000</p></td><td><p>565&#160;365 ,&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>1 4</p></td><td><p>INFRASTRUTTURE DI CARATTERE MEDICO-SOCIALE</p></td><td><p>160&#160;000</p></td><td><p>180&#160;000</p></td><td><p>144&#160;765,38</p></td></tr><tr><td><p>1 5</p></td><td><p>SCAMBI DI FUNZIONARI ED ESPERTI</p></td><td><p>325&#160;000</p></td><td><p>356&#160;000</p></td><td><p>234&#160;515,14</p></td></tr><tr><td><p>1 7</p></td><td><p>SPESE DI RAPPRESENTANZA</p></td><td><p>5&#160;000</p></td><td><p>9&#160;000</p></td><td><p>945,96</p></td></tr><tr><td><p>1 8</p></td><td><p>ASSICURAZIONI E BILANCIO SOCIALE</p></td><td><p>960&#160;000</p></td><td><p>948&#160;000</p></td><td><p>952&#160;041,10</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 1 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>33&#160;477&#160;000</span></p></td><td><p><span>34&#160;021&#160;000</span></p></td><td><p><span>31&#160;863&#160;129,34</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>IMMOBILI, MATERIALE E SPESE VARIE DI FUNZIONAMENTO</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>INVESTIMENTI IMMOBILIARI, LOCAZIONE DI IMMOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>4&#160;275&#160;000</p></td><td><p>4&#160;388&#160;417</p></td><td><p>3&#160;551&#160;172,52</p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>INFORMATICA</p></td><td><p>2&#160;773&#160;000</p></td><td><p>2&#160;634&#160;675</p></td><td><p>2&#160;531&#160;174,14</p></td></tr><tr><td><p>2 2</p></td><td><p>BENI MOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>103&#160;000</p></td><td><p>352&#160;034</p></td><td><p>291&#160;098,77</p></td></tr><tr><td><p>2 3</p></td><td><p>SPESE DI FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO</p></td><td><p>205&#160;000</p></td><td><p>297&#160;000</p></td><td><p>216&#160;796,36</p></td></tr><tr><td><p>2 4</p></td><td><p>SPESE POSTALI E DI TELECOMUNICAZIONI</p></td><td><p>175&#160;000</p></td><td><p>217&#160;200</p></td><td><p>128&#160;728,37</p></td></tr><tr><td><p>2 5</p></td><td><p>RIUNIONI E CONSULENZA IN MATERIA DI GESTIONE</p></td><td><p>497&#160;000</p></td><td><p>713&#160;674</p></td><td><p>762&#160;334,48</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>8&#160;028&#160;000</span></p></td><td><p><span>8&#160;603&#160;000</span></p></td><td><p><span>7&#160;481&#160;304,64</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>SPESE OPERATIVE</p></td><td><p>24&#160;137&#160;000</p></td><td><p>19&#160;866&#160;000</p></td><td><p>18&#160;355&#160;895,53</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>24&#160;137&#160;000</span></p></td><td><p><span>19&#160;866&#160;000</span></p></td><td><p><span>18&#160;355&#160;895,53</span></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>65&#160;642&#160;000</span></p></td><td><p><span>62&#160;490&#160;000</span></p></td><td><p><span>57&#160;700&#160;329,51</span></p></td></tr></tbody></table> Tabella dell'organico <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Categoria e grado</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>2021</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>Autorizzati nel bilancio dell'Unione</p></td><td><p>Effettivamente coperti al 31&#160;dicembre 2019</p></td><td><p>Autorizzati nel bilancio dell'Unione</p></td></tr><tr><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AD 16</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AD 15</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>AD 14</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AD 13</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AD 12</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>7</p></td></tr><tr><td><p>AD 11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>8</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>8</p></td></tr><tr><td><p>AD 10</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>24</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>23</p></td></tr><tr><td><p>AD 9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>24</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>16</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>24</p></td></tr><tr><td><p>AD 8</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>22</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>29</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>22</p></td></tr><tr><td><p>AD 7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>29</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>12</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>26</p></td></tr><tr><td><p>AD 6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>14</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>17</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>AD 5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>27</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AD</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>137</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>121</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>126</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AST 11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 10</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>AST 9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AST 8</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AST 7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>11</p></td></tr><tr><td><p>AST 6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>AST 5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>15</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>13</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>15</p></td></tr><tr><td><p>AST 4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>15</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>AST 3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p>AST 2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AST</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>58</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>50</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>51</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AST/SC 6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AST/SC</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p><span>Totale</span></p></td><td><p><span>&#8212;</span></p></td><td><p><span>198</span></p></td><td><p><span>&#8212;</span></p></td><td><p><span>174</span></p></td><td><p><span>&#8212;</span></p></td><td><p><span>180</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Totale Generale</span></p></td><td><p><span>198</span></p></td><td><p><span>174</span></p></td><td><p><span>180</span></p></td></tr></tbody></table> Stima del numero di agenti contrattuali (espressa in equivalenti a tempo pieno) ed esperti nazionali distaccati <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Posti da agente contrattuale</p></td><td><p>2021</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>FG IV</p></td><td><p>80</p></td><td><p>67</p></td></tr><tr><td><p>FG III</p></td><td><p>41</p></td><td><p>41</p></td></tr><tr><td><p>FG II</p></td><td><p>12</p></td><td><p>11</p></td></tr><tr><td><p>FG I</p></td><td><p>1</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>Totale FG</p></td><td><p>134</p></td><td><p>121</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>Posti da esperto nazionale distaccato</p></td><td><p>5</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>Totale</p></td><td><p>139</p></td><td><p>126</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32021B0331(07)
02008D0393 — IT — 17.12.2016 — 001.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>DECISIONE DELLA COMMISSIONE</p><p>dell&#8217;8 maggio 2008</p><p>ai sensi della direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull&#8217;adeguata protezione dei dati personali a Jersey</p><p>[notificata con il numero C(2008) 1746]</p><p>(Testo rilevante ai fini del SEE)</p><p><a>(2008/393/CE)</a></p><p>(GU L 138 dell'28.5.2008, pag. 21)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/2295 DELLA COMMISSIONE&#160;Testo rilevante ai fini del SEE&#160;del 16 dicembre 2016</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;344</p></td><td><p>83</p></td><td><p>17.12.2016</p></td></tr></table> DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell’8 maggio 2008 ai sensi della direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sull’adeguata protezione dei dati personali a Jersey [notificata con il numero C(2008) 1746] (Testo rilevante ai fini del SEE) (2008/393/CE) Articolo 1 Per le finalità di cui all’articolo 25, paragrafo 2, della direttiva 95/46/CE, il Baliato di Jersey è ritenuto fornire un livello adeguato di tutela dei dati personali trasferiti dalla Comunità. Articolo 2 Questa decisione riguarda l’adeguatezza della tutela fornita a Jersey rispetto ai requisiti dell’articolo 25, paragrafo 1, della direttiva 95/46/CE e non influisce su altre condizioni o restrizioni cui possa dar luogo l’attuazione di altre disposizioni della stessa direttiva sull’elaborazione di dati personali in seno agli Stati membri. Articolo 3 Quando le autorità competenti di uno Stato membro esercitano i poteri ad esse conferiti dall'articolo 28, paragrafo 3, della direttiva 95/46/CE per sospendere o vietare a titolo definitivo i flussi di dati verso Jersey ai fini della tutela delle persone per quanto riguarda il trattamento dei dati personali, lo Stato membro interessato informa immediatamente la Commissione, che a sua volta inoltra l'informazione agli altri Stati membri. Articolo 4 1. La Commissione sorveglia costantemente gli sviluppi dell'ordinamento giuridico di Jersey che potrebbero incidere sul funzionamento della presente decisione, compresi gli sviluppi riguardanti l'accesso ai dati personali da parte delle autorità pubbliche, onde valutare se Jersey continua a garantire un livello adeguato di protezione dei dati personali. 2. Gli Stati membri e la Commissione si informano reciprocamente dei casi in cui le misure adottate dagli organismi incaricati di vigilare sul rispetto delle norme di protezione a Jersey risultano inidonee a tal fine. 3. Gli Stati membri e la Commissione si informano reciprocamente di qualsiasi indicazione del fatto che le ingerenze nel diritto delle persone alla protezione dei dati personali che le riguardano, compiute dalle autorità pubbliche di Jersey competenti della sicurezza nazionale, dell'applicazione della legge o di altro interesse pubblico, vadano oltre quanto strettamente necessario, o che contro le ingerenze di tale natura non esista una tutela giuridica efficace. 4. Qualora sia dimostrato che non è più garantito un livello di protezione adeguato, anche nelle situazioni di cui ai paragrafi 2 e 3, la Commissione informa l'autorità competente di Jersey e, se necessario, propone un progetto delle misure da adottare secondo la procedura di cui all'articolo 31, paragrafo 2, della direttiva 95/46/CE al fine di abrogare o sospendere la presente decisione o limitarne il campo d'applicazione. Articolo 5 La Commissione controlla il funzionamento della presente decisione e riferisce al comitato di cui all’articolo 31 della direttiva 95/46/CE ogni pertinente conclusione e, in particolare, tutto quanto possa influire sulla constatazione, di cui all’articolo 1 della presente decisione, di adeguatezza della tutela a Jersey ai sensi dell’articolo 25 della direttiva 95/46/CE ed eventuali prove che la decisione venga attuata in modo discriminatorio. Articolo 6 Gli Stati membri adottano i provvedimenti necessari a conformarsi alla presente decisione entro quattro mesi dalla data della sua notifica. Articolo 7 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione.
ITA
02008D0393-20161217
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.4.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 92/89</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2015/554 DELLA COMMISSIONE del 7 aprile 2015 recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il Regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione &#232; calcolato ciascun giorno feriale, in conformit&#224; dell'articolo 136, paragrafo&#160;1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 7 aprile 2015 Per la Commissione, a nome del presidente Jerzy PLEWA Direttore generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale ( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 . ( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 . ALLEGATO Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100&#160;kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702&#160;00&#160;00</p></td><td><p>AL</p></td><td><p>102,3</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>103,1</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>122,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>109,2</p></td></tr><tr><td><p>0707&#160;00&#160;05</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>176,1</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>97,3</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>143,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>139,1</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;93&#160;10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>81,6</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>164,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>123,1</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;10&#160;20</p></td><td><p>EG</p></td><td><p>46,6</p></td></tr><tr><td><p>IL</p></td><td><p>76,6</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>58,3</p></td></tr><tr><td><p>TN</p></td><td><p>57,8</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>66,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>61,2</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;50&#160;10</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>49,5</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>49,5</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;10&#160;80</p></td><td><p>BR</p></td><td><p>94,4</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>115,2</p></td></tr><tr><td><p>CN</p></td><td><p>89,6</p></td></tr><tr><td><p>MK</p></td><td><p>25,3</p></td></tr><tr><td><p>US</p></td><td><p>238,2</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>123,3</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>114,3</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;30&#160;90</p></td><td><p>AR</p></td><td><p>111,9</p></td></tr><tr><td><p>CL</p></td><td><p>124,4</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>107,7</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>114,7</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini». </note>
ITA
32015R0554
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.6.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>LI 160/5</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/899 DEL CONSIGLIO del 25 giugno 2018 che attua il regolamento (UE) 2017/2063 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) 2017/2063 del Consiglio, del 13 novembre 2017, concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Venezuela ( 1 ) , in particolare l'articolo 17, paragrafo 1, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 13&#160;novembre 2017 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) 2017/2063.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 28&#160;maggio 2018 il Consiglio ha adottato conclusioni sul Venezuela in cui si afferma che le elezioni tenutesi in Venezuela il 20&#160;maggio 2018 non sono state libere n&#233; regolari e che le elezioni e il relativo risultato sono privi di ogni credibilit&#224;, dal momento che il processo elettorale non ha offerto le garanzie necessarie allo svolgimento di elezioni inclusive e democratiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Nelle conclusioni si chiedono lo svolgimento di nuove elezioni presidenziali in conformit&#224; delle norme democratiche riconosciute a livello internazionale e dell'ordinamento costituzionale del Venezuela e, in tale contesto, ulteriori misure restrittive mirate e reversibili concepite in modo da non danneggiare la popolazione del Venezuela.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Tenuto conto della situazione in Venezuela, undici persone dovrebbero essere inserite nell'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entit&#224; e degli organismi soggetti a misure restrittive di cui all'allegato IV del regolamento (UE) 2017/2063.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato IV del regolamento (UE) 2017/2063,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'allegato IV del regolamento (UE) 2017/2063 è modificato come indicato nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Lussemburgo, il 25 giugno 2018 Per il Consiglio La presidente F. MOGHERINI ( 1 ) GU L 295 del 14.11.2017, pag. 21 . ALLEGATO Le persone seguenti sono aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi riportato nell'allegato IV del regolamento (UE) 2017/2063: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivazioni</p></td><td><p>Data di inserimento nell'elenco</p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td><p>Tareck Zaidan El-Aissami Maddah</p></td><td><p>Vicepresidente dell'economia e ministro per l'industria e la produzione nazionale</p><p>Data di nascita: 12 novembre 1974</p></td><td><p>Vicepresidente dell'economia e ministro per l'industria e la produzione nazionale. In veste di ex vicepresidente del Venezuela con il controllo sulla direzione del Servizio di intelligence nazionale bolivariano (SEBIN), Maddah &#232; responsabile delle gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dall'organizzazione, che comprendono detenzione arbitraria, indagini di matrice politica, trattamenti inumani e degradanti e tortura. &#200; inoltre responsabile di avere sostenuto e attuato politiche e attivit&#224; che compromettono la democrazia e lo Stato di diritto, compreso il divieto di manifestazioni pubbliche, nonch&#233; di avere guidato il &#171;commando anti-colpo di Stato&#187; del presidente Maduro, che ha preso di mira la societ&#224; civile e l'opposizione democratica.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>9.</p></td><td><p>Sergio Jos&#233; Rivero Marcano</p></td><td><p>Ispettore generale delle forze armate nazionali bolivariane</p><p>Data di nascita: 8 novembre 1964</p></td><td><p>Comandante generale della Guardia nazionale bolivariana fino al 16 gennaio 2018. Coinvolto nella repressione della societ&#224; civile e dell'opposizione democratica in Venezuela, e responsabile delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla Guardia nazionale bolivariana sotto il suo comando, compresi l'uso eccessivo della forza, la detenzione arbitraria e abusi ai danni della societ&#224; civile e di membri dell'opposizione. Le sue attivit&#224; e politiche in qualit&#224; di comandante generale della Guardia nazionale bolivariana, che &#232; responsabile, tra l'altro, di aggressioni contro membri dell'Assemblea nazionale democraticamente eletta e dell'intimidazione di giornalisti che denunciavano brogli nelle elezioni dell'Assemblea costituente illegittima, hanno compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Venezuela.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td><p>Jes&#250;s Rafael Su&#225;rez Chourio</p></td><td><p>Comandante generale dell'esercito bolivariano</p><p>Data di nascita: 19 luglio 1962</p></td><td><p>Comandante generale dell'esercito nazionale bolivariano del Venezuela ed ex comandante della Regione di difesa integrale della Zona centrale (REDI Central) del Venezuela. Responsabile di violazioni dei diritti umani da parte di forze sotto il suo comando, compresi l'uso eccessivo della forza e il maltrattamento di detenuti. Ha preso di mira l'opposizione democratica e sostenuto il ricorso ai tribunali militari per processare manifestanti civili.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>11.</p></td><td><p>Iv&#225;n Hern&#225;ndez Dala</p></td><td><p>Capo della direzione generale del controspionaggio militare</p><p>Data di nascita: 18 maggio 1966</p></td><td><p>Capo della direzione generale del controspionaggio militare (DGCIM) dal gennaio 2014 e capo della guardia presidenziale dal settembre 2015. In veste di capo della DGCIM, Iv&#225;n Hern&#225;ndez Dala &#232; responsabile di gravi violazioni dei diritti umani e della repressione della societ&#224; civile e dell'opposizione democratica commesse da membri della DGCIM sotto il suo comando, compresi l'uso eccessivo della forza e il maltrattamento di detenuti.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>12.</p></td><td><p>Delcy Eloina Rodr&#237;guez G&#243;mez</p></td><td><p>Vicepresidente della Repubblica bolivariana del Venezuela</p><p>Data di nascita: 18 maggio 1969</p></td><td><p>Vicepresidente del Venuezela, ex presidente dell'Assemblea costituente illegittima ed ex membro della commissione presidenziale per l'Assemblea costituente nazionale illegittima. Le sue azioni nella commissione presidenziale e poi in quanto presidente dell'Assemblea costituente illegittima hanno compromesso la democrazia e lo Stato di diritto in Venezuela, fra l'altro usurpando i poteri dell'Assemblea nazionale e utilizzandoli per prendere di mira l'opposizione e impedirle di partecipare al processo politico.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>13.</p></td><td><p>El&#237;as Jos&#233; Jaua Milano</p></td><td><p>Ministro del potere popolare per l'educazione</p><p>Data di nascita: 16 dicembre 1969</p></td><td><p>Ministro del potere popolare per l'educazione. Ex presidente della commissione presidenziale per l'Assemblea nazionale costituente illegittima. Responsabile di compromissione della democrazia e dello Stato di diritto in Venezuela per via del suo ruolo guida nell'istituzione dell'Assemblea costituente illegittima.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>14.</p></td><td><p>Sandra Oblitas Ruzza</p></td><td><p>Vicepresidente del Consiglio nazionale elettorale</p><p>Data di nascita: 7 giugno 1969</p></td><td><p>Vicepresidente del Consiglio nazionale elettorale (CNE) e presidente della Commissione del registro elettorale e civile. Responsabile di attivit&#224; del CNE che hanno compromesso la democrazia in Venezuela, anche agevolando l'istituzione dell'Assemblea costituente illegittima e manipolando il processo elettorale.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>15.</p></td><td><p>Freddy Alirio Bernal Rosales</p></td><td><p>Data di nascita: 16 giugno 1962</p></td><td><p>Capo del Centro di controllo nazionale dei comitati locali di approvvigionamento e produzione (CLAP) e commissario generale del SEBIN. Responsabile di compromissione della democrazia mediante la manipolazione, a fini elettorali, delle distribuzioni dei CLAP. Inoltre, in quanto commissario generale del SEBIN, &#232; responsabile delle attivit&#224; di tale servizio, fra cui gravi violazioni dei diritti umani come la detenzione arbitraria.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>16.</p></td><td><p>Katherine Nayarith Harrington Padr&#243;n</p></td><td><p>Viceprocuratore generale.</p><p>Data di nascita: 5 dicembre 1971</p></td><td><p>Viceprocuratore generale dal luglio 2017. Nominata viceprocuratore generale dalla Corte suprema, anzich&#233; dall'Assemblea nazionale, in violazione della costituzione. Responsabile di compromissione della democrazia e dello stato di diritto in Venezuela, fra l'altro avviando procedimenti penali per motivi politici e omettendo di indagare su denunce di violazioni dei diritti umani commesse dal regime di Maduro.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>17.</p></td><td><p>Socorro Elizabeth Hern&#225;ndez Hern&#225;ndez</p></td><td><p>Data di nascita: 11 marzo 1952</p></td><td><p>Membro (rettore) del Consiglio nazionale elettorale (CNE) e membro del Comitato nazionale elettorale (JNE). Responsabile delle attivit&#224; del CNE che hanno compromesso la democrazia in Venezuela, anche agevolando l'istituzione dell'Assemblea costituente illegittima e manipolando il processo elettorale in relazione all'annullamento di una votazione sulla revoca del presidente nel 2016, al rinvio delle elezioni governatoriali nel 2016 e allo spostamento dei seggi elettorali con breve preavviso prima delle elezioni governatoriali nel 2017.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>18.</p></td><td><p>Xavier Antonio Moreno Reyes</p></td><td><p>Segretario generale del Consiglio nazionale elettorale</p></td><td><p>Segretario generale del Consiglio nazionale elettorale (CNE). Responsabile dell'approvazione di decisioni del CNE che hanno compromesso la democrazia in Venezuela, anche agevolando l'istituzione dell'Assemblea costituente illegittima e manipolando il processo elettorale.</p></td><td><p>25.6.2018&#187;</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32018R0899
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.8.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 272/10</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 14 luglio 2015 sul programma nazionale di riforma 2015 della Slovacchia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2015 della Slovacchia (2015/C 272/03) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4, visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche ( 1 ) , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2, vista la raccomandazione della Commissione europea, viste le risoluzioni del Parlamento europeo, viste le conclusioni del Consiglio europeo, visto il parere del comitato per l'occupazione, visto il parere del comitato economico e finanziario, visto il parere del comitato per la protezione sociale, visto il parere del comitato di politica economica, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 26 marzo 2010 il Consiglio europeo ha approvato la proposta della Commissione di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per l'occupazione e la crescita basata su un maggiore coordinamento delle politiche economiche e incentrata sui settori chiave in cui occorre intervenire per rafforzare il potenziale di crescita sostenibile e di competitivit&#224; dell'Europa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 14 luglio 2015 il Consiglio ha adottato, sulla base delle proposte della Commissione, una raccomandazione sugli orientamenti di massima per le politiche economiche degli Stati membri e dell&#8217;Unione e, il 21 ottobre 2010, una decisione sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell&#8217;occupazione<a>&#160;(<span>2</span>)</a>, che insieme formano gli &#171;orientamenti integrati&#187;. Gli Stati membri sono stati invitati a tenerne conto nelle proprie politiche nazionali in materia economica e di occupazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'8 luglio 2014 il Consiglio ha adottato una raccomandazione<a>&#160;(<span>3</span>)</a> sul programma nazionale di riforma 2014 della Slovacchia e ha formulato il suo parere sul programma di stabilit&#224; aggiornato della Slovacchia per il 2014. Il 28&#160;novembre 2014, in linea con il regolamento (UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>4</span>)</a>, la Commissione ha presentato il suo parere sul documento programmatico di bilancio 2015 della Slovacchia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 28 novembre 2014 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2015. Lo stesso giorno la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>5</span>)</a>, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui la Slovacchia non &#232; stata annoverata tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il 18 dicembre 2014 il Consiglio europeo ha approvato le priorit&#224; per la promozione degli investimenti, l'intensificazione delle riforme strutturali e il proseguimento di un risanamento di bilancio responsabile e propizio alla crescita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il 26 febbraio 2015 la Commissione ha pubblicato la relazione per paese 2015 relativa alla Slovacchia, nella quale valuta i progressi compiuti nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate l'8 luglio 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il 29 aprile 2015 la Slovacchia ha presentato il programma nazionale di riforma 2015 e il programma di stabilit&#224; 2015. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente per tener conto delle loro correlazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La Slovacchia &#232; attualmente soggetta al braccio preventivo del patto di stabilit&#224; e crescita. Nel programma di stabilit&#224; 2015 il governo prevede di ridurre gradualmente il disavanzo nominale al 2,5 % del PIL nel 2015 per arrivare allo 0,5 % del PIL nel 2018. Secondo il programma di stabilit&#224;, l'obiettivo a medio termine, ossia un disavanzo strutturale pari allo 0,5 % del PIL, sar&#224; raggiunto dal 2017. Il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe diminuire leggermente nel 2015 al 53,4 % e la tendenza dovrebbe proseguire fino al 50,3 % nel 2018. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano le proiezioni di bilancio &#232; plausibile, bench&#233; le misure a sostegno degli obiettivi di disavanzo pianificati a partire dal 2016 non siano state illustrate in modo sufficientemente dettagliato. Stando alle previsioni di primavera 2015 della Commissione, la crescita della spesa netta &#232; al di sotto del parametro di riferimento nel 2015 e nel 2016, conforme quindi ai requisiti del patto di stabilit&#224; e crescita. Sulla base della propria valutazione del programma di stabilit&#224; e tenuto conto delle previsioni di primavera 2015 della Commissione, il Consiglio ritiene che la Slovacchia rispetter&#224; le disposizioni del patto di stabilit&#224; e crescita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il mercato del lavoro ha dato segni di ripresa nel 2014, ma la disoccupazione resta elevata. Nonostante la riduzione di disincentivi nel regime previdenziale e qualche progresso verso la riduzione della disoccupazione giovanile, lo scoglio principale resta la disoccupazione di lunga durata e la percentuale di rom e di lavoratori poco qualificati occupati &#232; bassa. Nonostante il varo di alcune iniziative per migliorare i servizi pubblici per l'impiego, la capacit&#224; di offrire prestazioni personalizzate &#232; limitata, soprattutto per coloro che si trovano in situazioni assai distanti dal mercato del lavoro. Il tasso di occupazione femminile &#232; tuttora di gran lunga inferiore alla media dell'UE, a conferma dell'insufficiente disponibilit&#224; di servizi di assistenza all'infanzia accessibili e di qualit&#224; e della durata relativamente lunga del congedo parentale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La Slovacchia ha compiuto qualche passo avanti nell'apprendimento basato sul lavoro grazie ad una nuova legge su istruzione e formazione professionale, la cui entrata in vigore &#232; prevista nel corso del 2015. Limitati sono invece i progressi registrati per migliorare le condizioni d'insegnamento, creare programmi di laurea pi&#249; orientati al mondo del lavoro e incrementare la percentuale di frequenza dei bambini rom nelle strutture di istruzione e assistenza della prima infanzia. Non sono state adottate misure volte ad assicurare una pi&#249; ampia partecipazione dei rom alla formazione professionale e all'istruzione superiore. Limitato &#232; anche l'avanzamento per colmare le lacune del sistema slovacco di ricerca e innovazione: occorre soprattutto migliorare la qualit&#224; e la rilevanza della base scientifica e promuovere la collaborazione tra universit&#224;, ricerca e impresa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La scarsa qualit&#224; del contesto imprenditoriale slovacco non aiuta a attirare investimenti, interni o esteri, nel paese. L'inadeguatezza della pubblica amministrazione e dell'ordinamento giudiziario in termini di efficienza e di qualit&#224; dei servizi &#232; particolarmente nefasta per il contesto imprenditoriale. La funzione pubblica risente del frequente avvicendamento del personale e dell'inefficienza nella gestione delle risorse umane. Gli sforzi profusi per combattere la corruzione sono stati finora limitati, o addirittura inesistenti per quanto riguarda l'esigenza di rafforzare la capacit&#224; di analisi e revisione contabile dell'amministrazione tributaria. Il settore degli appalti pubblici soffre di carenze endemiche che si ripercuotono sull'assegnazione delle risorse pubbliche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>I recenti cambiamenti nel regime tributario hanno contribuito a migliorare le finanze pubbliche, ma i costi associati all'invecchiamento della popolazione graveranno in futuro sulla situazione ora relativamente solida della Slovacchia sotto il profilo del debito. La sostenibilit&#224; a lungo termine delle finanze pubbliche dipende dalla capacit&#224; dell'amministrazione pubblica di aumentare l'efficienza economica del settore sanitario. Il livello di efficienza della sanit&#224; slovacca &#232; complessivamente basso, con scarsi risultati rispetto al resto dell'Unione. Per cercare di rimediare alle carenze del servizio sanitario locale, il governo ha adottato una nuova strategia 2014-2020, attualmente in corso d'attuazione, ma la maggior parte delle misure non sono ancora in vigore. Si registrano poi tuttora inefficienze nell'amministrazione tributaria, anche per quanto attiene alla riscossione delle imposte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Gli scarsi risultati degli investimenti negli ultimi anni rischiano di ripercuotersi sulle prospettive di crescita a lungo termine del paese. Tra il 2008 e il 2013 l'investimento privato &#232; precipitato: le imprese non finanziarie hanno registrato il 90 % circa del calo totale, dovuto alla riduzione dei flussi di investimenti esteri diretti (IED); nel 2013 l'investimento in beni strumentali era ancora inferiore di circa il 13 %, in termini reali, ai valori del 2008. La contrazione dell'investimento pubblico &#232; stata assai inferiore, ma il calo ha comunque conseguenze significative per quanto attiene, in particolare, ai grandi progetti nelle infrastrutture dei trasporti che sono essenziali per consentire alla Slovacchia di sfruttare il potenziale di crescita delle regioni centrali e orientali. Gli ostacoli di ordine amministrativo e normativo nella programmazione degli investimenti, la mancanza di trasparenza e la lunghezza delle procedure per ottenere concessioni edilizie e d'uso del territorio frenano gli investimenti pubblici. I finanziamenti dell'UE rappresentano una percentuale assai ragguardevole del totale degli investimenti pubblici in Slovacchia rispetto ai livelli osservati in altri Stati membri della regione. Inoltre l'assorbimento dei fondi unionali &#232; ostacolato da carenze nella gestione delle procedure di pianificazione e nella concezione e selezione dei progetti e dall'inosservanza degli obblighi inerenti alla valutazione dell'impatto ambientale. Il ricorso a disposizioni su misura negli appalti pubblici limita la concorrenza con conseguente lievitazione dei prezzi finali. Un migliore controllo e pi&#249; ampia competenza specialistica presso gli enti pubblici di aggiudicazione degli appalti potrebbero contribuire a superare queste difficolt&#224;. L'inadeguatezza della pubblica amministrazione e dell'ordinamento giudiziario in termini di efficienza e di qualit&#224; dei servizi &#232; particolarmente nefasta per il contesto imprenditoriale, e questioni quali la riforma della procedura civile e la distribuzione disuguale del carico di lavoro negli organi giurisdizionali non sono ancora state affrontate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Nell'ambito del semestre europeo la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica della Slovacchia, che ha pubblicato nella relazione per paese 2015. Ha altres&#236; valutato il programma di stabilit&#224; e il programma nazionale di riforma, nonch&#233; il seguito dato alle raccomandazioni rivolte alla Slovacchia negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilit&#224; della politica di bilancio e della politica socioeconomica della Slovacchia, ma anche della loro conformit&#224; alle norme e agli orientamenti dell'UE, alla luce della necessit&#224; di rafforzare la governance economica dell'Unione nel suo insieme, offrendo un contributo a livello UE per le future decisioni nazionali. Le sue raccomandazioni nell'ambito del semestre europeo trovano riscontro nelle raccomandazioni di cui ai punti da 1 a 4.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Alla luce della citata valutazione il Consiglio, esaminato il programma di stabilit&#224;, &#232; del parere<a>&#160;(<span>6</span>)</a> che il paese rispetti le disposizioni del patto di stabilit&#224; e crescita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Nell'ambito del semestre europeo, la Commissione ha effettuato inoltre un'analisi della politica economica della zona euro nel suo complesso. Sulla base di tale analisi il Consiglio ha formulato raccomandazioni specifiche rivolte agli Stati membri la cui moneta &#232; l'euro<a>&#160;(<span>7</span>)</a>. In quanto paese la cui moneta &#232; l'euro, la Slovacchia dovrebbe altres&#236; assicurare l'attuazione piena e tempestiva di tali raccomandazioni,</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDA che la Slovacchia adotti provvedimenti nel periodo 2015-2016 al fine di: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>aumentare l'efficienza economica del settore sanitario, anche migliorando la gestione delle cure ospedaliere e rafforzando l'assistenza sanitaria di base; adottare misure volte ad aumentare la riscossione delle imposte;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>adottare disposizioni supplementari per combattere la disoccupazione di lunga durata migliorando le misure di attivazione e l'istruzione della seconda opportunit&#224; e introducendo una formazione di qualit&#224; commisurata alle esigenze individuali; aumentare gli incentivi volti a consentire alle donne di restare o ritornare nel mondo del lavoro, potenziando le strutture per l'infanzia;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>migliorare la formazione del corpo insegnante e l'attrattiva della professione di insegnante per arrestare il calo dei risultati dell'istruzione; aumentare la partecipazione dei bambini rom all'istruzione ordinaria e ad un'istruzione della prima infanzia di qualit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>stimolare gli investimenti nelle infrastrutture, migliorare e semplificare le procedure amministrative per ottenere le concessioni edilizie e d'uso del territorio; stimolare la concorrenza nelle gare di appalto pubbliche e migliorare i meccanismi di sorveglianza nelle relative procedure di aggiudicazione.</p></td></tr></tbody></table> Fatto a Bruxelles, il 14 luglio 2015 Per il Consiglio Il presidente P. GRAMEGNA <note> ( 1 ) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1 . ( 2 ) Mantenuta mediante decisione 2014/322/UE del Consiglio, del 6 maggio 2014, sugli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell’occupazione per il 2014 ( GU L 165 del 4.6.2014, pag. 49 ). ( 3 ) Raccomandazione del Consiglio, dell'8 luglio 2014, sul programma nazionale di riforma 2014 della Slovacchia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2014 della Slovacchia ( GU C 247 del 29.7.2014, pag. 122 ). ( 4 ) Regolamento (UE) n. 473/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 maggio 2013, sulle disposizioni comuni per il monitoraggio e la valutazione dei documenti programmatici di bilancio e per la correzione dei disavanzi eccessivi negli Stati membri della zona euro ( GU L 140 del 27.5.2013, pag. 11 ). ( 5 ) Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici ( GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25 ). ( 6 ) A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97. ( 7 ) GU C 272 del 18.8.2015, pag. 98 . </note>
ITA
32015H0818(04)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>17.11.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 310/24</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2016/2007 DELLA COMMISSIONE del 1 o febbraio 2016 Aiuti di Stato SA.36754- 2014/C (ex 2014/NN e 2013/N) che l'Ungheria ha in parte attuato e a cui intende dare attuazione a favore di AUDI HUNGARIA MOTOR Ltd. [notificata con il numero C(2016) 405] (Il testo in lingua ungherese è il solo facente fede) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 108, paragrafo 2, primo comma, visto l'accordo sullo Spazio economico europeo, in particolare l'articolo 62, paragrafo 1, lettera a), dopo aver invitato gli interessati a presentare osservazioni conformemente ai detti articoli ( 1 ) , considerando quanto segue: 1. PROCEDIMENTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Con notifica elettronica protocollata in data 16 settembre 2013 (SANI 8899), rettificata con comunicazione del 25 settembre 2013, le autorit&#224; ungheresi hanno notificato, a norma del punto 65 degli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalit&#224; regionale 2007-2013<a>&#160;(<span>2</span>)</a> (in appresso &#171;gli Orientamenti 2007-2013&#187;), l'intenzione di concedere un aiuto regionale per un grande progetto di investimento che AUDI HUNGARIA MOTOR Ltd. (in appresso &#171;AHM&#187;) dovr&#224; realizzare a Gy&#337;r.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Con lettera del 9 luglio 2014, la Commissione ha comunicato all'Ungheria la decisione di avviare il procedimento di cui all'articolo 108, paragrafo 2, del TFUE (in appresso &#171;la decisione di avvio&#187;) in relazione agli aiuti a finalit&#224; regionale da attuare a favore del progetto di investimento di AHM, al fine di effettuare una valutazione approfondita sulla base della comunicazione della Commissione relativa ai criteri per una valutazione dettagliata degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti di investimento<a>&#160;(<span>3</span>)</a> (in appresso &#171;comunicazione sui criteri di valutazione&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Con lettera del 9 ottobre 2014, (2014/101245) l'Ungheria ha inviato le proprie osservazioni e le informazioni necessarie per la valutazione dettagliata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La decisione della Commissione di avviare un procedimento di indagine formale &#232; stata pubblicata nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span> del 21 novembre 2014<a>&#160;(<span>4</span>)</a>. Gli interessati sono stati invitati a presentare le proprie osservazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Con lettere del 25 novembre 2014 (2014/119782), del 28 luglio 2015 (2015/074087) e del 24 agosto 2015 (2015/083208), la Commissione ha richiesto informazioni supplementari che l'Ungheria ha trasmesso con lettere del 13 febbraio 2015 (2015/014716), del 30 settembre 2015 (2015/096577) e del 9 ottobre 2015 (2015/100135).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Non sono pervenute osservazioni da parte di soggetti interessati.</p></td></tr></tbody></table> 2. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA MISURA/DELL'AIUTO 2.1. OBIETTIVO DELLA MISURA <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi intendono promuovere lo sviluppo regionale concedendo ad AHM aiuti a finalit&#224; regionale sotto forma di una sovvenzione diretta e di uno sgravio dell'imposta sulle societ&#224; per investimenti nella sede dell'impresa di Gy&#337;r, nella regione del Transdanubio occidentale (Nyugat-Dun&#225;nt&#250;l). Il Transdanubio occidentale &#232; una regione assistita ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del&#160;TFUE, con un massimale standard di aiuti a finalit&#224; regionale per le grandi imprese pari al 30 % dell'equivalente&#160;sovvenzione lordo (in appresso &#171;ESL&#187;), conformemente alla carta ungherese degli aiuti a finalit&#224; regionale&#160;2007-2013<a>&#160;(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> 2.2. IL BENEFICIARIO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il beneficiario dell'aiuto &#232; AHM, societ&#224; interamente controllata da Audi Hungaria Services Zrt. A sua volta, Audi Hungaria Services Zrt. &#232; una controllata di AUDI AG, che fa parte del gruppo Volkswagen. L'attivit&#224; del gruppo Volkswagen, con sede a Wolfsburg, in Germania, si riconduce a due divisioni, la Divisione Automotive e la Divisione Servizi Finanziari. La divisione Automotive presenta due aree commerciali: &#171;autovetture&#187; e &#171;veicoli commerciali, power engineering&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La divisione Automotive del gruppo Volkswagen si compone di dodici marchi: Volkswagen, AUDI, &#352;KODA, SEAT, Bentley, Porsche, Bugatti, Lamborghini, Ducati, Veicoli Commerciali Volkswagen, Scania e MAN. Ciascun marchio possiede un carattere proprio e opera sul mercato come entit&#224; autonoma. La produzione automobilistica del gruppo Volkswagen spazia dai modelli di piccole dimensioni alle automobili di lusso e i veicoli commerciali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Nel 2014, il gruppo Volkswagen gestiva un totale di 118 stabilimenti in tutto il mondo<a>&#160;(<span>6</span>)</a>,vendendo ai propri clienti 10,1 milioni di automobili, pari a una quota del 12 % del mercato mondiale delle autovetture. Il gruppo ha raggiunto un fatturato di 202 miliardi di euro e ha impiegato 592&#160;586 dipendenti<a>&#160;(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Nel 2014, AUDI AG contava 79&#160;483 dipendenti, ha consegnato 1,7 milioni di nuovi veicoli a livello mondiale e ha raggiunto un fatturato di 53 miliardi di EUR.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Nel 2014, AHM ha prodotto 135&#160;232 automobili, ha impiegato 11&#160;274 dipendenti e ha totalizzato un fatturato di 7,2 miliardi di EUR.</p></td></tr></tbody></table> 2.3. IL PROGETTO DI INVESTIMENTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>A Gy&#337;r, AHM si occupa della produzione di motori e delle relative componenti. Inoltre, prima del completamento del progetto di investimento notificato, avvenuto alla fine del 2014, l'impresa procedeva all'assemblaggio delle automobili con un sistema basato su piattaforma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Il progetto di investimento perseguiva tre obiettivi: una maggiore flessibilit&#224; e diversificazione delle operazioni di assemblaggio, un maggior volume di automobili assemblate e una pi&#249; profonda integrazione verticale del processo di produzione delle vetture.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Il primo obiettivo consisteva nell'incrementare la flessibilit&#224; delle operazioni di assemblaggio, sostituendo la precedente tecnologia, basata su piattaforma, con la tecnologia del processo di produzione basata su moduli (<span>Modularer Querbaukasten</span>, in appresso &#171;MQB&#187;). Mentre la tecnologia basata su piattaforma,utilizzata a Gy&#337;r, consentiva soltanto l'assemblaggio di automobili con la medesima piattaforma (soprattutto di lunghezza uguale o simile, spesso appartenenti a un unico segmento), la tecnologia MQB, di nuova installazione, permette l'assemblaggio nella medesima linea di produzione di automobili di diversa lunghezza, appartenenti a uno spettro di segmenti (nella fattispecie, ai segmenti A e B e, in teoria, anche al segmento A0 [&#8230;]<a>&#160;(<span>*</span>)</a>). Questa nuova tecnologia &#232; stata installata in un nuovo impianto, mentre l'attivit&#224; di assemblaggio precedente, basata su piattaforma, &#232; stata completamente soppressa nel 2014, cos&#236; come la linea di assemblaggio antecedente, che &#232; stata smantellata e rimossa. Attualmente, l'intera produzione automobilistica di Gy&#337;r si basa sulla tecnologia MQB, fondata sul principio di modularit&#224; che, tramite la standardizzazione dei componenti di modelli diversi, appartenenti a segmenti di mercato differenti, consente una significativa riduzione dei costi. In considerazione della standardizzazione richiesta e della distanza fisica (pari a circa 1,5&#160;km) tra la sede di assemblaggio precedente e quella attuale, non &#232; stato possibile integrare la linea antecedente nel nuovo processo di produzione. Il nuovo impianto permette la produzione di vari modelli di autovetture Audi: le nuove generazioni dei modelli gi&#224; assemblati a Gy&#337;r in passato (Audi TT Coup&#233;, TT Roadster e A3 Cabriolet) e un modello del tutto nuovo della serie A3 con una struttura quattro porte (A3 Sedan). I modelli successivi hanno subito varie modifiche del design e miglioramenti tecnici. Tuttavia, in virt&#249; della continuit&#224; in termini di qualit&#224;, degli elevati standard di design delle diverse generazioni e dell'elevato sviluppo tecnico, nonch&#233; del mantenimento delle principali dotazioni e dimensioni geometriche, la classificazione POLK<a>&#160;(<span>8</span>)</a> &#232; rimasta invariata. L'Audi TT Coup&#233; e la TT Roadster rimangono nel segmento B, la A3 Cabriolet resta nel segmento A e la nuova A3 Sedan rientrer&#224; anch'essa nel segmento A.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il secondo obiettivo del progetto consisteva nell'aumento della capacit&#224; tecnica complessiva delle operazioni di assemblaggio dello stabilimento di Gy&#337;r, da [60&#160;000- 110&#160;000] a [130&#160;000-180&#160;000] autovetture l'anno. Si prevede di utilizzare in media il [&#8230;] % della nuova capacit&#224; per la produzione di automobili del segmento A e il [&#8230;] % per la produzione di automobili del segmento B. L'aumento della capacit&#224; consente l'assemblaggio sia del prodotto addizionale (A3) sia di un maggior numero di modelli successivi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Il terzo obiettivo del progetto verteva su una pi&#249; profonda integrazione verticale delle attivit&#224; di produzione dello stabilimento di Gy&#337;r. Le precedenti operazioni di assemblaggio sono trasformate in un impianto per la produzione di autovetture pienamente integrato: l'investimento nel nuovo impianto di assemblaggio &#232; accompagnato dalla realizzazione di un reparto carrozzeria, un reparto verniciatura e un reparto presse, dedicati prevalentemente alla produzione dei modelli citati. Solo un'esigua percentuale (fino al [&#8230;] %) della produzione dei nuovi reparti carrozzeria e verniciatura (in forma di scocche) viene inviata, ad altri stabilimenti del gruppo Volkswagen fuori dal SEE. Circa il [&#8230;] % delle parti di carrozzeria realizzate nel nuovo reparto presse &#232; utilizzato per la produzione automobilistica di Gy&#337;r. Il restante [&#8230;] % delle parti di carrozzeria prodotte a Gy&#337;r &#232; spedito ad altri siti di produzione del gruppo Volkswagen. In origine era stato previsto che tali componenti venissero utilizzati per la produzione di veicoli del segmento POLK B. Tuttavia, dopo la decisione di avvio, l'Ungheria ha informato la Commissione che, per effetto di variazioni della domanda, il [&#8230;] % della produzione del reparto presse avrebbe potuto essere utilizzato in altri siti del gruppo Volkswagen per la produzione di automobili dei segmenti da A0 a C.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>I lavori relativi al progetto di investimento sono iniziati nel febbraio 2011 e sono stati ultimati il 31 dicembre 2014.</p></td></tr></tbody></table> 2.4. COSTI DEL PROGETTO DI INVESTIMENTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Nel caso in esame, le spese ammissibili prevedono investimenti in immobili, macchinari e attrezzature, mentre non sono ammessi investimenti in attivit&#224; immateriali. I beni usati sono esclusi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>I costi complessivi del progetto di investimento ammissibili all'aiuto, del valore nominale di 342&#160;936 milioni di HUF (1&#160;144 milioni di EUR<a>&#160;(<span>9</span>)</a>), hanno un valore attuale<a>&#160;(<span>10</span>)</a> di 355&#160;550 milioni di HUF (1&#160;186 milioni di EUR). La Tabella I presenta una ripartizione dei costi ammissibili complessivi.</p><p><span>Tabella I</span></p><p><span>Costi dell'investimento ammissibili all'aiuto in valore nominale (in milioni di HUF)</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Anni</p></td><td><p>2011</p></td><td><p>2012</p></td><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>Fabbricati</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td></tr><tr><td><p>Macchinari/attrezzature</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td><td><p>[&#8230;]</p></td></tr><tr><td><p>Attivit&#224; immateriali</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>0</p></td></tr><tr><td><p><span>TOTALE</span></p></td><td><p><span>[&#8230;]</span></p></td><td><p><span>[&#8230;]</span></p></td><td><p><span>[&#8230;]</span></p></td><td><p><span>[&#8230;]</span></p></td><td><p><span>342&#160;936</span></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 2.5. FINANZIAMENTO DELL'INVESTIMENTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi confermano che il contributo proprio del beneficiario, privo di qualsiasi sostegno pubblico, &#232; superiore al 25 % dei costi ammissibili.</p></td></tr></tbody></table> 2.6. BASE GIURIDICA <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>La base giuridica nazionale per il sostegno finanziario &#232; la seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sar&#224; concessa una sovvenzione diretta in applicazione delle disposizioni del regime di aiuti XR 47/2007<a>&#160;(<span>11</span>)</a>, esente dall'obbligo di notificazione al di sotto della soglia per la singola notificazione a norma del regolamento (CE) n. 1628/2006 della Commissione<a>&#160;(<span>12</span>)</a> (in appresso &#171;regolamento di esenzione&#187;). Il regime &#232; basato sul decreto governativo 8/2007 (I.24.) del ministro ungherese dell'Economia e dei trasporti sulle sovvenzioni agli investimenti concesse con singole decisioni del governo (Korm&#225;ny egyedi d&#246;nt&#233;s&#233;vel meg&#237;t&#233;lhet&#337; t&#225;mogat&#225;sok ny&#250;jt&#225;s&#225;nak szab&#225;lyair&#243;l sz&#243;l&#243; 8/2007. (I. 24.) GKM rendelet);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>si conceder&#224; uno sgravio fiscale in applicazione delle disposizioni del regime di sconto fiscale per lo sviluppo N 651/2006<a>&#160;(<span>13</span>)</a>, varato dalla legge LXXXI del 1996 sull'imposta sulle societ&#224; e sui dividendi e dal decreto governativo 206/2006 (X.16) sullo sgravio dell'imposta per lo sviluppo (a t&#225;rsas&#225;gi ad&#243;r&#243;l &#233;s az osztal&#233;kad&#243;r&#243;l sz&#243;l&#243; 1996. &#233;vi LXXXI. t&#246;rv&#233;ny &#233;s a fejleszt&#233;si ad&#243;kedvezm&#233;nyr&#337;l sz&#243;l&#243; 206/2006. (X.16.) Korm&#225;nyrendelet).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 2.7. LA MISURA DI AIUTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>AHM ha presentato domanda di sovvenzione diretta il 5&#160;marzo 2010, ossia prima dell'inizio dei lavori relativi al progetto di investimento. In data 26&#160;marzo 2010, le autorit&#224; ungheresi hanno confermato, in linea di principio, l'ammissibilit&#224; del progetto di investimento all'aiuto richiesto. Le autorit&#224; ungheresi hanno presentato un'offerta di aiuto relativa alla sovvenzione diretta per il progetto di investimento (con l'eccezione del reparto presse) l'8&#160;settembre 2010, accettata da AHM il 1<span>o</span>&#160;ottobre 2010. Per quanto attiene alla sovvenzione diretta per il reparto presse, l'offerta &#232; stata presentata il 27 aprile 2011 ed &#232; stata accettata il 4&#160;maggio 2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Il beneficiario ha richiesto lo sgravio d'imposta (per cui sussiste un diritto formale soggetto all'approvazione della Commissione) il 29 ottobre 2010 (e, per il reparto presse, il 27 gennaio 2011), ossia prima dell'inizio dei lavori relativi all'investimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>L'aiuto &#232; stato concesso, previa approvazione della Commissione, mediante accordo di sovvenzione sottoscritto il 6 luglio 2011 (e il 28 settembre 2011 per il reparto presse).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>L'Ungheria intende concedere un aiuto pari a 39&#160;952 milioni di HUF (133,3 milioni di EUR) al valore attuale. Poich&#233; le spese ammissibili complessive previste per il progetto hanno un valore attuale di 355&#160;550 milioni di HUF (1&#160;186 milioni di EUR), l'intensit&#224; di aiuto proposta &#232; pari all'11,24 % in termini di ESL.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi confermano che gli aiuti per il progetto non saranno cumulati con altri aiuti erogati da fonti locali, regionali, nazionali o dell'Unione per i medesimi costi ammissibili e che n&#233; il massimale di aiuto approvato al valore attuale n&#233; l'intensit&#224; di aiuto concessa saranno superati qualora i costi ammissibili si discostino dall'importo stimato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>AHM ha ricevuto aiuti agli investimenti per attivit&#224; di investimento precedenti a Gy&#337;r, avviate prima del 2003 e nel 2006.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>L'aiuto notificato &#232; concesso a condizione che il beneficiario mantenga l'investimento nella regione assistita per un periodo minimo di cinque anni dopo il suo completamento.</p></td></tr></tbody></table> 2.8. DISPOSIZIONI GENERALI <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi si sono impegnate a trasmettere alla Commissione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>entro due mesi dalla concessione dell'aiuto, una copia degli atti pertinenti connessi alla misura di aiuto,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>con cadenza quinquennale, a decorrere dall'approvazione dell'aiuto da parte della Commissione, una relazione intermedia (che riporti indicazioni sugli importi dell'aiuto erogati, sull'esecuzione del contratto di aiuto e su ogni altro progetto di investimento avviato presso il medesimo impianto o stabilimento),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>entro sei mesi dal pagamento dell'ultima tranche di aiuti, in base al calendario dei pagamenti notificato, una relazione finale dettagliata.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3. MOTIVI PER L'AVVIO DEL PROCEDIMENTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Nella decisione di avvio, la Commissione ha osservato che il progetto di aiuto rispetta i criteri standard di compatibilit&#224; previsti dagli Orientamenti 2007-2013 e che l'importo dell'aiuto proposto e l'intensit&#224; dell'aiuto non superano i massimali consentiti. Tuttavia la Commissione, ai sensi del punto 68 degli Orientamenti 2007- 2013, non ha potuto confermare la compatibilit&#224; dell'aiuto con il mercato interno nell'ambito dell'esame preliminare.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Il punto 68 degli Orientamenti 2007-2013 impone alla Commissione di avviare l'indagine formale e procedere a una valutazione dettagliata dell'effetto di incentivazione, della proporzionalit&#224;, nonch&#233; degli effetti positivi e negativi dell'aiuto laddove la quota di mercato del beneficiario per il prodotto e il mercato geografico considerati superi il 25 % prima o dopo l'investimento (in appresso anche &#171;condizione di cui al punto 68, lettera a)&#187;),oppure laddove la capacit&#224; creata dall'investimento superi il 5 % di un mercato in condizione di declino relativo o assoluto (in appresso anche &#171;condizione di cui al punto 68, lettera b)&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Nell'esame preliminare, la Commissione non ha potuto escludere che le soglie relative alla quota di mercato e all'incremento della capacit&#224; generato dall'investimento in un mercato poco efficiente non fossero superate nei mercati presi in esame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Pi&#249; precisamente, la Commissione ha espresso dubbi in merito alla proposta dell'Ungheria di definire il mercato del prodotto rilevante come la combinazione dei segmenti A0, A e B della classificazione POLK e ha lasciato aperta la questione dell'esatta definizione del mercato del prodotto rilevante, considerando tutte le alternative plausibili per la definizione del mercato, inclusa in particolare la segmentazione pi&#249; circoscritta per cui vi siano dati disponibili<a>&#160;(<span>14</span>)</a>. Poich&#233; AHM produrr&#224; veicoli e parti di carrozzeria per automobili dei segmenti A, B e, in teoria, del segmento A0, la Commissione ha reputato che, nel caso in esame, sia i singoli segmenti sia la combinazione di tali segmenti dovrebbero essere considerati plausibili mercati rilevanti del prodotto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>Per quanto attiene alla possibile suddivisione tra autovetture e veicoli commerciali leggeri, la Commissione ha ritenuto che le due categorie non vengano considerate separatamente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Inoltre, la Commissione non &#232; stata in grado di pronunciarsi definitivamente in merito alla definizione del mercato geografico, in quanto non ha potuto stabilire se il mercato geografico consistesse nello Spazio economico europeo (in appresso &#171;SEE&#187;) oppure, come suggerito dall'Ungheria, se comprendesse almeno i mercati combinati di tutta Europa, dell'America settentrionale e meridionale e della Cina considerati nel loro insieme.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>L'analisi di cui al punto 68, lettera a), degli Orientamenti 2007-2013&#160;ha appurato che la soglia di mercato applicabile, pari al 25 %, &#232; superata nei segmenti A e B valutati singolarmente e congiuntamente nel SEE in tutti gli anni considerati, e nei segmenti combinati da A0 a B a partire dal 2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>Per quanto attiene all'analisi di cui al punto 68, lettera b), la Commissione ha stabilito che nel SEE i mercati rilevanti del prodotto erano poco efficienti; pertanto ha dovuto verificare se le capacit&#224; create dal progetto superassero il 5 % della dimensione di tali mercati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>La Commissione ha reputato che, ai fini dell'applicazione della condizione di cui al punto 68, lettera b), sia opportuno ricorrere all'approccio dell'incremento lordo di capacit&#224;. Un approccio basato sull'incremento netto di capacit&#224; (ottenuto detraendo la capacit&#224; esistente dalla capacit&#224; prevista complessiva) impedirebbe alla Commissione di valutare l'effetto dell'aiuto di Stato sui mercati in declino, penalizzati da sovraccapacit&#224; strutturali, ogni qualvolta l'investimento sovvenzionato non dovesse aumentare la capacit&#224; esistente di pi&#249; del 5 % della dimensione del mercato. Tuttavia la condizione di cui al punto 68, lettera b), &#232; stata introdotta proprio con l'obiettivo di individuare le situazioni in cui il mercato &#232; in declino e la portata dell'investimento sovvenzionato esercita un forte impatto sui concorrenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>L'analisi di cui al punto 68, lettera b), per il progetto di investimento (a eccezione del reparto presse) ha mostrato che la soglia del 5 % verrebbe superata soltanto se la capacit&#224; di produzione totale fosse impiegata per la fabbricazione di automobili del segmento B. Sulla base delle stime di produzione presentate dall'Ungheria, il superamento della soglia del 5 % &#232; altamente improbabile per qualunque segmentazione plausibile del mercato automobilistico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>Con riferimento alla capacit&#224; creata dal reparto presse per la produzione di parti di carrozzeria, l'analisi di cui al punto 68, lettera b), mostra che la soglia del 5 % potrebbe essere superata solo se a Gy&#337;r si registrasse un netto aumento della quota di produzione di automobili del segmento B. La Commissione pertanto non ha stabilito se la capacit&#224; del reparto presse superi la soglia del 5 % della dimensione del mercato, misurato in base ai dati relativi al consumo apparente del prodotto interessato prima dell'investimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>Poich&#233; la Commissione non &#232; stata in grado di stabilire in modo univoco che i valori soglia previsti al punto 68, lettere a) e b), degli Orientamenti 2007-2013 non fossero stati superati si &#232; deciso di avviare il procedimento di indagine formale. Al riguardo, si &#232; sottolineato che la Commissione svolge una valutazione approfondita del progetto di investimento come previsto dalla comunicazione sui criteri di valutazione qualora, sulla base delle osservazioni ricevute in seguito all'avvio del procedimento di indagine formale, non possa stabilire con certezza se i valori soglia siano stati superati. L'Ungheria e le parti interessate sono state invitate a presentare le proprie osservazioni.</p></td></tr></tbody></table> 4. OSSERVAZIONI DELLE PARTI INTERESSATE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>Non sono pervenute osservazioni da parte dei soggetti interessati.</p></td></tr></tbody></table> 5. OSSERVAZIONI DELL'UNGHERIA 5.1. MERCATO DEL PRODOTTO RILEVANTE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>L'Ungheria ribadisce la posizione secondo cui il mercato del prodotto dovrebbe essere definito come la combinazione dei segmenti da A0 a B (classificazione POLK).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi continuano a ritenere che la sostituibilit&#224; sul fronte della domanda si verifichi ai margini di ogni singolo segmento di autovetture considerato, come riconosciuto dalla Commissione nelle decisioni precedenti<a>&#160;(<span>15</span>)</a>. Poich&#233; vi &#232; la possibilit&#224; di una catena di sostituzione sul versante della domanda dei segmenti A0 e B con il segmento A, le autorit&#224; ungheresi considerano tutti i segmenti interessati come un unico segmento combinato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi sostengono inoltre che l'obiettivo dell'introduzione della tecnologia MQB risiede proprio nell'incremento della flessibilit&#224; sul versante dell'offerta, consentendo al beneficiario di produrre autovetture per i segmenti A0, A e B sulla stessa linea di produzione basata sulla tecnologia MQB, con la possibilit&#224; di trasferire la produzione da un mercato all'altro. Gli effetti dell'aiuto si potranno avvertire su tutti i mercati in questione.</p></td></tr></tbody></table> 5.2. MERCATO GEOGRAFICO RILEVANTE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>L'Ungheria continua a ritenere che il mercato geografico rilevante per il settore automobilistico sia il mercato globale, ribadendo le motivazioni addotte in fase di notifica:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i flussi commerciali e le quote di importazione ed esportazione<a>&#160;(<span>16</span>)</a> del SEE hanno raggiunto un livello che dimostra come nel settore automobilistico gli scambi avvengano in un mercato globale,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>per quanto attiene alle barriere commerciali, negli ultimi anni vi &#232; la tendenza all'abbattimento degli ostacoli normativi; gli ostacoli agli scambi tra molti paesi e il SEE sono ormai minimi e si assiste a un processo generale che mira al raggiungimento di un maggior grado di armonizzazione e integrazione,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i prezzi con un andamento analogo nelle varie regioni sono un indicatore importante dell'esistenza di mercati integrati. Dall'analisi degli indici di prezzo<a>&#160;(<span>17</span>)</a> basati sui dati dei prezzi per il SEE e per gli USA &#232; emerso che gli indici per i segmenti A e B presentano la stessa evoluzione e un'elevata correlazione. Si pu&#242; concludere pertanto che almeno gli Stati Uniti e il SEE rientrino nel medesimo mercato geografico,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i costi della creazione di una rete di distribuzione mondiale sono trascurabili, tanto da non rappresentare un ostacolo alla redditivit&#224; della vendita di veicoli su scala globale,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>a fronte della diminuzione dei costi di trasporto, i livelli di importazione e di esportazione delle vetture registrano un continuo aumento. Un'automobile su tre prodotte nell'UE &#232; destinata all'esportazione e una su cinque vendute nell'Unione &#232; di importazione,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il gruppo Volkswagen &#232; un produttore globale di automobili esposto alla concorrenza, a livello mondiale, di altri produttori di ricambi originali (original equipment manufacturer, in appresso &#171;OEM&#187;),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i dieci maggiori OEM possiedono un numero elevato di siti di produzione in tutto il mondo. Il gruppo Volkswagen gestisce 100 stabilimenti di produzione dislocati in Europa, America settentrionale, America meridionale, Africa e Asia. Molte di queste sedi realizzano veicoli dei segmenti A e B. Le controllate dei grandi OEM competono anche a livello interno per le decisioni relative alle varie sedi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>L'Ungheria ritiene pertanto che il mercato geografico rilevante trascenda i confini del SEE e includa almeno tutta l'Europa, l'America settentrionale e meridionale e la Cina.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>L'Ungheria evidenzia inoltre che il sito di Gy&#337;r &#232; l'unico al mondo a produrre l'AUDI TT Coup&#233;, l'AUDI TT Roadster e l'AUDI A3 Cabriolet e pertanto soddisfa una domanda di portata globale. La produzione di Gy&#337;r della A3 Sedan &#232; distribuita anch'essa su scala globale (a eccezione dei veicoli prodotti esclusivamente per il mercato cinese a Foshan, in Cina).</p></td></tr></tbody></table> 5.3. CONSIDERAZIONI SULLA CAPACITÀ <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(50)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi sostengono che per verificare la condizione di cui al punto 68, lettera b), sia opportuno applicare il metodo dell'incremento netto della capacit&#224;. Tra l'altro, l'obiettivo del progetto di investimento &#232; di ampliare lo stabilimento esistente di Gy&#337;r. L'integrazione verticale del processo di produzione implica che la precedente capacit&#224; (di [60&#160;000-110&#160;000] vetture l'anno dei segmenti A e B sar&#224; ora gestita dal nuovo impianto di assemblaggio e dalle strutture di produzione di recente realizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(51)</p></td><td><p>L'Ungheria afferma che indipendentemente dal fatto che 1) un veicolo sia soltanto assemblato in un determinato stabilimento o prodotto nell'ambito di un processo di produzione integrato verticalmente o che 2) i modelli di nuova generazione possano avere caratteristiche diverse, il prodotto finale rimane nel medesimo segmento. Pertanto, la capacit&#224; di [60&#160;000-110&#160;000] automobili l'anno prodotte (assemblate) prima del progetto di investimento sar&#224; mantenuta anche in seguito per effetto del progetto di investimento. In aggiunta a tale capacit&#224; esistente, vi sar&#224; poi un'ulteriore capacit&#224; di produzione pari a [60&#160;000-80&#160;000] veicoli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(52)</p></td><td><p>L'incremento netto della capacit&#224; ammonterebbe pertanto a un massimo di [60&#160;000-80&#160;000] veicoli l'anno nel medesimo gruppo di segmenti (da A a B), senza superare la soglia del 5 % di cui al punto 68, lettera b), degli Orientamenti 2007-2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(53)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi hanno ritenuto che la quota pari al [&#8230;] % della produzione del reparto presse destinata alle automobili del segmento B prodotte in altri siti del gruppo Volkswagen non determiner&#224; un aumento della produzione complessiva delle vetture del segmento B all'interno del gruppo, in quanto vi sar&#224; una mera sostituzione delle parti di carrozzeria acquistate esternamente con quelle di produzione propria. Secondo l'Ungheria, il metodo di calcolo applicato dalla Commissione nella decisione di avvio comporterebbe un doppio conteggio della capacit&#224; di produzione generata all'interno del gruppo Volkswagen. Inoltre, come indicato nel considerando 17 della presente decisione, secondo i nuovi piani del beneficiario, tali componenti sarebbero utilizzati per la produzione di automobili che rientrano nei segmenti da A0 a C.</p></td></tr></tbody></table> 5.4. APPLICAZIONE DELLA COMUNICAZIONE SUI CRITERI DI VALUTAZIONE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(54)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi ritengono che, sulla base delle motivazioni sopra esposte in merito alla corretta definizione del mercato rilevante del prodotto e geografico, nonch&#233; dell'applicazione del metodo dell'incremento netto della capacit&#224;, le soglie di cui al punto 68 degli Orientamenti 2007-2013 non vengano superate e che l'aiuto potrebbe essere autorizzato senza procedere a una valutazione dettagliata.</p></td></tr></tbody></table> 5.5. VALUTAZIONE DETTAGLIATA DELLA MISURA DI AIUTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(55)</p></td><td><p>L'Ungheria ha tuttavia fornito le informazioni necessarie allo svolgimento di una valutazione dettagliata.</p></td></tr></tbody></table> 5.5.1. Effetti positivi dell'aiuto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(56)</p></td><td><p>L'Ungheria ritiene che l'investimento contribuisca allo sviluppo regionale dell'area di Gy&#337;r e del Transdanubio occidentale per i seguenti motivi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il progetto di investimento crea 2&#160;100 nuovi posti di lavoro diretti, fa s&#236; che dipendenti altamente qualificati rimangano nel Transdanubio occidentale e alimenter&#224; un'ulteriore domanda per tale forza lavoro. I nuovi dipendenti saranno in buona parte laureati,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il progetto creer&#224;, inoltre, un elevato numero di posti di lavoro nella regione anche in modo indiretto, presso fornitori di beni e servizi. L'effetto moltiplicatore sull'occupazione &#232; pari a 2,5 posti di lavoro indiretti a livello dei fornitori<a>&#160;(<span>18</span>)</a> per ogni posto di lavoro diretto creato dal progetto, mentre per i posti di lavoro indotti dalle spese dei dipendenti dei fornitori &#232; pari a 2,2 posti di lavoro per ogni posto di lavoro diretto. Nel complesso si arriva alla creazione indiretta di 9&#160;870 posti di lavoro,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la regione godr&#224; di importanti effetti di diffusione delle conoscenze: gi&#224; prima dell'investimento, il beneficiario intratteneva una vivace cooperazione con i propri partner universitari, svolgendo 15 progetti di ricerca e sviluppo (R&amp;S) ogni anno. Dopo il completamento dell'investimento, si prevede un raddoppio dei progetti annui di R&amp;S, in quanto AHM prevede di estendere la cooperazione nel settore di ricerca e sviluppo alle Universit&#224; di Miskolc e di &#211;buda, rafforzando al contempo i rapporti esistenti con la Sz&#233;chenyi Istv&#225;n University di Gy&#337;r e con l'Universit&#224; di tecnologia di Budapest<a>&#160;(<span>19</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il beneficiario era un membro fondatore del Pannon Automotive Cluster (PANAC), che opera nella regione e riunisce fornitori del settore automobilistico e altre imprese (di consulenza, logistica, finanza ecc.). L'investimento innescher&#224; ulteriori effetti di aggregazione positivi, attraendo un elevato numero di fornitori industriali e nuovi investimenti. Tale raggruppamento contribuir&#224; allo sviluppo della regione del Transdanubio occidentale con il raggiungimento di economie di scala esterne determinate dalla vicinanza geografica e alla creazione di un'area di innovazione e sviluppo infrastrutturale,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il beneficiario offre una formazione regolare (interna ed esterna) ai propri dipendenti, contribuendo cos&#236; al trasferimento del know-how nella regione.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 5.5.2. Adeguatezza dell'aiuto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(57)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi hanno spiegato che, prima di decidere in merito alla concessione dell'aiuto, nell'ottica di promuovere lo sviluppo regionale del Transdanubio occidentale, erano state valutate altre misure strategiche, quali per esempio un ulteriore sviluppo delle infrastrutture pubbliche o il miglioramento del sistema di istruzione. Negli anni precedenti, tuttavia, erano gi&#224; state intraprese le seguenti misure di politica generale:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la costruzione dell'autostrada M1, che collega Budapest al confine austriaco attraversando la regione del Transdanubio occidentale,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la creazione di un parco industriale a Gy&#337;r,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la ricostruzione della linea ferroviaria Budapest-Gy&#337;r-Hegyeshalom,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>alcuni sviluppi nell'ambito dell'istruzione, quali la concessione dello status universitario a uno degli istituti di formazione superiore della zona (la Sz&#233;chenyi Istv&#225;n University).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(58)</p></td><td><p>Nonostante i provvedimenti citati, la regione &#232; ancora sottosviluppata rispetto ad alcune aree limitrofe (quali il Burgenland e Bratislava) e alla media dell'Unione europea in termini di PIL pro capite, occupazione, infrastrutture e istruzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(59)</p></td><td><p>Si &#232; concluso pertanto che l'aiuto di Stato per questo grande progetto di investimento fosse uno strumento pi&#249; efficace per sostenere e promuovere lo sviluppo della regione. Le autorit&#224; ungheresi evidenziano inoltre che, sebbene l'aiuto si possa considerare una misura selettiva, esso &#232; stato offerto in base a regimi di aiuto applicabili a qualunque altro investitore in Ungheria che risponda ai requisiti specifici previsti dalla normativa.</p></td></tr></tbody></table> 5.5.3. Effetto di incentivazione/scenariocontrofattuale <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(60)</p></td><td><p>L'Ungheria ha trasmesso informazioni a riprova che l'aiuto rientra nello scenario 2) della comunicazione sui criteri di valutazione, in quanto offre un incentivo al beneficiario affinch&#233; realizzi l'intero investimento nello stabilimento di Gy&#337;r invece di destinarlo in parte a [sede 1, in una regione non assistita del SEE] e in parte a [sede 2, in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE]. In particolare, l'Ungheria ha fornito documenti aziendali pertinenti, autentici e aggiornati che spiegano il processo decisionale multifasico per la scelta della sede cui &#232; destinato l'investimento e forniscono dati finanziari dello scenario controfattuale. Entrambi sono descritti di seguito.</p></td></tr></tbody></table> Il processo decisionale del beneficiario <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(61)</p></td><td><p>In seno al gruppo Volkswagen le decisioni di investimento sono predisposte in base a un processo decisionale a pi&#249; stadi, che prevede l'analisi di vari siti in un processo comparativo e competitivo. Le fasi principali sono le seguenti: 1) pianificazione delle vendite a lungo termine (LAP) e sessioni di pianificazione, 2) sviluppo del prodotto, approvazione del prodotto e preselezione del sito, 3) definizione dell'investimento e della sede.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(62)</p></td><td><p>Il processo decisionale per l'investimento notificato ha rispettato tale iter generale. Per gli investimenti del marchio AUDI, giuridicamente indipendente, le decisioni importanti dovevano essere prese a livello di marchio e poi confermate a livello di gruppo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(63)</p></td><td><p>L'introduzione di nuovi prodotti all'interno del gruppo Volkswagen segue il cosiddetto processo di creazione del prodotto (PEP), che spazia dalla pianificazione del prodotto all'avvio della produzione (SOP). Il processo di creazione del prodotto &#232; composto dalle quattro fasi principali descritte nello schema sottostante.</p><p><img/></p></td></tr></tbody></table> (1) Pianificazione delle vendite a lungo termine e sessioni di pianificazione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(64)</p></td><td><p>Il punto di partenza &#232; la fase di pianificazione delle vendite a lungo termine, in cui si analizzano previsioni dello sviluppo del mercato e della domanda potenziale, nonch&#233; le oscillazioni del mercato. La pianificazione delle vendite programma gli sviluppi del prodotto per [&#8230;] anni a venire e indica quali capacit&#224; di produzione aggiuntive occorra creare o come si debbano adeguare le capacit&#224; esistenti. La pianificazione delle vendite a lungo termine si riflette nelle sessioni di pianificazione annuali, a cura del consiglio di vigilanza del gruppo, che contengono il quadro finanziario degli investimenti programmati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(65)</p></td><td><p>Presso l'AUDI AG, la programmazione si basa sulla pianificazione delle vendite consolidata a lungo termine del gruppo Volkswagen. Gi&#224; nella sessione di pianificazione del [20xx] il gruppo aveva individuato l'esigenza di una maggiore capacit&#224; di produzione per le vetture dei segmenti A0 e A. In questa fase, tali capacit&#224; aggiuntive non erano state attribuite ad alcun sito specifico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(66)</p></td><td><p>Tenuto conto dei gi&#224; elevati tassi di utilizzo delle capacit&#224; produttive in essere negli impianti di produzione esistenti, la pianificazione aveva indicato che, nel lungo termine, le capacit&#224; correnti non sarebbero state sufficienti a coprire il fabbisogno dettato dall'aumento dei volumi di vendita previsto.</p></td></tr></tbody></table> (2) Sviluppo del prodotto, approvazione del prodotto e preselezione del sito <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(67)</p></td><td><p>In questa fase, varie divisioni di AUDI, il gruppo Volkswagen e i siti di produzione interessati lavorano insieme per giungere sia alla definizione del prodotto sia alla preselezione del sito. In questo stadio, la divisione di controllo del gruppo [&#8230;] assume un ruolo centrale e di consolidamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(68)</p></td><td><p>Il primo passo in questa seconda fase &#232; il processo di sviluppo del prodotto che, secondo le norme interne del beneficiario, ha inizio almeno [&#8230;] prima della data prevista per l'avvio della produzione. Poich&#233; il progetto notificato include quattro modelli, le decisioni in merito alla fattibilit&#224; del progetto sono state prese in tempi diversi e prevedevano date differenti per l'avvio della produzione dei vari modelli<a>&#160;(<span>20</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(69)</p></td><td><p>L'approvazione del prodotto, ossia la decisione di realizzare un prodotto proposto nella pianificazione delle vendite a lungo termine, prevede che lo sviluppo del prodotto raggiunga un target di fattibilit&#224; prestabilito. I ricavi previsti per il nuovo prodotto vengono confrontati con i costi di produzione necessari (investimento incluso). Ai fini della previsione dei costi di produzione, si sceglie, in un primo momento, in chiave ipotetica, una sede specifica su cui si fonda l'ipotesi di pianificazione (sede ipotetica). La sede ipotetica viene utilizzata per definire un quadro e una struttura iniziali dei costi del progetto. Essa non preannuncia il sito di produzione specifico, ma funge da riferimento per la valutazione dei costi di produzione previsti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(70)</p></td><td><p>[&#8230;]; nel caso di un prodotto del tutto nuovo [&#8230;], la sede ipotetica viene scelta generalmente in base agli indicatori di rendimento; la sede con i migliori dati di rendimento verr&#224; considerata come prima ipotesi. Nella pratica si tiene conto anche di altri criteri, quali la presenza di capacit&#224; non sfruttata o di strutture idonee. Ai fini dei calcoli per l'approvazione del prodotto, la redditivit&#224; di quest'ultimo &#232; cruciale, ma si procede anche a sviluppare e analizzare le possibili sedi alternative.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(71)</p></td><td><p>Al livello del marchio, il VAP (comitato prodotti) e il PSK (comitato per la strategia di prodotto) di AUDI AG hanno confermato con le rispettive decisioni la fattibilit&#224; del prodotto per tutti i quattro modelli considerati. Tali decisioni hanno identificato quali sedi ipotetiche preliminari [sede 3 in una regione non assistita del SEE] per la A3 Cabriolet e le parti di carrozzeria della A3 Sedan, e Gy&#337;r per la A3 Sedan, la TT Coup&#233; e la TT Roadster. Le decisioni sono state quindi confermate al livello del gruppo dal K-VAP/K-PSK.</p></td></tr></tbody></table> (3) Definizione dell'investimento e della sede <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(72)</p></td><td><p>Una volta approvato il prodotto, il passo successivo &#232; la selezione della sede pi&#249; idonea al progetto (ossia la definizione della sede). In genere all'inizio [la divisione di controllo del gruppo] prende in considerazione tutti i siti di produzione Volkswagen, per poi ridurre gradualmente le alternative alle sedi che appaiono pi&#249; consone all'investimento<a>&#160;(<span>21</span>)</a>. Tale processo conduce alla definizione degli scenari di investimento e di produzione per ciascun sito realistico, sintetizzati in una raccomandazione di decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(73)</p></td><td><p>L'Ungheria ha spiegato che, in linea di principio, all'atto di individuare le sedi idonee, l'integrazione di capacit&#224; aggiuntive in strutture utilizzate solo in parte oppure l'ampliamento di siti esistenti sono preferibili a un investimento per la creazione di nuovi stabilimenti, in quanto consentono di evitare costi aggiuntivi (dovuti ad esempio al collegamento del nuovo impianto con le infrastrutture pubbliche, all'integrazione del nuovo sito nella rete logistica del gruppo ecc.). Nel caso in questione, la possibilit&#224; di investire in un nuovo stabilimento nell'Europa orientale era stata presa in considerazione in una fase precoce del processo decisionale, ma, non essendosi concretizzata, &#232; stata abbandonata nel corso del processo di definizione del prodotto al livello del marchio AUDI<a>&#160;(<span>22</span>)</a>. Pertanto, nel processo di valutazione delle sedi possibili, [la divisione di controllo del gruppo] si &#232; concentrata sui siti esistenti del gruppo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(74)</p></td><td><p>Se la valutazione della sede non riguarda un investimento per la realizzazione di un nuovo stabilimento, i due criteri principali per individuare i siti idonei si basano sulla possibilit&#224; di dotare uno stabilimento esistente di ulteriori capacit&#224; (&#171;possibilit&#224; di ampliamento o adeguamento&#187;) e sulla compatibilit&#224; delle strutture esistenti con il progetto previsto (&#171;struttura compatibile&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(75)</p></td><td><p>In applicazione di tali criteri, [la divisione di controllo del gruppo] ha individuato quattro sedi possibili. In base ai documenti aziendali forniti dall'Ungheria, la valutazione preliminare della [divisione di controllo del gruppo] dei quattro scenari di investimento &#232; stata discussa da AUDI e dal gruppo nel [&#8230;] 2009<a>&#160;(<span>23</span>)</a>.</p><p><span>Tabella II</span></p><p><span>Opzioni di investimento</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Opzione</p></td><td><p>Descrizione dell'opzione</p></td></tr><tr><td><p>Opzione A</p><p>([sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE], [sede 3 in una regione non assistita del SEE], Gy&#337;r)</p></td><td><p>Produzione della A3 Sedan a [sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE]; realizzazione della carrozzeria e verniciatura dell'Audi TT<a>&#160;(<span>24</span>)</a> e della A3 Cabriolet a [sede 3 in una regione non assistita del SEE] e consegna della carrozzeria verniciata a Gy&#337;r (HU) per l'assemblaggio</p></td></tr><tr><td><p>Opzione B</p><p>([sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE], [sede 1 in una regione non assistita del SEE], [sede 3 in una regione non assistita del SEE])</p></td><td><p>Produzione della A3 Sedan a [sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE]; Produzione della A3 Cabriolet a [sede 1 in una regione non assistita del SEE] e produzione dell'Audi TT a [sede 3 in una regione non assistita del SEE]</p></td></tr><tr><td><p>Opzione C</p><p>([sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE], [sede 1 in una regione non assistita del SEE])</p></td><td><p>Produzione della A3 Sedan e dell'Audi TT a [sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE]; produzione della A3 Cabriolet a [sede 1 in una regione non assistita del SEE]</p></td></tr><tr><td><p>Opzione D</p><p>(Gy&#337;r)</p></td><td><p>Produzione della A3 Sedan, della A3 Cabriolet e dell'Audi TT a Gy&#337;r (HU)</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(76)</p></td><td><p>Per tali opzioni, i documenti dell'impresa includono e confrontano, in base alla sede, i costi di produzione, che comprendono i costi di investimento e di produzione da sostenere nel periodo di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(77)</p></td><td><p>Alla luce di tali costi di produzione, e tenendo conto del fatto che [sede 3 in una regione non assistita del SEE] aveva raggiunto il limite in termini di capacit&#224; produttiva, e che qualunque produzione aggiuntiva avrebbe comportato importanti spese strutturali, il consiglio di amministrazione del gruppo il [&#8230;] 2010, come documentato dal verbale della riunione presentato, ha deciso di escludere le opzioni A e B dalla pianificazione successiva e ha dato mandato ad AUDI 1) di predisporre la pianificazione successiva per la produzione automobilistica presso il sito di Gy&#337;r, 2) di redigere le raccomandazioni di decisione per il consiglio di vigilanza di Volkswagen e di AUDI e per il K-VAI<a>&#160;(<span>25</span>)</a> e 3) di intraprendere le misure necessarie per ottenere aiuti di Stato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(78)</p></td><td><p>In base a una raccomandazione della [divisione di controllo del gruppo], in cui vengono confrontati i calcoli aggiornati per le opzioni C e D e in cui vengono considerati i possibili aiuti di Stato a finalit&#224; regionale da parte del governo ungherese, il 14 dicembre 2010 il K-VAI ha deciso di collocare l'investimento a Gy&#337;r (Opzione D). L'Ungheria ha fornito documenti attestanti l'analisi controfattuale considerata, descritta nell'Allegato 1 alla presente decisione, che tuttavia non &#232; stata pubblicata per motivi di riservatezza commerciale, e ha presentato una copia del verbale della riunione.</p></td></tr></tbody></table> 5.5.4. Proporzionalità dell'aiuto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(79)</p></td><td><p>Per dimostrare la proporzionalit&#224; dell'aiuto, l'Ungheria si &#232; basata sui calcoli impiegati per l'effetto di incentivazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(80)</p></td><td><p>Il calcolo finale utilizzato dall'Ungheria per spiegare lo scenario controfattuale e dimostrare l'effetto di incentivazione mostra che, rispetto all'opzione C, l'opzione&#160;D presenta uno svantaggio in termini di costi pari a 143,3&#160;milioni di EUR (valore attualizzato al momento dell'investimento del beneficiario e della definizione della sede, ossia al&#160;2010).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(81)</p></td><td><p>Tale svantaggio in termini di costi ammonta a 153,8 milioni di EUR secondo i prezzi del 2013<a>&#160;(<span>26</span>)</a>, anno applicabile per il calcolo dell'aiuto e pertanto anche ai fini della proporzionalit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(82)</p></td><td><p>Nonostante il massimale di aiuto consentito, del valore di 133,3 milioni di EUR (attualizzato al 2013)<a>&#160;(<span>27</span>)</a>, l'opzione D presenta comunque uno svantaggio in termini di costi di 20,5 milioni di EUR.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(83)</p></td><td><p>Secondo l'Ungheria, l'aiuto &#232; proporzionato in quanto non compensa del tutto lo svantaggio legato alla sede.</p></td></tr></tbody></table> 5.5.5. Effetti negativi dell'aiuto sulla concorrenza e sul commercio <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(84)</p></td><td><p>L'Ungheria sottolinea che l'aiuto regionale &#232; volto esclusivamente a compensare i costi aggiuntivi dell'opzione D (ampliamento del sito di produzione di Gy&#337;r) rispetto all'opzione C (produzione presso gli impianti esistenti di ([sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE] e [sede 1 in una regione non assistita del SEE]). L'aiuto &#232; proporzionato e non presenta alcun impatto sulla concorrenza, considerato che il progetto d'investimento e i relativi effetti sulla concorrenza e sul commercio si sarebbero manifestati in ogni caso.</p></td></tr></tbody></table> 5.6. OSSERVAZIONI DELL'UNGHERIA SULLA LEGITTIMITÀ DELLA MISURA <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(85)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi continuano a ritenere che l'aiuto non possa essere reputato illegale ai sensi dell'articolo 1, lettera f), del regolamento (UE) n. 2015/1589 del Consiglio (in appresso &#171;il regolamento procedurale&#187;)<a>&#160;(<span>28</span>)</a>. In proposito, le autorit&#224; ungheresi avanzano la motivazione riportata di seguito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(86)</p></td><td><p>L'articolo 108, paragrafo 3, del TFUE prevede l'obbligo per gli Stati membri di notificare alla Commissione le misure di aiuto previste. Con l'adozione del regolamento di esenzione per categoria per gli aiuti per investimenti a finalit&#224; regionale (in appresso &#171;regolamento di esenzione&#187;)<a>&#160;(<span>29</span>)</a> la Commissione ha limitato tale obbligo alle misure che superano la soglia di notifica. Le autorit&#224; ungheresi hanno interpretato tale disposizione nel senso che le misure di aiuto al di sotto della soglia di notifica e inquadrate in un regime esistente possono sempre essere concesse e attuate nell'ambito delle competenze degli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(87)</p></td><td><p>L'Ungheria sostiene inoltre che tale interpretazione sia coerente con le disposizioni della comunicazione sui criteri di valutazione che, a suo giudizio, conferma che lo Stato membro conserva la possibilit&#224; di accordare l'aiuto fino a un livello corrispondente al massimale di aiuto consentito per un investimento con spese ammissibili pari a 100 milioni di EUR in base alle norme applicabili, anche qualora la Commissione abbia espresso una decisione negativa<a>&#160;(<span>30</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(88)</p></td><td><p>Inoltre, tale approccio e la relativa interpretazione non sono mai state messe in discussione dalla Commissione n&#233; nell'ambito dell'attuale procedura di notifica n&#233; nelle notifiche precedenti da parte delle autorit&#224; ungheresi<a>&#160;(<span>31</span>)</a> e l'Ungheria ritiene che in passato la Commissione stessa abbia dato un'interpretazione analoga dell'obbligo di notifica da parte degli Stati membri<a>&#160;(<span>32</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(89)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi evidenziano inoltre che, in base alla giurisprudenza consolidata degli organi giurisdizionali europei<a>&#160;(<span>33</span>)</a>, gli Stati membri adempienti all'obbligo di notificazione a norma dell'articolo 108, paragrafo 3, del TFUE non possono trovarsi in posizione svantaggiata rispetto agli Stati membri che violano tale obbligo poich&#233; ci&#242; sarebbe contrario all'obiettivo fondamentale dell'articolo suddetto del TFUE. Pertanto, un'interpretazione che non consenta agli Stati membri la concessione dell'aiuto fino alla soglia per la singola notifica si porrebbe in contraddizione con la giurisprudenza, generando profonde ripercussioni negative sugli Stati membri e sui beneficiari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(90)</p></td><td><p>In linea con le disposizioni sopra indicate, le autorit&#224; ungheresi hanno deciso di proporre gli aiuti oggetto dell'esenzione a favore di AHM sulla base di un regime di aiuti esistente (XR 47/2011). Tuttavia, l'importo erogato non superava la soglia di notifica applicabile, mentre la concessione della parte dell'aiuto eccedente la soglia era stata subordinata alla decisione finale della Commissione. Le autorit&#224; ungheresi confermano che non &#232; stato erogato n&#233; sar&#224; erogato alcun aiuto eccedente la soglia di notifica senza l'approvazione della Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(91)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi reputano pertanto di aver adempiuto pienamente all'obbligo di notificare alla Commissione l'importo degli aiuti eccedente la soglia di notifica; di conseguenza le sovvenzioni a favore di AHM non costituiscono un &#171;aiuto illegale&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 6. VALUTAZIONE DELLA MISURA DI AIUTO 6.1. ESISTENZA DI UN AIUTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(92)</p></td><td><p>Il sostegno finanziario in forma di sovvenzione diretta e di sgravio dell'imposta sulle societ&#224; &#232; stato concesso o sar&#224; concesso dalle autorit&#224; ungheresi ed &#232; a carico del bilancio generale dello Stato. Esso si configura quindi come aiuto concesso da uno Stato membro e mediante risorse statali, ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(93)</p></td><td><p>Poich&#233; &#232; stato concesso a una singola azienda, ossia AHM, l'aiuto &#232; selettivo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(94)</p></td><td><p>Il sostegno finanziario in forma di sgravio dell'imposta sulle societ&#224; solleva l'impresa da costi normalmente a suo carico. Il sostegno finanziario in forma di sovvenzione diretta offre all'impresa un vantaggio di cui non avrebbe beneficiato in condizioni di mercato normali. L'impresa gode pertanto di un vantaggio economico rispetto ai concorrenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(95)</p></td><td><p>Il sostegno finanziario &#232; stato concesso o sar&#224; concesso per un investimento nel settore automobilistico, caratterizzato da intensi scambi commerciali tra gli Stati membri ed &#232; in parte volto alla sostituzione di forniture di beni intermedi provenienti da altri Stati membri. La misura ha pertanto un'incidenza sugli scambi tra gli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(96)</p></td><td><p>Favorire AHM e la sua produzione significa falsare o rischiare di falsare la concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(97)</p></td><td><p>La Commissione ritiene pertanto che la misura prevista costituisca un aiuto di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE.</p></td></tr></tbody></table> 6.2. LEGITTIMITÀ DELLA MISURA DI AIUTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(98)</p></td><td><p>La Commissione osserva che le autorit&#224; ungheresi hanno notificato l'intero pacchetto di aiuti a favore di AHM, ma soltanto la concessione dell'importo eccedente la soglia di notifica &#232; stata subordinata all'approvazione della Commissione, mentre l'importo al di sotto di tale soglia &#232; stato erogato in base a un regime di aiuto in esenzione. La Commissione ritiene che tale approccio violi l'articolo 108, paragrafo 3, del TFUE e che l'aiuto sia pertanto illegale, a norma dell'articolo 1, lettera f), del regolamento procedurale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(99)</p></td><td><p>La Commissione non condivide le argomentazioni avanzate dalle autorit&#224; ungheresi circa l'interpretazione del regolamento di esenzione. Ai sensi dell'articolo 7, lettera e), del regolamento di esenzione, gli aiuti regionali restano soggetti all'obbligo di notificazione di cui all'articolo 108, paragrafo 3, del TFUE qualora l'importo complessivo degli aiuti<span>di ogni provenienza</span> superi il 75 % del massimale di aiuto che potrebbe ricevere un investimento con spesa ammissibile di 100 milioni di EUR, applicando il massimale standard di aiuto in vigore per le grandi imprese nella carta nazionale degli aiuti a finalit&#224; regionale alla data in cui l'aiuto deve essere concesso. Tale disposizione, che corrisponde al punto 64 degli Orientamenti 2007-2013, &#232; stata ripresa dall'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione<a>&#160;(<span>34</span>)</a> (in appresso &#171;regolamento generale di esenzione per categoria&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(100)</p></td><td><p>I regimi di aiuti applicati dalle autorit&#224; ungheresi per il pacchetto a favore di AHM fanno riferimento all'articolo&#160;7, lettera&#160;e), del regolamento di esenzione e al punto&#160;64 degli Orientamenti 2007-2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(101)</p></td><td><p>Le spese ammissibili dell'investimento superano i 100 milioni di EUR e l'importo complessivo degli aiuti (sovvenzione e sgravio fiscale) supera la soglia di notifica. Ai fini del calcolo di tale soglia si deve tener conto degli aiuti di ogni provenienza. Tale posizione &#232; stata confermata dalla Commissione in passato per un altro caso (SA.32036 &#8212; Mondi Swiecie<a>&#160;(<span>35</span>)</a>). Superata tale soglia il pacchetto di aiuti, nella sua totalit&#224;<a>&#160;(<span>36</span>)</a>, non rientra nell'ambito di applicazione del regolamento di esenzione e deve pertanto essere notificato alla Commissione, che ne valuter&#224; la compatibilit&#224; in base agli orientamenti applicabili. In questo contesto, la Commissione ha valutato il pacchetto di aiuti notificato dalle autorit&#224; ungheresi in base ai criteri generali di compatibilit&#224; degli Orientamenti 2007-2013; nella decisione di avvio, ha concluso che, sebbene i criteri fossero stati rispettati, permangono alcuni dubbi in merito all'osservanza delle soglie di mercato di cui al punto 68 degli Orientamenti 2007- 2013. Sarebbe pertanto contrario alle norme pertinenti applicare le condizioni di compatibilit&#224; degli Orientamenti 2007-2013 al pacchetto di aiuti notificato e al contempo ritenere che l'importo al di sotto della soglia di notifica possa essere legittimamente concesso in base agli schemi esistenti e alle disposizioni del regolamento di esenzione prima che la Commissione decida in merito alla misura di aiuto notificata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(102)</p></td><td><p>Per quanto attiene alla nota relativa al punto 56 della comunicazione sui criteri di valutazione, la Commissione aveva gi&#224; respinto l'argomento secondo cui il potere della Commissione di esaminare la compatibilit&#224; di una misura d'aiuto a norma della comunicazione sui criteri di valutazione si limiterebbe alla parte dell'importo dell'aiuto notificato eccedente la soglia di notifica<a>&#160;(<span>37</span>)</a>. La Commissione deve ricordare che essa &#232; tenuta a verificare, sulla base di una valutazione pi&#249; approfondita, l'effetto di incentivazione e la proporzionalit&#224; delle misure di aiuto cui si applica tale valutazione dettagliata, ossia gli aiuti a finalit&#224; regionale da notificare a favore di grandi progetti di investimento che soddisfano le condizioni pertinenti stabilite negli Orientamenti 2007-2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(103)</p></td><td><p>Per quanto attiene alla possibilit&#224; di concedere aiuti fino alla soglia di notifica ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento generale di esenzione per categoria, &#232; importante osservare che la formulazione della nota al punto 56 della comunicazione sui criteri di valutazione si limita ad indicare che lo Stato membro conserva la possibilit&#224; di accordare l'aiuto fino a tale soglia. La logica della struttura delle norme applicabili (regolamento di esenzione, Orientamenti 2007-2013 e comunicazione sui criteri di valutazione) prevede che quando l'importo degli aiuti di ogni provenienza rientra nella soglia di notifica lo Stato membro non &#232; tenuto a presentare il progetto per una valutazione dettagliata da parte della Commissione e pu&#242; dare esecuzione alla misura d'aiuto secondo le condizioni di cui al regolamento di esenzione. Allorch&#233; lo Stato membro decida di concedere un pacchetto di aiuti eccedente la soglia di notifica, l'intero importo &#232; soggetto all'obbligo di notificazione e ne sar&#224; valutata la compatibilit&#224; in base agli orientamenti applicabili. Il medesimo concetto si ritrova anche al considerando 7 del regolamento generale di esenzione per categoria, secondo cui &#171;Gli aiuti di Stato di cui all'articolo 87, paragrafo 1, del trattato non contemplati dal presente regolamento rimangono soggetti all'obbligo di notifica enunciato all'articolo 88, paragrafo 3, del trattato. &#200; opportuno che il presente regolamento non osti a che gli Stati membri possano notificare gli aiuti i cui obiettivi corrispondono agli obiettivi ivi contemplati. Tali aiuti saranno valutati dalla Commissione, in particolare alla luce dei criteri stabiliti nel presente regolamento e conformemente ai criteri fissati negli specifici orientamenti o discipline comunitarie adottati dalla Commissione nei casi in cui le misure di aiuto in questione rientrino nel campo di applicazione di tali strumenti specifici&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(104)</p></td><td><p>Prima che la Commissione decida in merito all'aiuto notificato, lo Stato membro pu&#242; ritirare la notifica e concedere l'aiuto in base al regolamento di esenzione applicabile previa riduzione dell'importo dell'aiuto entro la soglia di notifica e nel rispetto di tutte le disposizioni relative all'esenzione per categoria applicata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(105)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi invocano la precedente prassi decisionale della Commissione<a>&#160;(<span>38</span>)</a>. La Commissione ritiene che le circostanze del citato caso Ibiden non siano paragonabili al caso in questione in quanto fondate su un'altra base giuridica (Orientamenti 2000-2006) e sul DMS 2002<a>&#160;(<span>39</span>)</a>, diversi dal regolamento di esenzione e dagli Orientamenti 2007-2013. Ad ogni modo, negli ultimi anni la Commissione ha sviluppato una diversa prassi decisionale (si vedano le citate decisioni Mondi e BMW).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(106)</p></td><td><p>Da ultimo, le conclusioni di cui sopra non sono influenzate dall'argomento secondo cui la giurisprudenza avrebbe stabilito che gli Stati membri adempienti all'obbligo di notificazione ai sensi dell'articolo&#160;108, paragrafo&#160;3, del TFUE non possano trovarsi in una posizione pi&#249; svantaggiata rispetto agli Stati membri che hanno violato tale obbligo. La Commissione osserva che nella sentenza citata<a>&#160;(<span>40</span>)</a> tale tesi era stata avanzata in merito alla valutazione della compatibilit&#224; di una misura di aiuto attuata in violazione degli obblighi di cui all'articolo&#160;108, paragrafo&#160;3, del TFUE. Il tribunale aveva concluso che l'ulteriore requisito di tenere conto delle effettive conseguenze dell'aiuto gi&#224; messo in atto incentiverebbe gli Stati membri a notificare i progetti di investimento alla Commissione dopo il loro completamento e renderebbe inefficace il divieto di cui all'articolo&#160;108, paragrafo&#160;3, del TFUE. La Commissione ritiene pertanto che la giurisprudenza invocata dalle autorit&#224; ungheresi non sia pertinente ai fini dell'obbligo di notificazione previsto dall'articolo&#160;108, paragrafo&#160;3, del TFUE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(107)</p></td><td><p>In considerazione di quanto sopra, la Commissione conclude che l'aiuto concesso ad AHM &#232; da considerarsi illegale. Tale conclusione non incide tuttavia sulla valutazione della compatibilit&#224; con il mercato interno.</p></td></tr></tbody></table> 6.3. BASE GIURIDICA DELLA VALUTAZIONE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(108)</p></td><td><p>Obiettivo dell'aiuto &#232; promuovere lo sviluppo regionale. Poich&#233; l'accordo di sovvenzione per l'investimento, ad esclusione del reparto presse, &#232; stato sottoscritto il 6 luglio 2011 (e il 26 settembre 2011 per il reparto presse) previa approvazione della Commissione, quest'ultima ritiene che l'aiuto sia stato concesso prima di luglio 2014 e pertanto, in virt&#249; del punto 188 degli Orientamenti 2014-2020, debba essere valutato in base agli Orientamenti 2007-2013, con particolare riferimento alle disposizioni sugli aiuti a finalit&#224; regionale a favore di grandi progetti di investimento di cui al punto 68. Qualora le osservazioni pervenute entro il termine stabilito in risposta all'avvio dell'indagine formale non permettano alla Commissione di concludere con certezza nel corso dell'indagine che le soglie di cui al punto 68, lettere a) e b), degli Orientamenti 2007-2013 non sono state superate, essa &#232; tenuta a condurre una valutazione dettagliata sulla base dei criteri indicati nella comunicazione sui criteri di valutazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(109)</p></td><td><p>La valutazione della Commissione deve essere svolta in tre fasi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in primo luogo, deve confermare la compatibilit&#224; della misura con le disposizioni generali degli Orientamenti 2007-2013,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in secondo luogo, deve accertare se sia possibile stabilire con certezza che le condizioni di cui al punto 68, lettere a) e b), degli Orientamenti 2007-2013 non richiedono una valutazione dettagliata,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in terzo luogo, in base all'esito della valutazione nella fase precedente, pu&#242; rendersi necessaria una valutazione dettagliata.<a>&#160;(<span>41</span>)</a></p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 6.4. COMPATIBILITÀ DELLA MISURA CON I CRITERI STANDARD DI COMPATIBILITÀ DEGLI ORIENTAMENTI 2007-2013 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(110)</p></td><td><p>Al paragrafo 54 della decisione di avvio, la Commissione aveva gi&#224; riscontrato la rispondenza dell'aiuto ai criteri di compatibilit&#224; generali previsti dagli Orientamenti 2007-2013. Il procedimento di indagine formale non ha evidenziato elementi tali da mettere in discussione tale valutazione. In particolare, la Commissione rileva quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>l'aiuto &#232; concesso in applicazione di un regime soggetto a esenzione per categoria (sovvenzione in base al regime di aiuti XR 47/2007) e di un regime di aiuto approvato (sgravio fiscale in base al regime di aiuti N 651/2006). Entrambi i regimi rispettano i criteri standard di compatibilit&#224; degli Orientamenti 2007- 2013,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il progetto da finanziare ha sede a Gy&#337;r, nella regione del Transdanubio occidentale (Nyugat-Dun&#225;nt&#250;l), zona ammissibile agli aiuti agli investimenti a finalit&#224; regionale, come indicato dalla carta degli aiuti di Stato a finalit&#224; regionale dell'Ungheria,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>non vi &#232; alcuna indicazione che il gruppo Volkswagen in generale, o AHM in particolare, siano imprese in difficolt&#224; ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficolt&#224;<a>&#160;(<span>42</span>)</a>. Il beneficiario dell'aiuto &#232; pertanto ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale ai sensi del punto&#160;9 degli Orientamenti 2007-2013,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il progetto prevede un investimento iniziale ai sensi del punto&#160;34 degli Orientamenti 2007-2013. Al punto&#160;34 degli Orientamenti 2007-2013, l'investimento iniziale &#232; definito come un investimento in attivi materiali e immateriali riguardante 1)&#160;la creazione di un nuovo stabilimento, 2&#160;l'ampliamento di uno stabilimento esistente, 3)&#160;la diversificazione della produzione di uno stabilimento in nuovi prodotti aggiuntivi e 4)&#160;un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di uno stabilimento esistente. Il progetto riguarda un investimento in uno stabilimento esistente e prevede elementi di 1)&#160;cambiamento fondamentale del processo di produzione (sostituzione della tecnologia di assemblaggio basata su piattaforma con la tecnologia MQB), associato a una maggiore standardizzazione e integrazione verticale del processo di produzione (impianto di produzione automobilistica pienamente integrato in luogo di un impianto di assemblaggio), 2)&#160;diversificazione della produzione dello stabilimento (nuova&#160;A3 Sedan, parti di carrozzeria dal reparto presse) nonch&#233; 3)&#160;ampliamento delle capacit&#224; di assemblaggio,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>a norma del punto 40 degli Orientamenti 2007-2013, AHM &#232; tenuta a mantenere l'investimento in essere nella regione interessata per un periodo minimo di cinque anni dopo il completamento del progetto,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il beneficiario, ai sensi del punto 39 degli Orientamenti 2007-2013, apporta un contributo finanziario pari almeno al 25 % dei costi ammissibili in una forma priva di qualsiasi sostegno pubblico,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i requisiti formali inerenti all'effetto di incentivazione di cui al punto 38 degli Orientamenti 2007-2013 sono rispettati,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i costi ammissibili agli aiuti agli investimenti (cfr. supra, Tabella II) sono definiti conformemente agli Orientamenti 2007-2013, nel rispetto delle regole di cumulo,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>gli investimenti precedenti non rientrano nel periodo di tre anni relativo al singolo progetto di investimento,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>le spese ammissibili totali previste per il progetto hanno un valore attuale di 355&#160;550&#160;milioni di HUF (1&#160;186&#160;milioni di EUR), attualizzato alla data della notifica. In base al meccanismo di riduzione di cui al punto&#160;67 degli Orientamenti 2007-2013, si ottiene un'intensit&#224; di aiuto massima ammissibile dell'11,24 % in termini di ESL (Equivalente Sovvenzione Lordo) per il progetto,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>poich&#233; l'intensit&#224; di aiuto proposta (39&#160;952 milioni di HUF; 133,3 milioni di EUR al valore attuale; intensit&#224; di aiuto dell'11,24 %) non eccede i massimali previsti, l'intensit&#224; di aiuto prevista per il progetto risulta conforme agli Orientamenti 2007-2013. L'Ungheria ha confermato che a sostegno del progetto di investimento non saranno concessi altri aiuti oltre all'aiuto notificato.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(111)</p></td><td><p>Alla luce di tali considerazioni, la Commissione ritiene soddisfatti i criteri standard di compatibilit&#224; degli orientamenti.</p></td></tr></tbody></table> 6.5. APPLICAZIONE DELLE CONDIZIONI DI CUI AL PUNTO 68 DEGLI ORIENTAMENTI 2007-2013 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(112)</p></td><td><p>Al considerando 105 della decisione di avvio, la Commissione ha affermato che, qualora le osservazioni pervenute in risposta all'avvio dell'indagine formale non avessero consentito di escludere con certezza il superamento delle soglie di cui al punto 68, lettere a) e b), sarebbe stata condotta una valutazione approfondita del progetto di investimento in base alla comunicazione sui criteri di valutazione. La Commissione &#232; tenuta a verificare se le osservazioni pervenute consentano di giungere a tale conclusione.</p></td></tr></tbody></table> — PRODOTTO IN ESAME <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(113)</p></td><td><p>Al considerando 65 della decisione di avvio, la Commissione ha osservato che, ai fini del punto 68 degli Orientamenti 2007-2013, i prodotti interessati dal progetto di investimento sono autovetture dei segmenti di mercato A0, A e B della segmentazione POLK.</p></td></tr></tbody></table> — MERCATO RILEVANTE DEL PRODOTTO INTERESSATO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(114)</p></td><td><p>Al considerando 80 della decisione di avvio, la Commissione ha lasciato in sospeso l'esatta definizione del mercato rilevante del prodotto interessato e ha considerato tutte le alternative plausibili per la definizione del mercato, inclusa in particolare la segmentazione pi&#249; ristretta per cui vi siano dati disponibili. Poich&#233; AHM produrr&#224; sia automobili sia parti di carrozzeria per i segmenti A e B, e poich&#233; in teoria potrebbe produrre anche per autovetture del segmento A0, la Commissione ha reputato che, nel caso in questione, i singoli segmenti citati, nonch&#233; la combinazione dei segmenti da A0 a B e da A a B dovrebbero essere tutti considerati plausibili mercati rilevanti del prodotto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(115)</p></td><td><p>Nelle osservazioni alla decisione di avvio (descritte nei considerando da 44 a 46 della presente decisione), l'Ungheria ha ribadito la posizione gi&#224; manifestata nella decisione di avvio, senza aggiungere alcuna osservazione o informazione che non fosse gi&#224; stata presentata nella fase di esame preliminare. In particolare, l'Ungheria ha mantenuto la posizione secondo cui il mercato rilevante del prodotto dovrebbe essere definito come una combinazione di segmenti in cui rientrino i veicoli dei segmenti A0, A e B e il mercato geografico dovrebbe includere almeno i mercati di tutta l'Europa, l'America settentrionale e meridionale e la Cina considerati nel loro insieme (senza limitarsi dunque al solo mercato del SEE).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(116)</p></td><td><p>Per quanto attiene al<span>mercato del prodotto</span>, la Commissione rileva quanto segue: la decisione di condurre una valutazione dettagliata non pregiudica l'esito della valutazione dettagliata di compatibilit&#224; che ne deriva. Tuttavia, prima di approvare l'aiuto, la Commissione deve accertare che il contributo positivo derivante dalla misura di aiuto andr&#224; a compensare in ogni caso gli effetti negativi sul commercio e sulla concorrenza. Pertanto, al fine di stabilire se occorra condurre una valutazione dettagliata della compatibilit&#224; di una misura di aiuto, la definizione di mercato del prodotto dovrebbe essere quanto pi&#249; circoscritta possibile, tenendo conto delle caratteristiche specifiche delle automobili da produrre.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(117)</p></td><td><p>La prassi di adottare la definizione pi&#249; precisa possibile del mercato in base a singoli segmenti del settore automobilistico &#232; ampiamente documentata in altre decisioni analoghe, incluse le decisioni finali<a>&#160;(<span>43</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(118)</p></td><td><p>Tale prassi si fonda su considerazioni di carattere economico inerenti alla concorrenza, in quanto si basa sulla concezione che in tutti i segmenti di mercato, inclusi quelli pi&#249; ristretti, i concorrenti devono essere tutelati dagli operatori con una posizione di mercato dominante.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(119)</p></td><td><p>Nello specifico, tale approccio si basa sulla teoria secondo cui la sostituibilit&#224; tra due prodotti sul fronte della domanda sussiste se i consumatori li reputano sostituibili in termini di caratteristiche, prezzo e utilizzo previsto. Con la prassi di esaminare le quote di mercato anche nei segmenti pi&#249; ristretti del mercato automobilistico per i quali vi siano dati disponibili, la Commissione applica la medesima logica, ossia ritiene che la massima sostituibilit&#224; in termini di prezzo, caratteristiche e utilizzo previsto si ritrovi fra prodotti appartenenti al medesimo segmento. In tal senso, l'applicazione del segmento di mercato pi&#249; limitato quale mercato plausibile riflette la logica di cui al punto 28 degli orientamenti sulle concentrazioni orizzontali<a>&#160;(<span>44</span>)</a>, secondo cui &#171;i prodotti possono, nell'ambito di un mercato rilevante, essere differenziati in modo tale che alcuni prodotti sono sostituti pi&#249; stretti di altri. Quanto pi&#249; elevato &#232; il grado di sostituibilit&#224; tra i prodotti delle imprese partecipanti alla concentrazione, tanto pi&#249; &#232; probabile che tali imprese aumenteranno i prezzi in misura significativa. [&#8230;] L'incentivo delle imprese partecipanti alla concentrazione ad aumentare i prezzi sar&#224; probabilmente pi&#249; limitato quando le imprese concorrenti producono stretti sostituti dei prodotti delle imprese partecipanti alla concentrazione rispetto a quando i concorrenti offrono sostituti meno stretti[&#8230;]&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(120)</p></td><td><p>&#200; in base a tale logica che le automobili sono tradizionalmente divise in segmenti e che il settore automobilistico colloca i vari modelli nei ben noti segmenti di riferimento. Tali considerazioni hanno orientato la prassi della Commissione nella definizione del mercato rilevante nel settore automobilistico anche in termini di singoli segmenti e al contempo hanno indotto l'Ungheria a sollevare le argomentazioni sul mercato rilevante in termini di segmenti nel caso in oggetto e in altri in passato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(121)</p></td><td><p>L'Ungheria non ha addotto ulteriori motivazioni in grado di contraddire tale logica. La Commissione inoltre non ha ricevuto informazioni da terzi nel corso dell'indagine formale che permettessero una migliore comprensione della segmentazione del mercato. Pertanto, la Commissione mantiene in sospeso l'esatta definizione del mercato del prodotto rilevante e continua ad applicare un approccio che mira alla definizione di un plausibile mercato alternativo, delimitando singoli segmenti automobilistici (inclusa la segmentazione pi&#249; ristretta per cui si disponga di dati). La Commissione rimane dunque del parere che, nel caso in questione, i singoli segmenti A0, A e B, nonch&#233; i segmenti combinati da A0 a B e da A a B debbano tutti essere considerati plausibili mercati rilevanti del prodotto<a>&#160;(<span>45</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> — MERCATO GEOGRAFICO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(122)</p></td><td><p>Per quanto attiene al<span>mercato geografico,</span> la Commissione conferma la valutazione iniziale espressa nella decisione di avvio (cfr. il considerando 87 della decisione di avvio), secondo cui il mercato rilevante consiste nel SEE o in un mercato pi&#249; ampio. La Commissione non pu&#242; escludere infatti che il mercato geografico sia circoscritto al SEE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(123)</p></td><td><p>La Commissione rileva che l'Ungheria ribadisce le argomentazioni gi&#224; avanzate nell'esame preliminare, ma non ha addotto ulteriori elementi o informazioni nel corso dell'indagine formale (si veda il considerando 47 della presente decisione). La Commissione reputa tali argomenti insufficienti a dissipare il dubbio che il mercato geografico possa essere limitato al SEE. In particolare, essa ritiene quanto segue.</p></td></tr></tbody></table> Concorrenza globale <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(124)</p></td><td><p>La constatazione che i grandi produttori automobilistici operino su scala internazionale e in concorrenza a livello globale non costituisce prova sufficiente dell'assunto che i singoli mercati siano integrati e rappresentino un unico mercato mondiale (o un mercato combinato che comprenda tutta l'Europa, l'America settentrionale e meridionale e la Cina). Lo stesso ragionamento vale anche per l'argomentazione secondo cui i dieci maggiori OEM hanno siti di produzione e sistemi di distribuzione in tutto il mondo. La Commissione ritiene anzi che l'instabilit&#224; dei tassi di cambio potrebbe essere uno dei fattori che ha indotto gli OEM a costruire impianti di produzione pi&#249; vicini alla domanda regionale; lo stesso vale per le politiche di protezione efficace (dazi elevati sulle importazioni a carico dei produttori finali, tariffe basse sui prodotti intermedi, come incentivo alle attivit&#224; di produzione e assemblaggio locali). Una terza argomentazione a sostegno dell'esistenza di strutture di produzione globalizzate, nonostante i mercati non siano integrati, &#232; il fatto che alcuni stati consentano le importazioni soltanto a condizione che, in parallelo, si creino delle joint venture per la produzione locale. Pertanto, la presenza globale di grandi attori come produttori, di per s&#233;, non costituisce un'indicazione dell'esistenza di un mercato globale (o comunque pi&#249; ampio del SEE). Allo stesso modo, la presenza di sistemi di distribuzione di portata mondiale non dimostra che il mercato sia globalizzato (o pi&#249; ampio del SEE) in termini di concorrenza. La constatazione che AUDI AG/gruppo Volkswagen intende servire il mercato mondiale, da un unico sito di produzione per tre dei quattro modelli automobilistici in questione, e, a eccezione della Cina, per i modelli dell'A3 Sedan, non &#232; un elemento sufficiente ad avvalorare la tesi secondo cui il mercato geografico si estenda oltre il SEE.</p></td></tr></tbody></table> Flussi commerciali <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(125)</p></td><td><p>Anche l'argomentazione secondo cui un'elevata percentuale di flussi commerciali, ossia circa il 13 % delle automobili del segmento A e oltre il 25 % delle automobili del segmento B riguardanti la produzione realizzata nel SEE, sia destinata all'esportazione verso altre regioni del mondo risulta insufficiente a dimostrare l'esistenza di un mercato globale (o, nello specifico, pi&#249; ampio del SEE). Secondo la Commissione, i flussi commerciali possano fornire un'indicazione del grado di integrazione di diverse aree geografiche in base all'entit&#224; delle importazioni e delle esportazioni rispetto ai livelli di produzione e consumo locali. Tuttavia, i flussi commerciali non costituiscono di per s&#233; una prova sufficiente dell'esistenza di un mercato geografico integrato. La presenza di spedizioni tra il SEE e altre regioni non implica necessariamente un'integrazione dei mercati nel senso della reciproca influenza delle condizioni di mercato (ossia i prezzi) nelle varie aree prese in esame. Tale logica vale soprattutto nei casi in cui le spedizioni siano effettuate prevalentemente dai produttori stessi e non da importatori ed esportatori indipendenti coinvolti nell'arbitrato dei prezzi. Il livello dei prezzi pu&#242; essere interamente legato a un mercato (ed essere elevato su un mercato e basso altrove) e non allineato alle condizioni di un ipotetico mercato integrato. L'analisi dei flussi commerciali non spiega la questione principale ai fini della definizione del mercato, ovvero se le importazioni o le esportazioni possano contrastare l'aumento dei prezzi sul mercato locale. La Commissione rileva che l'Ungheria non ha presentato ulteriore documentazione empirica a riprova dell'esistenza di una correlazione nell'andamento dei prezzi o della reattivit&#224; delle importazioni nette alle variazioni nei relativi prezzi.</p></td></tr></tbody></table> Barriere commerciali <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(126)</p></td><td><p>La Commissione riconosce che con il passare del tempo le barriere commerciali risultano sempre meno rilevanti, pur essendo convinta che uno dei fattori principali ai fini della produzione oltreoceano e delle decisioni di delocalizzazione da parte dei produttori automobilistici dell'UE sia da ricercare nelle barriere all'accesso poste dai mercati di destinazione. La presenza di barriere tariffarie elevate ostacola ancora notevolmente l'accesso degli esportatori dell'UE, soprattutto in Asia. Le barriere non tariffarie, inclusi gli onerosi e discriminatori requisiti di certificazione, i collaudi aggiuntivi obbligatori, le accise ecc., hanno un forte impatto sulle esportazioni di automobili dall'UE verso i mercati del sud-est asiatico, della Cina e dell'America meridionale. La Commissione riconosce che gli Stati Uniti rappresentano la meta di gran lunga pi&#249; significativa per le esportazioni complessive di automobili dall'UE. Gli Stati Uniti e l'Unione europea adottano tuttavia approcci molto divergenti rispetto alla regolamentazione e alla vigilanza del mercato. Tali discrepanze a livello di regolamentazione rappresentano probabilmente ancora oggi la barriera pi&#249; significativa alle esportazioni automobilistiche dall'UE verso gli Stati Uniti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(127)</p></td><td><p>La Commissione ha tenuto debito conto delle argomentazioni presentate in merito alla riduzione dei costi di trasporto, sebbene non sia pienamente convinta di tale posizione. Nell'attuale situazione economica, caratterizzata dall'oscillazione del costo del carburante, non &#232; possibile prevedere con chiarezza il futuro calo del costo dei trasporti. L'ipotetico calo dei costi previsto per il futuro non pu&#242; pertanto esser dato per certo.</p></td></tr></tbody></table> Correlazioni dei prezzi <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(128)</p></td><td><p>Le autorit&#224; ungheresi hanno fornito anche un'analisi della correlazione tra i prezzi delle automobili negli Stati Uniti e il prezzo medio delle automobili nei segmenti A e B in un campione di dieci paesi europei nel periodo compreso tra il primo trimestre del 2005 e il secondo trimestre del 2010, nonch&#233; un'analisi delle correlazioni fra tre coppie di paesi europei, ossia Germania e Francia, Germania e Italia, e Germania e Regno Unito nel medesimo periodo. L'analisi intende dimostrare che la correlazione tra i prezzi nell'America settentrionale e il prezzo medio nei dieci paesi selezionati del SEE &#232; paragonabile alla correlazione tra i prezzi delle automobili in Germania, Francia, Italia e nel Regno Unito. Le autorit&#224; ungheresi concludono che l'analisi supporta la tesi secondo cui l'America settentrionale e il SEE dovrebbero essere considerati come un unico mercato geografico. Premesso che non si contesta l'appartenenza dei paesi del SEE al medesimo mercato geografico, ci&#242; significherebbe che, a maggior ragione, anche l'America settentrionale e il SEE dovrebbero fare parte di un unico mercato geografico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(129)</p></td><td><p>La Commissione osserva che, per ciascuno dei segmenti di mercato considerati (segmenti A e B) e per ciascuna delle sei aree geografiche individuate, ossia l'America settentrionale, un campione di dieci paesi del SEE, Germania, Francia, Italia e Regno Unito, l'insieme di dati su cui si fonda l'analisi presentata dalle autorit&#224; ungheresi &#232; basato su una serie di 22 punti di dati a copertura del periodo compreso tra il primo trimestre del 2005 e il secondo trimestre del 2010. L'analisi della correlazione &#232; stata condotta sul livello e sulle differenze dell'indice.<a>&#160;(<span>46</span>)</a></p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(130)</p></td><td><p>La citata analisi della correlazione &#232; stata condotta in base all'indice a catena di Fisher. Analogamente agli indici generali dei prezzi, l'indice a catena di Fisher permette di valutare l'evoluzione dei prezzi di un determinato paniere di prodotti in una data regione per un intervallo di tempo definito, tramite il calcolo di una media ponderata e normalizzata dei prezzi. Il prezzo medio tiene conto, dunque, del consumo relativo dei beni del paniere ed &#232; ridimensionato rispetto a un periodo di riferimento<a>&#160;(<span>47</span>)</a>. Vi sono vari metodi per il calcolo di un indice e la letteratura economica annovera la formulazione di indici diversi. L'indice di Fisher &#232; un indice derivato, poich&#233; rappresenta la media (geometrica) di altri due indici, noti come indici di Paasche e di Laspeyres. Nella fattispecie, le autorit&#224; ungheresi propongono anche la versione &#171;a catena&#187; dell'indice di Fisher. Ci&#242; significa che la variazione del prezzo non si riferisce al periodo immediatamente precedente, bens&#236; al periodo di riferimento scelto per la normalizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(131)</p></td><td><p>I risultati ottenuti per il<span>segmento A</span> sono i seguenti: la correlazione tra l'indice di prezzo dell'America settentrionale e quello del campione dei dieci paesi SEE selezionati &#232; pari a 0,94. Lo studio ha riscontrato che tale dato &#232; simile alla correlazione tra l'indice di prezzo della Germania e quelli della Francia, dell'Italia e del Regno Unito, con valori compresi tra 0,90 e 0,95.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(132)</p></td><td><p>In primo luogo, la Commissione non respinge l'uso dell'indice e, in particolare, l'uso dell'indice a catena di Fisher, pur nutrendo dubbi in merito ai dati relativi utilizzati per il calcolo dell'indice. Non si pu&#242; escludere infatti la possibilit&#224; di una correlazione spuria, derivante da qualche effetto di composizione dovuto a evoluzioni/sviluppi simili (comuni) nei modelli di consumo (da cui deriva la ponderazione dell'indice, quali un passaggio a modelli pi&#249; costosi all'interno del segmento) invece che da un'evoluzione dei prezzi reali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(133)</p></td><td><p>In secondo luogo, la Commissione osserva che l'analisi &#232; stata condotta al livello dell'indice semplice, mentre un'analisi della correlazione dovrebbe tipicamente tenere conto dell'esistenza di evoluzioni/sviluppi comuni del prezzo (legati, ad esempio, a sviluppi comuni dei costi) al fine di escluderli ed evitare una correlazione spuria. Tale condizione si definisce correlazione parziale. Dato che non si &#232; proceduto ad effettuare questo tipo di analisi, tutti i valori di correlazione potrebbero essere spuri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(134)</p></td><td><p>In terzo luogo, occorre rilevare che un livello di correlazione apparentemente elevato (come nel caso in questione) pu&#242; essere spurio, qualora le serie storiche non siano stazionarie, ossia in presenza di un trend temporale. &#200; risaputo che quando due serie storiche non sono stazionarie, il livello di correlazione risulta artificiosamente elevato. La buona prassi prevede che l'analisi della correlazione sia significativa in presenza di serie storiche stazionarie. Pertanto, i valori della correlazione derivanti da serie storiche non stazionarie non hanno alcun valore probatorio. Nella fattispecie, poich&#233; entrambe le serie dell'indice non sono stazionarie e presentano chiaramente un trend temporale, emergono dubbi sulla validit&#224; dei risultati della correlazione. &#200; opportuno menzionare che le autorit&#224; ungheresi riconoscono tale aspetto e spiegano che &#232; auspicabile rendere dapprima stazionarie le serie mediante differenziazione (ossia eliminando il trend temporale) e quindi calcolare le correlazioni sulla base delle serie storiche modificate. Le autorit&#224; ungheresi giungono alla conclusione che i valori di correlazione sono paragonabili e pertanto il mercato geografico di riferimento dovrebbe includere l'America settentrionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(135)</p></td><td><p>La Commissione non condivide tale analisi. I risultati della correlazione, generati dalle serie storiche dei prezzi modificate (dopo l'eliminazione del trend temporale), per l'America settentrionale e il campione dei dieci paesi selezionati del SEE, per la Germania e la Francia, per la Germania e l'Italia, e per la Germania e il Regno Unito sono rispettivamente pari a 0,39, 0,60, 0,60 e 0,55. La correlazione tra l'America settentrionale e il campione dei dieci paesi selezionati del SEE risulta dunque nel complesso piuttosto modesta (0,39) e, soprattutto, nettamente inferiore alle correlazioni di riferimento calcolate sulle variazioni dell'indice a catena dei prezzi di Fisher tra Germania e Francia, Germania e Italia, e Germania e Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(136)</p></td><td><p>Tali elementi non sembrano sostenere la conclusione secondo cui il mercato geografico rilevante per il segmento A includa anche l'America settentrionale. Inoltre, l'analisi della correlazione sembra poggiare su ipotesi semplificate non sufficientemente riconosciute o testate, quali l'assenza di shock comuni o l'esistenza di trend temporali potenzialmente differenti. A ci&#242; si aggiunge che i risultati della prova di correlazione, se attendibili, confermerebbero piuttosto l'ipotesi di un mercato geografico pi&#249; limitato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(137)</p></td><td><p>Poich&#233; la quota di mercato del beneficiario dell'aiuto nel mercato del SEE per il segmento A supera il 25 %, la soglia della condizione di cui al punto 68, lettera a), oltre la quale &#232; necessaria una valutazione dettagliata, sarebbe superata in ogni caso. Non &#232; pertanto necessario valutare i risultati per il segmento B. L'Ungheria non ha presentato risultati di correlazione per il segmento A0.</p></td></tr></tbody></table> Conclusioni in merito al mercato geografico <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(138)</p></td><td><p>Alla luce di quanto sopra, e non avendo ricevuto alcuna informazione aggiuntiva nel corso dell'indagine formale da cui si possa concludere che il mercato geografico rilevante non sia limitato al SEE, la Commissione conferma la conclusione secondo cui il mercato geografico rilevante &#8212; indipendentemente dalla definizione di mercato del prodotto scelta &#8212; corrisponde o al SEE oppure a un mercato pi&#249; ampio. Ancora una volta la Commissione sottolinea la necessit&#224; di accertare che il contributo positivo apportato dalla misura di aiuto compensi in ogni caso gli effetti negativi sul commercio e sulla concorrenza. Pertanto, al fine di stabilire se sia necessario condurre una valutazione dettagliata sulla compatibilit&#224; della misura di aiuto, la definizione di mercato geografico dovrebbe essere quanto pi&#249; possibile circoscritta, tenendo conto delle caratteristiche specifiche delle automobili da produrre.</p></td></tr></tbody></table> 6.5.1. Conclusioni sulla condizione di cui al punto 68, lettera a) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(139)</p></td><td><p>La Commissione ha verificato la condizione di cui al punto 68, lettera a), degli orientamenti in tutti i mercati di prodotto e geografici plausibili per appurare se la quota di mercato del beneficiario superasse il 25 % prima e dopo l'investimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(140)</p></td><td><p>Data l'impossibilit&#224; di definire un unico mercato rilevante a livello geografico e di prodotto, si &#232; dovuto tenere conto dei risultati di tutti i mercati plausibili. La quota di mercato del gruppo Volkswagen nel SEE supera il 25 % nei segmenti A e B valutati singolarmente e congiuntamente in tutti gli anni considerati. Per quanto attiene ai segmenti combinati A0, A e B, nel SEE la quota del 25 % &#232; superata a partire dal 2011. La Commissione conclude pertanto che la soglia di cui al punto 68, lettera a), &#232; superata in ogni caso, indipendentemente dalla definizione del mercato del prodotto, per il quale non &#232; dunque necessario stabilire una definizione precisa.</p></td></tr></tbody></table> 6.5.2. Conclusioni sulla condizione di cui al punto 68, lettera b) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(141)</p></td><td><p>Poich&#233; in seguito alla valutazione della condizione di cui al punto 68, lettera a), si richiede gi&#224; lo svolgimento di una valutazione dettagliata dell'aiuto, non &#232; necessario pronunciarsi definitivamente sulla conformit&#224; alla condizione di cui al punto 68, lettera b).</p></td></tr></tbody></table> 6.5.3. Conclusioni <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(142)</p></td><td><p>Poich&#233; la soglia pertinente prevista dalla condizione di cui al punto 68, lettera a), &#232; superata, la Commissione ha deciso di condurre una verifica dettagliata a seguito dell'avvio del procedimento previsto dall'articolo 108, paragrafo 2, del TFUE, al fine di stabilire se l'aiuto sia necessario per produrre un effetto di incentivazione per l'investimento e se i vantaggi della misura di aiuto compensino la distorsione della concorrenza e gli effetti sugli scambi tra Stati membri che ne derivano.</p></td></tr></tbody></table> 6.6. VALUTAZIONE DETTAGLIATA DELLA MISURA DI AIUTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(143)</p></td><td><p>La valutazione dettagliata &#232; condotta in base alla comunicazione sui criteri di valutazione.</p></td></tr></tbody></table> 6.6.1. Effetti positivi dell'aiuto 6.6.1.1. Contributo allo sviluppo della regione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(144)</p></td><td><p>La regione del Transdanubio occidentale &#232; ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE. La Commissione prende atto degli effetti positivi dell'investimento a livello regionale presentati dall'Ungheria (cfr. il considerando 56) e osserva che, in particolare, la conseguente creazione diretta e indiretta di posti di lavoro, la possibilit&#224; di attirare ulteriori fornitori di prodotti e servizi, il trasferimento di conoscenze nella regione e il miglioramento della base di competenze a livello regionale rappresentano un contributo significativo allo sviluppo della regione e al conseguimento dell'obiettivo di coesione dell'UE.</p></td></tr></tbody></table> 6.6.1.2. Adeguatezza dello strumento di aiuto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(145)</p></td><td><p>I punti 17 e 18 della comunicazione sui criteri di valutazione sottolineano che gli aiuti di Stato sotto forma di sovvenzioni agli investimenti non sono l'unico strumento disponibile per compensare le carenze del mercato e promuovere lo sviluppo economico nelle regioni meno favorite. Gli aiuti rappresentano uno strumento adeguato quando offrono vantaggi rispetto ad altre misure politiche. In base al punto 18 della comunicazione sui criteri di valutazione, per &#171;strumenti adeguati&#187; si intendono solo &#171;le misure per le quali lo Stato membro ha preso in considerazione altre opzioni di politica e per le quali sono stati accertati i vantaggi derivanti dal ricorso a uno strumento selettivo come l'aiuto di Stato destinato a una particolare azienda&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(146)</p></td><td><p>L'Ungheria ha spiegato che, sebbene siano gi&#224; state intraprese misure generali a sostegno dello sviluppo economico a livello nazionale e regionale mediante investimenti nelle infrastrutture di base e nei fattori produttivi, la regione interessata rimane tra le pi&#249; svantaggiate nell'UE. La Commissione ritiene che i soli sviluppi infrastrutturali e altre misure di carattere generale non siano sufficienti ai fini della riduzione delle disparit&#224; regionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(147)</p></td><td><p>Nelle motivazioni addotte a giustificazione dell'adeguatezza dell'aiuto, l'Ungheria ha fatto riferimento alla situazione economica del Transdanubio occidentale e ha presentato elementi che dimostrano la condizione svantaggiata della regione rispetto alle aree confinanti dell'Austria (Burgenland) e della Slovacchia (Bratislavsk&#253; kraj). Al contempo, gli indicatori economici del Transdanubio occidentale sono vicini alla media dell'Ungheria. La Commissione rileva tuttavia che, come dimostra lo stato del Transdanubio occidentale quale regione ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE con un massimale di intensit&#224; degli aiuti del 30 %, la condizione socioeconomica di tale regione &#232; inferiore alla media UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(148)</p></td><td><p>In considerazione di quanto sopra, la Commissione giunge alla conclusione che la misura di aiuto sia uno strumento adeguato per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo regionale nella regione assistita interessata.</p></td></tr></tbody></table> 6.6.1.3. Effetto di incentivazione/scenario controfattuale <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(149)</p></td><td><p>Poich&#233; un'impresa pu&#242; avere numerose ragioni valide per realizzare un progetto di investimento in una determinata regione, anche in assenza di aiuti di Stato, la Commissione deve valutare in modo approfondito, a norma della comunicazione sui criteri di valutazione, la necessit&#224; dell'aiuto quale incentivo all'investimento. Obiettivo di questa valutazione dettagliata &#232; stabilire se gli aiuti contribuiscono effettivamente a modificare il comportamento del beneficiario, inducendolo a realizzare investimenti (supplementari) nella regione assistita in questione. In questo contesto, lo Stato membro deve altres&#236; fornire una descrizione esauriente dello scenario controfattuale in cui non si conceda alcun aiuto al beneficiario. Gli scenari devono essere reputati realistici dalla Commissione. La verifica del carattere sostanziale dell'effetto incentivazione va al di l&#224; del controllo del rispetto dei requisiti formali relativi all'effetto di incentivazione previsti dagli Orientamenti 2007-2013 (cfr. il punto 68 degli Orientamenti 2007-2013).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(150)</p></td><td><p>Ai sensi del punto 22 della comunicazione sui criteri di valutazione, l'effetto di incentivazione (sostanziale) pu&#242; essere dimostrato in due scenari diversi: in assenza di aiuto non verrebbe effettuato alcun investimento, in quanto l'investimento risulterebbe non redditizio per l'impresa in nessun sito (scenario 1); in assenza di aiuto l'investimento verrebbe effettuato in un'altra regione dell'UE (scenario 2).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(151)</p></td><td><p>In base alla comunicazione sui criteri di valutazione, lo Stato membro &#232; tenuto a dimostrare alla Commissione che l'aiuto produce un effetto di incentivazione, fornendo prove ben precise che l'aiuto esercita un effetto concreto sulla decisione di investire o sulla scelta del sito. L'onere di dimostrare l'effetto di incentivazione risulta pertanto a carico dello Stato membro. Il punto 25 della comunicazione sui criteri di valutazione prevede la possibilit&#224; per lo Stato di dimostrare l'effetto di incentivazione dell'aiuto presentando documenti aziendali dai quali risulti che &#232; stato effettuato un confronto tra i costi e i benefici dell'ubicazione dell'investimento nella regione assistita in questione e quelli dell'ubicazione in un'altra regione. Lo Stato membro &#232; invitato a basarsi su relazioni finanziarie, piani aziendali interni e documentazione che analizzi le diverse varianti di realizzazione dell'investimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(152)</p></td><td><p>La Commissione osserva che le autorit&#224; ungheresi hanno presentato le informazioni richieste (cfr. il considerando&#160;60) in forma di documenti esaustivi, attuali e autentici che documentano il processo decisionale multifasico del gruppo Volkswagen e di AUDI AG relativo alla definizione dell'investimento e della sede del progetto, in cui si afferma che l'aiuto a favore di AHM rientra nello scenario 2 e in cui viene illustrato uno scenario controfattuale che contempla, oltre a Gy&#337;r, alcune sedi alternative (combinazioni di sedi) site in [paese&#160;1 e paese&#160;2 del SEE].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(153)</p></td><td><p>Le sedi contemplate comprendono gli impianti esistenti di Gy&#337;r, [sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile ali aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE], [sede 1 in una regione non assistita del SEE] e [sede 3 in una regione non assistita del SEE]. Gy&#337;r e [sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE] sono ubicate in regioni assistite (con un'intensit&#224; massima di aiuto rispettivamente del 30 % e del 15 % alla data della notifica), invece [sede 1 in una regione non assistita del SEE] e [sede 3 in una regione non assistita del SEE] si trovano in regioni non assistite in [paese 2 del SEE].</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(154)</p></td><td><p>I calcoli e le stime dei costi sono stati effettuati in modo parimenti accurato per tutte le quattro opzioni. Le alternative che prevedevano i siti di [sede 3 in una regione non assistita del SEE] (opzioni A e B) erano gi&#224; state scartate nel [&#8230;] 2010 perch&#233; lo stabilimento di [sede 3 in una regione non assistita del SEE] aveva raggiunto i limiti di capacit&#224; produttiva e l'investimento avrebbe comportato spese strutturali rilevanti, dando luogo a un costo complessivo pi&#249; elevato. Le uniche alternative competitive rimaste erano pertanto l'opzione C (produzione dei modelli A3 Sedan e Audi TT a [sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE] e produzione della A3 Cabriolet a [sede 1 in una regione non assistita del SEE]) e l'opzione D (produzione di tutti e quattro i modelli a Gy&#337;r).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(155)</p></td><td><p>Nel corso del successivo processo di pianificazione, sono stati effettuati vari calcoli e stime dei costi. Dalla documentazione fornita risulta che tali calcoli si fondavano sulle stesse ipotesi; l'Ungheria ha inoltre spiegato che durante l'intero processo decisionale le stime dei costi delle opzioni C e D sono state effettuate in modo parimenti accurato. I documenti indicano inoltre che tali calcoli erano paragonabili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(156)</p></td><td><p>La Commissione osserva che AUDI AG ha considerato la possibilit&#224; di un aiuto di Stato gi&#224; ai primi stadi della fase decisionale relativa all'investimento e all'ubicazione del progetto. La domanda di aiuto presentata dal beneficiario il 5 marzo 2010, la conferma dell'Ungheria dell'ammissibilit&#224; teorica del progetto di investimento agli aiuti avvenuta il 26 marzo 2010, nonch&#233; l'offerta iniziale di aiuto dell'Ungheria del 30 marzo 2010 hanno tutte avuto luogo prima di scartare alcune opzioni. La stima dei costi presentata al consiglio di amministrazione del gruppo il [&#8230;] 2010 prevedeva gi&#224; la potenziale concessione dell'aiuto di Stato da parte dell'Ungheria. Allora, era stato preso in considerazione anche un possibile aiuto da parte del [paese 1 del SEE], ma successivamente l'ipotesi era stata scartata in quanto in tale paese la concessione dell'aiuto non sarebbe stata realistica<a>&#160;(<span>48</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(157)</p></td><td><p>Come spiegato al considerando 80 della presente decisione, le stime finali dei costi di produzione riferiti ai singoli siti evidenziavano uno svantaggio in termini di costi di 143,3 milioni di EUR per l'opzione D (Gy&#337;r) rispetto all'opzione C ([sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE] e [sede 1 in una regione non assistita del SEE]) al momento in cui le due opzioni di investimento e di ubicazione sono state presentate per la decisione finale da parte del K-VAI il 14 dicembre 2010. Come documentato dai verbali della riunione del K-VAI, in base all'analisi controfattuale, a determinati criteri qualitativi, nonch&#233; alla disponibilit&#224; dell'aiuto di Stato, il K-VAI ha deciso di realizzare il progetto di investimento a Gy&#337;r il 14 dicembre 2010.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(158)</p></td><td><p>La Commissione ribadisce la posizione gi&#224; assunta nella decisione di avvio (cfr. considerando 110 della presente decisione) secondo cui i requisiti formali inerenti all'effetto di incentivazione, di cui al punto 38 degli Orientamenti 2007-2013, sono stati rispettati: 1) ai fini della sovvenzione, come spiegato al considerando 23 della presente decisione, il beneficiario ha presentato domanda per tali aiuti e l'autorit&#224; responsabile della gestione del regime ha successivamente confermato per iscritto che il progetto, con riserva di una verifica particolareggiata, soddisfaceva in linea di principio le condizioni di ammissibilit&#224; stabilite dal regime prima dell'avvio dei lavori del progetto; 2) ai fini dello sgravio fiscale, come illustrato al considerando 24 della presente decisione, il beneficiario ha richiesto tale agevolazione ben prima dell'avvio dei lavori e, poich&#233; per lo sgravio d'imposta sussiste un diritto giuridico previa approvazione della Commissione, il beneficiario non era tenuto ad attendere alcuna conferma preliminare dell'ammissibilit&#224; da parte delle autorit&#224; ungheresi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(159)</p></td><td><p>Per quanto attiene al concreto effetto di incentivazione, la Commissione ritiene che l'aiuto abbia esercitato un effettivo impatto sulla scelta della sede dell'investimento: la decisione del gruppo Volkswagen di collocare il progetto di investimento in questione a Gy&#337;r &#232; stata presa solo dopo la conferma dell'ammissibilit&#224; del progetto agli aiuti di Stato e del sostegno da parte delle autorit&#224; pubbliche e dopo che il K-VAI (organo responsabile della decisione finale sull'investimento e sulla relativa ubicazione) ha approvato la sede condizionatamente alla concessione di aiuti di Stato. Pertanto, in linea con i punti 23 e 25 della comunicazione sui criteri di valutazione, la Commissione ritiene che lo scenario controfattuale presentato dall'Ungheria sia realistico e comprovato da documenti autentici e attuali. L'aiuto produce pertanto un reale (sostanziale) effetto di incentivazione. Con la riduzione degli svantaggi in termini di costi a favore dello stabilimento di Gy&#337;r, l'aiuto ha influenzato la decisione dell'impresa favorita in merito alla scelta della sede del progetto. In assenza di aiuto l'investimento non sarebbe stato effettuato a Gy&#337;r.</p></td></tr></tbody></table> 6.6.1.4. Proporzionalità dell'aiuto <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(160)</p></td><td><p>Perch&#233; l'aiuto sia proporzionale occorre che il suo importo e la sua intensit&#224; si limitino al minimo necessario affinch&#233; l'investimento venga realizzato nella regione assistita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(161)</p></td><td><p>In generale, un aiuto a finalit&#224; regionale si ritiene proporzionale alla portata dei problemi delle regioni assistite quando non supera le soglie massime previste, compresa la riduzione automatica e progressiva dei massimali degli aiuti regionali per i grandi progetti di investimento (peraltro gi&#224; indicati nella carta degli aiuti di Stato a finalit&#224; regionale). Nella fattispecie, l'intensit&#224; di auto applicata non &#232; superiore ai massimali regionali rettificati dal meccanismo di riduzione, come gi&#224; indicato al considerando 110 della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(162)</p></td><td><p>Oltre al principio generale di proporzionalit&#224; stabilito negli Orientamenti 2007-2013, la comunicazione sui criteri di valutazione prevede altres&#236; lo svolgimento di una valutazione pi&#249; dettagliata. Nello scenario 2 della comunicazione sui criteri di valutazione, l'aiuto si considera adeguato se corrisponde alla differenza tra i costi netti che il beneficiario sostiene per investire nella regione assistita e i costi netti dell'investimento in un sito alternativo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(163)</p></td><td><p>La Commissione, in base alla documentazione presentata (cfr. i considerando da 79 a 82), ritiene che l'aiuto sia stato limitato all'importo necessario in quanto non supera la differenza tra i costi dell'opzione D (realizzazione dell'investimento a Gy&#337;r) e quelli dell'opzione C (ripartire l'investimento tra [sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;3, lettera&#160;c), del TFUE] e [sede&#160;1 in una regione non assistita del SEE]). Il calcolo effettuato al momento dell'analisi controfattuale dimostra che, in assenza dell'aiuto, la sede di Gy&#337;r avrebbe comportato costi pi&#249; elevati rispetto alla combinazione dei siti di [sede&#160;2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalit&#224; regionale a norma dell'articolo&#160;107, paragrafo&#160;3, lettera&#160;c), del TFUE] e [sede&#160;1 in una regione non assistita del SEE] per un valore di 144,3&#160;milioni di EUR (attualizzati al&#160;2010).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(164)</p></td><td><p>Lo svantaggio in termini di costi &#232; pari a 153,8 milioni di EUR attualizzati al 2013, anno applicabile per il calcolo dell'aiuto e, pertanto, anche ai fini della proporzionalit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(165)</p></td><td><p>Il divario dovuto alle spese<span>una tantum</span> pi&#249; elevate poteva essere ridotto con l'eventuale concessione dell'aiuto di Stato. Considerando l'aiuto del valore di 133,3 milioni di EUR attualizzati al 2013, l'opzione D presenta comunque uno svantaggio pari a 20,5 milioni di EUR rispetto all'opzione C. La Commissione rileva che lo svantaggio di costo rimanente &#232; stato ritenuto accettabile dal gruppo Volkswagen in considerazione dei vantaggi sicuri e non quantificabili dello stabilimento di Gy&#337;r, quali la possibilit&#224; di produrre tutti e quattro i modelli prodotti con la tecnica MQB in un unico impianto AUDI, e ritiene che la proporzionalit&#224; dell'aiuto sia dimostrata.</p></td></tr></tbody></table> 6.6.2. Effetti negativi dell'aiuto sulla concorrenza e sul commercio <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(166)</p></td><td><p>A norma del punto 40 della comunicazione sui criteri di valutazione, &#171;se [&#8230;] l'analisi controfattuale suggerisce che anche in assenza dell'aiuto l'investimento sarebbe stato realizzato in ogni caso, bench&#233; forse facendo cadere la scelta su un altro sito [scenario 2)], e se l'aiuto &#232; proporzionale, eventuali indicatori di distorsioni della concorrenza &#8212; quali una quota di mercato elevata e un incremento della capacit&#224; in un mercato poco efficiente &#8212; risulterebbero in linea di principio essere gli stessi a prescindere dall'esistenza dell'aiuto&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(167)</p></td><td><p>Poich&#233; la misura di aiuto si fonda su una decisione di investimento che rientra nello scenario 2 e l'aiuto &#232; ridotto al minimo, non sono stati riscontrati effetti negativi sulla concorrenza. L'investimento sarebbe stato effettuato in un altro sito produttivo e avrebbe comportato in ogni caso lo stesso livello di distorsione della concorrenza. Pertanto, la Commissione ritiene che l'aiuto non abbia effetti negativi sulla concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(168)</p></td><td><p>Ai sensi del punto 53 della comunicazione sui criteri di valutazione, qualora risulti che, in assenza dell'aiuto, l'investimento sarebbe stato realizzato in una regione pi&#249; povera (maggiori svantaggi regionali &#8212; intensit&#224; massima dell'aiuto regionale pi&#249; elevata) o in una regione che si ritiene presenti gli stessi svantaggi a livello regionale della regione prescelta (stessa intensit&#224; massima dell'aiuto regionale), tale valutazione rappresenterebbe, al momento di soppesare gli effetti negativi e positivi complessivi dell'aiuto, un elemento negativo che &#232; improbabile possa venire compensato da un qualche elemento positivo, poich&#233; contraddice l'obiettivo stesso degli aiuti a finalit&#224; regionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(169)</p></td><td><p>Poich&#233; l'Ungheria ha confermato che la possibilit&#224; teorica di realizzare un nuovo impianto di produzione nell'Europa orientale era stata scartata da AUDI nelle prime fasi del processo decisionale e che nessuno dei siti esistenti con un'intensit&#224; di aiuto analoga o superiore era stato reputato idoneo (cfr. nota 23), la Commissione ritiene che l'aiuto non presenti un effetto anti-coesione in contrasto con l'obiettivo di fondo degli aiuti a finalit&#224; regionale.</p></td></tr></tbody></table> 6.7. VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELL'AIUTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(170)</p></td><td><p>Una volta accertato che l'aiuto costituisce un incentivo agli investimenti nella regione interessata e appuratane l'adeguatezza, occorre ponderare gli effetti positivi e negativi dell'aiuto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(171)</p></td><td><p>La valutazione ha confermato che la misura di aiuto produce un effetto di incentivazione dell'investimento, che contribuisce in modo significativo allo sviluppo di una regione meno favorita ammessa a beneficiare dell'aiuto ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE, senza che si arrechi pregiudizio a una regione con un'intensit&#224; di aiuto analoga o superiore (assenza di effetto anti-coesione). La Commissione &#232; del parere che attirare un investimento in una regione pi&#249; svantaggiata apporti maggiori benefici in termini di coesione all'interno dell'Unione europea di quanto non avvenga se lo stesso investimento &#232; realizzato in una regione pi&#249; ricca. Come spiega il punto 53 della comunicazione sui criteri di valutazione, la Commissione ritiene che &#171;gli effetti positivi di aiuti a finalit&#224; regionale che semplicemente compensano la differenza dei costi netti relativi alla scelta di un'ubicazione alternativa per l'investimento in una regione pi&#249; sviluppata [&#8230;] saranno considerati di norma, all'atto di soppesare gli effetti negativi e positivi degli aiuti, superiori ad eventuali effetti negativi nell'ubicazione alternativa per il nuovo investimento&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(172)</p></td><td><p>In considerazione di quanto sopra esposto, la Commissione ritiene altres&#236; che, poich&#233; l'aiuto equivale alla differenza tra i costi netti del progetto di investimento nel sito produttivo prescelto e i costi netti dell'investimento presso un sito alternativo pi&#249; sviluppato, gli effetti positivi dell'aiuto in termini di obiettivo e adeguatezza (cfr. sopra) superano gli effetti negativi del sito alternativo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(173)</p></td><td><p>In base al punto 68 degli Orientamenti 2007-2013, e tenuto conto della valutazione dettagliata condotta in base alla comunicazione sui criteri di valutazione, la Commissione giunge alla conclusione che l'aiuto sia necessario per produrre effetti di incentivazione all'investimento e che i vantaggi della misura di aiuto prevalgano sugli effetti di distorsione della concorrenza e le ripercussioni sugli scambi tra Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> 7. CONCLUSIONI <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(174)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che l'Ungheria abbia concesso illegalmente l'aiuto a finalit&#224; regionale a favore del progetto di investimento di AHM, in violazione dell'articolo 108, paragrafo 3, del TFUE. Tuttavia, la Commissione conclude che l'investimento a finalit&#224; regionale a favore di AUDI HUNGARIA MOTORS Ltd., concesso prima del 1<span>o</span> luglio 2014 e soggetto, in parte, all'approvazione della Commissione, soddisfi tutti i requisiti previsti dagli Orientamenti 2007-2013 e dalla comunicazione sui criteri di valutazione e sia pertanto da ritenersi compatibile con il mercato interno ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'aiuto di Stato cui l'Ungheria ha dato attuazione a favore di AUDI HUNGARIA MOTOR Ltd. del valore massimo di 39 952 milioni di HUF (attualizzato alla data della notifica) con un'intensità di aiuto massima dell'11,24 % in termini di equivalente sovvenzione lordo, è compatibile con il mercato interno a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del TFUE. Articolo 2 L'Ungheria è destinataria della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 1 o febbraio 2016 Per la Commissione Margrethe VESTAGER Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU C 418 del 21.11.2014, pag. 25 . ( 2 ) Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013, GU C 54, del 4.3.2006, pag. 13 . Il 28 giugno 2013, la Commissione ha adottato gli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a finalità regionale 2014-2020, prorogando il periodo di applicazione degli orientamenti al 30 giugno 2014 (paragrafo 186); GU C 209 del 23.1.2013, pag. 1 . ( 3 ) GU C 223 del 16.9.2009, pag. 3 . ( 4 ) Cfr. nota a piè di pagina 1. ( 5 ) Aiuti di Stato N. 487/2006 — Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013 dell'Ungheria ( GU C 256 del 24.10.2006, pag. 6 ), prorogata dagli aiuti di Stato N. SA.36879 (2013/N) — Proroga della carta degli aiuti a finalità regionale 2007-2013 dell'Ungheria al 30 giugno 2014 ( GU C 69 del 7.3.2014, pag. 1 ). ( 6 ) 72 in Europa e 46 in America, Asia e Africa. ( 7 ) Relazione annuale sul 2014 del gruppo Volkswagen. ( * ) Segreto d'affari ( 8 ) R. L. Polk & Co. (anche indicata come POLK) è un'organizzazione integrata a livello globale e uno dei principali fornitori di analisi e informazioni di mercato nel settore automobilistico. Il 16 luglio 2013 IHS Inc., la principale fonte a livello mondiale di analisi e informazioni critiche, ha completato l'acquisizione di R. L. Polk & Co., grazie alla quale IHS Automotive è ora in grado di offrire consulenze e previsioni sull'intera catena del valore nel settore automobilistico. POLK suddivide il mercato automobilistico in segmenti (A000, A00, A0, A, B, C, D ed E), indicando con il segmento A000 i modelli da città di piccole dimensioni e con il segmento E la categoria extra-lusso. Procedendo dal segmento A000 al segmento E, si assiste a un graduale aumento del prezzo medio, delle dimensioni dell'autovettura e delle prestazioni medie del motore. ( 9 ) Nella presente decisione, per la conversione degli importi in euro è stato applicato un tasso di cambio di 299,67 HUF/EUR, vigente al momento della notifica. ( 10 ) Per l'attualizzazione degli importi indicati nella presente decisione, è stato applicato un tasso del 5,62 %, vigente al momento della notifica. L'anno di riferimento ai fini dell'attualizzazione è il 2013, ossia l'anno della notifica. ( 11 ) La scheda informativa di sintesi per il regime XR 47/2007 (A Kormány egyedi döntésével megítélhető támogatás) è stata pubblicata nella GU C 180 del 2.8.2007, pag. 6 . ( 12 ) Regolamento (CE) n. 1628/2006 della Commissione, del 24 ottobre 2006, relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti di Stato per investimenti a finalità regionale ( GU L 302 dell'1.11.2006, pag. 29 ). ( 13 ) Decisione della Commissione del 10 maggio 2007 in relazione all'aiuto N 651/2006 sullo Sconto fiscale per lo sviluppo (emendamento dell'aiuto N 504/2004) ( GU C 152 del 6.7.2007, pag. 2 ), e modificata dalle decisioni della Commissione del 30 aprile 2008 (N 646/2007, SA.24441), del 17 giugno 2008 (N 735/2007, SA.24683), del 6 maggio 2010 (N 132/2010, SA.30728) e del 23 febbraio 2011 (N 685/2009, SA.29994). ( 14 ) Tale approccio è in linea con le decisioni della Commissione sugli aiuti di Stato SA.30340 (Fiat Powertrain Technologies), decisione del 9 febbraio 2011, [C(2011) 612] relativa al caso SA.30340 ( GU C 151 del 21.5.2011, pag. 5 ); SA.32169 (Volkswagen Sachsen), decisione del 13 luglio 2011 [C(2011) 4935] relativa al caso SA.32169 ( GU C 361 del 10.12.2011, pag. 17 ); N 767/07 (Ford Craiova), decisione del 30 aprile 2008 [C(2008) 1613] relativa al caso N 767/2007 ( GU C 238 del 17.9.2008, pag. 4 ); N 635/2008 (Fiat Sicilia), decisione del 29 aprile 2009 [C(2009) 3051] relativa al caso N 635/2008 ( GU C 219 del 12.9.2009, pag. 3 ); e N 473/2008 (Ford Espana), decisione del 17 giugno 2009 [C(2009) 4530] relativa al caso N 473/2008 ( GU C 19 del 26.1.2010, pag. 5 ). ( 15 ) Si veda il caso N 671/2008, Mercedes-Benz Hungary (sovrapposizione dei segmenti adiacenti A e B), SA.32169 Volkswagen Sachsen, considerando 60 e seguenti, e SA.32076 Ford Espana, considerando 83 (sostituibilità della catena sul fronte della domanda delle automobili dei segmenti A0 e B e del segmento A). ( 16 ) Sulla base dei dati tratti dall'analisi economica effettuata da James A. Langenfeld, da cui risulta che circa il 13 % delle automobili del segmento A e oltre il 25 % delle automobili del segmento B prodotte nel SEE tra il 2004 e il 2010 sono state esportate in altre regioni del mondo. Quanto alle importazioni, oltre il 14 % delle automobili del segmento A e più del 18 % delle auto del segmento B vendute nel SEE sono state prodotte in altre regioni ( Preliminary Economic Analysis of the Geographic Market , Navigant Economics, 2011). ( 17 ) James A. Langenfeld, Preliminary Economic Analysis of the Geographic Market , Navigant Economics, 2011. ( 18 ) L'Ungheria ha basato l'ipotesi di un effetto moltiplicatore pari a 2,5 su uno studio che valuta il contributo del settore dei fornitori automobilistici all'economia degli Stati Uniti e dei 50 stati che li compongono. Lo studio è stato condotto per l'associazione americana dei componentisti del settore automobilistico (Motor and Equipment Manufacturers Association) nel 2007 dall'Economics and Business Group del centro per la ricerca in campo automobilistico. ( 19 ) Esiste già l'AUDI HUNGARIA Vehicle Engineering Department Group, cui fanno capo i dipartimenti che si occupano di motori a combustione interna, di tecnologia e scienza dei materiali e di produzione automobilistica. ( 20 ) L'avvio della produzione della A3 Cabriolet e della A3 Sedan era stato programmato rispettivamente per novembre 2012 e marzo 2013, mentre per la TT Coupé e per la TT Roadster era stato programmato rispettivamente per febbraio e settembre 2014. ( 21 ) Mentre nella fase di pianificazione e sviluppo del prodotto la preselezione del sito contemplava soltanto le sedi AUDI, ossia [sede 3 in una regione non assistita del SEE] e Győr, in questa fase si mettono in discussione le sedi ipotetiche a livello di gruppo e si sviluppano scenari alternativi. Già tre mesi prima dell'approvazione del prodotto per la nuova A3 Sedan nel […] 2010 [la divisione di controllo del gruppo] aveva iniziato a mettere a confronto le varie sedi e i diversi scenari di investimento. ( 22 ) Nel 2008 AUDI aveva considerato a livello teorico l'idea di investire in nuovo stabilimento nell'Europa orientale, ma l'ipotesi non è stata sviluppata nelle successive fasi di pianificazione. Nella raccomandazione di decisione elaborata dalla [divisione di controllo del gruppo] e da AUDI, presentata alla riunione del consiglio di amministrazione del gruppo il […] 2010, l'ipotesi di un investimento in un nuovo stabilimento è stata presentata come un'opzione non realistica in considerazione del quadro di investimento e dei vincoli temporali imposti dalle date di produzione previste. ( 23 ) L'Ungheria ha presentato una documentazione che mostra tutti i siti esistenti del gruppo Volkswagen in una regione con un'intensità di aiuto pari o superiore al 30 % (ossia pari o superiore a quella di Győr). Tuttavia, non è stato possibile considerare nessuna di tali sedi, poiché non conformi ai criteri di «possibilità di ampliamento o adeguamento» e/o di «struttura compatibile». Nessuno di questi siti disponeva di spazi liberi sufficienti ad accogliere il progetto di investimento. ( 24 ) Per l'AUDI TT Coupé e per la TT Roadster l'approvazione del prodotto è avvenuta il […] 2011 al livello del marchio ed è stata confermata dal gruppo il […] 2011. Prima di allora, in tutti i documenti aziendali si faceva riferimento a un modello TT successivo. ( 25 ) A livello di gruppo, il consiglio di amministrazione decide in merito ai progetti di investimento e alle relative sedi tramite il comitato per gli investimenti (K-VAI) in base alle analisi elaborate dalla [divisione di controllo del gruppo]. ( 26 ) Occorre stabilire il valore dello svantaggio secondo i prezzi del 2013 per poterlo confrontare con il possibile aiuto di Stato (quantificato secondo i prezzi del 2013) e definire così lo svantaggio netto di Győr. Ai fini di tale calcolo, appare opportuno usare il tasso di sconto applicabile nell'area dell'euro al momento della decisione di investimento (dicembre 2010, ossia il 2,45 %), in quanto tale decisione è stata presa in euro, tenendo conto dei costi stimati in euro, da un'impresa con sede centrale nell'area dell'euro. ( 27 ) L'importo degli aiuti si basa sul costo ammissibile previsto dell'investimento, pari a 1 186 milioni di EUR. L'Ungheria ha spiegato che, durante il processo di attuazione e approvazione, vi erano state ulteriori variazioni dei costi previsti e l'accordo di investimento è stato infine sottoscritto tenendo conto di un costo ammissibile previsto del valore attuale di 1 186 milioni di EUR. ( 28 ) Regolamento (UE) 2015/1589 del Consiglio, del 13 luglio 2015, recante modalità di applicazione dell'articolo 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea ( GU L 248 del 24.9.2015, pag. 9 ). Al momento della presentazione delle osservazioni da parte dell'Ungheria, si applicava ovviamente la disposizione pertinente di cui all'articolo 1, lettera f), del regolamento (CE) n. 659/1999 del Consiglio, del 22 marzo 1999, recante modalità di applicazione dell'articolo 108 del trattato CE ( GU L 83 del 27.3.1999, pag. 1 ). ( 29 ) Cfr. nota a piè di pagina 12. ( 30 ) Nota 1 del considerando 56 della comunicazione sui criteri di valutazione. ( 31 ) Inoltre, la prassi adottata dalle autorità ungheresi è in linea con precedenti decisioni della Commissione; cfr. il punto 28 e il punto 110 della decisione sul caso IBIDEN, in cui gli aiuti erano già stati concessi a IBIDEN HU (prima della notifica alla Commissione) sulla base dei vigenti regimi di aiuti regionali fino alla soglia che fa scattare la notifica individuale; soltanto il restante importo dell'aiuto è stato soggetto all'approvazione della Commissione. Nel caso citato, l'aiuto è stato concesso e in parte attuato a favore di IBIDEN rispettivamente il 25 febbraio e il 3 marzo 2005. Le autorità nazionali hanno notificato la misura alla Commissione il 1 o aprile 2005 e il 30 agosto 2006. Nell'ambito di tale procedimento, la Commissione ha concluso che la misura oggetto della notifica non era compatibile con il mercato comune; tuttavia, con tale decisione, ha confermato che le autorità ungheresi avevano agito in conformità alle norme all'atto della parziale erogazione della sovvenzione. ( 32 ) Solo l'importo eccedente la soglia di notifica è soggetto all'approvazione della Commissione, come indicato nell'articolo dal titolo «State aid to IBIDEN Hungary», di Evelina TUMASONYTĖ, Živilė DIDŽIOKAITĖ e András TARI, pubblicato nella Competition Policy Newsletter, anno 2008, n. 2, pag. 69. ( 33 ) Cfr. la sentenza della causa C-301/87. Repubblica francese contro Commissione (Boussac), punto 33 [Racc. 1990, pag. I-307]. ( 34 ) Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, del 6 agosto 2008, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato comune in applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato (regolamento generale di esenzione per categoria) ( GU L 214 del 9.8.2008, pag. 3 ). ( 35 ) SA.32063 (2010/N) — LIP — Mondi Swiecie SA — Polonia ( GU C 305 del 10.10.2012, pag. 8 ). ( 36 ) Come indicato al paragrafo 68 della decisione riguardante Mondi, l'aiuto concesso deve essere notificato alla Commissione nella sua totalità qualora ecceda la soglia di notifica. ( 37 ) SA.32009 (2011/C) — Aiuto di Stato concesso a BMW AG per un grande progetto di investimento a Lipsia. ( 38 ) Decisione della Commissione del 30 aprile 2008 concernente l'aiuto di Stato C 21/2007 (ex N 578/06) di cui l'Ungheria ha in programma l'esecuzione a favore di IBIDEN Hungary Gyártó Kft ( GU L 295 del 4.11.2008, pag. 34 ). ( 39 ) Comunicazione della Commissione: Disciplina multisettoriale degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti d'investimento ( GU C 70 del 19.3.2002, pag. 8 ). ( 40 ) Sentenza nella causa C-301/87 Repubblica francese contro Commissione (Boussac), Raccolta 1990, pag. I-307. ( 41 ) Appare evidente che in qualunque caso, e pertanto indipendentemente dalle soglie di cui al punto 68 degli Orientamenti 2007-2013, la Commissione debba soppesare gli effetti positivi e gli effetti negativi dell'aiuto prima di pronunciarsi sulla compatibilità con il mercato interno. Cfr. la sentenza del Tribunale nella causa T-304/08 Smurfit Kappa Group contro Commissione EU:T:2012:351, paragrafo 94. ( 42 ) GU C 244 dell'1.10.2004, pag. 2 . ( 43 ) Si vedano per esempio la decisione finale della Commissione nel caso Porsche (adottata nel luglio 2014), in cui la Commissione aveva lasciato aperta la questione della definizione del mercato, applicando l'approccio tradizionale che prevede l'esame di ogni «plausibile mercato alternativo, delimitando singoli segmenti per quanto riguarda le autovetture (compresa la segmentazione più limitata per la quale vi siano dati disponibili)». Si veda il considerando 34 di tale decisione, in cui sono citati una serie di casi, tra cui Fiat Powertrain technologies, SA.30340: decisione del 9 febbraio 2011, [C(2011) 612] ( GU C 151 del 21.5.2011, pag. 5 ); SA. 32169 Volkswagen Sachsen: decisione del 13 luglio 2011, [C(2011) 4935] ( GU C 361 del 10.12.2011, pag. 17 ). ( 44 ) Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali a norma del regolamento del Consiglio relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese ( GU C 31 del 5.2.2004, pag. 5 ). ( 45 ) Come dimostra il considerando 140 della presente decisione, la questione della segmentazione non presenta implicazioni pratiche in quanto non influenza l'esito della condizione di cui al paragrafo 68, lettera a). ( 46 ) Nell'analisi delle serie storiche, la differenziazione dei dati, ossia la valutazione delle differenze tra punti di dati in successione, è un metodo utilizzato per far fronte alla non-stazionarietà/discontinuità dei dati, ossia alla presenza di evoluzioni temporali all'interno delle serie. La serie storica differenziata costituisce dunque una nuova serie di dati da cui è stato rimosso il trend temporale; tale serie dovrebbe pertanto essere stazionaria. ( 47 ) Per motivi di chiarezza, i pesi utilizzati per le medie ponderate corrispondono ai quantitativi consumati di ogni bene che rientra nel paniere. Pertanto, il prezzo medio seguirà, in proporzione, maggiormente l'andamento del prezzo del prodotto con maggiori volumi di vendita. La normalizzazione non è che un procedimento matematico che permette di ridimensionare il valore dei prezzi rispetto a un periodo di riferimento. Indici diversi presentano periodi di riferimento differenti. ( 48 ) Ai sensi del punto 53 della comunicazione sui criteri di valutazione, nello scenario 2), laddove occorre dimostrare la possibilità di un'ubicazione alternativa, una valutazione da cui risulti che, in assenza dell'aiuto, l'investimento sarebbe stato realizzato in una regione più povera (intensità massima dell'aiuto regionale più elevata) o in una regione che si ritiene presenti gli stessi svantaggi a livello regionale della regione prescelta (stessa intensità massima dell'aiuto regionale) rappresenterà, al momento di soppesare gli effetti negativi e positivi complessivi dell'aiuto, un elemento negativo che è improbabile possa venire compensato da un qualche elemento positivo. Nel caso in questione ciò significa che, poiché Győr gode di un'intensità dell'aiuto regionale più elevata (ossia è considerata meno sviluppata) rispetto a [sede 2 in una regione assistita del SEE ammissibile agli aiuti a finalità regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del TFUE], il [paese 1 del SEE] non sarebbe nella condizione di concedere aiuti per l'investimento considerato. </note>
ITA
32016D2007
2008R0762 — IT — 10.01.2014 — 001.001 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO (CE) N. 762/2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO</p><p>del 9 luglio 2008</p><p>relativo alla trasmissione di statistiche sull&#8217;acquacoltura da parte degli Stati membri e che abroga il regolamento (CE) n. 788/96 del Consiglio</p><p><a>(Testo rilevante ai fini del SEE)</a></p><p>(GU L 218, 13.8.2008, p.1)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;No</p></td><td><p>page</p></td><td><p>date</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (UE) N. 1350/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO&#160;dell'11 dicembre 2013</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;351</p></td><td><p>1</p></td><td><p>21.12.2013</p></td></tr></table> REGOLAMENTO (CE) N. 762/2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 9 luglio 2008 relativo alla trasmissione di statistiche sull’acquacoltura da parte degli Stati membri e che abroga il regolamento (CE) n. 788/96 del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l’articolo 285, paragrafo 1, vista la proposta della Commissione, deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del trattato ( 1 ), considerando quanto segue: <table><col/><col/><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 788/96 del Consiglio, del 22 aprile 1996, relativo alla trasmissione di statistiche sui prodotti dell&#8217;acquacoltura da parte degli Stati membri&#160;(<a><span>2</span></a>), impone a questi ultimi di trasmettere dati annuali sul volume della produzione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il crescente contributo dell&#8217;acquacoltura alla produzione ittica complessiva della Comunit&#224; rende necessario disporre di un pi&#249; ampio ventaglio di dati onde consentire lo sviluppo e una gestione razionale del settore nel quadro della politica comune della pesca.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Data la crescente importanza che gli incubatoi e i vivai rivestono per l&#8217;acquacoltura, sono necessari dati dettagliati per sorvegliare e gestire adeguatamente tale settore nel quadro della politica comune della pesca (PCP).</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Al fine di esaminare e valutare il mercato dei prodotti dell&#8217;acquacoltura &#232; indispensabile disporre di informazioni sia sul volume sia sul valore della produzione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Allo scopo di assicurare che l&#8217;acquacoltura sia un settore non inquinante per l&#8217;ambiente &#232; necessario disporre di informazioni sulla struttura del settore e sulle tecnologie utilizzate.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 788/96 dovrebbe essere abrogato.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Al fine di agevolare la transizione dal regime applicabile in forza del regolamento (CE) n. 788/96, il presente regolamento dovrebbe consentire che sia garantito agli Stati membri un periodo di transizione di un massimo di tre anni qualora l&#8217;applicazione del regolamento ai loro sistemi statistici nazionali dovesse richiedere importanti adeguamenti e fosse suscettibile di causare problemi pratici di rilievo.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Poich&#233; l&#8217;obiettivo del presente regolamento, vale a dire la definizione di un quadro giuridico comune per la produzione sistematica di statistiche comunitarie sul settore dell&#8217;acquacoltura, non pu&#242; essere realizzato in misura sufficiente dagli Stati membri e pu&#242; essere realizzato meglio a livello comunitario, la Comunit&#224; pu&#242; intervenire, in base al principio di sussidiariet&#224; sancito dall&#8217;articolo 5 del trattato. Il presente regolamento si limita a quanto &#232; necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalit&#224; enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio, del 17 febbraio 1997, relativo alle statistiche comunitarie&#160;(<a><span>3</span></a>), definisce un quadro normativo di riferimento per le statistiche nel settore della pesca. In particolare, esso esige il rispetto dei principi di imparzialit&#224;, affidabilit&#224;, pertinenza, rapporto costi/benefici, segreto statistico e trasparenza.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La raccolta e la trasmissione dei dati statistici sono strumenti fondamentali per la buona gestione della politica comune della pesca.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le misure necessarie per l&#8217;esecuzione del presente regolamento dovrebbero essere adottate secondo la decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalit&#224; per l&#8217;esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione&#160;(<a><span>4</span></a>).</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>In particolare la Commissione dovrebbe avere il potere di decidere modifiche tecniche degli allegati del presente regolamento. Tali misure di portata generale e intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento, anche completandolo con nuovi elementi non essenziali, devono essere adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all&#8217;articolo 5<span>bis</span> della decisione 1999/468/CE.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La Commissione dovrebbe essere assistita dal comitato permanente di statistica agraria istituito in forza della decisione 72/279/CEE del Consiglio&#160;(<a><span>5</span></a>),</p></td></tr></table> HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Obblighi degli Stati membri Gli Stati membri trasmettono alla Commissione statistiche su tutte le attività connesse all’acquacoltura esercitate sul proprio territorio, nelle acque dolci e nelle acque salmastre. Articolo 2 Definizioni 1. Ai fini del presente regolamento, si intende per: a) «statistiche comunitarie»: come definite all’articolo 2 del regolamento (CE) n. 322/97; b) «acquacoltura»: come definita all’articolo 3, lettera d), del regolamento (CE) n. 1198/2006 del Consiglio, del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca ( 6 ); c) «acquacoltura basata su catture»: la pratica di prelevare esemplari dall’ambiente naturale e il loro successivo impiego nell’acquacoltura; d) «produzione»: la produzione dell’acquacoltura all’atto della prima immissione in commercio, inclusa la produzione degli incubatoi e dei vivai proposta per la vendita. 2. Tutte le altre definizioni ai fini del presente regolamento sono enunciate nell’allegato I. Articolo 3 Compilazione di statistiche 1. Lo Stato membro fa uso di indagini o di altri metodi statistici convalidati che coprono almeno il 90 % della produzione totale in volume o in numero per quanto riguarda la produzione degli incubatoi e dei vivai, fatto salvo il paragrafo 4. La restante parte della produzione totale può essere stimata. Per una stima di più del 10 % della produzione totale, può essere presentata una richiesta di deroga alle condizioni di cui all’articolo 8. 2. Il ricorso a fonti diverse dalle indagini è subordinato alla presentazione di una valutazione ex post della qualità statistica di quelle fonti. 3. Uno Stato membro la cui produzione annua totale è inferiore a 1 000 tonnellate può trasmettere dati sintetici di stima della produzione totale. 4. Gli Stati membri identificano la produzione per specie. Tuttavia, la produzione di quelle specie che, individualmente, non superano le 500 tonnellate e non rappresentano in peso più del 5 % della produzione in volume di uno Stato membro può essere stimata e aggregata. La produzione in numero degli incubatoi e dei vivai relativa a quelle specie può essere stimata. Articolo 4 Dati I dati riguardano l’anno civile di riferimento e coprono gli aspetti seguenti: a) la produzione annuale (volume e valore unitario) dell’acquacoltura; b) le immissioni annuali (volume e valore unitario) nell’acquacoltura basata su catture; c) la produzione annuale di incubatoi e vivai; d) la struttura del settore dell’acquacoltura. Articolo 5 Trasmissione di dati 1. Gli Stati membri trasmettono alla Commissione (Eurostat) i dati di cui agli allegati II, III e IV entro dodici mesi dalla fine dell’anno civile di riferimento. Il primo anno civile di riferimento è il 2008. 2. I dati sulla struttura del settore dell’acquacoltura di cui all’allegato V sono trasmessi alla Commissione (Eurostat), iniziando con i dati per il 2008 e successivamente ogni tre anni, entro dodici mesi dalla fine dell’anno civile di riferimento. Articolo 6 Valutazione della qualità 1. Ciascuno Stato membro fornisce alla Commissione (Eurostat) una relazione annuale sulla qualità dei dati trasmessi. 2. All’atto della trasmissione di dati ciascuno Stato membro trasmette alla Commissione una relazione metodologica dettagliata. In questa relazione ciascuno Stato membro descrive dette modalità di rilevazione dei dati e di compilazione delle statistiche. La relazione contiene informazioni particolareggiate in merito alle tecniche di campionamento, ai metodi di stima e alle fonti utilizzate diverse dalle indagini, nonché una valutazione della qualità delle stime che ne risultano. Un formato per la relazione metodologica è proposto nell’allegato VI. 3. La Commissione esamina le relazioni e presenta le sue conclusioni agli Stati membri. Articolo 7 Periodo transitorio 1. Per l’applicazione del presente regolamento possono essere concessi agli Stati membri, secondo la procedura di gestione di cui all’articolo 10, paragrafo 2, periodi transitori corrispondenti ad un intero anno di calendario, per una durata massima di tre anni a decorrere dal 1 o gennaio 2009, se l’applicazione del presente regolamento ai loro sistemi statistici nazionali richiede adeguamenti significativi ed è suscettibile di causare notevoli problemi pratici. 2. A tale fine gli Stati membri presentano alla Commissione una richiesta debitamente motivata entro il 31 dicembre 2008. Articolo 8 Deroghe 1. Qualora l’inclusione nelle statistiche di un particolare comparto delle attività di acquacoltura di uno Stato membro provocasse alle autorità nazionali difficoltà sproporzionate rispetto all’importanza del comparto, la Commissione adotta atti di esecuzione che accordano allo Stato membro in questione una deroga consentendogli di escludere i dati statistici relativi a tale comparto di attività dai dati nazionali trasmessi. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all’articolo 10, paragrafo 2. 2. Gli Stati membri corroborano ogni loro richiesta di deroga, da presentare obbligatoriamente anteriormente al termine previsto per la prima trasmissione di dati, mediante l’invio alla Commissione di una relazione sui problemi incontrati in sede di applicazione del presente regolamento. 3. Nel caso in cui una modifica della situazione della rilevazione dei dati provochi difficoltà impreviste alle autorità nazionali, una richiesta debitamente giustificata di deroga può essere trasmessa dagli Stati membri dopo il termine fissato per la prima trasmissione dei dati. Articolo 9 Disposizioni tecniche 1. Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all'articolo 9 bis riguardo alle modifiche tecniche dell'allegato I, al fine di adeguare le definizioni alle modifiche delle definizioni internazionali e riguardo alle modifiche degli allegati da II a VI. Tali atti delegati sono adottati solo se sono necessari al fine di tenere conto degli sviluppi economici e tecnici, non modificano la natura facoltativa delle informazioni specificate e non impongono un significativo onere supplementare sugli Stati membri o sui rispondenti. La Commissione motiva debitamente le azioni statistiche previste nell'ambito di tali atti delegati, avvalendosi all'occorrenza del contributo formulato da esperti competenti basato su un'analisi del rapporto costi-benefici, inclusa una valutazione dell'onere per i rispondenti e dei costi di produzione di cui all'articolo 14, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 7 ). 2. La Commissione adotta atti di esecuzione che stabiliscono il formato nel quale le statistiche devono essere presentate. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 10, paragrafo 2. Articolo 9 bis Esercizio della delega 1. Il potere di adottare atti delegati è conferito alla Commissione alle condizioni stabilite nel presente articolo. 2. Il potere di adottare atti delegati di cui all'articolo 9, paragrafo 1, è conferito alla Commissione per un periodo di cinque anni a decorrere da 10 gennaio 2014. La Commissione elabora una relazione sulla delega di potere al più tardi nove mesi prima della scadenza del periodo di cinque anni. La delega di potere è tacitamente prorogata per periodi di identica durata, a meno che il Parlamento europeo o il Consiglio non si oppongano a tale proroga al più tardi tre mesi prima della scadenza di ciascun periodo. 3. La delega di potere di cui all'articolo 9, paragrafo 1, può essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della decisione decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea o da una data successiva ivi specificata. Essa non pregiudica la validità degli atti delegati già in vigore. 4. Non appena adotta un atto delegato, la Commissione ne dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al Consiglio. 5. L'atto delegato adottato ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 1, entra in vigore solo se né il Parlamento europeo né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Tale termine è prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio. Articolo 10 Procedura di comitato 1. La Commissione è assistita dal comitato del sistema statistico europeo istituito dal regolamento (CE) n. 223/2009. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 8 ). 2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. Articolo 11 Relazione di valutazione Entro 31 dicembre 2011 e successivamente ogni tre anni, la Commissione sottopone al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione di valutazione sulle statistiche compilate sulla base del presente regolamento e, in particolare, sulla loro pertinenza e qualità. Questa relazione contiene inoltre un’analisi costi/benefici del sistema predisposto per la rilevazione e la compilazione dei dati statistici e indica le prassi ottimali idonee a ridurre il carico di lavoro per gli Stati membri e ad aumentare l’utilità e la qualità dei dati. Articolo 12 Abrogazione 1. Fatto salvo il paragrafo 3, il regolamento (CE) n. 788/96 è abrogato. 2. I riferimenti al regolamento abrogato si intendono fatti al presente regolamento. 3. In deroga all’articolo 13, secondo comma, del presente regolamento, lo Stato membro cui è stato concesso un periodo transitorio a norma dell’articolo 7 del presente regolamento continua ad applicare le disposizioni del regolamento (CE) n. 788/96 per la durata del periodo transitorio accordatogli. Articolo 13 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2009. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. ALLEGATO I Definizioni da utilizzare per la trasmissione di dati sull’acquacoltura 1. «Acque dolci»: le acque che presentano costantemente una salinità trascurabile. 2. «Acque salate»: le acque il cui tasso di salinità è considerevole. Può trattarsi di acque il cui tasso di salinità è costantemente elevato (ad esempio, acque marine), oppure è rilevante ma non a un livello costantemente elevato (ad esempio acque salmastre): la salinità può essere soggetta a variazioni periodiche per effetto dell’influsso delle acque dolci o marine. 3. «Specie»: le specie di organismi acquatici identificate utilizzando il codice alfabetico internazionale alfa-3 definito dalla FAO (elenco ASFIS delle specie ai fini delle statistiche della pesca). 4. «Grandi zone della FAO»: le aree geografiche identificate utilizzando il codice numerico internazionale a due cifre definito dalla FAO (manuale del CWP — gruppo di lavoro per il coordinamento delle statistiche della pesca — sulle norme statistiche della pesca. Sezione H: zone di pesca a fini statistici). Ai fini del presente regolamento le grandi zone della FAO sono le seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Codice</p></td><td><p>Zona</p></td></tr><tr><td><p>01</p></td><td><p>Acque interne (Africa)</p></td></tr><tr><td><p>05</p></td><td><p>Acque interne (Europa)</p></td></tr><tr><td><p>27</p></td><td><p>Atlantico nordorientale</p></td></tr><tr><td><p>34</p></td><td><p>Atlantico centrorientale</p></td></tr><tr><td><p>37</p></td><td><p>Mediterraneo e Mar Nero</p></td></tr><tr><td><p>...</p></td><td><p>Altre zone (da specificare)</p></td></tr></tbody></table> 5. «Bacini»: specchi d’acqua, solitamente di piccole dimensioni, con acque poco profonde o ferme o con scarso ricambio idrico, più frequentemente di origine artificiale, ma anche naturali, quali stagni, gore o laghetti. 6. «Incubatoi e vivai»: strutture destinate alla riproduzione artificiale, all’incubazione e all’allevamento durante le prime fasi di vita di animali acquatici. A fini statistici, gli incubatoi sono limitati alla produzione di uova fecondate. Si considera che le prime fasi di vita degli animali acquatici avvengano in vivaio. 7. «Acque recintate»: acque delimitate da reti e da altre barriere che consentono l’interscambio non controllato delle acque, contraddistinte dal fatto di occupare l’intera colonna d’acqua tra il substrato e la superficie; le acque recintate comprendono normalmente volumi di acqua relativamente elevati. 8. «Gabbie»: strutture chiuse, con o senza copertura, costituite da reti o qualsiasi altro materiale poroso che consenta il naturale interscambio delle acque. Tali strutture, siano esse galleggianti, sommerse o ancorate al substrato, consentono sempre l’interscambio delle acque dal basso. 9. «Vasche e raceway»: unità artificiali costruite sotto o sopra il livello del terreno, caratterizzate da un elevato interscambio idrico o ad alto ricambio idrico costituenti un ambiente altamente controllato, ma senza ricircolo dell’acqua. 10. «Sistemi a ricircolo»: sistemi in cui l’acqua è riutilizzata dopo una qualche forma di trattamento (ad esempio, filtraggio). 11. «Trasferimento in ambiente controllato»: la deliberata immissione per ulteriori pratiche di acquacoltura. 12. «Immissione nell’ambiente naturale»: la deliberata immissione per il ripopolamento di fiumi, laghi e altri corpi idrici a fini diversi da quelli dell’acquacoltura. L’ittiofauna così rilasciata può essere quindi oggetto di cattura mediante operazioni di pesca. 13. «Volume»: a) nel caso dei pesci, dei crostacei, dei molluschi e degli altri animali acquatici, il peso vivo equivalente del prodotto; per i molluschi il peso vivo deve includere il peso delle conchiglie; b) nel caso delle piante acquatiche, il peso umido del prodotto. 14. «Valore unitario»: il valore totale della produzione (esclusa l’imposta sul valore aggiunto fatturata), espresso in valuta nazionale, diviso per il volume totale della produzione. ALLEGATO II Produzione dell’acquacoltura esclusi incubatoi e vivai ( ) <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Paese:</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td><p>Anno:</p></td></tr><tr><td><p>Specie prodotte</p></td><td><p>Grandi zone FAO</p></td><td><p>Acque dolci</p></td><td><p>Acque salate</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td><p>Codice alfa-3</p></td><td><p>Nome comune</p></td><td><p>Nome scientifico</p></td><td><p>Volume</p><p>(in tonnellate)</p></td><td><p>Valore unitario</p><p>(in valuta nazionale)</p></td><td><p>Volume</p><p>(in tonnellate)</p></td><td><p>Valore unitario</p><p>(in valuta nazionale)</p></td><td><p>Volume</p><p>(in tonnellate)</p></td><td><p>Valore unitario</p><p>(in valuta 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<table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Paese:</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td><p>Anno:</p></td></tr><tr><td><p>Specie</p></td><td><p>Unit&#224; (specificare)&#160;<a>(<span/>)</a></p></td><td><p>Valore dell&#8217;unit&#224; (valuta nazionale)</p></td></tr><tr><td><p>Codice alfa-3</p></td><td><p>Nome comune</p></td><td><p>Nome scientifico</p></td></tr><tr><td><p>PESCI</p></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>CROSTACEI</p></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>MOLLUSCHI</p></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Escluse le specie per acquari e le specie ornamentali.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Peso o numero; nel caso sia indicato il numero, va indicato anche un fattore di conversione in peso vivo.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO IV Produzione degli incubatoi e dei vivai ( ) <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Paese:</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td><p>Anno:</p></td></tr><tr><td><p>Specie</p></td><td><p>Fase del ciclo di vita</p></td><td><p>Usi previsti</p></td></tr><tr><td><p>Codice alfa-3</p></td><td><p>Nome comune</p></td><td><p>Nome scientifico</p></td><td><p>Uova</p><p>(milioni)</p></td><td><p>Avannotti</p><p>(milioni)</p></td><td><p>Per il trasferimento in ambiente controllato</p><p>(per ingrasso)&#160;<a>(<span/>)</a> (in milioni)</p></td><td><p>Per l&#8217;immissione nell&#8217;ambiente naturale&#160;<a>(<span/>)</a></p><p>(in milioni)</p></td></tr><tr><td><p>Uova</p></td><td><p>Avannotti</p></td><td><p>Uova</p></td><td><p>Avannotti</p></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Escluse le specie per acquari e le specie ornamentali.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Su base volontaria.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO V Dati sulla struttura del settore dell'acquacoltura ( ) ( ) <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Paese:</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td><p>Anno:</p></td></tr><tr><td>&#160;<div/></td><td><p>Grandi zone FAO</p></td><td><p>Acque dolci</p></td><td><p>Acque salate</p></td><td><p>Totale</p></td></tr><tr><td><p>Dimensioni degli impianti&#160;<a>(<span/>)</a></p></td><td><p>Dimensioni degli impianti&#160;<a>(<span/>)</a></p></td><td><p>Dimensioni degli impianti&#160;<a>(<span/>)</a></p></td></tr><tr><td><p>migliaia di m<span>3</span></p></td><td><p>ettari</p></td><td><p>migliaia di m<span>3</span></p></td><td><p>ettari</p></td><td><p>migliaia di m<span>3</span></p></td><td><p>ettari</p></td></tr><tr><td><p>PESCI</p></td></tr><tr><td><p>Bacini</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>Vasche e raceway</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>Acque recintate</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>Gabbie</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>Sistemi a ricircolo</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>Altri metodi</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>CROSTACEI</p></td></tr><tr><td><p>Bacini</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>Vasche e raceway</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>Acque recintate</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>Altri metodi</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>MOLLUSCHI</p></td></tr><tr><td><p>Sul fondo</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>In sospensione&#160;<a>(<span/>)</a></p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>Altri metodi&#160;<a>(<span/>)</a></p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p>ALGHE</p></td></tr><tr><td><p>Tutti i metodi</p></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td><td>&#160;<div/></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Escluse le specie per acquari e le specie ornamentali.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Se molluschi e crostacei sono allevati su corde, &#232; possibile utilizzare l'unit&#224; di lunghezza.</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Dovrebbe essere presa in considerazione la capacit&#224; potenziale.</p><p><a>(<span>4</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Le caselle in neretto indicano i casi in cui l'informazione richiesta non si applica.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO VI Formato per le relazioni metodologiche dei sistemi nazionali per le statistiche sull’acquacoltura 1. Organizzazione del sistema nazionale per le statistiche sull’acquacoltura — Autorità preposte alla rilevazione e al trattamento dei dati e rispettive responsabilità. — Legislazione nazionale sulla rilevazione dei dati sull’acquacoltura. — Unità responsabile per la trasmissione dei dati alla Commissione. 2. Metodi di rilevazione e trattamento dei dati e di compilazione delle statistiche sull’acquacoltura — Indicare la fonte di ciascun tipo di dati. — Descrivere i metodi utilizzati per la rilevazione dei dati (ad esempio, questionari a mezzo posta, interviste personali, censimenti o campionamenti, frequenza delle indagini, metodi di stima) per ciascuna branca dell’acquacoltura. — Descrivere le modalità di trattamento dei dati e di compilazione delle statistiche e specificare la durata di tale processo. 3. Aspetti di qualità conformemente al «codice del sistema delle statistiche europee» — Se per alcuni elementi dei dati sono utilizzate tecniche di stima, descrivere i metodi utilizzati e stimare il livello di uso e attendibilità di tali metodi. — Indicare eventuali carenze dei sistemi nazionali precisando come possono essere eliminate e, se del caso, il tempo necessario per l’introduzione di azioni di correzione. <note> ( 1 ) Parere del Parlamento europeo del 31 gennaio 2008 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 23 giugno 2008. ( 2 ) GU L 108 dell’1.5.1996, pag. 1. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 1882/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 284 del 31.10.2003, pag. 1). ( 3 ) GU L 52 del 22.2.1997, pag. 1. Regolamento modificato dal regolamento (CE) n. 1882/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio. ( 4 ) GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23. Decisione modificata dalla decisione 2006/512/CE (GU L 200 del 22.7.2006, pag. 11). ( 5 ) GU L 179 del 7.8.1972, pag. 1. ( 6 ) GU L 223 del 15.8.2006, pag. 1. ( 7 ) Regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2009, relativo alle statistiche europee e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1101/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alla trasmissione all'Istituto statistico delle Comunità europee di dati statistici protetti dal segreto, il regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie, e la decisione 89/382/CEE, Euratom del Consiglio, che istituisce un comitato del programma statistico delle Comunità europee (GU L 87 del 31.3.2009, pag. 164). ( 8 ) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione (GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13). </note>
ITA
02008R0762-20140110
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>15.11.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>CI 461/1</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 12 novembre 2021 che istituisce il gruppo di esperti sul meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi della sicurezza dell’approvvigionamento alimentare (2021/C 461 I/01) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;39 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea ha assegnato all&#8217;Unione e agli Stati membri il compito di garantire la sicurezza degli approvvigionamenti di prodotti agroalimentari, della pesca e dell&#8217;acquacoltura e di assicurare prezzi ragionevoli nelle consegne ai consumatori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Nella sua comunicazione del 20&#160;maggio 2020 dal titolo &#171;Una strategia &#8220;Dal produttore al consumatore&#8221; per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell&#8217;ambiente&#187;&#160;<a>(<span>1</span>)</a> la Commissione si &#232; impegnata a intensificare i suoi sforzi di coordinamento di una risposta comune europea alle crisi che interessano o minacciano di interessare in tutto o in parte il sistema alimentare dell&#8217;Unione e pongono in pericolo o minacciano di porre in pericolo la sicurezza dell&#8217;approvvigionamento alimentare nell&#8217;Unione. L&#8217;azione 2 di tale comunicazione prevede che la Commissione sviluppi un piano di emergenza per garantire l&#8217;approvvigionamento alimentare e la sicurezza di tale approvvigionamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; necessario istituire un gruppo di esperti in conformit&#224; della decisione C(2016)&#160;3301 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> recante norme orizzontali sulla creazione e sul funzionamento dei gruppi di esperti della Commissione (&#171;le norme orizzontali&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; quindi opportuno costituire un gruppo di esperti nei settori dell&#8217;agricoltura, della pesca, dell&#8217;acquacoltura, della salute e della sicurezza alimentare e definirne i compiti e la struttura.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il gruppo dovrebbe coadiuvare la Commissione nello sviluppo di un migliore coordinamento a livello dell&#8217;Unione in tutti i settori strategici pertinenti, nonch&#233; nell&#8217;organizzazione di una risposta concertata alle crisi che interessano o minacciano di interessare l&#8217;approvvigionamento alimentare e la sicurezza di tale approvvigionamento nell&#8217;Unione, in sinergia con le strutture e i meccanismi unionali esistenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il gruppo dovrebbe essere composto da rappresentanti degli Stati membri, dei paesi terzi con filiera alimentare fortemente integrata nel sistema alimentare unionale e delle organizzazioni di portatori di interessi. Dovrebbe essere presieduto da un rappresentante della Commissione. A fini di coordinamento dovrebbe essere istituito un punto di contatto unico per ciascuno Stato membro e ciascun paese terzo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>&#200; opportuno stabilire norme sulla divulgazione di informazioni da parte dei membri del gruppo e dei loro rappresentanti conformemente all&#8217;articolo&#160;101 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea e alle linee direttrici della Commissione sull&#8217;applicabilit&#224; dell&#8217;articolo&#160;101 agli accordi di cooperazione orizzontale&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>&#200; opportuno che i dati personali siano trattati conformemente al regolamento (UE)&#160;2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>&#200; opportuno fissare il periodo di applicazione della presente decisione. La&#160;Commissione valuter&#224; a tempo debito l&#8217;opportunit&#224; di una proroga del suddetto periodo,</p></td></tr></tbody></table> DECIDE: Articolo 1 Oggetto È istituito il gruppo di esperti sul meccanismo europeo di preparazione e risposta alle crisi della sicurezza dell’approvvigionamento alimentare («il gruppo»). Articolo 2 Compiti I compiti del gruppo sono i seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(a)</p></td><td><p>fornire alla Commissione consulenza e competenze tecniche per quanto riguarda:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i)</p></td><td><p>l&#8217;attuazione della legislazione, dei programmi e delle politiche unionali in materia di preparazione e risposta dell&#8217;Unione alle crisi dell&#8217;approvvigionamento alimentare e della sicurezza di tale approvvigionamento, nonch&#233;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>la cooperazione e il coordinamento con gli Stati membri, i paesi terzi e le organizzazioni di portatori di interessi sulle materie di cui al punto i);</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b)</p></td><td><p>procedere allo scambio di esperienze e di buone prassi nel campo dell&#8217;organizzazione di una risposta concertata alle crisi dell&#8217;approvvigionamento alimentare e della sicurezza di tale approvvigionamento, anche assicurando un monitoraggio e una segnalazione precoci delle minacce, dell&#8217;evoluzione della crisi, della valutazione post-crisi e degli insegnamenti tratti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(c)</p></td><td><p>discutere i piani di emergenza degli Stati membri e dei paesi terzi invitati dalla Commissione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(d)</p></td><td><p>assistere la Commissione nella preparazione di iniziative politiche concernenti la preparazione e la risposta dell&#8217;Unione alle crisi dell&#8217;approvvigionamento alimentare e della sicurezza di tale approvvigionamento, quando consultato dalla Commissione su siffatte iniziative;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(e)</p></td><td><p>elaborare, caso per caso, raccomandazioni attinenti alla preparazione e alla risposta dell&#8217;Unione alle crisi dell&#8217;approvvigionamento alimentare e della sicurezza di tale approvvigionamento.</p></td></tr></tbody></table> I compiti del gruppo non pregiudicano la decisione n. 1313/2013/UE ( 5 ) su un meccanismo unionale di protezione civile e, in particolare, la responsabilità esclusiva del Centro di coordinamento della risposta alle emergenze in fatto di coordinamento di tutte le richieste di assistenza durante l’attivazione del meccanismo unionale di protezione civile, anche nel caso di crisi alimentari. Articolo 3 Consultazione La Commissione può consultare il gruppo su qualsiasi questione riguardante la preparazione e la risposta dell’Unione alle crisi che minacciano l’approvvigionamento alimentare e la sicurezza di tale approvvigionamento. Articolo 4 Composizione 1. I membri del gruppo sono: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(a)</p></td><td><p>le autorit&#224; di ciascuno Stato membro competenti nei settori dell&#8217;agricoltura, della pesca, dell&#8217;acquacoltura, della politica sanitaria e della sicurezza dell&#8217;approvvigionamento alimentare;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b)</p></td><td><p>le autorit&#224; dei paesi terzi prescelti con filiera alimentare fortemente integrata nel sistema alimentare unionale competenti nei settori dell&#8217;agricoltura, della pesca, dell&#8217;acquacoltura, della politica sanitaria e della sicurezza dell&#8217;approvvigionamento alimentare;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(c)</p></td><td><p>le organizzazioni di portatori di interessi nominate a seguito della procedura di selezione di cui all&#8217;articolo&#160;6, attive nei settori dell&#8217;agricoltura, della pesca, dell&#8217;acquacoltura, della politica sanitaria e della sicurezza dell&#8217;approvvigionamento alimentare o in qualsiasi ambito inerente al buon funzionamento della filiera alimentare, compresa la fornitura di prodotti alimentari ai consumatori attraverso il commercio al dettaglio o i servizi di ristorazione, la fornitura di mezzi di produzione e di fattori produttivi, la produzione alimentare, la trasformazione alimentare e il trasporto di prodotti alimentari, fino a un totale di 30.</p></td></tr></tbody></table> 2. I membri designano un rappresentante e un supplente e sono responsabili di garantire che questi forniscano un elevato livello di competenza tecnica negli ambiti di cui al paragrafo 1, lettera c). 3. Le organizzazioni di portatori di interessi selezionate come membri che non sono più in grado di contribuire efficacemente ai lavori del gruppo, che a parere dei servizi della Commissione di cui all’articolo 8 non soddisfano le condizioni stabilite all’articolo 339 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea o che si dimettono non sono più invitate a partecipare alle riunioni del gruppo nel corso del loro mandato e possono essere sostituite per il periodo residuo del mandato. Articolo 5 Punti di contatto Un’autorità competente per Stato membro o paese terzo tra quelle di cui all’articolo 4, paragrafo 1, lettere a) e b), svolge la funzione di punto di contatto unico per le questioni riguardanti i compiti di cui all’articolo 2. Gli Stati membri e i paesi terzi comunicano alla Commissione qualsiasi variazione dell’autorità competente che svolge la funzione di punto di contatto. La Commissione pubblica e aggiorna regolarmente l’elenco dei punti di contatto su un sito web dedicato. Articolo 6 Procedura di selezione 1. La selezione delle organizzazioni di portatori di interessi è effettuata tramite un invito pubblico a presentare candidature, da pubblicare nel registro dei gruppi di esperti della Commissione e altri organismi analoghi («il registro dei gruppi di esperti»). L’invito a presentare candidature può essere pubblicato anche tramite altri canali, tra cui siti web dedicati. L’invito definisce chiaramente i criteri di selezione, comprese le competenze tecniche richieste e gli interessi che devono essere rappresentati in relazione all’attività da svolgere. Il termine minimo per la presentazione delle candidature è di quattro settimane. 2. Ai fini della nomina è necessario che le organizzazioni di portatori di interessi siano iscritte nel registro obbligatorio per la trasparenza. 3. Le autorità degli Stati membri e le autorità dei paesi terzi sono nominate dal direttore generale della direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale (DG AGRI) su invito diretto, previo accordo con la direzione generale degli Affari marittimi e della pesca (DG MARE) e con la direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare (DG SANTE). 4. Le organizzazioni di portatori di interessi sono nominate dal direttore generale della DG AGRI, previo accordo con la DG MARE e la DG SANTE, selezionandole tra i candidati con un elevato livello di competenza tecnica negli ambiti di cui all’articolo 4, paragrafo 1, lettera c), che hanno risposto all’invito pubblico a presentare candidature. 5. Le organizzazioni di portatori di interessi sono nominate per un mandato quinquennale. Il mandato può essere rinnovato. Esse rimangono in carica fino alla fine del mandato o fino alla loro eventuale sostituzione, se anteriore. Articolo 7 Presidenza Il gruppo è presieduto da un rappresentante della Commissione. Articolo 8 Funzionamento 1. Il gruppo agisce su richiesta dei servizi competenti della Commissione (DG AGRI, DG MARE e DG SANTE), in conformità alle norme orizzontali. 2. Il gruppo si riunisce almeno una volta all’anno. In caso di urgenza, può essere convocato dalla Commissione in qualunque momento e senza preavviso. 3. Le riunioni del gruppo si tengono nei locali della Commissione o in modalità virtuale, secondo le circostanze. 4. La DG AGRI, la DG MARE e la DG SANTE assicurano i servizi di segreteria. I funzionari di altri servizi della Commissione interessati ai lavori possono assistere alle riunioni del gruppo e dei suoi sottogruppi. 5. D’intesa con la DG AGRI, la DG MARE e la DG SANTE, il gruppo può decidere, a maggioranza semplice dei suoi membri, che le deliberazioni saranno pubbliche. 6. Il verbale del dibattito relativo a ciascun punto all’ordine del giorno e ai pareri, alle raccomandazioni o alle relazioni formulati dal gruppo è informativo e completo. Il verbale è redatto dalla segreteria sotto la responsabilità del presidente. 7. Per quanto possibile il gruppo adotta i pareri, le raccomandazioni e le relazioni per consenso. In caso di votazione, esso si pronuncia a maggioranza semplice dei suoi membri. I membri che hanno espresso voto contrario o si sono astenuti hanno il diritto di far allegare ai pareri, alle raccomandazioni o alle relazioni un documento che sintetizzi i motivi della loro posizione. Articolo 9 Sottogruppi 1. La DG AGRI, la DG MARE e la DG SANTE hanno la facoltà di istituire sottogruppi per esaminare questioni specifiche sulla base di un mandato definito dalle stesse direzioni generali. I sottogruppi operano in conformità delle norme orizzontali e riferiscono al gruppo. Essi vengono sciolti una volta espletato il loro mandato. 2. I membri dei sottogruppi che non sono membri del gruppo sono selezionati mediante un invito pubblico a presentare candidature, in conformità dell’articolo 6 e delle norme orizzontali. 3. Un sottogruppo composto da rappresentanti degli Stati membri è responsabile degli scambi di informazioni tra gli Stati membri e la Commissione, in particolare per quanto concerne le informazioni riservate. Articolo 10 Esperti invitati Su base ad hoc, la DG AGRI, la DG MARE e la DG SANTE possono invitare esperti con competenze specifiche su una materia all’ordine del giorno a partecipare ai lavori del gruppo o dei sottogruppi. Articolo 11 Osservatori 1. Alle persone fisiche, alle organizzazioni, comprese quelle dei portatori di interessi, e agli enti pubblici diversi dalle autorità competenti degli Stati membri può essere concesso lo status di osservatori, in conformità delle norme orizzontali, su invito diretto. 2. Le organizzazioni e gli enti pubblici designati come osservatori nominano i propri rappresentanti e supplenti. 3. Gli osservatori e i loro rappresentanti possono essere autorizzati dal presidente a partecipare ai dibattiti del gruppo e dei suoi sottogruppi, nonché ad apportare le proprie competenze. Essi non hanno tuttavia diritto di voto e non partecipano alla formulazione dei pareri, delle raccomandazioni o delle relazioni del gruppo o dei suoi sottogruppi. Articolo 12 Regolamento interno Su proposta dalla DG AGRI, della DG MARE e della DG SANTE, e di concerto con esse, il gruppo adotta a maggioranza semplice dei suoi membri il regolamento interno basandosi sul modello di regolamento interno per i gruppi di esperti ( 6 ) , in conformità delle norme orizzontali. I sottogruppi operano in conformità del regolamento interno del gruppo. Articolo 13 Segreto professionale e trattamento delle informazioni classificate I membri del gruppo e i loro rappresentanti, gli esperti invitati, così come gli osservatori e i loro rappresentanti, sono tenuti al rispetto dell’obbligo del segreto professionale che, in virtù dei trattati e delle relative norme di attuazione, si applica a tutti i membri delle istituzioni e al loro personale, nonché al rispetto delle disposizioni della Commissione in materia di sicurezza riguardanti la protezione delle informazioni classificate UE, previste dalle decisioni (UE, Euratom) 2015/443 ( 7 ) e 2015/444 ( 8 ) della Commissione. In caso di mancato rispetto di tali obblighi, la Commissione può adottare tutti gli opportuni provvedimenti. Articolo 14 Trasparenza 1. Il gruppo e i suoi sottogruppi sono iscritti nel registro dei gruppi di esperti. 2. Per quanto riguarda la composizione del gruppo e dei sottogruppi, nel registro dei gruppi di esperti sono pubblicate le informazioni seguenti in conformità delle norme orizzontali: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(a)</p></td><td><p>il nome delle autorit&#224; competenti degli Stati membri;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b)</p></td><td><p>il nome delle autorit&#224; competenti dei paesi terzi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(c)</p></td><td><p>il nome delle organizzazioni di portatori di interessi; gli interessi rappresentati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(d)</p></td><td><p>il nome degli osservatori.</p></td></tr></tbody></table> 3. Tutti i documenti pertinenti, inclusi gli ordini del giorno, i verbali e i contributi dei partecipanti, sono consultabili nel registro dei gruppi di esperti. In particolare, la pubblicazione dell’ordine del giorno e degli altri documenti di riferimento pertinenti è effettuata in tempo utile prima della riunione ed è seguita dalla pubblicazione tempestiva dei verbali. Sono previste eccezioni alla pubblicazione soltanto qualora si ritenga che la divulgazione di un documento possa arrecare pregiudizio alla tutela di un interesse pubblico o privato quale definito all’articolo 4 del regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 9 ) . Articolo 15 Spese per le riunioni 1. I partecipanti alle attività del gruppo e dei sottogruppi non sono retribuiti per i servizi resi. 2. La Commissione rimborsa le spese di viaggio e di soggiorno sostenute dai partecipanti alle attività del gruppo e dei sottogruppi. I rimborsi sono effettuati conformemente alle disposizioni vigenti presso la Commissione e nei limiti degli stanziamenti disponibili assegnati ai servizi della Commissione nel quadro della procedura annuale di assegnazione delle risorse. Articolo 16 Applicabilità La presente decisione si applica per cinque anni a decorrere dalla data di adozione. Fatto a Bruxelles, il 12 novembre 2021 Per la Commissione Janusz WOJCIECHOWSKI Membro della Commissione <note> ( 1 ) COM(2020) 381 final. ( 2 ) Decisione C(2016) 3301 final della Commissione, del 30 maggio 2016, recante norme orizzontali sulla creazione e il funzionamento dei gruppi di esperti della Commissione. ( 3 ) Comunicazione della Commissione — Linee direttrici sull’applicabilità dell’articolo 101 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli accordi di cooperazione orizzontale ( GU C 11 del 14.1.2011, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39 ). ( 5 ) Decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, su un meccanismo unionale di protezione civile ( GU L 347 del 20.12.2013, pag. 924 ). ( 6 ) Allegato III della decisione C(2016)3301. ( 7 ) Decisione (UE, Euratom) 2015/443 della Commissione, del 13 marzo 2015, sulla sicurezza nella Commissione ( GU L 72 del 17.3.2015, pag. 41 ). ( 8 ) Decisione (UE, Euratom) 2015/444 della Commissione, del 13 marzo 2015, sulle norme di sicurezza per proteggere le informazioni classificate UE ( GU L 72 del 17.3.2015, pag. 53 ). ( 9 ) Regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001, relativo all’accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione ( GU L 145 del 31.5.2001, pag. 43 ). Tali eccezioni sono intese a tutelare la sicurezza pubblica, le questioni militari, le relazioni internazionali, la politica finanziaria, monetaria o economica, la vita privata e l’integrità dell’individuo, gli interessi commerciali, le procedure giurisdizionali e la consulenza legale, le attività ispettive, di indagine o di revisione contabile e il processo decisionale dell’istituzione. </note>
ITA
32021D1115(01)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.5.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 137/16</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/1021 DELLA COMMISSIONE del 24 maggio 2023 che rinnova l’approvazione della sostanza attiva Bacillus thuringiensis sottospecie kurstaki PB 54, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( 1 ) , in particolare l’articolo 20, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La direttiva&#160;2008/113/CE della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> ha inserito un riferimento all&#8217;approvazione della sostanza attiva<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 nell&#8217;allegato I della direttiva&#160;91/414/CEE del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Conformemente all&#8217;articolo&#160;78, paragrafo 3, del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009, le sostanze attive figuranti nell&#8217;allegato I della direttiva&#160;91/414/CEE sono considerate approvate a norma del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009 e sono elencate nell&#8217;allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;540/2011 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L&#8217;approvazione della sostanza attiva<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54, indicata nell&#8217;allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;540/2011, scade il 15&#160;agosto 2024.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 30&#160;aprile 2016 una domanda di rinnovo dell&#8217;approvazione della sostanza attiva<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 &#232; stata presentata alla Danimarca, lo Stato membro relatore, e ai Paesi Bassi, lo Stato membro correlatore, in conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;1 del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;844/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a> e entro i termini previsti in tale articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il richiedente ha anche presentato i fascicoli supplementari richiesti a norma dell&#8217;articolo&#160;6 del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;844/2012 allo Stato membro relatore, allo Stato membro correlatore, alla Commissione e all&#8217;Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;Autorit&#224;&#187;). La domanda &#232; stata ritenuta ammissibile dallo Stato membro relatore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Lo Stato membro relatore ha elaborato in consultazione con lo Stato membro correlatore un progetto di rapporto valutativo per il rinnovo e il 28&#160;giugno&#160;2019 lo ha presentato all&#8217;Autorit&#224; e alla Commissione. In tale progetto di rapporto valutativo per il rinnovo, lo Stato membro relatore ha proposto di rinnovare l&#8217;approvazione del<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; ha trasmesso il progetto di rapporto valutativo per il rinnovo al richiedente e agli Stati membri al fine di raccoglierne le osservazioni, ha avviato una consultazione pubblica al riguardo e ha successivamente inoltrato alla Commissione le osservazioni raccolte. L&#8217;Autorit&#224; ha inoltre reso accessibile al pubblico il fascicolo supplementare sintetico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 2&#160;marzo 2021 l&#8217;Autorit&#224; ha comunicato alla Commissione le sue conclusioni&#160;<a>(<span>6</span>)</a> sulla possibilit&#224; che la sostanza attiva<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 soddisfi i criteri di approvazione di cui all&#8217;articolo&#160;4 del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La Commissione ha presentato al comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi una relazione sul rinnovo relativa al<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 e un progetto del presente regolamento, rispettivamente il 14&#160;ottobre 2022 e il 25&#160;gennaio 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La Commissione ha invitato il richiedente a presentare le sue osservazioni in merito alle conclusioni dell&#8217;Autorit&#224; e, in conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo 1, terzo comma, del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;844/2012, alla relazione sul rinnovo. Il richiedente ha presentato le sue osservazioni, che sono state sottoposte a un attento esame e prese in considerazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Per quanto riguarda uno o pi&#249; impieghi rappresentativi di almeno un prodotto fitosanitario contenente la sostanza attiva<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 &#232; stato accertato che i criteri di approvazione stabiliti all&#8217;articolo&#160;4 del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009 sono soddisfatti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno rinnovare l&#8217;approvazione del<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>In conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;14, paragrafo 1, del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009, in combinato disposto con l&#8217;articolo&#160;6 di tale regolamento, &#232; tuttavia necessario aggiungere alcune condizioni. In particolare &#232; opportuno, nel contesto di un approccio precauzionale per la sicurezza alimentare dei consumatori, prevedere un periodo di tempo minimo tra l&#8217;applicazione dei prodotti fitosanitari contenenti il<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 e la raccolta delle colture commestibili per il consumo allo stato fresco, a meno che i dati dei residui non indichino che i livelli del<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 sono inferiori a&#160;10<span>5</span>CFU/g al momento della raccolta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Inoltre al fine di aumentare la fiducia nella conclusione che il<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 non ha ripercussioni sulla salute umana, il richiedente dovrebbe fornire ulteriori dati in merito alla riduzione della densit&#224; delle spore vitali di<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 sulle parti delle piante commestibili dal momento dell&#8217;applicazione del prodotto fitosanitario contenente tale sostanza attiva fino al momento della raccolta o fino a quando i livelli individuati non sono inferiori a&#160;10<span>5</span> CFU/g.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>&#200; inoltre opportuno prevedere che gli Stati membri, nel valutare le domande di autorizzazione di prodotti fitosanitari contenenti il<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54, siano tenuti a prestare particolare attenzione alla protezione degli operatori e dei lavoratori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;540/2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/689 della Commissione&#160;<a>(<span>7</span>)</a> ha prorogato il periodo di approvazione del<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 fino al 15&#160;agosto 2024, al fine di consentire il completamento della procedura di rinnovo prima della scadenza del periodo di approvazione di tale sostanza attiva. Tuttavia, dato che &#232; stata presa una decisione sul rinnovo prima della data di scadenza prorogata, il presente regolamento dovrebbe applicarsi anteriormente a tale data.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Rinnovo dell’approvazione della sostanza attiva L’approvazione della sostanza attiva Bacillus thuringiensis sottospecie kurstaki PB 54, di cui all’allegato I, è rinnovata alle condizioni in esso stabilite. Articolo 2 Modifiche del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è modificato conformemente all’allegato II del presente regolamento. Articolo 3 Entrata in vigore e applicazione Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 1 o luglio 2023. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 24 maggio 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 . ( 2 ) Direttiva 2008/113/CE della Commissione, dell’8 dicembre 2008, recante modifica della direttiva 91/414/CEE del Consiglio per includervi alcuni microorganismi come sostanze attive ( GU L 330 del 9.12.2008, pag. 6 ). ( 3 ) Direttiva 91/414/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, relativa all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari ( GU L 230 del 19.8.1991, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione, del 25 maggio 2011, recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l’elenco delle sostanze attive approvate ( GU L 153 dell’11.6.2011, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012 della Commissione, del 18 settembre 2012, che stabilisce le norme necessarie per l’attuazione della procedura di rinnovo dell’approvazione delle sostanze attive a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari ( GU L 252 del 19.9.2012, pag. 26 ). Sostituito dal regolamento di esecuzione (UE) 2020/1740 ( GU L 392 del 23.11.2020, pag. 20 ), conformemente all’articolo 17 di detto regolamento continua tuttavia ad applicarsi alla procedura di rinnovo dell’approvazione delle sostanze attive: 1) il cui periodo di approvazione termina prima del 27 marzo 2024; 2) per le quali un regolamento, adottato in conformità all’articolo 17 del regolamento (CE) n. 1107/2009 il 27 marzo 2021 o successivamente, proroga il periodo di approvazione al 27 marzo 2024 o a data successiva. ( 6 ) EFSA Journal DOI: https://doi.org/10.2903/j.efsa.2021.6496. Disponibile online all’indirizzo: www.efsa.europa.eu ( 7 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2023/689 della Commissione, del 20 marzo 2023, che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 per quanto riguarda la proroga dei periodi di approvazione delle sostanze attive Bacillus subtilis (Cohn 1872) ceppo QST 713, Bacillus thuringiensis sottospecie aizawai ceppi ABTS-1857 e GC-91, Bacillus thuringiensis sottospecie israeliensis (sierotipo H-14) ceppo AM65-52, Bacillus thuringiensis sottospecie kurstaki ceppi ABTS351, PB 54, SA 11, SA 12 e EG 2348, Beauveria bassiana ceppi ATCC 74040 e GHA, clodinafop, Cydia pomonella Granulovirus (CpGV), ciprodinil, diclorprop-P, fenpirossimato, fosetil, malathion, mepanipyrim, metconazolo, metrafenone, pirimicarb, piridaben, pirimetanil, rimsulfuron, spinosad, Trichoderma asperellum (precedentemente T. harzianum ) ceppi ICC012, T25 e TV1, Trichoderma atroviride (precedentemente T. harzianum ) ceppo T11, Trichoderma gamsii (precedentemente T. viride ) ceppo ICC080, Trichoderma harzianum ceppi T-22 e ITEM 908, triclopir, trinexapac, triticonazolo e ziram ( GU L 91 del 29.3.2023, pag. 1 ). ALLEGATO I <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome comune, numeri di identificazione</p></td><td><p>Denominazione IUPAC</p></td><td><p>Purezza<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Data di approvazione</p></td><td><p>Scadenza dell&#8217;approvazione</p></td><td><p>Disposizioni specifiche</p></td></tr><tr><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54</p></td><td><p>n.d.</p></td><td><p>Impurezze non rilevanti</p></td><td><p>1<span>o</span>&#160;luglio 2023</p></td><td><p>30&#160;giugno&#160;2038</p></td><td><p>Per l&#8217;attuazione dei principi uniformi di cui all&#8217;articolo&#160;29, paragrafo 6, del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009 occorre tenere conto delle conclusioni contenute nella relazione di esame sul<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54, in particolare delle relative appendici I e II.</p><p>Nell&#8217;ambito di questa valutazione generale gli Stati membri prestano particolare attenzione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>alla protezione degli operatori e dei lavoratori, tenendo conto del fatto che i microorganismi sono considerati di per s&#233; potenziali sensibilizzanti e garantendo che le condizioni d&#8217;impiego comprendano adeguati dispositivi di protezione individuale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>alla garanzia, fornita dal produttore, del rigoroso mantenimento delle condizioni ambientali e dell&#8217;analisi del controllo di qualit&#224; durante il processo di fabbricazione, al fine di garantire il rispetto dei limiti relativi alla contaminazione microbiologica di cui al documento di lavoro&#160;SANCO/12116/2012<a>&#160;(<span>2</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><p>Le condizioni d&#8217;impiego devono comprendere le seguenti misure di attenuazione dei rischi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>deve essere previsto un periodo di tempo minimo di due giorni tra l&#8217;applicazione dei prodotti fitosanitari contenenti il<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 e la raccolta delle colture commestibili per il consumo allo stato fresco, a meno che i dati disponibili relativi alla misura o alla stima dei residui non indichino che i livelli del<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 sono inferiori a&#160;10<span>5</span> CFU/g al momento della raccolta.</p></td></tr></tbody></table><p>Il richiedente presenta alla Commissione, agli Stati membri e all&#8217;Autorit&#224; informazioni supplementari riguardanti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i dati su almeno una coltura commestibile rappresentativa (ossia frutta con nocciolo e pomodori) relativi alla riduzione della densit&#224; delle spore vitali del<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 sulle parti di piante commestibili dal momento dell&#8217;applicazione di un prodotto fitosanitario contenente tale sostanza attiva fino al momento della raccolta o fino a quando i livelli riscontrati non sono inferiori a&#160;10<span>5</span> CFU/g, compresi i dati sulla stabilit&#224; allo stoccaggio dei microrganismi tra il campionamento e il conteggio delle spore. I metodi e i protocolli pertinenti da utilizzare sono concordati tra il richiedente e lo Stato membro relatore entro il 14&#160;dicembre 2025.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> ( 1 ) Ulteriori dettagli sull’identità e sulle specifiche della sostanza attiva sono contenuti nella relazione sul rinnovo. ( 2 ) pesticides_ppp_app-proc_guide_phys-chem-ana_microbial-contaminant-limits.pdf (europa.eu) ALLEGATO II L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nella parte A, la voce 195 &#232; soppressa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nella parte B &#232; aggiunta la voce seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero</p></td><td><p>Nome comune, numeri di identificazione</p></td><td><p>Denominazione IUPAC</p></td><td><p>Purezza<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Data di approvazione</p></td><td><p>Scadenza dell&#8217;approvazione</p></td><td><p>Disposizioni specifiche</p></td></tr><tr><td><p>&#171;164</p></td><td><p><span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54</p></td><td><p>n.d.</p></td><td><p>Impurezze non rilevanti</p></td><td><p>1<span>o</span>&#160;luglio 2023</p></td><td><p>30&#160;giugno&#160;2038</p></td><td><p>Per l&#8217;attuazione dei principi uniformi di cui all&#8217;articolo&#160;29, paragrafo 6, del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009 occorre tenere conto delle conclusioni contenute nella relazione di esame sul<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54, in particolare delle relative appendici I e II.</p><p>Nell&#8217;ambito di questa valutazione generale gli Stati membri prestano particolare attenzione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>alla protezione degli operatori e dei lavoratori, tenendo conto del fatto che i microorganismi sono considerati di per s&#233; potenziali sensibilizzanti e garantendo che le condizioni d&#8217;impiego comprendano adeguati dispositivi di protezione individuale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>alla garanzia, fornita dal produttore, del rigoroso mantenimento delle condizioni ambientali e dell&#8217;analisi del controllo di qualit&#224; durante il processo di fabbricazione, al fine di garantire il rispetto dei limiti relativi alla contaminazione microbiologica di cui al documento di lavoro&#160;SANCO/12116/2012&#160;<a>&#160;(<span>2</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><p>Le condizioni d&#8217;impiego devono comprendere le seguenti misure di attenuazione dei rischi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>deve essere previsto un periodo di tempo minimo di due giorni tra l&#8217;applicazione dei prodotti fitosanitari contenenti il<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 e la raccolta delle colture commestibili per il consumo allo stato fresco, a meno che i dati disponibili relativi alla misura o alla stima dei residui non indichino che i livelli del<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 sono inferiori a&#160;10<span>5</span> CFU/g come raccomandato dall&#8217;EFSA.</p></td></tr></tbody></table><p>Il richiedente presenta alla Commissione, agli Stati membri e all&#8217;Autorit&#224; informazioni supplementari riguardanti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i dati su almeno una coltura commestibile rappresentativa (ossia frutta con nocciolo e pomodori) relativi alla riduzione della densit&#224; delle spore vitali del<span>Bacillus thuringiensis</span> sottospecie<span>kurstaki</span> PB 54 sulle parti di piante commestibili dal momento dell&#8217;applicazione di un prodotto fitosanitario contenente tale sostanza attiva fino al momento della raccolta o fino a quando i livelli riscontrati non sono inferiori a&#160;10<span>5</span> CFU/g, compresi i dati sulla stabilit&#224; allo stoccaggio dei microrganismi tra il campionamento e il conteggio delle spore. I metodi e i protocolli pertinenti da utilizzare sono concordati tra il richiedente e lo Stato membro relatore entro il 14&#160;dicembre 2025.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Ulteriori dettagli sull’identità e sulle specifiche della sostanza attiva sono contenuti nella relazione sul rinnovo. ( 2 ) pesticides_ppp_app-proc_guide_phys-chem-ana_microbial-contaminant-limits.pdf (europa.eu)» </note>
ITA
32023R1021
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.10.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 261/13</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/1558 DELLA COMMISSIONE del 17 ottobre 2018 relativo all'autorizzazione di un nuovo impiego del preparato di Lactobacillus acidophilus (CECT 4529) come additivo per mangimi destinati a gatti e cani (titolare dell'autorizzazione Centro Sperimentale del Latte) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all'alimentazione animale ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 disciplina l'autorizzazione degli additivi destinati all'alimentazione animale e definisce i motivi e le procedure per il rilascio di tale autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 7 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 &#232; stata presentata una domanda di autorizzazione di un nuovo uso del preparato di<span>Lactobacillus acidophilus</span> (CECT&#160;4529). Tale domanda era corredata delle informazioni dettagliate e dei documenti prescritti all'articolo&#160;7, paragrafo&#160;3, del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La domanda concerne l'autorizzazione del preparato di<span>Lactobacillus acidophilus</span> (CECT 4529) come additivo per mangimi destinati a gatti e cani, da classificare nella categoria &#171;additivi zootecnici&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il preparato di<span>Lactobacillus acidophilus</span> (CECT 4529), appartenente alla categoria &#171;additivi zootecnici&#187;, &#232; stato autorizzato per dieci anni come additivo per mangimi destinati a galline ovaiole dal regolamento di esecuzione (UE) 2015/38 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> e per mangimi destinati a polli da ingrasso dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/2275 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel parere del 19&#160;aprile 2018&#160;<a>(<span>4</span>)</a> l'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l'Autorit&#224;&#187;) ha concluso che, alle condizioni d'uso proposte, il preparato di<span>Lactobacillus acidophilus</span> (CECT&#160;4529) non ha un'incidenza negativa sulla salute degli animali, sulla salute umana e sull'ambiente. Essa ha inoltre concluso che l'additivo pu&#242; migliorare la consistenza delle feci di gatti e cani. L'Autorit&#224; non ritiene necessarie prescrizioni specifiche per il monitoraggio successivo all'immissione sul mercato.&#160;Essa ha verificato anche la relazione sul metodo di analisi dell'additivo per mangimi negli alimenti per animali presentata dal laboratorio di riferimento istituito dal regolamento (CE) n.&#160;1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La valutazione del preparato di<span>Lactobacillus acidophilus</span> (CECT&#160;4529) dimostra che sono soddisfatte le condizioni di autorizzazione stabilite all'articolo&#160;5 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003. &#200; quindi opportuno autorizzare l'uso di tale preparato come specificato nell'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il preparato specificato nell'allegato, appartenente alla categoria «additivi zootecnici» e al gruppo funzionale «stabilizzatori della flora intestinale», è autorizzato come additivo nell'alimentazione animale alle condizioni indicate nell'allegato. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 17 ottobre 2018 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2015/38 della Commissione, del 13 gennaio 2015, relativo all'autorizzazione del preparato di Lactobacillus acidophilus CECT 4529 come additivo per mangimi destinati a galline ovaiole e che modifica il regolamento (CE) n. 1520/2007 (titolare dell'autorizzazione Centro Sperimentale del Latte) ( GU L 8 del 14.1.2015, pag. 4 ). ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/2275 della Commissione, dell'8 dicembre 2017, relativo all'autorizzazione di un nuovo impiego del preparato di Lactobacillus acidophilus (CECT 4529) come additivo per mangimi destinati a polli da ingrasso (titolare dell'autorizzazione Centro Sperimentale del Latte) ( GU L 326 del 9.12.2017, pag. 47 ). ( 4 ) EFSA Journal 2018 ; 16(5):5278. ALLEGATO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di identificazione dell'additivo</p></td><td><p>Nome del titolare dell'autorizzazione</p></td><td><p>Additivo</p></td><td><p>Composizione, formula chimica, descrizione, metodo di analisi</p></td><td><p>Specie o categoria di animali</p></td><td><p>Et&#224; massima</p></td><td><p>Tenore minimo</p></td><td><p>Tenore massimo</p></td><td><p>Altre disposizioni</p></td><td><p>Fine del periodo di autorizzazione</p></td></tr><tr><td><p>CFU/kg di mangime completo con un tasso di umidit&#224; del 12&#160;%</p></td></tr><tr><td><p><span>Categoria: additivi zootecnici. Gruppo funzionale: stabilizzatori della flora intestinale</span></p></td></tr><tr/><tr><td><p>4b1715</p></td><td><p>Centro Sperimentale del Latte</p></td><td><p><span>Lactobacillus acidophilus</span> CECT&#160;4529</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo</span></p><p>Preparato di<span>Lactobacillus acidophilus</span> CECT&#160;4529 con un tenore minimo di: 5&#160;&#215;&#160;10<span>10</span> CFU/g di additivo (forma solida)</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>Cellule vitali di<span>Lactobacillus acidophilus</span> CECT 4529</p><p><span>Metodo di analisi</span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><p>Conteggio: metodo di diffusione su piastra con utilizzo di MRS agar (EN&#160;15787).</p><p>Identificazione: elettroforesi su gel in campo pulsato (PFGE).</p></td><td><p>Gatti e cani</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>5&#160;&#215;&#160;10<span>9</span></p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Nelle istruzioni per l'uso dell'additivo e della premiscela sono indicate le condizioni di conservazione e la stabilit&#224; al trattamento termico.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative appropriate al fine di evitare i rischi cui possono essere esposti gli utilizzatori dell'additivo e delle premiscele. Se questi rischi non possono essere eliminati o ridotti al minimo mediante tali procedure e misure, l'additivo e le premiscele devono essere utilizzati con dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione degli occhi, della cute e dell'apparato respiratorio.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>7 novembre 2028</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Informazioni dettagliate sui metodi di analisi sono disponibili al seguente indirizzo del laboratorio di riferimento dell'Unione europea per gli additivi per mangimi: https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/feed-additives/evaluation-reports. </note>
ITA
32018R1558
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>26.1.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 24/37</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2023/172 DELLA COMMISSIONE del 24 gennaio 2023 che modifica la decisione di esecuzione 2012/715/UE per quanto riguarda l’inclusione del Canada nell’elenco di paesi terzi istituito da tale decisione (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vista la direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 novembre 2001, recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano ( 1 ) , in particolare l’articolo 111 ter , paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;111&#160;<span>ter</span>, paragrafo 1, della direttiva 2001/83/CE stabilisce che un paese terzo pu&#242; chiedere alla Commissione di valutare se il proprio quadro normativo applicabile alle sostanze attive esportate nell&#8217;Unione e le corrispondenti attivit&#224; di controllo e di applicazione della legge assicurino un livello di tutela della salute pubblica equivalente a quello dell&#8217;Unione, ai fini della sua inclusione in un elenco di paesi terzi che assicurano un livello equivalente di tutela della salute pubblica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Con lettera datata 1<span>o</span>&#160;ottobre 2018 il Canada ha chiesto di essere incluso in tale elenco in conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;111&#160;<span>ter</span>, paragrafo&#160;1, della direttiva 2001/83/CE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Commissione ha valutato la richiesta procedendo a un esame della relativa documentazione, a un esame in loco del sistema di regole canadese e a un&#8217;ispezione con osservatori, tenendo in debita considerazione il piano d&#8217;azione proposto il 23&#160;settembre 2022 dall&#8217;autorit&#224; competente canadese,<span>Health Canada/Sant&#233; Canada</span>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La Commissione ha altres&#236; valutato le normative volte a estendere l&#8217;applicazione del quadro per la concessione di licenze agli stabilimenti farmaceutici e le prescrizioni in materia di buone prassi di fabbricazione applicati in Canada anche agli stabilimenti che svolgono attivit&#224; regolamentate con sostanze attive destinate esclusivamente all&#8217;esportazione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, la cui entrata in vigore &#232; prevista per l&#8217;8&#160;dicembre 2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Sulla base di tale valutazione dell&#8217;equivalenza la Commissione ha concluso che sono rispettate le prescrizioni di cui all&#8217;articolo&#160;111&#160;<span>ter</span> della direttiva 2001/83/CE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; opportuno modificare di conseguenza la decisione di esecuzione 2012/715/UE della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L’allegato della decisione di esecuzione 2012/715/UE è sostituito dal testo che figura nell’allegato della presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 24 gennaio 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 311 del 28.11.2001, pag. 67 . ( 2 ) Canada Gazette Part II, vol. 156, n. 12/ Gazette du Canada Partie II, vol. 156, n. 12, pag. 1521. ( 3 ) Decisione di esecuzione 2012/715/UE della Commissione, del 22 novembre 2012, che stabilisce un elenco di paesi terzi dotati di un quadro normativo applicabile alle sostanze attive per la fabbricazione di medicinali per uso umano e delle corrispondenti attività di controllo e di applicazione della legge che assicurino un livello di tutela della salute pubblica equivalente a quello dell’Unione, conformemente alla direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 325 del 23.11.2012, pag. 15 ). ALLEGATO «ALLEGATO Elenco di paesi terzi dotati di un quadro normativo applicabile alle sostanze attive esportate nell’Unione e delle corrispondenti attività di controllo e di applicazione della legge che assicurano un livello di tutela della salute pubblica equivalente a quello dell’Unione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Paese terzo</p></td><td><p>Osservazioni</p></td></tr><tr><td><p>Australia</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Brasile</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Canada</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Israele<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Giappone</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Corea del Sud</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Svizzera</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Stati Uniti</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> . ( 1 ) Nel seguito inteso come lo Stato d’Israele, ad esclusione dei territori amministrati da Israele dal giugno 1967, ossia le alture del Golan, la striscia di Gaza, Gerusalemme Est e il resto della Cisgiordania ( GU L 171 del 2.7.2015, pag. 24 ).»
ITA
32023D0172
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>30.3.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 84/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/604 DELLA COMMISSIONE del 17 marzo 2017 recante approvazione di una modifica non minore del disciplinare di una denominazione registrata nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [Terre Tarentine (DOP)] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 52, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 53, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012, la Commissione ha esaminato la domanda dell'Italia relativa all'approvazione di una modifica del disciplinare della denominazione di origine protetta &#171;Terre Tarentine&#187;, registrata in virt&#249; del regolamento (CE) n. 1898/2004 della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Non trattandosi di una modifica minore ai sensi dell'articolo&#160;53, paragrafo&#160;2, del regolamento (UE) n.&#160;1151/2012, la Commissione ha pubblicato la domanda di modifica nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span><a>&#160;(<span>3</span>)</a>, in applicazione dell'articolo&#160;50, paragrafo&#160;2, lettera&#160;a), del suddetto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Poich&#233; alla Commissione non &#232; stata notificata alcuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la modifica del disciplinare deve essere approvata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 È approvata la modifica del disciplinare pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea relativa alla denominazione «Terre Tarentine» (DOP). Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 17 marzo 2017 Per la Commissione, a nome del presidente Phil HOGAN Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (CE) n. 1898/2004 della Commissione, del 29 ottobre 2004, che completa l'allegato del regolamento (CE) n. 2400/96 per quanto riguarda l'iscrizione di una denominazione nel «Registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette» ( Terre Tarentine ) — (DOP) ( GU L 328 del 30.10.2004, pag. 66 ). ( 3 ) GU C 440 del 26.11.2016, pag. 4 . </note>
ITA
32017R0604
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.10.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 269/5</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/1899 DELLA COMMISSIONE del 18 ottobre 2017 recante iscrizione di talune denominazioni nel registro delle specialità tradizionali garantite [Tradiční Lovecký salám/Tradičná Lovecká saláma (STG) e Tradiční Špekáčky/Tradičné Špekačky (STG)] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 26 e l'articolo 52, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 26 del regolamento (UE) n. 1151/2012, la Repubblica ceca ha presentato le denominazioni &#171;Tradi&#269;n&#237; Loveck&#253; sal&#225;m&#187;/&#171;Tradi&#269;n&#225; Loveck&#225; sal&#225;ma&#187; e &#171;Tradi&#269;n&#237; &#352;pek&#225;&#269;ky&#187;/&#171;Tradi&#269;n&#233; &#352;peka&#269;ky&#187; al fine di consentirne l'iscrizione nel registro delle specialit&#224; tradizionali garantite di cui all'articolo 22 del regolamento (UE) n. 1151/2012 con riserva del nome.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le denominazioni &#171;Loveck&#253; sal&#225;m&#187;/&#171;Loveck&#225; sal&#225;ma&#187; e &#171;&#352;pek&#225;&#269;ky&#187;/&#171;&#352;peka&#269;ky&#187; sono state registrate in precedenza<a>&#160;(<span>2</span>)</a> come specialit&#224; tradizionali garantite senza riserva del nome a norma dell'articolo 13, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 509/2006 del Consiglio<a>&#160;(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A seguito della procedura nazionale di opposizione di cui all'articolo 26, paragrafo 1, secondo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012, le denominazioni &#171;Loveck&#253; sal&#225;m&#187;/&#171;Loveck&#225; sal&#225;ma&#187; sono state completate rispettivamente con i termini &#171;Tradi&#269;n&#237;&#187; e &#171;Tradi&#269;n&#225;&#187; e le denominazioni &#171;&#352;pek&#225;&#269;ky&#187;/&#171;&#352;peka&#269;ky&#187; sono state completate rispettivamente con i termini &#171;Tradi&#269;n&#237;&#187; e &#171;Tradi&#269;n&#233;&#187;. Questi termini integrativi identificano il carattere tradizionale delle denominazioni, ai sensi dell'articolo 26, paragrafo 1, terzo comma, del regolamento (UE) n. 1151/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Le denominazioni presentate &#171;Tradi&#269;n&#237; Loveck&#253; sal&#225;m&#187;/&#171;Tradi&#269;n&#225; Loveck&#225; sal&#225;ma&#187; e &#171;Tradi&#269;n&#237; &#352;pek&#225;&#269;ky&#187;/&#171;Tradi&#269;n&#233; &#352;peka&#269;ky&#187; sono state esaminate dalla Commissione e in seguito pubblicate nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span><a>&#160;(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Dato che nessuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell'articolo 51 del regolamento (UE) n. 1151/2012 &#232; stata trasmessa alla Commissione, le denominazioni &#171;Tradi&#269;n&#237; Loveck&#253; sal&#225;m&#187;/&#171;Tradi&#269;n&#225; Loveck&#225; sal&#225;ma&#187; e &#171;Tradi&#269;n&#237; &#352;pek&#225;&#269;ky&#187;/&#171;Tradi&#269;n&#233; &#352;peka&#269;ky&#187; devono essere iscritte nel registro con riserva del nome,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Le denominazioni «Tradiční Lovecký salám»/«Tradičná Lovecká saláma» (STG) e «Tradiční Špekáčky»/«Tradičné Špekačky» (STG) sono iscritte nel registro con riserva del nome. Il disciplinare di produzione della STG «Lovecký salám»/«Lovecká saláma» e della STG «Špekáčky»/«Špekačky» è considerato il disciplinare di cui all'articolo 19 del regolamento (UE) n. 1151/2012 per la STG «Tradiční Lovecký salám»/«Tradičná Lovecká saláma» e la STG «Tradiční Špekáčky»/«Tradičné Špekačky» con riserva del nome. Le denominazioni di cui al primo comma identificano un prodotto della classe 1.2. Prodotti a base di carne (cotti, salati, affumicati ecc.) di cui all'allegato XI del regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione ( 5 ) . Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 18 ottobre 2017 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 160/2011 della Commissione, del 21 febbraio 2011, recante iscrizione di una denominazione nel registro delle specialità tradizionali garantite [«Lovecký salám»/«Lovecká saláma» (STG)] ( GU L 47 del 22.2.2011, pag. 7 ). Regolamento (UE) n. 158/2011 della Commissione, del 21 febbraio 2011, recante iscrizione di una denominazione nel registro delle specialità tradizionali garantite [«Špekáčky»/«Špekačky» (STG)] ( GU L 47 del 22.2.2011, pag. 3 ). <note> ( 3 ) Regolamento (CE) n. 509/2006 del Consiglio, del 20 marzo 2006, relativo alle specialità tradizionali garantite dei prodotti agricoli e alimentari ( GU L 93 del 31.3.2006, pag. 1 ). Regolamento abrogato e sostituito dal regolamento (UE) n. 1151/2012. ( 4 ) GU C 167 dell'11.5.2016, pag. 21 . ( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 668/2014 della Commissione, del 13 giugno 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( GU L 179 del 19.6.2014, pag. 36 ). </note>
ITA
32017R1899
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.9.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 239/3</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2017/1576 DELLA COMMISSIONE del 26 giugno 2017 che modifica il regolamento (UE) n. 540/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le prescrizioni relative ai sistemi di allarme acustico per l'omologazione UE dei veicoli (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 540/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativo al livello sonoro dei veicoli a motore e i dispositivi silenziatori di sostituzione, che modifica la direttiva 2007/46/CE e abroga la direttiva 70/157/CEE ( 1 ) , in particolare l'articolo 8, paragrafo 2, e l'articolo 9, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) n. 540/2014 stabilisce le prescrizioni relative all'omologazione UE di tutti i veicoli nuovi delle categorie M (veicoli impiegati per il trasporto di passeggeri) e N (veicoli utilizzati per il trasporto di merci) per quanto riguarda il loro livello sonoro. Tale regolamento reca inoltre disposizioni riguardanti i sistemi di allarme acustico (AVAS) dei veicoli ibridi elettrici ed esclusivamente elettrici, affinch&#233; gli utenti della strada vulnerabili siano avvertiti della presenza di tali veicoli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A seguito dell'adozione, in occasione della 168<span>a</span> sessione del Forum mondiale per l'armonizzazione dei regolamenti sui veicoli della Commissione economica delle Nazioni Unite per l'Europa (UNECE), svoltasi fra l'8 e l'11 marzo 2016, del regolamento UN 138 relativo all'omologazione dei veicoli silenziosi adibiti al trasporto su strada, andrebbe rivisto l'allegato VIII del regolamento (UE) n. 540/2014 al fine di precisare meglio le prescrizioni relative agli AVAS riguardo al tipo e al volume del suono emesso, al metodo di generazione del suono, all'interruttore di pausa e al livello sonoro a veicolo fermo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La scheda informativa a norma dell'allegato I della direttiva n. 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a> riguardante l'omologazione UE dei veicoli relativamente al livello sonoro ammissibile e l'addendum al certificato di omologazione UE dovrebbero essere aggiornati in modo da rispecchiare le prescrizioni dettagliate in materia di AVAS.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Inoltre, per consentire l'omologazione dei veicoli ibridi elettrici ed esclusivamente elettrici dotati di AVAS, &#232; opportuno introdurre prescrizioni per le prove dei livelli minimi delle emissioni sonore degli AVAS a marcia in avanti e a marcia indietro, nonch&#233; sullo spostamento della frequenza sonora.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (UE) n. 540/2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Dato che il regolamento (UE) n. 540/2014, divenuto applicabile il 1<span>o</span> luglio 2016, non pu&#242; essere pienamente applicato senza le modifiche dell'allegato VIII di cui al presente atto, &#232; opportuno che il presente regolamento entri in vigore prima possibile,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Modifiche del regolamento (UE) n. 540/2014 Il regolamento (UE) n. 540/2014 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l'allegato I &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>nell'appendice 1 &#232; aggiunto il seguente punto 12.8:</p><p>&#171;12.8.&#160;&#160;&#160;AVAS</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>12.8.1.</p></td><td><p>Numero di omologazione di un tipo di veicolo per quanto riguarda le sue emissioni sonore ai sensi del regolamento UNECE n. 138 (<span>1</span>)</p></td></tr></tbody></table><p>oppure</p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>12.8.2.</p></td><td><p>Riferimento completo ai risultati delle prove dei livelli di emissione sonora dell'AVAS, misurati in conformit&#224; al regolamento (UE) n. 540/2014 (<span>1</span>)&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nell'appendice 2, l'addendum &#232; modificato come segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il punto 3 &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;3.</p></td><td><p>AVAS installato: s&#236;/no (<span>1</span>)&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il seguente punto 4:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;4.</p></td><td><p>Osservazioni &#8230;.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l'allegato VIII &#232; sostituito dal testo dell'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 26 giugno 2017 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 158 del 27.5.2014, pag. 131 . ( 2 ) Direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 settembre 2007, che istituisce un quadro per l'omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinati a tali veicoli (direttiva quadro) ( GU L 263 del 9.10.2007, pag. 1 ). ALLEGATO « ALLEGATO VIII MISURE RELATIVE AL SISTEMA DI ALLARME ACUSTICO PER VEICOLI (ACOUSTIC VEHICLE ALERTING SYSTEM — AVAS) SEZIONE I Il presente allegato contiene disposizioni riguardanti i sistemi di allarme acustico (AVAS) per i veicoli ibridi elettrici ed esclusivamente elettrici. I.1. In deroga al punto 2, lettere a) e b), le disposizioni della sezione II si applicano agli AVAS installati: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>su qualsiasi tipo di veicolo omologato prima del 1<span>o</span> luglio 2019;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>su qualsiasi veicolo nuovo basato sul tipo di cui al punto a) omologato prima del 1<span>o</span> luglio 2021.</p></td></tr></tbody></table> I.2. Le disposizioni della sezione III si applicano agli AVAS installati: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>su qualsiasi tipo di veicolo omologato prima del 1<span>o</span> luglio 2019, se il costruttore opta per questa possibilit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>su qualsiasi veicolo nuovo basato sul tipo di cui al punto a);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>su qualsiasi tipo di veicolo omologato il 1<span>o</span> luglio 2019 o successivamente a tale data;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>su qualsiasi veicolo nuovo basato sul tipo di cui al punto c);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>su qualsiasi veicolo nuovo omologato il 1<span>o</span> luglio 2021 o successivamente a tale data.</p></td></tr></tbody></table> SEZIONE II II.1. Prestazioni del sistema L'AVAS installato su un veicolo deve essere conforme alle prescrizioni di cui ai punti II.2 e II.3. II.2. Condizioni di funzionamento <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Metodo di generazione del suono</p><p>L'AVAS deve generare automaticamente un suono quando il veicolo si mette in moto e si muove a una velocit&#224; fino 20&#160;km/h circa, anche in retromarcia. Se il veicolo ha un motore a combustione interna che funziona entro l'intervallo di velocit&#224; del veicolo di cui sopra, l'AVAS non deve produrre suoni.</p><p>Nel caso dei veicoli muniti di dispositivo di allarme sonoro in retromarcia, non &#232; necessario che l'AVAS produca un suono durante la retromarcia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Interruttore</p><p>L'AVAS deve essere munito di un interruttore, facilmente accessibile al conducente del veicolo, che ne consenta l'attivazione e la disattivazione. Al riavvio del veicolo, l'AVAS deve ritornare automaticamente alla posizione di attivazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>Attenuazione</p><p>Il livello sonoro dell'AVAS deve poter essere attenuato quando il veicolo &#232; in funzione.</p></td></tr></tbody></table> II.3. Tipo e volume del suono <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Il suono prodotto dall'AVAS deve essere continuo e segnalare ai pedoni e agli altri utenti della strada la presenza di un veicolo in movimento. Il suono dovrebbe dare un'indicazione intuitiva del comportamento del veicolo ed essere simile al suono di un veicolo appartenente alla stessa categoria dotato di motore a combustione interna.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Il suono prodotto dall'AVAS deve dare un'indicazione intuitiva del comportamento del veicolo, per esempio modificando automaticamente il livello sonoro o le sue caratteristiche a seconda della velocit&#224; del veicolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>Il livello sonoro prodotto dall'AVAS non deve superare il livello sonoro approssimativo di un veicolo appartenente alla categoria M1 dotato di motore a combustione interna che funzioni alle stesse condizioni.</p></td></tr></tbody></table> SEZIONE III III.1. Prestazioni del sistema L'AVAS deve essere conforme alle prescrizioni di cui ai punti da III.2 a III.6. III.2. Condizioni di funzionamento <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Metodo di generazione del suono</p><p>L'AVAS deve generare automaticamente un suono quando il veicolo si mette in moto e si muove a una velocit&#224; fino 20&#160;km/h circa, anche in retromarcia. Se il veicolo ha un motore a combustione interna che funziona entro tale intervallo di velocit&#224; del veicolo, l'AVAS non deve produrre suoni.</p><p>Per i veicoli con livelli sonori complessivi conformi alle prescrizioni di cui al punto 6.2.8 del regolamento UNECE n. 138<a>&#160;(<span>1</span>)</a>, con una tolleranza di&#160;+&#160;3 dB(A), l'installazione di un AVAS non &#232; obbligatoria. Le prescrizioni di cui al punto 6.2.8 del regolamento UNECE n. 138 per le bande in terzi di ottava e quelle di cui al punto 6.2.3 del regolamento UNECE n. 138 per la variazione di frequenza, quale definita al punto 2.4 (&#8220;variazione di frequenza&#8221;) del medesimo regolamento UNECE, non si applicano a tali veicoli.</p><p>Nel caso dei veicoli che dispongono di un dispositivo di allarme sonoro in retromarcia non occorre che l'AVAS produca un suono quando il veicolo si muove in retromarcia, a condizione che il suono prodotto in retromarcia dal dispositivo di allarme sia conforme alle prescrizioni di cui al punto 6.2, secondo sottopunto, e al punto 6.2.2 del regolamento UNECE n. 138.</p><p>Il suono prodotto dal tipo di veicolo presentato per l'omologazione deve essere misurato con i metodi indicati nell'allegato 3 e ai sottopunti 6.2.1.3 e 6.2.2.2 del regolamento UNECE n. 138.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Interruttore</p><p>L'AVAS pu&#242; disporre di un interruttore munito di un meccanismo in grado di consentire al conducente di interromperne il funzionamento (&#8220;funzione pausa&#8221;). Tale interruttore deve essere facilmente accessibile al conducente del veicolo, in modo da permettergli di attivare e disattivare il dispositivo. Se dispone della &#8220;funzione pausa&#8221;, l'AVAS deve ritornare automaticamente alla posizione di attivazione una volta che il veicolo viene riavviato.</p><p>La &#8220;funzione pausa&#8221; deve inoltre essere conforme alle prescrizioni di cui al punto 6.2.6 del regolamento UNECE n. 138.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>Attenuazione</p><p>Il livello sonoro dell'AVAS deve poter essere attenuato quando il veicolo &#232; in funzione. In tali casi, il livello sonoro dell'AVAS deve essere conforme alle prescrizioni di cui al punto 6.2.8 del regolamento UNECE n. 138.</p></td></tr></tbody></table> III.3. Tipo e volume del suono <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Il suono prodotto dall'AVAS deve essere continuo e segnalare ai pedoni e agli altri utenti della strada la presenza di un veicolo in movimento. Il suono deve dare un'indicazione intuitiva del comportamento del veicolo, per esempio modificando automaticamente il livello sonoro o le sue caratteristiche a seconda della velocit&#224; del veicolo. Il suono deve essere simile a quello di un veicolo appartenente alla stessa categoria dotato di motore a combustione interna.</p><p>Si applicano le seguenti disposizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>quando &#232; prodotto a veicolo in movimento, il suono dell'AVAS deve essere conforme alle prescrizioni di cui ai punti 6.2.1.1, 6.2.1.2, 6.2.1.3, 6.2.2.1, 6.2.2.2 e 6.2.3 del regolamento UNECE n. 138, a seconda del caso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il veicolo pu&#242; emettere un suono quando &#232; fermo, come indicato al punto 6.2.4 del regolamento UNECE n. 138.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Il costruttore del veicolo pu&#242; prevedere la possibilit&#224; per il conducente di scegliere fra vari suoni, che devono essere conformi alle prescrizioni di cui al punto 6.2.5 del regolamento UNECE n. 138.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>Il livello sonoro prodotto dall'AVAS non deve superare il livello sonoro approssimativo di un veicolo appartenente alla categoria M<span>1</span> dotato di motore a combustione interna che funzioni alle stesse condizioni. Si applicano inoltre le prescrizioni di cui al punto 6.2.7 del regolamento UNECE n. 138.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>Il livello sonoro complessivo emesso da un veicolo conforme alle prescrizioni del punto 2, lettera a), secondo sottopunto, non deve superare il livello sonoro approssimativo di un veicolo appartenente alla categoria M<span>1</span> dotato di motore a combustione interna che funzioni alle stesse condizioni.</p></td></tr></tbody></table> III.4. Prescrizioni relative alla pista di prova Fino al 30 giugno 2019 può essere applicata la norma ISO 10844:1994 in alternativa alla norma ISO 10844:2014 per la verifica della conformità della pista di prova secondo la descrizione di cui all'allegato 3, punto 2.1.2, del regolamento UNECE n. 138. III.5. Scheda di omologazione Il costruttore del veicolo deve allegare alla scheda di omologazione UE uno dei seguenti documenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la notifica di cui al punto 5.3 del regolamento UNECE n. 138 mediante una scheda conforme al modello che figura nell'allegato 1 di tale regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i risultati delle prove dei livelli di emissione sonora dell'AVAS misurati in conformit&#224; al presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> III.6. Marcature Ciascun componente dell'AVAS deve recare le seguenti marcature: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il marchio di fabbrica o la denominazione commerciale del fabbricante;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>uno o pi&#249; numeri di identificazione appositi.</p></td></tr></tbody></table> Le marcature devono essere indelebili e ben leggibili. » ( 1 ) GU L 9 del 13.1.2017, pag. 33 .
ITA
32017R1576
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.2.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 41/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2022/244 DELLA COMMISSIONE del 24 settembre 2021 che integra il regolamento (UE) 2019/2033 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano l’importo del margine totale per il calcolo del fattore K «margine di compensazione fornito» (K-CMG) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2019/2033 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 novembre 2019, relativo ai requisiti prudenziali delle imprese di investimento e che modifica i regolamenti (UE) n. 1093/2010, (UE) n. 575/2013, (UE) n. 600/2014 e (UE) n. 806/2014 ( 1 ) , in particolare l’articolo 23, paragrafo 3, terzo comma, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Al fine di specificare il calcolo dell&#8217;importo del &#171;margine totale richiesto&#187;, di cui all&#8217;articolo&#160;23, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2019/2033, e al fine di aumentare la chiarezza e la coerenza in relazione alle sue componenti, &#232; opportuno chiarire che l&#8217;importo del margine totale richiesto comprende le garanzie reali richieste dal partecipante diretto conformemente al suo modello di margine.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;23, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2019/2033, il margine totale richiesto su base giornaliera &#232; utilizzato per il calcolo del K-CMG. Se i partecipanti diretti adeguano il margine richiesto entro un giorno, ci&#242; comporta pi&#249; di una richiesta di margini entro lo stesso giorno. Al fine di evitare incertezze in merito a quale di tali requisiti di margini utilizzare e considerando che il terzo importo pi&#249; elevato in un periodo di tre mesi deve essere utilizzato per il calcolo del K-CMG, &#232; necessario specificare che l&#8217;importo giornaliero del margine richiesto dovrebbe essere il pi&#249; elevato tra i requisiti di margini di un dato giorno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le imprese di investimento possono avvalersi dei servizi di compensazione di pi&#249; partecipanti diretti. Per le posizioni alle quali si applica il K-CMG, la determinazione dell&#8217;importo del margine totale richiesto all&#8217;impresa di investimento dovrebbe essere completa e includere l&#8217;intero margine richiesto da tutti i partecipanti diretti. Pertanto, qualora un&#8217;impresa di investimento utilizzi il K-CMG per posizioni soggette a compensazione da parte di pi&#249; partecipanti diretti, il CMG dovrebbe essere calcolato come la somma dei margini richiesti per tutti i partecipanti diretti. Di conseguenza l&#8217;impresa di investimento dovrebbe innanzitutto calcolare l&#8217;importo totale giornaliero del margine richiesto come la somma del margine totale richiesto da tutti i partecipanti diretti, prima di determinare il terzo importo pi&#249; elevato dei margini totali richiesti su base giornaliera, come previsto dall&#8217;articolo&#160;23, paragrafo 2, del regolamento (UE)&#160;2019/2033.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Per l&#8217;applicazione del K-CMG in base al portafoglio, se l&#8217;intero portafoglio &#232; soggetto a compensazione o a marginazione, devono essere soddisfatte le condizioni sancite dall&#8217;articolo&#160;23, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2019/2033. Pertanto, un portafoglio di posizioni compensate assegnate a un&#8217;unit&#224; di negoziazione pu&#242; avvalersi del K-CMG mentre, allo stesso tempo, un portafoglio di posizioni compensate assegnate ad un&#8217;altra unit&#224; di negoziazione pu&#242; avvalersi del fattore K &#171;rischio di posizione netta&#187; (K-NPR). Al fine di prevenire l&#8217;arbitraggio, l&#8217;uso del K-CMG e del K-NPR tra le unit&#224; di negoziazione dovrebbe essere coerente. Pertanto lo stesso approccio dovrebbe essere utilizzato per le unit&#224; di negoziazione che sono simili in termini di strategia aziendale e posizioni del portafoglio di negoziazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Ai fini della valutazione di cui all&#8217;articolo&#160;23, paragrafo 1, lettera&#160;e), del regolamento (UE) 2019/2033, l&#8217;autorit&#224; competente dovrebbe essere tenuta a valutare se l&#8217;approccio K-CMG sia appropriato nella misura in cui riflette il profilo di rischio delle posizioni del portafoglio di negoziazione dell&#8217;impresa di investimento. L&#8217;impresa di investimento dovrebbe essere tenuta a confrontare regolarmente la propria valutazione del rischio con i margini richiesti dai partecipanti diretti, al fine di valutare se tali margini siano ancora un buon indicatore del livello di rischio per il mercato dell&#8217;impresa di investimento. Al momento della valutazione da parte dell&#8217;autorit&#224; competente, l&#8217;impresa di investimento dovrebbe effettuare un confronto tra i requisiti patrimoniali relativi al K-NPR e al K-CMG e dovrebbe essere in grado di giustificare adeguatamente la differenza tra tali requisiti all&#8217;autorit&#224; competente. La valutazione da parte dell&#8217;autorit&#224; competente dovrebbe essere positiva solo se vengono soddisfatte tutte queste condizioni. In particolare, l&#8217;autorit&#224; competente dovrebbe fare in modo che l&#8217;impresa di investimento sia in grado di monitorare e giustificare adeguatamente le differenze tra i risultati dei due metodi, K-NPR e K-CMG, in particolare nei casi di ampie variazioni dei margini richiesti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Un&#8217;elevata frequenza di spostamento tra uso del K-NPR e del K-CMG &#232; un forte indicatore di un uso potenzialmente sproporzionato o non solido dei requisiti di fondi propri. &#200; possibile prevenire l&#8217;arbitraggio regolamentare limitando la frequenza di spostamento delle posizioni tra uso del K-NPR e del K-CMG. L&#8217;obbligo di utilizzare uno dei due metodi per un&#8217;unit&#224; di negoziazione per almeno due anni sarebbe proporzionato per affrontare il rischio di arbitraggio regolamentare. Tuttavia, in casi eccezionali (ad esempio una ristrutturazione aziendale) in cui un&#8217;unit&#224; di negoziazione cambia in misura tale da poter essere considerata un&#8217;unit&#224; di negoziazione diversa, l&#8217;autorit&#224; competente dovrebbe consentire all&#8217;impresa di investimento di modificare i metodi entro tale periodo di due anni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il presente regolamento si basa sui progetti di norme tecniche di regolamentazione che l&#8217;Autorit&#224; bancaria europea (ABE) ha presentato alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>L&#8217;ABE ha condotto consultazioni pubbliche aperte sui progetti di norme tecniche di regolamentazione sui quali &#232; basato il presente regolamento, ne ha analizzato i potenziali costi e benefici e ha richiesto la consulenza del gruppo delle parti interessate nel settore bancario istituito dall&#8217;articolo&#160;37 del regolamento (UE) n.&#160;1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Calcolo dell’importo del margine totale richiesto 1. L’importo del margine totale di cui all’articolo 23, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2019/2033 è l’importo richiesto della garanzia reale comprendente il margine iniziale, i margini di variazione e altre garanzie reali, come richiesto dal partecipante diretto sulla base del modello di margine applicabile all’impresa di investimento per le unità di negoziazione soggette al K-CMG. Ai fini del presente regolamento, per «unità di negoziazione» si intende un’unità di negoziazione come definita all’articolo 4, paragrafo 1, punto 144, del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 3 ) . 2. Se il partecipante diretto non distingue tra margini richiesti per l’unità di negoziazione soggetta al K-CMG e margini richiesti per altre unità di negoziazione, l’impresa di investimento considera i margini totali richiesti per tutte le unità di negoziazione come margini ai sensi del paragrafo 1. 3. Le commissioni pagate dall’impresa di investimento al partecipante diretto per l’utilizzo dei servizi offerti dal partecipante diretto non sono considerate margini ai sensi del paragrafo 1. 4. Se il partecipante diretto aggiorna il margine totale richiesto più di una volta nel corso di un giorno, il margine totale richiesto in quel giorno è il più elevato tra gli importi dei margini totali richiesti dal partecipante diretto nel corso di tale giorno. 5. Se un’impresa di investimento si avvale dei servizi di più di un partecipante diretto per le unità di negoziazione soggette al K-CMG, l’importo del margine totale di cui all’articolo 23, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2019/2033 è calcolato su base giornaliera sommando gli importi dei margini richiesti da ciascun partecipante diretto come sancito dal paragrafo 1 del presente articolo. Articolo 2 Prevenzione dell’arbitraggio 1. Il requisito di cui all’articolo 23, paragrafo 1, lettera e), del regolamento (UE) 2019/2033 è soddisfatto se sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>se l&#8217;impresa di investimento calcola i requisiti patrimoniali relativi al K-CMG per un portafoglio di posizioni compensate assegnate a un&#8217;unit&#224; di negoziazione, applica lo stesso metodo a tutte le posizioni di tale unit&#224; per un periodo continuativo di almeno&#160;24 mesi o la strategia o le operazioni aziendali del gruppo di negoziatori di tale unit&#224; di negoziazione sono cambiate nella misura in cui possono essere considerate un&#8217;unit&#224; di negoziazione diversa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l&#8217;impresa di investimento utilizza coerentemente il K-CMG in tutte le unit&#224; di negoziazione che sono simili in termini di strategia aziendale e posizioni del portafoglio di negoziazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l&#8217;impresa di investimento dispone di politiche e procedure che dimostrano che la scelta del portafoglio o dei portafogli soggetti al K-CMG rispecchierebbe i rischi delle posizioni del portafoglio di negoziazione dell&#8217;impresa di investimento, compresi i periodi di detenzione previsti, le strategie di negoziazione applicate e il tempo che potrebbe essere necessario per coprire o gestire i rischi delle posizioni del portafoglio di negoziazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>l&#8217;impresa di investimento dispone di politiche e procedure che le consentono di confrontare i requisiti patrimoniali calcolati sulla base del K-CMG con i requisiti patrimoniali calcolati sulla base del K-NPR e di motivare adeguatamente l&#8217;eventuale differenza tenendo conto dei fattori di cui al paragrafo 2 in ciascuno dei seguenti casi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>se una modifica della strategia aziendale di un&#8217;unit&#224; di negoziazione comporta una variazione pari o superiore al 20&#160;% dei requisiti patrimoniali per tale unit&#224; di negoziazione sulla base del metodo K-CMG;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>se una modifica del modello del margine del partecipante diretto comporta una variazione dei margini richiesti pari o superiore al 10&#160;% per lo stesso portafoglio di posizioni sottostanti per un&#8217;unit&#224; di negoziazione;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>l&#8217;impresa di investimento si avvale dei risultati del calcolo del K-CMG nel proprio quadro di gestione del rischio e confronta regolarmente i risultati della propria valutazione del rischio con i margini richiesti dai partecipanti diretti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>l&#8217;impresa di investimento ha confrontato i requisiti patrimoniali calcolati dal K-CMG con i requisiti patrimoniali calcolati dal K-NPR per ciascuna unit&#224; di negoziazione al momento della valutazione da parte dell&#8217;autorit&#224; competente e ha fornito a quest&#8217;ultima una giustificazione adeguata della differenza tra di essi tenendo conto dei fattori di cui al paragrafo 2.</p></td></tr></tbody></table> 2. Ai fini del paragrafo 1, lettere d) e f), l’autorità competente tiene conto dei seguenti fattori per valutare se la differenza nei requisiti patrimoniali calcolati in applicazione del K-CMG e del K-NPR sia giustificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il riferimento alle pertinenti strategie di negoziazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il quadro di gestione del rischio dell&#8217;impresa di investimento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il livello dei requisiti di fondi propri complessivi dell&#8217;impresa di investimento calcolati conformemente all&#8217;articolo&#160;11 del regolamento (UE) 2019/2033;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>i risultati del processo di revisione e valutazione prudenziale, se disponibili.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 3 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 24 settembre 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN <note> ( 1 ) GU L 314 del 5.12.2019, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l’Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/78/CE della Commissione ( GU L 331 del 15.12.2010, pag. 12 ). ( 3 ) Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 ( GU L 176 del 27.6.2013, pag. 1 ). </note>
ITA
32022R0244
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.11.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 367/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2020/1633 DELLA COMMISSIONE del 27 ottobre 2020 che modifica gli allegati II, III, IV e V del regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i livelli massimi di residui di azinfos metile, bentazone, dimetomorf, fludioxonil, flufenoxuron, oxadiazon, fosalone, piraclostrobin, repellenti: tallolio e teflubenzurone in o su determinati prodotti (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l’articolo 14, paragrafo 1, lettera a), l’articolo 18, paragrafo 1, lettera b), e l’articolo 49, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>I livelli massimi di residui (LMR) per le sostanze bentazone, dimetomorf, fludioxonil, piraclostrobin e teflubenzurone sono stati fissati nell&#8217;allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005. Gli LMR per l&#8217;azinfos metile sono stati fissati nell&#8217;allegato II e nell&#8217;allegato III, parte B, del medesimo regolamento. Gli LMR per le sostanze flufenoxuron, oxadiazon e fosalone sono stati fissati nell&#8217;allegato III, parte A, del medesimo regolamento. Repellenti: il tallolio &#232; stato incluso nell&#8217;allegato IV di detto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Nel contesto di una procedura di autorizzazione dell&#8217;impiego su patate, porri, infusioni di erbe da foglie ed erbe, semi di papavero e semi di soia di un prodotto fitosanitario contenente la sostanza attiva bentazone &#232; stata presentata una domanda di modifica degli LMR vigenti conformemente all&#8217;articolo 6, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il dimetomorf, &#232; stata presentata una domanda simile per le more di rovo e i lamponi. Per quanto riguarda il fludioxonil, &#232; stata presentata una domanda simile per le fragole, il rabarbaro, i semi di lino, i semi di sesamo, i semi di colza, i semi di senape, i semi di borragine, i semi di camelina/dorella e i semi di canapa. Per quanto riguarda il piraclostrobin, &#232; stata presentata una domanda simile per le uve da tavola, il mais dolce e i chicchi di caff&#232;. Per quanto riguarda il teflubenzurone, &#232; stata presentata una domanda simile per le mele, i cavoletti di Bruxelles e i cavoli cappucci.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In conformit&#224; all&#8217;articolo 8 del regolamento (CE) n. 396/2005 tali domande sono state valutate dagli Stati membri interessati e le relazioni di valutazione sono state trasmesse alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L&#8217;Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l&#8217;Autorit&#224;&#187;) ha esaminato le domande e le relazioni di valutazione, con particolare riguardo ai rischi per i consumatori e se del caso per gli animali, e ha emesso pareri motivati sugli LMR proposti&#160;<a>(<span>2</span>)</a>. L&#8217;Autorit&#224; ha trasmesso tali pareri ai richiedenti, alla Commissione e agli Stati membri e li ha resi disponibili al pubblico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il bentazone, nel corso del riesame condotto in conformit&#224; all&#8217;articolo 12 del regolamento (CE) n. 396/2005, il richiedente ha presentato informazioni in precedenza non disponibili. Tali informazioni riguardano le sperimentazioni sui residui, i metodi di analisi, la stabilit&#224; all&#8217;immagazzinamento e uno studio sull&#8217;alimentazione animale. Sulla base delle nuove informazioni l&#8217;Autorit&#224; ha raccomandato di ridurre gli LMR per le patate e i prodotti di origine animale e di aumentare l&#8217;LMR per le infusioni di erbe da foglie ed erbe. Per quanto riguarda i porri, non sono state presentate le informazioni mancanti relative alle sperimentazioni sui residui. &#200; pertanto opportuno sopprimere l&#8217;LMR per i porri fissato nell&#8217;allegato II del regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il dimetomorf, il richiedente ha presentato le informazioni in precedenza non disponibili relative alle sperimentazioni sui residui. Sulla base delle nuove informazioni l&#8217;Autorit&#224; ha raccomandato di ridurre al limite di determinazione (LD) pertinente gli LMR per le more di rovo e i lamponi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il fludioxonil, il richiedente ha presentato le informazioni in precedenza non disponibili relative alle sperimentazioni sui residui e uno studio sull&#8217;alimentazione animale. Sulla base delle nuove informazioni l&#8217;Autorit&#224; ha raccomandato di ridurre all&#8217;LD pertinente gli LMR per determinati prodotti di origine animale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il piraclostrobin, il richiedente ha presentato le informazioni in precedenza non disponibili relative alle sperimentazioni sui residui e ai metodi di analisi. Sulla base delle nuove informazioni l&#8217;Autorit&#224; ha individuato un motivo di preoccupazione legato all&#8217;assunzione in relazione all&#8217;attuale uso di tale sostanza nelle uve da tavola. Gli Stati membri sono stati consultati e invitati a segnalare potenziali buone pratiche agricole (BPA) alternative che permettano di evitare un rischio inaccettabile per i consumatori. Gli Stati membri hanno individuato una BPA alternativa nel caso delle uve da tavola per la quale l&#8217;LMR dovrebbe essere fissato a 0,3 mg/kg.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il teflubenzurone, il richiedente ha presentato le informazioni in precedenza non disponibili relative all&#8217;idrolisi, al metabolismo e ai metodi di analisi. Sulla base delle nuove informazioni l&#8217;Autorit&#224; ha raccomandato di ridurre all&#8217;LD pertinente gli LMR per i prodotti di origine animale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Per quanto riguarda tutte le altre domande, l&#8217;Autorit&#224; ha concluso che sono state rispettate tutte le prescrizioni relative ai dati e che, sulla base di una valutazione dell&#8217;esposizione di 27 gruppi specifici di consumatori europei, le modifiche degli LMR richieste erano accettabili dal punto di vista della sicurezza dei consumatori. Essa ha tenuto conto delle informazioni pi&#249; recenti sulle propriet&#224; tossicologiche delle sostanze. N&#233; l&#8217;esposizione lungo tutto l&#8217;arco della vita a queste sostanze attraverso il consumo di tutti i prodotti alimentari che possono contenerle, n&#233; l&#8217;esposizione a breve termine dovuta a un elevato consumo dei prodotti in questione indicano un rischio di superamento della dose giornaliera ammissibile o della dose acuta di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>L&#8217;approvazione della sostanza attiva azinfos metile &#232; scaduta il 1<span>o</span> gennaio 2007&#160;<a>(<span>3</span>)</a>. La sostanza attiva flufenoxuron non &#232; stata approvata dal regolamento di esecuzione (UE) n. 942/2011 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>. L&#8217;approvazione della sostanza attiva oxadiazon &#232; scaduta il 31 dicembre 2018&#160;<a>(<span>5</span>)</a>. La sostanza attiva fosalone non &#232; stata approvata dalla decisione 2006/1010/CE della Commissione&#160;<a>(<span>6</span>)</a>. L&#8217;approvazione della sostanza attiva pece di tallolio &#232; stata ritirata dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/1125 della Commissione&#160;<a>(<span>7</span>)</a>. L&#8217;approvazione della sostanza attiva tallolio grezzo &#232; stata ritirata dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/1186 della Commissione&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Tutte le autorizzazioni esistenti per i prodotti fitosanitari contenenti tali sostanze attive sono state revocate. &#200; pertanto opportuno sopprimere i vigenti LMR fissati per tali sostanze negli allegati II e III del regolamento (CE) n. 396/2005 conformemente all&#8217;articolo 17 del medesimo regolamento, in combinato disposto con l&#8217;articolo 14, paragrafo 1, lettera a), di tale regolamento, fatta eccezione per l&#8217;LMR di flufenoxuron nel t&#232;, che &#232; sicuro per i consumatori&#160;<a>(<span>9</span>)</a> e soddisfa una domanda di tolleranza all&#8217;importazione presentata dal Giappone, e gli LMR di azinfos metile e fosalone nelle spezie che corrispondono ai limiti del Codex stabiliti sulla base dei dati di monitoraggio e la cui esposizione alimentare &#232; estremamente bassa&#160;<a>(<span>10</span>)</a>. Per i repellenti: tallolio, &#232; opportuno rimuovere la voce nell&#8217;allegato IV del regolamento (CE) n. 396/2005 ed elencare i valori standard per tale sostanza nell&#8217;allegato V conformemente all&#8217;articolo 18, paragrafo 1, lettera b), del suddetto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>La Commissione ha consultato i laboratori di riferimento dell&#8217;Unione europea in merito alla necessit&#224; di adeguare alcuni LD. Tali laboratori sono giunti alla conclusione che, per alcuni prodotti, l&#8217;evoluzione tecnica permette di fissare LD inferiori. Per le sostanze attive i cui LMR dovrebbero essere ridotti all&#8217;LD pertinente &#232; opportuno elencare i valori di base nell&#8217;allegato V conformemente all&#8217;articolo 18, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>I partner commerciali dell&#8217;Unione sono stati consultati in merito ai nuovi LMR tramite l&#8217;Organizzazione mondiale del commercio e le loro osservazioni sono state prese in considerazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento (CE) n. 396/2005.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Al fine di consentire condizioni normali di commercializzazione, trasformazione e consumo dei prodotti, il presente regolamento dovrebbe stabilire disposizioni transitorie per i prodotti che sono stati ottenuti prima della modifica degli LMR e per i quali le informazioni dimostrano il mantenimento di un elevato livello di protezione dei consumatori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Prima dell&#8217;applicazione degli LMR modificati dovrebbe essere previsto un periodo di tempo ragionevole al fine di consentire agli Stati membri, ai paesi terzi e agli operatori del settore alimentare di prepararsi a ottemperare alle nuove prescrizioni derivanti dalla modifica degli LMR.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Gli allegati II, III, IV e V del regolamento (CE) n. 396/2005 sono modificati conformemente all’allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il regolamento (CE) n. 396/2005, nella versione antecedente le modifiche introdotte dal presente regolamento, continua ad applicarsi ai prodotti ottenuti nell’Unione o importati nell’Unione prima del 25 maggio 2021, fatta eccezione per il piraclostrobin nelle uve da tavola e i repellenti: tallolio in tutti i prodotti. Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 25 maggio 2021. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 27 ottobre 2020 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1 . ( 2 ) Le relazioni scientifiche dell’EFSA sono disponibili online: http://www.efsa.europa.it: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Reasoned opinion on the evaluation of confirmatory data following the Article 12 MRL review for bentazone</span> (Parere motivato sulla valutazione dei dati di conferma in seguito a un riesame conformemente all&#8217;articolo 12 degli LMR per il bentazone),<span>EFSA Journal</span> 2019;17(5):5704.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Reasoned opinion on the modification of the existing maximum residue levels for bentazone in soyabeans and poppy seeds</span> (Parere motivato sulla modifica dei vigenti livelli massimi di residui per il bentazone nei semi di soia e nei semi di papavero),<span>EFSA Journal</span> 2019;17(7):5798.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Reasoned opinion on the evaluation of confirmatory data following the Article 12 MRL review for dimethomorph</span> (Parere motivato sulla valutazione dei dati di conferma in seguito a un riesame conformemente all&#8217;articolo 12 degli LMR per il dimetomorf),<span>EFSA Journal</span> 2018;16(10):5433.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Reasoned opinion on the modification of the existing maximum residue levels for fludioxonil in rhubarbs</span> (Parere motivato sulla modifica dei vigenti livelli massimi di residui per il fludioxonil nel rabarbaro),<span>EFSA Journal</span> 2019;17(9):5815.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Reasoned opinion on the evaluation of confirmatory data following the Article 12 MRL review for fludioxonil</span> (Parere motivato sulla valutazione dei dati di conferma in seguito a un riesame conformemente all&#8217;articolo 12 degli LMR per il fludioxonil),<span>EFSA Journal</span> 2019;17(9):5812.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Reasoned opinion on the modification of the existing maximum residue levels for fludioxonil in certain oilseeds</span> (Parere motivato sulla modifica dei vigenti livelli massimi di residui per il fludioxonil in alcuni semi oleaginosi),<span>EFSA Journal</span> 2020;18(1):5994.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Reasoned opinion on the modification of the existing maximum residue level for pyraclostrobin in sweet corn</span> (Parere motivato sulla modifica del vigente livello massimo di residui per il piraclostrobin nel mais dolce),<span>EFSA Journal</span> 2019;17(10):5841.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Reasoned opinion on the evaluation of confirmatory data following the Article 12 MRL review for pyraclostrobin</span> (Parere motivato sulla valutazione dei dati di conferma in seguito a un riesame conformemente all&#8217;articolo 12 degli LMR per il piraclostrobin),<span>EFSA Journal</span> 2018;16(11):5472.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Reasoned opinion on the evaluation of confirmatory data following the Article 12 MRL review for teflubenzuron</span> (Parere motivato sulla valutazione dei dati di conferma in seguito a un riesame conformemente all&#8217;articolo 12 degli LMR per il teflubenzurone),<span>EFSA Journal</span> 2018;16(10):5427.</p></td></tr></tbody></table> ( 3 ) Regolamento (CE) n. 1335/2005 della Commissione, del 12 agosto 2005, che modifica il regolamento (CE) n. 2076/2002 e le decisioni 2002/928/CE, 2004/129/CE, 2004/140/CE, 2004/247/CE e 2005/303/CE per quanto riguarda il periodo di tempo di cui all’articolo 8, paragrafo 2, della direttiva 91/414/CEE del Consiglio e il mantenimento dell’impiego di alcune sostanze non iscritte nell’allegato I della suddetta direttiva ( GU L 211 del 13.8.2005, pag. 6 ). ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 942/2011 della Commissione, del 22 settembre 2011, concernente la non approvazione della sostanza attiva flufenoxuron conformemente al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che modifica la decisione 2008/934/CE della Commissione ( GU L 246 del 23.9.2011, pag. 13 ). ( 5 ) Direttiva 2008/69/CE della Commissione, del 1 o luglio 2008, che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l’iscrizione delle sostanze attive clofentezina, dicamba, difenoconazolo, diflubenzurone, imazaquin, lenacil, ossadiazone, picloram e piriprossifen ( GU L 172 del 2.7.2008, pag. 9 ). ( 6 ) Decisione 2006/1010/CE della Commissione, del 22 dicembre 2006, concernente la non iscrizione del fosalone nell’allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio e il ritiro delle autorizzazioni di prodotti fitosanitari contenenti detta sostanza attiva ( GU L 379 del 28.12.2006, pag. 127 ). ( 7 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1125 della Commissione, del 22 giugno 2017, che revoca l’approvazione della sostanza attiva repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/pece di tallolio, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 ( GU L 163 del 24.6.2017, pag. 10 ). ( 8 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1186 della Commissione, del 3 luglio 2017, che revoca l’approvazione della sostanza attiva repellenti olfattivi di origine animale o vegetale/tallolio grezzo, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 ( GU L 171 del 4.7.2017, pag. 131 ). ( 9 ) Reasoned opinion on the modification of the existing MRL for flufenoxuron in tea (dried leaves and stalks, fermented of Camellia sinensis) [Parere motivato sulla modifica del vigente LMR per il flufenoxuron nel tè (foglie e steli essiccati, fermentati di Camellia sinensis)]. EFSA Scientific Report (2009); 267. ( 10 ) http://www.fao.org/fao-who-codexalimentarius/sh-proxy/en/?lnk=1&url=https%253A%252F%252Fworkspace.fao.org%252Fsites%252Fcodex%252FMeetings%252FCX-718-51%252FREPORT%252FFinal%252520Report%252FREP19_PRe.pdf. Report of the 51 st session of the Codex Committee on Pesticide Residues (Relazione della 51 a sessione del comitato Codex sui residui di antiparassitari). Allegato III. RAS di Macao, Repubblica popolare cinese, 8-13 aprile 2019. ALLEGATO Gli allegati II, III, IV e V del regolamento (CE) n. 396/2005 sono così modificati: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l&#8217;allegato II &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le colonne relative ad azinfos metile, bentazone, dimetomorf, fludioxonil, piraclostrobin e teflubenzurone sono sostituite dalle seguenti:</p><p>&#171;Residui e livelli massimi di residui (mg/kg) di antiparassitari</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Numero di codice</span></p></td><td><p><span>Gruppi ed esempi di singoli prodotti ai quali si applicano gli LMR</span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Azinfos-metile (F)</p></td><td><p>Bentazone [Somma di bentazone, suoi sali e 6-idrossi bentazone (libero e coniugato) e 8-idrossi bentazone (libero e coniugato), espressa come bentazone (R)]</p></td><td><p>Dimetomorf (somma degli isomeri)</p></td><td><p>Fludioxonil (F) (R)</p></td><td><p>Piraclostrobin (F)</p></td><td><p>Teflubenzurone (F)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td></tr><tr><td><p>0100000</p></td><td><p><span>FRUTTA FRESCA O CONGELATA; FRUTTA A GUSCIO</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110000</p></td><td><p><span>Agrumi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>2</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0110010</p></td><td><p>Pompelmi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110020</p></td><td><p>Arance dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,8</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110030</p></td><td><p>Limoni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110040</p></td><td><p>Limette/lime</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110050</p></td><td><p>Mandarini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120000</p></td><td><p><span>Frutta a guscio</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0120010</p></td><td><p>Mandorle dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120020</p></td><td><p>Noci del Brasile</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120030</p></td><td><p>Noci di anacardi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120040</p></td><td><p>Castagne e marroni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120050</p></td><td><p>Noci di cocco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120060</p></td><td><p>Nocciole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120070</p></td><td><p>Noci del Queensland</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120080</p></td><td><p>Noci di pec&#224;n</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120090</p></td><td><p>Pinoli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120100</p></td><td><p>Pistacchi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120110</p></td><td><p>Noci comuni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130000</p></td><td><p><span>Pomacee</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>5</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>0130010</p></td><td><p>Mele</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130020</p></td><td><p>Pere</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130030</p></td><td><p>Cotogne</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130040</p></td><td><p>Nespole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130050</p></td><td><p>Nespole del Giappone</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140000</p></td><td><p><span>Drupacee</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140010</p></td><td><p>Albicocche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>5</p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0140020</p></td><td><p>Ciliege (dolci)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>5</p></td><td><p>3</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0140030</p></td><td><p>Pesche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0140040</p></td><td><p>Prugne</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0,8</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0140990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0150000</p></td><td><p><span>Bacche e piccola frutta</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0151000</p></td><td><p><span>a) Uve</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,7</p></td></tr><tr><td><p>0151010</p></td><td><p>Uve da tavola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>5</p></td><td><p><span>0,3</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0151020</p></td><td><p>Uve da vino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0152000</p></td><td><p><span>b) Fragole</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,7</p></td><td><p><span>4</span></p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0153000</p></td><td><p><span>c) Frutti di piante arbustive</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>5</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0153010</p></td><td><p>More di rovo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153020</p></td><td><p>More selvatiche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153030</p></td><td><p>Lamponi (rossi e gialli)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154000</p></td><td><p><span>d) Altra piccola frutta e bacche</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0154010</p></td><td><p>Mirtilli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154020</p></td><td><p>Mirtilli giganti americani</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154030</p></td><td><p>Ribes a grappoli (nero, rosso e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154040</p></td><td><p>Uva spina/grossularia (verde, rossa e gialla)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154050</p></td><td><p>Rosa canina (cinorrodonti)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154060</p></td><td><p>More di gelso (nero e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154070</p></td><td><p>Azzeruoli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154080</p></td><td><p>Bacche di sambuco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,8</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0160000</p></td><td><p><span>Frutta varia con</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161000</p></td><td><p><span>a) Frutta con buccia commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0161010</p></td><td><p>Datteri</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161020</p></td><td><p>Fichi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161030</p></td><td><p>Olive da tavola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161040</p></td><td><p>Kumquat</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161050</p></td><td><p>Carambole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161060</p></td><td><p>Cachi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161070</p></td><td><p>Jambul/jambolan</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162000</p></td><td><p><span>b) Frutti piccoli con buccia non commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0162010</p></td><td><p>Kiwi (verdi, rossi, gialli)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>15</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162020</p></td><td><p>Litci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162030</p></td><td><p>Frutti della passione/maracuja</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162040</p></td><td><p>Fichi d&#8217;India/fichi di cactus</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162050</p></td><td><p>Melastelle/cainette</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162060</p></td><td><p>Cachi di Virginia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163000</p></td><td><p><span>c) Frutti grandi con buccia non commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163010</p></td><td><p>Avocado</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163020</p></td><td><p>Banane</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163030</p></td><td><p>Manghi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>2</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163040</p></td><td><p>Papaie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,7</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,07</p></td><td><p>0,4</p></td></tr><tr><td><p>0163050</p></td><td><p>Melograni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>3</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163060</p></td><td><p>Cerimolia/cherimolia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163070</p></td><td><p>Guaiave/guave</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163080</p></td><td><p>Ananas</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>7</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163090</p></td><td><p>Frutti dell&#8217;albero del pane</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163100</p></td><td><p>Durian</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163110</p></td><td><p>Anona/graviola/guanabana</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0163990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0200000</p></td><td><p><span>ORTAGGI FRESCHI O CONGELATI</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0210000</p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0211000</p></td><td><p><span>a) Patate</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>0212000</p></td><td><p><span>b) Ortaggi a radice e tubero tropicali</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0212010</p></td><td><p>Radici di cassava/manioca</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212020</p></td><td><p>Patate dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212030</p></td><td><p>Ignami</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212040</p></td><td><p>Maranta/arrow root</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213000</p></td><td><p><span>c) Altri ortaggi a radice e tubero, eccetto le barbabietole da zucchero</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0213010</p></td><td><p>Bietole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213020</p></td><td><p>Carote</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213030</p></td><td><p>Sedano rapa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213050</p></td><td><p>Topinambur</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,06</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213060</p></td><td><p>Pastinaca</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213070</p></td><td><p>Prezzemolo a grossa radice/ prezzemolo di Amburgo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213080</p></td><td><p>Ravanelli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213090</p></td><td><p>Salsefrica</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213100</p></td><td><p>Rutabaga</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,09</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213110</p></td><td><p>Rape</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,09</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220000</p></td><td><p><span>Ortaggi a bulbo</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0220010</p></td><td><p>Aglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,06</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220020</p></td><td><p>Cipolle</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220030</p></td><td><p>Scalogni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,06</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220040</p></td><td><p>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>9</p></td><td><p>5</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,15</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0230000</p></td><td><p><span>Ortaggi a frutto</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231000</p></td><td><p><span>a) Solanacee e malvacee</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1,5</p></td></tr><tr><td><p>0231010</p></td><td><p>Pomodori</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231020</p></td><td><p>Peperoni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231030</p></td><td><p>Melanzane</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231040</p></td><td><p>Gombi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232000</p></td><td><p><span>b) Cucurbitacee con buccia commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232010</p></td><td><p>Cetrioli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0232020</p></td><td><p>Cetriolini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1,5</p></td></tr><tr><td><p>0232030</p></td><td><p>Zucchine</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0232990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0233000</p></td><td><p><span>c) Cucurbitacee con buccia non commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233010</p></td><td><p>Meloni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,3</p></td></tr><tr><td><p>0233020</p></td><td><p>Zucche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0233030</p></td><td><p>Cocomeri/angurie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0233990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0234000</p></td><td><p><span>d) Mais dolce</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,04</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0239000</p></td><td><p><span>e) Altri ortaggi a frutto</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0240000</p></td><td><p><span>Cavoli (escluse le radici di brassica e i prodotti baby leaf di brassica)</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241000</p></td><td><p><span>a) Cavoli a infiorescenza</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0241010</p></td><td><p>Cavoli broccoli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>5</p></td><td><p>0,7</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241020</p></td><td><p>Cavolfiori</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242000</p></td><td><p><span>b) Cavoli a testa</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242010</p></td><td><p>Cavoletti di Bruxelles</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,5</p></td></tr><tr><td><p>0242020</p></td><td><p>Cavoli cappucci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>6</p></td><td><p>2</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>0,2</p></td></tr><tr><td><p>0242990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0243000</p></td><td><p><span>c) Cavoli a foglia</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0243010</p></td><td><p>Cavoli cinesi/pe-tsai</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243020</p></td><td><p>Cavoli ricci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0244000</p></td><td><p><span>d) Cavoli rapa</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0250000</p></td><td><p><span>Ortaggi a foglia, erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251000</p></td><td><p><span>a) Lattughe e insalate</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0251010</p></td><td><p>Dolcetta/valerianella/gallinella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251020</p></td><td><p>Lattughe</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>15</p></td><td><p>40</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251030</p></td><td><p>Scarola/indivia a foglie larghe</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>6</p></td><td><p>20</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251040</p></td><td><p>Crescione e altri germogli e gemme</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251050</p></td><td><p>Barbarea</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251060</p></td><td><p>Rucola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251070</p></td><td><p>Senape juncea</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251080</p></td><td><p>Prodotti baby leaf (comprese le brassicacee)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>10</p></td><td><p>20</p></td><td><p>10</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252000</p></td><td><p><span>b) Foglie di spinaci e simili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0252010</p></td><td><p>Spinaci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>30</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252020</p></td><td><p>Portulaca/porcellana</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>20</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252030</p></td><td><p>Bietole da foglia e da costa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>20</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>20</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0253000</p></td><td><p><span>c) Foglie di vite e foglie di specie simili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0254000</p></td><td><p><span>d) Crescione acquatico</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>10</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0255000</p></td><td><p><span>e) Cicoria Witloof/cicoria belga</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,02</p></td><td><p>0,09</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256000</p></td><td><p><span>f) Erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>10</p></td><td><p>10</p></td><td><p>20</p></td><td><p>2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256010</p></td><td><p>Cerfoglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256020</p></td><td><p>Erba cipollina</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256030</p></td><td><p>Foglie di sedano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256040</p></td><td><p>Prezzemolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256050</p></td><td><p>Salvia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256060</p></td><td><p>Rosmarino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256070</p></td><td><p>Timo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256080</p></td><td><p>Basilico e fiori commestibili</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256090</p></td><td><p>Foglie di alloro/lauro</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256100</p></td><td><p>Dragoncello</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260000</p></td><td><p><span>Legumi</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0260010</p></td><td><p>Fagioli (con baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260020</p></td><td><p>Fagioli (senza baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,04</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260030</p></td><td><p>Piselli (con baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,6</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260040</p></td><td><p>Piselli (senza baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,15</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,15</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260050</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270000</p></td><td><p><span>Ortaggi a stelo</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,03</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270010</p></td><td><p>Asparagi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270020</p></td><td><p>Cardi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270030</p></td><td><p>Sedani</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>15</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270040</p></td><td><p>Finocchi dolci/finocchini/finocchi di Firenze</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270050</p></td><td><p>Carciofi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270060</p></td><td><p>Porri</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1,5</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,8</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270070</p></td><td><p>Rabarbaro</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,7</span></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270080</p></td><td><p>Germogli di bamb&#249;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270090</p></td><td><p>Cuori di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280000</p></td><td><p><span>Funghi, muschi e licheni</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0280010</p></td><td><p>Funghi coltivati</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280020</p></td><td><p>Funghi selvatici</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280990</p></td><td><p>Muschi e licheni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0290000</p></td><td><p><span>Alghe e organismi procarioti</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0300000</p></td><td><p><span>LEGUMI SECCHI</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0300010</p></td><td><p>Fagioli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300020</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300030</p></td><td><p>Piselli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300040</p></td><td><p>Lupini/semi di lupini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,4</p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0400000</p></td><td><p><span>SEMI E FRUTTI OLEAGINOSI</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401000</p></td><td><p><span>Semi oleaginosi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401010</p></td><td><p>Semi di lino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,3</span></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401020</p></td><td><p>Semi di arachide</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,04</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401030</p></td><td><p>Semi di papavero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,2</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401040</p></td><td><p>Semi di sesamo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,3</span></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401050</p></td><td><p>Semi di girasole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,3</p></td></tr><tr><td><p>0401060</p></td><td><p>Semi di colza</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,3</span></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401070</p></td><td><p>Semi di soia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,2</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,05</p></td></tr><tr><td><p>0401080</p></td><td><p>Semi di senape</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,3</span></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401090</p></td><td><p>Semi di cotone</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401100</p></td><td><p>Semi di zucca</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401110</p></td><td><p>Semi di cartamo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401120</p></td><td><p>Semi di borragine</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,3</span></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401130</p></td><td><p>Semi di camelina/dorella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,3</span></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401140</p></td><td><p>Semi di canapa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,3</span></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401150</p></td><td><p>Semi di ricino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0402000</p></td><td><p><span>Frutti oleaginosi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0402010</p></td><td><p>Olive da olio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402020</p></td><td><p>Semi di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402030</p></td><td><p>Frutti di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402040</p></td><td><p>Capoc</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500000</p></td><td><p><span>CEREALI</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0500010</p></td><td><p>Orzo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500020</p></td><td><p>Grano saraceno e altri pseudo-cereali</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500030</p></td><td><p>Mais/granturco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500040</p></td><td><p>Miglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,08</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500050</p></td><td><p>Avena</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500060</p></td><td><p>Riso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,09</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500070</p></td><td><p>Segale</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500080</p></td><td><p>Sorgo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,5</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500090</p></td><td><p>Frumento</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0600000</p></td><td><p><span>T&#200;, CAFF&#200;, INFUSIONI DI ERBE E CARRUBE</span></p></td><td><p><span>0,05</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0610000</p></td><td><p><span>T&#232;</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0620000</p></td><td><p><span>Chicchi di caff&#232;</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,3</p></td><td><p>0,3</p></td></tr><tr><td><p>0630000</p></td><td><p><span>Infusioni di erbe da</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0631000</p></td><td><p><span>a) Fiori</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631010</p></td><td><p>Camomilla</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631020</p></td><td><p>Ibisco/rosella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631030</p></td><td><p>Rosa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631040</p></td><td><p>Gelsomino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631050</p></td><td><p>Tiglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632000</p></td><td><p><span>b) Foglie ed erbe</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,3</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632010</p></td><td><p>Fragola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632020</p></td><td><p>Rooibos</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632030</p></td><td><p>Mate</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633000</p></td><td><p><span>c) Radici</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633010</p></td><td><p>Valeriana</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633020</p></td><td><p>Ginseng</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0639000</p></td><td><p><span>d) Altre parti della pianta</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0640000</p></td><td><p><span>Semi di cacao</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0650000</p></td><td><p><span>Carrube/pane di san Giovanni</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0700000</p></td><td><p><span>LUPPOLO</span></p></td><td><p><span>0,05</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>80</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>15</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0800000</p></td><td><p><span>SPEZIE</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810000</p></td><td><p><span>Semi</span></p></td><td><p><span>0,5</span></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0810010</p></td><td><p>Anice verde</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810020</p></td><td><p>Grano nero/cumino nero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810030</p></td><td><p>Sedano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810040</p></td><td><p>Coriandolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810050</p></td><td><p>Cumino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810060</p></td><td><p>Aneto</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810070</p></td><td><p>Finocchio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810080</p></td><td><p>Fieno greco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810090</p></td><td><p>Noce moscata</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820000</p></td><td><p><span>Frutta</span></p></td><td><p><span>0,5</span></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0820010</p></td><td><p>Pimenti (della Giamaica)/pepe garofanato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820020</p></td><td><p>Pepe di Sichuan</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820030</p></td><td><p>Carvi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>30</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820040</p></td><td><p>Cardamomo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820050</p></td><td><p>Bacche di ginepro</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820060</p></td><td><p>Pepe (nero, verde e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820070</p></td><td><p>Vaniglia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820080</p></td><td><p>Tamarindo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0830000</p></td><td><p><span>Spezie da corteccia</span></p></td><td><p><span>0,5</span></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0830010</p></td><td><p>Cannella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0830990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840000</p></td><td><p><span>Spezie da radici e rizomi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840010</p></td><td><p>Liquirizia</p></td><td><p><span>0,5</span></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840020</p></td><td><p>Zenzero (10)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840030</p></td><td><p>Curcuma</p></td><td><p><span>0,5</span></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0840040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren (11)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p><span>0,5</span></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>1</p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0850000</p></td><td><p><span>Spezie da boccioli</span></p></td><td><p><span>0,5</span></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0850010</p></td><td><p>Chiodi di garofano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850020</p></td><td><p>Capperi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0860000</p></td><td><p><span>Spezie da pistilli di fiori</span></p></td><td><p><span>0,5</span></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0860010</p></td><td><p>Zafferano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0860990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0870000</p></td><td><p><span>Spezie da arilli</span></p></td><td><p><span>0,5</span></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,1<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0870010</p></td><td><p>Macis</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0870990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900000</p></td><td><p><span>PIANTE DA ZUCCHERO</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,03<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900010</p></td><td><p>Barbabietole da zucchero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,2</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900020</p></td><td><p>Canne da zucchero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,08</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900030</p></td><td><p>Radici di cicoria</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,08</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1000000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - ANIMALI TERRESTRI</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1010000</p></td><td><p><span>Prodotti ottenuti da</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1011000</p></td><td><p><span>a) Suini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012000</p></td><td><p><span>b) Bovini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013000</p></td><td><p><span>c) Ovini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,04</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014000</p></td><td><p><span>d) Caprini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,05</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015000</p></td><td><p><span>e) Equidi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,05</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016000</p></td><td><p><span>f) Pollame</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017000</p></td><td><p><span>g) Altri animali terrestri d&#8217;allevamento</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,05</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,1</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,15</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020000</p></td><td><p><span>Latte</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,04</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1020010</p></td><td><p>Bovini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020020</p></td><td><p>Ovini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020030</p></td><td><p>Caprini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020040</p></td><td><p>Equini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,03</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030000</p></td><td><p><span>Uova di volatili</span></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,02</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1030010</p></td><td><p>Galline</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030020</p></td><td><p>Anatre</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030030</p></td><td><p>Oche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030040</p></td><td><p>Quaglie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1040000</p></td><td><p><span>Miele e altri prodotti dell&#8217;apicoltura (7)</span></p></td><td><p><span>0,05</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1050000</p></td><td><p><span>Anfibi e rettili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1060000</p></td><td><p><span>Animali invertebrati terrestri</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1070000</p></td><td><p><span>Animali vertebrati terrestri selvatici</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>0,02</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1100000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - PESCI, PRODOTTI ITTICI E ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI D&#8217;ACQUA MARINA E D&#8217;ACQUA DOLCE (8)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1200000</p></td><td><p><span>PRODOTTI O LORO PARTI DESTINATI ESCLUSIVAMENTE ALLA PRODUZIONE DI MANGIMI (8)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1300000</p></td><td><p><span>PRODOTTI ALIMENTARI TRASFORMATI (9)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(F)</p></td><td><p>=</p></td><td><p>Liposolubile</p></td></tr></tbody></table><p><span>Bentazone [Somma di bentazone, suoi sali e 6-idrossi bentazone (libero e coniugato) e 8-idrossi bentazone (libero e coniugato), espressa come bentazone (R)]</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(R)</p></td><td><p>=</p></td><td><p>La definizione del residuo &#232; diversa per le seguenti combinazioni di antiparassitari e numeri di codice:</p><p>Bentazone - codici da 1010000 a 1070000, eccetto 1040000: somma di bentazone, suoi sali e 6-idrossi bentazone (libero e coniugato), espressa come bentazone</p></td></tr></tbody></table><p><span>Fludioxonil (F) (R)</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(R)</p></td><td><p>=</p></td><td><p>La definizione del residuo &#232; diversa per le seguenti combinazioni di antiparassitari e numeri di codice:</p><p>fludioxonil - codice 1000000 eccetto 1040000: somma di fludioxonil e dei suoi metaboliti ossidati al metabolita 2,2-difluoro-benzo[1,3]diossol-4 acido carbossilico, espressa come fludioxonil&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sono aggiunte le seguenti colonne relative a flufenoxuron e fosalone:</p><p>&#171;Residui e livelli massimi di residui (mg/kg) di antiparassitari</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Numero di codice</span></p></td><td><p><span>Gruppi ed esempi di singoli prodotti ai quali si applicano gli LMR (a)</span><a>&#160;(<span>2</span>)</a></p></td><td><p>Flufenoxuron (F)</p></td><td><p>Fosalone</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td></tr><tr><td><p>0100000</p></td><td><p><span>FRUTTA FRESCA O CONGELATA; FRUTTA A GUSCIO</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110000</p></td><td><p><span>Agrumi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0110010</p></td><td><p>Pompelmi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110020</p></td><td><p>Arance dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110030</p></td><td><p>Limoni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110040</p></td><td><p>Limette/lime</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110050</p></td><td><p>Mandarini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120000</p></td><td><p><span>Frutta a guscio</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0120010</p></td><td><p>Mandorle dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120020</p></td><td><p>Noci del Brasile</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120030</p></td><td><p>Noci di anacardi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120040</p></td><td><p>Castagne e marroni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120050</p></td><td><p>Noci di cocco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120060</p></td><td><p>Nocciole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120070</p></td><td><p>Noci del Queensland</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120080</p></td><td><p>Noci di pec&#224;n</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120090</p></td><td><p>Pinoli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120100</p></td><td><p>Pistacchi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120110</p></td><td><p>Noci comuni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130000</p></td><td><p><span>Pomacee</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0130010</p></td><td><p>Mele</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130020</p></td><td><p>Pere</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130030</p></td><td><p>Cotogne</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130040</p></td><td><p>Nespole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130050</p></td><td><p>Nespole del Giappone</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140000</p></td><td><p><span>Drupacee</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0140010</p></td><td><p>Albicocche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140020</p></td><td><p>Ciliege (dolci)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140030</p></td><td><p>Pesche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140040</p></td><td><p>Prugne</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0150000</p></td><td><p><span>Bacche e piccola frutta</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0151000</p></td><td><p><span>a) Uve</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0151010</p></td><td><p>Uve da tavola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0151020</p></td><td><p>Uve da vino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0152000</p></td><td><p><span>b) Fragole</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153000</p></td><td><p><span>c) Frutti di piante arbustive</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153010</p></td><td><p>More di rovo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153020</p></td><td><p>More selvatiche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153030</p></td><td><p>Lamponi (rossi e gialli)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154000</p></td><td><p><span>d) Altra piccola frutta e bacche</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154010</p></td><td><p>Mirtilli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154020</p></td><td><p>Mirtilli giganti americani</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154030</p></td><td><p>Ribes a grappoli (nero, rosso e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154040</p></td><td><p>Uva spina/grossularia (verde, rossa e gialla)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154050</p></td><td><p>Rosa canina (cinorrodonti)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154060</p></td><td><p>More di gelso (nero e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154070</p></td><td><p>Azzeruoli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154080</p></td><td><p>Bacche di sambuco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0160000</p></td><td><p><span>Frutta varia con</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0161000</p></td><td><p><span>a) Frutta con buccia commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161010</p></td><td><p>Datteri</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161020</p></td><td><p>Fichi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161030</p></td><td><p>Olive da tavola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161040</p></td><td><p>Kumquat</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161050</p></td><td><p>Carambole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161060</p></td><td><p>Cachi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161070</p></td><td><p>Jambul/jambolan</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162000</p></td><td><p><span>b) Frutti piccoli con buccia non commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162010</p></td><td><p>Kiwi (verdi, rossi, gialli)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162020</p></td><td><p>Litci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162030</p></td><td><p>Frutti della passione/maracuja</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162040</p></td><td><p>Fichi d&#8217;India/fichi di cactus</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162050</p></td><td><p>Melastelle/cainette</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162060</p></td><td><p>Cachi di Virginia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163000</p></td><td><p><span>c) Frutti grandi con buccia non commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163010</p></td><td><p>Avocado</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163020</p></td><td><p>Banane</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163030</p></td><td><p>Manghi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163040</p></td><td><p>Papaie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163050</p></td><td><p>Melograni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163060</p></td><td><p>Cerimolia/cherimolia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163070</p></td><td><p>Guaiave/guave</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163080</p></td><td><p>Ananas</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163090</p></td><td><p>Frutti dell&#8217;albero del pane</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163100</p></td><td><p>Durian</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163110</p></td><td><p>Anona/graviola/guanabana</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0200000</p></td><td><p><span>ORTAGGI FRESCHI O CONGELATI</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0210000</p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0211000</p></td><td><p><span>a) Patate</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212000</p></td><td><p><span>b) Ortaggi a radice e tubero tropicali</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212010</p></td><td><p>Radici di cassava/manioca</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212020</p></td><td><p>Patate dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212030</p></td><td><p>Ignami</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212040</p></td><td><p>Maranta/arrow root</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213000</p></td><td><p><span>c) Altri ortaggi a radice e tubero, eccetto le barbabietole da zucchero</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213010</p></td><td><p>Bietole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213020</p></td><td><p>Carote</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213030</p></td><td><p>Sedano rapa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213050</p></td><td><p>Topinambur</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213060</p></td><td><p>Pastinaca</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213070</p></td><td><p>Prezzemolo a grossa radice/ prezzemolo di Amburgo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213080</p></td><td><p>Ravanelli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213090</p></td><td><p>Salsefrica</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213100</p></td><td><p>Rutabaga</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213110</p></td><td><p>Rape</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220000</p></td><td><p><span>Ortaggi a bulbo</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0220010</p></td><td><p>Aglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220020</p></td><td><p>Cipolle</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220030</p></td><td><p>Scalogni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220040</p></td><td><p>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0230000</p></td><td><p><span>Ortaggi a frutto</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0231000</p></td><td><p><span>a) Solanacee e malvacee</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231010</p></td><td><p>Pomodori</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231020</p></td><td><p>Peperoni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231030</p></td><td><p>Melanzane</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231040</p></td><td><p>Gombi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232000</p></td><td><p><span>b) Cucurbitacee con buccia commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232010</p></td><td><p>Cetrioli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232020</p></td><td><p>Cetriolini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232030</p></td><td><p>Zucchine</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233000</p></td><td><p><span>c) Cucurbitacee con buccia non commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233010</p></td><td><p>Meloni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233020</p></td><td><p>Zucche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233030</p></td><td><p>Cocomeri/angurie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0234000</p></td><td><p><span>d) Mais dolce</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0239000</p></td><td><p><span>e) Altri ortaggi a frutto</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0240000</p></td><td><p><span>Cavoli (escluse le radici di brassica e i prodotti baby leaf di brassica)</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0241000</p></td><td><p><span>a) Cavoli a infiorescenza</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241010</p></td><td><p>Cavoli broccoli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241020</p></td><td><p>Cavolfiori</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242000</p></td><td><p><span>b) Cavoli a testa</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242010</p></td><td><p>Cavoletti di Bruxelles</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242020</p></td><td><p>Cavoli cappucci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243000</p></td><td><p><span>c) Cavoli a foglia</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243010</p></td><td><p>Cavoli cinesi/pe-tsai</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243020</p></td><td><p>Cavoli ricci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0244000</p></td><td><p><span>d) Cavoli rapa</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0250000</p></td><td><p><span>Ortaggi a foglia, erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251000</p></td><td><p><span>a) Lattughe e insalate</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0251010</p></td><td><p>Dolcetta/valerianella/gallinella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251020</p></td><td><p>Lattughe</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251030</p></td><td><p>Scarola/indivia a foglie larghe</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251040</p></td><td><p>Crescione e altri germogli e gemme</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251050</p></td><td><p>Barbarea</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251060</p></td><td><p>Rucola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251070</p></td><td><p>Senape juncea</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251080</p></td><td><p>Prodotti baby leaf (comprese le brassicacee)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252000</p></td><td><p><span>b) Foglie di spinaci e simili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0252010</p></td><td><p>Spinaci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252020</p></td><td><p>Portulaca/porcellana</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252030</p></td><td><p>Bietole da foglia e da costa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0253000</p></td><td><p><span>c) Foglie di vite e foglie di specie simili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0254000</p></td><td><p><span>d) Crescione acquatico</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0255000</p></td><td><p><span>e) Cicoria Witloof/cicoria belga</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256000</p></td><td><p><span>f) Erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0256010</p></td><td><p>Cerfoglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256020</p></td><td><p>Erba cipollina</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256030</p></td><td><p>Foglie di sedano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256040</p></td><td><p>Prezzemolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256050</p></td><td><p>Salvia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256060</p></td><td><p>Rosmarino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256070</p></td><td><p>Timo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256080</p></td><td><p>Basilico e fiori commestibili</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256090</p></td><td><p>Foglie di alloro/lauro</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256100</p></td><td><p>Dragoncello</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260000</p></td><td><p><span>Legumi</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0260010</p></td><td><p>Fagioli (con baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260020</p></td><td><p>Fagioli (senza baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260030</p></td><td><p>Piselli (con baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260040</p></td><td><p>Piselli (senza baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260050</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270000</p></td><td><p><span>Ortaggi a stelo</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0270010</p></td><td><p>Asparagi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270020</p></td><td><p>Cardi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270030</p></td><td><p>Sedani</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270040</p></td><td><p>Finocchi dolci/finocchini/finocchi di Firenze</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270050</p></td><td><p>Carciofi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270060</p></td><td><p>Porri</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270070</p></td><td><p>Rabarbaro</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270080</p></td><td><p>Germogli di bamb&#249;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270090</p></td><td><p>Cuori di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280000</p></td><td><p><span>Funghi, muschi e licheni</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0280010</p></td><td><p>Funghi coltivati</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280020</p></td><td><p>Funghi selvatici</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280990</p></td><td><p>Muschi e licheni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0290000</p></td><td><p><span>Alghe e organismi procarioti</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0300000</p></td><td><p><span>LEGUMI SECCHI</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0300010</p></td><td><p>Fagioli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300020</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300030</p></td><td><p>Piselli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300040</p></td><td><p>Lupini/semi di lupini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0400000</p></td><td><p><span>SEMI E FRUTTI OLEAGINOSI</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,02<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0401000</p></td><td><p><span>Semi oleaginosi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401010</p></td><td><p>Semi di lino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401020</p></td><td><p>Semi di arachide</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401030</p></td><td><p>Semi di papavero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401040</p></td><td><p>Semi di sesamo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401050</p></td><td><p>Semi di girasole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401060</p></td><td><p>Semi di colza</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401070</p></td><td><p>Semi di soia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401080</p></td><td><p>Semi di senape</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401090</p></td><td><p>Semi di cotone</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401100</p></td><td><p>Semi di zucca</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401110</p></td><td><p>Semi di cartamo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401120</p></td><td><p>Semi di borragine</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401130</p></td><td><p>Semi di camelina/dorella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401140</p></td><td><p>Semi di canapa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401150</p></td><td><p>Semi di ricino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402000</p></td><td><p><span>Frutti oleaginosi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402010</p></td><td><p>Olive da olio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402020</p></td><td><p>Semi di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402030</p></td><td><p>Frutti di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402040</p></td><td><p>Capoc</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500000</p></td><td><p><span>CEREALI</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0500010</p></td><td><p>Orzo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500020</p></td><td><p>Grano saraceno e altri pseudo-cereali</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500030</p></td><td><p>Mais/granturco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500040</p></td><td><p>Miglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500050</p></td><td><p>Avena</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500060</p></td><td><p>Riso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500070</p></td><td><p>Segale</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500080</p></td><td><p>Sorgo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500090</p></td><td><p>Frumento</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0600000</p></td><td><p><span>T&#200;, CAFF&#200;, INFUSIONI DI ERBE E CARRUBE</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0610000</p></td><td><p><span>T&#232;</span></p></td><td><p>15</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0620000</p></td><td><p><span>Chicchi di caff&#232;</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0630000</p></td><td><p><span>Infusioni di erbe da</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631000</p></td><td><p><span>a) Fiori</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631010</p></td><td><p>Camomilla</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631020</p></td><td><p>Ibisco/rosella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631030</p></td><td><p>Rosa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631040</p></td><td><p>Gelsomino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631050</p></td><td><p>Tiglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632000</p></td><td><p><span>b) Foglie ed erbe</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632010</p></td><td><p>Fragola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632020</p></td><td><p>Rooibos</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632030</p></td><td><p>Mate</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633000</p></td><td><p><span>c) Radici</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633010</p></td><td><p>Valeriana</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633020</p></td><td><p>Ginseng</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0639000</p></td><td><p><span>d) Altre parti della pianta</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0640000</p></td><td><p><span>Semi di cacao</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0650000</p></td><td><p><span>Carrube/pane di san Giovanni</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0700000</p></td><td><p><span>LUPPOLO</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0800000</p></td><td><p><span>SPEZIE</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810000</p></td><td><p><span>Semi</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>0810010</p></td><td><p>Anice verde</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810020</p></td><td><p>Grano nero/cumino nero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810030</p></td><td><p>Sedano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810040</p></td><td><p>Coriandolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810050</p></td><td><p>Cumino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810060</p></td><td><p>Aneto</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810070</p></td><td><p>Finocchio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810080</p></td><td><p>Fieno greco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810090</p></td><td><p>Noce moscata</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820000</p></td><td><p><span>Frutta</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>0820010</p></td><td><p>Pimenti (della Giamaica)/pepe garofanato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820020</p></td><td><p>Pepe di Sichuan</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820030</p></td><td><p>Carvi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820040</p></td><td><p>Cardamomo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820050</p></td><td><p>Bacche di ginepro</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820060</p></td><td><p>Pepe (nero, verde e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820070</p></td><td><p>Vaniglia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820080</p></td><td><p>Tamarindo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0830000</p></td><td><p><span>Spezie da corteccia</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0830010</p></td><td><p>Cannella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0830990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840000</p></td><td><p><span>Spezie da radici e rizomi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840010</p></td><td><p>Liquirizia</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>0840020</p></td><td><p>Zenzero (10)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840030</p></td><td><p>Curcuma</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>0840040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren (11)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>0850000</p></td><td><p><span>Spezie da boccioli</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0850010</p></td><td><p>Chiodi di garofano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850020</p></td><td><p>Capperi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0860000</p></td><td><p><span>Spezie da pistilli di fiori</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0860010</p></td><td><p>Zafferano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0860990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0870000</p></td><td><p><span>Spezie da arilli</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0870010</p></td><td><p>Macis</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0870990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900000</p></td><td><p><span>PIANTE DA ZUCCHERO</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0900010</p></td><td><p>Barbabietole da zucchero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900020</p></td><td><p>Canne da zucchero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900030</p></td><td><p>Radici di cicoria</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1000000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - ANIMALI TERRESTRI</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1010000</p></td><td><p><span>Prodotti ottenuti da</span></p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1011000</p></td><td><p><span>a) Suini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012000</p></td><td><p><span>b) Bovini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013000</p></td><td><p><span>c) Ovini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014000</p></td><td><p><span>d) Caprini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015000</p></td><td><p><span>e) Equidi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016000</p></td><td><p><span>f) Pollame</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017000</p></td><td><p><span>g) Altri animali terrestri d&#8217;allevamento</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020000</p></td><td><p><span>Latte</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1020010</p></td><td><p>Bovini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020020</p></td><td><p>Ovini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020030</p></td><td><p>Caprini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020040</p></td><td><p>Equini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030000</p></td><td><p><span>Uova di volatili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1030010</p></td><td><p>Galline</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030020</p></td><td><p>Anatre</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030030</p></td><td><p>Oche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030040</p></td><td><p>Quaglie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1040000</p></td><td><p><span>Miele e altri prodotti dell&#8217;apicoltura (7)</span></p></td><td><p><span>0,05</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p><span>0,05</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1050000</p></td><td><p><span>Anfibi e rettili</span></p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1060000</p></td><td><p><span>Animali invertebrati terrestri</span></p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1070000</p></td><td><p><span>Animali vertebrati terrestri selvatici</span></p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td><td><p>0,01<a>&#160;(<span>*2</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>1100000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - PESCI, PRODOTTI ITTICI E ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI D&#8217;ACQUA MARINA E D&#8217;ACQUA DOLCE (8)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1200000</p></td><td><p><span>PRODOTTI O LORO PARTI DESTINATI ESCLUSIVAMENTE ALLA PRODUZIONE DI MANGIMI (8)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1300000</p></td><td><p><span>PRODOTTI ALIMENTARI TRASFORMATI (9)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(F)</p></td><td><p>=</p></td><td><p> Liposolubile&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l&#8217;allegato III &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>nella parte A, le colonne relative a flufenoxuron, oxadiazon e fosalone sono soppresse;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nella parte B, la colonna relativa ad azinfos metile &#232; soppressa;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>nell&#8217;allegato IV la voce relativa a &#171;repellenti: tallolio&#187; &#232; soppressa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>nell&#8217;allegato V sono aggiunte le seguenti colonne relative a oxadiazon e &#171;repellenti: tallolio&#187;:</p><p>&#171;Residui e livelli massimi di residui (mg/kg) di antiparassitari</p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Numero di codice</span></p></td><td><p><span>Gruppi ed esempi di singoli prodotti ai quali si applicano gli LMR (a)</span><a>&#160;(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>Oxadiazon</p></td><td><p>Repellenti: tallolio</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td></tr><tr><td><p>0100000</p></td><td><p><span>FRUTTA FRESCA O CONGELATA; FRUTTA A GUSCIO</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>0110000</p></td><td><p><span>Agrumi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110010</p></td><td><p>Pompelmi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110020</p></td><td><p>Arance dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110030</p></td><td><p>Limoni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110040</p></td><td><p>Limette/lime</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110050</p></td><td><p>Mandarini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0110990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120000</p></td><td><p><span>Frutta a guscio</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120010</p></td><td><p>Mandorle dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120020</p></td><td><p>Noci del Brasile</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120030</p></td><td><p>Noci di anacardi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120040</p></td><td><p>Castagne e marroni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120050</p></td><td><p>Noci di cocco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120060</p></td><td><p>Nocciole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120070</p></td><td><p>Noci del Queensland</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120080</p></td><td><p>Noci di pec&#224;n</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120090</p></td><td><p>Pinoli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120100</p></td><td><p>Pistacchi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120110</p></td><td><p>Noci comuni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0120990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130000</p></td><td><p><span>Pomacee</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130010</p></td><td><p>Mele</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130020</p></td><td><p>Pere</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130030</p></td><td><p>Cotogne</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130040</p></td><td><p>Nespole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130050</p></td><td><p>Nespole del Giappone</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0130990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140000</p></td><td><p><span>Drupacee</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140010</p></td><td><p>Albicocche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140020</p></td><td><p>Ciliege (dolci)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140030</p></td><td><p>Pesche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140040</p></td><td><p>Prugne</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0140990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0150000</p></td><td><p><span>Bacche e piccola frutta</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0151000</p></td><td><p><span>a) Uve</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0151010</p></td><td><p>Uve da tavola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0151020</p></td><td><p>Uve da vino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0152000</p></td><td><p><span>b) Fragole</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153000</p></td><td><p><span>c) Frutti di piante arbustive</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153010</p></td><td><p>More di rovo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153020</p></td><td><p>More selvatiche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153030</p></td><td><p>Lamponi (rossi e gialli)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0153990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154000</p></td><td><p><span>d) Altra piccola frutta e bacche</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154010</p></td><td><p>Mirtilli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154020</p></td><td><p>Mirtilli giganti americani</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154030</p></td><td><p>Ribes a grappoli (nero, rosso e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154040</p></td><td><p>Uva spina/grossularia (verde, rossa e gialla)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154050</p></td><td><p>Rosa canina (cinorrodonti)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154060</p></td><td><p>More di gelso (nero e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154070</p></td><td><p>Azzeruoli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154080</p></td><td><p>Bacche di sambuco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0154990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0160000</p></td><td><p><span>Frutta varia con</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161000</p></td><td><p><span>a) Frutta con buccia commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161010</p></td><td><p>Datteri</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161020</p></td><td><p>Fichi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161030</p></td><td><p>Olive da tavola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161040</p></td><td><p>Kumquat</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161050</p></td><td><p>Carambole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161060</p></td><td><p>Cachi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161070</p></td><td><p>Jambul/jambolan</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0161990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162000</p></td><td><p><span>b) Frutti piccoli con buccia non commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162010</p></td><td><p>Kiwi (verdi, rossi, gialli)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162020</p></td><td><p>Litci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162030</p></td><td><p>Frutti della passione/maracuja</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162040</p></td><td><p>Fichi d&#8217;India/fichi di cactus</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162050</p></td><td><p>Melastelle/cainette</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162060</p></td><td><p>Cachi di Virginia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0162990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163000</p></td><td><p><span>c) Frutti grandi con buccia non commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163010</p></td><td><p>Avocado</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163020</p></td><td><p>Banane</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163030</p></td><td><p>Manghi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163040</p></td><td><p>Papaie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163050</p></td><td><p>Melograni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163060</p></td><td><p>Cerimolia/cherimolia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163070</p></td><td><p>Guaiave/guave</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163080</p></td><td><p>Ananas</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163090</p></td><td><p>Frutti dell&#8217;albero del pane</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163100</p></td><td><p>Durian</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163110</p></td><td><p>Anona/graviola/guanabana</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0163990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0200000</p></td><td><p><span>ORTAGGI FRESCHI O CONGELATI</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>0210000</p></td><td><p><span>Ortaggi a radice e tubero</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0211000</p></td><td><p><span>a) Patate</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212000</p></td><td><p><span>b) Ortaggi a radice e tubero tropicali</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212010</p></td><td><p>Radici di cassava/manioca</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212020</p></td><td><p>Patate dolci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212030</p></td><td><p>Ignami</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212040</p></td><td><p>Maranta/arrow root</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0212990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213000</p></td><td><p><span>c) Altri ortaggi a radice e tubero, eccetto le barbabietole da zucchero</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213010</p></td><td><p>Bietole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213020</p></td><td><p>Carote</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213030</p></td><td><p>Sedano rapa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213050</p></td><td><p>Topinambur</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213060</p></td><td><p>Pastinaca</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213070</p></td><td><p>Prezzemolo a grossa radice/ prezzemolo di Amburgo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213080</p></td><td><p>Ravanelli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213090</p></td><td><p>Salsefrica</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213100</p></td><td><p>Rutabaga</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213110</p></td><td><p>Rape</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0213990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220000</p></td><td><p><span>Ortaggi a bulbo</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220010</p></td><td><p>Aglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220020</p></td><td><p>Cipolle</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220030</p></td><td><p>Scalogni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220040</p></td><td><p>Cipolline/cipolle verdi e cipollette</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0220990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0230000</p></td><td><p><span>Ortaggi a frutto</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231000</p></td><td><p><span>a) Solanacee e malvacee</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231010</p></td><td><p>Pomodori</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231020</p></td><td><p>Peperoni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231030</p></td><td><p>Melanzane</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231040</p></td><td><p>Gombi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0231990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232000</p></td><td><p><span>b) Cucurbitacee con buccia commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232010</p></td><td><p>Cetrioli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232020</p></td><td><p>Cetriolini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232030</p></td><td><p>Zucchine</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0232990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233000</p></td><td><p><span>c) Cucurbitacee con buccia non commestibile</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233010</p></td><td><p>Meloni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233020</p></td><td><p>Zucche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233030</p></td><td><p>Cocomeri/angurie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0233990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0234000</p></td><td><p><span>d) Mais dolce</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0239000</p></td><td><p><span>e) Altri ortaggi a frutto</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0240000</p></td><td><p><span>Cavoli (escluse le radici di brassica e i prodotti baby leaf di brassica)</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241000</p></td><td><p><span>a) Cavoli a infiorescenza</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241010</p></td><td><p>Cavoli broccoli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241020</p></td><td><p>Cavolfiori</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0241990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242000</p></td><td><p><span>b) Cavoli a testa</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242010</p></td><td><p>Cavoletti di Bruxelles</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242020</p></td><td><p>Cavoli cappucci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0242990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243000</p></td><td><p><span>c) Cavoli a foglia</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243010</p></td><td><p>Cavoli cinesi/pe-tsai</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243020</p></td><td><p>Cavoli ricci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0243990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0244000</p></td><td><p><span>d) Cavoli rapa</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0250000</p></td><td><p><span>Ortaggi a foglia, erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251000</p></td><td><p><span>a) Lattughe e insalate</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251010</p></td><td><p>Dolcetta/valerianella/gallinella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251020</p></td><td><p>Lattughe</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251030</p></td><td><p>Scarola/indivia a foglie larghe</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251040</p></td><td><p>Crescione e altri germogli e gemme</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251050</p></td><td><p>Barbarea</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251060</p></td><td><p>Rucola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251070</p></td><td><p>Senape juncea</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251080</p></td><td><p>Prodotti baby leaf (comprese le brassicacee)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0251990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252000</p></td><td><p><span>b) Foglie di spinaci e simili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252010</p></td><td><p>Spinaci</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252020</p></td><td><p>Portulaca/porcellana</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252030</p></td><td><p>Bietole da foglia e da costa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0252990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0253000</p></td><td><p><span>c) Foglie di vite e foglie di specie simili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0254000</p></td><td><p><span>d) Crescione acquatico</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0255000</p></td><td><p><span>e) Cicoria Witloof/cicoria belga</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256000</p></td><td><p><span>f) Erbe fresche e fiori commestibili</span></p></td><td><p><span>0,02</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256010</p></td><td><p>Cerfoglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256020</p></td><td><p>Erba cipollina</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256030</p></td><td><p>Foglie di sedano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256040</p></td><td><p>Prezzemolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256050</p></td><td><p>Salvia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256060</p></td><td><p>Rosmarino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256070</p></td><td><p>Timo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256080</p></td><td><p>Basilico e fiori commestibili</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256090</p></td><td><p>Foglie di alloro/lauro</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256100</p></td><td><p>Dragoncello</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0256990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260000</p></td><td><p><span>Legumi</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260010</p></td><td><p>Fagioli (con baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260020</p></td><td><p>Fagioli (senza baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260030</p></td><td><p>Piselli (con baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260040</p></td><td><p>Piselli (senza baccello)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260050</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0260990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270000</p></td><td><p><span>Ortaggi a stelo</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270010</p></td><td><p>Asparagi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270020</p></td><td><p>Cardi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270030</p></td><td><p>Sedani</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270040</p></td><td><p>Finocchi dolci/finocchini/finocchi di Firenze</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270050</p></td><td><p>Carciofi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270060</p></td><td><p>Porri</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270070</p></td><td><p>Rabarbaro</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270080</p></td><td><p>Germogli di bamb&#249;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270090</p></td><td><p>Cuori di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0270990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280000</p></td><td><p><span>Funghi, muschi e licheni</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280010</p></td><td><p>Funghi coltivati</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280020</p></td><td><p>Funghi selvatici</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0280990</p></td><td><p>Muschi e licheni</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0290000</p></td><td><p><span>Alghe e organismi procarioti</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300000</p></td><td><p><span>LEGUMI SECCHI</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>0300010</p></td><td><p>Fagioli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300020</p></td><td><p>Lenticchie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300030</p></td><td><p>Piselli</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300040</p></td><td><p>Lupini/semi di lupini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0300990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0400000</p></td><td><p><span>SEMI E FRUTTI OLEAGINOSI</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>0401000</p></td><td><p><span>Semi oleaginosi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401010</p></td><td><p>Semi di lino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401020</p></td><td><p>Semi di arachide</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401030</p></td><td><p>Semi di papavero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401040</p></td><td><p>Semi di sesamo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401050</p></td><td><p>Semi di girasole</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401060</p></td><td><p>Semi di colza</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401070</p></td><td><p>Semi di soia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401080</p></td><td><p>Semi di senape</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401090</p></td><td><p>Semi di cotone</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401100</p></td><td><p>Semi di zucca</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401110</p></td><td><p>Semi di cartamo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401120</p></td><td><p>Semi di borragine</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401130</p></td><td><p>Semi di camelina/dorella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401140</p></td><td><p>Semi di canapa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401150</p></td><td><p>Semi di ricino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0401990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402000</p></td><td><p><span>Frutti oleaginosi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402010</p></td><td><p>Olive da olio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402020</p></td><td><p>Semi di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402030</p></td><td><p>Frutti di palma</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402040</p></td><td><p>Capoc</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0402990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500000</p></td><td><p><span>CEREALI</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>0500010</p></td><td><p>Orzo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500020</p></td><td><p>Grano saraceno e altri pseudo-cereali</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500030</p></td><td><p>Mais/granturco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500040</p></td><td><p>Miglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500050</p></td><td><p>Avena</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500060</p></td><td><p>Riso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500070</p></td><td><p>Segale</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500080</p></td><td><p>Sorgo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500090</p></td><td><p>Frumento</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0500990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0600000</p></td><td><p><span>T&#200;, CAFF&#200;, INFUSIONI DI ERBE E CARRUBE</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>0610000</p></td><td><p><span>T&#232;</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0620000</p></td><td><p><span>Chicchi di caff&#232;</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0630000</p></td><td><p><span>Infusioni di erbe da</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631000</p></td><td><p><span>a) Fiori</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631010</p></td><td><p>Camomilla</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631020</p></td><td><p>Ibisco/rosella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631030</p></td><td><p>Rosa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631040</p></td><td><p>Gelsomino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631050</p></td><td><p>Tiglio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0631990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632000</p></td><td><p><span>b) Foglie ed erbe</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632010</p></td><td><p>Fragola</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632020</p></td><td><p>Rooibos</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632030</p></td><td><p>Mate</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0632990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633000</p></td><td><p><span>c) Radici</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633010</p></td><td><p>Valeriana</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633020</p></td><td><p>Ginseng</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0633990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0639000</p></td><td><p><span>d) Altre parti della pianta</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0640000</p></td><td><p><span>Semi di cacao</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0650000</p></td><td><p><span>Carrube/pane di san Giovanni</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0700000</p></td><td><p><span>LUPPOLO</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>0800000</p></td><td><p><span>SPEZIE</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>0810000</p></td><td><p><span>Semi</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810010</p></td><td><p>Anice verde</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810020</p></td><td><p>Grano nero/cumino nero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810030</p></td><td><p>Sedano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810040</p></td><td><p>Coriandolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810050</p></td><td><p>Cumino</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810060</p></td><td><p>Aneto</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810070</p></td><td><p>Finocchio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810080</p></td><td><p>Fieno greco</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810090</p></td><td><p>Noce moscata</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0810990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820000</p></td><td><p><span>Frutta</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820010</p></td><td><p>Pimenti (della Giamaica)/pepe garofanato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820020</p></td><td><p>Pepe di Sichuan</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820030</p></td><td><p>Carvi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820040</p></td><td><p>Cardamomo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820050</p></td><td><p>Bacche di ginepro</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820060</p></td><td><p>Pepe (nero, verde e bianco)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820070</p></td><td><p>Vaniglia</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820080</p></td><td><p>Tamarindo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0820990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0830000</p></td><td><p><span>Spezie da corteccia</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0830010</p></td><td><p>Cannella</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0830990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840000</p></td><td><p><span>Spezie da radici e rizomi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840010</p></td><td><p>Liquirizia</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840020</p></td><td><p>Zenzero (10)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840030</p></td><td><p>Curcuma</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840040</p></td><td><p>Barbaforte/rafano/cren (11)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0840990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850000</p></td><td><p><span>Spezie da boccioli</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850010</p></td><td><p>Chiodi di garofano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850020</p></td><td><p>Capperi</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0850990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0860000</p></td><td><p><span>Spezie da pistilli di fiori</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0860010</p></td><td><p>Zafferano</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0860990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0870000</p></td><td><p><span>Spezie da arilli</span></p></td><td><p>0,05<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0870010</p></td><td><p>Macis</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0870990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900000</p></td><td><p><span>PIANTE DA ZUCCHERO</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>0900010</p></td><td><p>Barbabietole da zucchero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900020</p></td><td><p>Canne da zucchero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900030</p></td><td><p>Radici di cicoria</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>0900990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1000000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - ANIMALI TERRESTRI</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>0,01</span></p></td></tr><tr><td><p>1010000</p></td><td><p><span>Prodotti ottenuti da</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011000</p></td><td><p><span>a) Suini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1011990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012000</p></td><td><p><span>b) Bovini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1012990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013000</p></td><td><p><span>c) Ovini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1013990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014000</p></td><td><p><span>d) Caprini</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1014990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015000</p></td><td><p><span>e) Equidi</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1015990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016000</p></td><td><p><span>f) Pollame</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1016990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017000</p></td><td><p><span>g) Altri animali terrestri d&#8217;allevamento</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017010</p></td><td><p>Muscolo</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017020</p></td><td><p>Grasso</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017030</p></td><td><p>Fegato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017040</p></td><td><p>Rene</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017050</p></td><td><p>Frattaglie commestibili (diverse da fegato e rene)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1017990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020000</p></td><td><p><span>Latte</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020010</p></td><td><p>Bovini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020020</p></td><td><p>Ovini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020030</p></td><td><p>Caprini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020040</p></td><td><p>Equini</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1020990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030000</p></td><td><p><span>Uova di volatili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030010</p></td><td><p>Galline</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030020</p></td><td><p>Anatre</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030030</p></td><td><p>Oche</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030040</p></td><td><p>Quaglie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1030990</p></td><td><p>Altri (2)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1040000</p></td><td><p><span>Miele e altri prodotti dell&#8217;apicoltura (7)</span></p></td><td><p><span>0,05</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1050000</p></td><td><p><span>Anfibi e rettili</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1060000</p></td><td><p><span>Animali invertebrati terrestri</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1070000</p></td><td><p><span>Animali vertebrati terrestri selvatici</span></p></td><td><p><span>0,01</span><a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1100000</p></td><td><p><span>PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE - PESCI, PRODOTTI ITTICI E ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI D&#8217;ACQUA MARINA E D&#8217;ACQUA DOLCE (8)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1200000</p></td><td><p><span>PRODOTTI O LORO PARTI DESTINATI ESCLUSIVAMENTE ALLA PRODUZIONE DI MANGIMI (8)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1300000</p></td><td><p><span>PRODOTTI ALIMENTARI TRASFORMATI (9)</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <note> ( *1 ) Limite di determinazione analitica ( 1 ) Per l'elenco completo dei prodotti di origine vegetale e animale ai quali si applicano gli LMR occorre fare riferimento all'allegato I. ( *2 ) Limite di determinazione analitica ( 2 ) Per l'elenco completo dei prodotti di origine vegetale e animale ai quali si applicano gli LMR fare riferimento all'allegato I. ( *3 ) Limite di determinazione analitica ( 3 ) Per l'elenco completo dei prodotti di origine vegetale e animale ai quali si applicano gli LMR occorre fare riferimento all'allegato I.» </note>
ITA
32020R1633
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>19.4.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 103/41</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/600 DELLA COMMISSIONE del 15 aprile 2016 che modifica la decisione 2007/453/CE in merito alla qualifica sanitaria con riguardo alla BSE della Romania [notificata con il numero C(2016) 2186] (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili ( 1 ) , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2, terzo comma, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 999/2001 stabilisce che gli Stati membri, i paesi terzi o le loro regioni (&#171;paesi o regioni&#187;) vanno classificati in base alla loro qualifica sanitaria con riguardo all'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) in una delle tre categorie seguenti: rischio trascurabile di BSE, rischio controllato di BSE e rischio indeterminato di BSE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'allegato della decisione 2007/453/CE della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a> elenca i paesi o le regioni sulla base della loro qualifica sanitaria con riguardo alla BSE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) svolge un ruolo di primo piano nella classificazione in categorie di paesi o regioni sulla base del loro rischio di BSE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel maggio 2014, con la risoluzione n. 18 relativa al riconoscimento del livello di rischio dei paesi membri riguardo all'encefalopatia spongiforme bovina, l'assemblea generale dell'OIE ha deciso di riconoscere alla Romania la qualifica sanitaria di &#171;rischio trascurabile di BSE&#187;<a>&#160;(<span>3</span>)</a>. In data 27 giugno 2014 la commissione scientifica per le malattie animali dell'OIE ha sospeso tale qualifica di &#171;rischio trascurabile di BSE&#187; in seguito alla notifica di un caso atipico di BSE pervenuta dalla Romania il 20 giugno 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel maggio 2015 l'assemblea generale dell'OIE ha modificato il capitolo sulla BSE contenuto nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'OIE (&#171;il codice&#187;) e ha aggiunto la seguente frase all'articolo 11.4.1: &#171;Ai fini del riconoscimento ufficiale della qualifica sanitaria di rischio di BSE, si esclude la BSE &#8220;atipica&#8221; come forma della malattia che si ritiene insorgere spontaneamente e con frequenza molto bassa in tutte le popolazioni bovine&#187;<a>&#160;(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Poich&#233; la qualifica sanitaria di &#171;rischio trascurabile di BSE&#187; della Romania &#232; stata sospesa a causa dell'individuazione di un caso atipico di BSE e poich&#233; la nuova versione del codice esclude la BSE atipica ai fini del riconoscimento ufficiale della qualifica del rischio di BSE, la commissione scientifica per le malattie animali dell'OIE ha deciso di ripristinare la qualifica di &#171;rischio trascurabile di BSE&#187; della Romania con effetto a decorrere dall'8&#160;dicembre 2015.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per tenere conto di tale decisione l'elenco dei paesi di cui all'allegato della decisione 2007/453/CE dovrebbe quindi essere modificato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione 2007/453/CE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato della decisione 2007/453/CE è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>la voce &#171;&#8212; Romania&#187; &#232; inserita nella parte &#171;<span>A. Paesi o regioni con un rischio trascurabile di BSE</span>&#187;, dopo &#171;&#8212; Portogallo&#187; e prima di &#171;&#8212; Slovenia&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>la voce &#171;&#8212; Romania&#187; &#232; soppressa nella parte &#171;<span>B. Paesi o regioni con un rischio controllato di BSE</span>&#187;.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 15 aprile 2016 Per la Commissione Vytenis ANDRIUKAITIS Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1 . ( 2 ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( 3 ) http://www.oie.int/fileadmin/Home/eng/Animal_Health_in_the_World/docs/pdf/2014_A_RESO-18_BSE.pdf ( 4 ) http://www.oie.int/index.php?id=169&L=0&htmfile=chapitre_bse.htm. </note>
ITA
32016D0600
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.6.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 177/32</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2020/741 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 maggio 2020 recante prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 192, paragrafo 1, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 1 ) , visto il parere del Comitato delle regioni ( 2 ) , deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 3 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Le crescenti pressioni cui sono sottoposte le risorse idriche dell&#8217;Unione determinano scarsit&#224; d&#8217;acqua e deterioramento della qualit&#224; delle acque. In particolare, i cambiamenti climatici, le condizioni meteorologiche imprevedibili e le siccit&#224; stanno contribuendo in misura significativa all&#8217;esaurimento delle riserve di acqua dolce dovuto all&#8217;agricoltura e allo sviluppo urbano.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L&#8217;Unione potrebbe migliorare la sua capacit&#224; di reazione di fronte alle crescenti pressioni sulle risorse idriche attraverso un pi&#249; ampio riutilizzo delle acque reflue trattate, limitando l&#8217;estrazione dai corpi idrici superficiali e sotterranei, riducendo l&#8217;impatto degli scarichi di acque reflue trattate nei corpi idrici, favorendo il risparmio idrico mediante l&#8217;utilizzo multiplo delle acque reflue urbane e garantendo nel contempo un elevato livello di protezione dell&#8217;ambiente. La direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a> menziona il riutilizzo dell&#8217;acqua, insieme alla promozione dell&#8217;uso nell&#8217;industria di tecnologie efficienti dal punto di vista idrico e di tecniche di irrigazione a basso consumo idrico, tra le misure supplementari che gli Stati membri possono decidere di applicare per conseguire gli obiettivi di tale direttiva, vale a dire un buono stato delle acque sotto il profilo qualitativo e quantitativo per quanto riguarda i corpi idrici superficiali e sotterranei. La direttiva 91/271/CEE del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a> dispone che le acque reflue che siano state sottoposte a trattamento debbano essere riutilizzate ogniqualvolta ci&#242; risulti appropriato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Nella comunicazione intitolata &#171;Piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee&#187; del 14 novembre 2012, la Commissione evidenzia la necessit&#224; di istituire uno strumento di regolamentazione delle norme a livello dell&#8217;Unione per il riutilizzo dell&#8217;acqua, allo scopo di rimuovere gli ostacoli a un uso diffuso di tale opzione alternativa di fornitura dell&#8217;acqua, che pu&#242; in particolare contribuire a limitare la carenza idrica e a ridurre la vulnerabilit&#224; dei sistemi di erogazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La comunicazione della Commissione del 18 luglio 2007 intitolata &#171;Affrontare il problema della carenza idrica e della siccit&#224; nell&#8217;Unione europea&#187; stabilisce la gerarchia delle misure che gli Stati membri dovrebbero prendere in considerazione per gestire la scarsit&#224; d&#8217;acqua e le siccit&#224;. La comunicazione sostiene che, nelle regioni in cui tutte le misure di prevenzione sono state attuate conformemente alla gerarchizzazione delle opzioni idriche e in cui la domanda &#232; tuttora superiore alla disponibilit&#224; di acqua, al fine di ridurre l&#8217;impatto di siccit&#224; gravi si potrebbe considerare, in alcune circostanze e tenendo conto della dimensione costi-benefici, di utilizzare come approccio alternativo infrastrutture aggiuntive di erogazione idrica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il Parlamento europeo, nella sua risoluzione del 9 ottobre 2008 su come affrontare il problema della carenza idrica e della siccit&#224; nell&#8217;Unione europea&#160;<a>(<span>6</span>)</a>, ricorda che nella gestione delle risorse idriche si dovrebbe privilegiare un approccio orientato alla domanda; tuttavia ritiene che l&#8217;Unione debba adottare un approccio olistico alla gestione delle risorse idriche, che abbini misure di gestione della domanda, misure per l&#8217;ottimizzazione delle risorse esistenti nel ciclo dell&#8217;acqua e misure per la creazione di nuove risorse, e che tale approccio debba includere considerazioni ambientali, sociali ed economiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nella sua comunicazione del 2 dicembre 2015 intitolata &#171;L&#8217;anello mancante &#8212; Piano d&#8217;azione per l&#8217;economia circolare&#187;, la Commissione si &#232; impegnata ad adottare una serie di azioni per promuovere il riutilizzo delle acque reflue trattate, compresa l&#8217;elaborazione di una proposta legislativa sulle prescrizioni minime applicabili al riutilizzo dell&#8217;acqua. La Commissione dovrebbe aggiornare il suo piano d&#8217;azione e mantenere le risorse idriche tra i settori prioritari d&#8217;intervento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Lo scopo del presente regolamento &#232; quello di favorire una maggiore diffusione di tale riutilizzo laddove opportuno ed efficiente in termini di costi, creando in tal modo un quadro che consenta agli Stati membri di praticare il riutilizzo dell&#8217;acqua qualora lo desiderino o ne abbiano necessit&#224;. Il riutilizzo dell&#8217;acqua &#232; un&#8217;alternativa promettente per molti Stati membri: attualmente, tuttavia, solo un piccolo numero di essi pratica il riutilizzo dell&#8217;acqua e ha adottato disposizioni legislative o norme nazionali a tale riguardo. Il presente regolamento dovrebbe essere sufficientemente flessibile da consentire la prosecuzione della pratica del riutilizzo dell&#8217;acqua agli utilizzatori finali di acque trattate, permettendo nel contempo che sia possibile per altri Stati membri di applicare tali norme allorch&#233; decidono di introdurre questa pratica in un secondo momento. Qualsiasi decisione di non praticare il riutilizzo dell&#8217;acqua dovrebbe essere debitamente giustificata sulla base dei criteri stabiliti nel presente regolamento e riesaminata periodicamente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La direttiva 2000/60/CE prevede che gli Stati membri che dispongono della necessaria flessibilit&#224; includano misure supplementari nei programmi di misure che essi adottano per sostenere gli sforzi tesi a conseguire gli obiettivi di qualit&#224; dell&#8217;acqua stabiliti da tale direttiva. L&#8217;elenco non limitativo delle misure supplementari di cui all&#8217;allegato VI, parte B, della direttiva 2000/60/CE contiene, tra le altre cose, misure tese a favorire il riutilizzo dell&#8217;acqua. In questo contesto, e in linea con una gerarchia dei provvedimenti che potrebbero essere presi in considerazione dagli Stati membri nella gestione della carenza idrica e della siccit&#224; e che promuovono misure di risparmio idrico e che danno minore priorit&#224; alla politica tariffaria e a soluzioni alternative, e tenendo in debito conto la dimensione costi-benefici, &#232; opportuno applicare le prescrizioni minime per il riutilizzo dell&#8217;acqua, stabilite dal presente regolamento, ogni volta che vengono riutilizzate acque reflue urbane trattate provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue urbane, conformemente alla direttiva 91/271/CEE, a fini irrigui in agricoltura.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Si stima che il riutilizzo delle acque reflue adeguatamente trattate, ad esempio quelle provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue urbane, abbia un minore impatto ambientale rispetto ad altri metodi alternativi di erogazione idrica, quali i trasferimenti d&#8217;acqua o la desalinizzazione. Tuttavia tale riutilizzo, che potrebbe ridurre gli sprechi d&#8217;acqua realizzando un risparmio idrico, rimane limitato nell&#8217;Unione. Ci&#242; sembra dovuto parzialmente all&#8217;elevato costo del sistema di riutilizzo delle acque reflue e alla mancanza di norme ambientali e sanitarie comuni dell&#8217;Unione per il riutilizzo dell&#8217;acqua, nonch&#233;, per quanto riguarda pi&#249; in particolare i prodotti agricoli, dovuto ai potenziali rischi per la salute e l&#8217;ambiente e nei potenziali ostacoli alla libera circolazione di tali prodotti irrigati con acque affinate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Si potranno conseguire norme sanitarie in materia di igiene alimentare applicabili ai prodotti agricoli irrigati con acque affinate soltanto se le prescrizioni in materia di qualit&#224; delle acque affinate destinate a fini irrigui in agricoltura non presentano differenze significative tra uno Stato membro e l&#8217;altro. L&#8217;armonizzazione delle prescrizioni contribuirebbe anche all&#8217;efficiente funzionamento del mercato interno per quanto riguarda tali prodotti. &#200; pertanto opportuno introdurre un livello minimo di armonizzazione definendo prescrizioni minime per la qualit&#224; e il monitoraggio dell&#8217;acqua. Tali prescrizioni minime dovrebbero consistere in parametri minimi applicabili alle acque affinate che sono basati sulle relazioni tecniche del Centro comune di ricerca della Commissione e dovrebbero rispecchiare le norme internazionali in materia di riutilizzo dell&#8217;acqua e in altre prescrizioni qualitative pi&#249; rigorose o supplementari che le autorit&#224; competenti imporranno, ove necessario, in aggiunta a eventuali misure di prevenzione pertinenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il riutilizzo dell&#8217;acqua a fini irrigui in agricoltura pu&#242; altres&#236; contribuire a promuovere l&#8217;economia circolare recuperando i nutrienti dalle acque affinate e applicandoli ai raccolti mediante tecniche di fertirrigazione. Il riutilizzo dell&#8217;acqua potrebbe in tal modo ridurre potenzialmente la necessit&#224; di applicazioni integrative di concime minerale. Gli utilizzatori finali dovrebbero essere informati del tenore di nutrienti delle acque affinate utilizzate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Il riutilizzo dell&#8217;acqua potrebbe contribuire al recupero dei nutrienti contenuti nelle acque reflue urbane trattate, e l&#8217;utilizzo delle acque affinate a fini di irrigazione nell&#8217;agricoltura e nella silvicoltura potrebbe essere un modo per restituire i nutrienti, quali ad esempio azoto, fosforo e potassio, ai cicli biogeochimici naturali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Fra i motivi individuati per spiegare la scarsa diffusione del riutilizzo dell&#8217;acqua nell&#8217;Unione rientrano gli ingenti investimenti necessari per ammodernare gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane e la mancanza di incentivi finanziari per applicare il riutilizzo dell&#8217;acqua al settore dell&#8217;agricoltura. Dette questioni potrebbero essere affrontate promuovendo regimi innovativi e incentivi economici per tenere conto adeguatamente dei costi e dei benefici socioeconomici e ambientali del riutilizzo dell&#8217;acqua.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Il rispetto delle prescrizioni minime per il riutilizzo dell&#8217;acqua dovrebbe essere coerente con la politica dell&#8217;Unione nel settore delle acque e contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile di cui all&#8217;Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare l&#8217;obiettivo 6 inteso a garantire a tutti la disponibilit&#224; e la gestione sostenibile dell&#8217;acqua e delle strutture igienico-sanitarie, nonch&#233; un significativo aumento del riciclaggio dell&#8217;acqua e del riutilizzo dell&#8217;acqua in condizioni sicure a livello mondiale, al fine di contribuire al conseguimento dell&#8217;obiettivo di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite n. 12 relativo a modelli sostenibili di produzione e consumo. Inoltre, il presente regolamento intende assicurare l&#8217;applicazione dell&#8217;articolo 37 della Carta dei diritti fondamentali dell&#8217;Unione europea relativo alla tutela dell&#8217;ambiente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>In alcuni casi i gestori degli impianti di affinamento trasportano e conservano le acque affinate anche dopo l&#8217;uscita dall&#8217;impianto di affinamento, prima di consegnarle ai successivi soggetti della catena, quali il gestore della distribuzione delle acque affinate, il gestore dello stoccaggio delle acque affinate o l&#8217;utilizzatore finale. &#200; necessario definire il punto di conformit&#224; per chiarire dove cessa la responsabilit&#224; del gestore degli impianti di affinamento e dove inizia la responsabilit&#224; del successivo soggetto della catena.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>La gestione dei rischi dovrebbe consistere nell&#8217;individuazione e gestione dei rischi in modo proattivo e dovrebbe integrare il concetto di produzione di acque affinate della particolare qualit&#224; richiesta per usi specifici. La valutazione del rischio dovrebbe poggiare sui principali elementi della gestione dei rischi e individuare eventuali prescrizioni supplementari relative alla qualit&#224; dell&#8217;acqua necessarie per garantire un livello sufficiente di protezione dell&#8217;ambiente e della salute umana e animale. A tal fine, i piani di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell&#8217;acqua dovrebbero assicurare che le acque affinate siano utilizzate e gestite in maniera sicura e che non ci siano rischi per la salute umana e animale o per l&#8217;ambiente. Al fine di elaborare tali piani di gestione dei rischi si potrebbero utilizzare gli orientamenti o le norme internazionali vigenti, ad esempio gli orientamenti per la valutazione e la gestione dei rischi per la salute riguardo al riutilizzo di acqua non potabile (ISO 20426:2018), gli orientamenti per l&#8217;utilizzo delle acque reflue trattate per progetti di irrigazione (ISO 16075:2015) o gli orientamenti dell&#8217;Organizzazione mondiale della sanit&#224; (OMS).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Le prescrizioni in materia di qualit&#224; dell&#8217;acqua destinata al consumo umano sono stabilite dalla direttiva 98/83/CE del Consiglio&#160;<a>(<span>7</span>)</a>. Gli Stati membri dovrebbero adottare misure adeguate per garantire che le attivit&#224; di riutilizzo dell&#8217;acqua non causino un deterioramento della qualit&#224; dell&#8217;acqua destinata al consumo umano. Per tale ragione, il piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell&#8217;acqua dovrebbe prestare particolare attenzione alla protezione dei corpi idrici utilizzati per l&#8217;estrazione di acque destinate al consumo umano e delle relative zone di salvaguardia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>La cooperazione e l&#8217;interazione tra le diverse parti coinvolte nel processo di depurazione dell&#8217;acqua dovrebbero essere una condizione preliminare all&#8217;istituzione di procedure per il trattamento di depurazione, conformemente alle prescrizioni per gli usi specifici, e per poter programmare l&#8217;erogazione di acque affinate in relazione alla domanda degli utilizzatori finali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Al fine di proteggere efficacemente l&#8217;ambiente e la salute umana e animale, occorre che i gestori degli impianti di affinamento siano responsabili in via primaria della qualit&#224; delle acque affinate al punto di conformit&#224;. Per conformarsi alle prescrizioni minime di cui al presente regolamento e alle eventuali altre condizioni stabilite dall&#8217;autorit&#224; competente, i gestori degli impianti di affinamento dovrebbero monitorare la qualit&#224; delle acque affinate. &#200; pertanto opportuno stabilire le prescrizioni minime applicabili al monitoraggio, definendo le frequenze delle attivit&#224; ordinarie di monitoraggio e la tempistica e gli obiettivi prestazionali del controllo di validazione. Alcune prescrizioni applicabili alle attivit&#224; ordinarie di monitoraggio sono specificate nella direttiva 91/271/CEE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Il presente regolamento dovrebbe contemplare le acque affinate ottenute da acque reflue che sono state raccolte in reti fognarie, che sono state trattate in impianti di trattamento delle acque reflue urbane in conformit&#224; della direttiva 91/271/CEE e che seguono ulteriori trattamenti nell&#8217;impianto di trattamento delle acque reflue urbane, o in un impianto di affinamento, per soddisfare i parametri di cui all&#8217;allegato I del presente regolamento. A norma della direttiva 91/271/CEE, per gli agglomerati con un numero di abitanti equivalenti (a.e.) inferiore a 2&#160;000 non vige l&#8217;obbligo di essere provvisti di reti fognarie. Ciononostante, le acque reflue urbane provenienti da agglomerati con un numero di a.e. inferiore a 2&#160;000 che confluiscono in reti fognarie dovrebbero essere soggette a un trattamento appropriato prima dello scarico di tali acque reflue in acque dolci o in estuari, a norma della direttiva 91/271/CEE. In tale contesto, le acque reflue provenienti da agglomerati con un numero di a.e. inferiore a 2&#160;000 dovrebbero rientrare nell&#8217;ambito di applicazione del presente regolamento solo quando confluiscono in una rete fognaria e sono soggette a trattamento in un impianto di trattamento delle acque reflue urbane. Analogamente, il presente regolamento non dovrebbe riguardare le acque reflue industriali biodegradabili provenienti da impianti appartenenti ai settori industriali di cui all&#8217;allegato III della direttiva 91/271/CEE, a meno che le acque reflue provenienti da tali impianti confluiscano in una rete fognaria e siano soggette a trattamento in un impianto di trattamento delle acque reflue urbane.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Il riutilizzo delle acque reflue urbane trattate a fini irrigui in agricoltura costituisce un intervento orientato al mercato, basato sulle richieste e sulle esigenze del settore agricolo, in particolare in taluni Stati membri che devono far fronte a penurie di risorse idriche. I gestori degli impianti di affinamento e gli utilizzatori finali dovrebbero collaborare per far s&#236; che l&#8217;acqua affinata prodotta conformemente alle prescrizioni minime di qualit&#224; stabilite dal presente regolamento soddisfi le esigenze degli utilizzatori finali per quanto riguarda le categorie di colture. Nei casi in cui le classi di qualit&#224; delle acque prodotte dai gestori degli impianti di affinamento non siano compatibili con la categoria di coltura e con la tecnica di irrigazione gi&#224; presenti nell&#8217;area servita, ad esempio in un sistema collettivo di fornitura, &#232; possibile giungere a prescrizioni in materia di qualit&#224; dell&#8217;acqua utilizzando, in una fase successiva, vari metodi di trattamento delle acque, da soli o in combinazione con opzioni diverse dall&#8217;affinamento delle acque trattate, in linea con l&#8217;approccio multibarriera.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Al fine di garantire un riutilizzo ottimale delle risorse idriche reflue urbane, gli utilizzatori finali dovrebbero ricevere la formazione per garantire che utilizzino acqua della pertinente classe di acque affinate. Se la destinazione di uno specifico tipo di coltura &#232; sconosciuto o quando ve ne siano molteplici, &#232; opportuno utilizzare acqua affinata della classe pi&#249; elevata, a meno che non vengano applicate opportune barriere che consentano di raggiungere la qualit&#224; richiesta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>&#200; necessario garantire che l&#8217;utilizzo delle acque affinate sia sicuro, in modo da incoraggiare il riutilizzo dell&#8217;acqua a livello dell&#8217;Unione e rafforzare la fiducia del pubblico in tale pratica. La produzione e l&#8217;erogazione di acque affinate a fini irrigui in agricoltura dovrebbero pertanto essere consentite solo sulla base di un permesso concesso dalle autorit&#224; competenti degli Stati membri. Al fine di garantire un approccio armonizzato a livello dell&#8217;Unione, nonch&#233; la tracciabilit&#224; delle acque affinate e la trasparenza, le norme sostanziali applicabili a tali permessi dovrebbero essere definite a livello di Unione. Le modalit&#224; dettagliate delle procedure per la concessione dei permessi, come ad esempio la designazione delle autorit&#224; competenti e i termini, dovrebbero tuttavia essere stabilite dagli Stati membri. Gli Stati membri dovrebbero poter applicare le procedure vigenti per la concessione dei permessi, che dovrebbero essere adattate per tener conto delle prescrizioni introdotte dal presente regolamento. Nel designare le parti responsabili dell&#8217;elaborazione del piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell&#8217;acqua e l&#8217;autorit&#224; competente per la concessione del permesso per la produzione e l&#8217;erogazione delle acque affinate, gli Stati membri dovrebbero fare in modo che non vi siano conflitti di interessi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Se sono necessari un gestore della distribuzione delle acque affinate e un gestore dello stoccaggio delle acque affinate, tali gestori dovrebbero poter essere soggetti all&#8217;obbligo di permesso. Se sono soddisfatti tutti i requisiti per il rilascio del permesso, l&#8217;autorit&#224; competente nello Stato membro dovrebbe rilasciare un permesso contenente tutte le condizioni e le misure necessarie stabilite nel piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell&#8217;acqua.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Ai fini del presente regolamento &#232; opportuno che le attivit&#224; di trattamento e quelle di depurazione delle acque reflue urbane possano avvenire all&#8217;interno di uno stesso luogo fisico, mediante la stessa struttura o attraverso pi&#249; strutture separate. Inoltre, il gestore dell&#8217;impianto di trattamento e il gestore dell&#8217;impianto di affinamento dovrebbero poter coincidere.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Le autorit&#224; competenti dovrebbero verificare la conformit&#224; delle acque affinate alle condizioni indicate nel pertinente permesso. In caso di mancata conformit&#224;, tali autorit&#224; dovrebbero imporre alle parti responsabili di adottare le misure necessarie per garantire che le acque affinate siano conformi. &#200; opportuno sospendere l&#8217;erogazione delle acque affinate ogniqualvolta la mancata conformit&#224; comporti un significativo rischio per l&#8217;ambiente o per la salute umana o animale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Le disposizioni del presente regolamento dovrebbero essere complementari alle prescrizioni previste da altri atti legislativi dell&#8217;Unione, in particolare per quanto riguarda i possibili rischi per la salute e l&#8217;ambiente.Onde assicurare un approccio olistico nei confronti degli eventuali rischi per l&#8217;ambiente e la salute umana e animale, i gestori degli impianti di affinamento e le autorit&#224; competenti dovrebbero tener conto delle prescrizioni stabilite in altre pertinenti normative dell&#8217;Unione, e segnatamente: le direttive 86/278/CEE&#160;<a>(<span>8</span>)</a> e 91/676/CEE&#160;<a>(<span>9</span>)</a> del Consiglio, le direttive 91/271/CEE, 98/83/CE e 2000/60/CE, i regolamenti (CE) n. 178/2002&#160;<a>(<span>10</span>)</a>, (CE) n. 852/2004&#160;<a>(<span>11</span>)</a>, (CE) n. 183/2005&#160;<a>(<span>12</span>)</a>, (CE) n. 396/2005&#160;<a>(<span>13</span>)</a> e (CE) n. 1069/2009&#160;<a>(<span>14</span>)</a> del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 2006/7/CE&#160;<a>(<span>15</span>)</a>, 2006/118/CE&#160;<a>(<span>16</span>)</a>, 2008/105/CE&#160;<a>(<span>17</span>)</a> e 2011/92/UE&#160;<a>(<span>18</span>)</a> del Parlamento europeo e del Consiglio, e i regolamenti (CE) n. 2073/2005&#160;<a>(<span>19</span>)</a>, (CE) n. 1881/2006&#160;<a>(<span>20</span>)</a> e (UE) n. 142/2011&#160;<a>(<span>21</span>)</a> della Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 852/2004 stabilisce norme generali per gli operatori del settore alimentare e contempla la produzione, la trasformazione, la distribuzione e l&#8217;immissione sul mercato degli alimenti destinati al consumo umano. Tale regolamento tratta della qualit&#224; sanitaria degli alimenti e uno dei suoi principi fondamentali &#232; che la responsabilit&#224; della sicurezza degli alimenti incombe in via primaria all&#8217;operatore del settore alimentare. Tale regolamento &#232; anche supportato di orientamenti dettagliati. A questo proposito &#232; di particolare rilevanza la Comunicazione della Commissione relativa agli orientamenti per la gestione dei rischi microbiologici nei prodotti ortofrutticoli freschi a livello di produzione primaria mediante una corretta igiene. Le prescrizioni minime per le acque affinate stabilite nel presente regolamento non impediscono agli operatori del settore alimentare di ottenere la qualit&#224; dell&#8217;acqua necessaria per conformarsi al regolamento (CE) n. 852/2004 utilizzando, in una fase successiva, vari metodi di trattamento delle acque, da soli o in combinazione con opzioni diverse dal trattamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Il riciclaggio e il riutilizzo delle acque reflue trattate hanno un notevole potenziale. Al fine di promuovere e incoraggiare il riutilizzo delle acque, l&#8217;indicazione di utilizzi specifici all&#8217;interno del presente regolamento non dovrebbe precludere agli Stati membri la possibilit&#224; di consentire l&#8217;utilizzo delle acque trattate per altri scopi, incluso a fini industriali, civili e ambientali, secondo quanto ritenuto necessario sulla base delle caratteristiche e delle esigenze nazionali, a condizione che sia garantito un elevato livello di protezione dell&#8217;ambiente e della salute umana e animale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Le autorit&#224; competenti dovrebbero cooperare con altre pertinenti autorit&#224;, attraverso lo scambio di informazioni, al fine di garantire la conformit&#224; con le pertinenti prescrizioni nazionali e dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Al fine di accrescere la fiducia nel riutilizzo dell&#8217;acqua dovrebbero essere fornite informazioni al pubblico. La diffusione di informazioni chiare, complete e aggiornate in materia di riutilizzo idrico garantirebbe una maggiore trasparenza e tracciabilit&#224; e potrebbe risultare di particolare utilit&#224; anche per altre autorit&#224; pertinenti che potrebbero considerare il riutilizzo idrico per un uso specifico. Al fine di incoraggiare il riutilizzo dell&#8217;acqua e al fine di rendere i soggetti interessati consapevoli dei benefici di tale pratica, promuovendone cos&#236; l&#8217;accettazione, gli Stati membri dovrebbero garantire lo sviluppo di campagne di informazione e sensibilizzazione adeguate alla portata del riutilizzo dell&#8217;acqua.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>L&#8217;istruzione e la formazione degli utilizzatori finali rivestono primaria importanza in quanto componenti dell&#8217;attuazione e del mantenimento di misure preventive. Nel piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell&#8217;acqua dovrebbero essere prese in considerazione misure preventive specifiche in relazione all&#8217;esposizione umana, quali l&#8217;uso di dispositivi di protezione individuale, il lavaggio delle mani e l&#8217;igiene personale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>La direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>22</span>)</a> mira a garantire il diritto di accesso all&#8217;informazione ambientale negli Stati membri in linea con la Convenzione sull&#8217;accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l&#8217;accesso alla giustizia in materia ambientale&#160;<a>(<span>23</span>)</a> (convenzione di Aarhus). La direttiva 2003/4/CE dispone obblighi di ampia portata intesi sia a rendere disponibili le informazioni ambientali su richiesta sia a diffonderle attivamente. La direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>24</span>)</a> tratta la condivisione delle informazioni territoriali, comprese serie di dati sui vari temi ambientali. &#200; importante che le disposizioni del presente regolamento relative all&#8217;accesso alle informazioni e alla condivisione di dati siano complementari alle citate direttive e non instaurino un diverso regime giuridico. Di conseguenza, le disposizioni del presente regolamento in materia di informazione del pubblico e in materia di informazioni sul controllo dell&#8217;attuazione dovrebbero lasciare impregiudicate le direttive 2003/4/CE e 2007/2/CE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>I dati forniti dagli Stati membri sono fondamentali per consentire alla Commissione di monitorare e valutare il presente regolamento riguardo gli obiettivi perseguiti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>A norma del punto 22 dell&#8217;accordo interistituzionale &#171;Legiferare meglio&#187; del 13 aprile 2016&#160;<a>(<span>25</span>)</a>, la Commissione dovrebbe procedere alla valutazione del presente regolamento. La valutazione dovrebbe essere basata sui cinque criteri di efficienza, efficacia, pertinenza, coerenza e valore aggiunto dell&#8217;Unione e dovrebbe servire da base per le valutazioni d&#8217;impatto di eventuali misure supplementari. La valutazione dovrebbe tenere conto dei progressi scientifici, in particolare per quanto riguarda l&#8217;impatto potenziale delle sostanze che destano crescente preoccupazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Le prescrizioni minime per il riutilizzo sicuro delle acque reflue urbane affinate rispecchiano le conoscenze scientifiche disponibili cos&#236; come le norme e le pratiche sul riutilizzo dell&#8217;acqua riconosciute a livello internazionale e garantiscono che tali acque possano essere utilizzate in maniera sicura a fini irrigui in agricoltura, onde assicurare un elevato livello di protezione dell&#8217;ambiente e della salute umana e animale. Alla luce dei risultati della valutazione del presente regolamento o qualora i nuovi sviluppi scientifici e il progresso tecnico lo rendano necessario, la Commissione dovrebbe poter valutare la necessit&#224; di rivedere le prescrizioni minime di cui all&#8217;allegato I, sezione 2, e, ove opportuno, dovrebbe presentare proposte legislative per la modifica del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Al fine di adeguare al progresso tecnico e scientifico i principali elementi della gestione dei rischi, &#232; opportuno delegare alla Commissione il potere di adottare atti conformemente all&#8217;articolo 290 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea per modificare i principali elementi della gestione dei rischi fissati nel presente regolamento. Inoltre, per garantire un elevato livello di protezione dell&#8217;ambiente e della salute umana e animale, la Commissione dovrebbe poter adottare anche atti delegati a integrazione dei principali elementi della gestione dei rischi fissati nel presente regolamento definendo specifiche tecniche. &#200; di particolare importanza che durante i lavori preparatori la Commissione svolga adeguate consultazioni, anche a livello di esperti, nel rispetto dei principi stabiliti nell&#8217;accordo interistituzionale &#171;Legiferare meglio&#187; del 13 aprile 2016. In particolare, al fine di garantire la parit&#224; di partecipazione alla preparazione degli atti delegati, il Parlamento europeo e il Consiglio ricevono tutti i documenti contemporaneamente agli esperti degli Stati membri, e i loro esperti hanno sistematicamente accesso alle riunioni dei gruppi di esperti della Commissione incaricati della preparazione di tali atti delegati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>Al fine di garantire condizioni uniformi per l&#8217;attuazione del presente regolamento, dovrebbero essere attribuite alla Commissione competenze di esecuzione per l&#8217;adozione di norme dettagliate relative al formato e alla presentazione delle informazioni che gli Stati membri devono fornire sul controllo dell&#8217;attuazione del presente regolamento, nonch&#233; relative al formato e alla presentazione del quadro generale a livello dell&#8217;Unione elaborato dall&#8217;Agenzia europea dell&#8217;ambiente. Tali competenze dovrebbero essere esercitate conformemente al regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>26</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>Lo scopo del presente regolamento &#232;, tra l&#8217;altro, quello di proteggere l&#8217;ambiente e la salute umana e animale. La Corte di giustizia ha pi&#249; volte dichiarato incompatibile con il carattere vincolante attribuito a una direttiva in forza dell&#8217;articolo 288, terzo comma, del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea, escludere, in linea di principio, la possibilit&#224; per gli interessati di far valere l&#8217;obbligo imposto da una direttiva possa essere fatto valere dagli interessati. Tale considerazione vale anche per un regolamento che mira a garantire che le acque affinate siano sicure a fini irrigui in agricoltura.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Gli Stati membri dovrebbero stabilire norme relative alle sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni del presente regolamento e dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per assicurarne l&#8217;applicazione. Le sanzioni dovrebbero essere effettive, proporzionate e dissuasive.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>Poich&#233; gli obiettivi del presente regolamento, segnatamente la protezione dell&#8217;ambiente e della salute umana e animale, non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri, ma, a motivo della portata e degli effetti dell&#8217;azione in questione, possono essere conseguiti meglio a livello di Unione, quest&#8217;ultima pu&#242; intervenire in base al principio di sussidiariet&#224; sancito dall&#8217;articolo 5 del trattato sull&#8217;Unione europea. Il presente regolamento si limita a quanto &#232; necessario per conseguire tali obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalit&#224; enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>&#200; necessario prevedere un periodo di tempo sufficiente affinch&#233; gli Stati membri istituiscano le infrastrutture amministrative necessarie all&#8217;applicazione del presente regolamento e affinch&#233; i gestori si preparino all&#8217;applicazione delle nuove norme.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>Al fine di sviluppare e promuovere il pi&#249; possibile il riutilizzo delle acque reflue adeguatamente trattate, e onde migliorare in misura significativa l&#8217;affidabilit&#224; delle acque reflue adeguatamente trattate e i metodi sostenibili per il loro utilizzo &#232; opportuno che l&#8217;Unione sostenga la ricerca e lo sviluppo in materia, tramite il programma Orizzonte Europa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>Il presente regolamento mira a incoraggiare l&#8217;utilizzo sostenibile dell&#8217;acqua. A tale scopo, la Commissione europea dovrebbe impegnarsi a utilizzare i programmi dell&#8217;Unione, fra cui il programma LIFE, per sostenere le iniziative locali di riutilizzo delle acque reflue adeguatamente trattate,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Oggetto e finalità 1. Il presente regolamento stabilisce le prescrizioni minime applicabili alla qualità dell’acqua e al relativo monitoraggio, nonché disposizioni sulla gestione dei rischi, e sull’utilizzo sicuro delle acque affinate nel quadro di una gestione integrata delle risorse idriche. 2. Finalità del presente regolamento è garantire la sicurezza delle acque affinate a fini irrigui in agricoltura, onde assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente e della salute umana e animale, promuovere l’economia circolare, favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, e contribuire agli obiettivi della direttiva 2000/60/CE affrontando in modo coordinato in tutta l’Unione il problema della scarsità idrica e le risultanti pressioni sulle risorse idriche, e contribuire di conseguenza anche al buon funzionamento del mercato interno. Articolo 2 Ambito d’applicazione 1. Il presente regolamento si applica ogni volta che le acque reflue urbane trattate sono riutilizzate, in conformità dell’articolo 12, paragrafo 1, della direttiva 91/271/CEE, a fini irrigui in agricoltura, come specificato nell’allegato I, sezione 1, del presente regolamento. 2. Uno Stato membro può decidere che non è opportuno riutilizzare l’acqua a fini irrigui in agricoltura in uno o più dei suoi distretti idrografici o parti di essi, tenendo conto dei criteri seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le condizioni geografiche e climatiche del distretto idrografico o parti di esso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le pressioni sulle altre risorse idriche e lo stato di queste ultime, compreso lo stato quantitativo dei corpi idrici sotterranei di cui alla direttiva 2000/60/CE;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le pressioni sui corpi idrici superficiali in cui le acque reflue urbane trattate sono scaricate e lo stato di tali corpi idrici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>i costi ambientali e in termini di risorse che comportano le acque affinate e altre risorse idriche.</p></td></tr></tbody></table> Una decisione adottata ai sensi del primo comma è debitamente giustificata sulla base dei criteri di cui a tale comma e presentata alla Commissione. Essa è riesaminata ove necessario, in particolare tenendo conto delle proiezioni relative ai cambiamenti climatici e delle strategie nazionali di adattamento ai cambiamenti climatici, e almeno ogni sei anni, tenendo conto dei piani di gestione dei bacini idrografici istituiti a norma della direttiva 2000/60/CE. 3. In deroga al paragrafo 1, i progetti di ricerca o i progetti pilota relativi agli impianti di affinamento possono essere esentati dal presente regolamento laddove l’autorità competente accerti che siano soddisfatti i criteri seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il progetto di ricerca o il progetto pilota non sar&#224; condotto in un corpo idrico utilizzato per l&#8217;estrazione di acque destinate al consumo umano o in una relativa zona di salvaguardia designata ai sensi della direttiva 2000/60/CE;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il progetto di ricerca o il progetto pilota sar&#224; oggetto di opportuno monitoraggio.</p></td></tr></tbody></table> Qualsiasi esenzione a norma del presente paragrafo è limitata a un massimo di cinque anni. Nessun raccolto risultante da un progetto di ricerca o un progetto pilota esentato a norma del presente paragrafo è immesso sul mercato. 4. Il presente regolamento si applica fatto salvo il regolamento (CE) n. 852/2004 e non impedisce agli operatori del settore alimentare di ottenere la qualità dell’acqua necessaria per conformarsi a tale regolamento utilizzando, in una fase successiva, vari metodi di trattamento delle acque, da soli o in combinazione con opzioni diverse dal trattamento, né di utilizzare fonti idriche alternative a fini irrigui in agricoltura. Articolo 3 Definizioni Ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>&#171;autorit&#224; competente&#187;: un&#8217;autorit&#224; o un organismo designato da uno Stato membro per adempiere ai propri obblighi risultanti dall&#8217;applicazione del presente regolamento relativi alla concessione di permessi per la produzione o l&#8217;erogazione di acque affinate, relativi alle esenzioni per progetti di ricerca o progetti pilota e relativi alle verifiche della conformit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>&#171;utilizzatore finale&#187;: una persona fisica o giuridica, sia un soggetto pubblico o privato, che utilizza acque affinate a fini irrigui in agricoltura;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#171;acque reflue urbane&#187;: le acque reflue urbane quali definite all&#8217;articolo 2, punto 1, della direttiva 91/271/CEE;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>&#171;acque affinate&#187;: le acque reflue urbane che sono state trattate conformemente ai requisiti di cui alla direttiva 91/271/CEE e sono state sottoposte a ulteriore trattamento in un impianto di affinamento conformemente all&#8217;allegato I, sezione 2, del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>&#171;un impianto di affinamento&#187;: un impianto di trattamento delle acque reflue urbane o altra struttura che effettua un ulteriore trattamento delle acque reflue urbane conformemente alle prescrizioni della direttiva 91/271/CEE al fine di produrre acqua idonea a un uso specificato nell&#8217;allegato I, sezione 1, del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>&#171;gestore della un impianto di affinamento&#187;: una persona fisica o giuridica, che rappresenta un soggetto privato o un&#8217;autorit&#224; pubblica, che gestisce o controlla un impianto di affinamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>&#171;pericolo&#187;: un agente biologico, chimico, fisico o radiologico che ha il potenziale di causare danni a persone, ad animali, alle colture agrarie o ad altri vegetali, ad altro biota terrestre, al biota acquatico, al suolo o all&#8217;ambiente in generale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>&#171;rischio&#187;: la probabilit&#224; che i pericoli individuati provochino un danno in un determinato periodo di tempo, compresa la gravit&#224; delle conseguenze;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>&#171;gestione dei rischi&#187;: una gestione sistematica che assicura costantemente l&#8217;acqua riutilizzata in un contesto specifico &#232; sicura;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>&#171;misura preventiva&#187;: un&#8217;azione o attivit&#224; adeguata che pu&#242; prevenire o eliminare un rischio per la salute o l&#8217;ambiente e, o che pu&#242; ridurre tale rischio a un livello accettabile;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>&#171;punto di conformit&#224;&#187;: il punto in cui un gestore dell&#8217;impianto di affinamento consegna l&#8217;acqua affinata al soggetto successivo della catena;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12)</p></td><td><p>&#171;barriera&#187;: qualsiasi mezzo, comprese le misure fisiche o procedurali o le condizioni d&#8217;uso, che riduca o eviti un rischio di infezione umana impedendo che le acque affinate entrino in contatto con i prodotti da ingerire e con le persone direttamente esposte, o un altro mezzo che, per esempio, riduca la concentrazione di microorganismi nelle acque trattate o ne impedisca la sopravvivenza nei prodotti da ingerire;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13)</p></td><td><p>&#171;permesso&#187;: un&#8217;autorizzazione scritta rilasciata da un&#8217;autorit&#224; competente per la produzione o l&#8217;erogazione di acque affinate a fini irrigui in agricoltura ai sensi del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14)</p></td><td><p>&#171;parte responsabile&#187;: una parte che svolge un ruolo o un&#8217;attivit&#224; nel sistema di riutilizzo dell&#8217;acqua, compresi il gestore dell&#8217;impianto di affinamento, l&#8217;impianto di trattamento delle acque reflue urbane se diverso dal gestore dell&#8217;impianto di affinamento, l&#8217;autorit&#224; pertinente diversa dall&#8217;autorit&#224; competente designata, il gestore della distribuzione delle acque affinate o il gestore dello stoccaggio delle acque affinate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>15)</p></td><td><p>&#171;sistema di riutilizzo dell&#8217;acqua&#187;: l&#8217;infrastruttura e gli altri elementi tecnici necessari alla produzione, all&#8217;erogazione e all&#8217;utilizzo delle acque affinate; esso comprende tutti gli elementi dal punto di entrata nell&#8217;impianto di trattamento delle acque reflue urbane fino al punto cui le acque affinate sono impiegate a fini irrigui in agricoltura, comprese le infrastrutture di distribuzione e stoccaggio, ove applicabile.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 4 Obblighi del gestore degli impianti di affinamento e obblighi in materia di qualità delle acque affinate 1. Il gestore dell’impianto di affinamento provvede a che, al punto di conformità, le acque affinate destinate a scopi irrigui in agricoltura, come precisato nell’allegato I, sezione 1, siano conformi: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>alle prescrizioni minime di qualit&#224; dell&#8217;acqua di cui all&#8217;allegato I, sezione 2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a ogni altra condizione stabilita dall&#8217;autorit&#224; competente nel pertinente permesso, a norma dell&#8217;articolo 6, paragrafo 3, lettere c) e d), per quanto riguarda la qualit&#224; dell&#8217;acqua.</p></td></tr></tbody></table> Oltre il punto di conformità, il gestore dell’impianto di affinamento non è più responsabile della qualità dell’acqua. 2. Al fine di garantire la conformità in conformità del paragrafo 1, il gestore dell’impianto di affinamento procede al monitoraggio della qualità dell’acqua, nel rispetto: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>dell&#8217;allegato I, sezione 2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>di ogni altra condizione stabilita dall&#8217;autorit&#224; competente nel pertinente permesso, a norma dell&#8217;articolo 6, paragrafo 3, lettere c) e d), per quanto riguarda il monitoraggio.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 5 Gestione dei rischi 1. Ai fini della produzione, dell’erogazione e dell’utilizzo di acque affinate, l’autorità competente provvede a che venga stabilito un piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua. Un piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua può includere uno o più sistemi di riutilizzo dell’acqua. 2. Il piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua è elaborato dal gestore dell’impianto di affinamento, da altre parti responsabili e dagli utilizzatori finali, a seconda dei casi. Le parti responsabili che elaborano il piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua consultano tutte le altre pertinenti parti responsabili e gli utilizzatori finali, a seconda dei casi. 3. Il piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua si basa su tutti i principali elementi della gestione dei rischi di cui all’allegato II. Esso individua le responsabilità di gestione dei rischi del gestore dell’impianto di affinamento e di altre parti responsabili. 4. Il piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua provvede in particolare a: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>stabilire le prescrizioni necessarie per il gestore dell&#8217;impianto di affinamento oltre a quelle specificate nell&#8217;allegato I, in conformit&#224; dell&#8217;allegato II, punto B), per attenuare ulteriormente i rischi prima del punto di conformit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>individuare i pericoli, i rischi e le adeguate misure preventive e/o le eventuali misure correttive in conformit&#224; dell&#8217;allegato II, punto C);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>individuare ulteriori barriere nel sistema di riutilizzo dell&#8217;acqua, e stabilire ulteriori prescrizioni, necessarie dopo il punto di conformit&#224; per garantire che il sistema di riutilizzo dell&#8217;acqua &#232; sicuro, comprese le condizioni relative alla distribuzione, allo stoccaggio e all&#8217;utilizzo, se del caso, e individuare le parti responsabili del rispetto di tali prescrizioni.</p></td></tr></tbody></table> 5. Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all’articolo 13 intesi a modificare il presente regolamento, al fine di adattare al progresso tecnico e scientifico i principali elementi della gestione dei rischi di cui all’allegato II. Alla Commissione è inoltre conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all’articolo 13 a integrazione del presente regolamento, al fine di stabilire le specifiche tecniche dei principali elementi della gestione dei rischi di cui all’allegato II. Articolo 6 Obblighi concernenti il permesso per quanto riguarda le acque affinate 1. La produzione e l’erogazione di acque affinate destinate a scopi irrigui in agricoltura di cui all’allegato I, sezione 1, sono subordinate al rilascio di un permesso. 2. Le parti responsabili del sistema di riutilizzo dell’acqua, compreso, se del caso, l’utilizzatore finale in conformità della legislazione nazionale, presentano una domanda volta al rilascio del permesso, o alla modifica di un permesso esistente, all’autorità competente dello Stato membro in cui l’impianto di affinamento è in funzione o si prevede che entri in funzione. 3. Il permesso stabilisce gli obblighi del gestore dell’impianto di affinamento e, se dal caso, di qualsiasi altra parte responsabile. Il permesso si basa sul piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua e specifica, tra l’altro, quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la classe o le classi di qualit&#224; delle acque affinate nonch&#233; la destinazione d&#8217;uso delle colture per il quale, in conformit&#224; dell&#8217;allegato I, le acque affinate sono permesse, il luogo di utilizzo, l&#8217;impianto o gli impianti di affinamento e il volume annuo stimato delle acque affinate da produrre;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le condizioni relative alle prescrizioni minime per la qualit&#224; e il monitoraggio dell&#8217;acqua di cui all&#8217;allegato I, sezione 2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le condizioni relative alle prescrizioni supplementari per il gestore dell&#8217;impianto di affinamento, stabilite nel piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell&#8217;acqua;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>ogni altra condizione necessaria per eliminare eventuali rischi inaccettabili per l&#8217;ambiente e per la salute umana e animale cos&#236; da portare qualsiasi rischio a un livello accettabile;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>il periodo di validit&#224; del permesso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>il punto di conformit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> 4. Ai fini della valutazione di una domanda, l’autorità competente consulta altre autorità pertinenti e scambia informazioni con esse, in particolare le autorità del settore idrico e del settore sanitario, se diverse dall’autorità competente, e qualsiasi altra parte ritenuta pertinente dall’autorità competente. 5. L’autorità competente decide senza indugio se concedere un permesso. Qualora, a causa della complessità della domanda, l’autorità competente necessiti di più di 12 mesi dal ricevimento della domanda completa per decidere se rilasciare un permesso comunica al richiedente la data prevista per la decisione. 6. I permessi sono riesaminati periodicamente, e aggiornati ove necessario, almeno nei casi seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>a una modifica sostanziale della capacit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>a un miglioramento dell&#8217;apparecchiatura;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>all&#8217;aggiunta di nuovi processi o apparecchiature; o</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>a cambiamenti delle condizioni climatiche o di altro tipo che incidono in modo significativo sullo stato ecologico dei corpi idrici superficiali.</p></td></tr></tbody></table> 7. Gli Stati membri possono esigere che lo stoccaggio, la distribuzione e l’utilizzo delle acque affinate siano soggetti a un permesso specifico al fine di applicare le prescrizioni e le barriere supplementari individuate nel piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua di cui all’articolo 5, paragrafo 4. Articolo 7 Verifica della conformità 1. L’autorità competente svolge la verifica della conformità rispetto alle condizioni indicate nel permesso. Le verifiche della conformità sono svolte secondo le modalità seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>controlli in loco;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>dati di monitoraggio ottenuti, in particolare, in applicazione del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>qualsiasi altro mezzo adeguato.</p></td></tr></tbody></table> 2. Nel caso di mancata conformità alle condizioni stabilite nel permesso, l’autorità competente impone al gestore dell’impianto di affinamento e, se del caso, alle altre parti responsabili di adottare tutte le misure necessarie per ripristinare la conformità senza indugio e informare immediatamente gli utilizzatori finali interessati. 3. Se la mancata conformità alle condizioni stabilite nel permesso comporta un rischio significativo per l’ambiente o per la salute umana o animale, il gestore dell’impianto di affinamento o qualsiasi altra parte responsabile sospende immediatamente l’erogazione di acque affinate, fino a quando l’autorità competente stabilisca che la conformità è stata ripristinata, secondo le procedure definite nel piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua, conformemente all’allegato I, sezione 2, lettera a). 4. In caso di incidente che pregiudichi la conformità alle condizioni stabilite nel permesso, il gestore dell’impianto di affinamento o qualsiasi altra parte responsabile informano immediatamente l’autorità competente e altre parti che potrebbero potenzialmente esserne interessate, e comunicano all’autorità competente le informazioni necessarie per valutare le conseguenze di tale incidente. 5. L’autorità competente verifica periodicamente che le parti responsabili rispettino le misure e i compiti previsti dal piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua. Articolo 8 Cooperazione tra Stati membri 1. Qualora il riutilizzo delle acque abbia rilevanza transfrontaliera, gli Stati membri designano un punto di contatto ai fini della cooperazione con i punti di contatto e le autorità competenti degli altri Stati membri, se del caso, o ricorrono a strutture esistenti istituite in virtù di accordi internazionali. Il ruolo dei punti di contatto o delle strutture esistenti consiste: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>nel ricevere e trasmettere richieste di assistenza;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nell&#8217;offrire assistenza, su richiesta; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>nel coordinare la comunicazione tra autorit&#224; competenti.</p></td></tr></tbody></table> Prima di concedere il permesso, le autorità competenti scambiano informazioni in merito alle condizioni di cui all’articolo 6, paragrafo 3, con il punto di contatto dello Stato membro in cui sono destinate a essere utilizzate le acque affinate. 2. Gli Stati membri rispondono alle richieste di assistenza senza indebito ritardo. Articolo 9 Informazione e sensibilizzazione Il risparmio di risorse idriche risultante dal riutilizzo dell’acqua è oggetto di campagne generali di sensibilizzazione negli Stati membri in cui le acque affinate sono utilizzate a fini irrigui in agricoltura. Tali campagne possono comprendere la promozione dei benefici del riutilizzo sicuro dell’acqua. Tali Stati membri possono anche istituire campagne di informazione destinate agli utilizzatori finali per garantire l’uso ottimale e sicuro delle acque affinate, garantendo in tal modo un elevato livello di protezione dell’ambiente e della salute umana e animale. Gli Stati membri possono adattare tali campagne di informazione e sensibilizzazione alla portata del riutilizzo delle acque. Articolo 10 Informazioni al pubblico 1. Fatte salve le direttive 2003/4/CE e 2007/2/CE, ove le acque affinate siano utilizzate a fini irrigui in agricoltura come precisato nell’allegato I, sezione 1, del presente regolamento, gli Stati membri provvedono a che siano messe a disposizione del pubblico, online o con altri mezzi, informazioni adeguate e aggiornate in materia di riutilizzo dell’acqua. Tali informazioni riguardano quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la quantit&#224; e la qualit&#224; delle acque affinate erogate conformemente al presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la percentuale di acque affinate nello Stato membro erogate in conformit&#224; del presente regolamento rispetto al volume totale delle acque reflue urbane trattate, ove tali dati siano disponibili;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i permessi concessi o modificati in conformit&#224; del presente regolamento, comprese le condizioni stabilite dalle autorit&#224; competenti a norma dell&#8217;articolo 6, paragrafo 3, del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>i risultati dei controlli di conformit&#224; svolti a norma dell&#8217;articolo 7, paragrafo 1, del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>i punti di contatto designati a norma dell&#8217;articolo 8, paragrafo 1, del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> 2. Le informazioni di cui al paragrafo 1 sono aggiornate ogni due anni. 3. Gli Stati membri provvedono affinché la decisione adottata ai sensi dell’articolo 2, paragrafo 2, sia resa pubblica online o con altri mezzi. Articolo 11 Informazioni relative al controllo dell’attuazione 1. Fatte salve le direttive 2003/4/CE e 2007/2/CE, ove le acque affinate siano utilizzate a fini irrigui in agricoltura come precisato nell’allegato I, sezione 1, del presente regolamento, gli Stati membri, assistiti dall’Agenzia europea dell’ambiente, provvedono a: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>elaborare e pubblicare entro il 26 giugno 2026, e aggiornare successivamente ogni sei anni, una serie di dati contenente le informazioni sui risultati della verifica della conformit&#224; effettuata a norma dell&#8217;articolo 7, paragrafo 1, del presente regolamento e le altre informazioni che devono essere rese disponibili al pubblico, online o con altri mezzi, in conformit&#224; dell&#8217;articolo 10 del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>elaborare, pubblicare e aggiornare in seguito, su base annua, una serie di dati contenente le informazioni sui casi di mancata conformit&#224; alle condizioni stabilite nel permesso che sono state raccolte conformemente all&#8217;articolo 7, paragrafo 1, del presente regolamento, nonch&#233; le informazioni sulle misure adottate in conformit&#224; dell&#8217;articolo 7, paragrafi 2 e 3, del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> 2. Gli Stati membri assicurano che la Commissione, l’Agenzia europea dell’ambiente e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie abbiano accesso ai dati di cui al paragrafo 1. 3. Sulla base delle serie di dati di cui al paragrafo 1, l’Agenzia europea dell’ambiente, in consultazione con gli Stati membri, redige, pubblica e aggiorna, periodicamente o su richiesta della Commissione, un quadro generale a livello dell’Unione. Tale quadro generale comprende, se del caso, gli indicatori di risultato, i risultati e gli effetti del presente regolamento, le carte d’insieme e le relazioni degli Stati membri. 4. La Commissione può stabilire, mediante atti di esecuzione, norme dettagliate relative al formato e alla presentazione delle informazioni da fornire a norma del paragrafo 1, nonché relative al formato e alla presentazione del quadro generale a livello dell’Unione di cui al paragrafo 3. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d’esame di cui all’articolo 14. 5. Entro il 26 giugno 2022, la Commissione, in consultazione con gli Stati membri, stabilisce orientamenti a sostegno dell’applicazione del presente regolamento. Articolo 12 Valutazione e riesame 1. La Commissione, entro il 26 giugno 2028, effettua una valutazione del presente regolamento. Tale valutazione si basa, almeno, su quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l&#8217;esperienza acquisita nell&#8217;attuazione del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le serie di dati raccolte dagli Stati membri a norma dell&#8217;articolo 11, paragrafo 1, e il quadro generale a livello dell&#8217;Unione elaborato dall&#8217;Agenzia europea dell&#8217;ambiente, in conformit&#224; dell&#8217;articolo 11, paragrafo 3;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i pertinenti dati scientifici, analitici ed epidemiologici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>le conoscenze tecniche e scientifiche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>le raccomandazioni dell&#8217;OMS, ove disponibili, oppure altri orientamenti internazionali o norme ISO.</p></td></tr></tbody></table> 2. Nello svolgere la valutazione, la Commissione presta particolare attenzione agli aspetti seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le prescrizioni minime di cui all&#8217;allegato I;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i principali elementi della gestione dei rischi di cui all&#8217;allegato II;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le prescrizioni supplementari stabilite dalle autorit&#224; competenti a norma dell&#8217;articolo 6, paragrafo 3, lettere c) e d);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>le conseguenze del riutilizzo dell&#8217;acqua sull&#8217;ambiente e sulla salute umana e animale, comprese le conseguenze delle sostanze che destano crescente preoccupazione.</p></td></tr></tbody></table> 3. Nel contesto della valutazione, la Commissione valuta la fattibilità di: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>estendere l&#8217;ambito di applicazione del presente regolamento alle acque trattate destinate a ulteriori usi specifici, compreso il riutilizzo a fini industriali;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>estendere le prescrizioni del presente regolamento all&#8217;utilizzo indiretto di acque reflue trattate.</p></td></tr></tbody></table> 4. Sulla base dei risultati della valutazione o qualora le nuove conoscenze tecniche e scientifiche lo rendano necessario, la Commissione può valutare la necessità di rivedere le prescrizioni minime di cui all’allegato I, sezione 2. 5. La Commissione, ove opportuno, presenta proposte legislative per modificare il presente regolamento. Articolo 13 Esercizio della delega 1. Il potere di adottare atti delegati è conferito alla Commissione alle condizioni stabilite nel presente articolo. 2. Il potere di adottare atti delegati di cui all’articolo 5, paragrafo 5, è conferito alla Commissione per un periodo di cinque anni a decorrere dal 25 giugno 2020. La Commissione elabora una relazione sulla delega di potere al più tardi nove mesi prima della scadenza del periodo di cinque anni. La delega di potere è tacitamente prorogata per periodi di identica durata, a meno che il Parlamento europeo o il Consiglio non si oppongano a tale proroga al più tardi tre mesi prima della scadenza di ciascun periodo. 3. La delega di potere di cui all’articolo 5, paragrafo 5, può essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della decisione decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o da una data successiva ivi specificata. Essa non pregiudica la validità degli atti delegati già in vigore. 4. Prima dell’adozione dell’atto delegato la Commissione consulta gli esperti designati da ciascuno Stato membro nel rispetto dei principi stabiliti nell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 13 aprile 2016. 5. Non appena adotta un atto delegato, la Commissione ne dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al Consiglio. 6. L’atto delegato adottato ai sensi dell’articolo 5, paragrafo 5, entra in vigore solo se né il Parlamento europeo né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Tale termine è prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio. Articolo 14 Procedura di comitato 1. La Commissione è assistita dal comitato istituito dalla direttiva 2000/60/CE. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011. 2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l’articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. Qualora il comitato non esprima alcun parere, la Commissione non adotta il progetto di atto di esecuzione e si applica l’articolo 5, paragrafo 4, terzo comma, del regolamento (UE) n. 182/2011. Articolo 15 Sanzioni Gli Stati membri stabiliscono le norme relative alle sanzioni da applicare in caso di violazione del presente regolamento e adottano tutte le misure necessarie per assicurarne l’applicazione. Le sanzioni previste devono essere effettive, proporzionate e dissuasive. Gli Stati membri notificano tali norme e misure alla Commissione, entro il 26 giugno 2024, e provvedono poi a dare notifica delle eventuali modifiche successive. Articolo 16 Entrata in vigore e applicazione Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 26 giugno 2023. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 25 maggio 2020 Per il Parlamento europeo Il presidente D.M. SASSOLI Per il Consiglio La presidente A. METELKO-ZGOMBIĆ ( 1 ) GU C 110 del 22.3.2019, pag. 94 . ( 2 ) GU C 86 del 7.3.2019, pag. 353 . ( 3 ) Posizione del Parlamento europeo del 12 febbraio 2019 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e posizione del Consiglio in prima lettura del 7 aprile 2020 ( GU C 147 del 4.5.2020, pag. 1 ). Posizione del Parlamento europeo del 13 maggio 2020 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale). ( 4 ) Direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque ( GU L 327 del 22.12.2000, pag. 1 ). ( 5 ) Direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane ( GU L 135 del 30.5.1991, pag. 40 ). ( 6 ) GU C 9 E del 15.1.2010, pag. 33 . ( 7 ) Direttiva 98/83/CE del Consiglio, del 3 novembre 1998, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano ( GU L 330 del 5.12.1998, pag. 32 ). ( 8 ) Direttiva 86/278/CEE del Consiglio, del 12 giugno 1986, concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura ( GU L 181 del 4.7.1986, pag. 6 ). ( 9 ) Direttiva 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole ( GU L 375 del 31.12.1991, pag. 1 ). ( 10 ) Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare ( GU L 31 dell’1.2.2002, pag. 1 ). ( 11 ) Regolamento (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, sull’igiene dei prodotti alimentari ( GU L 139 del 30.4.2004, pag. 1 ). ( 12 ) Regolamento (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 gennaio 2005, che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi ( GU L 35 dell’8.2.2005, pag. 1 ). ( 13 ) Regolamento (CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 febbraio 2005, concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio ( GU L 70 del 16.3.2005, pag. 1 ). ( 14 ) Regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (CE) n. 1774/2002 (regolamento sui sottoprodotti di origine animale) ( GU L 300 del 14.11.2009, pag. 1 ). ( 15 ) Direttiva 2006/7/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006, relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione e che abroga la direttiva 76/160/CEE ( GU L 64 del 4.3.2006, pag. 37 ). ( 16 ) Direttiva 2006/118/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, sulla protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento e dal deterioramento ( GU L 372 del 27.12.2006, pag. 19 ). ( 17 ) Direttiva 2008/105/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativa a standard di qualità ambientale nel settore della politica delle acque, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive del Consiglio 82/176/CEE, 83/513/CEE, 84/156/CEE, 84/491/CEE e 86/280/CEE, nonché modifica della direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 348 del 24.12.2008, pag. 84 ). ( 18 ) Direttiva 2011/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati ( GU L 26 del 28.1.2012, pag. 1 ). ( 19 ) Regolamento (CE) n. 2073/2005 della Commissione, del 15 novembre 2005, sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari ( GU L 338 del 22.12.2005, pag. 1 ). ( 20 ) Regolamento (CE) n. 1881/2006 della Commissione, del 19 dicembre 2006, che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari ( GU L 364 del 20.12.2006, pag. 5 ). ( 21 ) Regolamento (UE) n. 142/2011 della Commissione, del 25 febbraio 2011, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano, e della direttiva 97/78/CE del Consiglio per quanto riguarda taluni campioni e articoli non sottoposti a controlli veterinari alla frontiera ( GU L 54 del 26.2.2011, pag. 1 ). ( 22 ) Direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale e che abroga la direttiva 90/313/CEE del Consiglio ( GU L 41 del 14.2.2003, pag. 26 ). ( 23 ) GU L 124 del 17.5.2005, pag. 4 . ( 24 ) Direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2007, che istituisce un’Infrastruttura per l’informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire) ( GU L 108 del 25.4.2007, pag. 1 ). ( 25 ) GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1 . ( 26 ) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione ( GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13 ). ALLEGATO I UTILIZZI E PRESCRIZIONI MINIME Sezione 1 Utilizzi delle acque affinate Uso irriguo in agricoltura Per uso irriguo in agricoltura s’intende l’irrigazione dei seguenti tipi di colture: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>colture alimentari da consumare crude, ossia colture destinate al consumo umano a uno stato crudo o non lavorato;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>colture alimentari trasformate, ossia colture i cui prodotti sono destinati al consumo umano dopo un processo di trasformazione (cottura o lavorazione industriale);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>colture non alimentari, ossia colture i cui prodotti non sono destinati al consumo umano (ad esempio, pascoli e colture da foraggio, da fibra, da ornamento, da sementi, da energia e per tappeto erboso).</p></td></tr></tbody></table> Fatte salve altre pertinenti normative dell’Unione nei settori ambientale e sanitario, gli Stati membri possono utilizzare le acque affinate per ulteriori scopi quali: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il riutilizzo a fini industriali; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fini civili e ambientali.</p></td></tr></tbody></table> Sezione 2 Prescrizioni minime Prescrizioni minime applicabili alle acque affinate destinate a fini irrigui in agricoltura Le classi di qualità delle acque affinate nonché gli utilizzi e le tecniche di irrigazione consentiti per ciascuna classe sono elencati nella tabella 1. Le prescrizioni minime di qualità delle acque sono indicate alla lettera a), tabella 2. Le frequenze minime e gli obiettivi prestazionali per il controllo delle acque affinate sono stabiliti alla lettera b), tabella 3 (attività ordinarie di monitoraggio) e tabella 4 (monitoraggio a fini di validazione). Le colture appartenenti a una certa categoria sono irrigate con acque affinate appartenenti alla corrispettiva classe minima di qualità di cui alla tabella 1, a meno che non siano utilizzate le opportune ulteriori barriere di cui all’articolo 5, paragrafo 4, lettera c), che consentono di soddisfare le prescrizioni di qualità di cui alla lettera a), tabella 2. Tali ulteriori barriere possono basarsi sull’elenco indicativo delle misure preventive di cui all’allegato II, punto 7, o in qualsiasi altra norma nazionale o internazionale equivalente, ad esempio la norma ISO 16075-2. Tabella 1 — Classi di qualità delle acque affinate e tecniche di irrigazione e utilizzi agricoli consentiti <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Classe minima di qualit&#224; delle acque affinate</p></td><td><p>Categoria di coltura<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>Tecniche di irrigazione</p></td></tr><tr><td><p>A</p></td><td><p>Tutte le colture alimentari da consumare crude la cui parte commestibile &#232; a diretto contatto con le acque affinate e le piante da radice da consumare crude</p></td><td><p>Tutte</p></td></tr><tr><td><p>B</p></td><td><p>Colture alimentari da consumare crude la cui parte commestibile &#232; prodotta al di sopra del livello del terreno e non &#232; a diretto contatto con le acque affinate, colture alimentari trasformate e colture non alimentari, comprese le colture utilizzate per l&#8217;alimentazione di animali da latte o da carne</p></td><td><p>Tutte</p></td></tr><tr><td><p>C</p></td><td><p>Colture alimentari da consumare crude la cui parte commestibile &#232; prodotta al di sopra del livello del terreno e non &#232; a diretto contatto con le acque affinate, colture alimentari trasformate e colture non alimentari, comprese le colture utilizzate per l&#8217;alimentazione di animali da latte o da carne</p></td><td><p>Irrigazione a goccia<a>&#160;(<span>*2</span>)</a> o altra tecnica di irrigazione che eviti il contatto diretto con la parte commestibile della coltura</p></td></tr><tr><td><p>D</p></td><td><p>Colture industriali, da energia e da sementi</p></td><td><p>Tutte le tecniche di irrigazione<a>&#160;(<span>*3</span>)</a></p></td></tr></tbody></table> a) Prescrizioni minime di qualità delle acque Tabella 2 — Prescrizioni di qualità delle acque affinate a fini irrigui in agricoltura <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Classe di qualit&#224; delle acque affinate</p></td><td><p>Obiettivo tecnologico indicativo</p></td><td><p>Prescrizioni di qualit&#224;</p></td></tr><tr><td><p><span>E. coli</span></p><p>(numero/100 ml)</p></td><td><p>BOD<span>5</span></p><p>(mg/l)</p></td><td><p>TSS</p><p>(mg/l)</p></td><td><p>Torbidit&#224;</p><p>(NTU)</p></td><td><p>Altro</p></td></tr><tr><td><p>A</p></td><td><p>Trattamento secondario, filtrazione e disinfezione</p></td><td><p>&#8804; 10</p></td><td><p>&#8804; 10</p></td><td><p>&#8804; 10</p></td><td><p>&#8804; 5</p></td><td><p><span>Legionella</span> spp.: &lt; 1&#160;000 ufc/l se vi &#232; rischio di diffusione per via aerea</p><p>Nematodi intestinali (uova di elminti): &#8804; 1 uovo/l per irrigazione di pascoli o colture da foraggio</p></td></tr><tr><td><p>B</p></td><td><p>Trattamento secondario e disinfezione</p></td><td><p>&#8804; 100</p></td><td><p>In conformit&#224; della direttiva 91/271/CEE</p><p>(allegato I, tabella 1)</p></td><td><p>In conformit&#224; della direttiva 91/271/CEE</p><p>(allegato I, tabella 1)</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>C</p></td><td><p>Trattamento secondario e disinfezione</p></td><td><p>&#8804; 1&#160;000</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>D</p></td><td><p>Trattamento secondario e disinfezione</p></td><td><p>&#8804; 10&#160;000</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr></tbody></table> Le acque affinate sono considerate conformi alle prescrizioni di cui alla tabella 2 se le misurazioni per le acque affinate soddisfano tutti i criteri seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i valori indicati per<span>E. coli</span>,<span>Legionella</span> spp. e nematodi intestinali sono rispettati in almeno il 90 % dei campioni; nessuno dei valori dei campioni eccede la deviazione massima ammissibile di 1 unit&#224; logaritmica rispetto al valore indicato per<span>E. coli</span> e<span>Legionella</span> spp. e il 100 % del valore indicato per i nematodi intestinali;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>i valori indicati per BOD<span>5</span>, TSS e torbidit&#224; nella classe A sono rispettati in almeno il 90 % dei campioni; nessuno dei valori dei campioni eccede la deviazione massima ammissibile del 100 % del valore indicato.</p></td></tr></tbody></table> b) Prescrizioni minime di controllo I gestori degli impianti di affinamento effettuano attività ordinarie di monitoraggio per verificare che le acque affinate siano conformi alle prescrizioni minime di qualità delle acque di cui alla lettera a). Le attività ordinarie di monitoraggio rientrano nelle procedure di verifica del sistema di riutilizzo dell’acqua. I campioni da utilizzare per verificare la conformità con i parametri microbiologici al punto di conformità sono prelevati in conformità della norma EN ISO 19458 o di altre norme nazionali o internazionali che garantiscono una qualità equivalente. Tabella 3 — Frequenze minime delle attività ordinarie di monitoraggio delle acque affinate a fini irrigui in agricoltura <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Frequenze minime di monitoraggio</p></td></tr><tr><td><p>Classe di qualit&#224; delle acque affinate</p></td><td><p><span>E. coli</span></p></td><td><p>BOD<span>5</span></p></td><td><p>TSS</p></td><td><p>Torbidit&#224;</p></td><td><p><span>Legionella</span> spp.</p><p>(ove applicabile)</p></td><td><p>Nematodi intestinali</p><p>(ove applicabile)</p></td></tr><tr><td><p>A</p></td><td><p>Una volta alla settimana</p></td><td><p>Una volta alla settimana</p></td><td><p>Una volta alla settimana</p></td><td><p>Continuativo</p></td><td><p>Due volte al mese</p></td><td><p>Due volte al mese o come determinato dal gestore dell&#8217;impianto di affinamento secondo il numero di uova presenti nelle acque reflue che entrano nell&#8217;impianto di affinamento</p></td></tr><tr><td><p>B</p></td><td><p>Una volta alla settimana</p></td><td><p>In conformit&#224; della direttiva 91/271/CEE</p><p>(allegato I, sezione D)</p></td><td><p>In conformit&#224; della direttiva 91/271/CEE</p><p>(allegato I, sezione D)</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>C</p></td><td><p>Due volte al mese</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr><tr><td><p>D</p></td><td><p>Due volte al mese</p></td><td><p>&#8211;</p></td></tr></tbody></table> Il controllo di validazione deve essere effettuato prima che un nuovo impianto di affinamento sia messo in funzione. Gli impianti di affinamento già in funzione che al 25 giugno 2020 rispettano le prescrizioni di qualità delle acque affinate di cui alla lettera a), tabella 2, sono esentati da tale obbligo in materia di controllo di validazione. Tuttavia, il controllo di validazione deve essere sempre effettuato in caso di miglioramento dell’apparecchiatura, o di aggiunta di nuovi processi o apparecchiature. Il controllo di validazione è eseguito per la classe A di qualità delle acque affinate, cui si applicano le prescrizioni più rigorose, per valutare se gli obiettivi prestazionali (riduzione di log 10 ) sono rispettati. Il controllo di validazione comporta il monitoraggio dei microrganismi indicatori associati con ciascun gruppo di agenti patogeni, vale a dire batteri, virus e protozoi. I microrganismi indicatori selezionati sono l’ E. coli per i batteri patogeni, i colifagi F-specifici, colifagi somatici o colifagi per i virus patogeni e le spore di Clostridium perfringens o i solfobatteri sporigeni per i protozoi. Gli obiettivi prestazionali (riduzione di log 10 ) per il controllo di validazione relativo ai microrganismi indicatori selezionati (di cui alla tabella 4) sono soddisfatti al punto di conformità, considerando le concentrazioni di acque reflue crude che entrano nell’impianto di trattamento delle acque reflue urbane. Almeno il 90 % dei campioni di validazione raggiunge o supera gli obiettivi prestazionali. Se un indicatore biologico non è presente in quantità sufficiente nelle acque reflue non trattate per ottenere la riduzione di log 10 , l’assenza di tale indicatore biologico nelle acque affinate significa che i requisiti della validazione sono rispettati. La conformità con l’obiettivo prestazionale può essere stabilita mediante controllo analitico, aggiungendo le prestazioni attribuite alle singole fasi di trattamento sulla base di prove scientifiche per processi standard ben consolidati quali dati pubblicati di rapporti di prova o studi di casi, o essere oggetto di prove in laboratorio in condizioni controllate per i trattamenti innovativi. Tabella 4 — Monitoraggio a fini di validazione delle acque affinate a fini irrigui in agricoltura <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Classe di qualit&#224; delle acque affinate</p></td><td><p>Microrganismi indicatori<a>&#160;(<span>*4</span>)</a></p></td><td><p>Obiettivi prestazionali per la catena di trattamento</p><p>(riduzione di log<span>10</span>)</p></td></tr><tr><td><p>A</p></td><td><p><span>E. coli</span></p></td><td><p>&#8805; 5,0</p></td></tr><tr><td><p>Colifagi totali/colifagi F-specifici/colifagi somatici/colifagi<a>&#160;(<span>*5</span>)</a></p></td><td><p>&#8805; 6,0</p></td></tr><tr><td><p>Spore di<span>Clostridium perfringens</span>/solfobatteri sporigeni<a>&#160;(<span>*6</span>)</a></p></td><td><p>&#8805; 4,0 (in caso di spore di<span>Clostridium perfringens</span>)</p><p>&#8805; 5,0 (in caso di solfobatteri sporigeni)</p></td></tr></tbody></table> I metodi di analisi per il controllo sono convalidati e documentati in conformità della norma EN ISO/IEC 17025 o di altre norme nazionali o internazionali che garantiscono una qualità equivalente. ( *1 ) Se lo stesso tipo di coltura irrigata rientra in più categorie della tabella 1, si applicano le prescrizioni della categoria più rigorosa. ( *2 ) L’irrigazione a goccia (o irrigazione localizzata) è un sistema di microirrigazione capace di somministrare acqua alle piante sotto forma di gocce o di sottili flussi d’acqua. L’acqua viene erogata a bassissima portata (2-20 litri/ora) sul terreno o direttamente al di sotto della sua superficie da un sistema di tubi di plastica di piccolo diametro dotati di ugelli denominati «emettitori» o «gocciolatori». ( *3 ) Nel caso di tecniche di irrigazione che imitano la pioggia, occorre prestare particolare attenzione alla protezione della salute dei lavoratori o degli astanti. A tal fine si devono porre in essere le adeguate misure preventive. ( *4 ) Ai fini del controllo di validazione possono essere impiegati anche i patogeni di riferimento Campylobacter , Rotavirus e Cryptosporidium al posto dei microrganismi indicatori proposti. Gli obiettivi prestazionali da applicare per la riduzione di log 10 devono quindi essere i seguenti: Campylobacter (≥ 5,0), Rotavirus (≥ 6,0) e Cryptosporidium (≥ 5,0). ( *5 ) Quale indicatore più appropriato della presenza di virus è scelto il valore totale dei colifagi. Tuttavia, se l’analisi dei colifagi totali non è possibile, deve essere analizzato almeno uno di questi indicatori (colifagi F-specifici o colifagi somatici). ( *6 ) Quale indicatore più appropriato della presenza di protozoi è scelto il valore delle spore di Clostridium perfringens . Tuttavia, se la concentrazione di spore di Clostridium perfringens non rende possibile convalidare l’eliminazione richiesta di log 10 , si possono considerare in alternativa i solfobatteri sporigeni. ALLEGATO II <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>A)</p></td><td><p>Principali elementi della gestione dei rischi</p><p>La gestione dei rischi comprende l&#8217;individuazione e la gestione proattiva dei rischi al fine di assicurare che le acque affinate siano utilizzate e gestite in maniera sicura e che non ci sia rischio per l&#8217;ambiente o per la salute umana o animale. A tal fine &#232; istituito un piano di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell&#8217;acqua sulla base degli elementi seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Descrizione dell&#8217;intero sistema di riutilizzo dell&#8217;acqua, dall&#8217;ingresso delle acque reflue nell&#8217;impianto di trattamento delle acque reflue urbane al punto di utilizzo, compresi le fonti di acque reflue, le fasi di trattamento e le relative tecnologie utilizzate presso l&#8217;impianto di affinamento, l&#8217;infrastruttura di erogazione, distribuzione e stoccaggio, l&#8217;utilizzo previsto, il luogo e il periodo di utilizzo (ad esempio utilizzo temporaneo o ad hoc), le tecniche di irrigazione, il tipo di coltura, le altre fonti idriche se sono previste miscelazioni e i volumi di acque affinate da erogare.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Individuazione di tutte le parti coinvolte nel sistema di riutilizzo dell&#8217;acqua e una chiara descrizione dei rispettivi ruoli e responsabilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Individuazione di potenziali pericoli, in particolare la presenza di agenti inquinanti e patogeni, e di possibili eventi pericolosi quali un malfunzionamento del trattamento o fuoriuscite o contaminazioni accidentali nel sistema di riutilizzo dell&#8217;acqua.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Individuazione degli ambienti e delle popolazioni a rischio nonch&#233; delle vie di esposizione ai pericoli potenziali individuati, tenendo conto di fattori ambientali specifici, quali l&#8217;idrogeologia, la topologia, il tipo di suolo e l&#8217;ecologia locali, e di fattori relativi al tipo di colture e di pratiche agricole e di irrigazione impiegate. Occorre tenere conto anche dei possibili effetti negativi, irreversibili o a lungo termine, sul piano ambientale e sanitario, delle attivit&#224; di depurazione delle acque, sulla base di prove scientifiche.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>Valutazione dei rischi per l&#8217;ambiente e per la salute umana e animale, tenendo conto della natura dei pericoli potenziali individuati, della durata degli utilizzi previsti, degli ambienti e delle popolazioni individuati a rischio di esposizione a tali pericoli e della gravit&#224; dei possibili effetti degli eventi pericolosi, tenendo in considerazione il principio di precauzione, nonch&#233; di tutte le pertinenti normative dell&#8217;Unione e nazionali, dei documenti di orientamento e delle prescrizioni minime applicabili agli alimenti e ai mangimi e alla sicurezza dei lavoratori. La valutazione del rischio potrebbe basarsi su un esame degli studi e dei dati scientifici disponibili.</p><p>La valutazione del rischio consiste negli elementi seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>una valutazione dei rischi per l&#8217;ambiente, comprendente tutti gli aspetti seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la conferma della natura dei pericoli, compresa, se del caso, la previsione del livello senza effetto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la valutazione del grado potenziale di esposizione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>la caratterizzazione dei rischi;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>una valutazione dei rischi per la salute umana e animale, comprendente tutti gli aspetti seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la conferma della natura dei pericoli, compresa, se del caso, la relazione dose-risposta;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la valutazione del grado potenziale di esposizione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>la caratterizzazione del rischio.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p>La valutazione del rischio pu&#242; essere condotta per mezzo di una valutazione del rischio qualitativa o semiquantitativa. Si proceder&#224; invece a una valutazione del rischio quantitativa quando vi sono dati di supporto sufficienti o in progetti con un potenziale rischio elevato per l&#8217;ambiente o la salute pubblica.</p><p>Nella valutazione del rischio sono tenuti in considerazione, come minimo, i seguenti obblighi e prescrizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la prescrizione di ridurre e prevenire l&#8217;inquinamento delle acque causato da nitrati, ai sensi della direttiva 91/676/CEE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l&#8217;obbligo che le aree protette di acqua destinate al consumo umano rispettino le prescrizioni della direttiva 98/83/CE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la prescrizione di soddisfare gli obiettivi ambientali di cui alla direttiva 2000/60/CE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la prescrizione di prevenire l&#8217;inquinamento delle acque sotterranee, ai sensi della direttiva 2006/118/CE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la prescrizione di soddisfare gli standard di qualit&#224; ambientale per le sostanze prioritarie e per alcuni altri inquinanti di cui alla direttiva 2008/105/CE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la prescrizione di rispettare gli standard di qualit&#224; ambientale per gli inquinanti rilevanti a livello nazionale, vale a dire inquinanti specifici dei bacini idrografici, di cui alla direttiva 2000/60/CE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>la prescrizione di soddisfare gli standard di qualit&#224; delle acque di balneazione di cui alla direttiva 2006/7/CE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>le prescrizioni concernenti la protezione dell&#8217;ambiente, in particolare del suolo, nell&#8217;utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura, ai sensi della direttiva 86/278/CEE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>le prescrizioni in materia di igiene dei prodotti alimentari stabilite dal regolamento (CE) n. 852/2004 e gli orientamenti forniti nella comunicazione della Commissione relativa agli orientamenti per la gestione dei rischi microbiologici nei prodotti ortofrutticoli freschi a livello di produzione primaria mediante una corretta igiene;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>le prescrizioni per l&#8217;igiene dei mangimi stabilite dal regolamento (CE) n. 183/2005;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>la prescrizione di rispettare i criteri microbiologici pertinenti di cui al regolamento (CE) n. 2073/2005;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>l)</p></td><td><p>la prescrizione di rispettare i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari di cui al regolamento (CE) n. 1881/2006;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>m)</p></td><td><p>le prescrizioni relative ai livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di cui al regolamento (CE) n. 396/2005;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>n)</p></td><td><p>le prescrizioni in materia di salute degli animali di cui ai regolamenti (CE) n. 1069/2009 e (UE) n. 142/2011.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>B)</p></td><td><p>Condizioni relative alle prescrizioni supplementari</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>Presa in considerazione di prescrizioni per la qualit&#224; e il monitoraggio dell&#8217;acqua che si aggiungono a quelle indicate nell&#8217;allegato I, sezione 2, o entrambe, o sono pi&#249; rigorose rispetto ad esse, ove necessario e opportuno per garantire un livello adeguato di protezione dell&#8217;ambiente e della salute umana e animale, in particolare quando vi sono chiare prove scientifiche del fatto che i rischi derivino dalle acque affinate e non da altre fonti.</p><p>In base all&#8217;esito della valutazione del rischio di cui al punto 5, tali prescrizioni supplementari possono in particolare riguardare:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i metalli pesanti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>gli antiparassitari;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i sottoprodotti di disinfezione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>i medicinali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>altre sostanze che destano crescente preoccupazione, tra cui i microinquinanti e le microplastiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la resistenza agli agenti antimicrobici.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>C)</p></td><td><p>Misure preventive</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>Individuazione delle misure di prevenzione che sono gi&#224; in atto o che dovrebbero essere adottate per limitare i rischi in modo che tutti i rischi individuati possano essere adeguatamente gestiti. Si deve prestare particolare attenzione ai corpi idrici utilizzati per l&#8217;estrazione di acque destinate al consumo umano e alle relative zone di salvaguardia.</p><p>Tali misure di prevenzione possono comprendere:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il controllo dell&#8217;accesso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>misure supplementari di disinfezione o di eliminazione degli inquinanti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>tecnologie specifiche di irrigazione che attenuano il rischio di formazione di aerosol (ad esempio irrigazione a goccia);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>prescrizioni specifiche per l&#8217;irrigazione a pioggia (ad esempio velocit&#224; massima del vento, distanza tra l&#8217;impianto di irrigazione a pioggia e le aree sensibili);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>prescrizioni specifiche per i campi agricoli (ad esempio inclinazione del terreno, saturazione idrica del suolo e zone carsiche);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>il sostegno alla soppressione degli agenti patogeni prima della raccolta;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>la definizione di distanze minime di sicurezza (ad esempio rispetto alle acque superficiali, comprese le sorgenti destinate alla zootecnia, o ad attivit&#224; quali l&#8217;acquacoltura, la piscicoltura, la molluschicoltura, il nuoto e altre attivit&#224; acquatiche);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>pannelli segnaletici presso i siti di irrigazione indicanti l&#8217;utilizzo di acqua affinata e non potabile.</p></td></tr></tbody></table><p>Misure specifiche di prevenzione che potrebbero risultare pertinenti sono elencate nella tabella 1.</p><p><span>Tabella 1 &#8212; Misure specifiche di prevenzione</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Classe di qualit&#224; delle acque affinate</p></td><td><p>Misure specifiche di prevenzione</p></td></tr><tr><td><p>A</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>I suini non devono essere esposti a foraggi irrigati con acque affinate, a meno che non vi siano dati sufficienti che indichino la possibilit&#224; di gestire i rischi legati a un caso specifico.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>B</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Divieto di raccolta di prodotti irrigati umidi o caduti a terra.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Esclusione delle vacche da latte in lattazione dal pascolo finch&#233; quest&#8217;ultimo non &#232; asciutto.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Il foraggio deve essere essiccato o insilato prima dell&#8217;imballaggio.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>I suini non devono essere esposti a foraggi irrigati con acque affinate, a meno che non vi siano dati sufficienti che indichino la possibilit&#224; di gestire i rischi legati a un caso specifico.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>C</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Divieto di raccolta di prodotti irrigati umidi o caduti a terra.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Esclusione degli animali dal pascolo per cinque giorni dopo l&#8217;ultima irrigazione.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Il foraggio deve essere essiccato o insilato prima dell&#8217;imballaggio.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>I suini non devono essere esposti a foraggi irrigati con acque affinate, a meno che non vi siano dati sufficienti che indichino la possibilit&#224; di gestire i rischi legati a un caso specifico.</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>D</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Divieto di raccolta di prodotti irrigati umidi o caduti a terra.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>Sistemi e procedure adeguati di controllo della qualit&#224;, compreso il monitoraggio delle acque affinate sulla base di parametri pertinenti, e programmi adeguati di manutenzione delle apparecchiature.</p><p>Si raccomanda al gestore dell&#8217;impianto di affinamento di istituire e mantenere un sistema di gestione della qualit&#224; certificato conformemente alla norma ISO 9001 o equivalente.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>Sistemi di monitoraggio ambientale per garantire che sia fornito un riscontro del monitoraggio e che tutti i processi e le procedure siano opportunamente convalidati e documentati.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.</p></td><td><p>Un sistema adeguato di gestione degli incidenti e delle situazioni di emergenza, comprese le procedure per informare adeguatamente tutte le parti interessate in merito a eventi di questo tipo, e aggiornamenti periodici del piano di risposta alle emergenze.</p><p>Gli Stati membri potrebbero utilizzare gli orientamenti o le norme internazionali esistenti, quali gli orientamenti in materia di valutazione e gestione del rischio per la salute del riutilizzo dell&#8217;acqua non potabile (ISO 20426:2018), gli orientamenti in materia di utilizzo di acque reflue trattate per progetti di irrigazione (ISO 16075:2015) o altre norme equivalenti accettate a livello internazionale, oppure orientamenti dell&#8217;OMS quali strumenti per l&#8217;individuazione sistematica dei pericoli, la valutazione e la gestione dei rischi, sulla base di un approccio basato su priorit&#224; applicato all&#8217;intera catena (dal trattamento delle acque reflue urbane per il riutilizzo, alla distribuzione e all&#8217;utilizzo a fini irrigui in agricoltura nonch&#233; al controllo degli effetti) e per specifiche valutazioni dei rischi in loco.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.</p></td><td><p>Istituzione di meccanismi di coordinamento tra i diversi attori per assicurare la produzione e l&#8217;utilizzo dell&#8217;acqua affinata in condizioni di sicurezza.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ITA
32020R0741
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.7.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 183/23</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/1173 DELLA COMMISSIONE del 31 maggio 2022 recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 2021/2116 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo nella politica agricola comune LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) 2021/2116 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga il regolamento (UE) n. 1306/2013 ( 1 ) , e in particolare l'articolo 26, paragrafo 1, lettera c), l'articolo 60, paragrafo 4, primo comma, lettera b), l'articolo 75 e l'articolo 92, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2021/2116 fissa le regole fondamentali riguardanti, fra l'altro, gli obblighi degli Stati membri in materia di tutela degli interessi finanziari dell'Unione e di relazioni sull'efficacia di attuazione della politica. Al fine di garantire il corretto funzionamento del nuovo quadro giuridico occorre adottare alcune norme per quanto concerne le relazioni di valutazione della qualit&#224; di tre elementi (sistema di identificazione delle parcelle agricole, sistema di domanda geospaziale e sistema di monitoraggio delle superfici) del sistema integrato di gestione e di controllo ("sistema integrato") e le misure correttive pertinenti, i requisiti relativi alle domande di aiuto e al sistema di monitoraggio delle superfici, il quadro che disciplina l'acquisizione di dati satellitari per il sistema di monitoraggio delle superfici e i controlli delle organizzazioni interprofessionali riconosciute per il pagamento specifico per il cotone. Le nuove norme dovrebbero sostituire le pertinenti disposizioni del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;809/2014 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le relazioni di valutazione della qualit&#224; del sistema di identificazione delle parcelle agricole, del sistema di domanda geospaziale e del sistema di monitoraggio delle superfici dovrebbero essere esaurienti per consentire di valutare l'affidabilit&#224; delle informazioni generate da questi elementi del sistema integrato. &#200; opportuno che il contenuto di tali relazioni consenta inoltre di concludere se vi sia sufficiente garanzia sulla qualit&#224; delle informazioni utilizzate per quanto concerne l'obbligo degli Stati membri di comunicazione dell'efficacia dell'attuazione in merito agli indicatori di output e di risultato degli interventi basati sulle superfici gestiti nell'ambito del sistema integrato. Pertanto tali relazioni dovrebbero contenere in particolare informazioni circa il lavoro svolto nell'ambito della valutazione della qualit&#224;, le carenze rilevate nonch&#233; le informazioni diagnostiche sulle possibili cause profonde di tali carenze. Pi&#249; specificamente, &#232; opportuno che le relazioni contengano informazioni sui dati e le immagini utilizzati per le valutazioni della qualit&#224; cos&#236; come sui risultati delle prove pertinenti. L'esperienza di scambi di informazioni tra gli Stati membri e la Commissione in merito alla valutazione della qualit&#224; del sistema di identificazione delle parcelle agricole ha dimostrato che l'utilizzo di sistemi di informazione elettronici dedicati &#232; particolarmente utile. Al fine di agevolare l'operato degli Stati membri e la loro comunicazione con la Commissione &#232; opportuno che tali sistemi di informazione continuino a essere utilizzati e ulteriormente sviluppati, ove necessario, per le relazioni delle tre valutazioni della qualit&#224; di cui al regolamento (UE)&#160;2021/2116.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Affinch&#233; i dati forniti siano affidabili ai fini della relazione annuale sull'efficacia dell'attuazione, i risultati delle tre valutazioni della qualit&#224;, e in particolare quelli relativi al sistema di domanda geospaziale e al sistema di monitoraggio delle superfici, dovrebbero essere combinati in modo da stimare l'errore di superficie dei dati comunicati per gli indicatori di output e di risultato derivante dalle carenze dei sistemi. &#200; opportuno che siano stabilite norme in merito alle misure correttive che possono essere necessarie per far fronte alle carenze entro un termine definito. Inoltre le relazioni elaborate per gli anni 2024 e&#160;2026 dovrebbero permettere di verificare che il sistema di monitoraggio delle superfici sia correttamente istituito in tutti gli Stati membri e che l'attuazione graduale del sistema di monitoraggio delle superfici abbia effettivamente riguardato tutte le condizioni di ammissibilit&#224; e gli interventi che possono essere monitorati. A tale scopo &#232; opportuno che le relazioni contengano un elenco di tutti i criteri di ammissibilit&#224; per tutti gli interventi basati sulle superfici nell'ambito del sistema integrato nonch&#233; informazioni sulle fonti di dati utilizzate per l'analisi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Gli Stati membri dovrebbero istituire un sistema affidabile e moderno per gestire le domande di aiuto che consenta di comunicare mediante mezzi elettronici e sia operativo nell'arco di un ciclo annuale. &#200; opportuno che gli Stati membri prevedano una semplificazione per i beneficiari e l'amministrazione nazionale, ad esempio facendo in modo che una domanda possa riguardare vari interventi o vari beneficiari che presentano domanda congiunta o che per un determinato anno venga considerata una sola domanda per azienda in caso di cessione di tale azienda. Gli Stati membri dovrebbero adottare le misure necessarie per garantire la corretta gestione degli interventi qualora pi&#249; di un organismo pagatore sia responsabile per lo stesso beneficiario.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; auspicabile che gli Stati membri sfruttino i vantaggi della digitalizzazione utilizzando di regola mezzi elettronici per tutte le comunicazioni con i beneficiari. Per favorire la semplificazione gli Stati membri dovrebbero inoltre recuperare, nella misura possibile, le informazioni necessarie per la gestione degli interventi da fonti di dati a disposizione della pubblica amministrazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Al fine di agevolare la presentazione delle domande di aiuto &#232; opportuno che gli Stati membri mettano a disposizione moduli precompilati contenenti tutte le informazioni pertinenti e pi&#249; aggiornate per i beneficiari. Gli Stati membri dovrebbero prevenire le irregolarit&#224; consentendo di apportare modifiche ai moduli precompilati e utilizzando messaggi di avviso che aiutino i beneficiari a individuare possibili inosservanze e a presentare domanda in modo corretto. &#200; opportuno che gli Stati membri tengano conto delle modifiche apportate dai beneficiari per aggiornare le informazioni contenute nelle banche dati dell'amministrazione nazionale. Ai fini della parit&#224; di trattamento dei beneficiari, se uno Stato membro decide di applicare il sistema di domanda automatica, tale sistema dovrebbe garantire lo stesso livello di dettaglio richiesto per le domande di aiuto di cui al presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le domande di aiuto nell'ambito del sistema integrato dovrebbero fornire, nella misura possibile, tutte le informazioni necessarie per la gestione corretta e affidabile degli interventi a cui si riferiscono e per l'appropriata elaborazione delle relazioni sugli indicatori di output e di risultato. Per la corretta gestione degli interventi &#232; opportuno che i beneficiari restino responsabili delle domande di aiuto presentate affinch&#233; tutti i diritti e le responsabilit&#224; pertinenti possano essere assunti in modo trasparente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Ai fini della prevenzione delle irregolarit&#224; &#232; opportuno che sia concessa la possibilit&#224; di modificare o ritirare le domande di aiuto entro un termine stabilito. Quando tutti i beneficiari di uno specifico intervento sono oggetto di controlli amministrativi e/o tramite l'uso del sistema di monitoraggio delle superfici, non &#232; necessario l'effetto deterrente delle sanzioni. Pertanto &#232; opportuno che le modifiche o i ritiri siano consentiti in qualsiasi momento entro un termine stabilito, termine che &#232; necessario per la corretta gestione degli interventi. Tuttavia &#232; opportuno che le modifiche o i ritiri non siano consentiti in riferimento a inosservanze relative a condizioni di ammissibilit&#224; non monitorabili rilevate da fonti diverse dal sistema di monitoraggio delle superfici e dai controlli amministrativi. In altre situazioni non dovrebbe essere consentita la possibilit&#224; di apportare modifiche o di ritirare la domanda di aiuto se il beneficiario &#232; stato informato di un controllo in loco programmato o se tale controllo, nel caso sia avvenuto senza comunicazione preventiva, ha gi&#224; rilevato irregolarit&#224;. Inoltre al fine di rafforzare l'affidabilit&#224; delle informazioni necessarie per gli interventi di cui all'articolo&#160;34, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a> per bovini, ovini e caprini, &#232; opportuno che il termine per le modifiche sia fissato in modo da consentire di apportare adeguamenti alla domanda di aiuto e di inserire gli aggiornamenti nella banca dati informatizzata degli animali entro la data fissata dagli Stati membri per il rispetto dei requisiti di identificazione e di registrazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>&#200; opportuno che gli Stati membri garantiscano che la domanda geospaziale contenga le informazioni necessarie per gestire gli interventi basati sulle superfici nell'ambito del sistema integrato e, nella misura necessaria, gli interventi basati sulle superfici nel settore vitivinicolo e per i requisiti nell'ambito della condizionalit&#224;. Per offrire indicazioni utili agli Stati membri &#232; opportuno fornire un elenco non esaustivo degli elementi di cui consta la domanda geospaziale. In riferimento alle informazioni sull'uso di prodotti fitosanitari che il beneficiario deve fornire, ove pertinente, per un intervento nell'ambito del sistema integrato per il quale richiede il sostegno della politica agricola comune (PAC), gli Stati membri possono decidere di servirsi di tali informazioni in relazione agli obblighi di registrazione dell'uso di tali prodotti a norma del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Per la corretta gestione degli interventi basati sugli animali &#232; opportuno stabilire alcune norme sul contenuto delle domande di aiuto pertinenti. Al fine di garantire trasparenza e parit&#224; di trattamento dei beneficiari &#232; opportuno altres&#236; chiarire che se si ricorre al sistema di domanda automatica, tutti gli animali di cui &#232; in possesso il beneficiario e che sono potenzialmente ammissibili a ricevere aiuto nell'ambito di un determinato intervento devono essere considerati dichiarati per quell'intervento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il regolamento (UE)&#160;2021/2116 ha introdotto il sistema di monitoraggio delle superfici come elemento obbligatorio del sistema integrato. Per garantire che tale obbligo sia correttamente attuato in modo uniforme &#232; opportuno che il sistema di monitoraggio delle superfici abbia lo stesso ambito di applicazione in tutti gli Stati membri, in modo da contemplare tutti i beneficiari e tutti gli interventi basati sulle superfici gestiti nell'ambito del sistema integrato e tutte le condizioni monitorabili. &#200; opportuno favorire in via prioritaria l'automazione dell'analisi dei dati nell'ambito del sistema di monitoraggio delle superfici onde sostenere l'obiettivo trasversale della modernizzazione della PAC. Pertanto &#232; auspicabile che sia gradualmente ampliato il numero delle condizioni di ammissibilit&#224; che possono essere considerate monitorabili tramite i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus o altri dati di valore almeno equivalente. A tale scopo gli Stati membri dovrebbero garantire che nel 2023 e nel 2024 tutte le condizioni di ammissibilit&#224; che possono essere considerate monitorabili tramite il trattamento automatizzato dei dati dei satelliti Sentinel di Copernicus siano soggette al sistema di monitoraggio delle superfici. Gli Stati membri tuttavia hanno facolt&#224; di decidere se tali condizioni di ammissibilit&#224; monitorabili siano effettivamente gestite tramite il trattamento dei dati dei satelliti Sentinel di Copernicus o di altri dati di valore almeno equivalente. Qualora le condizioni di ammissibilit&#224; non possano essere considerate monitorabili tramite i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus, gli Stati membri possono decidere di gestirle tramite il trattamento di altri dati di valore almeno equivalente o altrimenti considerarle non monitorabili. A decorrere dal 2025 gli Stati membri dovrebbero garantire che tutte le condizioni di ammissibilit&#224; che possono essere considerate monitorabili tramite il trattamento automatizzato dei dati dei satelliti Sentinel di Copernicus o di fotografie geolocalizzate siano soggette al sistema di monitoraggio delle superfici. Tuttavia in considerazione dello sforzo e degli investimenti necessari per includere le fotografie geolocalizzate come dati di valore almeno equivalente per il sistema di monitoraggio delle superfici, &#232; opportuno concedere agli Stati membri un periodo di tempo per svolgere il lavoro preparatorio necessario. Per tale ragione occorre che gli Stati membri garantiscano che le condizioni di ammissibilit&#224; che possono essere considerate monitorabili tramite fotografie geolocalizzate siano contemplate gradualmente nel corso del periodo di programmazione. Tali sforzi dovrebbero progredire a ritmo costante a decorrere dal 2025. &#200; opportuno che gli Stati membri stabiliscano con cadenza annuale quali condizioni di ammissibilit&#224; che possono essere considerate monitorabili tramite fotografie geolocalizzate siano soggette al sistema di monitoraggio delle superfici. Oltre a ci&#242;, per agevolare ulteriormente l'integrazione di questa nuova tecnologia nel sistema di monitoraggio delle superfici, &#232; opportuno che gli Stati membri includano nel sistema di monitoraggio delle superfici almeno una percentuale di interventi per i quali le condizioni di ammissibilit&#224; siano considerate monitorabili soltanto tramite fotografie geolocalizzate anteriormente al 1<span>o</span>&#160;gennaio 2027. Gli Stati membri dovrebbero disporre della flessibilit&#224; necessaria per decidere quali interventi, in cui almeno una condizione di ammissibilit&#224; sar&#224; monitorata da fotografie geolocalizzate nell'ambito del sistema di monitoraggio delle superfici, rientrino in tale percentuale. Ciononostante &#232; opportuno che gli Stati membri, nella loro decisione, garantiscano che tutti gli interventi basati sulle superfici siano soggetti al sistema di monitoraggio delle superfici a norma dell'articolo&#160;70 del regolamento (UE)&#160;2021/2116.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Inoltre &#232; opportuno stabilire una serie comune di requisiti per garantire che le superfici per le quali &#232; richiesto un intervento siano prive di terreni non ammissibili e non siano soggette a un uso non ammissibile dei terreni e a cambiamenti non ammissibili della categoria di superficie agricola che possano influire sull'analisi delle condizioni di ammissibilit&#224; specifiche per l'intervento svolta utilizzando il sistema di monitoraggio delle superfici. Nel corso dell'anno di domanda tali requisiti dovrebbero essere valutati in relazione alle condizioni di ammissibilit&#224; degli interventi contenuti in una determinata domanda di aiuto in modo da consentire successivamente lo svolgimento di un'analisi significativa tramite il sistema di monitoraggio delle superfici. &#200; opportuno che l'uso dei terreni sia valutato entro una superficie delimitata al fine di stabilire se, in base a una determinata domanda di aiuto e all'intervento pertinente, si sia verificato il comportamento spaziale o temporale previsto. Nello sviluppare il sistema di monitoraggio delle superfici gli Stati membri dovrebbero sfruttarne pienamente il potenziale utilizzando le informazioni disponibili per aggiornare il sistema di identificazione delle parcelle agricole e per comunicare con i beneficiari in modo da consentire di apportare modifiche alle domande di aiuto. Quando uno Stato membro deve informare il beneficiario della presenza di inosservanze emerse dai risultati del sistema di monitoraggio delle superfici nel caso vi siano superfici non ammissibili o un uso non ammissibile dei terreni, &#232; opportuno che si comunichino le informazioni riguardo all'inosservanza non appena essa sia rilevata in modo da consentire al beneficiario di modificare la domanda di aiuto il prima possibile e consentire lo svolgimento di un'ulteriore analisi del sistema di monitoraggio delle superfici in modo efficace e tempestivo. &#200; inoltre opportuno chiarire come applicare nella pratica la possibilit&#224; di un'attuazione progressiva del sistema, specificando gli interventi da realizzare nel 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Affinch&#233; il sistema di monitoraggio delle superfici possa comprendere tutte le condizioni di ammissibilit&#224; degli interventi basati sulle superfici gestiti nell'ambito del sistema integrato, monitorabili tramite i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus o altri dati di valore almeno equivalente, &#232; necessario estendere le tipologie di dati e prevedere norme che attestino la loro equivalenza a quelli satellitari. Per evitare che vi siano lacune negli sforzi di modernizzazione compiuti dagli Stati membri &#232; opportuno che le fotografie geolocalizzate siano considerate dati di valore almeno equivalente ai fini del sistema di monitoraggio delle superfici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Occorre stabilire norme specifiche per una procedura obiettiva ed efficiente di acquisizione di dati satellitari ai fini del sistema di monitoraggio delle superfici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Ai fini di una corretta gestione degli interventi per il cotone &#232; opportuno prevedere alcune norme relative al contenuto dei controlli che gli Stati membri svolgono sulle organizzazioni interprofessionali riconosciute.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Per motivi di chiarezza e di certezza del diritto &#232; opportuno abrogare il regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;809/2014. Tuttavia tale regolamento dovrebbe continuare a essere applicato alle domande di aiuto per i pagamenti diretti presentate anteriormente al 1<span>o</span>&#160;gennaio 2023 e alle domande di pagamento presentate per le misure di sostegno attuate a norma del regolamento (UE) n.&#160;1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato dei Fondi agricoli, del comitato della politica agricola comune e del comitato per l'organizzazione comune dei mercati agricoli,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (UE) 2021/2116 per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo («sistema integrato») di cui all'articolo 65 del regolamento (UE) 2021/2116 con riferimento a quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>forma, contenuto e modalit&#224; con cui gli elementi seguenti sono trasmessi alla Commissione o messi a sua disposizione:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>le relazioni di valutazione della qualit&#224; del sistema di identificazione delle parcelle agricole, del sistema di domanda geospaziale e del sistema di monitoraggio delle superfici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le misure correttive di cui agli articoli 68, 69 e&#160;70 del regolamento (UE)&#160;2021/2116;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le caratteristiche di base e le norme del sistema delle domande di aiuto ai sensi dell'articolo&#160;69 del regolamento (UE)&#160;2021/2116 e del sistema di monitoraggio delle superfici di cui all'articolo&#160;70 dello stesso regolamento, compresi i parametri dell'aumento graduale del numero di interventi nell'ambito del sistema di monitoraggio delle superfici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la procedura da applicare all'acquisizione di dati satellitari di cui all'articolo&#160;24 del regolamento (UE)&#160;2021/2116 per raggiungere gli obiettivi assegnati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il quadro che disciplina l'acquisizione, il miglioramento e l'uso dei dati satellitari nonch&#233; le scadenze applicabili; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>un sistema di controllo delle organizzazioni interprofessionali riconosciute per il pagamento specifico per il cotone di cui al titolo III, capo II, sezione 3, sottosezione&#160;2, del regolamento (UE) 2021/2115.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Relazioni di valutazione della qualità 1. Gli Stati membri forniscono alla Commissione la valutazione della qualità di cui all'articolo 68, paragrafo 3, all'articolo 69, paragrafo 6, e all'articolo 70, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/2116 sotto forma di relazioni trasmesse mediante sistemi di informazione elettronici che consentono lo scambio di informazioni, documenti e dati giustificativi. 2. Le relazioni di cui al paragrafo 1 forniscono informazioni sul lavoro svolto nel contesto delle valutazioni della qualità, in particolare in merito ai risultati delle visite in loco e/o delle analisi delle immagini che offrono informazioni affidabili e conclusive riguardo alla situazione effettiva sul campo, e quantificano le carenze rilevate dalla valutazione della qualità pertinente. I risultati delle valutazioni della qualità di cui al paragrafo 1 devono essere combinati in modo da quantificare l'errore relativo al numero di ettari o alla ripartizione delle superfici riportato nella relazione annuale sull'efficacia dell'attuazione. 3. Qualora i risultati delle valutazioni della qualità rilevino carenze in base alle valutazioni della qualità di cui al paragrafo 1, lo Stato membro indica chiaramente le misure correttive volte ad affrontare tali carenze nella relazione di valutazione della qualità. Se la Commissione ritiene che i progressi nell'attuazione delle misure correttive proposte nell'anno precedente siano insufficienti può chiedere allo Stato membro di presentare un piano d'azione a norma dell'articolo 42 del regolamento (UE) 2021/2116. 4. Per quanto riguarda le carenze ricorrenti che emergono nella valutazione della qualità di cui al paragrafo 1, la Commissione chiede un piano d'azione a norma dell'articolo 42, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/2116 se le stesse carenze sono emerse senza che siano avvenuti miglioramenti nel secondo anno consecutivo e se tali carenze sono considerate gravi in conformità dell'articolo 2, lettera d), del suddetto regolamento. 5. La relazione di valutazione della qualità del sistema di monitoraggio delle superfici trasmessa per gli anni 2024 e 2026 contiene tutte le condizioni di ammissibilità per tutti gli interventi soggetti al sistema di monitoraggio delle superfici nonché informazioni sulle fonti di dati utilizzati per l'analisi. Articolo 3 Norme generali per il sistema delle domande di aiuto 1. Gli Stati membri istituiscono un sistema elettronico per le domande di aiuto, che devono essere presentate annualmente dai beneficiari e che contengono tutte le informazioni necessarie in modo da consentire agli Stati membri di effettuare la verifica delle condizioni di ammissibilità al sostegno almeno per gli interventi di cui all'articolo 65, paragrafi 2 e 3, del regolamento (UE) 2021/2116 così come, ove necessario, delle condizioni e dei requisiti relativi alla condizionalità e ai diritti all'aiuto. Il sistema consentirà l'individuazione chiara e inequivocabile dei beneficiari, in particolare se si utilizza il sistema di domanda automatica di cui all'articolo 65, paragrafo 4, lettera f), del suddetto regolamento. Il sistema deve includere il sistema di domanda geospaziale e, se pertinente, il sistema basato sugli animali di cui all'articolo 66, paragrafo 1, lettera b), del medesimo regolamento. 2. Le domande di aiuto devono essere presentate entro un termine fissato dallo Stato membro e si riferiscono all'anno civile della loro presentazione. 3. Gli Stati membri possono prevedere una singola domanda di aiuto che includa i vari interventi di cui all'articolo 65, paragrafi 2 e 3, del regolamento (UE) 2021/2116, i diritti all'aiuto e la condizionalità. 4. Gli Stati membri possono decidere che un gruppo di beneficiari possa presentare una domanda di aiuto congiunta purché sia garantita la parità di trattamento di tutti i beneficiari. 5. Nel caso in cui un'azienda sia ceduta da un beneficiario a un altro beneficiario, gli Stati membri prendono in considerazione una sola domanda di aiuto per quell'azienda nell'anno in cui è avvenuta la cessione. 6. Per quanto riguarda gli interventi basati sugli animali di cui agli articoli 31, 34 e 70 del regolamento (UE) 2021/2115, qualora un animale sia ceduto da un beneficiario a un altro beneficiario gli Stati membri possono tenere conto di più di una domanda di aiuto per quell'animale nell'anno in cui è avvenuta la cessione purché essi siano in grado di garantire la non discriminazione tra i beneficiari interessati, l'efficienza dei controlli, una corretta applicazione di eventuali sanzioni e il rispetto dell'annualità del sistema integrato. 7. Ai fini della corretta gestione degli interventi all'interno di uno Stato membro e nei casi in cui vi sia più di un organismo pagatore responsabile della gestione della domanda di aiuto presentata dallo stesso beneficiario, lo Stato membro interessato adotta tutte le misure appropriate per garantire che le informazioni necessarie siano disponibili per tutti gli organismi pagatori interessati. Articolo 4 Semplificazione delle procedure connesse al sistema delle domande di aiuto 1. Gli Stati membri istituiscono mezzi elettronici di comunicazione tra i beneficiari e le autorità garantendo l'affidabilità dei dati trasmessi ai fini della corretta gestione degli interventi nell'ambito del sistema integrato di gestione e di controllo. Se i documenti giustificativi non possono essere trasmessi elettronicamente, gli Stati membri fissano le stesse scadenze per la loro trasmissione tramite mezzi non elettronici. 2. Gli Stati membri possono prevedere procedure semplificate qualora i dati siano già a disposizione delle autorità, in particolare se la situazione non è mutata dall'ultima presentazione di una domanda di aiuto. Gli Stati membri possono decidere di usare dati derivanti da fonti di dati a disposizione delle autorità nazionali ai fini delle domande di aiuto. Gli Stati membri provvedono a far sì che tali fonti di dati offrano il livello di certezza necessario per la corretta gestione dei dati al fine di garantire l'affidabilità, l'integrità e la sicurezza degli stessi. 3. Gli Stati membri, ove opportuno, possono chiedere le informazioni richieste nei documenti giustificativi da trasmettere insieme alla domanda di aiuto direttamente alla fonte delle stesse. Articolo 5 Requisiti relativi al sistema delle domande di aiuto 1. Gli Stati membri forniscono ai beneficiari, tramite mezzi elettronici, moduli precompilati secondo quanto previsto all'articolo 69, paragrafo 3, del regolamento (UE) 2021/2116. 2. Per gli interventi basati sulle superfici di cui all'articolo 65, paragrafi 2 e 3, del regolamento (UE) 2021/2116, i moduli precompilati devono contenere il materiale grafico pertinente più aggiornato, acquisito attraverso un'interfaccia basata sul sistema d'informazione geografica in modo da agevolare la dichiarazione geospaziale delle superfici ai fini di tali interventi e della condizionalità. 3. I moduli precompilati di cui al paragrafo 1 devono contenere: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'identificazione univoca di tutte le parcelle agricole e le unit&#224; fondiarie con superfici non agricole ritenute ammissibili dallo Stato membro dell'azienda;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'estensione e l'ubicazione delle superfici dichiarate di tali parcelle e la corrispondente superficie ammissibile determinata per il pagamento relativo all'anno precedente ai fini degli interventi basati sulle superfici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le informazioni pertinenti per la condizionalit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> 4. È altresì possibile fornire ai beneficiari, ove rilevante ai fini della domanda di aiuto, informazioni provenienti dal sistema di monitoraggio delle superfici. 5. Per gli interventi basati sugli animali riguardanti bovini o ovini e caprini, gli Stati membri ricorrono a una base dati informatizzata aggiornata di cui all'articolo 2, punto 25, del regolamento delegato (UE) 2019/2035 della Commissione ( 6 ) al fine di inserire nei moduli precompilati le informazioni più recenti provenienti dalla base dati, che deve essere aggiornata conformemente ai termini di cui al regolamento di esecuzione (UE) 2021/520 della Commissione ( 7 ) . 6. Gli Stati membri consentono ai beneficiari di correggere i moduli precompilati entro un termine fissato dallo Stato membro conformemente alle condizioni stabilite per i termini di presentazione delle domande di aiuto di cui all'articolo 3 e per le modifiche o le revoche delle domande di aiuto di cui all'articolo 7. 7. Le modifiche apportate dai beneficiari nei moduli precompilati devono essere tenute in considerazione, se del caso, per aggiornare il sistema di identificazione delle parcelle agricole, l'applicazione del sistema di monitoraggio delle superfici e la banca dati informatizzata di cui al paragrafo 5. 8. Per agevolare la presentazione delle domande di aiuto da parte dei beneficiari il sistema delle domande di aiuto invia messaggi di avviso nel corso del processo di presentazione delle domande. 9. Gli Stati membri che applicano il sistema di domanda automatica di cui all'articolo 65, paragrafo 4, lettera f), del regolamento (UE) 2021/2116 garantiscono un livello di dettaglio equivalente a quanto stabilito nel presente regolamento. Articolo 6 Contenuto delle domande di aiuto 1. Per «domanda di aiuto» si intende una domanda di sostegno nell'ambito di qualsiasi intervento gestito dal sistema integrato o, se pertinente, una domanda di sostegno o una richiesta di pagamento. 2. La domanda di aiuto deve contenere almeno le informazioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'identit&#224; del beneficiario;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>informazioni dettagliate sull'intervento (sugli interventi) oggetto della domanda;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>ove opportuno, qualsiasi documento giustificativo indispensabile per stabilire le condizioni di ammissibilit&#224; o altri requisiti pertinenti all'intervento oggetto della domanda;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>informazioni relative alla condizionalit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> Il beneficiario rimane responsabile della domanda di aiuto e della correttezza delle informazioni trasmesse. Ciò vale anche quando uno Stato membro applica un sistema di domanda automatica. 3. Gli Stati membri fanno sì che la domanda di aiuto contenga tutte le informazioni indispensabili per estrarre dati pertinenti ai fini della corretta informativa sugli indicatori di output e di risultato di cui all'articolo 66, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/2116 per quanto concerne gli interventi oggetto della domanda di aiuto. Articolo 7 Modifiche o ritiri delle domande di aiuto 1. Le domande di aiuto possono essere modificate oppure ritirate in tutto o in parte dal beneficiario alle condizioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per gli interventi oggetto del sistema di monitoraggio delle superfici, in qualsiasi momento prima della scadenza stabilita dallo Stato membro, che &#232; fissata entro i&#160;15 giorni di calendario precedenti alla data di versamento della prima rata o degli anticipi in applicazione dell'articolo&#160;44 del regolamento (UE)&#160;2021/2116. Non sono tuttavia consentiti modifiche o ritiri in relazione a inosservanze riguardanti condizioni di ammissibilit&#224; non monitorabili rilevate da mezzi diversi dal sistema di monitoraggio delle superfici o da controlli amministrativi o dopo che il beneficiario &#232; stato informato dell'intenzione dello Stato membro di svolgere controlli in loco;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per gli interventi basati sugli animali di cui all'articolo&#160;34 del regolamento (UE)&#160;2021/2115 relativi a bovini o ovini e caprini, in qualsiasi momento prima della scadenza stabilita dallo Stato membro, che &#232; fissata entro i&#160;15 giorni di calendario precedenti alla data di versamento della prima rata o degli anticipi in applicazione dell'articolo&#160;44 del regolamento (UE)&#160;2021/2116. Tuttavia, in relazione alla condizione di ammissibilit&#224; per l'identificazione e la registrazione degli animali, le modifiche o i ritiri sono consentiti soltanto entro la data stabilita dallo Stato membro in applicazione dell'articolo&#160;34, paragrafo 2, seconda frase, del regolamento (UE)&#160;2021/2115 e nel caso non sia intervenuta la scadenza di cui alla prima frase del presente paragrafo. Non sono inoltre consentiti modifiche o ritiri una volta che il beneficiario sia stato informato dell'intenzione dello Stato membro di svolgere un controllo in loco o venga a conoscenza di un'inosservanza emersa da un controllo in loco avvenuto senza comunicazione preventiva. Ciononostante sono autorizzati modifiche o ritiri della parte della domanda di aiuto non interessata dall'inosservanza rilevata dal controllo in loco;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>per gli altri interventi, in qualsiasi momento prima della scadenza stabilita dallo Stato membro, che &#232; fissata entro i&#160;15 giorni di calendario precedenti alla data di versamento della prima rata o degli anticipi in applicazione dell'articolo&#160;44 del regolamento (UE)&#160;2021/2116. Non sono tuttavia consentiti modifiche o ritiri una volta che il beneficiario sia stato informato dell'intenzione dello Stato membro di svolgere un controllo in loco o venga a conoscenza di un'inosservanza emersa da un controllo in loco avvenuto senza comunicazione preventiva. Ciononostante sono autorizzati modifiche o ritiri della parte della domanda di aiuto non interessata dall'inosservanza rilevata dal controllo in loco.</p></td></tr></tbody></table> 2. In caso di inosservanze relative alle condizioni di ammissibilità rilevate da controlli amministrativi o dal sistema di monitoraggio delle superfici, gli Stati membri informano i beneficiari consentendo di modificare o ritirare la domanda di aiuto per quanto concerne la parte interessata dall'inosservanza conformemente al paragrafo 1, lettere a), b) e c). Tuttavia, per gli interventi basati sugli animali di cui all'articolo 34 del regolamento (UE) 2021/2115 relativi a bovini o ovini e caprini, in caso di inosservanze riguardanti la condizione di ammissibilità concernente l'individuazione e la registrazione degli animali, sono ammessi modifiche o ritiri solo prima della data stabilita dallo Stato membro entro cui rispettare tali requisiti in applicazione del paragrafo 2 del suddetto articolo. Al fine di agevolare il processo per i beneficiari, gli Stati membri possono apportare le correzioni necessarie alla parte della domanda di aiuto interessata dall'inosservanza. In tal caso tuttavia gli Stati membri provvedono affinché il beneficiario sia informato dei cambiamenti introdotti dallo Stato membro e abbia la possibilità di intervenire in caso di disaccordo. 3. Per gli interventi basati sugli animali di cui all'articolo 34 del regolamento (UE) 2021/2115 relativi a bovini o ovini e caprini, gli Stati membri possono disporre che le notifiche alla banca dati informatizzata, di cui all'articolo 5, paragrafo 5, del presente regolamento, riguardo a un animale che non si trova più nell'azienda possono sostituire il ritiro per iscritto dell'animale. 4. Per gli Stati membri che applicano un sistema di domanda automatica di cui all'articolo 65, paragrafo 4, lettera f), del regolamento (UE) 2021/2116 per gli interventi basati sugli animali, i beneficiari possono revocare la loro domanda soltanto per tutti gli animali oggetto dell'intervento che sono registrati nella banca dati informatizzata. 5. Le modifiche o i ritiri si effettuano tramite i canali di comunicazione ufficiali stabiliti dallo Stato membro. 6. Gli Stati membri informano i beneficiari dell'ultima data utile per modificare o ritirare la loro domanda di aiuto. Gli Stati membri garantiscono parità di trattamento ai beneficiari che sono soggetti a un sistema di domanda automatica di cui all'articolo 65, paragrafo 4, lettera f), del regolamento (UE) 2021/2116. Articolo 8 Domanda geospaziale 1. La domanda geospaziale si utilizza per tutti gli interventi basati sulle superfici nell'ambito del sistema integrato e per le informazioni pertinenti in relazione alla condizionalità, anche in caso di beneficiari soggetti alla condizionalità ma che non chiedono sostegno nell'ambito degli interventi basati sulle superfici. 2. La domanda geospaziale può essere utilizzata anche per interventi basati sulle superfici nel settore vitivinicolo secondo quanto disposto al titolo III, capo III, sezione 4, del regolamento (UE) 2021/2115. 3. Fatto salvo l'articolo 6, la domanda geospaziale contiene almeno le informazioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'identificazione univoca delle parcelle agricole e delle unit&#224; fondiarie con superfici non agricole ritenute ammissibili dallo Stato membro dell'azienda;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il delineamento chiaro della superficie dichiarata per l'ottenimento di un aiuto nell'ambito di ciascun intervento sulle parcelle agricole e le unit&#224; fondiarie con superfici non agricole ritenute ammissibili dallo Stato membro, in particolare se la superficie dichiarata &#232; inferiore alla superficie totale della parcella agricola;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la tipologia, l'ubicazione e, ove pertinente, le dimensioni degli elementi caratteristici del paesaggio pertinenti ai fini della condizionalit&#224; o degli interventi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>ove rilevante, la coltura presente sulle parcelle agricole;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>ove rilevante, se la parcella agricola &#232; soggetta ad agricoltura biologica, in particolare per l'adozione o il mantenimento di metodi e pratiche di produzione biologica secondo quanto previsto dal regolamento (UE)&#160;2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>8</span>)</a>, pertinente per il sostegno concesso per interventi di cui agli articoli 31 e&#160;70 del regolamento (UE) 2021/2115 o per la condizionalit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>ove rilevante, informazioni sull'utilizzo di prodotti fitosanitari per le parcelle interessate da interventi per un uso sostenibile e ridotto dei pesticidi di cui agli articoli 31 e&#160;70 del regolamento (UE)&#160;2021/2115. Gli Stati membri possono decidere di servirsi di tali informazioni in relazione al requisito di registrazione dei dati riguardanti i prodotti fitosanitari di cui all'articolo&#160;67, paragrafo 1, del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>l'identificazione dei diritti all'aiuto secondo il sistema di identificazione e di registrazione contemplato all'articolo&#160;73 del regolamento (UE) 2021/2116 ai fini del sostegno di base al reddito per la sostenibilit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>per le superfici per le quali si chiede il pagamento specifico per il cotone, la variet&#224; delle sementi di cotone utilizzata e, se del caso, l'identificazione dell'organizzazione interprofessionale di cui il beneficiario &#232; membro;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>per le superfici utilizzate per la produzione di canapa, la variet&#224; delle sementi utilizzata, un'indicazione delle quantit&#224; di sementi utilizzate, espressa in chilogrammi per ettaro, e le etichette ufficiali usate per gli imballaggi delle sementi a norma della direttiva 2002/57/CE del Consiglio&#160;<a>(<span>9</span>)</a>, in particolare l'articolo&#160;12, o qualsiasi altro documento riconosciuto equivalente dallo Stato membro. Se le etichette devono essere trasmesse anche ad altre autorit&#224; nazionali, gli Stati membri possono disporre che esse siano rispedite ai beneficiari. Sulle etichette rispedite &#232; indicato che sono state utilizzate per una domanda.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 9 Domande per interventi basati sugli animali 1. Fatto salvo l'articolo 6, le domande per interventi basati sugli animali contengono almeno le informazioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il numero di animali o, ove pertinente, il numero di unit&#224; di bestiame adulto, di ogni tipo, in relazione all'intervento basato sugli animali per cui si presenta domanda;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>ove rilevante, informazioni sul luogo in cui gli animali saranno detenuti nell'anno civile di cui alla domanda di aiuto;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>se il sostegno riguarda bovini o ovini e caprini, informazioni aggiornate pertinenti ai fini dell'intervento sugli animali in relazione al sistema per l'identificazione e la registrazione degli animali in applicazione dell'articolo&#160;34, paragrafo 2, del regolamento (UE)&#160;2021/2115.</p></td></tr></tbody></table> 2. Gli Stati membri che applicano un sistema di domanda automatica a norma dell'articolo 65, paragrafo 4, lettera f), del regolamento (UE) 2021/2116 garantiscono un livello di dettaglio equivalente a quanto stabilito al paragrafo 1 del presente articolo sulla base delle informazioni disponibili nella banca dati informatizzata ufficiale, che deve essere aggiornata per tutti gli animali a norma dell'articolo 34, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/2115. Nell'ambito del sistema di domanda automatica, tutti gli animali del beneficiario pertinenti ai fini dell'intervento sono considerati inclusi nella richiesta. Articolo 10 Sistema di monitoraggio delle superfici 1. Il sistema di monitoraggio delle superfici si applica a tutte le domande di aiuto per interventi basati sulle superfici nell'ambito del sistema integrato presentate in ogni Stato membro e si usa per osservare, tracciare e valutare le attività e le pratiche agricole sugli ettari oggetto degli interventi basati sulle superfici e almeno ai fini della relazione annuale sull'efficacia dell'attuazione. 2. Gli Stati membri provvedono affinché per tutti gli interventi basati sulle superfici le condizioni di ammissibilità, che possono essere monitorate tramite i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus o altri dati di valore almeno equivalente, siano soggette al sistema di monitoraggio delle superfici e comunicano tali informazioni ai beneficiari interessati. 3. Ai fini del sistema di monitoraggio delle superfici, una condizione di ammissibilità è considerata monitorabile quando può essere monitorata tramite i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus. Per gestire le condizioni di ammissibilità considerate monitorabili gli Stati membri possono decidere di usare i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus o altri dati di valore almeno equivalente come previsto dall'articolo 11. Tuttavia a decorrere dal 1 o gennaio 2025 una condizione di ammissibilità è considerata monitorabile quando può essere monitorata tramite i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus o tramite fotografie geolocalizzate di cui all'articolo 11. Per far fronte alle condizioni di ammissibilità considerate monitorabili a decorrere dal 1 o gennaio 2025 gli Stati membri possono decidere di utilizzare i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus, fotografie geolocalizzate o altri dati di valore almeno equivalente. 4. Per le condizioni di ammissibilità che possono essere monitorate tramite fotografie geolocalizzate, gli Stati membri possono decidere di inserirle gradualmente nell'ambito del sistema di monitoraggio delle superfici. Gli Stati membri fanno sì che anteriormente al 1 o gennaio 2027 almeno il 70 % degli interventi con condizioni di ammissibilità monitorabili soltanto tramite fotografie geolocalizzate sia soggetto al sistema di monitoraggio delle superfici. Gli Stati membri stabiliscono ogni anno quali condizioni di ammissibilità monitorabili tramite fotografie geolocalizzate sono soggette al sistema di monitoraggio delle superfici. 5. Per l'analisi delle condizioni di ammissibilità monitorabili nell'ambito del sistema di monitoraggio delle superfici, gli Stati membri possono scegliere di combinare i dati dei satelliti Sentinel di Copernicus e/o altri tipi di dati di valore almeno equivalente conformemente ai criteri di cui all'articolo 11 in modo da comprendere la totalità delle domande di aiuto interessate. Gli Stati membri possono altresì decidere di effettuare un'analisi a cascata dei dati dei satelliti Sentinel e/o di altri tipi di dati di valore almeno equivalente al fine di ridurre il numero di casi monitorati in modo non conclusivo. Per le condizioni di ammissibilità che possono essere monitorate soltanto tramite fotografie geolocalizzate, in assenza di indicazioni inserite dal beneficiario lo Stato membro considera che questa condizione di ammissibilità non è stata rispettata. 6. Gli Stati membri fanno sì che gli ettari che non rispettano le condizioni di ammissibilità pertinenti entro l'ultima data utile per apportare modifiche alle domande di aiuto a norma dell'articolo 7 siano esclusi dalla relazione annuale sull'efficacia dell'attuazione. 7. Per consentire un'osservazione, un tracciamento e una valutazione affidabili delle attività e pratiche agricole il sistema di monitoraggio delle superfici deve garantire, a livello di parcelle agricole o unità fondiarie con superfici non agricole ritenute ammissibili dagli Stati membri, il rilevamento di quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>presenza di superfici non ammissibili, in particolare per la presenza di strutture permanenti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>uso dei terreni non ammissibile;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>cambiamento della categoria di superficie agricola se si tratta di seminativo, coltura permanente o prato permanente.</p></td></tr></tbody></table> Gli Stati membri utilizzano, ove rilevante, le informazioni di cui al presente paragrafo per aggiornare il sistema di identificazione delle parcelle agricole. 8. Gli Stati membri comunicano ai beneficiari le informazioni relative agli ettari per i quali non sono rispettate le condizioni di ammissibilità pertinenti e alla rilevata presenza di superfici non ammissibili, uso dei terreni non ammissibile o cambiamenti della categoria di superficie agricola in modo che i beneficiari possano apportare modifiche alle domande di aiuto, conformemente all'articolo 7, oppure fornire prove aggiuntive. Gli Stati membri possono altresì decidere di comunicare ai beneficiari qualsiasi altro risultato provvisorio, ivi compresi i casi monitorati in modo non conclusivo, consentendo ai beneficiari di modificare, ove necessario, le domande conformemente all'articolo 7, paragrafo 1. 9. In deroga al paragrafo 1 e allo scopo di incrementare gradualmente il numero di interventi soggetti al sistema di monitoraggio delle superfici, nel 2023 il sistema deve fornire informazioni almeno su quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>tutte le condizioni di ammissibilit&#224; pertinenti ai fini del sostegno di base al reddito per la sostenibilit&#224; di cui all'articolo&#160;21 del regolamento (UE)&#160;2021/2115;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>tutte le condizioni di ammissibilit&#224; pertinenti ai fini di interventi per vincoli naturali o altri vincoli territoriali specifici di cui all'articolo&#160;71 del regolamento (UE)&#160;2021/2115.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 11 Dati di valore almeno equivalente per il sistema di monitoraggio delle superfici Ai fini del sistema di monitoraggio delle superfici, gli Stati membri possono decidere di usare altri dati di valore almeno equivalente se tali dati sono in formato digitale, se possono essere trattati in modo automatico, se sono disponibili sistematicamente per i beneficiari interessati o per categorie di superfici nello Stato membro, se non sono discriminatori e se sono adatti a stabilire l'osservanza di una specifica condizione di ammissibilità o di un obbligo nella superficie soggetta alla condizione pertinente. In tale contesto le fotografie geolocalizzate sono considerate dati di valore almeno equivalente secondo quanto previsto all'articolo 65, paragrafo 4, lettera b), del regolamento (UE) 2021/2116. Articolo 12 Acquisizione di dati satellitari 1. Ai fini dell'articolo 24 del regolamento (UE) 2021/2116, ogni Stato membro informa la Commissione anteriormente al 1 o novembre dell'anno civile che precede l'anno in cui si svolge la valutazione della qualità del sistema di monitoraggio delle superfici in merito alle proprie specifiche relative all'acquisizione di dati satellitari per quanto concerne: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la popolazione di parcelle per intervento dalla quale sar&#224; selezionato il campione per la valutazione della qualit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il calendario per l'acquisizione dei dati satellitari per le condizioni di ammissibilit&#224; dell'intervento sulle parcelle selezionate.</p></td></tr></tbody></table> 2. Ai fini del paragrafo 1, lettera a), gli Stati membri stabiliscono la popolazione di parcelle necessaria per costituire il campione per la valutazione della qualità sulla base delle domande di aiuto dell'anno precedente all'anno civile in cui si svolge la valutazione della qualità. La popolazione di parcelle per la quali sono richiesti i dati satellitari può essere aggiornata nell'anno civile in cui si svolge la valutazione della qualità per le parcelle che, secondo le domande di aiuto dell'anno civile in questione, non sono più pertinenti per un determinato intervento oppure per le parcelle oggetto di interventi per le quali non è stato chiesto l'aiuto nell'anno precedente. 3. La Commissione conclude l'accordo con lo Stato membro interessato riguardo alle informazioni di cui al paragrafo 1, lettere a) e b), anteriormente al 15 gennaio successivo alla comunicazione delle informazioni di cui al paragrafo 1. 4. Le autorità competenti o gli organismi che le rappresentano, di cui all'articolo 24 del regolamento (UE) 2021/2116, devono osservare le disposizioni riguardanti il diritto d'autore contenute nei contratti con i fornitori. 5. Se il totale delle richieste degli Stati membri supera il bilancio disponibile per l'applicazione dell'articolo 24 del regolamento (UE) 2021/2116, la Commissione decide un limite dei dati satellitari da fornire, nell'intento di fare l'uso più efficiente possibile delle risorse disponibili. Inoltre se nel corso dell'anno civile gli Stati membri aggiungono parcelle alla popolazione per la valutazione della qualità del sistema di monitoraggio delle superfici, la Commissione potrebbe non essere in grado di acquisire tutte le immagini pertinenti. Articolo 13 Controllo delle organizzazioni interprofessionali riconosciute per il pagamento specifico per il cotone Gli Stati membri eseguono controlli amministrativi sulle organizzazioni interprofessionali riconosciute per il pagamento specifico per il cotone in conformità del presente articolo. Ove opportuno, allo scopo di verificare l'ammissibilità per un incremento dell'aiuto concesso a norma dell'articolo 40, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/2115, gli Stati membri svolgono controlli incrociati sulla dichiarazione resa dal beneficiario nella domanda geospaziale di essere membro di una organizzazione interprofessionale riconosciuta e sulle informazioni trasmesse dall'organizzazione in questione. Gli Stati membri verificano almeno una volta ogni 5 anni la conformità ai criteri per l'approvazione delle organizzazioni interprofessionali e l'elenco dei loro membri. Articolo 14 Abrogazione Il regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 è abrogato a decorrere dal 1 o gennaio 2023. Esso continua tuttavia ad applicarsi a quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>domande di aiuto per pagamenti diretti presentate prima del 1<span>o</span>&#160;gennaio 2023;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>richieste di pagamento effettuate in relazione alle misure di sostegno attuate ai sensi del regolamento (UE) n.&#160;1305/2013;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sistema di controllo e sanzioni amministrative relative alla condizionalit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 15 Entrata in vigore e applicazione Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Si applica alle domande di aiuto relative a interventi attuati conformemente al regolamento (UE) 2021/2115 a decorrere dal 1 o gennaio 2023. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 31 maggio 2022 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN <note> ( 1 ) GU L 435 del 6.12.2021, pag. 187 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 809/2014 della Commissione, del 17 luglio 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il sistema integrato di gestione e di controllo, le misure di sviluppo rurale e la condizionalità ( GU L 227 del 31.7.2014, pag. 69 ). ( 3 ) Regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell'ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga i regolamenti (UE) n. 1305/2013 e (UE) n. 1307/2013 ( GU L 435 del 6.12.2021, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio ( GU L 347 del 20.12.2013, pag. 487 ). ( 6 ) Regolamento delegato (UE) 2019/2035 della Commissione, del 28 giugno 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative agli stabilimenti che detengono animali terrestri e agli incubatoi nonché alla tracciabilità di determinati animali terrestri detenuti e delle uova da cova ( GU L 314 del 5.12.2019, pag. 115 ). ( 7 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/520 della Commissione, del 24 marzo 2021, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la tracciabilità di determinati animali terrestri detenuti ( GU L 104 del 25.3.2021, pag. 39 ). ( 8 ) Regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio ( GU L 150 del 14.6.2018, pag. 1 ). ( 9 ) Direttiva 2002/57/CE del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa alla commercializzazione delle sementi di piante oleaginose e da fibra ( GU L 193 del 20.7.2002, pag. 74 ). </note>
ITA
32022R1173
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>23.7.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 263/7</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2021/1210 DEL CONSIGLIO del 22 luglio 2021 relativa a una misura di assistenza sotto forma di un programma generale di sostegno all’Unione africana nell’ambito dello strumento europeo per la pace nel 2021 IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 28, paragrafo 1, e l’articolo 41, paragrafo 2, vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Conformemente alla decisione (PESC) 2021/509&#160;<a>(<span>1</span>)</a>, &#232; stato istituito uno strumento europeo per la pace (&#171;EPF&#187;) per il finanziamento, da parte degli Stati membri, delle azioni dell&#8217;Unione nell&#8217;ambito della politica estera e di sicurezza comune al fine di preservare la pace, prevenire i conflitti e rafforzare la sicurezza internazionale, a norma dell&#8217;articolo&#160;21, paragrafo 2, lettera c), del trattato. In particolare, a norma dell&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 2, lettera b), punto ii), della decisione (PESC) 2021/509, l&#8217;EPF pu&#242; finanziare misure di assistenza a sostegno degli aspetti militari delle operazioni di sostegno alla pace condotte da un&#8217;organizzazione regionale o internazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le misure di assistenza nell&#8217;ambito dell&#8217;EPF possono assumere la forma di una misura specifica o di un programma generale di sostegno con un determinato indirizzo geografico o tematico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il Consiglio riconosce la costante importanza strategica del partenariato Africa-UE per la pace e la sicurezza, nel quadro della strategia comune Africa-UE, in particolare il quadro di cooperazione istituito nell&#8217;ambito del Fondo per la pace in Africa (APF) e il ruolo guida dell&#8217;Unione africana (UA) nel preservare la pace e la sicurezza nel continente africano, come specificato all&#8217;articolo&#160;16 del protocollo relativo all&#8217;istituzione del Consiglio per la pace e la sicurezza dell&#8217;Unione africana. Il Consiglio mantiene il suo impegno a favore dello sviluppo di capacit&#224; dell&#8217;UA in questo settore, della prestazione di assistenza alle operazioni di sostegno alla pace a guida africana e del rafforzamento dell&#8217;architettura africana di pace e di sicurezza in vista della sua piena operativit&#224;, in linea con il memorandum d&#8217;intesa tra l&#8217;Unione europea e l&#8217;Unione africana su pace, sicurezza e governance del 23&#160;maggio 2018 nonch&#233; a favore del sostegno ai meccanismi di cooperazione consolidati, in particolare un approccio integrato basato su partenariato, consultazione e coordinamento strategico rafforzato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Una transizione senza soluzione di continuit&#224; del sostegno dell&#8217;Unione dall&#8217;APF all&#8217;EPF dovrebbe essere garantita mediante l&#8217;adozione di una misura di assistenza sotto forma di un programma generale di sostegno all&#8217;UA per il secondo semestre del 2021 (&#171;misura di assistenza&#187;). Si prevede che alla misura di assistenza sia seguita da un ulteriore sostengo all&#8217;Unione africana per il periodo 2022-2024. Un programma generale consente di continuare a fornire finanziamenti affidabili e prevedibili alle operazioni di sostegno alla pace a guida africana, commissionate o autorizzate dal Consiglio per la pace e la sicurezza dell&#8217;UA, garantendo nel contempo la flessibilit&#224; necessaria per reagire in modo efficace ed efficiente agli sviluppi dei conflitti nel continente africano. Si prevede che le azioni nell&#8217;ambito della misura di assistenza possano essere attuate da entit&#224; che hanno esperienza nell&#8217;attuazione delle azioni nell&#8217;ambito dell&#8217;APF. Le azioni nell&#8217;ambito della presente misura di assistenza saranno eseguite tenendo in conto i principi e i requisiti di cui alla decisione (PESC) 2021/509 e conformemente con le regole per l&#8217;esecuzione delle entrate e delle spese finanziate nell&#8217;ambito dell&#8217;EPF.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Con la sua lettera del giugno&#160;2021 indirizzata all&#8217;alto rappresentante dell&#8217;Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (&#171;alto rappresentante&#187;), l&#8217;UA ha chiesto all&#8217;Unione di continuare a sostenere a decorrere dal 1<span>o</span>&#160;luglio 2021 le operazioni di sostegno alla pace a guida africana, commissionate o autorizzate dal Consiglio per la pace e la sicurezza dell&#8217;UA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il Consiglio ribadisce la sua determinazione a proteggere, promuovere e rispettare i diritti umani, le libert&#224; fondamentali e i principi democratici, a rafforzare lo Stato di diritto e il buon governo in conformit&#224; della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione universale dei diritti dell&#8217;uomo e del diritto internazionale, in particolare il diritto internazionale dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Istituzione, obiettivi e ambito di applicazione 1. È istituita una misura di assistenza sotto forma di un programma generale di sostegno all’Unione africana, finanziata nell’ambito dello strumento europeo per la pace (EPF) («misura di assistenza»). La misura di assistenza finanzia le azioni approvate dal comitato politico e di sicurezza (CPS) prima del 31 dicembre 2021. 2. Obiettivi della misura di assistenza sono ridurre l’incidenza, la durata e l’intensità dei conflitti violenti in Africa e rafforzare il ruolo dell’Unione africana (UA) per quanto riguarda la pace e la sicurezza nel continente africano. 3. Per conseguire gli obiettivi di cui al paragrafo 2, la misura di assistenza finanzia gli aspetti militari delle operazioni di sostegno alla pace a guida africana, commissionate o autorizzate dal Consiglio per la pace e la sicurezza dell’UA. Articolo 2 Approvazione del sostegno alle azioni nell’ambito della misura di assistenza 1. A norma dell’articolo 59, paragrafo 7, della decisione (PESC) 2021/509, il sostegno a qualsiasi azione intrapresa nell’ambito della misura di assistenza fa seguito a una richiesta della Commissione dell’UA in qualità di beneficiario della misura di assistenza («beneficiario»). 2. A seguito della richiesta di cui al paragrafo 1, l’alto rappresentante, previa consultazione dell’amministratore delle misure di assistenza nominato ai sensi della decisione (PESC) 2021/509 («amministratore delle misure di assistenza») per quanto riguarda le questioni relative all’esecuzione finanziaria, presenta al CPS, per esame e approvazione, una raccomandazione in cui illustra il sostegno proposto, compreso il suo bilancio, l’entità o le entità selezionate tra quelle elencate all’articolo 5, paragrafo 2, della presente decisione per l’attuazione del sostengo proposto, e valutazioni relative alla sensibilità del conflitto e analisi del rischio, nonché le misure di monitoraggio e controllo di cui all’articolo 6 della presente decisione, se del caso. Articolo 3 Disposizioni finanziarie 1. L’importo di riferimento finanziario destinato a coprire le spese connesse alla misura di assistenza è di 130 000 000 EUR. Conformemente all’articolo 29, paragrafo 5, della decisione (PESC) 2021/509, l’amministratore delle misure di assistenza può chiedere contributi a seguito dell’adozione della presente decisione, fino 104 000 000 EUR, nella misura in cui i fondi disponibili per la misura di assistenza non siano sufficienti a finanziare i pagamenti nel 2021. I fondi richiesti dall’amministratore possono essere utilizzati unicamente per pagare le spese nei limiti approvati dal comitato istituito dalla decisione (PESC) 2021/509 nel bilancio rettificativo 2021 corrispondente alla misura di assistenza. 2. Tutte le spese sono gestite in conformità delle regole per l’esecuzione delle entrate e delle spese finanziate nell’ambito dell’EPF. 3. Le spese relative ad azioni approvate per l’attuazione nell’ambito della misura di assistenza sono ammissibili al finanziamento per 60 mesi a decorrere dal 1 o luglio 2021. Articolo 4 Accordi con il beneficiario 1. L’alto rappresentante conclude con il beneficiario gli accordi necessari per garantire il rispetto delle condizioni e dei requisiti e stabiliti dal Consiglio, compreso il rispetto del diritto internazionale, in particolare del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario, quale condizione per la concessione del sostegno nell’ambito della misura di assistenza. 2. Gli accordi di cui al paragrafo 1 comprendono disposizioni che obbligano il beneficiario a garantire: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l&#8217;uso corretto ed efficiente di tutti i mezzi forniti nell&#8217;ambito della misura di assistenza ai fini per i quali sono stati forniti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la manutenzione sufficiente di tutti i mezzi forniti nell&#8217;ambito della misura di assistenza per garantirne l&#8217;usabilit&#224; e la disponibilit&#224; operativa durante il loro ciclo di vita;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>che i mezzi forniti nell&#8217;ambito della misura di assistenza non vadano perduti o trasferiti senza il consenso del comitato dello strumento istituito nell&#8217;ambito della decisione (PESC) 2021/509 a persone o entit&#224; diverse da quelle individuate in tali accordi, al termine del loro ciclo di vita o alla scadenza o cessazione della misura di assistenza.</p></td></tr></tbody></table> 3. Gli accordi di cui al paragrafo 1 comprendono disposizioni relative alla sospensione e alla cessazione del sostegno nell’ambito della misura di assistenza qualora risulti che il beneficiario ha violato gli obblighi di cui al paragrafo 2. 4. L’amministratore delle misure di assistenza conclude con il beneficiario un accordo di finanziamento relativo alla misura di assistenza. L’amministratore delle misure di assistenza informa il comitato istituito dalla decisione (PESC) 2021/509 a proposito dell’accordo da concludere. Articolo 5 Attuazione 1. L’alto rappresentante è responsabile di assicurare l’attuazione della presente decisione conformemente alla decisione (PESC) 2021/509, alle regole per l’esecuzione delle entrate e delle spese finanziate nell’ambito dell’EPF, e coerentemente con il quadro metodologico integrato per la valutazione e l’individuazione delle misure e dei controlli necessari per le misure di assistenza nell’ambito dell’EPF. 2. Le azioni nell’ambito della misura di assistenza di cui all’articolo 2 possono essere attuate in tutto o in parte da una delle seguenti entità, anche mediante sovvenzioni che possono essere concesse senza invito a presentare proposte: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la Commissione dell&#8217;UA;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l&#8217;Unione del Maghreb arabo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la Comunit&#224; degli Stati sahelo-sahariani;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il mercato comune per l&#8217;Africa orientale e australe (Common Market for Eastern and Southern Africa);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la Comunit&#224; dell&#8217;Africa orientale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la Forza di pronto intervento dell&#8217;Africa orientale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>la Comunit&#224; economica degli Stati dell&#8217;Africa centrale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>la Comunit&#224; economica degli Stati dell&#8217;Africa occidentale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>l&#8217;Autorit&#224; intergovernativa per lo sviluppo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>la capacit&#224; regionale dell&#8217;Africa settentrionale (North Africa Regional Capability);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>la Comunit&#224; per lo sviluppo dell&#8217;Africa australe;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>l)</p></td><td><p>il G5 Sahel;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>m)</p></td><td><p>la Commissione del bacino del lago Ciad;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>n)</p></td><td><p>le Nazioni Unite &#8212; Alto Commissariato per i diritti umani;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>o)</p></td><td><p>il segretariato delle Nazioni Unite;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>p)</p></td><td><p>l&#8217;Ufficio delle Nazioni Unite di servizi ai progetti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>q)</p></td><td><p>l&#8217;Ufficio di sostegno delle Nazioni Unite in Somalia;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>r)</p></td><td><p>ministeri, pubbliche amministrazioni o altri organismi e agenzie di diritto pubblico degli Stati membri, nonch&#233; organismi di diritto privato investiti di funzioni di servizio pubblico, che figurano nell&#8217;allegato, nella misura in cui questi ultimi presentino sufficienti garanzie finanziarie.</p></td></tr></tbody></table> 3. L’amministratore delle misure di assistenza conferma la capacità di un’entità specifica di attuare un’azione o parte di essa prima dell’approvazione del sostegno all’azione da parte del CPS. Articolo 6 Monitoraggio, valutazione e controllo 1. Le misure di monitoraggio, valutazione e controllo delle azioni nell’ambito della misura di assistenza sono stabilite in linea con il quadro metodologico integrato per la valutazione e l’individuazione delle misure e dei controlli necessari per le misure di assistenza nell’ambito dell’EPF. 2. Lo scopo delle misure di cui al paragrafo 1 è in particolare garantire che il beneficiario e le altre entità che beneficiano direttamente del sostegno nell’ambito della misura di assistenza rispettino il diritto internazionale dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario, nonché che il beneficiario ottemperi a tutti gli altri impegni e obblighi stabiliti in base agli accordi di cui all’articolo 4. 3. A seconda del sostegno approvato per un’azione nell’ambito della misura di assistenza, le misure di cui al paragrafo 1 possono comprendere il monitoraggio dei progressi riguardo alle condizioni e ai parametri di riferimento concordati con il beneficiario, l’istituzione e il monitoraggio dei quadri in materia di rispetto del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario e degli obblighi di dovuta diligenza, il controllo post-spedizione dei mezzi per garantirne un uso adeguato ed evitare diversioni, nonché l’individuazione di strategie di disimpegno e di uscita. Articolo 7 Sospensione e cessazione 1. A norma dell’articolo 64 della decisione (PESC) 2021/509, il CPS può decidere, su richiesta di uno Stato membro o dell’alto rappresentante, la sospensione o la cessazione del sostegno ad azioni nell’ambito della misura di assistenza o la sospensione dell’intera misura di assistenza nei casi seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>se il beneficiario viola gli obblighi che gli incombono in virt&#249; del diritto internazionale, in particolare il diritto internazionale dei diritti umani e il diritto internazionale umanitario, o se non adempie agli impegni assunti nell&#8217;ambito degli accordi di cui all&#8217;articolo&#160;4;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>se il contratto con un soggetto responsabile dell&#8217;attuazione &#232; stato sospeso o risolto in seguito a una violazione degli obblighi di quest&#8217;ultimo derivanti dal contratto;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>se la situazione nella zona geografica in questione non consente pi&#249; l&#8217;attuazione della misura assicurando nel contempo garanzie sufficienti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>se il proseguimento della misura non risponde pi&#249; agli obiettivi della misura stessa o non &#232; pi&#249; nell&#8217;interesse dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> In casi urgenti ed eccezionali l’alto rappresentante può provvisoriamente sospendere, in tutto o in parte, l’attuazione della misura di assistenza in attesa di una decisione del CPS. 2. Il CPS può raccomandare al Consiglio la cessazione della misura di assistenza. Articolo 8 Coerenza dell’azione dell’Unione A norma dell’articolo 8 della decisione (PESC) 2021/509, è garantita la coerenza delle azioni nell’ambito della misura di assistenza con le altre azioni nell’ambito della politica estera e di sicurezza comune e le misure previste da strumenti in altri settori dell’azione esterna dell’Unione, nonché con le altre politiche dell’Unione, compreso l’approccio integrato alle crisi e ai conflitti esterni. Articolo 9 Entrata in vigore La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione. Essa si applica a decorrere dal 1 o luglio 2021. Fatto a Bruxelles, il 22 luglio 2021 Per il Consiglio Il presidente G. DOVŽAN ( 1 ) Decisione (PESC) 2021/509 del Consiglio, del 22 marzo 2021, che istituisce uno strumento europeo per la pace e che abroga la decisione (PESC) 2015/528 ( GU L 102 del 24.3.2021, pag. 14 ). ALLEGATO Elenco dei ministeri, delle pubbliche amministrazioni o di altri organismi e agenzie di diritto pubblico degli Stati membri, nonché degli organismi di diritto privato investiti di funzioni di servizio pubblico, che presentano sufficienti garanzie finanziarie, che possano attuare in tutto o in parte azioni nell’ambito della misura di assistenza ( 1 ) : <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Deutsche Gesellschaft f&#252;r Internationale Zusammenarbeit (Societ&#224; tedesca per la cooperazione internazionale)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Expertise France</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Il presento elenco è relativo esclusivamente alla misura di assistenza istituita dalla presente decisione, e non preclude la possibilità che altre entità possano essere designate per future misure di assistenza, comprese quelle che assumono la forma di programma generale. </note>
ITA
32021D1210
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.12.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 461/5</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2021/2305 DELLA COMMISSIONE del 21 ottobre 2021 che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio con norme riguardanti i casi e le condizioni in cui i prodotti biologici e i prodotti in conversione sono esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri e il luogo dei controlli ufficiali per tali prodotti e che modifica i regolamenti delegati (UE) 2019/2123 e (UE) 2019/2124 della Commissione (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari, recante modifica dei regolamenti (CE) n. 999/2001, (CE) n. 396/2005, (CE) n. 1069/2009, (CE) n. 1107/2009, (UE) n. 1151/2012, (UE) n. 652/2014, (UE) 2016/429 e (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, dei regolamenti (CE) n. 1/2005 e (CE) n. 1099/2009 del Consiglio e delle direttive 98/58/CE, 1999/74/CE, 2007/43/CE, 2008/119/CE e 2008/120/CE del Consiglio, e che abroga i regolamenti (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 89/608/CEE, 89/662/CEE, 90/425/CEE, 91/496/CEE, 96/23/CE, 96/93/CE e 97/78/CE del Consiglio e la decisione 92/438/CEE del Consiglio (regolamento sui controlli ufficiali) ( 1 ) , in particolare l’articolo 48, lettera h), l’articolo 51, paragrafo 1, lettera a), l’articolo 53, paragrafo 1, lettere a) ed e), e l’articolo 77, paragrafo 1, lettera k), considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, i controlli ufficiali negli Stati membri intesi a verificare il rispetto delle condizioni e delle misure per l&#8217;importazione nell&#8217;Unione di prodotti destinati a essere immessi sul mercato dell&#8217;Unione come prodotti biologici o prodotti in conversione devono essere effettuati ai posti di controllo frontalieri in conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/625.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2017/625 specifica le categorie di animali e merci che entrano nell&#8217;Unione da paesi terzi sulle quali le autorit&#224; competenti devono effettuare i controlli ufficiali presso il posto di controllo frontaliero di primo ingresso nell&#8217;Unione. I prodotti biologici e i prodotti in conversione di cui all&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848 rientrano nelle categorie di animali e merci di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettera f), del regolamento (UE) 2017/625 in virt&#249; di tale disposizione del regolamento (UE) 2018/848. Inoltre i prodotti biologici e i prodotti in conversione possono rientrare nelle categorie di animali e merci di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettera f), del regolamento (UE) 2017/625 anche in virt&#249; di atti o norme di cui a tale disposizione diversi dall&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848. Analogamente, i prodotti biologici e i prodotti in conversione possono anche rientrare nelle categorie di animali e merci di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettere da a) a e), del regolamento (UE) 2017/625, purch&#233; soddisfino le pertinenti prescrizioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;48, lettera h), del regolamento (UE) 2017/625, gli animali e le merci che comportano un basso rischio o che non comportano alcun rischio specifico possono essere esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri. L&#8217;articolo&#160;3, punto 24), del regolamento (UE) 2017/625 definisce il &#171;rischio&#187; facendo riferimento agli effetti nocivi sulla salute umana, animale o vegetale, sul benessere degli animali o sull&#8217;ambiente, ma non in relazione alla qualit&#224; degli alimenti. Si pu&#242; considerare che i prodotti biologici e i prodotti in conversione che entrano nell&#8217;Unione comportino un basso rischio o non comportino alcun rischio specifico per la salute umana, animale o vegetale, per il benessere degli animali o per l&#8217;ambiente se non rientrano nelle categorie di animali e merci soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettere da a) a e), del regolamento (UE) 2017/625, o nelle categorie di animali e merci di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettera f), del regolamento (UE) 2017/625, in relazione alla cui entrata nell&#8217;Unione sono state stabilite, in conformit&#224; rispettivamente dell&#8217;articolo&#160;126 o dell&#8217;articolo&#160;128 del regolamento (UE) 2017/625 o della normativa di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 2, lettere da a) a h) e j), di tale regolamento, condizioni o misure che impongono di accertare, all&#8217;entrata degli animali e delle merci nell&#8217;Unione, la conformit&#224; alle condizioni o misure di cui sopra. &#200; pertanto opportuno esentare tali prodotti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>I controlli ufficiali dei prodotti biologici e dei prodotti in conversione destinati a essere immessi sul mercato dell&#8217;Unione che sono esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri in conformit&#224; del presente regolamento dovrebbero essere effettuati presso il punto di immissione in libera pratica nell&#8217;Unione. Gli Stati membri dovrebbero informare la Commissione in merito ai punti di immissione in libera pratica presso i quali tali controlli sono effettuati. La Commissione dovrebbe tenere aggiornato l&#8217;elenco dei punti di immissione in libera pratica nel sistema esperto per il controllo degli scambi (Traces) di cui all&#8217;articolo&#160;133, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2017/625.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il regolamento delegato (UE) 2019/2123 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a> permette alle autorit&#224; competenti dei posti di controllo frontalieri di consentire l&#8217;esecuzione di controlli di identit&#224; e fisici presso un punto di controllo diverso da un posto di controllo frontaliero sulle partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettere c) ed e), del regolamento (UE) 2017/625 e sulle partite di alimenti e mangimi di origine non animale che sono oggetto delle misure previste dagli atti di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettere d), e) ed f), di tale regolamento. Analogamente, il regolamento delegato (UE) 2019/2123 consente alle autorit&#224; competenti di eseguire controlli documentali a distanza da un posto di controllo frontaliero sulle partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;72, paragrafo 1, e all&#8217;articolo&#160;74, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>. Il regolamento delegato (UE) 2019/2123 non si applica tuttavia alle partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettere c) ed e), del regolamento (UE) 2017/625 se si tratta di prodotti biologici o prodotti in conversione soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Al fine di assicurare l&#8217;applicazione del regolamento delegato (UE) 2019/2123 alle partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettere c) ed e), del regolamento (UE) 2017/625 che sono prodotti biologici o prodotti in conversione soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848, &#232; necessario ampliarne l&#8217;ambito di applicazione. Dovrebbero inoltre essere stabilite disposizioni nel regolamento delegato (UE) 2019/2123 per stabilire i casi e le condizioni in cui &#232; possibile eseguire i controlli di identit&#224; e fisici presso un punto di controllo diverso da un posto di controllo frontaliero in relazione alle partite di determinati prodotti soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Al fine di agevolare la rapida movimentazione di animali e merci che entrano nell&#8217;Unione, dovrebbe essere consentito alle autorit&#224; competenti dei posti di controllo frontalieri di autorizzare il successivo trasporto al luogo di destinazione finale, prima che siano disponibili i risultati delle analisi e delle prove di laboratorio, di partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettere c) ed e), del regolamento (UE) 2017/625, in conformit&#224; del capo II del regolamento delegato (UE) 2019/2124 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, anche nel caso in cui tali merci siano prodotti biologici o prodotti in conversione soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza i regolamenti delegati (UE) 2019/2123 e (UE) 2019/2124.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>A fini di chiarezza e certezza del diritto, il presente regolamento dovrebbe applicarsi a decorrere dalla data di applicazione del regolamento (UE) 2018/848,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Oggetto Il presente regolamento stabilisce norme riguardanti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i casi e le condizioni in cui determinati prodotti biologici e prodotti in conversione che entrano nell&#8217;Unione e che comportano un basso rischio o che non comportano alcun rischio specifico per la salute umana, animale o vegetale, per il benessere degli animali o per l&#8217;ambiente sono esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri effettuati per verificare la conformit&#224; alle norme relative alla produzione biologica e all&#8217;etichettatura dei prodotti biologici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il luogo in cui devono essere effettuati i controlli ufficiali per i prodotti di cui alla lettera a) destinati a essere immessi sul mercato dell&#8217;Unione; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le modifiche dei regolamenti delegati (UE) 2019/2123 e (UE) 2019/2124.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Definizioni Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>&#171;prodotto biologico&#187;: un prodotto come definito all&#8217;articolo&#160;3, punto 2), del regolamento (UE) 2018/848;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>&#171;prodotto in conversione&#187;: un prodotto come definito all&#8217;articolo&#160;3, punto 7), del regolamento (UE) 2018/848.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 3 Prodotti biologici e prodotti in conversione esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri I seguenti prodotti biologici e prodotti in conversione che entrano nell’Unione sono esenti da controlli ufficiali al posto di controllo frontaliero di primo ingresso nell’Unione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i prodotti biologici e i prodotti in conversione diversi da quelli che rientrano nelle categorie di animali e merci di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettere da a) a e), del regolamento (UE) 2017/625; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i prodotti biologici e i prodotti in conversione che rientrano nella categoria di animali e merci di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettera f), del regolamento (UE) 2017/625, diversi da quelli in relazione alla cui entrata nell&#8217;Unione sono state stabilite condizioni o misure con atti adottati in conformit&#224; rispettivamente dell&#8217;articolo&#160;126 o dell&#8217;articolo&#160;128 del regolamento (UE) 2017/625, o in relazione alla cui entrata nell&#8217;Unione sono state stabilite condizioni o misure in conformit&#224; della normativa di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 2, lettere da a) a h) e j), di tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 4 Luogo dei controlli ufficiali sui prodotti biologici e sui prodotti in conversione esenti da controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri 1. Per quanto riguarda i prodotti biologici e i prodotti in conversione di cui all’articolo 3 destinati a essere immessi sul mercato dell’Unione, le autorità competenti effettuano i controlli ufficiali presso i punti di immissione in libera pratica nello Stato membro in cui la partita è immessa in libera pratica nell’Unione. 2. Gli Stati membri informano la Commissione in merito ai punti di immissione in libera pratica presso i quali le autorità competenti effettuano i controlli ufficiali in conformità del paragrafo 1, indicandone il nome, l’indirizzo e i recapiti. La Commissione tiene aggiornato l’elenco di tali punti di immissione in libera pratica nel sistema esperto per il controllo degli scambi (Traces). 3. Gli Stati membri provvedono affinché le autorità competenti dei punti di immissione in libera pratica di cui al paragrafo 1 dispongano della tecnologia e delle attrezzature necessarie per il funzionamento efficiente del sistema Traces. Articolo 5 Modifica del regolamento delegato (UE) 2019/2123 Il regolamento delegato (UE) 2019/2123 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la lettera a) &#232; cos&#236; modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>&#232; inserito il seguente punto i&#160;<span>bis</span>):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;i&#160;bis)</p></td><td><p>partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui al punto i) che sono soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>*</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30&#160;maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all&#8217;etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n.&#160;834/2007 del Consiglio (<a>GU L 150 del 14.6.2018, pag. 1</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il punto ii) &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;ii)</p></td><td><p>partite di alimenti e mangimi di origine non animale che sono oggetto delle misure previste dagli atti di cui all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 1, lettere d), e) ed f), del regolamento (UE) 2017/625, compresi quelli che sono soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la lettera b) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;b)</p></td><td><p>controlli documentali a distanza da un posto di controllo frontaliero sulle partite di:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;72, paragrafo 1, e all&#8217;articolo&#160;74, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/2031;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui al punto i) che sono soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>prima del capo I &#232; inserito il seguente articolo&#160;1&#160;<span>bis</span>:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;1&#160;bis</p><p>Definizioni</p><p>Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>&#171;controlli della sicurezza degli alimenti e dei mangimi&#187;: i controlli ufficiali effettuati per verificare la conformit&#224; alla normativa di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 2, lettere a) e c), del regolamento (UE) 2017/625;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>&#171;controlli fitosanitari&#187;: i controlli ufficiali effettuati per verificare la conformit&#224; alla normativa di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 2, lettera g), del regolamento (UE) 2017/625;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>&#171;controlli dei prodotti biologici&#187;: i controlli ufficiali di cui all&#8217;articolo&#160;6, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2021/2306 della Commissione<a>&#160;(<span>*</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table></div><p><a>(<span>*</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento delegato (UE) 2021/2306 della Commissione, del 21&#160;ottobre 2021, che integra il regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio con norme relative ai controlli ufficiali delle partite di prodotti biologici e di prodotti in conversione destinati all&#8217;importazione nell&#8217;Unione e al certificato di ispezione (<a>GU L&#160;461, 27.12.2021, del &#8230;, pag. 13</a>).).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;2 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al paragrafo 1, la frase introduttiva &#232; sostituita dalla seguente:</p><p>&#171;I controlli di identit&#224; e fisici per la verifica della conformit&#224; alla normativa dell&#8217;Unione relativa alla sicurezza alimentare, alla sicurezza dei mangimi e alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante possono essere eseguiti presso un punto di controllo diverso da un posto di controllo frontaliero se si verificano le seguenti condizioni:&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il seguente paragrafo 4:</p><div><p>&#171;4.&#160;&#160;&#160;Le autorit&#224; competenti possono eseguire i seguenti controlli ufficiali presso un punto di controllo indicato nel DSCE diverso dal posto di controllo frontaliero, salvo qualora nel riquadro 30 del certificato di ispezione di cui all&#8217;articolo&#160;5 del regolamento delegato (UE) 2021/2306 (&#171;certificato di ispezione&#187;) sia stata spuntata la casella &#171;La partita non pu&#242; essere immessa in libera pratica&#187;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>controlli fitosanitari sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici in relazione alle partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), punto i&#160;<span>bis</span>), del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>controlli della sicurezza degli alimenti e dei mangimi sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici in relazione alle partite di alimenti e mangimi di origine non animale di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), punto ii), del presente regolamento che sono soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>&#232; inserito il seguente articolo&#160;2&#160;<span>bis</span>:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;2&#160;bis</p><p>Condizioni per l&#8217;esecuzione dei controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici presso punti di controllo diversi dai posti di controllo frontalieri in relazione alle partite di determinati prodotti soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Le autorit&#224; competenti possono eseguire controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici in relazione alle partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), punto i&#160;<span>bis</span>), e in relazione alle partite di alimenti e mangimi di origine non animale di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), punto ii), che sono soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848 presso un punto di controllo indicato nel certificato di ispezione diverso dal posto di controllo frontaliero se sono soddisfatte le seguenti condizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il punto di controllo dove devono essere eseguiti i controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici &#232; stato indicato nel certificato di ispezione dall&#8217;operatore responsabile della partita al momento della notifica preventiva in conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/2307 della Commissione<a>&#160;(<span>*</span>)</a> o dall&#8217;autorit&#224; competente del posto di controllo frontaliero;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i risultati dei controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli documentali eseguiti dalle autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero sono soddisfacenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero hanno registrato nel riquadro 26 del certificato di ispezione la loro autorizzazione a trasferire la partita al punto di controllo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>le autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero hanno registrato nel DSCE la loro autorizzazione a trasferire la partita a un punto di controllo per i controlli della sicurezza degli alimenti e dei mangimi sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici o per i controlli fitosanitari sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici, a seconda dei casi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>prima che la partita lasci il posto di controllo frontaliero, l&#8217;autorit&#224; competente del posto di controllo frontaliero responsabile dei controlli dei prodotti biologici notifica l&#8217;arrivo della partita all&#8217;autorit&#224; competente del punto di controllo responsabile dei controlli dei prodotti biologici inserendo il certificato di ispezione nel sistema esperto per il controllo degli scambi (Traces);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>l&#8217;operatore ha trasportato la partita dal posto di controllo frontaliero al punto di controllo in regime di sorveglianza doganale, senza scarico delle merci durante il trasporto;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>l&#8217;operatore si &#232; assicurato che le partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), punto i&#160;<span>bis</span>), e di alimenti e mangimi di origine non animale di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), punto ii), che sono soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848 siano accompagnate al punto di controllo da una copia autenticata del certificato di ispezione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>l&#8217;operatore ha indicato il numero di riferimento del certificato di ispezione nella dichiarazione doganale presentata alle autorit&#224; doganali ai fini del trasferimento della partita al punto di controllo e ha conservato una copia di tale certificato a disposizione delle autorit&#224; doganali come indicato all&#8217;articolo&#160;163 del regolamento (UE) n.&#160;952/2013.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;La prescrizione che una copia autenticata del certificato di ispezione di cui al paragrafo 1, lettera g), accompagni la partita non si applica nel caso in cui tale certificato sia stato rilasciato nel sistema Traces dall&#8217;autorit&#224; di controllo o dall&#8217;organismo di controllo del paese terzo in conformit&#224; al regolamento delegato (UE) 2021/2306 o sia stato caricato nel sistema Traces dall&#8217;operatore e le autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero abbiano verificato che corrisponde all&#8217;originale del certificato di ispezione.</p></div></div><p><a>(<span>*</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento di esecuzione (UE) 2021/2307 della Commissione, del 21&#160;ottobre 2021, che stabilisce norme relative ai documenti e alle notifiche richiesti per i prodotti biologici e i prodotti in conversione destinati all&#8217;importazione nell&#8217;Unione (<a>GU&#160;L 461, 27.12.2021, del &#8230;, pag. 30</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;3 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al paragrafo 1, la frase introduttiva &#232; sostituita dalla seguente:</p><p>&#171;I controlli di identit&#224; e i controlli fisici sulle partite di alimenti e mangimi di origine non animale di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), punto ii), possono essere eseguiti dalle autorit&#224; competenti presso un punto di controllo diverso da un posto di controllo frontaliero se si verifica una delle seguenti condizioni:&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sono aggiunti i seguenti paragrafi&#160;3 e&#160;4:</p><div><p>&#171;3.&#160;&#160;&#160;Le autorit&#224; competenti possono eseguire controlli di identit&#224; e fisici in relazione alle partite di alimenti e mangimi di origine non animale di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), punto ii), che sono soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848 presso un punto di controllo diverso da un posto di controllo frontaliero se, oltre a verificarsi una delle condizioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l&#8217;operatore responsabile della partita ha chiesto il trasferimento a un punto di controllo sia per i controlli della sicurezza degli alimenti e dei mangimi sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici sia per i controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nel caso in cui la partita sia selezionata dalle autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero sia per i controlli della sicurezza degli alimenti e dei mangimi sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici sia per i controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici, le autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero hanno autorizzato o deciso tale trasferimento, a seconda dei casi, in relazione a tutti i suddetti controlli. Tali controlli sono eseguiti presso lo stesso punto di controllo, che deve essere designato per la categoria di merci della partita e deve essere situato nello Stato membro in cui la partita deve essere immessa in libera pratica.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;Se le partite sono trasferite a un punto di controllo in conformit&#224; al paragrafo 3, le autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero responsabili dei controlli della sicurezza degli alimenti e dei mangimi registrano il trasferimento nel DSCE e le autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero responsabili dei controlli dei prodotti biologici registrano il trasferimento nel certificato di ispezione.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;4 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al paragrafo 1 &#232; aggiunta la seguente lettera c):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;c)</p></td><td><p>piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui alle lettere a) e b) che sono soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sono aggiunti i seguenti paragrafi&#160;4 e&#160;5:</p><div><p>&#171;4.&#160;&#160;&#160;In relazione alle piante, ai prodotti vegetali e agli altri oggetti di cui al paragrafo 1, lettera c), i controlli di identit&#224; e fisici possono essere eseguiti dalle autorit&#224; competenti presso un punto di controllo diverso da un posto di controllo frontaliero se, oltre a una delle condizioni di cui al paragrafo 2, si verificano le seguenti condizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l&#8217;operatore responsabile della partita ha chiesto il trasferimento a un punto di controllo sia per i controlli fitosanitari sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici sia per i controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nel caso in cui la partita sia selezionata dalle autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero sia per i controlli fitosanitari sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici sia per i controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici, le autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero hanno autorizzato o deciso tale trasferimento, a seconda dei casi, in relazione a tutti i suddetti controlli. Tali controlli sono eseguiti presso lo stesso punto di controllo, che deve essere designato per la categoria di merci della partita e deve essere situato nello Stato membro in cui la partita deve essere immessa in libera pratica.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;Se le partite sono trasferite a un punto di controllo in conformit&#224; al paragrafo 4, le autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero responsabili dei controlli fitosanitari registrano il trasferimento nel DSCE e le autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero responsabili dei controlli dei prodotti biologici registrano il trasferimento nel certificato di ispezione.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;6 &#232; aggiunto il seguente paragrafo 6:</p><div><p>&#171;6.&#160;&#160;&#160;In relazione alle partite trasferite a un punto di controllo per l&#8217;esecuzione dei controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici, le autorit&#224; competenti del punto di controllo:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>confermano l&#8217;arrivo della partita alle autorit&#224; competenti del posto di controllo frontaliero responsabili dei controlli dei prodotti biologici tramite il sistema Traces;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>registrano nel certificato di ispezione i risultati dei controlli dei prodotti biologici sotto forma di controlli di identit&#224; e fisici e la decisione in merito alla partita in conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;6, paragrafo 3, del regolamento delegato (UE) 2021/2306.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;7, la frase introduttiva &#232; sostituita dalla seguente:</p><p>&#171;I controlli documentali sulle partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera b), che entrano nell&#8217;Unione possono essere eseguiti:&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;8 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al paragrafo 1, lettera a), &#232; aggiunto il seguente punto v):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;v)</p></td><td><p>per quanto riguarda le piante, i prodotti vegetali e gli altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;4, paragrafo 1, lettera c), del presente regolamento, sul certificato di ispezione di cui al regolamento delegato (UE) 2021/2306;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 2 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;2.&#160;&#160;&#160;Se le partite di piante, prodotti vegetali e altri oggetti devono essere trasportate dall&#8217;operatore a un punto di controllo per l&#8217;esecuzione dei controlli di identit&#224; e dei controlli fisici, si applicano gli articoli 2, 2&#160;<span>bis</span>, 4 e&#160;5.&#187;.</p></div></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Articolo 6 Modifica del regolamento delegato (UE) 2019/2124 Il regolamento delegato (UE) 2019/2124 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), &#232; inserito il seguente punto ii&#160;<span>bis</span>):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;ii&#160;bis)</p></td><td><p>piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui ai punti i) e ii) che sono soggetti a controlli ufficiali ai posti di controllo frontalieri a norma dell&#8217;articolo&#160;45, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>*</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30&#160;maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all&#8217;etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n.&#160;834/2007 del Consiglio (<a>GU L 150 del 14.6.2018, pag. 1</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;6, paragrafo 3, la frase introduttiva &#232; sostituita dalla seguente:</p><p>&#171;L&#8217;operatore responsabile della partita si assicura che l&#8217;imballaggio o il mezzo di trasporto della partita di piante, prodotti vegetali e altri oggetti di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 1, lettera a), punti i), ii) e ii&#160;<span>bis</span>), siano stati chiusi o sigillati in modo tale che durante il trasporto verso la struttura per il successivo trasporto e durante il magazzinaggio in tale struttura:&#187;.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 7 Entrata in vigore e applicazione Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Essa si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2022. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 21 ottobre 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN <note> ( 1 ) GU L 95 del 7.4.2017, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio ( GU L 150 del 14.6.2018, pag. 1 ). ( 3 ) Regolamento delegato (UE) 2019/2123 della Commissione, del 10 ottobre 2019, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per i casi e le condizioni in cui i controlli di identità e i controlli fisici su alcune merci possono essere eseguiti presso i punti di controllo e i controlli documentali possono essere eseguiti a distanza dai posti di controllo frontalieri ( GU L 321 del 12.12.2019, pag. 64 ). ( 4 ) Regolamento (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 ottobre 2016, relativo alle misure di protezione contro gli organismi nocivi per le piante, che modifica i regolamenti (UE) n. 228/2013, (UE) n. 652/2014 e (UE) n. 1143/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga le direttive 69/464/CEE, 74/647/CEE, 93/85/CEE, 98/57/CE, 2000/29/CE, 2006/91/CE e 2007/33/CE del Consiglio ( GU L 317 del 23.11.2016, pag. 4 ). ( 5 ) Regolamento delegato (UE) 2019/2124 della Commissione, del 10 ottobre 2019, che integra il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per i controlli ufficiali delle partite di animali e merci in transito, trasbordo e successivo trasporto attraverso l’Unione, e che modifica i regolamenti (CE) n. 798/2008, (CE) n. 1251/2008, (CE) n. 119/2009, (UE) n. 206/2010, (UE) n. 605/2010, (UE) n. 142/2011, (UE) n. 28/2012 della Commissione, il regolamento di esecuzione (UE) 2016/759 della Commissione e la decisione 2007/777/CE della Commissione ( GU L 321 del 12.12.2019, pag. 73 ). </note>
ITA
32021R2305
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.6.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 161/18</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/972 DELLA COMMISSIONE del 17 giugno 2016 relativo all'autorizzazione della L-arginina prodotta dal Corynebacterium glutamicum KCTC 10423BP come additivo per mangimi destinati a tutte le specie animali (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all'alimentazione animale ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 1831/2003 disciplina l'autorizzazione degli additivi destinati all'alimentazione animale e definisce i motivi e le procedure per il rilascio di tale autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 7 del regolamento (CE) n. 1831/2003 &#232; stata presentata una domanda di autorizzazione della L-arginina come additivo nei mangimi. Tale domanda era corredata delle informazioni dettagliate e dei documenti prescritti dall'articolo 7, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La domanda riguarda l'autorizzazione della L-arginina prodotta dal<span>Corynebacterium glutamicum</span> KCTC 10423BP come additivo per mangimi destinati a tutte le specie animali, da classificare nella categoria &#171;additivi nutrizionali&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel suo parere del 1<span>o</span> dicembre 2015<a>&#160;(<span>2</span>)</a>, l'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l'Autorit&#224;&#187;) ha concluso che, nelle condizioni d'impiego proposte, la L-arginina prodotta dal<span>Corynebacterium glutamicum</span> KCTC&#160;10423BP non ha effetti dannosi per la salute animale e umana o l'ambiente e che pu&#242; essere considerata un'efficace fonte dell'aminoacido arginina per tutte le specie animali; perch&#233; sia completamente efficace nei ruminanti, la L-arginina supplementare deve essere protetta dalla degradazione nel rumine. L'Autorit&#224; ritiene che non siano necessarie prescrizioni specifiche per il monitoraggio successivo all'immissione sul mercato. Essa ha inoltre verificato la relazione sul metodo di analisi dell'additivo per mangimi contenuto negli alimenti per animali presentata dal laboratorio di riferimento istituito dal regolamento (CE) n.&#160;1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Dalla valutazione della sostanza risulta che sono soddisfatte le condizioni di autorizzazione di cui all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1831/2003. &#200; pertanto opportuno autorizzare l'impiego di tale sostanza secondo le modalit&#224; specificate nell'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 La sostanza di cui all'allegato, appartenente alla categoria «additivi nutrizionali» e al gruppo funzionale «aminoacidi, loro sali e analoghi», è autorizzata quale additivo destinato all'alimentazione animale alle condizioni stabilite in detto allegato. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 17 giugno 2016 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29 . ( 2 ) The EFSA Journal 2016; 14(1):4345. ALLEGATO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di identificazione dell'additivo</p></td><td><p>Nome del titolare dell'autorizzazione</p></td><td><p>Additivo</p></td><td><p>Composizione, formula chimica, descrizione, metodo di analisi</p></td><td><p>Specie o categoria di animali</p></td><td><p>Et&#224; massima</p></td><td><p>Tenore minimo</p></td><td><p>Tenore massimo</p></td><td><p>Altre disposizioni</p></td><td><p>Scadenza dell'autorizzazione</p></td></tr><tr><td><p>mg/kg di mangime completo con un tasso di umidit&#224; del 12 %</p></td></tr><tr><td><p><span>Categoria: additivi nutrizionali. gruppo funzionale: aminoacidi, loro sali e analoghi</span></p></td></tr><tr><td><p>3c361</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>L-arginina</p></td><td><p><span>Composizione dell'additivo:</span></p><p>Polvere con un tenore minimo di L-arginina del 98 % (sulla sostanza secca) e un tenore massimo di umidit&#224; del 10 %</p><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva:</span></p><p>L-arginina (acido 2(S)-ammino-5-guanidilpentanoico) ottenuta tramite fermentazione con<span>Corynebacterium glutamicum</span> KCTC 10423BP</p><p>Formula chimica: C<span>6</span>H<span>14</span>N<span>4</span>O<span>2</span></p><p>Numero CAS: 74-79-3</p><p><span>Metodo di analisi</span>:<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><p>Per l'identificazione della L-arginina nell'additivo per mangimi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Food Chemical Codex &#171;L-arginina, monografia&#187;.</p></td></tr></tbody></table><p>Per la quantificazione della L-arginina nell'additivo per mangimi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cromatografia a scambio ionico associata a derivatizzazione post-colonna e rilevazione fotometrica (IEC-VIS).</p></td></tr></tbody></table><p>Per la quantificazione dell'arginina nelle premiscele, nelle materie prime per mangimi e nei mangimi composti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cromatografia a scambio ionico associata a derivatizzazione post-colonna e rilevazione fotometrica (IEC/VIS) &#8212; regolamento (CE) n. 152/2009 della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a></p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Tutte le specie</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Il tenore di umidit&#224; &#232; indicato sull'etichetta dell'additivo.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>La L-arginina pu&#242; essere immessa sul mercato e utilizzata come additivo costituito da un preparato.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>8 luglio 2026</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Informazioni dettagliate sui metodi di analisi sono disponibili al seguente indirizzo del laboratorio di riferimento: https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/feed-additives/evaluation-reports ( 2 ) Regolamento (CE) n. 152/2009 della Commissione, del 27 gennaio 2009, che fissa i metodi di campionamento e d'analisi per i controlli ufficiali degli alimenti per gli animali ( GU L 54 del 26.2.2009, pag. 1 ). </note>
ITA
32016R0972
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.11.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 393/13</p></td></tr></tbody></table> DIRETTIVA DI ESECUZIONE (UE) 2021/1927 DELLA COMMISSION del 5 novembre 2021 che modifica gli allegati I e II della direttiva 66/402/CEE del Consiglio per quanto riguarda le condizioni relative alle sementi di frumento ibrido prodotte mediante maschiosterilità citoplasmatica (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vista la direttiva 66/402/CEE del Consiglio, del 14 giugno 1966, relativa alla commercializzazione delle sementi di cereali ( 1 ) , in particolare l’articolo 21 ter , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La direttiva 66/402/CEE stabilisce norme sulla produzione e sulla commercializzazione delle sementi di cereali nell&#8217;Unione. Per quanto riguarda le sementi di frumento ibrido, le uniche tecniche di produzione di sementi ibride previste dalla suddetta direttiva sono l&#8217;incrocio diretto e l&#8217;ibridazione mediante un agente chimico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Tuttavia negli ultimi anni la maschiosterilit&#224; citoplasmatica (&#171;CMS&#187;) &#232; stata accettata a livello mondiale come tecnica di selezione vegetale per la produzione di ibridi di variet&#224; di sementi di cereali. Le norme pertinenti relative alla tecnica di produzione della CMS sono gi&#224; in vigore per l&#8217;orzo, in quanto la produzione di sementi ibride mediante CMS si pratica da diversi anni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L&#8217;orzo e il frumento sono per loro natura autoimpollinanti e sono prodotti tramite ibridazione. Tenuto conto delle analogie tecniche tra la produzione di sementi di ibridi di orzo e di frumento nonch&#233; delle esigenze degli utilizzatori delle sementi di ibridi, &#232; opportuno stabilire per le sementi di ibridi di frumento condizioni simili a quelle che si applicano per le sementi di ibridi di orzo. Dall&#8217;esperienza risulta che lo specifico sistema di produzione di frumenti ibridi quali il<span>Triticum aestivum</span> subsp.<span>aestivum</span>,<span>Triticum turgidum</span> subsp<span>. durum</span>,<span>Triticum aestivum</span> subsp.<span>spelta</span>, tramite incrocio di linee, applicato sul campo, in combinazione con i rischi connessi alle condizioni atmosferiche nel periodo della fioritura, richiede una riduzione della norma di purezza varietale all&#8217;85&#160;%, quando &#232; applicata la CMS, affinch&#233; la produzione di sementi sia stabile in condizioni climatiche meno favorevoli. Di conseguenza per le sementi di frumento ibrido prodotto mediante CMS dovrebbe essere consentito un livello di purezza varietale inferiore al livello richiesto per altri ibridi di sementi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L&#8217;esperienza acquisita con altre sementi di ibridi prodotti mediante CMS dimostra che all&#8217;inizio di un nuovo regime di produzione &#232; importante verificare le condizioni tecniche applicate. &#200; pertanto opportuno che le condizioni per le variet&#224; si applichino su base temporanea fino al 31&#160;agosto 2029 al fine di consentire ai costitutori di adeguare la produzione di frumento ibrido tramite ibridazione. Tale disposizione &#232; necessaria per ridurre al minimo eventuali rischi di tale regime di produzione e affinch&#233; gli agricoltori possano disporre di un nuovo tipo di variet&#224; di frumento. Il termine previsto dovrebbe essere sufficiente per consentire ai costitutori e alle autorit&#224; per la certificazione di acquisire le conoscenze necessarie all&#8217;applicazione delle condizioni tecniche per la produzione di sementi ibride di frumento e di riesaminare tali condizioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Per consentire alla Commissione e agli Stati membri di acquisire conoscenze adeguate sull&#8217;applicazione della CMS e di consentire il riesame delle rispettive norme, l&#8217;autorit&#224; per la certificazione responsabile dovrebbe riferire alla Commissione e agli altri Stati membri ogni anno, fino al 28&#160;febbraio 2030, i risultati dell&#8217;anno precedente relativi alla quantit&#224; di sementi ibride prodotte e la percentuale di lotti di sementi che sono stati respinti a causa di parametri qualitativi insufficienti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza gli allegati I e II della direttiva 66/402/CEE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente direttiva sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: Articolo 1 Modifiche della direttiva 66/402/CEE Gli allegati I e II della direttiva 66/402/CEE sono modificati conformemente all’allegato della presente direttiva. Articolo 2 Recepimento 1. Gli Stati membri adottano e pubblicano, entro e non oltre il 31 agosto 2022, le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni. Essi applicano tali disposizioni a decorrere dal 1 o settembre 2022 fino al 31 agosto 2029. Le disposizioni adottate dagli Stati membri contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di tale riferimento all’atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono stabilite dagli Stati membri. 2. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni principali di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva. Articolo 3 Entrata in vigore La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Articolo 4 Destinatari Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva. Fatto a Bruxelles, il 5 novembre 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU P 125 dell’11.7.1966, pag. 2309 . ALLEGATO Gli allegati I e II della direttiva 66/402/CEE sono così modificati: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l&#8217;allegato I &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la prima frase del punto 5 &#232; sostituita dalla seguente:</p><p>&#171;Colture destinate alla produzione di sementi certificate di ibridi di<span>Avena nuda</span>,<span>Avena sativa</span>,<span>Avena strigosa</span>,<span>Oryza sativa</span> e<span>xTriticosecale</span> autoimpollinante e colture destinate alla produzione di sementi certificate di ibridi di<span>Hordeum vulgare</span>,<span>Triticum aestivum</span> subsp<span>. aestivum</span>,<span>Triticum aestivum</span> subsp<span>. spelta, Triticum turgidum</span> subsp<span>. durum</span>, mediante una tecnica diversa dalla maschiosterilit&#224; citoplasmatica (&#8220;CMS&#8221;):&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>tra i punti 5&#160;<span>bis</span> e&#160;6 &#232; inserito il punto seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;5&#160;ter.</p></td><td><p>Colture per la produzione di sementi di base e sementi certificate di ibridi di<span>Triticum aestivum</span> subsp<span>. aestivum, Triticum aestivum</span> subsp<span>. spelta, Triticum turgidum</span> subsp<span>. durum</span> mediante CMS:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la coltura &#232; conforme alle norme seguenti per quanto riguarda le distanze da fonti vicine di polline che possono causare un&#8217;impollinazione estranea indesiderabile:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Coltura</p></td><td><p>Distanza minima</p></td></tr><tr><td><p>Per il componente femminile CMS per la produzione di sementi di base</p></td><td><p>300 &#160;m</p></td></tr><tr><td><p>Per la produzione di sementi certificate</p></td><td><p>25 &#160;m</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la coltura presenta un&#8217;identit&#224; varietale e una purezza varietale sufficienti per quanto riguarda le caratteristiche dei componenti.</p><p>In particolare la coltura &#232; conforme alle norme seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la percentuale in numero di piante manifestamente riconoscibili come non conformi al tipo non supera:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>per le colture destinate alla produzione di sementi di base, 0,1&#160;% per la linea mantenitrice e per la linea ristoratrice e&#160;0,3&#160;% per il componente femminile CMS;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>per le colture destinate alla produzione di sementi certificate, 0,3&#160;% per la linea ristoratrice, 0,6&#160;% per il componente femminile CMS e&#160;1&#160;% se il componente femminile CMS &#232; un singolo ibrido;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il livello di maschiosterilit&#224; del componente femminile &#232; almeno:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>99,7&#160;% per le colture destinate alla produzione di sementi di base;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>99&#160;% per le colture destinate alla produzione di sementi certificate;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>la conformit&#224; alle condizioni di cui ai punti i) e ii) &#232; verificata durante controlli ufficiali a posteriori;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le sementi certificate possono essere prodotte in coltivazione mista combinando un componente femminile maschiosterile e un componente maschile che ripristina la fertilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p>Entro il 28 febbraio di ogni anno l&#8217;autorit&#224; per la certificazione responsabile comunica alla Commissione e agli altri Stati membri i risultati dell&#8217;anno precedente relativi alla quantit&#224; di sementi ibride prodotte, alla conformit&#224; delle ispezioni in campo con le rispettive prescrizioni, alla percentuale di lotti di sementi che sono stati respinti a causa di parametri qualitativi insufficienti e a qualsiasi altra informazione che giustifichi tale rifiuto. Tale obbligo di comunicazione si applica fino al 28&#160;febbraio 2030.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nell&#8217;allegato II il punto 1 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la sezione C &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;C.</p></td><td><p><span>Ibridi di<span>Avena nuda, Avena sativa, Avena strigosa, Hordeum vulgare, Oryza sativa, Triticum aestivum</span> subsp<span>. aestivum, Triticum aestivum</span> subsp<span>. spelta, Triticum turgidum</span> subsp<span>. durum</span> e<span>xTriticosecale</span> autoimpollinante</span></p><p>La purezza varietale minima delle sementi della categoria &#8220;sementi certificate&#8221; &#232; del 90&#160;%.</p><p>Nel caso di<span>Hordeum vulgare, Triticum aestivum</span> subsp<span>. aestivum, Triticum aestivum</span> subsp<span>. spelta, Triticum turgidum</span> subsp<span>. durum</span> prodotti mediante CMS &#232; dell&#8217;85&#160;%. Le impurit&#224; diverse dal ristoratore non superano il 2&#160;%.</p><p>La purezza varietale minima &#232; valutata durante controlli ufficiali a posteriori su una proporzione adeguata di campioni.</p><p>Entro il 28 febbraio di ogni anno l&#8217;autorit&#224; per la certificazione responsabile comunica alla Commissione e agli altri Stati membri i risultati dell&#8217;anno precedente per quanto riguarda la quantit&#224; di sementi ibride prodotte di Triticum aestivum subsp. aestivum, Triticum aestivum subsp. spelta e Triticum turgidum subsp. durum nonch&#233; la percentuale di lotti di sementi respinti a causa di parametri qualitativi insufficienti, i risultati dei controlli ufficiali a posteriori e qualsiasi altra informazione che giustifichi tale rifiuto. Tale obbligo di comunicazione si applica fino al 28&#160;febbraio 2030.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il titolo della sezione E &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;E.</p></td><td><p><span>Ibridi di<span>Secale cereale</span> e ibridi di<span>Hordeum vulgare, Triticum aestivum</span> subsp<span>. aestivum, Triticum aestivum</span> subsp<span>. spelta, Triticum turgidum</span> subsp<span>. durum</span> prodotti mediante CMS</span>&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ITA
32021L1927
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.3.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 63/117</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2017/415 DEL CONSIGLIO del 7 marzo 2017 che attua la decisione 2012/285/PESC concernente misure restrittive nei confronti di persone, entità e organismi che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità della Repubblica di Guinea-Bissau IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2, vista la decisione 2012/285/PESC del Consiglio, del 31 maggio 2012, concernente misure restrittive nei confronti di persone, entità e organismi che minacciano la pace, la sicurezza o la stabilità della Repubblica di Guinea-Bissau e che abroga la decisione 2012/237/PESC ( 1 ) , in particolare l'articolo 3, paragrafi 1 e 2, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 31 maggio 2012 il Consiglio ha adottato la decisione 2012/285/PESC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, istituito a norma della risoluzione 2048 (2012) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha aggiornato le informazioni relative a 11 persone soggette a misure restrittive.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza gli allegati I e III della decisione 2012/285/PESC,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Gli allegati I e III della decisione 2012/285/PESC sono modificati come indicato nell'allegato della presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Fatto a Bruxelles, il 7 marzo 2017 Per il Consiglio Il presidente L. GRECH ( 1 ) GU L 142 dell'1.6.2012, pag. 36 . ALLEGATO Negli allegati I e III della decisione 2012/285/PESC le voci relative alle persone di seguito elencate sono sostituite dalle voci seguenti: ALLEGATO I <table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni sull'identit&#224; (data e luogo di nascita, numero di passaporto/carta d'identit&#224;, ecc.)</p></td><td><p>Motivi dell'inserimento nell'elenco</p></td></tr><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Ant&#243;nio INJAI</p><p>(alias &#171;Ant&#243;nio INDJAI&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 20.1.1955</p><p>Luogo di nascita: Encheia, Sector de Bissor&#225;, Regi&#227;o de Oio, Guinea-Bissau</p><p>Ascendenti: Wasna Injai (nome del padre) e Quiritche Cofte (nome della madre)</p><p>Designazione: a) tenente generale b) capo di stato maggiore delle forze armate</p><p>Passaporto: passaporto diplomatico AAID00435</p><p>Data di rilascio: 18.2.2010</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 18.2.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.5.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782445</p></td><td><p>Ant&#243;nio Injai &#232; stato coinvolto in prima persona nella pianificazione e nella guida dell'ammutinamento del 1<span>o</span> aprile 2010, culminato con la cattura illegale del primo ministro, Carlo Gomes Junior, e dell'allora capo di stato maggiore delle forze armate, Jos&#233; Zamora Induta; durante il periodo elettorale 2012, nelle sue vesti di capo di stato maggiore delle forze armate, Injai ha rilasciato dichiarazioni nelle quali minacciava di rovesciare le autorit&#224; elette e porre fine al processo elettorale; Ant&#243;nio Injai &#232; stato coinvolto nella pianificazione operativa del colpo di Stato del 12 aprile 2012. All'indomani del colpo di Stato, il primo comunicato del &#171;Comando militare&#187; &#232; stato emanato dallo stato maggiore delle forze armate, guidato dal generale Injai.</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Mamadu TURE</p><p>(alias &#171;N'Krumah&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 26.4.1947</p><p>Designazione: a) maggiore generale b) capo di stato maggiore delle forze armate</p><p>Passaporto diplomatico n. DA0002186</p><p>Data di rilascio: 30.3.2007</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 26.8.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.5.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782456</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Est&#234;v&#227;o NA MENA</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 7.3.1956</p><p>Designazione: ispettore generale delle forze armate</p><p>Data della designazione ONU: 18.05.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782449</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Ibraima CAMAR&#193;</p><p>(alias &#171;Papa Camar&#225;&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 11.5.1964</p><p>Ascendenti: Suareba Camar&#225; (nome del padre) e Sale Queita (nome della madre)</p><p>Designazione: a) brigadier generale b) capo di stato maggiore delle forze aeree</p><p>Passaporto diplomatico n. AAID00437</p><p>Data di rilascio: 18.2.2010</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 18.2.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.5.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5781782</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td><p>Daba NAUALNA</p><p>(alias &#171;Daba Na Walna&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 6.6.1966</p><p>Ascendenti: Samba Naualna (nome del padre) e In-Uasne Nanfafe (nome della madre)</p><p>Designazione: a) tenente colonnello b) portavoce del &#171;Comando militare&#187;</p><p>Passaporto n. SA 0000417</p><p>Data di rilascio: 29.10.2003</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 10.3.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.5.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782452</p></td><td><p>Portavoce del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td></tr><tr><td><p>6.</p></td><td><p>Sanha CLUSS&#201;</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 28.9.1965</p><p>Ascendenti: Clusse Mutcha (nome del padre) e Dalu Imbungue (nome della madre)</p><p>Designazione: a) capitano (marina) b) capo di stato maggiore f.f. della marina</p><p>Passaporto: SA 0000515</p><p>Data di rilascio: 8.12.2003</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 29.8.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782435</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012. Stretto collaboratore di Ant&#243;nio Injai. Sanha Cluss&#233; ha fatto parte della delegazione del &#171;Comando militare&#187; che si &#232; incontrata con l'ECOWAS ad Abidjan il 26 aprile 2012.</p></td></tr><tr><td><p>7.</p></td><td><p>Cranha DANF&#193;</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 5.3.1957</p><p>Designazione: a) colonnello b) responsabile operativo dello stato maggiore congiunto delle forze armate</p><p>Passaporto: AAIN29392</p><p>Data di rilascio: 29.9.2011</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 29.9.2016</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782442</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012. Stretto consulente del capo di stato maggiore delle forze armate Ant&#243;nio Injai.</p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td><p>Idrissa DJAL&#211;</p><p>(alias: &#171;Idri&#231;a Djal&#243;&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 18 dicembre 1954</p><p>Designazione: a) maggiore b) consulente per il protocollo del capo di stato maggiore delle forze armate c) colonnello d) capo del protocollo del quartier generale delle forze armate (successivamente)</p><p>Passaporto: AAISO40158</p><p>Data di rilascio: 12.10.2012</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 2.10.2015</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782443</p></td><td><p>Punto di contatto per il &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012 e uno dei suoi membri pi&#249; attivi. &#200; stato uno dei primi ufficiali a dichiarare pubblicamente la propria affiliazione al &#171;Comando militare&#187;, firmando uno dei suoi primi comunicati (n. 5, in data 13 aprile 2012). Il maggiore Djal&#243; appartiene anche all'intelligence militare.</p></td></tr><tr><td><p>9.</p></td><td><p>Tchipa NA BIDON</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 28.5.1954</p><p>Ascendenti: &#171;Nabidom&#187;</p><p>Designazione: a) tenente colonnello b) capo dell'intelligence</p><p>Passaporto: passaporto diplomatico DA0001564</p><p>Data di rilascio: 30.11.2005</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 15.5.2011</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782446</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td><p>Tcham NA MAN</p><p>(alias &#171;Namam&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 27.2.1953</p><p>Ascendenti: Biute Naman (nome del padre) e Ndjade Na Noa (nome della madre)</p><p>Designazione: a) tenente colonnello b) direttore dell'ospedale militare delle forze armate</p><p>Passaporto: SA0002264</p><p>Data di rilascio: 24.7.2006</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 23.7.2009</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782448</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012. Anche membro dell'alto comando militare (il gradino pi&#249; alto della gerarchia delle forze armate della Guinea-Bissau).</p></td></tr><tr><td><p>11.</p></td><td><p>J&#250;lio NHATE</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 28.9.1965</p><p>Designazione: a) tenente colonnello b) comandante del reggimento paracadutisti</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782454</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012. Fedele alleato di Ant&#243;nio Injai, il tenente colonnello J&#250;lio Nhate ha la responsabilit&#224; materiale del colpo di Stato del 12 aprile 2012, avendone condotto le operazioni militari.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO III <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni sull'identit&#224; (data e luogo di nascita, numero di passaporto/carta d'identit&#224;, ecc.)</p></td><td><p>Motivi dell'inserimento nell'elenco</p></td><td><p>Data di designazione</p></td></tr><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Ant&#243;nio INJAI</p><p>(alias &#171;Ant&#243;nio INDJAI&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 20.1.1955</p><p>Luogo di nascita: Encheia, Sector de Bissor&#225;, Regi&#227;o de Oio, Guinea-Bissau</p><p>Ascendenti: Wasna Injai (nome del padre) e Quiritche Cofte (nome della madre)</p><p>Designazione: a) tenente generale b) capo di stato maggiore delle forze armate</p><p>Passaporto: passaporto diplomatico AAID00435</p><p>Data di rilascio: 18.2.2010</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 18.2.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.5.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782445</p></td><td><p>Ant&#243;nio Injai &#232; stato coinvolto in prima persona nella pianificazione e nella guida dell'ammutinamento del 1<span>o</span> aprile 2010, culminato con la cattura illegale del primo ministro, Carlo Gomes Junior, e dell'allora capo di stato maggiore delle forze armate, Jos&#233; Zamora Induta; durante il periodo elettorale 2012, nelle sue vesti di capo di stato maggiore delle forze armate, Injai ha rilasciato dichiarazioni nelle quali minacciava di rovesciare le autorit&#224; elette e porre fine al processo elettorale; Ant&#243;nio Injai &#232; stato coinvolto nella pianificazione operativa del colpo di Stato del 12 aprile 2012. All'indomani del colpo di Stato, il primo comunicato del &#171;Comando militare&#187; &#232; stato emanato dallo stato maggiore delle forze armate, guidato dal generale Injai.</p></td><td><p>3.5.2012</p></td></tr><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Mamadu TURE</p><p>(alias &#171;N'Krumah&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 26.4.1947</p><p>Designazione: a) maggiore generale b) capo di stato maggiore delle forze armate</p><p>Passaporto diplomatico n. DA0002186</p><p>Data di rilascio: 30.3.2007</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 26.8.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.5.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782456</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td><td><p>3.5.2012</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Est&#234;v&#227;o NA MENA</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 7.3.1956</p><p>Designazione: ispettore generale delle forze armate</p><p>Data della designazione ONU: 18.5.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782449</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td><td><p>3.5.2012</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Ibraima CAMAR&#193;</p><p>(alias &#171;Papa Camar&#225;&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 11.5.1964</p><p>Ascendenti: Suareba Camar&#225; (nome del padre) e Sale Queita (nome della madre)</p><p>Designazione: a) brigadier generale b) capo di stato maggiore delle forze aeree</p><p>Passaporto diplomatico n. AAID00437</p><p>Data di rilascio: 18.2.2010</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 18.2.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.5.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5781782</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td><td><p>3.5.2012</p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td><p>Daba NAUALNA</p><p>(alias &#171;Daba Na Walna&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 6.6.1966</p><p>Ascendenti: Samba Naualna (nome del padre) e In-Uasne Nanfafe (nome della madre)</p><p>Designazione: a) tenente colonnello b) portavoce del &#171;Comando militare&#187;</p><p>Passaporto n. SA 0000417</p><p>Data di rilascio: 29.10.2003</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 10.3.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.5.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782452</p></td><td><p>Portavoce del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td><td><p>3.5.2012</p></td></tr><tr><td><p>9.</p></td><td><p>Cranha DANF&#193;</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 5.3.1957</p><p>Designazione: a) colonnello b) responsabile operativo dello stato maggiore congiunto delle forze armate</p><p>Passaporto: AAIN29392</p><p>Data di rilascio: 29.9.2011</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 29.9.2016</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782442</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012. Stretto consulente del capo di stato maggiore delle forze armate Ant&#243;nio Injai.</p></td><td><p>1.6.2012</p></td></tr><tr><td><p>11.</p></td><td><p>Sanha CLUSS&#201;</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 28.9.1965</p><p>Ascendenti: Clusse Mutcha (nome del padre) e Dalu Imbungue (nome della madre)</p><p>Designazione: a) capitano (marina) b) capo di stato maggiore f.f. della marina</p><p>Passaporto: SA 0000515</p><p>Data di rilascio: 8.12.2003</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 29.8.2013</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Link all'avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782435</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012. Stretto collaboratore di Ant&#243;nio Injai. Sanha Cluss&#233; ha fatto parte della delegazione del &#171;Comando militare&#187; che si &#232; incontrata con l'ECOWAS ad Abidjan il 26 aprile 2012.</p></td><td><p>1.6.2012</p></td></tr><tr><td><p>12.</p></td><td><p>J&#250;lio NHATE</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 28.9.1965</p><p>Designazione: a) tenente colonnello b) comandante del reggimento paracadutisti</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782454</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012. Fedele alleato di Ant&#243;nio Injai, il tenente colonnello J&#250;lio Nhate ha la responsabilit&#224; materiale del colpo di Stato del 12 aprile 2012, avendone condotto le operazioni militari.</p></td><td><p>1.6.2012</p></td></tr><tr><td><p>13.</p></td><td><p>Tchipa NA BIDON</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 28.5.1954</p><p>Ascendenti: &#171;Nabidom&#187;</p><p>Designazione: a) tenente colonnello b) capo dell'intelligence</p><p>Passaporto: passaporto diplomatico DA0001564</p><p>Data di rilascio: 30.11.2005</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 15.5.2011</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782446</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012.</p></td><td><p>1.6.2012</p></td></tr><tr><td><p>14.</p></td><td><p>Tcham NA MAN</p><p>(alias &#171;Namam&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 27.2.1953</p><p>Ascendenti: Biute Naman (nome del padre) e Ndjade Na Noa (nome della madre)</p><p>Designazione: a) tenente colonnello b) direttore dell'ospedale militare delle forze armate</p><p>Passaporto: SA0002264</p><p>Data di rilascio: 24.7.2006</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 23.7.2009</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782448</p></td><td><p>Membro del &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012. Anche membro dell'alto comando militare (il gradino pi&#249; alto della gerarchia delle forze armate della Guinea-Bissau).</p></td><td><p>1.6.2012</p></td></tr><tr><td><p>16.</p></td><td><p>Idrissa DJAL&#211;</p><p>(alias: &#171;Idri&#231;a Djal&#243;&#187;)</p></td><td><p>Cittadinanza: Guinea-Bissau</p><p>Data di nascita: 18 dicembre 1954</p><p>Designazione: a) maggiore b) consulente per il protocollo del capo di stato maggiore delle forze armate c) colonnello d) capo del protocollo del quartier generale delle forze armate (successivamente)</p><p>Passaporto: AAISO40158</p><p>Data di rilascio: 12.10.2012</p><p>Luogo di rilascio: Guinea-Bissau</p><p>Data di scadenza: 2.10.2015</p><p>Data della designazione ONU: 18.7.2012 [a norma del punto 4 dell'UNSCR 2048 (2012)]</p><p>Avviso speciale INTERPOL-Consiglio di sicurezza dell'ONU https://www.interpol.int/en/notice/search/un/5782443</p></td><td><p>Punto di contatto per il &#171;Comando militare&#187; che ha assunto la responsabilit&#224; del colpo di Stato del 12 aprile 2012 e uno dei suoi membri pi&#249; attivi. &#200; stato uno dei primi ufficiali a dichiarare pubblicamente la propria affiliazione al &#171;Comando militare&#187;, firmando uno dei suoi primi comunicati (n. 5, in data 13 aprile 2012). Il maggiore Djal&#243; appartiene anche all'intelligence militare.</p></td><td><p>18.7.2012</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32017D0415
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>17.12.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 320/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/1990 DELLA COMMISSIONE dell'11 dicembre 2018 che stabilisce i moduli di cui al regolamento (UE) 2016/1104 del Consiglio che attua la cooperazione rafforzata nel settore della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell'esecuzione delle decisioni in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) 2016/1104 del Consiglio che attua la cooperazione rafforzata nel settore della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell'esecuzione delle decisioni in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate ( 1 ) , in particolare l'articolo 45, paragrafo 3, lettera b), l'articolo 58, paragrafo 1, l'articolo 59, paragrafo 2, e l'articolo 60, paragrafo 2, previa consultazione del comitato per la legge applicabile, la competenza e l'esecuzione in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Per la corretta applicazione del regolamento (UE) 2016/1104 occorre elaborare una serie di moduli.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Conformemente alla decisione (UE) 2016/954 del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a> che autorizza una cooperazione rafforzata in materia di regimi patrimoniali delle coppie internazionali, il regolamento (UE) 2016/1104 attua la cooperazione rafforzata nel settore della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell'esecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali delle coppie internazionali tra Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Slovenia, Finlandia e Svezia. Pertanto, solo tali Stati membri partecipano all'adozione del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le misure previste dal presente regolamento sono conformi al parere del comitato per la legge applicabile, la competenza e l'esecuzione in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 1. Il modulo da usare per l'attestato di cui all'articolo 45, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (UE) 2016/1104 è conforme al modello di cui all'allegato I. 2. Il modulo da usare per l'attestato relativo a un atto pubblico di cui all'articolo 58, paragrafo 1, e all'articolo 59, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1104 è conforme al modello di cui all'allegato II. 3. Il modulo da usare per l'attestato relativo a una transazione giudiziaria di cui all'articolo 60, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1104 è conforme al modello di cui all'allegato III. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il 29 gennaio 2019. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile negli Stati membri conformemente ai trattati. Fatto a Bruxelles, l'11 dicembre 2018 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 183 dell'8.7.2016, pag. 30 . ( 2 ) Decisione (UE) 2016/954 del Consiglio, del 9 giugno 2016, che autorizza una cooperazione rafforzata nel settore della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell'esecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali delle coppie internazionali, con riferimento ai regimi patrimoniali tra coniugi e agli effetti patrimoniali delle unioni registrate ( GU L 159 del 16.6.2016, pag. 16 ). ALLEGATO I Testo di immagine ATTESTATO RELATIVO A UNA DECISIONE IN MATERIA DI EFFETTI PATRIMONIALI DELLE UNIONI REGISTRATE (Articolo 45, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (UE) 2016/1104 del Consiglio che attua la cooperazione rafforzata nel settore della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell’esecuzione delle decisioni in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate (1)) 1. Stato membro d’origine (*) Belgio Bulgaria Repubblica ceca Germania Grecia Spagna Francia Croazia Italia Cipro Lussemburgo Malta Paesi Bassi Austria Portogallo Slovenia Finlandia Svezia 2. Autorità giurisdizionale o autorità competente che rilascia l’attestato 2.1. Nome e titolo dell’autorità giurisdizionale o autorità competente (*): 2.2. Indirizzo 2.2.1. Via e numero civico/casella postale (*): 2.2.2. Località e CAP (*): 2.3. Telefono (*): 2.4. Fax 2.5. Indirizzo di posta elettronica: 2.6. Altre informazioni pertinenti (precisare): 3. Autorità giurisdizionale (2) che ha emesso la decisione (da compilarsi SOLTANTO se diversa dall’autorità di cui alla sezione 2) 3.1. Nome e titolo dell’autorità giurisdizionale (*): 3.2. Indirizzo (1) GU L 183 dell’8.7.2016, pag. 30. (*) Informazioni obbligatorie. (2) Conformemente all’articolo 3, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1104 del Consiglio, il termine «autorità giurisdizionale» indica, a determinate condizioni, oltre alle autorità giudiziarie, tutte le altre autorità e i professionisti legali competenti in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate che esercitano funzioni giudiziarie o agiscono per delega di competenza di un’autorità giudiziaria o sotto il suo controllo. L’elenco di tali altre autorità e dei professionisti legali è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Testo di immagine 3.2.1. Via e numero civico/casella postale (*): 3.2.2. Località e CAP (*): 3.3. Telefono (*): 3.4. Fax 3.5. Indirizzo di posta elettronica: 4. Decisione 4.1. Data (gg/mm/aaaa) della decisione (*): 4.2. Numero di riferimento della decisione (*): 4.3. Parti della decisione 4.3.1. Parte A 4.3.1.1. Cognome e nome/i (*): 4.3.1.2. Data (gg/mm/aaaa) e luogo di nascita: 4.3.1.3. Numero identificativo (1) 4.3.1.3.1. Numero di documento di identità: 4.3.1.3.2. Numero di sicurezza sociale: 4.3.1.3.3. Altro (precisare): 4.3.1.4. Indirizzo 4.3.1.4.1. Via e numero civico/casella postale: 4.3.1.4.2. Località e CAP: 4.3.1.4.3. Paese Belgio Bulgaria Repubblica ceca Germania Grecia Spagna Francia Croazia Italia Cipro Lussemburgo Malta Paesi Bassi Austria Portogallo Slovenia Finlandia Svezia Altro (precisare codice ISO): 4.3.1.5. Indirizzo di posta elettronica: 4.3.1.6. Posizione nel procedimento (*) (*) Informazioni obbligatorie. (1) Indicare il numero più pertinente, se del caso. Testo di immagine 4.3.1.6.1. Attore 4.3.1.6.2. Convenuto 4.3.1.6.3. Altro (precisare): 4.3.2. Parte B 4.3.2.1. Cognome e nome/i (*): 4.3.2.2. Data (gg/mm/aaaa) e luogo di nascita: 4.3.2.3. Numero identificativo (1) 4.3.2.3.1. Numero di documento di identità: 4.3.2.3.2. Numero di sicurezza sociale: 4.3.2.3.3. Altro (precisare): 4.3.2.4. Indirizzo 4.3.2.4.1. Via e numero civico/casella postale: 4.3.2.4.2. Località e CAP: 4.3.2.4.3. Paese Belgio Bulgaria Repubblica ceca Germania Grecia Spagna Francia Croazia Italia Cipro Lussemburgo Malta Paesi Bassi Austria Portogallo Slovenia Finlandia Svezia Altro (precisare codice ISO): 4.3.2.5. Indirizzo di posta elettronica: 4.3.2.6. Posizione nel procedimento (*) 4.3.2.6.1. Attore 4.3.2.6.2. Convenuto 4.3.2.6.3. Altro (precisare): 4.4. La decisione è stata resa in contumacia (*) 4.4.1. Sì (indicare la data (gg/mm/aaaa) in cui la domanda giudiziale o un atto equivalente è stato notificato o comunicato all’interessato): 4.4.2. No (*) Informazioni obbligatorie. (1) Indicare il numero più pertinente, se del caso. Testo di immagine 4.5. È chiesta l’iscrizione in un registro? 4.5.1. Sì 4.5.2. No 4.6. In caso di risposta AFFERMATIVA al punto 4.5.1., la decisione non è più impugnabile con un mezzo ordinario, compreso dinanzi all’autorità giurisdizionale di ultimo grado: 4.6.1. Sì 4.6.2. No 5. Esecutività della decisione 5.1. L’attestato è chiesto ai fini dell’esecuzione della decisione in un altro Stato membro? (*) 5.1.1. Sì 5.1.2. No 5.1.3. Non a conoscenza del richiedente 5.2. In caso di risposta AFFERMATIVA al punto 5.1.1., la decisione è esecutiva nello Stato membro d’origine senza che debbano essere soddisfatte altre condizioni (*) 5.2.1. Sì (precisare la o le obbligazioni esecutive): 5.2.2. Sì, ma solo una parte/alcune parti della decisione (precisare la o le obbligazioni esecutive): 5.2.3. La o le obbligazioni sono esecutive nei confronti della o delle persone seguenti: 5.2.3.1. e A (*) Informazioni obbligatorie. Testo di immagine 5.2.3.2. e B 5.2.3.3. Altro (precisare): 6. Interessi 6.1. È chiesto il recupero di interessi? (*) 6.1.1. Sì 6.1.2. No 6.2. In caso di risposta AFFERMATIVA al punto 6.1.1. (*) 6.2.1. Interessi 6.2.1.1. Non precisati nella decisione 6.2.1.2. Sì, precisati nella decisione come segue 6.2.1.2.1. Interessi dovuti dal: (data (gg/mm/aaaa) o evento) al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) (1) 6.2.1.2.2. Importo finale: 6.2.1.2.3. Metodo per il calcolo degli interessi 6.2.1.2.3.1. Tasso: % 6.2.1.2.3.2. Tasso: % rispetto al tasso di riferimento (BCE/tasso di riferimento della banca centrale nazionale: ) applicabile al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) 6.2.2. Interessi legali da calcolare conformemente a (precisare la fonte pertinente): 6.2.2.1. Interessi dovuti dal: (data (gg/mm/aaaa) o evento) al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) (1) 6.2.2.2. Metodo per il calcolo degli interessi 6.2.2.2.1. Tasso: % 6.2.2.2.2. Tasso: % rispetto al tasso di riferimento (BCE/tasso di riferimento della banca centrale nazionale: ) applicabile al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) 6.2.2.2.2.1. Prima data del semestre di ritardo del debitore 6.2.2.2.2.2. Altro evento (precisare): (*) Informazioni obbligatorie. (1) Aggiungere altri periodi se necessario. Testo di immagine 6.2.3. Capitalizzazione degli interessi (precisare): 6.2.4. Valuta euro (EUR) lev (BGN) corona ceca (CZK) kuna (HRK) corona svedese (SEK) altro (precisare codice ISO): 7. Costi e spese 7.1. Parti che hanno beneficiato in tutto o in parte del patrocinio a spese dello Stato 7.1.1. e A 7.1.2. e B 7.1.3. Altra parte (precisare): 7.2. Parti che hanno beneficiato dell’esenzione dai costi o dalle spese 7.2.1. e A 7.2.2. e B 7.2.3. Altra parte (precisare): 7.3. È chiesto il recupero delle spese giudiziali? (*) 7.3.1. Sì (1) 7.3.2. No 7.4. In caso di risposta AFFERMATIVA al punto 7.3.1., la/e persona/e seguente/i, contro cui è chiesta l’esecuzione, è stata/sono state condannata/e ai costi e alle spese (*) 7.4.1. e A 7.4.2. e B 7.4.3. Altra parte (precisare): 7.4.4. Se più persone sono state condannate a sostenere i costi o le spese, l’importo totale può essere riscosso da ciascuna di esse? (*) Informazioni obbligatorie. (1) Il presente punto riguarda anche le situazioni nelle quali la ripartizione dei costi o delle spese avviene mediante decisione separata. Testo di immagine 7.4.4.1. Sì 7.4.4.2. No 7.5. In caso di risposta AFFERMATIVA al punto 7.3.1., i costi o le spese di cui si chiede il recupero sono i seguenti (nel caso in cui i costi o le spese possano essere recuperati da più persone, inserire la ripartizione per ciascuna persona separatamente) (*) 7.5.1. I costi o le spese sono stati fissati nella decisione sotto forma di un importo totale (precisare l’importo): 7.5.2. I costi o le spese sono stati fissati nella decisione sotto forma di una percentuale del totale dei costi (precisare la percentuale del totale): %. 7.5.3. Il pagamento dei costi o delle spese è stato determinato nella decisione e gli importi esatti sono i seguenti: 7.5.3.1. Spese di giudizio: 7.5.3.2. Onorari degli avvocati: 7.5.3.3. Spese di notificazione e/o comunicazione degli atti: 7.5.3.4. Altro (precisare): 7.5.4. Altro (precisare): 7.6. In caso di risposta AFFERMATIVA al punto 7.3.1. (*) 7.6.1. Interessi sui costi o sulle spese 7.6.1.1. Non precisati nella decisione 7.6.1.2. Sì, precisati nella decisione come segue 7.6.1.2.1. Interessi dovuti dal: (data (gg/mm/aaaa) o evento) al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) (1) 7.6.1.2.2. Importo finale: 7.6.1.2.3. Metodo per il calcolo degli interessi 7.6.1.2.3.1. Tasso: % 7.6.1.2.3.2. Tasso: % rispetto al tasso di riferimento (BCE/tasso di riferimento della banca centrale nazionale: ) applicabile al:: (data (gg/mm/aaaa) o evento) 7.6.2. Interessi legali da calcolare conformemente a (precisare la fonte pertinente): (*) Informazioni obbligatorie. (1) Aggiungere altri periodi se necessario. Testo di immagine 7.6.2.1. Interessi dovuti dal: (data (gg/mm/aaaa) o evento) al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) (1) 7.6.2.2. Metodo per il calcolo degli interessi 7.6.2.2.1. Tasso: % 7.6.2.2.2. Tasso: % rispetto al tasso di riferimento (BCE/tasso di riferimento della banca centrale nazionale: ) applicabile al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) 7.6.3. Capitalizzazione degli interessi (precisare): 7.6.4. Valuta euro (EUR) lev (BGN) corona ceca (CZK) kuna (HRK) corona svedese (SEK) altro (precisare codice ISO): In caso di fogli supplementari aggiunti, numero totale di pagine (*): Fatto a (*): il (*): (gg/mm/aaaa) Firma e/o timbro dell’autorità che rilascia l’attestato (*): (1) Aggiungere altri periodi se necessario. (*) Informazioni obbligatorie. ALLEGATO II Testo di immagine ATTESTATO RELATIVO A UN ATTO PUBBLICO IN MATERIA DI EFFETTI PATRIMONIALI DELLE UNIONI REGISTRATE (Articolo 58, paragrafo 1, e articolo 59, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1104 del Consiglio che attua la cooperazione rafforzata nel settore della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell’esecuzione delle decisioni in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate (1)) 1. Stato membro d’origine (*) Belgio Bulgaria Repubblica ceca Germania Grecia Spagna Francia Croazia Italia Cipro Lussemburgo Malta Paesi Bassi Austria Portogallo Slovenia Finlandia Svezia 2. Autorità che ha redatto l’atto pubblico e che rilascia l’attestato 2.1. Nome e titolo dell’autorità (*): 2.2. Indirizzo 2.2.1. Via e numero civico/casella postale (*): 2.2.2. Località e CAP (*): 2.3. Telefono (*): 2.4. Fax 2.5. Indirizzo di posta elettronica: 2.6. Altre informazioni pertinenti (precisare): 3. Atto pubblico 3.1. Data (gg/mm/aaaa) in cui è stato redatto l’atto pubblico (*): 3.2. Numero di riferimento dell’atto pubblico: 3.3. Data (gg/mm/aaaa) in cui l’atto pubblico 3.3.1. è stato registrato presso il registro nello Stato membro d’origine OPPURE 3.3.2. è stato depositato presso il registro nello Stato membro d’origine (1) GU L 183 dell’8.7.2016, pag. 30. (*) Informazioni obbligatorie. Testo di immagine (3.3.1 o 3.3.2 da compilarsi SOLTANTO se la data è diversa da quella indicata al punto 3.1 e se la data di registrazione/deposito presso il registro determina l’effetto giuridico dell’atto) 3.3.3. Numero di riferimento del registro: 3.4. Parti dell’atto pubblico (1) 3.4.1. Parte A 3.4.1.1. Cognome e nome/i (*): 3.4.1.2. Data (gg/mm/aaaa) e luogo di nascita: 3.4.1.3. Numero identificativo (2) 3.4.1.3.1. Numero di documento di identità: 3.4.1.3.2. Numero di sicurezza sociale: 3.4.1.3.3. Altro (precisare): 3.4.1.4. Indirizzo 3.4.1.4.1. Via e numero civico/casella postale: 3.4.1.4.2. Località e CAP: 3.4.1.4.3. Paese Belgio Bulgaria Repubblica ceca Germania Grecia Spagna Francia Croazia Italia Cipro Lussemburgo Malta Paesi Bassi Austria Portogallo Slovenia Finlandia Svezia Altro (precisare codice ISO): 3.4.2. Parte B 3.4.2.1. Cognome e nome/i (*): 3.4.2.2. Data (gg/mm/aaaa) e luogo di nascita: 3.4.2.3. Numero identificativo (2) 3.4.2.3.1. Numero di documento di identità: 3.4.2.3.2. Numero di sicurezza sociale: 3.4.2.3.3. Altro (precisare): 3.4.2.4. Indirizzo (1) Allegare un foglio supplementare se l’atto pubblico riguarda più di due parti. (*) Informazioni obbligatorie. (2) Indicare il numero più pertinente, se del caso. Testo di immagine 3.4.2.4.1. Via e numero civico/casella postale: 3.4.2.4.2. Località e CAP: 3.4.2.4.3. Paese Belgio Bulgaria Repubblica ceca Germania Grecia Spagna Francia Croazia Italia Cipro Lussemburgo Malta Paesi Bassi Austria Portogallo Slovenia Finlandia Svezia Altro (precisare codice ISO): 4. Accettazione degli atti pubblici (articolo 58 del regolamento (UE) 2016/1104 del Consiglio) 4.1. È chiesta l’accettazione dell’atto pubblico? (*) 4.1.1. Sì 4.1.2. No 4.2. Autenticità dell’atto ((*) in caso di risposta AFFERMATIVA al punto 4.1.1.) 4.2.1. Secondo la legge dello Stato membro d’origine l’atto pubblico ha un’efficacia probatoria specifica rispetto ad altri atti scritti (*). 4.2.1.1. L’efficacia probatoria specifica riguarda i seguenti elementi: (*) 4.2.1.1.1. la data in cui è stato redatto l’atto pubblico 4.2.1.1.2. il luogo in cui è stato redatto l’atto pubblico 4.2.1.1.3. l’origine della firma delle parti dell’atto pubblico 4.2.1.1.4. il contenuto delle dichiarazioni delle parti 4.2.1.1.5. i fatti che l’autorità dichiara verificati in sua presenza 4.2.1.1.6. le azioni che l’autorità dichiara di aver svolto 4.2.1.1.7. altro (precisare): 4.2.2. Secondo la legge dello Stato membro d’origine l’atto pubblico cessa di avere efficacia probatoria specifica per effetto di (indicare se pertinente): 4.2.2.1. una decisione giudiziaria resa 4.2.2.1.1. in un procedimento giudiziario ordinario 4.2.2.1.2. in un procedimento giudiziario speciale previsto per legge a tal fine (indicare la denominazione e/o i riferimenti giuridici): (*) Informazioni obbligatorie. Testo di immagine 4.2.2.2. altro (precisare): 4.2.3. Per quanto consta all’autorità, l’autenticità dell’atto pubblico non è contestata nello Stato membro d’origine (*). 4.3. Negozi giuridici e rapporti giuridici registrati nell’atto pubblico ((*) in caso di risposta AFFERMATIVA al punto 4.1.1.) 4.3.1. Per quanto consta all’autorità, l’atto pubblico (*): 4.3.1.1. non è oggetto di contestazione riguardo ai negozi giuridici o ai rapporti giuridici in esso registrati 4.3.1.2. è oggetto di contestazione riguardo ai negozi giuridici o ai rapporti giuridici in esso registrati, su punti specifici non coperti dal presente attestato (precisare): 4.3.2. Altre informazioni pertinenti (precisare): 5. Altre informazioni 5.1. Nello Stato membro d’origine l’atto pubblico costituisce titolo idoneo per l’iscrizione di un diritto su beni immobili o mobili nei pertinenti registri (1). 5.1.1. Sì (precisare): 5.1.2. No 6. Esecutività degli atti pubblici (articolo 59 del regolamento (UE) 2016/1104 del Consiglio) 6.1. È chiesta l’esecuzione dell’atto pubblico? (*) 6.1.1. Sì (*) Informazioni obbligatorie. (1) L’iscrizione in un registro di un diritto su beni immobili o mobili è disciplinata dalla legge dello Stato membro in cui è tenuto il registro. Testo di immagine 6.1.2. No 6.2. In caso di risposta AFFERMATIVA al punto 6.1.1., l’atto pubblico è esecutivo nello Stato membro d’origine senza che debbano essere soddisfatte altre condizioni? (*) 6.2.1. Sì (precisare la o le obbligazioni esecutive): 6.2.2. Sì, ma solo una parte/alcune parti dell’atto pubblico (precisare la o le obbligazioni esecutive): 6.2.3. La o le obbligazioni sono esecutive nei confronti della o delle persone seguenti: (*) 6.2.3.1. e A 6.2.3.2. e B 6.2.3.3. Altro (precisare): 7. Interessi 7.1. È chiesto il recupero di interessi? (*) 7.1.1. Sì 7.1.2. No 7.2. In caso di risposta AFFERMATIVA al punto 7.1.1. (*) 7.2.1. Interessi 7.2.1.1. Non precisati nell’atto pubblico 7.2.1.2. Sì, precisati nell’atto pubblico come segue 7.2.1.2.1. Interessi dovuti dal: (data (gg/mm/aaaa) o evento) al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) (1) (*) Informazioni obbligatorie. (1) Aggiungere altri periodi se necessario. Testo di immagine 7.2.1.2.2. Importo finale: 7.2.1.2.3. Metodo per il calcolo degli interessi 7.2.1.2.3.1. Tasso: % 7.2.1.2.3.2. Tasso: % rispetto al tasso di riferimento (BCE/tasso di riferimento della banca centrale nazionale: ) applicabile al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) 7.2.2. Interessi legali da calcolare conformemente a (precisare la fonte pertinente): 7.2.2.1. Interessi dovuti dal: (data (gg/mm/aaaa) o evento) al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) (1) 7.2.2.2. Metodo per il calcolo degli interessi 7.2.2.2.1. Tasso: % 7.2.2.2.2. Tasso: % rispetto al tasso di riferimento (BCE/tasso di riferimento della banca centrale nazionale: ) applicabile al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) 7.2.3. Capitalizzazione degli interessi (precisare): 7.2.4. Valuta euro (EUR) lev (BGN) corona ceca (CZK) kuna (HRK) corona svedese (SEK) altro (precisare codice ISO): In caso di fogli supplementari aggiunti, numero totale di pagine (*): Fatto a (*): il (*): (gg/mm/aaaa) Firma e/o timbro dell’autorità che rilascia l’attestato (*): (1) Aggiungere altri periodi se necessario. (*) Informazioni obbligatorie. ALLEGATO III Testo di immagine ATTESTATO RELATIVO A UNA TRANSAZIONE GIUDIZIARIA IN MATERIA DI EFFETTI PATRIMONIALI DELLE UNIONI REGISTRATE (Articolo 60, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1104 del Consiglio che attua la cooperazione rafforzata nel settore della competenza, della legge applicabile, del riconoscimento e dell’esecuzione delle decisioni in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate (1)) 1. Stato membro d’origine (*) Belgio Bulgaria Repubblica ceca Germania Grecia Spagna Francia Croazia Italia Cipro Lussemburgo Malta Paesi Bassi Austria Portogallo Slovenia Finlandia Svezia 2. Autorità giurisdizionale che ha approvato la transazione giudiziaria o dinanzi alla quale essa è stata conclusa e che rilascia l’attestato 2.1. Nome e titolo dell’autorità giurisdizionale (2) (*): 2.2. Indirizzo 2.2.1. Via e numero civico/casella postale (*): 2.2.2. Località e CAP (*): 2.3. Telefono (*): 2.4. Fax 2.5. Indirizzo di posta elettronica: 2.6. Altre informazioni pertinenti (precisare): 3. Transazione giudiziaria 3.1. Data (gg/mm/aaaa) della transazione giudiziaria (*): 3.2. Numero di riferimento della transazione giudiziaria (*): (1) GU L 183 dell’8.7.2016, pag. 30. (*) Informazioni obbligatorie. (2) Conformemente all’articolo 3, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1104 del Consiglio, il termine «autorità giurisdizionale» indica, a determinate condizioni, oltre alle autorità giudiziarie, tutte le altre autorità e i professionisti legali competenti in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate che esercitano funzioni giudiziarie o agiscono per delega di competenza di un’autorità giudiziaria o sotto il suo controllo. L’elenco di tali altre autorità e dei professionisti legali è pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Testo di immagine 3.3. Parti della transazione giudiziaria (1) 3.3.1. Parte A 3.3.1.1. Cognome e nome/i (*): 3.3.1.2. Data (gg/mm/aaaa) e luogo di nascita: 3.3.1.3. Numero identificativo (2) 3.3.1.3.1. Numero di documento di identità: 3.3.1.3.2. Numero di sicurezza sociale: 3.3.1.3.3. Altro (precisare): 3.3.1.4. Indirizzo 3.3.1.4.1. Via e numero civico/casella postale: 3.3.1.4.2. Località e CAP: 3.3.1.4.3. Paese: Belgio Bulgaria Repubblica ceca Germania Grecia Spagna Francia Croazia Italia Cipro Lussemburgo Malta Paesi Bassi Austria Portogallo Slovenia Finlandia Svezia Altro (precisare codice ISO): 3.3.1.5. Indirizzo di posta elettronica: 3.3.1.6. Posizione nel procedimento (*) 3.3.1.6.1. Attore 3.3.1.6.2. Convenuto 3.3.1.6.3. Altro (precisare): 3.3.2. Parte B 3.3.2.1. Cognome e nome/i (*): 3.3.2.2. Data (gg/mm/aaaa) e luogo di nascita: 3.3.2.3. Numero identificativo (2) (1) Allegare un foglio supplementare se la transazione riguarda più di due parti. (*) Informazioni obbligatorie. (2) Indicare il numero più pertinente, se del caso. Testo di immagine 3.3.2.3.1. Numero di documento di identità: 3.3.2.3.2. Numero di sicurezza sociale: 3.3.2.3.3. Altro (precisare): 3.3.2.4. Indirizzo 3.3.2.4.1. Via e numero civico/casella postale: 3.3.2.4.2. Località e CAP: 3.3.2.4.3. Paese Belgio Bulgaria Repubblica ceca Germania Grecia Spagna Francia Croazia Italia Cipro Lussemburgo Malta Paesi Bassi Austria Portogallo Slovenia Finlandia Svezia Altro (precisare codice ISO): 3.3.2.5. Indirizzo di posta elettronica: 3.3.2.6. Posizione nel procedimento (*) 3.3.2.6.1. Attore 3.3.2.6.2. Convenuto 3.3.2.6.3. Altro (precisare): 4. Esecutività della transazione giudiziaria 4.1. La transazione giudiziaria è esecutiva nello Stato membro d’origine senza che debbano essere soddisfatte altre condizioni? (*) 4.1.1. Sì (precisare la o le obbligazioni esecutive): 4.1.2. Sì, ma solo una parte/alcune parti della transazione giudiziaria (precisare la o le obbligazioni esecutive): 4.2. L’obbligazione è esecutiva nei confronti della o delle persone seguenti (*) (*) Informazioni obbligatorie. Testo di immagine 4.2.1. e A 4.2.2. e B 4.2.3. Altro (precisare): 5. Interessi 5.1. È chiesto il recupero di interessi? (*) 5.1.1. Sì 5.1.2. No 5.2. In caso di risposta AFFERMATIVA al punto 5.1.1. (*) 5.2.1. Interessi 5.2.1.1. Non precisati nella transazione giudiziaria 5.2.1.2. Sì, precisati nella transazione giudiziaria come segue: 5.2.1.2.1. Interessi dovuti dal: (data (gg/mm/aaaa) o evento) al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) (1) 5.2.1.2.2. Importo finale: 5.2.1.2.3. Metodo per il calcolo degli interessi 5.2.1.2.3.1. Tasso: % 5.2.1.2.3.2. Tasso: % rispetto al tasso di riferimento (BCE/tasso di riferimento della banca centrale nazionale: ) applicabile al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) 5.2.2. Interessi legali da calcolare conformemente a (precisare la fonte pertinente): 5.2.2.1. Interessi dovuti dal: (data (gg/mm/aaaa) o evento) al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) (1) 5.2.2.2. Metodo per il calcolo degli interessi 5.2.2.2.1. Tasso: % 5.2.2.2.2. Tasso: % rispetto al tasso di riferimento (BCE/tasso di riferimento della banca centrale nazionale: ) applicabile al: (data (gg/mm/aaaa) o evento) (*) Informazioni obbligatorie. (1) Aggiungere altri periodi se necessario. Testo di immagine 5.2.3. Capitalizzazione degli interessi (precisare): 5.2.4. Valuta euro (EUR) lev (BGN) corona ceca (CZK) kuna (HRK) corona svedese (SEK) altro (precisare codice ISO): In caso di fogli supplementari aggiunti, numero totale di pagine (*): Fatto a (*): il (*): (gg/mm/aaaa) Firma e/o timbro dell’autorità giurisdizionale che rilascia l’attestato (*): <note> (*) Informazioni obbligatorie. </note>
ITA
32018R1990
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>11.4.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 101/1</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2019/584 DEL CONSIGLIO EUROPEO adottata d'intesa con il Regno Unito dell'11 aprile 2019 che proroga il termine previsto dall'articolo 50, paragrafo 3, TUE IL CONSIGLIO EUROPEO, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 50, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 29&#160;marzo 2017 il Regno Unito ha notificato al Consiglio europeo l'intenzione di recedere dall'Unione europea e dalla Comunit&#224; europea dell'energia atomica (&#171;Euratom&#187;) a norma dell'articolo 50 TUE, che si applica all'Euratom in virt&#249; dell'articolo 106 bis del trattato che istituisce la Comunit&#224; europea dell'energia atomica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Conformemente all'articolo 50 TUE, l'Unione europea ha negoziato con il Regno Unito un accordo sulle modalit&#224; del suo recesso, tenendo conto del quadro delle future relazioni con l'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 25&#160;novembre 2018 il Consiglio europeo ha approvato il progetto di accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione europea e dalla Comunit&#224; europea dell'energia atomica (&#171;accordo di recesso&#187;) nonch&#233; la dichiarazione politica che definisce il quadro delle future relazioni tra l'Unione europea e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. L'11&#160;gennaio 2019 il Consiglio ha adottato la decisione (UE) 2019/274&#160;<a>(<span>1</span>)</a> relativa alla firma dell'accordo di recesso&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Conformemente all'articolo 50, paragrafo 3, TUE, i trattati cessano di essere applicabili allo Stato che recede a decorrere dalla data di entrata in vigore dell'accordo di recesso o, in mancanza di tale accordo, due anni dopo la notifica, salvo che il Consiglio europeo, d'intesa con lo Stato membro interessato, decida all'unanimit&#224; di prorogare tale termine.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Con lettera del 20&#160;marzo 2019 il Regno Unito ha presentato una richiesta di proroga del termine previsto dall'articolo 50, paragrafo 3, TUE, fino al 30&#160;giugno 2019, al fine di portare a termine la ratifica dell'accordo di recesso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Con decisione (UE) 2019/476&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, il Consiglio europeo, d'intesa con il Regno Unito, ha deciso di prorogare il termine previsto dall'articolo 50, paragrafo 3, TUE, fino al 22&#160;maggio 2019 nel caso in cui la Camera dei Comuni approvasse l'accordo di recesso entro il 29&#160;marzo 2019. Nell'evenienza che ci&#242; non avvenisse, il Consiglio europeo ha acconsentito a una proroga fino al 12&#160;aprile 2019 e ha specificato di attendersi che il Regno Unito indichi prima del 12&#160;aprile 2019 il percorso da seguire, in vista del suo esame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La Camera dei Comuni non ha approvato l'accordo di recesso entro il 29&#160;marzo 2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Con lettera del 5&#160;aprile 2019 il Regno Unito ha presentato una richiesta di ulteriore proroga, fino al 30&#160;giugno 2019, del termine previsto dall'articolo 50, paragrafo 3, TUE, gi&#224; prorogato dal Consiglio europeo, al fine di portare a termine la ratifica dell'accordo di recesso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il 10&#160;aprile 2019 il Consiglio europeo ha acconsentito a un'ulteriore proroga per permettere a entrambe le parti di ratificare l'accordo di recesso.&#160;Tale proroga non dovrebbe superare la durata necessaria e in nessun caso il 31&#160;ottobre&#160;2019. Il Consiglio europeo ha inoltre ricordato che, a norma dell'articolo 50, paragrafo 3, TUE, l'accordo di recesso pu&#242; entrare in vigore a una data anteriore, se le parti dovessero completare le rispettive procedure di ratifica prima del 31&#160;ottobre&#160;2019. Di conseguenza, il recesso dovrebbe avere luogo il primo giorno del mese successivo al completamento delle procedure di ratifica oppure, se precedente, il 1<span>o</span> novembre 2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Tale ulteriore proroga non deve compromettere il regolare funzionamento dell'Unione e delle sue istituzioni. Ne consegue inoltre che il Regno Unito continuer&#224; a essere uno Stato membro fino alla nuova data di recesso, con tutti i diritti e gli obblighi a norma dell'articolo 50 TUE, e che ha il diritto di revocare la sua notifica in qualsiasi momento.&#160;Se il 23-26&#160;maggio 2019 sar&#224; ancora uno Stato membro e se non avr&#224; ratificato l'accordo di recesso entro il 22&#160;maggio&#160;2019, il Regno Unito sar&#224; soggetto all'obbligo di tenere le elezioni del Parlamento europeo conformemente al diritto dell'Unione. Qualora le suddette elezioni non abbiano luogo nel Regno Unito, la proroga dovrebbe terminare il 31&#160;maggio&#160;2019. Il Consiglio europeo prende atto dell'impegno del Regno Unito a comportarsi in modo costruttivo e responsabile durante tutto il periodo di proroga, come richiede il dovere di leale cooperazione, e si attende che il Regno Unito ottemperi a questo impegno e obbligo previsto dal trattato secondo modalit&#224; che rispecchino il suo status di Stato membro in fase di recesso.&#160;A tal fine il Regno Unito deve facilitare all'Unione l'adempimento dei suoi compiti e astenersi da qualsiasi misura che rischi di mettere in pericolo la realizzazione degli obiettivi dell'Unione, in particolare quando partecipa al processo decisionale dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Gli attuali mandati dei membri delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell'Unione nominati, designati o eletti in relazione all'adesione del Regno Unito all'Unione giungeranno al termine non appena i trattati cesseranno di applicarsi al Regno Unito, ossia alla data del recesso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Tale proroga esclude qualsivoglia riapertura dell'accordo di recesso.&#160;Ogni impegno, dichiarazione o altro atto unilaterale da parte del Regno Unito dovrebbe essere compatibile con la lettera e lo spirito dell'accordo di recesso e non deve ostacolarne l'attuazione. Tale proroga non pu&#242; essere utilizzata per avviare negoziati sulle future relazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Il Consiglio europeo esaminer&#224; i progressi compiuti nella riunione del giugno 2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Conformemente all'articolo 50, paragrafo 4, TUE, il Regno Unito non ha partecipato n&#233; alle deliberazioni del Consiglio europeo che riguardano la presente decisione n&#233; all'adozione della stessa. Tuttavia, come illustrato nella lettera del rappresentante permanente del Regno Unito presso l'Unione europea, Sir Tim Barrow, dell'11&#160;aprile 2019, il Regno Unito ha acconsentito, conformemente all'articolo 50, paragrafo&#160;3, TUE, alla proroga del termine di cui a detto articolo e alla presente decisione,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Il termine previsto dall'articolo 50, paragrafo 3, TUE, quale prorogato dalla decisione (UE) 2019/476 del Consiglio europeo, è ulteriormente prorogato fino al 31 ottobre 2019. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. La presente decisione cessa di applicarsi il 31 maggio 2019 nel caso in cui il Regno Unito non abbia tenuto le elezioni del Parlamento europeo conformemente al diritto dell'Unione e non abbia ratificato l'accordo di recesso entro il 22 maggio 2019. Fatto a Bruxelles, l'11 aprile 2019 Per il Consiglio europeo Il presidente D. TUSK <note> ( 1 ) Decisione (UE) 2019/274 del Consiglio, dell'11 gennaio 2019, relativa alla firma, a nome dell'Unione europea e della Comunità europea dell'energia atomica, dell'accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione europea e dalla Comunità europea dell'energia atomica ( GU L 47 I del 19.2.2019, pag. 1 ). ( 2 ) Il testo dell'accordo di recesso accluso alla decisione (UE) 2019/274 è stato pubblicato nella GU C 66 I del 19.2.2019, pag. 1. ( 3 ) Decisione (UE) 2019/476 del Consiglio europeo adottata d'intesa con il Regno Unito, del 22 marzo 2019, che proroga il termine previsto dall'articolo 50, paragrafo 3, TUE ( GU L 80 I del 22.3.2019, pag. 1 ). </note>
ITA
32019D0584
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.5.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 133/43</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 459/2014 DELLA COMMISSIONE del 29 aprile 2014 che modifica taluni regolamenti relativi alla classificazione di merci nella nomenclatura combinata LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 1, lettera a), considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) n.&#160;953/2013<a>&#160;(<span>2</span>)</a> del Consiglio ha modificato l'allegato I del regolamento (CEE) n.&#160;2658/87 e ha sostituito i codici NC&#160;8528&#160;59&#160;10, 8528&#160;59&#160;40 e 8528&#160;59&#160;80 con i codici NC 8528&#160;59&#160;20, 8528&#160;59&#160;31, 8528&#160;59&#160;39 e 8528&#160;59&#160;70.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Alcuni regolamenti della Commissione concernenti la classificazione delle merci, adottati per garantire un'applicazione uniforme della nomenclatura combinata instaurata dal regolamento (CEE) n. 2658/87, fanno riferimento a codici NC non pi&#249; esistenti. Essi devono pertanto essere aggiornati tramite modifiche che tengano conto dei codici NC attualmente in vigore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il comitato del codice doganale non ha espresso il proprio parere sulla voce di cui all'allegato III del presente regolamento entro i termini stabiliti dal presidente; le misure di cui agli allegati I, II e IV del presente regolamento sono conformi al parere del Comitato del codice doganale,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 1. L'allegato del regolamento (CE) n. 1156/2008 ( 3 ) della Commissione, modificato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 441/2013 ( 4 ) , è sostituito dal testo figurante nell'allegato I del presente regolamento. 2. Il punto 1 dell'allegato del regolamento (CE) n. 1172/2008 ( 5 ) della Commissione, modificato dal regolamento di esecuzione (UE) n. 441/2013 della Commissione, è sostituito dal testo figurante nell'allegato II del presente regolamento. 3. L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 1196/2011 ( 6 ) della Commissione è sostituito dal testo figurante nell'allegato III del presente regolamento. 4. L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 698/2012 ( 7 ) della Commissione è sostituito dal testo figurante nell'allegato IV del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 29 aprile 2014 Per la Commissione, a nome del presidente Algirdas ŠEMETA Membro della Commissione ( 1 ) GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 953/2013 del Consiglio, del 26 settembre 2013, che modifica l'allegato I del regolamento (CEE) n. 2658/87 relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica e alla tariffa doganale comune ( GU L 263 del 5.10.2013, pag. 4 ). ( 3 ) Regolamento (CE) n. 1156/2008 della Commissione, del giovedì 20 novembre 2008, relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata ( GU L 310 del 21.11.2008, pag. 9 ). ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 441/2013 della Commissione, del 7 maggio 2013, che modifica o abroga alcuni regolamenti relativi alla classificazione delle merci nella nomenclatura combinata ( GU L 130 del 15.5.2013, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento (CE) n. 1172/2008 della Commissione, del 25 novembre 2008, relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata ( GU L 317 del 27.11.2008, pag. 4 ). ( 6 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 1196/2011 della Commissione, del 17 novembre 2011, relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata ( GU L 303 del 22.11.2011, pag. 12 ). ( 7 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 698/2012 della Commissione, del 25 luglio 2012, relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata ( GU L 203 del 31.7.2012, pag. 34 ). ALLEGATO I «ALLEGATO <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Descrizione delle merci</p></td><td><p>Classificazione (codice NC)</p></td><td><p>Motivazione</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Apparecchio per la registrazione, la riproduzione e la visualizzazione di immagini statiche (comunemente detto &#8220;cornice foto digitale&#8221;) con dimensioni di 17 (lunghezza) &#215; 12,9 (larghezza) &#215; 12,3 (profondit&#224;) cm, comprendente i seguenti componenti principali in un unico alloggiamento:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un monitor a colori a cristalli liquidi (LCD) con uno schermo avente una diagonale di 13&#160;cm (5,1 pollici) e una risoluzione di 320 &#215; 240 pixel,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un alloggiamento per scheda SIM (Subscriber Identity Module),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un'interfaccia a infrarossi,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>una memoria interna,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>pulsanti di controllo.</p></td></tr></tbody></table><p>Le immagini sono trasferite alla memoria interna dell'apparecchio da un apparecchio compatibile (quale un telefono cellulare, una macchina automatica per l'elaborazione dell'informazione o una macchina fotografica digitale) mediante un segnale a infrarossi o mediante una scheda SIM tramite il servizio MMS (Multimedia Messaging Service).</p><p>Le immagini possono inoltre essere trasferite dall'apparecchio a un apparecchio compatibile mediante segnale a infrarossi.</p><p>L'apparecchio supporta i formati JPEG e GIF con una risoluzione massima di 1&#160;024 &#215; 728 pixel.</p><p>L'apparecchio pu&#242; visualizzare le immagini singolarmente o come sequenza di diapositive.</p><p>La memoria interna dell'apparecchio pu&#242; contenere fino a 50 immagini.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>8528&#160;59&#160;70</p></td><td><p>Classificazione a norma delle regole generali 1 e&#160;6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata, della nota 3 della sezione XVI e del testo dei codici NC 8528, 8528&#160;59 e 8528&#160;59&#160;70.</p><p>Poich&#233; l'apparecchio &#232; progettato per eseguire tre funzioni (registrazione, riproduzione e visualizzazione di immagini), in virt&#249; della nota 3 della sezione XVI, esso va classificato tenendo conto solo della funzione principale.</p><p>Data la sua capacit&#224; di mostrare immagini, la funzione principale dell'apparecchio &#232; considerata quella di un monitor, ossia una singola funzione specificata alla voce 8528.</p><p>Il fatto che i segnali non siano visualizzati direttamente a partire da sorgenti esterne non esclude la classificazione dell'apparecchio alla voce 8528 in quanto i monitor ripresi in tale voce sono capaci di ricevere una variet&#224; di segnali da sorgenti differenti (cfr. anche le note esplicative del sistema armonizzato, NE del SA, alla voce 8528, terzo paragrafo).</p><p>L'apparecchio deve essere pertanto classificato nel codice NC 8528&#160;59&#160;70 come altri monitor.</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Apparecchio per la registrazione, la riproduzione e la visualizzazione di immagini statiche e video, nonch&#233; per la registrazione e la riproduzione di suoni (comunemente detto &#8220;cornice foto digitale&#8221;) con dimensioni di 33 (larghezza) &#215; 24,1 (altezza) &#215; 4,1 (profondit&#224;) cm, comprendente i seguenti componenti principali in un unico alloggiamento:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un monitor a colori a cristalli liquidi (LCD) con uno schermo avente una diagonale di 25,4&#160;cm (10 pollici) e una risoluzione di 800 &#215; 480 pixel,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>una memoria interna con una capacit&#224; di 128 MB,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>alloggiamenti per schede di memoria,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>altoparlanti incorporati,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>due interfacce USB,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>pulsanti di controllo.</p></td></tr></tbody></table><p>L'apparecchio supporta i seguenti formati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>audio: MP3,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>immagini statiche: JPEG, GIF,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>video: MPEG1, MPEG4, MOV, AVI.</p></td></tr></tbody></table><p>Negli alloggiamenti per schede di memoria possono essere inseriti tipi differenti di dispositivi di memorizzazione non volatile a stato solido.</p><p>Le immagini possono essere mostrate come immagini singole, sequenza di diapositive o miniature.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>8528&#160;59&#160;70</p></td><td><p>Classificazione a norma delle regole generali 1 e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata, della nota 3 della sezione XVI e del testo dei codici NC 8528, 8528&#160;59 e 8528&#160;59&#160;70.</p><p>Poich&#233; l'apparecchio &#232; progettato per eseguire tre funzioni (registrazione, riproduzione e visualizzazione di immagini), in virt&#249; della nota 3 della sezione XVI, esso va classificato tenendo conto solo della funzione principale.</p><p>Considerate la progettazione e la concezione dell'apparecchio, lo scopo di quest'ultimo &#232; visualizzare immagini statiche e video. La registrazione di immagini statiche e video deve essere considerata una funzione secondaria dell'apparecchio. La sua funzione principale &#232; pertanto considerata quella di un monitor, ossia una singola funzione specificata alla voce 8528.</p><p>Il fatto che i segnali non siano visualizzati direttamente a partire da sorgenti esterne non esclude la classificazione dell'apparecchio alla voce 8528 in quanto i monitor ripresi in tale voce sono capaci di ricevere una variet&#224; di segnali da sorgenti differenti (cfr. anche le NE del SA alla voce 8528, terzo paragrafo).</p><p>L'apparecchio non &#232; in grado di visualizzare segnali direttamente da una macchina automatica per l'elaborazione dell'informazione, dato che le interfacce USB sono utilizzate soltanto per il trasferimento di file multimediali. Di conseguenza, la classificazione alle sottovoci 8528&#160;51&#160;00 e 8528&#160;59&#160;31 &#232; esclusa.</p><p>L'apparecchio deve pertanto essere classificato nel codice NC 8528&#160;59&#160;70 come altri monitor.&#187;</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO II «ALLEGATO <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Descrizione delle merci</p></td><td><p>Classificazione (codice NC)</p></td><td><p>Motivazione</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Apparecchio di riproduzione video funzionante a batteria consistente in un sistema a lettura laser per la riproduzione di video e uno schermo a colori per la proiezione di video (cosiddetto &#8220;lettore di DVD portatile&#8221;). L'apparecchio ha dimensioni di 19&#160;(lunghezza)&#160;&#215;&#160;14,2 (larghezza)&#160;&#215;&#160;3,7&#160;(altezza) cm e un peso di 800 grammi.</p><p>Lo schermo &#232; del tipo a cristalli liquidi (LCD) con diagonale di 21,6&#160;cm (8,5 pollici). L'apparecchio pu&#242; essere piegato e lo schermo ruotato.</p><p>L'apparecchio &#232; munito di altoparlanti incorporati.</p><p>Esso dispone inoltre delle seguenti interfacce:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>slot di espansione della scheda di memoria,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>una porta USB,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>video composito (CVBS) in e out,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>prese per cuffie.</p></td></tr></tbody></table><p>Pu&#242; leggere supporti ottici (ad esempio CD e DVD) e semiconduttori (ad esempio memoria flash USB) in diversi formati audio e video.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>8528&#160;59&#160;70</p></td><td><p>Classificazione a norma delle regole generali 1 e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata, della nota 3 della sezione XVI e del testo dei codici NC 8528, 8528&#160;59 e 8528&#160;59&#160;70.</p><p>Poich&#233; l'apparecchio &#232; progettato per eseguire due funzioni (riproduzione e visualizzazione di video), in virt&#249; della nota 3 della sezione XVI, esso va classificato tenendo conto solo della funzione principale.</p><p>Considerate la progettazione e la concezione dell'apparecchio, in particolare le dimensioni dello schermo, che facilitano la visione di sequenze video per lunghi periodi, la funzione principale dell'apparecchio &#232; visualizzare video.</p><p>L'apparecchio non &#232; in grado di visualizzare segnali direttamente da una macchina automatica per l'elaborazione dell'informazione, dato che la porta USB &#232; utilizzata soltanto per il trasferimento di file multimediali. Di conseguenza, la classificazione alle sottovoci 8528&#160;51&#160;00 e 8528&#160;59&#160;31 &#232; esclusa.</p><p>L'apparecchio deve pertanto essere classificato nel codice NC 8528&#160;59&#160;70 come altri monitor.&#187;</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO III «ALLEGATO <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Descrizione delle merci</p></td><td><p>Classificazione (codice NC)</p></td><td><p>Motivazione</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><p>Un dispositivo ottico portatile elettronico, alimentato a batteria, destinato a visualizzare immagini (altres&#236; denominato &#8220;video occhiali&#8221;), dalle dimensioni di circa 15 &#215; 3,5 &#215; 2,5&#160;cm (chiuso).</p><p>Il dispositivo ottico elettronico consiste in due schermi a cristalli liquidi (LCD), ciascuno avente risoluzione di 640 &#215; 480 pixel (equivalente virtuale di uno schermo da 80 pollici visualizzato da due metri di distanza) e circuiti di elaborazione del suono, inseriti in una montatura di forma analoga a quella per occhiali.</p><p>Il dispositivo &#232; dotato delle seguenti interfacce:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ingresso VGA,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ingresso audio/video (A/V).</p></td></tr></tbody></table><p>Il dispositivo pu&#242; essere collegato a una macchina automatica per l'elaborazione dell'informazione (&#8220;automatic data-processing&#8221;, ADP) e ad apparecchiature quali lettori video, televisori o console per videogiochi.</p><p>Visualizza immagini video virtuali tridimensionali (3D) a fini di svago.</p></td><td><p>8528&#160;59&#160;31</p></td><td><p>Classificazione a norma delle regole generali 1 e&#160;6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata e del testo dei codici NC 8528, 8528&#160;59 e 8528&#160;59&#160;31.</p><p>Poich&#233; il dispositivo non &#232; dotato di sintonizzatore n&#233; di apparecchi analoghi che consentono la ricezione di segnali televisivi, &#232; esclusa la classificazione come apparecchio ricevente per la televisione della sottovoce 8528&#160;72.</p><p>Il dispositivo si avvale di due schermi LCD di dimensioni molto ridotte, uno per ciascun occhio, destinati a creare un'immagine virtuale equivalente a uno schermo da 80 pollici visualizzato da due metri di distanza. Considerate tali caratteristiche e propriet&#224; oggettive, in particolare la capacit&#224; di visualizzare immagini 3D, il dispositivo &#232; destinato a fini di svago, quali la visione di film e televisione o il gioco. &#200; pertanto esclusa la classificazione alla sottovoce 8528&#160;51, poich&#233; il dispositivo non pu&#242; essere considerato destinato a un uso esclusivo o principale in un sistema ADP della voce 8471.</p><p>Dal momento che pu&#242; visualizzare segnali provenienti da una macchina automatica per l'elaborazione delle informazioni in maniera sufficiente per poter essere utilizzato a livello pratico con questa macchina, il monitor &#232; ritenuto in grado di visualizzare segnali provenienti da macchine automatiche per l'elaborazione dell'informazione con un livello di funzionalit&#224; accettabile.</p><p>Il monitor deve pertanto essere classificato nel codice NC 8528&#160;59&#160;31 come dispositivo di visualizzazione a schermo piatto in grado di visualizzare segnali provenienti da macchine automatiche per l'elaborazione dell'informazione con un livello di funzionalit&#224; accettabile con dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi (LCD).&#187;</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO IV «ALLEGATO <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Descrizione delle merci</p></td><td><p>Classificazione (codice NC)</p></td><td><p>Motivazione</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Apparecchio multifunzionale (la cosiddetta &#8220;centralina multimediale per veicoli a motore&#8221;) del tipo utilizzato nei veicoli a motore, costituito da due componenti principali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un apparecchio ricevente per la radiodiffusione, combinato con un lettore CD/DVD;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi (LCD) amovibile a colori con funzionalit&#224; di schermo tattile, con diagonale dello schermo di circa 17,5&#160;cm (7 pollici) e di formato 16:9.</p></td></tr></tbody></table><p>L'apparecchio &#232; munito di connettori che consentono la ricezione di segnali video da fonti esterne come una telecamera posteriore.</p><p>L'apparecchio &#232; dotato di un telecomando.</p><p>Uno schermo supplementare pu&#242; essere collegato all'apparecchio.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>8528&#160;59&#160;70</p></td><td><p>La classificazione &#232; determinata dalle regole generali 1, 3, lettera c), e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata e dal testo dei codici NC 8528, 8528&#160;59 e 8528&#160;59&#160;70.</p><p>L'apparecchio &#232; progettato per svolgere varie funzioni (riproduzione audio-video, radiodiffusione, visualizzazione di video), nessuna delle quali, date le caratteristiche costruttive e la concezione dell'apparecchio, costituisce la sua caratteristica principale.</p><p>In applicazione della regola generale 3, lettera c), l'apparecchio deve essere pertanto classificato nel codice NC 8528&#160;59&#160;70 come altri monitor.</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Apparecchio multifunzionale (la cosiddetta &#8220;centralina multimediale per veicoli a motore&#8221;) del tipo utilizzato nei veicoli a motore, che misura circa 17 &#215; 5 &#215; 16&#160;cm.</p><p>Esso combina, nello stesso alloggiamento, un apparecchio ricevente per la radiodiffusione, un apparecchio per la riproduzione audio, un apparecchio per la riproduzione video e un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi (LCD) a colori con diagonale dello schermo di circa 8&#160;cm (3,5 pollici).</p><p>L'apparecchio &#232; munito di connettori che consentono la ricezione di segnali video da fonti esterne come una telecamera posteriore.</p><p>L'apparecchio pu&#242; inoltre riprodurre suoni e immagini contenuti in una chiave USB.</p><p>L'apparecchio &#232; dotato di un telecomando.</p><p>Uno schermo supplementare pu&#242; essere collegato all'apparecchio.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>8528&#160;59&#160;70</p></td><td><p>La classificazione &#232; determinata dalle regole generali 1, 3, lettera c), e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata e dal testo dei codici NC 8528, 8528&#160;59 e 8528&#160;59&#160;70.</p><p>L'apparecchio &#232; progettato per svolgere varie funzioni (riproduzione audio-video, radiodiffusione, visualizzazione di video), nessuna delle quali, date le caratteristiche costruttive e la concezione dell'apparecchio, costituisce la sua caratteristica principale.</p><p>L'apparecchio non &#232; in grado di visualizzare segnali direttamente da una macchina automatica per l'elaborazione dell'informazione, dato che l'interfaccia USB &#232; utilizzata soltanto per la riproduzione audio o video da una chiave USB. Di conseguenza, la classificazione alle sottovoci 8528&#160;51&#160;00 e 8528&#160;59&#160;31 &#232; esclusa.</p><p>In applicazione della regola generale 3, lettera c), l'apparecchio deve essere pertanto classificato nel codice NC 8528&#160;59&#160;70 come altri monitor.</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Apparecchio multifunzionale (la cosiddetta &#8220;centralina multimediale per veicoli a motore&#8221;) del tipo utilizzato nei veicoli a motore.</p><p>Esso combina, nello stesso alloggiamento, un apparecchio ricevente per la radiodiffusione, un apparecchio per la riproduzione audio, un apparecchio per la riproduzione video, un apparecchio per la radionavigazione e un dispositivo di visualizzazione a cristalli liquidi (LCD) a colori con diagonale dello schermo di circa 18&#160;cm (7 pollici) e un formato di 16:9.</p><p>L'apparecchio &#232; munito di connettori che consentono la ricezione di segnali video da fonti esterne come una telecamera posteriore o un sintonizzatore DVB-T.</p><p>L'apparecchio pu&#242; inoltre riprodurre suoni e immagini contenuti in una scheda di memoria.</p><p>L'apparecchio &#232; dotato di due telecomandi.</p><p>Uno schermo supplementare pu&#242; essere collegato all'apparecchio.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>8528&#160;59&#160;70</p></td><td><p>La classificazione &#232; determinata dalle regole generali 1, 3, lettera c), e 6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata e dal testo dei codici NC 8528, 8528&#160;59 e 8528&#160;59&#160;70.</p><p>L'apparecchio &#232; progettato per svolgere varie funzioni (riproduzione audio-video, radionavigazione, radiodiffusione, visualizzazione di video), nessuna delle quali, date le caratteristiche costruttive e la concezione dell'apparecchio, costituisce la sua caratteristica principale.</p><p>In applicazione della regola generale 3, lettera c), l'apparecchio deve essere pertanto classificato nel codice NC 8528&#160;59&#160;70 come altri monitor.&#187;</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32014R0459
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2636</p></td><td><p>22.11.2023</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (PESC) 2023/2636 DEL CONSIGLIO del 20 novembre 2023 che modifica la decisione (PESC) 2021/2072 a sostegno dello sviluppo della resilienza in materia di biosicurezza e bioprotezione attraverso la convenzione sulle armi biologiche e tossiniche IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 28, paragrafo 1, e l’articolo 31, paragrafo 1, vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 25&#160;novembre 2021 il Consiglio ha adottato la decisione (PESC)&#160;2021/2072&#160;<a>(<span>1</span>)</a>, che prevedeva un periodo di attuazione dei progetti di 24 mesi a decorrere dalla data di conclusione dell&#8217;accordo di cui all&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 3, di tale decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Tale periodo di attuazione doveva concludersi il 19&#160;dicembre 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 23&#160;agosto 2023 l&#8217;Ufficio per gli affari del disarmo delle Nazioni Unite (UNODA), responsabile dell&#8217;attuazione tecnica dei progetti di cui all&#8217;articolo&#160;1, paragrafo 2, della decisione (PESC)&#160;2021/2072, ha chiesto di prorogare di 12 mesi il periodo di attuazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La proroga del periodo di attuazione della decisione (PESC)&#160;2021/2072 fino al 19&#160;dicembre 2024 non ha implicazioni sul piano delle risorse finanziarie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione (PESC)&#160;2021/2072,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L’articolo 5, paragrafo 2, della decisione (PESC) 2021/2072 è sostituito dal seguente: «2. La presente decisione non è più in vigore a decorrere dal 19 dicembre 2024.» . Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione. Fatto a Bruxelles, il 20 novembre 2023 Per il Consiglio Il presidente H. CREVITS ( 1 ) Decisione (PESC) 2021/2072 del Consiglio, del 25 novembre 2021, a sostegno dello sviluppo della resilienza in materia di biosicurezza e bioprotezione attraverso la convenzione sulle armi biologiche e tossiniche ( GU L 421 del 26.11.2021, pag. 56 ). ELI: http://data.europa.eu/eli/dec/2023/2636/oj ISSN 1977-0707 (electronic edition)
ITA
32023D2636
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.1.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 19/19</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/115 DELLA COMMISSIONE del 26 gennaio 2022 che modifica il regolamento (CE) n. 1484/95 per quanto riguarda la fissazione dei prezzi rappresentativi nei settori delle uova e del pollame nonché per l'ovoalbumina LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , in particolare l'articolo 183, lettera b), visto il regolamento (UE) n. 510/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, sul regime di scambi per talune merci ottenute dalla trasformazione di prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CE) n. 1216/2009 e (CE) n. 614/2009 del Consiglio ( 2 ) , in particolare l'articolo 5, paragrafo 6, lettera a), considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n.&#160;1484/95 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a> ha stabilito le modalit&#224; d'applicazione del regime relativo all'applicazione dei dazi addizionali all'importazione e ha fissato i prezzi rappresentativi nei settori delle uova e del pollame nonch&#233; per l'ovoalbumina.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il controllo regolare dei dati sui quali &#232; basata la determinazione dei prezzi rappresentativi per i prodotti dei settori delle uova e del pollame nonch&#233; per l'ovoalbumina evidenzia la necessit&#224; di modificare i prezzi rappresentativi per le importazioni di taluni prodotti, tenendo conto delle variazioni dei prezzi secondo l'origine.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento (CE) n.&#160;1484/95.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Data la necessit&#224; di garantire che questa misura si applichi il pi&#249; rapidamente possibile dopo la messa a disposizione dei dati aggiornati, &#232; opportuno che il presente regolamento entri in vigore il giorno della pubblicazione,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'allegato I del regolamento (CE) n. 1484/95 è sostituito dal testo figurante nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 26 gennaio 2022 Per la Commissione a nome della presidente Wolfgang BURTSCHER Direttore generale Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale ( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 . ( 2 ) GU L 150 del 20.5.2014, pag. 1 . ( 3 ) Regolamento (CE) n. 1484/95 della Commissione, del 28 giugno 1995, che stabilisce le modalità d'applicazione del regime relativo all'applicazione dei dazi addizionali all'importazione e fissa i prezzi rappresentativi nei settori delle uova e del pollame nonché per l'ovoalbumina e che abroga il regolamento n. 163/67/CEE ( GU L 145 del 29.6.1995, pag. 47 ). ALLEGATO «ALLEGATO I <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Designazione delle merci</p></td><td><p>Prezzo rappresentativo</p><p>(EUR/100 kg)</p></td><td><p>Cauzione di cui all'articolo&#160;3</p><p>(EUR/100 kg)</p></td><td><p>Origine<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>0207&#160;14&#160;10</p></td><td><p>Pezzi disossati di pollame della specie<span>Gallus domesticus</span>, congelati</p></td><td><p>216,0</p></td><td><p>25</p></td><td><p>BR</p></td></tr></tbody></table> » ( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ).
ITA
32022R0115
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.3.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 81/125</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/364 DELLA COMMISSIONE del 13 dicembre 2018 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda il formato della domanda di registrazione e della domanda di estensione della registrazione dei repertori di dati sulle negoziazioni a norma del regolamento (UE) 2015/2365 del Parlamento europeo e del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) 2015/2365 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, sulla trasparenza delle operazioni di finanziamento tramite titoli e del riutilizzo e che modifica il regolamento (UE) n. 648/2012 ( 1 ) , in particolare l'articolo 5, paragrafo 8, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Un formato uniforme per le domande di registrazione e di estensione della registrazione dei repertori di dati sulle negoziazioni presentate all'Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) dovrebbe garantire che tutte le informazioni richieste ai sensi del regolamento delegato (UE) 2019/359 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, siano trasmesse all'ESMA e siano da questa facilmente identificate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Per favorire l'identificazione delle informazioni fornite dal repertorio di dati sulle negoziazioni, ogni documento incluso nella domanda dovrebbe essere contraddistinto da un numero di riferimento unico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 1, paragrafo 3, del regolamento delegato (UE) 2019/359, se ritiene che un requisito del regolamento delegato (UE) 2019/359 non si applichi nel suo caso, il repertorio di dati sulle negoziazioni deve indicare chiaramente nella domanda il requisito in questione e spiegare perch&#233; non si applica. I requisiti e le spiegazioni in questione dovrebbero essere chiaramente indicati nella domanda di registrazione o nella domanda di estensione della registrazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Le informazioni trasmesse all'ESMA nella domanda di registrazione o nella domanda di estensione della registrazione di un repertorio di dati sulle negoziazioni dovrebbero essere fornite su un supporto durevole quale definito nella direttiva 2009/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, al fine di consentirne la conservazione per gli usi futuri e per la riproduzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il presente regolamento si basa sui progetti di norme tecniche di attuazione che l'ESMA ha presentato alla Commissione a norma della procedura di cui all'articolo 15 del regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>L'ESMA ha effettuato consultazioni pubbliche aperte sui progetti di norme tecniche di attuazione, ne ha analizzato i potenziali costi e benefici e ha chiesto il parere del gruppo delle parti interessate nel settore degli strumenti finanziari e dei mercati istituito dall'articolo 37 del regolamento (UE) n. 1095/2010,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Formato della domanda di registrazione e della domanda di estensione della registrazione 1. La domanda di registrazione o la domanda di estensione della registrazione è presentata nel formato di cui all'allegato. 2. Il repertorio di dati sulle negoziazioni attribuisce un numero di riferimento unico a ogni documento presentato e indica chiaramente a quale obbligo specifico di cui al regolamento delegato (UE) 2019/359 si riferisce il documento. 3. La domanda di registrazione o la domanda di estensione della registrazione indica chiaramente i motivi per cui non sono presentate le informazioni facenti riferimento a un determinato requisito. 4. La domanda di registrazione o la domanda di estensione della registrazione è presentata su un supporto durevole quale definito all'articolo 2, paragrafo 1, lettera m), della direttiva 2009/65/CE. Articolo 2 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 13 dicembre 2018 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 337 del 23.12.2015, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2019/359 della Commissione, del 13 dicembre 2018, che integra il regolamento (UE) 2015/2365 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano i dettagli della domanda di registrazione come repertorio di dati sulle negoziazioni e della domanda di estensione della registrazione (cfr. pag. 45 della presente Gazzetta ufficiale). ( 3 ) Direttiva 2009/65/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative in materia di taluni organismi d'investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) ( GU L 302 del 17.11.2009, pag. 32 ). ( 4 ) Regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati) ( GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84 ). ALLEGATO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>FORMATO DELLA DOMANDA DI REGISTRAZIONE O DELLA DOMANDA DI ESTENSIONE DELLA REGISTRAZIONE COME REPERTORIO DI DATI SULLE NEGOZIAZIONI</p></td></tr><tr><td><p>INFORMAZIONI GENERALI</p></td></tr><tr><td><p>Data di presentazione della domanda</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Denominazione sociale del repertorio di dati sulle negoziazioni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Indirizzo della sede legale del repertorio di dati sulle negoziazioni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Categorie di operazioni di finanziamento tramite titoli per le quali il repertorio di dati sulle negoziazioni chiede la registrazione</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Nome della persona responsabile della domanda</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Recapiti della persona responsabile della domanda</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Nome della persona/delle persone responsabili della conformit&#224; del repertorio di dati sulle negoziazioni o che partecipano alle valutazioni della conformit&#224; del repertorio di dati sulle negoziazioni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Recapiti della persona/delle persone responsabili della conformit&#224; del repertorio di dati sulle negoziazioni o che partecipano alle valutazioni della conformit&#224; del repertorio di dati sulle negoziazioni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Identificazione di un'eventuale impresa madre o di eventuali filiazioni</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>RIFERIMENTI DEI DOCUMENTI<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Articolo regolamento delegato (UE) 2019/359 della Commissione</p></td><td><p>Numero di riferimento unico del documento</p></td><td><p>Titolo del documento</p></td><td><p>Capitolo, sezione o pagina del documento in cui l'informazione &#232; riportata o motivo della mancata trasmissione dell'informazione</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Per tutte le informazioni previste da regolamento delegato (UE) 2019/359 della Commissione, fatta eccezione per l'articolo 1 lettere a), c) e g), dello stesso. </note>
ITA
32019R0364
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.10.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 350/5</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2021/1747 DEL CONSIGLIO del 28 settembre 2021 che modifica la decisione 1999/70/CE relativa alla nomina dei revisori esterni delle banche centrali nazionali, per quanto riguarda i revisori esterni della Banka Slovenije IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il protocollo n. 4 sullo statuto del Sistema europeo di banche centrali e della Banca centrale europea, allegato al trattato sull’Unione europea e al trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 27.1, vista la raccomandazione della Banca centrale europea, del 16 luglio 2021, al Consiglio dell’Unione europea sui revisori esterni della Banka Slovenije (BCE/2021/28) ( 1 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La contabilit&#224; della Banca centrale europea (BCE) e delle banche centrali nazionali degli Stati membri la cui moneta &#232; l&#8217;euro deve essere verificata da revisori esterni indipendenti proposti dal consiglio direttivo della BCE ed accettati dal Consiglio dell&#8217;Unione europea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il mandato dell&#8217;attuale revisore esterno della Banka Slovenije, Ernst &amp; Young revizija, poslovno svetovanje, d.o.o., &#232; terminato con l&#8217;attivit&#224; di revisione per l&#8217;esercizio finanziario 2020. &#200; pertanto necessario nominare un revisore esterno a partire dall&#8217;esercizio finanziario 2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Banka Slovenije ha selezionato PricewaterhouseCoopers, podjetje za revizijo in druge finan&#269;no ra&#269;unovodske storitve, d. o. o. quale revisore esterno per gli esercizi finanziari dal 2021 al 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il consiglio direttivo della BCE ha raccomandato la nomina di PricewaterhouseCoopers, podjetje za revizijo in druge finan&#269;no ra&#269;unovodske storitve, d. o. o. quale revisore esterno della Banka Slovenije per gli esercizi finanziari dal 2021 al 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In seguito alla raccomandazione del consiglio direttivo della BCE, &#232; opportuno modificare di conseguenza la decisione 1999/70/CE del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 All’articolo 1 della decisione 1999/70/CE, il paragrafo 13 è sostituito dal seguente: «13. PricewaterhouseCoopers, podjetje za revizijo in druge finančno računovodske storitve, d.o.o. è accettato quale revisore esterno della Banka Slovenije per gli esercizi finanziari dal 2021 al 2023.». Articolo 2 Gli effetti della presente decisione decorrono dal giorno della notificazione. Articolo 3 La Banca centrale europea è destinataria della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 28 settembre 2021 Per il Consiglio Il presidente S. KUSTEC <note> ( 1 ) GU C 299 del 27.7.2021, pag. 1 . ( 2 ) Decisione 1999/70/CE del Consiglio, del 25 gennaio 1999, relativa alla nomina dei revisori esterni delle banche centrali nazionali ( GU L 22 del 29.1.1999, pag. 69 ). </note>
ITA
32021D1747
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.1.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 8/36</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/36 DELLA COMMISSIONE dell'11 gennaio 2022 che modifica l'allegato III del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 per quanto riguarda i modelli di certificati per l'ingresso nell'Unione di partite di determinati animali acquatici vivi e prodotti di origine animale (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il regolamento (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale ( 1 ) , in particolare l'articolo 7, paragrafo 2, lettera a), visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale ("normativa in materia di sanità animale") ( 2 ) , in particolare l'articolo 238, paragrafo 3, e l'articolo 239, paragrafo 3, visto il regolamento (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, relativo ai controlli ufficiali e alle altre attività ufficiali effettuati per garantire l'applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari, recante modifica dei regolamenti (CE) n. 999/2001, (CE) n. 396/2005, (CE) n. 1069/2009, (CE) n. 1107/2009, (UE) n. 1151/2012, (UE) n. 652/2014, (UE) 2016/429 e (UE) 2016/2031 del Parlamento europeo e del Consiglio, dei regolamenti (CE) n. 1/2005 e (CE) n. 1099/2009 del Consiglio e delle direttive 98/58/CE, 1999/74/CE, 2007/43/CE, 2008/119/CE e 2008/120/CE del Consiglio, e che abroga i regolamenti (CE) n. 854/2004 e (CE) n. 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 89/608/CEE, 89/662/CEE, 90/425/CEE, 91/496/CEE, 96/23/CE, 96/93/CE e 97/78/CE del Consiglio e la decisione 92/438/CEE del Consiglio (regolamento sui controlli ufficiali) ( 3 ) , in particolare l'articolo 90, primo comma, lettere a) e b), e l'articolo 126, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>stabilisce norme relative ai certificati sanitari di cui al regolamento (UE) 2016/429, ai certificati ufficiali di cui al regolamento (UE) 2017/625 e ai certificati sanitari/ufficiali basati su tali regolamenti richiesti per l'ingresso nell'Unione di determinate partite di animali e merci (di seguito denominati congiuntamente "i certificati"). In particolare l'allegato III del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 stabilisce, tra l'altro, modelli di certificati per l'ingresso nell'Unione di partite di determinati animali acquatici vivi e prodotti di origine animale</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Pi&#249; in particolare, l'allegato III, capitoli 1 (MODELLO BOV), 2 (MODELLO OVI), 24 (MODELLO MP-PREP), 25 (MODELLO MPNT), 26 (MODELLO MPST), 27 (MODELLO CAS), 41 (MODELLO GEL), 42 (MODELLO COL), 43 (MODELLO RCG), 44 (MODELLO TCG) e&#160;50 (MODELLO COMP), del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 stabilisce modelli di certificati sanitari/ufficiali e di certificati ufficiali per l'ingresso nell'Unione di partite di prodotti di origine bovina, ovina e caprina. Il regolamento (CE) n.&#160;999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a> &#232; stato recentemente modificato dal regolamento (UE) 2021/1176 della Commissione&#160;<a>(<span>6</span>)</a> al fine di aggiornare, tra l'altro, le prescrizioni per l'ingresso nell'Unione di prodotti di origine bovina, ovina e caprina aggiungendo condizioni specifiche applicabili all'ingresso nell'Unione di prodotti derivati da ruminanti provenienti da un paese con un rischio controllato di BSE quando detti prodotti sono derivati da animali che provengono da un paese con un rischio indeterminato di BSE. Tali nuove prescrizioni per l'ingresso nell'Unione delle partite in questione dovrebbero riflettersi nei suddetti modelli di certificati sanitari/ufficiali e di certificati ufficiali. &#200; pertanto necessario modificare tali modelli di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Inoltre gli attestati di sanit&#224; pubblica e di sanit&#224; animale figuranti nei modelli di certificati sanitari/ufficiali per l'ingresso nell'Unione di partite di determinate categorie di prodotti a base di carne destinati al consumo umano, di cui all'allegato III, capitoli 25 (MODELLO MPNT) e&#160;26 (MODELLO MPST), del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235, dovrebbero essere modificati al fine di rispecchiare accuratamente le prescrizioni relative, rispettivamente, all'ingresso nell'Unione di prodotti di origine animale da cervidi d'allevamento e selvatici di cui all'allegato IX, capitolo F, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001 e allo stabilimento di origine degli animali da cui sono ottenute le carni fresche di cui all'articolo&#160;150 del regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione&#160;<a>(<span>7</span>)</a>. &#200; pertanto necessario modificare tali modelli di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'allegato III, capitolo 27, del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 stabilisce il modello di certificato sanitario/ufficiale per l'ingresso nell'Unione di budelli destinati al consumo umano (MODELLO CAS). Conformemente all'articolo&#160;148 del regolamento delegato (UE) 2020/692, il punto II.2.2 di tale modello di certificato sanitario/ufficiale prevede la possibilit&#224;, per i paesi terzi o territori o le loro zone autorizzati per l'ingresso nell'Unione di carni fresche, e pertanto elencati nell'allegato XIII del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 della Commissione&#160;<a>(<span>8</span>)</a>, di introdurre nell'Unione partite di budelli senza necessit&#224; di certificare l'applicazione dei trattamenti di riduzione dei rischi di cui all'allegato XXVI, punto 2, del regolamento delegato (UE) 2020/692. L'attuale formulazione di tale punto non &#232; tuttavia sufficientemente chiara per quanto riguarda la zona di origine dei budelli cui tale possibilit&#224; &#232; applicabile. Al fine di chiarire che tale possibilit&#224; si applica solo alle zone elencate nell'allegato XIII del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404, &#232; opportuno inserire il codice della zona di origine dei budelli quale indicato nell'allegato XIII del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404. &#200; pertanto necessario modificare tale modello di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Inoltre l'allegato III, capitoli 28 (MODELLO FISH-CRUST-HC) e&#160;31 (MODELLO MOL-HC), del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 stabilisce modelli di certificati sanitari/ufficiali per l'ingresso nell'Unione di partite di pesci vivi, crostacei vivi e prodotti di origine animale ottenuti da tali animali destinati al consumo umano e di partite di molluschi bivalvi, echinodermi, tunicati e gasteropodi marini vivi e di prodotti di origine animale ottenuti da tali animali destinati al consumo umano. Al fine di migliorare la chiarezza delle note figuranti in tali modelli &#232; opportuno specificare chiaramente che le partite di prodotti di origine animale ottenuti da animali acquatici che richiedono la compilazione degli attestati di sanit&#224; animale di cui alla parte II.2 sono quelle che non sono state escluse dall'ambito di applicazione del regolamento delegato (UE) 2020/692, a norma dell'articolo&#160;1, punto 6), di tale regolamento. Nello specifico, le partite di prodotti di origine animale ottenuti da animali acquatici, diversi dagli animali acquatici vivi, che entrano nell'Unione pronti per il consumo umano diretto senza essere sottoposti a ulteriore trasformazione nell'Unione non richiedono la compilazione degli attestati di sanit&#224; animale di cui alla parte II.2. Anche la definizione di "ulteriore trasformazione" chiarir&#224; la situazione di tali partite. &#200; pertanto necessario modificare tali modelli di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Inoltre le recenti modifiche introdotte dal regolamento delegato (UE) 2021/1705 della Commissione&#160;<a>(<span>9</span>)</a> all'articolo&#160;167, lettere a) e b), e all'articolo&#160;169, paragrafo 3, lettera b), del regolamento delegato (UE) 2020/692 dovrebbero riflettersi negli attestati di sanit&#224; animale di cui all'allegato III, capitoli 28 (MODELLO FISH-CRUST-HC) e&#160;31 (MODELLO MOL-HC), del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235. &#200; pertanto necessario modificare tali modelli di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>&#200; inoltre necessario chiarire che il periodo di validit&#224; dei modelli di certificati sanitari/ufficiali stabilito all'allegato III, capitolo 28 (MODELLO FISH-CRUST-HC), punto II.2.8, e capitolo 31(MODELLO MOL-HC), punto II.2.8, del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 si applica esclusivamente alle partite di animali acquatici vivi cui si riferiscono tali certificati sanitari/ufficiali. &#200; pertanto necessario modificare tali modelli di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Inoltre l'allegato III, capitoli 33, 34 e&#160;35, del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 stabilisce modelli di certificati sanitari/ufficiali per l'ingresso nell'Unione di latte crudo destinato al consumo umano (MODELLO MILK), di prodotti lattiero-caseari destinati al consumo umano a base di latte crudo o che non devono essere sottoposti a un trattamento specifico di riduzione dei rischi (MODELLO MILK-RMP/NT) e di prodotti lattiero-caseari destinati al consumo umano che devono essere sottoposti a un trattamento di pastorizzazione (MODELLO DAIRY-PRODUCTS-PT). Tali modelli non riflettono tuttavia le alternative al periodo di permanenza degli animali da cui &#232; stato ottenuto il latte nel paese terzo o territorio di origine del latte o dei prodotti lattiero-caseari, o nella loro zona, attualmente stabilito all'articolo&#160;154 del regolamento delegato (UE) 2020/692, modificato di recente dal regolamento delegato (UE) 2021/1705. &#200; pertanto necessario modificare tali modelli di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>L'allegato III, capitolo 45, del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 stabilisce il modello di certificato ufficiale per l'ingresso nell'Unione di miele e altri prodotti apicoli destinati al consumo umano (MODELLO HON). Al fine di garantire l'autenticit&#224; di tali partite, &#232; opportuno migliorare le garanzie ad esse applicabili allineandole a determinate norme stabilite dalla direttiva 2001/110/CE del Consiglio&#160;<a>(<span>10</span>)</a>. &#200; pertanto necessario modificare tale modello di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>L'allegato III, capitoli 50 e&#160;52, del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 stabilisce il modello di certificato sanitario/ufficiale per l'ingresso nell'Unione di prodotti composti non a lunga conservazione e di prodotti composti a lunga conservazione contenenti un qualsiasi quantitativo di prodotti a base di carne, esclusi la gelatina, il collagene e i prodotti altamente raffinati, e destinati al consumo umano (MODELLO COMP) e il modello di certificato sanitario/ufficiale per il transito attraverso l'Unione verso un paese terzo, mediante il transito immediato o dopo il magazzinaggio nell'Unione, di prodotti composti non a lunga conservazione e di prodotti composti a lunga conservazione contenenti un qualsiasi quantitativo di prodotti a base di carne e destinati al consumo umano (MODELLO TRANSIT-COMP). Entrambi i modelli prevedono uno specifico attestato di sanit&#224; animale per i prodotti lattiero-caseari contenuti nei prodotti composti. Per quanto riguarda il luogo di produzione, l'attestato di sanit&#224; animale non riflette la possibilit&#224; di certificare che i prodotti lattiero-caseari contenuti nei prodotti composti sono stati prodotti in uno Stato membro. Poich&#233; i prodotti lattiero-caseari prodotti in uno Stato membro soddisfano tutte le necessarie garanzie in materia di sanit&#224; animale, &#232; opportuno includere tale possibilit&#224; nei suddetti modelli. Dovrebbe essere inoltre modificato l'attestato di sanit&#224; animale per chiarire le diverse opzioni previste per la certificazione delle specie di origine del latte da cui sono stati ottenuti i prodotti lattiero-caseari. &#200; pertanto necessario modificare tali modelli di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Inoltre l'allegato III, capitoli 50 (MODELLO COMP) e&#160;52 (MODELLO TRANSIT-COMP), del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 dovrebbe essere modificato per prevedere la possibilit&#224;, per i paesi terzi o territori o le loro zone, di certificare le diverse origini dei prodotti trasformati contenuti nei prodotti composti, se tali prodotti soddisfano le pertinenti prescrizioni in materia di sanit&#224; pubblica e di sanit&#224; animale. &#200; pertanto necessario modificare tali modelli di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza l'allegato III del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Al fine di evitare perturbazioni degli scambi per quanto riguarda l'ingresso nell'Unione di partite di determinati animali acquatici vivi e prodotti di origine animale, &#232; opportuno continuare ad autorizzare l'uso, per un periodo transitorio e nel rispetto di determinate condizioni, dei certificati rilasciati conformemente al regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235, nella versione applicabile prima delle modifiche apportate dal presente regolamento di esecuzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'allegato III del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Per un periodo transitorio che termina il 15 settembre 2022 continua ad essere autorizzato l'ingresso nell'Unione di partite di determinati animali acquatici vivi e prodotti di origine animale accompagnate dagli opportuni certificati sanitari/ufficiali, certificati ufficiali o certificati sanitari rilasciati conformemente ai modelli di cui all'allegato III, capitoli 1, 2, da 24 a 28, 31, da 33 a 35, da 41 a 45, 50 e 52, del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235, nella versione applicabile prima delle modifiche apportatevi dal presente regolamento di esecuzione, a condizione che il certificato in questione sia stato rilasciato entro il 15 giugno 2022. Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, l'11 gennaio 2022 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 139 del 30.4.2004, pag. 55 . ( 2 ) GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1 . ( 3 ) GU L 95 del 7.4.2017, pag. 1 . ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 della Commissione, del 16 dicembre 2020, recante modalità di applicazione dei regolamenti (UE) 2016/429 e (UE) 2017/625 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli di certificati sanitari, i modelli di certificati ufficiali e i modelli di certificati sanitari/ufficiali per l'ingresso nell'Unione e i movimenti all'interno dell'Unione di partite di determinate categorie di animali e merci nonché la certificazione ufficiale relativa a tali certificati e che abroga il regolamento (CE) n. 599/2004, i regolamenti di esecuzione (UE) n. 636/2014 e (UE) 2019/628, la direttiva 98/68/CE e le decisioni 2000/572/CE, 2003/779/CE e 2007/240/CE ( GU L 442 del 30.12.2020, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili ( GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1 ). ( 6 ) Regolamento (UE) 2021/1176 della Commissione, del 16 luglio 2021, che modifica gli allegati III, V, VII e IX del regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda la genotipizzazione dei casi di TSE accertati nei caprini, la determinazione dell'età negli ovini e nei caprini, le misure applicabili a un gregge con scrapie atipica e le condizioni per le importazioni di prodotti di origine bovina, ovina e caprina ( GU L 256 del 19.7.2021, pag. 56 ). ( 7 ) Regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione, del 30 gennaio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per l'ingresso nell'Unione, e per i movimenti e la manipolazione dopo l'ingresso, di partite di determinati animali, materiale germinale e prodotti di origine animale ( GU L 174 del 3.6.2020, pag. 379 ). ( 8 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 della Commissione, del 24 marzo 2021, che stabilisce gli elenchi di paesi terzi, territori o loro zone da cui è autorizzato l'ingresso nell'Unione di animali, materiale germinale e prodotti di origine animale conformemente al regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 114 del 31.3.2021, pag. 1 ). ( 9 ) Regolamento delegato (UE) 2021/1705 della Commissione, del 14 luglio 2021, recante modifica del regolamento delegato (UE) 2020/692 che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per l'ingresso nell'Unione, e per i movimenti e la manipolazione dopo l'ingresso, di partite di determinati animali, materiale germinale e prodotti di origine animale ( GU L 339 del 24.9.2021, pag. 40 ). ( 10 ) Direttiva 2001/110/CE del Consiglio, del 20 dicembre 2001, concernente il miele ( GU L 10 del 12.1.2002, pag. 47 ). ALLEGATO L'allegato III del regolamento di esecuzione (UE) 2020/2235 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>al capitolo 1, il punto II.1.10 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"II.1.10.</p></td><td><p>con riguardo all'encefalopatia spongiforme bovina (BSE):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE della Commissione<a>&#160;(<span>A</span>)</a> e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(i)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(i)</p></td><td><p>le carcasse, le semicarcasse o le semicarcasse tagliate in non pi&#249; di tre parti e i quarti non contengono materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001 diverso dalla colonna vertebrale, compresi i gangli spinali, e le carcasse o le parti di carcasse degli animali di et&#224; superiore a&#160;30 mesi contenenti la colonna vertebrale sono identificate mediante una striscia rossa chiaramente visibile sull'etichetta di cui all'articolo&#160;13 o all'articolo&#160;15 del regolamento (CE) n.&#160;1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>B</span>)</a><span>(3)</span>;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(i)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(i)</p></td><td><p>le carcasse, le semicarcasse o le semicarcasse tagliate in non pi&#249; di tre parti e i quarti non contengono materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001 diverso dalla colonna vertebrale, compresi i gangli spinali, e le carcasse o le parti di carcasse degli animali di et&#224; superiore a&#160;30 mesi contenenti la colonna vertebrale sono identificate mediante una striscia rossa chiaramente visibile sull'etichetta di cui all'articolo&#160;13 o all'articolo&#160;15 del regolamento (CE) n.&#160;1760/2000<span>(3)</span>;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(iii)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>C</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(iv)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che esse non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica; e</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(b)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001; e]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(b)</p></td><td><p>le carcasse, le semicarcasse o le semicarcasse tagliate in non pi&#249; di tre parti e i quarti non contengono materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001 diverso dalla colonna vertebrale, compresi i gangli spinali, e le carcasse o le parti di carcasse degli animali di et&#224; superiore a&#160;30 mesi contenenti la colonna vertebrale sono identificate mediante una striscia rossa chiaramente visibile sull'etichetta di cui all'articolo&#160;13 o all'articolo&#160;15 del regolamento (CE) n.&#160;1760/2000 (<span>3</span>); e]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile o controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che esse non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i)</p></td><td><p>non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>non hanno ricevuto la somministrazione di farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(b)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(b)</p></td><td><p>le carcasse, le semicarcasse o le semicarcasse tagliate in non pi&#249; di tre parti e i quarti non contengono materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001 diverso dalla colonna vertebrale, compresi i gangli spinali, e le carcasse o le parti di carcasse degli animali di et&#224; superiore a&#160;30 mesi contenenti la colonna vertebrale sono identificate mediante una striscia rossa chiaramente visibile sull'etichetta di cui all'articolo&#160;13 o all'articolo&#160;15 del regolamento (CE) n.&#160;1760/2000<span>(3)</span>;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(c)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate non contengono, n&#233; sono derivate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>A</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>B</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (CE) n.&#160;1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17&#160;luglio 2000, che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all'etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine, e che abroga il regolamento (CE) n.&#160;820/97 del Consiglio (<a>GU L&#160;204 dell'11.8.2000, pag.&#160;1</a>)."</p><p><a>(<span>C</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/.";"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>al capitolo 2, il punto II.1.10 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;II.1.10</p></td><td><p>conriguardo all'encefalopatia spongiforme bovina (BSE):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE della Commissione<a>&#160;(<span>D</span>)</a> e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera b), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera b), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(iii)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>E</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(iv)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che esse non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera b), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001; e</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile o controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[(c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le carni o le carni macinate non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che esse non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le carni o le carni macinate:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i)</p></td><td><p>non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>non hanno ricevuto la somministrazione di farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b)</p></td><td><p>le carni o le carni macinate non contengono n&#233; sono derivate da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera b), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>D</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>E</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/.";"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>il capitolo 24 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il punto II.1.11 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(2)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.1.11.</p></td><td><p>se contengono materiali provenienti da bovini, ovini o caprini, in relazione all'encefalopatia spongiforme bovina (BSE):</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE della Commissione<a>&#160;(<span>F</span>)</a> e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le preparazioni di carni sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le preparazioni di carni provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e le preparazioni di carni non contengono, n&#233; sono derivate da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le preparazioni di carni provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>le preparazioni di carni non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le preparazioni di carni non contengono, n&#233; sono derivate da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le preparazioni di carni non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le preparazioni di carni provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>le preparazioni di carni non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le preparazioni di carni non contengono, n&#233; sono derivate da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le preparazioni di carni non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le preparazioni di carni non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>G</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>le preparazioni di carni sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le preparazioni di carni non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le preparazioni di carni non contengono n&#233; sono derivate da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le preparazioni di carni provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile o controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le preparazioni di carni provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le preparazioni di carni non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le preparazioni di carni sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le preparazioni di carni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>non hanno ricevuto la somministrazione di farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le preparazioni di carni non contengono n&#233; sono derivate da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>F</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>G</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/.";"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nelle note, il primo e il secondo paragrafo introduttivo sono sostituiti dai seguenti:</p><p>"Conformemente all'accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione europea e dalla Comunit&#224; europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo&#160;5, paragrafo&#160;4, del protocollo su Irlanda/Irlanda del Nord, in combinato disposto con l'allegato 2 di tale protocollo, i riferimenti all'Unione europea contenuti nel presente certificato sanitario/ufficiale si intendono fatti anche al Regno Unito nei confronti dell'Irlanda del Nord.</p><p>Il presente certificato sanitario/ufficiale &#232; destinato all'ingresso nell'Unione di preparazioni di carni [come definite nell'allegato I, punto 1.15, del regolamento (CE) n.&#160;853/2004] preparate con carni fresche di bovini, ovini e/o caprini, razze domestiche dei suini, camelidi e/o cervidi e/o animali della famiglia Bovidae diversi dai bovini, dagli ovini e dai caprini, razze selvatiche dei suini, leporidi, pollame diverso dai ratiti, ratiti, selvaggina da penna e mammiferi terrestri selvatici diversi dagli ungulati e dai leporidi, anche quando l'Unione non &#232; la destinazione finale di tali preparazioni di carni.";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>il capitolo 25 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il punto II.1.4.1 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(1)</span> [II.1.4.1.</p></td><td><p>se sono stati ottenuti da carni di suini domestici, tali carni soddisfano le prescrizioni del regolamento di esecuzione (UE) 2015/1375 della Commissione<a>&#160;(<span>H</span>)</a>, e in particolare:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[sono state sottoposte, con esito negativo, a un esame per la ricerca delle<span>Trichine</span> con un metodo di digestione;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[sono state sottoposte a trattamento mediante congelazione conformemente all'allegato II del regolamento di esecuzione (UE) 2015/1375;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)(9)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[nel caso di carni di suini domestici destinati esclusivamente all'ingrasso e alla macellazione, esse provengono da un'azienda o da una categoria di aziende riconosciute ufficialmente dalle autorit&#224; competenti come esenti da<span>Trichine</span>, conformemente all'allegato IV del regolamento di esecuzione (UE) 2015/1375;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>H</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento di esecuzione (UE) 2015/1375 della Commissione, del 10&#160;agosto 2015, che definisce norme specifiche applicabili ai controlli ufficiali relativi alla presenza di<span>Trichine</span> nelle carni (<a>GU L&#160;212 dell'11.8.2015, pag.&#160;7</a>).";"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il punto II.1.11 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(2)</span> [II.1.11.</p></td><td><p>se contengono materiali provenienti da bovini, ovini o caprini, in relazione all'encefalopatia spongiforme bovina (BSE):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE della Commissione<a>&#160;(<span>I</span>)</a> e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>J</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne sono stati ottenuti e manipolati in modo da garantire che essi non contengano, n&#233; siano stati contaminati da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono n&#233; sono derivati da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile o controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne sono stati ottenuti e manipolati in modo da garantire che essi non contengano, n&#233; siano stati contaminati da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(2)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>non hanno ricevuto la somministrazione di farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono n&#233; sono derivati da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>I</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>J</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/.";"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>nell'attestato di sanit&#224; pubblica, dopo il punto II.1.12 sono aggiunti i seguenti punti II.1.13 e II.1.14:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(1)(10)</span> [II.1.13.</p></td><td><p>se contengono materiali provenienti da cervidi d'allevamento:</p><p>il prodotto contiene o deriva unicamente da carni, ad esclusione di frattaglie e midollo spinale, di cervidi d'allevamento che sono risultati negativi all'esame di rilevamento della malattia del dimagrimento cronico, condotto mediante istopatologia, immunoistochimica o altro metodo diagnostico riconosciuto dalle autorit&#224; competenti e non deriva da animali appartenenti a un allevamento nel quale sia stata confermata o si sospetti ufficialmente la presenza della malattia del dimagrimento cronico.]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)(11)</span> [II.1.14.</p></td><td><p>se contengono materiali provenienti da cervidi selvatici:</p><p>il prodotto contiene o deriva unicamente da carni, ad esclusione di frattaglie e midollo spinale, di cervidi selvatici che sono risultati negativi all'esame di rilevamento della malattia del dimagrimento cronico, condotto mediante istopatologia, immunoistochimica o altro metodo diagnostico riconosciuto dalle autorit&#224; competenti e non deriva da animali provenienti da una regione nella quale sia stata confermata nel corso degli ultimi tre anni o si sospetti ufficialmente la presenza della malattia del dimagrimento cronico.]";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>i punti II.2.5 e II.2.6 dell'attestato di sanit&#224; animale sono sostituiti dai seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"II.2.5.</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da carni fresche ottenute da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[animali detenuti in uno stabilimento che non era soggetto a misure nazionali di restrizione per motivi di sanit&#224; animale, anche in relazione alle pertinenti malattie elencate di cui all'allegato I del regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione<a>&#160;(<span>K</span>)</a> e alle malattie emergenti al momento della spedizione degli animali al macello, e all'interno dello stabilimento e intorno allo stabilimento, in un raggio di 10 km, compreso se del caso il territorio di un paese limitrofo, non sono stati segnalati casi di tali malattie nei 30 giorni precedenti la data di spedizione degli animali nell'Unione;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[animali selvatici provenienti da un luogo all'interno del quale e intorno al quale non sono stati segnalati casi di nessuna delle malattie elencate pertinenti per le specie di origine dei prodotti a base di carne conformemente all'allegato I del regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione nei 30 giorni precedenti la data di spedizione del prodotto a base di carne nell'Unione;],</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>II.2.6.</p></td><td><p>dopo il trattamento sono stati manipolati fino all'imballaggio in modo da evitare qualsiasi contaminazione incrociata che possa comportare un rischio per la sanit&#224; animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(8)</span> [II.2.7.</p></td><td><p>sono destinati a uno Stato membro cui &#232; stato concesso lo status di indenne da infezione da virus della malattia di Newcastle senza vaccinazione conformemente al regolamento delegato (UE) 2020/689 della Commissione<a>&#160;(<span>L</span>)</a> e sono stati ottenuti da pollame che non &#232; stato vaccinato contro l'infezione da virus della malattia di Newcastle con un vaccino vivo nei 30 giorni precedenti la data di macellazione.]</p></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>K</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione, del 30&#160;gennaio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per l'ingresso nell'Unione, e per i movimenti e la manipolazione dopo l'ingresso, di partite di determinati animali, materiale germinale e prodotti di origine animale (<a>GU L&#160;174 del 3.6.2020, pag.&#160;379</a>)."</p><p><a>(<span>L</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento delegato (UE) 2020/689 della Commissione, del 17&#160;dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla sorveglianza, ai programmi di eradicazione e allo status di indenne da malattia per determinate malattie elencate ed emergenti (<a>GU L&#160;174 del 3.6.2020, pag.&#160;211</a>).";"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>nelle note di cui alla parte II, dopo la nota a pi&#232; di pagina (8) sono aggiunte le seguenti note a pi&#232; di pagina da (9) a&#160;(11):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(9)</span></p></td><td><span>La deroga per i suini domestici provenienti da un'azienda ufficialmente riconosciuta per l'applicazione di condizioni di stabulazione controllata pu&#242; essere applicata solo nei paesi che figurano nell'elenco di cui all'allegato VII del regolamento di esecuzione (UE) 2015/1375.</span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(10)</span></p></td><td><span>Applicabile quando le carni provengono da un paese indicato nell'allegato IX, capitolo F, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001.</span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(11)</span></p></td><td><span>Applicabile quando le carni provengono da un paese indicato nell'allegato IX, capitolo F, punto 2, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001.";</span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>il capitolo 26 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il punto II.1.11 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(1)</span> [II.1.11.</p></td><td><p>se contengono materiali provenienti da bovini, ovini o caprini, in relazione all'encefalopatia spongiforme bovina (BSE):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE della Commissione<a>&#160;(<span>M</span>)</a> e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono, n&#233; sono derivati da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>N</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne sono stati ottenuti e manipolati in modo da garantire che essi non contengano, n&#233; siano stati contaminati da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[b)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono n&#233; sono derivati da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[b)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne contengono e derivano da intestini trattati ottenuti da animali provenienti da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e:</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[b)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne contengono e derivano da intestini trattati ottenuti da animali nati, allevati continuativamente e macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[i)</p></td><td><p>gli animali sono nati dopo la data in cui ha cominciato a essere applicato il divieto di somministrazione ai ruminanti di farine di carne e ossa e ciccioli derivati da ruminanti;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[i)</p></td><td><p>gli intestini trattati di origine bovina, ovina e caprina non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato&#160;V, punto&#160;1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile o controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano i prodotti a base di carne non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne sono stati ottenuti e manipolati in modo da garantire che essi non contengano, n&#233; siano stati contaminati da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i prodotti a base di carne:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>non hanno ricevuto la somministrazione di farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[b)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne non contengono n&#233; sono derivati da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[b)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne contengono e derivano da intestini trattati ottenuti da animali nati, allevati continuativamente e macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[b)</p></td><td><p>i prodotti a base di carne contengono e derivano da intestini trattati ottenuti da animali provenienti da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e:</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[i)</p></td><td><p>gli animali sono nati dopo la data in cui ha cominciato a essere applicato il divieto di somministrazione ai ruminanti di farine di carne e ossa e ciccioli derivati da ruminanti.]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[i)</p></td><td><p>gli intestini trattati di origine bovina, ovina e caprina non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato&#160;V, punto&#160;1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]]]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>M</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>N</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/.";"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nell'attestato di sanit&#224; pubblica, dopo il punto II.1.12 sono aggiunti i seguenti punti II.1.13 e II.1.14:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(1)(11)</span> [II.1.13.</p></td><td><p>se contengono materiali provenienti da cervidi d'allevamento:</p><p>il prodotto contiene o deriva unicamente da carni, ad esclusione di frattaglie e midollo spinale, di cervidi d'allevamento che sono risultati negativi all'esame di rilevamento della malattia del dimagrimento cronico, condotto mediante istopatologia, immunoistochimica o altro metodo diagnostico riconosciuto dalle autorit&#224; competenti e non deriva da animali appartenenti a un allevamento nel quale sia stata confermata o si sospetti ufficialmente la presenza della malattia del dimagrimento cronico.]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)(12)</span> [II.1.14.</p></td><td><p>se contengono materiali provenienti da cervidi selvatici:</p><p>il prodotto contiene o deriva unicamente da carni, ad esclusione di frattaglie e midollo spinale, di cervidi selvatici che sono risultati negativi all'esame di rilevamento della malattia del dimagrimento cronico, condotto mediante istopatologia, immunoistochimica o altro metodo diagnostico riconosciuto dalle autorit&#224; competenti e non deriva da animali provenienti da una regione nella quale sia stata confermata nel corso degli ultimi tre anni o si sospetti ufficialmente la presenza della malattia del dimagrimento cronico.]";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i punti da II.2.2 a II.2.4 dell'attestato di sanit&#224; animale sono sostituiti dai seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"(1)</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.2.2.</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da carni fresche di<span>una sola specie di animali</span>, contrassegnata dal codice ____<span>(4)</span>, e le carni fresche utilizzate per la trasformazione dei prodotti a base di carne sono state sottoposte al trattamento specifico ____<span>(5)</span>, espressamente assegnato nell'allegato XV, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 alla specie di origine delle carni fresche e alla zona di cui al punto II.2.1, e sono state ottenute da animali provenienti:</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[dalla zona di cui al punto II.2.1;]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><p>[dalla zona contrassegnata dal codice _____, ____, ____(6) che, alla data di rilascio del presente certificato sanitario/ufficiale, &#232; elencata per l'ingresso nell'Unione di carni fresche delle specie a partire dalle quali sono stati trasformati i prodotti a base di carne</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[nell'allegato XIII, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 in caso di carni fresche di ungulati;]]]<span>(7)</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[nell'allegato XIV, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 in caso di carni fresche di pollame e selvaggina da penna;]]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[da uno Stato membro;]]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.2.2.</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da carni fresche di pollame, contrassegnate dal codice ____<span>(4)</span>, provenienti da una zona elencata per l'ingresso nell'Unione di carni fresche di pollame in cui si &#232; verificato un caso o un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicit&#224; o di infezione da virus della malattia di Newcastle e le carni fresche utilizzate per la trasformazione dei prodotti a base di carne sono state sottoposte almeno al trattamento specifico "D"<span>(5)</span>;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.2.2.</p></td><td><p>sono stati trasformati<span>miscelando carni fresche di diverse specie di animali</span> contrassegnate dai codici ____, ____, ____<span>(4)</span>, e tali carni fresche:</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.2.2.1.</p></td><td><p>sono state<span>miscelate prima del trattamento finale</span> e, dopo la miscelazione, sono state sottoposte al trattamento specifico ____<span>(5)</span>, che costituisce il trattamento pi&#249; rigoroso espressamente assegnato nell'allegato XV, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 alle diverse specie di origine delle carni fresche e alla zona di cui al punto II.2.1, e sono state ottenute da animali provenienti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[dalla zona di cui al punto II.2.1;]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[dalla zona contrassegnata</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[dal codice _____<span>(6)</span> che, alla data di rilascio del presente certificato sanitario/ufficiale, &#232; elencata nell'allegato XIII, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 per l'ingresso nell'Unione di carni fresche delle specie a partire dalle quali sono stati trasformati i prodotti a base di carne;]<span>(7)</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[dal codice ______<span>(6)</span> che, alla data di rilascio del presente certificato sanitario/ufficiale, &#232; elencata nell'allegato XIV, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 per l'ingresso nell'Unione di carni fresche delle specie a partire dalle quali sono stati trasformati i prodotti a base di carne;]]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[da uno Stato membro;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.2.2.1.</p></td><td><p>sono state<span>miscelate dopo il trattamento finale</span> e, prima della miscelazione, sono state sottoposte ai trattamenti specifici ________, _________, ________<span>(8)</span>, espressamente assegnati nell'allegato XV, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 alle diverse specie di origine delle carni fresche e alla zona di cui al punto II.2.1, e sono state ottenute da animali provenienti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[dalla zona di cui al punto II.2.1;]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[dalla zona contrassegnata</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[dal codice ______<span>(6)</span> che, alla data di rilascio del presente certificato sanitario/ufficiale, &#232; elencata nell'allegato XIII, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 per l'ingresso nell'Unione di carni fresche delle specie a partire dalle quali sono stati trasformati i prodotti a base di carne;]<span>(7)</span></p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[dal codice ______<span>(6)</span> che, alla data di rilascio del presente certificato sanitario/ufficiale, &#232; elencata nell'allegato XIV, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 per l'ingresso nell'Unione di carni fresche delle specie a partire dalle quali sono stati trasformati i prodotti a base di carne;]]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[da uno Stato membro;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.2.2.</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da carni fresche di<span>una specie di animali o miscelando carni fresche di diverse specie di animali</span>, contrassegnate dai codici ___, ___, ____<span>(4)</span>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da carni fresche ottenute da animali provenienti dalle zone contrassegnate dai codici ___, ___, ___<span>(3)</span> che, alla data di rilascio del presente certificato sanitario/ufficiale, sono elencate nell'allegato XV, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404 per l'ingresso nell'Unione di prodotti a base di carne subordinatamente all'applicazione di uno dei trattamenti specifici di cui all'allegato XXVI del regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione<a>&#160;(<span>O</span>)</a> alle carni fresche delle specie pertinenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p><span>sono stati sottoposti al trattamento specifico "B"</span><span>(5)</span>;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>II.2.3.</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da carni fresche ottenute da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[animali detenuti in uno stabilimento che non era soggetto a misure nazionali di restrizione per motivi di sanit&#224; animale, anche in relazione alle pertinenti malattie elencate di cui all'allegato I del regolamento delegato (UE) 2020/692 e alle malattie emergenti al momento della spedizione degli animali al macello, e all'interno dello stabilimento e intorno allo stabilimento, in un raggio di 10 km, compreso se del caso il territorio di un paese limitrofo, non sono stati segnalati casi di tali malattie nei 30 giorni precedenti la data di spedizione degli animali nell'Unione;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[animali selvatici provenienti da un luogo all'interno del quale e intorno al quale non sono stati segnalati casi di nessuna delle malattie elencate pertinenti per le specie di origine dei prodotti a base di carne conformemente all'allegato I del regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione nei 30 giorni precedenti la data di spedizione del prodotto a base di carne nell'Unione;],</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>II.2.4.</p></td><td><p>dopo il trattamento sono stati manipolati fino all'imballaggio in modo da evitare qualsiasi contaminazione incrociata che possa comportare un rischio per la sanit&#224; animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(9)</span>[II.2.5.</p></td><td><p>sono destinati a uno Stato membro cui &#232; stato concesso lo status di indenne da infezione da virus della malattia di Newcastle senza vaccinazione conformemente al regolamento delegato (UE) 2020/689 della Commissione<a>&#160;(<span>P</span>)</a> e sono stati ottenuti da pollame che non &#232; stato vaccinato contro l'infezione da virus della malattia di Newcastle con un vaccino vivo nei 30 giorni precedenti la data di macellazione.]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>O</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione, del 30&#160;gennaio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per l'ingresso nell'Unione, e per i movimenti e la manipolazione dopo l'ingresso, di partite di determinati animali, materiale germinale e prodotti di origine animale (<a>GU L&#160;174 del 3.6.2020, pag.&#160;379</a>)."</p><p><a>(<span>P</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento delegato (UE) 2020/689 della Commissione, del 17&#160;dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla sorveglianza, ai programmi di eradicazione e allo status di indenne da malattia per determinate malattie elencate ed emergenti (<a>GU L&#160;174 del 3.6.2020, pag.&#160;211</a>).";"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>nelle note di cui alla parte II, dopo la nota a pi&#232; di pagina (10) sono aggiunte le seguenti note a pi&#232; di pagina (11) e&#160;(12):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(11)</span></p></td><td><span>Applicabile quando le carni provengono da un paese indicato nell'allegato IX, capitolo F, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001.</span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(12)</span></p></td><td><span>Applicabile quando le carni provengono da un paese indicato nell'allegato IX, capitolo F, punto 2, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001.";</span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>il capitolo 27 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il punto II.1.7 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"(1)[II.1.7.</p></td><td><p>se derivano da bovini, ovini o caprini, in relazione all'encefalopatia spongiforme bovina (BSE):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE della Commissione<a>&#160;(<span>Q</span>)</a> e<span>(4)</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i budelli sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i budelli provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>se derivano da bovini, i budelli non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), punto iii), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i budelli non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i budelli provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>se derivano da bovini, i budelli non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), punto iii), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i budelli non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano i budelli non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>R</span>)</a>;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e<span>(4)</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i budelli sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i budelli sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e, se i budelli derivano da bovini:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>gli animali sono nati dopo la data in cui ha cominciato a essere applicato il divieto di somministrazione ai ruminanti di farine di carne e ossa e ciccioli derivati da ruminanti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>oppure i budelli non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), punto iii), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i budelli provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i budelli non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>se derivano da bovini, i budelli non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), punto iii), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i budelli provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i budelli non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano i budelli non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>se derivano da bovini, i budelli non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), punto iii), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e<span>(4)</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[i budelli e gli animali da cui derivano i budelli soddisfano le seguenti prescrizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano i budelli non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano i budelli non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>se derivano da bovini, i budelli non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), punto iii), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i budelli sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano i budelli provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e, se i budelli derivano da bovini:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>gli animali sono nati dopo la data in cui ha cominciato a essere applicato il divieto di somministrazione ai ruminanti di farine di carne e ossa e ciccioli derivati da ruminanti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>oppure i budelli non contengono, n&#233; sono derivati da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, lettera a), punto iii), del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;]]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>Q</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>R</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/.";"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il punto II.2.2 dell'attestato di sanit&#224; animale &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"(1)</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.2.2.</p></td><td><p>sono stati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(a)</p></td><td><p>trasformati a partire da vesciche e/o intestini ottenuti da [bovini]<span>(1)</span>, [ovini e/o caprini]<span>(1)</span>, [suini detenuti]<span>(1)</span>, e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b)</p></td><td><p>trasformati e spediti dalle<span>zone</span> contrassegnate dai codici: _______<span>(3)</span> che, alla data di rilascio del presente certificato sanitario/ufficiale, sono autorizzate per l'ingresso nell'Unione di carni fresche di tali specie di animali ed elencate nell'allegato XIII, parte 1, del regolamento di esecuzione (UE) 2021/404, senza che nella colonna 5 della tabella figurante nella parte 1 di tale allegato sia indicata alcuna condizione specifica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.2.2.</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da vesciche e/o intestini ottenuti da [bovini]<span>(1)</span>, [ovini e/o caprini]<span>(1)</span>, [suini detenuti]<span>(1)</span> e durante la trasformazione sono stati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[salati con cloruro di sodio (NaCl), secco o sotto forma di salamoia satura (Aw &lt;&#160;0,80), per un periodo continuativo di almeno&#160;30 giorni a una temperatura di 20&#160;&#176;C o superiore;]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[salati con fosfato addizionato a sale contenente 86,5&#160;% NaCl, 10,7&#160;% Na<span>2</span>HPO<span>4</span> e&#160;2,8&#160;% Na<span>3</span>PO<span>4</span> (peso/peso/peso), secco o sotto forma di salamoia satura (Aw &lt;&#160;0,80), per un periodo continuativo di almeno&#160;30 giorni a una temperatura di 20&#160;&#176;C o superiore;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[II.2.2.</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da vesciche e/o intestini ottenuti da animali diversi dai bovini, dagli ovini, dai caprini e/o dai suini e durante la trasformazione sono stati:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[salati con cloruro di sodio (NaCl) per 30 giorni;]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[decolorati;]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[essiccati dopo la raschiatura;]]";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>il capitolo 28 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'attestato di sanit&#224; animale &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il punto II.2.3.3 &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"II.2.3.3.</p></td><td><p>sono animali acquatici spediti nell'Unione direttamente dal luogo di origine;";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il punto II.2.6.3 &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"II.2.6.3.</p></td><td><p>tra il momento del carico nel luogo di origine e il momento del loro arrivo nell'Unione, gli animali della partita non sono trasportati nella stessa acqua o<span>(4)</span>[nello stesso contenitore]<span>(4)</span>[nella stessa barca vivaio] di animali acquatici di stato sanitario inferiore o non destinati all'ingresso nell'Unione;";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>i punti II.2.7.3 e II.2.8 sono sostituiti dai seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(4)</span> [II.2.7.3.</p></td><td><p>in caso di prodotti di origine animale ottenuti da animali acquatici diversi dagli animali acquatici vivi, l'etichetta leggibile e visibile di cui al punto II.2.7.1 contiene una delle seguenti dichiarazioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>"pesci destinati al consumo umano dopo ulteriore trasformazione nell'Unione europea";</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>"crostacei destinati al consumo umano dopo ulteriore trasformazione nell'Unione europea".]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(4)(10)</span> II.2.8.</p></td><td><p><span>Validit&#224; del certificato sanitario/ufficiale</span></p></td></tr></tbody></table><p>Il presente certificato sanitario/ufficiale &#232; valido per un periodo di 10 giorni a decorrere dalla data di rilascio. In caso di trasporto degli animali acquatici via mare/per via navigabile, tale periodo di 10 giorni pu&#242; essere prorogato per la durata del viaggio via mare/per via navigabile.";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le note sono cos&#236; modificate:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>nella parte induttiva, dopo la descrizione di "Animali d'acquacoltura" &#232; aggiunta la seguente descrizione di "Ulteriore trasformazione":</p><p>"Ulteriore trasformazione": misure e tecniche di qualsiasi tipo, eseguite prima dell'immissione sul mercato ai fini del consumo umano, che alterano l'integrit&#224; anatomica, quali il dissanguamento, l'eviscerazione, la decapitazione, la lavorazione in tranci e la sfilettatura, atte a produrre rifiuti o sottoprodotti con un potenziale rischio di diffusione di malattie.";</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(ii)</p></td><td><p>nelle note di cui alla parte II, la nota a pi&#232; di pagina (2) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(2)</span></p></td><td><p>La parte II.2 del presente certificato sanitario/ufficiale non si applica ed &#232; cancellata se la partita consiste di: a) specie diverse da quelle elencate nell'allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione<a>&#160;(<span>S</span>)</a>; oppure b) animali acquatici selvatici e prodotti di origine animale ottenuti da tali animali acquatici sbarcati da pescherecci per il consumo umano diretto; oppure c) prodotti di origine animale ottenuti da animali acquatici, diversi dagli animali acquatici vivi, pronti per il consumo umano diretto senza essere sottoposti a ulteriore trasformazione nell'Unione.</p></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>S</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione, del 3&#160;dicembre 2018, relativo all'applicazione di determinate norme di prevenzione e controllo delle malattie alle categorie di malattie elencate e che stabilisce un elenco di specie e gruppi di specie che comportano un notevole rischio di diffusione di tali malattie elencate (<a>GU L&#160;308 del 4.12.2018, pag.&#160;21</a>).";"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>nelle note di cui alla parte II, la nota a pi&#232; di pagina (10) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(10)</span></p></td><td><span>Si applica solo alle partite di animali acquatici vivi.</span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(11)</span></p></td><td><span>Deve essere firmato da:</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un veterinario ufficiale quando la parte II.2, "Attestato di sanit&#224; animale", non &#232; cancellata;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un certificatore o un veterinario ufficiale quando la parte II.2, "Attestato di sanit&#224; animale", &#232; cancellata.";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>il capitolo 31 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'attestato di sanit&#224; animale &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il punto II.2.3.3 &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"II.2.3.3.</p></td><td><p>sono animali acquatici spediti nell'Unione direttamente dal luogo di origine;"</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il punto II.2.6.3 &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"II.2.6.3.</p></td><td><p>tra il momento del carico nel luogo di origine e il momento del loro arrivo nell'Unione, gli animali della partita non sono trasportati nella stessa acqua o<span>(4)</span>[nello stesso contenitore]<span>(4)</span>[nella stessa barca vivaio] di animali acquatici di stato sanitario inferiore o non destinati all'ingresso nell'Unione;"</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>il punto II.2.8 &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(4)(10)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>II.2.8.</span></p></td><td><p><span>Validit&#224; del certificato sanitario/ufficiale</span></p></td></tr></tbody></table><p>Il presente certificato sanitario/ufficiale &#232; valido per un periodo di 10 giorni a decorrere dalla data di rilascio. In caso di trasporto degli animali acquatici via mare/per via navigabile, tale periodo di 10 giorni pu&#242; essere prorogato per la durata del viaggio via mare/per via navigabile.";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le note sono cos&#236; modificate:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>nella parte induttiva, dopo la descrizione di "Animali d'acquacoltura" &#232; aggiunta la seguente descrizione di "Ulteriore trasformazione":</p><p>"Ulteriore trasformazione": misure e tecniche di qualsiasi tipo, eseguite prima dell'immissione sul mercato ai fini del consumo umano, che alterano l'integrit&#224; anatomica, quali il dissanguamento, l'eviscerazione, la decapitazione, la lavorazione in tranci e la sfilettatura, atte a produrre rifiuti o sottoprodotti con un potenziale rischio di diffusione di malattie.";</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>nelle note di cui alla parte II, la nota a pi&#232; di pagina (2) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(2)</span></p></td><td><p>La parte II.2 del presente certificato sanitario/ufficiale non si applica ed &#232; cancellata se la partita consiste di: a) specie diverse da quelle elencate nell'allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione<a>&#160;(<span>T</span>)</a>; oppure b) animali acquatici selvatici e prodotti di origine animale ottenuti da tali animali acquatici sbarcati da pescherecci per il consumo umano diretto; oppure c) prodotti di origine animale ottenuti da animali acquatici, diversi dagli animali acquatici vivi, pronti per il consumo umano diretto senza essere sottoposti a ulteriore trasformazione nell'Unione.</p></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>T</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione, del 3&#160;dicembre 2018, relativo all'applicazione di determinate norme di prevenzione e controllo delle malattie alle categorie di malattie elencate e che stabilisce un elenco di specie e gruppi di specie che comportano un notevole rischio di diffusione di tali malattie elencate (<a>GU L&#160;308 del 4.12.2018, pag.&#160;21</a>).";"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>nelle note di cui alla parte II, la nota a pi&#232; di pagina (10) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(10)</span></p></td><td><span>Si applica solo alle partite di animali acquatici vivi.</span></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(11)</span></p></td><td><span>Deve essere firmato da:</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un veterinario ufficiale quando la parte II.2, "Attestato di sanit&#224; animale", non &#232; cancellata;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>un certificatore o un veterinario ufficiale quando la parte II.2, "Attestato di sanit&#224; animale", &#232; cancellata.";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>al capitolo 33, il punto II.2.2 dell'attestato di sanit&#224; animale &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"II.2.2.</p></td><td><p>&#232; stato ottenuto da<span>animali</span> della/e specie [<span>Bos Taurus,</span>]<span>(1)</span> [<span>Ovis aries,</span>]<span>(1)</span> [<span>Capra hircus,</span>]<span>(1)</span> [<span>Bubalus bubalis,</span>]<span>(1)</span> [<span>Camelus dromedarius</span>]<span>(1)</span> che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[sono rimasti nelle zone di cui al punto II.2.1 fin dalla nascita o per un periodo almeno pari ai tre mesi precedenti la data della mungitura;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[sono stati introdotti nelle zone di cui al punto II.2.1 da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[un altro paese terzo o territorio o una loro zona elencati per l'ingresso nell'Unione di latte crudo, colostro o prodotti ottenuti dal colostro, dove gli animali siano rimasti per un periodo almeno pari ai tre mesi precedenti la data della mungitura;]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[uno Stato membro;]]";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>al capitolo 34, il punto II.2.3 dell'attestato di sanit&#224; animale &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"II.2.3.</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da latte crudo ottenuto da<span>animali</span> della/e specie [<span>Bos Taurus,</span>]<span>(1)</span> [<span>Ovis aries,</span>]<span>(1)</span> [<span>Capra hircus,</span>]<span>(1)</span> [<span>Bubalus bubalis,</span>]<span>(1)</span> [<span>Camelus dromedarius</span>]<span>(1)</span> che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[sono rimasti nelle zone di cui al punto II.2.1 fin dalla nascita o per un periodo almeno pari ai tre mesi precedenti la data della mungitura;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[sono stati introdotti nelle zone di cui al punto II.2.1 da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[un altro paese terzo o territorio o una loro zona elencati per l'ingresso nell'Unione di latte crudo, colostro o prodotti ottenuti dal colostro, dove gli animali siano rimasti per un periodo almeno pari ai tre mesi precedenti la data della mungitura;]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[uno Stato membro;]]";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>al capitolo 35, il punto II.2.3 dell'attestato di sanit&#224; animale &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"II.2.3.</p></td><td><p>sono stati trasformati a partire da latte crudo ottenuto da<span>animali</span> della/e specie [<span>Bos Taurus,</span>]<span>(1)</span> [<span>Ovis aries,</span>]<span>(1)</span> [<span>Capra hircus,</span>]<span>(1)</span> [<span>Bubalus bubalis,</span>]<span>(1)</span> [<span>Camelus dromedarius</span>]<span>(1)</span> che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[sono rimasti nelle zone di cui al punto II.2.1 fin dalla nascita o per un periodo almeno pari ai tre mesi precedenti la data della mungitura;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[sono stati introdotti nelle zone di cui al punto II.2.1 da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[un altro paese terzo o territorio o una loro zona elencati per l'ingresso nell'Unione di latte crudo, colostro o prodotti ottenuti dal colostro, dove gli animali siano rimasti per un periodo almeno pari ai tre mesi precedenti la data della mungitura;]]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[uno Stato membro;]]";</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12)</p></td><td><p>al capitolo 41, il punto II.1.6 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(1)</span>[II.1.6.</p></td><td><p>in caso di gelatina di origine bovina, ovina e caprina, e ad eccezione della gelatina derivata da pelli,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di encefalopatia spongiforme bovina (BSE) conformemente alla decisione 2007/453/CE<a>&#160;(<span>U</span>)</a> della Commissione e<span>(2)</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui deriva la gelatina sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui deriva la gelatina provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e la gelatina non contiene, n&#233; &#232; derivata da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui deriva la gelatina provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la gelatina non contiene, n&#233; &#232; derivata da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>V</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la gelatina non contiene, n&#233; &#232; derivata da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva la gelatina non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui deriva la gelatina provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la gelatina non contiene, n&#233; &#232; derivata da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la gelatina non contiene, n&#233; &#232; derivata da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva la gelatina non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>agli animali da cui deriva la gelatina non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>W</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>la gelatina &#232; stata ottenuta e manipolata in modo da garantire che non contenga, n&#233; sia stata contaminata da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span> oppure</p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva la gelatina non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la gelatina non contiene, n&#233; &#232; derivata da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva la gelatina provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile o controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva la gelatina provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>agli animali da cui deriva la gelatina non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la gelatina &#232; stata ottenuta e manipolata in modo da garantire che non contenga, n&#233; sia stata contaminata da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva la gelatina:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>non hanno ricevuto la somministrazione di farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la gelatina non contiene, n&#233; &#232; derivata da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>U</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>V</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (CE) n.&#160;999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22&#160;maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (<a>GU&#160;L&#160;147 del 31.5.2001, pag.&#160;1</a>)."</p><p><a>(<span>W</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/.";"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13)</p></td><td><p>al capitolo 42, il punto II.1.6 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"(1)[II.1.6.</p></td><td><p>in caso di collagene di origine bovina, ovina e caprina, e ad eccezione del collagene derivato da pelli,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di encefalopatia spongiforme bovina (BSE) conformemente alla decisione 2007/453/CE<a>&#160;(<span>X</span>)</a> della Commissione e<span>(2)</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui deriva il collagene sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui deriva il collagene provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e il collagene non contiene, n&#233; &#232; derivato da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui deriva il collagene provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il collagene non contiene, n&#233; &#232; derivato da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>Y</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il collagene non contiene, n&#233; &#232; derivato da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva il collagene non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui deriva il collagene provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il collagene non contiene, n&#233; &#232; derivato da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il collagene non contiene, n&#233; &#232; derivato da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva il collagene non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>agli animali da cui deriva il collagene non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>Z</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>il collagene &#232; stato ottenuto e manipolato in modo da garantire che non contenga, n&#233; sia stato contaminato da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva il collagene non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il collagene non contiene, n&#233; &#232; derivato da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva il collagene provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile o controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva il collagene provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>agli animali da cui deriva il collagene non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il collagene &#232; stato ottenuto e manipolato in modo da garantire che non contenga, n&#233; sia stato contaminato da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui deriva il collagene:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>non hanno ricevuto la somministrazione di farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il collagene non contiene, n&#233; &#232; derivato da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>X</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>Y</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (CE) n.&#160;999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22&#160;maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (<a>GU&#160;L&#160;147 del 31.5.2001, pag.&#160;1</a>)."</p><p><a>(<span>Z</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/.";"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14)</p></td><td><p>al capitolo 43, il punto II.1.4 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(1)</span> [II.1.4.</p></td><td><p>in caso di materie prime di origine bovina, ovina e caprina, e ad eccezione delle pelli,</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di encefalopatia spongiforme bovina (BSE) conformemente alla decisione 2007/453/CE<a>&#160;(<span>AA</span>)</a> della Commissione e<span>(7)</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le materie prime sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le materie prime provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e le materie prime non contengono, n&#233; sono derivate da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le materie prime provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>le materie prime non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le materie prime non contengono, n&#233; sono derivate da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le materie prime provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>le materie prime non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le materie prime non contengono, n&#233; sono derivate da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le materie prime non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>BB</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>le materie prime sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le materie prime non contengono, n&#233; sono derivate da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile o controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le materie prime non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le materie prime sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>non hanno ricevuto la somministrazione di farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le materie prime non contengono, n&#233; sono derivate da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>AA</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>BB</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/.";"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>15)</p></td><td><p>al capitolo 44, il punto II.1.7 dell'attestato di sanit&#224; pubblica &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>"<span>(1)</span> [II.1.7.</p></td><td><p>in caso di materie prime trattate di origine bovina, ovina e caprina, e ad eccezione delle pelli,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio trascurabile di encefalopatia spongiforme bovina (BSE) conformemente alla decisione 2007/453/CE<a>&#160;(<span>CC</span>)</a> della Commissione e<span>(5)</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le materie prime trattate sono nati, sono stati allevati continuativamente e sono stati macellati in un paese o in una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e nei quali non si siano verificati casi indigeni di BSE;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le materie prime trattate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE nei quali si sia verificato almeno un caso indigeno di BSE e le materie prime trattate non contengono, n&#233; sono derivate da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le materie prime trattate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>le materie prime trattate non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>DD</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le materie prime trattate non contengono, n&#233; sono derivate da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime trattate non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><p>[gli animali da cui derivano le materie prime trattate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>le materie prime trattate non contengono, n&#233; sono derivate da, materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le materie prime trattate non contengono, n&#233; sono derivate da, carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime trattate non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;]</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le materie prime trattate non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale<a>&#160;(<span>EE</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>le materie prime trattate sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che esse non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime trattate non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le materie prime trattate non contengono, n&#233; sono derivate da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime trattate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio trascurabile o controllato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE;]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>[c)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime trattate provengono da un paese o da una regione classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>agli animali da cui derivano le materie prime trattate non sono stati somministrati farine di carne e ossa o ciccioli, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le materie prime trattate sono state ottenute e manipolate in modo da garantire che non contengano, n&#233; siano state contaminate da, tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento;]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>(1)</span><span>oppure</span></p></td><td><p>[il paese o la regione di origine sono classificati come aventi un rischio indeterminato di BSE conformemente alla decisione 2007/453/CE e</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli animali da cui derivano le materie prime trattate:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>non sono stati macellati tramite iniezione di gas nella cavit&#224; cranica previo stordimento, o abbattuti con lo stesso metodo o macellati, previo stordimento, mediante lacerazione del tessuto nervoso centrale per mezzo di uno stilo inserito nella cavit&#224; cranica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>non hanno ricevuto la somministrazione di farine di carne e ossa o ciccioli derivati da ruminanti, quali definiti nel codice sanitario per gli animali terrestri dell'Organizzazione mondiale per la salute animale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le materie prime trattate non contengono, n&#233; sono derivate da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>materiale specifico a rischio come definito nell'allegato V, punto 1, del regolamento (CE) n.&#160;999/2001;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>carni separate meccanicamente ottenute da ossa di bovini, ovini e caprini;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>tessuti nervosi e linfatici esposti durante il processo di disossamento.]]</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>CC</span>)</a>&#160;&#160;Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29&#160;giugno&#160;2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE (<a>GU L&#160;172 del 30.6.2007, pag.&#160;84</a>)."</p><p><a>(<span>DD</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (CE) n.&#160;999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22&#160;maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili (<a>GU&#160;L&#160;147 del 31.5.2001, pag.&#160;1</a>)."</p><p><a>(<span>EE</span>)</a>&#160;&#160;https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online.";"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>16)</p></td><td><p>il capitolo 45 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>"</p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure>";</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>17)</p></td><td><p>il capitolo 50 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>"</p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure>".</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>18)</p></td><td><p>il capitolo 52 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>"</p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure></p><p><figure><img/></figure>"</p></td></tr></tbody></table> ( A ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( B ) Regolamento (CE) n. 1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 luglio 2000, che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all'etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine, e che abroga il regolamento (CE) n. 820/97 del Consiglio ( GU L 204 dell'11.8.2000, pag. 1 ). ( C ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/."; ( D ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( E ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/."; ( F ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( G ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/."; ( H ) Regolamento di esecuzione (UE) 2015/1375 della Commissione, del 10 agosto 2015, che definisce norme specifiche applicabili ai controlli ufficiali relativi alla presenza di Trichine nelle carni ( GU L 212 dell'11.8.2015, pag. 7 )."; ( I ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( J ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/."; ( K ) Regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione, del 30 gennaio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per l'ingresso nell'Unione, e per i movimenti e la manipolazione dopo l'ingresso, di partite di determinati animali, materiale germinale e prodotti di origine animale ( GU L 174 del 3.6.2020, pag. 379 ). ( L ) Regolamento delegato (UE) 2020/689 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla sorveglianza, ai programmi di eradicazione e allo status di indenne da malattia per determinate malattie elencate ed emergenti ( GU L 174 del 3.6.2020, pag. 211 )."; ( M ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( N ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/."; ( O ) Regolamento delegato (UE) 2020/692 della Commissione, del 30 gennaio 2020, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme per l'ingresso nell'Unione, e per i movimenti e la manipolazione dopo l'ingresso, di partite di determinati animali, materiale germinale e prodotti di origine animale ( GU L 174 del 3.6.2020, pag. 379 ). ( P ) Regolamento delegato (UE) 2020/689 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla sorveglianza, ai programmi di eradicazione e allo status di indenne da malattia per determinate malattie elencate ed emergenti ( GU L 174 del 3.6.2020, pag. 211 )."; ( Q ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( R ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/."; ( S ) Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione, del 3 dicembre 2018, relativo all'applicazione di determinate norme di prevenzione e controllo delle malattie alle categorie di malattie elencate e che stabilisce un elenco di specie e gruppi di specie che comportano un notevole rischio di diffusione di tali malattie elencate ( GU L 308 del 4.12.2018, pag. 21 )."; ( T ) Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882 della Commissione, del 3 dicembre 2018, relativo all'applicazione di determinate norme di prevenzione e controllo delle malattie alle categorie di malattie elencate e che stabilisce un elenco di specie e gruppi di specie che comportano un notevole rischio di diffusione di tali malattie elencate ( GU L 308 del 4.12.2018, pag. 21 )."; ( U ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( V ) Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili ( GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1 ). ( W ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/."; ( X ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( Y ) Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili ( GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1 ). ( Z ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/."; ( AA ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( BB ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online/."; ( CC ) Decisione 2007/453/CE della Commissione, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( DD ) Regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili ( GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1 ). ( EE ) https://www.oie.int/en/standard-setting/terrestrial-code/access-online.";"
ITA
32022R0036
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>18.6.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 178/26</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 16 giugno 2014 che modifica la direttiva 2002/56/CE del Consiglio per quanto riguarda la data fissata nell'articolo 21, paragrafo 3, fino alla quale gli Stati membri sono autorizzati a prorogare la validità delle decisioni sull'equivalenza dei tuberi-seme di patate provenienti da paesi terzi [notificata con il numero C(2014) 3877] (Testo rilevante ai fini del SEE) (2014/367/UE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, vista la direttiva 2002/56/CE del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa alla commercializzazione dei tuberi-seme di patate ( 1 ) , in particolare l'articolo 21, paragrafo 3, secondo comma, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La direttiva 2002/56/CE dispone che, a decorrere da certe date, gli Stati membri non possono pi&#249; stabilire essi stessi l'equivalenza dei tuberi-seme di patate raccolti nei paesi terzi con quelli raccolti nell'Unione e conformi a detta direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Tuttavia, poich&#233; i lavori per stabilire l'equivalenza a livello di Unione per i tuberi-seme di patate di tutti i paesi terzi interessati non erano ancora stati conclusi, la direttiva 2002/56/CE ha autorizzato gli Stati membri a prorogare fino al 31 marzo 2014 la validit&#224; delle decisioni di equivalenza da essi gi&#224; adottate per i tuberi-seme di patate provenienti da alcuni paesi terzi ai quali non si applica l'equivalenza a livello di Unione. Tale data &#232; stata scelta poich&#233; corrisponde alla fine del periodo di commercializzazione dei tuberi-seme di patate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Poich&#233; questi lavori non sono ancora stati conclusi e una nuova campagna di commercializzazione inizier&#224; entro la fine del 2014 &#232; necessario autorizzare gli Stati membri a prorogare la validit&#224; delle decisioni nazionali di equivalenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza la direttiva 2002/56/CE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del Comitato permanente per le sementi e i materiali di moltiplicazione agricoli, orticoli e forestali,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 All'articolo 21, paragrafo 3, primo comma, della direttiva 2002/56/CE, la data «31 marzo 2014» è sostituita dalla data «31 marzo 2017». Articolo 2 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 16 giugno 2014 Per la Commissione Tonio BORG Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 193 del 20.7.2002, pag. 60 . </note>
ITA
32014D0367
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.10.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>LI 272/5</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (PESC) 2022/1986 DEL CONSIGLIO del 20 ottobre 2022 che modifica la decisione 2014/145/PESC concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 29, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 17&#160;marzo&#160;2014 il Consiglio ha adottato la decisione&#160;2014/145/PESC&#160;<a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'Unione continua a sostenere senza riserve la sovranit&#224; e l'integrit&#224; territoriale dell'Ucraina.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il regime iraniano fornisce sostegno militare alla guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina. Alla luce della gravit&#224; della situazione, il Consiglio ritiene che tre persone e una entit&#224; coinvolte nell'elaborazione e nella fornitura di velivoli senza pilota alla Russia debbano essere aggiunte all'elenco delle persone, delle entit&#224; e degli organismi soggetti a misure restrittive che figura nell'allegato della decisione&#160;2014/145/PESC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; necessario un ulteriore intervento dell&#8217;Unione per attuare alcune misure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza la decisione 2014/145/PESC,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato della decisione 2014/145/PESC è modificato conformemente all'allegato della presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 20 ottobre 2022 Per il Consiglio Il presidente M. BEK ( 1 ) Decisione 2014/145/PESC del Consiglio, del 17 marzo 2014, concernente misure restrittive relative ad azioni che compromettono o minacciano l'integrità territoriale, la sovranità e l'indipendenza dell'Ucraina ( GU L 78 del 17.3.2014, pag. 16 ). ALLEGATO Le persone e le entità seguenti sono aggiunte all'elenco delle persone, entità e organismi riportato nell'allegato della decisione 2014/145/PESC: Persone <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivi</p></td><td><p>Data di inserimento nell'elenco</p></td></tr><tr><td><p>&#171;1263.</p></td><td><p>Mohammad Hossein BAGHERI</p><p>&#1605;&#1581;&#1605;&#1583; &#1581;&#1587;&#1740;&#1606; &#1576;&#1575;&#1602;&#1585;&#1740;.</p></td><td><p>Luogo di nascita: Teheran, Iran</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Maggiore Generale</p><p>Carica: capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane</p></td><td><p>Il Maggiore Generale Mohammad Hossein Bagheri &#232; il capo di Stato maggiore delle forze armate iraniane. Supervisiona il programma militare di velivoli senza equipaggio (UAV) e svolge un ruolo fondamentale nella cooperazione in materia di difesa dell'Iran con la Federazione russa. &#200; inoltre coinvolto nell'espansione all'estero degli UAV di fabbricazione iraniana; in tale veste ha inaugurato una linea di assemblaggio in Tagikistan destinata all'esportazione dei droni Ababil-2. Ha inoltre partecipato allo sviluppo dei droni Mohajer-6 e alla loro fornitura alla Federazione russa per utilizzo nella guerra di aggressione contro l'Ucraina. Pertanto il Maggiore Generale Mohammad Hossein Bagheri &#232; responsabile di sostenere azioni che compromettono o minacciano l'integrit&#224; territoriale, la sovranit&#224; e l'indipendenza dell'Ucraina.</p></td><td><p>20.10.2022</p></td></tr><tr><td><p>1264.</p></td><td><p>Sayed Hojatollah QUREISHI</p><p>&#1587;&#1740;&#1583; &#1581;&#1580;&#1578; &#1575;&#1604;&#1604;&#1607; &#1602;&#1585;&#1740;&#1588;&#1740;</p><p>alias Sayyed Hojatolah GHOREISHI</p></td><td><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Sesso: maschile</p><p>Grado: Generale</p><p>Carica: capo del dipartimento Forniture, ricerca e affari industriali presso il ministero iraniano della difesa e della logistica delle forze armate (MODAFL)</p></td><td><p>Il Generale Sayed Hojatollah Qureishi &#232; capo del dipartimento Forniture, ricerca e affari industriali presso il ministero iraniano della difesa e della logistica delle forze armate (MODAFL) ed &#232; incaricato di negoziare l'accordo con la Federazione russa in relazione alla fornitura di velivoli senza equipaggio (UAV) di fabbricazione iraniana per utilizzo nella guerra di aggressione contro l'Ucraina. Pertanto il Generale Sayed Hojatollah Qureishi &#232; responsabile di sostenere azioni che compromettono o minacciano l'integrit&#224; territoriale, la sovranit&#224; e l'indipendenza dell'Ucraina.</p></td><td><p>20.10.2022</p></td></tr><tr><td><p>1265.</p></td><td><p>Saeed AGHAJANI/Saeed Ara Jani/Said Ara Jani/Said Agha Jani</p><p>&#1587;&#1593;&#1740;&#1583; &#1570;&#1602;&#1575;&#1580;&#1575;&#1606;&#1740;</p></td><td><p>Data di nascita: 3.4.1969</p><p>Sesso: maschile</p><p>Passaporto: V47528711 (Iran)</p><p>Cittadinanza: iraniana</p><p>Grado: Brigadier Generale</p><p>Carica: Comandante del comando UAV della forza aerospaziale del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche</p></td><td><p>Il Brigadier Generale Saeed Aghajani &#232; Comandante del comando UAV della forza aerospaziale del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche, la spina dorsale del programma iraniano di velivoli senza equipaggio (UAV). Il Brigadier Generale Saeed Aghajani supervisiona e dirige la pianificazione, l'equipaggiamento e la formazione per le operazioni UAV dell'Iran, che comprendono anche la fornitura di droni agli alleati internazionali dell'Iran, compresa la Federazione russa. Pertanto il Brigadier Generale Saeed Aghajani &#232; responsabile di sostenere azioni che compromettono o minacciano l'integrit&#224; territoriale, la sovranit&#224; e l'indipendenza dell'Ucraina.</p></td><td><p>20.10.2022&#187;.</p></td></tr></tbody></table> Entità <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivi</p></td><td><p>Data di inserimento nell'elenco</p></td></tr><tr><td><p>&#171;119.</p></td><td><p>Shahed Aviation Industries Alias Shahed Aviation Industries Research Center</p><p>&#1589;&#1606;&#1575;&#1740;&#1593; &#1607;&#1608;&#1575;&#1740;&#1740; &#1588;&#1575;&#1607;&#1583;</p><p>&#1605;&#1585;&#1705;&#1586; &#1578;&#1581;&#1602;&#1740;&#1602;&#1575;&#1578; &#1589;&#1606;&#1575;&#1740;&#1593; &#1607;&#1608;&#1575;&#1740;&#1740; &#1588;&#1575;&#1607;&#1583;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Shahed Aviation Industries &#232; una societ&#224; legata alla forza aerospaziale del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche in Iran, responsabile della progettazione e dello sviluppo dei velivoli senza equipaggio (UAV) iraniani della serie Shahed. I&#160;droni della serie Shahed sono stati forniti alla Federazione russa e sono utilizzati nella guerra di aggressione contro l'Ucraina. Pertanto Shahed Aviation Industries &#232; responsabile di fornire un sostegno materiale ad azioni che compromettono o minacciano l'integrit&#224; territoriale, la sovranit&#224; e l'indipendenza dell'Ucraina, nonch&#233; la stabilit&#224; e la sicurezza in Ucraina.</p></td><td><p>20.10.2022&#187;.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32022D1986
02005E0888 — IT — 16.02.2023 — 001.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>POSIZIONE COMUNE 2005/888/PESC DEL CONSIGLIO</p><p>del 12 dicembre 2005</p><p><a>concernente misure restrittive specifiche nei confronti di alcune persone sospettate di essere coinvolte nell&#8217;assassinio dell&#8217;ex primo ministro libanese Rafiq Hariri</a></p><p>(GU L 327 del 14.12.2005, pag. 26)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>DECISIONE (PESC)&#160;2023/338 DEL CONSIGLIO&#160;del 14&#160;febbraio 2023</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;47</p></td><td><p>50</p></td><td><p>15.2.2023</p></td></tr></table> POSIZIONE COMUNE 2005/888/PESC DEL CONSIGLIO del 12 dicembre 2005 concernente misure restrittive specifiche nei confronti di alcune persone sospettate di essere coinvolte nell’assassinio dell’ex primo ministro libanese Rafiq Hariri Articolo 1 1. Gli Stati membri adottano le misure necessarie per impedire l’ingresso o il transito nel loro territorio delle persone fisiche elencate nell’allegato della presente posizione comune. 2. Il paragrafo 1 non obbliga uno Stato membro a vietare ai suoi cittadini l’ingresso nel proprio territorio. 3. Il paragrafo 1 non si applica se il comitato stabilisce in anticipo e caso per caso che il viaggio è giustificato da ragioni umanitarie, inclusi obblighi religiosi, o se giunge alla conclusione che una deroga contribuisce agli obiettivi fissati dalla UNSCR 1636 (2005). 4. Nei casi in cui uno Stato membro autorizzi, a norma del paragrafo 3 e in linea con le conclusioni del comitato, l’ingresso o il transito nel suo territorio delle persone elencate nell’allegato, l’autorizzazione è limitata ai fini e alle persone oggetto dell’autorizzazione stessa. Articolo 2 1. Sono congelati tutti i fondi e le risorse economiche appartenenti a, o posseduti, detenuti o controllati dalle persone fisiche elencate nell’allegato o detenuti da entità possedute o controllate, direttamente o indirettamente, da tali persone ovvero da persone che agiscono per loro conto o sotto la loro direzione, quali elencate nell’allegato. 2. Nessun fondo o risorsa economica è messo a disposizione direttamente o indirettamente o a beneficio delle persone e delle entità elencate nell’allegato. 3. Posto che siano state approvate dal comitato, sono possibili deroghe per fondi e risorse economiche che siano: a) necessari per coprire le spese di base, compresi i pagamenti relativi a generi alimentari, affitti o garanzie ipotecarie, medicinali e cure mediche, imposte, premi assicurativi e utenza di servizi pubblici; b) destinati esclusivamente al pagamento di onorari ragionevoli e al rimborso delle spese sostenute per la prestazione di servizi legali; c) destinati esclusivamente al pagamento di diritti o di spese connessi alla normale gestione o alla custodia dei fondi o risorse economiche congelati. 4. Il paragrafo 2 non si applica al versamento su conti congelati di interessi o altri profitti dovuti su detti conti, purché tali interessi e altri profitti continuino ad essere soggetti al paragrafo 1. 5. I paragrafi 1 e 2 non si applicano alla fornitura, al trattamento o al pagamento di fondi, altre attività finanziarie o risorse economiche o alla fornitura di beni e servizi necessari per garantire la fornitura tempestiva di aiuti umanitari o sostenere altre attività a favore dei bisogni umani fondamentali laddove l'aiuto sia prestato e l'altra attività sia svolta: a) dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, anche per il tramite dei suoi programmi, fondi e altre entità e organismi, e dalle sue agenzie specializzate e organizzazioni collegate; b) da organizzazioni internazionali; c) da organizzazioni umanitarie aventi status di osservatore presso l'Assemblea generale delle Nazioni Unite e dai membri di tali organizzazioni umanitarie; d) da organizzazioni non governative finanziate a livello bilaterale o multilaterale che partecipano ai piani di risposta umanitaria delle Nazioni Unite, ai piani di risposta per i rifugiati, ad altri appelli delle Nazioni Unite o a cluster umanitari coordinati dall'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA); e) da membri del personale, beneficiari di sovvenzioni, affiliate o partner esecutivi dei soggetti menzionati alle lettere da a) a d), fintantoché e nella misura in cui agiscono in tale veste; o f) da altro soggetto idoneo indicato dal comitato. Articolo 3 1. Gli Stati membri assicurano che, secondo la legislazione vigente, qualora una persona fisica elencata nell’allegato si trovi nel loro territorio, la Commissione d’inchiesta la possa interrogare se la Commissione stessa lo richiede. 2. Gli Stati membri cooperano pienamente, secondo la legislazione vigente, nel quadro di indagini internazionali sui fondi o risorse economiche o operazioni finanziarie di persone o entità elencate nell’allegato, anche mettendo in comune informazioni di natura finanziaria. Articolo 4 Il Consiglio stabilisce l’elenco delle persone e delle entità e persone a queste collegate di cui all’allegato e ne attua le relative modifiche sulla scorta di quanto stabilito dal comitato. Articolo 5 La presente posizione comune prende effetto il giorno della sua adozione. Articolo 6 La presente posizione comune è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . ALLEGATO Elenco delle persone fisiche e delle entità di cui agli articoli 1, 2 e 3 [Allegato da completare dopo che il comitato di cui al paragrafo 3 b) della UNSCR 1636 (2005) avrà registrato persone e entità]
ITA
02005E0888-20230216
2011D0030 — IT — 27.07.2016 — 002.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>DECISIONE DELLA COMMISSIONE</p><p>del 19 gennaio 2011</p><p>relativa all&#8217;equivalenza dei sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualit&#224; e di indagini e sanzioni dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile di taluni paesi terzi e ad un periodo transitorio per le attivit&#224; di revisione contabile dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile di taluni paesi terzi nell&#8217;Unione europea</p><p>[notificata con il numero C(2011) 117]</p><p>(Testo rilevante ai fini del SEE)</p><p><a>(2011/30/UE)</a></p><p>(GU L 015 dell'20.1.2011, pag. 12)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (UE) N. 519/2013 DELLA COMMISSIONE&#160;del 21 febbraio 2013</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;158</p></td><td><p>74</p></td><td><p>10.6.2013</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M2</a></p></td><td><p><a>DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE&#160;2013/288/UE&#160;del 13 giugno 2013</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;163</p></td><td><p>26</p></td><td><p>15.6.2013</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M3</a></p></td><td><p><a>DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2016/1223 DELLA COMMISSIONE&#160;Testo rilevante ai fini del SEE&#160;del 25 luglio 2016</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;201</p></td><td><p>23</p></td><td><p>27.7.2016</p></td></tr></table> DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 19 gennaio 2011 relativa all’equivalenza dei sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualità e di indagini e sanzioni dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile di taluni paesi terzi e ad un periodo transitorio per le attività di revisione contabile dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile di taluni paesi terzi nell’Unione europea [notificata con il numero C(2011) 117] (Testo rilevante ai fini del SEE) (2011/30/UE) Articolo 1 Ai fini dell’articolo 46, paragrafo 1, della direttiva 2006/43/CE, i sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualità e di indagini e sanzioni dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile dei paesi terzi sottoelencati sono considerati equivalenti ai sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualità e di indagini e sanzioni dei revisori dei conti e delle imprese di revisione contabile degli Stati membri in relazione alle attività di revisione riguardanti i conti annuali o consolidati degli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 2 luglio 2010: 1) Australia 2) Canada 3) Cina ————— 5) Giappone 6) Singapore 7) Sudafrica 8) Corea del Sud 9) Svizzera 10) Stati Uniti d’America. Ai fini dell’articolo 46, paragrafo 1, della direttiva 2006/43/CE, i sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualità e di indagini e sanzioni dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile dei paesi terzi e territori sottoelencati sono considerati equivalenti ai sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualità e di indagini e sanzioni dei revisori dei conti e delle imprese di revisione contabile degli Stati membri in relazione alle attività di revisione riguardanti i conti annuali o consolidati degli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 1 o agosto 2012: 1) Abu Dhabi; 2) Brasile; 3) Centro finanziario internazionale di Dubai; 4) Guernsey; 5) Indonesia; 6) Isola di Man; 7) Jersey; 8) Malaysia; 9) Taiwan; 10) Thailandia. Ai fini dell'articolo 46, paragrafo 1, della direttiva 2006/43/CE, i sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualità e di indagini e sanzioni dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile dei paesi terzi sottoelencati soddisfano requisiti considerati equivalenti a quelli di cui agli articoli 29, 30 e 32 di tale direttiva in relazione alle attività di revisione riguardanti i conti annuali o consolidati degli esercizi finanziari aventi inizio a partire dal 1 o agosto 2016: (1) Maurizio (2) Nuova Zelanda (3) Turchia. Articolo 2 1. Gli Stati membri non applicano l’articolo 45 della direttiva 2006/43/CE per quanto concerne i revisori dei conti e gli enti di revisione contabile che presentano relazioni di revisione riguardanti i conti annuali o consolidati di società aventi sede nei paesi terzi e territori elencati nell’ allegato I della presente decisione, ai sensi dell’articolo 45, paragrafo 1, della predetta direttiva, per gli esercizi finanziari aventi inizio tra il 2 luglio 2010 e il 31 luglio 2012, qualora il revisore dei conti o l’ente di revisione contabile in questione fornisca alle autorità competenti dello Stato membro tutte le informazioni seguenti: a) il proprio nominativo e indirizzo ed informazioni sulla propria forma giuridica; b) una descrizione dell’eventuale rete cui il revisore dei conti o l’ente di revisione appartiene; c) i principi di revisione contabile e le regole di indipendenza applicati alla revisione dei conti in questione; d) una descrizione del sistema interno di controllo della qualità dell’ente di revisione contabile; e) l’indicazione di se e quando è stato realizzato l’ultimo controllo della qualità del revisore o dell’ente di revisione contabile e le informazioni necessarie in merito al risultato di tale controllo, a meno che tali informazioni vengano fornite dall’autorità competente del paese terzo. Se le informazioni necessarie in merito al risultato dell’ultimo controllo della qualità non sono pubbliche, le autorità competenti degli Stati membri trattano tali informazioni in modo riservato. 2. Uno Stato membro non applica l'articolo 45 della direttiva 2006/43/CE per quanto concerne i revisori dei conti e gli enti di revisione contabile che presentano relazioni di revisione riguardanti i conti annuali o consolidati di società aventi sede nei paesi terzi elencati nell'allegato II della presente decisione e i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato di tale Stato membro ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 14, della direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( 1 ) per gli esercizi finanziari aventi inizio tra il 2 luglio 2010 e il 31 luglio 2018, a condizione che il revisore dei conti o l'ente di revisione contabile in questione fornisca alle autorità competenti di tale Stato membro tutte le informazioni seguenti: a) il proprio nominativo e indirizzo ed informazioni sulla propria forma giuridica; b) una descrizione dell'eventuale rete cui il revisore dei conti o l'ente di revisione appartiene; c) i principi di revisione contabile e le regole di indipendenza applicati alla revisione dei conti in questione; d) una descrizione del sistema interno di controllo della qualità dell'ente di revisione contabile; e) l'indicazione di se e quando è stato realizzato l'ultimo controllo della qualità del revisore o dell'ente di revisione contabile e le informazioni necessarie in merito al risultato di tale controllo, a meno che tali informazioni vengano fornite dall'autorità competente del paese terzo. Se le informazioni necessarie in merito al risultato dell'ultimo controllo della qualità non sono pubbliche, le autorità competenti degli Stati membri trattano tali informazioni in modo riservato. 3. Gli Stati membri assicurano che il pubblico sia informato in merito al nominativo e all’indirizzo dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile che presentano relazioni di revisione riguardanti i conti annuali o consolidati di società aventi sede nei paesi terzi elencati nell’allegato II della presente decisione e al fatto che i sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualità e di indagini e sanzioni di tali paesi e territori non sono ancora riconosciuti equivalenti ai sensi dell’articolo 46, paragrafo 2, della direttiva 2006/43/CE. A tal fine le autorità competenti degli Stati membri di cui all’articolo 45 della direttiva 2006/43/CE possono altresì iscrivere all’albo i revisori dei conti e gli enti di revisione contabile che effettuano revisioni dei conti annuali o consolidati di società aventi sede nei paesi terzi elencati nell’allegato II della presente decisione. 4. In deroga al paragrafo 2, gli Stati membri possono applicare i loro sistemi di indagini e sanzioni ai revisori dei conti e agli enti di revisione contabile che effettuano revisioni dei conti annuali o consolidati di società aventi sede nei paesi terzi elencati nell’allegato II. 5. Il paragrafo 2 non pregiudica gli accordi di cooperazione in materia di controlli di qualità tra le autorità competenti di uno Stato membro e le autorità competenti di un paese terzo elencato nell’allegato II, purché tali accordi rispettino tutte le condizioni seguenti: a) devono includere l’esecuzione di controlli di qualità sulla base di un trattamento paritario; b) devono essere stati comunicati in precedenza alla Commissione; c) non devono pregiudicare eventuali decisioni della Commissione ai sensi dell’articolo 47 della direttiva 2006/43/CE. Articolo 3 La Commissione segue l’evoluzione della situazione dei paesi terzi e territori elencati nell’allegato. In particolare, la Commissione verifica se le competenti autorità amministrative dei paesi terzi e territori elencati nell’allegato, che hanno assunto un impegno pubblico con la Commissione per istituire sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualità e di indagini e sanzioni dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile, hanno istituito tali sistemi basandosi sui seguenti principi: a) devono essere indipendenti dalla professione di revisore dei conti; b) devono garantire un controllo adeguato delle revisioni dei conti di società quotate; c) il loro funzionamento deve essere trasparente e garantire che il risultato dei controlli di qualità sia affidabile; d) devono essere efficacemente supportati da indagini e sanzioni. Per quanto riguarda Bermuda, Isole Cayman, Israele e Nuova Zelanda, la Commissione riesamina in particolare i progressi compiuti nell’emanare una legislazione che istituisca sistemi di controllo pubblico, di controllo della qualità e di indagini e sanzioni dei revisori dei conti e degli enti di revisione contabile nel 2011. Ove necessario, la Commissione modifica di conseguenza l’allegato della presente decisione. Articolo 4 Il punto 10 dell’articolo 1, primo comma cessa di applicarsi il 31 luglio 2013. Articolo 5 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. ALLEGATO I ELENCO DEI PAESI TERZI E TERRITORI Abu Dhabi Brasile Dubai International Financial Centre Guernsey Hong Kong India Indonesia Isola di Man Israele Jersey Malaysia Taiwan Thailandia ALLEGATO II ELENCO DEI PAESI TERZI Bermuda Isole Cayman Egitto Russia <note> ( 1 ) Direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, relativa ai mercati degli strumenti finanziari, che modifica le direttive 85/611/CEE e 93/6/CEE del Consiglio e la direttiva 2000/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 93/22/CEE del Consiglio (GU L 145 del 30.4.2004, pag. 1). </note>
ITA
02011D0030-20160727
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>7.3.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 64/41</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2015/383 DEL CONSIGLIO del 6 marzo 2015 che attua la decisione 2013/255/PESC relativa a misure restrittive nei confronti della Siria IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2, vista la decisione 2013/255/PESC del Consiglio, del 31 maggio 2013, relativa a misure restrittive nei confronti della Siria ( 1 ) , in particolare l'articolo 30, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 31 maggio 2013 il Consiglio ha adottato la decisione 2013/255/PESC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Tenuto conto della gravit&#224; della situazione, sette persone e sei entit&#224; dovrebbero essere aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entit&#224; o degli organismi soggetti a misure restrittive riportato nell'allegato&#160;I della decisione 2013/255/PESC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; opportuno, pertanto, modificare di conseguenza la decisione 2013/255/PESC,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato I della decisione 2013/255/PESC è modificato conformemente all'allegato della presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 6 marzo 2015 Per il Consiglio Il presidente K. GERHARDS ( 1 ) GU L 147 dell'1.6.2013, pag. 14 . ALLEGATO Le persone e entità seguenti sono aggiunte all'elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità o degli organismi riportato nelle sezioni A e B dell'allegato I della decisione 2013/255/PESC: A. Persone <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivi</p></td><td><p>Data di inserimento nell'elenco</p></td></tr><tr><td><p>199.</p></td><td><p>Bayan Bitar</p><p>(alias Dr Bayan Al-Bitar)</p></td><td><p>Indirizzo: P.O. Box 11037&#160;Damasco, Siria.</p></td><td><p>Amministratore delegato dell'Organizzazione delle industrie tecnologiche (OTI) e della Societ&#224; siriana per la tecnologia dell'informazione (SCIT), entrambe controllate del ministero della difesa siriano, che &#232; stato designato dal Consiglio.</p><p>L'OTI contribuisce alla produzione di armi chimiche per il regime siriano.</p><p>Come amministratore delegato dell'OTI e della SCIT, Bayan Bitar fornisce sostegno al regime siriano. Dato il suo ruolo nella produzione di armi chimiche, &#232; inoltre corresponsabile della repressione violenta contro la popolazione siriana.</p><p>In considerazione della sua posizione di alto livello in tali entit&#224;, &#232; anche associato alle entit&#224; designate OTI e&#160;SCIT.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>200.</p></td><td><p>Brigadier Generale Ghassan Abbas</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Indirizzo: CERS, Centre d'Etude et de Recherche Scientifique</p></td></tr><tr><td><p>(alias SSRC, Scientific Studies and Research Center; Centre de Recherche de Kaboun Barzeh Street, PO Box 4470, Damasco).</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Direttore della succursale del Centro siriano di studi e ricerche scientifici (SSRC/CERS), in prossimit&#224; di Jumraya/Jmraiya.</p><p>&#200; stato coinvolto nella proliferazione di armi chimiche e nell'organizzazione di attacchi con armi chimiche, ivi compreso a Ghouta nell'agosto 2013. &#200; pertanto corresponsabile della repressione violenta contro la popolazione siriana.</p><p>Come direttore della succursale dell'SSRC/CERS in prossimit&#224; di Jumraya/Jmraiya, Ghassan Abbas fornisce sostegno al regime siriano.</p><p>In considerazione della sua posizione di alto livello in seno all'SSRC, &#232; anche associato all'entit&#224; designata SSRC.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>201.</p></td><td><p>Wael Abdulkarim</p><p>(alias Wael Al Karim)</p></td><td><p>Indirizzo: Pangates International Corp Ltd, PO Box Sharjah Airport International Free Zone, Emirati arabi uniti.</p><p>Al Karim for Trade and Industry, PO Box 111, 5797 Damasco, Siria.</p><p>Morgan Additives Office No 2206, 22nd Floor, Jafza View 19, Besides Jafza View 18, Sheikh Zayed Road, Jebel Ali Free Zone Authority Dubai, Emirati arabi uniti.</p></td><td><p>Amministratore delegato della Pangates International Corp. Ltd, entit&#224; designata, che agisce in qualit&#224; di intermediario nella fornitura di petrolio al regime siriano.</p><p>Come direttore generale della Pangates, Wael Abdulkarim fornisce sostegno al regime siriano e ne trae vantaggio. Occupa inoltre una posizione di alto livello in seno all'Al Karim Group, entit&#224; designata e societ&#224; madre della Pangates.</p><p>In considerazione delle posizioni di alto livello da lui occupate nella Pangates e nell'Al Karim Group, &#232; anche associato a dette entit&#224; designate.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>202.</p></td><td><p>Ahmad Barqawi</p><p>(alias Ahmed Barqawi)</p></td><td><p>Indirizzo: Pangates International Corp Ltd, PO Box Sharjah Airport International Free Zone, Emirati arabi uniti. Al Karim for Trade and Industry, PO Box 111, 5797 Damasco, Siria.</p><p>Morgan Additives Office No 2206, 22nd Floor, Jafza View 19, Besides Jafza View 18, Sheikh Zayed Road, Jebel Ali Free Zone Authority Dubai, Emirati arabi uniti.</p></td><td><p>Direttore generale della Pangates International Corp. Ltd, che agisce in qualit&#224; di intermediario nella fornitura di petrolio al regime siriano, e direttore di Al Karim Group. Sia la Pangates International che l'Al Karim Group sono stati designati dal Consiglio.</p><p>Come direttore generale della Pangates e dirigente della sua societ&#224; madre Al Karim Group, Ahmad Barqawi fornisce sostegno al regime siriano e ne trae vantaggio. Data la sua posizione di alto livello in seno alla Pangates e all'Al Karim Group, &#232; anche associato alle entit&#224; designate Pangates International e Al Karim Group.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>203.</p></td><td><p>George Haswani</p><p>(alias Heswani; Hasawani; Al Hasawani)</p></td><td><p>Indirizzo: Provincia di Damasco, Yabroud, Al Jalaa St, Siria</p></td><td><p>Imprenditore siriano di spicco, comproprietario della HESCO Engineering and Construction Company, una grande impresa siriana di costruzioni ed engineering. &#200; strettamente legato al regime siriano.</p><p>George Haswani sostiene il regime siriano e ne trae vantaggio mediante il suo ruolo di intermediario in operazioni di acquisto di petrolio dall'ISIL da parte del regime siriano.</p><p>Trae altres&#236; vantaggio dal regime mediante trattamenti di favore, tra cui l'aggiudicazione di un appalto (come subappaltatore) con Stroytransgaz, una grande societ&#224; petrolifera russa.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>204.</p></td><td><p>Emad Hamsho</p><p>(alias Imad Hmisho; Hamchu; Hamcho; Hamisho; Hmeisho; Hemasho)</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Hamsho Building</p></td></tr><tr><td><p>31 Baghdad Street</p></td></tr><tr><td><p>Damasco,</p></td></tr><tr><td><p>Siria.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Occupa una posizione di alto livello presso la Hamsho Trading.</p><p>In considerazione della sua posizione di alto livello in seno all'Hamsho Trading, una filiale di Hamsho International &#8212; entit&#224; designata dal Consiglio -, fornisce sostegno al regime siriano. &#200; anche associato ad un'entit&#224; designata, la Hamsho International.</p><p>Emad Hamsho finanzia le milizie Shabiha, che a loro volta raccolgono acciaio nelle zone distrutte dalle forze armate e dalle milizie del regime siriano e lo fondono nelle fabbriche locali della Syria Steel (Hmisho Steel). &#200; inoltre vicepresidente del Consiglio siriano del ferro e dell'acciaio, a fianco di uomini d'affari del regime designati, tra cui Ayman Jaber. &#200; altres&#236; socio di Bashar Al-Assad.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>205.</p></td><td><p>Samir Hamsho</p><p>(alias Samer; Sameer; Hmisho; Hamchu; Hamcho; Hamisho; Hmeisho; Hemasho)</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Hamsho Building</p></td></tr><tr><td><p>31 Baghdad Street</p></td></tr><tr><td><p>Damasco,</p></td></tr><tr><td><p>Siria.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Samir Hamsho &#232; un imprenditore siriano di spicco che trae vantaggio dal regime e lo sostiene. &#200; il proprietario e presidente di Al Buroj e Syria Steel/Hmisho Steel, filiali di Hamsho Trading, a sua volta filiale di Hamsho International, che &#232; stata designata dal Consiglio.</p><p>Nominato membro della Camera di commercio di Homs nel marzo 2014 dal ministro dell'industria.</p><p>Sostiene pertanto il regime siriano e trae vantaggio dai suoi rapporti con il medesimo.</p><p>&#200; anche associato alle entit&#224; designate Hamsho International, Syria Steel SA e Al Buroj Trading.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr></tbody></table> B. Entità <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivi</p></td><td><p>Data di inserimento nell'elenco</p></td></tr><tr><td><p>65.</p></td><td><p>Organisation for Technological Industries</p><p>(alias Technical Industries Corporation (TIC))</p></td><td><p>Indirizzo: P.O. Box 11037&#160;Damasco, Siria</p></td><td><p>Controllata del ministero della difesa siriano, che &#232; stato designato dal Consiglio.</p><p>L'OTI &#232; coinvolta nella produzione di armi chimiche per il regime siriano.</p><p>Essa &#232; pertanto responsabile della repressione violenta contro la popolazione siriana.</p><p>Come controllata del ministero della difesa, &#232; anche associata ad un'entit&#224; designata.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>66.</p></td><td><p>Syrian Company for Information Technology (SCIT)</p></td><td><p>Indirizzo: P.O. Box 11037&#160;Damasco, Siria</p></td><td><p>Filiale dell'Organisation for Technological Industries (OTI) e pertanto del ministero della difesa siriano, che sono stati designati dal Consiglio. Collabora inoltre con la Banca centrale della Siria, che &#232; stata designata dal Consiglio.</p><p>Come filiale dell'OTI e del ministero della difesa, la SCIT &#232; associata a queste entit&#224; designate.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>67.</p></td><td><p>Hamsho Trading</p><p>(alias Hamsho Group; Hmisho Trading Group; Hmisho Economic Group)</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Hamsho Building</p></td></tr><tr><td><p>31 Baghdad Street</p></td></tr><tr><td><p>Damasco,</p></td></tr><tr><td><p>Siria.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Filiale di Hamsho International, che &#232; stata designata dal Consiglio.</p><p>In quanto tale, Hamsho Trading &#232; associata ad un'entit&#224; designata, Hamsho International.</p><p>Sostiene il regime siriano tramite le sue filiali, tra cui Syria Steel. Tramite le sue filiali &#232; associata a gruppi quali le milizie Shabiha favorevoli al regime.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>68.</p></td><td><p>Syria Steel SA</p><p>(alias Syria Steel Co; Syria Steel Rolling Mill) Hmisho Steel</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Hamsho Building</p></td></tr><tr><td><p>31 Baghdad Street</p></td></tr><tr><td><p>Damasco,</p></td></tr><tr><td><p>Siria.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Filiale di Hamsho Trading e quindi, in ultima analisi, filiale di Hamsho International, che &#232; stata designata dal Consiglio. In quanto tale, Syria Steel SA &#232; associata ad un'entit&#224; designata. Syria Steel sostiene inoltre il regime siriano tramite la collaborazione con le milizie Shabiha e la produzione di armamenti.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>69.</p></td><td><p>Al Buroj Trading</p><p>(alias Borouj Trading Company)</p></td><td><table><col/><tbody><tr><td><p>Hamsho Building</p></td></tr><tr><td><p>31 Baghdad Street</p></td></tr><tr><td><p>Damasco,</p></td></tr><tr><td><p>Siria.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Filiale di Hamsho Trading e quindi, in ultima analisi, filiale di Hamsho International, che &#232; stata designata dal Consiglio.</p><p>In quanto tale, Al Buroj Trading &#232; associata ad un'entit&#224; designata, Hamsho International.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr><tr><td><p>70.</p></td><td><p>DK Group</p><p>(alias DK Group Sarl; DK Middle-East &amp; Africa Regional Office)</p></td><td><p>Indirizzi: DK Middle-East &amp; Africa Regional Office, Peres Lazaristes Center, No.&#160;3, 5th Floor, Emir Bachir Street, Beirut Central District, Bachoura Sector, Beirut, Libano.</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Azarieh Building &#8212; Block 03, 5th Floor</p></td></tr><tr><td><p>Azarieh Street &#8212; Solidere &#8212; Downtown, PO Box 11-503, Beirut, Libano.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>DK Group fornisce banconote nuove alla Banca centrale della Siria, che &#232; stata designata dal Consiglio.</p><p>DK Group fornisce pertanto sostegno al regime. In ragione di tale rapporto di fornitura, &#232; inoltre associato a un'entit&#224; designata, la Banca centrale della Siria.</p></td><td><p>7.3.2015</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32015D0383
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>21.12.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 327/58</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/2043 DELLA COMMISSIONE del 18 dicembre 2018 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1153 al fine di chiarire le condizioni di prova WLTP e disporre il monitoraggio dei dati di omologazione (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 443/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni delle autovetture nuove nell'ambito dell'approccio comunitario integrato finalizzato a ridurre le emissioni di CO 2 dei veicoli leggeri ( 1 ) , in particolare l'articolo 13, paragrafo 7, primo comma, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Onde tener conto della differenza del livello delle emissioni di CO<span>2</span> determinate conformemente al nuovo ciclo di guida europeo (New European Test Cycle &#8212; NEDC) e quelle determinate conformemente alla nuova procedura di prova armonizzata a livello internazionale per i veicoli leggeri (World Harmonised Light Vehicles Test Procedure &#8212; WLTP), il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1153 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> ha istituito un metodo per stabilire una correlazione fra i valori delle emissioni di CO<span>2</span> relativamente alle autovetture.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il metodo di correlazione &#232; inteso a produrre risultati atti a garantire che i requisiti in materia di riduzione stabiliti dal regolamento (CE) n.&#160;443/2009 siano di rigore comparabile nelle procedure di prova vecchie e nuove. Pertanto le autorit&#224; di omologazione e i servizi tecnici, con i costruttori, dovrebbero impegnarsi affinch&#233; le prove WLTP e NEDC eseguite ai fini del presente regolamento si svolgano in condizioni di prova comparabili e coerenti con la finalit&#224; del regolamento medesimo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A tal fine &#232; necessario chiarire taluni aspetti delle condizioni di prova WLTP applicabili alle correlazioni effettuate al fine di disporre dei dati di monitoraggio delle emissioni di CO<span>2</span> nelle prove WLTP e NEDC per i veicoli di nuova immatricolazione nel 2020. Tali chiarimenti dovrebbero applicarsi fatti salvi la procedura e i requisiti di cui al regolamento (UE) 2017/1151 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a> e senza incidere sulla validit&#224; delle omologazioni concesse su tale base.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; altres&#236; necessario determinare la differenza nel 2020 fra i valori delle emissioni di CO<span>2</span> dichiarate dai costruttori ai fini dell'omologazione delle emissioni e quelle misurate conformemente al regolamento (UE) 2017/1151. I costruttori dovrebbero quindi aver l'obbligo di calcolare e comunicare alla Commissione i valori delle emissioni di CO<span>2</span> ottenuti con la procedura WLTP per tutte le autovetture nuove immatricolate durante l'anno civile 2020 avvalendosi dei valori di misurazione per il veicolo H e il veicolo L come dati di input del metodo di interpolazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Per un numero limitato di famiglie di interpolazione, nel 2020 saranno disponibili solo i valori di misurazione relativi ai veicoli H. Il numero di tali famiglie dovrebbe essere attentamente monitorato e, qualora si osservasse un aumento significativo del loro numero rispetto alla situazione del 2018, la Commissione dovrebbe prendere in considerazione di escluderle dal calcolo dei dati di riferimento 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Si dovrebbe migliorare la trasparenza delle prove sulle emissioni e pertanto mettere a disposizione della Commissione i dati delle prove WLTP nonch&#233; i risultati delle correlazioni. Questo consentir&#224; alla Commissione di identificare e affrontare rapidamente eventuali questioni e incoerenze connesse all'attuazione delle procedure. Per tale motivo, si dovrebbe completare la matrice dei dati di input per ciascuna prova WLTP effettuata e trasmetterla integralmente alla Commissione nell'ambito dello scambio di dati dello strumento di correlazione. Per garantire la riservatezza il file dei dati di input dovrebbe essere criptato per la trasmissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato sui cambiamenti climatici,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1153 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il seguente articolo 7&#160;<span>bis</span>:</p><div><p>&#171;Articolo 7&#160;bis</p><p>Comunicazione dei risultati della misurazione WLTP</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;I costruttori calcolano il valore di CO<span>2</span> (ciclo misto) per ogni autovettura nuova immatricolata nel 2020 secondo la formula di cui all'allegato XXI, suballegato 7, punto 3.2.3.2.4, secondo comma, del regolamento (UE) 2017/1151, in cui i termini M<span>CO2-H</span> ed M<span>CO2-L</span>, per la famiglia di interpolazione in questione, sono sostituiti dai valori M<span>CO2,C,5</span> tratti dalle voci 2.5.1.1.3 (veicolo H) e 2.5.1.2.3 (veicolo L) del certificato di omologazione CE conforme al modello di cui all'allegato I, appendice 4, del regolamento (UE) 2017/1151.</p><p>Quando le emissioni di CO<span>2</span> (ciclo misto) del veicolo individuale sono determinate in riferimento al solo veicolo H, i costruttori comunicano il valore M<span>CO2,C,5</span> tratto dalla voce 2.5.1.1.3 (veicolo H) del certificato di omologazione CE.</p><p>I costruttori comunicano alla Commissione tali valori delle emissioni di CO<span>2</span>, con i valori M<span>CO2,C,5</span> usati per il calcolo, entro tre mesi dal ricevimento della comunicazione della Commissione dei dati provvisori per il 2020 mediante caricamento di tali dati nel registro Business Data Repository dell'Agenzia europea dell'ambiente.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Se i dati di cui al paragrafo 1 non sono comunicati entro il termine indicato, la Commissione prende il valore registrato alla voce 2.5.1.2.3. del certificato di omologazione CE e lo considera il valore corrispondente alle emissioni di CO<span>2</span> in ciclo misto ai fini del paragrafo 1 per tutti i veicoli nuovi immatricolati della famiglia di interpolazione per la quale &#232; stato emesso il certificato di omologazione e, se del caso, il valore indicato alla voce 2.5.1.1.3 per le famiglie nelle quali sono disponibili solo le misurazioni del veicolo H.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;La Commissione monitora il numero delle famiglie di interpolazione per le quali le emissioni di CO<span>2</span> sono determinate in riferimento al solo veicolo H per ciascun costruttore e, in caso di aumento del numero di tali famiglie rispetto alla situazione del 2018, valuta l'impatto di tale aumento sul calcolo di cui al paragrafo 1 e, se del caso, esclude tali famiglie dal calcolo.&#187;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'allegato I &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Sono inseriti i seguenti punti 2.2&#160;<span>bis</span> e 2.2&#160;<span>ter</span>:</p><p>&#171;2.2&#160;<span>bis</span>&#160;&#160;&#160;Condizioni di prova WLTP</p><p>Affinch&#233; la prova WLTP risulti pertinente ai sensi del punto 2.2 e per determinare i dati di input di cui al punto&#160;2.4, si applicano le condizioni di prova di cui all'allegato&#160;XXI del regolamento (UE) 2017/1151, con le seguenti precisazioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la correzione dei risultati delle prove WLTP per le emissioni massiche di CO<span>2</span> a norma dell'allegato&#160;XXI, suballegato&#160;6, appendice&#160;2, del regolamento (UE) 2017/1151 si applica a tutti i risultati di prova, fatte salve le disposizioni di cui al punto 3.4.4, lettera a), di detta appendice;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>fatti salvi i requisiti del regolamento (UE) 2017/1151, se il veicolo di prova &#232; munito di tecnologie che incidono sulle prestazioni di CO<span>2</span>, incluse, ma non solamente, quelle di cui alle voci da 42 a 50 della matrice dei dati di input di cui al punto&#160;2.4, e che sono destinate a funzionare durante la prova, dette tecnologie sono in esecuzione durante la prova del veicolo, indipendentemente dalla procedura di prova applicata, ossia NEDC o WLTP;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>se il veicolo di prova &#232; munito di trasmissione automatica, si utilizza la stessa modalit&#224; selezionabile dal conducente, indipendentemente dalla procedura di prova applicata. Quando per le prove WLTP si usano le modalit&#224; migliore e peggiore a norma dell'allegato&#160;XXI, suballegato&#160;8, appendice&#160;6, punto&#160;1.2, lettera&#160;c), del regolamento (UE) 2017/1151, la modalit&#224; peggiore sar&#224; usata come input nello strumento di correlazione nonch&#233; per tutte le prove fisiche NEDC;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>se il veicolo di prova &#232; munito di trasmissione manuale, il termine n<span>min_drive_set</span> &#232; definito dalla formula di cui all'allegato&#160;XXI, suballegato&#160;2, punto&#160;2, lettera&#160;k) 3), del regolamento (UE) 2017/1151.</p><p>Previa approvazione dell'autorit&#224; di omologazione o, se del caso, del servizio tecnico, il costruttore pu&#242; calcolare i punti di cambio di velocit&#224; diversamente, a condizione che ci&#242; si giustifichi ai fini della guidabilit&#224; del veicolo e che il margine di sicurezza aggiuntivo della potenza applicato a norma dell'allegato&#160;XXI, suballegato&#160;2, punto&#160;3.4, del regolamento (UE) 2017/1151, non superi il 20&#160;%.</p><p>Le condizioni di cui alle lettere da a) a d) si applicano ai fini della correlazione eseguita conformemente al presente regolamento e non pregiudicano le disposizioni stabilite nel regolamento (UE) 2017/1151 n&#233; le omologazioni concesse a norma del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table><p>2.2&#160;<span>ter</span>.&#160;&#160;&#160;Applicabilit&#224; delle condizioni di prova WLTP</p><p>Le precisazioni di cui al punto 2.2&#160;<span>bis</span>, lettere da a) a d), si applicano conformemente a quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per i nuovi tipi di veicoli, dalla data di entrata in vigore del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per i tipi di veicoli esistenti, relativamente a tali tipi di veicoli che interessano i veicoli immessi sul mercato nel 2020, i costruttori trasmettono all'autorit&#224; di omologazione elementi probanti in base ai quali essa conferma se nelle prove di omologazione siano state soddisfatte le condizioni di prova di cui al punto&#160;2.2&#160;<span>bis</span>, lettere da a) a d).</p><p>La conferma indica l'identificante della famiglia di interpolazione e il rispetto di ciascuna condizione di prova di cui alle lettere da a) a d). L'autorit&#224; di approvazione rilascia la conferma al costruttore e si assicura che sia registrata e possa essere messa senza indugio a disposizione su richiesta della Commissione.</p><p>Se l'autorit&#224; di omologazione non pu&#242; confermare che una o pi&#249; condizioni di prova in questione sono state soddisfatte, il costruttore garantisce l'esecuzione di una nuova prova WLTP o, se del caso, una serie di prove, a norma dell'allegato&#160;XXI, suballegato&#160;6, del regolamento (UE) 2017/1151, sotto la supervisione di un'autorit&#224; di omologazione o, se del caso, del servizio tecnico, applicando le condizioni di prova di cui al punto&#160;2.2&#160;<span>bis</span>, lettere da a) a d), per la famiglia di interpolazione in questione, compresa una nuova correlazione conforme al presente regolamento.</p><p>Se non &#232; soddisfatta la sola condizione di prova di cui al punto&#160;2.2&#160;<span>bis</span>, lettera&#160;a), il costruttore pu&#242; correggere tale valore nella matrice di input senza dover eseguire una nuova prova WLPT.</p><p>L'autorit&#224; di omologazione o, se del caso il servizio tecnico designato, registra i risultati della ripetizione o della correzione della prova e della correlazione, a norma dell'allegato&#160;I, punto&#160;5, e il file di correlazione completo basato sui dati di input della ripetizione &#232; trasmesso alla Commissione conformemente al punto&#160;3.1.1.2 entro il 30&#160;aprile 2021.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il punto 2.4 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>al primo comma &#232; aggiunta la frase seguente:</p><p>&#171;Si completa la matrice dei dati di input per ciascuna prova WLTP eseguita.&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la tabella 1 &#232; cos&#236; modificata:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>alla voce 56, il testo della colonna &#171;Osservazioni&#187; &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Serie: dati del sistema OBD e del banco dinamometrico, 1&#160;Hz per il sistema OBD e 10&#160;Hz per il banco dinamometrico, risoluzione 0,1&#160;km/h.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>alla voce 57, il testo della colonna &#171;Osservazioni&#187; &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Serie: 1&#160;Hz. Calcolo teorico del cambio di velocit&#224; da comunicare per il veicolo H ed L (se pertinente)&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>alla voce 61, il testo della colonna &#171;Osservazioni&#187; &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Serie: 1&#160;Hz (frequenza di campionamento dello strumento 20&#160;Hz), risoluzione 0,1&#160;A, dispositivo di misurazione esterna sincronizzato con il banco dinamometrico&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la voce 67 &#232; sostituita dalla seguente:</p><div><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;67</p></td><td><p>Fattore di rigenerazione K<span>i</span> moltiplicativo/additivo per i veicoli&#160;H e&#160;L</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato XXI, suballegato&#160;6, appendice&#160;1, del regolamento (UE) 2017/1151</p></td><td><p><span>Per i veicoli non dotati di sistema a rigenerazione periodica, tale valore &#232; pari a 1.</span>&#187;</p></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sono aggiunte le seguenti nuove voci:</p><div><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;69</p></td><td><p>Potere calorifico del carburante</p></td><td><p>kWh/l</p></td><td><p>Allegato XXI, suballegato&#160;6, appendice&#160;2, del regolamento (UE) 2017/1151</p></td><td><p><span>Valore a norma della tabella&#160;A6.App2/1 del regolamento (UE) 2017/1151</span></p></td></tr><tr><td><p>70</p></td><td><p>Consumo di carburante della prova WLTP per il veicolo H ed L</p></td><td><p>l/100 km</p></td><td><p>Allegato XXI, suballegato&#160;7, punto&#160;6, del regolamento (UE) 2017/1151</p></td><td><p><span>Consumo di carburante non equilibrato della prova di tipo&#160;1</span></p></td></tr><tr><td><p>71</p></td><td><p>Tensione nominale del REESS</p></td><td><p>V</p></td><td><p>Secondo la norma DIN EN 60050-482</p></td><td><p><span>Per l'alimentazione elettrica a bassa tensione definita all'allegato XXI, suballegato&#160;6, appendice 2, del regolamento (UE) 2017/1151</span></p></td></tr><tr><td><p>72</p></td><td><p>Fattore di correzione della famiglia ATCT</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato XXI, suballegato&#160;6&#160;<span>bis</span>, del regolamento (UE) 2017/1151</p></td><td><p><span>Fattore di correzione della famiglia ATCT (correzione 14&#160;&#176;C)</span></p></td></tr><tr><td><p>73</p></td><td><p>Correzione per velocit&#224; e distanza della prova WLTP</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Regolamento (UE) 2017/1151</p></td><td><p><span>Correzione eseguita?</span></p><p><span>0 = No 1 = S&#236;</span></p></td></tr><tr><td><p>74</p></td><td><p>Correzione RCB della prova WLTP</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato XXI, suballegato&#160;6, appendice&#160;2, del regolamento (UE) 2017/1151</p></td><td><p><span>Correzione eseguita?</span></p><p><span>0 = No 1 = S&#236;</span></p></td></tr><tr><td><p>75</p></td><td><p>Numero di prove WLTP</p></td><td><p>1, 2 o 3</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Indicare se i dati delle prove provengano dalla prima, seconda o terza prova WLTP.</span></p></td></tr><tr><td><p>76</p></td><td><p>Valore di CO<span>2</span> WLTP dichiarato per il veicolo&#160;H e/o L</p></td><td><p>g/km</p></td><td><p>Dichiarazione del costruttore</p></td><td><p><span>Valore dichiarato WLTP per il veicolo&#160;H ed L. Il valore include tutte le correzioni (se pertinente)</span></p></td></tr><tr><td><p>77</p></td><td><p>Valore di CO<span>2</span> WLTP misurato e corretto per il veicolo&#160;H ed L</p></td><td><p>g/km</p></td><td><p><span>Valori MCO<span>2,C,5</span> ex allegato&#160;I, appendice&#160;4, del regolamento (UE) 2017/1151</span></p></td><td><p><span>Emissioni di CO<span>2</span> in ciclo misto misurate per il veicolo H ed L dopo tutte le correzioni applicabili. Se si eseguono 2&#160;o 3&#160;prove WLTP si comunicano tutti i risultati misurati.</span></p></td></tr><tr><td><p>78</p></td><td><p>Ripetizione della prova WLTP</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato I, punto&#160;2.2<span>ter</span>, lettera&#160;b)</p></td><td><p><span>Indicare quali condizioni di prova di cui all'allegato&#160;I, punto&#160;2.2 bis, lettere da&#160;a) a d), hanno determinato la ripetizione della prova</span>&#187;</p></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il punto 3.1.1.1 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la lettera a) &#232; soppressa;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>alla lettera c), il punto iii) &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;iii)</p></td><td><span>i dati di input specificati al punto 2.4.&#187;;</span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il seguente comma:</p><p>&#171;Il file riepilogativo di cui alla lettera&#160;c) &#232; criptato per garantire la riservatezza.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il punto 3.1.1.2 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;3.1.1.2.&#160;&#160;&#160;File di correlazione completo</p><p>Quando il rapporto originale dei risultati ottenuti dallo strumento di correlazione &#232; stato emesso conformemente al punto&#160;3.1.1.1. l'autorit&#224; di omologazione o, se del caso, il servizio tecnico designato, carica il file riepilogativo di cui al punto&#160;3.1.1.1. lettera&#160;c), su un server della Commissione, che rinvia al mittente una risposta di ricevimento (mettendo in copia i servizi competenti della Commissione), contenente un numero intero generato a caso compreso tra 0 e 99, un codice hash del file riepilogativo che collega senza equivoci tale numero al rapporto originale con firma digitale del server della Commissione.</p><p>L'autorit&#224; di omologazione o, se del caso il servizio tecnico designato, crea un file di correlazione completo che include il rapporto originale dei risultati ottenuti dallo strumento di correlazione di cui al punto&#160;3.1.1.1. e la risposta del server della Commissione. Il file &#232; conservato dall'autorit&#224; di omologazione quale verbale di prova conformemente all'allegato&#160;VIII della direttiva 2007/46/CE.&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . L'articolo 1, punto 2, lettere c) e d), si applica a decorrere dal 1 o febbraio 2019. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 18 dicembre 2018 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER <note> ( 1 ) GU L 140 del 5.6.2009, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1153 della Commissione, del 2 giugno 2017, che stabilisce un metodo per determinare i parametri di correlazione necessari per tener conto del cambio di procedura regolamentare di prova e che modifica il regolamento (UE) n. 1014/2010 ( GU L 175 del 7.7.2017, pag. 679 ). ( 3 ) Regolamento (UE) 2017/1151 della Commissione, del 1 o giugno 2017, che integra il regolamento (CE) n. 715/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'omologazione dei veicoli a motore riguardo alle emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (Euro 5 ed Euro 6) e all'ottenimento di informazioni sulla riparazione e la manutenzione del veicolo, modifica la direttiva 2007/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, il regolamento (CE) n. 692/2008 della Commissione e il regolamento (UE) n. 1230/2012 della Commissione e abroga il regolamento (CE) n. 692/2008 della Commissione ( GU L 175 del 7.7.2017, pag. 1 ). </note>
ITA
32018R2043
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.12.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 331/6</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2022/2572 DEL CONSIGLIO del 19 dicembre 2022 che invita la Commissione a presentare uno studio che integri la valutazione d’impatto della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e recante modifica del regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio, e a proporre azioni di follow-up, se del caso, alla luce dei risultati dello studio IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 241, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nelle conclusioni sulla strategia &#171;Dal produttore al consumatore&#187; del 19&#160;ottobre 2020, il Consiglio ha preso atto degli obiettivi di riduzione in materia di pesticidi definiti nella strategia e ha sottolineato che, per raggiungere tale obiettivo, saranno necessari sforzi da parte degli Stati membri e di tutte le parti interessate, nonch&#233; un&#8217;intensa cooperazione, consultazione e collaborazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il Consiglio si &#232; inoltre compiaciuto dell&#8217;obiettivo della Commissione di ridurre gli effetti negativi sull&#8217;ambiente dell&#8217;uso di prodotti fitosanitari, sostenendo ad esempio lo sviluppo di approcci fitosanitari pi&#249; completi basati sui principi della difesa integrata, e ha sottolineato a tale proposito l&#8217;importanza di garantire misure adeguate e scientificamente valide di difesa integrata e la promozione dell&#8217;uso di metodi e prodotti fitosanitari alternativi sostenibili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Ha inoltre ricordato l&#8217;accordo interistituzionale del 13&#160;aprile 2016&#171;Legiferare meglio&#187;&#160;<a>(<span>1</span>)</a> e ha chiesto alla Commissione di basare le proposte legislative su valutazioni d&#8217;impatto approfondite. Ha ritenuto necessario garantire coerenza e uniformit&#224; tra le misure previste dalla strategia &#171;Dal produttore al consumatore&#187; e le politiche e strategie dell&#8217;Unione correlate. Ha altres&#236; sottolineato che, per quanto concerne la realizzazione degli obiettivi e delle misure proposti nella strategia &#171;Dal produttore al consumatore&#187;, occorre prestare opportuna attenzione alle dimensioni economica, sociale e ambientale di sistemi alimentari sostenibili, anche per quanto riguarda la competitivit&#224; del settore agricolo dell&#8217;Unione e dei settori correlati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 22&#160;giugno&#160;2022 la Commissione ha presentato al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta di regolamento relativo all&#8217;uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e recante modifica del regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>. Obiettivo della proposta &#232; fornire un approccio ambizioso per far fronte alle crescenti preoccupazioni della societ&#224; riguardo all&#8217;uso e ai rischi dei pesticidi e al loro impatto sull&#8217;ambiente e sulla salute umana. Prevede nuove disposizioni in materia di utilizzo dei pesticidi, tecniche alternative non chimiche di controllo delle specie nocive e difesa integrata. La proposta introduce obiettivi giuridicamente vincolanti per ridurre del 50&#160;% l&#8217;uso e il rischio dei pesticidi, imponendo nel contempo agli Stati membri l&#8217;obbligo di fissare obiettivi di riduzione nazionali per conseguire tale obiettivo complessivo. Tali obiettivi nazionali possono solo discostarsi dagli obiettivi dell&#8217;Unione del 50&#160;% entro i limiti dei parametri di una formula vincolante.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il Consiglio &#232; preoccupato per il fatto che la valutazione d&#8217;impatto che accompagna la proposta non tiene conto dei possibili effetti a lungo termine della proposta di regolamento sulla sicurezza alimentare nell&#8217;Unione. Il fatto che la valutazione d&#8217;impatto sia stata portata a termine prima della guerra in Ucraina e delle crisi dei prezzi dell&#8217;energia, dei fertilizzanti e dei prodotti alimentari conferma ulteriormente tali preoccupazioni. Il Consiglio ritiene pertanto necessario condurre un&#8217;analisi quantitativa supplementare su una serie di indicatori al fine di determinare se la valutazione dell&#8217;impatto economico e sociale della proposta debba essere adattata. In particolare, il Consiglio ritiene necessaria un&#8217;analisi supplementare che rifletta la produzione agricola dell&#8217;Unione, il calo previsto delle rese nell&#8217;Unione risultante dal ridotto utilizzo di prodotti fitosanitari e dalle relative restrizioni, nonch&#233; la potenziale dipendenza dalle importazioni di prodotti alimentari e mangimi. Il Consiglio ritiene inoltre che sarebbe necessaria un&#8217;analisi pi&#249; approfondita della situazione delle piccole e medie imprese e della redditivit&#224; lungo la loro catena di approvvigionamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il Consiglio prende atto del documento informale della Commissione sulla definizione e ambito di applicazione di disposizioni su aree sensibili nella proposta di regolamento relativo all&#8217;uso sostenibile dei prodotti fitosanitari del 15&#160;novembre 2022 e del suggerimento ivi contenuto di ridurne l&#8217;estensione in modo da garantire la fattibilit&#224; di un divieto&#160;&#8212; anche parziale&#160;&#8212; dell&#8217;uso di prodotti fitosanitari chimici in tali aree, in particolare il suggerimento di escludere le aree sensibili ai nitrati dalla definizione di aree sensibili. Il Consiglio &#232; tuttavia del parere che siano ancora necessari ulteriori dati e un&#8217;analisi dell&#8217;impatto di tali misure nelle aree che potrebbero essere considerate sensibili e nelle superfici forestali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Alla luce di quanto precede, pur desiderando proseguire l&#8217;esame di vari aspetti tecnici della proposta senza indebiti ritardi, il Consiglio ritiene necessario uno studio che integri l&#8217;attuale valutazione d&#8217;impatto della proposta, in conformit&#224; dell&#8217;accordo interistituzionale &#171;Legiferare meglio&#187;, in particolare i punti 12, 13 e&#160;16, nonch&#233; il punto 10 sull&#8217;applicazione dell&#8217;articolo&#160;241 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 1. Il Consiglio chiede che la Commissione presenti quanto prima, per agevolare il processo legislativo in corso, ma al più tardi entro il 28 giugno 2023, uno studio che integri l’attuale valutazione d’impatto della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e recante modifica del regolamento (UE) 2021/2115 sugli aspetti seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli impatti quantitativi della proposta della Commissione sulla produzione alimentare nell&#8217;Unione, in particolare quantificando l&#8217;impatto sulle rese agricole per i singoli tipi principali di colture e prodotti vegetali interessati, tenendo conto, nel contesto della fissazione degli obiettivi di riduzione nazionali, delle condizioni specifiche negli Stati membri, comprese le diverse regioni climatiche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l&#8217;analisi delle conseguenze della proposta della Commissione sulla disponibilit&#224; di prodotti alimentari e mangimi nell&#8217;Unione, valutate sulla base dei principali tipi di prodotti alimentari e mangimi di base, nonch&#233; della possibilit&#224; di una maggiore dipendenza dalle importazioni di prodotti alimentari e mangimi per i principali tipi di colture e dell&#8217;impatto sull&#8217;esportazione di prodotti alimentari e mangimi dall&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il potenziale impatto sui prezzi dei prodotti alimentari e dei mangimi, in generale e in particolare per i prodotti alimentari di base in relazione agli impatti di cui alla lettera a);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la quantificazione degli impatti dell&#8217;aumento degli oneri amministrativi sulla competitivit&#224; e sulla redditivit&#224; delle aziende agricole di piccole e medie dimensioni;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la disponibilit&#224; di alternative ai prodotti fitosanitari e il potenziale aumento del rischio di introduzione e diffusione di organismi nocivi nell&#8217;Unione a causa della limitata disponibilit&#224; di mezzi alternativi per attenuare tale rischio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la quantificazione dell&#8217;impatto del divieto dell&#8217;uso dei prodotti fitosanitari nelle aree sensibili quali definite all&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 16, della proposta, in particolare nelle aree a uso pubblico e negli insediamenti umani;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>la quantificazione degli impatti della restrizione proposta per quanto riguarda l&#8217;uso di prodotti fitosanitari sui popolamenti forestali e sulla biodiversit&#224; che dipende dalle foreste.</p></td></tr></tbody></table> 2. Il Consiglio chiede che Commissione proponga eventuali azioni di follow-up giustificate alla luce dei risultati dello studio. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 19 dicembre 2022 Per il Consiglio Il presidente J. SÍKELA <note> ( 1 ) GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) 2021/2115 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 2 dicembre 2021, recante norme sul sostegno ai piani strategici che gli Stati membri devono redigere nell’ambito della politica agricola comune (piani strategici della PAC) e finanziati dal Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) e dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga i regolamenti (UE) n. 1305/2013 e (UE) n. 1307/2013 ( GU L 435 del 6.12.2021, pag. 1 ). </note>
ITA
32022D2572
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.2.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 47/6</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/318 DELLA COMMISSIONE del 23 febbraio 2017 recante fissazione del prezzo minimo di vendita di latte scremato in polvere per la quinta gara parziale nell'ambito della gara aperta dal regolamento di esecuzione (UE) 2016/2080 LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , visto il regolamento di esecuzione (UE) 2016/1240 della Commissione, del 18 maggio 2016, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'intervento pubblico e l'aiuto all'ammasso privato ( 2 ) , in particolare l'articolo 32, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2016/2080 della Commissione<a>&#160;(<span>3</span>)</a> ha aperto la gara per la vendita di latte scremato in polvere.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Sulla base delle offerte ricevute per la quinta gara parziale, non occorre fissare un prezzo minimo di vendita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del Comitato per l'organizzazione comune dei mercati agricoli,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Per la quinta gara parziale per la vendita di latte scremato in polvere nell'ambito della procedura di gara aperta dal regolamento (UE) 2016/2080, per la quale il termine entro cui le offerte dovevano essere presentate è scaduto il 21 febbraio 2017, non è fissato un prezzo minimo di vendita. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 23 febbraio 2017 Per la Commissione, a nome del presidente Jerzy PLEWA Direttore generale Direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale <note> ( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 . ( 2 ) GU L 206 del 30.7.2016, pag. 71 . ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/2080 della Commissione, del 25 novembre 2016, recante apertura di una gara per la vendita di latte scremato in polvere ( GU L 321 del 29.11.2016, pag. 45 ). </note>
ITA
32017R0318
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.9.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 320/119</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 13 luglio 2018 sul programma nazionale di riforma 2018 del Regno Unito e che formula un parere del Consiglio sul programma di convergenza 2018 del Regno Unito (2018/C 320/27) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4, visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche ( 1 ) , in particolare l'articolo 9, paragrafo 2, vista la raccomandazione della Commissione europea, viste le risoluzioni del Parlamento europeo, viste le conclusioni del Consiglio europeo, visto il parere del comitato per l'occupazione, visto il parere del comitato economico e finanziario, visto il parere del comitato per la protezione sociale, visto il parere del comitato di politica economica, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 22&#160;novembre 2017 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2018. Essa ha tenuto debitamente conto del pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione il 17&#160;novembre 2017. Il Consiglio europeo del 22&#160;marzo 2018 ha approvato le priorit&#224; indicate nell'analisi annuale della crescita. Il 22&#160;novembre 2017 la Commissione ha anche adottato, sulla base del regolamento (UE) n.&#160;1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, la relazione sul meccanismo di allerta, in cui il Regno Unito non &#232; stato annoverato tra gli Stati membri da sottoporre a esame approfondito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 7&#160;marzo 2018 &#232; stata pubblicata la relazione per paese relativa al Regno Unito 2018, nella quale sono valutati i progressi compiuti dal Regno Unito nel dar seguito alle raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio l'11&#160;luglio 2017&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, il seguito dato alle raccomandazioni specifiche per paese adottate negli anni precedenti e i progressi compiuti verso il conseguimento degli obiettivi nazionali di Europa 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 29&#160;marzo 2017 il Regno Unito ha notificato al Consiglio europeo l'intenzione di uscire dall'Unione. Salvo che un accordo di recesso ratificato preveda una data diversa o che, a norma dell'articolo 50, paragrafo 3, del trattato sull'Unione europea, il Consiglio europeo all'unanimit&#224; decida, d'intesa con il Regno Unito, di posporre la cessazione dell'applicazione dei trattati, la totalit&#224; del diritto primario e derivato dell'Unione cesser&#224; di applicarsi al Regno Unito il 30&#160;marzo 2019 alle ore 00.00 (ora dell'Europa centrale). A partire da quel momento il Regno Unito sar&#224; un paese terzo.&#160;Sono in corso negoziati finalizzati ad un recesso ordinato, anche in termini di un periodo transitorio sino alla fine del 2020, nel quale il diritto dell'Unione continui ad applicarsi nei confronti del Regno Unito e al suo interno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 30&#160;aprile 2018 il Regno Unito ha presentato il programma nazionale di riforma 2018 e il programma di convergenza 2018. I due programmi sono stati valutati contemporaneamente, onde tener conto delle loro correlazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La programmazione dei Fondi strutturali e di investimento europei (&#171;fondi SIE&#187;) per il periodo&#160;2014-2020 ha tenuto conto delle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese. In applicazione dell'articolo&#160;23 del regolamento (UE) n.&#160;1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, ove necessario per sostenere l'attuazione delle raccomandazioni pertinenti del Consiglio la Commissione pu&#242; chiedere a uno Stato membro di rivedere e proporre di modificare il suo contratto di partenariato e i programmi rilevanti. La Commissione ha precisato i modi in cui conta di valersi di tale possibilit&#224; negli orientamenti sull'applicazione delle misure per collegare l'efficacia dei fondi SIE a una sana gestione economica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il Regno Unito &#232; attualmente nel braccio preventivo del patto di stabilit&#224; e crescita ed &#232; soggetto alla regola transitoria del debito.&#160;Nel programma di convergenza 2017-2018 il governo prevede un calo del disavanzo nominale, che passerebbe dal 2,2&#160;% del PIL nel 2017-2018 all'1,8&#160;% del PIL nel 2018-2019 e quindi all'1,7&#160;% del PIL nel 2019-2020. Il programma di convergenza non comprende un obiettivo di bilancio a medio termine. Secondo il programma di convergenza, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe stabilizzarsi in linea di massima attorno all'85,5&#160;% dal 2017-2018 al 2019-2020, per poi scendere all'84,8&#160;% del PIL nel 2021-2022. Lo scenario macroeconomico su cui si fondano tali proiezioni di bilancio &#232; plausibile. Bench&#233; le misure necessarie per sostenere gli obiettivi previsti in termini di disavanzo siano complessivamente ben specificate, le sempre maggiori pressioni che in vari settori gravano sulla spesa pubblica comportano un rischio per il conseguimento della riduzione del disavanzo programmata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'11&#160;luglio 2017 il Consiglio ha raccomandato al Regno Unito di assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta&#160;<a>(<span>5</span>)</a> non superi l'1,8&#160;% nel 2018-2019, corrispondente a un aggiustamento strutturale annuo dello 0,6&#160;% del PIL. Il Consiglio ha altres&#236; dichiarato che occorre tener presente l'obiettivo di conseguire una situazione di bilancio che contribuisca sia a rafforzare la ripresa in corso sia ad assicurare la sostenibilit&#224; delle finanze pubbliche del Regno Unito.&#160;Stando alle previsioni di primavera 2018 della Commissione, nel 2018-2019 vi &#232; il rischio di una qualche deviazione dai requisiti del braccio preventivo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Per il 2019-2020, in considerazione del rapporto debito pubblico/PIL del paese al di sopra del&#160;60&#160;% del PIL e del previsto divario tra prodotto effettivo e prodotto potenziale dello&#160;0,4&#160;%, in linea con l'aggiustamento strutturale annuo dello&#160;0,6&#160;% del PIL imposto dalla matrice comune di aggiustamento concordata nell'ambito del patto di stabilit&#224; e crescita, il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta non dovrebbe essere superiore all'1,6&#160;% del PIL. A politiche invariate, si prevede che il Regno Unito rispetter&#224; il requisito nel 2019-2020. In considerazione dello scostamento annuale consentito dello 0,25&#160;%, ad una prima analisi si prevede che il Regno Unito rispetter&#224; la regola transitoria del debito nel 2018-2019 e nel 2019-2020. Nel complesso, il Consiglio &#232; del parere che a partire dal 2018-2019 il Regno Unito debba essere pronto ad adottare ulteriori provvedimenti per conformarsi alle disposizioni del patto di stabilit&#224; e crescita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>L'offerta netta di abitazioni su base annua continua ad aumentare sullo sfondo delle varie iniziative avviate dal governo per stimolare il mercato immobiliare e di una ripresa ciclica. L'offerta resta tuttavia molto al di sotto della domanda stimata e la disponibilit&#224; di un numero sufficiente di alloggi continua a rappresentare una sfida impegnativa per il Regno Unito.&#160;Questo stato di cose &#232; collegato all'alto grado di rigore e complessit&#224; della regolamentazione del mercato fondiario.&#160;La penuria di abitazioni e il loro costo elevato costituiscono un problema particolarmente acuto nelle zone in cui la domanda &#232; forte ed in crescita, come nei centri urbani e aree contigue. Consapevole del problema, il governo si &#232; dato obiettivi ambiziosi di aumento dell'offerta nei prossimi anni. Nel contempo ha ribadito l'impegno di limitare lo sviluppo attorno ai centri urbani. Il numero di abitazioni di propriet&#224; &#232; diminuito sensibilmente fra i giovani, alimentando le disparit&#224; tra le generazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La produttivit&#224; del lavoro &#232; bassa e immobile. Grandi comparti dell'economia hanno risultati relativamente modesti nei principali fattori di stimolo della produttivit&#224;: competenze, investimenti e efficienza dei processi. Anche la capacit&#224; delle reti di trasporto stradale, ferroviario e aereo del Regno Unito subisce pressioni forti e in aumento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Sebbene i dati principali del mercato del lavoro restino positivi nella maggior parte dei parametri, la qualit&#224; dell'occupazione &#232; preoccupante sotto alcuni aspetti. Si tratta di problemi che riguardano lo sviluppo delle competenze, talune forme di lavoro atipiche, la retribuzione, la produttivit&#224;, la partecipazione al mercato del lavoro e la povert&#224; in et&#224; lavorativa. Su tutti questi aspetti gli annunci e sviluppi politici sono stati notevoli. &#200; essenziale garantire la coerenza nelle relative politiche. Per quanto riguarda le competenze, finora l'azione si &#232; concentrata sugli apprendistati e sulle riforme dell'istruzione tecnica. Insistere nei due casi sull'aspetto qualitativo potrebbe generare un effetto moltiplicatore duraturo sia sulla societ&#224; sia sull'economia. Poich&#233; il Regno Unito &#232; tra gli Stati membri che soddisfano gi&#224; oltre due terzi delle bozze di criteri del quadro europeo per apprendistati efficaci e di qualit&#224;, risulta fattibile definire e monitorare obiettivi di qualit&#224;, ad esempio attraverso la tracciatura dei percorsi di carriera dopo la laurea. Occorre destinare alle possibilit&#224; di apprendimento permanente, soprattutto per le persone bloccate al livello occupazionale d'ingresso, risorse paragonabili a quelle stanziate per gli apprendistati e per i nuovi &#171;T Levels&#187; a favore dei giovani in abbandono scolastico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>In futuro occorrer&#224; prestare attenzione anche ai temi della protezione e inclusione sociali. Sono in via di attuazione riforme dell'assistenza all'infanzia, ma potr&#224; risultare necessario aumentare l'offerta, soprattutto per i bambini fino a tre anni. Non si sono ancora dispiegati tutti gli effetti di alcune riforme del sistema previdenziale e dei relativi tagli, specie per quanto riguarda le famiglie inserite nel mondo del lavoro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Nell'ambito del semestre europeo 2018, la Commissione ha effettuato un'analisi completa della politica economica del Regno Unito, che ha pubblicato nella relazione per paese 2018. Ha altres&#236; valutato il programma di convergenza 2018, il programma nazionale di riforma 2018 e il seguito dato alle raccomandazioni rivolte al Regno Unito negli anni precedenti. La Commissione ha tenuto conto non soltanto della loro pertinenza ai fini della sostenibilit&#224; della politica di bilancio e della politica socioeconomica del Regno Unito, ma anche della loro conformit&#224; alle norme e agli orientamenti dell'Unione, alla luce della necessit&#224; di rafforzare la governance economica dell'Unione nel suo insieme offrendo un contributo a livello dell'Unione alle future decisioni nazionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Alla luce della valutazione di cui sopra, il Consiglio ha esaminato il programma di convergenza 2018 e il suo parere&#160;<a>(<span>6</span>)</a> trova riscontro, in particolare, nella raccomandazione di cui al punto 1,</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDA che il Regno Unito adotti provvedimenti nel 2018 e nel 2019 al fine di: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><span>Assicurare che il tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta non superi l'1,6&#160;% nel 2019-2020, corrispondente a un aggiustamento strutturale annuo dello 0,6&#160;% del PIL.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><span>Aumentare l'offerta di abitazioni, soprattutto nelle zone pi&#249; richieste, anche tramite ulteriori riforme del sistema delle licenze edilizie.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><span>Soddisfare le esigenze di competenze e di progressione fissando obiettivi in termini di qualit&#224; ed efficacia degli apprendistati e investendo maggiormente nel miglioramento delle competenze delle persone gi&#224; inserite nel mondo del lavoro.</span></td></tr></tbody></table> Fatto a Bruxelles, il 13 luglio 2018 Per il Consiglio Il presidente H. LÖGER <note> ( 1 ) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici ( GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25 ). ( 3 ) GU C 261 del 9.8.2017, pag. 1 . ( 4 ) Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio ( GU L 347 del 20.12.2013, pag. 320 ). ( 5 ) La spesa pubblica primaria netta si compone della spesa pubblica totale al netto della spesa per interessi, della spesa relativa a programmi dell'Unione interamente coperta da entrate provenienti da fondi dell'Unione e delle modifiche non discrezionali nella spesa per le indennità di disoccupazione. La formazione lorda di capitale fisso finanziata a livello nazionale è spalmata su un periodo di quattro anni. Rientrano nel calcolo le misure discrezionali in materia di entrate o gli aumenti delle entrate obbligatori per legge, mentre sono escluse le misure una tantum sia per quanto riguarda le entrate che per quanto riguarda la spesa. ( 6 ) A norma dell'articolo 9, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97. </note>
ITA
32018H0910(27)
02006R1920 — IT — 23.11.2018 — 001.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO (CE) N.&#160;1920/2006 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO</p><p>del 12&#160;dicembre 2006</p><p><a>relativo all'istituzione di un Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (rifusione)</a></p><p>(GU L 376 dell'27.12.2006, pag. 1)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (UE) 2017/2101 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO&#160;del 15 novembre 2017</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;305</p></td><td><p>1</p></td><td><p>21.11.2017</p></td></tr></table> REGOLAMENTO (CE) N. 1920/2006 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 dicembre 2006 relativo all'istituzione di un Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (rifusione) Articolo 1 Obiettivo 1. Il presente regolamento istituisce l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze(in seguito denominato «l'Osservatorio»). 2. L'obiettivo dell'Osservatorio consiste nel fornire alla Comunità e agli Stati membri, nei settori contemplati all'articolo 3, informazioni fattuali, obiettive, affidabili e comparabili a livello europeo sul fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze, nonché sulle loro conseguenze. 3. Le informazioni trattate o prodotte, di carattere statistico, documentario e tecnico, hanno lo scopo di contribuire a fornire alla Comunità e agli Stati membri una visione globale del fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze allorquando, nei settori delle rispettive competenze, essi prendono misure o definiscono azioni. La componente statistica di queste informazioni verrà sviluppata, in collaborazione con le autorità statistiche competenti, facendo ricorso ove del caso al programma statistico comunitario al fine di promuovere le sinergie ed evitare le duplicazioni. Si tiene conto anche di altri dati dell'Organizzazione mondiale della sanità e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (l'ONU) disponibili a livello mondiale. 4. Fatto salvo l'articolo 2, lettera d), punto v), l'Osservatorio non può prendere misure che esulino dal campo dell'informazione e del trattamento dell'informazione. 5. L'Osservatorio non raccoglie dati che permettano l'identificazione delle persone o di piccoli gruppi di persone. Esso si astiene da qualsiasi attività di informazione relativa a casi concreti e nominativi. Articolo 2 Funzioni Per raggiungere l'obiettivo di cui all'articolo 1, l'Osservatorio svolge le funzioni seguenti nei settori della propria attività: a) Raccolta e analisi dei dati esistenti i) raccogliere, registrare e analizzare informazioni, compresi i dati frutto di ricerca, comunicati dagli Stati membri nonché i dati provenienti da fonti comunitarie, nazionali non governative e dalle competenti organizzazioni internazionali, compreso l'Ufficio europeo di polizia (Europol); fornire informazioni sulle migliori pratiche negli Stati membri e agevolare lo scambio di tali pratiche tra essi; tale attività di raccolta, di registrazione, di analisi e di informazione riguarda anche i dati relativi alle tendenze emergenti in materia di policonsumo, ivi compreso il consumo combinato di sostanze psicoattive lecite e illecite; ii) effettuare indagini, studi preparatori e di fattibilità, nonché le azioni pilota necessarie allo svolgimento dei propri compiti; organizzare riunioni di esperti e, se del caso, costituire i gruppi di lavoro ad hoc necessari a tal fine; costituire e mettere a disposizione risorse di documentazione scientifica aperte e favorire la promozione delle attività d'informazione; iii) offrire un sistema organizzativo e tecnico capace di fornire informazioni su programmi o azioni simili o complementari negli Stati membri; iv) costituire e coordinare, in consultazione e in cooperazione con le autorità e organizzazioni competenti degli Stati membri, la rete di cui all'articolo 5; v) facilitare gli scambi d'informazione tra i responsabili, i ricercatori, gli specialisti e le persone che si occupano dei problemi legati alla droga nelle organizzazioni governative e non governative; b) Miglioramento della metodologia di confronto dei dati i) assicurare una migliore comparabilità, obiettività e affidabilità dei dati a livello europeo elaborando gli indicatori e i criteri comuni di carattere non vincolante, ma di cui l'Osservatorio può raccomandare il rispetto ai fini di una maggiore coerenza dei metodi di misura utilizzati dagli Stati membri e dalla Comunità; in particolare, l'Osservatorio sviluppa mezzi e strumenti intesi a facilitare il controllo e la valutazione delle politiche nazionali da parte degli Stati membri e il controllo e la valutazione delle politiche dell'Unione da parte della Commissione; ii) facilitare e strutturare lo scambio di informazioni da un punto di vista qualitativo e quantitativo (banche dati); c) diffusione dei dati i) mettere a disposizione della Comunità, degli Stati membri e delle organizzazioni competenti le informazioni da esso prodotte; ii) assicurare l'ampia diffusione del lavoro svolto in ciascuno Stato membro e dalla Comunità stessa, ed eventualmente da paesi terzi o organizzazioni internazionali; iii) assicurare ampia diffusione delle informazioni affidabili non riservate; pubblicare ogni anno, sulla base dei dati raccolti, una relazione sull'evoluzione del fenomeno della droga comprendente dati sulle tendenze emergenti; d) Cooperazione con enti ed organizzazioni europei e internazionali e con paesi terzi i) contribuire a migliorare il coordinamento tra le azioni nazionali e comunitarie nei propri settori di attività; ii) fatti salvi gli obblighi degli Stati membri in materia di trasmissione di informazioni in virtù delle disposizioni delle convenzioni delle Nazioni Unite sulle droghe, promuovere l'integrazione dei dati sulle droghe e sulle tossicodipendenze raccolti negli Stati membri o provenienti dalla Comunità nei programmi internazionali di sorveglianza e di controllo delle droghe, in particolare quelli creati dall'ONU e dalle sue istituzioni specializzate; iii) cooperare attivamente con Europol per ottenere la massima efficacia nel controllo del problema droga; iv) cooperare attivamente con gli organismi e gli enti previsti all'articolo 20; v) su richiesta della Commissione e con l'approvazione del consiglio di amministrazione di cui all'articolo 9, trasmettere il suo know-how ad alcuni paesi terzi quali i paesi candidati o i paesi dei Balcani occidentali e dare un aiuto alla creazione e al potenziamento delle connessioni strutturali con la rete di cui all'articolo 5, oltre che all'istituzione e al consolidamento di punti focali nazionali previsti dallo stesso articolo; e) Obblighi di informazione In generale, ove individui nuovi sviluppi e cambiamenti di tendenza, l'Osservatorio è tenuto ad informarne le competenti autorità degli Stati membri; f) Scambio di informazioni, sistema di allerta precoce e valutazione del rischio in relazione alle nuove sostanze psicoattive i) raccolta, raffronto, analisi e valutazione delle informazioni disponibili fornite dai punti focali nazionali di cui all'articolo 5 e dalle unità nazionali Europol sulle nuove sostanze psicoattive ai sensi dell'articolo 1, punto 4, della decisione quadro 2004/757/GAI del Consiglio ( 1 ) e comunicazione senza indebito ritardo di tali informazioni ai punti focali nazionali, alle unità nazionali Europol e alla Commissione; ii) stesura della relazione iniziale o della relazione iniziale cumulativa a norma dell'articolo 5 ter ; iii) organizzazione della procedura di valutazione del rischio a norma degli articoli 5 quater e 5 quinquies ; iv) monitoraggio, in cooperazione con Europol e con il supporto dei punti focali nazionali di cui all'articolo 5 e delle unità nazionali Europol, di tutte le nuove sostanze psicoattive notificate dagli Stati membri. Articolo 3 Settori prioritari L'obiettivo e le funzioni dell'Osservatorio, quali definiti agli articoli 1 e 2, sono attuati in base all'ordine di priorità riportato nell'allegato I. Articolo 4 Metodo di lavoro 1. L'Osservatorio svolge progressivamente i propri compiti, in funzione degli obiettivi scelti nel quadro dei programmi di lavoro triennali e annuali di cui all'articolo 9, paragrafi 4 e 5 e dei mezzi disponibili. 2. Nell'esercizio delle proprie attività, l'Osservatorio, al fine di evitare sovrapposizioni, tiene conto delle attività già svolte da altre istituzioni e organismi esistenti o di futura creazione, in particolare Europol, e provvede ad apportare loro un valore aggiunto. Articolo 5 Rete europea di informazione sulle droghe e le tossicodipendenze (Reitox) 1. L'Osservatorio dispone della «rete europea di informazione sulle droghe e le tossicodipendenze» (Reitox). Tale rete è formata da un punto focale per ciascuno Stato membro e per ciascun paese che abbia concluso un accordo conformemente all'articolo 21 nonché da un punto focale per la Commissione. La designazione dei punti focali nazionali fa parte della competenza esclusiva degli Stati interessati. 2. I punti focali nazionali costituiscono l'interfaccia tra gli Stati partecipanti e l'Osservatorio. Essi contribuiscono all'elaborazione di indicatori e di dati di base, ivi comprese le linee direttrici per la loro attuazione, in vista della produzione di un'informazione affidabile e comparabile a livello dell'Unione europea. Essi raccolgono ed analizzano in maniera obiettiva a livello nazionale, riunendo esperienze provenienti da settori diversi (sanità, giustizia, forze dell'ordine), in cooperazione con esperti ed organizzazioni nazionali operanti nel contesto della politica in materia di droghe, tutte le informazioni pertinenti relative alle droghe e alle tossicodipendenze, nonché alle politiche e alle soluzioni applicate. In particolare, essi forniscono dati relativi ai cinque indicatori epidemiologici definiti dall'Osservatorio. ————— I punti focali nazionali possono inoltre comunicare all'Osservatorio informazioni relative alle nuove tendenze per quanto concerne il consumo di sostanze psicoattive esistenti e/o di nuove combinazioni di sostanze psicoattive in grado di costituire un pericolo per la salute pubblica, nonché informazioni relative alle misure in materia di sanità pubblica che potrebbero essere adottate. 3. Le autorità nazionali assicurano il funzionamento del loro punto focale per la raccolta e l'analisi delle informazioni a livello nazionale sulla base di direttive adottate insieme all'Osservatorio. 4. I compiti specifici conferiti ai punti focali nazionali figurano nel programma triennale dell'Osservatorio, di cui all'articolo 9, paragrafo 4. 5. L'Osservatorio può, nel pieno rispetto della preminenza dei punti focali nazionali e in stretta collaborazione con essi, far ricorso al consiglio di esperti e a fonti di informazione complementari nel settore delle droghe e delle tossicodipendenze. Articolo 5 bis Scambio di informazioni e sistema di allerta precoce in relazione alle nuove sostanze psicoattive Ciascuno Stato membro provvede affinché i propri punti focali nazionali di cui all'articolo 5 e la propria unità nazionale Europol forniscano tempestivamente e senza indebito ritardo le informazioni disponibili sulle nuove sostanze psicoattive all'Osservatorio e a Europol, tenuto conto del loro rispettivo mandato. Le informazioni riguardano il rilevamento e l'identificazione, il consumo e i modelli di consumo, la fabbricazione, l'estrazione, la distribuzione e i metodi di distribuzione, il traffico e l'uso a fini commerciali, medici e scientifici, i rischi potenziali e quelli riscontrati, di tali sostanze. L'Osservatorio, in collaborazione con Europol, raccoglie, raffronta, analizza e valuta le informazioni e le comunica tempestivamente ai punti focali nazionali e alle unità nazionali Europol, nonché alla Commissione, al fine di fornire loro le informazioni necessarie per un'allerta precoce e consentire all'Osservatorio di redigere la relazione iniziale o la relazione iniziale cumulativa a norma dell'articolo 5 ter . Articolo 5 ter Relazione iniziale 1. Se, a parere dell'Osservatorio, della Commissione o della maggioranza degli Stati membri, le informazioni condivise riguardanti una nuova sostanza psicoattiva, raccolte a norma dell'articolo 5 bis in uno o più Stati membri, destano la preoccupazione che la nuova sostanza psicoattiva possa comportare rischi sociali o per la salute a livello dell'Unione, l'Osservatorio redige una relazione iniziale sulla nuova sostanza psicoattiva. Ai fini del presente paragrafo, gli Stati membri informano la Commissione e gli altri Stati membri della loro volontà di redigere una relazione iniziale. Qualora sia raggiunta la maggioranza degli Stati membri, la Commissione incarica in tal senso l'Osservatorio e ne informa gli Stati membri. 2. La relazione iniziale contiene una prima indicazione di quanto segue: a) la natura, il numero e la portata degli incidenti da cui emergono problemi sociali e per la salute ai quali può potenzialmente essere associata la nuova sostanza psicoattiva e i modelli di consumo della nuova sostanza psicoattiva; b) la descrizione chimica e fisica della nuova sostanza psicoattiva e dei metodi e dei precursori utilizzati per la sua fabbricazione o estrazione; c) la descrizione farmacologica e tossicologica della nuova sostanza psicoattiva; d) la partecipazione di gruppi criminali alla fabbricazione o distribuzione della nuova sostanza psicoattiva. La relazione iniziale contiene altresì: a) informazioni circa l'uso umano e veterinario della nuova sostanza psicoattiva, anche come sostanza attiva di un medicinale per uso umano o di un medicinale veterinario; b) informazioni sull'uso commerciale e industriale della nuova sostanza psicoattiva, sulla portata di tale uso, nonché sul suo uso a fini di ricerca e sviluppo scientifici; c) informazioni indicanti se la nuova sostanza psicoattiva è oggetto di misure restrittive negli Stati membri; d) informazioni indicanti se la nuova sostanza psicoattiva è attualmente, o è stata, oggetto di valutazione nell'ambito del sistema istituito dalla convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, come modificata dal protocollo del 1972, e dalla convenzione sulle sostanze psicotrope del 1971 (sistema delle Nazioni Unite); e) altre informazioni pertinenti, ove disponibili. 3. Ai fini della relazione iniziale, l'Osservatorio utilizza le informazioni a sua disposizione. 4. Se lo ritiene necessario, l'Osservatorio chiede ai punti focali nazionali di cui all'articolo 5 di fornire informazioni supplementari sulla nuova sostanza psicoattiva. I punti focali nazionali forniscono tali informazioni entro due settimane dal ricevimento della richiesta. 5. L'Osservatorio chiede senza indebito ritardo all'Agenzia europea per i medicinali di indicare se, a livello dell'Unione o a livello nazionale, la nuova sostanza psicoattiva è una sostanza attiva di: a) un medicinale per uso umano o di un medicinale veterinario che ha ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio a norma della direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( 2 ), della direttiva 2001/82/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( 3 ), o del regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 4 ); b) un medicinale per uso umano o un medicinale veterinario per il quale è stata richiesta l'autorizzazione all'immissione in commercio; c) un medicinale per uso umano o un medicinale veterinario la cui autorizzazione all'immissione in commercio è stata sospesa dall'autorità competente; d) un medicinale per uso umano non autorizzato a norma dell'articolo 5 della direttiva 2001/83/CE o un medicinale veterinario preparato estemporaneamente da una persona autorizzata secondo il diritto nazionale, a norma dell'articolo 10, paragrafo 1, lettera c), della direttiva 2001/82/CE; e) un medicinale in fase di sperimentazione, come definito all'articolo 2, lettera d), della direttiva 2001/20/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( 5 ). Se le informazioni si riferiscono ad autorizzazioni all'immissione in commercio rilasciate dagli Stati membri, gli Stati membri interessati forniscono tali informazioni all'Agenzia europea per i medicinali, qualora la stessa ne faccia richiesta. 6. L'Osservatorio chiede senza indebito ritardo a Europol di fornire informazioni sulla partecipazione di gruppi criminali alla fabbricazione, alla distribuzione e ai metodi di distribuzione, nonché al traffico della nuova sostanza psicoattiva, e a qualsiasi suo impiego. 7. L'Osservatorio chiede senza indebito ritardo all'Agenzia europea per le sostanze chimiche, al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie e all'Autorità europea per la sicurezza alimentare di fornire le informazioni e i dati a loro disposizione sulla nuova sostanza psicoattiva. 8. Le modalità di collaborazione tra l'Osservatorio e gli enti e le agenzie di cui ai paragrafi 5, 6 e 7 del presente articolo sono disciplinate da accordi. Tali accordi sono conclusi in conformità dell'articolo 20, secondo comma. 9. L'Osservatorio rispetta le condizioni relative all'uso delle informazioni che gli sono comunicate, comprese le condizioni relative all'accesso ai documenti, alla sicurezza delle informazioni e dei dati, nonché alla protezione dei dati riservati, compresi i dati sensibili e le informazioni commerciali riservate. 10. L'Osservatorio trasmette la relazione iniziale alla Commissione e agli Stati membri entro cinque settimane dalle richieste di informazioni di cui ai paragrafi 5, 6 e 7. 11. Qualora raccolga informazioni su diverse nuove sostanze psicoattive che ritenga avere struttura chimica simile, l'Osservatorio presenta alla Commissione e agli Stati membri singole relazioni iniziali o relazioni iniziali cumulative che trattano diverse nuove sostanze psicoattive, purché le caratteristiche di ciascuna nuova sostanza psicoattiva siano chiaramente individuate, entro sei settimane dalle richieste di informazioni di cui ai paragrafi 5, 6 e 7. Articolo 5 quater Procedura di valutazione del rischio e relazione 1. Entro due settimane dal ricevimento della relazione iniziale di cui all'articolo 5 ter , paragrafo 10, la Commissione può chiedere all'Osservatorio di valutare i rischi potenziali che la nuova sostanza psicoattiva presenta e di elaborare una relazione di valutazione del rischio, qualora nella relazione iniziale vi siano indicazioni per ritenere che la sostanza possa comportare gravi rischi per la salute pubblica e, se del caso, gravi rischi sociali. La valutazione del rischio è svolta dal comitato scientifico. 2. Entro due settimane dal ricevimento della relazione iniziale cumulativa di cui all'articolo 5 ter , paragrafo 11, la Commissione può chiedere all'Osservatorio di valutare i rischi potenziali che le diverse nuove sostanze psicoattive con una struttura chimica simile presentano e di elaborare una relazione cumulativa di valutazione del rischio, qualora nella relazione iniziale cumulativa ci siano indicazioni che facciano ritenere che tali sostanze possano comportare gravi rischi per la salute pubblica e, se del caso, gravi rischi sociali. La valutazione cumulativa del rischio è svolta dal comitato scientifico. 3. La relazione di valutazione del rischio o la relazione cumulativa di valutazione del rischio contiene: a) le informazioni disponibili sulle proprietà chimiche e fisiche della nuova sostanza psicoattiva e sui metodi e sui precursori utilizzati per la sua fabbricazione o estrazione; b) le informazioni disponibili sulle proprietà farmacologiche e tossicologiche della nuova sostanza psicoattiva; c) un'analisi dei rischi per la salute associati alla nuova sostanza psicoattiva, in particolare per quanto riguarda la tossicità acuta e cronica, i rischi di abuso, la potenzialità di indurre dipendenza e gli effetti fisici, mentali e comportamentali; d) un'analisi dei rischi sociali associati alla nuova sostanza psicoattiva, in particolare le conseguenze per l'interazione sociale, l'ordine pubblico e le attività criminali, nonché la partecipazione di gruppi criminali alla fabbricazione, alla distribuzione e ai metodi di distribuzione, nonché al traffico della nuova sostanza psicoattiva; e) le informazioni disponibili sulla portata e sui modelli di consumo della nuova sostanza psicoattiva, nonché sulla sua disponibilità e potenzialità di diffusione all'interno dell'Unione; f) le informazioni disponibili circa l'uso commerciale e industriale della nuova sostanza psicoattiva, sulla portata di tale uso, nonché sul suo utilizzo a fini di ricerca e sviluppo scientifici; g) altre informazioni pertinenti, ove disponibili. 4. Il comitato scientifico valuta i rischi che la nuova sostanza psicoattiva o il gruppo di nuove sostanze psicoattive presentano. Il comitato scientifico può essere allargato se ritenuto necessario dal direttore, sentito il parere del presidente del comitato scientifico, includendovi esperti nei settori scientifici pertinenti al fine di garantire una valutazione equilibrata dei rischi presentati dalla nuova sostanza psicoattiva. Il direttore nomina tali esperti sulla base di un elenco di esperti approvato ogni tre anni dal consiglio di amministrazione. La Commissione, l'Osservatorio, Europol e l'Agenzia europea per i medicinali hanno ciascuno il diritto di designare due osservatori. 5. Il comitato scientifico svolge la valutazione del rischio sulla base delle informazioni disponibili e di ogni altra prova scientifica pertinente. Il comitato tiene conto di tutti i pareri espressi dai suoi membri. L'Osservatorio organizza la procedura di valutazione del rischio, compresa l'individuazione delle future esigenze informative e degli studi pertinenti. 6. L'Osservatorio trasmette la relazione di valutazione del rischio o la valutazione cumulativa del rischio alla Commissione e agli Stati membri entro sei settimane dal ricevimento della richiesta della Commissione di redigere una relazione di valutazione del rischio. 7. Su richiesta debitamente motivata dell'Osservatorio, la Commissione può prorogare il periodo per completare la valutazione del rischio o la valutazione cumulativa del rischio per consentire ricerche e raccolta di dati supplementari. Tale richiesta contiene informazioni sul periodo di tempo necessario per completare la valutazione del rischio o la valutazione cumulativa del rischio. Articolo 5 quinquies Esclusione dalla valutazione del rischio 1. La valutazione del rischio è esclusa se la nuova sostanza psicoattiva è in fase di valutazione avanzata nel sistema delle Nazioni Unite, in particolare se il comitato di esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla dipendenza da sostanze stupefacenti ha pubblicato la sua analisi critica e una raccomandazione scritta in merito, salvo che vi siano sufficienti dati e informazioni disponibili che suggeriscano la necessità di una relazione di valutazione del rischio a livello dell'Unione, i cui motivi sono indicati nella relazione iniziale. 2. La valutazione del rischio è esclusa se, a seguito di una valutazione nel sistema delle Nazioni Unite, è stato deciso di non includere la nuova sostanza psicoattiva in uno degli elenchi della convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, come modificata dal protocollo del 1972, o della convenzione sulle sostanze psicotrope del 1971, salvo che vi siano sufficienti dati e informazioni disponibili che suggeriscano la necessità di una relazione di valutazione del rischio a livello dell'Unione, i cui motivi sono indicati nella relazione iniziale. 3. La valutazione del rischio è esclusa nel caso in cui la nuova sostanza psicoattiva sia una sostanza attiva: a) di un medicinale per uso umano o di un medicinale veterinario che ha ottenuto l'autorizzazione all'immissione in commercio; b) di un medicinale per uso umano o di un medicinale veterinario per il quale è stata richiesta l'autorizzazione all'immissione in commercio; c) di un medicinale per uso umano o di un medicinale veterinario la cui autorizzazione all'immissione in commercio è stata sospesa dall'autorità competente; d) di un medicinale in fase di sperimentazione, come definito all'articolo 2, lettera d), della direttiva2001/20/EC. Articolo 6 Protezione e riservatezza dei dati 1. I dati relativi alle droghe e alle tossicodipendenze forniti all'Osservatorio o da esso comunicati possono essere pubblicati, fatto salvo il rispetto delle regole comunitarie e nazionali relative alla diffusione e alla riservatezza delle informazioni. I dati di carattere personale non possono essere pubblicati né essere resi accessibili al pubblico. Gli Stati membri e i punti focali nazionali non sono obbligati a fornire informazioni classificate come riservate dal loro diritto nazionale. 2. All'Osservatorio si applica il regolamento (CE) n. 45/2001. Articolo 7 Accesso ai documenti 1. Il regolamento (CE) n. 1049/2001 si applica ai documenti in possesso dell'Osservatorio. 2. Il consiglio di amministrazione di cui all'articolo 9 adotta le modalità pratiche di applicazione del regolamento (CE) n. 1049/2001. 3. Le decisioni adottate dall'Osservatorio a norma dell'articolo 8 del regolamento (CE) n. 1049/2001 possono costituire oggetto di denuncia presso il mediatore o di ricorso giurisdizionale dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee alle condizioni previste rispettivamente dagli articoli 195 e 230 del trattato. Articolo 8 Capacità giuridica e sede 1. L'Osservatorio ha personalità giuridica. In ciascuno degli Stati membri, esso ha la più ampia capacità giuridica riconosciuta alle persone giuridiche dalle legislazioni nazionali; esso può in particolare acquistare o alienare beni immobili e mobili e stare in giudizio. 2. L'Osservatorio ha sede a Lisbona. Articolo 9 Consiglio di amministrazione 1. L'Osservatorio ha un consiglio di amministrazione composto da un rappresentante di ogni Stato membro, da due rappresentanti della Commissione, da due esperti indipendenti particolarmente competenti in materia di droghe, designati dal Parlamento europeo, nonché da un rappresentante di ciascun paese che ha concluso un accordo ai sensi dell'articolo 21. Ogni membro del consiglio di amministrazione dispone di un voto ad eccezione dei membri rappresentanti dei paesi che hanno concluso accordi ai sensi dell'articolo 21, che non hanno diritto di voto. Le decisioni del consiglio di amministrazione sono prese alla maggioranza di due terzi dei membri con diritto di voto, ad eccezione dei casi previsti al paragrafo 6 del presente articolo e all'articolo 20. Ogni membro del consiglio di amministrazione può essere assistito o sostituito da un supplente; in assenza del titolare che dispone del diritto di voto, il supplente può esercitare tale diritto. Il consiglio di amministrazione può invitare, come osservatori senza diritto di voto, rappresentanti delle organizzazioni internazionali con cui l'Osservatorio coopera a norma dell'articolo 20. 2. Il presidente e il vicepresidente del consiglio di amministrazione sono eletti fra e dai membri dello stesso per un triennio; il loro mandato è rinnovabile una volta. Il presidente e il vicepresidente hanno il diritto di partecipare alla votazione. Il consiglio di amministrazione stabilisce il proprio regolamento interno. 3. Il consiglio di amministrazione si riunisce su convocazione del presidente. Esso tiene una riunione ordinaria almeno una volta all'anno. Il direttore dell'Osservatorio, come stabilito all'articolo 11, partecipa alle riunioni del consiglio di amministrazione senza diritto di voto e svolge, a norma dell'articolo 11, paragrafo 3, le funzioni di segretariato del consiglio di amministrazione. 4. Il consiglio di amministrazione adotta un programma di lavoro triennale sulla base di un progetto presentato dal direttore, previa consultazione del comitato scientifico di cui all'articolo 13 e previo parere della Commissione, e lo trasmette al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione. 5. Nel quadro del programma di lavoro triennale, il consiglio di amministrazione adotta ogni anno il programma di lavoro annuale dell'Osservatorio sulla base di un progetto presentato dal direttore, previa consultazione del comitato scientifico e previo parere della Commissione. Tale programma di lavoro è trasmesso al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Commissione. Esso può essere modificato nel corso dell'anno secondo la medesima procedura. 6. Qualora la Commissione esprima il proprio disaccordo con il programma di lavoro triennale o annuale, tali programmi vengono adottati dal consiglio di amministrazione a maggioranza dei tre quarti dei membri con diritto di voto. 7. Il consiglio di amministrazione adotta una relazione annuale sulle attività dell'Osservatorio e la comunica, entro il 15 giugno di ogni anno, al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Commissione, alla Corte dei conti e agli Stati membri. 8. L'Osservatorio trasmette ogni anno all'autorità di bilancio qualsiasi informazione utile riguardante i risultati delle procedure di valutazione. Articolo 10 Comitato esecutivo 1. Il consiglio di amministrazione è assistito da un comitato esecutivo. Il comitato esecutivo è composto dal presidente e dal vicepresidente del consiglio di amministrazione, da altri due membri del consiglio di amministrazione in rappresentanza degli Stati membri e nominati dal consiglio di amministrazione stesso e da due rappresentanti della Commissione. Il direttore partecipa alle riunioni del comitato esecutivo. 2. Il comitato esecutivo si riunisce almeno due volte all'anno e ogni qualvolta necessario, per preparare le decisioni del consiglio di amministrazione e assistere e consigliare il direttore. Esso delibera a nome del consiglio di amministrazione sulle questioni previste dal regolamento finanziario adottato a norma dell'articolo 15, paragrafo 10 e non riservate al consiglio di amministrazione ai sensi del presente regolamento. Le sue decisioni sono adottate per consenso. Articolo 11 Direttore 1. L'Osservatorio è posto sotto la direzione di un direttore nominato dal consiglio di amministrazione su proposta della Commissione per un mandato di cinque anni, rinnovabile. 2. Anteriormente alla nomina per il primo di un massimo di due mandati, il candidato designato dal consiglio di amministrazione per il posto di direttore è invitato senza indugio a fare una dichiarazione davanti al Parlamento europeo e a rispondere alle domande poste dai membri di questa istituzione. 3. Il direttore è responsabile: a) dell'elaborazione e dell'esecuzione delle decisioni e dei programmi approvati dal consiglio di amministrazione, b) dell'ordinaria amministrazione, c) della preparazione dei programmi di lavoro dell'Osservatorio, d) della preparazione del progetto di stato di previsione delle entrate e delle spese e dell'esecuzione del bilancio dell'Osservatorio, e) della preparazione e della pubblicazione delle relazioni previste dal presente regolamento, f) della gestione di tutte le questioni riguardanti il personale, in particolare l'esercizio dei poteri conferiti all'autorità che ha il potere di nomina, g) della definizione della struttura organizzativa dell'Osservatorio e della sua presentazione al consiglio di amministrazione per approvazione, h) dell'esecuzione delle funzioni di cui agli articoli 1 e 2, i) della valutazione periodica dei lavori dell'Osservatorio. 4. Il direttore rende conto della propria gestione al consiglio di amministrazione. 5. Il direttore ha la rappresentanza legale dell'Osservatorio. Articolo 12 Audizione del direttore e del presidente del consiglio di amministrazione davanti al Parlamento europeo Il direttore presenta al Parlamento europeo, con cadenza annuale, la relazione generale sulle attività dell'Osservatorio. Il Parlamento europeo può inoltre chiedere l'audizione del direttore e del presidente del consiglio di amministrazione in merito a questioni connesse alle attività dell'Osservatorio. Articolo 13 Comitato scientifico 1. Il consiglio di amministrazione e il direttore sono assistiti da un comitato scientifico incaricato di emettere un parere, nei casi previsti dal presente regolamento, su qualsiasi questione scientifica relativa alle attività dell'Osservatorio sottopostagli dal consiglio di amministrazione o dal direttore. I pareri del comitato scientifico vengono pubblicati. 2. Il comitato scientifico è composto da un massimo di quindici scienziati di chiara fama nominati, in ragione della loro eccellenza scientifica e della loro indipendenza, dal consiglio di amministrazione, a seguito della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea di un invito a manifestare interesse. La procedura di selezione assicura che i campi di specializzazione dei membri del comitato scientifico coprano i più rilevanti tra i settori scientifici legati ai problemi delle droghe e delle tossicodipendenze. I membri del comitato scientifico sono nominati a titolo personale e forniscono il loro parere in piena indipendenza rispetto agli Stati membri e alle istituzioni comunitarie. Il comitato scientifico tiene conto delle varie posizioni espresse nelle perizie effettuate a livello nazionale, ove disponibili, prima di emettere un parere. Ai fini della valutazione dei rischi presentati dalla nuova sostanza psicoattiva o dal gruppo di nuove sostanze psicoattive, il comitato scientifico può essere allargato in base alla procedura di cui all'articolo 5 quater , paragrafo 4. 3. Il mandato dei membri del comitato scientifico ha la durata di tre anni ed è rinnovabile. 4. Il comitato scientifico elegge il proprio presidente per un periodo di tre anni. Esso è convocato dal proprio presidente almeno una volta all'anno. Articolo 14 Formazione del bilancio 1. Tutte le entrate e le spese dell'Osservatorio formano oggetto di previsioni per ciascun esercizio finanziario, che coincide con l'anno civile, e sono iscritte nel bilancio dell'Osservatorio. 2. Il bilancio dell'Osservatorio è in pareggio in entrate e spese. 3. Le entrate dell'Osservatorio comprendono, a prescindere da altre risorse, un contributo della Comunità iscritto nel bilancio generale dell'Unione europea (sezione «Commissione»), i pagamenti ricevuti come corrispettivo di servizi resi e gli eventuali contributi finanziari delle organizzazioni o enti e dei paesi terzi di cui rispettivamente agli articoli 20 e 21. 4. Le spese dell'Osservatorio comprendono in particolare: a) le retribuzioni del personale, le spese amministrative e di infrastruttura, le spese d'esercizio; b) le spese di sostegno ai punti focali della Reitox. 5. Ogni anno, il consiglio di amministrazione adotta, sulla base di un progetto stabilito dal direttore, lo stato di previsione delle entrate e delle spese dell'Osservatorio per l'esercizio finanziario successivo. Il consiglio di amministrazione trasmette alla Commissione lo stato di previsione, accompagnato da un progetto di tabella dell'organico e dal programma di lavoro dell'Osservatorio, entro il 31 marzo. La Commissione trasmette lo stato di previsione al Parlamento europeo e al Consiglio (di seguito denominati «l'autorità di bilancio») insieme al progetto preliminare di bilancio generale dell'Unione europea. 6. Sulla base dello stato di previsione, la Commissione iscrive le stime per quanto concerne la tabella dell'organico e l'importo della sovvenzione a carico del bilancio generale nel progetto preliminare di bilancio generale dell'Unione europea che essa presenta all'autorità di bilancio conformemente all'articolo 272 del trattato. 7. L'autorità di bilancio autorizza gli stanziamenti a titolo della sovvenzione destinata all'Osservatorio e adotta la tabella dell'organico dell'Osservatorio. 8. Il consiglio di amministrazione adotta il bilancio dell'Osservatorio. Esso diventa definitivo dopo l'adozione definitiva del bilancio generale dell'Unione europea. Se necessario, è adeguato di conseguenza. 9. Il consiglio di amministrazione comunica quanto prima all'autorità di bilancio la propria intenzione di realizzare qualsiasi progetto che possa avere incidenze finanziarie significative sul finanziamento del bilancio, segnatamente i progetti di natura immobiliare, quali l'affitto o l'acquisto di edifici. Esso ne informa la Commissione. Qualora un ramo dell'autorità di bilancio comunichi che intende emettere un parere, esso lo trasmette al consiglio di amministrazione entro sei settimane dalla notifica del progetto. Articolo 15 Esecuzione del bilancio 1. Il direttore cura l'esecuzione del bilancio dell'Osservatorio. 2. Entro il 1 o marzo successivo alla chiusura dell'esercizio finanziario, il contabile dell'Osservatorio comunica i conti provvisori, insieme alla relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio, al contabile della Commissione, il quale procede al consolidamento dei conti provvisori delle istituzioni e degli organismi decentrati ai sensi dell'articolo 128 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee ( 6 ) (nel prosieguo: il «regolamento finanziario generale»). 3. Entro il 31 marzo successivo alla chiusura dell'esercizio finanziario, il contabile della Commissione trasmette i conti provvisori dell'Osservatorio, insieme alla relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio, alla Corte dei conti. La relazione sulla gestione finanziaria e di bilancio dell'esercizio viene trasmessa anche al Parlamento europeo e al Consiglio. 4. Al ricevimento delle osservazioni formulate dalla Corte dei conti in merito ai conti provvisori dell'Osservatorio, ai sensi delle disposizioni dell'articolo 129 del regolamento finanziario generale, il direttore stabilisce i conti definitivi dell'Osservatorio, sotto la propria responsabilità, e li trasmette per parere al consiglio di amministrazione. 5. Il consiglio di amministrazione formula un parere sui conti definitivi dell'Osservatorio. 6. Entro il 1 o luglio successivo alla chiusura dell'esercizio, il direttore trasmette i conti definitivi, accompagnati dal parere del consiglio di amministrazione, al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti. I conti definitivi vengono pubblicati. 7. Entro il 30 settembre, il direttore dell'Osservatorio invia alla Corte dei conti una risposta alle osservazioni di quest'ultima. Trasmette tale risposta anche al consiglio di amministrazione. 8. Il direttore presenta al Parlamento europeo, su richiesta di quest'ultimo e conformemente ai termini previsti dall'articolo 146, paragrafo 3, del regolamento finanziario generale, tutte le informazioni necessarie al corretto svolgimento della procedura di discarico per l'esercizio in oggetto. 9. Il Parlamento europeo, su raccomandazione del Consiglio che delibera a maggioranza qualificata, dà discarico al direttore, anteriormente al 30 aprile dell'anno N + 2, dell'esecuzione del bilancio dell'esercizio N. 10. Il regolamento finanziario applicabile all'Osservatorio è adottato dal consiglio di amministrazione previa consultazione della Commissione. Può discostarsi dal regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione ( 7 ), che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all'articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 solo se lo richiedono esigenze specifiche di funzionamento dell'Osservatorio e previo accordo della Commissione. Articolo 16 Lotta contro la frode 1. Ai fini della lotta contro la frode, la corruzione ed ogni altra attività illecita che lede gli interessi finanziari delle Comunità, si applicano integralmente all'Osservatorio le disposizioni del regolamento (CE) n. 1073/1999. 2. Le decisioni di finanziamento e gli accordi e strumenti di esecuzione che ne derivano prevedono espressamente che la Corte dei Conti e l'OLAF possano, se del caso, effettuare controlli in loco presso i beneficiari dei crediti dell'Osservatorio. Articolo 17 Privilegi e immunità Il protocollo sui privilegi e sulle immunità delle Comunità europee è applicabile all'Osservatorio. Articolo 18 Statuto del personale Al personale dell'Osservatorio si applicano lo statuto dei funzionari delle Comunità europee, il regime applicabile agli altri agenti delle Comunità europee e le regole adottate congiuntamente dalle istituzioni comunitarie per l'applicazione degli stessi. L'assunzione presso l'Osservatorio di personale di paesi terzi a seguito della conclusione degli accordi di cui all'articolo 21 deve essere in ogni caso conforme allo statuto dei funzionari e al regime di cui al paragrafo 1 del presente articolo. L'Osservatorio esercita nei confronti del proprio personale i poteri devoluti all'autorità investita del potere di nomina. Il consiglio di amministrazione approva, di concerto con la Commissione, le opportune modalità di applicazione, a norma dell'articolo 110 dello statuto dei funzionari e del regime di cui al paragrafo 1. Il consiglio di amministrazione può adottare disposizioni che consentano di assumere esperti nazionali distaccati dagli Stati membri presso l'Osservatorio. Articolo 19 Responsabilità 1. La responsabilità contrattuale dell'Osservatorio è regolata dalla legge applicabile al contratto in causa. La Corte di giustizia è competente a decidere in virtù di una clausola compromissoria contenuta in un contratto concluso dall'Osservatorio. 2. In materia di responsabilità extracontrattuale, l'Osservatorio deve risarcire, conformemente ai principi generali comuni ai diritti degli Stati membri, i danni cagionati da esso o dai propri agenti nell'esercizio delle loro funzioni. La Corte di giustizia è competente a pronunciarsi sulle controversie in materia risarcitoria. 3. La responsabilità personale degli agenti nei confronti dell'Osservatorio è regolata dalle disposizioni applicabili al personale dell'Osservatorio. Articolo 20 Cooperazione con altre organizzazioni o altri enti Fatti salvi i collegamenti che la Commissione può assicurare in conformità dell'articolo 302 del trattato, l'Osservatorio ricerca attivamente la cooperazione delle organizzazioni internazionali e di altri enti, governativi o non governativi, segnatamente europei, competenti in materia di droga. Tale cooperazione deve essere fondata su accordi conclusi con le autorità e le organizzazioni menzionate nel primo comma. Tali accordi sono adottati dal consiglio di amministrazione sulla base di un progetto presentato dal direttore e previo parere della Commissione. Qualora la Commissione non approvi gli accordi suddetti, essi sono adottati dal consiglio d'amministrazione a maggioranza dei tre quarti dei membri con diritto di voto. Articolo 21 Partecipazione di paesi terzi L'Osservatorio è aperto alla partecipazione dei paesi terzi che condividono l'interesse della Comunità e dei suoi Stati membri per gli obiettivi e le realizzazioni dell'Osservatorio, in forza di accordi stipulati tra i medesimi e la Comunità in base all'articolo 300 del trattato. Articolo 22 Competenza della Corte di giustizia La Corte di giustizia è competente a pronunciarsi sui ricorsi proposti contro l'Osservatorio, ai sensi dell'articolo 230 del trattato. Articolo 23 Relazione di valutazione La Commissione avvia una valutazione esterna dell'Osservatorio ogni sei anni, per farla coincidere con il completamento di due dei programmi di lavoro triennali dello stesso. Tale valutazione deve includere anche il sistema Reitox. La Commissione trasmette la relazione di valutazione al Parlamento europeo, al Consiglio e al consiglio di amministrazione. In questo contesto la Commissione presenta, ove del caso, una proposta di revisione delle disposizioni del presente regolamento alla luce dell'evolversi della situazione delle agenzie di regolazione, secondo la procedura prevista all'articolo 251 del trattato. Articolo 24 Abrogazione Il regolamento (CEE) n. 302/93 è abrogato. I riferimenti al regolamento abrogato si intendono fatti al presente regolamento e devono leggersi in base alla tabella di corrispondenza di cui all'allegato III. Articolo 25 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. ALLEGATO I A. I lavori dell'Osservatorio sono svolti nel rispetto delle competenze proprie della Comunità e dei suoi Stati membri in materia di droghe, come definite dal trattato. Essi riguardano i vari aspetti del fenomeno delle droghe e delle tossicodipendenze, nonché le risposte che vi sono date. In proposito, l'Osservatorio si lascia guidare dalle strategie e dai piani di azione in materia di droga adottati dall'Unione europea. I settori prioritari dell'Osservatorio sono i seguenti: 1) il monitoraggio dello stato del fenomeno delle droghe, attraverso, in particolare, indicatori epidemiologici o di altro tipo ed il monitoraggio delle tendenze emergenti, segnatamente in materia di policonsumo; 2) il controllo delle risposte date ai problemi legati alla droga e la fornitura di informazioni sulle migliori pratiche negli Stati membri nonché l'agevolazione dello scambio di tali pratiche tra essi; 3) la valutazione dei rischi delle nuove sostanze psicoattive e l'allestimento di un sistema di allarme rapido relativo al consumo di queste sostanze, nonché alle nuove modalità di consumo delle sostanze psicoattive esistenti; 4) l'elaborazione di mezzi e strumenti intesi a facilitare il controllo e la valutazione delle politiche nazionali da parte degli Stati membri e il controllo e la valutazione delle politiche dell'Unione europea da parte della Commissione. B. La Commissione mette a disposizione dell'Osservatorio, a fini di divulgazione, le informazioni e i dati statistici di cui dispone in virtù delle proprie competenze. ALLEGATO II REGOLAMENTO ABROGATO E SUCCESSIVE MODIFICHE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regolamento (CEE) n.&#160;302/93 del Consiglio</p></td><td><p>GU&#160;L&#160;36 del 12.2.1993, pag.&#160;1.</p></td></tr><tr><td><p>Regolamento (CE) n.&#160;3294/94 del Consiglio</p></td><td><p>GU&#160;L&#160;341 del 30.12.1994, pag.&#160;7.</p></td></tr><tr><td><p>Regolamento (CE) n.&#160;2220/2000 del Consiglio</p></td><td><p>GU&#160;L&#160;253 del 7.10.2000, pag.&#160;1.</p></td></tr><tr><td><p>Regolamento (CE) n.&#160;1651/2003 del Consiglio</p></td><td><p>GU&#160;L&#160;245 del 29.9.2003, pag. 30.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO III TABELLA DI CORRISPONDENZA <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Regolamento (CEE) n.&#160;302/93 del Consiglio</p></td><td><p>Presente regolamento</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;1</p></td><td><p>Articolo&#160;1</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;1, paragrafo&#160;3, seconda e terza frase</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera A, introduzione</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera a), introduzione</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera A, punto&#160;1</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera a), punto&#160;i), prima frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera a), punto&#160;i), seconda e terza frase</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera A, punti da 2 a 5</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera a), punti da ii) a v)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera B, introduzione</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera b), introduzione</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera B, punto&#160;6, prima frase</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera b), punto&#160;i), prima frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera b), punto&#160;i), seconda frase</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera B, punto&#160;7</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera b), punto&#160;ii)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera C, introduzione</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera c), introduzione</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera C, punti da 8 a 10</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera c), punti da i) a iii)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera D, introduzione</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera d), introduzione</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2, lettera D, punti da 11 a 13</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera d), punti&#160;i), ii) e&#160;iv)</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera d), punti&#160;iii) e&#160;v)</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;2, lettera e)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;3</p></td><td><p>Articolo&#160;4</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;4</p></td><td><p>Articolo&#160;3</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;5, paragrafo&#160;1</p></td><td><p>Articolo&#160;5, paragrafo&#160;1</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;5, paragrafi&#160;2, 3 e&#160;4</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;5, paragrafo&#160;4</p></td><td><p>Articolo&#160;5, paragrafo&#160;5</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;6, paragrafi&#160;2 e&#160;3</p></td><td><p>Articolo&#160;6, paragrafo&#160;1</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;6, paragrafo&#160;2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;6 bis</p></td><td><p>Articolo&#160;7</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;7</p></td><td><p>Articolo&#160;8</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;8, titolo</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;8, paragrafo&#160;2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;8, paragrafo&#160;1</p></td><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;1, primo, quarto e quinto comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;8, paragrafo&#160;2</p></td><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;1, secondo e terzo comma</p><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;2</p><p>Articolo&#160;9 paragrafo&#160;3, seconda frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;3, prima e terza frase</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;8, paragrafo&#160;3</p></td><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;4</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;8, paragrafo&#160;4</p></td><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;5, prima e terza frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;5, seconda frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;6</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;8, paragrafi&#160;5 e&#160;6</p></td><td><p>Articolo&#160;9, paragrafi&#160;7 e&#160;8</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;10</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;1, primo comma</p></td><td><p>Articolo&#160;11, paragrafo&#160;1</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;11, paragrafo&#160;2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;1, secondo comma</p></td><td><p>Articolo&#160;11, paragrafo&#160;3</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;1, secondo comma, dal primo al sesto trattino</p></td><td><p>Articolo&#160;11, paragrafo&#160;3, lettere da a) a f), prima frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;11, paragrafo&#160;3, lettera f), seconda frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;11, paragrafo&#160;3, lettera g)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;9, paragrafo&#160;1, secondo comma, settimo trattino</p></td><td><p>Articolo&#160;11, paragrafo&#160;3, lettera h)</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;11, paragrafo&#160;3, lettera i)</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;9, paragrafi&#160;2 e&#160;3</p></td><td><p>Articolo&#160;11, paragrafi&#160;4 e&#160;5</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;12</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;10, paragrafo&#160;1,</p></td><td><p>Articolo&#160;13, paragrafo&#160;1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;10, paragrafo&#160;2</p></td><td><p>Articolo&#160;13, paragrafo&#160;2, primo e quarto comma</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;13, paragrafo&#160;2, secondo e terzo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;10, paragrafi&#160;3, 4 e&#160;5</p></td><td><p>Articolo&#160;13, paragrafi&#160;3 e&#160;4</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;11, paragrafi da 1 a 6</p></td><td><p>Articolo&#160;14, paragrafi da 1 a 5</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;11, paragrafi da 7 a 10</p></td><td><p>Articolo&#160;14, paragrafi da 6 a 9</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;11 bis, paragrafi da 1 a 5</p></td><td><p>Articolo&#160;15, paragrafi da 1 a 5</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;11 bis, paragrafi&#160;6 e&#160;7</p></td><td><p>Articolo&#160;15, paragrafo&#160;6</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;11 bis, paragrafi da 8 a 11</p></td><td><p>Articolo&#160;15, paragrafi da 7 a 10</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;16</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;12</p></td><td><p>Articolo&#160;20</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;20, secondo comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;13, paragrafo&#160;1</p></td><td><p>Articolo&#160;21</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;13, paragrafo&#160;2</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;14</p></td><td><p>Articolo&#160;17</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;15</p></td><td><p>Articolo&#160;18, primo, terzo e quarto comma</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;18, secondo e quinto comma</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;16</p></td><td><p>Articolo&#160;19</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;17</p></td><td><p>Articolo&#160;22</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;18</p></td><td><p>Articolo&#160;23, primo comma, prima e terza frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;23, primo comma, seconda frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;23, secondo comma</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo&#160;24</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;19</p></td><td><p>Articolo&#160;25</p></td></tr><tr><td><p>Allegato, lettera A, primo comma</p></td><td><p>Allegato&#160;I, lettera A, primo comma, prima frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato&#160;I, lettera A, primo comma, seconda e terza frase</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato&#160;I, lettera A, secondo comma, punti da 1) a 4)</p></td></tr><tr><td><p>Allegato, lettera A, secondo comma, punti da 1) a 5)</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Allegato, lettera B</p></td><td><p>Allegato&#160;I, lettera B</p></td></tr><tr><td><p>Allegato, lettera C</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato&#160;II</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato&#160;III</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Decisione quadro 2004/757/GAI del Consiglio, del 25 ottobre 2004, riguardante la fissazione di norme minime relative agli elementi costitutivi dei reati e alle sanzioni applicabili in materia di traffico illecito di stupefacenti (GU L 335 dell'11.11.2004, pag. 8). ( 2 ) Direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 novembre 2001, recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano (GU L 311 del 28.11.2001, pag. 67). ( 3 ) Direttiva 2001/82/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 novembre 2001, recante un codice comunitario relativo ai medicinali veterinari (GU L 311 del 28.11.2001, pag. 1). ( 4 ) Regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 31 marzo 2004, che istituisce procedure comunitarie per l'autorizzazione e la sorveglianza dei medicinali per uso umano e veterinario, e che istituisce l'agenzia europea per i medicinali (GU L 136 del 30.4.2004, pag. 1). ( 5 ) Direttiva 2001/20/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 aprile 2001, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative all'applicazione della buona pratica clinica nell'esecuzione della sperimentazione clinica di medicinali ad uso umano (GU L 121 dell'1.5.2001, pag. 34). ( 6 ) GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1. ( 7 ) GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72. </note>
ITA
02006R1920-20181123
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.9.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 340/483</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE, EURATOM) 2021/1670 DEL PARLAMENTO EUROPEO del 28 aprile 2021 sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune Iniziativa in materia di medicinali innovativi 2 per l'esercizio 2019 IL PARLAMENTO EUROPEO, <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti i conti annuali definitivi dell'impresa comune Iniziativa in materia di medicinali innovativi&#160;2 relativi all'esercizio&#160;2019,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione annuale della Corte dei conti sulle imprese comuni dell'UE per l'esercizio finanziario 2019, corredata delle risposte delle imprese comuni&#160;<a>(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l'affidabilit&#224; dei conti nonch&#233; la legittimit&#224; e la regolarit&#224; delle relative operazioni&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, presentata dalla Corte dei conti per l'esercizio 2019 a norma dell'articolo 287 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio del 1<span>o</span>&#160;marzo 2021 sul discarico da dare all'impresa comune per l'esecuzione del bilancio per l'esercizio 2019 (05795/2021 &#8211; C9-0033/2021),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto l'articolo 319 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n.&#160;1296/2013, (UE) n.&#160;1301/2013, (UE) n.&#160;1303/2013, (UE) n.&#160;1304/2013, (UE) n.&#160;1309/2013, (UE) n.&#160;1316/2013, (UE) n.&#160;223/2014, (UE) n.&#160;283/2014 e la decisione n.&#160;541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n.&#160;966/2012&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, in particolare l'articolo 71,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE) n.&#160;557/2014 del Consiglio, del 6 maggio 2014, che istituisce l'impresa comune per l'iniziativa in materia di medicinali innovativi 2&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, in particolare l'articolo 12,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) n.&#160;110/2014 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario tipo degli organismi di partenariato pubblico-privato di cui all'articolo 209 del regolamento (UE, Euratom) n.&#160;966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) 2019/887 della Commissione, del 13 marzo 2019, che stabilisce il regolamento finanziario tipo degli organismi di partenariato pubblico-privato di cui all'articolo 71 del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0113/2021),</p></td></tr></tbody></table> 1. concede il discarico al direttore esecutivo dell'impresa comune Iniziativa in materia di medicinali innovativi 2 per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune per l'esercizio 2019; 2. esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso; 3. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al direttore esecutivo dell'impresa comune Iniziativa in materia di medicinali innovativi 2, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea (serie L). Il presidente David Maria SASSOLI Il segretario generale Klaus WELLE <note> ( 1 ) GU C 380 dell'11.11.2020, pag. 6 . ( 2 ) GU C 380 dell'11.11.2020, pag. 6 . ( 3 ) GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 . ( 4 ) GU L 169 del 7.6.2014, pag. 54 . ( 5 ) GU L 38 del 7.2.2014, pag. 2 . ( 6 ) GU L 142 del 29.5.2019, pag. 16 . </note>
ITA
32021B1670
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>15.6.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 152/1</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2017/1002 DELLA COMMISSIONE del 7 giugno 2017 sulla proposta di iniziativa dei cittadini dal titolo «Stop Extremism» [notificata con il numero C(2017) 4105] (Il testo in lingua tedesca è il solo facente fede) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 211/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, riguardante l'iniziativa dei cittadini ( 1 ) , in particolare l'articolo 4, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'oggetto della proposta d'iniziativa dei cittadini intitolata &#171;Stop Extremism&#187; &#232; formulato come segue &#171;Chiediamo alla Commissione europea di proporre atti giuridici per prevenire le conseguenze nefaste dell'estremismo, soprattutto per il mercato interno&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Gli obiettivi dichiarati della proposta d'iniziativa dei cittadini sono definiti in questi termini: &#171;A norma delle disposizioni proposte del diritto dell'Unione, gli Stati membri dovrebbero: 1) ricorrere a una motivazione positiva onde garantire che nel mercato interno l'estremismo sia individuato ed escluso; 2) favorire la trasparenza per consentire a tutti i cittadini e a tutte le imprese di riconoscere facilmente gli aiuti (finanziari) a sostegno dell'estremismo; 3) attuare le disposizioni in materia di diritto del lavoro e di risarcimento per lottare efficacemente contro l'estremismo nel mercato interno&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Gli atti giuridici dell'Unione volti all'attuazione dei trattati possono essere adottati sulla base dell'articolo 114 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), riguardante l'adozione di misure relative al ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri che hanno per oggetto l'instaurazione ed il funzionamento del mercato interno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Tuttavia, secondo la giurisprudenza consolidata della Corte di giustizia, il ricorso all'articolo 114 del TFUE &#232; giustificato soltanto se esistono differenze tra le disposizioni legislative, regolamentari o amministrative degli Stati membri tali da ostacolare le libert&#224; fondamentali e quindi da avere un impatto diretto sul funzionamento del mercato interno, mentre la semplice constatazione di disparit&#224; tra le normative nazionali non &#232; sufficiente. Se lo scopo della misura &#232; la prevenzione di ostacoli futuri agli scambi a causa delle divergenze tra le legislazioni nazionali, l'insorgere di tali ostacoli deve essere probabile e la misura di cui trattasi deve avere a oggetto la loro prevenzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Per quanto riguarda le misure in materia di diritto del lavoro, l'articolo 153 del TFUE potrebbe fungere da base giuridica per un atto giuridico dell'Unione che stabilisca le disposizioni relative alla protezione dei lavoratori in caso di risoluzione del contratto di lavoro. Analogamente, l'articolo 19 del TFUE potrebbe servire da base per misure volte a combattere la discriminazione fondata in particolare sulla razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, anche sul posto di lavoro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il trattato sull'Unione europea (TUE) rafforza la cittadinanza dell'Unione e potenzia ulteriormente il funzionamento democratico dell'Unione, stabilendo, tra l'altro, che ogni cittadino ha il diritto di partecipare alla vita democratica dell'Unione mediante l'iniziativa dei cittadini europei.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>A tal fine, le procedure e le condizioni necessarie per l'iniziativa dei cittadini dovrebbero essere chiare, semplici, di facile applicazione e proporzionate alla natura dell'iniziativa dei cittadini, in modo da incoraggiare la partecipazione dei cittadini e rendere l'Unione pi&#249; accessibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Per tali motivi &#232; opportuno considerare che la proposta d'iniziativa dei cittadini in questione non esula manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta di atto giuridico dell'Unione ai fini dell'attuazione dei trattati, in conformit&#224; con l'articolo 4, paragrafo 2, lettera b), del richiamato regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La proposta di iniziativa dei cittadini dal titolo &#171;Stop Extremism&#187; dovrebbe pertanto essere registrata. Tuttavia, le dichiarazioni di sostegno per questa proposta d'iniziativa dei cittadini dovrebbero essere raccolte solo nella misura in cui essa mira alla presentazione, da parte della Commissione, di proposte di atti giuridici dell'Unione ai fini dell'attuazione dei trattati nei settori di cui ai considerando 3 e 5,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 1. La proposta di iniziativa dei cittadini dal titolo «Stop Extremism» è registrata. 2. Le dichiarazioni di sostegno per la presente proposta d'iniziativa dei cittadini dovrebbero essere raccolte sulla base del presupposto che essa mira alla presentazione, da parte della Commissione, di proposte di atti giuridici dell'Unione ai fini dell'attuazione dei trattati intesi a: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ravvicinare le disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri, che hanno per oggetto l'instaurazione e il funzionamento del mercato interno;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>definire disposizioni in materia di protezione dei lavoratori in caso di risoluzione del contratto di lavoro;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>lottare contro la discriminazione.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il 12 giugno 2017. Articolo 3 Gli organizzatori (membri del comitato dei cittadini) della proposta d'iniziativa dei cittadini intitolata «Stop Extremism», rappresentati da Seyran ATEȘ e Sebastian REIMER in veste di referenti, sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 7 giugno 2017 Per la Commissione Frans TIMMERMANS Primo vicepresidente <note> ( 1 ) GU L 65 dell'11.3.2011, pag. 1 . </note>
ITA
32017D1002
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.12.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 314/26</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2022/2371 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 23 novembre 2022 relativo alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 1082/2013/UE (Testo rilevante ai fini del SEE) IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 168, paragrafo 5, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 1 ) , visto il parere del Comitato delle regioni ( 2 ) , deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 3 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La decisione n.&#160;2119/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ha istituito una rete di sorveglianza epidemiologica e di controllo delle malattie trasmissibili&#160;<a>(<span>4</span>)</a>. Il suo ambito di applicazione &#232; stato ampliato con la decisione n.&#160;1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a> al fine di rafforzare e mettere a disposizione un approccio pi&#249; coordinato e pi&#249; ampio alla sicurezza sanitaria a livello dell'Unione. L'attuazione di tale decisione ha confermato che l'azione coordinata dell'Unione in materia di monitoraggio, allarme rapido e lotta contro tali minacce contribuisce alla protezione e al miglioramento della salute umana.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Alla luce degli insegnamenti dell'attuale pandemia di COVID-19 e al fine di agevolare a livello di Unione una preparazione e una risposta adeguate a tutte le minacce per la salute a carattere transfrontaliero, il quadro normativo per la sorveglianza epidemiologica, il monitoraggio, l'allarme rapido e la lotta alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, comprese le minacce di origine zoonotica, di cui alla decisione n.&#160;1082/2013/UE, deve essere ampliato per quanto riguarda gli ulteriori obblighi di segnalazione e di analisi degli indicatori dei sistemi sanitari e riguardo la cooperazione tra gli Stati membri e le agenzie e gli organismi dell'Unione, in particolare il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), l'Agenzia europea per i medicinali (EMA), e le organizzazioni internazionali, in particolare l'Organizzazione mondiale della sanit&#224; (OMS), tenendo conto nel contempo dell'onere che grava sulle autorit&#224; nazionali competenti a seconda della reale situazione della sanit&#224; pubblica. Inoltre per garantire una risposta efficace dell'Unione alle nuove minacce per la salute a carattere transfrontaliero, il quadro normativo per combattere tali gravi minacce dovrebbe rendere possibile adottare immediatamente definizioni di caso per la sorveglianza di nuove minacce e prevedere l'istituzione di una rete di laboratori di riferimento dell'UE nonch&#233; di una rete per sostenere il monitoraggio dell'insorgenza di malattie che sono pertinenti alle sostanze di origine umana. La capacit&#224; di tracciamento dei contatti dovrebbe essere rafforzata mediante la creazione di un sistema automatizzato basato su tecnologie moderne, nel rispetto della legislazione dell'Unione in materia di protezione dei dati personali come il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; importante che gli investimenti pubblici nella ricerca, nello sviluppo, nella fabbricazione, nella produzione, nell'appalto, nella costituzione di scorte, nella fornitura e nella distribuzione di contromisure mediche ai fini della preparazione e della risposta alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero siano trasparenti in conformit&#224; della legislazione applicabile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il comitato per la sicurezza sanitaria (CSS), istituito formalmente dalla decisione n.&#160;1082/2013/UE, svolge un ruolo importante nel coordinamento della pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta, contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Al CSS dovrebbero essere attribuite ulteriori responsabilit&#224; per quanto riguarda l'adozione di orientamenti e pareri al fine di offrire un migliore sostegno agli Stati membri nella prevenzione e nel controllo delle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, e offrire un migliore coordinamento tra gli Stati membri per affrontare tali minacce. Un rappresentante designato dal Parlamento europeo dovrebbe poter partecipare al CSS in qualit&#224; di osservatore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Al fine di aumentare l'efficacia della preparazione e della risposta alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, la Commissione, compresa, se del caso, l'Autorit&#224; europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) istituita come servizio della Commissione con decisione della Commissione del 16&#160;settembre 2021&#160;<a>(<span>7</span>)</a>, e il CSS, l'ECDC, l'EMA e altre agenzie e organismi competenti dell'Unione dovrebbero coordinarsi e cooperare in relazione a tale preparazione e risposta. Il coordinamento tra tali organismi dovrebbe basarsi sulla partecipazione dei pertinenti portatori di interessi e mirare a evitare duplicazioni degli sforzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nel parere congiunto intitolato &#171;<span>Improving pandemic preparedness and management</span>&#187; (Migliorare la preparazione alla pandemia e la relativa gestione), il gruppo dei consulenti scientifici di alto livello della Commissione, il Gruppo europeo sull'etica nelle scienze e nelle nuove tecnologie e il consigliere speciale della presidente della Commissione sulla risposta alla COVID-19, raccomandano di istituire un organo consultivo permanente dell'UE per le minacce alla salute e le crisi sanitarie.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Tutte le raccomandazioni, i pareri, gli orientamenti e i pareri menzionati nel presente regolamento sono intrinsecamente non vincolanti per i loro destinatari. Una raccomandazione consente alla Commissione, all'ECDC e al CSS di far conoscere il proprio punto di vista e di suggerire una linea d'azione senza imporre alcun obbligo giuridico ai destinatari di tale raccomandazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il presente regolamento dovrebbe applicarsi senza pregiudicare le altre misure vincolanti riguardanti attivit&#224; specifiche o che stabiliscono norme di qualit&#224; e di sicurezza per taluni beni o che prevedono obblighi e strumenti particolari per il monitoraggio, l'allarme rapido e la lotta contro minacce specifiche a carattere transfrontaliero come il regolamento sanitario internazionale (RSI) dell'OMS adottato nel 2005. Tali misure comprendono in particolare la legislazione pertinente dell'Unione nel settore delle questioni di interesse comune in materia di sanit&#224; pubblica e ambiente relative a beni quali i medicinali, i dispositivi medici, i dispositivi medico-diagnostici in vitro, e i prodotti alimentari, le sostanze di origine umana, come sangue, plasma, tessuti e cellule, e organi, nonch&#233; all'esposizione alle radiazioni ionizzanti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>L'eccessivo sfruttamento delle specie selvatiche e di altre risorse naturali e l'accelerazione della perdita di biodiversit&#224; rappresentano un rischio per la salute umana. Poich&#233; la salute degli esseri umani, la salute degli animali e l'ambiente sono indissolubilmente legati, &#232; fondamentale seguire l'approccio &#171;One Health&#187; per far fronte alle crisi attuali e a quelle emergenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>In linea con gli approcci &#171;One Health&#187; e &#171;salute in tutte le politiche&#187;, la protezione della salute umana &#232; una tematica con una dimensione trasversale ed &#232; pertinente per numerose politiche e attivit&#224; dell'Unione. &#200; fondamentale che l'Unione aiuti gli Stati membri a ridurre le disuguaglianze sanitarie, all'interno degli Stati membri e tra di essi, a conseguire una copertura sanitaria universale, ad affrontare le sfide dei gruppi vulnerabili e a rafforzare la resilienza, la capacit&#224; di risposta e la prontezza dei sistemi sanitari nell'affrontare le sfide future, comprese le pandemie. Al fine di raggiungere un livello elevato di protezione della salute umana ed evitare sovrapposizioni di attivit&#224;, duplicazioni o azioni contraddittorie, la Commissione, in collegamento con gli Stati membri, e tutti i pertinenti portatori di interessi, dovrebbe assicurare il coordinamento e lo scambio di informazioni tra i meccanismi e le strutture istituiti nel quadro del presente regolamento e altri meccanismi e strutture istituiti a livello dell'Unione e in virt&#249; del trattato che istituisce la Comunit&#224; europea dell'energia atomica (&#171;trattato Euratom&#187;), le cui attivit&#224; sono pertinenti per la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta, e il monitoraggio, l'allarme rapido e la lotta contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. La Commissione dovrebbe assicurare in particolare che le informazioni pertinenti derivanti dai vari sistemi di allarme rapido e di informazione a livello dell'Unione e in virt&#249; del trattato Euratom siano raccolte e comunicate agli Stati membri mediante il Sistema di allarme rapido e di reazione (SARR) istituito con la decisione n.&#160;1082/2013/UE. Il SARR deve attuare un trattamento dei dati solido, accurato e interoperabile con gli Stati membri per garantire la qualit&#224; e la coerenza dei dati. L'ECDC dovrebbe coordinarsi con gli Stati membri per l'intera durata di tali trattamenti dei dati, dalla valutazione dei requisiti in materia di dati, dalla trasmissione e dalla raccolta dei dati fino all'aggiornamento e all'interpretazione, al fine di promuovere un'intensa collaborazione tra la Commissione, l'ECDC e gli organi competenti a livello nazionale e regionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta &#232; un elemento essenziale per garantire l'efficacia del monitoraggio, dell'allarme rapido e della lotta contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. &#200; pertanto necessario che un piano dell'Unione per le crisi sanitarie e le pandemie sia elaborato dalla Commissione e approvato dal&#160;CSS. Tale piano dovrebbe essere accompagnato dall'aggiornamento dei piani di prevenzione, preparazione e risposta degli Stati membri, in modo da garantire che questi ultimi siano compatibili a livello delle strutture regionali. &#200; fondamentale che tali piani dell'Unione e nazionali siano preparati prestando particolare attenzione alle regioni transfrontaliere al fine di rafforzare la loro cooperazione sanitaria. Se del caso, le autorit&#224; regionali dovrebbero essere in grado di contribuire all'elaborazione di tali piani nazionali. Per sostenere gli Stati membri in questo sforzo, la Commissione e le agenzie e gli organismi pertinenti dell'Unione dovrebbero offrire una formazione mirata e facilitare la condivisione delle migliori pratiche affinch&#233; gli operatori sanitari e il personale della sanit&#224; pubblica migliorino le loro conoscenze e le competenze necessarie. Anche gli elementi transfrontalieri dovrebbero essere inclusi, se del caso, nel piano dell'Unione, al fine di promuovere la condivisione delle migliori pratiche e un agevole scambio di informazioni in tempi di crisi, ad esempio per quanto riguarda le capacit&#224; in termini di trattamenti specializzati e terapie intensive disponibili nelle regioni limitrofe. Per garantire l'attuazione del piano dell'Unione, la Commissione, insieme agli Stati membri, dovrebbe agevolare prove di stress, esercitazioni di simulazioni e riesami durante e dopo il completamento delle azioni. Il piano dell'Unione dovrebbe essere funzionale e aggiornato e disporre di sufficienti risorse per la sua operativit&#224;. Al termine dei riesami dei piani nazionali, le raccomandazioni proposte dovrebbero essere affrontate in un piano d'azione e la Commissione dovrebbe essere tenuta informata di qualsiasi revisione sostanziale dei piani nazionali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Gli Stati membri dovrebbero fornire alla Commissione un aggiornamento sulla situazione pi&#249; recente per quanto riguarda la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta e l'attuazione a livello nazionale e a livello regionale, se del caso. Le informazioni comunicate dagli Stati membri alla Commissione dovrebbero contemplare gli elementi che gli Stati membri sono obbligati a riferire all'OMS nel contesto dell'RSI. L'accesso a dati tempestivi e completi costituisce un presupposto per una rapida valutazione dei rischi e mitigazione delle crisi. Per evitare la duplicazione degli sforzi e la divergenza delle raccomandazioni, sono necessarie definizioni standardizzate, ove possibile, e una rete protetta tra le agenzie e gli organismi dell'Unione, l'OMS e le autorit&#224; competenti nazionali. A sua volta, la Commissione dovrebbe riferire al Parlamento europeo e al Consiglio ogni tre anni in merito allo stato dei lavori e ai progressi nella pianificazione e attuazione della prevenzione, della preparazione e della risposta a livello di Unione, comprese le azioni raccomandate, al fine di garantire che i piani nazionali di prevenzione, preparazione e risposta siano adeguati. Al fine di sostenere la valutazione di tali piani, l&#8217;ECDC dovrebbe condurre delle valutazioni negli Stati membri in coordinamento con altre agenzie e organismi dell'Unione. Tale pianificazione dovrebbe prevedere, in particolare, la preparazione adeguata dei settori fondamentali della societ&#224;, quali l'agricoltura, l'energia, i trasporti, le comunicazioni o la protezione civile, i quali in una situazione di crisi fanno affidamento su sistemi sanitari pubblici ben preparati e sensibili alle specificit&#224; di genere, che dipendono a loro volta anche dal funzionamento di tali settori e dal mantenimento dei servizi essenziali a un livello adeguato. In caso di gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero causate da un'infezione zoonotica, &#232; importante assicurare l'interoperabilit&#224; tra i settori sanitario e veterinario per la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta attraverso un approccio &#171;One Health&#187;. Gli obblighi degli Stati membri di fornire informazioni ai sensi del presente regolamento non pregiudicano l'applicazione dell'articolo&#160;346, paragrafo&#160;1, lettera&#160;a), del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), a norma del quale nessuno Stato membro &#232; tenuto a fornire informazioni la cui divulgazione sia dallo stesso considerata contraria agli interessi essenziali della propria sicurezza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>L'esperienza maturata con l'attuale pandemia di COVID-19 ha dimostrato la necessit&#224; di un'ulteriore e pi&#249; risoluta azione da parte dell'Unione, volta a sostenere la cooperazione e il coordinamento tra gli Stati membri, in particolare tra le regioni frontaliere limitrofe. I piani nazionali di prevenzione, preparazione e risposta degli Stati membri che condividono una frontiera con almeno un altro Stato membro dovrebbero pertanto includere piani per migliorare la prevenzione, la preparazione e la risposta alle crisi sanitarie nelle zone frontaliere delle regioni limitrofe, anche attraverso la formazione transfrontaliera del personale sanitario e le esercitazioni di coordinamento per il trasferimento medico dei pazienti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>L'alfabetizzazione sanitaria svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione e nell'attenuazione dell'impatto delle minacce alla salute a carattere transfrontaliero e contribuisce a una migliore comprensione da parte della popolazione delle contromisure e della valutazione dei rischi legati a diverse minacce. Campagne di educazione sanitaria basate sugli ultimi dati disponibili potrebbero contribuire a migliorare il comportamento della popolazione a tale riguardo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Sulla scorta degli insegnamenti tratti dalla pandemia di COVID-19, il presente regolamento dovrebbe rafforzare il mandato di coordinamento a livello dell'Unione. La dichiarazione di emergenza sanitaria pubblica a livello dell'Unione innescherebbe un maggiore coordinamento e potrebbe consentire l'elaborazione tempestiva, la costituzione di riserve e l'aggiudicazione congiunta di contromisure mediche a norma del regolamento (UE) 2022/2372 del Consiglio&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il presente regolamento dovrebbe rafforzare gli strumenti per salvaguardare la sicurezza dell'approvvigionamento di contromisure mediche critiche all'interno dell'Unione, nel rispetto del corretto funzionamento del mercato interno nel caso in cui sorgano gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Al fine di prevenire carenze di contromisure mediche critiche e proteggere la sicurezza del loro approvvigionamento a livello dell'Unione e nazionale, nonch&#233; di sostenere la creazione di una sede efficace e strategica delle scorte, la Commissione dovrebbe garantire il coordinamento e lo scambio di informazioni tra i soggetti che organizzano qualsiasi azione nell'ambito di diversi meccanismi istituiti a norma del presente regolamento e nell'ambito di altre strutture pertinenti dell'Unione relative agli appalti e alla costituzione di scorte di contromisure mediche, come il quadro di misure adottate a norma del regolamento (UE) 2022/2372, e la riserva strategica rescEU istituita dalla decisione n.&#160;1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>9</span>)</a>, e partecipano a tali azioni, tenendo debito conto dell'accessibilit&#224; di tali contromisure mediche per le persone che vivono nelle regioni periferiche, rurali e ultraperiferiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Il 10&#160;aprile 2014 la Commissione ha approvato un accordo di aggiudicazione congiunta per le contromisure mediche. Tale accordo di aggiudicazione congiunta prevede un meccanismo volontario che consente ai paesi partecipanti e alle istituzioni dell'Unione di acquistare congiuntamente contromisure mediche per diverse categorie di minacce per la salute a carattere transfrontaliero, tra cui vaccini, antivirali e altri trattamenti. Stabilisce norme comuni per l'organizzazione concreta delle procedure di aggiudicazione congiunta. Il presente regolamento dovrebbe rafforzare ed estendere il quadro per l'aggiudicazione congiunta di contromisure mediche, conformemente alle misure in materia di monitoraggio, allarme rapido e lotta contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero di cui al regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>10</span>)</a>. In caso di grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero, l'aggiudicazione congiunta di contromisure mediche di cui al presente regolamento dovrebbe costituire uno strumento operativo efficace a disposizione dell'Unione, insieme ad altri strumenti di aggiudicazione previsti dalla legislazione dell'Unione. In particolare, i contratti nell'ambito della procedura di aggiudicazione congiunta di cui al presente regolamento possono essere conclusi o attivati in momenti di crisi, a norma del regolamento (UE) 2022/2372. In tali casi, tali contratti dovrebbero rispettare le condizioni stabilite nell'accordo di aggiudicazione congiunta, come previsto dal presente regolamento. La Commissione dovrebbe garantire il coordinamento e lo scambio di informazioni tra i soggetti che organizzano e partecipano a qualsiasi azione nell'ambito di diversi meccanismi istituiti a norma del presente regolamento e nell'ambito di altri atti pertinenti dell'Unione relativi agli appalti e alla costituzione di scorte di contromisure mediche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>La Commissione dovrebbe sostenere e agevolare l'aggiudicazione congiunta di contromisure mediche fornendo tutte le informazioni pertinenti per la negoziazione di tale aggiudicazione congiunta, quali informazioni sui prezzi previsti, sui fabbricanti, sui tempi di consegna e sulle modalit&#224; di aggiudicazione congiunta. L'accordo di aggiudicazione congiunta, che stabilisce le modalit&#224; pratiche che disciplinano la procedura di aggiudicazione congiunta di cui all'articolo&#160;5 della decisione n.&#160;1082/2013/UE, dovrebbe inoltre essere adattato in modo da prevedere una clausola di esclusivit&#224; per quanto riguarda la negoziazione e gli appalti per i paesi partecipanti a una procedura di aggiudicazione congiunta, al fine di consentire un migliore coordinamento all'interno dell'Unione, una posizione negoziale pi&#249; forte e un'azione pi&#249; efficiente per proteggere la sicurezza dell'approvvigionamento dell'Unione. Ai sensi della clausola di esclusivit&#224;, i paesi partecipanti si impegnano a non acquisire la contromisura medica in questione attraverso altri canali e a non condurre negoziazioni parallele per tale contromisura. La Commissione dovrebbe agevolare la decisione degli Stati membri in merito alla partecipazione fornendo una valutazione, tra l'altro, dell'applicazione della clausola di esclusivit&#224;, della sua necessit&#224; e delle relative condizioni, da concordare congiuntamente con i paesi partecipanti. Gli Stati membri dovrebbero decidere in merito alla loro partecipazione alla procedura di aggiudicazione congiunta una volta fornite loro tutte le informazioni necessarie. In ogni caso, le limitazioni alle attivit&#224; e alle negoziazioni parallele in materia di aggiudicazione dovrebbero avvenire solo quando i paesi partecipanti hanno acconsentito a tali restrizioni. In considerazione del contenuto sensibile della valutazione e della sua pertinenza per gli interessi finanziari dell'Unione e degli Stati membri partecipanti nel corso di una procedura di aggiudicazione congiunta, la possibilit&#224; di renderla pubblica dovrebbe essere debitamente ponderata con le eccezioni di cui al regolamento (CE) n.&#160;1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>11</span>)</a>, in particolare all'articolo&#160;4 di tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Poich&#233; le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero non si fermano ai confini dell'Unione, l'Unione dovrebbe adottare un approccio coordinato, caratterizzato da solidariet&#224; e responsabilit&#224;, nella lotta contro tali minacce. Pertanto, &#232; opportuno estendere l'aggiudicazione congiunta di contromisure mediche agli Stati dell'Associazione europea di libero scambio e ai paesi candidati all'adesione all'Unione, conformemente alla legislazione dell'Unione applicabile, al Principato di Andorra, al Principato di Monaco, alla Repubblica di San Marino e allo Stato della Citt&#224; del Vaticano, in deroga all'articolo&#160;165, paragrafo&#160;2, del regolamento (UE, Euratom)&#160;2018/1046 e conformemente all'articolo&#160;3, paragrafo&#160;2, di tale regolamento. L'aggiudicazione congiunta di contromisure mediche &#232; tesa a rafforzare la posizione negoziale dei paesi partecipanti, contribuire alla sicurezza dell'approvvigionamento delle amministrazioni aggiudicatrici e garantire un accesso equo alle contromisure mediche in caso di gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Le procedure di aggiudicazione congiunta dovrebbero rispettare standard elevati in materia di trasparenza nei confronti delle istituzioni dell'Unione, compresa la Corte dei conti europea, e dei cittadini dell'Unione, conformemente al principio di trasparenza di cui all'articolo&#160;15&#160;TFUE. Pur tenendo conto della tutela delle informazioni sensibili sotto il profilo commerciale e della protezione degli interessi essenziali di sicurezza nazionale, la trasparenza dovrebbe essere incoraggiata anche per quanto riguarda la divulgazione delle informazioni relative a calendario di consegna delle contromisure mediche, termini di responsabilit&#224; e risarcimenti, e numero dei luoghi di produzione. &#200; opportuno applicare un elevato grado di trasparenza conformemente al regolamento (CE) n.&#160;1049/2001, compreso il diritto dei cittadini di chiedere l'accesso ai documenti relativi alle contromisure mediche oggetto di aggiudicazione congiunta a norma dell'articolo&#160;2 del regolamento (CE) n.&#160;1049/2001. In caso di aggiudicazione congiunta, oltre al costo, nella procedura di aggiudicazione dovrebbero essere presi in considerazione criteri qualitativi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Secondo l'OMS, la prevenzione &#232; una delle fasi essenziali del ciclo di gestione delle crisi. Nell'ambito delle quattro categorie di prevenzione riconosciute a livello internazionale, ossia le categorie primaria, secondaria, terziaria e quaternaria, una serie di attivit&#224; costituisce una pietra angolare per l'allarme rapido, il monitoraggio e la lotta contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Tali attivit&#224; comprendono il monitoraggio della copertura vaccinale per le malattie trasmissibili, i sistemi di sorveglianza per la prevenzione delle malattie trasmissibili e misure volte a ridurre il rischio di diffusione delle malattie trasmissibili ai livelli personale e comunitario, in linea con l'approccio &#171;One Health&#187;. Gli investimenti in attivit&#224; di prevenzione in relazione alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero dovrebbero contribuire direttamente all'obiettivo del presente regolamento. Ai sensi del presente regolamento, il termine &#171;prevenzione&#187; o &#171;prevenzione delle malattie&#187; dovrebbe pertanto essere inteso come comprensivo delle attivit&#224; di prevenzione volte a ridurre al minimo l'onere rappresentato dalle malattie trasmissibili e i fattori di rischio associati ai fini dell'allarme rapido, del monitoraggio e della lotta contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Il quadro sanitario rafforzato dell'Unione per affrontare le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero dovrebbe operare in sinergia con altre politiche e altri fondi dell'Unione e in modo complementare rispetto a essi, come le azioni attuate nell'ambito del programma &#171;UE per la salute&#187; (EU4Health), istituito dal regolamento (UE)&#160;2021/522 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>12</span>)</a>; dei Fondi strutturali e d'investimento europei (fondi SIE), vale a dire il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione, istituiti dal regolamento (UE)&#160;2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>13</span>)</a>, il Fondo sociale europeo Plus, istituito dal regolamento (UE)&#160;2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>14</span>)</a>, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, istituito dal regolamento (UE) n.&#160;1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>15</span>)</a>, e il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, istituito dal regolamento (UE)&#160;2021/1139 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>16</span>)</a>; del programma Orizzonte Europa, istituito dal regolamento (UE)&#160;2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>17</span>)</a>; del programma Europa digitale, istituito dal regolamento (UE)&#160;2021/694 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>18</span>)</a>; della riserva rescEU; dello strumento per il sostegno di emergenza (ESI), di cui al regolamento (UE)&#160;2016/369 del Consiglio&#160;<a>(<span>19</span>)</a>; e del programma per il mercato unico, istituito dal regolamento (UE)&#160;2021/690 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>20</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>La decisione adottata dall'Assemblea mondiale della sanit&#224; nella sessione speciale del 1<span>o</span>&#160;dicembre 2021 &#232; destinata ad avviare un processo globale per una convenzione, un accordo o un altro strumento internazionale dell'OMS sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. Conformemente alla decisione (UE)&#160;2022/451 del Consiglio&#160;<a>(<span>21</span>)</a>, l'Unione dovrebbe avviare un dialogo con l'OMS e i suoi Stati membri per elaborare una convenzione, un accordo o un altro strumento internazionale dell'OMS sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. L'Unione avvier&#224; un dialogo con l'OMS e i suoi Stati membri per sviluppare un nuovo strumento giuridicamente vincolante che integri l'RSI, rafforzando in tal modo il multilateralismo e l'architettura sanitaria globale. L'Unione dovrebbe inoltre sostenere gli sforzi volti a rafforzare l'attuazione e il rispetto dell'RSI.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>La pandemia di COVID-19 ha evidenziato che le malattie gravi possono esercitare una forte pressione sulle capacit&#224; dei sistemi sanitari, con un impatto negativo, ad esempio, sulla prestazione di assistenza sanitaria ai pazienti affetti da altre malattie trasmissibili o non trasmissibili, come la continuit&#224; dell'assistenza sanitaria, ritardi o interruzioni del trattamento nel caso di pazienti oncologici e sopravvissuti alla malattia e di persone con problemi di salute mentale. L'impatto delle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero pu&#242; quindi porre ulteriori sfide alla capacit&#224; di garantire un livello elevato di protezione della salute umana. Nel rispetto delle responsabilit&#224; degli Stati membri per quanto riguarda la definizione della rispettiva politica sanitaria e l'organizzazione e la fornitura di servizi sanitari e di assistenza medica, &#232; importante prendere in considerazione l'impatto delle emergenze di sanit&#224; pubblica sulla fornitura di servizi di assistenza sanitaria per altre malattie e condizioni, al fine di salvaguardare l'individuazione e il trattamento di altre malattie gravi e di ridurre al minimo i ritardi o le interruzioni di tali individuazione e trattamento. Pertanto occorre tenere conto dell'impatto che un grave focolaio di una malattia trasmissibile, che assorbe una parte importante delle capacit&#224; del sistema sanitario, pu&#242; avere sulla continuit&#224; dell'assistenza sanitaria nonch&#233; sulla prevenzione e sul trattamento delle malattie non trasmissibili e delle comorbilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>In tempi di crisi &#232; di importanza fondamentale garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di contromisure mediche critiche all'interno dell'Unione, e l'esperienza acquisita durante la pandemia di COVID-19 ha dimostrato che ci&#242; potrebbe essere compromesso da una serie di fattori. Le azioni dell'Unione volte a salvaguardare gli impegni e a proteggere l'approvvigionamento di contromisure mediche comprendono, tra l'altro, un meccanismo di autorizzazione di esportazione a norma del regolamento (UE)&#160;2015/479 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>22</span>)</a>, accordi di cooperazione rafforzata e attivit&#224; di aggiudicazione. Se del caso, le azioni intraprese a norma del presente regolamento dovrebbero prendere in considerazione la potenziale attivazione di tali meccanismi, a norma della legislazione applicabile dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>A differenza delle malattie trasmissibili, la cui sorveglianza a livello dell'Unione &#232; effettuata su base permanente dall'ECDC, allo stato attuale altre minacce gravi per la salute a carattere transfrontaliero non necessitano di un monitoraggio sistematico da parte delle agenzie e degli organismi dell'Unione. Un approccio basato sul rischio, in cui il monitoraggio &#232; effettuato dai sistemi di monitoraggio degli Stati membri e le informazioni disponibili sono scambiate attraverso il SARR, risulta quindi pi&#249; consono a tali minacce.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>La Commissione dovrebbe rafforzare la cooperazione e le attivit&#224; con gli Stati membri, l'ECDC, l'EMA, le altre agenzie od organismi dell'Unione, le infrastrutture di ricerca e l'OMS per migliorare, attraverso l'approccio &#171;One Health&#187;, la prevenzione delle malattie trasmissibili, come le malattie prevenibili da vaccino, e di altri problemi sanitari, come la resistenza antimicrobica.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Nel caso di minacce per la salute a carattere transfrontaliero poste da una malattia trasmissibile, l'ECDC dovrebbe cooperare con gli Stati membri per proteggere i pazienti che necessitano di trattamenti con sostanze di origine umana dalla trasmissione di tale malattia trasmissibile. L'ECDC dovrebbe pertanto istituire e gestire una rete di servizi a sostegno dell'uso di sostanze di origine umana.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Al fine di garantire che le autorit&#224; competenti degli Stati membri per la sanit&#224; pubblica e la Commissione siano debitamente informate in modo tempestivo, con la decisione n.&#160;1082/2013/UE &#232; stato attuato il SARR, un sistema che consente la notifica a livello dell'Unione degli allarmi relativi alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Tutte le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero contemplate dal presente regolamento sono incluse nel&#160;SARR.</p><p>Al fine di promuovere l'efficacia dei sistemi di allarme per le minacce per la salute a carattere transfrontaliero, la Commissione dovrebbe essere incoraggiata a integrare in modo automatico le informazioni provenienti da diverse importanti banche dati, come quelle che contengono dati ambientali, dati climatici, dati sull'irrigazione idrica e altri dati pertinenti per le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, che potrebbero facilitare la comprensione e l&#8217;attenuazione del rischio di potenziali minacce per la salute. Il funzionamento del SARR dovrebbe rimanere nella sfera di competenza dell'ECDC. &#200; opportuno che la notifica di un allarme sia richiesta solamente se le dimensioni e la gravit&#224; della minaccia in questione sono o possono diventare talmente significative da colpire, o da poter colpire, pi&#249; di uno Stato membro e da richiedere, o da poter richiedere, una risposta coordinata a livello dell'Unione. Il SARR dovrebbe essere ulteriormente sviluppato e migliorato al fine di aumentare l'automazione della raccolta e dell'analisi delle informazioni, diminuire l'onere amministrativo e migliorare la standardizzazione delle notifiche. Per evitare duplicazioni e garantire il coordinamento di tutti i sistemi di allarme dell'Unione, la Commissione e l'ECDC dovrebbero provvedere affinch&#233; le notifiche degli allarmi nell'ambito del SARR e di altri sistemi di allarme rapido a livello dell'Unione siano interoperabili e, soggetti al controllo umano, automaticamente collegati tra loro nella misura del possibile in modo che le autorit&#224; competenti degli Stati membri possano evitare, per quanto possibile, di notificare lo stesso allarme attraverso sistemi diversi a livello dell'Unione e possano ricevere gli allarmi riguardanti tutte le minacce da un'unica fonte coordinata. Tali autorit&#224; nazionali dovrebbero notificare gli eventi relativi a gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero nel SARR. Ci&#242; consente la comunicazione simultanea all'OMS di eventi che possono costituire emergenze di sanit&#224; pubblica di portata internazionale a norma dell'articolo&#160;6 dell'RSI.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Al fine di garantire che la valutazione dei rischi per la sanit&#224; pubblica a livello di Unione derivante da gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero sia coerente e completa dal punto di vista della sanit&#224; pubblica, &#232; opportuno che le competenze scientifiche disponibili siano mobilitate in modo coordinato e multidisciplinare, attraverso adeguati canali o strutture a seconda del tipo di minaccia affrontata. Tale valutazione dei rischi per la sanit&#224; pubblica dovrebbe essere sviluppata tramite un processo interamente trasparente e basarsi su principi di eccellenza, indipendenza, imparzialit&#224; e trasparenza. La partecipazione delle agenzie e degli organismi dell'Unione a tali valutazioni dei rischi deve essere ampliata in base alla loro specificit&#224;, in modo da garantire un approccio basato su tutti i rischi mediante una rete permanente di agenzie e organismi e di servizi della Commissione competenti che offra sostegno per la preparazione delle valutazioni dei rischi. &#200; importante che la Commissione, su richiesta del CSS o di propria iniziativa, e in stretta cooperazione con le agenzie e gli organismi competenti dell'Unione o i servizi della Commissione, fornisca tutte le informazioni, i dati e le competenze pertinenti a sua disposizione. Le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero potrebbero richiedere un approccio multidisciplinare per la loro valutazione e analisi, e il coordinamento tra le agenzie e gli organismi dell'Unione o i servizi della Commissione potrebbe pertanto risultare essenziale per garantire una reazione rapida e coordinata. Se del caso, tale coordinamento potrebbe, in particolare, assumere la forma di una valutazione del rischio da pi&#249; fonti sotto la guida di un'agenzia o di un organismo specifico dell'Unione designato dalla Commissione. Le agenzie e gli organismi dell'Unione dovrebbero disporre di risorse finanziarie e umane adeguate per conseguire un livello sufficiente di competenza ed efficacia nell'ambito dei rispettivi mandati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Gli Stati membri, la Commissione e le agenzie e gli organismi dell'Unione, nel seguire l'approccio &#171;One Health&#187;, dovrebbero individuare le organizzazioni e gli esperti riconosciuti in materia di sanit&#224; pubblica e gli altri pertinenti portatori di interessi dei vari settori, che sono disponibili a fornire assistenza nelle risposte dell'Unione alle minacce per la salute. Tali esperti e portatori di interessi, ivi comprese le organizzazioni della societ&#224; civile, dovrebbero essere coinvolti nelle attivit&#224; di preparazione e di risposta dell'Unione per contribuire, se del caso, ai processi decisionali. Le autorit&#224; nazionali dovrebbero altres&#236;, se del caso, consultare e coinvolgere, nell'attuazione del presente regolamento, i rappresentanti delle organizzazioni di pazienti e le parti sociali nazionali nel settore dell'assistenza sanitaria e dei servizi sociali. &#200; essenziale che vi sia piena conformit&#224; alle norme in materia di trasparenza e di conflitto di interessi per la partecipazione dei portatori di interessi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Gli Stati membri hanno la responsabilit&#224; di gestire a livello nazionale le crisi che colpiscono la sanit&#224; pubblica. Tuttavia, se sono incoerenti tra loro o se si basano su valutazioni del rischio divergenti, le misure adottate dai singoli Stati membri potrebbero interessare altri Stati membri. L'obiettivo di coordinare la risposta a livello dell'Unione dovrebbe quindi essere inteso a garantire, fra l'altro, che le misure adottate a livello nazionale siano proporzionate e limitate ai rischi per la sanit&#224; pubblica derivanti da gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, senza confliggere con i diritti e gli obblighi sanciti dal TFUE, quali la libera circolazione di persone, merci e servizi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>Il CSS, che &#232; responsabile del coordinamento della risposta a livello dell'Unione, dovrebbe assumersi ulteriori responsabilit&#224; per l'adozione di pareri e orientamenti destinati agli Stati membri in relazione alla prevenzione e al controllo di gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Qualora il coordinamento delle misure nazionali di sanit&#224; pubblica si rivelasse insufficiente a garantire una risposta adeguata da parte dell'Unione, la Commissione dovrebbe inoltre sostenere ulteriormente gli Stati membri mediante l'adozione di raccomandazioni su misure temporanee di sanit&#224; pubblica. Inoltre, il dialogo regolare tra il CSS e i pertinenti organi del Consiglio dovrebbe essere rafforzato al fine di garantire un migliore follow-up dei lavori del CSS a livello nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Una comunicazione incoerente con il pubblico e i portatori di interessi, come gli operatori sanitari e il personale della sanit&#224; pubblica, pu&#242; avere un impatto negativo sull'efficacia della risposta dal punto di vista della sanit&#224; pubblica, nonch&#233; sugli operatori economici. &#200; pertanto necessario che il coordinamento della risposta in seno al CSS, assistito dai pertinenti sottogruppi, preveda un rapido scambio di informazioni relativamente ai messaggi e alle strategie di comunicazione e affronti le sfide che si pongono ad essa al fine di coordinare la comunicazione in merito al rischio e alla crisi, sulla base di una valutazione olistica, solida e indipendente dei rischi per la sanit&#224; pubblica, da adeguare alle esigenze e alle situazioni nazionali e regionali, se del caso. Tali scambi di informazioni sono intesi a facilitare il monitoraggio della chiarezza e della coerenza dei messaggi rivolti al pubblico e agli operatori sanitari. A&#160;tal fine, le istituzioni pubbliche competenti dovrebbero contribuire alla condivisione di informazioni verificate e alla lotta contro la disinformazione. Data la natura intersettoriale delle crisi sanitarie, &#232; opportuno garantire il coordinamento anche con altri quadri pertinenti, come la comunit&#224; della protezione civile dell'UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>&#200; opportuno ampliare il riconoscimento delle emergenze di sanit&#224; pubblica e gli effetti giuridici di tale riconoscimento di cui alla decisione n.&#160;1082/2013/UE. A&#160;tal fine il presente regolamento dovrebbe consentire alla Commissione di riconoscere formalmente un'emergenza di sanit&#224; pubblica a livello dell'Unione. Per il riconoscimento di un'emergenza la Commissione dovrebbe istituire un comitato consultivo indipendente che fornisca una consulenza esperta sull'eventualit&#224; che una minaccia costituisca un'emergenza sanitaria pubblica a livello dell'Unione, sulle misure di risposta in materia di sanit&#224; pubblica e sulla cessazione di tale riconoscimento di emergenza. Il comitato consultivo dovrebbe essere composto da esperti indipendenti, compresi rappresentanti di operatori sanitari e socioassistenziali e rappresentanti della societ&#224; civile, selezionati dalla Commissione nei settori di competenza ed esperienza pi&#249; pertinenti alla minaccia specifica che si sta verificando. I&#160;rappresentanti degli Stati membri, dell'ECDC, dell'EMA e di altre agenzie od organismi dell'Unione o dell&#8217;OMS, dovrebbero essere in grado di partecipare in qualit&#224; di osservatori. Tutti i membri del comitato consultivo dovrebbero fornire dichiarazioni di interesse. Il riconoscimento di un'emergenza di sanit&#224; pubblica a livello dell'Unione dovrebbe fornire la base per introdurre misure operative di sanit&#224; pubblica per i medicinali e i dispositivi medici, meccanismi flessibili per sviluppare, acquistare, gestire e attuare contromisure mediche, nonch&#233; per attivare il sostegno dell'ECDC al fine della mobilitazione delle unit&#224; di assistenza in caso di focolaio, note come &#171;task force sanitaria dell'UE&#187;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Prima di riconoscere un'emergenza di sanit&#224; pubblica a livello dell'Unione, la Commissione si mette in contatto con l'OMS per condividere la sua analisi del focolaio e informare l'OMS dell'intenzione di adottare una siffatta decisione di riconoscimento. Qualora sia adottata una decisione di riconoscimento, la Commissione dovrebbe informarne anche l'OMS.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Il verificarsi di un evento che rappresenta una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero e che &#232; suscettibile di avere un'incidenza su scala unionale dovrebbe imporre agli Stati membri interessati di adottare in modo coordinato particolari misure di controllo o di tracciamento dei contatti, al fine di individuare le persone gi&#224; infettate e quelle esposte al rischio. Tale coordinamento potrebbe richiedere lo scambio di dati personali, tra cui dati sensibili relativi alla salute e informazioni su casi confermati o sospetti di malattia o infezione nell'uomo, tra gli Stati membri direttamente interessati dalle misure di tracciamento dei contatti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(38)</p></td><td><p>&#200; opportuno promuovere la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali nel settore della sanit&#224; pubblica. &#200; particolarmente importante garantire lo scambio di informazioni con l'OMS sulle misure adottate a norma del presente regolamento. Tale cooperazione rafforzata &#232; necessaria anche per contribuire all'impegno dell'Unione di rafforzare il sostegno ai sistemi sanitari nonch&#233; alla preparazione e alla capacit&#224; di risposta dei partner. L'Unione potrebbe trarre benefici dalla conclusione di accordi di cooperazione internazionale con paesi terzi od organizzazioni internazionali, compresa l'OMS, per favorire lo scambio di informazioni pertinenti ottenute mediante sistemi di monitoraggio e di allarme in merito a gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Nei limiti delle competenze dell'Unione, tali accordi potrebbero includere, se del caso, la partecipazione di tali paesi terzi od organizzazioni internazionali alla pertinente rete di monitoraggio per la sorveglianza epidemiologica, quale il portale europeo di sorveglianza per le malattie infettive, gestito dall'ECDC, e al SARR, lo scambio di buone pratiche per quanto riguarda la capacit&#224; e la pianificazione della preparazione e della risposta, la valutazione del rischio per la sanit&#224; pubblica, la cooperazione nel coordinamento della risposta, compresa la risposta della ricerca. Tali accordi di cooperazione internazionale potrebbero anche facilitare la donazione di contromisure mediche, in particolare a beneficio dei paesi a basso e medio reddito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(39)</p></td><td><p>Il trattamento dei dati personali ai fini dell'attuazione del presente regolamento dovrebbe essere pienamente conforme al regolamento (UE) 2016/679, al regolamento (UE)&#160;2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>23</span>)</a> e alla direttiva&#160;2002/58/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>24</span>)</a>. Il trattamento dei dati personali dovrebbe essere limitato a quanto strettamente necessario e, ove possibile, tali dati dovrebbero essere resi anonimi. In particolare, il funzionamento del SARR dovrebbe prevedere garanzie specifiche che consentano lo scambio sicuro e legittimo dei dati personali ai fini delle misure di tracciamento dei contatti attuate dagli Stati membri a livello nazionale. A tale riguardo, il SARR comprende una funzione di messaggistica che consente di comunicare, ove necessario, dati personali, compresi quelli relativi ai contatti e alla salute, alle autorit&#224; competenti per il tracciamento dei contatti, le procedure di evacuazione sanitaria o altre procedure transfrontaliere. In caso di cooperazione fra le autorit&#224; sanitarie dell'Unione e paesi terzi, l'OMS o altre organizzazioni internazionali, i trasferimenti di dati personali verso paesi terzi od organizzazioni internazionali dovrebbero sempre rispettare gli obblighi stabiliti nel regolamento (UE)&#160;2018/1725.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(40)</p></td><td><p>Al fine di evitare un onere amministrativo e la duplicazione degli sforzi, &#232; opportuno evitare, per quanto possibile, la sovrapposizione delle attivit&#224; di comunicazione e riesame con le strutture e i meccanismi esistenti per la pianificazione e attuazione a livello nazionale della prevenzione, della preparazione e della risposta in relazione a gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. A&#160;tal fine, gli Stati membri non dovrebbero essere tenuti a comunicare dati e informazioni se gi&#224; richiesti dalla Commissione o da altre agenzie e organismi dell'Unione, a norma della legislazione applicabile dell'Unione. L'Unione dovrebbe inoltre rafforzare ulteriormente la cooperazione con l'OMS, in particolare nell'ambito dei quadri di comunicazione, monitoraggio e valutazione dell'RSI.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(41)</p></td><td><p>Poich&#233; gli obiettivi del presente regolamento, vale a dire affrontare le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e le relative conseguenze, non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri ma possono essere conseguiti meglio a livello di Unione, quest'ultima pu&#242; intervenire in base al principio di sussidiariet&#224; sancito dall'articolo&#160;5 del trattato sull'Unione europea. Il presente regolamento si limita a quanto &#232; necessario per conseguire tali obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalit&#224; enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(42)</p></td><td><p>Poich&#233; in alcuni Stati membri la sanit&#224; pubblica non &#232; una materia di competenza esclusivamente nazionale ma &#232; sostanzialmente decentrata, le autorit&#224; nazionali dovrebbero, ove opportuno, coinvolgere le pertinenti autorit&#224; competenti nell'attuazione del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(43)</p></td><td><p>Al fine di garantire condizioni uniformi di esecuzione del presente regolamento, &#232; opportuno attribuire alla Commissione competenze di esecuzione in relazione a: i modelli da usare per fornire informazioni in materia di pianificazione della preparazione e della risposta; l'organizzazione delle attivit&#224; e dei programmi di formazione per gli operatori sanitari e per il personale della sanit&#224; pubblica; l'istituzione e l'aggiornamento di un elenco delle malattie trasmissibili e dei problemi sanitari speciali connessi sottoposti alla rete di sorveglianza epidemiologica e delle procedure per il funzionamento di tale rete; l'adozione di definizioni di caso per le malattie trasmissibili e per i problemi sanitari speciali inclusi nella rete di sorveglianza epidemiologica e, se necessario, per altre gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero oggetto di monitoraggio ad&#160;hoc; il funzionamento della piattaforma digitale di sorveglianza; la designazione di laboratori di riferimento dell'UE per fornire sostegno ai laboratori nazionali di riferimento; le procedure per lo scambio di informazioni, la consultazione degli Stati membri e il coordinamento delle risposte degli Stati membri; il riconoscimento delle emergenze di sanit&#224; pubblica a livello dell'Unione e la cessazione di tale riconoscimento; le procedure per l'interconnessione del SARR con i sistemi di tracciamento dei contatti e le procedure necessarie per garantire che il trattamento dei dati sia conforme alla legislazione in materia di protezione dei dati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(44)</p></td><td><p>&#200; opportuno che tali competenze siano esercitate conformemente al regolamento (UE) n.&#160;182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>25</span>)</a>. Poich&#233; gli atti di esecuzione previsti dal presente regolamento riguardano la protezione della salute umana, la Commissione non pu&#242; adottare un progetto di atto di esecuzione qualora il comitato per le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero non esprima alcun parere, conformemente all'articolo&#160;5, paragrafo&#160;4, secondo comma, lettera&#160;a), del regolamento (UE) n.&#160;182/2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(45)</p></td><td><p>Ove sussistano, in casi debitamente giustificati connessi alla gravit&#224; o alla novit&#224; di una minaccia grave per la salute o alla rapidit&#224; del suo propagarsi tra gli Stati membri, imperativi motivi di urgenza, la Commissione dovrebbe adottare atti di esecuzione immediatamente applicabili.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(46)</p></td><td><p>Al fine di integrare alcuni aspetti del presente regolamento e di valutare lo stato di attuazione dei piani nazionali di preparazione e la loro coerenza con il piano dell'Unione, &#232; opportuno delegare alla Commissione il potere di adottare atti conformemente all'articolo&#160;290&#160;TFUE riguardo a: i casi e le condizioni in cui pu&#242; essere concesso a organizzazioni internazionali e paesi terzi un accesso parziale alle funzioni della piattaforma digitale di sorveglianza, determinati dati, informazioni e documenti che possono essere trasmessi tramite la piattaforma e le condizioni alle quali l'ECDC pu&#242; partecipare e avere accesso ai dati sanitari consultati o scambiati attraverso le infrastrutture digitali, le disposizioni dettagliate necessarie per garantire che il funzionamento del SARR e il trattamento dei dati siano conformi ai regolamenti in materia di protezione dei dati, un elenco delle categorie di dati personali che possono essere scambiati a scopo di tracciamento dei contatti e le procedure, le norme e i criteri per la valutazione della pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta a livello nazionale. &#200; di particolare importanza che durante i lavori preparatori la Commissione svolga adeguate consultazioni, anche a livello di esperti, nel rispetto dei principi stabiliti nell'accordo interistituzionale &#171;Legiferare meglio&#187; del 13&#160;aprile 2016&#160;<a>(<span>26</span>)</a>. In particolare, al fine di garantire la parit&#224; di partecipazione alla preparazione degli atti delegati, il Parlamento europeo e il Consiglio ricevono tutti i documenti contemporaneamente agli esperti degli Stati membri, e i loro esperti dovrebbero poter accedere sistematicamente alle riunioni dei gruppi di esperti della Commissione incaricati della preparazione di tali atti delegati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(47)</p></td><td><p>Conformemente all'articolo&#160;42, paragrafo&#160;1, del regolamento (UE)&#160;2018/1725, il Garante europeo della protezione dei dati &#232; stato consultato e ha presentato osservazioni formali sul suo sito web l'8&#160;marzo&#160;2021.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(48)</p></td><td><p>Il presente regolamento rispetta appieno i diritti fondamentali e i principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(49)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno abrogare la decisione n.&#160;1082/2013/UE e sostituirla con il presente regolamento,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Oggetto 1. Al fine di affrontare le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e le relative conseguenze, il presente regolamento stabilisce le norme riguardanti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il comitato per la sicurezza sanitaria (CSS);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta, tra cui:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i piani di preparazione a livello dell'Unione e a livello nazionale; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le relazioni e le valutazioni della preparazione a livello nazionale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'aggiudicazione congiunta per l'acquisto di contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la ricerca e l'innovazione di emergenza;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la sorveglianza epidemiologica e il monitoraggio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la rete di sorveglianza epidemiologica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>il sistema di allarme rapido e di reazione (SARR);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>la valutazione dei rischi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il coordinamento della risposta; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>il riconoscimento di un'emergenza di sanit&#224; pubblica a livello dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> 2. Il presente regolamento istituisce: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>una rete di laboratori di riferimento dell'UE per la sanit&#224; pubblica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>una rete per le sostanze di origine umana; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>un comitato consultivo competente per le emergenze di sanit&#224; pubblica a livello dell'Unione e per il riconoscimento di tali emergenze.</p></td></tr></tbody></table> 3. In linea con gli approcci «One Health» e «salute in tutte le politiche», l'attuazione del presente regolamento è sostenuta da finanziamenti provenienti dai pertinenti programmi e strumenti dell'Unione. Articolo 2 Ambito di applicazione 1. Il presente regolamento si applica alle misure di sanità pubblica in relazione alle seguenti categorie di gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>minacce di origine biologica che consistono in:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>malattie trasmissibili, comprese quelle di origine zoonotica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>resistenza antimicrobica e infezioni nosocomiali connesse alle malattie trasmissibili (&#171;problemi sanitari speciali connessi&#187;);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>biotossine o altri agenti biologici dannosi non correlati alle malattie trasmissibili;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>minacce di origine chimica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>minacce di origine ambientale, comprese quelle dovute al clima;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>minacce di origine ignota; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>eventi che possano costituire emergenze di sanit&#224; pubblica di rilevanza internazionale conformemente al regolamento sanitario internazionale (RSI) (&#171;emergenze di sanit&#224; pubblica di rilevanza internazionale&#187;), a condizione che rientrino in una delle categorie di minacce di cui alle lettere da&#160;a) a&#160;d).</p></td></tr></tbody></table> 2. Il presente regolamento si applica anche alla sorveglianza epidemiologica delle malattie trasmissibili e dei problemi sanitari speciali connessi. 3. Le disposizioni del presente regolamento fanno salve le disposizioni di altri atti dell'Unione che disciplinano aspetti specifici del monitoraggio e dell'allarme rapido relativo a gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, e del coordinamento della pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta, e del coordinamento della lotta contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, comprese le misure che stabiliscono le norme di qualità e di sicurezza per beni specifici e le misure riguardanti determinate attività economiche. 4. In situazioni di emergenza eccezionali, uno Stato membro o la Commissione possono richiedere il coordinamento della risposta in seno al CSS, conformemente all'articolo 21, per le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero diverse da quelle di cui all'articolo 2, paragrafo 1, qualora si ritenga che le misure di sanità pubblica adottate precedentemente si siano rivelate insufficienti a garantire un livello elevato di protezione della salute umana. 5. La Commissione, d'intesa con gli Stati membri, assicura il coordinamento e lo scambio delle informazioni tra i meccanismi e le strutture istituiti nel quadro del presente regolamento e i meccanismi e le strutture analoghi istituiti a livello internazionale, a livello dell'Unione o nel quadro del trattato Euratom, le cui attività sono pertinenti per la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta, il monitoraggio, l'allarme rapido e la lotta contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. 6. Gli Stati membri conservano il diritto di mantenere o introdurre disposizioni, procedure e misure supplementari per i loro regimi nazionali nei settori contemplati dal presente regolamento, comprese le disposizioni previste in accordi o convenzioni bilaterali o multilaterali, esistenti o futuri, a condizione che tali disposizioni, procedure e misure supplementari non compromettano l'attuazione del presente regolamento. Articolo 3 Definizioni Ai fini del presente regolamento si applicano le definizioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>&#171;grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero&#187;: un rischio per la salute in grado di mettere a repentaglio la vita o comunque grave, di origine biologica, chimica, ambientale o ignota, di cui all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, che si diffonde o comporta un rischio significativo di diffondersi oltre i confini nazionali degli Stati membri, e che pu&#242; richiedere un coordinamento a livello di Unione al fine di garantire un livello elevato di protezione della salute umana;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>&#171;definizione di caso&#187;: un insieme di criteri diagnostici concordati che devono essere soddisfatti al fine di identificare con precisione i casi di grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero in una data popolazione, escludendo il rilevamento di minacce indipendenti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#171;malattia trasmissibile&#187;: una malattia infettiva causata da un agente contagioso che &#232; trasmessa da persona a persona attraverso il contatto diretto con una persona infetta o indirettamente attraverso l'esposizione a un vettore, un animale, un fomite, un prodotto o un ambiente o uno scambio di fluidi, contaminato dall'agente contagioso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>&#171;tracciamento dei contatti&#187;: le misure volte a individuare, manualmente o con strumenti tecnologici, le persone che sono state esposte a una fonte di grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero e che rischiano di essere infettate o di essere infette o che hanno sviluppato una malattia trasmissibile, con l'unico scopo di individuare rapidamente le persone potenzialmente appena infettate che potrebbero essere venute a contatto con casi esistenti, al fine di ridurre ulteriormente la trasmissione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>&#171;sorveglianza epidemiologica&#187;: la raccolta, la registrazione, l'analisi, l'interpretazione e la diffusione sistematiche di dati e analisi riguardanti le malattie trasmissibili e i problemi sanitari speciali connessi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>&#171;monitoraggio&#187;: l'osservazione, il rilevamento o la revisione costanti delle variazioni di una condizione, di una situazione o di attivit&#224;, comprendente una funzione continua che utilizza la raccolta sistematica di dati e analisi su indicatori specifici relativi a gravi minacce a carattere transfrontaliero per la salute;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>&#171;One Health&#187;: un approccio multisettoriale che riconosce che la salute umana &#232; connessa alla salute animale e all'ambiente e che le azioni volte ad affrontare le minacce per la salute devono tenere conto di queste tre dimensioni;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>&#171;salute in tutte le politiche&#187;: un approccio alla definizione, all'attuazione e al riesame delle politiche pubbliche, a prescindere dal settore, che tenga conto delle implicazioni sanitarie delle decisioni e che miri a realizzare sinergie e a evitare che tali politiche creino ripercussioni negative in termini sanitari, nell'ottica di migliorare la salute della popolazione e l'equit&#224; sanitaria;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>&#171;misura di sanit&#224; pubblica&#187;: una decisione o un'attivit&#224; che mira a prevenire, monitorare o controllare la diffusione delle malattie o la contaminazione, a combattere i rischi gravi per la sanit&#224; pubblica o a contenerne l'impatto sulla sanit&#224; pubblica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>&#171;contromisure mediche&#187;: i medicinali per uso umano quali definiti nella direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>27</span>)</a>, i dispositivi medici quali definiti al punto&#160;12 del presente articolo e altri beni o servizi necessari alla preparazione e alla risposta a gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>&#171;regolamento sanitario internazionale&#187;: il regolamento sanitario internazionale (RSI) adottato dall'Organizzazione mondiale della sanit&#224; (OMS) nel 2005;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12)</p></td><td><p>&#171;dispositivo medico&#187;: un dispositivo medico quale definito all'articolo&#160;2, punto&#160;1), del regolamento (UE)&#160;2017/745 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>28</span>)</a>, in combinato disposto con l'articolo&#160;1, paragrafo&#160;2, e l'articolo&#160;1, paragrafo&#160;6, lettera&#160;a), di tale regolamento, e un dispositivo medico-diagnostico in vitro quale definito all'articolo&#160;2, punto&#160;2), del regolamento (UE)&#160;2017/746 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>29</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13)</p></td><td><p>&#171;capacit&#224; del sistema sanitario&#187;: la misura in cui un sistema sanitario massimizza le sue prestazioni per quanto riguarda le seguenti sei componenti fondamentali o elementi costitutivi di un sistema sanitario, ossia: i)&#160;erogazione del servizio, ii)&#160;personale sanitario, iii)&#160;sistemi di informazione in ambito sanitario, iv)&#160;accesso alle contromisure mediche, v)&#160;finanziamento, e vi)&#160;leadership/governance; ai fini del presente regolamento, la presente definizione si applica unicamente alle parti di componenti o elementi costitutivi di un sistema sanitario interessate dalle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 4 Comitato per la sicurezza sanitaria 1. È istituito il CSS. Esso è composto da rappresentanti degli Stati membri suddivisi in due livelli di lavoro: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>un gruppo di lavoro ad alto livello incaricato di tenere discussioni periodiche sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e di adottare pareri e orientamenti di cui al paragrafo&#160;3, lettera&#160;d); e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>vari gruppi di lavoro tecnici incaricati di discutere temi specifici se del caso.</p></td></tr></tbody></table> 2. I rappresentanti delle agenzie e degli organismi competenti dell'Unione possono partecipare alle riunioni del CSS in qualità di osservatori. 3. Il CSS svolge i seguenti compiti in cooperazione con le agenzie e gli organismi competenti dell'Unione partecipanti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>consente l'azione coordinata della Commissione e degli Stati membri ai fini dell'attuazione del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>coordina, d'intesa con la Commissione, la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta, a norma dell'articolo&#160;10;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>coordina, in collegamento con la Commissione, la comunicazione in merito al rischio e alla crisi nonch&#233; le risposte degli Stati membri alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, a norma dell'articolo&#160;21;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>adotta pareri e orientamenti, anche su misure specifiche di risposta, destinati agli Stati membri ai fini della prevenzione e del controllo delle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, sulla base del parere di esperti delle agenzie o degli organismi tecnici competenti dell'Unione; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>adotta, su base annuale, un programma di lavoro che ne definisce le priorit&#224; e gli obiettivi.</p></td></tr></tbody></table> 4. Per quanto possibile, il CSS adotta gli orientamenti e i pareri per consenso. In caso di votazione, il risultato del voto è deciso a maggioranza dei due terzi dei membri. I membri che hanno espresso voto contrario, o si sono astenuti, hanno il diritto di far allegare all'orientamento o al parere un documento che riporta in forma sintetica le motivazioni della loro posizione. 5. Il CSS è presieduto da un rappresentante della Commissione senza diritto di voto. Il CSS si riunisce a intervalli regolari e ogniqualvolta la situazione lo richieda, su richiesta della Commissione o di uno Stato membro. 6. Le funzioni di segreteria del CSS sono espletate dalla Commissione. 7. Il CSS e la Commissione garantiscono consultazioni periodiche con gli esperti in materia di sanità pubblica, le organizzazioni internazionali e i portatori di interessi, compresi gli operatori sanitari, a seconda della delicatezza del tema. 8. Il CSS adotta, a maggioranza dei due terzi dei suoi membri, il suo regolamento interno. Il regolamento interno stabilisce le disposizioni operative, in particolare: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le procedure per le sedute plenarie;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la partecipazione di esperti alle sedute plenarie, lo status di possibili osservatori, anche dal Parlamento europeo, da agenzie e organismi dell'Unione, da paesi terzi e dall'OMS; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'esame svolto dal CSS per determinare se una questione a esso sottoposta sia pertinente al suo mandato e se sia possibile raccomandare il deferimento di tale questione a un organismo competente in forza di una disposizione di un altro atto dell'Unione o del trattato Euratom.</p></td></tr></tbody></table> Le disposizioni operative di cui al primo comma, lettera c), fanno salvi gli obblighi degli Stati membri ai sensi degli articoli 10 e 21 del presente regolamento. 9. Gli Stati membri designano un rappresentante e non più di due membri supplenti del CSS. Gli Stati membri notificano alla Commissione e agli altri Stati membri le designazioni di cui al primo comma e le eventuali modifiche delle stesse. In caso di tale modifica, la Commissione mette a disposizione dei membri del CSS un elenco aggiornato di tali designazioni. 10. Il Parlamento europeo designa un rappresentante tecnico incaricato di partecipare al CSS in qualità di osservatore. 11. L'elenco delle autorità, delle organizzazioni o degli organismi cui appartengono i partecipanti al CSS è pubblicato sul sito web della Commissione. 12. Il regolamento interno, gli orientamenti, gli ordini del giorno e i verbali delle riunioni del CSS sono pubblicati sul sito web della Commissione, a meno che tale pubblicazione non pregiudichi la tutela di un interesse pubblico o privato, quale definito all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 1049/2001. CAPO II PIANIFICAZIONE DELLA PREVENZIONE, DELLA PREPARAZIONE E DELLA RISPOSTA Articolo 5 Piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione 1. La Commissione, in cooperazione con gli Stati membri e le agenzie e gli organismi competenti dell'Unione, e conformemente al quadro dell'OMS per la preparazione e la risposta alle emergenze definito nell'RSI, istituisce un piano dell'Unione in caso di crisi sanitaria e pandemia («piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione») per promuovere una risposta efficace e coordinata a livello di Unione alle minacce per la salute a carattere transfrontaliero. 2. Il piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione integra i piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta istituiti a norma dell'articolo 6 e promuove sinergie efficaci tra gli Stati membri, la Commissione, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e altre agenzie o organismi competenti dell'Unione. 3. Il piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione comprende in particolare disposizioni relative ad accordi comuni in materia di governance, capacità e risorse per: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la tempestiva cooperazione tra la Commissione, il Consiglio, gli Stati membri, il CSS e le agenzie o gli organismi competenti dell'Unione. Il piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione tiene conto dei servizi e del sostegno che possono essere disponibili nel quadro del meccanismo unionale di protezione civile, in particolare dei mezzi nell'ambito della scorta rescEU di cui alla decisione di esecuzione (UE)&#160;2019/570 della Commissione&#160;<a>(<span>30</span>)</a> o di altri meccanismi, dei mezzi e delle risorse messi a disposizione a tal fine dall'Unione e dagli Stati membri e della cooperazione con l'OMS per le minacce per la salute a carattere transfrontaliero;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>lo scambio sicuro di informazioni tra la Commissione, gli Stati membri, in particolare le autorit&#224; competenti o gli organismi designati responsabili a livello nazionale, il CSS e le agenzie o gli organismi competenti dell'Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la sorveglianza epidemiologica e il monitoraggio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il sistema di allarme rapido e la valutazione del rischio, in particolare per quanto riguarda la preparazione e la risposta interregionali a carattere transfrontaliero;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la comunicazione in merito ai rischi e alla crisi, anche per gli operatori sanitari e per i cittadini;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>la preparazione sanitaria e la risposta, nonch&#233; la collaborazione multisettoriale, ad esempio individuando i fattori di rischio di trasmissione delle malattie e la relativa incidenza della malattia, compresi i determinanti sociali, economici e ambientali, secondo l&#8217;approccio &#171;One Health&#187; per le malattie zoonotiche, di origine alimentare e idrica e altre malattie pertinenti e relativi problemi sanitari speciali;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>l'elaborazione di una panoramica delle capacit&#224; produttive per le pertinenti contromisure mediche critiche nell'Unione nel suo complesso per far fronte alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo&#160;2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>la ricerca e l'innovazione di emergenza;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la gestione del piano; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>il sostegno agli Stati membri per il monitoraggio dell'impatto di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero sulla fornitura e la continuit&#224; dei servizi di assistenza sanitaria, anche per altre malattie e condizioni durante le emergenze sanitarie.</p></td></tr></tbody></table> 4. Il piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione include elementi di preparazione interregionale transfrontaliera per sostenere misure di sanità pubblica multisettoriali e transfrontaliere concordanti, tenendo in particolare considerazione le capacità in termini di sorveglianza, effettuazione di test, tracciamento dei contatti, laboratori, formazione del personale sanitario e trattamenti specializzati o terapie intensive disponibili nelle regioni limitrofe. Il piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione tiene conto delle rispettive situazioni nazionali e comprende mezzi di preparazione e di risposta per affrontare la situazione dei cittadini più a rischio. 5. Al fine di garantire l’attuazione del piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione, la Commissione facilita, in collaborazione con gli Stati membri e, se del caso, con le agenzie o gli organismi competenti dell'Unione o con le organizzazioni internazionali, prove di stress, esercitazioni di simulazione e riesami nel corso delle azioni e successivi agli interventi con gli Stati membri e all'occorrenza aggiorna il piano. 6. La Commissione può fornire assistenza tecnica, su richiesta degli Stati membri, per sostenere l'elaborazione dei loro piani in materia di personale al fine di rispondere a specifiche esigenze di assistenza sanitaria e facilitare lo scambio di personale tra gli Stati membri in caso di grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero. 7. I riesami e gli eventuali adeguamenti successivi del piano sono pubblicati. Articolo 6 Piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta 1. Fatte salve le competenze degli Stati membri in questo settore, nell'elaborazione dei piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta gli Stati membri si consultano tra loro nell'ambito del CSS e si coordinano con la Commissione al fine di garantire la coerenza con il piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione nella massima misura possibile. 2. I piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta possono includere elementi relativi alla governance, alle capacità e alle risorse previsti nel piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione di cui all'articolo 5. 3. Gli Stati membri informano inoltre senza indugio la Commissione e il CSS in merito a qualsiasi revisione sostanziale del loro piano nazionale di prevenzione, di preparazione e di risposta. 4. Ai fini del paragrafo 1, gli Stati membri possono anche consultare, se del caso, le organizzazioni dei pazienti, le organizzazioni degli operatori sanitari, i portatori di interessi dell'industria e della catena di approvvigionamento, nonché le parti sociali nazionali. Articolo 7 Relazioni sulla pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta 1. Entro il 27 dicembre 2023 e successivamente ogni tre anni, gli Stati membri trasmettono alla Commissione e alle agenzie e agli organismi competenti dell'Unione una relazione aggiornata sulla pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta e sull'attuazione a livello nazionale e, se del caso, ai livelli interregionale e transfrontaliero. Tale relazione è concisa, basata su indicatori comuni concordati, fornisce una panoramica delle azioni attuate negli Stati membri e comprende quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'individuazione e lo stato di avanzamento dell'attuazione delle norme relative alle capacit&#224; fondamentali per la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta stabilite a livello nazionale e, se del caso, a livello interregionale transfrontaliero per il settore sanitario, fornite all'OMS conformemente all'RSI, nonch&#233;, se disponibili, gli accordi di interoperabilit&#224; tra il settore sanitario e altri settori critici in situazioni di emergenza;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un aggiornamento, se necessario, sugli elementi della pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta alle emergenze, in particolare:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la governance: comprese le politiche e la legislazione nazionali e, se del caso, regionali che integrano le azioni di emergenza e di preparazione; i piani di prevenzione, preparazione, risposta e ripresa in caso di emergenza; i meccanismi di coordinamento, anche, se del caso, tra i livelli amministrativi nazionali, regionali o locali e in termini di collaborazione multisettoriale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le capacit&#224;: compresa la valutazione dei rischi e delle capacit&#224; di determinare le priorit&#224; per la preparazione alle emergenze; la sorveglianza e l'allarme rapido, la gestione delle informazioni; misure e disposizioni in materia di continuit&#224; operativa volte a garantire un accesso continuo a servizi diagnostici, strumenti e prodotti medici durante le emergenze, se disponibili; i servizi sanitari e di emergenza di base, sicuri e sensibili alla dimensione di genere; una panoramica dell'impatto di gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero sulla fornitura e la continuit&#224; dei servizi di assistenza sanitaria per altre malattie e condizioni durante le emergenze di sanit&#224; pubblica; la comunicazione sui rischi; lo sviluppo della ricerca e le valutazioni per informare e accelerare la preparazione alle emergenze; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>le risorse: comprese le risorse finanziarie per la preparazione alle emergenze e i finanziamenti di emergenza per la risposta; le forniture sanitarie essenziali; i meccanismi logistici, anche per la conservazione di contromisure mediche; le risorse umane dedicate, formate e attrezzate per le emergenze;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'attuazione dei piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta, compresa se del caso l'attuazione ai livelli regionale e, se necessario, locale, che contempli la risposta alle epidemie; la resistenza antimicrobica, le infezioni nosocomiali e altre gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo&#160;2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>se del caso, consultazione con i partner pertinenti in merito alla valutazione dei rischi e ai piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>azioni intraprese per colmare le lacune riscontrate nell'attuazione dei piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta.</p></td></tr></tbody></table> La relazione include, all'occorrenza, elementi interregionali transfrontalieri e intersettoriali di prevenzione, di preparazione e di risposta che coinvolgano le regioni limitrofe. Tali elementi comprendono meccanismi di coordinamento per gli elementi pertinenti dei piani di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione e nazionali, compresa la formazione transfrontaliera e la condivisione delle migliori pratiche per gli operatori sanitari e il personale della sanità pubblica, nonché meccanismi di coordinamento per il trasferimento sanitario dei pazienti. 2. Ogni tre anni la Commissione mette a disposizione del CSS le informazioni ricevute a norma del paragrafo 1 del presente articolo mediante una relazione elaborata in cooperazione con l'ECDC e altre agenzie e organismi competenti dell'Unione. La relazione include profili per paese al fine di monitorare i progressi ed elaborare piani d'azione, tenendo conto delle rispettive situazioni nazionali, per colmare le lacune individuate a livello nazionale. A tal fine, la Commissione può formulare raccomandazioni generali, tenendo conto dei risultati della valutazione effettuata a norma dell'articolo 8. In base alla relazione la Commissione avvia tempestivamente discussioni in seno al CSS sui progressi e sulle lacune nella preparazione, consentendo un costante miglioramento. Una panoramica delle raccomandazioni della relazione sulla preparazione e la risposta a gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo 2, paragrafo 1, è pubblicata sui siti web della Commissione e dell'ECDC. 3. La Commissione adotta mediante atti di esecuzione i modelli che gli Stati membri utilizzano per fornire le informazioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo al fine di assicurare la pertinenza di tali informazioni rispetto agli obiettivi definiti in tale paragrafo e la comparabilità, evitando nel contempo qualsiasi duplicazione delle informazioni richieste e presentate. I modelli sono elaborati in collaborazione con il CSS e sono, per quanto possibile, coerenti con i modelli utilizzati nell'ambito del quadro di comunicazione degli Stati parte dell'RSI. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. 4. Quando ricevono informazioni classificate trasmesse a norma del paragrafo 1, la Commissione, l'ECDC e il CSS applicano le norme di sicurezza relative alla protezione delle informazioni classificate dell'Unione europea di cui alle decisioni (UE, Euratom) 2015/443 ( 31 ) e (UE, Euratom) 2015/444 della Commissione ( 32 ) . 5. Ogni Stato membro provvede affinché le sue norme di sicurezza nazionali si applichino a tutte le persone fisiche residenti nel suo territorio e a tutte le persone giuridiche ivi stabilite che trattano le informazioni di cui ai paragrafi 1 e 2 del presente articolo, qualora esse siano classificate come informazioni classificate dell'Unione europea. Tali norme di sicurezza nazionali offrono un livello di protezione delle informazioni classificate almeno equivalente a quello garantito dalle norme di sicurezza di cui all'allegato della decisione (EU, Euratom) 2015/444 e alla decisione 2013/488/UE del Consiglio ( 33 ) . Articolo 8 Valutazione della pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta 1. Ogni tre anni l'ECDC valuta lo stato di attuazione dei piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta degli Stati membri e il loro rapporto con il piano di prevenzione, di preparazione e di risposta dell'Unione. Tali valutazioni si basano su una serie di indicatori concordati e sono eseguite in cooperazione con le agenzie e gli organismi competenti dell'Unione, e mirano a valutare la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta a livello nazionale per quanto riguarda le informazioni di cui all'articolo 7, paragrafo 1. 2. Se del caso, l'ECDC presenta agli Stati membri e alla Commissione raccomandazioni basate sulle valutazioni di cui al paragrafo 1, rivolte agli Stati membri, tenendo conto delle rispettive situazioni nazionali. 3. Gli Stati membri, se del caso, presentano tempestivamente alla Commissione e all'ECDC, entro nove mesi dal ricevimento delle conclusioni dell'ECDC, un piano d'azione che dà seguito alle raccomandazioni proposte dalla valutazione, unitamente alle corrispondenti azioni e tappe fondamentali raccomandate. Se uno Stato membro decide di non seguire una raccomandazione, indica i motivi di tale decisione. Tali azioni possono includere in particolare: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli interventi normativi, se del caso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le iniziative di formazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>una panoramica delle buone pratiche.</p></td></tr></tbody></table> 4. La Commissione adotta atti delegati conformemente all'articolo 31 per integrare il presente regolamento riguardo alle procedure, alle norme e ai criteri per le valutazioni di cui al paragrafo 1 del presente articolo. Articolo 9 Relazione della Commissione sulla pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta 1. In base alle informazioni fornite dagli Stati membri a norma dell'articolo 7 e ai risultati della valutazione di cui all'articolo 8, entro il 27 dicembre 2023 e successivamente ogni tre anni la Commissione trasmette al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sullo stato dei lavori e sui progressi compiuti nella pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta a livello dell'Unione. 2. La relazione della Commissione include, se del caso, elementi di preparazione e di risposta transfrontaliere nelle regioni limitrofe. 3. Sulla base della sua relazione, la Commissione può sostenere l'azione degli Stati membri mediante l'adozione di raccomandazioni generali sulla pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta. Articolo 10 Coordinamento della pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta in seno al CSS 1. La Commissione, le agenzie e gli organismi competenti dell'Unione e gli Stati membri si consultano tra loro nell'ambito del CSS al fine di coordinare i loro sforzi per sviluppare, rafforzare e mantenere la loro capacità di monitoraggio, allarme rapido, valutazione e risposta in relazione a gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Il coordinamento mira in particolare a: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>condividere le migliori pratiche ed esperienze nella pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>promuovere l'interoperabilit&#224; della pianificazione nazionale della prevenzione e della preparazione e della dimensione multisettoriale della pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta a livello dell'Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sostenere l'attuazione dei requisiti relativi alle capacit&#224; di sorveglianza e di risposta di cui all'RSI;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>sostenere lo sviluppo dei piani di prevenzione, di preparazione e di risposta di cui agli articoli&#160;5 e&#160;6;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>monitorare e discutere sui progressi relativi alle lacune individuate e alle azioni intese a rafforzare la pianificazione della prevenzione, della preparazione e della risposta, anche nel settore della ricerca, a livello regionale transfrontaliero, nazionale e dell'Unione; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>agevolare lo scambio, al di fuori della procedura di aggiudicazione congiunta di cui all'articolo&#160;12, di informazioni sulle contromisure mediche, compresi, se del caso, i prezzi e le date di consegna.</p></td></tr></tbody></table> 2. La Commissione e gli Stati membri conducono, se del caso, un dialogo con i portatori di interessi, comprese le organizzazioni di operatori sanitari e assistenziali, i portatori di interessi dell'industria e della catena di approvvigionamento nonché le organizzazioni di pazienti e consumatori. 3. Il CSS coordina inoltre, se del caso, la risposta alle emergenze di sanità pubblica con il consiglio per le crisi sanitarie, se stabilito a norma del regolamento (UE) 2022/2372, e contribuisce di conseguenza al coordinamento e allo scambio di informazioni all'interno di tale organismo. Articolo 11 Formazione degli operatori sanitari e del personale della sanità pubblica 1. La Commissione può organizzare, in stretta cooperazione con le agenzie e gli organismi competenti dell'Unione, le organizzazioni professionali sanitarie e le organizzazioni di pazienti, attività di formazione per gli operatori sanitari, gli operatori dei servizi sociali e il personale della sanità pubblica negli Stati membri, in particolare la formazione interdisciplinare «One Health», anche in materia di capacità di preparazione a norma dell'RSI. La Commissione organizza tali attività in cooperazione con gli Stati membri interessati, nonché con l'ECDC, in particolare la task force sanitaria dell'UE, e in coordinamento, ove possibile, con l'OMS. La Commissione sfrutta appieno le potenzialità della formazione a distanza per aumentare il numero di tirocinanti. Nelle regioni transfrontaliere sono promosse una formazione transfrontaliera congiunta nonché la condivisione delle migliori pratiche e la familiarità con i sistemi sanitari pubblici per gli operatori sanitari e il personale della sanità pubblica. 2. Le attività di formazione di cui al paragrafo 1 mirano a fornire al personale di cui a tale paragrafo le conoscenze e le competenze necessarie per sviluppare e attuare in particolare i piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta e attuare attività per rafforzare la preparazione alle crisi e le capacità di sorveglianza, in particolare per quanto riguarda le lacune individuate, anche in relazione all'uso di strumenti digitali, e sono coerenti con l'approccio «One Health». 3. Le attività di formazione di cui al paragrafo 1 possono essere aperte al personale delle autorità competenti di paesi terzi e possono essere organizzate al di fuori dell'Unione in coordinamento, se possibile, con le attività dell'ECDC in tale settore. 4. Gli organismi il cui personale partecipa alle attività di formazione di cui al paragrafo 1 provvedono affinché le conoscenze acquisite attraverso tali attività siano divulgate secondo necessità e siano adeguatamente utilizzate nelle attività di formazione del personale da essi organizzate. 5. In cooperazione con gli Stati membri e i paesi candidati all'adesione all'Unione, la Commissione e le agenzie e gli organismi competenti dell'Unione possono sostenere l'organizzazione di programmi per lo scambio di operatori sanitari e di personale della sanità pubblica, nonché per il distacco temporaneo di personale tra Stati membri, paesi candidati all'adesione all'Unione o agenzie e organismi dell'Unione. Nell'organizzazione di tali programmi si tiene conto del contributo fornito dalle organizzazioni professionali sanitarie in ciascuno Stato membro. 6. La Commissione può adottare, mediante atti di esecuzione, norme riguardanti l'organizzazione delle attività di formazione di cui al paragrafo 1 e dei programmi di cui al paragrafo 5. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. Articolo 12 Appalto congiunto per l'acquisto di contromisure mediche 1. La Commissione e qualsiasi Stato membro possono avviare, in quanto parti contraenti, una procedura di aggiudicazione congiunta a norma dell'articolo 165, paragrafo 2, del regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 ai fini dell'acquisto anticipato di contromisure mediche per le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero entro un termine ragionevole. 2. La procedura di aggiudicazione congiunta di cui al paragrafo 1 è preceduta da un accordo sull'aggiudicazione congiunta tra le parti, che stabilisce le modalità pratiche che disciplinano tale procedura, nonché il processo decisionale concernente la scelta della procedura, la valutazione dell'aggiudicazione congiunta di cui al paragrafo 3, lettera c), la valutazione delle offerte e l'aggiudicazione dell'appalto. 3. La procedura di aggiudicazione congiunta di cui al paragrafo 1 del presente articolo soddisfa, se utilizzata per l'acquisto di contromisure mediche in conformità del presente regolamento, anche nel quadro dell'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2022/2372, le condizioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la partecipazione alla procedura di aggiudicazione congiunta &#232; aperta a tutti gli Stati membri, agli Stati dell'Associazione europea di libero scambio e ai paesi candidati all'adesione all'Unione, nonch&#233; al Principato di Andorra, al Principato di Monaco, alla Repubblica di San Marino e allo Stato della Citt&#224; del Vaticano, in deroga all'articolo&#160;165, paragrafo&#160;2, del regolamento (UE, Euratom)&#160;2018/1046;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sono rispettati i diritti e gli obblighi dei paesi di cui alla lettera&#160;a) che non partecipano all'aggiudicazione congiunta, in particolare quelli riguardanti la protezione e il miglioramento della salute umana;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>prima dell'avvio di una procedura di aggiudicazione congiunta, la Commissione prepara una valutazione dell'aggiudicazione congiunta che indica le condizioni generali previste per la procedura di aggiudicazione congiunta, anche in relazione alle restrizioni alle attivit&#224; parallele di aggiudicazione e negoziazione da parte dei paesi partecipanti per la contromisura in questione durante la specifica procedura di aggiudicazione congiunta; tale valutazione tiene conto della necessit&#224; di garantire la sicurezza della fornitura delle contromisure mediche in questione ai paesi partecipanti. Sulla base della valutazione dell'aggiudicazione congiunta e delle pertinenti informazioni ivi fornite, quali le fasce di prezzo previste, i fabbricanti, i tempi di consegna e il termine proposto per la decisione sulla partecipazione, le parti dell'accordo di aggiudicazione congiunta esprimono il proprio interesse a partecipare in una fase iniziale. Le parti dell'accordo di aggiudicazione congiunta che hanno espresso interesse decidono successivamente in merito alla loro partecipazione alla procedura di aggiudicazione congiunta alle condizioni concordate congiuntamente con la Commissione, tenendo conto delle informazioni proposte nella valutazione dell'aggiudicazione congiunta;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>l'aggiudicazione congiunta non reca pregiudizio al mercato interno, non costituisce una discriminazione o una restrizione del commercio e non causa distorsioni della concorrenza; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>l'aggiudicazione congiunta non ha un'incidenza finanziaria diretta sul bilancio dei paesi di cui alla lettera&#160;a) che non partecipano all'aggiudicazione congiunta.</p></td></tr></tbody></table> 4. In cooperazione con gli Stati membri la Commissione assicura il coordinamento e lo scambio di informazioni tra i soggetti che organizzano ogni azione e vi partecipano, comprese, tra l'altro, le procedure di aggiudicazione congiunta, lo sviluppo, la costituzione di scorte, la distribuzione e la donazione di contromisure mediche, nell'ambito di diversi meccanismi istituiti a livello dell'Unione, in particolare: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la costituzione di scorte nell'ambito di rescEU di cui all'articolo&#160;12 della decisione n.&#160;1313/2013/UE;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il regolamento (UE)&#160;2016/369;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la strategia farmaceutica per l'Europa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il programma &#171;UE per la salute&#187; (EU4Health) istituito dal regolamento (UE)&#160;2021/522;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>il regolamento (UE)&#160;2021/697 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>34</span>)</a>; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>altri programmi e strumenti a sostegno della ricerca e dello sviluppo biomedici a livello dell'Unione per migliorare la capacit&#224; e la preparazione per rispondere alle minacce e alle emergenze transfrontaliere, quali le misure adottate a norma del regolamento (UE) 2022/2372.</p></td></tr></tbody></table> 5. La Commissione informa il Parlamento europeo in merito alle procedure relative all'aggiudicazione congiunta di contromisure mediche e, su richiesta, concede l'accesso ai contratti conclusi in esito a tali procedure, fatta salva l'adeguata protezione del segreto commerciale, delle relazioni commerciali e degli interessi dell'Unione. La Commissione comunica al Parlamento europeo le informazioni relative a documenti sensibili conformemente all'articolo 9, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 1049/2001. CAPO III SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA, LABORATORI DI RIFERIMENTO UE E MONITORAGGIO AD HOC Articolo 13 Sorveglianza epidemiologica 1. La rete di sorveglianza epidemiologica delle malattie trasmissibili, comprese quelle di origine zoonotica, e relativi problemi sanitari speciali connessi di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punti i) e ii) («rete di sorveglianza epidemiologica»), garantisce una comunicazione permanente tra la Commissione, l'ECDC e le autorità competenti responsabili a livello nazionale della sorveglianza epidemiologica. L'ECDC garantisce la gestione integrata della rete di sorveglianza epidemiologica di cui all'articolo 5 del regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 35 ) . Ove opportuno, la rete di sorveglianza epidemiologica opera in stretta cooperazione con gli organismi competenti delle organizzazioni attive nel settore della sorveglianza epidemiologica delle malattie trasmissibili e dei problemi sanitari speciali connessi dell'Unione, dei paesi terzi, dell'OMS e di altre organizzazioni internazionali. 2. La rete di sorveglianza epidemiologica mira a: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>monitorare le tendenze delle malattie trasmissibili nel tempo, nei diversi Stati membri e nei paesi terzi, al fine di valutare la situazione, reagire in caso di superamento delle soglie di allarme e facilitare un'azione appropriata basata su dati concreti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>individuare e monitorare eventuali focolai transfrontalieri di malattie trasmissibili, tenendo conto della fonte, del tempo, della popolazione e dell'ubicazione, in modo da motivare le azioni in materia di sanit&#224; pubblica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>contribuire alla valutazione e al monitoraggio dei programmi di prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili al fine di fornire elementi di prova per formulare raccomandazioni volte a rafforzare e migliorare tali programmi a livello nazionale e dell'Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>individuare e monitorare i fattori di rischio di trasmissione delle malattie e i gruppi di popolazione a rischio che necessitano di misure di prevenzione mirate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>contribuire alla valutazione dell'incidenza delle malattie trasmissibili sulla popolazione, utilizzando dati quali la prevalenza delle malattie, le complicazioni, il ricovero ospedaliero e la mortalit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>contribuire alla valutazione della capacit&#224; dei sistemi sanitari di diagnosticare, prevenire e trattare malattie trasmissibili specifiche, con l'obiettivo di contribuire alla sicurezza dei pazienti nel contesto delle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>contribuire alla modellizzazione e allo sviluppo di scenari per la risposta;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>contribuire all'individuazione delle priorit&#224; e delle esigenze in materia di ricerca e attuare le pertinenti attivit&#224; di ricerca volte a rafforzare la sanit&#224; pubblica; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>sostenere le misure di tracciamento dei contatti delle autorit&#224; sanitarie competenti.</p></td></tr></tbody></table> 3. Le autorità nazionali competenti di cui al paragrafo 1 comunicano le seguenti informazioni, sulla base di norme e indicatori e concordati, alle autorità partecipanti alla rete di sorveglianza epidemiologica: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>dati e informazioni comparabili e compatibili in relazione alla sorveglianza epidemiologica di malattie trasmissibili e problemi sanitari speciali connessi di cui all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera&#160;a), punti&#160;i) e&#160;ii);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>informazioni pertinenti sulla progressione delle situazioni epidemiche, anche per quanto riguarda la modellizzazione e lo sviluppo di scenari;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>informazioni pertinenti su fenomeni epidemici insoliti o nuove malattie trasmissibili di origine ignota, comprese quelle riscontrate in paesi terzi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>dati molecolari relativi agli agenti patogeni, se necessari per l'individuazione o l'indagine delle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>dati dei sistemi sanitari necessari per la gestione delle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>informazioni sui sistemi di monitoraggio del tracciamento dei contatti sviluppati a livello nazionale.</p></td></tr></tbody></table> 4. Le informazioni fornite dalle autorità nazionali competenti di cui al paragrafo 3, lettera a), possono essere comunicate tempestivamente, se disponibili, almeno a livello NUTS II al portale europeo di sorveglianza per le malattie infettive gestito dall'ECDC. 5. Nel riferire le informazioni sulla sorveglianza epidemiologica le autorità nazionali competenti utilizzano, ove disponibili, le definizioni di caso adottate conformemente al paragrafo 10 per ciascuna malattia trasmissibile e per ciascun problema sanitario speciale connesso di cui al paragrafo 1. 6. La Commissione e gli Stati membri cooperano al fine di rafforzare la capacità di raccolta e di condivisione di dati degli Stati membri e di definire norme europee di sorveglianza specifiche per malattia in base alla proposta dell'ECDC, in consultazione con le pertinenti reti di sorveglianza. 7. L'ECDC controlla e valuta le attività di sorveglianza epidemiologica delle reti di sorveglianza specializzate, compreso il rispetto delle norme di sorveglianza di cui al paragrafo 6; sostiene gli Stati membri fornendo loro consulenza scientifica e tecnica per migliorare la tempestività, la completezza e la qualità dei dati di sorveglianza comunicati e condivide periodicamente con il CSS e la Commissione le relazioni di monitoraggio. Se del caso e conformemente al regolamento (CE) n. 851/2004, l'ECDC mette anche a disposizione di paesi terzi le sue competenze in materia di sorveglianza epidemiologica. L'ECDC fornisce regolarmente al CSS una panoramica della tempestività, della completezza e della qualità dei dati di sorveglianza che gli vengono comunicati. L'ECDC sostiene gli Stati membri nel garantire la raccolta e la condivisione di dati in tempi di crisi sanitarie ai fini del paragrafo 2. 8. La Commissione può integrare l'azione degli Stati membri adottando raccomandazioni in materia di sorveglianza rivolte agli Stati membri. Il CSS può adottare comunicazioni e raccomandazioni relative alla sorveglianza rivolte agli Stati membri, all'ECDC e alla Commissione. 9. Ogni Stato membro designa le autorità competenti a livello nazionale per la sorveglianza epidemiologica di cui al paragrafo 1. 10. La Commissione stabilisce e aggiorna mediante atti di esecuzione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'elenco, sulla base dei criteri elencati all&#8217;allegato&#160;I, sezione&#160;1, delle malattie trasmissibili e dei problemi sanitari speciali connessi di cui all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera&#160;a), punti&#160;i) e&#160;ii), al fine di garantire una copertura delle malattie trasmissibili e dei problemi sanitari speciali connessi da parte della rete di sorveglianza epidemiologica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le definizioni, sulla base dei criteri elencati all&#8217;allegato&#160;I, sezione&#160;2, di caso relative a ciascuna malattia trasmissibile e a ciascun problema sanitario speciale connesso soggetti a sorveglianza epidemiologica, al fine di assicurare la comparabilit&#224; e la compatibilit&#224; dei dati raccolti a livello dell'Unione; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le modalit&#224; di funzionamento, di cui all'allegato&#160;I, sezione&#160;3, del presente regolamento, della rete di sorveglianza epidemiologica sviluppata a norma dell'articolo&#160;5 del regolamento (CE) n.&#160;851/2004.</p></td></tr></tbody></table> Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. 11. Per imperativi motivi di urgenza debitamente giustificati, connessi alla gravità o alla novità di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero o alla rapidità della sua diffusione tra gli Stati membri, la Commissione può adottare atti di esecuzione immediatamente applicabili, conformemente alla procedura di cui all'articolo 29, paragrafo 3, per l'adozione delle definizioni di casi, delle procedure e degli indicatori per la sorveglianza negli Stati membri in caso di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punti i) e ii). Tali indicatori per la sorveglianza supportano inoltre la valutazione della capacità di diagnosi, prevenzione e trattamento. Articolo 14 Piattaforma digitale di sorveglianza 1. L'ECDC garantisce lo sviluppo costante della piattaforma digitale di sorveglianza, dopo aver effettuato valutazioni d'impatto sulla protezione dei dati e dopo aver attenuato gli eventuali rischi per i diritti e le libertà degli interessati, se del caso, attraverso la quale i dati sono gestiti e scambiati automaticamente, al fine di istituire sistemi di sorveglianza integrati e interoperabili che consentano, se del caso, la sorveglianza in tempo reale per sostenere la prevenzione e il controllo delle malattie trasmissibili. L'ECDC garantisce che il funzionamento della piattaforma digitale di sorveglianza sia soggetto a sorveglianza umana e riduce al minimo i rischi che possano emergere dal trasferimento di dati inesatti, incompleti o ambigui da una banca dati a un'altra, nonché istituisce solide procedure per il riesame della qualità dei dati. L'ECDC, in stretta cooperazione con gli Stati membri, garantisce inoltre l'interoperabilità della piattaforma digitale di sorveglianza con i sistemi nazionali. 2. La piattaforma digitale di sorveglianza: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>consente la raccolta automatizzata di dati di sorveglianza e di laboratorio, utilizza i dati sanitari non personali pertinenti ricavati da un elenco precedentemente definito e autorizzato ricavato dalle cartelle cliniche elettroniche e dalle banche dati sanitarie, monitora i media e applica l'intelligenza artificiale per la convalida, l'analisi e la comunicazione automatizzata dei dati, comprese le comunicazioni statistiche; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>consente il trattamento e lo scambio informatizzati di informazioni, dati e documenti.</p></td></tr></tbody></table> 3. Gli Stati membri hanno la responsabilità di garantire che il sistema di sorveglianza integrata sia alimentato regolarmente con informazioni, dati e documenti tempestivi, completi ed esatti, trasmessi e scambiati attraverso la piattaforma digitale. Gli Stati membri possono promuovere l'automatizzazione di questo processo tra i sistemi di sorveglianza nazionale e quello dell'Unione. 4. L'ECDC monitora il funzionamento del sistema di sorveglianza integrato e condivide regolarmente relazioni di monitoraggio con gli Stati membri e la Commissione. 5. A fini di sorveglianza epidemiologica l'ECDC ha inoltre accesso ai pertinenti dati sanitari accessibili o resi disponibili attraverso un'infrastruttura digitale che consente l'uso di dati sanitari a fini di ricerca, consulenza in materia di elaborazione delle politiche e regolamentazione. 6. La Commissione adotta atti di esecuzione per il funzionamento della piattaforma digitale di sorveglianza che stabiliscono: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le specifiche tecniche della piattaforma digitale di sorveglianza, inclusi il meccanismo elettronico di scambio di dati per gli scambi con i sistemi internazionali e nazionali esistenti, l'identificazione delle norme applicabili, la definizione delle strutture di messaggi, i dizionari dei dati, lo scambio di protocolli e le procedure;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le norme specifiche per il funzionamento della piattaforma digitale di sorveglianza, anche per la protezione dei dati personali e la sicurezza dello scambio di informazioni;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i dispositivi di emergenza compresi i backup sicuri dei dati da applicare in caso di indisponibilit&#224; di una delle funzioni della piattaforma digitale di sorveglianza; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>le disposizioni per promuovere la standardizzazione dell'infrastruttura per l'archiviazione, l'elaborazione e l'analisi dei dati.</p></td></tr></tbody></table> Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. 7. La Commissione adotta atti delegati conformemente all'articolo 31 al fine di integrare il presente regolamento per quanto riguarda: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i casi in cui e le condizioni alle quali pu&#242; essere concesso a organizzazioni internazionali e paesi terzi interessati un accesso parziale alle funzioni della piattaforma digitale di sorveglianza e le modalit&#224; pratiche per tale accesso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i casi in cui e le condizioni alle quali i dati, le informazioni e i documenti di cui all'articolo&#160;13 sono trasmessi tramite la piattaforma digitale di sorveglianza e l'elenco di tali dati, informazioni e documenti; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le condizioni alle quali l'ECDC pu&#242; partecipare e avere accesso ai dati sanitari consultati o scambiati attraverso l'infrastruttura digitale di cui al paragrafo&#160;5.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 15 Laboratori di riferimento dell'UE 1. Nel settore della sanità pubblica o in settori specifici della sanità pubblica rilevanti per l'attuazione del presente regolamento o dei piani nazionali di prevenzione, di preparazione e di risposta, la Commissione può designare mediante atti di esecuzione laboratori di riferimento dell'UE per fornire sostegno ai laboratori nazionali di riferimento al fine di promuovere le buone pratiche e l'allineamento da parte degli Stati membri su base volontaria in materia di diagnosi, metodi di prova, uso di determinati test per la sorveglianza, la notifica e la segnalazione uniforme delle malattie da parte degli Stati membri. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. 2. I laboratori di riferimento dell'UE sono responsabili di coordinare la rete di laboratori nazionali di riferimento, in particolare nei settori seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>diagnostica di riferimento, compresi i protocolli di prova;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>risorse materiali di riferimento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>valutazioni esterne della qualit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>consulenza scientifica e assistenza tecnica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>cooperazione e ricerca;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>monitoraggio, notifiche degli allarmi e sostegno alla risposta ai focolai, comprese le malattie trasmissibili emergenti e i batteri e virus patogeni; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>formazione.</p></td></tr></tbody></table> 3. La rete dei laboratori di riferimento dell'UE è gestita e coordinata dall'ECDC, in collaborazione con i laboratori di riferimento dell'OMS. La struttura di governance di tale rete copre la cooperazione e il coordinamento con i laboratori e le reti di riferimento nazionali e regionali esistenti. 4. Le designazioni di cui al paragrafo 1 seguono una procedura di selezione pubblica, sono limitate nel tempo, con un periodo minimo di designazione di quattro anni e sono riesaminate periodicamente. Tali designazioni stabiliscono le responsabilità e i compiti dei laboratori di riferimento dell'UE designati. 5. I laboratori di riferimento dell'UE di cui al paragrafo 1: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sono imparziali, esenti da qualsiasi conflitto di interesse e, in particolare, non si trovano in una situazione che potrebbe compromettere, direttamente o indirettamente, l'imparzialit&#224; della loro condotta professionale per quanto riguarda l'esecuzione dei loro compiti in qualit&#224; di laboratori di riferimento dell'UE;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>dispongono di, o hanno accesso contrattuale a, personale qualificato con una formazione appropriata nel proprio settore di competenza;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>possiedono o hanno accesso all'infrastruttura, alle attrezzature e ai prodotti necessari per svolgere i compiti loro assegnati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>garantiscono che il loro personale o l'eventuale personale assunto a contratto abbia una buona conoscenza delle norme e pratiche internazionali e che nel corso delle attivit&#224; di lavoro siano presi in considerazione i pi&#249; recenti sviluppi nel settore della ricerca ai livelli nazionale, dell'Unione e internazionale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>dispongono degli strumenti necessari per svolgere i loro compiti in situazioni di emergenza, o vi hanno accesso; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>se del caso, dispongono degli strumenti per rispettare le pertinenti norme di biosicurezza.</p></td></tr></tbody></table> Oltre a rispettare le prescrizioni di cui al primo comma del presente paragrafo, i laboratori di riferimento dell'UE sono anche accreditati a norma del regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 36 ) . 6. Possono essere concesse sovvenzioni ai laboratori di riferimento dell'UE di cui al paragrafo 1 per i costi da essi sostenuti nell'attuazione dei programmi di lavoro annuali o pluriennali stabiliti conformemente agli obiettivi e alle priorità dei programmi di lavoro adottati dalla Commissione conformemente al programma «UE per la salute» (EU4Health). Articolo 16 Rete per le sostanze di origine umana 1. È istituita una rete di servizi degli Stati membri a sostegno dell'uso di sostanze di origine umana, compresi la trasfusione e i trapianti («rete per le sostanze di origine umana») per monitorare, valutare e rispondere ai focolai di malattie rilevanti per le sostanze di origine umana. La rete per le sostanze di origine umana garantisce inoltre che, se del caso, siano affrontati eventuali problemi di riproduzione medicalmente assistita in relazione a focolai di malattie. 2. La rete per le sostanze di origine umana è gestita e coordinata dall'ECDC. 3. Ogni Stato membro designa le autorità competenti responsabili sul proprio territorio dei servizi che sostengono l'uso di sostanze di origine umana, compresi la trasfusione, e i trapianti di cui al paragrafo 1. Articolo 17 Monitoraggio ad hoc 1. A seguito di un allarme notificato a norma dell'articolo 19 concernente una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto iii), o all'articolo 2, paragrafo 1, lettere b), c) o d), gli Stati membri, in collegamento con la Commissione e sulla base delle informazioni disponibili dai loro sistemi di monitoraggio, si informano reciprocamente mediante il SARR, e se l'urgenza della situazione lo richiede mediante il CSS, riguardo agli sviluppi a livello nazionale della situazione relativa alla grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero in questione. 2. Il portale europeo di sorveglianza delle malattie infettive gestito dall'ECDC è utilizzato per il monitoraggio ad hoc di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo 2, paragrafo 1, lettera a), punto iii) o all'articolo 2, paragrafo 1, lettera b), c) o d). 3. Le informazioni trasmesse a norma del paragrafo 1 riguardano in particolare le modifiche della distribuzione geografica, della diffusione e della gravità della grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero in questione e i mezzi di rilevamento, se disponibili. 4. La Commissione adotta mediante atti di esecuzione, ove necessario, le definizioni di caso da utilizzare per il monitoraggio ad hoc al fine di garantire la comparabilità e la compatibilità dei dati raccolti a livello di Unione. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. Per imperativi motivi di urgenza debitamente giustificati connessi alla gravità di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero o alla rapidità della sua diffusione tra gli Stati membri, la Commissione può adottare o aggiornare le definizioni di caso di cui al primo comma del presente paragrafo mediante atti di esecuzione immediatamente applicabili conformemente alla procedura di cui all'articolo 29, paragrafo 3. CAPO IV ALLARME RAPIDO E REAZIONE Articolo 18 Sistema di allarme rapido e di reazione 1. Il SARR consente alla Commissione, all'ECDC e alle autorità nazionali competenti di essere costantemente in comunicazione ai fini della preparazione, dell'allarme rapido e della reazione, e delle notifiche di allarme; in tal modo possono valutare i rischi per la sanità pubblica e stabilire le misure necessarie per proteggerla. 2. La gestione e l'uso operativo del SARR comportano lo scambio di dati personali in casi specifici, qualora gli strumenti giuridici pertinenti lo prevedano. Tali gestione e uso includono: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il trattamento dei dati personali degli utenti autorizzati del sistema; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il trattamento dei dati sanitari e di altri dati personali, ove strettamente necessario per la finalit&#224; per la quale tali dati sono stati trasmessi, mediante la funzione di messaggistica selettiva del SARR, in conformit&#224; dell'articolo&#160;28.</p></td></tr></tbody></table> Tenendo conto dei pareri degli Stati membri, l'ECDC aggiorna costantemente il SARR, consentendo l'uso di tecnologie moderne quali applicazioni mobili digitali, modelli di intelligenza artificiale, applicazioni che utilizzano dati spaziali o altre tecnologie per il tracciamento automatizzato dei contatti che si basano sulle tecnologie di tracciamento dei contatti sviluppate dagli Stati membri o dall'Unione e che sono utilizzate allo scopo di combattere le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. L'ECDC, in stretta cooperazione con gli Stati membri, facilita l'interoperabilità con i sistemi nazionali ai fini del SARR. L'ECDC fornisce inoltre assistenza tecnica alle autorità nazionali competenti, compresa la formazione in seguito ad aggiornamenti del SARR. 3. Ai fini dell'allarme rapido e della reazione a norma dei paragrafi 1 e 2 del presente articolo e degli articoli 19 e 20, ogni Stato membro designa l'autorità o le autorità competenti a livello nazionale per la notifica degli allarmi e la determinazione delle misure necessarie per proteggere la sanità pubblica. 4. La Commissione adotta mediante atti di esecuzione le procedure riguardanti lo scambio di informazioni con altri sistemi di allarme rapido ai livelli dell'Unione e internazionale, incluso lo scambio di dati personali, per garantire il corretto funzionamento del SARR e per evitare sovrapposizioni di attività o azioni contrastanti con strutture e meccanismi esistenti per la preparazione, il monitoraggio, l'allarme rapido e la lotta contro le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, in un approccio coordinato «One Health». Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. Articolo 19 Notifica degli allarmi 1. Le autorità nazionali competenti o la Commissione notificano un allarme al SARR ogniqualvolta la comparsa o lo sviluppo di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero soddisfa i criteri seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#232; insolita o imprevista in relazione al luogo e al momento dell'insorgenza, provoca o pu&#242; provocare un'elevata morbilit&#224; o mortalit&#224; negli esseri umani, la sua portata aumenta o pu&#242; aumentare rapidamente, supera o pu&#242; superare la capacit&#224; nazionale di risposta;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>colpisce o pu&#242; colpire pi&#249; di uno Stato membro; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>richiede o pu&#242; richiedere una risposta coordinata a livello di Unione.</p></td></tr></tbody></table> 2. Qualora comunichino all'OMS eventi che possono costituire emergenze di sanità pubblica di portata internazionale, e in mancanza di una piena interoperabilità tra il sistema di notifica dell'OMS e il SARR, le autorità nazionali competenti sono tenute a notificare l'allarme al SARR contemporaneamente, a condizione che la minaccia in questione rientri fra quelle previste all'articolo 2, paragrafo 1, del presente regolamento. 3. All'atto della notifica di un allarme, le autorità nazionali competenti e la Commissione comunicano tempestivamente attraverso il SARR qualsiasi informazione pertinente disponibile in loro possesso che possa essere utile al coordinamento della risposta, in particolare: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la tipologia e l'origine dell'agente patogeno;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la data e il luogo dell'incidente o del focolaio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>i mezzi di trasmissione o diffusione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>i dati tossicologici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>i metodi di rilevamento e di conferma;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>i rischi per la sanit&#224; pubblica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>le misure di sanit&#224; pubblica attuate o che si intendono adottare a livello nazionale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>altre misure diverse dalle misure di sanit&#224; pubblica, comprese le misure plurisettoriali;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>se vi sia una necessit&#224; urgente o un'insufficienza di contromisure mediche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>le richieste e le offerte di assistenza emergenziale transfrontaliera, quali il trasferimento sanitario di pazienti o la messa a disposizione di personale sanitario da uno Stato membro a un altro, in particolare nelle aree transfrontaliere delle regioni limitrofe;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>i dati personali necessari per il tracciamento dei contatti a norma dell'articolo&#160;28;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>l)</p></td><td><p>eventuali altre informazioni pertinenti relative alla grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero in questione.</p></td></tr></tbody></table> 4. La Commissione mette a disposizione delle autorità nazionali competenti, attraverso il SARR, qualsiasi informazione che possa essere utile per coordinare la risposta di cui all'articolo 21, comprese le informazioni relative a gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e alle misure di sanità pubblica riguardanti le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero già trasmesse attraverso i sistemi di allarme rapido e di informazione istituiti ai sensi di altre disposizioni del diritto dell'Unione o del trattato Euratom. 5. Gli Stati membri aggiornano le informazioni di cui al paragrafo 3 non appena sono disponibili nuovi dati. Articolo 20 Valutazione del rischio per la sanità pubblica 1. Quando un allarme è notificato a norma dell'articolo 19, la Commissione, ove necessario per il coordinamento della risposta a livello di Unione di cui all'articolo 21 o su richiesta del CSS o di propria iniziativa, mette tempestivamente a disposizione delle autorità nazionali competenti e del CSS, mediante il SARR, una valutazione del rischio della potenziale gravità della minaccia per la sanità pubblica, comprese eventuali misure di sanità pubblica. Tale valutazione del rischio è effettuata da uno o più dei seguenti organismi o agenzie dell'Unione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'ECDC, a norma dell'articolo&#160;8&#160;bis del regolamento (CE) n.&#160;851/2004, nel caso di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera&#160;a), punti&#160;i) e&#160;ii), anche nel caso in cui tale minaccia riguardi sostanze di origine umana che possano potenzialmente essere colpite da malattie trasmissibili, o all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera&#160;d), del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l'Agenzia europea per i medicinali (EMA), a norma dell'articolo&#160;1 del regolamento (UE)&#160;2022/123 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>37</span>)</a>, qualora la grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero sia connessa ai medicinali e ai dispositivi medici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (EFSA), a norma dell'articolo&#160;23 del regolamento (CE) n.&#160;178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>38</span>)</a>, nel caso di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo&#160;2 del presente regolamento qualora tale minaccia rientri nel mandato dell'EFSA;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA), conformemente al regolamento (CE) n.&#160;1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>39</span>)</a>, nel caso di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera&#160;b) o&#160;c), del presente regolamento qualora la minaccia rientri nel mandato dell'ECHA;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), conformemente al regolamento (CE) n.&#160;401/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>40</span>)</a>, nel caso di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera&#160;c), del presente regolamento, qualora tale minaccia rientri nel mandato dell'AEA;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA), conformemente al regolamento (CE) n.&#160;1920/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>41</span>)</a>, nel caso di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo&#160;2, paragrafo&#160;1, lettera&#160;b), del presente regolamento, qualora tale minaccia rientri nel mandato dell'EMCDDA.</p></td></tr></tbody></table> La valutazione dei rischi è effettuata nel caso di una minaccia di cui all'articolo 2, paragrafo 1, del presente regolamento in cooperazione con l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol), qualora la grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero derivi da attività terroristiche o criminali di cui all'articolo 3 del regolamento (UE) 2016/794 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 42 ) ; e in cooperazione con l'EMA, qualora la grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero sia connessa ai medicinali. 2. Su richiesta dell'agenzia o dell'organismo dell'Unione che effettua la valutazione del rischio nell'ambito del suo mandato, le agenzie e gli organismi dell'Unione di cui al paragrafo 1 del presente articolo forniscono senza indugio tutte le informazioni e i dati pertinenti a loro disposizione. Il trattamento dei dati personali, ove applicabile, è effettuato nel rispetto dei requisiti in materia di protezione dei dati di cui all'articolo 27. 3. Qualora la valutazione del rischio richiesta esuli totalmente o parzialmente dal mandato delle agenzie e degli organismi dell'Unione di cui al paragrafo 1 e sia ritenuta necessaria per il coordinamento della risposta a livello di Unione, la Commissione, su richiesta del CSS o di propria iniziativa, fornisce una valutazione del rischio ad hoc. 4. La Commissione mette le valutazioni del rischio immediatamente a disposizione delle autorità nazionali competenti, attraverso il SARR, e del CSS e, all'occorrenza, attraverso i sistemi d'allarme collegati. Se la valutazione del rischio deve essere resa pubblica, le autorità nazionali competenti la ricevono 24 ore prima della pubblicazione, a meno che motivi di urgenza e necessità non impongano la pubblicazione immediata della valutazione del rischio. La valutazione del rischio tiene conto, se disponibili, delle informazioni pertinenti fornite da altre entità, in particolare dall'OMS nel caso di emergenze di sanità pubblica di portata internazionale. 5. La Commissione provvede affinché le informazioni potenzialmente pertinenti ai fini della valutazione del rischio siano rese disponibili alle autorità nazionali competenti, attraverso il SARR, e al CSS. Articolo 21 Coordinamento della risposta all'interno del CSS 1. A seguito della notifica di un allarme a norma dell'articolo 19, su richiesta della Commissione o di uno Stato membro e sulla base delle informazioni disponibili, comprese le informazioni di cui all'articolo 19 e le valutazioni del rischio di cui all'articolo 20, gli Stati membri si consultano tra loro e si coordinano nel quadro del CSS e in collegamento con la Commissione in merito agli aspetti seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le risposte nazionali, incluse le esigenze di ricerca, alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, anche quando viene dichiarata un'emergenza di sanit&#224; pubblica di portata internazionale conformemente all'RSI e quando questa rientra nell'ambito dell'articolo&#160;2 del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la comunicazione in merito al rischio e alla crisi, da adeguare alle esigenze e alle situazioni degli Stati membri, intesa a fornire in seno all'Unione informazioni coerenti e coordinate al pubblico, agli operatori sanitari e agli operatori della sanit&#224; pubblica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'adozione di pareri e orientamenti, anche su misure specifiche di risposta per gli Stati membri ai fini della prevenzione e del controllo delle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, sulla base del parere di esperti delle agenzie od organismi tecnici competenti dell'Unione; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il sostegno ai dispositivi integrati dell'UE per la risposta politica alle crisi (IPCR) di cui alla decisione 2014/415/UE del Consiglio&#160;<a>(<span>43</span>)</a> qualora siano attivati.</p></td></tr></tbody></table> 2. Lo Stato membro che intende adottare o revocare misure di sanità pubblica per contrastare una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero, prima di adottare o revocare tali misure, informa e consulta gli altri Stati membri, in particolare gli Stati membri limitrofi, e la Commissione e si coordina con loro in merito alla natura, allo scopo e all'entità delle misure, salvo che l'esigenza di proteggere la sanità pubblica sia talmente urgente da richiedere l'adozione immediata di tali misure. 3. Lo Stato membro che deve adottare con urgenza misure di sanità pubblica in risposta alla comparsa o alla ricomparsa di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero, all'atto dell'adozione informa tempestivamente gli altri Stati membri e la Commissione in merito alla natura, alla finalità e al campo di applicazione di tali misure, in particolare nelle regioni transfrontaliere. 4. Se necessario, in caso di grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero, gli Stati membri possono chiedere assistenza ad altri Stati membri tramite il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (ERCC) di cui alla decisione n. 1313/2013/UE. 5. La Commissione adotta, mediante atti di esecuzione, le procedure necessarie all'attuazione uniforme dello scambio di informazioni, della consultazione e del coordinamento di cui ai paragrafi 1, 2 e 3 del presente articolo. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. Articolo 22 Raccomandazioni su misure comuni temporanee di sanità pubblica 1. La Commissione può integrare l'azione degli Stati membri adottando raccomandazioni in materia di misure comuni temporanee di sanità pubblica. 2. Le raccomandazioni in materia di misure comuni temporanee di sanità pubblica adottate a norma del paragrafo 1: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>sono basate, in particolare, sulle raccomandazioni dell'ECDC e dell'OMS, di altre agenzie od organismi competenti dell'Unione o del comitato consultivo di cui all'articolo&#160;24;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>rispettano le competenze degli Stati membri in materia di definizione della loro politica sanitaria e di organizzazione ed erogazione di servizi sanitari e assistenza medica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sono necessarie, adeguate e proporzionate al rischio per la sanit&#224; pubblica connesso alla grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero in questione, evitando in particolare restrizioni inutili alla libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi, e promuovono il coordinamento delle misure tra gli Stati membri; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>sono messe immediatamente a disposizione delle autorit&#224; nazionali competenti e del CSS attraverso il SARR e, all'occorrenza, attraverso i sistemi d'allarme collegati; qualora la raccomandazione debba essere resa pubblica, le autorit&#224; nazionali competenti la ricevono&#160;24&#160;ore prima della sua pubblicazione, a meno che la necessit&#224; non sia talmente urgente da richiedere la pubblicazione immediata della raccomandazione.</p></td></tr></tbody></table> CAPO V EMERGENZA DI SANITÀ PUBBLICA A LIVELLO DELL'UNIONE Articolo 23 Riconoscimento delle emergenze di sanità pubblica a livello dell'Unione 1. Per le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero di cui all'articolo 2, paragrafo 1, la Commissione, dopo aver preso in considerazione eventuali pareri di esperti emessi dall'ECDC, da altre agenzie od organismi competenti dell'Unione o dal comitato consultivo di cui all'articolo 24, può riconoscere formalmente un'emergenza di sanità pubblica a livello dell'Unione, incluse le situazioni di pandemia in cui la grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero in questione mette a rischio la sanità pubblica a livello dell'Unione. 2. La Commissione pone fine al riconoscimento di cui al paragrafo 1 non appena la condizione a norma del paragrafo 1 non è più soddisfatta. 3. Prima di riconoscere un'emergenza di sanità pubblica a livello dell'Unione, la Commissione si mette in contatto con l'OMS per condividere la sua analisi della situazione del focolaio e informare l'OMS dell'intenzione di adottare una siffatta decisione. 4. La Commissione adotta le misure di cui ai paragrafi 1 e 2 del presente articolo mediante atti di esecuzione. Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. Per imperativi motivi di urgenza debitamente giustificati connessi alla gravità di una grave minaccia per la salute a carattere transfrontaliero o alla rapidità della sua diffusione tra gli Stati membri, la Commissione può riconoscere un'emergenza di sanità pubblica a livello dell'Unione ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo mediante atti di esecuzione immediatamente applicabili secondo la procedura di cui all'articolo 29, paragrafo 3. Articolo 24 Comitato consultivo per le emergenze di sanità pubblica 1. Per sostenere il processo decisionale relativo al riconoscimento formale di un'emergenza di sanità pubblica a livello dell'Unione, la Commissione istituisce un comitato consultivo per le emergenze di sanità pubblica («comitato consultivo») che, su richiesta della Commissione o del CSS, fornisce consulenza alla Commissione o al CSS formulando pareri sui punti seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>se una minaccia costituisce un'emergenza di sanit&#224; pubblica a livello dell'Unione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la cessazione di una situazione di emergenza di sanit&#224; pubblica a livello dell'Unione; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la risposta, tra cui:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la formulazione di misure di risposta, compresa la comunicazione in caso di rischio e di crisi, da indirizzare a tutti gli Stati membri in funzione delle diverse fasi della minaccia nell'Unione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>l'individuazione e l'attenuazione di lacune, incoerenze o inadeguatezze significative nelle misure adottate, o da adottare, per contenere e gestire la minaccia specifica e superarne l'impatto, anche per quanto riguarda la gestione e il trattamento clinici, le contromisure non farmaceutiche e le esigenze di ricerca in materia di sanit&#224; pubblica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>conferimento della priorit&#224; all'assistenza sanitaria, alla protezione civile e ad altre risorse e misure di sostegno da organizzare e coordinare a livello dell'Unione; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>l&#8217;eventuale successiva raccomandazione di misure strategiche per affrontare e attenuare le conseguenze a lungo termine della minaccia specifica.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> La consulenza sulla risposta fornita di cui alla lettera c) si basa sulle raccomandazioni dell'ECDC, dell'EMA, dell'OMS e di altri organismi o agenzie competenti dell'Unione, a seconda dei casi. 2. Il comitato consultivo è composto da esperti indipendenti, che possono includere rappresentanti degli operatori sanitari e socioassistenziali e rappresentanti della società civile, selezionati dalla Commissione in funzione dei rispettivi settori di competenza ed esperienza che sono più pertinenti alla minaccia specifica che si verifica, e comprende rappresentanti dell'ECDC e dell'EMA in qualità di osservatori permanenti. Il comitato consultivo ha una composizione multidisciplinare in modo da poter fornire consulenza sugli aspetti di sanità pubblica, biomedici, comportamentali, sociali, economici, culturali e internazionali. Anche i rappresentanti dell'OMS possono partecipare in qualità di osservatori alle riunioni del comitato consultivo. I rappresentanti di altri organismi o agenzie dell'Unione pertinenti alla minaccia specifica possono partecipare alle riunioni del comitato consultivo in qualità di osservatori non permanenti se necessario. In funzione di determinate esigenze, la Commissione può invitare esperti aventi competenze specifiche su un punto all'ordine del giorno a partecipare ai lavori del comitato consultivo, in particolare dai paesi nel cui territorio sorge la minaccia. A seconda del punto specifico, gli Stati membri possono proporre alla Commissione la nomina di esperti competenti. 3. La Commissione pubblica informazioni sul comitato consultivo conformemente alle norme della Commissione europea sui gruppi di esperti ( 44 ) , compresi i nomi degli esperti selezionati per far parte del comitato consultivo e informazioni dettagliate relative alla loro esperienza professionale o scientifica che ne giustifica la nomina. La Commissione pubblica sul proprio sito web l'elenco dei membri del comitato consultivo e le qualifiche che ne giustificano la nomina. 4. Se del caso, il comitato consultivo agisce in coordinamento con il consiglio per le crisi sanitarie, ove istituito a norma del regolamento (UE) 2022/2372. 5. Il comitato consultivo si riunisce ogniqualvolta la situazione lo richieda, su richiesta della Commissione, del CSS o di uno Stato membro. La Commissione condivide con gli Stati membri tutte le informazioni pertinenti sulle riunioni del comitato consultivo mediante il CSS. 6. Il comitato consultivo è presieduto da un rappresentante della Commissione. 7. Le funzioni di segreteria del comitato consultivo sono espletate dalla Commissione. 8. Il comitato consultivo stabilisce il proprio regolamento interno, anche per quanto riguarda l'adozione di pareri e raccomandazioni, le regole di voto e garantisce la protezione dei dati e della vita privata. Tale regolamento interno entra in vigore una volta ricevuto il parere favorevole della Commissione. I verbali delle riunioni del comitato consultivo sono resi pubblici. Articolo 25 Effetti giuridici del riconoscimento Il riconoscimento di un'emergenza di sanità pubblica a livello dell'Unione ai sensi dell'articolo 23 ha l'effetto giuridico di consentire l'introduzione delle seguenti misure non esaustive: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>misure applicabili durante l&#8217;emergenza di sanit&#224; pubblica, relative ai medicinali e ai dispositivi medici di cui al regolamento (UE)&#160;2022/123;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>meccanismi per monitorare le carenze, e per sviluppare, acquistare, gestire e attuare contromisure mediche, conformemente all'articolo&#160;12 del presente regolamento e alla legislazione dell'Unione applicabile, in particolare al regolamento (UE)&#160;2022/123 e al regolamento (UE)&#160;2022/2372;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>l'attivazione del sostegno dell'ECDC di cui al regolamento (CE) n.&#160;851/2004 per mobilitare e inviare la task force sanitaria dell'UE; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>l'attivazione del dispositivo IPCR.</p></td></tr></tbody></table> CAPO VI DISPOSIZIONI FINALI Articolo 26 Trasparenza e conflitto di interessi 1. Il CSS e il comitato consultivo svolgono le loro attività in modo indipendente, imparziale e trasparente e si impegnano ad agire nell'interesse pubblico. 2. I rappresentanti nominati nel CSS e nel comitato consultivo e, se del caso, gli osservatori non hanno interessi finanziari o di altro tipo suscettibili di essere considerati pregiudizievoli per la loro indipendenza. 3. I rappresentanti nominati nel CSS e nel comitato consultivo e, se del caso, gli osservatori presentano una dichiarazione relativa ai loro interessi finanziari e di altro tipo e la aggiornano annualmente e ogniqualvolta necessario. Divulgano qualsiasi altro fatto di cui vengano a conoscenza che, in buona fede, possa ragionevolmente essere ritenuto tale da comportare o determinare un conflitto di interessi. 4. I rappresentanti che partecipano alle riunioni del CSS o del comitato consultivo e, se del caso, gli osservatori dichiarano, prima di ciascuna riunione, eventuali interessi suscettibili di essere considerati pregiudizievoli per la loro indipendenza o imparzialità con riferimento ai punti all'ordine del giorno. 5. Se la Commissione decide che l'interesse dichiarato di un rappresentante costituisce un conflitto di interessi, tale rappresentante non partecipa alle discussioni o alle decisioni, né ottiene informazioni su tale punto dell'ordine del giorno. Tali dichiarazioni dei rappresentanti e la decisione della Commissione sono iscritte nella sintesi del verbale della riunione. 6. I rappresentanti che partecipano alle riunioni del CSS o del comitato consultivo e, se del caso, gli osservatori, sono vincolati al segreto professionale anche dopo la cessazione delle loro funzioni. Articolo 27 Protezione dei dati personali 1. Il presente regolamento lascia impregiudicati gli obblighi incombenti agli Stati membri in relazione al trattamento dei dati personali ai sensi del regolamento (UE) 2016/679 e della direttiva 2002/58/CE e agli obblighi incombenti, nell'esercizio delle loro funzioni, alle istituzioni, agli organi e agli organismi dell'Unione in relazione al trattamento dei dati personali ai sensi del regolamento (UE) 2018/1725. 2. La Commissione e, se del caso, le altre istituzioni e gli altri organi e organismi dell'Unione non procedono al trattamento di dati personali, salvo nei casi in cui ciò sia necessario per espletare la loro missione. Se del caso, i dati personali sono resi anonimi in modo che l'interessato non sia identificabile. Articolo 28 Protezione dei dati personali relativi alla funzione di messaggistica selettiva del SARR 1. Il SARR è dotato anche di una funzione di messaggistica selettiva grazie alla quale è possibile comunicare i dati personali, compresi i dati di contatto e sanitari, solo alle autorità nazionali competenti preposte al tracciamento dei contatti e alle procedure di evacuazione sanitaria. Tale funzione di messaggistica selettiva è concepita e utilizzata in modo da garantire il trattamento sicuro e legittimo di dati personali, nonché il collegamento con i sistemi di tracciamento dei contatti a livello dell'Unione. 2. Se le autorità nazionali competenti che attuano misure di tracciamento dei contatti o procedure di evacuazione sanitaria comunicano i dati personali necessari al tracciamento attraverso il SARR a norma dell'articolo 19, paragrafo 3, esse utilizzano la funzione di messaggistica selettiva di cui al paragrafo 1 del presente articolo e trasmettono i dati solo agli altri Stati membri coinvolti nelle misure di tracciamento dei contatti o di evacuazione sanitaria. 3. Nel comunicare i dati di cui al paragrafo 2, le autorità nazionali competenti fanno riferimento all'allarme precedentemente trasmesso tramite il SARR. 4. La funzione di messaggistica selettiva è utilizzata unicamente ai fini del tracciamento dei contatti e dell'evacuazione sanitaria. Consente alle autorità nazionali competenti di ricevere solo i dati che sono stati trasmessi loro da altre autorità nazionali competenti. L'ECDC accede solo ai dati necessari a garantire il funzionamento adeguato della funzione di messaggistica selettiva. I messaggi contenenti dati personali sono automaticamente cancellati dalla funzione di messaggistica selettiva al più tardi 14 giorni dopo la data del loro inserimento. 5. Ove necessario ai fini del tracciamento dei contatti, i dati personali possono anche essere scambiati utilizzando tecnologie di tracciamento dei contatti. Le autorità nazionali competenti non conservano i recapiti e i dati sanitari ricevuti attraverso la funzione di messaggistica selettiva per un periodo superiore al periodo di conservazione applicabile nel contesto delle loro attività nazionali di tracciamento dei contatti. 6. La Commissione adotta atti delegati conformemente all'articolo 31 al fine integrare il presente regolamento stabilendo: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le disposizioni dettagliate necessarie per garantire che il funzionamento del SARR e il trattamento dei dati siano conformi al regolamento (UE)&#160;2016/679 e al regolamento (UE)&#160;2018/1725, comprese le rispettive responsabilit&#224; delle autorit&#224; competenti nazionali e dell'ECDC; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>un elenco delle categorie di dati personali che possono essere scambiati allo scopo del coordinamento delle misure di tracciamento dei contatti.</p></td></tr></tbody></table> 7. La Commissione adotta mediante atti di esecuzione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le procedure per il collegamento del SARR con i sistemi di tracciamento dei contatti ai livelli dell'Unione e internazionale; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le modalit&#224; di trattamento delle tecnologie di tracciamento dei contatti e la loro interoperabilit&#224;, nonch&#233; i casi e le condizioni in cui ai paesi terzi pu&#242; essere concesso l'accesso all'interoperabilit&#224; per il tracciamento dei contatti e le modalit&#224; pratiche per tale accesso, nel pieno rispetto del regolamento (UE) 2016/679 e della giurisprudenza applicabile della Corte di giustizia dell'Unione europea.</p></td></tr></tbody></table> Tali atti di esecuzione sono adottati secondo la procedura d'esame di cui all'articolo 29, paragrafo 2. Articolo 29 Procedura di comitato 1. La Commissione è assistita dal comitato per le gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero. Esso è un comitato ai sensi del regolamento (UE) n. 182/2011. 2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 5 del regolamento (UE) n. 182/2011. Qualora il comitato non esprima alcun parere, la Commissione non adotta il progetto di atto di esecuzione e si applica l'articolo 5, paragrafo 4, terzo comma, del regolamento (UE) n. 182/2011. 3. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l'articolo 8 del regolamento (UE) n. 182/2011 in combinato disposto con il cui articolo 5. Articolo 30 Cooperazione con l'OMS L'Unione istituisce un quadro per una cooperazione rafforzata con l'OMS, in particolare per quanto riguarda le attività di comunicazione e riesame. Articolo 31 Esercizio della delega 1. Il potere di adottare atti delegati è conferito alla Commissione alle condizioni stabilite nel presente articolo. 2. Il potere di adottare gli atti delegati di cui all'articolo 8, paragrafo 4, all'articolo 14, paragrafo 7, e all'articolo 28, paragrafo 6, è conferito alla Commissione per un periodo indeterminato a decorrere dal 27 dicembre 2022. 3. La delega di potere di cui all'articolo 8, paragrafo 4, all'articolo 14, paragrafo 7, e all'articolo 28, paragrafo 6, può essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della decisione decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea o da una data successiva ivi specificata. Essa non pregiudica la validità degli atti delegati già in vigore. 4. Prima dell'adozione dell'atto delegato la Commissione consulta gli esperti designati da ciascuno Stato membro nel rispetto dei principi stabiliti nell'accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 13 aprile 2016. 5. Non appena adotta un atto delegato, la Commissione ne dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al Consiglio. 6. L'atto delegato adottato ai sensi dell'articolo 8, paragrafo 4, dell'articolo 14, paragrafo 7, o dell'articolo 28, paragrafo 6, entra in vigore solo se né il Parlamento europeo né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Tale termine è prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio. Articolo 32 Procedura d'urgenza 1. Gli atti delegati adottati ai sensi del presente articolo entrano in vigore immediatamente e si applicano finché non siano sollevate obiezioni conformemente al paragrafo 2. La notifica di un atto delegato al Parlamento europeo e al Consiglio illustra i motivi del ricorso alla procedura d'urgenza. 2. Il Parlamento europeo o il Consiglio possono sollevare obiezioni a un atto delegato secondo la procedura di cui all'articolo 31, paragrafo 6. In tal caso, la Commissione abroga l'atto immediatamente a seguito della notifica della decisione con la quale il Parlamento europeo o il Consiglio hanno sollevato obiezioni. Articolo 33 Valutazioni relative al presente regolamento Entro il 31 dicembre 2024 e in seguito almeno ogni cinque anni la Commissione effettua una valutazione del presente regolamento e presenta una relazione sulle principali conclusioni di tale valutazione al Parlamento europeo e al Consiglio. La valutazione comprende, in particolare, una valutazione del funzionamento del SARR e della rete di sorveglianza epidemiologica, nonché il coordinamento della risposta in seno al CSS. La valutazione di cui al primo comma comprende anche una valutazione dei lavori svolti dalla Commissione nelle attività di preparazione e risposta previste dal presente regolamento, compreso, se del caso, un riesame dell'attuazione del presente regolamento da parte dell' Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) nonché una valutazione della necessità di istituire l'HERA quale entità distinta, prendendo in considerazione le pertinenti agenzie o autorità attive nel settore della preparazione e della risposta in materia di sanità. La Commissione presenta, se del caso, proposte legislative basate su tale valutazione al fine di modificare il presente regolamento, o avanza nuove proposte. Articolo 34 Abrogazione 1. La decisione n. 1082/2013/UE è abrogata. 2. I riferimenti alla decisione abrogata si intendono fatti al presente regolamento e si leggono secondo la tavola di concordanza di cui all'allegato II. Articolo 35 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Strasburgo, il 23 novembre 2022 Per il Parlamento europeo La presidente R. METSOLA Per il Consiglio Il presidente M. BEK ( 1 ) GU C 286 del 16.7.2021, pag. 109 . ( 2 ) GU C 300 del 27.7.2021, pag. 76 . ( 3 ) Posizione del Parlamento europeo del 4 ottobre 2022 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 24 ottobre 2022. ( 4 ) Decisione n. 2119/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 settembre 1998, che istituisce una rete di sorveglianza epidemiologica e di controllo delle malattie trasmissibili nella Comunità ( GU L 268 del 3.10.1998, pag. 1 ). ( 5 ) Decisione n. 1082/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2013, relativa alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero e che abroga la decisione n. 2119/98/CE ( GU L 293 del 5.11.2013, pag. 1 ). ( 6 ) Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) ( GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1 ). ( 7 ) Decisione della Commissione, del 16 settembre 2021, che istituisce l'Autorità per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie ( GU C 393 I del 29.9.2021, pag. 3 ). ( 8 ) Regolamento (UE) 2022/2372 del Consiglio, del 24 ottobre 2022, relativo a un quadro di misure volte a garantire la fornitura di contromisure mediche di rilevanza per le crisi in caso di un'emergenza di sanità pubblica a livello dell'Unione (cfr. pag. 64 della presente Gazzetta ufficiale.). ( 9 ) Decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, su un meccanismo unionale di protezione civile ( GU L 347 del 20.12.2013, pag. 924 ). ( 10 ) Regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 luglio 2018, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione, che modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE) n. 1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE) n. 1316/2013, (UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione n. 541/2014/UE e abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 ( GU L 193 del 30.7.2018, pag. 1 ). ( 11 ) Regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001, relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione ( GU L 145 del 31.5.2001, pag. 43 ). ( 12 ) Regolamento (UE) 2021/522 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 marzo 2021, che istituisce un programma d'azione dell'Unione in materia di salute per il periodo 2021-2027 («programma UE per la salute») (EU4Health) e che abroga il regolamento (UE) n. 282/2014 ( GU L 107 del 26.3.2021, pag. 1 ). ( 13 ) Regolamento (UE) 2021/1058 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione ( GU L 231 del 30.6.2021, pag. 60 ). ( 14 ) Regolamento (UE) 2021/1057 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, che istituisce il Fondo sociale europeo Plus (FSE+) e che abroga il regolamento (UE) n. 1296/2013 ( GU L 231 del 30.6.2021, pag. 21 ). ( 15 ) Regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio ( GU L 347 del 20.12.2013, pag. 487 ). ( 16 ) Regolamento (UE) 2021/1139 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2021, che istituisce il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura e che modifica il regolamento (UE) 2017/1004 ( GU L 247 del 13.7.2021, pag. 1 ). ( 17 ) Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, che istituisce il programma quadro di ricerca e innovazione Orizzonte Europa e ne stabilisce le norme di partecipazione e diffusione, e che abroga i regolamenti (UE) n. 1290/2013 e (UE) n. 1291/2013 ( GU L 170 del 12.5.2021, pag. 1 ). ( 18 ) Regolamento (UE) 2021/694 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2021, che istituisce il programma Europa digitale e abroga la decisione (UE) 2015/2240 ( GU L 166 dell'11.5.2021, pag. 1 ). ( 19 ) Regolamento (UE) 2016/369 del Consiglio, del 15 marzo 2016, sulla fornitura di sostegno di emergenza all'interno dell'Unione ( GU L 70 del 16.3.2016, pag. 1 ). ( 20 ) Regolamento (UE) 2021/690 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 aprile 2021, che istituisce il programma relativo al mercato interno, alla competitività delle imprese, tra cui le piccole e medie imprese, al settore delle piante, degli animali, degli alimenti e dei mangimi e alle statistiche europee (programma per il mercato unico) e che abroga i regolamenti (UE) n. 99/2013, (UE) n. 1287/2013, (UE) n. 254/2014 e (UE) n. 652/2014 ( GU L 153 del 3.5.2021, pag. 1 ). ( 21 ) Decisione (UE) 2022/451 del Consiglio, del 3 marzo 2022, che autorizza l'avvio di negoziati a nome dell'Unione europea per un accordo internazionale sulla prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie, e le modifiche complementari del regolamento sanitario internazionale (2005) ( GU L 92 del 21.3.2022, pag. 1 ). ( 22 ) Regolamento (UE) 2015/479 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 marzo 2015, relativo a un regime comune applicabile alle esportazioni ( GU L 83 del 27.3.2015, pag. 34 ). ( 23 ) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell'Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39 ). ( 24 ) Direttiva 2002/58/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2002, relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche (direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche) ( GU L 201 del 31.7.2002, pag. 37 ). ( 25 ) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell'esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione ( GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13 ). ( 26 ) GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1 . ( 27 ) Direttiva 2001/83/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 6 novembre 2001, recante un codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano ( GU L 311 del 28.11.2001, pag. 67 ). ( 28 ) Regolamento (UE) 2017/745 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2017, relativo ai dispositivi medici, che modifica la direttiva 2001/83/CE, il regolamento (CE) n. 178/2002 e il regolamento (CE) n. 1223/2009 e che abroga le direttive 90/385/CEE e 93/42/CEE del Consiglio ( GU L 117 del 5.5.2017, pag. 1 ). ( 29 ) Regolamento (UE) 2017/746 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 aprile 2017, relativo ai dispositivi medico-diagnostici in vitro e che abroga la direttiva 98/79/CE e la decisione 2010/227/UE della Commissione ( GU L 117 del 5.5.2017, pag. 176 ). ( 30 ) Decisione di esecuzione (UE) 2019/570 della Commissione, dell'8 aprile 2019, recante modalità d'esecuzione della decisione n. 1313/2013/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i mezzi di rescEU e che modifica la decisione di esecuzione 2014/762/UE della Commissione ( GU L 99 del 10.4.2019, pag. 41 ). ( 31 ) Decisione (UE, Euratom) 2015/443 della Commissione, del 13 marzo 2015, sulla sicurezza nella Commissione ( GU L 72 del 17.3.2015, pag. 41 ). ( 32 ) Decisione (UE, Euratom) 2015/444 della Commissione, del 13 marzo 2015, sulle norme di sicurezza per proteggere le informazioni classificate UE ( GU L 72 del 17.3.2015, pag. 53 ). ( 33 ) Decisione 2013/488/UE del Consiglio, del 23 settembre 2013, sulle norme di sicurezza per proteggere le informazioni classificate UE ( GU L 274 del 15.10.2013, pag. 1 ). ( 34 ) Regolamento (UE) 2021/697 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2021, che istituisce il Fondo europeo per la difesa e abroga il regolamento (UE) 2018/1092 ( GU L 170 del 12.5.2021, pag. 149 ). ( 35 ) Regolamento (CE) n. 851/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, con il quale si crea un Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ( GU L 142 del 30.4.2004, pag. 1 ). ( 36 ) Regolamento (CE) n. 765/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 luglio 2008, che pone norme in materia di accreditamento e abroga il regolamento (CEE) n. 339/93 ( GU L 218 del 13.8.2008, pag. 30 ). ( 37 ) Regolamento (UE) 2022/123 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 gennaio 2022, relativo a un ruolo rafforzato dell'Agenzia europea per i medicinali nella preparazione alle crisi e nella loro gestione in relazione ai medicinali e ai dispositivi medici ( GU L 20 del 31.1.2022, pag. 1 ). ( 38 ) Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare ( GU L 31 dell'1.2.2002, pag. 1 ). ( 39 ) Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un'agenzia europea per le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94 della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE ( GU L 396 del 30.12.2006, pag. 1 ). ( 40 ) Regolamento (CE) n. 401/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, sull'Agenzia europea dell'ambiente e la rete europea d'informazione e di osservazione in materia ambientale ( GU L 126 del 21.5.2009, pag. 13 ). ( 41 ) Regolamento (CE) n. 1920/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativo all'istituzione di un Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze ( GU L 376 del 27.12.2006, pag. 1 ). ( 42 ) Regolamento (UE) 2016/794 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 maggio 2016, che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) e sostituisce e abroga le decisioni del Consiglio 2009/371/GAI, 2009/934/GAI, 2009/935/GAI, 2009/936/GAI e 2009/968/GAI ( GU L 135 del 24.5.2016, pag. 53 ). ( 43 ) Decisione 2014/415/UE del Consiglio, del 24 giugno 2014, relativa alle modalità di attuazione da parte dell'Unione della clausola di solidarietà ( GU L 192 dell'1.7.2014, pag. 53 ). ( 44 ) Decisione della Commissione, del 30 maggio 2016, recante norme orizzontali sulla creazione e il funzionamento dei gruppi di esperti della Commissione (non pubblicata nella Gazzetta ufficiale). ALLEGATO I Sezione 1 Criteri di selezione di malattie trasmissibili e problemi sanitari speciali connessi da incorporare nella sorveglianza epidemiologica nell'ambito della rete di sorveglianza epidemiologica La sorveglianza dell'Unione fornisce informazioni per l'azione in materia di sanità pubblica a livello dell'Unione. Più specificamente, è soddisfatto uno dei criteri seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>elevata morbilit&#224;, elevata mortalit&#224; o malattia emergente (tendenza all'aumento su cinque anni) in una percentuale considerevole di Stati membri;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>possibilit&#224; di provocare focolai transfrontalieri;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>patogeno ad alto rischio (trasmissibilit&#224; e gravit&#224;);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>esistenza di programmi di sanit&#224; pubblica nazionali o dell'Unione specificamente mirati che richiedono monitoraggio e valutazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>la sorveglianza dell'Unione fornisce un valore aggiunto ai sistemi di sorveglianza nazionali diverso da quanto comportato dai criteri da&#160;1 a&#160;4.</p></td></tr></tbody></table> Sezione 2 Criteri da utilizzare nella definizione e nella classificazione dei casi: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>criteri clinici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>criteri di laboratorio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>criteri epidemiologici.</p></td></tr></tbody></table> Classificazione dei casi: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>caso possibile;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>caso probabile;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>caso confermato.</p></td></tr></tbody></table> Sezione 3 Procedure per la gestione della rete di sorveglianza epidemiologica Le norme procedurali della rete di sorveglianza epidemiologica includono almeno gli aspetti seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>la composizione e la nomina dei membri;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>il mandato (che specifica le responsabilit&#224; dei rappresentanti nazionali e del segretariato della rete fornito dall'ECDC, compresi i ruoli e i compiti);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>le procedure di lavoro amministrative, ad esempio per quanto riguarda la convocazione di riunioni e il processo decisionale, e tecniche, ad esempio per quanto riguarda i meccanismi, gli strumenti e le piattaforme di comunicazione dei dati, l'analisi e la diffusione dei dati; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>il meccanismo di valutazione/riesame periodici delle procedure di lavoro amministrative e tecniche.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO II Tavola di concordanza <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Decisione n.&#160;1082/2013/UE</p></td><td><p>Presente regolamento</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;1</p></td><td><p>Articolo&#160;1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;2</p></td><td><p>Articolo&#160;2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;3</p></td><td><p>Articolo&#160;3</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;4, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo&#160;6</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;4, paragrafo 2</p></td><td><p>Articolo&#160;7</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;5</p></td><td><p>Articolo&#160;12</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;6</p></td><td><p>Articolo&#160;13</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;7</p></td><td><p>Articolo&#160;17</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;8</p></td><td><p>Articolo&#160;18</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;9</p></td><td><p>Articolo&#160;19</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;10</p></td><td><p>Articolo&#160;20</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;11</p></td><td><p>Articolo&#160;21</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;12</p></td><td><p>Articolo&#160;23, paragrafi&#160;1, 3, 4</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;13</p></td><td><p>Articolo&#160;25</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;14</p></td><td><p>Articolo&#160;23, paragrafo 2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;15</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;16, paragrafo 1</p></td><td><p>Articolo&#160;27</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;16, paragrafi da 2 a&#160;8</p></td><td><p>Articolo&#160;28</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;17</p></td><td><p>Articolo&#160;4</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;18</p></td><td><p>Articolo&#160;29</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;19</p></td><td><p>Articolo&#160;33</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;20</p></td><td><p>Articolo&#160;34</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;21</p></td><td><p>Articolo&#160;35</p></td></tr><tr><td><p>Articolo&#160;22</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Allegato</p></td><td><p>Allegato I</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32022R2371
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>8.10.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 407/1</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 29 luglio 2021 che ordina all'amministratore centrale del catalogo delle operazioni dell'Unione europea di inserire nel catalogo le modifiche alle tabelle nazionali di assegnazione di Bulgaria, Germania, Grecia, Francia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Finlandia 2021/C 407/01 LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 389/2013 della Commissione, del 2 maggio 2013, che istituisce un registro dell'Unione conformemente alla direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, alle decisioni n. 280/2004/CE e n. 406/2009/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga i regolamenti (UE) n. 920/2010 e n. 1193/2011 della Commissione ( 1 ) , in particolare l'articolo 52, paragrafo 2, secondo comma, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 27 aprile 2011 la Commissione ha adottato la decisione 2011/278/UE&#160;<a>(<span>2</span>)</a> che stabilisce norme transitorie per l'insieme dell'Unione ai fini dell'armonizzazione delle procedure di assegnazione gratuita delle quote di emissioni ai sensi dell'articolo 10&#160;<span>bis</span> della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>. A norma dell'articolo&#160;27 del regolamento delegato (UE) 2019/331 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, la decisione 2011/278/UE continua ad applicarsi alle assegnazioni relative al periodo anteriore al 1<span>o</span> gennaio 2021. Tutte le assegnazioni notificate di cui alla presente decisione riguardano l'assegnazione gratuita di quote di emissioni per il periodo dal 2013 al 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 5 settembre 2013 la Commissione ha adottato la decisione 2013/448/UE&#160;<a>(<span>5</span>)</a> relativa alle misure nazionali di attuazione per l'assegnazione transitoria a titolo gratuito di quote di emissioni di gas a effetto serra per il periodo 2013-2020, a norma dell'articolo 10&#160;bis della direttiva 2003/87/CE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Con decisione 2014/9/UE&#160;<a>(<span>6</span>)</a> la Commissione ha modificato le decisioni 2010/2/UE&#160;<a>(<span>7</span>)</a> e&#160;2011/278/UE per quanto riguarda l'elenco dei settori e sottosettori ritenuti esposti a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio (in appresso &#171;elenco relativo alla rilocalizzazione del carbonio&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Con le decisioni C(2013)&#160;9281&#160;<a>(<span>8</span>)</a>, C(2014)&#160;123&#160;<a>(<span>9</span>)</a>, C(2014)&#160;674&#160;<a>(<span>10</span>)</a> e C(2014)&#160;1167&#160;<a>(<span>11</span>)</a>, la Commissione ha ordinato all'amministratore centrale del catalogo delle operazioni dell'Unione europea di inserire nel catalogo le tabelle nazionali di assegnazione e le tabelle nazionali di assegnazione rivedute di Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia e Svezia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, la Bulgaria ha comunicato alla Commissione, con lettera dell'11 giugno 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione per assegnare quote di emissioni a titolo gratuito ai nuovi entranti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, la Germania ha comunicato alla Commissione, con lettere dell'8 e del 9 giugno 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione per assegnare quote di emissioni a titolo gratuito ai nuovi entranti e le modifiche dovute a riduzioni sostanziali della capacit&#224;, cessazioni parziali dell'attivit&#224;, ripresa successiva dei livelli di attivit&#224; nonch&#233; modifiche dell'elenco relativo alla rilocalizzazione del carbonio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, la Grecia ha comunicato alla Commissione, con lettera del 5 maggio 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione per assegnare quote di emissioni a titolo gratuito ai nuovi entranti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, la Francia ha comunicato alla Commissione, con lettera del 2 luglio 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione per assegnare quote di emissioni a titolo gratuito ai nuovi entranti e le modifiche dovute a riduzioni sostanziali della capacit&#224;, cessazioni parziali dell'attivit&#224;, ripresa successiva dei livelli di attivit&#224; nonch&#233; modifiche dell'elenco relativo alla rilocalizzazione del carbonio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, l'Italia ha comunicato alla Commissione, con lettera del 21 giugno 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione per assegnare quote di emissioni a titolo gratuito ai nuovi entranti e le modifiche dovute a riduzioni sostanziali della capacit&#224;, cessazioni parziali dell'attivit&#224;, ripresa successiva dei livelli di attivit&#224; nonch&#233; modifiche dell'elenco relativo alla rilocalizzazione del carbonio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, la Lettonia ha comunicato alla Commissione, con lettera del 16 giugno 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione dovute a riduzioni sostanziali della capacit&#224;, cessazioni parziali dell'attivit&#224;, ripresa successiva dei livelli di attivit&#224; nonch&#233; modifiche dell'elenco relativo alla rilocalizzazione del carbonio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, il Lussemburgo ha comunicato alla Commissione, con lettera del 2 giugno 2021, le modifiche dovute a riduzioni sostanziali della capacit&#224;, cessazioni parziali dell'attivit&#224;, ripresa successiva dei livelli di attivit&#224; nonch&#233; modifiche dell'elenco relativo alla rilocalizzazione del carbonio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, i Paesi Bassi hanno comunicato alla Commissione con lettere del 22 aprile 2021, del 29 aprile 2021 e del 18 maggio 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione per assegnare quote di emissioni a titolo gratuito ai nuovi entranti e le modifiche dovute a riduzioni sostanziali della capacit&#224;, cessazioni parziali dell'attivit&#224;, ripresa successiva dei livelli di attivit&#224; nonch&#233; modifiche dell'elenco relativo alla rilocalizzazione del carbonio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, la Polonia ha comunicato alla Commissione con lettere dell'11 giugno 2021, del&#160;15 giugno 2021 e del 25 giugno 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione per assegnare quote di emissioni a titolo gratuito ai nuovi entranti e le modifiche dovute a riduzioni sostanziali della capacit&#224;, cessazioni parziali dell'attivit&#224;, ripresa successiva dei livelli di attivit&#224; nonch&#233; modifiche dell'elenco relativo alla rilocalizzazione del carbonio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, il Portogallo ha comunicato alla Commissione, con lettera del 17 giugno 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione per assegnare quote di emissioni a titolo gratuito ai nuovi entranti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>In applicazione dell'articolo&#160;52, paragrafo&#160;2, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;389/2013, la Finlandia ha comunicato alla Commissione, con lettere del 1<span>o</span> e del 5 luglio 2021, le modifiche apportate alla propria tabella nazionale di assegnazione per assegnare quote di emissioni a titolo gratuito ai nuovi entranti e le modifiche dovute a riduzioni sostanziali della capacit&#224;, cessazioni parziali dell'attivit&#224;, ripresa successiva dei livelli di attivit&#224; nonch&#233; modifiche dell'elenco relativo alla rilocalizzazione del carbonio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che le modifiche comunicatele apportate alle tabelle nazionali di assegnazione di Bulgaria, Germania, Grecia, Francia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Finlandia siano conformi alla decisione 2011/278/UE. &#200; pertanto opportuno ordinare all'amministratore centrale del catalogo delle operazioni dell'Unione europea di inserirvi le summenzionate modifiche,</p></td></tr></tbody></table> DECIDE: Articolo unico L'amministratore centrale del catalogo delle operazioni dell'Unione europea inserisce nel catalogo le modifiche apportate alle tabelle nazionali di assegnazione di Bulgaria, Germania, Grecia, Francia, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Finlandia che figurano, rispettivamente, negli allegati da I a IX. Fatto a Bruxelles, il 29 luglio 2021 Per la Commissione Frans TIMMERMANS Vicepresidente esecutivo ( 1 ) GU L 122 del 3.5.2013, pag. 1 . ( 2 ) Decisione 2011/278/UE della Commissione, del 27 aprile 2011, che stabilisce norme transitorie per l'insieme dell'Unione ai fini dell'armonizzazione delle procedure di assegnazione gratuita delle quote di emissioni ai sensi dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 130 del 17.5.2011, pag. 1 ). ( 3 ) Direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 ottobre 2003, che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell'Unione e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio ( GU L 275 del 25.10.2003, pag. 32 ). ( 4 ) Regolamento delegato (UE) 2019/331 della Commissione, del 19 dicembre 2018, che stabilisce norme transitorie per l'insieme dell'Unione ai fini dell'armonizzazione delle procedure di assegnazione gratuita delle quote di emissioni ai sensi dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 59 del 27.2.2019, pag. 8 ). ( 5 ) Decisione 2013/448/UE della Commissione, del 5 settembre 2013, relativa alle misure nazionali di attuazione per l'assegnazione transitoria a titolo gratuito di quote di emissioni di gas a effetto serra ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 3, della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 240 del 7.9.2013, pag. 27 ). ( 6 ) Decisione 2014/9/UE della Commissione, del 18 dicembre 2013, recante modifica delle decisioni 2010/2/UE e 2011/278/UE per quanto attiene ai settori e ai sottosettori ritenuti esposti a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio ( GU L 9 del 14.1.2014, pag. 9 ). ( 7 ) Decisione 2010/2/UE della Commissione, del 24 dicembre 2009, che determina, a norma della direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, un elenco dei settori e dei sottosettori ritenuti esposti a un rischio elevato di rilocalizzazione delle emissioni di carbonio ( GU L 1 del 5.1.2010, pag. 10 ). ( 8 ) Decisione C(2013) 9281 della Commissione, del 18 dicembre 2013, che ordina all'amministratore centrale del catalogo delle operazioni dell'Unione europea di inserire nel catalogo le tabelle nazionali di assegnazione di Austria, Grecia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia e Regno Unito. ( 9 ) Decisione C(2014) 123 della Commissione, del 17 gennaio 2014, che ordina all'amministratore centrale del catalogo delle operazioni dell'Unione europea di inserire nel catalogo le tabelle nazionali di assegnazione della Repubblica ceca, della Danimarca, della Francia, della Lituania, dell'Ungheria e della Slovacchia. ( 10 ) Decisione C(2014) 674 della Commissione, del 12 febbraio 2014, che ordina all'amministratore centrale del catalogo delle operazioni dell'Unione europea di inserire nel catalogo le tabelle nazionali di assegnazione di Belgio, Germania, Estonia, Lussemburgo, Slovenia e Finlandia. ( 11 ) Decisione C(2014) 1167 della Commissione, del 26 febbraio 2014, che ordina all'amministratore centrale del catalogo delle operazioni dell'Unione europea di inserire nel catalogo le tabelle nazionali di assegnazione di Bulgaria, Spagna, Croazia, Italia, Cipro, Lettonia, Polonia, Romania e Regno Unito. ALLEGATO I Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis , paragrafo 7, della direttiva 2003/87/CE (riserva nuovi entranti) Stato membro: Bulgaria <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare dalla riserva nuovi entranti per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>BG-existing-BG-106-180</p></td><td><p>106</p></td><td><p>&#1061;&#1040;&#1053; &#1040;&#1057;&#1055;&#1040;&#1056;&#1059;&#1061; &#1040;&#1044;</p></td><td><p>&#1061;&#1040;&#1053; &#1040;&#1057;&#1055;&#1040;&#1056;&#1059;&#1061; &#1040;&#1044;</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>9&#160;123</p></td><td><p>9&#160;783</p></td><td><p>9&#160;596</p></td><td><p>19&#160;261</p></td><td><p>47&#160;763</p></td></tr><tr><td><p>TOTALE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>9&#160;123</p></td><td><p>9&#160;783</p></td><td><p>9&#160;596</p></td><td><p>19&#160;261</p></td><td><p>47&#160;763</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO II Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis , paragrafo 7, della direttiva 2003/87/CE (riserva nuovi entranti) Stato membro: Germania <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare dalla riserva nuovi entranti per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>DE000000000000098</p></td><td><p>98</p></td><td><p>thomas zement GmbH &amp; Co. KG Werk Erwitte</p></td><td><p>Drehrohrofen mit W&#228;rmeabgabe an die werkseigene H&#252;ttensandtrocknungsanlage (bisher: Drehrohrofen mit Hei&#223;gaserzeuger f&#252;r die Rohm&#252;hle II)</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>23&#160;663</p></td><td><p>23&#160;663</p></td></tr><tr><td><p>DE000000000202796</p></td><td><p>202796</p></td><td><p>H.E.S. Hennigsdorfer Elektrostahlwerke GmbH</p></td><td><p>Walzwerk 320</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>778</p></td><td><p>778</p></td></tr><tr><td><p>TOTALE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>24&#160;441</p></td><td><p>24&#160;441</p></td></tr></tbody></table> Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE (misure nazionali di attuazione) Stato membro: Germania Assegnazioni modificate nella tabella nazionale di assegnazione per gli impianti indicati: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare modificata dai dati su nuovi entranti e chiusure, per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>DE000000000001185</p></td><td><p>1185</p></td><td><p>ENRO Ludwigsfelde Energie GmbH</p></td><td><p>HKW Ludwigsfelde</p></td><td><p>21&#160;795</p></td><td><p>19&#160;505</p></td><td><p>17&#160;280</p></td><td><p>7&#160;563</p></td><td><p>13&#160;037</p></td><td><p>5&#160;509</p></td><td><p>9&#160;063</p></td><td><p>3&#160;589</p></td><td><p>97&#160;341</p></td></tr><tr><td><p>DE000000000202007</p></td><td><p>202007</p></td><td><p>BASF SE</p></td><td><p>Natriumcarboxylat/ Soda-Anlage</p></td><td><p>85&#160;576</p></td><td><p>84&#160;090</p></td><td><p>82&#160;585</p></td><td><p>81&#160;065</p></td><td><p>79&#160;530</p></td><td><p>77&#160;980</p></td><td><p>47&#160;004</p></td><td><p>74&#160;833</p></td><td><p>612&#160;663</p></td></tr><tr><td><p>DE000000000202985</p></td><td><p>202985</p></td><td><p>Novelis Deutschland GmbH, Werk Nachterstedt</p></td><td><p>Anlage zum Gl&#252;hen und Beschichten von Aluminiumband</p></td><td><p>7&#160;782</p></td><td><p>7&#160;647</p></td><td><p>7&#160;511</p></td><td><p>7&#160;373</p></td><td><p>7&#160;232</p></td><td><p>7&#160;092</p></td><td><p>6&#160;949</p></td><td><p>3&#160;344</p></td><td><p>54&#160;930</p></td></tr><tr><td><p>DE000000000000599</p></td><td><p>599</p></td><td><p>UPM GmbH,Werk Augsburg</p></td><td><p>Papierproduktion Augsburg</p></td><td><p>145&#160;645</p></td><td><p>143&#160;077</p></td><td><p>140&#160;481</p></td><td><p>137&#160;857</p></td><td><p>135&#160;210</p></td><td><p>132&#160;539</p></td><td><p>94&#160;571</p></td><td><p>92&#160;589</p></td><td><p>1&#160;021&#160;969</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO III Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis , paragrafo 7, della direttiva 2003/87/CE (riserva nuovi entranti) Stato membro: Grecia <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare dalla riserva nuovi entranti per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>EL-new-7-25-5033428</p></td><td><p>213820</p></td><td><p>INVENTORS AE</p></td><td><p>INVENTORS AE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>11&#160;714</p></td><td><p>11&#160;714</p></td></tr><tr><td><p>TOTALE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>11&#160;714</p></td><td><p>11&#160;714</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO IV Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis , paragrafo 7, della direttiva 2003/87/CE (riserva nuovi entranti) Stato membro: Francia <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare dalla riserva nuovi entranti per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>FR000000000000629</p></td><td><p>629</p></td><td><p>TOTAL RAFFINAGE France</p></td><td><p>Raffinerie de Provence</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>69&#160;465</p></td><td><p>111&#160;924</p></td><td><p>181&#160;389</p></td></tr><tr><td><p>FR000000000000458</p></td><td><p>458</p></td><td><p>NOVACARB</p></td><td><p>NOVACARB</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>720</p></td><td><p>3&#160;738</p></td><td><p>3&#160;666</p></td><td><p>8&#160;124</p></td></tr><tr><td><p>FR000000000001163</p></td><td><p>1163</p></td><td><p>KNAUF INSULATION LANNEMEZAN</p></td><td><p>KNAUF INSULATION LANNEMEZAN</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>6&#160;100</p></td><td><p>7&#160;205</p></td><td><p>13&#160;305</p></td></tr><tr><td><p>TOTALE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>720</p></td><td><p>79&#160;303</p></td><td><p>122&#160;795</p></td><td><p>202&#160;818</p></td></tr></tbody></table> Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE (misure nazionali di attuazione) Stato membro: Francia Assegnazioni modificate nella tabella nazionale di assegnazione per gli impianti indicati: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare modificata dai dati su nuovi entranti e chiusure, per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>FR000000000000924</p></td><td><p>924</p></td><td><p>ASCO INDUSTRIES</p></td><td><p>ASCO INDUSTRIES ASCOMETAL Usine des Dunes</p></td><td><p>82&#160;832</p></td><td><p>81&#160;393</p></td><td><p>79&#160;938</p></td><td><p>61&#160;178</p></td><td><p>60&#160;018</p></td><td><p>42&#160;217</p></td><td><p>41&#160;366</p></td><td><p>40&#160;513</p></td><td><p>489&#160;455</p></td></tr><tr><td><p>FR-new-05207945</p></td><td><p>206364</p></td><td><p>EUROVIA GRANDS TRAVAUX</p></td><td><p>EUROVIA GRANDS TRAVAUX - TSM 25 SENIOR</p></td><td><p>994</p></td><td><p>40</p></td><td><p>35</p></td><td><p>690</p></td><td><p>594</p></td><td><p>501</p></td><td><p>413</p></td><td><p>327</p></td><td><p>3&#160;594</p></td></tr><tr><td><p>FR-new-05202635</p></td><td><p>206044</p></td><td><p>EURALIS CEREALES</p></td><td><p>EURALIS CEREALES silo de LESCAR</p></td><td><p>3&#160;037</p></td><td><p>2&#160;717</p></td><td><p>2&#160;406</p></td><td><p>2&#160;106</p></td><td><p>1&#160;814</p></td><td><p>766</p></td><td><p>629</p></td><td><p>996</p></td><td><p>14&#160;471</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO V Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis , paragrafo 7, della direttiva 2003/87/CE (riserva nuovi entranti) Stato membro: Italia <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare dalla riserva nuovi entranti per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>IT000000000001190</p></td><td><p>1190</p></td><td><p>Coppola S.p.A.</p></td><td><p>Coppola</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>158</p></td><td><p>341</p></td><td><p>335</p></td><td><p>328</p></td><td><p>1&#160;162</p></td></tr><tr><td><p>IT-new-2467</p></td><td><p>211318</p></td><td><p>ENGIE Servizi S.p.A.</p></td><td><p>Centrale di Riserva Lein&#236;</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>116</p></td><td><p>1&#160;018</p></td><td><p>1&#160;134</p></td></tr><tr><td><p>TOTALE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>158</p></td><td><p>341</p></td><td><p>451</p></td><td><p>1&#160;346</p></td><td><p>2&#160;296</p></td></tr></tbody></table> Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE (misure nazionali di attuazione) Stato membro: Italia Assegnazioni modificate nella tabella nazionale di assegnazione per gli impianti indicati: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare modificata dai dati su nuovi entranti e chiusure, per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>IT000000000000754</p></td><td><p>754</p></td><td><p>Societ&#224; Enipower Ferrara S.r.l.</p></td><td><p>S.E.F. S.r.l. - Societ&#224; EniPower Ferrara - Stabilimento di Ferrara</p></td><td><p>6&#160;902</p></td><td><p>6&#160;428</p></td><td><p>5&#160;966</p></td><td><p>5&#160;517</p></td><td><p>5&#160;081</p></td><td><p>4&#160;657</p></td><td><p>3&#160;406</p></td><td><p>2&#160;850</p></td><td><p>40&#160;807</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO VI Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE (misure nazionali di attuazione) Stato membro: Lettonia Assegnazioni modificate nella tabella nazionale di assegnazione per gli impianti indicati: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare modificata dai dati su nuovi entranti e chiusure, per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>LV000000000000018</p></td><td><p>18</p></td><td><p>Akciju sabiedr&#299;ba "R&#298;GAS SILTUMS"</p></td><td><p>AS "R&#298;GAS SILTUMS" Siltumcentr&#257;les "Imanta" iecirknis SC "Zasulauks"</p></td><td><p>805</p></td><td><p>721</p></td><td><p>639</p></td><td><p>559</p></td><td><p>481</p></td><td><p>406</p></td><td><p>334</p></td><td><p>0</p></td><td><p>3&#160;945</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO VII Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE (misure nazionali di attuazione) Stato membro: Lussemburgo Assegnazioni modificate nella tabella nazionale di assegnazione per gli impianti indicati: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell' Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare modificata dai dati su nuovi entranti e chiusure, per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>LU-new-21</p></td><td><p>205713</p></td><td><p>ArcelorMittal Belval&amp;Differdange - Site de Rodange</p></td><td><p>ArcelorMittal Rodange et Schifflange - Site de Rodange</p></td><td><p>27&#160;321</p></td><td><p>26&#160;846</p></td><td><p>26&#160;366</p></td><td><p>25&#160;881</p></td><td><p>25&#160;391</p></td><td><p>24&#160;896</p></td><td><p>18&#160;172</p></td><td><p>17&#160;797</p></td><td><p>192&#160;670</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO VIII Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis , paragrafo 7, della direttiva 2003/87/CE (riserva nuovi entranti) Stato membro: Paesi Bassi <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare dalla riserva nuovi entranti per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>NL000000000211579</p></td><td><p>211579</p></td><td><p>BECC B.V.</p></td><td><p>Bio Energie Centrale Cuijk (BECC)</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>2&#160;337</p></td><td><p>6&#160;487</p></td><td><p>8&#160;824</p></td></tr><tr><td><p>NL000000000000099</p></td><td><p>99</p></td><td><p>Shell Nederland Raffinaderij BV</p></td><td><p>Shell Nederland Raffinaderij B.V.</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>140&#160;206</p></td><td><p>250&#160;999</p></td><td><p>246&#160;123</p></td><td><p>637&#160;328</p></td></tr><tr><td><p>TOTALE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>140&#160;206</p></td><td><p>253&#160;336</p></td><td><p>252&#160;610</p></td><td><p>646&#160;152</p></td></tr></tbody></table> Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE (misure nazionali di attuazione) Stato membro: Paesi Bassi Assegnazioni modificate nella tabella nazionale di assegnazione per gli impianti indicati: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare modificata dai dati su nuovi entranti e chiusure, per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>NL000000000000104</p></td><td><p>104</p></td><td><p>Air Products Nederland B.V.</p></td><td><p>Air Products Nederland B.V., Locatie Botlek (Merseyweg)</p></td><td><p>61&#160;747</p></td><td><p>60&#160;675</p></td><td><p>38&#160;557</p></td><td><p>58&#160;493</p></td><td><p>57&#160;385</p></td><td><p>56&#160;266</p></td><td><p>55&#160;133</p></td><td><p>53&#160;996</p></td><td><p>442&#160;252</p></td></tr><tr><td><p>NL000000000205989</p></td><td><p>205989</p></td><td><p>TAQA Energy B.V.</p></td><td><p>TAQA Offshore B.V.</p></td><td><p>95&#160;697</p></td><td><p>94&#160;034</p></td><td><p>92&#160;353</p></td><td><p>90&#160;653</p></td><td><p>88&#160;936</p></td><td><p>87&#160;202</p></td><td><p>44&#160;524</p></td><td><p>43&#160;606</p></td><td><p>637&#160;005</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO IX Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis , paragrafo 7, della direttiva 2003/87/CE (riserva nuovi entranti) Stato membro: Polonia <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare dalla riserva nuovi entranti per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>PL000000000000648</p></td><td><p>648</p></td><td><p>LOTOS Asfalt Sp. z o.o.</p></td><td><p>LOTOS Asfalt Sp. z o.o. Zak&#322;ad Produkcyjny Gda&#324;sk</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>11&#160;209</p></td><td><p>174&#160;497</p></td><td><p>219&#160;361</p></td><td><p>405&#160;067</p></td></tr><tr><td><p>PL000000000208182</p></td><td><p>208182</p></td><td><p>Blok Gazowo-Parowy CCGT we W&#322;oc&#322;awku</p></td><td><p>PKN ORLEN S.A.</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>32&#160;402</p></td><td><p>59&#160;212</p></td><td><p>58&#160;083</p></td><td><p>56&#160;955</p></td><td><p>206&#160;652</p></td></tr><tr><td><p>TOTALE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>32&#160;402</p></td><td><p>70&#160;421</p></td><td><p>232&#160;580</p></td><td><p>276&#160;316</p></td><td><p>611&#160;719</p></td></tr></tbody></table> Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE (misure nazionali di attuazione) Stato membro: Polonia Assegnazioni modificate nella tabella nazionale di assegnazione per gli impianti indicati: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare modificata dai dati su nuovi entranti e chiusure, per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>PL000000000000457</p></td><td><p>457</p></td><td><p>TAMEH POLSKA sp. z o. o. Zak&#322;ad Wytwarzania Krak&#243;w</p></td><td><p>TAMEH POLSKA sp. z o. o.</p></td><td><p>304&#160;653</p></td><td><p>291&#160;046</p></td><td><p>278&#160;470</p></td><td><p>266&#160;891</p></td><td><p>256&#160;269</p></td><td><p>130&#160;715</p></td><td><p>4&#160;563</p></td><td><p>2&#160;585</p></td><td><p>1&#160;535&#160;192</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO X Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis , paragrafo 7, della direttiva 2003/87/CE (riserva nuovi entranti) Stato membro: Portogallo <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare dalla riserva nuovi entranti per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>PT-new-314-210095</p></td><td><p>210095</p></td><td><p>PAPER PRIME, S.A.</p></td><td><p>PAPER PRIME, S.A.</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>5&#160;021</p></td><td><p>7&#160;109</p></td><td><p>6&#160;973</p></td><td><p>6&#160;838</p></td><td><p>25&#160;941</p></td></tr><tr><td><p>TOTALE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>5&#160;021</p></td><td><p>7&#160;109</p></td><td><p>6&#160;973</p></td><td><p>6&#160;838</p></td><td><p>25&#160;941</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO XI Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis , paragrafo 7, della direttiva 2003/87/CE (riserva nuovi entranti) Stato membro: Finlandia <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare dalla riserva nuovi entranti per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>FI-existing-FI-39631104</p></td><td><p>18</p></td><td><p>Fortum Power and Heat Oy</p></td><td><p>Kivenlahden l&#228;mp&#246;keskus</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>15&#160;196</p></td><td><p>15&#160;196</p></td></tr><tr><td><p>TOTALE</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>15&#160;196</p></td><td><p>15&#160;196</p></td></tr></tbody></table> Modifiche della tabella nazionale di assegnazione per il periodo 2013-2020 in applicazione dell'articolo 10 bis della direttiva 2003/87/CE (misure nazionali di attuazione) Stato membro: Finlandia Assegnazioni modificate nella tabella nazionale di assegnazione per gli impianti indicati: <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>ID impianto (nuovi entranti e chiusure)</p></td><td><p>ID impianto (registro dell'Unione)</p></td><td><p>Nome del gestore</p></td><td><p>Nome dell'impianto</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare</p></td><td><p>Quantit&#224; da assegnare modificata dai dati su nuovi entranti e chiusure, per impianto</p></td></tr><tr><td><p>2013</p></td><td><p>2014</p></td><td><p>2015</p></td><td><p>2016</p></td><td><p>2017</p></td><td><p>2018</p></td><td><p>2019</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>FI-existing-FI-63031104</p></td><td><p>68</p></td><td><p>Helen Oy</p></td><td><p>Munkkisaaren l&#228;mp&#246;keskus</p></td><td><p>7&#160;208</p></td><td><p>1&#160;613</p></td><td><p>2&#160;857</p></td><td><p>1&#160;250</p></td><td><p>4&#160;306</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>17&#160;234</p></td></tr><tr><td><p>FI-existing-FI-65431104</p></td><td><p>491</p></td><td><p>Oy Turku Energia - &#197;bo Energi Ab</p></td><td><p>Artukaisten l&#228;mp&#246;keskus</p></td><td><p>4&#160;994</p></td><td><p>4&#160;701</p></td><td><p>4&#160;415</p></td><td><p>2&#160;880</p></td><td><p>3&#160;863</p></td><td><p>3&#160;597</p></td><td><p>3&#160;337</p></td><td><p>768</p></td><td><p>28&#160;555</p></td></tr><tr><td><p>FI-existing-FI-20531104</p></td><td><p>245</p></td><td><p>Porvoon Energia Oy</p></td><td><p>Kirjaltajantien l&#228;mp&#246;keskus</p></td><td><p>3&#160;906</p></td><td><p>3&#160;495</p></td><td><p>3&#160;096</p></td><td><p>677</p></td><td><p>2&#160;334</p></td><td><p>986</p></td><td><p>1&#160;619</p></td><td><p>641</p></td><td><p>16&#160;754</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32021D1008(02)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.12.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 331/218</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE, Euratom) 2018/2076 DEL CONSIGLIO del 20 dicembre 2018 recante modifica del suo regolamento interno IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il trattato che istituisce la Comunità europea dell'energia atomica, visto l'articolo 11, paragrafo 6, del regolamento interno del Consiglio ( 1 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>In caso di adozione di un atto da parte del Consiglio a maggioranza qualificata, occorre accertare che gli Stati membri che compongono la maggioranza qualificata rappresentino almeno il 65&#160;% della popolazione dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Tale percentuale &#232; calcolata conformemente alle cifre relative alla popolazione di cui all'allegato III del regolamento interno del Consiglio (&#171;regolamento interno&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'articolo 11, paragrafo 6, del regolamento interno prevede che, con effetto dal 1<span>o</span>gennaio di ogni anno, il Consiglio adatti le cifre di cui al suddetto allegato conformemente ai dati di cui l'Ufficio statistico dell'Unione europea dispone al 30 settembre dell'anno precedente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>In considerazione del recesso del Regno Unito dall'Unione, l'allegato&#160;III del regolamento interno dovrebbe includere anche le cifre applicabili a decorrere dal giorno successivo a quello in cui i trattati cessano di applicarsi al Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza il regolamento interno per l'anno&#160;2019,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato III del regolamento interno è sostituito dal seguente: «ALLEGATO III Cifre relative alla popolazione dell'Unione e alla popolazione di ciascuno Stato membro per l'attuazione delle disposizioni in materia di votazione a maggioranza qualificata in seno al Consiglio <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1)</p></td><td><span>Ai fini dell'attuazione dell'articolo 16, paragrafo 4, TUE e dell'articolo 238, paragrafi&#160;2 e 3, TFUE, la popolazione dell'Unione e la popolazione di ciascuno Stato membro, nonch&#233; la percentuale della popolazione di ciascuno Stato membro rispetto alla popolazione dell'Unione, per il periodo dal 1<span>o</span> gennaio 2019 fino alla data in cui i trattati cessano di applicarsi al Regno Unito o al 31&#160;dicembre 2019, al pi&#249; tardi, sono le seguenti:</span><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Popolazione</p></td><td><p>Percentuale della popolazione dell'Unione&#160;(%)</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td><td><p>82&#160;719&#160;022</p></td><td><p>16,12</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td><td><p>67&#160;221&#160;943</p></td><td><p>13,10</p></td></tr><tr><td><p>Regno Unito</p></td><td><p>66&#160;238&#160;007</p></td><td><p>12,90</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td><td><p>61&#160;166&#160;142</p></td><td><p>11,92</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p></td><td><p>46&#160;659&#160;302</p></td><td><p>9,09</p></td></tr><tr><td><p>Polonia</p></td><td><p>37&#160;976&#160;687</p></td><td><p>7,40</p></td></tr><tr><td><p>Romania</p></td><td><p>19&#160;523&#160;621</p></td><td><p>3,80</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td><td><p>17&#160;321&#160;110</p></td><td><p>3,37</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p></td><td><p>11&#160;413&#160;058</p></td><td><p>2,22</p></td></tr><tr><td><p>Grecia</p></td><td><p>10&#160;738&#160;928</p></td><td><p>2,09</p></td></tr><tr><td><p>Cechia</p></td><td><p>10&#160;493&#160;154</p></td><td><p>2,04</p></td></tr><tr><td><p>Portogallo</p></td><td><p>10&#160;291&#160;027</p></td><td><p>2,00</p></td></tr><tr><td><p>Svezia</p></td><td><p>10&#160;157&#160;000</p></td><td><p>1,98</p></td></tr><tr><td><p>Ungheria</p></td><td><p>9&#160;778&#160;371</p></td><td><p>1,91</p></td></tr><tr><td><p>Austria</p></td><td><p>8&#160;802&#160;000</p></td><td><p>1,71</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p></td><td><p>7&#160;050&#160;034</p></td><td><p>1,37</p></td></tr><tr><td><p>Danimarca</p></td><td><p>5&#160;774&#160;877</p></td><td><p>1,13</p></td></tr><tr><td><p>Finlandia</p></td><td><p>5&#160;501&#160;930</p></td><td><p>1,07</p></td></tr><tr><td><p>Slovacchia</p></td><td><p>5&#160;443&#160;120</p></td><td><p>1,06</p></td></tr><tr><td><p>Irlanda</p></td><td><p>4&#160;830&#160;392</p></td><td><p>0,94</p></td></tr><tr><td><p>Croazia</p></td><td><p>4&#160;105&#160;493</p></td><td><p>0,80</p></td></tr><tr><td><p>Lituania</p></td><td><p>2&#160;808&#160;901</p></td><td><p>0,55</p></td></tr><tr><td><p>Slovenia</p></td><td><p>2&#160;066&#160;880</p></td><td><p>0,40</p></td></tr><tr><td><p>Lettonia</p></td><td><p>1&#160;934&#160;379</p></td><td><p>0,38</p></td></tr><tr><td><p>Estonia</p></td><td><p>1&#160;319&#160;133</p></td><td><p>0,26</p></td></tr><tr><td><p>Cipro</p></td><td><p>864&#160;236</p></td><td><p>0,17</p></td></tr><tr><td><p>Lussemburgo</p></td><td><p>600&#160;124</p></td><td><p>0,12</p></td></tr><tr><td><p>Malta</p></td><td><p>475&#160;701</p></td><td><p>0,09</p></td></tr><tr><td><p>UE 28</p></td><td><p>513&#160;274&#160;572</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Soglia (65 %)</p></td><td><p>333&#160;628&#160;472</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2)</p></td><td><span>Ai fini dell'attuazione dell'articolo 16, paragrafo 4, TUE e dell'articolo 238, paragrafi&#160;2 e 3, TFUE, la popolazione dell'Unione e la popolazione di ciascuno Stato membro, nonch&#233; la percentuale della popolazione di ciascuno Stato membro rispetto alla popolazione dell'Unione, per il periodo dal giorno successivo a quello in cui i trattati cessano di applicarsi al Regno Unito al 31&#160;dicembre 2019 sono le seguenti:</span><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Popolazione</p></td><td><p>Percentuale della popolazione dell'Unione&#160;(%)</p></td></tr><tr><td><p>Germania</p></td><td><p>82&#160;719&#160;022</p></td><td><p>18,50</p></td></tr><tr><td><p>Francia</p></td><td><p>67&#160;221&#160;943</p></td><td><p>15,04</p></td></tr><tr><td><p>Italia</p></td><td><p>61&#160;166&#160;142</p></td><td><p>13,68</p></td></tr><tr><td><p>Spagna</p></td><td><p>46&#160;659&#160;302</p></td><td><p>10,44</p></td></tr><tr><td><p>Polonia</p></td><td><p>37&#160;976&#160;687</p></td><td><p>8,50</p></td></tr><tr><td><p>Romania</p></td><td><p>19&#160;523&#160;621</p></td><td><p>4,37</p></td></tr><tr><td><p>Paesi Bassi</p></td><td><p>17&#160;321&#160;110</p></td><td><p>3,87</p></td></tr><tr><td><p>Belgio</p></td><td><p>11&#160;413&#160;058</p></td><td><p>2,55</p></td></tr><tr><td><p>Grecia</p></td><td><p>10&#160;738&#160;928</p></td><td><p>2,40</p></td></tr><tr><td><p>Cechia</p></td><td><p>10&#160;493&#160;154</p></td><td><p>2,35</p></td></tr><tr><td><p>Portogallo</p></td><td><p>10&#160;291&#160;027</p></td><td><p>2,30</p></td></tr><tr><td><p>Svezia</p></td><td><p>10&#160;157&#160;000</p></td><td><p>2,27</p></td></tr><tr><td><p>Ungheria</p></td><td><p>9&#160;778&#160;371</p></td><td><p>2,19</p></td></tr><tr><td><p>Austria</p></td><td><p>8&#160;802&#160;000</p></td><td><p>1,97</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p></td><td><p>7&#160;050&#160;034</p></td><td><p>1,58</p></td></tr><tr><td><p>Danimarca</p></td><td><p>5&#160;774&#160;877</p></td><td><p>1,29</p></td></tr><tr><td><p>Finlandia</p></td><td><p>5&#160;501&#160;930</p></td><td><p>1,23</p></td></tr><tr><td><p>Slovacchia</p></td><td><p>5&#160;443&#160;120</p></td><td><p>1,22</p></td></tr><tr><td><p>Irlanda</p></td><td><p>4&#160;830&#160;392</p></td><td><p>1,08</p></td></tr><tr><td><p>Croazia</p></td><td><p>4&#160;105&#160;493</p></td><td><p>0,92</p></td></tr><tr><td><p>Lituania</p></td><td><p>2&#160;808&#160;901</p></td><td><p>0,59</p></td></tr><tr><td><p>Slovenia</p></td><td><p>2&#160;066&#160;880</p></td><td><p>0,46</p></td></tr><tr><td><p>Lettonia</p></td><td><p>1&#160;934&#160;379</p></td><td><p>0,43</p></td></tr><tr><td><p>Estonia</p></td><td><p>1&#160;319&#160;133</p></td><td><p>0,30</p></td></tr><tr><td><p>Cipro</p></td><td><p>864&#160;236</p></td><td><p>0,19</p></td></tr><tr><td><p>Lussemburgo</p></td><td><p>600&#160;124</p></td><td><p>0,13</p></td></tr><tr><td><p>Malta</p></td><td><p>475&#160;701</p></td><td><p>0,11</p></td></tr><tr><td><p>UE 27</p></td><td><p>447&#160;036&#160;565</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Soglia (65 %)</p></td><td><p>290&#160;573&#160;768</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> ». Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Essa si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2019. Fatto a Bruxelles, il 20 dicembre 2018 Per il Consiglio La presidente E. KÖSTINGER <note> ( 1 ) Decisione 2009/937/UE del Consiglio, del 1 o dicembre 2009, relativa all'adozione del suo regolamento interno ( GU L 325 dell'11.12.2009, pag. 35 ). </note>
ITA
32018D2076
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>10.5.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 122/44</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/717 DELLA COMMISSIONE dell'8 maggio 2019 che rinnova l'approvazione della sostanza attiva isoxaflutole, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e modifica l'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( 1 ) , in particolare l'articolo 20, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La direttiva 2003/68/CE della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> ha iscritto la sostanza attiva isoxaflutole nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le sostanze attive iscritte nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE sono considerate approvate a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 e sono elencate nell'allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'approvazione della sostanza attiva isoxaflutole, come indicato nell'allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011, scade il 31&#160;luglio 2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La domanda di rinnovo dell'approvazione dell'isoxaflutole &#232; stata presentata in conformit&#224; all'articolo 1 del regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, entro i termini previsti in tale articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Il richiedente ha presentato i fascicoli supplementari richiesti in conformit&#224; all'articolo 6 del regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012. La domanda &#232; stata ritenuta completa dallo Stato membro relatore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Lo Stato membro relatore ha elaborato, in consultazione con lo Stato membro correlatore, un rapporto valutativo per il rinnovo e il 28&#160;gennaio 2015 lo ha presentato all'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l'Autorit&#224;&#187;) e alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; ha trasmesso il rapporto valutativo per il rinnovo al richiedente e agli Stati membri al fine di raccoglierne le osservazioni, che ha successivamente inoltrato alla Commissione. L'Autorit&#224; ha inoltre reso accessibile al pubblico il fascicolo sintetico supplementare.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 18&#160;febbraio 2016 l'Autorit&#224; ha comunicato alla Commissione le sue conclusioni&#160;<a>(<span>6</span>)</a> sulla possibilit&#224; che l'isoxaflutole soddisfi i criteri di approvazione stabiliti all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 1107/2009. Il 12&#160;luglio 2016 la Commissione ha presentato il progetto iniziale di relazione sul rinnovo per l'isoxaflutole al comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Per quanto riguarda i nuovi criteri per la determinazione delle propriet&#224; di interferente endocrino introdotti dal regolamento (UE) 2018/605 della Commissione&#160;<a>(<span>7</span>)</a>, applicato a decorrere dal 10&#160;novembre 2018, le conclusioni dell'Autorit&#224; indicano che, sebbene non siano disponibili studi specifici per organismi non bersaglio, in base alle prove scientifiche &#232; altamente improbabile che l'isoxaflutole sia un interferente endocrino e non si ritengono necessari studi supplementari. La Commissione ritiene quindi che l'isoxaflutole non debba essere considerato una sostanza avente propriet&#224; di interferente endocrino.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Per quanto riguarda uno o pi&#249; impieghi rappresentativi di almeno un prodotto fitosanitario contenente isoxaflutole &#232; stato accertato che i criteri di approvazione stabiliti all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 1107/2009 sono soddisfatti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La valutazione dei rischi per il rinnovo dell'approvazione dell'isoxaflutole si basa su un numero limitato di impieghi rappresentativi, che tuttavia non limitano gli impieghi per i quali i prodotti fitosanitari contenenti isoxaflutole possono essere autorizzati. Non &#232; pertanto opportuno mantenere la restrizione all'uso come erbicida. L'approvazione dell'isoxaflutole dovrebbe pertanto essere rinnovata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 14, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1107/2009, in combinato disposto con l'articolo 6 di tale regolamento e alla luce delle attuali conoscenze scientifiche e tecniche, &#232; tuttavia necessario prevedere alcune condizioni e restrizioni. In particolare &#232; opportuno esigere ulteriori informazioni di conferma.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>La Commissione ritiene che l'isoxaflutole non abbia propriet&#224; di interferente endocrino in base alle informazioni scientifiche disponibili, sintetizzate nelle conclusioni dell'Autorit&#224;. Al fine di aumentare la fiducia in tali conclusioni, il richiedente dovrebbe tuttavia fornire, in conformit&#224; all'allegato II, punto 2.2, lettera b), del regolamento (CE) n. 1107/2009, una valutazione aggiornata dei criteri stabiliti nell'allegato II, punti 3.6.5 e 3.8.2, del regolamento (CE) n. 1107/2009, modificato dal regolamento (UE) 2018/605, e in conformit&#224; alle linee guida per l'identificazione degli interferenti endocrini&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Il presente regolamento dovrebbe applicarsi a decorrere dal giorno successivo alla data di scadenza dell'approvazione della sostanza attiva isoxaflutole.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Rinnovo dell'approvazione della sostanza attiva L'approvazione della sostanza attiva isoxaflutole, specificata nell'allegato I, è rinnovata alle condizioni ivi stabilite. Articolo 2 Modifiche del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è modificato in conformità all'allegato II del presente regolamento. Articolo 3 Entrata in vigore e data di applicazione Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 1 o agosto 2019. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, l'8 maggio 2019 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 . ( 2 ) Direttiva 2003/68/CE della Commissione, dell'11 luglio 2003, che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio con l'iscrizione delle sostanze attive trifloxystrobin, carfentrazone etile, mesotrione, fenamidone e isoxaflutole ( GU L 177 del 16.7.2003, pag. 12 ). ( 3 ) Direttiva 91/414/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, relativa all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari ( GU L 230 del 19.8.1991, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione, del 25 maggio 2011, recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'elenco delle sostanze attive approvate ( GU L 153 dell'11.6.2011, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 844/2012 della Commissione, del 18 settembre 2012, che stabilisce le norme necessarie per l'attuazione della procedura di rinnovo dell'approvazione delle sostanze attive a norma del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari ( GU L 252 del 19.9.2012, pag. 26 ). ( 6 ) EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), 2016, Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance isoxaflutole (Conclusioni sulla revisione inter pares della valutazione del rischio della sostanza attiva isoxaflutole come antiparassitario). EFSA Journal 2016 ; 14(3):4416, 115 pagg. doi:10.2903/j.efsa.2016.4416. Disponibile online all'indirizzo: www.efsa.europa.eu. ( 7 ) Regolamento (UE) 2018/605 della Commissione, del 19 aprile 2018, che modifica l'allegato II del regolamento (CE) n. 1107/2009 stabilendo criteri scientifici per la determinazione delle proprietà di interferente endocrino ( GU L 101 del 20.4.2018, pag. 33 ). ( 8 ) Guidance for the identification of endocrine disruptors in the context of Regulations (EU) No 528/2012 and (EC) No 1107/2009 [Linee guida per l'identificazione degli interferenti endocrini nel quadro dei regolamenti (UE) n. 528/2012 e (CE) n. 107/2009], https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.2903/j.efsa.2018.5311. ALLEGATO I <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nome comune, numeri di identificazione</p></td><td><p>Denominazione IUPAC</p></td><td><p>Purezza<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Data di approvazione</p></td><td><p>Scadenza dell'approvazione</p></td><td><p>Disposizioni specifiche</p></td></tr><tr><td><p>Isoxaflutole</p><p>N. CAS: 141112-29-0</p><p>N. CIPAC: 575</p></td><td><p>(5-cyclopropyl-1,2-oxazol-4-yl)(&#945;,&#945;,&#945;-trifluoro-2-mesyl-p-tolyl) methanone</p></td><td><p>&#8805; 972 g/kg</p></td><td><p>1<span>o</span> agosto 2019</p></td><td><p>31 luglio 2034</p></td><td><p>Per l'attuazione dei principi uniformi di cui all'articolo 29, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1107/2009 occorre tenere conto delle conclusioni della relazione sul rinnovo per l'isoxaflutole, in particolare delle relative appendici I e II.</p><p>Nella valutazione globale gli Stati membri prestano particolare attenzione ai seguenti aspetti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione delle acque sotterranee, quando la sostanza &#232; applicata in regioni vulnerabili dal punto di vista del suolo e/o delle condizioni climatiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione degli organismi acquatici, dei mammiferi selvatici e delle piante terrestri non bersaglio.</p></td></tr></tbody></table><p>Le condizioni d'impiego comprendono, se del caso, misure di attenuazione dei rischi.</p><p>Il richiedente presenta alla Commissione, agli Stati membri e all'Autorit&#224; informazioni di conferma riguardanti l'effetto dei processi di trattamento delle acque sulla natura dei residui presenti nelle acque sotterranee e di superficie, quando queste ultime vengono utilizzate per ricavarne acqua potabile. Il richiedente fornisce tali informazioni entro due anni dalla data di pubblicazione, da parte della Commissione, di un documento d'orientamento sulla valutazione dell'effetto dei processi di trattamento dell'acqua sulla natura dei residui presenti nelle acque sotterranee e di superficie.</p><p>Il richiedente fornisce inoltre una valutazione aggiornata per confermare che l'isoxaflutole non &#232; un interferente endocrino ai sensi dell'allegato II, punti 3.6.5 e 3.8.2, del regolamento (CE) n. 1107/2009, modificato dal regolamento (UE) 2018/605 della Commissione, e in conformit&#224; alle linee guida per l'identificazione degli interferenti endocrini<a>&#160;(<span>2</span>)</a>, entro il 10 maggio 2021</p></td></tr></tbody></table> ( 1 ) Ulteriori dettagli sull'identità e sulle specifiche della sostanza attiva sono forniti nella relazione sul rinnovo. ( 2 ) Guidance for the identification of endocrine disruptors in the context of Regulations (EU) No 528/2012 and (EC) No 1107/2009 [Linee guida per l'identificazione degli interferenti endocrini nel quadro dei regolamenti (UE) n. 528/2012 e (CE) n. 1107/2009] https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.2903/j.efsa.2018.5311 ALLEGATO II L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nella parte A &#232; soppressa la voce 63 relativa all'isoxaflutole;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nella parte B &#232; aggiunta la voce seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;134</p></td><td><p>Isoxaflutole</p><p>N. CAS: 141112-29-0</p><p>N. CIPAC: 575</p></td><td><p>(5-cyclopropyl-1,2-oxazol-4-yl)(&#945;,&#945;,&#945;-trifluoro-2-mesyl-p-tolyl) methanone</p></td><td><p>&#8805; 972 g/kg</p></td><td><p>1<span>o</span> agosto 2019</p></td><td><p>31 luglio 2034</p></td><td><p>Per l'attuazione dei principi uniformi di cui all'articolo 29, paragrafo 6, del regolamento (CE) n. 1107/2009 occorre tenere conto delle conclusioni della relazione sul rinnovo per l'isoxaflutole, in particolare delle relative appendici I e II.</p><p>Nella valutazione globale gli Stati membri prestano particolare attenzione ai seguenti aspetti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione delle acque sotterranee, quando la sostanza &#232; applicata in regioni vulnerabili dal punto di vista del suolo e/o delle condizioni climatiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la protezione degli organismi acquatici, dei mammiferi selvatici e delle piante terrestri non bersaglio.</p></td></tr></tbody></table><p>Le condizioni d'impiego comprendono, se del caso, misure di attenuazione dei rischi.</p><p>Il richiedente presenta alla Commissione, agli Stati membri e all'Autorit&#224; informazioni di conferma riguardanti l'effetto dei processi di trattamento delle acque sulla natura dei residui presenti nelle acque sotterranee e di superficie, quando queste ultime vengono utilizzate per ricavarne acqua potabile. Il richiedente fornisce tali informazioni entro due anni dalla data di pubblicazione, da parte della Commissione, di un documento d'orientamento sulla valutazione dell'effetto dei processi di trattamento dell'acqua sulla natura dei residui presenti nelle acque sotterranee e di superficie.</p><p>Il richiedente fornisce inoltre una valutazione aggiornata per confermare che l'isoxaflutole non &#232; un interferente endocrino ai sensi dell'allegato II, punti 3.6.5 e 3.8.2, del regolamento (CE) n. 1107/2009, modificato dal regolamento (UE) 2018/605 della Commissione, e in conformit&#224; alle linee guida per l'identificazione degli interferenti endocrini<a>&#160;(<span>*1</span>)</a> entro il 10 maggio 2021</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <note> ( *1 ) Guidance for the identification of endocrine disruptors in the context of Regulations (EU) No 528/2012 and (EC) No 1107/2009 [Linee guida per l'identificazione degli interferenti endocrini nel quadro dei regolamenti (UE) n. 528/2012 e (CE) n. 1107/2009] https://efsa.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.2903/j.efsa.2018.5311» </note>
ITA
32019R0717
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.12.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 355/3</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/2385 DELLA COMMISSIONE del 23 dicembre 2016 recante fissazione dei valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio ( 1 ) , visto il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 della Commissione, del 7 giugno 2011, recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati ( 2 ) , in particolare l'articolo 136, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 prevede, in applicazione dei risultati dei negoziati commerciali multilaterali dell'Uruguay round, i criteri per la fissazione da parte della Commissione dei valori forfettari all'importazione dai paesi terzi, per i prodotti e i periodi indicati nell'allegato XVI, parte A, del medesimo regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il valore forfettario all'importazione &#232; calcolato ciascun giorno feriale, in conformit&#224; dell'articolo 136, paragrafo&#160;1, del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011, tenendo conto di dati giornalieri variabili. Pertanto il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 I valori forfettari all'importazione di cui all'articolo 136 del regolamento di esecuzione (UE) n. 543/2011 sono quelli fissati nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 23 dicembre 2016 Per la Commissione, a nome del presidente Jerzy PLEWA Direttore generale Direzione generale dell'Agricoltura e dello sviluppo rurale ( 1 ) GU L 347 del 20.12.2013, pag. 671 . ( 2 ) GU L 157 del 15.6.2011, pag. 1 . ALLEGATO Valori forfettari all'importazione ai fini della determinazione del prezzo di entrata di taluni ortofrutticoli <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>(EUR/100&#160;kg)</p></td></tr><tr><td><p>Codice NC</p></td><td><p>Codice dei paesi terzi<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Valore forfettario all'importazione</p></td></tr><tr><td><p>0702&#160;00&#160;00</p></td><td><p>IL</p></td><td><p>206,3</p></td></tr><tr><td><p>MA</p></td><td><p>104,0</p></td></tr><tr><td><p>TN</p></td><td><p>262,8</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>134,1</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>176,8</p></td></tr><tr><td><p>0707&#160;00&#160;05</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>79,2</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>160,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>119,7</p></td></tr><tr><td><p>0709&#160;93&#160;10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>213,7</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>159,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>186,5</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;10&#160;20</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>69,9</p></td></tr><tr><td><p>ZA</p></td><td><p>70,9</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>70,4</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;20&#160;10</p></td><td><p>MA</p></td><td><p>67,6</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>67,6</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;20&#160;30 , 0805&#160;20&#160;50 , 0805&#160;20&#160;70 , 0805&#160;20&#160;90</p></td><td><p>IL</p></td><td><p>148,5</p></td></tr><tr><td><p>JM</p></td><td><p>129,1</p></td></tr><tr><td><p>TR</p></td><td><p>74,2</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>117,3</p></td></tr><tr><td><p>0805&#160;50&#160;10</p></td><td><p>TR</p></td><td><p>75,4</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>75,4</p></td></tr><tr><td><p>0808&#160;30&#160;90</p></td><td><p>CN</p></td><td><p>87,8</p></td></tr><tr><td><p>ZZ</p></td><td><p>87,8</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Nomenclatura dei paesi stabilita dal Regolamento (UE) n. 1106/2012 della Commissione, del 27 novembre 2012, che attua il regolamento (CE) n. 471/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie del commercio estero con i paesi terzi, per quanto riguarda l'aggiornamento della nomenclatura dei paesi e territori ( GU L 328 del 28.11.2012, pag. 7 ). Il codice «ZZ» corrisponde a «altre origini». </note>
ITA
32016R2385
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.2.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 50/15</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2017/335 DELLA COMMISSIONE del 27 febbraio 2017 che modifica l'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'uso dei glicosidi steviolici (E 960) come dolcificante in alcuni prodotti di confetteria a ridotto apporto energetico (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1333/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativo agli additivi alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 10, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 contiene un elenco dell'Unione degli additivi autorizzati negli alimenti e le condizioni del loro uso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Tale elenco pu&#242; essere aggiornato conformemente alla procedura uniforme di cui all'articolo 3, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1331/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a>, su iniziativa della Commissione o a seguito di una domanda.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 27 maggio 2015 &#232; stata presentata una domanda di autorizzazione per l'uso dei glicosidi steviolici (E960) come dolcificante in alcuni prodotti di confetteria a ridotto apporto energetico. La domanda &#232; stata successivamente resa accessibile agli Stati membri, in conformit&#224; all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 1331/2008.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>I glicosidi steviolici sono componenti non calorici di sapore dolce e possono essere usati per sostituire gli zuccheri calorici in alcuni prodotti di confetteria di cui riducono pertanto il valore calorico, offrendo ai consumatori prodotti a ridotto apporto energetico conformemente all'articolo&#160;7 del regolamento (CE) n.&#160;1333/2008. L'uso combinato di glicosidi steviolici e zucchero conferisce un sapore dolce a tali prodotti e ne migliora il profilo organolettico rispetto ai prodotti che utilizzano solo i glicosidi steviolici a scopo edulcorante, in quanto lo zucchero maschera il retrogusto dei glicosidi steviolici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>In conformit&#224; all'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1331/2008, per aggiornare l'elenco dell'Unione degli additivi alimentari di cui all'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 la Commissione deve chiedere il parere dell'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nel 2010 l'Autorit&#224; ha adottato un parere scientifico<a>&#160;(<span>3</span>)</a> sulla sicurezza dei glicosidi steviolici per gli usi proposti come additivo alimentare (E 960) e ha stabilito una dose giornaliera ammissibile (DGA) di 4&#160;mg/kg di peso corporeo al giorno, espressa in equivalenti steviolici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Nel 2015 l'Autorit&#224; ha rivisto la valutazione dell'esposizione ai glicosidi steviolici e ha concluso che le stime dell'esposizione sono inferiori alla DGA per tutte le fasce di et&#224;, salvo in un solo paese per i bambini di et&#224; compresa tra i 12 e i 35 mesi (<span>toddlers</span>), al limite superiore delle stime pi&#249; elevate (95<span>o</span> percentile)<a>&#160;(<span>4</span>)</a>. Dai calcoli relativi all'esposizione effettuati nel 2015&#160;dal<span>Rijksinstituut voor Volksgezondheid en Milieu</span> &#232; emerso che l'ampliamento degli usi proposto, ipotizzando una quota di mercato del 25 % per i prodotti contenenti glicosidi steviolici e una fedelt&#224; alla marca del 100 %, non incideva sul 95<span>o</span> percentile di esposizione nei bambini dei Paesi Bassi di et&#224; compresa tra i due e i sei anni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Nel suo parere del 2015 l'Autorit&#224; ha indicato che nel sistema di classificazione degli alimenti FoodEx non era possibile riflettere tutte le restrizioni/eccezioni che si applicano all'uso dei glicosidi steviolici (E 960) negli alimenti che rientrano nella sottocategoria alimentare 05.2. Di conseguenza all'intera categoria alimentare &#232; stato assegnato il livello massimo pi&#249; alto di 2&#160;000&#160;mg/kg, che ha comportato una sovrastima dell'esposizione. La categoria 05.2 &#171;Altri prodotti di confetteria, compresi i microconfetti per rinfrescare l'alito&#187; non &#232; inoltre stata identificata come una delle principali categorie alimentari che contribuisce all'esposizione ai glicosidi steviolici (E&#160;960).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Tenendo conto del fatto che le stime dell'esposizione sono inferiori alla DGA per tutte le fasce di et&#224;, gli usi e i livelli di uso proposti dei glicosidi steviolici (E 960) non destano timori per la sicurezza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno autorizzare l'uso dei glicosidi steviolici (E 960) come dolcificante in alcuni prodotti di confetteria a ridotto apporto energetico rientranti nella sottocategoria alimentare 05.2 &#171;Altri prodotti di confetteria, compresi i microconfetti per rinfrescare l'alito&#187;: prodotti di confetteria duri (caramelle dure e leccalecca), prodotti di confetteria morbidi (caramelle morbide, gommose alla frutta, marshmallow e simili), liquirizia, torrone e marzapane (a un livello massimo di 350&#160;mg/kg); compresse rinfrescanti per la gola fortemente aromatizzate (a un livello massimo di 670&#160;mg/kg) e microconfetti per rinfrescare l'alito (a un livello massimo di 2&#160;000&#160;mg/kg).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>L'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 dovrebbe quindi essere modificato di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'allegato II del regolamento (CE) n. 1333/2008 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 27 febbraio 2017 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 354 del 31.12.2008, pag. 16 . ( 2 ) Regolamento (CE) n. 1331/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, che istituisce una procedura uniforme di autorizzazione per gli additivi, gli enzimi e gli aromi alimentari ( GU L 354 del 31.12.2008, pag. 1 ). ( 3 ) The EFSA Journal 2010;8(4):1537. ( 4 ) The EFSA Journal (2015);13(6):4146. ALLEGATO L'allegato II, parte E, sottocategoria alimentare 05.2 «Altri prodotti di confetteria, compresi i microconfetti per rinfrescare l'alito» del regolamento (CE) n. 1333/2008 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la voce E 960 Glicosidi steviolici, relativa a &#171;Solo prodotti della confetteria senza zuccheri aggiunti&#187; &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E 960</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>350</p></td><td><p>(60)</p></td><td><p>Solo prodotti di confetteria senza zuccheri aggiunti</p><p>Solo prodotti di confetteria duri (caramelle dure e leccalecca) a ridotto apporto energetico</p><p>Solo prodotti di confetteria morbidi (caramelle morbide, gommose alla frutta, marshmallow e simili) a ridotto apporto energetico</p><p>Solo liquirizia a ridotto apporto energetico</p><p>Solo torrone a ridotto apporto energetico</p><p>Solo marzapane a ridotto apporto energetico&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la voce E 960 Glicosidi steviolici relativa a &#171;Solo compresse rinfrescanti per la gola fortemente aromatizzate senza zuccheri aggiunti&#187;, &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E 960</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>670</p></td><td><p>(60)</p></td><td><p>Solo compresse rinfrescanti per la gola fortemente aromatizzate, a ridotto apporto energetico o senza zuccheri aggiunti&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la voce E 960 Glicosidi steviolici, relativa a &#171;Solo microconfetti per rinfrescare l'alito senza zuccheri aggiunti&#187; &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#171;E 960</p></td><td><p>Glicosidi steviolici</p></td><td><p>2&#160;000</p></td><td><p>(60)</p></td><td><p>Solo microconfetti per rinfrescare l'alito, a ridotto apporto energetico o senza zuccheri aggiunti&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ITA
32017R0335
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.7.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 238/104</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2021/1107 DELLA COMMISSIONE del 5 luglio 2021 relativa al riconoscimento dell’equivalenza delle disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione di Hong Kong per le operazioni su derivati soggette alla vigilanza della Hong Kong Monetary Authority con talune disposizioni di cui all’articolo 11 del regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2012, sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni ( 1 ) , in particolare l’articolo 13, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;13 del regolamento (UE) n.&#160;648/2012 prevede un meccanismo in virt&#249; del quale alla Commissione &#232; conferito il potere di adottare decisioni di equivalenza con cui dichiara che le disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione di un paese terzo sono equivalenti alle disposizioni stabilite agli articoli 4, 9, 10 e&#160;11 del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, per cui le controparti che effettuano un&#8217;operazione rientrante nell&#8217;ambito di applicazione del medesimo regolamento, quando almeno una delle controparti &#232; stabilita nel paese terzo in questione, sono considerate conformi alle disposizioni di cui sopra se agiscono in conformit&#224; alle disposizioni previste dal regime giuridico del paese terzo. La dichiarazione di equivalenza contribuisce a conseguire l&#8217;obiettivo generale del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, ossia ridurre il rischio sistemico e aumentare la trasparenza dei mercati dei derivati grazie a un&#8217;applicazione uniforme a livello internazionale dei principi concordati con i paesi terzi e stabiliti nel regolamento stesso.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L&#8217;articolo&#160;11, paragrafi&#160;1, 2 e&#160;3, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, integrato dai regolamenti delegati (UE) n.&#160;149/2013&#160;<a>(<span>2</span>)</a> e (UE) 2016/2251&#160;<a>(<span>3</span>)</a> della Commissione, stabilisce i requisiti di legge dell&#8217;Unione per quanto riguarda la conferma tempestiva delle condizioni del contratto derivato OTC, l&#8217;effettuazione di una compressione del portafoglio e le modalit&#224; di riconciliazione dei portafogli in relazione ai contratti derivati OTC non compensati mediante controparte centrale (&#171;CCP&#187;). Tali disposizioni stabiliscono inoltre gli obblighi relativi alla valutazione e alla risoluzione delle controversie applicabili a detti contratti (&#171;tecniche di attenuazione del rischio operativo&#187;) nonch&#233; gli obblighi relativi allo scambio di garanzie (&#171;margini&#187;) tra controparti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Affinch&#233; il regime giuridico, di vigilanza e di applicazione di un paese terzo possa essere considerato equivalente a quello dell&#8217;Unione per quanto riguarda le tecniche di attenuazione del rischio operativo e i requisiti in materia di margini, le applicabili disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione devono produrre risultati sostanziali equivalenti a quelli conseguiti dalle disposizioni dell&#8217;Unione di cui all&#8217;articolo&#160;11 del regolamento (UE) n.&#160;648/2012 e garantire una tutela del segreto professionale equivalente a quella stabilita all&#8217;articolo&#160;83 del medesimo regolamento. Inoltre &#232; necessario che le disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione equivalenti siano applicate in modo efficace, equo e senza distorsioni nel paese terzo in questione. La valutazione dell&#8217;equivalenza implica pertanto di verificare che le disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione di un paese terzo garantiscano che i contratti derivati OTC non compensati mediante CCP, sottoscritti da almeno una controparte stabilita nel paese terzo in questione, non espongano i mercati finanziari dell&#8217;Unione a un livello di rischio maggiore e, di conseguenza, che non presentino un livello inaccettabile di rischio sistemico nell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 1<span>o</span>&#160;ottobre 2013 la Commissione ha ricevuto la consulenza tecnica dell&#8217;Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati (&#171;ESMA&#187;) sulle disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione di Hong Kong&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, riguardo anche alle tecniche di attenuazione del rischio operativo applicabili ai contratti derivati OTC non compensati mediante CCP. Nella consulenza tecnica l&#8217;ESMA ha concluso che, essendo Hong Kong ancora in fase di messa a punto del proprio regime regolamentare per l&#8217;obbligo di compensazione, le controparti non finanziarie e le tecniche di attenuazione del rischio per i contratti non compensati, non era in condizione di effettuare un&#8217;analisi definitiva e completa e di esprimere un parere tecnico su tali questioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La Commissione ha tenuto conto degli sviluppi normativi intervenuti a Hong Kong a partire dal 2013 e ha effettuato un&#8217;analisi comparativa delle disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione di Hong Kong. Ha inoltre valutato che il risultato di tali disposizioni e la loro capacit&#224; di attenuare il rischio derivante dai contratti derivati OTC non compensati mediante CCP potevano essere considerati equivalenti al risultato conseguito dalle disposizioni pertinenti del regolamento (UE) n.&#160;648/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione applicabili agli &#171;istituti autorizzati&#187; (secondo la definizione della sezione 2, punto&#160;1, della &#171;Banking Ordinance&#187; (ordinanza sulle attivit&#224; bancarie, di seguito &#171;BO&#187;), ossia enti creditizi autorizzati, banche con licenza ristretta e societ&#224; che raccolgono depositi) di Hong Kong in relazione alle operazioni su contratti derivati non compensati a livello centrale sono stabilite dal modulo CR-G-14 intitolato &#171;Non-centrally Cleared OTC Derivatives Transactions&#160;&#8212; Margin and Other Risk Mitigation Standards&#187; del Supervisory Policy Manual (di seguito &#171;Policy Manual&#187;) dalla Hong Kong Monetary Authority (&#171;HKMA&#187;), un orientamento statutario emesso a norma della sezione&#160;7, punto&#160;3, della BO. Ai sensi della BO, la funzione principale dell&#8217;HKMA &#232; quella di promuovere la stabilit&#224; generale e il funzionamento efficace del sistema bancario mediante la regolamentazione delle attivit&#224; bancarie e dell&#8217;attivit&#224; di raccolta di depositi, nonch&#233; la vigilanza sugli istituti autorizzati e sulle loro attivit&#224;. Lo scopo del Policy Manual &#232; di stabilire norme minime che l&#8217;HKMA si aspetta siano adottate dagli istituti autorizzati in relazione al margine e ad altre tecniche di attenuazione del rischio per operazioni su derivati OTC non compensate a livello centrale. Il Policy Manual &#232; stato pubblicato il 27&#160;gennaio 2017 per la prima volta e aggiornato l&#8217;11&#160;settembre 2020. Alcuni dei suoi requisiti sono soggetti a un periodo di introduzione progressiva in conformit&#224; al quadro internazionale e sono allineati all&#8217;attuale fase transitoria prevista dal regolamento delegato (UE) 2016/2251. Il mancato rispetto dell&#8217;orientamento statutario pu&#242; innescare la revisione dei criteri di autorizzazione di cui al settimo allegato della BO e, di conseguenza, per quanto riguarda i suoi risultati, l&#8217;orientamento statutario pu&#242; essere considerato equivalente a un requisito di legge nel contesto della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il Policy Manual si applica ai derivati non compensati a livello centrale, ad eccezione dei contratti a termine su tassi di cambio regolati fisicamente e degli swap su tassi di cambio regolati fisicamente, delle operazioni di cambio associate allo scambio del capitale tramite contratti swap su tassi di interesse, dei contratti a termine su materie prime regolati fisicamente e, fino a nuova comunicazione, delle opzioni su singole azioni non compensate a livello centrale, delle opzioni su un paniere di titoli e delle opzioni su indici azionari. Ai fini del Policy Manual, per derivato non compensato a livello centrale si intende un prodotto derivato OTC [secondo la definizione dell&#8217;allegato&#160;1, parte&#160;1, sezione&#160;1B, della Securities and Futures Ordinance (ordinanza sugli strumenti finanziari e i future, di seguito &#171;SFO&#187;)] che non &#232; compensato mediante controparte centrale [secondo la definizione della sezione&#160;2, punto&#160;1, delle norme bancarie (in materia di capitale)]. Tale definizione di derivato non compensato a livello centrale dovrebbe essere considerata equivalente a quella di derivati OTC del regolamento (UE) n.&#160;648/2012. La presente decisione dovrebbe pertanto essere presa in relazione alle disposizioni che si applicano ai derivati OTC soggetti ai requisiti in materia di margini ai sensi del Policy Manual.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il Policy Manual si applica in generale alle operazioni in derivati non compensati a livello centrale tra istituti autorizzati ed entit&#224; coperte. Ai fini del Policy Manual, per entit&#224; coperte si intendono controparti finanziarie, controparti non finanziarie rilevanti, o altre entit&#224; designate dall&#8217;HKMA, ma non sono compresi emittenti sovrani, banche centrali, entit&#224; del settore pubblico, banche multilaterali di sviluppo e la Banca dei regolamenti internazionali. Ai sensi del Policy Manual, per controparte finanziaria si intende qualsiasi entit&#224; per un periodo di un anno dal 1<span>o</span>&#160;settembre di ogni anno al 31 agosto dell&#8217;anno successivo, se l&#8217;entit&#224; stessa o il gruppo cui appartiene detiene derivati non compensati a livello centrale per un importo nozionale aggregato medio superiore a&#160;15&#160;miliardi di HKD, ed &#232; impegnata prevalentemente in una delle attivit&#224; seguenti: attivit&#224; bancaria, operazioni su titoli, gestione di regimi di fondi pensionistici, attivit&#224; assicurativa, servizi di rimessa o di cambiavalute, erogazione di prestiti, cartolarizzazione (eccetto quando e nella misura in cui la relativa societ&#224; veicolo effettui operazioni in derivati non compensate a livello centrale a fini esclusivi di copertura), gestione del portafoglio (inclusa la gestione patrimoniale e la gestione di fondi) e attivit&#224; ausiliarie allo svolgimento di tali attivit&#224;. Ai sensi del Policy Manual, per controparte non finanziaria rilevante si intende qualsiasi entit&#224; diversa da una controparte finanziaria per un periodo di un anno dal 1<span>o</span> settembre di ogni anno al 31 agosto dell&#8217;anno successivo che detiene essa stessa, o il cui gruppo di appartenenza detiene, derivati non compensati a livello centrale per un importo nozionale aggregato medio superiore a&#160;60&#160;miliardi di HKD. La definizione di entit&#224; coperte corrisponde quindi sostanzialmente alla definizione di &#171;controparte finanziaria&#187; di cui all&#8217;articolo&#160;2, punto&#160;8, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012, escludendo in modo analogo le societ&#224; veicolo quando l&#8217;operazione &#232; condotta a fini esclusivi di copertura.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il Policy Manual contiene obblighi simili a quelli sanciti dall&#8217;articolo&#160;11, paragrafi&#160;1 e&#160;2, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012 e dal regolamento delegato (UE) n.&#160;149/2013. In particolare, il capitolo&#160;4 del Policy Manual (Misure di mitigazione del rischio) contiene requisiti specifici relativi alla conferma tempestiva, alla compressione e alla riconciliazione del portafoglio, alla valutazione delle operazioni e alla risoluzione delle controversie applicabili ai contratti derivati OTC non compensati mediante CCP, che potrebbero essere considerati equivalenti a quelli stabiliti dal diritto dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>In relazione ai derivati non compensati a livello centrale contemplati dal Policy Manual, le applicabili disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione dovrebbero pertanto essere considerate equivalenti ai requisiti di cui all&#8217;articolo&#160;11, paragrafi&#160;1 e&#160;2, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012 per quanto riguarda la conferma tempestiva, la compressione e la riconciliazione del portafoglio, la valutazione e la risoluzione delle controversie applicabili ai contratti derivati OTC non compensati mediante&#160;CCP.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Conformemente al Policy Manual, il margine di variazione deve essere scambiato e il margine iniziale deve essere costituito e raccolto per tutte le nuove operazioni in derivati non compensate a livello centrale, ad eccezione dei contratti a termine su tassi di cambio regolati fisicamente e degli swap su tassi di cambio regolati fisicamente, delle operazioni di cambio associate allo scambio del capitale tramite contratti swap su tassi di interesse, dei contratti a termine su materie prime regolati fisicamente e, fino a nuova comunicazione, delle opzioni su singole azioni non compensate a livello centrale, delle opzioni su un paniere di titoli e delle opzioni su indici azionari, tra un istituto autorizzato e un&#8217;entit&#224; coperta secondo il periodo di introduzione progressiva concordato a livello internazionale in cui le soglie espresse in HKD dovrebbero essere considerate equivalenti alle soglie utilizzate nel regolamento delegato (UE) 2016/2251. Gli articoli&#160;37 e&#160;38 del regolamento delegato (UE) 2016/2251 prevedono esenzioni analoghe per i contratti a termine su tassi di cambio regolati fisicamente e swap su tassi di cambio regolati fisicamente e per le opzioni su singole azioni o le opzioni su indici. La presente decisione dovrebbe pertanto applicarsi soltanto ai contratti derivati OTC soggetti a requisiti in materia di margini a norma del regolamento (UE) n.&#160;648/2012 e del Policy Manual.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Conformemente al Policy Manual, il margine di variazione deve essere richiesto entro la fine del giorno lavorativo successivo e deve essere raccolto entro due giorni lavorativi da quando &#232; stato richiesto. La nota a pi&#232; di pagina&#160;64 del Policy Manual precisa che se il margine di variazione &#232; scambiato con frequenza inferiore alla frequenza giornaliera, il numero di giorni tra la raccolta del margine di variazione dovrebbe essere aggiunto all&#8217;orizzonte di 10&#160;giorni utilizzato per il calcolo del margine iniziale in base al metodo dei modelli interni. Qualora il margine di variazione sia scambiato con una frequenza variabile tra i calcoli degli importi del margine iniziale, il numero di giorni da aggiungere all&#8217;orizzonte di 10&#160;giorni dovrebbe essere il numero massimo di giorni tra le raccolte del margine di variazione nel corso di tale periodo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Il Policy Manual prevede un importo minimo cumulato di trasferimento del margine iniziale e del margine di variazione di 3,75&#160;milioni di HKD, mentre l&#8217;articolo&#160;25 del regolamento delegato (UE) 2016/2251 stabilisce un importo di 500&#160;000 EUR. Tenendo conto della differenza marginale nel valore di tali importi e dell&#8217;obiettivo comune del Policy Manual e del regolamento delegato (UE) 2016/2251, detti importi dovrebbero essere considerati equivalenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>I requisiti previsti dal Policy Manual per il calcolo del margine iniziale dovrebbero essere considerati equivalenti ai requisiti stabiliti dal regolamento delegato (UE) 2016/2251. Con modalit&#224; analoghe al metodo standardizzato per il calcolo del margine iniziale di cui all&#8217;allegato&#160;IV del regolamento delegato (UE) 2016/2251, il Policy Manual consente l&#8217;uso di un approccio standardizzato equivalente a quello stabilito nel suddetto allegato. In alternativa, il Policy Manual prevede che per calcolare il margine iniziale possano essere utilizzati i modelli interni o di terze parti, se tali modelli contengono determinati parametri specifici equivalenti a quelli stabiliti nel regolamento delegato (UE) 2016/2251, tra cui gli intervalli minimi di confidenza e i periodi con rischio di margine, nonch&#233; taluni dati storici, inclusi i periodi di stress. Gli istituti autorizzati devono chiedere l&#8217;approvazione formale dell&#8217;HKMA prima di utilizzare un modello interno o di terze parti (fatta eccezione per un modello standard del margine iniziale a livello settoriale che gli istituti autorizzati possono utilizzare dopo aver comunicato l&#8217;intenzione di utilizzarlo all&#8217;HKMA, che proceder&#224; al suo riesame post-attuazione).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>I requisiti previsti dal Policy Manual in materia di garanzie ammissibili e modalit&#224; di detenzione e segregazione di tali garanzie dovrebbero essere considerati equivalenti a quelli stabiliti all&#8217;articolo&#160;4 del regolamento delegato (UE) 2016/2251. Il Policy Manual contiene un elenco equivalente di garanzie ammissibili e gli istituti autorizzati devono aver predisposto controlli adeguati per assicurarsi che le garanzie raccolte non presentino rischi significativi di correlazione sfavorevole o di concentrazione. La concentrazione dovrebbe essere valutata in termini di singolo emittente, tipo di emittente e tipo di attivit&#224;. Le norme in materia di margini per i contratti derivati OTC non compensati mediante CCP contenute nel Policy Manual dovrebbero pertanto essere considerate equivalenti a quelle stabilite all&#8217;articolo&#160;11, paragrafo 3, del regolamento (UE) n.&#160;648/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il livello di protezione del segreto d&#8217;ufficio, l&#8217;amministratore unico dell&#8217;HKMA e i dipendenti devono rispettare la sezione 120, punto 1, della BO per mantenere, e aiutare a mantenere, il segreto riguardo a tutte le questioni relative agli affari di qualsiasi persona di cui possono venire a conoscenza nell&#8217;esercizio di una qualsiasi funzione di cui alla BO. Fatte salve le eccezioni consentite, essi non devono comunicare tali questioni ad altre persone (oltre alla persona cui tali questioni si riferiscono) e non devono tollerare o permettere ad altre persone di accedere ad alcuna registrazione di cui abbiano il possesso, la custodia o il controllo. Una persona che violi una di dette disposizioni &#232; punita con sanzione pecuniaria e pena detentiva. La sezione 120, punto 1, della BO prevede quindi disposizioni in materia di segreto d&#8217;ufficio, inclusa la protezione delle informazioni riservate condivise dall&#8217;HKMA (a norma degli applicabili canali di divulgazione legali) con terzi, che dovrebbero essere considerate equivalente a quelle di cui al titolo&#160;VIII del regolamento (UE) n.&#160;648/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Per quanto riguarda la vigilanza e l&#8217;applicazione efficaci delle disposizioni legislative per le operazioni sui contratti derivati non compensati a livello centrale a Hong Kong, l&#8217;HKMA ha la responsabilit&#224; primaria di monitorare e far rispettare il Policy Manual, che esercita attraverso il suo metodo di vigilanza continuativa basata sul rischio per gli istituti autorizzati. Le misure di vigilanza che l&#8217;HKMA pu&#242; adottare includono l&#8217;obbligo per l&#8217;istituto autorizzato interessato di trasmettere una relazione ai sensi della sezione 59, punto 2, della BO per identificare le cause profonde di eventuali carenze nelle pratiche di marginazione o di attenuazione del rischio a fini di rettifica futura e l&#8217;emanazione di istruzioni ai sensi della sezione&#160;52 della BO a un istituto autorizzato che gli impongono di potenziare i suoi sistemi di controllo interno. Il rispetto del Policy Manual sar&#224; inoltre rispecchiato nel CAMELS rating e/o nella valutazione del processo di riesame prudenziale. La grave inosservanza del Policy Manual pu&#242; indurre l&#8217;HKMA a riesaminare se l&#8217;istituto autorizzato continua a rispettare i criteri di autorizzazione di cui al settimo allegato della BO e se la sua gestione continua a rispettare i requisiti di onorabilit&#224; e professionalit&#224; connessi al suo ruolo. L&#8217;HKMA ha inoltre il potere, sebbene di norma non lo eserciti, di revocare o sospendere l&#8217;autorizzazione di un istituto autorizzato. Tali poteri sono previsti nella sezione&#160;22, punto&#160;1, nella sezione&#160;24, punto&#160;1, e nella sezione&#160;25, punto&#160;1, della BO. &#200; opportuno che tali disposizioni siano considerate atte a garantire l&#8217;efficace applicazione delle pertinenti disposizioni legislative, regolamentari e in materia di applicazione del Policy Manual in modo equo e senza distorsioni e a garantire una vigilanza e un&#8217;applicazione efficaci, equivalenti a quelle previste dal quadro giuridico dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>La presente decisione riconosce l&#8217;equivalenza dei requisiti normativi stabiliti nel Policy Manual applicabili ai contratti derivati OTC al momento dell&#8217;adozione della presente decisione. La Commissione, in collaborazione con l&#8217;ESMA, monitorer&#224; periodicamente l&#8217;evoluzione e l&#8217;efficace e coerente attuazione delle disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione relative ai contratti derivati OTC per quanto riguarda la conferma tempestiva, la compressione e la riconciliazione del portafoglio, la valutazione, la risoluzione delle controversie e i requisiti in materia di margini applicabili ai contratti derivati OTC non compensati mediante CCP, in relazione ai quali &#232; stata adottata la presente decisione. Nell&#8217;ambito delle sue attivit&#224; di monitoraggio, la Commissione pu&#242; chiedere all&#8217;HKMA di fornire informazioni sugli sviluppi in materia di regolamentazione e vigilanza. La Commissione pu&#242;, in qualsiasi momento, effettuare un riesame specifico in caso di eventi che rendano necessario il riesame della dichiarazione di equivalenza di cui alla presente decisione. Tale riesame potrebbe comportare l&#8217;abrogazione della presente decisione, nel cui caso le controparti ritornerebbero ad essere automaticamente soggette a tutte le disposizioni del regolamento (UE) n.&#160;648/2012.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato europeo dei valori mobiliari,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Ai fini dell’articolo 13, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 648/2012, le disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione di Hong Kong per quanto riguarda la conferma tempestiva, la compressione e la riconciliazione del portafoglio, la valutazione e la risoluzione delle controversie che sono applicabili alle operazioni in derivati non compensate a livello centrale regolamentate dall’HKMA sono considerate equivalenti ai requisiti di cui all’articolo 11, paragrafi 1 e 2, del medesimo regolamento, se almeno una delle controparti di una tale operazione è un istituto autorizzato secondo la definizione della sezione 2, punto 1, della Banking Ordinance soggetto ai requisiti di attenuazione del rischio stabiliti dal modulo CR-G-14 del Supervisory Policy Manual intitolato «Non-centrally Cleared OTC Derivatives Transactions — Margin and Other Risk Mitigation Standards». Articolo 2 Ai fini dell’articolo 13, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 648/2012, le disposizioni legislative, di vigilanza e in materia di applicazione di Hong Kong per quanto riguarda lo scambio di garanzie che sono applicabili alle operazioni in derivati non compensate a livello centrale regolamentate dall’HKMA sono considerate equivalenti ai requisiti di cui all’articolo 11, paragrafo 3, del medesimo regolamento. Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 5 luglio 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN <note> ( 1 ) GU L 201 del 27.7.2012, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento delegato (UE) n. 149/2013 della Commissione, del 19 dicembre 2012, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione su accordi di compensazione indiretti, obbligo di compensazione, registro pubblico, accesso alla sede di negoziazione, controparti non finanziarie, tecniche di attenuazione del rischio per i contratti derivati OTC non compensati mediante controparte centrale ( GU L 52 del 23.2.2013, pag. 11 ). ( 3 ) Regolamento delegato (UE) 2016/2251 della Commissione, del 4 ottobre 2016, che integra il regolamento (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione sulle tecniche di attenuazione del rischio per i contratti derivati OTC non compensati mediante controparte centrale ( GU L 340 del 15.12.2016, pag. 9 ). ( 4 ) ESMA/2013/1369, Technical advice on third country regulatory equivalence under EMIR —Hong Kong, relazione finale, Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, 1 o ottobre 2013. </note>
ITA
32021D1107
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.7.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 191/181</p></td></tr></tbody></table> DIRETTIVA (UE) 2023/1544 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 luglio 2023 recante norme armonizzate sulla designazione di stabilimenti designati e sulla nomina di rappresentanti legali ai fini dell’acquisizione di prove elettroniche nei procedimenti penali IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare gli articoli 53 e 62, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( 1 ) , deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 2 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>I servizi su rete possono essere forniti da qualsiasi luogo e non necessitano di un'infrastruttura fisica, di locali o personale nel paese in cui &#232; offerto il pertinente servizio, n&#233; nello stesso mercato interno. Di conseguenza pu&#242; essere difficile applicare e far rispettare obblighi imposti dal diritto nazionale e dal diritto dell&#8217;Unione ai prestatori di servizi interessati, segnatamente l&#8217;obbligo di ottemperare a un'ordinanza o a una decisione emessi da un&#8217;autorit&#224; giudiziaria. Ci&#242; vale soprattutto nel diritto penale, settore in cui le autorit&#224; degli Stati membri incontrano difficolt&#224; a notificare, fare applicare e porre in esecuzione le loro decisioni, specialmente qualora i servizi in questione siano forniti da un luogo esterno al loro territorio. In tale contesto, gli Stati membri hanno adottato varie misure disparate per applicare e far rispettare pi&#249; efficacemente la loro legislazione. Tra queste figurano misure per chiedere ai prestatori di servizi di acquisire prove elettroniche rilevanti nei procedimenti penali. A tale scopo alcuni Stati membri hanno adottato, o prevedono di adottare, atti legislativi che impongono ad alcuni prestatori di servizi che offrono servizi nel loro territorio una rappresentanza legale obbligatoria in tale territorio. Obblighi di questo tipo ostacolano la libera prestazione di servizi nel mercato interno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Sussiste un rischio che, in assenza di un approccio a livello di Unione, gli Stati membri cerchino di colmare le lacune esistenti relative all'acquisizione di prove elettroniche nei procedimenti penali imponendo obblighi nazionali diversi. Con tali obblighi nazionali diversi la libera prestazione di servizi nel mercato interno ne risulterebbe ulteriormente ostacolata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Dall&#8217;assenza di un approccio a livello di Unione ne deriva un'incertezza del diritto che si ripercuote sia sui prestatori di servizi che sulle autorit&#224; nazionali. I prestatori di servizi che sono stabiliti o offrono servizi in diversi Stati membri sono soggetti a obblighi disparati e potenzialmente in conflitto tra loro, il che comporta che tali prestatori di servizi siano soggetti a regimi sanzionatori diversi in caso di violazioni. &#200; probabile che tali divergenze nel quadro dei procedimenti penali aumenti ulteriormente a causa della crescente importanza dei servizi di comunicazione e della societ&#224; dell&#8217;informazione nella nostra vita quotidiana e nelle nostre societ&#224;. Tali divergenze non solo rappresentano un ostacolo il buon funzionamento del mercato interno, ma comportano difficolt&#224; per la creazione e il corretto funzionamento dello spazio di libert&#224;, sicurezza e giustizia dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Per evitare divergenze nel quadro giuridico e garantire che le imprese attive nel mercato interno siano soggette a obblighi identici o analoghi, l'Unione ha adottato una serie di atti giuridici in settori correlati quali la protezione dei dati, in particolare il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a> e la direttiva&#160;2002/58/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>. Per accrescere il livello di protezione degli interessati, il regolamento (UE) 2016/679 prevede che il titolare del trattamento o il responsabile del trattamento che non &#232; stabilito nell&#8217;Unione ma che offre beni o presta servizi a interessati nell&#8217;Unione o controlla il loro comportamento, nella misura in cui tale comportamento ha luogo nell&#8217;Unione, designi un rappresentante legale nell&#8217;Unione, tranne se il trattamento &#232; occasionale, non include il trattamento su larga scala di categorie particolari di dati personali o il trattamento di dati personali relativi a condanne penali e reati, ed &#232; improbabile che presenti un rischio per i diritti e le libert&#224; delle persone fisiche, tenuto conto della natura, del contesto, dell&#8217;ambito di applicazione e delle finalit&#224; del trattamento, o se il titolare del trattamento o il responsabile del trattamento &#232; un&#8217;autorit&#224; pubblica o un organismo pubblico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La definizione di norme armonizzate sulla designazione di stabilimenti designati e la nomina di rappresentanti legali di alcuni prestatori di servizi nell'Unione per la ricezione di decisioni e ordinanze emesse dalle autorit&#224; competenti degli Stati membri al fine di acquisire prove elettroniche nei procedimenti penali, l'ottemperanza alle stesse e l'esecuzione delle stesse dovrebbe permettere di eliminare gli attuali ostacoli alla libera prestazione di servizi e di evitare l'imposizione di approcci nazionali divergenti in futuro a tale riguardo. &#200; pertanto opportuno garantire condizioni di parit&#224; per i prestatori di servizi. A seconda che i prestatori di servizi siano o meno stabiliti nell'Unione, gli Stati membri dovrebbero garantire che i prestatori di servizi designino uno stabilimento designato o nominino un rappresentante legale. Tali norme armonizzate sulla designazione degli stabilimenti designati e sulla nomina di rappresentanti legali non dovrebbero incidere sugli obblighi a carico dei prestatori di servizi ai sensi di altra normativa dell'Unione. Occorre inoltre rendere pi&#249; efficace l&#8217;attivit&#224; di contrasto in ambito penale nello spazio di libert&#224;, sicurezza e giustizia dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Gli stabilimenti designati e i rappresentanti legali di cui alla presente direttiva dovrebbero fungere da destinatari delle decisioni e delle ordinanze ai fini dell'acquisizione di prove elettroniche sulla base del regolamento (UE) 2023/1543 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, della direttiva 2014/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a> e della convenzione stabilita dal Consiglio a norma dell'articolo&#160;34 del trattato sull'Unione europea, relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea&#160;<a>(<span>7</span>)</a>, anche quando tali decisioni e ordinanze sono trasmesse sotto forma di certificato.</p><p>Il ricorso allo stabilimento designato o al rappresentante legale dovrebbe essere conforme alle procedure stabilite negli strumenti e nella legislazione applicabili ai procedimenti giudiziari, anche nel caso in cui gli strumenti consentano la notificazione diretta di ordinanze in situazioni transfrontaliere allo stabilimento designato o al rappresentante legale del prestatore di servizi, o si basino sulla cooperazione tra le autorit&#224; giudiziarie competenti. Le autorit&#224; competenti dello Stato membro in cui ha sede lo stabilimento designato o dove risiede il rappresentante legale dovrebbero agire conformemente al ruolo loro assegnato dallo strumento interessato quando sia previsto un loro coinvolgimento. Gli Stati membri dovrebbero inoltre poter indirizzare decisioni e ordinanze ai fini dell'acquisizione di prove elettroniche sulla base del diritto nazionale a una persona fisica o giuridica che agisce in qualit&#224; di rappresentante legale o di stabilimento designato di un prestatore di servizi sul loro territorio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Gli Stati membri dovrebbero garantire che i prestatori di servizi che offrono servizi nell'Unione il 18 febbraio 2026 abbiano l'obbligo di designare almeno uno stabilimento designato o di nominare almeno un rappresentante legale entro il 18 agosto 2026 e che i prestatori di servizi che iniziano a offrire servizi nell'Unione dopo tale data designino almeno uno stabilimento designato o nominino almeno un rappresentante legale entro sei mesi dalla data in cui iniziano a offrire servizi nell'Unione. Fatte salve le garanzie in materia di protezione dei dati, tale stabilimento designato o rappresentante legale potrebbe essere condiviso tra diversi prestatori di servizi, in particolare da prestatori di servizi che sono piccole o medie imprese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>L&#8217;obbligo di designare uno stabilimento designato o di nominare un rappresentante legale dovrebbe applicarsi ai prestatori di servizi che offrono servizi nell&#8217;Unione, ossia in uno o pi&#249; Stati membri. La presente direttiva non dovrebbe applicarsi a situazioni in cui un prestatore di servizi &#232; stabilito sul territorio di uno Stato membro e offre servizi esclusivamente su tale territorio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Ai fini dell'acquisizione di prove elettroniche nei procedimenti penali, gli Stati membri dovrebbero poter continuare a rivolgersi ai prestatori di servizi stabiliti nel loro territorio per situazioni puramente nazionali conformemente al diritto dell'Unione e al rispettivo diritto nazionale. Fatte salve le possibilit&#224; attualmente previste dal diritto nazionale di rivolgersi ai prestatori di servizi sul loro territorio, gli Stati membri non dovrebbero eludere i principi alla base della presente direttiva o del regolamento (UE) 2023/1543.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Per determinare se un prestatore di servizi offra servizi nell'Unione, occorre verificare se consente alle persone fisiche o giuridiche di uno o pi&#249; Stati membri di usufruire dei suoi servizi. Tuttavia, la semplice accessibilit&#224; di un'interfaccia online nell'Unione, ad esempio l'accessibilit&#224; di un sito web o di un indirizzo di posta elettronica o di altri dati di contatto di un prestatore di servizi o di un intermediario, presi singolarmente, dovrebbero essere considerati insufficienti per stabilire che un prestatore di servizi offre servizi nell'Unione ai sensi della presente direttiva.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Per determinare se un prestatore di servizi offre servizi nell'Unione, oltre a verificare se il prestatore di servizi consente alle persone fisiche o giuridiche di uno o pi&#249; Stati membri di usufruire dei suoi servizi, occorre stabilire se vi sia una connessione sostanziale all'Unione. Tale collegamento dovrebbe considerarsi presente quando il prestatore di servizi ha uno stabilimento nell&#8217;Unione. In mancanza di tale stabilimento nell'Unione, il criterio del collegamento sostanziale dovrebbe basarsi su specifici criteri di fatto quali l'esistenza di un numero significativo di utenti in uno o pi&#249; Stati membri, o dell'orientamento delle attivit&#224; verso uno o pi&#249; Stati membri. L&#8217;orientamento delle attivit&#224; verso uno o pi&#249; Stati membri dovrebbe essere determinato sulla base di tutte le circostanze pertinenti, tra cui l&#8217;uso di una lingua o di una moneta generalmente usata nello Stato membro in questione o la possibilit&#224; di ordinare prodotti o servizi.</p><p>L'orientamento delle attivit&#224; verso uno Stato membro potrebbe anche desumersi dalla disponibilit&#224; di un'applicazione (&#171;app&#187;) nell'apposito negozio online (&#171;app store&#187;) nazionale, dalla fornitura di pubblicit&#224; a livello locale o nella lingua generalmente usata nello Stato membro in questione o dalla gestione dei rapporti con la clientela, ad esempio la fornitura dell'assistenza alla clientela nella lingua generalmente usata in tale Stato membro. Il criterio del collegamento sostanziale dovrebbe inoltre considerarsi soddisfatto qualora il prestatore di servizi diriga le sue attivit&#224; verso uno o pi&#249; Stati membri, come previsto dal regolamento (UE) n. 1215/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>8</span>)</a>. Al contrario, la fornitura di un servizio al fine del mero rispetto del divieto di discriminazione imposto dal regolamento (UE) 2018/302 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>9</span>)</a> non pu&#242; di per s&#233; considerarsi direzione o orientamento delle attivit&#224; verso un dato territorio all'interno dell'Unione. Le stesse considerazioni dovrebbero applicarsi nel determinare se un prestatore di servizi offre servizi nel territorio di uno Stato membro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Nella cooperazione tra Stati membri ai fini dell'acquisizione di prove nei procedimenti penali si applicano diversi strumenti rientranti nell'ambito di applicazione del titolo V, capo 4, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. A seguito della geometria variabile esistente nello spazio di libert&#224;, sicurezza e giustizia dell'Unione, &#232; necessario garantire che la presente direttiva non faciliti la creazione di ulteriori disparit&#224; o ostacoli alla prestazione di servizi nel mercato interno, permettendo ai prestatori di servizi che offrono servizi sul territorio degli Stati membri di designare stabilimenti designati o nominare rappresentanti legali negli Stati membri che non partecipano agli strumenti giuridici pertinenti. &#200; pertanto opportuno che sia designato almeno uno stabilimento designato o nominato almeno un rappresentante legale in uno Stato membro che partecipa agli strumenti giuridici pertinenti dell'Unione, per evitare il rischio di indebolire l'efficacia della designazione o della nomina previste dalla presente direttiva e per trarre vantaggio dalle sinergie derivanti dalla presenza di uno stabilimento designato o un rappresentante legale per la ricezione di decisioni e ordini che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione della presente direttiva, anche nell&#8217;ambito del regolamento (UE) 2023/1543, della direttiva 2014/41/UE e della convenzione stabilita dal Consiglio a norma dell'articolo&#160;34 del trattato sull'Unione europea, relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea. Inoltre la designazione di uno stabilimento designato o la nomina di un rappresentante legale, che potrebbe servire anche a garantire l&#8217;ottemperanza agli obblighi giuridici nazionali, permetterebbe di trarre vantaggio dalle sinergie derivanti dalla presenza di un chiaro punto di accesso unico per rivolgersi ai prestatori di servizi al fine di acquisire prove nei procedimenti penali.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>I prestatori di servizi dovrebbero essere liberi di scegliere in quale Stato membro designano il loro stabilimento designato o, se del caso, nominare il loro rappresentante legale, e gli Stati membri non dovrebbero poter limitare tale libert&#224; di scelta, ad esempio imponendo l'obbligo di designare lo stabilimento designato o di nominare il rappresentante legale sul loro territorio. Tuttavia, la presente direttiva dovrebbe prevedere anche alcune restrizioni per quanto riguarda tale libert&#224; di scelta dei prestatori di servizi, in particolare per quanto riguarda il fatto che lo stabilimento designato dovrebbe essere stabilito o, se del caso, il rappresentante legale dovrebbe risiedere in uno Stato membro in cui il prestatore di servizi presta servizi o &#232; stabilito, nonch&#233; l'obbligo di designare uno stabilimento designato o di nominare un rappresentante legale in uno degli Stati membri che partecipano a uno strumento giuridico di cui alla presente direttiva. La sola nomina di un rappresentante legale non dovrebbe essere ritenuta equivalente a uno stabilimento del prestatore di servizi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>I prestatori di servizi pi&#249; pertinenti per l&#8217;acquisizione di prove nei procedimenti penali sono i prestatori di servizi di comunicazione elettronica e specifici prestatori di servizi della societ&#224; dell&#8217;informazione che facilitano l&#8217;interazione tra utenti. Pertanto, entrambi i gruppi dovrebbero rientrare nell&#8217;ambito di applicazione della presente direttiva. I servizi di comunicazione elettronica sono definiti nella direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>10</span>)</a> e comprendono i servizi di comunicazioni interpersonali, quali Voice over IP (VoIP), la messaggistica istantanea e i servizi di posta elettronica. La presente direttiva dovrebbe essere applicabile anche ai prestatori di servizi della societ&#224; dell'informazione ai sensi della direttiva (UE) 2015/1535 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>11</span>)</a> che non possono essere considerati prestatori di servizi di comunicazione elettronica ma offrono agli utenti la possibilit&#224; di comunicare tra loro oppure servizi che possono essere utilizzati per memorizzare o altrimenti trattare dati per loro conto. Ci&#242; sarebbe in linea con i termini utilizzati nella Convenzione del Consiglio d'Europa sulla criminalit&#224; informatica (STE n. 185), firmata a Budapest il 23 novembre 2001, denominata anche convenzione di Budapest.&#160;Il trattamento dei dati dovrebbe essere inteso nel senso tecnico di creazione o manipolazione di dati, vale a dire di operazioni tecniche volte a produrre o modificare dati attraverso la potenza di elaborazione informatica.</p><p>Le categorie di prestatori di servizi che rientrano nella presente direttiva dovrebbero includere, ad esempio, i mercati online che offrono ai consumatori e alle imprese la possibilit&#224; di comunicare tra loro e altri servizi di hosting, anche quando il servizio &#232; fornito attraverso cloud computing, nonch&#233; le piattaforme di gioco online e le piattaforme di gioco d'azzardo online. Se un prestatore di servizi della societ&#224; dell'informazione non fornisce ai propri utenti la possibilit&#224; di comunicare tra loro, ma solo con il prestatore di servizi, o non offre la possibilit&#224; di memorizzare o altrimenti trattare dati, ovvero se la memorizzazione dei dati non costituisce una componente propria, ovvero una parte essenziale, del servizio fornito agli utenti, quali i servizi giuridici, di ingegneria architettonica e contabili forniti online a distanza, esso non dovrebbe ricadere nell'ambito di applicazione della definizione di "prestatore di servizi" di cui alla presente direttiva, anche se il servizio fornito da tale prestatore di servizi consiste in servizi della societ&#224; dell'informazione ai sensi della direttiva (UE) 2015/1535.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>I prestatori di servizi di infrastruttura internet relativi all&#8217;assegnazione di nomi e numeri, quali i registri e i registrar di nomi di dominio e i registri e i prestatori di servizi per la privacy o proxy, o i registri regionali di internet per gli indirizzi del protocollo internet (IP), sono particolarmente rilevanti quando occorre identificare soggetti dietro siti web dannosi o compromessi. I dati in possesso di tali prestatori di servizi potrebbero permettere di identificare persone o entit&#224; dietro un sito web usato in un'attivit&#224; criminale o le vittime di un'attivit&#224; criminale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinch&#233; i prestatori di servizi stabiliti o che offrono servizi sul loro territorio attribuiscano ai loro stabilimenti designati e ai loro rappresentanti legali i poteri e le risorse necessari per ottemperare alle decisioni e agli ordini che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione della presente direttiva, ricevuti da qualsiasi Stato membro. Gli Stati membri dovrebbero altres&#236; verificare che gli stabilimenti designati o i rappresentanti legali che risiedono sul loro territorio abbiano ricevuto dai prestatori di servizi i poteri e le risorse necessari per ottemperare alle decisioni e agli ordini che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione della presente direttiva, ricevuti da qualsiasi Stato membro, e che cooperino con le autorit&#224; competenti quando ricevono tali decisioni e ordini, in conformit&#224; del quadro giuridico applicabile. La mancanza di tali misure o le lacune in tali misure non dovrebbero giustificare l'inottemperanza alle decisioni o agli ordini che rientrano nell'ambito di applicazione della presente direttiva.</p><p>Inoltre, i prestatori di servizi non dovrebbero poter giustificare l'inottemperanza agli obblighi derivanti dal quadro giuridico applicabile in relazione al ricevimento di decisioni o ordini che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione della presente direttiva adducendo la mancanza o l'inefficacia delle procedure interne, in quanto spetta a loro provvedere alle risorse e ai poteri necessari per garantire l'ottemperanza a tali ordini e alle decisioni nazionali. Gli stabilimenti designati o i rappresentanti legali non dovrebbero nemmeno poter giustificare l'inottemperanza alle decisioni o agli ordini sostenendo, ad esempio, che non &#232; sono abilitati a fornire dati. A tal fine, gli Stati membri dovrebbero provvedere affinch&#233; sia lo stabilimento designato che il rappresentante legale e il prestatore di servizi possano essere ritenuti responsabili in solido in caso di inottemperanza agli obblighi derivanti dal quadro giuridico applicabile al ricevimento di decisioni e ordini che rientrano nell'ambito di applicazione della presente direttiva, di modo che ciascuno di essi possa essere oggetto di sanzioni in caso di inottemperanza da parte di uno di essi. In particolare, non dovrebbe essere possibile per il prestatore di servizi o lo stabilimento designato, o il rappresentante legale se del caso, invocare la mancanza di procedure interne adeguate tra il prestatore di servizi e lo stabilimento designato o il rappresentante legale come giustificazione dell'inottemperanza a tali obblighi. La responsabilit&#224; in solido non dovrebbe applicarsi ad azioni od omissioni del prestatore di servizi o dello stabilimento designato, o del rappresentante legale se del caso, che costituiscono reato nello Stato membro che impone la sanzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinch&#233; ogni prestatore di servizi che &#232; stabilito od offre servizi nel loro territorio notifichi per iscritto all'autorit&#224; centrale, designata a norma della presente direttiva, dello Stato membro in cui il suo stabilimento designato &#232; stabilito o il suo rappresentante legale risiede, i dati di contatto dello stabilimento designato o del rappresentante legale e ogni eventuale modifica degli stessi. Tale notifica dovrebbe indicare anche le lingue in cui &#232; possibile rivolgersi allo stabilimento designato o al rappresentante legale, tra le quali dovrebbe essere compresa una o pi&#249; delle lingue ufficiali secondo il diritto nazionale dello Stato membro in cui lo stabilimento designato &#232; stabilito o il rappresentante legale risiede, ma possono anche essere comprese altre lingue ufficiali dell'Unione, quale la lingua dello Stato membro in cui si trova la loro sede centrale. Se un prestatore di servizi designa pi&#249; stabilimenti designati o nomina pi&#249; rappresentanti legali in conformit&#224; della presente direttiva, gli Stati membri dovrebbero provvedere affinch&#233; tale prestatore di servizi indichi, per ciascun stabilimento designato o rappresentante legale, il preciso ambito territoriale della sua designazione o nomina. Dovrebbe essere coperto il territorio di tutti gli Stati membri che partecipano agli strumenti che rientrano nell'ambito di applicazione della presente direttiva. Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinch&#233; le rispettive autorit&#224; competenti trasmettano tutte le decisioni e tutti gli ordini in conformit&#224; della presente direttiva allo stabilimento designato o al rappresentante legale indicato del prestatore di servizi. Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinch&#233; le informazioni loro notificate in conformit&#224; della presente direttiva siano rese pubbliche su un'apposita pagina web della rete giudiziaria europea in materia penale per agevolare il coordinamento fra Stati membri e il ricorso agli stabilimenti designati o al rappresentante legale da parte delle autorit&#224; di un altro Stato membro. Gli Stati membri dovrebbero provvedere affinch&#233; tali informazioni siano aggiornate periodicamente. Dovrebbe altres&#236; essere possibile diffondere ulteriormente le informazioni per agevolare l'accesso ad esse da parte delle autorit&#224; competenti, ad esempio attraverso siti intranet o forum e piattaforme dedicati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Gli Stati membri dovrebbero stabilire le norme relative alle sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni nazionali adottate in attuazione della presente direttiva e dovrebbero adottare tutte le misure necessarie per assicurarne l'applicazione. Le sanzioni previste dovrebbero essere effettive, proporzionate e dissuasive. Gli Stati membri dovrebbero notificare tali norme e provvedimenti alla Commissione entro la data stabilita nella presente direttiva e dovrebbero provvedere poi a dare immediata notifica delle eventuali modifiche successive. Gli Stati membri dovrebbero informare inoltre la Commissione, su base annuale, dei prestatori di servizi inottemperanti e delle misure esecutive intraprese nei loro confronti e delle sanzioni imposte. Tali sanzioni non dovrebbero determinare in nessuna circostanza un divieto, permanente o temporaneo, di prestare servizi. Quando un prestatore di servizi offre servizi in pi&#249; Stati membri, questi ultimi dovrebbero coordinare le loro misure esecutive. &#200; opportuno che le autorit&#224; centrali si coordinino per garantire un approccio coerente e proporzionato. La Commissione dovrebbe favorire, se necessario, tale coordinamento, ma dovrebbe sempre essere informata in caso di violazione. La presente direttiva non disciplina le disposizioni contrattuali per il trasferimento tra prestatori di servizi, stabilimenti designati e rappresentanti legali delle conseguenze finanziarie delle sanzioni loro imposte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Nel determinare le sanzioni appropriate applicabili alle violazioni commesse dai prestatori di servizi, le autorit&#224; competenti dovrebbero tenere conto di tutte le circostanze pertinenti, quali la capacit&#224; finanziaria del prestatore di servizi, la natura, la gravit&#224; e la durata della violazione, se &#232; stata commessa intenzionalmente o per negligenza e se il prestatore di servizi &#232; stato ritenuto responsabile per analoghe violazioni precedenti. A tale riguardo, occorre prestare un'attenzione particolare alle microimprese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>La presente direttiva non pregiudica i poteri delle autorit&#224; nazionali nei procedimenti civili o amministrativi, anche qualora tali procedimenti possano comportare sanzioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Affinch&#233; la presente direttiva sia applicata in maniera coerente, &#232; opportuno introdurre meccanismi aggiuntivi di coordinamento tra gli Stati membri. A tale scopo gli Stati membri dovrebbero designare una o pi&#249; autorit&#224; centrali che possano fornire alle autorit&#224; centrali di altri Stati membri informazioni e assistenza nell'applicazione della presente direttiva, in particolare qualora siano contemplate misure esecutive in virt&#249; della stessa. Il meccanismo di coordinamento dovrebbe far s&#236; che gli Stati membri interessati siano informati dell'intenzione di uno Stato membro di intraprendere una misura esecutiva. Inoltre gli Stati membri dovrebbero provvedere affinch&#233; le autorit&#224; centrali possano fornirsi reciprocamente tutte le informazioni pertinenti, assistersi a vicenda in tali circostanze e cooperare tra loro ove opportuno. La cooperazione tra autorit&#224; centrali in caso di misure esecutive potrebbe comportare il coordinamento di una misura esecutiva tra autorit&#224; competenti di diversi Stati membri. Tale cooperazione dovrebbe mirare a evitare conflitti di competenza positivi o negativi. Per il coordinamento di una misura esecutiva, le autorit&#224; centrali dovrebbero coinvolgere anche la Commissione, ove opportuno. L'obbligo di cooperazione per tali autorit&#224; non dovrebbe pregiudicare il diritto di un singolo Stato membro a irrogare sanzioni ai prestatori di servizi che non ottemperano agli obblighi imposti dalla direttiva. La designazione delle autorit&#224; centrali e la pubblicazione di informazioni sulle medesime favorir&#224; la notifica, da parte dei prestatori di servizi, della designazione e dei dati di contatto del loro stabilimento designato o del loro rappresentante legale allo Stato membro in cui il loro stabilimento designato &#232; stabilito o il loro rappresentante legale risiede. A tal fine, gli Stati membri dovrebbero informare la Commissione della loro autorit&#224; centrale designata o delle loro autorit&#224; centrali designate e la Commissione dovrebbe trasmettere un elenco delle autorit&#224; centrali designate agli Stati membri e renderlo pubblico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Poich&#233; l'obiettivo della presente direttiva, vale a dire eliminare gli ostacoli alla libera prestazione di servizi nell'ambito dell'acquisizione di prove elettroniche nei procedimenti penali, non pu&#242; essere conseguito in misura sufficiente dagli Stati membri ma, dato che tali servizi non conoscono frontiere, pu&#242; essere conseguito meglio a livello di Unione, quest'ultima pu&#242; intervenire in base al principio di sussidiariet&#224; sancito dall&#8217;articolo 5 del trattato sull'Unione europea. La presente direttiva si limita a quanto &#232; necessario per conseguire tale obiettivo in ottemperanza al principio di proporzionalit&#224; enunciato nello stesso articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Conformemente all'articolo&#160;42, paragrafo&#160;1, del regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>12</span>)</a>, il Garante europeo della protezione dei dati &#232; stato consultato e ha formulato il suo parere il 6 novembre 2019&#160;<a>(<span>13</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>La Commissione dovrebbe effettuare una valutazione della presente direttiva basata sui cinque criteri di efficienza, efficacia, pertinenza, coerenza e valore aggiunto dell'Unione e tale valutazione dovrebbe servire da fondamento per le valutazioni d'impatto di altre eventuali misure. Tale valutazione dovrebbe essere ultimata entro il 18 agosto 2029, per consentire di raccogliere una quantit&#224; sufficiente di dati sulla sua attuazione pratica. &#200; opportuno che siano raccolte periodicamente informazioni al fine di contribuire alla valutazione della presente direttiva,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: Articolo 1 Oggetto e ambito di applicazione 1. La presente direttiva definisce norme sulla designazione di stabilimenti designati e sulla nomina di rappresentanti legali di determinati prestatori di servizi che offrono servizi nell'Unione ai fini della ricezione, dell'ottemperanza e dell'esecuzione di decisioni e ordini emessi dalle autorità competenti degli Stati membri per acquisire prove nei procedimenti penali. 2. La presente direttiva si applica alle decisioni e agli ordini ai fini dell'acquisizione di prove elettroniche sulla base del regolamento (UE) 2023/1543, della direttiva 2014/41/UE e della Convenzione stabilita dal Consiglio a norma dell'articolo 34 del trattato sull'Unione europea, relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea. La presente direttiva si applica altresì alle decisioni e agli ordini ai fini dell'acquisizione di prove elettroniche sulla base del diritto nazionale emessi da uno Stato membro nei confronti di una persona fisica o giuridica che agisce in qualità di rappresentante legale o di stabilimento designato di un prestatore di servizi sul territorio di tale Stato membro. 3. La presente direttiva non pregiudica la facoltà conferita alle autorità nazionali dal diritto dell'Unione o dal diritto nazionale di rivolgersi ai prestatori di servizi stabiliti sul loro territorio direttamente, ai fini dell'acquisizione di prove elettroniche nei procedimenti penali. 4. Gli Stati membri non impongono ai prestatori di servizi obblighi aggiuntivi rispetto a quelli derivanti dalla presente direttiva, in particolare per quanto riguarda la designazione di stabilimenti designati o la nomina di rappresentanti legali, ai fini di cui al paragrafo 1. 5. La presente direttiva si applica ai prestatori di servizi quali definiti all'articolo 2, punto 1), che offrono servizi nell'Unione. Non si applica ai prestatori di servizi stabiliti sul territorio di un singolo Stato membro che offrono servizi esclusivamente sul territorio di tale Stato membro. Articolo 2 Definizioni Ai fini della presente direttiva si intende per: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>&#171;prestatore di servizi&#187;: la persona fisica o giuridica che fornisce una o pi&#249; delle seguenti categorie di servizi, ad eccezione dei servizi finanziari di cui all'articolo 2, paragrafo 2, lettera b), della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>14</span>)</a>:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>servizi di comunicazione elettronica quali definiti all'articolo&#160;2, punto&#160;4), della direttiva (UE)&#160;2018/1972;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>servizi di nomi di dominio internet e di numerazione IP, quali l'assegnazione di indirizzi IP, i servizi di registri di nomi di dominio, di registrar di nomi di dominio e i servizi per la privacy o proxy connessi ai nomi di dominio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>altri servizi della societ&#224; dell'informazione di cui all'articolo&#160;1, paragrafo&#160;1, lettera&#160;b), della direttiva (UE)&#160;2015/1535, che:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>consentono ai loro utenti di comunicare fra di loro; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>rendono possibile la conservazione o il trattamento di dati per conto degli utenti ai quali &#232; fornito il servizio, quando la conservazione dei dati &#232; una componente propria del servizio fornito all'utente;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>&#171;che offre servizi nel territorio di uno Stato membro&#187;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>che consente alle persone fisiche o giuridiche in uno Stato membro di usufruire dei servizi elencati al punto 1); e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>che ha un collegamento sostanziale, basato su specifici criteri di fatto, con lo Stato membro di cui alla lettera a); tale collegamento sostanziale si considera presente quando il prestatore di servizi &#232; stabilito in tale Stato membro o, in mancanza di un tale stabilimento, qualora vi sia un numero considerevole di utenti in tale Stato membro o qualora le sue attivit&#224; siano orientate verso tale Stato membro;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#171;che offre servizi nell'Unione&#187;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>che consente alle persone fisiche o giuridiche in uno Stato membro di usufruire dei servizi elencati al punto 1); e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>che ha un collegamento sostanziale, basato su specifici criteri di fatto, con lo Stato membro di cui alla lettera a); tale collegamento si considera presente quando il prestatore di servizi &#232; stabilito in uno Stato membro o, in mancanza di un tale stabilimento, qualora vi sia un numero considerevole di utenti in uno o pi&#249; Stati membri o qualora le sue attivit&#224; siano orientate verso uno o pi&#249; Stati membri;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>&#171;stabilimento&#187;: un'entit&#224; che esercita effettivamente un'attivit&#224; economica a tempo indeterminato con un'infrastruttura stabile a partire dalla quale &#232; svolta l'attivit&#224; di prestazione di servizi o &#232; gestita l'attivit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>&#171;stabilimento designato&#187;: uno stabilimento dotato di personalit&#224; giuridica designato per iscritto da un prestatore di servizi stabilito in uno Stato membro che partecipa a uno strumento giuridico di cui all'articolo&#160;1, paragrafo 2, ai fini di cui all'articolo&#160;1, paragrafo 1, e all'articolo&#160;3, paragrafo 1;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>&#171;rappresentante legale&#187;: una persona fisica o giuridica nominata per iscritto da un prestatore di servizi non stabilito in uno Stato membro che partecipa a uno strumento giuridico di cui all'articolo 1, paragrafo 2, ai fini di cui all'articolo 1, paragrafo 1, e all'articolo 3, paragrafo&#160;1.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 3 Stabilimenti designati e rappresentanti legali 1. Gli Stati membri provvedono affinché i prestatori di servizi che offrono servizi nell'Unione designino o nominino almeno un destinatario ai fini della ricezione, dell'ottemperanza e dell'esecuzione di decisioni e ordini che rientrano nell'ambito di applicazione di cui all'articolo 1, paragrafo 2 («decisioni e ordini che rientrano nell’ambito di applicazione di cui all’articolo 1, paragrafo 2») emessi dalle autorità competenti degli Stati membri ai fini dell'acquisizione di prove nei procedimenti penali nel modo seguente: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>per i prestatori di servizi stabiliti nell'Unione, dotati di personalit&#224; giuridica, gli Stati membri in cui i prestatori di servizi sono stabiliti provvedono affinch&#233; tali prestatori di servizi designino lo stabilimento designato o gli stabilimenti designati responsabili delle attivit&#224; descritte nella parte introduttiva del presente paragrafo;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>per i prestatori di servizi che non sono stabiliti nell'Unione, dotati di personalit&#224; giuridica, gli Stati membri provvedono affinch&#233; tali prestatori di servizi che offrono servizi sul loro territorio nominino il rappresentante legale o i rappresentanti legali responsabili delle attivit&#224; descritte nella parte introduttiva del presente paragrafo negli Stati membri che partecipano agli strumenti di cui all'articolo 1, paragrafo 2;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>per i prestatori di servizi stabiliti in Stati membri che non partecipano agli strumenti di cui all'articolo 1, paragrafo 2, gli Stati membri provvedono affinch&#233; tali prestatori di servizi che offrono servizi sul loro territorio nominino il rappresentante legale o i rappresentanti legali responsabili delle attivit&#224; descritte nella parte introduttiva del presente paragrafo negli Stati membri che partecipano a tali strumenti.</p></td></tr></tbody></table> 2. Gli Stati membri provvedono affinché i destinatari di cui al paragrafo 1: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>siano stabiliti o risiedano in uno Stato membro in cui i prestatori di servizi offrono i loro servizi; e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>possano essere soggetti a procedure di esecuzione.</p></td></tr></tbody></table> 3. Gli Stati membri provvedono affinché le decisioni e gli ordini che rientrano nell’ambito di applicazione di cui all’articolo 1, paragrafo 2, siano destinati allo stabilimento designato o al rappresentante legale designato o nominato a tal fine in conformità del paragrafo 1 del presente articolo. 4. Gli Stati membri provvedono affinché i prestatori di servizi stabiliti o che offrono servizi sul loro territorio attribuiscano ai loro stabilimenti designati e ai loro rappresentanti legali i poteri e le risorse necessari per ottemperare alle decisioni e agli ordini che rientrano nell’ambito di applicazione di cui all’articolo 1, paragrafo 2, ricevuti da uno Stato membro. Gli Stati membri verificano altresì che gli stabilimenti designati che sono stabiliti o i rappresentanti legali che risiedono sul loro territorio abbiano ricevuto dai prestatori di servizi i poteri e le risorse necessari per ottemperare a tali decisioni e ordini ricevuti da uno Stato membro e che cooperino con le autorità competenti quando ricevono tali decisioni e ordini, in conformità del quadro giuridico applicabile. 5. Gli Stati membri provvedono affinché sia lo stabilimento designato o il rappresentante legale che il prestatore di servizi possano essere ritenuti responsabili in solido dell'inottemperanza agli obblighi derivanti dal quadro giuridico applicabile al ricevimento di decisioni e ordini che rientrano nell’ambito di applicazione di cui all’articolo 1, paragrafo 2, affinché ognuno di essi possa essere oggetto di sanzioni in caso di inottemperanza da parte di uno di essi. In particolare, gli Stati membri provvedono affinché non sia possibile per il prestatore di servizi o lo stabilimento designato, o il rappresentante legale se del caso, invocare la mancanza di procedure interne adeguate tra il prestatore di servizi e lo stabilimento designato o il rappresentante legale come giustificazione dell'inottemperanza a tali obblighi. La responsabilità in solido non si applica ad azioni od omissioni del prestatore di servizi o del rappresentante legale o dello stabilimento designato che costituiscono reato nello Stato membro che impone le sanzioni. 6. Gli Stati membri provvedono affinché i prestatori di servizi che offrono servizi nell'Unione al 18 febbraio 2026 abbiano l'obbligo di designare stabilimenti designati o di nominare rappresentanti legali entro il 18 agosto 2026 e affinché i prestatori di servizi che cominciano a offrire servizi nell'Unione dopo il 18 febbraio 2026 abbiano l'obbligo di designare stabilimenti designati o di nominare rappresentanti legali entro sei mesi dalla data in cui essi cominciano a offrire servizi nell'Unione. Articolo 4 Notifiche e lingue 1. Gli Stati membri provvedono affinché ogni prestatore di servizi che è stabilito od offre servizi nel suo territorio notifichi per iscritto all'autorità centrale, designata a norma dell'articolo 6, dello Stato membro in cui il suo stabilimento designato è stabilito o il suo rappresentante legale risiede, i dati di contatto dello stabilimento o del rappresentante legale e ogni eventuale modifica degli stessi. 2. La notifica di cui al paragrafo 1 specifica in quale o quali delle lingue ufficiali dell’Unione, di cui al regolamento n. 1 del Consiglio ( 15 ) , è possibile rivolgersi al rappresentante legale o allo stabilimento designato. Tra tali lingue figurano una o più delle lingue ufficiali secondo il diritto nazionale dello Stato membro in cui lo stabilimento designato è stabilito o il rappresentante legale risiede. 3. Qualora un prestatore di servizi designi più stabilimenti designati o nomini più rappresentanti legali in conformità dell'articolo 3, paragrafo 1, gli Stati membri provvedono affinché tali prestatori di servizi specifichino, nella notifica di cui al paragrafo 1 del presente articolo, il preciso ambito territoriale della designazione o della nomina di tali stabilimenti designati o rappresentanti legali. La notifica specifica la lingua ufficiale o le lingue ufficiali dell’Unione o degli Stati membri in cui è possibile rivolgersi agli stabilimenti designati o ai rappresentanti legali. 4. Gli Stati membri provvedono affinché le informazioni loro notificate in conformità del presente articolo siano rese pubbliche su un'apposita pagina web della rete giudiziaria europea in materia penale. Gli Stati membri provvedono affinché tali informazioni siano aggiornate periodicamente. Dette informazioni possono essere diffuse ulteriormente per agevolare l'accesso da parte delle autorità competenti. Articolo 5 Sanzioni Gli Stati membri stabiliscono le norme relative alle sanzioni applicabili in caso di violazione delle disposizioni nazionali adottate ai sensi degli articoli 3 e 4 e adottano tutte le misure necessarie per assicurarne l'applicazione. Le sanzioni previste sono effettive, proporzionate e dissuasive. Entro il 18 febbraio 2026, gli Stati membri notificano le relative disposizioni e misure alla Commissione e provvedono poi a dare immediata notifica delle eventuali modifiche successive. Gli Stati membri informano inoltre la Commissione, su base annuale, dei prestatori di servizi inottemperanti e delle misure esecutive intraprese nei loro confronti e delle sanzioni imposte. Articolo 6 Autorità centrali 1. Conformemente al proprio sistema giuridico, gli Stati membri designano una o più autorità centrali per garantire che la presente direttiva sia applicata in maniera coerente e proporzionata. 2. Gli Stati membri informano la Commissione dell'autorità centrale o delle autorità centrali da essi designate a norma del paragrafo 1. La Commissione trasmette agli Stati membri un elenco delle autorità centrali designate e lo rende pubblico. 3. Gli Stati membri provvedono affinché le loro autorità centrali si coordinino e cooperino tra loro e, se del caso, con la Commissione, e affinché le autorità centrali forniscano tutte le informazioni pertinenti e si prestino reciprocamente assistenza per applicare la presente direttiva in modo coerente e proporzionato. Il coordinamento, la cooperazione e la fornitura di informazioni e di assistenza riguardano, in particolare, le misure esecutive. Articolo 7 Recepimento 1. Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro il 18 febbraio 2026. Essi comunicano immediatamente alla Commissione il testo di tali disposizioni. 2. Le disposizioni adottate dagli Stati membri contengono un riferimento alla presente direttiva o sono corredate di tale riferimento all'atto della pubblicazione ufficiale. Le modalità del riferimento sono stabilite dagli Stati membri. 3. Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni di diritto interno che adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva. Articolo 8 Valutazione Entro il 18 agosto 2029 la Commissione effettua una valutazione della presente direttiva. La Commissione trasmette una relazione di valutazione al Parlamento europeo e al Consiglio. La valutazione è svolta conformemente agli orientamenti della Commissione per legiferare meglio. Gli Stati membri trasmettono alla Commissione le informazioni necessarie per la preparazione della relazione. Articolo 9 Entrata in vigore La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Articolo 10 Destinatari Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva conformemente ai trattati. Fatto a Strasburgo, il 12 luglio 2023 Per il Parlamento europeo La presidente R. METSOLA Per il Consiglio Il presidente P. NAVARRO RÍOS <note> ( 1 ) GU C 367 del 10.10.2018, pag. 88 . ( 2 ) Posizione del Parlamento europeo del 13 giugno 2023 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale) e decisione del Consiglio del 27 giugno 2023. ( 3 ) Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) ( GU L 119 del 4.5.2016, pag. 1 ). ( 4 ) Direttiva 2002/58/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 luglio 2002, relativa al trattamento dei dati personali e alla tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche (direttiva relativa alla vita privata e alle comunicazioni elettroniche) ( GU L 201 del 31.7.2002, pag. 37 ). ( 5 ) Regolamento (UE) 2023/1543 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 luglio 2023 relativo agli ordini europei di produzione e agli ordini europei di conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali e all'esecuzione di pene detentive a seguito di procedimenti penali (Cfr. la pagina 118 della presente Gazzetta Ufficiale). ( 6 ) Direttiva 2014/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, relativa all'ordine europeo di indagine penale ( GU L 130 dell'1.5.2014, pag. 1 ). ( 7 ) Convenzione stabilita dal Consiglio conformemente all'articolo 34 del trattato sull'Unione europea, relativa all'assistenza giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri dell'Unione europea ( GU C 197 del 12.7.2000, pag. 3 ), e il relativo protocollo ( GU C 326 del 21.11.2001, pag. 2 ). ( 8 ) Regolamento (UE) n. 1215/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2012, concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale ( GU L 351 del 20.12.2012, pag. 1 ). ( 9 ) Regolamento (UE) 2018/302 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 febbraio 2018, recante misure volte a impedire i blocchi geografici ingiustificati e altre forme di discriminazione basate sulla nazionalità, sul luogo di residenza o sul luogo di stabilimento dei clienti nell'ambito del mercato interno e che modifica i regolamenti (CE) n. 2006/2004 e (UE) 2017/2394 e la direttiva 2009/22/CE ( GU L 60 I del 2.3.2018, pag. 1 ). ( 10 ) Direttiva (UE) 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche ( GU L 321 del 17.12.2018, pag. 36 ). ( 11 ) Direttiva (UE) 2015/1535 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 settembre 2015, che prevede una procedura d’informazione nel settore delle regolamentazioni tecniche delle regole relative ai servizi della società dell’informazione ( GU L 241 del 17.9.2015, pag. 1 ). ( 12 ) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell'Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39 ). ( 13 ) GU C 32 del 31.1.2020, pag. 11 . ( 14 ) Direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno ( GU L 376 del 27.12.2006, pag. 36 ). ( 15 ) Regolamento n. 1 del Consiglio che stabilisce il regime linguistico della Comunità economica europea ( GU 17 del 6.10.1958, pag. 385 ). </note>
ITA
32023L1544
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>24.12.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 355/18</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2016/2387 DEL TRIBUNALE del 14 settembre 2016 relativa alle norme di sicurezza applicabili alle informazioni o agli atti prodotti ai sensi dell'articolo 105, paragrafo 1 o paragrafo 2, del regolamento di procedura IL TRIBUNALE visto il regolamento di procedura e, in particolare, l'articolo 105, paragrafo 11, di quest'ultimo, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>ai sensi dell'articolo 105, paragrafi 1 e 2, del regolamento di procedura, una delle parti principali in causa pu&#242;, di sua iniziativa o a seguito di un mezzo istruttorio adottato dal Tribunale, produrre informazioni o atti che interessano la sicurezza dell'Unione europea o quella di uno o pi&#249; dei suoi Stati membri o le loro relazioni internazionali. I paragrafi da&#160;3 a&#160;10 di detta disposizione prevedono il regime processuale applicabile a tali informazioni o atti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>tenuto conto della natura sensibile e riservata delle informazioni o degli atti di cui trattasi, l'attuazione del regime istituito dall'articolo 105 del regolamento di procedura richiede l'introduzione di un adeguato meccanismo di sicurezza volto a garantire un elevato livello di protezione di tali informazioni o atti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>a tale scopo, il meccanismo di sicurezza deve applicarsi a tutte le informazioni o a tutti gli atti prodotti ai sensi dell'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura, qualificabili come informazioni classificate dell'Unione europea, o relativamente ai quali la parte principale che li produce segnali che la loro comunicazione all'altra parte principale pregiudicherebbe la sicurezza dell'Unione o dei suoi Stati membri o le loro relazioni internazionali, ivi compreso il caso in cui tali informazioni o atti non siano qualificabili come informazioni classificate dell'Unione europea;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>al fine di garantire un elevato livello di protezione di tali informazioni o di tali atti, i principi di base e le norme di sicurezza minime al riguardo si ispirano a quelli applicati ai fini della protezione delle informazioni classificate SECRET UE/EU SECRET secondo le norme delle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle informazioni classificate dell'Unione europea (ICUE), in particolare quelle adottate dal Consiglio dell'Unione europea, dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>le informazioni o gli atti prodotti ai sensi dell'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura sono oggetto di un contrassegno specifico della Corte di giustizia dell'Unione europea, detto &#171;FIDUCIA&#187;, che determina il regime di sicurezza ad essi applicabile nel corso dell'intero procedimento dinanzi al Tribunale e, in caso d'impugnazione, dinanzi alla Corte di giustizia. L'apposizione del contrassegno FIDUCIA e la soppressione di tale contrassegno non incidono sulla classificazione delle informazioni trasmesse al Tribunale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>l'accesso alle informazioni FIDUCIA &#232; garantito nel rispetto del principio dell'esigenza di venirne a conoscenza,</p></td></tr></tbody></table> DECIDE: Articolo 1 Definizioni Ai fini della presente decisione, si intende per: a) «autorità di sicurezza» : l'autorità responsabile della sicurezza della Corte di giustizia dell'Unione europea designata da quest'ultima, che può delegare, in tutto o in parte, l'esecuzione delle mansioni previste dalla presente decisione; b) «ufficio FIDUCIA» : l'ufficio della Corte di giustizia dell'Unione europea che garantisce la gestione delle informazioni FIDUCIA; c) «detentore» : una persona debitamente autorizzata che, sulla base di un'accertata esigenza di venirne a conoscenza, è in possesso di un'informazione FIDUCIA e alla quale spetta di conseguenza garantirne la protezione; d) «documento» : qualsiasi informazione indipendentemente da quale ne sia la forma o da quali ne siano le caratteristiche fisiche; e) «informazione» : qualsiasi informazione scritta o orale indipendentemente da quale ne sia il supporto o l'autore; f) «informazioni classificate dell'Unione europea» (ICUE) : qualsiasi informazione o qualsiasi materiale identificato come tale in base alla classificazione ai fini di sicurezza dell'Unione europea ai sensi delle norme applicabili in tale materia nelle istituzioni dell'Unione, rientranti in uno dei seguenti livelli di classificazione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>TR&#200;S SECRET UE/EU TOP SECRET;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>SECRET UE/EU SECRET;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>CONFIDENTIEL UE/EU CONFIDENTIAL;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>RESTREINT UE/EU RESTRICTED;</p></td></tr></tbody></table> g) «informazione FIDUCIA» : qualsiasi informazione che reca il contrassegno FIDUCIA; h) «trattamento» di un'informazione FIDUCIA : l'insieme delle azioni di cui le informazioni FIDUCIA possono essere oggetto nel corso dell'intero procedimento dinanzi al Tribunale e al più tardi fino alla scadenza del termine previsto dall'articolo 56, primo comma, dello statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea. Si tratta pertanto della registrazione, consultazione, creazione, copiatura, conservazione, restituzione e distruzione delle stesse. Articolo 2 Oggetto e ambito di applicazione 1. La presente decisione definisce i principi di base e le norme di sicurezza minime ai fini della protezione delle informazioni FIDUCIA nell'ambito del procedimento dinanzi al Tribunale e in ogni caso non oltre la scadenza del termine previsto dall'articolo 56, primo comma, dello statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea. 2. Tali principi di base e norme di sicurezza minime si applicano a qualsiasi informazione FIDUCIA, così come a qualsiasi utilizzo, scritto o orale, nonché alle copie che, all'occorrenza, ne vengono realizzate in conformità con le norme di sicurezza stabilite nella presente decisione. Articolo 3 Modalità di deposito e di restituzione Ai fini dell'attuazione del meccanismo previsto dalla presente decisione: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la parte principale informa la cancelleria del Tribunale del giorno del deposito delle informazioni o degli atti ai sensi dell'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la parte principale, accompagnata da un rappresentante della cancelleria, &#232; tenuta a depositare le informazioni o gli atti ai sensi dell'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura presso l'ufficio FIDUCIA durante gli orari di apertura della cancelleria al pubblico;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>la parte principale che ha prodotto le informazioni o gli atti ai sensi dell'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura &#232; tenuta a recuperarli presso l'ufficio FIDUCIA in presenza di un rappresentante della cancelleria qualora essa non ne autorizzi la comunicazione ai sensi dell'articolo 105, paragrafo 4, di tale regolamento, al momento stesso del loro ritiro conformemente all'articolo 105, paragrafo 7, del medesimo regolamento o subito dopo la scadenza del termine previsto dall'articolo 56, primo comma, dello statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea, a meno che non sia stata proposta un'impugnazione entro tale termine;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>qualora, entro il termine previsto dall'articolo 56, primo comma, dello statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea, sia proposta un'impugnazione contro la decisione del Tribunale, le informazioni o gli atti prodotti nel contesto di tale causa ai sensi dell'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura sono messi a disposizione della Corte di giustizia. A tale scopo, il cancelliere del Tribunale, non appena &#232; informato dell'esistenza di tale impugnazione, indirizza una lettera al cancelliere della Corte di giustizia per comunicargli che le informazioni o gli atti di cui trattasi sono messi a disposizione di quest'ultima. Il cancelliere del Tribunale comunica contemporaneamente all'autorit&#224; di sicurezza che le informazioni o gli atti di cui trattasi devono essere messi a disposizione della Corte di giustizia, senza uno spostamento materiale di tali informazioni o atti. Questa comunicazione &#232; registrata dall'ufficio FIDUCIA. La parte principale che ha prodotto tali informazioni o tali atti &#232; tenuta a recuperarli presso l'ufficio FIDUCIA, in presenza di un rappresentante della cancelleria della Corte di giustizia, subito dopo la notifica della decisione che definisce l'impugnazione, salvo in caso di rinvio della causa dinanzi al Tribunale affinch&#233; quest'ultimo statuisca;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in caso di rinvio della causa dinanzi al Tribunale, la Corte di giustizia mette le informazioni o gli atti di cui trattasi a disposizione del Tribunale subito dopo la notifica della decisione che definisce l'impugnazione. A tale scopo, il cancelliere della Corte di giustizia indirizza una lettera al cancelliere del Tribunale per comunicargli che le informazioni o gli atti di cui trattasi sono messi a disposizione del Tribunale. Il cancelliere della Corte di giustizia comunica contemporaneamente all'autorit&#224; di sicurezza che le informazioni o gli atti di cui trattasi devono essere messi a disposizione del Tribunale, senza spostamento materiale di tali informazioni o atti. Questa comunicazione &#232; registrata dall'ufficio FIDUCIA. La parte principale che ha prodotto tali informazioni o tali atti &#232; tenuta a recuperarli presso l'ufficio FIDUCIA, in presenza di un rappresentante della cancelleria del Tribunale, subito dopo la scadenza del termine previsto dall'articolo 56, primo comma, dello statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea, a meno che non sia stata proposta un'impugnazione entro tale termine.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 4 Contrassegno FIDUCIA 1. Il contrassegno FIDUCIA è attribuito dall'ufficio FIDUCIA all'insieme delle informazioni o degli atti prodotti conformemente all'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura. 2. Il contrassegno FIDUCIA è altresì attribuito dall'ufficio FIDUCIA a qualsiasi informazione che riporti, in tutto o in parte, il contenuto delle informazioni o degli atti prodotti conformemente all'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura nonché a ciascuna copia di tali informazioni o atti. 3. Il contrassegno FIDUCIA è del pari attribuito dall'ufficio FIDUCIA ai documenti e ai registri predisposti dall'ufficio FIDUCIA in applicazione della presente decisione la cui divulgazione non autorizzata potrebbe ledere la sicurezza dell'Unione o quella di uno o più dei suoi Stati membri o le loro relazioni internazionali. 4. Il contrassegno FIDUCIA è apposto in modo visibile su tutte le pagine e i supporti delle informazioni FIDUCIA. 5. L'apposizione del contrassegno FIDUCIA e la soppressione di tale contrassegno, alle condizioni previste nell'allegato III, non incidono sulla classificazione delle informazioni trasmesse al Tribunale. Articolo 5 Protezione delle informazioni FIDUCIA 1. La protezione delle informazioni FIDUCIA è equivalente a quella garantita alle ICUE SECRET UE/EU SECRET conformemente alle norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE. 2. Il detentore di ICUE è responsabile della protezione delle stesse conformemente alla presente decisione. Articolo 6 Gestione dei rischi di sicurezza 1. I rischi che gravano sulle informazioni FIDUCIA sono gestiti nell'ambito di un procedimento di analisi dei rischi volto a determinare i rischi noti che gravano sulla sicurezza, a definire misure di sicurezza che consentano di ricondurre tali rischi a un livello accettabile conformemente ai principi di base e alle norme minime enunciate nella presente decisione e ad applicare tali misure. L'efficacia di dette misure è oggetto di una valutazione costante da parte dell'autorità di sicurezza. 2. Le misure di sicurezza per la protezione delle informazioni FIDUCIA nel corso dell'intero procedimento dinanzi al Tribunale e in ogni caso non oltre la scadenza del termine previsto dall'articolo 56, primo comma, dello statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea sono proporzionate, in particolare, alla forma in cui si presentano le informazioni o i materiali di cui trattasi nonché al loro volume, all'ambiente e alla struttura dei locali dell'ufficio FIDUCIA, come pure alla minaccia, valutata a livello locale, di attività dolose e/o criminali, compresi lo spionaggio, il sabotaggio e il terrorismo. 3. Il piano di emergenza interno della Corte di giustizia dell'Unione europea tiene conto della necessità di proteggere le informazioni FIDUCIA in situazioni di emergenza onde evitare l'accesso e la divulgazione non autorizzati o la perdita di integrità o di disponibilità. 4. Il piano di emergenza interno della Corte di giustizia dell'Unione europea comprende misure di prevenzione e di ripristino delle condizioni operative per minimizzare l'impatto di disfunzioni o incidenti gravi sul trattamento e sulla conservazione delle informazioni FIDUCIA. Articolo 7 Misure di sicurezza relative alle persone 1. L'accesso alle informazioni FIDUCIA è consentito solo alle persone che: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>hanno necessit&#224; di venirne a conoscenza;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fatto salvo il paragrafo 2 del presente articolo, sono state autorizzate ad accedere a informazioni FIDUCIA, e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sono state informate delle proprie responsabilit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> 2. I giudici del Tribunale, a motivo della loro funzione, sono considerati autorizzati ad accedere alle informazioni FIDUCIA. 3. Il procedimento diretto a stabilire se un funzionario o un altro agente della Corte di giustizia dell'Unione europea, tenuto conto della sua lealtà, della sua integrità e della sua affidabilità, possa essere autorizzato ad accedere a informazioni FIDUCIA è precisato nell'allegato I. 4. Prima che sia loro accordato l'accesso a informazioni FIDUCIA, e successivamente ad intervalli regolari, tutte le persone interessate sono informate in merito alle proprie responsabilità in materia di protezione delle informazioni FIDUCIA conformemente alla presente decisione e riconoscono per iscritto dette responsabilità. Articolo 8 Sicurezza materiale 1. Per «sicurezza materiale» si intende l'applicazione di misure di protezione materiali e tecniche volte ad impedire l'accesso non autorizzato alle informazioni FIDUCIA. 2. Le misure di sicurezza materiale sono intese ad impedire ad intrusi l'ingresso, tramite sotterfugi o l'uso della forza, nei locali dell'ufficio FIDUCIA, a scoraggiare, ostacolare e individuare azioni non autorizzate e a permettere di stabilire una distinzione tra persone autorizzate o meno ad accedere alle informazioni FIDUCIA, in base al principio della necessità di venirne a conoscenza. Tali misure sono determinate sulla base di una procedura di gestione del rischio. 3. Le misure di sicurezza materiale sono applicate ai locali dell'ufficio FIDUCIA in cui sono trattate e conservate le informazioni FIDUCIA. Tali misure sono destinate a garantire una protezione equivalente a quella di cui beneficiano le ICUE SECRET UE/EU SECRET conformemente alle norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE. Nessuna informazione FIDUCIA può essere conservata o consultata al di fuori dei locali dell'ufficio FIDUCIA creati a tale scopo all'interno di una zona a sua volta protetta. 4. Per proteggere le informazioni FIDUCIA si usano solo attrezzature o dispositivi conformi alle norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE. 5. Le disposizioni di attuazione del presente articolo figurano nell'allegato II. Articolo 9 Gestione delle informazioni FIDUCIA 1. Per «gestione delle informazioni FIDUCIA» si intende l'applicazione delle misure amministrative intese a proteggere le informazioni FIDUCIA nel corso dell'intero procedimento dinanzi al Tribunale e in ogni caso non oltre la scadenza del termine previsto dall'articolo 56, primo comma, dello statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea, e a controllarle al fine di contribuire a scoraggiare e individuare casi di compromissione o perdita intenzionale o accidentale di tali informazioni. 2. Le misure di gestione delle informazioni FIDUCIA riguardano in particolare la registrazione, la consultazione, la creazione, la copiatura, la conservazione, la restituzione e la distruzione di informazioni FIDUCIA. 3. All'atto della ricezione e prima di qualsiasi trattamento, le informazioni FIDUCIA sono registrate dall'ufficio FIDUCIA. 4. I locali dell'ufficio FIDUCIA sono sottoposti a ispezioni periodiche da parte dell'autorità di sicurezza. 5. Le disposizioni di attuazione del presente articolo figurano nell'allegato III. Articolo 10 Protezione delle informazioni FIDUCIA trattate per via elettronica 1. I sistemi d'informazione e di comunicazione (computer e periferiche) utilizzati per il trattamento delle informazioni FIDUCIA sono situati nei locali dell'ufficio FIDUCIA. Gli stessi sono isolati da ogni rete informatizzata. 2. Sono poste in essere misure di sicurezza al fine di proteggere le apparecchiature informatiche utilizzate per il trattamento delle informazioni FIDUCIA contro la compromissione di tali informazioni da parte di emissioni elettromagnetiche non intenzionali (misure di sicurezza equivalenti a quelle praticate per le ICUE SECRET UE/EU SECRET conformemente alle norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE). 3. I sistemi d'informazione e di comunicazione sono oggetto di un'omologazione rilasciata dall'autorità di sicurezza che garantisce che gli stessi rispondano alle norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE. 4. Le disposizioni di attuazione del presente articolo figurano nell'allegato IV. Articolo 11 Sicurezza in caso di intervento esterno 1. Per «sicurezza in caso di intervento esterno» si intende l'applicazione di misure che assicurino la protezione delle informazioni FIDUCIA da parte di contraenti esterni che debbano intervenire nell'ambito della manutenzione dei sistemi di informazione e di comunicazione isolati dalla rete informatica o in occasione di un intervento che richieda il trasferimento urgente delle informazioni FIDUCIA al fine di collocarle in un luogo sicuro. 2. L'autorità di sicurezza può affidare a contraenti esterni registrati in uno Stato membro l'adempimento di mansioni che implicano o presuppongono, in forza del contratto che li vincola, l'accesso alle informazioni FIDUCIA da parte degli stessi. 3. L'autorità di sicurezza assicura il rispetto, al momento della concessione dei contratti, delle norme minime sulla sicurezza previste nella presente decisione e menzionate nel contratto. 4. I membri del personale di un contraente esterno possono accedere a informazioni FIDUCIA soltanto dopo essere stati autorizzati a tal fine dall'autorità di sicurezza sulla base di un nulla osta di sicurezza per il personale rilasciato dall'Autorità nazionale per la sicurezza o da qualsiasi altra autorità di sicurezza competente in conformità alle disposizioni legislative o regolamentari nazionali. 5. Le disposizioni di attuazione del presente articolo figurano nell'allegato V. Articolo 12 Assenza di diffusione in formato digitale, di comunicazione e di scambio di informazioni FIDUCIA 1. Le informazioni FIDUCIA non sono in nessun caso diffuse in formato digitale. 2. Il Tribunale non trasmette informazioni FIDUCIA né alle istituzioni, organi, organismi o agenzie dell'Unione, né agli Stati membri, né alle altre parti della controversia, né ad alcun terzo. Articolo 13 Violazioni della sicurezza e compromissione di informazioni FIDUCIA 1. La violazione della sicurezza è un'azione o un'omissione da parte di un individuo, la quale è contraria alle norme di sicurezza contenute nella presente decisione. 2. Si verifica compromissione quando, in seguito a una violazione della sicurezza, informazioni FIDUCIA sono state divulgate in tutto o in parte a persone non autorizzate o non considerate tali. 3. Ogni violazione o presunta violazione della sicurezza è immediatamente riferita all'autorità di sicurezza. 4. Qualora sia appurato, o esistano motivi ragionevoli per supporre che informazioni FIDUCIA sono state compromesse o perse, l'autorità di sicurezza, in stretta concertazione con il presidente e il cancelliere del Tribunale, adotta tutte le misure del caso conformemente alle disposizioni applicabili per: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>informarne la parte principale che ha prodotto le informazioni o gli atti di cui trattasi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>chiedere all'autorit&#224; competente che sia avviata un'indagine amministrativa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>valutare l'eventuale pregiudizio causato alla sicurezza dell'Unione o a quella di uno o pi&#249; dei suoi Stati membri o alle loro relazioni internazionali;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>impedire che i fatti si ripetano e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>informare le autorit&#224; competenti delle misure adottate.</p></td></tr></tbody></table> 5. Chiunque sia responsabile di una violazione delle norme di sicurezza contenute nella presente decisione è passibile di una sanzione disciplinare conformemente alle disposizioni applicabili. Chiunque sia responsabile della compromissione o della perdita di informazioni FIDUCIA è passibile di sanzioni disciplinari e/o azioni legali conformemente alle disposizioni applicabili. Articolo 14 Organizzazione della sicurezza nel Tribunale 1. L'ufficio FIDUCIA procede alla protezione delle informazioni FIDUCIA in applicazione della presente decisione. 2. L'autorità di sicurezza è responsabile della corretta applicazione della presente decisione. A tale titolo l'autorità di sicurezza: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>attua la politica di sicurezza della Corte di giustizia dell'Unione europea e la sottopone a riesame periodico;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>controlla l'attuazione della presente decisione da parte dell'ufficio FIDUCIA;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>ove opportuno ordina, alle condizioni previste nell'articolo 13, indagini su compromissioni o perdite, accertate o presunte, di informazioni FIDUCIA:</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>compie ispezioni periodiche delle disposizioni di sicurezza volte ad assicurare la protezione delle informazioni FIDUCIA nei locali dell'ufficio FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 15 Modalità pratiche di esecuzione Le modalità pratiche di esecuzione della presente decisione sono stabilite dall'autorità di sicurezza con l'accordo del cancelliere del Tribunale. Articolo 16 Entrata in vigore La presente decisione entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Lussemburgo, 14 settembre 2016 Il cancelliere E. COULON Il presidente M. JAEGER ALLEGATO I MISURE DI SICUREZZA RELATIVE ALLE PERSONE <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><p>Il presente allegato prevede le disposizioni di attuazione dell'articolo 7 della decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.</p></td><td><p>Spetta al cancelliere del Tribunale stilare un elenco, per quanto lo riguarda e nei limiti dello stretto necessario, dei posti che presuppongono l'accesso a informazioni FIDUCIA e che richiedono pertanto che i funzionari e gli altri agenti che occupano i posti di cui trattasi in seno al Tribunale siano autorizzati ad accedere a informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.</p></td><td><p>Ai fini della concessione di un'autorizzazione di accesso a informazioni FIDUCIA, l'ufficio FIDUCIA trasmette il questionario sulla sicurezza, compilato da un funzionario o un altro agente, all'Autorit&#224; di Sicurezza Nazionale dello Stato membro di cui l'interessato &#232; cittadino o a qualsiasi altra autorit&#224; nazionale competente, identificata nelle norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE (in prosieguo: l'&#171;ASN competente&#187;), chiedendo di avviare un'indagine di sicurezza per il livello di SECRET UE/EU SECRET.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.</p></td><td><p>Al termine dell'indagine di sicurezza, attenendosi alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti nello Stato membro di cui trattasi, l'ASN competente ne comunica l'esito all'ufficio FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.</p></td><td><p>Qualora, in seguito all'indagine di sicurezza, l'ASN competente abbia ottenuto la garanzia dell'inesistenza di dati negativi che mettano in discussione la lealt&#224;, l'integrit&#224; e l'affidabilit&#224; della persona interessata, la competente Autorit&#224; che ha il potere di nomina (APN) pu&#242; rilasciare a tale persona un'autorizzazione di accesso alle informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>6.</p></td><td><p>Qualora, in seguito all'indagine di sicurezza, non sia stata ottenuta la garanzia prevista al paragrafo 5, l'APN ne informa la persona interessata. In un caso del genere, l'ufficio FIDUCIA, su istruzione dell'APN, pu&#242; chiedere all'ASN competente ogni ulteriore chiarimento che essa sia in grado di fornire conformemente alle sue disposizioni legislative e regolamentari nazionali. In caso di conferma dei risultati dell'indagine di sicurezza, l'autorizzazione di accesso a informazioni FIDUCIA non &#232; accordata.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>7.</p></td><td><p>L'autorizzazione di accesso a informazioni FIDUCIA &#232; valida per un periodo di cinque anni. Essa &#232; revocata qualora la persona interessata lasci il posto che presuppone l'accesso a informazioni FIDUCIA o qualora l'APN reputi che esistano motivi tali da giustificare la revoca dell'autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>8.</p></td><td><p>L'autorizzazione di accesso a informazioni FIDUCIA pu&#242; essere rinnovata conformemente alla procedura prevista ai paragrafi da 3 a 5.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>9.</p></td><td><p>L'ufficio FIDUCIA tiene un registro delle autorizzazioni di accesso a informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>10.</p></td><td><p>Se viene a conoscenza del fatto che una persona in possesso di un'autorizzazione di accesso a informazioni FIDUCIA rappresenta un rischio per la sicurezza, l'ufficio FIDUCIA ne avverte l'ASN competente e l'APN pu&#242; sospendere l'accesso a informazioni FIDUCIA o revocare l'autorizzazione di accesso alle stesse.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>11.</p></td><td><p>Per motivi di urgenza, l'APN, dopo aver consultato l'ASN competente e fatto salvo l'esito dei controlli preliminari per verificare l'inesistenza di dati negativi, pu&#242; rilasciare ai funzionari e agli altri agenti interessati un'autorizzazione temporanea per accedere a informazioni FIDUCIA. Tale autorizzazione temporanea &#232; valida fino all'esito della procedura prevista ai paragrafi da 3 a 5, senza tuttavia eccedere un periodo di sei mesi che decorre dalla data in cui &#232; stata presentata all'ASN competente la domanda di indagine di sicurezza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>12</p></td><td><p>Prima che sia loro accordato l'accesso a informazioni FIDUCIA, le persone autorizzate a tale scopo seguono una formazione diretta a porle nelle condizioni di assumere le proprie responsabilit&#224; nel trattamento delle informazioni FIDUCIA. L'autorizzazione di accesso a informazioni FIDUCIA diviene effettiva solo dopo tale formazione e un'assunzione di responsabilit&#224; per iscritto.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO II SICUREZZA MATERIALE I. INTRODUZIONE <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><p>Il presente allegato prevede le disposizioni di attuazione dell'articolo 8 della decisione. Esso stabilisce i requisiti minimi per la protezione materiale dei locali dell'ufficio FIDUCIA in cui sono trattate e conservate le informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.</p></td><td><p>Le misure di sicurezza materiale sono intese ad evitare l'accesso non autorizzato alle informazioni FIDUCIA:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>assicurando che le informazioni FIDUCIA siano trattate e conservate in modo adeguato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>permettendo di stabilire una distinzione tra persone autorizzate o meno ad accedere alle informazioni FIDUCIA in base al principio della necessit&#224; di venirne a conoscenza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>scoraggiando, ostacolando e individuando azioni non autorizzate e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>impedendo o ritardando l'ingresso, tramite sotterfugi o l'uso della forza, di intrusi nei locali dell'ufficio FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.</p></td><td><p>Le misure di sicurezza materiale sono scelte in base alla valutazione delle minacce che gravano sulle informazioni FIDUCIA. Tali misure tengono conto dell'ambiente e della struttura dei locali dell'ufficio FIDUCIA. L'autorit&#224; di sicurezza determina il grado di sicurezza da raggiungere per ciascuna delle seguenti misure materiali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>barriera perimetrica che difende i confini della zona da proteggere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sistema di rilevamento delle intrusioni collegato alla postazione di comando e di sicurezza della Corte di giustizia dell'Unione europea;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>sistema di controllo degli accessi effettuato mediante dispositivi elettronici o elettromeccanici e attuato da un membro del personale addetto alla sicurezza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>personale addetto alla sicurezza formato, sottoposto a supervisione e in possesso di un'autorizzazione per accedere a informazioni FIDUCIA;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>sistema di videosorveglianza a circuito chiuso controllato dal personale addetto alla sicurezza e collegato al sistema di rilevamento delle intrusioni e al sistema di controllo degli accessi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>illuminazione di sicurezza che garantisce una sorveglianza efficace diretta o attraverso un sistema di videosorveglianza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>eventuali altre misure materiali appropriate volte a scoraggiare o individuare l'accesso non autorizzato o a evitare la consultazione, la perdita o il danneggiamento di informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> II. LOCALI DI CONSERVAZIONE E DI CONSULTAZIONE DELLE INFORMAZIONI FIDUCIA Creazione dei locali di conservazione e di consultazione materialmente protetti <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.</p></td><td><p>Sono creati locali sicuri ai fini della conservazione e della consultazione delle informazioni FIDUCIA. Le informazioni FIDUCIA possono essere conservate e consultate solo nei locali dell'ufficio FIDUCIA che soddisfano, sotto ogni profilo, le norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.</p></td><td><p>La conservazione delle informazioni FIDUCIA all'interno di tali locali viene garantita facendo ricorso ad armadi di sicurezza che soddisfino, sotto ogni profilo, le norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>6.</p></td><td><p>Nei locali dell'ufficio FIDUCIA non pu&#242; essere introdotto nessun sistema di comunicazione (telefono o altro dispositivo elettronico).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>7.</p></td><td><p>Il locale riunioni dell'ufficio FIDUCIA &#232; protetto contro le intercettazioni. &#200; oggetto, a intervalli regolari, di ispezioni relative alla sicurezza elettronica.</p></td></tr></tbody></table> Accesso ai locali di conservazione e di consultazione <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>8.</p></td><td><p>L'accesso ai locali dell'ufficio FIDUCIA &#232; controllato per mezzo di un passaggio di identificazione video sorvegliato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>9.</p></td><td><p>Le persone che sono state autorizzate ad accedere a informazioni FIDUCIA e le persone che sono considerate tali possono accedere ai locali dell'ufficio FIDUCIA al fine di consultare informazioni FIDUCIA alle condizioni previste all'articolo 7, paragrafi 1 e 2, della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>10.</p></td><td><p>L'autorit&#224; di sicurezza pu&#242; eccezionalmente rilasciare un'autorizzazione di accesso a persone non autorizzate di cui &#232; indispensabile l'intervento nei locali dell'ufficio FIDUCIA, purch&#233; l'accesso a tali locali non implichi un accesso alle informazioni FIDUCIA che resteranno non visibili in armadi di sicurezza. L'accesso di tali persone pu&#242; essere effettuato solo con l'accompagnamento e la sorveglianza permanente di una persona dell'ufficio FIDUCIA che sia stata autorizzata all'accesso a informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>11.</p></td><td><p>Tutti gli accessi ai locali dell'ufficio FIDUCIA sono annotati in un registro degli accessi. Detto registro &#232; conservato in una postazione di lavoro situata in tali locali. Il sistema di informazione e di comunicazione utilizzato a tal fine &#232; conforme ai requisiti di sicurezza stabiliti all'articolo 10 della decisione nonch&#233; all'allegato IV.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>12.</p></td><td><p>Le misure di protezione che disciplinano l'utilizzazione scritta delle informazioni FIDUCIA si applicano in caso di utilizzazione orale di queste stesse informazioni.</p></td></tr></tbody></table> III. CONTROLLO DELLE CHIAVI E DELLE COMBINAZIONI USATE PER PROTEGGERE LE INFORMAZIONI FIDUCIA <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>13.</p></td><td><p>L'autorit&#224; di sicurezza stabilisce le procedure di gestione delle chiavi e delle combinazioni per i locali dell'ufficio FIDUCIA e gli armadi di sicurezza. Tali procedure proteggono dall'accesso non autorizzato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>14.</p></td><td><p>Le combinazioni sono conosciute a memoria dal minor numero possibile di persone che hanno necessit&#224; di conoscerle. Le combinazioni degli armadi di sicurezza in cui sono conservate informazioni FIDUCIA sono modificate:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al ricevimento di ogni nuovo armadio;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>in caso di sostituzione del personale che conosce la combinazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>in caso di effettiva o presunta compromissione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>se una serratura &#232; stata oggetto di manutenzione o riparazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>almeno ogni dodici mesi.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>15.</p></td><td><p>Le attrezzature tecniche destinate alla protezione materiale delle informazioni FIDUCIA rispondono alle norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE. L'autorit&#224; di sicurezza &#232; responsabile dell'osservanza di tali norme.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>16.</p></td><td><p>Le attrezzature tecniche sono ispezionate periodicamente e sono regolarmente sottoposte a manutenzione. I lavori di manutenzione tengono conto del risultato delle ispezioni per garantire il costante funzionamento ottimale delle attrezzature.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>17.</p></td><td><p>L'efficacia delle singole misure di sicurezza nonch&#233; del sistema di sicurezza nel suo complesso &#232; oggetto di una nuova valutazione in occasione di ogni ispezione.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO III GESTIONE DELLE INFORMAZIONI FIDUCIA I. INTRODUZIONE <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><p>Il presente allegato prevede le disposizioni di attuazione dell'articolo 9 della decisione. Esso stabilisce le misure amministrative finalizzate a proteggere le informazioni FIDUCIA nel corso dell'intero procedimento dinanzi al Tribunale e, in ogni caso, non oltre la scadenza del termine previsto dall'articolo 56, primo comma, dello statuto della Corte di giustizia dell'Unione europea, e a controllarle al fine di contribuire a scoraggiare e individuare i casi di compromissione o perdita intenzionale o accidentale di tali informazioni.</p></td></tr></tbody></table> II. REGISTRO DELLE INFORMAZIONI FIDUCIA <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.</p></td><td><p>Viene istituito un registro delle informazioni FIDUCIA. Tale registro &#232; tenuto dall'ufficio FIDUCIA in una postazione di lavoro situata nei locali dello stesso. Il sistema di informazione e di comunicazione utilizzato ai fini della tenuta di tale registro &#232; conforme ai requisiti di sicurezza stabiliti all'articolo 10 della decisione nonch&#233; all'allegato IV.</p></td></tr></tbody></table> III. REGISTRAZIONE DELLE INFORMAZIONI FIDUCIA <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.</p></td><td><p>Nell'ambito della presente decisione, per registrazione a fini di sicurezza (in prosieguo: la &#171;registrazione&#187;) si intende l'applicazione di procedure che consentono la tracciabilit&#224; del ciclo di vita di un'informazione FIDUCIA, compresa la sua distruzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.</p></td><td><p>La registrazione delle informazioni FIDUCIA &#232; effettuata dall'ufficio FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.</p></td><td><p>L'ufficio FIDUCIA attribuisce automaticamente il contrassegno FIDUCIA alle informazioni o agli atti prodotti ai sensi dell'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura. L'ufficio FIDUCIA registra l'informazione FIDUCIA nel registro delle informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>6.</p></td><td><p>L'ufficio FIDUCIA predispone un rapporto allegato al registro delle informazioni FIDUCIA precisando le condizioni di ricevimento dell'informazione. Quest'ultima &#232; successivamente trattata secondo le modalit&#224; stabilite al paragrafo precedente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>7.</p></td><td><p>La registrazione, conformemente ai paragrafi 5 e 6, delle informazioni FIDUCIA nel registro delle informazioni FIDUCIA viene effettuata indipendentemente dalla registrazione a fini processuali realizzata dalle persone autorizzate all'accesso a informazioni FIDUCIA presso la cancelleria.</p></td></tr></tbody></table> IV. GESTIONE DELLE INFORMAZIONI FIDUCIA Contrassegno <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>8.</p></td><td><p>Qualora una ICUE o qualsiasi altra informazione, relativamente alla quale sia segnalato che una sua eventuale comunicazione potrebbe ledere la sicurezza dell'Unione o quella di uno o pi&#249; dei suoi Stati membri o le loro relazioni internazionali, sia prodotta nel contesto dell'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura, l'ufficio FIDUCIA le attribuisce il contrassegno FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>9.</p></td><td><p>Il contrassegno FIDUCIA &#232; chiaramente e correttamente indicato su ciascuna parte del documento, indipendentemente dalla forma in cui si presenta l'informazione: formato cartaceo, formato audio, elettronico o altro.</p></td></tr></tbody></table> Creazione di un'informazione FIDUCIA <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>10.</p></td><td><p>Soltanto chi sia stato autorizzato ad accedere a informazioni FIDUCIA o chi sia considerato tale pu&#242; creare un'informazione FIDUCIA come precisata all'articolo 4, paragrafi 2 e 3, della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>11.</p></td><td><p>Le informazioni FIDUCIA cos&#236; create sono registrate dall'ufficio FIDUCIA nel registro delle informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>12.</p></td><td><p>Le informazioni FIDUCIA cos&#236; create sono soggette all'insieme delle regole relative al trattamento delle informazioni FIDUCIA, come stabilite nella presente decisione e nei suoi allegati.</p></td></tr></tbody></table> Soppressione del contrassegno FIDUCIA <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>13.</p></td><td><p>Le informazioni FIDUCIA perdono il loro contrassegno in due ipotesi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>qualora la parte principale che ha prodotto l'informazione FIDUCIA ne autorizzi la trasmissione all'altra parte principale, l'informazione inizialmente trasmessa nonch&#233; tutte le informazioni create sulla base di tale informazione perdono il loro contrassegno FIDUCIA;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>qualora l'informazione FIDUCIA sia restituita alla parte principale che l'ha prodotta.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>14.</p></td><td><p>La soppressione del contrassegno FIDUCIA &#232; realizzata dall'ufficio FIDUCIA, che registra detta soppressione nel registro delle informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>15.</p></td><td><p>La soppressione del contrassegno FIDUCIA non implica la declassificazione delle ICUE.</p></td></tr></tbody></table> V. COPIE DELLE INFORMAZIONI FIDUCIA <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>16.</p></td><td><p>Non &#232; possibile effettuare copie delle informazioni FIDUCIA, a meno che non siano indispensabili. In quest'ultimo caso le copie sono realizzate dall'ufficio FIDUCIA, che attribuisce alle stesse un numero e le registra.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>17.</p></td><td><p>Le copie sono soggette al complesso delle norme di sicurezza stabilite nella presente decisione e nei suoi allegati.</p></td></tr></tbody></table> VI. DISTRUZIONE DELLE INFORMAZIONI FIDUCIA <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>18.</p></td><td><p>Qualora informazioni o atti prodotti conformemente all'articolo 105, paragrafo 1 o 2, del regolamento di procedura siano restituiti alla parte principale che li ha prodotti, tutte le informazioni che riportano, interamente o parzialmente, il contenuto di tali informazioni o atti nonch&#233; le eventuali copie realizzate sono distrutte.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>19.</p></td><td><p>La distruzione delle informazioni FIDUCIA prevista al paragrafo 18 &#232; effettuata dall'ufficio FIDUCIA utilizzando metodi che soddisfino le norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE al fine di impedirne la totale o parziale ricostruzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>20.</p></td><td><p>La distruzione delle informazioni FIDUCIA prevista al paragrafo 18 &#232; effettuata in presenza di un testimone autorizzato all'accesso a informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>21.</p></td><td><p>L'ufficio FIDUCIA redige un verbale di distruzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>22.</p></td><td><p>Il verbale di distruzione &#232; allegato al registro delle informazioni FIDUCIA. Ne &#232; trasmessa una copia alla parte principale che ha prodotto il documento di cui trattasi.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO IV PROTEZIONE DELLE INFORMAZIONI FIDUCIA TRATTATE PER VIA ELETTRONICA <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><p>Il presente allegato prevede le disposizioni di attuazione dell'articolo 10.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.</p></td><td><p>Le informazioni FIDUCIA possono essere trattate solo su apparecchi elettronici (postazioni di lavoro, stampanti, fotocopiatrici) che non siano collegati alla rete informatica e che siano collocati nei locali dell'ufficio FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.</p></td><td><p>L'insieme degli apparecchi elettronici utilizzati per il trattamento delle informazioni FIDUCIA &#232; conforme alle norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE. La sicurezza di tali apparecchi &#232; garantita nel corso di tutto il loro ciclo di vita.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.</p></td><td><p>Tutti i possibili collegamenti a internet e agli altri sistemi (LAN, WLAN, Bluetooth, ecc.) sono disattivati in modo permanente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.</p></td><td><p>Le postazioni di lavoro sono dotate di una protezione anti-virus adatta. Gli aggiornamenti anti-virus sono realizzati mediante CD-ROM o chiave USB utilizzati esclusivamente a tale scopo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>6.</p></td><td><p>Le memorie delle stampanti e delle fotocopiatrici sono cancellate prima di ogni operazione di manutenzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>7.</p></td><td><p>Solo i prodotti crittografici approvati conformemente alle norme applicabili nelle istituzioni dell'Unione in materia di protezione delle ICUE sono utilizzati per il trattamento delle domande di indagine di cui all'allegato I.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO V SICUREZZA IN CASO DI INTERVENTO ESTERNO <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><p>Il presente allegato prevede le disposizioni di attuazione dell'articolo 11.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.</p></td><td><p>L'accesso alle informazioni FIDUCIA da parte di contraenti esterni pu&#242; essere effettuato solo nell'ambito della manutenzione dei sistemi di informazione e di comunicazione isolati dalla rete informatica o in occasione di un intervento che richieda il trasferimento urgente delle informazioni FIDUCIA al fine di collocarle in un luogo sicuro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.</p></td><td><p>L'autorit&#224; di sicurezza elabora orientamenti sull'intervento esterno che riguardino, in particolare, il nulla osta di sicurezza per il personale dei contraenti esterni e il contenuto dei contratti previsti nel presente allegato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.</p></td><td><p>Ai documenti relativi ai procedimenti di gara d'appalto e al contratto di manutenzione dei sistemi di informazione e di comunicazione isolati dalla rete informatica &#232; apposto il contrassegno FIDUCIA qualora contengano informazioni la cui divulgazione non autorizzata potrebbe ledere la sicurezza dell'Unione o quella di uno o pi&#249; dei suoi Stati membri o le loro relazioni internazionali. L'allegato di sicurezza di tale contratto contiene le disposizioni che impongono al contraente esterno di osservare le norme minime stabilite dalla presente decisione. L'inosservanza di tali norme minime pu&#242; essere motivo sufficiente di risoluzione del contratto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.</p></td><td><p>Il contratto che comporta interventi che presuppongono il trasferimento urgente delle informazioni FIDUCIA al fine di collocarle in un luogo sicuro include il numero di agenti di sicurezza che devono disporre di un nulla osta di sicurezza per il personale. Esso non precisa in alcun modo le procedure da attuare. A tale contratto non viene apposto il contrassegno FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>6.</p></td><td><p>Il contraente esterno non pu&#242; subappaltare attivit&#224; definite nella gara d'appalto e nel contratto che implica o presuppone un accesso a informazioni FIDUCIA.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32016D2387
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.9.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 246/387</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2016/1581 DEL PARLAMENTO EUROPEO del 28 aprile 2016 sulla chiusura dei conti dell’Agenzia del GNSS europeo per l’esercizio 2014 IL PARLAMENTO EUROPEO, <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti i conti annuali definitivi dell&#8217;Agenzia del GNSS europeo relativi all&#8217;esercizio 2014,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione della Corte dei conti sui conti annuali dell&#8217;Agenzia del GNSS europeo relativi all&#8217;esercizio finanziario 2014 corredata della risposta dell&#8217;Agenzia<a>&#160;(<span>1</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la dichiarazione attestante l&#8217;affidabilit&#224; dei conti nonch&#233; la legittimit&#224; e la regolarit&#224; delle relative operazioni<a>&#160;(<span>2</span>)</a> presentata dalla Corte dei conti per l&#8217;esercizio 2014, a norma dell&#8217;articolo 287 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la raccomandazione del Consiglio del 12 febbraio 2016 sullo scarico da dare all&#8217;Agenzia sull&#8217;esecuzione del bilancio per l&#8217;esercizio 2014 (05584/2016 &#8211; C8-0080/2016),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto l&#8217;articolo 319 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell&#8217;Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio<a>&#160;(<span>3</span>)</a>, in particolare l&#8217;articolo 208,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (UE) n. 912/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2010, che istituisce l&#8217;Agenzia del GNSS europeo, abroga il regolamento (CE) n. 1321/2004 del Consiglio sulle strutture di gestione dei programmi europei di radionavigazione via satellite e modifica il regolamento (CE) n. 683/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>4</span>)</a>, in particolare l&#8217;articolo 14,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all&#8217;articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunit&#224; europee<a>&#160;(<span>5</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visto il regolamento delegato (UE) n. 1271/2013 della Commissione, del 30 settembre 2013, che stabilisce il regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all&#8217;articolo 208 del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>6</span>)</a>, in particolare l&#8217;articolo 108,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>visti l&#8217;articolo 94 e l&#8217;allegato V del suo regolamento,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A8-0112/2016),</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>constata che i conti annuali definitivi dell&#8217;Agenzia del GNSS europeo si presentano quali figuranti in allegato alla relazione della Corte dei conti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>approva la chiusura dei conti dell&#8217;Agenzia del GNSS europeo relativi all&#8217;esercizio 2014;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione al direttore esecutivo dell&#8217;Agenzia del GNSS europeo, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla sua pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span> (serie L).</p></td></tr></tbody></table> Il presidente Martin SCHULZ Il segretario generale Klaus WELLE <note> ( 1 ) GU C 409 del 9.12.2015, pag. 353 . ( 2 ) Cfr. nota a piè di pagina 1. ( 3 ) GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1 . ( 4 ) GU L 276 del 20.10.2010, pag. 11 . ( 5 ) GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72 . ( 6 ) GU L 328 del 7.12.2013, pag. 42 . </note>
ITA
32016B1581
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.4.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 105/9</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/835 DELLA COMMISSIONE del 19 aprile 2023 recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 per quanto riguarda le misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2016, relativo alle malattie animali trasmissibili e che modifica e abroga taluni atti in materia di sanità animale ("normativa in materia di sanità animale") ( 1 ) , in particolare l'articolo 71, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La peste suina africana &#232; una malattia virale infettiva che colpisce i suini detenuti e selvatici e pu&#242; avere conseguenze gravi sulla popolazione animale interessata e sulla redditivit&#224; dell'allevamento, perturbando i movimenti delle partite di tali animali e dei relativi prodotti all'interno dell'Unione e le esportazioni verso paesi&#160;terzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> stabilisce misure speciali di controllo delle malattie relative alla peste suina africana che devono essere applicate per un periodo di tempo limitato dagli Stati membri&#160;<a>(<span>3</span>)</a> figuranti negli elenchi degli allegati I e II o aventi aree elencate in detti allegati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'articolo&#160;14 del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 stabilisce le condizioni generali per le deroghe a divieti specifici in relazione ai movimenti di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni&#160;I,&#160;II e&#160;III all'interno e al di fuori di tali zone soggette a restrizioni. L'articolo&#160;14, paragrafo&#160;1, lettera a), di tale regolamento fa riferimento alle condizioni generali di cui all'articolo&#160;43, paragrafi da&#160;2 a&#160;7, del regolamento delegato (UE)&#160;2020/687 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, che prevedono, tra l'altro, che tutti i movimenti autorizzati nella zona di sorveglianza siano effettuati senza operazioni di scarico o soste, fino allo scarico nello stabilimento di destinazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'articolo&#160;5, paragrafo&#160;1, del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 stabilisce che la zona soggetta a restrizioni I &#232; un'area in cui non &#232; stato confermato alcun focolaio di peste suina africana, mentre l'articolo&#160;6, paragrafo&#160;1, prevede che la zona soggetta a restrizioni II &#232; un'area in cui tale malattia &#232; confermata solo nei suini selvatici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La peste suina africana non &#232; confermata nei suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I e II e sono gi&#224; in vigore altre misure di riduzione dei rischi per i movimenti di partite di suini secondo quanto prescritto nel regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594. Tenendo conto delle specifiche disposizioni logistiche relative ai movimenti di suini detenuti in vigore in alcuni Stati membri e al fine di evitare inutili restrizioni, la condizione generale che autorizza solo i movimenti di suini detenuti senza operazioni di scarico o soste fino allo scarico nello stabilimento di destinazione non dovrebbe essere prevista per i movimenti autorizzati all'interno dello stesso Stato membro interessato ai fini della macellazione immediata di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I e II. &#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza gli articoli&#160;14, 22 e&#160;24 del regolamento (UE)&#160;2023/594.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La situazione epidemiologica nell'Unione per quanto riguarda la peste suina africana &#232; inoltre dinamica e in costante evoluzione ed &#232; cambiata rispetto al periodo precedente l'adozione del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594. L'allegato I di detto regolamento di esecuzione dovrebbe pertanto essere modificato affinch&#233; le aree ivi elencate come zone soggette a restrizioni I, II e III riflettano l'attuale situazione epidemiologica di tale malattia nell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'attuale situazione epidemiologica della peste suina africana nell'Unione si riflette nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, modificato di recente dal regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/685 della Commissione&#160;<a>(<span>6</span>)</a> a seguito di recenti cambiamenti della situazione epidemiologica relativa a tale malattia in Bulgaria, Italia, Polonia e Slovacchia. Il regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605 si applica fino al 20&#160;aprile 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le zone soggette a restrizioni I, II e III elencate nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 dovrebbero pertanto essere aggiornate per tenere conto delle aree attualmente elencate nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605. Ci&#242; &#232; necessario anche per garantire continuit&#224; e coerenza a seguito dell'abrogazione del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Dalla data di adozione del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 si sono inoltre verificati diversi focolai di peste suina africana in suini selvatici in Polonia, Italia e Lituania nonch&#233; un focolaio in suini detenuti in Polonia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Nel marzo 2023 &#232; stato rilevato un focolaio di peste suina africana in un suino selvatico nella regione di Opole in Polonia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni&#160;I nell'allegato&#160;I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605. Questo nuovo focolaio di peste suina africana in un suino selvatico rappresenta un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594. Tale area della Polonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I, interessata da questo recente focolaio, dovrebbe pertanto essere elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questo focolaio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Nel marzo 2023 sono stati inoltre rilevati vari focolai di peste suina africana in suini selvatici nelle regioni della Grande Polonia e della Masovia in Polonia, in aree attualmente elencate come zone soggette a restrizioni&#160;II nell'allegato&#160;I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605, situate nelle immediate vicinanze di aree attualmente elencate come zone soggette a restrizioni&#160;I in detto allegato. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594. Tali aree della Polonia attualmente elencate come zone soggette a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605, situate nelle immediate vicinanze delle aree elencate come zone soggette a restrizioni II interessate da questi recenti focolai, dovrebbero pertanto essere elencate nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 come zone soggette a restrizioni II e le attuali delimitazioni delle zone soggette a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questi focolai.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Nell'aprile 2023 &#232; stato inoltre rilevato un focolaio di peste suina africana in un suino selvatico nella regione Liguria in Italia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni&#160;I nell'allegato&#160;I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605. Questo nuovo focolaio di peste suina africana in un suino selvatico rappresenta un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594. Tale area dell'Italia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605, interessata da questo recente focolaio, dovrebbe pertanto essere elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questo focolaio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Nel marzo e nell'aprile 2023 sono stati inoltre rilevati diversi focolai di peste suina africana in suini selvatici nella regione Piemonte in Italia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni&#160;II nell'allegato&#160;I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605, situata nelle immediate vicinanze di un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni&#160;I in detto allegato. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594. Tale area dell'Italia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605, situata nelle immediate vicinanze dell'area elencata come zona soggetta a restrizioni II interessata da questi recenti focolai, dovrebbe pertanto essere elencata nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 come zona soggetta a restrizioni II e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questi focolai.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Nel marzo e nell'aprile 2023 sono stati altres&#236; rilevati diversi focolai di peste suina africana in suini selvatici nella contea di Marijampol&#279; in Lituania, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni&#160;I nell'allegato&#160;I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605. Questi nuovi focolai di peste suina africana in suini selvatici rappresentano un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594. Tale area della Lituania attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni I nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605, interessata da questi recenti focolai, dovrebbe pertanto essere elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni I dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questi focolai.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Nell'aprile 2023 &#232; stato infine rilevato un focolaio di peste suina africana in suini detenuti nella regione della Bassa Slesia in Polonia, in un'area attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni&#160;II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605. Questo nuovo focolaio di peste suina africana in un suino detenuto rappresenta un aumento del livello di rischio che dovrebbe riflettersi nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594. Tale area della Polonia attualmente elencata come zona soggetta a restrizioni II nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605, interessata da questo recente focolaio, dovrebbe pertanto essere elencata come zona soggetta a restrizioni III nell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594 e le attuali delimitazioni della zona soggetta a restrizioni II dovrebbero essere ridefinite per tenere conto di questo focolaio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>A seguito di questi recenti focolai di peste suina africana in suini selvatici in Italia e Lituania nonch&#233; in suini selvatici e detenuti in Polonia, e tenuto conto dell'attuale situazione epidemiologica relativa alla peste suina africana nell'Unione, la definizione delle zone in tali Stati membri &#232; stata riesaminata e aggiornata conformemente agli articoli 5, 6 e&#160;7 del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2021/605. Sono state inoltre riesaminate e aggiornate anche le misure di gestione del rischio in vigore. Tali modifiche dovrebbero riflettersi nell'allegato&#160;I del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2023/594.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Il regolamento (UE)&#160;2023/594 dovrebbe pertanto essere modificato di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Data l'urgenza della situazione epidemiologica nell'Unione per quanto riguarda la diffusione della peste suina africana, &#232; importante che gli effetti del presente regolamento di esecuzione decorrano quanto prima.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>all'articolo&#160;14 &#232; aggiunto il paragrafo seguente:</p><div><p>"4.&#160;&#160;&#160;L'autorit&#224; competente dello Stato membro interessato pu&#242; decidere che la condizione generale di cui all'articolo&#160;43, paragrafo&#160;2, lettera c), del regolamento delegato (UE)&#160;2020/687 non si applichi ai movimenti autorizzati di partite di suini detenuti nelle zone soggette a restrizioni I o II, purch&#233; i suini detenuti siano spostati all'interno dello stesso Stato membro conformemente agli articoli 22 e&#160;24 del presente regolamento (UE)&#160;2023/594 ai fini della macellazione immediata."</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>all'articolo&#160;22 &#232; aggiunto il paragrafo seguente:</p><div><p>"3.&#160;&#160;&#160;L'autorit&#224; competente dello Stato membro interessato pu&#242; decidere che la condizione generale di cui all'articolo&#160;43, paragrafo&#160;2, lettera c), del regolamento delegato (UE)&#160;2020/687 non si applichi ai movimenti autorizzati di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni I, purch&#233; i suini detenuti siano spostati all'interno dello stesso Stato membro ai fini della macellazione immediata."</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>all'articolo&#160;24 &#232; aggiunto il paragrafo seguente:</p><div><p>"4.&#160;&#160;&#160;L'autorit&#224; competente dello Stato membro interessato pu&#242; decidere che la condizione generale di cui all'articolo&#160;43, paragrafo&#160;2, lettera c), del regolamento delegato (UE)&#160;2020/687 non si applichi ai movimenti autorizzati di partite di suini detenuti in una zona soggetta a restrizioni II, purch&#233; i suini detenuti siano spostati all'interno dello stesso Stato membro ai fini della macellazione immediata."</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>l'allegato I &#232; sostituito dal testo di cui all'allegato del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 19 aprile 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 84 del 31.3.2016, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2023/594 della Commissione, del 16 marzo 2023, che stabilisce misure speciali di controllo delle malattie per la peste suina africana e abroga il regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 ( GU L 79 del 17.3.2023, pag. 65 ). ( 3 ) Conformemente all'accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall'Unione europea e dalla Comunità europea dell'energia atomica, in particolare l'articolo 5, paragrafo 4, del protocollo su Irlanda/Irlanda del Nord, in combinato disposto con l'allegato 2 di tale protocollo, ai fini del presente regolamento i riferimenti all'"Unione" si intendono fatti anche al Regno Unito nei confronti dell'Irlanda del Nord. ( 4 ) Regolamento delegato (UE) 2020/687 della Commissione, del 17 dicembre 2019, che integra il regolamento (UE) 2016/429 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme relative alla prevenzione e al controllo di determinate malattie elencate ( GU L 174 del 3.6.2020, pag. 64 ). ( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 della Commissione, del 7 aprile 2021, che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana ( GU L 131 del 16.4.2021, pag. 137 ). ( 6 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2023/685 della Commissione, del 27 marzo 2023, recante modifica dell'allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana ( GU L 90 del 28.3.2023, pag. 1 ). ALLEGATO "ALLEGATO I ZONE SOGGETTE A RESTRIZIONI PARTE I 1. Germania Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Germania: <table><col/><tbody><tr><td><p>Bundesland Brandenburg:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Dahme-Spreewald:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Alt Zauche-Wu&#223;werk,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Byhleguhre-Byhlen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde M&#228;rkische Heide, mit den Gemarkungen Alt Schadow, Neu Schadow, Pretschen, Plattkow, Wittmannsdorf, Schuhlen-Wiese, B&#252;ckchen, Kuschkow, Gr&#246;ditsch, Gro&#223; Leuthen, Leibchel, Glietz, Gro&#223; Leine, Dollgen, Krugau, D&#252;rrenhofe, Biebersdorf und Klein Leine,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Neu Zauche,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schwielochsee mit den Gemarkungen Gro&#223; Liebitz, Guhlen, Mochow und Siegadel,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Spreewaldheide,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Straupitz,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis M&#228;rkisch-Oderland:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde M&#252;ncheberg mit den Gemarkungen M&#252;ncheberg, Eggersdorf bei M&#252;ncheberg und Hoppegarten bei M&#252;ncheberg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Bliesdorf mit den Gemarkungen Kunersdorf - westlich der B167 und Bliesdorf - westlich der B167</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde M&#228;rkische H&#246;he mit den Gemarkungen Reichenberg und Batzlow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Wriezen mit den Gemarkungen Haselberg, Frankenfelde, Schulzendorf, L&#252;dersdorf Biesdorf, Rathsdorf - westlich der B 167 und Wriezen - westlich der B167</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Buckow (M&#228;rkische Schweiz),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Strausberg mit den Gemarkungen Hohenstein und Ruhlsdorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeine Garzau-Garzin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Waldsieversdorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Rehfelde mit der Gemarkung Werder,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Reichenow-M&#246;gelin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Pr&#246;tzel mit den Gemarkungen Harnekop, Sternebeck und Pr&#246;tzel &#246;stlich der B 168 und der L35,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Oberbarnim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Bad Freienwalde mit der Gemarkung Sonnenburg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Falkenberg mit den Gemarkungen Dannenberg, Falkenberg westlich der L 35, Gersdorf und Kruge,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde H&#246;henland mit den Gemarkungen Steinbeck, Wollenberg und W&#246;lsickendorf,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Barnim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Joachimsthal &#246;stlich der L220 (Eberswalder Stra&#223;e), &#246;stlich der L23 (T&#246;pferstra&#223;e und Templiner Stra&#223;e), &#246;stlich der L239 (Glambecker Stra&#223;e) und Schorfheide (JO) &#246;stlich der L238,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Friedrichswalde mit der Gemarkung Glambeck &#246;stlich der L 239,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Alth&#252;ttendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ziethen mit den Gemarkungen Gro&#223; Ziethen und Klein Ziethen westlich der B198,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Chorin mit den Gemarkungen Golzow, Senftenh&#252;tte, Buchholz, Schorfheide (Ch), Chorin westlich der L200 und Sandkrug n&#246;rdlich der L200,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Britz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schorfheide mit den Gemarkungen Altenhof, Werbellin, Lichterfelde und Finowfurt,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde (Stadt) Eberswalde mit der Gemarkungen Finow und Spechthausen und der Gemarkung Eberswalde s&#252;dlich der B167 und westlich der L200,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Breydin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Melchow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Sydower Flie&#223; mit der Gemarkung Gr&#252;ntal n&#246;rdlich der K6006 (Landstra&#223;e nach Tuchen), &#246;stlich der Sch&#246;nholzer Stra&#223;e und &#246;stlich Am Postweg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Hohenfinow s&#252;dlich der B167,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Uckermark:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Passow mit den Gemarkungen Briest, Passow und Sch&#246;now,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Mark Landin mit den Gemarkungen Landin n&#246;rdlich der B2, Gr&#252;now und Sch&#246;nermark,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Angerm&#252;nde mit den Gemarkungen Frauenhagen, M&#252;row, Angerm&#252;nde n&#246;rdlich und nordwestlich der B2, Dobberzin n&#246;rdlich der B2, Kerkow, Welsow, Bruchhagen, Greiffenberg, G&#252;nterberg, Biesenbrow, G&#246;rlsdorf, Wolletz und Altk&#252;nkendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Zichow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Casekow mit den Gemarkungen Blumberg, Wartin, Luckow-Petershagen und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow westlich der L272 und n&#246;rdlich der L27,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Hohenselchow-Gro&#223; Pinnow mit der Gemarkung Hohenselchow n&#246;rdlich der L27,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Tantow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Mescherin mit der Gemarkung Radekow, der Gemarkung Rosow s&#252;dlich der K 7311 und der Gemarkung Neurochlitz westlich der B2,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Geesow westlich der B2 sowie den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf n&#246;rdlich der L27 und der B2 bis zur Kastanienallee, dort links abbiegend dem Sch&#252;lerweg folgend bis H&#246;he Bahnhof, von hier in &#246;stlicher Richtung den Salveybach kreuzend bis zum Tantower Weg, diesen in n&#246;rdlicher Richtung bis zu Stettiner Stra&#223;e, diese weiter folgend bis zur B2, dieser in n&#246;rdlicher Richtung folgend,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Pinnow n&#246;rdlich und westlich der B2,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Oder-Spree:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Storkow (Mark),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Spreenhagen mit den Gemarkungen Braunsdorf, Markgrafpieske, Lebbin und Spreenhagen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gr&#252;nheide (Mark) mit den Gemarkungen Kagel, Kienbaum und Hangelsberg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde F&#252;rstenwalde westlich der B 168 und n&#246;rdlich der L 36,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Rauen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Wendisch Rietz bis zur &#246;stlichen Uferzone des Scharm&#252;tzelsees und von der s&#252;dlichen Spitze des Scharm&#252;tzelsees s&#252;dlich der B246,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Reichenwalde,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Bad Saarow mit der Gemarkung Petersdorf und der Gemarkung Bad Saarow-Pieskow westlich der &#246;stlichen Uferzone des Scharm&#252;tzelsees und ab n&#246;rdlicher Spitze westlich der L35,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Tauche mit der Gemarkung Werder,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Steinh&#246;fel mit den Gemarkungen J&#228;nickendorf, Sch&#246;nfelde, Beerfelde, G&#246;lsdorf, Buchholz, Tempelberg und den Gemarkungen Steinh&#246;fel, Hasenfelde und Heinersdorf westlich der L36 und der Gemarkung Neuendorf im Sande n&#246;rdlich der L36,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Spree-Nei&#223;e:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Turnow-Preilack mit der Gemarkung Turnow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Drachhausen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schmogrow-Fehrow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Drehnow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Guhrow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Werben,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Dissen-Striesow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Briesen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Kolkwitz mit den Gemarkungen Babow, Eichow und Milkersdorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Burg (Spreewald),</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Oberspreewald-Lausitz:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lauchhammer,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schwarzheide,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schipkau,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Senftenberg mit den Gemarkungen Brieske, Niemtsch, Senftenberg und Reppist,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>die Gemeinde Schwarzbach mit der Gemarkung Biehlen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223;r&#228;schen mit den Gemarkungen Wormlage, Saalhausen, Barzig, Freienhufen, Gro&#223;r&#228;schen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde&#160;Vetschau/Spreewald mit den Gemarkungen: Naundorf, Flei&#223;dorf, Suschow, Stradow, G&#246;ritz, Ko&#223;wig, Vetschau, Repten, Tornitz, Missen und Orgosen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Calau mit den Gemarkungen: Kalkwitz, Mlode, Sa&#223;leben, Reuden, Bolschwitz, S&#228;ritz, Calau, Kemmen, Werchow und Gollmitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Luckaitztal,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Bronkow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Altd&#246;bern mit der Gemarkung Altd&#246;bern westlich der Bahnlinie,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Tettau,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Elbe-Elster:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223;thiemig,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Hirschfeld,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gr&#246;den,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schraden,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Merzdorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde R&#246;derland mit der Gemarkung Wainsdorf, Pr&#246;sen, Stolzenhain a.d. R&#246;der,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Plessa mit der Gemarkung Plessa,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Prignitz:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223; Pankow mit den Gemarkungen Baek, Tangendorf, Tacken, Hohenvier, Strigleben, Steinberg und Gulow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Perleberg mit der Gemarkung Sch&#246;nfeld,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Karst&#228;dt mit den Gemarkungen Postlin, Strehlen, Bl&#252;then, Klockow, Premslin, Gl&#246;vzin, Waterloo, Karst&#228;dt, Dargardt, Garlin und die Gemarkungen Gro&#223; Warnow, Klein Warnow, Reckenzin, Streesow und Dallmin westlich der Bahnstrecke Berlin/Spandau-Hamburg/Altona,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde G&#252;litz-Reetz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Putlitz mit den Gemarkungen Lockst&#228;dt, Mansfeld und Laaske,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Triglitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Marienflie&#223; mit der Gemarkung Frehne,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde K&#252;mmernitztal mit der Gemarkungen Buckow, Predd&#246;hl und Grabow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gerdshagen mit der Gemarkung Gerdshagen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Meyenburg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Pritzwalk mit der Gemarkung Steffenshagen,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>Bundesland Sachsen:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Stadt Dresden:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Stadtgebiet, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Mei&#223;en:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Diera-Zehren, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Glaubitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Hirschstein,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde K&#228;bsch&#252;tztal,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Klipphausen, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Niederau, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde N&#252;nchritz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde R&#246;deraue, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Gr&#246;ditz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Lommatzsch,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Mei&#223;en, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Nossen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Riesa,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Strehla,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stauchitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde W&#252;lknitz, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Zeithain,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Mittelsachsen:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223;weitzschen mit den Ortsteilen D&#246;sch&#252;tz, Gadewitz, Niederransch&#252;tz, Redemitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ostrau mit den Ortsteilen Auersch&#252;tz, Beutig, Binnewitz, Clanzschwitz, Delmsch&#252;tz, D&#246;hlen, Jahna, Kattnitz, Kiebitz, Mersch&#252;tz, M&#252;nchhof, Niederl&#252;tzschera, Noschkowitz, Oberl&#252;tzschera, Obersteina, Ostrau, Pulsitz, Rittmitz, Schlagwitz, Schmorren, Schrebitz, S&#246;mnitz, Trebanitz, Zschochau,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Reinsberg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt D&#246;beln mit den Ortsteilen Beicha, Bormitz, Choren, D&#246;beln, Drei&#223;ig, Geleitsh&#228;user, Gertitzsch, G&#246;delitz, Gro&#223;steinbach, Juchh&#246;h, Kleinmockritz, Leschen, L&#252;ttewitz, Maltitz, Markritz, Meila, Mochau, Nelkanitz, Oberransch&#252;tz, Petersberg, Pr&#228;bsch&#252;tz, Pr&#252;fern, Schallhausen, Schweimnitz, Simselwitz, Theesch&#252;tz, Zschackwitz, Zsch&#228;sch&#252;tz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Gro&#223;schirma mit den Ortsteilen Obergruna, Siebenlehn,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Ro&#223;wein mit den Ortsteilen Gleisberg, Ha&#223;lau, Klinge, Nau&#223;litz, Neuseifersdorf, Niederforst, Ossig, Ro&#223;wein, Seifersdorf, Wettersdorf, Wetterwitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Striegistal mit den Ortsteilen Gersdorf, Kummersheim, Marbach,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Zschaitz-Ottewig,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Nordsachsen:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Arzberg mit den Ortsteilen Stehla, Tauschwitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Cavertitz mit den Ortsteilen Au&#223;ig, Cavertitz, Klingenhain, Schirmenitz, Treptitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Liebsch&#252;tzberg mit den Ortsteilen Borna, Bornitz, Clanzschwitz, Ganzig, Kleinragewitz, Laas, Leckwitz, Liebsch&#252;tz, Sahlassan, Sch&#246;nnewitz, Terpitz &#246;stlich der Querung am K&#228;ferberg, Wadewitz, Zau&#223;witz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Naundorf mit den Ortsteilen Casabra, Gastewitz, Haage, Hof, Hohenwussen, Kreina, Nasenberg, Raitzen, Reppen, Salbitz, Stennsch&#252;tz, Zeicha,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Belgern-Schildau mit den Ortsteilen Ammelgo&#223;witz, Dr&#246;schkau, Liebersee &#246;stlich der B182, Oelzschau, Seydewitz, Staritz, Wohlau,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt M&#252;geln mit den Ortsteilen Mahris, Schweta s&#252;dlich der K8908, Zschannewitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Oschatz mit den Ortsteilen Lonnewitz &#246;stlich des Sandbaches und n&#246;rdlich der B6, Oschatz &#246;stlich des Schmorkauer Wegs und n&#246;rdlich der S28, Rechau, Schmorkau, Z&#246;schau,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis S&#228;chsische Schweiz-Osterzgebirge:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Bannewitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde D&#252;rrr&#246;hrsdorf-Dittersbach,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Kreischa,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lohmen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde M&#252;glitztal,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Dohna,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Freital,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Heidenau,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Hohnstein,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Neustadt i. Sa.,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Pirna,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Rabenau mit den Ortsteilen L&#252;bau, Obernaundorf, Oelsa, Rabenau und Spechtritz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Stolpen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Tharandt mit den Ortsteilen F&#246;rdergersdorf, Gro&#223;opitz, Kurort Hartha, Pohrsdorf und Spechtshausen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Wilsdruff, sofern nicht bereits Teil der Sperrzone II,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Vorpommern Greifswald</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Penkun,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Nadrensee,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Krackow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Glasow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Grambow,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Ludwigslust-Parchim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Barkhagen mit den Ortsteilen und Ortslagen: Altenlinden, Kolonie Lalchow, Plauerhagen, Zarchlin, Barkow-Ausbau, Barkow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Blievenstorf mit dem Ortsteil: Blievenstorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Brenz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Neu Brenz, Alt Brenz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Doms&#252;hl mit den Ortsteilen und Ortslagen: Severin, Bergrade Hof, Bergrade Dorf, Ziesl&#252;bbe, Alt Dammerow, Schlieven, Doms&#252;hl, Doms&#252;hl-Ausbau, Neu Schlieven,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gallin-Kuppentin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Kuppentin, Kuppentin-Ausbau, Daschow, Zahren, Gallin, Penzlin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ganzlin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dresenow, Dresenower M&#252;hle, Twietfort, Ganzlin, T&#246;nchow, Wendisch Priborn, Liebhof, Gnevsdorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Granzin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Lindenbeck, Greven, Beckendorf, Bahlenrade, Granzin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Grabow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Fresenbr&#252;gge, Grabow, Griemoor, Heidehof, Kaltehof, Winkelmoor,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223; Laasch mit den Ortsteilen und Ortslagen: Gro&#223; Laasch,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Kremmin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Beckentin, Kremmin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Kritzow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Schlemmin, Kritzow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lewitzrand mit dem Ortsteil und Ortslage: Matzlow-Garwitz (teilweise),</p><p>Gemeinde L&#252;bz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Bobzin, Broock, Broock Ausbau, Hof Gischow, L&#252;bz, Lutheran, Lutheran Ausbau, Riederfelde, Ruthen, Wessentin, Wessentin Ausbau,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Neustadt-Glewe mit den Ortsteilen und Ortslagen: Hohes Feld, Kiez, Klein Laasch, Liebs Siedlung, Neustadt-Glewe, Tuckhude, Wabel,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Obere Warnow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Grebbin und Wozinkel, Gemarkung Kossebade teilweise, Gemarkung Herzberg mit dem Waldgebiet Bahlenholz bis an die &#246;stliche Gemeindegrenze, Gemarkung Woeten unmittelbar &#246;stlich und westlich der L16,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Parchim mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dargel&#252;tz, Neuhof, Kiekindemark, Neu Klockow, M&#246;deritz, Malchow, Damm, Parchim, Voigtsdorf, Neu Matzlow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Passow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Unterbr&#252;z, Br&#252;z, Welzin, Neu Br&#252;z, Weisin, Charlottenhof, Passow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Plau am See mit den Ortsteilen und Ortslagen: Reppentin, Gaarz, Silberm&#252;hle, Appelburg, Seelust, Plau-Am See, Pl&#246;tzenh&#246;he, Klebe, Lalchow, Quetzin, Heidekrug,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Rom mit den Ortsteilen und Ortslagen: Lancken, Stralendorf, Rom, Darze, Paarsch,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Spornitz mit den Ortsteilen und Ortslagen: D&#252;tschow, Primark, Steinbeck, Spornitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Werder mit den Ortsteilen und Ortslagen: Neu Benthen, Benthen, Tannenhof, Werder.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 2. Estonia Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Estonia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Hiiu maakond.</p></td></tr></tbody></table> 3. Lettonia Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lettonia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dienvidkurzemes novada, Grobi&#326;as pagasts, N&#299;cas pagasta da&#316;a uz zieme&#316;iem no apdz&#299;votas vietas Bern&#257;ti, autoce&#316;a V1232, A11, V1222, B&#257;rtas upes, Ota&#326;&#311;u pagasts, Grobi&#326;as pils&#275;ta,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ropa&#382;u novada Stopi&#326;u pagasta da&#316;a, kas atrodas uz rietumiem no autoce&#316;a V36, P4 un P5, Acones ielas, Daugu&#316;upes ielas un Daugu&#316;up&#299;tes.</p></td></tr></tbody></table> 4. Lituania Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Lituania: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Klaip&#279;dos rajono savivaldyb&#279;: Agluon&#279;n&#371;, Dovil&#371;, Garg&#382;d&#371;, Priekul&#279;s, V&#279;&#382;ai&#269;i&#371;, Kretingal&#279;s ir Daupar&#371;-Kvietini&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Palangos miesto savivaldyb&#279;.</p></td></tr></tbody></table> 5. Ungheria Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Ungheria: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>B&#233;k&#233;s megye 950950, 950960, 950970, 951950, 952050, 952750, 952850, 952950, 953050, 953150, 953650, 953660, 953750, 953850, 953960, 954250, 954260, 954350, 954450, 954550, 954650, 954750, 954850, 954860, 954950, 955050, 955150, 955250, 955260, 955270, 955350, 955450, 955510, 955650, 955750, 955760, 955850, 955950, 956050, 956060, 956150 &#233;s&#160;956160 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>B&#225;cs-Kiskun megye 600150, 600850, 601550, 601650, 601660, 601750, 601850, 601950, 602050, 603250, 603750 &#233;s&#160;603850 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Budapest 1 k&#243;dsz&#225;m&#250;, vadgazd&#225;lkod&#225;si tev&#233;kenys&#233;gre nem alkalmas ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Csongr&#225;d-Csan&#225;d megye 800150, 800160, 800250, 802220, 802260, 802310 &#233;s&#160;802450 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Fej&#233;r megye 400150, 400250, 400351, 400352, 400450, 400550, 401150, 401250, 401350, 402050, 402350, 402360, 402850, 402950, 403050, 403450, 403550, 403650, 403750, 403950, 403960, 403970, 404650, 404750, 404850, 404950, 404960, 405050, 405750, 405850, 405950,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>406050, 406150, 406550, 406650 &#233;s&#160;406750 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Gy&#337;r-Moson-Sopron megye 100550, 100650, 100950, 101050, 101350, 101450, 101550, 101560 &#233;s&#160;102150 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>J&#225;sz-Nagykun-Szolnok megye 750150, 750160, 750260, 750350, 750450, 750460, 754450, 754550, 754560, 754570, 754650, 754750, 754950, 755050, 755150, 755250, 755350 &#233;s&#160;755450 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kom&#225;rom-Esztergom megye 250150, 250250, 250450, 250460, 250550, 250650, 250750, 251050, 251150, 251250, 251350, 251360, 251650, 251750, 251850, 252250, k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Pest megye 571550, 572150, 572250, 572350, 572550, 572650, 572750, 572850, 572950, 573150, 573250, 573260, 573350, 573360, 573450, 573850, 573950, 573960, 574050, 574150, 574350, 574360, 574550, 574650, 574750, 574850, 574860, 574950, 575050, 575150, 575250, 575350, 575550, 575650, 575750, 575850, 575950, 576050, 576150, 576250, 576350, 576450, 576650, 576750, 576850, 576950, 577050, 577150, 577350, 577450, 577650, 577850, 577950, 578050, 578150, 578250, 578350, 578360, 578450, 578550, 578560, 578650, 578850, 578950, 579050, 579150, 579250, 579350, 579450, 579460, 579550, 579650, 579750, 580250 &#233;s&#160;580450 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete.</p></td></tr></tbody></table> 6. Polonia Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Polonia: <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie kujawsko - pomorskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat rypi&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat brodnicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat grudzi&#261;dzki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Grudzi&#261;dz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat w&#261;brzeski,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie warmi&#324;sko-mazurskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Rozogi w powiecie szczycie&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie podlaskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Wysokie Mazowieckie z miastem Wysokie Mazowieckie, Czy&#380;ew i cz&#281;&#347;&#263; gminy Kulesze Ko&#347;cielne po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261; w powiecie wysokomazowieckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#322;om&#380;y&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Turo&#347;l, Ma&#322;y P&#322;ock w powiecie kolne&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat zambrowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski &#321;om&#380;a,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie mazowieckim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat ostro&#322;&#281;cki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Ostro&#322;&#281;ka,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bielsk, Brudze&#324; Du&#380;y, Bulkowo, Drobin, G&#261;bin, &#321;&#261;ck, Nowy Dunin&#243;w, Radzanowo, S&#322;upno, Staro&#378;reby i Stara Bia&#322;a w powiecie p&#322;ockim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski P&#322;ock,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat ciechanowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Baboszewo, Dzierz&#261;&#380;nia, Joniec, Nowe Miasto, P&#322;o&#324;sk i miasto P&#322;o&#324;sk, Raci&#261;&#380; i miasto Raci&#261;&#380;, Sochocin w powiecie p&#322;o&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat sierpecki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Bie&#380;u&#324;, Lutocin, Siemi&#261;tkowo i &#379;uromin w powiecie &#380;uromi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu ostrowskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Dzie&#380;gowo, Lipowiec Ko&#347;cielny, M&#322;awa, Radzan&#243;w, Strzegowo, Stupsk, Szre&#324;sk, Szyd&#322;owo, Wi&#347;niewo w powiecie m&#322;awskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat przasnyski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat makowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat pu&#322;tuski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu wyszkowskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu w&#281;growskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu wo&#322;omi&#324;skiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Mokobody i Sucho&#380;ebry w powiecie siedleckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ceg&#322;&#243;w, D&#281;be Wielkie, Dobre, Halin&#243;w, Jakub&#243;w, Mi&#324;sk Mazowiecki z miastem Mi&#324;&#347;k Mazowiecki, Ka&#322;uszyn, Mrozy, Stanis&#322;aw&#243;w w powiecie mi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bielany i gmina wiejska Soko&#322;&#243;w Podlaski w powiecie soko&#322;owskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat gostyni&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy G&#243;zd, I&#322;&#380;a, Skaryszew w powicie radomskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ciepiel&#243;w, Lipsko, Rzeczni&#243;w, Sienno w powiecie lipskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Kazan&#243;w, Policzna, Tcz&#243;w, Zwole&#324; w powiecie zwole&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie podkarpackim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy D&#281;bowiec po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;993, cz&#281;&#347;&#263; gminy Osiek Jasielski po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;993, cz&#281;&#347;&#263; gminy Nowy &#379;migr&#243;d po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;993 w powiecie jasielskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu ropczycko &#8211; s&#281;dziszowskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Pruchnik, Rokietnica, Ro&#378;wienica, w powiecie jaros&#322;awskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Fredropol, Krasiczyn, Krzywcza, Przemy&#347;l, cz&#281;&#347;&#263; gminy Or&#322;y po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;77, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#379;urawica na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;77 w powiecie przemyskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Przemy&#347;l,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ga&#263;, Jawornik Polski, Ka&#324;czuga, cz&#281;&#347;&#263; gminy Zarzecze po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez rzek&#281; Mleczka w powiecie przeworskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#322;a&#324;cucki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Trzebownisko, G&#322;og&#243;w Ma&#322;opolski, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#346;wilcza po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;94 i cz&#281;&#347;&#263; gminy Soko&#322;&#243;w Ma&#322;opolski po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;875 w powiecie rzeszowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Rani&#380;&#243;w w powiecie kolbuszowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu d&#281;bickiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Chork&#243;wka, Dukla, Ja&#347;liska w powiecie kro&#347;nie&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Koma&#324;cza w powiecie sanockim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Cisna w powiecie leskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Lutowiska, Czarna, Ustrzyki Dolne w powiecie bieszczadzkim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie &#347;wi&#281;tokrzyskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat buski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat skar&#380;yski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu opatowskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu sandomierskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat staszowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Mirzec, Brody, cz&#281;&#347;&#263; gminy W&#261;chock po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;42 w powiecie starachowckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat ostrowiecki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Gowarcz&#243;w, Ko&#324;skie, St&#261;pork&#243;w w powiecie koneckim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie &#322;&#243;dzkim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy &#321;yszkowice, Kocierzew Po&#322;udniowy, Kiernozia, Ch&#261;&#347;no, Niebor&#243;w, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej &#321;owicz po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;92 biegn&#261;cej od granicy miasta &#321;owicz do zachodniej granicy gminy oraz cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej &#321;owicz po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od granicy miasta &#321;owicz i na p&#243;&#322;noc od granicy gminy Niebor&#243;w w powiecie &#322;owickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ciel&#261;dz, Rawa Mazowiecka z miastem Rawa Mazowiecka w powiecie rawskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bolim&#243;w, G&#322;uch&#243;w, Godzian&#243;w, Lipce Reymontowskie, Mak&#243;w, Nowy Kaw&#281;czyn, Skierniewice, S&#322;upia w powiecie skierniewickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Skierniewice,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Mniszk&#243;w, Parady&#380;, S&#322;awno i &#379;arn&#243;w w powiecie opoczy&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Czerniewice, Inow&#322;&#243;dz, Lubochnia, Rzeczyca, Tomasz&#243;w Mazowiecki z miastem Tomasz&#243;w Mazowiecki, &#379;elechlinek w powiecie tomaszowskim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie pomorskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ostaszewo, miasto Krynica Morska oraz cz&#281;&#347;&#263; gminy Nowy Dw&#243;r Gda&#324;ski po&#322;o&#380;ona na po&#322;udniowy - zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;55 biegn&#261;c&#261; od po&#322;udniowej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;7, nast&#281;pnie przez drog&#281; nr&#160;7 i S7 biegn&#261;c&#261; do zachodniej granicy gminy w powiecie nowodworskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Lichnowy, Mi&#322;oradz, Malbork z miastem Malbork, cz&#281;&#347;&#263; gminy Nowy Staw po&#322;o&#380;na na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;55 w powiecie malborskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Stary Targ i Sztum w powiecie sztumskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Cedry Wielkie, Suchy D&#261;b, Pszcz&#243;&#322;ki, miasto Pruszcz Gda&#324;ski, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Pruszcz Gda&#324;ski po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od lini wyznaczonej przez drog&#281; A1 w powieciegda&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Miasto Gda&#324;sk,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat tczewski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu kwidzy&#324;skiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie lubuskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Lubiszyn w powiecie gorzowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat strzelecko &#8211; drezdenecki,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie dolno&#347;l&#261;skim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Mi&#281;dzyb&#243;rz, Syc&#243;w, Twardog&#243;ra, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Ole&#347;nica po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr S8, cz&#281;&#347;&#263; gminy Dobroszyce po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261; biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie ole&#347;nickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Jordan&#243;w &#346;l&#261;ski, Kobierzyce, Mietk&#243;w, Sob&#243;tka, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#379;&#243;rawina po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez autostrad&#281; A4, cz&#281;&#347;&#263; gminy K&#261;ty Wroc&#322;awskie po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez autostrad&#281; A4 w powiecie wroc&#322;awskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Domani&#243;w po&#322;o&#380;ona na po&#322;udniowy zach&#243;d od linii wyznaczonej przez autostrad&#281; A4 w powiecie o&#322;awskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Wi&#261;z&#243;w w powiecie strzeli&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu &#347;redzkiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Pielgrzymka, miasto Z&#322;otoryja, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Z&#322;otoryja po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej granicy gminy w miejscowo&#347;ci Nowa Wie&#347; Z&#322;otoryjska do granicy miasta Z&#322;otoryja oraz na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;382 biegn&#261;c&#261; od granicy miasta Z&#322;otoryja do wschodniej granicy gminy w powiecie z&#322;otoryjskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Janowice Wielkie, Mys&#322;akowice, Stara Kamienica, Szklarska Por&#281;ba w powiecie karkonoskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu miejskiego Jelenia G&#243;ra po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;366,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bolk&#243;w, M&#347;ciwoj&#243;w, Paszowice, miasto Jawor, cz&#281;&#347;&#263; gminy M&#281;cinka po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od drogi nr&#160;363 w powiecie jaworskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Dobromierz, Jaworzyna &#346;l&#261;ska, Marcinowice, Strzegom, &#379;ar&#243;w w powiecie &#347;widnickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Dzier&#380;oni&#243;w, Pieszyce, miasto Bielawa, miasto Dzier&#380;oni&#243;w w powiecie dzier&#380;oniowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy G&#322;uszyca, Mierosz&#243;w w powiecie wa&#322;brzyskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Nowa Ruda i miasto Nowa Ruda w powiecie k&#322;odzkim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Kamienna G&#243;ra, Marcisz&#243;w i miasto Kamienna G&#243;ra w powiecie kamiennog&#243;rskim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie wielkopolskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ko&#378;min Wielkopolski, Rozdra&#380;ew w powiecie krotoszy&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Brodnica, cz&#281;&#347;&#263; gminy Dolsk po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;434 biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;437, a nast&#281;nie na wsch&#243;d od drogi nr&#160;437 biegn&#261;cej od skrzy&#380;owania z drog&#261;nr&#160;434 do po&#322;udniowej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#346;rem po&#322;o&#380;&#243;na na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;310 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do miejscowo&#347;ci &#346;rem, nast&#281;pnie na wsch&#243;d od drogi nr&#160;432 w miejscowo&#347;ci &#346;rem oraz na wsch&#243;d od drogi nr&#160;434 biegn&#261;cej od skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;432 do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie &#347;remskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Borek Wielkopolski, Piaski, Pogorzela, w powiecie gosty&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Grodzisk Wielkopolski i cz&#281;&#347;&#263; gminy Kamieniec po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;308 w powiecie grodziskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Czempi&#324; w powiecie ko&#347;cia&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Kleszczewo, Kostrzyn, K&#243;rnik, Pobiedziska, Mosina, miasto Puszczykowo w powiecie pozna&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Kiszkowo i cz&#281;&#347;&#263; gminy K&#322;ecko po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od rzeki Ma&#322;a We&#322;na w powiecie gnie&#378;nie&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat czarnkowsko-trzcianecki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Wronki po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez rzek&#281; Wart&#281; biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do przeci&#281;cia z droga nr&#160;182, a nast&#281;pnie na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drogi nr&#160;182 oraz 184 biegn&#261;c&#261; od skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;182 do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie szamotulskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Budzy&#324; w powiecie chodzieskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Mie&#347;cisko, Skoki i W&#261;growiec z miastem W&#261;growiec w powiecie w&#261;growieckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Dobrzyca w powiecie pleszewskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Odolan&#243;w, Przygodzice, Raszk&#243;w, So&#347;nie, miasto Ostr&#243;w Wielkopolski, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Ostr&#243;w Wielkopolski po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci Sulis&#322;aw &#8211; &#321;&#261;kociny &#8211; Wierzbno i na zach&#243;d od miasta Ostr&#243;w Wielkopolski oraz cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Ostr&#243;w Wielkopolski po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od miasta Ostr&#243;w Wielkopolski w powiecie ostrowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Kobyla G&#243;ra w powiecie ostrzeszowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Baran&#243;w, Bralin, Perz&#243;w, Rychtal, Trzcinica, &#321;&#281;ka Opatowska w powiecie k&#281;pi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie opolskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Byczyna, cz&#281;&#347;&#263; gminy Kluczbork po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;42 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do skrzy&#380;owana z drog&#261; nr&#160;45, a nast&#281;pnie od tego skrzy&#380;owania na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;45 do skrzy&#380;owania z ulic&#261; Fabryczn&#261; w miejscowo&#347;ci Kluczbork i dalej na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez ulice Fabryczna -Dzier&#380;onia &#8211; Strzelecka w miejscowo&#347;ci Kluczbork do wschodniej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy Wo&#322;czyn po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;42 w powiecie kluczborskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Praszka, Gorz&#243;w &#346;l&#261;ski, Rad&#322;&#243;w, Olesno, Z&#281;bowice, cz&#281;&#347;&#263; gminy Rudniki po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;42 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;43 i na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;43 biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;42 w powiecie oleskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Grodk&#243;w po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261; w powiecie brzeskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy &#321;ambinowice, Pakos&#322;awice, Skoroszyce, cz&#281;&#347;&#263; gminy Korfant&#243;w po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;407 w powiecie nyskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Bia&#322;a po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;407 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;414 i dalej na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;414 biegn&#261;cej od tego skrzy&#380;owania do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;409, a nast&#281;pnie na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;409 biegn&#261;c&#261; od tego skrzy&#380;owania do wschodniej granicy gminy w powiecie prudnickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Chrz&#261;stowice, Ozimek, Komprachcice, Pr&#243;szk&#243;w, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#321;ubniany po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci &#346;wierkle &#8211; Mas&#243;w, ulic&#281; Le&#347;n&#261; w miejscowo&#347;ci Mas&#243;w oraz na po&#322;udnie od ulicy Kolanowskiej biegn&#261;cej do wschodniej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy Turawa po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez ulice Powsta&#324;c&#243;w &#346;l&#261;skich -Kolanowsk&#261; -Opolsk&#261; &#8211; Kotorsk&#261; w miejscowo&#347;ci W&#281;gry i dalej na po&#322;udnie od drogi &#322;&#261;cz&#261;cej miejscowo&#347;ci W&#281;gry- Kot&#243;rz Ma&#322;y &#8211; Turawa &#8211; Rz&#281;d&#243;w &#8211; Kad&#322;ub Turawski &#8211; Zakrz&#243;w Turawski biegn&#261;c&#261; do wschodniej granicy gminy w powiecie opolskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Opole,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie zachodniopomorskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Nowogr&#243;dek Pomorski, Barlinek, cz&#281;&#347;&#263; gminy My&#347;lib&#243;rz po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;23 biegn&#261;cej od po&#322;udniowej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;26, nast&#281;pnie na wsch&#243;d od drogi nr&#160;26 biegn&#261;cej od tego skrzy&#380;owania do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;119 i dalej na wsch&#243;d od drogi nr&#160;119 biegn&#261;cej od skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;26 do p&#243;&#322;nocnej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy D&#281;bno po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;126 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;23 w miejscowo&#347;ci D&#281;bno, nast&#281;pnie na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;23 do skrzy&#380;owania z ul. Jana Paw&#322;a II w miejscowo&#347;ci Cychry, nast&#281;pnie na p&#243;&#322;noc od ul. Jana Paw&#322;a II do skrzy&#380;owania z ul. Ogrodow&#261; i dalej na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez ul. Ogrodow&#261;, kt&#243;rej przed&#322;u&#380;enie biegnie do wschodniej granicy gminy w powiecie my&#347;liborskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Stare Czarnowo w powiecie gryfi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bielice, Lipiany, Przelewice, Pyrzyce w powiecie pyrzyckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bierzwnik, Krz&#281;cin, Pe&#322;czyce w powiecie choszcze&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu miejskiego Szczecin po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez rzek&#281; Odra Zachodnia biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej granicy gminy do przeci&#281;cia z drog&#261; nr&#160;10, nast&#281;pnie na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;10 biegn&#261;c&#261; od przeci&#281;cia z lini&#261; wyznaczon&#261; przez rzek&#281; Odra Zachodnia do wschodniej granicy gminy,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Dobra (Szczeci&#324;ska), Police w powiecie polickim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie ma&#322;opolskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Biecz, Bobowa, Moszczenica, Lipinki, &#321;u&#380;na, Ropa, Gorlice, miasto Gorlice w powiecie gorlickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu nowos&#261;deckiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci II za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Czorsztyn, Kro&#347;cienko nad Dunajcem, Ochotnica Dolna w powiecie nowotarskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Nowy S&#261;cz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Skrzysz&#243;w, Lisia G&#243;ra, Rad&#322;&#243;w, Wietrzychowice, &#379;abno, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Tarn&#243;w po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od miasta Tarn&#243;w w powiecie tarnowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat d&#261;browski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Klucze, Boles&#322;aw, Bukowno w powiecie olkuskim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie &#347;l&#261;skim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina S&#322;awk&#243;w w powiecie b&#281;dzi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Jaworzno,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Mys&#322;owice,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Katowice,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Siemianowice &#346;l&#261;skie,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Chorz&#243;w,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Piekary &#346;l&#261;skie,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Bytom,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Kalety, O&#380;arowice, &#346;wierklaniec, Miasteczko &#346;l&#261;skie, Radzionk&#243;w w powiecie tarnog&#243;rskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Wo&#378;niki w powiecie lublinieckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Myszk&#243;w i Kozieg&#322;owy w powiecie myszkowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ogrodzieniec, Zawiercie, W&#322;odowice w powiecie zawiercia&#324;skim.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 7. Slovacchia Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Slovacchia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Nov&#233; Z&#225;mky, Sikeni&#269;ka, Pavlov&#225;, B&#237;&#328;a, Kamen&#237;n, Kamenn&#253; Most, Mal&#225; nad Hronom, Bel&#225;, &#317;ub&#225;, &#352;arkan, Gbelce, Bruty, Mu&#382;la, Obid, &#352;t&#250;rovo, N&#225;na, Kamenica nad Hronom, Ch&#318;aba, Le&#318;a, Bajtava, Salka, Mal&#233; Kosihy,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Ve&#318;k&#253; Krt&#237;&#353;, the municipalities of Ipe&#318;sk&#233; Predmostie, Ve&#318;k&#225; nad Ip&#318;om, Hru&#353;ov, Kle&#328;any, Se&#269;ianky,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Levice, the municipalities of Ke&#357;, &#268;ata, Pohronsk&#253; Ruskov, Hronovce, &#381;eliezovce, Zalaba, Mal&#233; Ludince, &#352;alov, Sikenica, Pastovce, Bielovce, Ipe&#318;sk&#253; Sokolec, Lontov, Kub&#225;&#328;ovo, Sazdice, Demandice, Doln&#233; Semerovce, Vy&#353;kovce nad Ip&#318;om, Prese&#318;any nad Ip&#318;om, Hrkovce, Tup&#225;, Horn&#233; Semerovce, Hokovce, Slatina, Horn&#233; Turovce, Ve&#318;k&#233; Turovce, &#352;ahy, Te&#353;mak, Pl&#225;&#353;&#357;ovce, Ipe&#318;sk&#233; U&#318;any, B&#225;tovce, Pe&#269;enice, Jablo&#328;ovce, Bohunice, Pukanec, Uhlisk&#225;, Kaln&#225; nad Hronom, Nov&#253; Tekov, Mal&#233; Kozm&#225;lovce, Ve&#318;k&#233; Kozm&#225;lovce, Tlma&#269;e, Rybn&#237;k, Hronsk&#233; Kosihy, &#268;ajkov, Nov&#225; Dedina, Devi&#269;any,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Krupina, the municipalities of Dudince, Terany, Hontianske Moravce, Sudince, S&#250;dovce, Li&#353;ov,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Ru&#382;omberok,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Tur&#269;ianske Teplice, except municipalities included in zone II,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Martin, municipalties of Blatnica, Folku&#353;ov&#225;, Necpaly, Bel&#225;-Dulice, &#270;anov&#225;, Karlov&#225;, Lask&#225;r, Rakovo, Pr&#237;bovce, Ko&#353;&#357;any nad Turcom, Socovce, Tur&#269;iansky &#270;ur, Kl&#225;&#353;tor pod Znievom, Slovany, Le&#382;iachov, Benice,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Doln&#253; Kub&#237;n, the municipalities of Kra&#318;ovany, &#381;a&#353;kov, Jasenov&#225;, Vy&#353;n&#253; Kub&#237;n, Oravsk&#225; Poruba, Le&#353;tiny, Os&#225;dka, Malatin&#225;, Chlebnice, Kriv&#225;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Tvrdo&#353;&#237;n, the municipalities of Oravsk&#253; Biely Potok, Habovka, Zuberec,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Prievidza, the municipalities of Handlov&#225;, C&#237;ge&#318;, Podhradie, Lehota pod Vt&#225;&#269;nikom, Kamenec pod Vt&#225;&#269;nikom, Bystri&#269;any, &#268;ere&#328;any, Oslany, Horn&#225; Ves, Radobica, R&#225;zto&#269;no,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Partiz&#225;nske, the municipalities of Ve&#318;k&#233; Uherce, Pa&#382;i&#357;, Kola&#269;no, Ve&#318;k&#253; Kl&#237;&#382;, Je&#353;kova Ves, Kl&#225;tov&#225; Nov&#225; Ves,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Topo&#318;&#269;any, the municipalities of Krn&#269;a, Pr&#225;zdnovce, Sol&#269;any, Nitrianska Streda, &#268;e&#318;adince, Kovarce, S&#250;lovce,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Zlat&#233; Moravce, the municipalities of Zlatno, Mankovce, Vel&#269;ice, Kosto&#318;any pod Tr&#237;be&#269;om, Ladice, S&#318;a&#382;any, Neverice, Beladice, Cho&#269;a, Vieska nad &#381;itavou, Slep&#269;any, &#268;erven&#253; Hr&#225;dok, Nevidzany, Mal&#233; Vozokany,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of &#381;iar nad Hronom, except municipalities included in zone II.</p></td></tr></tbody></table> 8. Italia Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Italia: <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Piemonte:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Alessandria, i comuni di Casalnoceto, Oviglio, Viguzzolo, Bergamasco, Castellar Guidobono, Berzano di Tortona, Cerreto Grue, Casasco, Carentino, Frascaro, Montegioco, Villaromagnano, Momperone, Merana, Monleale, Borgoratto Alessandrino, Montemarzino, Volpeglino, Gamalero, Volpedo, Pozzol Groppo, Sarezzano, Pontecurone, Castelnuovo Scrivia, Alluvione Piovera, Sale, Bassignana, Pecetto di Valenza, Rivarone, Montecastello, Valenza, San Salvatore Monferrato, Castelletto Monferrato, Quargnento, Solero, Pietra Marazzi,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Asti, i comuni di Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino, Mombaruzzo, Maranzana, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Quaranti, Fontanile, Calamandrana, Bruno, Serole, Canelli, San Marzano Oliveto,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Cuneo, i comuni di Bergolo, Pezzolo Valle Uzzone, Cortemilia, Levice, Castelletto Uzzone, Perletto, Castino, Cossano Belbo, Rocchetta Belbo, Santo Stefano Belbo, Saliceto, Gottasecca,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Liguria:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Genova, i comuni di Rovegno, Rapallo, Portofino, Cicagna, Avegno, Santa Margherita Ligure, Favale di Malvaro, Recco, Camogli, Moconesi (esclusa l'exclave di Santa Brilla), Tribogna, Uscio, Fontanigorda, Lorsica (esclusa l'exclave di Barbagelata), Rezzoaglio,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Savona, i comuni di Mallare, Carcare, Pallare, Bergeggi, Spotorno, Vezzi Portio, Noli, Orco Feglino, Plodio, Cosseria, Cengio Dego (a ovest della strada provinciale SP29), Piana Crixia,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Emilia-Romagna:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Piacenza, i comuni di Cerignale, Ottone (a est del fiume Trebbia),</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Lombardia:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Pavia, i comuni di Rocca Susella, Montesegale, Menconico, Val Di Nizza, Bagnaria, Santa Margherita Di Staffora, Ponte Nizza, Brallo Di Pregola, Varzi, Godiasco, Cecima,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Lazio:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Roma:</p><p>a nord: i comuni di Riano, Castelnuovo di Porto, Capena, Fiano Romano, Morlupo, Sacrofano, Magliano Romano, Formello, Campagnano di Roma, Anguillara,</p><p>a ovest: il comune di Fiumicino,</p><p>a sud: il comune di Roma tra i confini del comune di Fiumicino (a ovest), i limiti della zona 3 (a nord), il fiume Tevere fino all'intersezione con il Grande Raccordo Anulare (GRA), il Grande Raccordo Anulare (GRA) fino all'intersezione con l'autostrada A24, l'autostrada A24 fino all'intersezione con viale del Tecnopolo, viale del Tecnopolo fino all'intersezione con i confini del comune di Guidonia Montecelio,</p><p>a est: i comuni di Guidonia Montecelio, Montelibretti, Palombara Sabina, Monterotondo, Mentana, Sant'Angelo Romano, Fonte Nuova,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Sardegna:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia del Sud Sardegna i comuni di Ballao, Barumini, Escalaplano, Escolca Isola Amministrativa, Genuri, Gergei, Gesico, Guamaggiore, Las Plassas, Mandas, Orroli, Pauli Arbarei, Selegas, Setzu, Siddi, Siurgus Donigala, Suelli, Tuili, Turri, Ussaramanna, Villanovafranca, Villaputzu,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Nuoro i comuni di Arzana Isola Amministrativa, Birori, Borore, Bortigali a ovest della strada statale 131, Dualchi, Gairo Isola Amministrativa, Galtelli, Irgoli, Jerzu Isola Amministrativa, Lanusei Isola Amministrativa, Loceri Isola Amministrativa, Loculi, Macomer a ovest della strada statale 131, Noragugume, Onifai, Orosei, Ortueri, Osini Isola Amministrativa, Perdasdefogu, Posada, Sindia Isola Amministrativa, Siniscola, Tertenia Isola Amministrativa,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Oristano i comuni di Aidomaggiore, Albagiara, Ardauli, Assolo, Asuni, Baradili, Baressa, Bidon&#236;, Boroneddu, Busachi, Ghilarza, Gonnosn&#242;, Mogorella, Neoneli, Nureci, Ruinas, Samugheo, Sedilo, Senis, Sini, Soddi, Sorradile Isola Amministrativa, Tadasuni, Ul&#224; Tirso, Usellus, Villa Sant'Antonio,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Sassari i comuni di Ardara, Berchidda, Bonnanaro, Bonorva a ovest della strada statale 131, Borutta, Cheremule, Cossoine, Giave, Loiri Porto San Paolo, Monti, Mores a nord della strada statale 128 bis &#8211; strada provinciale 63, Olbia a sud della strada statale 127, Oschiri a nord della E 840, Ozieri a nord della strada provinciale 63 &#8211; strada provinciale 1 &#8211; strada statale 199, Semestene, Telti, Torralba, Tula.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 9. Cechia Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Cechia: <table><col/><tbody><tr><td><p>Libereck&#253; kraj:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>v okrese Liberec katastr&#225;ln&#237; &#250;zem&#237; obc&#237; Hr&#225;dek nad Nisou, Old&#345;ichov v H&#225;j&#237;ch, Grab&#353;tejn, V&#225;clavice u Hr&#225;dku nad Nisou, Horn&#237; V&#237;tkov, Doln&#237; V&#237;tkov, B&#237;l&#253; Kostel nad Nisou, Doln&#237; Chrastava, Horn&#237; Chrastava, Chrastava I, Nov&#225; Ves u Chrastavy, Ml&#253;nice, Albrechtice u Fr&#253;dlantu, Kristi&#225;nov, He&#345;manice u Fr&#253;dlantu, D&#283;t&#345;ichov u Fr&#253;dlantu, Mn&#237;&#353;ek u Liberce, Old&#345;ichov na Hranic&#237;ch, Machn&#237;n, Sv&#225;rov u Liberce, Desn&#225; I, Kr&#225;sn&#225; Stud&#225;nka, Str&#225;&#382; nad Nisou, Fojtka, Rad&#269;ice u Kr&#225;sn&#233; Stud&#225;nky, Kate&#345;inky u Liberce, Star&#233; Pavlovice, Nov&#233; Pavlovice, R&#367;&#382;odol I, Franti&#353;kov u Liberce, Liberec, Ruprechtice, Rudolfov, Horn&#237; R&#367;&#382;odol, Rochlice u Liberce, Star&#253; Harcov, Vratislavice nad Nisou, Kunratice u Liberce, Prose&#269; nad Nisou, Luk&#225;&#353;ov, R&#253;novice, Jablonec nad Nisou, Jabloneck&#233; Paseky, Jind&#345;ichov nad Nisou, M&#353;eno nad Nisou, Lu&#269;any nad Nisou, Smr&#382;ovka, Tanvald, Ji&#345;et&#237;n pod Bukovou, Doln&#237; Maxov, Anton&#237;nov, Horn&#237; Maxov, Karlov u Josefova Dolu, Lou&#269;n&#225; nad Nisou, Hrani&#269;n&#225; nad Nisou, Janov nad Nisou, Bed&#345;ichov u Jablonce nad Nisou, Josef&#367;v D&#367;l u Jablonce nad Nisou, Albrechtice v Jizersk&#253;ch hor&#225;ch, Desn&#225; III, Polubn&#253;, Harrachov, Jizerka, Hejnice, B&#237;l&#253; Potok pod Smrkem.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 10. Grecia Le seguenti zone soggette a restrizioni I in Grecia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the regional unit of Drama:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the community departments of Sidironero and Skaloti and the municipal departments of Livadero and Ksiropotamo (in Drama municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal department of Paranesti (in Paranesti municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Prosotsani, Kokkinogeia, Mikropoli, Panorama, Pyrgoi (in Prosotsani municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Kato Nevrokopi, Chrysokefalo, Achladea, Vathytopos, Volakas, Granitis, Dasotos, Eksohi, Katafyto, Lefkogeia, Mikrokleisoura, Mikromilea, Ochyro, Pagoneri, Perithorio, Kato Vrontou and Potamoi (in Kato Nevrokopi municipality),</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the regional unit of Xanthi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Kimmerion, Stavroupoli, Gerakas, Dafnonas, Komnina, Kariofyto and Neochori (in Xanthi municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the community departments of Satres, Thermes, Kotyli, and the municipal departments of Myki, Echinos and Oraio and (in Myki municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the community department of Selero and the municipal department of Sounio (in Avdira municipality),</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the regional unit of Rodopi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Komotini, Anthochorio, Gratini, Thrylorio, Kalhas, Karydia, Kikidio, Kosmio, Pandrosos, Aigeiros, Kallisti, Meleti, Neo Sidirochori and Mega Doukato (in Komotini municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Ipio, Arriana, Darmeni, Archontika, Fillyra, Ano Drosini, Aratos and the Community Departments Kehros and Organi (in Arriana municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Iasmos, Sostis, Asomatoi, Polyanthos and Amvrosia and the community department of Amaxades (in Iasmos municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal department of Amaranta (in Maroneia Sapon municipality),</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the regional unit of Evros:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Kyriaki, Mandra, Mavrokklisi, Mikro Dereio, Protokklisi, Roussa, Goniko, Geriko, Sidirochori, Megalo Derio, Sidiro, Giannouli, Agriani and Petrolofos (in Soufli municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Dikaia, Arzos, Elaia, Therapio, Komara, Marasia, Ormenio, Pentalofos, Petrota, Plati, Ptelea, Kyprinos, Zoni, Fulakio, Spilaio, Nea Vyssa, Kavili, Kastanies, Rizia, Sterna, Ampelakia, Valtos, Megali Doxipara, Neochori and Chandras (in Orestiada municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Asvestades, Ellinochori, Karoti, Koufovouno, Kiani, Mani, Sitochori, Alepochori, Asproneri, Metaxades, Vrysika, Doksa, Elafoxori, Ladi, Paliouri and Poimeniko (in Didymoteixo municipality),</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the regional unit of Serres:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Kerkini, Livadia, Rodopoli, Gonimo, Megalochori, Sidirokastro, Vamvakophyto, Kamaroto, Strymonochori, Charopo, Chortero, Agkistro and part of the municipal departments of Makrynitsa, Neochori, Platanakia, Ano Poroia, Kato Poroia, Kastanousi, Neo Petritsi, Akritochori, Vyroneia and Mandrakia (in Sintiki municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Serres, Elaionas and Oinoussa and the community departments of Orini and Ano Vrontou (in Serres municipality),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the municipal departments of Irakleia, Valterou, Koimiseos, Limnochoriou, Pontismenon and Chrisochorafon (in Irakleia municipality).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the regional unit of Kilkis:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>part of the municipal departments of Mouries, Agia Paraskevi, Stathmos Mourion and Myriophytou (in Kilkis municipality).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> PARTE II 1. Bulgaria Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Bulgaria: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Haskovo,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Yambol,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Stara Zagora,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Pernik,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Kyustendil,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Plovdiv,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Pazardzhik, excluding the areas in Part III,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Smolyan,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Dobrich,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Sofia city,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Sofia Province,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Blagoevgrad,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Razgrad,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Kardzhali,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Burgas,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Varna,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Silistra,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Ruse,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Veliko Tarnovo,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Pleven,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Targovishte,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Shumen,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Sliven,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Vidin,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Gabrovo,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Lovech,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Montana,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole region of Vratza.</p></td></tr></tbody></table> 2. Germania Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Germania: <table><col/><tbody><tr><td><p>Bundesland Brandenburg:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Oder-Spree:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Grunow-Dammendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Mixdorf</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schlaubetal,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Neuzelle,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Nei&#223;em&#252;nde,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lawitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Eisenh&#252;ttenstadt,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Vogelsang,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ziltendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Wiesenau,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Friedland,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Siehdichum,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde M&#252;llrose,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Briesen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Jacobsdorf</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223; Lindow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Brieskow-Finkenheerd,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ragow-Merz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Beeskow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Rietz-Neuendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Tauche mit den Gemarkungen Stremmen, Ranzig, Trebatsch, Sabrodt, Sawall, Mitweide, Lindenberg, Falkenberg (T), G&#246;rsdorf (B), Wulfersdorf, Giesensdorf, Briescht, Kossenblatt und Tauche,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Langewahl,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Berkenbr&#252;ck,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Steinh&#246;fel mit den Gemarkungen Arensdorf und Demitz und den Gemarkungen Steinh&#246;fel, Hasenfelde und Heinersdorf &#246;stlich der L 36 und der Gemarkung Neuendorf im Sande s&#252;dlich der L36,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde F&#252;rstenwalde &#246;stlich der B 168 und s&#252;dlich der L36,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Diensdorf-Radlow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Wendisch Rietz &#246;stlich des Scharm&#252;tzelsees und n&#246;rdlich der B 246,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Bad Saarow mit der Gemarkung Neu Golm und der Gemarkung Bad Saarow-Pieskow &#246;stlich des Scharm&#252;tzelsees und ab n&#246;rdlicher Spitze &#246;stlich der L35,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Dahme-Spreewald:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Jamlitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lieberose,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schwielochsee mit den Gemarkungen Goyatz, Jessern, Lamsfeld, Ressen, Speichrow und Zaue,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Spree-Nei&#223;e:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schenkend&#246;bern,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Guben,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde J&#228;nschwalde,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Tauer,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Peitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Turnow-Preilack mit der Gemarkung Preilack,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Teichland,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Heinersbr&#252;ck,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Forst,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223; Schacksdorf-Simmersdorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Nei&#223;e-Malxetal,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde J&#228;mlitz-Klein D&#252;ben,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Tschernitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde D&#246;bern,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Felixsee,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Wiesengrund,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Spremberg mit den Gemarkungen Wolkenberg, Stradow, Jessen, Pulsberg und Perpe,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Welzow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde&#160;Neuhausen/Spree mit der Gemarkung Gablenz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Drebkau mit den Gemarkungen Greifenhain und Kausche,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis M&#228;rkisch-Oderland:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Bleyen-Genschmar,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Neuhardenberg</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Golzow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde K&#252;striner Vorland,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Alt Tucheband,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Reitwein,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Podelzig,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gusow-Platkow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Seelow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Vierlinden,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lindendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Fichtenh&#246;he,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lietzen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Falkenhagen (Mark),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Zeschdorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Treplin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lebus,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde M&#252;ncheberg mit den Gemarkungen Jahnsfelde, Trebnitz, Obersdorf, M&#252;nchehofe und Hermersdorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde M&#228;rkische H&#246;he mit der Gemarkung Ringenwalde,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Bliesdorf mit der Gemarkung Metzdorf und Gemeinde Bliesdorf &#8211; &#246;stlich der B167 bis &#246;stlicher Teil, begrenzt aus Richtung Gemarkungsgrenze Neutrebbin s&#252;dlich der Bahnlinie bis Stra&#223;e &#8222;Sophienhof&#8220; dieser westlich folgend bis &#8222;Ruesterchegraben&#8220; weiter entlang Feldweg an den Windr&#228;dern Richtung &#8222;Herrnhof&#8220;, weiter entlang &#8222;Letschiner Hauptgraben&#8220; nord-&#246;stlich bis Gemarkungsgrenze Alttrebbin und Kunersdorf &#8211; &#246;stlich der B167,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Bad Freienwalde mit den Gemarkungen Altglietzen, Altranft, Bad Freienwalde, Bralitz, Hohenwutzen, Schiffm&#252;hle, Hohensaaten und Neuenhagen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Falkenberg mit der Gemarkung Falkenberg &#246;stlich der L35,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Oderaue,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Wriezen mit den Gemarkungen Altwriezen, J&#228;ckelsbruch, Neugaul, Beauregard, Eichwerder, Rathsdorf &#8211; &#246;stlich der B167 und Wriezen &#8211; &#246;stlich der B167,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Neulewin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Neutrebbin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Letschin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Zechin,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Barnim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lunow-Stolzenhagen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Parsteinsee,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Oderberg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Liepe,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Hohenfinow (n&#246;rdlich der B167),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Niederfinow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde (Stadt) Eberswalde mit den Gemarkungen Eberswalde n&#246;rdlich der B167 und &#246;stlich der L200, Sommerfelde und Tornow n&#246;rdlich der B167,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Chorin mit den Gemarkungen Brodowin, Chorin &#246;stlich der L200, Serwest, Neueh&#252;tte, Sandkrug &#246;stlich der L200,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ziethen mit der Gemarkung Klein Ziethen &#246;stlich der Serwester Dorfstra&#223;e und &#246;stlich der B198,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Uckermark:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Angerm&#252;nde mit den Gemarkungen Crussow, Stolpe, Gellmersdorf, Neuk&#252;nkendorf, B&#246;lkendorf, Herzsprung, Schmargendorf und den Gemarkungen Angerm&#252;nde s&#252;dlich und s&#252;d&#246;stlich der B2 und Dobberzin s&#252;dlich der B2,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schwedt mit den Gemarkungen Criewen, Z&#252;tzen, Schwedt, Stendell, Kummerow, Kunow, Vierraden, Blumenhagen, Oderbruchwiesen, Enkelsee, Gatow, Hohenfelde, Sch&#246;neberg, Flemsdorf und der Gemarkung Felchow &#246;stlich der B2,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Pinnow s&#252;dlich und &#246;stlich der B2,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Berkholz-Meyenburg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Mark Landin mit der Gemarkung Landin s&#252;dlich der B2,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Casekow mit der Gemarkung Woltersdorf und den Gemarkungen Biesendahlshof und Casekow &#246;stlich der L272 und s&#252;dlich der L27,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Hohenselchow-Gro&#223; Pinnow mit der Gemarkung Gro&#223; Pinnow und der Gemarkung Hohenselchow s&#252;dlich der L27,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gartz (Oder) mit der Gemarkung Friedrichsthal und den Gemarkungen Gartz und Hohenreinkendorf s&#252;dlich der L27 und der B2 bis Kastanienallee, dort links abbiegend dem Sch&#252;lerweg folgend bis H&#246;he Bahnhof, von hier in &#246;stlicher Richtung den Salveybach kreuzend bis zum Tantower Weg, diesen in n&#246;rdlicher Richtung bis zu Stettiner Stra&#223;e, diese weiter folgend bis zur B2, dieser in n&#246;rdlicher Richtung folgend,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Mescherin mit der Gemarkung Mescherin, der Gemarkung Neurochlitz &#246;stlich der B2 und der Gemarkung Rosow n&#246;rdlich der K 7311,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Passow mit der Gemarkung Jamikow,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Kreisfreie Stadt Frankfurt (Oder),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Prignitz:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Karst&#228;dt mit den Gemarkungen Neuhof und Kribbe und den Gemarkungen Gro&#223; Warnow, Klein Warnow, Reckenzin, Streesow und Dallmin &#246;stlich der Bahnstrecke Berlin/Spandau-Hamburg/Altona,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Berge,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Pirow mit den Gemarkungen H&#252;lsebeck, Pirow, Bresch und Burow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Putlitz mit den Gemarkungen Sagast, Nettelbeck, Porep, L&#252;tkendorf, Putlitz, Weitgendorf und Telschow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Marienflie&#223; mit den Gemarkungen J&#228;nnersdorf, Stepenitz und Krempendorf,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Oberspreewald-Lausitz:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Vetschau mit den Gemarkungen W&#252;stenhain und Laasow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Altd&#246;bern mit den Gemarkungen Reddern, Ranzow, Pritzen, Altd&#246;bern &#246;stlich der Bahnstrecke Altd&#246;bern &#8211;Gro&#223;r&#228;schen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223;r&#228;schen mit den Gemarkungen Woschkow, D&#246;rrwalde, Allmosen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Neu-Seeland,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Neupetershain,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Senftenberg mit der Gemarkungen Peickwitz, Sedlitz, Kleinkoschen, Gro&#223;koschen und Hosena,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Hohenbocka,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gr&#252;newald,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Hermsdorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Kroppen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ortrand,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223;kmehlen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lindenau,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Frauendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ruhland,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Guteborn,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Schwarzbach mit der Gemarkung Schwarzbach,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>Bundesland Sachsen:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Bautzen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Stadt Dresden:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Stadtgebiet n&#246;rdlich der BAB4 bis zum Verlauf westlich der Elbe, dann n&#246;rdlich der B6,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis G&#246;rlitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Mei&#223;en:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Diera-Zehren &#246;stlich der Elbe,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ebersbach,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Glaubitz &#246;stlich des Gr&#246;del-Elsterwerdaer-Flo&#223;kanals,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Klipphausen &#246;stlich der S177,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Lampertswalde,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Moritzburg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Niederau &#246;stlich der B101,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde N&#252;nchritz &#246;stlich der Elbe und s&#252;dlich des Gr&#246;del-Elsterwerdaer-Flo&#223;kanals,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Priestewitz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde R&#246;deraue &#246;stlich des Gr&#246;del-Elsterwerdaer-Flo&#223;kanals,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Sch&#246;nfeld,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Coswig,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Gr&#246;ditz &#246;stlich des Gr&#246;del-Elsterwerdaer-Flo&#223;kanals,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Gro&#223;enhain,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Mei&#223;en &#246;stlich des Stra&#223;enverlaufs der S177 bis zur B6, dann B6 bis zur B101, ab der B101 Elbtalbr&#252;cke Richtung Norden &#246;stlich der Elbe,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Radebeul,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Radeburg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Thiendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Weinb&#246;hla,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde W&#252;lknitz &#246;stlich des Gr&#246;del-Elsterwerdaer-Flo&#223;kanals,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis S&#228;chsische Schweiz-Osterzgebirge:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stadt Wilsdruff n&#246;rdlich der BAB4 zwischen den Abfahren Wilsdruff und Dreieck Dresden-West,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>Bundesland Mecklenburg-Vorpommern:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Ludwigslust-Parchim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Balow mit dem Ortsteil: Balow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Brunow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Bauerkuhl, Brunow (bei Ludwigslust), Kl&#252;&#223;, L&#246;cknitz (bei Parchim),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Dambeck mit dem Ortsteil und der Ortslage: Dambeck (bei Ludwigslust),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ganzlin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Barackendorf, Hof Retzow, Klein Damerow, Retzow, Wangelin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gehlsbach mit den Ortsteilen und Ortslagen: Ausbau Dar&#223;, Dar&#223;, Hof Karbow, Karbow, Karbow-Ausbau, Qua&#223;lin, Qua&#223;lin Hof, Qua&#223;liner M&#252;hle, Vietl&#252;bbe, Wahlstorf</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Gro&#223; Godems mit den Ortsteilen und Ortslagen: Gro&#223; Godems, Klein Godems,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Karrenzin mit den Ortsteilen und Ortslagen: Herzfeld, Karrenzin, Karrenzin-Ausbau, Neu Herzfeld, Repzin, Wulfsahl,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Kreien mit den Ortsteilen und Ortslagen: Ausbau Kreien, Hof Kreien, Kolonie Kreien, Kreien, Wilsen,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Kritzow mit dem Ortsteil und der Ortslage: Benzin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde L&#252;bz mit den Ortsteilen und Ortslagen: Burow, Gischow, Meyerberg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde M&#246;llenbeck mit den Ortsteilen und Ortslagen: Carlshof, Horst, Menzendorf, M&#246;llenbeck,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Muchow mit dem Ortsteil und Ortslage: Muchow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Parchim mit dem Ortsteil und Ortslage: Slate,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Prislich mit den Ortsteilen und Ortslagen: Marienhof, Neese, Prislich, Werle,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Rom mit dem Ortsteil und Ortslage: Klein Niendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ruhner Berge mit den Ortsteilen und Ortslagen: Dorf Poltnitz, Drenkow, Griebow, Jarchow, Leppin, Malow, Malower M&#252;hle, Marnitz, Mentin, Mooster, Poitendorf, Poltnitz, Suckow, Tessenow, Zachow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Siggelkow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Gro&#223; Pankow, Klein Pankow, Neuburg, Redlin, Siggelkow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Stolpe mit den Ortsteilen und Ortslagen: Barkow, Granzin, Stolpe Ausbau, Stolpe,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Ziegendorf mit den Ortsteilen und Ortslagen: Drefahl, Meierstorf, Neu Drefahl, Pampin, Platschow, Stresendorf, Ziegendorf,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Zierzow mit den Ortsteilen und Ortslagen: Kolbow, Zierzow.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3. Estonia Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Estonia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Eesti Vabariik (v&#228;lja arvatud Hiiu maakond).</p></td></tr></tbody></table> 4. Lettonia Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lettonia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Aizkraukles novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Al&#363;ksnes novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Aug&#353;daugavas novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#256;da&#382;u novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Balvu novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Bauskas novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>C&#275;su novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dienvidkurzemes novada Aizputes, C&#299;ravas, La&#382;as, Durbes, Dunalkas, Tadai&#311;u, Vecpils, B&#257;rtas, Sakas, Bunkas, Priekules, Gramzdas, Kal&#275;tu, Virgas, Dunikas, Vai&#326;odes, Gaviezes, Rucavas, V&#275;rgales, Medzes pagasts, N&#299;cas pagasta da&#316;a uz dienvidiem no apdz&#299;votas vietas Bern&#257;ti, autoce&#316;a V1232, A11, V1222, B&#257;rtas upes, Emb&#363;tes pagasta da&#316;a uz dienvidiem no autoce&#316;a P116, P106, autoce&#316;a no apdz&#299;votas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta da&#316;a uz rietumiem no ce&#316;a pie V&#257;rt&#257;jas upes l&#299;dz autoce&#316;am A9, uz dienvidiem no autoce&#316;a A9, uz rietumiem no autoce&#316;a V1200, Kazdangas pagasta da&#316;a uz rietumiem no ce&#316;a V1200, P115, P117, V1296, Aizputes, Durbes, P&#257;vilostas, Priekules pils&#275;ta,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dobeles novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Gulbenes novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jelgavas novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>J&#275;kabpils novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kr&#257;slavas novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kuld&#299;gas novada Alsungas, Gudenieku, Kurm&#257;les, Rendas, Kabiles, V&#257;rmes, Pel&#269;u, Sn&#275;peles, Turlavas, &#274;doles, &#298;vandes, Rumbas, Padures pagasts, Laidu pagasta da&#316;a uz zieme&#316;iem no autoce&#316;a V1296, Kuld&#299;gas pils&#275;ta,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#310;ekavas novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Limba&#382;u novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>L&#299;v&#257;nu novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ludzas novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Madonas novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>M&#257;rupes novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ogres novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Olaines novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Prei&#316;u novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>R&#275;zeknes novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ropa&#382;u novada Garkalnes, Ropa&#382;u pagasts, Stopi&#326;u pagasta da&#316;a, kas atrodas uz austrumiem no autoce&#316;a V36, P4 un P5, Acones ielas, Daugu&#316;upes ielas un Daugu&#316;up&#299;tes, Vanga&#382;u pils&#275;ta,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Salaspils novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Saldus novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Saulkrastu novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Siguldas novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Smiltenes novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Talsu novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Tukuma novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Valkas novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Valmieras novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Varak&#316;&#257;nu novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ventspils novads,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Daugavpils valstspils&#275;tas pa&#353;vald&#299;ba,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jelgavas valstspils&#275;tas pa&#353;vald&#299;ba,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>J&#363;rmalas valstspils&#275;tas pa&#353;vald&#299;ba,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>R&#275;zeknes valstspils&#275;tas pa&#353;vald&#299;ba.</p></td></tr></tbody></table> 5. Lituania Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Lituania: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Alytaus miesto savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Alytaus rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Anyk&#353;&#269;i&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Akmen&#279;s rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Bir&#353;tono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Bir&#382;&#371; miesto savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Bir&#382;&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Druskinink&#371; savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Elektr&#279;n&#371; savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ignalinos rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jonavos rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Joni&#353;kio rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jurbarko rajono savivaldyb&#279;: Er&#382;vilko, Juodai&#269;i&#371;, Sered&#382;iaus, Smalinink&#371; ir Vie&#353;vil&#279;s seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kai&#353;iadori&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kauno miesto savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kauno rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kalvarijos savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kazl&#371; r&#363;dos savivaldyb&#279;: Kazl&#371; R&#363;dos seni&#363;nija, i&#353;skyrus vakarin&#279; dalis iki kelio 2602&#160;ir&#160;183, Pluti&#353;ki&#371; seni&#363;nija,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kelm&#279;s rajono savivaldyb&#279;: Kelm&#279;s, Kra&#382;i&#371;, Lioli&#371;, Tytuv&#279;n&#371;, Tytuv&#279;n&#371; apylinki&#371;, Pakra&#382;an&#269;io ir Vaiguvos seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>K&#279;daini&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Klaip&#279;dos rajono savivaldyb&#279;: Judr&#279;n&#371;, Endriejavo ir Veivir&#382;&#279;n&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kupi&#353;kio rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kretingos rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Lazdij&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ma&#382;eiki&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Marijampol&#279;s savivaldyb&#279;, i&#353;skyrus &#352;umsk&#371; ir Sasnavos seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Mol&#279;t&#371; rajono savivaldyb&#279;: Alantos, Balnink&#371;, &#268;iul&#279;n&#371;, Inturk&#279;s, Joni&#353;kio, Luokesos, Mind&#363;n&#371;, Sugin&#269;i&#371; ir Videni&#353;ki&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Pag&#279;gi&#371; savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Pakruojo rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Panev&#279;&#382;io rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Panev&#279;&#382;io miesto savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Pasvalio rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Radvili&#353;kio rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Rietavo savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Prien&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Plung&#279;s rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Raseini&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Roki&#353;kio rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Skuodo rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;aki&#371; rajono savivaldyb&#279;: Kri&#363;k&#371;, Lek&#279;&#269;i&#371; ir Luk&#353;i&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;al&#269;inink&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;iauli&#371; miesto savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;iauli&#371; rajono savivaldyb&#279;: Gink&#363;n&#371;, Gruzd&#382;i&#371;, Kairi&#371;, Ku&#382;i&#371;, Me&#353;kui&#269;i&#371;, Raud&#279;n&#371;, &#352;akynos ir &#352;iauli&#371; kaimi&#353;kosios seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;ilut&#279;s rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;irvint&#371; rajono savivaldyb&#279;: &#268;iobi&#353;kio, Gelvon&#371;, Jauni&#363;n&#371;, Kernav&#279;s, Musnink&#371; ir &#352;irvint&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;ilal&#279;s rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;ven&#269;ioni&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Taurag&#279;s rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Tel&#353;i&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Trak&#371; rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ukmerg&#279;s rajono savivaldyb&#279;: Deltuvos, Lyduoki&#371;, Pabaisko, Pivonijos, Siesik&#371;, &#352;e&#353;uoli&#371;, Tauj&#279;n&#371;, Ukmerg&#279;s miesto, Vepri&#371;, Vidi&#353;ki&#371; ir &#381;emaitkiemo seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Utenos rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Var&#279;nos rajono savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Vilkavi&#353;kio rajono savivaldyb&#279;: Bartnink&#371;, Gra&#382;i&#353;ki&#371;, Keturvalaki&#371;, Pajevonio, Virbalio ir Vi&#353;ty&#269;io seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Vilniaus miesto savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Vilniaus rajono savivaldyb&#279;: Avi&#382;ieni&#371;, Bezdoni&#371;, Buivyd&#382;i&#371;, D&#363;k&#353;t&#371;, Juod&#353;ili&#371;, Kalveli&#371;, Lavori&#353;ki&#371;, Mai&#353;iagalos, Marijampolio, Medinink&#371;, Mick&#363;n&#371;, Nemen&#269;in&#279;s, Nemen&#269;in&#279;s miesto, Nem&#279;&#382;io, Pagiri&#371;, Rie&#353;&#279;s, Rudaminos, Rukaini&#371;, Suderv&#279;s, Su&#382;ioni&#371;, &#352;atrinink&#371; ir Zuj&#363;n&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Visagino savivaldyb&#279;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Zaras&#371; rajono savivaldyb&#279;.</p></td></tr></tbody></table> 6. Ungheria Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Ungheria: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>B&#233;k&#233;s megye 950150, 950250, 950350, 950450, 950550, 950650, 950660, 950750, 950850, 950860, 951050, 951150, 951250, 951260, 951350, 951450, 951460, 951550, 951650, 951750, 952150, 952250, 952350, 952450, 952550, 952650, 953250, 953260, 953270, 953350, 953450, 953550, 953560, 953950, 954050, 954060, 954150, 956250, 956350, 956450, 956550, 956650 &#233;s&#160;956750 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Borsod-Aba&#250;j-Zempl&#233;n megye valamennyi vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;g&#233;nek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Fej&#233;r megye 403150, 403160, 403250, 403260, 403350, 404250, 404550, 404560, 404570, 405450, 405550, 405650, 406450 &#233;s&#160;407050 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Hajd&#250;-Bihar megye valamennyi vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;g&#233;nek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Heves megye valamennyi vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;g&#233;nek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>J&#225;sz-Nagykun-Szolnok megye 750250, 750550, 750650, 750750, 750850, 750970, 750980, 751050, 751150, 751160, 751250, 751260, 751350, 751360, 751450, 751460, 751470, 751550, 751650, 751750, 751850, 751950, 752150, 752250, 752350, 752450, 752460, 752550, 752560, 752650, 752750, 752850, 752950, 753060, 753070, 753150, 753250, 753310, 753450, 753550, 753650, 753660, 753750, 753850, 753950, 753960, 754050, 754150, 754250, 754360, 754370, 754850, 755550, 755650 &#233;s&#160;755750 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kom&#225;rom-Esztergom megye: 250350, 250850, 250950, 251450, 251550, 251950, 252050, 252150, 252350, 252450, 252460, 252550, 252650, 252750, 252850, 252860, 252950, 252960, 253050, 253150, 253250, 253350, 253450 &#233;s&#160;253550 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>N&#243;gr&#225;d megye valamennyi vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Pest megye 570150, 570250, 570350, 570450, 570550, 570650, 570750, 570850, 570950, 571050, 571150, 571250, 571350, 571650, 571750, 571760, 571850, 571950, 572050, 573550, 573650, 574250, 577250, 580050 &#233;s&#160;580150 k&#243;dsz&#225;m&#250; vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;geinek teljes ter&#252;lete,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Szabolcs-Szatm&#225;r-Bereg megye valamennyi vadgazd&#225;lkod&#225;si egys&#233;g&#233;nek teljes ter&#252;lete.</p></td></tr></tbody></table> 7. Polonia Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Polonia: <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie warmi&#324;sko-mazurskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Kalinowo, Stare Juchy, Prostki oraz gmina wiejska E&#322;k w powiecie e&#322;ckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat elbl&#261;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Elbl&#261;g,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat go&#322;dapski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat piski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat bartoszycki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat olecki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat gi&#380;ycki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat braniewski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat k&#281;trzy&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat lidzbarski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy D&#378;wierzuty Jedwabno, Pasym, &#346;wi&#281;tajno, Wielbark, Szczytno i miasto Szczytno w powiecie szczycie&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat mr&#261;gowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat w&#281;gorzewski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat olszty&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Olsztyn,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat nidzicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu ostr&#243;dzkiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu nowomiejskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu i&#322;awskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu dzia&#322;dowskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie podlaskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat bielski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat grajewski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat moniecki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat sejne&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat siemiatycki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat hajnowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ciechanowiec, Klukowo, Szepietowo, Kobylin-Borzymy, Nowe Piekuty, Soko&#322;y i cz&#281;&#347;&#263; gminy Kulesze Ko&#347;cielne po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261; w powiecie wysokomazowieckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat bia&#322;ostocki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat suwalski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Suwa&#322;ki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat augustowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat sok&#243;lski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Bia&#322;ystok,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Grabowo, Stawiski, Kolno z miastem Kolno w powiecie kolne&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie mazowieckim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Domanice, Korczew, Kotu&#324;, Mordy, Paprotnia, Przesmyki, Siedlce, Sk&#243;rzec, Wi&#347;niew, Wodynie, Zbuczyn w powiecie siedleckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Siedlce,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ceran&#243;w, Jab&#322;onna Lacka, Kos&#243;w Lacki, Repki, Sabnie, Sterdy&#324; w powiecie soko&#322;owskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#322;osicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat sochaczewski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Przy&#322;&#281;k w powiecie zwole&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat kozienicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Chotcza i Solec nad Wis&#322;&#261; w powiecie lipskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Jastrz&#281;bia, Jedli&#324;sk, Jedlnia &#8211; Letnisko, Kowala, Pionki z miastem Pionki, Przytyk, Wierzbica, Wolan&#243;w, Zakrzew w powiecie radomskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Radom,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat szyd&#322;owiecki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Lubowidz i Kuczbork Osada w powiecie &#380;uromi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Wieczfnia Ko&#347;cielna w powicie m&#322;awskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bodzan&#243;w, S&#322;ubice, Wyszogr&#243;d i Ma&#322;a Wie&#347; w powiecie p&#322;ockim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat nowodworski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Czerwi&#324;sk nad Wis&#322;&#261;, Naruszewo, Za&#322;uski w powiecie p&#322;o&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Radzymin, Wo&#322;omin, miasto Koby&#322;ka, miasto Marki, miasto Z&#261;bki, miasto Zielonka, cz&#281;&#347;&#263; gminy T&#322;uszcz ograniczona liniami kolejowymi: na p&#243;&#322;noc od linii kolejowej biegn&#261;cej od wschodniej granicy gminy do miasta T&#322;uszcz oraz na wsch&#243;d od linii kolejowej biegn&#261;cej od p&#243;&#322;nocnej granicy gminy do miasta T&#322;uszcz, cz&#281;&#347;&#263; gminy Jad&#243;w po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii kolejowej biegn&#261;cej od wschodniej do zachodniej granicy gminy w powiecie wo&#322;omi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat garwoli&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Boguty &#8211; Pianki, Brok, Zar&#281;by Ko&#347;cielne, Nur, Ma&#322;kinia G&#243;rna, cz&#281;&#347;&#263; gminy W&#261;sewo po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;60, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Ostr&#243;w Mazowiecka po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od miasta Ostr&#243;w Mazowiecka i na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; 60 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy miasta Ostr&#243;w Mazowiecka do zachodniej granicy gminy w powiecie ostrowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Sadowne po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;nocny- zach&#243;d od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261;, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#321;och&#243;w po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;nocny &#8211; zach&#243;d od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261; w powiecie w&#281;growskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bra&#324;szczyk, D&#322;ugosiod&#322;o, Rz&#261;&#347;nik, Wyszk&#243;w, cz&#281;&#347;&#263; gminy Zabrodzie po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr S8 w powiecie wyszkowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Latowicz, Siennica, Sulej&#243;wek w powiecie mi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat otwocki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat warszawski zachodni,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat legionowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat piaseczy&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat pruszkowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat gr&#243;jecki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat grodziski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#380;yrardowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat bia&#322;obrzeski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat przysuski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Warszawa,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie lubelskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat bialski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Bia&#322;a Podlaska,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat janowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat pu&#322;awski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat rycki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#322;ukowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat lubelski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Lublin,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat lubartowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#322;&#281;czy&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#347;widnicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat bi&#322;gorajski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat hrubieszowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat krasnostawski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat che&#322;mski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Che&#322;m,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat tomaszowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat kra&#347;nicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat opolski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat parczewski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat w&#322;odawski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat radzy&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Zamo&#347;&#263;,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat zamojski,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie podkarpackim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat stalowowolski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat lubaczowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Medyka, Stubno, cz&#281;&#347;&#263; gminy Or&#322;y po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;77, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#379;urawica na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;77 w powiecie przemyskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu jaros&#322;awskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci I za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Kamie&#324;, cz&#281;&#347;&#263; gminy Soko&#322;&#243;w Ma&#322;opolski po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;875 w powiecie rzeszowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Cmolas, Dzikowiec, Kolbuszowa, Majdan Kr&#243;lewski i Niwiska powiecie kolbuszowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat le&#380;ajski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat ni&#380;a&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat tarnobrzeski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Tarnobrzeg,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Adam&#243;wka, Sieniawa, Try&#324;cza, Przeworsk z miastem Przeworsk, cz&#281;&#347;&#263; gminy Zarzecze po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez rzek&#281; Mleczka w powiecie przeworskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Ostr&#243;w, cz&#281;&#347;&#263; gminy S&#281;dzisz&#243;w Ma&#322;opolski po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr A4,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Czarna po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr A4, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#379;yrak&#243;w po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr A4, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej D&#281;bica po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr A4 w powiecie d&#281;bickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat mielecki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Krempna, cz&#281;&#347;&#263; gminy D&#281;bowiec po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;993, cz&#281;&#347;&#263; gminy Osiek Jasielski po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;993, cz&#281;&#347;&#263; gminy Nowy &#379;migr&#243;d po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;993,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie ma&#322;opolskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Nawojowa, Piwniczna Zdr&#243;j, Rytro, Stary S&#261;cz, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#321;&#261;cko po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez rzek&#281; Dunajec w powiecie nowos&#261;deckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Szczawnica w powiecie nowotarskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy S&#281;kowa, U&#347;cie Gorlickie w powiecie gorlickim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie pomorskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Miko&#322;ajki Pomorskie, Dzierzgo&#324; i Stary Dzierzgo&#324; w powiecie sztumskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Stare Pole, cz&#281;&#347;&#263; gminy Nowy Staw po&#322;o&#380;na na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;55 w powiecie malborskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Stegny, Sztutowo i cz&#281;&#347;&#263; gminy Nowy Dw&#243;r Gda&#324;ski po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;nocny - wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;55 biegn&#261;c&#261; od po&#322;udniowej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;7, nast&#281;pnie przez drog&#281; nr&#160;7 i S7 biegn&#261;c&#261; do zachodniej granicy gminy w powiecie nowodworskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Prabuty w powiecie kwidzy&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie &#347;wi&#281;tokrzyskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Tar&#322;&#243;w i cz&#281;&#347;&#263; gminy O&#380;ar&#243;w po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;74 biegn&#261;c&#261; od miejscowo&#347;ci Honor&#243;w do zachodniej granicy gminy w powiecie opatowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Dwikozy i Zawichost w powiecie sandomierskim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie lubuskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bogdaniec, Deszczno, K&#322;odawa, Kostrzyn nad Odr&#261;, Santok, Witnica w powiecie gorzowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Gorz&#243;w Wielkopolski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#380;arski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat s&#322;ubicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#380;aga&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat kro&#347;nie&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat zielonog&#243;rski</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Zielona G&#243;ra,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat nowosolski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat sul&#281;ci&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat mi&#281;dzyrzecki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat &#347;wiebodzi&#324;ski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat wschowski,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie dolno&#347;l&#261;skim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu zgorzelecekiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu polkowickiego niewymieniona w cz&#281;sci III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu wo&#322;owskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Je&#380;&#243;w Sudecki w powiecie karkonoskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Rudna, &#346;cinawa, miasto Lubin i cz&#281;&#347;&#263; gminy Lubin niewymieniona w cz&#281;&#347;ci III za&#322;&#261;cznika I w powiecie lubi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Malczyce, Mi&#281;kinia, &#346;roda &#346;l&#261;ska, cz&#281;&#347;&#263; gminy Kostom&#322;oty po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr A4, cz&#281;&#347;&#263; gminy Udanin po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr A4 w powiecie &#347;redzkim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina W&#261;dro&#380;e Wielkie, cz&#281;&#347;&#263; gminy M&#281;cinka po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od drogi nr&#160;363 w powiecie jaworskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Kunice, Legnickie Pole, Prochowice, Ruja w powiecie legnickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Wisznia Ma&#322;a, Trzebnica, Zawonia, cz&#281;&#347;&#263; gminy Oborniki &#346;l&#261;skie po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;340 w powiecie trzebnickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>miasto &#346;wierad&#243;w Zdr&#243;j w powiecie luba&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Wroc&#322;aw,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Czernica, D&#322;ugo&#322;&#281;ka, Siechnice, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#379;&#243;rawina po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez autostrad&#281; A4, cz&#281;&#347;&#263; gminy K&#261;ty Wroc&#322;awskie po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez autostrad&#281; A4 w powiecie wroc&#322;awskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Jelcz - Laskowice, O&#322;awa z miastem O&#322;awa i cz&#281;&#347;&#263; gminy Domani&#243;w po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;nocny wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez autostrad&#281; A4 w powiecie o&#322;awskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Bierut&#243;w, Dziadowa K&#322;oda, miasto Ole&#347;nica, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Ole&#347;nica po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr S8, cz&#281;&#347;&#263; gminy Dobroszyce po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261; biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie ole&#347;nickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu boles&#322;awieckiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat milicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat g&#243;rowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat g&#322;ogowski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina &#346;wierzawa, Wojciesz&#243;w, cz&#281;&#347;&#263; gminy Zagrodno po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci Jadwisin &#8211; Modlikowice Zagrodno oraz na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;382 biegn&#261;c&#261; od miejscowo&#347;ci Zagrodno do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie z&#322;otoryjskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu lw&#243;weckiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Czarny B&#243;r, Stare Bogaczowice, Walim, miasto Bogusz&#243;w - Gorce, miasto Jedlina &#8211; Zdr&#243;j, miasto Szczawno &#8211; Zdr&#243;j w powiecie wa&#322;brzyskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Wa&#322;brzych,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina &#346;widnica, miasto &#346;widnica, miasto &#346;wiebodzice w powiecie &#347;widnickim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie wielkopolskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Siedlec, Wolsztyn, cz&#281;&#347;&#263; gminy Przem&#281;t po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci Borek &#8211; Kluczewo &#8211; S&#261;czkowo &#8211; Przem&#281;t &#8211; B&#322;otnica &#8211; Starkowo &#8211; Boszkowo &#8211; Letnisko w powiecie wolszty&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Wielichowo, Rakoniewice, Granowo, cz&#281;&#347;&#263; gminy Kamieniec po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;308 w powiecie grodziskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat mi&#281;dzychodzki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat nowotomyski,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat obornicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Po&#322;ajewo na po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od drogi &#322;&#261;cz&#261;cej miejscowo&#347;ci Chraplewo, Tarn&#243;wko-Boruszyn, Krosin, Jakubowo, Po&#322;ajewo - ul. Ryczywolska do p&#243;&#322;nocno-wschodniej granicy gminy w powiecie czarnkowsko-trzcianeckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Pozna&#324;,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Buk, Czerwonak, Dopiewo, Komorniki, Rokietnica, St&#281;szew, Swarz&#281;dz, Suchy Las, Tarnowo Podg&#243;rne, Murowana Go&#347;lina w powiecie pozna&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat rawicki,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu szamotulskiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci I za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; powiatu gosty&#324;skiego niewymieniona w cz&#281;&#347;ci I i III za&#322;&#261;cznika I,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Kobylin, Zduny, Krotoszyn, miasto Sulmierzyce w powiecie krotoszy&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Ostr&#243;w Wielkopolski po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci Sulis&#322;aw &#8211; &#321;&#261;kociny &#8211; Wierzbno w powiecie ostrowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Wijewo w powiecie leszczy&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie &#322;&#243;dzkim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bia&#322;acz&#243;w, Drzewica, Opoczno i Po&#347;wi&#281;tne w powiecie opoczy&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bia&#322;a Rawska, Regn&#243;w i Sadkowice w powiecie rawskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Kowiesy w powiecie skierniewickim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie zachodniopomorskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Boleszkowice, cz&#281;&#347;&#263; gminy My&#347;lib&#243;rz po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;23 biegn&#261;cej od po&#322;udniowej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;26, nast&#281;pnie na zach&#243;d od drogi nr&#160;26 biegn&#261;cej od tego skrzy&#380;owania do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;119 i dalej na zach&#243;d od drogi nr&#160;119 biegn&#261;cej od skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;26 do p&#243;&#322;nocnej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy D&#281;bno po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;126 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;23 w miejscowo&#347;ci D&#281;bno, nast&#281;pnie na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;23 do skrzy&#380;owania z ul. Jana Paw&#322;a II w miejscowo&#347;ci Cychry, nast&#281;pnie na po&#322;udnie od ul. Jana Paw&#322;a II do skrzy&#380;owania z ul. Ogrodow&#261; i dalej na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez ul. Ogrodow&#261;, kt&#243;rej przed&#322;u&#380;enie biegnie do wschodniej granicy gminy w powiecie my&#347;liborskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Kozielice w powiecie pyrzyckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Banie, Cedynia, Gryfino, Mieszkowice, Mory&#324;, Chojna, Widuchowa, Trzci&#324;sko-Zdr&#243;j w powiecie gryfi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Ko&#322;baskowo w powiecie polickim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie opolskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Brzeg, Lubsza, Lewin Brzeski, Olszanka, Skarbimierz, cz&#281;&#347;&#263; gminy Grodk&#243;w po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261; w powiecie brzeskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy D&#261;browa, Dobrze&#324; Wielki, Popiel&#243;w, Mur&#243;w, Niemodlin, Tu&#322;owice, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#321;ubniany po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci &#346;wierkle &#8211; Mas&#243;w, ulic&#281; Le&#347;n&#261; w miejscowo&#347;ci Mas&#243;w oraz na p&#243;&#322;noc od ulicy Kolanowskiej biegn&#261;cej do wschodniej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy Turawa po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez ulice Powsta&#324;c&#243;w &#346;l&#261;skich -Kolanowsk&#261; -Opolsk&#261; &#8211; Kotorsk&#261; w miejscowo&#347;ci W&#281;gry i dalej na p&#243;&#322;noc od drogi &#322;&#261;cz&#261;cej miejscowo&#347;ci W&#281;gry- Kot&#243;rz Ma&#322;y &#8211; Turawa &#8211; Rz&#281;d&#243;w &#8211; Kad&#322;ub Turawski &#8211; Zakrz&#243;w Turawski biegn&#261;c&#261; do wschodniej granicy gminy w powiecie opolskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Lasowice Wielkie, cz&#281;&#347;&#263; gminy Kluczbork po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;42 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do skrzy&#380;owana z drog&#261; nr&#160;45, a nast&#281;pnie od tego skrzy&#380;owania na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;45 do skrzy&#380;owania z ulic&#261; Fabryczn&#261; w miejscowo&#347;ci Kluczbork i dalej na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez ulice Fabryczna -Dzier&#380;onia &#8211; Strzelecka w miejscowo&#347;ci Kluczbork do wschodniej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy Wo&#322;czyn po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;42 w powiecie kluczborskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat namys&#322;owski,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie &#347;l&#261;skim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Sosnowiec,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski D&#261;browa G&#243;rnicza,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Bobrowniki, Mierz&#281;cice, Psary, Siewierz, miasto B&#281;dzin, miasto Czelad&#378;, miasto Wojkowice w powiecie b&#281;dzi&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy &#321;azy i Por&#281;ba w powiecie zawiercia&#324;skim.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 8. Slovacchia Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Slovacchia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Gelnica,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Poprad</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Spi&#353;sk&#225; Nov&#225; Ves,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Levo&#269;a,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Ke&#382;marok,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Michalovce, except municipalities included in zone III,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Medzilaborce</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Ko&#353;ice-okolie,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Ro&#382;nava,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole city of Ko&#353;ice,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Sobrance, except municipalities included in zone III,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Vranov nad Top&#318;ou,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Humenn&#233;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Snina,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Pre&#353;ov,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Sabinov,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Svidn&#237;k,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Stropkov,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Bardejov,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Star&#225; &#317;ubov&#328;a,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Rev&#250;ca,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Rimavsk&#225; Sobota,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Ve&#318;k&#253; Krt&#237;&#353;, the whole municipalities not included in part I,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Lu&#269;enec,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Polt&#225;r,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Zvolen,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Detva,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Krupina, except municipalities included in zone I,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Banska Stiavnica,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of &#381;arnovica,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of &#381;iar nad Hronom the municipalities of Hronsk&#225; D&#250;brava, Trnav&#225; Hora, Ihr&#225;&#269;, Nevo&#318;n&#233;, Kremnica, Kremnick&#233; Bane, Krahule,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Banska Bystica,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Brezno,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Liptovsky Mikul&#225;&#353;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>the whole district of Trebi&#353;ov&#8217;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Zlat&#233; Moravce, the whole municipalities not included in part I,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Levice the municipality of Koz&#225;rovce,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the district of Tur&#269;ianske Teplice, municipalties of Tur&#269;ek, Horn&#225; &#352;tub&#328;a, &#268;remo&#353;n&#233;, H&#225;j, Rak&#353;a, Mo&#353;ovce.</p></td></tr></tbody></table> 9. Italia Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Italia: <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Piemonte:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Alessandria, i comuni di Alessandria, Tortona, Carbonara Scrivia, Frugarolo, Paderna, Spineto Scrivia, Castellazzo Bormida, Bosco Marengo, Castelspina, Casal Cermelli, Alice Bel Colle, Terzo, Bistagno, Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto d'Orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant'Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata d'Orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano d'Orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone, Fabbrica Curone, Spigno Monferrato, Montechiaro d'Acqui, Castelletto d'Erro, Ponti, Denice, Pozzolo Formigaro,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Asti, i comuni di Mombaldone, Castel Rocchero, Montabone, Sessame, Monatero Bormida, Roccaverano, Vesime, Cessole, Loazzolo, San Giorgio Scarampi, Olmo Gentile, Bubbio, Rocchetta Palafea, Cassinasco, Castel Boglione,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Liguria:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Genova, i comuni di Bogliasco, Arenzano, Ceranesi, Ronco Scrivia, Mele, Isola del Cantone, Lumarzo, Genova, Masone, Serra Ricc&#242;, Campo Ligure, Mignanego, Busalla, Bargagli, Savignone, Torriglia, Rossiglione, Sant'Olcese, Valbrevenna, Sori, Tiglieto, Campomorone, Cogoleto, Pieve Ligure, Davagna, Casella, Montoggio, Crocefieschi, Vobbia, Fascia, Gorreto, Propata, Rondanina, Neirone, Lorsica (solo l'exclave di Barbagelata), Montebruno, Moconesi (solo l'exclave di Santa Brilla),</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Savona, i comuni di Savona, Cairo Montenotte, Quiliano, Altare, Albisola Superiore, Celle Ligure, Stella, Pontinvrea, Varazze, Urbe, Sassello, Mioglia, Giusvalla, Dego (a est della strada provinciale SP 29), Vado Ligure, Albissola Marina,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Emilia-Romagna:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Piacenza, i comuni di Ottone (a ovest del fiume Trebbia), Zerba,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Lazio:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>l'area del comune di Roma compresa entro i confini amministrativi dell'Azienda sanitaria locale "ASL RM1",</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Sardegna:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia del Sud Sardegna i comuni di Escolca, Esterzili, Genoni, Gesturi, Isili, Nuragus, Nurallao, Nurri, Sadali, Serri, Seui, Seulo, Villanova Tulo,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Nuoro i comuni di Atzara, Austis, Bari Sardo, Bitti, Bolotana, Bortigali a est della strada statale 131, Cardedu, Dorgali, Elini, Fonni, Gadoni, Gairo, Girasole, Ilbono, Jerzu, Lanusei, Lei, Loceri, Lod&#232;, Lodine, Lotzorai, Lula, Macomer a est della strada statale 131, Meana Sardo, Oliena, Onani, Orune, Osidda, Osini, Ovodda, Silanus, Sorgono, Teti, Tiana, Torp&#232;, Tortol&#236;, Ulassai, Ussassai,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Oristano i comuni di Laconi, Nughedu Santa Vittoria, Sorradile,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Sassari i comuni di Al&#224; dei Sardi, Anela, Benetutti, Bono, Bonorva a est della strada statale 131, Bottidda, Buddus&#242;, Budoni, Bultei, Burgos, Esporlatu, Illorai, Ittireddu, Mores a sud della strada statale 128&#160;bis &#8211; strada provinciale 63, Nughedu di San Nicol&#242;, Nule, Olbia Isola Amministrativa (Berchiddeddu), Oschiri a sud della E 840, Ozieri a sud della strada provinciale 63 &#8211; strada provinciale 1 &#8211; strada statale 199, Padru, Pattada, San Teodoro.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 10. Cechia Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Cechia: <table><col/><tbody><tr><td><p>Libereck&#253; kraj:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>v okrese Liberec katastr&#225;ln&#237; &#250;zem&#237; obc&#237; Arnoltice u Bulovky, Hajni&#353;t&#283; pod Smrkem, Nov&#233; M&#283;sto pod Smrkem, D&#283;t&#345;ichovec, Bulovka, Horn&#237; &#344;asnice, Doln&#237; Pertoltice, Kr&#225;sn&#253; Les u Fr&#253;dlantu, Jind&#345;ichovice pod Smrkem, Horn&#237; Pertoltice, Doln&#237; &#344;asnice, Raspenava, Doln&#237; Old&#345;i&#353;, Ludv&#237;kov pod Smrkem, L&#225;zn&#283; Libverda, H&#225;j u Habartic, Habartice u Fr&#253;dlantu, Kunratice u Fr&#253;dlantu, V&#237;ska u Fr&#253;dlantu, Poustka u Fr&#253;dlantu, Vi&#353;&#328;ov&#225; u Fr&#253;dlantu, P&#345;edl&#225;nce, &#268;ernousy, Boleslav, Ves, And&#283;lka, Fr&#253;dlant, Srbsk&#225;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 11. Grecia Le seguenti zone soggette a restrizioni II in Grecia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the regional unit of Serres:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>part of the municipal departments of Makrynitsa, Neochori, Platanakia, Ano Poroia, Kato Poroia, Kastanousi, Neo Petritsi, Akritochori, Vyroneia, Mandraki and Promahonas community department (in Sintiki Municipality,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>in the regional unit of Kilkis:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>part of the municipal departments of Mouries, Agia Paraskevi, Stathmos Mourion (in Kilkis municipality).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> PARTE III 1. Bulgaria Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Bulgaria: <table><col/><tbody><tr><td><p>the Pazardzhik region:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>in municipality of Pazardzhik the villages of Apriltsi, Sbor, Tsar Asen, Rosen, Ovtchepoltsi, Gelemenovo, Saraya, Yunatsite, Velitchkovo,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>in municipality of Panagyurishte the villages of Popintsi, Levski, Elshitsa,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>in municipality of Lesitchovo the villages of Pamidovo, Dinkata, Shtarkovo, Kalugerovo,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>in municipality of Septemvri the village of Karabunar,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>in municipality of Streltcha the village of Svoboda.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 2. Italia Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Italia: <table><col/><tbody><tr><td><p>regione Sardegna:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>nella provincia di Nuoro i comuni di Aritzo, Arzana, Baunei, Belvi, Desulo, Gavoi, Mamoiada, Nuoro, Ollolai, Olzai, Oniferi, Orani, Orgosolo, Orotelli, Ottana, Sarule, Talana, Tonara, Triei, Urzulei, Villagrande Strisaili.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3. Lettonia Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lettonia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Dienvidkurzemes novada Emb&#363;tes pagasta da&#316;a uz zieme&#316;iem autoce&#316;a P116, P106, autoce&#316;a no apdz&#299;votas vietas Dinsdurbe, Kalvenes pagasta da&#316;a uz austrumiem no ce&#316;a pie V&#257;rt&#257;jas upes l&#299;dz autoce&#316;am A9, uz zieme&#316;iem no autoce&#316;a A9, uz austrumiem no autoce&#316;a V1200, Kazdangas pagasta da&#316;a uz austrumiem no ce&#316;a V1200, P115, P117, V1296,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kuld&#299;gas novada Rudb&#257;r&#382;u, N&#299;kr&#257;ces, Ra&#326;&#311;u, Skrundas pagasts, Laidu pagasta da&#316;a uz dienvidiem no autoce&#316;a V1296, Skrundas pils&#275;ta.</p></td></tr></tbody></table> 4. Lituania Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Lituania: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jurbarko rajono savivaldyb&#279;: Jurbarko miesto seni&#363;nija, Gird&#382;i&#371;, Jurbark&#371; Raudon&#279;s, Skirsnemun&#279;s, Veliuonos ir &#352;imkai&#269;i&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Mol&#279;t&#371; rajono savivaldyb&#279;: Dubingi&#371; ir Giedrai&#269;i&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Marijampol&#279;s savivaldyb&#279;: Sasnavos ir &#352;unsk&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;aki&#371; rajono savivaldyb&#279;: Barzd&#371;, Gelgaudi&#353;kio, Gri&#353;kab&#363;d&#382;io, Kiduli&#371;, Kudirkos Naumies&#269;io, Sintaut&#371;, Slavik&#371;, Sudargo, &#352;aki&#371;, Plok&#353;&#269;i&#371; ir &#381;virg&#382;dai&#269;i&#371; seni&#363;nijos.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kazl&#371; r&#363;dos savivaldyb&#279;: Antanavos, Jank&#371; ir Kazl&#371; R&#363;dos seni&#363;nijos: vakarin&#279; dalis iki kelio 2602&#160;ir&#160;183,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Kelm&#279;s rajono savivaldyb&#279;: Kelm&#279;s apylinki&#371;, Kuke&#269;i&#371;, &#352;auk&#279;n&#371; ir U&#382;ven&#269;io seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Vilkavi&#353;kio rajono savivaldyb&#279;: Gi&#382;&#371;, Kybart&#371;, Klausu&#269;i&#371;, Pilvi&#353;ki&#371;, &#352;eimenos ir Vilkavi&#353;kio miesto seni&#363;nijos.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;irvint&#371; rajono savivaldyb&#279;: Alioni&#371; ir Zibal&#371; seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#352;iauli&#371; rajono savivaldyb&#279;: Bubi&#371;, Kur&#353;&#279;n&#371; kaimi&#353;koji ir Kur&#353;&#279;n&#371; miesto seni&#363;nijos,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ukmerg&#279;s rajono savivaldyb&#279;: &#381;elvos seni&#363;nija,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Vilniaus rajono savivaldyb&#279;: Paber&#382;&#279;s seni&#363;nija.</p></td></tr></tbody></table> 5. Polonia Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Polonia: <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie warmi&#324;sko-mazurskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Rybno, cz&#281;&#347;&#263; gminy Dzia&#322;dowo po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;538, cz&#281;&#347;&#263; gminy P&#322;o&#347;nica po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci Burkat &#8211; Skurpie &#8211; Rutkowice &#8211; P&#322;o&#347;nica &#8211; Turza Ma&#322;a &#8211; Koty, cz&#281;&#347;&#263; gminy Lidzbark po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;544 biegn&#261;c&#261; od wschodniej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;541 oraz na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;541 biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;544 w powiecie dzia&#322;dowskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Grodziczno po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;541 w powiecie nowomiejskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Lubawa po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;537 biegn&#261;c&#261; od wschodniej graniczy gminy do skrzy&#380;owana z drog&#261; nr&#160;541, a nast&#281;pnie na wsch&#243;d od liini wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;541 biegn&#261;c&#261; od skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;537 do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie i&#322;awskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina D&#261;br&#243;wno, cz&#281;&#347;&#263; gminy Grunwald po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;537 biegn&#261;cej od zachodniej granicy gminy do miejscowo&#347;ci St&#281;bark, a nast&#281;pnie na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; biegn&#261;c&#261; od miejscowo&#347;ci St&#281;bark do po&#322;udniowej granicy gminy i &#322;&#261;cz&#261;cej miejscowo&#347;ci St&#281;bark &#8211; &#321;odwigowo w powiecie ostr&#243;dzkim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie wielkopolskim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Krzemieniewo, Lipno, Osieczna, Rydzyna, &#346;wi&#281;ciechowa, W&#322;oszakowice w powiecie leszczy&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Leszno,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Ko&#347;cian i miasto Ko&#347;cian, Krzywi&#324;, &#346;migiel w powiecie ko&#347;cia&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Dolsk po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;434 biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej granicy gminy do skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;437, a nast&#281;pnie na zach&#243;d od drogi nr&#160;437 biegn&#261;cej od skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;434 do po&#322;udniowej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy &#346;rem po&#322;o&#380;ona na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;310 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do miejscowo&#347;ci &#346;rem, nast&#281;pnie na zach&#243;d od drogi nr&#160;432 w miejscowo&#347;ci &#346;rem oraz na zach&#243;d od drogi nr&#160;434 biegn&#261;cej od skrzy&#380;owania z drog&#261; nr&#160;432 do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie &#347;remskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Gosty&#324; po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;12 w powiecie gosty&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Przem&#281;t po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci Borek &#8211; Kluczewo &#8211; S&#261;czkowo &#8211; Przem&#281;t &#8211; B&#322;otnica &#8211; Starkowo &#8211; Boszkowo &#8211; Letnisko w powiecie wolszty&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><tbody><tr><td><p>w wojew&#243;dztwie dolno&#347;l&#261;skim:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Lubin po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;335 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do granicy miasta Lubin oraz na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;333 biegn&#261;c&#261; od granicy miasta Lubin do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie lubi&#324;skim</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Prusice, &#379;migr&#243;d, cz&#281;&#347;&#263; gminy Oborniki &#346;l&#261;skie po&#322;o&#380;ona na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;340 w powiecie trzebnickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Zagrodno po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci Jadwisin &#8211; Modlikowice - Zagrodno oraz na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;382 biegn&#261;c&#261; od miejscowo&#347;ci Zagrodno do po&#322;udniowej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy wiejskiej Z&#322;otoryja po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej granicy gminy w miejscowo&#347;ci Nowa Wie&#347; Z&#322;otoryjska do granicy miasta Z&#322;otoryja oraz na p&#243;&#322;noc od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;382 biegn&#261;c&#261; od granicy miasta Z&#322;otoryja do wschodniej granicy gminy w powiecie z&#322;otoryjskim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Chocian&#243;w po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;335 biegn&#261;c&#261; od wschodniej granicy gminy do miejscowo&#347;ci &#379;abice, a nast&#281;pnie na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci &#379;abice &#8211; Trzebnice &#8211; Chocianowiec - Chocian&#243;w &#8211; Pasternik biegn&#261;c&#261; do zachodniej granicy gminy w powiecie polkowickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Chojn&#243;w i miasto Chojn&#243;w, Krotoszyce, Mi&#322;kowice w powiecie legnickim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>powiat miejski Legnica,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Wo&#322;&#243;w po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez lni&#281; kolejow&#261; biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej do po&#322;udniowej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy Wi&#324;sko po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;36 biegn&#261;c&#261; od p&#243;&#322;nocnej do zachodniej granicy gminy, cz&#281;&#347;&#263; gminy Brzeg Dolny po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261; od p&#243;&#322;nocnej do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie wo&#322;owskim</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gminy Le&#347;na, Luba&#324; z miastem Luba&#324;, Olszyna, Plater&#243;wka, Siekierczyn w powiecie luba&#324;skim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Zgorzelec po&#322;o&#380;ona na wsch&#243;d od linii wyznaczonej przez drog&#281; &#322;&#261;cz&#261;c&#261; miejscowo&#347;ci D&#322;u&#380;yna G&#243;rna &#8211; Przesieczany &#8211; Gron&#243;w &#8211; S&#322;awnikowice &#8211; Wyr&#281;ba, biegn&#261;ca od p&#243;&#322;nocnej do po&#322;udniowej granicy gminy w powiecie zgorzeleckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>cz&#281;&#347;&#263; gminy Nowogrodziec po&#322;o&#380;ona na po&#322;udnie od linii wyznaczonej przez drog&#281; nr&#160;94 biegn&#261;c&#261; od zachodniej granicy gminy do skrzy&#380;owania z lini&#261; kolejow&#261; w miejscowo&#347;ci Zebrzydowa, nast&#281;pnie na zach&#243;d od linii wyznaczonej przez lini&#281; kolejow&#261; biegn&#261;c&#261; na po&#322;udnie od miejscowo&#347;ci Zebrzydowa do wschodniej granicy gminy w powiecie boles&#322;awieckim,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>gmina Gryf&#243;w &#346;l&#261;ski w powiecie lw&#243;weckim.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 6. Romania Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Romania: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Zona ora&#537;ului Bucure&#537;ti,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Constan&#539;a,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Satu Mare,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Tulcea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Bac&#259;u,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Bihor,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Bistri&#539;a N&#259;s&#259;ud,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Br&#259;ila,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Buz&#259;u,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul C&#259;l&#259;ra&#537;i,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul D&#226;mbovi&#539;a,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Gala&#539;i,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Giurgiu,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Ialomi&#539;a,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Ilfov,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Prahova,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul S&#259;laj,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Suceava</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Vaslui,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Vrancea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Teleorman,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#355;ul Mehedin&#355;i,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Gorj,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Arge&#537;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#355;ul Olt,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#355;ul Dolj,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Arad,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Timi&#537;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Covasna,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Bra&#537;ov,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Boto&#537;ani,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul V&#226;lcea,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Ia&#537;i,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Hunedoara,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Alba,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Sibiu,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Cara&#537;-Severin,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Neam&#539;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Harghita,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Mure&#537;,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Cluj,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Jude&#539;ul Maramure&#351;.</p></td></tr></tbody></table> 7. Slovacchia Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Slovacchia: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>In the district of Michalovce: I&#328;a&#269;ovce, &#268;e&#269;ehov, Ha&#382;&#237;n, Hnojn&#233;, Lastom&#237;r, L&#250;&#269;ky, Michalovce, Pal&#237;n, Pavlovce nad Uhom, Senn&#233;, Sliepkovce, Stretava, Stretavka, Vysok&#225; nad Uhom, Z&#225;lu&#382;ice, Z&#225;vadka, Zempl&#237;nska &#352;irok&#225;, Budkovce, &#381;bince, Jastrabie pri Michalovciach, Hatalov,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>In the district of Sobrance: Blatn&#233; Remety, Blatn&#233; Revi&#353;tia, Blatn&#225; Polianka, Bunkovce, Feki&#353;ovce, Ostrov, Porostov, Sv&#228;tu&#353;, Ve&#318;k&#233; Revi&#353;tia, Be&#382;ovce, Ta&#353;u&#318;a, Kristy, Ni&#382;n&#225; Rybnica.</p></td></tr></tbody></table> 8. Germania Le seguenti zone soggette a restrizioni III in Germania: <table><col/><tbody><tr><td><p>Bundesland Brandenburg:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Kreisfreie Stadt Cottbus,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Landkreis Spree-Nei&#223;e:</p><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Kolkwitz mit den Gemarkungen H&#228;nchen, Klein Gaglow, Kolkwitz, Gulben, Papitz, Glinzig, Limberg und Krieschow,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Drebkau mit den Gemarkungen Jehserig, Domsdorf, Drebkau, Laubst, Leuthen, Siewisch, Casel und der Gemarkung Schorbus bis zur L521,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde&#160;Neuhausen/Spree mit den Gemarkungen Gro&#223; O&#223;nig, Klein D&#246;bbern, Gro&#223; D&#246;bbern, Haasow, Kathlow, Frauendorf, Koppatz, Roggosen, Sergen, Komptendorf, Laubsdorf, Neuhausen, Drieschnitz, Kahsel und Bagenz,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><tbody><tr><td><p>Gemeinde Spremberg mit den Gemarkungen Sellessen, B&#252;hlow, Gro&#223; Buckow, Klein Buckow, Spremberg, Radeweise und Strau&#223;dorf.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> ".
ITA
32023R0835
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.4.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 110/10</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2019/646 DELLA COMMISSIONE del 15 aprile 2019 relativo alla classificazione di talune merci nella nomenclatura combinata LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 952/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 ottobre 2013, che istituisce il codice doganale dell'Unione ( 1 ) , in particolare l'articolo 57, paragrafo 4, e l'articolo 58, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Al fine di garantire l'applicazione uniforme della nomenclatura combinata allegata al regolamento (CEE) n.&#160;2658/87 del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, &#232; necessario adottare disposizioni relative alla classificazione delle merci di cui in allegato al presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il regolamento (CEE) n. 2658/87&#160;ha fissato le regole generali relative all'interpretazione della nomenclatura combinata. Tali regole si applicano inoltre a qualsiasi nomenclatura che la riprenda, totalmente o in parte, o che aggiunga eventuali suddivisioni e che sia stabilita da specifiche disposizioni dell'Unione per l'applicazione di misure tariffarie o di altra natura nell'ambito degli scambi di merci.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>In applicazione di tali regole generali, le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante nell'allegato del presente regolamento dovrebbero essere classificate nel corrispondente codice NC indicato nella colonna 2, in virt&#249; delle motivazioni indicate nella colonna&#160;3.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; opportuno disporre che le informazioni tariffarie vincolanti rilasciate per le merci interessate dal presente regolamento che non sono conformi al regolamento stesso possano continuare a essere invocate dal titolare per un determinato periodo, conformemente alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE)&#160;n.&#160;952/2013. Tale periodo dovrebbe essere fissato a tre mesi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato del codice doganale,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Le merci descritte nella colonna 1 della tabella figurante in allegato sono classificate nella nomenclatura combinata nel codice NC indicato nella colonna 2 di detta tabella. Articolo 2 Le informazioni tariffarie vincolanti che non sono conformi al presente regolamento possono continuare a essere invocate per un periodo di tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente regolamento, in conformità alle disposizioni dell'articolo 34, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 952/2013. Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 15 aprile 2019 Per la Commissione, a nome del presidente Stephen QUEST Direttore generale Direzione generale della Fiscalità e unione doganale ( 1 ) GU L 269 del 10.10.2013, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio, del 23 luglio 1987, relativo alla nomenclatura tariffaria e statistica ed alla tariffa doganale comune ( GU L 256 del 7.9.1987, pag. 1 ). ALLEGATO <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Descrizione delle merci</p></td><td><p>Classificazione</p><p>(codice NC)</p></td><td><p>Motivazioni</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td></tr><tr><td><p>Assemblaggio di cingolature (cosiddetto &#171;cingolo a catena&#187;) di acciaio colato, composto da maglie per cingoli collegate con perni/giunti. I cingoli sono muniti di fori per il fissaggio di piastre di forma rettangolare (cosiddette &#171;suole&#187;), non accluse alla presentazione.</p><p>La progettazione dell'articolo, principalmente la presenza dei fori attraverso i quali vanno fissate le suole, identifica l'articolo come traino a cinghie (che imprime la propulsione e sostiene il macchinario nel movimento) esclusivamente o principalmente idoneo all'uso su macchine per movimento terra di cui alla voce 8429 .</p><p>Cfr. immagine<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>8431&#160;49&#160;20</p></td><td><p>Classificazione a norma delle regole generali 1 e&#160;6 per l'interpretazione della nomenclatura combinata, della nota 1, lettera f), della sezione XV, della nota 2, lettera b), della sezione XVI nonch&#233; del testo dei codici NC 8431 , 8431&#160;49 e&#160;8431&#160;49&#160;20 .</p><p>In base alle sue caratteristiche oggettive, l'articolo &#232; identificabile come parte esclusivamente o principalmente idonea all'uso su macchine per movimento terra di cui alla voce 8429 (cfr. il parere di classificazione del sistema armonizzato 8431.49/1). Le caratteristiche oggettive dell'articolo (dimensione e forma) sono quelle di un traino a cinghie destinato all'uso su macchine della voce 8429 . &#200; pertanto esclusa la classificazione alla voce 7315 come catena, catenella e sua parte, di ghisa, ferro o acciaio.</p><p>L'articolo va pertanto classificato nel codice NC 8431&#160;49&#160;20 come altra parte idonea esclusivamente o principalmente alle macchine o apparecchi delle voci da 8425 a 8430 di getti di ghisa, di ferro o di acciaio.</p></td></tr></tbody></table> <note> ( *1 ) L'immagine è fornita a scopo puramente informativo. </note>
ITA
32019R0646
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.11.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>C 449/11</p></td></tr></tbody></table> Stato delle entrate e delle spese dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali per l’esercizio finanziario 2021 — Bilancio rettificativo n. 2 (2021/C 449/03) ENTRATE <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Bilancio 2021</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n.&#160;2</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>SOVVENZIONE DELL&#8217;UNIONE EUROPEA</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>SOVVENZIONE DELL&#8217;UNIONE EUROPEA</p></td><td><p>24&#160;470&#160;031</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>24&#160;470&#160;031</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>24&#160;470&#160;031</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>24&#160;470&#160;031</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>CONTRIBUTI FINANZIARI DELLO STATO MEMBRO OSPITANTE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 0</p></td><td><p>CONTRIBUTI FINANZIARI DELLO STATO MEMBRO OSPITANTE</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>p.m.</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>ENTRATE CON DESTINAZIONE SPECIFICA VOLTE A FINANZIARE SPESE SPECIFICHE</span></p></td></tr><tr><td><p>4 0</p></td><td><p>ENTRATE CON DESTINAZIONE SPECIFICA VOLTE A FINANZIARE SPESE SPECIFICHE</p></td><td><p>107&#160;143</p></td><td><p>62&#160;028</p></td><td><p>169&#160;171</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 4 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>107&#160;143</span></p></td><td><p><span>62&#160;028</span></p></td><td><p><span>169&#160;171</span></p></td></tr><tr><td><p><span>5</span></p></td><td><p><span>STANZIAMENTI AMMINISTRATIVI</span></p></td></tr><tr><td><p>5 0</p></td><td><p>STANZIAMENTI AMMINISTRATIVI</p></td><td><p>2&#160;553</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2&#160;553</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 5 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>2&#160;553</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>2&#160;553</span></p></td></tr><tr><td><p><span>9</span></p></td><td><p><span>ENTRATE VARIE</span></p></td></tr><tr><td><p>9 0</p></td><td><p>ENTRATE VARIE</p></td><td><p>94&#160;016</p></td><td><p>80&#160;000</p></td><td><p>174&#160;016</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 9 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>94&#160;016</span></p></td><td><p><span>80&#160;000</span></p></td><td><p><span>174&#160;016</span></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>24&#160;673&#160;743</span></p></td><td><p><span>142&#160;028</span></p></td><td><p><span>24&#160;815&#160;771</span></p></td></tr></tbody></table> SPESE <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Titolo</p><p>Capitolo</p></td><td><p>Linea di bilancio</p></td><td><p>Bilancio 2021</p></td><td><p>Bilancio rettificativo n.&#160;2</p></td><td><p>Nuovo importo</p></td></tr><tr><td><p><span>1</span></p></td><td><p><span>SPESE RELATIVE AL PERSONALE</span></p></td></tr><tr><td><p>1 1</p></td><td><p>STIPENDI E INDENNIT&#192;</p></td><td><p>12&#160;600&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>12&#160;600&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 2</p></td><td><p>SPESE DI ASSUNZIONE DEL PERSONALE</p></td><td><p>150&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>150&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 3</p></td><td><p>SPESE PER LE MISSIONI</p></td><td><p>50&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>50&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 4</p></td><td><p>INFRASTRUTTURE MEDICO-SOCIALI</p></td><td><p>75&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>75&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 5</p></td><td><p>FORMAZIONE</p></td><td><p>175&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>175&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 6</p></td><td><p>SERVIZI ESTERNI</p></td><td><p>90&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>90&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 7</p></td><td><p>RICEVIMENTI ED EVENTI</p></td><td><p>3&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 8</p></td><td><p>SERVIZIO SOCIALE</p></td><td><p>1&#160;462&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1&#160;462&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>1 9</p></td><td><p>ALTRE SPESE CORRELATE AL PERSONALE</p></td><td><p>65&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>65&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 1 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>14&#160;670&#160;000</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>14&#160;670&#160;000</span></p></td></tr><tr><td><p><span>2</span></p></td><td><p><span>IMMOBILI, MATERIALE E SPESE VARIE DI FUNZIONAMENTO</span></p></td></tr><tr><td><p>2 0</p></td><td><p>AFFITTO D'IMMOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>1&#160;416&#160;000</p></td><td><p>80&#160;000</p></td><td><p>1&#160;496&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 1</p></td><td><p>TECNOLOGIE DELL&#8217;INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE</p></td><td><p>699&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>699&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 2</p></td><td><p>BENI MOBILI E SPESE ACCESSORIE</p></td><td><p>55&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>55&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 3</p></td><td><p>SPESE DI FUNZIONAMENTO AMMINISTRATIVO CORRENTE</p></td><td><p>52&#160;553</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>52&#160;553</p></td></tr><tr><td><p>2 4</p></td><td><p>AFFRANCATURA E TELECOMUNICAZIONI</p></td><td><p>119&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>119&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 5</p></td><td><p>SPESE DI RIUNIONE</p></td><td><p>13&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>13&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 6</p></td><td><p>SPESE DI FUNZIONAMENTO CONNESSE ALLE ATTIVIT&#192; OPERATIVE</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>2 7</p></td><td><p>INFORMAZIONE E PUBBLICAZIONI</p></td><td><p>2&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>2 8</p></td><td><p>STUDI</p></td><td><p>16&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>16&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 2 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>2&#160;372&#160;553</span></p></td><td><p><span>80&#160;000</span></p></td><td><p><span>2&#160;452&#160;553</span></p></td></tr><tr><td><p><span>3</span></p></td><td><p><span>SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>3 1</p></td><td><p>SOCIET&#192; EQUE E PARITARIE</p></td><td><p>3&#160;005&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>3&#160;005&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 2</p></td><td><p>SOCIET&#192; GIUSTE, DIGITALI E SICURE</p></td><td><p>561&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>561&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 3</p></td><td><p>IMMIGRAZIONE E ASILO</p></td><td><p>900&#160;349</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>900&#160;349</p></td></tr><tr><td><p>3 4</p></td><td><p>SOSTEGNO AI SISTEMI DI TUTELA DEI DIRITTI UMANI</p></td><td><p>869&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>869&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 5</p></td><td><p>COMUNICAZIONE DEI DIRITTI</p></td><td><p>1&#160;425&#160;000</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>1&#160;425&#160;000</p></td></tr><tr><td><p>3 6</p></td><td><p>GIUSTIZIA</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>3 7</p></td><td><p>ATTIVIT&#192; OPERATIVE ORIZZONTALI</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>3 8</p></td><td><p>ORGANI DELL&#8217;AGENZIA E MECCANISMI DI CONSULTAZIONE</p></td><td><p>p.m.</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>p.m.</p></td></tr><tr><td><p>3 9</p></td><td><p>RISERVA PER IL TITOLO 3</p></td><td><p>763&#160;698</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>763&#160;698</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 3 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>7&#160;524&#160;047</span></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>7&#160;524&#160;047</span></p></td></tr><tr><td><p><span>4</span></p></td><td><p><span>ALTRE SPESE OPERATIVE</span></p></td></tr><tr><td><p>4 0</p></td><td><p>ACCORDI DI COOPERAZIONE</p></td><td><p>107&#160;143</p></td><td><p>62&#160;028</p></td><td><p>169&#160;171</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Titolo 4 &#8212; Totale</span></p></td><td><p><span>107&#160;143</span></p></td><td><p><span>62&#160;028</span></p></td><td><p><span>169&#160;171</span></p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>TOTALE GENERALE</span></p></td><td><p><span>24&#160;673&#160;743</span></p></td><td><p><span>142&#160;028</span></p></td><td><p><span>24&#160;815&#160;771</span></p></td></tr></tbody></table> Tabella dell'organico <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Categoria e grado</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>2021</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr><td><p>Autorizzati nel bilancio dell'Unione</p></td><td><p>Effettivamente coperti al 31&#160;dicembre 2019</p></td><td><p>Autorizzati nel bilancio dell'Unione</p></td></tr><tr><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td><td><p>Posti permanenti</p></td><td><p>Posti temporanei</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AD 16</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AD 15</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td></tr><tr><td><p>AD 14</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AD 13</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AD 12</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AD 11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>5</p></td></tr><tr><td><p>AD 10</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>12</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>AD 9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>8</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>11</p></td></tr><tr><td><p>AD 8</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>8</p></td></tr><tr><td><p>AD 7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AD 6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AD 5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AD</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>48</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>47</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>48</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AST 11</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 10</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td></tr><tr><td><p>AST 9</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AST 8</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>3</p></td></tr><tr><td><p>AST 7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>7</p></td></tr><tr><td><p>AST 6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>6</p></td></tr><tr><td><p>AST 5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>7</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>AST 4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST 1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AST</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>24</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>24</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>24</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>AST/SC 6</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 5</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 4</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 3</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 2</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>AST/SC 1</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Totale parziale AST/SC</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p><span>Totale</span></p></td><td><p><span>&#8212;</span></p></td><td><p><span>72</span></p></td><td><p><span>&#8212;</span></p></td><td><p><span>71</span></p></td><td><p><span>&#8212;</span></p></td><td><p><span>72</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Totale Generale</span></p></td><td><p><span>72</span></p></td><td><p><span>71</span></p></td><td><p><span>72</span></p></td></tr></tbody></table> Stima del numero di agenti contrattuali (espressa in equivalenti a tempo pieno) ed esperti nazionali distaccati <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Posti da agente contrattuale</p></td><td><p>2021</p></td><td><p>2020</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>FG IV</p></td><td><p>20</p></td><td><p>20</p></td></tr><tr><td><p>FG III</p></td><td><p>10</p></td><td><p>10</p></td></tr><tr><td><p>FG II</p></td><td><p>2</p></td><td><p>2</p></td></tr><tr><td><p>FG I</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td></tr><tr><td><p>Total</p></td><td><p>32</p></td><td><p>32</p></td></tr><tr/><tr/><tr><td><p>Posti da esperto nazionale distaccato</p></td><td><p>9</p></td><td><p>9</p></td></tr><tr><td><p>Total</p></td><td><p>41</p></td><td><p>41</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32021B1105(03)
02014R1254 — IT — 07.03.2017 — 001.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 1254/2014 DELLA COMMISSIONE</p><p>dell'11 luglio 2014</p><p>che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'etichettatura indicante il consumo di energia delle unit&#224; di ventilazione residenziali</p><p><a>(Testo rilevante ai fini del SEE)</a></p><p>(GU L 337 dell'25.11.2014, pag. 27)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2017/254 DELLA COMMISSIONE&#160;del 30 novembre 2016</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;38</p></td><td><p>1</p></td><td><p>15.2.2017</p></td></tr></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 1254/2014 DELLA COMMISSIONE dell'11 luglio 2014 che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'etichettatura indicante il consumo di energia delle unità di ventilazione residenziali (Testo rilevante ai fini del SEE) Articolo 1 Oggetto e ambito di applicazione 1. Il presente regolamento stabilisce prescrizioni in materia di etichettatura energetica applicabili alle unità di ventilazione residenziali. 2. Il presente regolamento non si applica a unità di ventilazione residenziali: a) unidirezionali (di estrazione o immissione) la cui potenza assorbita sia inferiore a 30 W; b) destinate esclusivamente a funzionare in atmosfera potenzialmente esplosiva, quali definite nella direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ( 1 ); c) destinate esclusivamente a funzionare in casi di emergenza, per brevi lassi di tempo, e che rispettano le specifiche di base per le opere di costruzione in materia di sicurezza in caso di incendio del regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 2 ); d) destinate esclusivamente a funzionare: i) a temperature di esercizio dell'aria movimentata superiori a 100 °C; ii) a temperatura ambiente di esercizio del motore che aziona il ventilatore, se collocato al di fuori del flusso di aria, superiore a 65 °C; iii) a temperatura dell'aria movimentata o a temperatura ambiente di esercizio del motore, se collocato al di fuori del flusso di aria, inferiore a – 40 °C; iv) ad una tensione di alimentazione superiore a 1 000 V c.a. o 1 500 V c.c.; v) in ambienti tossici, altamente corrosivi o infiammabili o in ambienti contenenti sostanze abrasive; e) comprendenti uno scambiatore di calore e una pompa di calore per il recupero del calore o che consentano il trasferimento o l'estrazione di calore in aggiunta a quello prodotto dal sistema di recupero del calore, escluso il trasferimento di calore a fini di protezione antigelo o di sbrinamento; f) classificate come cappe aspiranti da cucina, oggetto del regolamento delegato (UE) n. 65/2014 della Commissione ( 3 ). Articolo 2 Definizioni Ai fini del presente regolamento si intende per: <table><col/><col/><tr><td><p>1)</p></td><td><p>&#171;unit&#224; di ventilazione (UV)&#187; : un apparecchio ad alimentazione elettrica dotato di almeno un girante, un motore e una cassa, destinato ad effettuare il ricambio dell'aria esausta con aria proveniente dall'esterno in un edificio o in una sua parte;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>2)</p></td><td><p>&#171;unit&#224; di ventilazione residenziale&#187; (UVR) :</p><p>un'unit&#224; di ventilazione:</p><div><p>a)<span>&#160;</span>la cui portata massima non superi i 250&#160;m<span>3</span>/h;</p></div><div><p>b)<span>&#160;</span>la cui portata massima sia compresa tra 250 e 1&#160;000 &#160;m<span>3</span>/h e destinata, come dichiarato dal produttore, esclusivamente a fini di ventilazione in edifici residenziali;</p></div></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#171;portata massima&#187; : portata massima di aria dichiarata di un'unit&#224; di ventilazione, ottenibile con dispositivi di regolazione integrati o forniti separatamente, in condizioni normali dell'aria (20&#160;&#176;C e 101&#160;325 &#160;Pa), purch&#233; l'unit&#224; sia stata installata nella sua interezza (ad esempio sia dotata di filtri di pulizia) e nel rispetto delle istruzioni del produttore; per le UVR da canale la portata massima &#232; riferita ad una portata a 100&#160;Pa di differenza di pressione statica esterna e per le UVR non da canale &#232; riferita ad una portata alla differenza di pressione minima totale ottenibile, da scegliere tra i valori 10 (minimo), 20, 50, 100, 150, 200, 250&#160;Pa in modo che corrisponda o sia immediatamente inferiore alla differenza di pressione misurata);</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>4)</p></td><td><p>&#171;unit&#224; di ventilazione unidirezionale (UVU)&#187; : unit&#224; di ventilazione che produce un flusso d'aria in una sola direzione, sia essa proveniente dall'interno e diretta all'esterno (estrazione) o proveniente dall'esterno e diretta all'interno (immissione), in cui il flusso d'aria prodotto meccanicamente &#232; bilanciato dall'afflusso o dal deflusso naturali dell'aria;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>5)</p></td><td><p>&#171;unit&#224; di ventilazione bidirezionale (UVB)&#187; : un'unit&#224; di ventilazione che produce un flusso d'aria tra l'interno e l'esterno ed &#232; dotata di ventilatori tanto di estrazione quanto di immissione;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>6)</p></td><td><p>&#171;modello di unit&#224; di ventilazione equivalente&#187; : unit&#224; di ventilazione che presenta le stesse caratteristiche tecniche, conformemente alle prescrizioni applicabili in materia di informazione sui prodotti, di un altro modello di unit&#224; di ventilazione immesso sul mercato dallo stesso fabbricante, dal rappresentante autorizzato o dall'importatore.</p></td></tr></table> Ai fini degli allegati da II a IX, l'allegato I stabilisce definizioni supplementari. Articolo 3 Responsabilità dei fornitori 1. I fornitori che immettono sul mercato unità di ventilazione residenziali provvedono affinché, a decorrere dal 1 o gennaio 2016, siano rispettate le seguenti condizioni: a) ogni unità di ventilazione residenziale è corredata di un'etichetta stampata, nel formato di cui all'allegato III, e contenente le informazioni ivi indicate; l'etichetta deve essere presente almeno nell'imballaggio dell'unità. Per ciascun modello di unità di ventilazione residenziale è a disposizione dei distributori un'etichetta elettronica del formato e con le informazioni di cui all'allegato III; b) è disponibile una scheda del prodotto come indicato nell'allegato IV. La scheda è presente quantomeno nell'imballaggio dell'unità. Per ciascun modello di unità di ventilazione residenziale è a disposizione dei distributori e sui siti web pubblici una scheda del prodotto elettronica, quale descritta nell'allegato IV; c) la documentazione tecnica di cui all'allegato V è fornita su richiesta alle autorità degli Stati membri e della Commissione; d) sono fornite le istruzioni per l'uso; e) ogni pubblicità relativa ad uno specifico modello di unità di ventilazione residenziale che contenga informazioni concernenti l'energia o il prezzo indica la classe di consumo energetico specifico di tale modello; f) qualsiasi materiale promozionale tecnico relativo a uno specifico modello di unità di ventilazione residenziale, che ne descrive i parametri tecnici specifici, ne indica la classe di consumo energetico specifico. 2. A partire dal 1 o gennaio 2016 le unità di ventilazione residenziali immesse sul mercato sono munite di un'etichetta nel formato di cui all'allegato III, punto 1, se sono unidirezionali, e di un'etichetta nel formato di cui all'allegato III, punto 2, se sono bidirezionali. Articolo 4 Responsabilità dei distributori I distributori provvedono a che: a) presso il punto vendita, ogni unità di ventilazione residenziale riporti l'etichetta resa disponibile dai fornitori ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), all'esterno della parte anteriore o della parte superiore dell'apparecchio in modo che sia chiaramente visibile; b) le unità di ventilazione residenziali proposte in vendita, per il noleggio o la vendita rateale in situazioni in cui non è previsto che l'utilizzatore finale possa prendere visione del prodotto esposto, siano commercializzate corredate delle informazioni fornite dai fornitori ai sensi dell'allegato VI, salvo se l'offerta è fatta via Internet, nel qual caso si applicano le disposizioni dell'allegato VII; c) ogni pubblicità relativa ad uno specifico modello di unità di ventilazione residenziale che contenga informazioni concernenti l'energia o il prezzo indichi la classe di consumo energetico specifico dell'unità; d) qualsiasi materiale promozionale tecnico relativo a un modello specifico, che descrive i parametri tecnici di un'unità di ventilazione residenziale, comprenda la classe di consumo energetico specifico del modello, nonché il manuale di istruzioni fornito dal fornitore. Articolo 5 Metodi di misurazione Ai fini delle informazioni da riportare ai sensi degli articoli 3 e 4, la classe del consumo specifico di energia è determinata in conformità alla tabella figurante nell'allegato II. Il consumo specifico di energia, il consumo annuo di elettricità, il risparmio annuo di riscaldamento, la portata massima e il livello di potenza sonora sono determinati conformemente ai metodi di misurazione e di calcolo di cui all'allegato VIII, e tengono conto delle metodologie di misurazione e di calcolo più avanzate generalmente riconosciute. Articolo 6 Procedura di verifica ai fini di sorveglianza del mercato Nel valutare la conformità dell'unità di ventilazione, gli Stati membri applicano la procedura indicata all'allegato IX. Articolo 7 Riesame La Commissione riesamina il presente regolamento alla luce del progresso tecnologico e presenta i risultati di tale riesame al Foro consultivo entro il 1 o gennaio 2020. Il riesame riguarda in particolare l'eventuale inclusione di altre unità di ventilazione, in particolare le unità di ventilazione non residenziali, che presentano una potenza elettrica assorbita complessiva inferiore a 30 W, il calcolo del consumo energetico specifico e le classi per le unità di ventilazione unidirezionali e bidirezionali con controllo ambientale. Articolo 8 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. ALLEGATO I Definizioni applicabili ai fini degli allegati da II a IX <table><col/><col/><tr><td><p>1)</p></td><td><p>&#171;consumo specifico di energia (SEC)&#187; [espresso in kWh/(m2.a)] : coefficiente che esprime l'energia consumata per ventilare 1&#160;m<span>2</span> di superficie abitabile riscaldata in un'abitazione o in un edificio, calcolato per le UVR in conformit&#224; all'allegato VIII;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>2)</p></td><td><p>&#171;livello di potenza sonora (LWA)&#187; : livello di potenza sonora ponderato A, in dB, riferito a un picowatt (1pW) irradiato dalla cassa, espresso in decibel (dB), trasmesso dall'aria alla portata di riferimento;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#171;azionamento a velocit&#224; multiple&#187; : un motore di ventilatore che pu&#242; essere fatto funzionare a tre o pi&#249; velocit&#224; fisse oltre alla posizione &#171;off&#187; (&#171;spento&#187;);</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>4)</p></td><td><p>&#171;variatore di velocit&#224;&#187; (VSD) : un regolatore elettronico, integrato o funzionante nell'ambito dello stessa sistema o come apparecchio separato con motore e ventilatore, che adatta continuamente l'energia elettrica fornita al motore per controllare la portata;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>5)</p></td><td><p>&#171;sistema di recupero del calore (HRS)&#187; : parte di un'unit&#224; di ventilazione bidirezionale dotata di uno scambiatore di calore destinato a trasferire il calore contenuto nell'aria di espulsione (contaminata) all'aria di immissione (fresca);</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>6)</p></td><td><p>&#171;efficienza termica di un HRS residenziale (&#951;t)&#187; : rapporto tra il guadagno termico dell'aria di immissione e la perdita termica dell'aria di espulsione, entrambi riferiti alla temperatura esterna, misurati a stato asciutto dell'HRS e in condizioni atmosferiche standard, con flusso di massa bilanciato alla portata di riferimento e una differenza termica interno/esterno di 13 K, senza correzione in base al guadagno termico dei motori dei ventilatori;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>7)</p></td><td><p>&#171;percentuale di trafilamento interno&#187; : frazione dell'aria espulsa presente nell'aria di immissione delle unit&#224; di ventilazione con HRS a causa di trafilamento tra i flussi d'aria di espulsione e di immissione all'interno della cassa quando l'unit&#224; funziona alla portata d'aria di riferimento, misurata sulle canalizzazioni; la prova va eseguita a 100&#160;Pa;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>8)</p></td><td><p>&#171;flusso residuo&#187; : la percentuale di aria esausta che viene reintrodotta nell'aria di immissione per uno scambiatore di calore rigenerativo secondo la portata di riferimento;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>9)</p></td><td><p>&#171;percentuale di trafilamento esterno&#187; : frazione di trafilamento della portata di riferimento che fuoriesce dalla cassa di un'unit&#224; sottoposta a prova di tenuta, da realizzarsi a 250&#160;Pa sia in sottopressurizzazione sia in sovrapressurizzazione;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>10)</p></td><td><p>&#171;miscela&#187; : rimessa immediata in circolo o commistione dei flussi d'aria tra le aperture di espulsione e quelle di immissione tanto sulle terminazioni interne quanto su quelle esterne, per cui tali flussi non contribuiscono alla ventilazione effettiva dello spazio chiuso quando l'unit&#224; viene fatta funzionare alla portata di riferimento;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>11)</p></td><td><p>&#171;percentuale di miscela&#187; : frazione del flusso d'aria in espulsione, facente parte della portata totale di riferimento, che ricircola tra le aperture di espulsione e quelle di immissione tanto sulle terminazioni interne quanto su quelle esterne senza contribuire alla ventilazione effettiva dello spazio chiuso quando l'unit&#224; viene fatta funzionare alla portata di riferimento (misurata a distanza di 1&#160;m dal condotto di immissione interno all'edificio), meno la percentuale di trafilamento interno;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>12)</p></td><td><p>&#171;potenza assorbita effettiva&#187; (espressa in W) : la potenza elettrica assorbita alla portata di riferimento e alla corrispondente differenza totale di pressione esterna, che comprende il fabbisogno di energia elettrica per i ventilatori, i dispositivi di regolazione (compresi quelli a distanza) e la pompa di calore (se integrata);</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>13)</p></td><td><p>&#171;potenza assorbita specifica (SPI)&#187; [espressa in W/(m<span>3</span>/h)] : rapporto tra la potenza effettiva assorbita (in W) e la portata di riferimento (in m<span>3</span>/h);</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>14)</p></td><td><p>&#171;diagramma portata-pressione&#187; : un insieme di curve che rappresentano la portata (asse orizzontale) e la differenza di pressione di una UVR unidirezionale o il lato d'immissione di una UVR bidirezionale, ove ciascuna curva rappresenta una velocit&#224; del ventilatore con almeno otto punti di misurazione equidistanti e il numero di curve dipende dal numero di opzioni distinte di velocit&#224; del ventilatore (una, due o tre) oppure, nel caso di un ventilatore con variatore di velocit&#224;, comprende almeno una curva minima, una curva massima e un'appropriata curva intermedia prossima alla portata di riferimento e alla differenza di pressione per la verifica della SPI;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>15)</p></td><td><p>&#171;portata di riferimento&#187; (espressa in m<span>3</span>/s) : valore sull'asse delle ascisse di un punto di una curva del diagramma portata-pressione che coincide con un punto di riferimento o &#232; alla massima prossimit&#224; possibile, almeno al 70 % della portata massima e a 50&#160;Pa per le unit&#224; da canale e a pressione minima per le unit&#224; non da canale. Per le unit&#224; di ventilazione bidirezionale la portata di riferimento si applica all'ingresso dell'aria in immissione;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>16)</p></td><td><p>&#171;fattore di controllo (CTRL)&#187; : fattore di correzione per il calcolo del SEC in funzione del tipo di controllo inserito nell'unit&#224; di ventilazione come da descrizione nell'allegato VIII, tabella 1;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>17)</p></td><td><p>&#171;parametro di controllo&#187; : un parametro misurabile o un insieme di parametri misurabili ritenuti rappresentativi del fabbisogno di ventilazione, ad esempio l'umidit&#224; relativa (UR), l'anidride carbonica (CO<span>2</span>), i composti organici volatili (VOC) o altri gas, rilevazioni di presenza, movimento o permanenza in base al calore corporeo a infrarossi o da riflessione di onde ultrasoniche, segnali elettrici dovuti a intervento umano su illuminazione o macchinario;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>18)</p></td><td><p>&#171;controllo manuale&#187; : ogni tipo di controllo che non si avvale del controllo ambientale;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>19)</p></td><td><p>&#171;controllo ambientale&#187; : un dispositivo o un insieme di dispositivi, integrati o separati, che misurano un parametro di controllo e impiegano i risultati per regolare automaticamente la portata dell'unit&#224; e/o le portate delle canalizzazioni;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>20)</p></td><td><p>&#171;temporizzatore&#187; : interfaccia umana ad orologio (regolazione secondo le ore diurne) che regola la velocit&#224; del ventilatore o la portata dell'unit&#224; di ventilazione, con almeno sette impostazioni manuali, una per ciascun giorno della settimana, relative alla portata regolabile con almeno due periodi di riposo, ovvero periodi di portata ridotta o nulla;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>21)</p></td><td><p>&#171;ventilazione a controllo ambientale (DCV)&#187; : unit&#224; di ventilazione che si avvale del controllo ambientale;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>22)</p></td><td><p>&#171;unit&#224; da canale&#187; : unit&#224; di ventilazione destinata a ventilare uno o pi&#249; locali o spazi chiusi in un edificio con l'uso di canalizzazioni dell'aria e attrezzata per essere dotata di connessioni alle canalizzazioni;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>23)</p></td><td><p>&#171;unit&#224; non da canale&#187; : unit&#224; di ventilazione adibita a ventilare un solo locale o spazio chiuso in un edificio e non attrezzata per essere dotata di connessioni alle canalizzazioni (unit&#224; non canalizzata);</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>24)</p></td><td><p>&#171;controllo ambientale centralizzato&#187; : controllo ambientale di un'unit&#224; di ventilazione da canale che regola continuamente le velocit&#224; del ventilatore e la portata in base ai segnali di un sensore per l'intero edificio ventilato o parte di esso a livello centralizzato;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>25)</p></td><td><p>&#171;controllo ambientale locale&#187; : controllo ambientale di un'unit&#224; di ventilazione che regola continuamente le velocit&#224; del ventilatore e la portata in base ai segnali di pi&#249; di un sensore per un'unit&#224; da canale o di un sensore per un'unit&#224; non da canale;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>26)</p></td><td><p>&#171;pressione statica (psf)&#187; : pressione totale meno la pressione dinamica del ventilatore;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>27)</p></td><td><p>&#171;pressione totale (pf)&#187; : differenza tra la pressione di ristagno all'uscita del ventilatore e la pressione di ristagno all'ingresso del ventilatore;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>28)</p></td><td><p>&#171;pressione di ristagno&#187; : pressione misurata in un punto di un flusso di gas se portato a velocit&#224; nulla mediante trasformazione isoentropica;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>29)</p></td><td><p>&#171;pressione dinamica&#187; : pressione calcolata a partire dalla portata di massa e dalla densit&#224; media del gas all'uscita e nella zona di uscita dell'unit&#224;;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>30)</p></td><td><p>&#171;scambiatore di calore a recupero&#187; : scambiatore di calore destinato a trasferire energia termica da un flusso d'aria ad un altro senza il movimento di elementi, quale ad esempio uno scambiatore di calore a piastre o tubolare con flusso parallelo, flusso trasversale o a controcorrente, oppure con combinazione di questi, oppure uno scambiatore di calore a piastre o tubolare a diffusione di vapore;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>31)</p></td><td><p>&#171;scambiatore di calore rigenerativo&#187; : scambiatore di calore rotativo che contiene un elemento rotante per trasferire energia termica da un flusso d'aria ad un altro, comprendente materiale adibito al trasferimento del calore latente, un meccanismo di azionamento, una cassa o incastellatura e dispositivi di tenuta per ridurre il bypass e il trafilamento di aria da uno dei flussi; tali scambiatori di calore hanno prestazioni diverse nel recupero dell'umidit&#224; in funzione del materiale usato;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>32)</p></td><td><p>&#171;sensibilit&#224; del flusso d'aria alle variazioni di pressione&#187; : in una UVR non da canale, rapporto tra la deviazione massima dalla portata massima dell'UVR a&#160;+ 20&#160;Pa e quella a &#8211; 20&#160;Pa di differenza di pressione totale esterna;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>33)</p></td><td><p>&#171;tenuta all'aria interna/esterna&#187; : in una UVR non da canale, portata (espressa in m<span>3</span>/h) tra l'interno e l'esterno a ventilatori spenti.</p></td></tr></table> ALLEGATO II Classi di consumo specifico di energia Classi di consumo specifico di energia (SEC) delle unità di ventilazione residenziali calcolate in relazione a condizioni climatiche medie: Tabella 1 Classificazione a partire dal 1 o gennaio 2016 <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Classe SEC</p></td><td><p>SEC in kWh/a.m<span>2</span></p></td></tr><tr><td><p>A+ (efficienza massima)</p></td><td><p>SEC &lt;&#160;&#8211; 42</p></td></tr><tr><td><p>A</p></td><td><p>&#8211; 42&#160;&#8804; SEC&#160;&lt;&#160;&#8211; 34</p></td></tr><tr><td><p>B</p></td><td><p>&#8211; 34&#160;&#8804; SEC&#160;&lt;&#160;&#8211; 26</p></td></tr><tr><td><p>C</p></td><td><p>&#8211; 26&#160;&#8804; SEC&#160;&lt;&#160;&#8211; 23</p></td></tr><tr><td><p>D</p></td><td><p>&#8211; 23&#160;&#8804; SEC&#160;&lt;&#160;&#8211; 20</p></td></tr><tr><td><p>E</p></td><td><p>&#8211; 20&#160;&#8804; SEC&#160;&lt;&#160;&#8211; 10</p></td></tr><tr><td><p>F</p></td><td><p>&#8211; 10&#160;&#8804; SEC&#160;&lt;&#160;0</p></td></tr><tr><td><p>G (efficienza minima)</p></td><td><p>0&#160;&#8804;&#160;SEC</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO III Etichetta 1. Etichetta delle UVU commercializzate dopo il 1 o gennaio 2016: L'etichetta deve contenere le seguenti informazioni: I) nome o marchio del fornitore; II) identificativo del modello del fornitore; III) efficienza energetica; la punta della freccia contenente la classe di efficienza energetica dell'apparecchio si trova all'altezza della punta della freccia indicante la relativa classe di efficienza energetica; l'efficienza energetica è indicata in relazione a condizioni climatiche medie; IV) livello di potenza sonora (L WA ), in dB, arrotondato alla cifra intera più vicina; V) portata massima in m 3 /h, arrotondata alla cifra intera più vicina, accompagnata da una freccia che indica che si tratta di una UVU. 2. Etichetta delle UVB commercializzate dopo il 1 o gennaio 2016: L'etichetta deve contenere le seguenti informazioni: I) nome o marchio del fornitore; II) identificativo del modello del fornitore; III) efficienza energetica; la punta della freccia contenente la classe di efficienza energetica dell'apparecchio si trova all'altezza della punta della freccia indicante la relativa classe di efficienza energetica. L'efficienza energetica è indicata in relazione a condizioni climatiche medie; IV) livello di potenza sonora (L WA ), in dB, arrotondato alla cifra intera più vicina; V) portata massima in m 3 /h, arrotondata alla cifra intera più vicina, accompagnata da due frecce che indicano che si tratta di una UVB. 3. Le etichette per le unità di ventilazione residenziali di cui ai punti 1 e 2 sono conformi a quanto segue: vale a dire: l'etichetta è larga almeno 75 mm e lunga 150 mm. Se è stampata in un formato maggiore, il suo contenuto dovrà essere comunque proporzionato a quanto specificato sopra; lo sfondo è bianco; il modello di colore utilizzato è la quadricromia CMYK— ciano, magenta, giallo e nero — come indicato di seguito: 00-70-X-00: 0 % ciano, 70 % magenta, 100 % giallo, 0 % nero; l'etichetta rispetta tutti i requisiti elencati di seguito (i numeri si riferiscono alla figura riportata sopra): Bordo dell'etichetta UE : 3,5 pt — colore: ciano 100 % — angoli arrotondati: 2,5 mm. Logo dell'UE : Colori: X-80-00-00 e 00-00-X-00. Logo « Energia »: Colore: X-00-00-00. Pittogrammi come raffigurati: logo UE + logo Energia: larghezza: 62 mm, altezza: 12 mm. Bordo al di sotto dei loghi : 1 pt — colore: ciano 100 % — lunghezza: 62 mm. Scale A+–G : — Freccia: altezza: 6 mm, spazio intermedio: 1 mm — colori: — — classe più elevata: X-00-X-00 — seconda classe: 70-00-X-00, — terza classe: 30-00-X-00, — quarta classe: 00-00-X-00, — quinta classe: 00-30-X-00, — sesta classe: 00-70-X-00, — settima classe: 00-X-X-00 — ultima classe: 00-X-X-00, — Testo: Calibri grassetto 13 pt, maiuscolo, bianco. Classe di consumo specifico di energia — Freccia: larghezza: 17 mm, altezza: 9 mm, 100 % nero. — Testo: Calibri grassetto 18,5 pt, maiuscolo, bianco. simboli «+»: Calibri grassetto 11 pt, bianco, allineati su un'unica riga. Livello di potenza sonora in dB : — Bordo: 1,5 pt — colore: ciano 100 % — angoli arrotondati: 2,5 mm — Valore: Calibri grassetto 16 pt, 100 % nero; — «dB»: Calibri normale 10 pt, 100 % nero. Portata massima in m 3 /h : — Bordo: 1,5 pt — colore: ciano 100 % — angoli arrotondati: 2,5 mm — Valore: Calibri grassetto 16 pt, 100 % nero — «m 3 /h»: Calibri grassetto 16 pt, 100 % nero — Una o due frecce: — — ciascuna di 10 mm di larghezza e di 10 mm di altezza — Colore: ciano 100 %. Energia : — Testo: Calibri normale 6 pt, maiuscolo, nero. Periodo di riferimento : — Testo: Calibri grassetto 8 pt. Nome o marchio del fornitore Identificativo del modello del fornitore Le informazioni sul fornitore e sul modello sono contenute in un riquadro di 62 × 10 mm. ALLEGATO IV Scheda del prodotto Le informazioni contenute nella scheda dell'unità di ventilazione residenziale di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), sono indicate nell'ordine che segue e sono incluse nella brochure allegata al prodotto o in altri materiali forniti con il prodotto stesso: a) nome o marchio del fornitore; b) identificativo del modello del fornitore, vale a dire il codice, solitamente alfanumerico, che distingue un dato modello di unità di ventilazione residenziale da altri modelli che recano lo stesso marchio o il nome dello stesso fornitore; c) consumo specifico di energia (SEC) in kWh/(m 2 .a) per ogni zona climatica applicabile e classe SEC; d) tipologia dichiarata in ottemperanza dell'articolo 2 del presente regolamento (unidirezionale o bidirezionale); e) tipo di azionamento installato o di cui è prevista l'installazione (azionamento a velocità multiple o variatore di velocità); f) tipo di sistema di recupero del calore (a recupero, rigenerativo o assente); g) efficienza termica del recupero di calore (in % o «non applicabile» se il prodotto non è dotato di sistema di recupero del calore); h) portata massima in m 3 /h; i) potenza elettrica assorbita dall'azionamento del ventilatore, compresi tutti i dispositivi di controllo del motore, alla portata massima (W); j) livello di potenza sonora (LWA), arrotondato alla cifra intera più vicina; k) portata di riferimento in m 3 /s; l) differenza di pressione di riferimento in Pa; m) SPI in W/(m 3 /h); n) fattore di controllo e tipologia di controllo in conformità alle pertinenti definizioni e alla classificazione di cui all'allegato VIII, tabella 1; o) percentuali massime dichiarate di trafilamento interno ed esterno (%) delle unità di ventilazione bidirezionali o flusso residuo (solo per gli scambiatori di calore rigenerativi) e percentuali di trafilamento esterno (%) delle unità di ventilazione da canale unidirezionali; p) tasso di miscela delle unità di ventilazione bidirezionali non da canale, non attrezzate per essere collegate ad una canalizzazione né sul lato dell'immissione né su quello dell'espulsione dell'aria; q) posizione e descrizione del segnale visivo di avvertimento relativo al filtro per le UVR destinate ad essere usate con filtri, compreso un testo che ponga in rilievo l'importanza della sostituzione del filtro a intervalli regolari per salvaguardare la prestazione e l'efficienza energetica dell'unità; r) per i sistemi di ventilazione unidirezionali, istruzioni per l'installazione sulla facciata di griglie regolabili per l'immissione o espulsione naturale dell'aria; s) indirizzo Internet con le istruzioni di preassemblaggio e disassemblaggio; t) unicamente per le unità non da canale: sensibilità del flusso d'aria alle variazioni di pressione a + 20 Pa e – 20 Pa; u) unicamente per le unità non da canale: tenuta all'aria interna/esterna in m 3 /h; v) consumo annuo di elettricità (AEC) (in kWh di elettricità/a); w) risparmio di riscaldamento annuo (AHS) (in kWh di energia primaria/a) per ogni tipo di clima («temperato», «caldo», «freddo»). ALLEGATO V Documentazione tecnica La documentazione tecnica di cui all'articolo 3, paragrafo 1, lettera c), comprende almeno i seguenti elementi: a) nome e indirizzo del fornitore; b) identificativo del modello del fornitore, vale a dire il codice, solitamente alfanumerico, che distingue un dato modello di unità di ventilazione residenziale da altri modelli che recano lo stesso marchio o il nome dello stesso fornitore; c) se del caso, i riferimenti alle norme armonizzate applicate; d) se del caso, gli altri metodi di calcolo nonché gli altri standard di misura e le specifiche utilizzati; e) indicazione e firma della persona avente titolo per vincolare il fornitore; f) se del caso, i parametri tecnici per le misurazioni definiti conformemente all'allegato VIII: g) dimensioni complessive, h) indicazione del tipo di UVR; i) classe di consumo specifico di energia del modello, come definita nell'allegato II; j) consumo specifico di energia (SEC) corrispondente a ciascuna zona climatica applicabile; k) livello di potenza sonora (L WA ); l) risultati dei calcoli eseguiti in conformità all'allegato VIII. I fornitori possono aggiungere ulteriori informazioni in calce all'elenco di cui sopra. ALLEGATO VI Informazioni da comunicare qualora gli utilizzatori finali non possano vedere il prodotto esposto, tranne che su Internet 1. Qualora gli utilizzatori finali non possano vedere il prodotto esposto, tranne che su Internet, le informazioni devono essere fornite nell'ordine seguente: a) classe di consumo energetico specifico del modello, come definita nell'allegato II; b) consumo specifico di energia (SEC) in kWh/(m 2 .a) corrispondente a ciascuna zona climatica applicabile; c) portata massima (in m 3 /h); d) livello di potenza sonora (L WA ), in dB, arrotondato alla cifra intera più vicina. 2. Qualsiasi altra informazione contenuta nella scheda informativa del prodotto deve essere fornita nella forma e nell'ordine definiti nell'allegato IV. 3. Tutte le informazioni di cui al presente allegato devono essere stampate o esposte in modo leggibile. ALLEGATO VII Informazioni da comunicare in caso di vendita, noleggio o vendita a rate su Internet 1. Ai fini dei punti da 2 a 5 del presente allegato s'intende per: <table><col/><col/><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#171;meccanismo di visualizzazione&#187; : qualsiasi schermo, anche tattile o altra tecnologia visiva impiegata per mostrare contenuti Internet agli utilizzatori;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#171;visualizzazione annidata&#187; : un'interfaccia visiva in cui si accede a un'immagine o a un insieme di dati tramite un click del mouse o un movimento del cursore del mouse o l'espansione di un'altra immagine o di un altro insieme di dati su schermo tattile;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>c)</p></td><td><p>&#171;schermo tattile&#187; : uno schermo che risponde al tatto, come quello di un tablet, un computer convertibile o uno smartphone;</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>d)</p></td><td><p>&#171;testo alternativo&#187; : testo fornito in alternativa a un'immagine che consente di presentare le informazioni in forma non grafica nel caso in cui i dispositivi di visualizzazione non siano in grado di visualizzare l'immagine o ai fini di una migliore accessibilit&#224;, come le applicazioni di sintesi vocale.</p></td></tr></table> 2. L'etichetta appropriata messa a disposizione dai fornitori ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera a), deve essere riportata sul dispositivo di visualizzazione accanto al prezzo del prodotto nel rispetto delle date di cui all'articolo 3, paragrafi 2 e 3. La dimensione dell'etichetta deve essere tale da consentire che essa sia chiaramente visibile e leggibile, proporzionata alle dimensioni specificate nell'allegato III. L'etichetta può essere visualizzata mediante una visualizzazione annidata, nel qual caso l'immagine utilizzata per accedervi deve essere conforme alle specifiche di cui al punto 3 del presente allegato; in caso di visualizzazione annidata, l'etichetta appare al primo click del mouse, al primo movimento del cursore del mouse o alla prima espansione dell'immagine su schermo tattile. 3. L'immagine utilizzata per accedere all'etichetta in caso di visualizzazione annidata: a) è costituita da una freccia del colore corrispondente alla classe di efficienza energetica del prodotto figurante nell'etichetta; b) indica la classe di efficienza energetica del prodotto in bianco in caratteri di dimensione equivalente a quelli del prezzo; c) ha uno dei seguenti formati: 4. In caso di visualizzazione annidata, la sequenza di visualizzazione dell'etichetta è la seguente: a) l'immagine di cui al punto 3 del presente allegato figura sul dispositivo di visualizzazione in prossimità del prezzo del prodotto; b) l'immagine rimanda all'etichetta; c) l'etichetta è visualizzata con un click del mouse o un movimento del cursore del mouse o espandendo l'immagine su schermo tattile; d) l'etichetta è visualizzata in una finestra sovrapposta, in una nuova scheda, in una nuova pagina, o a schermo sovrapposto; e) nel caso dell'ingrandimento dell'etichetta su schermo tattile, si applicano le convenzioni relative ai dispositivi di ingrandimento tattile; f) l'etichetta scompare per mezzo di un'opzione di chiusura o altri meccanismi impiegati di norma a tal fine: g) il testo alternativo al testo grafico, che si deve visualizzare laddove non sia possibile visualizzare l'etichetta, indica la classe di efficienza energetica del prodotto in caratteri di dimensione equivalente a quella del prezzo. 5. La scheda del prodotto appropriata messa a disposizione dai fornitori a norma dell'articolo 3, paragrafo 1, lettera b), deve figurare sul dispositivo di visualizzazione accanto al prezzo del prodotto. La sua dimensione deve essere tale da consentire che sia chiaramente visibile e leggibile. La scheda del prodotto può essere visualizzata mediante una visualizzazione annidata, nel qual caso il link utilizzato per la consultazione della scheda deve indicare in modo chiaro e leggibile «scheda del prodotto». In caso di visualizzazione annidata, la scheda del prodotto appare al primo click del mouse, al primo movimento del cursore del mouse o alla prima espansione dell'immagine su schermo tattile. ALLEGATO VIII Misure e calcoli 1. Il consumo specifico di energia (SEC) è calcolato utilizzando la seguente equazione: dove: — SEC rappresenta il consumo specifico di energia per ventilare 1 m 2 di superficie abitabile riscaldata in un'abitazione o in un edificio [kWh/(m 2 .a)]; — t a rappresenta le ore di funzionamento all'anno [h/a]; — pef è il fattore di energia primaria per la generazione e la distribuzione di energia elettrica [-]; — q net è il fabbisogno netto di ventilazione per m 2 di superficie abitabile riscaldata [m 3 /h.m 2 ]; — MISC è un fattore aggregato generale legato alla tipologia, che incorpora fattori relativi all'efficacia della ventilazione, al trafilamento delle canalizzazioni e all'infiltrazione in eccesso [-]; — CTRL è il fattore di controllo della ventilazione [-]; — x è un esponente che tiene conto del rapporto non lineare tra l'energia termica e il risparmio di energia, in funzione delle caratteristiche del motore e dell'azionamento [-]; — SPI è la potenza assorbita specifica [kW/(m 3 /h)]; — t h è il totale delle ore del periodo di riscaldamento [h]; — ΔΤ h è la differenza media tra la temperatura interna (19 °C) e quella esterna durante il periodo di riscaldamento meno una correzione di 3K per i guadagni di origine solare e interna [K]; — η h è l'efficienza media di riscaldamento dello spazio [-]; — c air è la capacità calorifica specifica dell'aria a pressione e densità costanti [kWh/(m 3 K)] — q ref è il tasso di ventilazione naturale di riferimento per m 2 di superficie abitabile riscaldata [m 3 /h.m 2 ]; — η t è l'efficienza termica del recupero di calore [-]; — Q defr è l'energia di riscaldamento annuale per m 2 di superficie abitabile riscaldata [kWh/m 2 .a] per lo sbrinamento, in base ad un riscaldamento a resistenza elettrica variabile. — , — dove: — — t defr è la durata del periodo di sbrinamento, ovvero del funzionamento con temperatura esterna inferiore a – 4 °C [h/a], e — ΔΤ defr è la differenza media, in K, tra la temperatura esterna e – 4 °C durante il periodo in cui si pratica lo sbrinamento. — Q defr si applica solo alle unità bidirezionali con uno scambiatore di calore a recupero; per le unità unidirezionali o le unità con scambiatore di calore rigenerativo, vale Q defr = 0. SPI e η t sono valori ottenuti con prove e metodi di calcolo. Gli altri parametri e i loro valori per difetto sono indicati nella tabella 1. Il SEC per le classi di etichettatura è basato sulle condizioni climatiche «medie». 2. Il consumo elettrico annuo per 100 m 2 di superficie abitativa (AEC) (in kWh/a elettrica all'anno) e il riscaldamento risparmiato in un annuo (AHS), vale a dire il consumo energetico per il riscaldamento risparmiato in un anno (in kWh di combustibile espresso in potere calorifico superiore annuo) sono calcolati utilizzando le definizioni di cui al punto 1 e i valori per difetto indicati nella tabella 1 per le tre condizioni climatiche considerate (clima temperato, caldo, freddo):; . Tabella 1 Parametri di calcolo del SEC <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span><span>Tipologia generale</span></span></p></td><td><p><span>MISC</span></p></td></tr><tr><td><p>Unit&#224; da canale</p></td><td><p><span>1,1</span></p></td></tr><tr><td><p>Unit&#224; non da canale</p></td><td><p><span>1,21</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Controllo della ventilazione</span></p></td><td><p><span>CTRL</span></p></td></tr><tr><td><p>Comando manuale (senza DCV)</p></td><td><p><span>1</span></p></td></tr><tr><td><p>Controllo a temporizzatore (senza DCV)</p></td><td><p><span>0,95</span></p></td></tr><tr><td><p>Controllo ambientale centralizzato</p></td><td><p><span>0,85</span></p></td></tr><tr><td><p>Controllo ambientale locale</p></td><td><p><span>0,65</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Motore e azionamento</span></p></td><td><p><span>valore x</span></p></td></tr><tr><td><p>acceso/spento e velocit&#224; unica</p></td><td><p><span>1</span></p></td></tr><tr><td><p>a 2 velocit&#224;</p></td><td><p><span>1,2</span></p></td></tr><tr><td><p>a 3 velocit&#224;</p></td><td><p><span>1,5</span></p></td></tr><tr><td><p>a velocit&#224; variabile</p></td><td><p><span>2</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Clima</span></p></td><td><p><span><span>t<span>h</span></span></span></p><p>in h</p></td><td><p><span><span>&#916;&#932;<span>h</span></span></span></p><p>in K</p></td><td><p><span>t<span>defr</span></span></p><p>in h</p></td><td><p><span>&#916;&#932;<span>defr</span></span></p><p>in K</p></td><td><p><span><span>Q<span>defr</span></span></span>&#160;<a>(<span>1</span>)</a></p><p>in kWh/a.m<span>2</span></p></td></tr><tr><td><p>Freddo</p></td><td><p><span>6&#160;552</span></p></td><td><p><span>14,5</span></p></td><td><p>1&#160;003</p></td><td><p>5,2</p></td><td><p><span>5,82</span></p></td></tr><tr><td><p>Temperato</p></td><td><p><span>5&#160;112</span></p></td><td><p><span>9,5</span></p></td><td><p>168</p></td><td><p>2,4</p></td><td><p><span>0,45</span></p></td></tr><tr><td><p>Caldo</p></td><td><p><span>4&#160;392</span></p></td><td><p><span>5</span></p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p><span>&#8212;</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Valori per difetto</span></p></td><td><p><span>valore</span></p></td></tr><tr><td><p>Capacit&#224; calorifica specifica dell'aria,<span>c<span>air</span></span> in kWh/(m<span>3</span>K)</p></td><td><p><span>0,000344</span></p></td></tr><tr><td><p>Fabbisogno netto di ventilazione per m<span>2</span> di superficie abitabile riscaldata,<span>q<span>net</span></span> in m<span>3</span>/h.m<span>2</span></p></td><td><p><span>1,3</span></p></td></tr><tr><td><p>Ventilazione naturale netta di riferimento per m<span>2</span> di superficie abitabile riscaldata,<span>q<span>ref</span></span> in m<span>3</span>/h.m<span>2</span></p></td><td><p><span>2,2</span></p></td></tr><tr><td><p>Ore di funzionamento all'anno,<span>t<span>a</span></span> in h</p></td><td><p><span>8&#160;760</span></p></td></tr><tr><td><p>Fattore di energia primaria per la generazione e la distribuzione di energia elettrica,<span>pef</span></p></td><td><p><span>2,5</span></p></td></tr><tr><td><p>Efficienza di riscaldamento dello spazio,<span>&#951;<span>h</span></span></p></td><td><p><span>75 %</span></p></td></tr><tr><td><p><a>(<span>*1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Lo sbrinamento si applica solo alle unit&#224; bidirezionali con scambiatore di calore a recupero e si calcola con la formula<span>Q<span>defr</span></span> =<span>t<span>defr</span></span> *<span>&#916;t<span>defr</span></span> *<span>c<span>air</span></span> *<span>q<span>net</span></span> *<span>pef</span>. Per le unit&#224; unidirezionali o le unit&#224; con scambiatore di calore rigenerativo vale<span>Q<span>defr</span></span>&#160;= 0</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO IX Verifica di conformità dei prodotti da parte delle autorità di sorveglianza del mercato Le tolleranze definite nel presente allegato si applicano esclusivamente alla verifica dei parametri misurati dalle autorità degli Stati membri e non devono essere utilizzate dal fornitore per stabilire i valori riportati nella documentazione tecnica. I valori e le classi che figurano sull'etichetta o sulla scheda prodotto non sono più favorevoli per il fornitore dei valori riportati nella documentazione tecnica. Per verificare la conformità di un modello di prodotto ai requisiti stabiliti nel presente regolamento delegato, per le specifiche di cui al presente allegato, le autorità degli Stati membri applicano la seguente procedura: 1) le autorità dello Stato membro sottopongono a verifica una singola unità del modello; 2) si considera il modello conforme alle specifiche applicabili se: a) i valori riportati nella documentazione tecnica di cui all'articolo 5, lettera b), della direttiva 2010/30/UE (valori dichiarati) e, se del caso, i valori usati per calcolarli, non sono più favorevoli per il fornitore dei corrispondenti valori che figurano nei risultati delle prove di cui al punto iii) della suddetta lettera; e b) i valori che figurano sull'etichetta e sulla scheda di prodotto non sono più favorevoli per il fornitore dei valori dichiarati, e la classe di efficienza energetica indicata non è più favorevole per il fornitore della classe determinata dai valori dichiarati; e c) quando le autorità dello Stato membro sottopongono a prova l'unità del modello, i valori determinati (i valori dei pertinenti parametri misurati nelle prove e i valori calcolati da tali misurazioni) rientrano nelle rispettive tolleranze di verifica riportate nella tabella 1; 3) se non si ottiene quanto indicato al punto 2, lettera a) o b), il modello e tutti gli altri modelli equivalenti sono considerati non conformi al presente regolamento delegato; 4) se non si ottiene quanto indicato al punto 2, lettera c), le autorità dello Stato membro selezionano tre unità supplementari dello stesso modello per sottoporle a prova. In alternativa, le tre unità supplementari selezionate possono essere di uno o più modelli diversi equivalenti; 5) il modello è considerato conforme alle specifiche applicabili se, per queste tre unità, la media aritmetica dei valori determinati rientra nelle rispettive tolleranze riportate nella tabella 1; 6) se non si ottiene quanto indicato al punto 5, il modello e tutti gli altri modelli equivalenti sono considerati non conformi al presente regolamento delegato; 7) le autorità dello Stato membro comunicano tutte le informazioni pertinenti alle autorità degli altri Stati membri e alla Commissione subito dopo l'adozione della decisione relativa alla non conformità del modello ai sensi dei punti 3 e 6. Le autorità dello Stato membro si avvalgono dei metodi di calcolo e misurazione stabiliti nell'allegato VIII. Le autorità dello Stato membro applicano esclusivamente le tolleranze di verifica stabilite nella tabella 1 e si avvalgono unicamente della procedura descritta ai punti da 1 a 7 per le specifiche di cui al presente allegato. Non si applicano altre tolleranze, quali quelle stabilite dalle norme armonizzate o in qualsiasi altro metodo di misurazione. Tabella 1 Tolleranze di verifica <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Parametri</p></td><td><p>Tolleranze di verifica</p></td></tr><tr><td><p>SPI</p></td><td><p>Il valore determinato non supera di 1,07 volte il valore dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>Efficienza termica di una<span>UVR</span></p></td><td><p>Il valore determinato non &#232; inferiore a 0,93 volte il valore dichiarato.</p></td></tr><tr><td><p>Livello di potenza sonora</p></td><td><p>Il valore determinato non supera il valore dichiarato di oltre 2 dB.</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Direttiva 94/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 marzo 1994, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi e sistemi di protezione destinati a essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva (GU L 100 del 19.4.1994, pag. 1). ( 2 ) Regolamento (UE) n. 305/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 2011, che fissa condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione e che abroga la direttiva 89/106/CEE del Consiglio (GU L 88 del 4.4.2011, pag. 5). ( 3 ) Regolamento delegato (UE) n. 65/2014 della Commissione, del 1 o ottobre 2013, che integra la direttiva 2010/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'etichettatura energetica dei forni e delle cappe da cucina per uso domestico (GU L 29 del 31.1.2014, pag. 1). </note>
ITA
02014R1254-20170307
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>17.1.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 10/15</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/57 DELLA COMMISSIONE del 14 gennaio 2022 recante modifica del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1379 che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di biciclette originarie della Repubblica popolare cinese esteso alle importazioni di biciclette spedite dall’Indonesia, dalla Malaysia, dallo Sri Lanka, dalla Tunisia, dalla Cambogia, dal Pakistan e dalle Filippine, indipendentemente dal fatto che siano o no dichiarate originarie di tali paesi, a seguito di un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036 LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2016/1036 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, relativo alla difesa contro le importazioni oggetto di dumping da parte di paesi non membri dell’Unione europea ( 1 ) , in particolare l’articolo 14, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Le importazioni di biciclette originarie della Repubblica popolare cinese sono soggette a dazi antidumping definitivi istituiti dal regolamento di esecuzione (UE) 2019/1379 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La societ&#224; Oyama Bicycles (Taicang) Co. Ltd (&#171;Oyama&#187;), codice addizionale TARIC&#160;<a>(<span>3</span>)</a> B773, soggetta a un&#8217;aliquota individuale del dazio antidumping dello 0&#160;%, ha informato la Commissione di aver cambiato il proprio nome in Oyama Technology (Jiangsu) Co., Ltd per esigenze di sviluppo commerciale e di aver aggiunto un ulteriore ambito di attivit&#224; concernente la ricerca e lo sviluppo sui motori e sul relativo sistema di controllo. In seguito alla modifica del nome&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, il 23&#160;novembre 2020 la societ&#224; ha chiesto alla Commissione di confermare che tale modifica non pregiudica il diritto della societ&#224; di beneficiare dell&#8217;aliquota individuale del dazio antidumping ad essa applicabile sotto il nome precedente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Commissione ha esaminato le informazioni contenute nel fascicolo e ha concluso che la modifica del nome &#232; stata debitamente registrata il 3&#160;novembre 2020 presso le autorit&#224; competenti (ufficio per la supervisione e l&#8217;amministrazione del mercato della citt&#224; di Taicang) e non ha dato luogo a nuovi rapporti con altri gruppi di societ&#224; che non sono stati oggetto di indagine da parte della Commissione. Questa modifica del nome non pregiudica pertanto le risultanze del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1379 della Commissione e in particolare l&#8217;aliquota del dazio antidumping ad essa applicabile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Alla luce delle considerazioni di cui al considerando precedente, la Commissione ha ritenuto opportuno modificare il regolamento di esecuzione (UE) 2019/1379 della Commissione, affinch&#233; rispecchi il cambiamento di nome della societ&#224; cui &#232; stato precedentemente attribuito il codice addizionale TARIC B773, e fissare la data in cui prende effetto la modifica del nome alla data di registrazione, ossia il 3&#160;novembre 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato istituito dall&#8217;articolo&#160;15, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/1036,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 1. L’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1379 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;Oyama Bicycles (Taicang) Co. Ltd</p></td><td><p>B773&#187;</p></td></tr></tbody></table> è sostituito da <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;Oyama Technology (Jiangsu) Co., Ltd</p></td><td><p>B773&#187;.</p></td></tr></tbody></table> 2. A decorrere dal 3 novembre 2020 il codice addizionale TARIC B773, precedentemente attribuito a Oyama Bicycles (Taicang) Co. Ltd, si applica a Oyama Technology (Jiangsu) Co., Ltd. 3. Si procede al rimborso o allo sgravio in conformità alla normativa doganale applicabile di qualsiasi dazio definitivo pagato sulle importazioni di prodotti fabbricati da Oyama Technology (Jiangsu) Co., Ltd in eccesso rispetto al dazio antidumping stabilito all’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/1379 per quanto riguarda Oyama Bicycles (Taicang) Co. Ltd. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 14 gennaio 2022 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN <note> ( 1 ) GU L 176 del 30.6.2016, pag. 21 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2019/1379 della Commissione, del 28 agosto 2019, che istituisce un dazio antidumping definitivo sulle importazioni di biciclette originarie della Repubblica popolare cinese esteso alle importazioni di biciclette spedite dall’Indonesia, dalla Malaysia, dallo Sri Lanka, dalla Tunisia, dalla Cambogia, dal Pakistan e dalle Filippine, indipendentemente dal fatto che siano o no dichiarate originarie di tali paesi, a seguito di un riesame in previsione della scadenza a norma dell’articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2016/1036 ( GU L 225 del 29.8.2019, pag. 1 ). ( 3 ) Tariffa integrata dell’Unione europea. ( 4 ) Avviso di approvazione della registrazione della modifica emesso dall’ufficio per la supervisione e l’amministrazione del mercato della città di Taicang, registrazione di modifica di società di investimento estero n. 11030002 del 3 novembre 2020. </note>
ITA
32022R0057
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>30.4.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 147/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2021/706 DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2021 che attua il regolamento (UE) n. 401/2013, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Myanmar/Birmania IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 401/2013 del Consiglio, del 2 maggio 2013, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nel Myanmar/Birmania e che abroga il regolamento (CE) n. 194/2008 ( 1 ) , in particolare l’articolo 4 decies , vista la proposta dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 2&#160;maggio 2013 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) n.&#160;401/2013.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;4&#160;<span>decies</span> del regolamento (UE) n.&#160;401/2013, il Consiglio ha riesaminato l&#8217;elenco delle persone ed entit&#224; designate di cui all&#8217;allegato IV di tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Sono state ricevute informazioni aggiornate per due voci dell&#8217;elenco.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza l&#8217;allegato IV del regolamento (UE) n.&#160;401/2013,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L’allegato IV del regolamento (UE) n. 401/2013 è modificato come indicato nell’allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 29 aprile 2021 Per il Consiglio Il presidente A. P. ZACARIAS ( 1 ) GU L 121 del 3.5.2013, pag. 1 . ALLEGATO Le voci 4 e 10 nell’elenco delle persone fisiche e giuridiche, delle entità e degli organismi riportato nell’allegato IV del regolamento (UE) n. 401/2013 sono sostituite dalle voci seguenti: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Motivi</p></td><td><p>Data di inserimento nell&#8217;elenco</p></td></tr><tr><td><p>&#171;4.</p></td><td><p>Aung Aung</p></td><td><p>Genere: maschio</p><p>Numero di identificazione militare: BC 23750</p></td><td><p>Il Maggiore Generale Aung Aung &#232; il comandante del Comando Sud-ovest delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw) e l&#8217;ex-comandante della 33<span>a</span> divisione di fanteria leggera delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In tale contesto, &#232; responsabile delle atrocit&#224; e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse nella seconda met&#224; del 2017 dalla 33<span>a</span> divisione di fanteria leggera nei confronti della popolazione Rohingya nello Stato di Rakhine. Queste includono esecuzioni sommarie, violenze sessuali e incendi sistematici delle case e degli edifici dei Rohingya.</p></td><td><p>25.6.2018</p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td><p>Khin Hlaing</p></td><td><p>Data di nascita: 2&#160;maggio 1968</p><p>Genere: maschio</p></td><td><p>Il Maggiore Generale Khin Hlaing &#232; il comandante della regione del Triangolo delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). &#200; l&#8217;ex comandante della 99<span>a</span> divisione di fanteria leggera ed &#232; stato il comandante del Comando Nord-est delle forze armate del Myanmar (Tatmadaw). In veste di comandante della 99<span>a</span> divisione di fanteria leggera ha supervisionato le operazioni militari condotte nello Stato dello Shan nel 2016 e all&#8217;inizio del 2017. In tale contesto, &#232; responsabile delle atrocit&#224; e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dalla 99<span>a</span> divisione di fanteria leggera nei confronti di minoranze etniche dei villaggi dello Stato dello Shan nella seconda met&#224; del 2016. Queste includono esecuzioni sommarie, detenzione forzata e distruzione di villaggi.</p></td><td><p>21.12.2018&#187;.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32021R0706
02003R1830 — IT — 26.07.2019 — 002.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO</p><p>del 22 settembre 2003</p><p><a>concernente la tracciabilit&#224; e l'etichettatura di organismi geneticamente modificati e la tracciabilit&#224; di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati, nonch&#233; recante modifica della direttiva 2001/18/CE</a></p><p>(GU L 268 dell'18.10.2003, pag. 24)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (CE) N. 1137/2008 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO&#160;del 22&#160;ottobre 2008</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;311</p></td><td><p>1</p></td><td><p>21.11.2008</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M2</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO (UE) 2019/1243 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO&#160;del 20 giugno 2019</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;198</p></td><td><p>241</p></td><td><p>25.7.2019</p></td></tr></table> REGOLAMENTO (CE) N. 1830/2003 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 22 settembre 2003 concernente la tracciabilità e l'etichettatura di organismi geneticamente modificati e la tracciabilità di alimenti e mangimi ottenuti da organismi geneticamente modificati, nonché recante modifica della direttiva 2001/18/CE Articolo 1 Obiettivi Il presente regolamento istituisce un quadro normativo per la tracciabilità dei prodotti contenenti organismi geneticamente modificati (OGM) o da essi costituiti e degli alimenti e mangimi ottenuti da OGM, allo scopo di facilitare un'accurata etichettatura, il monitoraggio degli effetti sull'ambiente e, se del caso, sulla salute, nonché l'attuazione delle misure adeguate di gestione dei rischi, compreso, se necessario, il ritiro dei prodotti. Articolo 2 Campo d'applicazione 1. Il presente regolamento si applica, in tutte le fasi della loro immissione in commercio: a) ai prodotti contenenti OGM o da essi costituiti, immessi in commercio in conformità del diritto comunitario; b) agli alimenti ottenuti da OGM, immessi in commercio in conformità del diritto comunitario; c) ai mangimi ottenuti da OGM, immessi in commercio in conformità del diritto comunitario. 2. Il presente regolamento non si applica ai medicinali per uso umano e veterinario autorizzati ai sensi del regolamento (CEE) n. 2309/93 ( 1 ). Articolo 3 Definizioni Ai fini del presente regolamento si intende per: 1) «organismo geneticamente modificato» o «OGM», un organismo geneticamente modificato così come definito all'articolo 2, paragrafo 2, della direttiva 2001/18/CE, ad esclusione degli organismi ottenuti mediante le tecniche di modificazione genetica elencate nell'allegato IB della stessa direttiva; 2) «ottenuto da OGM», derivato interamente o parzialmente da OGM, ma non contenente OGM o da essi costituito; 3) «tracciabilità», la capacità di rintracciare OGM e prodotti ottenuti da OGM in tutte le fasi dell'immissione in commercio attraverso la catena di produzione e di distribuzione; 4) «identificatore unico», un semplice codice numerico o alfanumerico volto a identificare un OGM, sulla base dell'evento di trasformazione autorizzato mediante il quale è stato sviluppato e a permettere il recupero dei dati specifici pertinenti a quell'OGM; 5) «operatore», la persona fisica o giuridica che immette in commercio un prodotto, nonché la persona fisica o giuridica cui è fornito un prodotto immesso in commercio nella Comunità, proveniente da uno Stato membro o da un paese terzo, in qualunque fase della catena di produzione e distribuzione, ad esclusione del consumatore finale; 6) «consumatore finale», il consumatore ultimo che non utilizza il prodotto come elemento di una qualsiasi operazione o attività commerciale; 7) «alimento», un alimento quale definito all'articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002 ( 2 ); 8) «ingrediente», un ingrediente ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 4, della direttiva 2000/13/CE ( 3 ); 9) «mangimi», i mangimi quali definiti all'articolo 3, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 178/2002; 10) «immissione in commercio», l'immissione in commercio quale definita nella legislazione comunitaria specifica in base alla quale il prodotto è stato autorizzato; in altri casi quale definita all'articolo 2, paragrafo 4, della direttiva 2001/18/CE; 11) «prima fase dell'immissione in commercio di un prodotto», la prima transazione, nella catena di produzione e distribuzione, a seguito della quale un prodotto è messo a disposizione di terzi; 12) «prodotto preconfezionato», ogni singolo articolo messo in vendita consistente in un prodotto e nella confezione in cui tale prodotto è stato condizionato prima di essere posto in vendita, contenente il prodotto sia completamente sia soltanto in parte, a condizione che il contenuto non possa essere alterato senza aprire o modificare l'imballaggio. Articolo 4 Disposizioni in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti contenenti OGM o da essi costituiti A. TRACCIABILITÀ 1. Nella prima fase dell'immissione in commercio di un prodotto contenente OGM o da essi costituito, comprese le merci sfuse, gli operatori assicurano la trasmissione per iscritto all'operatore che riceve il prodotto delle seguenti informazioni: a) indicazione che il prodotto contiene OGM o è da essi costituito; b) indicazione degli identificatori unici assegnati ai sensi dell'articolo 8 a detti OGM. 2. In tutte le fasi successive dell'immissione in commercio dei prodotti di cui al paragrafo 1, gli operatori assicurano la trasmissione per iscritto agli operatori che ricevono detti prodotti di tutte le informazioni loro pervenute conformemente al paragrafo 1. 3. Nel caso dei prodotti contenenti miscele di OGM o da esse costituiti destinati all'uso diretto ed esclusivo come alimento o mangime, o destinati alla trasformazione, le informazioni di cui al paragrafo 1, lettera b), possono essere sostituite da una dichiarazione relativa all'uso del prodotto da parte dell'operatore, corredata di un elenco degli identificatori unici per tutti gli OGM usati per costituire la miscela. 4. Fatto salvo il disposto dell'articolo 6, gli operatori predispongono sistemi e procedure standardizzate che consentano di conservare le informazioni di cui ai paragrafi 1, 2 e 3 e di identificare, per un periodo di cinque anni dopo ciascuna transazione, l'operatore che ha messo a disposizione e quello che ha ricevuto i prodotti di cui al paragrafo 1. 5. I paragrafi da 1 a 4 lasciano impregiudicati altri requisiti specifici previsti dalla normativa comunitaria. B. ETICHETTATURA 6. Per i prodotti contenenti OGM o da essi costituiti gli operatori provvedono: a) per i prodotti preconfezionati contenenti OGM o da essi costituiti, a far figurare sull'etichetta la seguente dicitura «Questo prodotto contiene organismi geneticamente modificati» o «Questo prodotto contiene [nome dell'organismo (degli organismi)] geneticamente modificato(a)». b) per i prodotti non preconfezionati offerti al consumatore finale, a far figurare sul prodotto, o in connessione con l'esposizione dello stesso, la seguente dicitura: «Questo prodotto contiene organismi geneticamente modificati», o «Questo prodotto contiene [nome dell'organismo (degli organismi)] geneticamente modificato(a)». Il presente paragrafo lascia impregiudicati altri requisiti specifici previsti dalla normativa comunitaria. C. DEROGHE 7. I paragrafi da 1 a 6 non si applicano alle tracce di OGM presenti in prodotti in proporzione non superiore alle soglie stabilite in conformità dell'articolo 21, paragrafi 2 o 3, della direttiva 2001/18/CE e in altra legislazione comunitaria specifica, purché tali tracce di OGM siano accidentali o tecnicamente inevitabili. 8. I paragrafi da 1 a 6 non si applicano alle tracce di OGM in prodotti destinati all'uso diretto come alimenti o mangimi, o destinati alla trasformazione, presenti in proporzione non superiore alle soglie stabilite per tali OGM in conformità degli articoli 12, 24 o 47 del regolamento (CE) n. 1829/2003, purché tali tracce di OGM siano accidentali o tecnicamente inevitabili. Articolo 5 Disposizioni in materia di tracciabilità dei prodotti per alimenti o mangimi ottenuti da OGM 1. Gli operatori che immettono in commercio prodotti ottenuti da OGM sono tenuti a trasmettere per iscritto all'operatore che li riceve le seguenti informazioni: a) indicazione di ciascuno degli ingredienti dell'alimento ottenuti da OGM; b) indicazione di ciascuna delle materie prime o degli additivi del mangime ottenuti da OGM; c) nel caso di prodotti privi di elenco degli ingredienti, indicazione del fatto che il prodotto è stato ottenuto da OGM. 2. Fatto salvo il disposto dell'articolo 6, gli operatori predispongono sistemi e procedure standardizzate che consentano di conservare le informazioni di cui al paragrafo 1 e di identificare, per un periodo di cinque anni dopo ciascuna transazione, gli operatori che hanno messo a disposizione e quelli che hanno ricevuto i prodotti di cui al paragrafo 1. 3. I paragrafi 1 e 2 lasciano impregiudicati altri requisiti specifici previsti dalla normativa comunitaria. 4. I paragrafi 1, 2 e 3 non si applicano alle tracce di OGM in prodotti per alimenti e mangimi ottenuti da OGM presenti in proporzione non superiore alle soglie stabilite per tali OGM in conformità degli articoli 12, 24 o 47 del regolamento (CE) n. 1829/2003 purché tali tracce di OGM siano accidentali o tecnicamente inevitabili. Articolo 6 Deroghe 1. Nei casi in cui la normativa comunitaria prevede sistemi particolari di identificazione, per esempio la numerazione dei lotti o delle partite dei prodotti preconfezionati, gli operatori non sono tenuti a conservare le informazioni di cui all'articolo 4, paragrafi 1, 2 e 3, e all'articolo 5, paragrafo 1, a condizione che tali informazioni e i numeri dei lotti e delle partite figurino chiaramente sulla confezione e che i dati su tali numeri siano conservati per il periodo indicato all'articolo 4, paragrafo 4, e all'articolo 5, paragrafo 2. 2. Il paragrafo 1 non si applica alla prima fase dell'immissione in commercio di un prodotto né alla produzione primaria o al riconfezionamento di un prodotto. Articolo 7 Modifica della direttiva 2001/18/CE La direttiva 2001/18/CE è modificata come segue: 1) all'articolo 4, il paragrafo 6 è soppresso; 2) all'articolo 21 è aggiunto il seguente paragrafo: «3. Per i prodotti destinati ad essere trasformati direttamente, le disposizioni del paragrafo 1 non si applicano alle tracce di OGM autorizzati presenti in proporzione non superiore allo 0,9 % o a soglie inferiori stabilite in conformità delle disposizioni dell'articolo 30, paragrafo 2, purché tali tracce siano accidentali o tecnicamente inevitabili.» Articolo 8 Identificatori unici Alla Commissione è conferito il potere di adottare atti delegati conformemente all’articolo 9 bis al fine di integrare il presente regolamento predisponendo e adeguando un sistema di determinazione e di assegnazione di identificatori unici per gli OGM, tenendo conto degli sviluppi sopravvenuti nelle sedi internazionali. Articolo 9 Misure di ispezione e controllo 1. Gli Stati membri garantiscono che le ispezioni e altre misure di controllo, compresi i controlli a campione e le analisi (qualitative e quantitative) eventualmente necessari, siano attuate per garantire il rispetto del presente regolamento. Le misure di ispezione e controllo possono comprendere altresì ispezioni e controlli riguardo alla detenzione di un prodotto. 2. Prima di procedere all'applicazione degli articoli da 1 a 7, la Commissione, secondo la procedura di cui all'articolo 10, paragrafo 3, elabora e pubblica una serie di orientamenti tecnici sui metodi di campionamento e di analisi, al fine di facilitare un approccio coordinato per l'applicazione del paragrafo 1 del presente articolo. Nell'elaborare i suddetti orientamenti tecnici la Commissione tiene conto del lavoro svolto dalle autorità nazionali competenti, dal comitato di cui all'articolo 58, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 178/2002 e dal Laboratorio comunitario di riferimento istituito ai sensi del regolamento (CE) n. 1829/2003. 3. Per sostenere gli Stati membri nell'adempimento dei compiti ad essi incombenti ai sensi dei paragrafi 1 e 2, la Commissione assicura che a livello della Comunità sia istituito un registro centrale contenente tutte le informazioni sequenziali e i materiali di riferimento disponibili per gli OGM che possono essere immessi nella Comunità. Le autorità competenti degli Stati membri hanno accesso al registro. Il registro comprende altresì, se disponibili, informazioni corrispondenti sugli OGM non autorizzati nell'Unione europea. Articolo 9 bis Esercizio della delega 1. Il potere di adottare atti delegati è conferito alla Commissione alle condizioni stabilite nel presente articolo. 2. Il potere di adottare atti delegati di cui all’articolo 8 è conferito alla Commissione per un periodo di cinque anni a decorrere dal 26 luglio 2019. La Commissione elabora una relazione sulla delega di potere al più tardi nove mesi prima della scadenza del periodo di cinque anni. La delega di potere è tacitamente prorogata per periodi di identica durata, a meno che il Parlamento europeo o il Consiglio non si oppongano a tale proroga al più tardi tre mesi prima della scadenza di ciascun periodo. 3. La delega di potere di cui all’articolo 8 può essere revocata in qualsiasi momento dal Parlamento europeo o dal Consiglio. La decisione di revoca pone fine alla delega di potere ivi specificata. Gli effetti della decisione decorrono dal giorno successivo alla pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea o da una data successiva ivi specificata. Essa non pregiudica la validità degli atti delegati già in vigore. 4. Prima dell’adozione dell’atto delegato la Commissione consulta gli esperti designati da ciascuno Stato membro nel rispetto dei principi stabiliti nell’accordo interistituzionale «Legiferare meglio» del 13 aprile 2016 ( 4 ). 5. Non appena adotta un atto delegato, la Commissione ne dà contestualmente notifica al Parlamento europeo e al Consiglio. 6. L’atto delegato adottato ai sensi dell’articolo 8 entra in vigore solo se né il Parlamento europeo né il Consiglio hanno sollevato obiezioni entro il termine di due mesi dalla data in cui esso è stato loro notificato o se, prima della scadenza di tale termine, sia il Parlamento europeo che il Consiglio hanno informato la Commissione che non intendono sollevare obiezioni. Tale termine è prorogato di due mesi su iniziativa del Parlamento europeo o del Consiglio. Articolo 10 Comitato 1. La Commissione è assistita dal comitato istituito dall'articolo 30 della direttiva 2001/18/CE. ————— 3. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 3 e 7 della decisione 1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell'articolo 8 della stessa. ————— Articolo 11 Sanzioni Gli Stati membri determinano le norme relative alle sanzioni da irrogare in caso di violazione del presente regolamento e prendono tutti i provvedimenti necessari per garantirne l'applicazione. Le sanzioni previste devono essere effettive, proporzionate e dissuasive. Gli Stati membri notificano le relative disposizioni alla Commissione entro il 18 aprile 2004 e provvedono poi a notificare immediatamente le eventuali modificazioni successive. Articolo 12 Clausola di revisione Entro il 18 ottobre 2005 la Commissione invia al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione sull'attuazione del presente regolamento, in particolare riguardo all'articolo 4, paragrafo 3, e, se del caso, presenta una proposta. Articolo 13 Entrata in vigore 1. Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . ————— Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. <note> ( 1 ) Regolamento (CEE) n. 2309/93 del Consiglio, del 22 luglio 1993, che stabilisce le procedure comunitarie per l'autorizzazione e la vigilanza dei medicinali per uso umano e veterinario e che istituisce un'Agenzia europea di valutazione dei medicinali (GU L 214 del 24.8.1993, pag. 1). Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 807/2003 (GU L 122 del 16.5.2003, pag. 36). ( 2 ) Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l'Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare (GU L 31 dell'1.2.2002, pag. 1). ( 3 ) Direttiva 2000/13/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 marzo 2000, relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti l'etichettatura e la presentazione dei prodotti alimentari, nonché la relativa pubblicità (GU L 109 del 6.5.2000, pag. 29). Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2001/101/CE della Commissione (GU L 310 del 28.11.2001, pag. 19). ( 4 ) GU L 123 del 12.5.2016, pag. 1. </note>
ITA
02003R1830-20190726
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>9.2.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 39/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/267 DELLA COMMISSIONE dell’8 febbraio 2023 che autorizza l’immissione sul mercato della frutta a guscio secca di Canarium ovatum Engl. quale alimento tradizionale da un paese terzo e modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativo ai nuovi alimenti e che modifica il regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1852/2001 della Commissione ( 1 ) , in particolare l’articolo 15, paragrafo 4, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2015/2283 dispone che solo i nuovi alimenti autorizzati e inseriti nell&#8217;elenco dell&#8217;Unione dei nuovi alimenti possono essere immessi sul mercato dell&#8217;Unione. Sulla base della definizione di cui all&#8217;articolo&#160;3, paragrafo 2, lettera c), di tale regolamento, un alimento tradizionale da un paese terzo &#232; considerato un nuovo alimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;8 del regolamento (UE) 2015/2283, il regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> ha istituito l&#8217;elenco dell&#8217;Unione dei nuovi alimenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 28&#160;marzo 2019 la societ&#224; DOMENICODELUCIA SpA (&#171;richiedente&#187;) ha notificato alla Commissione l&#8217;intenzione di immettere sul mercato dell&#8217;Unione la frutta a guscio di<span>Canarium ovatum</span> Engl. quale alimento tradizionale da un paese terzo, conformemente all&#8217;articolo&#160;14 del regolamento (UE) 2015/2283. Il richiedente ha chiesto che la frutta a guscio secca di<span>Canarium ovatum</span> Engl. sia consumata come tale dalla popolazione in generale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>La notifica &#232; conforme alle prescrizioni di cui all&#8217;articolo&#160;14 del regolamento (UE) 2015/2283. In particolare, i dati presentati dal richiedente dimostrano che la frutta a guscio secca di<span>Canarium ovatum</span> Engl. vanta una storia di uso sicuro come alimento nelle Filippine.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;15, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2015/2283, il 13&#160;dicembre 2021 la Commissione ha inoltrato la notifica valida agli Stati membri e all&#8217;Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;Autorit&#224;&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Entro il termine di cui all&#8217;articolo&#160;15, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2015/2283 n&#233; gli Stati membri n&#233; l&#8217;Autorit&#224; hanno presentato alla Commissione obiezioni debitamente motivate relative alla sicurezza all&#8217;immissione sul mercato dell&#8217;Unione dell&#8217;alimento in esame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Il 13&#160;maggio 2022 l&#8217;Autorit&#224; ha pubblicato la sua relazione tecnica relativa alla notifica della frutta a guscio di<span>Canarium ovatum</span> Engl. quale alimento tradizionale da un paese terzo&#160;<a>(<span>3</span>)</a>. In tale relazione l&#8217;Autorit&#224; ha concluso che i dati disponibili sulla composizione e sulla storia dell&#8217;uso richiesto della frutta a guscio di<span>Canarium ovatum</span> Engl. non destano preoccupazioni in materia di sicurezza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno che la Commissione autorizzi l&#8217;immissione sul mercato dell&#8217;Unione della frutta a guscio secca di<span>Canarium ovatum</span> Engl. quale alimento tradizionale da un paese terzo e aggiorni di conseguenza l&#8217;elenco dell&#8217;Unione dei nuovi alimenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Nella sua relazione l&#8217;Autorit&#224; ha inoltre osservato che, sulla base di una quantit&#224; limitata di dati pubblicati sull&#8217;allergia alimentare connessa alla frutta a guscio di<span>Canarium ovatum</span> Engl., dopo il consumo di quest&#8217;ultima si possono prevedere reazioni allergiche. In particolare, gli studi hanno evidenziato una reattivit&#224; crociata<span>in vitro</span> della frutta a guscio di<span>Canarium ovatum</span> Engl. con gli anacardi e le noci. &#200; importante che le informazioni relative alla presenza di alimenti che possono provocare reazioni allergiche siano fornite in modo chiaro per consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli per la loro sicurezza. &#200; pertanto opportuno che la frutta a guscio di<span>Canarium ovatum</span> Engl. messa a disposizione dei consumatori sia adeguatamente etichettata conformemente ai requisiti di cui all&#8217;articolo&#160;9 del regolamento (UE) 2015/2283.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La frutta a guscio secca di<span>Canarium ovatum</span> Engl. dovrebbe essere inserita nell&#8217;elenco dell&#8217;Unione dei nuovi alimenti istituito dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 quale alimento tradizionale da un paese terzo. &#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza l&#8217;allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 1. La frutta a guscio secca di Canarium ovatum Engl. è autorizzata a essere immessa sul mercato dell’Unione. La frutta a guscio secca di Canarium ovatum Engl. è inserita nell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti istituito dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 quale alimento tradizionale da un paese terzo. 2. L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è modificato conformemente all’allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, l’8 febbraio 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 327 dell’11.12.2015, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 della Commissione, del 20 dicembre 2017, che istituisce l’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti a norma del regolamento (UE) 2015/2283 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai nuovi alimenti ( GU L 351 del 30.12.2017, pag. 72 ). ( 3 ) Pubblicazione di supporto dell’EFSA 2022:EN-7314. ALLEGATO L’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/2470 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>nella tabella 1 (Nuovi alimenti autorizzati) &#232; inserita la voce seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nuovo alimento autorizzato</p></td><td><p>Condizioni alle quali il nuovo alimento pu&#242; essere utilizzato</p></td><td><p>Requisiti specifici aggiuntivi in materia di etichettatura</p></td><td><p>Altri requisiti</p></td></tr><tr><td><p>&#171;Frutta a guscio secca di<span>Canarium ovatum</span> Engl.</p></td><td><p><span>Categoria dell&#8217;alimento specificato</span></p></td><td><p><span>Livelli massimi</span></p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>La denominazione del nuovo alimento figurante sull&#8217;etichetta dei prodotti alimentari che lo contengono &#232; &#171;frutta a guscio di<span>Canarium ovatum</span>&#187; e/o &#171;noci Pili&#187; e/o &#171;noci Pili (<span>Canarium ovatum</span>)&#187;.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>L&#8217;etichetta dei prodotti alimentari contenenti frutta a guscio secca di<span>Canarium ovatum</span> Engl. deve recare l&#8217;indicazione secondo cui tale frutta a guscio secca pu&#242; provocare reazioni allergiche nei consumatori con allergie note agli anacardi e alle noci. Tale indicazione deve figurare accanto all&#8217;elenco degli ingredienti o, in mancanza di tale elenco, accanto al nome dell&#8217;alimento.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Non specificato</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>nella tabella 2 (Specifiche) &#232; inserita la voce seguente:<span>[OP: inserire questa voce nella versione italiana secondo l&#8217;ordine alfabetico della versione inglese]</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Nuovo alimento autorizzato</p></td><td><p>Specifiche</p></td></tr><tr><td><p>&#171;Frutta a guscio secca di<span>Canarium ovatum</span> Engl.</p></td><td><p><span>Descrizione/definizione</span></p><p>L&#8217;alimento tradizionale &#232; costituito dalla frutta a guscio secca non tostata di<span>Canarium ovatum</span> Engl. (famiglia: Burseracee), comunemente nota come noci Pili. Le noci Pili sono prodotte esclusivamente dalle piante di<span>Canarium ovatum</span> Engl., variet&#224; Laysa, Magnaye, M. Orolfo, Lanuza e Magayon, e possono essere immesse sul mercato con o senza guscio. La parte commestibile della noce &#232; la mandorla.</p><p><span>Intervallo di composizione tipico</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Grassi: 57-73&#160;%</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Proteine: 11-15&#160;%</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Acqua: 1-5&#160;%</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Carboidrati: 8-16,5&#160;%</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Ceneri: 2,8-3,4&#160;%</p></td></tr></tbody></table><p><span>Criteri microbiologici</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Muffe e lieviti: &#8804;&#160;100 CFU/g</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Conteggio delle colonie totali a&#160;30&#160;&#176;C: &#8804;&#160;10&#160;000 CFU/g</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Coliformi: &#8804;&#160;100 CFU/g</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Escherichia coli</span>: &#8804;&#160;10 CFU/g</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Staphylococcus aureus</span>: assenza in&#160;25&#160;g</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Salmonella</span> spp.: assenza in&#160;25&#160;g</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Listeria monocytogenes</span>: assenza in&#160;25&#160;g</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Anaerobi solfito-riduttori: &#8804;&#160;10 CFU/g</p></td></tr></tbody></table><p>CFU: unit&#224; formanti colonie&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ITA
32023R0267
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.5.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 113/48</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2015/709 DEL CONSIGLIO del 21 aprile 2015 relativa alla posizione che deve essere adottata a nome dell'Unione europea in sede di Consiglio di associazione UE-Turchia con riguardo alla sostituzione del protocollo n. 3 della decisione n. 1/98 del Consiglio di associazione CE-Turchia relativa al regime applicabile agli scambi di prodotti agricoli, relativo alla definizione della nozione di «prodotti originari» e ai metodi di cooperazione amministrativa, con un nuovo protocollo che, per quanto riguarda le norme di origine, faccia riferimento alla convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali paneuromediterranee IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 207, paragrafo 4, primo comma, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il protocollo n. 3 della decisione n. 1/98 del Consiglio di associazione CE-Turchia relativa al regime applicabile agli scambi di prodotti agricoli<a>&#160;(<span>1</span>)</a> riguarda la definizione della nozione di &#171;prodotti originari&#187; e i metodi di cooperazione amministrativa (&#171;protocollo n. 3&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali paneuromediterranee<a>&#160;(<span>2</span>)</a> (&#171;convenzione&#187;) stabilisce disposizioni sull'origine delle merci scambiate nell'ambito dei pertinenti accordi conclusi tra le parti contraenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'Unione e la Turchia hanno firmato la convenzione rispettivamente il 15 giugno 2011 e il 4 novembre 2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'Unione e la Turchia hanno depositato i rispettivi strumenti di accettazione presso il depositario della convenzione rispettivamente il 26 marzo 2012 e il 4 dicembre 2013. Di conseguenza, in applicazione del suo articolo 10, paragrafo 3, la convenzione &#232; entrata in vigore per l'Unione e per la Turchia rispettivamente il 1<span>o</span>&#160;maggio 2012 e il 1<span>o</span> febbraio 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L'articolo 6 della convenzione prevede che ciascuna parte contraente adotti misure appropriate per garantire un'efficace applicazione della convenzione stessa. A tal fine, il Consiglio di associazione UE-Turchia dovrebbe adottare una decisione che sostituisca il protocollo n. 3 con un nuovo protocollo che, per quanto riguarda le norme di origine, faccia riferimento alla convenzione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno che la posizione dell'Unione in sede di Consiglio di associazione UE-Turchia sia basata sul progetto di decisione accluso,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La posizione che deve essere adottata a nome dell'Unione europea in sede di Consiglio di associazione UE-Turchia con riguardo alla sostituzione del protocollo n. 3 della decisione n. 1/98 del Consiglio di associazione CE-Turchia relativa al regime applicabile agli scambi di prodotti agricoli, relativo alla definizione della nozione di «prodotti originari» e ai metodi di cooperazione amministrativa, con un nuovo protocollo che, per quanto riguarda le norme di origine, faccia riferimento alla convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali paneuromediterranee, è basata sul progetto di decisione del Consiglio di associazione UE-Turchia accluso alla presente decisione. I rappresentanti dell'Unione nel Consiglio di associazione UE-Turchia possono concordare modifiche minori del progetto di decisione del Consiglio di associazione UE-Turchia senza un'ulteriore decisione del Consiglio. Articolo 2 La decisione del Consiglio di associazione UE-Turchia è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Lussemburgo, il 21 aprile 2015 Per il Consiglio Il presidente E. RINKĒVIČS ( 1 ) GU L 86 del 20.3.1998, pag. 1 . ( 2 ) GU L 54 del 26.2.2013, pag. 4 . PROGETTO DI DECISIONE N. … DEL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-TURCHIA del che sostituisce il protocollo n. 3 della decisione n. 1/98 del Consiglio di associazione CE-Turchia relativa al regime applicabile agli scambi di prodotti agricoli, relativo alla definizione della nozione di «prodotti originari» e ai metodi di cooperazione amministrativa IL CONSIGLIO DI ASSOCIAZIONE UE-TURCHIA, vista la decisione n. 1/98 del Consiglio di associazione CE-Turchia relativa al regime applicabile agli scambi di prodotti agricoli ( 1 ) , in particolare l'articolo 4, visto il protocollo n. 3 della decisione n. 1/98 del Consiglio di associazione CE-Turchia relativa al regime applicabile agli scambi di prodotti agricoli, relativo alla definizione della nozione di «prodotti originari» e ai metodi di cooperazione amministrativa, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'articolo 4 della decisione n. 1/98 del Consiglio di associazione CE-Turchia relativa al regime applicabile agli scambi di prodotti agricoli fa riferimento al protocollo n. 3 di tale decisione (&#171;protocollo n. 3&#187;) che stabilisce le norme di origine e prevede il cumulo dell'origine tra l'Unione, la Turchia e le altre parti contraenti della convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali paneuromediterranee<a>&#160;(<span>2</span>)</a> (&#171;convenzione&#187;).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'articolo 39 del protocollo n. 3 prevede che il Consiglio di associazione possa decidere di modificare le disposizioni di detto protocollo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La convenzione &#232; intesa a sostituire i protocolli sulle norme di origine attualmente in vigore nei paesi della zona paneuromediterranea con un unico atto giuridico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L'Unione e la Turchia hanno firmato la convenzione rispettivamente il 15 giugno 2011 e il 4 novembre 2011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L'Unione e la Turchia hanno depositato i rispettivi strumenti di accettazione presso il depositario della convenzione rispettivamente il 26 marzo 2012 e il 4 dicembre 2013. Di conseguenza, in applicazione del suo articolo 10, paragrafo 3, la convenzione &#232; entrata in vigore per l'Unione e per la Turchia rispettivamente il 1<span>o</span>&#160;maggio 2012 e il 1<span>o</span> febbraio 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La convenzione ha incluso i partecipanti al processo di stabilizzazione e di associazione nella zona paneuromediterranea di cumulo dell'origine.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto sostituire il protocollo n. 3 con un nuovo protocollo che faccia riferimento alla convenzione,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Il protocollo n. 3 della decisione n. 1/98 del Consiglio di associazione CE-Turchia relativa al regime applicabile agli scambi di prodotti agricoli, relativo alla definizione della nozione di «prodotti originari» e ai metodi di cooperazione amministrativa, è sostituito dal testo che figura nell'allegato della presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Essa si applica a decorrere da … ( * ) . Fatto a …, il Per il Consiglio di associazione UE-Turchia Il presidente ( 1 ) GU L 86 del 20.3.1998, pag. 1 . ( 2 ) GU L 54 del 26.2.2013, pag. 4 . ( * ) Data di applicazione che dev'essere determinata dal Consiglio di associazione. ALLEGATO «Protocollo n. 3 relativo alla definizione della nozione di “prodotti originari” e ai metodi di cooperazione amministrativa Articolo 1 Norme di origine applicabili 1. Ai fini dell'applicazione della presente decisione, si applicano l'appendice I e le pertinenti disposizioni dell'appendice II della convenzione regionale sulle norme di origine preferenziali paneuromediterranee ( 1 ) (“convenzione”). 2. Tutti i riferimenti al “pertinente accordo” nell'appendice I e nelle pertinenti disposizioni dell'appendice II della convenzione s'intendono come riferimenti alla presente decisione. Articolo 2 Composizione delle controversie 1. Le eventuali controversie riguardanti le procedure di controllo di cui all'articolo 32 dell'appendice I della convenzione che non sia possibile dirimere tra le autorità doganali che richiedono il controllo e le autorità doganali incaricate di effettuarlo sono sottoposte al Consiglio di associazione. 2. La composizione delle controversie tra l'importatore e le autorità doganali del paese d'importazione ha comunque luogo secondo la legislazione di tale paese. Articolo 3 Modifiche del protocollo Il Consiglio di associazione può decidere di modificare il presente protocollo. Articolo 4 Recesso dalla convenzione 1. Se l'Unione europea o la Turchia notificano per iscritto al depositario della convenzione la propria intenzione di recedere dalla convenzione ai sensi dell'articolo 9 della stessa, l'Unione europea e la Turchia avviano immediatamente i negoziati sulle norme di origine ai fini dell'applicazione della presente decisione. 2. Fino all'entrata in vigore delle norme di origine nuovamente negoziate, le norme di origine contenute nell'appendice I e, se del caso, le pertinenti disposizioni dell'appendice II della convenzione, applicabili al momento del recesso, continuano ad applicarsi alla presente decisione. Tuttavia, a decorrere dal momento del recesso, le norme di origine contenute nell'appendice I e, se del caso, le pertinenti disposizioni dell'appendice II della convenzione sono interpretate in modo da consentire il cumulo bilaterale unicamente tra l'Unione europea e la Turchia. Articolo 5 Disposizioni transitorie — Cumulo In deroga all'articolo 16, paragrafo 5, e all'articolo 21, paragrafo 3, dell'appendice I della convenzione, quando il cumulo coinvolge esclusivamente gli Stati EFTA, le Isole Fær Øer, l'Unione europea, la Turchia e i partecipanti al processo di stabilizzazione e di associazione, la prova dell'origine può essere un certificato di circolazione delle merci EUR.1 o una dichiarazione di origine.» <note> ( 1 ) GU L 54 del 26.2.2013, pag. 4 . </note>
ITA
32015D0709
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>27.12.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 329/8</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2018/2058 DEL CONSIGLIO del 17 dicembre 2018 che stabilisce, per il 2019, le possibilità di pesca per alcuni stock e gruppi di stock ittici nel Mar Nero IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 43, paragrafo 3, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 43, paragrafo 3, del trattato, il Consiglio, su proposta della Commissione, adotta misure relative alla fissazione e alla ripartizione delle possibilit&#224; di pesca.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma del regolamento (UE) n.&#160;1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>1</span>)</a>, le misure di conservazione sono adottate tenendo conto dei pareri scientifici, tecnici ed economici disponibili e, ove del caso, delle relazioni del comitato scientifico, tecnico ed economico per la pesca (CSTEP).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Spetta al Consiglio adottare le misure relative alla fissazione e alla ripartizione delle possibilit&#224; di pesca per tipo di pesca o per gruppo di tipi di pesca nel Mar Nero, comprese, se del caso, talune condizioni a esse funzionalmente collegate. In conformit&#224; dell'articolo 16, paragrafi 1 e 4, del regolamento (UE) n.&#160;1380/2013, le possibilit&#224; di pesca devono essere assegnate agli Stati membri in modo da garantire la stabilit&#224; relativa delle attivit&#224; di pesca di ciascuno Stato membro per ciascuno stock ittico o ciascun tipo di pesca e conformemente agli obiettivi della politica comune della pesca stabiliti all'articolo 2, paragrafo 2, di tale regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nella 41<span>a</span> riunione annuale del 2017 la Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo ha adottato la raccomandazione CGPM/41/2017/4 relativa a un piano di gestione pluriennale per la pesca del rombo chiodato nella sottozona geografica 29 (Mar Nero). Tale raccomandazione fissa un totale ammissibile di catture (TAC) per il rombo chiodato per un periodo di due anni (2018-2019), stabilendo una ripartizione temporanea dei contingenti. &#200; opportuno attuare tale misura nel diritto dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le possibilit&#224; di pesca dovrebbero essere stabilite sulla base dei pareri scientifici disponibili, tenendo conto di aspetti biologici e socioeconomici, garantendo al contempo parit&#224; di trattamento ai settori della pesca e tenendo conto delle opinioni espresse in sede di consultazione delle parti interessate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Conformemente al parere scientifico formulato dallo CSTEP, &#232; necessario mantenere il livello attuale della mortalit&#224; per pesca al fine di garantire la sostenibilit&#224; dello stock di spratto nel Mar Nero.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'uso delle possibilit&#224; di pesca stabilite nel presente regolamento &#232; soggetto al regolamento (CE) n.&#160;1224/2009 del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, in particolare agli articoli 33 e 34 di tale regolamento relativi alla registrazione delle catture e alla notifica dei dati sull'esaurimento delle possibilit&#224; di pesca. Occorre pertanto specificare i codici che gli Stati membri devono utilizzare quando trasmettono alla Commissione i dati relativi agli sbarchi di stock soggetti al presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 2 del regolamento (CE) n.&#160;847/96 del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, &#232; necessario individuare gli stock che sono soggetti alle varie misure ivi menzionate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>&#200; opportuno adottare ulteriori misure di conservazione per lo stock di rombo chiodato.&#160;Il fatto di mantenere il fermo di pesca attualmente applicabile, avente durata di due mesi, dal 15 aprile al 15 giugno, consentir&#224; di continuare a garantire la protezione dello stock durante la stagione riproduttiva del rombo chiodato.&#160;Il fatto di gestire lo sforzo di pesca e limitare i giorni di pesca a 180 all'anno avrebbe un impatto positivo sulla conservazione dello stock di rombo chiodato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Al fine di evitare interruzioni delle attivit&#224; di pesca e garantire una fonte di reddito ai pescatori dell'Unione, &#232; importante che le attivit&#224; di pesca considerate nel Mar Nero siano aperte a decorrere dal 1<span>o</span> gennaio 2019. Per motivi di urgenza &#232; opportuno che il presente regolamento entri in vigore immediatamente dopo la pubblicazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Le possibilit&#224; di pesca dovrebbero essere utilizzate nel pieno rispetto del diritto applicabile dell'Unione,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: CAPO I OGGETTO, AMBITO DI APPLICAZIONE E DEFINIZIONI Articolo 1 Oggetto Il presente regolamento stabilisce, per il 2019, le possibilità di pesca assegnate ai pescherecci dell'Unione battenti bandiera della Bulgaria e della Romania per i seguenti stock nel Mar Nero: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>spratto (<span>Spratti sprattus</span>);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>rombo chiodato (<span>Psetta maxima</span>).</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Ambito di applicazione Il presente regolamento si applica ai pescherecci dell'Unione battenti bandiera della Bulgaria o della Romania e operanti nel Mar Nero. Articolo 3 Definizioni Ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni: a) «Mar Nero» : la sottozona geografica 29 quale definita nell'allegato I del regolamento (UE) n. 1343/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 4 ) ; b) «peschereccio» : qualsiasi nave attrezzata per lo sfruttamento commerciale delle risorse biologiche marine; c) «peschereccio dell'Unione» : un peschereccio battente bandiera di uno Stato membro e immatricolato nell'Unione; d) «stock» : una risorsa biologica marina presente in una determinata zona di gestione; e) «totale ammissibile di catture» (TAC) : il quantitativo di ciascuno stock che può essere catturato nell'arco di un anno; f) «contingente autonomo dell'Unione» : un limite di cattura assegnato in maniera autonoma ai pescherecci dell'Unione in assenza di un TAC concordato; g) «contingente analitico» : un contingente autonomo dell'Unione per il quale si dispone di una valutazione analitica; h) «valutazione analitica» : una valutazione quantitativa dell'evoluzione di un determinato stock sulla base di dati relativi alla biologia e allo sfruttamento dello stock, che secondo un esame scientifico presentano una qualità sufficiente per formulare un parere scientifico sulle opzioni da adottare per le catture future. CAPO II POSSIBILITÀ DI PESCA Articolo 4 Ripartizione delle possibilità di pesca 1. Il contingente autonomo dell'Unione per lo spratto, la sua ripartizione tra gli Stati membri e, se del caso, le condizioni ad esso funzionalmente collegate figurano nell'allegato. 2. Il TAC per il rombo chiodato, applicabile nelle acque dell'Unione e ai pescherecci dell'Unione, nonché la sua ripartizione tra gli Stati membri e, se del caso, le condizioni ad esso funzionalmente collegate figurano nell'allegato. Articolo 5 Disposizioni speciali in materia di ripartizione La ripartizione tra gli Stati membri delle possibilità di pesca di cui al presente regolamento non pregiudica nessuno dei seguenti elementi: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli scambi realizzati a norma dell'articolo 16, paragrafo 8, del regolamento (UE) n.&#160;1380/2013;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le detrazioni e le riassegnazioni effettuate a norma dell'articolo 37 del regolamento (CE) n.&#160;1224/2009;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le detrazioni effettuate a norma degli articoli 105 e 107 del regolamento (CE) n.&#160;1224/2009.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 6 Gestione dello sforzo di pesca del rombo chiodato I pescherecci dell'Unione autorizzati a praticare la pesca del rombo chiodato nel Mar Nero, a prescindere dalla loro lunghezza fuori tutto, non possono superare i 180 giorni di pesca all'anno. CAPO III DISPOSIZIONI FINALI Articolo 7 Trasmissione dei dati Ai fini della trasmissione alla Commissione dei dati relativi agli sbarchi dei quantitativi catturati per ogni stock a norma degli articoli 33 e 34 del regolamento (CE) n. 1224/2009, gli Stati membri utilizzano i codici degli stock che figurano nell'allegato del presente regolamento. Articolo 8 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2019. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 17 dicembre 2018 Per il Consiglio La presidente E. KÖSTINGER ( 1 ) Regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2013, relativo alla politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 1954/2003 e (CE) n. 1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n. 2371/2002 e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonché la decisione 2004/585/CE del Consiglio ( GU L 354 del 28.12.2013, pag. 22 ). ( 2 ) Regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, del 20 novembre 2009, che istituisce un regime di controllo unionale per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 847/96, (CE) n. 2371/2002, (CE) n. 811/2004, (CE) n. 768/2005, (CE) n. 2115/2005, (CE) n. 2166/2005, (CE) n. 388/2006, (CE) n. 509/2007, (CE) n. 676/2007, (CE) n. 1098/2007, (CE) n. 1300/2008, (CE) n. 1342/2008 e che abroga i regolamenti (CEE) n. 2847/93, (CE) n. 1627/94 e (CE) n. 1966/2006 ( GU L 343 del 22.12.2009, pag. 1 ). ( 3 ) Regolamento (CE) n. 847/96 del Consiglio, del 6 maggio 1996, che introduce condizioni complementari per la gestione annuale dei TAC e dei contingenti ( GU L 115 del 9.5.1996, pag. 3 ). ( 4 ) Regolamento (UE) n. 1343/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, relativo a talune disposizioni per la pesca nella zona di applicazione dall'accordo CGPM (Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo) e che modifica il regolamento (CE) n. 1967/2006 del Consiglio, relativo alle misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo ( GU L 347 del 30.12.2011, pag. 44 ). ALLEGATO Nelle tabelle del presente allegato figurano i TAC e i contingenti in tonnellate di peso vivo e, se del caso, le condizioni ad essi funzionalmente collegate. <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Specie:</span></p></td><td><p>Spratto</p><p><span>Sprattus sprattus</span></p></td><td><p><span>Zona:</span></p></td><td><p>Acque dell'Unione nel Mar Nero</p><p>(SPR/F3742C)</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p></td><td><p>8&#160;032,50</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Romania</p></td><td><p>3&#160;442,50</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Unione</p></td><td><p>11&#160;475</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>TAC</p></td><td><p>Non pertinente/Non concordato</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Contingente analitico</p><p>Non si applica l'articolo&#160;3 del regolamento (CE) n.&#160;847/96.</p><p>Non si applica l'articolo&#160;4 del regolamento (CE) n.&#160;847/96.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Specie:</span></p></td><td><p>Rombo chiodato</p><p><span>Psetta maxima</span></p></td><td><p><span>Zona:</span></p></td><td><p>Acque dell'Unione nel Mar Nero</p><p>(TUR/F3742C)</p></td></tr><tr><td><p>Bulgaria</p></td><td><p>57</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Romania</p></td><td><p>57</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Unione</p></td><td><p>114<a>&#160;(<span>*1</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>TAC</p></td><td><p>644</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>TAC analitico</p><p>Non si applica l'articolo&#160;3 del regolamento (CE) n.&#160;847/96.</p><p>Non si applica l'articolo&#160;4 del regolamento (CE) n.&#160;847/96.</p></td></tr></tbody></table> <note> ( *1 ) Dal 15 aprile al 15 giugno 2019 è vietata qualsiasi attività di pesca, inclusi il trasbordo, l'imbarco, lo sbarco e la prima vendita. </note>
ITA
32018R2058
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>12.7.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 187/13</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2016/1124 DEL CONSIGLIO del 24 giugno 2016 relativa alla posizione che gli Stati membri devono adottare, a nome dell'Unione europea, in sede di commissione permanente di Eurocontrol, in merito alle decisioni per quanto riguarda i servizi centralizzati IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 100, paragrafo 2, in combinato disposto con l'articolo 218, paragrafo 9, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La decisione (UE) 2015/2394 del Consiglio<a>&#160;(<span>1</span>)</a>, stabiliva la posizione dell'Unione in relazione a una decisione sui servizi centralizzati che la commissione permanente di Eurocontrol (&#171;la commissione permanente&#187;) avrebbe dovuto adottare il 9 dicembre 2015. Lo scopo di tale decisione sui servizi centralizzati era di consentire a Eurocontrol di elaborare finanziamenti, accordi sugli appalti e specifiche tecniche in vista di una tempestiva realizzazione dei nuovi &#171;servizi europei di comunicazione bordo-terra&#187; (European Air/Ground Data Communication Services, EAGDCS).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Secondo la posizione stabilita nella decisione (UE) 2015/2394, una decisione per quanto riguarda servizi centralizzati della commissione permanente si sarebbe dovuta rinviare in quanto l'Unione non disponeva di sufficienti informazioni per valutare la sostanza di tale decisione in materia di tali servizi e perch&#233; avrebbe potuto pregiudicare future attivit&#224; svolte da Eurocontrol a detrimento di quelle dell'Unione in tale settore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 9 dicembre 2015, in ragione della posizione dell'Unione stabilita nella decisione (UE) 2015/2394, la commissione permanente non ha preso una decisione sugli EAGDCS e ha chiesto all'agenzia Eurocontrol di continuare a lavorare a una proposta riveduta in stretta cooperazione con le parti interessate dell'industria e di fornire una valutazione delle ripercussioni economiche degli EAGDCS.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 9 febbraio 2016 l'agenzia Eurocontrol e le parti interessate dell'industria hanno presentato una proposta riveduta congiuntamente sostenuta sugli EAGDCS, e l'agenzia Eurocontrol ha assicurato la piena disponibilit&#224; della valutazione delle ripercussioni economiche mediante studi di fattibilit&#224; esistenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>L'agenzia Eurocontrol ha proposto il 6 aprile 2016 alla commissione permanente di adottare la decisione basata sulla proposta sugli EAGDCS mediante procedura scritta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Tale decisione riguarda lo sviluppo degli EAGDCS. Essa ha effetti giuridici in quanto disciplina settori che rientrano nel diritto dell'Unione e, a seconda del contenuto, pu&#242; avere effetti concreti su tali settori. Essa pu&#242; avere ripercussioni sui benefici derivanti dal lavoro tecnico realizzato dall'impresa comune SESAR relativamente ai servizi di collegamento dati, sul rischio di discrepanze in materia di certificazione e sorveglianza, considerato il ruolo dell'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (&#171;AESA&#187;) in tale ambito, e di conseguenza sul rischio di un uso inefficace dei fondi provenienti dai canoni di rotta e dal sostegno dell'Unione; infine, sull'efficienza in termini di costi delle pertinenti attivit&#224; di realizzazione che l'Unione deve svolgere nel quadro del progetto SESAR.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Tenuto conto dei vantaggi che possono derivare dallo sviluppo di soluzioni tecniche, quali un dimostratore, la decisione a favore della pertinente collaborazione dovrebbe essere in linea di principio sostenuta. La decisione dovrebbe tuttavia contenere condizioni a salvaguardia degli interessi dell'Unione in merito ai punti di cui sopra.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno stabilire la posizione che gli Stati membri devono adottare, a nome dell'Unione in sede di commissione permanente, in merito alle decisioni che tale commissione deve adottare sui servizi centralizzati,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La posizione che deve essere adottata dagli Stati membri a nome dell'Unione in sede di commissione permanente di Eurocontrol è la seguente: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>riguardo alla proposta del 6 aprile 2016 trasmessa dall'agenzia Eurocontrol, la posizione dell'Unione &#232; sostenere la continuazione della collaborazione dell'agenzia Eurocontrol con i fornitori di servizi di navigazione aerea e, se del caso, con gli esercenti di aeromobili degli Stati membri di Eurocontrol nel contesto del progetto SESAR, compresi la messa a punto dei necessari accordi sulla governance, il finanziamento e gli appalti appropriati, nonch&#233; lo sviluppo di specifiche tecniche, in vista di una tempestiva realizzazione dei servizi europei di comunicazione bordo-terra (European Air/Ground Data Communication Services, EAGDCS). Tali accordi e soluzioni tecniche saranno sottoposte al consiglio interinale/alla commissione permanente di Eurocontrol per informazione e prima di procedere a qualsiasi eventuale appalto. Ci&#242; si dovrebbe basare anche sulla comprovata fattibilit&#224; tecnica e operativa e sull'elaborazione di un'esauriente valutazione dell'impatto economico.</p></td></tr></tbody></table> La decisione da adottare in sede di commissione permanente garantisce che: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>l'esito del lavoro tecnico sul collegamento dati realizzato dall'impresa comune SESAR sia preso pienamente in considerazione,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>le attivit&#224; previste dalla decisione siano condotte in collaborazione con l'EASA nella misura in cui tale decisione riguarda il lavoro preparatorio dell'EASA relativo alla certificazione e alla sorveglianza future degli EAGDCS,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>non siano pregiudicati la realizzazione e il funzionamento degli EAGDCS, nonch&#233; gli appalti relativi, che sono oggetto di ulteriori decisioni degli Stati membri di Eurocontrol,</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>le attivit&#224; previste dalla decisione si basino su un accordo con i fornitori di servizi di navigazione aerea, e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>gli accordi sul finanziamento e sugli appalti nonch&#233; le specifiche tecniche restino senza pregiudizio per eventuali investimenti e relativi costi gi&#224; sostenuti dai fornitori di servizi di navigazione aerea e dagli esercenti di aeromobili degli Stati membri dell'Unione in conformit&#224; ai requisiti del regolamento (CE) n. 29/2009 della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> Gli Stati membri agiscono congiuntamente nell'interesse dell'Unione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Lussemburgo, il 24 giugno 2016 Per il Consiglio Il presidente A.G. KOENDERS <note> ( 1 ) Decisione (UE) 2015/2394 del Consiglio, dell'8 dicembre 2015, relativa alla posizione che deve essere adottata dagli Stati membri a nome dell'Unione europea in relazione alle decisioni che devono essere adottate dalla commissione permanente di Eurocontrol per quanto riguarda i ruoli e i compiti di Eurocontrol e i servizi centralizzati ( GU L 332 del 18.12.2015, pag. 136 ). ( 2 ) Regolamento (CE) n. 29/2009 della Commissione, del 16 gennaio 2009, che stabilisce i requisiti per i servizi di collegamento dati (data link) per il cielo unico europeo ( GU L 13 del 17.1.2009, pag. 3 ). </note>
ITA
32016D1124
2009D0369 — IT — 29.04.2014 — 004.001 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>DECISIONE ATALANTA/3/2009 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA</p><p>del 21 aprile 2009</p><p>relativa alla costituzione del comitato dei contributori per l&#8217;operazione militare dell&#8217;Unione europea volta a contribuire alla dissuasione, alla prevenzione e alla repressione degli atti di pirateria e delle rapine a mano armata al largo della Somalia (Atalanta)</p><p><a>(2009/369/PESC)</a></p><p>(GU L 112, 6.5.2009, p.9)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;No</p></td><td><p>page</p></td><td><p>date</p></td></tr><tr><td><p><a>&#160;M1</a></p></td><td><p><a>ADDENDUM&#160;alla DECISIONE ATALANTA/3/2009 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA, del 21 aprile 2009, relativa alla costituzione del comitato dei contributori per l&#8217;operazione militare dell&#8217;Unione europea volta a contribuire alla dissuasione, alla prevenzione e alla repressione degli atti di pirateria e delle rapine a mano armata al largo della Somalia (Atalanta) (2009/369/PESC)</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;119</p></td><td><p>40</p></td><td><p>14.5.2009</p></td></tr><tr><td><p><a>&#160;M2</a></p></td><td><p><a>DECISIONE ATALANTA/5/2009 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA&#160;del 10 giugno 2009</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;148</p></td><td><p>34</p></td><td><p>11.6.2009</p></td></tr><tr><td><p><a>&#160;M3</a></p></td><td><p><a>DECISIONE ATALANTA/7/2009 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA&#160;del 2 ottobre 2009</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;270</p></td><td><p>19</p></td><td><p>15.10.2009</p></td></tr><tr><td><p><a>&#160;M4</a></p></td><td><p><a>DECISIONE ATALANTA/1/2010 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA&#160;del 5 marzo 2010</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;83</p></td><td><p>20</p></td><td><p>30.3.2010</p></td></tr><tr><td><p><a>&#160;M5</a></p></td><td><p><a>DECISIONE ATALANTA/5/2011 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA&#160;del 16 dicembre 2011</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;335</p></td><td><p>79</p></td><td><p>17.12.2011</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M6</a></p></td><td><p><a>DECISIONE ATALANTA/2/2014 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA&#160;del 29 aprile 2014</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;132</p></td><td><p>63</p></td><td><p>3.5.2014</p></td></tr></table> DECISIONE ATALANTA/3/2009 DEL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA del 21 aprile 2009 relativa alla costituzione del comitato dei contributori per l’operazione militare dell’Unione europea volta a contribuire alla dissuasione, alla prevenzione e alla repressione degli atti di pirateria e delle rapine a mano armata al largo della Somalia (Atalanta) (2009/369/PESC) IL COMITATO POLITICO E DI SICUREZZA, visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 25, terzo comma, vista l’azione comune 2008/851/PESC del Consiglio, del 10 novembre 2008, relativa all’operazione militare dell’Unione europea volta a contribuire alla dissuasione, alla prevenzione e alla repressione degli atti di pirateria e delle rapine a mano armata al largo della Somalia (Atalanta) ( 1 ), in particolare l’articolo 10, paragrafo 5, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 10, paragrafo 5, dell&#8217;azione comune 2008/851/PESC, il Consiglio ha autorizzato il Comitato politico e di sicurezza (CPS) ad adottare le pertinenti decisioni sull&#8217;istituzione di un comitato dei contributori (CdC) per l&#8217;operazione Atalanta.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Nelle conclusioni dei Consigli europei di Nizza del 7, 8 e 9 dicembre 2000 e di Bruxelles del 24 e 25 ottobre 2002 sono state stabilite le modalit&#224; per la partecipazione di paesi terzi alle operazioni di gestione delle crisi e la costituzione di un CdC.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il CdC svolger&#224; un ruolo fondamentale nella gestione quotidiana dell&#8217;operazione Atalanta. Esso costituir&#224; la principale sede in cui gli Stati contributori discuteranno collettivamente le questioni relative all&#8217;impiego delle loro forze nell&#8217;operazione. Il CPS, che esercita il controllo politico e assicura la direzione strategica dell&#8217;operazione, terr&#224; conto delle opinioni espresse dal CdC.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 6 del protocollo sulla posizione della Danimarca allegato al trattato sull&#8217;Unione europea e al trattato che istituisce la Comunit&#224; europea, la Danimarca non partecipa all&#8217;elaborazione e all&#8217;attuazione di decisioni e azioni dell&#8217;Unione europea che hanno implicazioni nel settore della difesa,</p></td></tr></table> DECIDE: Articolo 1 Costituzione e mandato È costituito un comitato dei contributori («CdC») per l’operazione militare dell’Unione europea volta a contribuire alla dissuasione, alla prevenzione e alla repressione degli atti di pirateria e delle rapine a mano armata al largo della Somalia (Atalanta). Il suo mandato è fissato nelle conclusioni dei Consigli europei di Nizza di dicembre 2000 e di Bruxelles di ottobre 2002. Articolo 2 Composizione 1. Il CdC è composto dai seguenti membri: — rappresentanti di tutti gli Stati membri; — rappresentanti dei paesi terzi che partecipano all’operazione e forniscono contributi militari significativi ————— . 2. Il comandante dell’operazione dell’UE, il Direttore generale dello Stato maggiore dell’Unione europea, o i loro rappresentanti, e rappresentanti della Commissione partecipano alle riunioni del CdC. 3. Se del caso, si possono invitare terze persone a parti specifiche delle discussioni. Articolo 3 Presidenza Fatte salve le prerogative della presidenza, la presidenza del CdC è esercitata dal segretario generale/Alto rappresentante o da un suo rappresentante, in stretta consultazione con la presidenza e con il presidente del Comitato militare dell’Unione europea (PCMUE) o un suo rappresentante. Articolo 4 Riunioni 1. Le riunioni del CdC sono convocate periodicamente dal suo presidente. Qualora le circostanze lo richiedano, possono essere convocate riunioni di emergenza, su iniziativa del presidente o su richiesta di un membro. 2. Il presidente distribuisce in anticipo un ordine del giorno provvisorio e i documenti relativi alla riunione. Il resoconto della riunione è distribuito dopo ogni riunione. Articolo 5 Procedura 1. Fatto salvo il paragrafo 3 e ferme restando le competenze del CPS e le responsabilità del comandante dell’operazione dell’UE: — quando il CdC adotta decisioni sulla gestione quotidiana dell’operazione è richiesta l’unanimità dei rappresentanti degli Stati che contribuiscono all’operazione; — quando il CdC formula raccomandazioni su eventuali adeguamenti della pianificazione operativa, inclusi possibili adeguamenti degli obiettivi, è richiesta l’unanimità dei membri del CdC. L’astensione di un membro non impedisce l’unanimità. 2. Il presidente determina se è presente la maggioranza dei rappresentanti degli Stati autorizzati a prendere parte alle deliberazioni. 3. Tutte le questioni procedurali sono decise a maggioranza semplice dei membri presenti alla riunione. 4. La Danimarca non partecipa ad alcuna decisione del CdC. Articolo 6 Riservatezza 1. Alle riunioni e ai lavori del CdC si applicano le norme di sicurezza del Consiglio. In particolare, i rappresentanti presso il CdC devono essere in possesso dell’adeguato nulla osta di sicurezza. 2. Le deliberazioni del CdC sono soggette all’obbligo del segreto professionale, salvo che il CdC all’unanimità decida altrimenti. Articolo 7 Entrata in vigore La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione. ————— <note> ( 1 ) GU L 301 del 12.11.2008, pag. 33. </note>
ITA
02009D0369-20140429
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.5.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 119/177</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (PESC) 2023/922 DEL CONSIGLIO del 4 maggio 2023 che attua la decisione 2010/788/PESC, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nella Repubblica democratica del Congo IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 31, paragrafo 2, vista la decisione 2010/788/PESC del Consiglio, del 20 dicembre 2010, concernente misure restrittive in considerazione della situazione nella Repubblica democratica del Congo ( 1 ) , in particolare l'articolo 6, paragrafo 1, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 20&#160;dicembre 2010 il Consiglio ha adottato la decisione&#160;2010/788/PESC.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 1<span>o</span>&#160;marzo&#160;2023 il comitato del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite istituito a norma della risoluzione 1533&#160;(2004) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha aggiornato le informazioni relative a una persona soggetta a misure restrittive.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato I della decisione&#160;2010/788/PESC,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato I della decisione 2010/788/PESC è modificato come indicato nell'allegato della presente decisione. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 4 maggio 2023 Per il Consiglio Il presidente J. BORRELL FONTELLES ( 1 ) GU L 336 del 21.12.2010, pag. 30 . ALLEGATO Nell'allegato I della decisione 2010/788/PESC, lettera a) (Elenco delle persone di cui all'articolo 3, paragrafo 1), la voce 30 è sostituita dalla seguente: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;30.</p></td><td><p>Bosco TAGANDA</p><p>(alias a) Bosco Ntaganda, b) Bosco Ntagenda, c) General Taganda, d) Lydia (quando faceva parte delle APR), e) Terminator, f) Tango Romeo (nome in codice), g) Romeo (nome in codice), h) Major)</p><p>Indirizzo: Belgio (al 14&#160;dicembre&#160;2022).</p><p>Data di nascita: tra il 1973 e il 1974.</p><p>Luogo di nascita: Bigogwe, Ruanda.</p><p>Cittadinanza: Repubblica democratica del Congo.</p><p>Data della designazione ONU: 1<span>o</span>&#160;novembre&#160;2005 (modificata il 13&#160;ottobre&#160;2016, 19&#160;agosto&#160;2020, 1<span>o</span>&#160;marzo&#160;2023).</p><p>Altre informazioni: nato in Ruanda, durante l'infanzia si &#232; trasferito a Nyamitaba, territorio di Masisi, nel Kivu settentrionale. Nominato brigadier generale delle FARDC con decreto presidenziale l'11&#160;dicembre&#160;2004, in seguito agli accordi di pace nell'Ituri. Ex capo di stato maggiore del CNDP e comandante militare del CNDP dall'arresto di Laurent Nkunda nel gennaio&#160;2009. Dal gennaio 2009 vicecomandante de facto delle operazioni consecutive contro le FDLR &#8220;<span>Umoja Wetu</span>&#8221;, &#8220;<span>Kimia II</span>&#8221; e &#8220;<span>Amani Leo</span>&#8221; nel Kivu settentrionale e meridionale. Entrato in Ruanda nel marzo 2013 e consegnatosi spontaneamente ai funzionari della CPI a Kigali il 22 marzo. Trasferito presso la CPI all'Aia, Paesi Bassi. Il 9&#160;giugno&#160;2014 la CPI ha confermato nei suoi confronti 13 capi di imputazione per crimini di guerra e&#160;5 per crimini contro l'umanit&#224;; il processo ha avuto inizio nel settembre&#160;2015. L'8&#160;luglio&#160;2019 la CPI lo ha dichiarato colpevole di 18 capi di accusa per crimini di guerra e crimini contro l'umanit&#224; commessi a Ituri nel 2002-2003. Il 7&#160;novembre 2019 &#232; stato condannato a un totale di 30 anni di reclusione. Ha presentato ricorso contro la sentenza di colpevolezza e di condanna. Il 30&#160;marzo&#160;2021 la camera d'appello della CPI ha confermato la sentenza di colpevolezza e di condanna. Il 14&#160;dicembre&#160;2022 &#232; stato trasferito nel territorio belga ai fini dell'esecuzione della pena. Link all'avviso speciale Interpol-Consiglio di sicurezza dell'ONU: https://www.interpol.int/en/How-we-work/Notices/View-UN-Notices-Individuals</p><p>Informazioni supplementari tratte dalla sintesi dei motivi dell'inserimento nell'elenco forniti dal comitato delle sanzioni:</p><p>Bosco Taganda era comandante militare&#160;dell'UPC/L ed esercitava un'influenza sulle politiche di tale raggruppamento e manteneva il comando e il controllo delle attivit&#224;&#160;dell'UPC/L, uno dei gruppi armati e delle milizie di cui al punto 20 della risoluzione 1493&#160;(2003), coinvolto in traffico d'armi in violazione dell'embargo sulle armi. Nominato generale delle FARDC nel dicembre 2004, ha rifiutato la promozione, restando quindi al di fuori delle FARDC. Secondo l'Ufficio del Rappresentante speciale del Segretario generale ONU per i bambini nei conflitti armati, &#232; responsabile del reclutamento e dell'impiego di bambini a Ituri dal 2002 al 2003 e, per 155 casi, ha avuto la responsabilit&#224; diretta&#160;e/o il comando del reclutamento e dell'impiego di bambini nel Kivu settentrionale dal 2002 al 2009. In qualit&#224; di capo di stato maggiore del CNDP, ha avuto responsabilit&#224; dirette e di comando nel massacro di Kiwanja nel novembre 2008.</p><p>Nato in Ruanda, durante l'infanzia si &#232; trasferito a Nyamitaba, territorio di Masisi, nella provincia del Kivu settentrionale. Nel giugno&#160;2011 risiedeva a Goma ed era proprietario di grandi aziende agricole nella zona di Ngungu, territorio di Masisi, nella provincia del Kivu settentrionale. &#200; stato nominato brigadier generale delle FARDC con decreto presidenziale l'11&#160;dicembre&#160;2004, in seguito agli accordi di pace nell'Ituri. &#200; stato capo di stato maggiore del CNDP, di cui successivamente, dopo l'arresto di Laurent Nkunda nel gennaio 2009, &#232; diventato comandante militare. A partire dal gennaio 2009 era vicecomandante<span>de facto</span> delle operazioni consecutive contro le FDLR<span>Umoja Wetu</span>,<span>Kimia II</span> e<span>Amani Leo</span> nelle province del Kivu settentrionale e del Kivu meridionale. &#200; entrato in Ruanda nel marzo 2013, si &#232; consegnato spontaneamente ai funzionari della CPI a Kigali il 22&#160;marzo ed &#232; stato successivamente trasferito presso la CPI all'Aia, Paesi Bassi. Il 9&#160;giugno&#160;2014 la CPI ha confermato nei suoi confronti 13 capi di imputazione per crimini di guerra e cinque per crimini contro l'umanit&#224;. Il processo ha avuto inizio nel settembre 2015.&#187;.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32023D0922
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.11.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 420/55</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2021/2053 DELLA COMMISSIONE dell’8 novembre 2021 relativa al documento di riferimento settoriale sulle migliori pratiche di gestione ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per il settore della fabbricazione di prodotti in metallo lavorato ai fini del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), che abroga il regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE ( 1 ) , in particolare l’articolo 46, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma del regolamento (CE) n.&#160;1221/2009 la Commissione &#232; tenuta ad elaborare documenti di riferimento per determinati settori economici. Tali documenti devono includere le migliori pratiche di gestione ambientale, indicatori di prestazione ambientale e, ove opportuno, esempi di eccellenza e sistemi di classificazione che consentano di determinare i livelli delle prestazioni ambientali. Le organizzazioni registrate o in procinto di registrarsi nell&#8217;ambito del sistema di ecogestione e audit istituito dal suddetto regolamento devono tenere conto dei documenti di riferimento settoriali quando sviluppano i rispettivi sistemi di gestione ambientale e valutano le rispettive prestazioni ambientali nella dichiarazione ambientale, o nella dichiarazione ambientale aggiornata, redatta conformemente all&#8217;allegato IV del regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma del regolamento (CE) n.&#160;1221/2009 la Commissione doveva definire un piano di lavoro mediante il quale stabilire l&#8217;elenco indicativo dei settori da considerare prioritari ai fini dell&#8217;adozione dei documenti di riferimento settoriali e transettoriali. In tale piano di lavoro&#160;<a>(<span>2</span>)</a> la Commissione annovera la fabbricazione di prodotti in metallo lavorato tra i settori prioritari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il documento di riferimento settoriale dovrebbe individuare, attraverso le migliori pratiche di gestione ambientale del settore&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, azioni concrete per migliorare la gestione ambientale complessiva delle imprese produttrici di prodotti in metallo lavorato in tre macroaree, nelle quali rientrano i principali aspetti ambientali di tali imprese dal punto di vista dei fabbricanti. Dette macroaree sono le questioni trasversali, l&#8217;ottimizzazione dei consumi ausiliari e i processi di fabbricazione. &#200; inoltre opportuno proporre indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza specifici per una data pratica di gestione ambientale, laddove ci&#242; sia possibile e rappresentativo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Affinch&#233; le organizzazioni del settore della fabbricazione di prodotti in metallo lavorato, i verificatori ambientali, le autorit&#224; nazionali, gli organismi di accreditamento e di abilitazione e gli altri operatori dispongano del tempo sufficiente per prepararsi all&#8217;introduzione del documento di riferimento settoriale, &#232; opportuno differire la data di applicazione della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Per elaborare il documento di riferimento settoriale la Commissione ha consultato gli Stati membri e altri portatori di interessi in conformit&#224; del regolamento (CE) n.&#160;1221/2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato istituito dall&#8217;articolo&#160;49 del regolamento (CE) n.&#160;1221/2009,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Il documento di riferimento settoriale sulle migliori pratiche di gestione ambientale, sugli indicatori di prestazione ambientale settoriale e sugli esempi di eccellenza per il settore della fabbricazione di prodotti in metallo lavorato figura nell’allegato. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Essa si applica a decorrere dal 25 marzo 2022. Fatto a Bruxelles, l’8 novembre 2021 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 342 del 22.12.2009, pag. 1 . ( 2 ) Comunicazione della Commissione «Elaborazione del piano di lavoro che stabilisce un elenco indicativo dei settori per l’adozione dei documenti di riferimento settoriali e transettoriali, a norma del regolamento (CE) n. 1221/2009, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS)» ( GU C 358 dell’8.12.2011, pag. 2 ). ( 3 ) Antonopoulos I., Canfora P., Gaudillat P., Dri M., Eder P., «Best Environmental Management Practice in the Fabricated Metal Products manufacturing sector», EUR 30025 EN, Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, Lussemburgo, 2020, ISBN 978-92-76-14299-7, doi:10.2760/894966, JRC119281; https://susproc.jrc.ec.europa.eu/product-bureau/sites/default/files/inline-files/JRC_BEMP_fabricated_metal_product_manufacturing_report.pdf ALLEGATO Indice <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td>INTRODUZIONE</td><td>58</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td>AMBITO DI APPLICAZIONE</td><td>60</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td>MIGLIORI PRATICHE DI GESTIONE AMBIENTALE, INDICATORI DI PRESTAZIONE AMBIENTALE SETTORIALE ED ESEMPI DI ECCELLENZA PER IL SETTORE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO LAVORATO</td><td>64</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.1.</p></td><td>BEMP per le questioni trasversali</td><td>64</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.1.1.</p></td><td>Applicazione di metodi efficaci di gestione ambientale</td><td>64</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.1.2.</p></td><td>Collaborazione e comunicazione lungo la catena del valore</td><td>65</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.1.3.</p></td><td>Gestione dell&#8217;energia</td><td>66</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.1.4.</p></td><td>Gestione delle sostanze chimiche ecologicamente corretta ed efficiente sotto il profilo delle risorse</td><td>66</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.1.5.</p></td><td>Gestione della biodiversit&#224;</td><td>67</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.1.6.</p></td><td>Rifabbricazione e ricondizionamento di alta qualit&#224; di prodotti e componenti di valore elevato e/o in grande serie</td><td>68</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.1.7.</p></td><td>Collegamento ai documenti di riferimento sulle migliori tecniche disponibili pertinenti per le imprese produttrici di prodotti in metallo lavorato</td><td>69</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.2.</p></td><td>BEMP per l&#8217;ottimizzazione dei consumi ausiliari</td><td>69</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.2.1.</p></td><td>Ventilazione efficiente</td><td>69</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.2.2.</p></td><td>Illuminazione ottimale</td><td>70</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.2.3.</p></td><td>Ottimizzazione ambientale dei sistemi di raffrescamento</td><td>71</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.2.4.</p></td><td>Uso razionale ed efficiente dell&#8217;aria compressa</td><td>71</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.2.5.</p></td><td>Uso di energia da fonti rinnovabili</td><td>72</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.2.6.</p></td><td>Recupero delle acque piovane</td><td>73</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.</p></td><td>BEMP per i processi di fabbricazione</td><td>73</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.1.</p></td><td>Selezione di fluidi efficienti sotto il profilo delle risorse per la lavorazione dei metalli</td><td>73</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.2.</p></td><td>Riduzione al minimo del consumo di lubrorefrigeranti nella trasformazione dei metalli</td><td>74</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.3.</p></td><td>Formatura incrementale della lamiera come alternativa alla realizzazione di stampi</td><td>74</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.4.</p></td><td>Riduzione del consumo di energia in stand-by delle macchine per la lavorazione dei metalli</td><td>75</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.5.</p></td><td>Mantenimento del valore dei residui metallici come materiali riutilizzabili</td><td>75</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.6.</p></td><td>Forgiatura multidirezionale</td><td>76</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.7.</p></td><td>Lavorazione meccanica ibrida per ridurre il consumo di energia</td><td>76</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.8.</p></td><td>Ricorso al controllo predittivo nella gestione di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell&#8217;aria all&#8217;interno delle cabine di verniciatura</td><td>77</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td>PRINCIPALI INDICATORI DI PRESTAZIONE AMBIENTALE SETTORIALI RACCOMANDATI</td><td>78</td></tr></tbody></table> 1. INTRODUZIONE Il presente documento di riferimento settoriale è basato su una relazione scientifica e strategica dettagliata ( 1 ) («relazione sulle migliori pratiche») elaborata dal Centro comune di ricerca della Commissione europea (JRC). Contesto normativo Il sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) è stato introdotto nel 1993 con il regolamento (CEE) n. 1836/93 del Consiglio sull’adesione volontaria delle organizzazioni ( 2 ) . Da allora EMAS ha subito due importanti revisioni: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>il regolamento (CE) n.&#160;761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>il regolamento (CE) n.&#160;1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio.</p></td></tr></tbody></table> Un nuovo elemento di rilievo introdotto dall’ultima revisione, entrata in vigore l’11 gennaio 2010, è costituito dall’articolo 46 che verte sull’elaborazione di documenti di riferimento settoriali. Tali documenti devono comprendere le migliori pratiche di gestione ambientale (BEMP, Best Environmental Management Practices ), gli indicatori di prestazione ambientale per settori specifici e, ove opportuno, esempi di eccellenza e sistemi di classificazione che consentano di determinare i livelli delle prestazioni. Come intendere e usare il presente documento Il sistema di ecogestione e audit (EMAS) è un sistema di adesione volontaria destinato alle organizzazioni che si impegnano a favore di un costante miglioramento ambientale. Nell’ambito di tale quadro di riferimento, il presente documento di riferimento settoriale fornisce orientamenti specifici per il settore della fabbricazione di prodotti in metallo lavorato e illustra alcune possibilità di miglioramento e le migliori pratiche in questo ambito. Il documento è stato redatto dalla Commissione europea sulla base dei contributi forniti dai portatori di interessi. Un gruppo tecnico di lavoro, comprendente esperti e portatori di interessi del settore e guidato dal JRC, ha discusso e infine concordato le migliori pratiche di gestione ambientale, gli indicatori di prestazione ambientale specifici per il settore e gli esempi di eccellenza descritti nel presente documento; in particolare, gli esempi sono stati ritenuti rappresentativi dei livelli di prestazione ambientale raggiunti dalle organizzazioni più efficienti del settore. Il presente documento mira ad aiutare e sostenere tutte le organizzazioni che desiderano migliorare la loro prestazione ambientale proponendo idee e suggerimenti, nonché orientamenti pratici e tecnici. Esso è destinato innanzitutto alle organizzazioni già registrate a EMAS, in secondo luogo alle organizzazioni che intendono registrarsi a EMAS in futuro e infine a tutte le organizzazioni che desiderano acquisire informazioni sulle migliori pratiche di gestione ambientale al fine di migliorare le loro prestazioni in questo ambito. Di conseguenza l’obiettivo del presente documento è aiutare tutte le organizzazioni del settore della fabbricazione di prodotti in metallo lavorato a concentrarsi sugli aspetti ambientali pertinenti, diretti e indiretti, e a reperire sia informazioni sulle migliori pratiche di gestione ambientale sia adeguati indicatori di prestazione ambientale specifici al settore (allo scopo di misurare le proprie prestazioni) nonché esempi di eccellenza. In che modo le organizzazioni registrate a EMAS dovrebbero tener conto dei documenti di riferimento settoriali Ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009, le organizzazioni registrate a EMAS devono tenere conto dei documenti di riferimento settoriali a due livelli diversi: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>quando sviluppano e applicano il proprio sistema di gestione ambientale, alla luce delle analisi ambientali<span>(articolo&#160;4, paragrafo 1, lettera b)]</span>:</p><p>le organizzazioni dovrebbero avvalersi degli elementi pertinenti del documento di riferimento settoriale quando definiscono ed esaminano i propri obiettivi e traguardi ambientali, rispetto agli aspetti ambientali pertinenti individuati nell&#8217;analisi e nella politica ambientali, cos&#236; come al momento di decidere gli interventi da realizzare per migliorare le proprie prestazioni ambientali;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>quando predispongono la dichiarazione ambientale<span>(articolo&#160;4, paragrafo 1, lettera d), e paragrafo 4)</span>:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le organizzazioni dovrebbero tener conto degli indicatori di prestazione ambientale specifici per il settore inclusi nel documento di riferimento settoriale quando scelgono gli indicatori&#160;<a>(<span>4</span>)</a> da usare nelle relazioni sulle prestazioni ambientali.</p><p>Quando scelgono la serie di indicatori da utilizzare ai fini delle relazioni, dovrebbero tenere conto degli indicatori proposti nel documento di riferimento corrispondente e della loro pertinenza per quanto riguarda gli aspetti ambientali significativi individuati dall&#8217;organizzazione nell&#8217;analisi ambientale. Gli indicatori vanno presi in considerazione solo se pertinenti per gli aspetti ambientali ritenuti pi&#249; significativi nell&#8217;analisi ambientale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>quando riferiscono sulla prestazione ambientale e su altri fattori attinenti, le organizzazioni dovrebbero indicare nella dichiarazione ambientale in che modo le migliori pratiche di gestione ambientale e, se disponibili, gli esempi di eccellenza, sono stati presi in considerazione.</p><p>Esse dovrebbero descrivere in che modo le migliori pratiche di gestione ambientale e gli esempi di eccellenza (che forniscono un&#8217;indicazione del livello di prestazione ambientale conseguito dalle organizzazioni pi&#249; efficienti) sono stati usati per individuare le misure e gli interventi, ed eventualmente per stabilire priorit&#224;, volti a migliorare (ulteriormente) la loro prestazione ambientale. Tuttavia non vige l&#8217;obbligo di applicare le migliori pratiche di gestione ambientale o di realizzare gli esempi di eccellenza individuati, in quanto la natura facoltativa di EMAS lascia alle organizzazioni stesse la valutazione della fattibilit&#224; degli esempi e dell&#8217;attuazione delle migliori pratiche, in termini di costi e benefici.</p><p>Come per gli indicatori di prestazione ambientale, l&#8217;organizzazione dovrebbe valutare la pertinenza e l&#8217;applicabilit&#224; delle migliori pratiche di gestione ambientale e degli esempi di eccellenza sulla base degli aspetti ambientali significativi che essa stessa ha individuato nell&#8217;analisi ambientale nonch&#233; degli aspetti tecnici e finanziari.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Gli elementi dei documenti di riferimento settoriali (indicatori, migliori pratiche di gestione ambientale o esempi di eccellenza) non considerati pertinenti per quanto riguarda gli aspetti ambientali significativi individuati dall’organizzazione nell’analisi ambientale non dovrebbero essere riportati o descritti nella dichiarazione ambientale. La partecipazione a EMAS è un processo continuo. Ogniqualvolta intenda migliorare la propria prestazione ambientale (e valutarla), un’organizzazione consulta il documento di riferimento su argomenti specifici per reperire, in merito a un determinato aspetto, gli orientamenti circa i passi da compiere nell’ambito di un approccio graduale. I verificatori ambientali EMAS controllano se e come l’organizzazione abbia tenuto conto del documento di riferimento settoriale nella preparazione della dichiarazione ambientale (articolo 18, paragrafo 5, lettera d), del regolamento (CE) n. 1221/2009). Quando eseguono un audit, i verificatori ambientali accreditati dovranno ricorrere a prove fornite dall’organizzazione in merito al modo in cui gli elementi pertinenti del documento di riferimento sono stati scelti alla luce dell’analisi ambientale e sono stati tenuti in considerazione. Essi non accertano la conformità agli esempi di eccellenza descritti, bensì verificano le prove relative al modo in cui il documento è stato usato come orientamento per individuare gli indicatori e le misure volontarie opportune che l’organizzazione può adottare per migliorare la propria prestazione ambientale. Data la natura volontaria di EMAS e del documento di riferimento settoriale, l’onere in capo all’organizzazione per fornire tali prove non dovrebbe essere sproporzionato. In particolare, i verificatori non richiedono una giustificazione per ciascuna delle migliori pratiche, ciascuno degli indicatori di prestazione ambientale specifici per settore o ciascun esempio di eccellenza di cui al documento di riferimento settoriale e non considerati pertinenti dall’organizzazione alla luce della sua analisi ambientale. Tuttavia, potrebbero invitare l’organizzazione a tener conto in futuro di ulteriori elementi pertinenti a riprova del suo impegno a favore del costante miglioramento delle prestazioni. Struttura del documento di riferimento settoriale Il presente documento si articola in quattro capitoli. Il capitolo 1 illustra il contesto giuridico EMAS e le modalità d’uso del presente documento, mentre il capitolo 2 ne definisce l’ambito di applicazione. Il capitolo 3 descrive in modo conciso le diverse migliori pratiche di gestione ambientale (BEMP) ( 5 ) corredandole di informazioni relative alla loro applicabilità. Sono altresì riportati per ogni BEMP, nei casi in cui sia stato possibile elaborarli, indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza. Non è tuttavia stato possibile definire esempi di eccellenza per tutte le BEMP a causa della limitata disponibilità di dati o perché le condizioni specifiche di ciascuna impresa e/o stabilimento differiscono così tanto (i tipi di prodotti fabbricati vanno da piccoli prototipi e prodotti dalle geometrie complesse, fabbricati in piccola o grande serie, a componenti di piccole o grandi dimensioni; i processi di fabbricazione eseguiti nei vari impianti differiscono ecc.) che l’esempio di eccellenza perderebbe di significato. Anche quando sono forniti, gli esempi di eccellenza non sono intesi come traguardi a cui dovrebbero tendere tutte le imprese o parametri per confrontare le prestazioni ambientali delle imprese del settore, ma piuttosto come una misura di ciò che è possibile raggiungere per aiutare le singole imprese a valutare i progressi compiuti e spronarle a migliorarsi ulteriormente. Infine il capitolo 4 contiene una tabella esaustiva con una selezione degli indicatori di prestazione ambientale più pertinenti nonché le spiegazioni e gli esempi di eccellenza associati. 2. AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente documento di riferimento riguarda le prestazioni ambientali del settore della fabbricazione di prodotti in metallo lavorato ed è destinato alle imprese appartenenti a tale settore, in particolare quelle che rientrano nei seguenti codici NACE (secondo la classificazione statistica delle attività economiche nelle Comunità europee definita dal regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio ( 6 ) ): <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Divisione NACE 24&#160;<a>(<span>*</span>)</a>&#171;Attivit&#224; metallurgiche&#187;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>24.2 Fabbricazione di tubi, condotti, profilati cavi e relative guarnizioni in acciaio (24.20)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>24.3 Fabbricazione di altri prodotti della prima trasformazione dell&#8217;acciaio (24.31 - 24.34)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>24.5 Attivit&#224; di fonderie (24.51 - 24.54)</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Divisione NACE 25 &#171;Fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature&#187; (tutte le attivit&#224;)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Divisione NACE 28&#160;<a>(<span>**</span>)</a>&#171;Fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a.&#187;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>28.1 Fabbricazione di macchine di impiego generale (solo le attivit&#224; 28.14 e&#160;28.15)</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Divisione NACE 29&#160;<a>(<span>**</span>)</a>&#171;Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi&#187;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>29.3 Fabbricazione di altre parti ed accessori per autoveicoli (29.32)</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Divisione NACE 32&#160;<a>(<span>**</span>)</a>&#171;Altre industrie manifatturiere&#187;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>32.1 Fabbricazione di gioielleria, bigiotteria e articoli connessi (32.11 - 32.13)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>32.2 Fabbricazione di strumenti musicali (32.20)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>32.3 Fabbricazione di articoli sportivi (32.30)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>32.4 Fabbricazione di giochi e giocattoli (32.40)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>32.5 Fabbricazione di strumenti e forniture mediche e dentistiche (32.50)</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Divisione NACE 33 &#171;Riparazione e installazione di macchine e apparecchiature&#187;</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>33.1 Riparazione di prodotti in metallo, macchine e apparecchiature (33.11 - 33.12&#160;<a>(<span>**</span>)</a>)</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Il presente documento di riferimento è suddiviso in tre sezioni principali (Tabella 2-1) che affrontano, dal punto di vista dei fabbricanti, i principali aspetti ambientali delle imprese produttrici di prodotti in metallo lavorato. Tabella 2-1 Struttura del documento di riferimento per il settore della fabbricazione di prodotti in metallo lavorato e principali aspetti ambientali trattati <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Sezione</span></p></td><td><p><span>Descrizione</span></p></td><td><p><span>Principali aspetti ambientali trattati</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.1.</p></td><td><p>BEMP per le questioni trasversali</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Questa sezione presenta pratiche che forniscono ai fabbricanti orientamenti sulle possibili modalit&#224; di integrazione di quadri di sostenibilit&#224; ambientale nei modelli d&#8217;impresa e nei sistemi di gestione esistenti, al fine di ridurre i loro impatti ambientali</p></td><td><p>Gestione del sito</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.2.</p></td><td><p>BEMP per l&#8217;ottimizzazione dei consumi ausiliari</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Questa serie di BEMP fornisce orientamenti sulle modalit&#224; di miglioramento della prestazione ambientale complessiva dei processi ausiliari negli stabilimenti di produzione, ad esempio illuminazione, ventilazione ecc.</p></td><td><p>Consumi ausiliari e manutenzione</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.3.</p></td><td><p>BEMP per i processi di fabbricazione</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>Questa sezione presenta pratiche in grado di migliorare la prestazione ambientale delle operazioni di fabbricazione principali</p></td><td><p>Processi industriali</p></td></tr></tbody></table> Gli aspetti ambientali diretti e indiretti riportati nelle tabelle 2-2 e 2-3, rispettivamente, sono stati scelti perché maggiormente pertinenti nel settore; tuttavia è necessaria una valutazione caso per caso al fine di determinare gli aspetti ambientali di cui le specifiche imprese dovrebbero tener conto. Tabella 2-2 Principali aspetti ambientali diretti e corrispondenti pressioni sull’ambiente trattati nel presente documento <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Processi</span></p></td><td><p><span>Principali aspetti ambientali diretti</span></p></td><td><p><span>Principali pressioni sull&#8217;ambiente corrispondenti</span></p></td></tr><tr><td><p>Processi ausiliari</p></td><td><p>Gestione, approvvigionamento, gestione della catena di approvvigionamento, controllo della qualit&#224;</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Acqua</p><p>Materiali di consumo</p><p>Rifiuti: non pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Logistica, movimentazione, stoccaggio, imballaggio</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Emissioni di gas a effetto serra</p><p>Acqua</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Uso del suolo</p><p>Biodiversit&#224;</p><p>Rifiuti: non pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Trattamento delle emissioni</p></td><td><p>Energia</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;acqua</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: non pericolosi, pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Consumi ausiliari e manutenzione</p></td><td><p>Energia</p><p>Acqua</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;acqua</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: non pericolosi, pericolosi</p><p>Uso del suolo</p><p>Biodiversit&#224;</p></td></tr><tr><td><p>Processi di fabbricazione</p></td><td><p>Colata</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Rifiuti: pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Sagomatura</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Polvere metallica</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Trattamento termico</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: pericolosi</p><p>Gas a effetto serra (compresi i gas fluorurati, ad esempio provenienti dal raffreddamento)</p></td></tr><tr><td><p>Asportazione</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Acqua</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;acqua</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: non pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Processi additivi</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: pericolosi, non pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Deformazione</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Giunzione</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: non pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Trattamento superficiale</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Acqua</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;acqua</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: non pericolosi, pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Assemblaggio</p></td><td><p>Energia</p><p>Materiali di consumo</p><p>Rumore, odori, vibrazioni ecc.</p><p>Rifiuti: pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Progettazione del prodotto e dell&#8217;infrastruttura</p></td><td><p>Progettazione del prodotto</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Acqua</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p></td></tr><tr><td><p>Progettazione dell&#8217;infrastruttura (a livello di stabilimento)</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Acqua</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p><p>Emissioni nell&#8217;acqua</p><p>Rifiuti: non pericolosi</p><p>Uso del suolo</p><p>Biodiversit&#224;</p></td></tr><tr><td><p>Progettazione del processo (a livello di stabilimento)</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia</p><p>Acqua</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p><p>Emissioni nell&#8217;acqua</p><p>Rifiuti: pericolosi, non pericolosi</p></td></tr></tbody></table> Tabella 2-3 Principali aspetti ambientali indiretti e corrispondenti pressioni sull’ambiente trattati nel presente documento <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Attivit&#224;</span></p></td><td><p><span>Principali aspetti ambientali indiretti</span></p></td><td><p><span>Principali pressioni sull&#8217;ambiente corrispondenti</span></p></td></tr><tr><td><p>Attivit&#224; a monte</p></td><td><p>Estrazione delle materie prime e produzione di metalli</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia ed emissioni di gas a effetto serra correlate</p><p>Acqua</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;acqua</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p></td></tr><tr><td><p>Fabbricazione di utensili e attrezzature</p></td></tr><tr><td><p>Attivit&#224; a valle</p></td><td><p>Fase d&#8217;uso e servizio</p></td><td><p>Materie prime</p><p>Energia ed emissioni di gas a effetto serra correlate</p><p>Materiali di consumo</p><p>Emissioni nell&#8217;atmosfera</p><p>Rifiuti: pericolosi, non pericolosi</p></td></tr><tr><td><p>Fine vita</p></td></tr><tr><td><p>Gestione dei rifiuti</p></td></tr></tbody></table> Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente documento gli aspetti ambientali dei codici NACE che rientrano nell’ambito di applicazione della relazione summenzionata e che sono contemplati dai documenti di riferimento sulle migliori tecniche disponibili (BREF) ( 7 ) , direttamente o indirettamente connessi alla fabbricazione di prodotti in metallo lavorato, nonché dalla normativa, dagli strumenti politici e dagli orientamenti in materia di migliori pratiche dell’UE. 3. MIGLIORI PRATICHE DI GESTIONE AMBIENTALE, INDICATORI DI PRESTAZIONE AMBIENTALE SETTORIALE ED ESEMPI DI ECCELLENZA PER IL SETTORE FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO LAVORATO 3.1. BEMP per le questioni trasversali La presente sezione è d’interesse per i fabbricanti di prodotti in metallo lavorato. 3.1.1. Applicazione di metodi efficaci di gestione ambientale La BEMP consiste nell’applicare metodi efficaci di gestione ambientale per ottimizzare la progettazione di processi e prodotti in fase di produzione e ridurre gli impatti ambientali lungo l’intera catena del valore. Il quadro si articola in due livelli: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>il livello strategico, che prevede l&#8217;applicazione di approcci orientati al concetto di ciclo di vita (LCT,<span>life-cycle thinking</span>) e all&#8217;economia circolare;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>il livello operativo, caratterizzato dall&#8217;uso di strumenti in grado di garantire il miglioramento costante della prestazione ambientale, ad esempio mediante una gestione &#171;snella&#187; (<span>lean management</span>) e la riduzione delle scorte.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è ampiamente applicabile a tutte le imprese, PMI comprese; l’insufficienza delle conoscenze tecniche interne e la necessità di formare il personale possono tuttavia limitarne l’applicabilità. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i1)</p></td><td><p>Efficienza delle risorse (kg di prodotti finiti/kg di materiali in ingresso; in alternativa, se il peso dei prodotti finiti non &#232; noto, kg di rifiuti prodotti/kg di materiali in ingresso)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i2)</p></td><td><p>Mappatura dei flussi di materiali e relativa rilevanza ambientale (S&#204;/NO)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i3)</p></td><td><p>Consumo di energia del sito (kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato<a>&#160;(<span>8</span>)</a>)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i4)</p></td><td><p>Emissioni di gas a effetto serra dell&#8217;ambito 1, 2 e&#160;3 (kg di CO<span>2</span> equivalente/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i5)</p></td><td><p>Consumo di acqua (l di acqua/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b1)</p></td><td><p>Il concetto di ciclo di vita, la filosofia del<span>lean management</span> e l&#8217;economia circolare sono presi sistematicamente in considerazione in tutte le decisioni strategiche</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b2)</p></td><td><p>Lo sviluppo di nuovi prodotti &#232; valutato per individuare opportunit&#224; di miglioramento ambientale</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.1.2. Collaborazione e comunicazione lungo la catena del valore La BEMP consiste nel collaborare con altre imprese, sia dello stesso che di altri settori, lungo l’intera catena del valore. La collaborazione può concretizzarsi come segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>approvvigionamento e acquisizione sostenibili di materiali e altri fattori di produzione ausiliari necessari e uso di energia rinnovabile nelle operazioni di fabbricazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ottimizzazione delle risorse mediante la condivisione di energia e/o risorse in una rete industriale simbiotica;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>coinvolgimento sistematico dei portatori di interessi nello sviluppo di nuovi prodotti rispettosi dell&#8217;ambiente e nel miglioramento della prestazione ambientale dei prodotti esistenti.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è ampiamente applicabile alle imprese di tutte le dimensioni operanti nel settore, PMI comprese. L’insufficienza delle conoscenze tecniche interne e la necessità di formare il personale comportano costi aggiuntivi che possono costituire un ostacolo significativo per alcune imprese, in particolare le PMI. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i6)</p></td><td><p>Percentuale di beni e servizi (% del valore totale) ecocertificati o con impatto ambientale ridotto dimostrato</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i7)</p></td><td><p>Uso di sottoprodotti<a>&#160;(<span>9</span>)</a>, energia residua o altre risorse provenienti da altre imprese (kg di materiali provenienti da altre imprese/kg complessivi in ingresso; MJ di energia di recupero da altre imprese/MJ complessivi di energia usata)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i8)</p></td><td><p>Coinvolgimento sistematico dei portatori di interessi incentrato in particolare sul miglioramento della prestazione ambientale (ad esempio a livello di progettazione dei prodotti, approvvigionamento sostenibile, cooperazione finalizzata al miglioramento della gestione dei rifiuti) (S&#204;/NO)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i9)</p></td><td><p>Acquisto di macchine di seconda mano o uso di macchinari di altre imprese (S&#204;/NO)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i10)</p></td><td><p>Quantit&#224; di rifiuti di imballaggio (kg di rifiuti di imballaggio/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b3)</p></td><td><p>Tutti i beni e i servizi acquistati soddisfano i criteri ambientali stabiliti dall&#8217;impresa</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b4)</p></td><td><p>&#200; instaurata una collaborazione con altre organizzazioni volta a migliorare l&#8217;efficienza d&#8217;uso di energia e risorse a livello sistemico</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b5)</p></td><td><p>I portatori di interessi sono coinvolti a livello strutturale nello sviluppo di prodotti pi&#249; rispettosi dell&#8217;ambiente</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.1.3. Gestione dell’energia <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>La BEMP consiste nell&#8217;ottimizzare il consumo di energia attuando un piano di gestione dell&#8217;energia che preveda un monitoraggio energetico sistematico e dettagliato a livello di processo in tutti i siti di produzione e includa i seguenti elementi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>elaborazione di una strategia e un piano d&#8217;azione dettagliato in materia di consumo energetico;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ottenimento dell&#8217;impegno da parte dell&#8217;alta dirigenza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>definizione di obiettivi ambiziosi e realizzabili e conseguimento di un miglioramento costante;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>misurazione e valutazione delle prestazioni a livello di processo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>comunicazione delle questioni inerenti all&#8217;energia all&#8217;intera organizzazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>formazione del personale e incoraggiamento all&#8217;impegno attivo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>investimenti in attrezzature efficienti dal punto di vista energetico e considerazione dell&#8217;efficienza energetica nelle procedure di appalto.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Il piano pu&#242; basarsi su un formato standardizzato o adattato, quale la norma ISO 50001, o inserirsi in un sistema di gestione ambientale globale come EMAS.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. La carenza di conoscenze tecniche interne può limitare l’applicabilità della BEMP, soprattutto nelle imprese più piccole. Inoltre un’integrazione inadeguata degli elementi del sistema di gestione dell’energia e una comunicazione poco efficace all’interno dell’organizzazione possono incidere negativamente sulle prestazioni e sull’efficacia del sistema posto in essere. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i11)</p></td><td><p>Consumo di energia per prodotto fabbricato (kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i12)</p></td><td><p>Sistema di monitoraggio energetico a livello di processo (S&#204;/NO)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b6)</p></td><td><p>&#200; attuato un monitoraggio energetico continuo a livello di processo, che determina miglioramenti dell&#8217;efficienza energetica</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.1.4. Gestione delle sostanze chimiche ecologicamente corretta ed efficiente sotto il profilo delle risorse La BEMP consiste nell’ottimizzare le quantità di sostanze chimiche impiegate nei processi di fabbricazione, ridurre al minimo quelle smaltite e, laddove possibile, sostituire le sostanze chimiche pericolose con alternative più rispettose dell’ambiente. A tal fine i fabbricanti di prodotti in metallo lavorato possono attuare le seguenti misure: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>esame dell&#8217;uso e della gestione correnti delle sostanze chimiche nel sito;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>monitoraggio dell&#8217;uso delle singole sostanze chimiche (anzich&#233; di gruppi di sostanze), con approfondimenti per le principali sostanze chimiche utilizzate;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riduzione dell&#8217;uso di sostanze chimiche laddove possibile, ad esempio modificando i processi di fabbricazione, usando le sostanze chimiche in modo pi&#249; efficiente o adottando modelli d&#8217;impresa che allineino gli incentivi per fornitori e utilizzatori cos&#236; da incoraggiarli a diminuire i volumi di sostanze chimiche;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sostituzione delle sostanze chimiche pericolose con alternative di minor impatto ambientale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riduzione dei rifiuti di sostanze chimiche e dei flussi di sostanze chimiche in uscita, ad esempio mediante riutilizzo o riciclaggio; se del caso ricorso a esperti esterni, ad esempio esternalizzando in toto o in parte la gestione delle sostanze chimiche.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è ampiamente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. L’applicazione del sistema di gestione delle sostanze chimiche descritto richiede determinate conoscenze tecniche, cosa che può costituire un ostacolo significativo, soprattutto per le PMI. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i13)</p></td><td><p>Per le singole sostanze chimiche in uso, quantit&#224; di sostanza chimica applicata (kg/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato) e relativa classificazione a norma del regolamento (CE) n.&#160;1272/2008 relativo alla classificazione, all&#8217;etichettatura e all&#8217;imballaggio delle sostanze e delle miscele</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i14)</p></td><td><p>Quantit&#224; di rifiuti di sostanze chimiche (pericolose) generati (kg/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b7)</p></td><td><p>Esame periodico (almeno una volta l&#8217;anno) dell&#8217;uso di sostanze chimiche per ridurlo al minimo e sondare le possibilit&#224; di sostituzione</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.1.5. Gestione della biodiversità La BEMP consiste nel tenere conto degli impatti diretti e indiretti dell’intera catena del valore e dei processi di fabbricazione che hanno luogo nel sito intraprendendo le azioni seguenti: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>valutazione degli impatti diretti per mezzo di un esame del sito e individuazione delle criticit&#224;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>esame della gestione dell&#8217;ecosistema allo scopo di identificare gli impatti dei servizi ecosistemici lungo tutta la catena del valore;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>collaborazione con i portatori di interessi (locali) pertinenti al fine di ridurre al minimo qualsiasi problema;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>misurazione degli impatti definendo e monitorando indicatori pertinenti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>rendicontazione periodica per condividere informazioni riguardo agli sforzi dell&#8217;impresa.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>La BEMP &#232; ampiamente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>L&#8217;attuazione degli elementi della BEMP esige un impegno della dirigenza. Non &#232; possibile quantificare i benefici diretti che ne derivano n&#233; calcolare la redditivit&#224; diretta del capitale investito nell&#8217;attuazione di tali elementi: questi due aspetti possono costituire un ostacolo significativo, soprattutto per le PMI.</p><p><span>Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati</span></p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i15)</p></td><td><p>Numero di progetti in collaborazione con i portatori di interessi sulle questioni relative alla biodiversit&#224; (numero)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i16)</p></td><td><p>All&#8217;interno o in prossimit&#224; di zone protette: dimensioni delle zone soggette a gestione rispettosa della biodiversit&#224; rispetto alla superficie complessiva dei siti dell&#8217;impresa (%)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i17)</p></td><td><p>Inventario di terreni o di altre zone, posseduti, affittati o gestiti dall&#8217;impresa situati all&#8217;interno o in prossimit&#224; di zone protette o di zone di elevato valore in termini di biodiversit&#224; (superficie, m<span>2</span>)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i18)</p></td><td><p>Attuazione di procedure/strumenti per analizzare il feedback di clienti, fornitori, portatori di interessi in merito alla biodiversit&#224; (S&#204;/NO)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i19)</p></td><td><p>Attuazione di un piano d&#8217;azione per la biodiversit&#224; del sito in tutti gli impianti di produzione (S&#204;/NO)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i20)</p></td><td><p>Superficie complessiva degli habitat e/o delle zone ripristinati (nel sito o nel sito e altrove) per compensare eventuali danni alla biodiversit&#224; cagionati dall&#8217;impresa (m<span>2</span>) rispetto alla superficie dei terreni usati dall&#8217;impresa (m<span>2</span>)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b8)</p></td><td><p>Un piano d&#8217;azione per la biodiversit&#224; &#232; attuato in tutti i siti pertinenti (compresi i siti di produzione) per tutelare e rafforzare la biodiversit&#224; locale</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.1.6. Rifabbricazione e ricondizionamento di alta qualità di prodotti e componenti di valore elevato e/o in grande serie <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>La rifabbricazione comporta lo smantellamento di un prodotto, il ripristino e la sostituzione di componenti e il collaudo di singoli pezzi e del prodotto nel suo complesso per garantire che questo sia conforme agli stessi standard qualitativi applicati ai nuovi prodotti fabbricati oggi e corredato di opportune garanzie. Il ricondizionamento si riferisce invece a prodotti usati che soddisfacevano i rispettivi standard qualitativi al momento della prima immissione sul mercato; in altri termini un prodotto ricondizionato &#232; conforme agli standard qualitativi che vigevano quando &#232; stato fabbricato e non a quelli che si applicherebbero allo stesso prodotto fabbricato oggi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>La BEMP consiste nel prendere in considerazione e rendere possibile la rifabbricazione o il ricondizionamento dei prodotti in metallo lavorato usati, nonch&#233; nell&#8217;immetterli sul mercato affinch&#233; siano riutilizzati, quando ci&#242; determina benefici ambientali comprovati dal punto di vista dell&#8217;intero ciclo di vita. I prodotti rifabbricati o ricondizionati raggiungono almeno gli stessi standard qualitativi che rispettavano al momento della prima immissione sul mercato e sono venduti con le opportune garanzie.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. La rifabbricazione e il ricondizionamento possono incrementare i costi di esercizio delle imprese, che risultano però più che compensati in caso di prodotti/componenti/pezzi di valore elevato o fabbricati in grandi volumi. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i21)</p></td><td><p>Percentuale di materie prime risparmiate grazie alla rifabbricazione o al ricondizionamento rispetto alla fabbricazione di un nuovo prodotto (kg di materiale riutilizzato nella rifabbricazione o nel ricondizionamento/kg di materiale necessario per un nuovo prodotto)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i22)</p></td><td><p>Emissioni di gas a effetto serra evitate grazie alla rifabbricazione o al ricondizionamento rispetto alla fabbricazione di un nuovo prodotto (emissioni di CO<span>2</span> equivalente generate da rifabbricazione o ricondizionamento/emissioni di CO<span>2</span> equivalente generate dalla fabbricazione di un nuovo prodotto), precisando se sono incluse le emissioni dell&#8217;ambito 1, 2 e/o 3</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b9)</p></td><td><p>L&#8217;impresa offre prodotti rifabbricati o ricondizionati con benefici ambientali comprovati mediante valutazione del ciclo di vita (LCA,<span>LIFE Cycle Assessment</span>)</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.1.7. Collegamento ai documenti di riferimento sulle migliori tecniche disponibili pertinenti per le imprese produttrici di prodotti in metallo lavorato La BEMP consiste nella consultazione, da parte delle imprese produttrici di prodotti in metallo lavorato, delle migliori tecniche disponibili ( 10 ) (BAT) descritte nei documenti di riferimento in materia (BREF) al fine di individuare le questioni ambientali pertinenti da affrontare e, se del caso, di attuare le BAT. Applicabilità Le BAT descritte nei BREF pertinenti si applicano alle grandi imprese che rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva relativa alle emissioni industriali ( 11 ) . La presente BEMP è di particolare interesse per le PMI (al di sotto delle soglie fissate nella direttiva relativa alle emissioni industriali); la carenza di capacità o conoscenze tecniche (all’interno delle PMI) può tuttavia costituire un fattore limitante. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><p>(i23) Considerazione delle BAT pertinenti</p></td><td><p>N/A</p></td></tr></tbody></table> 3.2. BEMP per l’ottimizzazione dei consumi ausiliari La presente sezione riguarda le pratiche inerenti ai processi ausiliari ed è d’interesse per i fabbricanti di prodotti in metallo lavorato. 3.2.1. Ventilazione efficiente La BEMP consiste nel migliorare l’efficienza e ridurre il consumo di energia del sistema di ventilazione e prevede quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>realizzazione di uno studio del sito di produzione, compresi edifici e processi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>mappatura delle fonti di calore, umidit&#224; e inquinanti dell&#8217;aria negli ambienti chiusi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>contenimento di tali fonti, ad esempio provvedendo a una manutenzione efficiente che limiti le emissioni di inquinanti o isolando una fonte per mezzo di un differenziale di pressione dell&#8217;aria;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>definizione delle esigenze di ventilazione effettive (attuali e future);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>svolgimento di un audit del sistema di ventilazione esistente per confrontare le capacit&#224; dell&#8217;impianto con le esigenze definite;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riprogettazione del sistema di ventilazione per ridurne il consumo energetico e migliorare il recupero di energia&#160;<a>(<span>12</span>)</a>; uso del calore recuperato a fini di raffrescamento (sistema di condizionamento dell&#8217;aria), riscaldamento o preriscaldamento; installazione di impianti di produzione di energia a partire da fonti rinnovabili locali (energia solare termica o solare fotovoltaica per l&#8217;alimentazione dei sistemi di raffrescamento) e riduzione del volume di aria fornita (con conseguente riduzione dell&#8217;energia necessaria per riscaldarla o raffrescarla). Possono essere progettati sistemi di ventilazione basati sulla domanda per evitare picchi di consumo e permettere un funzionamento pi&#249; efficiente sotto il profilo energetico con apparecchiature ridimensionate.</p></td></tr></tbody></table> Un approccio analogo può essere adottato per i nuovi impianti: poiché le relative esigenze sono definite in base ai progetti degli edifici e dei processi, vi sono maggiori opportunità di ridurle al minimo influenzando tali progetti. Applicabilità La BEMP è applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese, sebbene l’insufficienza delle conoscenze tecniche interne possa talvolta costituire un ostacolo all’attuazione di tutti i suoi elementi. L’efficienza energetica del sistema di ventilazione esistente è necessariamente subordinata alla sicurezza del personale dell’impianto di produzione. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i24)</p></td><td><p>Volume effettivo dell&#8217;aria estratta dall&#8217;edificio (m<span>3</span>/ora, m<span>3</span>/turno o m<span>3</span>/lotto di produzione)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i25)</p></td><td><p>Sistema di ventilazione basato sulla domanda (S&#204;/NO)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i26)</p></td><td><p>Consumo di energia a fini di ventilazione per m<span>3</span> di edificio (kWh/m<span>3</span> di edificio)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i27)</p></td><td><p>Consumo di energia a fini di riscaldamento o raffrescamento dell&#8217;aria usata per la ventilazione per m<span>3</span> di edificio (kWh/m<span>3</span> di edificio)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b11)</p></td><td><p>La ventilazione &#232; basata sulla domanda allo scopo di ridurre il consumo di energia dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell&#8217;aria</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.2.2. Illuminazione ottimale Per ottenere un’illuminazione ottimale dei siti di produzione, sia nuovi che esistenti, occorre realizzare uno studio che definisca le esigenze di illuminazione effettive (attuali e future) ed elaborare un piano apposito al fine di individuare le soluzioni più adeguate (sistemi e apparecchi di illuminazione, lampade, luce naturale ecc.) La BEMP consiste nell’ottimizzazione, da parte dei fabbricanti di prodotti in metallo lavorato, dei sistemi di illuminazione nuovi ed esistenti e prevede quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>massimizzazione del ricorso alla luce naturale;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>installazione di illuminazione attivata da rilevatori di presenza in posizioni chiave;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>monitoraggio separato del consumo di energia a fini di illuminazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>selezione delle lampade a risparmio energetico pi&#249; adeguate in funzione delle ore di funzionamento previste e della zona di installazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>attuazione di un piano di pulizia e manutenzione del sistema di illuminazione aggiornato periodicamente.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è generalmente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese; è tuttavia più adatta a siti di produzione di nuova costruzione o a linee di produzione rinnovate. Pur rappresentando un elemento importante per l’efficienza dei sistemi di illuminazione, il ricorso alla luce naturale potrebbe non essere un’opzione praticabile in tutti i siti a causa delle condizioni naturali; nei siti di produzione esistenti la sua applicabilità potrebbe essere limitata anche da vincoli architettonici. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i28)</p></td><td><p>Ricorso alla luce naturale ove possibile (S&#204;/NO)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i29)</p></td><td><p>Quota di illuminazione controllata da sensori (di movimento, di luce diurna) (%)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i30)</p></td><td><p>Consumo di energia degli apparecchi di illuminazione (kWh/anno/m<span>2</span> di superficie calpestabile illuminata)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i31)</p></td><td><p>Potenza di illuminazione installata (kW/m<span>2</span> di superficie calpestabile illuminata)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i32)</p></td><td><p>Quota di LED/lampade a basso consumo energetico (%)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i33)</p></td><td><p>Efficienza media degli apparecchi di illuminazione nello stabilimento (lm/W)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>N/A</p></td></tr></tbody></table> 3.2.3. Ottimizzazione ambientale dei sistemi di raffrescamento La BEMP consiste nel migliorare sistematicamente l’efficienza energetica e la prestazione ambientale complessiva dei sistemi di raffrescamento dei locali officina del sito di produzione e prevede quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>sforzi di riduzione della domanda di raffrescamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>audit del sistema di raffrescamento esistente per confrontare le capacit&#224; dell&#8217;impianto con le esigenze definite;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>riprogettazione del sistema di raffrescamento finalizzata in particolare a massimizzare l&#8217;efficienza idrica ed energetica e ridurre al minimo le emissioni di gas a effetto serra.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese, ed è più adatta a siti di produzione di nuova costruzione o ristrutturati. La sua attuazione potrebbe tuttavia richiedere il sostegno di partner esterni, cosa che può costituire un ostacolo, soprattutto per le PMI. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i34)</p></td><td><p>Impatto totale equivalente di riscaldamento (TEWI) del sistema di raffrescamento (CO<span>2</span> equivalente)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i35)</p></td><td><p>Potenziale di riscaldamento globale (GWP) dei refrigeranti utilizzati (CO<span>2</span> equivalente)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i36)</p></td><td><p>Consumo di energia a fini di raffrescamento (kWh/anno; kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i37)</p></td><td><p>Consumo di acqua (di rubinetto/piovana/superficiale) a fini di raffrescamento (m<span>3</span>/anno; m<span>3</span>/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>N/A</p></td></tr></tbody></table> 3.2.4. Uso razionale ed efficiente dell’aria compressa La BEMP consiste nella riduzione, da parte dei fabbricanti di prodotti in metallo lavorato, del consumo energetico associato all’uso di aria compressa nei processi di fabbricazione tramite le seguenti misure: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>mappatura e valutazione dell&#8217;uso di aria compressa. Quando parte dell&#8217;aria compressa &#232; utilizzata in applicazioni inefficienti o in un modo inappropriato, vi possono essere altre soluzioni tecnologiche pi&#249; adatte allo scopo o pi&#249; efficienti. Qualora si consideri di passare da utensili pneumatici a utensili ad alimentazione elettrica per una determinata applicazione occorre svolgere un&#8217;adeguata valutazione che tenga conto non soltanto del consumo energetico ma tutti gli aspetti ambientali, nonch&#233; delle esigenze specifiche dell&#8217;applicazione;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>ottimizzazione del sistema ad aria compressa:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>individuare ed eliminare le perdite utilizzando tecnologie di controllo adeguate, quali gli strumenti di misurazione ad ultrasuoni per perdite d&#8217;aria nascoste o di difficile accesso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>migliorare la corrispondenza tra domanda e offerta di aria compressa nell&#8217;impianto di produzione, vale a dire adeguare la pressione, il volume e la qualit&#224; dell&#8217;aria alle esigenze dei vari dispositivi di destinazione finale e, se del caso, produrre l&#8217;aria compressa pi&#249; vicino ai centri di consumo prediligendo unit&#224; decentrate a un grande compressore centralizzato per tutti gli usi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>produrre aria compressa ad una pressione inferiore riducendo le perdite di pressione nella rete di distribuzione e, ove necessario, aggiungendo compressori di sovralimentazione solo per i dispositivi che richiedono una pressione superiore rispetto alla maggior parte delle applicazioni;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>progettare il sistema ad aria compressa sulla base della curva di durata del carico annuale al fine di garantire l&#8217;approvvigionamento con il consumo energetico minimo nei carichi di base, massimi e minimi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>selezionare componenti altamente efficienti per il sistema ad aria compressa, quali compressori ad alta efficienza, variatori di frequenza ed essiccatori d&#8217;aria con conservazione del freddo integrata;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>una volta ottimizzato quanto precede, recuperare il calore emesso dal o dai compressori tramite l&#8217;installazione di uno scambiatore di calore a piastre nel circuito a olio dei compressori; il calore recuperato pu&#242; essere impiegato in un&#8217;ampia gamma di applicazioni, quali l&#8217;essiccazione dei prodotti, la rigenerazione dell&#8217;essiccatore ad adsorbimento, il riscaldamento dello spazio, il raffreddamento grazie a una macchina frigorifera ad assorbimento o la conversione del calore di recupero in energia meccanica attraverso macchine a ciclo Rankine organico (ORC).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese; è tuttavia più adatta a linee di produzione nuove o rinnovate. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i38)</p></td><td><p>Consumo di energia elettrica per metro cubo standard di aria compressa fornita al punto di destinazione finale (kWh/m<span>3</span>) a un dato livello di pressione</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i39)</p></td><td><p>Indice di perdite d&#8217;aria<a>&#160;(<span>13</span>)</a></p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b12)</p></td><td><p>Il sistema ad aria compressa presenta un consumo energetico inferiore a&#160;0,11&#160;kWh/m<span>3</span> di aria compressa fornita, per gli impianti di grandi dimensioni che operano a una pressione effettiva di 6,5&#160;bar, con portata volumetrica normalizzata a&#160;1&#160;013&#160;mbar e&#160;20&#160;&#176;C, e variazioni di pressione non superiori a&#160;0,2&#160;bar di pressione effettiva</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b13)</p></td><td><p>Una volta spenti tutti i dispositivi che consumano aria, la pressione della rete rimane stabile e i compressori (in modalit&#224; stand-by) non passano allo stato di caricamento</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.2.5. Uso di energia da fonti rinnovabili La BEMP consiste nell’uso, da parte delle imprese produttrici di prodotti in metallo lavorato, di energia da fonti rinnovabili nei loro processi, e prevede quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili verificate o autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>produzione di calore da fonti di energia rinnovabili, tra cui fonti solari termiche, anche con tecnologia a concentrazione, fonti geotermiche o pompe di calore capaci di funzionare anche a energia elettrica rinnovabile, ad esempio di origine fotovoltaica o generata a partire da biomassa o biogas sostenibili (da rifiuti);</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>installazione di sistemi di accumulo dell&#8217;energia, compreso l&#8217;accumulo di calore a complemento del solare termico, del geotermico e delle applicazioni del calore ambiente, anche in abbinamento con pompe di calore per il riscaldamento e il raffrescamento, se del caso, al fine di consentire tassi pi&#249; elevati di uso interno dell&#8217;energia rinnovabile autoprodotta.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è ampiamente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. L’autoproduzione di calore a partire da fonti di energia rinnovabili e l’integrazione del calore prodotto nei processi di fabbricazione dipende in larga misura dalle specificità tecnologiche di tali processi e della domanda effettiva, ad esempio per processi ad alta temperatura. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i40)</p></td><td><p>Quota di energia elettrica da fonti rinnovabili (autoprodotta o acquistata) sul consumo totale di energia elettrica (%)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i41)</p></td><td><p>Quota di calore da fonti rinnovabili sul consumo totale di calore (%)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b14)</p></td><td><p>Tutta la domanda di energia elettrica &#232; soddisfatta dall&#8217;autoproduzione a partire da fonti rinnovabili o dall&#8217;acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili verificate in virt&#249; di un accordo di acquisto a lungo termine</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b15)</p></td><td><p>Il calore generato<span>in situ</span> a partire da fonti rinnovabili &#232; usato in processi di fabbricazione idonei</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.2.6. Recupero delle acque piovane La BEMP consiste nel ridurre il consumo di acqua dolce nei siti di produzione raccogliendo le acque piovane e usandole nei vari processi di fabbricazione o ausiliari. Un sistema adibito allo scopo raccoglie le acque piovane da un’area di accumulo (spesso sul tetto o nel parcheggio dello stabilimento di produzione) e comprende un sistema di trasporto, per trasferire l’acqua a un serbatoio di stoccaggio, e un sistema di distribuzione (tubature e pompa), per farla arrivare ai punti di utilizzo finale. Applicabilità La BEMP è ampiamente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. È più adatta agli stabilimenti ammodernati o di nuova costruzione, segnatamente quelli nei quali le acque piovane raccolte possono essere usate come acque di processo. Nel caso degli impianti ammodernati le caratteristiche degli edifici possono costituire un ostacolo per l’attuazione della BEMP. L’ubicazione geografica influisce fortemente sulla pertinenza della BEMP (entità delle precipitazioni, penuria idrica a livello locale ecc.). In alcune regioni la BEMP è obbligatoria per legge onde evitare inondazioni e ridurre l’impiego di acque sotterranee. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i42)</p></td><td><p>Quota di acque piovane sul consumo idrico totale (%)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b16)</p></td><td><p>Le acque piovane sono raccolte e usate come acque di processo nei processi di fabbricazione e ausiliari</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.3. BEMP per i processi di fabbricazione La presente sezione riguarda le pratiche inerenti ai processi di fabbricazione principali ed è d’interesse per i fabbricanti di prodotti in metallo lavorato. 3.3.1. Selezione di fluidi efficienti sotto il profilo delle risorse per la lavorazione dei metalli La BEMP consiste nel selezionare fluidi per la lavorazione dei metalli che siano efficienti sotto il profilo delle risorse e prevede quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>svolgimento sistematico di valutazioni approfondite, sulla base di evidenze scientifiche, dei fluidi per la lavorazione dei metalli disponibili, secondo un&#8217;ampia serie di criteri che contemplino aspetti sia ambientali che economici e tengano conto dell&#8217;intero ciclo di vita dei fluidi e dei prodotti fabbricati;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>ricerca, fra le alternative disponibili, di fluidi per la lavorazione dei metalli che possano assolvere a pi&#249; funzioni contemporaneamente (ad esempio lubrificazione, rimozione di trucioli, detersione) oppure essere riutilizzati previo adeguato recupero e/o riformulazione.</p></td></tr></tbody></table> La BEMP prevede inoltre la valutazione e il controllo delle prestazioni dei fluidi selezionati durante o dopo l’applicazione per mezzo di un sistema di monitoraggio. Applicabilità La BEMP è applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese; la carenza di conoscenze tecniche interne può tuttavia costituire un ostacolo, soprattutto per le PMI. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i43)</p></td><td><p>Quantit&#224; totale di fluidi per la lavorazione dei metalli acquistati ogni anno (kg (o l)/anno)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i44)</p></td><td><p>Quantit&#224; totale di fluidi per la lavorazione dei metalli recuperati ogni anno (kg (o l)/anno)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i45)</p></td><td><p>Numero di fluidi distinti per la lavorazione dei metalli usati dall&#8217;impresa (numero totale di fluidi per la lavorazione dei metalli)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i46)</p></td><td><p>Consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato (kg (o l)/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b17)</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflette nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.3.2. Riduzione al minimo del consumo di lubrorefrigeranti nella trasformazione dei metalli La BEMP consiste nel ridurre al minimo l’uso di lubrorefrigeranti nella trasformazione dei metalli e nelle operazioni di sagomatura. A tale scopo è possibile applicare tecniche quali il raffreddamento criogenico o l’adduzione di lubrorefrigerante ad alta pressione. Queste tecniche generano meno rifiuti e migliorano l’efficienza complessiva dei processi, riducendo di conseguenza il consumo energetico e allungando la vita utile degli strumenti. Applicabilità La BEMP è ampiamente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. Data la sua intensità energetica, si presta meglio alla produzione in piccola serie o alla fabbricazione di prototipi ed è più adatta a impianti nuovi o rinnovati piuttosto che all’applicazione a posteriori a un processo esistente. Tuttavia l’intensità energetica è un parametro che va esaminato con attenzione caso per caso: questa necessità, unita alla carenza di competenze e conoscenze tecniche interne, può costituire un ostacolo significativo all’attuazione della BEMP. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i47)</p></td><td><p>Consumo di lubrorefrigeranti per pezzo trasformato (l/pezzo)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b17)</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflette nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.3.3. Formatura incrementale della lamiera come alternativa alla realizzazione di stampi Per la produzione in piccola serie, la BEMP consiste nell’applicare la formatura incrementale della lamiera come alternativa alla realizzazione di stampi. Ciò consente di fabbricare prodotti complessi con maggiore efficienza dei materiali. Applicabilità La BEMP è generalmente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. La formatura incrementale può essere usata per una vasta gamma di materiali ed è più adatta ai prodotti dalle geometrie complesse, alla produzione in piccola serie e alla fabbricazione di prototipi. Prima di passare alla formatura incrementale le imprese possono tuttavia eseguire una valutazione del ciclo di vita per appurare quali siano i benefici ambientali. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i11)</p></td><td><p>Consumo di energia per prodotto fabbricato (kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i1)</p></td><td><p>Efficienza delle risorse (kg di prodotto finito/kg di materiali in ingresso)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i48)</p></td><td><p>Svolgimento di una valutazione completa del ciclo di vita o di una valutazione semplificata basata su un&#8217;analisi semiquantitativa per confermare i benefici ambientali del passaggio alla formatura incrementale (S&#204;/NO)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b17)</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflette nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.3.4. Riduzione del consumo di energia in stand-by delle macchine per la lavorazione dei metalli La BEMP consiste nel ridurre il consumo di energia in stand-by delle macchine per la lavorazione dei metalli spegnendole (e successivamente riaccendendole) nel modo più efficiente, vale a dire manualmente o automaticamente (mediante riprogrammazione del sistema di controllo), oppure acquistando macchine più efficienti dal punto di vista energetico dotate di una modalità stand-by ecologica (a bassissimo consumo di energia). Tale modalità è spesso basata su varie sottounità che possono essere spente separatamente anziché limitarsi a mettere l’intera macchina in modalità stand-by. Un’altra possibilità consiste nel ridurre la durata delle fasi di stand-by, soprattutto per le macchine che consumano molta energia anche durante i periodi di inattività, razionalizzando la pianificazione della produzione. Applicabilità La BEMP è ampiamente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i11)</p></td><td><p>Consumo di energia per prodotto fabbricato (kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i49)</p></td><td><p>Per le singole macchine interessate: consumo totale annuo di energia per macchina (kWh/anno)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i50)</p></td><td><p>Per le singole macchine interessate: consumo totale di energia per macchina durante i periodi di inattivit&#224; (kWh/ora)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i51)</p></td><td><p>Percentuale di macchine recanti etichetta &#171;spegnere/non spegnere&#187; (%)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b18)</p></td><td><p>Tutte le macchine per la lavorazione dei metalli sono dotate di modalit&#224; stand-by ecologica o di un&#8217;etichetta che indica quando devono essere spente manualmente</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.3.5. Mantenimento del valore dei residui metallici come materiali riutilizzabili La BEMP consiste nel mantenere il valore degli scarti metallici (trucioli e sfridi) come materiali riutilizzabili ricorrendo al post-trattamento, in particolare attraverso due aspetti del trattamento dei residui metallici: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>segregazione dei flussi di residui metallici per garantire un elevato livello di purezza che consenta di procedere a un recupero e a un riciclaggio di qualit&#224; superiore;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>recupero e segregazione dell&#8217;olio da taglio e dei metalli, ad esempio comprimendo trucioli e sfridi in bricchetti.</p></td></tr></tbody></table> Applicabilità La BEMP è applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese, ed è più pertinente per la produzione in grande serie. Per garantire la fattibilità economica è necessario che il volume dei residui di lavorazione sia considerevole. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i52)</p></td><td><p>Olio recuperato (l di olio/anno)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i53)</p></td><td><p>Efficienza delle risorse con riferimento all&#8217;olio (% di olio nei bricchetti o in uscita dal separatore)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b19)</p></td><td><p>Il contenuto di olio/umidit&#224; dei trucioli di tornitura e degli sfridi di molatura &#232; inferiore al 2&#160;% e all&#8217;8&#160;%, rispettivamente</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.3.6. Forgiatura multidirezionale Nel forgiare prodotti complessi caratterizzati da grande variazione in sezione trasversale, la BEMP consiste nell’applicare la forgiatura multidirezionale. Questa pratica riduce notevolmente la formazione di bave applicando al pezzo in fabbricazione pressione in diverse direzioni, con una conseguente riduzione del materiale che deve essere asportato successivamente mediante lavorazioni meccaniche. Applicabilità La BEMP è ampiamente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. È particolarmente adatta ai componenti di forma complessa e ai prodotti di nicchia, nonché alle imprese che producono in grande serie. La forgiatura multidirezionale può essere applicata a un’ampia gamma di materiali (alluminio, rame, magnesio, titanio). Ciononostante l’applicabilità della BEMP può risultare limitata a causa della necessità di acquisire attrezzi appositi e conoscenze tecniche specializzate, che comportano ingenti costi di investimento. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i54)</p></td><td><p>Percentuale di bave generate per pezzo fabbricato (%)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i55)</p></td><td><p>Energia totale necessaria per il processo di forgiatura (consumo di energia per la forgiatura in kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i1)</p></td><td><p>Efficienza delle risorse (kg di prodotto finito o pezzo fabbricato/kg di materiali in ingresso)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b17)</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflette nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.3.7. Lavorazione meccanica ibrida per ridurre il consumo di energia La BEMP consiste nel ricorso, da parte dei fabbricanti di prodotti in metallo lavorato, a una lavorazione meccanica ibrida laddove questa diminuisca notevolmente il fabbisogno totale di energia per la lavorazione meccanica di un singolo pezzo/prodotto/componente combinando due o più processi di fabbricazione in una nuova configurazione, che sfrutti in modo sinergico i vantaggi di ognuno di essi. La combinazione di vari processi di fabbricazione, ad esempio fresatura e perforazione, può offrire maggiore libertà nella progettazione e nella fabbricazione di pezzi, prodotti e componenti rispetto all’impiego di tecnologie convenzionali di lavorazione meccanica. Applicabilità La lavorazione meccanica ibrida è ampiamente applicabile a tutti i tipi di imprese del settore, PMI comprese. È particolarmente adatta ai siti di produzione dotati di macchine nuove ed è molto utile per la fabbricazione di pezzi/prodotti/componenti dalle geometrie complesse. La combinazione tra costi di investimento relativamente elevati e carenza, all’interno dell’impresa, di capacità/conoscenze tecniche specifiche indispensabili per l’attuazione della BEMP ne può limitare l’applicabilità, soprattutto nelle PMI. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i1)</p></td><td><p>Efficienza delle risorse (kg di prodotto finito o pezzo fabbricato/kg di materiali in ingresso)</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i11)</p></td><td><p>Consumo di energia (kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b17)</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflette nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3.3.8. Ricorso al controllo predittivo nella gestione di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria all’interno delle cabine di verniciatura La BEMP consiste nel ridurre al minimo il consumo di energia a fini di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria nelle cabine di verniciatura servendosi di un sistema predittivo basato sul controllo a retroazione e ad anticipazione, operante in un intervallo di valori. Tale sistema consente di mantenere costante la velocità di essiccazione della vernice senza dover necessariamente mantenere costanti la temperatura e i livelli di umidità all’interno della cabina di verniciatura, come avviene invece con i sistemi di controllo convenzionali. Il principio di funzionamento consiste nel mantenere costante soltanto la differenza tra la quantità massima di vapore che può essere assorbita dall’aria (che varia in funzione della temperatura) e la quantità di vapore acqueo già presente nell’aria. Applicabilità La BEMP è adatta ad imprese che producono in grande serie e che sono dotate di cabine di verniciatura di grandi dimensioni o di più cabine di verniciatura. Per attuare la BEMP integralmente e con efficacia bisogna: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>disporre di personale qualificato con una conoscenza approfondita del processo di essiccazione e del controllo di qualit&#224; delle vernici;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>mantenere l&#8217;efficacia dell&#8217;impianto;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>effettuare un monitoraggio continuo e affidabile dei dati (sensori, misurazioni ecc.) e predisporre sistemi di automazione (nel sito).</p></td></tr></tbody></table> Tali requisiti supplementari, uniti alla carenza di conoscenze tecniche interne e ai costi di investimento elevati, costituiscono un ostacolo all’applicazione della BEMP, soprattutto per le PMI. Indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza associati <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatori di prestazione ambientale</span></p></td><td><p><span>Esempi di eccellenza</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(i56)</p></td><td><p>Consumo di energia a fini di verniciatura (kWh/m<span>2</span> di superficie rivestita/verniciata)</p></td></tr></tbody></table></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(b17)</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflette nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 4. PRINCIPALI INDICATORI DI PRESTAZIONE AMBIENTALE SETTORIALI RACCOMANDATI La tabella 4.1 elenca una selezione dei principali indicatori di prestazione ambientale per il settore della fabbricazione di prodotti in metallo lavorato, con i relativi esempi di eccellenza e il riferimento alle BEMP corrispondenti. Si tratta di un sottoinsieme di tutti gli indicatori descritti nella sezione 3. Tabella 4.1 – Principali indicatori di prestazione ambientale ed esempi di eccellenza per il settore della fabbricazione di prodotti in metallo lavorato <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Indicatore</span></p></td><td><p><span>Unit&#224; comuni</span></p></td><td><p><span>Principale gruppo di destinatari</span></p></td><td><p><span>Descrizione sintetica</span></p></td><td><p><span>Livello minimo di monitoraggio raccomandato</span></p></td><td><p><span>Indicatore chiave EMAS correlato</span><a>&#160;(<span>14</span>)</a></p></td><td><p><span>Esempio di eccellenza</span></p></td><td><p><span>BEMP correlata</span><a>&#160;(<span>15</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p><span>BEMP per le questioni trasversali</span></p></td></tr><tr><td><p>Efficienza delle risorse</p></td><td><p>kg di prodotto finito/kg di materiali in ingresso</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra la quantit&#224; di prodotti finiti fabbricati e la quantit&#224; di materiali in ingresso necessari per fabbricare i prodotti finiti.</p><p>Il risultato del presente indicatore pu&#242; agevolare l&#8217;applicazione di approcci orientati ad esempio al concetto di ciclo di vita, al<span>lean management</span> e all&#8217;economia circolare, al fine di valutare le opportunit&#224; di miglioramento ambientale dei processi nuovi o esistenti di fabbricazione di prodotti in metallo.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>Il concetto di ciclo di vita, la filosofia del<span>lean management</span> e l&#8217;economia circolare sono presi sistematicamente in considerazione in tutte le decisioni strategiche.</p></td><td><p>3.1.1,</p><p>3.3.3,</p><p>3.3.6,</p><p>3.3.7</p></td></tr><tr><td><p>Mappatura dei flussi di materiali e relativa rilevanza ambientale</p></td><td><p>S&#204;/NO</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Questo indicatore riguarda la mappatura di tutti i flussi di materiali usati nella fabbricazione di prodotti in metallo al fine di definirne la rilevanza ambientale.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>Lo sviluppo di nuovi prodotti &#232; valutato per individuare opportunit&#224; di miglioramento ambientale.</p></td><td><p>3.1.1</p></td></tr><tr><td><p>Percentuale di beni e servizi ecocertificati o con impatto ambientale ridotto verificato</p></td><td><p>%</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra il numero di prodotti fabbricati o servizi forniti con impatto ambientale ridotto verificato e il numero totale di prodotti fabbricati o servizi forniti.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>Tutti i beni e i servizi acquistati soddisfano i criteri ambientali stabiliti dall&#8217;impresa.</p></td><td><p>3.1.2</p></td></tr><tr><td><p>Uso di sottoprodotti, energia residua o altre risorse provenienti da altre imprese</p></td><td><p>kg di materiali provenienti da altre imprese/kg complessivi in ingresso;</p><p>MJ di energia di recupero da altre imprese/MJ complessivi di energia usata</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Questo indicatore si riferisce al rapporto tra la quantit&#224; di sottoprodotti o di energia residua proveniente da altre imprese utilizzati nella fabbricazione di prodotti o pezzi e la quantit&#224; totale di materiali o di energia in ingresso.</p></td><td><p>Impresa</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>&#200; instaurata una collaborazione con altre organizzazioni volta a rendere pi&#249; efficiente l&#8217;uso di energia e risorse a livello sistemico.</p></td><td><p>3.1.2</p></td></tr><tr><td><p>Coinvolgimento sistematico dei portatori di interessi incentrato in particolare sul miglioramento della prestazione ambientale</p></td><td><p>S&#204;/NO</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Questo indicatore riguarda il coinvolgimento sistematico dei portatori di interessi lungo tutta la catena del valore nello sviluppo di nuovi prodotti o pezzi con prestazioni ambientali migliorate.</p></td><td><p>Impresa</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>I portatori di interessi sono coinvolti a livello strutturale nello sviluppo di prodotti pi&#249; rispettosi dell&#8217;ambiente.</p></td><td><p>3.1.2</p></td></tr><tr><td><p>Sistema di monitoraggio energetico a livello di processo</p></td><td><p>S&#204;/NO</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Questo indicatore riguarda l&#8217;attuazione sistematica di un monitoraggio energetico dettagliato a livello di processo in tutti i siti di produzione.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>&#200; attuato un monitoraggio energetico continuo a livello di processo, che determina miglioramenti dell&#8217;efficienza energetica.</p></td><td><p>3.1.3</p></td></tr><tr><td><p>Per le singole sostanze chimiche in uso, quantit&#224; di sostanza chimica applicata e relativa classificazione a norma del regolamento (CE) n.&#160;1272/2008 (regolamento relativo alla classificazione, all&#8217;etichettatura e all&#8217;imballaggio delle sostanze e delle miscele)</p></td><td><p>kg/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra la quantit&#224; totale di una data sostanza chimica usata nei processi di fabbricazione e la quantit&#224; di prodotto finito o pezzo fabbricato.</p><p>L&#8217;uso di sostanze chimiche &#232; esaminato periodicamente per sondare le possibilit&#224; di sostituzione e le sostanze chimiche sono classificate ai sensi del regolamento (CE) n.&#160;1272/2008.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>Esame periodico (almeno una volta l&#8217;anno) dell&#8217;uso di sostanze chimiche per ridurlo al minimo e sondare le possibilit&#224; di sostituzione.</p></td><td><p>3.1.4</p></td></tr><tr><td><p>Attuazione di un piano d&#8217;azione per la biodiversit&#224; del sito in tutti gli impianti di produzione</p></td><td><p>S&#204;/NO</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Questo indicatore rileva se tutti gli impianti di produzione dispongono di un piano d&#8217;azione per la biodiversit&#224; del sito.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Biodiversit&#224;</p></td><td><p>Un piano d&#8217;azione per la biodiversit&#224; &#232; elaborato e attuato in tutti i siti pertinenti (compresi i siti di produzione) per tutelare e rafforzare la biodiversit&#224; locale.</p></td><td><p>3.1.5</p></td></tr><tr><td><p>Emissioni di gas a effetto serra evitate grazie alla rifabbricazione/al ricondizionamento rispetto alla fabbricazione di un nuovo prodotto, precisando se sono incluse le emissioni dell&#8217;ambito 1, 2 e/o 3</p></td><td><p>Emissioni di gas a effetto serra per rifabbricazione o ricondizionamento/emissioni di CO<span>2</span> equivalente per un nuovo prodotto</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra le emissioni di gas a effetto serra associate alla rifabbricazione o al ricondizionamento di un prodotto e le emissioni di CO<span>2</span> equivalente generate dallo sviluppo di un nuovo prodotto.</p><p>L&#8217;indicatore include le emissioni di gas a effetto serra dell&#8217;ambito 1, 2 e&#160;3.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Emissioni</p></td><td><p>L&#8217;impresa offre prodotti rifabbricati/ricondizionati con benefici ambientali comprovati mediante valutazione del ciclo di vita (LCA).</p></td><td><p>3.1.6</p></td></tr><tr><td><p><span>BEMP per l&#8217;ottimizzazione dei consumi ausiliari</span></p></td></tr><tr><td><p>Sistema di ventilazione basato sulla domanda</p></td><td><p>S&#204;/NO</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Questo indicatore riguarda l&#8217;installazione e il funzionamento, negli impianti di produzione, di un sistema di ventilazione basato sulla domanda.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>La ventilazione &#232; basata sulla domanda allo scopo di ridurre il consumo di energia dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell&#8217;aria.</p></td><td><p>3.2.1</p></td></tr><tr><td><p>Volume effettivo dell&#8217;aria estratta dall&#8217;edificio</p></td><td><p>m<span>3</span>/ora</p><p>m<span>3</span>/turno</p><p>m<span>3</span>/lotto di produzione</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Volume dell&#8217;aria estratta dall&#8217;edificio per ora OPPURE</p><p>per turno OPPURE</p><p>per sito di produzione.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>N/A</p></td><td><p>3.2.1</p></td></tr><tr><td><p>Consumo di energia degli apparecchi di illuminazione</p></td><td><p>kWh/anno/m<span>2</span> di superficie calpestabile illuminata</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra il consumo annuo di energia degli apparecchi di illuminazione installati nell&#8217;impianto di produzione e la superficie calpestabile illuminata dell&#8217;impianto di produzione.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>N/A</p></td><td><p>3.2.2</p></td></tr><tr><td><p>Consumo di energia a fini di raffrescamento</p></td><td><p>kWh/anno</p><p>kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Consumo annuo di energia del sistema di raffrescamento dell&#8217;impianto di produzione OPPURE</p><p>rapporto tra il consumo annuo di energia del sistema di raffrescamento dell&#8217;impianto di produzione e la quantit&#224; di prodotto finito o pezzo fabbricato.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>N/A</p></td><td><p>3.2.3</p></td></tr><tr><td><p>Consumo di acqua (di rubinetto/piovana/superficiale) a fini di raffrescamento</p></td><td><p>m<span>3</span>/anno</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Volume di acqua consumata ogni anno dal sistema di raffrescamento dell&#8217;impianto di produzione.</p><p>Indicare anche il tipo di acqua, ad esempio di rubinetto/piovana.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Acqua</p></td><td><p>N/A</p></td><td><p>3.2.3</p></td></tr><tr><td><p>Consumo di energia elettrica per metro cubo standard di aria compressa fornita al punto di destinazione finale a un dato livello di pressione.</p></td><td><p>kWh/m<span>3</span></p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Consumo di energia elettrica del sistema ad aria compressa (compreso il consumo energetico di compressori, essiccatori e motori ausiliari) per metro cubo standard di aria compressa a un dato livello di pressione.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>Il sistema ad aria compressa presenta un consumo energetico inferiore a&#160;0,11&#160;kWh/m<span>3</span> di aria compressa fornita, per gli impianti di grandi dimensioni che operano a una pressione effettiva di 6,5&#160;bar, con portata volumetrica normalizzata a&#160;1&#160;013&#160;mbar e&#160;20&#160;&#176;C, e variazioni di pressione non superiori a&#160;0,2&#160;bar di pressione effettiva.</p></td><td><p>3.2.4</p></td></tr><tr><td><p>Indice di perdite d&#8217;aria</p></td><td><p>Numero</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>L&#8217;indice di perdite d&#8217;aria &#232; calcolato con tutti i dispositivi che consumano aria spenti come la somma per ciascun compressore del tempo durante il quale &#232; in funzione moltiplicato per la sua capacit&#224;, diviso per il totale del tempo in stand-by e per la capacit&#224; nominale totale dei compressori nel sistema. &#200; espresso come segue:</p><p><figure><img/></figure></p><p>dove: t<span>i(cr)</span> indica il tempo (min) nel corso del quale un compressore &#232; in funzione mentre tutti i dispositivi che consumano aria sono spenti (impianto ad aria compressa in stand-by); C<span>i(cr)</span> &#232; la capacit&#224; (Nl/min) del compressore che si accende per un tempo t<span>i(cr)</span> mentre tutti i dispositivi che consumano aria sono spenti; t<span>(sb)</span> &#232; il tempo totale (min) durante il quale l&#8217;impianto ad aria compressa installato &#232; in modalit&#224; stand-by; C<span>(tot)</span> &#232; la somma delle capacit&#224; nominale (Nl/min) di tutti i compressori nel sistema ad aria compressa.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>Una volta spenti tutti i dispositivi che consumano aria, la pressione della rete rimane stabile e i compressori (in modalit&#224; stand-by) non passano allo stato di caricamento.</p></td><td><p>3.2.4</p></td></tr><tr><td><p>Quota di energia elettrica da fonti rinnovabili (autoprodotta o acquistata) sul consumo totale di energia elettrica</p></td><td><p>%</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra l&#8217;energia elettrica da fonti rinnovabili (autoprodotta o acquistata) e il totale dell&#8217;energia elettrica consumata nel sito.</p><p>L&#8217;energia elettrica da fonti rinnovabili acquistata &#232; conteggiata in questo indicatore solo se ne &#232; stata verificata l&#8217;addizionalit&#224; (vale a dire se non &#232; stata gi&#224; conteggiata da un&#8217;altra organizzazione n&#233; &#232; inclusa nel mix di energia elettrica della rete).</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>Tutta la domanda di energia elettrica &#232; soddisfatta dall&#8217;autoproduzione a partire da fonti rinnovabili o dall&#8217;acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili verificate in virt&#249; di un accordo di acquisto a lungo termine..</p></td><td><p>3.2.5</p></td></tr><tr><td><p>Quota di calore da fonti rinnovabili sul consumo totale di calore</p></td><td><p>%</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra il calore da fonti rinnovabili (ad esempio fonti solari termiche e geotermiche, pompe di calore, biomassa e biogas da rifiuti, energia elettrica rinnovabile, preferibilmente generato a livello locale in un contesto di autoproduzione o nell&#8217;ambito di una comunit&#224; di energia rinnovabile) e il totale del calore usato nel sito.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>Il calore generato<span>in situ</span> a partire da fonti rinnovabili &#232; usato in processi di fabbricazione idonei.</p></td><td><p>3.2.5</p></td></tr><tr><td><p>Quota di consumo di acqua piovana sul consumo idrico totale</p></td><td><p>%</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra il volume totale di acqua piovana consumata nei processi del sito di produzione o nei processi ausiliari e il volume totale dell&#8217;acqua consumata nei processi del sito di produzione o nei processi ausiliari.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Acqua</p></td><td><p>Le acque piovane sono raccolte e usate come acque di processo nei processi di fabbricazione e ausiliari.</p></td><td><p>3.2.6</p></td></tr><tr><td><p><span>BEMP per i processi di fabbricazione</span></p></td></tr><tr><td><p>Quantit&#224; totale di fluidi per la lavorazione dei metalli acquistati ogni anno</p></td><td><p>kg/anno</p><p>l/anno</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Quantit&#224; di fluidi per la lavorazione dei metalli usati ogni anno nei processi di fabbricazione del sito di produzione.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflettono nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><p>- consumo di energia per prodotto fabbricato;</p><p>- efficienza delle risorse;</p><p>- consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato.</p></td><td><p>3.3.1</p></td></tr><tr><td><p>Consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato</p></td><td><p>kg (o l)/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra la quantit&#224; di fluidi per la lavorazione dei metalli usati nei processi di fabbricazione e la quantit&#224; di prodotti finiti o pezzi fabbricati.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflettono nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>3.3.1</p></td></tr><tr><td><p>Consumo di lubrorefrigeranti per pezzo trasformato</p></td><td><p>l/pezzo fabbricato</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Volume di lubrorefrigeranti usati nei processi/nelle operazioni di fabbricazione per pezzo fabbricato.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflettono nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>3.3.2</p></td></tr><tr><td><p>Consumo di energia</p></td><td><p>kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra l&#8217;energia consumata nell&#8217;impianto di produzione per la fabbricazione di prodotti o pezzi e la quantit&#224; di prodotto finito o pezzo fabbricato.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflettono nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>3.1.3,</p><p>3.3.3,</p><p>3.3.4,</p><p>3.3.7</p></td></tr><tr><td><p>Per le singole macchine interessate: consumo totale di energia per macchina durante i periodi di inattivit&#224;</p></td><td><p>kWh/ora</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Quantit&#224; di energia consumata ogni ora dalle macchine durante i periodi di inattivit&#224;.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>Tutte le macchine per la lavorazione dei metalli sono dotate di modalit&#224; stand-by ecologica o di un&#8217;etichetta che indica quando devono essere spente manualmente.</p></td><td><p>3.3.4</p></td></tr><tr><td><p>Olio recuperato</p></td><td><p>l di olio/anno</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Volume degli oli da taglio recuperati ogni anno dai processi di fabbricazione.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>Il contenuto di olio/umidit&#224; di trucioli di tornitura e sfridi di molatura &#232; inferiore al 2&#160;% e all&#8217;8&#160;%, rispettivamente.</p></td><td><p>3.3.5</p></td></tr><tr><td><p>Energia totale necessaria per il processo di forgiatura</p></td><td><p>kWh/kg di prodotto finito o pezzo fabbricato</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra l&#8217;energia totale necessaria per il processo di forgiatura e la quantit&#224; di prodotto finito o pezzo fabbricato.</p></td><td><p>Impianto</p></td><td><p>Efficienza dei materiali</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflettono nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>3.3.6</p></td></tr><tr><td><p>Consumo di energia a fini di verniciatura</p></td><td><p>kWh/m<span>2</span> di superficie rivestita/verniciata</p></td><td><p>Fabbricanti di prodotti in metallo lavorato</p></td><td><p>Rapporto tra l&#8217;energia consumata per la verniciatura di prodotti/pezzi e la superficie dei prodotti/pezzi rivestiti o verniciati.</p></td><td><p>Sito</p></td><td><p>Efficienza energetica</p></td><td><p>L&#8217;impresa consegue un miglioramento costante (su base annua) della prestazione ambientale, che si riflettono nel miglioramento almeno dei seguenti indicatori:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di energia per prodotto fabbricato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>efficienza delle risorse;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>consumo di fluidi per la lavorazione dei metalli per prodotto fabbricato.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>3.3.8</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) La relazione scientifica e strategica è pubblicata sul sito del JRC al seguente indirizzo: https://susproc.jrc.ec.europa.eu/activities/emas/fab_metal_prod.html. Le conclusioni sulle migliori pratiche di gestione ambientale e la relativa applicabilità, nonché gli specifici indicatori di prestazione ambientale e gli esempi di eccellenza contenuti nel presente documento di riferimento settoriale sono basati su quanto documentato nella suddetta relazione. Tutte le informazioni generali e i dettagli tecnici sono reperibili all’indirizzo suindicato. ( 2 ) Regolamento (CEE) n. 1836/93 del Consiglio, del 29 giugno 1993, sull’adesione volontaria delle imprese del settore industriale a un sistema comunitario di ecogestione e audit ( GU L 168 del 10.7.1993, pag. 1 ). ( 3 ) Regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 marzo 2001, sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) ( GU L 114 del 24.4.2001, pag. 1 ). ( 4 ) Conformemente all’allegato IV, sezione B, lettera f), del regolamento EMAS, la dichiarazione ambientale contiene «una sintesi dei dati disponibili sulle prestazioni ambientali dell’organizzazione per quanto riguarda i suoi aspetti ambientali significativi. La relazione riporta sia gli indicatori chiave sia gli indicatori specifici di prestazione ambientale di cui alla sezione C. Se esistono obiettivi e traguardi ambientali, occorre indicare i rispettivi dati.» L’allegato IV, sezione C, punto 3, recita: «ciascuna organizzazione riferisce inoltre sulle proprie prestazioni relative agli aspetti ambientali significativi diretti e indiretti e sugli impatti legati alle sue attività principali, che sono misurabili e verificabili, e che non sono già compresi negli indicatori chiave. […] L’organizzazione tiene conto dei documenti di riferimento settoriali di cui all’articolo 46, se disponibili, al fine di facilitare l’individuazione dei pertinenti indicatori specifici per settore.» ( 5 ) Una descrizione dettagliata di tutte le migliori pratiche, con orientamenti pratici sul modo in cui applicarle, è reperibile nella relazione sulle migliori pratiche pubblicata dal JRC e disponibile online all’indirizzo http://susproc.jrc.ec.europa.eu/activities/emas/documents/BEMP_FabMetProd_BackgroundReport.pdf. Le organizzazioni sono invitate a consultarla se desiderano approfondire la conoscenza di alcune delle migliori pratiche descritte nel presente documento di riferimento settoriale. ( 6 ) Regolamento (CE) n. 1893/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che definisce la classificazione statistica delle attività economiche NACE Revisione 2 e modifica il regolamento (CEE) n. 3037/90 del Consiglio nonché alcuni regolamenti (CE) relativi a settori statistici specifici ( GU L 393 del 30.12.2006, pag. 1 ). NB: «NACE» è l’acronimo di Nomenclature statistique des activités économiques dans la Communauté européenne . ( * ) Solo operazioni su piccola scala (ben al di sotto delle soglie fissate nella direttiva relativa alle emissioni industriali e con processi di fabbricazione sostanzialmente diversi, ad esempio molti più processi manuali che automatizzati). ( ** ) Queste attività rientrano nell’ambito di applicazione se i prodotti interessati cono costituiti principalmente di metallo. ( 7 ) Ulteriori informazioni sui documenti di riferimento sulle migliori tecniche disponibili al seguente indirizzo: https://eippcb.jrc.ec.europa.eu/index.html. ( 8 ) La produzione («kg di prodotto finito o pezzo fabbricato» nell’indicatore) può essere espressa in vari modi (numero di pezzi, kg di prodotti ecc.) a seconda del tipo di prodotti e della loro omogeneità/eterogeneità. Le imprese sono libere di scegliere metriche adeguate allo scopo. ( 9 ) Le imprese che usano materiali di scarto a fini energetici, ad esempio il calore prodotto da altre imprese, devono predisporre sistemi di trattamento delle emissioni adeguati ed efficaci onde evitare l’inquinamento atmosferico. ( 10 ) L’elenco completo dei BREF già elaborati è disponibile al seguente indirizzo: http://eippcb.jrc.ec.europa.eu/reference/ ( 11 ) Direttiva 2010/75/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (https://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2010:334:0017:0119:it:PDF). ( 12 ) Ad esempio recupero di energia di riscaldamento per riscaldare gli edifici servendosi di uno scambiatore di calore. ( 13 ) , calcolato con tutti i dispositivi che consumano aria spenti come la somma per ciascun compressore del tempo durante il quale è in funzione moltiplicato per la sua capacità, diviso per il totale del tempo in stand-by e per la capacità nominale totale dei compressori nel sistema. ( 14 ) Gli indicatori chiave EMAS sono elencati nell’allegato IV del regolamento (CE) n. 1221/2009 (sezione C.2). ( 15 ) I numeri si riferiscono alle sezioni del presente documento. </note>
ITA
32021D2053
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.8.2021&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 279/30</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2021/1282 DEL CONSIGLIO del 30 luglio 2021 relativa alla nomina di un supplente del Comitato delle regioni, proposto dalla Repubblica ceca IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 305, vista la decisione (UE) 2019/852 del Consiglio, del 21 maggio 2019, che determina la composizione del Comitato delle regioni ( 1 ) , vista la proposta del governo ceco, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;300, paragrafo 3, del trattato, il Comitato delle regioni &#232; composto da rappresentanti delle collettivit&#224; regionali e locali che sono titolari di un mandato elettorale nell&#8217;ambito di una collettivit&#224; regionale o locale, o politicamente responsabili dinanzi ad un&#8217;assemblea eletta.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 10&#160;dicembre 2019 il Consiglio ha adottato la decisione (UE) 2019/2157&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, relativa alla nomina dei membri e dei supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26&#160;gennaio 2020 al 25&#160;gennaio 2025.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Un seggio di supplente del Comitato delle regioni &#232; divenuto vacante in seguito al decesso del sig. Pavel HE&#268;KO.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il governo ceco ha proposto il sig. Arno&#353;t &#352;T&#282;P&#193;NEK, rappresentante di una collettivit&#224; regionale che &#232; titolare di un mandato elettorale nell&#8217;ambito della collettivit&#224; regionale,<span>Zastupitel Kr&#225;lov&#233;hradeck&#233;ho kraje, &#268;esk&#225; republika</span> (rappresentante della regione di Hradec Kr&#225;lov&#233;, Repubblica ceca), quale supplente del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25&#160;gennaio 2025,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Il sig. Arnošt ŠTĚPÁNEK, rappresentante di una collettività regionale che è titolare di un mandato elettorale, Zastupitel Královéhradeckého kraje, Česká republika (rappresentante della regione di Hradec Králové, Repubblica ceca), è nominato supplente del Comitato delle regioni per la restante durata del mandato, vale a dire fino al 25 gennaio 2025. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione. Fatto a Bruxelles, il 30 luglio 2021 Per il Consiglio Il presidente G. DOVŽAN <note> ( 1 ) GU L 139 del 27.5.2019, pag. 13 . ( 2 ) Decisione (UE) 2019/2157 del Consiglio, del 10 dicembre 2019, relativa alla nomina dei membri e dei supplenti del Comitato delle regioni per il periodo dal 26 gennaio 2020 al 25 gennaio 2025 ( GU L 327 del 17.12.2019, pag. 78 ). </note>
ITA
32021D1282
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>15.10.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 257/10</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/1532 DELLA COMMISSIONE del 12 ottobre 2018 concernente il mancato rinnovo dell'approvazione della sostanza attiva diquat, in conformità al regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari, e la modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, relativo all'immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE ( 1 ) , in particolare l'articolo 20, paragrafo 1, e l'articolo 78, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La direttiva 2001/21/CE della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> ha iscritto la sostanza attiva diquat nell'allegato&#160;I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le sostanze attive iscritte nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE sono considerate approvate a norma del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009 e sono elencate nell'allegato, parte&#160;A, del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;540/2011 della Commissione&#160;<a>(<span>4</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'approvazione della sostanza attiva diquat, come previsto nell'allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n.&#160;540/2011 della Commissione, scade il 30&#160;giugno 2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Due domande di rinnovo dell'iscrizione del diquat nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE sono state presentate in conformit&#224; all'articolo&#160;4 del regolamento (UE) n.&#160;1141/2010 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, entro i termini previsti in tale articolo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>I richiedenti hanno trasmesso i fascicoli supplementari richiesti a norma dell'articolo 9 del regolamento (UE) n.&#160;1141/2010. Le domande sono state considerate complete dallo Stato membro relatore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Lo Stato membro relatore ha redatto, in consultazione con lo Stato membro correlatore, una relazione di valutazione del rinnovo e l'ha presentata all'Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;l'Autorit&#224;&#187;) e alla Commissione il 19&#160;settembre 2014.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'Autorit&#224; ha trasmesso la relazione di valutazione del rinnovo ai richiedenti e agli Stati membri per raccoglierne le osservazioni, che ha successivamente inoltrato alla Commissione. L'Autorit&#224; ha inoltre messo a disposizione del pubblico il fascicolo supplementare sintetico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 12&#160;novembre 2015 l'Autorit&#224; ha comunicato alla Commissione le sue conclusioni&#160;<a>(<span>6</span>)</a> sulla possibilit&#224; che il diquat soddisfi i criteri di approvazione fissati all'articolo 4 del regolamento (CE) n. 1107/2009. L'Autorit&#224; ha constatato un rischio elevato per i lavoratori, gli astanti e i residenti. Dopo la pubblicazione di dette conclusioni, l'Autorit&#224; e un richiedente hanno condotto una discussione tecnica sulla valutazione dei rischi non alimentari. Nel novembre 2017 l'EFSA ha informato il richiedente che la valutazione era stata completata tenendo conto dell'approccio scientifico pi&#249; appropriato, ma che la Commissione avrebbe potuto prendere in considerazione la necessit&#224; di valutare nuovamente l'esposizione al diquat per via non alimentare conferendo un mandato all'EFSA. Il 19&#160;febbraio 2018 la Commissione ha incaricato l'EFSA di effettuare tale nuova valutazione dell'esposizione al diquat per via non alimentare. Il 17&#160;aprile 2018&#160;<a>(<span>7</span>)</a> l'Autorit&#224; ha confermato il rischio elevato per gli astanti e i residenti in tutti gli scenari. &#200; stato inoltre constatato un rischio elevato per gli uccelli&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La Commissione ha invitato i richiedenti a presentare osservazioni sulle conclusioni dell'Autorit&#224;, sulla dichiarazione dell'Autorit&#224; del 2018 e, in conformit&#224; all'articolo&#160;17, paragrafo&#160;1, del regolamento (UE) n.&#160;1141/2010, sul progetto di relazione di riesame. I richiedenti hanno presentato osservazioni, che sono state oggetto di un attento esame.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Nonostante le argomentazioni presentate dai richiedenti non &#232; stato tuttavia possibile dissipare i timori legati alla sostanza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Di conseguenza non &#232; stato accertato, in relazione a uno o pi&#249; impieghi rappresentativi di almeno un prodotto fitosanitario contenente diquat, che i criteri di approvazione fissati all'articolo&#160;4 del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009 siano soddisfatti. Non &#232; quindi opportuno rinnovare l'approvazione della sostanza attiva diquat in conformit&#224; all'articolo&#160;20, paragrafo&#160;1, lettera&#160;b), di detto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Agli Stati membri dovrebbe essere concesso un periodo di tempo sufficiente per revocare le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti diquat.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Qualora gli Stati membri concedano un periodo di tolleranza in conformit&#224; all'articolo 46 del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009 per i prodotti fitosanitari contenenti diquat, tale periodo dovrebbe scadere entro il 4&#160;febbraio 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Il presente regolamento non pregiudica la presentazione di un'ulteriore domanda di approvazione del diquat in conformit&#224; all'articolo&#160;7 del regolamento (CE) n.&#160;1107/2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Il comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi non ha espresso alcun parere entro il termine fissato dal suo presidente. Dato che &#232; stato ritenuto necessario un atto di esecuzione, il presidente ha sottoposto il progetto di tale atto al comitato di appello per una nuova delibera. Il comitato di appello non ha espresso alcun parere,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Mancato rinnovo dell'approvazione della sostanza attiva L'approvazione della sostanza attiva diquat non è rinnovata. Articolo 2 Misure transitorie Gli Stati membri revocano le autorizzazioni dei prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva diquat entro il 4 maggio 2019. Articolo 3 Periodo di tolleranza L'eventuale periodo di tolleranza concesso dagli Stati membri a norma dell'articolo 46 del regolamento (CE) n. 1107/2009 è il più breve possibile e scade entro il 4 febbraio 2020. Articolo 4 Modifica del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 Nell'allegato, parte A, del regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 è soppressa la riga 15 relativa al diquat. Articolo 5 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 12 ottobre 2018 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER <note> ( 1 ) GU L 309 del 24.11.2009, pag. 1 . ( 2 ) Direttiva 2001/21/CE della Commissione, del 5 marzo 2001, che modifica l'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio, relativa all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari, per includervi le sostanze attive amitrolo, diquat, piridato e tiabendazolo ( GU L 69 del 10.3.2001, pag. 17 ). ( 3 ) Direttiva 91/414/CEE del Consiglio, del 15 luglio 1991, relativa all'immissione in commercio dei prodotti fitosanitari ( GU L 230 del 19.8.1991, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 540/2011 della Commissione, del 25 maggio 2011, recante disposizioni di attuazione del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'elenco delle sostanze attive approvate ( GU L 153 dell'11.6.2011, pag. 1 .) ( 5 ) Regolamento (UE) n. 1141/2010 della Commissione, del 7 dicembre 2010, che stabilisce la procedura per il rinnovo dell'iscrizione di un secondo gruppo di sostanze attive nell'allegato I della direttiva 91/414/CEE del Consiglio e fissa l'elenco di tali sostanze ( GU L 322 dell'8.12.2010, pag. 10 ). ( 6 ) EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), 2015. Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance diquat (Conclusioni sulla revisione inter pares della valutazione del rischio della sostanza attiva diquat come antiparassitario). EFSA Journal 2015;13(11):4308, 127 pagg. ( 7 ) EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), 2018. Dichiarazione sull'esposizione al diquat per via non alimentare. EFSA Journal 2018;16(4):5260, 111 pagg. ( 8 ) EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare), 2015. Conclusion on the peer review of the pesticide risk assessment of the active substance diquat (Conclusioni sulla revisione inter pares della valutazione del rischio della sostanza attiva diquat come antiparassitario). EFSA Journal 2015;13(11):4308, 127 pagg. </note>
ITA
32018R1532
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.9.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>C 312/49</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 14 luglio 2023 relativa al programma nazionale di riforma 2023 dell'Estonia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2023 dell'Estonia (2023/C 312/06) IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 121, paragrafo 2, e l'articolo 148, paragrafo 4, visto il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio, del 7 luglio 1997, per il rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche ( 1 ) , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2, visto il regolamento (UE) n. 1176/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 novembre 2011, sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici ( 2 ) , in particolare l'articolo 6, paragrafo 1, vista la raccomandazione della Commissione europea, viste le risoluzioni del Parlamento europeo, viste le conclusioni del Consiglio europeo, visto il parere del comitato per l'occupazione, visto il parere del comitato economico e finanziario, visto il parere del comitato per la protezione sociale, visto il parere del comitato di politica economica, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a> che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza (&#171;dispositivo&#187;) &#232; entrato in vigore il&#160;19&#160;febbraio&#160;2021. Il dispositivo fornisce sostegno finanziario agli Stati membri per l'attuazione di riforme e investimenti, producendo uno stimolo di bilancio finanziato dall'Unione. In linea con le priorit&#224; del semestre europeo, il dispositivo contribuisce alla ripresa economica e inclusiva e all'attuazione di investimenti e riforme sostenibili e favorevoli alla crescita, in particolare riforme e investimenti volti a promuovere le transizioni verde e digitale e a rendere pi&#249; resilienti le economie degli Stati membri. Contribuisce inoltre a consolidare le finanze pubbliche e a stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro nel medio e lungo periodo, a migliorare la coesione territoriale all'interno dell'Unione e a continuare l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Il contributo finanziario massimo per ciascuno Stato membro nell'ambito del dispositivo &#232; stato aggiornato il 30 giugno 2022, a norma dell'articolo 11, paragrafo 2, del regolamento (UE) 2021/241.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 22 novembre 2022 la Commissione ha adottato l'analisi annuale della crescita sostenibile&#160;2023, segnando l'inizio del semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche 2023. Il 23 marzo 2023 il Consiglio europeo ha approvato le priorit&#224; dell'analisi annuale della crescita sostenibile&#160;2023, incentrate sulle quattro dimensioni della sostenibilit&#224; competitiva. Sempre il 22 novembre 2022 la Commissione ha adottato, sulla base del regolamento (UE) n.&#160;1176/2011, la relazione sul meccanismo di allerta per il 2023, in cui annoverava l'Estonia tra gli Stati membri che possono presentare squilibri o correre il rischio di presentarli e che devono essere sottoposti a esame approfondito. Lo stesso giorno ha adottato anche un parere sul documento programmatico di bilancio 2023 dell'Estonia. La Commissione ha inoltre adottato una raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro e una proposta di relazione comune sull'occupazione 2023, che analizza l'attuazione degli orientamenti in materia di occupazione e dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali. Il 16 maggio 2023 il Consiglio ha adottato la raccomandazione sulla politica economica della zona euro&#160;<a>(<span>4</span>)</a> (&#171;raccomandazione sulla zona euro del 2023&#187;) e il 13 marzo 2023 la relazione comune sull'occupazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Sebbene le economie dell'Unione diano prova di notevole resilienza, il contesto geopolitico continua ad avere un impatto negativo. Nella sua agenda di politica economica e sociale l'Unione, fermamente al fianco dell'Ucraina, mira, nel breve periodo, a ridurre gli effetti negativi degli shock energetici su famiglie e imprese vulnerabili e, nel medio periodo, a proseguire gli sforzi per realizzare le transizioni verde e digitale, favorire una crescita sostenibile e inclusiva, salvaguardare la stabilit&#224; macroeconomica e accrescere la resilienza. L'agenda &#232; fortemente incentrata anche sull'aumento della competitivit&#224; e della produttivit&#224; dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il 1<span>o</span> febbraio 2023 la Commissione ha pubblicato la comunicazione dal titolo &#171;Un piano industriale del Green Deal per l'era a zero emissioni nette&#187; (&#171;piano industriale del Green Deal&#187;). L'obiettivo del piano industriale del Green Deal &#232; stimolare la competitivit&#224; dell'industria dell'Unione a zero emissioni nette e sostenere la transizione rapida verso la neutralit&#224; climatica. Il piano integra gli sforzi in corso nell'ambito del Green Deal europeo e di REPowerEU. Intende creare un contesto pi&#249; favorevole che consenta di aumentare la capacit&#224; dell'Unione di produrre le tecnologie e i prodotti a zero emissioni nette necessari per conseguire gli ambiziosi obiettivi climatici dell'Unione, nonch&#233; di garantire l'accesso alle materie prime critiche necessarie, anche diversificando l'approvvigionamento, sfruttando adeguatamente le risorse geologiche negli Stati membri e massimizzando il riciclo delle materie prime. Il piano industriale del Green Deal si basa su quattro pilastri: un contesto normativo prevedibile e semplificato, un accesso pi&#249; rapido ai finanziamenti, migliori competenze e l'apertura commerciale per catene di approvvigionamento resilienti. Il&#160;16&#160;marzo 2023 la Commissione ha altres&#236; pubblicato un'ulteriore comunicazione dal titolo &#171;Competitivit&#224; a lungo termine dell'UE: prospettive oltre il 2030&#187;, articolata attorno a nove fattori sinergici, con l'obiettivo di adoperarsi in favore di un quadro normativo propizio alla crescita. La comunicazione definisce le priorit&#224; politiche per provvedere in modo attivo a miglioramenti strutturali, investimenti ben mirati e misure normative per la competitivit&#224; a lungo termine dell'Unione e degli Stati membri. Le raccomandazioni formulate di seguito contribuiscono a rispondere a tali priorit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel 2023 il semestre europeo per il coordinamento delle politiche economiche continua a evolvere in linea con l'attuazione del dispositivo. La piena attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza rimane fondamentale per realizzare le priorit&#224; politiche del semestre europeo; i piani infatti rispondono a tutte le pertinenti raccomandazioni specifiche per paese formulate negli ultimi anni o a un insieme significativo di esse. Le raccomandazioni specifiche per paese 2019, 2020 e 2022 rimangono ugualmente pertinenti per i piani per la ripresa e la resilienza riveduti, aggiornati o modificati a norma degli articoli 14, 18 e 21 del regolamento (UE) 2021/241.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a> (&#171;regolamento REPowerEU&#187;), adottato il 27 febbraio 2023, mira a una graduale e rapida eliminazione della dipendenza dell'Unione dalle importazioni di combustibili fossili russi. Ci&#242; contribuir&#224; alla sicurezza energetica e alla diversificazione dell'approvvigionamento di energia dell'Unione, aumentando nel contempo la diffusione delle energie rinnovabili, le capacit&#224; di stoccaggio dell'energia e l'efficienza energetica. Il regolamento REPowerEU consente agli Stati membri di aggiungere ai rispettivi piani nazionali per la ripresa e la resilienza un nuovo capitolo dedicato al piano REPowerEU, onde finanziare riforme e investimenti chiave che contribuiranno al conseguimento degli obiettivi di REPowerEU. Tali riforme e investimenti contribuiranno inoltre a stimolare la competitivit&#224; dell'industria dell'Unione a zero emissioni nette, come indicato nel piano industriale del Green Deal, e a dare seguito alle raccomandazioni specifiche per paese in materia di energia rivolte agli Stati membri nel&#160;2022 e, se del caso, nel 2023. Il regolamento REPowerEU introduce una nuova categoria di sostegno finanziario non rimborsabile, messo a disposizione degli Stati membri per finanziare nuove riforme e nuovi investimenti connessi al settore dell'energia nell'ambito dei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>L'8 marzo 2023 la Commissione ha adottato una comunicazione che fornisce orientamenti di politica di bilancio per il 2024 (&#171;comunicazione dell'8 marzo 2023&#187;). Essi mirano a sostenere la preparazione dei programmi di stabilit&#224; e convergenza degli Stati membri e a rafforzare in tal modo il coordinamento delle politiche. La Commissione ha inoltre ricordato che la clausola di salvaguardia generale del patto di stabilit&#224; e crescita sar&#224; disattivata alla fine del&#160;2023. Per il periodo 2023-2024&#160;ha sollecitato politiche di bilancio che garantiscano la sostenibilit&#224; del debito a medio termine e aumentino la crescita potenziale in modo sostenibile e ha invitato gli Stati membri a precisare nei rispettivi programmi di stabilit&#224; e convergenza per il 2023 le modalit&#224; con cui i loro piani di bilancio garantiranno il rispetto del valore di riferimento del trattato del 3&#160;% del prodotto interno lordo (PIL) e garantiranno la riduzione plausibile e costante del debito, o in che modo intendano mantenere il debito a livelli prudenti a medio termine. La Commissione ha inoltre invitato gli Stati membri a eliminare gradualmente le misure di bilancio nazionali introdotte per proteggere le famiglie e le imprese dallo shock dei prezzi dell'energia, iniziando da quelle meno mirate. Ha precisato che, qualora fosse necessaria una proroga delle misure di sostegno a causa di nuove pressioni imputabili ai prezzi dell'energia, gli Stati membri dovrebbero far s&#236; che dette misure siano molto pi&#249; mirate a favore delle famiglie e delle imprese vulnerabili. La Commissione ha dichiarato che le raccomandazioni di bilancio saranno quantificate e differenziate. Inoltre, come proposto nella comunicazione del 9 novembre 2022 sugli orientamenti per una riforma del quadro di governance economica dell'UE, le raccomandazioni di bilancio saranno formulate sulla base della spesa primaria netta. Ha raccomandato che tutti gli Stati membri continuino a tutelare gli investimenti finanziati a livello nazionale e a garantire l'uso efficace del dispositivo e di altri fondi dell'Unione, soprattutto in considerazione degli obiettivi in materia di transizioni verde e digitale e di resilienza. La Commissione ha inoltre indicato che proporr&#224; al Consiglio di avviare, nella primavera del 2024, le procedure per i disavanzi eccessivi basate sul disavanzo in base ai dati di consuntivo per il 2023, in linea con le disposizioni giuridiche vigenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Il 26 aprile 2023 la Commissione ha presentato proposte legislative per attuare una riforma globale delle regole della governance economica dell'Unione. L'obiettivo centrale delle proposte &#232; rafforzare la sostenibilit&#224; del debito pubblico e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri attraverso riforme e investimenti. Nelle sue proposte la Commissione mira a migliorare la titolarit&#224; nazionale, semplificare il quadro e spostarne il fulcro maggiormente sul medio termine, in combinazione con un'applicazione efficace e pi&#249; coerente. Secondo le conclusioni del Consiglio adottate il 14 marzo 2023 sugli orientamenti per una riforma del quadro di governance economica dell'UE, l'obiettivo &#232; concludere i lavori legislativi nel 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Il 18 giugno 2021 l'Estonia ha presentato alla Commissione il piano nazionale per la ripresa e la resilienza, conformemente all'articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241. A norma dell'articolo 19 del medesimo regolamento, la Commissione ha valutato la pertinenza, l'efficacia, l'efficienza e la coerenza del piano, conformemente agli orientamenti per la valutazione di cui all'allegato V del regolamento. Il 29 ottobre 2021 il Consiglio ha adottato la decisione di esecuzione relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Estonia&#160;<a>(<span>6</span>)</a>. L'erogazione delle rate &#232; subordinata all'adozione di una decisione della Commissione a norma dell'articolo 24, paragrafo 5, del regolamento (UE) 2021/241, che stabilisca che l'Estonia ha conseguito in misura soddisfacente i traguardi e gli obiettivi indicati nella decisione di esecuzione del Consiglio. Il conseguimento soddisfacente presuppone che non siano annullati i traguardi e gli obiettivi conseguiti in precedenza. Il 9 marzo 2023 l'Estonia ha presentato alla Commissione il piano nazionale per la ripresa e la resilienza riveduto, comprendente un capitolo dedicato al piano REPowerEU, conformemente all'articolo 21&#160;quater del regolamento (UE) 2021/241. Il piano per la ripresa e la resilienza riveduto tiene conto anche del contributo finanziario massimo aggiornato a norma dell'articolo 18, paragrafo 2, di detto regolamento e contiene una richiesta motivata diretta alla Commissione affinch&#233; modifichi la decisione di esecuzione del Consiglio, del 3 novembre 2021, ai sensi dell'articolo 21, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/241, considerando che il piano per la ripresa e la resilienza non sia pi&#249; realizzabile in parte a causa di circostanze oggettive. Il 12 maggio 2023 la Commissione ha adottato la proposta di decisione di esecuzione del Consiglio relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Estonia. Il 16 giugno 2023 il Consiglio ha adottato la decisione di esecuzione che modifica la decisione di esecuzione del Consiglio, del&#160;29&#160;ottobre&#160;2021, relativa all'approvazione della valutazione del piano per la ripresa e la resilienza dell'Estonia&#160;<a>(<span>7</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>L'11 maggio 2023 l'Estonia ha presentato il programma nazionale di riforma 2023 e il&#160;28&#160;aprile 2023 il programma di stabilit&#224; 2023, in linea con l'articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1466/97. I due programmi sono stati valutati congiuntamente per tener conto delle correlazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il 24 maggio 2023 la Commissione ha pubblicato la relazione per paese 2023 relativa all'Estonia. La Commissione ha valutato i progressi compiuti dall'Estonia nel dar seguito alle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese adottate dal Consiglio tra il 2019 e il 2022 e ha fatto il punto dell'attuazione del piano per la ripresa e la resilienza. Sulla scorta di tale analisi la relazione per paese ha individuato lacune rispetto alle sfide non affrontate o solo parzialmente affrontate nel piano per la ripresa e la resilienza, e anche a sfide nuove ed emergenti. Ha valutato quindi i progressi compiuti dall'Estonia nell'attuare il pilastro europeo dei diritti sociali, conseguire gli obiettivi principali dell'Unione in materia di occupazione, competenze e riduzione della povert&#224; e gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La Commissione ha effettuato un esame approfondito a norma dell'articolo 5 del regolamento (UE) n. 1176/2011 per l'Estonia e ne ha pubblicato i risultati il 24 maggio 2023. La Commissione ha concluso che il paese non presenta squilibri macroeconomici. In particolare le vulnerabilit&#224; concernenti la competitivit&#224; e l'andamento dei prezzi delle abitazioni si sono recentemente aggravate, ma oggi sembrano nel complesso contenute. I salari e specialmente i prezzi hanno conosciuto una marcata crescita nel 2022, ma le perdite di competitivit&#224; sembrano limitate; le partite correnti hanno registrato soltanto un modesto disavanzo e si prevede un saldo vicino al pareggio nel&#160;2023 e nel&#160;2024. Le pressioni inflazionistiche e salariali minacciano per&#242; di compromettere, se persisteranno, la competitivit&#224; dell'Estonia, soprattutto dal momento che l'inflazione di fondo &#232; ben superiore alla media della zona euro. I prezzi delle abitazioni hanno registrato sensibili aumenti dopo la pandemia di COVID-19, ma non mostrano segni significativi di sopravvalutazione; probabilmente sono destinati a moderarsi, alla luce degli aumenti dei tassi d'interesse e della recente recessione economica. Il debito e l'indebitamento delle famiglie sono relativamente moderati e il settore finanziario &#232; sano. Il contesto politico &#232; nel complesso favorevole, anche se sforzi ulteriori potrebbero contribuire ad affrontare i rischi posti dalle vulnerabilit&#224; individuate. A questo proposito sarebbe importante adottare costanti politiche di bilancio anticicliche e macroprudenziali, rafforzandole in caso di bisogno. Promuovere la concorrenza nel mercato interno potrebbe essere utile per gestire le pressioni esercitate dai prezzi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Secondo i dati convalidati da Eurostat, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche dell'Estonia &#232; sceso dal 2,4&#160;% del PIL nel 2021 allo 0,9&#160;% nel 2022, mentre il debito delle amministrazioni pubbliche &#232; salito dal 17,6&#160;% del PIL alla fine del 2021 al 18,4&#160;% alla fine del 2022. Il 24 maggio 2023 la Commissione ha pubblicato una relazione a norma dell'articolo 126, paragrafo 3, del trattato. Tale relazione ha esaminato la situazione di bilancio dell'Estonia, il cui disavanzo delle amministrazioni pubbliche nel&#160;2023 dovrebbe superare il valore di riferimento del 3&#160;% del PIL stabilito dal trattato. La relazione ha concluso che il criterio del disavanzo non &#232; soddisfatto. In linea con la sua comunicazione dell'8 marzo 2023, la Commissione non ha proposto di avviare nuove procedure per i disavanzi eccessivi nella primavera del 2023. La Commissione ha successivamente dichiarato che proporr&#224; al Consiglio di avviare, nella primavera del 2024, procedure per i disavanzi eccessivi basate sul disavanzo in base ai dati di consuntivo per il 2023. L'Estonia dovrebbe tenerne conto nell'esecuzione del bilancio 2023 e nella preparazione del documento programmatico di bilancio per il 2024.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Il saldo delle amministrazioni pubbliche ha subito gli effetti delle misure di politica di bilancio adottate per attenuare l'impatto economico e sociale dell'aumento dei prezzi dell'energia. Nel 2022 le misure di politica di bilancio che hanno determinato una diminuzione delle entrate comprendevano minori accise per il carburante agricolo, mentre le misure di politica di bilancio che hanno incrementato la spesa comprendevano una compensazione parziale delle bollette energetiche per le famiglie con un reddito inferiore al reddito mediano, la riduzione degli oneri di rete per l'energia elettrica e il gas per famiglie e imprese, tetti ai prezzi dell'energia elettrica e del gas per le famiglie e un trasferimento sociale una tantum di 50 euro a favore di pensionati e famiglie con minori. La Commissione stima il costo di bilancio netto di queste misure allo 0,8&#160;% del PIL nel 2022. Il saldo delle amministrazioni pubbliche ha risentito anche del costo di bilancio dell'offerta di protezione temporanea agli sfollati provenienti dall'Ucraina, stimato allo 0,6&#160;% del PIL nel 2022. Nel contempo il costo stimato delle misure temporanee di emergenza connesse alla COVID-19 &#232; sceso dal 2,3&#160;% del PIL nel 2021 allo 0&#160;% nel 2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Il 18 giugno 2021 il Consiglio ha raccomandato che nel 2022&#160;l'Estonia&#160;<a>(<span>8</span>)</a> mantenesse un orientamento della politica di bilancio a sostegno della ripresa, anche grazie all'impulso impresso dal dispositivo, e preservasse gli investimenti finanziati a livello nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Secondo le stime della Commissione, l'orientamento della politica di bilancio&#160;<a>(<span>9</span>)</a> nel 2022 &#232; stato restrittivo (1,3&#160;% del PIL), appropriato in un contesto di inflazione elevata. Come raccomandato dal Consiglio, l'Estonia ha continuato a sostenere la ripresa avvalendosi del dispositivo per finanziare investimenti. La spesa finanziata mediante le sovvenzioni del dispositivo e altri fondi dell'Unione &#232; stata pari all'1,4&#160;% del PIL nel 2022 (1,6&#160;% nel 2021). La diminuzione delle spese finanziate dalle sovvenzioni del dispositivo e da altri fondi dell'Unione nel 2022 &#232; dovuta alla rapida e imprevista crescita dei prezzi nel settore dell'edilizia. Gli investimenti finanziati a livello nazionale hanno fornito un contributo restrittivo di 0,6 punti percentuali all'orientamento della politica di bilancio&#160;<a>(<span>10</span>)</a>. L'Estonia pertanto non ha preservato gli investimenti finanziati a livello nazionale, il che non &#232; in linea con la raccomandazione del Consiglio del 18&#160;giugno&#160;2021. Allo stesso tempo la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale (al netto delle nuove misure sul lato delle entrate) ha fornito un contributo restrittivo di 0,8 punti percentuali all'orientamento della politica di bilancio. L'Estonia ha dunque contenuto in misura sufficiente la crescita della spesa corrente finanziata a livello nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Lo scenario macroeconomico su cui si fondano le proiezioni di bilancio del programma di stabilit&#224;&#160;2023 &#232; prudente nel 2023 e in linea con le previsioni di primavera 2023 della Commissione dopo questa data. Il governo prevede un calo del PIL reale dell'1,5&#160;% nel 2023 e una crescita del 3,0&#160;% nel 2024. A titolo di confronto, le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano una contrazione inferiore del PIL reale, pari allo 0,1&#160;%, nel&#160;2023, e una crescita analoga, pari al 3,0&#160;%, nel 2024. La differenza relativa al 2023 si deve principalmente al fatto che la Commissione prevede un andamento pi&#249; favorevole dei consumi privati, unito a un'inflazione (misurata utilizzando l'indice armonizzato dei prezzi al consumo - IPCA) lievemente inferiore e a proiezioni pi&#249; elevate per la crescita delle retribuzioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Nel programma di stabilit&#224; 2023 il governo prevede che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche salga al 4,3&#160;% del PIL nel 2023. L'incremento del 2023 rispecchia principalmente misure discrezionali, come le spese ulteriori in materia di prestazioni familiari, pensioni, difesa e istruzione, e l'adeguamento degli scaglioni fiscali al fine di ridurre l'imposta sul reddito, nonch&#233; la crescita ipotizzata delle spese delle amministrazioni locali. Secondo il programma, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe aumentare passando dal 18,4&#160;% alla fine del 2022 al 20,2&#160;% alla fine del 2023. Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano un disavanzo pubblico del 3,1&#160;% del PIL per il 2023. Si tratta di un dato inferiore al disavanzo previsto nel programma di stabilit&#224;&#160;2023, dovuto soprattutto all'effetto del denominatore derivante dalla previsione di un PIL nominale pi&#249; elevato e da una crescita stimata pi&#249; elevata delle basi imponibili e del gettito fiscale e non fiscale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Stando alle previsioni il saldo generale delle amministrazioni pubbliche nel 2023 continuer&#224; a risentire delle misure adottate per attenuare l'impatto economico e sociale dell'aumento dei prezzi dell'energia. Si tratta di misure prorogate dal 2022, in particolare il rimborso di una quota di tutte le bollette per riscaldamento, elettricit&#224; e gas delle famiglie. Nelle previsioni di primavera 2023 la Commissione stima il costo di bilancio netto delle misure di sostegno allo&#160;0,3&#160;% del PIL nel 2023&#160;<a>(<span>11</span>)</a>. Le misure del&#160;2023 non sembrano mirate a sostenere le famiglie o le imprese pi&#249; vulnerabili e non preservano appieno il segnale di prezzo necessario per ridurre la domanda di energia e accrescere l'efficienza energetica. Di conseguenza nelle previsioni di primavera 2023 la Commissione stima allo 0&#160;% del PIL nel&#160;2023 (rispetto allo 0,1&#160;% del PIL nel 2022) l'importo delle misure di sostegno mirate di cui tenere conto nella valutazione della conformit&#224; alla raccomandazione del Consiglio del&#160;12 luglio 2022&#160;<a>(<span>12</span>)</a>. Secondo le proiezioni il costo di bilancio dell'offerta di protezione temporanea agli sfollati provenienti dall'Ucraina aumenter&#224; di 0,1 punti percentuali del PIL rispetto al 2022.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Nella sua raccomandazione del 12 luglio 2022 il Consiglio ha raccomandato all'Estonia di prendere provvedimenti per garantire nel 2023 che la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale sia in linea con un orientamento della politica complessivamente neutro&#160;<a>(<span>13</span>)</a>, tenendo conto del perdurare del sostegno temporaneo e mirato alle famiglie e alle imprese pi&#249; vulnerabili agli aumenti dei prezzi dell'energia e alle persone in fuga dall'Ucraina. L'Estonia dovrebbe essere pronta ad adeguare la spesa corrente al mutare della situazione. All'Estonia &#232; stato anche raccomandato di aumentare gli investimenti pubblici per le transizioni verde e digitale e per la sicurezza energetica tenendo conto dell'iniziativa REPowerEU, anche avvalendosi del dispositivo e di altri fondi dell'Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano per il 2023 un orientamento espansivo della politica di bilancio (&#8211;&#160;0,8&#160;% del PIL), in un contesto di inflazione elevata, a fronte di un orientamento restrittivo nel 2022 (+&#160;1,3&#160;% del PIL). Si prevede inoltre che nel&#160;2023 la crescita della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale (al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate) apporter&#224; all'orientamento della politica di bilancio un contributo espansivo dell'1,2&#160;% del PIL. Ci&#242; comprende la riduzione del costo delle misure di sostegno mirate alle famiglie e alle imprese pi&#249; vulnerabili agli aumenti dei prezzi dell'energia, pari allo 0,1&#160;% del PIL. Vi rientrano anche i maggiori costi per offrire protezione temporanea agli sfollati provenienti dall'Ucraina (pari allo 0,1&#160;% del PIL). Il contributo espansivo della spesa primaria corrente netta finanziata a livello nazionale non &#232; pertanto dovuto al sostegno mirato alle famiglie e imprese pi&#249; vulnerabili agli aumenti dei prezzi dell'energia e alle persone in fuga dall'Ucraina. La crescita espansiva della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale (al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate) &#232; trainata soprattutto dalla spesa sociale, dalle retribuzioni nel settore pubblico e dalla spesa per l'istruzione e la difesa. In sintesi, la crescita prevista della spesa primaria corrente finanziata a livello nazionale non &#232; in linea con la raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022. Secondo le proiezioni la spesa finanziata con il dispositivo e altri fondi dell'Unione ammonter&#224; all'1,8&#160;% del PIL nel 2023, mentre gli investimenti finanziati a livello nazionale apporteranno all'orientamento della politica di bilancio un contributo restrittivo di 0,3&#160;punti percentuali. Pertanto l'Estonia prevede di finanziare ulteriori investimenti attraverso il dispositivo e altri fondi dell'Unione e, stando alle proiezioni, non preserver&#224; gli investimenti finanziati a livello nazionale&#160;<a>(<span>14</span>)</a>. Prevede inoltre di finanziare gli investimenti pubblici per le transizioni verde e digitale e per la sicurezza energetica, come l'efficienza energetica delle abitazioni, potenziando le reti di trasmissione dell'elettricit&#224; in modo da consentire una maggiore produzione di energia verde, la copertura Internet a banda larga, i servizi digitali e i moduli di riqualificazione per le competenze per la transizione verde.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>Secondo il programma di stabilit&#224; 2023, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche scender&#224; marginalmente al 4,2&#160;% del PIL nel 2024. Il calo del 2024 rispecchia essenzialmente una diminuzione della spesa come quota del PIL. Secondo il programma di stabilit&#224; 2023, si prevede che il rapporto debito pubblico/PIL salga al 23,6&#160;% alla fine del&#160;2024. Come osserva il programma, tuttavia, queste proiezioni non comprendono ancora le misure di risanamento di bilancio previste dal nuovo governo che si &#232; insediato il 17 aprile 2023, poich&#233; tali misure non sono ancora specificate in atti giuridici. Il nuovo governo prevede di aumentare l'imposta sul valore aggiunto, le imposte ambientali, le accise sull'alcol e sul tabacco, nonch&#233; di introdurre un'imposta sulle autovetture. Sul lato della spesa, il governo prevede di tagliare alcune prestazioni destinate ai minori. Nel complesso il programma di stabilit&#224; 2023 stima che tali misure migliorerebbero il saldo di bilancio dell'1,3&#160;% del PIL nel 2024. Sulla base delle misure politiche note in maniera sufficientemente dettagliata alla data limite delle previsioni (ossia senza le misure di risanamento di bilancio programmate dal nuovo governo), le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano un disavanzo pubblico per il 2024 pari al 2,7&#160;% del PIL. Si tratta di un valore inferiore al disavanzo previsto nel programma di stabilit&#224;&#160;2023, soprattutto a causa della base di disavanzo inferiore prevista per il 2023 e di prospettive pi&#249; favorevoli per il PIL e il gettito fiscale nel 2024 di cui alle previsioni di primavera&#160;2023 della Commissione. Le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano un rapporto debito pubblico/PIL inferiore, pari al 21,3&#160;% alla fine del 2024.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Il programma di stabilit&#224; 2023 prevede l'eliminazione graduale di tutte le misure di sostegno connesse all'energia nel 2024. Anche la Commissione presuppone la completa eliminazione graduale delle misure di sostegno connesse all'energia nel 2024. Ci&#242; si basa sul presupposto che non si registrino nuovi aumenti dei prezzi dell'energia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 1466/97 del Consiglio richiede un miglioramento annuo del saldo strutturale di bilancio per conseguire l'obiettivo di bilancio a medio termine, avendo lo 0,5&#160;% del PIL come parametro di riferimento&#160;<a>(<span>15</span>)</a>. Alla luce delle considerazioni relative alla sostenibilit&#224; di bilancio e della necessit&#224; di ridurre il disavanzo al di sotto del valore di riferimento del 3&#160;% del PIL previsto dal trattato, secondo la Commissione sarebbe opportuno migliorare il saldo strutturale di almeno lo 0,3&#160;% del PIL per il 2024. Al fine di conseguire tale miglioramento, e conformemente alla metodologia della Commissione, la crescita della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale&#160;<a>(<span>16</span>)</a> nel 2024 non dovrebbe superare il 4,9&#160;%, come indicato nella presente raccomandazione. In questo modo si contribuir&#224; anche a ridurre l'inflazione di fondo, che &#232; ben superiore alla media della zona euro e, se persistente, potrebbe determinare perdite di competitivit&#224;. Allo stesso tempo &#232; opportuno eliminare gradualmente le restanti misure di sostegno connesse all'energia (attualmente stimate dalla Commissione allo 0,3&#160;% del PIL nel 2023), se consentito dagli sviluppi del mercato dell'energia e partendo dalle misure meno mirate, e usare i relativi risparmi per ridurre il disavanzo pubblico. Tuttavia, secondo le previsioni di primavera 2023 della Commissione la crescita della spesa primaria corrente netta finanziata a livello nazionale nel 2023 non &#232; in linea con la raccomandazione del Consiglio del 12&#160;luglio&#160;2022. Se questa previsione sar&#224; confermata, sarebbe opportuna una crescita inferiore della spesa primaria netta nel 2024.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Nell'ipotesi di politiche invariate, le previsioni di primavera 2023 della Commissione prospettano una crescita della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale pari al&#160;4,5&#160;% nel 2024, ossia al di sotto del tasso raccomandato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Secondo il programma di stabilit&#224;&#160;2023, gli investimenti pubblici dovrebbero restare al&#160;5,3&#160;% del PIL nel 2024, rispetto a una media del 5,3&#160;% del PIL nel periodo 2018-2023. In termini di fonti di finanziamento, si prevede una diminuzione degli investimenti finanziati a livello nazionale e un aumento degli investimenti finanziati dall'Unione, in particolare attraverso il dispositivo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>Il programma di stabilit&#224; 2023 delinea un percorso di bilancio a medio termine fino al 2027. Secondo il programma di stabilit&#224;&#160;2023, il disavanzo delle amministrazioni pubbliche dovrebbe attestarsi al 4,0&#160;% del PIL nel 2025, al 4,5&#160;% nel 2026 e al 4,2&#160;% entro il 2027. Si prevede pertanto che il disavanzo delle amministrazioni pubbliche non ritorner&#224; al di sotto del 3&#160;% del PIL nel periodo di riferimento del programma. Sempre in base al programma di stabilit&#224; 2023, il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe aumentare passando dal 23,6&#160;% alla fine del 2024 al 33&#160;% entro la fine del 2027. Come segnalato in precedenza, per&#242;, queste previsioni non tengono ancora conto delle misure di risanamento di bilancio programmate dal nuovo governo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>Il 9 marzo 2023 l'Estonia ha presentato una revisione del piano per la ripresa e la resilienza insieme al capitolo dedicato a REPowerEU. Il 12 maggio 2023 la Commissione ha proposto la sua valutazione positiva, ed &#232; soggetta all'approvazione del Consiglio. A causa dell'alta inflazione e delle turbolenze nelle catene di approvvigionamento dovute alla guerra in Ucraina, alcuni investimenti hanno subito ritardi o interruzioni; ne &#232; conseguita una revisione del piano per la ripresa e la resilienza iniziale. L'Estonia &#232; il primo Stato membro ad aver incluso il capitolo dedicato a REPowerEU nella revisione del piano, e intende presentare la prima e la seconda richiesta di pagamento non appena il piano riveduto sar&#224; approvato dal Consiglio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Conformemente all'articolo 19, paragrafo 3, lettera b), del regolamento (UE) 2021/241 e all'allegato V, criterio 2.2, di tale regolamento, il piano per la ripresa e la resilienza comprende un'ampia gamma di riforme e investimenti che si rafforzano reciprocamente, da attuare entro il 2026. Il nuovo capitolo dedicato a REPowerEU nel piano per la ripresa e la resilienza consentir&#224; di finanziare ulteriori riforme e investimenti a sostegno degli obiettivi strategici dell'Estonia in materia di energia e transizione verde. Per l'attuazione efficace del piano per la ripresa e la resilienza e di altre politiche economiche e occupazionali che vanno al di l&#224; di tale piano, per assicurare un'ampia titolarit&#224; dell'agenda politica generale rimane importante il coinvolgimento sistematico ed effettivo delle autorit&#224; locali e regionali, delle parti sociali e degli altri portatori di interessi pertinenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Nel 2022 la Commissione ha approvato tutti i documenti di programmazione della politica di coesione dell'Estonia. Procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione in complementarit&#224; e sinergia con il piano per la ripresa e la resilienza, compreso il capitolo dedicato al piano REPowerEU, &#232; fondamentale per realizzare le transizioni verde e digitale, accrescere la resilienza economica e sociale e conseguire uno sviluppo territoriale equilibrato in Estonia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Oltre alle sfide economiche e sociali affrontate dal piano per la ripresa e la resilienza e dai programmi della politica di coesione, l'Estonia si trova di fronte a una serie di ulteriori sfide connesse all'adeguatezza degli ammortizzatori sociali, specie per i disoccupati e gli anziani, all'assistenza a lungo termine e all'assistenza sanitaria, nonch&#233; all'energia e alla transizione verde.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>L'adeguatezza degli ammortizzatori sociali &#232; migliorata, ma il rischio di povert&#224; e di esclusione sociale rimane elevato per alcuni gruppi, in particolare gli anziani (il 41,6&#160;% in Estonia rispetto al 19,5&#160;% nell'Unione nel 2021) e le persone con disabilit&#224; (il 40,4&#160;% in Estonia rispetto al 28,9&#160;% nell'Unione nel 2021). Per gli anziani (65+) i rischi di povert&#224; o esclusione sociale sono elevati, soprattutto a causa del basso livello delle pensioni medie. Tra gli anziani persiste inoltre un divario di genere per quanto riguarda la povert&#224; (il tasso di rischio di povert&#224; per le donne anziane &#232; pari al 47,9&#160;%, quasi 21 punti percentuali in pi&#249; rispetto agli uomini). I criteri restrittivi per ricevere l'indennit&#224; di disoccupazione, in particolare le elevate soglie di occupazione e di reddito prima della disoccupazione, continuano a esporre i disoccupati al rischio di povert&#224;. Le persone occupate per brevi periodi e attive in forme di lavoro atipiche non hanno diritto a ricevere l'indennit&#224; di disoccupazione se perdono il lavoro. Nel 2022 soltanto il 29&#160;% dei disoccupati di recente iscrizione ha ricevuto l'indennit&#224; dell'assicurazione di disoccupazione, mentre il 39&#160;% ha ricevuto l'assegno fisso di disoccupazione. L'estensione della copertura delle indennit&#224; di disoccupazione e l'allentamento dei criteri minimi di accesso alle stesse, in particolare per le persone occupate per brevi periodi e attive in forme di lavoro atipiche, oltre all'introduzione di pensioni pi&#249; adeguate, potrebbero contribuire a rafforzare la protezione sociale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>L'Estonia ha adottato misure per migliorare l'accessibilit&#224;, anche dal punto di vista economico, dell'assistenza a lungo termine, ma si rilevano ancora problemi. Il modesto livello della spesa pubblica per l'assistenza sanitaria e l'assistenza a lungo termine, rispetto alla media dell'Unione, ostacola un accesso tempestivo e paritario a tali forme di assistenza. Un'elevata percentuale della popolazione di et&#224; pari o superiore a 65 anni e che necessita di assistenza a lungo termine non fruisce di alcun aiuto per l'assistenza personale o le attivit&#224; domestiche. Il fabbisogno di servizi di assistenza domiciliare &#232; uno dei pi&#249; elevati in tutta l'Unione. Inoltre, mentre si registra l'invecchiamento della popolazione e la speranza di vita in Estonia &#232; una delle pi&#249; basse nell'Unione, una percentuale elevata di persone riferisce di non poter accedere alle cure mediche necessarie, bench&#233; tale dato sia inferiore rispetto agli anni precedenti (13&#160;% nel 2020 e 8,1&#160;% nel 2021, rispetto a una media dell'Unione del 2&#160;%). Un tasso cos&#236; elevato dipende in particolare dalle liste di attesa e dalla carenza, oltre che dalla distribuzione non uniforme, degli operatori sanitari nel paese. Bench&#233; siano leggermente diminuiti, i pagamenti non rimborsabili rimangono elevati sia per l'assistenza sanitaria che per l'assistenza a lungo termine, con valori ben superiori alla media dell'Unione. Finanziamenti sostenibili dell'assistenza sanitaria e dell'assistenza a lungo termine potrebbero contribuire a risolvere i problemi di questi settori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>In seguito all'invasione russa dell'Ucraina, l'Estonia &#232; riuscita a svincolarsi dalle importazioni di gas dalla Russia, riorientando le importazioni di energia attraverso il terminale del gas naturale liquefatto (GNL) di Klaip&#279;da (Lituania) e il terminale GNL di Inkoo (Finlandia). Nel periodo tra l'agosto 2022 e il marzo 2023 il consumo di gas naturale in Estonia &#232; diminuito del 36&#160;% rispetto al consumo medio di gas registrato per lo stesso periodo nei cinque anni precedenti, superando l'obiettivo di riduzione del 15&#160;%. Il paese potrebbe continuare ad adoperarsi per ridurre temporaneamente la domanda di gas fino al 31 marzo 2024 in conformit&#224; del regolamento (UE)&#160;2022/1369 del Consiglio&#160;<a>(<span>17</span>)</a>. Bench&#233; l'Estonia stia compiendo progressi nella diffusione delle energie rinnovabili, la percentuale di scisto bituminoso nel suo mix energetico rimane significativa. La quota delle energie rinnovabili nel consumo finale lordo di energia &#232; cresciuta dal 30,1&#160;% del 2020 al 37,6&#160;% del&#160;2021. Nel 2021 la quota di scisto bituminoso rappresentava il 58&#160;% del mix energetico, il che rappresenta un calo di cinque punti percentuali rispetto al 2018 ma un aumento di due punti percentuali rispetto al 2020. Nel capitolo dedicato a REPowerEU del piano per la ripresa e la resilienza recentemente riveduto, l'Estonia si &#232; impegnata a riformare la procedura di concessione e a migliorare le capacit&#224; degli enti locali competenti per le concessioni. Tali riforme dovrebbero prevedibilmente consentire ulteriori progressi nell'uso di energie rinnovabili. L'insufficiente capacit&#224; della rete di gestire una maggiore quantit&#224; di energie rinnovabili continua a ostacolare ulteriori progressi. L'Estonia inoltre deve proseguire gli sforzi per sincronizzare la propria rete elettrica con quella del resto dell'Unione per eliminare gradualmente la propria dipendenza dalla rete BRELL (Bielorussia, Russia, Estonia, Lituania e Lettonia). Si registrano alcuni progressi, ma la transizione dev'essere ancora portata a termine. A tale scopo &#232; necessario cooperare con la Lettonia e la Lituania. L'efficienza energetica &#232; essenziale per la transizione verde dell'Estonia. Al fine di incrementare l'efficienza energetica dell'economia, anche per quanto riguarda il parco immobiliare, occorrer&#224; fissare obiettivi pi&#249; ambiziosi di efficienza energetica e potenziare la capacit&#224; di ristrutturazione dei comuni pi&#249; piccoli orientando meglio le misure di sostegno. L'Estonia ha puntato ad una maggiore sostenibilit&#224; del settore dei trasporti adottando il piano di sviluppo dei trasporti e della mobilit&#224; 2021-2035, ma servono misure pi&#249; indicate per accelerare il passaggio a un settore dei trasporti meno inquinante.</p><p>Bench&#233; l'Estonia investa nell'elettrificazione della rete ferroviaria, il processo di attuazione non &#232; ancora stato valutato. Il passaggio a trasporti sostenibili deve riguardare anche il settore dei veicoli privati, in cui occorre ampliare l'utilizzo di veicoli a zero o a basse emissioni. Appositi incentivi, come le imposte ambientali, ad esempio un'imposta annuale sui veicoli stradali basata sulle emissioni, potrebbero contribuire ad accelerare il passaggio a opzioni di trasporto meno inquinanti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>La carenza di manodopera e di competenze nei settori e nelle professioni fondamentali per la transizione verde &#8212; compresi la produzione, la diffusione e la manutenzione delle tecnologie a zero emissioni nette &#8212; sta creando strozzature nella transizione a un'economia a zero emissioni nette. Sistemi di istruzione e formazione di qualit&#224; elevata che rispondano alle mutevoli esigenze del mercato del lavoro e misure mirate per la riqualificazione e il miglioramento del livello delle competenze sono cruciali per ridurre le carenze di competenze e promuovere l'inclusione lavorativa e la riallocazione della forza lavoro. Per sbloccare il potenziale inutilizzato dell'offerta di lavoro, tali misure devono essere accessibili, in particolare per le persone e nei settori e nelle regioni maggiormente interessati dalla transizione verde. Nel 2022 in Estonia sono state segnalate carenze di manodopera per&#160;68 professioni che richiedevano competenze o conoscenze specifiche per la transizione verde, tra cui smistatori di rifiuti, tecnici di ingegneria civile e ingegneri civili. Le carenze di manodopera inoltre sono state indicate tra i fattori che limitano la produzione nell'industria e nell'edilizia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>Alla luce della valutazione della Commissione, il Consiglio ha esaminato il programma di stabilit&#224; 2023 e il suo parere&#160;<a>(<span>18</span>)</a> trova riscontro nella raccomandazione di cui al punto 1.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Date le strette correlazioni tra le economie degli Stati membri della zona euro e il loro contributo collettivo al funzionamento dell'Unione economica e monetaria, il Consiglio ha raccomandato a tali Stati membri di prendere provvedimenti, anche tramite i piani per la ripresa e la resilienza, al fine di i) preservare la sostenibilit&#224; del debito e astenersi da un sostegno generalizzato alla domanda aggregata nel 2023, orientare in modo pi&#249; mirato le misure di bilancio adottate per attenuare l'impatto degli elevati prezzi dell'energia e riflettere su modalit&#224; adeguate per eliminare gradualmente il sostegno con il diminuire delle pressioni causate dai prezzi dell'energia; ii) mantenere un elevato livello di investimenti pubblici e promuovere investimenti privati a sostegno delle transizioni verde e digitale; iii) sostenere dinamiche salariali che attenuino la perdita di potere d'acquisto limitando nel contempo gli effetti di secondo impatto sull'inflazione, migliorare ulteriormente le politiche attive del mercato del lavoro e colmare le carenze di competenze; iv) migliorare il contesto imprenditoriale e garantire che il sostegno per l'energia destinato alle imprese sia efficace sotto il profilo dei costi, temporaneo e mirato alle imprese economicamente sostenibili e che siano mantenuti incentivi per la transizione verde; e v) preservare la stabilit&#224; macrofinanziaria e monitorare i rischi, continuando nel contempo a lavorare al completamento dell'Unione bancaria. Per l'Estonia le raccomandazioni di cui ai punti 1, 2, 3 e 4 contribuiscono all'attuazione della prima, della seconda e della terza raccomandazione di cui alla raccomandazione del 2023 sulla zona euro,</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDA all'Estonia di prendere provvedimenti nel 2023 e nel 2024 al fine di: 1. eliminare gradualmente le vigenti misure di sostegno di emergenza connesse all'energia, usando i relativi risparmi per ridurre il disavanzo pubblico, quanto prima nel 2023 e nel 2024; qualora nuovi aumenti dei prezzi dell'energia dovessero richiedere nuove misure di sostegno o il proseguimento di quelle esistenti, provvedere a che tali misure di sostegno mirino a tutelare le famiglie e le imprese vulnerabili, siano sostenibili a livello di bilancio e preservino gli incentivi al risparmio energetico; assicurare una politica di bilancio prudente, in particolare limitando a non più del 4,9 % l'aumento nominale della spesa primaria netta finanziata a livello nazionale nel 2024 ( 19 ) ; preservare gli investimenti pubblici finanziati a livello nazionale e provvedere all'assorbimento efficace delle sovvenzioni del dispositivo e di altri fondi dell'Unione, in particolare per promuovere le transizioni verde e digitale; per il periodo successivo al 2024, continuare a perseguire una strategia di bilancio a medio termine di risanamento graduale e sostenibile, combinata con investimenti e riforme atti ad aumentare la crescita sostenibile, al fine di conseguire una posizione di bilancio prudente a medio termine; 2. procedere con la costante attuazione del piano di ripresa e resilienza, compreso il capitolo dedicato a REPowerEU; procedere alla rapida attuazione dei programmi della politica di coesione in stretta complementarità e sinergia con il piano per la ripresa e la resilienza; 3. rafforzare la protezione sociale estendendo la copertura delle indennità di disoccupazione, in particolare per le persone occupate per brevi periodi e attive in forme di lavoro atipiche, al fine di combattere, tra l'altro, la povertà in età avanzata; migliorare l'accesso all'assistenza sanitaria e all'assistenza a lungo termine, nonché l'accessibilità economica di tali servizi, in particolare garantendone il finanziamento sostenibile; 4. ridurre la dipendenza complessiva dai combustibili fossili, accelerare la diffusione delle fonti di energia rinnovabile, anche potenziando la capacità della rete elettrica nazionale; garantire una sufficiente capacità di interconnessione elettrica per incrementare la sicurezza dell'approvvigionamento e continuare la sincronizzazione con la rete elettrica dell'Unione; rafforzare l'efficienza energetica mediante nuove misure di finanziamento e di sostegno per conseguire gli obiettivi della strategia di ristrutturazione a lungo termine; proseguire gli sforzi per accrescere la quota dei trasporti sostenibili con l'elettrificazione della rete ferroviaria e mediante un'imposizione fiscale che incentivi il graduale rinnovamento del parco veicoli orientandolo verso veicoli a zero o a basse emissioni; intensificare le iniziative a livello politico a favore dell'offerta e dell'acquisizione delle abilità e competenze necessarie per la transizione verde. Fatto a Bruxelles, il 14 luglio 2023 Per il Consiglio La presidente N. CALVIÑO SANTAMARÍA <note> ( 1 ) GU L 209 del 2.8.1997, pag. 1 . ( 2 ) GU L 306 del 23.11.2011, pag. 25 . ( 3 ) Regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza ( GU L 57 del 18.2.2021, pag. 17 ). ( 4 ) Raccomandazione del Consiglio, del 16 maggio 2023, sulla politica economica della zona euro ( GU C 180 del 23.5.2023, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento (UE) 2023/435 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 febbraio 2023, che modifica il regolamento (UE) 2021/241 per quanto riguarda l'inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza e che modifica i regolamenti (UE) n. 1303/2013, (UE) 2021/1060 e (UE) 2021/1755, e la direttiva 2003/87/CE ( GU L 63 del 28.2.2023, pag. 1 ). ( 6 ) ST 12532/2021 INIT; ST 12532/2021 ADD 1; ST 12532/2021 ADD 1 COR 1; ST 12532/2021 ADD 1 COR 1 REV 1. ( 7 ) ST 9367/2023 INIT; ST 9367/2023 ADD 1; ST 9367/2023 ADD 1 REV 1. ( 8 ) Raccomandazione del Consiglio, del 18 giugno 2021, che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2021 dell'Estonia ( GU C 304 del 29.7.2021, pag. 23 ). ( 9 ) L'orientamento della politica di bilancio è misurato come la variazione, rispetto alla crescita potenziale a medio termine, della spesa primaria (al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate), escluse le misure temporanee di emergenza connesse alla crisi della COVID-19, ma compresa la spesa finanziata dal sostegno non rimborsabile (sovvenzioni) del dispositivo e altri fondi dell'Unione. Per maggiori dettagli cfr. il riquadro 1 nelle tabelle statistiche di bilancio. ( 10 ) Il calo degli investimenti rispecchia i ritardi registrati nel completamento di alcuni progetti, dovuti al brusco incremento dei costi nel settore dell'edilizia connesso alle turbolenze nelle catene di approvvigionamento a seguito della guerra in Ucraina. Allo stesso tempo l'altra spesa in conto capitale finanziata a livello nazionale ha fornito un contributo espansivo di 0,4 punti percentuali di PIL; ciò rispecchia l'acquisizione di riserve di gas e combustibili. ( 11 ) Tale cifra rappresenta il livello del costo annuale di bilancio delle misure, comprese le entrate e le spese correnti e, se del caso, le misure di spesa in conto capitale. ( 12 ) Raccomandazione del Consiglio, del 12 luglio 2022, sul programma nazionale di riforma 2022 dell'Estonia e che formula un parere del Consiglio sul programma di stabilità 2022 dell'Estonia, ( GU C 334 dell'1.9.2022, pag. 44 ). ( 13 ) Stando alle previsioni di primavera 2023 della Commissione, la crescita del prodotto potenziale a medio termine (media su 10 anni) dell'Estonia, utilizzata per misurare l'orientamento della politica di bilancio, è stimata al 13,3 % in termini nominali. ( 14 ) L'altra spesa in conto capitale finanziata a livello nazionale apporterà, secondo le previsioni, un contributo restrittivo di 0,3 punti percentuali di PIL rispecchiando l'effetto di fondo del 2022, quando sono state acquisite vaste riserve di gas. ( 15 ) L'articolo 5 del regolamento (CE) n. 1466/97 impone anche un aggiustamento superiore allo 0,5 % del PIL per gli Stati membri con un debito pubblico superiore al 60 % del PIL o che presentano rischi più considerevoli in termini di sostenibilità del debito. ( 16 ) Si definisce spesa primaria netta la spesa finanziata a livello nazionale al netto delle misure discrezionali sul lato delle entrate, ad esclusione della spesa per interessi e della spesa ciclica per la disoccupazione. ( 17 ) Regolamento (UE) 2022/1369 del Consiglio, del 5 agosto 2022, relativo a misure coordinate di riduzione della domanda di gas ( GU L 206 dell'8.8.2022, pag. 1 ). ( 18 ) A norma dell'articolo 5, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1466/97. ( 19 ) Il che, secondo le stime, corrisponde a un miglioramento annuo del saldo strutturale di bilancio pari almeno allo 0,3 % del PIL per il 2024, come descritto nel considerando 24. </note>
ITA
32023H0901(06)
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>25.5.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 146/132</p></td></tr></tbody></table> RACCOMANDAZIONE (UE) 2022/822 DELLA COMMISSIONE del 18 maggio 2022 sull’accelerazione delle procedure autorizzative per i progetti di energia rinnovabile e sull’agevolazione degli accordi di compravendita di energia LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 292, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Le energie rinnovabili sono essenziali per la transizione verso l&#8217;energia pulita necessaria per conseguire gli obiettivi del Green Deal europeo, garantire l&#8217;accessibilit&#224; economica dell&#8217;energia e ridurre la dipendenza dell&#8217;Unione dai combustibili fossili e dalle importazioni energetiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Le energie rinnovabili presentano molteplici vantaggi per i cittadini dell&#8217;Unione: contribuiscono agli sforzi per affrontare i cambiamenti climatici, alla tutela dell&#8217;ambiente, alla crescita economica e alla creazione di posti di lavoro, nonch&#233; alla leadership tecnologica e industriale e alla resilienza economica dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il settore dell&#8217;energia &#232; responsabile del 75&#160;% delle emissioni complessive di gas a effetto serra nell&#8217;Unione. Accelerare la produzione di energia attraverso lo sviluppo e la diffusione di impianti di energia rinnovabile &#232; pertanto essenziale per consentire all&#8217;Unione di raggiungere il suo obiettivo per il 2030 in questo settore e per contribuire al conseguimento dell&#8217;obiettivo che si &#232; data, sempre per il 2030, di ridurre di almeno il 55&#160;% le emissioni di gas a effetto serra, conformemente al regolamento (UE)&#160;2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Un rapido incremento della quota delle energie rinnovabili &#232; fondamentale per affrontare il problema dei prezzi elevati dell&#8217;energia. Le energie rinnovabili hanno costi fissi minori rispetto al passato e costi variabili quasi inesistenti e, di conseguenza, costi pi&#249; stabili e contenuti rispetto a quelli dei combustibili fossili. L&#8217;accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili render&#224; l&#8217;Unione meno dipendente dai combustibili fossili, che generalmente sono importati da altri paesi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Come riconosciuto nella comunicazione &#171;REPowerEU: azione europea comune per un&#8217;energia pi&#249; sicura, pi&#249; sostenibile e a prezzi pi&#249; accessibili&#187; (&#171;comunicazione &#8220;REPowerEU&#8221;&#187;)&#160;<a>(<span>2</span>)</a>, l&#8217;accelerazione del ricorso alle energie rinnovabili &#232; fondamentale per ridurre la dipendenza dell&#8217;Unione dai combustibili fossili ed eliminare gradualmente il consumo di gas russo. Il piano REPowerEU contiene misure volte a realizzare questo obiettivo, cos&#236; come fa il semestre europeo, nel cui contesto si stanno proponendo raccomandazioni specifiche per paese sulle procedure autorizzative adattate alle circostanze dei singoli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La comunicazione REPowerEU ha inoltre introdotto un&#8217;iniziativa di acceleratore dell&#8217;idrogeno che raddoppia gli obiettivi per il 2030 per l&#8217;idrogeno rinnovabile, al fine di ridurre la dipendenza esterna dell&#8217;Unione dalle importazioni di combustibili fossili. Per produrre 10&#160;Mt di idrogeno rinnovabile, l&#8217;Unione avr&#224; bisogno di ulteriori capacit&#224; di energia rinnovabile pari a&#160;80&#160;GW entro il 2030.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>I progetti nel settore delle energie rinnovabili in linea di principio devono ottenere un&#8217;autorizzazione per poter svolgere l&#8217;attivit&#224; prevista. Le procedure autorizzative sono finalizzate a garantire la sicurezza dei progetti. Tuttavia, la complessit&#224;, la variet&#224; e l&#8217;eccessiva durata di tali procedure costituiscono un ostacolo rilevante alla rapida e necessaria diffusione delle energie rinnovabili e alla realizzazione di un sistema energetico dell&#8217;Unione pi&#249; economico, sicuro e sostenibile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le lungaggini amministrative nell&#8217;iter di rilascio delle autorizzazioni compromettono il raggiungimento nei tempi previsti degli obiettivi in materia di energia e clima e aumentano i costi dei progetti destinati a conseguirli. Altra possibile conseguenza dei ritardi &#232; la realizzazione di impianti di energia rinnovabile meno efficienti rispetto a quanto sarebbe consentito dall&#8217;innovazione dinamica intervenuta nel frattempo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Questi ostacoli erano gi&#224; stati individuati nella direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, che imponeva agli Stati membri di valutare le procedure di rilascio delle autorizzazioni al fine di ridurre gli ostacoli normativi e non normativi alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a> ha introdotto requisiti per semplificare le procedure amministrative per i promotori di progetti di energie rinnovabili. La direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a> rafforza tali requisiti. Il pieno e rapido recepimento di questi atti da parte di tutti gli Stati membri contribuisce in modo significativo a snellire le procedure amministrative ed &#232; pertanto una questione della massima priorit&#224; e urgenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La Commissione sostiene gli Stati membri mediante lo strumento di sostegno tecnico&#160;<a>(<span>6</span>)</a>, che mette a disposizione competenze tecniche su misura per l&#8217;elaborazione e l&#8217;attuazione di riforme, fra cui quelle volte a razionalizzare l&#8217;iter amministrativo per il rilascio delle autorizzazioni per i progetti di energie rinnovabili e a promuovere l&#8217;uso di accordi di compravendita di energia rinnovabile tra imprese. Il sostegno tecnico comporta, ad esempio, il rafforzamento della capacit&#224; amministrativa, l&#8217;armonizzazione dei quadri legislativi e la condivisione delle migliori pratiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>I termini per la durata della procedura autorizzativa stabiliti dalla direttiva (UE) 2018/2001 si applicano, fatti salvi gli obblighi ai sensi del diritto applicabile dell&#8217;Unione in materia ambientale, ai reclami, ai ricorsi e agli altri procedimenti dinanzi agli organi giurisdizionali, e ai meccanismi alternativi di risoluzione delle controversie, comprese le procedure di reclamo, ai ricorsi e rimedi non giurisdizionali e possono essere prorogati per la durata di tali procedure.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>In molti Stati membri anche le reticenze dell&#8217;opinione pubblica nei confronti dei progetti di energie rinnovabili sono un ostacolo significativo alla loro realizzazione. Per sormontarlo, le esigenze e le prospettive dei cittadini e delle parti interessate della societ&#224; dovrebbero essere prese in considerazione in tutte le fasi dello sviluppo dei progetti di energia rinnovabile &#8211; dall&#8217;elaborazione delle politiche alla pianificazione territoriale e all&#8217;iter progettuale &#8211; e dovrebbero essere incoraggiate buone pratiche volte garantire un&#8217;equa distribuzione degli impatti degli impianti sulla popolazione locale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Quasi tutti gli ostacoli al rilascio di autorizzazioni per i progetti di energia rinnovabile e per la relativa infrastruttura di rete, nonch&#233; le buone pratiche per superarli, sono stati individuati a livello degli Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Fra gli ostacoli esistenti, quelli amministrativi hanno assunto maggiore rilevanza in seguito ai miglioramenti ottenuti in altri campi, come quello dei costi tecnologici, che negli ultimi dieci anni sono fortemente diminuiti, o del reperimento dei finanziamenti, divenuti pi&#249; agevoli grazie alle riduzioni dei costi e all&#8217;aumento degli accordi di compravendita di energia da fonti rinnovabili tra imprese.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>La presente raccomandazione risponde a tali preoccupazioni, invitando a trovare soluzioni nell&#8217;ambito del quadro giuridico esistente. Lascia impregiudicato il diritto dell&#8217;Unione, in particolare nel settore dell&#8217;energia e dell&#8217;ambiente, e gli obblighi che ne derivano. Lascia altres&#236; impregiudicate le norme dell&#8217;Unione in materia di concorrenza, in particolare gli articoli 101, 102 e&#160;106 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea, e la prassi decisionale della Commissione nell&#8217;applicazione delle norme dell&#8217;Unione in materia di concorrenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Parallelamente alla presente raccomandazione &#232; stata adottata una proposta legislativa per modificare e rafforzare le disposizioni della direttiva (UE) 2018/2001 relative alle procedure amministrative. Per l&#8217;urgenza di accelerare la diffusione dei progetti di energia rinnovabile, gli Stati membri dovrebbero iniziare quanto prima a individuare zone terrestri e marine adatte e a preparare piani per zone particolarmente idonee (&#171;zone di riferimento per le rinnovabili&#187;), conformemente all&#8217;articolo&#160;15&#160;ter della proposta di modifica della direttiva (UE) 2018/2001 sulle autorizzazioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>La pianificazione dello spazio marittimo &#232; uno strumento fondamentale per individuare aree future per la produzione di energie rinnovabili e facilitare l&#8217;uso diversificato dello spazio marittimo, compresa la conservazione e la protezione dell&#8217;ambiente marino. La direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo&#160;<a>(<span>7</span>)</a> impone agli Stati membri di adottare i piani nazionali di gestione dello spazio marittimo entro il 31&#160;marzo 2021. La Commissione esorta gli Stati membri che non hanno ancora attuato pienamente tale direttiva a elaborare e adottare i rispettivi piani nazionali&#160;<a>(<span>8</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Gli ostacoli inerenti alle procedure di autorizzazione potrebbero anche incidere sulla futura diffusione di tecnologie innovative di decarbonizzazione necessarie per conseguire la neutralit&#224; climatica. La creazione di spazi di sperimentazione normativa, ossia di sperimentazione in ambiente reale di tecnologie, prodotti, servizi o approcci innovativi che non siano pienamente conformi al quadro giuridico e normativo esistente, potrebbe sostenere le innovazioni e facilitare il successivo adeguamento del contesto normativo per incorporarle.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Lo sviluppo di progetti di energia rinnovabile, finanziati in tutto o in parte mediante accordi di compravendita tra imprese, contribuir&#224; ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili. Gli accordi tra imprese comportano inoltre vantaggi diretti per i consumatori finali, ad esempio offrendo un prezzo dell&#8217;energia competitivo e prevedibile e contribuendo alle azioni di responsabilit&#224; sociale delle imprese nell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Nonostante negli ultimi cinque anni si sia verificato un aumento su base annua degli accordi di compravendita tra imprese, la percentuale di progetti nel settore delle energie rinnovabili finanziati direttamente da imprese acquirenti dell&#8217;energia prodotta rappresenta solo il 15-20% del volume di mercato annuale. La diffusione di accordi di compravendita tra imprese, inoltre, si restringe a un numero limitato di Stati membri, all&#8217;energia elettrica come vettore e a grandi multinazionali orientate ai consumatori.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>Insieme con la presente raccomandazione, la Commissione mette a disposizione digitalmente serie di dati consolidate su un&#8217;ampia gamma di fattori energetici e ambientali pertinenti attraverso il laboratorio di geografia dell&#8217;energia e dell&#8217;industria (Energy and Industry Geography Lab, EIGL)&#160;<a>(<span>9</span>)</a>, per aiutare gli Stati membri a individuare le &#171;zone di riferimento&#187; per la rapida realizzazione di nuovi progetti di energia rinnovabile. La Commissione intende sviluppare ulteriormente questo strumento di mappatura integrandovi ulteriori serie di dati e collegamenti con gli strumenti digitali di pianificazione territoriale degli Stati membri,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE RACCOMANDAZIONE: DEFINIZIONE <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><span>Ai fini della presente raccomandazione e degli orientamenti che la accompagnano, i progetti di energia rinnovabile comprendono gli impianti di produzione di energia rinnovabile quali definiti nella direttiva sulle energie rinnovabili (anche in forma di idrogeno rinnovabile) e le opere necessarie per la loro connessione alla rete e per lo stoccaggio dell&#8217;energia prodotta.</span></td></tr></tbody></table> PROCEDURE PIÙ VELOCI E PIÙ BREVI <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero garantire che la pianificazione, la costruzione e il funzionamento degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, la loro connessione alla rete elettrica, del gas e del calore e la relativa infrastruttura di rete e di stoccaggio possano beneficiare della procedura di pianificazione e autorizzazione pi&#249; favorevole fra quelle disponibili e siano considerati di interesse pubblico prevalente e nell&#8217;interesse della sicurezza pubblica, in considerazione della proposta legislativa che modifica e rafforza le disposizioni della direttiva (UE) 2018/2001 relative alle procedure amministrative, fatto salvo il diritto dell&#8217;Unione.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero istituire scadenze chiaramente definite, ravvicinate e il pi&#249; brevi possibile per tutte le fasi necessarie per autorizzare la costruzione e il funzionamento di progetti di energia rinnovabile, specificando i casi in cui tali scadenze possono essere prorogate e in quali circostanze. Gli Stati membri dovrebbero stabilire termini massimi vincolanti per tutte le fasi pertinenti della procedura di valutazione dell&#8217;impatto ambientale. La durata delle procedure autorizzative per l&#8217;installazione di apparecchiature per l&#8217;energia solare in strutture artificiali dovrebbe essere limitata a un massimo di tre mesi.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero stabilire calendari e norme procedurali specifiche al fine di garantire l&#8217;efficienza dei procedimenti giurisdizionali relativi all&#8217;accesso alla giustizia per i progetti di energia rinnovabile.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero creare una procedura unica di domanda per l&#8217;intera procedura amministrativa di richiesta e rilascio dell&#8217;autorizzazione. Se sono necessarie autorizzazioni diverse, anche per progetti di rete interrelati, si dovrebbero privilegiare le domande simultanee rispetto alle domande in sequenza.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>6.</p></td><td><span>Per favorire l&#8217;adozione di tecnologie innovative gli Stati membri dovrebbero consentire ai richiedenti di aggiornare le specifiche tecnologiche dei loro progetti nel periodo che intercorre tra la domanda di autorizzazione e la costruzione dei progetti.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>7.</p></td><td><span>Nell&#8217;attuare queste raccomandazioni gli Stati membri dovrebbero seguire le pratiche descritte al capo I, sezione 2, degli orientamenti di cui all&#8217;allegato della presente raccomandazione.</span></td></tr></tbody></table> FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI E DELLE COMUNITÀ <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>8.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero stimolare la partecipazione dei cittadini, anche delle famiglie a basso e medio reddito, e delle comunit&#224; energetiche ai progetti di energia rinnovabile, e adottare misure volte a incoraggiare il trasferimento dei benefici della transizione energetica alle comunit&#224; locali, rafforzando in tal modo l&#8217;accettazione e il coinvolgimento dei cittadini.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>9.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero introdurre procedure autorizzative semplificate per le comunit&#224; di energia rinnovabile, anche per la connessione alla rete degli impianti di propriet&#224; della comunit&#224;, e ridurre al minimo le procedure e gli obblighi per il rilascio delle licenze di produzione, ivi compreso per gli autoconsumatori di energia rinnovabile.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>10.</p></td><td><span>Nell&#8217;attuare queste raccomandazioni gli Stati membri dovrebbero seguire le pratiche descritte al capo I, sezione 5, lettera c), e sezione 6, lettera a), degli orientamenti di cui all&#8217;allegato della presente raccomandazione.</span></td></tr></tbody></table> MIGLIORARE IL COORDINAMENTO INTERNO <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>11.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero assicurare un coordinamento fluido ed effettivo delle autorit&#224; competenti a livello nazionale, regionale e comunale per quanto riguarda sia i loro ruoli e responsabilit&#224; sia la legislazione, la regolamentazione e le procedure d&#8217;autorizzazione applicabili ai progetti di energia rinnovabile.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>12.</p></td><td><span>Lo sportello unico che la direttiva (UE) 2018/2001 impone agli Stati membri di istituire per il rilascio delle autorizzazioni dei progetti di energia rinnovabile dovrebbe essere concepito in modo da limitare al numero necessario le autorit&#224; coinvolte e massimizzare l&#8217;efficienza, tenuto conto delle risorse pubbliche e dei vantaggi derivanti dal concentrare le competenze tecnologiche, ambientali e giuridiche.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>13.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero introdurre norme in base alle quali la mancata risposta della o delle autorit&#224; competenti, entro i termini prestabiliti, comporti l&#8217;accettazione della richiesta nella fase pertinente della procedura autorizzativa dei progetti di energia rinnovabile (il cosiddetto &#171;silenzio-assenso della pubblica amministrazione&#187;), a meno che non siano tenute a dare una risposta in virt&#249; della legislazione dell&#8217;Unione o nazionale.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>14.</p></td><td><span>Nell&#8217;attuare queste raccomandazioni gli Stati membri dovrebbero seguire le pratiche descritte al capo I, sezione 3, degli orientamenti di cui all&#8217;allegato della presente raccomandazione.</span></td></tr></tbody></table> PROCEDURE CHIARE E DIGITALIZZATE <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>15.</p></td><td><span>All&#8217;inizio della procedura autorizzativa dei progetti di energia rinnovabile gli Stati membri dovrebbero comunicare ai richiedenti informazioni chiare, complete e trasparenti su tutti gli obblighi e le fasi procedurali, comprese le procedure di reclamo.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>16.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero introdurre procedure autorizzative completamente digitali e comunicazioni elettroniche per sostituire l&#8217;uso della carta. I promotori dei progetti dovrebbero poter accedere a informazioni centralizzate raccolte in un manuale online delle procedure, che includa modelli per domande, studi e dati ambientali, nonch&#233; informazioni sulle opzioni di partecipazione del pubblico e sugli oneri amministrativi.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>17.</p></td><td><span>Nell&#8217;attuare queste raccomandazioni gli Stati membri dovrebbero seguire le pratiche descritte al capo I, sezione 3, degli orientamenti di cui all&#8217;allegato della presente raccomandazione.</span></td></tr></tbody></table> RISORSE UMANE E COMPETENZE SUFFICIENTI <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>18.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero assicurare che gli organismi competenti per le autorizzazioni e le autorit&#224; di valutazione ambientale dispongano di personale sufficiente e adeguato, in possesso delle giuste competenze e qualifiche.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>19.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero utilizzare le opportunit&#224; di finanziamento unionali e nazionali disponibili per il miglioramento delle competenze e la riqualificazione professionale, in particolare a livello regionale e locale, e valutare la possibilit&#224; di istituire un&#8217;alleanza per la cooperazione settoriale sulle competenze allo scopo di colmare la carenza di competenze del personale incaricato delle procedure autorizzative e delle valutazioni ambientali.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>20.</p></td><td><span>Nell&#8217;attuare queste raccomandazioni gli Stati membri dovrebbero seguire le pratiche descritte al capo I, sezione 4, degli orientamenti di cui all&#8217;allegato della presente raccomandazione.</span></td></tr></tbody></table> INDIVIDUARE E PIANIFICARE MEGLIO I SITI DEI PROGETTI <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>21.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero individuare rapidamente le zone terrestri e marine adatte alla realizzazione di progetti di energia rinnovabile, in funzione dei rispettivi piani nazionali per l&#8217;energia e il clima e dei rispettivi contributi all&#8217;obiettivo riveduto di energia rinnovabile per il 2030. Nell&#8217;ambito di questo processo di mappatura, &#232; opportuno designare un numero limitato di zone chiaramente definite come particolarmente adatte allo sviluppo dell&#8217;energia rinnovabile (zone di riferimento per le rinnovabili), evitando il pi&#249; possibile le aree di pregio ambientale e dando la priorit&#224;, inter alia, alle terre degradate non utilizzabili a fini agricoli. A tale scopo si incoraggiano gli Stati membri ad avvalersi delle serie di dati aggiornate disponibili nel laboratorio di geografia dell&#8217;energia e dell&#8217;industria&#160;<a>(<span>10</span>)</a> (Energy and Industry Geography Lab, EIGL).</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>22.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero limitare al minimo necessario le &#171;zone di esclusione&#187;, in cui l&#8217;energia rinnovabile non pu&#242; essere sviluppata. Dovrebbero fornire informazioni chiare e trasparenti, corredate di una giustificazione motivata, sulle restrizioni dovute alla distanza dagli abitati e dalle zone dell&#8217;aeronautica militare o civile. Le restrizioni dovrebbero essere basate su dati concreti e concepite in modo da rispondere allo scopo perseguito massimizzando la disponibilit&#224; di spazio per lo sviluppo dei progetti, tenuto conto di altri vincoli di pianificazione territoriale.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>23.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero razionalizzare, nella misura giuridicamente consentita, gli obblighi in materia di valutazione dell&#8217;impatto ambientale dei progetti di energia rinnovabile, applicando gli orientamenti tecnici disponibili per conciliare la diffusione dell&#8217;energia rinnovabile e la legislazione ambientale dell&#8217;Unione e accorpando in una procedura unica la valutazione dell&#8217;impatto ambientale e le altre valutazioni ambientali applicabili. Per migliorare la qualit&#224; del processo di valutazione dell&#8217;impatto ambientale, gli Stati membri dovrebbero definire sistematicamente il campo d&#8217;applicazione (&#171;scoping&#187;) o rendere tale definizione obbligatoria&#160;<a>(<span>11</span>)</a>.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>24.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero assicurare che l&#8217;uccisione o la perturbazione di singoli esemplari di uccelli selvatici e di specie protette a norma della direttiva 92/43/CEE del Consiglio&#160;<a>(<span>12</span>)</a> non ostacoli lo sviluppo di progetti di energia rinnovabile, esigendo che tali progetti eventualmente integrino misure di mitigazione per evitare nel modo pi&#249; efficace possibile di ucciderli o perturbarli, monitorando l&#8217;efficacia delle misure adottate e, alla luce delle informazioni ottenute con il monitoraggio, adottandone di ulteriori necessarie a garantire l&#8217;assenza di ripercussioni negative significative sulla popolazione delle specie interessate.&#160;In tali condizioni l&#8217;uccisione accidentale o la perturbazione di singoli esemplari non dovrebbe essere considerata deliberata e non dovrebbe pertanto rientrare nell&#8217;ambito di applicazione dell&#8217;articolo&#160;12, paragrafo&#160;1, della direttiva 92/43/CEE o dell&#8217;articolo&#160;5 della direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>13</span>)</a>.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>25.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero incoraggiare la partecipazione precoce del pubblico alla definizione dei piani territoriali, promuovere l&#8217;uso polivalente dei siti e garantire la trasparenza su dove e come possono essere costruiti o installati i progetti di energia rinnovabile, compresi gli impianti su piccola scala a livello comunale. Gli Stati membri dovrebbero perseguire una pianificazione coordinata delle reti e delle capacit&#224; di produzione di energia rinnovabile a tutti i livelli, anche nel contesto della cooperazione regionale.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>26.</p></td><td><span>Nell&#8217;attuare queste raccomandazioni gli Stati membri dovrebbero seguire le pratiche descritte al capo I, sezione 5, degli orientamenti di cui all&#8217;allegato della presente raccomandazione.</span></td></tr></tbody></table> CONNESSIONE PIÙ FACILE ALLA RETE <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>27.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero attuare una pianificazione della rete e investimenti a lungo termine coerenti con l&#8217;espansione prevista delle capacit&#224; di produzione di energia rinnovabile, tenendo conto della domanda futura e dell&#8217;obiettivo della neutralit&#224; climatica.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>28.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero stabilire procedure semplificate per revisionare la potenza degli impianti di energia rinnovabile esistenti, comprese procedure pi&#249; snelle per le valutazioni ambientali, e adottare una procedura di notifica semplice per la loro connessione alla rete se non si prevede un impatto ambientale o sociale negativo significativo.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>29.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero assicurare che i gestori di sistema i) applichino una procedura digitale trasparente per la presentazione delle domande di connessione alla rete; ii) forniscano informazioni sulle capacit&#224; di rete; e iii) ottimizzino l&#8217;uso della capacit&#224; di rete permettendo che se ne servano centrali elettriche che combinano pi&#249; tecnologie complementari.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>30.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero garantire la certezza del diritto per il cambio di destinazione dei gasdotti dal gas naturale all&#8217;idrogeno, indicando chiaramente le autorizzazioni che saranno necessarie e consentendo il mantenimento delle autorizzazioni esistenti.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>31.</p></td><td><span>Nell&#8217;attuare queste raccomandazioni gli Stati membri dovrebbero seguire le pratiche descritte al capo I, sezione 6, degli orientamenti di cui all&#8217;allegato della presente raccomandazione.</span></td></tr></tbody></table> PROGETTI INNOVATIVI <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>32.</p></td><td><span>Gli Stati membri sono incoraggiati a porre in essere spazi di sperimentazione normativa per concedere a tecnologie, prodotti, servizi o approcci innovativi esenzioni mirate dal quadro legislativo o regolamentare nazionale, regionale o locale, al fine di agevolarne l&#8217;autorizzazione e sostenere cos&#236; la diffusione dell&#8217;energia rinnovabile, dello stoccaggio e di altre tecnologie di decarbonizzazione e la loro integrazione nel sistema, in conformit&#224; della legislazione dell&#8217;Unione.</span></td></tr></tbody></table> AGEVOLARE GLI ACCORDI DI COMPRAVENDITA DI ENERGIA ELETTRICA <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>33.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero eliminare rapidamente qualsiasi ostacolo amministrativo o di mercato ingiustificato agli accordi di compravendita di energia rinnovabile tra imprese, in particolare per accelerare l&#8217;adozione di questo tipo di accordi da parte delle piccole e medie imprese.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>34.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero progettare, programmare e attuare i regimi di sostegno&#160;&#8212; e le garanzie di origine&#160;&#8212; in modo che siano compatibili con gli accordi di compravendita di energia rinnovabile tra imprese, siano ad essi complementari e ne favoriscano la stipula.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>35.</p></td><td><span>Nell&#8217;attuare queste raccomandazioni gli Stati membri dovrebbero seguire le pratiche descritte al capo II degli orientamenti di cui all&#8217;allegato della presente raccomandazione.</span></td></tr></tbody></table> MONITORAGGIO, COMUNICAZIONE E RIESAME <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>36.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero istituire un punto di contatto incaricato di monitorare regolarmente le strozzature principali nel processo di autorizzazione e di affrontare i problemi incontrati dai promotori di progetti di energia rinnovabile.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>37.</p></td><td><span>Gli Stati membri dovrebbero comunicare alla Commissione, ogni due anni a partire da marzo 2023, nell&#8217;ambito delle relazioni intermedie nazionali integrate sull&#8217;energia e il clima che sono tenuti a presentare a norma dell&#8217;articolo&#160;17 del regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>14</span>)</a>, tutte le informazioni dettagliate disponibili sullo stato di attuazione della presente raccomandazione.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>38.</p></td><td><span>La Commissione riesaminer&#224; l&#8217;attuazione della presente raccomandazione due anni dopo la sua adozione e valuter&#224; se siano necessarie ulteriori misure, tenuto conto delle informazioni comunicate dagli Stati membri.</span></td></tr></tbody></table> Fatto a Bruxelles, il 18 maggio 2022 Per la Commissione Kadri SIMSON Membro della Commissione <note> ( 1 ) Regolamento (UE) 2021/1119 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 giugno 2021, che istituisce il quadro per il conseguimento della neutralità climatica e che modifica il regolamento (CE) n. 401/2009 e il regolamento (UE) 2018/1999 («Normativa europea sul clima») ( GU L 243 del 9.7.2021, pag. 1 ). ( 2 ) Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni REPowerEU: azione europea comune per un’energia più sicura, più sostenibile e a prezzi più accessibili, COM(2022) 108 final dell’8.3.2022. ( 3 ) Direttiva 2001/77/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 settembre 2001, sulla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità ( GU L 283 del 27.10.2001, pag. 33 ). ( 4 ) Direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE ( GU L 140 del 5.6.2009, pag. 16 ). ( 5 ) Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili ( GU L 328 del 21.12.2018, pag. 82 ). ( 6 ) Regolamento (UE) 2021/240 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 febbraio 2021, che istituisce uno strumento di sostegno tecnico ( GU L 57 del 18.2.2021, pag. 1 ). ( 7 ) Direttiva 2014/89/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 luglio 2014, che istituisce un quadro per la pianificazione dello spazio marittimo ( GU L 257 del 28.8.2014, pag. 135 ). ( 8 ) Cfr. la relazione della Commissione che illustra i progressi compiuti nell’attuazione della direttiva sulla pianificazione dello spazio marittimo, COM(2022) 185 del 3 maggio 2022. ( 9 ) https://energy-industry-geolab.jrc.ec.europa.eu/ ( 10 ) https://ec.europa.eu/energy-industry-geography-lab ( 11 ) Per «scoping» s’intende la formulazione di un parere sulla portata e sul livello di dettaglio delle informazioni ambientali da presentare sotto forma di rapporto di valutazione dell’impatto ambientale. ( 12 ) Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche ( GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7 ). ( 13 ) Direttiva 2009/147/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 novembre 2009, concernente la conservazione degli uccelli selvatici ( GU L 20 del 26.1.2010, pag. 7 ). ( 14 ) Regolamento (UE) 2018/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 dicembre 2018, sulla governance dell’Unione dell’energia e dell’azione per il clima che modifica i regolamenti (CE) n. 663/2009 e (CE) n. 715/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive 94/22/CE, 98/70/CE, 2009/31/CE, 2009/73/CE, 2010/31/UE, 2012/27/UE e 2013/30/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, le direttive del Consiglio 2009/119/CE e (UE) 2015/652 e che abroga il regolamento (UE) n. 525/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 328 del 21.12.2018, pag. 1 ). </note>
ITA
32022H0822
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.8.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 209/5</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/1356 DELLA COMMISSIONE del 4 agosto 2015 che modifica la decisione 2007/453/CE concernente la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di Repubblica ceca, Francia, Cipro, Liechtenstein e Svizzera [notificata con il numero C(2015) 5379] (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 999/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 maggio 2001, recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili ( 1 ) , in particolare l'articolo 5, paragrafo 2, terzo comma, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n. 999/2001 stabilisce che gli Stati membri, i paesi terzi o le loro regioni (&#171;paesi o regioni&#187;) vanno classificati in base alla loro qualifica sanitaria con riguardo all'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) in una delle tre categorie seguenti: rischio trascurabile di BSE, rischio controllato di BSE e rischio indeterminato di BSE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'allegato della decisione 2007/453/CE<a>&#160;(<span>2</span>)</a> della Commissione elenca i paesi o le regioni sulla base della loro qualifica sanitaria con riguardo alla BSE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>L'Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) svolge un ruolo di primo piano nella classificazione in categorie di paesi o regioni sulla base del loro rischio di BSE. L'elenco di cui all'allegato della decisione 2007/453/CE tiene conto della risoluzione n. 18 relativa al riconoscimento del livello di rischio dei paesi membri riguardo all'encefalopatia spongiforme bovina, adottata dall'OIE nel maggio 2014<a>&#160;(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel maggio 2015 l'OIE ha adottato la risoluzione n. 21 relativa al riconoscimento del livello di rischio dei paesi membri riguardo all'encefalopatia spongiforme bovina<a>&#160;(<span>4</span>)</a>. Oltre agli Stati membri e ai paesi dell'Associazione europea di libero scambio che gi&#224; figurano nell'elenco di cui all'allegato della decisione 2007/453/CE, tale risoluzione ha riconosciuto Repubblica ceca, Francia, Cipro, Liechtenstein e Svizzera come paesi con un rischio di BSE trascurabile.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Occorre quindi modificare l'elenco di paesi di cui all'allegato della decisione 2007/453/CE al fine di adeguarlo alla risoluzione n. 21, adottata dall'OIE nel maggio 2015.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>La decisione 2007/453/CE va pertanto modificata di conseguenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L'allegato della decisione 2007/453/CE è sostituito dall'allegato della presente decisione. Articolo 2 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, il 4 agosto 2015 Per la Commissione Vytenis ANDRIUKAITIS Membro della Commissione ( 1 ) GU L 147 del 31.5.2001, pag. 1 . ( 2 ) Decisione della Commissione 2007/453/CE, del 29 giugno 2007, che fissa la qualifica sanitaria con riguardo alla BSE di uno Stato membro, di un paese terzo o di una delle loro regioni sulla base del loro rischio di BSE ( GU L 172 del 30.6.2007, pag. 84 ). ( 3 ) http://www.oie.int/fileadmin/Home/eng/Animal_Health_in_the_World/docs/pdf/2014_A_RESO-18_BSE.pdf ( 4 ) http://www.oie.int/fileadmin/Home/eng/Animal_Health_in_the_World/docs/pdf/2015_A_RESO_R21_BSE.pdf ALLEGATO «ALLEGATO ELENCO DI PAESI O REGIONI A. Paesi o regioni con un rischio trascurabile di BSE Stati membri <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Belgio</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Bulgaria</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Repubblica ceca</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Danimarca</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Estonia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Francia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Croazia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Italia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Cipro</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Lettonia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Lussemburgo</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Ungheria</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Malta</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Paesi Bassi</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Austria</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Portogallo</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Slovenia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Slovacchia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Finlandia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Svezia</p></td></tr></tbody></table> Paesi dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Islanda</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Liechtenstein</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Norvegia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Svizzera</p></td></tr></tbody></table> Paesi terzi <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Argentina</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Australia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Brasile</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Cile</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Colombia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>India</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Israele</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Giappone</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Nuova Zelanda</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Panama</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Paraguay</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Per&#249;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Singapore</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Stati Uniti</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Uruguay</p></td></tr></tbody></table> B. Paesi o regioni con un rischio controllato di BSE Stati membri <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Germania</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Irlanda</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Grecia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Spagna</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Lituania</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Polonia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Romania</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Regno Unito</p></td></tr></tbody></table> Paesi terzi <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Canada</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Costa Rica</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Messico</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Nicaragua</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Corea del Sud</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Taiwan</p></td></tr></tbody></table> C. Paesi o regioni con un rischio indeterminato di BSE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Paesi o regioni non elencati ai punti A o B.&#187;</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32015D1356
2001L0023 — IT — 09.10.2015 — 001.001 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>DIRETTIVA 2001/23/CE DEL CONSIGLIO</p><p>del 12 marzo 2001</p><p><a>concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti</a></p><p>(GU L 082 dell'22.3.2001, pag. 16)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>DIRETTIVA (UE) 2015/1794 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO&#160;Testo rilevante ai fini del SEE&#160;del 6 ottobre 2015</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;263</p></td><td><p>1</p></td><td><p>8.10.2015</p></td></tr></table> DIRETTIVA 2001/23/CE DEL CONSIGLIO del 12 marzo 2001 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 94, vista la proposta della Commissione, visto il parere del Parlamento europeo ( 1 ), visto il parere del Comitato economico e sociale ( 2 ), considerando quanto segue: <table><col/><col/><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>La direttiva 77/187/CEE del Consiglio, del 14 febbraio 1977, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori in caso di trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti&#160;(<a><span>3</span></a>) &#232; stata modificata in maniera sostanziale&#160;(<a><span>4</span></a>) ed &#232;, perci&#242;, opportuno, per motivi di chiarezza, procedere alla sua codificazione.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L'evoluzione economica implica, sul piano nazionale e comunitario, modifiche delle strutture delle imprese effettuate, tra l'altro, con trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti a nuovi imprenditori in seguito a cessioni contrattuali o a fusioni.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Occorre adottare le disposizioni necessarie per proteggere i lavoratori in caso di cambiamento di imprenditore, in particolare per assicurare il mantenimento dei loro diritti.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Sussistono differenze negli Stati membri per quanto riguarda l'entit&#224; della protezione dei lavoratori in questo settore e occorre attenuare tali differenze.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori, adottata il 9 dicembre 1989 (&#171;Carta sociale&#187;), nei punti 7, 17 e 18 dispone in particolare che la realizzazione del mercato interno deve portare ad un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori nella Comunit&#224; europea. Tale miglioramento deve consentire, ove necessario, di sviluppare taluni aspetti della regolamentazione del lavoro, come le procedure per il licenziamento collettivo o quelle concernenti i fallimenti. Occorre sviluppare l'informazione, la consultazione e la partecipazione dei lavoratori, secondo modalit&#224; adeguate, tenendo conto delle prassi vigenti nei diversi Stati membri. L'informazione, la consultazione e la partecipazione devono essere realizzate tempestivamente, in particolare in occasione di ristrutturazioni o fusioni di imprese che incidono sull'occupazione dei lavoratori.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Nel 1977 il Consiglio ha adottato la direttiva 77/187/CEE per promuovere l'armonizzazione delle legislazioni nazionali relative al mantenimento dei diritti dei lavoratori e chiedere ai cedenti e ai cessionari di informare e consultare in tempo utile i rappresentanti dei lavoratori.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Detta direttiva &#232; stata in seguito modificata alla luce dell'impatto del mercato interno, delle tendenze legislative degli Stati membri per quanto riguarda il salvataggio delle imprese con difficolt&#224; economiche, della giurisprudenza della Corte di giustizia delle Comunit&#224; europee, della direttiva 75/129/CEE del Consiglio, del 17 febbraio 1975, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi&#160;(<a><span>5</span></a>), e delle norme legislative gi&#224; in vigore nella maggior parte degli Stati membri.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>La sicurezza e la trasparenza giuridiche hanno richiesto un chiarimento della nozione giuridica di trasferimento alla luce della giurisprudenza della Corte di giustizia. Tale chiarimento non ha modificato la sfera di applicazione della direttiva 77/187/CEE, quale interpretata dalla Corte di giustizia.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La Carta sociale riconosce l'importanza della lotta contro tutte le forme di discriminazione, in particolare quelle basate sul sesso, sul colore, sulla razza, sulle opinioni e sulle credenze.</p></td></tr></table> <table><col/><col/><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>La presente direttiva deve far salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini di attuazione indicati nell'allegato I, parte B,</p></td></tr></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA: CAPO I Ambito di applicazione e definizioni Articolo 1 1. a) La presente direttiva si applica ai trasferimenti di imprese, di stabilimenti o di parti di imprese o di stabilimenti ad un nuovo imprenditore in seguito a cessione contrattuale o a fusione. b) Fatta salva la lettera a) e le disposizioni seguenti del presente articolo, è considerato come trasferimento ai sensi della presente direttiva quello di un'entità economica che conserva la propria identità, intesa come insieme di mezzi organizzati al fine di svolgere un'attività economica, sia essa essenziale o accessoria. c) La presente direttiva si applica alle imprese pubbliche o private che esercitano un'attività economica, che perseguano o meno uno scopo di lucro. Una riorganizzazione amministrativa di enti amministrativi pubblici o il trasferimento di funzioni amministrative tra enti amministrativi pubblici, non costituisce trasferimento ai sensi della presente direttiva. 2. La presente direttiva si applica se e nella misura in cui l'impresa, lo stabilimento o la parte di impresa o di stabilimento da trasferire si trovi nell'ambito d'applicazione territoriale del trattato. 3. La presente direttiva si applica al trasferimento di una nave marittima quale parte del trasferimento di un'impresa, di uno stabilimento o di parte di un'impresa o di uno stabilimento ai sensi dei paragrafi 1 e 2, a condizione che il cessionario si trovi oppure che l'impresa, lo stabilimento o la parte di impresa o di stabilimento trasferiti rimangano nell'ambito di applicazione territoriale del trattato. La presente direttiva non si applica qualora l'oggetto del trasferimento consista esclusivamente in una o più navi marittime. Articolo 2 1. Ai sensi della presente direttiva si intende: a) per «cedente», ogni persona fisica o giuridica che, in conseguenza di un trasferimento a norma dell'articolo 1, paragrafo 1, perde la veste di imprenditore rispetto all'impresa, allo stabilimento o a parte dell'impresa o dallo stabilimento; b) per «cessionario», ogni persona fisica o giuridica che, in conseguenza di un trasferimento a norma dell'articolo 1, paragrafo 1, acquisisce la veste di imprenditore rispetto all'impresa, allo stabilimento o a parte dell'impresa o dello stabilimento; c) per «rappresentanti dei lavoratori» ed espressioni connesse, i rappresentanti dei lavoratori previsti dalla legislazione o dalla prassi degli Stati membri; d) per «lavoratore», ogni persona che nello Stato membro interessato è tutelata come tale nell'ambito del diritto nazionale del lavoro. 2. La presente direttiva non lede il diritto nazionale per quanto riguarda la definizione di contratto o di rapporto di lavoro. Tuttavia, gli Stati membri non potranno escludere dall'ambito di applicazione della presente direttiva i contratti o i rapporti di lavoro a motivo unicamente: a) del numero di ore di lavoro prestate o da prestare; b) di rapporti di lavoro disciplinati da un contratto di lavoro di durata determinata a norma dell'articolo 1, punto 1, della direttiva 91/383/CEE del Consiglio, del 25 giugno 1991, che completa le misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute durante il lavoro dei lavoratori aventi un rapporto di lavoro a durata determinata o un rapporto di lavoro interinale ( 6 ); o c) di rapporti di lavoro interinali a norma dell'articolo 1, punto 2, della direttiva 91/383/CEE e del fatto che l'impresa, lo stabilimento o la parte d'impresa o di stabilimento trasferita è l'agenzia di lavoro interinale che è il datore di lavoro o parte di essa. CAPO II Mantenimento dei diritti dei lavoratori Articolo 3 1. I diritti e gli obblighi che risultano per il cedente da un contratto di lavoro o da un rapporto di lavoro esistente alla data del trasferimento sono, in conseguenza di tale trasferimento, trasferiti al cessionario. Gli Stati membri possono prevedere che il cedente, anche dopo la data del trasferimento, sia responsabile, accanto al cessionario, degli obblighi risultanti prima della data del trasferimento da un contratto di lavoro o da un rapporto di lavoro esistente alla data del trasferimento. 2. Gli Stati membri possono adottare i provvedimenti necessari per garantire che il cedente notifichi al cessionario tutti i diritti e gli obblighi che saranno trasferiti al cessionario a norma del presente articolo, nella misura in cui tali diritti e obblighi siano o avessero dovuto essere noti ai cedente al momento del trasferimento. Il fatto che il cedente ometta di notificare al cessionario tali diritti e obblighi non incide sul trasferimento di detto diritto o obbligo e dei diritti di qualsiasi lavoratore nei confronti del cessionario e/o del cedente in relazione a detto diritto o obbligo. 3. Dopo il trasferimento, il cessionario mantiene le condizioni di lavoro convenute mediante contratto collettivo nei termini previsti da quest'ultimo per il cedente fino alla data della risoluzione o della scadenza del contratto collettivo o dell'entrata in vigore o dell'applicazione di un altro contratto collettivo. Gli Stati membri possono limitare il periodo del mantenimento delle condizioni di lavoro, purché esso non sia inferiore ad un anno. 4. a) A meno che gli Stati membri dispongano diversamente, i paragrafi 1 e 3 non si applicano ai diritti dei lavoratori a prestazioni di vecchiaia, di invalidità o per i superstiti dei regimi complementari di previdenza professionali o interprofessionali, esistenti al di fuori dei regimi legali di sicurezza sociale degli Stati membri. b) Anche quando essi non prevedono, a norma della lettera a), che i paragrafi 1 e 3 si applichino a tali diritti, gli Stati membri adottano i provvedimenti necessari per tutelare gli interessi dei lavoratori e di coloro che hanno già lasciato lo stabilimento del cedente al momento del trasferimento per quanto riguarda i diritti da essi maturati o in corso di maturazione, a prestazioni di vecchiaia, comprese quelle per i superstiti, dei regimi complementari di cui alla lettera a) del presente paragrafo. Articolo 4 1. Il trasferimento di un'impresa, di uno stabilimento o di una parte di impresa o di stabilimento non è di per sé motivo di licenziamento da parte del cedente o del cessionario. Tale dispositivo non pregiudica i licenziamenti che possono aver luogo per motivi economici, tecnici o d'organizzazione che comportano variazioni sul piano dell'occupazione. Gli Stati membri possono prevedere che il primo comma non si applichi a talune categorie delimitate di lavoratori non coperti dalla legislazione o dalla prassi degli Stati membri in materia di tutela contro il licenziamento. 2. Se il contratto di lavoro o il rapporto di lavoro è risolto in quanto il trasferimento comporta a scapito del lavoratore una sostanziale modifica delle condizioni di lavoro, la risoluzione del contratto di lavoro o del rapporto di lavoro è considerata come dovuta alla responsabilità del datore di lavoro. Articolo 5 1. A meno che gli Stati membri dispongano diversamente, gli articoli 3 e 4 non si applicano ad alcun trasferimento di imprese, stabilimenti o parti di imprese o di stabilimenti nel caso in cui il cedente sia oggetto di una procedura fallimentare o di una procedura di insolvenza analoga aperta in vista della liquidazione dei beni del cedente stesso e che si svolgono sotto il controllo di un'autotità pubblica competente (che può essere il curatore fallimentare autorizzato da un'autorità pubblica competente). 2. Quando gli articoli 3 e 4 si applicano ad un trasferimento nel corso di una procedura di insolvenza aperta nei confronti del cedente (indipendentemente dal fatto che la procedura sia stata aperta in vista della liquidazione dei beni del cedente stesso) e a condizione che tali procedure siano sotto il controllo di un'autorità pubblica competente (che può essere un curatore fallimentare determinato dal diritto nazionale), uno Stato membro può disporre che: a) nonostante l'articolo 3, paragrafo 1, gli obblighi del cedente risultanti da un contratto di lavoro o da un rapporto di lavoro e pagabili prima dei trasferimento o prima dell'apertura della procedura di insolvenza non siano trasferiti al cessionario, a condizione che tali procedure diano adito, in virtù della legislazione dello Stato membro, ad una protezione almeno equivalente a quella prevista nelle situazioni contemplate dalla direttiva 80/987/CEE del Consiglio, del 20 ottobre 1980, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro ( 7 ); e/o b) il cessionario, il cedente o la persona o le persone che esercitano le funzioni del cedente, da un lato, e i rappresentanti dei lavoratori, dall'altro, possano convenire, nella misura in cui la legislazione o le prassi in vigore lo consentano, modifiche delle condizioni di lavoro dei lavoratori intese a salvaguardare le opportunità occupazionali garantendo la sopravvivenza dell'impresa, dello stabilimento o di parti di imprese o di stabilimenti. 3. Uno Stato membro ha facoltà di applicare il paragrafo 2, lettera b), a trasferimenti in cui il cedente sia in una situazione di grave crisi economica quale definita dal diritto nazionale, purché tale situazione sia dichiarata da un'autorità pubblica competente e sia aperta al controllo giudiziario, a condizione che tali disposizioni fossero già vigenti nel diritto nazionale il 17 luglio 1998. La Commissione presenterà una relazione sugli effetti della presente disposizione entro il 17 luglio 2003 e sottoporrà eventuali proposte adeguate al Consiglio. 4. Gli Stati membri adottano gli opportuni provvedimenti al fine di impedire che l'abuso delle procedure di insolvenza privi i lavoratori dei diritti loro riconosciuti a norma della presente direttiva. Articolo 6 1. Qualora l'impresa, lo stabilimento o parte di un'impresa o di uno stabilimento conservi la propria autonomia, sussistono lo status e la funzione dei rappresentanti o della rappresentanza dei lavoratori interessati dal trasferimento, secondo le stesse modalità e alle stesse condizioni esistenti prima della data del trasferimento, previsti dalle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative o da accordi, a patto che siano soddisfatte le condizioni necessarie per la costituzione della rappresentanza dei lavoratori. Il primo comma non si applica se, in virtù delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative o della prassi degli Stati membri o si termini di un accordo con i rappresentanti dei lavoratori, esistono le condizioni necessarie per la nuova designazione dei rappresentanti dei lavoratori o la nuova costituzione della rappresentanza dei lavoratori. Nel caso in cui il cedente sia oggetto di una procedura fallimentare o di una procedura di insolvenza analoga aperta in vista della liquidazione dei beni del cedente stesso e che si svolge sotto il controllo di un'autorità pubblica competente (che può essere il curatore fallimentare autorizzato da un'autorità pubblica competente), gli Stati membri possono adottare i provvedimenti necessari al fine di garantire che i lavoratori trasferiti siano adeguatamente rappresentati fino alla nuova elezione o designazione di rappresentanti dei lavoratori. Qualora l'impresa, lo stabilimento o la parte di un'impresa o di uno stabilimento non conservi la propria autonomia, gli Stati membri adotteranno i provvedimenti necessari per garantire che i lavoratori trasferiti, che erano rappresentati prima del trasferimento, continuino ad essere adeguatamente rappresentati per il periodo necessario a provvedere ad una nuova costituzione o designazione della rappresentanza dei lavoratori, conformemente alla legislazione o alla prassi nazionale. 2. Qualora il mandato dei rappresentanti dei lavoratori interessati dal trasferimento scada a causa del trasferimento, questi rappresentanti continuano a beneficiare delle misure di protezione previste dalle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative o dalla prassi degli Stati membri. CAPO III Informazione e consultazione Articolo 7 1. Il cedente e il cessionario sono tenuti ad informare i rappresentanti dei rispettivi lavoratori interessati da un trasferimento sui seguenti punti: — data o data proposta del trasferimento, — motivi del trasferimento, — conseguenze giuridiche, economiche e sociali, del trasferimento per i lavoratori, — misure previste nei confronti dei lavoratori. Il cedente è tenuto a comunicare tali informazioni ai rappresentanti dei suoi lavoratori in tempo utile prima dell'attuazione del trasferimento. Il cessionario è tenuto a comunicare tali informazioni ai rappresentanti dei suoi lavoratori in tempo utile ed in ogni caso prima che i suoi lavoratori siano direttamente lesi dal trasferimento nelle loro condizioni d'impiego e di lavoro. 2. Se il cedente o il cessionario prevedono misure nei confronti dei rispettivi lavoratori, essi sono tenuti ad avviare in tempo utile consultazioni in merito a tali misure con i rappresentanti dei rispettivi lavoratori al fine di ricercare un accordo. 3. Gli Stati membri le cui disposizioni legislative, regolamentari e amministrative prevedono la possibilità per i rappresentanti dei lavoratori di ricorrere ad un'istanza di arbitrato per ottenere una decisione su misure da adottare nei confronti dei lavoratori, possono limitare gli obblighi previsti nei paragrafi 1 e 2 ai casi in cui il trasferimento realizzato comporta una modifica a livello dello stabilimento che può implicare svantaggi sostanziali per una parte consistente dei lavoratori. L'informazione e la consultazione devono almeno riferirsi alle misure previste nei confronti dei lavoratori. L'informazione e la consultazione devono aver luogo in tempo utile prima dell'attuazione della modifica a livello dello stabilimento di cui al primo comma. 4. Gli obblighi di cui al presente articolo si applicano indipendentemente dal fatto che la decisione riguardante il trasferimento sia presa dal datore di lavoro o da un'impresa che lo controlla. Nell'esame delle pretese violazioni degli obblighi in materia di informazione e di consultazione previsti nella presente direttiva, non si deve tener conto quale mezzo di difesa del fatto che tale violazione è avvenuta in quanto l'impresa che controlla il datore di lavoro non gli ha trasmesso le informazioni necessarie. 5. Gli Stati membri possono limitare gli obblighi previsti nei paragrafi 1, 2 e 3 alle imprese o agli stabilimenti che soddisfano, per quanto riguarda il numero dei lavoratori occupati, le condizioni per l'elezione o la designazione di un organo collegiale che rappresenti i lavoratori. 6. Gli Stati membri possono prevedere che, qualora in un'impresa o in uno stabilimento non vi siano rappresentanti dei lavoratori per motivi indipendenti dalla volontà degli stessi, i lavoratori interessati debbano essere informati in precedenza: — della data o della data proposta del trasferimento, — dei motivi del trasferimento, — delle conseguenze giuridiche, economiche e sociali del trasferimento per i lavoratori, — delle misure previste nei confronti dei lavoratori. CAPO IV Disposizioni finali Articolo 8 La presente direttiva non pregiudica la facoltà degli Stati membri di applicare o di introdurre disposizioni legislative, regolamentari o amministrative più favorevoli ai lavoratori o di incoraggiare o consentire l'applicazione di accordi collettivi o di accordi tra le parti sociali più favorevoli ai lavoratori. Articolo 9 Gli Stati membri introducono nelle loro normative nazionali i provvedimenti atti a consentire a tutti i lavoratori e ai loro rappresentanti che si ritengono lesi dall'inosservanza degli obblighi derivanti dalla presente direttiva, di tutelare i loro diritti con un'azione in giudizio dopo eventuali ricorsi ad altri organi competenti. Articolo 10 La Commissione presenta al Consiglio una relazione sugli effetti delle disposizioni della presente direttiva entro il 17 luglio 2006. Essa propone le modifiche che risultano necessarie. Articolo 11 Gli Stati membri comunicano alla Commissione il testo delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative che essi adottano nel settore disciplinato dalla presente direttiva. Articolo 12 La direttiva 77/187/CEE come modificata dalla direttiva di cui all'allegato I, parte A, è abrogata, fatti salvi gli obblighi degli Stati membri relativi ai termini d'attuaziune indicati all'allegato I, parte B. I riferimenti alla direttiva abrogata si intendono fatti alla presente direttiva e si leggono secondo la tavola di concordanza di cui all'allegato II. Articolo 13 La presente direttiva entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla data della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee . Articolo 14 Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva. ALLEGATO I PARTE A Direttiva abrogata e modificazione successiva (articolo 12) Direttiva 77/187/CEE del Consiglio (GU L 61 del 5.3.1977, pag. 26) Direttiva 98/50/CE del Consiglio (GU L 201 del 17.7.1998, pag. 88) PARTE B Elenco dei termini per l'attuazione in diritto nazionale (articilo 12) <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Direttiva</p></td><td><p>Termine d'attuazione</p></td></tr><tr><td><p>77/187/CEE</p></td><td><p>16 febbraio 1979</p></td></tr><tr><td><p>98/50/CE</p></td><td><p>17 luglio 2001</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO II TAVOLA DI CONCORDANZA <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Direttiva 77/187/CEE</p></td><td><p>Presente direttiva</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 1</p></td><td><p>Articolo 1</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 2</p></td><td><p>Articolo 2</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 3</p></td><td><p>Articolo 3</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 4</p></td><td><p>Articolo 4</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 4&#160;bis</p></td><td><p>Articolo 5</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 5</p></td><td><p>Articolo 6</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 6</p></td><td><p>Articolo 7</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 7</p></td><td><p>Articolo 8</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 7&#160;bis</p></td><td><p>Articolo 9</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 7&#160;ter</p></td><td><p>Articolo 10</p></td></tr><tr><td><p>Articolo 8</p></td><td><p>Articolo 11</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo 12</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo 13</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Articolo 14</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato I</p></td></tr><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Allegato II</p></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Parere espresso il 25 ottobre 2000 (non ancora pubblicato nella Gazzetta ufficiale). ( 2 ) GU C 367 del 20.12.2000, pag. 21. ( 3 ) GU L 61 del 5.3.1977, pag. 26. ( 4 ) Cfr. allegato I, parte A. ( 5 ) GU L 48 del 22.2.1975, pag. 29. Direttiva sostituita dalla direttiva 98/59/CE (GU L 225 del 12.8.1998, pag. 16). ( 6 ) GU L 206 del 29.7.1991, pag. 19. ( 7 ) GU L 283 del 20.10.1980, pag. 23. Direttiva modificata da ultimo dall'atto di adesione del 1994. </note>
ITA
02001L0023-20151009
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>20.11.2019&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 299/11</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2019/1925 DEL CONSIGLIO del 14 novembre 2019 relativa alla firma, a nome dell’Unione, e all’applicazione provvisoria del protocollo di attuazione dell’accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l’Unione europea e la Repubblica del Senegal IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 43, in combinato disposto con l’articolo 218, paragrafo 5, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 2 marzo 2015 il Consiglio ha adottato la decisione (UE) 2015/384&#160;<a>(<span>1</span>)</a> relativa alla conclusione dell&#8217;accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l&#8217;Unione europea e la Repubblica del Senegal (&#171;accordo&#187;)&#160;<a>(<span>2</span>)</a>. L&#8217;accordo &#232; entrato in vigore il 20 novembre 2014 ed &#232; tuttora in vigore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il protocollo di attuazione dell&#8217;accordo che &#232; attualmente in vigore giunge a scadenza il 19 novembre 2019.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La Commissione ha negoziato, a nome dell&#8217;Unione, un nuovo protocollo di attuazione dell&#8217;accordo (&#171;protocollo&#187;). Al termine dei negoziati, il 19 luglio 2019 &#232; stato siglato il protocollo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L&#8217;obiettivo del protocollo &#232; consentire all&#8217;Unione e al Senegal di collaborare pi&#249; strettamente al fine di promuovere una politica sostenibile della pesca e lo sfruttamento responsabile delle risorse alieutiche nelle acque del Senegal e di sostenere gli sforzi compiuti da tale paese per lo sviluppo del settore della pesca.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno firmare il protocollo e applicarlo in via provvisoria in attesa del completamento delle procedure necessarie per la sua entrata in vigore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Al fine di evitare un&#8217;interruzione delle attivit&#224; di pesca delle navi dell&#8217;Unione, &#232; opportuno applicare il protocollo in via provvisoria a decorrere dalla firma,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 È autorizzata la firma, a nome dell’Unione, del protocollo di attuazione dell’accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l’Unione europea e la Repubblica del Senegal, con riserva della sua conclusione. Il testo del protocollo è accluso alla presente decisione. Articolo 2 Il presidente del Consiglio è autorizzato a designare la persona o le persone abilitate a firmare il protocollo a nome dell’Unione. Articolo 3 Il protocollo è applicato in via provvisoria conformemente al suo articolo 16, a decorrere dalla data della firma, in attesa del completamento delle procedure necessarie per la sua entrata in vigore. Articolo 4 La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione. Fatto a Bruxelles, il 14 novembre 2019 Per il Consiglio Il presidente T. TUPPURAINEN <note> ( 1 ) Decisione (UE) 2015/384/UE del Consiglio, del 2 marzo 2015, relativa alla conclusione, a nome dell’Unione europea, dell’accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l’Unione europea e la Repubblica del Senegal e del relativo protocollo di attuazione ( GU L 65 del 10.3.2015, pag. 1 ). ( 2 ) Accordo di partenariato per una pesca sostenibile tra l’Unione europea e la Repubblica del Senegal ( GU L 304 del 23.10.2014, pag. 3 ). </note>
ITA
32019D1925
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.9.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 229/16</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2022/1458 DELLA COMMISSIONE del 2 settembre 2022 che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2016/1095 per quanto riguarda i termini dell’autorizzazione del chelato di zinco di amminoacidi idrato come additivo per mangimi destinati a tutte le specie animali (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1831/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 settembre 2003, sugli additivi destinati all’alimentazione animale ( 1 ) , in particolare l’articolo 13, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (CE) n.&#160;1831/2003 disciplina l&#8217;autorizzazione degli additivi destinati all&#8217;alimentazione animale e definisce i motivi e le procedure per il rilascio di tale autorizzazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>L&#8217;uso del chelato di zinco di amminoacidi idrato come additivo per mangimi destinati a tutte le specie animali &#232; stato autorizzato dal regolamento di esecuzione (UE) 2016/1095 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A&#160;norma dell&#8217;articolo&#160;13, paragrafo&#160;1, del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003, la Commissione ha chiesto all&#8217;Autorit&#224; europea per la sicurezza alimentare (&#171;Autorit&#224;&#187;) di esprimere un parere per confermare se l&#8217;autorizzazione del chelato di zinco di amminoacidi idrato come additivo per mangimi sia ancora conforme alle condizioni stabilite all&#8217;articolo&#160;5 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003, data una modifica dei termini di tale autorizzazione. La modifica consiste nell&#8217;ampliare le fonti proteiche da cui derivare gli amminoacidi e nell&#8217;introdurre una specifica minima per gli amminoacidi liberi e una specifica pi&#249; restrittiva per il tenore di zinco. La domanda era corredata delle informazioni dettagliate pertinenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Nel suo parere del 29&#160;settembre 2021&#160;<a>(<span>3</span>)</a> l&#8217;Autorit&#224; ha concluso che le modifiche richieste dei termini dell&#8217;autorizzazione non modificano le conclusioni raggiunte nelle valutazioni precedenti sulla sicurezza per le specie bersaglio, i consumatori, l&#8217;ambiente e sull&#8217;efficacia dell&#8217;additivo per mangimi. L&#8217;Autorit&#224; ha concluso che l&#8217;additivo dovrebbe essere considerato un irritante per la pelle e per gli occhi e un sensibilizzante della pelle e ha indicato un potenziale rischio dovuto all&#8217;esposizione per inalazione. La Commissione ritiene pertanto che debbano essere adottate misure di protezione adeguate al fine di evitare effetti nocivi per la salute umana, in particolare per quanto concerne gli utilizzatori dell&#8217;additivo. L&#8217;Autorit&#224; non ritiene necessarie prescrizioni specifiche per il monitoraggio successivo all&#8217;immissione sul mercato. Essa ha verificato anche la relazione sul metodo di analisi dell&#8217;additivo per mangimi negli alimenti per animali presentata dal laboratorio di riferimento istituito dal regolamento (CE) n.&#160;1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La valutazione delle modifiche proposte dell&#8217;autorizzazione dimostra che sono soddisfatte le condizioni di autorizzazione stabilite all&#8217;articolo&#160;5 del regolamento (CE) n.&#160;1831/2003.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Per motivi di chiarezza la composizione dell&#8217;additivo dovrebbe essere modificata in modo tale da recare l&#8217;indicazione che l&#8217;additivo &#232; costituito da un preparato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) 2016/1095.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le misure di cui al presente regolamento sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Nell’allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2016/1095 la voce relativa al chelato di zinco di amminoacidi idrato è modificata conformemente all’allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 2 settembre 2022 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 268 del 18.10.2003, pag. 29 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/1095 della Commissione, del 6 luglio 2016, relativo all’autorizzazione delle sostanze acetato di zinco diidrato, cloruro di zinco anidro, ossido di zinco, solfato di zinco eptaidrato, solfato di zinco monoidrato, chelato di zinco di amminoacidi idrato, chelato di zinco di idrolizzati proteici, chelato di zinco di idrato di glicina (solido) e chelato di zinco di idrato di glicina (liquido) come additivi per mangimi destinati a tutte le specie animali e recante modifica dei regolamenti (CE) n. 1334/2003, (CE) n. 479/2006, (UE) n. 335/2010 e i regolamenti di esecuzione (UE) n. 991/2012 e (UE) n. 636/2013 ( GU L 182 del 7.7.2016, pag. 7 ). ( 3 ) EFSA Journal 2021;19(10):6897. ALLEGATO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Numero di identificazione dell&#8217;additivo</p></td><td><p>Nome del titolare dell&#8217;autorizzazione</p></td><td><p>Additivo</p></td><td><p>Composizione, formula chimica, descrizione, metodo di analisi</p></td><td><p>Specie o categoria di animali</p></td><td><p>Et&#224; massima</p></td><td><p>Tenore minimo</p></td><td><p>Tenore massimo</p></td><td><p>Altre disposizioni</p></td><td><p>Fine del periodo di autorizzazione</p></td></tr><tr><td><p>Tenore dell&#8217;elemento (Zn) in mg/kg di mangime completo con un tasso di umidit&#224; del 12&#160;%</p></td></tr><tr><td><p><span>Categoria: additivi nutrizionali. Gruppo funzionale: composti di oligoelementi.</span></p></td></tr><tr><td><p>&#171;3b606</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Chelato di zinco di amminoacidi idrato</p></td><td><p><span>Caratterizzazione dell&#8217;additivo</span></p><p>Preparato di complesso di zinco di amminoacidi in cui lo zinco e gli amminoacidi derivati da proteine di soia sono chelati attraverso legami covalenti coordinati, in polvere, con un tenore minimo di zinco del 10&#160;%.</p></td><td><p>Tutte le specie animali</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Cani e gatti: 200 (in totale)</p><p>Salmonidi e succedanei del latte per i vitelli: 180 (in totale)</p><p>Suinetti, scrofe, conigli e tutti i tipi di pesci eccetto i salmonidi: 150 (in totale)</p><p>Altre specie e categorie: 120 (in totale)</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>L&#8217;additivo va incorporato nei mangimi in forma di premiscela.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Al fine di evitare i potenziali rischi di inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui sono esposti gli utilizzatori dell&#8217;additivo e delle premiscele, in particolare a causa del tenore di metalli pesanti, compreso il nichel, gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative appropriate. Se i rischi non possono essere ridotti a un livello accettabile mediante tali procedure e misure, l&#8217;additivo e le premiscele devono essere utilizzati con adeguati dispositivi di protezione individuale.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>27&#160;luglio 2026</p></td></tr><tr><td><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>Formula chimica: Zn(x)1&#8211;3 &#903; nH2O, x&#160;= anione di qualsiasi amminoacido derivato da proteine di soia idrolizzate.</p><p>Al massimo il 10&#160;% delle molecole supera 1&#160;500 Da.</p></td></tr><tr><td><p><span>Metodo di analisi</span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><p>Per la quantificazione del tenore di amminoacidi nell&#8217;additivo per mangimi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cromatografia a scambio ionico con derivatizzazione post-colonna e rivelazione ottica (IEC-VIS/FLD).</p></td></tr></tbody></table><p>Per la quantificazione dello zinco totale nell&#8217;additivo per mangimi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di emissione atomica al plasma accoppiato induttivamente, ICP-AES (EN 15510 o EN 15621) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di assorbimento atomico, AAS (ISO 6869).</p></td></tr></tbody></table><p>Per la quantificazione dello zinco totale nelle premiscele:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di emissione atomica al plasma accoppiato induttivamente, ICP-AES (EN 15510 o EN 15621) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di assorbimento atomico, AAS (ISO 6869) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di massa al plasma accoppiato induttivamente, ICP-MS (EN 17053).</p></td></tr></tbody></table><p>Per la quantificazione dello zinco totale nelle materie prime per mangimi e nei mangimi composti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di emissione atomica al plasma accoppiato induttivamente, ICP-AES (EN 15510 o EN 15621) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di assorbimento atomico, AAS (regolamento (CE) n.&#160;152/2009 della Commissione, allegato IV, parte C, o ISO 6869) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di massa al plasma accoppiato induttivamente, ICP-MS (EN 17053).</p></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>3b606i</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Chelato di zinco di amminoacidi idrato</p></td><td><p><span>Caratterizzazione dell&#8217;additivo</span></p><p>Preparato di complesso di zinco di amminoacidi in cui lo zinco e gli amminoacidi sono chelati attraverso legami covalenti coordinati, in polvere, con un tenore di zinco del 10-11&#160;% e un tenore minimo di amminoacidi liberi del 17&#160;%.</p></td><td><p>Tutte le specie animali</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>Cani e gatti: 200 (in totale)</p><p>Salmonidi e succedanei del latte per i vitelli: 180 (in totale)</p><p>Suinetti, scrofe, conigli e tutti i tipi di pesci eccetto i salmonidi: 150 (in totale)</p><p>Altre specie e categorie: 120 (in totale)</p></td><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>L&#8217;additivo va incorporato nei mangimi in forma di premiscela.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Al fine di evitare i potenziali rischi di inalazione e di contatto cutaneo od oculare cui sono esposti gli utilizzatori dell&#8217;additivo e delle premiscele, in particolare a causa del tenore di metalli pesanti, compreso il nichel, gli operatori del settore dei mangimi adottano procedure operative e misure organizzative appropriate. Se i rischi non possono essere ridotti a un livello accettabile mediante tali procedure e misure, l&#8217;additivo e le premiscele devono essere utilizzati con adeguati dispositivi di protezione individuale, tra cui mezzi di protezione della pelle, degli occhi e delle vie respiratorie.</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Per gli additivi prodotti mediante idrolisi di proteine animali, l&#8217;origine animale (<span>specie avicole</span>) &#232; indicata sull&#8217;etichetta dell&#8217;additivo e delle premiscele.</p></td></tr></tbody></table></td><td><p>27&#160;luglio 2026&#187;</p></td></tr><tr><td><p><span>Caratterizzazione della sostanza attiva</span></p><p>Formula chimica: Zn(x)<span>1-3</span>&#8226;nH<span>2</span>O, dove x &#232; un qualsiasi amminoacido derivato da fonti di proteine idrolizzate provenienti da piume o piante.</p><p>Al massimo il 10&#160;% delle molecole supera 1500 Da.</p></td></tr><tr><td><p><span>Metodo di analisi</span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p><p>Per la quantificazione del tenore di amminoacidi nell&#8217;additivo per mangimi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cromatografia a scambio ionico con derivatizzazione post-colonna e rivelazione ottica (IEC-VIS/FLD) (regolamento (CE) n.&#160;152/2009 della Commissione, allegato III, parte F, ed EN ISO 17180).</p></td></tr></tbody></table><p>Per la quantificazione dello zinco totale nell&#8217;additivo per mangimi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di emissione atomica al plasma accoppiato induttivamente, ICP-AES (EN 15510 o EN 15621) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di assorbimento atomico, AAS (ISO 6869).</p></td></tr></tbody></table><p>Per la quantificazione dello zinco totale nelle premiscele:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di emissione atomica al plasma accoppiato induttivamente, ICP-AES (EN 15510 o EN 15621) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di assorbimento atomico, AAS (ISO 6869) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di massa al plasma accoppiato induttivamente, ICP-MS (EN 17053).</p></td></tr></tbody></table><p>Per la quantificazione dello zinco totale nelle materie prime per mangimi e nei mangimi composti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di emissione atomica al plasma accoppiato induttivamente, ICP-AES (EN 15510 o EN 15621) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di assorbimento atomico, AAS (regolamento (CE) n.&#160;152/2009 della Commissione, allegato IV, parte C, o ISO 6869) oppure</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>spettrometria di massa al plasma accoppiato induttivamente, ICP-MS (EN 17053).</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Informazioni dettagliate sui metodi di analisi sono disponibili al seguente indirizzo del laboratorio di riferimento: https://ec.europa.eu/jrc/en/eurl/feed-additives/evaluation-reports. </note>
ITA
32022R1458
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.1.2016&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 21/21</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/99 DELLA COMMISSIONE del 16 ottobre 2015 che stabilisce norme tecniche di attuazione per determinare il funzionamento operativo dei collegi delle autorità di vigilanza ai sensi della direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, vista la direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento, che modifica la direttiva 2002/87/CE e abroga le direttive 2006/48/CE e 2006/49/CE ( 1 ) , in particolare l'articolo 51, paragrafo 5, e l'articolo 116, paragrafo 5, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il processo volto a istituire e aggiornare la classificazione dei soggetti dei gruppi operanti nell'Unione e nei paesi terzi dovrebbe essere guidato dall'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata, la quale dovrebbe garantire che i membri potenziali del collegio abbiano la possibilit&#224; di formulare osservazioni e fornire il loro contributo a tale processo, per assicurare che tutti i soggetti del gruppo siano identificati in modo efficiente e la loro classificazione rispecchi informazioni accurate e aggiornate su detti soggetti, comprese le succursali del gruppo. La classificazione dovrebbe essere eseguita per mezzo di un modello comune allo scopo di facilitarne l'esecuzione, garantire che tutte le informazioni necessarie siano raccolte e rispecchiate nella classificazione del gruppo di enti e ridurre i costi per il rispetto della normativa che sono a carico sia dell'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata o delle autorit&#224; competenti dello Stato membro d'origine, sia degli altri membri del collegio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Se intende invitare le autorit&#224; competenti degli Stati membri ospitanti in cui sono stabilite succursali non significative, le autorit&#224; di vigilanza di paesi terzi e altre autorit&#224; rilevanti a partecipare al collegio in qualit&#224; di osservatori, l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata deve provvedere a che i membri del collegio siano informati in anticipo di tale intenzione e abbiano a disposizione un periodo di tempo sufficiente per valutare, accogliere o respingere la proposta. Ai fini di una gestione adeguata del processo, l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata dovrebbe invitare dapprima le autorit&#224; in possesso dei requisiti per diventare membri del collegio e successivamente i potenziali osservatori del collegio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Prima di accettare l'invito dell'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata, i potenziali osservatori del collegio dovrebbero essere a conoscenza delle condizioni per la loro partecipazione concordate dall'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata e dai membri del collegio. L'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata dovrebbe essere tenuta a includere le condizioni per la partecipazione degli osservatori negli accordi scritti di coordinamento e cooperazione del collegio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il processo di conclusione e modifica degli accordi scritti di coordinamento e cooperazione dovrebbe essere guidato dall'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata, la quale dovrebbe garantire che i membri del collegio abbiano la possibilit&#224; di formulare osservazioni e fornire propri contributi agli accordi proposti, comprese le condizioni per la partecipazione degli osservatori. Gli accordi conclusi dai collegi delle autorit&#224; di vigilanza dovrebbero essere elaborati sulla base di un modello comune per garantire che siano coerenti sotto il profilo della struttura e delle disposizioni contemplate ma, allo stesso tempo, siano sufficientemente flessibili da consentire l'inserimento di accordi e intese specifici del collegio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Durante l'organizzazione delle consultazioni con i membri del collegio sui diversi aspetti operativi del lavoro del collegio stesso, l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata dovrebbe comunicare chiaramente un termine di tempo adeguato per la presentazione di osservazioni e pareri da parte dei membri del collegio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>In considerazione dei diversi compiti di vigilanza che l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata e gli altri membri del collegio devono svolgere, nonch&#233; della complessit&#224; di tali compiti, la frequenza minima prevista per le riunioni del collegio dovrebbe essere fissata in una volta l'anno.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Considerato che i collegi delle autorit&#224; di vigilanza possono essere organizzati in sottostrutture differenti, &#232; essenziale garantire che tutti i membri del collegio siano informati tempestivamente e adeguatamente delle discussioni e delle decisioni adottate nell'ambito di sottostrutture specifiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Per garantire la riservatezza delle informazioni scambiate tra l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata o le autorit&#224; competenti dello Stato membro d'origine e i membri del collegio, i collegi delle autorit&#224; di vigilanza dovrebbero essere incoraggiati a servirsi di mezzi di comunicazione protetti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Affinch&#233; i collegi delle autorit&#224; di vigilanza possano operare in modo efficiente ed efficace &#232; necessario che i loro membri si scambino tutte le informazioni necessarie per poter valutare e adottare misure atte a tutelare gli interessi dei depositanti e degli investitori nei rispettivi Stati membri nonch&#233; la stabilit&#224; finanziaria all'interno dell'Unione. Pertanto l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata, qualora ritenga che una determinata informazione non sia rilevante per un membro del collegio, dovrebbe giustificare la propria decisione dopo essersi consultata con il membro in questione e avergli fornito tutti gli elementi necessari per valutare la rilevanza dell'informazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Qualora il riesame periodico dell'autorizzazione all'uso di metodi interni riveli l'esistenza di carenze ai sensi dell'articolo 101 della direttiva 2013/36/UE, &#232; essenziale che l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio responsabili della vigilanza sui soggetti del gruppo interessati da tali carenze collaborino per valutare la sostanzialit&#224; delle carenze e decidere misure adeguate. Qualsiasi decisione riguardante l'imposizione di maggiorazioni del capitale o la revoca del metodo autorizzato dovrebbe essere adottata congiuntamente dall'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata e dai membri del collegio interessati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Per agevolare l'individuazione di segni premonitori, rischi potenziali e vulnerabilit&#224; di cui tener conto nella relazione contenente la valutazione del rischio del gruppo e nella relazione contenente la valutazione del rischio di liquidit&#224;, &#232; importante che l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata e gli altri membri del collegio stabiliscano in anticipo una serie di indicatori da scambiare almeno una volta l'anno. Ai fini della coerenza e della comparabilit&#224;, tali indicatori dovrebbero essere calcolati sulla base dei dati relativi alla vigilanza raccolti dalle autorit&#224; competenti conformemente al regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Il processo di definizione e aggiornamento di un quadro del collegio per le situazioni di emergenza dovrebbe essere guidato dall'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata o dalle autorit&#224; competenti dello Stato membro d'origine, le quali dovrebbero garantire che i membri del collegio abbiano la possibilit&#224; di formulare osservazioni e fornire contributi al quadro proposto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>In una situazione di emergenza si dovrebbe garantire una cooperazione efficiente ed efficace tra l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata e tutti i membri del collegio responsabili della vigilanza sui soggetti del gruppo che sono o possono essere interessati dalla situazione di emergenza; andrebbe garantito altres&#236; che la valutazione della situazione di emergenza, la risposta in termini di vigilanza alla situazione di emergenza e il monitoraggio e l'aggiornamento di tale risposta siano attuati in modo coordinato e con un adeguato coinvolgimento dell'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata e di tutti i membri del collegio responsabili della vigilanza sui soggetti del gruppo che sono o possono essere interessati dalla situazione di emergenza. Inoltre, l'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata deve tenere informati tutti i membri del collegio sugli elementi principali delle decisioni adottate o sulle informazioni scambiate per gestire la situazione di emergenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Le disposizioni del presente regolamento sono strettamente collegate tra loro, dato che riguardano il funzionamento operativo dei collegi delle autorit&#224; di vigilanza. Al fine di garantire la coerenza tra le presenti disposizioni, che dovrebbero entrare in vigore contemporaneamente, e di agevolare una visione complessiva nonch&#233; un accesso unico alle disposizioni da parte delle persone soggette agli obblighi da esse previsti, &#232; auspicabile che tutte le norme tecniche di attuazione di cui all'articolo 51, paragrafo 5, e all'articolo 116, paragrafo 5, della direttiva 2013/36/UE siano incluse in un unico regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Considerato che nell'Unione europea i collegi delle autorit&#224; di vigilanza sono istituiti per la maggior parte in conformit&#224; dell'articolo 116 della direttiva 2013/36/UE, appare pi&#249; opportuno determinare il funzionamento operativo dei collegi di cui all'articolo 116 della direttiva 2013/36/UE prima di quello dei collegi di cui all'articolo 51 della stessa, costituendo i primi un caso di carattere generale, i secondi un caso speciale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Il presente regolamento si basa sui progetti di norme tecniche di attuazione che l'Autorit&#224; europea di vigilanza (Autorit&#224; bancaria europea &#8212; ABE) ha presentato alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>L'ABE ha condotto consultazioni pubbliche aperte sui progetti di norme tecniche di attuazione sui quali &#232; basato il presente regolamento, ha analizzato i potenziali costi e benefici collegati e ha chiesto il parere del gruppo delle parti interessate nel settore bancario istituito in conformit&#224; dell'articolo 37 del regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>3</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: CAPO 1 DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1 Oggetto Il presente regolamento determina il funzionamento operativo dei collegi delle autorità di vigilanza (in appresso «i collegi») istituiti in conformità dell'articolo 116 e dell'articolo 51, paragrafo 3, della direttiva 2013/36/UE. CAPO 2 FUNZIONAMENTO OPERATIVO DEI COLLEGI ISTITUITI IN CONFORMITÀ DELL'ARTICOLO 116 DELLA DIRETTIVA 2013/36/UE SEZIONE 1 Istituzione e funzionamento dei collegi Articolo 2 Istituzione e aggiornamento della classificazione di un gruppo di enti 1. L'autorità di vigilanza su base consolidata sottopone il progetto di classificazione predisposto a norma dell'articolo 2 del regolamento delegato (UE) 2016/98 della Commissione ( 4 ) alle autorità in possesso dei requisiti necessari per diventare membri del collegio conformemente all'articolo 3, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98 (in appresso «membri potenziali del collegio»), invitandole a formulare pareri e indicando una scadenza adeguata per la relativa presentazione. 2. Per mettere a punto la classificazione, e fatta salva l'applicazione dell'articolo 51 della direttiva 2013/36/UE, l'autorità di vigilanza su base consolidata valuta tutti i pareri e le riserve espressi dai membri potenziali del collegio. 3. Immediatamente dopo aver messo a punto la classificazione del gruppo, l'autorità di vigilanza su base consolidata la trasmette a tutti i membri potenziali del collegio. 4. L'autorità di vigilanza su base consolidata aggiorna la classificazione, secondo la procedura descritta ai paragrafi da 1 a 3, almeno una volta l'anno o con maggiore frequenza in caso di modifiche significative della struttura del gruppo. 5. L'autorità di vigilanza su base consolidata utilizza il modello di cui all'allegato I per istituire e aggiornare la classificazione di un gruppo di enti. Articolo 3 Istituzione dei collegi 1. Per istituire un collegio l'autorità di vigilanza su base consolidata si attiene alla seguente procedura: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>spedisce gli inviti alle autorit&#224; di cui all'articolo 3, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>notifica ai membri del collegio che hanno accettato l'invito di cui al paragrafo 3 del presente articolo la propria intenzione di invitare le autorit&#224; competenti di succursali non significative a partecipare al collegio in qualit&#224; di osservatori conformemente all'articolo 3, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2016/98;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>notifica ai membri del collegio che hanno accettato l'invito di cui al paragrafo 3 del presente articolo la propria intenzione di invitare l'autorit&#224; di vigilanza di un paese terzo a partecipare al collegio in qualit&#224; di osservatore conformemente all'articolo 3, paragrafo 3, del regolamento delegato (UE) 2016/98;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>notifica ai membri del collegio che hanno accettato l'invito di cui al paragrafo 3 del presente articolo la propria intenzione di invitare una delle autorit&#224; citate all'articolo 3, paragrafo 4, del regolamento delegato (UE) 2016/98 a partecipare al collegio in qualit&#224; di osservatore.</p></td></tr></tbody></table> Ai fini del primo comma, lettere b), c) e d), la notifica è accompagnata dalla proposta dell'autorità di vigilanza su base consolidata relativa alle condizioni per la partecipazione degli osservatori al collegio, che devono essere incluse negli accordi scritti di coordinamento e cooperazione conformemente all'articolo 5, lettera c), del regolamento delegato (UE) 2016/98. Ai fini del primo comma, lettera c), la notifica è accompagnata altresì dal parere dell'autorità di vigilanza su base consolidata relativo alla valutazione dell'equivalenza dei requisiti di riservatezza e segreto professionale applicabili all'autorità di vigilanza del paese terzo. La notifica citata nel secondo comma stabilisce una scadenza adeguata entro cui qualsiasi membro dissenziente del collegio può esprimere e motivare pienamente per iscritto le proprie obiezioni contro qualsiasi aspetto della proposta o del parere dell'autorità di vigilanza su base consolidata. 2. Se entro la scadenza stabilita non è presentata alcuna obiezione, l'autorità di vigilanza desume che tutti i membri del collegio sono d'accordo sulla proposta; a questo punto detta autorità invita l'autorità di cui al paragrafo 1, primo comma, lettere b), c) o d), a diventare osservatore del collegio. L'invito è accompagnato dalle condizioni per la partecipazione degli osservatori concordate dai membri del collegio e incluse negli accordi scritti di coordinamento e cooperazione. 3. Le autorità che ricevono l'invito a diventare membri od osservatori acquisiscono il rispettivo status dopo aver accettato l'invito. Le autorità che ricevono l'invito a diventare osservatori accettano anche le condizioni per la partecipazione degli osservatori così come notificate loro dall'autorità di vigilanza su base consolidata. 4. Le autorità di cui al paragrafo 1, primo comma, lettere b), c) e d), possono chiedere di diventare osservatori di un collegio. La relativa richiesta è inviata all'autorità di vigilanza su base consolidata. Qualora decida di invitare dette autorità a partecipare al collegio in qualità di osservatori, l'autorità di vigilanza su base consolidata applica le procedure di cui al paragrafo 1, primo comma, lettere b), c) e d), a seconda del caso. Articolo 4 Stesura e aggiornamento di elenchi di contatti 1. Per comunicare con i membri e gli osservatori del collegio, l'autorità di vigilanza su base consolidata conserva e condivide mediante il modulo di cui all'allegato II tutti i dati di contatto, compresi quelli per i contatti fuori dell'orario di lavoro da utilizzare durante le situazioni di emergenza. L'elenco dei contatti e quello dei contatti di emergenza sono allegati agli accordi scritti di coordinamento e cooperazione di cui all'articolo 5 del regolamento delegato (UE) 2016/98. 2. I membri del collegio forniscono i propri dati di contatto all'autorità di vigilanza su base consolidata e le comunicano senza indebito ritardo qualsiasi variazione dei dati stessi. 3. L'autorità di vigilanza su base consolidata trasmette ai membri del collegio le eventuali versioni aggiornate dell'elenco dei contatti e dell'elenco dei contatti di emergenza. Articolo 5 Conclusione e modifica degli accordi scritti di coordinamento e cooperazione 1. L'autorità di vigilanza su base consolidata prepara la propria proposta per la conclusione di accordi scritti di coordinamento e cooperazione conformemente all'articolo 115 della direttiva 2013/36/UE e all'articolo 5 del regolamento delegato (UE) 2016/98. 2. L'autorità di vigilanza su base consolidata trasmette la propria proposta ai membri del collegio, invitandoli a formulare pareri e indicando una scadenza adeguata per la relativa presentazione. 3. Per mettere a punto gli accordi scritti di coordinamento e cooperazione, l'autorità di vigilanza su base consolidata considera tutti i pareri e le riserve espressi dai membri del collegio e, se necessario, spiega i motivi del loro mancato inserimento. 4. Immediatamente dopo aver messo a punto gli accordi scritti di coordinamento e cooperazione, l'autorità di vigilanza su base consolidata li trasmette ai membri del collegio. 5. Qualora l'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio lo reputino necessario, l'applicazione degli accordi scritti di coordinamento e cooperazione è messa alla prova mediante simulazioni o in altri modi adeguati. 6. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio valutano la necessità di modificare gli accordi scritti di coordinamento e cooperazione in caso di variazioni di uno qualsiasi dei loro elementi, conformemente all'articolo 5 del regolamento delegato (UE) 2016/98. Gli accordi scritti di coordinamento e cooperazione sono modificati in caso di variazioni nella composizione del collegio. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio rivedono a intervalli periodici stabiliti dagli accordi scritti di coordinamento e cooperazione gli elementi di detti accordi che si riferiscono al quadro del collegio in preparazione per le situazioni di emergenza e nel corso di esse. 7. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio modificano gli accordi scritti di coordinamento e cooperazione secondo la procedura descritta ai paragrafi da 1 a 4. 8. Per concludere e modificare gli accordi scritti di coordinamento e cooperazione l'autorità di vigilanza su base consolidata utilizza il modello di cui all'allegato II. Articolo 6 Aspetti operativi delle riunioni e delle attività del collegio 1. I collegi si riuniscono fisicamente almeno una volta l'anno. Tuttavia, con il consenso di tutti i membri del collegio e tenuto conto delle specificità del gruppo, l'autorità di vigilanza su base consolidata può stabilire una diversa frequenza delle riunioni fisiche del collegio. 2. L'autorità di vigilanza su base consolidata stabilisce chiaramente gli obiettivi delle riunioni del collegio, assicura che essi siano rispecchiati nell'ordine del giorno delle riunioni e invita tutti i membri del collegio a proporre punti aggiuntivi dell'ordine del giorno. L'autorità di vigilanza su base consolidata tiene conto di tutte le proposte avanzate dai membri del collegio per i punti dell'ordine del giorno e, su richiesta, spiega i motivi del loro mancato inserimento nell'ordine del giorno. 3. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio impegnati in un'attività o una riunione particolare del collegio si scambiano con ampio anticipo documenti e contributi ai documenti di lavoro, per consentire a tutti i partecipanti alla riunione del collegio di contribuire attivamente alle discussioni. SEZIONE 2 Pianificazione e coordinamento delle attività di vigilanza in situazioni normali Articolo 7 Quadro generale per lo scambio di informazioni tra l'autorità di vigilanza su base consolidata, i membri del collegio e gli osservatori 1. Se le ha ricevute da un membro del collegio, l'autorità di vigilanza su base consolidata trasmette le informazioni di cui all'articolo 9, paragrafo 3, del regolamento delegato (UE) 2016/98: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>agli altri membri del collegio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>agli osservatori, ove lo reputi opportuno e conforme alle condizioni della loro partecipazione al collegio.</p></td></tr></tbody></table> 2. Qualora ritenga che una qualsiasi delle informazioni citate al paragrafo 1 non sia rilevante per un determinato membro del collegio, l'autorità di vigilanza su base consolidata consulta preventivamente tale membro e gli fornisce gli elementi salienti dell'informazione in questione per consentirgli di determinarne l'effettiva rilevanza. 3. Se il collegio è organizzato in sottostrutture differenti, l'autorità di vigilanza su base consolidata tiene tutti i membri del collegio pienamente e tempestivamente informati sulle azioni adottate o le misure attuate nelle diverse sottostrutture. 4. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio stabiliscono di comune intesa gli strumenti da utilizzare per lo scambio di informazioni e citano specificamente tale intesa negli accordi scritti di coordinamento e cooperazione di cui all'articolo 5 del regolamento delegato (UE) 2016/98. Articolo 8 Riesame periodico dell'autorizzazione all'uso di metodi interni 1. Qualora uno degli enti autorizzati in uno Stato membro, compreso l'ente impresa madre nell'UE, non soddisfi più i requisiti per l'uso di un metodo interno conformemente all'articolo 143, paragrafo 1, all'articolo 151, paragrafo 4 o 9, all'articolo 283, all'articolo 312, paragrafo 2, o all'articolo 363, del regolamento (UE) n. 575/2013, o qualora uno dei membri rilevanti del collegio ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98 abbia individuato carenze conformemente all'articolo 101 della direttiva 2013/36/UE, l'autorità di vigilanza su base consolidata e il membro del collegio in questione collaborano e si consultano pienamente per concordare la revoca dell'autorizzazione all'uso del metodo interno, imporre maggiorazioni di capitale o limitare l'uso del metodo interno come specificato all'articolo 11, paragrafo 2, lettere c) e d), di detto regolamento delegato. 2. La decisione di revocare un metodo autorizzato è adottata congiuntamente dall'autorità di vigilanza su base consolidata e dai membri rilevanti del collegio che sono responsabili della vigilanza sui soggetti che applicano il metodo autorizzato e sono interessati dalle carenze individuate ai sensi del paragrafo 1. La cooperazione tra l'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri rilevanti del collegio segue la procedura prevista dalle disposizioni del regolamento di esecuzione (UE) 2016/100 della Commissione ( 5 ) . 3. La decisione di imporre maggiorazioni di capitale è adottata secondo la procedura per le decisioni congiunte sul capitale conformemente all'articolo 113, paragrafo 1, lettera a), della direttiva 2013/36/UE. 4. L'autorità di vigilanza su base consolidata comunica a tutti gli altri membri del collegio le decisioni adottate ai sensi del paragrafo 1 qualora ritenga che tali informazioni siano tali da interessare altre attività del collegio o siano essenziali per l'adempimento dei compiti di altri membri del collegio. Articolo 9 Notifica di estensioni o modifiche non sostanziali dei metodi interni 1. In caso di estensioni o modifiche non sostanziali dei metodi interni che interessano uno degli enti autorizzati in uno Stato membro, compresa l'impresa madre nell'UE, l'autorità di vigilanza su base consolidata ne informa senza indugio tutti i membri rilevanti del collegio ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98. 2. Il membro rilevante del collegio ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98 comunica all'autorità di vigilanza su base consolidata le estensioni o modifiche non sostanziali che interessano uno degli enti sottoposti alla vigilanza di tale membro rilevante del collegio. 3. Qualora nutra dubbi riguardo alla non sostanzialità di un'estensione o una modifica, il membro rilevante del collegio ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98 ne informa l'autorità di vigilanza su base consolidata, che trasmette tale informazione agli altri membri rilevanti del collegio ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98. Qualora nutra dubbi riguardo alla non sostanzialità di un'estensione o una modifica, l'autorità di vigilanza su base consolidata ne informa tutti i membri rilevanti del collegio ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri rilevanti del collegio ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98 discutono in dettaglio di tali dubbi per giungere a una posizione comune sulla sostanzialità dell'estensione o della modifica. 4. Qualora reputino che l'ente interessato abbia erroneamente classificato non sostanziali le estensioni o le modifiche di un metodo interno, l'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri rilevanti del collegio ai sensi dell'articolo 11, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98 ne informano senza indugio tale ente. Articolo 10 Scambio di informazioni su segni premonitori, rischi potenziali e vulnerabilità 1. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio che partecipano all'elaborazione di una relazione contenente la valutazione del rischio del gruppo, di cui all'articolo 113, paragrafo 2, lettera a), della direttiva 2013/36/UE, o di una relazione contenente la valutazione del profilo di rischio di liquidità del gruppo, di cui all'articolo 113, paragrafo 2, lettera b), della stessa direttiva, al fine di pervenire a decisioni congiunte sui requisiti prudenziali specifici dell'ente ai sensi dell'articolo citato, stabiliscono di comune accordo gli indicatori necessari per l'individuazione dei segni premonitori, dei rischi potenziali e delle vulnerabilità di cui all'articolo 12 del regolamento delegato (UE) 2016/98. Detti indicatori sono calcolati sulla base delle informazioni raccolte dalle autorità competenti presso gli enti sottoposti a vigilanza ai sensi del regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014. Gli indicatori concordati sono riportati negli accordi scritti di coordinamento e cooperazione conformemente all'articolo 5, paragrafo 1, del regolamento delegato (UE) 2016/98. 2. Ciascun membro del collegio citato al paragrafo 1 comunica all'autorità di vigilanza su base consolidata, ove pertinenti, i valori degli indicatori concordati per gli enti sottoposti alla propria vigilanza. 3. L'autorità di vigilanza su base consolidata comunica a ciascun membro del collegio citato al paragrafo 1 i valori di cui al paragrafo 2 e i valori degli indicatori concordati per l'impresa madre nell'UE e a livello consolidato. 4. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio citati al paragrafo 1 si scambiano i valori degli indicatori concordati almeno una volta l'anno, o con maggiore frequenza ove stabilito da dette autorità competenti. Articolo 11 Definizione e aggiornamento del programma di revisione prudenziale del collegio 1. Dopo che sono state adottate le decisioni congiunte sui requisiti prudenziali specifici dell'ente conformemente all'articolo 113 della direttiva 2013/36/UE, i membri del collegio forniscono all'autorità di vigilanza su base consolidata i propri contributi per la definizione del programma di revisione prudenziale del collegio di cui all'articolo 116, paragrafo 1, lettera c), della direttiva 2013/36/UE conformemente all'articolo 16 del regolamento delegato (UE) 2016/98. 2. Dopo aver ricevuto i contributi dei membri del collegio, l'autorità di vigilanza su base consolidata prepara un progetto di programma di revisione prudenziale del collegio. 3. L'autorità di vigilanza su base consolidata trasmette il progetto di programma di revisione prudenziale del collegio ai membri del collegio, invitandoli a formulare pareri sulle aree di lavoro congiunto e indicando una scadenza adeguata per la relativa presentazione. 4. Al fine di mettere a punto il programma di revisione prudenziale del collegio, l'autorità di vigilanza su base consolidata tiene conto di tutti i pareri e le riserve espressi dai membri del collegio e, se necessario, spiega i motivi del loro mancato inserimento. 5. Immediatamente dopo aver messo a punto il programma di revisione prudenziale del collegio, l'autorità di vigilanza su base consolidata lo trasmette ai membri del collegio. 6. Il programma di revisione prudenziale del collegio è aggiornato almeno una volta l'anno o con maggiore frequenza ove ritenuto necessario sulla scorta del processo di revisione e valutazione prudenziale di cui all'articolo 97 della direttiva 2013/36/UE, ovvero a seguito di decisioni congiunte sui requisiti prudenziali specifici dell'ente ai sensi dell'articolo 113 della stessa direttiva. 7. L'autorità di vigilanza su base consolidata aggiorna il programma di revisione prudenziale del collegio secondo la procedura descritta ai paragrafi da 1 a 5. SEZIONE 3 Pianificazione e coordinamento delle attività di vigilanza in preparazione per le situazioni di emergenza e nel corso di esse Articolo 12 Istituzione e aggiornamento del quadro del collegio per le situazioni di emergenza 1. L'autorità di vigilanza su base consolidata prepara una proposta per l'istituzione di un quadro del collegio per le situazioni di emergenza conformemente all'articolo 17 del regolamento delegato (UE) 2016/98. 2. L'autorità di vigilanza su base consolidata sottopone la proposta ai membri del collegio, invitandoli a formulare pareri e indicando una scadenza adeguata per la relativa presentazione. 3. L'autorità di vigilanza su base consolidata tiene conto di tutti i pareri e le riserve espressi dai membri del collegio e, se necessario, spiega i motivi della loro mancata inclusione. 4. L'autorità di vigilanza su base consolidata trasmette ai membri del collegio la versione finale del quadro del collegio per le situazioni di emergenza. 5. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio valutano almeno una volta l'anno la necessità di aggiornare il quadro del collegio per le situazioni di emergenza. 6. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio aggiornano il quadro del collegio per le situazioni di emergenza secondo la procedura descritta ai paragrafi da 1 a 4. Articolo 13 Scambio di informazioni in una situazione di emergenza 1. Qualora venga a conoscenza di una situazione di emergenza che interessa o può interessare un ente autorizzato o una succursale del gruppo stabilita in uno Stato membro, l'autorità di vigilanza su base consolidata lo comunica senza indebito indugio all'ABE e al membro del collegio responsabile della vigilanza sull'ente o sulla succursale che sono o possono essere interessati dalla situazione di emergenza. 2. Qualora venga a conoscenza di una situazione di emergenza che interessa o può interessare un ente autorizzato o una succursale del gruppo stabilita in uno Stato membro, il membro del collegio lo comunica senza indebito indugio all'autorità di vigilanza su base consolidata. 3. L'autorità di vigilanza su base consolidata provvede a che tutti gli altri membri del collegio siano adeguatamente informati sugli elementi principali: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>della valutazione prudenziale coordinata della situazione di emergenza di cui all'articolo 14;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>della risposta prudenziale coordinata di cui all'articolo 15, comprese le azioni adottate o di cui &#232; pianificata l'adozione, e del relativo monitoraggio ai sensi dell'articolo 16;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>delle misure di intervento precoce adottate conformemente agli articoli 27, 28 e 29 della direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>6</span>)</a>, a seconda del caso, tenendo conto della necessit&#224; di coordinamento di dette misure ai sensi dell'articolo 30 della stessa direttiva o della definizione delle condizioni per la risoluzione ai sensi dell'articolo 32 della stessa direttiva.</p></td></tr></tbody></table> 4. Qualora il coinvolgimento dell'autorità di risoluzione a livello di gruppo, delle autorità di risoluzione delle filiazioni o delle autorità di risoluzione delle giurisdizioni territoriali in cui sono ubicate succursali significative, di banche centrali, ministeri competenti e sistemi di garanzia dei depositi possa rendere più efficiente la risposta prudenziale coordinata a una situazione di emergenza quale indicata all'articolo 15, l'autorità di vigilanza su base consolidata prende in considerazione il coinvolgimento di dette autorità. 5. Se è limitata a un soggetto specifico del gruppo, la situazione di emergenza è gestita dal membro del collegio responsabile della vigilanza sul soggetto del gruppo in questione, in collaborazione con l'autorità di vigilanza su base consolidata. Articolo 14 Coordinamento della valutazione prudenziale di una situazione di emergenza 1. Ai fini dell'articolo 19 del regolamento delegato (UE) 2016/98, l'autorità di vigilanza su base consolidata coordina l'elaborazione di un progetto di valutazione prudenziale coordinata della situazione di emergenza sulla base della propria valutazione e di quella dei membri del collegio responsabili della vigilanza sui soggetti del gruppo che sono o possono essere interessati dalla situazione di emergenza. 2. Il progetto di valutazione prudenziale coordinata della situazione di emergenza riguarda i soggetti del gruppo che sono o possono essere interessati da tale situazione. L'autorità di vigilanza su base consolidata prende in debita considerazione i pareri e le valutazioni dei membri del collegio responsabili della vigilanza su questi soggetti del gruppo. 3. Se la situazione di emergenza è limitata a un soggetto specifico del gruppo, la valutazione prudenziale della situazione di emergenza è eseguita dal membro del collegio responsabile della vigilanza su tale soggetto, in collaborazione con l'autorità di vigilanza su base consolidata. Articolo 15 Coordinamento della risposta prudenziale a una situazione di emergenza 1. Ai fini dell'articolo 20 del regolamento delegato (UE) 2016/98, l'autorità di vigilanza su base consolidata guida l'elaborazione di una risposta prudenziale coordinata alla situazione di emergenza per quanto riguarda il gruppo e i suoi soggetti che sono o possono essere interessati da tale situazione. L'autorità di vigilanza su base consolidata prende in debita considerazione i pareri e le valutazioni dei membri del collegio responsabili della vigilanza su tali soggetti del gruppo. 2. Se la situazione di emergenza è limitata a un soggetto specifico del gruppo, la risposta prudenziale coordinata alla situazione di emergenza è elaborata dal membro del collegio responsabile della vigilanza su tale soggetto, in collaborazione con l'autorità di vigilanza su base consolidata. 3. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio adempiono i compiti citati ai paragrafi 1 e 2 senza indebito indugio. 4. L'elaborazione della valutazione prudenziale coordinata di una situazione di emergenza quale indicata all'articolo 14 e l'elaborazione della risposta prudenziale coordinata a tale situazione di emergenza possono essere condotte in parallelo. Articolo 16 Monitoraggio e aggiornamento della risposta prudenziale coordinata a una situazione di emergenza 1. Ai fini dell'articolo 21 del regolamento delegato (UE) 2016/98, l'autorità di vigilanza su base consolidata coordina il monitoraggio dell'esecuzione delle azioni concordate indicate nella risposta prudenziale coordinata di cui all'articolo 15. 2. I membri del collegio responsabili della vigilanza sui soggetti del gruppo che sono o possono essere interessati dalla situazione di emergenza informano l'autorità di vigilanza su base consolidata dell'andamento della situazione di emergenza e dell'esecuzione delle azioni concordate riguardanti, a seconda dei casi, i rispettivi soggetti del gruppo. 3. Gli aggiornamenti sul monitoraggio della risposta prudenziale coordinata sono comunicati dall'autorità di vigilanza su base consolidata ai membri del collegio, inclusa l'ABE, e riguardano il gruppo e i suoi soggetti che sono o possono essere interessati. 4. L'autorità di vigilanza su base consolidata e i membri del collegio responsabili della vigilanza sui soggetti del gruppo che sono o possono essere interessati dalla situazione di emergenza valutano la necessità di aggiornare la risposta prudenziale coordinata tenendo conto delle informazioni reciprocamente fornite durante il monitoraggio dell'attuazione della risposta. 5. Le disposizioni dei paragrafi da 1 a 4 sono applicate senza indebito indugio. CAPO 3 FUNZIONAMENTO OPERATIVO DEI COLLEGI ISTITUITI CONFORMEMENTE ALL'ARTICOLO 51, PARAGRAFO 3, DELLA DIRETTIVA 2013/36/UE SEZIONE 1 Istituzione e funzionamento dei collegi Articolo 17 Istituzione e aggiornamento della classificazione di un ente, istituzione di un collegio, istituzione e aggiornamento degli elenchi dei contatti e conclusione e modifica degli accordi scritti di coordinamento e cooperazione Per quanto riguarda i collegi istituiti ai sensi dell'articolo 51, paragrafo 3, della direttiva 2013/36/UE, le autorità competenti dello Stato membro d'origine istituiscono e aggiornano la classificazione di un ente, istituiscono un collegio, istituiscono e aggiornano gli elenchi dei contatti e concludono e modificano gli accordi scritti di coordinamento e cooperazione conformemente agli articoli da 2 a 5 nella misura adeguata. Articolo 18 Aspetti operativi delle riunioni e delle attività del collegio 1. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine avviano una regolare cooperazione con i membri del collegio sotto forma, ad esempio, di riunioni o altre attività. 2. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine comunicano ai membri del collegio, inclusa l'ABE, le riunioni e le attività del collegio organizzate e i relativi obiettivi. 3. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine stabiliscono chiaramente gli obiettivi delle riunioni del collegio, assicurano che essi siano rispecchiati nei punti dell'ordine del giorno delle riunioni e invitano tutti i membri del collegio a proporre punti aggiuntivi dell'ordine del giorno. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine tengono conto di tutte le proposte avanzate dai membri del collegio per i punti dell'ordine del giorno e, su richiesta, spiegano i motivi del loro mancato inserimento nell'ordine del giorno. 4. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine e i membri del collegio impegnati in un'attività o una riunione particolare del collegio distribuiscono con largo anticipo documenti e contributi ai documenti di lavoro, per consentire a tutti i partecipanti al collegio di contribuire attivamente alle discussioni. SEZIONE 2 Pianificazione e coordinamento delle attività di vigilanza in situazioni normali Articolo 19 Quadro generale per lo scambio di informazioni tra le autorità competenti dello Stato membro d'origine, i membri del collegio e gli osservatori 1. Ai fini dell'articolo 28, paragrafo 3, del regolamento delegato (UE) 2016/98, i membri del collegio trasmettono le informazioni alle autorità competenti dello Stato membro d'origine. 2. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine trasmettono le informazioni di cui al paragrafo 1: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>ai membri del collegio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>agli osservatori, ove lo reputino opportuno e conforme alle condizioni della loro partecipazione al collegio.</p></td></tr></tbody></table> 3. Qualora ritengano che una delle informazioni di cui al paragrafo 1 non sia rilevante per un determinato membro del collegio, le autorità competenti dello Stato membro d'origine consultano preventivamente tale membro e gli forniscono gli elementi salienti dell'informazione in questione per consentirgli di determinarne l'effettiva rilevanza. 4. Se il collegio è organizzato in sottostrutture differenti, le autorità competenti dello Stato membro d'origine tengono tutti i membri del collegio pienamente e tempestivamente informati sulle azioni adottate o le misure attuate nelle diverse sottostrutture. 5. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine e i membri del collegio stabiliscono di comune intesa gli strumenti da utilizzare per lo scambio di informazioni e citano specificamente l'intesa raggiunta al riguardo negli accordi scritti di coordinamento e cooperazione di cui all'articolo 5 del regolamento delegato (UE) 2016/98. Articolo 20 Definizione e aggiornamento del programma di revisione prudenziale del collegio 1. I membri del collegio inviano alle autorità competenti dello Stato membro d'origine i propri contributi per la definizione del programma di revisione prudenziale del collegio di cui all'articolo 99 della direttiva 2013/36/UE, conformemente all'articolo 31 del regolamento delegato (UE) 2016/98. 2. Dopo aver ricevuto i contributi dei membri del collegio, le autorità competenti dello Stato membro d'origine preparano un progetto di programma di revisione prudenziale del collegio. 3. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine trasmettono il progetto di programma di revisione prudenziale del collegio ai membri del collegio, invitandoli a formulare pareri sulle aree di lavoro congiunto e indicando una scadenza adeguata per la relativa presentazione. 4. Al fine di mettere a punto il programma di revisione prudenziale del collegio, le autorità competenti dello Stato membro d'origine tengono conto di tutti i pareri e le riserve espressi dai membri del collegio e, se necessario, spiegano i motivi del loro mancato inserimento. 5. Immediatamente dopo aver messo a punto il programma di revisione prudenziale del collegio, le autorità competenti dello Stato membro d'origine lo trasmettono ai membri del collegio. 6. Il programma di revisione prudenziale del collegio è aggiornato almeno una volta l'anno o con maggiore frequenza ove ritenuto necessario sulla scorta del processo di revisione e valutazione prudenziale di cui all'articolo 97 della direttiva 2013/36/UE. 7. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine aggiornano il programma di revisione prudenziale del collegio secondo la procedura descritta ai paragrafi da 1 a 5. SEZIONE 3 Pianificazione e coordinamento delle attività di vigilanza in preparazione per le situazioni di emergenza e nel corso di esse e disposizioni finali Articolo 21 Istituzione e aggiornamento del quadro del collegio per le situazioni di emergenza 1. Ai fini dell'istituzione del quadro del collegio per le situazioni di emergenza, le autorità competenti dello Stato membro d'origine preparano una proposta conformemente all'articolo 32 del regolamento delegato (UE) 2016/98. 2. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine sottopongono la proposta ai membri del collegio, invitandoli a formulare pareri e indicando una scadenza adeguata per la relativa presentazione. 3. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine tengono conto di tutti i pareri e le riserve espressi dai membri del collegio e, se necessario, spiegano i motivi del loro mancato inserimento. 4. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine trasmettono ai membri del collegio la versione finale del quadro del collegio per le situazioni di emergenza. 5. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine e i membri del collegio valutano almeno una volta l'anno la necessità di aggiornare il quadro del collegio per le situazioni di emergenza. 6. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine e i membri del collegio aggiornano il quadro del collegio per le situazioni di emergenza secondo la procedura descritta ai paragrafi da 1 a 4. Articolo 22 Scambio di informazioni in una situazione di emergenza 1. Qualora vengano a conoscenza di una situazione di emergenza che interessa o può interessare l'ente, le autorità competenti dello Stato membro d'origine lo comunicano senza indebito indugio all'ABE e ai membri del collegio. 2. Qualora venga a conoscenza di una situazione di emergenza che interessa o può interessare una succursale stabilita nella sua giurisdizione, il membro del collegio lo comunica senza indebito indugio alle autorità competenti dello Stato membro d'origine. Articolo 23 Coordinamento della valutazione prudenziale di una situazione di emergenza Ai fini dell'articolo 34 del regolamento delegato (UE) 2016/98, le autorità competenti dello Stato membro d'origine trasmettono la valutazione prudenziale della situazione di emergenza ai membri del collegio responsabili della vigilanza sulle succursali che sono o possono essere interessate dalla situazione di emergenza. Articolo 24 Coordinamento e monitoraggio della risposta prudenziale a una situazione di emergenza 1. Ai fini dell'articolo 35 del regolamento delegato (UE) 2016/98, le autorità competenti dello Stato membro d'origine elaborano una risposta prudenziale coordinata a una situazione di emergenza. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine prendono in debita considerazione i pareri dei membri del collegio responsabili della vigilanza sulle succursali che sono o possono essere interessate da tale situazione di emergenza. 2. Se del caso, le autorità competenti dello Stato membro d'origine coordinano il monitoraggio dell'attuazione delle azioni previste dalla risposta prudenziale. 3. I membri del collegio informano le autorità competenti dello Stato membro d'origine dell'andamento della situazione di emergenza e dell'attuazione delle azioni concordate riguardanti le succursali comprese nella loro giurisdizione. 4. Le autorità competenti dello Stato membro d'origine comunicano ai membri del collegio, inclusa l'ABE, gli aggiornamenti relativi al monitoraggio della risposta prudenziale. 5. L'elaborazione della valutazione prudenziale di una situazione di emergenza quale indicata all'articolo 23 e l'elaborazione della risposta prudenziale a tale situazione possono essere condotte in parallelo. Articolo 25 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 16 ottobre 2015 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 176 del 27.6.2013, pag. 338 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione, del 16 aprile 2014, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 191 del 28.6.2014, pag. 1 ). ( 3 ) Regolamento (UE) n. 1093/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/78/CE della Commissione ( GU L 331 del 15.12.2010, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento delegato (UE) 2016/98 della Commissione, del 16 ottobre 2015, che integra la direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano le condizioni generali del funzionamento dei collegi delle autorità di vigilanza (cfr. la pagina 2 della presente Gazzetta ufficiale). ( 5 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2016/100 della Commissione, del 16 ottobre 2015, che stabilisce norme tecniche di attuazione che specificano la procedura di adozione della decisione congiunta per quanto riguarda la domanda per l'ottenimento di determinate autorizzazioni prudenziali conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (cfr. la pagina 45 della presente Gazzetta ufficiale). ( 6 ) Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e che modifica la direttiva 82/891/CEE del Consiglio e le direttive 2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE, 2011/35/UE, 2012/30/UE e 2013/36/UE e i regolamenti (UE) n. 1093/2010 e (UE) n. 648/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 173 del 12.6.2014, pag. 190 ). ALLEGATO I Modulo per la classificazione <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>Impresa madre nell'UE/societ&#224; di partecipazione finanziaria madre nell'UE/societ&#224; di partecipazione finanziaria mista madre nell'UE/ente</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Importo complessivo delle attivit&#224; e delle voci fuori bilancio (in milioni di euro)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#200; identificato come ente a rilevanza sistemica a livello mondiale (G-SII) o come altro ente a rilevanza sistemica (O-SII)?</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p><span>&#200; stata concessa una deroga ai sensi dell'articolo</span> 7 o dell'articolo 10 del regolamento (UE) n. 575/2013 (deroghe ai requisiti patrimoniali)? (S/N)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p><span>&#200; stata concessa una deroga ai sensi dell'articolo</span> 8 o dell'articolo 10 del regolamento (UE) n. 575/2013 (deroghe ai requisiti di liquidit&#224;)? (S/N)</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Enti autorizzati in uno Stato membro/Soggetti del settore finanziario autorizzati in uno Stato membro</p></td><td><p>L'ente/il soggetto del settore finanziario &#232; rilevante per il gruppo?</p><p>(S/N)</p></td><td><p>L'ente/il soggetto del settore finanziario &#232; rilevante per lo Stato membro in cui &#232; autorizzato?</p><p>(S/N)</p></td><td><p>Importo complessivo delle attivit&#224; e delle voci fuori bilancio dell'ente/del soggetto del settore finanziario (in milioni di euro)</p></td><td><p>Criteri applicati per stabilire la rilevanza per lo Stato membro, se del caso</p></td><td><p>Criteri applicati per stabilire la rilevanza per il gruppo, se del caso</p></td><td><p>&#200; stata concessa una deroga ai sensi dell'articolo 7 o dell'articolo 10 del regolamento (UE) n.&#160;575/2013</p><p>(deroghe ai requisiti patrimoniali)?</p><p>(S/N)</p></td></tr><tr><td><p>Autorit&#224; competente/Altra autorit&#224;</p></td><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Ente/Soggetto del settore finanziario</p></td><td><p>Codice identificativo del soggetto giuridico, laddove esistente (pre-identificatore del soggetto giuridico o sistema globale di identificazione dei soggetti giuridici)</p></td><td><p>L'ente/il soggetto del settore finanziario &#232; identificato come O-SII?</p></td><td><p>Controllante diretta dell'ente/soggetto del settore finanziario</p></td><td><p>Codice identificativo del soggetto giuridico, laddove esistente (pre-identificatore del soggetto giuridico o sistema globale di identificazione dei soggetti giuridici)</p></td><td><p>La controllante diretta &#232; identificata come O-SII?</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Collegio di risoluzione delle crisi:</p></td><td><p>Paesi membri e osservatori:</p></td><td><p>Autorit&#224; membri e osservatori:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Gruppo di gestione delle crisi:</p></td><td><p>Paesi membri:</p></td><td><p>Autorit&#224; membri:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome dell'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata o dell'autorit&#224; competente dello Stato membro d'origine:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Indirizzo dell'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata o dell'autorit&#224; competente dello Stato membro d'origine:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Persona di contatto (nome, indirizzo di posta elettronica, numero di telefono) dell'autorit&#224; di vigilanza su base consolidata o dell'autorit&#224; competente dello Stato membro d'origine:</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#200; stata concessa una deroga ai sensi dell'articolo 8 o dell'articolo 10 del regolamento (UE) n. 575/2013 (deroghe ai requisiti di liquidit&#224;)? (S/N)</p></td><td><p>L'autorit&#224; competente &#232; un membro o un osservatore del collegio? Se lo &#232; e se fa parte di una sottostruttura specifica del collegio, specificare.</p></td><td><p>Succursali stabilite in uno Stato membro</p></td><td><p>La succursale &#232; significativa per il gruppo?</p><p>(S/N)</p></td><td><p>Criteri applicati per stabilire la rilevanza, se del caso</p></td><td><p>La succursale &#232; significativa per lo Stato membro ai sensi dell'articolo 51 della direttiva 2013/36/UE?</p><p>(S/N)</p></td><td><p>L'autorit&#224; competente &#232; un membro o un osservatore del collegio? Se lo &#232; e se fa parte di una sottostruttura specifica del collegio, specificare.</p></td></tr><tr><td><p>Autorit&#224; competente/Altra autorit&#224;</p></td><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Succursale</p></td><td><p>Ente nel cui ambito &#232; istituita la succursale</p></td><td><p>Codice identificativo del soggetto giuridico, laddove esistente, dell'ente nel cui ambito &#232; istituita la succursale (pre-identificatore del soggetto giuridico o sistema globale di identificazione dei soggetti giuridici)</p></td><td><p>L'ente nel cui ambito &#232; istituita la succursale &#232; identificato come O-SII? (S/N)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Enti autorizzati e succursali stabilite in un paese terzo</p></td><td><p>L'ente/la succursale &#232; significativo per il gruppo?</p><p>(S/N)</p></td><td><p>Criteri applicati per stabilire la rilevanza, se del caso</p></td><td><p>I requisiti di riservatezza e segreto professionale applicabili all'autorit&#224; di vigilanza del paese terzo sono giudicati equivalenti da tutti i membri del collegio?</p><p>(S/N)</p></td><td><p>L'autorit&#224; di vigilanza del paese terzo &#232; un osservatore del collegio? Se lo &#232; e se fa parte di una sottostruttura specifica del collegio, specificare.</p></td></tr><tr><td><p>Autorit&#224; di vigilanza del paese terzo</p></td><td><p>Paese terzo</p></td><td><p>Ente/succursale</p></td><td><p>Codice identificativo del soggetto giuridico, laddove esistente, dell'ente (pre-identificatore del soggetto giuridico o sistema globale di identificazione deli soggetti giuridici)</p></td><td><p>Controllante diretta dell'ente</p></td><td><p>Codice identificativo del soggetto giuridico, laddove esistente, della controllante diretta (pre-identificatore del soggetto giuridico o sistema globale di identificazione dei soggetti giuridici)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Esiste un'altra struttura di collegio non europea? (S/N) (Se s&#236;, specificare il nome del collegio e dell'autorit&#224; di vigilanza ospitante):</p></td><td><p>Paesi membri:</p></td><td><p>Autorit&#224; membri:</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>Nome del collegio</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO II Modello per gli accordi scritti di coordinamento e cooperazione del collegio delle autorità di vigilanza istituito per il gruppo <XY>/l'ente <A>
ITA
32016R0099
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.8.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 248/7</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 914/2014 DELLA COMMISSIONE del 21 agosto 2014 recante duecentodiciassettesima modifica del regolamento (CE) n. 881/2002 del Consiglio che impone specifiche misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità associate alla rete Al-Qaeda LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 881/2002 del Consiglio, del 27 maggio 2002, che impone specifiche misure restrittive nei confronti di determinate persone ed entità associate alla rete Al-Qaeda ( 1 ) , in particolare l'articolo 7, paragrafo 1, lettera a), e l'articolo 7 bis , paragrafi 1 e 5, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Nell'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 figura l'elenco delle persone, dei gruppi e delle entit&#224; a cui si applica il congelamento dei capitali e delle risorse economiche a norma del regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Il 15 agosto 2014 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite (CSNU) ha approvato l'aggiunta di sei persone fisiche all'elenco, compilato dal Comitato per le sanzioni contro Al-Qaeda, delle persone, dei gruppi e delle entit&#224; a cui si applica il congelamento dei capitali e delle risorse economiche. Il 4 agosto il Comitato per le sanzioni del CSNU ha inoltre deciso di modificare due voci dell'elenco.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Occorre pertanto aggiornare opportunamente l'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il presente regolamento deve entrare in vigore immediatamente per garantire l'efficacia delle misure ivi contemplate,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 è modificato conformemente all'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 21 agosto 2014 Per la Commissione, a nome del presidente Capo del Servizio degli strumenti di politica estera ( 1 ) GU L 139 del 29.5.2002, pag. 9 . ALLEGATO L'allegato I del regolamento (CE) n. 881/2002 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>le voci seguenti sono aggiunte all'elenco &#171;Persone fisiche&#187;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><div><p>&#171;Abdelrahman Mouhamad Zafir al Dabidi<span>al Jahani</span> [aliasa) Abd Al-Rahman Muhammad Zafir Al-Dubaysi Al-Juhni, b) Abd Al-Rahman Muhammad Zafir al-Dubaysi al-Jahni, c) Abd Al-Rahman Muhammad Zafir al-Dubaysi al-Jahani, d) Abd Al-Rahman Muhammad Zafir al-Dubaysi al-Juhani, e) Abdulrhman Mohammed D. Aljahani, f) Abu al-Waf&#224;, g) Abu Anas, h) Abd al-Rahman Muhammad Zafir al-Dabisi al-Jahani, i) Abu Wafa al-Saudi, j) Abu al-Wafa, k) Abd al-Rahman Muhammad Thafir al-Jahni, l) Abd al-Rahman Muhammad al-Juhani, m) Abdelrahman Mouhamad Zafir al Dabissi Juhan, n) Abdelrahman Mouhamad Zafir al Dabissi Juhani, o) Abou Wafa al Saoudi]. Data di nascita: a) 4 dicembre 1971, b) 1977. Luogo di nascita: Kharj, Arabia Saudita. Nazionalit&#224;: saudita. N. passaporto: F50859. Numero di identificazionale nazionale: numero di identificazionale nazionale saudita 1027508157. Data di designazione di cui all'articolo 2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 15.8.2014.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><div><p>&#171;Hajjaj Bin Fahd<span>al Ajmi</span> [aliasa). Hijaj Fahid Hijaj Muhammad Sahib al-Ajmi, b) Hicac Fehid Hicac Muhammed Sebib al-Acmi, c) Hajjaj bin-Fahad al-Ajmi, d) Sheikh Hajaj al-Ajami, e) Hajaj al-Ajami, f) Ajaj Ajami]. Data di nascita: 10 agosto 1987. Luogo di nascita: Kuwait. Nazionalit&#224;: kuwaitiana. Data di designazione di cui all'articolo&#160;2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 15.8.2014.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><div><p>&#171;Abou Mohamed<span>al Adnani</span> [aliasa). Yaser Khalaf Nazzal Alrawi, b) Jaber Taha Falah, c) Abou Khattab, d) Abou Sadeq Alrawi, e) Tah al Binchi, f) Abu Mohammed al-Adnani, g) Taha Sobhi Falaha, h) Yasser Khalaf Hussein Nazal al-Rawi, i) Abu Baker al-Khatab, j) Abu Sadek al-Rawi, k) Taha al-Banshi, l) Abu Mohamed al-Adnani, m) Abu-Mohammad al-Adnani al-Shami, n) Hajj Ibrahim]. Data di nascita: intorno al 1977. Luogo di nascita: Binnish, Repubblica araba siriana. Nazionalit&#224;: irachena. Altre informazioni: portavoce ufficiale dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL), elencato come Al-Qaeda in Iraq. Data di designazione di cui all'articolo 2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 15.8.2014.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><div><p>&#171;Said<span>Arif</span> [aliasa). Said Mohamed Arif, b) Omar Gharib, c) Abderahmane, d) Abdallah al-Jazairi, e) Slimane Chabani, f) Souleiman]. Data di nascita: a) 25 giugno 1964, b) 5 dicembre 1965. Luogo di nascita: Orano, Algeria. Nazionalit&#224;: algerina. Data di designazione di cui all'articolo 2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 15.8.2014.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><div><p>&#171;Abdul Mohsen Abdallah Ibrahim<span>al Charekh</span> [aliasa). Abdul Mohsen Abdullah Ibrahim Al-Sharikh, b) Sanafi al Nasr]. Data di nascita: 13 luglio 1985. Luogo di nascita: Saqra, Arabia Saudita. Nazionalit&#224;: saudita. Data di designazione di cui all'articolo 2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 15.8.2014.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><div><p>&#171;Hamid Hamad Hamid<span>al-'Ali</span>. Data di nascita: 17 novembre 1960. Luogo di nascita: a) Kuwait, b) Qatar. Data di designazione di cui all'articolo 2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 15.8.2014.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>la voce &#171;Khalid Abd Al-Rahman Hamd<span>Al-Fawaz</span> [aliasa) Al-Fauwaz, Khaled, b) Al-Fauwaz, Khaled A., c) Al-Fawwaz, Khalid, d) Al Fawwaz, Khalik; e) Al-Fawwaz, Khaled, f) Al Fawwaz, Khaled, g) Khalid Abdulrahman H. Al Fawaz]. Indirizzo Londra, Regno Unito. Data di nascita: 24.8.1962. Luogo di nascita: Kuwait. Nazionalit&#224;: saudita. Passaporto n.: 456682 (rilasciato il 6.11.1990, scaduto il 13.9.1995). Data di designazione di cui all'articolo 2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 24.4.2002.&#187; dell'elenco &#171;Persone fisiche&#187; &#232; sostituita da quanto segue:</p><p>&#171;Khalid Abd Al-Rahman Hamd<span>Al-Fawaz</span> [aliasa) Khaled Al-Fauwaz,, b) Khaled A. Al-Fauwaz, c) Khalid Al-Fawwaz, d) Khalik Al Fawwaz, e) Khaled Al-Fawwaz, f) Khaled Al Fawwaz, g) Khalid Abdulrahman H. Al Fawaz]. Indirizzo: Stati Uniti d'America. Data di nascita: 24.8.1962. Luogo di nascita: Kuwait. Nazionalit&#224;: saudita. N. passaporto: 456682 (rilasciato il 6.11.1990, scaduto il 13.9.1995). Data di designazione di cui all'articolo 2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 24.4.2002.&#187;</p>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>la voce &#171;Mostafa Kamel Mostafa<span>Ibrahim [</span>aliasa) Mustafa Kamel Mustafa, b) Adam Ramsey Eaman, c) Kamel Mustapha Mustapha, d) Mustapha Kamel Mustapha, e) Abu Hamza, f) Mostafa Kamel Mostafa, g) Abu Hamza Al-Masri, h) Al-Masri, Abu Hamza, i) Al-Misri, Abu Hamza]. Indirizzo a) 9 Aldbourne Road, Shepherds Bush, London W12 OLW, Regno Unito; b) 8 Adie Road, Hammersmith, London W6 OPW, Regno Unito. Data di nascita: 15.4.1958. Luogo di nascita: Alessandria, Egitto. Nazionalit&#224;: britannica. Data di designazione di cui all'articolo 2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 24.4.2002.&#187; dell'elenco &#171;Persone fisiche&#187; &#232; sostituita da quanto segue:</p><p>&#171;Mostafa Kamel Mostafa<span>Ibrahim [</span>aliasa) Mustafa Kamel Mustafa, b) Adam Ramsey Eaman, c) Kamel Mustapha Mustapha, d) Mustapha Kamel Mustapha, e) Mostafa Kamel Mostafa, f) Abu Hamza Al-Masri, g) Abu Hamza, h) Abu Hamza Al-Misri]. Indirizzo: Stati Uniti d'America. Data di nascita: 15.4.1958. Luogo di nascita: Alessandria, Egitto. Nazionalit&#224;: britannica. Data di designazione di cui all'articolo 2&#160;<span>bis</span>, paragrafo 4, lettera b): 24.4.2002.&#187;</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32014R0914
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2904</p></td><td><p>29.12.2023</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2023/2904 DELLA COMMISSIONE del 25 ottobre 2023 recante modifica del regolamento delegato (UE) 2019/1122 che integra la direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il funzionamento del registro dell’Unione (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vista la direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 ottobre 2003, che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell’Unione e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio ( 1 ) , in particolare l’articolo 19, paragrafo 3, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento delegato (UE)&#160;2019/1122 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> stabilisce le disposizioni generali e i requisiti relativi alla gestione e alla tenuta del registro dell&#8217;Unione di cui alla direttiva&#160;2003/87/CE e si applica alle quote create ai fini del sistema per lo scambio di quote di emissioni dell&#8217;Unione europea (EU ETS).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La direttiva&#160;2003/87/CE &#232; stata modificata per includere nell&#8217;EU ETS, a partire dal 2024, le emissioni generate dal trasporto marittimo. Le societ&#224; di navigazione saranno quindi soggette all&#8217;obbligo di restituire le quote di emissioni corrispondenti a una percentuale delle loro emissioni di gas a effetto serra, che aumenter&#224; gradualmente fino al 2026. &#200; pertanto opportuno stabilire norme specifiche per l&#8217;apertura e la chiusura di conti di deposito di operatore marittimo da parte delle societ&#224; di navigazione. Sono state introdotte varie deroghe all&#8217;obbligo di restituzione, applicabili alle emissioni generate dal trasporto marittimo, di cui si dovrebbe tener conto nel calcolo del valore relativo allo stato di adempimento delle societ&#224; di navigazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>La direttiva&#160;2003/87/CE &#232; stata modificata anche per includere dal 2027 un sistema per lo scambio di quote di emissioni distinto ma parallelo, da applicarsi ai combustibili utilizzati per la combustione nei settori dell&#8217;edilizia e del trasporto stradale e in altri settori di attivit&#224; industriali non contemplate all&#8217;allegato I di detta direttiva. &#200; pertanto opportuno stabilire norme specifiche riguardanti i conti di deposito e la restituzione delle quote di emissioni in relazione ai soggetti regolamentati che svolgono un&#8217;attivit&#224; di cui all&#8217;allegato III della direttiva&#160;2003/87/CE. Poich&#233; il nuovo sistema per lo scambio di quote di emissioni rimane distinto da quello esistente per gli impianti fissi e il trasporto aereo, il registro dell&#8217;Unione dovrebbe riflettere tale distinzione per quanto riguarda le quote rilasciate per i settori interessati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; opportuno tenere conto dei nuovi termini di adempimento per la restituzione delle quote da parte dei gestori fissati nella direttiva&#160;2003/87/CE. &#200; pertanto opportuno modificare al 30 settembre il termine di adempimento per gli impianti fissi e gli operatori aerei. &#200; opportuno modificare al 30 settembre e al 31 maggio anche i termini di adempimento per gli operatori marittimi e i soggetti regolamentati, rispettivamente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; necessario eliminare i riferimenti alle disposizioni della direttiva&#160;2003/87/CE che sono state soppresse e rispondere a determinate esigenze di semplificazione emerse dall&#8217;esperienza passata. Le norme relative alla resa delle quote in eccesso dovrebbero essere aggiornate per consentire di effettuare questa operazione da conti bloccati. Le informazioni sull&#8217;impresa madre e sull&#8217;impresa figlia dovrebbero essere a livello di titolare del conto e non di impresa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; opportuno istituire un nuovo tipo di conto per i governi di paesi terzi che hanno concluso un accordo non vincolante con l&#8217;Unione a norma della direttiva&#160;2003/87/CE. Questo tipo di conto dovrebbe consentire a detti governi di sopprimere le quote acquisite sul mercato dell&#8217;Unione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Nella direttiva&#160;2003/87/CE &#232; stata introdotta una disposizione che d&#224; all&#8217;autorit&#224; competente di uno Stato membro la possibilit&#224; di esentare dall&#8217;obbligo di restituire le quote un soggetto regolamentato assoggettato a una tassa nazionale sul carbonio. &#200; opportuno istituire un nuovo tipo di conto per gli Stati membri che decidono di avvalersi di tale possibilit&#224;. Uno Stato membro dovrebbe pertanto essere autorizzato a sopprimere le quote relative ai combustibili utilizzati per la combustione nei settori dell&#8217;edilizia e del trasporto stradale e in altri settori nei quali i volumi d&#8217;asta sono inferiori alla quantit&#224; di quote da cancellare.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>A partire dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2025 anche per il trasporto aereo devono essere rilasciate quote generiche, mediante l&#8217;assegnazione a titolo gratuito e la vendita all&#8217;asta, in modo da coprire le emissioni degli impianti fissi e dei settori marittimo e aereo. Tuttavia, al fine di garantire agli utenti una transizione agevole e la certezza del diritto, le quote del trasporto aereo rilasciate prima della fine del 2024 dovrebbero restare nei conti e rimanere in circolazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Per rafforzare la trasparenza e il monitoraggio di mercato delle operazioni fuori borsa puramente bilaterali che riguardano le quote di emissioni, tali operazioni dovrebbero essere contrassegnate sistematicamente nel registro dell&#8217;Unione. Onde evitare incoerenze nei dati, il termine &#171;operazioni bilaterali&#187; ha lo stesso significato che gli &#232; attribuito nei quadri di informativa finanziaria pertinenti. Inoltre, al fine di migliorare la qualit&#224; dei dati a disposizione delle autorit&#224; di regolamentazione del mercato relativamente al cosiddetto mercato a pronti delle quote di emissioni, le suddette autorit&#224; dovrebbero essere autorizzate a chiedere l&#8217;accesso ai dati nel registro dell&#8217;Unione a intervalli regolari in funzione delle loro esigenze di monitoraggio.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento delegato (UE)&#160;2019/1122.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Al fine di dare ai partecipanti al mercato il tempo di adeguarsi all&#8217;accorpamento di quote generiche e quote del trasporto aereo ed evitare l&#8217;incertezza del diritto circa l&#8217;uso e la validit&#224; delle quote nel 2024, &#232; opportuno differire l&#8217;applicazione delle disposizioni riguardo a tale accorpamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Al fine di garantire l&#8217;applicazione tempestiva dell&#8217;EU ETS agli operatori marittimi dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2024, il presente regolamento dovrebbe entrare in vigore con urgenza il giorno successivo alla pubblicazione nella<span>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</span>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Conformemente all&#8217;articolo&#160;42, del regolamento (UE)&#160;2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, il Garante europeo della protezione dei dati &#232; stato consultato e ha formulato il suo parere il 25&#160;settembre 2023,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Il regolamento delegato (UE) 2019/1122 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;3 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>i punti 6), 7) e&#160;8) sono sostituiti dai seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;6)</p></td><td><p>&#8220;verificatore&#8221;:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>nel caso di impianti fissi, operatori aerei e soggetti regolamentati, il verificatore quale definito all&#8217;articolo&#160;3, punto 3), del regolamento di esecuzione (UE)&#160;2018/2067 della Commissione<a>&#160;(<span>*1</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>nel caso del trasporto marittimo, il verificatore quale definito all&#8217;articolo&#160;3, lettera f), del regolamento (UE)&#160;2015/757<a>&#160;(<span>*2</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>&#8220;quote del trasporto aereo&#8221;: quote create in applicazione degli articoli 3&#160;<span>quater</span> e&#160;3&#160;<span>quinquies</span> della direttiva&#160;2003/87/CE rilasciate prima del 1<span>o</span>&#160;gennaio 2025 e quote create allo stesso scopo derivanti dai sistemi per lo scambio di quote di emissioni collegati all&#8217;EU ETS a norma dell&#8217;articolo&#160;25 della medesima direttiva;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>&#8220;quote generiche&#8221;: quote create in applicazione del capo III della direttiva&#160;2003/87/CE, comprese le quote derivanti dai sistemi per lo scambio di quote di emissioni collegati all&#8217;EU ETS a norma dell&#8217;articolo&#160;25 della medesima direttiva e le quote create in applicazione degli articoli 3&#160;<span>quater</span> e&#160;3&#160;<span>quinquies</span> di tale direttiva rilasciate dopo il 1<span>o</span>&#160;gennaio 2025;</p></td></tr></tbody></table><p><a>(<span>*1</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento di esecuzione (UE)&#160;2018/2067 della Commissione, del 19&#160;dicembre 2018, concernente la verifica dei dati e l&#8217;accreditamento dei verificatori a norma della direttiva&#160;2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (<a>GU&#160;L&#160;334 del 31.12.2018, pag.&#160;94</a>)."</p><p><a>(<span>*2</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE)&#160;2015/757 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29&#160;aprile 2015, concernente il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di gas a effetto serra generate dal trasporto marittimo e che modifica la direttiva&#160;2009/16/CE (<a>GU&#160;L&#160;123 del 19.5.2015, pag.&#160;55</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#232; inserito il punto seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;8&#160;bis)</p></td><td><p>&#171;quote di soggetti regolamentati&#187;: quote create in applicazione del capo IV<span>bis</span> della direttiva&#160;2003/87/CE&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il punto 13) &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;13)</p></td><td><p>&#8220;restituzione&#8221;: la contabilizzazione di una quota da parte dell&#8217;impianto fisso, dell&#8217;operatore aereo, della societ&#224; di navigazione o del soggetto regolamentato a fronte delle emissioni verificate del proprio impianto, del proprio aeromobile, della propria nave o a fronte del combustibile immesso in consumo;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>sono aggiunti i punti seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;25)</p></td><td><p>&#8220;conti di gestori&#8221;: conti di deposito di impianto fisso, conti di deposito di operatore aereo, conti di deposito di operatore marittimo e conti di deposito di soggetto regolamentato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>26)</p></td><td><p>&#8220;gestori&#8221;: impianti fissi, operatori aerei, societ&#224; di navigazione e soggetti regolamentati.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;9 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 5 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;5.&#160;&#160;&#160;In caso di esclusione di un impianto dall&#8217;EU ETS a norma dell&#8217;articolo&#160;27 o 27&#160;<span>bis</span> della direttiva&#160;2003/87/CE, l&#8217;amministratore nazionale assegna al corrispondente conto di deposito di impianto fisso lo stato &#8220;escluso&#8221; per tutta la durata dell&#8217;esclusione.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#232; inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;6&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;Qualora un soggetto regolamentato sia esentato dall&#8217;obbligo di restituire le quote a norma dell&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>sexies</span>, paragrafo 3, della direttiva&#160;2003/87/CE, l&#8217;amministratore nazionale assegna al corrispondente conto di deposito di soggetto regolamentato lo stato &#8220;escluso&#8221; per tutta la durata dell&#8217;esenzione.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>al paragrafo 7, le parole &#171;agli articoli 22 e&#160;57&#187; sono sostituite da &#171;all&#8217;articolo&#160;22, all&#8217;articolo&#160;48, paragrafo 4, all&#8217;articolo&#160;50, paragrafi&#160;6 e&#160;8, all&#8217;articolo&#160;55, paragrafi&#160;2 e&#160;3, e all&#8217;articolo&#160;57&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;14 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;14</p><p>Apertura di conti di deposito di impianto fisso nel registro dell&#8217;Unione</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Entro venti giorni lavorativi dall&#8217;entrata in vigore di un&#8217;autorizzazione a emettere gas a effetto serra, l&#8217;autorit&#224; competente o l&#8217;impianto fisso pertinente comunica al corrispondente amministratore nazionale le informazioni di cui all&#8217;allegato VI e gli chiede di aprire un conto di deposito di impianto fisso nel registro dell&#8217;Unione, a condizione che l&#8217;impianto fisso sia soggetto all&#8217;obbligo di restituire le quote a norma dell&#8217;articolo&#160;12 della direttiva&#160;2003/87/CE.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Entro venti giorni lavorativi dal ricevimento di una serie completa di informazioni di cui al paragrafo 1 e all&#8217;articolo&#160;21, l&#8217;amministratore nazionale apre nel registro dell&#8217;Unione un conto di deposito di impianto fisso per ciascun impianto o informa il richiedente del rifiuto di aprire il conto a norma dell&#8217;articolo&#160;19.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;&#200; consentito aprire un nuovo conto di deposito di impianto fisso solo se l&#8217;impianto non dispone gi&#224; di un conto omologo aperto sulla base della stessa autorizzazione a emettere gas a effetto serra.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;15 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 2 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;2.&#160;&#160;&#160;Ogni operatore aereo dispone di non pi&#249; di un conto di deposito di operatore aereo.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 5 &#232; soppresso;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>sono inseriti gli articoli seguenti:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;15&#160;bis</p><p>Apertura di conti di deposito di operatore marittimo nel registro dell&#8217;Unione</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Entro 40 giorni lavorativi dalla pubblicazione dell&#8217;elenco di cui all&#8217;articolo&#160;3&#160;<span>octies septies</span>, paragrafo 2, lettera a), della direttiva&#160;2003/87/CE, o, per le societ&#224; di navigazione che non figurano in tale elenco, entro 65 giorni lavorativi dal primo viaggio rientrante nell&#8217;ambito di applicazione dell&#8217;articolo&#160;3&#160;<span>octies bis</span> della medesima direttiva, la societ&#224; di navigazione comunica al corrispondente amministratore nazionale le informazioni di cui all&#8217;allegato VII<span>bis</span> del presente regolamento e gli chiede di aprire un conto di deposito di operatore marittimo nel registro dell&#8217;Unione.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Ogni societ&#224; di navigazione dispone di non pi&#249; di un conto di deposito di operatore marittimo.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Entro venti giorni lavorativi dal ricevimento di una serie completa di informazioni di cui al paragrafo 1 e all&#8217;articolo&#160;21, l&#8217;amministratore nazionale apre nel registro dell&#8217;Unione un conto di deposito di operatore marittimo per ciascuna societ&#224; di navigazione o informa il richiedente del rifiuto di aprire il conto a norma dell&#8217;articolo&#160;19.</p><p>In deroga al primo comma, per le richieste di cui al paragrafo 1 presentate nel 2024, il termine per l&#8217;apertura di un conto di deposito di operatore marittimo da parte dell&#8217;amministratore nazionale &#232; di 40 giorni lavorativi dal ricevimento di una serie completa di informazioni.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;15&#160;ter</p><p>Apertura di conti di deposito di soggetto regolamentato nel registro dell&#8217;Unione</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Entro venti giorni lavorativi dall&#8217;entrata in vigore di un&#8217;autorizzazione a emettere gas a effetto serra, il soggetto regolamentato che rientra nell&#8217;ambito di applicazione del capo IV<span>bis</span> della direttiva&#160;2003/87/CE comunica al corrispondente amministratore nazionale le informazioni di cui all&#8217;allegato VII<span>ter</span> del presente regolamento e gli chiede di aprire un conto di deposito di soggetto regolamentato nel registro dell&#8217;Unione.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Entro venti giorni lavorativi dal ricevimento di una serie completa di informazioni di cui al paragrafo 1 e all&#8217;articolo&#160;21, l&#8217;amministratore nazionale apre nel registro dell&#8217;Unione un conto di deposito di soggetto regolamentato per ciascun soggetto regolamentato o informa il richiedente del rifiuto di aprire il conto a norma dell&#8217;articolo&#160;19.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Ogni soggetto regolamentato dispone di non pi&#249; di un conto di deposito di soggetto regolamentato.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;In deroga al primo comma, per le richieste di cui al paragrafo 1 presentate nel 2025, il termine per l&#8217;apertura di un conto di deposito di soggetto regolamentato da parte dell&#8217;amministratore nazionale &#232; di 40 giorni lavorativi dal ricevimento di una serie completa di informazioni.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;&#200; consentito aprire un nuovo conto di deposito di soggetto regolamentato solo se il soggetto non dispone gi&#224; di un conto omologo aperto sulla base della stessa autorizzazione a emettere gas a effetto serra.</p></div><div><p>6.&#160;&#160;&#160;Se ha gi&#224; acquisito informazioni ai fini delle misure nazionali nei settori che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione dell&#8217;allegato III della direttiva&#160;2003/87/CE, l&#8217;amministratore nazionale pu&#242; utilizzare tali informazioni ai fini dell&#8217;apertura dei conti di deposito di soggetto regolamentato, a condizione che esse soddisfino le prescrizioni di cui all&#8217;articolo&#160;15&#160;<span>ter</span> del presente regolamento.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;15&#160;quater</p><p>Apertura di conti delle soppressioni di governo di paese terzo nel registro dell&#8217;Unione</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;In seguito alla conclusione dell&#8217;accordo non vincolante di cui all&#8217;articolo&#160;25, paragrafo 1&#160;<span>ter</span>, della direttiva&#160;2003/87/CE, il governo del paese terzo o l&#8217;entit&#224; sub-federale o regionale pu&#242; chiedere all&#8217;amministratore centrale, con lettera ufficiale, di aprire un conto delle soppressioni di governo di paese terzo nel registro dell&#8217;Unione.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il paese terzo interessato non dispone di pi&#249; di un conto delle soppressioni di governo di paese terzo.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;15&#160;quinquies</p><p>Apertura di conti delle soppressioni per deroga per tassa nazionale nel registro dell&#8217;Unione</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Se uno Stato membro notifica alla Commissione l&#8217;applicazione dell&#8217;esenzione a norma dell&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>sexies</span>, paragrafo 3, della direttiva&#160;2003/87/CE e la Commissione non solleva obiezioni al riguardo, lo Stato membro interessato chiede all&#8217;amministratore centrale, con lettera ufficiale, di aprire un conto delle soppressioni per deroga per tassa nazionale nel registro dell&#8217;Unione.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Lo Stato membro interessato non dispone di pi&#249; di un conto delle soppressioni per deroga per tassa nazionale.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Al conto delle soppressioni per deroga per tassa nazionale possono essere trasferite solo quote di soggetti regolamentati. Le quote di soggetti regolamentati detenute nel conto delle soppressioni per deroga per tassa nazionale sono soppresse entro la fine dell&#8217;anno successivo all&#8217;anno di riferimento a norma dell&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>sexies</span>, paragrafo 3, lettera g), della direttiva&#160;2003/87/CE.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;Il conto delle soppressioni per deroga per tassa nazionale &#232; utilizzato solo per adempiere a quanto prescritto all&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>sexies</span>, paragrafo 3, lettera g), della direttiva&#160;2003/87/CE e il quantitativo di quote trasferito a tale conto in un dato anno non &#232; superiore alla differenza tra il quantitativo di quote ancora da mettere all&#8217;asta nell&#8217;anno di riferimento in seguito all&#8217;applicazione dell&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>sexies</span>, paragrafo 3, lettera f), della direttiva&#160;2003/87/CE e il quantitativo di quote da cancellare a norma dell&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>sexies</span>, paragrafo 3, lettera g), della medesima direttiva.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;19, paragrafo 3, la prima frase &#232; sostituita dalla seguente:</p><p> &#171;Se l&#8217;amministratore nazionale rifiuta di aprire un conto di gestore a norma del paragrafo 2, il conto pu&#242; essere aperto su ordine dell&#8217;autorit&#224; competente.&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;22 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 2 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;2.&#160;&#160;&#160;I gestori comunicano eventuali fusioni o scissioni all&#8217;amministratore del proprio conto entro dieci giorni lavorativi.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 4 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;4.&#160;&#160;&#160;Almeno ogni tre anni l&#8217;amministratore nazionale esamina le informazioni relative al conto per verificare se sono ancora complete, aggiornate, accurate e veritiere, e chiede al titolare del conto di comunicare le eventuali modifiche. Per i conti di gestori e i verificatori, il riesame ha luogo almeno ogni cinque anni. Entro l&#8217;ultimo giorno del mese successivo al dodicesimo mese dopo l&#8217;entrata in vigore del presente regolamento e in seguito almeno una volta l&#8217;anno, gli amministratori nazionali esaminano i conti che non contengono informazioni sull&#8217;identificativo della persona giuridica o sullo status di sede di negoziazione o controparte centrale di cui all&#8217;allegato III, tabella III-I.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>al paragrafo 7, le parole &#171;articolo&#160;14, 15 o 16&#187; sono sostituite da &#171;articolo&#160;14, 15, 15&#160;<span>bis</span>, 15&#160;<span>ter</span> o 16&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>&#232; inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;11&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;Se l&#8217;autorit&#224; di riferimento nei confronti di una societ&#224; di navigazione cambia a seguito della procedura di cui all&#8217;articolo&#160;3&#160;<span>octies septies</span> della direttiva&#160;2003/87/CE, l&#8217;amministratore centrale aggiorna i dati relativi all&#8217;amministratore nazionale del corrispondente conto di deposito di operatore marittimo. Quando cambia l&#8217;amministratore del conto di deposito di operatore marittimo, il nuovo amministratore pu&#242; chiedere alla societ&#224; di navigazione di presentare le informazioni relative all&#8217;apertura del conto e le informazioni in merito ai rappresentanti autorizzati a norma, rispettivamente, dell&#8217;articolo&#160;15&#160;<span>bis</span> e dell&#8217;articolo&#160;21.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>il paragrafo 12 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;12.&#160;&#160;&#160;Fatti salvi i paragrafi&#160;11 e&#160;11&#160;<span>bis</span>, lo Stato membro di riferimento per la gestione del conto non cambia.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;24&#160;bis</p><p>Chiusura di conti delle soppressioni di governo di paese terzo</p><p>L&#8217;amministratore centrale chiude il conto delle soppressioni di governo di paese terzo entro dieci giorni lavorativi dalla fine del periodo stabilito nell&#8217;accordo non vincolante di cui all&#8217;articolo&#160;25, paragrafo 1&#160;<span>ter</span>, della direttiva&#160;2003/87/CE.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;25 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il titolo &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;<span>Chiusura di conti di deposito di impianto fisso</span> &#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al paragrafo 2, la prima frase &#232; sostituita dalla seguente:</p><p> &#171;L&#8217;amministratore nazionale pu&#242; chiudere il conto di deposito di impianto fisso se sussistono le seguenti condizioni:&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>al paragrafo 2, la lettera c) &#232; sostituita da:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>&#171;le emissioni verificate sono state registrate per tutti gli anni in cui l&#8217;impianto fisso ha partecipato al sistema EU ETS;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>sono inseriti gli articoli seguenti:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;26&#160;bis</p><p>Chiusura di conti di deposito di operatore marittimo</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Entro dieci giorni lavorativi dalla comunicazione del titolare del conto o dalla scoperta in base ad altre prove, l&#8217;autorit&#224; competente comunica all&#8217;amministratore nazionale che la societ&#224; di navigazione si &#232; fusa con un&#8217;altra societ&#224; di navigazione o che ha cessato tutte le attivit&#224; contemplate all&#8217;allegato I della direttiva&#160;2003/87/CE.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore nazionale pu&#242; chiudere il conto di deposito di operatore marittimo se sussistono le seguenti condizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#232; stata effettuata la comunicazione di cui al paragrafo 1;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l&#8217;anno dell&#8217;ultima emissione &#232; iscritto nel registro dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le emissioni verificate soggette a obblighi di restituzione a norma degli articoli 3&#160;<span>octies ter</span> e&#160;12 della direttiva&#160;2003/87/CE sono state registrate per tutti gli anni in cui la societ&#224; di navigazione ha partecipato al sistema EU ETS;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la societ&#224; di navigazione ha restituito un numero di quote pari o superiore alle sue emissioni verificate soggette a obblighi di restituzione a norma degli articoli 3&#160;<span>octies ter</span> e&#160;12 della direttiva&#160;2003/87/CE.</p></td></tr></tbody></table></div></div><div><p>Articolo&#160;26&#160;ter</p><p>Chiusura di conti di deposito di soggetto regolamentato</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Se ritira l&#8217;autorizzazione a emettere gas a effetto serra o riceve una comunicazione dal titolare del conto o scopre in base ad altre prove che il soggetto regolamentato si &#232; fuso con un altro soggetto regolamentato o che ha cessato tutte le attivit&#224; contemplate all&#8217;allegato III della direttiva&#160;2003/87/CE, l&#8217;autorit&#224; competente lo comunica all&#8217;amministratore nazionale entro dieci giorni lavorativi dal ritiro, dalla comunicazione del titolare del conto o dalla scoperta, a seconda dei casi.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore nazionale pu&#242; chiudere il conto di deposito di soggetto regolamentato se sussistono le seguenti condizioni:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli &#232; pervenuta la comunicazione dell&#8217;autorit&#224; competente di cui paragrafo 1;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>l&#8217;anno dell&#8217;ultima emissione &#232; iscritto nel registro dell&#8217;Unione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le emissioni verificate sono state registrate per tutti gli anni in cui il soggetto regolamentato ha partecipato al sistema EU ETS;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>il soggetto regolamentato ha restituito un numero di quote pari o superiore alle sue emissioni verificate.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;28 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>al paragrafo 1, il secondo comma &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;Nel caso dei conti di gestori, l&#8217;autorit&#224; competente o l&#8217;autorit&#224; di contrasto pu&#242; ordinare all&#8217;amministratore nazionale di bloccare i conti a cui &#232; sospeso l&#8217;accesso finch&#233; l&#8217;autorit&#224; competente abbia stabilito che la situazione che ha dato origine alla sospensione non sussiste pi&#249;.&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 3 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;3.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore nazionale chiude il conto di gestore su ordine dell&#8217;autorit&#224; competente qualora non esista alcuna prospettiva ragionevole di restituzione di ulteriori quote o di resa di quote in eccesso.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>12)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;30, il paragrafo 10 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;10.&#160;&#160;&#160;Se il titolare del conto di gestore &#232; impossibilitato a restituire le quote nei dieci giorni lavorativi precedenti il termine stabilito rispettivamente all&#8217;articolo&#160;12, paragrafo 3, e all&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>sexies</span>, paragrafo 2, della direttiva&#160;2003/87/CE a causa di una sospensione a norma del presente articolo, l&#8217;amministratore nazionale restituisce, su richiesta del titolare del conto, il numero di quote da questi indicato.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>13)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;31 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il titolo &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;<span>Dati sulle emissioni verificate dei gestori</span> &#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 1 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;1.&#160;&#160;&#160;Ogniqualvolta il diritto nazionale lo richieda, il gestore sceglie un verificatore tra quelli registrati presso l&#8217;amministratore nazionale che ne amministra il conto.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il paragrafo 4 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;4.&#160;&#160;&#160;Il verificatore o l&#8217;autorit&#224; competente approva i dati annui sulle emissioni previo esito positivo della verifica, a norma dell&#8217;articolo&#160;15 della direttiva&#160;2003/87/CE, della comunicazione del gestore sulle emissioni prodotte dall&#8217;impianto nel corso di un anno precedente, della comunicazione dell&#8217;operatore aereo sulle emissioni prodotte da tutte le attivit&#224; di trasporto aereo che ha svolto in un anno precedente o della comunicazione del soggetto regolamentato sulle emissioni da esso prodotte nel corso di un anno precedente.</p><p>Per le societ&#224; di navigazione, il verificatore o l&#8217;autorit&#224; competente approva i dati annui sulle emissioni previo esito positivo della verifica dei dati sulle emissioni della societ&#224; di navigazione aggregati a livello di societ&#224;, conformemente all&#8217;articolo&#160;3&#160;<span>octies quinquies</span> della suddetta direttiva. Per i soggetti regolamentati, il verificatore o l&#8217;autorit&#224; competente approva i dati annui sulle emissioni previo esito positivo della verifica a norma dell&#8217;articolo&#160;15 della direttiva&#160;2003/87/CE.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>al paragrafo 5, l&#8217;ultima frase &#232; sostituita dalla seguente:</p><p> &#171;Tutte le emissioni approvate sono contrassegnate come verificate entro i termini di cui all&#8217;articolo&#160;32.&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>il paragrafo 6 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;6.&#160;&#160;&#160;L&#8217;autorit&#224; competente pu&#242; ordinare all&#8217;amministratore nazionale di correggere le emissioni annue verificate del gestore al fine di garantire la conformit&#224; con gli articoli 3&#160;<span>octies quinquies</span>, 3&#160;<span>octies sexies</span>, 14 e&#160;15 della direttiva&#160;2003/87/CE inserendo nel registro dell&#8217;Unione i dati corretti sulle emissioni verificate o stimate del gestore per un determinato anno.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>il paragrafo 7 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il primo comma &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;Se al 1<span>o</span> maggio di ogni anno nel registro dell&#8217;Unione non sono stati iscritti i valori delle emissioni verificate dell&#8217;impianto fisso o dell&#8217;operatore aereo per un anno precedente, o se tali valori sono risultati errati, l&#8217;eventuale stima sostitutiva del valore delle emissioni iscritta nel registro dell&#8217;Unione &#232; calcolata con la massima precisione possibile conformemente agli articoli 14 e&#160;15 della direttiva&#160;2003/87/CE.&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>sono aggiunti i commi seguenti:</p><p> &#171;Se al 1<span>o</span> maggio di ogni anno nel registro dell&#8217;Unione non sono stati iscritti i valori delle emissioni verificate di una societ&#224; di navigazione per un anno precedente, o se tali valori sono risultati errati, l&#8217;eventuale stima sostitutiva del valore delle emissioni iscritta nel registro dell&#8217;Unione &#232; calcolata con la massima precisione possibile conformemente agli articoli 3&#160;<span>octies quinquies</span> e&#160;3&#160;<span>octies sexies</span> della direttiva&#160;2003/87/CE.</p><p>Se al 1<span>o</span> giugno di ogni anno nel registro dell&#8217;Unione non sono stati iscritti i valori delle emissioni verificate di un soggetto regolamentato per un anno precedente, o se tali valori sono risultati errati, l&#8217;eventuale stima sostitutiva del valore delle emissioni iscritta nel registro dell&#8217;Unione &#232; calcolata con la massima precisione possibile conformemente agli articoli 14 e&#160;15 della direttiva&#160;2003/87/CE.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>14)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;32 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;32</p><p>Blocco dei conti per mancata comunicazione delle emissioni verificate</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Se al 1<span>o</span> aprile di ogni anno nel registro dell&#8217;Unione non sono state iscritte e contrassegnate come verificate le emissioni annue dell&#8217;impianto fisso, dell&#8217;operatore aereo o della societ&#224; di navigazione per l&#8217;anno precedente, o se al 1<span>o</span> maggio di ogni anno non sono state iscritte e contrassegnate come verificate le emissioni annue corrispondenti alla quantit&#224; di combustibile immesso in consumo dal soggetto regolamentato per l&#8217;anno precedente, l&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; il registro dell&#8217;Unione assegni al corrispondente conto di gestore lo stato &#8220;bloccato&#8221;.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Quando tutte le emissioni verificate mancanti del gestore per l&#8217;anno interessato sono state iscritte nel registro dell&#8217;Unione, l&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; il registro dell&#8217;Unione assegni al corrispondente conto di gestore lo stato &#8220;aperto&#8221;.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>15)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;33 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 1 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il primo comma &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;L&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; al 1<span>o</span> ottobre di ogni anno il registro dell&#8217;Unione indichi per l&#8217;anno precedente il valore relativo allo stato di adempimento di tutti i conti di deposito di impianto fisso, i conti di deposito di operatore aereo e i conti di deposito di operatore marittimo che non risultano chiusi, calcolando la somma di tutte le quote restituite per il periodo in corso meno la somma di tutte le emissioni verificate nel periodo in corso, incluso l&#8217;anno precedente, pi&#249; un fattore di correzione.&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>al secondo comma le parole &#171;articoli 25 e&#160;26&#187; sono sostituite da &#171;articoli 25, 26, 26&#160;<span>bis</span> e&#160;26&#160;<span>ter</span>&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sono aggiunti i paragrafi seguenti:</p><div><p>&#171;1&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;Per il periodo dal 2024 al 2030, ai fini del calcolo dello stato di adempimento delle societ&#224; di navigazione si tiene conto delle deroghe di cui all&#8217;articolo&#160;12, paragrafi da 3<span>-sexies</span> a&#160;3<span>-ter</span>, della direttiva&#160;2003/87/CE.</p></div><div><p>1&#160;<span>ter</span>.&#160;&#160;&#160;Per gli anni 2024 e&#160;2025, ai fini del calcolo dello stato di adempimento delle societ&#224; di navigazione si tiene conto delle norme di cui all&#8217;articolo&#160;3&#160;<span>octies ter</span> della direttiva&#160;2003/87/CE.</p></div><div><p>1&#160;<span>quater</span>.&#160;&#160;&#160;A partire dal 2026 le emissioni verificate delle societ&#224; di navigazione comprendono anche quelle di metano e protossido di azoto.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>16)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;33&#160;bis</p><p>Calcolo del valore relativo allo stato di adempimento dei soggetti regolamentati</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;A partire dal 2028 l&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; al 1<span>o</span> giugno di ogni anno il registro dell&#8217;Unione indichi per l&#8217;anno precedente il valore relativo allo stato di adempimento di tutti i soggetti regolamentati che hanno un conto di deposito di soggetto regolamentato che non risulta chiuso. A tal fine si calcola la somma di tutte le quote restituite per il periodo in corso meno la somma di tutte le emissioni verificate corrispondenti alla rispettiva quantit&#224; di combustibile immesso in consumo nel periodo in corso, incluso l&#8217;anno precedente. Il valore relativo allo stato di adempimento non si calcola per i conti il cui valore precedente relativo allo stato di adempimento risultava pari a zero o positivo e per i quali l&#8217;anno delle ultime emissioni indicato &#232; anteriore all&#8217;anno precedente.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; il registro dell&#8217;Unione calcoli il valore relativo allo stato di adempimento prima della chiusura del conto a norma dell&#8217;articolo&#160;26&#160;<span>ter</span>.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; per ciascun anno il registro dell&#8217;Unione iscriva il valore relativo allo stato di adempimento di ogni soggetto regolamentato.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>17)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;36 &#232; aggiunto il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;5.&#160;&#160;&#160;Le quote che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione del capo IV<span>bis</span> della direttiva&#160;2003/87/CE non sono fungibili con quote che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione dei capi II e III della medesima direttiva. Le quote che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione del capo IV<span>bis</span> della direttiva&#160;2003/87/CE non sono detenute in conti di deposito di impianto fisso, in conti di deposito di operatore aereo, in conti di deposito di operatore marittimo n&#233; in conti delle soppressioni di governo di paese terzo.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>18)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;37 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 1 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;1.&#160;&#160;&#160;Se del caso, l&#8217;amministratore centrale pu&#242; creare un conto totale unionale, un conto totale unionale per il trasporto aereo, un conto unionale di assegnazione, un conto unionale di assegnazione per il trasporto aereo, un conto d&#8217;asta unionale, un conto d&#8217;asta unionale per il trasporto aereo un conto totale unionale per i soggetti regolamentati e un conto d&#8217;asta unionale per i soggetti regolamentati, nonch&#233; creare o eliminare conti e quote secondo quanto richiesto dagli atti della legislazione dell&#8217;Unione, comprese le disposizioni della direttiva&#160;2003/87/CE o l&#8217;articolo&#160;10, paragrafo 1, del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>al paragrafo 2, &#232; aggiunta la frase seguente:</p><p> &#171;Le quote di soggetti regolamentati sono sempre distinguibili dalle quote generiche.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>19)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;38 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il titolo &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;<span>Trasferimento di quote generiche per gli impianti fissi e gli operatori marittimi destinate alla messa all&#8217;asta</span> &#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 1 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;1.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore centrale trasferisce tempestivamente, per conto dello Stato membro che procede alla messa all&#8217;asta nonch&#233; per il Fondo per l&#8217;innovazione istituito a norma dell&#8217;articolo&#160;10&#160;<span>bis</span>, paragrafo 8, della direttiva&#160;2003/87/CE, per il Fondo per la modernizzazione istituito a norma dell&#8217;articolo&#160;10&#160;<span>quinquies</span> della direttiva&#160;2003/87/CE, per il dispositivo per la ripresa e la resilienza istituito a norma del regolamento (UE)&#160;2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*3</span>)</a> e per il Fondo sociale per il clima istituito dal regolamento (UE)&#160;2023/955 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*4</span>)</a>, nella figura del responsabile del collocamento designato a norma del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, le quote generiche per gli impianti fissi e gli operatori marittimi dal conto totale unionale al conto d&#8217;asta unionale in quantit&#224; corrispondente ai volumi annui determinati a norma dell&#8217;articolo&#160;10 di tale regolamento.</p></div><p><a>(<span>*3</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE)&#160;2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12&#160;febbraio 2021, che istituisce un dispositivo per la ripresa e la resilienza (<a>GU&#160;L&#160;57 del 18.2.2021, pag.&#160;1</a>)."</p><p><a>(<span>*4</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE)&#160;2023/955 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10&#160;maggio 2023, che istituisce un Fondo sociale per il clima e che modifica il regolamento (UE)&#160;2021/1060 (<a>GU&#160;L&#160;130 del 16.5.2023, pag.&#160;1</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>20)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;39 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;39</p><p>Trasferimento di quote generiche per gli impianti fissi destinate all&#8217;assegnazione a titolo gratuito</p><p>L&#8217;amministratore centrale trasferisce tempestivamente le quote generiche per gli impianti fissi dal conto totale unionale al conto unionale di assegnazione in quantit&#224; corrispondente alla somma delle quote assegnate a titolo gratuito secondo la tabella nazionale di assegnazione di ciascuno Stato membro.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>21)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;40 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;40</p><p>Trasferimento di quote generiche per il trasporto aereo destinate alla messa all&#8217;asta</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore centrale trasferisce tempestivamente, per conto dello Stato membro che procede alla messa all&#8217;asta nella figura del responsabile del collocamento, designato a norma del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, le quote generiche per il trasporto aereo dal conto totale unionale per il trasporto aereo al conto d&#8217;asta unionale per il trasporto aereo in quantit&#224; corrispondente ai volumi annui determinati a norma di tale regolamento.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;In caso di rettifiche dei volumi annui di quote in conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;14 del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, l&#8217;amministratore centrale trasferisce una quantit&#224; corrispondente di quote generiche dal conto totale unionale per il trasporto aereo al conto d&#8217;asta unionale per il trasporto aereo o dal conto d&#8217;asta unionale per il trasporto aereo al conto totale unionale per il trasporto aereo, secondo il caso.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>22)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;41 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;41</p><p>Trasferimento di quote generiche destinate all&#8217;assegnazione a titolo gratuito agli operatori aerei</p><p>L&#8217;amministratore centrale trasferisce tempestivamente le quote generiche dal conto totale unionale per il trasporto aereo al conto unionale di assegnazione per il trasporto aereo in quantit&#224; corrispondente alla somma delle quote assegnate a titolo gratuito secondo la tabella nazionale di assegnazione per il trasporto aereo di ciascuno Stato membro.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>23)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;42 &#232; soppresso;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>24)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;42&#160;bis</p><p>Trasferimento di quote di soggetti regolamentati destinate alla messa all&#8217;asta</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore centrale trasferisce tempestivamente, per conto dello Stato membro che procede alla messa all&#8217;asta e per il Fondo sociale per il clima istituito dal regolamento (UE)&#160;2023/955, nella figura del responsabile del collocamento designato a norma del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, le quote di soggetti regolamentati dal conto totale unionale per i soggetti regolamentati al conto d&#8217;asta unionale per i soggetti regolamentati in quantit&#224; corrispondente ai volumi annui determinati a norma dell&#8217;articolo&#160;13 di tale regolamento.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;In caso di rettifiche dei volumi annui di quote in conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;14 del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, l&#8217;amministratore centrale trasferisce un quantitativo corrispondente di quote di soggetti regolamentati dal conto totale unionale per i soggetti regolamentati al conto d&#8217;asta unionale per i soggetti regolamentati o dal conto d&#8217;asta unionale per i soggetti regolamentati al conto totale unionale per i soggetti regolamentati, secondo il caso.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>25)</p></td><td><p>gli articoli 44 e&#160;45 sono soppressi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>26)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;48 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;48</p><p>Assegnazione di quote generiche a titolo gratuito</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore nazionale indica nella tabella nazionale di assegnazione, per ciascun impianto fisso, per ciascun anno e per ciascuna base giuridica di cui all&#8217;allegato X, se l&#8217;impianto pu&#242; ricevere un&#8217;assegnazione nell&#8217;anno in questione.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; il registro dell&#8217;Unione trasferisca automaticamente le quote generiche per gli impianti fissi dal conto unionale di assegnazione al pertinente conto di deposito di impianto fisso aperto e con stato di adempimento A, come indicato nella tabella XIV-I dell&#8217;allegato XIII, o al pertinente conto di deposito di impianto fisso bloccato, secondo la relativa tabella nazionale di assegnazione, tenendo in considerazione le modalit&#224; di trasferimento automatico indicate nelle specifiche tecniche e per lo scambio dei dati di cui all&#8217;articolo&#160;75.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Il conto di deposito di impianto fisso nello stato &#8220;escluso&#8221; che non riceve quote a norma del paragrafo 2, non riceve le quote relative agli anni di esclusione qualora gli venga assegnato lo stato &#8220;aperto&#8221; per gli anni successivi.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; l&#8217;impianto fisso possa rendere le quote ricevute in eccesso, trasferendole al conto unionale di assegnazione, qualora la tabella nazionale di assegnazione dello Stato membro sia stata modificata a norma dell&#8217;articolo&#160;47 per correggere le quote in eccesso assegnate all&#8217;impianto fisso e l&#8217;autorit&#224; competente abbia chiesto a quest&#8217;ultimo di renderle.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;L&#8217;autorit&#224; competente pu&#242; ordinare all&#8217;amministratore nazionale di trasferire al conto unionale di assegnazione le quote in eccesso da rendere qualora esse derivino da un&#8217;assegnazione effettuata dopo che l&#8217;impianto fisso ha cessato le attivit&#224; esercitate nell&#8217;impianto cui afferisce l&#8217;assegnazione senza informarne l&#8217;autorit&#224; competente.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>27)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;49, il paragrafo 2 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;2.&#160;&#160;&#160;La Commissione ordina all&#8217;amministratore centrale di apportare le dovute modifiche alle tabelle nazionali di assegnazione per il trasporto aereo contenute nel registro dell&#8217;Unione se ritiene che la modifica della tabella nazionale di assegnazione per il trasporto aereo sia conforme alla direttiva&#160;2003/87/CE. In caso contrario respinge le modifiche entro un tempo ragionevole e ne informa tempestivamente lo Stato membro, motivando la propria decisione e indicando i criteri da rispettare affinch&#233; la nuova comunicazione possa essere accettata.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>28)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;50 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il titolo &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;<span>Assegnazione a titolo gratuito delle quote agli operatori aerei</span> &#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 2 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;2.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; il registro dell&#8217;Unione trasferisca automaticamente le quote del trasporto aereo e, dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2025, le quote generiche dal conto unionale di assegnazione per il trasporto aereo al pertinente conto di deposito di operatore aereo aperto e con stato di adempimento A, come indicato nella tabella XIV-I dell&#8217;allegato XIII, o al pertinente conto di deposito di operatore aereo bloccato, secondo la relativa tabella nazionale di assegnazione, tenendo in considerazione le modalit&#224; di trasferimento automatico indicate nelle specifiche tecniche e per lo scambio dei dati di cui all&#8217;articolo&#160;75.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il paragrafo 3 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;3.&#160;&#160;&#160;Qualora sia in vigore un accordo a norma dell&#8217;articolo&#160;25 della direttiva&#160;2003/87/CE, che impone di trasferire le quote del trasporto aereo a conti di deposito di operatore aereo iscritti nel registro di un altro sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra, l&#8217;amministratore centrale, in cooperazione con l&#8217;amministratore dell&#8217;altro registro, provvede affinch&#233; il registro dell&#8217;Unione trasferisca le quote generiche dal conto unionale di assegnazione per il trasporto aereo ai conti corrispondenti nell&#8217;altro registro.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il paragrafo 8 seguente:</p><div><p>&#171;8.&#160;&#160;&#160;L&#8217;autorit&#224; competente pu&#242; ordinare all&#8217;amministratore nazionale di trasferire al conto unionale di assegnazione le quote in eccesso da rendere qualora esse siano la conseguenza di un&#8217;assegnazione annuale per un anno in cui lo stato del conto di deposito di operatore aereo &#232; successivamente passato a &#8220;escluso&#8221;.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>29)</p></td><td><p>nell&#8217;articolo&#160;51 il titolo &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;<span>Resa delle quote degli operatori aerei</span> &#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>30)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;52, paragrafo 1, &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il secondo comma &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;Il sistema di compensazione o sistema di regolamento di cui al primo comma presenta un&#8217;unica tabella d&#8217;asta per ciascun anno civile per la messa all&#8217;asta delle quote generiche e per la messa all&#8217;asta delle quote del trasporto aereo fino al 31&#160;dicembre 2024, assicurandosi che la tabella d&#8217;asta contenga i dati indicati nell&#8217;allegato XII.&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il comma seguente:</p><p> &#171;Il sistema di compensazione o sistema di regolamento di cui al primo comma presenta un&#8217;unica tabella d&#8217;asta per ciascun anno civile per la messa all&#8217;asta delle quote che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione del capo IV<span>bis</span> della direttiva&#160;2003/87/CE, assicurandosi che la tabella d&#8217;asta contenga i dati indicati nell&#8217;allegato XII.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>31)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;54 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;54</p><p>Messa all&#8217;asta delle quote</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Su richiesta dello Stato membro che procede alla messa all&#8217;asta e in relazione al Fondo per l&#8217;innovazione, al Fondo per la modernizzazione, al dispositivo per la ripresa e la resilienza o al Fondo sociale per il clima, nella figura del responsabile del collocamento designato a norma del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, la Commissione ordina all&#8217;amministratore centrale di trasferire tempestivamente quanto segue al corrispondente conto per la consegna delle garanzie d&#8217;asta in base alla tabella d&#8217;asta pertinente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le quote generiche dal conto d&#8217;asta unionale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>fino al 31&#160;dicembre 2024, le quote del trasporto aereo dal conto d&#8217;asta unionale per il trasporto aereo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2025, le quote generiche per il trasporto aereo dal conto d&#8217;asta unionale per il trasporto aereo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2027, le quote di soggetti regolamentati dal conto d&#8217;asta unionale per i soggetti regolamentati.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il titolare del conto per la consegna delle garanzie d&#8217;asta provvede al trasferimento agli aggiudicatari o ai rispettivi aventi causa delle quote messe all&#8217;asta in conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 2, del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Il rappresentante autorizzato del conto per la consegna delle garanzie d&#8217;asta pu&#242; essere tenuto a trasferire le eventuali quote non consegnate dal conto per la consegna delle garanzie d&#8217;asta al conto d&#8217;asta unionale, al conto d&#8217;asta unionale per il trasporto aereo o al conto d&#8217;asta unionale per i soggetti regolamentati, a seconda dei casi.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>32)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;55, i paragrafi&#160;2, 3 e&#160;4 sono sostituiti dai seguenti:</p><div><p>&#171;2.&#160;&#160;&#160;I conti di gestori possono trasferire quote esclusivamente a conti che figurano nell&#8217;elenco dei conti di fiducia stilato a norma dell&#8217;articolo&#160;23.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;I titolari di conti di gestori possono decidere che dal loro conto sono possibili trasferimenti a conti che non figurano nell&#8217;elenco dei conti di fiducia stilato a norma dell&#8217;articolo&#160;23. I titolari di conti di gestori possono revocare tale decisione. La decisione e la sua revoca sono comunicate all&#8217;amministratore nazionale per mezzo di una dichiarazione debitamente firmata.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;L&#8217;amministratore centrale provvede affinch&#233; nel registro dell&#8217;Unione sia indicato se il trasferimento rappresenta un&#8217;operazione bilaterale. Il trasferimento &#232; considerato un&#8217;operazione bilaterale, a meno che l&#8217;operazione non sia stata eseguita tramite i sistemi di una sede di mercato e segnalata a norma dell&#8217;articolo&#160;26, paragrafo 5, del regolamento (UE) n.&#160;600/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*5</span>)</a>, o sia stata compensata mediante una controparte centrale a norma del regolamento (UE) n.&#160;648/2012.</p></div><p><a>(<span>*5</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE) n.&#160;600/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15&#160;maggio 2014, sui mercati degli strumenti finanziari e che modifica il regolamento (UE) n.&#160;648/2012 (<a>GU&#160;L&#160;173 del 12.6.2014, pag.&#160;84</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>33)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;56, paragrafo 1, &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la frase introduttiva &#232; sostituita dalla seguente:</p><p> &#171;Ai fini della restituzione delle quote, il gestore propone al registro dell&#8217;Unione di:&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la lettera a) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;a)</p></td><td><p>trasferire un determinato numero di quote dal pertinente conto di gestore al conto unionale delle soppressioni;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la lettera b) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;b)</p></td><td><p>registrare il numero e il tipo di quote trasferite come quote restituite per coprire le emissioni del gestore nel periodo in corso.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>34)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;58, paragrafo 6, la lettera b) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;b)</p></td><td><p>una volta annullata l&#8217;operazione di restituzione, nessun gestore risulter&#224; non conforme a causa dell&#8217;annullamento.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>35)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;59&#160;&#8211;bis</p><p>Operazioni autorizzate sui conti delle soppressioni di governo di paese terzo</p><p>Le quote detenute nei conti delle soppressioni di governo di paese terzo sono soppresse. Le quote non sono trasferite dai conti delle soppressioni di governo di paese terzo. Da tali conti non sono possibili altre operazioni.&#187;;</p></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>36)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;68 sono aggiunti i paragrafi seguenti:</p><div><p>&#171;5.&#160;&#160;&#160;Se, in applicazione dell&#8217;articolo&#160;53, paragrafo 1, il sistema di compensazione della piattaforma d&#8217;asta notifica alla Commissione la modifica di una tabella d&#8217;asta dovuta al ritiro di quote a norma dell&#8217;articolo&#160;22, paragrafo 5, del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, l&#8217;amministratore centrale inserisce la tabella d&#8217;asta riveduta oggetto della notifica nel registro dell&#8217;Unione e non trasferisce le quote in questione.</p></div><div><p>6.&#160;&#160;&#160;Se il sistema di compensazione della piattaforma d&#8217;asta non notifica la modifica della tabella d&#8217;asta a norma del paragrafo 5 e se la notifica &#232; effettuata dal responsabile del collocamento designato a norma dell&#8217;articolo&#160;22 del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, l&#8217;amministratore centrale sospende il trasferimento di quote per lo Stato membro interessato.</p></div><div><p>7.&#160;&#160;&#160;Se, in seguito alla designazione di un nuovo responsabile del collocamento a norma dell&#8217;articolo&#160;22 del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, il sistema di compensazione della piattaforma d&#8217;asta notifica alla Commissione la modifica di una tabella d&#8217;asta per quanto riguarda l&#8217;identit&#224; e i recapiti del nuovo responsabile del collocamento, l&#8217;amministratore centrale inserisce la tabella d&#8217;asta riveduta nel registro dell&#8217;Unione e trasferisce per conto del nuovo responsabile del collocamento le quote sul conto per la consegna delle garanzie d&#8217;asta del sistema di compensazione della piattaforma d&#8217;asta pertinente.</p></div><div><p>8.&#160;&#160;&#160;Tranne nel caso in cui un&#8217;asta sia stata annullata a norma dell&#8217;articolo&#160;7, paragrafo 5 o 6, o dell&#8217;articolo&#160;9 del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010, l&#8217;amministratore centrale sospende il trasferimento di quote come specificato nella corrispondente tabella d&#8217;asta inserita nel registro dell&#8217;Unione nei casi seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la piattaforma d&#8217;asta non &#232; in grado di svolgere le aste in applicazione dell&#8217;articolo&#160;27, paragrafo 1, lettera b), del regolamento (UE) n.&#160;1031/2010;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>sono stati raggiunti i proventi d&#8217;asta richiesti a norma dell&#8217;articolo&#160;10&#160;<span>bis</span>, paragrafo 9, dell&#8217;articolo&#160;10&#160;<span>sexies</span> e dell&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>quinquies</span>, paragrafo 4, della direttiva&#160;2003/87/CE.</p></td></tr></tbody></table><p>Nei casi di cui al primo comma, il sistema di compensazione della piattaforma d&#8217;asta presenta con la massima urgenza la tabella d&#8217;asta riveduta all&#8217;amministratore centrale, che la inserisce nel registro dell&#8217;Unione.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>37)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;80 &#232; inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;4&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;Le autorit&#224; competenti di cui all&#8217;articolo&#160;22 del regolamento (UE) n.&#160;596/2014 che ne facciano richiesta all&#8217;amministratore centrale ottengono, se e fintantoch&#233; tale richiesta &#232; motivata e necessaria ai fini del paragrafo 4, primo comma, i dati archiviati nel registro dell&#8217;Unione a intervalli regolari determinati di concerto con l&#8217;amministratore centrale.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>38)</p></td><td><p>l&#8217;allegato I &#232; sostituito dall&#8217;allegato I del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>39)</p></td><td><p>l&#8217;allegato III &#232; modificato conformemente all&#8217;allegato II del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>40)</p></td><td><p>l&#8217;allegato VI &#232; modificato conformemente all&#8217;allegato III del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>41)</p></td><td><p>&#232; inserito un nuovo allegato VII<span>bis</span>, che figura nell&#8217;allegato IV del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>42)</p></td><td><p>&#232; inserito un nuovo allegato VII<span>ter</span>, che figura nell&#8217;allegato V del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>43)</p></td><td><p>l&#8217;allegato IX &#232; modificato conformemente all&#8217;allegato VI del presente regolamento;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>44)</p></td><td><p>l&#8217;allegato XIII &#232; modificato conformemente all&#8217;allegato VII del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Entrata in vigore e applicazione Il presente regolamento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. L’articolo 1, punti 21), 22) e 25) e punto 28), lettera c), si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2025 e l’articolo 1, punto 30), lettera b), si applica a decorrere dal 1 o gennaio 2027. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 25 ottobre 2023 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 275 del 25.10.2003, pag. 32 . ( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2019/1122 della Commissione, del 12 marzo 2019, che integra la direttiva 2003/87/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda il funzionamento del registro dell’Unione ( GU L 177 del 2.7.2019, pag. 3 ). ( 3 ) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39 ). ALLEGATO I «ALLEGATO I Tabella I-I tipi di conto e tipi di unità che possono essere detenute in ciascun tipo di conto <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Tipo di conto</p></td><td><p>Titolare del conto</p></td><td><p>Amministratore del conto</p></td><td><p>N. di conti di questo tipo</p></td><td><p>Quote</p></td><td><p>Unit&#224; di sistemi collegati all&#8217;ETS ai sensi dell&#8217;articolo&#160;25 della direttiva 2003/87/CE</p></td><td><p>Quote di cui al capo IV<span>bis</span> della direttiva 2003/87/CE</p></td></tr><tr><td><p>Quote generiche</p></td><td><p>Quote del trasporto aereo</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>I.</span></p></td><td><span><span>Conti di gestione ETS nel registro dell&#8217;Unione</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Conto totale unionale</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto totale unionale per il trasporto aereo</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto totale unionale per i soggetti regolamentati</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p>No</p></td><td><p><span>No</span></p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>Conto d&#8217;asta unionale</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto d&#8217;asta unionale per i soggetti regolamentati</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p>No</p></td><td><p><span>No</span></p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>Conto delle soppressioni di governo di paese terzo</p></td><td><p>Governo di paese terzo</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1 per ogni governo di paese terzo che ha concluso un accordo non vincolante con l&#8217;UE</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto delle soppressioni per deroga per tassa nazionale</p></td><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1 per ogni Stato membro che applica la deroga di cui all&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>sexies</span>, paragrafo 3, della direttiva 2003/87/CE</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>Conto unionale di assegnazione</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto d&#8217;asta unionale per il trasporto aereo</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto unionale di assegnazione per il trasporto aereo</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto unionale delle soppressioni</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td></tr><tr><td><p>Conto per la consegna delle garanzie d&#8217;asta</p></td><td><p>Responsabile del collocamento, piattaforma d&#8217;asta, sistema di compensazione o sistema di regolamento</p></td><td><p>Amministratore nazionale che ha aperto il conto</p></td><td><p>1 o pi&#249; per ogni piattaforma d&#8217;asta</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>II.</span></p></td><td><span><span>Conti di deposito ETS nel registro dell&#8217;Unione</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Conto di deposito di impianto fisso</p></td><td><p>Gestore</p></td><td><p>Amministratore nazionale dello Stato membro in cui si trova l&#8217;impianto</p></td><td><p>1 per ogni impianto</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>No</span></p></td></tr><tr><td><p>Conto di deposito di operatore aereo</p></td><td><p>Operatore aereo</p></td><td><p>Amministratore nazionale dello Stato membro cui fa capo l&#8217;operatore aereo</p></td><td><p>1 per ogni operatore aereo</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>No</span></p></td></tr><tr><td><p>Conto di deposito nazionale</p></td><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Amministratore nazionale dello Stato membro che detiene il conto</p></td><td><p>1 o pi&#249; per ogni Stato membro</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td></tr><tr><td><p>Conto di deposito di operatore marittimo</p></td><td><p>Gestore</p></td><td><p>Amministratore nazionale dello Stato membro determinato conformemente all&#8217;articolo&#160;3&#160;<span>octies septies</span> della direttiva 2003/87/CE</p></td><td><p>1 per ogni societ&#224; di navigazione</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>No</span></p></td></tr><tr><td><p>Conto di deposito di soggetto regolamentato</p></td><td><p>Soggetto regolamentato</p></td><td><p>Amministratore nazionale dello Stato membro in cui &#232; situato il soggetto regolamentato</p></td><td><p>1 per ogni soggetto regolamentato</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td></tr><tr><td><table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>III.</span></p></td><td><span><span>Conti di scambio ETS nel registro dell&#8217;Unione</span></span></td></tr></tbody></table></td></tr><tr><td><p>Conto di scambio</p></td><td><p>Persona</p></td><td><p>Amministratore nazionale o centrale che ha aperto il conto</p></td><td><p>Come approvato</p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td><td><p><span>S&#236;</span></p></td></tr></tbody></table> Tabella I-II: conti destinati alla contabilizzazione delle operazioni a norma del titolo II bis <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Tipo di conto</span></p></td><td><p><span>Titolare del conto</span></p></td><td><p><span>Amministratore del conto</span></p></td><td><p><span>N. di conti di questo tipo</span></p></td><td><p><span>AEA</span></p></td><td><p><span>Emissioni contabilizzate/assorbimenti contabilizzati</span></p></td><td><p><span>LMU</span></p></td><td><p><span>MFLFA</span></p></td></tr><tr><td><p>Conto totale unionale AEA ESR</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto delle soppressioni ESR</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto totale unionale AEA allegato II</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto unionale della riserva di sicurezza ESR</p></td><td><p>UE</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>Conto di adempimento ESR</p></td><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Amministratore centrale</p></td><td><p>1 per ciascuno dei 10 anni del periodo di adempimento per ciascuno Stato membro</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No&#187;.</p></td></tr></tbody></table> ALLEGATO II Nell’allegato III del regolamento delegato (UE) 2019/1122, la tabella III-I è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>la riga 21 &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;21</p></td><td><p>Identificativo della persona giuridica secondo ISO 17442</p></td><td><p>O se assegnato</p></td><td><p>Predefinito</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>sono aggiunte le righe seguenti:</p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;22</p></td><td><p>Nome dell&#8217;impresa madre</p></td><td><p>O se assegnato</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>23</p></td><td><p>Nome dell&#8217;impresa figlia</p></td><td><p>O se assegnato</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>24</p></td><td><p>Identificativo del titolare del conto dell&#8217;impresa madre (fornito dal registro dell&#8217;Unione)</p></td><td><p>O se assegnato</p></td><td><p>Predefinito</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>25</p></td><td><p>Se applicabile, nome societ&#224; di navigazione registrato in THETIS MRV&#160;(<span>**</span>)</p></td><td><p>O se assegnato</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>26</p></td><td><p>Status di sede di negoziazione a norma della direttiva 2014/65/UE o controparte centrale a norma del regolamento (UE) n.&#160;648/2012</p></td><td><p>O se assegnato</p></td><td><p>A scelta</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#232; aggiunta la seguente nota alla tabella:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;(<span>**</span>)</p></td><td><span>THETIS MRV &#232; il sistema di informazione automatizzato dell&#8217;Unione gestito dall&#8217;Agenzia europea per la sicurezza marittima e istituito a norma del regolamento (UE)&#160;2015/757 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29&#160;aprile 2015, concernente il monitoraggio, la comunicazione e la verifica delle emissioni di gas a effetto serra generate dal trasporto marittimo e che modifica la direttiva&#160;2009/16/CE.</span></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> ». ALLEGATO III L’allegato VI del regolamento delegato (UE) 2019/1122 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il titolo &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;<span>Informazioni da fornire per l&#8217;apertura del conto di deposito di impianto fisso</span> &#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>la tabella VI-I &#232; sostituita dalla seguente:</p><p> &#171;<span>Tabella VI-I: informazioni sul conto per i conti di deposito di impianto fisso</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>A</p></td><td><p>B</p></td><td><p>C</p></td><td><p>D</p></td><td><p>E</p></td><td><p>F</p></td></tr><tr><td><p><span>Voce n.</span></p></td><td><p>Elemento di informazione sul conto</p></td><td><p>Obbligatorio (O)/Facoltativo (F)?</p></td><td><p>Tipo</p></td><td><p>Aggiornamento possibile?</p></td><td><p>L&#8217;aggiornamento richiede l&#8217;autorizzazione dell&#8217;amministratore?</p></td><td><p>Visibile nell&#8217;area pubblica del sito web?</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>Codice identificativo dell&#8217;autorizzazione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Data di entrata in vigore dell&#8217;autorizzazione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Nome dell&#8217;impianto</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>4</p></td><td><p>Tipo di attivit&#224; dell&#8217;impianto</p></td><td><p>O</p></td><td><p>A scelta</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p>Indirizzo dell&#8217;impianto&#160;&#8212; paese</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Predefinito</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>6</p></td><td><p>Indirizzo dell&#8217;impianto&#160;&#8212; regione o Stato</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><p>Indirizzo dell&#8217;impianto&#160;&#8212; citt&#224;</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>8</p></td><td><p>Indirizzo dell&#8217;impianto&#160;&#8212; codice postale</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Indirizzo dell&#8217;impianto&#160;&#8212; riga 1</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>10</p></td><td><p>Indirizzo dell&#8217;impianto&#160;&#8212; riga 2</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><p>Telefono&#160;1 dell&#8217;impianto</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>12</p></td><td><p>Telefono&#160;2 dell&#8217;impianto</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>13</p></td><td><p>Indirizzo di posta elettronica dell&#8217;impianto</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>14</p></td><td><p>Numero di identificazione PRTR europeo</p></td><td><p>O se assegnato</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>15</p></td><td><p>Latitudine</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>16</p></td><td><p>Longitudine</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>17</p></td><td><p>Anno della prima emissione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>S&#236;&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> ALLEGATO IV « ALLEGATO VII bis Informazioni da fornire per l’apertura del conto di deposito di operatore marittimo <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>1.</p></td><td><span>Le informazioni di cui alla tabella III-I dell&#8217;allegato III e alle tabelle VII<span>bis</span>-I e VII<span>bis</span>-II del presente allegato.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2.</p></td><td><span>Nell&#8217;ambito dei dati forniti in conformit&#224; della tabella III-I dell&#8217;allegato III, la societ&#224; di navigazione &#232; indicata come titolare del conto.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>3.</p></td><td><span>Se l&#8217;organizzazione o la persona, come il gestore o il noleggiatore a scafo nudo, che ha assunto la responsabilit&#224; dell&#8217;esercizio della nave dall&#8217;armatore e che, cos&#236; facendo, ha accettato di assumere tutti i compiti e le responsabilit&#224; imposti dal Codice internazionale di gestione della sicurezza delle navi e della prevenzione dell&#8217;inquinamento di cui all&#8217;allegato I del regolamento (CE) n.&#160;336/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>1</span>)</a> si &#232; assunta anche la responsabilit&#224; di adempiere alle misure nazionali di recepimento della direttiva&#160;2003/87/CE e all&#8217;obbligo di restituzione delle quote a norma degli articoli 3&#160;<span>octies ter</span> e&#160;12 della medesima direttiva (gli &#171;obblighi della direttiva ETS&#187;), tale organizzazione o persona fornisce un documento che indichi con chiarezza che &#232; stata debitamente incaricata dall&#8217;armatore di adempiere agli obblighi della direttiva ETS.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>4.</p></td><td><span>Il documento di cui al punto 3 &#232; firmato dall&#8217;armatore e dall&#8217;organizzazione o persona. Se il documento &#232; redatto in una lingua diversa dall&#8217;inglese, &#232; fornita una traduzione in inglese. Se si tratta di una copia, il documento &#232; autenticato come copia conforme da un notaio o da altra persona analoga designata dall&#8217;amministratore nazionale. Se la copia certificata &#232; rilasciata al di fuori dello Stato membro dell&#8217;amministratore nazionale, essa deve essere autenticata, salvo diversa disposizione del diritto nazionale. La data della certificazione o dell&#8217;autenticazione non pu&#242; essere anteriore di oltre tre mesi alla data della domanda di apertura del conto.</span><p>Il documento contiene le informazioni seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il nome dell&#8217;organizzazione o della persona incaricata dall&#8217;armatore e il relativo numero di identificazione unico IMO della societ&#224; e del proprietario registrato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paese di registrazione dell&#8217;organizzazione o della persona incaricata dall&#8217;armatore nel regime IMO relativo al numero di identificazione unico della societ&#224; e del proprietario registrato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il nome dell&#8217;armatore e il relativo numero di identificazione unico IMO della societ&#224; e del proprietario registrato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>le seguenti informazioni relative al referente presso l&#8217;armatore:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>nome;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>cognome;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>funzione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>indirizzo professionale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>numero di telefono professionale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>indirizzo di posta elettronica professionale;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>la data di applicazione dell&#8217;incarico conferito dall&#8217;armatore all&#8217;organizzazione o alla persona;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>il numero di identificazione IMO della nave per ogni nave che rientra nell&#8217;ambito di applicazione dell&#8217;incarico.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>5.</p></td><td><span>Qualora il punto 3 non sia applicabile, l&#8217;armatore fornisce un documento che elenca le navi di sua responsabilit&#224; con il rispettivo numero di identificazione IMO della nave.</span><p>In caso di modifica dell&#8217;elenco delle navi, l&#8217;armatore informa l&#8217;amministratore nazionale entro venti giorni lavorativi e gli fornisce un documento aggiornato, unitamente al nome della nuova societ&#224; di navigazione per ciascuna nave non pi&#249; di sua responsabilit&#224; e al relativo numero di identificazione unico IMO della societ&#224; e del proprietario registrato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>6.</p></td><td><span>Se il titolare del conto fa parte di un gruppo, fornisce un documento che identifica chiaramente la struttura del gruppo. Se si tratta di una copia, il documento &#232; autenticato come copia conforme da un notaio o da altra persona analoga designata dall&#8217;amministratore nazionale. Se la copia certificata &#232; rilasciata al di fuori dello Stato membro che la richiede, essa deve essere autenticata, salvo diversa disposizione del diritto nazionale. La data della certificazione o dell&#8217;autenticazione non pu&#242; essere anteriore di oltre tre mesi alla data della domanda.</span></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>7.</p></td><td><span>Se una persona giuridica chiede l&#8217;apertura del conto, gli amministratori nazionali possono chiedere la trasmissione dei seguenti documenti aggiuntivi:</span><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>un documento comprovante la registrazione del soggetto giuridico;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>coordinate bancarie;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>prova dell&#8217;iscrizione IVA;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>nome, data di nascita e cittadinanza del titolare effettivo che controlla la persona giuridica, quale definito all&#8217;articolo&#160;3, punto 6, della direttiva (UE)&#160;2015/849, compreso il tipo di propriet&#224; o di controllo che esercitano;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>copia degli strumenti che istituiscono il soggetto giuridico;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>copia della relazione annuale o dei pi&#249; recenti rendiconti finanziari certificati oppure, se questi non sono disponibili, copia dei rendiconti finanziari vidimati dall&#8217;ufficio tributario o dal direttore finanziario.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>8.</p></td><td><span>Invece di ottenere documenti cartacei comprovanti le informazioni richieste ai sensi del presente allegato, gli amministratori nazionali possono utilizzare strumenti digitali per reperire le informazioni pertinenti, purch&#233; tali strumenti siano autorizzati dalla legislazione nazionale a fornire tali informazioni.</span><p><span><span>Tabella VII bis-I:</span></span></p><p><span>informazioni sul conto per i conti di deposito di operatore marittimo</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>A</span></p></td><td><p><span>B</span></p></td><td><p><span>C</span></p></td><td><p><span>D</span></p></td><td><p><span>E</span></p></td><td><p><span>F</span></p></td></tr><tr><td><p><span>Voce n.</span></p></td><td><p><span>Elemento di informazione sul conto</span></p></td><td><p><span>Obbligatorio (O)/Facoltativo (F)?</span></p></td><td><p><span>Tipo</span></p></td><td><p><span>Aggiornamento possibile?</span></p></td><td><p><span>L&#8217;aggiornamento richiede l&#8217;autorizzazione dell&#8217;amministratore?</span></p></td><td><p><span>Visibile nell&#8217;area pubblica del sito web?</span></p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>Societ&#224; di navigazione: numero di identificazione unico IMO della societ&#224; e del proprietario registrato</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Tipo di societ&#224; di navigazione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>A scelta<a>&#160;(<span>2</span>)</a></p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Nome della societ&#224; di navigazione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>4</p></td><td><p>Paese di registrazione della societ&#224; di navigazione<a>&#160;(<span>3</span>)</a></p></td><td><p>O</p></td><td><p>Predefinito</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p>Indirizzo della societ&#224; di navigazione&#160;&#8212; paese</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Predefinito</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>6</p></td><td><p>Indirizzo della societ&#224; di navigazione&#160;&#8212; regione o Stato</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><p>Indirizzo della societ&#224; di navigazione&#160;&#8212; citt&#224;</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>8</p></td><td><p>Indirizzo della societ&#224; di navigazione&#160;&#8212; codice postale</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Indirizzo della societ&#224; di navigazione&#160;&#8212; riga 1</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>10</p></td><td><p>Indirizzo della societ&#224; di navigazione&#160;&#8212; riga 2</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><p>Telefono&#160;1 della societ&#224; di navigazione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>12</p></td><td><p>Telefono&#160;2 della societ&#224; di navigazione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>13</p></td><td><p>Indirizzo di posta elettronica della societ&#224; di navigazione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>14</p></td><td><p>Anno della prima emissione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>15</p></td><td><p>Nome dell&#8217;armatore o degli armatori registrati per i quali la societ&#224; di navigazione si assume la responsabilit&#224; degli obblighi della direttiva ETS e relativo numero di identificazione unico IMO della societ&#224; e del proprietario registrato (se applicabile)</p></td><td><p>O se assegnato</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>16</p></td><td><p>Nome della persona/organizzazione o delle persone/organizzazioni diverse dall&#8217;armatore che si assumono le responsabilit&#224; imposte dal Codice internazionale di gestione della sicurezza delle navi e della prevenzione dell&#8217;inquinamento e relativo numero di identificazione unico IMO della societ&#224; e del proprietario registrato (se applicabile)</p></td><td><p>O se assegnato</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td></tr></tbody></table><p><span>Tabella VII<span>bis</span>-II</span></p><p><span>recapiti del referente per il conto di deposito di operatore marittimo</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>A</p></td><td><p>B</p></td><td><p>C</p></td><td><p>D</p></td><td><p>E</p></td><td><p>F</p></td></tr><tr><td><p><span>Voce n.</span></p></td><td><p>Elemento di informazione sul conto</p></td><td><p>Obbligatorio (O)/Facoltativo (F)?</p></td><td><p>Tipo</p></td><td><p>Aggiornamento possibile?</p></td><td><p>L&#8217;aggiornamento richiede l&#8217;autorizzazione dell&#8217;amministratore?</p></td><td><p>Visibile nell&#8217;area pubblica del sito web?</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>Nome del referente nello Stato membro&#160;&#8212; Nome</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Nome del referente nello Stato membro&#160;&#8212; Cognome</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; paese</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Predefinito</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>4</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; regione o Stato</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; citt&#224;</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>6</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; codice postale</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; riga 1</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>8</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; riga 2</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Telefono professionale 1 del referente</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>10</p></td><td><p>Telefono professionale 2 del referente</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><p>Indirizzo di posta elettronica professionale del referente</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> » ( 1 ) Regolamento (CE) n. 336/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 febbraio 2006, sull’attuazione nella Comunità del codice internazionale di gestione della sicurezza e che abroga il regolamento (CE) n. 3051/95 del Consiglio ( GU L 64 del 4.3.2006, pag. 1 ). ( 2 ) «Proprietario registrato» o «società ISM distinta dal proprietario registrato». ( 3 ) Nel regime IMO relativo al numero di identificazione unico della società e del proprietario registrato. ALLEGATO V « ALLEGATO VII ter Informazioni da fornire per l’apertura del conto di deposito di soggetto regolamentato <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1.</p></td><td><p>Le informazioni di cui alla tabella III-I dell&#8217;allegato III.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.</p></td><td><p>Nell&#8217;ambito dei dati forniti in conformit&#224; della tabella III-I dell&#8217;allegato III, il soggetto regolamentato &#232; indicato come titolare del conto. Il nome fornito per il titolare del conto corrisponde al nome della persona fisica o giuridica titolare della relativa autorizzazione a emettere gas a effetto serra.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3.</p></td><td><p>Se il titolare del conto fa parte di un gruppo, fornisce un documento che identifica chiaramente la struttura del gruppo. Se si tratta di una copia, il documento &#232; autenticato come copia conforme da un notaio o da altra persona analoga designata dall&#8217;amministratore nazionale. Se la copia certificata &#232; rilasciata al di fuori dello Stato membro che la richiede, essa deve essere autenticata, salvo diversa disposizione del diritto nazionale. La data della certificazione o dell&#8217;autenticazione non pu&#242; essere anteriore di oltre tre mesi alla data della domanda di apertura del conto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4.</p></td><td><p>Le informazioni di cui alle tabelle VII<span>ter</span>-I e VII<span>ter</span>-II del presente allegato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.</p></td><td><p>Se una persona giuridica chiede l&#8217;apertura del conto, gli amministratori nazionali possono chiedere la trasmissione dei seguenti documenti aggiuntivi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>un documento comprovante la registrazione del soggetto giuridico;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>coordinate bancarie;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>prova dell&#8217;iscrizione IVA;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>nome, data di nascita e cittadinanza del titolare effettivo che controlla la persona giuridica, quale definito all&#8217;articolo&#160;3, punto 6, della direttiva (UE)&#160;2015/849, compreso il tipo di propriet&#224; o di controllo che esercitano;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>copia degli strumenti che istituiscono il soggetto giuridico;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>copia della relazione annuale o dei pi&#249; recenti rendiconti finanziari certificati oppure, se questi non sono disponibili, copia dei rendiconti finanziari vidimati dall&#8217;ufficio tributario o dal direttore finanziario.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6.</p></td><td><p>Invece di ottenere documenti cartacei comprovanti le informazioni richieste ai sensi del presente allegato, gli amministratori nazionali possono utilizzare strumenti digitali per reperire le informazioni pertinenti, purch&#233; tali strumenti siano autorizzati dalla legislazione nazionale a fornire tali informazioni.</p><p><span>Tabella VII<span>ter</span>-I</span></p><p><span>informazioni sul conto per i conti di deposito di soggetto regolamentato</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>A</p></td><td><p>B</p></td><td><p>C</p></td><td><p>D</p></td><td><p>E</p></td><td><p>F</p></td></tr><tr><td><p>Voce n.</p></td><td><p>Elemento di informazione sul conto</p></td><td><p>Obbligatorio (O)/Facoltativo (F)?</p></td><td><p>Tipo</p></td><td><p>Aggiornamento possibile?</p></td><td><p>L&#8217;aggiornamento richiede l&#8217;autorizzazione dell&#8217;amministratore?</p></td><td><p>Visibile nell&#8217;area pubblica del sito web?</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>Codice identificativo dell&#8217;autorizzazione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Data di entrata in vigore dell&#8217;autorizzazione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Nome del soggetto regolamentato</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p>Indirizzo del soggetto regolamentato&#160;&#8212; paese</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Predefinito</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>6</p></td><td><p>Indirizzo del soggetto regolamentato&#160;&#8212; regione o Stato</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><p>Indirizzo del soggetto regolamentato&#160;&#8212; citt&#224;</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>8</p></td><td><p>Indirizzo del soggetto regolamentato&#160;&#8212; codice postale</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Indirizzo del soggetto regolamentato&#160;&#8212; riga 1</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>10</p></td><td><p>Indirizzo del soggetto regolamentato&#160;&#8212; riga 2</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><p>Telefono&#160;1 del soggetto regolamentato</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>12</p></td><td><p>Telefono&#160;2 del soggetto regolamentato</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>13</p></td><td><p>Indirizzo di posta elettronica del soggetto regolamentato</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>14</p></td><td><p>Anno della prima emissione</p></td><td><p>O</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>S&#236;</p></td></tr></tbody></table><p><span>Tabella VII<span>ter</span>-II:</span></p><p><span>recapiti del referente del soggetto regolamentato</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>A</p></td><td><p>B</p></td><td><p>C</p></td><td><p>D</p></td><td><p>E</p></td><td><p>F</p></td></tr><tr><td><p>Voce n.</p></td><td><p>Elemento di informazione sul conto</p></td><td><p>Obbligatorio (O)/Facoltativo (F)?</p></td><td><p>Tipo</p></td><td><p>Aggiornamento possibile?</p></td><td><p>L&#8217;aggiornamento richiede l&#8217;autorizzazione dell&#8217;amministratore?</p></td><td><p>Visibile nell&#8217;area pubblica del sito web?</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>Nome del referente nello Stato membro&#160;&#8212; Nome</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Nome del referente nello Stato membro&#160;&#8212; Cognome</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; paese</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Predefinito</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>4</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; regione o Stato</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; citt&#224;</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>6</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; codice postale</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; riga 1</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>8</p></td><td><p>Indirizzo professionale del referente&#160;&#8212; riga 2</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Telefono professionale 1 del referente</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>10</p></td><td><p>Telefono professionale 2 del referente</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No</p></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><p>Indirizzo di posta elettronica professionale del referente</p></td><td><p>F</p></td><td><p>Libero</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>No</p></td><td><p>No.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> » ALLEGATO VI L’allegato IX del regolamento delegato (UE) 2019/1122 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il titolo della tabella IX-I &#232; sostituito dal seguente:</p><p> &#171;<span>Dati sulle emissioni degli impianti fissi</span> &#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>&#232; inserito il punto seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;1&#160;bis.</p></td><td><p>I dati sulle emissioni delle societ&#224; di navigazione contengono le informazioni di cui alla tabella IX-I<span>bis</span> e tengono conto del formato elettronico per la presentazione dei dati sulle emissioni descritto nelle specifiche tecniche e per lo scambio dei dati di cui all&#8217;articolo&#160;75.</p><p><span>Tabella IX-I<span>bis</span>:</span></p><p><span>dati sulle emissioni delle societ&#224; di navigazione</span></p><table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>Codice identificativo della societ&#224; di navigazione</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Societ&#224; di navigazione: numero di identificazione unico IMO della societ&#224; e del proprietario registrato</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Anno di riferimento</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p><span><span>Emissioni di gas a effetto serra</span></span></p></td></tr><tr><td><p><span><span>Emissioni di gas a effetto serra soggette a obblighi di restituzione prima dell&#8217;applicazione della deroga di cui all&#8217;articolo&#160;12, paragrafo 3&#160;&#8211;sexies, della direttiva 2003/87/CE</span></span><a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>in tonnellate</p></td><td><p>in tonnellate di CO<span>2</span>eq</p></td></tr><tr><td><p>4</p></td><td><p>Emissioni di CO<span>2</span> soggette a obblighi di restituzione prima dell&#8217;applicazione della deroga di cui all&#8217;articolo&#160;12, paragrafo 3&#160;&#8211;<span>sexies</span>, della direttiva 2003/87/CE</p><p>(corrisponde alla quantit&#224; di emissioni di CO<span>2</span> di cui alla parte C, punto 5, della relazione a livello di societ&#224;)<a>&#160;(<span>2</span>)</a></p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p>Emissioni di CH<span>4</span> soggette a obblighi di restituzione prima dell&#8217;applicazione della deroga di cui all&#8217;articolo&#160;12, paragrafo 3&#160;<span>&#8211;sexies</span>, della direttiva 2003/87/CE<a>&#160;(<span>3</span>)</a></p><p>(corrisponde alla quantit&#224; di emissioni di CH<span>4</span> di cui alla parte C, punto 6, della relazione a livello di societ&#224;)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>6</p></td><td><p>Emissioni di N<span>2</span>O soggette a obblighi di restituzione prima dell&#8217;applicazione della deroga di cui all&#8217;articolo&#160;12, paragrafo 3&#160;<span>&#8211;sexies</span>, della direttiva 2003/87/CE<a>&#160;(<span>4</span>)</a></p><p>(corrisponde alla quantit&#224; di emissioni di N<span>2</span>O di cui alla parte C, punto 5, della relazione a livello di societ&#224;)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>7</p></td><td><p><span>Emissioni totali di gas a effetto serra</span> soggette a obblighi di restituzione prima dell&#8217;applicazione della deroga di cui all&#8217;articolo&#160;12, paragrafo 3&#160;<span>&#8211;sexies</span>, della direttiva 2003/87/CE</p><p>(corrisponde alla quantit&#224; di emissioni di gas a effetto serra di cui alla parte C, punto 5, della relazione a livello di societ&#224;)</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#931; (C4&#160;+&#160;C5&#160;+&#160;C6)</p></td></tr><tr><td><p><span><span>Emissioni di gas a effetto serra soggette a obblighi di restituzione tenuto conto delle deroghe all&#8217;articolo&#160;12, paragrafo 3, della direttiva 2003/87/CE previste all&#8217;articolo&#160;12, paragrafi da 3&#160;&#8211;sexies a&#160;3&#160;&#8211;ter</span></span><a>&#160;(<span>5</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>in tonnellate</p></td><td><p>in tonnellate di CO<span>2</span>eq</p></td></tr><tr><td><p>8</p></td><td><p>Emissioni di CO<span>2</span> soggette a obblighi di restituzione</p><p>(corrisponde alla quantit&#224; di emissioni di CO<span>2</span> di cui alla parte C, punto 6, della relazione a livello di societ&#224;)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>9</p></td><td><p>Emissioni di CH<span>4</span> soggette a obblighi di restituzione<a>&#160;(<span>6</span>)</a></p><p>(corrisponde alla quantit&#224; di emissioni di CH<span>4</span> di cui alla parte C, punto 6, della relazione a livello di societ&#224;)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>10</p></td><td><p>Emissioni di N<span>2</span>O soggette a obblighi di restituzione<a>&#160;(<span>7</span>)</a></p><p>(corrisponde alla quantit&#224; di emissioni di N<span>2</span>O di cui alla parte C, punto 6, della relazione a livello di societ&#224;)</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>11</p></td><td><p><span>Emissioni di gas a effetto serra totali</span> soggette a obblighi di restituzione</p><p>(corrisponde alla quantit&#224; di emissioni di gas a effetto serra di cui alla parte C, punto 6, della relazione a livello di societ&#224;)</p></td><td><p>&#8212;</p></td><td><p>&#931; (C8&#160;+&#160;C9&#160;+&#160;C10)</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il punto seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;3.</p></td><td><p>I dati sulle emissioni dei soggetti regolamentati contengono le informazioni di cui alla tabella IX-III e tengono conto del formato elettronico per la presentazione dei dati sulle emissioni descritto nelle specifiche tecniche e per lo scambio dei dati di cui all&#8217;articolo&#160;75.</p><p><span>Tabella IX-III:</span></p><p><span>dati sulle emissioni dei soggetti regolamentati</span></p><table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>Codice identificativo del soggetto regolamentato</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Anno di riferimento</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p><span><span>Emissioni di gas a effetto serra</span></span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span><span>in tonnellate di CO<span>2</span></span></span></p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Emissioni nazionali totali</p><p>(si riferiscono a tutti i combustibili immessi in consumo nel territorio di uno Stato membro)&#187;.</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> ( 1 ) La presente sezione (righe 4, 5 e 6) si applica solo alle società di navigazione che desiderano beneficiare della deroga di cui all’articolo 12, paragrafo 3 –sexies , della direttiva 2003/87/CE. Per le emissioni rilasciate rispettivamente nel 2024 e nel 2025, i dati sulle emissioni da fornire nelle righe 4, 5 e 6 sono i dati sulle emissioni prima dell’applicazione della deroga di cui all’articolo 12, paragrafo 3 –sexies , della direttiva 2003/87/CE e prima dell’applicazione dell’articolo 3 octies ter della medesima direttiva. ( 2 ) La “relazione a livello di società” è la comunicazione di cui all’articolo 11 bis del regolamento (UE) 2015/757. Il modello della relazione sulle emissioni è stabilito nel regolamento di esecuzione (UE) 2023/2449 della Commissione, del 6 novembre 2023, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) 2015/757 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i modelli dei piani di monitoraggio, delle relazioni sulle emissioni, delle relazioni parziali sulle emissioni, dei documenti di conformità e delle relazioni a livello di società, e che abroga il regolamento di esecuzione (UE) 2016/1927 della Commissione ( OJ L, 2023/2449, 7.11.2023, ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_impl/2023/2449/oj ). Nel modello sono definite le varie sezioni di cui alla tabella IX-I bis del presente allegato. ( 3 ) A partire dall’anno di riferimento 2026. ( 4 ) Per le emissioni rilasciate rispettivamente nel 2024 e nel 2025, i dati sulle emissioni da fornire nelle righe da 8 a 11 sono i dati sulle emissioni dopo l’applicazione della deroga di cui all’articolo 12, paragrafo 3 –sexies , della direttiva 2003/87/CE e prima dell’applicazione dell’articolo 3 octies ter della medesima direttiva. Le percentuali di cui all’articolo 3 octies ter della direttiva 2003/87/CE sono calcolate automaticamente. ( 5 ) Per le emissioni rilasciate rispettivamente nel 2024 e nel 2025, i dati sulle emissioni da fornire nelle righe da 8 a 11 sono i dati sulle emissioni dopo l'applicazione della deroga di cui all'articolo 12, paragrafo 3 –sexies , della direttiva 2003/87/CE e prima dell'applicazione dell'articolo 3 octies ter della medesima direttiva. Le percentuali di cui all'articolo 3 octies ter della direttiva 2003/87/CE sono calcolate automaticamente. ( 6 ) A partire dall'anno di riferimento 2026. ( 7 ) A partire dall'anno di riferimento 2026.»; ALLEGATO VII Nell’allegato XIII del regolamento delegato (UE) 2019/1122, la parte I è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>il punto 1 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il primo paragrafo &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la lettera a) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;a)</p></td><td><p>tutte le informazioni che riportano l&#8217;indicazione &#8220;Visibile nell&#8217;area pubblica del sito web&#8221; nella tabella III-I dell&#8217;allegato III, nella tabella VI-I dell&#8217;allegato VI, nella tabella VII-I dell&#8217;allegato VII, nelle tabelle VII<span>bis</span>-I e VII<span>bis</span>-II dell&#8217;allegato VII<span>bis</span> e nelle tabelle VII<span>ter</span>-I e VII<span>ter</span>-II dell&#8217;allegato VII<span>ter</span>;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>alla lettera f), la data &#171;1<span>o</span> aprile&#187; &#232; sostituita da &#171;1<span>o</span> settembre&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>la lettera g) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;g)</p></td><td><p>un simbolo e una dichiarazione indicanti se l&#8217;impianto, l&#8217;operatore aereo o la societ&#224; di navigazione associato o associata ai conti di gestori ha restituito entro il 30 settembre un numero di quote almeno pari al totale delle emissioni prodotte in tutti gli anni precedenti;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>&#232; aggiunta la lettera seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;h)</p></td><td><p>un simbolo e una dichiarazione indicanti se il soggetto regolamentato associato al conto di deposito di soggetto regolamentato ha restituito entro il 31 maggio un numero di quote almeno pari al totale delle emissioni prodotte in tutti gli anni precedenti.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il terzo paragrafo &#232; sostituito dal seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p> &#171;Ai fini della lettera g), i simboli e le dichiarazioni da utilizzare sono indicati nella tabella XIV-I. Il simbolo &#232; aggiornato il 1<span>o</span> ottobre e, a esclusione dell&#8217;aggiunta di un asterisco (*) nei casi descritti alla riga 5 della tabella XIV-I, non &#232; modificato fino al 1<span>o</span> ottobre dell&#8217;anno successivo, a meno che il conto non venga chiuso prima di allora.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il paragrafo seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p> &#171;Ai fini della lettera h), si applicano mutatis mutandis i simboli e le dichiarazioni di cui alla tabella XIV-I. Il simbolo &#232; aggiornato il 1<span>o</span> giugno e, a esclusione dell&#8217;aggiunta di un asterisco (*) nei casi descritti alla riga 5 della tabella XIV-I, non &#232; modificato fino al 1<span>o</span> giugno dell&#8217;anno successivo, a meno che il conto non venga chiuso prima di allora.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>la tabella XIV-I &#232; sostituita dalla seguente:</p><p>&#171;<span>Tabella XIV-I:</span></p><p><span>dichiarazioni di adempimento</span></p><table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Riga n.</p></td><td><p>Valore dello stato di adempimento a norma dell&#8217;articolo&#160;33</p></td><td><p>Sono registrate le emissioni verificate per l&#8217;ultimo anno completo?</p></td><td><p>Simbolo</p></td><td><p>Dichiarazione</p></td></tr><tr><td><p>da visualizzare nell&#8217;area pubblica del sito web</p></td></tr><tr><td><p>1</p></td><td><p>0 o numero positivo</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>A</p></td><td><p>&#8220;Per gli impianti, gli operatori aerei e gli operatori marittimi, il numero di quote restituite entro il 30 settembre &#232; uguale o superiore alle emissioni verificate.</p><p>Per i soggetti regolati, il numero di quote restituite entro il 31 maggio &#232; uguale o superiore alle emissioni verificate.&#8221;</p></td></tr><tr><td><p>2</p></td><td><p>Numero negativo</p></td><td><p>S&#236;</p></td><td><p>B</p></td><td><p>&#8220;Per gli impianti, gli operatori aerei e gli operatori marittimi, il numero di quote restituite entro il 30 settembre &#232; inferiore alle emissioni verificate.</p><p>Per i soggetti regolamentati, il numero di quote restituite entro il 31 maggio &#232; inferiore alle emissioni verificate.&#8221;</p></td></tr><tr><td><p>3</p></td><td><p>Qualsiasi numero</p></td><td><p>No</p></td><td><p>C</p></td><td><p>Al 30 settembre non erano state inserite le emissioni verificate per l&#8217;anno precedente per impianti, operatori aerei e operatori marittimi.</p><p>Al 31 maggio non erano state inserite le emissioni verificate per l&#8217;anno precedente per i soggetti regolamentati.&#8221;</p></td></tr><tr><td><p>4</p></td><td><p>Qualsiasi numero</p></td><td><p>No (per via della sospensione della procedura di restituzione delle quote e/o della procedura di aggiornamento delle emissioni verificate per il registro dello Stato membro)</p></td><td><p>X</p></td><td><p>&#8220;Fino al 30 settembre per gli impianti, gli operatori aerei e gli operatori marittimi o fino al 31 maggio per i soggetti regolamentati era impossibile inserire le emissioni verificate e/o le restituzioni per via della sospensione della procedura di restituzione delle quote e/o della procedura di aggiornamento delle emissioni verificate per il registro dello Stato membro.&#8221;</p></td></tr><tr><td><p>5</p></td><td><p>Qualsiasi numero</p></td><td><p>S&#236; o No (ma successivamente aggiornate dall&#8217;autorit&#224; competente)</p></td><td><p>*<span>[aggiunto al simbolo iniziale]</span></p></td><td><p>&#8220;Le emissioni verificate sono state stimate o corrette dall&#8217;autorit&#224; competente.&#8221;&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>al punto 3, la data &#171;30 aprile&#187; &#232; sostituita da &#171;30 settembre&#187;;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>il punto 4 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la data &#171;30 aprile&#187; &#232; sostituita da &#171;30 settembre&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la data &#171;1<span>o</span> maggio&#187; &#232; sostituita da &#171;1<span>o</span> ottobre&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>il punto 5 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la data &#171;1<span>o</span> maggio&#187; &#232; sostituita da &#171;1<span>o</span> ottobre&#187;;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la data &#171;30 aprile&#187; &#232; sostituita da &#171;30 settembre&#187;;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>&#232; inserito il punto seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;6&#160;bis.</p></td><td><p>Ai fini dell&#8217;applicazione dei punti 3 e&#160;4 del presente allegato alle emissioni, ai soggetti regolamentati e alle quote che rientrano nell&#8217;ambito di applicazione del capo IV<span>bis</span> della direttiva&#160;2003/87/CE, ogni riferimento al 30 settembre e al 1<span>o</span> ottobre in conformit&#224; all&#8217;articolo&#160;30&#160;<span>sexies</span> di tale direttiva si intende come riferimento al 31 maggio e al 1<span>o</span> giugno, rispettivamente.&#187;.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> ELI: http://data.europa.eu/eli/reg_del/2023/2904/oj ISSN 1977-0707 (electronic edition)
ITA
32023R2904
<table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><img/></td><td><p>Gazzetta ufficiale<br/>dell'Unione europea</p></td><td><p>IT</p><p>Serie L</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td/><td><p>2023/2131</p></td><td><p>11.10.2023</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO (UE) 2023/2131 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 4 ottobre 2023 che modifica il regolamento (UE) 2018/1727 del Parlamento europeo e del Consiglio e la decisione 2005/671/GAI del Consiglio, per quanto riguarda lo scambio digitale di informazioni nei casi di terrorismo IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 85, vista la proposta della Commissione europea, previa trasmissione del progetto di atto legislativo ai parlamenti nazionali, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria ( 1 ) , considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento (UE)&#160;2018/1727 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a> ha istituito Eurojust e ne definisce i compiti, le competenze e le funzioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La decisione&#160;2005/671/GAI del Consiglio&#160;<a>(<span>3</span>)</a> sancisce che per combattere il terrorismo &#232; fondamentale che tutti i servizi interessati possano disporre di informazioni il pi&#249; possibile complete e aggiornate. Tale decisione impone alle autorit&#224; competenti degli Stati membri di trasmettere a Eurojust le informazioni concernenti le azioni penali o le condanne penali per reati di terrorismo che interessano o possono interessare due o pi&#249; Stati membri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A causa di incongruenze nell&#8217;interpretazione della decisione&#160;2005/671/GAI, in alcuni casi le informazioni non sono condivise in modo tempestivo, non sono affatto condivise, le informazioni condivise non sono pertinenti o non tutte le informazioni pertinenti sono condivise. Per individuare i collegamenti tra le indagini transfrontaliere Eurojust ha bisogno di ricevere informazioni sufficienti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Assistere le autorit&#224; competenti degli Stati membri per assicurare un coordinamento ottimale delle indagini e delle azioni penali, compresa l&#8217;individuazione dei collegamenti tra tali indagini e azioni penali, &#232; un compito importante di Eurojust a norma del regolamento (UE)&#160;2018/1727. Tale regolamento consente a Eurojust di adottare un approccio pi&#249; proattivo e di fornire servizi migliori agli Stati membri, ad esempio suggerendo l&#8217;avvio di indagini e individuando esigenze di coordinamento, casi che potrebbero violare il principio ne bis in idem e lacune nell&#8217;azione penale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel settembre 2019 Eurojust ha istituito il registro giudiziario europeo antiterrorismo sulla base della decisione&#160;2005/671/GAI con l&#8217;obiettivo specifico di individuare i potenziali collegamenti tra i procedimenti giudiziari a carico di indagati per reati di terrorismo e le eventuali esigenze di coordinamento derivanti da tali collegamenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Il registro giudiziario europeo antiterrorismo &#232; stato istituito dopo l&#8217;adozione del regolamento (UE)&#160;2018/1727 e, di conseguenza, tale registro non &#232; ben integrato nell&#8217;infrastruttura tecnica di Eurojust n&#233; &#232; menzionato nel regolamento (UE)&#160;2018/1727. &#200; pertanto necessario porre rimedio a tale situazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Per lottare efficacemente contro il terrorismo &#232; essenziale l&#8217;efficace scambio di informazioni per l&#8217;indagine o l&#8217;azione penale in relazione ai reati di terrorismo tra le autorit&#224; nazionali competenti e le agenzie dell&#8217;Unione. &#200; fondamentale disporre di informazioni il pi&#249; possibile complete e aggiornate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Le organizzazioni terroristiche sono sempre pi&#249; coinvolte in altre forme gravi di criminalit&#224; e spesso fanno parte di reti organizzate. Tale coinvolgimento riguarda reati gravi quali la tratta di esseri umani, il traffico di stupefacenti, la criminalit&#224; finanziaria e il riciclaggio di denaro. &#200; necessario effettuare controlli incrociati sui procedimenti giudiziari contro tali forme gravi di criminalit&#224;.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Per consentire a Eurojust di individuare i collegamenti tra i procedimenti giudiziari transfrontalieri a carico di indagati per reati di terrorismo nonch&#233; i collegamenti tra i procedimenti giudiziari a carico di indagati per reati di terrorismo e le informazioni trattate presso Eurojust relative ad altre forme gravi di criminalit&#224;, &#232; fondamentale che Eurojust riceva dalle autorit&#224; nazionali competenti il pi&#249; rapidamente possibile, in conformit&#224; delle pertinenti disposizioni del presente regolamento, le informazioni necessarie per poter individuare tali collegamenti mediante controlli incrociati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Per fornire i dati a Eurojust, le autorit&#224; nazionali competenti devono sapere esattamente quale tipo di informazioni trasmettere, in quale fase del procedimento penale nazionale e in quali casi. Le autorit&#224; nazionali competenti dovrebbero trasmettere le informazioni a Eurojust in modo strutturato, organizzato, sistematico e semiautomatizzato. Il modo semiautomatizzato &#232; quello in cui la trasmissione delle informazioni &#232; in parte automatizzata e in parte soggetta a controllo umano. Si prevede che tale modo di trasmissione aumenter&#224; in maniera significativa la qualit&#224; e la pertinenza delle informazioni ricevute da Eurojust.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>La condivisione, la conservazione e il controllo incrociato dei dati aumenteranno considerevolmente la quantit&#224; di dati trattati da Eurojust. Tali elementi dovrebbero essere presi in considerazione nel determinare, nell&#8217;ambito delle procedure e dei quadri esistenti, il fabbisogno di risorse finanziarie, umane e tecniche di Eurojust.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>La direttiva (UE)&#160;2017/541 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, quale recepita nel diritto nazionale, &#232; il punto di riferimento delle autorit&#224; nazionali competenti per la definizione dei reati di terrorismo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Lo scambio di dati di identificazione affidabili &#232; fondamentale affinch&#233; Eurojust individui i collegamenti tra le indagini in materia di terrorismo e i procedimenti giudiziari a carico di indagati per reati di terrorismo. &#200; inoltre fondamentale affinch&#233; Eurojust crei e conservi un insieme di dati che garantisca un&#8217;identificazione affidabile delle persone oggetto di tali indagini o procedimenti giudiziari in materia di terrorismo. L&#8217;utilizzo dei dati biometrici &#232; pertanto importante, tenuto conto delle incertezze relative ai dati alfanumerici, in particolare per i cittadini di paesi terzi, del fatto che talvolta gli indagati usano identit&#224; false o doppie e che tali dati biometrici sono spesso l&#8217;unico collegamento agli indagati nella fase delle indagini. Pertanto, qualora, a norma del diritto nazionale in materia di procedimenti penali o di diritti procedurali nei procedimenti penali, le autorit&#224; nazionali competenti conservino e raccolgano dati biometrici e siano autorizzate a trasmetterli, tali autorit&#224; dovrebbero poter scambiare tali dati, se disponibili, con Eurojust. Considerati la natura sensibile dei dati biometrici e l&#8217;impatto del trattamento di tali dati sul rispetto della vita privata e della vita familiare e sulla protezione dei dati di carattere personale, quali sanciti dagli articoli 7 e&#160;8 della Carta dei diritti fondamentali dell&#8217;Unione europea, tali dati dovrebbero essere trasmessi in modo tale da rispettare rigorosamente i principi di necessit&#224;, proporzionalit&#224; e limitazione dello scopo, nonch&#233; per il fine esclusivo di identificazione di persone soggette a procedimenti penali connessi a reati di terrorismo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Poich&#233; le informazioni sui collegamenti esistenti con altri procedimenti giudiziari sono maggiormente utili in una fase precoce dell&#8217;indagine, &#232; necessario che le autorit&#224; nazionali competenti forniscano le informazioni a Eurojust non appena il caso &#232; deferito a un&#8217;autorit&#224; giudiziaria conformemente al diritto nazionale. Un caso dovrebbe essere considerato deferito a un&#8217;autorit&#224; giudiziaria quando, ad esempio, l&#8217;autorit&#224; giudiziaria &#232; informata di un&#8217;indagine in corso, autorizza o dispone una misura investigativa o decide di esercitare l&#8217;azione penale, a seconda del diritto nazionale applicabile. Se &#232; gi&#224; a conoscenza di collegamenti tra un procedimento penale nel suo Stato membro e un procedimento penale in un altro Stato membro, l&#8217;autorit&#224; nazionale competente dovrebbe informarne Eurojust.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>Tenuto conto del fatto che nelle tradizioni e nei sistemi giuridici di alcuni Stati membri l&#8217;autorit&#224; giudiziaria non sovraintende alle indagini ed &#232; coinvolta solo nelle fasi successive del procedimento, il presente regolamento non dovrebbe impedire alle autorit&#224; nazionali competenti di fornire informazioni sulle indagini in materia di terrorismo ai loro membri nazionali in una fase precedente, conformemente al rispettivo diritto nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Al fine di garantire l&#8217;esattezza dei dati contenuti nel registro giudiziario europeo antiterrorismo, individuare i collegamenti o accertare l&#8217;identit&#224; di un indagato quanto pi&#249; precocemente possibile nel corso di un&#8217;indagine, nonch&#233; garantire il rispetto dei termini, le autorit&#224; nazionali competenti dovrebbero aggiornare le informazioni che hanno fornito. Tali aggiornamenti dovrebbero includere le nuove informazioni sulla persona sottoposta ad indagine, le decisioni giudiziarie, come la custodia cautelare, l&#8217;avvio del procedimento giudiziario, le assoluzioni e le decisioni definitive di non luogo a procedere, nonch&#233; le richieste di cooperazione giudiziaria o i collegamenti individuati con altre giurisdizioni.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Le autorit&#224; nazionali competenti non dovrebbero essere tenute a condividere le informazioni sui reati di terrorismo con Eurojust nelle primissime fasi qualora ci&#242; possa compromettere le indagini in corso o la sicurezza di una persona o essere in contrasto con gli interessi essenziali della sicurezza dello Stato membro interessato. Tali deroghe all&#8217;obbligo di condividere informazioni dovrebbero essere applicate solo in circostanze eccezionali e caso per caso. Nel valutare se applicare o meno una deroga a tale obbligo, le autorit&#224; nazionali competenti dovrebbero tenere debitamente conto del fatto che Eurojust tratta le informazioni fornite da dette autorit&#224; in conformit&#224; del diritto dell&#8217;Unione in materia di protezione dei dati, e nel rispetto della riservatezza dei procedimenti giudiziari.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>Ai fini dello scambio di dati sensibili tra le autorit&#224; nazionali competenti ed Eurojust e del trattamento di tali dati, dovrebbero essere utilizzati canali di comunicazione sicuri, quali un sistema informatico decentrato o la rete protetta di telecomunicazioni di cui alla decisione&#160;2008/976/GAI del Consiglio&#160;<a>(<span>5</span>)</a>, per proteggere tali dati dalla divulgazione non autorizzata e dagli attacchi informatici. Tale utilizzo dovrebbe lasciare impregiudicati i futuri sviluppi tecnologici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(19)</p></td><td><p>Al fine di scambiare i dati in modo sicuro e proteggere l&#8217;integrit&#224; della comunicazione e dello scambio di dati, il sistema automatico di gestione dei fascicoli dovrebbe essere connesso a canali di comunicazione sicuri e soddisfare norme di alto livello in materia di cibersicurezza. Tali canali di comunicazione sicuri possono essere utilizzati anche per collegare il sistema automatico di gestione dei fascicoli ad altri sistemi di informazione dell&#8217;Unione nella misura in cui gli atti giuridici che istituiscono tali sistemi prevedono l&#8217;accesso da parte di Eurojust.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(20)</p></td><td><p>Il sistema informatico decentrato dovrebbe consentire lo scambio sicuro di dati tra le autorit&#224; nazionali competenti ed Eurojust, senza che alcuna istituzione, organo o organismo dell&#8217;Unione sia coinvolto nel merito di tale scambio. Il sistema informatico decentrato dovrebbe essere costituito da sistemi informatici back-end degli Stati membri e di Eurojust, interconnessi da punti di accesso interoperabili. I punti di accesso al sistema informatico decentrato dovrebbero essere basati su e-CODEX.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(21)</p></td><td><p>&#200; opportuno attribuire alla Commissione competenze di esecuzione al fine di garantire condizioni uniformi di esecuzione del presente regolamento per quanto riguarda l&#8217;istituzione e l&#8217;uso del sistema informatico decentrato nei casi contemplati dal presente regolamento. &#200; altres&#236; opportuno che tali competenze siano esercitate conformemente al regolamento (UE) n.&#160;182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>6</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(22)</p></td><td><p>La trasmissione di dati non strutturati rende necessario un intervento manuale, crea oneri amministrativi supplementari e riduce la qualit&#224; dei risultati dei controlli incrociati. Pertanto, le autorit&#224; nazionali competenti dovrebbero trasmettere i dati in modo strutturato rispettando nel contempo i requisiti minimi di interoperabilit&#224; definiti nel quadro europeo di interoperabilit&#224; di cui alla comunicazione della Commissione del 23&#160;marzo 2017 intitolata &#171;Quadro europeo di interoperabilit&#224; &#8211; Strategia di attuazione&#187;. Inoltre, il trasferimento dei dati dovrebbe essere il pi&#249; automatizzato possibile per ridurre l&#8217;onere amministrativo delle autorit&#224; nazionali competenti e garantire che i dati necessari siano trasmessi regolarmente e rapidamente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(23)</p></td><td><p>Affinch&#233; Eurojust possa trattare i dati personali sensibili in modo sicuro &#232; necessario un sistema automatico di gestione dei fascicoli modernizzato. Il nuovo sistema deve integrare e rendere possibili le funzionalit&#224; del registro giudiziario europeo antiterrorismo e migliorare la capacit&#224; di Eurojust di individuare i collegamenti, traendo nel contempo, di norma, pieno vantaggio dai meccanismi nazionali e dell&#8217;Unione esistenti per il confronto dei dati biometrici.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(24)</p></td><td><p>&#200; importante mantenere il controllo e la responsabilit&#224; dei membri nazionali per quanto concerne i dati che ricevono dalle autorit&#224; nazionali competenti. Nessun dato personale operativo dovrebbe essere condiviso con un altro Stato membro per impostazione predefinita. I dati personali operativi dovrebbero essere condivisi solo nella misura in cui le autorit&#224; nazionali competenti autorizzano lo scambio di dati. Al fine di digitalizzare e accelerare le azioni che danno seguito ai potenziali collegamenti, garantendo nel contempo il pieno controllo sui dati, dovrebbero essere introdotti codici di gestione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(25)</p></td><td><p>Il terrorismo, la criminalit&#224; organizzata e le forme gravi di criminalit&#224; sono oggi fenomeni molto dinamici e globalizzati che spesso interessano due o pi&#249; Stati membri. Sebbene il terrorismo avesse gi&#224; una forte componente transnazionale, con l&#8217;uso e la disponibilit&#224; dei mezzi di comunicazione elettronica la collaborazione transnazionale tra terroristi &#232; notevolmente aumentata. Il carattere transnazionale di un reato di terrorismo potrebbe non essere noto nel momento in cui il caso &#232; deferito a un&#8217;autorit&#224; giudiziaria ma potrebbe emergere da un controllo incrociato di dati da parte di Eurojust. L&#8217;indagine o l&#8217;azione penale relativa a reati di terrorismo richiede pertanto il coordinamento e la cooperazione tra le autorit&#224; responsabili dell&#8217;azione penale o un&#8217;azione penale su basi comuni, come previsto dall&#8217;articolo&#160;85 del trattato sul funzionamento dell&#8217;Unione europea (TFUE). &#200; opportuno scambiare con Eurojust le informazioni sui casi di terrorismo in modo tempestivo a meno che le circostanze specifiche del caso non indichino chiaramente che hanno un carattere puramente nazionale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(26)</p></td><td><p>Le indagini e le azioni penali nei casi di terrorismo sono spesso ostacolate dalla mancanza di uno scambio di informazioni tra le autorit&#224; nazionali responsabili delle indagini e dell&#8217;azione penale. Per poter effettuare controlli incrociati tra le nuove indagini in materia di terrorismo e indagini precedenti e individuare potenziali collegamenti &#232; necessario garantire che il periodo di conservazione dei dati relativi a qualsiasi indagine e condanna precedente sia adeguato alle attivit&#224; operative. &#200; pertanto necessario prorogare i termini per la conservazione dei dati nel registro giudiziario europeo antiterrorismo.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(27)</p></td><td><p>La possibilit&#224; di effettuare controlli incrociati tra le nuove indagini in materia di terrorismo e indagini precedenti potrebbe individuare potenziali collegamenti e comportare la necessit&#224; di cooperazione. Da tale controllo incrociato potrebbe emergere che una persona indagata o perseguita in un caso in corso in uno Stato membro &#232; stata indagata o perseguita in un caso concluso in un altro Stato membro. Il controllo incrociato pu&#242; inoltre individuare collegamenti tra indagini o azioni penali in corso che altrimenti potrebbero essere tenute nascoste. Ci&#242; vale anche nel caso in cui le indagini precedenti si siano concluse con un&#8217;assoluzione o con una decisione definitiva di non luogo a procedere. &#200; pertanto necessario conservare i dati relativi a qualsiasi indagine precedente, se del caso, non solo quelli relativi a condanne.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(28)</p></td><td><p>&#200; necessario garantire che i dati relativi a indagini che si sono concluse con un&#8217;assoluzione o con una decisione definitiva di non luogo a procedere siano trattati unicamente ai fini di un&#8217;azione penale. Tali dati non possono essere utilizzati per scopi diversi dall&#8217;individuazione di collegamenti con indagini e azioni penali in corso e dal sostegno a tali indagini e azioni penali. Salvo diversa decisione dell&#8217;autorit&#224; nazionale competente, caso per caso, Eurojust dovrebbe poter continuare a trattare tali dati operativi. Laddove, una volta divenuta definitiva la decisione di assoluzione o di non luogo a procedere, l&#8217;autorit&#224; nazionale competente decida che il trattamento dei dati delle persone assolte o non perseguite non &#232; necessario, anche in ragione delle specificit&#224; del caso o dei motivi dell&#8217;assoluzione o del non luogo a procedere, tali dati dovrebbero essere cancellati.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(29)</p></td><td><p>Eurojust ha concluso 12 accordi di cooperazione con paesi terzi, che consentono il trasferimento di dati personali operativi e il distacco di un magistrato di collegamento di un paese terzo presso Eurojust. Inoltre, l&#8217;accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione tra l&#8217;Unione europea e la Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica, da una parte, e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, dall&#8217;altra&#160;<a>(<span>7</span>)</a> consente il distacco di un pubblico ministero di collegamento. Nel marzo 2021 il Consiglio ha dato mandato alla Commissione di negoziare accordi di cooperazione tra Eurojust e altri 13 paesi terzi, segnatamente Algeria, Argentina, Armenia, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Colombia, Egitto, Giordania, Israele, Libano, Marocco, Tunisia e Turchia.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(30)</p></td><td><p>Il regolamento (UE)&#160;2018/1727 fornisce una base giuridica per la cooperazione e lo scambio di dati con i paesi terzi, ma non contiene alcuna disposizione sugli aspetti formali e tecnici della cooperazione con i magistrati di collegamento di paesi terzi distaccati presso Eurojust, in particolare per quanto riguarda il loro accesso al sistema automatico di gestione dei fascicoli. Ai fini della certezza del diritto, il regolamento (UE)&#160;2018/1727 dovrebbe fornire una base giuridica esplicita per la cooperazione tra Eurojust e i magistrati di collegamento di paesi terzi e per l&#8217;accesso di questi ultimi al sistema automatico di gestione dei fascicoli. Eurojust dovrebbe attuare garanzie e misure di sicurezza adeguate per la protezione dei dati e dei diritti fondamentali attraverso l&#8217;assetto tecnico aggiornato e norme interne rigorose.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(31)</p></td><td><p>Nel trattamento dei dati personali operativi conformemente al presente regolamento, Eurojust dovrebbe garantire un livello elevato di protezione dei dati. Per il trattamento dei dati personali operativi, Eurojust &#232; soggetta all&#8217;articolo&#160;3 e al capo IX del regolamento (UE)&#160;2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>8</span>)</a>, nonch&#233; alle norme specifiche sul trattamento dei dati personali operativi di cui al regolamento (UE)&#160;2018/1727, quale modificato dal regolamento (UE)&#160;2022/838 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>9</span>)</a> e dal presente regolamento. Tali disposizioni si applicano al trattamento di tutti i dati personali operativi trattati da Eurojust. In particolare, si applicano a tutti i dati personali operativi trattati nel sistema automatico di gestione dei fascicoli, indipendentemente dal fatto che siano trattati da membri nazionali, corrispondenti nazionali, magistrati di collegamento o altre persone autorizzate a norma del regolamento (UE)&#160;2018/1727.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(32)</p></td><td><p>Le decisioni sull&#8217;opportunit&#224; e sulle modalit&#224; della prestazione di assistenza da parte di Eurojust al coordinamento e alla cooperazione tra le autorit&#224; responsabili delle indagini e dell&#8217;azione penale dovrebbero spettare esclusivamente alle autorit&#224; competenti degli Stati membri interessati, fatti salvi il diritto nazionale applicabile, dell&#8217;Unione o internazionale, comprese le convenzioni o altri accordi internazionali sull&#8217;assistenza giudiziaria in materia penale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(33)</p></td><td><p>A fini di certezza giuridica, &#232; opportuno chiarire la relazione fra lo scambio di informazioni tra autorit&#224; nazionali competenti sui casi di terrorismo e Eurojust ai sensi della decisione&#160;2005/671/GAI e del regolamento (UE)&#160;2018/1727. &#200; pertanto opportuno sopprimere le disposizioni pertinenti dalla decisione&#160;2005/671/GAI e aggiungerle al regolamento (UE)&#160;2018/1727.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(34)</p></td><td><p>Sebbene alcune autorit&#224; nazionali competenti siano gi&#224; collegate alla rete protetta di telecomunicazioni di cui all&#8217;articolo&#160;9 della decisione&#160;2008/976/GAI, molte autorit&#224; nazionali competenti non sono ancora collegate a tale rete o a canali di comunicazione sicuri. Al fine di garantire che gli Stati membri dispongano di tempo sufficiente per fornire un siffatto collegamento alle autorit&#224; nazionali competenti, dovrebbe essere concesso un periodo transitorio per l&#8217;attuazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(35)</p></td><td><p>A norma degli articoli 1 e&#160;2 nonch&#233; dell&#8217;articolo&#160;4&#160;<span>bis</span>, paragrafo 1, del protocollo n.&#160;21 sulla posizione del Regno Unito e dell&#8217;Irlanda rispetto allo spazio di libert&#224;, sicurezza e giustizia, allegato al trattato sull&#8217;Unione europea (TUE) e al TFUE, e fatto salvo l&#8217;articolo&#160;4 di tale protocollo, l&#8217;Irlanda non partecipa all&#8217;adozione del presente regolamento, non &#232; da esso vincolata n&#233; &#232; soggetta alla sua applicazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(36)</p></td><td><p>A norma degli articoli 1 e&#160;2 del protocollo n.&#160;22 sulla posizione della Danimarca, allegato al TUE e al TFUE, la Danimarca non partecipa all&#8217;adozione del presente regolamento, non &#232; da esso vincolata n&#233; &#232; soggetta alla sua applicazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(37)</p></td><td><p>Conformemente all&#8217;articolo&#160;42 del regolamento (UE)&#160;2018/1725, il Garante europeo della protezione dei dati &#232; stato consultato e ha formulato il suo parere il 26&#160;gennaio 2022,</p></td></tr></tbody></table> HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Modifiche del regolamento (UE) 2018/1727 Il regolamento (UE) 2018/1727 è così modificato: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;3, il paragrafo 5 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;5.&#160;&#160;&#160;Eurojust pu&#242; prestare sostegno anche qualora le indagini e le azioni penali interessino unicamente uno Stato membro e un paese terzo o uno Stato membro e un&#8217;organizzazione internazionale, se con tale paese terzo o organizzazione internazionale &#232; stato concluso un accordo di cooperazione o altra modalit&#224; di cooperazione ai sensi dell&#8217;articolo&#160;52, o qualora in un caso particolare sussista un interesse essenziale a prestare tale sostegno.</p><p>La decisione riguardante l&#8217;eventuale prestazione di assistenza giudiziaria a un paese terzo o a un&#8217;organizzazione internazionale da parte degli Stati membri e le modalit&#224; di tale prestazione spetta esclusivamente all&#8217;autorit&#224; competente dello Stato membro interessato, fatto salvo il diritto nazionale applicabile, dell&#8217;Unione o internazionale.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;20 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#232; inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;2&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;Ciascuno Stato membro designa un&#8217;autorit&#224; nazionale competente quale corrispondente nazionale di Eurojust in materia di terrorismo. Tale corrispondente nazionale in materia di terrorismo &#232; un&#8217;autorit&#224; giudiziaria o altra autorit&#224; competente. Qualora l&#8217;ordinamento giuridico nazionale lo richieda, uno Stato membro pu&#242; designare pi&#249; di un&#8217;autorit&#224; nazionale competente come corrispondente nazionale di Eurojust in materia di terrorismo. Il corrispondente nazionale in materia di terrorismo ha accesso a tutte le informazioni pertinenti conformemente all&#8217;articolo&#160;21&#160;<span>bis</span>, paragrafo 1. Esso &#232; competente a raccogliere tali informazioni e a trasmetterle a Eurojust, nel rispetto del diritto nazionale e dell&#8217;Unione, in particolare del diritto processuale penale nazionale e delle norme applicabili in materia di protezione dei dati.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 8 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;8.&#160;&#160;&#160;Per conseguire gli obiettivi di cui al paragrafo 7 del presente articolo, le persone di cui al paragrafo 3, lettere a), b) e c), del presente articolo sono collegate al sistema automatico di gestione dei fascicoli in conformit&#224; del presente articolo e degli articoli 23, 24, 25 e&#160;34. Il costo del collegamento al sistema automatico di gestione dei fascicoli &#232; a carico del bilancio generale dell&#8217;Unione europea.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;21 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 9 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;9.&#160;&#160;&#160;Il presente articolo fa salvi altri obblighi relativi alla trasmissione di informazioni a Eurojust.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 10 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;10.&#160;&#160;&#160;Le autorit&#224; nazionali competenti non sono tenute a trasmettere le informazioni di cui al presente articolo se sono gi&#224; state trasmesse a Eurojust in conformit&#224; di altre disposizioni del presente regolamento.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;21&#160;bis</p><p>Scambio di informazioni sui casi di terrorismo</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Per quanto riguarda i reati di terrorismo, le autorit&#224; nazionali competenti informano i propri membri nazionali delle indagini penali in corso o concluse sotto il controllo di autorit&#224; giudiziarie non appena il caso &#232; deferito alle autorit&#224; giudiziarie conformemente al diritto nazionale, in particolare il diritto processuale penale nazionale, di azioni penali e procedimenti giudiziari in corso o conclusi, e decisioni giudiziarie in merito a reati di terrorismo. Tale obbligo si applica a tutte le indagini penali riguardanti i reati di terrorismo, indipendentemente dal fatto che sussista un collegamento noto con un altro Stato membro o un paese terzo a meno che l&#8217;indagine penale, per le sue circostanze specifiche, interessi chiaramente un solo Stato membro.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il paragrafo 1 non si applica qualora:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la condivisione di informazioni comprometta un&#8217;indagine in corso o la sicurezza di una persona; o</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la condivisione di informazioni sia in contrasto con gli interessi essenziali di sicurezza dello Stato membro interessato.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Ai fini del presente articolo, per reati di terrorismo si intendono i reati di cui alla direttiva (UE)&#160;2017/541 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*1</span>)</a>.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;Le informazioni trasmesse a norma del paragrafo 1 includono i dati personali operativi e i dati non personali di cui all&#8217;allegato III. Tali informazioni possono includere dati personali a norma dell&#8217;allegato III, lettera d), ma solo se tali dati personali sono conservati dalle autorit&#224; nazionali competenti o possono essere comunicati alle stesse in conformit&#224; del diritto nazionale e se la trasmissione di tali dati &#232; necessaria per identificare l&#8217;interessato in modo affidabile ai sensi dell&#8217;articolo&#160;27, paragrafo 5.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;Fatto salvo il paragrafo 2, le autorit&#224; nazionali competenti informano i propri membri nazionali di qualsiasi modifica delle informazioni trasmesse a norma del paragrafo 1 senza indebito ritardo e, ove possibile, entro dieci giorni da tali modifiche.</p></div><div><p>6.&#160;&#160;&#160;L&#8217;autorit&#224; nazionale competente non &#232; tenuta a fornire tali informazioni se sono gi&#224; state trasmesse a Eurojust.</p></div><div><p>7.&#160;&#160;&#160;L&#8217;autorit&#224; nazionale competente pu&#242; chiedere in qualsiasi fase l&#8217;assistenza di Eurojust nel seguito da dare relativamente ai collegamenti individuati sulla base delle informazioni fornite a norma del presente articolo.</p></div></div><p><a>(<span>*1</span>)</a>&#160;&#160;Direttiva (UE)&#160;2017/541 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15&#160;marzo 2017, sulla lotta contro il terrorismo e che sostituisce la decisione quadro&#160;2002/475/GAI del Consiglio e che modifica la decisione&#160;2005/671/GAI del Consiglio (<a>GU&#160;L&#160;88 del 31.3.2017, pag.&#160;6</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>5)</p></td><td><p>sono inseriti gli articoli seguenti:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;22&#160;bis</p><p>Comunicazione digitale sicura e scambio digitale sicuro di dati tra le autorit&#224; nazionali competenti ed Eurojust</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;La comunicazione tra le autorit&#224; nazionali competenti ed Eurojust a norma del presente regolamento ha luogo tramite il sistema informatico decentrato. Il sistema automatico di gestione dei fascicoli di cui all&#8217;articolo&#160;23 &#232; collegato con una rete di sistemi informatici e punti di accesso e-CODEX interoperabili che opera sotto la responsabilit&#224; e la gestione individuali di ciascuno Stato membro e di Eurojust, consentendo lo scambio transfrontaliero sicuro e affidabile delle informazioni (&#171;sistema informatico decentrato&#187;).</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Qualora per indisponibilit&#224; del sistema informatico decentrato o per circostanze eccezionali lo scambio di informazioni non possa aver luogo conformemente al paragrafo 1, esso &#232; effettuato con i mezzi alternativi pi&#249; rapidi e appropriati. Gli Stati membri ed Eurojust provvedono affinch&#233; i mezzi di comunicazione alternativi siano affidabili e offrano un livello di sicurezza e di protezione dei dati equivalente.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Le autorit&#224; nazionali competenti trasmettono a Eurojust le informazioni di cui agli articoli 21 e&#160;21&#160;<span>bis</span> del presente regolamento in modo semiautomatizzato e strutturato dai registri nazionali. Le modalit&#224; di tale trasmissione sono stabilite dalla Commissione, in consultazione con Eurojust, in un atto di esecuzione, conformemente all&#8217;articolo&#160;22&#160;<span>ter</span> del presente regolamento. In particolare, tale atto di esecuzione stabilisce il formato dei dati trasmessi a norma dell&#8217;allegato III, lettera d), del presente regolamento e le norme tecniche necessarie per quanto riguarda la trasmissione di tali dati, e stabilisce gli standard procedurali digitali di cui all&#8217;articolo&#160;3, punto 9), del regolamento (UE)&#160;2022/850 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*2</span>)</a>.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;La Commissione dovrebbe essere responsabile della creazione, della manutenzione e dello sviluppo del software di implementazione di riferimento che gli Stati membri ed Eurojust dovrebbero poter scegliere di applicare come sistema back-end. Tale software di implementazione di riferimento &#232; basato su un&#8217;impostazione modulare, il che significa che il software &#232; confezionato e fornito separatamente dai componenti e-CODEX necessari per connetterlo al sistema informatico decentrato. Tale impostazione consente agli Stati membri di riutilizzare o migliorare le loro infrastrutture nazionali di comunicazione giudiziaria esistenti per uso transfrontaliero e consentire a Eurojust di collegare il suo sistema automatico di gestione dei fascicoli al sistema informatico decentrato.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;La Commissione fornisce, mantiene e sostiene gratuitamente il software di implementazione di riferimento. I costi di creazione, manutenzione e sviluppo del software di implementazione di riferimento sono a carico del bilancio generale dell&#8217;Unione.</p></div><div><p>6.&#160;&#160;&#160;Gli Stati membri e Eurojust sostengono i rispettivi costi per l&#8217;istituzione e il funzionamento di un punto di accesso e-CODEX autorizzato quale definito all&#8217;articolo&#160;3, punto 3), del regolamento (UE)&#160;2022/850 e per l&#8217;istituzione e l&#8217;adeguamento dei loro pertinenti sistemi informatici al fine di renderli interoperabili con i punti di accesso.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;22&#160;ter</p><p>Adozione di atti di esecuzione da parte della Commissione</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;La Commissione adotta gli atti di esecuzione necessari per l&#8217;istituzione e l&#8217;uso del sistema informatico decentrato per la comunicazione a norma del presente regolamento, stabilendo quanto segue:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>le specifiche tecniche che definiscono i metodi di comunicazione per via elettronica ai fini del sistema informatico decentrato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>le specifiche tecniche per i protocolli di comunicazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>gli obiettivi in materia di sicurezza delle informazioni e le pertinenti misure tecniche che garantiscono le norme minime di sicurezza delle informazioni e le norme di alto livello in materia di cibersicurezza per il trattamento e la comunicazione delle informazioni nell&#8217;ambito del sistema informatico decentrato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>gli obiettivi minimi di disponibilit&#224; e i possibili requisiti tecnici correlati per i servizi forniti dal sistema informatico decentrato;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>l&#8217;istituzione di un comitato direttivo composto di rappresentanti degli Stati membri inteso a garantire il funzionamento e la manutenzione del sistema informatico decentrato al fine di conseguire gli obiettivi del presente regolamento.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Gli atti di esecuzione di cui al paragrafo 1 del presente articolo sono adottati entro il 1<span>o</span>&#160;novembre 2025 secondo la procedura d&#8217;esame di cui all&#8217;articolo&#160;22&#160;<span>quater</span>, paragrafo 2.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;22&#160;quater</p><p>Procedura di comitato</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;La Commissione &#232; assistita da un comitato. Esso &#232; un comitato ai sensi del regolamento (UE) n.&#160;182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*3</span>)</a>.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Nei casi in cui &#232; fatto riferimento al presente paragrafo, si applica l&#8217;articolo&#160;5 del regolamento (UE) n.&#160;182/2011.</p><p>Qualora il comitato non esprima alcun parere, la Commissione non adotta il progetto di atto di esecuzione e si applica l&#8217;articolo&#160;5, paragrafo 4, terzo comma, del regolamento (UE) n.&#160;182/2011.</p></div></div><p><a>(<span>*2</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE)&#160;2022/850 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30&#160;maggio 2022, relativo a un sistema informatizzato per lo scambio elettronico transfrontaliero di dati nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile e penale (sistema e-CODEX) e che modifica il regolamento (UE)&#160;2018/1726 (<a>GU&#160;L&#160;150 dell&#8217;1.6.2022, pag.&#160;1</a>)."</p><p><a>(<span>*3</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE) n.&#160;182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16&#160;febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalit&#224; di controllo da parte degli Stati membri dell&#8217;esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione (<a>GU&#160;L&#160;55 del 28.2.2011, pag.&#160;13</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>6)</p></td><td><p>gli articoli 23, 24 e&#160;25 sono sostituiti dai seguenti:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;23</p><p>Sistema automatico di gestione dei fascicoli</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Eurojust istituisce un sistema automatico di gestione dei fascicoli per il trattamento dei dati personali operativi di cui all&#8217;allegato II, dei dati di cui all&#8217;allegato III e dei dati non personali.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il sistema automatico di gestione dei fascicoli &#232; volto a:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>prestare sostegno alla gestione e al coordinamento delle indagini e delle azioni penali in cui Eurojust fornisce assistenza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>garantire l&#8217;accesso sicuro alle informazioni sulle indagini e sulle azioni penali in corso e il loro scambio sicuro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>consentire il controllo incrociato delle informazioni e l&#8217;individuazione di collegamenti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>consentire l&#8217;estrazione di dati a fini operativi e statistici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>agevolare il controllo per garantire che il trattamento dei dati personali operativi sia lecito e conforme al presente regolamento e alle norme applicabili in materia di protezione dei dati.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Il sistema automatico di gestione dei fascicoli pu&#242; essere collegato alla rete protetta di telecomunicazioni di cui all&#8217;articolo&#160;9 della decisione&#160;2008/976/GAI del Consiglio<a>&#160;(<span>*4</span>)</a> e ad altri canali di comunicazione sicuri conformemente al diritto dell&#8217;Unione applicabile.</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;Qualora abbia ottenuto l&#8217;accesso a dati contenuti in altri sistemi di informazione dell&#8217;Unione istituiti a norma di altri atti giuridici dell&#8217;Unione o provenienti da tali sistemi, Eurojust pu&#242; utilizzare il sistema automatico di gestione dei fascicoli per accedere ai dati contenuti in tali sistemi di informazione o connettersi a questi ultimi ai fini dell&#8217;estrazione e del trattamento delle informazioni, compresi i dati personali, a condizione che ci&#242; sia necessario per lo svolgimento dei suoi compiti e sia in linea con gli atti giuridici dell&#8217;Unione che istituiscono tali sistemi di informazione.</p></div><div><p>5.&#160;&#160;&#160;I paragrafi&#160;3 e&#160;4 non estendono i diritti di accesso ad altri sistemi di informazione dell&#8217;Unione concessi a Eurojust a norma degli atti giuridici dell&#8217;Unione che istituiscono tali sistemi.</p></div><div><p>6.&#160;&#160;&#160;Nello svolgimento delle loro funzioni, i membri nazionali possono trattare dati personali relativi ai casi specifici dei quali si occupano, conformemente al presente regolamento o ad altri strumenti applicabili. Essi consentono al responsabile della protezione dei dati di accedere ai dati personali trattati nel sistema automatico di gestione dei fascicoli.</p></div><div><p>7.&#160;&#160;&#160;Per il trattamento di dati personali operativi, Eurojust non istituisce archivi automatizzati diversi dal sistema automatico di gestione dei fascicoli.</p><p>I membri nazionali possono conservare temporaneamente e analizzare dati personali per determinare se essi siano rilevanti ai fini dei compiti di Eurojust e possano essere inseriti nel sistema automatico di gestione dei fascicoli. Tali dati possono essere conservati per un periodo massimo di tre mesi.</p></div></div><div><p>Articolo&#160;24</p><p>Gestione delle informazioni nel sistema automatico di gestione dei fascicoli</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Il membro nazionale conserva le informazioni che gli sono trasmesse conformemente al presente regolamento o ad altri strumenti applicabili nel sistema automatico di gestione dei fascicoli.</p><p>Il membro nazionale &#232; responsabile della gestione dei dati che ha trattato.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il membro nazionale decide, caso per caso, se mantenere limitato l&#8217;accesso alle informazioni ovvero se concedervi accesso totale o parziale ad altri membri nazionali, ai magistrati di collegamento distaccati presso Eurojust o al personale autorizzato di Eurojust o a qualsiasi altra persona che lavori per conto di Eurojust e che abbia ricevuto la necessaria autorizzazione dal direttore amministrativo.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Il membro nazionale indica, in consultazione con le autorit&#224; nazionali competenti, in termini generali o specifici, eventuali limitazioni all&#8217;ulteriore trattamento, accesso e trasferimento delle informazioni qualora sia stato individuato un collegamento di cui all&#8217;articolo&#160;23, paragrafo 2, lettera c).</p></div></div><div><p>Articolo&#160;25</p><p>Accesso al sistema automatico di gestione dei fascicoli a livello nazionale</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Le persone di cui all&#8217;articolo20, paragrafo 3, lettere a), b) e c), hanno accesso soltanto ai dati seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>dati controllati dal membro nazionale del loro Stato membro;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>dati controllati da membri nazionali di altri Stati membri ai quali il membro nazionale del loro Stato membro &#232; autorizzato ad accedere, purch&#233; il membro nazionale che controlla i dati non abbia negato tale accesso.</p></td></tr></tbody></table></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;Il membro nazionale decide, entro i limiti di cui al paragrafo 1 del presente articolo, la portata dell&#8217;accesso concesso alle persone di cui all&#8217;articolo&#160;20, paragrafo 3, lettere a), b) e c), nel proprio Stato membro.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;I dati forniti a norma dell&#8217;articolo&#160;21&#160;<span>bis</span> possono essere consultati a livello nazionale solo dai corrispondenti nazionali di Eurojust in materia di terrorismo di cui all&#8217;articolo&#160;20, paragrafo 3, lettera c).</p></div><div><p>4.&#160;&#160;&#160;Ciascuno Stato membro pu&#242; decidere, previa consultazione con il proprio membro nazionale, che le persone di cui all&#8217;articolo&#160;20, paragrafo 3, lettere a), b) e c), possono, entro i limiti di cui ai paragrafi&#160;1, 2 e&#160;3 del presente articolo, inserire nel sistema automatico di gestione dei fascicoli informazioni riguardanti il proprio Stato membro. Tale contributo &#232; subordinato alla convalida da parte del rispettivo membro nazionale. Il collegio stabilisce i dettagli relativi all&#8217;attuazione pratica del presente paragrafo. Gli Stati membri notificano a Eurojust e alla Commissione la loro decisione in merito all&#8217;attuazione del presente paragrafo. La Commissione ne informa gli altri Stati membri.</p></div></div><p><a>(<span>*4</span>)</a>&#160;&#160;Decisione&#160;2008/976/GAI del Consiglio, del 16&#160;dicembre 2008, relativa alla Rete giudiziaria europea (<a>GU&#160;L&#160;348 del 24.12.2008, pag.&#160;130</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>7)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;27 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 4 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;4.&#160;&#160;&#160;Eurojust pu&#242; trattare categorie particolari di dati personali operativi in conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;76 del regolamento (UE)&#160;2018/1725. Qualora questi altri dati riguardino testimoni o vittime ai sensi del paragrafo 2 del presente articolo, la decisione di trattarli &#232; adottata dai membri nazionali interessati.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#232; aggiunto il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;5.&#160;&#160;&#160;Qualora siano trasmessi dati personali operativi conformemente all&#8217;articolo&#160;21&#160;<span>bis</span>, Eurojust pu&#242; trattare i dati personali operativi di cui all&#8217;allegato III riguardanti le persone seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>persone nei cui confronti sussistono, in base al diritto nazionale dello Stato membro interessato, fondati motivi di ritenere che abbiano commesso o stiano per commettere un reato di competenza di Eurojust;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>persone che sono state condannate per un siffatto reato.</p><p>A meno che l&#8217;autorit&#224; nazionale competente non decida altrimenti, caso per caso, Eurojust pu&#242; continuare a trattare i dati personali operativi di cui al primo comma, lettera a), anche dopo la conclusione del procedimento a norma del diritto nazionale dello Stato membro interessato, persino in caso di assoluzione o di decisione definitiva di non luogo procedere. Se il procedimento non si &#232; concluso con una condanna, il trattamento dei dati personali operativi ha luogo solo per individuare collegamenti tra indagini e azioni penali in corso, future o concluse di cui all&#8217;articolo&#160;23, paragrafo 2, lettera c).&#187;;</p></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>8)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;29 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>&#232; inserito il paragrafo seguente:</p><div><p>&#171;1&#160;<span>bis</span>.&#160;&#160;&#160;Eurojust non conserva i dati personali operativi trasmessi conformemente all&#8217;articolo&#160;21&#160;<span>bis</span> oltre la prima delle date seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>la scadenza del termine di prescrizione dell&#8217;azione penale in tutti gli Stati membri interessati dall&#8217;indagine o dall&#8217;azione penale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>cinque anni dopo la data in cui &#232; divenuta definitiva la decisione giudiziaria dell&#8217;ultimo degli Stati membri interessati dall&#8217;indagine o dall&#8217;azione penale, o due anni in caso di assoluzione o di decisione definitiva di non luogo procedere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la data in cui Eurojust &#232; informata della decisione dell&#8217;autorit&#224; nazionale competente ai sensi dell&#8217;articolo&#160;27, paragrafo 5.&#187;;</p></td></tr></tbody></table></div></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i paragrafi&#160;2 e&#160;3 sono sostituiti dai seguenti:</p><div><p>&#171;2.&#160;&#160;&#160;Il rispetto dei termini per la conservazione, previsti ai paragrafi&#160;1 e&#160;1&#160;<span>bis</span>, &#232; costantemente verificato mediante un idoneo trattamento automatizzato condotto da Eurojust, in particolare sin dal momento in cui quest&#8217;ultima smette di fornire sostegno.</p><p>Una verifica della necessit&#224; di conservare i dati &#232; altres&#236; effettuata ogni tre anni dopo il loro inserimento.</p><p>Se i dati personali operativi di cui all&#8217;articolo&#160;27, paragrafo 4, sono conservati per pi&#249; di cinque anni, ne &#232; informato il Garante europeo della protezione dei dati.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Prima che scada uno dei termini per la conservazione di cui ai paragrafi&#160;1 e&#160;1&#160;<span>bis</span>, Eurojust verifica la necessit&#224; di continuare a conservare i dati personali operativi se e per il tempo necessario all&#8217;assolvimento dei suoi compiti.</p><p>Eurojust pu&#242; decidere di conservare tali dati a titolo di deroga fino alla verifica successiva. I motivi dell&#8217;ulteriore conservazione devono essere giustificati e registrati. Se non &#232; deciso nulla in merito all&#8217;ulteriore conservazione dei dati personali operativi al momento della verifica, tali dati sono automaticamente cancellati.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>9)</p></td><td><p>&#232; inserito l&#8217;articolo seguente:</p><div><p>&#171;Articolo&#160;54&#160;bis</p><p>Magistrati di collegamento di paesi terzi</p><div><p>1.&#160;&#160;&#160;Un magistrato di collegamento di un paese terzo pu&#242; essere distaccato presso Eurojust sulla base di un accordo di cooperazione concluso prima del 12&#160;dicembre 2019 tra Eurojust e il paese terzo interessato o sulla base di un accordo internazionale concluso tra l&#8217;Unione e il paese terzo interessato ai sensi dell&#8217;articolo&#160;218 TFUE che consente il distacco di un magistrato di collegamento.</p></div><div><p>2.&#160;&#160;&#160;I diritti e gli obblighi del magistrato di collegamento sono stabiliti nell&#8217;accordo di cooperazione o nell&#8217;accordo internazionale di cui al paragrafo 1 o in un accordo di lavoro concluso conformemente all&#8217;articolo&#160;47, paragrafo 3.</p></div><div><p>3.&#160;&#160;&#160;Ai magistrati di collegamento distaccati presso Eurojust &#232; concesso l&#8217;accesso al sistema automatico di gestione dei fascicoli per lo scambio sicuro dei dati. Conformemente agli articoli 45 e&#160;46, Eurojust rimane responsabile del trattamento dei dati personali da parte dei magistrati di collegamento nel sistema automatico di gestione dei fascicoli.</p><p>Il trasferimento di dati personali operativi a magistrati di collegamento di paesi terzi tramite il sistema automatico di gestione dei fascicoli pu&#242; aver luogo solo in base alle norme e alle condizioni stabilite dal presente regolamento, dall&#8217;accordo con il rispettivo paese o da altri strumenti giuridici applicabili.</p><p>L&#8217;articolo&#160;24, paragrafo 1, secondo comma, e l&#8217;articolo&#160;24, paragrafo 2, si applicano ai magistrati di collegamento<span>mutatis mutandis</span>.</p><p>Il collegio stabilisce le condizioni dettagliate di accesso.&#187;;</p></div></div></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>10)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;80 sono aggiunti i paragrafi seguenti:</p><div><p>&#171;9.&#160;&#160;&#160;Eurojust pu&#242; continuare a utilizzare il sistema automatico di gestione dei fascicoli composto di archivi di lavoro temporanei e di un indice fino al 1<span>o</span> decembre 2025, se il nuovo sistema automatico di gestione dei fascicoli non &#232; ancora disponibile.</p></div><div><p>10.&#160;&#160;&#160;Le autorit&#224; nazionali competenti ed Eurojust possono continuare a utilizzare canali di comunicazione diversi da quelli di cui all&#8217;articolo&#160;22&#160;<span>bis</span>, paragrafo 1, fino al primo giorno del mese successivo al periodo di due anni dalla data di entrata in vigore dell&#8217;atto di esecuzione di cui all&#8217;articolo&#160;22&#160;<span>ter</span> del presente regolamento, se i canali di comunicazione di cui all&#8217;articolo&#160;22&#160;<span>bis</span>, paragrafo 1, non sono ancora disponibili per lo scambio diretto tra loro.</p></div><div><p>11.&#160;&#160;&#160;Le autorit&#224; nazionali competenti possono continuare a fornire le informazioni in modo diverso da quello semiautomatizzato in conformit&#224; dell&#8217;articolo&#160;22&#160;<span>bis</span>, paragrafo 3, fino al primo giorno del mese successivo al periodo di due anni dalla data di entrata in vigore dell&#8217;atto di esecuzione di cui all&#8217;articolo&#160;22&#160;<span>ter</span> del presente regolamento, se i requisiti tecnici non sono ancora disponibili.&#187;</p></div>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>11)</p></td><td><p>&#232; aggiunto l&#8217;allegato seguente:</p><div><div><p>&#171;ALLEGATO III</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Informazioni per identificare l&#8217;indagato, l&#8217;imputato, il condannato o l&#8217;assolto:</p><p>per una persona fisica:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cognome;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>nome o nomi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>pseudonimi;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>data di nascita;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>luogo di nascita (citt&#224; e paese);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>cittadinanza o cittadinanze;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>documento di identificazione (tipo e numero del documento);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>genere;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>luogo di residenza;</p></td></tr></tbody></table><p>per una persona giuridica:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>ragione sociale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>forma giuridica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>luogo della sede centrale;</p></td></tr></tbody></table><p>per le persone sia fisiche che giuridiche:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>numeri di telefono;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>indirizzi e-mail;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>dettagli dei conti detenuti presso banche o altri istituti finanziari;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>informazioni sul reato di terrorismo:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>informazioni sulle persone giuridiche coinvolte nella preparazione o nella commissione di un reato di terrorismo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>qualificazione giuridica del reato ai sensi del diritto nazionale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>forma grave di criminalit&#224; applicabile dall&#8217;elenco di cui all&#8217;allegato I;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>appartenenza a un gruppo terroristico;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>tipo di terrorismo, ad esempio jihadista, separatista, di sinistra o di destra;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>breve sintesi del caso;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>informazioni sul procedimento nazionale:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>stato di tale procedimento;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>procura competente;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>numero del fascicolo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>data di avvio del procedimento giudiziario formale;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>collegamenti con altri casi pertinenti;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>informazioni aggiuntive per identificare l&#8217;indagato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>dati relativi alle impronte digitali che sono stati rilevati conformemente al diritto nazionale nel corso di procedimenti penali;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>fotografie.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></div></div> .</td></tr></tbody></table> Articolo 2 Modifiche della decisione 2005/671/GAI La decisione 2005/671/GAI è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all&#8217;articolo&#160;1, la lettera c) &#232; soppressa;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>l&#8217;articolo&#160;2 &#232; cos&#236; modificato:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>il paragrafo 2 &#232; soppresso;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>il paragrafo 3 &#232; sostituito dal seguente:</p><div><p>&#171;3.&#160;&#160;&#160;Ciascuno Stato membro adotta le misure necessarie per garantire che almeno le informazioni di cui al paragrafo 4 riguardanti le indagini penali per reati di terrorismo che interessano o possono interessare due o pi&#249; Stati membri, raccolte dall&#8217;autorit&#224; competente, siano trasmesse a Europol, conformemente al diritto nazionale e al regolamento (UE)&#160;2016/794 del Parlamento europeo e del Consiglio<a>&#160;(<span>*5</span>)</a>.</p></div><p><a>(<span>*5</span>)</a>&#160;&#160;Regolamento (UE)&#160;2016/794 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell&#8217;11&#160;maggio 2016, che istituisce l&#8217;Agenzia dell&#8217;Unione europea per la cooperazione nell&#8217;attivit&#224; di contrasto (Europol) e sostituisce e abroga le decisioni del Consiglio&#160;2009/371/GAI, 2009/934/GAI, 2009/935/GAI, 2009/936/GAI e&#160;2009/968/GAI (<a>GU&#160;L&#160;135 del 24.5.2016, pag.&#160;53</a>).&#187;;"</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>il paragrafo 5 &#232; soppresso.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> Articolo 3 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile negli Stati membri conformemente ai trattati. Fatto a Strasburgo, il 4 ottobre 2023 Per il Parlamento europeo La presidente R. METSOLA Per il Consiglio Il presidente J. M. ALBARES BUENO ( 1 ) Posizione del Parlamento europeo, del 12 luglio 2023 (non ancora pubblicata nella Gazzetta ufficiale), e decisione del Consiglio, del 18 settembre 2023. ( 2 ) Regolamento (UE) 2018/1727 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 novembre 2018, che istituisce l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust) e che sostituisce e abroga la decisione 2002/187/GAI del Consiglio ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 138 ). ( 3 ) Decisione 2005/671/GAI del Consiglio, del 20 settembre 2005, concernente lo scambio di informazioni e la cooperazione in materia di reati terroristici ( GU L 253 del 29.9.2005, pag. 22 ). ( 4 ) Direttiva (UE) 2017/541 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 marzo 2017, sulla lotta contro il terrorismo e che sostituisce la decisione quadro 2002/475/GAI del Consiglio e che modifica la decisione 2005/671/GAI del Consiglio ( GU L 88 del 31.3.2017, pag. 6 ). ( 5 ) Decisione 2008/976/GAI del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativa alla Rete giudiziaria europea ( GU L 348 del 24.12.2008, pag. 130 ). ( 6 ) Regolamento (UE) n. 182/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 2011, che stabilisce le regole e i principi generali relativi alle modalità di controllo da parte degli Stati membri dell’esercizio delle competenze di esecuzione attribuite alla Commissione ( GU L 55 del 28.2.2011, pag. 13 ). ( 7 ) GU L 149 del 30.4.2021, pag. 10 . ( 8 ) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE ( GU L 295 del 21.11.2018, pag. 39 ). ( 9 ) Regolamento (UE) 2022/838 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2022, che modifica il regolamento (UE) 2018/1727 per quanto riguarda la preservazione, l’analisi e la conservazione presso Eurojust delle prove relative a genocidio, crimini contro l’umanità, crimini di guerra e reati connessi ( GU L 148 del 31.5.2022, pag. 1 ). ELI: http://data.europa.eu/eli/reg/2023/2131/oj ISSN 1977-0707 (electronic edition)
ITA
32023R2131
02016R2226 — IT — 08.02.2017 — 001.001 Il presente testo è un semplice strumento di documentazione e non produce alcun effetto giuridico. Le istituzioni dell’Unione non assumono alcuna responsabilità per i suoi contenuti. Le versioni facenti fede degli atti pertinenti, compresi i loro preamboli, sono quelle pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e disponibili in EUR-Lex. Tali testi ufficiali sono direttamente accessibili attraverso i link inseriti nel presente documento <table><col/><col/><tr><td><p><a>&#9658;B</a></p></td><td><p>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/2226 DELLA COMMISSIONE</p><p>del 9 dicembre 2016</p><p><a>concernente l'applicazione di detrazioni dai contingenti di pesca disponibili per alcuni stock nel 2016 a motivo dell'eccessiva pressione di pesca esercitata negli anni precedenti</a></p><p>(GU L 336 dell'10.12.2016, pag. 28)</p></td></tr></table> Modificato da: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale</p></td></tr><tr><td><p>&#160;&#160;n.</p></td><td><p>pag.</p></td><td><p>data</p></td></tr><tr><td><p><a>&#9658;M1</a></p></td><td><p><a>REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/162 DELLA COMMISSIONE&#160;del 31 gennaio 2017</a></p></td><td><p>&#160;&#160;L&#160;27</p></td><td><p>101</p></td><td><p>1.2.2017</p></td></tr></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2016/2226 DELLA COMMISSIONE del 9 dicembre 2016 concernente l'applicazione di detrazioni dai contingenti di pesca disponibili per alcuni stock nel 2016 a motivo dell'eccessiva pressione di pesca esercitata negli anni precedenti Articolo 1 1. I contingenti di pesca fissati per il 2016 nei regolamenti (UE) n. 1367/2014, (UE) 2015/2072, (UE) 2016/72 e (UE) 2016/73 sono ridotti come indicato in allegato. 2. Il paragrafo 1 si applica fatte salve le detrazioni previste dal regolamento di esecuzione (UE) n. 185/2013. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il settimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. ALLEGATO Detrazioni dai contingenti di stock che hanno formato oggetto di superamento <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Codice della specie</p></td><td><p>Codice della zona</p></td><td><p>Nome della specie</p></td><td><p>Nome della zona</p></td><td><p>Contingente iniziale 2015 (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Sbarchi consentiti 2015 (quantitativo totale adattato in chilogrammi)&#160;<a>(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Totale catture 2015 (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Utilizzo del contingente rispetto agli sbarchi consentiti (%)</p></td><td><p>Superamento rispetto agli sbarchi consentiti (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Fattore moltiplicatore&#160;<a>(<span>2</span>)</a></p></td><td><p>Fattore moltiplicatore addizionale&#160;<a>(<span>3</span>)</a>&#160;<a>(<span>4</span>)</a></p></td><td><p>Detrazioni in sospeso dagli anni precedenti&#160;<a>(<span>5</span>)</a> (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Detrazioni da applicare nel 2016 (quantitativo in chilogrammi)&#160;<a>(<span>6</span>)</a></p></td><td><p>Detrazioni gi&#224; applicate nel 2016 (quantitativo in chilogrammi)&#160;<a>(<span>7</span>)</a></p></td><td><p>Da detrarre nel 2017 e negli anni successivi (quantitativo in chilogrammi)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td><td><p>(10)</p></td><td><p>(11)</p></td><td><p>(12)</p></td><td><p>(13)</p></td><td><p>(14)</p></td><td><p>(15)</p></td><td><p>(16)</p></td></tr><tr><td><p>BE</p></td><td><p>SOL</p></td><td><p>24-C.</p></td><td><p>Sogliola</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>991&#160;000</p></td><td><p>929&#160;510</p></td><td><p>939&#160;590</p></td><td><p>101,08</p></td><td><p>10&#160;080</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>10&#160;080</p></td><td><p>10&#160;080</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>BE</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>07D.</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona VIId</p></td><td><p>72&#160;000</p></td><td><p>70&#160;511</p></td><td><p>69&#160;495</p></td><td><p>98,56</p></td><td><p>&#8211; 1&#160;016</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;097</p></td><td><p>81</p></td><td><p>81</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>BE</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>211&#160;000</p></td><td><p>245&#160;500</p></td><td><p>256&#160;147</p></td><td><p>104,34</p></td><td><p>10&#160;647</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>10&#160;647</p></td><td><p>10&#160;647</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>BE</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>67AKXD</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIa, VIb, VIIa-c e VIIe-k</p></td><td><p>725&#160;000</p></td><td><p>915&#160;262</p></td><td><p>918&#160;243</p></td><td><p>100,33</p></td><td><p>2&#160;981</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;981</p></td><td><p>2&#160;981</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DE</p></td><td><p>T/B</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Rombo chiodato/Rombo liscio</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>186&#160;000</p></td><td><p>349&#160;000</p></td><td><p>350&#160;186</p></td><td><p>100,34</p></td><td><p>1&#160;186</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;186 &#160;<a>(<span>12</span>)</a></p></td><td><p>1&#160;186</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>COD</p></td><td><p>03AN.</p></td><td><p>Merluzzo bianco</p></td><td><p>Skagerrak</p></td><td><p>3&#160;336&#160;000</p></td><td><p>3&#160;223&#160;407</p></td><td><p>3&#160;349&#160;360</p></td><td><p>103,91</p></td><td><p>125&#160;923</p></td><td><p>/</p></td><td><p>(C)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>125&#160;923</p></td><td><p>125&#160;923</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>03 A-C.</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona IIIa</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>3&#160;840</p></td><td><p>N/P</p></td><td><p>3&#160;840</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>3&#160;840</p></td><td><p>3&#160;840</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>1&#160;540</p></td><td><p>N/P</p></td><td><p>1&#160;540</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;540</p></td><td><p>1&#160;540</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>03 A-BC</p></td><td><p>Aringhe</p></td><td><p>IIIa</p></td><td><p>5&#160;692&#160;000</p></td><td><p>5&#160;770&#160;000</p></td><td><p>6&#160;056&#160;070</p></td><td><p>104,96</p></td><td><p>286&#160;070</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>286&#160;070</p></td><td><p>286&#160;070</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>NOP</p></td><td><p>04-N.</p></td><td><p>Busbana norvegese</p></td><td><p>Acque norvegesi della zona IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>28&#160;270</p></td><td><p>N/P</p></td><td><p>28&#160;270</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>28&#160;270</p></td><td><p>28&#160;270</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>SAN</p></td><td><p>234_1</p></td><td><p>Cicerello</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona di gestione 1 del cicerello</p></td><td><p>125&#160;459&#160;000</p></td><td><p>115&#160;924&#160;000</p></td><td><p>130&#160;977&#160;950</p></td><td><p>112,99</p></td><td><p>15&#160;053&#160;950</p></td><td><p>1,2</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>18&#160;064&#160;740</p></td><td><p>18&#160;064&#160;740 &#160;<a>(<span>14</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>SAN</p></td><td><p>234_6</p></td><td><p>Cicerello</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona di gestione 6 del cicerello</p></td><td><p>206&#160;000</p></td><td><p>219&#160;000</p></td><td><p>228&#160;860</p></td><td><p>104,50</p></td><td><p>9&#160;860</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>9&#160;860</p></td><td><p>9&#160;860</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>ALF</p></td><td><p>3X14-</p></td><td><p>Berici</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali delle zone III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XII e XIV</p></td><td><p>67&#160;000</p></td><td><p>80&#160;045</p></td><td><p>62&#160;544</p></td><td><p>78,13</p></td><td><p>&#8211; 9&#160;496 &#160;<a>(<span>9</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>16&#160;159</p></td><td><p>6&#160;663</p></td><td><p>5&#160;846</p></td><td><p>817</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>ANE</p></td><td><p>08.</p></td><td><p>Acciuga</p></td><td><p>VIII</p></td><td><p>22&#160;500&#160;000</p></td><td><p>22&#160;923&#160;784</p></td><td><p>24&#160;068&#160;471</p></td><td><p>104,99</p></td><td><p>1&#160;144&#160;687</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;144&#160;687</p></td><td><p>1&#160;144&#160;687</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>BSF</p></td><td><p>8910-</p></td><td><p>Pesce sciabola nero</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali delle zone VIII, IX e X</p></td><td><p>12&#160;000</p></td><td><p>30&#160;050</p></td><td><p>110</p></td><td><p>0,37</p></td><td><p>&#8211; 26&#160;936 &#160;<a>(<span>10</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>29&#160;639</p></td><td><p>2&#160;703</p></td><td><p>0</p></td><td><p>2&#160;703</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>BUM</p></td><td><p>ATLANT</p></td><td><p>Marlin azzurro</p></td><td><p>Oceano Atlantico</p></td><td><p>10&#160;360</p></td><td><p>20&#160;360</p></td><td><p>134&#160;082</p></td><td><p>658,56</p></td><td><p>113&#160;722</p></td><td><p>2,0</p></td><td><p>A</p></td><td><p>172&#160;878</p></td><td><p>514&#160;044</p></td><td><p>514&#160;044</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>COD</p></td><td><p>1/2B</p></td><td><p>Merluzzo bianco</p></td><td><p>I e IIb</p></td><td><p>13&#160;283&#160;000</p></td><td><p>12&#160;182&#160;091</p></td><td><p>12&#160;391&#160;441</p></td><td><p>101,72</p></td><td><p>209&#160;350</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>209&#160;350</p></td><td><p>209&#160;350</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>GHL</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Ippoglosso nero</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>0</p></td><td><p>24&#160;239</p></td><td><p>N/P</p></td><td><p>24&#160;239</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>A</p></td><td><p>/</p></td><td><p>36&#160;359</p></td><td><p>36&#160;359</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>RED</p></td><td><p>N3LN.</p></td><td><p>Scorfano</p></td><td><p>NAFO 3LN</p></td><td><p>/</p></td><td><p>171&#160;440</p></td><td><p>173&#160;836</p></td><td><p>101,40</p></td><td><p>2&#160;396</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;396</p></td><td><p>2&#160;396</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>SOL</p></td><td><p>8AB.</p></td><td><p>Sogliola</p></td><td><p>VIIIa e VIIIb</p></td><td><p>9&#160;000</p></td><td><p>6&#160;968</p></td><td><p>7&#160;397</p></td><td><p>106,13</p></td><td><p>(429)&#160;<a>(<span>11</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>(A+C)&#160;<a>(<span>8</span>)</a>&#160;<a>(<span>13</span>)</a></p></td><td><p>2&#160;759</p></td><td><p>2&#160;759</p></td><td><p>2&#160;759</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>67AKXD</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIa, VIb, VIIa-c e VIIe-k</p></td><td><p>43&#160;800</p></td><td><p>412&#160;000</p></td><td><p>445&#160;713</p></td><td><p>108,18</p></td><td><p>33&#160;713</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>33&#160;713</p></td><td><p>33&#160;713</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>89-C.</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIII e IX</p></td><td><p>1&#160;057&#160;000</p></td><td><p>650&#160;485</p></td><td><p>771&#160;246</p></td><td><p>118,56</p></td><td><p>120&#160;761</p></td><td><p>1,2</p></td><td><p>/</p></td><td><p>118&#160;622</p></td><td><p>263&#160;535</p></td><td><p>131&#160;768 &#160;<a>(<span>15</span>)</a></p></td><td><p>131&#160;767 &#160;<a>(<span>15</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>USK</p></td><td><p>567EI.</p></td><td><p>Brosmio</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali delle zone V, VI e VII</p></td><td><p>46&#160;000</p></td><td><p>135&#160;008</p></td><td><p>62&#160;646</p></td><td><p>46,40</p></td><td><p>&#8211; 72&#160;362</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>58&#160;762</p></td><td><p>0</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>WHM</p></td><td><p>ATLANT</p></td><td><p>Marlin bianco</p></td><td><p>Oceano Atlantico</p></td><td><p>24&#160;310</p></td><td><p>24&#160;310</p></td><td><p>68&#160;613</p></td><td><p>282,24</p></td><td><p>44&#160;303</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>A</p></td><td><p>72&#160;539</p></td><td><p>138&#160;994</p></td><td><p>0</p></td><td><p>138&#160;994</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>GHL</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Ippoglosso nero</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;000</p></td><td><p>7&#160;957</p></td><td><p>397,85</p></td><td><p>5&#160;957</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>5&#160;957</p></td><td><p>5&#160;957</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>HAD</p></td><td><p>7X7A34</p></td><td><p>Eglefino</p></td><td><p>VIIb-k, VIII, IX e X; acque dell'Unione della zona Copace 34.1.1</p></td><td><p>5&#160;561&#160;000</p></td><td><p>5&#160;760&#160;984</p></td><td><p>5&#160;775&#160;607</p></td><td><p>100,25</p></td><td><p>14&#160;623</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>14&#160;623</p></td><td><p>14&#160;623</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>PLE</p></td><td><p>7HJK.</p></td><td><p>Passera di mare</p></td><td><p>VIIh, VIIj e VIIk</p></td><td><p>17&#160;000</p></td><td><p>57&#160;007</p></td><td><p>59&#160;833</p></td><td><p>104,95</p></td><td><p>2&#160;826</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;826</p></td><td><p>2&#160;826</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>07D.</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona VIId</p></td><td><p>602&#160;000</p></td><td><p>591&#160;586</p></td><td><p>689&#160;868</p></td><td><p>116,61</p></td><td><p>98&#160;282</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>98&#160;282</p></td><td><p>98&#160;282</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>89-C.</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIII e IX</p></td><td><p>1&#160;298&#160;000</p></td><td><p>1&#160;507&#160;000</p></td><td><p>1&#160;578&#160;469</p></td><td><p>104,74</p></td><td><p>71&#160;469</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>71&#160;469</p></td><td><p>71&#160;469</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>IE</p></td><td><p>COD</p></td><td><p>07 A.</p></td><td><p>Merluzzo bianco</p></td><td><p>VIIa</p></td><td><p>120&#160;000</p></td><td><p>134&#160;776</p></td><td><p>138&#160;122</p></td><td><p>102,48</p></td><td><p>3&#160;346</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>3&#160;346</p></td><td><p>3&#160;346</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>IE</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>67AKXD</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIa, VIb, VIIa-c e VIIe-k</p></td><td><p>1&#160;048&#160;000</p></td><td><p>946&#160;554</p></td><td><p>1&#160;044&#160;694</p></td><td><p>110,37</p></td><td><p>98&#160;140</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>98&#160;140</p></td><td><p>98&#160;140</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>ANE</p></td><td><p>08.</p></td><td><p>Acciuga</p></td><td><p>VIII</p></td><td><p>/</p></td><td><p>0</p></td><td><p>12&#160;493</p></td><td><p>N/P</p></td><td><p>12&#160;493</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>12&#160;493</p></td><td><p>12&#160;493</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>COD</p></td><td><p>2A3AX4</p></td><td><p>Merluzzo bianco</p></td><td><p>IV; acque dell'Unione della zona IIa; la parte della zona IIIa non compresa nello Skagerrak e nel Kattegat</p></td><td><p>2&#160;800&#160;000</p></td><td><p>1&#160;340&#160;520</p></td><td><p>1&#160;348&#160;815</p></td><td><p>100,62</p></td><td><p>8&#160;295</p></td><td><p>/</p></td><td><p>(C)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>8&#160;295</p></td><td><p>8&#160;295</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>*25B-F</p></td><td><p>Aringhe</p></td><td><p>II, Vb a nord di 62&#176; N (acque delle Isole F&#230;r&#248;er)</p></td><td><p>1&#160;104&#160;000</p></td><td><p>1&#160;841&#160;160</p></td><td><p>2&#160;230&#160;998</p></td><td><p>121,17</p></td><td><p>389&#160;838</p></td><td><p>1,4</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>545&#160;773</p></td><td><p>522&#160;222</p></td><td><p>23&#160;551</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>HKE</p></td><td><p>3 A/BCD</p></td><td><p>Nasello</p></td><td><p>IIIa; acque dell'Unione delle sottodivisioni 22-32</p></td><td><p>/</p></td><td><p>0</p></td><td><p>1&#160;575</p></td><td><p>N/P</p></td><td><p>1&#160;575</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>A + C&#160;<a>(<span>13</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;363</p></td><td><p>2&#160;363</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>*3A4BC</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>IIIa e IVbc</p></td><td><p>490&#160;000</p></td><td><p>1&#160;084&#160;500</p></td><td><p>1&#160;090&#160;087</p></td><td><p>100,52</p></td><td><p>5&#160;587</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>5&#160;587</p></td><td><p>5&#160;587</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>2A34.</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>IIIa e IV; acque dell'Unione delle zone IIa, IIIb, IIIc e sottodivisioni 22-32</p></td><td><p>68&#160;000</p></td><td><p>56&#160;600</p></td><td><p>63&#160;411</p></td><td><p>112,03</p></td><td><p>6&#160;811</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>6&#160;811</p></td><td><p>5&#160;754</p></td><td><p>1&#160;057</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>180&#160;000</p></td><td><p>245&#160;300</p></td><td><p>252&#160;765</p></td><td><p>103,04</p></td><td><p>7&#160;465</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>7&#160;465</p></td><td><p>7&#160;465</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>T/B</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Rombo chiodato/Rombo liscio</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>2&#160;579&#160;000</p></td><td><p>2&#160;783&#160;000</p></td><td><p>2&#160;793&#160;239</p></td><td><p>100,37</p></td><td><p>10&#160;239</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>10&#160;239</p></td><td><p>10&#160;239</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>WHB</p></td><td><p>1X14</p></td><td><p>Mel&#249;</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali delle zone I, II, III, IV, V, VI, VII, VIIIa, VIIIb, VIIId, VIIIe, XII e XIV</p></td><td><p>36&#160;711&#160;000</p></td><td><p>55&#160;297&#160;456</p></td><td><p>55&#160;584&#160;332</p></td><td><p>100,52</p></td><td><p>286&#160;876</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>286&#160;876</p></td><td><p>286&#160;876</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>WHG</p></td><td><p>2AC4.</p></td><td><p>Merlano</p></td><td><p>IV; acque dell'Unione della zona IIa</p></td><td><p>699&#160;000</p></td><td><p>527&#160;900</p></td><td><p>547&#160;717</p></td><td><p>103,75</p></td><td><p>19&#160;817</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>19&#160;817</p></td><td><p>19&#160;817</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>WHG</p></td><td><p>56-14</p></td><td><p>Merlano</p></td><td><p>VI; acque dell'Unione e acque internazionali della zona Vb; acque internazionali delle zone XII e XIV</p></td><td><p>/</p></td><td><p>0</p></td><td><p>11&#160;475</p></td><td><p>N/P</p></td><td><p>11&#160;475</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>11&#160;475</p></td><td><p>11&#160;475</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>PT</p></td><td><p>GHL</p></td><td><p>1N2AB</p></td><td><p>Ippoglosso nero</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>0</p></td><td><p>6&#160;098</p></td><td><p>N/P</p></td><td><p>6&#160;098</p></td><td><p>1,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>6&#160;098</p></td><td><p>6&#160;098</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>PT</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>9&#160;700</p></td><td><p>9&#160;690</p></td><td><p>99,90</p></td><td><p>&#8211; 10</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>145&#160;616</p></td><td><p>145&#160;606</p></td><td><p>53</p></td><td><p>145&#160;553</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>COD</p></td><td><p>2A3AX4</p></td><td><p>Merluzzo bianco</p></td><td><p>IV; acque dell'Unione della zona IIa; la parte della zona IIIa non compresa nello Skagerrak e nel Kattegat</p></td><td><p>11&#160;369&#160;000</p></td><td><p>14&#160;828&#160;600</p></td><td><p>14&#160;846&#160;189</p></td><td><p>100,12</p></td><td><p>17&#160;589</p></td><td><p>/</p></td><td><p>(C)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>17&#160;589</p></td><td><p>17&#160;589</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>4AB.</p></td><td><p>Aringhe</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque norvegesi della zona IV a nord di 53&#176; 30&#8242; N</p></td><td><p>62&#160;292&#160;000</p></td><td><p>66&#160;892&#160;860</p></td><td><p>68&#160;024&#160;970</p></td><td><p>101,69</p></td><td><p>1&#160;132&#160;100</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;132&#160;110</p></td><td><p>1&#160;132&#160;110</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>2CX14-</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>VI, VII, VIIIa, VIIIb, VIIId e VIIIe; acque dell'Unione e acque internazionali della zona Vb; acque internazionali delle zone IIa, XII e XIV</p></td><td><p>245&#160;363&#160;000</p></td><td><p>237&#160;093&#160;794</p></td><td><p>242&#160;496&#160;391</p></td><td><p>102,28</p></td><td><p>5&#160;402&#160;597</p></td><td><p>/</p></td><td><p>(A)&#160;<a>(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>5&#160;402&#160;597</p></td><td><p>5&#160;402&#160;597</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>*3A4BC</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>IIIa e IVbc</p></td><td><p>490&#160;000</p></td><td><p>620&#160;500</p></td><td><p>626&#160;677</p></td><td><p>101,00</p></td><td><p>6&#160;177</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>6&#160;177</p></td><td><p>6&#160;177</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>SAN</p></td><td><p>234_1</p></td><td><p>Cicerello</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona di gestione 1 del cicerello</p></td><td><p>2&#160;742&#160;000</p></td><td><p>1&#160;219&#160;400</p></td><td><p>2&#160;000&#160;034</p></td><td><p>164,02</p></td><td><p>780&#160;634</p></td><td><p>2,00</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;561&#160;268</p></td><td><p>95&#160;100</p></td><td><p>1&#160;466&#160;168</p></td></tr><tr><td><p><a>(<span>1</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Contingenti assegnati a uno Stato membro a norma dei pertinenti regolamenti sulle possibilit&#224; di pesca, tenuto conto degli scambi delle possibilit&#224; di pesca in conformit&#224; all'articolo 16, paragrafo 8, del regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 354 del 28.12.2013, pag. 22), dei trasferimenti di contingenti dal 2014 al 2015 in conformit&#224; all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 847/96 del Consiglio (GU L 115 del 9.5.1996, pag. 3), all'articolo 5<span>bis</span> del regolamento (UE) n. 1221/2014 del Consiglio (GU L 330 del 15.11.2014, pag. 16) e all'articolo 18<span>bis</span> del regolamento (UE) 2015/104 del Consiglio (GU L 22 del 28.1.2015, pag. 1) o della riassegnazione e detrazione delle possibilit&#224; di pesca in conformit&#224; ali articoli 37 e 105 del regolamento (CE) n. 1224/2009.</p><p><a>(<span>2</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Come previsto all'articolo 105, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1224/2009. In tutti i casi in cui il superamento del contingente sia pari o inferiore a 100 tonnellate, si applica una detrazione pari al superamento moltiplicato per 1,00.</p><p><a>(<span>3</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Come previsto all'articolo 105, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1224/2009 e a condizione che il livello del superamento superi il 10 %.</p><p><a>(<span>4</span>)&#160;&#160;&#160;</a>La lettera &#171;A&#187; indica che &#232; stato applicato un fattore moltiplicatore addizionale di 1,5 in seguito al superamento consecutivo del contingente negli anni 2013, 2014 e 2015. La lettera &#171;C&#187; indica che &#232; stato applicato un fattore moltiplicatore addizionale di 1,5 in quanto lo stock forma oggetto di un piano pluriennale.</p><p><a>(<span>5</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Quantitativi rimanenti che non hanno potuto essere detratti nel 2015 in conformit&#224; al regolamento (UE) 2015/1801, modificato dal regolamento (UE) 2015/2404, a causa della mancanza di un contingente o di un contingente sufficiente.</p><p><a>(<span>6</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Detrazioni da effettuare nel 2016 in conformit&#224; al regolamento di esecuzione (UE) 2016/2226 della Commissione (GU L 336 del 10.12.2016, pag. 38).</p><p><a>(<span>7</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Detrazioni da effettuare nel 2016 che potrebbero essere effettivamente applicate, tenuto conto del contingente disponibile il giorno di entrata in vigore del regolamento di esecuzione (EU) 2016/2226.</p><p><a>(<span>8</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Fattore moltiplicatore addizionale non applicabile in quanto il livello del superamento non supera il 10 % degli sbarchi consentiti.</p><p><a>(<span>9</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Quantitativo rimanente non utilizzato dopo il trasferimento di 8&#160;005 chilogrammi dal 2015 al 2016 a norma del regolamento di esecuzione (UE) 2016/1142 della Commissione (GU L 189 del 14.7.2016, pag. 9).</p><p><a>(<span>10</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Quantitativo rimanente non utilizzato dopo il trasferimento di 3&#160;004 chilogrammi dal 2015 al 2016 a norma del regolamento di esecuzione (UE) 2016/1142.</p><p><a>(<span>11</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Quantitativi inferiori a una tonnellata non sono presi in considerazione.</p><p><a>(<span>12</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Su richiesta della Germania, la Commissione ha autorizzato sbarchi addizionali fino a concorrenza del 10 % del contingente di rombo chiodato e rombo liscio in conformit&#224; all'articolo 3, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 847/96.</p><p><a>(<span>13</span>)&#160;&#160;&#160;</a>I fattori moltiplicatori addizionali non sono cumulativi e sono utilizzati solo una volta.</p><p><a>(<span>14</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Da detrarre da SAN/234_3 (14) (zona di gestione 3 del cicerello).</p><p><a>(<span>15</span>)&#160;&#160;&#160;</a>Su richiesta della Spagna, la detrazione di 263&#160;535 chilogrammi in scadenza nel 2016 sar&#224; equamente ripartita su un arco di due anni (2016 e 2017).</p></td></tr></tbody></table>
ITA
02016R2226-20170208
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>5.11.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 274/36</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2018/1645 DELLA COMMISSIONE del 13 luglio 2018 che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione relative alla forma e al contenuto della domanda di riconoscimento presso l'autorità competente dello Stato membro di riferimento e della presentazione delle informazioni nella notifica all'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014 ( 1 ) , in particolare l'articolo 32, paragrafo 9, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Un amministratore di indici di riferimento ubicato in un paese terzo pu&#242; presentare domanda di riconoscimento nell'Unione. Nella domanda di riconoscimento &#232; tenuto a descrivere in modo completo il regime, le politiche e le procedure che ha istituito al fine di soddisfare i requisiti applicabili previsti dal regolamento (UE) 2016/1011. Il presente regolamento mira ad assicurare che le autorit&#224; competenti dell'Unione ricevano informazioni uniformi e coerenti dagli amministratori di indici di riferimento ubicati in paesi terzi che presentano domanda di riconoscimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La domanda di riconoscimento dovrebbe contenere informazioni relative alla scelta dello Stato membro di riferimento, conformemente all'articolo&#160;32, paragrafo&#160;4, del regolamento (UE) 2016/1011, e al rappresentante legale nello Stato membro di riferimento.&#160;Tali informazioni dovrebbero permettere all'autorit&#224; competente dello Stato membro di riferimento di accertarsi che lo Stato membro di riferimento sia stato correttamente identificato e che il rappresentante legale dell'amministratore ubicato in un paese terzo sia stabilito in detto Stato membro e abbia il potere di agire secondo quanto previsto dal regolamento (UE) 2016/1011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Per consentire all'autorit&#224; competente di valutare l'eventuale presenza di conflitti di interesse derivanti dagli interessi commerciali dei proprietari del richiedente che potrebbero incidere sull'indipendenza del richiedente stesso e pregiudicare pertanto l'accuratezza e l'integrit&#224; dei suoi indici di riferimento, il richiedente dovrebbe presentare informazioni sulle attivit&#224; dei proprietari e sulla propriet&#224; delle imprese madri.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il richiedente dovrebbe fornire informazioni sulla composizione, il funzionamento e il grado di indipendenza dei suoi organi direttivi affinch&#233; l'autorit&#224; competente possa valutare se la struttura di governance garantisce l'indipendenza dell'amministratore nel calcolo dell'indice di riferimento e la prevenzione dei conflitti di interesse.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Al fine di valutare in che modo i conflitti di interesse sono eliminati o gestiti e divulgati, il richiedente dovrebbe spiegare all'autorit&#224; competente come i conflitti di interesse eventualmente sorti sono individuati, registrati, gestiti, attenuati, evitati e risolti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Per consentire all'autorit&#224; competente di valutare la pertinenza e la solidit&#224; della struttura di controllo interno, della supervisione e del quadro di responsabilit&#224;, il fornitore richiedente dovrebbe trasmettere all'autorit&#224; competente informazioni sulle politiche e sulle procedure per il monitoraggio delle attivit&#224; di fornitura dell'indice di riferimento o della famiglia di indici di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>La domanda di riconoscimento dovrebbe contenere informazioni atte a dimostrare che i controlli sui dati, in base a cui vengono calcolati gli indici di riferimento forniti dal richiedente, sono adatti ad assicurare la rappresentativit&#224;, l'accuratezza e l'integrit&#224; dei dati stessi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Al fine di consentire all'autorit&#224; competente di valutare se gli indici di riferimento forniti dal richiedente possono continuare a essere utilizzati o siano adatti per un uso futuro nell'Unione, con l'obiettivo ultimo di iscriverli nel registro di cui all'articolo&#160;36 del regolamento (UE) 2016/1011, nella domanda di riconoscimento dovrebbero essere forniti l'elenco di tutti gli indici di riferimento forniti dal richiedente che sono gi&#224; utilizzati o che sono destinati a essere utilizzati in futuro nell'Unione e la loro descrizione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Le informazioni sulla natura e sulle caratteristiche degli indici di riferimento forniti dal richiedente sono pertinenti per l'autorit&#224; competente per decidere se la valutazione della conformit&#224; alle disposizioni applicabili del regolamento (UE) 2016/1011 debba essere effettuata con riferimento a uno dei regimi speciali applicabili agli indici di riferimento basati su dati regolamentati e agli indici di riferimento per le merci non basati su dati trasmessi da contributori che sono per la maggior parte entit&#224; sottoposte a vigilanza, conformemente al regolamento (UE) 2016/1011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Qualora consideri significativi o non significativi uno o pi&#249; dei suoi indici di riferimento, il richiedente dovrebbe includere nella domanda di riconoscimento informazioni sul grado di utilizzo di tali indici di riferimento nell'Unione, in modo che l'autorit&#224; competente possa valutare la correttezza della classificazione come significativi o non significativi. Gli indici di riferimento forniti dal richiedente che non sono ancora utilizzati nell'Unione e che sono inclusi nella domanda di riconoscimento ai fini del loro utilizzo futuro nell'UE sono considerati indici di riferimento non significativi ai sensi dell'articolo&#160;3, paragrafo&#160;1, punto&#160;27, del regolamento (UE) 2016/1011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>Il presente regolamento si basa sul progetto di norme tecniche di regolamentazione che l'Autorit&#224; europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha presentato alla Commissione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>L'ESMA ha condotto consultazioni pubbliche aperte sul progetto di norme tecniche di regolamentazione sul quale &#232; basato il presente regolamento, ha analizzato i potenziali costi e benefici collegati e ha chiesto il parere del gruppo delle parti interessate nel settore degli strumenti finanziari e dei mercati istituito dall'articolo&#160;37 del regolamento (UE) n.&#160;1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Gli amministratori dovrebbero disporre di tempo sufficiente per preparare le domande e per assicurare la conformit&#224; alle disposizioni del presente regolamento e alle norme tecniche di regolamentazione di cui all'allegato.&#160;&#200; pertanto opportuno che il presente regolamento entri in applicazione due mesi dopo la sua entrata in vigore,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 Disposizioni generali 1. Nella domanda di riconoscimento presentata a norma dell'articolo 32 del regolamento (UE) 2016/1011 l'amministratore ubicato in un paese terzo fornisce le informazioni di cui all'allegato. 2. Nel caso in cui il richiedente ometta di fornire una delle informazioni richieste, la domanda illustra i motivi dell'omissione. Articolo 2 Formato della domanda 1. La domanda di riconoscimento è presentata nella lingua ufficiale o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro di riferimento, salvo diversa indicazione nell'allegato. I documenti di cui al punto 8 dell'allegato sono presentati in una lingua comunemente utilizzata negli ambienti della finanza internazionale o nella lingua ufficiale o in una delle lingue ufficiali dello Stato membro di riferimento. 2. La domanda di riconoscimento è presentata mediante mezzi elettronici o, se accettata dall'autorità competente pertinente, in forma cartacea. I mezzi elettronici assicurano che la trasmissione avvenga senza pregiudicare la completezza, l'integrità e la riservatezza delle informazioni. Il richiedente assicura che ciascun documento presentato indichi chiaramente a quale disposizione specifica del presente regolamento fa riferimento. Articolo 3 Informazioni specifiche relative alle politiche e alle procedure 1. Le politiche e le procedure definite per conformarsi alle prescrizioni del regolamento (UE) 2016/1011 e descritte nella domanda comprendono i seguenti elementi oppure ne sono corredate: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>l'indicazione dell'identit&#224; della o delle persone responsabili dell'approvazione e del mantenimento di dette politiche e procedure;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>la descrizione del modo in cui &#232; monitorata la conformit&#224; alle politiche e alle procedure e l'identit&#224; della o delle persone responsabili di detto monitoraggio;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>la descrizione delle misure da adottare in caso di violazione delle politiche e delle procedure.</p></td></tr></tbody></table> 2. Qualora il richiedente sia una società facente parte di un gruppo può conformarsi al paragrafo 1 descrivendo le politiche e le procedure del gruppo quando si riferiscono alla fornitura di indici di riferimento. Articolo 4 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Esso si applica a decorrere dal 25 gennaio 2019. Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 13 luglio 2018 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 171 del 29.6.2016, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 1095/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 novembre 2010, che istituisce l'Autorità europea di vigilanza (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati), modifica la decisione n. 716/2009/CE e abroga la decisione 2009/77/CE della Commissione ( GU L 331 del 15.12.2010, pag. 84 ). ALLEGATO Informazioni da fornire nella domanda di riconoscimento a norma dell'articolo 32 del regolamento (UE) 2016/1011 SEZIONE A — INFORMAZIONI SUL FORNITORE E SUL SUO RAPPRESENTANTE LEGALE NELL'UNIONE 1. INFORMAZIONI GENERALI <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Nome completo del richiedente e corrispondente identificativo della persona giuridica (LEI).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Indirizzo dell'ufficio nel paese in cui &#232; ubicato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>Status giuridico.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>Sito web, ove esistente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>Nel caso in cui il richiedente sia sottoposto a vigilanza nel paese terzo in cui &#232; ubicato, informazioni circa l'attuale status dell'autorizzazione, comprese le attivit&#224; per le quali &#232; autorizzato, il nome e l'indirizzo dell'autorit&#224; competente del paese terzo e il link al registro di tale autorit&#224; competente, se disponibile; qualora vi siano pi&#249; autorit&#224; competenti per la vigilanza, le informazioni sui rispettivi ambiti di competenza.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>La descrizione delle operazioni del richiedente negli Stati membri e nei paesi terzi, siano esse soggette o no a regolamentazione finanziaria UE o extra-UE, che siano pertinenti per l'attivit&#224; di fornitura di indici di riferimento, nonch&#233; l'indicazione di dove tali operazioni sono effettuate.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>Nel caso in cui il richiedente faccia parte di un gruppo, la struttura del gruppo unitamente al prospetto della struttura societaria, che illustrino i collegamenti tra l'impresa madre e le filiazioni. Le imprese e le filiazioni indicate nel prospetto sono identificate con il nominativo completo, lo status giuridico e l'indirizzo della sede legale e dell'amministrazione centrale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>Un'autocertificazione sul possesso dei requisiti di onorabilit&#224;, se del caso comprensiva dei dettagli relativi a eventuali:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>procedimenti disciplinari nei suoi confronti, passati e in corso (a meno che non siano stati respinti);</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>autorizzazioni o registrazioni rifiutate da un'autorit&#224; finanziaria;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>autorizzazioni o registrazioni revocate da un'autorit&#224; finanziaria.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 2. RAPPRESENTANTE LEGALE NELLO STATO MEMBRO DI RIFERIMENTO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Documentazione a sostegno della scelta dello Stato membro di riferimento, in applicazione dei criteri di cui all'articolo&#160;32, paragrafo&#160;4, del regolamento (UE) 2016/1011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Per quanto riguarda il rappresentante legale stabilito nello Stato membro di riferimento come previsto all'articolo&#160;32, paragrafo&#160;3, del regolamento (UE) 2016/1011:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>nome completo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>titolo, per le persone fisiche, o status giuridico, per le persone giuridiche;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>per le persone giuridiche, atto costitutivo, statuto o altro documento costitutivo e indicazione se sono o no sottoposte alla vigilanza di un'autorit&#224; di vigilanza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>indirizzo;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>indirizzo di posta elettronica;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vi)</p></td><td><p>numero di telefono;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>vii)</p></td><td><p>conferma scritta dell'autorit&#224; del rappresentante legale ad agire per conto del richiedente conformemente all'articolo&#160;32, paragrafo&#160;3, del regolamento (UE) 2016/1011;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>viii)</p></td><td><p>dettagli sull'esercizio della funzione di sorveglianza da parte del rappresentante legale in relazione alla fornitura di indici di riferimento che possono essere utilizzati nell'Unione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ix)</p></td><td><p>nome e cognome, titolo, indirizzo, indirizzo di posta elettronica e numero di telefono del referente all'interno del rappresentante legale.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> 3. STRUTTURA ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Struttura organizzativa interna del consiglio di amministrazione, dei comitati dell'alta dirigenza, della funzione di sorveglianza e di qualsiasi altro organo interno che eserciti funzioni di gestione rilevanti coinvolte nella fornitura dell'indice di riferimento, compresi:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il mandato o una sua sintesi; e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>il rispetto di codici di governance o di disposizioni simili.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Procedure atte a garantire che i dipendenti dell'amministratore e altre persone fisiche i cui servizi sono messi a sua disposizione o sotto il suo controllo e che sono direttamente coinvolte nella fornitura dell'indice di riferimento abbiano le competenze, le conoscenze e l'esperienza necessarie per i compiti loro assegnati e operino nel rispetto delle disposizioni di cui all'articolo&#160;4, paragrafo&#160;7, del regolamento (UE) 2016/1011.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>Il numero di dipendenti (a tempo determinato e a tempo indeterminato) che partecipano alla fornitura dell'indice di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> 4. CONFLITTI DI INTERESSE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Politiche e procedure che trattano:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il modo in cui i conflitti di interesse attuali e potenziali sono o saranno individuati, registrati, gestiti, attenuati, prevenuti o risolti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>circostanze particolari che si applicano al richiedente o a un particolare indice di riferimento fornito dal richiedente, che pu&#242; essere utilizzato nell'Unione e in relazione a cui &#232; pi&#249; probabile che insorgano conflitti di interesse, anche nei casi in cui: nel processo di determinazione dell'indice di riferimento sia esercitato il giudizio o la discrezionalit&#224; di un esperto, il richiedente appartenga allo stesso gruppo di un utente dell'indice di riferimento e il richiedente sia un partecipante del mercato o della realt&#224; economica che l'indice di riferimento intende misurare.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Per l'indice di riferimento o per la famiglia di indici di riferimento, l'elenco degli eventuali conflitti di interessi rilevanti individuati, unitamente alle relative misure di attenuazione.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>La struttura della politica di remunerazione, che specifichi i criteri utilizzati per determinare la remunerazione delle persone partecipanti, direttamente o indirettamente, all'attivit&#224; di fornitura degli indici di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> 5. STRUTTURA DI CONTROLLO INTERNO, SORVEGLIANZA E QUADRO DI RESPONSABILITÀ <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Politiche e procedure per monitorare le attivit&#224; di fornitura dell'indice di riferimento o della famiglia di indici di riferimento, comprese quelle riguardanti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>i sistemi informatici;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>la gestione dei rischi, unitamente alla mappatura dei rischi che possono insorgere e incidere sull'accuratezza, l'integrit&#224; e la rappresentativit&#224; degli indici di riferimento forniti o sulla continuit&#224; dell'attivit&#224; di fornitura, comprese le rispettive misure di attenuazione;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>la costituzione, il ruolo e il funzionamento della funzione di sorveglianza, descritta all'articolo&#160;5 del regolamento (UE) 2016/1011 e ulteriormente specificata nelle norme tecniche di regolamentazione adottate a norma dell'articolo&#160;5, paragrafo&#160;5, del regolamento (UE) 2016/1011&#160;<a>(<span>1</span>)</a>, o i corrispondenti principi sugli indici di riferimento finanziari concordati dall'Organizzazione internazionale delle commissioni sui valori mobiliari (IOSCO) il 17&#160;luglio 2013 (di seguito &#171;principi IOSCO per gli indici di riferimento finanziari&#187;) o i principi per le agenzie di rilevazione dei prezzi petroliferi concordati dalla IOSCO il 5&#160;ottobre 2012 (di seguito &#171;principi IOSCO per le agenzie di rilevazione dei prezzi petroliferi&#187;), a seconda dei casi, comprese le procedure per la nomina, la sostituzione o la destituzione delle persone nell'ambito della funzione di sorveglianza;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>l'istituzione, il ruolo e il funzionamento del sistema dei controlli di cui all'articolo&#160;6 del regolamento (UE) 2016/1011, o i corrispondenti principi IOSCO per gli indici di riferimento finanziari o per le agenzie di rilevazione dei prezzi petroliferi, a seconda dei casi, comprese le procedure per la nomina, la sostituzione o la destituzione delle persone responsabili di tale sistema;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>v)</p></td><td><p>il quadro di responsabilit&#224; di cui all'articolo&#160;7 del regolamento (UE) 2016/1011, o i corrispondenti principi IOSCO per gli indici di riferimento finanziati o per le agenzie di rilevazione dei prezzi petroliferi, a seconda dei casi, comprese le procedure per la nomina, la sostituzione o la destituzione delle persone responsabili di tale quadro.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>I piani di emergenza per la determinazione e la pubblicazione dell'indice di riferimento su base temporanea.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>Procedure per la segnalazione interna delle violazioni del regolamento (UE) 2016/1011 da parte di dirigenti, dipendenti e altre persone fisiche i cui servizi sono messi a disposizione del fornitore o sotto il suo controllo.</p></td></tr></tbody></table> 6. ESTERNALIZZAZIONE Se una o più attività facenti parte del processo di fornitura dell'indice di riferimento o della famiglia di indici di riferimento è esternalizzata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>gli accordi di esternalizzazione, inclusi gli accordi sul livello dei servizi, che dimostrano la conformit&#224; all'articolo&#160;10 del regolamento (UE) 2016/1011 o ai corrispondenti principi IOSCO per gli indici di riferimento finanziari o per le agenzie di rilevazione dei prezzi petroliferi, a seconda dei casi;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>i dettagli relativi alle funzioni esternalizzate, a meno che tali informazioni non siano gi&#224; incluse nei pertinenti contratti;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>le politiche e le procedure relative alla sorveglianza delle attivit&#224; esternalizzate, a meno che tali informazioni non siano gi&#224; incluse nei pertinenti contratti.</p></td></tr></tbody></table> 7. CONFORMITÀ AI PRINCIPI IOSCO <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Se disponibile, la valutazione da parte di un revisore esterno indipendente della conformit&#224; ai principi per gli indici di riferimento finanziari concordati dall'Organizzazione internazionale delle commissioni sui valori mobiliari (IOSCO) il 17&#160;luglio 2013 o ai principi per le agenzie di rilevazione dei prezzi petroliferi concordati dalla IOSCO il 5&#160;ottobre 2012, a seconda dei casi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Se disponibile, nei casi in cui il richiedente &#232; sottoposto a vigilanza, un certificato fornito dall'autorit&#224; competente del paese terzo in cui &#232; ubicato il richiedente che ne attesti la conformit&#224; ai principi IOSCO di cui alla lettera&#160;a).</p></td></tr></tbody></table> 8. ALTRE INFORMAZIONI <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Il richiedente pu&#242; fornire tutte le informazioni supplementari pertinenti per la domanda che ritiene opportune.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Il richiedente presenta le informazioni nella forma e secondo le modalit&#224; stabilite dall'autorit&#224; competente.</p></td></tr></tbody></table> SEZIONE B — INFORMAZIONI SUGLI INDICI DI RIFERIMENTO 9. DESCRIZIONE DEGLI INDICI DI RIFERIMENTO O DELLE FAMIGLIE DI INDICI DI RIFERIMENTO, REALI O POTENZIALI, CHE POSSONO ESSERE UTILIZZATI NELL'UNIONE <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>L'elenco comprendente tutti gli indici di riferimento forniti dal richiedente che sono gi&#224; utilizzati nell'Unione e, ove disponibili, i relativi codici internazionali di identificazione dei titoli (ISIN).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>La descrizione degli indici di riferimento o delle famiglie di indici di riferimento forniti e gi&#224; utilizzati nell'Unione, compresa la descrizione del mercato o della realt&#224; economica sottostante che gli indici di riferimento o le famiglie di indici di riferimento intendono misurare, unitamente all'indicazione delle fonti utilizzate per le descrizioni, nonch&#233; la descrizione dei contributori, se del caso, a tali indici di riferimento o famiglie di indici di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>L'elenco comprensivo di tutti gli indici di riferimento che sono destinati a essere commercializzati per essere utilizzati nell'Unione e, se del caso, i loro codici ISIN.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>d)</p></td><td><p>La descrizione degli indici di riferimento o delle famiglie di indici di riferimento destinati a essere commercializzati per essere utilizzati nell'Unione, compresa la descrizione del mercato o della realt&#224; economica sottostante che gli indici di riferimento o le famiglie di indici di riferimento intendono misurare, con l'indicazione delle fonti utilizzate per le descrizioni, nonch&#233; la descrizione dei contributori, se del caso, a tali indici di riferimento o famiglie di indici di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>e)</p></td><td><p>Tutta la documentazione a dimostrazione che gli indici di riferimento o le famiglie di indici di riferimento di cui alle lettere&#160;b) e&#160;d) possono essere considerati indici di riferimento basati su dati regolamentati, ai sensi dell'articolo&#160;3, paragrafo&#160;1, punto&#160;24, del regolamento (UE) 2016/1011, e possono quindi beneficiare delle esenzioni di cui all'articolo&#160;17, paragrafo&#160;1, dello stesso regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>f)</p></td><td><p>Tutta la documentazione a dimostrazione che gli indici di riferimento o le famiglie di indici di riferimento di cui alle lettere&#160;b) e&#160;d) possono essere considerati indici di riferimento per le merci, ai sensi dell'articolo&#160;3, paragrafo&#160;1, punto&#160;23, del regolamento (UE) 2016/1011, e che non si basano su dati trasmessi da contributori che sono per la maggior parte entit&#224; sottoposte a vigilanza, nonch&#233; elementi a dimostrazione dell'attuazione delle disposizioni del regime speciale di cui all'articolo&#160;19 e all'allegato&#160;II dello stesso regolamento o dei corrispondenti principi IOSCO per le agenzie di rilevazione dei prezzi petroliferi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>g)</p></td><td><p>Tutta la documentazione a dimostrazione che gli indici di riferimento o le famiglie di indici di riferimento di cui alle lettere b) e d) possono essere considerati indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, ai sensi della definizione di cui all'articolo&#160;3, paragrafo&#160;1, punto&#160;22, del regolamento (UE) 2016/1011, nonch&#233; elementi a dimostrazione dell'attuazione delle disposizioni del regime speciale di cui all'articolo&#160;18 e all'allegato&#160;I dello stesso regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>h)</p></td><td><p>Tutta la documentazione a dimostrazione che gli indici di riferimento o le famiglie di indici di riferimento di cui alla lettera&#160;b) hanno un grado di utilizzo nel territorio dell'Unione che qualifica l'indice di riferimento o tutti gli indici di riferimento contenuti nella famiglia come indici di riferimento significativi, ai sensi dell'articolo&#160;3, paragrafo&#160;1, punto&#160;26, del regolamento (UE) 2016/1011, o come indici di riferimento non significativi, ai sensi dell'articolo&#160;3, paragrafo&#160;1, punto&#160;27, del regolamento (UE) 2016/1011. Le informazioni da fornire sono determinate, per quanto possibile, sulla base delle disposizioni del regolamento delegato (UE) 2018/66 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> per la valutazione dell'importo nominale degli strumenti finanziari diversi dai derivati, dell'importo nozionale dei derivati e del valore patrimoniale netto dei fondi di investimento che fanno riferimento agli indici di riferimento di paesi terzi, all'interno dell'Unione, anche nel caso di riferimento indiretto a tale indice all'interno di una combinazione di indici di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>Le ragioni alla base della decisione dell'amministratore di applicare in relazione all'indice di riferimento le esenzioni di cui all'articolo&#160;25, paragrafo&#160;1, del regolamento (UE) 2016/1011 per gli indici di riferimento significativi e le esenzioni di cui all'articolo&#160;26, paragrafo&#160;1, del regolamento (UE) 2016/1011, per gli indici di riferimento non significativi. Le informazioni sono presentate, per quanto possibile, sulla base del modello definito dalle norme tecniche di attuazione adottate ai sensi dell'articolo&#160;25, paragrafo&#160;8, e dell'articolo&#160;26, paragrafo&#160;5, del regolamento (UE) 2016/1011&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>j)</p></td><td><p>Informazioni sulle misure per trattare le rettifiche della determinazione o della pubblicazione dell'indice di riferimento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>k)</p></td><td><p>Informazioni sulla procedura che il fornitore &#232; tenuto a seguire in caso di variazioni o cessazione dell'indice di riferimento, in conformit&#224; all'articolo&#160;28, paragrafo&#160;1, del regolamento (UE) 2016/1011 o ai corrispondenti principi IOSCO per gli indici di riferimento finanziati o per le agenzie di rilevazione dei prezzi petroliferi, a seconda dei casi.</p></td></tr></tbody></table> 10. DATI E METODOLOGIA <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>Per ciascun indice di riferimento o famiglia di indici di riferimento, le politiche e le procedure in materia di dati, ivi comprese quelle riguardanti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>il tipo di dati usati, la loro priorit&#224; di utilizzo e ogni esercizio della discrezionalit&#224; o della valutazione di esperti;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>tutti i processi volti a garantire che i dati siano sufficienti, adeguati e verificabili;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>i criteri per determinare chi pu&#242; contribuire dati all'amministratore e il processo di selezione dei contributori;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iv)</p></td><td><p>la valutazione dei dati del contributore e il processo di convalida dei dati.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>Per ciascun indice di riferimento o famiglia di indici di riferimento, per quanto concerne la metodologia:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>la descrizione della metodologia che ne metta in evidenza gli elementi chiave conformemente all'articolo&#160;13 del regolamento (UE) 2016/1011, come ulteriormente specificato nelle norme tecniche di regolamentazione adottate a norma dell'articolo&#160;13, paragrafo&#160;3, del regolamento (UE) 2016/1011&#160;<a>(<span>4</span>)</a>;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>le politiche e le procedure, ivi comprese quelle riguardanti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>le misure adottate per convalidare o riesaminare la metodologia, incluse eventuali prove o test a posteriori effettuati;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>il processo di consultazione su eventuali proposte di modifica rilevanti della metodologia.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <note> ( 1 ) Regolamento delegato (UE) 2018/1637 della Commissione, del 13 luglio 2018, che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione per le procedure e le caratteristiche della funzione di sorveglianza (cfr. pagina 1 della presente Gazzetta ufficiale). ( 2 ) Regolamento delegato (UE) 2018/66 della Commissione, del 29 settembre 2017, che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio specificando le modalità con cui devono essere valutati l'importo nominale degli strumenti finanziari diversi dai derivati, l'importo nozionale dei derivati e il valore patrimoniale netto dei fondi di investimento ( GU L 12 del 17.1.2018, pag. 11 ). ( 3 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1106 della Commissione, dell'8 agosto 2018, che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda i modelli per le dichiarazioni di conformità che gli amministratori di indici di riferimento significativi e non significativi sono tenuti a pubblicare e a mantenere aggiornati a norma del regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 202 del 9.8.2018, pag. 9 ). ( 4 ) Regolamento delegato (UE) 2018/1641 della Commissione, del 13 luglio 2018, che integra il regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda le norme tecniche di regolamentazione che specificano ulteriormente le informazioni che gli amministratori di indici di riferimento critici o significativi sono tenuti a fornire in merito alla metodologia utilizzata per determinare gli indici di riferimento, il riesame interno e l'approvazione della metodologia e in merito alle procedure per introdurre modifiche rilevanti della metodologia (cfr. pagina 21 della presente Gazzetta ufficiale). </note>
ITA
32018R1645
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.2.2015&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 37/21</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2015/226 DELLA COMMISSIONE dell'11 febbraio 2015 che modifica la decisione di esecuzione 2012/535/UE per quanto riguarda la definizione di legname sensibile e le misure da adottare nelle zone delimitate [notificata con il numero C(2015) 645] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, vista la direttiva 2000/29/CE del Consiglio, dell'8 maggio 2000, concernente le misure di protezione contro l'introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità ( 1 ) , in particolare l'articolo 16, paragrafo 3, quarta frase, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>L'applicazione della decisione di esecuzione 2012/535/UE della Commissione<a>&#160;(<span>2</span>)</a> ha portato a concludere che la definizione di legname sensibile dovrebbe comprendere il legname di conifere (<span>Coniferales</span>) che non ha conservato la sua superficie rotonda naturale, gli alveari e le cassette-nido per uccelli, tenendo conto dei rischi specifici connessi ai frequenti movimenti degli alveari e di tali cassette. Andrebbe inoltre escluso da tale definizione il legname sottoposto a un trattamento volto ad eliminare il rischio legato alla presenza del nematode del pino&#160;(PWN).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In considerazione della natura del vettore, tutte le piante sensibili abbattute e i residui dell'abbattimento che si trovano nelle zone cuscinetto andrebbero immediatamente rimossi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; opportuno chiarire che il legno privo di corteccia che sia stato sottoposto ad apposito trattamento termico a norma della decisione di esecuzione 2012/535/UE pu&#242; essere trasportato anche durante la stagione di volo del vettore.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza la decisione di esecuzione 2012/535/UE.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La decisione di esecuzione 2012/535/UE è modificata come segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>All'articolo 1, la lettera b) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;b)</p></td><td><p>&#8220;legname sensibile&#8221;: il legname di conifere (<span>Coniferales</span>) che rientra in uno dei seguenti punti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>i)</p></td><td><p>legname ai sensi dell'articolo 2, paragrafo 2, della direttiva 2000/29/CE;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>ii)</p></td><td><p>legname che non ha conservato la sua superficie rotonda;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>iii)</p></td><td><p>legname sotto forma di alveari e cassette-nido per uccelli.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table><p>Per legname sensibile non si intendono legname segato e tronchi di<span>Taxus</span> L. e di<span>Thuja</span> L. n&#233; legname che sia stato sottoposto a un trattamento volto ad eliminare il rischio legato alla presenza del nematode del pino&#160;(PWN).&#187;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>All'articolo 13, paragrafo 1, la lettera d) &#232; sostituita dalla seguente:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;d)</p></td><td><p>marcatura degli alveari, delle cassette-nido per uccelli e del materiale da imballaggio in legno trattato dall'impianto di trattamento in questione in applicazione, rispettivamente, dei punti&#160;a) e&#160;c), in conformit&#224; all'allegato&#160;II dello standard internazionale FAO per le misure fitosanitarie n.&#160;15, come indicato nell'allegato&#160;III, sezione&#160;1, punto&#160;2, lettera&#160;b), e punto&#160;3, lettera&#160;b), e sezione&#160;2, punto&#160;3.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>All'articolo 14, il paragrafo 1 &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;1.&#160;&#160;&#160;Gli Stati membri nel cui territorio esiste una zona delimitata autorizzano i produttori di materiale da imballaggio in legno, alveari e cassette-nido per uccelli adeguatamente attrezzati ad apporre una marcatura, in conformit&#224; all'allegato&#160;II dello standard internazionale FAO per le misure fitosanitarie n.&#160;15, sul materiale da imballaggio in legno, sugli alveari e sulle cassette-nido per uccelli ottenuti utilizzando legname trattato da un impianto di trattamento autorizzato e accompagnato dal passaporto delle piante di cui alla direttiva 92/105/CEE.</p><p>Tali produttori sono qui di seguito designati &#8220;produttori di materiale da imballaggio in legno autorizzati&#8221;.&#187;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>4)</p></td><td><p>Gli allegati I, II e III sono modificati conformemente all'allegato della presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Gli Stati membri sono destinatari della presente decisione. Fatto a Bruxelles, l'11 febbraio 2015 Per la Commissione Vytenis ANDRIUKAITIS Membro della Commissione ( 1 ) GU L 169 del 10.7.2000, pag. 1 . ( 2 ) Decisione di esecuzione 2012/535/UE della Commissione, del 26 settembre 2012, relativa a misure urgenti di prevenzione della propagazione nell'Unione di Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Buhrer) Nickle et al. (nematode del pino) ( GU L 266 del 2.10.2012, pag. 42 ). ALLEGATO Gli allegati della decisione di esecuzione 2012/535/UE sono così modificati: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>Nell'allegato I &#232; inserito il seguente punto 9&#160;<span>bis</span>):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;9&#160;<span>bis</span>)</p></td><td><p>Gli Stati membri identificano, nell'intera zona cuscinetto, le piante sensibili abbattute diverse da quelle di cui ai punti&#160;7, 8 e&#160;9. Essi rimuovono tali piante e i residui dell'abbattimento prendendo tutte le precauzioni necessarie per evitare che questi agiscano come attrattivi del nematode del pino e del suo vettore.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>Nell'allegato II &#232; inserito il seguente punto 3&#160;<span>bis</span>):</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;3&#160;<span>bis</span>)</p></td><td><p>Gli Stati membri identificano, nell'intera zona cuscinetto, anche le piante sensibili abbattute diverse da quelle di cui di cui al punto&#160;3, lettera&#160;b). Essi rimuovono tali piante e i residui dell'abbattimento prendendo tutte le precauzioni necessarie per evitare che questi agiscano come attrattivi del nematode del pino e del suo vettore.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>3)</p></td><td><p>Nell'allegato III, sezione 1, punto 2, le lettere b) e&#160;c) sono sostituite dalle seguenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#171;b)</p></td><td><p>siano accompagnati dal passaporto delle piante di cui alla direttiva 92/105/CEE, rilasciato da un impianto di trattamento autorizzato; per quanto riguarda il legname sensibile sotto forma di alveari e di cassette-nido per uccelli, esso &#232; accompagnato da detto passaporto delle piante o &#232; contrassegnato in conformit&#224; all'allegato&#160;II dello standard internazionale FAO per le misure fitosanitarie n.&#160;15;</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>c)</p></td><td><p>siano movimentati, tranne nel caso di legname scortecciato, al di fuori della stagione di volo del vettore o con un rivestimento protettivo che impedisca l'infestazione da parte del nematode del pino o del vettore.&#187;</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table>
ITA
32015D0226
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>2.12.2014&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 346/35</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE 2014/861/PESC DEL CONSIGLIO del 1 o dicembre 2014 che modifica la decisione 2012/699/PESC sul sostegno dell'Unione alle attività della commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari per il rafforzamento delle sue capacità di monitoraggio e di verifica e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull'Unione europea, in particolare l'articolo 28, paragrafo 1, e l'articolo 31, paragrafo 1, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 13 novembre 2012 il Consiglio ha adottato la decisione 2012/699/PESC<a>&#160;(<span>1</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>La decisione 2012/699/PESC prevede un periodo di ventiquattro mesi per l'attuazione dei progetti di cui all'articolo 1, paragrafo 2, dopo la data della conclusione dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 3, paragrafo 3.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il 18 giugno 2014 il segretariato tecnico provvisorio della commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBTO) ha chiesto all'Unione l'autorizzazione di prorogare di dodici mesi la durata di ventiquattro mesi di cui all'articolo 5 della decisione 2012/699/PESC, al fine di consentire l'attuazione delle parti rimanenti dei progetti che alla fine di tale periodo rimangono da attuare.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Le parti rimanenti dei progetti di cui ai punti 2.1. (Assistenza tecnica e rafforzamento delle capacit&#224;), 2.2. [Sviluppare le capacit&#224; per le future generazioni di esperti CTBT &#8212; Iniziativa per lo sviluppo delle capacit&#224; (ISC)], 2.3.&#160;[Migliorare i modelli di trasporto atmosferico (MTA)], 2.4. (Caratterizzazione e mitigazione dello xenon radioattivo) e 2.6. (Mantenimento delle stazioni sismiche ausiliarie certificate dell'IMS) dell'allegato della decisione 2012/699/PESC, cui fa specifico riferimento la richiesta formulata dalla CTBTO il 18 giugno 2014, potrebbero essere attuate senza comportare implicazioni sul piano delle risorse.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>La decisione 2012/699/PESC dovrebbe pertanto essere modificata per consentire la piena attuazione dei progetti di cui alla stessa prorogandone opportunamente la durata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La decisione 2012/699/PESC è così modificata: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>1)</p></td><td><p>all'articolo 5, il secondo comma &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;Essa cessa di produrre effetti trentasei mesi dopo la data della conclusione dell'accordo di finanziamento di cui all'articolo 3, paragrafo 3.&#187;</p>;</td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>2)</p></td><td><p>il comma alla sezione 3 dell'allegato &#232; sostituito dal seguente:</p><p>&#171;La durata totale stimata dell'attuazione dei progetti &#232; di trentasei mesi.&#187;</p>.</td></tr></tbody></table> Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il giorno dell'adozione. Fatto a Bruxelles, il 1 o dicembre 2014 Per il Consiglio Il presidente B. LORENZIN <note> ( 1 ) Decisione 2012/699/PESC del Consiglio, del 13 novembre 2012, sul sostegno dell'Unione alle attività della commissione preparatoria dell'Organizzazione del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari per il rafforzamento delle sue capacità di monitoraggio e di verifica e nell'ambito dell'attuazione della strategia dell'UE contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa ( GU L 314 del 14.11.2012, pag. 27 ). </note>
ITA
32014D0861
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.12.2022&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 319/93</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE DI ESECUZIONE (UE) 2022/2446 DELLA COMMISSIONE del 12 dicembre 2022 che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2020/2201 relativa alla nomina di alcuni membri del consiglio di gestione della rete e della cellula europea di coordinamento dell’aviazione in caso di crisi, nonché dei loro supplenti, per le funzioni della rete di gestione del traffico aereo (Testo rilevante ai fini del SEE) LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 551/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2004, sull’organizzazione e l’uso dello spazio aereo nel cielo unico europeo ( 1 ) , in particolare l’articolo 6, paragrafo 4, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2019/123 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a> istituisce un consiglio di gestione della rete per monitorare e orientare l&#8217;esecuzione delle funzioni della rete di gestione del traffico aereo. Istituisce altres&#236; una cellula europea di coordinamento dell&#8217;aviazione in caso di crisi al fine di garantire la gestione efficace delle crisi a livello di rete.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo&#160;18, paragrafo 7, e dell&#8217;articolo&#160;19, paragrafo 2, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/123, la Commissione nomina i membri del consiglio e della cellula e i loro supplenti su proposta delle rispettive organizzazioni, dell&#8217;Agenzia europea per la difesa o di Eurocontrol.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Il presidente, i vicepresidenti, i membri del consiglio di gestione della rete e i loro supplenti, nonch&#233; i membri della cellula europea di coordinamento dell&#8217;aviazione in caso di crisi e i loro supplenti sono stati nominati dal 2020 al 2024 con decisione di esecuzione (UE) 2019/2168 della Commissione&#160;<a>(<span>3</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Con la decisione di esecuzione (UE) 2020/2201&#160;<a>(<span>4</span>)</a>, la Commissione ha tenuto conto di una serie di proposte delle autorit&#224; designate di cui all&#8217;articolo&#160;18, paragrafo 7, e all&#8217;articolo&#160;19, paragrafo 2, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/123 relative alle nomine sia per il consiglio di gestione della rete che per la cellula europea di coordinamento dell&#8217;aviazione in caso di crisi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Nel 2021, dopo l&#8217;entrata in vigore della decisione di esecuzione (UE) 2020/2201, la Commissione ha ricevuto una serie di proposte di nuove nomine sia per il consiglio di gestione della rete che per la cellula europea di coordinamento dell&#8217;aviazione in caso di crisi. Tali proposte sono state incorporate nella decisione esecuzione (UE) 2020/2201 mediante la decisione di esecuzione (UE) 2022/723 della Commissione&#160;<a>(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>Da allora la Commissione ha ricevuto una serie di proposte di nuove nomine sia per il consiglio di gestione della rete che per la cellula europea di coordinamento dell&#8217;aviazione in caso di crisi.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Tra di esse figurava una proposta con cui Eurocontrol nominava quattro rappresentanti dei fornitori di servizi di navigazione aerea dei paesi associati per il 2023. &#200; necessario accettare tali nomine per il 2023 al fine di consentire la rotazione dei rappresentanti dei paesi associati negli anni successivi, come previsto all&#8217;articolo&#160;18, paragrafo 7, del regolamento di esecuzione (UE) 2019/123.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Tutte le persone di cui &#232; proposta la nomina dovrebbero sostituire, a decorrere dall&#8217;entrata in vigore della presente decisione, le persone nominate precedentemente.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>La presente decisione dovrebbe entrare in vigore con urgenza per consentire alle persone di nuova nomina di partecipare al consiglio di gestione della rete a decorrere dal 1<span>o</span>&#160;gennaio 2023.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Le misure di cui alla presente decisione sono conformi al parere del comitato per il cielo unico,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 Le persone elencate nell’allegato I sono nominate al ruolo di membri titolari e supplenti del consiglio di gestione della rete, nella funzione di cui al medesimo allegato, per il periodo compreso tra la data di entrata in vigore della presente decisione e il 31 dicembre 2024. Nei casi in cui l’allegato prevede un periodo di tempo più breve, si applica tale periodo. I mandati attuali contemplati dalle nomine di cui al primo comma scadono all’entrata in vigore della presente decisione. Articolo 2 Le persone elencate nell’allegato II sono nominate al ruolo di membri titolari e supplenti della cellula europea di coordinamento dell’aviazione in caso di crisi, nella funzione di cui al medesimo allegato, per il periodo compreso tra la data di entrata in vigore della presente decisione e il 31 dicembre 2024. Nei casi in cui l’allegato prevede un periodo di tempo più breve, si applica tale periodo. I mandati attuali contemplati dalle nomine di cui al primo comma scadono all’entrata in vigore della presente decisione. Articolo 3 La presente decisione entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Fatto a Bruxelles, il 12 dicembre 2022 Per la Commissione La presidente Ursula VON DER LEYEN ( 1 ) GU L 96 del 31.3.2004, pag. 20 . ( 2 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2019/123 della Commissione, del 24 gennaio 2019, che reca norme dettagliate per l’attuazione delle funzioni della rete di gestione del traffico aereo (ATM) e abroga il regolamento (UE) n. 677/2011 della Commissione ( GU L 28 del 31.1.2019, pag. 1 ). ( 3 ) Decisione di esecuzione (UE) 2019/2168 della Commissione, del 17 dicembre 2019, relativa alla nomina del presidente e dei membri del consiglio di gestione della rete, nonché dei loro supplenti, e dei membri della cellula europea di coordinamento dell’aviazione in caso di crisi, nonché dei loro supplenti, per le funzioni della rete di gestione del traffico aereo per il terzo periodo di riferimento 2020-2024 ( GU L 328 del 18.12.2019, pag. 90 ). ( 4 ) Decisione di esecuzione (UE) 2020/2201 della Commissione, del 22 dicembre 2020, relativa alla nomina di alcuni membri del consiglio di gestione della rete e della cellula europea di coordinamento dell’aviazione in caso di crisi, nonché dei loro supplenti, per le funzioni della rete di gestione del traffico aereo ( GU L 434 del 23.12.2020, pag. 59 ). ( 5 ) Decisione di esecuzione (UE) 2022/723 della Commissione, del 10 maggio 2022, che modifica la decisione di esecuzione (UE) 2020/2201 relativa alla nomina di alcuni membri del consiglio di gestione della rete e della cellula europea di coordinamento dell’aviazione in caso di crisi, nonché dei loro supplenti, per le funzioni della rete di gestione del traffico aereo ( GU L 134 dell’11.5.2022, pag. 21 ). ALLEGATO I NOMINA DEI MEMBRI CON E SENZA DIRITTO DI VOTO DEL CONSIGLIO DI GESTIONE DELLA RETE E DEI RISPETTIVI SUPPLENTI <table><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Presidente:</span></p></td><td><p>nessuna nuova nomina*<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p><span>1<span>o</span> Vicepresidente:</span></p></td><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p><span>2<span>o</span> Vicepresidente</span>:</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Utenti dello spazio aereo</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membri con diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membri supplenti</span></p></td></tr><tr><td><p>AIRE/ERA</p></td><td><p>Maciej Wilk, direttore operativo/dirigente responsabile, LOT (AIRE)</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>Peter Sandgren, direttore operazioni a terra, Nova Airlines AB (ERA)</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr><tr><td><p>A4E</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>Matthew Krasa, responsabile affari pubblici, Ryanair</p></td></tr><tr><td><p>IATA</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr><tr><td><p>EBAA/IAOPA/EAS</p></td><td><p>Robert Baltus**<a>&#160;(<span>2</span>)</a>, direttore operativo European Business Aviation Association (EBAA)</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Fornitori di servizi di navigazione aerea per blocchi funzionali di spazio aereo</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membri con diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membri supplenti</span></p></td></tr><tr><td><p>BALTICO</p></td><td><p>Maciej Rodak**</p><p>vicepresidente PANSA</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>Tomas Montvila**</p><p>direttore operativo</p><p>Oro Navigacija</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr><tr><td><p>BLUE MED</p></td><td><p>Maurizio Pagetti, direttore operativo, ENAV</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>Claude Mallia, amministratore delegato, MATS</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr><tr><td><p>DANUBIO</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>Adrian Florea,</p><p>direttore operativo</p><p>(ROMATSA)</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr><tr><td><p>DK - SE</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>Thorsten Elkjaer, direttore operativo, NAVIAIR</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr><tr><td><p>FAB CE</p></td><td><p>Gabor Menrath,</p><p>direttore ATM HungaroControl</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>Alexander Hanslik,</p><p>direttore Austrocontrol</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr><tr><td><p>FAB EC</p></td><td><p>Dirk Mahns, direttore operativo, Deutsche Flugsicherung GmbH (DFS)</p></td><td><p>Florian Guillermet, direttore, DSNA</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr><tr><td><p>NEFAB</p></td><td><p>Tormod Rangnes, direttore operazioni, Avinor</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>Janis Lapins, vicedirettore ATM, LGS</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr><tr><td><p>SUD-OVEST</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>Nuno Simoes**</p><p>direttore dell&#8217;ufficio strategia, pianificazione e relazioni esterne</p><p>Navegacao Aerea de Portugal (NAV Portugal)</p></td></tr><tr><td><p>IRLANDA</p></td><td><p>David Usher**, Irish Aviation Authority</p></td><td><p>Joe Ryan, Irish Aviation Authority</p></td></tr><tr><td><p><span>Gestori aeroportuali</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membri con diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membri supplenti</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>Ivan Bassato, direttore Airport management, Aeroporti di Roma Fiumicino (Roma)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>Isabelle Baumelle, direttrice operativa e direttrice Marketing delle compagnie aeree, A&#233;roports de la C&#244;te d&#8217;Azur, Nice, Francia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Settore militare</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membri con diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membri supplenti</span></p></td></tr><tr><td><p>Fornitori militari di servizi di navigazione aerea</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>Colonnello Matthias L&#246;wa, direttore ATM, Autorit&#224; per l&#8217;aviazione militare, Germania</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr><tr><td><p>Utenti militari dello spazio aereo</p></td><td><p>Generale di brigata Laurent Thiebault** DSAE</p></td><td><p>Colonnello Yann Pichavant, rappresentante ATM, Minist&#232;re de la D&#233;fense, Francia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Presidente del consiglio di gestione della rete</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro senza diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>&#160;</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Commissione europea</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro senza diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Christine Berg,</p><p>capounit&#224; Cielo unico europeo</p><p>DG Move, Commissione europea</p></td><td><p>Staffan Ekwall,</p><p>Policy officer</p><p>DG Move, Commissione europea</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Autorit&#224; di vigilanza EFTA</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro senza diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>Valgerdur Gudmundsdottir, vicedirettrice, Autorit&#224; di vigilanza EFTA</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Gestore della rete</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro senza diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Presidente del gruppo di lavoro sulle operazioni (NDOP)</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro senza diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>Guillaume Blandel, direttore operazioni DSNA**</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Rappresentanti dei fornitori di servizi di navigazione aerea dei paesi associati</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membri senza diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membri supplenti</span></p></td></tr><tr><td><p>Fino al 31&#160;dicembre 2023</p></td><td><p>Nenad &#352;aki&#263;**</p><p>Serbia and Montenegro Air Traffic Services (SMATSA)</p></td><td><p>Mirjana Vasiljevi&#263;**</p><p>Serbia and Montenegro Air Traffic Services (SMATSA)</p></td></tr><tr><td><p>Fino al 31&#160;dicembre 2023</p></td><td><p>Sitki Kagan Ertas**,</p><p>rappresentante del fornitore turco di servizi di navigazione aerea (DHMI)</p></td><td><p>Sevda Turhan**,</p><p>rappresentante del fornitore turco di servizi di navigazione aerea (DHMI)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Eurocontrol</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro senza diritto di voto</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Raul Medina Caballero**</p><p>direttore generale</p><p>Eurocontrol</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table> ( 1 ) I rappresentanti contrassegnati da un * negli allegati I e II sono stati nominati con la decisione di esecuzione (UE) 2019/2168, che rimane in vigore. ( 2 ) I rappresentanti contrassegnati da un ** negli allegati I e II sono nominati con la presente decisione. ALLEGATO II NOMINA DEI MEMBRI PERMANENTI DELLA CELLULA EUROPEA DI COORDINAMENTO DELL’AVIAZIONE IN CASO DI CRISI E DEI RISPETTIVI SUPPLENTI <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Stati membri</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Stati EFTA</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Commissione europea</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Christine Berg,</p><p>capounit&#224; Cielo unico europeo</p><p>DG Move, Commissione europea</p></td><td><p>Staffan Ekwall,</p><p>Policy officer</p><p>DG Move, Commissione europea</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Agenzia</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Fabio Grasso, capodipartimento Norme ATM e attuazione</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Eurocontrol</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Philippe Merlo, DECMA** (fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>Philip Hugues, DECMA**</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Gestore della rete</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>Steven Moore</p><p>dirigente Operazioni EACCC</p><p>direzione Gestione della rete</p><p>Eurocontrol</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Settore militare</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Tenente colonnello Adam Karwoth</p><p>Autorit&#224; tedesca per l&#8217;aviazione militare</p></td><td><p>Colonnello Yann Pichavant</p><p>Minist&#232;re de la D&#233;fense, Francia</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Fornitori di servizi di navigazione aerea</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Gestori aeroportuali</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Aidan Flanagan, responsabile della sicurezza, ACI &#8212; Europa</p><p>(fino al 31&#160;dicembre 2024)</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p><span>Utenti dello spazio aereo</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p><span>Membro titolare</span></p></td><td><p><span>Membro supplente</span></p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td><td><p>nessuna nuova nomina*</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32022D2446
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>22.1.2018&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>LI 16/1</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/87 DEL CONSIGLIO del 22 gennaio 2018 che attua il regolamento (UE) 2017/1509 relativo a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) 2017/1509 del Consiglio del 30 agosto 2017 relativo a misure restrittive nei confronti della Repubblica popolare democratica di Corea e che abroga il regolamento (CE) n. 329/2007 ( 1 ) , in particolare l'articolo 47, paragrafo 2, vista la proposta dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Il 30 agosto 2017 il Consiglio ha adottato il regolamento (UE) 2017/1509.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>In considerazione del fatto che la Repubblica popolare democratica di Corea (RPDC) ha proseguito e accelerato i programmi nucleari e balistici in violazione degli obblighi imposti alla stessa da varie risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come dimostrato anche dal recentissimo lancio di missili balistici da parte della RPDC il 28 novembre 2017, diciassette persone dovrebbero essere aggiunte all'elenco delle persone di cui all'allegato XVI del regolamento (UE) 2017/1509.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>&#200; opportuno pertanto modificare di conseguenza l'allegato XVI del regolamento (UE) 2017/1509,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 L'allegato XVI del regolamento (UE) n. 2017/1509 è modificato come indicato nell'allegato del presente regolamento. Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il giorno della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 22 gennaio 2018 Per il Consiglio Il presidente F. MOGHERINI ( 1 ) GU L 224 del 31.8.2017, pag. 1 . ALLEGATO Le seguenti persone sono aggiunte all'elenco delle persone di cui all'allegato XVI del regolamento (UE) 2017/1509 sotto il titolo «a) persone fisiche»: <table><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Nome (ed eventuali pseudonimi)</p></td><td><p>Informazioni identificative</p></td><td><p>Data di designazione</p></td><td><p>Motivi</p></td></tr><tr><td><p>&#171;2.</p></td><td><p>CHOE Chan Il</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Direttore dell'ufficio di Dandong della Korea Heungjin Trading Company, un'entit&#224; designata dall'ONU. La Korea Heungjin &#232; utilizzata per scopi commerciali dalla KOMID, un'altra entit&#224; designata dall'ONU. La KOMID &#232; stata designata dal comitato delle sanzioni dell'ONU nell'aprile 2009 ed &#232; il principale commerciante di armi e primo esportatore nordcoreano di beni e attrezzature connessi con i missili balistici e le armi convenzionali.</p></td></tr><tr><td><p>3.</p></td><td><p>KIM Chol Nam</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Direttore della succursale di Dandong della Sobaeksu United Corp, che &#232; stata designata dall'Unione. Rappresentante della succursale di Pechino della Korea Changgwang Trading Corporation, identificata dal gruppo di esperti dell'ONU come prestanome della KOMID. La KOMID &#232; stata designata dal comitato delle sanzioni nell'aprile 2009 ed &#232; il principale commerciante di armi e primo esportatore nordcoreano di beni e attrezzature connessi con i missili balistici e le armi convenzionali.</p></td></tr><tr><td><p>4.</p></td><td><p>JON Chol Young</p></td><td><p>Numero di passaporto: 563410192</p><p>Diplomatico dell'ambasciata nordcoreana in Angola.</p><p>Data di nascita 30.4.1975</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Rappresentante in Angola della Green Pine Associated Corporation e diplomatico nordcoreano accreditato in Angola.</p><p>La Green Pine &#232; stata designata dall'ONU per attivit&#224; varie tra cui la violazione dell'embargo sulle armi imposto dall'ONU. La Green Pine ha inoltre negoziato contratti per l'ammodernamento di navi da guerra dell'Angola in violazione dei divieti imposti da risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.</p></td></tr><tr><td><p>5.</p></td><td><p>AN Jong Hyuk</p><p>alias An Jong Hyok</p></td><td><p>Diplomatico dell'ambasciata nordcoreana in Egitto.</p><p>Data di nascita 14.3.1970</p><p>Numero di passaporto: 563410155</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Rappresentante della Saeng Pil Trading Corporation, prestanome della Green Pine Associated Corporation, e diplomatico nordcoreano in Egitto.</p><p>La Green Pine &#232; stata designata dall'ONU per attivit&#224; varie tra cui la violazione dell'embargo sulle armi imposto dall'ONU.</p><p>An Jong Hyuk &#232; stato autorizzato a esercitare qualsiasi tipo di attivit&#224; per conto della Saeng Pil, compresa la firma e l'esecuzione di contratti e attivit&#224; bancarie. La societ&#224; &#232; specializzata nella costruzione di navi da guerra e nella progettazione, fabbricazione e installazione di apparecchiature per comunicazioni elettroniche ed equipaggiamento per la navigazione marittima.</p></td></tr><tr><td><p>6.</p></td><td><p>CHOL Yun</p></td><td><p>Terzo segretario dell'ambasciata nordcoreana in Cina.</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Chol Yun &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come persona di contatto della nordcoreana Company General Precious Metal coinvolta nella vendita di lithio-6, un prodotto legato al nucleare vietato dall'ONU, e diplomatico della RPDC.</p><p>La General Precious Metal &#232; stata identificata in precedenza dall'Unione come prestanome dell'entit&#224; designata dall'ONU Green Pine.</p></td></tr><tr><td><p>7.</p></td><td><p>CHOE Kwang Hyok</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Choe Kwang Hyok ha rappresentato la Green Pine Associated Corporation, un'entit&#224; designata dall'ONU.</p><p>Choe Kwang Hyok &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come amministratore delegato della Beijing King Helong International Trading Ltd, prestanome della Green Pine. &#200; stato inoltre identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come direttore della Hong Kong King Helong Int'l Trading Ltd e operatore dell'entit&#224; nordcoreana denominata ufficio di rappresentanza di Pechino della Korea Unhasu Trading Company, che sono anche prestanomi della Green Pine.</p></td></tr><tr><td><p>8.</p></td><td><p>KIM Chang Hyok</p><p>alias James Jin o James Kim</p></td><td><p>Data di nascita: 29.4.1963</p><p>Luogo di nascita: Nord Hamgyong</p><p>Numero di passaporto: 472130058</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Kim Chang Hyok &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come rappresentante in Malaysia della Pan Systems Pyongyang. Quest'ultima &#232; stata designata dall'Unione per aver aiutato a eludere le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tentando di vendere armi e materiale connesso all'Eritrea. Pan Systems &#232; inoltre controllata e agisce per conto del Reconnaissance General Bureau che &#232; stato designato dalle Nazioni Unite.</p><p>Ha stabilito vari conti in Malaysia per conto di societ&#224; di copertura della &#8220;Glocom&#8221;, a sua volta una societ&#224; di copertura dell'entit&#224; designata Pan Systems Pyongyang.</p></td></tr><tr><td><p>9.</p></td><td><p>PARK Young Han</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Direttore della Beijing New Technology, identificata dal gruppo di esperti dell'ONU come societ&#224; di copertura della KOMID. La KOMID &#232; stata designata dal comitato delle sanzioni nell'aprile 2009 ed &#232; il principale commerciante di armi e primo esportatore nordcoreano di beni e attrezzature connessi con i missili balistici e le armi convenzionali.</p><p>Rappresentante legale della Guancaiweixing Trading Co., Ltd, identificata dal gruppo di esperti dell'ONU come mittente di un carico intercettato di prodotti di carattere militare destinato all'Eritrea nell'agosto 2012.</p></td></tr><tr><td><p>10.</p></td><td><p>RYANG Su Nyo</p></td><td><p>Data di nascita: 11.8.1959</p><p>Luogo di nascita: Giappone</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Direttore della Pan Systems Pyongyang. Quest'ultima &#232; stata designata dall'Unione per aver aiutato a eludere le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tentando di vendere armi e materiale connesso all'Eritrea. Pan Systems &#232; inoltre controllata e agisce per conto del Reconnaissance General Bureau che &#232; stato designato dalle Nazioni Unite.</p></td></tr><tr><td><p>11.</p></td><td><p>PYON Won Gun</p></td><td><p>Data di nascita: 13.3.1968</p><p>Luogo di nascita: Sud Pyongan</p><p>Passaporto di servizio n.: 836220035</p><p>Numero di passaporto: 290220142</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Direttore di Glocom, una societ&#224; di copertura della Pan Systems Pyongyang. Quest'ultima &#232; stata designata dall'Unione per aver aiutato a eludere le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tentando di vendere armi e materiale connesso all'Eritrea. Pan Systems &#232; inoltre controllata e agisce per conto del Reconnaissance General Bureau che &#232; stato designato dalle Nazioni Unite.</p><p>La Glocom pubblicizza apparecchiature per comunicazioni radio destinate a organizzazioni militari e paramilitari.</p><p>Pyon Won Gun &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come cittadino nordcoreano che gestisce la Pan Systems Pyongyang.</p></td></tr><tr><td><p>12.</p></td><td><p>PAE Won Chol</p></td><td><p>Data di nascita: 30.8.1969</p><p>Luogo di nascita: Pyongyang</p><p>Passaporto diplomatico n.: 654310150</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Pae Won Chol &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come cittadino nordcoreano che gestisce la Pan Systems Pyongyang. Quest'ultima &#232; stata designata dall'Unione per aver aiutato a eludere le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tentando di vendere armi e materiale connesso all'Eritrea. Pan Systems &#232; inoltre controllata e agisce per conto del Reconnaissance General Bureau che &#232; stato designato dalle Nazioni Unite.</p></td></tr><tr><td><p>13.</p></td><td><p>RI Sin Song</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>RI Sin Song &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come cittadino nordcoreano che gestisce la Pan Systems Pyongyang. Quest'ultima &#232; stata designata dall'Unione per aver aiutato a eludere le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tentando di vendere armi e materiale connesso all'Eritrea. Pan Systems &#232; inoltre controllata e agisce per conto del Reconnaissance General Bureau che &#232; stato designato dalle Nazioni Unite.</p></td></tr><tr><td><p>14.</p></td><td><p>KIM Sung Su</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>KIM Sung Su &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come rappresentante in Cina della Pan Systems Pyongyang. Quest'ultima &#232; stata designata dall'Unione per aver aiutato a eludere le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tentando di vendere armi e materiale connesso all'Eritrea. Pan Systems &#232; inoltre controllata e agisce per conto del Reconnaissance General Bureau che &#232; stato designato dalle Nazioni Unite.</p></td></tr><tr><td><p>15.</p></td><td><p>KIM Pyong Chol</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Kim Pyong Chol &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come cittadino nordcoreano che gestisce la Pan Systems Pyongyang. Quest'ultima &#232; stata designata dall'Unione per aver aiutato a eludere le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite tentando di vendere armi e materiale connesso all'Eritrea. Pan Systems &#232; inoltre controllata e agisce per conto del Reconnaissance General Bureau che &#232; stato designato dalle Nazioni Unite.</p></td></tr><tr><td><p>16.</p></td><td><p>CHOE Kwang Su</p></td><td><p>Terzo segretario dell'ambasciata nordcoreana in Sudafrica.</p><p>Data di nascita: 20.4.1955</p><p>Numero di passaporto: 381210143 (data di scadenza: 03.6.2016)</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Choe Kwang Su &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come rappresentante della Haegeumgang Trading Company. In tale veste Choe Kwang Su ha firmato un contratto di cooperazione militare tra la RPDC e il Mozambico in violazione dei divieti imposti da risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il contratto riguardava la fornitura di armi e materiale correlato alla Monte Binga, una societ&#224; controllata dal governo del Mozambico.</p></td></tr><tr><td><p>17.</p></td><td><p>PAK In Su</p><p>alias Daniel Pak</p></td><td><p>Data di nascita: 22.5.1957</p><p>Luogo di nascita: Nord Hamgyong</p><p>Passaporto diplomatico n.: 290221242</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Pak In Su &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come persona coinvolta nelle attivit&#224; connesse alla vendita di carbone nordcoreano in Malaysia in violazione dei divieti imposti da risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.</p></td></tr><tr><td><p>18.</p></td><td><p>SON Young-Nam</p></td><td><p>Primo segretario dell'ambasciata nordcoreana in Bangladesh.</p></td><td><p>22.1.2018</p></td><td><p>Son Young-Nam &#232; stato identificato dal gruppo di esperti dell'ONU come persona coinvolta nel contrabbando di oro e altri prodotti verso la RPDC in violazione dei divieti imposti da risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.&#187;.</p></td></tr></tbody></table>
ITA
32018R0087
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>28.12.2020&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 437/182</p></td></tr></tbody></table> DECISIONE (UE) 2020/2232 DEL CONSIGLIO del 22 dicembre 2020 relativa alla posizione da adottare a nome dell’Unione europea in sede di comitato misto istituito dall’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica per quanto riguarda l’adozione di una decisione che stabilisce un elenco di 25 personalità disposte e idonee a esercitare le funzioni di membro del collegio arbitrale a norma dell’accordo e relativa a un elenco di riserva di personalità disposte e idonee a esercitare le funzioni di membro del collegio arbitrale proposto dall’Unione a norma dell’accordo IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, visto il trattato sull’Unione europea, in particolare l’articolo 50, paragrafo 2, visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea, in particolare l’articolo 218, paragrafo 9, vista la proposta della Commissione europea, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>Con decisione (UE) 2020/135 del Consiglio&#160;<a>(<span>1</span>)</a>, il 30 gennaio 2020 l&#8217;Unione ha concluso l&#8217;accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall&#8217;Unione europea e dalla Comunit&#224; europea dell&#8217;energia atomica (&#171;accordo di recesso&#187;), che &#232; entrato in vigore il 1<span>o</span> febbraio 2020.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 171, paragrafo 1, dell&#8217;accordo di recesso, entro la fine del periodo di transizione previsto dall&#8217;accordo di recesso, il comitato misto istituito dall&#8217;articolo 164 dell&#8217;accordo di recesso (&#171;comitato misto&#187;) stabilisce un elenco di 25 personalit&#224; disposte e idonee a esercitare le funzioni di membro del collegio arbitrale. Il comitato misto assicura che l&#8217;elenco sia conforme a tali requisiti in qualsiasi momento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 171, paragrafo 2, dell&#8217;accordo di recesso, l&#8217;elenco comprende solo personalit&#224; che offrano tutte le garanzie di indipendenza e che riuniscano le condizioni richieste per l&#8217;esercizio, nei rispettivi paesi, delle pi&#249; alte funzioni giurisdizionali, ovvero che siano giureconsulti di notoria competenza con conoscenze o esperienze specialistiche di diritto dell&#8217;Unione e di diritto internazionale pubblico. L&#8217;elenco non comprende personalit&#224; che siano membri, funzionari o altri agenti delle istituzioni dell&#8217;Unione, dei governi degli Stati membri o del governo del Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>L&#8217;Unione e il Regno Unito hanno proposto di comune accordo cinque candidati per l&#8217;incarico di presidente del collegio arbitrale e hanno proposto ciascuno dieci nominativi per gli incarichi di membro del collegio arbitrale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>&#200; opportuno stabilire la posizione da adottare a nome dell&#8217;Unione in sede di comitato misto.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>&#200; inoltre opportuno stabilire una riserva composta da esperti disposti e idonei a esercitare le funzioni di arbitro a norma dell&#8217;accordo di recesso e che possono essere contattati al fine di mantenere aggiornato l&#8217;elenco di 25 personalit&#224; per quanto riguarda i nominativi proposti dall&#8217;Unione,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 La posizione da adottare a nome dell’Unione in sede di comitato misto istituito a norma dell’articolo 164, paragrafo 1, dell’accordo di recesso per quanto rigarda lo stabilimento di un elenco di 25 personalità disposte e idonee a esercitare le funzioni di membro del collegio arbitrale a norma dell’accordo di recesso: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>a)</p></td><td><p>si basa sul progetto di decisione del comitato misto accluso alla presente decisione, e</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>b)</p></td><td><p>&#232; quella di sostenere l&#8217;acclusione al verbale della riunione del comitato misto di una nota in cui sono stabilite le procedure per la futura nomina di presidenti nell&#8217;elenco di presidenti per il collegio arbitrale previsto dall&#8217;accordo di recesso, come allegata alla presente decisione.</p></td></tr></tbody></table> Articolo 2 Un elenco di riserva delle personalità che potrebbero essere proposte in futuro dall’Unione per colmare eventuali posti vacanti nell’elenco di 25 personalità di cui all’articolo 1 è stabilito in conformità all’allegato. Articolo 3 La decisione del comitato misto è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea . Articolo 4 La presente decisione entra in vigore il giorno dell’adozione. Fatto a Bruxelles, il 22 dicembre 2020 Per il Consiglio Il presidente M. ROTH ( 1 ) Decisione (UE) 2020/135 del Consiglio, del 30 gennaio 2020, relativa alla conclusione dell’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica (Testo rilevante ai fini del SEE) ( GU L 29 del 31.1.2020, pag. 1 ). PROGETTO DECISIONE N. .../2020 DEL COMITATO MISTO ISTITUITO DALL’ACCORDO SUL RECESSO DEL REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA DEL NORD DALL’UNIONE EUROPEA E DALLA COMUNITÀ EUROPEA DELL’ENERGIA ATOMICA del … che stabilisce un elenco di 25 personalità disposte e idonee a esercitare le funzioni di membro del collegio arbitrale a norma dell’accordo IL COMITATO MISTO, visto l’accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica ( 1 ) («accordo di recesso»), in particolare l’articolo 171, paragrafo 1, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 171, paragrafo 1, dell&#8217;accordo di recesso, entro la fine del periodo di transizione previsto a norma dell&#8217;accordo, il comitato misto stabilisce un elenco di 25 personalit&#224; disposte e idonee a esercitare le funzioni di membro del collegio arbitrale.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>A norma dell&#8217;articolo 171, paragrafo 2, dell&#8217;accordo di recesso l&#8217;elenco comprende solo personalit&#224; che offrano tutte le garanzie di indipendenza e che riuniscano le condizioni richieste per l&#8217;esercizio, nei rispettivi paesi, delle pi&#249; alte funzioni giurisdizionali, ovvero che siano giureconsulti di notoria competenza con conoscenze o esperienze specialistiche di diritto dell&#8217;Unione e di diritto internazionale pubblico. Tali personalit&#224; non sono membri, funzionari o altri agenti delle istituzioni dell&#8217;Unione, dei governi degli Stati membri o del governo del Regno Unito.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Considerate la proposta congiunta dell&#8217;Unione e del Regno Unito di cinque personalit&#224; per la carica di presidente del collegio arbitrale e le rispettive proposte dell&#8217;Unione e del Regno Unito di dieci nominativi ciascuno per la funzione di membro del collegio arbitrale,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE: Articolo 1 L’elenco di 25 personalità disposte e idonee a esercitare la funzione di arbitro a norma dell’accordo di recesso figura nell’allegato I. Articolo 2 La presente decisione entra in vigore il 1 o gennaio 2021. Fatto a ... Per il comitato misto I copresidenti ( 1 ) GU L 29 del 31.1.2020, pag. 7 . ALLEGATO I della decisione n. …/2020 del comitato misto Presidenti del collegio arbitrale previsto dall’accordo di recesso <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig.ra Corinna WISSELS</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig.ra Angelika Helene Anna NUSSBERGER</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Jan KLUCKA</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sir Daniel BETHLEHEM</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig.ra Gabrielle KAUFMANN-KOHLER</p></td></tr></tbody></table> Membri ordinari del collegio arbitrale previsto dall’accordo di recesso <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>UE:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Hubert LEGAL</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig.ra Helena J&#196;DERBLOM</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig.ra Ursula KRIEBAUM</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Jan WOUTERS</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Christoph Walter HERRMANN</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Javier DIEZ-HOCHLEITNER</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig.ra Alice GUIMARAES-PUROKOSKI</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Barry DOHERTY</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig.ra Tamara &#262;APETA</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Nico SCHRIJVER</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>UK:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sir Gerald BARLING</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sir Christopher BELLAMY</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Zachary DOUGLAS</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sir Patrick ELIAS</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Dame Elizabeth GLOSTER</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sir Peter GROSS</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Toby LANDAU QC</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig. Dan SAROOSHI QC</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sig.ra Jemima STRATFORD QC</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#160;</p></td><td><p>Sir Michael WOOD</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> PROGETTO DI NOTA DA ACCLUDERE AL VERBALE DELLA RIUNIONE DEL COMITATO MISTO ISTITUITO DALL’ACCORDO DI RECESSO, XX DICEMBRE 2020, CHE STABILISCE LE PROCEDURE DA SEGUIRE PER LA NOMINA DI FUTURI PRESIDENTI NELL’ELENCO DEI PRESIDENTI DEL COLLEGIO ARBITRALE PREVISTO DALL’ACCORDO DI RECESSO Il comitato misto ha adottato oggi l’elenco di 25 personalità disposte e idonee a esercitare le funzioni di membro del collegio arbitrale a norma dell’articolo 171 dell’accordo di recesso. Le parti ricordano che la quinta personalità figurante nell’elenco dei presidenti è stata selezionata dopo un sorteggio che si è svolto il 9 dicembre 2020 in presenza di rappresentanti di entrambe le parti. Al fine di garantire un equilibrio nel tempo è opportuno applicare una rotazione in base alla quale, quando diventa vacante il posto occupato da un presidente presentato dalla parte i cui candidati occupano tre dei cinque posti dell’elenco, l’altra parte presenterà tre candidati tra i quali la prima parte selezionerà, entro tre giorni lavorativi, un presidente per coprire tale posto vacante. Se diventa vacante il posto occupato da un presidente presentato dalla parte i cui candidati occupano due dei cinque posti dell’elenco, non si applica alcuna rotazione e la parte in questione presenta tre candidati tra i quali l’altra parte selezionerà, entro tre giorni lavorativi, un presidente per coprire tale posto vacante. Di conseguenza l’elenco dei presidenti non avrà mai meno di due presidenti presentati da ciascuna parte. Dopo ogni sostituzione di cui sopra, il comitato misto dovrebbe modificare l’elenco delle 25 personalità mediante decisione adottata a norma dell’articolo 171 dell’accordo di recesso. In ogni caso il comitato misto riesaminerà l’elenco delle 25 personalità due anni dopo l’entrata in vigore della decisione del comitato misto adottata oggi. Le parti faranno tutto il possibile per proporre congiuntamente un elenco di cinque presidenti durante il riesame, come stabilito nell’accordo di recesso. Tale elenco dovrebbe sostituire l’elenco precedente entro sei mesi dall’inizio del riesame. Se non è possibile raggiungere un accordo sul quinto presidente durante il processo di riesame, la parte i cui candidati in quel momento occupano due dei cinque posti dell’elenco presenta tre candidati tra i quali l’altra parte selezionerà entro tre giorni un presidente per coprire tale posto nell’elenco. A seguito del processo di riesame, il comitato misto dovrebbe modificare l’elenco delle 25 personalità mediante decisione adottata a norma dell’articolo 171 dell’accordo di recesso. Tutti i candidati proposti da una parte per essere selezionati dall’altra parte secondo la procedura di cui alla presente nota devono soddisfare i criteri di cui all’articolo 171 dell’accordo di recesso e, qualora una parte ritenga ragionevolmente che ciò non avvenga, si riserva il diritto di opporsi all’inclusione o alla nomina di tale candidato. ALLEGATO Elenco di riserva di candidati proposti dall’Unione disposti e idonei a esercitare le funzioni di membro del collegio arbitrale a norma dell’accordo di recesso Sig. Myron NICOLATOS Sig. Ezio PERILLO Sig. Vilenas VADAPALAS Sig. Andreas MÜLLER Sig. Pierre d’ARGENT Sig. Radostin Georgiev PETROV Sig. Costas CLERIDES Sig. Antonin MOKRY Sig. Carri GINTER Sig. Nikolaos MARKOPOULOS Sig. Jukka SNELL Sig. János MARTONYI Sig.ra Alessandra PIETROBON Sig. Ignas VEGELE Sig.ra Anita KOVALEVSKA Sig. Kaj I. HOBER Sig. Matej AVBELJ
ITA
32020D2232
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>13.6.2023&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell&#8217;Unione europea</p></td><td><p>L 152/3</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2023/1150 DELLA COMMISSIONE del 6 giugno 2023 recante approvazione di una modifica non minore del disciplinare di un nome iscritto nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette [«Pimentón de Murcia» (DOP)] LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari ( 1 ) , in particolare l'articolo 52, paragrafo 2, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>A norma dell'articolo&#160;53, paragrafo 1, primo comma, del regolamento (UE) n.&#160;1151/2012, la Commissione ha esaminato la domanda della Spagna relativa all'approvazione di una modifica del disciplinare della denominazione di origine protetta &#171;Piment&#243;n de Murcia&#187;, registrata in virt&#249; del regolamento (CE) n.&#160;464/2001 della Commissione&#160;<a>(<span>2</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>Trattandosi di una modifica non minore ai sensi dell'articolo&#160;53, paragrafo 2, del regolamento (UE) n.&#160;1151/2012, la Commissione ha pubblicato la domanda di modifica nella<span>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</span>&#160;<a>(<span>3</span>)</a>, in applicazione dell'articolo&#160;50, paragrafo 2, lettera a), del suddetto regolamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>Poich&#233; alla Commissione non &#232; stata notificata alcuna dichiarazione di opposizione ai sensi dell'articolo&#160;51 del regolamento (UE) n.&#160;1151/2012, la modifica del disciplinare deve essere approvata,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 È approvata la modifica del disciplinare pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea relativa al nome «Pimentón de Murcia» (DOP). Articolo 2 Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 6 giugno 2023 Per la Commissione a nome della presidente Janusz WOJCIECHOWSKI Membro della Commissione <note> ( 1 ) GU L 343 del 14.12.2012, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (CE) n. 464/2001 della Commissione, del 7 marzo 2001, che completa l'allegato del regolamento (CE) n. 2400/96 relativo all'iscrizione di alcune denominazioni nel «Registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette» di cui al regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari ( GU L 66 dell'8.3.2001, pag. 29 ). ( 3 ) GU C 68 del 24.2.2023, pag. 44 . </note>
ITA
32023R1150
<table><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>14.12.2017&#160;&#160;&#160;</p></td><td><p>IT</p></td><td><p>Gazzetta ufficiale dell'Unione europea</p></td><td><p>L 331/23</p></td></tr></tbody></table> REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2017/2309 DELLA COMMISSIONE del 13 dicembre 2017 che applica detrazioni dai contingenti di pesca disponibili per alcuni stock nel 2017 a motivo del superamento del contingente di altri stock negli anni precedenti e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345 LA COMMISSIONE EUROPEA, visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, visto il regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio, del 20 novembre 2009, che istituisce un regime di controllo unionale per garantire il rispetto delle norme della politica comune della pesca, che modifica i regolamenti (CE) n. 847/96, (CE) n. 2371/2002, (CE) n. 811/2004, (CE) n. 768/2005, (CE) n. 2115/2005, (CE) n. 2166/2005, (CE) n. 388/2006, (CE) n. 509/2007, (CE) n. 676/2007, (CE) n. 1098/2007, (CE) n. 1300/2008, (CE) n. 1342/2008 e che abroga i regolamenti (CEE) n. 2847/93, (CE) n. 1627/94 e (CE) n. 1966/2006 ( 1 ) , in particolare l'articolo 105, paragrafi 1, 2, 3 e 5, considerando quanto segue: <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>I contingenti di pesca per l'anno 2016 sono stati fissati dai seguenti regolamenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento (UE) n. 1367/2014 del Consiglio<a>&#160;(<span>2</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento (UE) 2015/2072 del Consiglio<a>&#160;(<span>3</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento (UE) 2016/72 del Consiglio<a>&#160;(<span>4</span>)</a> e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento (UE) 2016/73 del Consiglio<a>&#160;(<span>5</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(2)</p></td><td><p>I contingenti di pesca per l'anno 2017 sono stati fissati dai seguenti regolamenti:</p><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento (UE) 2016/1903 del Consiglio<a>&#160;(<span>6</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento (UE) 2016/2285 del Consiglio<a>&#160;(<span>7</span>)</a>,</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento (UE) 2016/2372 del Consiglio<a>&#160;(<span>8</span>)</a> e</p></td></tr></tbody></table><table><col/><col/><tbody><tr><td><p>&#8212;</p></td><td><p>regolamento (UE) 2017/127 del Consiglio<a>&#160;(<span>9</span>)</a>.</p></td></tr></tbody></table></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(3)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 105, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1224/2009, la Commissione, qualora constati che uno Stato membro ha superato i contingenti di pesca ad esso assegnati, procede a detrazioni dai contingenti futuri di tale Stato membro.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(4)</p></td><td><p>Il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345 della Commissione<a>&#160;(<span>10</span>)</a> ha stabilito detrazioni dai contingenti di pesca di determinati stock nel 2017 in seguito al superamento dei contingenti di tali stock negli anni precedenti.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(5)</p></td><td><p>Tuttavia per alcuni Stati membri non &#232; stato possibile applicare, con il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345, detrazioni dai contingenti assegnati per gli stock che hanno formato oggetto di superamento poich&#233; nel 2017 tali Stati membri non dispongono di contingenti per tali stock.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(6)</p></td><td><p>A norma dell'articolo 105, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1224/2009, se non &#232; possibile operare detrazioni dallo stock che ha formato oggetto di superamento nell'anno successivo al superamento stesso perch&#233; lo Stato membro interessato non dispone di un contingente, &#232; necessario operare detrazioni su altri stock presenti nella stessa zona geografica o aventi lo stesso valore commerciale. Conformemente alla comunicazione della Commissione 2012/C 72/07<a>&#160;(<span>11</span>)</a>, tali detrazioni dovrebbero essere applicate preferibilmente a contingenti assegnati per stock pescati dalla stessa flotta che ha superato il contingente, tenendo conto della necessit&#224; di evitare rigetti nell'ambito delle attivit&#224; di pesca multispecifiche.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(7)</p></td><td><p>Gli Stati membri interessati sono stati consultati con riguardo alle detrazioni proposte a partire da contingenti assegnati per stock diversi da quelli che hanno formato oggetto di superamento.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(8)</p></td><td><p>Nel 2016 la Spagna ha superato il contingente ad essa assegnato per il marlin bianco nell'Oceano Atlantico (WHM/ATLANT). In virt&#249; del regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345 la detrazione &#232; stata applicata sulla totalit&#224; del contingente di marlin bianco disponibile nel 2017, conformemente agli orientamenti stabiliti nella comunicazione 2012/C 72/07. Dal momento che il contingente di marlin bianco nell'Oceano atlantico disponibile nel 2017 non &#232; sufficiente, la Spagna ha chiesto, con lettera del 9 agosto 2017, di imputare la detrazione residua (comprese eventuali detrazioni in sospeso da anni precedenti) sul contingente di pesce spada nell'Oceano atlantico a nord di 5&#176; N (SWO/AN05N) per il 2017. &#200; opportuno accettare tale richiesta, conformemente all'articolo 105, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1224/2009.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(9)</p></td><td><p>Nel 2016 la Spagna ha superato il contingente ad essa assegnato di tonno bianco nell'Oceano Atlantico a nord di 5&#176; N (ALB/AN05N). Con lettera del 20 luglio 2017 la Spagna ha chiesto di ripartire la detrazione dovuta su un periodo di tre anni. Alla luce delle informazioni fornite e considerato che, a norma del paragrafo 5 della raccomandazione supplementare ICCAT 13-05 relativa al programma di ricostituzione del tonno bianco dell'Atlantico settentrionale<a>&#160;(<span>12</span>)</a>, la detrazione dev'essere applicata entro un termine massimo di due anni, una ripartizione della detrazione su un periodo di due anni pu&#242; eccezionalmente essere accettata in alternativa.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(10)</p></td><td><p>Inoltre, le autorit&#224; spagnole della pesca hanno rilevato errori nei dati trasmessi alla Commissione per il 2016 relativamente alle catture di tonno bianco nell'Oceano atlantico a nord di 5&#176; N. Dai dati corretti trasmessi dalla Spagna il 4 agosto 2017 risulta che il superamento del suo contingente di tonno bianco nell'Oceano atlantico a nord di 5&#176; N &#232; inferiore al superamento preso in considerazione ai fini delle detrazioni stabilite dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345. &#200; quindi opportuno adeguare la detrazione da imputare sul contingente spagnolo del 2017 di tonno bianco nell'Oceano atlantico a nord di 5&#176; N.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(11)</p></td><td><p>In seguito alla pubblicazione del regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345, le autorit&#224; portoghesi della pesca hanno rilevato errori nei dati trasmessi alla Commissione per il 2016 relativamente alle catture di pesce spada nell'Oceano atlantico a nord di 5&#176; N (SWO/AN05N). Sulla base dei dati corretti trasmessi dal Portogallo il 22 agosto 2017 risulta che il superamento del contingente portoghese di pesce spada nell'Oceano atlantico a nord di 5&#176; N &#232; stato inferiore rispetto al superamento preso in considerazione ai fini delle detrazioni stabilite dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345. Pertanto &#232; opportuno adeguare la detrazione da imputare sul contingente portoghese del 2017 di pesce spada nell'Oceano atlantico a nord di 5&#176; N.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(12)</p></td><td><p>Il 17 maggio 2017 la Lituania ha chiesto di aggiornare le sue dichiarazioni di cattura relativamente allo sgombro nelle acque dell'Unione della zona IIa, nelle acque dell'Unione e nelle acque norvegesi della zona IVa (MAC/*4&#160;A-EN). I dati corretti trasmessi dalla Lituania nella medesima data indicano un superamento del contingente ad essa assegnato per il 2016 per lo sgombro nelle acque dell'Unione delle zona IIa, nelle acque dell'Unione e nelle acque norvegesi della zona IVa nonch&#233; per lo stock parentale, in particolare lo sgombro nelle zone VI, VII, VIIIa, VIIIb, VIIId e VIIIe, nelle acque dell'Unione e internazionali della zona Vb e nelle acque internazionali delle zone IIa, XII e XIV (MAC/2CX14). Di conseguenza occorre aggiungere le detrazioni corrispondenti all'allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(13)</p></td><td><p>Il 10 agosto 2017 il Regno Unito ha informato la Commissione che le dichiarazioni relative alle catture accessorie di spinarolo nelle acque dell'Unione e nelle acque internazionali delle zone I, V, VI, VII, VIII, XII e XIV (DGS/*15X14) contenevano errori. Dalle rettifiche trasmesse il 30 agosto 2017&#160;dal Regno Unito nel sistema di comunicazione dei dati aggregati sulle catture risulta che le catture accessorie per lo spinarolo nelle acque dell'Unione e nelle acque internazionali delle zone I, V, VI, VII, VIII, XII e XIV sono inferiori al contingente assegnato a tale Stato membro per il 2016. Di conseguenza occorre sopprimere le detrazioni corrispondenti dall'allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(14)</p></td><td><p>Nell'ottobre 2017, una correzione degli algoritmi del sistema di comunicazione dei dati aggregati sulle catture ha rivelato che la Danimarca aveva superato il suo contingente di gamberello boreale nelle acque groenlandesi della zona NAFO 1 (PRA/N1GRN.). &#200; quindi opportuno modificare di conseguenza l'allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(15)</p></td><td><p>A seguito delle modifiche introdotte dal regolamento (UE) 2017/127 nella definizione delle zone degli stock per consentire una dichiarazione precisa delle catture, la detrazione applicabile ai Paesi Bassi per il superamento del contingente di merluzzo carbonaro nelle zone III e IV, nelle acque dell'Unione delle zone IIa, IIIb, IIIc e nelle acque delle sottodivisioni 22-32 (POK/2A34) nel 2016 dovrebbe essere applicata al contingente di merluzzo carbonaro per il 2017 nelle zone IIIa e IV e nelle acque dell'Unione della zona IIa (POK/2C3A4).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(16)</p></td><td><p>Nel 2017 il Consiglio internazionale per l'esplorazione del mare (CIEM) ha modificato nel suo parere le zone di gestione del cicerello sulla base del valore di riferimento relativo al 2016. Pertanto, le detrazioni dovute dalla Danimarca e dal Regno Unito per il superamento del contingente di cicerello nelle acque dell'Unione della zona 1 di gestione del cicerello (SAN/234_1) nel 2016 sono imputate sui rispettivi contingenti di cicerello per il 2017 nelle acque dell'Unione della zona 1r di gestione del cicerello (SAN234_1R).</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(17)</p></td><td><p>Alcune detrazioni richieste dal regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345 risultano inoltre superiori al contingente adattato disponibile nel 2017 e non possono essere pertanto interamente applicate in tale anno. Conformemente alla comunicazione 2012/C 72/07, i quantitativi residui dovrebbero essere detratti dai contingenti adattati disponibili negli anni successivi fino a quando l'intero quantitativo oggetto di sovrasfruttamento non sia stato pienamente compensato.</p></td></tr></tbody></table> <table><col/><col/><tbody><tr><td><p>(18)</p></td><td><p>&#200; pertanto opportuno modificare di conseguenza il regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345,</p></td></tr></tbody></table> HA ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO: Articolo 1 I contingenti di pesca fissati nei regolamenti (UE) 2016/1903, (UE) 2016/2285, (UE) 2016/2372 e (UE) 2017/127 per il 2017 di cui all'allegato I del presente regolamento sono ridotti in base alle detrazioni su altri stock stabilite nel suddetto allegato. Articolo 2 L'allegato del regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345 è sostituito dall'allegato II del presente regolamento. Articolo 3 Il presente regolamento entra in vigore il settimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea . Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Fatto a Bruxelles, il 13 dicembre 2017 Per la Commissione Il presidente Jean-Claude JUNCKER ( 1 ) GU L 343 del 22.12.2009, pag. 1 . ( 2 ) Regolamento (UE) n. 1367/2014 del Consiglio, del 15 dicembre 2014, che stabilisce, per il 2015 e il 2016, le possibilità di pesca dei pescherecci dell'Unione per determinati stock ittici di acque profonde ( GU L 366 del 20.12.2014, pag. 1 ). ( 3 ) Regolamento (UE) 2015/2072 del Consiglio, del 17 novembre 2015, che stabilisce, per il 2016, le possibilità di pesca per alcuni stock e gruppi di stock ittici applicabili nel Mar Baltico e che modifica i regolamenti (UE) n. 1221/2014 e (UE) 2015/104 ( GU L 302 del 19.11.2015, pag. 1 ). ( 4 ) Regolamento (UE) 2016/72 del Consiglio, del 22 gennaio 2016, che stabilisce, per il 2016, le possibilità di pesca per alcuni stock ittici e gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque dell'Unione e, per i pescherecci dell'Unione, in determinate acque non dell'Unione, e che modifica il regolamento (UE) 2015/104 ( GU L 22 del 28.1.2016, pag. 1 ). ( 5 ) Regolamento (UE) 2016/73 del Consiglio, del 18 gennaio 2016, che stabilisce, per il 2016, le possibilità di pesca per alcuni stock e gruppi di stock ittici applicabili nel Mar Nero ( GU L 16 del 23.1.2016, pag. 1 ). ( 6 ) Regolamento (UE) 2016/1903 del Consiglio, del 28 ottobre 2016, che stabilisce, per il 2017, le possibilità di pesca per alcuni stock o gruppi di stock ittici applicabili nel Mar Baltico e che modifica il regolamento (UE) 2016/72 ( GU L 295 del 29.10.2016, pag. 1 ). ( 7 ) Regolamento (UE) 2016/2285 del Consiglio, del 12 dicembre 2016, che stabilisce, per il 2017 e 2018, le possibilità di pesca dei pescherecci dell'Unione per determinati stock ittici di acque profonde e modifica il regolamento (UE) 2016/72 ( GU L 344 del 17.12.2016, pag. 32 ). ( 8 ) Regolamento (UE) 2016/2372 del Consiglio, del 19 dicembre 2016, che stabilisce, per il 2017, le possibilità di pesca per alcuni stock e gruppi di stock ittici applicabili nel Mar Nero ( GU L 352 del 23.12.2016, pag. 26 ). ( 9 ) Regolamento (UE) 2017/127 del Consiglio, del 20 gennaio 2017, che stabilisce, per il 2017, le possibilità di pesca per alcuni stock ittici e gruppi di stock ittici, applicabili nelle acque dell'Unione e, per i pescherecci dell'Unione, in determinate acque non dell'Unione ( GU L 24 del 28.1.2017, pag. 1 ). ( 10 ) Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1345 della Commissione, del 18 luglio 2017, concernente l'applicazione di detrazioni dai contingenti di pesca disponibili per alcuni stock nel 2013 a motivo dell'eccessiva pressione di pesca esercitata nell'anno precedente ( GU L 186 del 19.7.2017, pag. 6 ). ( 11 ) Comunicazione della Commissione - Orientamenti sulle detrazioni dai contingenti a norma dell'articolo 105, paragrafi 1, 2 e 5, del regolamento (CE) n. 1224/2009 (2012/C 72/07) ( GU C 72 del 10.3.2012, pag. 27 ). ( 12 ) https://www.iccat.int/Documents/Recs/compendiopdf-e/2013-05-e.pdf ALLEGATO I DETRAZIONI DAI CONTIGENTI DI ALTRI STOCK <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Codice della specie</p></td><td><p>Codice della zona</p></td><td><p>Nome della specie</p></td><td><p>Nome della zona</p></td><td><p>Sbarchi consentiti 2016 (quantitativo totale adattato in chilogrammi)<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Totale catture 2016 (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Utilizzo del contingente (%)</p></td><td><p>Superamento rispetto agli sbarchi consentiti (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Fattore moltiplicatore<a>&#160;(<span>2</span>)</a></p></td><td><p>Fattore moltiplicatore addizionale<a>&#160;(<span>3</span>)</a><a>&#160;(<span>4</span>)</a></p></td><td><p>Detrazione in sospeso dagli anni precedenti<a>&#160;(<span>5</span>)</a> (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Detrazioni 2017 (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Detrazioni gi&#224; applicate nel 2016 allo stesso stock (quantitativo in chilogrammi)<a>&#160;(<span>6</span>)</a></p></td><td><p>Quantitativo rimanente da detrarre da altri stock (in chilogrammi)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td><td><p>(10)</p></td><td><p>(11)</p></td><td><p>(12)</p></td><td><p>(13)</p></td><td><p>(14)</p></td><td><p>(15)</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>DE</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>2&#160;118</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>2&#160;118</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;118</p></td><td><p>0</p></td><td><p>2&#160;118</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>DE</p></td><td><p>ARU</p></td><td><p>34-C.</p></td><td><p>Argentina maggiore</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone III e IV</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;118</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>1&#160;350</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>1&#160;350</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;350</p></td><td><p>0</p></td><td><p>1&#160;350</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>DK</p></td><td><p>NEP</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Scampo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;350</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>NOP</p></td><td><p>04-N.</p></td><td><p>Busbana norvegese</p></td><td><p>Acque norvegesi della zona IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>22&#160;880</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>22&#160;880</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>22&#160;880</p></td><td><p>/</p></td><td><p>22&#160;880</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>DK</p></td><td><p>NOP</p></td><td><p>2A3A4.</p></td><td><p>Busbana norvegese</p></td><td><p>IIIa; Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>22&#160;880</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>0</p></td><td><p>3&#160;920</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>3&#160;920</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>3&#160;920</p></td><td><p>/</p></td><td><p>3&#160;920</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>DK</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>2C3A4</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>IIIa e IV; acque dell'Unione della zona IIa</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>3&#160;920</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>SAN</p></td><td><p>04-N.</p></td><td><p>Cicerello</p></td><td><p>Acque norvegesi della zona IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>19&#160;860</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>19&#160;860</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>19&#160;860</p></td><td><p>/</p></td><td><p>19&#160;860</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>DK</p></td><td><p>SAN</p></td><td><p>234_2R</p></td><td><p>Cicerello</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa, IIIa e IV (zona di gestione 2 del cicerello)</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>19&#160;860</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>BUM</p></td><td><p>ATLANT</p></td><td><p>Marlin azzurro</p></td><td><p>Oceano Atlantico</p></td><td><p>0</p></td><td><p>13&#160;396</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>13&#160;396</p></td><td><p>/</p></td><td><p>A</p></td><td><p>/</p></td><td><p>20&#160;094</p></td><td><p>/</p></td><td><p>20&#160;094</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>ES</p></td><td><p>SWO</p></td><td><p>AN05N</p></td><td><p>Pesce spada</p></td><td><p>Oceano Atlantico, a nord di 5&#176; N</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>20&#160;094</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>GHL</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Ippoglosso nero</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>9&#160;000</p></td><td><p>27&#160;600</p></td><td><p>306,67 %</p></td><td><p>18&#160;600</p></td><td><p>1,0</p></td><td><p>A</p></td><td><p>/</p></td><td><p>27&#160;900</p></td><td><p>/</p></td><td><p>27&#160;900</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>ES</p></td><td><p>RED</p></td><td><p>1N2AB</p></td><td><p>Scorfano</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>27&#160;900</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>WHM</p></td><td><p>ATLANT</p></td><td><p>Marlin bianco</p></td><td><p>Oceano Atlantico</p></td><td><p>2&#160;460</p></td><td><p>9&#160;859</p></td><td><p>400,77 %</p></td><td><p>7&#160;399</p></td><td><p>1,0</p></td><td><p>A</p></td><td><p>138&#160;994</p></td><td><p>150&#160;092</p></td><td><p>2&#160;427</p></td><td><p>147&#160;665</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>ES</p></td><td><p>SWO</p></td><td><p>AN05N</p></td><td><p>Pesce spada</p></td><td><p>Oceano Atlantico, a nord di 5&#176; N</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>147&#160;665</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>1/2/INT</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>Acque internazionali delle zone I e II</p></td><td><p>0</p></td><td><p>2&#160;352</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>2&#160;352</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;352</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;352</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>FR</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>2C3A4</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>IIIa e IV; acque dell'Unione della zona IIa</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;352</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>RED</p></td><td><p>51214S</p></td><td><p>Scorfani (pelagici di acque superficiali)</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali della zona V; acque internazionali delle zone XII e XIV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>29&#160;827</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>29&#160;827</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>29&#160;827</p></td><td><p>/</p></td><td><p>29&#160;827</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>FR</p></td><td><p>BLI</p></td><td><p>5B67-</p></td><td><p>Molva azzurra</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali delle zone Vb, VI e VII</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>29&#160;827</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>IE</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>0</p></td><td><p>5&#160;969</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>5&#160;969</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>5&#160;969</p></td><td><p>/</p></td><td><p>5&#160;969</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>IE</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>1/2-</p></td><td><p>Aringhe</p></td><td><p>Acque dell'Unione, acque delle Isole F&#230;r &#216;er, acque norvegesi e acque internazionali delle zone I e II</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>5&#160;969</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>1&#160;260</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>1&#160;260</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;260</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;260</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>NL</p></td><td><p>COD</p></td><td><p>2A3AX4</p></td><td><p>Merluzzo bianco</p></td><td><p>IV; acque dell'Unione della zona IIa; la parte della zona IIIa non compresa nello Skagerrak e nel Kattegat</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;260</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>HAD</p></td><td><p>7X7A34</p></td><td><p>Eglefino</p></td><td><p>VIIIb-k, VIII, IX e X; acque dell'Unione della zona Copace 34.1.1</p></td><td><p>559</p></td><td><p>26&#160;220</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>25&#160;661</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>25&#160;661</p></td><td><p>/</p></td><td><p>25&#160;661</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>NL</p></td><td><p>HAD</p></td><td><p>2AC4.</p></td><td><p>Eglefino</p></td><td><p>IV; acque dell'Unione della zona IIa</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>25&#160;661</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>PT</p></td><td><p>GHL</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Ippoglosso nero</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>0</p></td><td><p>18&#160;487</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>18&#160;487</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>18&#160;487</p></td><td><p>/</p></td><td><p>18&#160;487</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>PT</p></td><td><p>RED</p></td><td><p>1N2AB</p></td><td><p>Scorfano</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>18&#160;487</p></td></tr><tr><td><p>&#160;</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>17&#160;776</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>17&#160;776</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>17&#160;776</p></td><td><p>/</p></td><td><p>17&#160;776</p></td></tr><tr><td><p>Detrazione da applicare al seguente stock</p></td></tr><tr/><tr><td><p>UK</p></td><td><p>PLE</p></td><td><p>2A3AX4</p></td><td><p>Passera di mare</p></td><td><p>IV; acque dell'Unione della zona IIa; la parte della zona IIIa non compresa nello Skagerrak e nel Kattegat</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>17&#160;776</p></td></tr></tbody></table> ( 1 ) Contingenti assegnati a uno Stato membro a norma dei pertinenti regolamenti sulle possibilità di pesca, tenuto conto degli scambi delle possibilità di pesca in conformità all'articolo 16, paragrafo 8, del regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 354 del 28.12.2013, pag. 22 ), dei trasferimenti di contingenti dal 2015 al 2016 in conformità all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 847/96 del Consiglio ( GU L 115 del 9.5.1996, pag. 3 ), all'articolo 5 bis del regolamento (UE) n. 1221/2014 del Consiglio ( GU L 330 del 15.11.2014, pag. 16 ) e all'articolo 18 bis del regolamento (UE) 2015/104 del Consiglio ( GU L 22 del 28.1.2015, pag. 1 ) o della riassegnazione e detrazione delle possibilità di pesca in conformità agli articoli 37 e 105 del regolamento (CE) n. 1224/2009. ( 2 ) Come previsto all'articolo 105, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1224/2009. In tutti i casi in cui il superamento del contingente sia pari o inferiore a 100 tonnellate, si applica una detrazione pari al superamento moltiplicato per 1,00. ( 3 ) Come previsto all'articolo 105, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1224/2009 e a condizione che il livello del superamento superi il 10 %. ( 4 ) La lettera «A» indica che è stato applicato un fattore moltiplicatore addizionale di 1,5 in seguito al superamento consecutivo del contingente negli anni 2014, 2015 e 2016. La lettera «C» indica che è stato applicato un fattore moltiplicatore addizionale di 1,5 in quanto lo stock forma oggetto di un piano pluriennale. ( 5 ) Quantitativi rimanenti che non hanno potuto essere detratti nel 2016 in conformità al regolamento (UE) 2016/2226, modificato dal regolamento (UE) 2017/162, a causa della mancanza di un contingente o di un contingente sufficiente. ( 6 ) Quantitativi che potrebbero essere detratti dallo stesso stock grazie allo scambio di possibilità di pesca concluso a norma dell'articolo 16, paragrafo 8, del regolamento (UE) n. 1380/2013. ALLEGATO II « ALLEGATO DETRAZIONI DAI CONTINGENTI DI STOCK CHE HANNO FORMATO OGGETTO DI SUPERAMENTO <table><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><col/><tbody><tr><td><p>Stato membro</p></td><td><p>Codice della specie</p></td><td><p>Codice della zona</p></td><td><p>Nome della specie</p></td><td><p>Nome della zona</p></td><td><p>Contingente iniziale 2016 (in chilogrammi)</p></td><td><p>Sbarchi consentiti 2016 (quantitativo totale adattato in chilogrammi)<a>&#160;(<span>1</span>)</a></p></td><td><p>Totale catture 2016 (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Utilizzo del contingente rispetto agli sbarchi consentiti</p></td><td><p>Superamento rispetto agli sbarchi consentiti (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Fattore moltiplicatore<a>&#160;(<span>2</span>)</a></p></td><td><p>Fattore moltiplicatore addizionale<a>&#160;(<span>3</span>)</a><a>&#160;(<span>4</span>)</a></p></td><td><p>Detrazioni in sospeso dagli anni precedenti<a>&#160;(<span>5</span>)</a> (quantitativo in chilogrammi)</p></td><td><p>Detrazioni da applicare nel 2017 (quantitativo in chilogrammi)<a>&#160;(<span>6</span>)</a></p></td><td><p>Detrazioni gi&#224; applicate nel 2017 (quantitativo in chilogrammi)<a>&#160;(<span>7</span>)</a></p></td><td><p>Da detrarre nel 2018 e negli anni successivi (quantitativo in chilogrammi)</p></td></tr><tr><td><p>(1)</p></td><td><p>(2)</p></td><td><p>(3)</p></td><td><p>(4)</p></td><td><p>(5)</p></td><td><p>(6)</p></td><td><p>(7)</p></td><td><p>(8)</p></td><td><p>(9)</p></td><td><p>(10)</p></td><td><p>(11)</p></td><td><p>(12)</p></td><td><p>(13)</p></td><td><p>(14)</p></td><td><p>(15)</p></td><td><p>(16)</p></td></tr><tr><td><p>BE</p></td><td><p>SOL</p></td><td><p>7FG.</p></td><td><p>Sogliola</p></td><td><p>VIIf e VIIg</p></td><td><p>487&#160;000</p></td><td><p>549&#160;565</p></td><td><p>563&#160;401</p></td><td><p>102,52 %</p></td><td><p>13&#160;836</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>13&#160;836</p></td><td><p>13&#160;836</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>BE</p></td><td><p>SOL</p></td><td><p>8AB.</p></td><td><p>Sogliola</p></td><td><p>VIIIa e VIIIb</p></td><td><p>42&#160;000</p></td><td><p>281&#160;638</p></td><td><p>287&#160;659</p></td><td><p>102,14 %</p></td><td><p>6&#160;021</p></td><td><p>/</p></td><td><p>C<a>&#160;(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>6&#160;021</p></td><td><p>6&#160;021</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>BE</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>07D.</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona VIId</p></td><td><p>87&#160;000</p></td><td><p>86&#160;919</p></td><td><p>91&#160;566</p></td><td><p>105,35 %</p></td><td><p>4&#160;647</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>4&#160;647</p></td><td><p>4&#160;647</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>BE</p></td><td><p>T/B</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Rombo chiodato/Rombo liscio</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>329&#160;000</p></td><td><p>481&#160;000</p></td><td><p>514&#160;275</p></td><td><p>106,92 %</p></td><td><p>33&#160;275<a>&#160;(<span>9</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>33&#160;275</p></td><td><p>33&#160;275</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DE</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>2&#160;118</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>2&#160;118</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;118</p></td><td><p>2&#160;118</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DE</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>2CX14-</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>VI, VII, VIIIa, VIIIb, VIIId e VIIIe; acque dell'Unione e acque internazionali della zona Vb; acque internazionali delle zone IIa, XII e XIV</p></td><td><p>22&#160;751&#160;000</p></td><td><p>21&#160;211&#160;759</p></td><td><p>22&#160;211&#160;517</p></td><td><p>104,71 %</p></td><td><p>999&#160;758</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>999&#160;758</p></td><td><p>999&#160;758</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>1&#160;350</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>1&#160;350</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;350</p></td><td><p>1&#160;350</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>1/2-</p></td><td><p>Aringhe</p></td><td><p>Acque dell'Unione, acque delle Isole F&#230;r &#216;er, acque norvegesi e acque internazionali delle zone I e II</p></td><td><p>7&#160;069&#160;000</p></td><td><p>10&#160;331&#160;363</p></td><td><p>10&#160;384&#160;320</p></td><td><p>100,51 %</p></td><td><p>52&#160;957</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>52&#160;957</p></td><td><p>52&#160;957</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>JAX</p></td><td><p>4BC7D</p></td><td><p>Suri/sugarelli e catture accessorie connesse</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IVb, IVc e VIId</p></td><td><p>5&#160;519&#160;000</p></td><td><p>264&#160;664</p></td><td><p>265&#160;760</p></td><td><p>100,42 %</p></td><td><p>1&#160;096</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;096</p></td><td><p>1&#160;096</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>2A34.</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>IIIa e IV; acque dell'Unione delle zone IIa, IIIb, IIIc e sottodivisioni 22-32</p></td><td><p>19&#160;461&#160;000</p></td><td><p>13&#160;354&#160;035</p></td><td><p>14&#160;677&#160;440</p></td><td><p>109,91 %</p></td><td><p>1&#160;323&#160;405</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;323&#160;405</p></td><td><p>1&#160;323&#160;405</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>2A4 A-N</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone IIa e IVa</p></td><td><p>14&#160;043&#160;000</p></td><td><p>14&#160;886&#160;020</p></td><td><p>16&#160;351&#160;930</p></td><td><p>109,85 %</p></td><td><p>1&#160;465&#160;910</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;465&#160;910</p></td><td><p>1&#160;465&#160;910</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>NOP</p></td><td><p>04-N.</p></td><td><p>Busbana norvegese</p></td><td><p>Acque norvegesi della zona IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>22&#160;880</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>22&#160;880</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>22&#160;880</p></td><td><p>22&#160;880</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>OTH</p></td><td><p>*2AC4C</p></td><td><p>Altre specie</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>6&#160;018&#160;300</p></td><td><p>3&#160;994&#160;920</p></td><td><p>4&#160;508&#160;050</p></td><td><p>112,84 %</p></td><td><p>513&#160;130</p></td><td><p>1,2</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>615&#160;756</p></td><td><p>615&#160;756</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>0</p></td><td><p>3&#160;920</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>3&#160;920</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>3&#160;920</p></td><td><p>3&#160;920</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>PRA</p></td><td><p>N1GRN.</p></td><td><p>Gamberello boreale</p></td><td><p>Acque groenlandesi della zona NAFO 1</p></td><td><p>1&#160;300&#160;000</p></td><td><p>2&#160;700&#160;000</p></td><td><p>2&#160;727&#160;690</p></td><td><p>101,03 %</p></td><td><p>27&#160;690</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>27&#160;690</p></td><td><p>27&#160;690</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>SAN</p></td><td><p>04-N.</p></td><td><p>Cicerello</p></td><td><p>Acque norvegesi della zona IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>19&#160;860</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>19&#160;860</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>19&#160;860</p></td><td><p>19&#160;860</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>DK</p></td><td><p>SAN</p></td><td><p>234_1<a>&#160;(<span>11</span>)</a></p></td><td><p>Cicerello</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona di gestione 1 del cicerello</p></td><td><p>12&#160;263&#160;000</p></td><td><p>12&#160;517&#160;900</p></td><td><p>12&#160;525&#160;750</p></td><td><p>100,06 %</p></td><td><p>7&#160;850</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>7&#160;850</p></td><td><p>7&#160;850</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>ALB</p></td><td><p>AN05N</p></td><td><p>Alalunga del nord</p></td><td><p>Oceano Atlantico, a nord di 5&#176; N</p></td><td><p>14&#160;917&#160;370</p></td><td><p>14&#160;754&#160;370</p></td><td><p>16&#160;645&#160;498</p></td><td><p>112,82 %</p></td><td><p>1&#160;891&#160;128</p></td><td><p>1,2</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;269&#160;354</p></td><td><p>1&#160;134&#160;677<a>&#160;(<span>12</span>)</a></p></td><td><p>1&#160;134&#160;677<a>&#160;(<span>12</span>)</a></p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>ALF</p></td><td><p>3X14-</p></td><td><p>Berici</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali delle zone III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XII e XIV</p></td><td><p>67&#160;000</p></td><td><p>86&#160;159</p></td><td><p>79&#160;185</p></td><td><p>91,90 %</p></td><td><p>&#8211; 6&#160;974</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>817</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>BSF</p></td><td><p>8910-</p></td><td><p>Pesce sciabola nero</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali delle zone VIII, IX e X</p></td><td><p>12&#160;000</p></td><td><p>24&#160;004</p></td><td><p>16&#160;419</p></td><td><p>68,41 %</p></td><td><p>&#8211; 7&#160;585</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;703</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>BUM</p></td><td><p>ATLANT</p></td><td><p>Marlin azzurro</p></td><td><p>Oceano Atlantico</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>13&#160;396</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>13&#160;396</p></td><td><p>/</p></td><td><p>A</p></td><td><p>/</p></td><td><p>20&#160;094</p></td><td><p>20&#160;094</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>COD</p></td><td><p>1/2B.</p></td><td><p>Merluzzo bianco</p></td><td><p>I e IIb</p></td><td><p>13&#160;192&#160;000</p></td><td><p>9&#160;730&#160;876</p></td><td><p>9&#160;731&#160;972</p></td><td><p>100,01 %</p></td><td><p>1&#160;096</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;096</p></td><td><p>1&#160;096</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>GHL</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Ippoglosso nero</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>9&#160;000</p></td><td><p>27&#160;600</p></td><td><p>306,67 %</p></td><td><p>18&#160;600</p></td><td><p>1,0</p></td><td><p>A</p></td><td><p>/</p></td><td><p>27&#160;900</p></td><td><p>27&#160;900</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>GHL</p></td><td><p>N3LMNO</p></td><td><p>Ippoglosso nero</p></td><td><p>NAFO 3 LMNO</p></td><td><p>4&#160;067&#160;000</p></td><td><p>4&#160;070&#160;000</p></td><td><p>4&#160;072&#160;999</p></td><td><p>100,07 %</p></td><td><p>2&#160;999</p></td><td><p>/</p></td><td><p>C<a>&#160;(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;999</p></td><td><p>2&#160;999</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>67AKXD</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIa, VIb, VIIa-c e VIIe-k</p></td><td><p>876&#160;000</p></td><td><p>459&#160;287</p></td><td><p>469&#160;586</p></td><td><p>102,24 %</p></td><td><p>10&#160;299</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>10&#160;299</p></td><td><p>10&#160;299</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>89-C.</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIII e IX</p></td><td><p>1&#160;057&#160;000</p></td><td><p>925&#160;232</p></td><td><p>956&#160;878</p></td><td><p>103,42 %</p></td><td><p>31&#160;646</p></td><td><p>/</p></td><td><p>A</p></td><td><p>131&#160;767</p></td><td><p>179&#160;236</p></td><td><p>179&#160;236</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>ES</p></td><td><p>WHM</p></td><td><p>ATLANT</p></td><td><p>Marlin bianco</p></td><td><p>Oceano Atlantico</p></td><td><p>2&#160;460</p></td><td><p>2&#160;460</p></td><td><p>9&#160;859</p></td><td><p>400,77 %</p></td><td><p>7&#160;399</p></td><td><p>1,0</p></td><td><p>A</p></td><td><p>138&#160;994</p></td><td><p>150&#160;092</p></td><td><p>150&#160;092<a>&#160;(<span>13</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>LIN</p></td><td><p>04-C.</p></td><td><p>Molva</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona IV</p></td><td><p>162&#160;000</p></td><td><p>262&#160;351</p></td><td><p>304&#160;077</p></td><td><p>115,91 %</p></td><td><p>41&#160;726</p></td><td><p>1,0</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>41&#160;726</p></td><td><p>41&#160;726</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>1/2/INT</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>Acque internazionali delle zone I e II</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>2&#160;352</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>2&#160;352</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;352</p></td><td><p>2&#160;352</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>RED</p></td><td><p>51214S</p></td><td><p>Scorfani (pelagici di acque superficiali)</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali della zona V; acque internazionali delle zone XII e XIV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>29&#160;827</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>29&#160;827</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>29&#160;827</p></td><td><p>29&#160;827</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>SBR</p></td><td><p>678-</p></td><td><p>Occhialone</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque internazionali delle zone VI, VII e VIII</p></td><td><p>6&#160;000</p></td><td><p>28&#160;817</p></td><td><p>31&#160;334</p></td><td><p>108,72 %</p></td><td><p>2&#160;517</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;517</p></td><td><p>2&#160;517</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>07D.</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona VIId</p></td><td><p>663&#160;000</p></td><td><p>630&#160;718</p></td><td><p>699&#160;850</p></td><td><p>110,96 %</p></td><td><p>69&#160;132</p></td><td><p>1,0</p></td><td><p>A</p></td><td><p>/</p></td><td><p>103&#160;698</p></td><td><p>103&#160;698</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>67AKXD</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIa, VIb, VIIa-c e VIIe-k</p></td><td><p>3&#160;255&#160;000</p></td><td><p>3&#160;641&#160;000</p></td><td><p>39&#160;254</p></td><td><p>101,08 %</p></td><td><p>39&#160;254</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>39&#160;254</p></td><td><p>39&#160;254</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>FR</p></td><td><p>WHG</p></td><td><p>08.</p></td><td><p>Merlano</p></td><td><p>VIII</p></td><td><p>1&#160;524&#160;000</p></td><td><p>2&#160;406&#160;000</p></td><td><p>2&#160;441&#160;333</p></td><td><p>101,47 %</p></td><td><p>35&#160;333</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>35&#160;333</p></td><td><p>35&#160;333</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>IE</p></td><td><p>PLE</p></td><td><p>7FG.</p></td><td><p>Passera di mare</p></td><td><p>VIIf e VIIg</p></td><td><p>200&#160;000</p></td><td><p>66&#160;332</p></td><td><p>67&#160;431</p></td><td><p>101,66 %</p></td><td><p>1&#160;099</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;099</p></td><td><p>1&#160;099</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>IE</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>1N2AB.</p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>0</p></td><td><p>5&#160;969</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>5&#160;969</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>5&#160;969</p></td><td><p>5&#160;969</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>IE</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>67AKXD</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIa, VIb, VIIa-c e VIIe-k</p></td><td><p>1&#160;048&#160;000</p></td><td><p>949&#160;860</p></td><td><p>980&#160;960</p></td><td><p>103,27 %</p></td><td><p>31&#160;056</p></td><td><p>/</p></td><td><p>A<a>&#160;(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>31&#160;056</p></td><td><p>31&#160;056</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>LT</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>*4 A-EN</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>acque dell'Unione della zona IIa; acque dell'Unione e acque norvegesi della zona IVa</p></td><td><p>0</p></td><td><p>900&#160;000</p></td><td><p>901&#160;557</p></td><td><p>100,17 %</p></td><td><p>1&#160;557</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;557</p></td><td><p>1&#160;557</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>LT</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>2CX14-</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>VI, VII, VIIIa, VIIIb, VIIId e VIIIe; acque dell'Unione e acque internazionali della zona Vb; acque internazionali delle zone IIa, XII e XIV</p></td><td><p>140&#160;000</p></td><td><p>2&#160;027&#160;000</p></td><td><p>2&#160;039&#160;332</p></td><td><p>100,61 %</p></td><td><p>12&#160;332</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>12&#160;332</p></td><td><p>12&#160;332</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>1&#160;260</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>1&#160;260</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;260</p></td><td><p>1&#160;260</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>HAD</p></td><td><p>7X7A34</p></td><td><p>Eglefino</p></td><td><p>VIIb-k, VIII, IX e X; acque dell'Unione della zona Copace 34.1.1</p></td><td><p>/</p></td><td><p>559</p></td><td><p>26&#160;220</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>25&#160;661</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>25&#160;661</p></td><td><p>25&#160;661</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>*25B-F</p></td><td><p>Aringhe</p></td><td><p>II, Vb a nord di 62&#176; N (acque delle Isole F&#230;r&#248;er)</p></td><td><p>736&#160;000</p></td><td><p>477&#160;184</p></td><td><p>476&#160;491</p></td><td><p>99,86 %</p></td><td><p>&#8211; 693</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>23&#160;551</p></td><td><p>22&#160;858</p></td><td><p>22&#160;858</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>OTH</p></td><td><p>*2 A-14</p></td><td><p>Catture accessorie connesse ai suri/sugarelli (pesce tamburo, merlano e sgombro)</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa, IVa, VI, VIIa-c, VIIe-k, VIIIa, VIIIb, VIIId e VIIIe; acque dell'Unione e acque internazionali della zona Vb; acque internazionali delle zone XII e XIV</p></td><td><p>1&#160;663&#160;800</p></td><td><p>1&#160;777&#160;300</p></td><td><p>2&#160;032&#160;689</p></td><td><p>114,37 %</p></td><td><p>255&#160;389</p></td><td><p>1,2</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>306&#160;467</p></td><td><p>306&#160;467</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>POK</p></td><td><p>2A34.<a>&#160;(<span>14</span>)</a></p></td><td><p>Merluzzo carbonaro</p></td><td><p>IIIa e IV; acque dell'Unione delle zone IIa, IIIb, IIIc e sottodivisioni 22-32</p></td><td><p>68&#160;000</p></td><td><p>110&#160;846</p></td><td><p>110&#160;889</p></td><td><p>100,04 %</p></td><td><p>43<a>&#160;(<span>10</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;057</p></td><td><p>1&#160;057</p></td><td><p>1&#160;057</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>NL</p></td><td><p>T/B</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Rombo chiodato/Rombo liscio</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>2&#160;493&#160;000</p></td><td><p>2&#160;551&#160;261</p></td><td><p>2&#160;737&#160;636</p></td><td><p>107,31 %</p></td><td><p>186&#160;375</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>186&#160;375</p></td><td><p>186&#160;375</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>PT</p></td><td><p>BUM</p></td><td><p>ATLANT</p></td><td><p>Marlin azzurro</p></td><td><p>Oceano Atlantico</p></td><td><p>49&#160;550</p></td><td><p>49&#160;550</p></td><td><p>50&#160;611</p></td><td><p>102,14 %</p></td><td><p>1&#160;061</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;061</p></td><td><p>1&#160;061</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>PT</p></td><td><p>GHL</p></td><td><p>1N2AB</p></td><td><p>Ippoglosso nero</p></td><td><p>Acque norvegesi delle zone I e II</p></td><td><p>/</p></td><td><p>0</p></td><td><p>18&#160;487</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>18&#160;487</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>18&#160;487</p></td><td><p>18&#160;487</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>PT</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>8C3411</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>VIIIc, IX e X; acque dell'Unione della zona Copace 34.1.1</p></td><td><p>6&#160;971&#160;000</p></td><td><p>6&#160;313&#160;658</p></td><td><p>6&#160;823&#160;967</p></td><td><p>108,08 %</p></td><td><p>510&#160;309</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>510&#160;309</p></td><td><p>510&#160;309</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>PT</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>89-C.</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIII e IX</p></td><td><p>1&#160;051&#160;000</p></td><td><p>1&#160;051&#160;000</p></td><td><p>1&#160;068&#160;676</p></td><td><p>101,68 %</p></td><td><p>17&#160;676</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>17&#160;676</p></td><td><p>17&#160;676</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>PT</p></td><td><p>SWO</p></td><td><p>AN05N</p></td><td><p>Pesce spada</p></td><td><p>Oceano Atlantico, a nord di 5&#176; N</p></td><td><p>1&#160;161&#160;950</p></td><td><p>1&#160;541&#160;950</p></td><td><p>1&#160;560&#160;248</p></td><td><p>101,19 %</p></td><td><p>18&#160;298</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>18&#160;298</p></td><td><p>18&#160;298</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>DGS</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Spinarolo</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>17&#160;776</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>17&#160;776</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>17&#160;776</p></td><td><p>17&#160;776</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>HER</p></td><td><p>4AB.</p></td><td><p>Aringhe</p></td><td><p>Acque dell'Unione e acque norvegesi della zona IV a nord di 53&#176; 30&#8242; N</p></td><td><p>70&#160;348&#160;000</p></td><td><p>70&#160;710&#160;390</p></td><td><p>73&#160;419&#160;998</p></td><td><p>103,83 %</p></td><td><p>2&#160;709&#160;608</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>&#160;</p></td><td><p>2&#160;709&#160;608</p></td><td><p>2&#160;709&#160;608</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>MAC</p></td><td><p>2CX14-</p></td><td><p>Sgombri</p></td><td><p>VI, VII, VIIIa, VIIIb, VIIId e VIIIe; acque dell'Unione e acque internazionali della zona Vb; acque internazionali delle zone IIa, XII e XIV</p></td><td><p>208&#160;557&#160;000</p></td><td><p>195&#160;937&#160;403</p></td><td><p>209&#160;143&#160;232</p></td><td><p>106,74 %</p></td><td><p>13&#160;205&#160;829</p></td><td><p>/</p></td><td><p>A<a>&#160;(<span>8</span>)</a></p></td><td><p>/</p></td><td><p>13&#160;205&#160;829</p></td><td><p>13&#160;205&#160;829</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>SAN</p></td><td><p>234_1<a>&#160;(<span>11</span>)</a></p></td><td><p>Cicerello</p></td><td><p>Acque dell'Unione della zona di gestione 1 del cicerello</p></td><td><p>268&#160;000</p></td><td><p>0</p></td><td><p>0</p></td><td><p>N. d.</p></td><td><p>0</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>1&#160;466&#160;168</p></td><td><p>1&#160;466&#160;168</p></td><td><p>1&#160;466&#160;168</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>SRX</p></td><td><p>67AKXD</p></td><td><p>Razze</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone VIa, VIb, VIIa-c e VIIe-k</p></td><td><p>2&#160;076&#160;000</p></td><td><p>2&#160;006&#160;000</p></td><td><p>2&#160;008&#160;431</p></td><td><p>100,12 %</p></td><td><p>2&#160;431</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>2&#160;431</p></td><td><p>2&#160;431</p></td><td><p>/</p></td></tr><tr><td><p>UK</p></td><td><p>T/B</p></td><td><p>2AC4-C</p></td><td><p>Rombo chiodato/Rombo liscio</p></td><td><p>Acque dell'Unione delle zone IIa e IV</p></td><td><p>693&#160;000</p></td><td><p>522&#160;000</p></td><td><p>544&#160;680</p></td><td><p>104,34 %</p></td><td><p>22&#160;680</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>/</p></td><td><p>22&#160;680</p></td><td><p>22&#160;680</p></td><td><p>/</p></td></tr></tbody></table> » ( 1 ) Contingenti assegnati a uno Stato membro a norma dei pertinenti regolamenti sulle possibilità di pesca, tenuto conto degli scambi delle possibilità di pesca in conformità all'articolo 16, paragrafo 8, del regolamento (UE) n. 1380/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ( GU L 354 del 28.12.2013, pag. 22 ), dei trasferimenti di contingenti dal 2015 al 2016 in conformità all'articolo 4, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 847/96 del Consiglio ( GU L 115 del 9.5.1996, pag. 3 ), all'articolo 5 bis del regolamento (UE) n. 1221/2014 del Consiglio ( GU L 330 del 15.11.2014, pag. 16 ), all'articolo 18 bis del regolamento (UE) 2015/104 del Consiglio ( GU L 22 del 28.1.2015, pag. 1 ) e all'articolo 15, paragrafo 9, del regolamento (UE) n. 1380/2013 o della riassegnazione e detrazione delle possibilità di pesca in conformità agli articoli 37 e 105 del regolamento (CE) n. 1224/2009. <note> ( 2 ) Come previsto all'articolo 105, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 1224/2009. In tutti i casi in cui il superamento del contingente sia pari o inferiore a 100 tonnellate, si applica una detrazione pari al superamento moltiplicato per 1,00. ( 3 ) Come previsto all'articolo 105, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 1224/2009 e a condizione che il livello del superamento superi il 10 %. ( 4 ) La lettera “A” indica che è stato applicato un fattore moltiplicatore addizionale di 1,5 in seguito al superamento consecutivo del contingente negli anni 2014, 2015 e 2016. La lettera “C” indica che è stato applicato un fattore moltiplicatore addizionale di 1,5 in quanto lo stock forma oggetto di un piano pluriennale. ( 5 ) Quantitativi rimanenti che non hanno potuto essere detratti nel 2016 in conformità al regolamento (UE) 2016/2226, modificato dal regolamento (UE) 2017/162, a causa della mancanza di un contingente o di un contingente sufficiente. ( 6 ) Detrazioni da effettuare nel 2017 ( 7 ) Detrazioni da effettuare nel 2017 che potrebbero essere effettivamente applicate, tenuto conto del contingente disponibile il giorno di entrata in vigore del presente regolamento. ( 8 ) Fattore moltiplicatore addizionale non applicabile in quanto il livello del superamento non supera il 10 % degli sbarchi consentiti. ( 9 ) Su richiesta del Belgio, si autorizzano sbarchi addizionali fino a concorrenza del 10 % del contingente di rombo chiodato e rombo liscio in conformità all'articolo 3, paragrafo 3, del regolamento (CE) n. 847/96. ( 10 ) Quantitativi inferiori a una tonnellata non sono presi in considerazione. ( 11 ) Da detrarre da (SAN/234_1R) (zona di gestione 1r del cicerello). ( 12 ) Su richiesta della Spagna, la detrazione di 2 269 354 chilogrammi in scadenza nel 2017 viene equamente ripartita su un arco di due anni (2017 e 2018). ( 13 ) Di cui 2 427 chilogrammi sono detratti dal contingente WHM/ATLANT per il 2017 e 147 665 chilogrammi sono detratti dal contingente SWO/AN05N per il 2017. ( 14 ) Da detrarre da POK/2C3A4. </note>
ITA
32017R2309